Interim / Quarterly Report • Jul 31, 2024
Interim / Quarterly Report
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Siamo impegnati al fianco dei nostri clienti, trasformiamo le loro strategie e i loro progetti in infrastrutture, impianti e processi competitivi, sicuri e sostenibili, accompagnandoli nel percorso verso la transizione energetica ed ecologica e supportandoli nel viaggio verso il Net Zero.
Valorizziamo l'ingegno creativo, ci prendiamo cura delle persone e dell'ambiente, costruiamo e ci impegniamo in relazioni di fiducia, sosteniamo la valorizzazione della diversità e promuoviamo l'inclusività.
I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi i rischi pandemici, quelli geopolitici, quelli relativi alla catena degli approvvigionamenti e quelli relativi agli investimenti in corso), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione.
Albania, Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia
Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Suriname, Trinidad & Tobago, Uruguay, Venezuela
CSI
Azerbaijan, Kazakhstan, Russia
Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Tunisia
MEDIO ORIENTE
Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar
Australia, Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Pakistan, Repubblica di Corea, Singapore, Thailandia
| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 | COLLEGIO SINDACALE2 |
|---|---|
| Presidente | Presidente |
| Elisabetta Serafin | Giovanni Fiori |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Sindaci effettivi |
| Alessandro Puliti3 | Antonella Fratalocchi |
| Ottavio De Marco | |
| Consiglieri | |
| Roberto Diacetti, Patrizia Michela Giangualano, | Sindaci supplenti |
Francesca Mariotti, Mariano Mossa, Francesca Scaglia, Paul Simon Schapira, Paolo Sias
Maria Francesca Talamonti Raffaella Annamaria Pagani
(1) Nominato dall'Assemblea del 14 maggio 2024 per tre esercizi e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026.
(2) Nominato dall'Assemblea del 3 maggio 2023 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025.
(3) L'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2024 ha nominato Alessandro Puliti quale componente del Consiglio di Amministrazione, il cui mandato scadrà insieme agli amministratori in carica e dunque in occasione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026. Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2024 ha nominato Alessandro Puliti, già Direttore Generale della Società, quale Amministratore Delegato.
Saipem Classification - General Use
(4) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

| Risultati del semestre Struttura partecipativa del Gruppo Saipem |
2 3 |
|---|---|
| RELAZIONE intermedia SULLA GESTIONE | |
| Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA | 8 |
| Andamento operativo | 10 |
| Assetto organizzativo | 10 |
| Il contesto di mercato | 10 |
| Le acquisizioni e il portafoglio | 11 |
| Gli investimenti | 12 |
| Asset Based Services e Offshore Wind | 13 |
| Asset Based Services | 14 |
| Offshore Wind | 17 |
| Energy Carriers, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions | 19 |
| Energy Carriers | 19 |
| Sustainable Infrastructures | 23 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 24 |
| Drilling Offshore | 26 |
| Commento ai risultati economico-finanziari | 28 |
| Risultati economici | 28 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 32 |
| Rendiconto finanziario riclassificato | 35 |
| Principali indicatori reddituali e finanziari | 36 |
| Sostenibilità del business | 38 |
| Ricerca e sviluppo | 42 |
| Salute, sicurezza, ambiente e qualità | 51 |
| Risorse umane | 57 |
| Digital e Servizi ICT | 68 |
| Gestione dei rischi d'impresa | 71 |
| Altre informazioni | 89 |
| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione intermedia sulla gestione a quelli obbligatori |
92 |
| Glossario | 94 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato | |
| Schemi di bilancio | 100 |
| Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato | 108 |
| Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154- , comma 7, ter |
|
| del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 | 169 |
| Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154- , bis |
|
| comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) | 174 |
| Relazione della Società di revisione | 175 |

I risultati del primo semestre 2024 evidenziano la continua crescita dei ricavi e dei margini, l'accelerazione della generazione di cassa e il rafforzamento della posizione finanziaria. Il risultato netto del primo semestre dell'anno si attesta a 118 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 40 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'anno precedente. Il flusso di cassa netto ha raggiunto il livello di 178 milioni di euro, in significativo miglioramento rispetto al primo semestre del 2023. I nuovi contratti acquisiti nel primo semestre 2024 ammontano a 7 miliardi di euro, confermando la forte domanda del mercato e l'offerta competitiva del Gruppo, in particolare nelle attività offshore e nei progetti integrati su larga scala. Il backlog, pari a circa 30 miliardi di euro, e la forte pipeline commerciale, aumentano ulteriormente la visibilità degli obiettivi del Piano Strategico 2024-2027.
I ricavi nel primo semestre del 2024 ammontano a 6.418 milioni di euro (5.347 milioni di euro nel primo semestre del 2023) e I'EBITDA adjusted ammonta a 565 milioni di euro (410 milioni di euro nel primo semestre del 2023); entrambi i valori registrano una crescita rispetto al primo semestre del 2023, rispettivamente del 20% e del 38%. I risultati operativi riflettono il miglioramento della performance operativa rispetto al primo semestre del 2023, in particolare per le attività Offshore, sia ingegneria e costruzioni che drilling.
La business line Asset Based Services ha espresso il 54% dei ricavi; l'Energy Carriers il 39% dei ricavi; il Drilling Offshore ha contribuito per il 7% dei ricavi.
Il risultato netto adjusted Continuing operations registra, nel primo semestre 2024, un utile pari a 118 milioni di euro (40 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023).
Nel semestre non sono stati rilevati oneri non ricorrenti e il risultato da Discontinued operations è nullo, come nel corrispondente periodo del 2023.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2024, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 194 milioni di euro (139 milioni di euro nel primo semestre del 2023).
La Posizione Finanziaria Netta al 30 giugno 2024 ante effetti lease liability IFRS 16 è positiva per 394 milioni di euro e registra un miglioramento di 178 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (positiva per 216 milioni di euro). L'Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 542 milioni di euro, ammonta a 148 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre del 2024 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 7.086 milioni di euro (6.690 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2024 ammonta a 30.470 milioni di euro (16.309 milioni di euro nell'Asset Based Services, 12.489 milioni di euro nell'Energy Carriers e 1.672 milioni di euro nel Drilling Offshore), di cui 6.636 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2024.
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2024 ammonta a 30.626 milioni di euro.
STRUTTURA PARTECIPATIVA DEL GRUPPO SAIPEM

(società controllate)






Il titolo Saipem ha chiuso il primo semestre del 2024 a un valore pari a 2,392 euro, con una crescita pari al 63% rispetto alla fine del 2023 che risulta superiore rispetto alle performance registrate nello stesso periodo sul mercato azionario globale in cui il FTSE MIB è cresciuto del 9%, lo Stoxx Europe 600 del 7% e l'S&P 500 del 14%.
Anche il prezzo del petrolio ha registrato una crescita del 14% nel primo semestre del 2024 che ha supportato i corsi azionari delle principali società quotate operanti nei segmenti di riferimento di Saipem, sia in ambito offshore che onshore. In particolare, nel segmento offshore, le azioni di TechnipFMC hanno registrato un aumento pari al 30% e quelle di Subsea7 un aumento pari al 38%, mentre nel segmento onshore le azioni di Technip Energies hanno registrato un aumento pari all'1% e le azioni di Maire sono cresciute del 62%. Più variegato è invece stato l'andamento delle azioni delle società operanti nel segmento del drilling offshore, anche in relazione alle sospensioni temporanee ricevute da parte di Saudi Aramco su diversi mezzi jack-up che hanno influenzato le performance operative.
Durante i primi due mesi dell'anno, le azioni Saipem hanno raggiunto un livello massimo pari a 1,567 euro (il 5 gennaio 2024) e un livello minimo pari a 1,259 euro (il 9 febbraio 2024). In particolare, l'incidente relativo alla nave posatubi Castorone e l'annuncio da parte di Saudi Aramco della sospensione dell'aumento della massima capacità sostenibile dai 12 milioni di barili al giorno ai 13 milioni di barili al giorno (entrambi annunciati il 30 gennaio 2024) hanno inciso – nelle settimane successive – sui corsi azionari di Saipem.
A valle dalla pubblicazione, il 28 febbraio 2024, dei risultati finanziari per l'anno 2023 e del Piano Strategico 2024-2027 che, in particolare, prevede il ritorno alla distribuzione di un dividendo da parte della Società, il corso azionario di Saipem ha registrato una notevole crescita. I risultati annuali e il Piano Strategico sono stati apprezzati dal mercato che – nelle settimane successive alla loro pubblicazione – ha premiato il titolo Saipem con una crescita superiore al 63%; il titolo è passato da 1,48 euro del 28 febbraio 2024 a 2,415 euro del 12 aprile 2024, data in cui il titolo ha raggiunto il suo livello massimo del primo semestre del 2024.
L'andamento del titolo Saipem ha successivamente intrapreso una fase calante, anche legata al calo del prezzo del petrolio (che ha raggiunto i minimi relativi a inizio giugno 2024) e alla volatilità registrata sui mercati a esito dei risultati delle elezioni europee concluse il 9 giugno 2024. Il titolo Saipem ha raggiunto quindi un minimo relativo il 17 giugno 2024 chiudendo in tale data a un livello pari a 2,019 euro.
Si segnala inoltre che, in data 11 giugno 2024, l'azionista Eni SpA ha collocato sul mercato – attraverso un processo di "accelerated bookbuilding" rivolto a investitori istituzionali – una quota del 10% del capitale sociale di Saipem. Il collocamento è avvenuto a un prezzo pari a 1,97 euro (con uno sconto pari al 4,6% rispetto al prezzo di chiusura del giorno precedente) per un controvalore totale pari a circa 393 milioni di euro.
Nella seconda metà del mese di giugno 2024 il titolo Saipem è tornato a crescere segnando un aumento del 18% rispetto al minimo relativo registrato il 17 giugno 2024, chiudendo il semestre a 2,392 euro.
Si riporta di seguito il dettaglio della performance nel periodo di riferimento.
| 1° semestre | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro) | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 |
| Azioni ordinarie: | ||||||
| - massima | 12,63 | 11,28 | 6,66 | 5,12 | 1,62 | 2,42 |
| - minima | 8,23 | 3,42 | 4,34 | 0,58 | 1,14 | 1,26 |
| - media | 10,76 | 5,93 | 5,30 | 2,00 | 1,40 | 1,92 |
| - fine periodo | 10,93 | 5,54 | 4,63 | 1,13 | 1,47 | 2,39 |
| Azioni di risparmio: | ||||||
| - massima | 442,00 | 450,00 | 450,00 | 350,00 | 88,50 | 101,00 |
| - minima | 400,00 | 420,00 | 360,00 | 72,50 | 77,00 | 86,00 |
| - media | 414,28 | 433,65 | 418,44 | 136,68 | 79,30 | 96,41 |
| - fine periodo | 420,00 | 450,00 | 370,00 | 77,00 | 88,50 | 86,00 |
I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.
NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO SAIPEM SPA



La configurazione organizzativa del Gruppo è declinata in distinte aree di business in coerenza con il modello organizzativo del Gruppo e prevede:
L'assetto organizzativo al 30 giugno 2024 è il seguente: Asset Based Services, Energy Carriers, Robotics & Industrialized Solutions, Sustainable Infrastructures e Offshore Wind.
In data 1° luglio al fine di assicurare il presidio unico del business Drilling e incrementare l'efficacia dei processi gestiti sia in fase di acquisizione che di esecuzione progetti, garantendo la prossimità tra le attività operative e gli asset connessi, nonché lo sviluppo unitario di competenze tecnico-specialistiche, alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, è stata istituita la business line Drilling, nella quale confluiscono le attività commercial e Operations and Assets dedicate al business, precedentemente collocate nell'ambito della business line Asset Based Services.
Le business line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti, sono state strutturate come segue per gestire il portafoglio del Gruppo:
Il settore Drilling, data la rilevanza e le caratteristiche economiche, era già esposto separatamente secondo quanto previsto dall'IFRS 8; di conseguenza, la revisione organizzativa con decorrenza 1° luglio, non avrà impatti sull'informativa al mercato, per la quale i segmenti di reporting resteranno invariati,
L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in particolare quello dell'Oil&Gas, sostenuto a livello globale dalla crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili. Nel 2024, secondo il Fondo Monetario Internazionale, l'economia mondiale è attesa crescere del 3,2% rispetto al 2023, grazie all'andamento, superiore alle aspettative, dell'economia statunitense e al miglioramento di quella europea; fattori che complessivamente hanno compensato il rallentamento dell'economia cinese, gravata quest'ultima da una prolungata crisi del settore immobiliare interno. Le aspettative nel medio termine convergono verso una stabilizzazione della crescita economica vicina al 3% annuo, alla luce di alcuni elementi di instabilità che permangono sul piano geopolitico (in particolare, conflitto Russia-Ucraina e crisi israelo-palestinese) e su quello economico, legato ai crescenti rischi sulle catene di fornitura globali.
Nel 2024 il settore energetico conferma la ripresa iniziata negli anni precedenti, sia nell'ambito delle fonti rinnovabili che di quelle tradizionali come petrolio e gas, sostenuta da un'attenzione crescente alla sicurezza degli
ANDAMENTO OPERATIVO

approvvigionamenti energetici e da un contesto macroeconomico in miglioramento. Il prezzo del greggio Brent è rimasto stabile attorno agli 80 dollari al barile nei primi sei mesi dell'anno, in linea con le aspettative per il 2024, favorendo il mantenimento degli importanti volumi di investimenti raggiunti a livello globale negli ultimi anni. A sostegno di questa tendenza ha contribuito la necessità di rafforzare le infrastrutture energetiche come strategia di mitigazione dei rischi di approvvigionamento, in particolare nell'area europea, che sta continuando nel processo di diversificazione delle proprie fonti.
Nel contesto attuale le principali società petrolifere stanno portando avanti, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, una strategia duale finalizzata da un lato a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, in linea con i risultati positivi raggiunti nei prodotti tradizionali, e dall'altro, a continuare lungo il processo di diversificazione del proprio portafoglio investimenti nell'ambito della transizione energetica, in linea anche con gli obiettivi annunciati di riduzione delle emissioni di CO2.
Nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell'energia eolica a mare, il 2024 continua a rimanere al di sotto dei tassi di crescita storici in termini di avviamento di nuovi parchi eolici e assegnazione di nuovi contratti. Nonostante rimangano alcuni elementi di complessità, già delineati nel corso del 2023 e collegati principalmente all'aumento dei costi per materiali e servizi e agli elevati tassi di interesse, le prospettive di tale mercato rimangono positive nel medio e lungo termine, guidate dal crescente fabbisogno di energia pulita.
Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del primo semestre del 2024 ammontano a 7.086 milioni di euro (6.690 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2023).
Delle acquisizioni complessive, il 49% riguarda sia l'attività Asset Based Services sia l'attività Energy Carriers, il 2% il Drilling Offshore.
Le acquisizioni all'estero rappresentano il 97% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 7%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 12% di quelle complessive.

| Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nel primo semestre 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -- | -- | -- | ---------------------------------------------------------- | -- |
| Esercizio 2023 | (milioni di euro) | Primo semestre2024 | Primo semestre 2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | |
| 10.093 | 57 | Saipem SpA | 845 | 12 | 2.205 | 33 |
| 7.566 | 43 | Imprese del Gruppo | 6.241 | 88 | 4.485 | 67 |
| 17.659 | 100 | Totale | 7.086 | 100 | 6.690 | 100 |
| 11.643 | 66 | Asset Based Services | 3.473 | 49 | 4.277 | 64 |
| 4.784 | 27 | Energy Carriers | 3.478 | 49 | 1.267 | 19 |
| 1.232 | 7 | Drilling Offshore | 135 | 2 | 1.146 | 17 |
| 17.659 | 100 | Totale | 7.086 | 100 | 6.690 | 100 |
| 1.148 | 7 | Italia | 179 | 3 | 683 | 10 |
| 16.511 | 93 | Estero | 6.907 | 97 | 6.007 | 90 |
| 17.659 | 100 | Totale | 7.086 | 100 | 6.690 | 100 |
| 1.909 | 11 | Gruppo Eni | 478 | 7 | 400 | 6 |
| 15.750 | 89 | Terzi | 6.608 | 93 | 6.290 | 94 |
| 17.659 | 100 | Totale | 7.086 | 100 | 6.690 | 100 |

Il portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2024 ammonta a 30.470 milioni di euro (29.802 milioni di euro al 31 dicembre 2023), 16.309 milioni di euro per l'Asset Based Services, 12.489 milioni di euro per l'Energy Carriers e 1.672 milioni di euro per il Drilling Offshore, di cui 6.636 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2024.
Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 54% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Asset Based Services, il 41% all'attività Energy Carriers e il 5% al Drilling Offshore.
Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 4% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 41% del portafoglio ordini residuo.
Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 30.626 milioni di euro (29.892 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
| 30.06.2023 | (milioni di euro) | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | |||||||
| Importi | % | Importi | % | Importi | % | ||
| 8.116 | 32 | Saipem SpA | 12.529 | 41 | 13.849 | 46 | |
| 17.244 | 68 | Imprese del Gruppo | 17.941 | 59 | 15.953 | 54 | |
| 25.360 | 100 | Totale | 30.470 | 100 | 29.802 | 100 | |
| 12.366 | 49 | Asset Based Services | 16.309 | 54 | 16.285 | 54 | |
| 10.713 | 42 | Energy Carriers | 12.489 | 41 | 11.534 | 39 | |
| 2.281 | 9 | Drilling Offshore | 1.672 | 5 | 1.983 | 7 | |
| 25.360 | 100 | Totale | 30.470 | 100 | 29.802 | 100 | |
| 1.352 | 5 | Italia | 1.125 | 4 | 1.433 | 5 | |
| 24.008 | 95 | Estero | 29.345 | 96 | 28.369 | 95 | |
| 25.360 | 100 | Totale | 30.470 | 100 | 29.802 | 100 | |
| 727 | 3 | Gruppo Eni | 1.324 | 4 | 1.445 | 5 | |
| 24.633 | 97 | Terzi | 29.146 | 96 | 28.357 | 95 | |
| 25.360 | 100 | Totale | 30.470 | 100 | 29.802 | 100 |
Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre del 2024 ammontano a 194 milioni di euro (139 milioni di euro nel primo semestre del 2023) e hanno principalmente riguardato:
In sintesi, gli investimenti del primo semestre del 2024 presentano la seguente articolazione:
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| 26 | Saipem SpA | 7 | 5 | |
| 456 | Altre imprese del Gruppo | 187 | 134 | |
| 482 | Totale | 194 | 139 | |
| 258 | Asset Based Services | 149 | 118 | |
| 22 | Energy Carriers | 8 | 5 | |
| 202 | Drilling Offshore | 37 | 16 | |
| 482 | Totale | 194 | 139 |
Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

I progetti Engineering & Construction Offshore sono gestiti dalla business line Asset Based Services, mentre i progetti del segmento dell'Offshore Wind sono gestiti dalla business line Offshore Wind. Le due linee di business operano nello stesso mercato, condividono gli asset, i mezzi e le yard di fabbricazione, e usano le stesse risorse per realizzare i loro progetti. In particolare, il Gruppo gestisce in modo unico e integrato il parco mezzi navali, tenendo conto delle esigenze, delle location operative, dei tempi di intervento e degli obblighi contrattuali delle commesse in corso riferibili (senza distinzione) sia all'Asset Based Services che all'Offshore Wind. Di seguito si commentano separatamente i progetti gestiti dalle due business line.
La Business Line Asset Based Services opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti dalla Business Line coprono l'intera catena del "life of the field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività di progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.
I servizi sopra citati sono forniti grazie a una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita e a competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare la flotta è composta al 30 giugno 2024 da 21 navi, di cui 17 di proprietà e 4 di terzi e in gestione a Saipem. Tra le principali possiamo citare: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decommissioning; la nave posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline di grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alle sue capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento.
La flotta e le strutture di gestione di Asset Based Services inoltre forniscono, come menzionato nel paragrafo precedente, supporto alla Business Line Offshore Wind per le attività nel campo delle energie rinnovabili. La Business Line, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.
Le attività nel segmento Offshore sono perseguite dal punto di vista organizzativo attraverso un'unica struttura rivolta al segmento SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) e alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi della business line, inclusa la flotta Drilling Offshore.
L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in particolare quello dell'Oil&Gas, sostenuto a livello globale dalla crescente necessità di accedere a fonti energetiche sicure e sostenibili. Nel 2024, secondo il Fondo Monetario Internazionale, l'economia mondiale è attesa crescere del 3,2% rispetto al 2023, grazie all'andamento, superiore alle aspettative, dell'economia statunitense e al miglioramento di quella europea, fattori che complessivamente hanno compensato il rallentamento dell'economia cinese, gravata quest'ultima da una prolungata crisi del settore immobiliare interno. Le aspettative nel medio termine convergono verso una stabilizzazione della crescita economica vicina al 3% annuo, alla luce di alcuni elementi di instabilità che permangono sul piano geopolitico (in particolare, conflitto Russia-Ucraina e crisi israelo-palestinese) e su quello economico, legato ai crescenti rischi sulle catene di fornitura globali.
Nel 2024 il settore energetico conferma la ripresa iniziata negli anni precedenti, sia nell'ambito delle fonti rinnovabili che di quelle tradizionali come petrolio e gas, sostenuta da un'attenzione crescente alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici e da un contesto macroeconomico in miglioramento. Il prezzo del greggio Brent è rimasto stabile attorno agli 80 dollari al barile nei primi sei mesi dell'anno, in linea con le aspettative per il 2024, favorendo il mantenimento degli importanti volumi di investimenti raggiunti a livello globale negli ultimi anni. A sostegno di questa tendenza ha contribuito la necessità di rafforzare le infrastrutture energetiche come strategia

di mitigazione dei rischi di approvvigionamento, in particolare nell'area europea, che sta continuando nel processo di diversificazione delle proprie fonti.
Nel contesto attuale le principali società petrolifere stanno portando avanti, anche attraverso processi di fusione e acquisizione, una strategia duale finalizzata da un lato a mantenere la solidità del proprio assetto finanziario, in linea con i risultati positivi raggiunti nei prodotti tradizionali, e dall'altro a continuare lungo il processo di diversificazione del proprio portafoglio investimenti nell'ambito della transizione energetica, in linea anche con gli obiettivi annunciati di riduzione delle emissioni di CO2.
Nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili, in particolare dell'energia eolica a mare, il 2024 continua a rimanere al di sotto dei tassi di crescita storici in termini di avviamento di nuovi parchi eolici e assegnazione di nuovi contratti. Nonostante rimangano alcuni elementi di complessità, già delineati nel corso del 2023 e collegati principalmente all'aumento dei costi per materiali e servizi e agli elevati tassi di interesse, le prospettive di tale mercato rimangono positive nel medio e lungo termine, guidate dal crescente fabbisogno di energia pulita.
Le attività di investimento svolte nel corso del primo semestre del 2024 si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori per la rimessa in classe, sull'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e sulle richieste specifiche derivanti dai progetti in portafoglio e dai clienti. Tra le navi oggetto delle attività appena descritte vi sono state principalmente la Saipem 7000, la Saipem Constellation e la nave Castoro 10. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che saranno eseguiti nel corso della seconda parte dell'anno e nell'esercizio successivo.
Le acquisizioni più significative nel corso del primo semestre del 2024, relative alla business line Asset Based Services, sono:
Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione o completati nel corso del primo semestre 2024.
In Guyana, per conto di ExxonMobil:

Nel Golfo del Messico, per conto di Chevron, sono state completate le attività per il progetto Jack and Saint Malo JSM-4, il cui scopo del lavoro comprendeva l'ingegneria, il trasporto e l'installazione di due moduli (un generation module e un water injection module) sulle esistenti strutture dell'unità di produzione galleggiante operata dal cliente.
In Brasile:
≥ per conto di Petrobras:
In Argentina, per conto di TotalEnergies, sono proseguite le attività relative al progetto Fenix relativo alla posa di una pipeline della lunghezza di 37 chilometri; le attività operative erano state eseguite nel corso della seconda parte del 2023 con l'impiego della nave posatubi Castorone.
In Gran Bretagna, per conto di EnQuest:
In Norvegia, per conto di Equinor, sono proseguite le attività relative al progetto Irpa relativo all'installazione di una condotta pipe-in-pipe di 80 chilometri che collegherà gli impianti di produzione sottomarina del giacimento Irpa alla piattaforma esistente Aasta Hansteen; le operazioni di installazione sono previste per il 2025 e saranno eseguite dalla nave posatubi Castorone.
In Germania, per conto Gascade, sono proseguite le attività relative al progetto Ostsee per il trasporto e la posa di una linea gas da circa 50 chilometri e la realizzazione dei relativi approdi con l'utilizzo della nave posatubi Castoro 10.
In Egitto, per conto di Petrobel, nell'ambito del progetto Zohr sono proseguite le attività relative al trasporto e all'installazione di ombelicali ad alta e bassa tensione e varie strutture subsea.
In Grecia, per conto di Gastrade, sono state completate le attività relative al progetto Alexsandroupolis. I lavori svolti da Saipem hanno compreso l'ingegneria, il procurement, la costruzione di un sistema subsea, di un sistema di ormeggio e di una rete di condotte per la connessione di un FSRU alla rete di trasporto nazionale di gas.
In Italia:
In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono proseguite le attività nell'ambito del progetto Sakarya 2 che prevede, oltre all'esecuzione di un FEED (front-end engineering and design), l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di una condotta della lunghezza di 175 chilometri in 2.200 metri di profondità; le

