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Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 29, 2024

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Annual / Quarterly Financial Statement

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2023

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Dati di sintesi 4
Organi sociali 3

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023

Sintesi dei risultati economici e patrimoniali consolidati 7
Scenario di riferimento 8
Commento ai risultati economici e patrimoniali consolidati 33
Commento ai risultati della Capogruppo 43
Altre informazioni 65
Indicatori alternativi di performance 68
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 71

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

Prospetti contabili 74
Note esplicative 79
Attestazione del bilancio consolidato 157
Compensi della società di revisione 158

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023

Prospetti contabili 161
Note esplicative 166
Attestazione del bilancio consolidato 215
Compensi della società di revisione 216

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Il documento ufficiale, conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format), è disponibile sul sito internet della Società (www.gasplus.it, sezione Investor Relations), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" ().

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Ing. Stefano Cao (*) Presidente

Sig. Davide Usberti Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (**) (***) Vicepresidente Amministratore indipendente

Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Margherita Usberti Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (***) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Dott.sa Laura Guazzoni Presidente

Dott. Manuel Menis Sindaco Effettivo

Dott.sa Gloria Francesca Marino (****) Sindaco Effettivo

Dott. Sandro Vecchione Sindaco Supplente

Dott.sa Claudia Turchet (*****) Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2)

Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2022.

(**) Nominato Vice Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 23 giugno 2021.

(***) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(****) Confermata Sindaco Effettivo dall'Assemblea degli Azionisti del 29 giugno 2023.

(*****) Nominata Sindaco Supplente dall'Assemblea degli Azionisti del 29 giugno 2023.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 23 giugno 2021 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

(in migliaia di euro)

GRUPPO GAS PLUS

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 var.% 2H2023 2H2022 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 82,62 101,19 (18,3%) 85,40 94,78 (9,9%)
Cambio medio EUR/USD(2) 1,081 1,053 2,7% 1,082 1,014 6,7%
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(3) 40,60 122,98 (67,0%) 36,77 145,30 (74,7%)
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (4) 0,343 0,348 (1,5%) 3,867 1,130 242,3%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 var.% 2H2023 2H2022 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 229,2 181,6 26,2% 110,7 117,4 (5,7%)
Vendite di idrocarburi (MSmce) 271,1 237,8 14,0% 126,5 136,1 (7,1%)
Volumi di gas distribuito (MSmc) 182,7 200,9 (9,0%) 81,9 80,7 1,5%
Numero dipendenti a fine periodo 137 145 (5,5%)
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 var.% 2H2023 2H2022 var. %
Ricavi da vendite 160.800 235.361 (31,7%) 69.987 158.290 (55,8%)
Costi operativi 90.262 159.228 (43,3%) 41.397 91.238 (54,6%)
70.538 76.133 (7,3%) 28.590 67.052 (57,4%)
43,87% 32,35% 40,85% 42,36%
44.545 61.362 (27,4%) 14.270 60.555 (76,4%)
47.098 52.447
47.910 65.471 (26,8%) 17.304 60.555 (71,4%)
29,79% 27,82% 24,72% 38,26%
36.698 55.786 (34,2%) 11.623 54.255 (78,6%)
49.218 3.351 1.368,8% 9.393 10.291 (8,7%)
26.037 32.397
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Investimenti in immobilizzazioni 24.491 27.339
di cui investimenti in esplorazione 1.501 174
Capitale circolante netto 14.304 (41.643)
Capitale investito netto (A) + (B) 279.450 235.528
Indebitamento netto (A) 50.495 49.012
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 228.955 186.516
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
ROI (5) 18,61% 26,79%
ROE (6)
Utile (perdita) per azione
23,69%
1,13
1,87%
0,08
PFN / EBITDA (7) 0,72 0,64
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,22 0,26

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: ICIS.

(4) fonte: European Money Markets Institute.

(5) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(6) = Risultato del periodo / patrimonio netto medio.

(7) = Indebitamento netto/ EBITDA.

(8) = Per la definizione dei risultati adjusted si veda il paragrafo "indicatori alternativi di performance".

2023 2022 Riserve di idrocarburi (2P risked) (1) - Italia 3.250,6 3.394,2 - Estero 688,1 702,0 Idrocarburi venduti (in milioni di metri cubi) 271 238 Rete gestita (in chilometri) 1.830 1.827 Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori Azionisti,

l'esercizio 2023, nonostante livelli di prezzo del gas notevolmente inferiori a quelli del precedente anno, ha visto una molto più contenuta flessione della marginalità industriale (l'Ebitda si è mantenuto al di sopra dei 70 milioni di euro con un calo del 7,3%), ma soprattutto non ha risentito delle penalizzazioni a livello di contributi di solidarietà a carico dei produttori di gas che avevano affossato, a livello di risultato netto, l'esercizio 2022.

La sostanziale tenuta della marginalità industriale è stata resa possibile dall'apporto ad anno pieno delle nuove produzioni rumene, avviate nel precedente esercizio solo nel corso del mese di giugno, e dal ritorno a normali livelli di marginalità delle attività Retail.

Il risultato netto recepisce invece per le attività in Italia la cessazione del doppio regime di contribuzioni straordinarie che aveva gravato l'esercizio 2022 e per la Romania l'esenzione dalle contribuzioni delle nuove produzioni di gas, quali quelle della concessione Midia a cui il Gruppo Gas Plus (il "Gruppo") partecipa mediante joint venture con una quota del 10%, sancita nel maggio 2023 con effetto sia per l'anno 2022, per il quale era stata stanziata nel relativo bilancio, sia per il 2023, successivo ed ultimo anno di applicazione.

L'incidenza dello storno del contributo straordinario in Romania relativo all'anno 2022 amplifica notevolmente il risultato netto 2023, ma in un certo senso "sana", almeno per le attività in Romania, l'ingiustificata penalizzazione fiscale arrecata relativamente all'anno 2022 alle produzioni domestiche di gas nell'ambito dell'Unione Europea, produzioni che hanno contribuito a superare la crisi del gas amplificata dal conflitto russo-ucraino. Sul tema, per completezza, si ricorda che relativamente alle contribuzioni straordinarie in Italia per l'anno 2022 il Gruppo aveva versato e recepito a bilancio una prima contribuzione determinata sul 25% dei saldi Iva (e quindi su una base imponibile del tutto non correlata alla reale profittabilità ed ora all'esame della Corte Costituzionale) ed una seconda contribuzione sul 50% del reddito imponibile, entrambe indeducibili dalle imposte correnti.

In ordine alle attività delle varie Business Unit per quanto riguarda l'E&P l'elemento di maggior rilievo è senz'altro rappresentato dai progressi nella realizzazione degli impianti relativi al progetto Longanesi, la cui messa in produzione porterà ad un raddoppio delle produzioni del Gruppo.

Nello specifico l'anno 2023 ha visto il completamento delle attività di sottosuolo e l'affidamento della attività di posa delle condotte di collegamento tra le varie infrastrutture, ormai prossime al completamento.

In ordine alla realizzazione delle altre opere, di superficie, le previsioni, nelle varie opzioni, non si discostano significativamente dalle precedenti stime, tanto per l'avvio della produzione al completamento degli impianti (1° trimestre 2026) che nell'eventualità di un avvio anticipato con prove di produzione (1° trimestre 2025).

L'andamento delle Business Unit Network e Retail è risultato positivo ed in linea con le previsioni.

Atteso che il Gruppo, nell'ottica del prioritario completamento delle iniziative in corso, è concentrato sulle energie tradizionali segnaliamo che nel contesto delle attività in Romania i partner della relativa joint venture stanno sviluppando iniziative e studi su diversi filoni nel campo delle energie rinnovabili.

SINTESI DEI RISULTATI ECONOMICI E PATRIMONIALI CONSOLIDATI

Il positivo andamento di tutti i settori di attività ha consentito di conseguire un EBITDA di 70,5 milioni di euro con un calo del 7,3% rispetto al dato del 2022 (76,1 milioni di euro) a fronte di una contrazione del prezzo medio del gas di oltre il 60%.

L'EBIT ha raggiunto i 44,5 milioni di euro contro i 61,4 milioni di euro del 2022, dopo ammortamenti per 23,4 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 2022 e svalutazioni nette per 2,6 milioni di euro (ripristini di valore netti per 8,9 milioni di euro nel 2022).

Il Risultato Operativo (47,9 milioni di euro contro 65,5 milioni di euro del 2022) ha registrato una maggiore flessione in valore assoluto, pur avendo recepito come evento non ricorrente la plusvalenza emersa in occasione della cessione a terzi della partecipazione in Serenissima Gas (3,4 milioni di euro). Nel precedente esercizio tale componente includeva il rilascio non ricorrente del fondo di 4,1 milioni di euro costituito nel 2021 a fronte delle previste perdite delle attività Retail relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022.

A valle del Risultato Operativo gli oneri finanziari netti sono stati in crescita (11,2 milioni di euro del 2023 contro 9,7 milioni di euro del 2022) per effetto dell'aumento dei tassi d'interesse. Tali oneri comprendono oneri di attualizzazione fondi per 6,0 milioni di euro (4,3 milioni di euro nel

2022).

Le imposte sul reddito hanno assunto un valore positivo (+12,5 milioni di euro contro -52,4 milioni di euro del 2022), non dovendo il Gruppo procedere al versamento del contributo straordinario di solidarietà in Romania (già contabilizzato per 21,6 milioni di euro nel bilancio 2022) per effetto della modifica della normativa in materia avvenuta a maggio 2023. Si ricorda invece che le imposte del 2022 avevano scontato, in Italia per 16,9 milioni di euro, anche i c.d. contributi straordinari di solidarietà.

L'esercizio si è chiuso infine con un utile netto di 49,2 milioni di euro contro un utile netto di 3,4 milioni di euro del 2022.

Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, il Gruppo ha confermato la solidità della propria struttura.

Gli investimenti, in lieve calo rispetto al dato del 2022 (24,5 milioni di euro contro 27,3 milioni di euro dell'esercizio precedente), hanno riguardato in prevalenza le attività di sviluppo E&P (18,8 milioni di euro contro 24,3 milioni di euro del 2022) e sono stati finanziati tramite le linee di credito disponibili e il cash flow delle attività operative.

Al termine del 2023 l'indebitamento finanziario è stato in lieve crescita (50,5 milioni di euro rispetto ai 49,0 milioni di euro di fine 2022) ma in misura nettamente inferiore agli investimenti effettuati grazie, in particolare, ai positivi flussi di cassa derivanti dalle produzioni di gas in Romania che hanno consentito, tra l'altro, di rimborsare il relativo finanziamento anticipatamente rispetto all'originaria scadenza (dicembre 2026). L'indebitamento finanziario include per circa 3,6 milioni di euro gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16.

A conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo, il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,22), già peraltro su livelli contenuti anche alla fine del precedente esercizio, è stato ancora in calo rispetto al dato di fine 2022.

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Gas

L'anno che si è concluso è stato un anno di almeno temporaneo assorbimento della crisi indotta dalla guerra. Il 2 gennaio 2023 il prezzo era a 75,415 €/MWh, trascinato ancora dalla paura per l'inverno. Poi a metà gennaio il clima mite e i consumi in ribasso già determinavano un calo delle tensioni sugli approvvigionamenti e di conseguenza del prezzo che è rimasto fino ad ottobre, seppure con qualche forte oscillazione quotidiana, nella banda tra i 45 €MWh e i 55 €MWh, facendo ipotizzare che su tali valori avesse raggiunto un new normal.

Ad ottobre il prezzo però ha ulteriormente risentito dell'integrale riempimento degli stoccaggi e, nuovamente, dell'avvio di un inverno mite. Il prezzo del gas che aveva aperto il 2023 a 75 €/MWh lo ha così chiuso a 32,098 €/MWh, per poi, con il confermarsi di un inverno mite, scendere anche sensibilmente sotto i 30 €/MWh.

Nel 2024 è attesa una ripresa dei consumi europei, dopo che gli stessi nel 2022/2023 hanno avuto una flessione cumulativa di circa il 20% rispetto al 2021 (in Italia siamo passati dai 76 MMmc nel 2021 ai 61,5 MMmc del 2023).

L'inizio dell'anno ha evidenziato segni di ripresa dei consumi industriali (+12% a gennaio e + 6% a febbraio). Non siamo comunque in assoluto a volumi in aumento particolarmente importanti e molto dipenderà dagli usi domestici e perciò da fattori climatici.

I mercati forward e futures sembrano allineati a una previsione di sostanziale stabilità dei prezzi ma sui futures questa più che una previsione sembra essere frutto di politiche di copertura (coi prezzi future che variano perciò spesso in funzione delle variazioni del prezzo del giorno).

La stabilità ha peraltro molti nemici. In generale, i drivers dell'andamento dei consumi saranno strutturalmente clima e Cina (e in generale l'intero mercato asiatico). Molti sono comunque i fattori contingenti che potrebbero indurre almeno nel breve condizioni di anche ampia volatilità.

Al ribasso induce la previsione per l'estate 2024 di riempimento degli stoccaggi al 99%, con conseguente creazione di eccesso di domanda e al rialzo, e più significativamente, inducono le incertezze sul futuro dell'offerta. Nel 2024 via Ucraina l'Unione sta importando circa 12 miliardi di mc/anno, volumi che verrebbero meno in mancanza, come previsto, del rinnovo dell'accordo sul diritto di transito tra Russia e Ucraina. In termini di offerta disponibile, la fine dell'importazione via Ucraina dovrebbe essere compensata dall'aumento dell'offerta di GNL derivante da nuova capacità installata (in particolare, 3 impianti tra fine 2024 e 2025 solo negli Stati Uniti e il grande ampliamento della capacità qatarina) ma i tempi (o meglio la tempestività) di fine realizzazione e di ramp up della nuova capacità sono oggetto di incertezza.

Wood Mackenzie, ad esempio, ha recentemente stimato che il GNL addizionale disponibile per il mercato europeo per il 2025 si attesterà al di sotto dei 7 miliardi di mc. Se il dato fosse confermato e si accompagnasse a un inverno meno mite dell'attuale, ne risulterebbero assieme una spinta verso l'alto dei prezzi e un mercato con forti componenti di volatilità.

In conclusione, l'outlook 2024 è in generale ritenuto stabile, con modesti fattori ribassisti e un rischio invece significativo di spinta verso l'alto dei prezzi. Il completamento tempestivo dei progetti di nuove facilities di produzione darebbe per converso certezza alla stabilità dell'outlook e accoppiato

alla progressiva sostituzione del gas nella generazione elettrica e in altri usi potrebbe far convivere con la stabilità anche una qualche lieve tendenza ribassista.

Petrolio

Il petrolio è stato caratterizzato negli ultimi 12 mesi da una volatilità pronunciata, con il Brent che si è mosso da un minimo di 67 \$/bbl un massimo di 92 \$/bbl, con trends in continua discesa e risalita. Il mercato è da tempo e con rarissime eccezioni in backwardation ma lo spread presente e futuro sembra quasi tenersi costante.

Non sembrerebbero sussistere elementi strutturali a sostegno della volatilità osservata e di quella futura. Le previsioni danno consumi in crescita lenta e produzioni non Opec che compensano i tagli Opec recentemente estesi fino a fine giugno.

Non sembra perciò plausibile il riprodursi in un senso o nell'altro dell'abisso che separava domanda e offerta e che provocò la crisi del 2014 e il contemporaneo crollo dei prezzi. Vero però è che per converso al perdurare dei tagli Opec l'equilibrio domanda/offerta non sembra presentare margini di riserva e dunque giustifica volatilità derivante da attese di anche solo marginali riaggiustamenti della condizione di equilibrio (lieve accelerazione dei consumi, outages della produzione, ecc…). Le esogene da situazione geopolitica sembrano in quest'ottica avere avuto sin qui di per sé una ricaduta assai limitata sull'andamento prezzi, coadiuvando al più la spinta alla volatilità derivante dall'incertezza sulle condizioni di equilibrio.

Il futuro nel 2024 sembra allo stato delle cose mantenere il trend corrente, con saliscendi di prezzo che possono essere anche pronunciati ma comunque gravitanti in linea mediana attorno agli 80 dollari/barile.

Con l'avvertenza che le attese sono costruite su un modello business as usual e che un grave allargamento dei conflitti correnti o altre circostanze eccezionali renderebbero le attese istantaneamente obsolete.

Cambio euro/dollaro

Nel 2023 la media del cambio €/\$ si è attestato a 1,08 rispetto a 1,05 del 2022 registrando un aumento di circa il 2,7%. L'euro si è apprezzato rispetto al dollaro in un periodo in cui le politiche monetarie della BCE sono risultate più restrittive rispetto a quelle statunitensi.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, e del gas naturale (TTF).

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

ANDAMENTO DEL TITOLO

La quotazione del titolo nel corso del 2023 ha oscillato attorno a Euro 2,50, con un minimo di Euro 2,20 a metà marzo ed un livello massimo prossimo a Euro 2,70 nei mesi di settembre e dicembre, in corrispondenza con la tensione dei prezzi di mercato del gas.

I volumi negoziati sono cresciuti negli ultimi mesi dell'anno ed è auspicabile un netto miglioramento nel corrente anno.

Il positivo andamento del mercato della Borsa Italiana e dei conti del Gruppo non ha trovato riscontro nell'andamento della quotazione presumibilmente a causa della bassa liquidità del titolo e dalla pressione a cui è soggetto per effetto della dismissione di talune posizioni di un certo peso.

Recenti comunicazioni istituzionali e indicazioni di mercato segnalano tuttavia un graduale aumento del flottante che si attesta attorno al 20% dei titoli in circolazione, il che potrebbe riflettersi nei prossimi mesi in un apprezzamento del titolo.

Del resto la capitalizzazione è inferiore al 50% del patrimonio netto e certamente non rappresentativa della redditività conseguita dal Gruppo.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Grafico 4 - Andamento dell'indice di Borsa e del titolo Gas Plus dal 1° gennaio 2023

STRUTTURA DEL GRUPPO

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2023:

Viene di seguito commentata l'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso ai sensi dell'IFRS 8 – Settori operativi):

Business Unit Exploration & Production

Nella seguente tabella sono evidenziati i risultati delle singole società facenti parte della B.U. E&P ed operanti in Italia ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito "GPI") e Società Padana Energia S.r.l. (di seguito "SPE") e in aggregato quelli delle società attive all'estero.

31/12/2023
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 45,4 68,6 109,8 223,8
Ricavi (mln €) 27,1 40,7 47,2 115,0
EBITDA (mln €) 12,8 19,2 28,5 60,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 1,4 1,5
Investimenti di sviluppo (mln €) 1,1 16,4 1,3 18,8
2H 2023
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 21,3 32,2 54,9 108,4
Ricavi (mln €) 11,2 15,2 21,3 47,7
EBITDA (mln €) 3,9 6,1 13,5 23,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 1,2 1,3
Investimenti di sviluppo (mln €) - 4,7 1,3 6,0
31/12/2022
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 48,3 68,5 59,5 176,3
Ricavi (mln €) 33,6 42,5 85,7 161,8
EBITDA (mln €) 17,4 22,8 43,3 83,5
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - 0,1 0,2
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,9 12,7 10,7 24,3
2H 2022
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 25,6 34,0 55,6 114,5
Ricavi (mln €) 23,1 23,2 81,6 127,8
EBITDA (mln €) 14,2 15,0 41,2 70,4
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - - 0,1
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,7 1,8 3,6 6,1

Italia

Risultati economici

Sotto il profilo dell'andamento economico il 2023, per effetto di prezzi su livelli inferiori a quelli del precedente esercizio, è stato caratterizzato da una riduzione dei ricavi (-8,3 milioni di euro) e della marginalità complessiva (-8,2 milioni di euro) a fronte di produzioni in linea con l'anno precedente.

I ricavi hanno infatti raggiunto i 67,8 milioni di euro contro i 76,1 milioni di euro del 2022, mentre l'Ebitda ha raggiunto i 32,0 milioni di euro contro i 40,2 milioni euro del 2022.

Produzione

Al termine del 2023 la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 118,6 MSmce, di cui 48,3 MSmce relativi a GPI e 70,3 MSmce relativi a SPE.

In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata pari a 96,7 MSmc contro 95,3 MSmc del 2022.

La produzione di petrolio e condensati è stata invece pari a 21,9 MSmce contro 26,5 MSmce del 2022; quest'ultimo decremento è dovuto alla minore produzione della concessione "Mirandola".

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI
(Msmce)
2023 2022 Differenza
2023-2022
2023 2022 Differenza
2023-2022
GPI 47,7 51,2 (3,5) GPI
(*)
0,6 0,6 -
SPE 49,0 44,1 4,9 SPE 21,3 25,9 (4,6)
Totale 96,7 95,3 1,4 Totale 21,9 26,5 (4,6)

* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

Sviluppo

Nell'anno 2023, relativamente al progetto Longanesi, sono state completate le attività di perforazione e di completamento e le prove di produzione del pozzo Casale Cocchi 1 dir ed è stato completato il workover del pozzo Abbadesse 1 dir.

Si è conclusa nel mese di luglio la procedura di affidamento dei lavori per la posa della rete di raccolta che hanno avuto inizio nel quarto trimestre 2023 e si prevede si concluderanno nel secondo trimestre 2024. Sono stati inoltre pubblicati i bandi per le gare per la realizzazione degli impianti di superficie ed hanno avuto inizio le relative procedure.

Sempre nel 2023, sono proseguite, come citato in precedenza, le attività necessarie alla ripresa della produzione di alcuni giacimenti del parco titoli della Business Unit.

Chiusure Minerarie

Sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15 nella concessione Mirandola. Sono proseguite le attività preliminari al ripristino delle aree dei pozzi Palmori 1 e Palmori 4 della concessione Masseria Acquasalsa.

Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni sismiche e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.

Patrimonio titoli

Nel secondo semestre del 2023 si segnala, relativamente a SPE, il D.M. 13.11.2023 di proroga della concessione di coltivazione San Potito (di proprietà di SPE al 100%) e unificazione con la concessione di coltivazione Bagnacavallo (di proprietà di Aleanna Italia al 100%) nella nuova concessione di coltivazione Longanesi, con SPE in veste di operatore.

Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione e la loro tipologia rimane comunque invariato e pari a 42 di cui 29 concessioni con il Gruppo in veste di operatore e 13 in veste di partner non operatore.

Gruppo
operatore
Terzi
operatori
Totale
Istanze di concessione
Concessioni di coltivazione
0
29*
1
13
1
42

* di cui n.10 concessioni di Società Padana Energia S.r.l. e n. 19 concessioni di Gas Plus Italiana S.r.l.

Riserve

Le riserve 2P complessive di idrocarburi al termine del 2023 sono stimate nelle seguenti quantità:

31/12/2022 31/12/2023
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri
cubi)
1.024,9 2.114,8 3.139,7 957,8 2.063,4 3.021,2
Petrolio e condensati (milioni
metri cubi equivalenti)
6,4 248,1 254,5 6,0 223,4 229,4
Totale idrocarburi (milioni
metri cubi equivalenti)*
1.031,3 2.362,9 3.394,2 963,8 2.286,8 3.250,6

* Il barile di petrolio ed i condensati sono stati convertiti in metri cubi di gas equivalente utilizzando rispettivamente il coefficiente divisore di 0,00602 e di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, a conclusione del 2023 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve

2P di idrocarburi al 31 dicembre 2023 in 3.250,6 milioni di metri cubi equivalenti. Tale certificazione è stata svolta in linea con gli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

Altre informazioni attinenti alle attività del periodo

Relativamente alla concessione di Garaguso, la cui attività produttiva è ripresa all'inizio del 2019, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, lo stesso Operatore destituito ha impugnato detto lodo dapprima davanti al Tribunale di Milano con esito negativo e successivamente alla Corte di Appello di Milano che ha rigettato l'appello, condannando in solido le appellanti (Energean Italy S.p.A., prima Edison E&P S.p.A. e Edison S.p.A.) al pagamento a favore di Gas Plus Italiana S.r.l. delle spese legali e di un ulteriore importo quale risarcimento per la condotta processuale delle appellanti considerata dalla Corte "…oggettivamente valutabile alla stregua di "un abuso del processo" per aver agito pretestuosamente…".

Gli appellanti hanno successivamente presentato ricorso in Corte di Cassazione, notificato il 27 febbraio 2023, contro la predetta sentenza della Corte di Appello di Milano, rispetto al quale Gas Plus Italiana S.r.l. ha presentato controricorso chiedendo alla Corte di dichiarare inammissibile e/o infondato il ricorso avversario. Si è in attesa della fissazione dell'udienza in Corte di Cassazione.

È inoltre in discussione la valorizzazione di alcune poste con l'operatore Energean relative ad un titolo a mare gestito dallo stesso.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Estero

Romania

Risultati economici

I ricavi dell'esercizio 2023 si sono attestati a 47,2 milioni di euro rispetto a 85,7 milioni di euro del 2022, mentre l'Ebitda ha raggiunto i 28,5 milioni di euro rispetto a 43,3 milioni di euro del 2022, scontando oneri fiscali (royalties e windfall tax) per 10,0 milioni di euro rispetto a 39,1 milioni di euro del 2022.

Attività del periodo

Dal punto di vista amministrativo le attuali quote della concessione in acque superficiali (costituita dai blocchi XVa Midia Shallow e XIII Pelican) del Progetto "Midia Gas Development"

(Progetto MGD) sono così ripartite: Black Sea Oil&Gas (BSOG) 70% Operatore, Petro Ventures 20% e Gas Plus 10%.

Il 15 giugno 2022 è stato raggiunto il first gas con la consegna del gas al sistema di distribuzione della rete nazionale (NTS) attraverso la produzione di 4 pozzi ANA e dal 17 novembre 2022 dal quinto pozzo DOINA. Il Progetto MGD nel suo complesso contribuisce alla copertura di circa il 10% del fabbisogno della domanda di gas in Romania.

All'inizio delle attività di sviluppo, la Joint Venture aveva negoziato con un primario pool di banche un contratto di finanziamento del Progetto MGD dell'importo di 200 milioni di euro (successivamente ridotto a 190 milioni di euro) di tipologia "RBL" (Reserve Based Lending), firmato al termine del 2019, e con la prima erogazione avvenuta nel mese di novembre del 2020.

Nel corso del secondo semestre 2022, grazie ai flussi di cassa derivanti dall'avvio della produzione, erano stati effettuati rimborsi per 14,6 milioni di euro ed a fine 2022 l'importo utilizzato della linea si era ridotto a 4,4 milioni di euro. Nel mese di gennaio 2023 la linea è stata poi interamente rimborsata e, nel successivo mese di febbraio, definitivamente cancellata.

Successivamente, il 15 maggio 2023, è stato sottoscritto da tutte le parti il Global Deed of Release e dalle banche anche l'Effective Time Notice, con la quale è stata dichiarata l'estinzione delle garanzie con decorrenza dalla medesima data del 15 maggio 2023. In seguito, sulla base di tali atti, è stata avviata la procedura per la formale cancellazione dei pegni e delle altre garanzie che si è conclusa nel giugno 2023.

Nel mese di luglio 2023, relativamente all'avvio delle attività del settore delle rinnovabili, si segnala che è stato avviato il processo di permitting per un power corridor nel Mar Nero rumeno lungo l'infrastruttura già esistente del Progetto MGD, per collegare i futuri parchi eolici offshore alla rete elettrica nazionale Transelectrica (SEN). Con una capacità progettata di 3GW e 126 km di lunghezza, questo primo passaggio riguarda il primo power corridor in fase di permitting nel Mar Nero rumeno. Il completamento delle procedure regolatorie è attualmente previsto entro la metà del 2024.

Il Progetto MGD - con la sua infrastruttura esistente, terreni e diritti di passaggio - è particolarmente adatto come power corridor per servire la produzione eolica offshore e le necessarie strutture di ricezione e connessione alla rete elettrica nazionale (SEN) come sottostazioni e, se necessario, convertitori. La realizzazione del power corridor sbloccherà un requisito chiave per lo sviluppo dell'energia eolica offshore in Romania, che contribuirà ad una maggiore sicurezza energetica e ad un aumento della capacità di produzione da fonti rinnovabili, aiutando quindi il Paese a raggiungere i nuovi obiettivi europei di produzione di energia da fonti di energia rinnovabile (FER).

Nell'ultima settimana di ottobre 2023, dopo 16 mesi di produzione di gas a pieno regime, gli impianti del Progetto MGD - specificatamente l'impianto di trattamento del gas a terra (GTP) e la piattaforma del pozzo Ana situata a 110 km al largo della costa rumena - hanno sostenuto e completato con successo la prima manutenzione programmata generale, un periodo di ispezioni, pulizia e manutenzione durato tre giorni durante il quale la produzione di gas dai campi Ana e Doina è stata interrotta. Tale periodo di manutenzione era finalizzato a garantire che gli impianti del Progetto MGD fossero in grado di fornire gas efficientemente fino alla prossima manutenzione generale. Sono inoltre state effettuate una serie di migliorie per aumentare la robustezza e l'affidabilità degli impianti di produzione.

Produzione

La produzione è proseguita sui livelli previsti dall'Operatore e, in quota Gas Plus (10%), su base giornaliera è stata pari a circa 0,3 milioni standard metri cubi per una produzione netta complessiva nell'anno 2023 di circa 109,8 milioni di metri cubi.

Riserve

L'operatore BSOG ha aggiornato le riserve dei giacimenti Ana e Doina al mese dicembre 2023 tramite un certificatore indipendente. Le riserve 2P dei due giacimenti, al netto della produzione, sono state certificate in 688,1 milioni di standard metri cubi per la quota del 10% d'interesse di Gas Plus.

Olanda

Con riferimento al blocco esplorativo offshore E15c, situato in Olanda nel Mare del Nord, tra la fine del mese di luglio e l'inizio di agosto 2023 si è svolta la perforazione di un pozzo esplorativo, che purtroppo ha dato esito negativo. Nel mese di agosto 2023 è stata quindi effettuata la chiusura mineraria.

Il 17 ottobre 2023, i Joint Venture partner del Blocco E15c hanno inviato al Ministero olandese per gli Affari Economici e delle Politiche Climatiche (MEAC) la comunicazione per la rinuncia alla concessione esplorativa E15c.

In data 18 ottobre 2023, il MEAC ha confermato all'Operatore (Neptune Energy) la ricezione di tale comunicazione e quindi in tale data, sulla base della normativa olandese, si considera perfezionata la rinuncia della concessione esplorativa E15c.

Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.

Business Unit Retail

31/12/2023
31/12/2022
2H 2023 2H 2022
Volumi venduti (MSmc) 49,8 61,8 20,0 21,4
Ricavi (mln €) 41,8 71,8 18,5 31,9
EBITDA (mln €) 4,2 (11,8) 2,2 (5,7)

I principali dati economici della Business Unit Retail dell'esercizio 2023 sono i seguenti:

Risultati economici

I ricavi del 2023 si sono attestati a 41,8 milioni di euro rispetto ai 71,8 milioni di euro del 2022, mentre l'Ebitda ha raggiunto i 4,2 milioni di euro rispetto ad un valore negativo di 11,8 milioni di euro del 2022. A tale proposito si ricorda che i risultati economici del 2022, nella prima parte dell'anno, avevano scontato le perdite relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022, a fronte delle quali era stato costituito un apposito fondo di 4,1 milioni di euro nel 2021, interamente rilasciato nel corso del 2022. Nell'ultimo trimestre dell'anno avevano invece risentito della forte tensione dovuta alla carenza dell'offerta di gas che aveva portato a sottostare ad un regime di approvigionamento del gas, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

Attività del periodo

Da punto di vista dei volumi venduti, nonostante un andamento climatico complessivamente più fresco nel corso del secondo semestre dell'anno rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, (che però non compensa del tutto quello decisamente più caldo del primo semestre), a causa di una forte diminuzione rispetto al precedente esercizio (-7,6% rispetto al 31 dicembre 2022) in termini di numerosità del parco clienti, essi sono stati molto inferiori rispetto a quanto fatto registrare durante il precedente esercizio (-19,4% su base annua).

Relativamente ai ricavi, la forte diminuzione è da imputare alla progressiva normalizzazione degli scenari gas, scesi via via a livelli paragonabili a quelli precedenti all'inizio del periodo di forte tensione in termini di offerta gas dovuta al conflitto russo-ucraino; tale diminuzione influisce sia sulle vendite a prezzo di Tutela sia su quelle su Mercato Libero.

Si registra, per contro, un risultato in forte aumento a livello di EBITDA, che conferma l'andamento consolidatosi nel corso del primo semestre dell'anno.

In tema di marginalità unitaria, si rileva infatti una sostanziale ripresa in tutti i settori, sia sui Clienti Civili (+165%), che pesano circa il 77% dei volumi dell'intero portafoglio, sia sui Clienti Small Business (+150%); tale andamento è dovuto essenzialmente al progressivo allineamento degli indici di costo della materia prima in vendita con quelli in acquisto, sia per lo spostamento verso l'indice PSVDA di tutte le offerte proposte commercialmente ai nuovi clienti (tutte a prezzo variabile), sia per il rinnovo a naturale scadenza delle condizioni economiche via via in scadenza per i clienti già in portafoglio con offerte, anche in questo caso esclusivamente a prezzo variabile, caratterizzate dal succitato indice (che hanno progressivamente sostituito offerte con indici diversi, con cap al costo della materia prima o con prezzi fissi).

Lato costi, l'esercizio continua ad essere caratterizzato da un attento contenimento dei costi operativi.

Importanti valutazioni sono state necessarie in ambito commerciale in previsione dell'abolizione del Mercato Tutelato che, inizialmente prevista nel corso dell'anno 2018 e successivamente rimandata al 2019, poi al 2020, era stata definitivamente fissata al 1° gennaio 2023; dal decreto "Milleproroghe", approvato in via definitiva il 25 febbraio 2021. Tale termine è poi stato ulteriormente spostato al 10 gennaio 2024 con il decreto "Aiuti quater" che ha sostanzialmente allineato la fine del regime di tutela gas con quella del servizio elettrico. A tal proposito, in occasione delle comunicazioni avvenute nel mese di settembre 2023, previste dalla normativa vigente ed indirizzate a tutti quei clienti domestici e condomini ad uso domestico ancora serviti in regime di Tutela, sono state poste in essere iniziative commerciali (già utilizzate in passato) con offerte a marginalità interessanti che hanno portato alla migrazione di un sensibile numero di utenze sul Mercato Libero prima della data di fine dello stesso, fissata dall'Autorità di settore al 31 dicembre 2023.

Viene mantenuto in costante osservazione il mercato nazionale, al fine di monitorare su base mensile le proposte commerciali dei principali concorrenti e di poter così redigere offerte che, pur mantenendosi competitive, assicurino le migliori performances in termini di marginalità. Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.

Business Unit Network

La Business Unit Network opera, al 31 dicembre 2023, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 Comuni delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2023 sono i seguenti:

Gruppo Gas Plus – Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2023
----------------------------------------------------------------
31/12/2023 31/12/2022 2H 2023 2H 2022
Volumi distribuiti (MSmc) 182,7 200,9 81,9 80,7
Ricavi (mln €) 17,6 14,9 8,9 5,6
EBITDA (mln €) 8,2 7,0 4,1 3,7
Investimenti (mln €) 3,9 2,7 1,6 1,2

Risultati economici

I ricavi del 2023 si sono attestati a 17,6 milioni di euro rispetto ai 14,9 milioni di euro del 2022, mentre l'Ebitda ha raggiunto 8,2 milioni di euro rispetto a 7,0 milioni di euro del 2022 grazie alla crescita del Vincolo Ricavi (VRT) ed al contenimento dei costi operativi.

