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Pininfarina

Annual Report Apr 22, 2024

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

GRUPPO PININFARINA

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023

Pininfarina S.p.A. - Capitale sociale Euro 56.481.931,72 interamente versato Sede sociale in Torino, Via Montecuccoli 9 - Italia Codice fiscale e numero iscrizione Registro Imprese - Ufficio di Torino - 00489110015

La Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2024.

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI

13 MAGGIO 2024

L'Assemblea ordinaria e straordinaria è stata convocata per il giorno 13 maggio 2024 ore 11,00 in prima convocazione, presso una sala della Pininfarina S.p.A. in Cambiano (Torino), Via Nazionale 30.

ORDINE DEL GIORNO

Parte ordinaria

    1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 e destinazione del risultato di esercizio.
    1. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti di cui all'art. 123 ter del D.Lgs. 58/1998:
    2. a. approvazione della prima sezione ai sensi del comma 3-bis;
    3. b. deliberazione sulla seconda sezione ai sensi del comma 6.
    1. Nomina di un amministratore per l'integrazione del consiglio di amministrazione. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Nomina del collegio sindacale per il triennio 2024-2026:
    2. a. nomina di tre sindaci effettivi e due sindaci supplenti;
    3. b. nomina del presidente;
    4. c. determinazione della retribuzione dei sindaci effettivi.

Parte straordinaria

  1. Modifica dell'articolo 13 dello statuto sociale. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

INDICE

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DELLA CAPOGRUPPO 5
IL GRUPPO PININFARINA 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
Principali dati della gestione 7
Overview 8
Principali eventi del 2023 10
Andamento economico e finanziario del Gruppo Pininfarina 12
Andamento settoriale 16
Dati di sintesi delle società del Gruppo 17
Andamento economico e finanziario della Capogruppo Pininfarina S.p.A. 18
Valutazione della continuità aziendale 24
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 25
Informazioni richieste dalla Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5 del D. Lgs. n.58/98 25
Altre relazioni o dichiarazioni previste dalla normativa vigente 26
Evoluzione prevedibile della gestione 26
GRUPPO PININFARINA – BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 27
Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 28
Conto economico consolidato 29
Conto economico complessivo consolidato 30
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 30
Rendiconto finanziario consolidato 31
Note illustrative 32
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 80
Relazione della Società di Revisione 81
PININFARINA S.P.A. – BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2023 88
Situazione patrimoniale – finanziaria 89
Conto economico 90
Conto economico complessivo 91
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 91
Rendiconto finanziario 92
Note illustrative 93
Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 139
Relazione del Collegio Sindacale 140
Relazione della Società di Revisione 154

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DELLA CAPOGRUPPO

Consiglio di amministrazione
Presidente * Paolo Pininfarina
Amministratore Delegato Silvio Pietro Angori (4)
Amministratori Manoj Bhat
Sara Dethridge (2)
Jay Itzkowitz (1) (2) (3)
Dilip Keshu
Sara Miglioli (3)
Pamela Morassi (2)
Lucia Morselli (1)
Antony Sheriff (1) (3)

(1) Componente del Comitato Nomine e Remunerazioni

(2) Componente del Comitato Controllo e Rischi

(3) Componente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate

(4) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Collegio sindacale

Presidente Massimo Miani
Sindaci effettivi Francesca Golfetto
Claudio Battistella
Sindaci supplenti Luciana Dolci
Fausto Piccinini
Segretario del consiglio Gloria Luciani
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Roberta Miniotti
Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

*Poteri

Il Presidente ha per statuto (art.22) la legale rappresentanza della Società di fronte ai terzi ed in giudizio.

IL GRUPPO PININFARINA

LA MISSION

Pininfarina è una design house di fama internazionale, emblema dello stile italiano nel mondo. Con quasi 95 anni di esperienza, è un partner flessibile in grado di offrire servizi e prodotti competitivi basati sui valori del marchio: purezza, eleganza, innovazione. Le sue attività si concentrano sul design, sui servizi di ingegneria e sulla progettazione e realizzazione di vetture uniche o in piccolissima serie.

I VALORI

Purezza, Eleganza e Innovazione sono valori che da sempre caratterizzano l'offerta Pininfarina. A questi si aggiungono principi e valori etici di sostenibilità a cui il Gruppo si ispira: Legalità, Integrità, Rispetto dell'ambiente, Trasparenza, Equità Sociale e Valore della persona. Anche grazie a tali valori, nel corso degli anni, Pininfarina ha saputo conquistare un'immagine pubblica di solida reputazione, che intende salvaguardare e promuovere in continuità con le iniziative avviate da anni, come ad esempio l'adozione del Codice Etico già emanato e diffuso dalla Società nel 1993.

L'ECOSISTEMA PININFARINA

Leader nel settore del lusso, il Gruppo Pininfarina muove sogni dal 1930. Icona del design italiano nel mondo, ha contribuito a scrivere la storia dell'industria automobilistica mondiale.

Attraverso un lungo processo di crescita e trasformazione, idee e creatività, Pininfarina si è evoluta da azienda artigiana a gruppo internazionale di servizi. Quotato in borsa e parte della galassia Mahindra dal 2016, il Gruppo Pininfarina continua ad essere il punto di riferimento del design automobilistico e industriale, profondamente impegnato nella progettazione di customer experience uniche che uniscano mondo fisico e digitale attraverso l'estetica e la tecnologia.

Il business principale è rappresentato dai servizi di design e ingegneria in cui Pininfarina può sfruttare la forza del suo marchio, applicato ad altri settori, e l'indiscussa reputazione di designer automobilistico, insieme al proprio eccellente know-how tecnico e alle competenze qualificate in specifici segmenti della catena del valore dei servizi di ingegneria industriale, come la produzione di auto su misura e l'aerodinamica. Il Gruppo Pininfarina oggi rappresenta anche uno dei marchi più prestigiosi in Architettura e Interni con centinaia di progetti e decine di premi all'attivo.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PRINCIPALI DATI DELLA GESTIONE

Gruppo Pininfarina

(in milioni di euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
assolute
RICAVI TOTALI 90,4 72,8 17,6
MARGINE OPERATIVO LORDO 1 5,1 0,8 4,3
RISULTATO OPERATIVO (0,3) (3,2) 2,9
Proventi / (oneri) finanziari netti (1,4) (1,5) 0,1
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (1,6) (5,0) 3,4
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8,5 1,3 7,2
PATRIMONIO NETTO 36,1 35,7 0,4

Capogruppo Pininfarina S.p.A.

(in milioni di euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
assolute
RICAVI TOTALI 66,7 48,8 17,9
MARGINE OPERATIVO LORDO 1 5,0 2,6 2,4
RISULTATO OPERATIVO 0,9 (0,3) 1,2
Proventi / (oneri) finanziari netti (1,1) (1,4) 0,3
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (2,8) (6,0) 3,2
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 9,2 2,5 6,7
PATRIMONIO NETTO 45,1 45,8 (0,7)

1 Il Margine operativo lordo equivale al Risultato operativo, al lordo degli ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e riduzione fondi.

OVERVIEW

Il Gruppo Pininfarina chiude l'esercizio 2023 con una crescita dei ricavi totali di circa il 24,3% rispetto al precedente esercizio grazie al positivo andamento dei mercati di riferimento evidenziato dall'incremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (87,2 milioni di euro contro 72,2 milioni di euro nel 2022) e da maggiori altri ricavi e proventi (3,3 milioni di euro nel 2023 verso 0,5 milioni di euro nel precedente esercizio) principalmente per le plusvalenze derivanti dalla vendita di un prototipo e dello stabilimento di San Giorgio Canavese.

La Pininfarina S.p.A. ha realizzato un incremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di circa il 31,7% rispetto al 2022 e degli altri ricavi (2,9 milioni di euro nel 2023 verso 0,3 milioni di euro nel 2022) prevalentemente per effetto delle plusvalenze citate in precedenza. Il risultato operativo è positivo per 0,9 milioni di euro rispetto al risultato negativo per 0,3 milioni di euro dell'esercizio 2022.

La Pininfarina of America evidenzia un incremento dei ricavi totali di circa il 22,7% con un risultato operativo positivo per 1,7 milioni di euro rispetto al risultato sempre positivo di 1,4 milioni di euro del precedente esercizio.

In Cina la Pininfarina Shanghai, nonostante gli sforzi di natura commerciale e organizzativa intrapresi per recuperare le quote nel mercato di riferimento, evidenzia un decremento dei ricavi totali di circa il 48,3% rispetto all'esercizio a confronto e un risultato operativo negativo per 1,3 milioni di euro (rispetto al dato negativo di 1,8 milioni di euro nell'esercizio 2022).

La Pininfarina Deutschland consuntiva ricavi totali pari a 15,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al precedente esercizio ed un risultato operativo ancora negativo per 1,6 milioni di euro sebbene in miglioramento rispetto al dato negativo di 2,4 milioni di euro del 2022.

La Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, società non più operativa dal quarto trimestre 2020 e senza personale, ha proceduto anch'essa ad adeguare il valore della partecipazione relativa alla Pininfarina Deutschland GmbH per effetto dell'impairment test condotto sul settore ingegneria ed è in attesa di completare il processo di liquidazione.

Per quanto concerne l'attuale contesto geopolitico caratterizzato dal conflitto Russia-Ucraina e dalla crisi in Palestina, si segnala che il Gruppo Pininfarina non ha subito effetti particolari nell'esercizio in chiusura.

Relativamente all'impatto negativo generato dall'aumento significativo dei prezzi dell'energia e delle materie prime, per quanto riguarda la Capogruppo si è rilevato un incremento dei prezzi dell'energia di circa il 173% rispetto al precedente esercizio nel quale la società beneficiava di un contratto biennale a tariffe fisse. Tali effetti erano prudentemente stati previsti nelle stime predisposte dal Gruppo per l'esercizio 2023.

Il Gruppo Pininfarina, consapevole della rilevanza del proprio patrimonio storico ed artistico, ha promosso nel corso dell'esercizio le seguenti iniziative:

  • Classificazione e catalogazione dell'archivio storico composto da documenti storici, concept di design, progetti tecnici, materiale audio e video che hanno plasmato il viaggio della Pininfarina nell'industria automobilistica e nel design;
  • Servizio di certificazione denominato "Pininfarina Classiche" dedicato ai collezionisti delle auto d'epoca realizzate nelle officine della Capogruppo;
  • Censimento delle vetture, modelli e prototipi che compongono la collezione di vetture storiche di proprietà della Pininfarina S.p.A.

Relativamente alla collezione di vetture, prototipi e modelli, la Pininfarina S.p.A. detiene tra le proprie immobilizzazioni materiali un insieme di 22 assets la cui iscrizione al costo storico non risultava più idonea a rappresentare correttamente il valore di tali beni alla luce

dell'attuale sempre maggiore interesse verso le vetture storiche, anche in conseguenza al passaggio alle vetture elettriche avviato in questi anni.

In questo contesto la Capogruppo, al termine dell'attività di valorizzazione intrapresa con il supporto di valutatori esperti del settore ed in applicazione dei principi contabili di riferimento, ha proceduto alla rideterminazione del valore di tali assets con un incremento netto complessivo nel Patrimonio Netto della società e del Gruppo pari a 2 milioni di euro.

Le disponibilità monetarie al 31 dicembre 2023, pari a 27,0 milioni di euro, si sono incrementate di 4,2 milioni di euro rispetto a quelle del 31 dicembre 2022, per l'incasso relativo alla cessione dello stabilimento di San Giorgio Canavese, per gli anticipi incassati dalla Capogruppo a fronte di una commessa avviata nel corso del terzo trimestre e per gli effetti derivanti dalla dinamica del capitale circolante.

Il debito a medio/lungo termine verso banche è diminuito di 2,5 milioni di euro come risultante tra il pagamento della rata annuale di 3,6 milioni di euro ed il carico degli oneri figurativi di 1,1 milioni di euro sul debito della Pininfarina S.p.A. valutato con il metodo del costo ammortizzato. Le passività finanziarie a breve termine includono 0,8 milioni di euro di debiti per anticipi bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca.

Pininfarina S.p.A. continua tuttora, senza particolari tensioni di cassa, a far fronte alle proprie obbligazioni tra cui quelle relative all'Accordo di riscadenziamento del debito in corso (2016- 2025) con alcuni istituti di credito. Tale accordo, entrato in vigore il 30 maggio 2016, prevede un unico covenant finanziario da rispettare ossia un valore di patrimonio netto consolidato non inferiore a 30 milioni di euro, il rispetto o meno del covenant è valutato al 31 marzo di ogni anno sino alla scadenza del prestito. Alla data del 31 marzo 2023 il vincolo contrattuale è stato rispettato. Un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non comporterebbe comunque una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi attivabili nei sei mesi successivi al momento in cui il parametro non dovesse essere rispettato, oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione. Si ricorda inoltre che le obbligazioni finanziarie della Società, inerenti l'Accordo di riscadenziamento, sono totalmente garantite dal gruppo Mahindra. Per maggiori approfondimenti sul debito finanziario e l'Accordo di riscadenziamento si rinvia alle Note Illustrative – Politiche di gestione del rischio finanziario.

Si precisa che la Capogruppo Pininfarina S.p.A. e la controllata Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione non hanno beneficiato di finanziamenti facenti parte delle misure a sostegno delle imprese approvate dal Governo italiano o erogabili dal sistema bancario. Non risultano inoltre interventi a favore delle altre società del gruppo.

Misure di sostegno e agevolazioni cui il Gruppo ha avuto accesso

In ottemperanza alle raccomandazioni dell'ESMA, pubblicate con il Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020 e richiamate dal Public Statement 32-63-1186 del 29 ottobre 2021, si precisa che il Gruppo non ha avuto accesso ad agevolazioni o misure di sostegno nel corso del 2023.

PRINCIPALI EVENTI DEL 2023

A inizio gennaio HOLON, il nuovo marchio fondato da BENTELER Group, presenta al Consumer Electronics Show (CES) 2023 di Las Vegas il suo mover autonomo, completamente elettrico ed inclusivo, disegnato da Pininfarina.

Koelliker, pioniere in Italia nella proposta di soluzioni di mobilità sostenibili ed intelligenti, annuncia una partnership strategica con Pininfarina per disegnare una nuova esperienza cliente.

Pininfarina firma il progetto di interni del nuovo ristorante The Italian Club Seafood Wine Bar, a Hong Kong.

A marzo viene lanciata Senso, la prima collezione di orologi ibridi e smart denominata Pininfarina Hybrid Watches by Globics.

Togg, il marchio tecnologico turco per la mobilità globale, avvia i pre-ordini del suo primo SUV elettrico firmato Pininfarina, il T10X.

Nello stesso mese a Varsavia, ElectroMobility Poland (EMP) annuncia la collaborazione con Pininfarina per il design della gamma di modelli Izera, brand polacco di auto elettriche e Pininfarina presenta con ICONIC il suo primo campo da padel, Iconic Padel Court.

In aprile New Holland presenta il nuovo Straddle Tractor della Gamma TE6 ispirato al concept realizzato con Pininfarina nel 2022 e vincitore del Good Design Award e del German Design Award.

Pininfarina e l'azienda svedese Vidde si uniscono per creare una motoslitta sostenibile.

In occasione della Milano Design Week Pininfarina presenta nuove visioni dell'abitare contemporaneo, tra cui la nuova versione della cucina Snaidero Ola, la sedia Nido disegnata per Reflex e il tavolo Calligaris Orbital.

Il 27 aprile Pininfarina e De Simoni Yacht Design inaugurano la loro design boutique sul mare nel cuore di Porto Lotti, a La Spezia.

In maggio agli Electric Days 2023 di Roma, Pininfarina presenta il suo impegno per una mobilità e uno stile di vita sostenibili con la mostra "#DesigningTheFuture" e svela col partner Platum la nuova bike elettrica e-Motion 300.

De Rosa lancia Settanta, la sua bike più evoluta di sempre, firmata Pininfarina.

Il Chicago Athenaeum nomina tre progetti Pininfarina - Namx Huv, Akom e B1 Digital Business Card - vincitori del Green Good Design Sutainability Award.

Svelato il progetto di un nuovo branded building in Brasile, Diagonal by Pininfarina, esclusiva torre residenziale di 53 piani che sorgerà a Fortaleza.

Al Salone Nautico di Venezia Pininfarina e il partner Elan Yachts presentano le ultime creazioni realizzate insieme, gli yacht E6 e Impression 43.

Ekoi e Pininfarina annunciano la loro prima collaborazione, il cui risultato, il casco Ekoi Aerodinamica, viene indossato da 4 squadre durante il Tour de France.

A luglio, presso la sede di Pininfarina a Cambiano, E-GAP, servizio di ricarica rapida urbana, mobile e on-demand in Europa, lancia E-GAP FAST, la prima colonnina off-grid di ricarica ultrafast firmata da Pininfarina.

Nel mese di settembre la startup cinese di veicoli elettrici Polestones Automobile, di proprietà di Rox Motor, presenta Polestones 01, SUV di lusso ibrido per famiglie, con interni ed esterni disegnati da Pininfarina Shanghai.

Il developer immobiliare internazionale MERED annuncia il suo ingresso nel mercato degli Emirati Arabi Uniti con l'intenzione di lanciare il suo progetto di punta a Dubai Internet City. L'architettura iconica è sviluppata da Pininfarina.

Il mover HOLON disegnato da Pininfarina riceve, in occasione di IAA MOBILITY 2023 a Monaco, il BEST OF Mobility 2023 Award assegnato dai lettori e dagli esperti di VISION Mobility.

Al Cannes Yatching Festival massiccia presenza di progetti sviluppati da Pininfarina, tra i quali l'anteprima mondiale degli yacht Princess Y80 e Y95 e il debutto in fiera dei modelli Princess F65 e S72 conseguendo con quest'ultimo il Best Exterior Design nell'ambito dei World Yacht Trophies.

Sempre al Cannes Yachting Festival, Pininfarina e De Simoni Yacht Design annunciano il catamarano CAT56, il primo progetto di produzione della collaborazione tra le due case di design per il cantiere navale Austin Parker.

L'Elan Impression 43 progettato in collaborazione tra Pininfarina e Humphreys Yacht Design viene nominato per il premio European Yacht of the Year 2024, considerato l'"Oscar" dell'industria nautica.

Pininfarina realizza il trofeo ufficiale per il Gran Premio del Qatar 2023 di Formula 1 Qatar Airways.

Al Castello del Valentino di Torino, Pininfarina riceve il Piemonte Creative Award per la Karma GT designed by Pininfarina, già inserita nell'ADI Index 2021.

Related Group presenta Andare Residences by Pininfarina, condominio di lusso a Fort Lauderdale, Florida.

Al Fort Lauderdale International Boat Show fa il suo debutto in Nord America la Princess Y95 disegnata da Pininfarina, esposta assieme ad un altro yacht disegnato da Pininfarina, l'X80.

La torre residenziale Diagonal by Pininfarina, a Fortaleza, Brasile, riceve l'Honorable Mention in Architecture Design and Residential nell'ambito dei Built Design Awards 2023.

Nel mese di Settembre, Pininfarina è protagonista anche al Gran Premio di Formula 1 di Suzuka, Giappone con il trofeo disegnato dal team di Miami per il colosso cinese Lenovo.

Pininfarina e Zamboni svelano il design della nuova macchina rasaghiaccio per piste di pattinaggio ZX5.

All'EICMA 2023 Vmoto svela il Concept APD, sviluppato in collaborazione con Pininfarina, anticipazione di un nuovo modello di scooter.

L'8 novembre a Roma viene presentato il Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri ed. 2024, realizzato da Pininfarina con testi dell'editorialista Massimo Gramellini.

Per celebrare più di due secoli di esperienza congiunta nel coachbuilding, Morgan Motor Company annuncia che sta lavorando con Pininfarina su un futuro progetto di vettura.

Pininfarina prende parte ad ISPO Monaco 2023, la più grande fiera di settore legata all'industria dello sport, presentando la prima motoslitta a emissioni zero con l'azienda svedese Vidde.

Aldea Uh May, progetto di masterplan sviluppato da Pininfarina per l'area di Tulum, in Messico, si aggiudica l'American Architecture Award 2023 per la categoria urban planning/landscape architecture.

Il 2023 si conclude con un ulteriore premio di architettura, l'International Residential Architecture Award assegnato al progetto Unica, in Argentina.

ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DEL GRUPPO PININFARINA

Di seguito si riportano gli schemi consolidati di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria riclassificati, oltre allo schema della posizione finanziaria netta consolidata, nella configurazione monitorata dal Gruppo, e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Andamento reddituale (conto economico consolidato riclassificato)

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 % 31.12.2022 % Variazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 87.159 96,4% 72.222 99,2% 14.937
Altri ricavi e proventi 3.257 3,6% 547 0,8% 2.710
TOTALE RICAVI 90.416 100,0% 72.769 100,0% 17.647
Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di
produzione e altri costi operativi (*)
(44.964) (49,7%) (34.381) (47,2%) (10.583)
VALORE AGGIUNTO 45.452 50,3% 38.388 52,8% 7.064
Costo del personale (**) (40.350) (44,6%) (37.617) (51,7%) (2.733)
MARGINE OPERATIVO LORDO 5.102 5,6% 771 1,1% 4.331
Ammortamenti (3.766) (4,2%) (3.829) (5,3%) 63
(Accantonamenti), riduzioni di fondi,
(svalutazioni), ripristini di valore
(1.617) (1,8%) (130) (0,2%) (1.487)
RISULTATO OPERATIVO (281) (0,3%) (3.188) (4,4%) 2.907
Proventi / (oneri) finanziari netti (1.364) (1,5%) (1.512) (2,1%) 148
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate
con il metodo del patrimonio netto
30 0,0% 39 0,1% (9)
RISULTATO LORDO (1.615) (1,8%) (4.661) (6,4%) 3.046
Imposte 24 0,0% (340) (0,5%) 364
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (1.591) (1,8%) (5.001) (6,9%) 3.410

(*) La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è esposta al netto degli utilizzi del fondo ristrutturazione per euro 38 migliaia nel 2023 e per euro 73 migliaia nel 2022 e degli utilizzi di fondi garanzie e fondi rischi per euro 25 migliaia nel 2022. Non si sono verificati, invece, utilizzi nel 2023.

(**) La voce Costo del personale è riportata al netto dell'utilizzo del fondo ristrutturazione per euro 62 migliaia nel 2023 e per euro 648 migliaia nel 2022.

Ai sensi della delibera Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si fornisce la riconciliazione fra i dati di bilancio e gli schemi riclassificati:

  • La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è composta dalle voci Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e Altri costi operativi,
  • La voce (Accantonamenti), riduzioni di fondi, (svalutazioni), ripristini di valore comprende le voci Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri, Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti e Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali, immateriali e diritto d'uso.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni comprensivi delle attività derivanti da contratti e delle royalties ammontano a 87,2 milioni di euro in aumento di 14,9 milioni di euro rispetto al corrispondente dato dell'esercizio a confronto (72,2 milioni di euro). Gli altri ricavi e proventi ammontano a 3,3 milioni di euro rispetto ai 0,6 milioni al 31 dicembre 2022 e si riferiscono prevalentemente alle plusvalenze realizzate dalla Capogruppo per la vendita di un prototipo (2,2 milioni di euro) e per la cessione dello stabilimento di San Giorgio Canavese (0,2 milioni di euro).

I ricavi totali consolidati a fine esercizio ammontano a 90,4 milioni di euro in aumento rispetto ai 72,8 milioni di euro di un anno prima (24,3%). L'incremento ha riguardato il settore stile per circa il 30,9% mentre il settore ingegneria è diminuito rispetto all'esercizio precedente dell'1,2% circa.

I costi operativi, comprensivi delle variazioni delle rimanenze, ammontano a 45,0 milioni di euro (34,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il valore aggiunto si attesta a 45,5 milioni di euro, in aumento del 18,4%. rispetto al 2022.

Il costo del personale ammonta a 40,3 milioni di euro (37,6 milioni di euro nel 2022). Il personale al 31 dicembre 2023 risultava pari a 467 unità (462 un anno prima).

Il margine operativo lordo è positivo per 5,1 milioni di euro (valore positivo di 0,8 milioni di euro nel 2022) quale risultante dei risultati positivi della Capogruppo e della Pininfarina of America contrastati dai margini negativi consuntivati dalle società in Cina e Germania.

Gli ammortamenti ammontano a 3,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli dell'esercizio a confronto.

La somma degli accantonamenti, le riduzioni di stima dei fondi, svalutazioni e ripristini di valore risulta negativa per 1,6 milioni di euro (valore negativo di 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Il risultato operativo è di conseguenza negativo per 0,3 milioni di euro (negativo per 3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La gestione finanziaria evidenzia al 31 dicembre 2023 oneri netti per 1,4 milioni di euro, in leggero miglioramento rispetto all'esercizio precedente.

Le imposte, positive per 24 migliaia di euro (340 migliaia di euro nel 2022 relative a Pininfarina of America), comprendono 520 migliaia di euro per imposte sul reddito relative alla Capogruppo e alla Pininfarina of America, controbilanciate dall'effetto positivo dell'iscrizione di imposte anticipate per 544 migliaia di euro da parte della Capogruppo in seguito alla rideterminazione del valore della Collezione Storica (per i cui dettagli si rimanda ai paragrafi successivi).

Il risultato dell'esercizio evidenzia quindi una perdita netta di 1,6 milioni di euro che si confronta con una perdita netta del 2022 pari a 5,0 milioni di euro.

Situazione patrimoniale (situazione patrimoniale – finanziaria consolidata riclassificata)

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Immobilizzazioni nette (A)
Attività immateriali 625 665 (40)
Immobili, impianti e macchinari 31.597 32.489 (892)
Attività per diritto d'uso 3.190 2.345 845
Partecipazioni 1.136 1.084 52
Totale Immobilizzazioni nette (A) 36.548 36.583 (35)
Capitale di esercizio (B)
Rimanenze 419 342 77
Attività derivanti dai contratti con i clienti 4.997 7.093 (2.096)
Crediti commerciali e altri crediti 28.044 18.275 9.769
Passività per imposte differite nette (247) - (247)
Debiti verso fornitori (15.540) (13.633) (1.907)
Passività derivanti da contratto (16.390) (5.533) (10.857)
Fondi per rischi e oneri (795) (407) (388)
Altre passività (*) (6.749) (6.229) (520)
Totale Capitale di esercizio (B) (6.261) (92) (6.169)
Capitale investito netto (C = A+B) 30.287 36.491 (6.204)
Fondi per benefici ai dipendenti (D) (2.739) (2.069) (670)
Fabbisogno netto di capitale (E = C+D) 27.548 34.422 (6.874)
Patrimonio netto (F) 36.079 35.719 360
Posizione finanziaria netta (G)
Debiti finanziari a m/l termine 13.017 14.763 (1.746)
(Disponibilità monetarie nette) / Indebitamento Netto (21.548) (16.060) (5.488)
Totale Posizione finanziaria netta (G) (8.531) (1.297) (7.234)
Totale Mezzi propri e mezzi di terzi (H = F+G) 27.548 34.422 (6.874)

(*) La voce "Altre passività" si riferisce alle seguenti voci di stato patrimoniale: Altre passività correnti e Debiti per imposte correnti.

Il fabbisogno netto di capitale al 31 dicembre 2023 risulta in calo di circa 6,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

In dettaglio:

  • le immobilizzazioni nette totalizzano complessivamente 36,6 milioni di euro, pressochè in linea con il valore dell'esercizio precedente, con un decremento delle immobilizzazioni materiali di 0,9 milioni di euro, inclusivo degli effetti della rideterminazione del valore della Collezione Storica per 2,7 milioni di euro e del decremento di 3,9 milioni di euro per la vendita dello stabilimento di San Giorgio Canavese, compensato dall'incremento delle attività per diritto d'uso conseguente principalmente alla sottoscrizione del nuovo contratto di affitto stipulato da Pininfarina of America per i propri uffici;
  • il capitale di esercizio si decrementa di 6,2 milioni di euro ed ammonta a 6,3 milioni di euro (- 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022);
  • il fondo per benefici ai dipendenti pari a 2,7 milioni di euro registra un aumento di 0,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio principalmente per gli effetti derivanti dal Piano LTI avviato nell'esercizio.

Il fabbisogno di capitale è finanziato dal patrimonio netto, aumentato di 0,4 milioni di euro passando dai 35,7 milioni di euro del 31 dicembre 2022 ai 36,1 milioni di euro del 31 dicembre 2023 per effetto della perdita netta consolidata dell'esercizio controbilanciata dall'iscrizione

della riserva derivante dalla rideterminazione del valore della Collezione Storica, e dalla posizione finanziaria netta (dettagliata nella tabella sotto riportata) positiva per 8,5 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al valore positivo di 1,3 milioni di euro del 31 dicembre 2022 principalmente in seguito alla dinamica del capitale di esercizio.

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Disponibilità liquide 26.977 22.799 4.178
Debiti per scoperti bancari (843) (2.200) 1.357
Altre passività finanziarie correnti (3.578) (3.578) (0)
Passività correnti per diritto d'uso (1.008) (961) (47)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 21.548 16.060 5.488
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 550 550 -
Passività non correnti per diritto d'uso (2.391) (1.630) (761)
Altre passività finanziarie non correnti (11.175) (13.683) 2.508
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (13.016) (14.763) 1.747
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8.532 1.297 7.235

Si riporta di seguito per completezza il prospetto dell'Indebitamento finanziario netto presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla posizione finanziaria netta sopra esposto, invece, le attività sono presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
(A) Disponibilità liquide (26.977) (22.799) (4.178)
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (26.977) (22.799) (4.178)
(E) Debiti finanziari correnti 843 2.200 (1.357)
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 4.586 4.539 47
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 5.429 6.739 (1.310)
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (21.548) (16.060) (5.488)
(I) Debiti finanziari non correnti 13.566 15.313 (1.747)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 13.566 15.313 (1.747)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (7.982) (747) (7.235)

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento finanziario netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano a euro 550 migliaia al 31 dicembre 2023 (stesso ammontare al 31 dicembre 2022).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa 3,4 milioni di euro contro un valore al 31 dicembre 2022 pari a 2,6 milioni di euro.

ANDAMENTO SETTORIALE

Settore Stile

Il settore accoglie, oltre alle attività di stile auto e non auto in tutte le sue accezioni, i servizi di architettura, i proventi derivanti dalla licenza del marchio Pininfarina, i servizi di aerodinamica ed aeroacustica, e i costi associati alla gestione del patrimonio immobiliare della capogruppo Pininfarina S.p.A. I ricavi totali sono risultati pari a 75,5 milioni di euro, in aumento di circa il 30,9% rispetto ai 57,7 milioni di euro del 31 dicembre 2022. Si ricorda che nei ricavi totali sono ricompresi gli effetti delle plusvalenze derivanti dalla cessione di un prototipo (2,2 miloni di euro) e dello stabilimento di San Giorgio Canavese (0,2 milioni di euro) di competenza della Capogruppo.

Il risultato operativo di settore è positivo per 1,3 milioni di euro in aumento di 2,0 milioni di euro rispetto al valore consuntivato nel 2022.

La gestione operativa è stata impattata positivamente dall'apporto delle attività relative alla Capogruppo e alla Pininfarina of America parzialmente compensato dal ritardo nel recupero dei volumi e della marginalità relativo alle attività sul mercato cinese.

Settore Ingegneria

Il settore, che raggruppa le attività di ingegneria in Germania, mostra dei ricavi totali pari a 14,9 milioni di euro, inferiori per circa 0,2 milioni di euro rispetto a quelli del 2022, pari a 15,1 milioni di euro.

Il risultato operativo di settore mostra una perdita di 1,6 milioni di euro rispetto alla perdita di 2,5 milioni di euro del 2022.

DATI DI SINTESI DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO

Pininfarina S.p.A.
(in milioni di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Totale ricavi 66,7 48,8 17,9
Risultato operativo 0,9 (0,3) 1,2
Risultato netto (2,8) (6,0) 3,2
Posizione finanziaria netta 9,2 2,5 6,7
Patrimonio netto 45,1 45,6 (0,5)
Numero dipendenti 266 235 31
Pininfarina Deutschland GmbH
(in milioni di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Totale ricavi 15,2 15,1 0,1
Risultato operativo (1,6) (2,4) 0,8
Risultato netto (1,8) (2,5) 0,7
Posizione finanziaria netta (0,5) (3,6)
Patrimonio netto 6,3 8,1 (1,8)
Numero dipendenti 135 156 (21)
Pininfarina Shanghai Co Ltd
(in milioni di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Totale ricavi 3,1 6,0 (2,9)
Risultato operativo (1,3) (1,8) 0,5
Risultato netto (1,3) (1,8) 0,5
Posizione finanziaria netta 0,8 0,2 0,6
Patrimonio netto (0,1) 0,0 (0,1)
Numero dipendenti 30 42 (12)
Pininfarina of America Corp.
(in milioni di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Totale ricavi 8,1 6,6 1,5
Risultato operativo 1,7 1,4 0,3
Risultato netto 1,3 1,0 0,3
Posizione finanziaria netta 1,2 2,1 (0,9)
Patrimonio netto 3,0 2,4 0,6
Numero dipendenti 36 29 7
Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione
(in milioni di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Totale ricavi - 0,0 (0,0)
Risultato operativo (0,1) (0,1) 0,0
Risultato netto (3,1) (5,1) 2,0
Posizione finanziaria netta - 0,1 (0,1)
Patrimonio netto 9,3 12,4 (3,1)
Numero dipendenti - - -

ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELLA CAPOGRUPPO PININFARINA S.P.A.

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 % 31.12.2022 % Variazioni
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 63.887 95,7% 48.495 99,4% 15.392
Altri ricavi e proventi 2.852 4,3% 292 0,6% 2.560
TOTALE RICAVI 66.739 100,0% 48.787 100,0% 17.952
Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di
produzione e altri costi operativi (*)
(37.909) (56,8%) (25.460) (52,2%) (12.449)
VALORE AGGIUNTO 28.830 43,2% 23.327 47,8% 5.503
Costo del personale (**) (23.811) (35,7%) (20.744) (42,5%) (3.067)
MARGINE OPERATIVO LORDO 5.019 7,5% 2.583 5,3% 2.436
Ammortamenti (2.631) (3,9%) (2.684) (5,5%) 53
(Accantonamenti), riduzioni di fondi,
(svalutazioni), ripristini di valore
(1.485) (2,2%) (182) (0,4%) (1.303)
RISULTATO OPERATIVO 903 1,4% (283) (0,6%) 1.186
Proventi / (oneri) finanziari netti (1.081) (1,6%) (1.351) (2,8%) 270
Proventi/(oneri) su partecipazioni (3.013) (4,5%) (4.386) (9,0%) 1.373
RISULTATO LORDO (3.191) (4,8%) (6.020) (12,3%) 2.829
Imposte 412 0,6% - 412
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (2.779) (4,2%) (6.020) (12,3%) 3.241

Andamento reddituale (conto economico riclassificato)

(*) La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è esposta al netto degli utilizzi di fondi garanzie e fondi rischi per euro 25 migliaia nel 2022. Non si sono verificati, invece, utilizzi nel 2023.

(**) La voce Costo del personale è riportata al netto dell'utilizzo del fondo ristrutturazione per euro 62 migliaia nel 2023 e per euro 276 migliaia nel 2022.

Ai sensi della delibera Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si fornisce la riconciliazione fra i dati di bilancio e gli schemi riclassificati:

  • La voce Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi è composta dalle voci Acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e Altri costi operativi,
  • La voce (Accantonamenti), riduzioni di fondi, (svalutazioni), ripristini di valore comprende le voci Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri, Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti e Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali, immateriali e diritto d'uso.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni comprensivi delle variazioni delle attività derivanti da contratto ammontano a 63,9 milioni di euro contro i 48,5 milioni di euro del 2022. Nel dettaglio, il fatturato per prestazioni di servizi è risultato di 57,5 milioni di euro pari al 90,0% del totale (41,4 milioni di euro nel 2022, 85,3% sui ricavi totali), le vendite modelli sono state di 2,9 milioni di euro, corrispondenti al 4,6% della voce (3,7 milioni di euro nel 2022, 7,5% sui ricavi totali), le royalties fatturate ammontano a 4,0 milioni di euro pari al 6,2% del totale (2,7 milioni di euro nel 2022, 5,5% sui ricavi totali). Le esportazioni dirette, comprese le royalties, rappresentano il 92,1% dei ricavi totali (81,7% sui ricavi totali nel 2022), di cui 35,2% nell'ambito dell'Unione Europea e il 56,7% extra UE. I rapporti con le controllate hanno inciso per l'11,1% (7,0% nell'esercizio precedente).

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 2,9 milioni di euro (0,3 milioni di euro nel 2022) e si riferiscono prevalentemente alle plusvalenze realizzate per la vendita di un prototipo (2,2 milioni di euro) e per la cessione dello stabilimento di San Giorgio Canavese (0,2 milioni di euro).

I ricavi totali al 31 dicembre 2023 sono risultati quindi pari a 66,7 milioni di euro, in aumento rispetto ai 48,8 milioni di euro del 31 dicembre 2022 (+36,8%).

