Annual Report • Apr 22, 2024
Annual Report
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RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2023

Il progetto grafico del Corporate Reporting del Gruppo Enel rappresenta simbolicamente l'Azienda, dalla produzione di energia alla distribuzione, fino al suo utilizzo. Forme geometriche circolari si integrano fra loro generando un sistema in equilibrio ed evidenziano la spinta verso la crescita e verso un miglioramento della vita delle persone.



RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2023


Paolo Scaroni Presidente

Amministratore Delegato e Direttore Generale
il 2023 ha segnato un cambio importante nella gestione del Gruppo Enel con il rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione e la nomina del nuovo Presidente nella persona di Paolo Scaroni. Lo stesso Consiglio di Amministrazione, a sua volta, ha affidato a Flavio Cattaneo l'incarico di Amministratore Delegato.
Gli eventi straordinari che hanno avuto impatto sul contesto geopolitico e macroeconomico a livello globale hanno generato sul sistema energetico una volatilità senza precedenti e modifiche strutturali al mercato dell'energia. In questo contesto, il nuovo management ha delineato la nuova strategia alla base del Piano Industriale 2024-2026 del Gruppo basandola su: (i) una rigorosa allocazione delle risorse a vantaggio di una maggiore redditività del capitale investito unitamente a un bilanciamento del rischiorendimento nelle decisioni e nei modelli di investimento, (ii) una maggiore efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa, con l'obiettivo di aumentare il livello di accountability e liberare risorse finanziarie a servizio
dello sviluppo industriale del Gruppo e (iii) la sostenibilità finanziaria e ambientale, confermando gli impegni verso la transizione energetica e l'elettrificazione dei consumi, garantendo al tempo stesso una struttura finanziaria maggiormente equilibrata e sostenibile.
Nel 2023 Enel si conferma il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo, con 63 GW di capacità gestita (inclusa la crescente e necessaria capacità di stoccaggio di energia con batterie), e la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con oltre 70 milioni di utenti finali serviti da reti che dovranno garantire livelli crescenti di resilienza e digitalizzazione per sostenere il processo di elettrificazione dei consumi di energia. Inoltre, possiede la più estesa base clienti tra le società private, con circa 61 milioni di clienti di energia elettrica e gas.
La leadership del Gruppo in termini di sostenibilità è stata ancora una volta riconosciuta a livello mondiale anche dalla costante presenza nelle più importanti graduatorie e indici di sostenibilità.


Nel 2023 la crescita globale si è dimostrata più resiliente rispetto alle aspettative di inizio anno, grazie a una riduzione dell'inflazione più rapida del previsto in molte economie, supportata dalla graduale normalizzazione dei prezzi delle materie prime energetiche e dal graduale allentamento dei colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento. Inoltre, i programmi di sostegno energetico di molti Governi hanno contribuito a mitigare gli impatti sui redditi delle famiglie e a sostenere l'attività produttiva in molte economie.
Tuttavia, i risultati sono stati diversi tra Paesi: si è registrata una solida crescita negli Stati Uniti, supportata dalla ripresa della spesa pubblica e privata, e in America Latina, dove si è assistito al rallentamento delle dinamiche inflattive e al miglioramento del contesto politico e occupazionale. Viceversa, in gran parte dell'Eurozona si è registrato un marcato rallentamento economico principalmente a causa sia delle politiche monetarie restrittive della Banca Centrale Europea, finalizzate a contrastare le dinamiche inflattive, sia della debole domanda estera, anche in correlazione al difficile contesto geopolitico nel Middle East.
Per quanto riguarda il settore energetico, nel 2023 il mercato del gas in Europa ha evidenziato una significativa tendenza ribassista, grazie agli alti livelli di stoccaggio e a una domanda in calo, con una riduzione media dei prezzi del TTF (indice Title Transfer Facility) superiore al 65% rispetto al 2022, raggiungendo circa 35 €/MWh nell'ultimo trimestre 2023. In calo anche la produzione di energia da carbone, disincentivata principalmente dalla crescita delle quotazioni della CO2 all'interno dell'ETS (Emission Trading System), nonostante i prezzi della materia prima abbiano registrato una riduzione del 55,5%, raggiungendo una media di 129 \$/t.
Rispetto al 2022, i prezzi dell'energia elettrica in Italia e Spagna sono fortemente diminuiti a causa del ribasso registrato sui mercati delle commodity energetiche e in parte della crescente produzione da fonti rinnovabili. In particolare, in Italia il prezzo è diminuito del 58% rispetto all'anno precedente mentre in Spagna del 48%.
Nel comparto dei metalli, la debolezza economica ha influenzato negativamente i prezzi dell'alluminio e del rame, con un calo rispettivamente del 16,6% e del 3,8% rispetto al 2022. I metalli legati alle tecnologie rinnovabili, come il litio e il polisilicio, hanno visto una riduzione dei prezzi ancora più marcata, derivante dalla contrazione della domanda.
Grazie alle azioni manageriali e alla focalizzazione sul core business, il Gruppo chiude l'esercizio 2023 centrando gli obiettivi annuali rivisti al rialzo nel terzo trimestre e comunicati al mercato, con un EBITDA ordinario pari a 22,0 miliardi di euro e un utile netto ordinario pari a 6,5 miliardi di euro, in crescita rispettivamente del 12% e di circa il 21% rispetto all'anno precedente. Il dividendo che sarà proposto agli azionisti per il 2023 ammonta a 43 centesimi di euro per azione, il 7,5% in più di quello per il 2022. In termini di generazione di cassa, nel 2023 l'FFO è stato di circa 14,8 miliardi di euro, in crescita di oltre il 60% rispetto al 2022. Il debito netto è pari a 60,2 miliardi di euro, con un miglioramento del rapporto debito netto sull'EBITDA ordinario che passa da 3,1x a 2,7x. Quest'ultimo indicatore non tiene ancora conto degli effetti relativi all'incasso dei proventi legati alle dismissioni, già annunciate al mercato e oggetto di accordi vincolanti tra le parti, realizzati nel 2023 nell'ambito del piano straordinario di riduzione dell'indebitamento finanziario del Gruppo. Si ricorda che il Piano approvato nel 2022, per ripristinare una struttura finanziaria del Gruppo sostenibile ed equilibrata, prevedeva la cessione di partecipazioni e asset del Gruppo per oltre 12 miliardi di euro nel solo 2023.
Il Gruppo conferma nel 2023 la propria leadership tecnologica sviluppata nel corso degli anni nella generazione da fonti rinnovabili e nelle reti di distribuzione.
Dal punto di vista della generazione di energia, nel corso del 2023, Enel ha realizzato circa 5,3 GW di nuova capacità rinnovabile (di cui 934 MW di stoccaggio con batterie), raggiungendo un totale di circa 63 GW di capacità installata e una produzione da fonti rinnovabili di 140 TWh/anno. La capacità gestita è, inoltre, affiancata da una pipeline di progetti in fase di sviluppo avanzato fino a 160 GW.

Nell'ambito della distribuzione di energia, continua il forte impegno nell'ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche, sia per incrementarne la resilienza nei confronti di eventi climatici sempre più estremi e frequenti, sia per renderle pronte a svolgere il ruolo di abilitatrici della transizione energetica: nel corso dell'anno Enel Grids ha attivato quasi 540.000 nuove connessioni di produttori e prosumer(1) a livello globale, aggiungendo circa 8 GW di capacità distribuita rinnovabile connessa alle nostre reti, per arrivare a un totale di circa 68 GW di energia proveniente da circa 2 milioni di connessioni di produttori e prosumer. Anche attraverso lo sviluppo di un portafoglio di prodotti
dedicati a consumatori residenziali, imprese e municipalità, il Gruppo conferma il suo ruolo guida nel percorso di transizione energetica ed elettrificazione dei consumi.
Nel 2023, Enel X Global Retail ha operato a pieno regime con una nuova struttura maggiormente integrata per cogliere i benefíci delle "offerte bundle" di elettricità, gas, mobilità elettrica, efficienza energetica e connettività ultraveloce. Ne è un esempio l'offerta "Formidabile", lanciata in Italia a fine ottobre 2023 e in Spagna a inizio 2024. Prosegue, inoltre, l'impegno nel migliorare l'esperienza del cliente: nel 2023 i reclami commerciali sono diminuiti del 12%(2) rispetto all'anno precedente e a febbraio l'Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha assegnato a Enel Energia il sigillo di qualità "Nr. 1 nel Servizio" in base al livello di soddisfazione dei clienti del settore Luce e Gas, con un punteggio pari a 74,2% largamente superiore alla media di categoria (pari al 55,9%).
La nuova Funzione di Servizio Enel Global Services, che ha raggruppato al suo interno le strutture di Global Information & Communication Technologies, Global Procurement, Global Customer Operations e la neocostituita Workforce Evolution, ha proseguito il percorso di trasformazione digitale del Gruppo, puntando su soluzioni e tecnologie avanzate, quali l'Intelligenza Artificiale e il Quantum Computing. Grazie anche alle importanti competenze sviluppate internamente, a oggi si contano oltre 500 applicazioni di Intelligenza Artificiale tradizionale e generativa in esercizio o in fase di sviluppo, principalmente a supporto dei business di Generazione, Distribuzione e Retail. Inoltre, la struttura di Workforce Evolution promuoverà l'evoluzione delle competenze dei dipendenti coerentemente con i nuovi strumenti tecnologici e con il riposizionamento strategico del Gruppo, al fine di favorire un processo di internalizzazione volto a rafforzare il presidio interno sulle attività a maggior valore e a garantire un posizionamento distintivo nei mercati e nei settori di presenza del Gruppo.
Il Gruppo continua a percorrere la roadmap di decarbonizzazione in linea con la limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 ºC. Nel 2023 le emissioni assolute di gas serra dirette e indirette lungo l'intera catena del valore del Gruppo, pari a 94,1 MtCO2eq, sono state ridotte del 26,3% rispetto al 2022, e rimangono in linea con gli obiettivi per il 2030 e il 2040 certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi).
Agli obiettivi di sostenibilità sono strettamente legati anche gli strumenti finanziari utilizzati dal Gruppo. Nel 2023 Enel Finance International NV ha emesso Sustainability-Linked Bond con denominazione in euro per un ammontare di 1,5 miliardi di euro, per i quali sono stati utilizzati molteplici Key Performance Indicator (KPI), volti a rafforzare ulteriormente l'impegno di Enel nell'accelerazione della transizione energetica. Per la prima volta, infatti, in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, una tranche dell'emissione ha previsto la combinazione di un KPI collegato alla tassonomia dell'UE con un KPI collegato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, mentre l'altra tranche del bond è stata collegata a due KPI associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.
I programmi di emissione di titoli obbligazionari hanno consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa il 64%, valore che la strategia finanziaria prevede in ulteriore crescita nell'arco di Piano.
In parallelo, al fine di ridurre l'indebitamento e rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, il nuovo management ha rivisto il menzionato piano di dismissioni in un'ottica di rotazione del portafoglio incentrata sulla massimizzazione del valore degli asset. In tale contesto, nel corso dell'anno è stata perfezionata la cessione delle società di generazione termoelettrica argentine Enel Generación Costanera SA e Inversora Dock Sud SA, e sono stati sottoscritti gli accordi per la cessione delle società peruviane di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perú SAA, di servizi energetici avanzati Enel X Perú SAC e di generazione elettrica Enel Generación Perú SAA. Inoltre, è stata perfezionata la cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo in Romania. Sono state concluse operazioni di asset rotation fra cui la cessione di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Cile (416 MW) e l'intero portafoglio geotermico negli Stati Uniti, oltre a diversi piccoli impianti solari nello stesso Paese. Infine, coerentemente con la strategia presentata ai mercati sulle stewardship nei Paesi "non-core", attraverso la controllata Enel Green Power SpA, è stata perfezionata la cessione del 50% a INPEX Corporation delle due società che possiedono tutte le attività dedicate alle rinnovabili del Gruppo in Australia ed è stata finalizzata la vendita del 50% di Enel Green Power Hellas a favore di Macquarie Asset Management.
(1) Il termine "prosumer", contrazione di "producer" (produttore) e "consumer" (consumatore), indica un individuo o un'azienda che non solo consuma beni o servizi, ma li produce anche, per esempio installando pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
(2) Riduzione nuovi reclami ogni 10.000 clienti.

Le incertezze globali di breve termine hanno imposto alle società elettriche di accrescere la propria flessibilità e migliorare la visibilità e prevedibilità dei rendimenti prospettici.
In tale contesto, nel periodo di Piano 2024-2026 il Gruppo Enel prevede di focalizzarsi su:
In questo scenario, i business regolati saranno al centro della strategia del Gruppo con una concentrazione degli investimenti sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio chiaro e prevedibile nonché contesti macroeconomici stabili. Le decisioni di investimento sulle rinnovabili saranno più selettive, puntando a un posizionamento che massimizzi i rendimenti e mitighi allo stesso tempo i rischi. Infine, il Gruppo prevede di ottimizzare il proprio portafoglio di clienti e i processi end-to-end, aumentando l'efficienza nell'acquisizione e nella gestione dei clienti, migliorandone la fidelizzazione tramite offerte bundle e promuovendo l'elettrificazione dei consumi. La generazione e il business retail saranno gestiti in maniera maggiormente integrata, con un approccio flessibile sulla strategia di sourcing, con l'obiettivo di massimizzare la profittabilità lungo tutta la catena del valore.
Nel triennio 2024-2026 gli investimenti lordi del Gruppo saranno pari a 35,8 miliardi di euro di cui 18,6 miliardi di euro destinati alle Reti, 12,1 miliardi di euro alle Rinnovabili e 3 miliardi di euro ai Clienti.
Grazie all'implementazione di un modello di business a minore intensità di capitale e di rischio, gli investimenti richiederanno un minor fabbisogno di cassa, con investimenti netti previsti pari a circa 26,2 miliardi di euro grazie all'accesso a grant e finanziamenti europei (fino a 3,5 miliardi di euro) e al ricorso a un modello diversificato di co-investimento per i progetti rinnovabili (per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro).
Gli investimenti destinati alle reti di distribuzione ne aumenteranno l'efficienza, la flessibilità e la resilienza: più della metà sarà destinata a progetti di potenziamento della rete, telecontrollo, automazione e digitalizzazione al fine di garantire elevati standard di qualità del servizio e minori perdite di energia. La restante parte sarà destinata, oltre che alla gestione degli asset, a incrementare l'hosting capacity(3) per soddisfare le richieste di nuove connessioni da parte dei clienti e favorire l'integrazione della generazione distribuita da fonti rinnovabili, a supporto della transizione energetica e dell'elettrificazione dei consumi finali.
Gli investimenti nelle rinnovabili consentiranno di aggiungere 13,4 GW di nuova capacità, portando la capacità totale del Gruppo a 73 GW (inclusi i sistemi di accumulo di energia) nel 2026, con la quota di generazione a zero emissioni che crescerà dal 75% a circa l'86%.
La spinta sull'innovazione continuerà a essere un driver strategico: nel campo della generazione consentirà un miglioramento delle performance degli impianti attraverso l'introduzione di nuove tecnologie su tutta la catena del valore. Inoltre, si prevede il ricorso al repowering(4) e all'automazione per aumentare l'efficienza degli impianti e dei processi nonché la sperimentazione di nuove tecnologie di batterie e di sistemi di accumulo di energia, il cui ruolo sarà sempre più importante per la flessibilità dei sistemi elettrici. Nel campo delle reti, la digitalizzazione, i nuovi modelli di automazione e l'introduzione di nuove tecnologie abiliteranno nuovi modelli di remunerazione.
Infine, il Gruppo continuerà a presidiare l'evoluzione delle nuove tecnologie che saranno mature in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, come l'idrogeno e i nuovi reattori nucleari a fissione, piccoli e modulari, o a fusione.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, il Gruppo intende proseguire con la riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra puntando all'obiettivo zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040, in linea con l'Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5 °C, come certificato dalla SBTi. Si prevede che l'EBITDA ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 5%, mentre l'utile netto ordinario del Gruppo aumenterà secondo le nostre ambizioni fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR di circa il 6% rispetto al 2023, al netto delle differenze di perimetro.
Il percorso organico e strutturale di riduzione dell'indebitamento netto di Gruppo consentirà al Gruppo di raggiungere un rapporto tra debito netto ed EBITDA pari a circa 2,3 volte al 2026 dalle oltre 3 volte di fine 2022.
Infine, per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il Gruppo ha deciso di adottare una politica dei dividendi semplice e attrattiva con un DPS (Dividend per Share) fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026 e un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
(3) Capacità del sistema di ospitare nuovi flussi di energia.
(4) Ripotenziamento dell'impianto allo scopo di aumentare l'efficienza, la potenza e la produzione.


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Conto economico
Stato patrimoniale
Rendiconto finanziario
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio
| Modello organizzativo di Enel | 12 |
|---|---|
| Gli azionisti di Enel | 15 |
| Organi sociali | 16 |
| Il titolo Enel | 19 |
| Attività di Enel SpA | 21 |
| Fatti di rilievo del 2023 | 22 |
| Definizione degli indicatori di performance |
24 |
| Andamento economico-finanziario di Enel SpA |
25 |
| Risultati delle principali società controllate |
30 |
| Centralità delle persone | 34 |
| Ricerca e sviluppo | 43 |
| Principali rischi e opportunità | 45 |
| Prevedibile evoluzione della gestione |
52 |
| Altre informazioni | 53 |
| Il sistema di incentivazione | 56 |


9

| 3. BILANCIO DI ESERCIZIO |
63 |
|---|---|
| Prospetti contabili | 64 |
| Note di commento | 71 |
| Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto |
153 |






11
Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a matrice articolato in:
La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo. Tramite le sue Funzioni di Administration, Finance and Control, People and Organization, External Relations, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, Security, Audit(5) e CEO Office and Strategy, ha l'obiettivo di:
economici, di immagine, di continuità del business;
• supportare il vertice aziendale e le Linee di Business/Funzioni/Regione/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.
La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso due modalità:
Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordinamento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le corrispondenti Funzioni di Staff a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/Paese. Tale riporto prevede che il Responsabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamente al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Regione/Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del responsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/ Paese.
Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo.
Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di assicurare e supervisionare la gestione delle famiglie professionali nelle rispettive Funzioni a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/Paese.
Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.
(5) Il Responsabile della Funzione Audit agisce sotto la supervisione del Presidente del CdA e dipende gerarchicamente dal Consiglio d'Amministrazione di Enel SpA, pur mantenendo una linea di riporto funzionale con l'Amministratore Delegato, in qualità di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:
per l'intero Gruppo;
La Funzione People and Organization ha la mission di:
La Funzione External Relations ha la mission di:

La Funzione Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs ha la mission di:
La Funzione Audit ha la mission di:
• valutare sistematicamente e indipendentemente l'efficacia e l'adeguatezza del sistema di controllo interno del Gruppo;
La Funzione Security ha la mission di:
• definire la strategia e le linee guida in ambito Security in linea con le previsioni dei rischi, le normative e gli standard internazionali di riferimento, stabilendo le priorità di implementazione e gli obiettivi a livello di Paese;
• supportare il Gruppo Enel nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.
• monitorare rischi e minacce alla sicurezza a livello di Gruppo, inclusi i rischi informatici, e implementare misure efficaci per prevenire, contrastare e mitigare ogni possibile rischio o minaccia alla sicurezza delle persone, degli asset tangibili e intangibili e alla continuità delle attività di business.
La Funzione CEO Office and Strategy ha la mission di:


Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2022.
In attuazione dell'autorizzazione dell'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 e della successiva delibera del Consiglio di Amministrazione adottata in data 5 ottobre 2023, Enel ha completato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio del Piano LTI 2023 destinato al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. In particolare, per effetto delle operazioni effettuate dal 16 ottobre 2023 al 18 gennaio 2024 in esecuzione del suddetto programma, la Società ha complessivamente acquistato n. 4.200.000 azioni proprie. Pertanto, considerando le n. 7.153.795 azioni proprie già in portafoglio al 31 dicembre 2022 e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2023 di n. 1.268.689 azioni Enel ai destinatari del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020, alla data di pubblicazione del presente documento la Società detiene complessivamente n. 10.085.106 azioni proprie; al 31 dicembre 2023, durante lo svolgimento del suddetto programma, Enel deteneva complessivamente n. 9.262.330 azioni proprie.
Al 31 dicembre 2023, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una
Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.
Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2023, circa il 17,5% del capitale sociale (in crescita rispetto al 14,9% del capitale sociale rilevato al 31 dicembre 2022). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,8% del capitale sociale (rispetto al 42,1% al 31 dicembre 2022).
partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).


PRESIDENTE Paolo Scaroni
SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Leonardo Bellodi
Johanna Arbib Mario Corsi Olga Cuccurullo Dario Frigerio Fiammetta Salmoni Alessandra Stabilini Alessandro Zehentner
PRESIDENTE Barbara Tadolini
SINDACI EFFETTIVI Luigi Borré Maura Campra
Carolyn A. Dittmeier Tiziano Onesti Piera Vitali

KPMG SpA

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
1 membro esecutivo
1 nel 2022
8 membri non esecutivi
8 nel 2022
di cui 7 indipendenti(1) 8 nel 2022


| Settore energetico | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Visione strategica | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Business judgement | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Contabilità, finanza e gestione dei rischi | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Environmental, Social and Corporate Governance | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Legale e compliance | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Comunicazione e marketing | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
| Esperienza in ambito internazionale(2) | |||||||||
| 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
(1) Il numero indicato per il 2023 e per il 2022 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).
(2) In base alla Politica in materia di diversità adottata dal Consiglio di Amministrazione di Enel, l'"Esperienza in ambito internazionale" è valutata sulla base dell'attività manageriale, professionale, accademica o istituzionale svolta da ciascun Consigliere in contesti internazionali.

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.
Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.
L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.



| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Margine operativo lordo consolidato per azione (euro)(1) | 1,99 | 1,96 |
| Risultato operativo consolidato per azione (euro)(1) | 1,07 | 1,10 |
| Risultato netto del Gruppo per azione (euro)(1) | 0,34 | 0,17 |
| Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro)(1) | 0,64 | 0,53 |
| Dividendo unitario (euro) | 0,43 | 0,40 |
| Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro)(1) | 3,12 | 2,82 |
| Prezzo massimo dell'anno (euro) | 6,73 | 7,20 |
| Prezzo minimo dell'anno (euro) | 5,17 | 4,00 |
| Prezzo medio del mese di dicembre (euro) | 6,63 | 5,15 |
| Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)(2) | 67.369 | 52.325 |
(1) Il numero di azioni da considerare per il calcolo dell'indice è 10.166.679.946 e include n. 9.262.330 azioni proprie nel 2023 e n. 7.153.795 azioni proprie nel 2022.
(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
|---|---|---|---|
| Rating | |||
| Standard & Poor's | Outlook | STABLE | NEGATIVE |
| M/L termine | BBB | BBB+ | |
| Breve termine | A-2 | A-2 | |
| Moody's | Outlook | NEGATIVE | NEGATIVE |
| M/L termine | Baa1 | Baa1 | |
| Breve termine | - | - | |
| Fitch | Outlook | STABLE | STABLE |
| M/L termine | BBB+ | BBB+ | |
| Breve termine | F2 | F2 |
Il contesto macroeconomico mondiale nel 2023 è stato caratterizzato da un generalizzato calo dell'economia reale. Le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare le pressioni inflazionistiche, il peggioramento delle condizioni finanziarie e creditizie, e il calo del commercio e degli investimenti a livello globale hanno causato un rallentamento nella crescita mondiale, con un PIL stimato in crescita di circa il 3% su base annua (in lieve calo rispetto al 2022).
In questo contesto, i principali indici azionari europei – dopo un 2022 caratterizzato da un generale andamento negativo – hanno chiuso il 2023 in rialzo: FTSE-MIB +28%, Ibex35 +22,8%, DAX +20,3% e CAC40 +16,5%.
Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un incremento del +11,9%. Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2023 si è concluso con una quotazione di 6,73 euro per azione, in forte rialzo rispetto all'anno precedente (+33,8%), sovraperformando sia l'indice italiano sia l'indice settoriale europeo.
Il 25 gennaio 2023 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,20 euro relativo agli utili 2022 e il 26 luglio 2023 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo sempre pari a 0,20 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2023 è stato pari a 0,40 euro per azione, in aumento di oltre il 5% rispetto agli 0,38 euro distribuiti nel 2022.
In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2023, il 24 gennaio 2024 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,215 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 24 luglio 2024.
Per quanto riguarda la composizione dell'azionariato al 31 dicembre 2023, gli investitori istituzionali rappresentano il

58,6% del capitale sociale (in crescita rispetto al 56,7% al 31 dicembre 2022), mentre la quota degli investitori individuali si attesta a 17,8% (vs 19,7% al 31 dicembre 2022). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
In crescita il peso dei fondi SRI che, al 31 dicembre 2023, rappresentano circa il 17,5% del capitale sociale (rispetto al 14,9% al 31 dicembre 2022) e il 29,8% degli investitori istituzionali (vs 26,2% al 31 dicembre 2022). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,8% del capitale sociale (vs 42,1% al 31 dicembre 2022).
Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https://www. enel.com/it/investitori/in-evidenza), dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e documenti relativi alle Assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale).
Sono anche disponibili punti di contatto specificamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti. [email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683057975; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

Fonte: Bloomberg.

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere riconducibili alle Funzioni di Staff di Holding, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo e così sintetizzate:
Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.


Di seguito si riportano i fatti di rilievo dell'esercizio 2023 riferiti alla Società e alle controllate dirette.
In data 9 gennaio 2023 Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro (i "Nuovi Titoli").
La nuova emissione è strutturata in due serie di prestiti obbligazionari (da 1.000 e da 750 milioni di euro) non convertibili subordinati ibridi perpetui, senza scadenza fissa, esigibili solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni. Contestualmente, Enel ha lanciato delle offerte volontarie volte a riacquistare per cassa, e successivamente cancellare, per un totale complessivo nominale pari all'importo raccolto con i Nuovi Titoli, tutto o parte del prestito obbligazionario ibrido perpetuo in circolazione da 750 milioni di euro, con prima call date ad agosto 2023, nonché parte del prestito obbligazionario ibrido in circolazione da 1.250 milioni di dollari statunitensi, con scadenza a settembre 2073 e prima call date a settembre 2023, subordinatamente al verificarsi di talune condizioni sospensive. Con la conclusione dell'offerta volontaria, Enel:
In data 14 febbraio 2023 Enel Finance International NV ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro. La nuova emissione prevede per la prima volta l'utilizzo da parte di Enel di molteplici Key Performance Indicator (KPI) per tranche. Una tranche dell'emissione combina un KPI collegato alla tassonomia dell'UE con un KPI collegato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. L'altra tranche del bond è collegata a due KPI associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.


In data 5 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 4,2 milioni, equivalenti a circa lo 0,041% del capitale sociale di Enel.
Il programma, avviato in data 16 ottobre 2023 e conclusosi il 18 gennaio 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2023), anch'esso approvato dall'Assemblea del 10 maggio 2023.
Nell'ambito del programma sono state acquistate complessivamente n. 4.200.000 azioni Enel, al prezzo medio ponderato per il volume di 6,3145 euro per azione e per un controvalore complessivo di circa 26 milioni di euro.
In data 25 ottobre 2023 Enel SpA e la sua controllata quotata Enel Chile SA hanno perfezionato la vendita delle intere partecipazioni azionarie detenute da Enel (circa 0,009%) e da Enel Chile (circa 99,991%) nel capitale sociale di Arcadia Generación Solar SA, azienda cilena proprietaria di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici, a Sonnedix, un produttore internazionale di energia rinnovabile. L'operazione è stata finalizzata a seguito del realizzarsi di tutte le condizioni sospensive previste nell'accordo di compravendita firmato il 12 luglio 2023, tra cui l'autorizzazione da parte dell'autorità antitrust cilena Fiscalía Nacional Económica (FNE).
In linea con l'accordo sopra menzionato, l'acquirente ha versato un corrispettivo complessivo di 535 milioni di euro, corrispondente al 100% dell'enterprise value concordato dalle parti.
L'operazione, in linea con le priorità strategiche del Gruppo Enel, contribuisce all'obiettivo di migliorare costantemente la redditività del capitale investito a supporto dei futuri piani di sviluppo.
In data 25 ottobre 2023 Enel SpA ha perfezionato la cessione alla società greca Public Power Corporation SA (PPC) di tutte le partecipazioni detenute in Romania, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni e previste nell'accordo di compravendita sottoscritto il 9 marzo 2023.
In conformità con quanto previsto nel suddetto accordo,
PPC ha pagato un corrispettivo totale di 1.241 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.900 milioni di euro in termini di enterprise value (riferito al 100%). È inoltre previsto un meccanismo di earn-out, concernente un potenziale ulteriore pagamento post-closing, basato sul futuro valore delle attività del business retail.
Al fine di illustrare i risultati economici e finanziari della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati da Enel SpA e contenuti nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio di esercizio in linea con gli Orientamenti dell'ESMA sugli Indicatori Alternativi di Performance (Orientamenti ESMA/2015/1415) pubblicati in data 5 ottobre 2015 e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021 e sostituiscono i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.
Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili. Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.
Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.
Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment" e gli "Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti".
Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:
Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:
Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate".
Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo", dei "Fondi rischi e oneri" e dei "Benefíci ai dipendenti".
Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2023 e 2022 è sintetizzata nel seguente prospetto.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Ricavi | |||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 107 | 116 | (9) |
| Altri proventi | 56 | 17 | 39 |
| Totale | 163 | 133 | 30 |
| Costi | |||
| Acquisti di materiali di consumo | - | - | - |
| Servizi e godimento beni di terzi | 202 | 206 | (4) |
| Costo del personale | 135 | 105 | 30 |
| Altri costi operativi | 47 | 27 | 20 |
| Totale | 384 | 338 | 46 |
| Margine operativo lordo | (221) | (205) | (16) |
| Ammortamenti e impairment | 719 | 1.330 | (611) |
| Risultato operativo | (940) | (1.535) | 595 |
| Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni | |||
| Proventi da partecipazioni | 4.269 | 8.770 | (4.501) |
| Proventi finanziari | 1.388 | 2.563 | (1.175) |
| Oneri finanziari | 1.821 | 2.747 | (926) |
| Totale | 3.836 | 8.586 | (4.750) |
| Risultato prima delle imposte | 2.896 | 7.051 | (4.155) |
| Imposte | (136) | (106) | (30) |
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 3.032 | 7.157 | (4.125) |
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi manageriali, per servizi di assistenza informatica e per altre prestazioni. La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (5 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai servizi informatici e per altre prestazioni (4 milioni di euro).
Gli altri proventi comprendono la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC pari al 49,5% del capitale sociale e il riaddebito per 12 milioni di euro dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre società del Gruppo.
I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.
I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 76 milioni di euro e da società del Gruppo per 126 milioni di euro.

Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi di assistenza sistemica e applicativa, servizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale.
Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e applicativa, a servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso promiscuo e altri servizi connessi alla persona, a servizi manageriali, nonché a servizi di gestione amministrativa.
Il costo del personale ammonta complessivamente a 135 milioni di euro, con un incremento pari a 30 milioni di euro rispetto al 2022, riferibile principalmente alla variazione dei costi sostenuti per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda.
Gli altri costi operativi, pari a 47 milioni di euro, aumentano di 20 milioni di euro per effetto principalmente della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA, a seguito dei Termination Intercompany Agreement, sottoscritti nell'ambito degli accordi per la cessione degli asset in Argentina, e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC.
Il margine operativo lordo, negativo per 221 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un peggioramento di 16 milioni di euro, da ricondurre all'aumento dei costi del personale e degli altri costi operativi, compensato in parte dall'incremento dei ricavi.
Gli ammortamenti e impairment, pari a 719 milioni di euro, diminuiscono di 611 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
Gli "ammortamenti", pari a 51 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 47 milioni di euro.
La voce "impairment" comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Green Power SpA per 605 milioni di euro e l'ulteriore adeguamento per complessivi 46 milioni di euro delle partecipazioni nelle società in Romania, rilevate nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita", cedute nel mese di ottobre 2023.
La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 16 milioni di euro, essenzialmente per effetto dei maggiori adeguamenti del fondo svalutazione crediti.
Nell'esercizio precedente la voce impairment accoglieva l'adeguamento di valore delle partecipazioni nelle società controllate in Romania (995 milioni di euro), la rettifica di valore di 195 milioni di euro, effettuato sulla partecipazione in Enel Russia PJSC ceduta nel mese di ottobre 2022, e gli adeguamenti di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Green Power SpA (228 milioni di euro), Enel Innovation Hubs Srl (16 milioni di euro) ed Enel Investment Holding BV (1 milione di euro). La voce inoltre comprendeva i ripristini di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).
Il risultato operativo, negativo per 940 milioni di euro, presenta una variazione positiva di 595 milioni di euro, da ricondurre alle minori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.
I proventi da partecipazioni, pari a 4.269 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e, rispetto all'esercizio precedente, rilevano un decremento di 4.501 milioni di euro, dovuto alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Italia SpA, che nel corso dell'esercizio 2022 aveva distribuito riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, parzialmente compensato dai maggiori dividendi distribuiti da Enel Iberia SRLU, Enel Grids Srl ed Enel Chile SA.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 433 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (853 milioni di euro), in parte compensati dagli altri proventi relativi alle commissioni sulle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo (214 milioni di euro), dagli interessi attivi su attività finanziarie (183 milioni di euro) e dai proventi finanziari netti da contratti derivati per 38 milioni di euro.
Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti registrano un incremento di 249 milioni di euro, dovuto sostanzialmente alla diminuzione dei proventi finanziari netti da strumenti derivati (133 milioni di euro) e all'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari e su alcuni finanziamenti infragruppo (215 milioni di euro), parzialmente compensato dai minori interessi sui prestiti obbligazionari (57 milioni di euro) e dalla variazione positiva degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine (52 milioni di euro).
Le imposte sul reddito dell'esercizio sono positive per 136 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).
Rispetto al precedente esercizio, la variazione di 30 milioni di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile IRES stimato.
Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 3.032 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 7.157 milioni di euro. La variazione di 4.125 milioni di euro è sostanzialmente riconducibile alla riduzione dei proventi da partecipazioni, parzialmente compensati dalle minori rettifiche di valore delle partecipazioni per i motivi sopra esposti.

| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Attività immobilizzate nette: | |||
| - attività materiali e immateriali | 140 | 144 | (4) |
| - partecipazioni | 60.917 | 59.952 | 965 |
| - altre attività/(passività) non correnti nette | (300) | (246) | (54) |
| Totale | 60.757 | 59.850 | 907 |
| Capitale circolante netto: | |||
| - crediti commerciali | 167 | 294 | (127) |
| - altre attività/(passività) correnti nette | (2.705) | (2.065) | (640) |
| - debiti commerciali | (135) | (155) | 20 |
| Totale | (2.673) | (1.926) | (747) |
| Capitale investito lordo | 58.084 | 57.924 | 160 |
| Fondi diversi: | |||
| - benefíci ai dipendenti | (121) | (131) | 10 |
| - fondi rischi e oneri e imposte differite nette | 33 | 6 | 27 |
| Totale | (88) | (125) | 37 |
| Attività non correnti classificate come possedute per la vendita | - | 654 | (654) |
| Capitale investito netto | 57.996 | 58.453 | (457) |
| Patrimonio netto | 37.883 | 38.342 | (459) |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 20.113 | 20.111 | 2 |
Rusenergosbyt LLC iscritta a un valore di 41 milioni di euro;
Il capitale circolante netto, negativo per 2.673 milioni di euro, registra un'ulteriore variazione negativa di 747 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 riferibile:

Gruppo per il consolidato fiscale nazionale IRES e verso le società del Gruppo per dividendi da incassare, compensati dai minori crediti per IVA verso l'Erario;
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023, pari a 57.996 milioni di euro, è finanziato dal patrimonio netto per 37.883 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 20.113 milioni di euro.
Il patrimonio netto, pari a 37.883 milioni di euro, è in diminuzione di 459 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare tale variazione è riferibile principalmente all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.972 milioni di euro; alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2022 nella misura di 0,20 euro per azione (complessivamente pari a 2.033 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 10 maggio 2023 e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro); all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 1.738 milioni di euro e al riacquisto e successiva cancellazione di obbligazioni ibride perpetue per un valore complessivo pari a 752 milioni di euro; all'erogazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo pari a 182 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 20.113 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 53,09% (52,45% a fine 2022).
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Indebitamento a lungo termine: | |||
| - finanziamenti bancari | 1.316 | 1.527 | (211) |
| - obbligazioni | 2.265 | 4.262 | (1.997) |
| - altri finanziamenti da contratti di leasing | - | - | - |
| - finanziamenti ricevuti da società controllate | 14.274 | 12.407 | 1.867 |
| Indebitamento a lungo termine | 17.855 | 18.196 | (341) |
| Crediti finanziari verso terzi | (3) | (4) | 1 |
| Indebitamento netto a lungo temine | 17.852 | 18.192 | (340) |
| Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine: | |||
| - quota a breve dei finanziamenti a lungo termine | 1.179 | 1.430 | (251) |
| - indebitamento a breve verso banche | 1 | 25 | (24) |
| - indebitamento a breve verso società del Gruppo | 4.500 | 3.000 | 1.500 |
| - cash collateral ricevuti | 169 | 365 | (196) |
| Indebitamento a breve termine | 5.849 | 4.820 | 1.029 |
| - finanziamenti a breve concessi a società del Gruppo | (6) | (512) | 506 |
| - altri crediti finanziari a breve | (5) | (5) | - |
| - cash collateral versati | (482) | (389) | (93) |
| - posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo | (1.973) | 2.873 | (4.846) |
| - disponibilità presso banche e titoli a breve | (1.122) | (4.868) | 3.746 |
| Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine | 2.261 | 1.919 | 342 |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 20.113 | 20.111 | 2 |

L'indebitamento finanziario netto è pari a 20.113 milioni di euro ed è in linea rispetto al precedente esercizio.
Le principali operazioni effettuate nel corso del 2023 sono state:
4.500 milioni di euro e di un nuovo finanziamento a tasso variabile per 2.000 milioni di euro;
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 1.122 milioni di euro, presentano un decremento di 3.746 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per l'effetto dei minori dividendi ricevuti dalle società del Gruppo nel corso dell'esercizio.
Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 4.868 | 952 | 3.916 |
| Cash flow da attività operativa | 4.277 | 8.689 | (4.412) |
| Cash flow da attività di investimento | (1.007) | (1.647) | 640 |
| Cash flow da attività di finanziamento | (7.016) | (3.126) | (3.890) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | 1.122 | 4.868 | (3.746) |
Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2023 è positivo per 4.277 milioni di euro (pari a 8.689 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in diminuzione di 4.412 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei minori dividendi incassati, in parte compensati dai minori acconti pagati per IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, e dal minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.
Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 7.016 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (2.803 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (752 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (4.091 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (3.107 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 182 milioni di euro, in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (2.201 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (1.738 milioni di euro).
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.007 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (1.502 milioni di euro) e della società Enel Insurance NV (100 milioni di euro), unitamente al versamento in conto capitale a favore della neocostituita Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA (3 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalle cessioni delle società del perimetro "Romania" e della società Rusenergosbyt LLC.
I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa, positivo per 4.277 milioni di euro, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2023 si attestano a 1.122 milioni di euro (4.868 milioni di euro al 1° gennaio 2023).
Totale patrimonio netto e passività
| Milioni di euro | Bilancio | Attività non correnti | Attività correnti | Totale attività | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||
| Endesa SA(1) | Consolidato | 28.825 | 30.142 | 12.458 | 19.925 | 41.283 | 50.067 | ||
| Enel Américas SA | Consolidato | 24.021 | 25.307 | 9.342 | 7.275 | 33.363 | 32.582 | ||
| Enel Chile SA | Consolidato | 9.507 | 9.680 | 2.760 | 3.370 | 12.267 | 13.050 | ||
| Enel Italia SpA | Consolidato | 41.345 | 38.877 | 15.739 | 16.524 | 57.084 | 55.401 | ||
| Enel North America Inc. | Consolidato | 13.118 | 14.226 | 1.441 | 2.113 | 14.559 | 16.339 | ||
| Enel Finance International NV | Separato | 42.663 | 43.871 | 13.648 | 17.738 | 56.311 | 61.609 | ||
| Enel Grids Srl | Separato | 98 | 75 | 297 | 511 | 395 | 586 | ||
| Enel Global Services Srl | Separato | 123 | 144 | 459 | 545 | 582 | 689 | ||
| Enel Global Trading SpA | Separato | 341 | 830 | 14.024 | 28.008 | 14.365 | 28.838 | ||
| Enel Green Power SpA | Separato | 1.855 | 1.092 | 873 | 2.072 | 2.728 | 3.164 | ||
| Enel Holding Finance Srl | Separato | 7.872 | 7.872 | 2 | 2 | 7.874 | 7.874 | ||
| Enel Iberia SRLU | Separato | 26.287 | 26.298 | 1.121 | 799 | 27.408 | 27.097 | ||
| Enel Innovation Hubs Srl | Separato | - | - | 11 | 9 | 11 | 9 | ||
| Enel Insurance NV(2) | Separato | 554 | 511 | 545 | 423 | 1.099 | 934 | ||
| Enel Investment Holding BV | Separato | 1 | 1 | 5 | 5 | 6 | 6 | ||
| Enel X Srl | Separato | 994 | 993 | 172 | 183 | 1.166 | 1.176 | ||
| Enel X Way Srl | Separato | 570 | 936 | 74 | 46 | 644 | 982 | ||
| Enelpower Srl | Separato | 1 | 2 | 37 | 38 | 38 | 40 | ||
| Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA |
Separato | - | - | 3 | - | 3 | - |
(1) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'Amendment IAS 12.
(2) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'applicazione dell'IFRS 17.


| Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività non correnti | Passività correnti | Patrimonio netto | patrimonio netto e passività | ||||
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 |
| 19.504 | 23.627 | 14.575 | 20.682 | 7.204 | 5.758 | 41.283 | 50.067 |
| 9.149 | 10.681 | 8.806 | 7.427 | 15.408 | 14.474 | 33.363 | 32.582 |
| 4.133 | 4.738 | 3.199 | 3.485 | 4.935 | 4.827 | 12.267 | 13.050 |
| 27.239 | 27.714 | 25.391 | 23.942 | 4.454 | 3.745 | 57.084 | 55.401 |
| 6.422 | 6.971 | 1.986 | 3.607 | 6.151 | 5.761 | 14.559 | 16.339 |
| 37.823 | 41.379 | 8.275 | 9.944 | 10.213 | 10.286 | 56.311 | 61.609 |
| 24 | 26 | 326 | 241 | 45 | 319 | 395 | 586 |
| 28 | 33 | 503 | 605 | 51 | 51 | 582 | 689 |
| 625 | 953 | 11.602 | 27.505 | 2.138 | 380 | 14.365 | 28.838 |
| 1.647 | 1.819 | 414 | 863 | 667 | 482 | 2.728 | 3.164 |
| - | - | - | - | 7.874 | 7.874 | 7.874 | 7.874 |
| 2.706 | 3.046 | 1.041 | 616 | 23.661 | 23.435 | 27.408 | 27.097 |
| - | - | 3 | 2 | 8 | 7 | 11 | |
| 376 | 288 | 156 | 114 | 567 | 532 | 1.099 | 934 |
| - | - | 1 | 1 | 5 | 5 | 6 | |
| 112 | 115 | 948 | 868 | 106 | 193 | 1.166 | 1.176 |
| 81 | 4 | 256 | 160 | 307 | 818 | 644 | |
| 1 | 6 | 8 | 8 | 29 | 26 | 38 | |
| - | - | - | - | 3 | - | 3 | |

| Milioni di euro | Bilancio | Ricavi | Costi | Margine operativo lordo |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
||
| Endesa SA | Consolidato | 25.459 | 32.896 | 21.682 | 27.331 | 3.777 | 5.565 |
| Enel Américas SA(1) | Consolidato | 11.919 | 13.469 | 8.452 | 9.511 | 3.467 | 3.958 |
| Enel Chile SA | Consolidato | 4.823 | 5.402 | 3.679 | 4.122 | 1.144 | 1.280 |
| Enel Italia SpA | Consolidato | 46.259 | 58.033 | 37.063 | 51.849 | 9.196 | 6.184 |
| Enel North America Inc. | Consolidato | 1.887 | 2.103 | 1.241 | 1.211 | 646 | 892 |
| Enel Finance International NV | Separato | 2.284 | 1.667 | 1.778 | 1.561 | 506 | 106 |
| Enel Grids Srl | Separato | 397 | 690 | 404 | 422 | (7) | 268 |
| Enel Global Services Srl | Separato | 898 | 908 | 834 | 819 | 64 | 89 |
| Enel Global Trading SpA | Separato | 33.683 | 82.598 | 32.119 | 82.464 | 1.564 | 134 |
| Enel Green Power SpA | Separato | 485 | 449 | 408 | 309 | 77 | 140 |
| Enel Holding Finance Srl | Separato | - | - | - | - | - | - |
| Enel Iberia SRLU | Separato | 53 | 40 | 65 | 39 | (12) | 1 |
| Enel Innovation Hubs Srl | Separato | 6 | 6 | 6 | 6 | - | - |
| Enel Insurance NV(2) | Separato | 159 | 154 | 265 | 140 | (106) | 14 |
| Enel Investment Holding BV | Separato | 2 | 1 | 3 | 2 | (1) | (1) |
| Enel X Srl | Separato | 117 | 203 | 108 | 126 | 9 | 77 |
| Enel X Way Srl | Separato | 72 | 47 | 98 | 53 | (26) | (6) |
| Enelpower Srl | Separato | - | - | (4) | - | 4 | - |
| Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA |
Separato | - | - | - | - | - | - |
(1) Il risultato netto include la componente relativa alle discontinued operation.
(2) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'applicazione dell'IFRS 17.


| Imposte Risultato netto |
Risultato ante imposte |
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni |
Risultato operativo | Ammortamenti e impairment |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al al al 31.12.2023 31.12.2022 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
| 303 891 762 |
3.487 | 1.065 | (200) | (580) | 3.687 | 1.645 | 1.878 | 2.132 |
| 622 657 1.084 |
622 | 1.341 | (934) | (867) | 1.556 | 2.208 | 2.402 | 1.259 |
| 250 512 749 |
1.938 | 999 | 944 | 154 | 994 | 845 | 286 | 299 |
| 1.581 1.586 3.166 |
2.496 | 4.747 | (649) | (1.355) | 3.145 | 6.102 | 3.039 | 3.094 |
| (360) 97 (1.131) |
288 | (1.491) | (186) | (327) | 474 | (1.164) | 418 | 1.810 |
| 140 20 350 |
64 | 490 | (42) | (16) | 106 | 506 | - | - |
| (8) (31) (8) |
261 | (16) | (5) | (8) | 266 | (8) | 2 | 1 |
| (2) 8 1 |
22 | (1) | 1 | (6) | 21 | 5 | 68 | 59 |
| 385 62 1.103 |
50 | 1.488 | (52) | (43) | 102 | 1.531 | 32 | 33 |
| (26) 36 198 |
(78) | 172 | 378 | 108 | (456) | 64 | 596 | 13 |
| - - - |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| (155) (51) 1.642 |
674 | 1.487 | 672 | 1.499 | 2 | (12) | (1) | - |
| - - - |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| (30) 9 (76) |
35 | (106) | 21 | - | 14 | (106) | - | - |
| - - (1) |
(1) | (1) | - | - | (1) | (1) | - | - |
| 7 (23) (93) |
31 | (86) | (3) | (24) | 34 | (62) | 43 | 71 |
| (13) (4) (509) |
(19) | (522) | 4 | (8) | (23) | (514) | 17 | 488 |
| 1 (1) 3 |
- | 4 | - | 1 | - | 3 | - | 1 |
| - - - |
- | - | - | - | - | - | - | - |
I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2023 sono pari a 909 persone. Nel 2023 si registra un aumento dell'organico di 20 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni.
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2023.
| N. | Consistenza media | Consistenza puntuale | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | al 31.12.2023 | |
| Manager | 165 | 154 | 11 | 164 |
| Middle manager | 488 | 449 | 39 | 525 |
| White collar | 249 | 261 | (12) | 220 |
| Totale | 902 | 864 | 38 | 909 |
La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo.
| Consistenze al 31.12.2022 | Assunzioni | Cessazioni Mobilità in entrata | Mobilità in uscita | Consistenze al 31.12.2023 | |
|---|---|---|---|---|---|
| 889 | 48 | 38 | 120 | 110 | 909 |
L'evoluzione veloce e continua del business e il supporto alla strategia aziendale in un contesto mondiale in rapido cambiamento determinano la necessità di nuovi profili tecnici e professionali. Per questo motivo, acquisiscono importanza sempre più rilevante la formazione continua delle persone e le strategie di upskilling (percorsi formativi e di empowerment finalizzati al miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo) e reskilling (apprendimento di abilità e competenze per ruoli differenti da quelli precedenti). A sostegno delle strategie aziendali, nel 2023 sono state erogate complessivamente circa 3,1 milioni di ore di formazione, pari a circa 48 ore medie pro capite oltre il target previsto (45,5 ore medie pro capite); di queste, il 44,8% è stato dedicato all'up/reskilling, dato in crescita rispetto all'anno precedente (42% nel 2022). Il costo complessivo della formazione ammonta a circa 27 milioni di euro nel 2023.
Ciò è stato possibile grazie al potenziamento digitale e alla piattaforma E-Ducation, che ha garantito l'accessibilità diffusa, anche da remote working, a contenuti formativi su comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza e nuove competenze, anche in collaborazione con partner universitari e accademici.
Per quanto riguarda le azioni di sviluppo e valutazione delle persone Enel, nel 2023 è proseguito l'utilizzo dello strumento Open Feedback Evaluation (OFE), che in maniera continuativa e a 360° permette di raccogliere i feedback da tutti i colleghi, generando un dialogo costante tra le persone. Il processo è semestrale e valuta la "Generosità", attitudine a entrare in relazione con gli altri, e l'"Azione", la capacità di conseguire gli obiettivi professionali, valutata dai responsabili.
Sempre in ottica di sviluppo e valorizzazione delle persone, nel corso del 2023 è aumentato l'utilizzo di strumenti di accompagnamento, come il Job Shadowing, il Mentoring e il Coaching.
Nel corso del 2023 il processo annuale di gestione dei piani di successione delle posizioni manageriali ha visto un trend positivo della percentuale di donne successor (47,2%). Quello del gender, insieme ad altri criteri di selezione confermati per l'identificazione dei successori, tiene conto degli impegni presi dal Gruppo Enel riguardo ai temi della diversity e dell'inclusione, valorizzando ulteriormente tali profili.
Il processo relativo ai piani di successione è stato esteso anche a ruoli chiave non manageriali coinvolgendo nuovi position holder (responsabili di posizioni organizzative); tale ampliamento ha consentito l'individuazione di nuovi successor sia ready sia in pipeline (con attenzione alle tematiche di genere) ai quali è stato dedicato un programma di sviluppo e formazione ad hoc.

Nel 2023 l'attività di ascolto è stata realizzata attraverso la prima Global Inclusive Survey che ha esplorato a tutti i livelli organizzativi la percezione generale di inclusione delle persone nel contesto lavorativo. Sul tema ha risposto il 48% delle persone eleggibili (oltre 61.000). I risultati della survey evidenziano un buon livello di inclusione generale percepita delle persone: la media delle valutazioni dei rispondenti su questo aspetto è pari a 4,5 su 6 e l'87% delle persone ha espresso una valutazione positiva e molto positiva.
Dal 2021 Enel ha definito un modello globale di Wellbeing in modalità co-creation che poggia su otto pilastri: il benessere psicologico, fisico, sociale, economico, etico, culturale, il senso di protezione e la work-life harmony. A seguito dell'analisi dei risultati della survey Wellbeing & Motivation, lanciata nel 2022 con l'obiettivo di capire l'evoluzione del benessere organizzativo e di affinare le iniziative volte a migliorarlo, sono stati realizzati incontri di condivisione dei risultati attraverso webinar coordinati dal management dei vari Paesi e a livello globale nel 2023 sono stati sviluppati progetti volti a incrementare il livello di benessere delle persone, dei team e dei manager nell'organizzazione. L'indice di benessere generale rilevato dalla survey nel 2022 era pari al 60% a livello globale. Tale indice misura la percentuale dei rispondenti abbastanza o molto soddisfatti del proprio benessere generale (vita personale e lavorativa).
Il 2023 è stato il primo anno di pieno funzionamento del Programma di Benessere Globale che ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza di tutte le persone sul proprio livello di benessere ingaggiandole attraverso test di autovalutazione, webinar, newsletter e altre attività dedicate. Al programma è associato un meccanismo di rewarding che premia semestralmente i comportamenti virtuosi dei colleghi che partecipano regolarmente al programma. Nel corso del 2023 oltre 26.000 dipendenti (il 43% delle persone Enel) hanno partecipato attivamente, mentre sono oltre 4.000 le premialità assegnate a livello globale alle persone che hanno fruito di tutti i contenuti del programma.
Attraverso il progetto pilota "Wellbeing leaders, Happy teams" è stata testata una nuova modalità di intervento per il supporto di team a ridotto benessere percepito (criterio di selezione: Wellbeing Index). In aggiunta, attraverso l'ascolto dei responsabili dei team caratterizzati da benessere percepito molto elevato, il progetto ha permesso di identificare le caratteristiche distintive e i comportamenti virtuosi da diffondere in azienda per rinforzare la leadership orientata al benessere.
Per facilitare la diffusione della cultura del benessere e intercettare situazioni da migliorare sono stati identificati e formati i primi ambasciatori del benessere, promotori dei comportamenti abilitanti, figure di ascolto e orientamento per le persone che ne fanno richiesta, nei principali Paesi del Gruppo.
A livello locale sono altresì attivi servizi e iniziative che consentono di prendersi cura del benessere psico-fisico personale e familiare. In particolare, sono attivi servizi di supporto psicologico in forma gratuita o agevolata per più del 98% delle persone in Enel, mentre per oltre il 90% sono attivi servizi per la cura del benessere fisico. A livello globale è inoltre attivo il progetto CReW - Enel Cycle, Run & Walk Challenge, che promuove il benessere fisico associato alla mobilità sostenibile coinvolgendo nel 2023 oltre 3.500 partecipanti Enel.
In Enel l'attenzione all'unicità e alla cura delle persone sono elementi chiave per generare benessere e motivazione e sono leve per la creatività, l'innovazione e il raggiungimento di risultati di valore per le persone e l'intera organizzazione. L'approccio alla diversità e all'inclusione si fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostanzia in un organico set di azioni che promuovono la cura e l'espressione dell'unicità di ciascuno, una cultura organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente mix di competenze, qualità ed esperienze che creano valore per le persone e il business, impegnato in un percorso di transizione verso un'economia decarbonizzata riconosciuto a livello globale come un volano per indirizzare varie forme di diversità di accesso al mondo del lavoro.
Tale approccio è stato sancito nello Statuto della Persona, il protocollo d'intesa firmato il 29 marzo 2022 da Enel che sottolinea l'importanza della cura del benessere e dell'integrità della persona in un ambiente in cui benessere, produttività, apprendimento continuo e sicurezza possano rafforzarsi a vicenda, concorrendo alla più piena realizzazione della persona e al raggiungimento dei risultati.
I princípi espressi nello Statuto della Persona, con particolare riferimento alla partecipazione, al benessere, all'inclusione e alla sicurezza di ogni lavoratore, hanno ispirato il rinnovo nel 2023 del Global Framework Agreement (GFA), già siglato nel 2013, con le federazioni italiane di settore e le federazioni globali IndustriALL e Public Services International. Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo vengono svolte secondo il modello previsto nel GFA riconosciuto come una best practice di riferimento per le multinazionali europee ed extra-europee. L'accordo è fondato su princípi

internazionali in materia di diritti umani e imprese e si ispira ai migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale.
Le tappe che portano a oggi nascono nel 2013 con la pubblicazione della Policy sui Diritti Umani (aggiornata nel 2021), seguita nel 2015 dall'adesione di Enel ai sette princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e dalla contemporanea pubblicazione della Policy interna Diversità e Inclusione, che esplicita i princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità, equilibrio tra vita privata e lavoro e inclusione di ogni persona, al di là di ogni forma di diversità. Nel 2019 la Workplace Harassment Policy(6) introduce i temi del rispetto, dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro nella prevenzione di ogni tipo di molestia; questi princípi sono stati condivisi nel 2020 nello Statement contro le molestie sul luogo di lavoro(7); inoltre, è stata creata sulla intranet di Enel la sezione Accessibilità Digitale per assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e ai sistemi digitali.
Negli ultimi anni, un'intensa attività di sensibilizzazione ha permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell'inclusione a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso campagne di comunicazione ed eventi globali e locali. Tra le iniziative più rilevanti del 2023 si segnala la crescita degli Employee Resources Group locali, importanti network e/o community che all'interno del Gruppo alimentano conversazioni sui diversi temi legati all'inclusione e alla diversità e offrono spazi di condivisione di temi come empowerment femminile, genitorialità, caregiving, disabilità, intergenerazionalità, interculturalità, comunità LGBTQ+. È continuata l'erogazione in tutto il Gruppo dei percorsi formativi Oltre i bias, grazie ai quali è possibile identificare i principali pregiudizi che si possono incontrare nel contesto lavorativo in chiave ironica e surreale, suggerendo come prevenirli e offrendo interessanti spunti di riflessione, e Molestie sul luogo di lavoro, che descrive alcune forme di molestie e discriminazioni legate a età, disabilità, LGBTQ+ e orientamento sessuale. Per diffondere i princípi della progettazione inclusiva è stata inoltre offerta a livello globale l'attività formativa Accessibility and Design for all awareness, metodologia progettuale che ha come obiettivi fondamentali l'ideazione e la realizzazione di spazi, prodotti e servizi che siano di per sé accessibili a tutti. Il corso ha lo scopo di sensibilizzare e allenare le persone verso una cultura sempre più inclusiva, diffondendo la consapevolezza dei princípi applicativi del Design for All.
Diffondere la cultura dell'inclusione in Enel significa anche misurazione e target setting. Un approccio che si sostanzia in un organico piano di azioni misurate attraverso un ampio set di KPI oggetto di impegni approvati dagli organi societari. Tra questi, bilanciare la percentuale di donne nei processi di selezione, far crescere la rappresentanza di donne manager e middle manager e nei piani di successione manageriale, aumentare il numero di studentesse coinvolte in iniziative di sensibilizzazione STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), promuovere progetti per l'inclusione dei colleghi con disabilità in tutte le fasi dell'employee journey, promuovere la diffusione di una cultura bias free e iniziative attente alle diversità interculturali.
In particolare, in termini di gender equality, la strategia aziendale si articola su diverse linee d'azione. Da una parte si sta rafforzando la presenza delle donne nei processi di selezione, con un trend positivo anche per il 2023 (52%) a conferma dell'impegno del Gruppo rispetto al raggiungimento di questo obiettivo. Dall'altra, in termini di presenza di donne in posizioni manageriali, si osserva che il numero e l'incidenza delle donne manager presentano un trend in continua crescita, con un incremento della percentuale dell'1,3% nel 2023 (dal 24,9% del 2022 al 26,2% del 2023). Cresce anche la percentuale di donne middle manager (dal 32,6% del 2022 al 33,1% nel 2023). Continuano le azioni di valorizzazione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale. Tra le azioni messe in campo a livello globale, la conferma, nel Piano di Long Term-Incentive, dell'obiettivo di performance, con un peso anche per il Piano 2023 pari al 10% del totale, rappresentato dalla "percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2025", con lo scopo di rafforzare e dare continuità a una politica di predisposizione di una platea idonea alle nomine manageriali del prossimo futuro.
Cresce negli anni l'impegno volto alla promozione della presenza femminile nei percorsi di studio e professionali in area STEM in collaborazione con scuole, università e istituzioni, per superare gli stereotipi di genere e diffondere l'importanza della cultura tecnico-scientifica sempre più integrata con la dimensione umanistica. Queste iniziative di consapevolezza e orientamento al mondo STEM hanno coinvolto nel 2023 oltre 7.800 studentesse delle scuole superiori e negli ultimi 7 anni oltre 37.000 studentesse(8).
Sul tema della disabilità Enel mette a disposizione strumenti, servizi, metodi di lavoro e iniziative per creare un contesto lavorativo e relazionale inclusivo che permetta lo svolgimento in piena autonomia delle attività lavorative, indipendentemente da qualsiasi disabilità. A livello globale sono presenti oltre 2.000 colleghi con disabilità. Il tema è particolarmente rilevante per l'Italia (oltre 1.500 colleghi con disabilità, oltre il 73% del Gruppo).
(6) La Workplace Harassment Policy è un documento aziendale interno.
(7) https://www.enel.com/content/dam/enel-com/documenti/investitori/sostenibilita/enel-statement-against-harassment.pdf.
(8) Dal 2022 il dato include iniziative che coinvolgono solo istituti primari e secondari.

A partire dal 2019, a seguito dell'adesione di Enel all'iniziativa globale Valuable 500, le iniziative dedicate in materia di disabilità sono confluite nel progetto Value for Disability finalizzato a cogliere il potenziale di business e a promuovere l'inclusione di colleghi e clienti con disabilità attraverso l'ideazione di specifici piani di azione globali e locali. Il progetto ha prodotto un diffuso commitment sul tema e fatto nascere iniziative in tutti i Paesi con impatto sull'inclusione delle persone con disabilità relativamente ai diversi aspetti della loro experience nell'organizzazione e sul cambiamento culturale. Tutti i Paesi con almeno una persona con disabilità hanno un focal point di riferimento per rispondere alle esigenze specifiche e ideare iniziative dedicate, come previsto dalla Policy Diversità e Inclusione.
Molti Paesi hanno inoltre organizzato iniziative per valorizzare la dimensione interculturale, l'intergenerazionalità e la dimensione LGBTQ+.
Infine, per promuovere il valore della genitorialità e la cura di tutte le persone nelle situazioni di vita che impattano sul lavoro prosegue il Parental Program a supporto dell'esperienza parentale e l'estensione nei diversi Paesi del progetto Ma-Cro@Work Caring Program per i colleghi con malattie croniche e vulnerabilità.
La tabella di seguito mostra l'impegno di Enel sulla diversità e inclusione, esponendo l'incidenza del personale con disabilità, il numero delle donne manager e middle manager e il rapporto tra retribuzione media base delle donne rispetto agli uomini.
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette |
% | 3,4 | 3,3 | 0,1 | 3,0% |
| Donne manager e middle manager | n. | 4.447 | 4.463 | (16) | -0,4% |
| Percentuale di donne manager e middle manager | % | 32,5 | 31,8 | 0,7 | 2,2% |
| Percentuale di donne nei piani di successione manageriale | % | 47,2 | 46,1 | 1,1 | 2,4% |
| Percentuale di donne nei piani di successione dei top manager | % | 50,4 | 49,6 | 0,8 | 1,6% |
| Rapporto tra stipendio base e retribuzione | |||||
| Rapporto stipendio base donne/uomini: | |||||
| - manager | % | 84,5 | 83,9 | 0,6 | 0,7% |
| - middle manager | % | 93,9 | 92,8 | 1,1 | 1,2% |
| - white collar | % | 92,1 | 88,8 | 3,3 | 3,7% |
| - blue collar | % | 101,4 | 125,0 | -23,6% | -18,9% |
| Rapporto retribuzione base donne/uomini: | |||||
| - manager | % | 81,4 | 80,7 | 0,7 | 0,9% |
| - middle manager | % | 92,8 | 91,9 | 0,9 | 1,0% |
| - white collar | % | 92,5 | 89,3 | 3,2 | 3,6% |
| - blue collar | % | 102,1 | 125,4 | -23,3% | -18,6% |
In Enel la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone vengono considerate il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero. Per questo, ci impegniamo a definire processi e a creare spazi di lavoro sempre più salutari e sicuri, sia per i dipendenti sia per chiunque collabori con Enel, promuovendo percorsi formativi dedicati.
Per rendere questo impegno chiaro ed evidente a tutti i dipendenti del Gruppo, nonché agli stakeholder esterni, Enel ha elaborato e diffuso una Politica sulla Salute e Sicurezza, che descrive i princípi guida, gli obiettivi strategici, l'approccio e le direttrici e priorità di azione per il continuo miglioramento delle prestazioni in materia di salute e sicurezza. Sono inoltre riportati gli ambiti di azione su cui Enel è impegnata per il raggiungimento dei target prefissati: al primo posto troviamo le persone, intese sia come lavoratori interni sia come imprese appaltatrici che collaborano con il Gruppo, e poi anche i processi e le tecnologie innovative a supporto della prevenzione degli infortuni. In coerenza con i valori declinati e assunti con la Politica sopra citata, è stata inoltre pubblicata la Stop Work Policy, un documento che ha l'obiettivo di responsabilizzare dipendenti Enel e imprese appaltatrici nella gestione di potenziali situazioni a rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente. Tutti i lavoratori hanno infatti la possibilità di