Nel corso dell'anno la Business Unit Network ha distribuito circa 182,7 MSmc di gas rispetto ai 200,9 MSmc del 2022. Tali dati risultano in forte diminuzione (-9,0%) a causa delle temperature più miti registrate, in particolare, nei mesi di gennaio, marzo e aprile.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 570/2019/R/gas l'Autorità ha approvato la metodologia di calcolo delle tariffe di distribuzione per il 5° periodo regolatorio, valido per gli anni dal 2020 al 2025. La Business Unit, a valle dell'analisi della nuova RTDG che risulta particolarmente impattante in tema di copertura dei costi operativi e di imposizione del recupero di produttività, ha ritenuto opportuno procedere all'impugnazione della delibera davanti al giudice amministrativo. Nel corso del mese di marzo 2021, su istanza di alcune società e con l'adiuvandum dell'associazione di categoria Assogas, era stata instaurata un'apposita verificazione tra detti soggetti ed ARERA su alcuni temi specifici della nuova RTDG, in particolare sul livello dei costi operativi e del recupero della produttività imposto. In data 21 aprile 2022 si è tenuta l'udienza presso il TAR Milano. In data 23 maggio 2023 (quindi dopo un significativo lasso di tempo) è stata pubblicata la sentenza che ha parzialmente accolto il ricorso in merito alla riduzione del WACC dell'attività di misura ed al livello iniziale (anno 2020) dei Costi Operativi. Entrambe le parti hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato sui punti non accolti in primo grado. Il Giudice di secondo grado ha modificato la sentenza relativa al WACC dell'attività di misura, ritenendo adeguata la disposizione proposta da ARERA.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici

la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Con il "DDL Concorrenza 2022" (approvato con la Legge n. 118/2022) sono previsti interventi destinati alle gare per il servizio di distribuzione gas naturale: in particolare, la principale novità riguarda il riconoscimento, a favore degli Enti concedenti, del valore di rimborso dei cespiti di proprietà pubblica, calcolato tramite l'applicazione delle Linee Guida MISE (DM 22/05/2022).

Al 31 dicembre 2023 sono stati pubblicati 40 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1", la Stazione appaltante ha assegnato, a valle di ampio contenzioso, (con ricorsi presentati da entrambi i partecipanti) l'aggiudicazione definitiva, a cui ha fatto seguito la stipula del nuovo contratto, ad Unareti S.p.A. (gruppo A2A).

Negli ATEM di "Torino 1", "Torino 2", "Belluno", "Valle d'Aosta" e "La Spezia", le relative Stazioni appaltanti hanno provveduto all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A..

Nell'ATEM di "Napoli 1", a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, è stata confermata l'aggiudicazione a favore della Società 2i Rete Gas S.p.A..

Nell'ATEM di "Udine 2", l'aggiudicazione è stata assegnata all'incumbent AcegasApsAmga S.p.A. (gruppo Hera).

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito nella legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.

La Business Unit continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici, conclusasi con successo la campagna di sostituzione prevista dall'ARERA con Delibera n. 554/2015/R/gas per l'anno 2018 (100% dei gruppi di misura di classe superiori a G6), si segnala che l'Autorità ha aggiornato gli

obblighi prevedendo, per le società che gestiscono (al 31 dicembre 2015) tra 50.000 e 100.000 PdR, la sostituzione, entro il 31 dicembre 2023, di una quota pari al 85% dei misuratori tradizionali con smart meters (classe G4 e G6).

Al 31 dicembre 2023 risultano posati 84.190 G4-G6 elettronici, pari all'85% del totale ed al 100% del relativo obbligo.

Anche quest'ultima campagna di sostituzione risulta conclusasi con successo.

Investimenti

La Business Unit, al termine dell'anno 2023, ha effettuato investimenti sugli impianti per 3,9 milioni di euro, prevalentemente da attribuire alla posa di contatori elettronici.

Tee

In data 31 maggio 2021 è stato approvato da parte del Ministero per la Transizione Energetica, il decreto ministeriale contenente l'indicazione dei nuovi obblighi previsti per gli anni 2021-2024, oltre alla rideterminazione degli obblighi previsti per l'anno 2020.

Anche a causa della forte contrazione dell'offerta, con conseguente rialzo dei prezzi di acquisto (300 €/TEE), il nuovo decreto ha approvato, da un lato, la forte riduzione degli obblighi in capo ai distributori di gas ed energia elettrica e, dall'altro lato, ha introdotto un meccanismo di aste (dal quale sono esclusi i soggetti obbligati).

Il Decreto ha, pertanto, previsto una riduzione del 60% degli obblighi 2020 (diminuiti dagli iniziali 28.521 a 11.423 TEE) con un positivo impatto sul conto economico ed ha considerevolmente tagliato gli obblighi 2021-2024.

L'obbligo 2023 è stato fissato a 9.490 titoli; nella seconda parte dell'anno i valori delle transazioni sul mercato organizzato dal GME sono stabilmente scesi sotto il tetto massimo di €/TEE 250,00.

Si segnala infine che la Business Unit Transportation, che faceva parte della B.U. Network & Transportation dal 1° ottobre 2009, ha esercitato, sino al termine del 2022, l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC) mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Dal 2023 la società del Gruppo che esercitava tale attività (GP Infrastrutture Trasporto S.r.l.) non è però più attiva nell'attività di trasporto regionale, avendo trasferito il relativo ramo d'azienda a GP Infrastrutture S.r.l., dopo aver ottenuto la riclassificazione degli impianti di trasporto regionale in impianti di distribuzione.

GP Infrastrutture Trasporto, in data 30 luglio 2021, aveva infatti presentato al competente Ministero l'istanza di riclassifica dei propri impianti di trasporto regionale in impianti di distribuzione e, in data 25 maggio 2023, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), ha pubblicato il D.M. con il quale è stata accolta la suddetta istanza di riclassifica con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Nell'ambito del Gruppo Gas Plus, al momento, non viene pertanto più esercitata l'attività di trasporto gas.

Altre attività e attività non allocate: Business Unit Storage

Risultati economici

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 n. 6, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività relative alle funzioni comuni e servizi centralizzati della capogruppo Gas Plus S.p.A. (nel seguito "Gas Plus", la "Società" o la "Capogruppo"). L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento e pertanto non consegue ancora ricavi. Da segnalare inoltre che la Business Unit non consuntiva significativi valori patrimoniali e significativi costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, dopo aver imputato, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

Attività del periodo

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 90% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Nel corso del 2014 erano stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.

Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA è stato impugnato da alcuni cittadini e tale ricorso è allo stato pendente avanti al TAR Lazio che ha fissato l'udienza di merito al 10 gennaio 2024. All'esito di tale udienza il TAR ha dichiarato estinto per tardività il ricorso contro il decreto VIA, fissando al 19 giugno 2024 l'udienza pubblica sul ricorso per motivi aggiunti presentato dai medesimi ricorrenti solo il 9 gennaio 2024 relativo al decreto di diniego della proroga della VIA del 13 luglio 2022.

Nel frattempo il Comune di San Benedetto ha impugnato davanti al TAR Lazio, una prima volta, il provvedimento del Ministero dell'Ambiente di diniego alla riapertura dell'istruttoria VIA, ricorso dichiarato inammissibile dal Consiglio di Stato e, una seconda volta, un successivo provvedimento del medesimo Ministero analogo al primo. Quest'ultimo ricorso è stato dichiarato improcedibile dal TAR Lazio con sentenza pubblicata il 27 giugno 2023. Il Comune di San Benedetto ha poi appellato al Consiglio di Stato la predetta sentenza.

Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, erano state presentate da Gas Plus Storage le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.

In relazione all'istanza di proroga della VIA per il progetto San Benedetto, con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministro della Cultura, del 13 luglio 2022 è stata negata la proroga al termine di efficacia della VIA. A fronte di un vaglio legale e tecnico, il provvedimento di diniego è stato impugnato davanti al TAR Lazio da Gas Plus Storage e, a seguito della presentazione di una istanza di trattazione congiunta, all'udienza fissata per il 21 giugno 2023 sono stati discussi nel merito sia il giudizio in questione sia il secondo ricorso promosso dal Comune di San Benedetto richiamato sopra. All'esito dell'udienza il TAR Lazio con sentenza pubblicata il 27 giugno 2023 ha dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso presentato dal Comune di San Benedetto e, con sentenza pubblicata il 3 luglio 2023, ha accolto il ricorso di Gas Plus Storage, annullando il provvedimento del MiTE di diniego della proroga della VIA, condannando in solido il Comune di San Benedetto ed i Ministeri resistenti al pagamento delle spese legali liquidate in 5.000 euro oltre accessori di legge ed al rimborso del contributo unificato. Il Comune di San Benedetto ha poi appellato al Consiglio di Stato la sentenza di cui sopra.

Per entrambi gli appelli presentati dal Comune di San Benedetto è stata fissata l'udienza pubblica per il 18 aprile 2024.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche e, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti, di rilevanza energetica nazionale.

RISORSE UMANE

Di seguito si descrive il quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica
-- -- -------------------------------------------------- -- --
2023 2022 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4 4,00 4 4,00 0 0,0
Quadri/Impiegati 102 104,00 105 105,50 -
3
-1,5
Operai 31 32,83 36 34,83 -
5
-2,0
Totale 137 140,83 145 144,33 - 8 -3,5
Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica
DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
UOMINI 3 9 51 31 94 68,61
DONNE 1 2 40 - 43 31,39
Totale 4 11 91 31 137 100,00
% per qualifica 2,92 8,03 66,42 22,63 100,00

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2023 2022 Δ
HOLDING 40 38 +2
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 1 1 0
OTHER 1 1 0
E&P 24 29 -5
RETAIL 24 26 -2
NETWORK 47 50 -3
Totale 137 145 -8

Nota: il dato relativo ai Dirigenti comprende una figura che, nell'ambito del Gruppo Gas Plus, ha in essere 2 rapporti di lavoro di tipo part-time al 50%.

Circa il 58% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 31% con età compresa tra i 40 e i 50 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2023 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.621 ore (1.203 ore nel 2022). In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Si segnala infine che con sentenza n. 258 2023 del 16/05/2023 del Tribunale Civile di Parma – Sezione Lavoro – si è conclusa la vertenza in cui sono state parti le società del Gruppo Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l., originata dal ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un ex dirigente di Rete Gas Fidenza S.r.l. licenziato per giusta causa, e per la quale in precedenza era stato cautelativamente costituito un apposito fondo rischi. L'onere a carico del Gruppo è risultato pari a quanto a suo tempo previsto nel suddetto fondo rischi.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2023 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati effettuati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento

per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Oltre ai corsi di formazione obbligatori per legge, al personale della B.U. Network sono state erogate sessioni di formazione esterna in tema di:

  • conduzione, manutenzione, messa in servizio/messa fuori servizio di apparecchiature per gas in pressione (rinnovo quinquennale delle qualifiche);
  • modalità ispezione reti (ricerca dispersioni);
  • settlement e misura del gas.

con rilascio di specifici attestati custoditi presso gli uffici degli RSPP.

Nell'anno 2023, limitandosi a segnalare le più significative, sono state inoltre sviluppate le seguenti attività:

  • sono stati effettuati sopralluoghi congiunti tra RSPP e Sorveglianti ai fini della sicurezza nei Luoghi di Lavoro;
  • sono stati effettuati audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo;
  • sono state effettuate sessioni di formazione e informazione del personale su tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia in produzione;
  • sono stati aggiornati i DSSC per tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia; sono stati inoltre revisionati/integrati con l'inserimento dei DSS di nuove società di nuovi Sorveglianti ai fini del D. Lgs 624/96.

Nel corso dell'anno 2023, nell'ambito delle società del Gruppo, non si sono registrati infortuni.

2019 2022 2094 201942 2028
IN°
infortuni
0 O 0 O 0
Nº giorni assenza 0 O 0 O O
Ore lavorate 264.701 238.285 249.517 240.764 238.604
No
lavoratori
160 155 157 163 154
IF 0.00 0.00 0,00 0,00 0.00
IG 0.00 0.00 0,00 0.00 0.00
II 0.00 0.00 0,00 0,00 0,00
GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2023 INDICE
ESTRAZIONE DI MINERALI ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
INCIDENZA
numero
infortuni 1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA ENERGIA 0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
RETE GAS FIDENZA 0,0
GAS PLUS 0,0

N.B. Le società Reggente, Gas Plus International Holding e Longanesi Sviluppo non hanno avuto dipendenti nell'anno 2023.

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali ciascuna controllata del Gruppo Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

Con specifico riferimento alla B.U. E&P Italia è proseguita nell'anno 2023 l'applicazione delle procedure interne, in particolare della procedura "Gestione delle tematiche ambientali".

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, è proseguito il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera e acustiche, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti.

Sebbene si ritenga che l'attività delle controllate sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dalle controllate;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

In proposito si evidenzia che, relativamente ad alcuni siti facenti parte di 3 concessioni di una delle controllate della B.U. E&P Italia, sono in corso procedimenti amministrativi ai sensi del Codice dell'Ambiente. In relazione ai procedimenti in parola, che, salvo un solo caso, erano già pendenti all'epoca dell'acquisizione di tali asset dal precedente titolare, i competenti organi della Pubblica

Amministrazione hanno individuato, con provvedimenti assunti negli ultimi mesi del 2023 e nei primi mesi del corrente anno, la controllata in taluni casi quale soggetto responsabile o corresponsabile di potenziali contaminazioni, mentre per altri casi quest'ultima non è stata ritenuta responsabile.

Alla luce di approfondite analisi di carattere tecnico e legale tutti i provvedimenti in questione sono già stati impugnati od in corso di impugnazione dinanzi ai competenti organi di giustizia amministrativa in ordine sia all'attribuzione della responsabilità in capo alla controllata, sia alla portata delle attività richieste dalla Pubblica Amministrazione. Sulla scorta dei pareri tecnici e legali ottenuti si ritiene del tutto marginale, e addirittura nullo in taluni casi, il potenziale grado di coinvolgimento della controllata, sia nella responsabilità sia negli oneri che ne dovessero derivare, anche in relazione alle previsioni del contratto di acquisizione degli asset in questione poste a tutela della controllata e a quelle dettate dalla normativa ambientale in materia di attribuzione dei costi di bonifica ai soli soggetti responsabili.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

Patrimonio Risultato di Variazione Patrimonio
(migliaia di Euro) Netto periodo riserve Netto
2022 2023 2023 2023
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 154.689 381 (2.752) 152.318
- Contributo al Gruppo delle società controllate 31.674 95.862 (4.023) 123.513
- elisione dividendi infragruppo dell'anno - (48.735) - (48.735)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 1.711 - 1.711
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle
minoranze 186.363 49.219 (6.775) 228.807
Interessi di terzi 153 (1) (4) 148
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 186.516 49.218 (6.779) 228.955

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2023 31/12/2022
Ricavi
di vendita
154.933 232.173
Altri ricavi e proventi 5.867 3.188
TOTALE RICAVI 160.800 235.361
Costi per materie prime e materiali di consumo (39.353) (87.226)
Costi per servizi e altri (43.247) (63.607)
Costo del personale (7.662) (8.395)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 70.538 76.133
Ammortamenti (23.440) (23.686)
Ripristini di valore
e (Svalutazioni)
(2.553) 8.915
EBIT 44.545 61.362
Proventi netti diversi 3.365 4.109
RISULTATO OPERATIVO 47.910 65.471
Proventi finanziari 226 83
Oneri finanziari (11.438) (9.768)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 36.698 55.786
Imposte sul reddito 12.520 (52.435)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 49.218 3.351
Attribuibile a:
Gruppo 49.219 3.354
Terzi (1) (3)

I risultati economici dell'esercizio hanno risentito della progressiva normalizzazione dei prezzi di vendita degli idrocarburi che ha ridotto i ricavi di vendita sia dell'area E&P (nonostante l'aumento delle produzioni) sia dell'area Retail.

I ricavi sono stati infatti in sensibile riduzione passando da 232.173 migliaia di euro del 2022 a 154.933 migliaia di euro del 2023. Si ricorda che i ricavi riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati estratti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas

metano a clienti finali, poiché l'attività di distribuzione gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

Nell'ambito di questa voce i ricavi dell'attività di vendita del gas metano estratto dai giacimenti del Gruppo, per la significativa flessione dei prezzi e nonostante l'aumento delle produzioni, sono passati da 145.195 migliaia di euro del 2022 a 88.819 migliaia di euro del 2023, di cui 42.613 migliaia di euro (59.471 migliaia di euro nel 2022) per attività in Italia e 46.206 migliaia di euro (85.724 migliaia di euro nel 2022) per attività all'estero.

La flessione sia dei prezzi sia delle produzioni ha invece determinato il calo dei ricavi per la vendita di petrolio e condensati che sono passati da 9.754 migliaia di euro del 2022 a 8.532 migliaia di euro del 2023.

I ricavi da vendita gas a clienti finali hanno anche risentito della riduzione dei consumi e di conseguenza dei volumi venduti per le temperature invernali ancora decisamente miti e per le iniziative per il contenimento dei consumi. Tali ricavi sono ammontati infatti a 39.602 migliaia di euro contro 62.699 migliaia di euro del 2022.

Sono stati invece in crescita i ricavi per l'attività di distribuzione gas metano (6.733 migliaia di euro del 2023 contro 5.839 migliaia di euro del 2022), esposti naturalmente al netto della componente infragruppo, grazie anche all'aumento del Vincolo Ricavi (VRT).

Gli altri ricavi e proventi hanno raggiunto l'importo di 5.867 migliaia di euro contro 3.188 migliaia di euro del 2022. Le sue principali componenti sono costituite dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas (+116 migliaia di euro rispetto al 2022) e dai contributi per l'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), anche quest'ultimi in aumento rispetto al 2022 (+2.735 migliaia di euro).

Dal lato dei costi, sono stati in forte riduzione i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 87.226 migliaia di euro del 2022 a 39.353 migliaia di euro del 2023. In questo ambito si è registrata la riduzione dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano (33.765 migliaia di euro contro 85.201 migliaia di euro del 2022) per l'andamento degli scenari dei prezzi energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, l'aumento di quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE) (3.553 migliaia di euro contro 884 migliaia di euro del 2022).

Un andamento simile hanno registrato i costi per servizi ed altri, che hanno raggiunto l'importo di 43.247 migliaia di euro contro 63.607 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Al suo interno si

segnala innanzitutto la significativa riduzione dell'importo delle royalties (10.630 migliaia di euro contro 16.362 migliaia di euro del 2022) e della Windfall tax per le attività svolte in Romania (3.025 migliaia di euro contro 27.407 migliaia di euro del 2022), entrambe a causa della riduzione dei prezzi degli idrocarburi.

Nell'ambito dei costi per servizi ed altri sono stati in lieve crescita rispetto al dato del 2022 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per presunte perdite su crediti (passate da 984 migliaia di euro del 2022 a 1.045 migliaia di euro del 2023). Per il dettaglio delle singole componenti della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio 2023.

I costi del personale sono stati pari a 7.662 migliaia di euro contro 8.395 migliaia di euro del 2022 e sono diminuiti di 733 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio a seguito delle variazioni dell'organico.

L'EBITDA (Margine operativo lordo) ha riflesso l'andamento delle suddette componenti ed è risultato in diminuzione, passando da 76.133 migliaia di euro del 2022 a 70.538 migliaia di euro del 2023.

Ha registrato una flessione anche l'EBIT che ha assunto un valore pari a 44.545 migliaia di euro rispetto a 61.362 migliaia di euro del 2022, dopo ammortamenti per 23.440 migliaia di euro (23.686 migliaia di euro nel 2022) e, a seguito dei test di impairment, riprese di valore per 4.049 migliaia di euro e svalutazioni per 6.602 migliaia di euro. Nel 2022 erano state contabilizzate riprese di valore per 8.989 migliaia di euro e svalutazioni per 74 migliaia di euro.

Per effetto della riduzione dell'EBIT il Risultato Operativo si è attestato a sua volta a 47.910 migliaia di euro contro 65.471 migliaia di euro del 2022, pur avendo recepito la plusvalenza per la cessione della partecipazione in Serenissima (3.443 migliaia di euro) e i dividendi distribuiti da tale partecipata (331 migliaia di euro). Nel 2022 includeva il rilascio del fondo di 4.109 migliaia di euro costituito nell'esercizio 2021 a fronte delle perdite, concentrate in particolare nei primi mesi del 2022, sui contratti di vendita gas con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con un cap sul costo della materia prima.

Gli oneri diversi sono costituiti da accantonamenti al fondo rischi ed oneri per 409 migliaia di euro.

È stato in crescita il saldo negativo della gestione finanziaria, che ha raggiunto l'importo di 11.212 migliaia di euro contro 9.685 migliaia di euro del 2022 a causa del progressivo aumento dei tassi d'interesse.

In quest'ambito, per le ragioni sopra esposte, sono stati in crescita gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (3.154 migliaia di euro contro 2.479 migliaia di euro del 2022) e quelli sulle linee a breve termine (1.120 migliaia di euro contro 570 migliaia di euro del 2022).

Hanno invece registrato una forte riduzione le commissioni su finanziamenti (520 migliaia di euro contro 2.080 migliaia di euro del 2022) il cui ammontare, nel 2022, aveva risentito degli effetti contabili conseguenti al rimborso anticipato del finanziamento di tipo "RBL" in Romania.

Sono stati invece in forte aumento rispetto al 2022 gli oneri per attualizzazione fondi (6.017 migliaia di euro contro 4.329 migliaia di euro del 2022) a causa dell'aumento del tasso di attualizzazione e della messa in produzione degli impianti di estrazione gas in Romania.

Gli oneri su prodotti derivati (63 migliaia di euro contro 54 migliaia di euro del 2022), costituiti dalla componente non efficace dei derivati di copertura sulle commodities, sono rimasti di entità contenuta.

I proventi finanziari sono stati in crescita e sono ammontati a 226 migliaia di euro contro 83 migliaia di euro del 2022.

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate, nonostante l'utile conseguito nell'esercizio, hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 12.520 migliaia di euro contro un saldo negativo di 52.435 migliaia di euro del 2022.

L'entità delle imposte risente della non debenza del contributo di solidarietà che era stato istituito, a fine 2022, in Romania sulle attività di estrazione del gas ed iscritto nel bilancio consolidato del 2022 per l'importo di 21.646 migliaia di euro. L'ambito di applicazione di tale contributo è stato successivamente oggetto di una modifica, apportata nel maggio 2023 in sede di conversione dell'originario provvedimento in materia, che ha previsto di escludere dal pagamento (sia per il 2022 che per il 2023) i soggetti che avevano iniziato a produrre a partire dal 2022 (come Gas Plus Dacia del Gruppo Gas Plus).

Nel 2022 le imposte, oltre al contributo di cui sopra, avevano anche recepito per 8.058 migliaia di euro il c.d. "contributo straordinario contro il caro bollette" e per 8.819 migliaia di euro il contributo di solidarietà previsto dalla legge di Bilancio 2023 che è stato versato nel corso del 2023.

Il tax rate del Gruppo, al netto degli effetti della non debenza del contributo di solidarietà in Romania, già recepito nel bilancio consolidato del 2022, è tornato su livelli ordinari.

L'esercizio 2023 si è chiuso con un utile netto di 49.218 migliaia di euro rispetto ad un utile netto di 3.351 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 252.841 260.668
Immobilizzazioni materiali 140.132 132.631
Altre attività e passività non correnti (1.445) 6.393
Totale 391.528 399.692
Capitale circolante netto
Rimanenze 4.093 3.430
Crediti commerciali 31.201 50.709
Debiti commerciali (25.350) (51.843)
Altri debiti e crediti correnti 4.360 (43.939)
Totale 14.304 (41.643)
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (121.663) (117.975)
Fondi per benefici ai dipendenti (4.719) (4.546)
Capitale investito netto 279.450 235.528
Patrimonio netto 228.955 186.516
Indebitamento finanziario netto 50.495 49.012
Coperture 279.450 235.528

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in forte aumento rispetto al dato del precedente esercizio (279.450 migliaia di euro contro 235.528 migliaia di euro del 31 dicembre 2022).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 391.528 migliaia di euro contro 399.692 migliaia di euro del 2022 e registra una riduzione complessiva di 8.164 migliaia di euro.

Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 252.841 migliaia di euro e si riducono complessivamente di 7.827 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2022, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 140.132 migliaia di euro ed aumentano di 7.501 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (326 migliaia di euro) è determinata dal saldo tra gli incrementi netti (25.667 migliaia di euro), i ripristini di valore (4.049 migliaia di euro), le svalutazioni (6.602 migliaia di euro) e gli ammortamenti del periodo (23.440 migliaia di euro).

Il saldo tra le altre attività e passività non correnti è in significativo calo rispetto al 2022 ed assume un valore negativo (-1.445 migliaia di euro contro +6.393 migliaia di euro del 2022) a seguito della cessione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. (che era iscritta a bilancio per 7.503

migliaia di euro). Tale aggregato comprende gli anticipi corrisposti per le future gare d'ambito (398 migliaia di euro), la quota non corrente relativa ad alcuni crediti di imposta (281 migliaia di euro) e depositi cauzionali attivi (274 migliaia di euro) e passivi (2.398 migliaia di euro).

A differenza del precedente esercizio il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 14.304 migliaia di euro rispetto ad un saldo negativo di 41.643 migliaia di euro di fine 2022.

Al suo interno sono in aumento le rimanenze (4.093 migliaia di euro contro 3.430 migliaia di euro del 2022) ed in particolare per le giacenze di gas metano dell'area Retail. A causa dell'andamento degli scenari dei prezzi degli idrocarburi sono stati in calo i crediti commerciali (31.201 migliaia di euro contro 50.709 migliaia di euro del 2022) e i debiti commerciali (25.350 migliaia di euro contro 51.843 migliaia di euro del 2022).

L'importo del capitale circolante netto resta tuttavia condizionato dal saldo tra gli altri debiti e crediti correnti che, in questo esercizio, ha assunto un valore positivo di 4.360 migliaia di euro rispetto ad un valore negativo di 43.939 migliaia di euro del 2022. Gli altri debiti e crediti correnti comprendono prevalentemente crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties, ecc.) e nei confronti di enti pubblici, quali la CSEA, che risentono del differente periodo di liquidazione degli stessi nel corso dell'anno, oltreché delle eventuali modifiche legislative in materia. In questo ambito, registrano innanzitutto una forte crescita rispetto al dato di fine 2022 il saldo dell'imposta di consumo che passa da un credito netto di 1.571 migliaia di euro ad un credito netto di 2.851 migliaia di euro e la posizione netta dell'Iva che passa da un credito netto di 4.447 migliaia di euro ad un credito netto di 6.033 migliaia di euro a seguito degli investimenti del periodo e dei provvedimenti legislativi volti a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali.

Tale saldo risente poi in particolar modo della significativa riduzione dei debiti per royalties ed altre imposte (windfall tax) sulle produzioni di idrocarburi (5.031 migliaia di euro contro 12.388 migliaia di euro del 2022) e dalla riduzione di quelli per imposte sui redditi (4.413 migliaia di euro contro 37.989 migliaia di euro del 2022) per effetto del versamento, in Italia, dei contributi straordinari di solidarietà in scadenza nel 2023 (8.819 migliaia di euro) e della non debenza, in Romania, del contributo straordinario (iscritto nel bilancio 2022 per 21.646 migliaia di euro e successivamente non versato a causa della modifica della normativa di riferimento).

Infine, nell'ambito di questa voce, aumenta l'importo dei contributi sui titoli di efficienza energetica - TEE - (+1.210 migliaia di euro) per gli obblighi del periodo in capo alle società di distribuzione del Gruppo e, grazie alla quota versata nell'esercizio (2.016 migliaia di euro), si estingue il debito residuo per l'imposta sostitutiva sul riallineamento.

Come nel precedente esercizio è di segno positivo (2.418 migliaia di euro) il fair value netto dei derivati di copertura sulle commodity (fair value positivo per 3.344 migliaia di euro a fine 2022). Tali derivati, che hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, sono stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo sarà pertanto recepito nel conto economico del successivo esercizio unitamente agli effetti economici positivi che saranno generati dagli elementi coperti.

I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti, dal fondo oneri ambientali e dal fondo imposte differite nette, presentano complessivamente un aumento di 3.688 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (121.663 migliaia di euro contro 117.975 migliaia di euro del 2022) a seguito degli accantonamenti e degli utilizzi del periodo.

Nell'ambito di questa voce aumenta il saldo positivo tra le imposte differite attive e passive, che risulta pari a 27.929 migliaia di euro contro 25.502 migliaia di euro della fine del precedente esercizio.

Il fondo smantellamento e ripristino siti risulta in crescita (144.304 migliaia di euro contro 138.041 migliaia di euro del precedente esercizio) a causa, in particolare, della rilevazione dei costi di smantellamento e ripristino per i pozzi realizzati nella concessione Longanesi a seguito della conclusione delle attività di sottosuolo. Anche il fondo per oneri ambientali si incrementa per effetto degli accantonamenti e degli utilizzi dell'esercizio (+399 migliaia di euro).

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 4.719 migliaia di euro (4.546 migliaia di euro nel 2022) ed aumentano di 173 migliaia di euro rispetto al dato del 2022 per l'aggiornamento delle ipotesi finanziarie applicate.

L'indebitamento finanziario netto risulta in lieve aumento rispetto allo scorso esercizio ed ammonta a 50.495 migliaia di euro contro 49.012 migliaia di euro di fine 2022. Si segnala che il livello dell'indebitamento include anche gli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per 3.624 migliaia di euro, in riduzione di 230 migliaia di euro rispetto al 2022.

Nell'ambito dell'indebitamento finanziario netto, a causa degli investimenti e dei versamenti degli oneri tributari in scadenza nel periodo, si registra una riduzione della liquidità, che passa da 30.198 migliaia di euro a 21.055 migliaia di euro del 2023.

Si registra inoltre un aumento dell'indebitamento finanziario corrente, che passa da 26.083 migliaia di euro a 60.060 migliaia di euro e comprende le quote con scadenza oltre 12 mesi dei

finanziamenti a medio lungo termine in essere (3.928 migliaia di euro). Il significativo aumento è da attribuire alla scadenza a fine 2024 dei principali contratti di finanziamento.

L'indebitamento finanziario non corrente passa invece da 53.127 migliaia di euro a 11.490 e comprende la quota non corrente dei finanziamenti assunti nel 2021 sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020).

A fine 2023, l'indebitamento finanziario netto rimane su livelli estremamente contenuti. In merito alla struttura finanziaria del Gruppo si segnala infine quanto segue:

  • nei primi mesi del 2023 la controllata Gas Plus Dacia ha rimborsato integralmente ed anticipatamente il finanziamento "RBL" assunto per lo sviluppo delle attività in Romania e cancellato l'intera linea di credito dell'importo originario di 19 milioni di euro. A tale proposito si ricorda che tale finanziamento, nella seconda parte del 2022, era già stato rimborsato per complessivi 14,6 milioni di euro ed al termine del 2022, risultava utilizzato per un valore nominale di 4,4 milioni di euro;
  • nel 2023 i finanziamenti assunti del 2021 sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020), stipulati con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, sono stati rimborsati sulla base dei piani di rimborso previsti contrattualmente per 3,9 milioni di euro;
  • nel 2023 i finanziamenti revolving e a medio lungo termine, stipulati con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, sono stati infatti utilizzati per 17,4 milioni di euro e rimborsati sulla base dei piani di rimborso previsti contrattualmente per 17,6 milioni di euro. Relativamente a tali contratti, in scadenza a fine 2024 sono già stati avviati contatti con le banche finanziatrici per procedere al rifinanziamento delle linee esistenti ed ottenere quelle necessarie per far fronte ai nuovi investimenti;
  • nel corso del primo semestre 2023, il contratto con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione del portafoglio crediti è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2028 e prevede, nei limiti del plafond contrattualmente previsto (20 milioni di euro), la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail. Tale contratto era stato sottoscritto, in data 29 aprile 2013, da alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio;
  • dopo la chiusura dell'esercizio, nel mese di marzo 2024, Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un contratto di finanziamento per un ulteriore linea di tipo revolving dell'importo 30 milioni di euro e della durata di due anni.

Il patrimonio netto ammonta a 228.955 migliaia di euro contro 186.516 migliaia di euro al 31 dicembre 2022 e presenta un incremento di 42.439 migliaia di euro rispetto al dato di fine esercizio scorso. Tale incremento è conseguenza dell'entità del risultato netto dell'esercizio che annulla, a livello patrimoniale, gli effetti della distribuzione dei dividendi (2.178 migliaia di euro).

Il Gruppo migliora la propria struttura patrimoniale e finanziaria con un rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,22) che si riduce rispetto al dato di fine 2022 (0,26).

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione %
Ricavi da vendite 4.027 3.903 3,2%
Costi operativi (6.146) (6.402) (4,0%)
EBITDA (2.119) (2.499) (15,1%)
EBIT (2.442) (2.825) (13,6%)
Risultato operativo 4.874 (3.125) 255,9%
Risultato prima delle imposte 798 (5.777) 113,8%
Risultato netto 381 (8.723) 104,3%
Utile per azione 0,01 (0,20)
Costi del personale (3.365) (3.299) 2,0%
Numero di dipendenti 40 38 5,3%
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022 Variazione %
Indebitamento netto 144.236 140.837 2,4%
Patrimonio netto 152.318 154.689 (1,5%)

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2023 e nel 2022 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Attivo immobilizzato 297.732 297.464 0,1%

Gas Plus S.p.A.
-- -- -----------------

Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17 Sedi secondarie Porzano di Leno (BS), Via Copernico 13 Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 31/12/2023 31/12/2022
Ricavi 4.019 3.884
Altri ricavi e proventi 8 19
Totale Ricavi 4.027 3.903
Costi per materie prime e materiali di consumo (25) (31)
Costi per servizi e altri (2.756) (3.072)
Costo del personale (3.365) (3.299)
Proventi e (Oneri) diversi 7.316 (300)
Ammortamenti (323) (326)
RISULTATO OPERATIVO 4.874 (3.125)
Proventi finanziari 4.285 39.209
Oneri finanziari (8.361) (41.862)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 798 (5.778)
Imposte sul reddito (417) (2.945)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 381 (8.723)
Utile per azione base (importi in Euro) (0,009) (0,194)
Utile per azione diluito (importi in Euro) (0,009) (0,194)

Gas Plus S.p.A. fornisce servizi alle proprie controllate nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane. I ricavi dell'esercizio derivano prevalentemente dalle suddette prestazioni a favore delle società controllate.

Nell'esercizio 2023 tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 4.019 migliaia di euro (3.884 migliaia di euro nel 2022), di cui 4.013 migliaia di euro (3.878 migliaia di euro nel 2022) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (come nell'esercizio precedente) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 8 migliaia di euro (19 migliaia di euro nel 2022) costituiti da contributi in conto esercizio e sopravvenienze attive.

Sotto il profilo dei costi, i costi per acquisti sono stati pari a 25 migliaia di euro (31 migliaia di euro nel 2022) mentre i costi per servizi e altri sono stati pari a 2.756 migliaia di euro (3.072 migliaia di euro nel 2022), entrambi in calo.