I costi per acquisti, prestazioni di servizi, altri costi variabili di produzione e altri costi operativi sono aumentati di 12,4 milioni di euro: si è passati infatti da 25,5 a 37,9 milioni di euro, con l'incidenza sui ricavi totali che passa dal 52,2% al 56,8%.

Il valore aggiunto si attesta a 28,8 milioni di euro contro i 23,3 milioni di euro dell'esercizio precedente. La sua incidenza sui ricavi totali è del 43,2% contro il 47,8% del 2022.

Il costo del personale, in aumento di 3,1 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, incide sui ricavi totali per il 35,7% contro il 42,5% di un anno prima.

Il margine operativo lordo espone un saldo positivo di 5,0 milioni di euro (7,5% sui ricavi totali) contro un valore di 2,6 milioni di euro dell'esercizio precedente (5,3% sui ricavi totali). L'incremento dei ricavi totali e il calo dell'incidenza del costo del personale hanno determinato lo scostamento positivo tra i due periodi in confronto.

Gli ammortamenti ammontano a 2,6 milioni di euro, pressochè in linea rispetto al 2022. L'incidenza sui ricavi totali è del 3,9% (5,5% un anno prima).

La somma degli accantonamenti, riduzioni di fondi, svalutazioni e ripristini di valore risulta negativa per 1,5 milioni di euro (negativa per 0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) principalmente per gli effetti combinati degli accantonamenti relativi al fondo perdite a finire su commesse pluriennali e al fondo svalutazione crediti.

Il risultato operativo è positivo di 0,9 milioni euro (1,4% dei ricavi totali) rispetto ad un valore negativo di 0,3 milioni di euro dell'esercizio precedente (-0,6% dei ricavi totali).

L'esercizio 2023 evidenzia oneri finanziari al netto dei proventi finanziari pari a 1,1 milioni di euro, rispetto a 1,4 milioni di euro del 2022. L'incidenza sui ricavi totali è stata del 1,6% (2,8% nel 2022).

I proventi e oneri su partecipazioni sono negativi per 3,0 milioni di euro (-4,5% sui ricavi totali) e accolgono la svalutazione della partecipazione nella Pininfarina Engineering in liquidazione per 3,1 milioni di euro e nella Pininfarina Shanghai Co. Ltd per 0,5 milioni di euro al netto dei dividendi corrisposti dalla Pininfarina of America per 0,5 milioni di euro e dei ricavi per la valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto.

Il risultato netto dell'esercizio è negativo per 2,8 milioni di euro (-4,2% dei ricavi totali), rispetto al valore negativo di 6,0 milioni di euro del 2022 (-12,3% dei ricavi totali).

Situazione patrimoniale (situazione patrimoniale – finanziaria riclassificata)

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 Variazioni
Immobilizzazioni nette (A)
Attività immateriali 606 600 6
Immobili, impianti e macchinari 31.030 31.911 (881)
Attività per diritto d'uso 637 567 70
Partecipazioni 12.762 15.102 (2.340)
Totale Immobilizzazioni nette (A) 45.035 48.180 (3.145)
Capitale di esercizio (B)
Rimanenze 419 342 77
Attività derivanti dai contratti con i clienti 1.146 1.679 (533)
Crediti commerciali e altri crediti 27.782 15.985 11.797
Passività per imposte differite nette (247) - (247)
Debiti verso fornitori (12.888) (10.050) (2.838)
Passività derivanti da contratto (16.397) (5.547) (10.850)
Fondi per rischi e oneri (926) (500) (426)
Altre passività (*) (5.321) (4.708) (613)
Totale Capitale di esercizio (B) (6.432) (2.799) (3.633)
Capitale investito netto (C = A+B) 38.603 45.381 (6.778)
Fondi per benefici ai dipendenti (D) (2.739) (2.069) (670)
Fabbisogno netto di capitale (E = C+D) 35.864 43.312 (7.448)
Patrimonio netto (F) 45.098 45.783 (685)
Posizione finanziaria netta (G) -
Debiti finanziari a m/l termine 8.885 11.913 (3.028)
(Disponibilità monetarie nette) / Indebitamento Netto (18.119) (14.384) (3.735)
Totale Posizione finanziaria netta (G) (9.234) (2.471) (6.763)
Totale Mezzi propri e mezzi di terzi (H = F+G) 35.864 43.312 (7.448)

(*) La voce "Altre passività" si riferisce alle seguenti voci di stato patrimoniale: Altre passività correnti e Debiti per imposte correnti.

Le immobilizzazioni nette ammontano a 45,0 milioni di euro rispetto a 48,2 milioni di euro del 2022 con una variazione negativa di 3,1 milioni di euro.

Nel dettaglio le immobilizzazioni immateriali e le attività per diritto d'uso risultano in linea con l'esercizio precedente mentre le immobilizzazioni materiali si riducono di 0,9 milioni di euro per il saldo netto tra l'incremento di 3,1 milioni di euro, principalmente per l'acquisto di impianti, la rideterminazione del valore della Collezione Storica di 2,7 milioni di euro, ed il decremento di 2,4 milioni di euro per ammortamenti e di 3,9 milioni di euro per la vendita dello stabilimento di San Giorgio Canavese. Le partecipazioni sono diminuite di 2,3 milioni di euro rispetto al precedente esercizio in seguito all'effetto netto della svalutazione della partecipazione nella Pininfarina Engineering in liquidazione per 3,1 milioni di euro e nella Pininfarina Shanghai Co. Ltd per 0,5 milioni di euro, all'aumento di capitale della partecipazione nella Pininfarina Shanghai Co. Ltd per 1,2 milioni di euro e l'impatto positivo derivante dall'adeguamento delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e delle altre partecipazioni valutate al fair value con adeguamenti rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Il capitale di esercizio è negativo di 6,4 milioni di euro rispetto ad un valore negativo di 2,8 milioni di euro un anno prima. Il fondo per benefici ai dipendenti è pari a 2,7 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022 per 0,7 milioni di euro.

Il fabbisogno netto di capitale si riduce dai 43,3 milioni di euro del 2022 ai 35,9 milioni di euro del 2023 ed è finanziato dal patrimonio netto, pari a 45,1 milioni di euro e inferiore di 0,7 milioni di euro rispetto ai 45,8 milioni di euro di fine 2022 per effetto della perdita complessiva dell'esercizio e dell'iscrizione della Riserva di Rivalutazione conseguente alla rideterminazione del valore della Collezione Storica, e dalla posizione finanziaria netta, che, come esposto nella tabella sottostante, al 31 dicembre 2023 è positiva per 9,2 milioni di euro, evidenziando un miglioramento di 6,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (2,5 milioni di euro) principalmente dovuto alla dinamica del capitale di esercizio.

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Disponibilità liquide 21.867 18.212 3.655
Debiti per scoperti bancari - - -
Altre passività finanziarie correnti (3.578) (3.651) 73
Passività correnti per diritto d'uso (170) (177) 7
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 18.119 14.384 3.735
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 2.810 2.280 530
Passività non correnti per diritto d'uso (520) (510) (10)
Altre passività finanziarie non correnti (11.175) (13.683) 2.508
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (8.885) (11.913) 3.028
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 9.234 2.471 6.763

Anche con riferimento ai dati della Capogruppo, si riporta di seguito per completezza il prospetto dell'Indebitamento finanziario netto presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla posizione finanziaria netta sopra esposto, invece, le attività sono presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
(A) Disponibilità liquide (21.867) (18.212) (3.655)
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (21.867) (18.212) (3.655)
(E) Debiti finanziari correnti - - -
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 3.748 3.828 (80)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 3.748 3.828 (80)
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (18.119) (14.384) (3.735)
(I) Debiti finanziari non correnti 11.695 14.193 (2.498)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 11.695 14.193 (2.498)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (6.424) (191) (6.233)

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano complessivamente a euro 2.810 migliaia al 31 dicembre 2023 (euro 2.280 migliaia al 31 dicembre 2022).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa euro 690 migliaia contro un valore al 31 dicembre 2022 pari a euro 687 migliaia.

Raccordo tra risultato e patrimonio netto della Capogruppo con i dati consolidati

Si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 della Pininfarina S.p.A. con gli analoghi valori del gruppo Pininfarina.

Risultato dell'esercizio Patrimonio Netto
(in migliaia di Euro) 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 31.12.2022
Bilancio separato della Pininfarina S.p.A (2.779) (6.020) 45.098 45.783
- Contribuzione società controllate (1.855) (3.406) (5.993) (8.446)
- Storno licenza d'uso marchio in Germania - - (6.749) (6.749)
- Dividendi infragruppo (548) (575) - -
- Svalutazione di partecipazioni 3.592 5.000 3.592 5.000
- Fondo passività per controllata in liquidazione - - 131 131
Bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina (1.591) (5.001) 36.078 35.719

Informazioni richieste dalla Delibera Consob n° 15519 del 27 luglio 2006 sugli effetti derivanti dalle operazioni con le parti correlate della Capogruppo

Ai sensi della Delibera Consob n° 15519 del 27 luglio 2006 la Pininfarina S.p.A. ha evidenziato i rapporti economici con parti correlate direttamente nel prospetto di conto economico, cui si rimanda.

Anche i rapporti patrimoniali e finanziari con parti correlate non sono stati inclusi in un prospetto separato poiché evidenziati in apposite voci della situazione patrimonialefinanziaria e del rendiconto finanziario, cui si rimanda. I commenti alle voci sono contenuti nelle Note illustrative al Bilancio consolidato e al Bilancio separato.

Risorse umane ed ambiente

Il Gruppo Pininfarina promuove una cultura basata sulla meritocrazia, sul riconoscimento e consapevolezza delle responsabilità attribuite e dell'apporto professionale profuso e si impegna a garantire equità e opportunità di accesso ai medesimi trattamenti retributivi e avanzamenti di carriera, di sviluppo e formazione a tutti i propri dipendenti, indipendentemente dal genere.

A testimonianza dell'impegno del management per promuovere una cultura aziendale sempre più inclusiva nel mese di dicembre la Capogruppo ha ottenuto al Certificazione per la parità di genere (UNI PdR 125:2022).

Nel corso del 2023:

  • non sono state attivate procedure di Cassa integrazione guadagni ordinaria;
  • non si sono registrati decessi sul lavoro; si è verifcato rtunio sul lavoro di durata superiore a 3 giorni e 2 infortuni in itinere. Non si sono evidenziati addebiti alla Società in ordine a malattie professionali di dipendenti o ex dipendenti o cause di mobbing.

Per quanto riguarda gli investimenti relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e all'ambiente la Società pone la massima attenzione affinché i layout operativi e le macchine/attrezzature di lavoro siano costantemente aggiornati e/o migliorati in base alla normativa vigente. Per l'anno 2024 è previsto un importo spendibile a questo titolo per circa euro 0,6 milioni.

In generale Pininfarina considera la tutela dell'ambiente e della salute e sicurezza sul lavoro dei propri lavoratori come fattori prioritari per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

Anche in linea con tale importante impegno, l'azienda si è dotata di un Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo le norme UNI EN ISO 14001:2015. Nel 2023 il Sistema di Gestione Ambientale dell'Azienda è stato oggetto di audit di sorveglianza relativamente a tutti gli stabilimenti italiani, da parte di organismo terzo notificato. La verifica ha avuto esito

Relativamente all'indagine ambientale condotta nel 2011 presso il sito di Grugliasco ceduto nel 2009 alla società Sviluppo Investimenti Territorio S.r.l. (SIT), in aggiornamento rispetto a quanto illustrato nella relazione degli amministratori dell'esercizio 2022, si comunica che i lavori di scavo, iniziati in data 3 maggio 2022, sono terminati. Gli obiettivi di bonifica sono stati raggiunti su tutta l'area oggetto dello scavo, ad eccezione di una zona limitata, adiacente ad una cabina di derivazione Metano dell'azienda SNAM. La prosecuzione della bonifica in tale area comporterebbe, necessariamente, il coinvolgimento di SNAM, dovendosi eseguire in gran parte all'interno della fascia di rispetto dalla cabina. Su richiesta dei Proprietari/gestori è stata elaborata una variante al progetto approvato, al fine di realizzare, in corrispondenza della fascia di rispetto suddetta, la Messa in sicurezza Permanente (MISP) invece che la bonifica. La proposta sarà trasmessa agli ENTI nel corso del mese di Marzo 2024, per successiva approvazione. I costi di tali attività ed opere, la cui gestione è in carico a Pininfarina quale titolare del procedimento nei confronti degli Enti, come sancito dalla scrittura privata siglata tra le parti in data 11/04/2022 continueranno ad essere a carico dei Proprietari/Gestori.

Attività di ricerca

Nel corso dell'esercizio non sono state realizzate attività di ricerca.

positivo. Nel corso del 2024 si terrà audit di ri-certificazione.

Altre informazioni

Dalla data di chiusura dell'esercizio 2023 nessuna società del Gruppo ha deliberato la distribuzione di dividendi alla Pininfarina S.p.A.

Le informazioni relative alle sedi secondarie sono esposte nelle Informazioni di carattere generale delle Note illustrative.

La società non detiene azioni della società controllante, per quando riguarda le informazioni relative alle azioni proprie si rimanda alle Note illustrative (Nota 12) del bilancio separato.

Per le informazioni relative alle lettere a) e b) del comma 6 bis) Art. 2428 C.C. si rimanda alle Note illustrative (Nota 32) del bilancio separato.

VALUTAZIONE DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

L'esercizio 2023 è stato caratterizzato dalle performance positive della Capogruppo e della controllata americana contrastate dalla forte difficoltà nella ripresa delle attività della controllata cinese e dal ritardo nella partenza di alcuni progetti per la controllata tedesca.

In generale il mercato in cui il Gruppo opera evidenzia la necessità di garantire migliore flessibilità e innovazione tecnologica anche attraverso la collaborazione con partner di servizi e materiali, per una maggiore adattabilità alla variazione della domanda maggiormente focalizzata anche sui temi della sostenibilità.

Alla luce di tale contesto il Gruppo prosegue nell'individuazione delle iniziative necessarie a garantire il perseguimento dei propri obiettivi quali:

  • il mantenimento di risorse monetarie adeguate alle necessità del Gruppo;
  • la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;
  • la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive.

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2023 positiva per 8,5 milioni di euro, rappresentata tra l'altro da 27,0 milioni di euro di disponibilità liquide, da 14,8 milioni di euro di debiti finanziari (dei quali 3,6 milioni di euro a breve termine) e da 0,8 milioni di euro di debiti per scoperti bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca. Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano che le risorse finanziarie disponibili nella Capogruppo e nel Gruppo al 31 dicembre 2023 risulterebbero adeguate a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina Engineering, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti a medio lungo termine. Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto del fatto che a fine 2025 scadrà l'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro.

Il Gruppo monitora puntualmente il livello di patrimonio netto consolidato sia per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale che per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli Istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2023 il covenant è stato rispettato). Considerando l'andamento nei primi mesi dell'esercizio 2024 non vi sono evidenze che portino a ritenere a rischio il mancato rispetto del suddetto covenant alla data di misurazione del 31 marzo 2024. Occorre comunque ricordare che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non comporterebbe comunque una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi attivabili nei sei mesi successivi al momento in cui il parametro non dovesse essere rispettato, oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione; inoltre, le obbligazioni finanziarie della Società inerenti tale accordo sono totalmente garantite dal gruppo Mahindra.

Relativamente agli aspetti economici, ed in particolare il ritorno all'utile di esercizio, la Società ed il Gruppo sulla base delle prospettive di mercato ad oggi prevedibili ed in continuità con le azioni intraprese nei precedenti esercizi sono costantemente coinvolti nell'individuazione di iniziative volte al recupero della marginalità delle attività operative, al contenimento dei costi diretti e delle spese generali anche con il supporto di advisor esterni.

Con riferimento alla liquidazione della controllata Pininfarina Engineering S.r.l. il processo è prossimo alla conclusione e si auspica possa essere completato entro l'esercizio 2024.

Proseguono le attività di rafforzamento della Pininfarina Shanghai finalizzate al recupero di attività nel mercato di riferimento e le iniziative relative alla Pininfarina Deutschland focalizzate al miglioramento della marginalità.

In questo scenario, dopo aver verificato le proiezioni economico-finanziarie elaborate per l'esercizio 2024 e le azioni di rifocalizzazione individuate dal Gruppo, gli Amministratori ritengono che il processo intrapreso implichi ancora significative sfide in termini di volumi delle vendite, di salvaguardia dei margini oltre che di contenimento dei costi diretti e indiretti.

Secondo gli Amministratori, tenuto conto dell'andamento consuntivato nell'esercizio 2023, permane ancora una rilevante incertezza con riferimento al raggiungimento degli obiettivi di volume della produzione e di miglioramento della marginalità, dipendenti da una durevole ripresa nei prossimi anni del mercato in cui operano la Società ed il Gruppo, con particolare attenzione al mercato cinese e a quello tedesco, e dall'evoluzione dei prezzi di ottenimento dei contratti e dei costi di approvvigionamento che permettano il conseguimento di marginalità positive essenziali anche per il mantenimento dei requisiti di patrimonializzazione del Gruppo previsti dall'Accordo di riscadenziamento. Qualora l'andamento economico e, di conseguenza, i risultati finanziari non dovessero risultare in linea con le previsioni, la Società ed il Gruppo dovrebbero ricercare fonti di finanziamento alternative, nonché acquisire nuove risorse a livello di capitale, anche in considerazione della già menzionata scadenza a fine 2025 dell'ultima tranche di 12,8 milioni di euro dell'Accordo di riscadenziamento; quanto sopra esposto configura l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale.

Ciononostante, gli Amministratori ritengono che siano state poste in essere adeguate misure per limitare l'assorbimento di cassa operativa e le azioni possibili per il contenimento dei costi e per il recupero dei volumi nei differenti settori di attività. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze sopra descritte, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ed il Gruppo abbiano a disposizione adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro. Per le ragioni sopra esposte, gli Amministratori ritengono corretto l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non si registrano altri fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

INFORMAZIONI RICHIESTE DALLA CONSOB AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5 DEL D. LGS. N.58/98

  • Per il dettaglio della posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina e della Pininfarina S.p.A., con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine, si rimanda rispettivamente a quanto esposto nei paragrafi "Andamento economico e finanziario del Gruppo Pininfarina" e alla sezione "Andamento economico e finanziario della capogruppo Pininfarina S.p.A." del presente documento nei commenti alla situazione patrimoniale-finanziaria.
  • Non risultano posizioni debitorie scadute relative alla Pininfarina S.p.A. mentre in capo alle controllate Pininfarina Deutschland GmbH e Pininfarina Shanghai risultano debiti scaduti di natura commerciale rispettivamente per 1,0 milione di euro (di cui 0,9 verso il Gruppo Tech Mahindra) e per 0,2 milioni di euro per i quali non sussistono ingiunzioni, controversie o iniziative giudiziali, né sospensione di rapporti di fornitura.
  • I rapporti verso parti correlate del Gruppo Pininfarina e della Pininfarina S.p.A. sono esposti negli schemi primari del Bilancio consolidato e del Bilancio separato e nelle relative Note Illustrative (Nota 35 del Bilancio consolidato e Nota 33 del Bilancio separato). In riferimento alla situazione evidenziata nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 non si registrano particolari variazioni. ll rapporto tra i ricavi totali

consolidati verso parti correlate nel 2023 rispetto ai ricavi totali è stato pari al 4,3% rispetto al 6,7% del primo semestre 2023.

  • Come descritto nel paragrafo "Overview", l'Accordo di riscadenziamento in essere tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti bancari prevede un unico covenant finanziario costituito da un livello minimo di patrimonio netto consolidato (30 milioni di euro) da verificarsi annualmente a partire dal 31 marzo 2018; alla data di verifica 31 marzo 2023 il covenant è stato rispettato. Non risultano altri indebitamenti del Gruppo con clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie.
  • In data 23 marzo 2023, in occasione dell'approvazione del Progetto di Bilancio 2022, si comunicò al mercato un riferimento all'evoluzione prevedibile della gestione per l'anno 2023 che indicava un valore dei Ricavi totali in aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2022. Pininfarina S.p.A. non ha comunicato al pubblico alcuna informazione previsionale a carattere economico-finanziario ulteriore rispetto alla citata informazione relativa all'evoluzione prevedibile della gestione per l'anno 2023.

ALTRE RELAZIONI O DICHIARAZIONI PREVISTE DALLA NORMATIVA VIGENTE

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In relazione all'art. 123 bis comma 3 del TUF si rende noto che le informazioni sull'adesione ai codici di comportamento (Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari) sono disponibili sul sito internet della società (www.pininfarina.it) nella sezione "Investor Relations", nonché attraverso le altre modalità previste dalla vigente normativa.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

In relazione all'art. 84 quater del Regolamento Emittenti si rende noto che la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti sarà disponibile sul sito internet della società (www.pininfarina.it) nella sezione "Investor Relations", nonché attraverso le altre modalità e nei tempi previsti dalla vigente normativa.

Dichiarazione consolidata sulle informazioni non finanziarie

In relazione agli obblighi previsti dal D.Lgs 254/2016 in materia di dichiarazione consolidata sulle informazioni non finanziarie si rende noto che il documento è disponibile sul sito internet della società (www.pininfarina.it) nella sezione "Investor Relations", nonché attraverso le altre modalità previste dalla vigente normativa.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Le previsioni per il 2024, in base alle attuali evidenze dei settori di business in cui il Gruppo Pininfarina si trova ad operare, indicano un valore dei Ricavi totali in aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2023.

L'Amministratore Delegato (Dott. Silvio Pietro Angori)

GRUPPO PININFARINA

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

di cui di cui
(in migliaia di Euro) Note 31.12.2023 verso parti
correlate
31.12.2022 verso parti
correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (5) 31.597 32.489
Attività per diritto d'uso (6) 3.190 2.345
Attività immateriali (7) 625 665
Partecipazioni valutate con il metodo del (8) 714 684
patrimonio netto
Partecipazioni in altre imprese (9) 422 400
Attività per imposte anticipate (19) - -
Attività finanziarie non correnti 550 550 550 550
Totale Attività non correnti 37.098 550 37.133 550
Attività correnti
Rimanenze (10) 419 342
Attività derivanti dai contratti con i clienti (20) 4.997 - 7.093 -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali e altri crediti (11) 28.044 549 18.275 604
Disponibilità liquide (12) 26.977 22.799
Totale Attività correnti 60.437 549 48.509 604
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVITÀ 97.535 1.099 85.642 1.154
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale sociale (13) 56.466 56.466
Altre riserve (13) 47.071 45.150
Utili / (perdite) portate a nuovo (13) (65.867) (60.896)
Utile / (perdita) dell'esercizio (13) (1.591) (5.001)
Patrimonio netto del Gruppo 36.079 - 35.719 -
Patrimonio netto di terzi - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 36.079 - 35.719 -
Passività non correnti
Passività non correnti per diritto d'uso (6) 2.392 1.630
Altre passività finanziarie non correnti (14) 11.175 13.683
Passività per imposte differite (19) 247 -
Fondi per benefici ai dipendenti (15) 2.739 2.069
Totale Passività non correnti 16.553 - 17.382 -
Passività correnti
Passività correnti per diritto d'uso (6) 1.008 961
Altre passività finanziarie correnti (14) 4.421 5.778
Altre passività correnti (16) 6.302 5.894
Debiti verso fornitori (17) 15.540 955 13.633 523
Passività derivanti da contratto (20) 16.390 116 5.533 111
Debiti per imposte correnti 447 335
Fondi per rischi e oneri (18) 795 407
Totale Passività correnti 44.903 1.071 32.541 634
TOTALE PASSIVITÀ 61.456 1.071 49.923 634
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 97.535 1.071 85.642 634

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 non è stato predisposto uno schema di Stato Patrimoniale ad hoc in quanto le operazioni con le parti correlate sono già evidenziate nello schema di bilancio. Per i rapporti con altre parti correlate quali Amministratori e Sindaci, nella voce Debiti verso fornitori relativamente agli accertamenti dei debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio sono compresi euro 50.512.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) Note 31.12.2023 di cui
verso parti
31.12.2022 di cui
verso parti
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (20) 87.159 correlate
3.913
72.222 correlate
3.509
Altri ricavi e proventi (21) 3.257 547
TOTALE RICAVI 90.416 3.913 72.769 3.509
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi variabili di
produzione
(22) (34.121) (614) (23.976) (302)
Altri costi operativi (23) (10.843) (10.405) -
Costo del personale (24) (40.350) (37.617)
Ammortamenti (25) (3.766) (3.829)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e
oneri
(26) (488) 61
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti
commerciali e altri crediti
(27) (1.026) (191)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività
materiali, immateriali e diritto d'uso
(28) (102) -
TOTALE COSTI (90.697) (614) (75.957) (302)
RISULTATO OPERATIVO (281) (3.188)
Proventi finanziari (29) 99 4
Oneri finanziari (30) (1.463) (1.516)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate
con il metodo del patrimonio netto
(8) 30 39
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.615) (4.661)
Imposte (19) 24 (340)
Risultato da attività in funzionamento (1.591) (5.001)
Risultato da attività operative cessate - -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (1.591) (5.001)
di cui Quota di interessenza del Gruppo (1.591) (5.001)
di cui Quota di interessenza di terzi - -
UTILE / (PERDITA) BASE PER AZIONE (31) (0,02) (0,06)
UTILE / (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (31) (0,02) (0,06)

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico del Gruppo Pininfarina sono stati evidenziati nel prospetto sopra esposto e alla Nota 35.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 31.12.2022
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) (1.591) (5.001)
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 29 241
Variazione fair value Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 22 148
Rideterminazione valore Collezione Storica 2.834 -
Effetto fiscale (791) -
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
2.094 389
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (144) 144
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati a
conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
(144) 144
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO (A) + (B) + (C) 359 (4.468)
di cui Quota di interessenza del Gruppo 359 (4.468)
di cui Quota di interessenza di terzi - -
di cui Risultato da attività in funzionamento 359 (4.468)
di cui Risultato da attività operative cessate - -

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Utili /
(perdite)
portate
a nuovo
Utile /
(perdita)
dell'esercizio
PATRIMONIO
NETTO DEL
GRUPPO
Patrimonio
netto di
terzi
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
31 dicembre 2021 56.466 44.416 (63.142) 2.447 40.187 - 40.187
Destinazione risultato
consolidato
dell'esercizio
precedente
- 442 2.005 (2.447) - - -
Utile/(perdita)
dell'esercizio
complessivo
- 292 241 (5.001) (4.468) - (4.468)
31 dicembre 2022 56.466 45.150 (60.896) (5.001) 35.719 - 35.719
Destinazione risultato
consolidato
dell'esercizio
precedente
- - (5.001) 5.001 - - -
Utile/(perdita)
dell'esercizio
complessivo
- 1.921 29 (1.591) 359 - 359
31 dicembre 2023 56.466 47.071 (65.867) (1.591) 36.079 - 36.079

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

di cui di cui
(in migliaia di Euro) 31.12.2023 verso
parti
correlate
31.12.2022 verso
parti
correlate
A) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA
Risultato netto dell'esercizio (1.591) (5.001)
Rettifiche per:
Imposte (24) 340
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il (30) (30) (39) (39)
metodo del patrimonio netto
(Proventi)/oneri finanziari 1.364 1.512
Ammortamenti 3.766 3.829
(Riduzioni) accantonamenti di fondi per rischi e oneri 488 (61)
(Riprese di valore) svalutazioni nette di crediti commerciali e
altri crediti
1.026 191
(Riprese di valore) svalutazioni nette di attività materiali,
immateriali e diritto d'uso
102 -
(Plusvalenze)/minusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni (2.426) (12)
Altre rettifiche 675 46
Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle variazioni di
capitale circolante
3.350 805
(Incrementi)/Decrementi attività derivanti dai contratti con i
clienti
2.096 (1.659)
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali e altri crediti (10.795) 55 (1.836) (13)
Incrementi/(Decrementi) debiti verso fornitori 1.907 432 2.202 261
Incrementi/(Decrementi) passività derivanti da contratto 10.857 5 (919) (648)
(Incremento)/Decremento delle altre voci del circolante 331 87
Disponibilità liquide generate / (assorbite) dall'attività
operativa
7.746 (1.320)
Interessi incassati / (Interessi pagati) (369) (158)
(Imposte pagate) (139) (186)
(Utilizzo fondi per rischi e oneri e benefici ai dipendenti) (176) (1.145)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA (A)
7.063 (2.809)
B) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(Investimenti in attività immateriali) (176) (160)
(Investimenti in immobili, impianti e macchinari) (2.811) (1.115)
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari e di attività
immateriali
6.391 58
Altre rettifiche - -
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)
3.404 (1.217)
C) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
(Rimborsi di passività finanziarie) (5.778) (3.592)
Accensione di passività finanziarie 843 2.200
(Rimborso di passività per diritto d'uso) (1.256) (1.241)
Versamento soci per aumento di capitale - -
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
(6.191) (2.633)
EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITÀ
LIQUIDE (D)
(98) 100
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (E = A+B+C+D) 4.178 (6.559)
Disponibilità liquide - Valore iniziale (F) 22.799 29.358
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VALORE FINALE (E+F) 26.977 22.799

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 gli effetti derivanti dalle operazioni con parti correlate del Gruppo Pininfarina si riferiscono a rapporti con la controllante PF Holdings B.V., con le società del gruppo Mahindra e con le collegate Goodmind S.r.l. e Signature S.r.l. e sono esposti nella Nota 34.

Note illustrative

1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Il Gruppo Pininfarina (di seguito il "Gruppo") ha il proprio "core-business" nella collaborazione articolata con i costruttori nel settore automobilistico. Esso si pone nei loro confronti come partner globale, offrendo un apporto completo per lo sviluppo dei nuovi prodotti, attraverso le fasi di design, progettazione, sviluppo, industrializzazione e produzione, fornendo queste diverse attività anche separatamente, con grande flessibilità.

La capogruppo Pininfarina S.p.A., quotata alla Borsa Italiana, ha la propria sede sociale a Torino in Via Raimondo Montecuccoli 9.

Il 21,16% del suo capitale sociale è detenuto dal "mercato", tra cui una persona fisica che detiene il 5,005%, il restante 78,84% è di proprietà dei seguenti soggetti:

  • PF Holdings B.V. 78,82%
  • Azioni proprie in portafoglio alla Pininfarina S.p.A. 0,02%.

Alla data di chiusura del bilancio consolidato, PF Holdings B.V. è controllata da Tech Mahindra Limited, titolare di una partecipazione pari al 60% del capitale sociale. Il restante 40% è di titolarità di Mahindra & Mahindra Limited.

Tech Mahindra Limited, società indiana quotata presso il National Stock Exchange di Mumbai (India), è una public company, specializzata in servizi e soluzioni IT, non soggetta al controllo di alcun azionista rilevante, partecipata inter alia da Mahindra & Mahindra Limited in misura pari al 26% alla data di chiusura del bilancio consolidato.

Mahindra & Mahindra Limited è una società di diritto indiano, con sede legale in India, le cui azioni sono quotate presso la borsa indiana (National Stock Exchange), specializzata nella produzione di autovetture, veicoli commerciali, autobus e trattori.

La Pininfarina S.p.A., pur essendo controllata direttamente da PF Holdings B.V., la quale fa parte del Gruppo Mahindra, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile. PF Holdings B.V. è una mera società veicolo di diritto olandese, priva di qualsiasi struttura operativa; non esiste alcuna procedura autorizzativa o informativa della Società nei rapporti con la controllante e, pertanto, la Società definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici ed operativi disponendo (i) di un'articolata organizzazione in grado di assolvere a tutte le attività aziendali; (ii) di un proprio, distinto, processo di pianificazione strategica e finanziaria; (iii) di capacità propositiva propria in ordine all'attuazione e all'evoluzione del business.

Gli elenchi delle società appartenenti al Gruppo, comprensivi della ragione sociale e dell'indirizzo, sono riportati nelle pagine successive.

Il bilancio consolidato del Gruppo è presentato in Euro, valuta funzionale e di presentazione della Capogruppo, presso la quale è concentrata la maggior parte delle attività e del fatturato consolidati, e delle principali società controllate.

I valori sono presentati in migliaia di euro ove non diversamente specificato.

Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.A. del 22 marzo 2024. La pubblicazione è stata autorizzata secondo i termini di legge.

2 - PRINCIPI CONTABILI

2.1 Base di presentazione

Il bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2023 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 38/2005.

Per IFRS s'intendono gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretation Committee ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data del Consiglio di Amministrazione che approva il bilancio consolidato e contenuti nei relativi Regolamenti dell'Unione Europea pubblicati a tale data.

Il bilancio consolidato è predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, indicate nella Nota 2.3 "Principi contabili significativi".

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono gli stessi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 tenuto conto di quanto indicato nella Nota 2.4 "Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS".

Il bilancio consolidato adotta gli stessi prospetti di bilancio della capogruppo Pininfarina S.p.A., in accordo allo IAS 1 - Presentazione del bilancio, costituiti da:

  • "Situazione patrimoniale finanziaria consolidata", predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente.
  • "Conto economico consolidato" e "Conto economico complessivo consolidato", predisposti in due prospetti separati classificando i costi in base alla loro natura.
  • "Rendiconto finanziario consolidato", determinato attraverso il metodo indiretto previsto dallo IAS 7 - Rendiconto finanziario.
  • "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato".
  • Note illustrative.

I suddetti prospetti presentano ai fini comparativi gli importi riferiti all'esercizio precedente (o al corrispondente periodo). Nel caso in cui nell'esercizio in commento vengano apportate modifiche finalizzate ad una migliore esposizione della consistenza patrimoniale e finanziaria, delle performance operative o dei flussi di cassa del Gruppo, i dati comparativi sono opportunamente riclassificati per garantirne la comparabilità.

Inoltre, in ottemperanza a quanto richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 28 luglio 2006, il Gruppo rappresenta in prospetti contabili separati:

  • L'ammontare della posizione finanziaria netta, dettagliata nelle sue principali componenti con indicazione delle posizioni di debito e di credito verso parti correlate, contenuta nella Nota 38.
  • Gli effetti degli eventi o delle operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero di quelle operazioni o di quei fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività (Nota 38).

I rapporti con parti correlate sono evidenziati direttamente nei prospetti della Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e del Conto economico consolidato e sono oggetto di specifica informativa in Nota 35.

Valutazione sulla continuità aziendale

L'esercizio 2023 è stato caratterizzato dalle performance positive della Capogruppo e della controllata americana contrastate dalla forte difficoltà nella ripresa delle attività della controllata cinese e dal ritardo nella partenza di alcuni progetti per la controllata tedesca.

In generale il mercato in cui il Gruppo opera evidenzia la necessità di garantire migliore flessibilità e innovazione tecnologica anche attraverso la collaborazione con partner di servizi e materiali, per una maggiore adattabilità alla variazione della domanda maggiormente focalizzata anche sui temi della sostenibilità.

Alla luce di tale contesto il Gruppo prosegue nell'individuazione delle iniziative necessarie a garantire il perseguimento dei propri obiettivi quali:

  • il mantenimento di risorse monetarie adeguate alle necessità del Gruppo;
  • la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;
  • la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive.

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2023 positiva per 8,5 milioni di euro, rappresentata tra l'altro da 27,0 milioni di euro di disponibilità liquide, da 14,8 milioni di euro di debiti finanziari (dei quali 3,6 milioni di euro a breve termine) e da 0,8 milioni di euro di debiti per scoperti bancari relativi a contratti di factoring di competenza della controllata tedesca. Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano che le risorse finanziarie disponibili nella Capogruppo e nel Gruppo al 31 dicembre 2023 risulterebbero adeguate a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina Engineering, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti a medio lungo termine. Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto del fatto che a fine 2025 scadrà l'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro.

Il Gruppo monitora puntualmente il livello di patrimonio netto consolidato sia per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale che per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli Istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro e la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2023 il covenant è stato rispettato). Considerando l'andamento nei primi mesi dell'esercizio 2024 non vi sono evidenze che portino a ritenere a rischio il mancato rispetto del suddetto covenant alla data di misurazione del 31 marzo 2024. Occorre comunque ricordare che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non comporterebbe comunque una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi attivabili nei sei mesi successivi al momento in cui il parametro non dovesse essere rispettato, oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione; inoltre, le obbligazioni finanziarie della Società inerenti tale accordo sono totalmente garantite dal gruppo Mahindra.

Relativamente agli aspetti economici, ed in particolare il ritorno all'utile di esercizio, la Società ed il Gruppo sulla base delle prospettive di mercato ad oggi prevedibili ed in continuità con le azioni intraprese nei precedenti esercizi sono costantemente coinvolti nell'individuazione di iniziative volte al recupero della marginalità delle attività operative, al contenimento dei costi diretti e delle spese generali anche con il supporto di advisor esterni.

Con riferimento alla liquidazione della controllata Pininfarina Engineering S.r.l. il processo è prossimo alla conclusione e si auspica possa essere completato entro l'esercizio 2024.

Proseguono le attività di rafforzamento della Pininfarina Shanghai finalizzate al recupero di attività nel mercato di riferimento e le iniziative relative alla Pininfarina Deutschland focalizzate al miglioramento della marginalità.