operazioni di installazione sono previste iniziare nel corso della seconda parte del 2024 con l'impiego delle navi posatubi Castorone e Castoro 10.
In Romania, per conto OMV-Petrom, sono proseguite le attività relative al progetto Neptun il cui scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di una piattaforma di trattamento gas a circa 100 metri di profondità, lo sviluppo di due campi sottomarini (con profondità d'acqua comprese tra i 100 e i 1.000 metri), una condotta di gas lunga circa 160 chilometri e un cavo associato in fibra ottica dalla piattaforma fino alla costa. La piattaforma di trattamento del gas sarà costruita nei cantieri del Gruppo in Italia e in Indonesia. Le attività di installazione sono previste negli esercizi successivi.
In Angola:
≥ per conto di Azule Energy:
In Mauritania e Senegal, per conto di BP, sono proseguite le attività relative al progetto Tortue, il cui scopo comprende le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook-up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e di una piattaforma rialzata per il trasporto del gas, l'hook-up di un FPSO e di un FLNG al complesso Greater Tortue Ahmeyim; la fabbricazione delle strutture è stata eseguita nella yard Saipem di Karimun.
In Libia, per conto di Mellitah Oil & Gas, sono proseguite le attività relative al progetto Bouri Gas Utilisation che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione, l'installazione e l'avviamento di un modulo di recupero del gas da circa 5.000 tonnellate sulla struttura offshore DP4 già esistente, insieme alla posa di 28 chilometri di condotte di collegamento tra le piattaforme DP3, DP4 e quella di Sabratha; le attività di installazione sono previste a partire dal 2025 con l'impiego delle navi Saipem 7000, Saipem 3000 e Castoro 10.
In Costa d'Avorio, per conto di Eni, sono state completate le attività relative al progetto Baleine SURF phase 1 per lo sviluppo dell'omonimo campo. Sono inoltre continuate le attività relative al progetto Baleine phase 2; lo scopo del lavoro prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di circa 20 chilometri di linee rigide, 10 chilometri di riser e jumper flessibili e 15 chilometri di ombelicali collegati a un'unità galleggiante dedicata. I lavori di installazione saranno eseguiti a partire dalla seconda metà del 2024 con l'impiego della nave Saipem Constellation.
In Arabia Saudita, per conto di Saudi Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement sottoscritto con il cliente. Le attività svolte durante l'esercizio hanno visto l'impiego principalmente della nave Dehe noleggiata a lungo termine e delle navi Saipem Endeavour e Bautino.
In Qatar, per conto di Qatargas:
Negli Emirati Arabi, per conto ADNOC, sono proseguite le attività relative al progetto Hail and Ghasha, il cui scopo del lavoro comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento e la costruzione (EPC) di quattro centri di perforazione e di un impianto di trattamento da costruire su isole artificiali oltre a varie strutture offshore e 300 chilometri di

condotte sottomarine finalizzate alla connessione dei centri di perforazione con l'impianto di trattamento offshore e per l'esportazione del prodotto verso terra. Il progetto comprende anche l'ingegneria, l'approvvigionamento e l'installazione di 80 chilometri di cavi di potenza e 70 chilometri di ombelicali per il trasporto di energia elettrica verso gli impianti offshore. Le attività di installazione offshore sono previste cominciare nel 2025.
Di seguito si riportano i principali progetti in esecuzione nel corso del primo semestre del 2024.
Nel Regno Unito, per conto di Neart na Gaoithe, nell'ambito del progetto NnG Offshore Windfarm, dopo aver completato tutte le attività di fabbricazione e costruzione offshore in accordo con il cronoprogramma contrattuale, sono ora in corso alcuni lavori di completamento e la chiusura della documentazione di progetto.
In Francia, per conto di Eoliennes Offshore du Calvados (EDF Renewables, Maple Power and Skyborne), nell'ambito del progetto Courseulles, tutti i monopali di fondazione richiesti con le relative strutture di transizione necessarie per supportare i 64 aerogeneratori (WTG) sono pronti e disponibili per l'installazione offshore. È stata completata la costruzione di un impianto di perforazione capace di eseguire nel fondo marino fori, con diametro di 9,5 metri e profondi sino a 36 metri, necessari per l'installazione dei monopali di fondazione. L'impianto è stato mobilitato a bordo di un mezzo navale, autosollevante tipo jack-up, noleggiato da terzi, ed è attualmente nell'offshore francese per un'ulteriore fase di collaudo.

| Saipem 7000 | Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a |
|---|---|
| profondità fino a 3.000 metri. Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità |
|
| reel-lay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000 tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori ciascuno con capacità di 400 tonnellate. |
|
| Saipem FDS | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600 tonnellate. |
| Saipem FDS 2 | Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate. |
| Castorone | Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S" attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a bordo delle stesse. |
| Saipem 3000 | Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate. |
| Saipem Endeavour | Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. |
| Castoro 10 | Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco profonde. |
| Castoro 12 | Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri. |
| Bautino 1 | Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale. |
| Castoro XI | Bettolina da trasporto carichi pesanti. |
| Castoro 14 | Bettolina da carico in coperta. |
| S43 | Bettolina da carico in coperta. |
| S44 | Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate. |
| S45 S46 |
Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate. Bettolina da carico in coperta. |
| S47 | Bettolina da carico in coperta. |
| Dehe | Nave a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 metri di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S". |
|---|---|
| Normand Maximus | Nave a posizionamento dinamico per la posa di ombelicali e linee flessibili fino a 3.000 metri di profondità dotata di una gru con capacità di ritenuta fino a 900 tonnellate e una torre verticale con una capacità di tensionamento di 550 tonnellate e con la possibilità di posa di condotte rigide. |
| Vol au Vent | Jack-up per il sollevamento e l'installazione di pale eoliche a mare dotato di una gru da 1.500 tonnellate e un'area di stoccaggio a bordo di circa 3.500 metri quadrati in grado di operare fino a 90 metri di profondità e ospitare a bordo fino a 90 persone. |
| Skandi Acergy | Nave di supporto per l'esecuzione di progetti offshore con una capacità di trasporto di 7.000 tonnellate, dotata di ROV hangar, moon pool, gru di supporto da 100 tonnellate e torre per posa attrezzature subsea da 125 tonnellate. |

I progetti Engineering & Construction Onshore rientrano nella business line Energy Carriers, mentre la business line Sustainable Infrastructures gestisce il segmento delle Infrastrutture Sostenibili. La business line Robotics & Industrialized Solutions, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali. Di seguito sono esposti separatamente i commenti e i progetti sono gestiti dalle tre business line.
Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree complesse, remote e in condizioni ambientali sfidanti.
Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.
Nel segmento delle Infrastrutture Sostenibili il Gruppo Saipem è attivo prevalentemente nella progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali complessi, specie in ambito trasportistico, come le linee ferroviarie e in particolare le linee ad Alta Velocità/Alta Capacità, opere complesse dal punto di vista ingegneristico e realizzativo caratterizzate sempre più dall'implementazione di soluzioni digitali e tecnologiche innovative in grado di garantire resilienza ed efficienza energetica e che rispondono ai requisiti della tassonomia europea (principio DNSH "Do Not Significant Harm"), il sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili da un punto di vista ambientale, in grado di soddisfare gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) inclusi nell'agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il mercato di riferimento onshore ha registrato nel corso del primo semestre del 2024 un significativo incremento delle attività rispetto al 2023, in particolare nei segmenti upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione). La crescita si è distribuita in tutte le aree geografiche, a eccezione della regione russa, con particolare visibilità nelle principali aree di interesse del Gruppo Saipem, come Medio Oriente, Africa, Europa e Asia.
Con riferimento alle attività in corso nei diversi mercati, si rafforza la rilevanza dei segmenti midstream e downstream, dove si registrano diversi sviluppi significativi nei settori del gas monetization e dei fertilizzanti nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore dell'upstream e della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato LNG, anche a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede il rilancio delle attività in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. Analogamente, ripartono le attività in ambito pipeline in tutte le aree geografiche, in particolare Europa e Medio Oriente, principali aree di interesse per Saipem. In ambito upstream, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di forte ripresa negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento Floaters si confermano volumi di attività significativi in America Latina e Africa.
Per quanto riguarda le rinnovabili e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, biocombustibili, biochimica e CO2 capture), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa, Medio Oriente e Asia.
Nel settore Energy Carriers gli investimenti sostenuti nel primo semestre del 2024 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature.

Le acquisizioni più rilevanti del primo semestre del 2024 sono le seguenti:
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2024.
In Arabia Saudita,
In Kuwait:
In Iraq, per conto di PetroChina (società alla quale Exxon ha novato il contratto a inizio 2024), nell'ambito del progetto West Qurna I, sono state completate le attività di costruzione durante lo shut-down dell'impianto ed è in corso il periodo di garanzia. Il progetto prevedeva l'esecuzione di infield engineering, prefabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.

In Oman, per conto di OQ8 (Joint Venture tra OQ e Kuwait Petroleum International), per il progetto di Duqm Refinery Package 3, sono completate le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e di commissioning delle aree di stoccaggio ed export bulk material (pet-coke e sulphur) per handover delle opere al cliente. Nel corso del primo semestre è avvenuto il caricamento delle prime navi con zolfo e pet-coke e sono attualmente in fase di completamento le ultime attività che consentiranno l'inizio del periodo di garanzia.
In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono in completamento le attività di ingegneria e procurement. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civili/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente, i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze. Il contratto prevede la realizzazione di un'unità di ammonia nel sito di Mishor Rotem.
Negli Emirati Arabi Uniti:
In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, in joint venture con PT. Tripatra Engineers and Constructors, PT. Tripatra Engineering, PT Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp, il terzo treno LNG del progetto Tangguh LNG Expansion consegnato al cliente nel sito di Tangguh, Papua, produce ora a pieno regime. Nel primo semestre del 2024 è stato superato il Performance Test ed è iniziato il periodo di garanzia. Sono in fase di completamento due unità ausiliarie, alla consegna delle quali seguirà la chiusura del cantiere.
In Australia, per conto di Perdaman Chemicals and Fertilizers Pty Ltd, in joint venture con la società locale Clough (parte del gruppo Webuild), proseguono le attività di ingegneria, procurement e costruzione per la realizzazione dell'impianto di produzione di urea denominato Burrup Urea Project. Il progetto prevedeva la realizzazione EPC lump sum di un impianto che avrà a regime una capacità produttiva pari a 6.200 tonnellate/giorno di urea. Il progetto si distingue per gli elevati livelli di efficienza energetica e grado di modularizzazione. Al site nel corso del semestre sono effettuati i lavori di movimentazione terra e completate le attività propedeutiche all'avvio dei lavori civili.
In Nigeria:

montaggio meccanico ed elettrico strumentali (sia per quel che riguarda installazione cavi che per i lavori nelle sottostazioni). Il progetto prevede la costruzione di un doppio treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione relative all'espansione dell'impianto LNG esistente a Finima in Bonny Island.
In Mozambico, per conto di TotalEnergies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia Srl e Mirai Engineering Italy Srl, Saipem sta sviluppando il progetto di un impianto LNG che consiste nella realizzazione di due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Tuttavia, il progetto, su istruzione del cliente TotalEnergies, è in sospensione sin dalla primavera del 2021, causa una serie di attacchi armati presso la città di Palma. Nonostante l'evacuazione del sito, Saipem ha continuato a gestire fuori dal Paese una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione. Saipem ha altresì cooperato e continua ad avere contatti con il cliente per mettere in atto le misure sia per preservare il valore del progetto, ma soprattutto per assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni richieste da TotalEnergies, tra cui la messa in sicurezza dell'area.
In Angola:
In Canada, per conto di DOW Chemicals, sono in corso su base rimborsabile, servizi di ingegneria di dettaglio e procurement (con l'acquisto dei materiali a carico del cliente) nell'ambito del progetto FS P2Z LP8 Gas Phase per l'esecuzione di un impianto di polietilene nel contesto di un mega-project petrolchimico a emissioni zero nello Stato di Alberta.
In Messico, per conto di Proagro, Saipem sta lavorando nell'ambito del programma "Gas monetization" e Proagroindustria Rehab Urea Plants la messa in servizio e il successivo avvio dell'Urea Train 2 presso l'impianto di Pajaritos, in fase di completamento. Attualmente l'impianto di Urea 2 è in marcia e in fase di stabilizzazione per la produzione prevista. Inoltre, si sta procedendo al completamento dell'ammodernamento del Treno Urea 1 per lo stesso impianto.
In Italia, per conto di Eni, a valle del completamento del FEED per una bioraffineria di Livorno all'interno del complesso industriale nella città di Livorno, nell'ambito di un contratto preliminare acquisito nel corso del primo semestre, cominciate le attività EPC oggetto del contratto. Il contratto prevede l'esecuzione dei servizi di home office e la supervisione in cantiere su base lump sum, mentre il procurement e la costruzione saranno gestiti con uno schema rimborsabile. È prevista una futura conversione su base lump sum a valle del completamento del 60% 3D Model Review. Lo scopo del lavoro prevede la realizzazione di un'Unità HVO, su tecnologia UOP/Eni, con capacità di trattare una carica di 10.000 BPSD, e le interconnecting facility per l'integrazione con l'impianto esistente.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in ambito FPSO e O&M in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2024.
Nel segmento "Leased FPSO" nel primo semestre del 2024 ha operato:
≥ l'unità di proprietà Saipem FPSO Gimboa, per conto di Sonangol P&P, nell'ambito del contratto per le attività per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri. La nave è dimensionata per la produzione, trattamento, stoccaggio di 60.000 barili/giorno. Sono in corso le discussioni con Sonangol per la rilocazione del FPSO all'interno dello stesso blocco.
In Mozambico, per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), sono in corso i servizi di O&M dell'unità FLNG di Coral, nell'ambito del contratto di otto anni (più uno opzionale).
In Angola:
≥ per conto di TotalEnergies:
• proseguono i servizi di O&M delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali;

