Pre-Annual General Meeting Information • Jun 13, 2024
Pre-Annual General Meeting Information
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SDIR certified
Risposta alle domande poste prima dell'Assemblea ai sensi dell'art. 127-ter del D. Lgs. n. 58/1998
Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Enel S.p.A. 23 maggio 2024

| A. Premessa | ||
|---|---|---|
| B. Domande socio Alberto Canovai | ||
| C. | Domande socio Marco Bava | |
| D. Domande socio ReCommon APS | ||
| E. |

Nel presente documento sono riportate le risposte a una serie di domande poste per iscritto da alcuni azionisti prima dell'Assemblea.
Si precisa, in proposito, che si è ritenuto da parte di Enel S.p.A. (nel prosieguo del presente documento "Enel" o la "Società") di dover dare risposta solo a quelle domande che risultano, ai sensi dell'art. 127-ter del Testo Unico della Finanza, essere attinenti alle materie all'ordine del Assemblea medesima e segnatamente, all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2023 cui esse prevalentemente si riferiscono. Si è pertanto soprasseduto dal dare risposta alle domande che, essendo riferite ad aspetti caratterizzati da un elevato tecnicismo o a questioni di portata circoscritta, non appaiono di interesse ai fini delle deliberazioni da assumere su tali materie. Si è soprasseduto, altresì, dal dare risposte a temi sensibili tutelati dal riservatezza, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione degli interessi del Gruppo Enel (nel prosieguo anche solo il "Gruppo").
In relazione alle suddette domande ritenute non attinenti all'ordine del giorno, resta ferma comunque la disponibilità da parte della Società a fornire, se del caso, gli opportuni chiarimenti agli azionisti interessati, che potranno avanzare in tal senso apposita richiesta agli uffici preposti alla gestione dei rapporti con gli azionisti stessi.

Dall'uscita dei clienti della maggior tutela Enel non si aspetta impatti di nilevo sul conto economico nel prossimo triennio in quanto questa tipologia di cliente è soggetta alle tariffe da ARERA che sostanzialmente coprono solo i costi del servizio sostenuti dall'esercente. Da luglio 2024 Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. continuerà a gestire i clienti cosiddetti "vulnerabili" secondo quanto definito dall'Authority. Le tariffe sono applicate secondo quanto definito da ARERA a copertura dei costi degli esercenti la maggior tutela. Il recente Decreto Legge 9 dicembre 2023, n. 181 (convertito con Legge 2 febbraio 2024, n. 11, di seguito "DL Energia") ha infine previsto per il servizio a maggior tutela, meccanismi per la copertura di eventuali costi non recuperabili.


discussione. Le spese legali complessivamente sostenute sono pari a circa 20.000 euro.
Gli eventuali costi residui non sono ancora quantificabili in quanto il processo di superamento delle tutele di prezzo è ancora in corso. I provvedimenti normativi recentemente adottati (in particolare il DL Energia sopra richiamato), per la cui attuazione è necessaria l'adozione di provvedimenti da parte di ARERA, hanno peraltro introdotto meccanismi per la copertura dei costi direttamente imputabili al servizio di maggior tutela e non recuperabili.

La Società non ha formulato alcuna richiesta in merito al disegno di legge indicato.
Si segnala inoltre che, in linea con la prassi seguita da una larga maggioranza delle società quotate appartenenti all'indice FTSE MIB, in occasione dell'Assemblea ordinaria convocata per il 23 maggio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Enel ha legittimamente deliberato di avvalersi della facoltà prevista dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 (il cui termine finale di applicazione è stato da ultimo prorogato al 31 dicembre 2024), prevedendo che l'intervento in Assemblea da parte degli aventi diritto possa avvenire esclusivamente per il tramite del rappresentante designato dalla Società, cui gli azionisti hanno quindi la possibilità di conferire delega di voto.
Tali modalità di svolgimento dei lavori assembleari, allineate con le indicazioni fornite dalla Consob nella Comunicazione 3/2020 del 10 aprile 2020, risultano garantire il rispetto delle prerogative fondamentali spettanti alla generalità degli azionisti, consentendo a questi ultimi di contribuire al dialogo sugli argomenti all'ordine del giorno prima dello svolgimento delle assise attraverso una procedura ordinata e lineare.
In vista dello svolgimento dell'Assemblea sopra indicata, la Società ha altresi assicurato un'informativa assembleare trasparente e tempestiva, al fine di agevolare l'eventuale formulazione di domande sugli argomenti all'ordine del giorno e consentire un esercizio consapevole del diritto di voto da parte degli azionisti.


In data 5 aprile 2024 l'AGCM ha notificato a Enel Energia S.p.A. l'avvio di un procedimento per una presunta pratica commerciale scorretta in relazione alle modalità di comunicazione dei rinnovi delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas. In particolare, secondo l'AGCM, le mail contenenti le comunicazioni di rinnovo inviate dalla società nel corso dei primi mesi del 2023 (con condizioni efficaci a far data dal 1° giugno 2023) avrebbero un carattere apparentemente promozionale e non avrebbero quindi indotto i clienti a cogliere l'effettivo contenuto delle stesse, ovvero l'aggiornamento delle condizioni economiche. Enel Energia ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale, e confida perfanto di poter dimostrare la correttezza del proprio operato nel corso del procedimento che si trova ancora in una fase istruttoria iniziale.
Si ricorda che nel 2022 il Governo italiano - per garantire la sicurezza energetica nazionale e l'indipendenza dalle importazioni dal gas russo - ha richiesto l'attivazione del programma di massimizzazione degli impianti termoelettrici alimentati a carbone e olio combustibile (Decreto Legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito con modificazioni dalla Legge 5 aprile 2022, n. 28 e s.m.i.), per il periodo dal 1° settembre 2022 al 30 settembre 2023.
Tra gli impianti termoelettrici individuati da Terna ci sono anche le certrali a carbone di Enel Produzione S.p.A. "Sulcis", "Torre Valdaliga Nord" e "Brindisi Sud".
L'utilizzo di queste centrali da parte del Gestore di Rete ha consentito al sistema di ridurre il consumo di gas per la generazione di energia elettrica ma ha comportato per Enel il mancato rispetto dell'obiettivo di intensità delle emissioni GHG Scope 1 per il 2023.
Si sottolinea, inoltre, che in assenza di tali fattori, Enel sarebbe stata in grado di raggiungere un livello di intensità di emissioni ben al di sotto del target di 148 gCO₂e/kWh che era stato fissato per il 2023.
I Sustainability-Linked Bond del Gruppo legati al farget di riduzione delle emissioni subiranno uno "step-up" di 25 punti base da applicare sul tasso di interesse, conformente ai termini e alle condizioni della documentazione legale sottostanti tali transazioni e in linea con le "notice" inviate al mercato il 23 aprile 2024. Tale meccanismo di step-up era tra l'altro già noto a novembre 2023 in occasione del Piano Strategico 2024-2026. L'impatto, che sarà applicato su un nozionale di circa 10 miliardi di euro, avrà un costo totale lordo di circa 80 milioni di euro, ovvero circa 60 milioni di euro, al netto delle imposte da distribuire su un arco temporale di 8 anni. A livello di percentuale dell'EBITDA, l'impatto è da considerarsi assolutamente marginale.
Lo step-up sopra menzionato deve essere valutato nel più ampio contesto ottenuti rispetto alle condizioni di mercato in sede di emissione.

EMARKET SDIR
dell'impianto di Bargi che evidentemente non hanno sortito effetti. E adesso, come conferma lo stesso segretario generale Pier Paolo Bombardieri, «si attiverà per fornire alla magistratura tutte le informazioni e la documentazione del caso». Quello delle centrali idroelettriche è un settore che non da oggi è oggetto di una vigilanza particolare. Almeno dal 1963, quando si verificò la tragedia del Vajont. C'è ovviamente grande attenzione alla tenuta del dighe - e nel caso di Bargi la diga di Suviana, va detto, non ha subito alcun danno - ma grande attenzione va riposta anche alle attività che si svolgono all'interno. Come spiega Lisa Bozzo, project and safety manager della IQT, società di ingegneristica specializzata nella gestione di interventi su reti e infrastrutture, oltre al rischio di interferenze tra i vari soggetti che operano nel cantiere, ci sono tutti i rischi connessi alla sostituzione dei generatori e delle turbine, che sono esattamente le attività che erano in corso della centrale bolognese. «Si tratta di componenti che pesano diverse tonnellate, contenenti diversi metri cubi di olio altamente infiammabile con rischio incendio ed esplosione - viene spiegato -. I vecchi componenti quasi mai possono essere smontati mediante sbullonatura, ma devono essere tagliati con fiamma ossidrica». Inoltre, si opera in luoghi che, se non sono ambienti confinati, sono di difficile accesso. Il rischio, quindi, è quello di caduta nel vuoto e dato che la fossa turbina è sempre sotto il livello del fiume, ne consegue anche il rischio annegamento». Nelle fasi di ricostruzione e sostituzione, in ambiti dove risulta necessario gestire molti lavoratori in spazi sempre più ristretti vista la presenza dei macchinari e di tutti impianti, presentano altre situazioni di rischio a cui sono esposti i lavoratori. L'Inail, in particolare, segnala le cadute dall'alto, lo scivolamento per superfici sconnesse o con presenza di liguidi scivolosi, la caduta di oggetti più o meno voluminosi durante le operazioni di sollevamento di parti delle attrezzature e poi traumi legati all'uso di utensili manuali, rischi chimici di vario tipo legati all'utilizzo di lubrificanti, vernici ecc. e all'inalazione di polveri, rischi connessi all'uso di attrezzature a pressione ed infine rischi elettrici. «E chiaro - scrive Bozzo in una scheda pubblicata sul sito della IQT - che risulta necessaria un'organizzazione precisa e specifica per la tutela della salute e della sicurezza delle persone. Non basta solo l'applicazione puntuale della normativa, ma serve predisporre e creare un clima di lavoro in cui la cooperazione e il coordinamento di tutte le risorse, a tutti i livelli, sia alla base della vita del cantiere». Italia si contano più di 500 grandi dighe con sbarramenti alti più di 15 metri elo con un invaso di oltre 1 milione di metri cubi (nel mondo sono oltre 40.000) e circa 10.000 piccole dighe che costituiscono i bacini per le tante centrali idroelettriche in funzione, di conseguenza sono in migliaia i lavoratori che in questo settore ricoprono diversi ruoli all'interno dei reparti di manutenzione e produzione di elettricità. Per questa ragione dall'anno scorso l'Inail, nell'ambito del Piano delle attività di Ricerca per il triennio 2022-2024, ha in corso un approfondimento sulla valutazione dei rischi a cui sono esposti i lavoratori delle centrali idroelettriche. «Rischi – spiegano dall'Inail - che possono essere molto simili a quelli di grosse attività industriali ed altri specifici di queste attività». Ci sono i rischi legati all'aperto ed in particolare l'esposizione alle basse temperature nella stagione invernale, mentre quelle lungo il bacino espongono anche a rischi connessi alla praticabilità dei luoghi. Negli ambienti al chiuso sono poi presenti i rischi termici e sono anche da verificare la stabilità delle strutture, la presenza di luoghi idonei per permanenza dei lavoratori e di idonee vie di fuga in caso di emergenza. I primi dati emersi dal lavoro di ricerca sono in linea con le statistiche Inail riferite al quinquennio 2017-2021 con una prevalenza di eventi infortunistici conseguenti ad impatti che provocano lussazioni, fratture ed altri traumi agli arti ed alla colonna vertebrale, mentre per le malattie professionali c'è una prevalenza di patologie a carico del sistema osteoarticolare, di malattie oncologiche, del sistema uditivo e di quello respiratorio. Poi capita un'esplosione come a Bargi e ci scappa pure la strage.
Al momento non è possibile formulare alcuna ipotesi in merito all'incidente di Bargi. Enel Green Power sta fornendo la propria collaborazione alle autorità competenti, che stanno lavorando alla complessa ricostruzione dell'incidente.