In questo scenario, dopo aver verificato le proiezioni economico-finanziarie elaborate per l'esercizio 2024 e le azioni di rifocalizzazione individuate dal Gruppo, gli Amministratori ritengono che il processo intrapreso implichi ancora significative sfide in termini di volumi delle vendite, di salvaguardia dei margini oltre che di contenimento dei costi diretti e indiretti.

Secondo gli Amministratori, tenuto conto dell'andamento consuntivato nell'esercizio 2023, permane ancora una rilevante incertezza con riferimento al raggiungimento degli obiettivi di volume della produzione e di miglioramento della marginalità, dipendenti da una durevole ripresa nei prossimi anni del mercato in cui operano la Società ed il Gruppo, con particolare attenzione al mercato cinese e a quello tedesco, e dall'evoluzione dei prezzi di ottenimento dei contratti e dei costi di approvvigionamento che permettano il conseguimento di marginalità positive essenziali anche per il mantenimento dei requisiti di patrimonializzazione del Gruppo previsti dall'Accordo di riscadenziamento. Qualora l'andamento economico e, di conseguenza, i risultati finanziari non dovessero risultare in linea con le previsioni, la Società ed il Gruppo dovrebbero ricercare fonti di finanziamento alternative, nonché acquisire nuove risorse a livello di capitale, anche in considerazione della già menzionata scadenza a fine 2025 dell'ultima tranche di 12,8 milioni di euro dell'Accordo di riscadenziamento; quanto sopra esposto configura l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale.

Ciononostante, gli Amministratori ritengono che siano state poste in essere adeguate misure per limitare l'assorbimento di cassa operativa e le azioni possibili per il contenimento dei costi e per il recupero dei volumi nei differenti settori di attività. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze sopra descritte, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ed il Gruppo abbiano a disposizione adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro. Per le ragioni sopra esposte, gli Amministratori ritengono corretto l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale.

2.2 Criteri di consolidamento

Area di consolidamento

(a) Società controllate

Il Bilancio consolidato comprende il bilancio della Pininfarina S.p.A. e delle sue imprese controllate, direttamente o indirettamente.

Il Gruppo controlla un'entità quando è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

Il consolidamento dei bilanci delle società controllate è effettuato attraverso il metodo del consolidamento integrale. Tale metodo consiste nell'assunzione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi nel loro ammontare complessivo, prescindendo dall'entità della partecipazione detenuta e nella attribuzione a soci di minoranza, in apposite voci del Bilancio consolidato, della quota del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio di loro competenza.

Attraverso tale metodo di consolidamento, i crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Le variazioni delle quote di possesso di controllate che non comportano acquisizione/perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di Patrimonio netto. La differenza tra il prezzo pagato e la quota di patrimonio netto acquisito è registrata in contropartita al Patrimonio netto del Gruppo come gli Utili/perdite derivanti dalla cessione delle quote a soci di minoranza.

Ai bilanci delle società controllate sono apportate le rettifiche necessarie a rendere omogenei i criteri di valutazione con quelli adottati dal Gruppo.

Ragione sociale Sede Sociale %
possesso
Gruppo
Detenuta tramite Valuta Capitale
sociale
Pininfarina of America
Corp.
501 Brickell Key Drive,
Suite 200,
Miami FL 33131 US
100% Pininfarina S.p.A. USD 10.000
Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
Via Raimondo
Montecuccoli 9,
Torino, Italia
100% Pininfarina S.p.A. EUR 100.000
Pininfarina Deutschland
GmbH
Frankfurter Ring 81,
Monaco, Germania
100% Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
EUR 3.100.000
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
Unit 1, Building 3, Lane
56, Antuo Road,
Anting, 201805,
Jiading district,
Shanghai, Cina
100% Pininfarina S.p.A. CNY 12.583.813

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 le imprese controllate consolidate con il metodo integrale risultavano le seguenti:

La data di chiusura dell'esercizio delle società controllate coincide con la data di chiusura della capogruppo Pininfarina S.p.A.

In data 26 ottobre 2020 l'assemblea dei soci della Pininfarina Engineering S.r.l. ha deliberato la messa in liquidazione della società.

(b) Società collegate

Le società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del Patrimonio netto di seguito descritto.

Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione.

Gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa.

Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Ragione sociale Sede Sociale %
possesso
Gruppo
Detenuta tramite Valuta Capitale
sociale
Goodmind S.r.l. Corso Vittorio
Emanuele II 12,
Torino, Italia
20% Pininfarina S.p.A. EUR 20.000
Signature S.r.l. Via Paolo Frisi 6,
Ravenna, Italia
24% Pininfarina S.p.A. EUR 10.000

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 le società collegate risultavano le seguenti:

La data di chiusura dell'esercizio delle società collegate coincide con la data di chiusura della capogruppo Pininfarina S.p.A.

(c) Altre imprese

Le Partecipazioni in altre imprese sono attività finanziarie valutate al fair value; gli utili e le perdite derivanti da variazioni nel fair value sono imputati direttamente al patrimonio netto, senza riclassificazione a conto economico in sede di cessione della partecipazione o di riduzione di valore ritenuta definitiva. Gli eventuali dividendi ricevuti da tali partecipate sono imputati al conto economico dell'esercizio.

(d) Variazioni dell'area di consolidamento

Al 31 dicembre 2023 non si sono verificate variazioni nell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2022.

Conversione delle poste in valuta

(a) Valuta di presentazione, conversione dei bilanci redatti in moneta diversa dall'Euro

La valuta di presentazione adottata dal Gruppo è l'Euro.

Nella tabella seguente sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in una valuta funzionale diversa da quella di presentazione:

Cambio medio Cambio puntuale
Valuta 2023 2022 Variazione 31/12/2023 31/12/2022 Variazione
Dollaro USA - USD 1,08 1,05 3% 1,11 1,07 4%
Renminbi (yuan) Cina - CNY 7,66 7,08 8% 7,85 7,36 7%

(b) Attività, passività e transazioni in valuta diversa dall'Euro

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie in valuta sono convertite in Euro usando il tasso di cambio in vigore a tale data. Tutte le differenze cambio sono rilevate nel conto economico, ad eccezione delle differenze derivanti da finanziamenti in valuta estera aventi finalità di copertura di una partecipazione in una società estera, ove presenti, rilevate direttamente a patrimonio netto, al netto del relativo effetto fiscale; solamente al momento della dismissione della partecipazione tali differenze cambio cumulate sono imputate a conto economico.

Le poste non monetarie, contabilizzate al costo storico, sono convertite in Euro utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di determinazione di tale valore.

Nessuna società appartenente al Gruppo esercita la propria attività in economie caratterizzate da elevata inflazione.

2.3 Principi contabili significativi

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti, i macchinari e gli altri beni utilizzati nel processo produttivo sono iscritti in bilancio al costo d'acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo ammortamento ed eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni, i quali non sono soggetti ad ammortamento.

Il costo include tutte le spese direttamente attribuibili all'acquisto, che s'identificano in quelle sostenute per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento.

L'ammortamento dei fabbricati e degli altri cespiti generici è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da distribuire il valore contabile residuo sulla vita economica utile stimata.

Le aliquote d'ammortamento applicate a ciascuna categoria di beni sono indicate nel prospetto seguente:

Vita utile in anni
Categoria Stabilimento Bairo Altri Stabilimenti
Terreni Indefinita Indefinita
Fabbricati 50 33
Macchinari 20 5/10
Impianti 20 10
Arredi e attrezzature 10 8
Attrezzature informatiche - 5
Collezione Storica - Indefinita
Altre - 5

I terreni sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati, bensì sottoposti a impairment test se emergono degli indicatori che evidenziano un valore contabile superiore al valore recuperabile. I costi sostenuti dopo l'acquisto dell'attività sono capitalizzati, solo se è probabile che potranno generare dei benefici economici futuri e il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione, determinate confrontando il valore contabile delle immobilizzazioni materiali con il loro prezzo di vendita, sono iscritte a conto economico. Nel presente paragrafo, nelle note successive e nelle precedenti, il termine impairment indica l'adeguamento del valore contabile al valore recuperabile.

Le attività materiali comprendono, inoltre, le vetture facenti parte della Collezione Storica Pininfarina, precedentemente valutate con il metodo del costo, che sono state oggetto di rideterminazione del valore, secondo IAS 16, nel corso dell'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2023.

Il passaggio dal modello del costo al modello della rideterminazione del valore è consentito ai sensi dello IAS 8 quando il cambiamento permette di fornire informazioni più attendibili e più rilevanti circa gli effetti delle operazioni aziendali sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria (IAS 8, par. 14).

La motivazione del passaggio dal modello del costo al modello della rideterminazione del valore è da ritrovarsi in un più ampio progetto portato avanti da Pininfarina S.p.A. di valorizzazione degli asset storici, tra cui l'Archivio Storico, che include anche la valorizzazione delle autovetture classiche, dei prototipi e dei modelli. La Direzione ha delineato il contesto di sempre maggiore interesse e attenzione verso tale mercato, che vede, da un lato, un aumento della domanda da parte dei collezionisti e investitori e, dall'altro, un'offerta di veicoli scarsa e predefinita. A questo proposito, il CdA del 1 agosto 2023 ha preso atto con favore dell'iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio storico della Società.

Il modello della rideterminazione del valore previsto dallo IAS 16 prevede un adeguamento del valore contabile degli asset al fair value alla data di riferimento del bilancio e una rideterminazione del fair value stesso, ad intervalli regolari, per far sì che non vi sia mai una differenza significativa tra il fair value di un bene alla chiusura del bilancio ed il suo valore contabile alla medesima data.

La Società ha dato incarico a due operatori con competenze e conoscenze del mercato delle auto di pregio da collezione di determinare il fair value delle vetture, utilizzando, nell'iscrizione a bilancio, il valore minimo risultante dalla valutazione, in linea con il concetto di prudenza nel Conceptual Framework emesso dallo IASB. La determinazione del fair value è avvenuta attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile (Livello 3 nella gerarchia del fair value).

Per la prima applicazione del modello della rideterminazione del valore lo IAS 8, prevede, inoltre, una deroga alla generale previsione di applicazione retroattiva di un nuovo principio contabile. Pertanto, il passaggio da un modello all'altro è stato applicato in via prospettica,

con la rilevazione delle differenze tra il valore rideterminato e il valore contabile alla data di rideterminazione del valore:

  • se positive, tra le altre componenti del conto economico complessivo (O.C.I.) e presentate nel patrimonio netto in una apposita riserva;
  • se negative, nel conto economico, influenzando l'utile o la perdita dell'esercizio.

In considerazione della loro particolare natura e dell'impossibilità di una precisa determinazione della vita utile, i beni relativi alla Collezione Storica non sono soggetti a processo di ammortamento.

Leasing

All'inizio del contratto il Gruppo valuta se il contratto è, o contiene, un leasing. Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Modello contabile per il locatario

Il Gruppo, ai sensi del principio contabile IFRS 16, in veste di locatario riconosce le attività correlate al diritto d'uso di beni in leasing alla data di inizio del relativo contratto (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio, al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing. Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il Gruppo ammortizza l'attività consistente nel diritto d'uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Per quanto concerne le passività finanziare legate ai leasing, coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 16, il Gruppo in veste di locatario rileva separatamente tra le passività finanziarie anche le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di decorrenza del contratto. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo.

Leasing a breve termine e leasing di attività di modesto valore

Il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di modesto valore e ai leasing a breve termine, comprese le attrezzature informatiche. Il Gruppo rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Modello contabile per il locatore

Quando agisce in qualità di locatore, il Gruppo determina alla data di inizio di ciascun leasing se si tratta di un leasing finanziario oppure operativo. I leasing in cui il Gruppo trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante sono classificati come leasing finanziari; in caso contrario, sono classificati come leasing operativi. Per effettuare tale valutazione, il Gruppo considera gli indicatori forniti

dall'IFRS 16. Se il contratto contiene componenti leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15. Il Gruppo contabilizza i ricavi da locazione derivanti da leasing operativi in modo sistematico lungo la durata del contratto e li rileva come Altri ricavi e proventi.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente nell'attivo dello stato patrimoniale solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto, di produzione o al valore di perizia al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le licenze software e le altre licenze assimilabili sono capitalizzate al costo sostenuto, inclusivo della loro messa in uso; esse sono ammortizzate in base alla vita utile stimata, da 3 a 5 anni. I costi associati al mantenimento dei programmi software sono considerati costi dell'esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza. I costi sostenuti per la produzione del software identificabile e controllabile dal Gruppo, tali da produrre con elevata probabilità dei benefici economici futuri maggiori dei costi sostenuti, ove presenti, sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati in base alla loro vita utile non eccedente comunque i tre anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Le attività immateriali a vita utile indefinita, compreso l'avviamento, sono sottoposte a impairment test con cadenza almeno annuale, e comunque ogniqualvolta emergano degli indicatori di una perdita di valore. Gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali oggetto d'ammortamento sono sottoposte a un test d'impairment solo se emergono degli indicatori che facciano presupporre che il loro valore contabile possa eccedere il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra, il fair value di un'attività o di una cash generating unit dedotti i costi di vendita e il valore d'uso ("value in use"), determinato attualizzando i flussi di cassa provenienti dall'attività con riferimento alle previsioni della direzione, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione avviene utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa; tale tasso s'identifica per il Gruppo con il costo medio ponderato del capitale ("WACC").

Quando il valore contabile eccede il valore recuperabile il Gruppo contabilizza una svalutazione a conto economico pari a tale eccedenza. Se, successivamente, vengono meno i presupposti che hanno originato l'impairment, il valore contabile dell'attività o della cash generating unit è ripristinato fino a concorrenza del valore contabile esistente prima della svalutazione, dedotto l'ammortamento del periodo. La svalutazione dell'avviamento non è mai reversibile. Le cash generating units del Gruppo sono identificate coerentemente con la sua struttura organizzativa e il suo business, aggregando quelle attività in grado di generare dei flussi di cassa in entrata autonomi, in accordo con quanto richiesto dallo IAS 36 - Riduzione durevole di valore delle attività, e avendo come limite i due settori oggetto d'informativa identificati in base all'IFRS 8 - Settori operativi: 1) Stile 2) Ingegneria (si rimanda alla Nota 4). Nell'effettuare l'impairment test, il riferimento per valutare la recuperabilità del valore contabile dei complessi immobiliari detenuti dal Gruppo è il fair value, determinato con ricorso alle valutazioni di mercato risultanti dagli archivi dell'Agenzia del Territorio, ed eventualmente da perizie estimative redatte da esperti indipendenti.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di magazzino sono iscritte in bilancio al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale valore di vendita nel corso dell'attività

ordinaria, al netto delle spese variabili di vendita. Il costo è determinato, ai sensi dello IAS 2 - Rimanenze, usando il metodo FIFO ("first-in first-out"). Il costo dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di progettazione, il costo delle materie prime e del lavoro diretto, altri costi diretti e altri costi indiretti allocabili all'attività produttiva in base ad una normale capacità produttiva. Tale configurazione di costo non include gli oneri finanziari. Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

Attività e passività finanziarie

Il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value a cui si aggiungono, nel caso di attività finanziarie non rilevate a conto economico, i costi di transazione.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

La classificazione è basata su due criteri: il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività oppure il criterio 'SPPI' (solely payments of principal and interests) qualora il cash flow degli strumenti contrattuali rappresenti "esclusivamente il pagamento di capitale ed interessi" rispetto al capitale in essere.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione (costo ammortizzato, FVOCI o FVTPL).

Crediti e debiti commerciali

I crediti commerciali e gli altri crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, ridotto delle perdite di valore, fatta eccezione per i crediti detenuti nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali, sia mediante la vendita ("hold to collect and sell").

Tali crediti sono valutati al fair value, con variazioni rilevate direttamente nel conto economico complessivo. Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate applicando l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito.

I debiti commerciali e gli altri debiti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. I crediti ed i debiti in valute estere sono inoltre valutati ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio e gli utili o le perdite derivanti da tale conversione sono imputati a conto economico.

Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono la cassa, i depositi bancari immediatamente disponibili e altri investimenti liquidabili entro tre mesi.

Fondi per benefici ai dipendenti

(a) Piani pensionistici

I dipendenti del gruppo Pininfarina beneficiano di piani a contribuzione definita e di piani a benefici definiti; questi ultimi s'identificano con una parte del fondo trattamento di fine rapporto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile e pertanto non sono assistiti da attività specifiche a servizio del piano ("plan assets"). I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che impongono al Gruppo dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione, liberandolo da ogni obbligo legale o implicito a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, d'attività sufficienti a pagare tutti i benefici spettanti ai dipendenti, maturati nel corso dell'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e nei precedenti. Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza. Rientrano in tale categoria i versamenti effettuati al Fondo Cometa e al Previp.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito", basato su un calcolo attuariale determinato con riferimento a variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto di spettanza dei dipendenti italiani del Gruppo è inquadrato nell'ambito dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti come:

  • un piano pensionistico a benefici definiti per la quota accantonata antecedentemente all'entrata in vigore della legge finanziaria n. 296 del 27 dicembre 2006 e dei relativi decreti attuativi;
  • un piano pensionistico a contribuzione definita per le quote maturate successivamente.

La valutazione attuariale per la determinazione del fondo è elaborata in occasione della relazione semestrale e del bilancio annuale. L'ammontare cumulato delle perdite e dei guadagni attuariali, derivanti da variazioni nelle stime effettuate è imputato in una specifica voce del conto economico complessivo. In caso di riduzione o estinzione della passività il Gruppo rileva gli utili o le perdite nel momento in cui queste si manifestano.

(b) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti

Il Gruppo iscrive un costo con contropartita un debito a fronte delle passività che si originano in presenza d'incentivi, bonus e schemi di condivisione dei profitti. Il debito è contabilizzato in presenza di un'obbligazione legale o implicita, quando è probabile che sarà necessario un impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e se può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Dall'esercizio 2023 il Gruppo ha implementato un piano di incentivazione monetaria a lungo termine (Piano LTI) per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027.

Il Piano LTI prevede un premio monetario il cui ammontare potrà variare in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi target e la cui erogazione è prevista con riferimento agli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2025 (Payout 2025) e al 31 dicembre 2027 (Payout 2027). Data la sua natura, il Piano LTI rientra nella categoria degli Altri benefici a lungo termine dello IAS 19 ed è pertanto valutata con l'utilizzo di tecniche attuariali.

(c) Benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro

Il Gruppo rileva una passività con contropartita un costo del personale quando è impegnato in modo comprovabile a interrompere il rapporto di lavoro con un dipendente, o con un gruppo di essi, prima del normale pensionamento, oppure quando è impegnato a erogare

dei benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare le dimissioni volontarie a fronte di esuberi. Il Gruppo si ritiene impegnato in modo comprovabile a concludere il rapporto di lavoro, quando e solo quando, dispone di un piano formale dettagliato relativo all'estinzione del rapporto di lavoro e non ha delle realistiche possibilità di recesso.

Fondi per rischi e oneri, passività potenziali

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata, d'esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando sono realizzate tutte le seguenti condizioni: (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, o per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. I costi che il Gruppo prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui è definito formalmente il programma, solamente quando è sorta nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. Le passività iscritte nei fondi rischi e oneri sono periodicamente aggiornate per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico ove è stato contabilizzato l'accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le informazioni sulle eventuali passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi sono valutati tenendo conto del corrispettivo specificato nel contratto con il cliente. Il Gruppo rileva i ricavi quando trasferisce il controllo dei beni o dei servizi.

Il Gruppo ha identificato le seguenti performance obligation nei contratti con i propri clienti:

(a) Servizi di stile, ingegneria e operations e (b) Servizi di architettura e design

Nel caso dei servizi di stile e dei servizi di design, i prodotti/servizi vengono realizzati secondo le specifiche del cliente e, se questi decide di interrompere il contratto, il Gruppo ha diritto a richiedere il rimborso dei costi sostenuti fino a quel momento, incrementati di un margine ragionevole.

Le fatture sono emesse secondo le condizioni contrattuali e sono di norma esigibili a 30 giorni. Gli importi non fatturati sono rilevati tra le attività derivanti da contratto.

I ricavi e i relativi costi sono rilevati nel corso del tempo ("over time"), ossia prima che i beni/servizi siano resi disponibili al cliente. I progressi realizzati sono valutati secondo il metodo del cost-to-cost.

(b) Royalties

Le royalties attive sono sostanzialmente legate alla concessione di licenza d'uso del marchio Pininfarina su prodotti di design realizzati dal Gruppo. Sebbene il cliente non abbia il controllo del marchio, egli beneficia economicamente dall'apposizione del brand "Pininfarina". Il beneficio economico condiviso ha condotto il Gruppo a ritenere che si tratti di "diritto d'accesso" e non di "diritto di utilizzo" del marchio e pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(c) Canoni di locazione attivi

Nell'ambito dei servizi di locazione attivi, il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalle prestazioni man mano che il Gruppo le effettua. Pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(d) Altre minori

Per quanto riguarda le altre performance obligations minori, il Gruppo valuta caso per caso se sia più adeguata la rilevazione dei ricavi "over time" o in un determinato momento ("at a point in time").

Costi incrementali per l'ottenimento del contratto

Il Gruppo contabilizza come attività i costi incrementali per l'ottenimento del contratto con il cliente, se prevede di recuperarli.

I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che l'entità sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto (per esempio, una commissione di vendita).

Come espediente pratico, il Gruppo rileva i costi incrementali per l'ottenimento del contratto come spesa nel momento in cui sono sostenuti, se il periodo di ammortamento dell'attività che l'entità avrebbe altrimenti rilevato non supera un anno.

L'attività rilevata come costi incrementali per l'ottenimento del contratto è ammortizzata sistematicamente e in modo corrispondente al trasferimento al cliente dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Attività e passività derivanti da contratto

Il Gruppo presenta il contratto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata come attività derivante da contratto o passività derivante da contratto, in funzione del rapporto tra la prestazione svolta e il pagamento del cliente. Il Gruppo presenta separatamente come credito i diritti incondizionati al corrispettivo.

Se il Gruppo adempie l'obbligazione trasferendo beni o servizi al cliente prima che quest'ultimo paghi il corrispettivo o prima che il pagamento sia dovuto, il Gruppo presenta il contratto come attività derivante da contratto, ad esclusione degli importi presentati come crediti. L'attività derivante da contratto è il diritto del Gruppo di ottenere il corrispettivo per beni o servizi da essa trasferiti al cliente. Il Gruppo verifica se l'attività derivante da contratto ha subito una riduzione di valore in conformità all'IFRS 9.

Se il cliente paga il corrispettivo o se il Gruppo ha diritto ad un importo del corrispettivo che è incondizionato (ossia un credito) prima di trasferire al cliente il bene o servizio, il Gruppo presenta il contratto come passività derivante da contratto nel momento in cui è effettuato il pagamento o (se precedente) nel momento in cui il pagamento è dovuto. La passività derivante da contratto è l'obbligazione del Gruppo di trasferire al cliente beni o servizi per i quali il Gruppo ha ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo).

Imposte correnti

Le imposte correnti sono contabilizzate da ciascuna impresa del Gruppo, in base alla stima del proprio reddito imponibile, in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate, alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto degli accordi di consolidato fiscale nazionale, delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

Utile o perdita per azione

L'utile o la perdita base per azione sono calcolati dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti possessori di azioni ordinarie della capogruppo Pininfarina S.p.A. per il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo. L'utile o la perdita

diluita per azione si ottiene rettificando la media ponderata delle azioni in circolazione con tutte le azioni ordinarie potenziali, aventi un effetto "diluitivo".

2.4 Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2023

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. L'adozione di tale principio e del relativo emandamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies - Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates - Amendments to IAS 8". Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un'entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dal Gruppo. Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui principi contabili applicati dal Gruppo in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti significativi sul bilancio sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Il documento introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati omologati dall'Unione Europea ma non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2023:

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2023

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

3 - USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SIGNIFICATIVE

Valore recuperabile delle attività materiali e immateriali non correnti

Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività materiali e immateriali non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.

L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività (impairment test) non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance delle società del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Per l'informativa sulle Cash Generating Unit (CGU) identificate si rimanda alla Nota 4, mentre per l'informativa sulla stima del valore recuperabile e l'esito dell'impairment test si rimanda alla Nota 5.

Per quanto riguarda la determinazione del fair value dei veicoli della Collezione Storica è stata effettuata attraverso la predisposizione di apposite valutazioni da parte di società qualificate ed indipendenti. Per la predisposizione delle valutazioni la stima del valore è stata determinata attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile del fair value.

Valutazioni riferite alla fiscalità differita

La valutazione delle imposte anticipate e differite è frutto delle stime sulle modalità con le quali il Gruppo attende di recuperarne il valore contabile, valutando in particolare le probabilità di conseguimento di un reddito imponibile o tassabile futuro. Le attività e le passività fiscali differite sono valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale saranno realizzate le attività o estinte le passività, quindi sulla base delle aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento del bilancio e sulla base delle modifiche fiscali approvate a tale data.

In conformità a quanto disposto dallo IAS 12, in seguito alla rideterminazione del valore della Collezione Storica, la Società ha dovuto rilevare la connessa fiscalità differita. Nello specifico, con riferimento ai beni sui quali si è rilevato un incremento di valore, è necessario rilevare la fiscalità differita passiva, in quanto si tratta di differenze temporanee imponibili. Con riferimento ai beni sui quali è emerso un decremento di valore, trattandosi di una differenza temporanea deducibile, la Società ha valutato l'iscrivibilità di attività per imposte anticipate.

Valutazione delle attività e passività derivanti da contratti

Il Gruppo opera in settori di business e con schemi contrattuali generalmente rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere o servizi non ancora conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Recuperabilità dei crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti delle società del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento. Il fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Con specifico riferimento alle posizioni verso controparti che sono o sono state recentemente interessate da tensioni di carattere geopolitico o finanziario, i valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management con il supporto dei propri esperti legali, tenuto conto della solvibilità di detti debitori.

Accantonamenti al fondo per rischi e oneri, passività e attività potenziali

I fondi per rischi e oneri sono delle passività rilevate nel bilancio, di scadenza e ammontare incerti. La loro quantificazione dipende dalle stime degli Amministratori sui costi da sostenere alla data di chiusura del bilancio, per estinguere l'obbligazione.

Le passività e le attività potenziali non sono contabilizzate in bilancio, in accordo rispettivamente ai paragrafi n. 27 e n. 31 dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Le passività potenziali derivano da un'obbligazione possibile, frutto di fatti passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti, non totalmente sotto il controllo dell'impresa, oppure da un'obbligazione attuale che deriva da fatti passati ma non è rilevata perché non è probabile un esborso o perché l'importo di quest'ultima non può essere attendibilmente determinato.

Le attività potenziali sono delle attività possibili non rilevate in bilancio, che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa.

Nell'effettuare le proprie stime, gli Amministratori si avvalgono, ove ritenuto necessario, anche dei pareri di consulenti legali ed esperti.

Contabilizzazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto, per la parte maturata prima del 1° gennaio 2007, a seguito della riforma della previdenza complementare, rientra nei piani a benefici definiti previsti dallo IAS 19 - Benefici per i dipendenti. Tali piani definiscono l'ammontare del beneficio pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il quale dipende da diversi fattori quali l'età, gli anni di servizio e il salario. Le stime di tali parametri, pur prudenti e comprovati da serie storiche di dati aziendali, possono essere soggetti a cambiamenti.

La passività del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è determinata dagli Amministratori con l'ausilio di un esperto indipendente iscritto all'Albo nazionale degli attuari.

4 - INFORMATIVA DI SETTORE

Criteri per l'identificazione dei settori

L'individuazione dei settori operativi è operata sulla base degli elementi che il più alto livello decisionale del Gruppo utilizza per prendere le proprie decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla valutazione dei risultati.

Su tali basi, Il Gruppo ha identificato due settori operativi, il Settore Stile e il Settore Ingegneria.

Settore Stile

Il settore accoglie, oltre alle attività di stile auto e non auto in tutte le sue accezioni, i servizi di architettura, i proventi derivanti dalla licenza del marchio Pininfarina, i servizi di aerodinamica ed aeroacustica, e i costi associati alla gestione del patrimonio immobiliare della capogruppo Pininfarina S.p.A.

Le CGU/attività incluse nel settore Stile sono:

  • "Altre attività connesse allo Stile". Si tratta di tutte le altre attività relative allo Stile, effettuate attualmente dalla Pininfarina S.p.A. A tale CGU era attribuito anche l'avviamento;
  • attività connesse alla società controllata Pininfarina Shanghai Co Ltd (CGU);
  • attività connesse alla società controllata Pininfarina of America Corp. (CGU);
  • attività riferibili alla "Galleria del vento";
  • immobile e attività relative al sito di Bairo Canavese, attualmente utilizzato per fini logistici;
  • altri immobili minori.

Settore Ingegneria

Il settore raggruppa servizi automotive di ingegneria e corrisponde alla CGU Ingegneria Germania, costituita dalla controllata tedesca Pininfarina Deutschland GmbH.

I settori di business in cui opera il Gruppo non sono condizionati da fenomeni di stagionalità.

Il Gruppo valuta l'andamento dei propri settori operativi e l'allocazione delle risorse finanziarie sulla base dei Ricavi e del Risultato operativo.

L'informativa di settore al 31 dicembre 2023, confrontata con l'esercizio precedente, risulta la seguente:

31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Stile Ingegneria Totale
consolidato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 75.065 14.800 89.865
(Ricavi delle vendite e delle prestazioni infrasettoriali) (2.484) (222) (2.706)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni verso terzi 72.581 14.578 87.159
Altri ricavi e proventi 2.918 339 3.257
Totale Ricavi 75.499 14.917 90.416
Ammortamenti (3.011) (756) (3.766)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (488) - (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali
e altri crediti
(964) (62) (1.026)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali,
immateriali e diritto d'uso
(102) - (102)
Risultato operativo 1.290 (1.571) (281)
Proventi e oneri finanziari (1.364)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il
metodo del patrimonio netto
30
Imposte 24
Utile/(Perdita) dell'esercizio (1.591)

31 dicembre 2022
(in migliaia di euro) Stile Ingegneria Totale
consolidato
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 61.096 14.951 76.047
(Ricavi delle vendite e delle prestazioni infrasettoriali) (3.789) (36) (3.825)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni verso terzi 57.307 14.915 72.222
Altri ricavi e proventi 366 181 547
Totale Ricavi 57.673 15.096 72.769
Ammortamenti (3.040) (789) (3.829)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri 61 - 61
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali
e altri crediti
(151) (40) (191)
Risultato operativo (704) (2.484) (3.188)
Proventi e oneri finanziari (1.512)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il
metodo del patrimonio netto
39
Imposte (340)
Utile/(Perdita) dell'esercizio (5.001)

La voce Altri ricavi e proventi relativa al settore Stile contiene le plusvalenze relative alla vendita di un prototipo (2,2 milioni di euro) e dello stabilimento di San Giorgio Canavese (0,2 milioni di euro) realizzate dalla Capogruppo.

Le transazioni infra-settoriali sono effettuate alle normali condizioni di mercato.

Le tabelle sottostanti evidenziano la distribuzione dei ricavi e delle attività non correnti (esclusi gli strumenti finanziari e le imposte anticipate) per area geografica:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(in migliaia di Euro) Ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
Attività non
correnti
Ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
Attività non
correnti
Italia 4.770 32.987 7.270 33.762
UE 37.057 1.295 25.009 1.953
Extra UE 45.332 1.844 39.943 468
Totale 87.159 36.126 72.222 36.183

5 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari evidenzia la seguente movimentazione nel corso degli ultimi due esercizi:

(migliaia di euro) Terreni Fabbricati Macchinari Impianti Arredi
attrezzature
Attrezzature
informatiche
Collezione
Storica
Altre In
corso
Totale
Costo storico 12.002 65.003 7.081 86.670 4.031 7.631 - 1.294 32 183.744
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (43.530) (5.730) (82.985) (3.391) (6.660) - (872) - (149.804)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2021
5.366 21.473 1.351 3.685 640 971 - 422 32 33.940
Movimenti 2022
Investimenti - 14 - 458 6 285 - 36 336 1.135
Alienazioni nette - - - (8) - (5) - (33) - (46)
Riclassifiche - 3 - - 6 8 - 1 (18) -
Ammortamenti - (1.054) (226) (668) (141) (384) - (48) - (2.521)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - - - - -
Altri movimenti - (3) - - (5) (4) - (7) - (19)
Valore netto
contabile finale
5.366 20.433 1.125 3.467 506 871 - 371 350 32.489
Costo storico 12.002 65.017 6.071 68.609 3.993 6.522 - 1.181 350 163.745
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (44.584) (4.946) (65.142) (3.487) (5.651) - (810) - (131.256)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2022
5.366 20.433 1.125 3.467 506 871 - 371 350 32.489
Movimenti 2023
Investimenti - 383 118 1.461 156 327 - 129 237 2.811
Alienazioni nette (1.010) (2.918) - - - - - (37) - (3.965)
Riclassifiche - - - 249 - (1) - 14 (350) (88)
Ammortamenti - (939) (228) (692) (129) (384) - (24) - (2.396)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 2.749 (17) - 2.732
Altri movimenti - (1) - - 2 10 - 3 - 14
Valore netto
contabile finale
4.356 16.958 1.015 4.485 535 823 2.749 439 237 31.597
Costo storico 10.992 48.525 5.986 70.306 4.058 6.848 2.749 1.119 237 150.803
Ammortamenti e
svalutazioni
accumulati
(6.636) (31.567) (4.971) (65.821) (3.523) (6.025) - (680) - (119.206)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2023
4.356 16.958 1.015 4.485 535 823 2.749 439 237 31.597

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2023 risulta in riduzione rispetto al valore al 31 dicembre 2022 principalmente per effetto della vendita del sito industriale di San Giorgio Canavese (valore contabile residuo pari a 3,9 milioni di euro) e degli ammortamenti dell'esercizio (2,4 milioni di euro), al netto di investimenti per 3,1 milioni di euro e della rivalutazione della Collezione Storica per 2,7 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2023 le categorie Terreni e Fabbricati, per complessivi 21,3 milioni di euro accoglie il valore contabile dei complessi immobiliari costituiti dallo stabilimento di produzione localizzato a Bairo Canavese in via Castellamonte n. 6 (TO), dal centro stile e ingegneria di Cambiano, via Nazionale n. 30 (TO) e da una proprietà localizzata a Beinasco (TO).

Relativamente al sito industriale di Bairo Canavese, iscritto ad un valore contabile pari a 10,8 milioni di euro, di cui 10,2 per terreni e fabbricati e 0,6 per impianti e altre attività materiali, si specifica che lo stabilimento è attualmente utilizzato per fini logistici. Il valore contabile di iscrizione del sito industriale è stato confrontato con il fair value determinato tenuto conto degli esiti di una valutazione tecnico estimativa dello stabilimento riferita a dicembre 2023, dalla quale è risultato un valore lievemente superiore a quello di libro.

Nel mese di dicembre 2023 si è perfezionata la vendita del sito industriale di San Giorgio Canavese, sito in strada provinciale per Caluso (TO), che era inutilizzato e per il quale nel corso del primo trimestre 2023 era stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita che prevedeva il perfezionamento dell'operazione di cessione entro la fine del 2023, per un corrispettivo totale di Euro 4,15 milioni. Il valore netto contabile relativo a tale stabilimento, pari a 3,9 milioni di euro, si ritrova nelle alienazioni nette della tabella sopraesposta.

I terreni e i fabbricati localizzati in Italia sono tutti di proprietà della capogruppo Pininfarina S.p.A.

La voce include, inoltre, Impianti e Macchinari per complessivi 5,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e accoglie gli impianti e i macchinari presso il sito di Cambiano, gli impianti della Galleria del Vento e dello stabilimento di Bairo Canavese, rappresentati da impianti elettrici e di riscaldamento.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio fanno principalmente riferimento alla Capogruppo e nello specifico ad impianti afferenti al sito di Cambiano e alla Galleria del Vento.

All'interno delle attività materiali è anche presente la Collezione Storica, per 2.749 migliaia di euro, in conseguenza della rideterminazione del valore alla collezione delle auto storiche, così come già descritto nella Nota 2.3 del presente documento. Tale valore si compone di rivalutazioni lorde per 2.834 migliaia di euro, rilevate con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo, al netto di svalutazioni per 85 migliaia di euro, rilevate nel conto economico dell'esercizio.

La CGU "Altre attività connesse allo Stile", che accoglie il capitale investito netto della Capogruppo, escluse le attività di Bairo Canavese, la Galleria del Vento, gli altri immobili minori e le partecipazioni, è stata oggetto di svalutazioni in seguito agli impairment test effettuati negli esercizi 2019 e 2020 e di ripristino di valore nel 2021. Relativamente a tale CGU, i risultati dell'esercizio 2023, così come era già accaduto per l'esercizio 2022, sono risultati migliori rispetto a quelli del budget; gli Amministratori hanno pertanto ritenuto di non sottoporre ad impairment test tale CGU in quanto non hanno ravvisato indicatori di potenziale perdita di valore. Al riguardo, si ritiene opportuno sottolineare che la maggior parte del valore contabile della CGU si riferisce ai terreni e all'immobile di Cambiano, per il quale una recente perzia riferita a dicembre 2023 ha confermato un valore recuperabile superiore rispetto al valore contabile dell'intera CGU.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2023, le CGU "Ingegneria Germania" e "Attività connesse alla società controllata Pininfarina Shanghai Co Ltd" sono state sottoposte a test di impairment all'esito del quale non si è reso necessario effettuare una svalutazione delle attività nette consolidate, anche in considerazione dell'esiguo valore apportato dalle stesse al bilancio consolidato (rispettivamente circa 1,3 milioni di euro e 0,1 milioni di euro).