I costi del personale sono stati invece in lieve crescita e sono passati da 3.299 migliaia di euro del 2022 a 3.365 migliaia di euro del 2023 anche per effetto delle variazioni dell'organico.

A differenza del 2022 i proventi e (oneri) diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 7.316 migliaia di euro (saldo negativo 300 migliaia di euro nel 2022) con un aumento di 7.616 migliaia di euro rispetto al suddetto esercizio.

I proventi diversi sono stati costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture S.r.l. (4.000 migliaia di euro come nel 2022), Società Padana Energia S.r.l. (5.000 migliaia di euro contro 3.000 migliaia di euro nel 2022) e Gas Plus Energia S.r.l. (27 migliaia di euro come nel 2022).

Gli oneri diversi sono invece stati costituiti dalla svalutazione nella partecipazione in Gas Plus Storage (186 migliaia di euro contro 145 migliaia di euro del 2022) e da quella in Gas Plus Netherlands B.V. (1.525 migliaia di euro contro 100 migliaia di euro nel 2022) a seguito delle perdite conseguite dalle due controllate nell'esercizio. Nel 2022 tale voce comprendeva anche la svalutazione della partecipazione in Gas Plus Vendite per 7.082 migliaia di euro.

È stato in aumento il saldo netto negativo tra proventi ed oneri finanziari (4.076 migliaia di euro del 2023 contro 2.653 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

In questo ambito si è registrata una forte riduzione dei proventi e degli oneri finanziari per le minori operazioni di copertura sulle commodities effettuate per conto delle controllate. A tale proposito si segnala che nel 2023, cosi come negli esercizi precedenti, la Società ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana, Società Padana Energia, Gas Plus Vendite e Gas Plus Dacia, accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities che sono stati stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con le controparti finanziarie. Tali accordi hanno comportato oneri finanziari per 4.032 migliaia di euro (39.144 migliaia di euro nel 2022) e proventi per 4.035 migliaia di euro (39.144 migliaia di euro nel 2022).

Per quanto concerne invece le altre componenti degli oneri finanziari, a causa dell'aumento dei tassi d'interesse, hanno registrato un forte aumento gli interessi su linee a medio e lungo termine (da 1.758 migliaia di euro del 2022 a 3.287 migliaia di euro del 2023), parzialmente mitigato dagli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di tasso di interesse (minori oneri per 822 migliaia di euro nel 2023) e gli interessi passivi per rapporti di cash pooling con le società controllate (1.193 migliaia di euro contro 287 migliaia di euro del 2022). Sono aumentati anche gli interessi sulle linee a breve (da 256 migliaia di euro a 543 migliaia di euro) mentre sono diminuite le relative commissioni (da 349 migliaia di euro a 72 migliaia di euro).

Dopo imposte sul reddito con un saldo negativo di 417 migliaia di euro (saldo negativo di 2.945 migliaia di euro nel 2022) l'esercizio 2023 si è chiuso con un utile di 381 migliaia di euro contro una perdita di 8.723 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 20 45
Immobilizzazioni materiali 903 912
Immobilizzazioni finanziarie 297.207 297.218
Imposte anticipate (differite) nette (398) (711)
Totale 297.732 297.464
Capitale di esercizio netto
Attività di esercizio 6.920 10.734
Passività di esercizio (6.858) (11.520)
Totale 62 (786)
Fondi per benefici ai dipendenti (1.240) (1.152)
Fondi rischi per oneri - -
Capitale investito netto 296.554 295.526
Patrimonio netto 152.318 154.689
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 144.236 140.837
Coperture 296.554 295.526

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in linea rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (296.554 migliaia di euro contro 295.526 migliaia di euro del 2022).

Il capitale immobilizzato ammonta a 297.732 migliaia di euro (297.464 migliaia di euro nel 2022) e presenta un aumento di 268 migliaia di euro rispetto al 2022.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 20 migliaia di euro (45 migliaia di euro nel 2022) e presentano un decremento netto di 25 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 903 migliaia di euro (912 migliaia di euro nel 2022) e presentano un decremento di 9 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio. L'importo comprende anche gli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha portato all'iscrizione di diritto d'uso pari a 675 migliaia di euro al netto delle variazioni del periodo.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 297.207 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e presentano un decremento netto di 11 migliaia di euro. Il valore delle suddette partecipazioni si incrementa per effetto dei versamenti soci in conto capitale a favore

della controllata Gas Plus Netherlands B.V. (1.700 migliaia di euro) e si decrementa per effetto delle svalutazioni delle partecipazioni in Gas Plus Storage (186 migliaia di euro) e in Gas Plus Netherlands B.V (1.525 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio. A seguito di tali operazioni, il valore di iscrizione di dette partecipazioni risulta allineato alla rispettiva quota di patrimonio netto di proprietà. Inoltre, relativamente alle altre partecipazioni in società controllate, si segnala che non sono emersi indicatori di possibili perdite del relativo valore recuperabile.

Risulta in riduzione il saldo tra le imposte anticipate e quelle differite che assume un valore negativo di 398 migliaia di euro contro un valore negativo di 711 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 62 migliaia di euro contro un saldo negativo di 786 migliaia di euro del 2022. In quest'ambito le attività sono passate da 10.734 migliaia di euro a 6.920 migliaia di euro mentre le passività da 11.520 migliaia di euro a 6.858 migliaia di euro. Il saldo positivo è sostanzialmente da attribuire alle maggiori componenti a credito nei confronti delle controllate conseguenti al regime del consolidato fiscale mondiale e al regime dell'IVA di Gruppo.

I fondi per benefici ai dipendenti risultano in lieve aumento (+88 migliaia di euro) rispetto al dato del precedente esercizio (1.240 migliaia di euro contro 1.152 migliaia di euro del 2022).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 152.318 migliaia di euro (154.689 migliaia di euro nel 2022) e presenta un decremento di 2.371 migliaia di euro sostanzialmente per i dividendi distribuiti nell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 144.236 migliaia di euro (rispetto a 140.837 migliaia di euro del 2022) e risulta in crescita rispetto al dato del precedente esercizio.

In questo ambito sono risultate in aumento le disponibilità liquide (11.617 migliaia di euro contro 4.258 migliaia di euro del 2022) e l'indebitamento finanziario corrente (155.443 migliaia di euro contro 106.864 del 2022). Risulta al contrario in forte riduzione l'indebitamento finanziario non corrente (410 migliaia di euro contro 38.231 migliaia di euro). Tale effetto è da ricondurre alla scadenza, a fine 2024, dei principali contratti di finanziamento e alla riclassificazione nell'ambito delle passività correnti delle quote da rimborsare entro la suddetta scadenza.

L'indebitamento comprende il finanziamento a medio lungo termine del valore nominale residuo di 11 milioni di euro, il finanziamento "capex" del valore nominale residuo di 29,6 milioni di euro ed il finanziamento "revolving" del valore nominale di 15 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi

delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (101.588 migliaia di euro contro 91.177 migliaia di euro del 2022) in aumento rispetto al 2022 per la maggior liquidità presso alcune controllate per effetto dei positivi flussi di cassa derivanti dalle rispettive attività operative che è stata trasferita alla Capogruppo.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A. esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus (tramite la società controllante Gas Plus S.p.A.) utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria.

L'operatività delle società controllate estere del Gruppo, attive nel settore E&P, viene finanziata direttamente e/o tramite la controllata Gas Plus International Holding S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società Capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l., Rete Gas Fidenza S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2023, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. aveva presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

Nel corso del 2022, Gas Plus S.p.A. ha presentato nuova istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere per il triennio 2021-2023. Tale istanza è stata accolta dalla Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia.

Nel corso del mese di febbraio 2017, Gas Plus S.p.A. aveva presentato il modello IVA 2017 mediante il quale aveva esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.. A partire dal 1° gennaio 2020, è entrata nel regime IVA di Gruppo la società Rete Gas Fidenza S.r.l., controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l..

A partire dal 1° gennaio 2023, Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. sono uscite dal regime Iva di Gruppo. Tale regime è proseguito pertanto solo tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l..

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2023 e 2022, la società Capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla Capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETÁ CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono costituite dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. pari all'intero capitale sociale;

  • partecipazione in Rete Gas Fidenza S.r.l., tramite GP Infrastrutture S.r.l., pari all'intero capitale sociale;

  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Dacia S.r.l., tramite Gas Plus International Holding S.r.l. e Gas Plus International B.V., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. pari all'intero capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle suddette controllate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali dello stato di residenza.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore Retail, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nel 2023 la partecipata, che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 3,6 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente distribuito nel corso dell'esercizio tramite le reti della Società è risultato pari a circa 163,6 milioni di metri cubi (circa 179,8 milioni di metri cubi nel 2022).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito. A tale proposito si segnala che, nel 2022, i proventi finanziari comprendevano la plusvalenza di 3,4 milioni di euro registrata in occasione del trasferimento alla controllata GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. della partecipazione in Serenissima Gas, la cui quota di maggioranza era stata oggetto di trasferimento tra gruppi quotati del settore.

2023 2022
Valore della produzione 20.026 14.979
Costi della produzione 14.981 12.282
Differenza tra valore e costi della produzione 5.045 2.697
Proventi finanziari 484 3.923
Oneri finanziari 216 150
Differenza tra oneri e proventi finanziari 268 3.773
Risultato prima dell'imposte 5.313 6.470
Imposte sul reddito d'esercizio 1.346 745
Utile d'esercizio 3.967 5.725

Rete Gas Fidenza S.r.l.

Rete Gas Fidenza S.r.l., che è stata acquisita da GP Infrastrutture S.r.l. nel corso del 2019, opera nel settore della distribuzione gas metano ed è titolare della concessione per la distribuzione di gas metano nel comune di Fidenza (PR).

Nel 2023 la partecipata ha proseguito nell'attività di gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 0,3 milioni di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente distribuito nel corso dell'esercizio tramite le proprie reti è risultato pari a circa 19,1 milioni di metri cubi (circa 21,1 milioni di metri cubi nel 2022).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Rete Gas Fidenza S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2023 2022
Valore della produzione 2.074 1.934
Costi della produzione 1.355 1.398
Differenza tra valore e costi della produzione 719 536
Proventi finanziari 5 0
Oneri finanziari 3 1
Differenza tra oneri e proventi finanziari 2 -1
Risultato prima dell'imposte 721 535
Imposte sul reddito d'esercizio 206 154
Utile d'esercizio 515 381

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 32 concessioni di coltivazione e un'istanza di concessione.

Nel 2023 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 1,2 milioni di euro (1,0 milioni di euro nel 2022).

Al termine dell'esercizio 2023 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 963,8 milioni di metri cubi (1.031,3 milioni di metri cubi nel 2022) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha previsto una svalutazione complessiva delle riserve gas naturale di 17,1 milioni di metri cubi equivalenti ed una rivalutazione delle riserve di petrolio e condensati di 0,5 milioni di metri cubi.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata invece pari 48,4 milioni di metri cubi (51,8 milioni di metri cubi nel 2022).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Italiana S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2023 2022
Valore della produzione 65.524 125.112
Costi della produzione 57.836 113.826
Differenza tra valore e costi della produzione 7.688 11.286
Proventi finanziari 311 80
Oneri finanziari 203 617
Differenza tra proventi ed oneri finanziari 108 -537
Risultato prima delle imposte 7.796 10.749
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.178 10.416
Utile d'esercizio 5.618 333

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi tramite 10 concessioni di coltivazione.

Nel 2023 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 16,4 milioni di euro (12,7 milioni di euro nel 2022).

Al termine dell'esercizio 2023 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.286,8 milioni di metri cubi (2.362,9 milioni di metri cubi nel 2022) a seguito della nuova certificazione rilasciata dall'esperto indipendente SIM. La suddetta certificazione ha riscontrato la svalutazione delle riserve gas per 2,4 milioni di metri cubi equivalenti e delle relative riserve di petrolio e condensati per 3,5 milioni di metri cubi equivalenti.

La produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 70,2 milioni di metri cubi (70,0 milioni di metri cubi nel 2022).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2023 2022
Valore della produzione 47.100 50.750
Costi della produzione 36.725 28.860
Differenza tra valore e costi della produzione 10.375 21.890
Proventi finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 337 69
Oneri finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 1.211 835
Differenza tra oneri e proventi finanziari -874 -766
Risultato prima delle imposte 9.501 21.124
Imposte sul reddito d'esercizio 2.062 14.592
Utile d'esercizio 7.439 6.532

Gas Plus Dacia S.r.l.

Gas Plus Dacia S.r.l. è una società di diritto rumeno che opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite il progetto Midia, nel Mar Nero (per la quota d'interesse del 10%).

Nel 2023 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 1,3 milioni di euro (10,7 milioni di euro nel 2022).

La produzione di gas del 2023 è stata pari a 109,8 milioni di metri cubi (59,5 milioni di metri cubi nel 2022). Si ricorda che la produzione è stata avvita il 15 giugno 2022.

Al termine dell'esercizio 2023, le riserve 2P rischiate della società sono risultate pari a 688,1 milioni di metri cubi, dopo il completamento della valutazione e certificazione delle riserve effettuata da un certificatore indipendente. I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Dacia S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito. A tal proposito si segnala che nel 2022, l'entità delle imposte risentiva del contributo di solidarietà che era stato istituito, a fine 2022, in Romania sulle attività di estrazione gas ed iscritto nel bilancio del 2022 per l'importo di circa 21,6 milioni di euro. L'ambito di applicazione di tale contributo è stato successivamente oggetto di una modifica, apportata nel maggio 2023 in sede di conversione dell'originario provvedimento in materia, che ha previsto di escludere dal pagamento (sia per il 2022 che per il 2023) i soggetti che avevano iniziato a produrre a partire dal 2022 (come nel caso di Gas Plus Dacia S.r.l.). In accordo con i principi contabili locali, la non debenza di tale contributo di solidarietà è stata iscritta nel bilancio 2023 tra gli altri ricavi e proventi, nel valore della produzione.

2023 2022
Valore della produzione 67.785 85.721
Costi della produzione 27.552 47.244
Differenza tra valore e costi della produzione 40.233 38.477
Proventi finanziari 1.510 0
Oneri finanziari 331 597
Differenza tra oneri e proventi finanziari 1.179 -597
Risultato prima dell'imposte 41.412 37.880
Imposte sul reddito d'esercizio 2.203 26.807
Utile d'esercizio 39.209 11.073

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 53 mila clienti. La società esercita la propria attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda di proprietà di una società del Gruppo (GP Infrastrutture S.r.l.).

Nel 2023 la Società non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2023 hanno raggiunto i 49,8 milioni di metri cubi (61,8 milioni di metri cubi nel 2022) di cui 44,2 milioni di metri cubi (54,2 milioni di metri cubi nel 2022) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 5,5 milioni di metri cubi (7,6 milioni di metri cubi nel 2022) a clienti industriali.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito. A tale proposito si ricorda che i risultati economici del 2022, nella prima parte dell'anno, avevano scontato le perdite relativamente alla clientela con offerte economiche a prezzo fisso e a prezzo variabile con cap sul costo della materia prima in scadenza nel corso del 2022, a fronte delle quali era stato costituito un apposito fondo di 4,1 milioni di euro nel 2021, interamente rilasciato nell'esercizio 2022. Nell'ultimo trimestre dell'anno tali risultati avevano invece risentito della forte tensione dovuta alla carenza dell'offerta di gas che aveva portato a sottostare ad un regime di approvigionamento del gas, per garantire i consumi dei propri clienti, particolarmente sfavorevole in termini di condizioni economiche e di rispetto dei volumi previsti in acquisto.

2023 2022
Valore della produzione 43.085 75.911
Costi della produzione 39.660 83.714
Differenza tra valore e costi della produzione 3.425 -7.803
Proventi finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di attività finanziarie) 105 89
Oneri finanziari (inclusivo di rettifiche di valore di atività finanziarie) 2.726 421
Differenza tra oneri e proventi finanziari -2.621 -332
Risultato prima dell'imposte 804 -8.135
Imposte sul reddito d'esercizio 347 -1.775
Utile (Perdita) d'esercizio 457 -6.360

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
    • rischi di credito
    • rischi di liquidità
    • rischi di mercato
  • Rischi connessi al cambiamento climatico.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi operativi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (attività della B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di

sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la maggioranza risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. Network gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. Network riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. Retail può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA. Una delle principali aree di rischio della B.U. Retail è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. Retail riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto e vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. Retail avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.

Rischi normativi e regolatori

I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione del gas (B.U. Network) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività di coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).

In generale, le attività svolte dalle controllate sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.

Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessari per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto delle disposizioni di legge durante le fasi di esercizio e di smantellamento e ripristino dei siti minerari (ivi incluso l'obbligo di esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale a seguito di eventuali contaminazioni occorse durante l'esecuzione delle attività). Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

In relazione alle attività della B.U. E&P in Italia si segnala in particolare, con riferimento al Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PITESAI"), approvato con D.M. n. 548 del 28 dicembre 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 11 febbraio 2022 ed oggetto di estesa illustrazione nella Relazione sulla gestione relativa al Bilancio 2022, che il Tar del Lazio negli ultimi mesi ha accolto i ricorsi di vari operatori, tra i quali quelli delle due controllate del Gruppo (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.), disponendo l'annullamento dello stesso PITESAI.

Le ripercussioni di tali provvedimenti, di primo grado, sono al vaglio degli operatori del settore.

Con riferimento poi alle procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale (la cosiddetta "gas release") inizialmente approvate con l'art. 16 del D.L. 1 marzo 2022, n. 17, convertito nella legge del 27 aprile 2022, n. 34, e da ultimo commentate nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, si segnala che recentemente, con il D.L. 181/2023 (convertito con modificazioni dalla L. n° 11 del 2 febbraio 2024), al fine di superare le criticità rilevate nell'attuazione della disposizione e di rafforzarne ulteriormente l'idoneità a conseguire gli obiettivi previsti, l'articolo 16 è stato nuovamente soggetto ad una serie di modifiche ed integrazioni, tra cui: (i) la previsione che, ai fini dell'accesso a dette procedure di approvvigionamento, si terrà conto solo dei

vincoli classificati come assoluti dal PiTESAI garantendo comunque il rispetto della normativa europea e degli accordi internazionali, (ii) l'indicazione delle modalità e del contenuto delle manifestazioni di interesse che devono essere presentate dai concessionari, (iii) la previsione di un procedimento unico per l'ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, comprensivo delle valutazioni ambientali, (iv) l'individuazione delle modalità con cui il GSA procederà ad offrire mediante aste il gas a prezzi ragionevoli ai clienti finali industriali a forte consumo di gas, nonché (v) i nuovi criteri per la definizione del prezzo di offerta, basato sui costi di produzione "asseverati". Rispetto alla versione precedente è stato altresì ridotto a 5 anni il periodo in cui devono essere messi a disposizione da parte dei concessionari i diritti sul gas.

La procedura così aggiornata allo stato non è ancora stata concretamente attivata, si ritiene anche in relazione al fatto che taluni aspetti della stessa fanno riferimento al PITESAI, che, come esposto in precedenza, è stato recentemente annullato dal TAR Lazio.

Si richiamano infine le ulteriori evoluzioni connesse ad altre normative riguardanti i settori in cui è operativo il Gruppo:

Italia

  • l'art. 37 del D.L. 21/2022, modificato ed integrato dall'art. 55 del D.L. 50/2022, aveva introdotto un contributo di natura straordinaria a carico dei soggetti che esercitavano nel territorio italiano l'attività di produzione e di vendita di energia elettrica e di gas. Il suddetto contributo era stato stabilito nella misura del 25% (inizialmente nella misura del 10%) dell'incremento del saldo tra le operazioni attive e passive ai fini IVA realizzato nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2021 ed il 30 aprile 2022 rispetto al medesimo periodo del precedente anno. Il relativo versamento era stato effettuato in acconto (nella misura del 40%) entro il 30 giugno 2022 e a saldo (nella misura del 60%) entro il 30 novembre 2022. Relativamente a tale contributo si segnala che a fronte dei previsti versamenti sono state presentate apposite istanze di rimborso all'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale della Lombardia) sollevando profili di illegittimità costituzionale dell'art 37 del D.L. 21/2022 che ha istituito tale tributo. Alla scadenza del termine a disposizione dell'Agenzia delle Entrate per rispondere alle suddette istanze di rimborso, in assenza di risposta, si è proceduto all'impugnazione del silenzio-rifiuto ed all'avvio del contenzioso. Nel mese di marzo del 2024 si è tenuta la prima udienza relativa ad uno dei due ricorsi presentati dal Gruppo che è stata rinviata al 16 dicembre del corrente anno, considerato che nel corrente mese di aprile la Corte Costituzionale discuterà della legittimità della disposizione che ha istituito il contributo;

  • l'art 1, commi 115-119, della Legge di Bilancio 2023 aveva introdotto un ulteriore contributo straordinario a carico dei soggetti che esercitano nel territorio dello stato l'attività di produzione di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitavano l'attività di produzione di gas metano o di estrazione di gas naturale, dei soggetti rivenditori di energia elettrica, gas metano e gas naturale e dei soggetti che esercitano l'attività di produzione, distribuzione e commercio di prodotti petroliferi. Il contributo che era dovuto solo nel caso in cui almeno il 75% dei ricavi dell'anno 2022 derivasse dalle attività sopra elencate era stato stabilito nella misura del 50% del reddito imponibile ai fine IRES dell'esercizio 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi imponibili conseguiti nei quattro anni precedenti. L'ammontare massimo dello stesso non poteva superare il 25% del patrimonio netto dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 della società soggetta al versamento. Le società della B.U. E&P Italia hanno provveduto al versamento di tale contributo nel corso del 2023 e stanno valutando le eventuali iniziative da assumere;

  • al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi per i consumatori finali, in particolare per il settore gas, era stato previsto per tutto il 2022 l'annullamento degli oneri di sistema in bolletta e la riduzione dell'IVA al 5%. Tali misure sono state estese al primo trimestre 2023 dalla Legge di Bilancio 2023 e, successivamente, sino al termine del quarto trimestre 2023;
  • il D.L. Aiuti-bis aveva stabilito il divieto di modifiche unilaterali ai contratti di fornitura di energia sino al 30 aprile 2023. Il D.L. Milleproroghe (n. 198 del 29 dicembre 2022) ha successivamente esteso tale scadenza al 30 giugno 2023. Tale decreto ha comunque previsto che la modifica delle condizioni economiche contrattuali in scadenza sia esclusa dal divieto di modifica prevista dal D.L. Aiuti-bis;
  • in materia di dilazione dei pagamenti delle bollette, il D.L. 21 del 21 marzo 2022 aveva previsto la possibilità di richiedere, da parte dei consumatori finali, la rateizzazione delle fatture relative ai mesi di maggio e giugno sino a 24 mesi. Il D.L. Aiuti-quater (n. 176 del 18 novembre 2022) ha inoltre previsto la possibilità per le imprese di richiedere la rateizzazione (sino ad un massimo di 36 rate) delle bollette del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 ed il 31 marzo 2023;
  • il D.L. Aiuti-quater ha ulteriormente posticipato al 10 gennaio 2024 la fine del mercato tutelato del gas, allineando tale scadenza a quella del settore elettrico. L'ARERA ha successivamente regolato con le Delibere 100/2023/R/com e 102/2023/R/gas le modalità tramite cui le società

di vendita gas dovranno gestire la rimozione del servizio di tutela e l'identificazione dei clienti vulnerabili.

Romania

  • in recepimento del regolamento europeo e senza alcuna armonizzazione con la normativa già in essere era stato introdotto un contributo straordinario di solidarietà a carico dei soggetti con attività (per oltre il 75%) nei settori del petrolio, del gas naturale e del carbone. Il contributo si applicava nella misura del 60% sul reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi degli anni 2022 e 2023 che fosse stato superiore alla media dei redditi conseguiti negli anni dal 2018 al 2021 ed era indeducibile ai fini delle imposte sui redditi. L'ambito di applicazione di tale contributo è stato poi oggetto di modifica, apportata nel maggio 2023 in sede di conversione dell'originario provvedimento in materia, che ha previsto l'esclusione (sia per il 2022 che per il 2023) dei soggetti che hanno iniziato a produrre nel 2022 (come Gas Plus Dacia del Gruppo Gas Plus). Gas Plus Dacia non ha pertanto dovuto procedere al versamento di detto contributo, già peraltro contabilizzato nel bilancio 2022, in quanto soggetto escluso dall'ambito di applicazione;
  • per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo di vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo ritiene al momento che il suddetto obbligo non sia applicabile alla propria controllata Gas Plus Dacia e pertanto sono in corso sette vertenze con le autorità competenti, nella più avanzata delle quali il Tribunale ha accolto l'eccezione di costituzionalità rimettendo la questione alla Corte Costituzionale rumena. Il 29 marzo 2024, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale rumena la "Emergency Governament Ordinance 32/2024" che ha emendato la disciplina sino ad oggi in vigore per l'obbligo di vendita a prezzo fisso. È tutt'ora in corso con i consulenti legali rumeni lo studio della nuova disciplina;
  • la Legge 296/2023 entrata in vigore ad ottobre 2023 prevede che a partire dal 1° gennaio 2024 siano in vigore in Romania due nuovi tributi: (i) la "Minimum Turnover Tax", una imposta generale per tutti i contribuenti (ad esclusione degli intermediari finanziari e delle società di distribuzione, trasporto ed approvvigionamento di elettricità e gas naturale) che hanno registrato un fatturato superiore a 50 milioni di Euro nell'anno precedente, pari ad un'aliquota dell'1% sul fatturato dell'anno, dovuta in sostituzione dell'imposta sul reddito, qualora quest'ultima risulti inferiore; (ii) la "Specific Turnover Tax", una imposta aggiuntiva per le sole società attive nel settore oil & gas che hanno registrato un fatturato superiore a 50 milioni di Euro nell'anno precedente, pari ad un'aliquota dello 0,5% sul fatturato dell'anno, da applicare

negli anni 2024 e 2025. Il testo della norma relativo alla "Specific Turnover Tax" è stato ulteriormente modificato a fine marzo 2024, con la "Emergency Governament Ordinance 31/2024" (EGO 31), ma anche nella più recente formulazione della norma persistono ambiguità che mettono in dubbio l'applicabilità a Gas Plus Dacia di tale imposta. Per questa ragione, con l'ausilio dei consulenti legali rumeni, Gas Plus Dacia ha provveduto a contestare la "Specific Turnover Tax", come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, avanzando prima un "preliminary complaint" al Ministero delle Finanze e poi presentando una richiesta di sospensione della normativa secondaria emanata per l'implementazione della "Specific Turnover Tax".

  • sempre nel mese di ottobre 2023 con la "Emergency Governament Ordinance no. 91/2023" (in vigore dal 27 ottobre 2023) è stato modificato il regime delle royalties previsto dalla "Oil Law no. 238/2004".

Le aliquote royalties già esistenti, che differiscono in base ai diversi scaglioni di produzione e andavano da un minimo del 3,5% ad un massimo del 13%, hanno subito un aumento passando da un minimo del 4,5% ad un massimo del 15% applicabili già dal 27 ottobre 2023. Tuttavia Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, ha sostenuto che tali aumenti non siano loro applicabili poiché il Concession Agreement stipulato con le autorità rumene includeva una clausola di invarianza del regime fiscale e delle royalties per la sua durata. A fine marzo 2024 Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, ha depositato un'impugnazione contro la lettera con cui l'Autorità Nazionale per la Regolazione Energetica (ANRE) ha chiesto il pagamento delle royalties aumentate, presentando contestualmente anche motivi di incostituzionalità della EGO 91/2023.

Al di là delle modificazioni normative appena citate, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legale, a tutela del proprio patrimonio.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischio su crediti commerciali

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto, che nel corso dell'esercizio è stato ulteriormente rinnovato sino al mese di aprile del 2028 prevede nei limiti del plafond contrattualmente previsto la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischio su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischio su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine in essere prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio consolidato e separato alla nota Debiti finanziari correnti e non correnti, a cui si rimanda.

Per quanto concerne infine l'attuale struttura finanziaria e le iniziative assunte e/o in corso a fronte della prossima scadenza di alcuni contratti di finanziamento si rimanda a quanto già esposto a commento dell'indebitamento finanziario netto nell'ambito del paragrafo "stato patrimoniale sintetico riclassificato".

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, tale rischio afferisce agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, la Capogruppo ha stipulato, per l'80% della linea a medio lungo termine e per il 31% degli utilizzi effettuati sulla linea "capex", contratti di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi dell'attività di produzione e di vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.

L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2023 e 2022 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Rischi connessi al cambiamento climatico

La transizione energetica è il processo di evoluzione dell'economia globale verso un modello di sviluppo "low carbon", cioè a contenute/zero emissioni nette di gas serra (GHG), attraverso la progressiva sostituzione dei combustibili fossili nel mix energetico con fonti rinnovabili e altri vettori energetici a basso impatto climatico, grazie anche all'impiego su larga scala di tecnologie di abbattimento delle emissioni (es. carbon capture, use and storage).

Considerati i settori di attività del Gruppo, il cambiamento climatico rappresenta un rischio strategico per Gas Plus. A tale proposito si segnala in ogni caso che il gas metano è attualmente considerato un elemento fondamentale per accompagnare il sistema energetico verso la decarbonizzazione, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Inoltre il Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas, sulla base delle attuali previsioni di esplorazione e sfruttamento prevede di utilizzare entro il 2035 oltre il 90% delle riserve gas dei siti che attualmente sono state accertate e sono in produzione e/o si prevede saranno messe in produzione. Tale periodo rientra in quello generalmente previsto per la transizione energetica individuato negli accordi di Parigi. L'effetto delle eventuali mancate produzioni nei periodi successivi al 2035, se non sarà più consentita, è pertanto di entità contenuta.

L'urgenza di agire per mitigare il cambiamento climatico è basata sulle evidenze scientifiche prodotte dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che già nel 2018 aveva raccomandato di limitare l'incremento della temperatura globale a 1,5°C verso l'epoca preindustriale, al fine di evitare conseguenze irreversibili sull'ecosistema, riconoscendo che tale traguardo richiede un'accelerazione nei tempi di realizzazione e un ampliamento nella portata degli obiettivi fissati dai Paesi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Nel corso della COP27 del 2022 è stato inoltre rilevato che, sulla base dei piani di mitigazione e adattamento (NDC) presentati dai Paesi entro settembre 2022, permane un gap emissivo di 20-23 GtCO2 eq al 2030 rispetto alla traiettoria compatibile con l'obiettivo di limitare l'incremento della temperatura media globale a 1,5°C. Le iniziative di decarbonizzazione annunciate o avviate dai governi di molti Paesi al fine di traguardare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, la spinta della società civile, delle ONG e del sistema finanziario, nonché l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e il

diffondersi di una crescente sensibilità al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia degli ecosistemi naturali richiedono una partecipata attenzione da parte degli operatori.

A questo scopo Gas Plus, in particolare, ha partecipato ad uno specifico Gruppo di Lavoro su tali tematiche dell'associazione di settore (Assorisorse) unitamente ai principali operatori italiani, la cui attività si è incentrata sui seguenti obiettivi:

  • la predisposizione di un quadro di sintesi relativo alle migliori tecnologie disponibili e pratiche operative per la riduzione, monitoraggio e rendicontazione delle emissioni di metano;
  • l'analisi delle problematiche relative alla stima delle emissioni, ai monitoraggi e alle misure in campo e alla riconciliazione e rendicontazione dei dati;
  • la promozione di KPI e obiettivi di riduzione univocamente definiti, con dati confrontabili e misure ripetibili;
  • la formulazione di proposte per il superamento dei limiti attuali, in collaborazione con altre Associazioni e istituzioni interessate all'argomento;
  • la predisposizione di un white paper;
  • la disseminazione del lavoro fatto tramite l'organizzazione di eventi e seminari e la partecipazione a conferenze internazionali di settore, quali OMC e Gastech.

Relativamente all'avvio delle attività del settore delle rinnovabili, come già segnalato nel paragrafo relativo alla B.U. E&P estero, nel mese di luglio 2023 è stato avviato il processo di permitting per un power corridor nel Mar Nero rumeno lungo l'infrastruttura già esistente del Progetto MGD, per collegare i futuri parchi eolici offshore alla rete elettrica nazionale Transelectrica (SEN).

ALTRE INFORMAZIONI

Dichiarazione di carattere non finanziario

Il Gruppo non rientra nell'ambito di applicazione di cui all'art. 2, D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Non ha pertanto predisposto una "dichiarazione di carattere non finanziario", in quanto non soggetta agli obblighi in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, di cui al menzionato D.lgs. n. 254/2016.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli Amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale, intesa come la capacità del gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nell'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente bilancio.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • la Capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data dell'11 aprile 2024 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle azioni della Società;
  • la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2023, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nell'attuale fase di flessione degli scenari dei prezzi del gas rispetto ai livelli del 2023 i risultati economici del 2024, al netto di componenti non ricorrenti, sono previsti positivi ma in sensibile calo (sia a livello di Ebitda sia a livello di Utile netto).

Le attività E&P, infatti, prevedendosi per il corrente anno livelli di produzione stabili sia in Italia sia in Romania, sino al successivo avvio del progetto Longanesi, risentiranno dell'attuale fase riflessiva dei prezzi del gas e, assumendo che essa prosegua per la residua parte dell'anno, vedranno una considerevole contrazione della marginalità e dei risultati rispetto al 2023.

L'andamento degli scenari avrà minori riflessi sulle attività downstream. Le attività Network si prevede confermeranno il positivo andamento del 2023, mentre le attività Retail manterranno una marginalità positiva, seppur in calo.

Gli investimenti riguarderanno prevalentemente l'area E&P in Italia e, in particolare, la realizzazione delle opere di superficie della concessione di Longanesi, sebbene permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche nei progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

Sotto il profilo finanziario, le principali attività operative continueranno a generare flussi positivi di cassa, ma l'indebitamento netto, per effetto degli investimenti, è previsto in crescita rispetto al dato di fine 2023.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo e della Capogruppo vengono predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo e dalla Capogruppo rispettivamente nel bilancio consolidato e nel bilancio di esercizio.

Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi (IAP) rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento dei risultati del Gruppo e della Capogruppo; tali indicatori sono presentati nel rispetto degli orientamenti l'ESMA (European Security and market Authority) e della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa)1 e sono da considerarsi come complementari, non sostitutivi, alle informazioni finanziarie contenute nei bilanci predisposti secondo gli IFRS.

Nel seguito sono forniti, in linea con gli orientamenti dell'ESMA richiamati dalla CONSOB, i criteri utilizzati per determinare gli indicatori alternativi di performance e per individuare partite che il management valuta non ricorrenti, non frequenti o inusuali, che sono da escludere e/o evidenziare al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo:

  • Partite o poste non ricorrenti: componenti positive e negative di entità significativa che hanno la caratteristica di non ripetibilità negli esercizi futuri. In applicazione della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, le componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti sono evidenziate, quando significative, distintamente nei commenti del management e nell'informativa finanziaria.
  • Margine operativo lordo o EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti, ripristini

1 In tal senso, l'ESMA, in data 5 ottobre 2015, aveva pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415) in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternativi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05- 178b, recepiti nel nostro ordinamento con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, l'ESMA, in data 4 marzo 2021, ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo d'attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati orientamenti dell'ESMA sostituiscono anche le raccomandazioni CESR in materia di indebitamento; pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati hanno dovuto presentare, nelle note illustrative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175.ss. dei suddetti orientamenti ESMA.

di valore e svalutazioni e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.

  • EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti, ripristini di valore e svalutazioni, ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti all'attività non caratteristica.
  • EBIT ADJUSTED: Risultato operativo al netto di ammortamenti ed al lordo di ripristini di valore e svalutazioni. Nell'anno 2023, quest'ultimi sono costituiti da ripristini di valore e svalutazioni delle attività immateriali relative a concessioni di coltivazione di idrocarburi della B.U. E&P Italia per un ammontare rispettivamente pari a 4,0 milioni di euro e a 6,6 milioni di euro.
  • RISULTATO NETTO ADJUSTED: risultato netto di bilancio al lordo di ripristini di valore e svalutazioni e delle partite non ricorrenti (esposte nell'ambito degli oneri e proventi diversi) e della fiscalità relativa delle voci precedenti e delle imposte di natura non ricorrente. Tali elementi, nel 2023, sono costituti da:
    • i ripristini di valore sopra descritti e la relativa fiscalità differita (1,1 milioni di euro);
    • le svalutazioni sopra descritte e la relativa fiscalità differita (1,8 milioni di euro);
    • la plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Serenissima Gas (3,4 milioni di euro);
    • l'insussistenza del debito di 21,6 milioni di euro relativo al contributo straordinario di solidarietà in Romania, iscritto tra le imposte sul reddito nel bilancio consolidato 2022, a seguito della modifica della normativa di riferimento e della ridefinizione dell'ambito di applicazione.
  • Indebitamento finanziario netto: è rappresentata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle componenti relative ai derivati di copertura), dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti (con esclusione delle compenti relative ai derivati di copertura).
  • Capitale investito netto: è definito come somma delle "Attività correnti", delle "Attività non correnti" e delle "Attività e Passività destinate alla vendita" (se presenti) al netto delle "Passività correnti" e delle "Passività non correnti", escludendo le voci considerate nella determinazione della Posizione Finanziaria Netta.

  • Capitale circolante netto: è dato dalla somma dei Crediti Commerciali, delle Rimanenze, dei Debiti Commerciali e del saldo netto delle altre attività e passività correnti, escludendo le voci considerate nella determinazione dell'Indebitamento Finanziario Netto.

  • ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.
  • ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.
  • Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.
  • Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).
  • Riserve certe P1: rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.
  • Riserve probabili P2: rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.
  • Risorse: sono costituite dalle riserve, più tutte le ulteriori quantità di minerale che possono rendersi disponibili in futuro, comprendendo in esse sia quelle contenuti in accumuli già noti che non siano attualmente sfruttabili da un punto di vista economico e tecnologico, sia quelle contenuti in accumuli, ricchi o poveri, non ancora scoperti ma che si possono ragionevolmente ritenere esistenti.
  • Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'Unmig.
  • Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.

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GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023

Prospetti Contabili e Note Esplicative

Gas Plus S.p.A.

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 74
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 75
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO 76
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 77
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 78
NOTE ESPLICATIVE 79
1. Informazioni generali 79
2. Forma e contenuto del bilancio 80
3. Area di consolidamento 81
4. Principi contabili e criteri di valutazione 83
5. Utilizzo di stime 105
6. Informativa di settore 109
7. Impairment test ai sensi dello IAS 36 113
8. Immobili, impianti e macchinari 116
9. Diritti d'uso 117
10. Avviamento 118
11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 118
12. Altre attività finanziarie 120
13. Fair value 121
14. Imposte sul reddito 122
15. Rimanenze 125
16. Crediti commerciali 125
17. Altri crediti 126
18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 127
19. Patrimonio netto 127
20. Debiti finanziari correnti e non correnti 129
21. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 133
22. Fondo per benefici ai dipendenti 134
23. Altri debiti 136
24. Fondi 137
25. Debiti commerciali 138
26. Ricavi 139
27. Costi operativi 140
28. Costi per il personale 141
29. Proventi e oneri diversi 141
30. Proventi ed oneri finanziari 141
31. Risultato per azione 142
32. Impegni e rischi 142
33. Rapporti con parti correlate 143
34. Eventi successivi alla data di bilancio 144
35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 144

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2023
31/12/2022
di cui con di cui con parti
parti correlate correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 8 126.447 121.250
Diritti d'uso 9 13.685 11.381
Avviamento 10 884 884
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 11 251.957 259.784
Altre attività finanziarie 12 953 8.820
Fair value 13 - 878
Imposte differite attive 14 39.504 39.068
Totale attività non correnti 433.430 442.065
Attività correnti
Rimanenze 15 4.093 3.430
Crediti commerciali 16 31.201 7 50.709 8
Crediti per imposte sul reddito 14 240 52
Altri crediti 17 20.943 25.742
Fair value 13 2.962 5.956
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18 21.055 30.198
Totale attività correnti 80.494 116.087
TOTALE ATTIVITÀ 513.924 558.152
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 19 23.353 23.353
Riserve 19 96.351 97.472
Utili (perdite) a nuovo 19 69.484 71.784
Azioni proprie 19 (9.600) (9.600)
Risultato del periodo 19 49.219 3.354
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 228.807 186.363
Patrimonio netto di Terzi 148 153
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI
TERZI 228.955 186.516
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 20 8.732 51.131
Debiti finanziari per lease 21 2.758 711 2.874 945
Fondo per benefici ai dipendenti 22 4.719 4.546
Passività per imposte differite 14 11.575 13.866
Altri debiti 23 2.398 2.427
Fondi 24 149.592 143.177
Totale passività non correnti 179.774 218.021
Passività correnti
Debiti commerciali 25 25.350 8 51.843 9
Debiti finanziari 20 59.689 25.469
Fair value 13 49 2.246
Debiti finanziari per lease 21 866 446 980 477
Altri debiti 23 14.588 35.036
Debiti per imposte sul reddito 14 4.653 38.041
Totale passività correnti 105.195 153.615
TOTALE PASSIVITÀ 284.969 371.636
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 513.924 558.152

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in migliaia di Euro Note 2023 2022
di cui con di cui con
parti parti
correlate correlate
Ricavi di vendita 26 154.933 8 232.173 5
Altri ricavi e proventi 26 5.867 3.188
Totale Ricavi 160.800 235.361
Costi per materie prime e materiali di consumo 27 (39.353) (87.226)
Costi per servizi e altri 27 (43.247) (6) (63.607) (2)
Costo del personale 28 (7.662) (8.395)
Proventi e (oneri) diversi 29 3.365 4.109
Ammortamenti 8-9-11 (23.440) (23.686)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 7-8-11 (2.553) 8.915
RISULTATO OPERATIVO 47.910 65.471
Proventi finanziari 30 226 83
Oneri finanziari 30 (11.438) (15) (9.768) (19)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 36.698 55.786
Imposte sul reddito 14 12.520 (52.435)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 49.218 3.351
Gruppo 49.219 3.354
Terzi (1) (3)
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 31 1,13 0,08

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in migliaia di Euro 2023 2022
Risultato dell'esercizio 49.218 3.351
Altre componenti di conto economico complessivo
che saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge accounting (1.301) 16.942
Imposte 324 (4.669)
(977) 12.273
Variazione a patrimonio netto delle attività a fair value a conto economico
complessivo (3.443) 1.539
Imposte -
(3.443)
22
1.561
Differenze di conversione di bilanci esteri (84) (51)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Differenze attuariali sul fondi per benefici ai dipendenti (79) 695
Imposte 19 (167)
(60) 528
Totale variazioni di conto economico complessivo al netto delle imposte (4.564) 14.311
Totale risultato complessivo al netto delle imposte 44.654 17.662
Attribuibile a:
Gruppo
44.655 17.665
Terzi (1) (3)

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 19, Patrimonio netto.

Gruppo Gas Plus Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Riserve
Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Riserva Totale Totale
legale sovrap. c/ capitale di di differenze riserve Utili Azioni Risultato patrimonio Totale Totale
Capitale azioni copertura conversione attuariali (perdite) Proprie esercizio netto patrimonio patrimonio
sociale derivati cambi fondi a nuovo (1) di Gruppo di terzi netto
benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2021 23.353 4.671 85.605 7.042 (10.287) (1.405) (904) 84.722 69.256 (9.600) 3.146 170.877 161 171.038
Destinazione utile - - - - - - - - 3.146 - (3.146) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (2.179) - - (2.179) (5) (2.184)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - - - - - - -
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2022 - - - - - - - - - - 3.354 3.354 (3) 3.351
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - 12.273 (51) 528 12.750 1.561 - - 14.311 - 14.311
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353 4.671 85.605 7.042 1.986 (1.456) (376) 97.472 71.784 (9.600) 3.354 186.363 153 186.516
Destinazione utile - - - - - - - - 3.354 - (3.354) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (2.179) - - (2.179) (5) (2.184)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (32) - - (32) 1 (31)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2023 - - - - - - - - - - 49.219 49.219 (1) 49.218
Variazioni del risultato
complessivo
- - - - (977) (84) (60) (1.121) (3.443) - - (4.564) - (4.564)
Saldo al 31 dicembre 2023 23.353 4.671 85.605 7.042 1.009 (1.540) (436) 96.351 69.484 (9.600) 49.219 228.807 148 228.955

(1) = al 31 dicembre 2023, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

Gruppo Gas Plus Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in migliaia di Euro 2023 2022
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio 49.218 3.351
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 12.320 8.555
Ammortamenti dei diritti d'uso (880) 4.791
Ammortamenti delle concessioni e delle altre immobilizzazioni immateriali 12.000 10.340
Ripristini di valore delle attività non correnti (4.049) (8.989)
Svalutazione delle attività non correnti 6.602 74
Accantonamento / (utilizzo) altri fondi non monetari 1.090 (3.550)
(Proventi) e oneri diversi non monetari (331) -
Attualizzazione fondo smantellamento e ripristino siti 5.857 4.233
Altri oneri finanziari complessivi 5.355 5.452
(Plusvalenze) / minusvalenze patrimoniali (3.407) 86
Imposte sul reddito (12.520) 52.435
Incrementi/decrementi delle attività e passività operative
Variazione rimanenze (904) (313)
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate 19.186 (22.341)
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate (26.862) 19.317
Oneri di smantellamento e ripristino siti sostenuti (210) (88)
Variazione fondi per benefici ai dipendenti (67) (110)
Dividendi incassati 331 -
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (4.360) (3.412)
Imposte sul reddito nette pagate (17.400) (13.844)
Variazione delle altre passività e attività operative (21.723) 7.282
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 19.246 63.269
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Acquisto beni materiali (19.008) (24.451)
Acquisto beni immateriali (5.483) (2.887)
Vendita beni materiali - 673
Vendita attività finanziarie non correnti a fair value a conto economico
complessivo 7.503 -
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (16.988) (26.665)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Nuovi finanziamenti bancari 17.400 18.800
Finanziamenti rimborsati (25.868) (43.052)
Rimborso dei debiti per lease (1.030) (935)
Dividendi pagati (2.184) (2.184)
Rimborso debiti bancari per cartolarizzazione 116 (15)
Altre variazioni delle passività finanziarie 8 (73)
Altre variazioni di patrimonio netto (31) -
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di finanziamento (11.589) (27.459)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere 188 (54)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (9.143) 9.091
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 30.198 21.107
Disponibilità liquide alla fine del periodo 21.055 30.198

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società", "Gas Plus" o la "Capogruppo") è una società per azioni di diritto italiano, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156).

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede legale in Italia, a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17. La Società ha due sedi secondarie a Fornovo di Taro (PR) e Porzano di Leno (BS). Nel corso del 2023, non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

Il Gruppo Gas Plus (il "Gruppo) opera in Italia e in Europa.

Il Gruppo svolge le seguenti attività:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit Exploration & Production E&P), con riferimento sia alla produzione in Italia (Business Unit E&P Italia), che all'estero– (Business Unit E&P Estero);
  • distribuzione di gas naturale (Business Unit Network);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività e attività non allocate, che comprendono lo stoccaggio gas (Business Unit Storage), attività in fase di start up, come meglio descritto nella Relazione sulla Gestione a cui si rimanda, e principalmente le attività relative alle funzioni comuni e servizi centralizzati della Capogruppo

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 aprile 2024.

Il bilancio consolidato è predisposto dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si precisa, inoltre, che il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 include:

  • svalutazioni per Euro 6.602 e ripristini di valore per Euro 4.049 relativamente alle attività di alcune concessioni di coltivazione della Business Unit E&P Italia, a seguito delle risultanze emerse dal test di impairment. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36;
  • nei proventi diversi, componenti positive non ricorrenti per la Business Unit Network per Euro 3.443, relative alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A.;
  • nelle imposte sul reddito, componenti positive non ricorrenti per la Business Unit E&P Estero per Euro 21.579, in seguito alla sopravvenuta non debenza del contributo di solidarietà per l'anno 2022 da parte della società controllata rumena Gas Plus Dacia S.r.l. e della conseguente insussistenza del correlato debito tributario.

Con la legge n. 119 del 12 maggio 2023, infatti, è stato riformato il regime del contributo di solidarietà per le imprese attive nell'estrazione di greggio, gas naturale carbone, nonché nella raffinazione, quale introdotto in Romania con l'Ordinanza Governativa d'Urgenza n. 186 del 28 dicembre 2022. Con tale riforma, sono state escluse dal contributo le imprese che non hanno prodotto idrocarburi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021. Quindi, Gas Plus Dacia S.r.l. non rientra più tra i soggetti tenuti al versamento del contributo di solidarietà, avendo avviato la propria attività produttiva in Romania a decorrere dalla metà di giugno 2022.

Il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2023 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni non ricorrenti, atipiche e/o inusuali.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 - duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa come ad esempio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio è stato evidenziato l'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Come descritto all'interno della Relazione sulla Gestione, il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione.

La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 35, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. ed il bilancio delle società sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2023 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta Assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. € 30.730.000 100% 0% 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. € 51.480 85,29% 0% 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. € 34.500.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Società Padana Energia S.r.l. € 20.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus Italiana S.r.l. 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante nell'attività
di trattamento e compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto € 110.000 GP Infrastrutture S.r.l. 100% 100%
S.r.l.(1)
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas fino al
31 dicembre 2022)
Rete Gas Fidenza S.r.l.(1) € 8.000.000 GP Infrastrutture S.r.l. 100% 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Longanesi Sviluppo S.r.l. (1) € 10.000 Società Padana Energia 100% 100%
Milano (operante nell'attività di S.r.l.
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Gas Plus International Holding € 10.000 100% 0% 100%
S.r.l. Milano (holding industriale)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus International 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) Holding S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V. € 18.000 100% 0% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus International B.V. 100% 100%
Bucarest – Romania (operante 122.000.000 (99,9997%)
nell'attività di esplorazione, Gas Plus International
produzione e vendita di gas) Holding S.r.l. (0,0003%)

(1) controllate indirettamente

Nel mese di agosto 2023 è stata completata la procedura di liquidazione volontaria della branch in Romania della società controllata olandese Gas Plus International B.V..

Inoltre, nel mese di dicembre 2023 è stata costituita la società Longanesi Sviluppo S.r.l., interamente controllata da Società Padana Energia S.r.l..

In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute altre variazioni nel corso dell'anno 2023, oltre a quanto indicato in precedenza.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2023.

Per società controllata si intendono tutte le società in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate

valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di conversione cambi. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta o liquidata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

I cambi applicati nella conversione del bilancio della società rumena sono i seguenti:

2023 2022
Medio 31/12 Medio 31/12
Nuovo Leu rumeno 4,9467 4,9756 4,9313 4,9495

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo del costo di acquisizione. Il costo di acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione;
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;
  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;
  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto, così come specificato nel proseguio del documento.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

Inoltre, qualora al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta (tra cui l'avviamento risultante o l'utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli), viene rilevato l'importo provvisorio degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, il quale termina appena ricevute le informazioni su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione o appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni, gli importi provvisori vengono rettificati con effetto retroattivo, così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Tuttavia, il periodo di valutazione non si protrae per oltre un anno dalla data di acquisizione. Al termine del periodo di valutazione, la contabilizzazione per un'aggregazione aziendale viene rivista soltanto per correggere un errore in conformità allo IAS 8, Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che le società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. gestiscono in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, così come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le aliquote d'ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia, i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

La recuperabilità delle attività non finanziarie (Immobili, impianti e macchinari, diritti d'uso, avviamento, concessioni e altre immobilizzazioni immateriali) è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit (di seguito anche "CGU") rappresentata dal più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività.

Per ciascuna delle Business Unit del Gruppo sono state identificate le seguenti CGU:

  • Business Unit E&P: le CGU sono costituite dalle singole concessioni di coltivazione 1 detenute dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l., in Italia, e dalla concessione, costituita dai blocchi XVa Midia Shallow e XIII Pelican, detenuta da Gas Plus Dacia S.r.l., in Romania;
  • Business Unit Retail: l'unica CGU è rappresentata dal complesso di attività gestite dalla società controllata Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • Business Unit Network: le CGU sono costituite dai singoli ambiti territoriali di riferimento (ATEM)2 che comprendono le località (i Comuni) oggetto delle singole concessioni di distribuzione gas detenute dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.;
  • Business Unit Altre attività: l'unica CGU è rappresentata dal complesso di attività residuali e non significative facenti riferimento allo stoccaggio di gas e ai servizi centralizzati.

1 N. 42 concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2023.

2 N. 11 ATEM al 31 dicembre 2023.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

La definizione delle CGU è operata considerando, tra l'altro, le modalità con cui il management controlla l'attività operativa (ad es. per linee di business) o assume decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività del Gruppo.

Le CGU possono includere i corporate assets, ossia attività che non generano flussi di cassa autonomi, attribuibili su basi ragionevoli e coerenti. I corporate assets non attribuibili ad una specifica CGU sono allocati ad un aggregato più ampio costituito da più CGU.

Con riferimento all'avviamento, inoltre, la verifica è effettuata, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell'investimento che include l'avviamento stesso.

I diritti d'uso, che generalmente non producono flussi di cassa autonomi, sono allocati alla CGU a cui si riferiscono. I diritti d'uso che non sono specificatamente allocabili alle CGU sono considerati corporate asset.

La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della relativa vita utile al netto dei costi di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e supportabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno.

Per quanto riguarda i prezzi delle commodity, il management assume lo scenario prezzi adottato per le proiezioni economico-finanziarie. In particolare, per i flussi di cassa associati al gas naturale e al petrolio, si basa sulle ipotesi relative all'evoluzione dei fondamentali e, nel breve-medio termine, considera anche le previsioni degli analisti di mercato e, laddove ci sia un sufficiente livello di liquidità e affidabilità, sulla rilevazione dei prezzi a termine desumibili dal mercato.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve sviluppate e da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Ai fini della determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa previsti sono oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) il quale è differenziato in funzione della rischiosità espressa dai settori/business in cui opera l'attività. Sono definiti specifici WACC sulla base di un campione di società comparabili.

Il valore d'uso è determinato al lordo ovvero al netto dell'effetto fiscale in quanto quest'ultimo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'eventuale avviamento a essa attribuito, è superiore al valore recuperabile, la differenza è oggetto di svalutazione ed è attribuita in via prioritaria

all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare. L'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro quota al valore contabile delle attività che costituiscono la CGU, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico; la ripresa di valore è effettuata per un importo pari al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di recuperabilità del relativo valore di iscrizione a bilancio almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripresa di valore.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input

di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

  • Per la svalutazione dei crediti, in particolare, il modello adottato dal Gruppo Gas Plus prevede:
  • l'utilizzo di rating ufficiali (ove presenti), per la determinazione della probabilità di default delle controparti;
  • per la clientela non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione dei rischi della specifica Business Unit;
  • l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse, delle differenti modalità di recupero dei crediti attivabili e della posizione netta insoluta, considerando eventuali debiti commerciali nei confronti delle stesse controparti.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi. Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico

come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di utilizzo di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere riviste.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di

garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione

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  • programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime, mentre la parte non efficace è rilevata tra i proventi ed oneri finanziari. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte efficace e non efficace dei contratti è rilevata tra i proventi ed oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita

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immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati regolamentati o tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e distribuzione di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in campi in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;

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  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Costi

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

In tale prospettiva, il Gruppo opera principalmente nel settore del gas, che tra le fonti fossili, che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio del Gruppo possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management del Gruppo.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte, anche attraverso il metodo di ammortamento UOP, è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo del Gruppo.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. Il Gruppo ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevare passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2023

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2023.

I seguenti emendamenti sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023, senza peraltro avere effetti significativi sul bilancio consolidato:

  • principio contabile IFRS 17, "Insurance Contracts";
  • emendamento allo IAS 12, "Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction";
  • emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2, "Disclosure of Accounting Policies" e allo IAS 8, "Definition of Accounting Estimates".

Inoltre, in data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Non avendo ricavi consolidati pari ad almeno 750 milioni di euro, la normativa non è applicabile per il Gruppo.

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi o emendamenti che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

A partire dal 1° gennaio 2024 entreranno in vigore i seguenti emendamenti a principi contabili esistenti:

  • emendamenti allo IAS 1, "Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" e "Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants";
  • emendamento all'IFRS 16, "Lease Liability in a Sale and Leaseback".

Allo stato il Gruppo sta analizzando tali emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2024 e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi, interpretazioni ed emendamenti:

  • emendamenti allo IAS 7, "Statement of Cash Flows" e all'IFRS 7, "Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements";
  • emendamento allo IAS 21, "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability".

Il Gruppo sta analizzando gli emendamenti indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio consolidato.

5. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno della B.U. Retail si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di petrolio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la Direzione. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e del valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti.

Le aliquote di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definite rapportando la quantità estratta nell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa.

Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione e/o ripristino di valore.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad integrazione del paragrafo Perdita di valore di attività non finanziarie riportato nell'ambito dei Criteri di valutazione, in specifico riferimento all'utilizzo delle stime, si precisa quanto segue.

La recuperabilità delle attività non finanziarie è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato che possono determinare minori performance operative, ridotto utilizzo degli impianti e, per gli asset minerari, significative revisioni in negativo delle stime delle riserve certe e probabili o incrementi significativi delle stime dei costi di sviluppo e produzione.

La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali, l'evoluzione dei prezzi delle commodity, l'evoluzione dei tassi di attualizzazione, le previsioni in merito ai costi di sviluppo e produzione, l'impatto dell'inflazione e dell'evoluzione tecnologica, le previsioni sui profili produttivi

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

e sulle condizioni della domanda e dell'offerta, gli impatti delle modifiche normative e regolamentari, ecc.

I flussi di cassa attesi utilizzati per la determinazione del valore recuperabile sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.

Nel caso dell'attività mineraria, in particolare, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto principalmente delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché, tra l'altro, dei costi attesi per le riserve sviluppate e da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Ove appropriato, sulla base dei fatti e circostanze, i flussi di cassa attesi sono stimati dalla Direzione tenendo anche conto della probabilità associata allo status della riserva stessa.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento delle attività materiali e del relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati periodicamente anche da esperti indipendenti oltre che su valutazioni che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi possano essere effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti all'eventuale mancato rispetto della normativa ambientale. Tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in costi o passività perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni in relazione alle quali venga accertata la responsabilità della società del Gruppo eventualmente interessata in ordine agli oneri di bonifica e ripristino;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire il fair value. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 erano stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014. Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo - in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gare d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

Infine, si segnala che, con l'approvazione del DDL Concorrenza 2022 (Legge n. 118/2022), il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica ha il compito di aggiornare il D.M. 226/2011, con particolare riferimento ai criteri di valutazione degli interventi di innovazione tecnologica previsti dal

piano di sviluppo degli impianti. Sempre con il DDL Concorrenza viene riconosciuto anche agli Enti Locali il valore di rimborso degli impianti di proprietà degli stessi calcolato attraverso l'applicazione delle Linee Guida.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, sarà riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli Amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

6. Informativa di settore

I settori oggetto di informativa riflettono i settori operativi del Gruppo che sono periodicamente sottoposti a revisione da parte della Direzione aziendale per le decisioni operative strategiche, l'allocazione di risorse e la valutazione dei risultati, ossia le cui informazioni sono considerate utili per i lettori del bilancio consolidato ai sensi dell'IFRS 8.

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • distribuzione di gas naturale (Business Unit Network);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni ed i servizi centralizzati della holding.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo aveva costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali.

Si segnala che la Business Unit Transportation, che faceva parte della B.U. Network & Transportation dal 1° ottobre 2009, ha esercitato, sino al termine del 2022, l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC) mediante 10,4 chilomentri di rete in media pressione. Dal 2023 la società del Gruppo che esercitava tale attività (GP Infrastrutture Trasporto S.r.l.) non è però più attiva nell'attività di trasporto regionale, avendo trasferito il ramo d'azienda a GP Infrastrutture S.r.l., dopo aver ottenuto la riclassificazione degli impianti di trasporto regionale in impianti di distribuzione.

Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2023)

Exploration & Rettifiche Totale
Production Network Retail Altre attività ed elisioni consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 108.925 11.611 40.205 59 160.800
Vendite infrasettoriali 6.089 5.949 1.548 21.802 (35.388) -
Totale ricavi 115.014 17.560 41.753 21.861 (35.388) 160.800
EBITDA 60.521 8.207 4.250 (2.440) - 70.538
Ammortamenti (18.762) (4.279) (71) (328) - (23.440)
Ripristini di valore (svalutazioni) (2.553) - - - - (2.553)
EBIT 39.206 3.928 4.179 (2.768) - 44.545
Proventi e (oneri) diversi (409) 3.774 - - - 3.365
Risultati operativi di settore 38.797 7.702 4.179 (2.768) - 47.910
Oneri finanziari netti (11.212)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 36.698
Imposte sul reddito 12.520
Utile netto dell'esercizio 49.218
Attività e passività
Attivo immobilizzato 318.409 74.092 (2.060) 278.162 (277.075) 391.528
Capitale circolante 4.858 2.896 4.331 2.535 (316) 14.304
Fondi netti ed altre passività (123.171) (1.586) (426) (1.199) - (126.382)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (62.991) (12.948) 387 126.047 - 50.495
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 18.768 4 17 219 19.008
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) - 3.942 24 16 3.982
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (12.163) (116) (6) (35) (12.320)
Ammortamenti diritto d'uso 1.445 (267) (47) (251) 880
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non
(6.543) (3.896) (18) (42) (10.499)
correnti (2.553) - - - (2.553)
Attività di esplorazione 1.501 - - - 1.501

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2022)

Exploration &
Production
Network &
Transportation
Retail Altre attività Rettifiche
ed elisioni
Totale
consolidato
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 159.167 8.294 67.802 98 235.361
Vendite infrasettoriali 2.667 6.586 3.970 48.168 (61.391) -
Totale ricavi 161.834 14.880 71.772 48.266 (61.391) 235.361
EBITDA 83.483 6.966 (11.782) (2.534) - 76.133
Ammortamenti (19.174) (4.121) (60) (331) - (23.686)
Ripristini di valore (svalutazioni) 8.915 - - - - 8.915
EBIT 73.224 2.845 (11.842) (2.865) - 61.362
Proventi e (oneri) diversi - - 4.109 - - 4.109
Risultati operativi di settore 73.224 2.845 (7.733) (2.866) - 65.471
Oneri finanziari netti (9.685)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 55.786
Imposte sul reddito (52.435)
Utile netto dell'esercizio 3.351
Attività e passività
Attivo immobilizzato 319.657 82.366 (2.087) 296.008 (296.252) 399.692
Capitale circolante (28.350) (11.537) (1.824) 1.332 (1.264) (41.643)
Fondi netti ed altre passività (118.827) (2.101) 232 (1.825) - (122.521)
(Posizione) / Indebitamento finanziario netto (68.073) (20.259) (2.884) 140.228 - 49.012
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 24.339 53 - 59 15.226
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) 36 2.659 33 1 2.729
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (8.339) (169) (2) (45) (8.555)
Ammortamenti diritto d'uso (4.264) (251) (46) (230) (4.791)
Ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali (*) (6.413) (3.701) (12) (56) (10.182)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non
correnti 8.915 - - - 8.915
Attività di esplorazione 158 - - - 158

*Esclusa attività di esplorazione

Grazie all'avvio della produzione nei giacimenti gas in Romania avventa a metà giugno 2022, a partire dall'esercizio 2022 l'attività della Business Unit E&P si svolge sia sul territorio nazionale che all'estero. Pertanto nella seguente tabella, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2022, viene presentata l'informativa di settore secondario per settori geografici di tale Business Unit:

Informativa di settore secondario, per area geografica Business Unit E&P (Esercizio 2023)

Italia Estero Business Unit E&P
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 61.728 47.197 108.925
Vendite infrasettoriali 6.089 - 6.089
Totale ricavi 67.817 47.197 115.014
EBITDA 31.982 28.539 60.521
Ammortamenti (8.738) (10.024) (18.762)
Ripristini di valore e (svalutazioni) (2.553) - (2.553)
EBIT 20.691 18.515 39.206
(Oneri) e proventi diversi (409) - (409)
Risultati operativi per area geografica 20.282 18.515 38.797
Attività e passività
Attivo immobilizzato 277.649 40.760 318.409
Capitale circolante 2.892 1.966 4.858
Fondi netti ed altre passività (119.106) (4.065) (123.171)
(Posizione finanziaria netta) / Indebitamento finanziario netto (41.337) (21.654) (62.991)
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 1.340 17.428 18.768
Investimenti in immobiilizzazioni immateriali (*) - - -
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (5.005) (7.158) (12.163)
Ammortamento diritto d'uso 2.090 (645) 1.445
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) (5.738) (805) (6.543)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non correnti (2.553) - (2.553)
Attività di esplorazione 85 1.416 1.501

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore secondario, per area geografica Business Unit E&P (Esercizio 2022)

Italia Estero Business Unit E&P
Informazioni di natura economica
Vendite a clienti 73.443 85.724 159.167
Vendite infrasettoriali 2.667 - 2.667
Totale ricavi 76.110 85.724 161.834
EBITDA 40.185 43.298 83.483
Ammortamenti (14.483) (4.691) (19.174)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 8.915 - 8.915
EBIT 34.617 38.607 73.224
(Oneri) e proventi diversi - - -
Risultati operativi per area geografica 34.617 38.607 73.224
Attività e passività
Attivo immobilizzato 271.563 48.094 319.657
Capitale circolante (9.341) (19.009) (28.350)
Fondi netti ed altre passività (116.693) (2.134) (118.827)
(Posizione finanziaria netta) / Indebitamento finanziario netto (53.712) (14.361) (68.073)
Altre informazioni di settore
Investimenti in immobilizzazioni materiali 13.616 10.723 24.339
Investimenti in immobiilizzazioni immateriali (*) 36 - 36
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali (4.350) (3.989) (8.339)
Ammortamento diritto d'uso (4.076) (188) (4.264)
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) (5.935) (478) (6.413)
Ripristini di valore (svalutazioni) delle attività non correnti 8.915 - 8.915
Attività di esplorazione 122 36 158

*Esclusa attività di esplorazione

7. Impairment test ai sensi dello IAS 36

Come già anticipato, il Gruppo effettua il test d'impairment al termine di ciascun esercizio e, comunque, tutte le volte in cui si presentano indicatori di possibili perdite di valore delle proprie attività non correnti.

Il test d'impairment del Gruppo al 31 dicembre 2023 viene quindi effettuato laddove sono stati identificati degli indicatori di perdita di valore delle proprie attività e si basa sulla stima del valore d'uso. Come riportato in precedenza, le cash generating unit (CGU) sono individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

L'analisi recuperabilità è stata effettuata su n. 23 CGU della suddetta Business Unit.

Per quanto concerne le CGU delle restanti Business Unit si segnala invece quanto segue:

Business Unit Network: il valore di iscrizione in bilancio dei relativi assets risulta inferiore agli indennizzi che dovranno essere riconosciuti al gestore uscente in caso di mancata

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

assegnazione delle singole gare d'ambito. Non sono pertanto emersi indicatori che richiedessero l'effettuazione di test di impairment.

  • Business Unit Retail: la Business Unit non ha attività non correnti da assoggettare a test di impairment;
  • Business Unit Altre attività: la Business Unit comprende le attività relative alle funzioni comuni e ai servizi centralizzati della Capogruppo e le iniziative relative all'attività di stoccaggio gas, attualmente in fase di start up, con una limitata esposizione ai rischi di mercato e con un valore di carico delle attività materiali non rilevante. La Business Unit non ha pertanto attività non correnti da assoggettare a test di impairment.

Di seguito vengono pertanto commentati i risultati dei test di impairment e le analisi di sensitività effettuate sulle CGU della Business Unit E&P Italia.

Nel 2023 hanno continuato a manifestarsi alcuni indicatori esterni di possibili perdite di valore (il livello dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione e del tasso di inflazione, oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia e Ucraina). In questo contesto i prezzi del gas, seppur in calo rispetto al 2022 ed in un quadro di forte incertezza, si sono attestati su livelli elevati e sostanzialmente stabili nelle previsioni di medio e lungo periodo, compensando (in particolar modo nell'ambito E&P, maggiormente sensibile alle relative variazioni) gli eventuali effetti degli indicatori esterni precedentemente evidenziati.

Le società della Business Unit E&P Italia (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.), avendo tuttavia iscritte in bilancio immobilizzazioni in corso e immobilizzazioni il cui valore di carico scontava precedenti svalutazioni, hanno ritenuto di rivedere le proprie precedenti valutazioni. I risultati di tale processo sono stati recepiti nel bilancio consolidato.

Relativamente alle singole CGU che sono attualmente in produzione e/o che il Gruppo intende attualmente riavviare alla produzione è stato rideterminato il valore d'uso delle relative attività considerando i flussi di cassa attesi delle concessioni di coltivazione sulla base delle previsioni di sfruttamento lungo la vita utile residua delle stesse. Tali flussi tengono conto del Budget 2024 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 marzo 2024, e per i periodi successivi delle previsioni del management.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa sono state le seguenti:

  • l'adozione di uno scenario energetico che, rispetto a quello adottato nel 2022, riflette un decremento dei prezzi del gas nel breve periodo, come si registra tuttora sul mercato del gas, ma un livello sostanzialmente stabile nei successivi periodi;
  • la considerazione dei soli profili di produzione risultanti dall'ultima perizia dell'esperto indipendente in merito alle riserve già sviluppate e da sviluppare (ossia rese disponibili con i nuovi investimenti nelle concessioni) che si prevede continueranno ad essere utilizzate;
  • l'adozione, da parte del management, di valutazioni in merito ai costi operativi, agli oneri di abbandono e ripristino siti, agli investimenti, coerenti anche in ordine alle principali linee di indirizzo di transizione energetica;
  • la determinazione di royalties ed imposte sulla base delle normative vigenti alla data di riferimento.

I flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) pre-imposte del 9,51% (equivalente ad un tasso post-imposte del 7,22%), in lieve riduzione rispetto al corrispondente tasso del precedente esercizio pari al 9,65% (equivalente ad un tasso post-imposte del 7,34%). Rispetto al 2022 il WACC ha evidenziato un aumento del tasso risk free e una riduzione del Beta levered.