Non sono previsti impatti economici dall'operazione (a livello di ricavi o di EBITDA) poiché Enel, mantenendo il controllo della società, continuerà a consolidarla integralmente.
Enel Green Power e Macquarie Asset Manno sottoscritto uno shareholders 'agreement che prevede il controllo paritetico di Enel Green Power Hellas.
Come annunciato al Capital Markets Day dello scorso novembre, il Gruppo sta completando il Piano di cessione e/o valorizzazione degli asset già presentato nel 2022 per rendere sostenibile la struttura finanziaria del Gruppo. Al netto delle operazioni effettuate e incluse nel predetto Piano, non sono previste ulteriori attività straordinarie.
Come illustrato nel Piano Strategico 2024-2026 presentato al Capital Markets Day nel novembre 2023 (di seguito "Piano Strategico 2024-2026"), il Gruppo prevede di allocare il 53% dei propri investimenti alle reti di distibuzione. Di questi, il 50% sarà destinato al miglioramento della qualità e della resilienza, nonché alla digitalizzazione degli assef, il 32% a nuove connessioni e il 18% a investimenti di mantenimento delle reti.
L'investimento sarà focalizzato principalmente in Europa, dove sarà allocato circa l'80% delle risorse destinate alle reti. Saranno privilegiati i Paesi dove saranno garantiti nazionali adeguati schemi di remunerazione e dove saranno previsti da parte delle istituzioni schemi a supporto della digitalizzazione della rete per accompagnare il rapido aumento della generazione da fonti rinnovabili e garantire il bilanciamento del sistema.

Come indicato nel Piano Strategico 2024-2026, il Gruppo prevede di investire circa 18,6 miliardi di euro nelle reti di distribuzione. Per il dettaglio della distribuzione delle relative risorse si rimanda alla risposta alla domanda precedente.
Come illustrato nel Piano Strategico 2024-2026, il Gruppo prevede di investire circa 12 miliardi di euro in fonti rinnovabili. L'87% del capitale sarà allocato a progetti di sviluppo, così distribuiti: tecnologia solare 37%, progetti onshore eolici 32%, sistemi di accumulo 12% e progetti idroelettrici 6%.
ll Piano Strategico 2024-2026 prevede investimenti in generazione pari a circa 14 miliardi di euro, di cui circa il 77% in rinnovabili su tecnologie onshore di generazione eolica, solare, idroelettrica e geotermica, circa il 10% in sistemi di accumulo e la rimanente parte in generazionale. Il piano di investimenti mira a garantire la sostenibilità energetica dei Paesi nei quali le risorse verranno allocate e, allo stesso tempo, a raggiungere ritorni economici che supportino la sostenibilità finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo Enel ha mantenuto negli anni un importante presidio di competenza operativa nella costruzione (Slovacchia) e nell'esercizio (Spagna) di centrali nucleari. Ogni progettualità su future installazioni nucleari in Italia, tuttavia, potrà essere valutata solo a valle delle necessarie decisioni politiche e della definizione delle infrastrutture richieste (autorità, deposito, normative, ecc.). In attesa che ciò si verifichi, Enel sta continuando a monitorare le più recenti tecnologie e sta studiando i relativi scenari tecnico-economici di implementazione.
In particolare, si stanno portando avanti studi, valutazioni nell'area del cosiddetto "nuovo nucleare", rappresentato dalle tecnologie emergenti Small Modular Reactor ("SMR"), Advance Modular Reactor ("AMR") e dalla fusione nucleare. Enel, inoltre, partecipa attivamente alla Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile del Ministero della Sicurezza Energetica che dovrà definire le tecnologie potenzialmente interessanti per l'Italia e quanto necessario per la loro implementazione.
Come annunciato al Capital Markets Day di novembre 2023, si prevede un incasso totale da dismissioni o valorizzazioni pari a circa 11,5 miliardi di euro. A fine 2023 è stato incassato circa il 25% di tale somma mentre la restante parte è prevista entro la fine del 2024, con impatti significativi attesi entro la fine del primo semestre 2024.
Nel 2023 Enel ha registrato ricavi totali nei vari ambiti della mobilità elettrica per circa 246 milioni di euro (come indicato nel Bilancio di sostenibilità 2023).
Tali risultati derivano dalla vendita di: (i) colonnine di ricarica a clienti privati residenziali, commerciali e industriali, (ii) servizi di installazione, (iii) servizi di ricarica (con erogazione di energia elettrica).
In particolare, alla fine del 2023, Enel contava circa 25 mila punti di ricarica di proprietà con cui ha fornito servizi


di ricarica principalmente in Italia, Spagna e Sudamerica.
In caso di dissenso chi decide?
Enel Green Power S.p.A. e il partner Inpex Corporation hanno concordato, come usuale nelle joint venture, una procedura per la risoluzione di stalli decisionali (c.d. "deadlock") che prevede una fase conciliativa con il coinvolgimento del senior management di entrambi i partner. Qualora non si addivenga a un accordo, la decisione oggetto di stallo si intenderà non approvata e si procederà con l'esecuzione del business plan già approvato dall'organo amministrativo, al fine di preservare la continuità operativa e il valore dell'asset.
L'operazione ha generato un TIR superiore al costo del capitale.
Questo progetto rientra nelle offerte che Enel X S.r.l. propone ai clienti industriali e in generale al segmento business. Nella fattispecie, per questo si attende una profittabilità in linea con le guidelines di redditività del Gruppo.


Per quanto riguarda l'immagazzinamento dell'energia elettrica, le batterie rappresentano ad oggi l'opzione più economica ed efficiente per accumulare energia rinnovabile su brevi periodi (2-4 ore), mentre altre tecnologie per durate di stoccaggio maggiori (8-12 ore), basate su nuove chimiche e su processi elettromeccanici (ad esempio compressione di gas), si stanno avvicinando alla maturità commerciale. L'idrogeno potrebbe giocare un ruolo in una prospettiva di lungo termine, quando i sistemi energetici avranno raggiunto livelli di penetrazione di rinnovabili tali da richiedere stoccaggi su orizzonti di tempo stagionali.
Enel sta lavorando, insieme ad altri partner e con il supporto di finanziamenti pubblici, allo sviluppo di primi progetti commerciali dimostrativi per la fornitura di idrogeno verde a clienti industriali, al fine di renderlo economicamente competitivo. L'idrogeno verde, specialmente in questa prima fase di sviluppo, rappresenterà una risorsa scarsa che dovrà essere usata nei settori dove sarà possibile sfruttare al meglio il suo potenziale di decarbonizzazione. È il caso dei settori cosiddetti "hard-to-abate", che utilizzano l'idrogeno come materia prima (ad esempio in alcuni processi chimici come la produzione di ammoniaca e fertilizzanti). Per gli altri settori, l'elettrificazione diretta alimentata da energia prodotta da fonti rinnovabili rappresenta la scelta di decarbonizzazione più efficiente ed economica.
Nell'organizzazione interna del Gruppo sono previste delle unità dedicate alla gestione dei rapporti istituzionali nei diversi Paesi di presenza e nell'Unione Europea. Le attività sono esercitate in proprio dal Gruppo Enel con il supporto di attività di raccolta di dati normativi e legislativi. Enel è inoltre iscritta al registro per la trasparenza dell'Unione Europea.
Con riferimento all'attività svolta dalla società di revisione KPMG nel corso del 2023 sulla Società, si evidenzia che la stessa KPMG non ha ricevuto incarichi di consulenza fiscale. Si rammenta a tale proposito che, in base all'art. 5, paragrafo 1, comma 2, lett. a vii) del Regolamento (UE) n. 537/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, tali incarichi risultano vietati al revisore della società.
Gli attacchi "ransomware" provengono da criminali informatici e sono finalizzati all'estorsione e alla richiesta di un riscatto al fine di rendere nuovamente disponibili i sistemi informatici attaccati. Nel corso del 2023 non si sono verificati attacchi ransomware nei confronti di Enel.
Nel 2023 il Gruppo ha investito in cybersecurity circa 60 milioni di euro.
Sul sito www.openinnovability.enel.com sono pubblicate le campagne di idee in risposta a bisogni specifici; per i vincitori di ciascuna campagna è previsto un premio, dichiarato ufficialmente all'atto della pubblicazione. Gli utenti possono altresì proporre volontariamente idee che ritengono interessanti, anche se non correlate alle campagne aperte. Lo strumento è rivolto sia a soggetti esterni che interni e tutte le proposte vengono messe in competizione, a prescindere che siano di dipendenti Enel o meno. Sono inoltre attivi programmi specifici

per i dipendenti Enel che permettono di proporre nuovi modelli di business o idee per migliorare specifici processi.
Nel corso del 2017 Enel ha ottenuto, tra le prime società al mondo, la certificazione di conformità del proprio sistema di gestione anticorruzione allo standard internazionale ISO 37001:2016 ("Anti-Bribery Management System").
Tale certificazione è stata rilasciata a conclusione di un processo di verifica indipendente, effettuato da un primario organismo di certificazione accreditato, ed è stata da ultimo rinnovata nel 2023.
ll piano di certificazione 37001 è stato progressivamente esteso alle principali società controllate del Gruppo italiane ed estere, garantendo il mantenimento delle certificazioni già ottenute.
La domanda non è attinente ai punti all'ordine del giorno della presente Assemblea.
Nel corso del 2023 non risulta essere stata irrogata a Enel alcuna "multa internazionale".
Enel non ha effettuato operazioni cosiddette di "ping-pong" sulle azioni proprie.
Come indicato alla nota n. 37.1 del Bilancio consolidato 2023, le azioni proprie sono rappresentate da 9.262.330 azioni ordinarie di Enel, pari allo 0,09% circa del capitale sociale.
Tali azioni proprie sono state acquistate per essere al servizio dei Piani di incentivazione di lungo termine deliberati dalle Assemblee degli azionisti. A tale riguardo si rimanda al paragrafo "Il sistema di incentivazione" nel capitolo "Governance" della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2023 e alla nota n. 53 del Bilancio consolidato 2023. Le azioni proprie sono iscritte al valore complessivo di 59 milioni di euro al 31 dicembre 2022) tra le riserve di patrimonio netto, senza generare effetti nel conto economico della Società.
Al momento tale iniziativa non è allo studio.
II TIR è il tasso interno di ritorno di un investimento, mentre il WACC è il costo medio ponderato del capitale e misura il costo con cui si finanzia un'azienda, ponderando il costo del debito e il rendimento minimo atteso da un azionista per remunerare il suo rischio imprenditoriale. Un investimento genera valore se il TIR è maggiore del WACC.
In considerazione dell'importanza per il Gruppo Enel dei profili attinenti la sostenibilità, nell'ambito della valutazione compiuta circa l'opportunità di avvalersi del modello delle "benefit corporation", già nel 2016 la Società ha provveduto a confrontarsi con le esperienze più innovative e, in particolare, a testare il "B Impact Assessment".
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I principali elementi sono stati integrati nei propri modelli di analisi e valutazione. Enel si è inoltre dotata di un sistema di gestione anticorruzione che è stato certificato, a partire dal 2017, conforme allo standard internazionale ISO 37001:2016.
L'art. 11.3 dello Statuto sociale di Enel dispone che il Consiglio di Amministrazione possa prevedere, in relazione a singole assemblee, che coloro ai quali spetta la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto possano partecipare alla stessa con mezzi elettronici. In tal caso, l'avviso di convocazione specificherà, anche mediante il riferimento al sito internet della Società, le precipazione. Si segnala che, sino ad oggi, la Società non ha tuttavia ritenuto che sussistessero le condizioni per dare effettiva attuazione a tale disposizione. Difatti le assemblee "virtuali" o "bride" – che presuppongono il perfetto funzionamento di un sistema che garantisca la corretta identificazione di coloro a cui spetta il diritto di voto e la loro effettiva partecipazione alla discussione assembleare da remoto – risultano ancora oggi penalizzate da un elevato rischio connesso alla eventualità di interruzioni del collegamento telematico elo di attacchi informatici. Tall fattori di rischio risultano rafforzati ove il numero degli azionisti (che in Enel risultano essere attualmente circa 619.000) che possono richiedere di utilizzare il collegamento da remoto risulti particolarmente elevato, con un conseguente potenziale sovraccarico della rete. Cionondimeno, le competenti strutture di Enel seguono i progressi della tecnologia del settore per verificare se e quando la relativa evoluzione risulterà in grado di eliminare i rischi sopra indicati connessi allo svolgimento di assemblee "virtuali" o "ibride".

