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Enel

Annual Report Apr 22, 2024

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Annual Report

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RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2023

Il progetto grafico del Corporate Reporting del Gruppo Enel rappresenta simbolicamente l'Azienda, dalla produzione di energia alla distribuzione, fino al suo utilizzo. Forme geometriche circolari si integrano fra loro generando un sistema in equilibrio ed evidenziano la spinta verso la crescita e verso un miglioramento della vita delle persone.

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2023

Paolo Scaroni Presidente

Amministratore Delegato e Direttore Generale

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI ALTRI STAKEHOLDER

Cari azionisti, cari stakeholder,

il 2023 ha segnato un cambio importante nella gestione del Gruppo Enel con il rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione e la nomina del nuovo Presidente nella persona di Paolo Scaroni. Lo stesso Consiglio di Amministrazione, a sua volta, ha affidato a Flavio Cattaneo l'incarico di Amministratore Delegato.

Gli eventi straordinari che hanno avuto impatto sul contesto geopolitico e macroeconomico a livello globale hanno generato sul sistema energetico una volatilità senza precedenti e modifiche strutturali al mercato dell'energia. In questo contesto, il nuovo management ha delineato la nuova strategia alla base del Piano Industriale 2024-2026 del Gruppo basandola su: (i) una rigorosa allocazione delle risorse a vantaggio di una maggiore redditività del capitale investito unitamente a un bilanciamento del rischiorendimento nelle decisioni e nei modelli di investimento, (ii) una maggiore efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa, con l'obiettivo di aumentare il livello di accountability e liberare risorse finanziarie a servizio

dello sviluppo industriale del Gruppo e (iii) la sostenibilità finanziaria e ambientale, confermando gli impegni verso la transizione energetica e l'elettrificazione dei consumi, garantendo al tempo stesso una struttura finanziaria maggiormente equilibrata e sostenibile.

Nel 2023 Enel si conferma il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo, con 63 GW di capacità gestita (inclusa la crescente e necessaria capacità di stoccaggio di energia con batterie), e la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con oltre 70 milioni di utenti finali serviti da reti che dovranno garantire livelli crescenti di resilienza e digitalizzazione per sostenere il processo di elettrificazione dei consumi di energia. Inoltre, possiede la più estesa base clienti tra le società private, con circa 61 milioni di clienti di energia elettrica e gas.

La leadership del Gruppo in termini di sostenibilità è stata ancora una volta riconosciuta a livello mondiale anche dalla costante presenza nelle più importanti graduatorie e indici di sostenibilità.

Il contesto macroeconomico

Nel 2023 la crescita globale si è dimostrata più resiliente rispetto alle aspettative di inizio anno, grazie a una riduzione dell'inflazione più rapida del previsto in molte economie, supportata dalla graduale normalizzazione dei prezzi delle materie prime energetiche e dal graduale allentamento dei colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento. Inoltre, i programmi di sostegno energetico di molti Governi hanno contribuito a mitigare gli impatti sui redditi delle famiglie e a sostenere l'attività produttiva in molte economie.

Tuttavia, i risultati sono stati diversi tra Paesi: si è registrata una solida crescita negli Stati Uniti, supportata dalla ripresa della spesa pubblica e privata, e in America Latina, dove si è assistito al rallentamento delle dinamiche inflattive e al miglioramento del contesto politico e occupazionale. Viceversa, in gran parte dell'Eurozona si è registrato un marcato rallentamento economico principalmente a causa sia delle politiche monetarie restrittive della Banca Centrale Europea, finalizzate a contrastare le dinamiche inflattive, sia della debole domanda estera, anche in correlazione al difficile contesto geopolitico nel Middle East.

Per quanto riguarda il settore energetico, nel 2023 il mercato del gas in Europa ha evidenziato una significativa tendenza ribassista, grazie agli alti livelli di stoccaggio e a una domanda in calo, con una riduzione media dei prezzi del TTF (indice Title Transfer Facility) superiore al 65% rispetto al 2022, raggiungendo circa 35 €/MWh nell'ultimo trimestre 2023. In calo anche la produzione di energia da carbone, disincentivata principalmente dalla crescita delle quotazioni della CO2 all'interno dell'ETS (Emission Trading System), nonostante i prezzi della materia prima abbiano registrato una riduzione del 55,5%, raggiungendo una media di 129 \$/t.

Rispetto al 2022, i prezzi dell'energia elettrica in Italia e Spagna sono fortemente diminuiti a causa del ribasso registrato sui mercati delle commodity energetiche e in parte della crescente produzione da fonti rinnovabili. In particolare, in Italia il prezzo è diminuito del 58% rispetto all'anno precedente mentre in Spagna del 48%.

Nel comparto dei metalli, la debolezza economica ha influenzato negativamente i prezzi dell'alluminio e del rame, con un calo rispettivamente del 16,6% e del 3,8% rispetto al 2022. I metalli legati alle tecnologie rinnovabili, come il litio e il polisilicio, hanno visto una riduzione dei prezzi ancora più marcata, derivante dalla contrazione della domanda.

I risultati economici

Grazie alle azioni manageriali e alla focalizzazione sul core business, il Gruppo chiude l'esercizio 2023 centrando gli obiettivi annuali rivisti al rialzo nel terzo trimestre e comunicati al mercato, con un EBITDA ordinario pari a 22,0 miliardi di euro e un utile netto ordinario pari a 6,5 miliardi di euro, in crescita rispettivamente del 12% e di circa il 21% rispetto all'anno precedente. Il dividendo che sarà proposto agli azionisti per il 2023 ammonta a 43 centesimi di euro per azione, il 7,5% in più di quello per il 2022. In termini di generazione di cassa, nel 2023 l'FFO è stato di circa 14,8 miliardi di euro, in crescita di oltre il 60% rispetto al 2022. Il debito netto è pari a 60,2 miliardi di euro, con un miglioramento del rapporto debito netto sull'EBITDA ordinario che passa da 3,1x a 2,7x. Quest'ultimo indicatore non tiene ancora conto degli effetti relativi all'incasso dei proventi legati alle dismissioni, già annunciate al mercato e oggetto di accordi vincolanti tra le parti, realizzati nel 2023 nell'ambito del piano straordinario di riduzione dell'indebitamento finanziario del Gruppo. Si ricorda che il Piano approvato nel 2022, per ripristinare una struttura finanziaria del Gruppo sostenibile ed equilibrata, prevedeva la cessione di partecipazioni e asset del Gruppo per oltre 12 miliardi di euro nel solo 2023.

Principali avvenimenti

Il Gruppo conferma nel 2023 la propria leadership tecnologica sviluppata nel corso degli anni nella generazione da fonti rinnovabili e nelle reti di distribuzione.

Dal punto di vista della generazione di energia, nel corso del 2023, Enel ha realizzato circa 5,3 GW di nuova capacità rinnovabile (di cui 934 MW di stoccaggio con batterie), raggiungendo un totale di circa 63 GW di capacità installata e una produzione da fonti rinnovabili di 140 TWh/anno. La capacità gestita è, inoltre, affiancata da una pipeline di progetti in fase di sviluppo avanzato fino a 160 GW.

Nell'ambito della distribuzione di energia, continua il forte impegno nell'ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche, sia per incrementarne la resilienza nei confronti di eventi climatici sempre più estremi e frequenti, sia per renderle pronte a svolgere il ruolo di abilitatrici della transizione energetica: nel corso dell'anno Enel Grids ha attivato quasi 540.000 nuove connessioni di produttori e prosumer(1) a livello globale, aggiungendo circa 8 GW di capacità distribuita rinnovabile connessa alle nostre reti, per arrivare a un totale di circa 68 GW di energia proveniente da circa 2 milioni di connessioni di produttori e prosumer. Anche attraverso lo sviluppo di un portafoglio di prodotti

dedicati a consumatori residenziali, imprese e municipalità, il Gruppo conferma il suo ruolo guida nel percorso di transizione energetica ed elettrificazione dei consumi.

Nel 2023, Enel X Global Retail ha operato a pieno regime con una nuova struttura maggiormente integrata per cogliere i benefíci delle "offerte bundle" di elettricità, gas, mobilità elettrica, efficienza energetica e connettività ultraveloce. Ne è un esempio l'offerta "Formidabile", lanciata in Italia a fine ottobre 2023 e in Spagna a inizio 2024. Prosegue, inoltre, l'impegno nel migliorare l'esperienza del cliente: nel 2023 i reclami commerciali sono diminuiti del 12%(2) rispetto all'anno precedente e a febbraio l'Istituto Tedesco Qualità e Finanza ha assegnato a Enel Energia il sigillo di qualità "Nr. 1 nel Servizio" in base al livello di soddisfazione dei clienti del settore Luce e Gas, con un punteggio pari a 74,2% largamente superiore alla media di categoria (pari al 55,9%).

La nuova Funzione di Servizio Enel Global Services, che ha raggruppato al suo interno le strutture di Global Information & Communication Technologies, Global Procurement, Global Customer Operations e la neocostituita Workforce Evolution, ha proseguito il percorso di trasformazione digitale del Gruppo, puntando su soluzioni e tecnologie avanzate, quali l'Intelligenza Artificiale e il Quantum Computing. Grazie anche alle importanti competenze sviluppate internamente, a oggi si contano oltre 500 applicazioni di Intelligenza Artificiale tradizionale e generativa in esercizio o in fase di sviluppo, principalmente a supporto dei business di Generazione, Distribuzione e Retail. Inoltre, la struttura di Workforce Evolution promuoverà l'evoluzione delle competenze dei dipendenti coerentemente con i nuovi strumenti tecnologici e con il riposizionamento strategico del Gruppo, al fine di favorire un processo di internalizzazione volto a rafforzare il presidio interno sulle attività a maggior valore e a garantire un posizionamento distintivo nei mercati e nei settori di presenza del Gruppo.

Il Gruppo continua a percorrere la roadmap di decarbonizzazione in linea con la limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 ºC. Nel 2023 le emissioni assolute di gas serra dirette e indirette lungo l'intera catena del valore del Gruppo, pari a 94,1 MtCO2eq, sono state ridotte del 26,3% rispetto al 2022, e rimangono in linea con gli obiettivi per il 2030 e il 2040 certificati dalla Science Based Targets initiative (SBTi).

Agli obiettivi di sostenibilità sono strettamente legati anche gli strumenti finanziari utilizzati dal Gruppo. Nel 2023 Enel Finance International NV ha emesso Sustainability-Linked Bond con denominazione in euro per un ammontare di 1,5 miliardi di euro, per i quali sono stati utilizzati molteplici Key Performance Indicator (KPI), volti a rafforzare ulteriormente l'impegno di Enel nell'accelerazione della transizione energetica. Per la prima volta, infatti, in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, una tranche dell'emissione ha previsto la combinazione di un KPI collegato alla tassonomia dell'UE con un KPI collegato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, mentre l'altra tranche del bond è stata collegata a due KPI associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.

I programmi di emissione di titoli obbligazionari hanno consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa il 64%, valore che la strategia finanziaria prevede in ulteriore crescita nell'arco di Piano.

In parallelo, al fine di ridurre l'indebitamento e rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, il nuovo management ha rivisto il menzionato piano di dismissioni in un'ottica di rotazione del portafoglio incentrata sulla massimizzazione del valore degli asset. In tale contesto, nel corso dell'anno è stata perfezionata la cessione delle società di generazione termoelettrica argentine Enel Generación Costanera SA e Inversora Dock Sud SA, e sono stati sottoscritti gli accordi per la cessione delle società peruviane di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perú SAA, di servizi energetici avanzati Enel X Perú SAC e di generazione elettrica Enel Generación Perú SAA. Inoltre, è stata perfezionata la cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo in Romania. Sono state concluse operazioni di asset rotation fra cui la cessione di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Cile (416 MW) e l'intero portafoglio geotermico negli Stati Uniti, oltre a diversi piccoli impianti solari nello stesso Paese. Infine, coerentemente con la strategia presentata ai mercati sulle stewardship nei Paesi "non-core", attraverso la controllata Enel Green Power SpA, è stata perfezionata la cessione del 50% a INPEX Corporation delle due società che possiedono tutte le attività dedicate alle rinnovabili del Gruppo in Australia ed è stata finalizzata la vendita del 50% di Enel Green Power Hellas a favore di Macquarie Asset Management.

(1) Il termine "prosumer", contrazione di "producer" (produttore) e "consumer" (consumatore), indica un individuo o un'azienda che non solo consuma beni o servizi, ma li produce anche, per esempio installando pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

(2) Riduzione nuovi reclami ogni 10.000 clienti.

Strategia e previsioni per il 2024-2026

Le incertezze globali di breve termine hanno imposto alle società elettriche di accrescere la propria flessibilità e migliorare la visibilità e prevedibilità dei rendimenti prospettici.

In tale contesto, nel periodo di Piano 2024-2026 il Gruppo Enel prevede di focalizzarsi su:

  • redditività, flessibilità e resilienza mediante un'allocazione del capitale selettiva finalizzata a ottimizzare il profilo rischio-rendimento del Gruppo;
  • efficienza ed efficacia quali driver dell'operatività del Gruppo, attraverso una semplificazione dei processi, un'organizzazione più snella con responsabilità definite e una focalizzazione sulle geografie "core" in cui il Gruppo possiede una posizione integrata (Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti) nonché sull'efficienza operativa al fine di massimizzare la generazione di cassa e compensare le dinamiche inflazionistiche e il maggior costo del capitale;
  • sostenibilità finanziaria e ambientale per perseguire la creazione di valore con una struttura finanziaria solida ed equilibrata, affrontando e sostenendo con impegno le sfide del cambiamento climatico.

In questo scenario, i business regolati saranno al centro della strategia del Gruppo con una concentrazione degli investimenti sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio chiaro e prevedibile nonché contesti macroeconomici stabili. Le decisioni di investimento sulle rinnovabili saranno più selettive, puntando a un posizionamento che massimizzi i rendimenti e mitighi allo stesso tempo i rischi. Infine, il Gruppo prevede di ottimizzare il proprio portafoglio di clienti e i processi end-to-end, aumentando l'efficienza nell'acquisizione e nella gestione dei clienti, migliorandone la fidelizzazione tramite offerte bundle e promuovendo l'elettrificazione dei consumi. La generazione e il business retail saranno gestiti in maniera maggiormente integrata, con un approccio flessibile sulla strategia di sourcing, con l'obiettivo di massimizzare la profittabilità lungo tutta la catena del valore.

Nel triennio 2024-2026 gli investimenti lordi del Gruppo saranno pari a 35,8 miliardi di euro di cui 18,6 miliardi di euro destinati alle Reti, 12,1 miliardi di euro alle Rinnovabili e 3 miliardi di euro ai Clienti.

Grazie all'implementazione di un modello di business a minore intensità di capitale e di rischio, gli investimenti richiederanno un minor fabbisogno di cassa, con investimenti netti previsti pari a circa 26,2 miliardi di euro grazie all'accesso a grant e finanziamenti europei (fino a 3,5 miliardi di euro) e al ricorso a un modello diversificato di co-investimento per i progetti rinnovabili (per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro).

Gli investimenti destinati alle reti di distribuzione ne aumenteranno l'efficienza, la flessibilità e la resilienza: più della metà sarà destinata a progetti di potenziamento della rete, telecontrollo, automazione e digitalizzazione al fine di garantire elevati standard di qualità del servizio e minori perdite di energia. La restante parte sarà destinata, oltre che alla gestione degli asset, a incrementare l'hosting capacity(3) per soddisfare le richieste di nuove connessioni da parte dei clienti e favorire l'integrazione della generazione distribuita da fonti rinnovabili, a supporto della transizione energetica e dell'elettrificazione dei consumi finali.

Gli investimenti nelle rinnovabili consentiranno di aggiungere 13,4 GW di nuova capacità, portando la capacità totale del Gruppo a 73 GW (inclusi i sistemi di accumulo di energia) nel 2026, con la quota di generazione a zero emissioni che crescerà dal 75% a circa l'86%.

La spinta sull'innovazione continuerà a essere un driver strategico: nel campo della generazione consentirà un miglioramento delle performance degli impianti attraverso l'introduzione di nuove tecnologie su tutta la catena del valore. Inoltre, si prevede il ricorso al repowering(4) e all'automazione per aumentare l'efficienza degli impianti e dei processi nonché la sperimentazione di nuove tecnologie di batterie e di sistemi di accumulo di energia, il cui ruolo sarà sempre più importante per la flessibilità dei sistemi elettrici. Nel campo delle reti, la digitalizzazione, i nuovi modelli di automazione e l'introduzione di nuove tecnologie abiliteranno nuovi modelli di remunerazione.

Infine, il Gruppo continuerà a presidiare l'evoluzione delle nuove tecnologie che saranno mature in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, come l'idrogeno e i nuovi reattori nucleari a fissione, piccoli e modulari, o a fusione.

Sul fronte della sostenibilità ambientale, il Gruppo intende proseguire con la riduzione delle proprie emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra puntando all'obiettivo zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040, in linea con l'Accordo di Parigi e con lo scenario di 1,5 °C, come certificato dalla SBTi. Si prevede che l'EBITDA ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 5%, mentre l'utile netto ordinario del Gruppo aumenterà secondo le nostre ambizioni fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR di circa il 6% rispetto al 2023, al netto delle differenze di perimetro.

Il percorso organico e strutturale di riduzione dell'indebitamento netto di Gruppo consentirà al Gruppo di raggiungere un rapporto tra debito netto ed EBITDA pari a circa 2,3 volte al 2026 dalle oltre 3 volte di fine 2022.

Infine, per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il Gruppo ha deciso di adottare una politica dei dividendi semplice e attrattiva con un DPS (Dividend per Share) fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026 e un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

(3) Capacità del sistema di ospitare nuovi flussi di energia.

(4) Ripotenziamento dell'impianto allo scopo di aumentare l'efficienza, la potenza e la produzione.

INDICE

Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder 4

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Conto economico

Stato patrimoniale

Rendiconto finanziario

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

Modello organizzativo di Enel 12
Gli azionisti di Enel 15
Organi sociali 16
Il titolo Enel 19
Attività di Enel SpA 21
Fatti di rilievo del 2023 22
Definizione degli indicatori
di performance
24
Andamento economico-finanziario
di Enel SpA
25
Risultati delle principali società
controllate
30
Centralità delle persone 34
Ricerca e sviluppo 43
Principali rischi e opportunità 45
Prevedibile evoluzione
della gestione
52
Altre informazioni 53
Il sistema di incentivazione 56

9

3.
BILANCIO
DI ESERCIZIO
63
Prospetti contabili 64
Note di commento 71
Attestazione dell'Amministratore
Delegato e del Dirigente
preposto
153

1. RELAZIONE SULLA GESTIONE

11

MODELLO ORGANIZZATIVO DI ENEL

Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a matrice articolato in:

  • quattro Linee di Business Globali, responsabili in tutte le geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, nonché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e servizi (oltre alla commodity);
  • due Paesi e una Regione, responsabili di garantire i risultati economico-finanziari, di gestire le relazioni con i clienti, le istituzioni, le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a livello di Paese; di fornire servizi e attività di staff alle Linee di Business Globali presenti nel Paese di riferimento;
  • una Funzione Globale di Servizio, responsabile della gestione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali, degli acquisti e di strategia, dei processi e modelli di gestione dei clienti, dei processi di insourcing in collaborazione con la Funzione People and Organization e di massimizzare e gestire il valore del portafoglio immobiliare e i relativi servizi generali;
  • sei Funzioni di Staff di Holding, focalizzate sulle attività di indirizzo, coordinamento e controllo strategico dell'intero Gruppo;
  • un CEO Office and Strategy, responsabile di fornire supporto all'Amministratore Delegato nel definire e indirizzare le decisioni strategiche del Gruppo e di definire il posizionamento strategico di medio-lungo periodo per tutto il Gruppo, elaborando gli scenari strategici che considerino anche gli effetti del cambiamento climatico.

La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo. Tramite le sue Funzioni di Administration, Finance and Control, People and Organization, External Relations, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, Security, Audit(5) e CEO Office and Strategy, ha l'obiettivo di:

  • gestire le attività che presentano un potenziale di creazione di valore significativo per il Gruppo;
  • gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in termini

economici, di immagine, di continuità del business;

• supportare il vertice aziendale e le Linee di Business/Funzioni/Regione/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.

La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso due modalità:

  • la gestione diretta in cui, oltre a svolgere il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha anche un ruolo di responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle attività (per esempio finanza, M&A ecc.).
  • la gestione indiretta nella quale ha un ruolo di indirizzo e supervisione mentre l'esecuzione delle attività è essenzialmente delegata alle Linee di Business/Funzioni/Regione/ Paesi sulla base di policy, processi e linee guida. Il ruolo di supervisione viene garantito attraverso processi di controllo ex-post.

Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordinamento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le corrispondenti Funzioni di Staff a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/Paese. Tale riporto prevede che il Responsabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamente al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Regione/Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del responsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/ Paese.

Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo.

Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di assicurare e supervisionare la gestione delle famiglie professionali nelle rispettive Funzioni a livello di Linea di Business/Funzione/Regione/Paese.

Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.

(5) Il Responsabile della Funzione Audit agisce sotto la supervisione del Presidente del CdA e dipende gerarchicamente dal Consiglio d'Amministrazione di Enel SpA, pur mantenendo una linea di riporto funzionale con l'Amministratore Delegato, in qualità di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Funzione Administration, Finance and Control

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:

  • gestire i processi di pianificazione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo; monitorare l'evoluzione dei risultati operativi e finanziari del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo possibili azioni correttive;
  • supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valutazione delle proposte di investimento;
  • guidare le operazioni M&A;
  • definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liquidità e le relazioni con il sistema bancario internazionale, le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti e gestire il rischio finanziario e le coperture assicurative

per l'intero Gruppo;

  • redigere il Bilancio di Enel SpA e definire le linee guida e policy per la redazione dei bilanci delle società del Gruppo;
  • predisporre un'adeguata ed efficace piattaforma di controllo interno sulle informazioni finanziarie, fiscali e di sostenibilità/non finanziarie per la rendicontazione aziendale;
  • gestire gli adempimenti fiscali per Enel SpA e la pianificazione fiscale, le linee guida e policy per il Gruppo;
  • monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity, quelli finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa potenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l'obiettivo di ottimizzare o minimizzare il loro impatto.

Funzione People and Organization

La Funzione People and Organization ha la mission di:

  • definire i modelli organizzativi in linea con la strategia di Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambiamento;
  • gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi; definire le linee guida del Gruppo per il processo di compensation e benefit; gestire le relazioni industriali;

Funzione External Relations

La Funzione External Relations ha la mission di:

  • sviluppare e gestire a livello globale l'identità del marchio Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccellenze operative del Gruppo;
  • gestire le relazioni con i media globali;
  • sviluppare e gestire la comunicazione interna dei contenuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a livello di Paese;
  • sviluppare le competenze tecniche, professionali e manageriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business, promuovendo integrazione trasversale e culturale;
  • definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la gestione della salute, della sicurezza, dell'ambiente e della qualità (HSEQ), assicurando la loro implementazione a livello di Gruppo.
  • gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di Gruppo, compresi i siti web e i social media di Gruppo;
  • definire, rappresentare e promuovere la posizione del Gruppo Enel presso le istituzioni, sia a livello internazionale sia nazionale; monitorare le attività legislative e individuare e suggerire proposte normative che favoriscano gli interessi del Gruppo.

Funzione Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs

La Funzione Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs ha la mission di:

  • fornire assistenza legale alle Linee di Business Globali, alle Funzioni di Staff e di Servizio, gestire i contenziosi e assicurare la conformità delle attività svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla regolamentazione applicabile;
  • gestire il sistema di corporate governance del Gruppo (compresi i rapporti con le autorità dei mercati finanzia-

Funzione Audit

La Funzione Audit ha la mission di:

• valutare sistematicamente e indipendentemente l'efficacia e l'adeguatezza del sistema di controllo interno del Gruppo;

Funzione Security

La Funzione Security ha la mission di:

• definire la strategia e le linee guida in ambito Security in linea con le previsioni dei rischi, le normative e gli standard internazionali di riferimento, stabilendo le priorità di implementazione e gli obiettivi a livello di Paese;

  • ri, la gestione degli organi societari e del sistema delle procure), fornendo anche la necessaria assistenza legale in materia;
  • definire, rappresentare e promuovere la posizione del Gruppo Enel su questioni normative e di antitrust, rappresentando il Gruppo nei confronti delle organizzazioni e degli organismi istituzionali europei.

• supportare il Gruppo Enel nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.

• monitorare rischi e minacce alla sicurezza a livello di Gruppo, inclusi i rischi informatici, e implementare misure efficaci per prevenire, contrastare e mitigare ogni possibile rischio o minaccia alla sicurezza delle persone, degli asset tangibili e intangibili e alla continuità delle attività di business.

Funzione CEO Office and Strategy

La Funzione CEO Office and Strategy ha la mission di:

  • supportare l'Amministratore Delegato nella definizione e nel coordinamento delle decisioni strategiche e monitorare le attività interne del Gruppo nei rapporti con gli stakeholder rilevanti interni ed esterni secondo le linee guida dell'Amministratore Delegato e di posizionamento del Gruppo;
  • definire la strategia, il piano di lungo termine e gli obiettivi strategici del Gruppo, e guidare i relativi processi decisionali;
  • garantire l'allineamento degli stakeholder interni sul posizionamento strategico di Gruppo, sul posizionamento in ambito ESG (Environmental, Social and Governance) e sulla strategia da implementare per rispondere al cambiamento climatico, nonché la relativa informativa esterna al Gruppo.

GLI AZIONISTI DI ENEL

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2022.

In attuazione dell'autorizzazione dell'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 e della successiva delibera del Consiglio di Amministrazione adottata in data 5 ottobre 2023, Enel ha completato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio del Piano LTI 2023 destinato al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. In particolare, per effetto delle operazioni effettuate dal 16 ottobre 2023 al 18 gennaio 2024 in esecuzione del suddetto programma, la Società ha complessivamente acquistato n. 4.200.000 azioni proprie. Pertanto, considerando le n. 7.153.795 azioni proprie già in portafoglio al 31 dicembre 2022 e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2023 di n. 1.268.689 azioni Enel ai destinatari del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020, alla data di pubblicazione del presente documento la Società detiene complessivamente n. 10.085.106 azioni proprie; al 31 dicembre 2023, durante lo svolgimento del suddetto programma, Enel deteneva complessivamente n. 9.262.330 azioni proprie.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2023, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2023, circa il 17,5% del capitale sociale (in crescita rispetto al 14,9% del capitale sociale rilevato al 31 dicembre 2022). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,8% del capitale sociale (rispetto al 42,1% al 31 dicembre 2022).

partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Paolo Scaroni

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Flavio Cattaneo

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Leonardo Bellodi

CONSIGLIERI

Johanna Arbib Mario Corsi Olga Cuccurullo Dario Frigerio Fiammetta Salmoni Alessandra Stabilini Alessandro Zehentner

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Barbara Tadolini

SINDACI EFFETTIVI Luigi Borré Maura Campra

SINDACI SUPPLENTI

Carolyn A. Dittmeier Tiziano Onesti Piera Vitali

KPMG SpA

2023

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

1 membro esecutivo

1 nel 2022

8 membri non esecutivi

8 nel 2022

di cui 7 indipendenti(1) 8 nel 2022

Settore energetico
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Visione strategica
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Business judgement
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Contabilità, finanza e gestione dei rischi
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Environmental, Social and Corporate Governance
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Legale e compliance
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Comunicazione e marketing
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Esperienza in ambito internazionale(2)
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

(1) Il numero indicato per il 2023 e per il 2022 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).

(2) In base alla Politica in materia di diversità adottata dal Consiglio di Amministrazione di Enel, l'"Esperienza in ambito internazionale" è valutata sulla base dell'attività manageriale, professionale, accademica o istituzionale svolta da ciascun Consigliere in contesti internazionali.

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 12 maggio 2023, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.

IL TITOLO ENEL

Enel e i mercati finanziari

2023 2022
Margine operativo lordo consolidato per azione (euro)(1) 1,99 1,96
Risultato operativo consolidato per azione (euro)(1) 1,07 1,10
Risultato netto del Gruppo per azione (euro)(1) 0,34 0,17
Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro)(1) 0,64 0,53
Dividendo unitario (euro) 0,43 0,40
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro)(1) 3,12 2,82
Prezzo massimo dell'anno (euro) 6,73 7,20
Prezzo minimo dell'anno (euro) 5,17 4,00
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 6,63 5,15
Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)(2) 67.369 52.325

(1) Il numero di azioni da considerare per il calcolo dell'indice è 10.166.679.946 e include n. 9.262.330 azioni proprie nel 2023 e n. 7.153.795 azioni proprie nel 2022.

(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

al 31.12.2023 al 31.12.2022
Rating
Standard & Poor's Outlook STABLE NEGATIVE
M/L termine BBB BBB+
Breve termine A-2 A-2
Moody's Outlook NEGATIVE NEGATIVE
M/L termine Baa1 Baa1
Breve termine - -
Fitch Outlook STABLE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+
Breve termine F2 F2

Il contesto macroeconomico mondiale nel 2023 è stato caratterizzato da un generalizzato calo dell'economia reale. Le politiche monetarie restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare le pressioni inflazionistiche, il peggioramento delle condizioni finanziarie e creditizie, e il calo del commercio e degli investimenti a livello globale hanno causato un rallentamento nella crescita mondiale, con un PIL stimato in crescita di circa il 3% su base annua (in lieve calo rispetto al 2022).

In questo contesto, i principali indici azionari europei – dopo un 2022 caratterizzato da un generale andamento negativo – hanno chiuso il 2023 in rialzo: FTSE-MIB +28%, Ibex35 +22,8%, DAX +20,3% e CAC40 +16,5%.

Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un incremento del +11,9%. Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2023 si è concluso con una quotazione di 6,73 euro per azione, in forte rialzo rispetto all'anno precedente (+33,8%), sovraperformando sia l'indice italiano sia l'indice settoriale europeo.

Il 25 gennaio 2023 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,20 euro relativo agli utili 2022 e il 26 luglio 2023 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo sempre pari a 0,20 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2023 è stato pari a 0,40 euro per azione, in aumento di oltre il 5% rispetto agli 0,38 euro distribuiti nel 2022.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2023, il 24 gennaio 2024 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,215 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 24 luglio 2024.

Per quanto riguarda la composizione dell'azionariato al 31 dicembre 2023, gli investitori istituzionali rappresentano il

58,6% del capitale sociale (in crescita rispetto al 56,7% al 31 dicembre 2022), mentre la quota degli investitori individuali si attesta a 17,8% (vs 19,7% al 31 dicembre 2022). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In crescita il peso dei fondi SRI che, al 31 dicembre 2023, rappresentano circa il 17,5% del capitale sociale (rispetto al 14,9% al 31 dicembre 2022) e il 29,8% degli investitori istituzionali (vs 26,2% al 31 dicembre 2022). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 42,8% del capitale sociale (vs 42,1% al 31 dicembre 2022).

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https://www. enel.com/it/investitori/in-evidenza), dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e documenti relativi alle Assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale).

Sono anche disponibili punti di contatto specificamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti. [email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683057975; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

ANDAMENTO TITOLO ENEL E INDICI, EURO STOXX UTILITIES E FTSE-MIB, DAL 1° GENNAIO 2023 AL 31 DICEMBRE 2023

Fonte: Bloomberg.

ATTIVITÀ DI ENEL SPA

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere riconducibili alle Funzioni di Staff di Holding, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo e così sintetizzate:

  • Administration, Finance and Control;
  • People and Organization;
  • External Relations;
  • Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs;
  • Audit;
  • Security;
  • CEO Office and Strategy.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

Di seguito si riportano i fatti di rilievo dell'esercizio 2023 riferiti alla Società e alle controllate dirette.

Enel colloca nuovi prestiti obbligazionari ibridi perpetui da 1,75 miliardi di euro per rifinanziare alcuni dei suoi bond ibridi in circolazione

In data 9 gennaio 2023 Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro (i "Nuovi Titoli").

La nuova emissione è strutturata in due serie di prestiti obbligazionari (da 1.000 e da 750 milioni di euro) non convertibili subordinati ibridi perpetui, senza scadenza fissa, esigibili solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni. Contestualmente, Enel ha lanciato delle offerte volontarie volte a riacquistare per cassa, e successivamente cancellare, per un totale complessivo nominale pari all'importo raccolto con i Nuovi Titoli, tutto o parte del prestito obbligazionario ibrido perpetuo in circolazione da 750 milioni di euro, con prima call date ad agosto 2023, nonché parte del prestito obbligazionario ibrido in circolazione da 1.250 milioni di dollari statunitensi, con scadenza a settembre 2073 e prima call date a settembre 2023, subordinatamente al verificarsi di talune condizioni sospensive. Con la conclusione dell'offerta volontaria, Enel:

  • ha riacquistato per cassa il proprio prestito obbligazionario ibrido perpetuo in circolazione denominato in euro per un importo nominale complessivo pari a 699.970.000 euro. Successivamente, avendo raggiunto le condizioni previste dalla clausola di "clean up call", che prevedeva al superamento dell'80% di adesione alla tender offer la possibilità di riacquistare la restante parte del prestito obbligazionario, in data 27 febbraio 2023 è avvenuta la regolazione per 50.049.000,00 euro, rimborsando completamente il prestito obbligazionario ibrido perpetuo;
  • ha riacquistato tutte le offerte validamente pervenute in relazione al prestito obbligazionario in dollari statunitensi per un importo nominale complessivo di 411.060.000 dollari statunitensi. Nel mese di settembre il prestito obbligazionario è stato interamente rimborsato tramite l'esercizio dell'opzione di prima call date.

Enel lancia un Sustainability-Linked Bond da 1,5 miliardi di euro

In data 14 febbraio 2023 Enel Finance International NV ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro. La nuova emissione prevede per la prima volta l'utilizzo da parte di Enel di molteplici Key Performance Indicator (KPI) per tranche. Una tranche dell'emissione combina un KPI collegato alla tassonomia dell'UE con un KPI collegato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. L'altra tranche del bond è collegata a due KPI associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.

Enel avvia un programma di acquisto di azioni proprie, legato alla sostenibilità, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2023

In data 5 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 4,2 milioni, equivalenti a circa lo 0,041% del capitale sociale di Enel.