In Costa d'Avorio proseguono i servizi di O&M della FPSO Firenze, rinominata Baleine, per conto di Eni all'interno del relativo contratto. L'unità opererà per i prossimi 15 anni nell'offshore della Costa d'Avorio. Nell'ambito del contratto per i lavori di modifica e di refurbishment della stessa è stato superato il performance test degli export gas compressor con la conseguente emissione dell'operational readiness certificate (ORC).
In Russia per il progetto Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans – cliente Arctic LNG 2 – scopo del lavoro: EPC) non risultano attività residue e la relazione contrattuale con il cliente è prossima a conclusione e attualmente in fase di formalizzazione, in piena conformità con la normativa comunitaria.
In Brasile, per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Hanwha Offshore (precedentemente denominata Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME)), continuano le attività di ingegneria, procurement e costruzione relative al progetto P79, per la realizzazione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile, realizzata in tre yard (due in Far East e una in Brasile).
In Congo, per conto di Eni Congo, proseguono le attività di ingegneria, procurement e costruzione per il progetto Eni Congo LNG/Scarabeo 5 Conversion. Il progetto prevede la riconversione di Scarabeo 5 in un'unità galleggiante per la separazione e compressione del gas prodotto nei campi offshore. Attualmente la nave si trova nella yard CIMC in Cina per le attività di conversione.
Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture Sostenibili, Saipem sta focalizzando la propria attività prevalentemente sulle iniziative comprese nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e nella lista delle opere strategiche per lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche grazie alla vasta esperienza accumulata, negli anni, quale leader dei consorzi costituiti per la realizzazione delle linee ferroviarie Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Bologna e Milano-Verona.
Il settore delle Infrastrutture in Italia conferma, in ottica di breve e medio periodo, i segnali positivi relativi ai grandi investimenti derivanti dal PNRR che si ritiene possa anche fare da traino, nel lungo periodo, a ulteriori sviluppi sia nel settore ferroviario sia della mobilità sostenibile in senso più ampio.
In ottica di medio-lungo periodo l'attenzione della Business Line è focalizzata anche su interventi non prettamente ferroviari e non esclusivamente in territorio italiano.
Non si segnalano acquisizioni nel primo semestre del 2024.
Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione durante il primo semestre del 2024.
In Italia,
infrastrutture varie in vista del passaggio della fresa meccanizzata nel suo percorso di avanzamento degli scavi in sotterraneo;
I mercati di riferimento della Business Line Robotics & Industrialized Solutions sono caratterizzati principalmente da servizi di robotica subacquea legati all'integrità delle infrastrutture offshore critiche e da tecnologie a supporto della transizione energetica, con particolare riferimento alla cattura delle emissioni di anidride carbonica, alla produzione di idrogeno verde e dei suoi derivati (spesso indicati con Power-to-X) e del riciclo chimico della plastica. La Business Line offre soluzioni modularizzate e industrializzate abilitando un'ampia gamma di nuovi clienti che hanno bisogno di ridurre la propria impronta di carbonio, anche al di fuori del perimetro tradizionale del Gruppo.
Le attività legate alla transizione energetica risentono della pressione sui prezzi derivante dalla situazione geopolitica e dall'andamento positivo dei tradizionali investimenti Oil&Gas che stanno assorbendo una larga fetta dell'offerta di mercato. Di conseguenza iniziative valutate in passato in condizioni di mercato più favorevoli necessitano di essere rivalutate alla luce dell'aumento dei costi con il conseguente ritardo nei tempi della decisione finale di investimento.
Per quanto riguarda il mercato CCUS, la Business Line si concentra in particolare sul contesto europeo, grazie a un quadro normativo maturo in grado di favorire lo sviluppo di nuove iniziative. I finanziamenti pubblici a sostegno di queste iniziative sono in forte crescita sia in Europa (Norvegia e Regno Unito, in particolare) che negli Stati Uniti. Il valore delle quote di emissione scambiate sul mercato ETS (Emission Trading System) si è mantenuto su valori medi per tutta la prima metà dell'anno (mediamente 65 euro per tonnellata di CO2). Questo parametro si identifica come il fattore abilitante per gli investimenti nel contesto della cattura delle emissioni. Inoltre, le recenti direttive europee emanate nell'ambito del programma Fit for 55 (riferite all'obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030) stanno introducendo nuovi settori industriali, come quello marittimo, nel mercato delle quote. I buoni progressi nella preparazione degli hub di stoccaggio dell'anidride carbonica, in particolare nell'area del Mare del Nord, supportano ulteriormente la definizione dei business case e la potenziale sanzione dei progetti CCS.
Nel Power-to-X ci saranno volumi importanti di incentivi in Europa per sostenere un mercato che ha tra i suoi obiettivi quello di ridurre l'impatto in termini di emissioni nei cosiddetti hard-to-abate, come i carburanti per il trasporto aereo e marittimo, dell'acciaio, del cemento, chimiche e di raffinazione. In questo contesto l'idrogeno costituisce un vettore energetico in grado di promuovere attività a zero emissioni. Numerosi sono anche gli investimenti su larga scala fuori dall'Europa, come in Oman, e l'attuazione di politiche di sostegno in Paesi come India e Giappone.
Particolare attenzione è rivolta agli sviluppi del mercato del riciclo chimico della plastica, spinto da nuovi e sempre più stringenti quadri normativi, nonché da una crescente attenzione verso una produzione meno impattante della plastica per sostenere la circolarità del settore.
Come nei nuovi settori della transizione energetica, l'impegno della Business Line continua anche nei mercati tradizionali, alla costante ricerca di soluzioni per ridurre la propria impronta di carbonio e raggiungere livelli più elevati di efficienza. In questo contesto Saipem offre ai propri clienti l'utilizzo di soluzioni robotiche autonome avanzate per le ispezioni subacquee, in grado di ridurre significativamente consumi ed emissioni rispetto alle tecnologie tradizionali. Le aree geografiche di maggiore interesse sono quelle del Sud America (Brasile) e del Nord Europa (Norvegia).
Restano al centro dell'attenzione la difesa dell'ambiente e delle strutture critiche, soprattutto quelle subacquee; questi mercati sono diventati più rilevanti a causa dei recenti sviluppi nella transizione energetica e dell'evoluzione della situazione geopolitica.
L'acquisizione più importante nella prima metà del 2024 riguarda il contratto per Greenstream BV per la fornitura di servizi integrati di ingegneria di ispezione, manutenzione ed emergenza per il gasdotto Greenstream attraverso il proprio centro di eccellenza per la robotica sottomarina Sonsub. Con questo contratto Saipem gestirà l'integrità di un'infrastruttura sottomarina fondamentale per l'approvvigionamento energetico italiano con un approccio integrato ai servizi di ispezione, valutazione ingegneristica e readiness, confermando la leadership della Società nel settore sottomarino con soluzioni prontamente disponibili ed efficienti.

Nella prima metà del 2024 le performance del progetto più grande e significativo nella robotica subacquea restano quelle per la commessa per Equinor, nel giacimento Njord, dove Hydrone-R, un drone per operazioni subacquee, ha raggiunto il record mondiale di residenza sottomarina di 165 giorni di funzionamento continuo. Il ROV Hydrone-W, un robot sottomarino completamente elettrico telecomandato, ha completato le fasi finali dei test a terra e sarà presto mobilitato sul campo per iniziare le operazioni come da contratto.
Nelle soluzioni industrializzate i lavori sui progetti FEED per il BEECS Exergy di Stoccolma stanno procedendo con diverse iniziative di ottimizzazione dei costi per confermare la fattibilità dei progetti entro i vincoli economici stabiliti dal cliente.
Allo stesso modo il lavoro svolto per il progetto FEED di Rengas in Finlandia, un progetto volto alla produzione di metano verde dalla CO2 catturata e dall'idrogeno verde, è in fase di sviluppo con molti flussi di value engineering volti a ridurre il budget di CapEx per il cliente.
Un progetto FEED, volto a identificare il CapEx e raggiungere la decisione finale sull'investimento entro il quarto trimestre del 2024, è finalizzato alla costruzione di un'unità CCUS in una struttura Eni in Italia.

Al 30 giugno 2024 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di quindici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni fino a circa 3.600 metri di profondità (le drillship Saipem 12000, Saipem 10000, Santorini e Deep Value Driller; i semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9), otto high specification jackup per operazioni fino a 400 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Perro Negro 9, Perro Negro 10, Perro Negro 11, Perro Negro 12, Perro Negro 13 e Pioneer) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tra gli impianti di perforazione citati, sono di proprietà di terzi: i jack-up Pioneer, Perro Negro 9, Perro Negro 11, Perro Negro 12, Perro Negro 13 e la drillship Deep Value Driller.
Nel corso del semestre la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola e Costa d'Avorio), in Messico e in Arabia Saudita.
L'esercizio 2024 si è aperto, in continuità con la chiusura del precedente, in un clima di generale ripresa del mercato. All'interno di tale quadro ha quindi destato una certa sorpresa a fine gennaio l'annuncio di Saudi Aramco, principale compagnia petrolifera nel settore shallow water, relativo alla revisione del suo programma di espansione della produzione di petrolio (con un taglio da 13 milioni a 12 milioni di barili al giorno). Per quanto riguarda il drilling offshore la conseguenza principale del cambio di strategia da parte di Aramco è stata l'avvio della sospensione delle attività fino a 12 mesi di una quota non irrilevante (circa il 20%) dei jack-up sotto contratto con la società saudita. Questo ha portato i contrattisti internazionali presenti nel Paese (i più colpiti dalle sospensioni contrattuali) a valutare opportunità alternative in altri mercati, creando di conseguenza le condizioni per un eccesso di offerta nel segmento shallow water per il breve periodo. È comunque opinione piuttosto consolidata tra i vari analisti che la situazione di eccesso di offerta appena descritta sia da considerarsi come transitoria in quanto, sul medio e lungo periodo, il mercato è atteso essere in grado di assorbire gli impianti che lasceranno l'Arabia Saudita. Le turbolenze generate da Saudi Aramco nel mercato shallow water hanno invece marginalmente interessato il segmento deep water (dove la compagnia saudita non opera).
Il prezzo del petrolio si è confermato nel complesso su valori sostenuti e ha risentito solo parzialmente del cambio di strategia da parte di Aramco; per tutta la prima parte dell'esercizio si sono infatti registrati livelli di quotazione tra 80 e 85 dollari/barile, in continuità con la chiusura del 2023, con punte di poco oltre i 90 dollari/barile durante il mese di aprile. In coerenza con l'andamento del prezzo del petrolio, gli utilizzi hanno continuato ad attestarsi su livelli piuttosto elevati, anche nel segmento shallow water dove l'effetto delle sospensioni contrattuali di Aramco sarà più evidente nella seconda parte dell'esercizio.
Gli impianti di perforazione ritirati dal mercato, già in significativa diminuzione dal 2022, si attesta su livelli contenuti con quattro unità ritirate nel corso del semestre.
Tra le acquisizioni più significative del primo semestre si segnala, per conto Burullus Gas Co, l'esercizio dell'opzione per l'esecuzione di ulteriori tre pozzi in Egitto con l'impiego del semisommergibile di 6a generazione Scarabeo 9; le attività saranno svolte a valle del periodo oggetto del contratto acquisito nello scorso esercizio.
Durante il primo semestre del 2024 sono state svolte attività che hanno riguardato sia l'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe sia l'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi sono stati in particolare il semisommergibile Scarabeo 9 e i jack-up Perro Negro 13 e Pioneer. È inoltre continuata la preparazione delle attività di manutenzione che verranno svolte nella seconda parte dell'anno e nell'esercizio successivo.
Nel corso del primo semestre la flotta è stata impegnata come segue:
≥ unità ultra deep water/deep water: la drillship Saipem 12000 ha continuato a operare in Angola per conto Azule; la drillship Saipem 10000 ha continuato a operare in Italia per conto Eni nell'ambito del progetto Cassiopea; la

drillship Santorini ha continuato a operare in Egitto per conto Petrobel e, a partire dal mese di aprile, è stata spostata in Costa d'Avorio per l'esecuzione di attività per conto Eni; la drillship Deep Value Driller ha continuato a operare in Costa d'Avorio nell'ambito di un contratto per conto Eni; il semisommergibile Scarabeo 9 ha completato l'attività di manutenzione dal mese di marzo ha iniziato a operare in Egitto per conto Burullus Gas Co; il semisommergibile Scarabeo 8 ha continuato a operare in Norvegia per conto AkerBP;
L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il primo semestre del 2024 è stato il seguente:
| Primo semestre 2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Mezzo navale | (N. giorni) | venduti | non operativi | |
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 | 182 | |||
| Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 (1) | 155 | 27 | ||
| Nave di perforazione Saipem 10000 | 182 | |||
| Nave di perforazione Saipem 12000 | 182 | |||
| Nave di perforazione Santorini | 182 | |||
| Nave di Perforazione Deep Value Driller (*) | 182 | |||
| Jack-up Perro Negro 4 | 182 | |||
| Jack-up Perro Negro 7 | 182 | |||
| Jack-up Perro Negro 8 | 182 | |||
| Jack-up Perro Negro 9 (2) (*) | 147 | 35 | ||
| Jack-up Perro Negro 10 (2) | 118 | 64 | ||
| Jack-up Perro Negro 11 (*) | 182 | |||
| Jack-up Perro Negro 12 (1) (*) | 175 | 7 | ||
| Jack-up Perro Negro 13 (1) (*) | 56 | 126 | ||
| Jack-up Pioneer (*) | 182 |
(1) Nei giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.
(2) Giorni in cui il mezzo è stato in stacking in seguito alla temporanea sospensione delle attività richieste dal cliente Saudi Aramco.
(*) Impianto a noleggio.