fermare qualsiasi attività ritenuta rischiosa per la salute, per la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente, seguendo l'approccio "no blaming"(9).
Inoltre, Enel promuove, implementa e mantiene in continuo aggiornamento i Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori, in conformità con le Policy interne sopra citate nonché con lo standard internazionale ISO 45001. È il Sistema di Gestione di Enel SpA a fornire un indirizzo e un approccio omogeneo a tutte le società del Gruppo: le Linee di Business e i Paesi hanno poi il compito di declinarlo a livello locale in funzione delle specificità regolatorie, nonché di business, e di verificarne la corretta attuazione in campo.
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero di ore lavorate | milioni di ore | 385,898 | 427,847 | (41,949) | -9,8% |
| Enel | milioni di ore | 120,546 | 123,624 | (3,078) | -2,5% |
| Imprese appaltatrici | milioni di ore | 265,352 | 304,223 | (38,871) | -12,8% |
| Numero di infortuni totali (TRI)(1) | n. | 726 | 962 | (236) | -24,5% |
| Enel | n. | 176 | 153 | 23 | 15,0% |
| Imprese appaltatrici | n. | 550 | 809 | (259) | -32,0% |
| Indice di frequenza infortuni (TRI FR)(2) | i | 1,88 | 2,25 | (0,37) | -16,4% |
| Enel | i | 1,46 | 1,24 | 0,22 | 17,7% |
| Imprese appaltatrici | i | 2,07 | 2,66 | (0,59) | -22,2% |
| Numero di infortuni mortali (FAT) | n. | 11 | 6 | 5 | 83,3% |
| Enel | n. | 3 | 1 | 2 | - |
| Imprese appaltatrici | n. | 8 | 5 | 3 | 60,0% |
| Indice di frequenza infortuni mortali (FAT FR) | i | 0,029 | 0,014 | 0,015 | - |
| Enel | i | 0,025 | 0,008 | 0,017 | - |
| Imprese appaltatrici | i | 0,030 | 0,016 | 0,014 | 87,5% |
| Numero di infortuni "Life Changing Accidents" (LCA)(3) | n. | 1 | 2 | (1) | -50,0% |
| Enel | n. | - | - | - | - |
| Imprese appaltatrici | n. | 1 | 2 | (1) | -50,0% |
| Indice di frequenza infortuni "Life Changing Accidents" (LCA) | i | 0,003 | 0,005 | (0,002) | -40,0% |
| Enel | i | - | - | - | - |
| Imprese appaltatrici | i | 0,004 | 0,007 | (0,003) | -42,9% |
| Indice di frequenza infortuni con giorni persi (ACC>3 FR)(4) | i | 0,50 | 0,36 | 0,14 | 38,9% |
| Enel | i | 0,59 | 0,48 | 0,11 | 22,9% |
| Imprese appaltatrici | i | 0,46 | 0,31 | 0,15 | 48,4% |
| Indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR)(5) | i | 0,61 | 0,50 | 0,11 | 22,0% |
| Enel | i | 0,72 | 0,56 | 0,16 | 28,6% |
| Imprese appaltatrici | i | 0,56 | 0,48 | 0,08 | 16,7% |
| Indice di frequenza degli High Potential Accidents (HiPo FR)(6) | i | 0,070 | 0,072 | (0,002) | -2,8% |
| Enel | i | 0,050 | 0,057 | (0,007) | -12,3% |
| Imprese appaltatrici | i | 0,079 | 0,079 | - | - |
(1) Total Recordable Injury (TRI): comprendono tutti gli eventi infortunistici che hanno provocato lesioni, sono comprensivi degli infortuni che hanno comportato giorni di assenza dal lavoro LTI e dei First Aid (medicazioni) ovvero gli infortuni che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro.
(2) Il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR), così come tutti i Frequency Rate dei diversi tipi di eventi, è calcolato rapportando il numero degli eventi alle ore lavorate espresse in milioni.
(3) Life Changing Accidents (LCA): sono gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per esempio amputazioni di arti, paralisi, ustioni estese e visibili ecc.). Si segnala che dal ciclo di reporting 2021 l'indicatore Life Changing Accident ha sostituito l'indicatore sugli High Consequence Injury in seguito a un lavoro di standardizzazione dell'informativa di sicurezza aziendale; pertanto, i valori 2020 e 2019 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.
(4) Sono gli infortuni che hanno provocato più di tre giorni di assenza complessiva dal lavoro.
(5) Lost Time Injury Frequency Rate (LTI FR): sono gli infortuni che hanno provocato almeno un giorno di assenza dal lavoro.
(6) High Potential Accidents Frequency Rate (HiPo FR): sono gli infortuni che, per dinamica, hanno la potenzialità di causare un evento Life Changing o Fatale.
(9) Principio per cui nessuna colpa o responsabilità è attribuita a un dipendente o appaltatore che segnali una situazione a rischio.
Rispetto al 2022, il numero di eventi infortunistici con lesioni, compresi quelli di primo soccorso (TRI), è diminuito del 24,5% (726 nel 2023 rispetto a 962 nel 2022), soprattutto per effetto della riduzione degli eventi infortunistici che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro. La riduzione è dovuta principalmente alle imprese appaltatrici (-32%), anche se c'è stato un lieve aumento degli eventi che hanno coinvolto il personale Enel (+15%). Il relativo indice di frequenza (TRI FR) segue la stessa tendenza con una diminuzione del 16,4% (1,88 nel 2023 rispetto a 2,25 nel 2022), attestandosi nel suo complesso a circa 2 eventi infortunistici ogni milione di ore lavorate. In merito alle ore lavorate si evidenzia una riduzione consistente nel corso del 2023 rispetto all'anno precedente (circa -10%), legata principalmente alla cessione di alcuni perimetri organizzativi, come per esempio Enel Goiás in Brasile a fine 2022. Per quanto riguarda invece l'indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR), si registra un aumento del 22% rispetto allo scorso anno (0,61 nel 2023 rispetto a 0,50 nel 2022) sia sul personale Enel sia sulle imprese appaltatrici. Questo aumento è dovuto principalmente all'incremento di infortuni minori cui sono associati impatti soltanto minimali sulla sicurezza dei lavoratori. Infatti la somma degli infortuni più gravi, cioè quelli a più alto impatto sia effettivo sia potenziale, ovvero gli infortuni Fatali, i Life Changing (che producono conseguenze permanenti sulla vita dell'infortunato) e i cosiddetti High Potential (che differiscono dalle tipologia precedenti solo per le conseguenze che hanno sul lavoratore ma non per la dinamica dell'evento), è rimasta costante rispetto al 2022 (39 eventi) e risulta minore del 25% rispetto alla media dei tre anni precedenti. Si segnala tuttavia una diversa distribuzione degli infortuni tra le varie tipologie, in quanto sono aumentati i fatali (11 nel 2023 a fronte dei 6 nel 2022) e sono diminuiti i Life Changing (1 nel 2023 e 2 nel 2022) e gli High Potential (27 nel 2023 e 31 nel 2022).
Degli 1rtuni fatali del 2023, 9 sono associati a rischio elettrico e 2 a rischio meccanico. Tre infortuni fatali hanno coinvolto personale Enel (2 dipendenti di Enel Grids in Romania e 1 dipendente di Enel Grids in Argentina) e 8 personale degli appaltatori (3 in Brasile, 2 in Italia e 1 in Spagna che lavoravano per Enel Grids; 1 in Brasile che lavorava per Enel Green Power Brasile; 1 in Brasile che lavorava per Enel Servizi).
Per quanto riguarda le attività svolte nel corso del 2023, è stata aggiornata la Policy n. 106 che a livello di Gruppo fornisce le linee guida di comunicazione, analisi e classificazione degli eventi infortunistici, al fine di rafforzare il processo di segnalazione di near miss e safety observation(10), aumentare l'attenzione sugli eventi HiPo e risalire, in modo più efficace, alle cause d'origine di ogni evento per garantire maggiore efficacia dei piani di azione e un miglioramento delle performance in materia di salute e sicurezza. Anche il processo di ispezioni, funzionale alla verifica dei comportamenti e del rispetto delle procedure e dei metodi di lavoro in campo, è stato rivisto al fine di renderlo più efficace. In particolare, è stato implementato un approccio "data-driven", basato su tool informatici e dashboard analitiche, che consente sulla base delle evidenze emerse dal sistema di monitoraggio e controllo la valutazione delle performance delle unità organizzative e dei fornitori, l'individuazione delle aree a maggiore rischio di infortuni fatali e Life Changing e le successive modalità di gestione.
Proprio su quelle aree a maggiore rischio sono stati quindi realizzati 101 Extra Checking on Site (ECoS) nel corso del 2023, ovvero degli assessment interni su sicurezza e ambiente che hanno lo scopo di valutare l'adeguatezza dell'organizzazione e dei processi in una specifica area operativa del Gruppo, individuare eventuali criticità e definire azioni correttive. Tali controlli sono effettuati da personale esperto HSEQ, esterno alle unità operative oggetto di verifica, affiancato da profili tecnici specifici del business.
Un altro elemento di grande attenzione per tutto il Gruppo Enel è la tutela della salute, valore fondamentale per la cura e lo sviluppo delle persone, non solo sul lavoro ma anche nella vita quotidiana. Per questo il Gruppo Enel ha adottato un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione e protezione, e si è impegnato a sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. A tal fine è stata aggiornata a luglio 2023 la Policy n. 179 "Health and Wellbeing".
L'obiettivo di tutelare la sicurezza sul lavoro e l'integrità psicofisica di tutte le persone del Gruppo Enel è il driver principale delle attività di formazione, sensibilizzazione e informazione. Per favorire l'accrescimento delle competenze tecniche e della cultura della sicurezza, supportando i processi di cambiamento e rispondendo in modo tempestivo alle necessità che emergono dal business, nel Gruppo è presente uno strutturato processo di gestione della formazione, che mira a trasformare le conoscenze in competenze e quindi in comportamenti. Complessivamente nel 2023 sono state erogate 1.452 ore di formazione al personale Enel sui temi di salute e sicurezza sul lavoro.
Verso le imprese appaltatrici l'approccio del Gruppo Enel è quello di considerarle come partner con i quali condivi-
(10) Un comportamento/situazione non sicura adottata da Enel o dal personale degli appaltatori o una situazione non sicura/rischiosa, cui il personale Enel o quello degli appaltatori potrebbe essere esposto, che non ha dato luogo a un incidente, ma che potrebbe causarlo.

dere i princípi cardine della sicurezza sul lavoro e protezione dell'ambiente. Pertanto, la sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo e strumenti come gli HSE Terms, il Supplier Performance Management, i Contractor Assessment (CA) e gli Evaluation Group(11). In particolare, il sistema di qualificazione dei fornitori prevede una valutazione specifica dei temi H&S in funzione del livello di rischio H&S delle attività associate ai diversi gruppi merceologici. Per quanto riguarda invece i controlli di sicurezza su lavoro e ambiente sulle imprese appaltatrici, nel corso del 2023 è proseguita l'esecuzione dei CA, svolti nelle sedi delle imprese terze e presso i cantieri o anche da remoto qualora la visita in campo non fosse possibile. In particolare, sono stati effettuati 1.215 CA distribuiti su tutte le Linee di Business e nei Paesi di presenza di Enel.
Enel inoltre riconosce nell'innovazione tecnologica un valido strumento per migliorare i processi in ambito salute e sicurezza. I criteri con cui vengono definite le priorità di sviluppo dei progetti innovativi si basano su una logica di "gestione del rischio", puntando in primis a eliminare e/o a ridurre la probabilità di accadimento di un evento a seconda della fattibilità. Un esempio è il progetto di Remote Trimming, sviluppato in ambito Enel Grids, che consiste nell'impiego di un robot per la potatura della vegetazione in prossimità delle reti elettriche, consentendo agli operatori di interagire con il dispositivo a distanza, rimanendo al di fuori delle aree più pericolose e azzerando di fatto i rischi.
L'ascolto delle comunità nei territori in cui Enel opera e la promozione di uno sviluppo economico e sociale inclusivo per garantire una transizione energetica il più possibile equa rappresentano un pilastro fondamentale della strategia di Enel, tanto nella gestione quotidiana delle attività di business quanto nella progettazione di nuove infrastrutture. Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le comunità locali è infatti fondamentale per poter garantire l'implementazione di un business sostenibile, aumentandone al contempo la competitività e l'inclusività.
Consapevoli che le attività del Gruppo possono avere un'influenza diretta e indiretta sulle comunità in cui opera, Enel ha adottato un modello di business sostenibile lungo l'intera catena del valore, integrando criteri di sostenibilità sociale oltre che ambientale nei vari processi e sin dalle prime fasi di sviluppo. Questo modello è in linea con i principali standard internazionali di riferimento (quali i princípi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e le linee guida OCSE per le imprese multinazionali), che sottendono l'impegno di Enel in materia di diritti umani nelle pratiche di business.
Il modello di business sostenibile del Gruppo si basa su analisi attente dei contesti in cui opera e, grazie a iniziative di dialogo proattivo e di ingaggio delle comunità, vengono identificati potenziali rischi, impatti e opportunità in modo da poter mettere in campo interventi di prevenzione e mitigazione correlati. Tale approccio include anche il principio di "Sustainability by design" per tenere in considerazione le esigenze delle comunità locali sin dalle prime fasi di progettazione degli asset. Il modello prevede inoltre piani di gestione delle emergenze con interventi di sostenibilità da attuare in relazione a eventi improvvisi e imprevisti e a danni gravi, come eventi critici ad asset, progetti o prodotti del Gruppo derivanti da calamità naturali o disordini sociali/comunitari.
Tale approccio ha portato Enel a innovare sia la modalità di gestione del business sia lo sviluppo di prodotti e servizi energetici. Un approccio che si avvale anche della consapevolezza che l'attivazione di ecosistemi virtuosi, come le partnership, rappresenti un elemento indispensabile per facilitare e promuovere l'identificazione e implementazione di soluzioni sociali innovative, innestandosi su un elemento fondamentale come la transizione verso un'economia decarbonizzata.
Nel 2023 il contributo di Enel allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori e delle comunità in cui opera si è tradotto in progetti di sostenibilità nei diversi Paesi di presenza, coinvolgendo oltre 3,9 milioni di beneficiari, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, di cui oltre il 70% è relativo a progetti e iniziative associati ai tre SDG su cui il Gruppo ha preso un commitment (SDG 4, SDG 7, SDG 8).
In linea con gli SDG, Enel contribuisce concretamente al progresso dei territori, creando valore sia per le comunità sia per il business, attraverso progetti di istruzione e for-
(11) HSE Terms, documento che definisce gli obblighi che gli appaltatori devono rispettare, e far rispettare anche ai propri subappaltatori, in materia di salute, sicurezza e ambiente; Supplier Performance Management, processo di controllo delle performance safety delle imprese; Contractor Assessment, analisi eseguite sulle imprese appaltatrici in fase di qualifica oppure nei casi in cui emergano criticità o basso punteggio nella valutazione degli indicatori safety durante le attività contrattualizzate; Evaluation Group, incontri periodici multidisciplinari, distribuiti in tutte le Linee di Business Globali e le geografie che consentono di valutare le performance di sicurezza dei fornitori e di definire azioni mirate e piani di accompagnamento e supporto personalizzati per singola impresa.

mazione professionali, e di accesso a un'energia affidabile e sostenibile, sia attraverso iniziative di elettrificazione rurale e suburbana sia promuovendo l'inclusione sociale per le categorie più vulnerabili della popolazione (dal punto di vista fisico, sociale ed economico). Per ulteriori approfondimenti sulle attività svolte si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2023 del Gruppo.
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | ||
|---|---|---|---|---|
| Fornitori attivi n. |
14.001 | 20.434 | (6.433) | -31,5% |
| Fornitori (FTE) n. |
150.820 | 172.854 | (22.034) | -12,7% |
| Fornitori qualificati valutati su aspetti ESG % |
100 | 99 | 1,0 | 1,0% |
| Fornitori qualificati e valutati su aspetti sociali (compresi diritti % umani e salute e sicurezza) per tutti i gruppi merceologici |
100 | 99 | 1,0 | 1,0% |
| Fornitori qualificati e valutati su aspetti ambientali per tutti i gruppi % merceologici |
100 | 99 | 1,0 | 1,0% |
I fornitori sono partner del Gruppo nel percorso di crescita sostenibile, al fine di massimizzare i vantaggi economici, produttivi, sociali e ambientali della transizione. Enel si impegna quotidianamente per creare processi sostenibili, innovativi e circolari che permettano anche di quantificare meglio, e quindi mitigare, gli impatti totali che i fornitori generano, consapevole della necessità di ridurre al minimo la pressione su materiali e componenti critici attraverso l'innovazione tecnologica e il riciclo continuo, e di sostenere la resilienza e la riqualificazione dei partner.
Alla base dei processi di acquisto ci sono comportamenti orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione secondo i più alti standard di sostenibilità. Per questo, la selezione dei partner e l'esecuzione dei contratti sono oggetto di attività di analisi e monitoraggio lungo l'intero processo di approvvigionamento e tale proposito viene perseguito all'interno di riferimenti chiari in termini di codici di condotta, tra cui la Policy sui Diritti Umani di Gruppo, il Codice Etico, il Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione" e i programmi globali di compliance.
Nello specifico:
lizzati dalle diverse unità di acquisto e di monitoraggio durante tutto il periodo di esecuzione del contratto. Il processo prevede la presenza di due "Library", in cui sono catalogati tutti i requisiti e K di sostenibilità raggruppati nelle macrocategorie di certificazioni, aspetti ambientali, di circolarità e sociali. Al 31 dicembre 2023 il 66% dei contratti di fornitura prevede l'invio di certificazioni carbon footprint da parte dei fornitori aggiudicatari.
Sono state definite, inoltre, specifiche clausole contrattuali, inserite in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture, che vengono poi aggiornate periodicamente allineandole alle migliori pratiche internazionali. Le condizioni generali di contratto prevedono che i fornitori di Enel, tra cui subappaltatori, subfornitori, terze parti e in generale tutta la catena di fornitura, rispettino le vigenti condizioni normative retributive, contributive, assicurative e fiscali, con riferimento a tutti i lavoratori impiegati a qualsiasi titolo nell'esecuzione del contratto. Inoltre, vengono richiamati esplicitamente i princípi di cui alle Convenzioni OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e gli obblighi di legge in tema di lavoro minorile e delle donne, di parità di trattamento, di divieto di discriminazione, abusi e molestie, di libertà sindacale, associazione e rappresentanza, di rifiuto del lavoro forzato, di sicurezza e tutela ambientale e di condizioni igienico-sanitarie. In caso di conflitto tra i suddetti obblighi di legge e le Convenzioni OIL, prevalgono le norme più restrittive.
Le clausole(12) prevedono inoltre che i fornitori, subappaltatori, subfornitori, terze parti e tutta la catena di fornitura si impegnino a prevenire ogni forma di corruzione.
(12) Art. 29.1.5 delle condizioni generali di contratto.

Il numero degli FTE(13) che operano nei cantieri e siti di Enel, al 31 dicembre 2023, è 150.820;
• le attività di analisi e monitoraggio lungo l'intero processo di approvvigionamento si avvalgono di sistemi specifici tra cui, durante l'esecuzione del contratto, il Supplier Performance Management (SPM) il cui obiettivo, in ottica di collaborazione con i fornitori, è non solo di intraprendere eventuali azioni correttive in fase di esecuzione contrattuale, ma anche di incentivare un percorso di miglioramento grazie ad azioni che premiano le migliori pratiche. Il processo si basa su una rilevazione obiettiva e sistematica di dati e informazioni relativi all'esecuzione della prestazione oggetto del contratto. Tali dati sono utilizzati per elaborare specifici indicatori, detti anche categorie (tra queste, per esempio, Salute, Sicurezza e Ambiente, Diritti Umani e Correttezza, Qualità e Puntualità).
Nel corso del 2023 sono proseguiti gli incontri con i fornitori per approfondire i temi inerenti alla decarbonizzazione, alla circolarità e ai diritti umani, con l'obiettivo di condividere pratiche e approcci comuni e spingere la catena di fornitura verso gli standard di sostenibilità richiesti dalla comunità internazionale.
In particolare, sono stati organizzati incontri di approfondimento con i principali fornitori appartenenti alle categorie merceologiche strategiche per fornire loro indicazioni tecniche sui nuovi requisiti di gara in materia di diritti umani e sulle clausole contrattuali aggiuntive. Per ulteriori approfondimenti sulle attività svolte si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2023 del Gruppo.

(13) FTE = Full Time Equivalent, corrisponde al numero di lavoratori necessari a svolgere un certo numero di ore lavorate, ipotizzando che lavorino a tempo pieno. Un FTE corrisponde quindi a un giorno-persona.

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.
Nel corso del 2023, l'area di innovazione si è dotata di un nuovo assetto organizzativo che, in linea con la strategia del Gruppo, opera nell'ottica della semplificazione e della focalizzazione sulle sue priorità e promuove un approccio di innovazione integrata, efficiente ed efficace.
Per affrontare le sfide del business, adottiamo un modello di innovazione aperta, che consente di collegare tutte le aree dell'Azienda con startup, partner industriali, grandi aziende, piccole e medie imprese (PMI), centri di ricerca, università e imprenditori, anche attraverso l'utilizzo di piattaforme di crowdsourcing. In particolare, la strategia di innovazione del Gruppo si avvale di diversi strumenti che permettono di trovare soluzioni innovative e sostenibili, come per esempio la piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com, e di una rete globale di Innovation Hub e Lab sui quali invece si fonda il modello di collaborazione con le startup e le PMI. Mentre queste ultime propongono progetti innovativi e nuovi modelli di business, Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per la validazione tecnica ed economica delle soluzioni proposte in ambiente industriale e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Innovation Hub, situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo, come per esempio l'Europa e gli Stati Uniti, gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle rispettive aree e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze poste dalle Linee di Business.
La collaborazione con attori chiave esterni è quindi un punto fondamentale della strategia di innovazione del Gruppo. L'Azienda ha infatti all'attivo accordi di partnership che coprono sia le aree più strategiche per il Gruppo sia relative a temi rilevanti e di frontiera (per esempio, la promozione delle applicazioni spaziali nel settore energetico, l'idrogeno verde, il nucleare di quarta generazione). Tramite il co-sviluppo con i fornitori, il Gruppo mira inoltre a implementare, in maniera rapida ed efficace, soluzioni innovative a livello di sviluppo pre-commerciale e fa leva su competenze già esistenti e sulla customizzazione e sul trasferimento di soluzioni già impiegate in altri settori produttivi.
Nel 2022, abbiamo adottato volontariamente lo standard ISO 56002 per la gestione dell'innovazione; lo standard
Proof of Concept, lanciati per testare soluzioni innovative nel 2023
soluzioni in fase di scale-up nel business nel 2023
46
copre tutti gli aspetti della gestione dell'innovazione, dalla nascita di un'idea alla sua implementazione su scala globale. Nel corso del 2023, è stata predisposta in collaborazione con UNI la prassi UNI/PdR 155 "Gestione dell'innovazione sostenibile - Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l'open innovation"; la prassi è stata pubblicata sul sito UNI a dicembre 2023. Il documento, di carattere pre-normativo, si propone di essere un supporto pratico a tutte quelle organizzazioni che vogliono affrontare i cambiamenti organizzativi e produttivi necessari a realizzare al proprio interno un efficace processo di gestione dell'innovazione sostenibile.
Nel 2023 sono proseguite le attività delle community di innovazione, gruppi di lavoro trasversali che, al fine di creare valore per il Gruppo, affrontano in modo innovativo le questioni più rilevanti per il business e inerenti alle nuove tecnologie (energy storage, blockchain, droni, metaverso, robotica, sensori, stampa 3D, quantum computing, dispositivi indossabili, manifattura additiva, intelligenza artificiale, materiali e idrogeno). Le community, inoltre, monitorano continuativamente i miglioramenti tecnologici e condividono nuovi modelli di business, servizi a valore aggiunto e casi d'uso per tipi di tecnologia che potrebbero essere potenzialmente implementati in diverse aree del Gruppo Enel.
Nel corso del 2023, sono stati lanciati 113 Proof of Concept, per testare nuove soluzioni, mentre sono state 46 le soluzioni innovative prese in carico dal business per essere implementate su vasta scala. Complessivamente, sono stati investiti 60 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione.

DI DIFESA
GROUP RISK COMMITTEE
COMITATI RISCHI LOCALIZZATI
1. 2. 3. 4. 5. 6.
RISK APPETITE FRAMEWORK
POLITICHE
REPORTING
Nel 2023, le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato anche, ma non solo, della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.
Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing. Si riportano di seguito, pertanto, le principali iniziative in ambito:

(14) Tecnica crittografica di distribuzione di chiavi simmetriche basata sui princípi di fisica quantistica.
(15) Protocolli di cifratura basati su algoritmi e caratteristiche ritenuti sufficientemente sicuri rispetto ai rischi introdotti dalle capacità di calcolo dei computer quantistici.

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo.
A tal riguardo, Enel si è dotata in un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. Inoltre, ha adottato un modello di risk governance basato su alcuni "pilastri" e una tassonomia omogenea dei rischi (c.d. "risk catalogue") che ne agevola la gestione e la rappresentazione organica.
Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di risk governance che viene declinato in maniera puntuale mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, controllo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio individuate.
Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei rischi e si fonda sui seguenti pilastri:

– l'approvazione di specifici limiti operativi, autorizzandone, laddove necessario e opportuno, deroghe operative a fronte di specifiche circostanze o esigenze;
– la definizione di strategie di risposta al rischio. Il Group Risk Committee si riunisce generalmente quattro volte l'anno e può essere altresì convocato, laddove se ne ravvisi la necessità, dall'Amministratore Delegato e dal responsabile dell'unità "Risk Control", collocata all'interno della Funzione Administration, Finance and Control.
• Sistema integrato e diffuso di comitati rischi localizzati. La presenza di specifici comitati rischi locali, articolati secondo le principali Linee di Business Globali e aree geografiche del Gruppo e presieduti dai rispettivi responsabili apicali, garantisce un adeguato presidio sui rischi maggiormente caratterizzanti a livello locale. Il coordinamento di tali comitati con il Group Risk Com-

mittee facilita l'opportuna condivisione con il top management del Gruppo delle informazioni e delle strategie di mitigazione delle esposizioni più rilevanti, nonché l'attuazione a livello locale degli indirizzi e delle strategie definite a livello di Gruppo.
consentono al top management e agli organi sociali di Enel di avere una visione integrata delle principali esposizioni al rischio del Gruppo, sia attuali sia prospettiche.
• Risk Landscape Enel Group©. Il Gruppo, in base alla risk governance e alle norme internazionali del Risk Management ISO 31000:2018, monitora costantemente i rischi grazie a un processo di monitoraggio supportato da uno strumento di data visualization (e-Risk Landscape©). Tale sistema raccoglie e organizza i contributi provenienti dalle diverse geografie e dalle Linee di Business di Gruppo categorizzandole in base alla definizione del risk catalogue adottato dal Gruppo. Il processo di monitoraggio e controllo prevede l'assegnazione di metriche basate sulla probabilità di occorrenza degli eventi di rischio (likelihood) e sulla dimensione di potenziale impatto economico-finanziario, fornendo al top management del Gruppo una vista dinamicamente aggiornata del profilo di rischio del Gruppo e delle azioni di gestione e mitigazione. Tali dimensioni, modulate tramite griglie rappresentative, danno indicazione sul livello dei singoli rischi.
Il Gruppo, al 31 dicembre 2023, ha monitorato un set di circa 300 rischi di cui 11 identificati come Top Risks (con valore di probabilità superiore alla media e potenziali impatti economici rilevanti), prevalentemente identificati come rischi e/o incertezze regolatorie e legali/fiscali.

Il Risk Landscape Enel Group© permette di selezionare e visualizzare i Top Risks che si focalizzano su un livello di rischiosità da medio ad alto (quindi, escludendo gli eventi poco probabili e/o con un basso impatto). In aggiunta, è possibile procedere a una selezione multidirezionale:
• per categoria;
• per Paese/Legal Entity;
• per Linea di Business.

Relativamente ai rischi Top identificati ed esaminati, si vede una maggiore concentrazione dei rischi strategici, in particolar modo legislativo-regolatori (5), in Italia (3) e in Spagna (2), derivanti dalle esposizioni verso la revisione tariffaria, il rinnovo concessioni e il riconoscimento nei parametri di redditività. Per quanto riguarda la sezione legata ai rischi compliance (6), si evince una concentrazione prevalentemente legata ai rischi fiscali in Brasile (4), in Italia (1) e legali negli Stati Uniti (1).

Di seguito si può vedere un esempio di variabilità dei principali cluster di rischio in termini sia di probabilità sia di potenziale impatto nelle categorie dei Top Risks. Tali range di variazione sono rappresentativi della timeline con cui
Compliance Strategici
il singolo driver di rischio viene esaminato (per esempio, per una possibile evoluzione del framework regolatorio e azioni di mitigazione in corso) e della eterogeneità della tipologia dei rischi stessi appartenenti al medesimo cluster.


Enel si è dotata di un risk catalogue che rappresenta il punto di riferimento a livello di Gruppo e per tutte le strutture aziendali coinvolte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi. L'adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi all'interno del Gruppo, permettendo così l'identificazione delle principali tipologie di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.
Nell'ambito del suddetto risk catalogue, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia digitale.

Nella tabella che segue è riportato l'elenco dei rischi attualmente individuati e classificati all'interno delle summenzionate macrocategorie.
| CATEGORIA | RISCHIO | DEFINIZIONE |
|---|---|---|
| STRATEGICI | Cambiamenti climatici | Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi relativi al cambiamento climatico – causati da eventi climatici acuti e cronici (rischio fisico) e dagli effetti delle tendenze normative, tecnologiche e di mercato derivanti dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio (rischio di transizione) – tramite iniziative strategiche e operative di adattamento e mitigazione dei rischi climatici. |
| Panorama competitivo | Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio delle tendenze evolutive del mercato che possono avere un impatto sul posizionamento competitivo sui mercati, sulla crescita e sulla redditività del Gruppo. |
|
| Innovazione | Rischio di inefficace sviluppo, esecuzione e diffusione di soluzioni innovative a causa di inadeguatezza dello scouting tecnologico o di analisi errate o incomplete su incertezza, complessità, sostenibilità, grado di fattibilità, aspettative del mercato, competenze interne e sostegno finanziario ai progetti innovativi. |
|
| Evoluzioni legislative e regolatorie |
Rischio di evoluzioni legislative e regolatorie avverse e/o di inefficace identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio delle evoluzioni legislative e regolatorie in termini di comunicazione dei nuovi obblighi di conformità, di attività di advocacy e di analisi dei gap interni. Rischio di un carente processo sistematico di valutazione delle esposizioni regolatorie derivanti da nuove iniziative strategiche e di business. |
|
| Tendenze macroeconomiche e geopolitiche |
Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio delle tendenze economico-finanziarie, politiche e sociali globali, nonché di evoluzioni delle politiche monetarie, fiscali e commerciali. |
|
| Pianificazione strategica e allocazione del capitale |
Rischio di inefficaci processi di pianificazione strategica e di allocazione del capitale, causati da ipotesi di scenario non coerenti e dall'incapacità di cogliere tendenze emergenti o di gestire tempestivamente cambiamenti rilevanti, che possono influenzare negativamente il processo decisionale. |
coinvolte nella loro gestione.
digitale.
TECNOLOGIA DIGITALE
STRATEGICI GOVERNANCE
RISCHI
E CULTURA
Nell'ambito del suddetto risk catalogue, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia
FINANZIARI OPERATIVI COMPLIANCE

| CATEGORIA | RISCHIO | DEFINIZIONE |
|---|---|---|
| Cultura ed etica aziendale | Rischi derivanti da (i) inadeguata integrazione dei princípi etici definiti dal Gruppo all'interno dei processi e delle attività aziendali; (ii) mancata adozione e attuazione di politiche e processi idonei a garantire il rispetto dei princípi di diversità e pari opportunità; (iii) mancato sanzionamento di comportamenti, posti in essere dai dipendenti e dal management, in contrasto con i valori etici del Gruppo. |
|
| GOVERNANCE E CULTURA |
Governance aziendale | Rischio di strutture/regole di corporate governance inefficaci e/o di mancanza di integrità e trasparenza nei processi decisionali. |
| Coinvolgimento degli stakeholder |
Rischio di coinvolgimento inefficace dei principali stakeholder relativamente al posizionamento strategico di Enel in materia di sostenibilità e obiettivi finanziari, a causa della mancanza di comprensione, anticipazione od orientamento delle loro aspettative, che potrebbero non essere adeguatamente integrate all'interno dei processi di pianificazione della strategia di business e di sostenibilità del Gruppo, con un impatto negativo sulla sua reputazione e competitività. |
|
| TECNOLOGIA DIGITALE |
Cyber security | Rischio di attacchi cyber e furti di dati sensibili o massivi relativi all'azienda e ai clienti, imputabili alla mancanza di sicurezza delle reti, dei sistemi operativi e dei database. |
| Digitalizzazione | Rischio di gestione inefficace dei processi aziendali e di costi operativi più elevati a causa della mancanza di digitalizzazione in termini di copertura dei flussi di lavoro, integrazione di sistemi e adozione di nuove tecnologie. |
|
| Efficacia IT | Rischio di inefficace supporto dei sistemi IT ai processi di business e alle attività operative. |
|
| Continuità del servizio | Rischio di esposizione dei sistemi IT/OT a interruzioni del servizio e perdite di dati. |
|
| FINANZIARI | Adeguatezza della struttura del capitale e accesso ai finanziamenti |
Rischio che il rapporto di indebitamento o il mix tra il debito a lungo e breve termine della Società e/o del Gruppo possano non essere adeguati a: (i) supportare la flessibilità finanziaria, (ii) consentire l'accesso a diverse fonti di finanziamento e (iii) raggiungere i target relativi al costo del debito. |
| Commodity | Rischio di (i) tendenze avverse del mercato delle commodity e/o volatilità dei prezzi (rischio prezzo) e/o (ii) mancanza di domanda o disponibilità di commodity, risorse naturali e materie prime o semilavorati (rischio volume). |
|
| Credito e Controparte | Rischio di: (i) incapacità della controparte di adempiere agli obblighi contrattuali di pagamento o di consegna, (ii) deterioramento del credito o di default della controparte, (iii) esposizione significativa a una singola controparte (concentrazione su un unico soggetto) o (iv) a controparti operanti nello stesso settore o appartenenti alla stessa area geografica (concentrazione settoriale/ geografica). |
|
| Tasso di cambio | Rischio di variazioni avverse dei tassi di cambio, che influenzano negativamente: (i) i costi e i ricavi denominati in valuta estera rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo o è stata presa la decisione di investimento (rischio economico), (ii) le rivalutazioni o gli adeguamenti del fair value di attività e passività finanziarie sensibili ai tassi di cambio (rischio transattivo), (iii) il consolidamento di società controllate con valute contabili diverse (rischio traslativo). |
|
| Tasso di interesse | Rischio di fluttuazioni avverse dei tassi di interesse con impatto sugli oneri finanziari netti e sugli adeguamenti del fair value di attività e passività finanziarie sensibili al tasso di interesse. |
|
| Liquidità | Rischio di non soddisfare i fabbisogni finanziari a breve termine data l'incapacità o i maggiori costi sostenuti per (i) raccogliere fondi a breve termine (funding liquidity risk) o (ii) liquidare le attività sui mercati finanziari (asset liquidity risk). |

| CATEGORIA | RISCHIO | DEFINIZIONE |
|---|---|---|
| OPERATIVI | Protezione del patrimonio | Rischio di incorrere in perdite economiche, finanziarie o reputazionali a causa di accessi non autorizzati, furti, appropriazioni indebite o malagestione di attrezzature, impianti, informazioni strategiche o altri beni tangibili o intangibili. Rischio di incorrere in perdite economiche, finanziarie o reputazionali come risultato di non efficace salvaguardia (per esempio attività assicurative e legali) sulle attività finanziarie del Gruppo. |
| Interruzione del business |
Rischio di interruzione parziale o totale delle attività aziendali derivante da guasti tecnici, malfunzionamenti di beni e impianti, errori umani, sabotaggi, indisponibilità di materie prime e/o semilavorati o eventi climatici avversi. |
|
| Esigenze e soddisfazione dei clienti |
Rischio di mancato raggiungimento delle aspettative e delle esigenze dei clienti in termini di qualità, accessibilità, sostenibilità e innovazione dei prodotti e servizi del Gruppo. |
|
| Ambiente | Rischio che operazioni di lavoro o macchinari inadeguati possano avere un impatto negativo sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi coinvolti. Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti ambientali internazionali, nazionali o locali. |
|
| Salute e sicurezza | Rischio che ambienti di lavoro, strutture, macchinari e operazioni aziendali inadeguati possano avere un impatto negativo sulle condizioni di salute e sicurezza dei dipendenti e degli altri stakeholder coinvolti. Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti internazionali, nazionali o locali in materia di salute e sicurezza. |
|
| Proprietà intellettuale | Rischio di violazioni o uso fraudolento della proprietà intellettuale del Gruppo. | |
| Persone e organizzazione |
Rischio di inadeguatezza delle strutture organizzative del Gruppo o mancanza di competenze interne dovute ad assenza o inadeguatezza dei programmi di formazione, inefficacia dei sistemi di incentivazione, inadeguatezza del processo di pianificazione del turnover o incapacità di definire efficaci processi di reclutamento e politiche di retention dei dipendenti. |
|
| Efficienza del processo | Rischio di sostenere maggiori costi operativi, ritardi nelle tempistiche o minori ricavi a causa di una gestione inadeguata delle attività e dei processi operativi, di mancanza di qualità dei dati, di un monitoraggio e reporting incompleto o inefficace delle prestazioni. |
|
| Procurement, logistica e supply chain |
Rischio di attività di approvvigionamento o di gestione dei contratti inefficaci, dovute a inadeguatezza nella definizione dei requisiti o del processo di qualificazione dei fornitori, frequente ricorso all'affidamento diretto, carenze nelle attività di scouting, scarso monitoraggio dell'adempimento dei doveri contrattuali, mancata applicazione di penali. |
|
| Gestione della qualità del servizio |
Rischio di incapacità da parte di terzi o fornitori di servizi interni di soddisfare i livelli di servizio concordato. |


| CATEGORIA | RISCHIO | DEFINIZIONE |
|---|---|---|
| COMPLIANCE | Conformità contabile | Rischio di mancato adempimento delle leggi e dei regolamenti contabili o di non corretta applicazione e/o interpretazione dei princípi contabili internazionali adottati dal Gruppo (IFRS-EU) e dei princípi contabili nazionali (Local GAAP). |
| Conformità antitrust e diritti dei consumatori |
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti in materia di antitrust e diritti dei consumatori. |
|
| Corruzione | Rischio di comportamenti intenzionalmente scorretti o corruttivi posti in essere da persone all'interno o all'esterno del Gruppo al fine di ottenere un vantaggio improprio o illecito. |
|
| Data protection | Rischio di violazione della normativa sulla protezione dei dati e sulla privacy. | |
| External disclosure | Rischio di diffusione di relazioni, documenti contabili, comunicazioni o altri avvisi contenenti informazioni errate, inaccurate o incomplete. |
|
| Conformità alla regolamentazione finanziaria |
Rischio di violazione di leggi e regolamenti internazionali e nazionali in materia di mercati finanziari. |
|
| Conformità alla normativa fiscale |
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti internazionali o nazionali in materia fiscale. |
|
| Conformità alle altre leggi e regolamenti |
Rischio di violazione di leggi e regolamenti internazionali, nazionali o locali in materie non già ricomprese in altre tipologie di rischio (per esempio in materia di mercati dell'energia elettrica, distribuzione, generazione, procurement, permitting, mercati azionari). |

Nel novembre 2023 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2026, improntato su tre pilastri:
Tra il 2024 e il 2026 il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro:
Come risultato delle azioni strategiche sopra descritte, nel 2026 si prevede che l'EBITDA ordinario di Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro e che l'utile netto ordinario di Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro.
La politica dei dividendi prevede un DPS fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
Nel 2024 sono previsti:
Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2024-2026 del Gruppo.
| 2023 | 2024 | 2026 | |
|---|---|---|---|
| Crescita dell'utile | |||
| EBITDA ordinario (€mld) | 22,0 | 22,1-22,8 | 23,6-24,3 |
| Utile netto ordinario (€mld) | 6,5 | 6,6-6,8 | 7,1-7,3 |
| Creazione di valore | |||
| 0,43(1) | 0,43(1) | ||
| DPS (€/azione) | 0,43 | Aumento del DPS fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di neutralità dei flussi di cassa(2) |
(1) DPS minimo.
(2) La neutralità dei flussi di cassa è raggiunta se i flussi di cassa generati dalla gestione operativa (funds from operations, FFO) coprono interamente gli investimenti netti del Gruppo, nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo.


Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2023 – vale a dire al 21 marzo 2024 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra-UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati").
In particolare, si segnala al riguardo che:
Enel SpA); 16) Enel Argentina SA (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 17) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 18) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 19) Enel Colombia SA ESP (ex Emgesa SA ESP, società colombiana del perimetro Enel Américas SA); 20) Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 21) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 22) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 23) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 25) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 26) Enel Green Power Canada Inc. (società canadese del perimetro Enel North America Inc.); 27) Enel Green Power Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 28) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 29) Enel Green Power Mexico S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 30) Enel Green Power North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 31) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana fusa per incorporazione in data 1° agosto 2023 in Enel Generación Perú SAA); 32) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 33) Enel Green Power Roseland Solar LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 34) Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 35) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 36) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 37) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 38) Enel Rinnovabile SA de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 39) Enel Trading North America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 40) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 41) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 42) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del

perimetro Enel North America Inc.); 43) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 44) Renovables de Guatemala SA (società guatemalteca del perimetro Enel Américas SA); 45) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 46) Seven Cowboy Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America, Inc.); 47) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 48) Tradewind Energy Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 49) White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.);
• lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2023, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. A) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2023 di Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);
L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.
Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 32 "Strumenti finanziari", 33 "Risk management", 34 "Derivati ed hedge accounting" e 35 "Fair value measurement".
Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.

Alla data del 31 dicembre 2023, le azioni proprie sono rappresentate da n. 9.262.330 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 7.153.795 al 31 dicembre 2022), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 59 milioni di euro.
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2023. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione,
modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 42.

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2023, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022 sulla politica in materia di remunerazione per il 2022; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e febbraio 2023 con i principali proxy advisor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/ Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2022, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.
Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.
La Politica in materia di remunerazione per il 2023 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche ("DRS"):
• reclami commerciali a livello di Gruppo, accompagnato dai seguenti obiettivi-cancello: (i) System Average Interruption Duration Index - SAIDI; (ii) reclami commerciali sul mercato libero commodity in Italia;
Il Piano LTI 2023 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, rispetto al totale dell'incentivo maturato il Piano LTI 2023 prevede che: (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, fino al 150% del valore base l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (ii)

per i primi riporti dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, ivi inclusi i DRS, fino al 100% del valore base l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base, l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel. Il Piano LTI 2023 prevede che le azioni da erogare ai sensi di quest'ultimo siano previamente acquistate da Enel e/o dalle società da questa controllate. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2023 (c.d. "deferred payment").
Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2023 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).




Il sistema di corporate governance di Enel SpA ("Enel" o la "Società") è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance(16) (il "Codice di Corporate Governance"), cui la Società aderisce quale "società grande" a "proprietà non concentrata"(17), ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali.
Il sistema di governo societario adottato da Enel e dal Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, gli interessi degli stakeholder rilevanti.
In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:
servanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance;
• dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.
L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.
(17) Il Codice di Corporate Governance definisce "società grande" ogni società la cui capitalizzazione è stata superiore a 1 miliardo di euro l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti, nonché "società a proprietà concentrata" ogni società in cui uno o più soci che partecipano a un patto parasociale di voto dispongono, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona), della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria.

(16) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).


Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").



| Euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Ricavi | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 4.a | 107.242.614 | 107.177.471 | 116.051.123 | 116.143.487 |
| Altri proventi | 4.b | 55.953.225 | 12.301.276 | 16.663.153 | 14.877.215 |
| (Subtotale) | 163.195.839 | 132.714.276 | |||
| Costi | |||||
| Acquisti di materiali di consumo | 5.a | 411.658 | 230.382 | 386.707 | 218.873 |
| Servizi e godimento beni di terzi | 5.b | 201.897.034 | 125.570.450 | 206.383.096 | 132.838.081 |
| Costo del personale | 5.c | 135.217.154 | 104.681.593 | ||
| Ammortamenti e impairment | 5.d | 718.632.977 | 1.329.696.603 | ||
| Altri costi operativi | 5.e | 47.150.940 | 411.287 | 26.904.912 | 615.302 |
| (Subtotale) | 1.103.309.763 | 1.668.052.911 | |||
| Risultato operativo | (940.113.924) | (1.535.338.635) | |||
| Proventi da partecipazioni | 6 | 4.269.179.595 | 4.268.761.567 | 8.770.435.089 | 8.770.003.874 |
| Proventi finanziari da contratti derivati | 7 | 906.666.335 | 421.215.400 | 2.131.015.975 | 627.229.150 |
| Altri proventi finanziari | 8 | 481.633.806 | 386.665.830 | 431.697.733 | 379.617.287 |
| Oneri finanziari da contratti derivati | 7 | 868.999.445 | 342.163.853 | 1.959.981.967 | 1.166.367.143 |
| Altri oneri finanziari | 8 | 952.414.076 | 449.181.865 | 786.552.405 | 309.241.496 |
| (Subtotale) | 3.836.066.215 | 8.586.614.425 | |||
| Risultato prima delle imposte | 2.895.952.291 | 7.051.275.790 | |||
| Imposte | 9 | (135.857.564) | (106.090.159) | ||
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 3.031.809.855 | 7.157.365.949 |


| Euro | Note | |
|---|---|---|
| 2023 | 2022 | |
| Utile dell'esercizio | 3.031.809.855 | 7.157.365.949 |
| Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte) |
||
| Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari |
(55.299.318) | 294.350.690 |
| Variazione del fair value dei costi di hedging | (45.732) | (3.149.358) |
| Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte) |
||
| Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti |
(5.254.233) | 13.268.911 |
| Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese | 1.239.631 | 1.952.292 |
| Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto | 23 (59.359.652) |
306.422.535 |
| Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio | 2.972.450.203 | 7.463.788.484 |

| Euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 10 | 9.325.876 | 10.527.976 | ||
| Attività immateriali | 11 | 130.536.624 | 133.425.176 | ||
| Attività per imposte anticipate | 12 | 105.795.799 | 146.252.786 | ||
| Partecipazioni | 13 | 60.917.485.264 | 59.952.466.507 | ||
| Derivati finanziari attivi non correnti | 14 | 260.558.273 | 17.582.012 | 348.779.629 | 35.499.991 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 15 | 9.732.013 | 13.667.732 | ||
| Altre attività non correnti | 16 | 72.985.571 | 64.126.969 | 81.210.258 | 68.953.577 |
| (Totale) | 61.506.419.420 | 60.686.330.064 | |||
| Attività correnti | |||||
| Crediti commerciali(1) | 17 | 167.063.646 | 167.043.846 | 294.100.316 | 293.729.361 |
| Crediti per imposte sul reddito | 18 | 309.389.752 | 164.519.486 | ||
| Derivati finanziari attivi correnti | 14 | 76.246.594 | 55.833.206 | 390.303.368 | 85.798.846 |
| Altre attività finanziarie correnti | 19 | 6.482.654.926 | 5.951.617.471 | 3.480.039.167 | 3.019.086.075 |
| Altre attività correnti | 20 | 1.581.057.389 | 1.552.330.980 | 584.062.049 | 282.681.908 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 21 | 1.122.155.615 | 4.867.872.963 | ||
| (Totale) | 9.738.567.922 | 9.780.897.349 | |||
| Attività non correnti classificate come possedute per la vendita | 22 | - | 654.000.000 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ | 71.244.987.342 | 71.121.227.413 |
(1) Il dato delle parti correlate dei crediti commerciali al 31 dicembre 2022 tiene conto di una più puntuale determinazione.


| Euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 10.166.679.946 | 10.166.679.946 | |||
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (59.391.451) | (47.077.924) | |||
| Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue | 6.553.164.779 | 5.567.477.464 | |||
| Altre riserve | 11.785.045.273 | 11.835.447.410 | |||
| Utili/(Perdite) accumulati | 8.591.640.579 | 5.695.687.373 | |||
| Utile dell'esercizio(1) | 845.973.667 | 5.124.029.959 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 23 | 37.883.112.793 | 38.342.244.228 | ||
| Passività non correnti | |||||
| Finanziamenti a lungo termine | 24 | 17.855.165.462 | 14.274.103.557 | 18.195.966.550 | 12.406.766.403 |
| Benefíci ai dipendenti | 25 | 120.706.096 | 131.204.919 | ||
| Fondi rischi e oneri - quota non corrente | 26 | 20.741.948 | 26.699.393 | ||
| Passività per imposte differite | 12 | 43.103.814 | 98.253.224 | ||
| Derivati finanziari passivi non correnti | 14 | 619.923.490 | 104.107.038 | 663.170.856 | 163.067.356 |
| Altre passività non correnti | 27 | 20.538.647 | 8.512.767 | 23.089.469 | 8.493.024 |
| (Subtotale) | 18.680.179.457 | 19.138.384.411 | |||
| Passività correnti | |||||
| Finanziamenti a breve termine | 24 | 8.631.664.059 | 8.461.461.359 | 8.751.561.341 | 8.362.050.365 |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 24 | 1.179.258.322 | 132.390.869 | 1.430.638.032 | 1.332.500.814 |
| Fondi rischi e oneri - quota corrente | 26 | 9.194.092 | 14.646.861 | ||
| Debiti commerciali | 28 | 134.532.360 | 86.850.266 | 154.478.681 | 97.033.054 |
| Derivati finanziari passivi correnti | 14 | 105.519.013 | 19.558.734 | 178.393.271 | 69.056.412 |
| Altre passività finanziarie correnti | 29 | 226.230.895 | 110.995.822 | 238.249.602 | 94.222.302 |
| Altre passività correnti | 31 | 4.395.296.351 | 824.782.216 | 2.872.630.986 | 739.812.883 |
| (Subtotale) | 14.681.695.092 | 13.640.598.774 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ | 33.361.874.549 | 32.778.983.185 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 71.244.987.342 | 71.121.227.413 |
(1) L'utile dell'esercizio, pari a 3.032 milioni di euro (7.157 milioni di euro nel 2022), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 2.186 milioni di euro (2.033 milioni di euro nel 2022).

Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti
| Euro | Capitale sociale | Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Riserva per strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue |
Riserva legale | Riserve ex lege n. 292/1993 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 1° gennaio 2022 | 10.166.679.946 | 7.495.973.184 | (36.046.337) | 5.567.477.464 | 2.033.335.988 | 2.215.444.500 |
| Altri movimenti | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (14.071.647) | - | - | - |
| Riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) |
- | 42.879 | - | - | - | - |
| Erogazione azioni proprie | - | - | 3.040.060 | - | - | - |
| Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | - | - | - |
| Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | - | - | - |
| Riparto utile 2021 | ||||||
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - |
| Coupon a titolari di obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | - | - | - |
| Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - |
| Acconto dividendo 2022(1) | - | - | - | - | - | - |
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio |
||||||
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - |
| Utile dell'esercizio | - | - | - | - | - | - |
| Al 31 dicembre 2022 | 10.166.679.946 | 7.496.016.063 | (47.077.924) | 5.567.477.464 | 2.033.335.988 | 2.215.444.500 |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (21.028.919) | - | ||
| Riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) |
- | - | - | - | - | - |
| Erogazione azioni proprie | - | - | 8.715.392 | - | - | - |
| Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | 985.687.315 | - | - |
| Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | - | - | - |
| Riparto utile 2022 | ||||||
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - |
| Coupon a titolari di obbligazioni ibride perpetue |
- | - | - | - | - | - |
| Utili portati a nuovo | - | - | - | - | - | - |
| Acconto dividendo 2023(2) | - | - | - | - | - | - |
| Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio |
||||||
| Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - |
| Utile dell'esercizio | - | - | - | - | ||
| - | - |
(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.
(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024.

Euro Capitale sociale
Riserva per pagamenti basati su
Strumenti di capitale -
Riparto utile 2021
Coupon pagati a titolari di
Coupon a titolari di obbligazioni
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio
Riserva da sovrapprezzo azioni
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
Riserva per strumenti di capitale obbligazioni
ibride perpetue Riserva legale
Riserve ex lege

| 306.422.535 | - | - | 13.268.911 | 1.952.292 | (3.149.358) | 294.350.690 | - |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 7.157.365.949 | 7.157.365.949 | - | - | - | - | - | - |
| 38.342.244.228 | 5.124.029.959 | 5.695.687.373 | (21.408.822) | 1.832.546 | (3.409.291) | (23.849.707) | 137.486.133 |
| (25.598.617) | - | (25.643.550) | - | - | - | - | 21.073.852 |
| (3.311.691) | - | - | - | - | - | - | (3.311.691) |
| 8.983.171 | - | 9.072.425 | - | - | - | - | (8.804.646) |
| 985.687.315 | - | - | - | - | - | - | - |
| (181.768.696) | - | (181.768.696) | - | - | - | - | - |
| (2.033.335.989) | (2.033.335.989) | - | - | - | - | - | - |
| (123.434.990) | 123.434.990 | - | - | - | - | - | |
| 1.430.759 | (2.967.258.980) | 2.968.689.739 | - | - | - | - | - |
| (2.183.667.890) | (2.185.836.188) | 2.168.298 | - | - | - | - | - |
| - | - | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (79.149.025) | 146.443.648 |

| Euro | Note | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Risultato prima delle imposte | 2.895.952.291 | 7.051.275.790 | |||
| Rettifiche per: | |||||
| Ammortamenti e impairment | 5.d | 718.632.977 | 1.329.696.603 | ||
| Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta | 13.686.853 | 41.292.295 | |||
| Accantonamenti ai fondi | 6.957.494 | 13.500.103 | |||
| Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese | 6 | (4.269.179.595) | (4.268.761.567) | (8.770.435.089) | (8.770.003.874) |
| (Proventi)/Oneri finanziari netti | 411.222.943 | (16.527.553) | 125.469.680 | 630.833.857 | |
| Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale circolante netto |
(222.727.037) | (209.200.618) | |||
| Incremento/(Decremento) fondi | (28.866.530) | (74.223.632) | |||
| (Incremento)/Decremento di crediti commerciali | 17 | 111.147.807 | 113.669.287 | (19.074.769) | (18.500.011) |
| (Incremento)/Decremento di attività/passività finanziarie e non | 1.012.405.770 | (822.418.837) | 573.538.442 | 1.028.253.294 | |
| Incremento/(Decremento) di debiti commerciali | 28 | (19.946.322) | (10.182.788) | (12.541.935) | (19.491.987) |
| Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati | 1.080.902.064 | 644.093.507 | 1.803.097.466 | 685.825.927 | |
| Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati | (1.460.144.722) | (637.676.049) | (2.058.692.623) | (1.055.072.686) | |
| Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese | 6 | 3.851.190.666 | 3.850.786.914 | 9.112.358.781 | 9.111.955.231 |
| Imposte pagate | (47.114.592) | (426.270.915) | |||
| Cash flow da attività operativa (a) | 4.276.847.104 | 8.688.990.197 | |||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 10-11 | (47.401.080) | (45.254.041) | ||
| Investimenti in partecipazioni | 13 | (1.608.039.876) | (1.608.039.876) | (1.739.147.822) | (1.739.147.822) |
| Disinvestimenti da operazioni straordinarie | 648.514.204 | 648.514.204 | 136.635.930 | 136.635.930 | |
| Cash flow da attività di investimento (b) | (1.006.926.752) | (1.647.765.933) | |||
| Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine | 24 | 2.201.106.190 | 2.000.032.661 | 4.250.921.203 | 410.711 |
| Rimborsi di debiti finanziari | 24 | (2.803.055.864) | (1.332.805.452) | (10.465.909.645) | (5.117.740.779) |
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo | 265.084.305 | 1.200.109.945 | (1.159.334.729) | (1.214.846.241) | |
| Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve | (3.371.850.065) | (4.006.272.340) | 8.267.773.610 | 8.090.248.848 | |
| Dividendi e acconti sui dividendi pagati | 23 | (4.090.667.883) | (3.881.594.634) | ||
| Emissioni di obbligazioni ibride perpetue | 23 | 1.737.237.500 | - | ||
| Rimborso di obbligazioni ibride perpetue | 23 | (751.550.185) | - | ||
| Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride perpetue | 23 | (181.768.696) | (123.434.990) | ||
| Acquisto azioni proprie | 23 | (20.173.002) | (14.026.715) | ||
| Cash flow da attività di finanziamento (c) | (7.015.637.700) | (3.125.605.900) | |||
| Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (a+b+c) |
(3.745.717.348) | 3.915.618.364 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio | 21 | 4.867.872.963 | 952.254.599 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio | 21 | 1.122.155.615 | 4.867.872.963 |

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina. La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, presentato in apposito e separato fascicolo. La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 21 marzo 2024. Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.
Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".
Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005.
Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.
Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.
Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operation e di quello delle discontinued operation.
Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operation.
Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del rendiconto finanziario, si rimanda al paragrafo relativo ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.
Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.
Il cammino verso Net Zero è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.
In tale prospettiva il Gruppo ha fissato, come segue, le proprie linee guida strategiche:
Considerati i rischi relativi al cambiamento climatico e quanto stabilito dagli Accordi di Parigi, il Gruppo ha deciso di raggiungere in anticipo gli obiettivi di carbon neutrality e rifletterne gli effetti nelle attività, nelle passività e nel Conto economico evidenziando gli impatti significativi e prevedibili come richiesto dal framework dei princípi contabili internazionali.
Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, il Gruppo ritiene il cambiamento climatico come un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management. Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.
I ricavi, i costi, le attività, le passività e la relativa informativa, nonché le attività e passività potenziali richiedono che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono avere effetto sui loro valori nella redazione del Bilancio di esercizio, in applicazione degli IFRS-EU. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio; nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati IFRS-EU. La criticità insita in tali valutazioni è determinata dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.
Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e
dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.
Le informazioni incluse nel Bilancio di esercizio sono selezionate sulla base di un'analisi di materialità effettuata in linea con i requisiti previsti dal Practice Statement 2 "Making Materiality Judgments", emesso dall'International Accounting Standards Board (IASB).
La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.


Attività quali immobili, impianti e macchinari, attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.
Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento.
Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività.
I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:
Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base per tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.
In linea con il suo modello di business e nel contesto del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica risultante dai modelli energetici per Paese.
Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico, nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle specifiche note di riferimento.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, sulle attività derivanti da contratti con i clienti e su tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.
I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).
Per maggiori informazioni sull'approccio generale e semplificato utilizzato nel calcolo delle perdite attese, si veda il contenuto della nota 32 "Strumenti finanziari".
Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese, è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in base alle valutazioni del management, è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.
Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.
I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 32 "Strumenti finanziari".

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.
In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 35 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.
Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento.
I calcoli dei costi e delle passività associati a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.
Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.
Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.
Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adottate si rinvia alla nota 25 "Benefíci ai dipendenti".
Per maggiori dettagli riguardo ai fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 26 "Fondi rischi e oneri".
La nota 40 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle passività potenziali maggiormente significative per la Società.
La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.
Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della perdita. La nota 40 fornisce l'informativa delle passività potenziali maggiormente significative per la Società.
Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.
L'aspetto che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio della Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata; l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della società capogruppo o di altre garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Al 31 dicembre 2023 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile.
La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.
Significativi giudizi del management sono richiesti per determinare l'ammontare dell'imposte anticipate che possono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, nonché alle future strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.
La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.
Per ulteriori dettagli sulle imposte anticipate rilevate o non rilevate, si rinvia alla nota 12 "Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite".
Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per esempio tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per esempio sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.
Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la Società ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi.
Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.
L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piuttosto dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.
Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata.
Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.
La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.
Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.
Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto.
Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.
Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.
Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la

struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.
La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capitale della partecipata.
Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.
Un'attività è classificata come "posseduta per la vendita" quando la sua vendita è altamente probabile.
Per valutare se una vendita è altamente probabile, la Società considera se:
Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.
Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative qualora necessarie.
Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".
L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management della Società.
A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.
Sulla base del giudizio del management, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, è valutata mediante un'assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti. In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico. Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".
Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:


il leasing, nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;
• stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".
La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riporta-
Ai sensi dello IAS 24, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo.
Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i Fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).
Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti. Per maggiori dettagli circa la definizione di controllo, si rinvia al paragrafo "Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo" all'interno della nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".
Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diritre l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza.
La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.
ti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.
Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.
In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.
Ai sensi dello "IAS 21 - Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere", le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.
Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le attività e le passività non monetarie denomi-

nate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value. Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.
Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.
Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13.
Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si ipotizza che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività. Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti, a perfezionare la transazione.
Nella misurazione del fair value, la Società considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:
sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, si veda per maggiori dettagli la nota 35.1 "Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale" e la nota 35.2 "Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale".
Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Ai sensi dello IAS 16 gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.
I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.
Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:
| Periodo di ammortamento | |
|---|---|
| Migliorie su beni di terzi | Minore tra il termine del contratto e la vita utile residua |
| Fabbricati civili | 40 anni |
| Altri beni | 7 anni |
I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.
I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente o al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.
Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing applicando la definizione pre-

vista dall'IFRS 16, soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.
La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).
L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli incentivi ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata. La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.
I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.
Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.
La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.
Ai sensi dello IAS 38, le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dalla Società, per le quali è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.
Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna per le attività generate internamente e sono rilevate come attività immateriali solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica, l'intenzione e la disponibilità di risorse al fine di completare l'attività e avere la capacità di utilizzarla o venderla.
Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso.
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.
L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. Per maggiori dettagli circa la stima della vita utile, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".
L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso. Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).
Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita. Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni.
Ai sensi dello "IAS 36 - Riduzione di valore delle attività", a ciascuna data di riferimento del bilancio, gli immobili, impianti e macchinari, gli investimenti immobiliari iscritti al costo, le attività immateriali, il diritto d'uso, l'avviamento e le partecipazioni in società collegate/joint venture sono verificate al fine di constatare l'esistenza di indicatori (fonti informative interne ed esterne) di un'eventuale riduzione del loro valore.
Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso, sono sottoposti a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore. Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente piano industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al paragrafo "Uso di stime".
Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.
Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment". Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Gli strumenti finanziari sono rilevati e valutati secondo lo "IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio" e l'"IFRS 9 - Strumenti finanziari".
Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (trade date).
I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.
Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.
Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base di entrambi i seguenti elementi:
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:
Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.
Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.
Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.
In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in altre imprese irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.
Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto.
Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment. I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.
In tale categoria, sono classificati principalmente:
Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.
In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società che la Società non ha designato irrevocabilmente al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su tali partecipazioni sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando è stabilito il diritto al pagamento.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e sulle altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI), sulle attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.
Il modello di impairment della Società, sviluppato in linea con i requisiti previsti dall'IFRS 9, è basato sulla determinazione delle

perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward-looking. Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.
Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'IFRS 9, basato sulla valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale.
La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio.
Per maggiori dettagli circa l'"impairment delle attività finanziarie", si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".
Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.
Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide non includono gli scoperti bancari alla data di chiusura dell'esercizio.
Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, lease liability e strumenti di debito.
Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.
Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono principalmente:
• passività "detenute per la negoziazione" quando sono as-
sunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine;
• strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9.
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:
Al momento dell'eliminazione dell'attività finanziaria, la Società rileva la differenza tra valore contabile (misurato alla data di eliminazione) e il corrispettivo ricevuto a Conto economico. Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.
Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.
Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno degli "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.
Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.
I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.
Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:
Ai sensi dell'IFRS 5, le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.
Per maggiori dettagli sui requisiti per verificare se la vendita è altamente probabile si veda la nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".
Ai sensi dello IAS 19, la Società determina, separatamente per ciascun piano, le passività relative ai benefíci definiti erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e agli altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa. La Società utilizza ipotesi attuariali per stimare l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento del bilancio (attraverso il "metodo di proiezione unitaria del credito") e un opportuno tasso di sconto per determinare il valore attuale di tali piani.
La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).
Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, la Società rileva gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI) quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico. Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche dovute successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.
Ai sensi dello IAS 19, le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. Tali benefíci sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:
La Società determina tali passività sulla base della natura del beneficio concesso.
La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.
I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo, rappresentato da una componente di natura azionaria (regolata con strumenti rappresentativi di capitale) e da una componente monetaria (pagata per cassa), che maturerà qualora si verifichino specifiche condizioni. Ai sensi dell'IFRS 2, la Società classifica la componente monetaria come un'operazione regolata per cassa se è basata sul prezzo (o valore) degli strumenti rappresentativi di capitale della società che ha emesso il piano o, negli altri casi, come un altro beneficio ai dipendenti a lungo termine. Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni, sono stati approvati programmi di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per


ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".
In particolare, per la componente azionaria, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo in cui le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di determinati risultati devono essere soddisfatte (periodo di maturazione) e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento di una specifica voce del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni della società emittente) alla data di assegnazione.
Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di permanenza in servizio e quelle di conseguimento di determinati risultati, diverse dalle condizioni di mercato o di non maturazione, saranno soddisfatte al termine del periodo di maturazione.
Di contro, se l'incentivo basato su strumenti rappresentativi di capitale è pagato per cassa, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo di maturazione e una corrispondente passività misurata al fair value della passività sostenuta. Successivamente, e fino al momento della sua estinzione, la passività viene rimisurata al fair value a ogni data di riferimento del bilancio, considerando la migliore stima possibile dell'incentivo che maturerà, con le variazioni di fair value rilevate tra i costi del personale.
Ai sensi dello IAS 37, i fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto del valore temporale del denaro è un aspetto rilevante, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.
Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.
I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscali.
Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono
riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.
La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo cui la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti in accordo con il modello a 5 fasi (step) previsto dall'IFRS 15:
La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta trasferendo il bene o servizio promesso al cliente.
I proventi e oneri finanziari da derivati includono:
Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.
Ai sensi dell'"IFRS 9 - Strumenti finanziari", i dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.
I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Lo IAS 12 specifica i requisiti per la rilevazione di attività e passività fiscali correnti e differite. L'incertezza nella determinazione dei debiti verso l'Erario è definita in linea con i requisiti previsti dall'"IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito".
Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.
Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.
Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.
Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino: (i) dalla rilevazione iniziale dell'avviamento; o (ii) dalla rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che: non rappresenta una aggregazione aziendale, e al momento dell'operazione, non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile; e non dà luogo a differenze temporanee imponibili e deducibili uguali; o (iii) in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.
Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.
Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.
Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine probabile inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.
Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto.
Maggiori informazioni sull'incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito sono riportati nella nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".
Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.
La Società può emettere garanzie dirette a soggetti terzi, o indirette a favore delle proprie controllate, di natura finanziaria quando l'obbligazione sottostante di riferimento è un titolo di debito e di natura non finanziaria quando le stesse sono emesse per la partecipazione a gare d'appalto, per contratti di acquisto o a garanzia per l'adempimento di obbligazioni contrattuali.
I contratti di garanzia finanziaria e non finanziaria sono valutati e contabilizzati dalla Società in applicazione dell'"IFRS 9

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2023.
In assenza di una definizione di "significativo" negli IFRS, nel contesto dell'informativa sui princípi contabili, il termine è stato sostituito con "rilevante". A tal proposito, la definizione di rilevante è stata modificata nell'ottobre 2018, e allineata agli IFRS e al Conceptual Framework e, pertanto, è stata largamente compresa dai primary user del bilancio. L'informativa sui princípi contabili, secondo quanto previsto dallo IAS 1, è rilevante se, considerate insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio, è ragionevole attendersi che influenzi le decisioni che i primary user del bilancio prendano sulla base di tale bilancio. Nel valutare la rilevanza dell'informativa sui princípi contabili, è opportuno considerare sia l'importo delle operazioni, degli altri eventi o condizioni, sia la loro natura. Va tuttavia evidenziato che, benché un'operazione, un altro evento o condizione cui si riferisce l'informativa sui princípi contabili possano essere rilevanti, ciò non implica che la corrispondente informativa sia rilevante ai fini del bilancio. In tale contesto, le modifiche all'"IFRS Practice Statement 2" hanno l'obiettivo di illustrare come si può valutare se l'informazione di un principio contabile è rilevante ai fini del bilancio, fornendo una guida. Tali modifiche mirano a: (i) chiarire che la valutazione della rilevanza dell'informativa sui princípi contabili dovrebbe seguire la stessa linea guida applicabile nella valutazione di rilevanza di altre informative, considerando quindi sia fattori qualitativi sia quantitativi; (ii) sottolineare l'importanza di fornire un'informativa sui princípi contabili che sia specifica per la Società; (iii) fornire esempi di situazioni in cui informazioni generiche o standardizzate, che, sebbene riassumano o duplicano i requisiti degli IFRS, possano essere considerate informazioni sui princípi contabili rilevanti.
L'informativa sui princípi contabili è stata rivista in linea con i requisiti previsti dalle modifiche ed è stata aggiornata nella nota 2 "Princípi contabili".
• "Amendments to IAS 8 - Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di chiarire come distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili. La definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con la definizione di stime contabili intese come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Al fine di chiarire l'interazione tra un principio contabile e una stima contabile, lo IAS 8 è stato modificato per affermare che un principio contabile potrebbe imporre di valutare alcune voci di bilancio a importi monetari che non possono essere osservati direttamente, e quindi devono essere stimati (dal momento che comportano incertezza nella misura). In tali circostanze, le stime contabili sono elaborate per conseguire l'obiettivo stabilito dal principio contabile, includendo l'uso di valutazioni e ipotesi basate sulle più recenti informazioni attendibili disponibili. Le modifiche spiegano come debbano essere utilizzati le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili e stabilisce che tali tecniche comprendono sia tecniche di valutazione sia di stima. Al fine di fornire una maggiore guida, le modifiche chiariscono come gli effetti su una stima contabile del cambiamento di un input o di una tecnica di valutazione sono cambiamenti nelle stime contabili, a meno che non derivino dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Inoltre, i cambiamenti nelle stime contabili risultanti da nuove informazioni non sono correzioni di errori.
L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio.
• "Amendments to IAS 12 - Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", emesso a maggio 2021. Le modifiche chiariscono che l'esenzione alla rilevazione iniziale, prevista dal principio, non si applica più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare.
Si precisa che, in generale, l'esenzione alla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12 vieta la rilevazione di attività e passività differite relative alla rilevazione iniziale di attività o passività, in una transazione che non costituisce un'aggregazione aziendale, e non influisce né sull'utile contabile né su quello imponibile. In tale contesto, come illustrato, le modifiche hanno ristretto il campo di applicazione dell'eccezione.
Per transazioni (per esempio, leasing e fondi smantellamento) oggetto delle modifiche, è richiesto che le relative attività e passività differite siano rilevate dall'inizio del primo periodo comparativo presentato, con l'eventuale effetto cumulativo rilevato a rettifica degli utili portati a nuovo (o di altre componenti del patrimonio netto) a tale data.
• "Amendments to IAS 12 - International Tax Reform - Pillar Two Model Rules", emesso a maggio 2023. Le modifiche sono state introdotte in risposta alle norme relative al Pillar II pubblicato dall'OCSE, il cui obiettivo è quello di garantire che le grandi imprese multinazionali paghino un livello minimo di imposta sul reddito, generato in un periodo

specifico, in ciascuna giurisdizione in cui operano. In generale, tali norme richiedono l'applicazione di un'imposta integrativa che porta l'importo totale delle imposte pagate in eccesso, in ciascuna giurisdizione in cui operano, fino all'aliquota minima del 15%.
Le modifiche hanno introdotto:
In particolare, per i periodi in cui la legislazione del Pillar II è in vigore ma non ha ancora acquisito efficacia, sono richieste informazioni qualitative (quali informazioni riguardanti il modo in cui le società sono interessate dalle norme del Pillar II e le principali giurisdizioni in cui potrebbero esistere le relative esposizioni) e quantitative (quali l'indicazione della quota degli utili che potrebbero essere soggetti alle imposte sul reddito del Pillar II e l'aliquota fiscale media effettiva applicabile a tali utili; oppure l'indicazione di come l'aliquota fiscale media effettiva sarebbe cambiata se la legislazione del Pillar II avesse acquisito efficacia).
• "IFRS 17 - Insurance Contracts", emesso a maggio 2017. Il nuovo standard è stato emesso dallo IASB in sostituzione dell'IFRS 4, allo scopo di definire i princípi per la rilevazione, la valutazione, la presentazione, nonché l'informativa da fornire per i contratti assicurativi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi e detenuti e i contratti di investimento con elementi di partecipazione discrezionali. Il principio si applica ai contratti assicurativi conformi alla definizione prevista dell'IFRS 17, indipendentemente dall'emittente, ma include diverse eccezioni e opzioni di esenzioni che consentono di contabilizzare alcune tipologie di contratto, che soddisfano la definizione di contratto assicurativo, applicando un altro principio contabile. Il nuovo principio, sulla base delle valutazioni effettuate, non ha comportato impatti sul presente Bilancio.
L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Società del Gruppo | 107 | 116 | (9) |
| Terzi | - | - | - |
| Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni | 107 | 116 | (9) |
I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono a prestazioni rese alle società controllate nell'ambito della funzione di indirizzo e coordinamento della Capogruppo per servizi manageriali (65 milioni di euro), per servizi di assistenza informatica (36 milioni di euro) e per altre prestazioni (6 milioni di euro).
La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali per 5 milioni di euro e dei ricavi relativi ai servizi informatici e
Gli "Altri proventi" comprendono la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC, pari al 49,5% del capitale sociale, e il riaddebito dei per altre prestazioni per complessivi 4 milioni di euro. I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito riportato:
costi per personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo (10 milioni di euro) e presso la Fondazione Centro Studi Enel ed Enel Cuore Onlus (2 milioni di euro).