Il programma, avviato in data 16 ottobre 2023 e conclusosi il 18 gennaio 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2023), anch'esso approvato dall'Assemblea del 10 maggio 2023.

Nell'ambito del programma sono state acquistate complessivamente n. 4.200.000 azioni Enel, al prezzo medio ponderato per il volume di 6,3145 euro per azione e per un controvalore complessivo di circa 26 milioni di euro.

Enel ha perfezionato la vendita a Sonnedix di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Cile

In data 25 ottobre 2023 Enel SpA e la sua controllata quotata Enel Chile SA hanno perfezionato la vendita delle intere partecipazioni azionarie detenute da Enel (circa 0,009%) e da Enel Chile (circa 99,991%) nel capitale sociale di Arcadia Generación Solar SA, azienda cilena proprietaria di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici, a Sonnedix, un produttore internazionale di energia rinnovabile. L'operazione è stata finalizzata a seguito del realizzarsi di tutte le condizioni sospensive previste nell'accordo di compravendita firmato il 12 luglio 2023, tra cui l'autorizzazione da parte dell'autorità antitrust cilena Fiscalía Nacional Económica (FNE).

In linea con l'accordo sopra menzionato, l'acquirente ha versato un corrispettivo complessivo di 535 milioni di euro, corrispondente al 100% dell'enterprise value concordato dalle parti.

L'operazione, in linea con le priorità strategiche del Gruppo Enel, contribuisce all'obiettivo di migliorare costantemente la redditività del capitale investito a supporto dei futuri piani di sviluppo.

Enel perfeziona la cessione delle sue attività in Romania a PPC

In data 25 ottobre 2023 Enel SpA ha perfezionato la cessione alla società greca Public Power Corporation SA (PPC) di tutte le partecipazioni detenute in Romania, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive usuali per questo tipo di operazioni e previste nell'accordo di compravendita sottoscritto il 9 marzo 2023.

In conformità con quanto previsto nel suddetto accordo,

PPC ha pagato un corrispettivo totale di 1.241 milioni di euro, corrispondenti a circa 1.900 milioni di euro in termini di enterprise value (riferito al 100%). È inoltre previsto un meccanismo di earn-out, concernente un potenziale ulteriore pagamento post-closing, basato sul futuro valore delle attività del business retail.

DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE

Al fine di illustrare i risultati economici e finanziari della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati da Enel SpA e contenuti nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio di esercizio in linea con gli Orientamenti dell'ESMA sugli Indicatori Alternativi di Performance (Orientamenti ESMA/2015/1415) pubblicati in data 5 ottobre 2015 e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021 e sostituiscono i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili. Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment" e gli "Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti".

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

  • delle "Attività per imposte anticipate";
  • dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";
  • dei "Finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Benefíci ai dipendenti";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";
  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota corrente)";
  • degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate".

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo", dei "Fondi rischi e oneri" e dei "Benefíci ai dipendenti".

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine", dai "Finanziamenti a breve termine", dalle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";
  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO DI ENEL SPA

Risultati economici

La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2023 e 2022 è sintetizzata nel seguente prospetto.

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 107 116 (9)
Altri proventi 56 17 39
Totale 163 133 30
Costi
Acquisti di materiali di consumo - - -
Servizi e godimento beni di terzi 202 206 (4)
Costo del personale 135 105 30
Altri costi operativi 47 27 20
Totale 384 338 46
Margine operativo lordo (221) (205) (16)
Ammortamenti e impairment 719 1.330 (611)
Risultato operativo (940) (1.535) 595
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 4.269 8.770 (4.501)
Proventi finanziari 1.388 2.563 (1.175)
Oneri finanziari 1.821 2.747 (926)
Totale 3.836 8.586 (4.750)
Risultato prima delle imposte 2.896 7.051 (4.155)
Imposte (136) (106) (30)
UTILE DELL'ESERCIZIO 3.032 7.157 (4.125)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi manageriali, per servizi di assistenza informatica e per altre prestazioni. La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (5 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai servizi informatici e per altre prestazioni (4 milioni di euro).

Gli altri proventi comprendono la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC pari al 49,5% del capitale sociale e il riaddebito per 12 milioni di euro dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre società del Gruppo.

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 76 milioni di euro e da società del Gruppo per 126 milioni di euro.

Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi di assistenza sistemica e applicativa, servizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale.

Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e applicativa, a servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso promiscuo e altri servizi connessi alla persona, a servizi manageriali, nonché a servizi di gestione amministrativa.

Il costo del personale ammonta complessivamente a 135 milioni di euro, con un incremento pari a 30 milioni di euro rispetto al 2022, riferibile principalmente alla variazione dei costi sostenuti per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda.

Gli altri costi operativi, pari a 47 milioni di euro, aumentano di 20 milioni di euro per effetto principalmente della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA, a seguito dei Termination Intercompany Agreement, sottoscritti nell'ambito degli accordi per la cessione degli asset in Argentina, e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC.

Il margine operativo lordo, negativo per 221 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un peggioramento di 16 milioni di euro, da ricondurre all'aumento dei costi del personale e degli altri costi operativi, compensato in parte dall'incremento dei ricavi.

Gli ammortamenti e impairment, pari a 719 milioni di euro, diminuiscono di 611 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "ammortamenti", pari a 51 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 47 milioni di euro.

La voce "impairment" comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Green Power SpA per 605 milioni di euro e l'ulteriore adeguamento per complessivi 46 milioni di euro delle partecipazioni nelle società in Romania, rilevate nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita", cedute nel mese di ottobre 2023.

La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 16 milioni di euro, essenzialmente per effetto dei maggiori adeguamenti del fondo svalutazione crediti.

Nell'esercizio precedente la voce impairment accoglieva l'adeguamento di valore delle partecipazioni nelle società controllate in Romania (995 milioni di euro), la rettifica di valore di 195 milioni di euro, effettuato sulla partecipazione in Enel Russia PJSC ceduta nel mese di ottobre 2022, e gli adeguamenti di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Green Power SpA (228 milioni di euro), Enel Innovation Hubs Srl (16 milioni di euro) ed Enel Investment Holding BV (1 milione di euro). La voce inoltre comprendeva i ripristini di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).

Il risultato operativo, negativo per 940 milioni di euro, presenta una variazione positiva di 595 milioni di euro, da ricondurre alle minori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.

I proventi da partecipazioni, pari a 4.269 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e, rispetto all'esercizio precedente, rilevano un decremento di 4.501 milioni di euro, dovuto alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Italia SpA, che nel corso dell'esercizio 2022 aveva distribuito riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, parzialmente compensato dai maggiori dividendi distribuiti da Enel Iberia SRLU, Enel Grids Srl ed Enel Chile SA.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 433 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (853 milioni di euro), in parte compensati dagli altri proventi relativi alle commissioni sulle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo (214 milioni di euro), dagli interessi attivi su attività finanziarie (183 milioni di euro) e dai proventi finanziari netti da contratti derivati per 38 milioni di euro.

Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti registrano un incremento di 249 milioni di euro, dovuto sostanzialmente alla diminuzione dei proventi finanziari netti da strumenti derivati (133 milioni di euro) e all'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari e su alcuni finanziamenti infragruppo (215 milioni di euro), parzialmente compensato dai minori interessi sui prestiti obbligazionari (57 milioni di euro) e dalla variazione positiva degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine (52 milioni di euro).

Le imposte sul reddito dell'esercizio sono positive per 136 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Rispetto al precedente esercizio, la variazione di 30 milioni di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile IRES stimato.

Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 3.032 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 7.157 milioni di euro. La variazione di 4.125 milioni di euro è sostanzialmente riconducibile alla riduzione dei proventi da partecipazioni, parzialmente compensati dalle minori rettifiche di valore delle partecipazioni per i motivi sopra esposti.

Analisi della struttura patrimoniale

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 140 144 (4)
- partecipazioni 60.917 59.952 965
- altre attività/(passività) non correnti nette (300) (246) (54)
Totale 60.757 59.850 907
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 167 294 (127)
- altre attività/(passività) correnti nette (2.705) (2.065) (640)
- debiti commerciali (135) (155) 20
Totale (2.673) (1.926) (747)
Capitale investito lordo 58.084 57.924 160
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (121) (131) 10
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 33 6 27
Totale (88) (125) 37
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita - 654 (654)
Capitale investito netto 57.996 58.453 (457)
Patrimonio netto 37.883 38.342 (459)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.113 20.111 2

L'incremento delle attività immobilizzate nette è riferito:

  • per 965 milioni di euro alla variazione positiva del valore delle partecipazioni detenute in imprese controllate, sulle quali hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni:
    • la costituzione in data 23 marzo 2023 della società Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA controllata al 100% da Enel SpA con un capitale sociale di 3 milioni di euro. La costituzione della società si inserisce nell'ambito del progetto di ridomiciliazione in Italia della società di riassicurazioni olandese Enel Insurance NV, compagnia assicurativa "captive" del Gruppo;
    • i versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. per complessivi 1.502 milioni di euro per supportare le necessità di business delle società del perimetro e garantire il completamento dei progetti in costruzione;
    • il versamento in conto capitale, a favore di Enel Insurance NV, di un importo pari a 100 milioni di euro, al fine di supportarne il business riassicurativo nel processo di trasferimento dell'attività riassicurativa dall'Olanda all'Italia avendo l'IVASS rilasciato le autorizzazioni necessarie alla fusione di Enel Insurance NV in Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA e allo svolgimento dell'attività riassicurativa da parte della società risultante dalla fusione;
    • la cessione nel mese di dicembre 2023 della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto

Rusenergosbyt LLC iscritta a un valore di 41 milioni di euro;

  • l'adeguamento di valore, pari a 605 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA principalmente per il mutamento dello scenario macroeconomico e il conseguente aumento dei tassi di sconto;
  • per 54 milioni di euro all'incremento della voce "Altre attività/(passività) non correnti nette" per effetto principalmente:
    • del decremento del valore dei contratti derivati attivi non correnti (88 milioni di euro) e dei contratti derivati passivi non correnti (43 milioni di euro);
    • del decremento delle altre attività non correnti (8 milioni di euro);
  • per 4 milioni di euro alla movimentazione delle attività materiali e immateriali, derivante dal saldo netto negativo tra gli ammortamenti e gli investimenti dell'esercizio.

Il capitale circolante netto, negativo per 2.673 milioni di euro, registra un'ulteriore variazione negativa di 747 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 riferibile:

  • per 640 milioni di euro al saldo negativo della voce "Altre attività/(passività) correnti nette", conseguente:
    • all'incremento delle altre passività correnti (1.522 milioni di euro), dovuto principalmente ai maggiori debiti tributari verso l'Erario per IRES e ai maggiori debiti verso le società del Gruppo derivanti dal Gruppo IVA;
    • all'incremento delle altre attività correnti (997 milioni di euro), dovuto ai maggiori crediti verso le società del

Gruppo per il consolidato fiscale nazionale IRES e verso le società del Gruppo per dividendi da incassare, compensati dai minori crediti per IVA verso l'Erario;

  • al decremento del valore dei contratti derivati attivi correnti (314 milioni di euro) e dei contratti derivati passivi correnti (72 milioni di euro);
  • per 127 milioni di euro al decremento dei crediti commerciali, di cui 115 milioni di euro verso le società del Gruppo;
  • per 20 milioni di euro al decremento dei debiti commerciali, di cui 10 milioni di euro verso le società del Gruppo.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023, pari a 57.996 milioni di euro, è finanziato dal patrimonio netto per 37.883 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 20.113 milioni di euro.

Il patrimonio netto, pari a 37.883 milioni di euro, è in diminuzione di 459 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare tale variazione è riferibile principalmente all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.972 milioni di euro; alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2022 nella misura di 0,20 euro per azione (complessivamente pari a 2.033 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 10 maggio 2023 e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro); all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 1.738 milioni di euro e al riacquisto e successiva cancellazione di obbligazioni ibride perpetue per un valore complessivo pari a 752 milioni di euro; all'erogazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo pari a 182 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 20.113 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 53,09% (52,45% a fine 2022).

Analisi della struttura finanziaria

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.316 1.527 (211)
- obbligazioni 2.265 4.262 (1.997)
- altri finanziamenti da contratti di leasing - - -
- finanziamenti ricevuti da società controllate 14.274 12.407 1.867
Indebitamento a lungo termine 17.855 18.196 (341)
Crediti finanziari verso terzi (3) (4) 1
Indebitamento netto a lungo temine 17.852 18.192 (340)
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 1.179 1.430 (251)
- indebitamento a breve verso banche 1 25 (24)
- indebitamento a breve verso società del Gruppo 4.500 3.000 1.500
- cash collateral ricevuti 169 365 (196)
Indebitamento a breve termine 5.849 4.820 1.029
- finanziamenti a breve concessi a società del Gruppo (6) (512) 506
- altri crediti finanziari a breve (5) (5) -
- cash collateral versati (482) (389) (93)
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo (1.973) 2.873 (4.846)
- disponibilità presso banche e titoli a breve (1.122) (4.868) 3.746
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine 2.261 1.919 342
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.113 20.111 2

L'indebitamento finanziario netto è pari a 20.113 milioni di euro ed è in linea rispetto al precedente esercizio.

Le principali operazioni effettuate nel corso del 2023 sono state:

  • il rimborso anticipato di un prestito obbligazionario ibrido in scadenza nel 2073 del valore nominale di 1.250 milioni di dollari statunitensi in parte come risultato dell'offerta volontaria lanciata il 9 gennaio 2023 e conclusasi il 7 febbraio, volta a riacquistare e successivamente cancellare parte del prestito obbligazionario (tender offer), per un ammontare di 416 milioni di dollari statunitensi (controvalore di 392 milioni di euro), e successivamente tramite l'esercizio nel mese di settembre dell'opzione di prima call date per i residuali 834 milioni di statunitensi pari a 781 milioni di euro;
  • il rimborso nei confronti della controllata Enel Finance International NV di un finanziamento a tasso fisso di 1.200 milioni di euro giunto a scadenza, di una linea di credito revolving a breve termine di 3.000 milioni di euro unitamente a rimborsi parziali di finanziamenti per complessivi 132 milioni di euro;
  • la sottoscrizione di una nuova linea di credito revolving a breve termine con Enel Finance International NV per

4.500 milioni di euro e di un nuovo finanziamento a tasso variabile per 2.000 milioni di euro;

  • il rimborso della quota giunta a scadenza del prestito obbligazionario INA Assitalia per complessivi 97 milioni di euro;
  • il rimborso di 506 milioni di euro da parte di Enel Global Trading SpA di una linea di credito concessa nel corso dell'esercizio 2022;
  • l'effetto combinato di maggiori cash collateral versati per 93 milioni di euro e minori cash collateral ricevuti dalle controparti per 196 milioni di euro;
  • una riduzione dell'esposizione finanziaria netta sui conti intrattenuti con le società del Gruppo che riflettono l'operatività per complessivi 4.846 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 1.122 milioni di euro, presentano un decremento di 3.746 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente per l'effetto dei minori dividendi ricevuti dalle società del Gruppo nel corso dell'esercizio.

Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.

Flussi finanziari

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 4.868 952 3.916
Cash flow da attività operativa 4.277 8.689 (4.412)
Cash flow da attività di investimento (1.007) (1.647) 640
Cash flow da attività di finanziamento (7.016) (3.126) (3.890)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 1.122 4.868 (3.746)

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2023 è positivo per 4.277 milioni di euro (pari a 8.689 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in diminuzione di 4.412 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei minori dividendi incassati, in parte compensati dai minori acconti pagati per IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, e dal minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 7.016 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (2.803 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (752 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (4.091 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (3.107 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 182 milioni di euro, in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (2.201 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (1.738 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.007 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (1.502 milioni di euro) e della società Enel Insurance NV (100 milioni di euro), unitamente al versamento in conto capitale a favore della neocostituita Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA (3 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalle cessioni delle società del perimetro "Romania" e della società Rusenergosbyt LLC.

I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa, positivo per 4.277 milioni di euro, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2023 si attestano a 1.122 milioni di euro (4.868 milioni di euro al 1° gennaio 2023).

Totale patrimonio netto e passività

RISULTATI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ CONTROLLATE

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività
al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
Endesa SA(1) Consolidato 28.825 30.142 12.458 19.925 41.283 50.067
Enel Américas SA Consolidato 24.021 25.307 9.342 7.275 33.363 32.582
Enel Chile SA Consolidato 9.507 9.680 2.760 3.370 12.267 13.050
Enel Italia SpA Consolidato 41.345 38.877 15.739 16.524 57.084 55.401
Enel North America Inc. Consolidato 13.118 14.226 1.441 2.113 14.559 16.339
Enel Finance International NV Separato 42.663 43.871 13.648 17.738 56.311 61.609
Enel Grids Srl Separato 98 75 297 511 395 586
Enel Global Services Srl Separato 123 144 459 545 582 689
Enel Global Trading SpA Separato 341 830 14.024 28.008 14.365 28.838
Enel Green Power SpA Separato 1.855 1.092 873 2.072 2.728 3.164
Enel Holding Finance Srl Separato 7.872 7.872 2 2 7.874 7.874
Enel Iberia SRLU Separato 26.287 26.298 1.121 799 27.408 27.097
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 11 9 11 9
Enel Insurance NV(2) Separato 554 511 545 423 1.099 934
Enel Investment Holding BV Separato 1 1 5 5 6 6
Enel X Srl Separato 994 993 172 183 1.166 1.176
Enel X Way Srl Separato 570 936 74 46 644 982
Enelpower Srl Separato 1 2 37 38 38 40
Enel Reinsurance - Compagnia
di riassicurazione SpA
Separato - - 3 - 3 -

(1) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'Amendment IAS 12.

(2) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'applicazione dell'IFRS 17.

Totale
Passività non correnti Passività correnti Patrimonio netto patrimonio netto e passività
al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
19.504 23.627 14.575 20.682 7.204 5.758 41.283 50.067
9.149 10.681 8.806 7.427 15.408 14.474 33.363 32.582
4.133 4.738 3.199 3.485 4.935 4.827 12.267 13.050
27.239 27.714 25.391 23.942 4.454 3.745 57.084 55.401
6.422 6.971 1.986 3.607 6.151 5.761 14.559 16.339
37.823 41.379 8.275 9.944 10.213 10.286 56.311 61.609
24 26 326 241 45 319 395 586
28 33 503 605 51 51 582 689
625 953 11.602 27.505 2.138 380 14.365 28.838
1.647 1.819 414 863 667 482 2.728 3.164
- - - - 7.874 7.874 7.874 7.874
2.706 3.046 1.041 616 23.661 23.435 27.408 27.097
- - 3 2 8 7 11
376 288 156 114 567 532 1.099 934
- - 1 1 5 5 6
112 115 948 868 106 193 1.166 1.176
81 4 256 160 307 818 644
1 6 8 8 29 26 38
- - - - 3 - 3

Milioni di euro Bilancio Ricavi Costi Margine operativo
lordo
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
Endesa SA Consolidato 25.459 32.896 21.682 27.331 3.777 5.565
Enel Américas SA(1) Consolidato 11.919 13.469 8.452 9.511 3.467 3.958
Enel Chile SA Consolidato 4.823 5.402 3.679 4.122 1.144 1.280
Enel Italia SpA Consolidato 46.259 58.033 37.063 51.849 9.196 6.184
Enel North America Inc. Consolidato 1.887 2.103 1.241 1.211 646 892
Enel Finance International NV Separato 2.284 1.667 1.778 1.561 506 106
Enel Grids Srl Separato 397 690 404 422 (7) 268
Enel Global Services Srl Separato 898 908 834 819 64 89
Enel Global Trading SpA Separato 33.683 82.598 32.119 82.464 1.564 134
Enel Green Power SpA Separato 485 449 408 309 77 140
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - -
Enel Iberia SRLU Separato 53 40 65 39 (12) 1
Enel Innovation Hubs Srl Separato 6 6 6 6 - -
Enel Insurance NV(2) Separato 159 154 265 140 (106) 14
Enel Investment Holding BV Separato 2 1 3 2 (1) (1)
Enel X Srl Separato 117 203 108 126 9 77
Enel X Way Srl Separato 72 47 98 53 (26) (6)
Enelpower Srl Separato - - (4) - 4 -
Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione
SpA
Separato - - - - - -

(1) Il risultato netto include la componente relativa alle discontinued operation.

(2) Ai fini comparativi, il valore al 31 dicembre 2022 include il restatement dovuto all'applicazione dell'IFRS 17.

Imposte
Risultato netto
Risultato ante
imposte
Proventi/(Oneri)
finanziari netti
e da partecipazioni
Risultato operativo Ammortamenti e
impairment
al
al
al
31.12.2023
31.12.2022
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
303
891
762
3.487 1.065 (200) (580) 3.687 1.645 1.878 2.132
622
657
1.084
622 1.341 (934) (867) 1.556 2.208 2.402 1.259
250
512
749
1.938 999 944 154 994 845 286 299
1.581
1.586
3.166
2.496 4.747 (649) (1.355) 3.145 6.102 3.039 3.094
(360)
97
(1.131)
288 (1.491) (186) (327) 474 (1.164) 418 1.810
140
20
350
64 490 (42) (16) 106 506 - -
(8)
(31)
(8)
261 (16) (5) (8) 266 (8) 2 1
(2)
8
1
22 (1) 1 (6) 21 5 68 59
385
62
1.103
50 1.488 (52) (43) 102 1.531 32 33
(26)
36
198
(78) 172 378 108 (456) 64 596 13
-
-
-
- - - - - - - -
(155)
(51)
1.642
674 1.487 672 1.499 2 (12) (1) -
-
-
-
- - - - - - - -
(30)
9
(76)
35 (106) 21 - 14 (106) - -
-
-
(1)
(1) (1) - - (1) (1) - -
7
(23)
(93)
31 (86) (3) (24) 34 (62) 43 71
(13)
(4)
(509)
(19) (522) 4 (8) (23) (514) 17 488
1
(1)
3
- 4 - 1 - 3 - 1
-
-
-
- - - - - - - -

CENTRALITÀ DELLE PERSONE

I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2023 sono pari a 909 persone. Nel 2023 si registra un aumento dell'organico di 20 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2023.

N. Consistenza media Consistenza puntuale
2023 2022 2023-2022 al 31.12.2023
Manager 165 154 11 164
Middle manager 488 449 39 525
White collar 249 261 (12) 220
Totale 902 864 38 909

La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo.

Consistenze al 31.12.2022 Assunzioni Cessazioni Mobilità in entrata Mobilità in uscita Consistenze al 31.12.2023
889 48 38 120 110 909

Formazione e sviluppo

L'evoluzione veloce e continua del business e il supporto alla strategia aziendale in un contesto mondiale in rapido cambiamento determinano la necessità di nuovi profili tecnici e professionali. Per questo motivo, acquisiscono importanza sempre più rilevante la formazione continua delle persone e le strategie di upskilling (percorsi formativi e di empowerment finalizzati al miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo) e reskilling (apprendimento di abilità e competenze per ruoli differenti da quelli precedenti). A sostegno delle strategie aziendali, nel 2023 sono state erogate complessivamente circa 3,1 milioni di ore di formazione, pari a circa 48 ore medie pro capite oltre il target previsto (45,5 ore medie pro capite); di queste, il 44,8% è stato dedicato all'up/reskilling, dato in crescita rispetto all'anno precedente (42% nel 2022). Il costo complessivo della formazione ammonta a circa 27 milioni di euro nel 2023.

Ciò è stato possibile grazie al potenziamento digitale e alla piattaforma E-Ducation, che ha garantito l'accessibilità diffusa, anche da remote working, a contenuti formativi su comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza e nuove competenze, anche in collaborazione con partner universitari e accademici.

Per quanto riguarda le azioni di sviluppo e valutazione delle persone Enel, nel 2023 è proseguito l'utilizzo dello strumento Open Feedback Evaluation (OFE), che in maniera continuativa e a 360° permette di raccogliere i feedback da tutti i colleghi, generando un dialogo costante tra le persone. Il processo è semestrale e valuta la "Generosità", attitudine a entrare in relazione con gli altri, e l'"Azione", la capacità di conseguire gli obiettivi professionali, valutata dai responsabili.

Sempre in ottica di sviluppo e valorizzazione delle persone, nel corso del 2023 è aumentato l'utilizzo di strumenti di accompagnamento, come il Job Shadowing, il Mentoring e il Coaching.

Nel corso del 2023 il processo annuale di gestione dei piani di successione delle posizioni manageriali ha visto un trend positivo della percentuale di donne successor (47,2%). Quello del gender, insieme ad altri criteri di selezione confermati per l'identificazione dei successori, tiene conto degli impegni presi dal Gruppo Enel riguardo ai temi della diversity e dell'inclusione, valorizzando ulteriormente tali profili.

Il processo relativo ai piani di successione è stato esteso anche a ruoli chiave non manageriali coinvolgendo nuovi position holder (responsabili di posizioni organizzative); tale ampliamento ha consentito l'individuazione di nuovi successor sia ready sia in pipeline (con attenzione alle tematiche di genere) ai quali è stato dedicato un programma di sviluppo e formazione ad hoc.

Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo

Nel 2023 l'attività di ascolto è stata realizzata attraverso la prima Global Inclusive Survey che ha esplorato a tutti i livelli organizzativi la percezione generale di inclusione delle persone nel contesto lavorativo. Sul tema ha risposto il 48% delle persone eleggibili (oltre 61.000). I risultati della survey evidenziano un buon livello di inclusione generale percepita delle persone: la media delle valutazioni dei rispondenti su questo aspetto è pari a 4,5 su 6 e l'87% delle persone ha espresso una valutazione positiva e molto positiva.

Dal 2021 Enel ha definito un modello globale di Wellbeing in modalità co-creation che poggia su otto pilastri: il benessere psicologico, fisico, sociale, economico, etico, culturale, il senso di protezione e la work-life harmony. A seguito dell'analisi dei risultati della survey Wellbeing & Motivation, lanciata nel 2022 con l'obiettivo di capire l'evoluzione del benessere organizzativo e di affinare le iniziative volte a migliorarlo, sono stati realizzati incontri di condivisione dei risultati attraverso webinar coordinati dal management dei vari Paesi e a livello globale nel 2023 sono stati sviluppati progetti volti a incrementare il livello di benessere delle persone, dei team e dei manager nell'organizzazione. L'indice di benessere generale rilevato dalla survey nel 2022 era pari al 60% a livello globale. Tale indice misura la percentuale dei rispondenti abbastanza o molto soddisfatti del proprio benessere generale (vita personale e lavorativa).

Il 2023 è stato il primo anno di pieno funzionamento del Programma di Benessere Globale che ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza di tutte le persone sul proprio livello di benessere ingaggiandole attraverso test di autovalutazione, webinar, newsletter e altre attività dedicate. Al programma è associato un meccanismo di rewarding che premia semestralmente i comportamenti virtuosi dei colleghi che partecipano regolarmente al programma. Nel corso del 2023 oltre 26.000 dipendenti (il 43% delle persone Enel) hanno partecipato attivamente, mentre sono oltre 4.000 le premialità assegnate a livello globale alle persone che hanno fruito di tutti i contenuti del programma.

Attraverso il progetto pilota "Wellbeing leaders, Happy teams" è stata testata una nuova modalità di intervento per il supporto di team a ridotto benessere percepito (criterio di selezione: Wellbeing Index). In aggiunta, attraverso l'ascolto dei responsabili dei team caratterizzati da benessere percepito molto elevato, il progetto ha permesso di identificare le caratteristiche distintive e i comportamenti virtuosi da diffondere in azienda per rinforzare la leadership orientata al benessere.

Per facilitare la diffusione della cultura del benessere e intercettare situazioni da migliorare sono stati identificati e formati i primi ambasciatori del benessere, promotori dei comportamenti abilitanti, figure di ascolto e orientamento per le persone che ne fanno richiesta, nei principali Paesi del Gruppo.

A livello locale sono altresì attivi servizi e iniziative che consentono di prendersi cura del benessere psico-fisico personale e familiare. In particolare, sono attivi servizi di supporto psicologico in forma gratuita o agevolata per più del 98% delle persone in Enel, mentre per oltre il 90% sono attivi servizi per la cura del benessere fisico. A livello globale è inoltre attivo il progetto CReW - Enel Cycle, Run & Walk Challenge, che promuove il benessere fisico associato alla mobilità sostenibile coinvolgendo nel 2023 oltre 3.500 partecipanti Enel.

Leve di inclusione in Enel

In Enel l'attenzione all'unicità e alla cura delle persone sono elementi chiave per generare benessere e motivazione e sono leve per la creatività, l'innovazione e il raggiungimento di risultati di valore per le persone e l'intera organizzazione. L'approccio alla diversità e all'inclusione si fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostanzia in un organico set di azioni che promuovono la cura e l'espressione dell'unicità di ciascuno, una cultura organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente mix di competenze, qualità ed esperienze che creano valore per le persone e il business, impegnato in un percorso di transizione verso un'economia decarbonizzata riconosciuto a livello globale come un volano per indirizzare varie forme di diversità di accesso al mondo del lavoro.

Tale approccio è stato sancito nello Statuto della Persona, il protocollo d'intesa firmato il 29 marzo 2022 da Enel che sottolinea l'importanza della cura del benessere e dell'integrità della persona in un ambiente in cui benessere, produttività, apprendimento continuo e sicurezza possano rafforzarsi a vicenda, concorrendo alla più piena realizzazione della persona e al raggiungimento dei risultati.

I princípi espressi nello Statuto della Persona, con particolare riferimento alla partecipazione, al benessere, all'inclusione e alla sicurezza di ogni lavoratore, hanno ispirato il rinnovo nel 2023 del Global Framework Agreement (GFA), già siglato nel 2013, con le federazioni italiane di settore e le federazioni globali IndustriALL e Public Services International. Le attività di relazioni industriali a livello di Gruppo vengono svolte secondo il modello previsto nel GFA riconosciuto come una best practice di riferimento per le multinazionali europee ed extra-europee. L'accordo è fondato su princípi

internazionali in materia di diritti umani e imprese e si ispira ai migliori e più avanzati sistemi di relazioni industriali transnazionali dei gruppi multinazionali e delle istituzioni di riferimento a livello internazionale.

Le tappe che portano a oggi nascono nel 2013 con la pubblicazione della Policy sui Diritti Umani (aggiornata nel 2021), seguita nel 2015 dall'adesione di Enel ai sette princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e dalla contemporanea pubblicazione della Policy interna Diversità e Inclusione, che esplicita i princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità, equilibrio tra vita privata e lavoro e inclusione di ogni persona, al di là di ogni forma di diversità. Nel 2019 la Workplace Harassment Policy(6) introduce i temi del rispetto, dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro nella prevenzione di ogni tipo di molestia; questi princípi sono stati condivisi nel 2020 nello Statement contro le molestie sul luogo di lavoro(7); inoltre, è stata creata sulla intranet di Enel la sezione Accessibilità Digitale per assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e ai sistemi digitali.

Negli ultimi anni, un'intensa attività di sensibilizzazione ha permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell'inclusione a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso campagne di comunicazione ed eventi globali e locali. Tra le iniziative più rilevanti del 2023 si segnala la crescita degli Employee Resources Group locali, importanti network e/o community che all'interno del Gruppo alimentano conversazioni sui diversi temi legati all'inclusione e alla diversità e offrono spazi di condivisione di temi come empowerment femminile, genitorialità, caregiving, disabilità, intergenerazionalità, interculturalità, comunità LGBTQ+. È continuata l'erogazione in tutto il Gruppo dei percorsi formativi Oltre i bias, grazie ai quali è possibile identificare i principali pregiudizi che si possono incontrare nel contesto lavorativo in chiave ironica e surreale, suggerendo come prevenirli e offrendo interessanti spunti di riflessione, e Molestie sul luogo di lavoro, che descrive alcune forme di molestie e discriminazioni legate a età, disabilità, LGBTQ+ e orientamento sessuale. Per diffondere i princípi della progettazione inclusiva è stata inoltre offerta a livello globale l'attività formativa Accessibility and Design for all awareness, metodologia progettuale che ha come obiettivi fondamentali l'ideazione e la realizzazione di spazi, prodotti e servizi che siano di per sé accessibili a tutti. Il corso ha lo scopo di sensibilizzare e allenare le persone verso una cultura sempre più inclusiva, diffondendo la consapevolezza dei princípi applicativi del Design for All.

Diffondere la cultura dell'inclusione in Enel significa anche misurazione e target setting. Un approccio che si sostanzia in un organico piano di azioni misurate attraverso un ampio set di KPI oggetto di impegni approvati dagli organi societari. Tra questi, bilanciare la percentuale di donne nei processi di selezione, far crescere la rappresentanza di donne manager e middle manager e nei piani di successione manageriale, aumentare il numero di studentesse coinvolte in iniziative di sensibilizzazione STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), promuovere progetti per l'inclusione dei colleghi con disabilità in tutte le fasi dell'employee journey, promuovere la diffusione di una cultura bias free e iniziative attente alle diversità interculturali.

In particolare, in termini di gender equality, la strategia aziendale si articola su diverse linee d'azione. Da una parte si sta rafforzando la presenza delle donne nei processi di selezione, con un trend positivo anche per il 2023 (52%) a conferma dell'impegno del Gruppo rispetto al raggiungimento di questo obiettivo. Dall'altra, in termini di presenza di donne in posizioni manageriali, si osserva che il numero e l'incidenza delle donne manager presentano un trend in continua crescita, con un incremento della percentuale dell'1,3% nel 2023 (dal 24,9% del 2022 al 26,2% del 2023). Cresce anche la percentuale di donne middle manager (dal 32,6% del 2022 al 33,1% nel 2023). Continuano le azioni di valorizzazione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale. Tra le azioni messe in campo a livello globale, la conferma, nel Piano di Long Term-Incentive, dell'obiettivo di performance, con un peso anche per il Piano 2023 pari al 10% del totale, rappresentato dalla "percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2025", con lo scopo di rafforzare e dare continuità a una politica di predisposizione di una platea idonea alle nomine manageriali del prossimo futuro.