collaborazione relativa al processo di transizione energetica e di valorizzazione dell'energia. Parallelamente Enel e Confindustria stanno continuando a confrontarsi rispetto al ottimizzare i costi associativi (nel 2023 circa 1,6 milioni di euro).
A fine 2023 il debito netto del Gruppo ammonta a circa 60,2 miliardi di euro, segnando una riduzione di circa 0,5 miliardi di euro rispetto al debito di fine 2022 (circa 60,7 miliardi di euro). Le principali componenti di tale variazione sono riferibili al fatto che il Gruppo: (i) ha generato cassa dalla gestione operativa per circa 14,8 miliardi di euro, (ii) ha effettuato investimenti netti per 13,2 miliardi di euro di investimenti lordi e 0,4 miliardi di euro di grants); (iii) ha pagato dividendi agli azionisti per 5,3 miliardi di euro; (iv) ha generato cassa per 3,5 miliardi di euro grazie ad attività sul proprio portafoglio di asset; e (v) ha segnato un impatto positivo da altre componenti di natura contabile per circa 0,7 miliardi di euro.
L'energia prodotta da fonti rinnovabili viene prevalentemente venduta a prezzi di mercato, oppure attraverso la sottoscrizione di accordi bilaterali con soggetti privati e pubblici.
Inoltre in Italia, Spagna e Stati Uniti parte dell'ene incentivata mediante meccanismi quali certificati verdi, "capacity payment" e incentivi fiscali.
In particolare, si segnala che in Italia la quota di produzione rinnovabile incentivata ammonta a circa 3,6 TWh. Per l'energia prodotta da fonti rinnovabili, il peso complessivati sul totale dei ricavi è pari al 7.2%.
L'Organismo di Vigilanza, ad oggi, risulta composto da tre membri esterni dotati di specifiche competenze professionali in materia di organizzazione aziendale, individuati nelle persone dell'Avv. Filomena Passeggio (cui è affidata la Presidenza dell'organismo stesso), del Dott. Salvatore De Bellis e dell'Avv. Andrea Mascetti. Il costo per il 2023 è stato di 100.000 euro.
In linea con il Codice Etico adottato, la Società nel corso del 2023 non ha erogato alcun finanziamento della natura sopra indicata in favore di partiti e/o movimenti e/o singoli politici.
Enel gestisce i rifuti prodotti nell'ambito delle proprie attività operative e di manutenzione in piena conformità con la legislazione vigente. Enel produce rifiuti speciali pericolosi e li conferisce, a seconda dei casi, a impianti di smaltimento o di recupero autorizzati in ottica di economia circolare delle risorse, ai sensi della normativa vigente e di quanto previsto dai sistemi di gestione ambientale certificati ISO 14001. Vengono altresi effettuati controlli della destinazione, come previsto dalla normativa vigente e dalle procedure interne.
Pur non trattandosi di investimenti in senso stretto, si segnala la disponibilità di "Government bond" per circa 104 milioni di euro, inclusi tra gli strumenti finanziari in cui le società assicurative del Gruppo investono parte della loro liquidità.
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Il costo complessivo del servizio titoli per l'esercizio 2023, prestato da Computershare S.p.A., è stato pari a 326.500 euro e comprende anche il servizio di rappresentante designato ex art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (per un costo pari a 10.000 euro).
In Italia, in continuità con gli anni precedenti e in applicazione dell'art. 4 della Legge 28 giugno 2012, n. 92, sono stati definiti, per il periodo 2021-2024, i piani di uscita incentivata del personale, necessari ad accompagnare i processi di transizione energetica e digitalizzazione. Tali piani sono stati formalizzati con gli accordi sindacali del 14 ottobre 2020 per l'area generazione e del 20 maggio e 8 luglio 2021 per il resto del Gruppo e riguardano complessivamente circa 3.300 persone (di cui circa 2.000 già uscite al 2023), per le quali si prevede l'accompagnamento alla pensione, su base volontaria, creando così le condizioni per assicurare un ricambio generazionale e il turnover delle competenze professionali. Non sono previste delocalizzazioni.
In linea con quanto indicato nella politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023, sottoposta al voto della presente Assemblea (cfr. paragrafo 2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale" e, in particolare, il sotto-paragrafo 2.4.6 "Disciplina della cessazione dei rapporti" della prima sezione della suddetta Relazione nonché paragrafo 3.1 "Compensi riferiti all'esercizio 2023" della seconda sezione della medesima Relazione), l'indennità di fine mandato, prevista per il solo Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, è stabilita in due annualità della remunerazione fissa (riferita sia al rapporto di amministrazione che a quello dirigenziale), in linea con quanto previsto dalla Raccomandazione della Commissione Europea n. 385/2009. È previsto che l'erogazione di tale indennità abbia luogo solo nel caso di (i) revoca del rapporto di amministrazione elo licenziamento in assenza di giusta causa ex art. 2119 cod. civ.; ovvero (ii) dimissioni dell'interessato dal rapporto di amministrazione elo dal rapporto dirigenziale per effetto di una giusta causa. Si segnala che, a differenza di quanto previsto dalla politica in materia di remunerazione per il 2023, nel rispetto della volontà dello stesso Amministratore Delegato/Direttore Generale, tale indennità non è più dovuta in caso di mancato rinnovo del rapporto di amministrazione alla scadenza del mandato, con conseguente estinzione del rapporto dirigenziale. Non è previsto il riconoscimento di fine mandato per gli alti Amministratori di Enel.
La valutazione degli immobili in Italia viene fatta dalla società 3BA S.r.l. Il contratto ha una durata di 24 mesi e scadrà il 31 agosto 2024.

La Società si è dotata, dal novembre 2015 - su determinazione dell'Amministratore Delegato, previa disamina del Comitato Corporate Governance e del Consiglio di Amministrazione - di una copertura assicurativa di tipo "Directors and Officers", contraendo una polizza Master operante per Enel medesima e per lutte le società controllate del Gruppo a livello mondiale. La copertura D&O è stata stipulata con le seguenti primarie Compagnie assicurative, tra cui:
La copertura D&O è stata intermediata dal broker AON, individuato per il tramite di un apposito processo di selezione competitiva.
Con riferimento a Enel, il limite (per sinistro e aggregato annuo) assicurato dalla suddetta polizza è pari, per l'annualità assicurativa in corso, a 200.000.000 di euro per la copertura delle seguenti fattispecie:
Il costo relativo alla competenza 2023, al netto della tassazione (pari al 22,25% del premio), sostenuto dalla sola Enel è pari a 777.000 euro, valore che non costituisce "fringe benefit" e non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente dei soggetti beneficiari, come da Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 178/E del 9 settembre 2003.

l programmi assicurativi di maggiore rilevanza sottoscriti annualmente da Enel a copertura dei rischi di Gruppo sono quelli sui danni ai beni di proprietà e terrorismo, sulla responsabilità civile generale e ambientale, sugli infortuni dei dipendenti, sui trasporti di commodities e macchinari nonché sul montaggio di nuovi impianti produttivi rinnovabili.
La ripartizione per macroarea dei premi annuali relativi ai programmi menzionati, al netto dell'imposizione fiscale variabile da Paese a Paese, è la seguente:
Al fine di beneficiare di un positivo portafoglio, tali programmi assicurativi (e di conseguenza i costi) non sono differenziati per singoli stabilimenti industriali.
La responsabilità di sottoscrivere e gestire le assicurazioni non finanziarie e previdenziali fa capo all'Unità "Finance & Insurance" di Holding, parte della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.
I servizi di brokeraggio assicurativo sono selezionati attraverso processi competitivi.
Con riferimento all'annualità 2023, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno operato i seguenti broker. AON S.p.A., Marsh S.p.A. e Willis Towers Watson S.p.A.
Con riferimento all'annualità 2023, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno sottoscrito frontalmente le seguenti Compagnie assicurative:


Come ribadito nel Codice Etico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani, per quanto riguarda le pratiche di lavoro, Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro ("ILO") e tutte le procedure e regole interne sono conformi a tali Convenzioni.
ln particolare, Enel ha adottato fin dal 2013 una politica dedicata ai diritti umani, approvata dal Consiglio di Amministrazione, che esprime gli impegni e le responsabilità in materia di diritti umani, con particolare riguardo a quelli che possono rilevare nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, che vengono assunti dai collaboratori di Enel e delle società del Gruppo, siano essi amministratori o dipendenti in ogni accezione.
Enel promuove il rispetto di tutti i diritti umani nell'ambito dei suoi rapporti d'affari e richiede l'adessi standard sui diritti umani da parte degli appaltatori, dei fornitori e dei partner commerciali, prestando particolare attenzione ai contesti ad alto rischio o interessati da conflitti.
Come ribadito nel principio 2.1.1 di tale poliica, Enel rifiuta l'uso di qualsiasi tipo di lavoro forzato o obbligatorio, così come definito dalla Convenzione n. 29 dell'ILO, né confisca denaro o documenti di identità all'inizio del rapporto di lavoro allo scopo di trattenere il lavoratore contro la propria volontà. Enel rifiuta l'impiego del lavoro minorile, come definito dalla legislazione vigente nel Paese di esecuzione delle attività, ma in ogni caso non inferiore all'età minima stabilita dalla Convenzione n. 138 dell'ILO.
Lo standard SA8000 di Social Accountability Internationale volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti la responsabilità sociale d'impresa e, in particolare, il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, come identificati dalle Convenzioni fondamentali dell'ILO.
Enel non è certificata SA8000. Tale standard è prevalentemente utilizzato da società di medio/piccole dimensioni. Come ribadito nel Codice Etico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani. Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali dell'ILO cui si riferisce lo standard SA8000 e, in modo più ampio, con le Convenzioni ILO sottese alla Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale. Le procedure, le regole interne e le clausole contrattuali utilizzate da Enel sono conformi a tali Convenzioni.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 marzo 2024 è pari a 60.696 milioni di euro, come si evince dal comunicato stampa del 9 maggio 2024 che illustra i risultati al 31 marzo 2024, pubblicato anche nel sito enel.com.
A partire dalla quotazione delle azioni Enel (novembre 1999), la Società non ha mai ricevuto provvedimenti di carattere sanzionatorio né da parte della Consob, né di Borsa Italiana, né di altre autorità di vigilanza dei mercati finanziari esteri in cui le proprie azioni sono state quotate.
ll Gruppo Enel opera nel più rigoroso rispetto della normativa tributaria in vigore nei Paesi nei quali è presente e procede alla corretta determinazione delle imposte sugli imponibili ivi generati, essendo consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale. Si fa presente peraltro che, a seguito delle attività di verifica poste in essere dalle competenti
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autorità tributarie, si possono avere casi di accertamento seguiti da contenzioso tributario. Tali contenziosi sono rappresentati nel Bilancio consolidato, in conformità con i principi contabili.
Il Gruppo Enel comprende più di mille società, il cui dettaglio è riportato in allegato al Bilancio consolidato. Nel corso del primo trimestre 2024 non si sono registrate variazioni al perimetro ad eccezione della cessione di un portafoglio di asset rinnovabili negli Stati Uniti. Gli asset venduti includono l'intero portafoglio geotermico di Enel Green Power North America, Inc. oltre a diversi piccoli impianti solari, per una capacità totale pari a circa 150 MW di impianti in esercizio.
Con riferimento al Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, si evidenzia che nelle note n. 29 e n. 30 del bilancio stesso sono riportati i dettagli dei titoli e delle partecipazioni non rilevanti detenute nelle società i cui titoli azionari possono essere quotati in mercati borsistici regolamentati. Non si rilevano plusvalenze o minusvalenze su titoli quotati in Borsa a conto economico in quanto l'eventuale variazione nella quotazione di tali titoli è integralmente rilevata in una apposita riserva di patrimonio netto ("other comprehensive income"), in base ai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo e alla scelta contabile adottata dalla Società.
L'andamento del fatturato per settore a data più recente è riportato nel comunicato stampa del 9 maggio 2024 che illustra i risultati al 31 marzo 2024, pubblicato anche sul sito internet aziendale (www.enel.com).
Si rimanda alla risposta alla domanda n. 28.
In aggiunta, si segnala che il programma di acquisto di azioni a servizio del Piano LTI 2023 si è concluso con le operazioni di acquisto eseguite in data 18 gennaio 2024; tenendo quindi conto del numero totale di azioni acquistate a servizio del Piano LTI 2023, Enel detiene alla data di pubblicazione della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2023 complessivamente 10.085.106 azioni proprie, pari allo 0,1% circa del capitale sociale.
Sono state acquistate azioni proprie a servizio del Piano LTI 2023 per il seguente importo, prezzo, controvalore e nel seguente intervallo temporale:
Nº azioni acquistate: 4.200.000;
Prezzo medio ponderato di acquisto: 6,3145 euro;
Totale controvalore: circa 26.520.850 euro;
Data primo giorno di acquisto: 16/10/2023;
Data ultimo giorno di acquisto: 18/01/2024.

anche sul sito internet aziendale (www.enel.com) entro trenta giorni dalla data dell'Assemblea.
All'Assemblea degli azionisti Enel 2024 non è prevista la parte di giornalisti e analisti finanziari, neanche tramite modalità di collegamento da remoto.
La gestione degli investimenti pubblicitari viene assegnata tramite gara internazionale. Alla gara partecipano solo centri media qualificati e certificati. Il centro media, in base agli obiettivi di comunicazione e ai diversi target assegnati, elabora un piano media tenendo conto degli equilibri tra i principali editori. Non sono stati effettuali versamenti a giornali o testate giornalistiche e internet per studi e consulenze.
Sulla base delle informazioni risultanti dal libro soci, da ultimo aggiornato con i dati relativi al pagamento dell'acconto sul dividendo relativo all'esercizio 2023, la compagine azionaria è composta da circa 619.000 azionisti (dei quali il 45,67% residente in Italia e il restante 54,33% all'estero), così suddivisi:
| CLASSE | DAI | て | Nº. Azlonisti | Ordinarie |
|---|---|---|---|---|
| 1 | ﻟﺴ | ag | 17.600 | 733.394 |
| 2 | 100 | 899 | 311 584 | 142,341,833 |
| 3 | 1.000 | 9.999 | 257.481 | 691,602,500 |
| 4 | 10.000 | dd god | 28,665 | 649.874.155 |
| 5 | 100.000 | 399 899 | 2.697 | 807.139.245 |
| ರಿ | 1.000.000 19.999.999.999.999 | 817 | 7.733.201.999 | |
| Totale (1) | 618,844 | 10.024.893.126 |
(1) Non sono allo stato pervenute segnalazioni per n. 141.786.820 azioni.
Non ci sono stati rapporti di consulenza tra società del Gruppo Enel e i membri del Collegio Sindacale di Enel. Per quanto riguarda i rapporti tra le società del Gruppo Enel e la società di revisione o entità del relativo network,

si rinvia alla tabella riepilogativa dei compensi riconosciuti alla società di revisione (e alle entità del relativo network) a fronte di prestazione di servizi, redatta ai sensi dell'art. 149-duodecies del "Regolamento Emittenti Consob" e riportata nella nota di commento n. 43 del Bilancio di Enel S.p.A. al 31 dicembre 2023 e nella nota di commento n. 61 del Bilancio consolidato 2023.
Per quanto riguarda il tema dei finanziamenti erogati nel corso del 2023 dalla Società a:
Riguardo a eventuali meccanismi di "retrocessione" da parte dei fornitori, si precisa innanzitutto che essi attengono a strumenti definiti contrattualmente e che in ogni caso la retrocessione non avviene nei confronti dell'ufficio acquisti, bensì delle società utilizzatrici dei servizi erogati. Si precisa inoltre che tali meccanismi di "retrocessione" tengono conto degli ordini complessivi ricevuti e fatturati nell'anno e gli unici meccanismi che trovano concreta applicazione sono quelli relativi all'acquisto di carburante, al noleggio a lungo termine di mezzi operativi (nei casi di percorrenze inferiori al chilometraggio concordato si procede infatti al riconoscimento di un rimborso), nonché all'acquisto di spazi pubblicitari (con la precisazione che si tratta di retrocessione di fornitura di spazi pubblicitari supplementari).
La risposta è negativa.
La risposta è negativa. Tutti i pagamenti ricevuti dalle società del Gruppo Enel sono tracciati formalmente attraverso strumenti informatici.
Nessun Amministratore o Dirigente con responsabilità strategiche di Enel risulta possedere quote di partecipazione o interessenze in società fornitrici di Enel.
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La gestione delle erogazioni liberali è normata da procedure interne in linea con il Codice Etico aziendale, il Piano Tolleranza Zero alla Corruzione e la Policy sui Diritti Umani, nell'ottica della più ampia trasparenza e prevenzione dei rischi di impresa. Enel Cuore Onlus e la Fondazione Centro Studi Enel rappresentano i principali veicoli ai quali il Gruppo demanda la gestione delle erogazioni liberali. Anche nel corso del 2023 Enel ha espresso il proprio impegno nella solidarietà sociale e nel sostegno alle comunità. I contributi più rilevanti hanno riguardato i temi dell'istruzione, dell'autonomia sociale, dell'inclusione, della tutela della salute nonché dell'arte, della musica e della cultura. Nel realizzare le iniziative a favore del territorio, Enel si avvale di partnership a livello internazionale con organizzazioni non profit, imprese sociali, startup e istituzioni con preziose locali, credendo nel valore di un approccio multi-stakeholder.
Le erogazioni liberali concesse da Enel nel 2023 di importo superiore a 10.000 euro, il cui criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto "di cassa", ammontano a 12,74 milioni di euro.
Enel non ha nominato alcun giudice come consulente e non ha nominato giudici nei collegi arbitrali dei procedimenti in cui sono coinvolte le società del Gruppo Enel.
Per i principali giudizi che coinvolgono Enel Energia S.p.A. e le società spagnole si rinvia a quanto descritto nella nota di commento alla Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2023 (pagg. 436 e 439), nonché all'Informe Financiero Anual Documentación Legal 2023 Endesa, S.A. y Sociedades Dependientes (pagg. 478).
vorrei conoscere se VI SONO CAUSE PENALI IN CORSO con indagini sui membri attuali e del passato del cda e o collegio sindacale per fatti che riguardano la società. Non risultano procedimenti per fatti riguardanti le funzioni svolte nel a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, sia attuali che del passato, né nei comfronti del Collegio Sindacale.
vorrei conoscere se a quanto ammontano i BOND emessi e con quale banca (CREDIT SUISSE FIRST BOSTON, GOLDMAN SACHS, MONGAN STANLEY E CITIGROUP, JP MORGAN, MERRILL LYNCH, BANK OF AMERICA. LEHMAN BROTHERS, DEUTSCHE BANK, BARCLAYS BANK, CANADIA IMPERIAL BANK OF COMMERCE -CIBC-)
In data 9 gennaio 2023, Enel ha lanciato un prestito obbligazionario ibrido perpetuo, denominato in euro, per un ammontare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro e suddiviso in due tranche, rispettivamente con first reset date a 5 e 8 anni. Per tale transazione, Enel si è avvalsa di un sindacato di banche, nell'ambito del quale hanno agito come joint bookrunners BNP Paribas, BofA Securities, Crédit Agricole CIB, Citi, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan Stanley, MUFG, NatWest Markets, Santander, Société Générale, SMBC e UniCredit.
In data 13 febbraio 2023, Enel Finance International N.V. ha lanciato un prestito obbligazionario Sustainability-Linked denominato in euro e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di euro e suddiviso in due tranche, rispettivamente a 8 e 20 anni, legato al raggiungimento di diversi KPI di
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sostenibilità, combinando la tassonomia UE con gli SDG delle Nazioni Unite. Per tale transazione, Enel Finance International si è avvalsa di un sindacato di banche, nell'ambito del quale hanno agito in joint bookrunners Banca Akros, BBVA, BNP Paribas, BPER Banca, Crédit Agricole CIB, Caixabank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs Bank Europe SE, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, J.P. Morgan SE, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, Société Générale e UniCredit.
Il costo del venduto non è un indicatore adottato dal Gruppo per valutare le performance del business elettrico.
Con riferimento all'acquisizione e cessione di partecipazioni significative, si rinvia a quanto riportato nella nota n. 9 del Bilancio consolidato 2023.
Le spese per il ripristino della qualità dell'ambiente e per la tutela delle specie e degli habitat sono ammontate nel 2023 a circa 33 milioni di euro e hanno riguardato principalmente la protezione e il risanamento del suolo e delle acque (per attività come la prevenzione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti, la decontaminazione del suolo e dei corpi idrici, la protezione del suolo dall'erosione e da altre forme di degrado fisico, il monitoraggio e i controlli), nonché progetti di ripristino ecologico e riforestazione.
Si segnala che, nel rispetto della normativa applicabile, tali benefici e i bonus risultano indicati nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023 sottoposta alla presente Assemblea con riferimento ai compensi degli Amministratori, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche (questi ultimi in forma aggregata) di Enel. In particolare:
Per ulteriori informazioni sulla remunerazione variabile di breve e di lungo termine, si rinvia alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023 e, in particolare, al paragrafo "Sintesi delle principali caratteristiche della politica per la remunerazione di Enel", nonché ai paragrafi "Amministratore Delegato/Direttore Generale" e "Dirigenti con responsabilità strategiche".
Gli aumenti differiscono a seconda del Paese considerato per via delle diverse dinamiche che caratterizzano i mercati del lavoro, gli andamenti inflattivi e la situazione economica complessiva dei Paesi in cui è presente il Gruppo Enel. Gli aumenti medi per i manager del Gruppo variano tra l'1,8% e il 20% circa a seconda dei