L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, alcuni elementi di incertezza che permangono sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e la crisi israelo-palestinese) e su quello economico, legato ai crescenti rischi sulle catene di fornitura globali, hanno accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività del medesimo, caratterizzate da commesse con tempi di realizzazione pluriennali, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.
In relazione ai progetti del Gruppo che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti si sono concluse (alcune delle quali in fase di formalizzazione) in osservanza della normativa vigente in materia.
La Società conferma di operare nei confronti della Federazione Russa nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni nazionali e internazionali.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dal conflitto.
Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
In relazione alle attività sul territorio israeliano si segnala che Saipem ha in essere un contratto che prevede la realizzazione per un cliente locale di un impianto di produzione di ammoniaca le cui attività di ingegneria e procurement sono in completamento. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civile/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze.
L'informativa al mercato, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore è esposto separatamente. Nelle Discontinued operations sono rilevate le attività residuali, in Argentina, Kazakhstan e Romania, del business
Drilling Onshore (DRON), il cui trasferimento è stato completato il 30 giugno 2024.

| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | Var. % |
| 11.874 Ricavi della gestione caratteristica | 6.418 | 5.347 | 20,0 | |
| 23 Altri ricavi e proventi | 1 | 2 | ||
| (9.236) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (4.880) | (4.099) | ||
| 1 Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (2) | (14) | ||
| (1.736) Costo del lavoro | (972) | (826) | ||
| 926 Margine operativo lordo (EBITDA) | 565 | 410 | 37,8 | |
| (489) Ammortamenti e svalutazioni | (310) | (218) | ||
| 437 Risultato operativo (EBIT) | 255 | 192 | 32,8 | |
| (167) Proventi (oneri) finanziari netti | (73) | (87) | ||
| 60 Proventi (oneri) netti su partecipazioni | 10 | 13 | ||
| 330 Risultato prima delle imposte | 192 | 118 | 62,7 | |
| (145) Imposte sul reddito | (74) | (78) | ||
| 185 Risultato prima degli interessi di terzi azionisti | 118 | 40 | ||
| - Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | ||
| 185 Utile (perdita) del periodo - Continuing operations | 118 | 40 | ||
| (6) Utile (perdita) del periodo - Discontinued operations | - | - | ||
| 179 Utile (perdita) del periodo | 118 | 40 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, ceduto al 30 giugno 2024, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.
I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del primo semestre del 2024 ammontano a 6.418 milioni di euro.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 565 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali, immateriali e del diritto d'uso dei beni in leasing sono pari a 310 milioni di euro.
Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel primo semestre del 2024 è positivo per 255 milioni di euro.
I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.
Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 73 milioni di euro, in diminuzione di 14 milioni di euro.
Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 10 milioni di euro, in linea con il corrispondente periodo del 2023.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di 192 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 74 milioni di euro rispetto ai 78 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023.
Il risultato netto - Continuing operations registra un utile di 118 milioni di euro (utile di 40 milioni di euro nel primo semestre del 2023). Nel semestre non sono stati rilevati oneri non ricorrenti e il risultato netto - Discontinued operations è nullo come nel corrispondente periodo del 2023.

| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | Var. % |
| 11.874 | Ricavi della gestione caratteristica | 6.418 | 5.347 | 20,0 |
| 23 | Altri ricavi e proventi | 1 | 2 | |
| (9.236) | Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (4.880) | (4.099) | |
| 1 | Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (2) | (14) | |
| (1.736) | Lavoro e oneri relativi | (972) | (826) | |
| 926 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 565 | 410 | 37,8 |
| (489) | Ammortamenti e svalutazioni | (310) | (218) | |
| 437 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 255 | 192 | 32,8 |
| (167) | Oneri finanziari netti | (73) | (87) | |
| 60 | Proventi netti su partecipazioni | 10 | 13 | |
| 330 | Risultato prima delle imposte adjusted | 192 | 118 | 62,7 |
| (145) | Imposte sul reddito | (74) | (78) | |
| 185 | Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted | 118 | 40 | |
| - | Risultato di competenza di terzi azionisti | - | - | |
| 185 | Utile (perdita) del periodo adjusted - Continuing operations | 118 | 40 | |
| (6) | Utile (perdita) del periodo adjusted - Discontinued operations | - | - | |
| 179 | Utile (perdita) del periodo adjusted | 118 | 40 |
I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nell'attività drilling.
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | Var. % |
| 11.874 | Ricavi della gestione caratteristica | 6.418 | 5.347 | 20,0 |
| (11.032) | Costi della produzione | (5.917) | (4.961) | |
| (108) | Costi di inattività | (92) | (39) | |
| (124) | Costi commerciali | (57) | (59) | |
| (32) | Costi di ricerca e sviluppo | (14) | (14) | |
| 19 | Proventi (oneri) diversi operativi netti | - | 1 | |
| (160) | Spese generali | (83) | (83) | |
| 437 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 255 | 192 | 32,8 |
Il Gruppo Saipem ha conseguito nel primo semestre del 2024 ricavi della gestione caratteristica per 6.418 milioni di euro, con un incremento di 1.071 milioni di euro in crescita del 20% rispetto al primo semestre del 2023.
I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 5.917 milioni di euro, con un incremento di 956 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2023, in linea con i maggiori volumi.
I costi di inattività sono aumentati di 53 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2023 che beneficiava della quasi piena operatività della flotta offshore. I costi commerciali, pari a 57 milioni di euro, risultano pressoché in linea con il dato del corrispondente periodo del 2023, come le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 14 milioni di euro e le spese generali, pari a 83 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| 6.069 | Ricavi della gestione caratteristica | 3.449 | 2.622 | |
| (5.455) | Costo del venduto | (3.058) | (2.362) | |
| 614 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 391 | 260 | |
| (313) | Ammortamenti | (202) | (135) | |
| 301 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 189 | 125 | |
| - | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - | |
| 301 | Risultato operativo (EBIT) | 189 | 125 |
I ricavi del primo semestre del 2024 ammontano a 3.449 milioni di euro e registrano un incremento del 31,5% rispetto al corrispondente periodo del 2023, riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, in Europa e nelle aree Asia-Pacifico e Africa Sub-Sahariana.
Il costo del venduto, pari a 3.058 milioni di euro, aumenta in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2024 ammonta a 391 milioni di euro, pari all'11,3% dei ricavi rispetto ai 260 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023, pari al 9,9% dei ricavi.
Gli ammortamenti pari a 202 milioni di euro registrano un incremento di 67 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023, per effetto dell'entrata nella flotta dei mezzi navali a noleggio necessari per l'esecuzione dei progetti.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2024 è positivo per 189 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | ||
| 5.062 | Ricavi della gestione caratteristica | 2.523 | 2.366 | ||
| (5.051) | Costo del venduto | (2.515) | (2.357) | ||
| 11 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 8 | 9 | ||
| (53) | Ammortamenti | (32) | (27) | ||
| (42) | Risultato operativo (EBIT) adjusted | (24) | (18) | ||
| - | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - | ||
| (42) | Risultato operativo (EBIT) | (24) | (18) |
I ricavi del primo semestre del 2024 ammontano a 2.523 milioni di euro e registrano un aumento del 6,6% rispetto al corrispondente periodo del 2023, per effetto dei maggiori volumi sviluppati nell'area Sub-Sahariana, in Italia e in Medio Oriente.
Il costo del venduto, pari a 2.515 milioni di euro, registra un incremento di 158 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023, in coerenza con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2024 è positivo per 8 milioni di euro, pari allo 0,3% dei ricavi, in lieve riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Gli ammortamenti risultano pari a 32 milioni di euro, in incremento di 5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023, per effetto dell'entrata in operatività delle navi alloggio noleggiate per l'esecuzione del progetto Hail and Ghasha negli Emirati Arabi Uniti.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2024 registra una perdita di 24 milioni di euro.
| Esercizio | Primo semestre | |||
|---|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| 743 | Ricavi della gestione caratteristica | 446 | 359 | |
| (442) | Costo del venduto | (280) | (218) | |
| 301 | Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted | 166 | 141 | |
| (123) | Ammortamenti | (76) | (56) | |
| 178 | Risultato operativo (EBIT) adjusted | 90 | 85 | |
| - | Svalutazioni e oneri di riorganizzazione | - | - | |
| 178 | Risultato operativo (EBIT) | 90 | 85 |
I ricavi del primo semestre del 2024 ammontano a 446 milioni di euro, in aumento del 24,2% rispetto al corrispondente periodo del 2023, grazie al contributo della nave di perforazione Deep Value Driller, del jack-up Perro Negro 11 e Perro Negro 12, non operativi nel corso del corrispondente periodo del 2023. Il miglioramento è stato in parte compensato dal minor contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9, ferma nel primo trimestre per lavori di approntamento e rimessa in classe, rispetto a una piena operatività nel corrispondente periodo del 2023.
Il costo del venduto, pari a 280 milioni di euro, è in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2023, coerentemente con i maggiori volumi.
Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2024 ammonta a 166 milioni di euro, pari al 37,2% dei ricavi, rispetto a 141 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023, pari al 39,3%; in particolare la riduzione della marginalità è ascrivibile ai maggiori costi sostenuti per l'approntamento dei nuovi mezzi entrati in operatività nel semestre, nonché dalla temporanea sospensione delle attività richieste dal cliente Saudi Aramco.
Gli ammortamenti ammontano a 76 milioni di euro, in aumento di 20 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2023, principalmente correlati alla svalutazione del valore residuo del diritto d'uso di un mezzo a noleggio.
Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2024 registra un utile di 90 milioni di euro.

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.
Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.
| 30.06.2023 | (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2.832 | Immobili, impianti e macchinari | 2.964 | 2.960 | ||
| 264 | Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 475 | 428 | ||
| 687 | Attività immateriali nette | 663 | 666 | ||
| 3.783 | 4.102 | 4.054 | |||
| 2.459 | - Asset Based Services | 2.683 | 2.635 | ||
| 518 | - Energy Carriers | 528 | 501 | ||
| 806 | - Drilling | 891 | 918 | ||
| 113 | Partecipazioni | 140 | 162 | ||
| 3.896 | Capitale immobilizzato | 4.242 | 4.216 | ||
| (1.352) | Capitale di esercizio netto | (1.483) | (1.366) | ||
| (178) | Fondo per benefici ai dipendenti | (192) | (193) | ||
| 72 | Attività (passività) destinate alla vendita | - | - | ||
| 2.438 | Capitale investito netto | 2.567 | 2.657 | ||
| 2.148 | Patrimonio netto | 2.419 | 2.394 | ||
| 2 | Capitale e riserve di terzi | - | 2 | ||
| (34) | Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 | (394) | (216) | ||
| 322 | Passività finanziarie beni in leasing | 542 | 477 | ||
| 288 | Indebitamento finanziario netto | 148 | 261 | ||
| 2.438 | Coperture | 2.567 | 2.657 | ||
| Leverage ante IFRS 16 | |||||
| (0,02) | (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | (0,16) | (0,09) | ||
| Leverage post IFRS 16 | |||||
| 0,13 | (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) | 0,06 | 0,11 | ||
| 1.995.558.791 | N. azioni emesse e sottoscritte | 1.995.558.791 | 1.995.558.791 |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 92.
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).
Il capitale immobilizzato si attesta al 30 giugno 2024 a 4.242 milioni di euro, con un incremento di 26 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione deriva dagli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 197 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 161 milioni di euro, da ammortamenti per 310 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 2 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 3 milioni di euro e dividendi per 29 milioni di euro, nonché dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 6 milioni di euro.
Il capitale di esercizio netto diminuisce di 117 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 1.366 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a un saldo negativo di 1.483 milioni di euro al 30 giugno 2024. La riduzione è da ricondurre principalmente alla variazione dei fondi per rischi e oneri per 71 milioni di euro, principalmente per l'utilizzo dei fondi accantonati per le commesse oggetto di backlog review nei precedenti esercizi, e dal miglioramento del capitale circolante netto per un ammontare pari a 188 milioni di euro.
Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 192 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2023 di 1 milione di euro, correlata all'effetto dell'utilizzo di periodo.
A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 90 milioni di euro, attestandosi, al 30 giugno 2024, a 2.567 milioni di euro, rispetto a 2.657 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 30 giugno 2024 ammonta a 2.419 milioni di euro, in aumento di 23 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. L'aumento è riconducibile principalmente all'effetto positivo del risultato netto del periodo per 118 milioni di euro a cui si aggiunge l'effetto positivo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 25 milioni di euro. L'incremento è in buona parte compensato dall'effetto negativo della variazione della valutazione al

fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 85 milioni di euro, dall'impatto dell'acquisto di azioni proprie nel periodo per un ammontare pari a 33 milioni di euro e dalla riduzione del capitale di terzi, in seguito all'acquisto di una quota di minoranza, per 2 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 giugno 2024 è positiva per 394 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 542 milioni di euro, è negativa per 148 milioni di euro.
Il debito lordo al 30 giugno 2024 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 2.210 milioni di euro, la liquidità a 2.604 milioni di euro, di cui cassa disponibile per 1.265 milioni di euro.
| 30.06.2023 | (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|---|
| (54) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | (1) | (1) |
| 568 | Debiti verso banche esigibili a lungo termine | 105 | 374 |
| 1.496 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine | 1.660 | 1.794 |
| 2.010 | Indebitamento finanziario netto a lungo termine | 1.764 | 2.167 |
| (2.338) | Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.148) | (2.136) |
| (71) | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (86) | (86) |
| (467) | Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine | (369) | (386) |
| 254 | Debiti verso banche esigibili a breve termine | 145 | 159 |
| 578 | Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine | 300 | 66 |
| (2.044) | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine | (2.158) | (2.383) |
| (34) | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 | (394) | (216) |
| 82 | Passività nette per leasing correnti | 228 | 201 |
| 240 | Passività nette per leasing non correnti | 314 | 276 |
| 288 | Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) | 148 | 261 |
La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 718 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 162 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 883 milioni di euro.
Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 23 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| Utile (perdita) del periodo | 118 | 40 |
| Altre componenti del conto economico complessivo: | ||
| - variazione del fair value derivati cash flow hedge | (103) | 54 |
| - variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | - | - |
| - quota di pertinenza delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | - | 1 |
| - quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
(1) | - |
| - rivalutazione di piani a benefici dipendenti | 5 | (2) |
| - differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | 21 | (3) |
| - effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile complessivo | 17 | (13) |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo | (61) | 37 |
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | 57 | 77 |
| Di competenza: | ||
| - Gruppo Saipem | 57 | 78 |
| - terzi azionisti | - | (1) |

| (milioni di euro) | |
|---|---|
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2024 | 2.396 |
| Totale risultato complessivo del periodo | 57 |
| Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem | - |
| Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate | - |
| Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione | (30) |
| Variazione interessenze di terzi | (2) |
| Aumento di capitale al netto di oneri | |
| Rilevazione fair value da piani di incentivazione | |
| Altre variazioni | (2) |
| Totale variazioni | 23 |
| Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 30 giugno 2024 | 2.419 |
| Di competenza: | |
| - Gruppo Saipem | 2.419 |
| - terzi azionisti | - |

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.
| Esercizio | Primo semestre | ||
|---|---|---|---|
| 2023 | (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| 185 | Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Continuing operations | 118 | 40 |
| (6) | Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Discontinued operations | - | - |
| - | Risultato del periodo di terzi azionisti | - | - |
| a rettifica: | |||
| 413 | Ammortamenti e altri componenti non monetari | 349 | 185 |
| 34 | (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività | (7) | 1 |
| 252 | Dividendi, interessi e imposte | 133 | 133 |
| 884 | Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo | 593 | 359 |
| (134) | Variazione del capitale del periodo relativo alla gestione | (39) | (121) |
| (164) | Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati | (99) | (96) |
| 586 | Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 455 | 142 |
| - | Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | - |
| 586 | Flusso di cassa netto da attività operativa | 455 | 142 |
| (482) | Investimenti tecnici - Continuing operations | (194) | (139) |
| - | Investimenti tecnici - Discontinued operations | - | - |
| (1) | Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda | (3) | (1) |
| Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda | |||
| 145 | e attività materiali | 13 | 61 |
| - | Altre variazioni relative all'attività di investimento | - | - |
| 248 | Free cash flow | 271 | 63 |
| 163 | Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa | 16 | 49 |
| (235) | Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine | (184) | 267 |
| (119) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (85) | (59) |
| - | Cessione (acquisto) di azioni proprie | (33) | - |
| - | Flusso di cassa del capitale proprio | - | - |
| 72 | Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (6) | - |
| (45) | Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità | 33 | (34) |
| 84 | FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO | 12 | 286 |
| 248 | Free cash flow | 271 | 63 |
| (119) | Rimborsi di passività per beni di leasing | (85) | (59) |
| - | Cessione (acquisto) di azioni proprie | (33) | - |
| - | Flusso di cassa del capitale proprio | - | - |
| 72 | Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (6) | - |
| (41) | Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni | 31 | (26) |
| 160 | VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER BENI IN LEASING |
178 | (22) |
| - | Effetto prima applicazione IFRS 16 | - | - |
| (286) | Accensioni/chiusure di periodo | (142) | (62) |
| 119 | Rimborsi di passività per beni in leasing | 85 | 59 |
| 10 | Differenze cambio e altre variazioni | (8) | 1 |
| (157) | Variazione delle passività per beni in leasing | (65) | (2) |
| 3 | VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | 113 | (24) |
(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 92.
Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations positivo per 455 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami

d'azienda pari a 197 milioni di euro e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 13 milioni di euro ha generato un free cash flow positivo per 271 milioni di euro.
I rimborsi di passività per beni di leasing hanno generato un effetto negativo per 85 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 31 milioni di euro.
Pertanto, l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione positiva di 178 milioni di euro.
La variazione delle passività per beni in leasing hanno generato un effetto complessivo negativo pari a 65 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 142 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 85 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale negativo di 8 milioni di euro.
Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo - Continuing operations, positivo per 593 milioni di euro, deriva:
≥ dagli oneri finanziari netti per 59 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 74 milioni di euro.
La variazione negativa del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, per 39 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.
La voce dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati nel primo semestre 2024, negativa per 99 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati.
Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.
Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato del semestre.
Nessun investimento in corso rilevante nei due semestri messi a confronto.
| 31.12.2023 | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | (milioni di euro) | 179 | 257 | (46) |
| Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito (al netto dell'effetto fiscale) |
(milioni di euro) | 167 | 153 | 223 |
| Utile (perdita) del periodo unlevered | (milioni di euro) | 306 | 373 | 123 |
| Capitale investito netto: | (milioni di euro) | |||
| - a inizio periodo | 2.350 | 2.438 | 2.328 | |
| - a fine periodo | 2.657 | 2.567 | 2.438 | |
| Capitale investito netto medio | (milioni di euro) | 2.504 | 2.503 | 2.383 |
| ROACE | (%) | 12,22 | 14,90 | 5,16 |
| ROACE operativo | (%) | 12,22 | 14,90 | 5,16 |

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Leverage ante IFRS 16 | (0,16) | (0,09) |
| Leverage post IFRS 16 | 0,06 | 0,11 |
Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori alternativi di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.
Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.
In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione intermedia sulla gestione sono le seguenti:

La complessità e le sfide del sistema di approvvigionamento energetico globale, unitamente ai rilevanti impatti causati dal cambiamento climatico sul Pianeta, determinano uno scenario in cui le infrastrutture dedicate alla transizione energetica rappresentano il fattore decisivo per assicurare un futuro di sviluppo sostenibile a una larga parte della popolazione mondiale. In questo scenario, Saipem riafferma la propria ambizione a figurare tra i protagonisti e abilitatori della transizione energetica e in ultima analisi di soluzioni sostenibili per la produzione di energia.
L'azienda, attraverso i propri asset, le proprie competenze e tecnologie contribuisce, infatti, alla decarbonizzazione della catena del valore nel settore energia, mettendo a disposizione dei propri clienti soluzioni progettuali, ingegneristiche e tecnologiche innovative. Saipem si propone come partner strategico per il conseguimento degli obiettivi Net Zero, propri e dei suoi clienti, impegnando attivamente e responsabilmente anche i fornitori in tale percorso.
La connotazione industriale di Saipem e l'impegno nella transizione energetica ne caratterizzano quindi il percorso verso la sostenibilità del business, guidato da una visione di medio-lungo periodo che, tenendo conto degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo e delle aspettative dei propri stakeholder, si traduce nell'integrazione delle tematiche di sostenibilità nelle strategie, nei processi, nella governance e nella disclosure del Gruppo al fine di informare compiutamente e in maniera trasparente i propri stakeholder e creare valore condiviso e maggiori opportunità di vantaggio competitivo.
Il Piano quadriennale di Sostenibilità aggiornato al periodo 2024-2027 – "Our Journey for a sustainable future" – costituisce la cornice di riferimento sulle tematiche di sostenibilità materiali e prioritarie per Saipem e rappresenta uno strumento di implementazione di una strategia integrata che coniuga obiettivi di business e finanziari con criteri ESG, al fine di creare valore per gli stakeholder nel breve e nel lungo termine. Il Piano deriva i suoi contenuti da alcuni fattori principali: l'analisi di materialità, lo scenario di mercato e le richieste dei clienti, l'evoluzione del contesto normativo e regolatorio, il posizionamento della Società presso le varie componenti della comunità finanziaria (analisti, agenzie di rating, investitori, altri soggetti finanziari). Il Piano traguarda obiettivi specifici e misurabili all'interno di una visione di sostenibilità del business di medio-lungo termine declinata in azioni e progetti volti ad assicurare da un lato risultati e performance in costante miglioramento e dall'altro confermare gli impegni assunti per contribuire al raggiungimento dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite nel rispetto dei dieci princìpi del Global Compact, cui la Società aderisce dal 2016. Il Piano 2024-2027 è stato presentato preliminarmente al Comitato endoconsiliare di Sostenibilità, Scenari e Governance che lo ha discusso e lo ha proposto per la valutazione e approvazione, avvenuta il 12 marzo 2024, del Consiglio di Amministrazione.
Riconoscendo l'attuale trasformazione energetica globale, Saipem ha da tempo annunciato l'impegno di ridurre gradualmente la propria impronta carbonica (Scope 1, 2, 3), lungo tutta la catena del valore, avviando uno specifico programma, il "Programma Net Zero", focalizzato sul miglioramento degli asset e l'efficienza operativa, sull'utilizzo di combustibili alternativi, sull'elettrificazione e l'aumento nell'uso delle energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) legate alle proprie operazioni.
Saipem inoltre supporta i propri clienti nella riduzione della loro carbon footprint, proponendo e agevolando tecnologie a basso impatto di emissioni di GHG e svolgendo un ruolo chiave nella transizione energetica, offrendo servizi come "Progetti a impatto ridotto ed emissioni residue compensate".
Il Programma Net Zero, di carattere multidisciplinare e cross-funzionale, è stato definito e avviato formalmente nel 2021; è presidiato dall'Amministratore Delegato e dal Top Management e rappresenta la globalità dei target e delle iniziative in corso a livello di Gruppo per ridurre l'impatto emissivo degli asset e delle operazioni.
L'obiettivo del programma è raggiungere il Net Zero delle emissioni Scope 1, 2 e 3 entro il 2050, anche attraverso l'identificazione di target di breve e medio termine:
Il Programma è supportato da strumenti documentali, validati da uno Steering Committee, composto dal Top Management, e approvati dal CEO. I target e i principali risultati confluiscono nel Piano di Sostenibilità, approvato dal Consiglio di Amministrazione.
SOSTENIBILITÀ DEL BUSINESS