Cresce negli anni l'impegno volto alla promozione della presenza femminile nei percorsi di studio e professionali in area STEM in collaborazione con scuole, università e istituzioni, per superare gli stereotipi di genere e diffondere l'importanza della cultura tecnico-scientifica sempre più integrata con la dimensione umanistica. Queste iniziative di consapevolezza e orientamento al mondo STEM hanno coinvolto nel 2023 oltre 7.800 studentesse delle scuole superiori e negli ultimi 7 anni oltre 37.000 studentesse(8).

Sul tema della disabilità Enel mette a disposizione strumenti, servizi, metodi di lavoro e iniziative per creare un contesto lavorativo e relazionale inclusivo che permetta lo svolgimento in piena autonomia delle attività lavorative, indipendentemente da qualsiasi disabilità. A livello globale sono presenti oltre 2.000 colleghi con disabilità. Il tema è particolarmente rilevante per l'Italia (oltre 1.500 colleghi con disabilità, oltre il 73% del Gruppo).

(6) La Workplace Harassment Policy è un documento aziendale interno.

(7) https://www.enel.com/content/dam/enel-com/documenti/investitori/sostenibilita/enel-statement-against-harassment.pdf.

(8) Dal 2022 il dato include iniziative che coinvolgono solo istituti primari e secondari.

A partire dal 2019, a seguito dell'adesione di Enel all'iniziativa globale Valuable 500, le iniziative dedicate in materia di disabilità sono confluite nel progetto Value for Disability finalizzato a cogliere il potenziale di business e a promuovere l'inclusione di colleghi e clienti con disabilità attraverso l'ideazione di specifici piani di azione globali e locali. Il progetto ha prodotto un diffuso commitment sul tema e fatto nascere iniziative in tutti i Paesi con impatto sull'inclusione delle persone con disabilità relativamente ai diversi aspetti della loro experience nell'organizzazione e sul cambiamento culturale. Tutti i Paesi con almeno una persona con disabilità hanno un focal point di riferimento per rispondere alle esigenze specifiche e ideare iniziative dedicate, come previsto dalla Policy Diversità e Inclusione.

Molti Paesi hanno inoltre organizzato iniziative per valorizzare la dimensione interculturale, l'intergenerazionalità e la dimensione LGBTQ+.

Infine, per promuovere il valore della genitorialità e la cura di tutte le persone nelle situazioni di vita che impattano sul lavoro prosegue il Parental Program a supporto dell'esperienza parentale e l'estensione nei diversi Paesi del progetto Ma-Cro@Work Caring Program per i colleghi con malattie croniche e vulnerabilità.

La tabella di seguito mostra l'impegno di Enel sulla diversità e inclusione, esponendo l'incidenza del personale con disabilità, il numero delle donne manager e middle manager e il rapporto tra retribuzione media base delle donne rispetto agli uomini.

Diversità e inclusione

2023 2022 2023-2022
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie
protette
% 3,4 3,3 0,1 3,0%
Donne manager e middle manager n. 4.447 4.463 (16) -0,4%
Percentuale di donne manager e middle manager % 32,5 31,8 0,7 2,2%
Percentuale di donne nei piani di successione manageriale % 47,2 46,1 1,1 2,4%
Percentuale di donne nei piani di successione dei top manager % 50,4 49,6 0,8 1,6%
Rapporto tra stipendio base e retribuzione
Rapporto stipendio base donne/uomini:
- manager % 84,5 83,9 0,6 0,7%
- middle manager % 93,9 92,8 1,1 1,2%
- white collar % 92,1 88,8 3,3 3,7%
- blue collar % 101,4 125,0 -23,6% -18,9%
Rapporto retribuzione base donne/uomini:
- manager % 81,4 80,7 0,7 0,9%
- middle manager % 92,8 91,9 0,9 1,0%
- white collar % 92,5 89,3 3,2 3,6%
- blue collar % 102,1 125,4 -23,3% -18,6%

Salute e sicurezza sul lavoro

In Enel la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone vengono considerate il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero. Per questo, ci impegniamo a definire processi e a creare spazi di lavoro sempre più salutari e sicuri, sia per i dipendenti sia per chiunque collabori con Enel, promuovendo percorsi formativi dedicati.

Per rendere questo impegno chiaro ed evidente a tutti i dipendenti del Gruppo, nonché agli stakeholder esterni, Enel ha elaborato e diffuso una Politica sulla Salute e Sicurezza, che descrive i princípi guida, gli obiettivi strategici, l'approccio e le direttrici e priorità di azione per il continuo miglioramento delle prestazioni in materia di salute e sicurezza. Sono inoltre riportati gli ambiti di azione su cui Enel è impegnata per il raggiungimento dei target prefissati: al primo posto troviamo le persone, intese sia come lavoratori interni sia come imprese appaltatrici che collaborano con il Gruppo, e poi anche i processi e le tecnologie innovative a supporto della prevenzione degli infortuni. In coerenza con i valori declinati e assunti con la Politica sopra citata, è stata inoltre pubblicata la Stop Work Policy, un documento che ha l'obiettivo di responsabilizzare dipendenti Enel e imprese appaltatrici nella gestione di potenziali situazioni a rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente. Tutti i lavoratori hanno infatti la possibilità di

fermare qualsiasi attività ritenuta rischiosa per la salute, per la sicurezza e la salvaguardia dell'ambiente, seguendo l'approccio "no blaming"(9).

Inoltre, Enel promuove, implementa e mantiene in continuo aggiornamento i Sistemi di Gestione per la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori, in conformità con le Policy interne sopra citate nonché con lo standard internazionale ISO 45001. È il Sistema di Gestione di Enel SpA a fornire un indirizzo e un approccio omogeneo a tutte le società del Gruppo: le Linee di Business e i Paesi hanno poi il compito di declinarlo a livello locale in funzione delle specificità regolatorie, nonché di business, e di verificarne la corretta attuazione in campo.

2023 2022 2023-2022
Numero di ore lavorate milioni di ore 385,898 427,847 (41,949) -9,8%
Enel milioni di ore 120,546 123,624 (3,078) -2,5%
Imprese appaltatrici milioni di ore 265,352 304,223 (38,871) -12,8%
Numero di infortuni totali (TRI)(1) n. 726 962 (236) -24,5%
Enel n. 176 153 23 15,0%
Imprese appaltatrici n. 550 809 (259) -32,0%
Indice di frequenza infortuni (TRI FR)(2) i 1,88 2,25 (0,37) -16,4%
Enel i 1,46 1,24 0,22 17,7%
Imprese appaltatrici i 2,07 2,66 (0,59) -22,2%
Numero di infortuni mortali (FAT) n. 11 6 5 83,3%
Enel n. 3 1 2 -
Imprese appaltatrici n. 8 5 3 60,0%
Indice di frequenza infortuni mortali (FAT FR) i 0,029 0,014 0,015 -
Enel i 0,025 0,008 0,017 -
Imprese appaltatrici i 0,030 0,016 0,014 87,5%
Numero di infortuni "Life Changing Accidents" (LCA)(3) n. 1 2 (1) -50,0%
Enel n. - - - -
Imprese appaltatrici n. 1 2 (1) -50,0%
Indice di frequenza infortuni "Life Changing Accidents" (LCA) i 0,003 0,005 (0,002) -40,0%
Enel i - - - -
Imprese appaltatrici i 0,004 0,007 (0,003) -42,9%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (ACC>3 FR)(4) i 0,50 0,36 0,14 38,9%
Enel i 0,59 0,48 0,11 22,9%
Imprese appaltatrici i 0,46 0,31 0,15 48,4%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR)(5) i 0,61 0,50 0,11 22,0%
Enel i 0,72 0,56 0,16 28,6%
Imprese appaltatrici i 0,56 0,48 0,08 16,7%
Indice di frequenza degli High Potential Accidents (HiPo FR)(6) i 0,070 0,072 (0,002) -2,8%
Enel i 0,050 0,057 (0,007) -12,3%
Imprese appaltatrici i 0,079 0,079 - -

(1) Total Recordable Injury (TRI): comprendono tutti gli eventi infortunistici che hanno provocato lesioni, sono comprensivi degli infortuni che hanno comportato giorni di assenza dal lavoro LTI e dei First Aid (medicazioni) ovvero gli infortuni che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro.

(2) Il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR), così come tutti i Frequency Rate dei diversi tipi di eventi, è calcolato rapportando il numero degli eventi alle ore lavorate espresse in milioni.

(3) Life Changing Accidents (LCA): sono gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per esempio amputazioni di arti, paralisi, ustioni estese e visibili ecc.). Si segnala che dal ciclo di reporting 2021 l'indicatore Life Changing Accident ha sostituito l'indicatore sugli High Consequence Injury in seguito a un lavoro di standardizzazione dell'informativa di sicurezza aziendale; pertanto, i valori 2020 e 2019 sono stati ricalcolati con la nuova metodologia.

(4) Sono gli infortuni che hanno provocato più di tre giorni di assenza complessiva dal lavoro.

(5) Lost Time Injury Frequency Rate (LTI FR): sono gli infortuni che hanno provocato almeno un giorno di assenza dal lavoro.

(6) High Potential Accidents Frequency Rate (HiPo FR): sono gli infortuni che, per dinamica, hanno la potenzialità di causare un evento Life Changing o Fatale.

(9) Principio per cui nessuna colpa o responsabilità è attribuita a un dipendente o appaltatore che segnali una situazione a rischio.

Rispetto al 2022, il numero di eventi infortunistici con lesioni, compresi quelli di primo soccorso (TRI), è diminuito del 24,5% (726 nel 2023 rispetto a 962 nel 2022), soprattutto per effetto della riduzione degli eventi infortunistici che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro. La riduzione è dovuta principalmente alle imprese appaltatrici (-32%), anche se c'è stato un lieve aumento degli eventi che hanno coinvolto il personale Enel (+15%). Il relativo indice di frequenza (TRI FR) segue la stessa tendenza con una diminuzione del 16,4% (1,88 nel 2023 rispetto a 2,25 nel 2022), attestandosi nel suo complesso a circa 2 eventi infortunistici ogni milione di ore lavorate. In merito alle ore lavorate si evidenzia una riduzione consistente nel corso del 2023 rispetto all'anno precedente (circa -10%), legata principalmente alla cessione di alcuni perimetri organizzativi, come per esempio Enel Goiás in Brasile a fine 2022. Per quanto riguarda invece l'indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR), si registra un aumento del 22% rispetto allo scorso anno (0,61 nel 2023 rispetto a 0,50 nel 2022) sia sul personale Enel sia sulle imprese appaltatrici. Questo aumento è dovuto principalmente all'incremento di infortuni minori cui sono associati impatti soltanto minimali sulla sicurezza dei lavoratori. Infatti la somma degli infortuni più gravi, cioè quelli a più alto impatto sia effettivo sia potenziale, ovvero gli infortuni Fatali, i Life Changing (che producono conseguenze permanenti sulla vita dell'infortunato) e i cosiddetti High Potential (che differiscono dalle tipologia precedenti solo per le conseguenze che hanno sul lavoratore ma non per la dinamica dell'evento), è rimasta costante rispetto al 2022 (39 eventi) e risulta minore del 25% rispetto alla media dei tre anni precedenti. Si segnala tuttavia una diversa distribuzione degli infortuni tra le varie tipologie, in quanto sono aumentati i fatali (11 nel 2023 a fronte dei 6 nel 2022) e sono diminuiti i Life Changing (1 nel 2023 e 2 nel 2022) e gli High Potential (27 nel 2023 e 31 nel 2022).

Degli 1rtuni fatali del 2023, 9 sono associati a rischio elettrico e 2 a rischio meccanico. Tre infortuni fatali hanno coinvolto personale Enel (2 dipendenti di Enel Grids in Romania e 1 dipendente di Enel Grids in Argentina) e 8 personale degli appaltatori (3 in Brasile, 2 in Italia e 1 in Spagna che lavoravano per Enel Grids; 1 in Brasile che lavorava per Enel Green Power Brasile; 1 in Brasile che lavorava per Enel Servizi).

Per quanto riguarda le attività svolte nel corso del 2023, è stata aggiornata la Policy n. 106 che a livello di Gruppo fornisce le linee guida di comunicazione, analisi e classificazione degli eventi infortunistici, al fine di rafforzare il processo di segnalazione di near miss e safety observation(10), aumentare l'attenzione sugli eventi HiPo e risalire, in modo più efficace, alle cause d'origine di ogni evento per garantire maggiore efficacia dei piani di azione e un miglioramento delle performance in materia di salute e sicurezza. Anche il processo di ispezioni, funzionale alla verifica dei comportamenti e del rispetto delle procedure e dei metodi di lavoro in campo, è stato rivisto al fine di renderlo più efficace. In particolare, è stato implementato un approccio "data-driven", basato su tool informatici e dashboard analitiche, che consente sulla base delle evidenze emerse dal sistema di monitoraggio e controllo la valutazione delle performance delle unità organizzative e dei fornitori, l'individuazione delle aree a maggiore rischio di infortuni fatali e Life Changing e le successive modalità di gestione.

Proprio su quelle aree a maggiore rischio sono stati quindi realizzati 101 Extra Checking on Site (ECoS) nel corso del 2023, ovvero degli assessment interni su sicurezza e ambiente che hanno lo scopo di valutare l'adeguatezza dell'organizzazione e dei processi in una specifica area operativa del Gruppo, individuare eventuali criticità e definire azioni correttive. Tali controlli sono effettuati da personale esperto HSEQ, esterno alle unità operative oggetto di verifica, affiancato da profili tecnici specifici del business.

Un altro elemento di grande attenzione per tutto il Gruppo Enel è la tutela della salute, valore fondamentale per la cura e lo sviluppo delle persone, non solo sul lavoro ma anche nella vita quotidiana. Per questo il Gruppo Enel ha adottato un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione e protezione, e si è impegnato a sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. A tal fine è stata aggiornata a luglio 2023 la Policy n. 179 "Health and Wellbeing".

L'obiettivo di tutelare la sicurezza sul lavoro e l'integrità psicofisica di tutte le persone del Gruppo Enel è il driver principale delle attività di formazione, sensibilizzazione e informazione. Per favorire l'accrescimento delle competenze tecniche e della cultura della sicurezza, supportando i processi di cambiamento e rispondendo in modo tempestivo alle necessità che emergono dal business, nel Gruppo è presente uno strutturato processo di gestione della formazione, che mira a trasformare le conoscenze in competenze e quindi in comportamenti. Complessivamente nel 2023 sono state erogate 1.452 ore di formazione al personale Enel sui temi di salute e sicurezza sul lavoro.

Verso le imprese appaltatrici l'approccio del Gruppo Enel è quello di considerarle come partner con i quali condivi-

(10) Un comportamento/situazione non sicura adottata da Enel o dal personale degli appaltatori o una situazione non sicura/rischiosa, cui il personale Enel o quello degli appaltatori potrebbe essere esposto, che non ha dato luogo a un incidente, ma che potrebbe causarlo.

dere i princípi cardine della sicurezza sul lavoro e protezione dell'ambiente. Pertanto, la sicurezza è integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese sono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo e strumenti come gli HSE Terms, il Supplier Performance Management, i Contractor Assessment (CA) e gli Evaluation Group(11). In particolare, il sistema di qualificazione dei fornitori prevede una valutazione specifica dei temi H&S in funzione del livello di rischio H&S delle attività associate ai diversi gruppi merceologici. Per quanto riguarda invece i controlli di sicurezza su lavoro e ambiente sulle imprese appaltatrici, nel corso del 2023 è proseguita l'esecuzione dei CA, svolti nelle sedi delle imprese terze e presso i cantieri o anche da remoto qualora la visita in campo non fosse possibile. In particolare, sono stati effettuati 1.215 CA distribuiti su tutte le Linee di Business e nei Paesi di presenza di Enel.

Enel inoltre riconosce nell'innovazione tecnologica un valido strumento per migliorare i processi in ambito salute e sicurezza. I criteri con cui vengono definite le priorità di sviluppo dei progetti innovativi si basano su una logica di "gestione del rischio", puntando in primis a eliminare e/o a ridurre la probabilità di accadimento di un evento a seconda della fattibilità. Un esempio è il progetto di Remote Trimming, sviluppato in ambito Enel Grids, che consiste nell'impiego di un robot per la potatura della vegetazione in prossimità delle reti elettriche, consentendo agli operatori di interagire con il dispositivo a distanza, rimanendo al di fuori delle aree più pericolose e azzerando di fatto i rischi.

Relazioni responsabili con le comunità

L'ascolto delle comunità nei territori in cui Enel opera e la promozione di uno sviluppo economico e sociale inclusivo per garantire una transizione energetica il più possibile equa rappresentano un pilastro fondamentale della strategia di Enel, tanto nella gestione quotidiana delle attività di business quanto nella progettazione di nuove infrastrutture. Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le comunità locali è infatti fondamentale per poter garantire l'implementazione di un business sostenibile, aumentandone al contempo la competitività e l'inclusività.

Consapevoli che le attività del Gruppo possono avere un'influenza diretta e indiretta sulle comunità in cui opera, Enel ha adottato un modello di business sostenibile lungo l'intera catena del valore, integrando criteri di sostenibilità sociale oltre che ambientale nei vari processi e sin dalle prime fasi di sviluppo. Questo modello è in linea con i principali standard internazionali di riferimento (quali i princípi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e le linee guida OCSE per le imprese multinazionali), che sottendono l'impegno di Enel in materia di diritti umani nelle pratiche di business.

Il modello di business sostenibile del Gruppo si basa su analisi attente dei contesti in cui opera e, grazie a iniziative di dialogo proattivo e di ingaggio delle comunità, vengono identificati potenziali rischi, impatti e opportunità in modo da poter mettere in campo interventi di prevenzione e mitigazione correlati. Tale approccio include anche il principio di "Sustainability by design" per tenere in considerazione le esigenze delle comunità locali sin dalle prime fasi di progettazione degli asset. Il modello prevede inoltre piani di gestione delle emergenze con interventi di sostenibilità da attuare in relazione a eventi improvvisi e imprevisti e a danni gravi, come eventi critici ad asset, progetti o prodotti del Gruppo derivanti da calamità naturali o disordini sociali/comunitari.

Tale approccio ha portato Enel a innovare sia la modalità di gestione del business sia lo sviluppo di prodotti e servizi energetici. Un approccio che si avvale anche della consapevolezza che l'attivazione di ecosistemi virtuosi, come le partnership, rappresenti un elemento indispensabile per facilitare e promuovere l'identificazione e implementazione di soluzioni sociali innovative, innestandosi su un elemento fondamentale come la transizione verso un'economia decarbonizzata.

Nel 2023 il contributo di Enel allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori e delle comunità in cui opera si è tradotto in progetti di sostenibilità nei diversi Paesi di presenza, coinvolgendo oltre 3,9 milioni di beneficiari, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, di cui oltre il 70% è relativo a progetti e iniziative associati ai tre SDG su cui il Gruppo ha preso un commitment (SDG 4, SDG 7, SDG 8).

In linea con gli SDG, Enel contribuisce concretamente al progresso dei territori, creando valore sia per le comunità sia per il business, attraverso progetti di istruzione e for-

(11) HSE Terms, documento che definisce gli obblighi che gli appaltatori devono rispettare, e far rispettare anche ai propri subappaltatori, in materia di salute, sicurezza e ambiente; Supplier Performance Management, processo di controllo delle performance safety delle imprese; Contractor Assessment, analisi eseguite sulle imprese appaltatrici in fase di qualifica oppure nei casi in cui emergano criticità o basso punteggio nella valutazione degli indicatori safety durante le attività contrattualizzate; Evaluation Group, incontri periodici multidisciplinari, distribuiti in tutte le Linee di Business Globali e le geografie che consentono di valutare le performance di sicurezza dei fornitori e di definire azioni mirate e piani di accompagnamento e supporto personalizzati per singola impresa.

mazione professionali, e di accesso a un'energia affidabile e sostenibile, sia attraverso iniziative di elettrificazione rurale e suburbana sia promuovendo l'inclusione sociale per le categorie più vulnerabili della popolazione (dal punto di vista fisico, sociale ed economico). Per ulteriori approfondimenti sulle attività svolte si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2023 del Gruppo.

Catena di fornitura sostenibile

2023 2022 2023-2022
Fornitori attivi
n.
14.001 20.434 (6.433) -31,5%
Fornitori (FTE)
n.
150.820 172.854 (22.034) -12,7%
Fornitori qualificati valutati su aspetti ESG
%
100 99 1,0 1,0%
Fornitori qualificati e valutati su aspetti sociali (compresi diritti
%
umani e salute e sicurezza) per tutti i gruppi merceologici
100 99 1,0 1,0%
Fornitori qualificati e valutati su aspetti ambientali per tutti i gruppi
%
merceologici
100 99 1,0 1,0%

I fornitori sono partner del Gruppo nel percorso di crescita sostenibile, al fine di massimizzare i vantaggi economici, produttivi, sociali e ambientali della transizione. Enel si impegna quotidianamente per creare processi sostenibili, innovativi e circolari che permettano anche di quantificare meglio, e quindi mitigare, gli impatti totali che i fornitori generano, consapevole della necessità di ridurre al minimo la pressione su materiali e componenti critici attraverso l'innovazione tecnologica e il riciclo continuo, e di sostenere la resilienza e la riqualificazione dei partner.

Alla base dei processi di acquisto ci sono comportamenti orientati a reciproca lealtà, trasparenza e collaborazione secondo i più alti standard di sostenibilità. Per questo, la selezione dei partner e l'esecuzione dei contratti sono oggetto di attività di analisi e monitoraggio lungo l'intero processo di approvvigionamento e tale proposito viene perseguito all'interno di riferimenti chiari in termini di codici di condotta, tra cui la Policy sui Diritti Umani di Gruppo, il Codice Etico, il Piano "Tolleranza Zero alla Corruzione" e i programmi globali di compliance.

Nello specifico:

  • il sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel prevede una valutazione accurata dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, relativi ai diritti umani (tra cui salute e sicurezza), etici e di onorabilità delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto. Al 31 dicembre 2023 il totale dei fornitori qualificati è pari a 19.692 (di cui il 100% valutati secondo criteri ESG) e di questi 8.300 hanno un contratto attivo nello stesso periodo di rendicontazione;
  • il processo di gara e di contrattazione si avvale di un processo strutturato di definizione di "requisiti e fattori premianti di sostenibilità (K)" che possono essere uti-

lizzati dalle diverse unità di acquisto e di monitoraggio durante tutto il periodo di esecuzione del contratto. Il processo prevede la presenza di due "Library", in cui sono catalogati tutti i requisiti e K di sostenibilità raggruppati nelle macrocategorie di certificazioni, aspetti ambientali, di circolarità e sociali. Al 31 dicembre 2023 il 66% dei contratti di fornitura prevede l'invio di certificazioni carbon footprint da parte dei fornitori aggiudicatari.

Sono state definite, inoltre, specifiche clausole contrattuali, inserite in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture, che vengono poi aggiornate periodicamente allineandole alle migliori pratiche internazionali. Le condizioni generali di contratto prevedono che i fornitori di Enel, tra cui subappaltatori, subfornitori, terze parti e in generale tutta la catena di fornitura, rispettino le vigenti condizioni normative retributive, contributive, assicurative e fiscali, con riferimento a tutti i lavoratori impiegati a qualsiasi titolo nell'esecuzione del contratto. Inoltre, vengono richiamati esplicitamente i princípi di cui alle Convenzioni OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e gli obblighi di legge in tema di lavoro minorile e delle donne, di parità di trattamento, di divieto di discriminazione, abusi e molestie, di libertà sindacale, associazione e rappresentanza, di rifiuto del lavoro forzato, di sicurezza e tutela ambientale e di condizioni igienico-sanitarie. In caso di conflitto tra i suddetti obblighi di legge e le Convenzioni OIL, prevalgono le norme più restrittive.

Le clausole(12) prevedono inoltre che i fornitori, subappaltatori, subfornitori, terze parti e tutta la catena di fornitura si impegnino a prevenire ogni forma di corruzione.

(12) Art. 29.1.5 delle condizioni generali di contratto.

Il numero degli FTE(13) che operano nei cantieri e siti di Enel, al 31 dicembre 2023, è 150.820;

• le attività di analisi e monitoraggio lungo l'intero processo di approvvigionamento si avvalgono di sistemi specifici tra cui, durante l'esecuzione del contratto, il Supplier Performance Management (SPM) il cui obiettivo, in ottica di collaborazione con i fornitori, è non solo di intraprendere eventuali azioni correttive in fase di esecuzione contrattuale, ma anche di incentivare un percorso di miglioramento grazie ad azioni che premiano le migliori pratiche. Il processo si basa su una rilevazione obiettiva e sistematica di dati e informazioni relativi all'esecuzione della prestazione oggetto del contratto. Tali dati sono utilizzati per elaborare specifici indicatori, detti anche categorie (tra queste, per esempio, Salute, Sicurezza e Ambiente, Diritti Umani e Correttezza, Qualità e Puntualità).

Nel corso del 2023 sono proseguiti gli incontri con i fornitori per approfondire i temi inerenti alla decarbonizzazione, alla circolarità e ai diritti umani, con l'obiettivo di condividere pratiche e approcci comuni e spingere la catena di fornitura verso gli standard di sostenibilità richiesti dalla comunità internazionale.

In particolare, sono stati organizzati incontri di approfondimento con i principali fornitori appartenenti alle categorie merceologiche strategiche per fornire loro indicazioni tecniche sui nuovi requisiti di gara in materia di diritti umani e sulle clausole contrattuali aggiuntive. Per ulteriori approfondimenti sulle attività svolte si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2023 del Gruppo.

(13) FTE = Full Time Equivalent, corrisponde al numero di lavoratori necessari a svolgere un certo numero di ore lavorate, ipotizzando che lavorino a tempo pieno. Un FTE corrisponde quindi a un giorno-persona.

RICERCA E SVILUPPO

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.

Innovazione

Nel corso del 2023, l'area di innovazione si è dotata di un nuovo assetto organizzativo che, in linea con la strategia del Gruppo, opera nell'ottica della semplificazione e della focalizzazione sulle sue priorità e promuove un approccio di innovazione integrata, efficiente ed efficace.

Per affrontare le sfide del business, adottiamo un modello di innovazione aperta, che consente di collegare tutte le aree dell'Azienda con startup, partner industriali, grandi aziende, piccole e medie imprese (PMI), centri di ricerca, università e imprenditori, anche attraverso l'utilizzo di piattaforme di crowdsourcing. In particolare, la strategia di innovazione del Gruppo si avvale di diversi strumenti che permettono di trovare soluzioni innovative e sostenibili, come per esempio la piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com, e di una rete globale di Innovation Hub e Lab sui quali invece si fonda il modello di collaborazione con le startup e le PMI. Mentre queste ultime propongono progetti innovativi e nuovi modelli di business, Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per la validazione tecnica ed economica delle soluzioni proposte in ambiente industriale e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Innovation Hub, situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo, come per esempio l'Europa e gli Stati Uniti, gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle rispettive aree e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI, con l'obiettivo di rispondere alle esigenze poste dalle Linee di Business.

La collaborazione con attori chiave esterni è quindi un punto fondamentale della strategia di innovazione del Gruppo. L'Azienda ha infatti all'attivo accordi di partnership che coprono sia le aree più strategiche per il Gruppo sia relative a temi rilevanti e di frontiera (per esempio, la promozione delle applicazioni spaziali nel settore energetico, l'idrogeno verde, il nucleare di quarta generazione). Tramite il co-sviluppo con i fornitori, il Gruppo mira inoltre a implementare, in maniera rapida ed efficace, soluzioni innovative a livello di sviluppo pre-commerciale e fa leva su competenze già esistenti e sulla customizzazione e sul trasferimento di soluzioni già impiegate in altri settori produttivi.

Nel 2022, abbiamo adottato volontariamente lo standard ISO 56002 per la gestione dell'innovazione; lo standard

113

Proof of Concept, lanciati per testare soluzioni innovative nel 2023

soluzioni in fase di scale-up nel business nel 2023

46

copre tutti gli aspetti della gestione dell'innovazione, dalla nascita di un'idea alla sua implementazione su scala globale. Nel corso del 2023, è stata predisposta in collaborazione con UNI la prassi UNI/PdR 155 "Gestione dell'innovazione sostenibile - Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l'open innovation"; la prassi è stata pubblicata sul sito UNI a dicembre 2023. Il documento, di carattere pre-normativo, si propone di essere un supporto pratico a tutte quelle organizzazioni che vogliono affrontare i cambiamenti organizzativi e produttivi necessari a realizzare al proprio interno un efficace processo di gestione dell'innovazione sostenibile.

Nel 2023 sono proseguite le attività delle community di innovazione, gruppi di lavoro trasversali che, al fine di creare valore per il Gruppo, affrontano in modo innovativo le questioni più rilevanti per il business e inerenti alle nuove tecnologie (energy storage, blockchain, droni, metaverso, robotica, sensori, stampa 3D, quantum computing, dispositivi indossabili, manifattura additiva, intelligenza artificiale, materiali e idrogeno). Le community, inoltre, monitorano continuativamente i miglioramenti tecnologici e condividono nuovi modelli di business, servizi a valore aggiunto e casi d'uso per tipi di tecnologia che potrebbero essere potenzialmente implementati in diverse aree del Gruppo Enel.

Nel corso del 2023, sono stati lanciati 113 Proof of Concept, per testare nuove soluzioni, mentre sono state 46 le soluzioni innovative prese in carico dal business per essere implementate su vasta scala. Complessivamente, sono stati investiti 60 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione.

DI DIFESA

GROUP RISK COMMITTEE

COMITATI RISCHI LOCALIZZATI

1. 2. 3. 4. 5. 6.

RISK APPETITE FRAMEWORK

POLITICHE

REPORTING

Digitalizzazione

Nel 2023, le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato anche, ma non solo, della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.

Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing. Si riportano di seguito, pertanto, le principali iniziative in ambito:

  • analisi di soluzioni basate sulla Quantum Key Distribution(14)e su algoritmi di Encryption Quantum Safe(15) per meglio comprendere come ovviare agli attuali modelli di encryption messi in pericolo dal futuro aumento di capacità computazionale offerto dal quantum computing;
  • servizi e soluzioni a supporto dello sviluppo software per analizzare il codice open source e librerie software terze parti, sia dal punto di vista delle eventuali vulnerabilità sia dal punto di vista delle licenze d'uso;
  • analisi di soluzioni di browser isolation (isolamento del browser dalla rete per evitare che questo diventi porta di ingresso di azioni e manovre malevole) e di sicurezza sul browser per comprendere la resilienza delle tecniche di protezione centrali verso quelle distribuite;
  • potenziamento delle soluzioni che sfruttano le tecnologie emergenti come Artificial Intellingence e Machine Learning, poste a servizio del miglioramento delle capability di detection delle minacce informatiche e dell'automazione del processo di analisi, correlazione e risposta agli incidenti;
  • soluzioni per l'identificazione di vulnerabilità presenti su asset e device (IoT, web application ecc.) con l'ausilio di tecniche innovative;
  • revisione di ambienti industriali attraverso l'implementazione di un processo di identificazione di vulnerabilità con script senza impatti sugli ambienti in esercizio;
  • studio per implementazione di un sistema di autenticazione multifattoriale ai sistemi aziendali, tramite tecnica "passwordless" in sostituzione della password, con soluzioni alternative sicure (per esempio, impronta digitale);
  • analisi e scouting di soluzioni per anonimizzazione e masking di dati in ambienti non produttivi e definizione di relativa policy;
  • analisi di soluzioni per prevenire la perdita di dati per soddisfare le esigenze di protezione derivanti da normative interne ed esterne;
  • studio e analisi di soluzioni per la gestione delle chiavi crittografiche e dei segreti aziendali;
  • analisi di nuove future soluzioni antimalware a protezione degli ambienti industriali;
  • realizzazione del Cyber Harbour, un centro di innovazione che unisce esperti di cyber security, aziende, investitori e mondo accademico, per favorire la realizzazione di progetti innovativi e competitivi in ambito sicurezza informatica, a favore del sistema Paese Italia;
  • istituzione di un canale di comunicazione con l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale italiana (ACN) per la realizzazione dell'Hyper SOC, ossia un'infrastruttura per la raccolta, la correlazione e l'analisi di eventi di interesse, con l'obiettivo di individuare rapidamente le minacce emergenti e di coordinare le risposte per fronteggiarle efficacemente. LINEE

(14) Tecnica crittografica di distribuzione di chiavi simmetriche basata sui princípi di fisica quantistica.

(15) Protocolli di cifratura basati su algoritmi e caratteristiche ritenuti sufficientemente sicuri rispetto ai rischi introdotti dalle capacità di calcolo dei computer quantistici.

PRINCIPALI RISCHI E OPPORTUNITÀ

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo.

A tal riguardo, Enel si è dotata in un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. Inoltre, ha adottato un modello di risk governance basato su alcuni "pilastri" e una tassonomia omogenea dei rischi (c.d. "risk catalogue") che ne agevola la gestione e la rappresentazione organica.

I "pilastri" della risk governance

Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di risk governance che viene declinato in maniera puntuale mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, controllo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio individuate.

Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei rischi e si fonda sui seguenti pilastri:

  • Linee di difesa. Il Gruppo adotta presídi strutturati su tre linee di difesa per le attività di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto della segregazione dei ruoli nei principali perimetri in relazione ai rischi rilevanti.
  • Group Risk Committee. A tale organo, istituito a livello manageriale e presieduto dall'Amministratore Delegato, spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi attraverso:
    • l'analisi delle principali esposizioni e i principali temi di rischio del Gruppo;
    • l'adozione di specifiche policy di rischio applicabili alle società del Gruppo, al fine di individuare i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi, nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi;

– l'approvazione di specifici limiti operativi, autorizzandone, laddove necessario e opportuno, deroghe operative a fronte di specifiche circostanze o esigenze;

– la definizione di strategie di risposta al rischio. Il Group Risk Committee si riunisce generalmente quattro volte l'anno e può essere altresì convocato, laddove se ne ravvisi la necessità, dall'Amministratore Delegato e dal responsabile dell'unità "Risk Control", collocata all'interno della Funzione Administration, Finance and Control.