I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | ||
| Costi per servizi | 197 | 202 | (5) | |
| Costi per godimento beni di terzi | 5 | 4 | 1 | |
| Totale servizi e godimento beni di terzi | 202 | 206 | (4) |
I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 75 milioni di euro (73 milioni di euro nel 2022) e da società del Gruppo per 122 milioni di euro (129 milioni di euro nel 2022).
I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un decremento di 7 milioni di euro, da ricondursi alla riduzione dei costi per servizi di assistenza sistemica (9 milioni di euro), compensato in parte dall'aumento dei costi per servizi manageriali (2 milioni di euro), mentre i costi per servizi
5.c Costo del personale – Euro 135 milioni
resi da terzi presentano una variazione in aumento di 2 milioni di euro, riconducibile essenzialmente a maggiori costi per servizi informatici, compensati in parte dai minori costi per prestazioni professionali.
I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati dai costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA (4 milioni di euro) e dai costi per leasing operativi (1 milione di euro).
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Salari e stipendi | 87 | 81 | 6 | |
| Oneri sociali | 26 | 26 | - | |
| Benefíci successivi al rapporto di lavoro 25 |
7 | 6 | 1 | |
| Altri benefíci a lungo termine 25 |
(3) | 1 | (4) | |
| Pagamenti basati su azioni | 2 | 5 | (3) | |
| Altri costi e altri piani di incentivazione | 16 | (14) | 30 | |
| Totale costo del personale | 135 | 105 | 30 |
Il "Costo del personale" presenta un incremento di 30 milioni di euro rispetto al 2022, da ricondurre prevalentemente alla voce "Altri costi e altri piani di incentivazione", riferibile in particolare ai piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda.
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2023.
| N. | Consistenza media | Consistenza puntuale | ||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | al 31.12.2023 | |
| Manager | 165 | 154 | 11 | 164 |
| Middle manager | 488 | 449 | 39 | 525 |
| White collar | 249 | 261 | (12) | 220 |
| Totale | 902 | 864 | 38 | 909 |

| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Ammortamenti delle attività materiali | 4 | 4 | - |
| Ammortamenti delle attività immateriali | 47 | 52 | (5) |
| Impairment | 668 | 1.437 | (769) |
| Ripristini di valore | - | 163 | (163) |
| Totale ammortamenti e impairment | 719 | 1.330 | (611) |
Gli "Ammortamenti", pari a 51 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 47 milioni di euro.
La voce "Impairment" comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Green Power SpA per 605 milioni di euro e l'ulteriore adeguamento per complessivi 46 milioni di euro delle partecipazioni nelle società in Romania, rilevate nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita", cedute nel mese di ottobre 2023.
La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 16 milioni di euro, essenzialmente per effetto dei maggiori adeguamenti del fondo svalutazione crediti. Nell'esercizio precedente la voce "Impairment" accoglieva l'adeguamento di valore delle partecipazioni nelle società controllate in Romania (995 milioni di euro), la rettifica di valore di 195 milioni di euro effettuata sulla partecipazione in Enel Russia PJSC ceduta nel mese di ottobre 2022 e gli adeguamenti di valore delle partecipazioni in società controllate Enel Green Power SpA (228 milioni di euro), Enel Innovation Hubs Srl (16 milioni di euro) e Enel Investment Holding BV (1 milione di euro). La voce "Ripristini di valore" comprendeva l'adeguamento positivo delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).
Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione delle rettifiche di valore si rinvia alla successiva nota 13 "Partecipazioni".
La voce "Altri costi operativi" aumenta di 20 milioni di euro per effetto principalmente della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA, a seguito dei Termination Intercompany Agreement, sottoscritti nell'ambito degli accordi per la cessione degli asset in Argentina, e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Dividendi da società controllate | 4.269 | 8.761 | (4.492) |
| Enel Américas SA | 88 | 99 | (11) |
| Enel Chile SA | 285 | 28 | 257 |
| Enel Grids Srl | 267 | - | 267 |
| Enel Iberia SRLU | 1.415 | 648 | 767 |
| Enel Italia SpA | 2.214 | 7.970 | (5.756) |
| Enel Innovation Hubs Srl | - | 16 | (16) |
| Dividendi da società a controllo congiunto | - | 9 | (9) |
| Rusenergosbyt LLC | - | 9 | (9) |
| Totale proventi da partecipazioni | 4.269 | 8.770 | (4.501) |

I proventi da partecipazioni si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e, rispetto all'esercizio precedente, rilevano un decremento di 4.501 milioni di euro, sostanzialmente dovuto alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Italia SpA, che nel corso dell'esercizio 2022 aveva distribuito riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, parzialmente compensato dai maggiori dividendi distribuiti da Enel Iberia SRLU, Enel Grids Srl ed Enel Chile SA.
A fine periodo risultano da incassare gli acconti sul dividendo dell'esercizio 2023 deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (88 milioni di euro) ed Enel Chile SA (24 milioni di euro), incassati quasi interamente nei primi mesi del 2024.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Proventi finanziari da derivati: | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 762 | 1.796 | (1.034) |
| - proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 762 | 1.796 | (1.034) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 145 | 335 | (190) |
| - proventi da derivati di cash flow hedge | 121 | 204 | (83) |
| - proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 24 | 131 | (107) |
| Totale proventi finanziari da derivati | 907 | 2.131 | (1.224) |
| Oneri finanziari da derivati: | |||
| - posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: | 766 | 1.791 | (1.025) |
| - oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 766 | 1.791 | (1.025) |
| - posti in essere nell'interesse di Enel SpA: | 103 | 169 | (66) |
| - oneri da derivati di cash flow hedge | 67 | 114 | (47) |
| - oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico | 36 | 55 | (19) |
| Totale oneri finanziari da derivati | 869 | 1.960 | (1.091) |
| TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI | 38 | 171 | (133) |
I proventi finanziari netti da contratti derivati su tassi e cambi ammontano a 38 milioni di euro (171 milioni di euro nel 2022).
La variazione di 133 milioni di euro è determinata dal decremento dei proventi finanziari netti su derivati di cash flow hedge (36 milioni di euro), dal decremento dei proventi finanziari netti su strumenti derivati valutati al fair value a Conto economico (88 milioni di euro), stipulati nell'interesse di Enel SpA, e dalla riduzione dei proventi finanziari netti da contratti derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (9 milioni di euro).
Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari" e alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Altri proventi finanziari | |||
| Interessi attivi | |||
| Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine | 235 | 183 | 52 |
| Totale | 235 | 183 | 52 |
| Differenze positive di cambio | 32 | 45 | (13) |
| Altro | 214 | 204 | 10 |
| Totale altri proventi finanziari | 481 | 432 | 49 |
| Altri oneri finanziari | |||
| Interessi passivi | |||
| Interessi passivi su finanziamenti bancari | 163 | 88 | 75 |
| Interessi passivi su prestiti obbligazionari | 240 | 297 | (57) |
| Interessi passivi su altri finanziamenti | 449 | 309 | 140 |
| Totale | 852 | 694 | 158 |
| Differenze negative di cambio | 32 | 90 | (58) |
| Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine relativi al personale |
6 | 1 | 5 |
| Oneri finanziari su operazioni gestione del debito | 7 | - | 7 |
| Altro | 55 | 2 | 53 |
| Totale altri oneri finanziari | 952 | 787 | 165 |
| TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI | (471) | (355) | (116) |
Gli altri proventi finanziari, pari a 481 milioni di euro, registrano un incremento di 49 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, riferito principalmente:
Gli altri oneri finanziari, pari a 952 milioni di euro, registrano un incremento di 165 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022 dovuto sostanzialmente:
• all'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari per 75 milioni di euro, per effetto principalmente dell'aumento dei tassi di interesse intervenuto nel 2023, all'incremento degli interessi passivi riferiti agli altri finanziamenti, riconducibili alla linea di credito revolving sottoscritta con Enel Finance International NV e ai rapporti di conto corrente intercompany intrattenuti con le società del Gruppo per complessivi 140 milioni di euro, parzialmente compensati dai minori interessi sui prestiti obbligazionari per 57 milioni di euro come risultato della strategia finanziaria della Società volta alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito;

| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Imposte correnti | (141) | (111) | (30) |
| Imposte anticipate | - | 9 | (9) |
| Imposte differite | 5 | (4) | 9 |
| Totale imposte | (136) | (106) | (30) |
Le imposte sul reddito dell'esercizio 2023 sono positive per 136 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, per l'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).
Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | Incidenza % | 2022 | Incidenza % | |
| Risultato ante imposte | 2.896 | 7.051 | ||
| Imposte teoriche IRES | 695 | 24,0% | 1.692 | 24,0% |
| Minori imposte: | ||||
| - dividendi da partecipazioni incassati | (973) | -33,6% | (2.072) | -29,4% |
| - dividendi da partecipazioni non incassati | (5) | -0,2% | - | |
| - utilizzo fondi | (12) | -0,4% | (16) | -0,2% |
| - ripristino di precedenti svalutazioni | - | (39) | -0,6% | |
| - altre | (47) | -1,6% | (30) | -0,4% |
| - plusvalenza cessione partecipazione Rusenergosbyt LLC | (10) | -0,3% | - | |
| Maggiori imposte: | ||||
| - svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio | 145 | 5,0% | 305 | 4,3% |
| - accantonamento ai fondi | 12 | 0,4% | 1 | |
| - sopravvenienze passive | 8 | 0,3% | 46 | 0,7% |
| - altre | 7 | 0,2% | 9 | 0,1% |
| Totale imposte correnti sul reddito (IRES) | (180) | -6,2% | (104) | -1,5% |
| Imposte estere | 39 | 1,3% | 3 | |
| Differenza su stime imposte anni precedenti | 1 | (10) | -0,1% | |
| Totale fiscalità differita | 4 | 0,1% | 5 | 0,1% |
| - di cui effetto variazione aliquota | - | - | ||
| - di cui movimenti dell'anno | 5 | 5 | ||
| - di cui differenza stime anni precedenti | (1) | - | ||
| TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO | (136) | -4,8% | (106) | -1,5% |

| Impianti e | Attrezzature industriali e |
Migliorie su immobili di |
Immob. in corso |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Terreni | Fabbricati | macchinari | commerciali | Altri beni | terzi | e acconti | Totale |
| Costo storico | 1 | 6 | 3 | 5 | 33 | 42 | - | 90 |
| Fondo ammortamento | - | (4) | (3) | (5) | (25) | (41) | - | (78) |
| Consistenza al 31.12.2021 | 1 | 2 | - | - | 8 | 1 | - | 12 |
| Investimenti | - | - | - | - | 2 | - | - | 2 |
| Passaggi in esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Ammortamenti | - | (1) | - | - | (2) | - | (3) | |
| Totale variazioni | - | (1) | - | - | - | - | - | (1) |
| Costo storico | 1 | 6 | 3 | 5 | 35 | 42 | - | 92 |
| Fondo ammortamento | - | (5) | (3) | (5) | (27) | (41) | - | (81) |
| Consistenza al 31.12.2022 | 1 | 1 | - | - | 8 | 1 | - | 11 |
| Investimenti | - | - | - | - | 3 | - | - | 3 |
| Passaggi in esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Ammortamenti | - | - | - | - | (4) | (1) | (5) | |
| Totale variazioni | - | - | - | - | (1) | (1) | - | (2) |
| Costo storico | 1 | 6 | 3 | 5 | 38 | 42 | - | 95 |
| Fondo ammortamento | - | (5) | (3) | (5) | (31) | (42) | - | (86) |
| Consistenza al 31.12.2023 | 1 | 1 | - | - | 7 | - | - | 9 |
Gli "Immobili, impianti e macchinari", pari a 9 milioni di euro, evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento di 2 milioni di euro da riferirsi al saldo negativo tra gli ammortamenti (5 milioni di euro) e gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio 2023 (3 milioni di euro).
Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.
| Milioni di euro | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Altre attività immateriali in corso |
Totale |
|---|---|---|---|
| Consistenza al 31.12.2021 | 88 | 55 | 143 |
| Investimenti | 4 | 38 | 42 |
| Passaggi in esercizio | 36 | (36) | - |
| Ammortamenti | (52) | - | (52) |
| Totale variazioni | (12) | 2 | (10) |
| Consistenza al 31.12.2022 | 76 | 57 | 133 |
| Investimenti | 4 | 41 | 45 |
| Passaggi in esercizio | - | - | - |
| Ammortamenti | (47) | - | (47) |
| Totale variazioni | (43) | 41 | (2) |
| Consistenza al 31.12.2023 | 33 | 98 | 131 |

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 33 milioni di euro (76 milioni di euro al 31 dicembre 2022), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di licenze software a titolo di proprietà. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi).
Le "Altre attività immateriali in corso", pari a 98 milioni di
euro, presentano un incremento di 41 milioni di euro relativo agli investimenti in progetti di information technology, connessi agli sviluppi digitali per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle Funzioni di Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, External Relations, People and Organization e Audit.
| Increm./ (Decrem.) con imputazione a Conto |
Increm./ (Decrem.) con imputazione a patrimonio |
|||
|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | al 31.12.2022 | economico | netto | al 31.12.2023 |
| Attività per imposte anticipate | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore | 4 | 3 | - | 7 |
| - valutazione strumenti finanziari | 106 | - | (42) | 64 |
| - altre partite | 36 | (1) | - | 35 |
| Totale attività per imposte anticipate | 146 | 2 | (42) | 106 |
| Passività per imposte differite | ||||
| Natura delle differenze temporanee: | ||||
| - valutazione strumenti finanziari | (98) | - | 60 | (38) |
| - altre partite | - | (5) | - | (5) |
| Totale passività per imposte differite | (98) | (5) | 60 | (43) |
| Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche dopo un'eventuale compensazione |
48 | 63 |
Le "Attività per imposte anticipate", pari a 106 milioni di euro (146 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge.
Le "Passività per imposte differite", pari a 43 milioni di euro
(98 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge. Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.
Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco
delle partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

| Costo | (Svalutazioni)/ | Altre variazioni IFRIC 11 e |
Valore a | Quota di | Apporti in conto capitale e a copertura |
Acquisizioni/ (Cessioni)/ (Liquidazioni)/ |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | originario | Rivalutazioni | IFRS 2 al 31.12.2022 |
bilancio | possesso % | perdite | (Rimborsi) |
| A) Imprese controllate | |||||||
| Enel Global Services Srl | 70 | - | 1 | 71 | 100,0 | - | - |
| Enel Global Thermal Generation Srl | 57 | (39) | - | 18 | 100,0 | - | - |
| Enel Global Trading SpA | 1.401 | - | 2 | 1.403 | 100,0 | - | - |
| Enel Green Power SpA | 2.006 | (725) | 4 | 1.285 | 100,0 | - | - |
| Enel Grids Srl | 59 | - | 2 | 61 | 100,0 | - | - |
| Enel Holding Finance Srl | 7.875 | - | - | 7.875 | 100,0 | - | - |
| Enel Iberia SRLU | 13.713 | - | 1 | 13.714 | 100,0 | - | - |
| Enel Innovation Hubs Srl | 70 | (63) | - | 7 | 100,0 | - | - |
| Enel Insurance NV | 502 | - | - | 502 | 100,0 | 100 | - |
| Enel Investment Holding BV(1) | 4.497 | (4.491) | - | 6 | 100,0 | - | - |
| Enel Italia SpA | 12.790 | - | 5 | 12.795 | 100,0 | - | - |
| Enel North America Inc. | 4.035 | - | - | 4.035 | 100,0 | 1.502 | - |
| Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA |
- | - | - | - | - | - | - |
| Enel X Srl | 239 | - | 2 | 241 | 100,0 | - | - |
| Enel X Way Srl | 889 | - | - | 889 | 100,0 | - | - |
| Enelpower Srl | 189 | (163) | - | 26 | 100,0 | - | - |
| Vektör Enerjí Üretím AŞ | - | - | - | - | 100,0 | - | - |
| Enel Américas SA | 11.658 | - | - | 11.658 | 82,3 | - | - |
| Enel Chile SA | 2.671 | - | - | 2.671 | 64,9 | - | - |
| Enel Finance International NV | 2.624 | - | - | 2.624 | 25,0 | - | - |
| Enel Green Power Chile SA | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale controllate | 65.345 | (5.481) | 17 | 59.881 | 1.602 | - | |
| B) Imprese a controllo congiunto | |||||||
| Rusenergosbyt LLC | 41 | - | - | 41 | 49,5 | - | (41) |
| Totale controllo congiunto | 41 | - | - | 41 | - | (41) | |
| C) Imprese collegate | |||||||
| CESI SpA | 23 | - | - | 23 | 42,7 | - | - |
| Totale collegate | 23 | - | - | 23 | - | - | |
| D) Altre imprese | |||||||
| Compañía de Transmisión del Mercosur SA |
- | - | - | - | - | - | - |
| Elcogas SA in liquidazione | 5 | (5) | - | - | 4,3 | - | - |
| Empresa Propietaria de la Red SA | 5 | 2 | - | 7 | 11,1 | - | - |
| Idrosicilia SpA | - | - | - | - | 1,0 | - | - |
| Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA |
- | - | - | - | 11,1 | - | - |
| Totale altre imprese | 10 | (3) | - | 7 | - | - | |
| TOTALE PARTECIPAZIONI | 65.419 | (5.484) | 17 | 59.952 | 1.602 | (41) | |
(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.
(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.
Apporti in conto capitale e a copertura perdite
Acquisizioni/ (Cessioni)/ (Liquidazioni)/ (Rimborsi)
| Valore a Quota di bilancio possesso % |
Altre variazioni IFRIC 11 e IFRS 2 |
(Svalutazioni)/ Rivalutazioni |
Costo originario |
Saldo movimenti |
Rettifiche di valore |
Riclassifiche | Fusioni/ Scissioni |
Costituzioni/ Conferimenti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | Movimenti del 2023 | |||||||
| 72 100,0 |
2 | - | 70 | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | (18) | 39 | - | (57) | - |
| 1.403 100,0 |
2 | - | 1.401 | - | - | - | - | - |
| 699 100,0 |
5 | (1.369) | 2.063 | (587) | (644) | - | 57 | - |
| 62 100,0 |
3 | - | 59 | - | - | - | - | - |
| 7.875 100,0 |
- | - | 7.875 | - | - | - | - | - |
| 13.714 100,0 |
1 | - | 13.713 | - | - | - | - | - |
| 7 100,0 |
- | (63) | 70 | - | - | - | - | - |
| 602 100,0 |
- | - | 602 | 100 | - | - | - | - |
| 5 100,0 |
- | (4.492) | 4.497 | - | - | - | - | - |
| 12.769 100,0 |
6 | - | 12.763 | (27) | - | - | (27) | - |
| 5.538 100,0 |
1 | - | 5.537 | 1.502 | - | - | - | - |
| 3 100,0 |
- | - | 3 | 3 | - | - | - | 3 |
| 242 100,0 |
3 | - | 239 | - | - | - | - | - |
| 916 100,0 |
- | - | 916 | 27 | - | - | 27 | - |
| 26 100,0 |
- | (163) | 189 | - | - | - | - | - |
| - 100,0 |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 11.658 | - | - | 11.658 | - | - | - | - | - |
| 2.671 | - | - | 2.671 | - | - | - | - | - |
| 2.624 | - | - | 2.624 | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 60.886 | 23 | (6.087) | 66.950 | 1.000 | (605) | - | - | 3 |
| - | - | - | - | (41) | - | - | - | - |
| - | - | - | - | (41) | - | - | - | - |
| 23 | - | - | 23 | - | - | - | - | - |
| 23 | - | - | 23 | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | (5) | 5 | - | - | - | - | - |
| 8 | - | 3 | 5 | 1 | 1 | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 8 | - | (2) | 10 | 1 | 1 | - | - | - |
| 60.917 | 23 | (6.089) | 66.983 | 960 | (604) | - | - | 3 |

Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni intervenuta nel corso dell'esercizio 2023.
| 3 |
|---|
| 1.502 |
| 100 |
| 1 |
| 1.606 |
| (605) |
| (41) |
| (646) |
| 960 |
Nel corso dell'esercizio 2023 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 960 milioni di euro a seguito:
Si segnalano, inoltre, le seguenti operazioni societarie che non hanno determinato variazioni nel valore complessivo delle partecipazioni detenute da Enel SpA.
In particolare, si evidenzia:
Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020, 2021, 2022 e 2023 è stato incrementato inoltre del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.
Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alla partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA.
| Milioni di euro | Costo originario |
Tasso di crescita(1) |
Tasso di sconto WACC pre-tax(2) |
Periodo esplicito flussi di cassa |
Terminal value(3) |
Valore a bilancio post impairment |
Costo originario |
Tasso di crescita(1) |
Tasso di sconto WACC pre-tax(2) |
Periodo esplicito flussi di cassa |
Terminal value(3) |
Valore a bilancio post impairment |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||||||||||
| Enel Green Power SpA |
1.285 | 2,3% | 9,8% | 3 anni | Annuity/23 anni |
699(4) | 1.513 | 2,5% | 8,4% | 3 anni | Annuity/26 anni |
1.285 |
(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito, riferito alla media di Country compresa la società stand-alone.
(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello
calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax. Le assunzioni sono relative alla media di Country compresa la società stand-alone.
(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna. (4) Valore a bilancio impattato dalla fusione per incorporazione intervenuta nel corso dell'esercizio 2023 della società Enel Global Thermal Generation Srl.
La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 21 novembre 2023, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business).
Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA, Enel Grids Srl, Enel Insurance NV, Enel Global Services Srl il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2023 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA, Enel Grids Srl, Enel Global Services Srl la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni.
Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.
I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.
Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2023.

| Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Patrimonio netto (milioni di euro) |
Utile/(Perdita) ultimo esercizio (milioni di euro) |
Quota di possesso % |
Valore a bilancio (milioni di euro) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A) Imprese controllate | |||||||
| Enel Global Services Srl | Roma | EUR | 10.000 | 51 | 1 | 100,0 | 72 |
| Enel Global Trading SpA | Roma | EUR | 90.885.000 | 2.138 | 1.103 | 100,0 | 1.403 |
| Enel Green Power SpA | Roma | EUR | 272.000.000 | - | - | 100,0 | 699 |
| Enel Grids Srl | Roma | EUR | 10.100.000 | 45 | (8) | 100,0 | 62 |
| Enel Holding Finance Srl | Roma | EUR | 10.000 | 7.874 | - | 100,0 | 7.875 |
| Enel Iberia SRLU | Madrid | EUR | 336.142.500 | 23.661 | 1.642 | 100,0 | 13.714 |
| Enel Innovation Hubs Srl | Roma | EUR | 1.100.000 | 8 | - | 100,0 | 7 |
| Enel Insurance NV | Amsterdam | EUR | 60.000 | 567 | (76) | 100,0 | 602 |
| Enel Investment Holding BV | Amsterdam | EUR | 1.000.000 | 5 | (1) | 100,0 | 5 |
| Enel Italia SpA | Roma | EUR | 100.000.000 | 4.454 | 3.166 | 100,0 | 12.769 |
| Enel North America Inc. | Andover | USD | 50 | 6.151 | (1.131) | 100,0 | 5.538 |
| Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA |
Roma | EUR | 3.000.000 | 3 | - | 100,0 | 3 |
| Enel X Srl | Roma | EUR | 1.050.000 | - | - | 100,0 | 242 |
| Enel X Way Srl | Roma | EUR | 6.026.000 | - | - | 100,0 | 916 |
| Enelpower Srl | Milano | EUR | 2.000.000 | 29 | 3 | 100,0 | 26 |
| Vektör Enerjí Üretím AŞ | Istanbul | TRY | 3.500.000 | - | - | 100,0 | - |
| Enel Américas SA | Santiago | USD | 15.799.226.825 | 15.408 | 1.084 | 82,3 | 11.658 |
| Enel Chile SA | Santiago | CLP | 3.882.103.470.184 | 4.935 | 749 | 64,9 | 2.671 |
| Enel Finance International NV | Amsterdam | EUR | 1.478.810.371 | 10.213 | 350 | 25,0 | 2.624 |
| Enel Green Power Chile SA | Santiago | USD | 842.121.531 | 860 | 54 | 0,0 | - |
| B) Imprese collegate | |||||||
| CESI SpA | Milano | EUR | 8.550.000 | 99 | (5) | 42,7 | 23 |
| C) Altre imprese | |||||||
| Compañía de Transmisión del Mercosur SA | Buenos Aires | ARS | 2.025.191.313 | 1 | 2 | - | - |
| Elcogas SA in liquidazione | Puertollano | EUR | 809.690 | - | - | 4,3 | - |
| Empresa Propietaria de la Red SA | Panama | USD | 58.500.000 | - | 11,1 | 8 | |
| Idrosicilia SpA | Milano | EUR | 22.520.000 | 20 | - | 1,0 | - |
| Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA |
Panama | USD | 2.700.000 | - | - | 11,1 | - |
Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2023 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.
svalutata nel 2014 e, dal primo gennaio 2015, la società, di cui si possiede il 4,3%, è in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.
La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||||
| Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI | 8 | 7 | |||||
| Empresa Propietaria de la Red SA | 8 | 7 | |||||
| Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA | - | - | |||||
| Compañía de Transmisión del Mercosur SA | - | - | |||||
| Elcogas SA in liquidazione | - | - | |||||
| Idrosicilia SpA | - | - |


| Milioni di euro | Non correnti | Correnti | |||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
| Attività finanziarie - Derivati | 261 | 349 | 76 | 390 | |
| Passività finanziarie - Derivati | 620 | 663 | 106 | 178 |
Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alle note 32 "Strumenti finanziari" e 34 "Derivati ed hedge accounting".
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | ||||
| Risconti attivi finanziari | 7 | 10 | (3) | ||||
| Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento | 15.1 | 3 | 4 | (1) | |||
| Totale | 10 | 14 | (4) |
I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulle linee di credito revolving di 10 miliardi di euro con scadenza 2026 di euro e 3,5 miliardi di euro con scadenza 2025, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||||
| Altri crediti finanziari | 3 | 4 | (1) | ||||
| Totale | 3 | 4 | (1) |
Gli "Altri crediti finanziari" si riferiscono ai prestiti ai dipendenti.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Crediti tributari | 9 | 12 | (3) |
| Crediti verso società controllate per accollo PIA | 64 | 69 | (5) |
| Totale altre attività non correnti | 73 | 81 | (8) |
La voce "Crediti tributari" accoglie il credito residuo di 9 milioni di euro, emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003, mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante. Nell'esercizio precedente la voce comprendeva il credito di 3 milioni di euro, incassati a ottobre 2023, derivante dal calcolo definitivo della withholding tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2021.
La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti". Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, il piano avrà scadenza entro i prossimi cinque anni.

| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Crediti commerciali: | |||
| - verso società controllate | 163 | 278 | (115) |
| - verso clienti terzi | 4 | 16 | (12) |
| Totale | 167 | 294 | (127) |
I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo.
Rispetto al 31 dicembre 2022, il decremento è correlato
all'andamento dei ricavi connessi a tali servizi.
I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.
I crediti commerciali verso imprese controllate sono di seguito dettagliati per società.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Società controllate | |||
| Edistribución Redes Digitales SLU | 5 | 8 | (3) |
| e-distribuzione SpA | 17 | 16 | 1 |
| Endesa Energía SA | 2 | 2 | - |
| Endesa Generación SA | 3 | 4 | (1) |
| Endesa SA | 8 | 13 | (5) |
| Enel Américas SA | 2 | 6 | (4) |
| Enel Brasil SA | 33 | 93 | (60) |
| Enel Chile SA | 8 | 9 | (1) |
| Enel Distribución Chile SA | 2 | 5 | (3) |
| Enel Distribución Perú SAA | 3 | 3 | - |
| Enel Energia SpA | 4 | 7 | (3) |
| Enel Generación Chile SA | 2 | 5 | (3) |
| Enel Generación Perú SAA | 2 | 2 | - |
| Enel Global Services Srl | 13 | 12 | 1 |
| Enel Green Power Chile SA | 3 | 3 | - |
| Enel Green Power Hellas SA | 6 | 3 | 3 |
| Enel Green Power Italia Srl | 2 | 2 | - |
| Enel Green Power North America Inc. | 2 | 10 | (8) |
| Enel Green Power SpA | 3 | 3 | - |
| Enel Grids Srl | 1 | 1 | - |
| Enel Italia SpA | (1) | (1) | - |
| Enel North America Inc. | 2 | 3 | (1) |
| Enel Produzione SpA | 5 | 4 | 1 |
| Enel Romania Srl | - | 5 | (5) |
| Enel X Srl | 2 | 3 | (1) |
| Enel X Way Srl | 2 | 4 | (2) |
| E-Distribuţie Banat SA | - | 6 | (6) |
| E-Distribuţie Dobrogea SA | - | 3 | (3) |
| E-Distribuţie Muntenia SA | - | 10 | (10) |
| Gas y Electricidad Generación SAU | 2 | 1 | 1 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 1 | 1 | - |
| Vektör Enerjí Üretím AŞ | 8 | 8 | - |
| Altre | 21 | 24 | (3) |
| Totale | 163 | 278 | (115) |

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Italia | 57 | 56 | 1 |
| Europa - UE | 31 | 79 | (48) |
| Europa - extra UE | 1 | 2 | (1) |
| Altri | 78 | 157 | (79) |
| Totale | 167 | 294 | (127) |
I crediti per imposte sul reddito si riferiscono principalmente al credito IRES della Società per la stima delle imposte dell'esercizio 2023 e al credito da Dichiarazione IRES dell'esercizio 2022 (286 milioni di euro), al credito per wi-
thholding tax sui dividendi della società Enel Chile SA e sui pagamenti ricevuti da Enel X Brasil SA inerenti alle attività di services (16 milioni di euro), e al credito per ritenute su interessi attivi (6 milioni di euro).
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento | 19.1 | 6.428 | 3.395 | 3.033 |
| Altre attività finanziarie correnti | 55 | 85 | (30) | |
| Totale | 6.483 | 3.480 | 3.003 |
Per il dettaglio della voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento" si rimanda alla nota 19.1. La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce ai crediti maturati verso le società del Gruppo per interessi e altre competenze derivanti dai contratti di servizi finanziari per 9 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai crediti su esiti su derivati per 5 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai ratei attivi finanziari correnti per 35 milioni di euro (40 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e ai risconti attivi finanziari correnti per 6 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo: | ||||
| - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) | 32.1.1 | 5.934 | 2.489 | 3.445 |
| - finanziamenti a breve termine | 6 | 512 | (506) | |
| Totale | 5.940 | 3.001 | 2.939 | |
| Crediti finanziari verso terzi: | ||||
| - altri crediti finanziari | 6 | 5 | 1 | |
| - cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC | 32.1.1 | 482 | 389 | 93 |
| Totale | 488 | 394 | 94 | |
| TOTALE | 6.428 | 3.395 | 3.033 |

| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| Crediti tributari | 13 | 286 | (273) | ||
| Altri crediti verso società del Gruppo | 1.552 | 283 | 1.269 | ||
| Crediti verso altri | 16 | 15 | 1 | ||
| Totale | 1.581 | 584 | 997 |
I "Crediti tributari", pari a 13 milioni di euro, comprendono essenzialmente il credito di 8 milioni di euro relativo al rimborso per IRES per le annualità 2011-2014 riconosciuto a Enel SpA a esito di una procedura amichevole (MAP), avviata nel 2021 e conclusasi nel corso dell'esercizio 2022 con un accordo intervenuto tra le Amministrazioni finanziarie italiana e spagnola, con cui è stata eliminata la doppia imposizione subita dal gruppo multinazionale in seguito alle rettifiche operate ai prezzi di trasferimento applicati nelle transazioni fra la società Enel SpA e le sue consociate spagnole, nel corso degli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014. Nell'esercizio precedente, la voce comprendeva il credito residuo del Gruppo IVA Enel per 274 milioni di euro.
Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi principalmente ai crediti verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (1.120 milioni di euro), ai crediti per i dividendi deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (88 milioni di euro) ed Enel Chile SA (24 milioni di euro), nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel (18 milioni di euro). I "Crediti verso altri", pari a 16 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con i valori del 2022.
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| Depositi bancari e postali | 1.122 | 4.868 | (3.746) | ||
| Totale | 1.122 | 4.868 | (3.746) |
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti presentano un decremento di 3.746 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per l'effetto dal cash flow assorbito dall'ordinaria gestione operativa.
Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2023 è positivo per 4.277 milioni di euro (pari a 8.689 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in diminuzione di 4.412 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei minori dividendi incassati, in parte compensati dai minori acconti pagati per IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, e dal minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.
Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 7.016 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (2.803 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (752 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (4.091 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (3.107 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 182 milioni di euro, in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (2.201 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (1.738 milioni di euro).
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.007 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (1.502 milioni di euro) e della società Enel Insurance NV (100 milioni di euro), unitamente al versamento in conto capitale a favore della neocostituita Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA (3 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalle cessioni delle società del perimetro "Romania" e della società Rusenergosbyt LLC.
I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa, positivo per 4.277 milioni di euro, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che, al 31 dicembre 2023, si attestano a 1.122 milioni di euro (4.868 milioni di euro al 1° gennaio 2023).

