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Ascopiave

Quarterly Report May 9, 2024

4357_10-q_2024-05-09_55b8e769-a8eb-432a-9f2c-6c73143ba5fc.pdf

Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2024

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Rapporti con parti correlate e collegate 14
Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2024 15
Altri fatti di rilievo 15
Efficienza e risparmio energetico 15
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 16
Contenziosi 17
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 22
Ambiti territoriali 24
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2024
27
Distribuzione dividendi 28
Azioni proprie 28
Evoluzione prevedibile della gestione 28
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 29
Altre informazioni 34
Stagionalità dell'attività 34
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2024
35
Indicatori di performance 35
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 36
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 37
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 39
Andamento della gestione – Gli investimenti 41
Prospetti del Resoconto intermedio di gestione 42
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 45
NOTE ESPLICATIVE 47
Informazioni societarie 47
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 47
Schemi di Bilancio 48
Criteri di valutazione 48
Area e criteri di consolidamento 49
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 50
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 51
Attività non correnti 51
Attività correnti 58
Patrimonio netto consolidato 63
Passività non correnti 63
Passività correnti 68
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 71

Ricavi 71
Proventi e oneri finanziari 75
Imposte 76
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 77
Componenti non ricorrenti 77
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 77
Impegni e rischi 78
Fattori di rischio ed incertezza 78
Gestione del Capitale 80
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 81
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 84
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 84
Conto economico complessivo consolidato 85
Rendiconto Finanziario consolidato 86
Indebitamento finanziario netto consolidato 87
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2024
88
Obiettivi e politiche del Gruppo 88

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Amministratore delegato*
Pietrobon Greta Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Quarello Enrico Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Novello Cristian Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Monti Federica Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Zoppas Giovanni Consigliere indipendente** 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025

(*) Cecconato Nicola è stato nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023;

(**) Zoppas Giovanni è stato nominato Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023.

Soggetto carica durata carica data nomina data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del Collegio sindacale 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Moro Barbara Sindaco Effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025
Biancolin Luca Sindaco Effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approvazione bilancio 2025

Comitati endoconsiliari

Comitato per il Controllo e Rischi

Soggetto carica data inizio data fine
Novello Cristian Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato per le Remunerazioni

Soggetto carica data inizio data fine
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Novello Cristian Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato Sostenibilità

Soggetto carica data inizio data fine
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Quarello Enrico Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

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Società di Revisione KPMG S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 % dei ricavi 2023 % dei ricavi
Ricavi 47.440 100,0% 40.719 100,0%
Margine operativo lordo 23.325 49,2% 20.261 49,8%
Risultato operativo 10.875 22,9% 8.378 20,6%
Risultato del periodo 6.692 14,1% 5.589 13,7%
Risultato netto del periodo 6.692 14,1% 5.633 13,8%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Capitale circolante netto 58.736 33.702
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.279.724 1.273.692
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (64.993) (63.749)
Capitale investito netto 1.273.467 1.243.645
Posizione finanziaria netta (412.159) (389.363)
Patrimonio netto totale (861.307) (854.282)
Fonti di finanziamento (1.273.467) (1.243.645)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primo trimestre
(Migliaia di Euro) 2024 2023
Utile complessivo del periodo 6.915 (4.868)
Flussi di cassa generati dall'attività operativa (7.302) 9.222
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (15.155) (32.018)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (12.774) 8.886
Flusso monetario del periodo (35.231) (13.910)
Disponibilità liquide esercizio precedente 52.083 76.917
Disponibilità liquide periodo corrente 16.851 63.007

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre dell'esercizio 2024 con un utile netto consolidato di 6,7 milioni di Euro (5,6 milioni di Euro al 31 marzo 2023), con un incremento pari a 1,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2024 ammonta a 861,3 milioni di Euro (854,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), ed il capitale investito netto a 1.273,5 milioni di Euro (1.243,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023).

Nel corso del primo trimestre dell'anno il Gruppo ha realizzato investimenti per 15,2 milioni di Euro (13,8 milioni di Euro nel primo trimestre 2023), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 13,5 milioni di Euro (11,8 milioni di Euro nel primo trimestre 2023). Al termine del periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per 1,3 milioni di Euro (1,7 milioni di Euro nel primo trimestre 2023).

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo Estenergy e da Cogeide S.p.A. risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 300 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.700 chilometri e fornendo il servizio a circa 873.000 utenti.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 29 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Il Gruppo opera altresì nell'ambito della cogenerazione e gestione calore, nonché nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di circa 930 km.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 596,6 milioni di metri cubi, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2024 ha una lunghezza di 14.714 chilometri, in riduzione di 16 chilometri rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione è legata principalmente alla cessione di alcune concessioni nella titolarità di Serenissima Gas a seguito dell'aggiudicazione di una gara d'Ambito (Udine 2) da parte di un altro operatore.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 84,1 MW, hanno prodotto 47,6 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un incremento del 137,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione è dovuto sia all'entrata in esercizio di un nuovo impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., avvenuto ad inizio 2024, sia al miglioramento delle condizioni operative rispetto al primo trimestre del 2023, caratterizzato da una significativa siccità.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo trimestre 2024 si attestano a 47,4 milioni di Euro, contro i 40,7 milioni di Euro registrati nel primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 10,9 milioni di Euro, in aumento di 2,5 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato, pari a 6,7 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 1,1 milioni di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2024 è pari a 412,2 milioni di Euro, in aumento di 22,8 milioni di Euro rispetto ai 389,4 milioni di Euro del 31 dicembre 2023.

La crescita dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto, delle minusvalenze/plusvalenze, dei proventi da partecipazioni, del risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 16,3 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 24,0 milioni di Euro e dall'attività di investimento che ha assorbito risorse per 15,2 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2024 è risultato pari a 0,48 (0,50 al 31 marzo 2023).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2024.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 28 marzo 2024 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,365 Euro per azione, con un incremento di 5,6 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2024 (2,24 Euro per azione, riferita al 3 gennaio 2024).

La capitalizzazione di Borsa al 29 aprile 2024 risultava pari a 576,65 milioni di Euro1 (527,43 milioni di Euro2 al 29 dicembre 2023).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2024 ha registrato un miglioramento della performance (+5,6%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share e FTSE Italia Star hanno evidenziato un incremento rispettivamente del 14,9% e del 4,4%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia Utenze ha registrato una riduzione del 5,0%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 28 marzo 2024:

Dati azionari e borsistici 28.03.2024 29.12.2023
Utile per azione (Euro) 0,03 0,17
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,93 3,91
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 2,365 2,250
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,515 2,910
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,190 1,948
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 554,38 527,43
N. di azioni in circolazione 216.709.997 216.709.997
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.701.578 17.701.578

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acinque, Hera ed Iren) al 29 aprile 2024 risultava pari a 17,2 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

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2 Elaborazione interna.

Controllo della società

Alla data del 31 marzo 2024 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A..

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2024 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance, facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le società controllate adottano un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave, documento aggiornato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 10 settembre 2021.

La Parte Generale e le Parti Speciali del Modello di organizzazione, gestione e controllo di Ascopiave S.p.A. sono state aggiornate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 11 novembre 2021 e nel 2024 la Società ha avviato un progetto volto ad un aggiornamento complessivo del modello stesso. La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

In data 9 novembre 2023, a seguito della sopravvenuta vigenza del D.Lgs. 24/2023, attuativo della Direttiva UE 2019/1937 sul "Whistleblowing", Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello di organizzazione, gestione e controllo).

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali.

Si ricorda che il Modello 231 (Parte Generale) e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Inoltre, si ricorda che nel corso del 2023 e del 2024 è proseguita l'attività di redazione e adozione, nonché di periodico aggiornamento dei modelli di organizzazione gestione e controllo di tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave. Le attività di redazione ed aggiornamento anzidette, per talune società del Gruppo si sono concluse nel corso del 2023, mentre per le rimanenti (tra cui Ascopiave S.p.A.) si provvederà nel corso del 2024.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio: Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio: Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2024 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato. Per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

31.03.2024 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 30 174 20 0 0 30 0 0 20 0
Totale controllanti 30 174 20 0 0 30 0 0 20 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 61 0 5 0 0 61 0 0 5 0
Totale società consociate 61 0 5 0 0 61 0 0 5 0
ASM Set S.r.l. 835 0 48 0 0 827 0 0 2 0
Etra Energia S.r.l. 68 0 0 0 0 53 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 21.205 0 106 0 0 17.167 0 0 1.060 0
Totale società collegate 22.109 0 154 0 0 18.047 0 0 1.063 0
Totale 22.199 174 179 0 0 18.137 0 0 1.087 0

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2024

Estinzione anticipata finanziamento Prelios

Nel corso del mese di gennaio 2024 la controllata Asco EG ha estinto anticipatamente il finanziamento sottoscritto con Prelios. Il debito residuo, pari ad Euro 9.043 migliaia, al 31 dicembre 2023 risultava iscritto tra i finanziamenti a medio e lungo termine per Euro 7.652 migliaia e tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine per Euro 1.391 migliaia.

Piano strategico 2024-2027

In data 18 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2024-2027 del Gruppo. Il piano conferma gli indirizzi strategici indicati lo scorso anno, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. La Società ha comunicato che lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi remunerativa. Highlights economico finanziari:

  • EBITDA al 2027: 139 milioni di Euro (+ 44 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2023);
  • Risultato netto al 2027: 42 milioni di Euro (+ 5 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2023);
  • Investimenti netti 2024-2027: 617 milioni di Euro;
  • Disinvestimenti di partecipazioni di minoranza 2024-2027: 294 milioni di Euro;
  • Indebitamento netto al 2027: 435 milioni di Euro;
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2027: 0,48;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 14 centesimi per azione per l'esercizio 2023, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2027.

Il piano presenta uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas in ambiti territoriali minimi di interesse. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di un'ulteriore crescita dell'EBITDA al 2027 di 21 milioni di Euro ed un incremento del volume degli investimenti di 215 milioni di Euro.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020 e determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024.

Per tutte le società di distribuzione obbligate del Gruppo, nella sessione di maggio 2023, è stata rispettata la quota minima dell'obiettivo 2022 mentre nella sessione di novembre 2023 è stato completato l'obiettivo 2021.

Si segnala che il quantitativo di titoli assegnati alle società di distribuzione del Gruppo per l'esercizio 2023 (maggio 2023 - giugno 2024) è pari 68.675 certificati mentre, per l'esercizio 2024 è pari a 65.422 certificati.

Si segnala inoltre che, rispetto agli esercizi 2022 e 2023, nonché, alla quota maturata nel corso del primo trimestre rispetto all'esercizio 2024, alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione, i titoli non ancora consegnati risultano pari a 98.111 unità.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925);

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.

La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

____________________________________________________________________________________________

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;

  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • Euro 5.467 migliaia per il 2020;
  • Euro 5.430 migliaia per il 2021;
  • Euro 5.023 migliaia per il 2022;
  • Euro 5.225 migliaia per il 2023.

per complessivi Euro 72.380 migliaia.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2024 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2024 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2024 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO

Un giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente ha richiesto il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65 migliaia/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas S.p.A. al pagamento di Euro 65 migliaia/anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposto appello (RG 95/2022).

La prima udienza è stata celebrata il 16 maggio 2022 e l'udienza per la precisazione delle conclusioni si è tenuta il 12 giugno 2023.

Con Sentenza del 12 dicembre 2023, la Corte d'Appello di Venezia ha rigettato il ricorso di AP Reti Gas, confermando la Sentenza di primo grado.

La Società ha provveduto al pagamento del dovuto, ma ha altresì proposto ricorso per Cassazione.

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A., rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A.

La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Analogamente, il Comune di Fossalta di Portogruaro, in data 11 agosto 2022, ha trasmesso la Delibera di GC n. 37/2022 (adottata a marzo) relativa all'approvazione della stima del VIR (a LG), che supera la precedente Delibera n. 85/2020. Anche se la differenza con il precedente valore (di cui all'impugnata Delibera 85/2020) è minimale (meno di un migliaio di euro), la Società ha dovuto procedere all'impugnativa con motivi aggiunti, debitamente depositata e notificata nei termini. Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

Relativamente al contenzioso con il Comune di Teglio Veneto, la società ha depositato la propria memoria conclusiva a dicembre 2023. Il TAR ha disposto la "verificazione", per accertare se i criteri negoziali sono completi (quindi utilizzabili per l'aggiornamento delle stime). A tal riguardo ha nominato CTU, mentre la società e il Comune hanno individuato i propri CTP. L'udienza di discussione riferita all'esito della verificazione è fissata per il 9 ottobre 2024.

Per i conteziosi con i Comuni di Fossalta di Portogruaro e Concordia Sagittaria il TAR ha fissato udienza ex art 72 bis CPA (sentenza semplificata) per il 22 maggio 2024.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Un giudizio civile avviato c/o il Tribunale di Pordenone (R.G. 2515/2022), dal Comune di Fossalta di Portogruaro, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 10 novembre 2022. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per circa Euro 72.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013, per complessivi Euro 700.000 circa.

La Società ritenendo di nulla dovere al Comune, si è costituita in giudizio per contrastare la pretesa dell'Ente.

La prima udienza, fissata nell'atto di citazione al 28 febbraio 2023, è stata rinviata al 07 aprile 2023.

AP Reti ha depositato la propria comparsa di costituzione il 17 marzo 2023.

Tra le Parti è stata raggiunta un'intesa transattiva, approvata dal CdA della Società nella riunione del 22 marzo 2024. In estrema sintesi, l'accordo prevede che AP Reti Gas:

    1. versi la somma omnicomprensiva di Euro 35.000, oltre IVA, per il pregresso;
    1. corrisponda un canone annuo di Euro 30.000, oltre IVA, aggiuntivo rispetto al canone ex art. 46-bis già previsto, con rivalutazione ISTAT dal 2026 e la previsione di una rideterminazione periodica (ogni 5 anni) alla luce dell'evoluzione normativa delle tariffe, da versarsi sino al termine dell'attuale gestione;
    1. realizzi asfaltature su strade comunali (interessate dal passaggio di condotte) per un controvalore nominale Euro 150.000, alle seguenti condizioni:
    2. l'importo è stato convertito in 9.400 metri quadri equivalenti di asfaltatura sulla base delle caratteristiche tecniche predefinite, con utilizzo del prezzario regionale 2023, con ricarico del 10%;
    3. il Comune non richiederà nessuna cauzione (deposito e/o fideiussione);
    4. il rilascio dei permessi comunali dovrà essere tempestivo e gratuito;
    5. la responsabilità di AP Reti Gas per tali opere sarà regolata ai sensi dall'art. 1667 c.c.

In conseguenza, il giudizio in essere è stato abbandonato.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2024 sono pendenti:

ANAC DELIBERE 214 e 215 del 2022 e DELIBERA 584/2023

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma (R.G. 7980/2022), promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento delle Deliberazioni ANAC n. 214 e 215 del 2022, a mezzo delle quali, l'Autority, in asserita esecuzione della Sentenza n. 2607/2022 del TAR Lazio, ha sostanzialmente riprodotto quanto sancito nei Comunicati del Presidente, annullati per incompetenza del medesimo Tribunale.

In precedenza, infatti, AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), aveva chiesto ed ottenuto l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019.

Detto provvedimento, nella sostanza, estendeva gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo. ANAC, tuttavia, in asserito adempimento della Sentenza, ha sostanzialmente riprodotto il contenuto dei provvedimenti cassati dal TAR in due deliberazioni (n. 214 e 215 del 2022).

I provvedimenti sono quindi stati impugnati, per gran parte, riproponendo le censure "di merito" già predisposte nel primo giudizio e non vagliate da TAR, non perché ritenute infondate, ma perché il Tribunale, ai sensi del CPA, ha ritenuto assorbente ed esaustiva la pronuncia di incompetenza.