I piani e le roadmap verso il Net Zero sono aggiornati tenendo conto delle evoluzioni in atto e future del contesto, come le pressioni normative e di mercato esterne, le aspettative degli stakeholder e le richieste dei clienti, nonché nuove analisi di benchmark, sviluppi tecnologici e scenari energetici.
L'obiettivo principale di queste fasi è quello di ridurre progressivamente l'impronta di carbonio di tutti gli asset di Saipem, come navi, impianti di perforazione e TCF (Temporary Construction Facilities). Inoltre, la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 avverrà anche per:
Riguardo, infine, lo Scope 3 (emissioni indirette derivanti principalmente dalla catena di fornitura e dalla mobilità), Saipem sta lavorando con i fornitori e i diversi attori della catena del valore con il fine ultimo di fissare entro il 2026 una roadmap di lavoro e relativi obiettivi di riduzione delle emissioni. Per raggiungere questo obiettivo Saipem sta definendo una strategia complessiva di riduzione delle emissioni Scope 3 che include l'identificazione di una massa critica di fornitori per le emissioni di Scope 3, in particolare i "top emitters", e si stanno svolgendo le relative attività di onboarding sulla piattaforma Carbon Tracker (la piattaforma di contabilizzazione delle forniture Scope 3 in uso dal 2021).
Tra la fine del 2024 e inizio 2025 sarà analizzata la "readiness" della catena di fornitura in termini di emissioni (ad esempio, quanti fornitori hanno fissato obiettivi di riduzione, quanti fornitori sono in grado di fornire i loro dati primari di ambito 1, 2 e 3) in modo da poter definire una baseline e le relative attività di riduzione.
Inoltre sono in corso indagini di mercato sulle tecnologie e materiali low carbon disponibili (market survey), al fine di definire potenziali requisiti di "green procurement" da integrare nelle richieste ai fornitori.
Nel 2023 Saipem ha anche avviato un programma di compensazione delle emissioni finanziando una parte di progetti di "offsetting" per un totale di 100.000 crediti di carbonio, equivalenti a 100.000 tonnellate di CO2 eq. Questi investimenti sono stati strategicamente convogliati in un portafoglio diversificato che comprende soluzioni che spaziano dalla conservazione e protezione delle foreste al progresso delle fonti di energia rinnovabile. Il portafoglio dei progetti è in prevalenza composto da progetti nature-based, in particolare REDD+ (Riduzione delle Emissioni da Deforestazione e Degradazione delle Foreste), selezionati al di fuori della catena del valore ("beyond the value chain") sulla base dei benefici collaterali certificati sia per l'ambiente che per le comunità locali.
In merito è stato sviluppato, in collaborazione con la funzione Integrated Risk Management, un modello di valutazione del rischio associato a ciascun progetto proposto dai fornitori specializzati, allo scopo di definire il portafoglio di progetti per il 2024 e monitorare nel corso del tempo l'evoluzione del rischio associato.
Il programma di compensazione delle emissioni è incluso nel Piano Strategico con un budget dedicato che è stato riconfermato anche per il periodo 2024-2027.
Gli obiettivi di sostenibilità/ESG inclusi nel Piano di Incentivazione Variabile prevedono sin dal 2019 obiettivi relativi al tema del cambiamento climatico; in particolare nel 2023 l'obiettivo "Emissioni GHG evitate grazie a iniziative di gestione energetica", che faceva parte degli incentivi a breve termine dal 2019, è stato inserito anche tra gli incentivi a lungo termine (2023-2025). Inoltre, agli incentivi a lungo termine è stato aggiunto un nuovo obiettivo identificato come "Emissioni GHG compensate".
Tutti gli obiettivi di breve e lungo termine riguardanti le emissioni GHG evitate e compensate sono stati riconfermati anche nel 2024, per l'anno corrente e per il triennio 2025-2027.
Saipem annualmente predispone un'analisi di materialità applicando già dal 2021 la metodologia della "doppia materialità", di impatto e finanziaria, in anticipo rispetto alle prescrizioni della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) che la rendono obbligatoria a partire dal reporting sull'esercizio 2024. Tale analisi che consente a tutti i portatori di interesse dell'azienda di identificare e segnalare i temi di sostenibilità ritenuti materiali e prioritari per il business, sia dal punto di vista degli impatti generati all'esterno su ambiente e società, sia dal punto di vista finanziario per la loro capacità di incidere sul valore creato dall'azienda e sulle prospettive del suo business. L'analisi, di cui è descritto il processo e sono riepilogati gli esiti nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF 2023), ha evidenziato il ruolo chiave attribuito alle proprie persone, alla loro salute e sicurezza, alle loro competenze, all'attrazione di nuovi talenti, al contributo per lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali in cui la Società opera, all'etica del business, all'integrità e all'innovazione come fattori trasversali qualificanti

per la creazione di valore e, non da ultimo, a promuovere la valorizzazione della diversità dell'equità e dell'inclusione a tutti i livelli, sia in termini di multiculturalità, rappresentata nella popolazione Saipem, sia nella sua componente di genere. La valenza dei temi materiali emersi è sostenuta da un processo consolidato di engagement che vede le diverse funzioni aziendali in costante interazione con gli stakeholder più rilevanti: clienti, fornitori, comunità finanziaria, comunità locali, dipendenti.
Saipem comunica agli stakeholder la propria strategia di sostenibilità, le linee di azione, gli obiettivi del Piano di Sostenibilità coerenti con il Piano Strategico e rendiconta periodicamente le proprie performance.
Il dialogo con gli stakeholder è rafforzato da un avanzato modello di reporting sui dati e le informazioni ESG e sui programmi di sostenibilità, certificato e allineato ai più elevati standard internazionali e alle normative vigenti in tema di rendicontazione di sostenibilità, attualmente in forte evoluzione anche per l'entrata in vigore delle nuove normative europee e quelle di recepimento nazionali cui Saipem è soggetta.
Nel corso del 2023 Saipem ha partecipato ai tavoli di consultazione promossi da organismi pubblici e associazioni di business contribuendo anche al dibattito sui temi ESG da parte di varie comunità manageriali e professionali (quali la ESG Community di Cassa Depositi e Prestiti, Borsa Italiana, Confindustria, Assonime, Osservatorio Italiano Imprese e Diritti Umani - OIIDU, il Global Compact Network Italia, ecc.) anche attraverso la propria partecipazione e diverse testimonianze a eventi come "Il Salone della CSR" a Milano.
Tra gli stakeholder rilevanti Saipem ha proseguito il suo impegno di coinvolgimento e partecipazione dei propri fornitori in Italia al processo di adesione alla piattaforma digitale aperta "Open-es", un'iniziativa di sistema per favorire il monitoraggio puntuale delle performance di sostenibilità della propria catena di fornitura, lo sviluppo di una cultura sostenibile e il rafforzamento dei requisiti ESG nella valutazione dei fornitori.
Con riferimento agli stakeholder finanziari e in particolare alle agenzie di rating ESG, il continuo engagement e confronto con questi soggetti e la completezza dell'informativa predisposta ha consentito a Saipem di ottenere il riconoscimento per il sesto anno consecutivo della leadership nel proprio settore industriale di riferimento del Dow Jones Sustainability Index (DJSI), la conferma del rating "B" (in una scala D>A) da parte di Carbon Disclosure Project (CDP), l'organizzazione no‐profit indipendente che offre agli investitori un sistema per misurare le politiche e le performance in tema di climate change e, in generale, un ottimo posizionamento complessivo della Società nei principali rating ESG sul mercato.
Il 12 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato il 19° bilancio di sostenibilità volontario del Gruppo che rappresenta i risultati raggiunti e gli obiettivi che la Società si è posta attraverso il Piano di Sostenibilità, in particolare relativamente alle tematiche del Net Zero, della protezione ambientale e della biodiversità, dello sviluppo delle proprie persone, dell'etica del business, dell'innovazione e della cyber security, guardando al proprio ruolo lungo la catena del valore.
In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull'informativa non finanziaria degli enti di pubblica rilevanza, recepimento in Italia della Direttiva n. 95/2014, Saipem ha prodotto la settima "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) 2023, anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2024. Si tratta del documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, collocato in una sezione distinta della "Relazione sulla gestione", che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.
La DNF include già dal 2021 la sezione che, in conformità al Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia europea delle attività produttive e investimenti classificabili e allineati come sostenibili, riporta una tabella di analisi contenente gli indicatori richiesti dalla normativa (fatturato, investimenti e costi operativi) e dal reporting sul 2023 integra ai primi due obiettivi ambientali di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, gli altri 4 obiettivi previsti dalla normativa: la transizione verso l'economia circolare, la protezione e uso sostenibile delle risorse idriche, protezione e controllo inquinamento e protezione e ripristino biodiversità.
La DNF fornisce anche una descrizione del sistema di controllo interno dedicato all'informativa non finanziaria e di sostenibilità, operativo dal 2019 al fine di garantire affidabilità, tempestività e completezza dell'informativa riportata, con un perimetro che viene progressivamente ampliato su base annuale in termini di imprese controllate e indicatori. Il processo prevede la definizione del perimetro di applicazione, l'identificazione e la valutazione dei controlli, l'implementazione di attività di monitoraggio e la definizione di azioni correttive, la rendicontazione e la valutazione del sistema di controllo.
Con l'obiettivo di realizzare una razionalizzazione della disclosure di sostenibilità, la DNF integra anche l'informativa sul Climate Change, in precedenza pubblicata separatamente, redatta seguendo le linee guida della Task Force on Climate related Financial Disclosure (TCFD), che contiene la descrizione di analisi, politiche, strategie, azioni, metriche, gestione dei rischi e delle opportunità e iniziative tecnologiche al fine di evidenziare gli impatti sul proprio business degli scenari legati al cambiamento climatico e al proprio ruolo nella transizione energetica.
Inoltre, con il medesimo obiettivo, è stato rafforzato il capitolo sulla trasparenza fiscale che da quest'anno declina l'esposizione fiscale per singolo Paese ed è stato ampliato il capitolo che descrive le politiche e le azioni intraprese dal Gruppo per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani sia nelle proprie attività dirette che lungo la catena di fornitura e in generale assicurare il rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro.
In merito ai medesimi contenuti, l'azienda ha recentemente pubblicato il documento di Gruppo "Saipem Human Rights & Modern Slavery Statement 2023", in conformità al UK Modern Slavery Act e al Transparency Act
SOSTENIBILITÀ DEL BUSINESS

Tutti i documenti sopra citati sono disponibili nella rinnovata sezione "Sostenibilità" del sito internet della Società www.saipem.com.
Con l'entrata in vigore della Direttiva UE 2022/2464 sul reporting di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD), che troverà applicazione a partire dal reporting dell'esercizio 2024 e che modifica le normative vigenti e dei relativi standard applicativi ESRS (European Sustainability Reporting Standards) che consentiranno alle imprese di adempiere agli obblighi di reporting previsti dalla nuova CSRD, sono stati ampliati gli obblighi di rendicontazione che un'impresa deve comunicare in merito ai suoi impatti, rischi e opportunità sostanziali in relazione ai temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
Ai fini dell'implementazione della rendicontazione in linea con la CSRD e con i relativi standard ESRS (i 12 ESRS "Sector agnostic" adottati dalla Commissione Europea a luglio del 2023), Saipem ha svolto un'analisi puntuale delle informazioni di sostenibilità, quantitative e qualitative, attualmente rendicontate o disponibili rispetto ai nuovi requisiti informativi della nuova normativa (gap analysis) al fine di identificare e classificare secondo priorità eventuali dati e informazioni da integrare. In base alla nuova normativa le imprese saranno obbligate a includere l'informativa di sostenibilità in una sezione dedicata all'interno della "Relazione sulla gestione", al fine di garantire una maggiore integrazione tra informazioni di carattere finanziario e non. Saipem già da tempo e con pari intento aveva implementato tale modalità di pubblicazione tra le soluzioni suggerite dallo standard del GRI (Global Reporting Initiative) a cui aderiva.