Il valore d'uso delle CGU in oggetto è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2024 e dal piano 2024-2026 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 22 gennaio 2024, attualizzati ad un WACC del 10,24% (Ingegneria Germania) e del 13,95% (Attività connesse alla società controllata Pininfarina Shanghai Co Ltd). Nel calcolo del

terminal value è stato considerato un tasso di crescita pari al 2,0% per quanto concerne la CGU "Ingegneria Germania", mentre si è deciso di mantenere un tasso di crescita pari a zero relativamente alla CGU "Attività connesse alla società controllata Pininfarina Shanghai Co Ltd".

I flussi di cassa sono stati determinati con riferimento alle previsioni degli Amministratori, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione è avvenuta utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, il valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

6 - ATTIVITÀ PER DIRITTO D'USO E PASSIVITÀ PER DIRITTO D'USO

Attività per diritto d'uso

Il valore netto delle Attività per diritto d'uso al 31 dicembre 2023 ammonta a 3,2 milioni di euro (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

La voce, derivante dall'applicazione del principio IFRS 16, rappresenta il diritto d'uso dei beni sottostanti i contratti di affitto sottoscritti dalle società del Gruppo prevalentemente per immobili ad uso ufficio.

Passività finanziarie per diritto d'uso

La voce, complessivamente pari a euro 3,4 milioni al 31 dicembre 2023 (euro 2,6 milioni al 31 dicembre 2022), evidenzia le seguenti scadenze:

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2023
Flussi
finanziari
contrattuali
di cui entro 1
anno
di cui tra 1 e 5
anni
di cui oltre 5
anni
Passività per diritto d'uso 3.400 3.918 1.594 2.324 -

Nel corso del 2023 il Gruppo ha corrisposto canoni per beni in leasing per 1.256 migliaia di euro.

Importi rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Ammortamenti di attività per diritto d'uso (1.065) (976)
Interessi passivi sulle passività del leasing (166) (143)
Impairment di attività per diritto d'uso - -
Costi relativi ai leasing a breve termine o di modesto valore (262) (72)
Totale (1.494) (1.191)

7 - ATTIVITÀ IMMATERIALI

Il valore netto delle Attività immateriali al 31 dicembre 2023 ammonta a 0,6 milioni di euro (ammontare fondamentalmente invariato rispetto al 31 dicembre 2022), dopo investimenti e riclassifiche per 0,3 milioni di euro ed ammortamenti sostanzialmente di pari importo.

(in migliaia di euro) Licenze Altre
immobilizzazioni
Totale
Costo storico 7.833 8.223 16.056
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.123) (2.646) (9.769)
Valore netto contabile 31 dicembre 2021 710 5.577 6.287
Movimenti 2022
Investimenti 160 - 160
Alienazioni nette - - -
Riclassifiche - - -
Ammortamenti (278) (54) (332)
Ripristini/svalutazioni - (5.450) (5.450)
Altri movimenti - - -
Valore netto contabile finale 592 73 665
Costo storico 7.993 2.773 10.766
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.401) (2.700) (10.101)
Valore netto contabile 31 dicembre 2022 592 73 665
Movimenti 2023
Investimenti 176 - 176
Alienazioni nette - - -
Riclassifiche 88 - 88
Ammortamenti (255) (49) (304)
Ripristini/svalutazioni - - -
Altri movimenti - - -
Valore netto contabile finale 601 24 625
Costo storico 8.257 2.773 11.030
Ammortamenti e svalutazioni accumulati (7.656) (2.749) (10.405)
Valore netto contabile 31 dicembre 2023 601 24 625

8 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, rappresentate da investimenti in imprese collegate, risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) Goodmind S.r.l. Signature S.r.l. Totale
Partecipazioni in
società collegate
% di possesso a inizio esercizio 20% 24%
Valore a inizio esercizio 153 531 684
Investimenti / (alienazioni) - - -
Rivalutazioni / (Svalutazioni) 5 25 30
Altri movimenti - - -
Valore a fine esercizio 158 556 714
% di possesso a fine esercizio 20% 24%

Goodmind S.r.l. è attiva nel settore dei servizi di comunicazione ad aziende ed enti. Signature S.r.l. opera prevalentemente nel settore degli strumenti di scrittura ("stationery").

9 - PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE

La voce Partecipazioni in altre imprese, pari a euro 422 migliaia (euro 400 migliaia al 31 dicembre 2022), è costituita dalla partecipazione detenuta nella società maltese Midi Plc (euro 421 migliaia) e da altri investimenti minori.

10 - RIMANENZE

Le Rimanenze includono prevalentemente i materiali vari utilizzati nelle produzioni di vetture e prototipi realizzati presso il sito di Cambiano, oltre a prodotti finiti a marchio Pininfarina e ricambi di vetture di produzione del Gruppo che vengono venduti alle case automobilistiche.

Di seguito la tabella di dettaglio delle rimanenze:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Materie prime 577 491
Prodotti finiti 111 120
(Fondo svalutazione materie prime) (269) (269)
Totale Rimanenze 419 342

Il fondo svalutazione materie prime, contabilizzato a fronte del rischio d'obsolescenza e lenta movimentazione dei materiali, ha subito la seguente movimentazione nei due periodi a confronto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Valore ad inizio esercizio 269 294
Accantonamento - -
Utilizzo - (25)
Valore a fine esercizio 269 269

11 - CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

Il dettaglio dei crediti commerciali risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti Italia 1.386 1.981
Crediti UE 4.263 3.551
Crediti Extra UE 14.354 7.651
(Fondo svalutazione) (1.026) (618)
Crediti commerciali verso terzi 18.977 12.565
Crediti commerciali verso parti correlate 549 604
Totale 19.526 13.169

Le principali controparti del Gruppo sono primarie case automobilistiche con standing creditizio elevato. Non esistendo contratti d'assicurazione dei crediti, la massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal loro valore contabile al netto del fondo svalutazione.

Si precisa che il saldo dei crediti verso clienti è composto prevalentemente da saldi in euro.

L'incremento del Fondo svalutazione crediti è relativo principalmente allo stanziamento prudenziale relativo ad un cliente della Capogruppo.

Segue la movimentazione del fondo svalutazione:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Valore a inizio esercizio 618 714
Accantonamento 461 -
Utilizzo/Revisione di stima (34) (88)
Altri movimenti (19) (8)
Valore a fine esercizio 1.026 618

Per i crediti non oggetto di svalutazione specifica, il Gruppo ha definito una matrice per lo stanziamento che è basata sull'esperienza storica in termini di perdite su crediti, rettificata secondo criteri che tengono conto del diverso rating creditizio di controparte e del diverso ambiente economico.

Al 31 dicembre 2023 il saldo degli Altri crediti pari a 8,5 milioni di euro (5,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) è principalmente composto dal Credito IVA prevalentemente di competenza della Capogruppo.

I Crediti per ritenute d'acconto estere di competenza della Capogruppo, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati completamente svalutati vista la dubbia possibilità pratica di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione. Resta impregiudicata la possibilità della Società di poterli utilizzare qualora in futuro si ripresentassero le condizioni per il loro utilizzo considerando che la scadenza di tali crediti ha un orizzonte sino al 2030. Si specifica che le ritenute d'acconto estere non valorizzate in bilancio la cui possibilità di utilizzo resta impregiudicata ammontano a 4,8 milioni di euro.

12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 risultano composte come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Denaro e valori in cassa 7 6
Depositi bancari a breve termine 26.970 22.793
Disponibilità liquide 26.977 22.799

Si segnala che i depositi bancari a breve termine includono investimenti di liquidità della durata massima di tre mesi per 11.000 migliaia di euro prontamente convertibili in cassa. Si rinvia al rendiconto finanziario consolidato per l'illustrazione dettagliata dei flussi di cassa dell'esercizio.

13 - PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale

Il Capitale sociale della capogruppo Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2023 è composto da n. 78.657.878 azioni ordinarie prive di valore nominale. Non sono presenti altre categorie di azioni.

Il capitale sociale è presentato al netto delle azioni proprie in portafoglio, detenute nel rispetto dei limiti imposti dall'art. 2357 del Codice Civile.

Il dettaglio degli azionisti è riportato nella Nota 1.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Migliaia di euro Nr. Azioni Migliaia di euro Nr. Azioni
Azioni ordinarie emesse 56.482 78.673.836 56.482 78.673.836
(Azioni proprie) (16) (15.958) (16) (15.958)
Capitale sociale 56.466 78.657.878 56.466 78.657.878

Altre riserve

Le Altre riserve risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905 22.905 -
Riserva legale 11.296 11.296 -
Riserva per stock option - 2.217 (2.217)
Riserva di conversione 185 329 (144)
Riserva rivalutazione Collezione Storica 2.043 - 2.043
Altre riserve 10.641 8.403 2.238
Altre riserve 47.071 45.150 1.921

La Riserva sovrapprezzo azioni, pari ad euro 22.905.478 e la Riserva legale pari a euro 11.296.386 risultano invariate rispetto all'esercizio precedente.

La Riserva legale, secondo quanto previsto dall'art. 2430 del Codice Civile, è disponibile per eventuali coperture perdite.

Il saldo della Riserva per stock option di ammontare pari ad euro 2.216.799 al 31 dicembre 2022 è stato riclassificato all'interno delle Altre riserve in seguito al raggiungimento della scadenza del piano nel mese di novembre 2023.

La Riserva di conversione accoglie l'effetto cumulato delle differenze di cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle imprese la cui valuta funzionale è differente dall'Euro, valuta di presentazione del Gruppo. Tali imprese sono Pininfarina Shanghai Co. Ltd e Pininfarina of America Corp.

La Riserva rivalutazione Collezione Storica, pari ad euro 2.042.985, accoglie, così come richiesto dallo IAS 16, l'incremento del costo storico dei cespiti che sono stati soggetti a rideterminazione del valore esposto al netto del saldo della fiscalità differita passiva iscritta in conseguenza al sorgere di differenze temporanee imponibili.

Le Altre riserve si movimentano, oltre che per la riclassifica relativa alle stock option, per effetto dell'adeguamento a fair value al 31 dicembre 2023 delle Partecipazioni in altre imprese (Nota 9), rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Utili (perdite) portate a nuovo

Al 31 dicembre 2023 le perdite portate a nuovo ammontano a euro 65.866.847, con una variazione in aumento di complessivi euro 4.971.281 rispetto al 31 dicembre 2022 dovuta:

  • alla destinazione per euro 5.000.756 del risultato consolidato 2022;
  • all'effetto del periodo relativo all'applicazione del principio IAS 19 revised, positivo per euro 29.475.

14 - ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le Altre passività finanziare accolgono principalmente la passività residua relativa all'Accordo di riscadenziamento di seguito descritto (pari ad euro 14.753 migliaia al 31 dicembre 2023), oltre ai Debiti per scoperti bancari.

Il 30 maggio 2016 è divenuto efficace il nuovo Accordo di riscadenziamento (l'"Accordo") tra la Pininfarina S.p.A. e i propri Istituti Finanziatori che in sintesi ha comportato quanto segue:

il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;

  • il riscadenziamento al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

La seguente tabella sintetizza la movimentazione delle Altre passività finanziarie nel corso degli ultimi due periodi a confronto:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(in migliaia di euro) Altri debiti
finanziari
Debiti per
scoperti
bancari
Totale Altri debiti
finanziari
Debiti per
scoperti
bancari
Totale
Valori a inizio esercizio 17.261 2.200 19.461 19.638 - 19.638
Incrementi/Altri movimenti - 843 843 - 2.200 2.200
Oneri figurativi 1.070 - 1.070 1.215 - 1.215
Rimborsi/eliminazione
passività
(3.578) (2.200) (5.778) (3.592) - (3.592)
Altre variazioni - - - - - -
Valori a fine esercizio 14.753 843 15.596 17.261 2.200 19.461
di cui entro 12 mesi 3.578 843 4.421 3.578 2.200 5.778
di cui oltre 12 mesi 11.175 - 11.175 13.683 - 13.683

Il fair value dei debiti ristrutturati era stato determinato, al 30 maggio 2015, attualizzando i flussi finanziari quali risultanti dall'Accordo di riscadenziamento a un tasso del 6,5%, determinato con l'ausilio di un advisor finanziario estraneo all'Accordo di riscadenziamento, come somma 1) della remunerazione degli investimenti privi di rischio e 2) di un "credit spread" attribuito alla Pininfarina S.p.A.

La variazione dei Debiti per scoperti bancari è dovuta alla sottoscrizione da parte della controllata tedesca di un contratto di factoring "pro-solvendo".

L'analisi per scadenza dei flussi finanziari contrattuali è riportata nella Nota 34.

Si allega la movimentazione per singolo istituto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2022
Oneri figurativi Rimborsi/altre
variazioni
31 dicembre
2023
Intesa Sanpaolo S.p.A. 11.173 693 (2.316) 9.550
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 658 41 (136) 562
Bper Banca S.p.A. 2.627 163 (544) 2.245
Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2.803 174 (581) 2.396
Altri debiti finanziari 17.261 1.070 (3.578) 14.753

Il Gruppo non ha debiti finanziari soggetti al rischio di valuta.

Per l'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato si rinvia al prospetto esposto in Nota 38.

15 - FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I Fondi per benefici ai dipendenti accolgono il valore attuale della passività verso i dipendenti della Capogruppo per la quota di Trattamento di fine rapporto maturata anteriormente al 1° gennaio 2007 nonché quello relativo al Piano LTI riconosciuto a partire dall'esercizio 2023.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale
Valori a inizio esercizio 2.069 - 2.069 2.734 - 2.734
Costo riconosciuto a conto
economico
- 775 775 - - -
Costo per interessi riconosciuto a
conto economico
73 - 73 8 - 8
(Utili) perdite attuariali riconosciute
nelle altre componenti di conto
economico complessivo
(29) - (29) (241) - (241)
Pagamenti effettuati (149) - (149) (432) - (432)
Valori a fine esercizio 1.964 775 2.739 2.069 - 2.069

La movimentazione dell'esercizio risulta la seguente:

Tra le principali variazioni dell'esercizio nei fondi per benefici a dipendenti si segnalano gli utili attuariali rilevati nel conto economico complessivo (Euro 29 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale) e le contribuzioni pagate (Euro 149 migliaia).

L'ammontare complessivamente rilevato a conto economico per benefici ai dipendenti nel corso del 2023 è costituito dagli oneri finanziari pari a euro 73 migliaia e dal costo connesso al Piano LTI per l'attività lavorativa prestata nell'esercizio dal beneficiario per euro 775 migliaia.

Nella tabella seguente sono state riportate le ipotesi alla base del calcolo attuariale delle passività confrontate con quelle del precedente esercizio:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Tasso d'inflazione annuo 1,80% 2,75%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (TFR) 3,05% 3,65%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (Piano LTI) 3,26% -

Il tasso di attualizzazione utilizzato si riferisce a rendimenti di mercato relativi a titoli denominati in euro con rating pari a AA.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività applicando al tasso base un decremento e un incremento del 50% per il TFR e per il 25% per il Piano LTI al termine della quale non sono emersi significativi scostamenti dal valore attuale.

16 - ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Le Altre passività correnti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 risultavano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Salari e stipendi, verso il personale 3.816 3.349
Verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 932 835
Debiti verso altri 1.032 1.164
Altre passività 523 546
Totale 6.302 5.894

17 - DEBITI VERSO FORNITORI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso fornitori terzi 14.302 12.855
Altre passività verso terzi 284 255
Debiti verso fornitori terzi 14.585 13.110
Debiti verso fornitori parti correlate 955 523
Totale 15.540 13.633

18 - FONDI PER RISCHI E ONERI E PASSIVITÀ POTENZIALI

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri si sono movimentati come segue nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) Fondo garanzia Fondo
ristrutturazione
Fondo perdite a
finire
Totale
1° gennaio 2023 53 148 206 407
Accantonamento rischi 218 - 575 793
Utilizzi - (100) (85) (185)
Rilasci (53) (48) (118) (219)
31 dicembre 2023 218 - 577 795

Il Fondo garanzia presente al 31 dicembre 2022 è stato completamento rilasciato in quanto è scaduto il periodo per cui la Capogruppo ha assunto per contratto e per legge impegno di copertura degli oneri connessi alla garanzia su alcuni componenti dei veicoli prodotti e venduti al cliente finale. Nel corso dell'esercizio è stato contestualmente accantonato da parte della Capogruppo un fondo pari ad euro 218 migliaia che copre la miglior stima assunta a copertura degli oneri connessi alla garanzia sulle componenti realizzate ed assemblate sui veicoli del cliente, per un certo periodo decorrente dalla vendita al cliente finale avvenuta nel corso del 2023. La stima è determinata con riferimento all'esperienza della società, agli specifici contenuti contrattuali e tecnici del prodotto, ai dati sulla difettosità provenienti dai sistemi di rilevazione statistica del cliente.

Il Fondo ristrutturazione, accantonato nell'esercizio 2020, rappresenta la miglior stima delle passività derivanti dalle operazioni di ristrutturazione relative alla Pininfarina S.p.A. e dalla liquidazione della Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione. Al 31 dicembre 2023, il fondo risulta azzerato, in quanto non risultano più evidenze a giustificazione del mantenimento, tramite un rilascio di euro 48 migliaia da parte della Capogruppo e un utilizzo di euro 100 migliaia che si riferiscono alla Capogruppo per euro 62 migliaia ed alla Pininfarina Engineering S.r.l. per euro 38 migliaia.

Il Fondo perdite a finire accoglie gli effetti derivanti dalla valutazione delle perdite a finire su commesse pluriennali di competenza della Capogruppo.

Passività potenziali e contenziosi

Si segnala un contenzioso in essere con la società francese GreenGT (GGT) presso il Tribunale Commerciale di Parigi avente ad oggetto un risarcimento dei danni per mancato adempimento del contratto da parte di Pininfarina S.p.A. con conseguente perdita di opportunità commerciali e danni di immagine. Il Tribunale ha emesso la sentenza di primo grado in data 9 novembre 2021 rigettando la pretesa del mancato adempimento del contratto e l'asserito danno di immagine ritenendo tuttavia Pininfarina S.p.A. responsabile della perdita di investimento e profitto ai danni di GGT per un ammontare di circa 2,5 milioni di euro. La società, certa di far valere le proprie ragioni nei successivi gradi di giudizio, ha prontamente presentato istanza di appello al Tribunale e, sentito anche il parere dei propri consulenti legali, non ritiene necessario lo stanziamento di un apposito fondo.

L'udienza finale è stata fissata al 7 novembre 2024.

Si informa inoltre che in data 1° agosto 2022 l'Ispettorato del Lavoro ha notificato alla controllata Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione un verbale unico di accertamento relativo a presunte violazioni in materia di adempimenti contributivi per euro 807.200 (comprensivi di sanzioni). La Società, supportata dal parere preliminare dei consulenti legali, ritiene che il rischio non sia probabile ed ha presentato le proprie osservazioni nelle sedi opportune entro i termini previsti. In data 31 maggio 2023 è stato notificato anche l'avviso di pagamento. Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione ha presentato, in data 10 luglio 2023, ricorso in opposizione senza pagamento all'avviso di addebito notificato. In data 11 luglio 2023, il Giudice ha accolto l'istanza presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione volta alla sospensione dell'avviso di addebito e ne ha, pertanto, sospeso l'esecutorietà. La prossima udienza di discussione della causa è prevista per il 25 marzo 2024. In conformità con i principi contabili di riferimento, gli Amministratori non hanno ritenuto necessario lo stanziamento di tale passività.

Nell'ambito di un contenzioso relativo all'utilizzo del marchio Pininfarina e relativo alla Pininfarina Extra S.r.l., incorporata nella Pininfarina S.p.A. il 1° gennaio 2019, il Tribunale di Fermo in data 14 agosto 2022 ha condannato la Pininfarina S.p.A. al pagamento della somma di euro 104.257,68 interamente versata entro la scadenza di inizio ottobre 2022. La Società ha proposto Appello con atto depositato il 30 settembre 2022 e, certa del suo corretto operato, non ha proceduto con lo stanziamento di alcuna passività. La prima udienza è stata il 16 maggio 2023 ed il giudice ha stabilito il termine del 24 luglio 2023 per la presentazione delle comparse conclusionali e il termine del 13 settembre 2023 per presentare eventuali repliche. In data 19 settembre 2023, la Corte di Appello di Ancona ha accolto l'appello presentato da Pininfarina S.p.A. condannando la parte appellata al pagamento delle spese di lite del doppio grado e al rimborso di quanto corrisposto in ottemperanza al giudizio di primo grado.

Non sussistono altre passività potenziali o contenziosi da segnalare.

19 - TASSAZIONE CORRENTE E DIFFERITA

Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate e delle Passività per imposte differite stanziate in bilancio, in conformità a quanto disposto dallo IAS 12, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte anticipate 544 -
(Imposte differite) (791) -
Totale (247) -

Le Passività per imposte differite al 31 dicembre 2023 fanno riferimento all'effetto fiscale connesso all'applicazione del modello della rideterminazione del valore per la Collezione storica (per i cui dettagli si rimanda alla Nota 5), rilevate con contropartita nelle altre componenti del conto econcomico complessivo. Stante l'emersione di tali differenze temporanee imponibili, la Società ha ritenuto ricorressero i presupposti per procedere con la rilevazione di Attività per imposte anticipate su perdite fiscali illimitatamente riportabili a nuovo per 544 migliaia di euro. A tal proposito, si segnala la presenza di ulteriori perdite fiscali pregresse illimitatamente riportabili che ammontano ad oltre 100 milioni di euro sulle quali non risultano stanziate Attività per imposte anticipate.

Le imposte stanziate a conto economico negli ultimi due periodi a confronto risultano le seguenti:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte sul reddito (520) (321)
Imposte correnti (520) (321)
Variazione delle imposte anticipate 544 (19)
Imposte anticipate 544 (19)
Imposte sul reddito 24 (340)

20 - RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi del Gruppo derivano principalmente dalla fornitura di servizi di stile e di ingegneria, nonché dalla vendita di prototipi e vetture speciali.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Vendite 2.941 3.661
Prestazione di servizi 80.232 65.874
Royalties 3.986 2.687
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 87.159 72.222

Disaggregazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti

Nella tabella seguente i ricavi provenienti da contratti con i clienti sono disaggregati per principali linee di prodotti/servizi e per tempistica per la rilevazione dei ricavi.

Principali linee di prodotto/servizi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Servizi di stile 68.595 54.620
Servizi di ingegneria 14.578 14.915
Royalties 3.986 2.687
Totale 87.159 72.222

Tempistica per la rilevazione dei ricavi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Prodotti trasferiti in un determinato momento 8.039 6.628
Prodotti e servizi trasferiti nel corso del tempo 79.120 65.594
Totale 87.159 72.222

Saldi di bilancio relativi ai contratti

La tabella seguente fornisce informazioni sulle attività e sulle passività derivanti da contratto.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Attività derivanti dai contratti con i clienti 4.997 7.093
Passività derivanti da contratti con i clienti (16.390) (5.533)
Attività / (Passività) nette derivanti da contratti con i clienti (11.393) 1.560

Le attività derivanti da contratto sono rappresentate principalmente dal diritto della Società di ricevere il corrispettivo per il lavoro completato ma non ancora fatturato alla data di chiusura dell'esercizio per prodotti/servizi su ordinazione.

Tali attività sono riclassificate tra i crediti quando il diritto diviene incondizionato. Ciò avviene solitamente quando le società del Gruppo emettono la fattura al cliente.

Le passività derivanti da contratto rappresentano l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto (o per i quali è dovuto) un corrispettivo dal cliente.

La variazione rispetto all'esercizio di confronto è principalmente da ricondursi all'iscrizione di risconti passivi relativi a progetti di sviluppo e produzione di serie limitate e di servizi di stile.

21 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Tra le altre fonti di ricavi figurano i proventi elencati nella tabella sottostante:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Contributi per ricerca e formazione 10 4
Indennizi assicurativi 25 12
Plusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni / partecipazioni 2.459 20
Altri diversi 763 511
Totale 3.257 547

Il conto relativo alle plusvalenze è composto principalmente da quelle generatesi in seguito alla vendita di un prototipo, di proprietà della Capogruppo, per euro 2.220 migliaia e dello stabilimento di San Giorgio Canavese, sempre di proprietà della Capogruppo, per euro 223 migliaia.

22 - ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E ALTRI COSTI VARIABILI DI PRODUZIONE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Costi per materie prime e di consumo (15.740) (10.161)
Altri costi variabili di produzione (2.538) (1.549)
Servizi di engineering variabili esterni (15.843) (12.266)
Totale (34.121) (23.976)

Il valore dei Servizi di engineering variabili esterni si riferisce principalmente ai servizi di progettazione e prestazioni tecniche.

23 - ALTRI COSTI OPERATIVI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Minusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni / partecipazioni - (7)
Spese diverse (10.740) (10.382)
Plusvalenze / (minusvalenze) su cambi (103) (16)
Totale (10.843) (10.405)

24 - COSTO DEL PERSONALE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Salari e stipendi (31.242) (30.339)
Oneri sociali (7.312) (6.875)
Trattamento di fine rapporto (1.083) (1.051)
Altri benefici ai dipendenti (775) -
Utilizzo fondo ristrutturazione 62 648
Costo del personale (40.350) (37.617)

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto accoglie il costo maturato sia per la parte di piano a contribuzione definita, sia per la parte di interessi maturati sulla parte di piano a benefici definiti (si veda Nota 15) in considerazione della scelta di rappresentazione adottata dal Gruppo.

Il saldo della voce Altri benefici ai dipendenti accoglie il costo maturato nell'esercizio per quanto riguarda il Piano LTI (si veda Nota 15).

Segue il dettaglio della forza lavoro puntuale al 31 dicembre 2023 e il numero medio dei dipendenti ex art. 2427 del Codice Civile, calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Puntuale Medio Puntuale Medio
Dirigenti 20 20 20 21
Impiegati 422 416 421 418
Operai 25 24 21 21
Totale 467 460 462 460

25 - AMMORTAMENTI

La voce Ammortamenti è così composta:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Ammortamento immobili, impianti e macchinari (2.397) (2.521)
Ammortamento attività immateriali (304) (332)
Ammortamento attività per diritto d'uso (1.065) (976)
Ammortamenti (3.766) (3.829)

26 - RIDUZIONI (ACCANTONAMENTI) DI FONDI PER RISCHI E ONERI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(Accantonamento) / rilascio fondo perdite a finire (575) (444)
(Accantonamento) / rilascio fondo garanzia (165) -
(Accantonamento) / rilascio fondo ristrutturazione 48 -
Utilizzi e revisioni di stima 204 505
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (488) 61

27 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Accantonamento a fondo svalutazione crediti commerciali (461) -
Perdite su crediti commerciali (158) (40)
Revisioni di stima fondo svalutazione crediti commerciali - 92
Svalutazione crediti per ritenute estere (407) (243)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (1.026) (191)

L'accantonamento a fondo svalutazione crediti fa riferimento principalmente allo stanziamento prudenziale relativo ad un cliente della Capogruppo.

La voce perdite su crediti si riferisce principalmente a crediti di competenza della Pininfarina Deutschland GmbH.

I crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati svalutati per euro 407 migliaia vista la dubbia possibilità di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione.

28 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI ATTIVITA' MATERIALI, IMMATERIALI E DIRITTO D'USO

La svalutazione di attività materiali fatta registrare nel corso del 2023 fa riferimento principalmente al processo di rideterminazione del valore della Collezione Storica.

Confrontando il fair value (così come descritto nel paragrafo 2.3) con il valore contabile netto dei singoli cespiti, si determina l'incremento o il decremento da rilevare in bilancio. Così come richiesto dalllo IAS 16, per i beni sui quali è emerso un decremento di valore, la Società ha provveduto a rilevare la perdita direttamente nel conto economico. Complessivamente, le riduzioni di valore ammontano ad Euro 85 migliaia.

Oltre a quanto appena descritto si segnalano ulteriori svalutazioni di attività materiali per Euro 17 migliaia.

29 - PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari registrati nel 2023, pari ad euro 99 migliaia (euro 4 migliaia nell'esercizio precedente) sono relativi principalmente ad interessi attivi su operazioni di investimento di liquidità di durata inferiore a tre mesi di competenza della Capogruppo.

30 - ONERI FINANZIARI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Interessi passivi su finanziamenti (1.121) (1.302)
Interessi passivi e commissioni bancarie (176) (71)
Interessi passivi su passività per diritto d'uso (166) (143)
Oneri finanziari (1.463) (1.516)

Gli Interessi passivi sui finanziamenti includono per euro 1.070 migliaia l'effetto degli oneri figurativi derivante dalla valutazione della passività al costo ammortizzato e per euro 51 migliaia gli interessi passivi effettivamente pagati.

Gli Interessi passivi e commissioni bancarie si riferiscono a interessi sulle linee di credito e a spese bancarie.

Gli Interessi passivi su passività per diritto d'uso sono relativi alla valutazione al costo ammortizzato della passività derivante dai contratti di locazione come previsto dal principio IFRS 16.

31 – UTILE / (PERDITA) PER AZIONE

La perdita "base" per azione ammonta a 0,02 euro nel 2023 (perdita per 0,06 euro nel 2022) e coincide con la perdita "diluita" per azione in quanto, non essendo più possibile l'esercizio delle stock option per sopravvenuta scadenza del piano nel mese di novembre 2023 (Nota 13), non risultano effetti diluitivi.

La perdita "base" per azione (e, secondo quanto sopra esposto, la perdita "diluita" per azione) è calcolata dividendo la perdita netta consolidata attribuibile ai soci della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio, pari a 78.657.878 nel 2022 e nel 2023.

32 - FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non si registrano fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

33 - STRUMENTI FINANZIARI E GERARCHIA DEL FAIR VALUE

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, si riportano in tabella le tipologie di strumenti finanziari presenti nel Bilancio consolidato, con l'indicazione dei criteri di valutazione adottati:

31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (9) - - 422 422
Attività finanziarie non correnti 550 - - 550
Crediti commerciali e altri crediti (11) 28.044 - - 28.044
Disponibilità liquide (12) 26.977 - - 26.977
Totale attività finanziarie 55.571 - 422 55.993
Passività non correnti per diritto
d'uso
(6) 2.392 - - 2.392
Altre passività finanziarie non
correnti
(14) 11.175 - - 11.175
Passività correnti per diritto d'uso (6) 1.008 - - 1.008
Altre passività finanziarie correnti (14) 4.421 - - 4.421
Altre passività correnti (16) 6.302 - - 6.302
Debiti verso fornitori (17) 15.540 - - 15.540
Totale passività finanziarie 40.838 - - 40.838

31 dicembre 2022
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (9) - - 400 400
Attività finanziarie non correnti 550 - - 550
Crediti commerciali e altri crediti (11) 18.275 - - 18.275
Disponibilità liquide (12) 22.799 - - 22.799
Totale attività finanziarie 41.624 - 400 42.024
Passività non correnti per diritto
d'uso
(6) 1.630 - - 1.630
Altre passività finanziarie non
correnti
(14) 13.683 - - 13.683
Passività correnti per diritto d'uso (6) 961 - - 961
Altre passività finanziarie correnti (14) 5.778 - - 5.778
Altre passività correnti (16) 5.894 - - 5.894
Debiti verso fornitori (17) 13.633 - - 13.633
Totale passività finanziarie 41.579 - - 41.579

L'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede che la classificazione degli strumenti finanziari all'interno della gerarchia del fair value, così come definita nel principio IFRS 13, avvenga in base alla qualità delle fonti usate nella loro valutazione:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identiche attività e passività.
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, che sono però osservabili direttamente o indirettamente. Non sono presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale-finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato le Partecipazioni in altre imprese, principalmente rappresentate dall'investimento nella società maltese Midi Plc (pari a euro 421 migliaia) quotata presso la borsa di Malta. Tale investimento è stato classificato a Livello 1, tenuto conto del prezzo di borsa a fine periodo ritenuto rappresentativo del fair value in ragione delle transazioni occorse in prossimità di tale data. La variazione del fair value di tale investimento è rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Per gli strumenti finanziari rappresentati da Attività finanziarie non correnti, Disponibilità liquide, Crediti commerciali e altri crediti, Passività per diritto d'uso, Debiti verso fornitori e Altre passività correnti si ritiene che il valore contabile di tali voci rappresenti un'approssimazione ragionevole del fair value.

Il fair value delle Altre passività finanziarie, pari ad euro 14.999 migliaia (euro 17.387 migliaia al 31 dicembre 2022), è stato determinato con il supporto di un valutatore indipendente attraverso un modello di valutazione (Livello 3) che ha previsto:

l'individuazione dei flussi finanziari generati dai debiti residui sia in termini di quote interessi che di quote capitale; tali flussi sono calcolati sulla base dei tassi di interesse e del relativo piano di ammortamento;

l'attualizzazione di tali flussi finanziari applicando un tasso ritenuto rappresentativo del tasso di mercato che le società del gruppo avrebbero ottenuto qualora avessero sottoscritto passività con caratteristiche similari (ammontare, scadenze) alla data di riferimento del bilancio, inclusivo di uno spread che rappresenti obiettivamente l'affidabilità creditizia del Gruppo.

34 - POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito.

  • Rischio di Mercato: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato incorpora le seguenti altre tipologie di rischio:
    • o Rischio di Valuta: il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio.
    • o Rischio di Tasso d'interesse: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato.
    • o Rischio di Prezzo: è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni che determinano il rischio di tasso d'interesse o il rischio di valuta), sia nel caso in cui le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo emittente, sia nel caso in cui esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato.
  • Rischio di Credito: è il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione.
  • Rischio di Liquidità: rappresenta il rischio che un'entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

Rischio di valuta

Il Gruppo ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in Euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Pur operando in un ambiente internazionale, esso è limitatamente esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio delle seguenti valute contro l'Euro: il Dollaro statunitense (USD) e lo Yuan Cinese (CNY).

Rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso di interesse è connesso alla variabilità dei tassi di mercato rispetto ai quali sono parametrati gli interessi passivi che vengono liquidati sui finanziamenti in essere.

L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziatori, efficace dal 30 maggio 2016 al 31 dicembre 2025, ha definito un tasso contrattuale pari a 0,25% per anno, base 360 gg.

Qualora l'Euribor 6M nel relativo periodo di interessi sia superiore al 4%, il tasso contrattuale sarà maggiorato della differenza tra l'Euribor 6M e il 4%.

Il Gruppo al momento non ritiene necessario coprire la quota del debito soggetta a rischio di tasso di interesse.

Segue la scomposizione dell'indebitamento tra tasso fisso e tasso variabile:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 % 31 dicembre 2022 %
- A tasso fisso 15.596 100% 19.461 100%
- A tasso variabile - - - -
Indebitamento finanziamento lordo verso terzi 15.596 100% 19.461 100%

Rischio di prezzo

Il Gruppo, fornendo prevalentemente servizi di Stile e Ingegneria, data la tipologia prevalente di acquisti, non è esposto al rischio di prezzo sulle commodities in maniera significativa.

Rischio di credito

Il Gruppo risulta esposto al rischio di credito, definito come la probabilità che si verifichi una riduzione di valore di una posizione creditizia verso controparti commerciali e finanziarie. Con riferimento alle operazioni commerciali, i programmi più significativi del Gruppo hanno come controparte un numero contenuto di clienti, la maggior parte dei quali qualificabili come di primario standing creditizio. A livello di Gruppo, risulta una particolare concentrazione di rischio di credito nell'area asiatica (Iran, India e Cina).

I rischi legati alla controparte, per i contratti con Paesi con i quali non esistono usuali rapporti commerciali, vengono analizzati e valutati in sede di offerta al fine di evidenziare e mitigare eventuali rischi di solvibilità.

Il Gruppo, operando principalmente con controparti di elevato standing creditizio, non è soggetto ad un significativo credit risk sulle proprie posizioni aperte di crediti commerciali. Si segnalano infatti due uniche posizioni oggetto di copertura specifica a fondo svalutazione crediti per euro 194 migliaia sulla controllata cinese e per euro 394 migliaia sulla Capogruppo.

Il Gruppo opera in mercati che sono o sono stati recentemente interessati da tensioni di carattere geopolitico o finanziario. In particolare, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2023, si segnalano i seguenti rapporti verso i Paesi considerati a rischio geopolitico:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023
Attività 3.040
Passività derivanti da contratto (1.827)
Totale 1.213

Per maggiori informazioni relative alla suddivisione dei crediti per area geografica si rinvia alla Nota 11.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità riguarda la capacità del Gruppo di adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

L'approccio del Gruppo nella gestione della liquidità prevede che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze prefissate, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri di finanziamento al di sopra delle condizioni di mercato. Generalmente il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide sufficienti a coprire i costi operativi previsti nel breve termine, compresi quelli relativi ai debiti finanziari. Restano esclusi da quanto sopra gli effetti potenziali derivanti da circostanze estreme non ragionevolmente prefigurabili, quali le calamità naturali.