Con la Delibera 584/2023, ANAC ha formalmente abrogato le Delibere 214 e 215, salvo riproporre una disciplina del tutto analoga, pur con delle peculiarità. Con ricorso per motivi aggiunti a valere anche nelle forme del ricorso autonomo, notificato a fine febbraio 2024, entro i termini di impugnativa, la Società ha impugnato detto ultimo provvedimento.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e DELIBERA 117/2021/R/gas (oltre al connesso procedimento di accesso agli atti)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano (R.G. 522/2020), promosso nei confronti dell'ARERA da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti del 24 maggio 2021, è stata altresì impugnata la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". Le Società hanno infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere ulteriormente lesivo per le società di distribuzione del Gruppo.

A seguito del ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 4 agosto 2020, ha parzialmente accolto l'istanza, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta).

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte). Il giudizio di appello è stato tuttavia abbandonato da Italgas in data 16 febbraio 2022, per sopravvenuta carenza di interesse.

Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP Reti Gas, in qualità di mera contro-interessata.

La Società, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi. Allo stato residua solo il giudizio di ottemperanza.

PROVINCIA DI BRESCIA E COMUNITA' MONTANA DI VALLE TROMPIA

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Brescia, promosso da Morina S.r.. (ora fusa per incorporazione in Asco Renewables S.p.A.), nei riguardi della Provincia di Brescia e della Comunità Montana di Valle Trompia per l'accertamento che:

  • in ragione del loro mancato esercizio, la Comunità Montana di Valle Trompia è decaduta dalla titolarità della concessione idroelettrica rilasciata dalla Provincia di Brescia con propria determinazione dirigenziale n. 3099 del 3 agosto 2010 e dall'autorizzazione unica ex art. 12 del D.Lgs. 387/2003, rilasciata dalla stessa Provincia con propria determinazione dirigenziale n. 4501 del 24 luglio 2014;

  • in conseguenza, il preventivo consenso della Comunità Montana di Valle Trompia non è necessario per la voltura dei due citati provvedimenti, in capo alla sola società Morina S.r.l.

La società, per l'effetto, ha altresì chiesto la disapplicazione o l'annullamento del provvedimento della Provincia di Brescia, prot. n. 159684/2023 del 22 agosto 2023 (che richiama la contitolarità della concessione). Allo stato, non ci sono ulteriori atti processuali.

EXTRA PROFITTI (Provvedimenti Agenzia delle Entrate e altri Enti)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lazio (R.G. 10986/22), avviato da Asco EG (notificato il 16 settembre 2022), nei riguardi dei provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate (e di altri Enti) attuativi di quanto previsto dall'art. 37 del D.L. 21/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 51/2022 e successivamente ulteriormente modificato dal D.L. 50/2022, a propria volta convertito con modificazioni dalla Legge 91/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria. Al pari, in taluni ricorsi proposti da atre società avanti alla Commissione Tributaria è stata sollevata la questione di giurisdizione, pendente in Corte di Cassazione, oltre a quella di costituzionalità.

L'udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito si è svolta il 4 aprile 2023. Il TAR ha disposto il rinvio al 18 luglio 2023. All'esito dell'udienza, alla luce di quanto sopra indicato, dunque in attesa della decisione della Cassazione, il TAR ha disposto la sospensione del giudizio.

DECRETO AIUTI (Delibera ARERA n. 266/2022 e Comunicato GSE del 07 luglio 2022)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lombardia Milano (R.G. 1774/22), avviato da Asco EG (notificato il 08 settembre 2022), avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE del 07 luglio 2022, attuativi dell'art. 15 bis del D.L. 4/2022, convertito con Legge 25/2022, e modificato con D.L. 115/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 142/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

Con Sentenza n. 2676/2022 del 23 novembre 2022, il TAR ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato la Delibera ARERA 266/2022 e gli atti conseguenti del GSE. Le motivazioni del provvedimento sono state pubblicate il 09 febbraio 2023.

A titolo prudenziale, in attesa delle motivazioni anzidette, in data 06 dicembre 2022, la Società, unitamente alle altre parti ricorrenti, ha depositato c/o il TAR Lombardia – Milano un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, conseguente alla sopravvenuta vigenza del Regolamento UE 2022/1854, per l'annullamento di tutti i provvedimenti conseguenti alla Delibera 266/2022, nonché per accertare il difetto dei presupposti per l'applicazione dell'art. 15 bis del DL 4/2022 e per la conseguente nullità di tutti gli atti applicativi emanati dall'ARERA e dal GSE. Si sono altresì riproposte le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

La Sentenza n. 2676/2022 è stata impugnata da ARERA al Consiglio di Stato (RG 10025/22), con richiesta di sospensiva della Sentenza di primo grado. Con provvedimento del 17 gennaio 2023, il CdS ha accolto l'istanza cautelare e ha quindi sospeso l'esecutività del dispositivo impugnato.

A seguito della pubblicazione delle motivazioni della Sentenza di primo grado, in data 21 marzo 2023, è stata discussa l'istanza di revoca dell'ordinanza cautelare. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha confermato la sospensione dell'esecuzione della Sentenza e fissato l'udienza pubblica di discussione nel merito al 05 dicembre 2023.

Rispetto all'ulteriore giudizio instaurato al TAR Lombardia – Milano, con ordinanza del 17 luglio 2023 il tribunale ha sospeso il giudizio in attesa della pronuncia pregiudiziale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea rispetto ai quesiti formulati dal medesimo TAR in una precedente ordinanza del 7 luglio (adottata nell'ambito di un giudizio con oggetto del tutto analogo).

All'esito dell'udienza del 5 dicembre 2023, il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta della società e ha rinviato l'udienza pubblica alla fine del 2024, in attesa della decisione della Corte di Giustizia UE.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2024 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Vicenza (R.G. 339/2020), avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia - CPL), promosso da Ariston Cavi S.p.A.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

L'udienza di precisazione delle conclusioni si è svolta l'11 maggio 2023.

Con Sentenza del 16 ottobre 2023, il Tribunale di Treviso, ha accolto la domanda di Ariston Cavi, ritenendo provata l'entità del danno ex adverso lamentato. La pronuncia ha altresì accolto la domanda di manleva di AP Reti Gas Vicenza, con condanna di CPL anche alla refusione delle spese di lite. L'esito del Giudizio, quindi, può ritenersi positivo.

Allo stato, non si ha notizia di impugnative.

FIN ENERGY S.A. (Aumento di capitale di Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (R.G. 5768/22), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG, nei riguardi della stessa società, con ricorso notificato il 3 agosto 2022, che contesta l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci di Asco EG del 27 maggio 2022, mediante l'impugnazione della relativa delibera. La Società, ritenendo la pretesa infondata, si è costituita nei termini.

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Le prime due udienze si sono svolte il 21 dicembre 2022 e il 19 luglio 2023.

L'udienza di escussione dei testi si è svolta il 12 ottobre 2023.

PROVINCIA DI VERBANO CUSIO OSSOLA (Impugnativa Ordinanza Ingiunzione)

Un giudizio civile avviato con la notifica del ricorso ex art. 22 della Legge 689/1981 c/o il Tribunale di Verbania (R.G. 64/2023), da parte di Sangineto Energie S.r.l. (ora fusa per incorporazione in Asco Renewables S.p.A.), nei riguardi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, per l'annullamento e/o la declaratoria di nullità e/o la revoca, previa sospensione, dell'Ordinanza ingiunzione della medesima Provincia del 10 gennaio 2023, prot. n. 299, Rep. n. 1/2023, con la quale l'Ente pretende da Sangineto Energie (quale avente causa di Sant'Anna S.r.l.), nonché da Fusio S.r.l., EVA Renewables Assets S.p.a. e dall'Ing. S. B., in solido tra loro, il pagamento dell'importo di Euro 1.248.000,00, quale somma derivante della sanzione di Euro 1.600,00 (pari al minimo edittale) moltiplicata per 780 violazioni (di cui risulta la notifica di 778 verbali) asseritamente accertate dai Carabinieri forestali (tra il 23 settembre 2015 ed il 5 aprile 2016), relative allo stoccaggio del materiale di risulta dei lavori di realizzazione di una galleria di derivazione a servizio dell'impianto idroelettrico nei Comuni di Falmenta, Gurro e Cavaglio Spoccia.

La Società contesta sia l'inclusione nel perimetro dei soggetti debitori, sia il quantum richiesto, sia la stessa legittimazione della procedura adottata per l'irrogazione della sanzione.

Il Tribunale di Verbania ha fissato l'udienza di discussione il 23 maggio 2023, poi rinviata al 21 giugno 2023.

Con provvedimento del 6 novembre 2023, il Tribunale ha sospeso l'efficacia esecutiva dell'ordinanza emessa dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, prot. n. 299, del 10 gennaio 2023, Rep. n. 1/2023 nei confronti (tra gli altri) di Sangineto Energie. Ha quindi rinviato la discussione e la decisione all'udienza del 9 luglio 2024.

Con istanza del 2 febbraio 2024 la Provincia ha chiesto al Giudice di assegnare alle Parti, ai sensi e per gli effetti dell'art. 101 comma 2 c.p.c., un termine per depositare osservazioni e documenti in ordine alla questione sollevata d'ufficio dall'Ill.mo Giudice, in merito alla qualità di proprietaria della Sant'Anna S.r.l. del terreno/cantiere interessato dalla realizzazione dell'impianto idroelettrico e delle relative terre e rocce da scavo.

La Società, oltre a segnalare l'avvenuta fusione di Sangineto Energie in Asco Renewables, ha replicato sostenendo l'inammissibilità dell'istanza della Provincia, oltre a ribadire l'infondatezza, nel merito, delle pretese dell'Ente.

Rispetto alla stessa vicenda, la capogruppo Ascopiave ha attivato anche i rimedi negoziali a tutela di eventuali passività che potessero emergere.

AVVISI DI PAGAMENTO CANONI DEMANIALI GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE ANNO 2023

Un giudizio al Tribunale Superiore Delle Acque Pubbliche (R.G. 136/2023), promosso da Asco EG S.p.A. con ricorso del 16 giugno 2023, contro Regione Lombardia, per l'annullamento della Delibera della Giunta della Regione Lombardia del 12 aprile 2023 n. XII/136 "Determinazioni in merito all'aggiornamento della componente fissa del canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l'anno 2023 in applicazione dell'art. 20, comma 2, della legge regionale 8 aprile 2020, n. 5 e s.m.i.", pubblicata sul Boll. Uff. Regione Lombardia, S.O. n. 16 del 18 aprile 2023 e degli atti conseguenti (es. Avviso di scadenza canone utenza acqua pubblica 2023).

In estrema sintesi, la società contesta le modalità di adeguamento al tasso di inflazione e conseguentemente l'entità del canone richiesto.

La prima udienza si è svolta l'11 ottobre 2023.

EFFICIENT BUILDING S.P.A. (acquisto crediti fiscali)

In data 27 aprile 2023 alcune società del Gruppo hanno sottoscritto con Efficient Building S.p.A. un contratto avente ad oggetto l'acquisto di crediti di imposta da superbonus 110% per nominali Euro 10.000 migliaia, a fronte di un prezzo pagato pari ad Euro 8.700 migliaia.

Nel corso del mese di agosto 2023, in seguito all'avvio di un'indagine penale nei confronti del cedente (e che non riguarda le società del Gruppo), la Guardia di Finanza ha notificato alle stesse società un decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto parte dei crediti fiscali acquisiti, per un valore nominale di Euro 3.632 migliaia, di cui Euro 1.691 migliaia, già utilizzati dalle società in compensazione con alcune scadenza fiscali, annullandone quindi gli effetti ed esponendole alla possibile richiesta di nuovo versamento delle imposte oggetto di compensazione nonché al pagamento delle relative sanzioni e interessi.

Alla luce di tale procedimento e di ulteriori informazioni pervenute, le società del Gruppo hanno sospeso l'utilizzo dei residui crediti da Superbonus acquistati, non sottoposti a sequestro, e non ancora portati in compensazione con i propri debiti fiscali, per Euro 636 migliaia, richiedendo al cedente ulteriori informazioni e garanzie rispetto agli stessi. Invocando le garanzie contrattualmente concordate con il cedente, nel corso dell'esercizio il Gruppo ha formulato in via stragiudiziale nei confronti di Efficient Building S.p.A. una richiesta di risarcimento/indennizzo in relazione ai crediti da quest'ultima ceduti e colpiti dal provvedimento di sequestro; inoltre, non avendo ricevuto da Efficient

Building S.p.A. informazioni sufficienti per operare le compensazioni dei restanti crediti, ha chiesto il risarcimento/indennizzo anche con riguardo ai crediti non colpiti da sequestro ma che non ha comunque potuto utilizzare in compensazione entro i termini di legge, pari ad Euro 636 migliaia.

Le ragioni del Gruppo si basano su validi argomenti e conseguentemente gli Amministratori ritengono tutelate le Società interessate sia con riguardo ai crediti oggetto di sequestro e già compensati (anche nell'ipotesi in cui il procedimento penale nei confronti del cedente dovesse concludersi con una condanna) sia con riguardo ai crediti non colpiti da sequestro e non utilizzati in compensazione.

In seguito ai fatti descritti, è stato avviato da AP Reti Gas Nord Est un giudizio c/o il Tribunale di Padova, con atto di citazione del 14 dicembre 2023, per l'annullamento per dolo del contratto di cessione dei crediti stipulato tra Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. ed Efficient Building S.p.A. in data 27 aprile 2023 e per il risarcimento di ogni danno conseguente.

Le trattative condotte per il tramite dei rispettivi legali hanno portato ad un'intesa transattiva tra le Parti, sottoscritta a fine febbraio 2024, che si conclusa con il pagamento, avvenuto in data 29 aprile 2024 da parte di Efficient Building S.p.A., delle somme pattuite nell'accordo.

In conseguenza, il giudizio è quindi stato abbandonato.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c., al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze servite in regime di Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del medesimo.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito (e limitatamente alle utenze con CA > 500 smc/anno), l'avvio delle azioni legali d'urgenza.

Attualmente, sono:

  • n. 11 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 6 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 1 pratica con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);
  • n. 9 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso).

Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2024, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 12 e 25 azioni.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente, nel corso del 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza, supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, le quali hanno proceduto con la presentazione del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Restano ancora pendenti i ricorsi presentati dalle altre società.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. (quest'ultima fusa in EstEnergy S.p.A. con decorrenza 1° ottobre 2022) da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza depositata in data 21 aprile 2021, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. Avverso la pronuncia del Giudice di primo grado, in data 15 novembre 2021 l'Agenzia delle Entrate ha promosso appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Venezia; la società si è costituita in data 30.12.2021 con apposito atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. La discussione dell'appello è avvenuta in data 13 febbraio 2023, ed il 19 giugno 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto ha depositato la sentenza n. 577/2023 nella quale ha rigettato l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento delle spese di lite e al rimborso forfettario delle spese generali. Tale sentenza non è stata impugnata ed è quindi divenuta definitiva.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 15 novembre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, con la presentazione da parte della società in data 10 gennaio 2023 di apposite controdeduzioni; ad oggi si è in attesa che venga fissata l'udienza per la trattazione dei gravami.

In data 23 dicembre 2021 sono stati notificati alla società gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso. Il 04 luglio 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Venezia ha depositato la sentenza n. 315/2023, nella quale ha annullato gli atti accertativi, successivamente impugnata dall'Agenzia delle Entrate in data 2 febbraio 2024; la società si è costituita in giudizio e ad oggi deve ancora essere fissata udienza per la discussione dell'appello.

Infine, in data 13 dicembre 2023 è stato notificato l'avviso di accertamento ai fini Ires, Irap e Iva per l'anno d'imposta 2019; la società e l'Agenzia delle Entrate si sono costituite in giudizio, ad oggi deve ancora essere fissata udienza per la discussione del ricorso.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Evoluzione normativa

A partire dal 2011 il quadro normativo del settore è stato notevolmente incrementato con l'emanazione del Decreto del 19 gennaio 2011 che ha individuato gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), seguito dal cd Decreto Tutela Occupazionale del 21 aprile 2011, attuativo del comma 6, dell'art. 28 del D.Lgs. 23 maggio 2000, n. 164 e dal Decreto 18 dicembre 2011, che ha individuato i Comuni facenti parte di ogni Ambito.