• Sistema integrato e diffuso di comitati rischi localizzati. La presenza di specifici comitati rischi locali, articolati secondo le principali Linee di Business Globali e aree geografiche del Gruppo e presieduti dai rispettivi responsabili apicali, garantisce un adeguato presidio sui rischi maggiormente caratterizzanti a livello locale. Il coordinamento di tali comitati con il Group Risk Com-

mittee facilita l'opportuna condivisione con il top management del Gruppo delle informazioni e delle strategie di mitigazione delle esposizioni più rilevanti, nonché l'attuazione a livello locale degli indirizzi e delle strategie definite a livello di Gruppo.

  • Risk Appetite Framework (RAF). Il Risk Appetite Framework costituisce il quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio ed è un sistema integrato e formalizzato di elementi che consentono la definizione e l'applicazione di un approccio univoco alla gestione, alla misurazione e al controllo di ciascun rischio. Il RAF è sintetizzato nel Risk Appetite Statement, documento che descrive in maniera sinottica le strategie di rischio identificate e gli indicatori e/o limiti applicabili a ciascun rischio.
  • Policy di rischio. L'allocazione delle responsabilità, i meccanismi di coordinamento e le principali attività di controllo sono rappresentate in specifiche policy e documenti organizzativi definiti secondo specifici iter approvativi che coinvolgono delle strutture aziendali direttamente coinvolte.
  • Reporting. Appositi e regolari flussi informativi su esposizioni e metriche di rischio, declinati a livello di Gruppo e di singole Linee di Business Globali o geografie,

consentono al top management e agli organi sociali di Enel di avere una visione integrata delle principali esposizioni al rischio del Gruppo, sia attuali sia prospettiche.

• Risk Landscape Enel Group©. Il Gruppo, in base alla risk governance e alle norme internazionali del Risk Management ISO 31000:2018, monitora costantemente i rischi grazie a un processo di monitoraggio supportato da uno strumento di data visualization (e-Risk Landscape©). Tale sistema raccoglie e organizza i contributi provenienti dalle diverse geografie e dalle Linee di Business di Gruppo categorizzandole in base alla definizione del risk catalogue adottato dal Gruppo. Il processo di monitoraggio e controllo prevede l'assegnazione di metriche basate sulla probabilità di occorrenza degli eventi di rischio (likelihood) e sulla dimensione di potenziale impatto economico-finanziario, fornendo al top management del Gruppo una vista dinamicamente aggiornata del profilo di rischio del Gruppo e delle azioni di gestione e mitigazione. Tali dimensioni, modulate tramite griglie rappresentative, danno indicazione sul livello dei singoli rischi.

Il Gruppo, al 31 dicembre 2023, ha monitorato un set di circa 300 rischi di cui 11 identificati come Top Risks (con valore di probabilità superiore alla media e potenziali impatti economici rilevanti), prevalentemente identificati come rischi e/o incertezze regolatorie e legali/fiscali.

Il Risk Landscape Enel Group© permette di selezionare e visualizzare i Top Risks che si focalizzano su un livello di rischiosità da medio ad alto (quindi, escludendo gli eventi poco probabili e/o con un basso impatto). In aggiunta, è possibile procedere a una selezione multidirezionale:

• per categoria;

• per Paese/Legal Entity;

• per Linea di Business.

Relativamente ai rischi Top identificati ed esaminati, si vede una maggiore concentrazione dei rischi strategici, in particolar modo legislativo-regolatori (5), in Italia (3) e in Spagna (2), derivanti dalle esposizioni verso la revisione tariffaria, il rinnovo concessioni e il riconoscimento nei parametri di redditività. Per quanto riguarda la sezione legata ai rischi compliance (6), si evince una concentrazione prevalentemente legata ai rischi fiscali in Brasile (4), in Italia (1) e legali negli Stati Uniti (1).

Di seguito si può vedere un esempio di variabilità dei principali cluster di rischio in termini sia di probabilità sia di potenziale impatto nelle categorie dei Top Risks. Tali range di variazione sono rappresentativi della timeline con cui

Compliance Strategici

il singolo driver di rischio viene esaminato (per esempio, per una possibile evoluzione del framework regolatorio e azioni di mitigazione in corso) e della eterogeneità della tipologia dei rischi stessi appartenenti al medesimo cluster.

Il "risk catalogue" di Gruppo

Enel si è dotata di un risk catalogue che rappresenta il punto di riferimento a livello di Gruppo e per tutte le strutture aziendali coinvolte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi. L'adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi all'interno del Gruppo, permettendo così l'identificazione delle principali tipologie di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.

Nell'ambito del suddetto risk catalogue, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia digitale.

Nella tabella che segue è riportato l'elenco dei rischi attualmente individuati e classificati all'interno delle summenzionate macrocategorie.

CATEGORIA RISCHIO DEFINIZIONE
STRATEGICI Cambiamenti climatici Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi
relativi al cambiamento climatico – causati da eventi climatici acuti e cronici
(rischio fisico) e dagli effetti delle tendenze normative, tecnologiche e di
mercato derivanti dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di
carbonio (rischio di transizione) – tramite iniziative strategiche e operative di
adattamento e mitigazione dei rischi climatici.
Panorama competitivo Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio delle tendenze
evolutive del mercato che possono avere un impatto sul posizionamento
competitivo sui mercati, sulla crescita e sulla redditività del Gruppo.
Innovazione Rischio di inefficace sviluppo, esecuzione e diffusione di soluzioni innovative a
causa di inadeguatezza dello scouting tecnologico o di analisi errate o incomplete
su incertezza, complessità, sostenibilità, grado di fattibilità, aspettative del
mercato, competenze interne e sostegno finanziario ai progetti innovativi.
Evoluzioni legislative
e regolatorie
Rischio di evoluzioni legislative e regolatorie avverse e/o di inefficace
identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio delle evoluzioni legislative
e regolatorie in termini di comunicazione dei nuovi obblighi di conformità, di
attività di advocacy e di analisi dei gap interni.
Rischio di un carente processo sistematico di valutazione delle esposizioni
regolatorie derivanti da nuove iniziative strategiche e di business.
Tendenze macroeconomiche
e geopolitiche
Rischio di inefficace identificazione, valutazione e monitoraggio delle tendenze
economico-finanziarie, politiche e sociali globali, nonché di evoluzioni delle
politiche monetarie, fiscali e commerciali.
Pianificazione strategica
e allocazione del capitale
Rischio di inefficaci processi di pianificazione strategica e di allocazione del
capitale, causati da ipotesi di scenario non coerenti e dall'incapacità di cogliere
tendenze emergenti o di gestire tempestivamente cambiamenti rilevanti, che
possono influenzare negativamente il processo decisionale.

coinvolte nella loro gestione.

digitale.

TECNOLOGIA DIGITALE

STRATEGICI GOVERNANCE

RISCHI

E CULTURA

Nell'ambito del suddetto risk catalogue, le tipologie di rischio sono raggruppate in macrocategorie, che comprendono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici, finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia

FINANZIARI OPERATIVI COMPLIANCE

CATEGORIA RISCHIO DEFINIZIONE
Cultura ed etica aziendale Rischi derivanti da (i) inadeguata integrazione dei princípi etici definiti dal Gruppo
all'interno dei processi e delle attività aziendali; (ii) mancata adozione e attuazione
di politiche e processi idonei a garantire il rispetto dei princípi di diversità e pari
opportunità; (iii) mancato sanzionamento di comportamenti, posti in essere dai
dipendenti e dal management, in contrasto con i valori etici del Gruppo.
GOVERNANCE
E CULTURA
Governance aziendale Rischio di strutture/regole di corporate governance inefficaci e/o di mancanza
di integrità e trasparenza nei processi decisionali.
Coinvolgimento degli
stakeholder
Rischio di coinvolgimento inefficace dei principali stakeholder relativamente
al posizionamento strategico di Enel in materia di sostenibilità e obiettivi
finanziari, a causa della mancanza di comprensione, anticipazione
od orientamento delle loro aspettative, che potrebbero non essere
adeguatamente integrate all'interno dei processi di pianificazione della
strategia di business e di sostenibilità del Gruppo, con un impatto negativo sulla
sua reputazione e competitività.
TECNOLOGIA
DIGITALE
Cyber security Rischio di attacchi cyber e furti di dati sensibili o massivi relativi all'azienda e ai
clienti, imputabili alla mancanza di sicurezza delle reti, dei sistemi operativi e dei
database.
Digitalizzazione Rischio di gestione inefficace dei processi aziendali e di costi operativi più
elevati a causa della mancanza di digitalizzazione in termini di copertura dei
flussi di lavoro, integrazione di sistemi e adozione di nuove tecnologie.
Efficacia IT Rischio di inefficace supporto dei sistemi IT ai processi di business e alle attività
operative.
Continuità del servizio Rischio di esposizione dei sistemi IT/OT a interruzioni del servizio e perdite di
dati.
FINANZIARI Adeguatezza della struttura
del capitale e accesso ai
finanziamenti
Rischio che il rapporto di indebitamento o il mix tra il debito a lungo e breve
termine della Società e/o del Gruppo possano non essere adeguati a: (i)
supportare la flessibilità finanziaria, (ii) consentire l'accesso a diverse fonti di
finanziamento e (iii) raggiungere i target relativi al costo del debito.
Commodity Rischio di (i) tendenze avverse del mercato delle commodity e/o volatilità
dei prezzi (rischio prezzo) e/o (ii) mancanza di domanda o disponibilità di
commodity, risorse naturali e materie prime o semilavorati (rischio volume).
Credito e Controparte Rischio di: (i) incapacità della controparte di adempiere agli obblighi contrattuali
di pagamento o di consegna, (ii) deterioramento del credito o di default
della controparte, (iii) esposizione significativa a una singola controparte
(concentrazione su un unico soggetto) o (iv) a controparti operanti nello stesso
settore o appartenenti alla stessa area geografica (concentrazione settoriale/
geografica).
Tasso di cambio Rischio di variazioni avverse dei tassi di cambio, che influenzano negativamente: (i)
i costi e i ricavi denominati in valuta estera rispetto al momento in cui sono state
definite le condizioni di prezzo o è stata presa la decisione di investimento (rischio
economico), (ii) le rivalutazioni o gli adeguamenti del fair value di attività e passività
finanziarie sensibili ai tassi di cambio (rischio transattivo), (iii) il consolidamento di
società controllate con valute contabili diverse (rischio traslativo).
Tasso di interesse Rischio di fluttuazioni avverse dei tassi di interesse con impatto sugli oneri
finanziari netti e sugli adeguamenti del fair value di attività e passività
finanziarie sensibili al tasso di interesse.
Liquidità Rischio di non soddisfare i fabbisogni finanziari a breve termine data
l'incapacità o i maggiori costi sostenuti per (i) raccogliere fondi a breve
termine (funding liquidity risk) o (ii) liquidare le attività sui mercati finanziari
(asset liquidity risk).

CATEGORIA RISCHIO DEFINIZIONE
OPERATIVI Protezione del patrimonio Rischio di incorrere in perdite economiche, finanziarie o reputazionali a causa
di accessi non autorizzati, furti, appropriazioni indebite o malagestione di
attrezzature, impianti, informazioni strategiche o altri beni tangibili o intangibili.
Rischio di incorrere in perdite economiche, finanziarie o reputazionali come
risultato di non efficace salvaguardia (per esempio attività assicurative e legali)
sulle attività finanziarie del Gruppo.
Interruzione del
business
Rischio di interruzione parziale o totale delle attività aziendali derivante da
guasti tecnici, malfunzionamenti di beni e impianti, errori umani, sabotaggi,
indisponibilità di materie prime e/o semilavorati o eventi climatici avversi.
Esigenze e soddisfazione
dei clienti
Rischio di mancato raggiungimento delle aspettative e delle esigenze dei
clienti in termini di qualità, accessibilità, sostenibilità e innovazione dei
prodotti e servizi del Gruppo.
Ambiente Rischio che operazioni di lavoro o macchinari inadeguati possano avere un
impatto negativo sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi coinvolti.
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti ambientali internazionali,
nazionali o locali.
Salute e sicurezza Rischio che ambienti di lavoro, strutture, macchinari e operazioni aziendali
inadeguati possano avere un impatto negativo sulle condizioni di salute e
sicurezza dei dipendenti e degli altri stakeholder coinvolti.
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti internazionali, nazionali o locali in
materia di salute e sicurezza.
Proprietà intellettuale Rischio di violazioni o uso fraudolento della proprietà intellettuale del Gruppo.
Persone e
organizzazione
Rischio di inadeguatezza delle strutture organizzative del Gruppo o mancanza
di competenze interne dovute ad assenza o inadeguatezza dei programmi
di formazione, inefficacia dei sistemi di incentivazione, inadeguatezza del
processo di pianificazione del turnover o incapacità di definire efficaci processi di
reclutamento e politiche di retention dei dipendenti.
Efficienza del processo Rischio di sostenere maggiori costi operativi, ritardi nelle tempistiche o minori
ricavi a causa di una gestione inadeguata delle attività e dei processi operativi,
di mancanza di qualità dei dati, di un monitoraggio e reporting incompleto o
inefficace delle prestazioni.
Procurement,
logistica e supply chain
Rischio di attività di approvvigionamento o di gestione dei contratti inefficaci,
dovute a inadeguatezza nella definizione dei requisiti o del processo di
qualificazione dei fornitori, frequente ricorso all'affidamento diretto, carenze nelle
attività di scouting, scarso monitoraggio dell'adempimento dei doveri contrattuali,
mancata applicazione di penali.
Gestione della qualità
del servizio
Rischio di incapacità da parte di terzi o fornitori di servizi interni di soddisfare
i livelli di servizio concordato.

CATEGORIA RISCHIO DEFINIZIONE
COMPLIANCE Conformità contabile Rischio di mancato adempimento delle leggi e dei regolamenti contabili
o di non corretta applicazione e/o interpretazione dei princípi contabili
internazionali adottati dal Gruppo (IFRS-EU) e dei princípi contabili nazionali
(Local GAAP).
Conformità antitrust e diritti
dei consumatori
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti in materia di antitrust e diritti
dei consumatori.
Corruzione Rischio di comportamenti intenzionalmente scorretti o corruttivi posti in essere
da persone all'interno o all'esterno del Gruppo al fine di ottenere un vantaggio
improprio o illecito.
Data protection Rischio di violazione della normativa sulla protezione dei dati e sulla privacy.
External disclosure Rischio di diffusione di relazioni, documenti contabili, comunicazioni o altri
avvisi contenenti informazioni errate, inaccurate o incomplete.
Conformità alla
regolamentazione finanziaria
Rischio di violazione di leggi e regolamenti internazionali e nazionali in materia
di mercati finanziari.
Conformità alla normativa
fiscale
Rischio di violazione delle leggi e dei regolamenti internazionali o nazionali in
materia fiscale.
Conformità alle altre leggi e
regolamenti
Rischio di violazione di leggi e regolamenti internazionali, nazionali o locali in
materie non già ricomprese in altre tipologie di rischio (per esempio in materia
di mercati dell'energia elettrica, distribuzione, generazione, procurement,
permitting, mercati azionari).

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nel novembre 2023 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2026, improntato su tre pilastri:

  • redditività, flessibilità e resilienza mediante un'allocazione del capitale selettiva finalizzata a ottimizzare il profilo di rischio/rendimento del Gruppo;
  • efficienza ed efficacia quali driver dell'operatività del Gruppo, basati su semplificazione dei processi, un'organizzazione più snella con focus sulle geografie "core", nonché sulla razionalizzazione dei costi;
  • sostenibilità finanziaria e ambientale per perseguire la creazione di valore nell'affrontare le sfide del cambiamento climatico.

Tra il 2024 e il 2026 il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro:

  • 18,6 miliardi di euro circa nelle Reti, con focus su miglioramento della qualità, resilienza e digitalizzazione, nonché su nuove connessioni;
  • 12,1 miliardi di euro circa nelle Rinnovabili, puntando su eolico onshore, solare e batterie di accumulo, facendo anche leva sul repowering;
  • 3 miliardi di euro circa nei Clienti, con una gestione attiva del portafoglio clienti mediante offerte bundled multi-play, che includano beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico touchpoint.

Come risultato delle azioni strategiche sopra descritte, nel 2026 si prevede che l'EBITDA ordinario di Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro e che l'utile netto ordinario di Gruppo aumenti fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro.

La politica dei dividendi prevede un DPS fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.

Nel 2024 sono previsti:

  • investimenti nelle reti di distribuzione focalizzati sulle aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio più equilibrato e chiaro, in particolare in Italia;
  • investimenti selettivi in rinnovabili, finalizzati alla massimizzazione della redditività del capitale investito e alla minimizzazione dei rischi;
  • gestione attiva del portafoglio clienti attraverso offerte bundled multi-play.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2024-2026 del Gruppo.

Obiettivi finanziari

2023 2024 2026
Crescita dell'utile
EBITDA ordinario (€mld) 22,0 22,1-22,8 23,6-24,3
Utile netto ordinario (€mld) 6,5 6,6-6,8 7,1-7,3
Creazione di valore
0,43(1) 0,43(1)
DPS (€/azione) 0,43 Aumento del DPS fino a un payout del 70%
sull'utile netto ordinario in caso di neutralità
dei flussi di cassa(2)

(1) DPS minimo.

(2) La neutralità dei flussi di cassa è raggiunta se i flussi di cassa generati dalla gestione operativa (funds from operations, FFO) coprono interamente gli investimenti netti del Gruppo, nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo.

ALTRE INFORMAZIONI

Società controllate estere extra UE

Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2023 – vale a dire al 21 marzo 2024 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra-UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati").

In particolare, si segnala al riguardo che:

  • in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento richiamati nell'art. 15, comma 2, del Regolamento Mercati, sono state individuate nell'ambito del Gruppo Enel 49 Società controllate estere extra-UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022;
  • trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) 25 Mile Creek Windfarm LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 2) 25RoseFarms Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 3) Alta Farms Azure Ranchland Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 4) Alta Farms Wind Project II LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 5) Ampla Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 6) Aurora Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 7) Azure Blue Jay Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 8) Azure Sky Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 9) Blue Jay Solar I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 10) Cimarron Bend Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 11) Companhia Energética do Ceará - Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 12) Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 13) Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 14) Empresa Electrica Pehuenche SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 15) Enel Américas SA (società cilena direttamente controllata da

Enel SpA); 16) Enel Argentina SA (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 17) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 18) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 19) Enel Colombia SA ESP (ex Emgesa SA ESP, società colombiana del perimetro Enel Américas SA); 20) Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 21) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 22) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 23) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 25) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 26) Enel Green Power Canada Inc. (società canadese del perimetro Enel North America Inc.); 27) Enel Green Power Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 28) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 29) Enel Green Power Mexico S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 30) Enel Green Power North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 31) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana fusa per incorporazione in data 1° agosto 2023 in Enel Generación Perú SAA); 32) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 33) Enel Green Power Roseland Solar LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 34) Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 35) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 36) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 37) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 38) Enel Rinnovabile SA de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 39) Enel Trading North America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 40) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 41) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 42) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del

perimetro Enel North America Inc.); 43) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 44) Renovables de Guatemala SA (società guatemalteca del perimetro Enel Américas SA); 45) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 46) Seven Cowboy Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America, Inc.); 47) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 48) Tradewind Energy Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 49) White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.);

• lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2023, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. A) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2023 di Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);

  • gli statuti, la composizione e i poteri degli organi sociali di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CONSOB, in versione aggiornata, ove da parte di quest'ultima fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di vigilanza (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. B) del Regolamento Mercati);
  • è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società sopra indicate:
    • forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA le informazioni necessarie al revisore medesimo per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infrannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. C)-i), del Regolamento Mercati);
    • dispongono di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. C)-ii), del Regolamento Mercati).

Approvazione del Bilancio

L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 32 "Strumenti finanziari", 33 "Risk management", 34 "Derivati ed hedge accounting" e 35 "Fair value measurement".

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.

Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2023, le azioni proprie sono rappresentate da n. 9.262.330 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 7.153.795 al 31 dicembre 2022), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 59 milioni di euro.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2023. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione,

modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 42.

IL SISTEMA DI INCENTIVAZIONE

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2023, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022 sulla politica in materia di remunerazione per il 2022; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e febbraio 2023 con i principali proxy advisor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/ Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2022, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.

Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2023 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche ("DRS"):

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine ("MBO"), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, l'MBO 2023 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
      • utile netto ordinario consolidato;
      • Funds From Operations/indebitamento finanziario netto consolidato;

• reclami commerciali a livello di Gruppo, accompagnato dai seguenti obiettivi-cancello: (i) System Average Interruption Duration Index - SAIDI; (ii) reclami commerciali sul mercato libero commodity in Italia;

  • indice di frequenza degli infortuni sul lavoro, accompagnato dall'obiettivo-cancello rappresentato dagli infortuni fatali;
  • per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, oggettivi e specifici, correlati al piano strategico e individuati congiuntamente dalla Funzione Administration, Finance and Control e dalla Funzione People and Organization;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2023 tale componente è legata alla partecipazione al Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile ("Piano LTI 2023"), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:
    • TSR (Total Shareholders Return) medio di Enel vs TSR medio Indice EURO STOXX Utilities – UEM nel triennio 2023-2025;
    • ROIC (Return on Invested Capital) WACC (Weighted Average Cost of Capital) cumulati nel triennio 2023- 2025;
    • intensità delle emissioni di GHG "Scope 1 e Scope 3" relative all'Integrated Power del Gruppo (gCO2eq/ kWh) al 2025, accompagnato dall'obiettivo-cancello rappresentato dalla intensità delle emissioni di GHG "Scope 1" relative alla Power Generation del Gruppo (gCO2eq/kWh) al 2025;
    • percentuale di donne nei piani di successione del top management a fine 2025.

Il Piano LTI 2023 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, rispetto al totale dell'incentivo maturato il Piano LTI 2023 prevede che: (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, fino al 150% del valore base l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (ii)

per i primi riporti dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, ivi inclusi i DRS, fino al 100% del valore base l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel; (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base, l'incentivo sia interamente corrisposto in azioni Enel. Il Piano LTI 2023 prevede che le azioni da erogare ai sensi di quest'ultimo siano previamente acquistate da Enel e/o dalle società da questa controllate. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2023 (c.d. "deferred payment").

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2023 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

2. CORPORATE GOVERNANCE

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Il sistema di corporate governance di Enel SpA ("Enel" o la "Società") è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance(16) (il "Codice di Corporate Governance"), cui la Società aderisce quale "società grande" a "proprietà non concentrata"(17), ed è inoltre ispirato alle best practice internazionali.

Il sistema di governo societario adottato da Enel e dal Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, gli interessi degli stakeholder rilevanti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

  • di un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere in ordine alla gestione sociale, che ha istituito al suo interno (i) Comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive, al fine di assicurare un'adeguata ripartizione interna delle proprie funzioni, nonché (ii) un Comitato per le operazioni con parti correlate, che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla apposita procedura aziendale;
  • di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa l'os-

servanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance;

• dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

(17) Il Codice di Corporate Governance definisce "società grande" ogni società la cui capitalizzazione è stata superiore a 1 miliardo di euro l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti, nonché "società a proprietà concentrata" ogni società in cui uno o più soci che partecipano a un patto parasociale di voto dispongono, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona), della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria.

(16) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

3. BILANCIO DI ESERCIZIO

PROSPETTI CONTABILI

Conto economico

Euro Note
2023 2022
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.a 107.242.614 107.177.471 116.051.123 116.143.487
Altri proventi 4.b 55.953.225 12.301.276 16.663.153 14.877.215
(Subtotale) 163.195.839 132.714.276
Costi
Acquisti di materiali di consumo 5.a 411.658 230.382 386.707 218.873
Servizi e godimento beni di terzi 5.b 201.897.034 125.570.450 206.383.096 132.838.081
Costo del personale 5.c 135.217.154 104.681.593
Ammortamenti e impairment 5.d 718.632.977 1.329.696.603
Altri costi operativi 5.e 47.150.940 411.287 26.904.912 615.302
(Subtotale) 1.103.309.763 1.668.052.911
Risultato operativo (940.113.924) (1.535.338.635)
Proventi da partecipazioni 6 4.269.179.595 4.268.761.567 8.770.435.089 8.770.003.874
Proventi finanziari da contratti derivati 7 906.666.335 421.215.400 2.131.015.975 627.229.150
Altri proventi finanziari 8 481.633.806 386.665.830 431.697.733 379.617.287
Oneri finanziari da contratti derivati 7 868.999.445 342.163.853 1.959.981.967 1.166.367.143
Altri oneri finanziari 8 952.414.076 449.181.865 786.552.405 309.241.496
(Subtotale) 3.836.066.215 8.586.614.425
Risultato prima delle imposte 2.895.952.291 7.051.275.790
Imposte 9 (135.857.564) (106.090.159)
UTILE DELL'ESERCIZIO 3.031.809.855 7.157.365.949

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

Euro Note
2023 2022
Utile dell'esercizio 3.031.809.855 7.157.365.949
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili
a Conto economico (al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi
finanziari
(55.299.318) 294.350.690
Variazione del fair value dei costi di hedging (45.732) (3.149.358)
Altre componenti di Conto economico complessivo non
riclassificabili a Conto economico (al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci
definiti
(5.254.233) 13.268.911
Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese 1.239.631 1.952.292
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto 23
(59.359.652)
306.422.535
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio 2.972.450.203 7.463.788.484

Stato patrimoniale

Euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2023 al 31.12.2022
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 10 9.325.876 10.527.976
Attività immateriali 11 130.536.624 133.425.176
Attività per imposte anticipate 12 105.795.799 146.252.786
Partecipazioni 13 60.917.485.264 59.952.466.507
Derivati finanziari attivi non correnti 14 260.558.273 17.582.012 348.779.629 35.499.991
Altre attività finanziarie non correnti 15 9.732.013 13.667.732
Altre attività non correnti 16 72.985.571 64.126.969 81.210.258 68.953.577
(Totale) 61.506.419.420 60.686.330.064
Attività correnti
Crediti commerciali(1) 17 167.063.646 167.043.846 294.100.316 293.729.361
Crediti per imposte sul reddito 18 309.389.752 164.519.486
Derivati finanziari attivi correnti 14 76.246.594 55.833.206 390.303.368 85.798.846
Altre attività finanziarie correnti 19 6.482.654.926 5.951.617.471 3.480.039.167 3.019.086.075
Altre attività correnti 20 1.581.057.389 1.552.330.980 584.062.049 282.681.908
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 1.122.155.615 4.867.872.963
(Totale) 9.738.567.922 9.780.897.349
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita 22 - 654.000.000
TOTALE ATTIVITÀ 71.244.987.342 71.121.227.413

(1) Il dato delle parti correlate dei crediti commerciali al 31 dicembre 2022 tiene conto di una più puntuale determinazione.

Euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2023 al 31.12.2022
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (59.391.451) (47.077.924)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 6.553.164.779 5.567.477.464
Altre riserve 11.785.045.273 11.835.447.410
Utili/(Perdite) accumulati 8.591.640.579 5.695.687.373
Utile dell'esercizio(1) 845.973.667 5.124.029.959
TOTALE PATRIMONIO NETTO 23 37.883.112.793 38.342.244.228
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 24 17.855.165.462 14.274.103.557 18.195.966.550 12.406.766.403
Benefíci ai dipendenti 25 120.706.096 131.204.919
Fondi rischi e oneri - quota non corrente 26 20.741.948 26.699.393
Passività per imposte differite 12 43.103.814 98.253.224
Derivati finanziari passivi non correnti 14 619.923.490 104.107.038 663.170.856 163.067.356
Altre passività non correnti 27 20.538.647 8.512.767 23.089.469 8.493.024
(Subtotale) 18.680.179.457 19.138.384.411
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 24 8.631.664.059 8.461.461.359 8.751.561.341 8.362.050.365
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 24 1.179.258.322 132.390.869 1.430.638.032 1.332.500.814
Fondi rischi e oneri - quota corrente 26 9.194.092 14.646.861
Debiti commerciali 28 134.532.360 86.850.266 154.478.681 97.033.054
Derivati finanziari passivi correnti 14 105.519.013 19.558.734 178.393.271 69.056.412
Altre passività finanziarie correnti 29 226.230.895 110.995.822 238.249.602 94.222.302
Altre passività correnti 31 4.395.296.351 824.782.216 2.872.630.986 739.812.883
(Subtotale) 14.681.695.092 13.640.598.774
TOTALE PASSIVITÀ 33.361.874.549 32.778.983.185
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 71.244.987.342 71.121.227.413

(1) L'utile dell'esercizio, pari a 3.032 milioni di euro (7.157 milioni di euro nel 2022), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 2.186 milioni di euro (2.033 milioni di euro nel 2022).

Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)

Euro Capitale sociale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva negativa
per azioni
proprie in
portafoglio
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
ibride perpetue
Riserva legale Riserve ex lege
n. 292/1993
Al 1° gennaio 2022 10.166.679.946 7.495.973.184 (36.046.337) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500
Altri movimenti - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - (14.071.647) - - -
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- 42.879 - - - -
Erogazione azioni proprie - - 3.040.060 - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Riparto utile 2021
Distribuzione dividendi - - - - - -
Coupon a titolari di obbligazioni
ibride perpetue
- - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto dividendo 2022(1) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
Utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2022 10.166.679.946 7.496.016.063 (47.077.924) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - - (21.028.919) -
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- - - - - -
Erogazione azioni proprie - - 8.715.392 - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 985.687.315 - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Riparto utile 2022
Distribuzione dividendi - - - - - -
Coupon a titolari di obbligazioni
ibride perpetue
- - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto dividendo 2023(2) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
Utile dell'esercizio - - - -
- -

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024.

Euro Capitale sociale

Riserva per pagamenti basati su

Strumenti di capitale -

Riparto utile 2021

Coupon pagati a titolari di

Coupon a titolari di obbligazioni

Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio

Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio

Riserva da sovrapprezzo azioni

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

Riserva per strumenti di capitale obbligazioni

ibride perpetue Riserva legale

Riserve ex lege

306.422.535 - - 13.268.911 1.952.292 (3.149.358) 294.350.690 -
7.157.365.949 7.157.365.949 - - - - - -
38.342.244.228 5.124.029.959 5.695.687.373 (21.408.822) 1.832.546 (3.409.291) (23.849.707) 137.486.133
(25.598.617) - (25.643.550) - - - - 21.073.852
(3.311.691) - - - - - - (3.311.691)
8.983.171 - 9.072.425 - - - - (8.804.646)
985.687.315 - - - - - - -
(181.768.696) - (181.768.696) - - - - -
(2.033.335.989) (2.033.335.989) - - - - - -
(123.434.990) 123.434.990 - - - - -
1.430.759 (2.967.258.980) 2.968.689.739 - - - - -
(2.183.667.890) (2.185.836.188) 2.168.298 - - - - -
- -
(79.149.025) 146.443.648

Rendiconto finanziario

Euro Note
2023 2022
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 2.895.952.291 7.051.275.790
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment 5.d 718.632.977 1.329.696.603
Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta 13.686.853 41.292.295
Accantonamenti ai fondi 6.957.494 13.500.103
Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese 6 (4.269.179.595) (4.268.761.567) (8.770.435.089) (8.770.003.874)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 411.222.943 (16.527.553) 125.469.680 630.833.857
Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale
circolante netto
(222.727.037) (209.200.618)
Incremento/(Decremento) fondi (28.866.530) (74.223.632)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 17 111.147.807 113.669.287 (19.074.769) (18.500.011)
(Incremento)/Decremento di attività/passività finanziarie e non 1.012.405.770 (822.418.837) 573.538.442 1.028.253.294
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 28 (19.946.322) (10.182.788) (12.541.935) (19.491.987)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 1.080.902.064 644.093.507 1.803.097.466 685.825.927
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (1.460.144.722) (637.676.049) (2.058.692.623) (1.055.072.686)
Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese 6 3.851.190.666 3.850.786.914 9.112.358.781 9.111.955.231
Imposte pagate (47.114.592) (426.270.915)
Cash flow da attività operativa (a) 4.276.847.104 8.688.990.197
Investimenti in attività materiali e immateriali 10-11 (47.401.080) (45.254.041)
Investimenti in partecipazioni 13 (1.608.039.876) (1.608.039.876) (1.739.147.822) (1.739.147.822)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie 648.514.204 648.514.204 136.635.930 136.635.930
Cash flow da attività di investimento (b) (1.006.926.752) (1.647.765.933)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine 24 2.201.106.190 2.000.032.661 4.250.921.203 410.711
Rimborsi di debiti finanziari 24 (2.803.055.864) (1.332.805.452) (10.465.909.645) (5.117.740.779)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo 265.084.305 1.200.109.945 (1.159.334.729) (1.214.846.241)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve (3.371.850.065) (4.006.272.340) 8.267.773.610 8.090.248.848
Dividendi e acconti sui dividendi pagati 23 (4.090.667.883) (3.881.594.634)
Emissioni di obbligazioni ibride perpetue 23 1.737.237.500 -
Rimborso di obbligazioni ibride perpetue 23 (751.550.185) -
Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride perpetue 23 (181.768.696) (123.434.990)
Acquisto azioni proprie 23 (20.173.002) (14.026.715)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (7.015.637.700) (3.125.605.900)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(a+b+c)
(3.745.717.348) 3.915.618.364
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 21 4.867.872.963 952.254.599
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 21 1.122.155.615 4.867.872.963

NOTE DI COMMENTO

1. Forma e contenuto del bilancio

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina. La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, presentato in apposito e separato fascicolo. La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 21 marzo 2024. Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operation e di quello delle discontinued operation.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operation.

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del rendiconto finanziario, si rimanda al paragrafo relativo ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

2. Princípi contabili

2.1 Focus su tematiche non finanziarie

Informativa relativa al cambiamento climatico

Il cammino verso Net Zero è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.

In tale prospettiva il Gruppo ha fissato, come segue, le proprie linee guida strategiche:

  • allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata;
  • abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti;
  • fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain;
  • anticipare gli obiettivi di Net Zero sostenibile al 2040.

Considerati i rischi relativi al cambiamento climatico e quanto stabilito dagli Accordi di Parigi, il Gruppo ha deciso di raggiungere in anticipo gli obiettivi di carbon neutrality e rifletterne gli effetti nelle attività, nelle passività e nel Conto economico evidenziando gli impatti significativi e prevedibili come richiesto dal framework dei princípi contabili internazionali.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, il Gruppo ritiene il cambiamento climatico come un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management. Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.