Al termine dell'esercizio sono state consuntivate svalutazioni per Euro 6.602 e ripristini di valore per Euro 4.049 relativamente alle attività di alcune concessioni di coltivazione della Business Unit E&P Italia.

Al fine di supportare le analisi risultanti dal test di impairment sono state effettuate alcune analisi di sensitività che hanno riguardato, in particolare, l'ipotesi di un aumento del WACC di un punto percentuale e la riduzione di 5 punti percentuali della curva dei prezzi.

Nell'ipotesi di aumento del WACC nella misura sopra esposta le riprese di valore si sarebbero ridotte da 4,0 milioni di euro a 1,6 milioni di euro mentre le svalutazioni sarebbero aumentate da 6,6 milioni di euro a 13,1 milioni di euro.

Nell'ipotesi di riduzione della curva dei prezzi nella misura del 5% per ogni anno le riprese di valore si sarebbero ridotte da 4,0 milioni di euro a 0,8 milioni di euro mentre le svalutazioni sarebbero aumentate da 6,6 milioni di euro a 17,0 milioni di euro.

Per quanto concerne gli eventuali effetti del rischio climatico il management ha ritenuto che non fossero significativi per le attività del Gruppo in quanto:

  • il gas metano è attualmente considerato un elemento fondamentale per accompagnare il sistema energetico verso la de-carbonizzazione, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e mitigando gli effetti del cambiamento climatico;
  • il Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas, sulla base delle attuali previsioni di esplorazione e sfruttamento prevede di utilizzare entro il 2035 oltre il 90% delle riserve gas dei siti che attualmente sono state accertate e sono in produzione e/o si prevede saranno messe in produzione. Tale periodo rientra in quello generalmente previsto per la transizione energetica individuato negli accordi di Parigi. L'effetto delle eventuali mancate produzioni nei periodi successivi al 2035, se non sarà più consentita, è pertanto di entità contenuta;
  • il Gruppo non ha altre individuato attività, oltre a quelle già svalutate nel 2020, suscettibili di essere abbandonate o cedute a fronte del rischio di riposizionamento strategico connesso alla decarbonizzazione, alla transizione energetica o al rischio climatico.

In merito all'avviamento iscritto nel bilancio consolidato (Euro 884), di entità non significativa, si segnala che lo stesso è emerso, nel 2019, in occasione dell'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l. (di seguito "RGF"), società che gestisce il servizio di distribuzione gas metano nel comune di Fidenza - PR - (oltre 12.500 pdr) ed è proprietaria dei relativi impianti.

La relativa concessione di distribuzione è inclusa nella CGU ATEM Parma ed il valore di bilancio degli assets di tale CGU risulta tuttora ampiamente inferiore all'indennizzo che verrà riconosciuto al gestore in caso di mancata assegnazione della gara d'ambito. A fine 2023, la stima di tale indennizzo risultava infatti superiore di circa 7,4 milioni di euro rispetto al valore di bilancio degli assets di tale CGU.

Relativamente all'ATEM di Parma si segnala che non è stato tuttora avviato l'iter per la raccolta dati necessaria alla stesura del bando di gara. Gli impianti del Gruppo (tra cui quello del comune di Fidenza) ricadenti nel suddetto ATEM continueranno pertanto ad essere gestiti in regime di prorogatio per un periodo che si stima non possa essere inferiore ad almeno due anni.

Analizzando, infine, i risultati economici della controllata (RGF), intestataria della suddetta concessione, gli stessi evidenziano, dalla data di acquisizione, un andamento positivo e il costante conseguimento di un utile netto.

Le previsioni effettuate a fine 2023 relativamente ai risultati economici di RGF (pertanto della sola concessione di distribuzione del comune di Fidenza) evidenziano flussi di cassa per il solo anno 2024 di ammontare quasi pari al valore dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato, flussi che, per le ragioni sopra esposte, è ragionevole ritenere verranno conseguiti anche nel successivo anno.

Non sono emersi pertanto al momento indicatori che possano far dedurre un'eventuale perdita di valore dell'avviamento iscritto in bilancio.

8. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 126.447 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 9.268 2.052 1.349 30.777 65 270 60.843 104.624
Investimenti - 18 1 1.631 9 53 22.739 24.451
Ammortamenti
Ripristini di valore
- (128) (38) (8.234) (16) (139) - (8.555)
(svalutazioni) - - - 594 - - 991 1.585
Alienazioni - - - - - - (673) -
Altre variazioni (65) - - 40.284 - - (40.401) (182)
Saldo finale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
9.203 3.693 2.190 200.959 463 5.262 52.457 274.227
Svalutazioni - (1.751) (878) (135.907) (405) (5.078) (8.958) (152.977)
Saldo finale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 9.203 1.942 1.312 65.052 58 184 43.499 121.250
Riclassifica beni in
concessione IFRIC 12
- - (1.312) - - - - (1.312)
Investimenti - - - 2.001 4 227 16.776 19.008
Ammortamenti - (123) - (12.088) (14) (95) - (12.320)
Altre variazioni (2) - - 2.425 - - (2.602) (179)
Saldo finale netto 9.201 1.819 - 57.390 48 316 57.673 126.447
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
9.201 3.693 - 205.385 467 5.489 66.631 290.866
Svalutazioni - (1.874) - (147.995) (419) (5.173) (8.958) (164.419)
Saldo finale netto 9.201 1.819 - 57.390 48 316 57.673 126.447

Nell'esercizio 2023, la voce si incrementa per complessivi Euro 5.197 principalmente per l'effetto congiunto:

  • degli investimenti per Euro 19.008 prevalentemente riferiti al completamento delle attività di perforazione, work over e prove di produzione di due pozzi di sviluppo nel progetto Longanesi e all'inizio dei relativi lavori di posa della rete di raccolta;
  • degli ammortamenti per Euro 12.320 riferiti quasi esclusivamente ad attività di estrazione della Business Unit E&P;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • della riclassifica per Euro 1.312, dalla voce Impianti e macchinari (trasporto) nella voce Concessioni ed altre immobilizzazioni immateriali, del valore netto contabile del tratto di condotta a media pressione detenuto dalla società controllata GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. che è stato riclassificato come impianto di distribuzione, con decorrenza dal 1° gennaio 2023, dopo la pubblicazione di un apposito D.M. da parte del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, così come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili, sono stati elaborati secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente. Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni.

Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

9. Diritti d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 13.685 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Software Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(E&P)
Altri beni Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 52 8.583 2.432 64 44 11.175
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 72 141 232 70 - 515
Ammortamenti (40) (4.030) (621) (70) (30) (4.791)
Altre variazioni - 4.482 - - - 4.482
Saldo finale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381
Saldo finale lordo 149 17.190 4.440 351 135 22.265
Fondo ammortamento e svalutazioni (65) (8.014) (2.397) (287) (121) (10.884)
Saldo finale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 84 9.176 2.043 64 14 11.381
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 54 144 567 35 - 800
Ammortamenti (50) 1.641 (616) (70) (25) 880
Altre variazioni - 613 - - 11 624
Saldo finale netto 88 11.574 1.994 29 - 13.685
Saldo finale lordo 203 17.947 5.007 386 131 23.674
Fondo ammortamento e svalutazioni (115) (6.373) (3.013) (357) (131) (9.989)
Saldo finale netto 88 11.574 1.994 29 - 13.685

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società italiane della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo.

Nel 2023, la voce si incrementa per complessivi Euro 2.304 principalmente per l'effetto congiunto:

  • dei nuovi contratti di leasing sottoscritti nell'anno e della modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni contratti esistenti per complessivi Euro 800;
  • della riduzione degli ammortamenti dell'anno per Euro 880, che include la diminuzione nella stima attualizzata dei costi futuri di smantellamento e ripristino siti che non ha trovato capienza nei relativi valori iscritti all'attivo tra gli stessi diritti d'uso;
  • della variazione netta dei costi di smantellamento e ripristino siti relativa alla voce terreni per Euro 613, in conseguenza dell'aggiornamento delle ipotesi finanziarie prospettiche applicate nel corso del 2023 e dell'iscrizione dei costi previsti di chiusura del progetto Midia in Romania.

10. Avviamento

L'avviamento ha un valore netto di Euro 884 al 31 dicembre 2023 (senza variazioni rispetto al 31 dicembre 2022) ed è riferito all'acquisizione della società Rete Gas Fidenza S.r.l. avvenuta nel 2019. La società acquisita è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.

Il Gruppo ha provveduto alla verifica della recuperabilità di tale posta senza rilevare svalutazioni da apportare al carrying amount iscritto al 31 dicembre 2023. Per una disamina sulla metodologia utilizzata per tale verifica , si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 251.957 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 189.142 - 70.367 420 259.929
Investimenti - 158 2.529 200 2.887
Ammortamenti (6.398) (158) (3.536) (248) (10.340)
Ripristini di valore e (svalutazioni) 7.330 - - - 7.330
Altre variazioni (1) - (21) - (22)
Saldo finale netto 190.073 - 69.339 372 259.784
Saldo finale lordo 384.462 158 118.019 9.949 512.588
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (194.389) (158) (48.680) (9.577) (252.804)
Saldo finale netto 190.073 - 69.339 372 259.784

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Concessioni
Concessioni Beni in di
di Costi di concessione distribuzione
coltivazione esplorazione (IFRIC 12) gas e altre Totale
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 190.073 - 69.339 372 259.784
Riclassifica beni in concessione
IFRIC 12 - - 1.312 - 1.312
Investimenti - 1.501 3.849 133 5.483
Ammortamenti (6.524) (1.501) (3.746) (229) (12.000)
Ripristini di valore e (svalutazioni) (2.553) - - - (2.553)
Altre variazioni (33) - (36) - (69)
Saldo finale netto 180.963 - 70.718 276 251.957
Saldo finale lordo 384.429 1.501 124.021 10.082 520.033
Fondo ammortamento e
Svalutazioni (203.466) (1.501) (53.303) (9.806) (268.076)
Saldo finale netto 180.963 - 70.718 276 251.957

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2023 hanno un valore netto di Euro 180.963 e sono rappresentate in Italia da 42 concessioni di coltivazione e 1 istanza di concessione.

Inoltre, all'estero, il Gruppo detiene una quota del 10% nelle due concessioni di produzione Ana e Doina nel Mar Nero in Romania.

La voce concessione di coltivazione si decrementa di Euro 9.110 principalmente per l'effetto congiunto:

  • degli ammortamenti dell'esercizio di Euro 6.524 riferiti all'attività di produzione della Business Unit E&P;
  • delle svalutazioni per Euro 6.602 e dei ripristini di valore per Euro 4.049 relativamente alle attività di alcune concessioni della Business Unit E&P Italia, emerse in seguito alla verifica di recuperabilità del valore iscritto. Per maggiori dettagli si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2023, tale valore risulta pari a Euro 89.669.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore. Per maggiori dettagli si rimanda alla precedente nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 1.501 (di cui Euro 1.416 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 158 (di cui Euro 36 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2022.

Nel terzo trimestre 2023, nel blocco esplorativo offshore E15c, situato nei Paesi Bassi, nel Mare del Nord, è stato perforato un pozzo esplorativo, che purtroppo ha dato esito negativo. Nel mese di ottobre 2023, i partners del consorzio hanno quindi rinunciato alla concessione esplorativa.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2022 di Euro 69.339 e al 31 dicembre 2023 di Euro 70.718.

I beni in concessione hanno presentato un incremento complessivo di Euro 1.379 da attribuire principalmente a:

  • gli investimenti per complessivi Euro 3.849 principalmente relativi alla posa di contatori elettronici al servizio degli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l.;
  • gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 3.746;
  • la riclassifica per Euro 1.312 dalla voce Impianti e macchinari del tratto di condotta a media pressione che è stato riclassificato dal MASE tra gli impianti di distribuzione, con effetto dal 1° gennaio 2023.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2023, il Gruppo Gas Plus è titolare di 40 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2023 ammonta a Euro 12. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione.

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 13 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.

12. Altre attività finanziarie

Le altre attività finanziarie (e altre attività) non correnti sono così dettagliate:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. - 7.503
Depositi cauzionali 274 586
Anticipi per gare d'ambito 398 398
Crediti d'imposta 281 333
Totale altre attività finanziarie non correnti 953 8.820

Nel mese di novembre 2023, è stata ceduta la partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. (partecipazione non di collegamento in società attiva nel settore della distribuzione del gas), al valore di iscrizione dello scorso 31 dicembre 2022.

Tale partecipazione era classificata come attività finanziaria al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, in applicazione dell'IFRS 9 sin dal momento di prima iscrizione. In conseguenza dell'avvenuto realizzo, la positiva variazione di fair value iscritta direttamente a patrimonio netto nei precedenti esercizi è stata riclassificata a conto economico ed iscritta tra i proventi diversi per Euro 3.443.

Nel mese di maggio 2023, la società partecipata aveva distribuito dividendi per Euro 331 (nessun dividendo distribuito nel corso del 2022, come riportato nella nota n. 29, Proventi e oneri diversi).

13. Fair value

I saldi delle attività per fair value non correnti e correnti sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Interest rate swap - 878
Totale fair value attivo non corrente - 878
Derivati su commodity 2.467 5.590
Interest rate swap 495 366
Totale fair value attivo corrente 2.962 5.956

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto e si riferiscono esclusivamente a derivati su commodity:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Derivati su commodity 49 2.246
Totale fair value passivo corrente 49 2.246

Interest rate swap

Per la copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, Gas Plus S.p.A. ha stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 495 in riduzione rispetto al valore positivo per Euro 1.244 del 31 dicembre 2022, in conseguenza dei flussi maturati e liquidati nel corso dell'esercizio.

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Derivati su commodity

Nel corso degli esercizi 2023 e 2022, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 2.418, contro un valore complessivamente positivo di Euro 3.344 al 31 dicembre 2022.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso degli esercizi 2023 e 2022 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

14. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti 589 452
Fondo per benefici ai dipendenti 14 13
Fondo abbandono 28.006 27.013
Ammortamenti civilistici eccedenti 4.839 4.964
Svalutazioni civilistiche eccedenti 5.245 5.094
Fair value derivati in hedge accounting - 827
Altro 811 705
Totale imposte differite attive 39.504 39.068
Migliaia di Euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione, diritti d'uso ed
impianti E&P (8.224) (9.038)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione gas (2.582) (2.694)
Fair value derivati in hedge accounting (366) (1.517)
Altro (403) (617)
Totale imposte differite passive (11.575) (13.866)

Le imposte differite attive si incrementano di Euro 436 ed includono principalmente le imposte anticipate accantonate sui fondi di ripristino e smantellamento siti della Business Unit E&P. Le imposte differite passive si decrementano di Euro 2.291 ed includono principalmente le imposte differite relative ad alcune differenze non deducibili fiscalmente dei valori iscritti tra le concessioni di coltivazione ed i diritti d'uso della Business Unit E&P Italia e le concessioni di distribuzione della Business Unit Network.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:

Credito per imposte Passività per imposte
anticipate differite
Saldo al 1° gennaio 2023 39.068 (13.866)
Accantonamenti 3.743 (2.783)
Utilizzi (2.527) 3.951
Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo (780) 1.123
Saldo al 31 dicembre 2023 39.504 (11.575)

I saldi delle voci di crediti e debiti per imposte sul reddito correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti per imposte correnti 240 52
Debiti per imposte correnti – imposta sostitutiva - (2.016)
Debiti per imposte correnti – contributo di solidarietà Italia - (8.818)
Debiti per imposte correnti – contributo di solidarietà Romania - (21.567)
Debiti per imposte correnti (4.653) (5.640)
Totale crediti e (debiti) per imposte sul reddito (4.413) (37.989)

Si segnala che il Gruppo ha provveduto al versamento nel mese di giugno 2023 della terza ed ultima rata annuale dell'imposta sostitutiva del 3%, per Euro 2.016; dovuta per il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori civilistici delle immobilizzazioni immateriali e materiali, in applicazione dell'art. 110, comma 8 del cd. Decreto Agosto n. 104/2020.

Il contributo di solidarietà italiano previsto dalla legge di Bilancio 2023 è stato rideterminato in Euro 8.870 e versato dopo la chiusura del primo semestre 2023, nei primi giorni del mese di luglio.

Con la legge n. 119 del 12 maggio 2023, invece, è stato riformato il regime del contributo di solidarietà in Romania per le imprese attive nell'estrazione di greggio, gas naturale e carbone, nonché nella raffinazione, quale introdotto con l'Ordinanza Governativa d'Urgenza n. 186 del 28 dicembre 2022. Con tale riforma, sono escluse dal contributo le imprese che non hanno prodotto idrocarburi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021. Quindi, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. non rientra più tra i soggetti tenuti al versamento del contributo di solidarietà, avendo avviato la propria attività produttiva in Romania a decorrere dalla metà del giugno 2022. Alla luce di tale modifica normativa, è stato cancellato il debito tributario iscritto al 31 dicembre 2022 tra i debiti per imposte correnti ed inclusa tra le imposte sul reddito la relativa componente positiva non ricorrente per complessivi Euro 21.579.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Risultato ante imposte 36.698 55.786
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,82% 28,82%
Imposte teoriche (10.576) (16.078)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti:
Costi non deducibili (805) (444)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 1.083 379
Contributo straordinario caro bollette 2022 - (8.058)
Contributo di solidarietà Italia (52) (8.819)
Contributo di solidarietà Romania - (21.646)
Provento per insussistenza contributo di solidarietà Romania 21.579 -
Altre variazioni in diminuzione 604 1.134
IRAP non deducibile (132) (744)
IRAP non applicata su valore della produzione estero 819 1.843
Imposte sul reddito dell'esercizio 12.520 (52.435)
Imposte correnti (11.468) (48.482)
Provento per inussistenza contributo di solidarietà Romania 21.579 -
Imposte differite 2.409 (3.953)
Imposte sul reddito dell'esercizio 12.520 (52.435)
Aliquota effettiva d'imposta (34,12%) 93,99%

Il tax rate del Gruppo dell'anno 2023, al netto degli effetti della non debenza del contributo di solidarietà in Romania, è tornato su livelli ordinari, pari a circa il 24,7%, alla luce della non applicazione dell'IRAP sul valore della produzione realizzato all'estero.

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l., Rete Gas Fidenza S.r.l., e a partire dall'esercizio 2023, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di Gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'IRES di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla Capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 31 gennaio 2022, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2021-2023, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2021-2023 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2023 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 27 maggio 2022 la Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia ha risposto positivamente.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2023 sono stati pari ad un maggior carico fiscale di Euro 2.076 (contro un maggior carico fiscale complessivo di Euro 3.879 nel bilancio 2022).

15. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2023 a Euro 4.093, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Naturale Altre Totale Gas Naturale Altre Totale
Materie prime, sussidiarie e di consumo - 2.356 2.356 - 2.680 2.680
Prodotti finiti e merci 1.156 1.082 2.338 - 1.010 1.010
Svalutazione magazzino (501) - (501) - (260) (260)
Totale 655 3.438 4.093 - 3.430 3.430

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Le rimanenze di prodotti finiti e merci includono principalmente il gas naturale in stoccaggio presso Stoccaggi Gas Italia S.p.A. della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l. per complessivi 4,2 milioni di standard metri cubi (MSmc) al 31 dicembre 2023 (0 Mscm al 31 dicembre 2022) e il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.r.l..

Al 31 dicembre 2023, per allineare il valore di iscrizione delle rimanenze di gas naturale al valore di mercato è stato stanziato un apposito fondo svalutazione per Euro 501. Al 31 dicembre 2022 era invece stato stanziato un fondo obsolescenza relativo al magazzino di materie prime, per materiali oggetto di rottamazione nel corso del primo trimestre 2023.

16. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2023 a Euro 31.201 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Utenti civili 9.962 17.717
Utenti industriali 908 2.302
Grossisti 3.457 10.113
Grossisti – estero 3.317 11.090
Società di vendita gas naturale 2.727 197
Altri 13.763 11.526
Totale crediti 34.134 52.945
Fondo svalutazione (2.933) (2.236)
Crediti commerciali netti 31.201 50.709

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti. La voce, al lordo del fondo svalutazione, si decrementa di Euro 18.811 rispetto al 31 dicembre 2022 in linea con la discesa dei prezzi del gas naturale.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito rappresentata:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Fondo finale anno precedente (2.236) (1.923)
Accantonamenti (756) (570)
Altre variazioni 1 18
Utilizzi 58 239
Fondo al 31 dicembre (2.933) (2.236)

Il fondo svalutazione crediti si incrementa per complessivi Euro 697 per effetto congiunto dell'accantonamento dell'anno per Euro 756, del suo rilascio per esubero per Euro 1 e degli utilizzi dell'anno per Euro 58.

17. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2023 a Euro 20.943, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
IVA 6.033 4.447
Imposta di consumo 2.851 1.571
Crediti verso CSEA 2.761 9.215
Crediti verso consorzi 2.735 2.750
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 2.634 1.424
Note di credito da ricevere per acquisto gas 2.608 3.977
Ratei e risconti 624 733
Altri crediti d'imposta 43 579
Crediti verso società di distribuzione terze - 550
Crediti diversi 654 496
Totale altri crediti 20.943 25.742

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore, crediti verso società di distribuzione terze e verso la Cassa Conguaglio dei Servizi Energetici (CSEA), crediti per contributi da ricevere dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA) in relazione all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

La voce si decrementa rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 4.799 principalmente per l'effetto congiunto:

  • della riduzione per Euro 6.454 dei crediti verso CSEA, grazie alla conclusione del periodo di applicazione dei provvedimenti legislativi e dell'ARERA volti a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali avvenuti nel corso del 2022 e nei primi mesi del 2023, rimasti in vigore solo in materia di bonus sociale gas, con particolare attenzione ai clienti più vulnerabili;
  • di un maggior credito IVA per Euro 1.586 a seguito degli investimenti del periodo.

18. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Cassa 9 11
Conti correnti bancari 21.046 30.187
Totale 21.055 30.198

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

19. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2023 e 2022 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società aveva deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione negliesercizi 2023 e 2022 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione negli esercizi 2023 e 2022, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per gli esercizi 2023 e 2022 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • la Riserva legale, i Versamenti in conto capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2022;
  • la Riserva di copertura derivati che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities e su tassi di interesse stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite;
  • la Riserva per differenze attuariali dei fondi per benefici ai dipendenti, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto;
  • la Riserva di conversione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

(cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).

Utili (perdite) a nuovo

Gli utili (le perdite) a nuovo che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Azioni proprie

Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2022. Al 31 dicembre 2023, la Società Capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 29 giugno 2023, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 5 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 2.179. Il pagamento è avvenuto nel mese di agosto.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2023, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 407 (nell'esercizio 2022 la variazione positiva era di Euro 11.330);
  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte differite, per una variazione negativa di Euro 570 (nell'esercizio 2022 la variazione era positiva per Euro 943);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione negativa di complessivi Euro 60, al netto delle relative imposte differite (nell'esercizio 2022 la variazione era positiva di Euro 528);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 84 (nell'esercizio 2022 la variazione negativa era di Euro 51).

Nel 2023, in questo ambito, in conseguenza della cessione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A, la positiva variazione di fair value iscritta direttamente a patrimonio netto nei precedenti esercizi è stata riclassificata a conto economico per Euro 3.443 (nell'esercizio 2022 era stata iscritta una variazione positiva di fair value al netto delle imposte differite di complessivi Euro 1.561).

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala che la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities dell'esercizio precedente è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 1.457, con il corrispondente complessivo impatto delle imposte differite per Euro 408.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

20. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

31 dicembre 31 dicembre
Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 2023 2022
Correnti
Scoperti bancari A richiesta 5 6
Banca ISP- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 268 152
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 3m + spread 15.000 -
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6m + spread 11.000 11.000
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread 3.928 3.906
Finanziamento RBL Euribor 1/3/6m + spread - 4.469
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6m + spread 29.488 5.936
Totale debiti finanziari correnti 59.689 25.469
Non correnti
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6m + spread piano rimborso - 11.000
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6m + spread piano rimborso - 27.491
Finanziamento D.L. Liquidità ISP-BPM Euribor 3m + spread piano rimborso 8.732 12.640
Totale debiti finanziari non correnti 8.732 51.131
Totale debiti finanziari 68.421 76.600

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha in essere debiti finanziari correnti per 59.689 Euro e debiti finanziari non correnti per 8.732 Euro.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 5 Euro, riguardano le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Banca ISP – incassi per crediti cartolarizzati

A fine esercizio il debito per incassi di crediti cartolarizzati ammonta ad Euro 268 ed è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Il relativo contratto di cartolarizzazione (stipulato con Intesa Sanpaolo) prevede la cessione pro soluto dei crediti commerciali della B.U. Retail, per un ammontare massimo di 20 milioni di Euro, con plafond rotativo. Nel corso del primo semestre 2023, il relativo contratto è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2028.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Intesa Sanpaolo:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 1° dicembre 2021, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 1° dicembre 2024.

Alla data del 31 dicembre 2023, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni (al 31 dicembre 2022 non era utilizzato).

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo al 31 dicembre 2023 è stato di Euro 19 (nell'esercizio precedente, l'importo è stato pari a Euro 0, poiché la linea era stata sempre utilizzata e rimborsata soltanto il 30 dicembre 2022).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2022, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamento ISP-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni

In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Nell'esercizio 2023, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato complessivamente rate per Euro 11 milioni, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 11.000.000

b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni

La linea era utilizzabile per cassa fino al 30 giugno 2023. A fine 2022 era stata infatti accolta da parte delle banche finanziatrici la richiesta di waiver presentata dalla Società per posticipare dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il periodo di disponibilità della suddetta linea. Nel primo semestre 2023 Gas Plus S.p.A. ha effettuato utilizzi aggiuntivi di tale linea per Euro 2,4 milioni, portando l'utilizzo complessivo al 30 giugno 2023 a Euro 36,2 milioni.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

A partire dal 30 giugno 2023 è iniziato il rimborso della linea Capex utilizzata. Nel 2023 sono state complessivamente rimborsate rate per Euro 6,6 milioni, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2024 4.936.364
31 dicembre 2024 24.681.818
Totale 29.618.182

Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania nel limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine previsto per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2023 è pari a Euro 82 (Euro 259 nell'esercizio precedente) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamenti D.L. Liquidità ISP e BPM

Nel mese di gennaio 2021, alcune società controllate del Gruppo avevano stipulato dei contratti di finanziamento con Intesa Sanpaolo e Banco BPM per complessivi 20 milioni di Euro sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (decreto-legge n. 23 del 8 aprile 2020), convertito nella Legge n. 40 del 5 giugno 2020. In particolare:

  • a) In data 22 gennaio 2021, le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l. avevano stipulato un contratto di finanziamento di 5 milioni di Euro ciascuna con Banco BPM da rimborsare in 20 rate trimestrali posticipate di pari importo a partire dal 22 aprile 2022;
  • b) In data 29 gennaio 2021, le società controllate Gas Plus Vendite S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. avevano stipulato un contratto di finanziamento di 5 milioni di Euro ciascuna con Intesa

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Sanpaolo da rimborsare in 20 rate trimestrali posticipate di pari importo a partire dal 31 marzo 2022.

Il Gruppo ha regolarmente rimborsato le rate dei finanziamenti in scadenza nell'anno 2023 per complessivi 3,9 milioni di Euro.

I contratti di finanziamento prevedono un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3 m su base 360 giorni) ed un margine fisso di 1,50%.

I contratti di finanziamento stipulati con Intesa Sanpaolo prevedono, inoltre, parametri finanziari (financial covenants) da verificare con cadenza annuale sui dati dei bilanci delle singole società controllate redatti in conformità ai principi contabili italiani, a partire dall'esercizio 2021. Tali parametri risultano essere:

  • Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto;
  • Posizione Finanziaria Netta / Margine Operativo Lordo.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Finanziamento RBL

In data 6 dicembre 2019, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. (insieme ai partners del Progetto "Midia" in Romania, l'operatore Black Sea Oil & Gas e Petro Ventures Resources S.r.l., di seguito insieme anche il "consorzio") aveva stipulato con un pool di banche (inizialmente composto, da Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, Société Generale, London Branch and BRD Groupe Société Générale) un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 20 milioni (pari al 10% del finanziamento complessivo sottoscritto dal consorzio di Euro 200 milioni), destinato al finanziamento del Progetto "Midia" in Romania. Successivamente, a valle di un processo di rideterminazione da parte delle banche dell'importo erogabile anche a fronte di una riduzione del costo complessivo dell'investimento, in data 12 novembre 2020, la linea di finanziamento era stata ridotta ad Euro 18,5 milioni (Euro 185 milioni per l'intero consorzio). Nel mese di luglio 2021, grazie all'ingresso di una nuova banca, la linea di finanziamento si era incrementata di 0,5 milioni di euro (5 milioni di Euro per l'intero consorzio), passando da 18,5 milioni di Euro a 19 milioni di Euro (190 milioni di Euro per l'intero consorzio).

Nel mese di gennaio 2023, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. ha completato il rimborso anticipato della linea per complessivi 4,4 milioni di Euro (nel corso del secondo semestre 2022, erano stati effettuati infatti rimborsi anticipati per 14,6 milioni di Euro) e, successivamente, nel mese di febbraio 2023, è stata ottenuta la sua cancellazione da parte di tutti i partner del progetto.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto del Gruppo, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2023 e 2022 è dettagliato come segue:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
A. Disponibilità liquide 21.055 30.198
B. Mezzi equivalenti e disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - -
D. Liquidità (A + B + C) 21.055 30.198
E. Debito finanziario corrente (1) 56.132 1.138
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 3.928 24.945
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 60.060 26.083
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 39.005 (4.115)
I. Debito finanziario non corrente (2) 11.490 53.127
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 11.490 53.127
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 50.495 49.012

Note:

(1) Al 31 dicembre 2023 include per Euro 866 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 980 al 31 dicembre 2022).

(2) Al 31 dicembre 2023 include per Euro 2.758 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 2.874 al 31 dicembre 2022).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2022 Variazione
fair value
Altre
variazioni
2023
Debiti finanziari correnti 26.449 33.902 - 204 60.555
Debiti finanziari non correnti 54.005 (42.562) - 47 11.490
Fair value attivo corrente (366) (129) (495)
Fair value attivo non corrente (878) - 878 - -
Passività nette derivanti da
attività di finanziamento
79.210 (8.660) 749 251 71.550
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
30.198 (9.143) - - 21.055
Indebitamento finanziario netto 49.012 483 749 251 50.495

21. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti del Gruppo:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo finale al 1° gennaio 2022 4.274 889 3.385
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 515
Decrementi (862)
Oneri finanziari (73)
Saldo finale al 31 dicembre 2022 3.854 980 2.874
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 800
Decrementi (960)
Oneri finanziari (70)
Saldo finale al 31 dicembre 2023 3.624 866 2.758

In applicazione del principio IFRS 16, al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 866 Euro (al 31 dicembre 2022 per Euro 980) e debiti finanziari per lease non correnti per 2.758 Euro (al 31 dicembre 2022 per Euro 2.874). Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della Business Unit E&P Italia.

Nel corso del 2023, i debiti finanziari per lease presentano un decremento complessivo di Euro 230 dovuto a:

  • i nuovi contratti di lease sottoscritti nel periodo e la rimisurazione del debito di alcuni dei contratti in essere, generata da un aggiornamento della componente valutativa dei contratti stessi, relativamente all'esercizio delle opzioni di rinnovo, per una variazione positiva di Euro 800;
  • il rimborso dei canoni contrattuali scaduti nell'esercizio e delle disdette dei contratti in essere per Euro 1.030.

22. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano quasi esclusivamente il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

Il fondo per benefici ai dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2023 ammonta a Euro 4.719 (al 31 dicembre 2022 era pari ad Euro 4.546) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economicofinanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 sono i seguenti:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Tasso di attualizzazione 3,17% 3,77%
Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,30%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00% 3,225%
Incremento annuo retribuzioni 1,00% 1,00%
Tasso annuo di rotazione del personale 3,00% 3,00%
Tasso annuo di anticipazioni 2,00% 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo per benefici ai dipendenti relativa all'esercizio 2023 e 2022:

Fondi per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 4.461 5.177
Benefici pagati (284) (340)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (284) (340)
Costo del servizio 206 223
Interessi netti 161 96
Subtotale incluso nel conto economico 367 319
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie 115 (850)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (36) 155
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 79 (695)
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 4.623 4.461
Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili 96 85
Fondi per benefici ai dipendenti 4.719 4.546

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2023, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (57) 57 Tasso di attualizzazione 77 (79)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 974
Entro 2 anni 683
Entro 3 anni 327
Entro 4 anni 214
Entro 5 anni 300

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2023 è di 12,8 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in

azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 96 (Euro 85 al 31 dicembre 2022) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

23. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2023 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti per royalties 4.936 9.171
Debiti verso consorzi 3.038 4.528
Debiti per windfall tax 95 3.217
Debiti verso il personale 2.259 2.241
Debiti verso istituti di previdenza 1.102 1.097
Debiti verso CSEA 837 1.413
Premi comunali 382 352
Ritenute 362 381
Acconti 309 1.488
Debiti per canoni di sfruttamento minerario 202 202
Debiti verso società di vendita terze - 9.936
Amministratori e sindaci 226 201
Ratei e risconti passivi 89 45
IVA - 7
Debiti diversi 751 757
Totale altri debiti 14.588 35.036

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti per canoni di concessione di sfruttamento minerario, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso società di vendita terze e debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

La voce si decrementa rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 20.448 principalmente per effetto:

  • del decremento per complessivi Euro 7.357 dei debiti per royalties e windfall tax sulle produzioni di idrocarburi, a causa del decremento degli scenari dei prezzi del gas naturale registrati nel corso del 2023;
  • dell'azzeramento dei debiti maturati verso terze società di vendita dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l., grazie alla conclusione del periodo di applicazione dei

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

provvedimenti legislativi e dell'ARERA volti a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali avvenuti nel corso del 2022 e nei primi mesi del 2023, rimasti in vigore solo in materia di bonus sociale gas, con particolare attenzione ai clienti più vulnerabili.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Depositi cauzionali passivi 2.398 2.427
Totale altri debiti non correnti 2.398 2.427

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

24. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2022 e 2023:

Fondo
smantellamento e
ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo
oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2021 129.414 247 4.903 4.109 138.673
Rilevazione iniziale e variazione di stima
Oneri finanziari per effetto
4.482 - - - 4.482
attualizzazione 4.233 - - - 4.233
Accantonamento nell'esercizio - - - - -
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (88) - (14) (4.109) (4.211)
Al 31 dicembre 2022 138.041 247 4.889 - 143.177
Rilevazione iniziale e variazione di stima
Oneri finanziari per effetto
616 - - - 616
attualizzazione 5.857 - - - 5.857
Accantonamento nell'esercizio - - 409 - 409
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (210) (247) (10) - (467)
Al 31 dicembre 2023 144.304 - 5.288 - 149.592

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2023, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 6.263 per effetto:

  • dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 5.857 (Euro 4.233 nell'esercizio 2022);
  • dell'incremento per la stima iniziale dei costi di smantellamento e ripristino siti dei pozzi di sviluppo completati nel progetto Longanesi, per complessivi Euro 4.077;
  • del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura delle altre concessioni di coltivazione della Business Unit E&P per Euro 3.461 (incremento di Euro 1.398 nell'esercizio 2022), in conseguenza principalmente dell'aggiornamento delle ipotesi finanziarie prospettiche applicate nel corso del 2023;
  • della riduzione a seguito degli utilizzi dell'esercizio per Euro 210 (Euro 88 nell'esercizio 2022), che si riferiscono agli oneri sostenuti nell'esercizio per le chiusure minerarie.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

I costi di smantellamento e di ripristino siti sono stati incrementati per effetto dell'inflazione che è stata ipotizzata pari al 2,7% nel 2024 per poi diminuire sino al 2,1% nel 2028 (in riduzione rispetto ai tassi di inflazione utilizzati al 31 dicembre 2022, che erano pari al 5,8% nel 2023 per poi diminuire sino al 2,2% nel 2027 – fonte: Banca Centrale Europea, Survey of Professional Forecasters) e successivamente attualizzati ad un tasso di interesse corrispondente alla curva forward Euribor 6 mesi, che prevede un tasso medio del 3,38% per l'anno 2024 (in aumento rispetto al tasso del 3,14% utilizzato in Italia al 31 dicembre 2022) per poi diminuire sino al 2,3% nel 2028.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da un esperto indipendente oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre, la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dalle valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti. Le stime degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.