Di fondamentale interesse è poi il Decreto 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), recante il regolamento concernente i criteri di gara e i punteggi conseguenti alla valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Il Gruppo Ascopiave, come peraltro molti altri operatori, aveva accolto con sostanziale favore il quadro regolamentare pocanzi sintetizzato, ritenendo che lo stesso, in esordio alquanto chiaro e coerente, potesse creare opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

In seguito, tuttavia, il contesto disciplinare è stato ulteriormente modificato.

Il D.L. 145/2013, convertito con modifiche, nella Legge 9/2014, ha riformato la disciplina sulla determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

La Legge 9/2014 ha modificato l'articolo 15 del D.Lgs. 164/2000, prevedendo che:

  • a. il rimborso a carico del nuovo gestore fosse calcolato (anzitutto) nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle Linee Guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla Legge 98/2013;
  • b. in ogni caso, dal valore di rimborso (VR o VIR) venissero detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente;
  • c. ove il VR risulti maggiore del dieci per cento della RAB di località, l'ente locale concedente, prima della pubblicazione del bando di gara, deve trasmettere ad ARERA le relative valutazioni di dettaglio in modo da consentire all'Autority di espletare una verifica di congruità (cd scostamento VIR / RAB).

Il 6 giugno 2014, ai sensi delle anzidette previsioni normative, è stato pubblicato il Decreto 22 maggio 2014 di approvazione delle "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" chiamate a definire i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti, in assenza di una compiuta regolazione negoziale e/o ad integrazione di quegli aspetti non previsti nelle convenzioni o nei contratti.

Le "Linee Guida" presentavano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito applicativo, estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci gli accordi sul VR stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida non attuavano ed anzi si ponevano in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011 all'epoca vigente (in difformità alla previsione normativa che rimandava all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, faceva esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011).

In considerazione di detti profili di presunta illegittimità Ascopiave S.p.A., unitamente ad altri primari operatori, ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi le Linee Guida) con ricorso al TAR Lazio, nell'ambito del quale è stata sollevata questione di legittimità sia costituzionale che comunitaria, riferita soprattutto all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina per quanto concerne la detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014 e il limite di efficacia delle pregresse intese tra gestori e comuni.

Successivamente, con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", l'Autorità di settore ha disciplinato le modalità di verifica dello scostamento VIR / RAB.

Con la Legge n. 116/2014 (di conversione, con modifiche, del D.L. 91/2014) è stata introdotta una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del D.Lgs. 164/2000, confermando che il valore di rimborso deve essere calcolato, anzitutto,

nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, (ma) purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 226/2011 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò "avallando" la retroattività dell'applicazione delle Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato il Decreto 106/2015, di modifica del DM 226/2011. La novella, in particolare, ha introdotto:

    1. una parziale modifica delle disposizioni sul VR da applicarsi nei casi di assenza di specifici accordi tra le parti. Nella sostanza, si riprende in larga parte quanto già previsto dalle Linee Guida;
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli Enti locali, elevata dal 5%, all'attuale 10% delle principali componenti (non tutte) del Vincolo dei Ricavi Tariffari (VRT);
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici, relativi agli investimenti di efficienza energetica da includere nell'offerta, concernenti la valorizzazione degli importi riconoscibili agli Enti locali ed il riconoscimento tariffario (parziale) della copertura dei relativi costi.

La Legge 21/2016 di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" ha previsto l'ultima proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara, regolando anche le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed abrogando le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nella sostanza, ad oggi, le scadenze anzidette sono state ampiamente disattese.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti, tuttavia, non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, in tema di preventivo esame di ARERA sia dei VR, sia dello scostamento VIR-RAB, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati. Inoltre, la maggior parte dei bandi si discostata, anche in modo significativo dai criteri di valutazione delle offerte.

Nella sostanza, la standardizzazione del processo di gara, prevista dalla normativa regolamentare ha incontrato serie difficoltà ad imporsi.

La Legge 124/2017 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità al fine di ridurre le tempistiche e semplificare il procedimento di verifica. In particolare:

  • all'Ente locale concedente è data possibilità di certificare (anche tramite un idoneo soggetto terzo) che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee Guida e ciò conclude l'iter qualora lo scostamento VIR-RAB aggregato d'Ambito non superi l'8 per cento e lo scostamento VIR-RAB del Comune interessato non superi il 20 per cento;
  • se il valore delle immobilizzazioni nette di località è disallineato rispetto alle medie di settore come definite dell'Autorità, il valore rilevante ai fini del calcolo dello scostamento VIR-RAB è determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti da ARERA (oggi articolo24 della RTDG);
  • si prevede che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, ove questi siano redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che, in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti dagli articoli 13, 14 e 15 del Decreto 226/11 (se non nei limiti previsti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni subcriteri).

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Nel frattempo, l'art. 1, comma 453 delle Legge 232/2016 ha sancito l'interpretazione autentica dell'art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, nel senso che il gestore uscente resta obbligato al pagamento del canone di concessione, ove previsto dal contratto di concessione originario.

Rispetto alla durata del cd "periodo transitorio", per i rapporti concessori precedenti alla vigenza del D.Lgs. 164/2000, considerandosi tutte le proroghe previste dai provvedimenti succedutisi nel tempo, unitamente a quelle facoltative attribuibili dai Comuni sino alla vigenza del D.Lgs. 93/2011, sono stati individuati due termini alternativi di scadenza "ope legis", al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2010 a seconda, rispettivamente, che la concessione fosse stata, o meno, attribuita con una procedura comparativa, anche estremamente semplificata.

In assenza dell'individuazione del nuovo gestore d'ambito, successivamente alla scadenza dei termini anzidetti, in forza del combinato disposto degli art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, 24, comma 4 del D.Lgs. 93/2011 e 37,

comma 2 del D.L. 83/2012, i gestori uscenti sono obbligati a proseguire nell'ordinaria gestione del servizio, senza soluzione di continuità.

Ad oggi, il quadro normativo è stato ulteriormente integrato e modificato dalla Legge 118/2022, la quale, all'art. 6, da un lato, ha previsto la possibilità per i Comuni di cedere, in occasione della gara d'ambito, le tratte di loro proprietà con valorizzazione a VIR, determinato in applicazione delle Linee Guida, mentre dall'altro, ha previsto il rinnovo del DM 226/2011. Questo, tuttavia, nonostante il termine di sei mesi previsto dalla Legge 118/2022, non è ancora stato riformato.

L'estrema proliferazione normativa successiva al DM 226/2011, spesso sguarnita dalla necessaria sistematicità e seguita da svariati contenziosi, ha sostanzialmente impedito l'attuazione del sistema per ATEM ipotizzato sin dall'introduzione dell'art. 46-bis del D.L. 159/2007 (convertito, con modificazioni, nella Legge 222/2007). Solo pochissimi Ambiti, infatti, hanno visto completato l'iter di gara. Tra questi, si segnalano Milano 1, Aosta, Udine 2 e Belluno (rispetto a quest'ultimo si rimanda a quanto precisato nel seguito).

Gare di interesse

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Atem di Belluno, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio (a procedura aperta) nel dicembre 2016.

A settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha presentato la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati fatti oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. La pronuncia è stata poi confermata dal Consiglio di Stato, con Sentenza del 22 gennaio 2019.

All'esito del vaglio delle offerte, AP Reti Gas S.p.A. è risultata la migliore offerente per la parte tecnica, ma si è classificata seconda nel punteggio complessivo, alle spalle di Italgas Reti S.p.A.

AP Reti Gas, ritenendo sussistere molteplici profili di incongruità nell'offerta dell'aggiudicatario, ha impugnato l'esito della gara, ma i ricorsi (di primo grado al TAR Veneto e di appello al Consiglio di Stato) non hanno trovato accoglimenti.

Il passaggio di gestione a favore di Italgas Reti è avvenuto il primo febbraio 2024.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Atem Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha pubblicato il bando di gara (a procedura ristretta).

All'epoca, in detto Ambito, le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. gestivano il servizio in 28 Comuni, per un totale di oltre 80.000 utenze. In seguito, il perimetro di gestione si è implementato a seguito dell'ingresso nel Gruppo di Romeo Gas S.p.A.

AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A., in via prudenziale volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto al contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti (es. indicazione dei valori di rimborso, disciplinare di gara, ecc.), hanno impugnato il bando di gara, con ricorso al TAR Veneto, notificato il 16 gennaio 2019.

Con Sentenza n. 667/2019 del 3 giugno 2019, il TAR ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso sul presupposto che i contenuti degli atti di gara dovranno essere necessariamente integrati dalla Stazione Appaltante nel proseguo della procedura.

La pronuncia è da ritenersi positiva per le ricorrenti, consentendo di superare l'oggettiva preoccupazione che la procedura di gara potesse cristallizzarsi e proseguire sulla base di valori non corretti. Per tale ragione la stessa non è stata fatta oggetto di impugnativa.

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In seguito, dopo alcune proroghe, l'iter di gara è stato ed è attualmente sospeso.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2024

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2024

Si è riunita in data 18 aprile 2024, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2023 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,14 Euro per azione, per un totale di 30,3 milioni di euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2023. Il dividendo ordinario è stato pagato l'8 maggio 2024 con stacco della cedola in data 6 maggio 2024 (record date il 7 maggio 2024).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2024) e ha espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria, riservato agli amministratori esecutivi di Ascopiave S.p.A. e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2023, per la parte non eseguita.

Infine, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti di Ascopiave S.p.A. per gli esercizi 2024 ÷ 2032 alla società di revisione KPMG S.p.A.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023

In data 18 aprile 2024 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che ha pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 12 aprile 2024, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità

Distribuzione dividendi

In data 18 aprile 2024, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,14 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2024, record date il 7 maggio 2024 e pagamento il giorno 8 maggio 2024.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 31 marzo 2024 possiede 17.701.578 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.423 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2024 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2024 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio 2024 e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite.

In merito ai risultati economici, vista la sostanziale definitezza e stabilità del quadro regolatorio, si prevedono, al netto delle componenti di reddito di natura straordinaria registrate nel 2023 e che potranno eventualmente interessare l'esercizio 2024, risultati in crescita rispetto a quelli dell'esercizio precedente, soprattutto per effetto dell'aumento dei ricavi tariffari indotta dagli aggiornamenti monetari dei parametri di calcolo e dall'aumento del tasso di rendimento sul capitale riconosciuto (dal 5,6% del 2023 al 6,5% del 2024) disposto da ARERA per tener conto dell'andamento al rialzo dei tassi di mercato .

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica, il Decreto 21 maggio 2021 del Ministro della Transizione Ecologica ha determinato gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per gli anni 2021-2024. Gli obiettivi stimati per il 2024 per le società di distribuzione del Gruppo sono superiori agli obblighi annuali previsti per l'anno 2023.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, si segnala che a decorrere dal 1° luglio 2023 sono cessati gli effetti dei decreti emanati in materia di contenimento dei prezzi dell'energia. La produzione attesa del 2024 beneficerà dell'entrata in esercizio dell'impianto eolico da 21,6 MW di potenza nominale, recentemente completato dalla società Salinella Eolico S.r.l. in Calabria.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in EstEnergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2024 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Il Gruppo Ascopiave si impegna a sviluppare una cultura di gestione dei rischi integrata e proattiva, al fine di proteggere il valore per gli azionisti, sostenere la continuità aziendale e promuovere decisioni informate, contribuendo al successo sostenibile della società.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo è costituito dall'insieme delle regole, procedure e strutture organizzative finalizzate ad una effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

Le categorie di rischi a cui il gruppo è potenzialmente esposto possono essere ricondotte alle seguenti:

  • Rischi di indirizzo strategico: sono i rischi connessi al Piano Strategico, al piano di investimenti, alle operazioni di M&A;
  • Rischi Finanziari: sono i rischi connessi con la gestione della liquidità, i tassi di interesse, il rating creditizio, i derivati, ecc.;
  • Rischi Operativi: sono i rischi connessi alla proprietà degli assets e all'esercizio di attività di business, a processi e procedure e alla gestione del capitale umano;
  • Rischi Legal & Compliance: sono i rischi connessi alla gestione dell'evoluzione normativo-regolamentare, alla gestione di contenziosi e al framework organizzativo e di governance;
  • Rischi HSE: sono i rischi connessi alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro e alle tematiche ambientali.

RISCHI DI INDIRIZZO STRATEGICO

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2024 il Gruppo Ascopiave detiene 300 concessioni di distribuzione di gas naturale (304 al 31 dicembre 2023).

In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate.

Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

A fronte di questo rischio il Gruppo effettua un monitoraggio dell'evoluzione normativa (nazionale, regionale, locale) e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara e si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle gare ATEM.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.

In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le

relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di:

  • a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento;
  • b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Rischio di Transizione

Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

Essendo il Gruppo Ascopiave attivo nel settore dell'energia, tali modifiche potrebbero influenzare ricavi e redditività degli investimenti attesi.

Per mitigare il possibile impatto del rischio il Gruppo investe in tecnologia, come ad esempio la tecnologia CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy) per il monitoraggio preventivo delle condotte e l'individuazione delle dispersioni, ed è impegnato in attività di trasformazione della rete in infrastrutture digitali per abilitare la distribuzione di gas diversi dal metano, quali ad esempio l'idrogeno, il biometano e e-gas. Inoltre, attraverso il proprio Piano Strategico, ha definito un percorso di diversificazione delineando un percorso di crescita sostenibile nel campo delle energie rinnovabili.

RISCHI FINANZIARI

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti.

Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dell'esercizio risulta pari a circa il 1,0% (7,6% al 31 dicembre 2023) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Il Gruppo si è dotato di un processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, controllo e reporting dei Rischi Finanziari. La pianificazione finanziaria, effettuata su un orizzonte temporale annuo, è svolta almeno su base settimanale, a volte anche con aggiornamenti infrasettimanali.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione.

Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. A fronte di questi rischi il Gruppo ha implementato apposite misure tecniche, organizzative e procedurali, ed attuato attività di innovazione tecnologica come l'utilizzo della tecnologia Picarro, attualmente la più avanzata e performante per la ricerca dispersioni.

Il Gruppo ha poi stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, rimane comunque il rischio che possano risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla cyber security

Sono i rischi di indisponibilità/perdita di Riservatezza e/o di Integrità delle informazioni in conseguenza di attacchi informatici che vengono condotti verso le aziende con crescente frequenza e complessità.

Il Gruppo si è dotato di un insieme di misure tecniche, organizzative e procedurali per proteggere il proprio patrimonio informativo e lavora costantemente per garantire la protezione dei sistemi informatici e dei dati, svolgendo attività di prevenzione, rilevazione e interventi contro potenziali cyber attacchi.

Vengono inoltre svolti periodicamente dei Vulnerability Assesment e Penetration Test al fine di valutare l'efficacia dei sistemi adottati, intraprendendo le azioni correttive necessarie per aumentare la sicurezza dei sistemi gestiti.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili.

A fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione.

L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.

Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati. Per presidiare questo rischio il gruppo si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle attività e al monitoraggio della regolamentazione in materia.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione.

Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo. Per mitigare questo rischio il gruppo si è dotato di strutture organizzative tecniche e gestionali preposte al monitoraggio dell'avanzamento degli investimenti.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento.

Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

L'evoluzione normativa è costantemente monitorata per permettere una rapida comprensione degli effetti e l'attuazione delle necessarie modifiche organizzative, tecniche o di processo per garantire la compliance con leggi, norme e regolamenti.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività.

La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa applicabile, la compliance con leggi, norme e regolamenti è attentamente monitorata.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza.

Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti.

Il Gruppo si è dotato di un Sistema HSEQ in compliance con gli standard di riferimento, certificato secondo norme internazionali per gli aspetti di qualità salute e sicurezza (45001), che prevede verifiche di conformità svolte da parte di ente certificatore.

Vengono inoltre eseguite periodiche verifiche di conformità sul sistema di gestione 45001 con audit interni e monitoraggio continuo e attività di formazione informatizzata dei corsi su tematiche HSE e sistema di gestione.