Paesi. Gli aumenti medi registrati per gli impiegati e operai del Gruppo variano tra l'1% e il 20% circa a seconda dei Paesi.
c. vorrei conoscere RAPPORTO FRA COSTO MEDIO DEI DIRIGENTI/E NON.
Il rapporto tra costo medio dirigenti/altri dipendenti è pari a circa 3,3.
d. vorrei conoscere NUMERO DEI DIPENDENTI SUDDIVISI PER CATEGORIA, CI SONO STATE CAUSE PER MOBBING, PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO, INCIDENTI SUL LAVORO e con quali esiti? PERSONALMENTE NON POSSO ACCETTARE IL DOGMA DELLA RIDUZIONE ASSOLUTA DEL PERSONALE
La consistenza puntuale al 31 dicembre 2023 è pari a livello di Gruppo a 61.055 dipendenti così suddivisa:
In Italia, al netto dei dipendenti di branch e uffici di rappresentanza di società italiane, la consistenza è pari a 31.450 dipendenti, così suddivisa:
Non vi sono state cause per mobbing, né per istigazione al suicidio, né per incidenti sul lavoro. Enel adotta le pratiche considerate benchmark di settore per la prevenzione dei rischi sul lavoro e la sicurezza dei lavoratori, che rappresentano una priorità assoluta per il Gruppo.
Il 2023 è stato caratterizzato da un forte fenomeno inflattivo che ha inciso sulla base costi del Gruppo per circa 650 milioni di euro. Al netto di tale effetto, delle variazioni delle variazioni di perimetri societari, delle partite non ricorrenti e delle discontinuità di business, la base costi del Gruppo Enel è sostanzialmente in linea con l'anno precedente.
Non esistono società che ricadono nella fattispecie indicata.
Il Gruppo Enel gestisce un portafoglio di contratti di approvvigionamento gas che copre i consumi di generazione e retail nei principali mercati di Europa e America Latina, nonché le vendite di LNG sui mercati internazionali. I volumi sono acquistati attraverso (i) contratti di approvvigionamento di lungo termine (LNG e via gasdotti) con primari produttori internazionali (tra cui Algeria, USA e Qatar), (ii) contratti di fornitura con

operatori locali, e (iii) contratti di breve durata (o spot) sui mercati più liquidi. Le condizioni economiche dei contratti, coperte da strettissime clausole di confidenzialità, sono basate su prezzi variabili e indicizzati alle commodity energetiche e sono normalmente differenziate in relazione ai mercati su cui il gas è acquistato e alla tipologia di fornitura. In tale ottica, ferma restando la confidenzialità dei dati, non è significativo parlare di un prezzo medio di approvvigionamento.
Nel 2023 non sono stati stipulati contratti di consulenza con il Dott. Braggiotti, qualora si intendesse riferirsi a Gerardo Braggiotti, né con il nominativo "Roland Berger".
Nel 2023 è stata affidata allo studio Trevisan & Associati una consulenza per un valore di 5.200 euro. Per quanto riguarda il nominativo "Erede", qualora si intendesse riferirsi allo studio legale "Bonelli Erede with Lombardi", le pratiche affidate allo stesso nel 2023 non hanno coinvolto l'Avv. Erede.
Con specifico riferimento all'Assemblea degli azionisti di Enel del 23 maggio 2024, il costo complessivo risulta pari a circa 113.600 euro, di cui 77.300 euro per l'organizzazione generale (assistenza notaio, supporto tecnico servizio titoli, servizio di "rappresentante unico" da parte di Computershare S.p.A.) e 36.300 euro per gli avvisi relativi alla convocazione dell'Assemblea stessa, al pagamento del dividendo e alla messa a disposizione del verbale assembleare.
Con riferimento alle società italiane del Gruppo Enel, il costo di competenza dell'imposta di bollo è pari a circa 2,3 milioni di euro.
Si rimanda alla risposta alla domanda n. 46.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Dott. Flavio Cattaneo, per il suo rapporto dirigenziale, è stata assegnata un'autovettura ad uso promiscuo, acquisita dall'azienda in regime di noleggio a lungo termine. Poiché costituisce reddito di lavoro dipendente, sulla base del valore assoggettato previdenzialmente e fiscalmente, il controvalore del benefit fissato nel 2023, a partire dal mese di novembre, è pari a 346 euro (come previsto dalle tabelle ACI).
Al Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enel, Dott. Paolo Scaroni, in analogia al trattamento previsto per i dirigenti della Società, è stata assegnata un'autovettura ad uso promiscuo, acquisita dall'azienda in regime di noleggio a lungo termine. Essendo egli soggetto titolare di reddito di lavoro autonomo, il fringe benefit connesso alla concessione dell'auto aziendale costituisce un compenso in natura e pertanto il suo controvalore, determinato sulla base del suo "valore normale" come definito dall'art. 9 del T.U.I.R, è pari a 11.158 euro per il periodo agosto 2023 - dicembre 2023.


utilizzati di che marca e con quale costo orario ed utilizzati da chi? se le risposte sono "Le altre domande non sono pertinenti rispetto ai punti all'ordine del giorno" denuncio tale reticenza al collegio sindacale ai sensi dell'art. 2408 cc. La Società non dispone di mezzi di trasporto aerei.
Al fine di tenere conto di eventuali posizioni creditorie, la cui recuperabilità presenta un certo profilo di rischio, il Gruppo Enel ha stanziato, nei vari esercizi, un fondo perditi commerciali che, al 31 dicembre 2023, ammonta a 3.775 milioni di euro (per approfondimenti si rinvia alla nota n. 34 "Crediti commerciali" e n. 48.1.1 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" al Bilancio consolidato 2023). Per un'analisi del rischio di credito del Gruppo, si rinvia invece a quanto contenuto nella nota n. 49 "Risk management" e in particolare al paragrafo "Credito e Controparte" del medesimo Bilancio consolidato, all'interno del quale è riportata un'analisi dei crediti commerciali e del relativo fondo perdite attese, su base individuale e collettiva, in base alle rispettive scadenze.
Nel Gruppo Enel è vigente un sistema di relazioni industriali nel quale è particolarmente valorizzata la "bilateralità", uno strumento relazionale attraverso cui le parti (azienda e sindacati) perseguono obiettivi di reciproco interesse, operando all'interno di specifici organismi paritetici.
Si tratta, con riferimento all'Italia, di 8 comitati nazionali costituiti su argomenti che spaziano dalla sicurezza sul lavoro, alla formazione, al welfare aziendale, alla corporate social responsability, alle pari opportunità, alla classificazione e conciliazione, agli scenari economici e al mercato dell'energia. Il numero di componenti effettivi di ciascun comitato italiano è pari a 6 per la parte aziendale e 6 per la parte sindacale, per un totale di 48 componenti per parte.
Inoltre, al fine di consolidare la cultura della sicurezza e promuovere l'adozione di comportamenti coerenti con i principi che ispirano le politiche aziendali, sono stati istituiti anche nei principali Paesi in cui Enel è presente comitati congiunti, dedicati al monitoraggio delle tematiche e dei progetti attinenti alla salute e alla sicurezza dei lavoratori a livello nazionale e di linea di business.
Con l'accordo del 22 maggio 2012, che regolamenta la materia per l'Italia, è stato previsto un contributo annuo di 600.000 euro in favore delle organizzazioni sindacali chiamate a far parte dei suddetti organismi, al fine di tener conto degli oneri connessi alla gestione di tale complesso sistema (compresa ogni forma di rimborso per la partecipazione agli organismi), nonché per studi, analisi e ricerche sulle tematiche affidate ai predetti comitati.
Le cessioni dei crediti effettuate nel 2023 hanno avuto in media un costo pari a circa lo 0,99% del valore nominale dell'importo ceduto.
Il suddetto costo è così composto:
Si rimanda alla risposta alla domanda n. 48.


Si rimanda alla risposta alla domanda n. 47.
I debiti per contributi assistenziali (INPS, INAL, ecc.) relativi alle società italiane del Gruppo Enel ammontano al 31 dicembre 2023 a circa 200 milioni di euro, mentre i debiti verso l'amministrazione finanziaria, anch'essi riferiti alle società italiane, sono pari a circa 826 milioni di euro. A tale riguardo, si fa presente che l'esistenza di debiti previdenziali e fiscali è circostanza fisiologica in ragione del lasso temporale intercorrente tra la fase di rilevazione degli importi dovuti e il momento in relativo pagamento, che, di norma, sulla base delle scadenze fissate per legge, viene effettuato nei mesi successivi (ad esempio, le ritenute previdenziali e fiscali del mese di dicembre devono essere versate entro il giorno 16 del successivo mese di gennaio).
Enel aderisce al regime del consolidato fiscale nazionale disciplinato dagli articoli 117 e seguenti del Testo Unico delle imposte sui redditi, che consente di determinare un'unica base imponibile ai fini IRES (imposta sul reddito delle società). Il reddito imponibile del consolidato per l'anno 2023 (stimato) ammonta a circa 5,3 miliardi di euro. A tale reddito è applicata l'aliquota nominale IRES pari al 24%. L'onere IRES ammonta a circa 1,27 miliardi di euro, a titolo di imposte correnti. L'IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) è autonomamente determinata e liquidata dalle società italiane del Gruppo.
Il Gruppo Enel non utilizza per l'analisi delle performance l'indicatore "margine di contribuzione".
La Funzione Amministrazione, al 31 dicembre 2023, impiega circa 630 risorse, di cui circa 290 in Italia e circa 340 all'estero.
– come siano strutturati (c'è un capoufficio / un team leader / un referente per ogni singolo settore / singola sezione?);

Le principali responsabilità attribuite all'Amministrazione di Holding sono
Le unità di Amministrazione di Country, che riportano altresì all'Unità Amministrazione di Holding, hanno la responsabilità di gestire le attività amministrativo-contabili inerenti alla predisposizione dei bilanci d'esercizio (i.e. la valutazione e la contabilizzazione delle poste valutative, l'analisi dei trattamenti contabili, la redazione della nota integrativa e della relazione, ecc.) e, ove applicabile, del Bilancio consolidato, in accordo alla legislazione locale vigente.
Le strutture aziendali hanno sempre adeguatamente supportato la società di revisione nelle sue attività di verifica, che si sono concluse positivamente con l'emissione in data 19 aprile 2024 delle relazioni sulla revisione confabile del Bilancio consolidato e del Bilancio civilistico di Enel.
I processi e i controlli operativi che sovraintendono al ciclo passivo, la segregazione dei ruoli, il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria e i sistemi informatici a supporto delle attività amministrative assicurano l'integrità "end to end" e la sicurezza delle transazioni di pagamento, e permettono sostanzialmente di eliminare il rischio di pagamenti erronei.
Il processo di recupero crediti ("dunning") include tutte le azioni che si intraprendono nei confronti dei clienti in presenza di fatture scadute e non pagate, in tutto o in parte.
Le azioni che possono essere intraprese dalle società del Gruppo nei diversi Paesi di presenza dipendono da
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quanto previsto dalle competenti autorità locali, ma sostanzialmente si articolano nei seguenti passaggi:
A seconda della fase del processo possono essere utilizzati diversi canali (sms, mail, lettera, raccomandata, PEC).
Nell'organizzazione interna del Gruppo Enel sono previste delle unità di rapporti istituzionali nei diversi Paesi di presenza e nell'Unione Europea. Le attività sono esercitate in proprio dal Gruppo Enel con il supporto di attività di raccolta di dati normativi e legislativi. Enel è inoltre iscritta al registro per la trasparenza dell'Unione Europea.