2.2 Uso di stime e giudizi del management

I ricavi, i costi, le attività, le passività e la relativa informativa, nonché le attività e passività potenziali richiedono che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono avere effetto sui loro valori nella redazione del Bilancio di esercizio, in applicazione degli IFRS-EU. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio; nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati IFRS-EU. La criticità insita in tali valutazioni è determinata dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e

dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Le informazioni incluse nel Bilancio di esercizio sono selezionate sulla base di un'analisi di materialità effettuata in linea con i requisiti previsti dal Practice Statement 2 "Making Materiality Judgments", emesso dall'International Accounting Standards Board (IASB).

Uso di stime

Recuperabilità delle partecipazioni

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari, attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento.

Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività.

I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

  • delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;
  • di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base per tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

In linea con il suo modello di business e nel contesto del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica risultante dai modelli energetici per Paese.

Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico, nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle specifiche note di riferimento.

Perdite attese su attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, sulle attività derivanti da contratti con i clienti e su tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL), calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD), è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).

Per maggiori informazioni sull'approccio generale e semplificato utilizzato nel calcolo delle perdite attese, si veda il contenuto della nota 32 "Strumenti finanziari".

Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese, è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in base alle valutazioni del management, è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 32 "Strumenti finanziari".

Determinazione del fair value di strumenti finanziari

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.

In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 35 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci e altre prestazioni post-pensionamento

Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento.

I calcoli dei costi e delle passività associati a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adottate si rinvia alla nota 25 "Benefíci ai dipendenti".

Fondi rischi e oneri

Per maggiori dettagli riguardo ai fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 26 "Fondi rischi e oneri".

La nota 40 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Contenziosi

La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della perdita. La nota 40 fornisce l'informativa delle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.

L'aspetto che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio della Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata; l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della società capogruppo o di altre garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Imposte sul reddito

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2023 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile.

La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per determinare l'ammontare dell'imposte anticipate che possono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, nonché alle future strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.

Per ulteriori dettagli sulle imposte anticipate rilevate o non rilevate, si rinvia alla nota 12 "Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite".

Giudizi del management

Determinazione della vita utile di attività non finanziarie

Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per esempio tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per esempio sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.

Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la Società ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piuttosto dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata.

Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto.

Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.

Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la

struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.

La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capitale della partecipata.

Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

Determinazione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) possedute per la vendita

Un'attività è classificata come "posseduta per la vendita" quando la sua vendita è altamente probabile.

Per valutare se una vendita è altamente probabile, la Società considera se:

  • il management è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate tutte le attività necessarie per individuare un acquirente e completare il programma;
  • si prevede che la vendita venga completata entro un anno dalla data di classificazione dell'attività come posseduta per la vendita, soggetto a proroga qualora il ritardo sia causato da eventi o circostanze indipendenti dal controllo della Società e vi siano sufficienti evidenze che la stessa mantenga il proprio impegno nel programma di vendita;
  • le azioni richieste per completare il programma di vendita dimostrino l'improbabilità che il programma possa essere significativamente modificato o annullato.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management della Società.

A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.

Sulla base del giudizio del management, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, è valutata mediante un'assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti. In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico. Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

  • applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera la Società;
  • identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti;
  • identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per

il leasing, nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;

• stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riporta-

2.3 Princípi contabili rilevanti

Parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo.

Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i Fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).

Società controllate, collegate e joint venture

Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti. Per maggiori dettagli circa la definizione di controllo, si rinvia al paragrafo "Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo" all'interno della nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".

Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diritre l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.

ti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.

In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.

Conversione delle poste in valuta

Ai sensi dello "IAS 21 - Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere", le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le attività e le passività non monetarie denomi-

nate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value. Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13.

Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si ipotizza che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività. Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti, a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, la Società considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

  • per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
  • per le passività e gli strumenti rappresentativi di capitale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio della Società;
  • nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie gestiti

sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, si veda per maggiori dettagli la nota 35.1 "Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale" e la nota 35.2 "Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale".

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Ai sensi dello IAS 16 gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi Minore tra il termine del contratto
e la vita utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente o al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.

Leasing

Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing applicando la definizione pre-

vista dall'IFRS 16, soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli incentivi ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata. La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

Attività immateriali

Ai sensi dello IAS 38, le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dalla Società, per le quali è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna per le attività generate internamente e sono rilevate come attività immateriali solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica, l'intenzione e la disponibilità di risorse al fine di completare l'attività e avere la capacità di utilizzarla o venderla.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. Per maggiori dettagli circa la stima della vita utile, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".

L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso. Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita. Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni.

Impairment delle attività non finanziarie

Ai sensi dello "IAS 36 - Riduzione di valore delle attività", a ciascuna data di riferimento del bilancio, gli immobili, impianti e macchinari, gli investimenti immobiliari iscritti al costo, le attività immateriali, il diritto d'uso, l'avviamento e le partecipazioni in società collegate/joint venture sono verificate al fine di constatare l'esistenza di indicatori (fonti informative interne ed esterne) di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso, sono sottoposti a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore. Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente piano industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al paragrafo "Uso di stime".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment". Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari sono rilevati e valutati secondo lo "IAS 32 - Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio" e l'"IFRS 9 - Strumenti finanziari".

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base di entrambi i seguenti elementi:

  • il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie ovvero in base al modo in cui la Società gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa (ossia, incassando i flussi di cassa contrattuali, vendendo le attività finanziarie o entrambi); e
  • le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento, per stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sulla base del "SPPI test".

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.

Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in altre imprese irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto.

Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment. I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria, sono classificati principalmente:

  • attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine (ossia, titoli, investimenti finanziari in fondi ecc.);
  • strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura;
  • corrispettivi potenziali.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.

In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società che la Società non ha designato irrevocabilmente al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su tali partecipazioni sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando è stabilito il diritto al pagamento.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e sulle altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, sugli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI), sulle attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.

Il modello di impairment della Società, sviluppato in linea con i requisiti previsti dall'IFRS 9, è basato sulla determinazione delle

perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward-looking. Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'IFRS 9, basato sulla valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale.

La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio.

Per maggiori dettagli circa l'"impairment delle attività finanziarie", si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide non includono gli scoperti bancari alla data di chiusura dell'esercizio.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, lease liability e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono principalmente:

• passività "detenute per la negoziazione" quando sono as-

sunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine;

• strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Al momento dell'eliminazione dell'attività finanziaria, la Società rileva la differenza tra valore contabile (misurato alla data di eliminazione) e il corrispettivo ricevuto a Conto economico. Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno degli "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita

Ai sensi dell'IFRS 5, le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Per maggiori dettagli sui requisiti per verificare se la vendita è altamente probabile si veda la nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".

Benefíci ai dipendenti

Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro e altri benefíci a lungo termine

Ai sensi dello IAS 19, la Società determina, separatamente per ciascun piano, le passività relative ai benefíci definiti erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e agli altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa. La Società utilizza ipotesi attuariali per stimare l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento del bilancio (attraverso il "metodo di proiezione unitaria del credito") e un opportuno tasso di sconto per determinare il valore attuale di tali piani.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, la Società rileva gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI) quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico. Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche dovute successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Ai sensi dello IAS 19, le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. Tali benefíci sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • il momento in cui la Società non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • il momento in cui la Società rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

La Società determina tali passività sulla base della natura del beneficio concesso.

Pagamenti basati su azioni

La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo, rappresentato da una componente di natura azionaria (regolata con strumenti rappresentativi di capitale) e da una componente monetaria (pagata per cassa), che maturerà qualora si verifichino specifiche condizioni. Ai sensi dell'IFRS 2, la Società classifica la componente monetaria come un'operazione regolata per cassa se è basata sul prezzo (o valore) degli strumenti rappresentativi di capitale della società che ha emesso il piano o, negli altri casi, come un altro beneficio ai dipendenti a lungo termine. Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni, sono stati approvati programmi di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per

ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

In particolare, per la componente azionaria, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo in cui le condizioni di permanenza in servizio e di conseguimento di determinati risultati devono essere soddisfatte (periodo di maturazione) e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento di una specifica voce del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni della società emittente) alla data di assegnazione.

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di permanenza in servizio e quelle di conseguimento di determinati risultati, diverse dalle condizioni di mercato o di non maturazione, saranno soddisfatte al termine del periodo di maturazione.

Di contro, se l'incentivo basato su strumenti rappresentativi di capitale è pagato per cassa, la Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo di maturazione e una corrispondente passività misurata al fair value della passività sostenuta. Successivamente, e fino al momento della sua estinzione, la passività viene rimisurata al fair value a ogni data di riferimento del bilancio, considerando la migliore stima possibile dell'incentivo che maturerà, con le variazioni di fair value rilevate tra i costi del personale.

Fondi rischi e oneri

Ai sensi dello IAS 37, i fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto del valore temporale del denaro è un aspetto rilevante, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscali.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono

riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo cui la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti in accordo con il modello a 5 fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • individuazione del contratto con il cliente (step 1);
  • individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
  • determinazione del prezzo dell'operazione (step 3);
  • ripartizione del prezzo dell'operazione (step 4);
  • rilevazione dei ricavi (step 5).

La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta trasferendo il bene o servizio promesso al cliente.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

Ai sensi dell'"IFRS 9 - Strumenti finanziari", i dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Lo IAS 12 specifica i requisiti per la rilevazione di attività e passività fiscali correnti e differite. L'incertezza nella determinazione dei debiti verso l'Erario è definita in linea con i requisiti previsti dall'"IFRIC 23 - Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito".

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino: (i) dalla rilevazione iniziale dell'avviamento; o (ii) dalla rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che: non rappresenta una aggregazione aziendale, e al momento dell'operazione, non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile; e non dà luogo a differenze temporanee imponibili e deducibili uguali; o (iii) in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine probabile inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto.

Maggiori informazioni sull'incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito sono riportati nella nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management".

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

Contratti di garanzia

La Società può emettere garanzie dirette a soggetti terzi, o indirette a favore delle proprie controllate, di natura finanziaria quando l'obbligazione sottostante di riferimento è un titolo di debito e di natura non finanziaria quando le stesse sono emesse per la partecipazione a gare d'appalto, per contratti di acquisto o a garanzia per l'adempimento di obbligazioni contrattuali.

I contratti di garanzia finanziaria e non finanziaria sono valutati e contabilizzati dalla Società in applicazione dell'"IFRS 9

  • Strumenti finanziari", valutando la garanzia al maggiore tra:
  • i. l'importo dell'accantonamento per la perdita attesa del credito (ECL); e
  • ii. il fair value calcolato come l'importo cumulativo dei ricavi rilevati in conformità all'IFRS 15.

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2023.

  • "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 Disclosure of Accounting Policies", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di fornire supporto nel decidere quali princípi contabili illustrare in bilancio. A tal riguardo:
    • le modifiche allo "IAS 1 Presentation of Financial Statement" richiedono di fornire informazioni sui princípi contabili "rilevanti", piuttosto che su quelli "significativi";
    • le modifiche all'"IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements" mirano a fornire una guida su come applicare il concetto di rilevanza all'informativa sui princípi contabili.

In assenza di una definizione di "significativo" negli IFRS, nel contesto dell'informativa sui princípi contabili, il termine è stato sostituito con "rilevante". A tal proposito, la definizione di rilevante è stata modificata nell'ottobre 2018, e allineata agli IFRS e al Conceptual Framework e, pertanto, è stata largamente compresa dai primary user del bilancio. L'informativa sui princípi contabili, secondo quanto previsto dallo IAS 1, è rilevante se, considerate insieme ad altre informazioni incluse nel bilancio, è ragionevole attendersi che influenzi le decisioni che i primary user del bilancio prendano sulla base di tale bilancio. Nel valutare la rilevanza dell'informativa sui princípi contabili, è opportuno considerare sia l'importo delle operazioni, degli altri eventi o condizioni, sia la loro natura. Va tuttavia evidenziato che, benché un'operazione, un altro evento o condizione cui si riferisce l'informativa sui princípi contabili possano essere rilevanti, ciò non implica che la corrispondente informativa sia rilevante ai fini del bilancio. In tale contesto, le modifiche all'"IFRS Practice Statement 2" hanno l'obiettivo di illustrare come si può valutare se l'informazione di un principio contabile è rilevante ai fini del bilancio, fornendo una guida. Tali modifiche mirano a: (i) chiarire che la valutazione della rilevanza dell'informativa sui princípi contabili dovrebbe seguire la stessa linea guida applicabile nella valutazione di rilevanza di altre informative, considerando quindi sia fattori qualitativi sia quantitativi; (ii) sottolineare l'importanza di fornire un'informativa sui princípi contabili che sia specifica per la Società; (iii) fornire esempi di situazioni in cui informazioni generiche o standardizzate, che, sebbene riassumano o duplicano i requisiti degli IFRS, possano essere considerate informazioni sui princípi contabili rilevanti.

L'informativa sui princípi contabili è stata rivista in linea con i requisiti previsti dalle modifiche ed è stata aggiornata nella nota 2 "Princípi contabili".

• "Amendments to IAS 8 - Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di chiarire come distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili. La definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con la definizione di stime contabili intese come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Al fine di chiarire l'interazione tra un principio contabile e una stima contabile, lo IAS 8 è stato modificato per affermare che un principio contabile potrebbe imporre di valutare alcune voci di bilancio a importi monetari che non possono essere osservati direttamente, e quindi devono essere stimati (dal momento che comportano incertezza nella misura). In tali circostanze, le stime contabili sono elaborate per conseguire l'obiettivo stabilito dal principio contabile, includendo l'uso di valutazioni e ipotesi basate sulle più recenti informazioni attendibili disponibili. Le modifiche spiegano come debbano essere utilizzati le tecniche di valutazione e gli input per sviluppare le stime contabili e stabilisce che tali tecniche comprendono sia tecniche di valutazione sia di stima. Al fine di fornire una maggiore guida, le modifiche chiariscono come gli effetti su una stima contabile del cambiamento di un input o di una tecnica di valutazione sono cambiamenti nelle stime contabili, a meno che non derivino dalla correzione di errori di esercizi precedenti. Inoltre, i cambiamenti nelle stime contabili risultanti da nuove informazioni non sono correzioni di errori.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio.

• "Amendments to IAS 12 - Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", emesso a maggio 2021. Le modifiche chiariscono che l'esenzione alla rilevazione iniziale, prevista dal principio, non si applica più alle transazioni che danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare.

Si precisa che, in generale, l'esenzione alla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12 vieta la rilevazione di attività e passività differite relative alla rilevazione iniziale di attività o passività, in una transazione che non costituisce un'aggregazione aziendale, e non influisce né sull'utile contabile né su quello imponibile. In tale contesto, come illustrato, le modifiche hanno ristretto il campo di applicazione dell'eccezione.

Per transazioni (per esempio, leasing e fondi smantellamento) oggetto delle modifiche, è richiesto che le relative attività e passività differite siano rilevate dall'inizio del primo periodo comparativo presentato, con l'eventuale effetto cumulativo rilevato a rettifica degli utili portati a nuovo (o di altre componenti del patrimonio netto) a tale data.

• "Amendments to IAS 12 - International Tax Reform - Pillar Two Model Rules", emesso a maggio 2023. Le modifiche sono state introdotte in risposta alle norme relative al Pillar II pubblicato dall'OCSE, il cui obiettivo è quello di garantire che le grandi imprese multinazionali paghino un livello minimo di imposta sul reddito, generato in un periodo

specifico, in ciascuna giurisdizione in cui operano. In generale, tali norme richiedono l'applicazione di un'imposta integrativa che porta l'importo totale delle imposte pagate in eccesso, in ciascuna giurisdizione in cui operano, fino all'aliquota minima del 15%.

Le modifiche hanno introdotto:

  • un'eccezione temporanea obbligatoria alla contabilizzazione e all'informativa sulle attività e passività fiscali differite derivanti dall'attuazione delle norme del Pillar II; e
  • obblighi di informativa per aiutare gli utilizzatori del bilancio a comprendere meglio l'esposizione alle imposte sul reddito derivanti dalla norma.

In particolare, per i periodi in cui la legislazione del Pillar II è in vigore ma non ha ancora acquisito efficacia, sono richieste informazioni qualitative (quali informazioni riguardanti il modo in cui le società sono interessate dalle norme del Pillar II e le principali giurisdizioni in cui potrebbero esistere le relative esposizioni) e quantitative (quali l'indicazione della quota degli utili che potrebbero essere soggetti alle imposte sul reddito del Pillar II e l'aliquota fiscale media effettiva applicabile a tali utili; oppure l'indicazione di come l'aliquota fiscale media effettiva sarebbe cambiata se la legislazione del Pillar II avesse acquisito efficacia).

• "IFRS 17 - Insurance Contracts", emesso a maggio 2017. Il nuovo standard è stato emesso dallo IASB in sostituzione dell'IFRS 4, allo scopo di definire i princípi per la rilevazione, la valutazione, la presentazione, nonché l'informativa da fornire per i contratti assicurativi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi e detenuti e i contratti di investimento con elementi di partecipazione discrezionali. Il principio si applica ai contratti assicurativi conformi alla definizione prevista dell'IFRS 17, indipendentemente dall'emittente, ma include diverse eccezioni e opzioni di esenzioni che consentono di contabilizzare alcune tipologie di contratto, che soddisfano la definizione di contratto assicurativo, applicando un altro principio contabile. Il nuovo principio, sulla base delle valutazioni effettuate, non ha comportato impatti sul presente Bilancio.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni – Euro 107 milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Società del Gruppo 107 116 (9)
Terzi - - -
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 107 116 (9)

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono a prestazioni rese alle società controllate nell'ambito della funzione di indirizzo e coordinamento della Capogruppo per servizi manageriali (65 milioni di euro), per servizi di assistenza informatica (36 milioni di euro) e per altre prestazioni (6 milioni di euro).

La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali per 5 milioni di euro e dei ricavi relativi ai servizi informatici e

4.b Altri proventi – Euro 56 milioni

Gli "Altri proventi" comprendono la plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata a seguito della cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC, pari al 49,5% del capitale sociale, e il riaddebito dei per altre prestazioni per complessivi 4 milioni di euro. I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito riportato:

  • 52 milioni di euro in Italia (51 milioni di euro nel 2022);
  • 18 milioni di euro in Europa Paesi UE (27 milioni di euro nel 2022);
  • 37 milioni di euro in Altri Paesi (38 milioni di euro nel 2022).

costi per personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo (10 milioni di euro) e presso la Fondazione Centro Studi Enel ed Enel Cuore Onlus (2 milioni di euro).

5.a Acquisti di materiale di consumo

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

5.b Servizi e godimento beni di terzi – Euro 202 milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Costi per servizi 197 202 (5)
Costi per godimento beni di terzi 5 4 1
Totale servizi e godimento beni di terzi 202 206 (4)

I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 75 milioni di euro (73 milioni di euro nel 2022) e da società del Gruppo per 122 milioni di euro (129 milioni di euro nel 2022).

I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un decremento di 7 milioni di euro, da ricondursi alla riduzione dei costi per servizi di assistenza sistemica (9 milioni di euro), compensato in parte dall'aumento dei costi per servizi manageriali (2 milioni di euro), mentre i costi per servizi

5.c Costo del personale – Euro 135 milioni

resi da terzi presentano una variazione in aumento di 2 milioni di euro, riconducibile essenzialmente a maggiori costi per servizi informatici, compensati in parte dai minori costi per prestazioni professionali.

I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati dai costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA (4 milioni di euro) e dai costi per leasing operativi (1 milione di euro).

Milioni di euro
Note 2023 2022 2023-2022
Salari e stipendi 87 81 6
Oneri sociali 26 26 -
Benefíci successivi al rapporto di lavoro
25
7 6 1
Altri benefíci a lungo termine
25
(3) 1 (4)
Pagamenti basati su azioni 2 5 (3)
Altri costi e altri piani di incentivazione 16 (14) 30
Totale costo del personale 135 105 30

Il "Costo del personale" presenta un incremento di 30 milioni di euro rispetto al 2022, da ricondurre prevalentemente alla voce "Altri costi e altri piani di incentivazione", riferibile in particolare ai piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2023.

N. Consistenza media Consistenza puntuale
2023 2022 2023-2022 al 31.12.2023
Manager 165 154 11 164
Middle manager 488 449 39 525
White collar 249 261 (12) 220
Totale 902 864 38 909

5.d Ammortamenti e impairment – Euro 719 milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Ammortamenti delle attività materiali 4 4 -
Ammortamenti delle attività immateriali 47 52 (5)
Impairment 668 1.437 (769)
Ripristini di valore - 163 (163)
Totale ammortamenti e impairment 719 1.330 (611)

Gli "Ammortamenti", pari a 51 milioni di euro, si riferiscono alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 47 milioni di euro.

La voce "Impairment" comprende la rettifica di valore effettuata sulla partecipazione detenuta nella società controllata Enel Green Power SpA per 605 milioni di euro e l'ulteriore adeguamento per complessivi 46 milioni di euro delle partecipazioni nelle società in Romania, rilevate nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita", cedute nel mese di ottobre 2023.

La voce include anche gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti per un importo complessivo pari a 16 milioni di euro, essenzialmente per effetto dei maggiori adeguamenti del fondo svalutazione crediti. Nell'esercizio precedente la voce "Impairment" accoglieva l'adeguamento di valore delle partecipazioni nelle società controllate in Romania (995 milioni di euro), la rettifica di valore di 195 milioni di euro effettuata sulla partecipazione in Enel Russia PJSC ceduta nel mese di ottobre 2022 e gli adeguamenti di valore delle partecipazioni in società controllate Enel Green Power SpA (228 milioni di euro), Enel Innovation Hubs Srl (16 milioni di euro) e Enel Investment Holding BV (1 milione di euro). La voce "Ripristini di valore" comprendeva l'adeguamento positivo delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).

Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione delle rettifiche di valore si rinvia alla successiva nota 13 "Partecipazioni".

5.e Altri costi operativi – Euro 47 milioni

La voce "Altri costi operativi" aumenta di 20 milioni di euro per effetto principalmente della rinuncia dei crediti vantati dalla Società e da altre società del Gruppo verso Enel Generación Costanera SA, a seguito dei Termination Intercompany Agreement, sottoscritti nell'ambito degli accordi per la cessione degli asset in Argentina, e dei crediti non incassati verso Rusenergosbyt LLC.

6. Proventi da partecipazioni – Euro 4.269 milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Dividendi da società controllate 4.269 8.761 (4.492)
Enel Américas SA 88 99 (11)
Enel Chile SA 285 28 257
Enel Grids Srl 267 - 267
Enel Iberia SRLU 1.415 648 767
Enel Italia SpA 2.214 7.970 (5.756)
Enel Innovation Hubs Srl - 16 (16)
Dividendi da società a controllo congiunto - 9 (9)
Rusenergosbyt LLC - 9 (9)
Totale proventi da partecipazioni 4.269 8.770 (4.501)

I proventi da partecipazioni si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e, rispetto all'esercizio precedente, rilevano un decremento di 4.501 milioni di euro, sostanzialmente dovuto alla minore distribuzione di dividendi da parte di Enel Italia SpA, che nel corso dell'esercizio 2022 aveva distribuito riserve disponibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, parzialmente compensato dai maggiori dividendi distribuiti da Enel Iberia SRLU, Enel Grids Srl ed Enel Chile SA.

A fine periodo risultano da incassare gli acconti sul dividendo dell'esercizio 2023 deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (88 milioni di euro) ed Enel Chile SA (24 milioni di euro), incassati quasi interamente nei primi mesi del 2024.

7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro 38 milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Proventi finanziari da derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 762 1.796 (1.034)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 762 1.796 (1.034)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 145 335 (190)
- proventi da derivati di cash flow hedge 121 204 (83)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 24 131 (107)
Totale proventi finanziari da derivati 907 2.131 (1.224)
Oneri finanziari da derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 766 1.791 (1.025)
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 766 1.791 (1.025)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 103 169 (66)
- oneri da derivati di cash flow hedge 67 114 (47)
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 36 55 (19)
Totale oneri finanziari da derivati 869 1.960 (1.091)
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI 38 171 (133)

I proventi finanziari netti da contratti derivati su tassi e cambi ammontano a 38 milioni di euro (171 milioni di euro nel 2022).

La variazione di 133 milioni di euro è determinata dal decremento dei proventi finanziari netti su derivati di cash flow hedge (36 milioni di euro), dal decremento dei proventi finanziari netti su strumenti derivati valutati al fair value a Conto economico (88 milioni di euro), stipulati nell'interesse di Enel SpA, e dalla riduzione dei proventi finanziari netti da contratti derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (9 milioni di euro).

Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari" e alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (471) milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 235 183 52
Totale 235 183 52
Differenze positive di cambio 32 45 (13)
Altro 214 204 10
Totale altri proventi finanziari 481 432 49
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 163 88 75
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 240 297 (57)
Interessi passivi su altri finanziamenti 449 309 140
Totale 852 694 158
Differenze negative di cambio 32 90 (58)
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine
relativi al personale
6 1 5
Oneri finanziari su operazioni gestione del debito 7 - 7
Altro 55 2 53
Totale altri oneri finanziari 952 787 165
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (471) (355) (116)

Gli altri proventi finanziari, pari a 481 milioni di euro, registrano un incremento di 49 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, riferito principalmente:

  • all'aumento degli interessi attivi su attività finanziarie a breve termine per 52 milioni di euro;
  • al decremento delle differenze positive di cambio, per 13 milioni di euro, che risente soprattutto dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento netto in valuta diversa dall'euro.

Gli altri oneri finanziari, pari a 952 milioni di euro, registrano un incremento di 165 milioni di euro rispetto all'esercizio 2022 dovuto sostanzialmente:

• all'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari per 75 milioni di euro, per effetto principalmente dell'aumento dei tassi di interesse intervenuto nel 2023, all'incremento degli interessi passivi riferiti agli altri finanziamenti, riconducibili alla linea di credito revolving sottoscritta con Enel Finance International NV e ai rapporti di conto corrente intercompany intrattenuti con le società del Gruppo per complessivi 140 milioni di euro, parzialmente compensati dai minori interessi sui prestiti obbligazionari per 57 milioni di euro come risultato della strategia finanziaria della Società volta alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito;

  • alla diminuzione delle differenze negative di cambio per 58 milioni di euro, che risentono dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento netto in valuta diversa dall'euro;
  • all'incremento degli altri interessi e oneri su garanzie da terzi per 53 milioni di euro unitamente, per 7 milioni di euro, ai premi riconosciuti agli obbligazionisti derivanti dall'operazione di tender offer sul prestito obbligazionario ibrido di 1.250 milioni di dollari statunitensi.

9. Imposte – Euro (136) milioni

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Imposte correnti (141) (111) (30)
Imposte anticipate - 9 (9)
Imposte differite 5 (4) 9
Totale imposte (136) (106) (30)

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2023 sono positive per 136 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, per l'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.

Milioni di euro
2023 Incidenza % 2022 Incidenza %
Risultato ante imposte 2.896 7.051
Imposte teoriche IRES 695 24,0% 1.692 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazioni incassati (973) -33,6% (2.072) -29,4%
- dividendi da partecipazioni non incassati (5) -0,2% -
- utilizzo fondi (12) -0,4% (16) -0,2%
- ripristino di precedenti svalutazioni - (39) -0,6%
- altre (47) -1,6% (30) -0,4%
- plusvalenza cessione partecipazione Rusenergosbyt LLC (10) -0,3% -
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio 145 5,0% 305 4,3%
- accantonamento ai fondi 12 0,4% 1
- sopravvenienze passive 8 0,3% 46 0,7%
- altre 7 0,2% 9 0,1%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (180) -6,2% (104) -1,5%
Imposte estere 39 1,3% 3
Differenza su stime imposte anni precedenti 1 (10) -0,1%
Totale fiscalità differita 4 0,1% 5 0,1%
- di cui effetto variazione aliquota - -
- di cui movimenti dell'anno 5 5
- di cui differenza stime anni precedenti (1) -
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (136) -4,8% (106) -1,5%

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

10. Immobili, impianti e macchinari – Euro 9 milioni

Impianti e Attrezzature
industriali e
Migliorie su
immobili di
Immob.
in corso
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni terzi e acconti Totale
Costo storico 1 6 3 5 33 42 - 90
Fondo ammortamento - (4) (3) (5) (25) (41) - (78)
Consistenza al 31.12.2021 1 2 - - 8 1 - 12
Investimenti - - - - 2 - - 2
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - (1) - - (2) - (3)
Totale variazioni - (1) - - - - - (1)
Costo storico 1 6 3 5 35 42 - 92
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (27) (41) - (81)
Consistenza al 31.12.2022 1 1 - - 8 1 - 11
Investimenti - - - - 3 - - 3
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - - - - (4) (1) (5)
Totale variazioni - - - - (1) (1) - (2)
Costo storico 1 6 3 5 38 42 - 95
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (31) (42) - (86)
Consistenza al 31.12.2023 1 1 - - 7 - - 9

Gli "Immobili, impianti e macchinari", pari a 9 milioni di euro, evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento di 2 milioni di euro da riferirsi al saldo negativo tra gli ammortamenti (5 milioni di euro) e gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio 2023 (3 milioni di euro).

11. Attività immateriali – Euro 131 milioni

Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.

Milioni di euro Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere dell'ingegno
Altre attività
immateriali in corso
Totale
Consistenza al 31.12.2021 88 55 143
Investimenti 4 38 42
Passaggi in esercizio 36 (36) -
Ammortamenti (52) - (52)
Totale variazioni (12) 2 (10)
Consistenza al 31.12.2022 76 57 133
Investimenti 4 41 45
Passaggi in esercizio - - -
Ammortamenti (47) - (47)
Totale variazioni (43) 41 (2)
Consistenza al 31.12.2023 33 98 131

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 33 milioni di euro (76 milioni di euro al 31 dicembre 2022), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di licenze software a titolo di proprietà. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi).

Le "Altre attività immateriali in corso", pari a 98 milioni di

euro, presentano un incremento di 41 milioni di euro relativo agli investimenti in progetti di information technology, connessi agli sviluppi digitali per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle Funzioni di Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal, Corporate, Regulatory and Antitrust Affairs, External Relations, People and Organization e Audit.

12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 106 milioni ed Euro 43 milioni

Increm./
(Decrem.) con
imputazione
a Conto
Increm./
(Decrem.) con
imputazione
a patrimonio
Milioni di euro al 31.12.2022 economico netto al 31.12.2023
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 4 3 - 7
- valutazione strumenti finanziari 106 - (42) 64
- altre partite 36 (1) - 35
Totale attività per imposte anticipate 146 2 (42) 106
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari (98) - 60 (38)
- altre partite - (5) - (5)
Totale passività per imposte differite (98) (5) 60 (43)
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche
dopo un'eventuale compensazione
48 63

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 106 milioni di euro (146 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge.

Le "Passività per imposte differite", pari a 43 milioni di euro

(98 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge. Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.

13. Partecipazioni – Euro 60.917 milioni

Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco

delle partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

Costo (Svalutazioni)/ Altre variazioni
IFRIC 11 e
Valore a Quota di Apporti in
conto capitale
e a copertura
Acquisizioni/
(Cessioni)/
(Liquidazioni)/
Milioni di euro originario Rivalutazioni IFRS 2
al 31.12.2022
bilancio possesso % perdite (Rimborsi)
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl 70 - 1 71 100,0 - -
Enel Global Thermal Generation Srl 57 (39) - 18 100,0 - -
Enel Global Trading SpA 1.401 - 2 1.403 100,0 - -
Enel Green Power SpA 2.006 (725) 4 1.285 100,0 - -
Enel Grids Srl 59 - 2 61 100,0 - -
Enel Holding Finance Srl 7.875 - - 7.875 100,0 - -
Enel Iberia SRLU 13.713 - 1 13.714 100,0 - -
Enel Innovation Hubs Srl 70 (63) - 7 100,0 - -
Enel Insurance NV 502 - - 502 100,0 100 -
Enel Investment Holding BV(1) 4.497 (4.491) - 6 100,0 - -
Enel Italia SpA 12.790 - 5 12.795 100,0 - -
Enel North America Inc. 4.035 - - 4.035 100,0 1.502 -
Enel Reinsurance - Compagnia di
riassicurazione SpA
- - - - - - -
Enel X Srl 239 - 2 241 100,0 - -
Enel X Way Srl 889 - - 889 100,0 - -
Enelpower Srl 189 (163) - 26 100,0 - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ - - - - 100,0 - -
Enel Américas SA 11.658 - - 11.658 82,3 - -
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - -
Enel Finance International NV 2.624 - - 2.624 25,0 - -
Enel Green Power Chile SA - - - - - - -
Totale controllate 65.345 (5.481) 17 59.881 1.602 -
B) Imprese a controllo congiunto
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - (41)
Totale controllo congiunto 41 - - 41 - (41)
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - -
Totale collegate 23 - - 23 - -
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del
Mercosur SA
- - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - -
Empresa Propietaria de la Red SA 5 2 - 7 11,1 - -
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
- - - - 11,1 - -
Totale altre imprese 10 (3) - 7 - -
TOTALE PARTECIPAZIONI 65.419 (5.484) 17 59.952 1.602 (41)

(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.

(1) Il saldo al 31 dicembre 2023 risente di una più puntuale rideterminazione.