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System).

Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2024-2027, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task

force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima".

Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Governance

La gestione strategica degli aspetti inerenti al "climate change", così come la governance di tutti gli aspetti della sostenibilità, spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa applicabile.

Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance.

Anche a tal fine, in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale, al Principio I, promuove il "successo sostenibile".

Il Gruppo Ascopiave nell'anno 2021 ha istituito altresì il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica".

Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Strategy

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Peraltro, sul fronte dei processi produttivi e di distribuzione, lo sforzo costante di migliorare l'efficienza energetica sta portando benefici in termini di minore energia utilizzata a parità di attività, con conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.

Il Piano Strategico 2024-2027, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2024, conferma gli indirizzi strategici indicati nei piani strategici pubblicati nei due anni precedenti, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici.

Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi", nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo.

La crescita nei comparti diversificati potrà avvenire attraverso lo sviluppo di competenze interne, la partecipazione a procedure competitive, acquisizioni aziendali o, infine, la costituzione di partnership con soggetti esperti.

Il fenomeno del cambiamento climatico costringe le aziende a promuovere l'innovazione e trovare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica all'interno del proprio business. A tale proposito, Ascopiave ha raggiunto dei risultati apprezzabili sul fronte dell'efficienza energetica, implementando delle soluzioni organizzative e tecnologiche funzionali sia al miglioramento della qualità e affidabilità del servizio, sia al contenimento dei costi.

Risk Management

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. In linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Metrics & Targets

Per quanto riguarda le metriche utilizzate dal Gruppo, ad oggi è possibile fare riferimento al capitolo "Energy management e emissioni" della relazione finanziaria annuale dell'anno precedente dove vengono ampliamente descritti gli indicatori relativi ai consumi di energia, alle emissioni in atmosfera, all'utilizzo delle risorse idriche e alla

produzione e gestione dei rifiuti. Le metriche utilizzate per la rendicontazione degli indicatori seguono i GRI Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative.

I «Sustainable Development Goals» individuati da Ascopiave tramite dialogo con gli Stakeholders sono gli elementi su cui il Gruppo baserà il proprio percorso di crescita sostenibile. Il percorso di sostenibilità intrapreso da Ascopiave si ispira ai Sustainable Development Goals (SDGs) connessi da un lato alle proprie attività di business (SDG 6, 7, 8 e 9) e dall'altro all'impatto e agli effetti che il Gruppo esercita sui territori in cui opera (SDG 11, 12 e 13).

In tale contesto, la strategia di Ascopiave recepisce il concetto di assunzione di responsabilità che l'Agenda 2030 richiede ad ogni realtà, non solo per quanto svolto a livello di business, ma anche in qualità di attivatore di cambiamenti in un'ottica di creazione di sistemi sostenibili sia a livello locale che globale.

In linea con le raccomandazioni del TCFD è stata realizzata, partendo da considerazioni prettamente qualitative, un'analisi preliminare dei rischi-opportunità generali e specifici del Gruppo.

L'identificazione dei rischi, e la loro imputabilità, potrebbe risultare difficoltosa a causa di una conoscenza limitata delle questioni legate al clima e/o la tendenza a concentrarsi principalmente sui rischi a breve termine.

È stata pertanto realizzata una prima macro-distinzione tra rischio fisico e di transizione:

  • Il rischio fisico, ossia il rischio derivante dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, è legato a variazioni di lungo termine (rischio cronico) e da eventi metereologici estremi (rischio acuto). Tali rischi espongono il Gruppo al danneggiamento o distruzione del "capitale materiale" quale fabbricati industriali, impianti e infrastrutture, a potenziali interruzioni delle forniture essenziali, ed alla potenziale contrazione della capacità produttiva e distributiva;
  • Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

In particolare, vi è una crescente incertezza sul futuro ruolo del gas naturale con potenziale impatto su ricavi e redditività degli investimenti attesi.

A fronte di questo rischio il Gruppo ha definito un percorso di diversificazione delineando un percorso di crescita sostenibile nel campo delle energie rinnovabili.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità; infatti, lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. Con le recenti acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità.

Il Gruppo risulta esposto significativamente agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate, attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale, in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni, relative a tali società, contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2024

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo trimestre
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2024 2023 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 300 308 -8 -2,6%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 14.714 14.782 -67 -0,5%
Numero di PDR 872.791 879.511 -6.720 -0,8%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 596,6 591,6 5,0 0,8%
Primo trimestre
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 2024 2023 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 29 28 1 3,6%
Potenza installata (MW) 84,1 62,5 21,6 34,5%
Volumi di energia elettrica prodotti (GWh) 47,6 20,0 27,6 137,4%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel corso del primo trimestre dell'anno i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 596,6 milioni di metri cubi, in aumento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al 31 marzo 2024 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 872.791, in diminuzione di 6.720 unità rispetto al 31 marzo 2023. La variazione è principalmente spiegata dalla consegna, effettuata in data 1° aprile 2023, degli impianti di distribuzione del gas naturale ubicati nell'Atem Udine 2 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito da parte di un altro operatore nonché dalle altre operazioni straordinarie intervenute nel corso degli ultimi nove mesi dell'esercizio precedente.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2024 ha una lunghezza di 14.714 chilometri, in riduzione di 16 chilometri rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione è legata principalmente alla cessione di alcune concessioni nella titolarità di Serenissima Gas a seguito dell'aggiudicazione di una gara d'Ambito (Udine 2) da parte di un altro operatore.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 84,1 MW, hanno prodotto 47,6 GWh nel corso del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un incremento del 137,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione è dovuto sia all'entrata in esercizio di un nuovo impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., avvenuto ad inizio 2024, sia al miglioramento delle condizioni operative rispetto al primo trimestre del 2023, caratterizzato da una significativa siccità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 % dei ricavi 2023 % dei ricavi
Ricavi 47.440 100,0% 40.719 100,0%
Costi operativi 24.115 50,8% 20.459 50,2%
Margine operativo lordo 23.325 49,2% 20.261 49,8%
Ammortamenti e svalutazioni 12.450 26,2% 11.723 28,8%
Accantonamento rischi su crediti 0 0,0% 160 0,4%
Risultato operativo 10.875 22,9% 8.378 20,6%
Proventi finanziari 175 0,4% 58 0,1%
Oneri finanziari 4.641 9,8% 2.712 6,7%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il 2.779 5,9% 567 1,4%
metodo del Patrimonio netto
Utile anteimposte 9.187 19,4% 6.291 15,5%
Imposte del periodo (2.495) 5,3% (702) 1,7%
Utile/(perdita) del periodo del gruppo 6.692 14,1% 5.589 13,7%
Risultato netto da attività destinate alla vendita 0 0,0% 44 0,1%
Utile/(perdita) del periodo 6.692 14,1% 5.633 13,8%
Risultato del periodo di Gruppo 6.546 13,8% 5.821 14,3%
Risultato del periodo di Minoranza 146 0,3% (188) 0,5%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo trimestre dell'esercizio 2024 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 47.440 migliaia, in crescita del 16,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 marzo 2023
Ricavi da trasporto del gas 34.211 30.158
Ricavi da vendita energia elettrica 83 94
Ricavi per servizi di allacciamento 227 231
Ricavi da servizi di fornitura calore 2
Ricavi da servizi di distribuzione 1.096 1.280
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 608 1.592
Ricavi per contributi ARERA 4.089 3.948
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 5.935 2.322
Altri ricavi 1.193 1.092
Ricavi 47.440 40.719

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 29.753 migliaia ad Euro 33.806 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 4.053 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. La variazione è spiegata principalmente dalla variazione del WACC tariffario e dalla rivalutazione monetaria dei costi di capitale e dei costi operativi tariffari.

Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (pari a 405 migliaia sia al 31 marzo 2024 che al 31 marzo 2023) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati all'art. 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche risultano, al termine del primo trimestre dell'esercizio, pari ad Euro 6.153 migliaia ed evidenziano una crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 3.743 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia prodotta nel trimestre di riferimento, nonché dal venir meno dei provvedimenti normativi, applicati da febbraio 2022 al 30 giugno 2023, che prevedevano un price cap su parte dell'energia venduta. Il differenziale tra i ricavi qui commentati e quelli esposti in tabella è riferito ai ricavi iscritti per la maturazione dei Certificati GO riconosciuti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 3.948 migliaia ad Euro 4.089 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 141 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo conseguito nel primo trimestre 2024 ammonta ad Euro 10.875 migliaia, registrando un incremento di Euro 2.497 migliaia (+29,8%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La crescita del risultato operativo è dovuta ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 4.053 migliaia;
  • incremento dei ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili per Euro 3.743 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 113 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 5.412 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 5.412 migliaia, è dovuta a:

  • minori ricavi per Euro 5.333 migliaia;
  • minori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 222 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 266 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 567 migliaia.

L'utile netto consolidato del primo trimestre 2024, attestandosi ad Euro 6.692 migliaia, registra un incremento pari ad Euro 1.103 migliaia (+19,7%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 2.497 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 117 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 1.930 migliaia;
  • maggior risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 2.212 migliaia; tale voce è rappresentativa della quota di partecipazione del 25% detenuta da Ascopiave nel Gruppo EstEnergy e della quota di partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide;
  • maggiori imposte per Euro 1.793 migliaia;
  • minore risultato netto da attività destinate alla vendita per Euro 44 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 41,8% del primo trimestre dell'esercizio 2023 all'attuale 38,9%. Si segnala che il venir meno, a decorrere dall'esercizio in corso, dell'agevolazione ACE patrimoniale ha determinato un incremento del tax-rate di circa 4,5 punti percentuali.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 31.03.2024 31.12.2023
A Disponibilità liquide 16.851 52.083
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 3.176 3.818
- di cui parti correlate 0 0
D Liquidità (A) + (B) + (C) 20.028 55.900
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (82.384) (61.562)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (85.531) (88.350)
- di cui parti correlate 0 0
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (167.915) (149.912)
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (147.888) (94.011)
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (266.927) (297.859)
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (266.927) (297.859)
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (414.815) (391.870)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 391.870 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 414.815 migliaia del 31 marzo 2024, registrando un incremento di Euro 22.945 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti, ha evidenziato un incremento pari ad Euro 22.796 migliaia, passando da Euro 389.363 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 412.159 migliaia del 31 marzo 2024.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 31.03.2024 31.12.2023
Posizione finanziaria netta ESMA (414.815) (391.870)
Crediti finanziari non correnti 2.656 2.507
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (412.159) (389.363)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023*
Risultato netto dell'esercizio 6.692 5.633
Minusvalenze / (Plusvalenze) 0 (4.046)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (29) (2.347)
Risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (2.779) (567)
Ammortamenti e svalutazioni 12.450 11.883
(a) Autofinanziamento 16.334 10.556
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (23.975) (13)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata / (assorbita) dall'attività operativa = (a) + (b) (7.641) 10.543
(d) Variazione della posizione finanziaria assorbita dall'attività di investimento (15.155) (32.018)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria 0 0
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (22.796) (21.476)

* Avendo modificato la struttura espositiva dei flussi finanziari dal 30.09.2023 ai fini della comparabilità sono stati riesposti i dati a confronto

Il flusso di cassa assorbito dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 7.641 migliaia (-), è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 16.334 migliaia (+) e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 23.975 migliaia (-), collegate alla gestione del capitale circolante netto.

La gestione del capitale circolante netto, che ha impegnato risorse finanziarie per Euro 23.975 migliaia (-), è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 38.594 migliaia (-), dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 2.646 migliaia (+) e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 11.712 migliaia (+).

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel trimestre:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023*
Rimanenze di magazzino (8.252) (7.098)
Crediti e debiti commerciali (63.610) (17.636)
Crediti e debiti operativi 33.268 45.935
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 640 899
Fondo TFR e altri fondi (139) 191
Imposte di competenza 2.495 702
Crediti e debiti tributari 11.623 (23.007)
Variazione capitale circolante netto (23.975) (13)

* Avendo modificato la struttura espositiva dei flussi finanziari dal 30.09.2023 ai fini della comparabilità sono stati riesposti i dati a confronto

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 15.155 migliaia (-) ed è relativa ad interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale e allo sviluppo di impianti nel settore delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico).

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 15.155 migliaia, in aumento di Euro 1.338 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento registrato è principalmente spiegato dai maggiori investimenti realizzati nel corso del trimestre dalle società attive nella distribuzione gas (+1.740 migliaia) a fronte dei minori investimenti eseguiti nel settore delle energie rinnovabili (-441 migliaia).

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del trimestre, pari ad Euro 13.530 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 6.053 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 4.037 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 3.440 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 1.309 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per il completamento di un parco eolico, per la realizzazione di impianti fotovoltaici e di impianti di produzione e stoccaggio di idrogeno.

Gli altri investimenti realizzati sono risultati pari ad Euro 317 migliaia. Essi sono relativi principalmente all'acquisto di materiale hardware e licenze software per Euro 135 migliaia, all'acquisto di automezzi aziendali per Euro 31 migliaia, all'acquisto di attrezzature per Euro 114 migliaia, nonché a migliorie e/o manutenzioni straordinarie sulle sedi aziendali per Euro 27 migliaia.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Allacciamenti 4.037 4.160
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 5.519 4.254
Misuratori 3.440 2.972
Manutenzioni e Impianti di riduzione 533 404
Investimenti metano 13.530 11.790
Impianti di produzione energia idroelettrica 243 0
Parchi Eolici 648 1.444
Impianti di produzione energia fotovoltaica 212 306
Altri impianti green energy 205 0
Investimenti in energie rinnovabili 1.309 1.749
Terreni e Fabbricati 27 67
Attrezzature 114 35
Arredi 11 0
Automezzi 31 103
Hardware e Software 135 67
Altri investimenti 0 7
Altri investimenti 317 278
Investimenti 15.155 13.818

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2024

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento (1) 61.727 61.727
Altre immobilizzazioni immateriali (2) 708.616 704.627
Immobilizzazioni materiali (3) 154.668 156.475
Partecipazioni in imprese controllate e collegate (4) 214.584 211.074
Partecipazioni in altre imprese (4) 97.257 97.257
Altre attività non correnti (5) 3.451 3.478
Attività finanziarie non correnti (6) 2.656 2.507
Attività per imposte anticipate (7) 39.422 39.301
Attività non correnti 1.282.380 1.276.446
Attività correnti
Rimanenze (8) 16.529 8.276
Crediti commerciali (9) 91.322 33.382
Altre attività correnti (10) 68.644 80.831
Attività finanziarie correnti (11) 1.476 1.743
Crediti tributari (12) 4.017 4.017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 16.851 52.083
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 4.069 4.821
Attività correnti 202.909 185.153
Attività non correnti destinate alla dismissione (38) 0 385
Attività 1.485.289 1.461.984
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e risultato 672.680 665.764
Patrimonio netto di Gruppo (15) 851.668 844.753
Patrimonio Netto di Minoranza (15) 9.639 9.529
Patrimonio netto Totale (15) 861.307 854.282
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 2.002 2.020
Trattamento di fine rapporto (17) 4.630 4.751
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (18) 78.677 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine (19) 180.950 204.064
Altre passività non correnti (20) 41.007 39.360
Passività finanziarie non correnti (21) 7.301 7.448
Passività per imposte differite (22) 17.354 17.618
Passività non correnti 331.920 361.608
Passività correnti
Obbligazioni in circolazione a breve termine (23) 7.603 7.708
Debiti verso banche e finanziamenti (24) 158.929 140.642
Debiti commerciali (25) 67.480 73.026
Debiti tributari (26) 3.495 795
Altre passività correnti (27) 53.170 22.114
Passività finanziarie correnti (28) 1.384 1.562
Passività correnti 292.061 245.847
Passività non correnti destinate alla dismissione (38) 0 247
Passività 623.981 607.702
Passività e patrimonio netto 1.485.289 1.461.984