L'obiettivo della strategia finanziaria del Gruppo è mantenere un profilo di scadenze delle passività ben bilanciato al fine di ridurre il rischio di dover rifinanziare il proprio indebitamento. Il Gruppo storicamente ha sempre fatto fronte con regolarità alle proprie obbligazioni ed è stato capace di rifinanziare il proprio debito prima della scadenza.

L'Accordo di riscadenziamento sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziari del 14 dicembre 2015 entrato in vigore il 30 maggio 2016 ha comportato in sintesi:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento dal 2016 al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

Ne consegue che il rischio di liquidità è direttamente correlato nel medio/lungo periodo alla realizzazione degli obiettivi dei piani strategici elaborati dagli Amministratori.

La tabella seguente evidenzia il valore contabile e il valore lordo senza effetto di attualizzazione dei flussi finanziari contrattuali alla data di chiusura del periodo dei debiti finanziari di derivanti dall'Accordo di riscadenziamento di competenza della Capogruppo e del contratto di factoring relativo alla controllata tedesca.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2023
Flussi finanziari
contrattuali
entro
1 anno
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anno
Accordo di riscadenziamento 14.753 16.425 3.578 12.847 -
Debiti per scoperti bancari 843 843 843 - -
Totale 15.596 17.268 4.421 12.847 -

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo detiene disponibilità liquide pari a euro 26.977 migliaia.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che il nuovo Accordo di riscadenziamento tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti Finanziatori efficace dal 30 maggio 2016, contenga delle disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.

Nell'Accordo di riscadenziamento sottoscritto è previsto che, a partire dalla data di verifica che cade il 31 marzo di ogni anno, il parametro finanziario dovrà essere almeno pari al Patrimonio Netto Minimo Consolidato equivalente a 30 milioni di euro. Tale verifica dovrà essere effettuata sino al termine del finanziamento previsto nel 2025.

Il gruppo Mahindra ha emesso fidejussione a prima richiesta a favore degli Istituti Finanziatori nel caso in cui la Pininfarina S.p.A. non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Alla data del 31 marzo 2023 il parametro finanziario sopra citato risultava rispettato. Si ricorda comunque che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato – riscontrato al 31 marzo 2024 – non comporterebbe una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione.

Rischio di business/mercato

L'andamento dei settori/mercati in cui la Società e il Gruppo operano è stato recentemente influenzato negativamente dalla presenza contemporanea di due problemi che si sovrappongono:

  • il perdurare del ciclo economico negativo della filiera automotive a livello mondiale, ulteriormente acuito dal conflitto in Ucraina;
  • la pandemia indotta dal Covid-19.

In questo contesto il Gruppo deve misurarsi con le sfide lanciate dal cambiamento tecnologico che sta attraversando il mondo della mobilità e non solo, proponendo servizi tradizionali abbinati ad esperienze digitali.

Complessivamente la Società ed il Gruppo stanno riorientando le risorse disponibili verso attività con una impronta strategica focalizzata sulle linee di servizio che si ritiene abbiano maggiori potenzialità in termini di rafforzamento dei rapporti commerciali e della marginalità nel medio periodo.

Rischio di climate change

La Capogruppo ha avviato una valutazione dei rischi connessi al climate change, i cui impatti in considerazione del modello di business adottato non si prevedono essere rilevanti.

35 - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta nella tabella che segue una sintesi delle operazioni effettuate con le parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo. Tali operazioni sono regolate in base alle condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Le stesse non sono qualificabili come operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della suddetta comunicazione.

Commerciali Finanziari Operativi Finanziari
(in migliaia di euro) Crediti Debiti Crediti Debiti Ricavi Costi Proventi Oneri
Signature S.r.l. 93 23 550 - 206 88 - -
Tech Mahindra Ltd 26 932 - - 154 511 - -
Born Group - - - - - 15 - -
Mahindra&Mahindra Ltd 60 - - - 341 - - -
Mahindra Holidays & Resort
India Limited
- 55 - - 134 - - -
Automobili Pininfarina
GmbH
370 61 - - 3.078 - - -
Totale 549 1.071 550 - 3.913 614 - -

Le operazioni infragruppo si riferiscono a:

  • Signature S.r.l.: contratto di finanziamento e royalties di competenza di Pininfarina S.p.A., prestazioni di servizi di competenza di Pininfarina of America Corp.;
  • Tech Mahindra Ltd: contratti di prestazioni di servizi con Pininfarina Deutschland GmbH, contratto di prestazioni di servizi di competenza di Pininfarina of America Corp.;
  • Born Group: contratto di affitto spazi uso ufficio da parte di Pininfarina of America Corp;
  • Mahindra&Mahindra Ltd: contratto di brand licence e contratti di prestazioni di stile e ingegneria di competenza della Pininfarina S.p.A.;
  • Mahindra Holidays&Resorts India Ltd: contratto di servizi di architettura di competenza della Pininfarina S.p.A.;
  • Automobili Pininfarina GmbH: prestazioni di servizi, contratto di prestazioni di stile ed ingegneria, contratto di distacco, contratti di affitto di competenza della Pininfarina S.p.A.

In aggiunta ai valori riportati in tabella si segnala l'attività di consulenza svolta nei confronti della Pininfarina S.p.A. da parte di Greta Pininfarina per offrire supporto e fornire servizi di marketing, consulenza, assistenza nella promozione al cliente in Europa e Emirati Arabi Uniti, per un importo maturato pari a 3.990 euro.

36 - COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Amministratori 560 613
Sindaci 89 89
Totale 650 702

Al 31 dicembre 2023, il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo Pininfarina è pari a circa 1,2 milioni di euro.

37 - COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE EX ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

In allegato il prospetto sui corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla Deloitte & Touche S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete in ossequio all'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob.

(in migliaia di euro) Erogatore del servizio Destinatario del servizio Corrispettivo
2023
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Pininfarina S.p.A. (1) 145
Rete Deloitte Società controllate 54
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Pininfarina S.p.A. (2) 59
Totale 258

(1) comprende per euro 20 migliaia i corrispettivi per l'esame limitato della Dichiarazione Non Finanziaria e euro 38 migliaia per i servizi di revisione contabile del reporting package consolidato al 31 marzo 2023 ai fini del Bilancio Consolidato del gruppo Tech Mahindra.

(2) comprende i servizi relativi ad attività di supporto metodologico nella gap analysis inerente alla Dichiarazione Non Finanziaria.

38 - ALTRE INFORMAZIONI

Posizione finanziaria netta consolidata

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Disponibilità liquide 26.977 22.799 4.178
Debiti per scoperti bancari (843) (2.200) 1.357
Altre passività finanziarie correnti (3.578) (3.578) (0)
Passività correnti per diritto d'uso (1.008) (961) (47)
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 21.548 16.060 5.488
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 550 550 -
Passività non correnti per diritto d'uso (2.391) (1.630) (761)
Altre passività finanziarie non correnti (11.175) (13.683) 2.508
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (13.016) (14.763) 1.747
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 8.532 1.297 7.235

Indebitamento Finanziario Netto Consolidato

(Orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021)

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
(A) Disponibilità liquide (26.977) (22.799) (4.178)
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (26.977) (22.799) (4.178)
(E) Debiti finanziari correnti 843 2.200 (1.357)
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 4.586 4.539 47
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 5.429 6.739 (1.310)
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (21.548) (16.060) (5.488)
(I) Debiti finanziari non correnti 13.566 15.313 (1.747)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 13.566 15.313 (1.747)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (7.982) (747) (7.235)

Il prospetto dell'"Indebitamento finanziario netto" è sopra presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto, avendo come oggetto l'"Indebitamento finanziario netto", evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla "Posizione finanziaria netta", sopra esposto, le attività sono invece presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

La differenza tra il valore della posizione finanziaria netta e dell'indebitamento finanziario netto è imputabile al fatto che quest'ultimo non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano a euro 550 migliaia al 31 dicembre 2023 (stesso ammontare al 31 dicembre 2022).

Si rammenta che l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 include l'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa 3,4 milioni di euro contro un valore al 31 dicembre 2022 pari a 2,6 milioni di euro.

Operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, gli effetti derivanti da operazioni il cui accadimento risulta non essere ricorrente, ovvero di quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività aziendale sono evidenzati nelle seguenti tabelle:

Vendita
San Giorgio
Canavese
Vendita Rideterminazione
valore
Collezione
Storica
31.12.2023
al netto
delle
operazioni
significative
non
ricorrenti
31.597 3.927 - (2.749) 32.775
3.190 - - - 3.190
625 - - - 625
714 - - - 714
422 - - - 422
- - - - -
550 - - - 550
37.098 3.927 - (2.749) 38.276
419 - - - 419
4.997 - - - 4.997
- - - - -
28.044 - - - 28.044
26.977 (3.950) (2.200) - 20.827
60.437 (3.950) (2.200) - 54.287
- - - - -
97.535 (23) (2.200) (2.749) 92.563
56.466 - - - 56.466
47.071 - - (2.043) 45.028
(65.867) - - - (65.867)
(1.591) (223) (2.200) (460) (4.473)
36.079 (223) (2.200) (2.503) 31.154
- - - - -
36.079 (223) (2.200) (2.503) 31.154
2.392 - - - 2.392
11.175 - - - 11.175
247 - - (247) 0
31.12.2023 stabilimento Prototipo

Fondi per benefici ai dipendenti 2.739 - - - 2.739 Totale Passività non correnti 16.553 - - (247) 16.306

Passività correnti
Passività correnti per diritto d'uso 1.008 - - - 1.008
Altre passività finanziarie correnti 4.421 - - - 4.421
Altre passività correnti 6.302 200 - - 6.502
Debiti verso fornitori 15.540 - - - 15.540
Passività derivanti da contratto 16.390 - - - 16.390
Debiti per imposte correnti 447 - - - 447
Fondi per rischi e oneri 795 - - - 795
Totale Passività correnti 44.903 200 - - 45.103
TOTALE PASSIVITÀ 61.456 200 - (247) 61.409
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 97.535 (23) (2.200) (2.749) 92.563
(in migliaia di Euro) 31.12.2023 Vendita
stabilimento
San Giorgio
Canavese
Vendita
Prototipo
Rideterminazione
valore
Collezione
Storica
31.12.2023
al netto
delle
operazioni
significative
non
ricorrenti
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 87.159 - - - 87.159
Altri ricavi e proventi 3.257 (223) (2.200) - 834
TOTALE RICAVI 90.416 (223) (2.200) - 87.993
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi
variabili di produzione
(34.121) - - - (34.121)
Altri costi operativi (10.843) - - - (10.843)
Costo del personale (40.350) - - - (40.350)
Ammortamenti (3.766) - - - (3.766)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per
rischi e oneri
(488) - - - (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
crediti commerciali e altri crediti
(1.026) - - - (1.026)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
attività materiali, immateriali e diritto d'uso
(102) - - 84 (18)
TOTALE COSTI (90.697) - - 84 (90.613)
RISULTATO OPERATIVO (281) (223) (2.200) 84 (2.619)
Proventi finanziari 99 - - - 99
Oneri finanziari (1.463) - - - (1.463)
Quote di Utile/(Perdita) delle partecipate
valutate con il metodo del patrimonio
netto
30 - - - 30
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.615) (223) (2.200) 84 (3.953)
Imposte 24 - - (544) (520)
Risultato da attività in funzionamento (1.591) (223) (2.200) (460) (4.473)
Risultato da attività operative cessate - - - - -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (1.591) (223) (2.200) (460) (4.473)

Le operazioni identificate come significative e non ricorrenti sono le seguenti:

Operazioni atipiche e inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio il Gruppo Pininfarina non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

ELENCO IMPRESE CONSOLIDATE

Impresa controllante

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale
sociale Valuta
Quota '%
consolidata
di Gruppo
Imprese partecipanti % di
partecipazione
sul capitale
Pininfarina S.p.A. Via Raimondo Montecuccoli
9,
Torino, Italia
Italia 56.481.932 Euro 100

Impresa controllante consolidate con il metodo integrale

Controllate italiane
Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
Via Raimondo Montecuccoli
9,
Torino, Italia
Italia 100.000 Euro 100 Pininfarina S.p.A. 100
Controllate estere
Pininfarina of America
Corp.
501 Brickell Key Drive, Suite
200,
Miami FL 33131 US
USA 10.000 USD 100 Pininfarina S.p.A. 100
Pininfarina Deutschland
GmbH
Frankfurter Ring 81,
Monaco, Germania
Germania 3.100.000 Euro 100 Pininfarina Engineering
Srl in liquidazione
100
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
Unit 1, Building 3, Lane 56,
Antuo Road, Anting, 201805,
Jiading district, Shanghai,
Cina
Cina 12.583.813 CNY 100 Pininfarina S.p.A. 100
Impresa valutate con il metodo del patrimonio netto
Goodmind S.r.l. Corso Vittorio Emanuele II 12,
Torino, Italia
20.000 Euro 20 Pininfarina S.p.A. 20
Torino, Italia 20.000 Euro 20 Pininfarina S.p.A. 20
Signature S.r.l. Via Paolo Frisi 6, Ravenna,
Italia
10.000 Euro 24 Pininfarina S.p.A. 24

DATI SINTETICI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO (dati secondo i principi contabili IAS/IFRS)

(in milioni di Euro) Pininfarina
Engineering S.r.l.
in liquidazione
Pininfarina
Deutschland
GmbH
Pininfarina of
America Corp.
Pininfarina
Shanghai Co Ltd
2023
Ricavi - 15,2 8,1 3,1
Risultato Netto (3,1) (1,8) 1,3 (1,3)
Patrimonio netto 9,3 6,3 3,0 (0,1)
Posizione Finanziaria netta - (0,5) 1,2 0,8
2022
Ricavi 0,0 15,1 6,6 6,0
Risultato Netto (5,1) (2,5) 1,0 (1,8)
Patrimonio netto 12,4 8,1 2,4 0,0
Posizione Finanziaria netta 0,1 (3,6) 2,1 0,2

L'Amministratore Delegato Dott. Silvio Pietro Angori

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

  • ◊ I sottoscritti Silvio Pietro Angori, in qualità di Amministratore Delegato e Roberta Miniotti, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Pininfarina S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
  • ◊ Si attesta, inoltre, che
    • Il bilancio consolidato:
      • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

La relazione finanziaria annuale consolidata comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

22 marzo 2024

L'Amministratore Delegato

Dott. Silvio Pietro Angori

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dott.ssa Roberta Miniotti

De oitte.
In ragione della rilevanza della voce in oggetto e degli effetti della
rivalutazione della Collezione Storica sul bilancio consolidato e in
considerazione delle competenze specialistiche necessarie al fine dello
svolgimento delle procedure di revisione sulla stima del fair value dei beni
storici, abbiamo considerato il cambiamento di principio contabile e la
rideterminazione del valore della Collezione Storica un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre
2023.
La Nota 2.3 nella sezione "Immobili, impianti e macchinari" riporta
l'informativa relativa alle motivazioni alla base del cambiamento di principio
contabile; le Note 5, 13 e 19 riportano l'informativa relativa agli effetti di tale
cambiamento rispettivamente sulle voci "Immobili, impianti e macchinari",
"Altre riserve" e "Imposte differite".
svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione al fine di acquisire elementi
informativi in merito alla voce in oggetto;
· analisi del trattamento contabile applicato dalla Società per il
cambiamento del principio contabile mediante il passaggio dal metodo
del costo a quello basato sul modello della rideterminazione del valore
(c.d. "revaluation model") secondo quanto previsto dallo IAS 16 e dallo
IAS 8;
· analisi delle metodologie utilizzate per la stima del fair value dei beni
facenti parte della Collezione Storica, anche avvalendoci del supporto di
nostri esperti con competenze specifiche in ambito valutativo;
· analisi delle perizie predisposte dai consulenti incaricati dalla Società e
della ragionevolezza delle stime effettuate ai fini della determinazione
dei valori rivalutati anche mediante il confronto con le stime sviluppate
dai nostri esperti;
· esame dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio
consolidato in relazione al cambiamento di principio contabile e ai relativi
effetti.

-

PININFARINA S.P.A.

Bilancio separato al 31 dicembre 2023

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

di cui di cui
(in migliaia di Euro) Note 31.12.2023 verso
parti
31.12.2022 verso
parti
ATTIVITÀ correlate correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (4) 31.030 31.911
Attività per diritto d'uso (5) 637 567
Attività immateriali (6) 606 600
Partecipazioni (7) 12.762 15.102
Attività per imposte anticipate (18) - -
Attività finanziarie non correnti (8) 2.810 2.810 2.280 2.280
Totale Attività non correnti 47.845 2.810 50.460 2.280
Attività correnti
Rimanenze (9) 419 342
Attività derivanti dai contratti con i clienti (19) 1.146 1.679
Attività finanziarie correnti (8) - - -
Crediti commerciali e altri crediti (10) 27.782 4.795 15.985 3.264
Disponibilità liquide (11) 21.867 18.212
Totale Attività correnti 51.214 4.795 36.218 3.264
Attività destinate alla vendita - -
TOTALE ATTIVITÀ 99.059 7.605 86.678 5.544
Patrimonio netto
Capitale sociale (12) 56.466 56.466
Altre riserve (12) 46.886 44.822
Utili / (perdite) portate a nuovo (12) (55.475) (49.485)
Utile / (perdita) dell'esercizio (12) (2.779) (6.020)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 45.098 - 45.783 -
Passività non correnti
Passività non correnti per diritto d'uso (5) 520 510
Altre passività finanziarie non correnti (13) 11.175 13.683
Passività per imposte differite (18) 247 -
Fondi per benefici ai dipendenti (14) 2.739 2.069
Totale Passività non correnti 14.681 - 16.262 -
Passività correnti
Passività correnti per diritto d'uso (5) 170 177
Altre passività finanziarie correnti (13) 3.578 - 3.651 73
Altre passività correnti (15) 5.321 4.708
Debiti verso fornitori (16) 12.888 223 10.050 42
Passività derivanti da contratto (19) 16.397 124 5.547 124
Debiti per imposte correnti - -
Fondi per rischi e oneri (17) 926 500
Totale Passività correnti 39.280 347 24.633 239
TOTALE PASSIVITÀ 53.961 347 40.895 239
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 99.059 347 86.678 239

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 non è stato predisposto uno schema di Stato Patrimoniale ad hoc in quanto le operazioni con le parti correlate sono già evidenziate nello schema di Bilancio. Per i rapporti con altre parti correlate quali Amministratori e Sindaci, nella voce Debiti verso fornitori relativamente agli accertamenti dei debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio sono compresi euro 50.512.

CONTO ECONOMICO

(in migliaia di Euro) Note 31.12.2023 di cui
verso
parti
correlate
31.12.2022 di cui
verso
parti
correlate
Ricavi delle vendite e delle prestazioni (19) 63.887 10.856 48.495 6.705
Altri ricavi e proventi (20) 2.852 - 292 -
TOTALE RICAVI 66.739 10.856 48.787 6.705
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi
variabili di produzione
(21) (30.642) (622) (18.823) (421)
Altri costi operativi (22) (7.267) (2) (6.637) (4)
Costo del personale (23) (23.811) - (20.744) -
Ammortamenti (24) (2.631) - (2.684) -
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi
e oneri
(25) (488) 61
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti
commerciali e altri crediti
(26) (895) (243)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
attività materiali, immateriali e diritto d'uso
(27) (102) -
TOTALE COSTI (65.836) (624) (49.070) (425)
RISULTATO OPERATIVO 903 (283)
Proventi finanziari (28) 140 65 16 13
Oneri finanziari (29) (1.221) (1.367)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (7) (3.013) 548 (4.386) 575
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (3.191) (6.020)
Imposte (18) 412 -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (2.779) (6.020)

Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico della Pininfarina S.p.A. sono stati evidenziati nel prospetto sopra esposto e alla Nota 33.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 31.12.2022
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (A) (2.779) (6.020)
Utili/(perdite) attuariali su piani a benefici definiti 29 241
Variazione fair value Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 22 148
Rideterminazione valore Collezione Storica 2.834 -
Effetto fiscale (791) -
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati a conto economico al netto dell'effetto fiscale (B)
2.094 389
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Totale altri Utili/ (Perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati a
conto economico al netto dell'effetto fiscale (C)
- -
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO COMPLESSIVO (A) + (B) + (C) (685) (5.631)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Utili /
(perdite)
portate a
nuovo
Utile /
(perdita)
dell'esercizio
TOTALE
PATRIMONIO
NETTO
31 dicembre 2021 56.466 44.231 (52.318) 3.034 51.413
Destinazione risultato consolidato
dell'esercizio precedente
- 442 2.592 (3.034) -
Utile/(perdita) dell'esercizio complessivo - 149 241 (6.020) (5.630)
31 dicembre 2022 56.466 44.822 (49.485) (6.020) 45.783
Destinazione risultato consolidato
dell'esercizio precedente
- - (6.020) 6.020 -
Utile/(perdita) dell'esercizio complessivo - 2.065 29 (2.779) (685)
31 dicembre 2023 56.466 46.886 (55.475) (2.779) 45.098

RENDICONTO FINANZIARIO

di cui di cui
(in migliaia di Euro) 31.12.2023 verso
parti
31.12.2022 verso
parti
correlate correlate
A) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA
Risultato netto dell'esercizio (2.779) (6.020)
Rettifiche per:
Imposte (412) -
(Proventi)/oneri su partecipazioni 3.013 (548) 4.386 (575)
(Proventi)/oneri finanziari 1.081 (65) 1.351 (13)
Ammortamenti 2.631 2.684
(Riduzioni) accantonamenti di fondi per rischi e oneri 488 (61)
(Riprese di valore) svalutazioni nette di crediti commerciali e altri
crediti
895 243
(Riprese di valore) svalutazioni nette di attività materiali, immateriali e
diritto d'uso
102 -
(Plusvalenze)/minusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni (2.426) (11)
Altre rettifiche 639 -
Flussi di cassa dell'attività operativa prima delle variazioni di
capitale circolante
3.232 2.572
(Incrementi)/Decrementi attività derivanti dai contratti con i clienti 533 (754)
(Incrementi)/Decrementi crediti commerciali e altri crediti (12.692) (1.531) (3.994) (1.531)
Incrementi/(Decrementi) debiti verso fornitori 2.838 181 1.735 (20)
Incrementi/(Decrementi) passività derivanti da contratto 10.850 - (911) (642)
(Incremento)/Decremento delle altre voci del circolante 536 158
Disponibilità liquide generate / (assorbite) dall'attività operativa 5.297 (1.194)
Interessi incassati / (Interessi pagati) (86) (105)
(Imposte pagate) - -
(Utilizzo fondi per rischi e oneri e benefici ai dipendenti) (137) (1.211)
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ OPERATIVA (A)
5.074 (2.510)
B) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
(Investimenti in attività immateriali) (175) (160)
(Investimenti in immobili, impianti e macchinari) (2.634) (968)
(Investimenti in partecipazioni) (1.200) (1.200) - -
Dismissioni di immobili, impianti e macchinari e di attività immateriali 6.390 33
Dividendi incassati 548 548 575 575
Altre variazioni - - -
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (B)
2.929 (520)
C) FLUSSO DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
(Rimborsi di finanziamenti) (3.578) (3.578)
Accensione di finanziamenti - -
(Rimborso di passività per diritto d'uso) (240) (206)
(Variazione delle attività finanziarie) (530) (530) (229) (229)
Versamento soci per aumento di capitale - -
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE GENERATE / (ASSORBITE)
DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
(4.348) (4.013)
EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (D) - -
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (E = A+B+C+D) 3.655 (7.043)
Disponibilità liquide - Valore iniziale (F) 18.212 25.255
DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VALORE FINALE (E+F) 21.867 18.212

Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 gli effetti derivanti dalle operazioni con parti correlate della Pininfarina S.p.A. si riferiscono a rapporti con la controllante PF Holdings B.V., con le società del gruppo Mahindra e con le società controllate e con le società collegate Goodmind S.r.l. e Signature S.r.l. e sono esposti nella Nota 33.

Note illustrative

1 - INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Pininfarina S.p.A. (di seguito la "Società" o la "Capogruppo") ha il proprio "core-business" nella collaborazione articolata con i costruttori nel settore automobilistico. Esso si pone nei loro confronti come partner globale, offrendo un apporto completo per lo sviluppo dei nuovi prodotti, attraverso le fasi di design, progettazione, sviluppo, industrializzazione e produzione, fornendo queste diverse attività anche separatamente, con grande flessibilità.

La capogruppo Pininfarina S.p.A., quotata alla Borsa Italiana, ha la propria sede sociale a Torino in Via Raimondo Montecuccoli 9.

Il 21,16% del suo capitale sociale è detenuto dal "mercato", tra cui una persona fisica che detiene il 5,005%, il restante 78,84% è di proprietà dei seguenti soggetti:

  • PF Holdings B.V. 78,82%
  • Azioni proprie in portafoglio alla Pininfarina S.p.A. 0,02%.

Alla data di chiusura del presente bilancio, PF Holdings B.V. è controllata da Tech Mahindra Limited, titolare di una partecipazione pari al 60% del capitale sociale. Il restante 40% è di titolarità di Mahindra & Mahindra Limited.

Tech Mahindra Limited, società indiana quotata presso il National Stock Exchange di Mumbai (India), è una public company, specializzata in servizi e soluzioni IT, non soggetta al controllo di alcun azionista rilevante, partecipata inter alia da Mahindra & Mahindra Limited in misura pari al 26% alla data di chiusura del presente bilancio.

Mahindra & Mahindra Limited è una società di diritto indiano, con sede legale in India, le cui azioni sono quotate presso la borsa indiana (National Stock Exchange), specializzata nella produzione di autovetture, veicoli commerciali, autobus e trattori.

La Pininfarina S.p.A., pur essendo controllata direttamente da PF Holdings B.V., la quale fa parte del Gruppo Mahindra, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile. PF Holdings B.V. è una mera società veicolo di diritto olandese, priva di qualsiasi struttura operativa; non esiste alcuna procedura autorizzativa o informativa della Società nei rapporti con la controllante e, pertanto, la Società definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici ed operativi disponendo (i) di un'articolata organizzazione in grado di assolvere a tutte le attività aziendali; (ii) di un proprio, distinto, processo di pianificazione strategica e finanziaria; (iii) di capacità propositiva propria in ordine all'attuazione e all'evoluzione del business.

La valuta di presentazione del bilancio separato è l'Euro, che corrisponde anche alla valuta funzionale della Pininfarina S.p.A.

I valori sono presentati in migliaia di euro ove non diversamente specificato.

Il presente bilancio separato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.A. del 22 marzo 2024. La pubblicazione è stata autorizzata secondo i termini di legge.

2 - PRINCIPI CONTABILI

2.1 Base di presentazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2023 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs n. 38/2005.

Per IFRS s'intendono gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretation Committee ("SIC"), omologati dalla Commissione Europea alla data del Consiglio di Amministrazione che approva il bilancio separato e contenuti nei relativi Regolamenti dell'Unione Europea pubblicati a tale data.

Il bilancio separato è predisposto secondo il principio generale del costo storico, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, indicate nella Nota 2.2 "Principi contabili significativi".

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2023 sono gli stessi adottati nella redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2022 tenuto conto di quanto indicato nella Nota 2.3 "Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS".

In accordo allo IAS 1 - Presentazione del bilancio, il bilancio separato è costituito dai seguenti documento:

  • "Situazione patrimoniale finanziaria", predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente/non corrente.
  • "Conto economico" e "Conto economico complessivo", predisposti in due prospetti separati classificando i costi in base alla loro natura.
  • "Rendiconto finanziario", determinato attraverso il metodo indiretto previsto dallo IAS 7 Rendiconto finanziario.
  • "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".
  • Note illustrative.

I suddetti prospetti presentano ai fini comparativi gli importi riferiti all'esercizio precedente (o al corrispondente periodo). Nel caso in cui nell'esercizio in commento vengano apportate modifiche finalizzate ad una migliore esposizione della consistenza patrimoniale e finanziaria, delle performance operative o dei flussi di cassa della Società, i dati comparativi sono opportunamente riclassificati per garantirne la comparabilità.

Inoltre, in ottemperanza a quanto richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 28 luglio 2006, la Società rappresenta in prospetti contabili separati:

  • L'ammontare della posizione finanziaria netta, dettagliata nelle sue principali componenti con indicazione delle posizioni di debito e di credito verso parti correlate, contenuta nella Nota 36.
  • Gli effetti degli eventi o delle operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero di quelle operazioni o di quei fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività (Nota 36).

I rapporti con parti correlate sono evidenziati direttamente nei prospetti della Situazione patrimoniale – finanziaria e del Conto economico e sono oggetto di specifica informativa in Nota 33.

Valutazione sulla continuità aziendale

L'esercizio 2023 è stato caratterizzato dalle performance positive della Società e della controllata americana contrastate dalla forte difficoltà nella ripresa delle attività della controllata cinese e dal ritardo nella partenza di alcuni progetti per la controllata tedesca.

In generale il mercato in cui la Pininfarina S.p.A. e le società da essa controllate (di seguito il "Gruppo Pininfarina" o il "Gruppo") operano evidenzia la necessità di garantire migliore flessibilità e innovazione tecnologica anche attraverso la collaborazione con partner di servizi e materiali, per una maggiore adattabilità alla variazione della domanda maggiormente focalizzata anche sui temi della sostenibilità.

Alla luce di tale contesto il Gruppo prosegue nell'individuazione delle iniziative necessarie a garantire il perseguimento dei propri obiettivi quali:

  • il mantenimento di risorse monetarie adeguate alle necessità del Gruppo;
  • la salvaguardia del livello di patrimonializzazione richiesto dalle normative e dagli accordi con gli istituti di credito;
  • la creazione delle condizioni per il ritorno all'equilibrio economico in modo da conseguire stabilmente marginalità positive.

Per quanto riguarda la liquidità si evidenzia una posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2023 positiva per 9,2 milioni di euro positiva per 8,5 milioni di euro a livello di Gruppo), rappresentata tra l'altro da 21,9 milioni di euro di disponibilità liquide, da 2,8 milioni di crediti verso parti correlate e da 14,8 milioni di euro di debiti finanziari (dei quali 3,6 milioni di euro a breve termine). Le previsioni di cassa elaborate dagli Amministratori per i prossimi 12 mesi evidenziano che le risorse finanziarie disponibili nella Capogruppo e nel Gruppo al 31 dicembre 2023 risulterebbero adeguate a far fronte alle uscite di cassa prevedibili per le esigenze operative, incluse le spese residue per la chiusura del processo di liquidazione della Pininfarina Engineering, nonché al pagamento delle quote in scadenza a breve dei finanziamenti a medio lungo termine. Ai fini delle proprie valutazioni, gli Amministratori hanno altresì tenuto conto del fatto che a fine 2025 scadrà l'ultima tranche del finanziamento oggetto dell'Accordo di riscadenziamento pari a 12,8 milioni di euro.

La Società monitora puntualmente il livello di patrimonio netto consolidato sia per necessità di compliance con le norme del codice civile in materia di salvaguardia del capitale sociale che per il rispetto dell'unico covenant finanziario presente nel vigente accordo di ristrutturazione con gli Istituti finanziatori, in base al quale è previsto un valore di patrimonio netto consolidato minimo di 30 milioni di euro e la cui verifica contrattuale è valutata al 31 marzo di ogni anno (alla data del 31 marzo 2023 il covenant è stato rispettato). Considerando l'andamento nei primi mesi dell'esercizio 2024 non vi sono evidenze che portino a ritenere a rischio il mancato rispetto del suddetto covenant alla data di misurazione del 31 marzo 2024. Occorre comunque ricordare che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato non comporterebbe comunque una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi attivabili nei sei mesi successivi al momento in cui il parametro non dovesse essere rispettato, oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione; inoltre, le obbligazioni finanziarie della Società inerenti tale accordo sono totalmente garantite dal gruppo Mahindra.

Relativamente agli aspetti economici, ed in particolare il ritorno all'utile di esercizio, la Società ed il Gruppo sulla base delle prospettive di mercato ad oggi prevedibili ed in continuità con le azioni intraprese nei precedenti esercizi sono costantemente coinvolti nell'individuazione di iniziative volte al recupero della marginalità delle attività operative, al contenimento dei costi diretti e delle spese generali anche con il supporto di advisor esterni.

Con riferimento alla liquidazione della controllata Pininfarina Engineering S.r.l. il processo è prossimo alla conclusione e si auspica possa essere completato entro l'esercizio 2024.

Proseguono le attività di rafforzamento della Pininfarina Shanghai finalizzate al recupero di attività nel mercato di riferimento e le iniziative relative alla Pininfarina Deutschland focalizzate al miglioramento della marginalità.

In questo scenario, dopo aver verificato le proiezioni economico-finanziarie elaborate per l'esercizio 2024 e le azioni di rifocalizzazione individuate dalla Società, gli Amministratori ritengono che il processo intrapreso implichi ancora significative sfide in termini di volumi delle vendite, di salvaguardia dei margini oltre che di contenimento dei costi diretti e indiretti.

Secondo gli Amministratori, tenuto conto dell'andamento consuntivato nell'esercizio 2023, permane ancora una rilevante incertezza con riferimento al raggiungimento degli obiettivi di volume della produzione e di miglioramento della marginalità, dipendenti da una durevole ripresa nei prossimi anni del mercato in cui operano la Società ed il Gruppo, con particolare attenzione al mercato cinese e a quello tedesco, e dall'evoluzione dei prezzi di ottenimento dei contratti e dei costi di approvvigionamento che permettano il conseguimento di marginalità positive essenziali anche per il mantenimento dei requisiti di patrimonializzazione del Gruppo previsti dall'Accordo di riscadenziamento. Qualora l'andamento economico e, di conseguenza, i risultati finanziari non dovessero risultare in linea con le previsioni, la Società ed il Gruppo dovrebbero ricercare fonti di finanziamento alternative, nonché acquisire nuove risorse a livello di capitale, anche in considerazione della già menzionata scadenza a fine 2025 dell'ultima tranche di 12,8 milioni di euro dell'Accordo di riscadenziamento; quanto sopra esposto configura l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla continuità aziendale.

Ciononostante, gli Amministratori ritengono che siano state poste in essere adeguate misure per limitare l'assorbimento di cassa operativa e le azioni possibili per il contenimento dei costi e per il recupero dei volumi nei differenti settori di attività. Dopo aver effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze sopra descritte, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ed il Gruppo abbiano a disposizione adeguate risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro. Per le ragioni sopra esposte, gli Amministratori ritengono corretto l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale.

2.2 Principi contabili significativi

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti, i macchinari e gli altri beni utilizzati nel processo produttivo sono iscritti in bilancio al costo d'acquisto o di produzione, al netto del relativo fondo ammortamento ed eventuali perdite di valore, ad eccezione dei terreni, i quali non sono soggetti ad ammortamento.

Il costo include tutte le spese direttamente attribuibili all'acquisto, che s'identificano in quelle sostenute per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento.

L'ammortamento dei fabbricati e degli altri cespiti generici è calcolato attraverso il metodo lineare, in modo da distribuire il valore contabile residuo sulla vita economica utile stimata.

Le aliquote d'ammortamento applicate a ciascuna categoria di beni sono indicate nel prospetto seguente:

Vita utile in anni
Categoria Stabilimento Bairo Altri Stabilimenti
Terreni Indefinita Indefinita
Fabbricati 50 33
Macchinari 20 5/10
Impianti 20 10
Arredi e attrezzature 10 8
Attrezzature informatiche - 5
Collezione Storica - Indefinita
Altre - 5

I terreni sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati, bensì sottoposti a impairment test se emergono degli indicatori che evidenziano un valore contabile superiore al valore recuperabile. I costi sostenuti dopo l'acquisto dell'attività sono capitalizzati, solo se è probabile che potranno generare dei benefici economici futuri e il loro costo può essere determinato in modo attendibile. Le plusvalenze e le minusvalenze da cessione, determinate confrontando il valore contabile delle immobilizzazioni materiali con il loro prezzo di vendita, sono iscritte a conto economico. Nel presente paragrafo, nelle note successive e nelle precedenti, il termine impairment indica l'adeguamento del valore contabile al valore recuperabile.

Le attività materiali comprendono, inoltre, le vetture facenti parte della Collezione Storica Pininfarina, precedentemente valutate con il metodo del costo, che sono state oggetto di rideterminazione del valore, secondo IAS 16, nel corso dell'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2023.

Il passaggio dal modello del costo al modello della rideterminazione del valore è consentito ai sensi dello IAS 8 quando il cambiamento permette di fornire informazioni più attendibili e più rilevanti circa gli effetti delle operazioni aziendali sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria (IAS 8, par. 14).