Inoltre, con sentenza n. 258/2023 del 16 maggio 2023 del Tribunale Civile di Parma – Sezione Lavoro – si è conclusa la vertenza in cui sono state parti le società controllate Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l., originata dal ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte di un ex dirigente di Rete Gas Fidenza S.r.l. licenziato per giusta causa. La controparte è stata interamente liquidata facendo ricorso all'utilizzo del fondo rischi cautelativamente accantonato nel corso dell'esercizio 2019 per Euro 247.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali nei siti di produzione del gas della Business Unit E&P Italia. Nel corso dell'esercizio 2023, tale fondo è stato utilizzato per Euro 10 (Euro 14 nell'esercizio 2022) ed incrementato per Euro 409 in considerazione ad alcuni procedimenti amministrativi in corso in relazione a talune concessioni di una delle controllate della Business Unit E&P Italia, come descritto all'interno della Relazione sulla Gestione.

Si segnala, infine, che in Romania per le società che esercitano l'attività di produzione di gas metano è previsto l'obbligo di vendere il 40% della loro produzione al prezzo fisso di € 30/MWh sino al 31 marzo 2025. Il Gruppo, sulla base del parere dei propri legali, ritiene che il suddetto obbligo non sia applicabile alla società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. e sono pertanto in corso sette vertenze con le autorità competenti, nella più avanzata delle quali il Tribunale ha accolto l'eccezione di costituzionalità rimettendo la questione alla Corte Costituzionale rumena.

25. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2023 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Debiti commerciali 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Fornitori Italia 24.900 51.236
Fornitori estero 450 607
Totale debiti commerciali 25.350 51.843

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano. Tale voce si decrementa di Euro 26.493 rispetto all'esercizio precedente a causa principalmente della discesa dei prezzi del gas naturale.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

26. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 6, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2023 2022
Vendita di gas metano
utenti civili 30.569 49.872
utenti industriali 9.033 12.827
gas prodotto – Italia 42.613 59.471
gas prodotto – estero 46.206 85.724
Vendita greggio 8.332 9.466
Vendita condensati 200 288
Ricavi da consorzi 9.831 7.094
Ricavi per distribuzione gas terzi 8.428 8.370
Cassa perequazione (1.695) (2.531)
Gestione calore e altri 1.416 1.592
Totale ricavi 154.933 232.173
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 329 213
Rimborso canone assicurativo 146 155
Servizi per utenti gas 294 304
Contributo ARERA - Progetto TEE 3.596 861
Altri ricavi di gestione 1.502 1.655
Totale altri ricavi e proventi 5.867 3.188
Totale ricavi 160.800 235.361

I ricavi delle vendite di gas metano verso utenti civili ed industriali evidenziano una rilevante riduzione rispetto al precedente esercizio sia per la significativa flessione dei prezzi sia per la riduzione dei consumi e, di conseguenza, dei volumi venduti per le temperature invernali ancora decisamente miti e per le iniziative di contenimento dei consumi.

Nonostante l'aumento delle produzioni, dovuto alla contribuzione dell'attività di estrazione gas in Romania per l'intero anno 2023 (si rammenta che il relativo gas-in è avvenuto nel mese di giugno 2022), i ricavi delle vendite di gas metano estratto ai grossisti si è fortemente decrementato per la

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

riduzione degli scenari di prezzo, anche se hanno beneficiato dell'effetto positivo delle coperture sulla commodity del gas metano effettuate (proventi per Euro 3.790 nel periodo in esame).

27. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2023 2022
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (33.765) (85.201)
Costi progetto TEE (3.553) (884)
Altri (3.014) (1.191)
Variazione rimanenze 979 50
Totale costi per materie prime (39.353) (87.226)
2023 2022
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas 2.649 8.984
Misurazione / trattamento gas (753) (1.232)
Amministratori e sindaci (770) (758)
Spese e consulenze professionali (3.349) (3.218)
Assicurazioni (662) (615)
Manutenzioni (4.517) (4.091)
Trattamento reflui e rifiuti (458) (404)
Servizi specialisti E&P (6.514) (6.224)
Riaddebiti servizi da consorzi (5.552) (4.468)
Spese e commissioni bancarie (219) (233)
Altri affitti e locazioni (784) (661)
Royalties Italia (3.704) (4.648)
Royalties estero (6.926) (11.714)
Windfall tax (3.025) (27.407)
Canoni concessioni sfruttamento minerario (1.746) (826)
Premi e concessioni gas (799) (962)
Altri servizi (5.069) (4.146)
Accantonamenti e perdite su crediti (1.049) (984)
Totale costi per servizi ed altri (43.247) (63.607)

Nell'ambito dei costi per materie prime e materiali di consumo si è registrato un andamento in linea con i ricavi, con una consistente riduzione del costo d'acquisto del gas metano legato al decremento del costo di tale materia prima.

Anche la voce costi per servizi ed altri ha registrato un significativo decremento principalmente nell'ambito delle voci "Royalties Italia", "Royalties estero" e "Windfall tax", a causa della riduzione dei prezzi degli idrocarburi. In questa voce i costi di "Trasporto / stoccaggio gas" rimangono di segno contrario (Euro 2.649 nell'esercizio 2023 contro Euro 8.984 nell'esercizio 2022) a seguito dell'introduzione da parte dell'ARERA a partire dal 1° aprile 2022 fino al 30 aprile 2023 di una componente tariffaria UG2c di segno negativo, prevista nell'ambito delle modifiche normative volte a limitare gli effetti degli straordinari rialzi dei prezzi sugli utenti finali avvenuti in tale periodo.

28. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2023 2022
Costo del personale
Salari e stipendi (5.149) (5.632)
Oneri sociali (2.055) (2.245)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (458) (518)
Totale costo del personale (7.662) (8.395)

I costi del personale hanno registrato una leggera riduzione rispetto all'esercizio precedente a seguito delle variazioni di organico.

Per informazioni aggiuntive circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

29. Proventi e oneri diversi

Proventi e (oneri) diversi 2023 2022
Proventi e (oneri) diversi
Plusvalenze da alienazioni partecipazioni 3.443 -
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente 331 -
Rilascio fondo per contratti onerosi - 4.109
Accantonamento fondo rischi ambientali (409) -
Totale proventi e (oneri) diversi 3.365 4.109

La voce proventi ed oneri diversi ha un saldo positivo pari ad Euro 3.365 al 31 dicembre 2023 (saldo positivo di Euro 4.109 nel 2022) dovuto principalmente alla riclassifica a conto economico della positiva variazione di fair value iscritta direttamente a patrimonio netto nei precedenti esercizi relativa alla società partecipata Serenissima Gas S.p.A., ceduta nel mese di novembre 2023.

Nel mese di maggio 2023 Serenissima Gas S.p.A. ha, inoltre, erogato dividendi per Euro 331 (nel 2022, detta società partecipata non aveva erogato dividendi).

L'accantonamento a fondo oneri ambientali effettuato nell'esercizio 2023 è correlato ad alcuni procedimenti amministrativi in corso in relazione a talune concessioni di una delle controllate della Business Unit E&P Italia.

30. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Proventi (Oneri) finanziari 2023 2022
Proventi finanziari
Altri proventi finanziari 193 49
Proventi finanziari da derivati su commodities 33 -
Proventi finanziari da derivati su tasso di interesse - 34
Totale proventi finanziari 226 83
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (3.154) (2.479)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (1.120) (570)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (6.018) (4.329)
Commissioni su finanziamenti (520) (2.080)
Oneri finanziari per lease (70) (73)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse - (32)
Oneri finanziari da derivati su commodities (63) (22)
Altri oneri finanziari (215) (177)
Totale oneri finanziari (11.160) (9.762)
Perdite su cambi (278) (6)
Oneri finanziari netti (11.212) (9.685)

Gli oneri finanziari netti hanno registrato un incremento complessivo di Euro 1.527 a causa del progressivo aumento dei tassi di interesse.

La voce "Oneri finanziari per attualizzazione fondi" include principalmente gli oneri di attualizzazione del fondo smantellamento ripristino siti calcolati ad un tasso del 4,26% in Italia e del 7,04% in Romania per l'anno 2023, pari alla media annua dei tassi di interesse dei rispettivi Titoli di Stato a 10 anni (nel 2022 tali oneri erano stati calcolati ad un tasso del 3,14% in Italia e del 7,47% in Romania).

31. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Di seguito sono esposti il risultato netto di spettanza e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Utile netto di spettanza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari 49.219 3.354
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile base per azione ordinaria (ammontare in Euro per azione) 1,13 0,08

32. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.r.l.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. (fusa per incorporazione in Società Padana Energia S.r.l. nel mese di dicembre 2020), da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.r.l.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 7.342. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella:

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 1.754 3.368 2.220 7.342

Si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, aveva introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 (Decreto Semplificazioni) con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare, l'art. 11 ter, punto 12, ha previsto, a decorrere dal 1° giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.

In relazione alle disposizioni di tale legge, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato sin dal 2019 alcune iniziative sui profili di più immediato impatto. In particolare, nell'esercizio 2019, si ricorda che le società della Business Unit E&P Italia, per la quasi totalità dei siti in cui riveste il ruolo di operatore e senza fare acquiescenza alle novità introdotte dal richiamato art. 11-ter, aveva cautelativamente presentato le istanze per ottenere la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni, ottenendo entro la fine dello stesso anno la formale approvazione da parte degli enti preposti.

Relativamente a tale materia segnaliamo infine che è stato successivamente approvato, nell'ambito dell'iter di conversione in legge del "Decreto Semplificazioni 2020", un emendamento volto a mitigare gli effetti per le piccole e medie concessioni di coltivazione di idrocarburi dell'aumento esponenziale dei canoni di concessione introdotto dalle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, prevedendo un "tetto" pari al 3% del fatturato derivante dall'insieme delle concessioni di ciascuna società nell'anno precedente.

33. Rapporti con parti correlate

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti commerciali 7 8
Debiti commerciali (8) (9)
Debiti per lease correnti (446) (477)
Debiti per lease non correnti (711) (945)
Ricavi 8 5
Costi per servizi e altri (6) (2)
Oneri finanziari per lease (15) (19)

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l..

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2023 Euro 482 rispetto a Euro 478 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 19, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2023, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.l. per l'importo complessivo di Euro 1.660.

34. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

35. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre le informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare, si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale, per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo S.p.A. per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 20 milioni di euro. Tale contratto, che nel corso dell'esercizio 2023 è stato ulteriormente rinnovato sino al mese di aprile 2028, prevede, nei limiti del plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

Nella nota n. 16, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 10,2 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per l'acquisto della società Rete Gas Fidenza S.r.l. per 4,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 2,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 2,0 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 0,9 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0,3 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,4 milioni di euro;
  • altre tipologie di fideiussioni per 0,2 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 18,5 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 20 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione pro-soluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 12,7 milioni di Euro per le linee di credito residue sottoscritte con Intesa Sanpaolo e Banco BPM sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (D.L. n. 23 del 8 aprile 2020), interamente erogate nello scorso mese di gennaio 2021;
  • 1,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

  • 0,3 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 4,4 milioni di Euro per linee di credito factor;
  • 11 milioni di Euro per la linea a medio lungo termine residua del Finanziamento ISP-Banco BPM, interamente erogata;
  • 29,6 milioni di Euro per la linea Capex del Finanziamento ISP-Banco BPM;
  • 15 milioni di Euro per linea Finanziamento Revolving Banco BPM utilizzabile per cassa, interamente utilizzata al 31 dicembre 2023;
  • 21,3 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 25 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su commodity;
  • 3 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su tassi;
  • 0,2 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

Dopo la chiusura dell'esercizio, nel mese di marzo 2024, si segnala che la società controllante Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. un contratto di finanziamento per un ulteriore linea di tipo revolving di 30 milioni di Euro e della durata di 2 anni.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o le esigenze di liquidità delle singole società del Gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, ai contratti di Finanziamento D.L Liquidità stipulati con Intesa Sanpaolo sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Si segnala infine che il contratto di Finanziamento RBL stipulato dalla società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. era anch'esso soggetto al rispetto di parametri finanziari (covenants) ma, all'inizio del 2023, è stato interamente rimborsato e cancellata l'intera linea.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, la Società capogruppo aveva stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;
  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo. L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2023 e 2022 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2023 2022
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
partecipazione in Serenissima Gas S.p.A.
- 7.503
-
depositi cauzionali fornitori
274 586
-
anticipi per gare d'ambito
398 398
-
crediti d'imposta
281 333
Fair value interest rate swap 495 1.610
Finanziamenti e crediti 33.936 53.459
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.055 30.198
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 2.467 5.590
TOTALE 58.906 99.677

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Utenti civili 9.962 17.717
Utenti industriali 908 2.302
Grossisti – Italia 3.457 10.113
Grossisti - estero 3.317 11.090
Società di vendita di gas naturale 2.727 197
Altri 13.763 11.526
Totale crediti 34.134 52.945

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti commerciali totali 34.134 52.945
Fondo svalutazione crediti (2.933) (2.236)
Crediti commerciali netti 31.201 50.709
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 30.746 50.260
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 455 203
Crediti scaduti da oltre 180 gg. - 246
Totale crediti commerciali netti 31.201 50.709

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2028, con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2023 il Gruppo ha riconosciuto a Intesa Sanpaolo una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 298 (per Euro 383 nel corso dell'esercizio 2022).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2023 e 2022 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2023 2022
Fondo finale anno precedente (2.236) (1.923)
Accantonamenti (756) (570)
Altre variazioni 1 18
Utilizzi 58 239
Fondo al 31 dicembre (2.933) (2.236)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2023

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3
mesi
3-6
mesi
6-12
mesi
1-2
anni
2-5
anni
5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 11.000 11.524 188 5.673 5.663 - - -
Finanziamento Capex 29.488 31.359 515 5.408 25.436 - - -
Debiti per lease 3.624 4.729 234 234 398 866 2.787 210
Finanziamento Revolving 15.000 15.211 15.211 - - - - -
Finanziamenti Liquidità D.L. 12.660 13.200 1.056 1.054 2.108 4.214 4.768 -
Scoperti di c/c bancario 5 5 5 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 268 268 268 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 34.533 34.533 32.135 - - - - 2.398
Totale 106.578 110.829 49.612 12.369 33.605 5.080 7.555 2.608
di cui:
per capitale 107.358 48.596 11.630 35.522 4.830 7.277 2.506
per interessi 3.471 1.016 739 1.083 250 278 105

Contratti su commodities
Flussi in uscita (49) (49) - - - - -
Flussi in entrata 2.467 1.560 907 - - - -
Interest rate swap
Flussi in entrata 495 - 329 155 - - -

31.12.2022

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3
mesi
3-6
mesi
6-12
mesi
1-2
anni
2-5
anni
5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 22.000 23.725 286 5.860 6.045 11.534 - -
Finanziamento Capex 33.427 39.193 448 3.635 4.746 30.364 - -
Finanziamento RBL 4.469 4.516 4.516 - - - - -
Debiti per lease 3.854 4.749 245 245 490 980 2.569 220
Finanziamenti Liquidità D.L. 16.546 17.752 1.086 1.098 2.188 4.340 9.040 -
Scoperti di c/c bancario 6 6 6 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 152 152 152 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 63.687 63.687 61.260 - - - - 2.427
Totale 144.141 153.780 67.999 10.838 13.469 47.218 11.609 2.647
di cui:
per capitale 144.865 67.023 9.772 10.982 43.523 11.028 2.537
per interessi 8.915 976 1.066 2.487 3.695 581 110
Contratti su commodities
Flussi in uscita (2.246) (2.246) - - - - -
Flussi in entrata 5.590 5.590 - - - - -
Interest rate swap
Flussi in entrata 1.244 - 366 404 474 - -

I flussi futuri indicizzati all'Euribor del contratto di finanziamento sottoscritto con Intesa Sanpaolo, Banco BPM e dei contratti di finanziamento D.L. Liquidità sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
USD RON USD RON
Crediti commerciali/finanziari 440 15.808 18.057 7.737
Debiti finanziari - - (18.098) (12.198)
Disponibilità liquide 94 2.388 3 802
Debiti commerciali (667) (112) (17) (62)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (133) 18.084 (55) (3.721)

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2023 2022
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,0813 1,1050 1,0530 1,0666
Leu Romeno 4,9467 4,9756 4,9313 4,9495

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2023 2022 2023 2022
USD 12 5 6 4
RON (1.644) 338 (1.496) 326

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2023 2022 2023 2022
USD (15) (6) (22) (7)
RON 2.009 (413) 2.190 (429)

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2023 2022
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (74.175) (82.729)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 58.906 99.311
Passività finanziarie (32.403) (61.412)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di Euro 409 (al 31 dicembre 2022 -609 Euro). Se la curva dei tassi interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di Euro 409 (al 31 dicembre 2022 +609 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dal IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2023, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge positiva pari ad Euro 907 (al 31 dicembre 2022 riserva positiva pari a Euro 1.457), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Prezzo Gas + 10% (215) - (201) -
Prezzo Gas –
10%
215 - 201 -

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura sul prezzo del brent.

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2023 e 2022.

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2023 2022
Debiti finanziari 71.550 79.210
Disponibilità (21.055) (30.198)
Debito Netto 50.495 49.012
Patrimonio Netto 228.955 186.516
Totale Capitale 279.450 235.528
Gearing ratio 18,07% 20,81%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 9

L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a
fair value
Altro
ATTIVO
Altre attività finanziarie non correnti 953 - - - 953 953
Fair value corrente 2.962 - 2.962 - 2.962 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 8.732 - - - - 8.732
Debiti per lease non correnti 2.758 - - - - 2.758
Debiti finanziari correnti 59.689 - - - - 59.689
Fair value non corrente 49 - 49 - 49 -
Debiti per lease correnti 866 - - - - 866

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale del Gruppo sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in migliaia di Euro se non diversamente indicato)

31.12.2023

Valore
contabile
Finan
ziamenti
e crediti
Attività/
passività
finanziarie
fair value a
conto
economico
Attività/
passività
finanziarie
in regime di
hedge
accounting
Attività/
passività
fin. fair
value a
conto
econ.
comple
ssivo
Altre
passività
Costo
amm
ortizzato
Totale
voce
contabile
Fair
value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti 953 953 - - - - - 953 953
Fair value corrente 2.962 - - 2.962 - - - 2.962 2.962
Crediti commerciali 31.201 31.201 - - - - - 31.201 31.201
Crediti vs. altri 2.735 2.735 - - - - - 20.943 2.735
Disponibilità liquide 21.055 21.055 - - - - - 21.055 21.055
Totale 58.906 55.944 - 2.962 - - - 77.114 58.906
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 8.732 - - - - - 8.732 8.732 8.732
Debiti per lease non correnti 2.758 - - - - - 2.758 2.758 2.758
Debiti vs. altri non correnti 2.398 - - - - 2.398 - 2.398 2.398
Debiti finanziari correnti 59.689 - - - - 15.273 44.416 59.689 59.689
Fair value corrente 49 - - 49 - - - 49 49
Debiti per lease correnti 866 - - - - - 866 866 866
Debiti commerciali 25.350 - - - - 25.350 - 25.350 25.350
Debiti vs. altri correnti 6.785 - - - - 6.785 - 14.588 6.785
Totale 106.627 - - 49 - 49.806 56.722 114.430 106.627

31.12.2022

Attività/
passivit
Attività/ Attività/ à fin.
fair
passività passività value a
finanziarie finanziarie conto Costo
Finan fair value a in regime di econ. Altre amm Totale
Valore ziamenti conto hedge comple passivit ortizzat voce Fair
contabile e crediti economico accounting ssivo à o contabile value
ATTIVO
Altre attività finanz. non
correnti 8.820 1.317 - - 7.503 - - 8.820 8.820
Fair value non corrente 878 - - 878 - - - 878 878
Fair value corrente 5.956 - - 5.956 - - - 5.956 5.956
Crediti commerciali 50.709 50.709 - - - - - 50.709 50.709
Crediti vs. altri 2.750 2.750 - - - - - 25.742 2.750
Disponibilità liquide 30.198 30.198 - - - - - 30.198 30.198
Totale 99.311 84.974 - 6.834 7.503 - - 122.303 99.311
PASSIVO
Debiti finanz. non correnti 51.131 - - - - - 51.131 51.131 51.131
Debiti per lease non correnti 2.874 - - - - - 2.874 2.874 2.874
Debiti vs. altri non correnti 2.427 - - - - 2.427 - 2.427 2.427
Debiti finanziari correnti 25.469 - - - - 158 25.311 25.469 25.469
Fair value corrente 2.246 - - 2.246 - - - 2.246 2.246
Debiti per lease correnti 980 - - - - - 980 980 980
Debiti commerciali 51.843 - - - - 51.843 - 51.843 51.843
Debiti vs. altri correnti 9.417 - - - - 9.417 - 35.036 9.417
Totale 146.387 - - 2.246 - 63.845 80.296 172.006 146.387
  • -
    -

COMPENSI DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2023
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 99
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 110
Rete Deloitte & Touche Società controllate 38
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (1) 12
Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (2) 4
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (2) 10
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (3) 10
Totale 283

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

(3) Certificazione tariffe joint ventures.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio separato dell'esercizio al 31 dicembre 2023

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 161
CONTO ECONOMICO 162
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 163
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 164
RENDICONTO FINANZIARIO 165
NOTE ESPLICATIVE 166
1. Informazioni societarie 166
2. Forma e contenuto del bilancio 166
3. Principi contabili e criteri di valutazione 167
4. Immobili, impianti e macchinari 182
5. Diritti d'uso 182
6. Immobilizzazioni immateriali 183
7. Partecipazioni in società controllate 184
8. Fair value 187
9. Imposte sul reddito 188
10. Crediti commerciali 190
11. Altri crediti 190
12. Attività e passività finanziarie verso società controllate 191
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 192
14. Patrimonio netto 192
15. Debiti finanziari correnti e non correnti 194
16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 197
17. Fondo per benefici ai dipendenti 198
18. Debiti commerciali 200
19. Altri debiti 200
20. Ricavi 201
21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 201
22. Costi per il personale 202
23. Proventi ed oneri diversi 202
24. Proventi ed oneri finanziari 203
25. Impegni e rischi 204
26. Rapporti con parti correlate 204
27. Eventi successivi alla data di bilancio 208
28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 208
29. Altre informazioni 214

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in Euro Note 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
di cui con di cui con
parti correlate parti correlate
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 4 227.806 52.101
Diritti d'uso 5 674.970 859.903
Immobilizzazioni immateriali 6 19.923 45.225
Partecipazioni in società controllate 7 297.206.718 297.206.718 297.217.908 297.217.908
Fair value 8 - 877.934
Imposte differite attive 9 15.330 30.679
Totale attività non correnti 298.144.747 299.083.750
Attività correnti
Crediti commerciali 10 1.132.038 1.131.807 995.639 995.639
Altri crediti 11 5.788.002 3.589.057 9.738.851 5.405.450
Attività finanziarie verso società controllate 12 1.130.581 1.130.581 1.138.739 1.138.739
Fair value 8 2.981.793 19.970 8.201.967 2.245.526
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 11.617.339 4.258.197
Totale attività correnti 22.649.753 24.333.393
TOTALE ATTIVITÀ 320.794.500 323.417.143
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 97.605.655 98.178.831
Utili (perdite) a nuovo 14 40.577.884 51.478.314
Azioni proprie 14 (9.599.592) (9.599.592)
Risultato del periodo 14 380.795 (8.721.784)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 152.317.744 154.688.771
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari 15 - 38.491.337
Debiti finanziari per lease 16 410.458 372.371 617.531 583.236
Fondo per benefici ai dipendenti 17 1.239.584 1.151.983
Passività per imposte differite 9 413.436 741.547
Totale passività non correnti 2.063.478 41.002.398
Passività correnti
Debiti commerciali 28 1.362.446 602.015 894.522 175.074
Debiti finanziari 15 55.488.009 16.936.178
Passività finanziarie verso società controllate 12 101.587.860 101.587.860 91.176.832 91.176.832
Fair value 8 2.213.932 2.166.200 7.835.599 5.590.073
Debiti finanziari per lease 16 265.164 214.549 256.073 202.295
Altri debiti 19 1.652.702 249.046 7.181.826 5.821.072
Debiti per imposte sul reddito 9 3.843.165 3.444.944
Totale passività correnti 166.413.278 127.725.974
TOTALE PASSIVITÀ 168.476.756 168.728.372
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ 320.794.500 323.417.143

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in Euro Note 2023 2022
di cui con parti
correlate
di cui con
parti correlate
Ricavi delle vendite
Altri ricavi e proventi
20
20
4.018.474
8.213
4.018.474 3.883.956
19.023
3.883.550
Totale Ricavi 4.026.687 3.902.979
Costi per materie prime e materiali di
consumo
Costi per servizi e altri
Costo del personale
Proventi ed (oneri) diversi
Ammortamenti
21
21
22
23
4-5-6
(24.716)
(2.756.378)
(3.365.513)
7.316.104
(322.378)
(112.338)
7.316.104
(30.797)
(3.072.168)
(3.299.046)
(299.990)
(325.120)
(98.952)
(299.990)
RISULTATO OPERATIVO 4.873.806 (3.124.142)
Proventi finanziari
Oneri finanziari
24
24
4.284.929
(8.361.099)
691.046
(4.719.415)
39.208.902
(41.862.003)
24.981.045
(14.479.855)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 797.636 (5.777.243)
Imposte sul reddito
RISULTATO DELL'ESERCIZIO
9 (416.841)
380.795
(2.944.541)
(8.721.784)

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Gas Plus S.p.A.

Bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Importi in Euro 2023 2022
Risultato dell'esercizio 380.795 (8.721.784)
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR (3.544) 169.584
Imposte 851 (40.700)
(2.693) 128.884
Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge (750.636) 1.240.054
accounting
Imposte 180.153 (297.613)
(570.483) 942.441
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte (573.176) 1.071.325
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte (192.381) (7.650.459)

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022

Riserve Utili Azioni Risultato Totale
Capitale Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Totale (perdite) proprie (1) d'esercizio patrimonio
Importi in Euro Sociale legale sovraprezzo C/ capitale di copertura differenze Riserve a nuovo
azioni derivati attuariali
fondi benefici
dipendenti
Saldo al 31 dicembre 2021 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 (17.055) (193.460) 97.107.506 53.450.564 (9.599.592) 206.398 164.517.878
Destinazione utile - - -
-
- - - 206.398 - (206.398) -
Distribuzione dividendi - - - - - - - (2.178.648) - - (2.178.648)
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2022 - - - - - - - - - (8.721.784) (8.721.784)
Variazioni del risultato
complessivo
- - -
-
942.441 128.884 1.071.325 - - - 1.071.325
Saldo al 31 dicembre 2022 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 925.386 (64.576) 98.178.831 51.478.314 (9.599.592) (8.721.784) 154.688.771
Destinazione utile - - -
-
- - - (8.721.784) - 8.721.784 -
Distribuzione dividendi - - - - - - - (2.178.648) - - (2.178.648)
Variazioni altre riserve - - - - - - - 2 - - 2
Risultato di esercizio al 31 dicembre 2023 - - - - - - - - - 380.795 380.795
Variazioni del risultato
complessivo
- - -
-
(570.483) (2.693) (573.176) - - - (573.176)
Saldo al 31 dicembre 2023 23.353.002 4.670.600 85.605.531 7.041.890 354.903 (67.269) 97.605.655 40.577.884 (9.599.592) 380.795 152.317.744

(1) = al 31 dicembre 2023, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 31 dicembre 2022

2023 2022
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato dell'esercizio 380.795 (8.721.784)
Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari 29.523 39.884
Ammortamenti dei diritti d'uso 251.138 229.894
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 41.717 55.342
Svalutazioni partecipazioni in imprese controllate 1.711.190 7.327.284
Dividendi da società controllate (9.027.294) (7.027.294)
Imposte sul reddito 416.841 2.944.541
(Proventi) oneri finanziari complessivi 4.076.170 2.653.101
Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate (136.399) (122.984)
Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate 467.924 (73.631)
Variazione fondi per benefici ai dipendenti 42.849 50.689
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate (1.808.382) 1.202.684
Dividendi incassati da società controllate 9.027.294 7.027.294
Oneri finanziari netti pagati nel periodo (4.375.784) (2.346.102)
Incassi (pagamenti) da società controllate per consolidato fiscale 4.689.990 (228.520)
Imposte nette sul reddito pagate (4.787.620) -
Variazione netta altre attività e passività correnti 169.778 (1.717.424)
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 1.169.730 1.292.974
Acquisto di beni materiali (205.228) (19.297)
Acquisto di beni immateriali (16.415) (1.215)
Investimenti in partecipazioni (1.700.000) (6.050.000)
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (1.921.643) (6.070.512)
Nuovi finanziamenti bancari 17.400.000 16.400.000
Finanziamenti rimborsati (17.581.818) (25.000.000)
Rimborso per debiti per lease (264.187) (246.190)
Dividendi pagati (2.178.648) (2.178.648)
Variazione netta per attività di cash pooling 10.419.186 6.817.876
Altre variazioni delle passività finanziarie 316.522 439.442
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento 8.111.055 (3.767.520)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 7.359.142 (8.545.058)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 4.258.197 12.803.255
Disponibilità liquide alla fine del periodo 11.617.339 4.258.197

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. (di seguito anche la "Società", "Gas Plus" o la "Capogruppo") è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A. La Società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha sede legale in Italia, a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17. La Società ha due sedi secondarie a Fornovo di Taro (PR) e Porzano di Leno (BS).

Nel corso del 2023, non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio separato. La pubblicazione del bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 aprile 2024.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2023 di Gas Plus S.p.A. è stato redatto in conformità ai princìpi contabili internazionali (IAS/IFRS) e ai criteri di valutazione stabiliti dagli International Financial Reporting Standards ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, ivi incluse tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto con l'intento di presentare la veritiera e corretta situazione patrimoniale, finanziaria, il risultato economico dell'esercizio e i flussi finanziari. Il bilancio è stato redatto nel rispetto del principio della competenza economica (IAS 1 par. 25 e 26) e nel rispetto della coerenza di presentazione e classificazione delle voci di bilancio (IAS 1 par. 27). Le attività e le passività, i proventi

ed i costi non sono stati soggetti a compensazione se non richiesto o consentito da un principio o da interpretazione (IAS 1 par. 32).

Come descritto all'interno della Relazione sulla Gestione, il presente bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro, inteso come l'orizzonte temporale di almeno 12 mesi dalla data di approvazione del presente documento. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato. Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le aliquote di ammortamento utilizzate per determinare le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipazione e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione, al netto dei costi di dismissione.

In assenza di evidenze differenti, il valore d'uso è fatto almeno pari al patrimonio netto della società partecipata.

Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Qualora esistano evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo.

Infine, se successivamente la perdita di valore venga meno o si riduca, viene rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

Gli eventuali ripristini di valore e svalutazioni sono rilevati come proventi e oneri diversi nel conto economico.

Le società controllate costituiscono le singole cash generating unit (CGU).

Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come attività che generano flussi di cassa in entrata indipendenti derivanti dall'utilizzo continuativo delle stesse.

Perdita di valore di attività non correnti

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione pre-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;

  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la

svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziaria al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie devono essere riviste.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value a ciascuna data di chiusura dell'esercizio. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

Costi

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti sul reddito

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite sul reddito

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Cambiamenti climatici

A livello mondiale è in corso il processo di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale che, in linea con i requisiti dell'Accordo di Parigi, risulta cruciale nel raggiungimento dell'obiettivo di "Net Zero" il quale dovrebbe permettere di evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5° C.

In tale prospettiva, la Società e le sue imprese controllate operano principalmente nel settore del gas, che è tra le fonti fossili che permetterà di gestire la transizione energetica.

In questo ambito lo IAS 1 richiede di fornire nelle note di commento al presente bilancio, l'informativa sulle assunzioni, fatte da un'entità circa il futuro, che possono comportare un rischio significativo di generare una rettifica materiale nell'esercizio successivo. Le conseguenze in termini di investimenti, costi e flussi vengono prese in considerazione nella predisposizione del bilancio, coerentemente con lo stato di avanzamento della roadmap del processo stesso (ad esempio, revisione della vita utile dei cespiti in programma di sostituzione, adeguamento dei test di impairment per tenere conto degli impatti sui flussi di investimento ecc.). È possibile che in futuro il valore contabile di attività o passività iscritte nel bilancio della Società possa essere soggetto a diversi impatti con l'evolversi della strategia di gestione del cambiamento climatico. Questi aspetti sono costantemente monitorati dal management della Società.

Come previsto dallo IAS 36, i test di impairment vengono svolti partendo dal budget e dalle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società, che derivano a loro volta dagli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. I flussi di cassa utilizzati sono pertanto ricavati da tali proiezioni, includendo, per quanto prevedibili, i rischi e le opportunità legate al cambiamento climatico.

Gli IAS 16 e 38 definiscono i criteri per la capitalizzazione dei costi. I costi, tra cui quelli di sviluppo, vengono capitalizzati quando rispettano i requisiti dei due standard. La vita utile delle immobilizzazioni iscritte è determinata in modo coerente agli obiettivi strategici, al budget e alle proiezioni di cassa di medio-lungo periodo della Società.

L'IFRS 13 richiede di indicare i presupposti chiave utilizzati quando le attività sono rilevate al fair value, le cui misurazioni possono includere diversi possibili scenari. La Società ha in portafoglio strumenti finanziari derivati sulle commodity energetiche, la cui valorizzazione a fair value riflette le aspettative degli operatori di mercati attraverso gli scenari di riferimento utilizzati per la valorizzazione.

In base allo IAS 37 è possibile che accantonamenti precedentemente rilevati per eventi futuri potrebbero avere una veloce realizzazione con la conseguente variazione di stima da riconoscere. Ciò è particolarmente rilevante per i fondi decommissioning iscritti a bilancio. Il cambiamento climatico e la conseguente legislazione associata possono richiedere di riconsiderare queste stime e di rilevate passività precedentemente non iscritte, per le quali verrebbe fornita una specifica informativa.