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Conto economico complessivo consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi (29) 47.440 40.719
Totale costi operativi 24.115 20.618
Costi acquisto altre materie prime (30) 787 803
Costi per servizi (31) 11.931 11.929
Costi del personale (32) 5.112 5.377
Altri costi di gestione (33) 6.370 6.710
Altri proventi (34) 83 4.201
Ammortamenti e svalutazioni (35) 12.450 11.723
Risultato operativo 10.875 8.378
Proventi finanziari (36) 175 58
Oneri finanziari (36) 4.641 2.712
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del Patrimonio Netto (36) 2.779 567
Utile ante imposte 9.187 6.291
Imposte del periodo (37) (2.495) (702)
Risultato del periodo 6.692 5.589
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (38) 0 44
Risultato netto del periodo 6.692 5.633
Risultato del periodo di Gruppo 6.546 5.821
Risultato del periodo di Minoranza 146 (188)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
- Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale (397) (394)
- fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al netto
dell'effetto fiscale 731 (10.213)
Risultato del conto economico complessivo 7.025 (4.974)
Risultato del periodo di Gruppo 6.915 (4.868)
Risultato del periodo di Minoranza 110 (106)
utile base per azione 0,030 0,027
utile netto diluito per azione 0,030 0,027

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali
IAS 19
Altre riserve Utili a
Nuovo
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto delle
minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2024 234.412 46.882 (55.424) (239) 425.544 157.402 36.176 844.753 9.529 854.282
Risultato del periodo 6.546 6.546 146 6.692
Fair value derivati (362) (362) (36) (397)
Fair value derivati società collegate 731 731 731
Totale risultato conto economico complessivo 369 (0) 6.546 6.915 110 7.025
Destinazione risultato 2023 36.176 (36.176) (0) (0)
Saldo al 31 marzo 2023 234.412 46.882 (55.424) (239) 425.912 193.578 6.546 851.668 9.639 861.307
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali
IAS 19
Altre riserve Utili a
Nuovo
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto delle
minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 454.997 152.910 32.664 866.280 20.123 886.403
Risultato del periodo 5.821 5.821 (188) 5.633
Altri movimenti (475) (475) 81 (394)
Fair value derivati società collegate (10.213) (10.213) (10.213)
Totale risultato conto economico complessivo (0) (10.689) (0) 5.821 (4.868) (106) (4.974)
Destinazione risultato 2022 32.664 (32.664) (0) (0)
Variazione interessenze partecipative società partecipate (5.085) (5.085) (989) (6.073)
Altri movimenti (1.198) (1.198) (1.198)
Saldo al 31 marzo 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 438.026 185.574 5.821 855.130 19.028 874.158

Rendiconto finanziario consolidato

(migliaia di Euro) 2024 2023
Utile complessivo del periodo 6.915 (4.868)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 110 (106)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al
netto dell'effetto fiscale (15) (731) 10.213
Variazione riserve HA su MTM derivati (15) 397 394
Ammortamenti (34) 12.450 11.723
Svalutazione dei crediti 0 160
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (32) 640 899
Variazione del trattamento di fine rapporto (17) (121) 130
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (14 ; 27) 354 (953)
Variazione netta altri fondi (16) (18) 61
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (35) (2.779) (567)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni partecipazioni (35) 0 (4.046)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (28) (29) (2.347)
Interessi passivi pagati (4.333) (2.886)
Interessi passivi di competenza (35) 4.662 2.712
Imposte di competenza (36) 2.495 702
Totale rettifiche 13.098 16.088
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (8.252) (7.098)
Crediti commerciali (9) (57.940) (4.118)
Altre attività correnti (10) 12.325 4.480
Debiti commerciali (23) (5.669) (13.518)
Altre passività correnti (25) 30.546 17.877
Altre attività non correnti (5) 28 104
Altre passività non correnti (19) 1.647 274
Totale variazioni attività e passività (27.315) (1.999)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa (7.302) 9.222
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (14.283) (11.714)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2) 0 13.538
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (872) (1.874)
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3) 0 807
Acquisizioni di partecipazioni e acconti (4) (0) (32.775)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (15.155) (32.018)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve
(22) (26.121) (15.567)
Rimborso prestiti obbligazionari (18 ; 23) (7.778) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11 ; 28) 125 (29.247)
Accensioni finanziamenti e mutui (19) 51.000 132.700
Rimborsi finanziamenti e mutui (19) (30.000) (79.000)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (12.774) 8.886
Variazione delle disponibilità correnti (35.231) (13.910)
Disponibilità liquide esercizio precedente
Disponibilità liquide periodo corrente
52.083
16.851
76.917
63.007

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 marzo 2024 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, è detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante è distribuita tra altri azionisti privati.

Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 maggio 2024.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 300 Comuni (304 Comuni al 31 dicembre 2023), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.710 chilometri (14.730 chilometri al 31 dicembre 2023) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa nella misura del 25% al capitale sociale di EstEnergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica e nella misura del 18,33% al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia.

Il Gruppo è attivo nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico gestendo 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW. Si segnala, ad inizio anno 2024, l'entrata in esercizio di un ulteriore impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., ubicato in Calabria, la cui potenza installata ammonta a 21,6 MW.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023.

Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in Euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali ed ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 maggio 2024.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2024 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nel Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione della Relazione finanziaria annuale sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2024 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Cart Acqua S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 50.000 100,00% 100,00% 0,00%
Romeo Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 27.664.637 100,00% 100,00% 0,00%
Serenissima Gas S.p.A. (3) Pieve di Soligo (TV) 9.250.000 100,00% 0,00% 100,00%
Asco EG S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 54.001.422 84,17% 84,17% 0,00%
Asco Renewables S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 100.000 100,00% 100,00% 0,00%
Salinella Eolico S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 100,00% 0,00% 100,00%
Green Factory S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 90,00% 0,00% 90,00%
Società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 299.925.761 25,00% 25,00% 0,00%
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 18,33% 0% 18,33%

(1) Partecipate tramite Asco Renewables S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

(3) Partecipate tramite ROMEO GAS S.p.A.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 1.529 (4.277) 834.037 146.182 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 8.586 1.697 137.976 23.339 IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 18.634 3.569 315.182 23.428 IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 5.053 756 68.566 10.653 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 4.231 (160) 14.498 39.177 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 1.536 453 20.911 13.334 Ita Gaap
Cart Acqua S.r.l. 120 (16) 3.903 (294) Ita Gaap
Asco Renewables S.p.A. 1.087 44 912 (4.955) Ita Gaap
Green Factory S.r.l. (19) 39 7.415 Ita Gaap
Asco EG S.p.A. 4.201 934 60.810 (19.597) Ita Gaap
Salinella Eolico S.r.l. 1.268 420 4.403 29.216 Ita Gaap
Romeo Gas S.p.A. 3.091 111 65.807 14.120 Ita Gaap
Serenissima Gas S.p.A. 1.632 466 19.264 4.405 IFRS

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 61.727 migliaia al 31 marzo 2024, risulta invariato rispetto al 31 dicembre 2023.

L'importo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia, con l'acquisizione di Romeo Gas S.r.l. e di Serenissima Gas S.p.A. per complessivi Euro 4.854 migliaia, con l'acquisizione di un ramo di distribuzione gas naturale da Retragas S.p.A. per Euro 381 migliaia e per l'acquisizione di Eusebio Energia S.r.l. (ora Asco EG S.p.A.) per Euro 7.220 relativo a impianti su energie rinnovabili.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e dalle attività di generazione elettrica da fonti rinnovabili (CGU energie rinnovabili).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Distribuzione gas naturale 54.506 54.506
Produzione energia da fonti rinnovabili 7.220 7.220
Avviamento 61.727 61.727

Al 31 marzo 2024 gli amministratori hanno valutato l'andamento economico finanziario del Gruppo, valutato il contesto macroeconomico e verificato le eventuali variazioni degli indicatori esterni e dei valori interni utilizzati nella realizzazione dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023. Visti i risultati conseguiti nel corso del periodo di riferimento, gli effetti degli interventi effettuati e gli esiti dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023, gli amministratori hanno valutato le variazioni riscontrate degli indicatori esterni e dei valori interni, a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, non significativi; conseguentemente non hanno ritenuto necessario effettuare nuovamente un impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

31.03.2024 31.12.2023
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 12.994 (7.592) 5.401 12.994 (7.339) 5.655
Concessioni, licenze, marchi e diritti 19.075 (16.472) 2.604 19.075 (16.382) 2.693
Altre immobillizzazioni immateriali 12.226 (5.209) 7.017 12.213 (5.137) 7.076
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 1.308.889 (652.116) 656.774 1.292.708 (643.199) 649.509
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 36.537 0 36.537 39.498 0 39.498
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 283 0 283 196 0 196
Altre immobillizzazioni immateriali 1.390.431 (681.815) 708.616 1.377.109 (672.482) 704.627

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2023 31.03.2024
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo del periodo fondi netto
contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.655 (0) 0 253 5.401
Concessioni, licenze, marchi e diritti 2.693 0 0 90 2.604
Altre immobillizzazioni immateriali 7.076 14 0 72 7.017
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 649.509 17.202 (1.020) 9.326 409 656.774
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 39.498 (2.961) (0) 0 0 36.537
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 196 87 0 0 283
Altre immobillizzazioni immateriali 704.627 14.342 (1.021) 9.742 409 708.616
31.12.2022 31.03.2023
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Riclassifiche Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di IFRS 5 del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.682 183 50 192 5.724
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.374 (0) 486 181 3.679
Altre immobillizzazioni immateriali 7.270 34 0 7 7.297
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 635.907 12.554 0 1.322 (3.548) 9.072 (424) 637.588
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 45.934 1.169 0 0 (34) 0 47.069
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 229 (199) 12 0 41
Altre immobillizzazioni immateriali 698.397 13.741 548 1.323 (3.583) 9.452 (424) 701.398

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio le immobilizzazioni immateriali risultano pari ad Euro 708.616 migliaia, registrando un incremento rispetto al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 3.989 migliaia.

Gli investimenti sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione, pari ad Euro 253 migliaia, è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, la voce non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento risultano pari ad Euro 90 migliaia.

Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali hanno registrato investimenti pari ad Euro 14 migliaia e quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 72 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva netta complessiva pari ad Euro 7.265 migliaia. L'incremento evidenziato dalla voce è principalmente spiegato dagli investimenti effettuati e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso di esercizi precedenti ma divenuti operativi nel corso del trimestre di riferimento. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 17.202 migliaia. L'incremento è stato in parte compensato, per Euro 9.326 migliaia, dalle quote di ammortamento del periodo.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati alla data del 31 marzo 2024.

La voce ha registrato un decremento netto pari ad Euro 2.961 migliaia nel corso del primo trimestre. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti ma entrati in esercizio nel corso del 2024.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di software gestionali non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale. Gli investimenti realizzati nel corso del periodo interessato risultano pari ad Euro 87 migliaia.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine dei periodi considerati:

31.03.2024 31.12.2023
Costo Fondo Fondo svalutazione Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento da impairment netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 58.138 (21.509) (265) 36.363 58.136 (21.200) (265) 36.671
Impianti e macchinari 194.198 (101.703) (1.132) 91.364 161.926 (99.933) (1.132) 60.862
Attrezzature industriali e commerciali 5.542 (4.582) 0 960 5.428 (4.545) 883
Altri beni 24.678 (21.521) 0 3.157 24.589 (21.280) 3.308
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 10.111 0 (55) 10.056 41.719 0 (55) 41.665
Diritti d'uso 16.495 (3.727) 12.767 16.488 (3.403) 13.085
Immobilizzazioni materiali 309.161 (153.042) (1.451) 154.668 308.286 (150.360) (1.451) 156.475

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel primo trimestre di riferimento ed in quello precedente:

31.12.2023 31.03.2024
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Valore
netto del periodo del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 36.671 2 310 36.363
Impianti e macchinari 60.862 32.243 (29) 1.771 91.364
Attrezzature industriali e commerciali 883 114 37 960
Altri beni 3.308 89 241 3.157
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 41.665 (31.608) 0 10.056
Diritti d'uso 13.085 32 350 12.767
Immobilizzazioni materiali 156.475 872 (29) 2.708 154.668
31.12.2022 31.03.2023
Valore Variazione Ampliamento del Riclassifiche Ammortamenti Valore
netto del periodo perimetro di IFRS 5 del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 30.966 0 989 (64) 313 31.578
Impianti e macchinari 66.371 0 7.038 1.507 71.902
Attrezzature industriali e commerciali 838 12 5 32 824
Altri beni 3.319 111 2.176 115 5.491
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 24.620 1.902 451 0 26.972
Diritti d'uso 12.319 52 246 304 12.313
Immobilizzazioni materiali 138.432 2.078 10.905 (64) 2.271 149.079

Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 156.475 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 154.668 migliaia del 31 marzo 2024 evidenziando un decremento pari ad Euro 1.807 migliaia principalmente spiegato dalle quote di ammortamento del periodo.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici, nonché a terreni e fabbricati in cui sono ubicati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato investimenti poco significativi mentre le quote di ammortamento sono pari ad Euro 310 migliaia.

Gli investimenti realizzati sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di terreni.

Impianti e macchinari

La voce accoglie principalmente i valori contabili degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili gestiti dal Gruppo, in particolare idroelettrici ed eolici.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 32.243 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica delle immobilizzazioni in corso iscritte sino al 31 dicembre 2023 in relazione dell'impianto eolico realizzato dalla controllata Salinella Eolico S.r.l. entrato in esercizio nel corso del mese di febbraio 2024.

Le quote di ammortamento del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 1.771 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 114 migliaia.

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione e all'attività di misura. Le quote di ammortamento del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 37 migliaia.

Altri beni

Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 89 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di veicoli aziendali e di hardware. Le quote di ammortamento del primo trimestre 2024 risultano pari ad Euro 241 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente i costi sostenuti per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché, con minore rilevanza, interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici, non ultimati alla data di chiusura del primo trimestre dell'esercizio.

Nel corso dei primi tre mesi dell'anno la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 31.608 migliaia principalmente correlati alla riclassifica degli investimenti realizzati sino al 31 dicembre 2023 in realizzazione all'impianto eolico entrato in esercizio nel corso del periodo di riferimento.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali, quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri.

Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 32 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 350 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 Valutazione a 31 dicembre 2024
patrimonio netto
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 211.074 3.510 214.584
Partecipazioni in altre imprese 97.257 0 97.257
Partecipazioni 308.331 3.510 311.840

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato un incremento complessivo pari ad Euro 3.509 migliaia correlato alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 206.348 202.838
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 8.236 8.236
Partecipazioni in imprese collegate 214.584 211.074
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 53.331 53.331
Partecipazione in ACSM - AGAM SPA 21.623 21.623
Partecipazione in ACANTHO S.P.A. 22.301 22.301
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo del 1 1
Partecipazione iBanca Alto Vicentino 0 0
Partecipazione BCC Busto Garolfo e Buguggiate 1 1
Partecipazione A2A SECURITY 1 1
Partecipazioni in altre imprese 97.257 97.257
Partecipazioni 311.840 308.331

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine del primo trimestre 2024 risultano iscritte partecipazioni in imprese collegate pari a Euro 214.584 migliaia. L'importo è relativo alla partecipazione del 25% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide S.p.A..

La partecipazione in EstEnergy, pari ad Euro 206.348 migliaia al 31 marzo 2024, ha registrato una variazione pari ad Euro 3.510 migliaia spiegata dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati maturati nel corso del periodo.

La società, di cui Ascopiave S.p.A. detiene attualmente il 25% del capitale sociale ed il Gruppo Hera il 75%, opera nel settore della commercializzazione delle commodity gas naturale ed energia elettrica.