La motivazione del passaggio dal modello del costo al modello della rideterminazione del valore è da ritrovarsi in un più ampio progetto portato avanti da Pininfarina S.p.A. di valorizzazione degli asset storici, tra cui l'Archivio Storico, che include anche la valorizzazione delle autovetture classiche, dei prototipi e dei modelli. La Direzione ha delineato il contesto di sempre maggiore interesse e attenzione verso tale mercato, che vede, da un lato, un aumento della domanda da parte dei collezionisti e investitori e, dall'altro, un'offerta di veicoli scarsa e predefinita. A questo proposito, il CdA del 1 agosto 2023 ha preso atto con favore dell'iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio storico della Società.

Il modello della rideterminazione del valore previsto dallo IAS 16 prevede un adeguamento del valore contabile degli asset al fair value alla data di riferimento del bilancio e una rideterminazione del fair value stesso, ad intervalli regolari, per far sì che non vi sia mai una differenza significativa tra il fair value di un bene alla chiusura del bilancio ed il suo valore contabile alla medesima data.

La Società ha dato incarico a due operatori con competenze e conoscenze del mercato delle auto di pregio da collezione di determinare il fair value delle vetture, utilizzando, nell'iscrizione a bilancio, il valore minimo risultante dalla valutazione, in linea con il concetto di prudenza nel Conceptual Framework emesso dallo IASB. La determinazione del fair value è avvenuta attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile (Livello 3 nella gerarchia del fair value).

Per la prima applicazione del modello della rideterminazione del valore lo IAS 8, prevede, inoltre, una deroga alla generale previsione di applicazione retroattiva di un nuovo principio contabile. Pertanto, il passaggio da un modello all'altro è stato applicato in via prospettica, con la rilevazione delle differenze tra il valore rideterminato e il valore contabile alla data di rideterminazione del valore:

  • se positive, tra le altre componenti del conto economico complessivo (O.C.I.) e presentate nel patrimonio netto in una apposita riserva;
  • se negative, nel conto economico, influenzando l'utile o la perdita dell'esercizio.

In considerazione della loro particolare natura e dell'impossibilità di una precisa determinazione della vita utile, i beni relativi alla Collezione Storica non sono soggetti a processo di ammortamento.

Leasing

All'inizio del contratto la Società valuta se il contratto è, o contiene, un leasing. Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Modello contabile per il locatario

La Società, ai sensi del principio contabile IFRS 16, in veste di locatario riconosce le attività correlate al diritto d'uso di beni in leasing alla data di inizio del relativo contratto (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio, al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.

Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing. Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante alla Società al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, la Società ammortizza l'attività consistente nel diritto d'uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.

Per quanto concerne le passività finanziare legate ai leasing, coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 16, la Società in veste di locatario rileva separatamente tra le passività finanziarie anche le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati alla data di decorrenza del contratto. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie

del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società.

Leasing a breve termine e leasing di attività di modesto valore

La Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto di utilizzo e le passività del leasing relative ad attività di modesto valore e ai leasing a breve termine, comprese le attrezzature informatiche. La Società rileva i relativi pagamenti dovuti per il leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Modello contabile per il locatore

Quando agisce in qualità di locatore, la Società determina alla data di inizio di ciascun leasing se si tratta di un leasing finanziario oppure operativo. I leasing in cui la Società trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante sono classificati come leasing finanziari; in caso contrario, sono classificati come leasing operativi. Per effettuare tale valutazione, la Società considera gli indicatori forniti dall'IFRS 16. Se il contratto contiene componenti leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15. La Società contabilizza i ricavi da locazione derivanti da leasing operativi in modo sistematico lungo la durata del contratto e li rileva come Altri ricavi e proventi.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente nell'attivo dello stato patrimoniale solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali a vita utile definita sono valutate al costo di acquisto, di produzione o al valore di perizia al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte a verifica annuale, o più frequentemente se necessario, di recuperabilità del valore iscritto (impairment test) anche in assenza di indicatori di perdita di valore. Tale verifica è condotta a livello di unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit) alla quale è imputata l'attività immateriale stessa.

Le licenze software e le altre licenze assimilabili sono capitalizzate al costo sostenuto, inclusivo della loro messa in uso; esse sono ammortizzate in base alla vita utile stimata, da 3 a 5 anni. I costi associati al mantenimento dei programmi software sono considerati costi dell'esercizio e quindi imputati a conto economico per competenza. I costi sostenuti per la produzione del software identificabile e controllabile dal Gruppo, tali da produrre con elevata probabilità dei benefici economici futuri maggiori dei costi sostenuti, ove presenti, sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali e ammortizzati in base alla loro vita utile non eccedente comunque i tre anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Le attività immateriali a vita utile indefinita, compreso l'avviamento, sono sottoposte a impairment test con cadenza almeno annuale, e comunque ogniqualvolta emergano degli indicatori di una perdita di valore. Gli immobili, impianti e macchinari e le attività immateriali oggetto d'ammortamento sono sottoposte a un test d'impairment solo se emergono degli indicatori che facciano presupporre che il loro valore contabile possa eccedere il loro valore recuperabile. Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra, il fair value di un'attività o di una cash generating unit dedotti i costi di vendita e il valore d'uso ("value in use"), determinato attualizzando i flussi di cassa provenienti dall'attività con riferimento alle previsioni della direzione, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione avviene utilizzando

un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato, del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa; tale tasso s'identifica per la Società con il costo medio ponderato del capitale ("WACC").

Quando il valore contabile eccede il valore recuperabile la Società contabilizza una svalutazione a conto economico pari a tale eccedenza. Se, successivamente, vengono meno i presupposti che hanno originato l'impairment, il valore contabile dell'attività o della cash generating unit è ripristinato fino a concorrenza del valore contabile esistente prima della svalutazione, dedotto l'ammortamento del periodo. La svalutazione dell'avviamento non è mai reversibile. Le cash generating units della Società sono identificate coerentemente con la sua struttura organizzativa e il suo business, aggregando quelle attività in grado di generare dei flussi di cassa in entrata autonomi, in accordo con quanto richiesto dallo IAS 36 - Riduzione durevole di valore delle attività.

Nel dettaglio le CGU/attività identificate dalla Società sono le seguenti:

  • "Altre attività connesse allo Stile". Si tratta di tutte le altre attività relative allo Stile, effettuate attualmente dalla Società. A tale CGU era attribuito anche l'avviamento;
  • attività riferibili alla "Galleria del vento";
  • immobile e attività relative al sito di Bairo Canavese, attualmente utilizzato per fini logistici;
  • altri immobili minori;
  • partecipazione nella Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, il cui equity value corrisponde all'equity value della sua partecipazione in Pininfarina Deutschland GmbH; • partecipazione in Pininfarina Shanghai Co. Ltd;
  • partecipazione in Pininfarina of America Corp.

Nell'effettuare l'impairment test, il riferimento per valutare la recuperabilità del valore contabile dei complessi immobiliari detenuti dalla Società è il fair value, determinato con ricorso alle valutazioni di mercato risultanti dagli archivi dell'Agenzia del Territorio, ed eventualmente da perizie estimative redatte da esperti indipendenti.

Partecipazioni

Le partecipazioni includono gli investimenti in società controllate e in società collegate, oltre ad investimenti in altre partecipazioni valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le imprese controllate sono società nelle quali la Pininfarina S.p.A. esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27 - Bilancio separato e dall'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tale controllo è basato sul potere esercitato dalla Società nelle entità oggetto di investimento, sull'esposizione o sui diritti ai rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento della società con tali entità e sulla capacità della società stessa di esercitare il proprio potere per influenzare i suddetti rendimenti variabili.

Nel bilancio separato della Pininfarina S.p.A. le partecipazioni in imprese controllate sono valutate al costo d'acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione.

Le società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del Patrimonio netto di seguito descritto.

Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto rettificato, ove necessario, per riflettere l'applicazione degli IFRS e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione.

Gli utili o le perdite di pertinenza della Società sono contabilizzati dalla data in cui l'influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui l'influenza notevole cessa.

Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore

della quota di partecipazione della Società nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

In presenza di obiettive evidenze di una perdita di valore, il valore contabile della partecipazione è confrontato con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. Non possedendo partecipazioni in imprese controllate o collegate quotate in un mercato attivo, il fair value è determinato con riferimento a un accordo di vendita vincolante. Il valore d'uso è corrispondente al valore attuale dei flussi finanziari futuri generati dalla società, attualizzati utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici del settore in cui la stessa opera, al netto della posizione finanziaria netta. I flussi di cassa sono determinati con riferimento ad assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche. L'attualizzazione dei flussi finanziari così determinati avviene utilizzando un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la Pininfarina S.p.A. è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali, contrattuali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi che hanno originato le svalutazioni, il valore della partecipazione è ripristinato nei limiti del costo originario, con imputazione dell'effetto a conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di magazzino sono iscritte in bilancio al minore tra il costo e il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale valore di vendita nel corso dell'attività ordinaria, al netto delle spese variabili di vendita. Il costo è determinato, ai sensi dello IAS 2 - Rimanenze, usando il metodo FIFO ("first-in first-out"). Il costo dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di progettazione, il costo delle materie prime e del lavoro diretto, altri costi diretti e altri costi indiretti allocabili all'attività produttiva in base ad una normale capacità produttiva. Tale configurazione di costo non include gli oneri finanziari. Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.

Attività e passività finanziarie

La Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value a cui si aggiungono, nel caso di attività finanziarie non rilevate a conto economico, i costi di transazione.

L'IFRS 9 classifica le attività finanziarie in tre categorie principali: al costo ammortizzato, al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVOCI) e al fair value rilevato nell'utile/(perdita) d'esercizio (FVTPL).

La classificazione è basata su due criteri: il modello di business della Società per la gestione delle attività oppure il criterio 'SPPI' (solely payments of principal and interests) qualora il cash flow degli strumenti contrattuali rappresenti "esclusivamente il pagamento di capitale ed interessi" rispetto al capitale in essere.

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione (costo ammortizzato, FVOCI o FVTPL).

Crediti e debiti commerciali

I crediti commerciali e gli altri crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo, ridotto delle perdite di valore, fatta eccezione per i crediti detenuti nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali, sia mediante la vendita ("hold to collect and sell").

Tali crediti sono valutati al fair value, con variazioni rilevate direttamente nel conto economico complessivo. Le perdite di valore dei crediti sono contabilizzate applicando l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito.

I debiti commerciali e gli altri debiti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. I crediti ed i debiti in valute estere sono inoltre valutati ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio e gli utili o le perdite derivanti da tale conversione sono imputati a conto economico.

Passività finanziarie: classificazione, valutazione successiva e utili e perdite

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale. Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono la cassa, i depositi bancari immediatamente disponibili e altri investimenti liquidabili entro tre mesi.

Fondi per benefici ai dipendenti

(a) Piani pensionistici

I dipendenti della Pininfarina beneficiano di piani a contribuzione definita e di piani a benefici definiti; questi ultimi s'identificano con una parte del fondo trattamento di fine rapporto previsto dall'art. 2120 del Codice Civile e pertanto non sono assistiti da attività specifiche a servizio del piano ("plan assets"). I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che impongono al Gruppo dei versamenti a una società assicurativa o a un fondo pensione, liberandolo da ogni obbligo legale o implicito a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, d'attività sufficienti a pagare tutti i benefici spettanti ai dipendenti, maturati nel corso dell'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e nei precedenti. Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza. Rientrano in tale categoria i versamenti effettuati al Fondo Cometa e al Previp.

Con riferimento ai piani a benefici definiti, per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, la Società utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito", basato su un calcolo attuariale determinato con riferimento a variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto di spettanza dei dipendenti della Società è inquadrato nell'ambito dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti come:

  • un piano pensionistico a benefici definiti per la quota accantonata antecedentemente all'entrata in vigore della legge finanziaria n. 296 del 27 dicembre 2006 e dei relativi decreti attuativi;
  • un piano pensionistico a contribuzione definita per le quote maturate successivamente.

La valutazione attuariale per la determinazione del fondo è elaborata in occasione della relazione semestrale e del bilancio annuale. L'ammontare cumulato delle perdite e dei

guadagni attuariali, derivanti da variazioni nelle stime effettuate è imputato in una specifica voce del conto economico complessivo. In caso di riduzione o estinzione della passività il Gruppo rileva gli utili o le perdite nel momento in cui queste si manifestano.

(b) Incentivi, bonus e schemi per la condivisione dei profitti

La Società iscrive un costo con contropartita un debito a fronte delle passività che si originano in presenza d'incentivi, bonus e schemi di condivisione dei profitti. Il debito è contabilizzato in presenza di un'obbligazione legale o implicita, quando è probabile che sarà necessario un impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e se può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Dall'esercizio 2023 la Società ha implementato un piano di incentivazione monetaria a lungo termine (Piano LTI) per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2027.

Il Piano LTI prevede un premio monetario il cui ammontare potrà variare in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi target e la cui erogazione è prevista con riferimento agli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2025 (Payout 2025) e al 31 dicembre 2027 (Payout 2027).

Data la sua natura, il Piano LTI rientra nella categoria degli Altri benefici a lungo termine dello IAS 19 ed è pertanto valutata con l'utilizzo di tecniche attuariali.

(c) Benefici ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro

La Società rileva una passività con contropartita un costo del personale quando è impegnato in modo comprovabile a interrompere il rapporto di lavoro con un dipendente, o con un gruppo di essi, prima del normale pensionamento, oppure quando è impegnato a erogare dei benefici per la cessazione del rapporto di lavoro a seguito di una proposta per incentivare le dimissioni volontarie a fronte di esuberi. Il Gruppo si ritiene impegnato in modo comprovabile a concludere il rapporto di lavoro, quando e solo quando, dispone di un piano formale dettagliato relativo all'estinzione del rapporto di lavoro e non ha delle realistiche possibilità di recesso.

Fondi per rischi e oneri, passività potenziali

I fondi per rischi e oneri accolgono costi e oneri di natura determinata, d'esistenza certa o probabile, che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando sono realizzate tutte le seguenti condizioni: (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, o per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. I costi che il Gruppo prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui è definito formalmente il programma, solamente quando è sorta nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo. Le passività iscritte nei fondi rischi e oneri sono periodicamente aggiornate per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico ove è stato contabilizzato l'accantonamento.

Nelle note al bilancio sono illustrate le informazioni sulle eventuali passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi sono valutati tenendo conto del corrispettivo specificato nel contratto con il cliente. La Società rileva i ricavi quando trasferisce il controllo dei beni o dei servizi.

La Società ha identificato le seguenti performance obligation nei contratti con i propri clienti:

(a) Servizi di stile, ingegneria e operations e (b) Servizi di architettura e design

Nel caso dei servizi di stile e dei servizi di design, i prodotti/servizi vengono realizzati secondo le specifiche del cliente e, se questi decide di interrompere il contratto, la Società ha diritto a richiedere il rimborso dei costi sostenuti fino a quel momento, incrementati di un margine ragionevole.

Le fatture sono emesse secondo le condizioni contrattuali e sono di norma esigibili a 30 giorni. Gli importi non fatturati sono rilevati tra le attività derivanti da contratto.

I ricavi e i relativi costi sono rilevati nel corso del tempo ("over time"), ossia prima che i beni/servizi siano resi disponibili al cliente. I progressi realizzati sono valutati secondo il metodo del cost-to-cost.

(b) Royalties

Le royalties attive sono sostanzialmente legate alla concessione di licenza d'uso del marchio Pininfarina su prodotti di design realizzati dalla Società. Sebbene il cliente non abbia il controllo del marchio, egli beneficia economicamente dall'apposizione del brand "Pininfarina". Il beneficio economico condiviso ha condotto il Gruppo a ritenere che si tratti di "diritto d'accesso" e non di "diritto di utilizzo" del marchio e pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(c) Canoni di locazione attivi

Nell'ambito dei servizi di locazione attivi, il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalle prestazioni man mano che la Società le effettua. Pertanto i relativi ricavi sono rilevati "over time".

(d) Altre minori

Per quanto riguarda le altre performance obligations minori, la Società valuta caso per caso se sia più adeguata la rilevazione dei ricavi "over time" o in un determinato momento ("at a point in time").

Costi incrementali per l'ottenimento del contratto

La Società contabilizza come attività i costi incrementali per l'ottenimento del contratto con il cliente, se prevede di recuperarli.

I costi incrementali per l'ottenimento del contratto sono i costi che l'entità sostiene per ottenere il contratto con il cliente e che non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto (per esempio, una commissione di vendita).

Come espediente pratico, la Società rileva i costi incrementali per l'ottenimento del contratto come spesa nel momento in cui sono sostenuti, se il periodo di ammortamento dell'attività che l'entità avrebbe altrimenti rilevato non supera un anno.

L'attività rilevata come costi incrementali per l'ottenimento del contratto è ammortizzata sistematicamente e in modo corrispondente al trasferimento al cliente dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Attività e passività derivanti da contratto

La Società presenta il contratto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata come attività derivante da contratto o passività derivante da contratto, in

funzione del rapporto tra la prestazione svolta e il pagamento del cliente. La Società presenta separatamente come credito i diritti incondizionati al corrispettivo.

Se la Società adempie l'obbligazione trasferendo beni o servizi al cliente prima che quest'ultimo paghi il corrispettivo o prima che il pagamento sia dovuto, la Società presenta il contratto come attività derivante da contratto, ad esclusione degli importi presentati come crediti. L'attività derivante da contratto è il diritto della Società di ottenere il corrispettivo per beni o servizi da essa trasferiti al cliente. La Società verifica se l'attività derivante da contratto ha subito una riduzione di valore in conformità all'IFRS 9.

Se il cliente paga il corrispettivo o se la Società ha diritto ad un importo del corrispettivo che è incondizionato (ossia un credito) prima di trasferire al cliente il bene o servizio, la Società presenta il contratto come passività derivante da contratto nel momento in cui è effettuato il pagamento o (se precedente) nel momento in cui il pagamento è dovuto. La passività derivante da contratto è l'obbligazione della Società di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo).

Imposte correnti

Le imposte correnti sono contabilizzate in base alla stima del proprio reddito imponibile, in conformità alle aliquote e alle disposizioni vigenti, o sostanzialmente approvate, alla data di chiusura del periodo in ciascun Paese, tenendo conto degli accordi di consolidato fiscale nazionale, delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.

2.3 Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2023

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è stato applicato a partire dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. L'adozione di tale principio e del relativo emandamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un'entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dal Gruppo. Le modifiche sono volte a migliorare l'informativa sui principi contabili applicati dal Gruppo in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1°

gennaio 2023. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti significativi sul bilancio separato della Società.

In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Il documento introduce un'eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal 1° gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l'applicazione immediata dell'eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al 1° gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2023

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati omologati dall'Unione Europea ma non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2023:

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". Tali modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un'entità deve fornire quando il suo diritto di differire l'estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea al 31 dicembre 2023

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements". Il documento richiede ad un'entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell'entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull'esposizione dell'entità al rischio di

liquidità. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall'adozione di tale emendamento.

3 - USO DI STIME E DI VALUTAZIONI SIGNIFICATIVE

Valore recuperabile delle attività materiali (incluse le partecipazioni) e immateriali non correnti

La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività materiali (incluse le partecipazioni) e immateriali non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.

L'analisi della recuperabilità del valore contabile delle attività (impairment test) non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance delle società del gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Per l'informativa sulla stima del valore recuperabile e l'esito dell'impairment test si rimanda alla Nota 7.

Per quanto riguarda la determinazione del fair value dei veicoli della Collezione Storica è stata effettuata attraverso la predisposizione di apposite valutazioni da parte di società qualificate ed indipendenti. Per la predisposizione delle valutazioni la stima del valore è stata determinata attraverso il "Sales Comparison Approach", utilizzabile in quanto sono disponibili informazioni su un numero di transazioni sufficienti per addivenire ad una stima attendibile del fair value.

Valutazioni riferite alla fiscalità differita

La valutazione delle imposte anticipate e differite è frutto delle stime sulle modalità con le quali la Società attende di recuperarne il valore contabile, valutando in particolare le probabilità di conseguimento di un reddito imponibile o tassabile futuro. Le attività e le passività fiscali differite sono valutate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale saranno realizzate le attività o estinte le passività, quindi sulla base delle aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento del bilancio e sulla base delle modifiche fiscali approvate a tale data.

In conformità a quanto disposto dallo IAS 12, in seguito alla rideterminazione del valore della Collezione Storica, la Società ha dovuto rilevare la connessa fiscalità differita. Nello specifico, con riferimento ai beni sui quali si è rilevato un incremento di valore, è necessario rilevare la fiscalità differita passiva, in quanto si tratta di differenze temporanee imponibili. Con riferimento ai beni sui quali è emerso un decremento di valore, trattandosi di una differenza temporanea deducibile, la Società ha valutato l'iscrivibilità di attività per imposte anticipate.

Valutazione delle attività e passività derivanti da contratti

La Società opera in settori di business e con schemi contrattuali generalmente rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere o servizi non ancora conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Recuperabilità dei crediti commerciali

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento. Il fondo svalutazione è commisurato sia all'entità dei rischi relativi a specifici crediti, sia all'entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei crediti, prudenzialmente stimato in base all'esperienza del passato ed al grado di equilibrio finanziario noto della generalità dei debitori.

Con specifico riferimento alle posizioni verso controparti che sono o sono state recentemente interessate da tensioni di carattere geopolitico o finanziario, i valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management con il supporto dei propri esperti legali, tenuto conto della solvibilità di detti debitori.

Accantonamenti al fondo per rischi e oneri, passività e attività potenziali

I fondi per rischi e oneri sono delle passività rilevate nel bilancio, di scadenza e ammontare incerti. La loro quantificazione dipende dalle stime degli Amministratori sui costi da sostenere alla data di chiusura del bilancio, per estinguere l'obbligazione.

Le passività e le attività potenziali non sono contabilizzate in bilancio, in accordo rispettivamente ai paragrafi n. 27 e n. 31 dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali.

Le passività potenziali derivano da un'obbligazione possibile, frutto di fatti passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti, non totalmente sotto il controllo dell'impresa, oppure da un'obbligazione attuale che deriva da fatti passati ma non è rilevata perché non è probabile un esborso o perché l'importo di quest'ultima non può essere attendibilmente determinato.

Le attività potenziali sono delle attività possibili non rilevate in bilancio, che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o al non verificarsi, di uno o più fatti futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa.

Nell'effettuare le proprie stime, gli Amministratori si avvalgono, ove ritenuto necessario, anche dei pareri di consulenti legali ed esperti.

Contabilizzazione del Fondo Trattamento di Fine Rapporto

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto, per la parte maturata prima del 1° gennaio 2007, a seguito della riforma della previdenza complementare, rientra nei piani a benefici definiti previsti dallo IAS 19 - Benefici per i dipendenti. Tali piani definiscono l'ammontare del beneficio pensionistico spettante al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il quale dipende da diversi fattori quali l'età, gli anni di servizio e il salario. Le stime di tali parametri, pur prudenti e comprovati da serie storiche di dati aziendali, possono essere soggetti a cambiamenti.

La passività del Fondo Trattamento di Fine Rapporto è determinata dagli Amministratori con l'ausilio di un esperto indipendente iscritto all'Albo nazionale degli attuari.

4 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Il valore netto degli Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2023 ammonta a 31,0 milioni di euro (31,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022) ed ha subito la seguente movimentazione del corso degli ultimi due esercizi:

(migliaia di
euro)
Terreni Fabbricati Macchinari Impianti Arredi
attrezzature
Attrezzature
informatiche
Collezione
Storica
Altre In
corso
Totale
Costo storico 12.002 64.954 7.081 86.367 2.390 6.218 - 754 32 179.798
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(6.636) (43.481) (5.731) (82.682) (2.183) (5.413) - (386) 0 (146.512)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2021
5.366 21.473 1.350 3.685 207 805 - 368 32 33.286
Movimenti
2022
Investimenti - 14 - 458 - 178 - - 318 968
Alienazioni
nette
- - - (8) - (5) - (9) - (22)
Riclassifiche - - - - - - - - - -
Ammortamenti - (1.054) (226) (668) (39) (310) - (23) - (2.320)
Ripristini /
(svalutazioni)
- - - - - - - - - -
Altri
movimenti
- (1) - - - - - - - (1)
Valore netto
contabile
finale
5.366 20.432 1.124 3.467 168 668 - 336 350 31.911
Costo storico 12.002 64.967 6.071 68.305 2.390 4.994 - 684 350 159.763
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(6.636) (44.535) (4.947) (64.838) (2.222) (4.326) - (348) - (127.852)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2022
5.366 20.432 1.124 3.467 168 668 - 336 350 31.911
Movimenti
2023
Investimenti - 382 120 1.461 145 161 - 128 237 2.634
Alienazioni
nette
(1.010) (2.917) - - - - - (37) - (3.964)
Riclassifiche - - - 249 - 13 - - (350) (88)
Ammortamenti - (939) (229) (692) (42) (283) - (10) - (2.195)
Ripristini /
(svalutazioni) /
Rivalutazioni
- - - - - - 2.749 (17) - 2.732
Altri
movimenti
- - - - - - - - - -
Valore netto
contabile
finale
4.356 16.958 1.015 4.485 271 559 2.749 400 237 31.030
Costo storico 10.992 48.471 5.986 70.003 2.496 5.168 2.749 609 237 146.694
Ammortamenti
e svalutazioni
accumulati
(6.636) (31.513) (4.971) (65.518) (2.225) (4.609) - (209) - (115.664)
Valore netto
contabile 31
dicembre 2023
4.356 16.958 1.015 4.485 271 559 2.749 400 237 31.030

Al 31 dicembre 2023 le categorie Terreni e Fabbricati, per complessivi 21,3 milioni di euro accoglie il valore contabile dei complessi immobiliari costituiti dallo stabilimento di produzione localizzato a Bairo Canavese in via Castellamonte n. 6 (TO), dal centro stile e ingegneria di Cambiano, via Nazionale n. 30 (TO) e da una proprietà localizzata a Beinasco (TO).

Relativamente al sito industriale di Bairo Canavese, iscritto ad un valore contabile pari a 10,8 milioni di euro, di cui 10,2 per terreni e fabbricati e 0,6 per impianti e altre attività materiali, si specifica che lo stabilimento è attualmente utilizzato per fini logistici. Il valore contabile di iscrizione del sito industriale è stato confrontato con il fair value determinato tenuto conto degli esiti di una valutazione tecnico estimativa dello stabilimento riferita a dicembre 2023, dalla quale è risultato un valore leggermente superiore a quello di libro.

Nel mese di dicembre 2023 si è perfezionata la vendita del sito industriale di San Giorgio Canavese, sito in strada provinciale per Caluso (TO), che era inutilizzato e per il quale nel corso del primo trimestre 2023 era stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita che prevedeva il perfezionamento dell'operazione di cessione entro la fine del 2023, per un corrispettivo totale di Euro 4,15 milioni. Il valore netto contabile relativo a tale stabilimento, pari a 3,9 milioni di euro, si ritrova nelle alienazioni nette della tabella sopraesposta.

I terreni e i fabbricati localizzati in Italia sono tutti di proprietà della capogruppo Pininfarina S.p.A.

La voce include, inoltre, Impianti e Macchinari per complessivi 5,5 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e accoglie gli impianti e i macchinari presso il sito di Cambiano, gli impianti della Galleria del Vento e dello stabilimento di Bairo Canavese, rappresentati da impianti elettrici e di riscaldamento.

Gli investimenti effettuati nell'esercizio fanno riferimento principalmente ad impianti afferenti al sito di Cambiano e alla Galleria del Vento.

All'interno delle attività materiali è anche presente la Collezione Storica, per 2.749 migliaia di euro, in conseguenza della rideterminazione del valore alla collezione delle auto storiche, così come già descritto nella Nota 2.2 del presente documento. Tale valore si compone di rivalutazioni lorde per 2.834 migliaia di euro, rilevate con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo, al netto di svalutazioni per 85 migliaia di euro, rilevate nel conto economico dell'esercizio.

In linea con quanto fatto lo scorso anno, per quanto riguarda la CGU "Altre attività connesse allo Stile", che accoglie il capitale investito netto della Società escluse le attività di Bairo Canavese, della Galleria del Vento, gli altri immobili minori e le partecipazioni, considerando i risultati fatti registrare nell'esercizio 2023 e ricordando che gli assets principali della CGU, su cui non risulta allocato avviamento, sono rappresentati dai terreni e dagli immobili di Cambiano, per i quali una recente perizia riferita a dicembre 2023 ha confermato che i fair value sono complessivamente superiori ai relativi valori contabili, gli Amministratori non hanno ravvisato indicatori di potenziale perdita di valore e, pertanto, non hanno sottoposto ad impairment test tale CGU.

5 - ATTIVITÀ PER DIRITTO D'USO E PASSIVITÀ PER DIRITTO D'USO

Attività per diritto d'uso

Il valore netto delle Attività per diritto d'uso al 31 dicembre 2023 ammonta a 0,6 milioni di euro (stesso valore al 31 dicembre 2022).

La voce, derivante dall'applicazione del principio IFRS 16, rappresenta il diritto d'uso dei beni sottostanti i contratti di affitto sottoscritti dalla Società.

Passività finanziarie per diritto d'uso

La voce, complessivamente pari a euro 690 migliaia al 31 dicembre 2023 (euro 687 migliaia al 31 dicembre 2022), evidenzia le seguenti scadenze:

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2023
Flussi
finanziari
contrattuali
di cui entro
1 anno
di cui tra 1 e
5 anni
di cui oltre
5 anni
Passività per diritto d'uso 690 775 301 474 -

Nel corso del 2023 la Società ha corrisposto canoni per beni in leasing per euro 240 migliaia.

Importi rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Ammortamenti di attività per diritto d'uso (179) (83)
Interessi passivi sulle passività per diritto d'uso (34) (31)
Costi relativi ai leasing a breve termine o di modesto valore (76) -
Totale (289) (114)

6 - ATTIVITÀ IMMATERIALI

Il valore netto delle Attività immateriali al 31 dicembre 2023 ammonta a 0,6 milioni di euro, sostanzialmente invariato rispetto all'esercizio precedente, in conseguenza di investimenti (e riclassifiche) pari ad euro 0,3 milioni e ammortamenti dell'esercizio dello stesso importo.

7 - PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni evidenziano nel 2023 la seguente movimentazione:

(in migliaia di euro) Società
controllate
Società
collegate
Altre Totale
Partecipazioni
Valore a inizio esercizio 14.018 684 400 15.102
Investimenti 1.200 - - 1.200
Rivalutazioni/(Svalutazioni) rilevate a conto economico (3.592) 30 - (3.562)
Rivalutazioni/(Svalutazioni) rilevate nelle altre
componenti del conto economico complessivo
- - 22 22
Alienazioni - - - -
Altri movimenti - - - -
Valore a fine esercizio 11.626 714 422 12.762

(in migliaia di euro) Pininfarina
Engineering
S.r.l. in
liquidazione
Pininfarina
Shanghai Co.
Ltd
Pininfarina of
America Corp
Totale
Partecipazioni
in società
controllate
% di possesso a inizio esercizio 100% 100% 100%
Valore a inizio esercizio 12.289 1.721 8 14.018
Investimenti - 1.200 - 1.200
Rivalutazioni / (Svalutazioni) (3.072) (520) - (3.592)
Alienazioni - - - -
Valore a fine esercizio 9.217 2.401 8 11.626
% di possesso a fine esercizio 100% 100% 100%
Attività nette al 31 dicembre 2023 9.257 (105) 3.019
Risultato netto al 31 dicembre 2023 (3.138) (1.278) 1.287

Le partecipazioni in imprese controllate risultano dettagliate come segue:

Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione

La società, costituita nel 2018 e per la quale nel mese di ottobre 2020 l'assemblea dei soci ha deliberato la messa in liquidazione volontaria, è controllata al 100% dalla Pininfarina S.p.A. e soggetta alla sua direzione e coordinamento.

Al 31 dicembre 2023 la consistenza patrimoniale di tale società, non più operativa dal quarto trimestre 2020 e senza personale, era sostanzialmente rappresentata dall'investimento nella controllata Pininfarina Deutschland, società che fornisce prevalentemente servizi d'ingegneria in outsourcing e annovera tra i principali clienti i gruppi BMW, Porsche, Bosch, Daimler e Magna.

L'esercizio 2023 si è chiuso per la controllata tedesca con ricavi totali di 15,2 milioni di euro (15,1 milioni di euro nel 2022) e una perdita d'esercizio pari a 1,8 milioni di euro contro quella dell'esercizio precedente pari a 2,5 milioni di euro.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2023 dalla Pininfarina Deutschland, il valore delle partecipazioni di Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione in Pininfarina Deutschland GmbH e, indirettamente, di Pininfarina S.p.A. in Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione, è stato sottoposto a test di impairment all'esito del quale si è reso necessario effettuare una svalutazione per 3,1 milioni di euro (ad entrambi i livelli).

Si precisa che rispetto al precedente esercizio, il piano approvato copre un arco temporale di quattro anni anziché tre. Dall'analisi dei risultati emerge un incremento significativo in termini di ricavi lungo il periodo coperto dal piano, nonché un significativo incremento della marginalità. Tenuto conto, del mancato raggiungimento degli obiettivi di piano negli ultimi esercizi e degli obiettivi del test di impairment e in coerenza con quanto fatto nei precedenti esercizi, per l'effettuazione dell'impairment test si sono considerati i flussi espliciti del triennio 2024-2026. La previsione per l'esercizio 2027 non è stata conseguentemente considerata.

Il valore d'uso della controllata indiretta Pininfarina Deutschland è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2024 e dal piano 2024-2026 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 22 gennaio 2024, attualizzati ad un WACC del 10,24% che riflette le valutazioni correnti di mercato, il valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

Nel calcolo del terminal value è stato considerato un tasso di crescita pari al 2%, in linea con le stime previste per l'inflazione.

Tenuto conto della situazione finanziaria della controllata tedesca, ai fini del calcolo della posizione finanziaria netta sono stati considerati anche tutti i debiti commerciali nei confronti della Pininfarina S.p.A. Si tratta, in larga parte, di debiti che nascono da operazioni pass-

through tra la capogruppo e la controllata tedesca che, al 31 dicembre 2023, risultano per la maggior parte scaduti.

In coerenza con le valutazioni precedenti, nel calcolo del valore recuperabile si è tenuto conto del valore del diritto di sfruttamento del marchio Pininfarina da parte della controllata sul mercato tedesco così come contrattualmente riservatole.

I flussi di cassa sono stati determinati con riferimento alle previsioni degli Amministratori, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche.

Pininfarina Shanghai Co. Ltd

L'esercizio 2023 si è chiuso con ricavi totali di 3,1 milioni di euro (6,0 milioni di euro nel 2022) e una perdita d'esercizio pari a 1,3 milioni di euro, contro una perdita dell'esercizio precedente pari a 1,8 milioni di euro.

In considerazione delle performance negative consuntivate nel 2023, il valore della partecipazione è stato sottoposto a test di impairment all'esito del quale si è resa necessaria una svalutazione pari a 0,5 migliaia di euro.

Il valore d'uso della controllata cinese è stato determinato utilizzando il metodo finanziario (nella versione unlevered) attraverso la determinazione del flusso di cassa post tax, ricavato dal budget 2024 e dal piano 2024-2026 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 22 gennaio 2024, attualizzati ad un WACC del 13,95% che riflette le valutazioni correnti di mercato, il valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa.

Nel calcolo del terminal value è stato prudenzialmente utilizzato un tasso di crescita pari a zero.

Tenuto conto della situazione finanziaria della controllata cinese, ai fini del calcolo della posizione finanziaria netta sono stati considerati anche tutti i debiti commerciali nei confronti della Pininfarina S.p.A. che, al 31 dicembre 2023, risultano per la maggior parte scaduti.

I flussi di cassa sono stati determinati con riferimento alle previsioni degli Amministratori, basate su assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche.

Pininfarina of America Corp.

La società, dedicata alla vendita di servizi di stile per i clienti americani, ha chiuso l'esercizio 2023 con ricavi totali di 8,1 milioni di euro (6,6 milioni di euro nel 2022) e un utile netto pari a 1,3 milioni di euro (1,0 milione di euro nel 2022).

Non si ravvisa l'esigenza di procedere all'effettuazione del test di impairment, tenuto conto sia dei risultati passati sia dei risultati prospettici.

Le partecipazioni in imprese collegate risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) Goodmind S.r.l. Signature S.r.l. Totale
Partecipazioni in
società collegate
% di possesso a inizio esercizio 20% 24%
Valore a inizio esercizio 153 531 684
Investimenti / (alienazioni) - - -
Rivalutazioni / (Svalutazioni) 5 25 30
Altri movimenti - - -
Valore a fine esercizio 158 556 714
% di possesso a fine esercizio 20% 24%

Goodmind S.r.l. è attiva nel settore dei servizi di comunicazione ad aziende ed enti. Signature S.r.l. opera prevalentemente nel settore degli strumenti di scrittura ("stationery").

Le partecipazioni in altre imprese, pari a euro 422 migliaia, sono costituite dalla partecipazione detenuta nella società maltese Midi Plc (euro 421 migliaia) e da altri investimenti minori.