Nell'esercizio precedente, la voce accoglieva le partecipazioni detenute nelle società E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie SA, Enel Energie Muntenia SA ed Enel Romania SA, riclassificate, per un totale complessivo di 654 milioni di euro, nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" a seguito dell'accordo per la cessione alla società greca Public Power Corporation SA ("PPC") di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania.
Nel corso dell'esercizio, la voce ha subíto un ulteriore adeguamento di 46 milioni di euro prima del perfezionamento della cessione avvenuta in data 25 ottobre 2023 per un
Passivo
Il patrimonio netto è pari a 37.883 milioni di euro, in diminuzione di 459 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
Tale variazione è principalmente riferibile:
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2022.
Al 31 dicembre 2023, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decorrispettivo totale a livello di Gruppo di circa 1.241 milioni di euro.
La voce accoglieva inoltre la partecipazione detenuta (circa 0,009%) nella società cilena Arcadia Generación Solar SpA, costituita il 1° gennaio 2023 a seguito del conferimento da parte di Enel Green Power Chile SA di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici con una capacità complessiva di 416 MW.
In data 25 ottobre 2023 Enel e la controllata Enel Chile SA hanno perfezionato la vendita delle intere partecipazioni detenute nella società cilena al produttore internazionale di energia rinnovabile Sonnedix, per un corrispettivo complessivo di circa 535 milioni di euro.
creto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).
Alla data del 31 dicembre 2023, le azioni proprie sono rappresentate da n. 9.262.330 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 7.153.795 al 31 dicembre 2022), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 59 milioni di euro.
In data 5 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 4,2 milioni, equivalenti a circa lo 0,041% del capitale sociale di Enel.
Il Programma, avviato in data 16 ottobre 2023 e conclusosi il 18 gennaio 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2023), anch'esso approvato dall'Assemblea del 10 maggio 2023.
Nel corso dell'esercizio 2023 sono state acquistate n. 3.377.224 azioni Enel (pari allo 0,0332% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 6,2205 euro per azione e per un controvalore complessivo di 21 milioni di euro, e sono state erogate complessive n. 1.268.689 azioni, a seguito della consuntivazione degli obiettivi di

performance, ai destinatari dei Piani LTI 2019 e 2020, per un controvalore di 9 milioni di euro.
Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2023 Enel detiene complessivamente n. 9.262.330 azioni proprie, pari allo 0,0911% circa del capitale sociale, al servizio dei Piani di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023.
Come previsto dall'art. 2357 ter, comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.
Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".
In data 9 gennaio 2023 la Società ha lanciato sul mercato europeo l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1.750 milioni di euro.
Tali obbligazioni sono state iscritte al netto dei costi di transazione per un valore complessivo pari a 1.738 milioni di euro.
L'emissione è effettuata in esecuzione della delibera del 14 dicembre 2022 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari al controvalore di 2 miliardi di euro.
Le obbligazioni sono quotate sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda.
Contestualmente, la Società ha lanciato un'offerta volontaria non vincolante (tender offer) volta al riacquisto e alla successiva cancellazione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo dal valore nominale di 750 milioni di euro equity-accounted con prima call date ad agosto 2023 e cedola del 2,500%.
Con la conclusione dell'offerta volontaria, in data 20 gennaio 2023, e con il raggiungimento delle condizioni previste dalla clausola di "clean up call", il prestito obbligazionario è stato completamente riacquistato e cancellato per un importo pari a 752 milioni di euro, compresi i costi di transazione.
Nel corso dell'esercizio la Società ha pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 182 milioni di euro.
La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2023 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha subíto variazioni rispetto all'esercizio precedente.
La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.
Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.
In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.
La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986), rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione.
Comprende inoltre la riserva indisponibile costituita per l'acquisto di azioni proprie per 59 milioni di euro in esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea ordinaria degli azionisti di Enel SpA e le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata al management della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piani Long-Term Incentive 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 per un valore pari a 19 milioni di euro.
La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.
La voce al 31 dicembre 2023 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge e di costi di hedging, negative per complessivi 83 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 26 milioni di euro).
Al 31 dicembre 2023 la riserva da valutazione di attività finanziarie FVOCI è pari a 3 milioni di euro per effetto della valutazione al fair value della società Empresa Propietaria de la Red SA per 1 milione di euro.
Al 31 dicembre 2023 la riserva per piani a benefíci definiti è pari a 27 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 6 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 - Benefíci per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari
e da rimisurazione delle passività/(attività) per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2022 e 2023.
| Milioni di euro | Utili/ (Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Altre movimentazioni |
Utili/ (Perdite) lordi rilevati a patrimonio netto nell'esercizio |
Rilasci a Conto economico lordi |
Imposte | Altre movimentazioni |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 01.01.2022 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
|||||||||
| Riserve da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge |
(318) | 464 | (54) | (93) | (23) | (24) | (257) | 207 | 17 | (23) | (80) |
| Riserve da valutazione di strumenti finanziari di costi di hedging |
- | (4) | - | 1 | - | (3) | - | - | - | - | (3) |
| Riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI |
- | 2 | - | - | - | 2 | 1 | - | - | - | 3 |
| Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti |
(35) | 17 | - | (4) | - | (22) | (7) | - | 2 | - | (27) |
| Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto |
(353) | 479 | (54) | (96) | (23) | (47) | (263) | 207 | 19 | (23) | (107) |
Nell'esercizio 2023 la voce ha presentato una variazione in aumento di 2.896 milioni di euro per effetto principalmente:
pari a 182 milioni di euro;
L'utile dell'esercizio 2023, al netto dell'acconto sul dividendo 2023 di 0,215 euro per azione (per complessivi 2.186 milioni di euro), è pari a 846 milioni di euro.
Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

| Milioni di euro | ||
|---|---|---|
| al 31.12.2023 | Possibilità di utilizzare |
Quota disponibile | |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 10.167 | ||
| Riserve di capitale: | |||
| - riserva da sovrapprezzo azioni | 7.496 | ABC | 7.496 |
| -strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue | 6.553 | ||
| Riserve di utili: | |||
| - riserva legale | 2.034 | B | |
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (59) | ||
| - riserva ex lege n. 292/1993 | 2.215 | ABC | 2.215 |
| - riserve da valutazione di strumenti finanziari | (83) | ||
| - riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI | 3 | ||
| - riserva contributi in conto capitale | 19 | ABC | 19 |
| - riserva stock option | 29 | ABC | 29(1)(2) |
| - riserve da rimisurazione delle passività nette per piani a benefíci definiti | (27) | ||
| - riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) | 19 | ||
| - altre | 79 | ABC | 20 |
| Utili/(Perdite) accumulati | 8.592 | ABC | 8.592 |
| Totale | 37.037 | 18.371 | |
| di cui quota distribuibile | 18.368 |
A: aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione ai soci.
(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.
(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.
Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.
Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.322 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.
La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla società negli esercizi 2022 e 2023.
| Ammontare distribuito (milioni di euro) |
Dividendo per azione (euro) |
|
|---|---|---|
| Dividendi distribuiti nel 2022 | ||
| Dividendi relativi al 2021 | 3.861 | 0,38 |
| Acconto sul dividendo 2022(1) | - | - |
| Dividendi straordinari | - | - |
| Totale dividendi distribuiti nel 2022 | 3.861 | 0,38 |
| Dividendi distribuiti nel 2023 | ||
| Dividendi relativi al 2022 | 4.064 | 0,40 |
| Acconto sul dividendo 2023(2) | - | - |
| Dividendi straordinari | - | - |
| Totale dividendi distribuiti nel 2023 | 4.064 | 0,40 |
(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (acconto dividendo per azione 0,20 euro per complessivi 2.033 milioni di euro).
(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (acconto dividendo per azione 0,215 euro per complessivi 2.186 milioni di euro).

I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quote spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle rispettive "record date". Tali quote sono state oggetto di rinuncia all'incasso da parte della Società e destinate alla riserva denominata "utili accumulati".
Il dividendo dell'esercizio 2023, pari a euro 0,43 per azione, per un ammontare complessivo di 4.372 milioni di euro (di cui 0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro a titolo di acconto), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024 riunita in unica convocazione.
Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2023, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2023, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 per un importo massimo potenziale di 2.186 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024, al netto della quota spettante alle n. 10.085.106 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 23 gennaio 2024. Nel corso dell'esercizio, la Società ha inoltre pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 182 milioni di euro.
Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.
In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2023.
A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2023 e 2022 è sintetizzata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| Posizione finanziaria non corrente | (17.855) | (18.196) | 341 | ||
| Posizione finanziaria corrente netta | (2.261) | (1.919) | (342) | ||
| Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine | 3 | 4 | (1) | ||
| Indebitamento finanziario netto | (20.113) | (20.111) | (2) | ||
| Patrimonio netto | 37.883 | 38.342 | (459) | ||
| Indice debt/equity | (0,53) | (0,52) | (0,01) |
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | |||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
| Finanziamenti a lungo termine | 17.855 | 18.196 | 1.179 | 1.430 | |
| Finanziamenti a breve termine | - | - | 8.632 | 8.752 |
Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".
La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.
La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti, nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.
Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenzia la variazione intervenuta nell'esercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
| Milioni di euro | 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Benefíci pensionistici |
Assistenza sanitaria |
Altri benefíci |
Totale | Benefíci pensionistici |
Assistenza sanitaria |
Altri benefíci |
Totale | |
| VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ ATTUARIALE | ||||||||
| Passività attuariale al 1° gennaio | 96 | 27 | 8 | 131 | 123 | 34 | 15 | 172 |
| Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti |
- | 1 | 2 | 3 | - | 1 | 2 | 3 |
| Interessi passivi | 3 | 1 | - | 4 | 1 | - | - | 1 |
| Perdite/(Utili) attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
1 | 1 | - | 2 | (14) | (7) | - | (21) |
| Rettifiche basate sull'esperienza passata | 5 | - | - | 5 | 3 | 1 | - | 4 |
| Altri pagamenti | (17) | (2) | (1) | (20) | (17) | (2) | (9) | (28) |
| Altri movimenti | - | - | (4) | (4) | - | - | - | - |
| Passività attuariale al 31 dicembre | 88 | 28 | 5 | 121 | 96 | 27 | 8 | 131 |
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||
| 3 | 3 | ||
| 4 | 1 | ||
| 7 | 4 | ||
Milioni di euro
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI | ||
| Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti | 7 | (17) |
| Totale | 7 | (17) |
ll costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2023 è pari a 7 milioni di euro (4 milioni nel 2022).
Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.
| 2023 | 2022 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,30%-3,40% | 3,60%-3,70% |
| Tasso di incremento delle retribuzioni | 2,30%-4,30% | 2,30%-4,30% |
| Tasso di incremento costo spese sanitarie | 3,30% | 3,30% |
Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento 0,5% tasso di attualizzazione |
Decremento 0,5% tasso di attualizzazione |
Incremento 0,5% tasso di inflazione |
Incremento 0,5% delle retribuzioni |
Incremento 0,5% delle pensioni in corso di erogazione |
Incremento 1% costi assistenza sanitaria |
Incremento di 1 anno dell'aspettativa di vita dipendenti in forza e pensionati |
|
| Piani medici: ASEM | (1) | 1 | (1) | 3 | 29 |

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.
Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli
oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti.
La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.
| Rilevazione a Conto economico Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Totale al 31.12.2022 al 31.12.2023 corrente Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi: - contenzioso legale 6 1 (4) - 3 2 - altri 6 - - (3) 3 Totale fondo contenzioso, rischi e oneri diversi 12 1 (4) (3) 6 2 Fondo oneri per incentivi all'esodo 29 1 - (6) 24 7 TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 41 2 (4) (9) 30 9 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| di cui quota |
|||||||
| - | |||||||
Il decremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 3 milioni di euro, riflette prevalentemente il rilascio a Conto economico dei contenziosi in essere. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro. Il fondo rischi e oneri altri, pari a 3 milioni di euro, si decrementa per effetto del pagamento di un contenzioso di natura tributaria pari a 3 milioni di euro.
La variazione in diminuzione, pari a 5 milioni di euro, del fondo per incentivi all'esodo del personale adottati dall'Azienda, risente prevalentemente degli utilizzi del periodo pari a 6 milioni di euro.
Le "Altre passività non correnti" (23 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono riferite per 8 milioni di euro al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).
La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (8 milioni di euro) per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda (9 milioni di euro nel 2022) e la quota non corrente dei risconti passivi relativi a commissioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 4 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| Debiti commerciali: | |||||
| - verso terzi | 48 | 58 | (10) | ||
| - verso società del Gruppo | 87 | 97 | (10) | ||
| Totale | 135 | 155 | (20) |

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse.
I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2023 sono di seguito dettagliati.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Società controllate | |||
| Endesa SA | - | 1 | (1) |
| Enel Brasil SA | 1 | - | 1 |
| Enel Global Services Srl | 53 | 54 | (1) |
| Enel Global Trading SpA | 1 | 1 | - |
| Enel Green Power SpA | 5 | 7 | (2) |
| Enel Grids Srl | 6 | 2 | 4 |
| Enel Iberia SRLU | 5 | 6 | (1) |
| Enel Innovation Hubs Srl | 5 | 5 | - |
| Enel Italia SpA | 4 | 7 | (3) |
| Enel Produzione SpA | 1 | 1 | - |
| Enel X Srl | - | 2 | (2) |
| Altre | 6 | 11 | (5) |
| Totale | 87 | 97 | (10) |
Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.
| Milioni di euro | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | ||||
| Fornitori | ||||||
| Italia | 121 | 134 | (13) | |||
| Europa - UE | 7 | 15 | (8) | |||
| Europa - extra UE | 1 | - | 1 | |||
| Altri | 6 | 6 | - | |||
| Totale | 135 | 155 | (20) |
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| Passività finanziarie differite | 213 | 205 | 8 | ||
| Altre partite | 13 | 33 | (20) | ||
| Totale | 226 | 238 | (12) |
Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine esercizio.
In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2023, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.
| Milioni di euro | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||||
| 24 | 17.855 | 18.196 | (341) | |||||
| 24 | 8.632 | 8.752 | (120) | |||||
| 24 | 1.179 | 1.430 | (251) | |||||
| 15.1 | 3 | 4 | (1) | |||||
| 19.1 | 6.428 | 3.395 | 3.033 | |||||
| 21 | 1.122 | 4.868 | (3.746) | |||||
| 20.113 | 20.111 | 2 | ||||||
Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, in linea con l'orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.
| Milioni di euro | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Liquidità | |||||
| Depositi bancari e postali | 1.122 | 4.038 | (2.916) | ||
| Disponibilità liquide | 1.122 | 4.038 | (2.916) | ||
| Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | 830 | (830) | ||
| Crediti finanziari a breve termine | 6.428 | 3.395 | 3.033 | ||
| Altre attività finanziarie correnti | 6.428 | 5.934 | 3.395 | 2.489 | 3.033 |
| Liquidità | 7.550 | 8.263 | (713) | ||
| Indebitamento finanziario corrente | |||||
| Debiti bancari correnti | (1) | (25) | 24 | ||
| Altri debiti finanziari correnti | (8.631) | (8.462) | (8.727) | (8.362) | 96 |
| Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) | (8.632) | (8.752) | 120 | ||
| Quota corrente dei debiti finanziari non correnti | (1.179) | (1.430) | 251 | ||
| Quota corrente del debito finanziario non corrente | (1.179) | (1.430) | 251 | ||
| Indebitamento finanziario corrente | (9.811) | (10.182) | 371 | ||
| Indebitamento finanziario corrente netto | (2.261) | (1.919) | (342) | ||
| Indebitamento finanziario non corrente | |||||
| Debiti bancari non correnti | (1.316) | (1.527) | 211 | ||
| Finanziamenti non bancari (leasing) | - | - | - | ||
| Altri debiti non correnti | (14.274) | (12.407) | (1.867) | ||
| Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) |
(15.590) | (13.934) | (1.656) | ||
| Obbligazioni emesse | (2.265) | (4.262) | 1.997 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti non correnti non remunerati che presentano una significativa componente di finanziamento |
- | - | - | ||
| Indebitamento finanziario non corrente | (17.855) | (18.196) | 341 | ||
| Totale indebitamento finanziario come da Comunicazione CONSOB | (20.116) | (20.115) | (1) | ||
| Crediti finanziari non correnti | 3 | 4 | (1) | ||
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (20.113) | (20.111) | (2) |

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati, in quanto i contratti derivati non designati in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla Società, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale. Al 31 dicembre 2023 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti" per 261 milioni di euro (349 milioni di euro al 31 dicembre 2022), "Derivati finanziari attivi correnti" per 76 milioni di euro (390 milioni di euro al 31 dicembre 2022), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 620 milioni di euro (663 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e "Derivati finanziari passivi correnti" per 106 milioni di euro (178 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |||||
| Debiti tributari | 1.320 | 35 | 1.285 | ||||
| Debiti diversi verso società del Gruppo | 825 | 739 | 86 | ||||
| Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali | 23 | 20 | 3 | ||||
| Debiti verso istituti di previdenza | 10 | 9 | 1 | ||||
| Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi | 2 | 2 | - | ||||
| Altri | 2.215 | 2.068 | 147 | ||||
| Totale | 4.395 | 2.873 | 1.522 |
I "Debiti tributari", pari 1.320 milioni di euro, includono i debiti verso l'Erario per l'imposta IRES delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale per 1.239 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i debiti verso l'Erario per la liquidazione dell'IVA del quarto trimestre 2023 delle società aderenti al Gruppo IVA Enel per 76 milioni di euro e i debiti per ritenute da lavoro dipendente per 4 milioni di euro.
La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo" pari a 825 milioni di euro, si riferisce principalmente ai debiti generati dal consolidato fiscale nazionale IRES per 523 milioni di euro (456 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai debiti generati dal Gruppo IVA per 301 milioni di euro (283 milioni di euro al 31 dicembre 2022). L'incremento di 86 milioni di euro riflette l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.
I debiti "Altri", pari a 2.215 milioni di euro, includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 23 gennaio 2024.
La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 32.1.1 | 3 | 4 | 8.145 | 8.620 | |
| Attività finanziarie a FVOCI | ||||||
| Partecipazioni in altre società | 32.1.2 | 8 | 7 | - | - | |
| Totale attività finanziarie a FVOCI | 8 | 7 | - | - | ||
| Attività finanziarie a FVTPL | ||||||
| Derivati attivi a FVTPL | 34 | 122 | 199 | 76 | 156 | |
| Totale attività finanziarie a FVTPL | 122 | 199 | 76 | 156 | ||
| Derivati attivi designati come strumenti di copertura | ||||||
| Derivati di cash flow hedge | 34 | 139 | 150 | - | 234 | |
| Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura | 139 | 150 | - | 234 | ||
| TOTALE | 272 | 360 | 8.221 | 9.010 |

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si rimanda alla nota 32.1.2 "Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo (FVOCI)".
32.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato
La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 al 31.12.2022 | Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 | |||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | - | - | 21 | 1.122 | 4.868 | |
| Crediti commerciali | - | - | 17 | 167 | 294 | |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo | ||||||
| Crediti su conto corrente intersocietario | - | - | 19.1 | 5.934 | 2.489 | |
| Altri crediti finanziari | - | - | 15 | 524 | ||
| Totale crediti finanziari verso società del Gruppo | - | - | 5.949 | 3.013 | ||
| Crediti finanziari verso terzi | ||||||
| Cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC | - | - | 19.1 | 482 | 389 | |
| Altri crediti finanziari | 3 | 4 | 10 | 25 | ||
| Totale crediti finanziari verso terzi | 3 | 4 | 492 | 414 | ||
| Altri crediti | - | - | 415 | 31 | ||
| TOTALE | 3 | 4 | 8.145 | 8.620 |
Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2022 riguardano:
Impairment delle attività finanziarie al costo ammortizzato Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 sono pari a 8.148 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 26 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (11 milioni di euro alla fine dell'esercizio precedente).
La Società detiene essenzialmente le seguenti tipologie di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sottoposte a impairment:
Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano state assoggettate a impairment in base all'IFRS 9, la perdita attesa identificata risulta trascurabile.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) - calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) - è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi), attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario. In base alla natura delle attività finanziarie e delle informazioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell'incremento significativo del rischio di credito può essere effettuata su:
Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare un'attività finanziaria integralmente o parzialmente, si procederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo. L'eliminazione contabile (ossia, write-off) costituisce un evento di derecognition (per esempio estinzione, trasferimento o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).
La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

| Milioni di euro | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||||
| Valore contabile lordo |
Fondo perdite attese |
Totale | Valore contabile lordo |
Fondo perdite attese |
Totale | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 1.122 | - | 1.122 | 4.868 | - | 4.868 |
| Crediti commerciali | 188 | 21 | 167 | 300 | 6 | 294 |
| Crediti finanziari verso società del Gruppo |
5.949 | - | 5.949 | 3.013 | - | 3.013 |
| Crediti finanziari verso terzi | 497 | 5 | 492 | 419 | 5 | 414 |
| Altri crediti | 418 | - | 418 | 35 | - | 35 |
| Totale | 8.174 | 26 | 8.148 | 8.635 | 11 | 8.624 |
Per misurare le perdite attese, la Società valuta i crediti commerciali basandosi sull'approccio semplificato, sia su base individuale sia collettiva.
In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.
Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. La Società applica principalmente una definizione di default basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre tale termine, si presume che i crediti commerciali siano deteriorati (ossia, credit-impaired).
La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali:
| Milioni di euro | Fondo perdite attese | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti finanziari | Crediti commerciali | |||||||
| Individuale | Collettivo | Totale | Individuale | Collettivo | Totale | |||
| 01.01.2022 IFRS 9 | 5 | - | 5 | 1 | 6 | 7 | ||
| Impairment | - | - | - | - | - | |||
| Utilizzi | - | - | - | (1) | - | (1) | ||
| Rilasci | - | - | - | - | - | |||
| Totale al 31.12.2022 IFRS 9 | 5 | - | 5 | - | 6 | 6 | ||
| Impairment | - | - | - | 17 | 17 | |||
| Utilizzi | - | - | - | - | - | - | ||
| Rilasci | - | - | - | - | (2) | (2) | ||
| Totale al 31.12.2023 IFRS 9 | 5 | - | 5 | - | 21 | 21 |
In tale categoria sono classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.
Le partecipazioni in altre imprese, pari a 8 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.
Al 31 dicembre 2023 il fair value della partecipazione è stato determinato sulla base di una valutazione indipendente che ha selezionato tra i possibili approcci l'income approach ed è stata scelta la metodologia discounted cash flow.
In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".
La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.2.1 |
17.855 | 18.196 | 12.143 | 12.428 | |
| Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico | |||||
| Derivati passivi al FVTPL | 34 122 |
197 | 106 | 178 | |
| Totale | 122 | 197 | 106 | 178 | |
| Derivati passivi designati come strumenti di copertura | |||||
| Derivati di cash flow hedge | 34 498 |
466 | - | - | |
| Totale | 498 | 466 | - | - | |
| TOTALE | 18.475 | 18.859 | 12.249 | 12.606 |
Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 35 "Fair value measurement".
La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 | Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 | |||||
| Finanziamenti a lungo termine 24 |
17.855 | 18.196 | 1.179 | 1.430 | ||
| Finanziamenti a breve termine | - | - | 24 | 8.632 | 8.752 | |
| Debiti commerciali | - | - | 28 | 135 | 155 | |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - | 31 | 2.197 | 2.091 | |
| Totale | 17.855 | 18.196 | 12.143 | 12.428 |
Le "Altre passività finanziarie correnti" includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 23 gennaio 2024.
Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 19.034 milioni
Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari, nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.179 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2023 a 19.034 milioni di euro.
La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2023, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

| Valore | Valore | Quota | Quota con scadenza oltre i 12 |
Fair | Valore | Valore | Quota | Quota con scadenza oltre i 12 |
Fair | Valore contabile |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023-2022 | ||||||||||
| (1.151) | ||||||||||
| 678 | 678 | 97 | 581 | 690 | 775 | 775 | 97 | 678 | 823 | (97) |
| 3.124 | 3.111 | 846 | 2.265 | 3.253 | 4.376 | 4.359 | 97 | 4.262 | 4.495 | (1.248) |
| 1.516 | 1.516 | 200 | 1.316 | 1.545 | 1.527 | 1.527 | - | 1.527 | 1.548 | (11) |
| 1.516 | 1.516 | 200 | 1.316 | 1.545 | 1.527 | 1.527 | - | 1.527 | 1.548 | (11) |
| 1 | 1 | 1 | - | 1 | 1 | 1 | 1 | - | 1 | - |
| 1 | 1 | 1 | - | 1 | 1 | 1 | 1 | - | 1 | - |
| 11.899 | 11.899 | 86 | 11.813 | 10.343 | 13.186 | 13.186 | 1.286 | 11.900 | 10.730 | (1.287) |
| 2.507 | 2.507 | 46 | 2.461 | 2.546 | 553 | 553 | 46 | 507 | 568 | 1.954 |
| 14.406 | 14.406 | 132 | 14.274 | 12.889 | 13.739 | 13.739 | 1.332 | 12.407 | 11.298 | 667 |
| 14.346 | 14.333 | 836 | 13.497 | 12.907 | 16.788 | 16.771 | 1.287 | 15.484 | 14.403 | (2.438) |
| 4.701 | 4.701 | 343 | 4.358 | 4.781 | 2.855 | 2.855 | 143 | 2.712 | 2.939 | 1.846 |
| 19.047 | 19.034 | 1.179 | 17.855 | 17.688 | 19.643 | 19.626 | 1.430 | 18.196 | 17.342 | (592) |
| nominale 2.446 |
contabile 2.433 |
corrente 749 |
mesi al 31.12.2023 1.684 |
value 2.563 |
nominale 3.601 |
contabile 3.584 |
corrente - |
mesi al 31.12.2022 3.584 |
value 3.672 |
Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti, si rinvia alla nota 33 "Risk management" e, sui livelli del fair value, si rinvia alla nota 35 "Fair value measurement".
Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.
| Milioni di euro | Saldo contabile | Valore nominale |
Tasso medio di interesse in vigore |
Tasso di interesse effettivo in vigore |
|
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | al 31.12.2023 | |||
| Euro | 17.476 | 18.047 | 18.050 | 2,5% | 2,5% |
| Dollari statunitensi | 1.495 | 316 | 316 | 6,1% | 6,1% |
| Sterline inglesi | 655 | 671 | 681 | 5,7% | 5,9% |
| Altre valute | - | - | - | 0% | 0% |
| Totale valute non euro | 2.150 | 987 | 997 | ||
| TOTALE | 19.626 | 19.034 | 19.047 |
La movimentazione del valore nominale dell'indebitamen-
to a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.
| Milioni di euro | Valore nominale |
Rimborsi | Nuove emissioni |
Altre movimentazioni |
Differenze di cambio |
Valore nominale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | |||||
| Obbligazioni | 4.376 | (1.269) | - | - | 17 | 3.124 |
| Finanziamenti bancari | 1.527 | (200) | 200 | - | (11) | 1.516 |
| Finanziamenti non bancari | 1 | (1) | 1 | - | - | 1 |
| Finanziamenti da società del Gruppo | 13.739 | (1.333) | 2.000 | - | - | 14.406 |
| Totale | 19.643 | (2.803) | 2.201 | - | 6 | 19.047 |

Rispetto al 31 dicembre 2022, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 596 milioni di euro, dovuto principalmente:
• al rimborso di obbligazioni per 1.269 milioni di euro, di cui 1.172 milioni di euro relativi a un prestito obbligazionario ibrido in dollari statunitensi oggetto di tender offer parziale nei primi mesi del 2023 e rimborsata completamente a settembre 2023;
• al rimborso di finanziamenti da società del Gruppo per 1.333 milioni di euro, ampiamente compensato da un nuovo finanziamento a tasso variabile di 2.000 milioni di euro concesso da Enel Finance International NV nel mese di luglio 2023.
La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanziamenti bancari posti in essere nell'esercizio 2023.
| Tipo di finanziamento | Emittente | Data di emissione |
Importo finanziato (milioni di euro) |
Valuta | Tasso di interesse (%) |
Tipo di tasso di interesse |
Scadenza |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari | |||||||
| Enel SpA | 24.07.2023 | 200 | EUR | Euribor 3M + 0,35% |
Tasso variabile |
03.05.2024 | |
| Finanziamenti da società del Gruppo | |||||||
| Enel SpA | 31.07.2023 | 2.000 | EUR | Euribor 6M + 0,50% |
Tasso variabile |
31.07.2026 | |
| Totale | 2.200 |
Si sottolinea che le nuove emissioni di finanziamenti bancari fanno riferimento a linee di credito revolving interamente rimborsate al 31 dicembre 2023 e che i finanziamenti da società del Gruppo sono stati erogati da Enel Finance International NV.
I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "bond ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche e modificato in data 11 maggio 2022 per un importo fino a 13,5 miliardi di euro (il "Revolving Facility Agreement"), dal "Sustainability-Linked Loan Facility Agreement" sottoscritto da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche per un importo fino a 1 miliardo di euro, dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con Unicredit SpA e dal Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity Company per un importo pari a 348.750.000 dollari statunitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla data di sottoscrizione del finanziamento), dal finanziamento "Sustainability-Linked" sottoscritto il 30 settembre 2022 da Enel Finance America LLC (EFA) in qualità di prenditore e da Enel SpA (in qualità di garante) con EKF Denmark's Export Credit Agency (EKF)(18) e Citi per un importo fino a 800 milioni di dollari statunitensi (Linea EKF).
I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "green bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:
(18) Si segnala che, a seguito di un'operazione di riorganizzazione, nel 2023 EKF è confluita in Export and Investment Fund of Denmark (EIFO).

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia. Nel 2022 Enel Finance America LLC ha emesso sul mercato americano un prestito obbligazionario "sostenibile", garantito da Enel SpA, della stessa tipologia.
I principali covenant relativi ai bond ibridi di Enel SpA, inclusi i bond ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:
I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue(19):
Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.
Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.
Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.
La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).
(19) Si segnala che la Linea EKF prevede, tra i covenant, una clausola sul "danno reputazionale di EKF", in base alla quale EKF potrà richiedere la cancellazione dell'impegno finanziario da essa assunto e il pagamento anticipato delle somme erogate, qualora si verifichi un danno accertato alla reputazione di EKF o dello Stato danese in conseguenza di sostanziali violazioni di talune normative. È inoltre previsto l'impegno, anche del garante, ad assicurare il rispetto di determinate normative e standard ambientali e sociali.

| Milioni di euro | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Struttura iniziale del debito | Debito coperto |
Struttura del debito dopo la copertura |
Struttura iniziale del debito | Debito coperto |
Struttura del debito dopo la copertura |
|||||
| Valore contabile |
Valore nominale |
% | Valore contabile |
Valore nominale |
% | |||||
| Euro | 18.047 | 18.050 | 94,77% | 997 | 19.047 | 17.476 | 17.480 | 89% | 2.163 | 19.643 |
| Dollari statunitensi | 316 | 316 | 1,66% | (316) | - | 1.495 | 1.498 | 8% | (1.498) | - |
| Sterline inglesi | 671 | 681 | 3,58% | (681) | - | 655 | 665 | 3% | (665) | - |
| Totale | 19.034 | 19.047 | 100,0% | - | 19.047 | 19.626 | 19.643 | 100,0% | - | 19.643 |
La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.
| % | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Prima della copertura |
Dopo la copertura |
Prima della copertura |
Dopo la copertura |
||
| Tasso variabile | 25,0 | 18,0 | 15,0 | 8,0 | |
| Tasso fisso | 75,0 | 82,0 | 85,0 | 92,0 | |
| Totale | 100,0 | 100,0 | 100,0 | 100,0 |
La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 31 dicembre 2023, distinti per natura.
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Finanziamenti da terzi | |||
| Finanziamenti bancari | - | 25 | (25) |
| Debiti verso banche (conto corrente ordinario) | 1 | - | 1 |
| Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti | 169 | 365 | (196) |
| Totale | 170 | 390 | (220) |
| Finanziamenti dal Gruppo | |||
| Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente intersocietario) |
3.962 | 5.362 | (1.400) |
| Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo | 4.500 | 3.000 | 1.500 |
| Totale | 8.462 | 8.362 | 100 |
| TOTALE | 8.632 | 8.752 | (120) |
Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.
In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".
La tabella seguente presenta gli utili e le perdite netti per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.
| Milioni di euro | Utili/(Perdite) netti | di cui: Impairment/ Ripristini di impairment |
|
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | al 31.12.2023 | |
| Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato | 444 | 371 | - |
| Attività finanziarie a FVOCI | - | - | - |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (846) | (695) | - |
Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio di tasso di cambio, il rischio di credito e controparti e il rischio di liquidità.
Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.
Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.
Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari. Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.
Le principali attività finanziarie detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".
La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.
Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappresentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti.
Nel 2023 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di
clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria non soggetta all'obbligo di compensazione (NFC-).
Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2023, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).
Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse. Per la società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.
La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.
Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata, nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.
Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio:
| Milioni di euro | Valore nozionale | ||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||
| Derivati su tasso di interesse | |||
| Interest rate swap | 5.652 | 5.246 | |
| Totale | 5.652 | 5.246 |

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.
I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.
Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 5.652 milioni di euro (5.246 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è relativo per 1.490 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 4.162 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in aumento del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente ai seguenti fenomeni:
Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".
L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.
Al 31 dicembre 2023 il 25% (15% al 31 dicembre 2022) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2023, risulta essere coperto per l'82% rispetto all'esposizione (coperto per il 92% al 31 dicembre 2022). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale, ma che non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.
La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.
In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.
Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.
Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.
Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (al lordo delle imposte) | Impatto a patrimonio netto (al lordo delle imposte) |
||||||||
| Punti base | Incremento | Decremento | Incremento | Decremento | Incremento | Decremento | Incremento | Decremento | |
| 25 | 8,5 | (8,5) | - | - | 3,9 | (3,9) | - | - | |
| 25 | 4,5 | (4,5) | - | - | 3,5 | (3,5) | - | - | |
| 25 | - | - | 9,2 | (9,2) | - | - | 12,0 | (12,0) | |
| 25 | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Impatto a Conto economico | Impatto a patrimonio netto (al lordo delle imposte) |
Impatto a Conto economico (al lordo delle imposte) |