La partecipazione in Cogeide pari ad Euro 8.236 migliaia, rimane invariata in quanto non ha registrato variazioni nel corso del trimestre di riferimento.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo EstEnergy alla data di chiusura del periodo di riferimento e di quello dell'esercizio precedente:

(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in
milioni di Euro)
I Trimestre 2024
pro-quota
I Trimestre 2024 I Trimestre 2023
pro-quota
I Trimestre 2023
Attività non correnti 162,3 649,0 262,5 656,3
Attività correnti 100,5 402,2 267,8 669,6
Patrimonio netto del Gruppo 163,1 652,6 270,8 676,9
Patrimonio netto di Terzi 0,3 1,3 0,3 0,9
Passività non correnti 18,7 74,7 203,7 509,3
Passività correnti 80,7 322,6 55,5 138,8
Ricavi 94,3 377,2 154,8 322,6
Costi 86,4 345,7 148,0 308,3
Margine operativo lordo 7,9 31,5 6,8 14,2
Ammortamenti e svalutazioni 3,7 14,9 5,1 10,6
Risultato operativo 4,2 16,6 1,8 3,7
Risultato netto del Gruppo 2,7 10,6 (0,1) (0,2)
Risultato netto di Terzi 0,0 0,2 0,0 0,1
Posizione finanziaria netta (56,3) (225,1) 49,3 123,2

Si segnala che nella tabella sopra riportata, i dati economici e patrimoniali al 31 marzo 2024 sono esposti considerando un pro-quota del 25% mentre i dati posti in comparazione al 31 marzo 2023 sono esposti considerando un pro-quota pari al 40%. Si segnala infatti che nel corso del mese di ottobre 2023 si è perfezionata l'operazione di cessione del 15% delle quote azionarie di EstEnergy S.p.A. a seguito dell'esercizio dell'opzione put che la capogruppo Ascopiave S.p.A. detiene sulla collegata.

Partecipazioni in altre imprese

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2024 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 97.257 migliaia.

La voce accoglie le partecipazioni già iscritte al termine dell'esercizio precedente, le quali non hanno registrato variazioni nel corso del trimestre di riferimento e sono costituite per Euro 53.331 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, il cui valore è stato oggetto di riduzione nel 2022 per Euro 669 migliaia, per Euro 21.623 migliaia dal 5% del capitale sociale di Acinque S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020 e per Euro 3.300 migliaia nell'esercizio 2023 e, per Euro 22.301 migliaia dall'11,35% del capitale sociale di Acantho S.p.A..

Con riferimento a quest'ultima si ricorda che il Gruppo Hera ed il Gruppo Ascopiave hanno approvato il 27 luglio 2023, nelle Assemblee straordinarie delle controllate Acantho e Asco TLC, la fusione per incorporazione di quest'ultima in Acantho. La fusione, realizzata con efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1° gennaio 2023, ha avuto efficacia con decorrenza dal 1° ottobre 2023 e, a seguito dell'operazione, i soci di Acantho detengono le seguenti quote: Hera S.p.A. 70,16%, Con.AMI 16,84%, Ascopiave 11,35%, Provincia di Treviso 1,65%.

La voce accoglie inoltre partecipazioni residue pari ad Euro 3 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia, nella BCC Busto Garolfo e Buguggiate per Euro 1 migliaia e nella A2A SECURITY per Euro 1 migliaia.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'impresa collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm. Al termine del primo trimestre dell'esercizio, tali opzioni non risultano valorizzate in bilancio in quanto il fair value delle stesse risulta inferiore all'attuale valore recuperabile delle partecipazioni.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Depositi cauzionali 1.055 1.060
Altri crediti 2.396 2.419
Altre attività non correnti 3.451 3.478

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2024 le attività non correnti registrano una diminuzione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 27 migliaia.

I crediti non correnti iscritti al termine del periodo considerato sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.055 migliaia e ad altri crediti per Euro 2.396 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.656 2.507
Attività finanziarie non correnti 2.656 2.507

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.507 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 2.656 migliaia del trimestre di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 149 migliaia.

La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata. La posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Attività per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Crediti per imposte anticipate 39.422 39.301
Attività per imposte anticipate 39.422 39.301

Le imposte anticipate passano da Euro 39.301 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 39.422 migliaia al termine del primo trimestre dell'esercizio 2024, registrando un incremento di Euro 121 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2024 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

31 marzo 2024 31 dicembre 2023
(migliaia di Euro) F.do
Valore Lordo
Valore netto
F.do
Valore Lordo
Valore netto
Svalutazione Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 8.722 (39) 8.683 8.315 (39) 8.276
Titoli efficienza energetica 7.846 0 7.846 0 0 0
Rimanenze 16.568 (39) 16.529 8.315 (39) 8.276

Al termine del primo trimestre l'esercizio 2024 le rimanenze risultano pari ad Euro 16.529 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 8.253 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023.

L'incremento è principalmente spiegato dall'acquisto di titoli di efficienza energetica acquistati dal Gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione (+Euro 7.846 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023).

Le rimanenze di combustibili e materiale a magazzino registrano un incremento pari ad Euro 407 migliaia. I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso, il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Crediti vers clienti 59.116 13.506
Crediti per fatture da emettere 32.799 20.472
Fondo svalutazione crediti (593) (597)
Crediti commerciali 91.322 33.382

I crediti commerciali passano da Euro 33.382 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 91.322 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 57.940 migliaia. L'aumento è principalmente spiegato dai maggiori crediti iscritti nei confronti dei clienti, i quali, al termine del trimestre di riferimento evidenziano un incremento pari ad Euro 45.610 migliaia. La variazione è principalmente correlata alla distribuzione dei consumi di gas naturale che vede una concentrazione maggiore nel primo trimestre dell'esercizio. Si segnala inoltre che al termine dell'esercizio 2023 sono state realizzate cessioni di crediti commerciali da parte delle società di distribuzione del Gruppo a società di factoring con la formula pro-soluto per un ammontare complessivo pari ad Euro 11.214 migliaia. I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 593 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo. La variazione è dovuta all'utilizzo del fondo per Euro 3 migliaia per l'eliminazione di crediti vetusti già oggetto di svalutazione in anni precedenti.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è riportata nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Fondo svalutazione crediti iniziale 597 2.396
Accantonamenti 0 305
utilizzi (3) (2.104)
Fondo svalutazione crediti finale 593 597

La tabella di seguito riportata evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.03.2024 31.12.2023
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 59.116 13.506
- fondo svalutazione crediti commerciali (593) (597)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 58.523 12.909
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 57.627 12.128
- scaduti entro 6 mesi 656 785
- scaduti da 6 a 12 mesi 287 16
- scaduti oltre 12 mesi 546 577

10. Altre attività correnti

La tabella seguente evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Crediti per consolidato fiscale 502 433
Risconti attivi annuali 1.771 856
Anticipi a fornitori 1.586 1.822
Ratei attivi annuali 112 36
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 38.401 39.908
Credito IVA 23.251 34.918
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 2.980 2.818
Altre attività correnti 68.644 80.831

Le altre attività correnti passano da Euro 80.831 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 68.644 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 12.187 migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali per Euro 1.507 migliaia, dai minori crediti IVA per Euro 11.667 migliaia e dai minori crediti per anticipi a fornitori per Euro 236 migliaia, parzialmente compensata dall'incremento dei risconti attivi annuali per Euro 915 migliaia e altri crediti per Euro 162 migliaia.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2024, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 38.401 migliaia e sono costituiti prevalentemente da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e per contributi sicurezza per complessivi Euro 30.682 migliaia, da saldi di perequazione per Euro 85 migliaia e da crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale per Euro 7.634 migliaia.

I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino alla data del 31 marzo 2024 ma non ancora consegnati alla stessa data.

Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 marzo 2024 pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2023).

11. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Altre attività finanziarie correnti 1.476 1.743
Attività finanziarie correnti 1.476 1.743

Le attività finanziarie correnti registrano una diminuzione pari ad Euro 267 migliaia, passando da Euro 1.743 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 1.476 migliaia del periodo di riferimento.

La variazione è in parte spiegata dall'incasso del credito generatosi dal perfezionamento dell'acquisizione da Retragas S.p.A. di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale che ha determinato l'iscrizione di attività finanziarie correnti, in relazione all'ammontare del conguaglio contrattualmente previsto dell'operazione stessa, pari ad Euro 131 migliaia. Tale importo è stato oggetto di regolazione nel corso del mese di gennaio.

Si segnala che la voce accoglie crediti vantati nei confronti di Efficient Building S.p.A. per Euro 636 migliaia in relazione alla richiesta di risarcimento avviata nei confronti della stessa in relazione ai crediti fiscali da quest'ultima ceduti. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo contenziosi di questo Resoconto intermedio di gestione.

Si segnala inoltre che al termine del primo trimestre la voce accoglie altresì la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Crediti IRAP 449 449
Crediti IRES 1.376 1.376
Altri crediti tributari 2.192 2.192
Crediti tributari 4.017 4.017

I crediti tributari, pari ad Euro 4.017 migliaia, non rilevano variazioni rispetto all'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente il residuo credito degli acconti IRAP e IRES.

Si segnala che la voce altri crediti tributari include l'iscrizione di crediti fiscali correlati al superbonus pari ad Euro 1.941 migliaia. Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo contenziosi di questo resoconto intermedio di gestione.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Depositi bancari e postali 16.835 52.067
Denaro e valori in cassa 17 16
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.851 52.083

Le disponibilità liquide passano da Euro 52.083 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 16.851 migliaia del periodo di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 35.232 migliaia.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso del trimestre si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dei periodi di riferimento è il seguente:

(migliaia di Euro) 31.03.2024 31.12.2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.851 52.083
Attività finanziarie correnti 3.176 3.818
Passività finanziarie correnti (1.384) (1.562)
Debiti verso banche e finanziamenti (158.929) (140.642)
Obbligazioni in circolazione a breve termine (7.603) (7.708)
Posizione finanziaria netta a breve (147.888) (94.011)
Attività finanziarie non correnti 2.656 2.507
Finanziamenti a medio e lungo termine (180.950) (204.064)
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (78.677) (86.347)
Passività finanziarie non correnti (7.301) (7.448)
Posizione finanziaria netta a medio lungo (264.272) (295.352)
Posizione finanziaria netta (412.159) (389.363)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2024" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Attività su derivati materia prima 2.370 2.747
Attività su derivati su tassi di interesse 1.700 2.074
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 4.069 4.821

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative per Euro 2.370 migliaia ai contratti di copertura sul prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici ed eolici della società Asco EG e Salinella Eolico mentre per Euro 1.700 migliaia ai contratti di copertura sui tassi di interesse.

Si segnala che l'impianto eolico realizzato da Salinella Eolico è stato avviato nei primi mesi dell'esercizio in corso.

Si segnala altresì che i crediti esposti accolgono il fair value dei contratti derivati in essere nonché la quota maturata al termine del primo trimestre dell'esercizio ma non ancora liquidata alla data di chiusura dello stesso per Euro 399 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2024, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del sottostante:

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 23-dic-21 23-dic-21 23-dic-26 Vanilla: Fixed - Float 13.333.334 € 623
2 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 13.333.333 € 455
3 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 6.000.000 € 218
4 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 6.000.000 € 140
5 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 1M 6-mar-15 6-mar-15 27-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 2.381.392 € 140
6 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 1.500.000 € 30
7 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 13-ott-23 1-gen-24 31-dic-24 Sell/Short 13.202 Mwh 807
8 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 14-giu-23 1-gen-24 31-dic-24 Sell/Short 6.601 Mwh 407
9 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-apr-24 30-giu-24 Sell/Short 6.552 Mwh 292
10 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 13-ott-23 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 131
11 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 13-ott-23 1-apr-24 30-giu-24 Sell/Short 2.184 Mwh 127
12 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 105
13 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 102
14 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-lug-24 30-set-24 Sell/Short 2.208 Mwh 94
Totali 3.671

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2024 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e utili a nuovo 619.251 582.706
Risultato dell'esercizio di Gruppo 6.546 36.176
Patrimonio netto di Gruppo 851.668 844.753
Patrimonio Netto di Minoranza 9.639 9.529
Patrimonio netto Totale 861.307 854.282

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2024 è pari ad Euro 861.307 migliaia ed evidenzia un incremento rispetto all'esercizio 2023 pari ad Euro 7.025 migliaia.

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo trimestre 2024, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla movimentazione delle riserve su hedge accounting correlate a strumenti derivati per Euro 334 migliaia.

Alla data del 31 marzo 2024 Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.701.578 azioni proprie, pari al 7,551% del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.423 migliaia.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine del primo trimestre 2024 rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società attive nei settori idroelettrico ed eolico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti e dei prezzi dell'energia elettrica. La stessa, al 31 marzo 2024 evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 1.052 migliaia al netto dell'effetto fiscale.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.446 1.463
Altri fondi rischi ed oneri 556 556
Fondi rischi ed oneri 2.002 2.020

I fondi rischi ed oneri, passano da Euro 2.020 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.002 migliaia del trimestre di riferimento, registrando una diminuzione di Euro 18 migliaia correlata alla movimentazione del fondo di trattamento quiescenza e obblighi simili che accoglie gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2024 2.020
Altre variazioni (18)
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2024 2.002

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.446 1.463
Altri fondi 556 556
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2024 2.002 2.020

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.751 migliaia al 1° gennaio 2024 ad Euro 4.630 migliaia del 31 marzo 2024, registrando un decremento pari ad Euro 121 migliaia.

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2024 4.751
Liquidazioni (465)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 344
Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2024 4.630

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Prestito obbligazionario Pricoa 78.677 86.347
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.677 86.347

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 31 marzo 2024 ha in essere un primo collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 25 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 8 anni, ed un secondo di importo residuo di 62,2 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 6 anni, con l'iscrizione di Euro 7.778 migliaia tra i debiti per obbligazioni in circolazioni a breve termine.

I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari, come da normale prassi di mercato, da verificarsi semestralmente. La variazione in diminuzione è interamente spiegata dalla riclassifica della quota con scadenza entro i 12 mesi.

19. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Mutui passivi Banca Prealpi San Biagio 4.364 4.576
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 625 1.250
Mutui passivi Prelios 0 7.652
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO S.P.A. 59.793 63.609
Mutui passivi BPER 14.572 16.150
Mutui passivi BANCO BPM 13.554 15.051
Mutui passivi BNL 12.500 16.750
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 21.056 21.951
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 3.996 5.013
Mutui passivi MEDIOBANCA 15.556 15.556
Mutui passivi ICCREA 34.935 36.507
Finanziamenti a medio e lungo termine 180.950 204.064
Quota corrente finanziamenti a medio lungo termine 77.929 80.642
Totale finanziamenti 258.878 284.705

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2024 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di: Intesa Sanpaolo per Euro 86.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 26.667 migliaia, di Cassa Centrale Banca per Euro 24.707 migliaia, di BNL per Euro 21.000 migliaia, di BPER per Euro 20.837 migliaia, di Banco BPM per Euro 19.500 migliaia, di Iccrea Banca per Euro 19.137 migliaia, di Credit Agricole per Euro 7.500 migliaia, della BCC Prealpi-Sanbiagio per Euro 5.205 migliaia e dal debito della controllata Salinella Eolico nei confronti di Iccrea Banca per Euro 24.522 migliaia, passano complessivamente da Euro 284.705 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 258.878 migliaia al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2024, con un decremento di Euro 25.827 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate e dal rimborso anticipato da parte delle controllata Asco EG del debito nei confronti di Prelios. In particolare, si riportano di seguito i dettagli del debito residuo nominale dei singoli contratti:

  • Il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel dicembre 2023 per complessivi Euro 80.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 76.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 16.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • Il finanziamento con BPER, erogato nel settembre 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 20.837 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.266 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 24.707 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.611 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel maggio 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 19.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;

  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato nel giugno 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 19.137 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.306 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 10.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 13.333 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.667 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2021 per complessivi Euro 20.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 13.333 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.444 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 15.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 6.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 1.500 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 6.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 1.875 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BCC Prealpi SanBiagio/Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 5.205 migliaia, con l'iscrizione di Euro 841 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato con la formula del project finance alla società controllata Salinella Eolico nel luglio 2023 per un importo di Euro 24.522 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2024, prevede l'iscrizione di Euro 2.121 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con Iccrea Banca dalla controllata Salinella Eolico, è stato concesso alla banca un pegno sul 100% delle quote della controllata, oltre che sui conti correnti del progetto.

20. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Depositi cauzionali 2.184 1.908
Risconti passivi pluriennali 37.478 36.108
Altri debiti 1.344 1.344
Altre passività non correnti 41.007 39.360

Le altre passività non correnti passano da Euro 39.360 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 41.007 migliaia del trimestre di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 1.647 migliaia.

I risconti passivi pluriennali iscritti alla data del 31 marzo 2024 hanno registrato un incremento pari ad Euro 1.370 migliaia. Gli stessi, sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas o alla rete di distribuzione e sono collegati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al 31 marzo 2024 hanno registrato un incremento pari ad Euro 276 migliaia e sono riferiti ai depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

21. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 7.301 7.448
Passività finanziarie non correnti 7.301 7.448

Le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 7.448 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 7.301 migliaia al termine del trimestre dell'esercizio di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 147 migliaia dovuta principalmente al pagamento delle rate relative ai contratti di leasing operativi.

22. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti per imposte differite 17.354 17.618
Passività per imposte differite 17.354 17.618

I debiti per imposte differite passano da Euro 17.618 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 17.354 migliaia del trimestre di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 264 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti di distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2024 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

23. Obbligazioni in circolazione a breve termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Prestito obbligazionario Pricoa 7.603 7.708
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.603 7.708

Le obbligazioni in circolazione a breve termine rappresentano la quota del collocamento obbligazionario Pricoa Capital Group con scadenza entro i 12 mesi, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Obbligazioni in circolazione a lungo termine" di questo resoconto intermedio di gestione.

24. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti verso banche 81.000 60.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 77.929 80.642
Debiti verso banche e finanziamenti 158.929 140.642

I debiti verso banche passano da Euro 140.642 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 158.929 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 18.287 migliaia.

La voce è il risultato della somma dei saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

25. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti vs/ fornitori 19.258 27.904
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 48.222 45.122
Debiti commerciali 67.480 73.026

I debiti commerciali passano da Euro 73.026 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 67.480 del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, evidenziando una diminuzione di Euro 5.546 migliaia.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio di riferimento.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data del 31 marzo 2024.

Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del primo trimestre 2024 è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2024 pari ad Euro 252,50 (Euro 252,508 alla data del 31 dicembre 2023).

26. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti IRAP 1.496 780
Debiti IRES 1.999 0
Altri debiti tributari (0) 15
Debiti tributari 3.495 795

I debiti tributari, passando da Euro 795 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 3.495 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 2.700 migliaia.

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario.

27. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Anticipi da clienti 1.217 1.588
Debiti verso enti previdenziali 1.150 1.698
Debiti verso il personale 5.890 4.892
Debiti per IVA 88 44
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 798 1.120
Risconti passivi annuali 1.398 1.094
Ratei passivi annuali 3.217 5.049
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 37.407 4.918
Altri debiti 2.006 1.711
Altre passività correnti 53.170 22.114

Le altre passività correnti passano da Euro 22.114 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 53.170 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 31.056 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dai maggiori debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 32.489 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale, parzialmente compensata dal decremento registrato dai ratei passivi annuali per Euro 1.832 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2024.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2024 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2024 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 998 migliaia passando da Euro 4.892 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 5.890 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA risultano pari ad Euro 88 migliaia e registrano un incremento, rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 44 migliaia principalmente collegato alla dinamica delle liquidazioni IVA.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito. La voce accoglie altresì la quota di ratei riferita agli interessi passivi.

Altri debiti

Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 2.006 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 295 migliaia.

28. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 1.384 1.562
Passività finanziarie correnti 1.384 1.562

Le passività finanziare correnti passano da Euro 1.562 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 1.384 migliaia del trimestre dell'esercizio di riferimento.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 178 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio in ragione della riclassifica delle quote oltre l'anno al netto dei canoni corrisposti.

Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

29. Ricavi

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle poste che compongono la voce, per categorie di attività, al termine dei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi da trasporto del gas 34.211 30.158
Ricavi da vendita energia elettrica 83 94
Ricavi per servizi di allacciamento 227 231
Ricavi da servizi di distribuzione 1.096 1.280
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 608 1.592
Ricavi per contributi ARERA 4.089 3.948
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 5.935 2.322
Altri ricavi 1.193 1.094
Ricavi 47.440 40.719

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal gruppo Ascopiave è realizzata in Italia e al termine dei primi tre mesi dell'esercizio, attestandosi ad Euro 47.440 migliaia, registrano un aumento pari ad Euro 6.721 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio di confronto (Euro 40.719 migliaia), principalmente spiegato dall'aumento dei ricavi da trasporto del gas (+ Euro 4.053 migliaia) e dei ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche (+ Euro 3.613 migliaia).

Gli stessi sono stati in parte compensati dalla diminuzione dei ricavi conseguiti per servizi resi alle società del Gruppo (- Euro 984 migliaia).

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio la voce ricavi da trasporto del gas risulta pari ad Euro 34.211 migliaia e rileva un incremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 4.053 migliaia. La variazione è spiegata principalmente dalla variazione del WACC tariffario e dalla rivalutazione monetaria dei costi di capitale e dei costi operativi tariffari. Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA.

I ricavi complessivi conseguiti dal Gruppo per i servizi di distribuzione, attestandosi ad Euro 1.096 migliaia, evidenziano una diminuzione rispetto ai primi tre mesi posti a confronto di Euro 184 migliaia.

I ricavi conseguiti da servizi resi ad altre società evidenziano un decremento pari ad Euro 984 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 608 migliaia al 31 marzo 2024.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2024 i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 5.935 migliaia ed evidenziano un incremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 3.613 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalla maggiore piovosità registrata oltre che dall'entrata in esercizio di un ulteriore impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., ubicato in Calabria, la cui potenza installata ammonta a 21,6 MW.

Si segnala inoltre che i ricavi posti in comparazione sono stati significativamente impattati dagli effetti del Decreto Sostegni-ter (DL 4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022. Il decreto aveva disposto la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia elettrica prodotta, inglobando anche i produttori di energia da fonti rinnovabili. Il decreto, con decorrenza 1° febbraio 2022 è rimasto in vigore sino al 30 giugno 2023. Secondo le disposizioni sancite dal sopra citato decreto, la rettifica dei ricavi è stata quantificata e applicata agli impianti che il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha indicato come inclusi nell'ambito di applicazione determinato dal Decreto stesso.

La voce altri ricavi passa da Euro 1.092 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2023, ad Euro 1.193 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un aumento pari ad Euro 101 migliaia.

30. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodo considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Acquisti di altri materiali 787 803
Costi acquisto altre materie prime 787 803

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 787 migliaia, in diminuzione di Euro 16 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale, all'acquisto dell'odorizzante, nonché all'acquisto del gas naturale finalizzato al funzionamento degli impianti di cogenerazione e fornitura calore gestiti dal Gruppo.

31. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Costi di lettura contatori 647 258
Spese postali e telegrafiche 0 0
Manutenzioni e riparazioni 649 980
Servizi di consulenza 577 711
Servizi commerciali e pubblicità 25 23
Utenze varie 784 1.195
Compensi ad amministratori e sindaci 452 221
Assicurazioni 363 326
Spese per il personale 105 123
Altre spese di gestione 449 354
Costi per godimento beni di terzi 7.880 7.736
Costi per servizi 11.931 11.929

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2024 sono pari ad Euro 11.931 migliaia e risultano sostanzialmente in linea con i costi sostenuti nel corso dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 647 migliaia, evidenziano un incremento rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente pari ad Euro 389 migliaia (Euro 258 migliaia al 31 marzo 2023).

L'incremento risente degli effetti della delibera ARERA 269/2022/R/GAS del 21 giugno 2022 entrata in vigore ad aprile 2023, che dispone la revisione della regolazione del servizio di misura prevedendo degli indennizzi a favore dei clienti finali in caso di mancato rispetto della modalità di raccolta delle letture. Tali indennizzi trovano parziale copertura nell'ambito del calcolo perequativo.

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 980 migliaia del periodo posto a confronto, ad Euro 649 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2024, evidenziando un decremento pari ad Euro 331 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi sostenuti per i canoni software e per la manutenzione ordinaria degli impianti compresi quelli eolici ed idroelettrici.

Al termine del periodo di riferimento i costi sostenuti per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 577 migliaia, hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 134 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I costi sostenuti nel primo trimestre dell'esercizio riconducibili alla voce utenze ammontano ad Euro 784 migliaia, evidenziando un decremento pari ad Euro 411 migliaia rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente.

La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica.

I costi per godimento beni di terzi sostenuti del corso del primo trimestre dell'esercizio evidenziano un incremento di Euro 144 migliaia rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici presenti nei territori degli stessi Enti.

32. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Salari e stipendi 5.628 5.844
Oneri sociali 1.810 1.847
Trattamento di fine rapporto 344 335
Altri costi 2 2
Costo del personale capitalizzato (2.672) (2.651)
Costi del personale 5.112 5.377

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia. Gli stessi, sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 8.028 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2023, ad Euro 7.784 migliaia del periodo di riferimento, rilevando una diminuzione complessiva di Euro 244 migliaia.

Si segnala che al 31 dicembre 2023 risultano iscritti i costi maturati nell'esercizio per piani di incentivazione a breve termine per Euro 159 migliaia.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 21 migliaia passando da Euro 2.651 migliaia del periodo posto a comparazione, ad Euro 2.672 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio di riferimento. I costi del personale hanno conseguentemente registrato un decremento complessivo pari ad Euro 265 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi posti a confronto:

Descrizione 31.03.2024 31.03.2023 Variazione
Dirigenti 13 13 0
Impiegati 311 323 -12
Operai 178 174 4
Totale personale dipendente 502 510 -8

33. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Accantonamento rischi su crediti 0 160
Contributi associativi e ARERA 296 144
Minusvalenze 639 915
Sopravvenienze caratteristiche 2 14
Altre imposte 498 538
Altri costi 263 354
Costi per appalti 546 489
Titoli di efficienza energetica 4.124 4.097
Altri costi di gestione 6.370 6.710

Gli altri costi di gestione passano da Euro 6.710 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio 2023 ad Euro 6.370 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 340 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi su crediti (- Euro 160 migliaia), dalla diminuzione delle minusvalenze registrate (- Euro 276 migliaia) e dall'incremento dei costi per contributi associativi ARERA ( + Euro 152 migliaia) oltre che dall'incremento dei costi sostenuti per l'acquisto di titoli di efficienza energetica (+ Euro 27 migliaia).

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2024 (periodo regolamentare giugno 2024 - maggio 2025). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2024 pari ad Euro 252,50 (Euro 258,61 al 31 marzo 2023).

34. Altri proventi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Altri proventi 83 4.201
Altri proventi 83 4.201

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2024 gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 4.118 migliaia passando da Euro 4.201 del periodo posto a confronto ad Euro 83 migliaia del trimestre di riferimento. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalle plusvalenze rilevate nel periodo posto in comparazione, in particolare, nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2023, era stato iscritto il plusvalore pari ad Euro 4.046 migliaia, maturato in relazione alla cessione di Romeo 2 S.r.l., avvenuta nell'ambito della più ampia operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione di gas naturale effettuata con Iren S.p.A..

35. Ammortamenti e svalutazioni

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Immobilizzazioni immateriali 9.742 9.452
Immobilizzazioni materiali 2.358 1.967
Ammortamenti diritti d'uso 350 304
Ammortamenti e svalutazioni 12.450 11.723

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio gli ammortamenti hanno registrato un incremento pari ad Euro 727 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente passando da Euro 11.723 migliaia del 31 marzo 2023, ad Euro 12.450 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento registrato è principalmente spiegato dalle quote di ammortamento di competenza degli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio precedente e nei primi tre mesi dell'anno 2024.

Proventi e oneri finanziari

36. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Interessi attivi bancari e postali 110 33
Altri interessi attivi 65 14
Distribuzione dividendi da società partecipate (0) (0)
Altri proventi finanziari 0 11
Proventi finanziari 175 58
Interessi passivi bancari 742 595
Interessi passivi su mutui 3.172 1.508
Altri oneri finanziari 728 608
Oneri finanziari 4.641 2.712
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il 2.779 567
metodo del PN
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN2.779 567
Totale (oneri)/proventi finanziari netti (1.688) (2.086)

La voce oneri e proventi finanziari evidenzia, al termine del primo trimestre dell'esercizio 2024, un saldo negativo pari ad Euro 1.688 migliaia che, rispetto al saldo negativo registrato al termine del periodo di confronto pari ad Euro 2.086 migliaia, registra uno scostamento positivo pari a + Euro 398 migliaia.

Il saldo negativo registrato alla voce oneri finanziari al termine del periodo di riferimento è principalmente spiegato, oltre che dall'incremento dell'indebitamento, dai maggiori interessi passivi maturati sui finanziamenti a breve ed a medio/lungo termine, a tasso variabile, per effetto dell'innalzamento dei tassi di interesse.

Gli stessi oneri finanziari risultano parzialmente compensati dalla voce utile/(perdita) società consolidate con il metodo del patrimonio netto che accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata EstEnergy S.p.A., società partecipata al 25% dal Gruppo Ascopiave, nonché di Cogeide S.p.A. partecipata dal Gruppo Ascopiave al 18,33% e che, al termine del primo trimestre, registra un incremento di Euro 2.212 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Imposte

37. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue evidenzia la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Imposte correnti IRES 2.008 985
Imposte correnti IRAP 716 527
Imposte (anticipate)/differite (236) (817)
Imposta sostitutiva 7 7
Imposte dell'esercizio 2.495 702

Le imposte maturate passano da Euro 702 migliaia del periodo precedente ad Euro 2.495 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 1.793 migliaia. L'incremento è in parte spiegato dalla maggior base imponibile conseguita.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Utile ante imposte 9.187 6.291
Imposte dell'esercizio 2.495 702
Incidenza sul risultato anteimposte 27,2% 11,2%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2024 è pari al 27,2 % rispetto all'11,2% del trimestre di confronto. Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas passa dal 41,8% del 31 marzo 2023 al 38,9% del 31 marzo 2024.

Si segnala che il venir meno, a decorrere dall'esercizio in corso, dell'agevolazione ACE patrimoniale ha determinato un incremento del tax-rate di circa 4,5 punti percentuali.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

38. Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto delle attività destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato di attività destinate alla dismissione 0 44
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 44

Al termine dei primi tre mesi dell'esercizio 2024, in assenza di attività destinate alla vendita, la voce non risulta valorizzata.

I dati posti in comparazione accoglievano il risultato economico conseguito nel mese di gennaio dai rami oggetto dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata con il Gruppo Iren in data 31 gennaio 2023 nonché, il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione da parte di un altro operatore della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti in questo resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre 2024 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2024:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Patronage su linee di credito 6.307 6.307
Su esecuzione lavori 10.503 10.983
Su concessione distribuzione 6.144 6.509
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 443 460
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 120
su occupazione spazi ed aree pubbliche 106 106
Su impianti di produzione energia rinnovabile 8.525 8.175
Totale 32.149 32.659

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 10.805 10.798
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 1.850
Totale 12.655 12.648

Ascopiave ha ricevuto una garanzia attiva da Hera S.p.A., pari ad Euro 962 migliaia, in relazione alle fidejussioni rilasciate dalla collegata Blue Meta S.p.A. (ora fusa in EstEnergy S.p.A.) agli uffici tecnici di finanza ed alle regioni per imposte di consumo sul gas naturale.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è inoltre soggetto al rischio di liquidità, poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili che, in ragione della loro continua fluttuazione, non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso. Il Gruppo, inoltre, gestisce il proprio fabbisogno di liquidità tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili nonché tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione

di tasso fisso.