Il dettaglio dei Proventi/(oneri) su partecipazioni rilevati a conto economico negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Quota di Utile/(Perdita) delle partecipate valutate con il metodo del
patrimonio netto
30 39
Dividendi 549 575
Svalutazione partecipazioni in controllate e collegate (3.592) (5.000)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (3.013) (4.386)

I dividendi incassati sono riferiti alla controllata Pininfarina of America Corp.

8 - ATTIVITÀ FINANZIARIE

Le attività finanziarie al 31 dicembre 2023 risultano rappresentate da finanziamenti non correnti concessi alla controllata indiretta Pininfarina Deutschland GmbH, alla controllata diretta Pininfarina Shanghai Co. Ltd e alla collegata Signature S.r.l.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

(in migliaia di euro) Pininfarina
Deutschland
GmbH
Signature Srl Pininfarina
Shanghai Co.
Ltd
Totale
Valore ad inizio esercizio 1.730 550 - 2.280
Incrementi - - 529 529
Interessi attivi 59 - 6 65
Incassi (63) - - (63)
Altri movimenti - - - -
Valore a fine esercizio 1.725 550 535 2.810

I finanziamenti nei confronti della Pininfarina Deutschland e della Pininfarina Shanghai sono regolati a normali tassi di mercato.

Il finanziamento verso la collegata Signature S.r.l. è infruttifero ed è stato erogato per finanziarne la fase di start up.

9 - RIMANENZE

Le Rimanenze includono prevalentemente i materiali vari utilizzati nelle produzioni di vetture e prototipi realizzati presso il sito di Cambiano, oltre a prodotti finiti a marchio Pininfarina e ricambi di vetture di produzione che vengono venduti alle case automobilistiche.

Di seguito la tabella di dettaglio dei magazzini e dei relativi fondi svalutazione:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Materie prime 577 491
Prodotti finiti 111 120
(Fondo svalutazione materie prime) (269) (269)
Totale Rimanenze 419 342

Il fondo svalutazione materie prime, contabilizzato a fronte del rischio d'obsolescenza e lenta movimentazione dei materiali, ha subito la seguente movimentazione nel corso degli ultimi due esercizi:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Valore ad inizio esercizio 269 294
Accantonamento - -
Utilizzo - (25)
Valore a fine esercizio 269 269

10 - CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

Il dettaglio dei crediti commerciali risulta il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti Italia 1.386 1.981
Crediti UE 2.423 1.091
Crediti Extra UE 12.599 5.876
(Fondo svalutazione) (691) (297)
Crediti commerciali verso terzi 15.717 8.651
Pininfarina of America Corp. 117 330
Pininfarina Deutschland GmbH 2.577 1.602
Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione - 1
Pininfarina Shanghai Co. Ltd 1.579 799
Automobili Pininfarina GmbH 370 278
Mahindra&Mahindra Ltd 60 175
Tech Mahindra Ltd 1 -
Signature Srl 90 79
Crediti commerciali verso parti correlate 4.795 3.264
Totale 20.512 11.915

Le principali controparti della Società sono primarie case automobilistiche con standing creditizio elevato. Non esistendo contratti d'assicurazione dei crediti, la massima esposizione al rischio di credito per la Società è rappresentata dal loro valore contabile al netto del fondo svalutazione.

Si precisa che la Società non ha effettuato alcuna cessione di credito e che il saldo dei crediti verso clienti è composto prevalentemente da saldi in euro.

L'incremento del Fondo svalutazione crediti è relativo principalmente allo stanziamento prudenziale relativo ad un cliente specifico. Per i crediti non oggetto di svalutazione specifica, la Società ha definito una matrice per lo stanziamento che è basata sull'esperienza storica in termini di perdite su crediti, rettificata secondo criteri che tengono conto del diverso rating creditizio di controparte e del diverso ambiente economico.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Credito IVA 6.224 2.395 Credito Ires e ritenute d'acconto 114 113 Ratei / risconti attivi 540 539 Crediti verso Inail e Inps 7 14 Crediti verso dipendenti 13 - Altri crediti 129 212 Anticipi a fornitori 243 797 Totale altri crediti verso terzi 7.270 4.070 Totale altri crediti 7.270 4.070

Al 31 dicembre 2023 il saldo degli Altri crediti, confrontato con il saldo del precedente esercizio, è così composto:

La variazione del Credito IVA è dovuta al credito sorto nell'esercizio al netto delle compensazioni operate secondo la normativa in vigore.

I Crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati completamente svalutati vista la dubbia possibilità pratica di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione. Resta impregiudicata la possibilità della società di poterli utilizzare qualora in futuro si ripresentassero le condizioni per il loro utilizzo considerando che la scadenza di tali crediti ha un orizzonte sino al 2030. Si specifica che le ritenute d'acconto estere non valorizzate in bilancio la cui possibilità di utilizzo resta impregiudicata ammontano a 4,9 milioni di euro.

11 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 risultano composte come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Denaro e valori in cassa 7 6
Depositi bancari a breve termine 21.860 18.206
Disponibilità liquide 21.867 18.212

Si segnala che i depositi bancari a breve termine includono investimenti di liquidità della durata massima di tre mesi per 11.000 migliaia di euro prontamente convertibili in cassa.

Si rinvia al rendiconto finanziario per l'illustrazione dettagliata dei flussi di cassa dell'esercizio.

12 - PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale

Il Capitale sociale della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2023 è composto da n. 78.657.878 azioni ordinarie prive di valore nominale. Non sono presenti altre categorie di azioni. Il capitale sociale è presentato al netto delle azioni proprie in portafoglio, detenute nel rispetto dei limiti imposti dall'art. 2357 del Codice Civile.

Il dettaglio degli azionisti è riportato nella Nota 1.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Migliaia di euro Nr. Azioni Migliaia di euro Nr. Azioni
Azioni ordinarie emesse 56.482 78.673.836 56.482 78.673.836
(Azioni proprie) (16) (15.958) (16) (15.958)
Capitale sociale 56.466 78.657.878 56.466 78.657.878

Altre riserve

Le Altre riserve risultano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905 22.905 -
Riserva legale 11.296 11.296 -
Riserva per stock option - 2.217 (2.217)
Riserva rivalutazione Collezione Storica 2.043 - 2.043
Altre riserve 10.642 8.404 2.238
Altre riserve 46.886 44.822 2.064

La Riserva sovrapprezzo azioni, pari ad euro 22.905.478 e la Riserva legale pari a euro 11.296.386 risultano invariate rispetto all'esercizio precedente.

La Riserva legale, secondo quanto previsto dall'art. 2430 del Codice Civile, è disponibile per eventuali coperture perdite.

Il saldo della Riserva per stock option di ammontare pari ad a euro 2.216.799 al 31 dicembre 2022 è stato riclassificato all'interno delle Altre riserve in seguito al raggiungimento della scadenza del piano nel mese di novembre 2023.

La Riserva rivalutazione Collezione Storica, pari ad euro 2.042.985, accoglie, così come richiesto dallo IAS 16, l'incremento del costo storico dei cespiti che sono stati soggetti a rideterminazione del valore esposto al netto del saldo della fiscalità differita passiva iscritta in conseguenza al sorgere di differenze temporanee imponibili.

Le Altre riserve si movimentano, oltre che per la riclassifica relativa alle stock option, per effetto dell'adeguamento a fair value al 31 dicembre 2023 delle Partecipazioni in altre imprese (Nota 7), rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Utili (perdite) portate a nuovo

Al 31 dicembre 2023 le perdite portate a nuovo ammontano a euro 55.475.154, con una variazione in aumento di complessivi euro 5.990.033 rispetto al 31 dicembre 2022 dovuta:

  • alla destinazione per euro 6.019.507 del risultato dell'esercizio 2022;
  • all'effetto del periodo relativo all'applicazione del principio IAS 19 revised, positivo per euro 29.474.

Descrizione Valore al 31
dicembre 2023
(in euro)
Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Quota non
distribuibile
Capitale sociale 56.465.974
Altre riserve 46.886.266
Riserve di capitale
Riserva di rivalutazione 2.667.937 A,B,C 2.646.208 -
Riserva di rivalutazione Collezione
Storica
2.042.985 A,B,C 2.042.985 -
Riserve di utili
Riserva sovrapprezzo azioni 22.905.478 A,B,C 22.905.478 -
Riserva legale 11.296.386 B 11.296.386 11.296.386
Riserva da fusione 5.277.015 A,B,C 5.277.015 -
Riserva futuro aumento capitale 155.760 B - -
Altre 2.540.705 A, B, C 2.525.289 15.415
Utili/ (Perdite) portate a nuovo (55.475.154)
Risultato dell'esercizio (2.779.206) A,B,C
Totale 45.097.880 46.693.361 11.311.801

Informativa sulla possibilità di utilizzazione delle riserve di patrimonio netto

A: per aumento di capitale, B: per copertura perdite, C: per distribuzione ai soci

Le Riserve di rivalutazione, se utilizzate a copertura di perdite, salvo delibera dell'assemblea straordinaria di non ricostituzione, devono essere ricostituite. La loro distribuzione deve essere assoggettata alle disposizioni di cui all'art. 2445, commi 2 e 3, del Codice Civile.

La Riserva legale è interamente disponibile per eventuali coperture perdite.

La voce Altre non è distribuibile per l'importo di euro 15.415, pari all'ammontare del valore delle azioni proprie in portafoglio detenute dalla società al 31 dicembre 2023, come disposto dall'art. 2357-ter, 3°comma del Codice Civile.

13 - ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Le Altre passività finanziare accolgono principalmente la passività residua relativa all'Accordo di riscadenziamento (l'"Accordo") divenuto efficace il 30 maggio 2016 tra la Pininfarina S.p.A. e i propri Istituti Finanziatori che in sintesi ha comportato quanto segue:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 (in migliaia di euro) Accordo di Riscadenziamento Altre passività finanziarie verso parti correlate Totale Accordo di Riscadenziamento Altre passività finanziarie verso parti correlate Totale Valori a inizio esercizio 17.261 73 17.334 19.624 73 19.697 Incrementi - - - - - - Oneri figurativi 1.070 - 1.070 1.215 - 1.215 Rimborsi/eliminazione passività (3.578) (73) (3.651) (3.578) - (3.578) Altre variazioni - - - - - - Valori a fine esercizio 14.753 - 14.753 17.261 73 17.334 di cui entro 12 mesi 3.578 - 3.578 3.578 73 3.651 di cui oltre 12 mesi 11.175 - 11.175 13.683 - 13.683

La seguente tabella sintetizza la movimentazione delle Altre passività finanziarie nel corso degli ultimi due esercizi:

Il fair value dei debiti ristrutturati era stato determinato, al 30 maggio 2015, attualizzando i flussi finanziari quali risultanti dall'Accordo di riscadenziamento a un tasso del 6,5%, determinato con l'ausilio di un advisor finanziario estraneo all'Accordo di riscadenziamento, come somma 1) della remunerazione degli investimenti privi di rischio e 2) di un "credit spread" attribuito alla Pininfarina S.p.A.

L'analisi per scadenza dei flussi finanziari contrattuali è riportata nella Nota 32.

Si allega la movimentazione per singolo istituto:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2022
Oneri figurativi Rimborsi/altre
variazioni
31 dicembre
2023
Intesa Sanpaolo S.p.A. 11.174 693 (2.316) 9.550
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 658 41 (136) 563
Bper Banca S.p.A. 2.626 163 (545) 2.244
Selmabipiemme Leasing S.p.A. 2.803 174 (581) 2.396
Altri debiti finanziari 17.261 1.070 (3.578) 14.753

La Società non ha debiti finanziari soggetti al rischio di valuta.

Per l'Indebitamento Finanziario Netto (ESMA) si rinvia al prospetto esposto in Nota 36.

14 - FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

I Fondi per benefici ai dipendenti accolgono il valore attuale della passività verso i dipendenti per la quota di Trattamento di fine rapporto maturata anteriormente al 1° gennaio 2007 nonché quello relativo al Piano LTI riconosciuto a partire dall'esercizio 2023 all'Amministratore Delegato.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale Trattamento
di Fine
Rapporto
Piano LTI Totale
Valori a inizio esercizio 2.069 - 2.069 2.734 - 2.734
Costo riconosciuto a conto
economico
- 775 775 - - -
Costo per interessi riconosciuto a
conto economico
73 - 73 8 - 8
(Utili) perdite attuariali riconosciute
nelle altre componenti di conto
economico complessivo
(29) - (29) (241) - (241)
Pagamenti effettuati (149) - (149) (432) - (432)
Valori a fine esercizio 1.964 775 2.739 2.069 - 2.069

La movimentazione dell'esercizio risulta la seguente:

Tra le principali variazioni dell'esercizio nei fondi per benefici a dipendenti si segnalano gli utili attuariali rilevati nel conto economico complessivo (Euro 29 migliaia, al lordo del relativo effetto fiscale) e le contribuzioni pagate (Euro 149 migliaia).

L'ammontare complessivamente rilevato a conto economico per benefici ai dipendenti nel corso del 2023 è costituito dagli oneri finanziari pari a euro 73 migliaia e dal costo connesso al Piano LTI per l'attività lavorativa prestata nell'esercizio dal beneficiario per euro 775 migliaia.

Nella tabella seguente sono state riportate le ipotesi sulla base del calcolo attuariale delle passività confrontate con quelle del precedente esercizio:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Tasso d'inflazione annuo 1,80% 2,75%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (TFR) 3,05% 3,65%
Tasso di attualizzazione delle prestazioni (Piano LTI) 3,26% -

Il tasso di attualizzazione utilizzato si riferisce a rendimenti di mercato relativi a titoli denominati in euro con rating pari a AA.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività applicando al tasso base un decremento e un incremento del 50% per il TFR e per il 25% per il Piano LTI al termine della quale non sono emersi significativi scostamenti dal valore attuale.

15 - ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Le Altre passività correnti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 risultavano dettagliate come segue:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Salari e stipendi, verso il personale 3.409 2.812
Verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 933 819
Debiti verso altri 847 1.077
Altre passività 132 -
Totale 5.321 4.708

16 - DEBITI VERSO FORNITORI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso fornitori terzi 12.665 10.008
Debiti verso fornitori parti correlate 223 42
Totale Debiti verso fornitori 12.888 10.050

Il saldo al 31 dicembre 2023 si riferisce a debiti che saranno pagati entro 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

17 - FONDI PER RISCHI E ONERI E PASSIVITÀ POTENZIALI

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri si sono movimentati come segue nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) Fondo
garanzia
Fondo
ristrutturazione
Fondo perdite
a finire
Fondo
passività
controllata in
liquidazione
Totale
1° gennaio 2023 53 110 205 132 501
Accantonamento rischi 218 - 575 - 793
Utilizzi - (62) (85) - (147)
Rilasci (53) (48) (118) - (219)
Altri movimenti - - - - -
31 dicembre 2023 217 - 577 132 926

Il Fondo garanzia presente al 31 dicembre 2022 è stato completamento rilasciato in quanto è scaduto il periodo per cui la Capogruppo ha assunto per contratto e per legge impegno di copertura degli oneri connessi alla garanzia su alcuni componenti dei veicoli prodotti e venduti al cliente finale. Nel corso dell'esercizio è stato contestualmente accantonato da parte della Capogruppo un fondo pari ad euro 218 migliaia che copre la miglior stima assunta a copertura degli oneri connessi alla garanzia sulle componenti realizzate ed assemblate sui veicoli del cliente, per un certo periodo decorrente dalla vendita al cliente finale avvenuta nel corso del 2023. La stima è determinata con riferimento all'esperienza della società, agli specifici contenuti contrattuali e tecnici del prodotto, ai dati sulla difettosità provenienti dai sistemi di rilevazione statistica del cliente.

Il Fondo ristrutturazione, accantonato nell'esercizio 2020, rappresenta la miglior stima delle passività derivanti dalle operazioni di ristrutturazione poste in essere nell'ultimo biennio. Al 31 dicembre 2023, il fondo risulta azzerato, in quanto non risultano più evidenze a giustificazione del mantenimento, tramite un rilascio di euro 48 migliaia e un utilizzo di euro 62 migliaia.

Il Fondo perdite a finire accoglie gli effetti derivanti dalla valutazione delle perdite a finire su commesse pluriennali di competenza della Società.

Il Fondo passività per controllata in liquidazione rappresenta la miglior stima della passività derivante dalla messa in liquidazione della Pininfarina Engineering S.r.l. Tale fondo era stato costituito al fine di coprire a pieno gli impegni ragionevolmente prevedibili sulla base degli accordi sindacali collettivi, delle previsioni di legge, degli accordi individuali sottoscritti e, considerata la naturale evoluzione di queste procedure, l'eventuale mancata adesione al piano previsto dagli accordi collettivi da parte dei lavoratori che manifestassero la propria contrarietà all'accordo, oltre che le altre spese operative prevedibili nell'esercizio successivo. Nel corso dell'esercizio il fondo è rimasto invariato.

Passività potenziali e contenziosi

Si segnala un contenzioso in essere con la società francese GreenGT (GGT) presso il Tribunale Commerciale di Parigi avente ad oggetto un risarcimento dei danni per mancato adempimento del contratto da parte di Pininfarina S.p.A. con conseguente perdita di opportunità commerciali e danni di immagine. Il Tribunale ha emesso la sentenza di primo grado in data 9 novembre 2021 rigettando la pretesa del mancato adempimento del contratto e l'asserito danno di immagine ritenendo tuttavia Pininfarina S.p.A. responsabile della perdita di investimento e profitto ai danni di GGT per un ammontare di circa 2,5 milioni di euro. La società, certa di far valere le proprie ragioni nei successivi gradi di giudizio, ha prontamente presentato istanza di appello al Tribunale e, sentito anche il parere dei propri consulenti legali, non ritiene necessario lo stanziamento di un apposito fondo. L'udienza finale è stata fissata al 7 novembre 2024.

Si informa inoltre che in data 1° agosto 2022 l'Ispettorato del Lavoro ha notificato alla controllata Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione un verbale unico di accertamento relativo a presunte violazioni in materia di adempimenti contributivi per euro 807.200 (comprensivi di sanzioni). La Società, supportata dal parere preliminare dei consulenti legali, ritiene che il rischio non sia probabile ed ha presentato le proprie osservazioni nelle sedi opportune entro i termini previsti. In data 31 maggio 2023 è stato notificato anche l'avviso di pagamento. Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione ha presentato, in data 10 luglio 2023, ricorso in opposizione senza pagamento all'avviso di addebito notificato. In data 11 luglio 2023, il Giudice ha accolto l'istanza presentata da Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione volta alla sospensione dell'avviso di addebito e ne ha, pertanto, sospeso l'esecutorietà. La prossima udienza di discussione della causa è prevista per il 25 marzo 2024. In conformità con i principi contabili di riferimento, gli Amministratori non hanno ritenuto necessario lo stanziamento di tale passività.

Nell'ambito di un contenzioso relativo all'utilizzo del marchio Pininfarina e relativo alla Pininfarina Extra S.r.l., incorporata nella Pininfarina S.p.A. il 1° gennaio 2019, il Tribunale di Fermo in data 14 agosto 2022 ha condannato la Pininfarina S.p.A. al pagamento della somma di euro 104.257,68 interamente versata entro la scadenza di inizio ottobre 2022. La Società ha proposto Appello con atto depositato il 30 settembre 2022 e, certa del suo corretto operato, non ha proceduto con lo stanziamento di alcuna passività. La prima udienza è stata il 16 maggio 2023 ed il giudice ha stabilito il termine del 24 luglio 2023 per la presentazione delle comparse conclusionali e il termine del 13 settembre 2023 per presentare eventuali repliche. In data 19 settembre 2023, la Corte di Appello di Ancona ha accolto l'appello presentato da Pininfarina S.p.A. condannando la parte appellata al pagamento delle spese di lite del doppio grado e al rimborso di quanto corrisposto in ottemperanza al giudizio di primo grado.

Non sussistono altre passività potenziali o contenziosi da segnalare.

18 - TASSAZIONE CORRENTE E DIFFERITA

Il dettaglio delle Attività per imposte anticipate e delle Passività per imposte differite stanziate in bilancio, in conformità a quanto disposto dallo IAS 12, è il seguente:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte anticipate 544 -
(Imposte differite) (791) -
Totale (247) -

Le Passività per imposte differite al 31 dicembre 2023 fanno riferimento all'effetto fiscale connesso all'applicazione del modello della rideterminazione del valore per la Collezione storica (per i cui dettagli si rimanda alla Nota 4), rilevate con contropartita nelle altre

componenti del conto econcomico complessivo. Stante l'emersione di tali differenze temporanee imponibili, la Società ha ritenuto ricorressero i presupposti per procedere con la rilevazione di Attività per imposte anticipate su perdite fiscali illimitatamente riportabili a nuovo per 544 migliaia di euro. A tal proposito, si segnala la presenza di ulteriori perdite fiscali pregresse illimitatamente riportabili che ammontano ad oltre 100 milioni di euro sulle quali non risultano stanziate Attività per imposte anticipate.

Le imposte stanziate a conto economico negli ultimi due periodi a confronto risultano le seguenti:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte sul reddito (132) -
Riduzione/(Incremento) accant. esercizio precedente - -
Imposte correnti (132) -
Variazione delle imposte anticipate 544 -
Imposte anticipate 544 -
Imposte sul reddito 412 -

19 - RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi della Società derivano principalmente dalla fornitura di servizi di stile e di ingegneria, nonché dalla vendita di ricambi e prototipi.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Vendite Italia 280 736
Vendite UE 1.004 1.701
Vendite extra UE 1.657 1.224
Vendite 2.941 3.661
Prestazioni di servizi Italia 3.598 6.089
Prestazioni di servizi UE 21.274 8.258
Prestazioni di servizi extra UE 32.621 27.045
Prestazione di servizi 57.493 41.392
Royalties Italia 1.645 1.276
Royalties UE 212 134
Royalties extra UE 2.129 1.278
Royalties 3.986 2.688
Variazione delle attività derivanti da contratto (533) 754
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 63.887 48.495

Disaggregazione dei ricavi provenienti da contratti con clienti

Nella tabella seguente i ricavi provenienti da contratti con i clienti sono disaggregati per principali linee di prodotti/servizi e per tempistica per la rilevazione dei ricavi.

Principali linee di prodotto/servizi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Servizi di stile 59.901 45.807
Royalties 3.986 2.688
Totale 63.887 48.495
Tempistica per la rilevazione dei ricavi
(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Prodotti trasferiti in un determinato momento - -
Prodotti e servizi trasferiti nel corso del tempo 63.887 48.495
Totale 63.887 48.495

Saldi di bilancio relativi ai contratti

La tabella seguente fornisce informazioni sulle attività e sulle passività derivanti da contratto.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Attività derivanti dai contratti con i clienti 1.146 1.679
Passività derivanti da contratti con i clienti (16.397) (5.547)
Attività / (Passività) nette derivanti da contratti con i clienti (15.251) (3.868)

Le attività derivanti da contratto sono rappresentate principalmente dal diritto della Società di ricevere il corrispettivo per il lavoro completato ma non ancora fatturato alla data di chiusura dell'esercizio per prodotti/servizi su ordinazione. Tali attività sono riclassificate tra i crediti quando il diritto diviene incondizionato. Ciò avviene solitamente quando la Società emette la fattura al cliente.

Le passività derivanti da contratto rappresentano l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali la Società ha ricevuto (o per i quali è dovuto) un corrispettivo dal cliente.

La variazione rispetto all'esercizio di confronto è principalmente da ricondursi all'iscrizione di risconti passivi relativi a progetti di sviluppo e produzione di serie limitate e di servizi di stile.

L'importo aggregato del prezzo delle operazioni assegnato alle obbligazioni di fare non ancora adempiute alla fine dell'esercizio è pari a 33,8 milioni di euro.

Come consentito dall'IFRS 15, non si forniscono informazioni sulle performance obligation residue al 31 dicembre 2023 aventi una durata originale attesa pari o uguale a un anno.

L'importo di 5,6 milioni di euro rilevato nelle passività derivanti da contratto ad inizio esercizio è stato contabilizzato tra i ricavi nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 per una quota pari a 3,2 milioni di euro.

20 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Contributi per ricerca e formazione 10 4
Indennizzi assicurativi 24 7
Plusvalenze su dismissione di immobilizzazioni 2.459 20
Altri diversi 359 261
Totale 2.852 292

Il conto relativo alle plusvalenze è composto principalmente da quelle generatesi in seguito alla vendita di un prototipo per euro 2.220 migliaia e dello stabilimento di San Giorgio Canavese per euro 223 migliaia.

21 - ACQUISTI, PRESTAZIONI DI SERVIZI E ALTRI COSTI VARIABILI DI PRODUZIONE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Costi per materie prime e di consumo (15.533) (8.189)
Altri costi variabili di produzione (2.204) (1.477)
Servizi di engineering variabili esterni (12.915) (9.143)
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti 10 (14)
Totale (30.642) (18.823)

Il valore dei Servizi di engineering variabili esterni si riferisce principalmente ai servizi di progettazione e prestazioni tecniche.

22 - ALTRI COSTI OPERATIVI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Servizi e consulenze (3.044) (2.538)
Spese viaggio (744) (500)
Compensi amministratori e sindaci (640) (693)
Imposte indirette e tasse (634) (693)
Altri per il personale (536) (423)
Servizi generali e altre spese (436) (470)
Assicurazioni (323) (323)
Pulizie e smaltimento rifiuti (263) (278)
Altre spese (234) (197)
Spese di pubblicità e comunicazione (150) (258)
Spese postelegrafoniche (116) (36)
Contributi associativi (89) (102)
Noleggi (45) (119)
Plusvalenze / (minusvalenze) su cambi (13) 1
Minusvalenze su dismissione d'immobilizzazioni /
partecipazioni
- (8)
Totale (7.267) (6.637)

La voce servizi e consulenze include prevalentemente gli oneri per consulenze informatiche, amministrative e commerciali.

La voce servizi generali e altre spese include i costi per i servizi generali, i costi per garanzie e per le spese per conciliazioni giudiziali.

Si precisa che la voce noleggi accoglie prevalentemente il costo dei leasing operativi esclusi dallo scope IFRS 16 o per mancanza di diritto d'uso o per effetto dell'applicazione dell'espediente pratico sui contratti di breve termine o su beni avente modico valore unitario.

23 - COSTO DEL PERSONALE

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Salari e stipendi (16.691) (15.069)
Oneri sociali (5.372) (4.936)
Trattamento di fine rapporto (1.035) (1.015)
Altri benefici ai dipendenti (775) -
Utilizzo fondo ristrutturazione 62 276
Costo del personale (23.811) (20.744)

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto accoglie il costo maturato sia per la parte di piano a contribuzione definita, sia per la parte di interessi maturati sulla parte di piano a benefici definiti (si veda Nota 14) in considerazione della scelta di rappresentazione adottata dalla Società.

Il saldo della voce Altri benefici ai dipendenti accoglie il costo maturato nell'esercizio per quanto riguarda il Piano LTI (si veda Nota 14).

Segue il dettaglio della forza lavoro puntuale al 31 dicembre 2023 e il numero medio dei dipendenti ex art. 2427 del Codice Civile, calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Puntuale Medio Puntuale Medio
Dirigenti 19 19 19 20
Impiegati 222 205 195 190
Operai 25 24 21 21
Totale 266 248 235 231

24 - AMMORTAMENTI

La voce Ammortamenti è così composta:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Ammortamento immobili, impianti e macchinari (2.195) (2.321)
Ammortamento attività immateriali (257) (280)
Ammortamento attività per diritto d'uso (179) (83)
Ammortamenti (2.631) (2.684)

25 - RIDUZIONI (ACCANTONAMENTI) DI FONDI PER RISCHI E ONERI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(Accantonamento) / rilascio fondo perdite a finire (575) (444)
(Accantonamento) / rilascio fondo garanzia (165) -
(Accantonamento) / rilascio fondo ristrutturazione 48 -
Utilizzi e revisioni di stima 204 505
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per rischi e oneri (488) 61

26 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Accantonamento a fondo svalutazione crediti
commerciali/altri crediti
(488) -
Svalutazione crediti per ritenute estere (407) (243)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e
altri crediti
(895) (243)

L'accantonamento a fondo svalutazione crediti fa riferimento principalmente allo stanziamento prudenziale relativo ad un cliente della Società.

I crediti per ritenute d'acconto estere, recuperabili nella circostanza di futuri utili imponibili per attività svolte nel paese di riferimento in cui tali ritenute sono state versate, sono stati svalutati per euro 407 migliaia vista la dubbia possibilità di poterli utilizzare entro gli anni di prescrizione.

27 - RIPRESE DI VALORE (SVALUTAZIONI) NETTE DI ATTIVITÀ MATERIALI, IMMATERIALI E DIRITTO D'USO

La svalutazione di attività materiali fatta registrare nel corso del 2023 fa riferimento principalmente al processo di rideterminazione del valore della Collezione Storica.

Confrontando il fair value (così come descritto nel paragrafo 2.2) con il valore contabile netto dei singoli cespiti, si determina l'incremento o il decremento da rilevare in bilancio. Così come richiesto dalllo IAS 16, per i beni sui quali è emerso un decremento di valore, la Società ha provveduto a rilevare la perdita direttamente nel conto economico. Complessivamente, le riduzioni di valore ammontano ad Euro 85 migliaia.

Oltre a quanto appena descritto si segnalano ulteriori svalutazioni di attività materiali per Euro 17 migliaia.

28 - PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari registrati nel 2023 pari ad euro 140 migliaia (euro 16 migliaia nell'esercizio precedente) sono relativi principalmente ad interessi attivi su operazioni di investimento di liquidità di durata inferiore a tre mesi e ad interessi maturati sui finanziamenti alle controllate tedesche e cinesi.

29 - ONERI FINANZIARI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Interessi passivi su finanziamenti (1.121) (1.274)
Interessi passivi e commissioni bancarie (66) (62)
Interessi passivi su passività per diritto d'uso (34) (31)
Oneri finanziari (1.221) (1.367)

Gli Interessi passivi sui finanziamenti includono per euro 1.070 migliaia l'effettodegli oneri figurativi derivante dalla valutazione della passività al costo ammortizzato e per euro 51 migliaia gli interessi passivi effettivamente pagati.

Gli Interessi passivi e commissioni bancarie si riferiscono a interessi sulle linee di credito e a spese bancarie.

Gli Interessi passivi su passività per diritto d'uso sono relativi alla valutazione al costo ammortizzato della passività derivante dai contratti di locazione come previsto dal principio IFRS 16.

30 - FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non si registrano fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

31 - STRUMENTI FINANZIARI E GERARCHIA DEL FAIR VALUE

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7, si riportano in tabella le tipologie di strumenti finanziari presenti nel bilancio separato, con l'indicazione dei criteri di valutazione adottati:

31 dicembre 2023
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni in altre imprese (7) - - 422 422
Attività finanziarie non correnti (8) 2.810 - - 2.810
Crediti commerciali e altri crediti (10) 27.782 - - 27.782
Disponibilità liquide (11) 21.867 - - 21.867
Totale attività finanziarie 52.459 - 422 52.881
Passività non correnti per diritto
d'uso
(5) 520 - - 520
Altre passività finanziarie non
correnti
(13) 11.175 - - 11.175
Passività correnti per diritto d'uso (5) 170 - - 170
Altre passività finanziarie correnti (13) 3.578 - - 3.578
Altre passività correnti (15) 5.322 - - 5.322
Debiti verso fornitori (16) 12.888 - - 12.888
Totale passività finanziarie 33.653 - - 33.653

31 dicembre 2022
(in migliaia di euro) Note Attività al
costo
ammortizzato
Attività al fair
value
Attività al fair
value con
variazioni in
OCI
Totale
Partecipazioni (7) - - 400 400
Attività finanziarie non correnti (8) 2.280 - - 2.280
Crediti commerciali e altri crediti (10) 15.985 - - 15.985
Disponibilità liquide (11) 18.212 - - 18.212
Totale attività finanziarie 36.477 - 400 36.877
Passività non correnti per diritto
d'uso
(5) 510 - - 510
Altre passività finanziarie non
correnti
(13) 13.683 - - 13.683
Passività correnti per diritto d'uso (5) 177 - - 177
Altre passività finanziarie correnti (13) 3.651 - - 3.651
Altre passività correnti (15) 4.708 - - 4.708
Debiti verso fornitori (16) 10.050 - - 10.050
Totale passività finanziarie 32.779 - - 32.779

L'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, richiede che la classificazione degli strumenti finanziari all'interno della gerarchia del fair value, così come definita nel principio IFRS 13, avvenga in base alla qualità delle fonti usate nella loro valutazione:

  • Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati in mercati attivi per identiche attività e passività.
  • Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, che sono però osservabili direttamente o indirettamente. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.
  • Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili. Non sono al momento presenti in bilancio strumenti finanziari così valutati.

In relazione a quanto sopra, la classificazione delle attività e delle passività valutate al fair value nello schema della situazione patrimoniale-finanziaria secondo la gerarchia del fair value ha riguardato le Partecipazioni in altre imprese, principalmente rappresentate dall'investimento nella società maltese Midi Plc (pari a euro 421 migliaia) quotata presso la borsa di Malta. Tale investimento è stato classificato a Livello 1, tenuto conto del prezzo di borsa a fine esercizio ritenuto rappresentativo del fair value in ragione delle transazioni occorse in prossimità di tale data. La variazione del fair value di tale investimento è rilevata nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Per gli strumenti finanziari rappresentati da Attività finanziarie non correnti, Disponibilità liquide, Crediti commerciali e altri crediti, Passività per diritto d'uso, Debiti verso fornitori e Altre passività correnti si ritiene che il valore contabile di tali voci rappresenti un'approssimazione ragionevole del fair value.

Il fair value delle Altre passività finanziarie, pari ad euro 14.999 migliaia (euro 17.387 migliaia al 31 dicembre 2022), è stato determinato con il supporto di un valutatore indipendente attraverso un modello di valutazione (Livello 3) che ha previsto:

• l'individuazione dei flussi finanziari generati dai debiti residui sia in termini di quote interessi che di quote capitale; tali flussi sono calcolati sulla base dei tassi di interesse e del relativo piano di ammortamento;

• l'attualizzazione di tali flussi finanziari applicando un tasso del 6,18%, ritenuto rappresentativo del tasso di mercato che le società del gruppo avrebbero ottenuto

qualora avessero sottoscritto passività con caratteristiche similari (ammontare, scadenze) alla data di riferimento del bilancio, inclusivo di uno spread che rappresenti obiettivamente l'affidabilità creditizia della Società.

32 - POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito.

  • Rischio di Mercato: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato incorpora le seguenti altre tipologie di rischio:
    • o Rischio di Valuta: il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio.
    • o Rischio di Tasso d'interesse: rappresenta il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato.
    • o Rischio di Prezzo: è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni che determinano il rischio di tasso d'interesse o il rischio di valuta), sia nel caso in cui le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo emittente, sia nel caso in cui esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato.
  • Rischio di Credito: è il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione.
  • Rischio di Liquidità: rappresenta il rischio che un'entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

Rischio di valuta

La Società ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in Euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Pur operando in un ambiente internazionale, esso è limitatamente esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio delle seguenti valute contro l'Euro: il Dollaro statunitense (USD) e lo Yuan Cinese (CNY).

Rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso di interesse è connesso alla variabilità dei tassi di mercato rispetto ai quali sono parametrati gli interessi passivi che vengono liquidati sui finanziamenti in essere.

L'Accordo di Ristrutturazione sottoscritto dalla Pininfarina S.p.A. con gli Istituti Finanziatori, efficace dal 30 maggio 2016 al 31 dicembre 2025, ha definito un tasso contrattuale pari a 0,25% per anno, base 360 gg.

Qualora l'Euribor 6M nel relativo periodo di interessi sia superiore al 4%, il tasso contrattuale sarà maggiorato della differenza tra l'Euribor 6M e il 4%.

La Società al momento non ritiene necessario coprire la quota del debito soggetta a rischio di tasso di interesse, stante l'attuale situazione dei parametri Euribor.

Segue la scomposizione dell'indebitamento tra tasso fisso e tasso variabile:

(in migliaia di euro) 31 dicembre
2023
% 31 dicembre
2022
%
- A tasso fisso 14.753 100% 17.261 100%
- A tasso variabile - - - -
Indebitamento finanziamento lordo 14.753 100% 17.261 100%

Rischio di prezzo

La Società, fornendo prevalentemente servizi di Stile e Ingegneria, data la tipologia prevalente di acquisti, non è esposta al rischio di prezzo sulle commodities in maniera significativa.

Rischio di credito

La Società risulta esposta al rischio di credito, definito come la probabilità che si verifichi una riduzione di valore di una posizione creditizia verso controparti commerciali e finanziarie. Con riferimento alle operazioni commerciali, i programmi più significativi della Società hanno come controparte un numero contenuto di clienti, la maggior parte dei quali qualificabili come di primario standing creditizio. A livello di gruppo, risulta una particolare concentrazione di rischio di credito nell'area asiatica (Iran, India e Cina).