Utilizzo di stime contabili

Come illustrato nei paragrafi della presente Nota, la redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli Amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2023

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2023.

I seguenti emendamenti sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2023, senza peraltro avere effetti significativi sul bilancio separato:

  • principio contabile IFRS 17, "Insurance Contracts";
  • emendamento allo IAS 12, "Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction";
  • emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2, "Disclosure of Accounting Policies" e allo IAS 8, "Definition of Accounting Estimates".

Inoltre, in data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform – Pillar Two Model Rules". Non avendo ricavi pari ad almeno 750 milioni di euro, la normativa non è applicabile per la Società.

Al 31 dicembre 2023, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore. A partire dal 1° gennaio 2024 entreranno in vigore i seguenti emendamenti a principi contabili esistenti:

  • emendamenti allo IAS 1, "Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" e "Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants";
  • emendamento all'IFRS 16, "Lease Liability in a Sale and Leaseback".

Allo stato la Società sta analizzando tali emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2024 e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi, interpretazioni ed emendamenti:

  • emendamenti allo IAS 7, "Statement of Cash Flows" e all'IFRS 7, "Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements";
  • emendamento allo IAS 21, "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability".

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 227.806 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 6.009 66.679 72.688
Investimenti - 19.297 19.297
Ammortamenti (799) (39.085) (39.884)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 5.210 46.891 52.101
Saldo finale lordo 23.945 1.592.066 1.616.011
Fondo ammortamento (18.735) (1.545.175) (1.563.910)
Saldo finale netto 5.210 46.891 52.101
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 5.210 46.891 52.101
Investimenti 4.500 200.728 205.228
Ammortamenti (816) (28.707) (29.523)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 8.894 218.912 227.806
Saldo finale lordo 28.445 1.792.794 1.821.239
Fondo ammortamento (19.551) (1.573.882) (1.593.433)
Saldo finale netto 8.894 218.912 227.806

La voce immobili, impianti e macchinari si incrementa a seguito dell'acquisto di apparecchiature informatiche per il rinnovo dei server aziendali, per complessivi Euro 186.735, nuovi condizionatori per Euro 4.500 ed un automezzo per Euro 13.993 e si decrementano a seguito degli ammortamenti dell'esercizio per Euro 29.523.

5. Diritti d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 674.970 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Software Fabbricati Altri beni Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 52.503 917.439 10.538 980.480
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 72.169 37.148 - 109.317
Ammortamenti e svalutazioni (40.285) (182.269) (7.340) (229.894)
Saldo finale netto 84.387 772.318 3.198 859.903
Saldo finale lordo 149.805 1.447.319 39.963 1.637.087
Fondo ammortamento (65.418) (675.001) (36.765) (777.184)
Saldo finale netto 84.387 772.318 3.198 859.903
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 84.387 772.318 3.198 859.903
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 54.382 11.823 - 66.205
Ammortamenti e svalutazioni (50.308) (197.632) (3.198) (251.138)
Saldo finale netto 88.461 586.509 - 674.970
Saldo finale lordo 204.187 1.459.142 39.963 1.703.292
Fondo ammortamento (115.726) (872.633) (39.963) (1.028.322)
Saldo finale netto 88.461 586.509 - 674.970

La voce diritto d'uso si riferisce principalmente al contratto di affitto dell'immobile presso cui ha la sede legale la Società. La voce si decrementa complessivamente per Euro 184.933 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 66.205 per la modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni contratti esistenti;
  • un decremento di Euro 251.138 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

6. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 19.923 al 31 dicembre 2023 e sono dettagliabili come segue:

Licenze
d'uso
software
Marchi e
Licenze
Migliorie su
beni di terzi
Totale
31 dicembre 2022
Saldo iniziale netto 99.352 - - 99.352
Investimenti 1.215 - - 1.215
Ammortamenti (55.342) - - (55.342)
Saldo finale netto 45.225 - - 45.225
Saldo finale lordo 2.147.223 8.000 14.431 2.169.654
Fondo ammortamento (2.101.998) (8.000) (14.431) (2.124.429)
Saldo finale netto 45.225 - - 45.225
31 dicembre 2023
Saldo iniziale netto 45.225 - - 45.225
Investimenti 16.415 - - 16.415
Ammortamenti (41.717) - - (41.717)
Saldo finale netto 19.923 - - 19.923
Saldo finale lordo 2.163.638 8.000 14.431 2.186.069
Fondo ammortamento (2.143.715) (8.000) (14.431) (2.166.146)
Saldo finale netto 19.923 - - 19.923

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 25.302 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 16.415 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio;
  • un decremento di Euro 41.717 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio.

7. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2023 hanno un valore di Euro 297.206.718, come viene evidenziato nella seguente tabella:

Saldo Versamenti Saldo
iniziale soci Svalutazioni Finale
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 35.000.016 - - 35.000.016
GP Infrastrutture S.r.l. 65.714.019 - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.417.690 - - 1.417.690
Gas Plus Storage S.r.l. 2.386.028 - (186.014) 2.200.014
Società Padana Energia S.r.l. 162.938.512 - - 162.938.512
Gas Plus International Holding S.r.l. 29.510.000 - - 29.510.000
Gas Plus Netherlands B.V. - 1.700.000 (1.525.176) 174.824
Totale 297.217.908 1.700.000 (1.711.190) 297.206.718

Gas Plus S.p.A. ha effettuato nel corso dell'anno 2023 versamenti soci in conto capitale a Gas Plus Netherlands B.V. per complessivi Euro 1.700.000 finalizzati a sostenere gli investimenti esplorativi nella concessione E15C in Olanda. Il valore di carico della società beneficiaria di detti versamenti è stato successivamente svalutato al fine di tener conto delle perdite conseguite nell'esercizio.

Per le medesime ragioni è stato svalutato anche il valore di iscrizione a bilancio della partecipazione in Gas Plus Storage S.r.l..

Negli esercizi 2023 e 2022, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni.

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al
31 dicembre 2023
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Italiana
S.r.l.
Società Padana
Energia S.r.l.
GP Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus
Vendite S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00% 100,00 % 100,00% 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2023 31.12.2023 31.12.2023 31.12.2023
Attività 113.778 261.921 100.218 21.499
Passività 75.016 85.404 13.647 19.271
Ricavi 65.524 47.100 20.026 43.085
Utile/(perdita) 5.618 7.439 3.967 457
Patrimonio Netto 38.762 176.517 86.571 2.228
Patrimonio Netto di
Competenza
38.762 176.517 86.571 2.228
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2023
35.000 162.939 65.714 1.418

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Dati al
31 dicembre 2023
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus Storage
S.r.l.
Gas Plus Energia
S.r.l.
Gas Plus
International
Holding S.r.l.
Gas Plus
Netherlands B.V.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00 % 85,29% 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2023 31.12.2023 31.12.2023 31.12.2023
Attività 3.438 668 44.357 190
Passività 1.238 93 15.021 15
Ricavi 2 180 - -
Utile/(perdita) (186) (10) 77 (1.513)
Patrimonio Netto 2.200 575 29.336 175
Patrimonio Netto di
Competenza
2.200 491 29.336 175
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2023
2.200 252 29.510 175

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai relativi principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore delle attività non correnti e non finanziarie (Impairment test ai sensi dello IAS 36)

La Società verifica ad ogni chiusura di bilancio la presenza di indicatori di perdita di valore delle partecipazioni iscritte in bilancio. Il test di impairment della Società viene quindi effettuato laddove, nel corso dell'esercizio, siano stati identificati degli indicatori di perdita di valore.

Per quanto concerne l'esercizio 2023, hanno continuato a manifestarsi alcuni indicatori esterni di possibili perdite di valore (il livello dei tassi di interesse bancari che si riflette sul tasso di attualizzazione e del tasso di inflazione, oltre a fattori di incertezza geopolitica, derivanti soprattutto dal conflitto tra Russia e Ucraina). In questo contesto i prezzi del gas, seppur in calo rispetto all'esercizio 2022 ed in un quadro di forte incertezza, si sono tuttavia attestati su livelli elevati e sostanzialmente stabili nelle previsioni di medio e lungo periodo, compensando (in particolar modo nell'ambito E&P, maggiormente sensibile alle relative variazioni) gli eventuali effetti degli indicatori esterni precedentemente evidenziati.

Infatti, l'andamento di tutte le principali società controllate, operanti prevalentemente nel settore del gas metano, è stato positivo sia a livello economico (Ebitda e di utile netto) sia a livello patrimoniale (a fine esercizio il valore di iscrizione delle partecipazioni nelle principali società controllate è stato inferiore al relativo patrimonio netto contabile).

I suddetti indicatori esterni non hanno fatto pertanto emergere indicazioni di possibili perdite di valore delle partecipazioni in società controllate.

Di seguito una breve descrizione sull'andamento di ciascuna delle società controllate nell'esercizio 2023 e le ragioni per cui si è ritenuto di non procedere all'esecuzione dei test di impairment sulle stesse.

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha conseguito nell'esercizio 2023 un utile pari a Euro 5.618.383 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 38.762.046 che comprende una riserva di segno positivo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine anno (pari a Euro 297.301).

Il differenziale tra il patrimonio netto della società controllata, pari a Euro 38.464.745 senza includere la suddetta riserva, e il valore di carico della relativa partecipazione, pari a Euro 35.000.016, è positivo e pari a Euro 3.464.729.

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2023 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 963,8 milioni di Smc, in leggera riduzione rispetto al precedente esercizio.

Alla luce delle delineate circostanze, Gas Plus S.p.A. non ha identificato specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione, né - stanti le caratteristiche dei giacimenti di tale società e del quadro normativo afferente al loro sfruttamento - ha valutato che vi fossero elementi per ritenere che siano venuti meno i presupposti delle precedenti svalutazioni.

Società Padana Energia S.r.l.

Società Padana Energia S.r.l. ha conseguito nell'esercizio 2023 un utile pari a Euro 7.438.979 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 176.516.668 che comprende una riserva di segno positivo a fronte dei derivati di copertura in essere a fine anno (pari a Euro 355.849). Nel 2023 la controllata ha distribuito dividendi per Euro 5.000.000.

Il differenziale tra il patrimonio netto della società controllata (Euro 176.160.819 senza includere la riserva di cui sopra) e il valore di carico della relativa partecipazione, pari a Euro 162.938.512, risulta positivo e pari a Euro 13.222.307.

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2023 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 2.286,8 milioni di Smc, in leggera riduzione rispetto al precedente esercizio.

Non sono emersi pertanto nell'esercizio specifici indicatori di perdite di valore della partecipazione.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto di Euro 3.966.670 e con un patrimonio netto di Euro 86.571.315. Nel 2023 la controllata ha distribuito dividendi per Euro 4.000.000.

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore notevolmente inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto (Euro 65.714.019 contro Euro 86.571.315) con un differenziale positivo di Euro 20.857.296.

Relativamente agli assets di tale controllata si segnala che, ai fini delle future gare d'ambito, il valore di iscrizione dei relativi impianti di distribuzione è tuttora sensibilmente inferiore all'indennizzo da riconoscere al gestore uscente, indennizzo che viene determinato sulla base del valore industriale residuo (VIR).

Non sussistono, pertanto, indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l..

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto di Euro 457.196 ed un patrimonio netto di Euro 2.228.125 (Euro 1.874.885 senza includere la riserva di segno positivo a fronte dei derivati in essere a fine anno).

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore inferiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto, senza includere la suddetta riserva (Euro 1.417.690 contro Euro 1.874.885) con un differenziale positivo di Euro 457.195.

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l..

Gas Plus Storage S.r.l.

Nel 2023 Gas Plus Storage S.r.l. ha registrato una perdita di Euro 186.014 ed il relativo patrimonio netto ha raggiunto l'importo di Euro 2.200.014. Gas Plus S.p.A. ha, pertanto, svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Gas Plus Energia S.r.l.

Nel 2023 Gas Plus Energia S.r.l. ha registrato una perdita di Euro 10.200. Tuttavia, detta società ha un patrimonio netto di competenza di Gas Plus S.p.A., a fine esercizio, di Euro 490.670 che risulta sensibilmente superiore al valore di iscrizione della relativa partecipazione a bilancio (Euro 251.643).

Gas Plus International Holding S.r.l.

Gas Plus International Holding S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2023 con un utile netto di Euro 76.969 e con un patrimonio netto di Euro 29.335.574.

La partecipazione è iscritta a bilancio ad un valore che risulta lievemente superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto (Euro 29.510.000 contro Euro 29.335.574) con un differenziale negativo di Euro 174.426. Dopo la chiusura dell'esercizio tale differenziale è stato completamente azzerato per effetto della distribuzione di dividendi, avvenuta ad inizio 2024, da parte della propria controllata Gas Plus International B.V..

Non sussistono pertanto indicatori di perdite di valore che richiedano di effettuare il test di impairment sulla partecipazione in Gas Plus International Holding S.r.l..

Gas Plus Netherlands B.V.

Nel 2023 Gas Plus Netherlands B.V. ha realizzato una perdita pari ad Euro 1.512.729 ed il relativo patrimonio netto ha raggiunto l'importo di Euro 174.824. Gas Plus S.p.A. ha, pertanto, svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

8. Fair value

I saldi delle attività per fair value non correnti e correnti sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Interest rate swap - 877.934
Totale fair value attivo non corrente - 877.934
Derivati su commodity
Derivati su commodity verso società controllate
Interest rate swap
2.466.747
19.970
495.076
5.590.073
2.245.525
366.369
Totale fair value attivo corrente 2.981.793 8.201.967

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, non vi erano in essere passività per fair value non correnti. I saldi delle passività per fair value correnti sono invece dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la tipologia di strumento derivato in essere:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Derivati su commodity 47.732 2.245.525
Derivati su commodity verso società controllate 2.166.200 5.590.073
Totale fair value passivo corrente 2.213.932 7.835.599

Interest rate swap

Per la copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, Gas Plus S.p.A. ha stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;
  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex", rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 495.076, contro un valore complessivamente positivo di Euro 1.244.303 al 31 dicembre 2022, in conseguenza dei flussi maturati e liquidati nel corso dell'esercizio.

Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Derivati su commodity

Nel corso dell'esercizio 2023 e 2022, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con diversi istituti di credito derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società/B.U. esposte a tale rischio.

Al 31 dicembre 2023, il fair value di tali strumenti derivati è complessivamente positivo per Euro 2.419.015, contro un valore complessivamente positivo di Euro 3.344.548 al 31 dicembre 2022.

Derivati su commodity verso società controllate

Gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l. a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo. Al 31 dicembre 2023 il fair value sui contratti per derivati infragruppo è complessivamente negativo per Euro 2.146.230, contro un valore complessivamente negativo di Euro 3.344.548 al 31 dicembre 2022.

9. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Imposte differite attive, relative a:
Fondo per benefici ai dipendenti 14.640 13.189
Differenza cambi non realizzate società controllate estere - 15.668
Altro 690 1.822
Totale imposte differite attive 15.330 30.679
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalenze (287.615) (449.320)
Fair value derivato di copertura Interest Rate Swap (112.074) (292.227)
Differenze cambi non realizzate società controllate (13.747) -
Totale passività per imposte differite (413.436) (741.547)

I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:

Credito per imposte
anticipate
Passività per imposte
differite
Saldo al 1° gennaio 2023 30.679 (741.547)
Accantonamenti 601 (16.588)
Utilizzi (16.801) 164.546
Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo 851 180.153
Saldo al 31 dicembre 2023 15.330 (413.436)

Al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022, non vi erano in essere crediti per imposte sul reddito. Al 31 dicembre 2023, la Società ha debiti per imposte pari ad Euro 3.843.165 (pari ad Euro 3.444.944 al 31 dicembre 2022), legati esclusivamente al debito IRES rinveniente dal calcolo delle imposte correnti per il periodo di imposta 2023 di consolidato fiscale nazionale e mondiale.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Risultato ante imposte 797.636 (5.777.243)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 29,57%
Imposte teoriche (235.861) 1.708.331
Costi non deducibili (11.604) (13.854)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 2.058.223 1.602.223
IRAP non deducibile 322.908 86.337
Svalutazioni partecipazioni non deducibili (505.999) (2.166.678)
Effetto consolidato fiscale mondiale (2.075.819) (3.879.307)
Altre variazioni 31.311 (281.594)
Imposte sul reddito dell'esercizio (416.841) (2.944.542)
Imposte correnti (548.599) (3.111.178)
Imposte anticipate e differite 131.758 166.636
Imposte sul reddito dell'esercizio (416.841) (2.944.542)
Aliquota effettiva d'imposta 52,26% (50,97%)

La Società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l, Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus International Holding S.r.l., Rete Gas Fidenza

S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2023, Longanesi Sviluppo S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 31 gennaio 2022, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2021-2023, a seguito del rinnovo del soggetto incaricato della revisione contabile delle società controllate estere. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2021-2023 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2023 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 27 maggio 2022 la Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia ha risposto positivamente. Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2023 per un maggior carico fiscale di Euro 2.075.819 (contro un maggior carico fiscale complessivo di Euro 3.879.307 nel bilancio 2022).

10. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2023 ad Euro 1.132.038, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti verso controllate 1.129.630 990.073
Crediti verso correlate 1.415 5.185
Crediti verso controllanti 762 381
Altri 231 -
Totale crediti 1.132.038 995.639
Fondo svalutazione - -
Crediti commerciali netti 1.132.038 995.639

I crediti commerciali derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti, risorse umane, tesoreria, societario e legale.

Al 31 dicembre 2023 non ci sono crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni (Euro 2.593 al 31 dicembre 2022).

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2023 sono pari ad Euro 1.129.630 (Euro 990.073 al 31 dicembre 2022). Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

11. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 5.788.002 al 31 dicembre 2023, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Altri crediti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Crediti per il consolidato fiscale vs società controllate 3.409.712 4.337.908
IVA 1.944.086 4.036.035
Crediti per regime IVA di Gruppo vs società controllate 179.345 1.067.542
Ratei e risconti 196.095 251.551
Acconti a fornitori 44.797 42.657
Crediti di imposta per imprese non energivore - 2.808
Altri crediti 13.967 350
Totale altri crediti 5.788.002 9.738.851

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime del consolidato fiscale, ratei e risconti.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società aveva presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale aveva esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Nel mese di giugno 2020, Gas Plus S.p.A., tramite la presentazione del Modello IVA 2020, aveva esteso, a partire dal 1° gennaio 2020, l'adesione al regime IVA di Gruppo alla società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. (Rete Gas Fidenza S.r.l. è controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.). A partire dal 1° gennaio 2023, in seguito alla presentazione del Modello IVA 2023, sono fuoriuscite dal regime IVA di Gruppo le società Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.. Tale regime è proseguito pertanto solo tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2023.

I crediti per il consolidato fiscale verso società controllate derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2023 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 9, Imposte sul reddito.

12. Attività e passività finanziarie verso società controllate

Le voci attività e passività finanziare verso società controllate derivano dal saldo delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

Le attività e passività finanziarie verso società controllate sono dettagliate nel seguente prospetto:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Attività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria 1.130.581 1.138.739
Passività finanziarie per gestione accentrata della tesoreria (101.587.860) (91.176.832)
Totale (passività) finanziarie nette verso società controllate (100.457.279) (90.038.093)

Al 31 dicembre 2023, il saldo netto delle attività e passività finanziarie verso società controllate risulta negativo per Euro 100.457.279 (saldo negativo per Euro 90.038.093 al 31 dicembre 2022), per effetto principalmente dell'incasso di Euro 7.503.000 ricevuto dalla società controllata GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. per la cessione a terzi della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A..

Per maggior dettagli si veda la Nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 11.617.339 al 31 dicembre 2023, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Cassa 1.517 2.828
Conti correnti bancari 11.615.822 4.255.369
Totale 11.617.339 4.258.197

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2023 e 2022, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2023 e 2022 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2023 e 2022, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e i Versamenti in conto capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2022.
  • La riserva di copertura derivati che accoglie le variazioni di fair value degli interest rate swap stipulati dalla società, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali fondi benefici dipendenti, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.

Utili (perdite) a nuovo

La voce Utili (perdite) a nuovo include, gli altri, gli effetti della conversione agli IFRS.

Azioni proprie

Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2022. Al 31 dicembre 2023, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

Dividendi

In data 29 giugno 2023, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 5 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 2.178.648. Il pagamento è avvenuto nel mese di agosto 2023.

Variazioni delle altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2023, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 570.483 (nell'esercizio 2022 la variazione positiva era di Euro 942.441);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione negativa di complessivi Euro 2.693, al netto delle imposte anticipate (nell'esercizio 2022 la variazione era positiva di Euro 128.884).

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve, nonché della loro avvenuta utilizzazione negli ultimi tre esercizi:

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Natura/descrizione Parziali Importo Possibilità
di
Quota
disponibile
Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
- Utili (perdite) a nuovo 40.577.884
- Azioni proprie (9.599.592)
- Riserva differenze attuariali
fondi benefici dipenden.
(67.269)
Utili (perdite) a nuovo disponibli 30.911.023 A-B-C 30.911.023 56.266.461 4.357.296
- Riserva copertura derivati 354.903
Totale 151.936.949 97.318.021
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 92.647.421

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite

C distribuibile ai soci

15. Debiti finanziari correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
A breve
Finanziamento Revolving Banco BPM Euribor 1/3 m + spread 15.000.000 -
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread 11.000.000 11.000.000
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread 29.488.009 5.936.178
Totale debiti finanziari correnti 55.488.009 16.936.178
A medio/lungo
Finanziamento Term ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread come da piano
di rimborso
come da piano
- 11.000.000
Finanziamento Capex ISP-BPM Euribor 3/6 m + spread di rimborso - 27.491.337
Totale debiti finanziari non correnti - 38.491.337
Totale debiti finanziari 55.488.009 55.427.515

Al 31 dicembre 2023 Gas Plus S.p.A. ha in essere solo debiti finanziari correnti per Euro 55.488.009.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 1° dicembre 2021, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 1° dicembre 2024.

Alla data del 31 dicembre 2023, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni (al 31 dicembre 2022 la linea non era utilizzata).

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo pagato nell'anno 2023 ammonta ad Euro 19.111 (al 31 dicembre 2022 l'importo era nullo, poiché la linea era stata interamente utilizzata e rimborsata soltanto alla fine del mese di dicembre 2022).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 30 giugno 2022, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamento ISP-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. aveva stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni

In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Nell'esercizio 2023, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato le rate per 11 milioni di Euro, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 11.000.000

b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni

La linea era utilizzabile per cassa fino al 30 giugno 2023. A fine 2022 è stata infatti accolta da parte delle banche finanziatrici la richiesta di waiver presentata dalla Società per posticipare dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 il periodo di disponibilità della suddetta linea. Nel primo semestre 2023 Gas Plus S.p.A. ha effettuato utilizzi aggiuntivi di tale linea per Euro 2,4 milioni, portando l'utilizzo complessivo al 30 giugno 2023 a Euro 36,2 milioni.

A partire dal 30 giugno 2023 è iniziato il rimborso della linea Capex utilizzata. Nel 2023 sono state complessivamente rimborsate rate per Euro 6,6 milioni, rispettando le relative scadenze contrattuali. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2024 4.936.364
31 dicembre 2024 24.681.818
Totale 29.618.182

Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania nel limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine previsto per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2023 è pari a Euro 82.236 (Euro 258.542 nell'esercizio precedente) ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 tali parametri finanziari risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Indebitamento finanziario netto

Il totale indebitamento finanziario netto della Società, secondo gli orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 dell'European Securities and Markets Authority (ESMA), al 31 dicembre 2023 e 2022 è dettagliato come segue:

31 dicembre
2023
31 dicembre
2022
A. Disponibilità liquide 11.617.339 4.258.197
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti - -
D. Liquidità (A + B + C) 11.617.339 4.258.197
E. Debito finanziario corrente (1) 155.442.591 95.863.976
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente - 11.000.000
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 155.442.591 106.863.976
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G -D) 143.825.252 102.605.779
I. Debito finanziario non corrente (2) 410.458 38.230.934
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J+ K) 410.458 38.230.934
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 144.235.710 140.836.713

Note:

(1) Al 31 dicembre 2023 include per Euro 265.164 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 256.073 al 31 dicembre 2022).

(2) Al 31 dicembre 2023 include per Euro 410.458 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 617.531 al 31 dicembre 2022).

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

Flussi non monetari
31 dicembre
2022
Flussi
monetari
Variazione fair
value
Altre variazioni 31 dicembre
2023
Fair value attivo non corrente (877.934) - 877.934 - -
Fair value attivo corrente (8.201.967) - 5.220.174 - (2.981.793)
Attività finanziarie verso società controllate (1.138.739) 8.158 - - (1.130.581)
Debiti finanziari non correnti 39.108.868 - - (38.698.410) 410.458
Debiti finanziari correnti 17.192.251 (181.818) - 38.742.740 55.753.173
Passività finanziarie verso società controllate 91.176.832 10.411.028 - - 101.587.860
Fair value passivo corrente 7.835.599 - (5.621.667) - 2.213.932
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento 145.094.910 10.237.368 476.441 44.330 155.853.049
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.258.197) (7.359.142) - - (11.617.339)
Indebitamento finanziario netto 140.836.713 2.878.226 476.441 44.330 144.235.710

16. Debiti finanziari per lease correnti e non correnti

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti:

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease
non correnti
Saldo iniziale al 1° gennaio 2022 1.002.557 218.830 784.227
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 109.317
Decrementi (230.350)
Oneri finanziari (7.920)
Saldo finale al 31 dicembre 2022 873.604 256.073 617.531
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 66.205
Decrementi (257.810)
Oneri finanziari (6.377)
Saldo finale al 31 dicembre 2023 675.622 265.164 410.458

In applicazione del principio IFRS 16 Lease, al 31 dicembre 2023, Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 265.164 Euro (per 256.073 Euro al 31 dicembre 2022), di cui per 214.549 Euro verso parti correlate (per 202.295 Euro al 31 dicembre 2022) e debiti finanziari per lease non correnti per 410.458 Euro (per 617.531 Euro al 31 dicembre 2022), di cui per 372.371 Euro verso parti correlate (per 583.236 Euro al 31 dicembre 2022). Tali debiti si riferiscono:

  • al contratto di affitto avente ad oggetto il complesso immobiliare destinato alla sede legale della Società;
  • al rinnovo biennale del contratto per l'utilizzo in cloud della licenza del software utilizzato per la redazione del bilancio consolidato e per la gestione dei contratti di noleggio ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 16 Lease;
  • al contratto triennale per l'utilizzo della licenza del software nell'ambito dell'infrastruttura UC (Unified Communications).

17. Fondo per benefici ai dipendenti

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2023 ammonta a Euro 1.213.572 (al 31 dicembre 2022 Euro 1.129.416) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 sono i seguenti:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Tasso di attualizzazione 3,17% 3,77%
Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,30%
Tasso annuo di incremento TFR 3,00% 3,225%
Incremento annuo retribuzioni 1,00% 1,00%
Tasso annuo di rotazione del personale 3,00% 3,00%
Tasso annuo di anticipazioni 2,00% 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2023 e 2022:

Fondo per benefici ai dipendenti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale 1.129.416 1.228.082
Benefici pagati (21.091) (21.108)
Trasferimenti - 7.383
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (21.091) (13.725)
Costo del servizio 60.495 60.968
Interessi netti 41.208 23.675
Subtotale incluso nel conto economico 101.703 84.643
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
finanziare
30.448 (219.696)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (26.904) 50.112
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 3.544 (169.584)
Trattamento di fine rapporto - saldo finale 1.213.572 1.129.416

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2023, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (15.006) 14.621 Tasso di attualizzazione 20.062 (20.827)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 118.496
Entro 2 anni 433.543
Entro 3 anni 51.016
Entro 4 anni 53.109
Entro 5 anni 55.031

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2023 è di 11 anni.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 26.012 (per Euro 22.567 al 31 dicembre 2022) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

18. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2023 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Fornitori Italia 745.865 709.498
Fornitori Italia – società controllate 594.159 166.332
Fornitori Italia – società correlate 7.856 8.742
Fornitori estero 14.566 9.950
Totale debiti commerciali 1.362.446 894.522

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

I debiti commerciali verso le società controllate e correlate derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire a sua volta alla società l'erogazione dei servizi centrali. Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 26, Rapporti con parti correlate.

19. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2023 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Altri debiti 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Debiti verso il personale 620.308 617.672
Debiti verso istituti di previdenza 369.081 358.152
Ritenute 222.957 229.168
Debiti per il consolidato fiscale verso società controllate 160.762 3.036.209
Debiti per regime IVA di Gruppo verso società controllate 88.284 2.784.863
Amministratori e sindaci 147.195 122.556
Ratei e risconti passivi 20.140 8.157
Altri 23.975 25.049
Totale altri debiti 1.652.702 7.181.826

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti verso società controllate per le imposte indirette e per le imposte dirette in regime di consolidato fiscale, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

I debiti per consolidato fiscale verso società controllate si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2023 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 9, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società aveva presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l. Nel mese di giugno 2020, Gas Plus S.p.A., tramite la presentazione del Modello IVA 2020, aveva esteso, a partire dal 1° gennaio 2020, l'adesione al regime IVA di Gruppo alla società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. (Rete Gas Fidenza S.r.l. è controllata al 100% da GP Infrastrutture S.r.l.). A partire

dal 1° gennaio 2023, in seguito alla presentazione del Modello IVA 2023, sono fuoriuscite dal regime IVA di Gruppo le società Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.. Tale regime è proseguito pertanto solo tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l.. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2023.

20. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2023 2022
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 1.250 1.250
- società controllate 4.012.974 3.878.050
- società correlate 4.250 4.250
- terzi - 406
Totale ricavi 4.018.474 3.883.956
Rimborsi vari 782 2.199
Sopravvenienze attive 5.809 12.627
Credito d'imposta per imprese non energivore 1.622 4.197
Totale altri ricavi e proventi 8.213 19.023
Totale ricavi 4.026.687 3.902.979

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

21. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2023 2022
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (3.530) (4.206)
Carburanti (15.575) (13.979)
Materiale informatico (1.294) (4.014)
Dispositivi e materiali per protezione individuale - (290)
Altri acquisti (4.317) (8.308)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (24.716) (30.797)
Costi per servizi ed altri
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (526.657) (517.278)
Spese e consulenze professionali (1.131.684) (1.446.814)
Assicurazioni (47.457) (44.541)
Manutenzioni (229.163) (207.413)
Utenze passive (149.918) (162.328)
Spese e commissioni bancarie (20.827) (24.494)
Altri affitti e locazioni (44.394) (49.896)
Servizi di sanificazione ambientale (25.226) (25.822)
Altri servizi (267.795) (250.247)
Oneri diversi di gestione (313.257) (343.335)
Totale costi per servizi ed altri (2.756.378) (3.072.168)
Totale costi operativi (2.781.094) (3.102.965)

Nel corso dell'esercizio 2023, si è registrato una lieve diminuzione dei costi per servizi principalmente correlato ai minori costi sostenuti per le spese e consulenze professionali.

22. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2023 2022
Personale
Salari e stipendi (2.519.221) (2.411.497)
Oneri sociali (684.960) (712.662)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (161.332) (174.887)
Totale costo del personale (3.365.513) (3.299.046)

Nel corso dell'esercizio 2023, si è registrato un lieve aumento dei costi del personale per complessivi Euro 66.467, a fronte delle variazioni nell'organico.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2023 e 2022 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2023 2022
Dirigenti
Quadri / Impiegati
3
37
3
35
Totale 40 38

23. Proventi ed oneri diversi

I proventi ed oneri diversi nell'esercizio 2023 risultano avere un saldo positivo pari a Euro 7.316.104 (nel 2022 il saldo negativo era per Euro 299.990), come dettagliato nella seguente tabella:

Proventi ed (oneri) diversi 31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non
corrente:
GP Infrastrutture S.r.l. 4.000.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 5.000.000 3.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 27.294 27.294
Totale proventi diversi 9.027.294 7.027.294
Svalutazione di partecipazioni iscritte nell'attivo
non corrente:
Gas Plus Vendite S.r.l. - (7.082.310)
Gas Plus Storage S.r.l. (186.014) (145.409)
Gas Plus Netherlands B.V. (1.525.176) (99.565)
Totale oneri diversi (1.711.190) (7.327.284)
Totale proventi ed (oneri) diversi 7.316.104 (299.990)

I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 9.027.294 (Euro 7.027.294 nel 2022).

Gli oneri diversi pari a Euro 1.711.190 al 31 dicembre 2023 (Euro 7.327.284 nel 2022) sono dovuti alla svalutazione delle partecipazioni nella controllata Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 186.014 (Euro 145.409 nel 2022) e nella controllata Gas Plus Netherlands B.V. per Euro 1.525.176 (Euro 99.565 nel 2022) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio. Nel 2022, a differenza dell'anno 2023, era stata registrata anche la svalutazione della partecipazione nella controllata Gas Plus Vendite S.r.l. per Euro 7.082.310.

24. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2023 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2023 2022
Proventi finanziari
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 210.719 29.745
Interessi attivi su conti correnti bancari 39.521 717
Proventi finanziari su derivati su commodity vs controllate e vs terzi 4.034.690 39.144.250
Proventi finanziari su interest rate swap - 34.190
Totale proventi finanziari 4.284.930 39.208.902
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti non correnti (2.465.011) (1.758.319)
Interessi passivi su finanziamenti correnti (542.530) (256.077)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (1.192.596) (286.905)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (41.208) (23.675)
Commissioni su finanziamenti (72.137) (348.940)
Oneri finanziari per lease (6.377) (7.920)
Oneri finanziari su interest rate swap (240) (31.961)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso controllate e verso terzi (4.032.219) (39.144.250)
Interessi passivi su debiti tributari (235) -
Altri oneri finanziari (3.400) (3.400)
Totale oneri finanziari (8.355.953) (41.861.447)
Utili (perdite) su cambi (5.147) (556)
Proventi (Oneri) finanziari netti (4.076.170) (2.653.101)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l.. La forte riduzione dei proventi ed oneri finanziari è legata alle minori operazioni di copertura sulle commodities effettuate nel corso del 2023 per conto delle società controllate. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è di un saldo positivo di soli Euro 2.471 nel 2023 (saldo nullo nel 2022), grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 8, Fair value.

A causa dell'aumento dei tassi di interesse, hanno registrato un forte incremento gli interessi sulle linee di finanziamento non correnti, solo parzialmente mitigato dagli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio del tasso di interesse (minori oneri per Euro 822.254), gli interessi sulle linee di finanziamento correnti e gli interessi passivi per cash pooling con le società controllate.

25. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e Banco BPM e dal contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 14, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Al 31 dicembre 2023, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2023, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione, per conto della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l., a garanzia di un contratto di factoring da quest'ultima stipulato con un istituto bancario.

Nel corso del 2023, la Società ha revocato la fideiussione di Euro 3.040.000 emessa, per conto della società controllata Gas Plus International Holding S.r.l., a garanzia degli impegni assunti nell'ambito del finanziamento RBL, erogato per il progetto "Midia" in Romania, dopo il suo integrale rimborso anticipato e la cancellazione della linea.

26. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 1.415 5.185
Us.Fin. S.r.l. 763 382
Gas Plus Italiana S.r.l. 251.003 142.754
Gas Plus Vendite S.r.l. 239.921 246.468
GP Infrastrutture S.r.l. 260.521 261.179
Gas Plus Energia S.r.l. 4.805 9.671
Reggente S.p.A. 340 180
Società Padana Energia S.r.l. 235.654 254.930
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (4.468) 2.162
GP International Holding S.r.l. 4.120 4.355
Rete Gas Fidenza S.r.l. 22.238 20.028
Gas Plus International B.V. 293 1.646
Gas Plus Netherlands B.V. 404 1.261
Gas Plus Dacia S.r.l. 92.172 34.767
Gas Plus Storage S.r.l. 22.626 10.671
Totale crediti commerciali verso società correlate 1.131.807 995.639
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.273.445 1.032.758
Gas Plus Vendite S.r.l. 495.002 1.067.542
GP Infrastrutture S.r.l. 822.173 814.940
Società Padana Energia S.r.l. 930.038 2.332.396
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 19.470 -
Rete Gas Fidenza S.r.l. 48.929 157.814
Totale altri crediti verso società correlate 3.589.057 5.405.450

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Plus Italiana S.r.l. - 64
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.198 60
GP Infrastrutture S.r.l. 4.600 19.988
Gas Plus Energia S.r.l. - 45
Gas Plus Storage S.r.l. 1.124.633 878.051
Reggente S.p.A. 33 45
Società Padana Energia S.r.l. - 230.169
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. - 90
GP International Holding S.r.l. 117 10.182
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 45
Totale attività finanziarie verso società controllate 1.130.581 1.138.739
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Totale fair value verso società controllate 19.970 2.245.526
Società Padana Energia S.r.l. - 1.148.811
Gas Plus Vendite S.r.l. 19.970 -
Gas Plus Italiana S.r.l. - 1.096.715
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 372.371 583.236
Totale debiti per lease non correnti vs. società correlate 372.371 583.236
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 7.856 8.742
Gas Plus Italiana S.r.l. 205.648 78.453
Gas Plus Vendite S.r.l. 12.873 25.821
GP Infrastrutture S.r.l. 61.805 31.589
Gas Plus Energia S.r.l. 8.359 1.300
Società Padana Energia S.r.l. 51.314 29.169
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 7.574 -
Gas Plus International Holding S.r.l. 243.781 -
Rete Gas Fidenza S.r.l. 2.805 -
Totale debiti commerciali verso società correlate 602.015 175.074
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
GP Infrastrutture S.r.l. 6.774.292 22.112.263
Gas Plus Italiana S.r.l. 44.688.298 40.561.959
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.140.563 2.871.997
Gas Plus Energia S.r.l. 567.449 564.995
Società Padana Energia S.r.l. 4.658.634 22.191.456
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 7.706.761 305.559
GP International Holding S.r.l. 34.016.418 1.265.527
Rete Gas Fidenza S.r.l. 1.035.445 1.303.076
Totale passività finanziarie verso società controllate 101.587.860 91.176.832

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Plus Italiana S.r.l. 678.001 734.574
Gas Plus Vendite S.r.l. - 4.132.819
Società Padana Energia S.r.l. 774.687 722.680
Gas Plus Dacia S.r.l. 713.512 -
Totale fair value correnti verso società controllate 2.166.200 5.590.073
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 214.549 202.295
Totale debiti per lease correnti verso società correlate 214.549 202.295
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Plus Italiana S.r.l. - 501.500
Gas Plus Vendite S.r.l. 88.284 2.960.067
GP Infrastrutture S.r.l. - 1.696.746
Gas Plus Energia S.r.l. 3.414 7.332
Gas Plus Storage S.r.l. 58.741 45.918
Società Padana Energia S.r.l. - 292.065
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 2.665 -
GP International Holding S.r.l. 95.783 22.892
Rete Gas Fidenza S.r.l. - 294.552
Longanesi Sviluppo S.r.l. 159 -
Totale altri debiti verso società correlate 249.046 5.821.072
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.250 4.250
Us.Fin S.r.l. 1.250 1.250
Gas Plus Italiana S.r.l. 848.250 769.173
Gas Plus Vendite S.r.l. 908.179 946.225
GP Infrastrutture S.r.l. 852.970 853.936
Gas Plus Energia S.r.l. 24.198 30.516
Gas Plus Storage S.r.l. 76.171 76.209
Reggente S.p.A. 7.000 7.000
Società Padana Energia S.r.l. 970.836 922.725
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 9.915 20.562
GP International Holding S.r.l. 11.748 12.548
Rete Gas Fidenza S.r.l. 78.682 81.478
Gas Plus International B.V. 53.537 52.994
Gas Plus Netherlands B.V. 17.739 16.697
Gas Plus Dacia S.r.l. 153.749 87.987
Totale ricavi con società correlate 4.018.474 3.883.550
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
(63.886) (66.406)
(24.000) (12.000)
(24.452) (20.546)
(112.338) (98.952)

31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
GP Infrastrutture S.r.l. 4.000.000 4.000.000
Società Padana Energia S.r.l. 5.000.000 3.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 27.294 27.294
Totale proventi diversi 9.027.294 7.027.294
Gas Plus Vendite S.r.l. - (7.082.310)
Gas Plus Storage S.r.l. (186.14) (145.409)
Gas Plus Netherlands B.V. (1.525.176) (99.565)
Totale oneri diversi (1.711.190) (7.327.284)
Totale (oneri) e proventi diversi 7.316.104 (299.990)
31 dicembre 2023 31 dicembre 2022
Gas Plus Italiana S.r.l. 115.967 12.151.043
Gas Plus Vendite S.r.l. 284.190 2.018.919
Gas Plus Storage S.r.l. 50.187 19.480
Società Padana Energia S.r.l. 238.064 10.782.383
GP International Holding S.r.l. - 9.220
Rete Gas Fidenza S.r.l. 2.638 -
Totale proventi finanziari con società controllate 691.046 24.981.045
Immobiliare Forlanini S.r.l. (5.957) -
Gas Plus Italiana S.r.l. (1.523.395) (836.554)
Gas Plus Vendite S.r.l. (41.608) (12.749.013)
GP Infrastrutture S.r.l. (183.052) (79.881)
Gas Plus Energia S.r.l. (1.924) -
Società Padana Energia S.r.l. (1.511.619) (814.407)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (7.976) -
Gas Plus International Holding S.r.l. (454.818) -
Rete Gas Fidenza S.r.l. (4.041) -
Gas Plus Dacia S.r.l. (985.025) -
Totale oneri finanziari con società controllate (4.719.415) (14.479.855)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di Gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati su commodity infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2023 e 2022.

Compensi percepiti dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo

Gli Amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2023 compensi per 310 migliaia di euro (contro 307 migliaia di euro nel 2022).

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, dai Sindaci, dai Direttori Generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente alla gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Rapporti con la controllante Us.Fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2023, Gas Plus S.p.A. ha erogato dividendi per l'importo complessivo di Euro 2.178.648.

27. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

28. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi finanziari.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La funzione Internal Auditsvolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare, si evidenziano le seguenti tipologie:

Gas Plus S.p.A.

Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativa in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 7, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari sono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2023, Gas Plus S.p.A. ha in essere una fideiussione, per conto della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l., a garanzia di un contratto di factoring da quest'ultima stipulato con un istituto bancario.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.

Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2023, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 1,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 11 milioni di Euro per la linea a medio lungo termine del Finanziamento ISP-Banco BPM, interamente erogata;
  • 29,6 milioni di Euro per la linea Capex del Finanziamento ISP-Banco BPM, interamente erogata;
  • 15 milioni di Euro per linea di Finanziamento Revolving Banco BPM utilizzabile per cassa, utilizzata interamente al 31 dicembre 2023;
  • 21,3 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 25 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su commodity;
  • 3 milioni di Euro per linea rischi di sostituzione derivanti da operazioni su tassi;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

Dopo la chiusura dell'esercizio, nel mese di marzo 2024, si segnala che la Società ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo S.p.A. un contratto di finanziamento per un ulteriore linea di tipo revolving di 30 milioni di Euro e della durata di 2 anni.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono significative problematiche relative alla gestione del rischio di cambio.

La quasi totalità delle operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio la Società non è attualmente soggetta a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento ISP-Banco BPM, la Società ha stipulato i seguenti contratti derivati:

  • in data 24 ottobre 2019, due contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine;
  • in data 23 gennaio 2020 ed in data 12 gennaio 2021, contratti di Interest Rate Swap per il 65% delle erogazioni richieste della linea a medio lungo termine "Capex" rispettivamente nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati).

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento stipulato con Intesa Sanpaolo e con Banco BPM e al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Debiti finanziari correnti e non correnti.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2023 2022
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 1.130.581 1.138.739
Passività finanziarie (157.751.491) (147.477.951)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2023 e 2022, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso istituti bancari.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti di 258.533 Euro (al 31 dicembre 2022 pari a Euro 285.289).

Se la curva dei tassi di interesse fosse diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero aumentati di 258.533 Euro (al 31 dicembre 2022 pari a Euro 285.289).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2023 e 2022, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Dacia S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2023, la Società non è esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto non detiene tali strumenti finanziari.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2023 e 2022.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in Euro):

Totale di Totale valutato a
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 fair value Altro
ATTIVO
Attività finanziarie correnti vs
controllate 1.130.581 - - - - 1.130.581
Fair value attivo corrente 2.981.793 - 2.981.793 - 2.981.793 -
PASSIVO
Debiti finanziari per lease non
correnti 410.458 - - - - 410.458
Debiti finanziari correnti 55.488.009 - - - - 55.488.009
Passività finanziarie correnti verso
controllate 101.587.860 - - - - 101.587.860
Fair value passivo corrente 2.213.932 - 2.213.932 - 2.213.932 -
Debiti finanziari per lease correnti 265.164 - - - - 265.164

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

Gas Plus S.p.A. Note esplicative al bilancio separato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

31.12.2023

Valore
contabile
Finanziamenti
e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali 1.132 1.132 - - - - - 1.132 1.132
Attività finanziaire correnti vs
controllate
1.131 1.131 - - - - - 1.131 1.131
Altri crediti - - - - - - - 5.788 -
Fair value attivo corrente 2.982 - 2.487 495 - - - 2.982 2.982
Disponibilità liquide 11.617 11.617 - - - - - 11.617 11.617
Totale 16.862 13.880 2.487 495 - - - 22.650 16.862
PASSIVO
Debiti per lease non correnti 410 - - - - - 410 410 410
Debito finanziari correnti 55.488 - - - - - 55.488 55.488 55.488
Debiti per lease correnti 265 - - - - - 265 265 265
Fair value passivo corrente 2.214 - 2.214 - - - - 2.214 2.214
Debiti commerciali
Passività finanziarie correnti vs.
1.362 - - - - 1.362 - 1.362 1.362
imprese controllate 101.588 - - - - 101.588 - 101.588 101.588
Altri debiti 791 - - - - 791 - 1.653 791
Totale 162.118 - 2.214 - - 103.741 56.163 162.980 162.118

31.12.2022

Valore
contabile
Finanziamenti
e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali 996 996 - - - - - 996 996
Attività finanziaire correnti vs
controllate
1.139 1.139 - - - - - 1.139 1.139
Altri crediti - - - - - - - 9.739 -
Fair value attivo non corrente 878 - - 878 - - - 878 878
Fair value attivo corrente 8.202 - 7.836 366 - - - 8.202 8.202
Disponibilità liquide 4.258 4.258 - - - - - 4.258 4.258
Totale 15.473 6.393 7.836 1.244 - - - 25.212 15.473
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 38.491 - - - - - 38.491 38.491 38.491
Debiti per lease non correnti 618 - - - - - 618 618 618
Debito finanziari correnti 16.936 - - - - - 16.936 16.936 16.936
Debiti per lease correnti 256 - - - - - 256 256 256
Fair value passivo corrente 7.836 - 7.836 - - - - 7.836 7.836
Debiti commerciali
Passività finanziarie correnti vs.
895 - - - - 895 - 895 895
imprese controllate 91.177 - - - - 91.177 - 91.177 91.177
Altri debiti 765 - - - - 765 - 7.182 765
Totale 156.974 - 7.836 - - 92.837 56.301 163.391 156.974

  • -
    -

-

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2023
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 99
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (1) 12
Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (2) 4
Totale 115

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di Gas Plus S.p.A. ai sensi dell'art. 153 D. Lgs. 58/98 e dell'art. 2429 co. 2 del Codice Civile **********

Esercizio chiuso al 31 dicembre 2023

Signori Azionisti,

il presente documento (nel seguito anche la "Relazione") è stato redatto dal Collegio Sindacale (nel seguito anche il "Collegio" ovvero l'"Organo di controllo") della società Gas Plus S.p.A. (nel seguito anche la "Società" ovvero l'"Emittente"), ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 58/98 (anche il "TUF") e dell'art. 2429 co. 2, c.c., al fine di riferire all'Assemblea degli Azionisti, convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, sull'attività di vigilanza svolta nel corso dello stesso esercizio, nonché su eventuali omissioni e/o fatti censurabili rilevati.

Nomina del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione, composto dalla Dott.ssa Laura Guazzoni (Presidente), dal Dott. Manuel Menis e dalla Dott.ssa Gloria Francesca Marino (Sindaci effettivi), è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2021, con riferimento al triennio 2021-2023 e resterà in carica sino all'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2023. Si precisa che la Dott.ssa Gloria Francesca Marino, nominata Sindaco Supplente dall'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2021, è subentrata (ai sensi di legge) come Sindaco Effettivo, in data 24 luglio 2022, al Dott. Claudio Raimondi, venuto a mancare in pari data. La Dott.ssa Gloria Francesca Marino è poi stata nominata sindaco effettivo dall'Assemblea del 29 giugno 2023, che ha provveduto all'integrazione del Collegio Sindacale ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2401 del codice civile, nominando anche, quale sindaco supplente, la Dott.ssa Claudia Turchet.

Si evidenzia in primo luogo che i Sindaci sono stati nominati in conformità ai requisiti di onorabilità e professionalità di cui al D.M. 30 marzo 2000, n. 162 richiamato dall'art. 148, co. 4, TUF, nonché nel rispetto del criterio di indipendenza di cui al comma 3 dello stesso articolo e dell'art. 144-novies del Regolamento emittenti adottato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (nel seguito anche il "Regolamento emittenti"). Il Collegio rispetta inoltre il criterio dell'equilibrio tra i generi, di cui al comma 1-bis del citato art. 148, applicando l'arrotondamento per difetto all'unità inferiore come da interpretazione della

CONSOB nella Comunicazione n. 1/20 del 30 gennaio 2020 ed in combinazione con l'art. 144 undecies.1, co. 3 del Regolamento emittenti. Il Collegio provvede a monitorare costantemente il rispetto di tutti i precedenti requisiti, mediante adeguato processo di autovalutazione, in aderenza ai Principi e alle Raccomandazioni di cui al Codice di Corporate Governance approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana (nel seguito anche il "Codice CG"), nonché seguendo le linee guida sull'argomento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili – CNDCEC (in particolare il documento "L'Autovalutazione del Collegio Sindacale" del maggio 2019).

Con la presente Relazione, anche in osservanza delle indicazioni fornite dalla CONSOB con comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 (come successivamente modificata ed integrata), l'Organo di controllo riferisce di seguito in merito alle attività svolte nel corso dell'esercizio 2023.

Sintesi dell'attività di vigilanza del Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, il Collegio ha svolto l'attività di vigilanza in ottemperanza al disposto dell'art. 149 del TUF, tenendo altresì conto delle "Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate" raccomandate dal CNDCEC, delle comunicazioni CONSOB (inclusi i richiami di attenzione) in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché delle indicazioni del Codice CG. Si evidenzia inoltre che il Collegio Sindacale o "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ha svolto le relative attività di vigilanza e controllo disciplinate dall'art. 19, D. Lgs. 39/2010.

L'incarico di revisione legale dei conti, a norma del D. Lgs. 58/1998 e del D. Lgs. 39/2010, è svolto dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. (nel seguito anche la "Società di revisione"), come conferito dall'Assemblea degli Azionisti dell'11 maggio 2015, per un periodo di nove anni, e quindi sino alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

In particolare, nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149 del TUF:

  • sull'osservanza della legge e dello statuto societario;
  • sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;

  • sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Gas Plus alle società controllate ai sensi dell'art. 114, co. 2 del TUF;

su cui non si hanno osservazioni da formulare.

Si evidenzia inoltre che l'Organo di controllo ha vigilato, in ottemperanza all'art. 149, co. 1, lett. c-bis, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice CG, in vigore dal 1° gennaio 2021, cui Gas Plus aderisce, come dichiarato nella "Relazione sul governo societario e sugli aspetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis TUF" (anche la "Relazione sulla governance"), redatta dall'Organo amministrativo con riferimento all'esercizio 2023, su cui non si hanno osservazioni da formulare.

Nel corso dello stesso esercizio il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, l'audizione del management e dell'internal audit della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge e allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio dà atto di aver ricevuto dagli Amministratori entro i termini di legge, e in particolare nel rispetto dell'art. 154-ter, co. 1-ter del TUF, la relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2023 approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società del 11 aprile 2024, che include il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 della Società, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 del Gruppo Gas Plus, la Relazione sulla gestione nonché l'attestazione prevista dall'art. 154-bis, co. 5 del TUF.

Con riferimento alle indicazioni fornite dalla CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti (inclusi i richiami di attenzione della stessa CONSOB) per la redazione della presente Relazione, il Collegio attesta e sottopone alla Vostra attenzione quanto segue per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

Considerazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale e sulla loro conformità alla legge e all'atto costitutivo

L'Organo di controllo ha ricevuto, in conformità all'art. 150, co. 1 del TUF, dall'Amministratore Delegato e dagli altri amministratori della Società, durante le riunioni del Consiglio di

Amministrazione, a cui il Collegio ha sempre partecipato, adeguate e tempestive informazioni sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione, e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate, nel rispetto quindi della periodicità stabilita a norma di legge e di statuto. In merito all'andamento generale dell'attività sociale delle società controllate da Gas Plus e sui loro sistemi di amministrazione e controllo, il Collegio è stato altresì adeguatamente informato dai corrispondenti organi di tali società, ove presenti, nell'ambito dello scambio di informazioni ex art. 151, co. 2 del TUF.

Le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società del Gruppo sono adeguatamente descritte e analiticamente dettagliate nella Relazione sulla gestione, nel bilancio separato della Società nonché nel bilancio consolidato del Gruppo, a cui si rinvia per maggiori dettagli. Sulla base delle informazioni ricevute e in esito all'attività svolta, il Collegio può dare atto che dette operazioni risultano conformi alla legge, all'atto costitutivo e ai principi di corretta amministrazione e ritiene che le stesse non siano manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea degli Azionisti o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Con riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute nel corso del 2023, il Collegio ritiene opportuno riferire in sintesi che in merito alle attività di Exploration & Production (anche "E&P") e, in particolare, al progetto Longanesi, sono state completate le attività di perforazione e di completamento e le prove di produzione del pozzo Casale Cocchi 1 dir ed è stato completato il workover del pozzo Abbadesse 1 dir. Si è conclusa inoltre la procedura di affidamento dei lavori per la posa della rete di raccolta che hanno avuto inizio nel quarto trimestre 2023. Sono stati infine pubblicati i bandi per le gare per la realizzazione degli impianti di superficie ed hanno avuto inizio le relative procedure.

Indicazione dell'eventuale esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate

Si evidenzia in primo luogo che, nell'ambito dell'attività di vigilanza svolta, in base alle informazioni riscontrate e ricevute e per quanto a conoscenza dello scrivente Collegio, non sono emerse, nell'esercizio sociale chiuso al 31 dicembre 2023, operazioni atipiche e/o inusuali, né con terzi, né con società del Gruppo, né con parti correlate, così come disciplinato dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. Si dà atto che l'informazione resa nella Relazione sulla Gestione e/o nelle Note Esplicative al bilancio separato e consolidato in

ordine a eventi e operazioni significative non ricorrenti e a eventuali operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate, nonché i relativi effetti sui risultati economici e la situazione patrimoniale, risulta adeguata.

Per quanto concerne le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB, effettuate dalla Società e dalle sue controllate nel corso del 2023, i soggetti coinvolti e i relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari sono riportati dagli Amministratori nelle Note Esplicative del bilancio d'esercizio e consolidato, a cui si rinvia. Sul punto il Collegio riferisce che nel corso dell'esercizio 2023 risultano essere state poste in essere operazioni infragruppo, rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse in linea con la prassi di mercato, di natura commerciale, amministrativa, di assistenza e consulenza, nonché di natura finanziaria e di gestione della tesoreria. L'Organo di controllo ritiene che l'informativa, resa in merito dagli Amministratori nei documentati citati, sia adeguata.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società alle disposizioni di legge ed ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.

Rapporti con la Società di revisione

Si evidenzia preliminarmente che l'Organo di controllo, nell'ambito del reciproco scambio di informazioni ex art. 150, co. 3 del TUF, ha provveduto periodicamente a svolgere incontri con la Società di revisione (Deloitte & Touche S.p.A.), al fine di monitorare il processo di formazione dell'informativa finanziaria, la revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato. Il Collegio illustra che dai predetti incontri non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione e non sono emerse da parte della predetta Società di revisione informative, ex art. 155 co. 2 del TUF, su fatti ritenuti censurabili rilevanti nello svolgimento dell'attività di revisione legale sul bilancio d'esercizio e quello consolidato del Gruppo.

Inoltre, il Collegio Sindacale, anche in veste di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ex art. 19, D. Lgs. 39/2010, ha svolto l'attività di vigilanza ivi prescritta.

La società Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, la relazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 14 D. Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, relativa al bilancio d'esercizio ed al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, in cui sostanzialmente illustra, ove presenti, gli aspetti chiave della revisione legale dei conti e, con riferimento a ciascuno dei predetti bilanci, attesta che:

  • gli stessi sono conformi ai principi contabili internazionali ("International Financial Reporting Standards""IFRS") adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38 del 2005, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo, esprimendo un giudizio senza rilievi e senza richiami di informativa;
  • la Relazione sulla Gestione e la Relazione sulla governance, limitatamente alle specifiche informazioni indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D. Lgs. 58/98, sono coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato del Gruppo e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • nella dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lett. e) del D. Lgs. 39/2010, circa l'eventuale identificazione di errori significativi nella Relazione sulla Gestione, ha indicato di non avere nulla da riportare sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto, acquisite nel corso dell'attività di revisione;
  • la relazione finanziaria annuale, che contiene i predetti bilanci, risulta conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 in materia di formato elettronico unico per le relazioni finanziarie annuali di emittenti.

Inoltre, la Società di revisione ha trasmesso e illustrato al Collegio Sindacale (in veste di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile) la relazione aggiuntiva ex art. 11 del Regolamento (UE), ove attesta che non sono state individuate significative carenze nel sistema di controllo interno relativamente all'informativa finanziaria e nel sistema contabile della Società e non sono state identificate differenze di revisione da portare all'attenzione del citato Comitato. Pertanto, il Collegio Sindacale, in conformità all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, provvede a Sua volta a trasmettere tale relazione al Consiglio di Amministrazione di Gas Plus.

La Società di revisione ha confermato per iscritto al Collegio, così come richiesto dall'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 e dall'art. 6 del Regolamento (UE) n. 537/2014, la sussistenza del requisito di indipendenza. Sul punto, il Collegio dà inoltre atto che Deloitte & Touche S.p.A. ha pubblicato sul proprio sito internet la "Dichiarazione di trasparenza 2023" del settembre 2023, in ottemperanza all'art. 13 del citato Regolamento ed all'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha inoltre provveduto, nel corso del 2023, a monitorare e verificare costantemente, in ossequio all'art. 19, co. 1, lett. e) del D. Lgs. 39/2010 ed all'art. 4, par. 3 del Regolamento (UE) n. 537/2014, il conferimento da parte dell'Emittente di incarichi diversi

dalla revisione legale dei conti, come da art. 5, par. 1 del citato Regolamento. In merito, l'Organo di controllo evidenzia che tali incarichi, ove conferiti, sono conformi alle disposizioni di legge. Il dettaglio dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione è riportato in allegato alle note del bilancio consolidato 2023, come richiesto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti, cui rimandiamo.

L'incarico di revisione affidato a Deloitte § Touche S.p.A. scadrà contestualmente all'approvazione del presente bilancio da parte dell'Assemblea. Il management ha già in corso interlocuzioni con primari operatori al fine di individuare la nuova società di revisione da incaricare. Di tali interlocuzioni, il Collegio è informato, anche al fine di rilasciare la relativa proposta motivata all'Assemblea.

Nel corso dell'anno 2023 la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha svolto i seguenti incarichi diversi dalla revisione dei bilanci:

- Attestazione conformità covenants finanziari 12.000
- Certificazione tariffe joint ventures
(società controllate)
10.000
- Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (Gas Plus) 4.000
- Revisione conti annuali separati relativamente alle attività
settore gas (società controllate) € 10.000

Eventuale presentazione di denunce ex art. 2408 c.c. ed eventuali esposti pervenuti; eventuali iniziative intraprese e relativi esiti

Il Collegio informa che, nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna, non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c. ovvero esposti di qualsiasi natura.

Pareri rilasciati dal Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio Sindacale ha rilasciato i pareri e le osservazioni richiesti dalla normativa vigente, e in particolare ha espresso:

  • parere favorevole sull'approvazione del Piano di Audit 2023, come prescritto dall'art. 6 (Raccomandazione 33, lett. c) del Codice CG;
  • parere favorevole sul corretto utilizzo dei principi contabili per la redazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, nonché sulla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, ai sensi dell'art. 6 (Raccomandazione 35, lett. a) del Codice CG.

Frequenza e numero delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

Nello svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2023, il Collegio Sindacale si è riunito complessivamente n. 9 volte, ha assistito alle n. 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, si evidenzia che l'Organo di controllo, per il tramite del proprio Presidente ovvero altro Sindaco designato, ha partecipato alle n. 2 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e alle n. 2 riunioni del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione. Nel corso dell'esercizio 2024, più precisamente sino alla data della presente Relazione, il Collegio si è riunito n. 3 volte.

Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 149 del TUF, ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite audizioni, osservazioni dirette e incontri con il management della Società e non ha osservazioni da riportare. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati istituiti al suo interno, il Collegio ha vigilato, anche mediante la partecipazione alle adunanze consiliari, sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte di gestione assunte dagli Amministratori, nonché sulla loro compatibilità con le risorse ed il patrimonio della Società, e ha verificato che le relative delibere fossero supportate da processi di informazione adeguati.

Per quanto a sua conoscenza, il Collegio ritiene che non siano state compiute operazioni estranee all'oggetto sociale, manifestamente imprudenti, azzardate e palesemente idonee a pregiudicare l'integrità del patrimonio sociale.

Osservazioni sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, mediante la raccolta costante di informazioni da parte del Consiglio di Amministrazione, e in particolare dall'Amministratore Delegato, nonché informazioni acquisite nell'ambito della partecipazione ai Comitati endoconsiliari, informazioni e documenti acquisiti nell'ambito di incontri con i responsabili delle funzioni aziendali competenti, incontri e scambi di informazione con la Società di revisione, con gli organi di controllo delle controllate e con l'Organismo di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, in relazione alle dimensioni della Società, all'oggetto sociale e alle caratteristiche della stessa, ritiene che la struttura organizzativa della Società sia adeguata, per gli aspetti di propria competenza.

Osservazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Collegio ha acquisito conoscenza e ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza del sistema di controllo interno anche con periodici incontri sia con il Responsabile della funzione Internal Audit, sia con l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, nonché con la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e con l'acquisizione della relativa documentazione. In particolare, il Collegio ha acquisito e visionato le relazioni periodiche predisposte dal Responsabile della funzione Internal Audit nonché il Piano annuale di Audit, ottenendo rassicurazione da parte dello stesso circa l'adeguatezza delle risorse assegnate per lo svolgimento della propria attività. Alla luce delle verifiche effettuate, attesa la natura dinamica ed evolutiva del sistema di controllo interno e considerate le azioni del management finalizzate alla manutenzione e al miglioramento del sistema medesimo, il Collegio ritiene che non vi siano criticità significative da segnalare. Si evidenzia che nella Relazione sulla governance ex art. 123 bis del TUF viene fornita un'adeguata illustrazione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Con riferimento al Decreto Legislativo n. 231/2001 e successive modifiche, la Società ha in essere un modello di organizzazione e gestione, il cui ultimo aggiornamento è stato effettuato il 14 dicembre 2023, per recepire le recenti disposizioni in materia di whistleblowing. In pari data la Società ha adottato la Procedura Whistleblowing del Gruppo Gas Plus e ha nominato il Comitato Whistleblowing per la gestione delle segnalazioni, il tutto nel rispetto della normativa in materia (D.Lgs. n. 24/2023).

Si segnala che il Presidente del Collegio Sindacale è componente dell'Organismo di Vigilanza. La presenza di un componente del Collegio Sindacale, oltreché di un Amministratore indipendente/Presidente del Comitato Controllo e Rischi, consente di assicurare un coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Nello svolgimento della propria attività, il Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.

Il Collegio Sindacale ritiene sostanzialmente adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Gas Plus.

Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, l'esame della documentazione aziendale e lo scambio di informazioni con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Emittenti e dell'art. 154-bis del TUF, l'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato: a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio; b) la conformità del contenuto dei documenti contabili ai principi contabili internazionali IFRS/IAS omologati dalla Comunità Europea; c) la corrispondenza dei documenti stessi alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a rappresentare correttamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; d) che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento del risultato della gestione, nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Analoga attestazione è stata rilasciata con riguardo al Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus. Tali attestazioni sono allegate ai fascicoli di bilancio.

Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, verificando, anche mediante assunzione di informazioni dal management della Società, l'adeguatezza e l'efficacia del procedimento attraverso cui le informazioni finanziarie vengono prodotte e diffuse al pubblico.

Il Collegio ha inoltre esaminato il processo di Impairment Test, ritenendolo adeguato e conforme agli standard IAS/IFRS.

A parere del Collegio, non sussistono elementi che possano far ritenere non adeguato il sistema amministrativo-contabile e la sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione e non emergono carenze o fatti da segnalare all'Assemblea degli Azionisti.

Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate

Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati e

informazioni rilevanti, ritenendo congruo e conforme alla normativa citata il sistema di disposizione indirizzate alle predette società.

Indicazione dell'eventuale adesione della Società al Codice di Corporate Governance

Si conferma preliminarmente che la Società aderisce al Codice CG, come peraltro riportato nella Relazione sulla governance. Il Collegio ha vigilato, ai sensi dell'art. 149, co. 1, lett. c-bis del TUF, sulle modalità di concreta attuazione del Codice CG di Gas Plus S.p.A., adottato dal Consiglio di Amministrazione, senza riscontrare criticità. Con riferimento alle raccomandazioni dettate dal Codice di Corporate Governance, di competenza del Collegio Sindacale, si comunica che:

  • a. è stata verificata la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di valutazione dell'indipendenza, adottati dal Consiglio di Amministrazione, non individuando rilievi;
  • b. per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" del requisito di indipendenza dei propri componenti, il Collegio ne ha verificato la sussistenza utilizzando i medesimi principi previsti per gli Amministratori;
  • c. la Società, in data 4 aprile 2023, ha adottato la Politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti e degli investitori.

Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta nonché in ordine alle eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate nel corso della stessa

Nel corso dell'attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni e irregolarità che richiedano di essere segnalati nella presente Relazione.

Indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. 58/98

Il Collegio Sindacale non ritiene sussistano elementi tali da esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell'art. 153, co. 2 del TUF.

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Tenuto conto di tutto quanto precede, a compendio dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio ritiene che non sussistano motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e non ha obiezioni da formulare con riguardo alla proposta di destinare l'utile di esercizio a dividendo.

Si rammenta infine che con l'approvazione del bilancio d'esercizio 2023 viene a scadere il mandato del Collegio Sindacale; si invita pertanto l'Assemblea dei Soci, ringraziando per la fiducia accordata, ad assumere le decisioni di competenza in merito al rinnovo dell'Organo di controllo.

Milano, 29 aprile 2024

Per il Collegio Sindacale

Il Presidente

Laura Guazzoni

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Gruppo iscrive Immobili, impianti e macchinari, pari a euro 126.447
migliaia, diritti d'uso, pari a euro 13.685 migliaia, avviamento, pari a euro
884 migliaia, e concessioni e altre immobilizzazioni immateriali, pari a euro
251.957 migliaia, dopo svalutazioni e ripristini di valore rilevati nell'esercizio
rispettivamente per euro 6.602 migliaia ed euro 4.049 migliaia.
La metodologia adottata dal Gruppo per assicurarsi che le attività rientranti
nell'ambito di applicazione del principio contabile internazionale n. 36
"Riduzione di valore delle attività" siano iscritte a un valore non superiore a
quello recuperabile è articolata e soggetta a stime.
l processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore
recuperabile del valore delle cash generating unit (di seguito anche "CGU"),
in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni che per loro natura
implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con
riferimento all'evoluzione del quadro normativo di riferimento, alla stima dei
volumi e dei periodi di estrazione delle riserve di idrocarburi formulate dalla
Direzione sulla base della stima delle riserve di idrocarburi del Gruppo
effettuata con il supporto di un esperto indipendente, alle assunzioni relative
all'evoluzione dei prezzi degli idrocarburi, dei costi di smantellamento e
ripristino dei siti e del costo degli investimenti per la messa in funzione delle
riserve non ancora in produzione.
In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle ipotesi e
assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività non
correnti e non finanziarie precedentemente richiamate, abbiamo ritenuto
che il test di impairment rappresenti un aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della recuperabilità delle
attività sopra elencate è riportata nei paragrafi "Principi contabili e criteri di
valutazione", "Utilizzo di stime" e "Concessioni e altre immobilizzazioni
immateriali" del bilancio consolidato.
svolte Procedure di revisione Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti,
anche avvalendoci del supporto di esperti nel network Deloitte:
• rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti
in essere dal Gruppo sul processo di effettuazione del test di impairment;
• analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni di cassa (ivi inclusa la verifica dei profili di
produzione delle riserve di idrocarburi sulla base di quanto riportato

-

-

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
della valutazione della tempistica di sostenimento dei costi di
smantellamento e ripristino dei siti minerari.
In relazione alla complessità connessa al processo di stima ed alla rilevanza
dell'ammontare, tale area è stata considerata un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
l paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime" e
"Fondi" del bilancio consolidato riportano l'informativa sulla stima del fondo
di smantellamento e ripristino siti.
svolte Procedure di revisione Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti,
anche avvalendoci del supporto di esperti nel network Deloitte:
• comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti adottati dal Gruppo
ai fini della valutazione iniziale e l'aggiornamento del fondo
decommissioning;
· esame della conformità dei metodi adottati dalla Direzione per le stime
rispetto ai principi contabili di riferimento;
• analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla
Direzione per la stima del fondo decommissioning;
• verifiche sull'accuratezza matematica e sulla completezza dei dati
utilizzati dalla Direzione per le stime;
• analisi della stima delle riserve effettuata dalla Direzione, anche tramite il
supporto di esperti indipendenti;
· valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto
indipendente incaricato dalla Direzione del Gruppo;
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al

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