I finanziamenti bancari a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 marzo 2024 pari ad Euro 258.878 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2024 ed il 30 giugno 2040.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2024 ed il 2030, ed al 31 marzo 2024 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 178.880 migliaia (Euro 226.561 migliaia al 31 dicembre 2023), di cui Euro 40.157 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2024 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria e Mediobanca e al leasing della controllata Asco Renewables con Intesa Sanpaolo, dettagliati nel paragrafo n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 1.606 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, Intesa Sanpaolo, BCC Prealpi-Sanbiagio e Cassa Centrale Banca, oltre al finanziamento sottoscritto dalla controllata Salinella Eolico con Iccrea Banca, con debito residuo al termine del periodo di Euro 79.998 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del 31 marzo 2024 di Euro 86.280 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Obbligazioni in circolazione a lungo termine", n. 19 "Finanziamenti a medio e lungo termine" e n. 23 "Obbligazioni in circolazione a breve termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile:

I trim 2024
Posizione Finanziaria Netta media 2024 (400.761)
Tasso medio attivo 1,59%
Tasso medio passivo 3,41%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 3,59%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 5,41%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 1,09%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 2,91%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (402.737)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (400.267) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis (1.976) (1.976)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 494 494

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alla Posizione Finanziaria Netta media di ciascun trimestre del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.976 migliaia ed un miglioramento di Euro 494 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Per maggiori informazioni, si fa rinvio a quanto riportato nel paragrafo "9. Crediti commerciali".

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio

per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31 marzo 2024 31 dicembre 2023
Posizione finanziaria netta a breve 147.888 94.011
Posizione finanziaria netta a lungo 264.272 295.352
Posizione finanziaria netta 412.159 389.363
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve 675.627 639.117
Utile netto non distribuito 6.692 36.176
Patrimonio netto totale 861.307 854.282
Totale fonti di finanziamento 1.273.467 1.243.645
Rapporto posizione finanziaria netta /
patrimonio netto
0,48 0,46

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2024 risulta pari a 0,48, evidenziando un aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2022.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, aumentata di Euro 22.796 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 7.025 migliaia, variazioni dovute agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2024 e del 31 dicembre 2023 risultano essere le seguenti:

31 marzo 2024
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 2.347 2.347 2.347
Attività finanziarie non correnti 2.656 2.656 2.656
Crediti commerciali e altre attività correnti 156.608 156.608 156.608
Attività finanziarie correnti 1.476 1.476 1.476
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.851 16.851 16.851
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 4.069 4.069 4.069
0
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.677 78.677 78.677
Finanziamenti a medio e lungo termine 180.950 180.950 180.950
Altre passività non correnti 3.528 3.528 3.528
Passività finanziarie non correnti 7.301 7.301 7.301
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.603 7.603 7.603
Debiti verso banche e finanziamenti 158.929 158.929 158.929
Debiti commerciali e altre passività correnti 118.036 118.036 118.036
Passività finanziarie correnti 1.384 1.384 1.384
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0
31 dicembre 2023
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Altre attività non correnti 2.350 2.350 2.350
Attività finanziarie non correnti 2.507 2.507 2.507
Crediti commerciali e altre attività correnti 111.534 111.534 111.534
Attività finanziarie correnti 1.743 1.743 1.743
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 52.083 52.083 52.083
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 4.821 4.821 4.821
0
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 86.347 86.347 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine 204.064 204.064 204.064
Altre passività non correnti 3.252 3.252 3.252
Passività finanziarie non correnti 7.448 7.448 7.448
Debiti verso banche e finanziamenti 140.642 140.642 140.642
Debiti commerciali e altre passività correnti 92.458 92.458 92.458
Passività finanziarie correnti 1.562 1.562 1.562
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa.

Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre dell'esercizio 2024 e del primo trimestre dell'esercizio 2023.

3M 2024
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2024
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 40.312 6.534 594 0 47.440
Ricavi intragruppo tra segmenti 2.511 23 1.167 0 (3.701) 0
Ricavi del segmento 42.824 6.557 1.761 0 (3.701) 47.440
3M 2023
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2023
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 33.600 2.412 377 4.330 40.719
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.411 0 1.585 155 (3.151) 0
Ricavi del segmento 35.011 2.412 1.962 4.485 (3.151) 40.719

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

31.03.2024 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni
Servizi
Altro
Beni Servizi
Asco Holding S.p.A. 30 174 20 0 0 30 0 0 20 0
Totale controllanti 30 174 20 0 0 30 0 0 20 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 61 0 5 0 0 61 0 0 5 0
Totale società consociate 61 0 5 0 0 61 0 0 5 0
ASM Set S.r.l. 835 0 48 0 0 827 0 0 2 0
Etra Energia S.r.l. 68 0 0 0 0 53 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 21.205 0 106 0 0 17.167 0 0 1.060 0
Totale società collegate 22.109 0 154 0 0 18.047 0 0 1.063 0
Totale 22.199 174 179 0 0 18.137 0 0 1.087 0

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A..

Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società collegate:

  • verso EstEnergy S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A..
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2024 A B C D
Totale
% 31.12.2023 A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 61.727 0 0 0 0
0
0,0% 61.727 0 0 0 0
0
0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 708.616 0 0 0 0
0
0,0% 704.627 0 0 0 0
0
0,0%
Immobilizzazioni materiali 154.668 0 0 0 0
0
0,0% 156.475 0 0 0 0
0
0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 214.584 0 0 214.584 0
214.584
100,0% 211.074 0 0 211.074 0 211.074 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 97.257 0 0,0% 97.257 0 0,0%
Altre attività non correnti 3.451 0 0 0 0
0
0,0% 3.478 0 0 0 0
0
0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.656 0 0 0 0
0
0,0% 2.507 0 0 0 0
0
0,0%
Attività per imposte anticipate 39.422 0 0 0 0
0
0,0% 39.301 0 0 0 0
0
0,0%
Attività non correnti 1.282.380 0 0 214.584 0
214.584
16,7% 1.276.446 0 0 211.074 0
211.074 16,5%
Attività correnti 0 0 0,0% 0 0 0,0%
Rimanenze 16.529 0 0 0 0,0% 8.276 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 91.322 30 61 22.109 0
22.199
24,3% 33.382 63 128 15.565 0
15.756
47,2%
Altre attività correnti 68.644 174 0 0 0
174
0,3% 80.831 174 0 0 0
174
0,2%
Attività finanziarie correnti 1.476 0 0 0 0
0
0,0% 1.743 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti tributari 4.017 0 0 0 0
0
0,0% 4.017 0 0 0 0
0
0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.851 0 0 0 0
0
0,0% 52.083 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 4.069 0 0 0 0
0
0,0% 4.821 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti 202.909 203 61 22.109 0
22.373
11,0% 185.153 237 128 15.565 0
15.930
8,6%
Attività non correnti destinate alla dismissione 0 0 0
0
385 0
0
0,0%
Attività 1.485.289 203 61 236.693 0
236.957
16,0% 1.461.984 237 128 226.639 0
227.004 15,5%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0,0% 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0
0
0,0%
Azioni proprie (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Riserve e risultato 672.680 0 0 0 0
0
0,0% 665.764 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 851.668 0 0 0 0
0
0,0% 844.753 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 9.639 0 0 0 0
0
0,0% 9.529 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto Totale 861.307 0 0 0 0
0
0,0% 854.282 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Fondi rischi ed oneri 2.002 0 0 0 0
0
0,0% 2.020 0 0 0 0
0
0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.630 0 0 0 0
0
0,0% 4.751 0 0 0 0
0
0,0%
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.677 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine 180.950 0 0 0 0
0
0,0% 204.064 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività non correnti 41.007 0 0 0 0
0
0,0% 39.360 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie non correnti 7.301 0 0 0 0
0
0,0% 7.448 0 0 0 0
0
0,0%
Passività per imposte differite 17.354 0 0 0 0
0
0,0% 17.618 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 331.920 0 0 0 0
0
0,0% 361.608 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.603 7.708
Debiti verso banche e finanziamenti 158.929 0 0 0 0
0
0,0% 140.642 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti commerciali 67.480 20 5 154 0
179
0,3% 73.026 16 7 67 0
90
0,1%
Debiti tributari 3.495 0 0 0
0
0,0% 795 0 0 0
0
0,0%
Altre passività correnti 53.170 0 0 0 0
0
0,0% 22.114 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie correnti 1.384 0 0 0 0
0
0,0% 1.562 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 292.061 20 5 154 0
179
0,1% 245.847 16 7 67 0
90
0,0%
Passività non correnti destinate alla dismissione 0 0
0
247 0
0
0,0%
Passività 623.981 20 5 154 0
179
0,0% 607.702 16 7 67 0
90
0,0%
Passività e patrimonio netto 1.485.289 20 5 154 0
179
0,0% 1.461.984 16 7 67 0
90
0,0%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Trimestre
Trimestre
di cui correlate
di cui correlate
2024
A
B
C
D
Totale
%
2023
A
B
C
D
Totale
(migliaia di Euro)
Ricavi
47.440 30
61
18.047
0
18.137
38,2%
40.719
39
61
100
- di cui non ricorrente
Totale costi e proventi operativi
24.115
20
5
1.063
323
1.410
5,8%
20.618
15
4
34.057
320
34.396
Costi acquisto altre materie prime
787
0
0
0
0
0
0,0%
803
0
0
0
0
0
Costi per servizi
11.931
20
5
1.063
221
1.307
11,0%
11.929
15
4
34.057
221
34.297
Costi del personale
5.112
0
0
0
103
103
2,0%
5.377
99
99
Altri costi di gestione
6.370
0
0
0
0
0
0,0%
6.710
0
0
0
0
0
Altri proventi
83
0
0
0
0
0
0,0%
4.201
0
0
0
0
0
- di cui non ricorrente
0
Ammortamenti e svalutazioni
12.450
0
0
0
0
0
0,0%
11.723
0
0
0
0
0
Risultato operativo
10.875
10
56
16.984
(323)
16.727
153,8%
8.378
24
57
(34.057)
(320)
(34.296)
Proventi finanziari
175
0
0
0
0
0
0,0%
58
0
0
0
0
0
Oneri finanziari
4.641
0
0
0
0
0
0,0%
2.712
0
0
0
0
0
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
2.779
2.779
2.779
100,0%
567
567
567
Utile ante imposte
9.187
10
56
19.763
(323)
19.506
212,3%
6.291
24
57
(33.490)
(320)
(33.729)
Imposte dell'esercizio
(2.495)
(702)
Risultato dell'esercizio
6.692
5.589
Risultato netto da attività cessate
0
0
0,0%
44
Risultato netto dell'esercizio
6.692
5.633
Risultato dell'esercizio di Gruppo
6.546
0
0
0
0
0
0,0%
5.821
0
0
0
0
0
Risultato dell'esercizio di Minoranza
146
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(188)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
Primo Primo
%
0,2%
166,8%
0,0%
287,5%
1,8%
0,0%
0,0%
0,0%
-409,4%
0,0%
0,0%
100,0%
-536,1%
0,0%
0,0%
0,0%
0,0%
Fair value derivati, variazione dell'esercizio al netto dell'effetto fiscale (397) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (394) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al netto
731
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(10.213)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
dell'effetto fiscale
(0)
(0)
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
Risultato del conto economico complessivo
7.025
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
4.974
0
0
0
0
0
0,0%
Risultato netto complessivo del Gruppo
6.915
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(4.868)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
Risultato netto complessivo di Minoranza
110
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
(106)
(0)
(0)
(0)
(0)
(0)
0,0%
Utile base per azione
0,030 0,000 0,000
0,000
0,000
0,000
0,0%
0,027 0,000
0,000
0,000
0,000
0,000
0,0%
Utile netto diluito per azione
0,030
0,027

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

Primo Primo
Trimestre di cui correlate Trimestre
(migliaia di Euro) 2024 A B C D Totale 2023 A B C D Totale
Utile complessivo dell' esercizio 6.915 (4.868)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 110 0 (106)
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al
netto dell' effetto fiscale (731) 0 10.213 0
Fair Value partecipazioni in altre imprese 0 0 0 0
Variazione riserve HA su MTM derivati 397 0 394 0
Variazione riserve su attualizzazioni TFR 0 0 0 0
Ammortamenti 12.450 0 11.723 0
Svalutazione dei crediti 0 0 160 0
Svalutazione immobilizzaizoni e minusvalenze 640 0 899 0
Variazione delle imposte differite/anticipate 0 0 0 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (121) 0 130 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari 354 0 (953) 0
Variazione netta altri fondi (18) 0 61 0
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (2.779) (2.779) (2.779) (567) (567) (567)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni immobilizzazioni 0 0 0 0
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni partecipazioni 0 0 (4.046) 0
Proventi da partecipazioni 0 0 0 0
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari (29) 0 (2.347) 0
Interessi passivi pagati (4.333) 0 (2.886) 0
Imposte pagate 0 0 0 0
Interessi passivi di competenza 4.662 0 2.712 0
Imposte di competenza 2.495 0 702 0
Totale rettifiche 13.098 0 0 (2.779) 0 (2.779) 16.088 0 0 (567) 0 (567)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8.252) 0 (7.098) 0
Crediti commerciali (57.940) 33 67 (6.544) (6.443) (4.118) 24 (85) 2.114 2.053
Altre attività correnti 12.325 0 4.480 (10) (10)
Debiti commerciali (5.669) 4 (2) 87 89 (13.518) (10) (62) 6.335 6.263
Altre passività correnti 30.546 0 17.877 0
Altre attività non correnti 28 0 104 0
Altre passività non correnti 1.647 0 274 0
Totale variazioni attività e passività (27.315) 37 65 (6.457) 0 (6.355) (1.999) 4 (147) 8.449 0 8.306
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
(7.302) 37 65 (9.235) 0 (9.134) 9.222 4 (147) 7.882 0 7.739
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (14.283) 0 (11.714) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 0 0 13.538 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (872) 0 (1.874) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 0 807 0
Acquisizioni di partecipazioni e acconti (0) (32.775)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (15.155) 0 0 0 0 0
0
(32.018) 0
0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (26.121) 0 (15.567) 0
Rimborso prestiti obbligazionari (7.778) 0 0 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 125 0 (29.247) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 51.000 0 132.700 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (30.000) 0 (79.000) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (12.774) 0 0 0 0 0 8.886 0 0 0 0 0
Variazione delle disponibilità correnti (35.231) 0 0 0 0 0 (13.910) 0
Disponibilità liquide esercizio precedente 52.083 0 0 0 0 0 76.917 0
Disponibilità liquide esercizio corrente 16.851 0 0 0 0 0 63.007 0
Totale Rendiconto (0) 0 (0) 0

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Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2024 A B C D Totale % 31.12.2023 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 16.851 0 0% 52.083 0 0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0 0%
C Altre attività finanziarie correnti 3.176 0 0% 3.818 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 20.028 0 0 0 0
0
0% 55.900 0 0 0 0 0 0%
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (82.384) 0 0% (61.562) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0 0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (85.531) 0 0% (88.350) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (167.915) 0 0 0 0
0
0% (149.912) 0 0 0 0 0 0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (147.888) 0 0 0 0
0
0% (94.011) 0 0 0 0 0 0%
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (266.927) 0 0% (297.859) 0 0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0 0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0 0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (266.927) 0 0 0 0
0
0% (297.859) 0 0 0 0 0 0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (414.815) 0 0 0 0
0
0% (391.870) 0 0 0 0 0 0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Bim Piave Nuove energie S.r.l.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • EstEnergy S.p.A. (Gruppo), collegata

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2024

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2024

Si è riunita in data 18 aprile 2024, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2023 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,14 Euro per azione, per un totale di 30,3 milioni di euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2023. Il dividendo ordinario è stato pagato l'8 maggio 2024 con stacco della cedola in data 6 maggio 2024 (record date il 7 maggio 2024).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2024) e ha espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria, riservato agli amministratori esecutivi di Ascopiave S.p.A. e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2023, per la parte non eseguita.

Infine, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti di Ascopiave S.p.A. per gli esercizi 2024 ÷ 2032 alla società di revisione KPMG S.p.A.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023

In data 18 aprile 2024 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che ha pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 12 aprile 2024, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la presenza anche in questo settore, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2022-2026 approvato nei primi mesi del 2023.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad Estenergy. Questa società, che è a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessità di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, così come indicato nel piano strategico 2022-2026 approvato e presentato al mercato il 9 febbraio 2023.

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Pieve di Soligo, 9 maggio 2024

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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