I rischi legati alla controparte, per i contratti con Paesi con i quali non esistono usuali rapporti commerciali, vengono analizzati e valutati in sede di offerta al fine di evidenziare e mitigare eventuali rischi di solvibilità.

La Società opera in mercati che sono o sono stati recentemente interessati da tensioni di carattere geopolitico o finanziario. In particolare, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2023, si segnalano i seguenti rapporti verso i Paesi considerati a rischio geopolitico:

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023
Attività 3.040
Passività derivanti da contratto (1.827)
Totale 1.213

Per maggiori informazioni relative alla suddivisione dei crediti per area geografica si rinvia alla Nota 10.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità riguarda la capacità della Società di adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie.

L'approccio della Società nella gestione della liquidità prevede che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alle scadenze prefissate, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri di finanziamento al di sopra delle condizioni di mercato. Generalmente la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide sufficienti a coprire i costi operativi previsti nel breve termine, compresi quelli relativi ai debiti finanziari. Restano esclusi da quanto sopra gli effetti potenziali derivanti da circostanze estreme non ragionevolmente prefigurabili, quali le calamità naturali.

L'obiettivo della strategia finanziaria della Società è mantenere un profilo di scadenze delle passività ben bilanciato al fine di ridurre il rischio di dover rifinanziare il proprio indebitamento. La Società storicamente ha sempre fatto fronte con regolarità alle proprie obbligazioni ed è stata capace di rifinanziare il proprio debito prima della scadenza.

L'Accordo di Riscadenziamento con gli Istituti Finanziari del 14 dicembre 2015 entrato in vigore il 30 maggio 2016 ha comportato in sintesi:

  • il pagamento a saldo e stralcio del 56,74% del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione oltre agli interessi maturati sino alla data di entrata in vigore;
  • il riscadenziamento dal 2016 al 2025 del valore nominale dell'esposizione relativa agli Istituti Finanziatori aderenti a tale opzione per complessivi 41,5 milioni di euro;
  • l'applicazione di un tasso d'interesse fisso pari allo 0,25% per anno, base 360 gg, maggiorato della differenza tra quest'ultimo e l'Euribor 6M nel caso in cui l'Euribor 6M sia superiore al 4%.

Ne consegue che il rischio di liquidità è direttamente correlato nel medio/lungo periodo alla realizzazione degli obiettivi dei piani strategici elaborati dagli Amministratori.

La tabella seguente evidenzia il valore contabile e il valore lordo senza effetto di attualizzazione dei flussi finanziari contrattuali alla data di chiusura dell'esercizio dei debiti finanziari della Società.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
31.12.2023
Flussi finanziari
contrattuali
entro
1 anno
tra 1 e 5
anni
oltre 5
anno
Accordo di riscadenziamento 14.753 16.425 3.578 12.847 -
Totale 14.753 16.425 3.578 12.847 -

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società detiene disponibilità liquide pari a euro 21.867 migliaia.

Rischio di default e covenant sul debito

Il rischio in esame attiene alla possibilità che il nuovo Accordo di riscadenziamento tra la Pininfarina S.p.A. e gli Istituti Finanziatori efficace dal 30 maggio 2016, contenga delle disposizioni che legittimino le controparti a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate, generando conseguentemente un rischio di liquidità.

Nell'Accordo di riscadenziamento sottoscritto è previsto che, a partire dalla data di verifica che cade il 31 marzo di ogni anno, il parametro finanziario dovrà essere almeno pari al Patrimonio Netto Minimo Consolidato equivalente a 30 milioni di euro. Tale verifica dovrà essere effettuata sino al termine del finanziamento previsto nel 2025.

Il gruppo Mahindra ha emesso fidejussione a prima richiesta a favore degli Istituti Finanziatori nel caso in cui la Pininfarina S.p.A. non fosse in grado di adempiere alle proprie obbligazioni.

Alla data del 31 marzo 2023 il parametro finanziario sopra citato risultava rispettato, il dato al 31 dicembre risulta rispettato ancorché ininfluente ai fini contrattuali. Si ricorda comunque che un eventuale sforamento della soglia minima di patrimonio netto consolidato – riscontrato al 31 marzo 2024 – non comporterebbe una risoluzione automatica dell'Accordo in quanto sono previsti specifici rimedi oltre al diritto degli istituti di credito a rinunciare ad ogni azione.

Rischio di business/mercato

L'andamento dei settori/mercati in cui la Società e il gruppo operano è stato recentemente influenzato negativamente dalla presenza contemporanea di due problemi che si sovrappongono:

  • il perdurare del ciclo economico negativo della filiera "automotive" a livello mondiale, ulteriormente acuito dal conflitto in Ucraina;
  • la pandemia indotta dal Covid-19.

In questo contesto la Società deve misurarsi con le sfide lanciate dal cambiamento tecnologico che sta attraversando il mondo della mobilità e non solo, proponendo servizi tradizionali abbinati ad esperienze digitali.

Complessivamente la Società ed il Gruppo stanno riorientando le risorse disponibili verso attività con una impronta strategica focalizzata sulle linee di servizio che si ritiene abbiano maggiori potenzialità in termini di rafforzamento dei rapporti commerciali e della marginalità nel medio periodo.

Rischio di climate change

La Società ha avviato una valutazione dei rischi connessi al climate change, i cui impatti in considerazione del modello di business adottato non si prevedono essere rilevanti.

33 - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta nella tabella che segue una sintesi delle operazioni effettuate con le parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo. Tali operazioni sono regolate in base alle condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Le stesse non sono qualificabili come operazioni atipiche e/o inusuali ai sensi della suddetta comunicazione.

Commerciali Finanziari Operativi Finanziari
(in migliaia di euro) Crediti Debiti Crediti Debiti Ricavi Costi Proventi Oneri
Signature Srl 91 21 550 - 203 67 - -
Pininfarina Engineering
S.r.l. in liquidazione
- - - - - 30 - -
Pininfarina Deutschland
GmbH
2.577 76 1.725 - 5.174 222 59 -
Pininfarina Shanghai Co.
Ltd
1.579 123 535 - 778 251 6 -
Pininfarina of America
Corp.
117 11 - - 1.138 54 548 -
Tech Mahindra Ltd 1 - - - 10 - - -
Mahindra&Mahindra
Limited
60 - - - 341 - - -
Mahindra Holidays &
Resort India Limited
- 55 - - 134 - - -
Automobili Pininfarina
GmbH
370 61 - - 3.078 - - -
Totale 4.795 347 2.810 - 10.856 624 613 -

Le operazioni infragruppo si riferiscono a:

  • Signature S.r.l.: contratto di finanziamento e royalties;
  • Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione: acquisto di materiale di consumo;
  • Pininfarina Deutschland GmbH: contratto di finanziamento e contratti di prestazione di stile;
  • Pininfarina Shanghai Co. Ltd: contratto di distacco e riaddebito costi, prestazioni di stile;
  • Pininfarina of America Corp.: contratto di distacco, cost sharing agreement, prestazioni di servizi di stile, riaddebito costi e dividendi;

  • Tech Mahindra Ltd: prestazioni di servizi e vendita di prodotti dello Store;
  • Mahindra&Mahindra Ltd: contratto di brand licence e contratti di prestazioni di stile e ingegneria;
  • Mahindra Holidays&Resorts India Ltd: contratto di servizi di architettura;
  • Automobili Pininfarina GmbH: prestazioni di servizi, contratto di prestazioni di stile ed ingegneria, contratto di distacco e contratti di affitto.

In aggiunta ai valori riportati in tabella si segnala l'attività di consulenza svolta nei confronti della Pininfarina S.p.A. da parte di Greta Pininfarina per offrire supporto e fornire servizi di marketing, consulenza, assistenza nella promozione al cliente in Europa e Emirati Arabi Uniti, per un importo maturato pari a 3.990 euro.

34 - COMPENSI AMMINISTRATORI E SINDACI

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Amministratori 560 613
Sindaci 80 80
Totale 640 693

Al 31 dicembre 2023, il valore complessivo dei compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società è pari a circa 1,2 milioni di euro.

Nei Debiti verso fornitori sono inclusi debiti per gli emolumenti di competenza dell'esercizio per euro 50,5 migliaia.

35 - COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE EX ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

In allegato il prospetto sui corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla Deloitte & Touche S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete in ossequio all'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob.

(in migliaia di euro) Erogatore del servizio Corrispettivo 2023
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. (1) 145
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. (2) 59
Totale 204
  • (1) comprende per euro 20 migliaia i corrispettivi per l'esame limitato della Dichiarazione Non Finanziaria e euro 38 migliaia per i servizi di revisione contabile del reporting package consolidato al 31 marzo 2023 ai fini del Bilancio Consolidato del gruppo Tech Mahindra.
  • (2) comprende i servizi relativi ad attività di supporto metodologico nella gap analysis inerente alla Dichiarazione Non Finanziaria.

36 - ALTRE INFORMAZIONI

Posizione finanziaria netta

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
Disponibilità liquide 21.867 18.212 3.655
Debiti per scoperti bancari - - -
Altre passività finanziarie correnti (3.578) (3.651) 73
Passività correnti per diritto d'uso (170) (177) 7
Disponibilità monetarie nette /
(Indebitamento Netto a breve termine) 18.119 14.384 3.735
Attività finanziarie non correnti verso parti correlate 2.810 2.280 530
Passività non correnti per diritto d'uso (519) (510) (9)
Altre passività finanziarie non correnti (11.175) (13.683) 2.508
Indebitamento Netto a medio-lungo termine (8.884) (11.913) 3.029
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 9.235 2.471 6.764

Indebitamento Finanziario Netto

(Orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021)

31.12.2023 31.12.2022 Variazione
(A) Disponibilità liquide (21.867) (18.212) (3.655)
(B) Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
(C) Altre attività finanziarie correnti - - -
(D) Totale liquidità (A+B+C) (21.867) (18.212) (3.655)
(E) Debiti finanziari correnti - - -
(F) Parte corrente dell'indebitamento non corrente 3.748 3.828 (80)
(G) Indebitamento finanziario corrente (E+F) 3.748 3.828 (80)
(H) Indebitamento finanziario corrente netto (G+D) (18.119) (14.384) (3.735)
(I) Debiti finanziari non correnti 11.694 14.193 (2.499)
(J) Strumenti di debito - - -
(K) Debiti commerciali e altri debiti correnti - - -
(L) Indebitamento finanziario netto non corrente (I+J+K) 11.694 14.193 (2.499)
(M) Indebitamento finanziario netto (H+L) (6.425) (191) (6.234)

Il prospetto dell'"Indebitamento finanziario netto" è sopra presentato nel formato suggerito dagli Orientamenti 32-82-1138 in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 pubblicati dall'ESMA ed entrati in vigore il 5 maggio 2021. Tale prospetto, avendo come oggetto l'"Indebitamento finanziario netto", evidenzia le attività con segno negativo e le passività con segno positivo. Nel prospetto sulla "Posizione finanziaria netta", sopra esposto, le attività sono invece presentate con segno positivo e le passività con segno negativo.

La differenza tra il valore della "Posizione finanziaria netta" e dell'"Indebitamento finanziario netto" è imputabile al fatto che l'"Indebitamento Finanziario Netto" non include i finanziamenti attivi e i crediti finanziari a medio-lungo termine. Tali differenze ammontano complessivamente a euro 2.810 migliaia al 31 dicembre 2023 (euro 2.280 migliaia al 31 dicembre 2022)

Si rammenta che l'Indebitamento netto al 31 dicembre 2023 include l'effetto della applicazione del principio IFRS 16 per un importo complessivo di circa euro 689 migliaia contro un valore al 31 dicembre 2022 pari a euro 687 migliaia.

Operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, gli effetti derivanti da operazioni il cui accadimento risulta non essere ricorrente, ovvero di quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività aziendale sono evidenzati nelle seguenti tabelle:

(in migliaia di Euro) 31.12.2023 Vendita
stabilimento
San Giorgio
Canavese
Vendita
Prototipo
Rideterminazione
valore
Collezione
Storica
31.12.2023
al netto
delle
operazioni
significative
non
ricorrenti
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 31.030 3.927 - (2.749) 32.208
Attività per diritto d'uso 637 - - - 637
Attività immateriali 606 - - - 606
Partecipazioni 12.762 - - - 12.762
Attività per imposte anticipate - - - - -
Attività finanziarie non correnti 2.810 - - - 2.810
Totale Attività non correnti 47.845 3.927 - (2.749) 49.023
Attività correnti
Rimanenze 419 - - - 419
Attività derivanti dai contratti con i clienti 1.146 - - - 1.146
Attività finanziarie correnti - - - - -
Crediti commerciali e altri crediti 27.782 - - - 27.782
Disponibilità liquide 21.867 (3.950) (2.200) - 15.717
Totale Attività correnti 51.214 (3.950) (2.200) - 45.064
Attività destinate alla vendita - - - - -
TOTALE ATTIVITÀ 99.059 (23) (2.200) (2.749) 94.087
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale sociale
Altre riserve
Utili / (perdite) portate a nuovo
56.466
46.886
(55.475)
-
-
-
-
-
-
-
(2.043)
-
56.466
44.843
(55.475)
Utile / (perdita) dell'esercizio (2.779) (223) (2.200) (460) (5.661)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 45.098 (223) (2.200) (2.503) 40.173
Passività non correnti -
Passività non correnti per diritto d'uso 520 - - - 520
Altre passività finanziarie non correnti 11.175 - - - 11.175
Passività per imposte differite 247 - - (247) 0
Fondi per benefici ai dipendenti 2.738 - - - 2.738
Totale Passività non correnti 14.680 - - (247) 14.433
Passività correnti -
Passività correnti per diritto d'uso 170 - - - 170
Altre passività finanziarie correnti 3.578 - - - 3.578
Altre passività correnti 5.322 200 - - 5.522
Debiti verso fornitori 12.888 - - - 12.888
Passività derivanti da contratto 16.397 - - - 16.397
Debiti per imposte correnti - - - - -
Fondi per rischi e oneri 926 - - - 926

136

39.481
Totale Passività correnti
39.281
200
-
-
TOTALE PASSIVITÀ
53.961
200
-
(247)
53.914
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
99.059
(23)
(2.200)
(2.749)
94.087
(in migliaia di Euro) 31.12.2023 Vendita
stabilimento
San Giorgio
Canavese
Vendita
Prototipo
Rideterminazione
valore
Collezione
Storica
31.12.2023
al netto
delle
operazioni
significative
non
ricorrenti
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 63.887 - - - 63.887
Altri ricavi e proventi 2.852 (223) (2.200) - 429
TOTALE RICAVI 66.739 (223) (2.200) - 64.316
Acquisti, prestazioni di servizi e altri costi
variabili di produzione
(30.642) - - - (30.642)
Altri costi operativi (7.267) - - - (7.267)
Costo del personale (23.811) - - - (23.811)
Ammortamenti (2.631) - - - (2.631)
Riduzioni (accantonamenti) di fondi per
rischi e oneri
(488) - - - (488)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
crediti commerciali e altri crediti
(895) - - - (895)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di
attività materiali, immateriali e diritto d'uso
(102) - - 84 (18)
TOTALE COSTI (65.836) - - 84 (65.752)
RISULTATO OPERATIVO 903 (223) (2.200) 84 (1.435)
Proventi finanziari 140 - - - 140
Oneri finanziari (1.221) - - - (1.221)
Proventi/(oneri) su partecipazioni (3.013) - - - (3.013)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (3.191) (223) (2.200) 84 (5.529)
Imposte 412 - - (544) (132)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (2.779) (223) (2.200) (460) (5.661)

Le operazioni identificate come significative e non ricorrenti sono le seguenti:

  • vendita dello stabilimento di San Giorgio Canavese;

  • vendita di un prototipo;

  • rideterminazione del valore della Collezione Storica così come già descritto nei capitoli precedenti del presente documento.

Operazioni atipiche e inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio Pininfarina S.p.A. non ha effettuato operazioni atipiche o inusuali, così come definito dalla Comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.

Informazioni relative al centro di competenza Architettura

I servizi di architettura compresi nel settore stile al 31 dicembre 2023 hanno consuntivato un fatturato pari a euro 5.142 migliaia, di cui euro 596 migliaia verso clienti nazionali e euro 4.546 migliaia verso clienti UE e EXTRA UE, costi interni ed esterni per euro 2.471 migliaia.

37 - PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO

L'esercizio 2023 presenta una perdita di bilancio ammontante a euro 2.779.206, la cui copertura Vi proponiamo di rinviare a futuri esercizi.

Torino, 22 marzo 2024

L'Amministratore Delegato Dott. Silvio Pietro Angori

Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

  • ◊ I sottoscritti Silvio Pietro Angori, in qualità di Amministratore Delegato e Roberta Miniotti, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Pininfarina S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato al 31 dicembre 2023.
  • ◊ Si attesta, inoltre, che Il bilancio separato:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione finanziaria annuale comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

22 marzo 2024

L'Amministratore Delegato

Dott. Silvio Pietro Angori

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dott.ssa Roberta Miniotti

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 (art. 153, D. Lgs. n. 58/98)

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell'art. 2429, comma 2, c.c., deve riferire all'assemblea sui risultati dell'esercizio sociale e sull'attività svolta nell'adempimento dei propri doveri e formulare osservazioni e proposte in ordine al bilancio e alla sua approvazione e alle materie di sua competenza. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza nei termini previsti dalla vigente normativa e tenuto conto dei principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività del Collegio

Sindacale e delle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice") a cui Pininfarina S.p.A. (in seguito anche "Pininfarina" o "Società") aderisce.

A tale fine il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, ha avuto un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni amministrative e di audit, con l'Organo incaricato della vigilanza sull'efficacia, l'osservanza e l'aggiornamento del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società ("OdV") nonché con Deloitte & Touche S.p.A., società incaricata, in qualità di Revisore Incaricato, della revisione legale dei conti e, in qualità di Revisore Designato, della verifica di conformità della Dichiarazione di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/2016 (la "Dichiarazione di carattere non finanziario", "Dnf") e del rilascio della relativa attestazione.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 16 marzo 2021 ed è costituito da:

  • dott. Massimo Miani (presidente);
  • prof. Claudio Battistella (sindaco effettivo)
  • prof.ssa Francesca Golfetto (sindaco effettivo)

Sono Sindaci supplenti la dott.ssa Luciana Dolci ed il dott. Fausto Piccinini.

Il Collegio scadrà con l'approvazione del bilancio 2023 da parte dell'Assemblea degli azionisti.

I principali incarichi ricoperti dai componenti del Collegio Sindacale sono indicati nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, e messa a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.pininfarina.it).

Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni regolamentari emanate da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.

***

Vi rappresentiamo che il bilancio della Società al 31 dicembre 2023 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea alla data del Consiglio di Amministrazione che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023 e contenuti nei regolamenti dell'Unione Europea pubblicati a tale data, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005.

Nel bilancio separato e nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 di Pininfarina sono riportate le previste dichiarazioni di conformità da parte dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Continuità aziendale

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 22.03.2024, ha approvato il progetto di bilancio al 31.12.2023 adottando il presupposto della continuità aziendale.

Il Collegio richiama l'attenzione su quanto descritto dagli Amministratori nel paragrafo "Valutazione della continuità aziendale" delle Note al bilancio consolidato e al bilancio separato nonché nel paragrafo "Valutazione della continuità aziendale" della Relazione sulla gestione in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. Negli stessi paragrafi gli Amministratori illustrano le ragioni in base alle quali hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023. Il Collegio sindacale ha monitorato costantemente, nell'ambito delle verifiche periodiche, l'evoluzione della situazione economico-finanziaria e patrimoniale.

Operazioni significative non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, gli amministratori hanno illustrato gli effetti derivanti da operazioni il cui accadimento risulta non essere ricorrente, ovvero di quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività aziendale.

Le operazioni identificate come significative e non ricorrenti sono le seguenti:

  • vendita dello stabilimento di San Giorgio Canavese;
  • vendita di un prototipo;
  • rideterminazione del valore della Collezione Storica.

Procedura di Impairment Test

In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 28 febbraio 2024, ha provveduto ad approvare, in via autonoma e preventiva rispetto al momento dell'approvazione del bilancio, la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.

Nelle note illustrative al bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo valutativo condotto, anche con l'ausilio di un esperto esterno qualificato.

Il Collegio Sindacale ritiene che la procedura di impairment test adottata dalla Società sia adeguata.

Operazioni atipiche o inusuali

Non ci risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Operazioni infragruppo o con parti correlate

Ai sensi dell'articolo 2391-bis del Codice civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010 recante "Regolamento operazioni con parti correlate", successivamente modificata con delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, in data 12 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il "Regolamento in materia di operazioni con parti correlate" (il "Regolamento"), successivamente aggiornato in data 12 maggio 2021.

Segnaliamo che il Regolamento adottato dalla Società e seguito per le operazioni effettuate nel corso dell'esercizio 2023, è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob citato e risulta pubblicato sul sito internet della Società (www.pininfarina.it).

Il Collegio ha partecipato alle riunioni del Comitato Parti Correlate, nel corso delle quali sono state esaminate le operazioni infragruppo; tali operazioni ci sono state inoltre periodicamente comunicate dalla Società.

Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nella nota illustrativa al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici e patrimoniali. Tutte le operazioni a parere del Collegio sono congrue e rispondenti all'interesse della società.

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio di Amministrazione e dal competente Comitato in tema di qualificazione delle parti correlate e non ha nulla da segnalare.

Attività svolta dal collegio sindacale nel corso dell'esercizio 2023

Nell'espletamento della sua attività il Collegio:

  • ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo;
  • ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e Remunerazioni, del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ed ha ottenuto dagli Amministratori periodiche informazioni, con cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate da Pininfarina e dal Gruppo di società che ad essa fanno capo (il "Gruppo"), assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale;
  • ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari;
  • ha vigilato sull'adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, mediante l'ottenimento di informazioni dall'Amministratore Delegato, incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dai Responsabili delle Funzioni Aziendali, dai Rappresentanti della Società di Revisione e dall'OdV, del quale fa parte anche un componente del Collegio. Ha inoltre avuto incontri con la Responsabile dell'Internal Audit della Società, dalla quale ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per l'esercizio, sulle risultanze delle verifiche effettuate e sulle attività di rimedio attuate e pianificate, nonché sulle relative attività di follow-up;
  • ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief Financial Officer, il quale svolge anche la funzione di Dirigente Preposto alla

redazione dei documenti contabili societari e con la Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A., anche al fine dello scambio di dati e informazioni;

  • ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società, anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
    • ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri;
    • ha verificato l'indipendenza della Società di Revisione;
    • ha valutato l'indipendenza dei propri membri;
  • ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF. Tali disposizioni hanno permesso a queste ultime di fornire tempestivamente alla Società le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge;
  • ha vigilato sulle operazioni con Parti Correlate e infragruppo; a tale riguardo riteniamo che le informazioni fornite siano adeguate;
  • ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative sugli abusi di mercato c.d. ("Market Abuse Regulation"), inclusi quelli afferenti alle c.d. operazioni di "internal dealing", e sulla "Tutela del risparmio", nonché in materia di informativa societaria.

Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della società.

L'Internal Audit e l'OdV, che abbiamo periodicamente incontrato, non hanno segnalato particolari criticità nell'ambito delle rispettive competenze.

La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari non ha evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria

Il Collegio ha verificato l'esistenza di adeguate norme e procedure a presidio del processo di raccolta, formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.

Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari ha confermato:

  • l'adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
  • di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
  • di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e aver approvato tutte le relative procedure aziendali.

Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria

Il Gruppo Pininfarina ha deciso di predisporre una propria Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario in forma volontaria in conformità al decreto legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016, pur avendo attualmente meno di 500 dipendenti su base consolidata, al fine di garantire un adeguato ed efficace livello di comunicazione e trasparenza verso il mercato ed i propri stakeholder.

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. 254/2016, verificando l'esistenza di adeguate norme e procedure a presidio del processo di raccolta, formazione e rappresentazione.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in ambito socio-ambientale, e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Nella redazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, la Società non si è avvalsa della facoltà dell'omissione di informazioni concernenti sviluppi imminenti ed operazioni in corso di negoziazione, di cui all'art. 3, comma 8, del D.Lgs 254/2016.

Esposti, denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate

Nel corso del 2023 non sono pervenuti denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile né esposti e segnalazioni provenienti da soggetti non soci.

Remunerazione degli amministratori e del direttore generale

Ai sensi dell'articolo 2389, commi 1 e 3 c.c., la componente fissa della remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, eletti dall'Assemblea degli Azionisti il 13 maggio 2022 in numero pari a 10 (dieci) componenti, è stata determinata in complessivi euro 178.000 annui lordi. Il Consiglio di Amministrazione ha successivamente provveduto alla ripartizione dell'emolumento fisso in maniera omogenea tra gli amministratori indipendenti, differenziando, a seconda dei casi, gli importi, avuto riguardo alla loro partecipazione ai comitati endoconsiliari e alla funzione di presidenza eventualmente svolta. Il dettaglio della remunerazione degli amministratori non esecutivi e degli amministratori indipendenti è riportato a pagina 14 della Relazione sulla Remunerazione 2023.

L'Amministratore Delegato è investito dell'incarico di Direttore Generale.

L'Amministratore Delegato non percepisce emolumenti ai sensi dell'articolo 2389 c.c. in qualità di amministratore.

In data 16 gennaio 2023, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni, sentito il parere favorevole del Collegio sindacale, e previo ottenimento del parere favorevole del Comitato OPC, ha deliberato una modifica della remunerazione dell'Amministratore Delegato, stabilendo (i) un incremento di Euro 150.000,00 lordi annui per la componente fissa della remunerazione (ii) la componente variabile di breve termine della remunerazione in misura pari al 50% della remunerazione fissa, con decorrenza a partire dal 1° novembre 2022, in ottica funzionale al perseguimento dell'interesse sociale alla continuità (a) gestionale della Società; nonché (b) dei rapporti lavorativi in essere con l'AD, figura chiave per il perseguimento degli obiettivi di crescita e di sviluppo del business di Pininfarina, a beneficio, tra l'altro, di tutti i suoi Azionisti.

Pertanto, la componente fissa dell'Amministratore Delegato, in qualità di Direttore Generale, prevede un importo massimo complessivo pari a euro 550.000,00 lordi annui.

La componente variabile della remunerazione degli Amministratori Esecutivi è erogata sulla base di particolari obiettivi di performance, stabiliti dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni, che devono essere eseguiti nell'arco temporale individuato nell'esercizio in cui vengono assegnati o in quello immediatamente successivo.

In data 23 marzo 2023, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni, sentito il parere favorevole del Collegio sindacale, ha approvato il Piano LTI 2023-2027 in favore dell'Amministratore Delegato. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il Documento Informativo redatto ai sensi dell'art. 84 bis del regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971/1999 e successive modifiche e dell'art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 relativo al Piano LTI 2023-2027.

L'11 maggio 2023 l'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha approvato il Piano LTI 2023-2027, conferendo al Consiglio di Amministrazione i poteri per definire ed approvare il regolamento attuativo del Piano LTI e, in particolare, gli obiettivi previsti dallo stesso.

In data 22 gennaio 2024, il Consiglio di Amministrazione - con l'astensione del CEO, in quanto portatore di interessi ai sensi dell'art. 2391 del Codice Civile, essendo destinatario del Piano LTI – ha approvato gli obiettivi LTI, come proposti dal Comitato Nomine e Remunerazioni. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato il Regolamento del Piano LTI 2023-2027.

In data 22 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni, sentito il parere favorevole del Collegio sindacale, ha esaminato il conseguimento degli obiettivi relativi alla remunerazione variabile di breve periodo, per l'esercizio 2023, dell'Amministratore Delegato e del Presidente del Consiglio di Amministrazione, e, pertanto, ha deliberato la corresponsione dei relativi importi, pari, rispettivamente, a euro 273.995,00 ed euro 199.269,00. Nella stessa riunione il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remunerazioni, sentito il parere favorevole del Collegio sindacale, ha approvato gli obiettivi relativi all'esercizio 2024 del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato.

Il dettaglio della remunerazione variabile della remunerazione degli Amministratori Esecutivi è riportato nella Relazione sulla Remunerazione 2023.

Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2023 ha espresso i seguenti ulteriori pareri:

▪ in data 14 luglio 2023 il Collegio ha espresso il proprio parere favorevole alla proposta di nomina, per cooptazione, della dott.ssa Pamela Morassi quale amministratore indipendente della società, in sostituzione della dott.ssa Maria Giovanna Calloni, e della relativa proposta di remunerazione;

Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 – verifica dell'indipendenza della società di revisione

Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi non di revisione prestati e sull'esito della revisione legale.

Con riferimento all'indipendenza della Società di Revisione, Deloitte & Touche S.p.A., il Collegio Sindacale ha preventivamente esaminato le proposte di conferimento di incarichi diversi dalla revisione legale alla società di revisione, valutando in particolare la compatibilità con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento UE 537/2014 e l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi. Al ricorrere dei presupposti previsti dalla legge il Collegio ha approvato il conferimento del servizio a Deloitte & Touche S.p.A.

Nell'esercizio 2023 la società di revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate rispettivamente alla nota 37 del bilancio consolidato e alla nota 35 del bilancio separato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi di tali attività sono adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione non sono tali da minarne l'indipendenza.

Osservazioni e proposte sui richiami di informativa contenuti nella relazione della società di revisione

Si rappresenta che Deloitte & Touche S.p.A., in data 18 aprile 2024, ha rilasciato:

▪ in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle nuove disposizioni contenute nel citato decreto, come modificato dal D.Lgs. 135/2016; le relazioni riportano un giudizio senza rilievi sul bilancio d'esercizio e consolidato e l'attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.lgs. n. 38/05. Nelle relazioni la società di revisione riporta il seguente richiamo di informativa relativo alla continuità aziendale:

"Incertezza significativa relativa alla continuità aziendale"

Richiamiamo l'attenzione su quanto descritto nel paragrafo "Valutazione sulla continuità aziendale" della Nota 2.1 "Base di presentazione" del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato e nel paragrafo "Valutazione della continuità aziendale" della relazione sulla gestione in merito ad eventi e circostanze che indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. Negli stessi paragrafi gli Amministratori illustrano le ragioni in base alle quali hanno ritenuto appropriato l'utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Il nostro giudizio non è espresso con rilievi con riferimento a tale aspetto.

• il giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815, dal quale emerge che il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815;

  • la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all'art. 6 del Regolamento UE 537/2014 dalla quale non emergono situazioni che possono comprometterne l'indipendenza;
  • in qualità di Revisore Designato, l'attestazione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2023; in tale attestazione il Revisore Designato conclude che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli artt. 3 e 4 del D. Lgs n. 254/2016 e dai GRI Standards.

Autovalutazione del Collegio Sindacale

In ottemperanza alle previsioni di cui alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili che prevedono che il Collegio Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, una valutazione sul proprio operato in relazione alla concertata pianificazione della propria attività, sull'idoneità dei componenti, sull'adeguata composizione dell'organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità e indipendenza, nonché sull'adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse rispetto alla complessità dell'incarico (la "Autovalutazione"), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto l'Autovalutazione per l'esercizio 2023, gli esiti della quale sono oggetto di specifica esposizione nell'ambito della "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2023" ex art. 123-bis del TUF della Società messa disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di Pininfarina (www.pininfarina.it) e con le altre modalità previste dalla normativa vigente.

Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari

Nel corso dell'esercizio 2023:

  • si sono tenute numero 12 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 1,5 ore ciascuna;
  • il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni con i Rappresentanti di Deloitte & Touche S.p.A.;
  • si sono tenute numero 8 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è composto da dieci membri, di cui sei indipendenti; quattro amministratori su dieci sono di genere femminile;
  • il Comitato Controllo e Rischi si è riunito 5 volte, il Comitato Nomine e Remunerazioni 6 volte e il Comitato Parti Correlate 4 volte.

Il Collegio Sindacale ha assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari.

Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all'Assemblea ordinaria degli azionisti dell'11 maggio 2023.

***

L'Amministratore Delegato ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato, in data 22 marzo 2024, le dichiarazioni ex art. 154-bis del TUF, attestando che il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e del gruppo.

Il Collegio Sindacale ha riscontrato la completezza e l'adeguatezza delle informazioni fornite dal Consiglio di Amministrazione nelle proprie relazioni, anche relativamente ai rischi, alle incertezze significative ed ai contenziosi cui sono esposti la Società ed il Gruppo.

Come indicato nel paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo a chiusura dell'esercizio" della Relazione sulla Gestione, non sono stati rilevati fatti di rilevo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e concorda con la proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione di rinviare a futuri esercizi la copertura della perdita d'esercizio ammontante ad euro 2.779.206,00.

Torino, 18 aprile 2024

dott. Massimo Miani (Presidente) _____________________

prof. Claudio Battistella _____________________

prof.ssa Francesca Golfetto _______________________

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Deloitte. 3
Poiché la consistenza patrimoniale della Pininfarina Engineering S.r.l. in
liquidazione è sostanzialmente rappresentata dalla partecipazione di
controllo in Pininfarina Deutschland GmbH, il test di impairment è stato
svolto mediante la stima del valore d'uso della controllata indiretta.
All'esito dei test di impairment, gli Amministratori hanno rilevato una
svalutazione complessiva di Euro 3.592 migliaia, di cui Euro 3.072 migliaia
relativi alla Pininfarina Engineering S.r.l. in liquidazione ed Euro 520 migliaia
relativi alla Pininfarina Shanghai Co. Ltd.
l processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore
recuperabile sono basati su assunzioni complesse che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con
riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri e alla determinazione dei
tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione applicati alle
previsioni dei flussi di cassa futuri.
In considerazione della significatività del relativo valore contabile, della
soggettività delle stime attinenti alla determinazione dei flussi di cassa e
delle variabili chiave del modello di impairment, la recuperabilità del valore
delle partecipazioni nelle società controllate Pininfarina Engineering S.r.l. in
liquidazione e Pininfarina Shanghai Co. Ltd è stata ritenuta un aspetto chiave
della revisione del bilancio d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre
2023.
La Nota 7 al bilancio riporta l'informativa relativa alle valutazioni espresse
dagli Amministratori circa l'esistenza di indicatori di riduzione di valore e la
determinazione del valore recuperabile, ivi inclusa l'illustrazione delle
variabili chiave utilizzate ai fini del test di impairment.
svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di nostri esperti:
· comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di
impairment approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società;
· analisi delle proiezioni economico-finanziarie della controllata Pininfarina
Shanghai Co. Ltd e della controllata indiretta Pininfarina Deutschland
GmbH e della ragionevolezza delle ipotesi adottate nella predisposizione
delle stesse;
· esame degli scostamenti tra i dati previsionali e i dati consuntivati al 31
dicembre 2023 al fine di comprendere l'accuratezza del processo di stima
adottato dagli Amministratori;
· esame della ragionevolezza del modello del test di impairment e dei
relativi parametri, anche attraverso il confronto con dati e informazioni
esterni;
De oitte.
· analisi degli eventi occorsi successivamente alla data di riferimento del
bilancio;
· esame dell'informativa fornita nelle note al bilancio in relazione alle
partecipazioni in imprese controllate e al test di impairment.
prototipi e modelli Pininfarina Cambiamento del principio contabile e rideterminazione della "Collezione Storica" di vetture,
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
La voce "Immobili, impianti e macchinari" del bilancio d'esercizio al 31
dicembre 2023 include 22 beni di proprietà della Società tra vetture,
prototipi e modelli Pininfarina facenti parte della "Collezione Storica" che, a
seguito del cambiamento di principio contabile adottato dalla Società e
dell'adozione del modello della rideterminazione del valore, sono stati
oggetto di rivalutazione e alla data del bilancio d'esercizio risultano iscritti
per complessivi Euro 2.749 migliaia.
Il fair value dei beni oggetto di rideterminazione del valore è stato
determinato sulla base di una valutazione tecnico estimativa che la Società
ha incaricato di far predisporre a due operatori con competenze e
conoscenze del mercato delle auto di pregio da collezione.
In ragione della rilevanza della voce in oggetto e degli effetti della
rivalutazione della Collezione Storica sul bilancio d'esercizio e in
considerazione delle competenze specialistiche necessarie al fine dello
svolgimento delle procedure di revisione sulla stima del fair value dei beni
storici, abbiamo considerato il cambiamento di principio contabile e la
rideterminazione del valore della Collezione Storica un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Pininfarina S.p.A. al 31 dicembre 2023.
La Nota 2.2 nella sezione "Immobili, impianti e macchinari" riporta
l'informativa relativa alle motivazioni alla base del cambiamento di principio
contabile; le Note 4, 12 e 18 riportano l'informativa relativa agli effetti di tale
cambiamento rispettivamente sulle voci "Immobili, impianti e macchinari",
"Altre riserve" e "Imposte differite".
svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· incontri e discussioni con la Direzione al fine di acquisire elementi
informativi in merito alla voce in oggetto;
· analisi del trattamento contabile applicato dalla Società per il
cambiamento del principio contabile mediante il passaggio dal metodo
del costo a quello basato sul modello della rideterminazione del valore
(c.d. "revaluation model") secondo quanto previsto dallo IAS 16 e dallo
IAS 8:

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