L'investimento del Gruppo per la conversione da carbone a CCGT (Combined Cycle Gas Turbine) della centrale di Fusina risponde all'esigenza di Terna di assicurare la stabilità del sistema elettrico nazionale e per tale ragione rientra nei meccato regolato (progetto aggiudicatario dell'asta del Capacity Market indetta da Terna nel 2019). Inoltre nel sito di Fusina è prevista la realizzazione di un impianto di storage (Battery Energy Storage System, "BESS") e di un impianto fotovoltaico.
Per Porto Empedocle si rimanda alla risposta alla successiva domanda n. 5.
Enel conferma la propria strategia di decarbonizzazione, per la quale si rimanda alla pag. 349 del Bilancio Consolidato 2023 e alle pagg. 108 e 111 del Bilancio di sostenibilità 2023.
Si rimanda alla pag. 349 del Bilancio Consolidato 2023 e alle pagg. 108 e 111 del Bilancio di sostenibilità 2023.
Gli investimenti in generazione termoelettrica sono dedicati in gran parte al mantenimento degli impianti esistenti e alla conversione da carbone a CCGT della centrale di Fusina, investimento regolato mediante lo strumento del capacity market e necessario per la stabilità del sistema elettrico nazionale. Come noto, la strategia di Enel verte sulla graduale uscita da carbone (entro il 2027) e gas (entro il 2040), e il contestuale sviluppo di capacità rinnovabile (principalmente solare, eolico onshore e batterie).
ll Gruppo non ha fissato obiettivi in termini di generazione a gas al 2035. Ad oggi, Enel ha fornito le tempistiche di prevista chiusura delle centrali a carbone (che saranno soggette alle autorità competenti) in quanto il Gruppo si è fissato l'obiettivo di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027. Al contrario, l'uscita dalla generazione a gas è prevista solo nel 2040. Si precisa che al 31 marzo 2024, la capacità di generazione a gas ed Oil & Gas del gruppo Enel ammontava a 17,6 GW. Si veda pag. 108-111 del Bilancio di Sostenibilità 2023 per i dettagli relativi alla strategia di decarbonizzazione nonché ai dettagli del piano di phase out del carbone con i relativi riferimenti normativi e pag. 16 della presentazione relativa ai risultati del primo trimestre 2024 per i dati operativi.


Enel conferma quindi l'intenzione di realizzare il nuovo rigassificatore?
Se si, come si colloca tale decisione alla luce dei dati riportati nell'ultimo rapporto dell'Institute for Energy Economics and Financial Analysis (leefa), che indica una diminuzione del 20% nella domanda di gas in Europa dal 2021 e una prevista riduzione dell'11% nella domanda regionale totale di gas tra il 2025 e il 2030?
ll recente Decreto Legge 9 dicembre 2023, n. 181 (convertito con Legge 2 febbraio 2024, n. 11, di seguito "DL Energia") riconosce come interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti le opere finalizzate alla costruzione e all'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto onshore, per le quali sia stato rilasciato il provvedimento di autorizzazione.
ll progetto di Porto Empedocle (di cui Enel detiene il 100%) quindi è riconosciuto come progetto strategico in quanto funzionale alla diversificazione delle fonti energetiche e conseguentemente al miglioramento della sicurezza del sistema energetico del Paese: la costruzione del rigassificatore, infatti, aumenterebbe di circa il 30% della capacità attuale di rigassificazione del Paese. Anche per poter dare l'avvio alla realizzazione dell'opera il rigassificatore dovrebbe essere riconosciuto come un asset totalmente regolato. In questo contesto, il Gruppo ha deciso di continuare a gestire nel tempo tutti gli adempimenti amministrativi e normativi correlati al progetto.
Si ricorda che nel 2022 il Governo italiano - per garantire la sicurezza energetica nazionale e l'indipendenza dalle importazioni dal gas russo - ha richiesto l'attivazione del programma di massimizzazione della produzione degli impianti termoelettrici alimentati a carbone e olio combustibile (Decreto Legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito con modificazioni dalla Legge 5 aprile 2022, n. 28 e s.m.i.), per il periodo dal 1° settembre 2022 al 30 settembre 2023.
Tra gli impianti termoelettrici individuati da Terna ci sono anche le centrali a carbone di Enel Produzione S.p.A. "Sulcis", "Torre Valdaliga Nord" e "Brindisi Sud".
L'utilizzo di queste centrali da parte del Gestore di Rete ha consentito al sistema di ridurre il consumo di gas per la generazione di energia elettrica ma ha comportato per Enel'il mancato rispetto dell'obiettivo di intensità delle emissioni GHG Scope 1 per il 2023.
Si sottolinea, inoltre, che in assenza di tali fattori, Enel sarebbe stata in grado di raggiungere un livello di
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intensità di emissioni ben al di sotto del target di 148 gCO₂e/kWh che era stato fissato per il 2023. Enel conferma il percorso di costante riduzione delle emissioni GHG Scope 1.
Il Gruppo, infatti, continua a perseguire la strategia di decarbonizzazione con circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile che verrà realizzata tra il 2024 e il 2026. Nel 2026 si prevede che la capacità rinnovabile del Gruppo arrivi a circa 73 GW, con una quota di generazione a zero emissioni che raggiungerà l'86%.
di decarbonizzazione negli anni seguenti.
Tale crescita, unita alla naturale riduzione della produzione da fonti fossili, porterà il mix di generazione GHG free dal 73% nel 2023 all'86% nel 2026.
Enel si impegna al raggiungimento delle emissioni zero entro il 2040 e allo sviluppo di un modello di business in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi (COP 21) per limitare l'aumento medio della temperatura globale al di sotto di 1,5 °C.
Per tale motivo il Gruppo ha definito una roadmap di decarbonizzazione, che copre sia le emissioni dirette che quelle indirette lungo tutta la catena di valore, composta da quattro farget certificati dalla Science Based Targets initiative ("SBTi"), a dicembre 2022, in linea con lo standard Net Zero.
Il Gruppo conferma l'obiettivo di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorità competenti, nonché a raggiungere il 100% di capacità rinnovabile entro il 2040, con un obiettivo intermedio di circa l'85% al 2030, rispetto al 71% nel 2023, includendo anche la capacità gestita e le BESS. L'accelerazione delle rinnovabili, insieme alla chiusura degli impianti a carbone, consentirà di raggiungere una produzione senza emissioni di gas serra di circa il 90% entro il 2030 (rispetto al 75% nel 2023) e raggiungere così gli obiettivi di intensità carbonica entro il 2030.
L'accelerazione delle rinnovabili, insieme alla chiusura degli impianti a carbone, consentirà di raggiungere una produzione senza emissioni di gas serra di circa il 90% entro il 2030 e raggiungere così gli obiettivi di intensità carbonica entro il 2030.
Enel intende partecipare alle procedure concorsuali di Terna relative al Mercato della Capacità, meccanismo destinato a garantire condizioni di adeguatezza del sistema elettrico, sia per gli anni seguenti (fino al 2028) e una tendenziale normalizzazione dei prezzi di lungo termine.

Tali impianii hanno cumulativamente prodotto energia per 13,1 TWh nel 2021, 12,8 TWh nel 2022 e 11 TWh nel 2023.
L'evoluzione tecnologica e normativa non rende possibile un valore prospettico su un orizzonte temporale decennale.
Nel periodo di piano 2024-2026 Enel continuerà a presidiare le nuove tecnologie nucleari oggi in fase di ricerca e sviluppo con un potenziale applicativo su orizzonti di medio-lungo termine. Le attività, ad oggi, prevedono prevalentemente un impegno di personale qualificato con l'obiettivo di sviluppare progettualità di ricerca e sviluppo sostenute da fondi pubblici e basate su modelli di parternariato pubblicoprivato, in linea con le indicazioni che emergeranno dalla Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile ("PNNS").
A tale scopo sono stati avviati studi e collaborazioni nell'area del cosiddetto "nuovo nucleare", rappresentato dalle tecnologie emergenti Small Modular Reactor ("SMR") e Advanced Modular Reactor di N generazione ("AMR") e valutazioni dei possibili futuri scenari implementativi. Si mantiene inoltre il presidio anche sulle tecnologie di fusione, in particolare quelle ad alti campi ritenute oggi le più promettenti. In particolare, si segnala:
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SDIR certifie
A seguito del referendum popolare tenutosi il 12 e 13 giugno 2011 sono state abrogate le norme che consentono la produzione nel territorio italiano di energia elettrica nucleare.
Ogni progettualità su future installazioni nucleari in Italia potrà essere valutata solo a valle delle necessarie decisioni politiche e modifiche normative. In attesa che ciò si verifichi, Enel sta continuando a monitorare le più recenti tecnologie e sta studiando i relativi scenari tecnico-economici di implementazione.

Si segnala che, in linea con la prassi seguita da una larga maggioranza delle società quotate appartenenti all'indice FTSE MIB, in occasione dell'Assemblea ordinaria convocata per il 23 maggio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Enel ha legittimamente deliberato di avvalersi della facoltà prevista dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 (il cui termine finale di applicazione è stato da ultimo prorogato al 31 dicembre 2024), prevedendo che l'intervento in Assemblea da parte degli aventi diritto possa avvenire esclusivamente per il tramite del rappresentante designato dalla Società, cui gli azionisti hanno quindi la possibilità di conferire delega di voto.
Tali modalità di svolgimento dei lavori assembleari, allineate con le indicazioni fornite dalla Consob nella Comunicazione 3/2020 del 10 aprile 2020, risultano garantire il rispetto delle prerogative fondamentali spettanti alla generalità degli azionisti, consentendo a questi ultimi di contribuire al dialogo sugli argomenti all'ordine del giorno prima dello svolgimento delle assise attraverso una procedura ordinata e lineare.
In vista dello svolgimento dell'Assemblea sopra indicata la altresì assicurato un'informativa assembleare trasparente e tempestiva, al fine di agevolare l'eventuale formulazione di domande sugli argomenti all'ordine del giorno e consentire un esercizio consapevole del diritto di voto da parte degli azionisti.
1.2 Nel corso dell'assemblea in presenza Enel aveva l'opportunità di incontrare tutti i piccoli azionisti interessati in un solo giorno, senza dover organizzare incontri singoli, molto più dispendiosi in termini di tempo.
Enel intende quindi ripristinare questa prassi, anche al di fuori dell'appuntamento assembleare, prevedendo di istituire una "giornata dell'azionista", aperta anche agli azionisti retail e ai principali stakeholder?
Si segnala che la Società non ha fin qui organizzato un'iniziativa analoga a quella indicata nella domanda (i.e. "giornata dell'azionista"), né ha al momento in programma di organizzarne. Si sottolinea, al contempo, che la "Politica per la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti e obbligazionisti di Enel S.p.A" ("Engagement Policy"), approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 18 marzo 2021 e disponibile sul sito internet aziendale, ha codificato alcune consolidate best practice seguite da Enel per quanto concerne il dialogo con gli azionisti retail. In particolare, l'art. 2.3 dell'indicata Engagement Policy prevede che un'apposita struttura organizzativa – collocata nell'ambito dell'ufficio Affari Societari e contattabile via mail o telefonicamente ai recapiti indicati nella sezione del sito internet aziendale dedicata agli investitori - provvede a interagire su base continuativa con gli azionisti e gli obbligazionisti retail. fornendo loro ogni utile chiarimento sulle tematiche di relativo interesse, in prevalenza concernenti lo svolgimento delle Assemblee degli azionisti e le relative modalità di accreditamento, nonché più in generale tematiche di governo societario ovvero i dividendi e le cedole corrisposte da parte della Società,