Il rischio di tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio.
Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.
L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.
Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32 "Strumenti finanziari".
Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante.
I currency forward sono contratti con i quali le controparti
concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non-deliverable forward).
I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.
Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2023 e del 31 dicembre 2022, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.
| Milioni di euro | Valore nozionale | |||
|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | |||
| Derivati su cambi | ||||
| Forward: | 6.129 | 14.065 | ||
| - forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity | 4.849 | 10.252 | ||
| - forward a copertura dei flussi futuri | 773 | 2.656 | ||
| - altri contratti forward | 507 | 1.157 | ||
| Cross currency interest rate swap | 1.969 | 3.104 | ||
| Totale | 8.098 | 17.169 |
In particolare si evidenziano:
Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".
In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che il 5,2% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.
Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera, che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della Società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.
La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.
In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico, per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto


da strumenti finanziari derivati.
Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio.
Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.
| Milioni di euro | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||||||
| Impatto a Conto economico (al lordo delle imposte) |
Impatto a patrimonio netto (al lordo delle imposte) |
Impatto a Conto economico (al lordo delle imposte) |
Impatto a patrimonio netto (al lordo delle imposte) |
||||||
| Tasso di cambio |
Apprezza mento euro |
Deprezza mento euro |
Apprezza mento euro |
Deprezza mento euro |
Apprezza mento euro |
Deprezza mento euro |
Apprezza mento euro |
Deprezza mento euro |
|
| Variazione degli oneri finanziari sul debito lordo a lungo termine a tasso variabile in valuta estera dopo le coperture |
10% | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati classificati non di copertura |
10% | 10,1 | (12,3) | - | - | (0,1) | 0,1 | - | - |
| Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati designati come strumenti di copertura: |
|||||||||
| Cash flow hedge | 10% | - | - | (108,2) | 132,2 | - | - | (186,1) | 227,5 |
| Fair value hedge | 10% | - | - | - | - | - | - | - | - |
Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.
Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di crediti finanziari da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio, considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.
In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di credito.
Milioni di euro
| Staging | Base per la rilevazione del fondo perdite attese |
Loss rate medio (PD*LGD) |
Valore contabile lordo |
Fondo perdite attese |
Valore netto |
|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | |||||
| Performing | 12 m ECL | 0,08% | 6.446 | 5 | 6.441 |
| Underperforming | Lifetime ECL | - | - | - | |
| Non-performing | - | - | - | ||
| Totale | 6.446 | 5 | 6.441 |

| Milioni di euro | al 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Loss rate medio (PD*LGD) |
Valore contabile lordo |
Fondo perdite attese |
Valore netto | |
| Crediti commerciali | ||||
| Crediti commerciali non scaduti | 136 | - | 136 | |
| Crediti commerciali scaduti: | ||||
| - 1-180 giorni | 20,12% | 13 | 3 | 10 |
| - più di 180 giorni (credit impaired) | 45,61% | 39 | 18 | 21 |
| Totale crediti commerciali | 188 | 21 | 167 | |
| Altri crediti | ||||
| Altri crediti non scaduti | 418 | - | 418 | |
| Altri crediti scaduti | - | - | - | |
| Totale altri crediti | 418 | - | 418 | |
| TOTALE | 606 | 21 | 585 |
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.
Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:
Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.
Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.
Al 31 dicembre 2023 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 1.122 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.868 milioni di euro al 31 dicembre 2022), nonché linee di credito committed per 8.250 milioni di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno (8.300 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.
| Milioni di euro | Scadenza entro | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Meno di 3 mesi | Da 3 mesi a 1 anno |
Da 1 a 2 anni | Da 2 a 5 anni | Maggiore di 5 anni |
|||
| Obbligazioni: | |||||||
| - tasso fisso | - | 749 | - | 849 | 835 | ||
| - tasso variabile | - | 97 | 97 | 194 | 290 | ||
| Totale | - | 846 | 97 | 1.043 | 1.125 | ||
| Finanziamenti bancari: | |||||||
| - tasso variabile | - | 200 | 316 | 1.000 | - | ||
| Totale | - | 200 | 316 | 1.000 | - | ||
| Finanziamenti non bancari: | |||||||
| - da contratti di leasing a tasso fisso | - | 1 | - | - | - | ||
| Totale | - | 1 | - | - | - | ||
| Finanziamenti da società del Gruppo: | |||||||
| - tasso fisso | 43 | 43 | 86 | 759 | 10.968 | ||
| - tasso variabile | 23 | 23 | 46 | 2.415 | - | ||
| Totale | 66 | 66 | 132 | 3.174 | 10.968 | ||
| TOTALE | 66 | 1.113 | 545 | 5.217 | 12.093 |

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.
| Milioni di euro | al 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c)=(a)-(b) | (d) | (e)=(c)-(d) | ||
| Importi correlati non compensati in bilancio |
||||||
| (d)(i),(d)(ii) | (d)(iii) | |||||
| Valore lordo delle attività/ (passività) finanziarie rilevate |
Valore lordo delle attività/(passività) finanziarie rilevate compensate in bilancio |
Valore netto delle attività/ (passività) finanziarie esposte in bilancio |
Strumenti finanziari |
Quota valore netto delle attività/(passività) finanziarie garantita da cash collateral |
Valore netto delle attività/ (passività) finanziarie |
|
| ATTIVITÀ FINANZIARIE | ||||||
| Derivati attivi: | ||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 106 | - | 106 | - | 55 | 161 |
| - sul rischio di cambio | 231 | - | 231 | - | 126 | 357 |
| Totale derivati attivi | 337 | - | 337 | - | 182 | 519 |
| TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE | 337 | - | 337 | - | 182 | 519 |
| PASSIVITÀ FINANZIARIE | ||||||
| Derivati passivi: | ||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | (163) | - | (163) | - | 168 | 5 |
| - sul rischio di cambio | (563) | - | (563) | - | 124 | (439) |
| Totale derivati passivi | (726) | - | (726) | - | 292 | (434) |
| TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE | (726) | - | (726) | - | 292 | (434) |
| TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ) FINANZIARIE NETTE |
(389) | - | (389) | - | 474 | 85 |

Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.
| Milioni di euro | Non corrente | Corrente | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||||||
| DERIVATI ATTIVI | al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
2023-2022 | al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
2023-2022 | ||
| Derivati designati come strumenti di copertura |
||||||||||||
| Cash flow hedge: | ||||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse |
1.000 | 1.000 | 21 | 42 | (21) | - | - | - | - | - | ||
| - sul rischio di tasso di cambio |
950 | 947 | 118 | 108 | 10 | - | 1.171 | - | 234 | (234) | ||
| Totale cash flow hedge |
1.950 | 1.947 | 139 | 150 | (11) | - | 1.171 | - | 234 | (234) | ||
| Derivati al FVTPL: | ||||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse |
2.073 | 1.819 | 85 | 129 | (44) | 8 | 59 | - | - | - | ||
| - sul rischio di tasso di cambio |
281 | 1.630 | 37 | 70 | (33) | 2.961 | 5.617 | 76 | 156 | (80) | ||
| Totale derivati al FVTPL |
2.354 | 3.449 | 122 | 199 | (77) | 2.969 | 5.676 | 76 | 156 | (80) | ||
| TOTALE DERIVATI ATTIVI |
4.304 | 5.396 | 261 | 349 | (88) | 2.969 | 6.847 | 76 | 390 | (314) |
| Milioni di euro | Non corrente Corrente |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | Fair value | |||||||
| DERIVATI PASSIVI | al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
2023-2022 | al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
2023-2022 |
| Derivati designati come strumenti di copertura |
||||||||||
| Cash flow hedge: | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse |
390 | 2.440 | 49 | 43 | 6 | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio |
739 | 712 | 449 | 423 | 26 | - | - | - | - | - |
| Totale cash flow hedge |
1.129 | 3.152 | 498 | 466 | 32 | - | - | - | - | - |
| Derivati al FVTPL: | ||||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse |
2.059 | 2.080 | 85 | 128 | (43) | 122 | 160 | 29 | 23 | 6 |
| - sul rischio di tasso di cambio |
281 | 660 | 37 | 69 | (32) | 2.884 | 5.465 | 77 | 155 | (78) |
| Totale derivati al FVTPL |
2.340 | 2.740 | 122 | 197 | (75) | 3.006 | 5.625 | 106 | 178 | (72) |
| TOTALE DERIVATI PASSIVI |
3.469 | 5.892 | 620 | 663 | (43) | 3.006 | 5.625 | 106 | 178 | (72) |

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.
L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity (ivi inclusi i Virtual PPA) e quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.
All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.
Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.
In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:
Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda alla nota 33 "Risk management".
Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:
In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:
l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).
Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.
Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.
Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreement ecc.).
La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.
L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:
Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

nanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);
• rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).
Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.
La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia è rilevata immediatamente a Conto economico.
Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per esempio, quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).
Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria, diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) delle attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").
Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.
Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.
Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.
Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").
Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.
Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:
Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.
Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.
Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.
Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.
Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").
La principale esposizione della Società agli IBOR è basata sull'Euribor.
L'Euribor è ancora considerato in linea con la European Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai partecipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i contratti esistenti sia per quelli nuovi.
In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da


parte dei maggiori enti regolatori, gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi sono diventati non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il tasso di riferimento alternativo è attualmente il Secured Overnight Financing Rate (SOFR). In conseguenza della riforma IBOR sono state previste alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di copertura in attuazione delle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per indirizzare, rispettivamente:
In un contesto di incertezza che riguarda la transizione IBOR nei vari Paesi, la Società ha definito il perimetro globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche contrattuali sono già state effettuate precedentemente nei contratti indicizzati al GBP LIBOR nel corso del 2021 e altre sono state implementate durante il 2023, considerando che, come già riportato, gli indici USD LIBOR sono diventati non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023.
La Società detiene debito a tasso variabile principalmente indicizzato all'Euribor che è quasi interamente coperto attraverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione del rischio.
Alla data di riferimento del bilancio, non ci sono azioni pianificate dalla Società con riguardo all'Euribor poiché, come sopra esposto, questo indice è stato interamente riformato per essere in linea con la European Union Benchmarks Regulation. Nonostante la continuità sull'Euribor, clausole di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque implementate dal Gruppo all'interno dei nuovi contratti in accordo con l'evoluzione delle migliori pratiche di mercato.
Durante il 2023 la Società ha stipulato nuovi prestiti in dollari statunitensi indicizzati al SOFR e si è focalizzata sul processo di implementazione delle opportune modifiche per variare tutte le esposizioni dallo USD LIBOR allo USD SOFR. Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite contratti basati su accordi quadro definiti dall'ISDA (International Swaps and Derivatives Association).
L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi variabili all'interno delle definizioni ISDA del 2006 per includere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 effettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono le scelte sui tassi variabili rettificate (per esempio, la scelta sul tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le altre transazioni concluse ante tale data (c.d. "contratti derivati precedenti") continuano a essere basate sulle definizioni ISDA del 2006.
Per questo motivo l'ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le definizioni rettificate.
Con riferimento all'Euribor, la Società sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto protocollo, in base alla sua esposizione e all'evoluzione della riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo con accordi bilaterali i contratti impattati dalla riforma.
Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati a Euribor, SOFR e SONIA.
La Società ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2023 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti sia gli strumenti di copertura hanno cambiato la parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio (RFR) come risultato delle modifiche contrattuali entrate in vigore. In particolare, la Società, allo scopo di gestire l'incertezza che riguarda sia gli strumenti di copertura sia gli elementi coperti indicizzati su alcuni indici IBOR, fino al 30 giugno 2023 ha continuato ad applicare le deroghe temporanee previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di copertura non si modificassero come conseguenza della riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai seguenti requisiti delle relazioni di copertura:
Le relazioni di copertura impattate avrebbero potuto incorrere in un'inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. Al fine di evitare questo rischio, la Società ha lavorato per implementare tali sostituzioni nello stesso momento.

Inoltre, la Società ha modificato il riferimento allo USD e GBP LIBOR nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utilizzati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, sostituendoli con i nuovi indici di riferimento SOFR e SONIA, economicamente equivalenti. Di conseguenza la Società non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche all'I-FRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e sta applicando le modifiche all'IFRS 9 emesse ad agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale della relazione di copertura come richiesto dalla riforma IBOR e senza considerare tale evento come una cessazione della relazione di copertura. Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, nel modificare la descrizione dell'elemento coperto nella relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge sono stati considerati basati sull'indice di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri flussi di cassa coperti.
Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.
Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto. Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto. Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 35 "Fair value measurement".
La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 suddivisi per scadenza.
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
| Interest rate swap | |||||||
| Valore nozionale | - | 500 | 500 | - | - | 390 | 1.390 |
| Tasso di interesse medio IRS | 1,63 | 1,78 | 5,07 | ||||
| Milioni di euro | |||||||
| Al 31.12.2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale |
| Interest rate swap | |||||||
| Valore nozionale | - | - | 500 | 500 | - | 390 | 1.390 |
| Tasso di interesse medio IRS | 1,63 | 1,78 | 4,70 |
Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020 e del 2023.
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.
| Milioni di euro | Valore nozionale | Fair value attività | Valore nozionale | Fair value passività | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
||
| Derivati di cash flow hedge | 1.000 | 1.000 | 21 | 42 | 390 | 390 | (49) | (43) | |
| Interest rate swap | 1.000 | 1.000 | 21 | 42 | 390 | 390 | (49) | (43) |
Il lieve peggioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla riduzione della curva dei tassi di interesse nel tratto a medio-lungo termine rispetto al rialzo nel tratto a breve, verificatasi nel corso del 2023. Questo fenomeno è principalmente attribuibile all'impatto delle politiche monetarie restrittive attuate dalle banche centrali volte a contrastare l'inflazione e alle aspettative del mercato riguardanti il progressivo allentamento di tali politiche negli anni a venire.

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura su tasso di interesse.
| Milioni di euro | Fair value | Distribuzione dei flussi di cassa attesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati di cash flow hedge su tasso di interesse | al 31.12.2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre |
| Fair value positivo | 21 | 18 | 3 | 1 | - | - | - |
| Fair value negativo | (49) | (6) | (9) | (9) | (9) | (8) | (14) |
Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
| Milioni di euro | Valore nozionale | Valore contabile | Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | |||
| Interest rate swap | 1.390 | (28) | (28) |
| Al 31.12.2022 | |||
| Interest rate swap | 1.390 | (1) | (1) |
Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
| Milioni di euro | Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
Riserva cash flow hegde |
Riserva costi di hedging |
Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
Riserva cash flow hegde |
Riserva costi di hedging |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | ||||||
| Finanziamenti a tasso variabile | (14) | 14 | - | (60) | 60 | - | |
| Totale | (14) | 14 | - | (60) | 60 | - |
La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.
| Milioni di euro | Totale utile/ perdita rilevato a OCI utile/ (perdita) |
Parte off market rilevata a Conto economico |
Voce di Conto economico nel prospetto utile/ perdita |
Costi di hedging |
Importo riclassificato da OCI a Conto economico |
Voce nel Conto economico di profitto o perdita |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | ||||||
| Finanziamenti a tasso variabile | (18) | - | - | - | (83) | oneri finanziari |
| Totale al 31.12.2023 | (18) | - | - | - | (83) | |
| Al 31.12.2022 | - | |||||
| Finanziamenti a tasso variabile | 302 | - | - | - | 5 | proventi finanziari |
| Totale al 31.12.2022 | 302 | - | - | - | 5 |

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 suddivise per scadenza.
| Milioni di euro | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
| Cross currency interest rate swap | |||||||
| Valore nozionale totale | - | 316 | - | - | - | 1.373 | 1.689 |
| Valore nozionale CCS EUR/USD | - | 316 | - | - | - | - | 316 |
| Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD | 1,16 | ||||||
| Valore nozionale CCS EUR/GBP | - | - | - | - | - | 1.373 | 1.373 |
| Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP | 0,68 | ||||||
| Milioni di euro | |||||||
| Al 31.12.2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | Oltre | Totale |
| Cross currency interest rate swap | |||||||
| Valore nozionale totale | - | 1.171 | 327 | - | - | 1.342 | 2.840 |
| Valore nozionale CCS EUR/USD | - | 1.171 | 327 | - | - | - | 1.498 |
| Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD | 1,33 | 1,16 | |||||
| Valore nozionale CCS EUR/GBP | - | - | - | - | - | 1.342 | 1.342 |
| Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP | 0,68 |
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 per tipologia di elemento coperto.
| Milioni di euro | Fair value | Valore nozionale | Fair value | Valore nozionale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Attività | Passività | ||||
| Strumento di copertura | Elemento coperto | al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||
| Cross currency interest rate swap |
Finanziamenti in valuta estera a tasso fisso |
102 | (449) | 1.373 | - | (107) | 2.513 |
| Cross currency interest rate swap |
Finanziamenti in valuta estera a tasso variabile |
16 | - | 316 | 26 | - | 327 |
| Totale | 118 | (449) | 1.689 | 26 | (107) | 2.840 |
I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso, nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del 2021 con Bank of America.
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.
| Milioni di euro | Valore nozionale | Fair value attività | Valore nozionale | Fair value passività | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al al 31.12.2023 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
||
| Derivati di cash flow hedge | 950 | 2.118 | 118 | 342 | 739 | 723 | (449) | (423) |
| Cross currency interest rate swap | 950 | 2.118 | 118 | 342 | 739 | 723 | (449) | (423) |
Al 31 dicembre 2023 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 1.689 milioni di euro (2.840 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un fair value complessivamente negativo pari a 331 milioni di euro (negativo per 81 milioni di euro al 31 dicembre 2022).


Nei primi mesi dell'anno è stata effettuata un'operazione di unwinding parziale di cross currency interest rate swap a seguito del riacquisto anticipato di parte del prestito obbligazionario ibrido denominato in dollari statunitensi. Tale operazione, insieme alla naturale scadenza della parte residuale di tale debito e dei relativi CCIRS, ha determinato pressoché integralmente la riduzione di valore nozionale rispetto al 31 dicembre 2022. Il peggioramento del fair value dei cross currency interest rate swap è dovuto principalmente all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese e a quello delle curve dei tassi di interesse.
L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è il seguente.
| Milioni di euro | Valore nozionale | Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
||
|---|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | ||||
| Cross currency interest rate swap | 1.689 | (330) | (326) | |
| Al 31.12.2022 | ||||
| Cross currency interest rate swap | 2.840 | (81) | (77) |
Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
| Milioni di euro | Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
Riserva cash flow hegde |
Riserva costi di hedging |
Fair value utilizzato per la misurazione dell'inefficacia del periodo |
Riserva cash flow hegde |
Riserva costi di hedging |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | |||||
| Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera |
342 | (342) | (5) | 107 | (107) | (4) |
| Finanziamenti a tasso variabile in valuta estera |
(16) | 16 | - | (26) | 26 | - |
| Totale | 326 | (326) | (5) | 81 | (81) | (4) |
La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.
| Milioni di euro | Totale utile/ perdita rilevato a OCI utile/(perdita) |
Inefficacia rilevata a Conto economico |
Voce di Conto economico nel prospetto dell'utile/perdita |
Costi di hedging |
Importo riclassificato da OCI a Conto economico |
Voce nel Conto economico di profitto o perdita |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Al 31.12.2023 | ||||||
| Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera |
(251) | - | - | (285) | oneri finanziari | |
| Finanziamenti a tasso variabile in valuta estera |
12 | - | - | 65 proventi finanziari | ||
| Totale al 31.12.2023 | (239) | - | - | (220) | ||
| Al 31.12.2022 | ||||||
| Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera |
97 | - | 4 | (147) | oneri finanziari | |
| Finanziamenti a tasso variabile in valuta estera |
65 | - | - | 65 proventi finanziari | ||
| Totale al 31.12.2022 | 162 | - | 4 | (82) |

Nella tabella seguente sono indicate i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.
| Milioni di euro | Fair value | Distribuzione dei flussi di cassa attesi | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Derivati di cash flow hedge su tasso di cambio | al 31.12.2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre |
| Fair value positivo | 118 | 31 | 48 | 31 | 31 | 31 | 282 |
| Fair value negativo | (449) | (40) | (41) | (41) | (41) | (41) | (540) |
| Milioni di euro | Costi di hedging |
Variazioni lorde del fair value rilevate a patrimonio netto |
Variazioni lorde del fair value a Conto economico |
Variazioni lorde del fair value a Conto economico - Inefficacia |
Costi di hedging |
Variazioni lorde del fair value rilevate a patrimonio netto |
Variazioni lorde del fair value a Conto economico |
Variazioni lorde del fair value a Conto economico - Inefficacia |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | ||||||||
| Copertura dei tassi di interesse |
- | (18) | (83) | - | - | 302 | 5 | - | |
| Copertura del tasso di cambio |
- | (239) | (220) | - | 4 | 162 | (82) | - | |
| Derivati di hedging | - | (257) | (303) | - | 4 | 464 | (77) | - |
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value
dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 per ciascun tipo di rischio.
| Milioni di euro | Valore nozionale | Fair value attività | Valore nozionale | Fair value passività | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
al 31.12.2023 |
al 31.12.2022 |
|
| Derivati FVTPL sul rischio di tasso di interesse |
2.081 | 1.878 | 85 | 129 | 2.181 | 1.978 | (114) | (151) |
| Interest rate swap | 2.081 | 1.878 | 85 | 129 | 2.181 | 1.978 | (114) | (151) |
| Derivati FVTPL sul rischio di tasso di cambio |
3.242 | 7.247 | 113 | 226 | 3.166 | 7.082 | (114) | (224) |
| Forward | 3.102 | 7.115 | 78 | 202 | 3.026 | 6.950 | (78) | (199) |
| Cross currency interest rate swap | 140 | 132 | 35 | 24 | 140 | 132 | (36) | (25) |
| Totale derivati FVTPL | 5.323 | 9.125 | 198 | 355 | 5.347 | 9.060 | (228) | (375) |
Al 31 dicembre 2023 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse e cambio presentano un valore nozionale complessivamente pari a 10.670 milioni di euro (18.185 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un fair value complessivamente negativo pari a 30 milioni di euro (negativo per 20 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 4.262 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 2.181 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 2.081 milioni di euro.
Il valore nozionale complessivo evidenzia un aumento, rispetto al precedente esercizio, pari a 406 milioni di euro dovuto principalmente alla stipula di un interest rate swap per conto di e-distribuzione. Tale incremento è stato parzialmente compensato da una riduzione del capitale residuo di analoghi strumenti finanziari preesistenti di tipo amortizing.
I contratti forward a copertura del rischio cambio presentano un valore nominale complessivo di 6.128 milioni di euro (14.065 milioni di euro al 31 dicembre 2022). I currency forward stipulati con controparti esterne, pari a 3.140 milioni di euro (7.128 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio connesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di commodity non energe-


tiche e di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili (progetti BESS - Battery Energy Storage System) e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su dividendi deliberati dalle società controllate.
35. Fair value measurement
La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.
Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.
Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:
In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:
Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 140 milioni di euro (132 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato.
in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti dalla World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.
In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte.
In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).
Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.
Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.
Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.
| Milioni di euro | Attività non correnti | Attività correnti | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | Fair value al 31.12.2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair value al 31.12.2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Derivati | |||||||||
| Cash flow hedge: | |||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 21 | - | 21 | - | - | - | - | - | |
| - sul rischio di tasso di cambio | 34 | 118 | - | 118 | - | - | - | - | - |
| Totale cash flow hedge | 139 | - | 139 | - | - | - | - | - | |
| Fair value through profit or loss: | |||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 34 | 85 | - | 85 | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 34 | 37 | - | 37 | - | 76 | - | 76 | - |
| Totale fair value through profit or loss | 122 | - | 122 | - | 76 | - | 76 | - | |
| TOTALE | 261 | - | 261 | - | 76 | - | 76 | - |
base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.
Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su
| Milioni di euro | Passività non correnti | Passività correnti | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | Fair value al 31.12.2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Fair value al 31.12.2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Derivati | |||||||||
| Cash flow hedge: | |||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 34 | 49 | - | 49 | - | - | - | - | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 34 | 449 | - | 449 | - | - | - | - | - |
| Totale cash flow hedge | 498 | - | 498 | - | - | - | - | - | |
| Fair value through profit or loss: | |||||||||
| - sul rischio di tasso di interesse | 34 | 85 | - | 85 | - | 29 | - | 29 | - |
| - sul rischio di tasso di cambio | 34 | 37 | - | 37 | - | 77 | - | 77 | - |
| Totale fair value through profit or loss | 122 | - | 122 | - | 106 | - | 106 | - | |
| TOTALE | 620 | - | 620 | - | 106 | - | 106 | - |

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.
| Milioni di euro | PASSIVITÀ | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | Fair value al 31.12.2023 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||
| Obbligazioni: | |||||||
| - tasso fisso | 32.2.1 | 2.563 | 2.563 | - | - | ||
| - tasso variabile | 32.2.1 | 690 | 65 | 625 | - | ||
| Totale obbligazioni | 3.253 | 2.628 | 625 | - | |||
| Finanziamenti bancari: | |||||||
| - tasso variabile | 32.2.1 | 1.545 | - | 1.545 | - | ||
| Totale finanziamenti bancari | 1.545 | - | 1.545 | - | |||
| Finanziamenti non bancari: | |||||||
| - contratti di leasing a tasso fisso | 32.2.1 | 1 | 1 | - | - | ||
| Totale finanziamenti non bancari | 1 | 1 | - | - | |||
| Finanziamenti da società del Gruppo: | |||||||
| - tasso fisso | 32.2.1 | 10.343 | - | 10.343 | - | ||
| - tasso variabile | 32.2.1 | 2.546 | - | 2.546 | - | ||
| Totale finanziamenti da società del Gruppo | 12.889 | - | 12.889 | - | |||
| TOTALE | 17.688 | 2.629 | 15.059 | - |
A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023, di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021", "Piano LTI 2022", "Piano LTI 2023" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.
Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.
Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni: (a) con riguardo ai Piani LTI 2019, 2020, 2021 e 2022 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato (ovvero fino al 130% relativamente al Piano LTI 2022), e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato (ovvero fino al 65% relativamente al Piano LTI 2022); (b) con riguardo al Piano LTI 2023 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 150% del valore base assegnato, (ii) per i primi riporti dell'Amministratore Delegato/ Direttore Generale, ivi inclusi i dirigenti con responsabilità strategiche, fino al 100% del valore base assegnato e (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base assegnato.
L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato viene erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio

successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").
Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020, al Piano LTI 2021, al Piano LTI 2022 e al Piano LTI 2023. Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'articolo 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021, 19 maggio 2022 e 10 maggio 2023.
| Data di assegnazione delle azioni |
Performance period | Verifica raggiungimento obiettivi |
Erogazione dell'incentivo |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano LTI 2019 | 12.11.2019(20) | 2019-2021 | 2022(21) | 2022-2023(22) |
| Piano LTI 2020 | 17.09.2020(23) | 2020-2022 | 2023(24) | 2023-2024(25) |
| Piano LTI 2021 | 16.09.2021(26) | 2021-2023 | 2024(27) | 2024-2025 |
| Piano LTI 2022 | 21.09.2022(28) | 2022-2024 | 2025(29) | 2025-2026 |
| Piano LTI 2023 | 5.10.2023(30) | 2023-2025 | 2026(31) | 2026-2027 |
In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020, 17 giugno 2021, 16 giugno 2022 e 5 ottobre 2023 – l'avvio di programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021, del Piano LTI 2022 e del Piano LTI 2023. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

(20) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).
(21) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.
(22) In data 5 settembre 2022 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano. La restante parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019 è stata erogata in data 5 settembre 2023.
(23) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).
(24) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.
(25) In data 5 settembre 2023 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2020, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano.
(26) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).
(27) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.
(28) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'8 giugno 2022).
(29) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2022.
(30) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 4 ottobre 2023).
(31) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2025, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2023.
Acquisti autorizzati dal Consiglio di Amministrazione Acquisti effettuati Numero di azioni Numero di azioni Prezzo medio ponderato (euro per azione) Controvalore complessivo (euro) Piano LTI 2019 Numero non superiore a 2.500.000 per un corrispettivo massimo di 10.500.000 milioni di euro 1.549.152(32) 6,7779 10.499.999 Piano LTI 2020 1.720.000 1.720.000(33) 7,4366 12.790.870 Piano LTI 2021 1.620.000 1.620.000(34) 7,8737 12.755.459 Piano LTI 2022 2.700.000 2.700.000(35) 5,1951 14.026.715 Piano LTI 2023 4.200.000 3.377.224(36) 6,2205(37) 21.007.908(38)
Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021, del Piano LTI 2022 e del Piano LTI 2023, e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022 di n. 435.357 Azioni ai destinatari del Piano LTI 2019 e in data 5 settembre 2023 di n. 1.268.689 Azioni ai destinatari del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020, al 31 dicembre 2023 Enel detiene complessivamente n. 9.262.330 Azioni proprie, pari allo 0,09% circa del capitale sociale. Il Programma di acquisto di Azioni a servizio del Piano LTI 2023 si è concluso per effetto delle operazioni di acquisto eseguite in data 18 gennaio 2024; tenendo quindi conto del numero totale di Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023, Enel detiene alla data di pubblicazione del presente documento complessivamente n. 10.085.106 Azioni proprie, pari allo 0,1% circa del capitale sociale.
Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.
| 2023 | 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero azioni assegnate alla data di assegnazione |
Fair value per azione alla data di assegnazione |
Numero di azioni potenzialmente erogabili per il Piano LTI di riferimento |
Numero di azioni erogate per il Piano LTI di riferimento |
Numero di azioni potenzialmente erogabili per il Piano LTI di riferimento |
Numero di azioni erogate per il Piano LTI di riferimento |
||
| Piano LTI 2019 | 1.538.547 | 6,983 | - | 956.562(39) | 1.021.328 | 435.357(40) | |
| Piano LTI 2020 | 1.638.775 | 7,380 | 728.265 | 312.127(41) | 1.631.951 | - | |
| Piano LTI 2021 | 1.577.773 | 7,0010 | 1.375.671 | - | 1.577.773 | - | |
| Piano LTI 2022 | 2.398.143 | 4,8495 | 2.023.677 | - | 2.395.323 | - | |
| Piano LTI 2023 | 4.040.820 | 5,5540 | 4.040.820 | - | - | - |
Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione(42).
Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del ve-
(32) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.
(33) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.
(34) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.
(35) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 20 luglio 2022, equivalenti allo 0,026% circa del capitale sociale. (36) Il dato si riferisce al numero di Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023. Il Programma di acquisto di Azioni a servi-
zio del Piano LTI 2023, avviato in data 16 ottobre 2023, si è concluso per effetto delle operazioni di acquisto eseguite in data del 18 gennaio 2024. Nell'ambito del Programma sono state acquistate complessive n. 4.200.000 Azioni, equivalenti allo 0,04% circa del capitale sociale, al prezzo medio ponderato per il volume di 6,3145 euro per azione e per un controvalore complessivo di 26.520.849,002 euro.
(37) Il dato si riferisce al prezzo medio ponderato per il volume delle Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023.
(38) Il dato si riferisce al controvalore complessivo delle Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023.
(39) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono la parte restante della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso.
(40) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2022, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. La restante parte della componente azionaria del premio, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2019, è stata erogata il 5 settembre 2023.
(41) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2020 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. Per la restante parte della componente azionaria del premio è previsto un differimento al 2024, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2020.
(42) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2022, la data di assegnazione si riferisce al 21 settembre 2022, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2023, la data di assegnazione si riferisce al 5 ottobre 2023, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari.

sting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto. I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 6 milioni di euro nell'esercizio 2023 (11 milioni di euro nel 2022).
Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2023 e/o il Piano LTI 2022 e/o il Piano LTI 2021 e/o il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.
Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.
Le operazioni compiute da Enel SpA con società controllate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, legale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.
Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti.
Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.
In merito all'informativa sulla retribuzione degli Amministratori, del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle.
| Milioni di euro | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | 2023-2022 | ||
| Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, al Direttore Generale |
||||
| Benefíci a breve termine per i dipendenti | 5 | 5 | - | - |
| Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro | 5 | - | 5 | - |
| Pagamenti basati su azioni | 1 | 1 | - | - |
| Totale | 11 | 6 | 5 | 83,3% |
| Milioni di euro | 2023 | 2022 | 2023-2022 | |
| Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche | ||||
| Benefíci a breve termine per i dipendenti | 8 | 13 | (5) | -38,5% |
| Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro | 4 | - | 4 | - |
| Pagamenti basati su azioni | 1 | 2 | (1) | -50,0% |
| Totale | 13 | 15 | (2) | -13,3% |
Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate (la "Procedura OPC Enel"). Tale Procedura (reperibile all'indirizzo https:// www.enel.com/it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB con Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento CON-SOB OPC"). Si segnala che nel corso dell'esercizio 2023 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento CONSOB OPC.
Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate.