Apporti in conto capitale e a copertura perdite

Acquisizioni/ (Cessioni)/ (Liquidazioni)/ (Rimborsi)

Valore a
Quota di
bilancio
possesso %
Altre variazioni
IFRIC 11 e
IFRS 2
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Costo
originario
Saldo
movimenti
Rettifiche
di valore
Riclassifiche Fusioni/
Scissioni
Costituzioni/
Conferimenti
al 31.12.2023 Movimenti del 2023
72
100,0
2 - 70 - - - - -
- - - - (18) 39 - (57) -
1.403
100,0
2 - 1.401 - - - - -
699
100,0
5 (1.369) 2.063 (587) (644) - 57 -
62
100,0
3 - 59 - - - - -
7.875
100,0
- - 7.875 - - - - -
13.714
100,0
1 - 13.713 - - - - -
7
100,0
- (63) 70 - - - - -
602
100,0
- - 602 100 - - - -
5
100,0
- (4.492) 4.497 - - - - -
12.769
100,0
6 - 12.763 (27) - - (27) -
5.538
100,0
1 - 5.537 1.502 - - - -
3
100,0
- - 3 3 - - - 3
242
100,0
3 - 239 - - - - -
916
100,0
- - 916 27 - - 27 -
26
100,0
- (163) 189 - - - - -
-
100,0
- - - - - - - -
11.658 - - 11.658 - - - - -
2.671 - - 2.671 - - - - -
2.624 - - 2.624 - - - - -
- - - - - - - - -
60.886 23 (6.087) 66.950 1.000 (605) - - 3
- - - - (41) - - - -
- - - - (41) - - - -
23 - - 23 - - - - -
23 - - 23 - - - - -
- - - - - - - - -
- - (5) 5 - - - - -
8 - 3 5 1 1 - - -
- - - - - - - - -
- - - - - - - - -
8 - (2) 10 1 1 - - -
60.917 23 (6.089) 66.983 960 (604) - - 3

Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni intervenuta nel corso dell'esercizio 2023.

3
1.502
100
1
1.606
(605)
(41)
(646)
960

Nel corso dell'esercizio 2023 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 960 milioni di euro a seguito:

  • della costituzione in data 23 marzo 2023 della società Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA, controllata al 100% da Enel SpA, con un capitale sociale di 3 milioni di euro. La costituzione della società si inserisce nell'ambito del progetto di ridomiciliazione in Italia della società di riassicurazione olandese Enel Insurance NV. La suddetta operazione è stata realizzata tramite la fusione per incorporazione di Enel Insurance NV in Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA a conclusione dell'iter autorizzativo da parte di IVASS, volto a ottenere l'autorizzazione allo svolgimento dell'attività riassicurativa in Italia da parte della società e al correlato progetto di fusione per incorporazione transfrontaliera di Enel Insurance NV in Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA;
  • dei versamenti in conto capitale, in data 3 agosto 2023 e in data 4 dicembre 2023, a favore della società controllata Enel North America Inc. per complessivi 1.502 milioni di euro al fine di supportare le necessità di business delle società del perimetro e garantire il completamento dei progetti in costruzione;
  • del versamento in conto capitale nel mese di dicembre 2023, a favore di Enel Insurance NV, compagnia assicurativa "captive" del Gruppo, di un importo pari a 100 milioni di euro al fine di supportarne il business riassicurativo nel processo di trasferimento dell'attività riassicurativa dall'Olanda all'Italia, avendo IVASS rilasciato le autorizzazioni necessarie alla fusione di Enel Insurance NV in Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA;
  • della cessione nel mese di dicembre 2023 della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC iscritta a un valore di 41 milioni di euro;
  • dell'adeguamento di valore, pari a 605 milioni di euro, della partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA principalmente per il mutamento dello scenario macroeconomico e il conseguente aumento dei tassi di sconto, nonché per la minor crescita attesa;
  • dell'incremento della valutazione al fair value della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA per un importo di 1 milione di euro.

Si segnalano, inoltre, le seguenti operazioni societarie che non hanno determinato variazioni nel valore complessivo delle partecipazioni detenute da Enel SpA.

In particolare, si evidenzia:

  • la fusione per incorporazione di Enel Global Thermal Generation Srl a favore di Enel Green Power SpA con data di efficacia 1° gennaio 2023;
  • con efficacia 1° luglio 2023, la scissione parziale di Enel Italia SpA, in relazione all'intera partecipazione detenuta nel capitale della società Enel X Mobility Srl, in favore di Enel X Way Italia Srl e, in pari data, la fusione per incorporazione di Enel X Mobility Srl in Enel X Way Italia Srl.

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020, 2021, 2022 e 2023 è stato incrementato inoltre del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.

Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alla partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA.

Milioni di euro Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
Valore a
bilancio
post
impairment
Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
Valore a
bilancio
post
impairment
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Enel Green
Power SpA
1.285 2,3% 9,8% 3 anni Annuity/23
anni
699(4) 1.513 2,5% 8,4% 3 anni Annuity/26
anni
1.285

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito, riferito alla media di Country compresa la società stand-alone.

(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello

calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax. Le assunzioni sono relative alla media di Country compresa la società stand-alone.

(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna. (4) Valore a bilancio impattato dalla fusione per incorporazione intervenuta nel corso dell'esercizio 2023 della società Enel Global Thermal Generation Srl.

La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 21 novembre 2023, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business).

Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA, Enel Grids Srl, Enel Insurance NV, Enel Global Services Srl il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2023 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA, Enel Grids Srl, Enel Global Services Srl la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni.

Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.

I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.

Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2023.

Sede legale Valuta Capitale sociale Patrimonio
netto
(milioni di
euro)
Utile/(Perdita)
ultimo
esercizio
(milioni di
euro)
Quota di
possesso %
Valore a
bilancio
(milioni
di euro)
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 51 1 100,0 72
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 2.138 1.103 100,0 1.403
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 - - 100,0 699
Enel Grids Srl Roma EUR 10.100.000 45 (8) 100,0 62
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 7.874 - 100,0 7.875
Enel Iberia SRLU Madrid EUR 336.142.500 23.661 1.642 100,0 13.714
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 8 - 100,0 7
Enel Insurance NV Amsterdam EUR 60.000 567 (76) 100,0 602
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 5 (1) 100,0 5
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 4.454 3.166 100,0 12.769
Enel North America Inc. Andover USD 50 6.151 (1.131) 100,0 5.538
Enel Reinsurance - Compagnia di
riassicurazione SpA
Roma EUR 3.000.000 3 - 100,0 3
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 - - 100,0 242
Enel X Way Srl Roma EUR 6.026.000 - - 100,0 916
Enelpower Srl Milano EUR 2.000.000 29 3 100,0 26
Vektör Enerjí Üretím AŞ Istanbul TRY 3.500.000 - - 100,0 -
Enel Américas SA Santiago USD 15.799.226.825 15.408 1.084 82,3 11.658
Enel Chile SA Santiago CLP 3.882.103.470.184 4.935 749 64,9 2.671
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 10.213 350 25,0 2.624
Enel Green Power Chile SA Santiago USD 842.121.531 860 54 0,0 -
B) Imprese collegate
CESI SpA Milano EUR 8.550.000 99 (5) 42,7 23
C) Altre imprese
Compañía de Transmisión del Mercosur SA Buenos Aires ARS 2.025.191.313 1 2 - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 - - 4,3 -
Empresa Propietaria de la Red SA Panama USD 58.500.000 - 11,1 8
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 20 - 1,0 -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 - - 11,1 -

Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2023 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.

svalutata nel 2014 e, dal primo gennaio 2015, la società, di cui si possiede il 4,3%, è in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.

La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 8 7
Empresa Propietaria de la Red SA 8 7
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Transmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -

14. Derivati – Euro 261 milioni, euro 76 milioni, euro 620 milioni, euro 106 milioni

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
Attività finanziarie - Derivati 261 349 76 390
Passività finanziarie - Derivati 620 663 106 178

Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alle note 32 "Strumenti finanziari" e 34 "Derivati ed hedge accounting".

15. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 10 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Risconti attivi finanziari 7 10 (3)
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 3 4 (1)
Totale 10 14 (4)

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulle linee di credito revolving di 10 miliardi di euro con scadenza 2026 di euro e 3,5 miliardi di euro con scadenza 2025, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.

15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento – Euro 3 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Altri crediti finanziari 3 4 (1)
Totale 3 4 (1)

Gli "Altri crediti finanziari" si riferiscono ai prestiti ai dipendenti.

16. Altre attività non correnti – Euro 73 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Crediti tributari 9 12 (3)
Crediti verso società controllate per accollo PIA 64 69 (5)
Totale altre attività non correnti 73 81 (8)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito residuo di 9 milioni di euro, emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003, mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante. Nell'esercizio precedente la voce comprendeva il credito di 3 milioni di euro, incassati a ottobre 2023, derivante dal calcolo definitivo della withholding tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2021.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti". Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, il piano avrà scadenza entro i prossimi cinque anni.

17. Crediti commerciali – Euro 167 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Crediti commerciali:
- verso società controllate 163 278 (115)
- verso clienti terzi 4 16 (12)
Totale 167 294 (127)

I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo.

Rispetto al 31 dicembre 2022, il decremento è correlato

all'andamento dei ricavi connessi a tali servizi.

I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.

I crediti commerciali verso imprese controllate sono di seguito dettagliati per società.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Società controllate
Edistribución Redes Digitales SLU 5 8 (3)
e-distribuzione SpA 17 16 1
Endesa Energía SA 2 2 -
Endesa Generación SA 3 4 (1)
Endesa SA 8 13 (5)
Enel Américas SA 2 6 (4)
Enel Brasil SA 33 93 (60)
Enel Chile SA 8 9 (1)
Enel Distribución Chile SA 2 5 (3)
Enel Distribución Perú SAA 3 3 -
Enel Energia SpA 4 7 (3)
Enel Generación Chile SA 2 5 (3)
Enel Generación Perú SAA 2 2 -
Enel Global Services Srl 13 12 1
Enel Green Power Chile SA 3 3 -
Enel Green Power Hellas SA 6 3 3
Enel Green Power Italia Srl 2 2 -
Enel Green Power North America Inc. 2 10 (8)
Enel Green Power SpA 3 3 -
Enel Grids Srl 1 1 -
Enel Italia SpA (1) (1) -
Enel North America Inc. 2 3 (1)
Enel Produzione SpA 5 4 1
Enel Romania Srl - 5 (5)
Enel X Srl 2 3 (1)
Enel X Way Srl 2 4 (2)
E-Distribuţie Banat SA - 6 (6)
E-Distribuţie Dobrogea SA - 3 (3)
E-Distribuţie Muntenia SA - 10 (10)
Gas y Electricidad Generación SAU 2 1 1
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 1 -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 8 -
Altre 21 24 (3)
Totale 163 278 (115)

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Italia 57 56 1
Europa - UE 31 79 (48)
Europa - extra UE 1 2 (1)
Altri 78 157 (79)
Totale 167 294 (127)

18. Crediti per imposte sul reddito – Euro 309 milioni

I crediti per imposte sul reddito si riferiscono principalmente al credito IRES della Società per la stima delle imposte dell'esercizio 2023 e al credito da Dichiarazione IRES dell'esercizio 2022 (286 milioni di euro), al credito per wi-

thholding tax sui dividendi della società Enel Chile SA e sui pagamenti ricevuti da Enel X Brasil SA inerenti alle attività di services (16 milioni di euro), e al credito per ritenute su interessi attivi (6 milioni di euro).

19. Altre attività finanziarie correnti – Euro 6.483 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 6.428 3.395 3.033
Altre attività finanziarie correnti 55 85 (30)
Totale 6.483 3.480 3.003

Per il dettaglio della voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento" si rimanda alla nota 19.1. La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce ai crediti maturati verso le società del Gruppo per interessi e altre competenze derivanti dai contratti di servizi finanziari per 9 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai crediti su esiti su derivati per 5 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai ratei attivi finanziari correnti per 35 milioni di euro (40 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e ai risconti attivi finanziari correnti per 6 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento – Euro 6.428 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Crediti finanziari verso società del Gruppo:
- crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 32.1.1 5.934 2.489 3.445
- finanziamenti a breve termine 6 512 (506)
Totale 5.940 3.001 2.939
Crediti finanziari verso terzi:
- altri crediti finanziari 6 5 1
- cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 32.1.1 482 389 93
Totale 488 394 94
TOTALE 6.428 3.395 3.033

20. Altre attività correnti – Euro 1.581 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Crediti tributari 13 286 (273)
Altri crediti verso società del Gruppo 1.552 283 1.269
Crediti verso altri 16 15 1
Totale 1.581 584 997

I "Crediti tributari", pari a 13 milioni di euro, comprendono essenzialmente il credito di 8 milioni di euro relativo al rimborso per IRES per le annualità 2011-2014 riconosciuto a Enel SpA a esito di una procedura amichevole (MAP), avviata nel 2021 e conclusasi nel corso dell'esercizio 2022 con un accordo intervenuto tra le Amministrazioni finanziarie italiana e spagnola, con cui è stata eliminata la doppia imposizione subita dal gruppo multinazionale in seguito alle rettifiche operate ai prezzi di trasferimento applicati nelle transazioni fra la società Enel SpA e le sue consociate spagnole, nel corso degli esercizi 2011, 2012, 2013 e 2014. Nell'esercizio precedente, la voce comprendeva il credito residuo del Gruppo IVA Enel per 274 milioni di euro.

Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi principalmente ai crediti verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (1.120 milioni di euro), ai crediti per i dividendi deliberati dalle società controllate Enel Iberia SRLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (88 milioni di euro) ed Enel Chile SA (24 milioni di euro), nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel (18 milioni di euro). I "Crediti verso altri", pari a 16 milioni di euro, sono sostanzialmente in linea con i valori del 2022.

21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 1.122 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Depositi bancari e postali 1.122 4.868 (3.746)
Totale 1.122 4.868 (3.746)

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti presentano un decremento di 3.746 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022, per l'effetto dal cash flow assorbito dall'ordinaria gestione operativa.

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2023 è positivo per 4.277 milioni di euro (pari a 8.689 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in diminuzione di 4.412 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei minori dividendi incassati, in parte compensati dai minori acconti pagati per IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, e dal minor fabbisogno connesso alla variazione del capitale circolante netto.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 7.016 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel periodo di finanziamenti a lungo termine (2.803 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (752 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (4.091 milioni di euro), della variazione netta negativa dei debiti finanziari (3.107 milioni di euro) e del pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride perpetue per 182 milioni di euro, in parte compensati dall'emissione di nuovi finanziamenti a lungo termine (2.201 milioni di euro) e di obbligazioni ibride perpetue (1.738 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 1.007 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore della società controllata Enel North America Inc. (1.502 milioni di euro) e della società Enel Insurance NV (100 milioni di euro), unitamente al versamento in conto capitale a favore della neocostituita Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione SpA (3 milioni di euro), in parte compensati dall'incasso derivante dalle cessioni delle società del perimetro "Romania" e della società Rusenergosbyt LLC.

I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle attività di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa, positivo per 4.277 milioni di euro, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che, al 31 dicembre 2023, si attestano a 1.122 milioni di euro (4.868 milioni di euro al 1° gennaio 2023).

22. Attività non correnti classificate come possedute per la vendita

Nell'esercizio precedente, la voce accoglieva le partecipazioni detenute nelle società E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie SA, Enel Energie Muntenia SA ed Enel Romania SA, riclassificate, per un totale complessivo di 654 milioni di euro, nelle "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" a seguito dell'accordo per la cessione alla società greca Public Power Corporation SA ("PPC") di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania.

Nel corso dell'esercizio, la voce ha subíto un ulteriore adeguamento di 46 milioni di euro prima del perfezionamento della cessione avvenuta in data 25 ottobre 2023 per un

Passivo

23. Patrimonio netto – Euro 37.883 milioni

Il patrimonio netto è pari a 37.883 milioni di euro, in diminuzione di 459 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Tale variazione è principalmente riferibile:

  • all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.972 milioni di euro;
  • alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2022 nella misura di 0,20 euro per azione (complessivamente pari a 2.033 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 10 maggio 2023, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro);
  • all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 1.738 milioni di euro e al riacquisto e successiva cancellazione di obbligazioni ibride perpetue per un valore complessivo pari a 752 milioni di euro;
  • all'erogazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo pari a 182 milioni di euro.

Capitale sociale – Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2022.

Al 31 dicembre 2023, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decorrispettivo totale a livello di Gruppo di circa 1.241 milioni di euro.

La voce accoglieva inoltre la partecipazione detenuta (circa 0,009%) nella società cilena Arcadia Generación Solar SpA, costituita il 1° gennaio 2023 a seguito del conferimento da parte di Enel Green Power Chile SA di un portafoglio di quattro impianti fotovoltaici con una capacità complessiva di 416 MW.

In data 25 ottobre 2023 Enel e la controllata Enel Chile SA hanno perfezionato la vendita delle intere partecipazioni detenute nella società cilena al produttore internazionale di energia rinnovabile Sonnedix, per un corrispettivo complessivo di circa 535 milioni di euro.

creto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,023% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio – Euro (59) milioni

Alla data del 31 dicembre 2023, le azioni proprie sono rappresentate da n. 9.262.330 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 7.153.795 al 31 dicembre 2022), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 59 milioni di euro.

In data 5 ottobre 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 4,2 milioni, equivalenti a circa lo 0,041% del capitale sociale di Enel.

Il Programma, avviato in data 16 ottobre 2023 e conclusosi il 18 gennaio 2024, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2023), anch'esso approvato dall'Assemblea del 10 maggio 2023.

Nel corso dell'esercizio 2023 sono state acquistate n. 3.377.224 azioni Enel (pari allo 0,0332% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 6,2205 euro per azione e per un controvalore complessivo di 21 milioni di euro, e sono state erogate complessive n. 1.268.689 azioni, a seguito della consuntivazione degli obiettivi di

performance, ai destinatari dei Piani LTI 2019 e 2020, per un controvalore di 9 milioni di euro.

Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2023 Enel detiene complessivamente n. 9.262.330 azioni proprie, pari allo 0,0911% circa del capitale sociale, al servizio dei Piani di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023.

Come previsto dall'art. 2357 ter, comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.

Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

Obbligazioni ibride perpetue – Euro 6.553 milioni di euro

In data 9 gennaio 2023 la Società ha lanciato sul mercato europeo l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi perpetui con denominazione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1.750 milioni di euro.

Tali obbligazioni sono state iscritte al netto dei costi di transazione per un valore complessivo pari a 1.738 milioni di euro.

L'emissione è effettuata in esecuzione della delibera del 14 dicembre 2022 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo complessivo pari al controvalore di 2 miliardi di euro.

Le obbligazioni sono quotate sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda.

Contestualmente, la Società ha lanciato un'offerta volontaria non vincolante (tender offer) volta al riacquisto e alla successiva cancellazione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo dal valore nominale di 750 milioni di euro equity-accounted con prima call date ad agosto 2023 e cedola del 2,500%.

Con la conclusione dell'offerta volontaria, in data 20 gennaio 2023, e con il raggiungimento delle condizioni previste dalla clausola di "clean up call", il prestito obbligazionario è stato completamente riacquistato e cancellato per un importo pari a 752 milioni di euro, compresi i costi di transazione.

Nel corso dell'esercizio la Società ha pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 182 milioni di euro.

Altre riserve – Euro 11.784 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2023 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha subíto variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva legale – Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve – Euro 146 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986), rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione.

Comprende inoltre la riserva indisponibile costituita per l'acquisto di azioni proprie per 59 milioni di euro in esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea ordinaria degli azionisti di Enel SpA e le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata al management della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piani Long-Term Incentive 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023 per un valore pari a 19 milioni di euro.

La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

Riserve da valutazione di strumenti finanziari – Euro (83) milioni

La voce al 31 dicembre 2023 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari di cash flow hedge e di costi di hedging, negative per complessivi 83 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 26 milioni di euro).

Riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI – Euro 3 milioni

Al 31 dicembre 2023 la riserva da valutazione di attività finanziarie FVOCI è pari a 3 milioni di euro per effetto della valutazione al fair value della società Empresa Propietaria de la Red SA per 1 milione di euro.

Riserve da rimisurazione delle passività/attività nette per piani a benefíci definiti – Euro (27) milioni

Al 31 dicembre 2023 la riserva per piani a benefíci definiti è pari a 27 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 6 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 - Benefíci per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari

e da rimisurazione delle passività/(attività) per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2022 e 2023.

Milioni di euro Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
al
01.01.2022
al
31.12.2022
al
31.12.2023
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow
hedge
(318) 464 (54) (93) (23) (24) (257) 207 17 (23) (80)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari
di costi di
hedging
- (4) - 1 - (3) - - - - (3)
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
- 2 - - - 2 1 - - - 3
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani
a benefíci
definiti
(35) 17 - (4) - (22) (7) - 2 - (27)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(353) 479 (54) (96) (23) (47) (263) 207 19 (23) (107)

Utili e perdite accumulati – Euro 8.592 milioni

Nell'esercizio 2023 la voce ha presentato una variazione in aumento di 2.896 milioni di euro per effetto principalmente:

  • della destinazione dell'utile dell'esercizio 2022, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, che ha previsto la copertura degli importi pagati nel corso del 2022 a titolo di "coupon" ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata c.d. "perpetua" per un importo complessivo pari a 123 milioni di euro e la destinazione a riserva della parte residua dell'utile dell'esercizio per un importo complessivo di 2.969 milioni di euro, comprensivo della quota di saldo dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che sono risultate in portafoglio alla "record date" del 25 luglio 2023;
  • dell'erogazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo

pari a 182 milioni di euro;

  • del rilascio parziale della riserva indisponibile a seguito dell'erogazione delle azioni proprie ai destinatari del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020 per 9 milioni di euro;
  • dell'imputazione a specifica riserva indisponibile, a fronte degli acquisti di azioni proprie al servizio del Piano LTI 2023, per complessivi 26 milioni di euro;
  • della rinuncia dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 23 gennaio 2024 per 2 milioni di euro.

Utile dell'esercizio – Euro 846 milioni

L'utile dell'esercizio 2023, al netto dell'acconto sul dividendo 2023 di 0,215 euro per azione (per complessivi 2.186 milioni di euro), è pari a 846 milioni di euro.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
al 31.12.2023 Possibilità di
utilizzare
Quota disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
-strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 6.553
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (59)
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (83)
- riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI 3
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29(1)(2)
- riserve da rimisurazione delle passività nette per piani a benefíci definiti (27)
- riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) 19
- altre 79 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 8.592 ABC 8.592
Totale 37.037 18.371
di cui quota distribuibile 18.368

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.322 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

23.1 Dividendi

La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla società negli esercizi 2022 e 2023.

Ammontare distribuito
(milioni di euro)
Dividendo per azione
(euro)
Dividendi distribuiti nel 2022
Dividendi relativi al 2021 3.861 0,38
Acconto sul dividendo 2022(1) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2022 3.861 0,38
Dividendi distribuiti nel 2023
Dividendi relativi al 2022 4.064 0,40
Acconto sul dividendo 2023(2) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2023 4.064 0,40

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (acconto dividendo per azione 0,20 euro per complessivi 2.033 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024 (acconto dividendo per azione 0,215 euro per complessivi 2.186 milioni di euro).

I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quote spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle rispettive "record date". Tali quote sono state oggetto di rinuncia all'incasso da parte della Società e destinate alla riserva denominata "utili accumulati".

Il dividendo dell'esercizio 2023, pari a euro 0,43 per azione, per un ammontare complessivo di 4.372 milioni di euro (di cui 0,215 euro per azione per complessivi 2.186 milioni di euro a titolo di acconto), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 23 maggio 2024 riunita in unica convocazione.

Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2023, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2023, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023 per un importo massimo potenziale di 2.186 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024, al netto della quota spettante alle n. 10.085.106 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 23 gennaio 2024. Nel corso dell'esercizio, la Società ha inoltre pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 182 milioni di euro.

23.2 Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua degli aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2023.

A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2023 e 2022 è sintetizzata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Posizione finanziaria non corrente (17.855) (18.196) 341
Posizione finanziaria corrente netta (2.261) (1.919) (342)
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 3 4 (1)
Indebitamento finanziario netto (20.113) (20.111) (2)
Patrimonio netto 37.883 38.342 (459)
Indice debt/equity (0,53) (0,52) (0,01)

24. Finanziamenti – Euro 17.855 milioni, euro 1.179 milioni, euro 8.632 milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
Finanziamenti a lungo termine 17.855 18.196 1.179 1.430
Finanziamenti a breve termine - - 8.632 8.752

Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".

25. Benefíci ai dipendenti – Euro 121 milioni

La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti, nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenzia la variazione intervenuta nell'esercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.

Milioni di euro 2023 2022
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 96 27 8 131 123 34 15 172
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di
lavoro correnti
- 1 2 3 - 1 2 3
Interessi passivi 3 1 - 4 1 - - 1
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da variazioni nelle
ipotesi finanziarie
1 1 - 2 (14) (7) - (21)
Rettifiche basate sull'esperienza passata 5 - - 5 3 1 - 4
Altri pagamenti (17) (2) (1) (20) (17) (2) (9) (28)
Altri movimenti - - (4) (4) - - - -
Passività attuariale al 31 dicembre 88 28 5 121 96 27 8 131
Milioni di euro
2023 2022
3 3
4 1
7 4

Milioni di euro

2023 2022
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti 7 (17)
Totale 7 (17)

ll costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2023 è pari a 7 milioni di euro (4 milioni nel 2022).

Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.

2023 2022
Tasso di attualizzazione 3,30%-3,40% 3,60%-3,70%
Tasso di incremento delle retribuzioni 2,30%-4,30% 2,30%-4,30%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 3,30% 3,30%

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.

Milioni di euro
Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso
di inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento
0,5% delle
pensioni
in corso di
erogazione
Incremento
1% costi
assistenza
sanitaria
Incremento
di 1 anno
dell'aspettativa di
vita dipendenti in
forza e pensionati
Piani medici: ASEM (1) 1 (1) 3 29

26. Fondi rischi e oneri – Euro 30 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli

oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti.

La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro
Accantonamenti
Rilasci
Utilizzi
Totale
al 31.12.2022
al 31.12.2023
corrente
Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi:
- contenzioso legale
6
1
(4)
-
3
2
- altri
6
-
-
(3)
3
Totale fondo contenzioso, rischi e oneri diversi
12
1
(4)
(3)
6
2
Fondo oneri per incentivi all'esodo
29
1
-
(6)
24
7
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI
41
2
(4)
(9)
30
9
di cui
quota
-

Il decremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 3 milioni di euro, riflette prevalentemente il rilascio a Conto economico dei contenziosi in essere. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro. Il fondo rischi e oneri altri, pari a 3 milioni di euro, si decrementa per effetto del pagamento di un contenzioso di natura tributaria pari a 3 milioni di euro.

La variazione in diminuzione, pari a 5 milioni di euro, del fondo per incentivi all'esodo del personale adottati dall'Azienda, risente prevalentemente degli utilizzi del periodo pari a 6 milioni di euro.

27. Altre passività non correnti – Euro 20 milioni

Le "Altre passività non correnti" (23 milioni di euro al 31 dicembre 2022) sono riferite per 8 milioni di euro al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).

La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (8 milioni di euro) per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'Azienda (9 milioni di euro nel 2022) e la quota non corrente dei risconti passivi relativi a commissioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 4 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2022), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.

28. Debiti commerciali – Euro 135 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Debiti commerciali:
- verso terzi 48 58 (10)
- verso società del Gruppo 87 97 (10)
Totale 135 155 (20)

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse.

I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2023 sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Società controllate
Endesa SA - 1 (1)
Enel Brasil SA 1 - 1
Enel Global Services Srl 53 54 (1)
Enel Global Trading SpA 1 1 -
Enel Green Power SpA 5 7 (2)
Enel Grids Srl 6 2 4
Enel Iberia SRLU 5 6 (1)
Enel Innovation Hubs Srl 5 5 -
Enel Italia SpA 4 7 (3)
Enel Produzione SpA 1 1 -
Enel X Srl - 2 (2)
Altre 6 11 (5)
Totale 87 97 (10)

Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Fornitori
Italia 121 134 (13)
Europa - UE 7 15 (8)
Europa - extra UE 1 - 1
Altri 6 6 -
Totale 135 155 (20)

29. Altre passività finanziarie correnti – Euro 226 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Passività finanziarie differite 213 205 8
Altre partite 13 33 (20)
Totale 226 238 (12)

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine esercizio.

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2023, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

30. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari a lungo termine – Euro 20.113 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
24 17.855 18.196 (341)
24 8.632 8.752 (120)
24 1.179 1.430 (251)
15.1 3 4 (1)
19.1 6.428 3.395 3.033
21 1.122 4.868 (3.746)
20.113 20.111 2

Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, in linea con l'orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle raccomandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
Liquidità
Depositi bancari e postali 1.122 4.038 (2.916)
Disponibilità liquide 1.122 4.038 (2.916)
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - 830 (830)
Crediti finanziari a breve termine 6.428 3.395 3.033
Altre attività finanziarie correnti 6.428 5.934 3.395 2.489 3.033
Liquidità 7.550 8.263 (713)
Indebitamento finanziario corrente
Debiti bancari correnti (1) (25) 24
Altri debiti finanziari correnti (8.631) (8.462) (8.727) (8.362) 96
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (8.632) (8.752) 120
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (1.179) (1.430) 251
Quota corrente del debito finanziario non corrente (1.179) (1.430) 251
Indebitamento finanziario corrente (9.811) (10.182) 371
Indebitamento finanziario corrente netto (2.261) (1.919) (342)
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti bancari non correnti (1.316) (1.527) 211
Finanziamenti non bancari (leasing) - - -
Altri debiti non correnti (14.274) (12.407) (1.867)
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito)
(15.590) (13.934) (1.656)
Obbligazioni emesse (2.265) (4.262) 1.997
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non remunerati che
presentano una significativa componente di finanziamento
- - -
Indebitamento finanziario non corrente (17.855) (18.196) 341
Totale indebitamento finanziario come da Comunicazione CONSOB (20.116) (20.115) (1)
Crediti finanziari non correnti 3 4 (1)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (20.113) (20.111) (2)

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati, in quanto i contratti derivati non designati in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla Società, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale. Al 31 dicembre 2023 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti" per 261 milioni di euro (349 milioni di euro al 31 dicembre 2022), "Derivati finanziari attivi correnti" per 76 milioni di euro (390 milioni di euro al 31 dicembre 2022), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 620 milioni di euro (663 milioni di euro al 31 dicembre 2022), e "Derivati finanziari passivi correnti" per 106 milioni di euro (178 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

31. Altre passività correnti – Euro 4.395 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Debiti tributari 1.320 35 1.285
Debiti diversi verso società del Gruppo 825 739 86
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali 23 20 3
Debiti verso istituti di previdenza 10 9 1
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 2 2 -
Altri 2.215 2.068 147
Totale 4.395 2.873 1.522

I "Debiti tributari", pari 1.320 milioni di euro, includono i debiti verso l'Erario per l'imposta IRES delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale per 1.239 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2022), i debiti verso l'Erario per la liquidazione dell'IVA del quarto trimestre 2023 delle società aderenti al Gruppo IVA Enel per 76 milioni di euro e i debiti per ritenute da lavoro dipendente per 4 milioni di euro.

La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo" pari a 825 milioni di euro, si riferisce principalmente ai debiti generati dal consolidato fiscale nazionale IRES per 523 milioni di euro (456 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ai debiti generati dal Gruppo IVA per 301 milioni di euro (283 milioni di euro al 31 dicembre 2022). L'incremento di 86 milioni di euro riflette l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri", pari a 2.215 milioni di euro, includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 23 gennaio 2024.

32. Strumenti finanziari

32.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
Attività finanziarie al costo ammortizzato 32.1.1 3 4 8.145 8.620
Attività finanziarie a FVOCI
Partecipazioni in altre società 32.1.2 8 7 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 8 7 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL 34 122 199 76 156
Totale attività finanziarie a FVTPL 122 199 76 156
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 139 150 - 234
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 139 150 - 234
TOTALE 272 360 8.221 9.010

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si rimanda alla nota 32.1.2 "Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo (FVOCI)".

32.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2023 al 31.12.2022 Note al 31.12.2023 al 31.12.2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 1.122 4.868
Crediti commerciali - - 17 167 294
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 5.934 2.489
Altri crediti finanziari - - 15 524
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 5.949 3.013
Crediti finanziari verso terzi
Cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC - - 19.1 482 389
Altri crediti finanziari 3 4 10 25
Totale crediti finanziari verso terzi 3 4 492 414
Altri crediti - - 415 31
TOTALE 3 4 8.145 8.620

Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2022 riguardano:

  • le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti", che si sono decrementate di 3.746 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori dividendi ricevuti nel corso dell'esercizio dalle società del Gruppo;
  • i "Crediti finanziari verso società del Gruppo", che si incrementano di 2.936 milioni di euro per effetto principalmente dei maggiori crediti vantati sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società del Gruppo (3.445 milioni di euro), in parte compensati dal decremento degli altri crediti finanziari (509 milioni di euro) riconducibili al rimborso parziale della linea di credito revolving rilasciata a favore di Enel Global Trading;
  • i maggiori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati per 93 milioni di euro;
  • gli "Altri crediti", in incremento di 384 milioni di euro per effetto dei maggiori crediti per dividendi deliberati dalle società controllate e ancora da incassare al 31 dicembre 2023.

Impairment delle attività finanziarie al costo ammortizzato Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 sono pari a 8.148 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 26 milioni di euro al 31 dicembre 2023 (11 milioni di euro alla fine dell'esercizio precedente).

La Società detiene essenzialmente le seguenti tipologie di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sottoposte a impairment:

  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • crediti commerciali;
  • crediti finanziari;
  • altre attività finanziarie.

Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano state assoggettate a impairment in base all'IFRS 9, la perdita attesa identificata risulta trascurabile.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) - calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) - è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi), attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario. In base alla natura delle attività finanziarie e delle informazioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell'incremento significativo del rischio di credito può essere effettuata su:

  • base individuale, in presenza di crediti singolarmente significativi e per tutti i crediti che sono verificati singolarmente ai fini dell'impairment in base a informazioni ragionevoli e supportabili;
  • base collettiva, quando il reperimento di informazioni ragionevoli e supportabili per verificare le perdite attese su base individuale richiederebbe costi o sforzi eccessivi.

Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare un'attività finanziaria integralmente o parzialmente, si procederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo. L'eliminazione contabile (ossia, write-off) costituisce un evento di derecognition (per esempio estinzione, trasferimento o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).

La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Totale Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.122 - 1.122 4.868 - 4.868
Crediti commerciali 188 21 167 300 6 294
Crediti finanziari verso società del
Gruppo
5.949 - 5.949 3.013 - 3.013
Crediti finanziari verso terzi 497 5 492 419 5 414
Altri crediti 418 - 418 35 - 35
Totale 8.174 26 8.148 8.635 11 8.624

Per misurare le perdite attese, la Società valuta i crediti commerciali basandosi sull'approccio semplificato, sia su base individuale sia collettiva.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. La Società applica principalmente una definizione di default basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre tale termine, si presume che i crediti commerciali siano deteriorati (ossia, credit-impaired).