rispettivamente, ai suoi azionisti. L'art. 3.1 della medesima Engagement Policy prevede inoltre che, al fine di agevolare l'efficacia del dialogo con la generalità dei suoi azionisti, assicurando al contempo univocità e simmetria dei contenuti informativi, Enel ha predisposto un'apposita sezione del sito internet aziendale che raccoglie i documenti e le informazioni ritenute a tal fine di maggiore interesse, consultabili sia in italiano che in inglese.
Il Consiglio di Amministrazione di Enel non ha al momento allo studio una modifica dello statuto finalizzata – come consentito dall'art. 135-undecies.1 del Decreto Legislativo 1998, n. 58 ("Testo Unico della Finanza"), introdotto dall'art. 11, comma 1, della Legge 5 marzo 2024, n. 21 - a rendere permanente la possibilità per gli azionisti di intervenire in Assemblea e di esercitare il diritto di voto esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società di cui all'art. 135-undecies dello stesso Testo Unico della Finanza.
L'interpretazione del Governo trascura completamente il ruolo degli investitori retail e dei piccoli investitori in generale.
Quali iniziative intende intraprendere Enel per potersi confrontare con gli investitori retail e i piccoli investitori in generale, ingiustamente penalizzati dal DDL Capitali?
Si richiama quanto indicato nella risposta alla domanda 1.2 circa le misure indicate nella Engagement Policy per assicurare un proficuo dialogo tra la Società e i suoi azionisti retail. Si precisa inoltre che,

sfruttando uno spazio lasciato all'autonomia statutaria dall'art. 137, comma 3, del Testo Unico della Finanza, l'art. 11.1 dello Statuto della Società, al fine di facilitare la raccolta di deleghe presso gli azionisti, dipendenti della Società e delle sue controllate, associazioni di azionisti che rispondano ai requisti previsti dalla normativa vigente in materia, prevede che siano messi a disposizione delle medesime associazioni, secondo i termini e le modalità di volta concordati con i loro legali rappresentanti, spazi da utilizzare per la comunicazione e per lo svolgimento dell'attività di raccolta di deleghe.
ll coinvolgimento degli stakeholder rappresenta una leva fondamentale per creare valore condiviso nel lungo periodo.
Enel promuove un dialogo continuo, attivo e aperto con i propri stakeholder attraverso numerose iniziative di ascolto, al fine di cogliere le loro necessità e aspettative.
Nel 2023 il Gruppo ha confermato l'ingaggio con le principali organizzazioni e i business network internazionali per lo sviluppo sostenibile.
Con particolare riferimento alla Global Alliance for Sustainable Energy, tra i suoi membri consultivi sono presenti sin dalla nascita due ONG, Youth Climate Leaders e Student Energy, che collaborano attivamente nei gruppi di lavoro degli stream prioritari per l'Alliance (Net Zero, Circular Economy, Human Rights). In particolare, hanno partecipato alla predisposizione dei due Position Paper ("Net Zero/Decarbonization", "Reducing Raw Materials" Enviromental and Social impacts in Electrical Energy Technologies" https://sustainable-energy.eco/wpcontent/uploads/2023/07/Circular Design WG-position_paper_11112022.pdf) pubblicati dall'Alliance e presentati nel maggio 2023 durante un Webcast organizzato con GreenBiz e nel dicembre 2023 in occasione dell'ultima COP28.
Il coinvolgimento degli stakeholder rappresenta una leva fondamentale per creare valore condiviso nel lungo periodo. Enel promuove un dialogo continuo, attivo e aperto con i propri stakeholder attraverso numerose iniziative di ascolto al fine di cogliere le loro necessità e aspettative.
Nel 2024 il Gruppo ha confermato l'ingaggio con le principali organizzazioni e i business network internazionali per lo sviluppo sostenibile, tra cui la Global Alliance for Sustainable Energy.

2.2.2 Possiamo, in particolare, avere maggiori informazioni sullo stabilimento in Sicilia? Abbiamo letto che la 3Sun di Catania, la futura gigafactory del fotovoltaico di Enel, sarebbe alla ricerca di nuovi partner
Enel continua a valutare opportunità di partnership con soggetti industriali per la gigafactory 3Sun di Catania, funzionali al successo dell'iniziativa.
2.2.3 Quanti nuovi posti di lavoro saranno creati dalla gigafactory di Catania nell'arco del piano strategico 2024-2026?
Complessivamente la gigafactory impiega ad oggi 420 persone e prevede un'esposizione della forza lavoro diretta e indiretta correlata all'evoluzione del contesto di riferimento e la conseguente crescita della produzione.
Enel è da sempre attenta al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro il lavoro forzato. Dal 2013, l'impegno del Gruppo Enel nella lotta contro il lavoro forzato e contro altre forme di lavoro obbligatorio, nonché contro qualsiasi forma di schiavitù e traffico di esseri umani, è stato formalizzato nel principio 2.1.1 della Policy sui Diritti Umani, aggiornata da ultimo nel 2021. Il Gruppo si è inoltre impegnato a monitorare l'attuazione di tale Policy attraverso uno specifico processo volontario di due diligence, in linea con i principali standard interimento. Con riferimento alla catena di approvvigionamento, Enel utilizza un processo di qualificazione dei fornitori e di aggiudicazione dei contratti che include requisiti tecnici, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani e di integrità etica e ha inserito obblighi specifici nelle condizioni generali di contratto, che richiedono ai fornitori di rispettare principi equivalenti a quelli contenuti nella Policy sui Diritti Umani e nel Codice Etico del Gruppo Enel in materia di diritti umani nell'esecuzione del contratto.
lnoltre, a partire dal 2022, sono stati inclusi ulteriori obblighi nei contratti per l'acquisto di determinati prodotti (secondo un approccio "risk-based") per verficare l'assenza di lavoro forzato, che richiedono ai fornitori la mappatura parziale o, ove possibile, totale della catena di approvvigionamento per dimostrare l'origine del materiale utilizzato nei prodotti, nonché il rilascio di apposite dichiarazioni e garanzie sul rispetto delle norme applicabili in materia di lavoro forzato. Per le merceologie più strategiche sono previste clausole contrattuali volte a sollecitare i fornitori adottino un sistema di tracciabilità documentale (nei casi di rischio più elevato, anche digitale) per raccogliere informazioni e dati sulla catena di fornitura con la possibilità di richiedere visite sul campo presso i siti dei nostri fornitori, al fine di garantire il rispetto dei termini e delle


condizioni contrattuali.
La partnership con Ansaldo rientra in un più ampio piano di presidio delle nuove tecnologie nucleari, oggi in fase di ricerca e sviluppo, con un potenziale applicativo su orizzonti temporali di medio-lungo termine. In particolare, la collaborazione con Ansaldo riguarda prevalentemente le nuove tecnologie Small Modular Reactor ("SMR") e Advanced Modular Reactor di IV generazione ("AMR").
Enel ha maturato nel tempo competenze sul tema, anche attraverso l'esercizio e la costruzione di impianti all'estero. Le attività con Ansaldo, ad oggi, prevedono prevalentemente un impegno di personale qualificato con l'obiettivo di sviluppare progettualità di ricerca e sviluppo sostenute da fondi pubblici e basate su modelli di partenariato pubblico-privato, in linea con le indicazioni che emergeranno dalla Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile ("PNNS") e dall'European Industrial Alliance on SMRs, che vedono entrambi presenti Enel.
3.1.1 Perché Enel, che era avviata verso un graduale abbandono del nucleare, investe ora con rinnovato interesse in questa fonte di energia?
A nostro parere si tratta di una scelta poco efficiente: a) dal punto di vista climatico, visti i tempi lunghissimi che intercorrono tra l'inizio della costruzione di una centrale e la produzione di energia; b) dal punto di vista industriale, visto che il nucleare continua ad essere fortemente dalla Russia, unico fornitore economicamente sostenibile di uranio ad alto dosaggio e a basso arricchimento (HALEU), che sarà necessario per alimentare la nuova generazione di reattori avanzati (https://www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2024/03/bimestrale-QualEnergia_1_2024-febmar24 compressed.pdf)
Enel sostiene la neutralità tecnologica e individua nelle nuove tecnologie nucleari una possibile componente del mix energetico per traguardare i farget di decarbonizzazione fissati al 2050 a costi competitivi. Le nuove tecnologie nucleari SMR/AMR, che vedranno le prime applicazioni commerciali a partire dai primi anni 2030, se manterranno le promesse, permetteranno infatti di ridurre costi e tempi di realizzazione, superando i limiti riscontrati in passato nel mondo occidentale sui grossi progetti nucleari.
Per quanto riquarda la catena di approvvigionamento del combustibile, alcuni SMR/AMR possono usare nuovi combustibili, inclusi quelli prodotti da scorie di reattori di vecchia generazione, approvvigionabili da molti Paesi nel mondo, non ponendo quindi criticità in termini di dipendenza geopolitica.
3.2 Quali obiettivi di produzione di energia dal nucleare (in termini di potenza, produzione netta e ricavi) si è posta Enel nel piano strategico 2024-2026?
La produzione nucleare nel perimetro Enel è riconducibile agli impianti gestiti in Spagna dalla controllata Endesa; la produzione attuale è pari a circa 26/27 TWh l'anno, a fronte di 3,3 GW di capacità installata.
3.3 Potreste fornirci maggiori informazioni sul piano di chiusura delle centrali nucleari spagnole? Quando inizierà e per quando è prevista la chiusura dell'ultima centrale?
Non è Enel a definire il calendario di chiusura dettagliato ma il Governo spagnolo; tale calendario è disponibile al punto 1.5 del Piano generale dei rifiuti radioattivi sul sito web del Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico (https://www.miteco.gob.es/content/dam/miteco/es/energia/files-1/nuclear/Residuos/Documents/20231227%20PGRR%207_Version%2027%20diciembre%202023.pdf).