| Costi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Crediti | Debiti | Beni | Servizi | Beni | Servizi | |
| al 31.12.2023 | al 31.12.2023 | 2023 | 2023 | ||||
| Società controllate, a controllo congiunto e collegate | |||||||
| 3SUN Srl | - | 24 | - | - | - | - | |
| Agatos Green Power Trino Srl | - | 1 | - | - | - | - | |
| C&C Uno Energy Srl | 1 | - | - | - | - | - | |
| Edistribución Redes Digitales SLU | 5 | 1 | - | - | - | 3 | |
| e-distribuzione SpA | 64 | 118 | - | - | - | 23 | |
| E-Solar Srl | - | 2 | - | - | - | - | |
| Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA | 2 | - | - | - | - | - | |
| Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur | - | - | - | - | - | (1) | |
| Endesa Energía SA | 2 | - | - | - | - | 2 | |
| Endesa Generación SA | 3 | - | - | - | - | 2 | |
| Endesa Medios y Sistemas SLU | 1 | - | - | - | - | (1) | |
| Endesa SA | 8 | - | - | - | - | 6 | |
| Endesa X Servicios SLU | 1 | - | - | - | - | - | |
| Enel Américas SA | 90 | 1 | - | - | - | 2 | |
| Enel Brasil SA | 32 | 1 | - | 1 | - | 25 | |
| Enel Chile SA | 33 | - | - | - | - | 3 | |
| Enel Colombia SA ESP | 2 | - | - | - | - | 2 | |
| Enel Distribución Chile SA | 2 | - | - | - | - | 1 | |
| Enel Distribución Perú SAA | 3 | - | - | - | - | 2 | |
| Enel Energia SpA | 749 | 72 | - | - | - | 4 | |
| Enel Finance America LCC | 6 | - | - | - | - | - | |
| Enel Finance International NV | - | - | - | - | - | 2 | |
| Enel Generación Chile SA | 2 | - | - | - | - | 2 | |
| Enel Generación Perú SAA | 2 | - | - | - | - | 1 | |
| Enel Global Services Srl | 13 | 68 | - | 77 | - | 1 | |
| Enel Global Trading SpA | 360 | 16 | - | - | - | 3 | |
| Enel Green Power Chile SA | 3 | - | - | - | - | 1 | |
| Enel Green Power España SLU | 1 | - | - | - | - | - | |
| Enel Green Power Hellas SA | 6 | - | - | - | - | - | |
| Enel Green Power Italia Srl | 2 | 53 | - | - | - | 2 | |
| Enel Green Power North America Inc. | 2 | - | - | - | - | 2 | |
| Enel Green Power Rus LLC | 1 | - | - | - | - | - | |
| Enel Green Power SpA | 3 | 36 | - | 4 | - | 4 | |
| Enel Green Power Sannio Srl | - | 1 | - | - | - | - | |
| Enel Grids Srl | 1 | 41 | - | 7 | - | 1 | |
| Enel Iberia SRLU | 300 | 5 | - | 4 | - | - | |
| Enel Innovation Hubs Srl | - | 5 | - | 5 | - | - | |
| Enel Italia SpA | 2 | 131 | - | 27 | - | 1 | |
| Enel North America Inc. | 2 | 1 | - | - | - | 4 | |
| Enel Produzione SpA | 26 | 208 | - | - | - | 8 | |
| Enel Romania SA | - | - | - | 1 | - | 1 | |
| Enel Sole Srl | - | 2 | - | - | - | - | |
| Enel Trading Argentina Srl | 2 | - | - | - | - | 1 | |
| Enel X Italia Srl | 20 | 1 | - | - | - | - | |
| Enel X International Srl | - | 9 | - | - | - | - | |
| Enel X North America Inc. | 2 | - | - | - | - | 1 | |
| Enel X Srl | 2 | 14 | - | - | - | 2 | |
| Enel X Way Srl | 2 | 11 | - | - | - | 2 | |
| Enel X Way Italia Srl | - | 13 | - | - | - | - | |
| E-Distribuţie Muntenia SA | - | - | - | - | - | 2 | |
| Gas y Electricidad Generación SAU | 2 | - | - | - | - | - | |
| Gridspertise Srl | 1 | 1 | - | - | - | - | |
| Maicor Wind Srl | - | 9 | - | - | - | - | |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 9 | 74 | - | - | - | 1 | |
| Società Elettrica Trigno Srl | - | 1 | - | - | - | - | |
| Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU | 1 | 1 | - | - | - | 1 | |
| Vektör Enerjí Üretím AŞ | 8 | - | - | - | - | - | |
| Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate | 1.779 | 921 | - | 126 | - | 116 | |
| Altre parti correlate | |||||||
| Enel Cuore Onlus | 1 | - | - | - | - | 1 | |
| Fondazione Centro Studi Enel | 3 | - | - | - | - | 2 | |
| Totale altre parti correlate | 4 | - | - | - | - | 3 | |
| TOTALE | 1.783 | 921 | - | 126 | - | 119 |

| Costi Debiti Beni Servizi |
Ricavi Beni Servizi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Milioni di euro | Crediti | |||||
| al 31.12.2022 | al 31.12.2022 | 2022 | 2022 | |||
| Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate | ||||||
| Edistribución Redes Digitales SLU | 8 | 1 | - | - | - | 7 |
| e-distribuzione SpA | 60 | 93 | - | - | - | 22 |
| Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur | 1 | - | - | - | - | - |
| Endesa Energía SA | 2 | - | - | - | - | 1 |
| Endesa Generación SA | 4 | - | - | - | - | 3 |
| Endesa Medios y Sistemas SLU | 2 | - | - | - | - | 2 |
| Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU | 1 | - | - | - | - | - |
| Endesa SA | 13 | 1 | - | - | - | 7 |
| Enel Américas SA | 6 | - | - | - | - | 1 |
| Enel Brasil SA | 93 | 1 | - | - | - | 27 |
| Enel Chile SA | 24 | - | - | - | - | 3 |
| Enel Colombia SA ESP | 2 | - | - | - | - | 1 |
| Enel Distribución Chile SA | 5 | - | - | - | - | - |
| Enel Distribución Perú SAA | 3 | - | - | - | - | 2 |
| Enel Energie SA | 2 | - | - | - | - | - |
| Enel Energia SpA | 105 | 124 | - | - | - | 8 |
| Enel Energie Muntenia SA | 2 | - | - | - | - | - |
| Enel Finance America LCC | 2 | - | - | - | - | - |
| Enel Generación Chile SA | 5 | - | - | - | - | - |
| Enel Generación Costanera SA | 2 | - | - | 2 | - | 2 |
| Enel Generación Perú SAA | 2 | - | - | - | - | 1 |
| Enel Global Services Srl | 12 | 78 | - | 83 | - | 1 |
| Enel Global Thermal Generation Srl | 1 | 1 | - | - | - | 1 |
| Enel Global Trading SpA | 5 | 15 | - | - | - | 1 |
| Enel Green Power Chile SA | 3 | - | - | - | - | 1 |
| Enel Green Power España SLU | 3 | - | - | - | - | 1 |
| Enel Green Power Hellas SA | 3 | - | - | - | - | - |
| Enel Green Power India Private Limited | 1 | - | - | - | - | - |
| Enel Green Power Italia Srl | 2 | 212 | - | - | - | 3 |
| Enel Green Power North America Inc. | 10 | - | - | - | - | 6 |
| Enel Green Power Romania Srl | 1 | 1 | - | - | - | - |
| Enel Green Power Rus LLC | 1 | - | - | - | - | - |
| Enel Green Power SpA | 9 | 8 | - | 3 | - | 3 |
| Enel Grids Srl | 4 | 50 | - | 3 | - | 1 |
| Enel Iberia SRLU | - | 6 | - | 5 | - | - |
| Enel Innovation Hubs Srl | - | 5 | - | 5 | - | - |
| Enel Italia SpA | 1 | 19 | - | 30 | - | - |
| Enel North America Inc. | 4 | 1 | - | - | - | 2 |
| Enel Produzione SpA | 155 | 115 | - | - | - | 3 |
| Enel Romania SA | 4 | 3 | - | - | - | 1 |
| Enel Servicii Comune SA | 2 | - | - | - | - | - |
| Enel Sole Srl | (1) | 6 | - | - | - | - |
| Enel Trading Argentina Srl | 1 | - | - | - | - | 1 |
| Enel X Brasil SA | 1 | - | - | - | - | - |
| Enel X Italia Srl | 1 | 7 | - | - | - | 1 |
| Enel X International Srl | 9 | - | - | - | - | - |
| Enel X Mobility Srl | - | 12 | - | - | - | - |
| Enel X North America Inc. | 1 | - | - | - | - | 1 |
| Enel X Srl | 3 | 21 | - | 2 | - | 6 |
| Enel X Way Srl | 4 | 4 | - | 1 | - | 4 |
| Enel X Way Italia Srl | - | 6 | - | - | - | 1 |
| E-Distribuţie Banat SA | 7 | - | - | - | - | 1 |
| E-Distribuţie Dobrogea SA | 3 | - | - | - | - | - |
| E-Distribuţie Muntenia SA | 10 | - | - | - | - | 1 |
| Gas y Electricidad Generación SAU | 1 | - | - | - | - | - |
| Gridspertise Srl | - | 15 | - | - | - | - |
| Maicor Wind Srl | 4 | 1 | - | - | - | - |
| Rusenergosbyt LLC | 13 | - | - | - | - | - |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | 1 | 38 | - | - | - | 1 |
| Slovenské elektrárne AS | 13 | - | - | - | - | 1 |
| Società Elettrica Trigno Srl | 1 | - | - | - | - | - |
| Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU | (1) | 1 | - | - | - | - |
| Vektör Enerjí Üretím AŞ | 8 | - | - | - | - | - |
| Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate | 644 | 845 | - | 134 | - | 129 |
| Altre parti correlate | ||||||
| Fondazione Centro Studi Enel | 2 | - | - | - | - | 2 |
| Gestore dei Servizi Energetici SpA(1) | - | - | - | - | - | - |
| Totale altre parti correlate | 2 | - | - | - | - | 2 |
| TOTALE | 646 | 845 | - | 134 | - | 131 |
(1) Il dato dei crediti commerciali al 31 dicembre 2022 tiene conto di una più puntuale determinazione.

| Milioni di euro | Crediti | Debiti | Garanzie | Oneri | Proventi | Dividendi |
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | 2023 | |||||
| Società controllate, a controllo congiunto e collegate | ||||||
| Concert Srl | - | 4 | - | - | - | - |
| e-distribuzione SpA | - | - | 2.297 | - | 11 | - |
| Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA | - | - | 190 | - | 1 | - |
| Enel Américas SA | - | - | - | - | - | 88 |
| Enel Brasil SA | 145 | - | 1.249 | - | 21 | - |
| Enel Chile SA | - | - | 470 | - | 1 | 285 |
| Enel Colombia SA ESP | - | - | 31 | - | - | - |
| Enel Costa Rica CAM SA | - | - | 8 | - | - | - |
| Enel Energia SpA | - | - | 456 | - | 1 | - |
| Enel Energie SA | - | - | - | - | 1 | - |
| Enel Finance America LLC | - | - | 3.494 | - | 3 | - |
| Enel Finance International NV | - | 19.777 | 52.691 | 434 | 66 | - |
| Enel Generación Perú SAA | 2 | 2 | 325 | 3 | 2 | - |
| Enel Global Services Srl | 114 | 2 | 14 | 2 | 10 | - |
| Enel Global Trading SpA | 63 | 2.703 | 2.231 | 239 | 276 | - |
| Enel Green Power Australia (Pty) Ltd | 1 | - | 118 | 3 | 3 | - |
| Enel Green Power Chile Ltda | - | - | 78 | - | 1 | - |
| Enel Green Power Hellas SA | - | - | 40 | - | 6 | - |
| Enel Green Power Italia Srl | - | - | 317 | - | 1 | - |
| Enel Green Power México S de RL de Cv | 8 | - | 716 | - | 11 | - |
| Enel Green Power Perú SAC | - | - | - | 1 | 3 | - |
| Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd | 51 | - | 292 | - | 6 | - |
| Enel Green Power SpA | - | 157 | 987 | 8 | 45 | - |
| Enel Grids Srl | 173 | - | 23 | - | 7 | 267 |
| Enel Holding Finance Srl | - | 1 | - | - | - | - |
| Enel Iberia SRLU | - | - | - | - | - | 1.415 |
| Enel Innovation Hubs Srl | - | 3 | 1 | - | - | - |
| Enel Insurance NV | - | 350 | 282 | 6 | - | - |
| Enel Investment Holding BV | - | 1 | - | - | - | - |
| Enel Italia SpA | 4.198 | 66 | 7.135 | 93 | 235 | 2.214 |
| Enel North America Inc. | 38 | - | 17.145 | - | 35 | - |
| Enel Panamá CAM Srl | - | - | 9 | - | - | - |
| Enel Produzione SpA | - | - | 1.087 | - | 7 | - |
| Enel Sole Srl | - | - | 187 | - | 1 | - |
| Enel X Advisory Services Srl | 84 | - | - | - | 3 | - |
| Enel X Australia (Pty) Ltd | - | - | 5 | - | - | - |
| Enel X International Srl | 31 | - | - | - | 1 | - |
| Enel X Italia Srl | - | - | 14 | - | - | - |
| Enel X North America Inc. | 2 | - | 109 | - | 1 | - |
| Enel X Polska Sp. Zo.o. | - | - | 16 | - | - | - |
| Enel X Srl | 839 | - | 4 | - | 34 | - |
| Enel X UK Limited | - | - | 20 | - | - | - |
| Enel X Way Srl | 192 | - | 122 | - | 7 | - |
| Enel X Way Italia Srl | 47 | - | 49 | - | 1 | - |
| Enelpower Srl | - | 36 | - | 1 | - | - |
| EnerNOC Ireland Limited | - | - | 1 | - | - | - |
| Generadora Montecristo SA | - | - | 4 | - | - | - |
| Gridspertise Srl | - | - | - | 1 | - | - |
| Nuove Energie Srl | 36 | - | 85 | - | 3 | - |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | - | - | 1.166 | - | 4 | - |
| Totale imprese controllate, a controllo congiunto e collegate | 6.024 | 23.102 | 93.468 | 791 | 808 | 4.269 |
| Altre parti correlate | ||||||
| Monte dei Paschi di Siena | 1 | - | - | - | - | - |
| Totale altre parti correlate | 1 | - | - | - | - | - |
| TOTALE | 6.025 | 23.102 | 93.468 | 791 | 808 | 4.269 |

| Milioni di euro | Crediti | Debiti | Garanzie | Oneri | Proventi | Dividendi |
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | 2022 | |||||
| Società controllate, a controllo congiunto e collegate | ||||||
| Concert Srl | - | 3 | - | - | - | - |
| e-distribuzione SpA | - | - | 3.588 | - | 9 | - |
| Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA | - | - | 183 | - | - | - |
| Endesa Generación SA | - | - | 2.000 | - | - | - |
| EnerNOC Ireland Limited | - | - | 6 | - | - | - |
| Enel Américas SA | - | - | - | - | - | 99 |
| Enel Brasil SA | 124 | - | 2.389 | - | 20 | - |
| Enel Chile SA | - | - | 289 | - | - | 28 |
| Enel Colombia SA ESP | 2 | - | 291 | - | 1 | - |
| Enel Energia SpA | - | - | 483 | - | 1 | - |
| Enel Energie SA | - | - | - | 1 | - | - |
| Enel Finance America LLC | - | - | 4.887 | - | 2 | - |
| Enel Finance International NV | 2 | 21.096 | 57.737 | 326 | 84 | - |
| Enel Global Services Srl | 164 | 4 | 11 | 7 | 3 | - |
| Enel Global Thermal Generation Srl | 39 | - | 15 | - | 1 | - |
| Enel Global Trading SpA | 577 | 893 | 2.855 | 740 | 539 | - |
| Enel Green Power Australia (Pty) Ltd | 4 | - | 219 | 1 | 4 | - |
| Enel Green Power Chile Ltda | - | - | 1 | - | - | - |
| Enel Green Power Colombia SAS | - | - | - | - | 1 | - |
| Enel Green Power Costa Rica SA | - | - | 8 | - | - | - |
| Enel Green Power Hellas SA | - | - | 594 | - | 1 | - |
| Enel Green Power India Private Limited | - | - | - | - | 1 | - |
| Enel Green Power Italia Srl | - | - | 381 | - | 1 | - |
| Enel Green Power Matimba Newco 1 Srl | - | 1 | - | 2 | - | - |
| Enel Green Power México S de RL de Cv | 80 | - | 700 | - | 11 | - |
| Enel Green Power Partecipazioni Speciali Srl | - | - | - | 1 | - | - |
| Enel Green Power Perú SAC | 11 | 3 | 384 | 12 | 9 | - |
| Enel Green Power Romania Srl | 1 | - | 114 | - | - | - |
| Enel Green Power RSA (Pty) Ltd | - | - | - | - | 3 | - |
| Enel Green Power Rus LLC | - | - | 50 | - | - | - |
| Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd | 45 | - | 666 | - | 3 | - |
| Enel Green Power SpA | 472 | 9 | 493 | 19 | 16 | - |
| Enel Grids Srl | 52 | - | 17 | - | 5 | - |
| Enel Holding Finance Srl | - | 1 | - | - | - | - |
| Enel Iberia SRLU | - | - | - | - | - | 648 |
| Enel Innovation Hubs Srl | - | 3 | 1 | - | - | 16 |
| Enel Insurance NV | - | 244 | 188 | - | 1 | - |
| Enel Investment Holding BV | - | 1 | - | - | - | - |
| Enel Italia SpA | 640 | 124 | 10.107 | 353 | 221 | 7.970 |
| Enel North America Inc. | 39 | - | 18.384 | - | 40 | - |
| Enel Produzione SpA | - | - | 1.219 | - | 1 | - |
| Enel Sole Srl | - | - | 259 | - | 1 | - |
| Enel Trade Energy Srl | 1 | 1 | 7 | - | 1 | - |
| Enel X Australia (Pty) Ltd | - | - | 5 | - | - | - |
| Enel X International Srl | - | 9 | - | - | 1 | - |
| Enel X Italia Srl | - | - | 14 | - | - | - |
| Enel X Mobility Srl | - | - | 45 | - | - | - |
| Enel X North America Inc. | 1 | - | 81 | - | 1 | - |
| Enel X Polska Sp. Zo.o. | - | - | 14 | - | - | - |
| Enel X Srl | 737 | - | 1 | - | 11 | - |
| Enel X UK Limited | - | - | 18 | - | - | - |
| Enel X Way Srl | 104 | - | 11 | 5 | 1 | - |
| Enel X Way Italia Srl | 16 | - | 1 | - | - | - |
| Enelpower Srl | - | 36 | - | - | - | - |
| Generadora Montecristo SA | - | - | 2 | - | - | - |
| Gridspertise Srl | - | - | 9 | 8 | 6 | - |
| Nuove Energie Srl | 28 | - | 85 | - | 2 | - |
| Parque Eólico Pampa SA | 1 | - | - | - | - | - |
| Rusenergosbyt LLC | - | - | - | - | - | 9 |
| Servizio Elettrico Nazionale SpA | - | - | 1.185 | - | 4 | - |
| Tynemouth Energy Storage Limited | - | - | - | - | 1 | - |
| Totale | 3.140 | 22.428 | 109.997 | 1.475 | 1.007 | 8.770 |

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.
| Milioni di euro | Totale | Correlate | Incidenza % | Totale | Correlate | Incidenza % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| al 31.12.2022 | ||||||
| Attività | ||||||
| Derivati - non correnti | 261 | 18 | 6,7% | 349 | 35 | 10,2% |
| Altre attività non correnti | 73 | 64 | 87,7% | 81 | 69 | 85,1% |
| Crediti commerciali | 167 | 167 | - | 294 | 294 | - |
| Derivati - correnti | 76 | 56 | 73,5% | 390 | 86 | 22,0% |
| Altre attività finanziarie correnti | 6.483 | 5.952 | 91,8% | 3.480 | 3.019 | 86,8% |
| Altre attività correnti | 1.581 | 1.552 | 98,2% | 584 | 283 | 48,4% |
| Passività | ||||||
| Finanziamenti a lungo termine | 17.855 | 14.274 | 79,9% | 18.196 | 12.407 | 68,2% |
| Derivati - non correnti | 620 | 104 | 16,8% | 663 | 163 | 24,6% |
| Altre passività non correnti | 20 | 9 | 45,0% | 23 | 8 | 34,8% |
| Finanziamenti a breve termine | 8.632 | 8.461 | 98,0% | 8.752 | 8.362 | 95,5% |
| Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine | 1.179 | 132 | 11,2% | 1.430 | 1.333 | 93,2% |
| Debiti commerciali | 135 | 87 | 64,4% | 155 | 97 | 62,6% |
| Derivati - correnti | 106 | 20 | 18,9% | 178 | 69 | 38,8% |
| Altre passività finanziarie correnti | 226 | 111 | 49,1% | 238 | 94 | 39,5% |
| Altre passività correnti | 4.395 | 825 | 18,8% | 2.873 | 740 | 25,8% |
| Milioni di euro | Totale | Correlate | Incidenza % | Totale | Correlate | Incidenza % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | |||||
| Ricavi | 163 | 119 | 73,0% | 133 | 131 | 98,5% |
| Servizi e godimento beni di terzi | 202 | 126 | 62,4% | 206 | 133 | 64,6% |
| Altri costi operativi | 47 | - | - | 27 | 1 | 3,7% |
| Proventi da partecipazioni | 4.269 | 4.269 | - | 8.770 | 8.770 | - |
| Proventi finanziari da contratti derivati | 907 | 421 | 46,4% | 2.131 | 627 | 29,4% |
| Altri proventi finanziari | 481 | 387 | 80,5% | 432 | 380 | 88,0% |
| Oneri finanziari da contratti derivati | 869 | 342 | 39,4% | 1.960 | 1.166 | 59,5% |
| Altri oneri finanziari | 952 | 449 | 47,2% | 787 | 309 | 39,3% |
| Milioni di euro | Totale | Correlate | Incidenza % | Totale | Correlate | Incidenza % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2022 | |||||
| Cash flow da attività operativa | 4.277 | (1.147) | -26,8% | 8.689 | 1.594 | 18,3% |
| Cash flow da attività di investimento/ disinvestimento |
(1.007) | (960) | 95,3% | (1.647) | (1.602) | 97,3% |
| Cash flow da attività di finanziamento | (7.016) | (2.139) | 30,5% | (3.126) | 1.757 | -56,2% |

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse dai Enel SpA a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.
L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello c.d. "di cassa".
Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.
| Euro | ||
|---|---|---|
| Soggetto beneficiario | Importo erogato | Descrizione del contributo versato |
| Fondazione Centro Studi Enel | 100.000 | Erogazione liberale per Enel Foundation |
| Enel Cuore Onlus | 590.294 | Erogazione liberale - ricavato della vendita all'asta di opere d'arte da destinare a sostegno di progetti individuati nel corso del 2023 |
| Luiss Guido Carli | 65.000 | Donazione per l'elaborazione e la trasmissione delle conoscenze scientifiche, tecnologiche e umanistiche, la promozione e l'organizzazione della ricerca, la preparazione culturale e professionale, il trasferimento dell'innovazione |
| Human Foundation | 50.000 | Donazione per promuove la collaborazione tra imprese, Pubblica Amministrazione, enti locali, imprese sociali, fondazioni, investitori istituzionali, operatori economici e mondo della finanza per generare e sviluppare soluzioni innovative di fronte ai problemi sociali |
| FGS Onlus | 25.000 | Donazione per promuovere le pari opportunità |
| Totale | 830.294 |
| Milioni di euro | |||
|---|---|---|---|
| al 31.12.2023 | al 31.12.2022 | 2023-2022 | |
| Fideiussioni e garanzie prestate a: | |||
| - imprese controllate | 91.540 | 105.114 | (13.574) |
| - imprese a controllo congiunto, collegate e altre | 158 | - | 158 |
| - interesse proprio | 12 | 16 | (4) |
| - terzi | 106 | - | 106 |
| Totale | 91.816 | 105.130 | (13.314) |
Le fideiussioni nell'interesse della Società riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 12 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America Srl in Enel SpA nell'esercizio 2017.
Le fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:
se di Enel Finance International NV a copertura del programma di euro commercial paper;
Le garanzie prestate nell'interesse di imprese a controllo congiunto, collegate e altre, pari a 158 milioni di euro, riguardano garanzie rilasciate a beneficiari diversi nell'interesse di Enel Green Power Australia (118 milioni di euro) e di Enel Green Power Hellas (40 milioni di euro), rilasciate antecedentemente alle operazioni di vendita del 50% delle partecipazioni detenute nelle due società avvenute nel corso dell'esercizio.
Le garanzie rilasciate nell'interesse di terzi, pari a 106 milioni di euro, riguardano garanzie a beneficiari diversi e sono riconducibili alla cessione alla società greca Public Power Corporation SA, delle partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania, perfezionatasi nel mese di ottobre 2023.
Rispetto al 31 dicembre 2022, il decremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate risente principalmente delle operazioni di cessione di partecipazione detenute nelle società del perimetro delle energie rinnovabili e della riduzione delle commercial paper in linea con i target di liquidità che l'Azienda si è prefissata. Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.
A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (oggi Enelpower Srl) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 dalla Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la valutazione della costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che ha condannato Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, a seguito di tale decisione, ha chiesto il pagamento di oltre 430 milioni di euro.
Nel novembre 2016, Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale Distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.
Con sentenza della Corte d'Appello di Roma del 7 marzo 2022, si è concluso l'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato il lodo arbitrale reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con la suddetta sentenza la Corte d'Appello di Roma ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Roma in data 16 giugno 2015 che aveva rigettato la domanda in rito.

In data 20 maggio 2021, inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale di cui sopra e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali per circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendo un risarcimento di 15.000 euro per danni non patrimoniali.
Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione ritenuta dalla società e dai suoi legali infondata e pretestuosa, ha deciso di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. Con ordinanza del 14 giugno 2022, il Tribunale di Milano, in accoglimento dell'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall'Avvocatura dello Stato, ha dichiarato la propria incompetenza a conoscere della controversia in favore del Tribunale di Roma, foro esclusivamente competente a conoscere delle cause nelle quali è coinvolto lo Stato italiano, condannando BEG al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti. BEG non ha riassunto il giudizio dinanzi al Tribunale di Roma nel termine di legge del 14 ottobre 2022 e pertanto il procedimento si è estinto.
Poco tempo dopo, in data 3 novembre 2022, BEG ha riproposto le medesime domande risarcitorie del procedimento estinto, notificando un nuovo atto di citazione dinanzi al Tribunale di Milano nei confronti dei medesimi convenuti, a esclusione dello Stato italiano, che BEG ha dichiarato di non voler convenire in tale giudizio. Enel ed Enelpower si sono ritualmente costituite in giudizio al fine di contestare la domanda, che si ritiene del tutto pretestuosa e infondata, al pari della precedente analoga iniziativa. All'esito dell'udienza di ammissione dei mezzi di prova, con ordinanza del 26 ottobre 2023 il Giudice ha respinto le richieste istruttorie della parte attrice e ha rinviato il giudizio per la precisazione delle conclusioni al 17 ottobre 2024.
Con ricorso notificato in data 11 settembre 2023, la società Albania BEG Ambient Shpk (ABA) ha promosso dinanzi la Corte d'Appello di Roma, nei confronti di Enel SpA ed Enelpower Srl, il procedimento volto a ottenere, ai sensi dell'art. 67 della legge n. 218/1995, il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009. Le due società del Gruppo si sono costituite in giudizio contestando integralmente la domanda di exequatur. All'esito dell'udienza di prima comparizione la Corte d'Appello ha rinviato al 18 settembre 2025 per la discussione orale della causa.
Nel 2012, ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia.
Il 29 gennaio 2018, il TGI ha rigettato la domanda di ABA. In particolare, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge.
Successivamente, con sentenza del 4 maggio 2021, la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente l'appello proposto da ABA, confermando la sentenza di primo grado e, in particolare, l'inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo arbitrale del 2002, e ha condannato ABA a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000 euro ciascuna a titolo di spese legali.
Con sentenza del 17 maggio 2023 la Corte di Cassazione francese ha respinto l'ulteriore impugnazione di ABA rigettando così in via definitiva la domanda di exequatur di ABA. In conseguenza della sentenza favorevole della Corte d'Appello, Enel ha avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi presso terzi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France precedentemente notificati. Con ordinanza del 16 giugno 2022, il Tribunale dell'Esecuzione di Parigi ha ordinato il rilascio di tali sequestri, ordinando altresì ad ABA il pagamento in favore di Enel di una somma complessiva pari a circa 146.000 euro a titolo di risarcimento danni e spese legali. ABA ha impugnato la predetta ordinanza di rilascio, e l'impugnazione è stata accolta con sentenza del 17 maggio 2023 della Corte d'Appello di Parigi. In data 16 giugno 2023 Enel ha depositato avviso di impugnazione e in data 15 dicembre 2023 ha formalmente impugnato tale provvedimento dinanzi alla Corte di Cassazione francese.
Nel 2014, ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda.
In seguito a una sentenza di primo grado del 29 giugno 2016 favorevole ad ABA, con decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e negato il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza albanese in Olanda, in quan-

to arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Successivamente, il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA per ottenere dalla corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019, la Corte d'Appello di Amsterdam ha rigettato ogni pretesa avanzata da ABA, confermando il diniego del riconoscimento e dell'esecuzione della sentenza albanese in Olanda e riconoscendo l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower all'esito di una rinnovata analisi del merito della causa ai sensi del diritto albanese. ABA è stata altresì condannata a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo e secondo grado.
Con sentenza del 16 luglio 2021, la Corte Suprema olandese ha definitivamente rigettato le domande di ABA, condannandola altresì a rifondere le spese del giudizio.
In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca e, parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana.
Il procedimento, a causa di alcuni rallentamenti di carattere procedurale, si trova ancora in primo grado e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto. In particolare, a seguito di varie rinunce al mandato da parte dei difensori di ABA, a settembre 2023 il Tribunale ha sospeso il procedimento.
Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23
Di seguito l'elenco dei princípi e delle modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2023:
• "Amendments to IAS 1 - Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche riguardano le previsioni dello IAS 1 relativafebbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.
In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici. Enel – garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate, nei suoi confronti, specifiche domande. Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infraestructura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv.
In data 4 agosto 2023 è stato notificato il lodo finale con il quale il Tribunale arbitrale ha dichiarato di non avere giurisdizione nei confronti di Enel SpA e, in parziale accoglimento delle domande delle Società di Progetto, ha condannato Kino Contractor e Kino Facilities (ora, Enel Services México SA de Cv - Enel Services) al pagamento di penali contrattuali per un importo complessivo pari a circa 77 milioni dollari statunitensi, oltre interessi al tasso del 6% annuo (Lodo). Successivamente, Kino Contractor ed Enel Services hanno depositato istanza di correzione del Lodo che è stata parzialmente accolta e, in data 13 dicembre 2023, hanno proposto impugnazione per nullità del Lodo dinanzi alle Corti messicane. Il procedimento è pendente. Nel dicembre 2023, inoltre, le Società di Progetto hanno iniziato un giudizio dinanzi alla Supreme Court dello Stato di New York contro Enel, nella sua qualità di garante delle obbligazioni di Kino Contractor, per richiedere il pagamento di quanto dovuto da quest'ultima società ai sensi del Lodo. La domanda è contestata integralmente, sia in fatto sia in diritto. Il giudizio è pendente.
mente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:
– i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto a differire il regolamento e specificando che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;

Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024(43) o successivamente.
• "Amendments to IAS 1 - Non-current Liabilities with Covenants", emesso a ottobre 2022. Lo IAS 1 richiede di classificare una passività come non corrente solo nel caso in cui sia possibile evitare di rimborsare la stessa nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. Tuttavia, la capacità di farlo è spesso subordinata al rispetto dei covenant. Le modifiche al principio migliorano l'informativa da fornire quando la facoltà di differire il regolamento di una passività per almeno 12 mesi è subordinata al rispetto di covenant e specificano che la classificazione del debito come corrente o non corrente alla data di bilancio non è influenzata da covenant da rispettare successivamente alla data di bilancio.
Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024.
Le modifiche non prescrivono specifici requisiti di valutazione per le passività derivanti da una retrolocazione; tuttavia, includono esempi che illustrano la misurazione iniziale e successiva della passività includendo pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tale rappresentazione costituisce una deviazione dal modello generale di contabilizzazione previsto dall'IFRS 16, in cui i pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o da un tasso, sono rilevati a Conto economico nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che determina tali pagamenti. A tal riguardo, il venditore-locatario dovrà sviluppare e applicare un policy contabile per determinare i pagamenti del leasing in modo tale che qualsiasi importo dell'utile o della perdita relativo al diritto d'uso trattenuto non venga riconosciuto.
Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024; è prevista l'applicazione retrospettica, in conformità allo "IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors", per le vendite e le operazioni di retrolocazione stipulate dopo la data di applicazione iniziale dell'IFRS 16.
Le modifiche chiariscono le caratteristiche dei supplier finance arrangement e richiedono un'informativa aggiuntiva su tali accordi, allo scopo di assistere gli utilizzatori del bilancio nella comprensione dei relativi effetti su passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità.
Lo IASB ha concesso un'esenzione transitoria non richiedendo né informazioni comparative nel primo anno di applicazione, né l'informativa dei saldi di apertura specifici. Inoltre, l'informativa richiesta è applicabile solo per l'esercizio del primo anno di applicazione. Pertanto, considerando che le modifiche saranno efficaci, previa omologazione, a partire dagli esercizi che avranno inizio dal 1° gennaio 2024 o successivamente, la nuova informativa dovrà essere fornita non prima della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024.
La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.
(43) Nel 2020 è stato emesso un emendamento per posticipare la data di entrata in vigore, prima prevista per il 1° gennaio 2023, al 1° gennaio 2024.

In data 16 gennaio 2024 Enel Finance International NV (EFI) ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,75 miliardi di euro.
L'emissione, garantita da Enel, prevede l'utilizzo di due Key Performance Indicator (KPI) di sostenibilità per ciascuna tranche, illustrati all'interno del Sustainability-Linked Financing Framework da ultimo aggiornato a gennaio 2024, confermando l'impegno di Enel nella transizione energetica e contribuendo alla sostenibilità ambientale e finanziaria della strategia di sviluppo della Società.
Il Framework è in linea con i "Sustainability-Linked Bond Principles" dell'International Capital Market Association (ICMA) e con i "Sustainability-Linked Loan Principles" della Loan Market Association (LMA), come certificato dal Second-Party Opinion Provider Moody's Investors Service.
L'emissione, che ha una durata media di circa otto anni, presenta una cedola media del 3,66%.
I proventi dell'emissione verranno utilizzati da EFI per rifinanziare l'ordinario fabbisogno del Gruppo relativo al debito in scadenza.
In data 20 febbraio 2024, Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 900 milioni di euro. L'operazione riflette la strategia finanziaria del Gruppo Enel, finalizzata a ottimizzare il costo del capitale al servizio degli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026.
L'operazione è effettuata in esecuzione della delibera del 18 dicembre 2023 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha dato mandato all'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2024, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi.
Il prestito obbligazionario, strutturato in una singola tranche da 900 milioni di euro, è non convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza fissa ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971
b. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio
a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway
b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non
a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento
c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
Stefano De Angelis Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA
Firmato da Stefano De Angelis
Data: il 21/03/2024 alle 08:50:00 UTC
Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla
Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023:
b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
2023 e il 31 dicembre 2023.
Commission ("COSO");
Roma, 21 marzo 2024
sono emersi aspetti di rilievo.
Flavio Cattaneo Amministratore Delegato di Enel SpA
Firmato da Flavio
Data: 21/03/2024 10:10:19 CET
Cattaneo
europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2023 alla società di revisione e alle entità appartenenti al suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi (milioni di euro) |
|---|---|---|
| Enel SpA | ||
| di cui: | ||
| Revisione contabile | - KPMG SpA | 0,9 |
| - entità della rete KPMG | - | |
| Servizi di attestazione | di cui: | |
| - KPMG SpA | 1,8 | |
| - entità della rete KMPG | - | |
| Altri servizi | di cui: | |
| - KPMG SpA | - | |
| - entità della rete KPMG | - | |
| Totale | 2,7 | |
| Società controllate da Enel SpA | ||
| Revisione contabile | di cui: | |
| - KPMG SpA | 4,6 | |
| - entità della rete KPMG | 9,5 | |
| Servizi di attestazione | di cui: | |
| - KPMG SpA | 1,3 | |
| - entità della rete KPMG | 1,2 | |
| Altri servizi | di cui: | |
| - KPMG SpA | - | |
| - entità della rete KPMG | - | |
| Totale | 16,6 | |
| TOTALE | 19,3 |


Roma, 21 marzo 2024
Flavio Cattaneo Amministratore Delegato di Enel SpA
Firmato da Flavio
Data: 21/03/2024 10:10:19 CET
Cattaneo
Stefano De Angelis
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA
Firmato da Stefano De Angelis Data: il 21/03/2024 alle 08:50:00 UTC




RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ENEL SPA (AI SENSI DELL'ART. 153 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 58/1998)







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L'Assemblea degli azionisti è convocata in sede ordinaria per il giorno 23 maggio 2024, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, in via Dalmazia n. 15, per discutere e deliberare sul seguente
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Scaroni

si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2023-2025 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2022) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2023, la corresponsione agli azionisti di un dividendo fisso – pari a complessivi 0,43 euro per azione – da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.
Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 7 novembre 2023, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 pari a 0,215 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 24 gennaio 2024. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 10.085.106 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 23 gennaio 2024. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 2.183.667.890,60 euro, mentre un importo di 2.168.297,79 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.
Tenuto conto dell'importo dell'acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo dividendo pari a 0,215 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 2.186 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2024.
Tenuto altresì conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2023 ammonta a circa 3.032 milioni di euro, si prevede di destinare alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" (complessivamente ammontante, al 31 dicembre 2023, a circa 8.592 milioni di euro).
Si segnala inoltre che, a partire dall'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua". Questi ultimi, ai sensi dei princípi contabili internazionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l'obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell'esercizio 2023 Enel SpA ha posto in pagamento, a favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo pari a 181.768.695,60 euro.
Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente
L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,
1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2023 di Enel SpA, pari a 3.031.809.855,45 euro:

Concept design e realizzazione Gpt Group
Revisione testi postScriptum di Paola Urbani
Pubblicazione fuori commercio
A cura di Comunicazione Enel
Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009
© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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