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali:

Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2022 IFRS 9 5 - 5 1 6 7
Impairment - - - - -
Utilizzi - - - (1) - (1)
Rilasci - - - - -
Totale al 31.12.2022 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
Impairment - - - 17 17
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - (2) (2)
Totale al 31.12.2023 IFRS 9 5 - 5 - 21 21

32.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)

In tale categoria sono classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 8 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.

Al 31 dicembre 2023 il fair value della partecipazione è stato determinato sulla base di una valutazione indipendente che ha selezionato tra i possibili approcci l'income approach ed è stata scelta la metodologia discounted cash flow.

32.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2 Passività finanziarie per categorie

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2022
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
32.2.1
17.855 18.196 12.143 12.428
Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 34
122
197 106 178
Totale 122 197 106 178
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34
498
466 - -
Totale 498 466 - -
TOTALE 18.475 18.859 12.249 12.606

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 35 "Fair value measurement".

32.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2023 al 31.12.2022 Note al 31.12.2023 al 31.12.2022
Finanziamenti a lungo termine
24
17.855 18.196 1.179 1.430
Finanziamenti a breve termine - - 24 8.632 8.752
Debiti commerciali - - 28 135 155
Altre passività finanziarie correnti - - 31 2.197 2.091
Totale 17.855 18.196 12.143 12.428

Le "Altre passività finanziarie correnti" includono essenzialmente i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 2.184 milioni di euro, rappresentati dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023, al netto della quota spettante alle azioni proprie in portafoglio alla record date del 23 gennaio 2024.

Finanziamenti

Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 19.034 milioni

Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari, nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.179 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2023 a 19.034 milioni di euro.

La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2023, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Valore Valore Quota Quota con
scadenza
oltre i 12
Fair Valore Valore Quota Quota con
scadenza
oltre i 12
Fair Valore
contabile
2023-2022
(1.151)
678 678 97 581 690 775 775 97 678 823 (97)
3.124 3.111 846 2.265 3.253 4.376 4.359 97 4.262 4.495 (1.248)
1.516 1.516 200 1.316 1.545 1.527 1.527 - 1.527 1.548 (11)
1.516 1.516 200 1.316 1.545 1.527 1.527 - 1.527 1.548 (11)
1 1 1 - 1 1 1 1 - 1 -
1 1 1 - 1 1 1 1 - 1 -
11.899 11.899 86 11.813 10.343 13.186 13.186 1.286 11.900 10.730 (1.287)
2.507 2.507 46 2.461 2.546 553 553 46 507 568 1.954
14.406 14.406 132 14.274 12.889 13.739 13.739 1.332 12.407 11.298 667
14.346 14.333 836 13.497 12.907 16.788 16.771 1.287 15.484 14.403 (2.438)
4.701 4.701 343 4.358 4.781 2.855 2.855 143 2.712 2.939 1.846
19.047 19.034 1.179 17.855 17.688 19.643 19.626 1.430 18.196 17.342 (592)
nominale
2.446
contabile
2.433
corrente
749
mesi
al 31.12.2023
1.684
value
2.563
nominale
3.601
contabile
3.584
corrente
-
mesi
al 31.12.2022
3.584
value
3.672

Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti, si rinvia alla nota 33 "Risk management" e, sui livelli del fair value, si rinvia alla nota 35 "Fair value measurement".

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Finanziamenti a lungo termine per valuta e tasso di interesse

Milioni di euro Saldo contabile Valore
nominale
Tasso medio
di interesse in
vigore
Tasso di
interesse
effettivo in
vigore
al 31.12.2022 al 31.12.2023 al 31.12.2023
Euro 17.476 18.047 18.050 2,5% 2,5%
Dollari statunitensi 1.495 316 316 6,1% 6,1%
Sterline inglesi 655 671 681 5,7% 5,9%
Altre valute - - - 0% 0%
Totale valute non euro 2.150 987 997
TOTALE 19.626 19.034 19.047

La movimentazione del valore nominale dell'indebitamen-

to a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Differenze
di cambio
Valore
nominale
al 31.12.2022 al 31.12.2023
Obbligazioni 4.376 (1.269) - - 17 3.124
Finanziamenti bancari 1.527 (200) 200 - (11) 1.516
Finanziamenti non bancari 1 (1) 1 - - 1
Finanziamenti da società del Gruppo 13.739 (1.333) 2.000 - - 14.406
Totale 19.643 (2.803) 2.201 - 6 19.047

Rispetto al 31 dicembre 2022, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 596 milioni di euro, dovuto principalmente:

• al rimborso di obbligazioni per 1.269 milioni di euro, di cui 1.172 milioni di euro relativi a un prestito obbligazionario ibrido in dollari statunitensi oggetto di tender offer parziale nei primi mesi del 2023 e rimborsata completamente a settembre 2023;

Nuove emissioni di finanziamenti

• al rimborso di finanziamenti da società del Gruppo per 1.333 milioni di euro, ampiamente compensato da un nuovo finanziamento a tasso variabile di 2.000 milioni di euro concesso da Enel Finance International NV nel mese di luglio 2023.

La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanziamenti bancari posti in essere nell'esercizio 2023.

Tipo di finanziamento Emittente Data di
emissione
Importo
finanziato
(milioni di euro)
Valuta Tasso di
interesse (%)
Tipo di tasso
di interesse
Scadenza
Finanziamenti bancari
Enel SpA 24.07.2023 200 EUR Euribor 3M +
0,35%
Tasso
variabile
03.05.2024
Finanziamenti da società del Gruppo
Enel SpA 31.07.2023 2.000 EUR Euribor 6M +
0,50%
Tasso
variabile
31.07.2026
Totale 2.200

Si sottolinea che le nuove emissioni di finanziamenti bancari fanno riferimento a linee di credito revolving interamente rimborsate al 31 dicembre 2023 e che i finanziamenti da società del Gruppo sono stati erogati da Enel Finance International NV.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "bond ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche e modificato in data 11 maggio 2022 per un importo fino a 13,5 miliardi di euro (il "Revolving Facility Agreement"), dal "Sustainability-Linked Loan Facility Agreement" sottoscritto da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche per un importo fino a 1 miliardo di euro, dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con Unicredit SpA e dal Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity Company per un importo pari a 348.750.000 dollari statunitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla data di sottoscrizione del finanziamento), dal finanziamento "Sustainability-Linked" sottoscritto il 30 settembre 2022 da Enel Finance America LLC (EFA) in qualità di prenditore e da Enel SpA (in qualità di garante) con EKF Denmark's Export Credit Agency (EKF)(18) e Citi per un importo fino a 800 milioni di dollari statunitensi (Linea EKF).

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "green bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

(18) Si segnala che, a seguito di un'operazione di riorganizzazione, nel 2023 EKF è confluita in Export and Investment Fund of Denmark (EIFO).

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia. Nel 2022 Enel Finance America LLC ha emesso sul mercato americano un prestito obbligazionario "sostenibile", garantito da Enel SpA, della stessa tipologia.

I principali covenant relativi ai bond ibridi di Enel SpA, inclusi i bond ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue(19):

  • clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.

Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura

La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).

(19) Si segnala che la Linea EKF prevede, tra i covenant, una clausola sul "danno reputazionale di EKF", in base alla quale EKF potrà richiedere la cancellazione dell'impegno finanziario da essa assunto e il pagamento anticipato delle somme erogate, qualora si verifichi un danno accertato alla reputazione di EKF o dello Stato danese in conseguenza di sostanziali violazioni di talune normative. È inoltre previsto l'impegno, anche del garante, ad assicurare il rispetto di determinate normative e standard ambientali e sociali.

Milioni di euro al 31.12.2023 al 31.12.2022
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura del debito
dopo la copertura
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura del debito
dopo la copertura
Valore
contabile
Valore
nominale
% Valore
contabile
Valore
nominale
%
Euro 18.047 18.050 94,77% 997 19.047 17.476 17.480 89% 2.163 19.643
Dollari statunitensi 316 316 1,66% (316) - 1.495 1.498 8% (1.498) -
Sterline inglesi 671 681 3,58% (681) - 655 665 3% (665) -
Totale 19.034 19.047 100,0% - 19.047 19.626 19.643 100,0% - 19.643

La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.

% al 31.12.2023 al 31.12.2022
Prima della
copertura
Dopo la
copertura
Prima della
copertura
Dopo la
copertura
Tasso variabile 25,0 18,0 15,0 8,0
Tasso fisso 75,0 82,0 85,0 92,0
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Finanziamenti a breve termine – Euro 8.632 milioni

La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 31 dicembre 2023, distinti per natura.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Finanziamenti da terzi
Finanziamenti bancari - 25 (25)
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) 1 - 1
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 169 365 (196)
Totale 170 390 (220)
Finanziamenti dal Gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente
intersocietario)
3.962 5.362 (1.400)
Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo 4.500 3.000 1.500
Totale 8.462 8.362 100
TOTALE 8.632 8.752 (120)

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

32.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2.3 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite netti per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.

Milioni di euro Utili/(Perdite) netti di cui: Impairment/
Ripristini di impairment
al 31.12.2023 al 31.12.2022 al 31.12.2023
Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato 444 371 -
Attività finanziarie a FVOCI - - -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (846) (695) -

Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

33. Risk management

Rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio di tasso di cambio, il rischio di credito e controparti e il rischio di liquidità.

Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.

Tasso di interesse e di cambio

Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.

Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari. Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.

Le principali attività finanziarie detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappresentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti.

Nel 2023 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di

clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria non soggetta all'obbligo di compensazione (NFC-).

Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2023, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse. Per la società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.

La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.

Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata, nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.

Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio:

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 5.652 5.246
Totale 5.652 5.246

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.

Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 5.652 milioni di euro (5.246 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è relativo per 1.490 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 4.162 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in aumento del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente ai seguenti fenomeni:

  • nuovo interest rate swap negoziato per conto di e-distribuzione per un ammontare complessivo di 1.000 milioni di euro;
  • 594 milioni di euro a fronte di interest rate swap giunti a naturale scadenza o ridotti per effetto delle quote di ammortamento.

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Al 31 dicembre 2023 il 25% (15% al 31 dicembre 2022) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2023, risulta essere coperto per l'82% rispetto all'esposizione (coperto per il 92% al 31 dicembre 2022). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale, ma che non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.

Analisi di sensitività del tasso di interesse

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

al 31.12.2023 al 31.12.2022
(al lordo delle imposte) Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Punti base Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
25 8,5 (8,5) - - 3,9 (3,9) - -
25 4,5 (4,5) - - 3,5 (3,5) - -
25 - - 9,2 (9,2) - - 12,0 (12,0)
25 - - - - - - - -
Impatto a Conto economico Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)

Tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio.

Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.

L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante.

I currency forward sono contratti con i quali le controparti

concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non-deliverable forward).

I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2023 e del 31 dicembre 2022, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Derivati su cambi
Forward: 6.129 14.065
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 4.849 10.252
- forward a copertura dei flussi futuri 773 2.656
- altri contratti forward 507 1.157
Cross currency interest rate swap 1.969 3.104
Totale 8.098 17.169

In particolare si evidenziano:

  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 4.849 milioni di euro, relativi per 2.424 milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso al processo di approvvigionamento di commodity energetiche da parte delle società del Gruppo intermediate in modo speculare con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 773 milioni di euro, connessi alla copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi in valute diverse dall'euro di cui 442 milioni di euro conclusi con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 507 milioni di euro, di cui 273 milioni di euro conclusi con il mercato e relativi alla copertura del rischio cambio derivante da spese per investimenti (243 milioni di euro) e, in minor misura, da spese operative;
  • contratti di cross currency interest rate swap per un ammontare nozionale di 1.969 milioni di euro finalizzati alla copertura del rischio cambio dell'indebitamento, proprio o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro.

Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che il 5,2% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera, che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della Società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.

Analisi di sensitività del rischio di cambio

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico, per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto

da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Tasso di
cambio
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Variazione degli oneri
finanziari sul debito
lordo a lungo termine
a tasso variabile in
valuta estera dopo le
coperture
10% - - - - - - - -
Variazione del fair
value degli strumenti
finanziari derivati
classificati non di
copertura
10% 10,1 (12,3) - - (0,1) 0,1 - -
Variazione del
fair value degli
strumenti finanziari
derivati designati
come strumenti di
copertura:
Cash flow hedge 10% - - (108,2) 132,2 - - (186,1) 227,5
Fair value hedge 10% - - - - - - - -

Credito e Controparte

Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di crediti finanziari da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio, considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di credito.

Crediti finanziari

Milioni di euro

Staging Base per la
rilevazione del fondo
perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
al 31.12.2023
Performing 12 m ECL 0,08% 6.446 5 6.441
Underperforming Lifetime ECL - - -
Non-performing - - -
Totale 6.446 5 6.441

Crediti commerciali e altri crediti: valutazione collettiva

Milioni di euro al 31.12.2023
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 136 - 136
Crediti commerciali scaduti:
- 1-180 giorni 20,12% 13 3 10
- più di 180 giorni (credit impaired) 45,61% 39 18 21
Totale crediti commerciali 188 21 167
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 418 - 418
Altri crediti scaduti - - -
Totale altri crediti 418 - 418
TOTALE 606 21 585

Liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.

Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.

Al 31 dicembre 2023 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 1.122 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.868 milioni di euro al 31 dicembre 2022), nonché linee di credito committed per 8.250 milioni di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno (8.300 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.

Milioni di euro Scadenza entro
Meno di 3 mesi Da 3 mesi a 1
anno
Da 1 a 2 anni Da 2 a 5 anni Maggiore di 5
anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - 749 - 849 835
- tasso variabile - 97 97 194 290
Totale - 846 97 1.043 1.125
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile - 200 316 1.000 -
Totale - 200 316 1.000 -
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 - - -
Totale - 1 - - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 43 43 86 759 10.968
- tasso variabile 23 23 46 2.415 -
Totale 66 66 132 3.174 10.968
TOTALE 66 1.113 545 5.217 12.093

Compensazione di attività e passività finanziarie

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.

Milioni di euro al 31.12.2023
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non
compensati in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo delle
attività/(passività)
finanziarie rilevate
compensate in
bilancio
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
esposte in
bilancio
Strumenti
finanziari
Quota valore
netto delle
attività/(passività)
finanziarie
garantita da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 106 - 106 - 55 161
- sul rischio di cambio 231 - 231 - 126 357
Totale derivati attivi 337 - 337 - 182 519
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 337 - 337 - 182 519
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (163) - (163) - 168 5
- sul rischio di cambio (563) - (563) - 124 (439)
Totale derivati passivi (726) - (726) - 292 (434)
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (726) - (726) - 292 (434)
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(389) - (389) - 474 85

34. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI ATTIVI al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
2023-2022 al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
2023-2022
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.000 1.000 21 42 (21) - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
950 947 118 108 10 - 1.171 - 234 (234)
Totale cash flow
hedge
1.950 1.947 139 150 (11) - 1.171 - 234 (234)
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.073 1.819 85 129 (44) 8 59 - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
281 1.630 37 70 (33) 2.961 5.617 76 156 (80)
Totale derivati al
FVTPL
2.354 3.449 122 199 (77) 2.969 5.676 76 156 (80)
TOTALE DERIVATI
ATTIVI
4.304 5.396 261 349 (88) 2.969 6.847 76 390 (314)
Milioni di euro Non corrente
Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI PASSIVI al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
2023-2022 al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
2023-2022
Derivati designati
come strumenti
di copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
390 2.440 49 43 6 - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
739 712 449 423 26 - - - - -
Totale cash flow
hedge
1.129 3.152 498 466 32 - - - - -
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.059 2.080 85 128 (43) 122 160 29 23 6
- sul rischio di
tasso di cambio
281 660 37 69 (32) 2.884 5.465 77 155 (78)
Totale derivati al
FVTPL
2.340 2.740 122 197 (75) 3.006 5.625 106 178 (72)
TOTALE DERIVATI
PASSIVI
3.469 5.892 620 663 (43) 3.006 5.625 106 178 (72)

34.1 Hedge accounting

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.

L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity (ivi inclusi i Virtual PPA) e quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.

All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.

Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • cash flow hedge;
  • fair value hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda alla nota 33 "Risk management".

Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ossia, stessa quantità dell'elemento coperto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

  • se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;
  • diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso,

l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreement ecc.).

La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia, incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • differenze di timing (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano su quantità o importi nozionali diversi);
  • altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi fi-

nanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);

• rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia è rilevata immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per esempio, quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria, diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) delle attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.

Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking;
  • soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.

Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - "Riforma IBOR"

Overview

Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.

Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").

La principale esposizione della Società agli IBOR è basata sull'Euribor.

L'Euribor è ancora considerato in linea con la European Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai partecipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i contratti esistenti sia per quelli nuovi.

In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da

parte dei maggiori enti regolatori, gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi sono diventati non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il tasso di riferimento alternativo è attualmente il Secured Overnight Financing Rate (SOFR). In conseguenza della riforma IBOR sono state previste alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di copertura in attuazione delle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per indirizzare, rispettivamente:

  • tematiche ante sostituzione che impattano l'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso alternativo pressoché privo di rischio (fase 1); e
  • tematiche post-sostituzione che potrebbero impattare l'informativa finanziaria quando un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente è riformato o sostituito e dunque quando non c'è più l'incertezza iniziale, ma i contratti e le relazioni di copertura devono ancora essere aggiornate per riflettere i nuovi tassi di riferimento (fase 2).

Impatto della riforma IBOR

In un contesto di incertezza che riguarda la transizione IBOR nei vari Paesi, la Società ha definito il perimetro globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche contrattuali sono già state effettuate precedentemente nei contratti indicizzati al GBP LIBOR nel corso del 2021 e altre sono state implementate durante il 2023, considerando che, come già riportato, gli indici USD LIBOR sono diventati non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023.

Debiti e derivati

La Società detiene debito a tasso variabile principalmente indicizzato all'Euribor che è quasi interamente coperto attraverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione del rischio.

Alla data di riferimento del bilancio, non ci sono azioni pianificate dalla Società con riguardo all'Euribor poiché, come sopra esposto, questo indice è stato interamente riformato per essere in linea con la European Union Benchmarks Regulation. Nonostante la continuità sull'Euribor, clausole di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque implementate dal Gruppo all'interno dei nuovi contratti in accordo con l'evoluzione delle migliori pratiche di mercato.

Durante il 2023 la Società ha stipulato nuovi prestiti in dollari statunitensi indicizzati al SOFR e si è focalizzata sul processo di implementazione delle opportune modifiche per variare tutte le esposizioni dallo USD LIBOR allo USD SOFR. Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite contratti basati su accordi quadro definiti dall'ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi variabili all'interno delle definizioni ISDA del 2006 per includere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 effettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono le scelte sui tassi variabili rettificate (per esempio, la scelta sul tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le altre transazioni concluse ante tale data (c.d. "contratti derivati precedenti") continuano a essere basate sulle definizioni ISDA del 2006.

Per questo motivo l'ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le definizioni rettificate.

Con riferimento all'Euribor, la Società sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto protocollo, in base alla sua esposizione e all'evoluzione della riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo con accordi bilaterali i contratti impattati dalla riforma.

Relazioni di copertura

Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati a Euribor, SOFR e SONIA.

La Società ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2023 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti sia gli strumenti di copertura hanno cambiato la parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio (RFR) come risultato delle modifiche contrattuali entrate in vigore. In particolare, la Società, allo scopo di gestire l'incertezza che riguarda sia gli strumenti di copertura sia gli elementi coperti indicizzati su alcuni indici IBOR, fino al 30 giugno 2023 ha continuato ad applicare le deroghe temporanee previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di copertura non si modificassero come conseguenza della riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai seguenti requisiti delle relazioni di copertura:

  • determinare se una transazione attesa è altamente probabile;
  • stabilire se i flussi di cassa futuri coperti si verificheranno in una relazione cessata di copertura di tipo cash flow hedge;
  • valutare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura.

Le relazioni di copertura impattate avrebbero potuto incorrere in un'inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. Al fine di evitare questo rischio, la Società ha lavorato per implementare tali sostituzioni nello stesso momento.

Inoltre, la Società ha modificato il riferimento allo USD e GBP LIBOR nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utilizzati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, sostituendoli con i nuovi indici di riferimento SOFR e SONIA, economicamente equivalenti. Di conseguenza la Società non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche all'I-FRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e sta applicando le modifiche all'IFRS 9 emesse ad agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale della relazione di copertura come richiesto dalla riforma IBOR e senza considerare tale evento come una cessazione della relazione di copertura. Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, nel modificare la descrizione dell'elemento coperto nella relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge sono stati considerati basati sull'indice di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri flussi di cassa coperti.

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.

Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto. Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto. Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 35 "Fair value measurement".

34.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di credito

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - 500 500 - - 390 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 5,07
Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - 500 500 - 390 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 4,70

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020 e del 2023.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
Derivati di cash flow hedge 1.000 1.000 21 42 390 390 (49) (43)
Interest rate swap 1.000 1.000 21 42 390 390 (49) (43)

Il lieve peggioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla riduzione della curva dei tassi di interesse nel tratto a medio-lungo termine rispetto al rialzo nel tratto a breve, verificatasi nel corso del 2023. Questo fenomeno è principalmente attribuibile all'impatto delle politiche monetarie restrittive attuate dalle banche centrali volte a contrastare l'inflazione e alle aspettative del mercato riguardanti il progressivo allentamento di tali politiche negli anni a venire.

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura su tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati di cash flow hedge su tasso di interesse al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre
Fair value positivo 21 18 3 1 - - -
Fair value negativo (49) (6) (9) (9) (9) (8) (14)

Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2023
Interest rate swap 1.390 (28) (28)
Al 31.12.2022
Interest rate swap 1.390 (1) (1)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
2023 2022
Finanziamenti a tasso variabile (14) 14 - (60) 60 -
Totale (14) 14 - (60) 60 -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
perdita rilevato
a OCI utile/
(perdita)
Parte off
market rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico nel
prospetto utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI a Conto
economico
Voce nel Conto
economico
di profitto o
perdita
Al 31.12.2023
Finanziamenti a tasso variabile (18) - - - (83) oneri finanziari
Totale al 31.12.2023 (18) - - - (83)
Al 31.12.2022 -
Finanziamenti a tasso variabile 302 - - - 5 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 302 - - - 5

Rischio di tasso di cambio

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 suddivise per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 316 - - - 1.373 1.689
Valore nozionale CCS EUR/USD - 316 - - - - 316
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.373 1.373
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.171 327 - - 1.342 2.840
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.171 327 - - - 1.498
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.342 1.342
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2023 al 31.12.2022
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso fisso
102 (449) 1.373 - (107) 2.513
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso variabile
16 - 316 26 - 327
Totale 118 (449) 1.689 26 (107) 2.840

I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso, nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del 2021 con Bank of America.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
al
31.12.2023
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
Derivati di cash flow hedge 950 2.118 118 342 739 723 (449) (423)
Cross currency interest rate swap 950 2.118 118 342 739 723 (449) (423)

Al 31 dicembre 2023 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 1.689 milioni di euro (2.840 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un fair value complessivamente negativo pari a 331 milioni di euro (negativo per 81 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Nei primi mesi dell'anno è stata effettuata un'operazione di unwinding parziale di cross currency interest rate swap a seguito del riacquisto anticipato di parte del prestito obbligazionario ibrido denominato in dollari statunitensi. Tale operazione, insieme alla naturale scadenza della parte residuale di tale debito e dei relativi CCIRS, ha determinato pressoché integralmente la riduzione di valore nozionale rispetto al 31 dicembre 2022. Il peggioramento del fair value dei cross currency interest rate swap è dovuto principalmente all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese e a quello delle curve dei tassi di interesse.

L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è il seguente.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value utilizzato per la
misurazione dell'inefficacia del
periodo
Al 31.12.2023
Cross currency interest rate swap 1.689 (330) (326)
Al 31.12.2022
Cross currency interest rate swap 2.840 (81) (77)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
2023 2022
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
342 (342) (5) 107 (107) (4)
Finanziamenti a tasso variabile in
valuta estera
(16) 16 - (26) 26 -
Totale 326 (326) (5) 81 (81) (4)

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
perdita rilevato a
OCI utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell'utile/perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato da OCI
a Conto economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2023
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
(251) - - (285) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
12 - - 65 proventi finanziari
Totale al 31.12.2023 (239) - - (220)
Al 31.12.2022
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
97 - 4 (147) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
65 - - 65 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 162 - 4 (82)

Nella tabella seguente sono indicate i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati di cash flow hedge su tasso di cambio al 31.12.2023 2024 2025 2026 2027 2028 Oltre
Fair value positivo 118 31 48 31 31 31 282
Fair value negativo (449) (40) (41) (41) (41) (41) (540)

34.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a patrimonio netto al lordo dell'effetto fiscale

Milioni di euro Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico -
Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico -
Inefficacia
al 31.12.2023 al 31.12.2022
Copertura dei tassi di
interesse
- (18) (83) - - 302 5 -
Copertura del tasso di
cambio
- (239) (220) - 4 162 (82) -
Derivati di hedging - (257) (303) - 4 464 (77) -

34.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value

dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 per ciascun tipo di rischio.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
al
31.12.2023
al
31.12.2022
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di interesse
2.081 1.878 85 129 2.181 1.978 (114) (151)
Interest rate swap 2.081 1.878 85 129 2.181 1.978 (114) (151)
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di cambio
3.242 7.247 113 226 3.166 7.082 (114) (224)
Forward 3.102 7.115 78 202 3.026 6.950 (78) (199)
Cross currency interest rate swap 140 132 35 24 140 132 (36) (25)
Totale derivati FVTPL 5.323 9.125 198 355 5.347 9.060 (228) (375)

Al 31 dicembre 2023 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse e cambio presentano un valore nozionale complessivamente pari a 10.670 milioni di euro (18.185 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un fair value complessivamente negativo pari a 30 milioni di euro (negativo per 20 milioni di euro al 31 dicembre 2022).

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 4.262 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 2.181 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 2.081 milioni di euro.

Il valore nozionale complessivo evidenzia un aumento, rispetto al precedente esercizio, pari a 406 milioni di euro dovuto principalmente alla stipula di un interest rate swap per conto di e-distribuzione. Tale incremento è stato parzialmente compensato da una riduzione del capitale residuo di analoghi strumenti finanziari preesistenti di tipo amortizing.

I contratti forward a copertura del rischio cambio presentano un valore nominale complessivo di 6.128 milioni di euro (14.065 milioni di euro al 31 dicembre 2022). I currency forward stipulati con controparti esterne, pari a 3.140 milioni di euro (7.128 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio connesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di commodity non energe-

tiche e di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili (progetti BESS - Battery Energy Storage System) e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su dividendi deliberati dalle società controllate.

35. Fair value measurement

La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passività, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati da prezzi);
  • Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:

  • per le attività e le passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ricorrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
  • per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utilizzando input significativi non osservabili (Livello 3), l'effetto delle valutazioni sull'utile (perdita) di esercizio o sulle altre componenti di Conto economico complessivo del periodo.
  • A tale scopo:
  • le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 140 milioni di euro (132 milioni di euro al 31 dicembre 2022), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato.

in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti dalla World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.

In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte.

In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

35.1 Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value al
31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 21 - 21 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 118 - 118 - - - - -
Totale cash flow hedge 139 - 139 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 85 - 85 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 37 - 37 - 76 - 76 -
Totale fair value through profit or loss 122 - 122 - 76 - 76 -
TOTALE 261 - 261 - 76 - 76 -

35.2 Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su

Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note Fair value al
31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 49 - 49 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 449 - 449 - - - - -
Totale cash flow hedge 498 - 498 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 85 - 85 - 29 - 29 -
- sul rischio di tasso di cambio 34 37 - 37 - 77 - 77 -
Totale fair value through profit or loss 122 - 122 - 106 - 106 -
TOTALE 620 - 620 - 106 - 106 -

35.3 Passività non valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro PASSIVITÀ
Note Fair value al
31.12.2023
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso 32.2.1 2.563 2.563 - -
- tasso variabile 32.2.1 690 65 625 -
Totale obbligazioni 3.253 2.628 625 -
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 32.2.1 1.545 - 1.545 -
Totale finanziamenti bancari 1.545 - 1.545 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 32.2.1 1 1 - -
Totale finanziamenti non bancari 1 1 - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 32.2.1 10.343 - 10.343 -
- tasso variabile 32.2.1 2.546 - 2.546 -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 12.889 - 12.889 -
TOTALE 17.688 2.629 15.059 -

36. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2022; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2023, di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021", "Piano LTI 2022", "Piano LTI 2023" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.

Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni: (a) con riguardo ai Piani LTI 2019, 2020, 2021 e 2022 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato (ovvero fino al 130% relativamente al Piano LTI 2022), e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato (ovvero fino al 65% relativamente al Piano LTI 2022); (b) con riguardo al Piano LTI 2023 (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 150% del valore base assegnato, (ii) per i primi riporti dell'Amministratore Delegato/ Direttore Generale, ivi inclusi i dirigenti con responsabilità strategiche, fino al 100% del valore base assegnato e (iii) per gli altri destinatari, diversi da quelli indicati sub (i) e (ii), fino al 65% del valore base assegnato.

L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato viene erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio

successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").

Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020, al Piano LTI 2021, al Piano LTI 2022 e al Piano LTI 2023. Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'articolo 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999, n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021, 19 maggio 2022 e 10 maggio 2023.

Data di assegnazione
delle azioni
Performance period Verifica raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano LTI 2019 12.11.2019(20) 2019-2021 2022(21) 2022-2023(22)
Piano LTI 2020 17.09.2020(23) 2020-2022 2023(24) 2023-2024(25)
Piano LTI 2021 16.09.2021(26) 2021-2023 2024(27) 2024-2025
Piano LTI 2022 21.09.2022(28) 2022-2024 2025(29) 2025-2026
Piano LTI 2023 5.10.2023(30) 2023-2025 2026(31) 2026-2027

In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020, 17 giugno 2021, 16 giugno 2022 e 5 ottobre 2023 – l'avvio di programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021, del Piano LTI 2022 e del Piano LTI 2023. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

(20) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).

(21) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.

(22) In data 5 settembre 2022 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano. La restante parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2019 è stata erogata in data 5 settembre 2023.

(23) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).

(24) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.

(25) In data 5 settembre 2023 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai destinatari del Piano LTI 2020, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano.

(26) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).

(27) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.

(28) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'8 giugno 2022).

(29) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2022.

(30) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 4 ottobre 2023).

(31) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2025, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2023.

Acquisti autorizzati dal Consiglio di Amministrazione Acquisti effettuati Numero di azioni Numero di azioni Prezzo medio ponderato (euro per azione) Controvalore complessivo (euro) Piano LTI 2019 Numero non superiore a 2.500.000 per un corrispettivo massimo di 10.500.000 milioni di euro 1.549.152(32) 6,7779 10.499.999 Piano LTI 2020 1.720.000 1.720.000(33) 7,4366 12.790.870 Piano LTI 2021 1.620.000 1.620.000(34) 7,8737 12.755.459 Piano LTI 2022 2.700.000 2.700.000(35) 5,1951 14.026.715 Piano LTI 2023 4.200.000 3.377.224(36) 6,2205(37) 21.007.908(38)

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021, del Piano LTI 2022 e del Piano LTI 2023, e tenuto conto della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022 di n. 435.357 Azioni ai destinatari del Piano LTI 2019 e in data 5 settembre 2023 di n. 1.268.689 Azioni ai destinatari del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020, al 31 dicembre 2023 Enel detiene complessivamente n. 9.262.330 Azioni proprie, pari allo 0,09% circa del capitale sociale. Il Programma di acquisto di Azioni a servizio del Piano LTI 2023 si è concluso per effetto delle operazioni di acquisto eseguite in data 18 gennaio 2024; tenendo quindi conto del numero totale di Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023, Enel detiene alla data di pubblicazione del presente documento complessivamente n. 10.085.106 Azioni proprie, pari allo 0,1% circa del capitale sociale.

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020, 2021, 2022 e 2023.

2023 2022
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili per il Piano
LTI di riferimento
Numero di
azioni erogate
per il Piano LTI
di riferimento
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili per il Piano
LTI di riferimento
Numero di
azioni erogate
per il Piano LTI
di riferimento
Piano LTI 2019 1.538.547 6,983 - 956.562(39) 1.021.328 435.357(40)
Piano LTI 2020 1.638.775 7,380 728.265 312.127(41) 1.631.951 -
Piano LTI 2021 1.577.773 7,0010 1.375.671 - 1.577.773 -
Piano LTI 2022 2.398.143 4,8495 2.023.677 - 2.395.323 -
Piano LTI 2023 4.040.820 5,5540 4.040.820 - - -

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione(42).

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del ve-

(32) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.

(33) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.

(34) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.

(35) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 20 luglio 2022, equivalenti allo 0,026% circa del capitale sociale. (36) Il dato si riferisce al numero di Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023. Il Programma di acquisto di Azioni a servi-

zio del Piano LTI 2023, avviato in data 16 ottobre 2023, si è concluso per effetto delle operazioni di acquisto eseguite in data del 18 gennaio 2024. Nell'ambito del Programma sono state acquistate complessive n. 4.200.000 Azioni, equivalenti allo 0,04% circa del capitale sociale, al prezzo medio ponderato per il volume di 6,3145 euro per azione e per un controvalore complessivo di 26.520.849,002 euro.

(37) Il dato si riferisce al prezzo medio ponderato per il volume delle Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023.

(38) Il dato si riferisce al controvalore complessivo delle Azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023 fino alla data del 31 dicembre 2023.

(39) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono la parte restante della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso.

(40) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2022, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. La restante parte della componente azionaria del premio, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2019, è stata erogata il 5 settembre 2023.

(41) Nella tabella è valorizzato il numero di Azioni erogate, in data 5 settembre 2023, ai destinatari del Piano LTI 2020 e che costituiscono parte della componente azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. Per la restante parte della componente azionaria del premio è previsto un differimento al 2024, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2020.