3.4 A che punto è la cessione del 50% del capitale sociale della HoldCo a EP Slovakia, che porterebbe all'uscita di Enel dalla produzione nucleare in Slovacchia? Ci sono stati progressi rispetto a quanto la società ci ha comunicato lo scorso anno prima dell'assemblea degli azionisti?
Come comunicato dalla Società, la cessione dell'intera partecipazione di Slovenské elektrárne, a.s. a EP Slovakia è stata strutturata in due fasi:
Una volta esercitata una delle due opzioni, Enel Produzione cederà il restante 50% del capitale della HoldCo a EP Slovakia.
Allo stato attuale risultano verificate le condizioni esclusivamente per l'esercizio della call da parte di EPH. Al momento, Enel non ha ricevuto alcuna comunicazione formale in tal senso.
A seguito della connessione alla rete (comunicata nell'Assemblea precedente) dell'Unità 3 ("EMO3") dell'impianto nucleare di Mochovce (per ulteriori 471 MW autorizzati), il 14 ottobre 2023 è stato completato il trial run. Attualmente è in corso di realizzazione l'unità 4 dell'impianto nucleare di Mochovce, per ulteriori 471 MW autorizzati.
3.5 Nel 2023 Enel aveva sottoscritto una partnership con newcleo per cooperare sul nucleare di quarta generazione.
A che punto è la partnership? Quali attività si sono intraprese dal marzo del 2023 ad oggi?
Al momento non sono ancora state intraprese attività di collaborazione operativa in quanto il partner non ha proposto soluzioni di collaborazione fattibili per Enel nel medio e lungo periodo.
La partnership con Newcleo rientra comunque in un più ampio piano di presidio delle nuove tecnologie nucleari con un potenziale applicativo su orizzonti temporali di medio-lungo termine, per il quale sono state avviate valutazioni dei possibili futuri scenari implementativi anche nell'ambito della PNNS.
3.5.1 Quante risorse umane del gruppo Enel (FTE) sono attualmente dedicate alla partnership con newcleo? Al momento non sono state ancora dedicate risorse a tempo pieno sulle attività della partnership.
E quante risorse finanziarie sono state impiegate finora da Enel dall'inizio della partnership (marzo 2023) ad oggi?
La partnership con Newcleo ad oggi prevederebbe prevalentemente un impegno da parte di Enel in termini di risorse con elevata esperienza nel settore e non di contributo finanziario.
3.5.2 Perché Enel vuole investire nella ricerca sulle tecnologie nucleari di IV generazione, che invece la Francia, Paese con una lunghissima esperienza nel nucleare, ha deciso di abbandonare già nel 2019 (https://www.reuters.com/article/idUSL5N25Q1MU/)?
Enel è interessata a presidiare tutto l'arco tecnologico del nuovo nucleare: SMR (a medio termine), AMR (a medio/lungo termine) e fusione (a lungo termine).
A tale scopo il Gruppo ha siglato accordi con vari player industriali e partecipa a piattaforme tecnico-istituzionali, tra cui l'European Industrial Alliance on SMRs e la PNNS.
La tecnologia di IV generazione ha il potenziale di chiudere il ciclo del combustibile, superando alcune criticità che riguardano le tecnologie di generazione attuale. Esistono vari progetti internazionali in corso di sviluppo con risultati promettenti. La tecnologia con raffreddamento al piombo sembra tra quelle a maggiore potenziale in una prospettiva di medio-lungo termine.

4.1 Enel ha confermato la chiusura delle centrali a carbone di Civitavecchia e di Brindisi nel 2025. Quali sono i piani di Enel per una 'transizione giusta' a Civitavecchia dopo la chiusura della centrale? Si rimanda alla risposta alla domanda successiva.
In un'audizione alla Camera dei Deputati Enel ha parlato di fabbriche innovative di pale eoliche e pannelli solari, fotovoltaico, batterie di accumulo elettrico, progetti per la produzione di idrogeno verde. Quali di queste idee potrebbero concretizzarsi e con quali tempi?
Enel ha già da tempo avviato sul sito di Civitavecchia lo sviluppo di un polo energetico integrato, in cui accanto a progetti di natura energetica già attivi come i sistemi di accumulo (Battery Energy Storage System, "BESS") è previsto un impianto fotovoltaico in fase di autorizzazione.
Enel partecipa al Comitato di coordinamento guidato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per poter realizzare tale progetto, tenendo conto dei profili di sostenibilità, del massimo reimpiego delle professionalità e di eventuali strumenti agevolativi, compatibilmente con la vocazione territoriale.
Anche per il sito di Brindisi Enel ha avviato lo sviluppo di un polo energetico integrato, il cui progetto prevede la realizzazione di un impianto BESS, di un impianto fotovoltaico e di un impianto per la produzione di idrogeno verde (finanziato con i fondi PNRR).
Sono inoltre in fase di approfondimento iniziative di natura non energetica sviluppate da terzi, tra cui un progetto per la produzione di prototipi di pale eoliche innovative.
Anche questa iniziativa è oggetto di approfondimento nel Comitato di cui alla precedente risposta.
5.1 L'obiettivo di intensità delle emissioni Scope 1 di Enel per il 2023, pari a 148 g di CO2 equivalente per chilowattora (gCO2e/kWh), è legato a SLB in circolazione per circa 10 miliardi di euro, e rappresenta una riduzione del 35% rispetto al livello del 2022, pari a 229 gCO2e/kWh.
In base a quanto riportato nel Bilancio di Sostenibilità 2023, il valore di emissioni Scope 1 consuntivo per il 2023 è 160 gCO2e/ kW L'obiettivo è stato quindi mancato.
Quanto costerà in termini di maggiori interessi per anno e, complessivi, per tutta la durata di ogni emissione obbligazionaria interessata, il mancato raggiungimento di questo obiettivo? (vi preghiamo di indicare le cifre in termini assoluti e come percentuale dell'EBITDA 2023 - e dell'EBITDA stimato per gli anni successivi)
Si ricorda che nel 2022 il Governo italiano - per garantire la sicurezza energetica nazionale e l'indipendenza dalle importazioni dal gas russo - ha richiesto l'attivazione del programma di massimizzazione della produzione degli impianti termoelettrici alimentati a carbone e olio combustibile (Decreto Legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito con modificazioni dalla Legge 5 aprile 2022, n. 28 e s.m.i.), per il periodo dal 1° settembre 2022 al 30 settembre 2023.
Tra gli impianti termoelettrici individuati da Terna ci sono anche le centrali a carbone di Enel Produzione S.p.A. "Sulcis", "Torre Valdaliga Nord" e "Brindisi Sud".
L'utilizzo di queste centrali da parte del Gestore di Rete ha consentito al sistema di ridurre il consumo di gas per la generazione di energia elettrica ma ha comportato per Enel il mancato rispetto dell'obiettivo di intensità

Si sottolinea, inoltre, che in assenza di tali fattori, Enel sarebbe stata in grado di raggiungere un livello di intensità di emissioni ben al di sotto del farget di 148 gCO₂e/kWh che era stato fissato per il 2023.
I Sustainability-Linked Bond del Gruppo legati al target di riduzione delle emissioni subiranno uno "step-up" di 25 punti base da applicare sul tasso di interesse, conformente ai termini e alle condizioni della documentazione legale sottostanti tali transazioni e in linea con le "notice" inviate al mercato il 23 aprile 2024. Tale meccanismo di step-up era tra l'altro già noto a novembre 2023 in occasione della presentazione del Piano Strategico 2024-2026. L'impatto, che sarà applicato su un nozionale di circa 10 miliardi di euro, avrà un costo totale lordo di circa 80 milioni di euro, ovvero circa 60 milioni di euro, al netto delle imposte da distribuire su un arco temporale di 8 anni. A livello di percentuale dell'EBITDA, l'impatto è da considerarsi assolutamente marginale.
Lo step-up sopra menzionato deve essere valutato nel più ampio contesto dei benefici ottenuti rispetto alle condizioni di mercato in sede di emissione.
5.2 Il nuovo obiettivo di intensità carbonica dello Scope 1 per il 2026, pari a 125gCO2elkWh, mostra una riduzione di appena il 3,8% rispetto all'attuale obiettivo del 2025. Rimane quindi una riduzione media annua del 13% tra il 2026 e il 2030 per raggiungere l'obiettivo di 72gCO2e/kWh nel 2030, allineato a quello di 1,5 gradi. L'obiettivo di 135gCO2e/kWh per l'intensità di carbonio degli ambiti 1 e 3 nel 2026 è invariato rispetto all'obiettivo del 2025. Inoltre, gli obiettivi di capacità rinnovabile installata (sul totale) sono stati abbassati dal 76% al 73% per il 2025 e dall'85% all'80% per il 2030.
Facciamo notare che alcuni operatori più avanzati mostrano traiettorie più favorevoli nella riduzione dell'intensità delle emissioni. Ad esempio, l'azienda portoghese EDP ha ridotto l'intensità delle emissioni degli Scope 1 e 2 del 50% nel 2023 rispetto all'anno precedente, arrivando a 81 gCO2e/kWh e ha un obiettivo di 8 gCO2e/kWh entro il 2030. L'intensità delle emissioni dell'azienda spagnola lberdrola è stata di 77gCO2e/kWh nel 2023, con un obiettivo inferiore a 10gCO2e/kWh entro il 2030.
La traiettoria e gli obiettivi di riduzione delle emissioni di Enel sono quindi meno ambiziosi rispetto agli operatori più avanzati EDP e Iberdrola.
L'impegno di Enel per la decarbonizzazione rimane confermato sia per il medio e lungo termine. Il Gruppo conferma l'obiettivo di uscire dalla generazione a carbone entro il 2027, previa autorizzazione delle autorità competenti, nonché a raggiungere il 100% di capacità rinnovabile entro il 2040, con un obiettivo intermedio di circa l'85% al 2030, rispetto al 71% nel 2023, includendo anche la capacità gestita e i sistemi di accumulo (Battery Energy Storage System, "BESS").
L'accelerazione delle rinnovabili, insieme alla chiusura degli impianti a carbone, consentirà di raggiungere una produzione senza emissioni di gas serra di circa il 90% entro il 2030 e raggiungere così gli obiettivi di intensità carbonica entro il 2030.
Si sottolinea inoltre che, nel periodo 2017-2023, Enel ha già ridotto delle proprie emissioni (sia dirette che indirette) e che la strategia di decarbonizzazione del Gruppo Enel mira a una riduzione delle emissioni che è stata certificata da SBTi come allineata ai requisiti previsti dall'Accordo di Parigi.
Nel 2023, il Gruppo ha ridotto l'intensità delle emissioni GHG Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica di oltre il 30%, risultato di un aumento del 12,9% della produzione consolidata da fonti rinnovabili e di una riduzione del 37,5% della produzione consolidata da fonte termoelettrica, rispetto al 2022, in linea con la strategia del Gruppo di spostare il proprio portafoglio di mix energetico verso le fonti rinnovabili e di avanzare

nel processo di decarbonizzazione.
Come indicato nella risposta alla domanda precedente, il Gruppo completerà l'uscita dalla generazione a carbone entro il 2027 e la capacità rinnovabile avrà un peso dell'85% al 2030, facendo sì che la produzione senza emissioni di gas serra sia di circa il 90% entro il medesimo anno e raggiungendo gli obiettivi di intensità carbonica previsti.
5.2.2 Per quale motivo Enel appare essere indietro nel piano di decarbonizzazione rispetto a concorrenti come EDP e Iberdrola e quali strategie intende perseguire la società per colmare questo divario? Si rimanda alla pag. 349 del Bilancio Consolidato 2023 e alle pagg. 108 e 111 del Bilancio di sostenibilità 2023.

Io Notaio Nicola ATLANTE di Roma certifico che la presente copia è conforme all'originale firmato a norma di legge. Consta di 785 pagine compresa la presente.
2 9 MAG. 2024 Roma lì,

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