(42) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2022, la data di assegnazione si riferisce al 21 settembre 2022, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2023, la data di assegnazione si riferisce al 5 ottobre 2023, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2023 ai destinatari.

sting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto. I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 6 milioni di euro nell'esercizio 2023 (11 milioni di euro nel 2022).

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2023 e/o il Piano LTI 2022 e/o il Piano LTI 2021 e/o il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.

37. Informativa sulle parti correlate

Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.

Le operazioni compiute da Enel SpA con società controllate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, legale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.

Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti.

Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.

In merito all'informativa sulla retribuzione degli Amministratori, del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle.

Milioni di euro
2023 2022 2023-2022
Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio Sindacale, al Direttore Generale
Benefíci a breve termine per i dipendenti 5 5 - -
Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro 5 - 5 -
Pagamenti basati su azioni 1 1 - -
Totale 11 6 5 83,3%
Milioni di euro 2023 2022 2023-2022
Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche
Benefíci a breve termine per i dipendenti 8 13 (5) -38,5%
Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro 4 - 4 -
Pagamenti basati su azioni 1 2 (1) -50,0%
Totale 13 15 (2) -13,3%

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate (la "Procedura OPC Enel"). Tale Procedura (reperibile all'indirizzo https:// www.enel.com/it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB con Regolamento n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato (il "Regolamento CON-SOB OPC"). Si segnala che nel corso dell'esercizio 2023 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento CONSOB OPC.

Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

Esercizio 2023

Costi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2023 al 31.12.2023 2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
3SUN Srl - 24 - - - -
Agatos Green Power Trino Srl - 1 - - - -
C&C Uno Energy Srl 1 - - - - -
Edistribución Redes Digitales SLU 5 1 - - - 3
e-distribuzione SpA 64 118 - - - 23
E-Solar Srl - 2 - - - -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA 2 - - - - -
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur - - - - - (1)
Endesa Energía SA 2 - - - - 2
Endesa Generación SA 3 - - - - 2
Endesa Medios y Sistemas SLU 1 - - - - (1)
Endesa SA 8 - - - - 6
Endesa X Servicios SLU 1 - - - - -
Enel Américas SA 90 1 - - - 2
Enel Brasil SA 32 1 - 1 - 25
Enel Chile SA 33 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 2
Enel Distribución Chile SA 2 - - - - 1
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energia SpA 749 72 - - - 4
Enel Finance America LCC 6 - - - - -
Enel Finance International NV - - - - - 2
Enel Generación Chile SA 2 - - - - 2
Enel Generación Perú SAA 2 - - - - 1
Enel Global Services Srl 13 68 - 77 - 1
Enel Global Trading SpA 360 16 - - - 3
Enel Green Power Chile SA 3 - - - - 1
Enel Green Power España SLU 1 - - - - -
Enel Green Power Hellas SA 6 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 2 53 - - - 2
Enel Green Power North America Inc. 2 - - - - 2
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 3 36 - 4 - 4
Enel Green Power Sannio Srl - 1 - - - -
Enel Grids Srl 1 41 - 7 - 1
Enel Iberia SRLU 300 5 - 4 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 5 - 5 - -
Enel Italia SpA 2 131 - 27 - 1
Enel North America Inc. 2 1 - - - 4
Enel Produzione SpA 26 208 - - - 8
Enel Romania SA - - - 1 - 1
Enel Sole Srl - 2 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 2 - - - - 1
Enel X Italia Srl 20 1 - - - -
Enel X International Srl - 9 - - - -
Enel X North America Inc. 2 - - - - 1
Enel X Srl 2 14 - - - 2
Enel X Way Srl 2 11 - - - 2
Enel X Way Italia Srl - 13 - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 2
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Gridspertise Srl 1 1 - - - -
Maicor Wind Srl - 9 - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 9 74 - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - 1
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate 1.779 921 - 126 - 116
Altre parti correlate
Enel Cuore Onlus 1 - - - - 1
Fondazione Centro Studi Enel 3 - - - - 2
Totale altre parti correlate 4 - - - - 3
TOTALE 1.783 921 - 126 - 119

Esercizio 2022

Costi
Debiti
Beni
Servizi
Ricavi
Beni
Servizi
Milioni di euro Crediti
al 31.12.2022 al 31.12.2022 2022 2022
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Edistribución Redes Digitales SLU 8 1 - - - 7
e-distribuzione SpA 60 93 - - - 22
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - -
Endesa Energía SA 2 - - - - 1
Endesa Generación SA 4 - - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 2 - - - - 2
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU 1 - - - - -
Endesa SA 13 1 - - - 7
Enel Américas SA 6 - - - - 1
Enel Brasil SA 93 1 - - - 27
Enel Chile SA 24 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 1
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - -
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energie SA 2 - - - - -
Enel Energia SpA 105 124 - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 2 - - - - -
Enel Finance America LCC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 5 - - - - -
Enel Generación Costanera SA 2 - - 2 - 2
Enel Generación Perú SAA 2 - - - - 1
Enel Global Services Srl 12 78 - 83 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 1 1 - - - 1
Enel Global Trading SpA 5 15 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 3 - - - - 1
Enel Green Power España SLU 3 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 3 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 2 212 - - - 3
Enel Green Power North America Inc. 10 - - - - 6
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 9 8 - 3 - 3
Enel Grids Srl 4 50 - 3 - 1
Enel Iberia SRLU - 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 5 - 5 - -
Enel Italia SpA 1 19 - 30 - -
Enel North America Inc. 4 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 155 115 - - - 3
Enel Romania SA 4 3 - - - 1
Enel Servicii Comune SA 2 - - - - -
Enel Sole Srl (1) 6 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - 1
Enel X Brasil SA 1 - - - - -
Enel X Italia Srl 1 7 - - - 1
Enel X International Srl 9 - - - - -
Enel X Mobility Srl - 12 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - 1
Enel X Srl 3 21 - 2 - 6
Enel X Way Srl 4 4 - 1 - 4
Enel X Way Italia Srl - 6 - - - 1
E-Distribuţie Banat SA 7 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA 10 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 1 - - - - -
Gridspertise Srl - 15 - - - -
Maicor Wind Srl 4 1 - - - -
Rusenergosbyt LLC 13 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 38 - - - 1
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl 1 - - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU (1) 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate 644 845 - 134 - 129
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 2
Gestore dei Servizi Energetici SpA(1) - - - - - -
Totale altre parti correlate 2 - - - - 2
TOTALE 646 845 - 134 - 131

(1) Il dato dei crediti commerciali al 31 dicembre 2022 tiene conto di una più puntuale determinazione.

Rapporti finanziari

Esercizio 2023

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2023 2023
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 4 - - - -
e-distribuzione SpA - - 2.297 - 11 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 190 - 1 -
Enel Américas SA - - - - - 88
Enel Brasil SA 145 - 1.249 - 21 -
Enel Chile SA - - 470 - 1 285
Enel Colombia SA ESP - - 31 - - -
Enel Costa Rica CAM SA - - 8 - - -
Enel Energia SpA - - 456 - 1 -
Enel Energie SA - - - - 1 -
Enel Finance America LLC - - 3.494 - 3 -
Enel Finance International NV - 19.777 52.691 434 66 -
Enel Generación Perú SAA 2 2 325 3 2 -
Enel Global Services Srl 114 2 14 2 10 -
Enel Global Trading SpA 63 2.703 2.231 239 276 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 1 - 118 3 3 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 78 - 1 -
Enel Green Power Hellas SA - - 40 - 6 -
Enel Green Power Italia Srl - - 317 - 1 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 8 - 716 - 11 -
Enel Green Power Perú SAC - - - 1 3 -
Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd 51 - 292 - 6 -
Enel Green Power SpA - 157 987 8 45 -
Enel Grids Srl 173 - 23 - 7 267
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 1.415
Enel Innovation Hubs Srl - 3 1 - - -
Enel Insurance NV - 350 282 6 - -
Enel Investment Holding BV - 1 - - - -
Enel Italia SpA 4.198 66 7.135 93 235 2.214
Enel North America Inc. 38 - 17.145 - 35 -
Enel Panamá CAM Srl - - 9 - - -
Enel Produzione SpA - - 1.087 - 7 -
Enel Sole Srl - - 187 - 1 -
Enel X Advisory Services Srl 84 - - - 3 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 5 - - -
Enel X International Srl 31 - - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 14 - - -
Enel X North America Inc. 2 - 109 - 1 -
Enel X Polska Sp. Zo.o. - - 16 - - -
Enel X Srl 839 - 4 - 34 -
Enel X UK Limited - - 20 - - -
Enel X Way Srl 192 - 122 - 7 -
Enel X Way Italia Srl 47 - 49 - 1 -
Enelpower Srl - 36 - 1 - -
EnerNOC Ireland Limited - - 1 - - -
Generadora Montecristo SA - - 4 - - -
Gridspertise Srl - - - 1 - -
Nuove Energie Srl 36 - 85 - 3 -
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.166 - 4 -
Totale imprese controllate, a controllo congiunto e collegate 6.024 23.102 93.468 791 808 4.269
Altre parti correlate
Monte dei Paschi di Siena 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 1 - - - - -
TOTALE 6.025 23.102 93.468 791 808 4.269

Esercizio 2022

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2022 2022
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 3 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.588 - 9 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 183 - - -
Endesa Generación SA - - 2.000 - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 6 - - -
Enel Américas SA - - - - - 99
Enel Brasil SA 124 - 2.389 - 20 -
Enel Chile SA - - 289 - - 28
Enel Colombia SA ESP 2 - 291 - 1 -
Enel Energia SpA - - 483 - 1 -
Enel Energie SA - - - 1 - -
Enel Finance America LLC - - 4.887 - 2 -
Enel Finance International NV 2 21.096 57.737 326 84 -
Enel Global Services Srl 164 4 11 7 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 39 - 15 - 1 -
Enel Global Trading SpA 577 893 2.855 740 539 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 4 - 219 1 4 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS - - - - 1 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Hellas SA - - 594 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - - - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 381 - 1 -
Enel Green Power Matimba Newco 1 Srl - 1 - 2 - -
Enel Green Power México S de RL de Cv 80 - 700 - 11 -
Enel Green Power Partecipazioni Speciali Srl - - - 1 - -
Enel Green Power Perú SAC 11 3 384 12 9 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 114 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd - - - - 3 -
Enel Green Power Rus LLC - - 50 - - -
Enel Green Power South Africa (Pty) Ltd 45 - 666 - 3 -
Enel Green Power SpA 472 9 493 19 16 -
Enel Grids Srl 52 - 17 - 5 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 648
Enel Innovation Hubs Srl - 3 1 - - 16
Enel Insurance NV - 244 188 - 1 -
Enel Investment Holding BV - 1 - - - -
Enel Italia SpA 640 124 10.107 353 221 7.970
Enel North America Inc. 39 - 18.384 - 40 -
Enel Produzione SpA - - 1.219 - 1 -
Enel Sole Srl - - 259 - 1 -
Enel Trade Energy Srl 1 1 7 - 1 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 5 - - -
Enel X International Srl - 9 - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 14 - - -
Enel X Mobility Srl - - 45 - - -
Enel X North America Inc. 1 - 81 - 1 -
Enel X Polska Sp. Zo.o. - - 14 - - -
Enel X Srl 737 - 1 - 11 -
Enel X UK Limited - - 18 - - -
Enel X Way Srl 104 - 11 5 1 -
Enel X Way Italia Srl 16 - 1 - - -
Enelpower Srl - 36 - - - -
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - - 9 8 6 -
Nuove Energie Srl 28 - 85 - 2 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 9
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.185 - 4 -
Tynemouth Energy Storage Limited - - - - 1 -
Totale 3.140 22.428 109.997 1.475 1.007 8.770

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2022
Attività
Derivati - non correnti 261 18 6,7% 349 35 10,2%
Altre attività non correnti 73 64 87,7% 81 69 85,1%
Crediti commerciali 167 167 - 294 294 -
Derivati - correnti 76 56 73,5% 390 86 22,0%
Altre attività finanziarie correnti 6.483 5.952 91,8% 3.480 3.019 86,8%
Altre attività correnti 1.581 1.552 98,2% 584 283 48,4%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 17.855 14.274 79,9% 18.196 12.407 68,2%
Derivati - non correnti 620 104 16,8% 663 163 24,6%
Altre passività non correnti 20 9 45,0% 23 8 34,8%
Finanziamenti a breve termine 8.632 8.461 98,0% 8.752 8.362 95,5%
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 1.179 132 11,2% 1.430 1.333 93,2%
Debiti commerciali 135 87 64,4% 155 97 62,6%
Derivati - correnti 106 20 18,9% 178 69 38,8%
Altre passività finanziarie correnti 226 111 49,1% 238 94 39,5%
Altre passività correnti 4.395 825 18,8% 2.873 740 25,8%

Incidenza sul risultato economico

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2023 2022
Ricavi 163 119 73,0% 133 131 98,5%
Servizi e godimento beni di terzi 202 126 62,4% 206 133 64,6%
Altri costi operativi 47 - - 27 1 3,7%
Proventi da partecipazioni 4.269 4.269 - 8.770 8.770 -
Proventi finanziari da contratti derivati 907 421 46,4% 2.131 627 29,4%
Altri proventi finanziari 481 387 80,5% 432 380 88,0%
Oneri finanziari da contratti derivati 869 342 39,4% 1.960 1.166 59,5%
Altri oneri finanziari 952 449 47,2% 787 309 39,3%

Incidenza sui flussi finanziari

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2023 2022
Cash flow da attività operativa 4.277 (1.147) -26,8% 8.689 1.594 18,3%
Cash flow da attività di investimento/
disinvestimento
(1.007) (960) 95,3% (1.647) (1.602) 97,3%
Cash flow da attività di finanziamento (7.016) (2.139) 30,5% (3.126) 1.757 -56,2%

38. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse dai Enel SpA a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.

L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello c.d. "di cassa".

Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'articolo 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.

Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo versato
Fondazione Centro Studi Enel 100.000 Erogazione liberale per Enel Foundation
Enel Cuore Onlus 590.294 Erogazione liberale - ricavato della vendita all'asta di opere d'arte da destinare a sostegno
di progetti individuati nel corso del 2023
Luiss Guido Carli 65.000 Donazione per l'elaborazione e la trasmissione delle conoscenze scientifiche,
tecnologiche e umanistiche, la promozione e l'organizzazione della ricerca, la
preparazione culturale e professionale, il trasferimento dell'innovazione
Human Foundation 50.000 Donazione per promuove la collaborazione tra imprese, Pubblica Amministrazione, enti
locali, imprese sociali, fondazioni, investitori istituzionali, operatori economici e mondo
della finanza per generare e sviluppare soluzioni innovative di fronte ai problemi sociali
FGS Onlus 25.000 Donazione per promuovere le pari opportunità
Totale 830.294

39. Impegni contrattuali e garanzie

Milioni di euro
al 31.12.2023 al 31.12.2022 2023-2022
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- imprese controllate 91.540 105.114 (13.574)
- imprese a controllo congiunto, collegate e altre 158 - 158
- interesse proprio 12 16 (4)
- terzi 106 - 106
Totale 91.816 105.130 (13.314)

Le fideiussioni nell'interesse della Società riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 12 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America Srl in Enel SpA nell'esercizio 2017.

Le fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 50.548 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
  • per 20.342 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro delle energie rinnovabili per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il Piano Industriale;
  • per 4.846 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Italia SpA, Enel Green Power SpA, Enel Chile SA, Enel Green Power Italia Srl, Enel Green Power Perú SAC, Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA, Enel Sole Srl, Enel X Way Srl ed Enel X Way Italia Srl;
  • per 3.494 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper e di emissioni obbligazionarie presso il mercato nordamericano, nonché a garanzia del finanziamento ricevuto da EKF, l'agenzia danese di credito all'esportazione, a sostegno degli investimenti sostenibili del Gruppo;
  • per 2.143 milioni di euro per garanzie emesse nell'interes-

se di Enel Finance International NV a copertura del programma di euro commercial paper;

  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
  • per 968 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna, nell'interesse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel X Italia Srl, Enel Green Power Italia Srl, Enel Energia SpA e di Enel Green Power SpA, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
  • per 760 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati Energetici, nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
  • per 745 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del Gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art. 4 della legge n. 92/2012);
  • per 447 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
  • per 503 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, Enel X Italia Srl, Enel Produzione SpA, Enel Energia SpA e Nuove Energie Srl per "capacità di trasporto gas";
  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "acquisti di energia elettrica";
  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";
  • per 40 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
  • per 5.456 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla Holding nell'interesse delle società controllate.

Le garanzie prestate nell'interesse di imprese a controllo congiunto, collegate e altre, pari a 158 milioni di euro, riguardano garanzie rilasciate a beneficiari diversi nell'interesse di Enel Green Power Australia (118 milioni di euro) e di Enel Green Power Hellas (40 milioni di euro), rilasciate antecedentemente alle operazioni di vendita del 50% delle partecipazioni detenute nelle due società avvenute nel corso dell'esercizio.

Le garanzie rilasciate nell'interesse di terzi, pari a 106 milioni di euro, riguardano garanzie a beneficiari diversi e sono riconducibili alla cessione alla società greca Public Power Corporation SA, delle partecipazioni detenute dal Gruppo Enel in Romania, perfezionatasi nel mese di ottobre 2023.

Rispetto al 31 dicembre 2022, il decremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate risente principalmente delle operazioni di cessione di partecipazione detenute nelle società del perimetro delle energie rinnovabili e della riduzione delle commercial paper in linea con i target di liquidità che l'Azienda si è prefissata. Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.

40. Attività e passività potenziali

Contenzioso BEG – Italia, Francia, Lussemburgo

A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (oggi Enelpower Srl) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 dalla Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la valutazione della costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che ha condannato Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, a seguito di tale decisione, ha chiesto il pagamento di oltre 430 milioni di euro.

Nel novembre 2016, Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale Distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.

Con sentenza della Corte d'Appello di Roma del 7 marzo 2022, si è concluso l'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato il lodo arbitrale reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con la suddetta sentenza la Corte d'Appello di Roma ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Roma in data 16 giugno 2015 che aveva rigettato la domanda in rito.

In data 20 maggio 2021, inoltre, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale di cui sopra e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali per circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendo un risarcimento di 15.000 euro per danni non patrimoniali.

Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione ritenuta dalla società e dai suoi legali infondata e pretestuosa, ha deciso di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. Con ordinanza del 14 giugno 2022, il Tribunale di Milano, in accoglimento dell'eccezione di incompetenza territoriale sollevata dall'Avvocatura dello Stato, ha dichiarato la propria incompetenza a conoscere della controversia in favore del Tribunale di Roma, foro esclusivamente competente a conoscere delle cause nelle quali è coinvolto lo Stato italiano, condannando BEG al pagamento delle spese processuali in favore dei convenuti. BEG non ha riassunto il giudizio dinanzi al Tribunale di Roma nel termine di legge del 14 ottobre 2022 e pertanto il procedimento si è estinto.

Poco tempo dopo, in data 3 novembre 2022, BEG ha riproposto le medesime domande risarcitorie del procedimento estinto, notificando un nuovo atto di citazione dinanzi al Tribunale di Milano nei confronti dei medesimi convenuti, a esclusione dello Stato italiano, che BEG ha dichiarato di non voler convenire in tale giudizio. Enel ed Enelpower si sono ritualmente costituite in giudizio al fine di contestare la domanda, che si ritiene del tutto pretestuosa e infondata, al pari della precedente analoga iniziativa. All'esito dell'udienza di ammissione dei mezzi di prova, con ordinanza del 26 ottobre 2023 il Giudice ha respinto le richieste istruttorie della parte attrice e ha rinviato il giudizio per la precisazione delle conclusioni al 17 ottobre 2024.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009

Italia

Con ricorso notificato in data 11 settembre 2023, la società Albania BEG Ambient Shpk (ABA) ha promosso dinanzi la Corte d'Appello di Roma, nei confronti di Enel SpA ed Enelpower Srl, il procedimento volto a ottenere, ai sensi dell'art. 67 della legge n. 218/1995, il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009. Le due società del Gruppo si sono costituite in giudizio contestando integralmente la domanda di exequatur. All'esito dell'udienza di prima comparizione la Corte d'Appello ha rinviato al 18 settembre 2025 per la discussione orale della causa.

Francia

Nel 2012, ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia.

Il 29 gennaio 2018, il TGI ha rigettato la domanda di ABA. In particolare, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge.

Successivamente, con sentenza del 4 maggio 2021, la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente l'appello proposto da ABA, confermando la sentenza di primo grado e, in particolare, l'inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo arbitrale del 2002, e ha condannato ABA a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000 euro ciascuna a titolo di spese legali.

Con sentenza del 17 maggio 2023 la Corte di Cassazione francese ha respinto l'ulteriore impugnazione di ABA rigettando così in via definitiva la domanda di exequatur di ABA. In conseguenza della sentenza favorevole della Corte d'Appello, Enel ha avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi presso terzi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France precedentemente notificati. Con ordinanza del 16 giugno 2022, il Tribunale dell'Esecuzione di Parigi ha ordinato il rilascio di tali sequestri, ordinando altresì ad ABA il pagamento in favore di Enel di una somma complessiva pari a circa 146.000 euro a titolo di risarcimento danni e spese legali. ABA ha impugnato la predetta ordinanza di rilascio, e l'impugnazione è stata accolta con sentenza del 17 maggio 2023 della Corte d'Appello di Parigi. In data 16 giugno 2023 Enel ha depositato avviso di impugnazione e in data 15 dicembre 2023 ha formalmente impugnato tale provvedimento dinanzi alla Corte di Cassazione francese.

Olanda

Nel 2014, ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda.

In seguito a una sentenza di primo grado del 29 giugno 2016 favorevole ad ABA, con decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e negato il riconoscimento e l'esecuzione della sentenza albanese in Olanda, in quan-

to arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Successivamente, il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA per ottenere dalla corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019, la Corte d'Appello di Amsterdam ha rigettato ogni pretesa avanzata da ABA, confermando il diniego del riconoscimento e dell'esecuzione della sentenza albanese in Olanda e riconoscendo l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower all'esito di una rinnovata analisi del merito della causa ai sensi del diritto albanese. ABA è stata altresì condannata a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo e secondo grado.

Con sentenza del 16 luglio 2021, la Corte Suprema olandese ha definitivamente rigettato le domande di ABA, condannandola altresì a rifondere le spese del giudizio.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca e, parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana.

Il procedimento, a causa di alcuni rallentamenti di carattere procedurale, si trova ancora in primo grado e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto. In particolare, a seguito di varie rinunce al mandato da parte dei difensori di ABA, a settembre 2023 il Tribunale ha sospeso il procedimento.

Stati Uniti e Irlanda

Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23

41. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi e delle modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2023:

• "Amendments to IAS 1 - Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche riguardano le previsioni dello IAS 1 relativafebbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Arbitrato Kino – Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici. Enel – garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate, nei suoi confronti, specifiche domande. Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infraestructura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv.

In data 4 agosto 2023 è stato notificato il lodo finale con il quale il Tribunale arbitrale ha dichiarato di non avere giurisdizione nei confronti di Enel SpA e, in parziale accoglimento delle domande delle Società di Progetto, ha condannato Kino Contractor e Kino Facilities (ora, Enel Services México SA de Cv - Enel Services) al pagamento di penali contrattuali per un importo complessivo pari a circa 77 milioni dollari statunitensi, oltre interessi al tasso del 6% annuo (Lodo). Successivamente, Kino Contractor ed Enel Services hanno depositato istanza di correzione del Lodo che è stata parzialmente accolta e, in data 13 dicembre 2023, hanno proposto impugnazione per nullità del Lodo dinanzi alle Corti messicane. Il procedimento è pendente. Nel dicembre 2023, inoltre, le Società di Progetto hanno iniziato un giudizio dinanzi alla Supreme Court dello Stato di New York contro Enel, nella sua qualità di garante delle obbligazioni di Kino Contractor, per richiedere il pagamento di quanto dovuto da quest'ultima società ai sensi del Lodo. La domanda è contestata integralmente, sia in fatto sia in diritto. Il giudizio è pendente.

mente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:

– i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto a differire il regolamento e specificando che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;

  • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management in merito all'esercizio o meno del diritto di differire il regolamento di una passività;
  • che esiste un diritto di differire solo se sono soddisfatte le condizioni specificate nel contratto di finanziamento alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica il rispetto di tali condizioni fino a una data successiva; e
  • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi.

Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024(43) o successivamente.

• "Amendments to IAS 1 - Non-current Liabilities with Covenants", emesso a ottobre 2022. Lo IAS 1 richiede di classificare una passività come non corrente solo nel caso in cui sia possibile evitare di rimborsare la stessa nei 12 mesi successivi alla data di bilancio. Tuttavia, la capacità di farlo è spesso subordinata al rispetto dei covenant. Le modifiche al principio migliorano l'informativa da fornire quando la facoltà di differire il regolamento di una passività per almeno 12 mesi è subordinata al rispetto di covenant e specificano che la classificazione del debito come corrente o non corrente alla data di bilancio non è influenzata da covenant da rispettare successivamente alla data di bilancio.

Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024.

  • "Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture", emesso a settembre 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile di vendite o conferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche confermano che il trattamento contabile varia a seconda che le attività vendute o conferite a una società collegata o joint venture costituiscano un "business" (come definito dall'IFRS 3). Lo IASB ha rinviato indefinitamente la data di prima applicazione delle modifiche in oggetto.
  • "Amendments to IFRS 16 Lease Liability in a Sale and Leaseback", emesso a settembre 2022. Le modifiche richiedono al venditore-locatario di valutare l'attività per il diritto d'uso derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in proporzione al valore contabile precedente dell'attività oggetto dell'accordo e in linea con il diritto d'uso mantenuto; di conseguenza, al venditore-locatario sarà concesso di rilevare solo l'importo dell'eventuale plusvalenza o minusvalenza relativa ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore.

Le modifiche non prescrivono specifici requisiti di valutazione per le passività derivanti da una retrolocazione; tuttavia, includono esempi che illustrano la misurazione iniziale e successiva della passività includendo pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tale rappresentazione costituisce una deviazione dal modello generale di contabilizzazione previsto dall'IFRS 16, in cui i pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o da un tasso, sono rilevati a Conto economico nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che determina tali pagamenti. A tal riguardo, il venditore-locatario dovrà sviluppare e applicare un policy contabile per determinare i pagamenti del leasing in modo tale che qualsiasi importo dell'utile o della perdita relativo al diritto d'uso trattenuto non venga riconosciuto.

Le modifiche sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024; è prevista l'applicazione retrospettica, in conformità allo "IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors", per le vendite e le operazioni di retrolocazione stipulate dopo la data di applicazione iniziale dell'IFRS 16.

  • "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability", emesso ad agosto 2023. Le modifiche richiedono di applicare un approccio coerente nel valutare se una valuta è scambiabile con un'altra e, quando non lo è, nel determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire. Le modifiche dovranno essere applicate, previa omologazione, a partire dagli esercizi che avranno inizio dal 1° gennaio 2025 o successivamente (è consentita l'applicazione anticipata).
  • "Amendments to IAS 7 and IFRS 7 Supplier Finance Arrangements", emesso a maggio 2023.

Le modifiche chiariscono le caratteristiche dei supplier finance arrangement e richiedono un'informativa aggiuntiva su tali accordi, allo scopo di assistere gli utilizzatori del bilancio nella comprensione dei relativi effetti su passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità.

Lo IASB ha concesso un'esenzione transitoria non richiedendo né informazioni comparative nel primo anno di applicazione, né l'informativa dei saldi di apertura specifici. Inoltre, l'informativa richiesta è applicabile solo per l'esercizio del primo anno di applicazione. Pertanto, considerando che le modifiche saranno efficaci, previa omologazione, a partire dagli esercizi che avranno inizio dal 1° gennaio 2024 o successivamente, la nuova informativa dovrà essere fornita non prima della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2024.

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

(43) Nel 2020 è stato emesso un emendamento per posticipare la data di entrata in vigore, prima prevista per il 1° gennaio 2023, al 1° gennaio 2024.

42. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Emissione di un Sustainability-Linked Bond da 1,75 miliardi di euro in due tranche nel mercato Eurobond

In data 16 gennaio 2024 Enel Finance International NV (EFI) ha lanciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,75 miliardi di euro.

L'emissione, garantita da Enel, prevede l'utilizzo di due Key Performance Indicator (KPI) di sostenibilità per ciascuna tranche, illustrati all'interno del Sustainability-Linked Financing Framework da ultimo aggiornato a gennaio 2024, confermando l'impegno di Enel nella transizione energetica e contribuendo alla sostenibilità ambientale e finanziaria della strategia di sviluppo della Società.

Il Framework è in linea con i "Sustainability-Linked Bond Principles" dell'International Capital Market Association (ICMA) e con i "Sustainability-Linked Loan Principles" della Loan Market Association (LMA), come certificato dal Second-Party Opinion Provider Moody's Investors Service.

L'emissione, che ha una durata media di circa otto anni, presenta una cedola media del 3,66%.

I proventi dell'emissione verranno utilizzati da EFI per rifinanziare l'ordinario fabbisogno del Gruppo relativo al debito in scadenza.

Enel colloca un nuovo prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 900 milioni di euro con un coupon a 4,750%

In data 20 febbraio 2024, Enel SpA ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 900 milioni di euro. L'operazione riflette la strategia finanziaria del Gruppo Enel, finalizzata a ottimizzare il costo del capitale al servizio degli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026.

L'operazione è effettuata in esecuzione della delibera del 18 dicembre 2023 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha dato mandato all'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2024, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi.

Il prestito obbligazionario, strutturato in una singola tranche da 900 milioni di euro, è non convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza fissa ed esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

  1. I sottoscritti Flavio Cattaneo e Stefano De Angelis, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis,

b. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio

a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway

b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non

a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento

c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione

Stefano De Angelis Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

Firmato da Stefano De Angelis

Data: il 21/03/2024 alle 08:50:00 UTC

  1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla

  2. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023:

b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58: a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

2023 e il 31 dicembre 2023.

Commission ("COSO");

Roma, 21 marzo 2024

sono emersi aspetti di rilievo.

Flavio Cattaneo Amministratore Delegato di Enel SpA

Firmato da Flavio

Data: 21/03/2024 10:10:19 CET

Cattaneo

europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

  1. Al riguardo si segnala che:

43. Compensi alla società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2023 alla società di revisione e alle entità appartenenti al suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (milioni di euro)
Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 0,9
- entità della rete KPMG -
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,8
- entità della rete KMPG -
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 2,7
Società controllate da Enel SpA
Revisione contabile di cui:
- KPMG SpA 4,6
- entità della rete KPMG 9,5
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,3
- entità della rete KPMG 1,2
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 16,6
TOTALE 19,3

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

    1. I sottoscritti Flavio Cattaneo e Stefano De Angelis, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. b. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.
    1. Al riguardo si segnala che:
    2. a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
    3. b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023:
    2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2023, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 21 marzo 2024

Flavio Cattaneo Amministratore Delegato di Enel SpA

Firmato da Flavio

Data: 21/03/2024 10:10:19 CET

Cattaneo

Stefano De Angelis

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

Firmato da Stefano De Angelis Data: il 21/03/2024 alle 08:50:00 UTC

4. RELAZIONI

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ENEL SPA (AI SENSI DELL'ART. 153 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 58/1998)

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

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CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA ORDINARIA

L'Assemblea degli azionisti è convocata in sede ordinaria per il giorno 23 maggio 2024, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, in via Dalmazia n. 15, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2023.
  • 2. Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili.
  • 3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 10 maggio 2023. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
  • 4. Piano 2024 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile.
  • 5. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti:
    • 5.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2024 (deliberazione vincolante);
    • 5.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2023 (deliberazione non vincolante).

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Paolo Scaroni

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO E DISTRIBUZIONE DI RISERVE DISPONIBILI

Signori azionisti,

si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2023-2025 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2022) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2023, la corresponsione agli azionisti di un dividendo fisso – pari a complessivi 0,43 euro per azione – da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.

Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 7 novembre 2023, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 pari a 0,215 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 24 gennaio 2024. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 10.085.106 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 23 gennaio 2024. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2023 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 2.183.667.890,60 euro, mentre un importo di 2.168.297,79 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.

Tenuto conto dell'importo dell'acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo dividendo pari a 0,215 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 2.186 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2024.

Tenuto altresì conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2023 ammonta a circa 3.032 milioni di euro, si prevede di destinare alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" (complessivamente ammontante, al 31 dicembre 2023, a circa 8.592 milioni di euro).

Si segnala inoltre che, a partire dall'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua". Questi ultimi, ai sensi dei princípi contabili internazionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l'obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell'esercizio 2023 Enel SpA ha posto in pagamento, a favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo pari a 181.768.695,60 euro.

Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente

Ordine del giorno

L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2023 di Enel SpA, pari a 3.031.809.855,45 euro:

  • i. alla distribuzione in favore degli azionisti:
    • 0,215 euro per ognuna delle 10.156.594.840 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola" (tenuto conto delle 10.085.106 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" indicata nel presente punto), a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2024, previo stacco in data 22 gennaio 2024 della cedola n. 39 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 23 gennaio 2024, per un importo complessivo di 2.183.667.890,60 euro;
  • 0,065 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 22 luglio 2024 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo di 660.834.196,49 euro;
  • ii. alla riserva denominata "utili accumulati" a copertura degli importi corrisposti nel corso del 2023, alla scadenza delle rispettive cedole, ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua" emessi da Enel SpA, per un importo complessivo pari a 181.768.695,60 euro;
  • iii. alla riserva denominata "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo minimo di 5.539.072,76 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera;
  • 2. di destinare inoltre alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" appostata nel Bilancio di Enel SpA (ammontante al 31 dicembre 2023 a complessivi 8.591.640.579,55 euro), per un importo di 0,15 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 22 luglio 2024 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), per un importo complessivo massimo di 1.525.001.991,90 euro;
  • 3. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo complessivo di 0,215 euro per azione ordinaria (di cui 0,065 euro a titolo di distribuzione di parte dell'utile residuo dell'esercizio 2023 e 0,15 euro a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata "utili accumulati") – al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" appresso indicata – a decorrere dal 24 luglio 2024, con "data stacco" della cedola n. 40 coincidente con il 22 luglio 2024 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 23 luglio 2024.

Concept design e realizzazione Gpt Group

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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