Saipem è da sempre orientata all'innovazione tecnologica ed è oggi impegnata, sia sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più orientati, sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale, sia sul continuo rafforzamento della propria posizione competitiva nel business Oil&Gas.
La prima parte del presente report tratta le attività di innovazione nel campo Oil&Gas, mentre la seconda si concentra sulle iniziative relative alla transizione energetica.
Gran parte delle iniziative legate al business offshore Oil&Gas sono raggruppate nella business line Asset Based Services. La chiave per lo sviluppo di nuove tecnologie è quella di ridurre l'impronta carbonica in un'area dove le sfide tecniche ed economiche stanno continuamente evolvendo in presenza di requisiti sempre più stringenti. Saipem sta quindi sviluppando e portando al mercato nuove tecnologie in diverse aree, fra esse complementari, offrendo un bagaglio di soluzioni per ottimizzare sia lo sviluppo che la decarbonizzazione dei campi offshore.
Relativamente alle attività relative alle operazioni di Pipe Laying, e in particolare alla tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), dopo aver raggiunto la Certificazione di Qualifica Tecnologica della tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), ottenuta da DNV, il noto ente certificatore, per l'installazione di condotte con diametri da 30-36" e 42-48", IAU è risultata vincitrice nel 2024 dello "Spotlight on New Technology" durante la Offshore Technology Conference (OTC). La tecnologia permette in tempo reale l'ispezione e il rilevamento di potenziali danni sulle condotte durante la fase di posa; in particolare permette di rilevare e localizzare ovalizzazioni, deformazioni e anomalie quali buckle e ammaccature, intrusioni d'acqua e altri tipi di ostacoli nella condotta.
Inoltre, lo sviluppo della tecnologia "Hands-Free Lifting Beam", per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline dalla nave di rifornimento a quella di posa, sta proseguendo con il target di adozione in progetti esecutivi.
Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, i fattori chiave sono rappresentati dalla velocità e affidabilità delle operazioni, offrendo al contempo un'elevata qualità di prodotto. Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma al fine di mantenere e aumentare l'efficacia operativa ed estendere le capacità di lavoro dell'apparecchiatura.
In particolare, sfruttando tecnologie proprietarie e competenze uniche in tutta la catena del valore ingegneristico, Saipem può personalizzare le soluzioni in base alle esigenze dei clienti e alle nostre navi al fine di mantenere il vantaggio competitivo e rimanere attraenti. Ciò è reso possibile grazie a un eccezionale sforzo di ricerca e sviluppo che garantisce il confezionamento di un insieme di soluzioni di prim'ordine adatte allo scopo. Questo, sia nel settore SURF (Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines) che convenzionale.
Relativamente ai prodotti in ambito SURF, grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH (Direct Electric Heating) PiP (Pipe-in-Pipe), un asset critico per garantire l'idonea "flow assurance". I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022 con lo scopo di portare questa tecnologia qualificata con un livello TRL pari a 4, secondo la scala API, per le prime applicazioni commerciali previste per fine 2024 a valle della certificazione di DNV; in particolare, è stato qualificato l'isolamento elettrico e il processo globale di certificazione sta procedendo con DNV. Il rivestimento in alluminio, brevettato, è stato oggetto di test di qualifica concluso con successo, il cui scopo era delineare il processo di fabbricazione più adatto ai nostri cantieri e procedere con l'industrializzazione. Diversi casi studio per l'applicazione di questa tecnologia sono stati eseguiti per conto di diversi clienti (TotalEnergies, Shell ed Exxon). L'altro grande focus è stato posto sull'introduzione di rivestimenti interni polimerici per linee di iniezione di acqua, dove prove di estrazione e test di pressione su pezzi in scala 1:1 sono stati completati con successo, concludendo così il processo di qualifica di connettori ad alta pressione per applicazioni statiche a pipeline e assicurandosi un partner chiave per la fase di industrializzazione. Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è stata sviluppata e procede la sua validazione insieme a TotalEnergies. I particolari aspetti di deformazione dei rivestimenti plastici, da affrontare in caso di depressurizzazione della linea, sono stati studiati numericamente e un primo proof-of-concept è stato prodotto e testato. Per quanto riguarda invece lo sviluppo di tecnologie per progetti SURF, Saipem lavora al continuo miglioramento delle performance e della sicurezza del processo di posa, tra cui soluzioni a lungo termine per migliorare le performance dell'operazione di varo di boe di galleggiamento su riser di tipo "Steel Lazy Wave Riser".
Infine, abbiamo recentemente concluso una campagna di test per dimostrare la fattibilità dell'impiego di acqua grezza invece di acqua dolce, al fine di migliorare le performance ambientale e economica dei nostri progetti (già dimostrato il risparmio di 1.500 m3 di acqua dolce con un contemporaneo significativo risparmio economico).
RICERCA E SVILUPPO

Il business Drilling Offshore ha completato lo sviluppo di uno strumento per migliorare la qualità dei pozzi sfruttando l'intelligenza artificiale. Lo strumento mira a supportare i perforatori nell'individuazione dei segnali che consentano all'ingegnere di pozzo di massimizzare la qualità del pozzo. Il sistema è stato sviluppato e testato sui dati di progetti passati ed è attualmente operativo sulle navi della flotta.
È stato sviluppato un sistema per tracciare tutto il materiale tubolare che entra in pozzo, e presente a bordo, al fine di avere una situazione in tempo reale e pianificare meglio le fasi del pozzo. Il sistema ridurrà i costi di manutenzione e l'impatto ambientale riducendo le movimentazioni non necessarie. Un test pilota sarà è stato effettuato a marzo 2024 a bordo di Scarabeo 8 nel gennaio 2024 e attualmente si sta definendo il layout ottimale di posizionamento delle antenne di rilevamento in funzione dei dati rilevati nel test. Seguirà valutazione software di gestione.
Diverse attività sono in via di svolgimento nella business line Robotics & Industrialized Solutions.
La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions". Questo è un approccio innovativo per portare direttamente sul fondo del mare le unità di trattamento, in prossimità dei pozzi di iniezione, al fine di ridurre i costi relativi a riser e flowline e i significativi costi delle unità di trattamento sulle piattaforme ivi liberando al contempo spazio utile; inoltre, anche le emissioni vengono significativamente ridotte.
Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche per l'attuazione di meccanismi e valvole. In questo quadro, la Subsea Factory fornisce soluzioni che sono facilitatori chiave per lo sviluppo di progetti brownfield dove le topside sono congestionate e lunghi "tie-back" sono richiesti.
Il programma SPRINGS™ per il trattamento e la reiniezione di acqua, facente parte di tale piattaforma, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", ha raggiunto un importante traguardo completando, in collaborazione con Curtiss Wright, la qualifica della pompa sottomarina barrier-fluidless più potente mai costruita. La pompa sottomarina e gli altri sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory. Grazie al processo di qualifica e all'industrializzazione, la tecnologia, riconosciuta dagli operatori, è pronta per essere commercializzata ed è già stata inclusa in studi concettuali per lo sviluppo di nuovi campi.
La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione. Abbiamo completato uno studio per un operatore del settore per valutare l'applicazione di SPRINGS™, combinata con la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, dimostrando sia una riduzione del costo dell'operazione sui campi sottomarini ma anche delle emissioni di CO2 rispetto a uno schema convenzionale di sviluppo via piattaforma. Saipem ha anche recentemente presentato SUBGAS, tecnologia di disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, al fine di superare le problematiche di "flow assurance" e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks". SUBGAS si avvale anche dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, che era stata qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.
Saipem sta continuando lo sviluppo di un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il "Riser Monitoring System" per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie (comprensive di recenti evoluzioni, come ad esempio il monitoraggio tramite fibra ottica) sono state qualificate secondo gli standard di riferimento, già applicate nel progetto Buzios 5 e in fase di primo impiego in Buzios 7.
Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, la Società ha completato il progetto concettuale e i test di pre-qualifica del sistema "Patch-Clamp": una soluzione innovativa (e brevettata) per la riparazione locale di condotte e spool danneggiati. Al contempo è in corso la qualifica di un sistema innovativo di riparazione di condotte e spool, basato su materiali compositi a fibra rinforzata, operante a elevata profondità in assenza di sommozzatori. Attualmente sono in corso lo sviluppo del processo e il piano di qualifica per l'applicazione di questa tecnologia nei casi di alta profondità e alte temperature.
Per quanto riguarda l'Internet of Underwater Things (IoUT) e la collaborazione con WSense, la qualifica di Seanapsys è stata completata: un sistema innovativo di nodi di comunicazione intelligente in grado di comunicare tra loro attraverso canali subacquei (ad es. ottici e acustici) e fortemente integrati con i sistemi robotici sottomarini di Saipem. Tale tecnologia può trovare applicazione in scenari Oil&Gas convenzionali (ad es. per il monitoraggio distribuito dell'asset integrity) come pure in nuovi ambiti, primo fra tutti il monitoraggio dello stoccaggio di CO2 nei giacimenti sottomarini.
L'uso di avanzate soluzioni di robotica subacquea, capaci di svolgere automaticamente complessi compiti d'ispezione, permette di consentire interventi subacquei non presidiati. Con alcuni di questi strumenti, Saipem vuole svolgere un ruolo d'avanguardia nell'industria in questa profonda trasformazione tecnologica.

Tali droni sono in grado di svolgere tali compiti, adattando automaticamente la loro missione alle condizioni ambientali e ai dati di ispezione acquisiti. Tutte queste capacità richiedono avanzate tecniche di controllo e comunicazione da intelligenza artificiale.
Lo sviluppo della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone" si sta sempre più concentrando sulle nostre soluzioni Hydrone-R, Hydrone-W e FlatFish:
Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. Infine, Saipem contribuisce attivamente al programma SWiG, un JIP dedicato alla standardizzazione delle comunicazioni in ambiente subacqueo.
In aggiunta, il potenziale di queste tecnologie sottomarine in ambito offshore è importante sia per lo sviluppo di campi Oil&Gas sia per il segmento di mercato delle energie rinnovabili e anche in settori "non-energy".
Ad esempio, nell'ambito delle energie rinnovabili, l'applicabilità del FlatFish per la manutenzione dei campi eolici offshore è una soluzione di interesse per gli operatori del settore. I campi eolici offshore richiedono attività di ispezione periodica e la copertura di aree estese per cui i droni sottomarini, con la loro capacità di rimanere residenti nel sito e di svolgere missioni in completa autonomia, rappresentano una soluzione innovativa con molteplici vantaggi per la sicurezza delle operazioni in mare, riduzione del rischio, sostenibilità ambientale, riduzione dei costi operativi e completa digitalizzazione delle informazioni.
Inoltre, nel campo della difesa militare, continua lo sviluppo del sistema SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship) per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem, insieme a Drass, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale SDO-SuRS, adibito al salvataggio di operatori subacquei. Il sistema integra un veicolo sottomarino di ultima generazione (ROV), con capacità di navigazione e controllo, e dotato di una capsula di recupero in grado di ricondurre in superficie i sub in difficoltà, in un ambiente controllato e in totale sicurezza. Saipem sta anche lavorando con il cantiere navale Intermarine per il sistema di lancio e recupero dei droni sottomarini da un USV (Uncrewed Surface Vessel) per contromisure antimine, nell'ambito del programma di sviluppo dei nuovi cacciamine della Marina Militare Italiana. A Saipem è stato inoltre recentemente assegnato un progetto nell'ambito del PNRM (Piano Nazionale per la Ricerca Militare) con l'obiettivo di sviluppare un sistema robotico sottomarino speciale (Hydrone-D) per l'identificazione e disattivazione di mine e altre attività di difesa (AWS e protezione di infrastrutture sottomarine critiche). In quest'ultimo ambito è stato recentemente siglato un Memorandum d'intesa con Fincantieri per valutare opportunità commerciali e industriali.
Riguardo le soluzioni Onshore o flottanti per l'industria Oil&Gas, la business lineEnergy Carriers è attiva nel migliorare l'efficienza e la sostenibilità dellacatena delvalore del gas naturale con soluzioni che spaziano dal "Green" LNG a produzioni flottanti o vicino alla costa, alla monetizzazione del gas naturale, basandoci sulla nostra consolidata esperienza e le tecnologie proprietarie per la produzione di fertilizzanti e nel settore Downstream, fino alla valutazione e sviluppo di tecnologie per trattare bio-feedstock.

Relativamente alla produzione di fertilizzanti le attività in corso sulla "Snamprogetti™ Urea Technology" includono:
Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile. In tale ambito le tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2 sono state progettate proprio per conformarsi all'attuale scenario di mercato. Svariate soluzioni innovative per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala sono state inoltre brevettate al fine di aumentare la profittabilità sia di nuovi impianti di rigassificazione LNG che di impianti esistenti, tramite il recupero delle frigorie, minimizzando le emissioni e il consumo di potenza del terminale.
In campo LNG, Saipem ha brevettato un giunto telescopico, denominato "CASS", dal design innovativo, che permette l'assorbimento della contrazione termica delle linee in applicazioni criogeniche evitando la costruzione dei loop, e che consente un'ottimizzazione costante della posa delle tubazioni e una conseguente riduzione dei relativi costi di costruzione e dei costi di impianto in generale. L'innovativo giunto sfrutta il principio dei movimenti telescopici, sostituendo i loop ed è applicabile a linee criogeniche ma anche ad applicazioni a caldo. Saipem ha ulteriormente sviluppato tale soluzione e sta completando la sua qualifica con DNV il prossimo passaggio sarà l'installazione di un giunto direttamente in un impianto già operante.
Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e studio di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre ulteriormente l'intensità energetica dell'intero processo.
Infine, per tutte le nostre tecnologie proprietarie, un ingente sforzo è dedicato all'aggiornamento continuo dei relativi "tool" digitali per massimizzarne l'efficienza dell'intero ciclo di vita del progetto, dall'acquisizione alla costruzione.
Come anticipato, la seconda parte del report si concentra sulle attività relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica anche nei settori Hard-to-Abate, Saipem sta perseguendo diversificate attività nelle seguenti quattro principali direzioni:

Inoltre, nel medio-lungo termine, si sono affrontati alcuni ulteriori temi al fine di sfruttare tutte le opportunità possibili per un'efficace transizione energetica; fra questi saranno trattati la Geotermia (incluso il recupero di Materiali Primi Critici), il Nucleare innovativo e la gestione della risorsa Acqua.
Il carbonio è un elemento chiave di molte industrie, petrolchimica e raffinazione nel campo Oil&Gas, e altri settori "hard-to-abate" come l'acciaio, dove il carbonio è parte integrante di ogni varietà di prodotto, ma è anche mandatorio decarbonizzare cementifici, cartiere, impianti di trattamento rifiuti, ecc., industrie tutte ad alta intensità energetica.
Sebbene non si potrà ottenere un abbattimento totale della CO2, è importante trovare il miglior modo per limitarlo.
La nostra Società ha un solido portafoglio di competenze nella Cattura, Utilizzo e Stoccaggio della CO2 (CCUS), sia sui processi di cattura che per l'esperienza del trasporto di fluido su grandi distanze, sia nella conversione di CO2 a prodotti chimici che nel drilling per l'iniezione di CO2. Sono in atto sforzi diversificati per supportare i nostri clienti verso i loro obiettivi di decarbonizzazione e creazione di un modello industriale più sostenibile.
Abbiamo un'estesa esperienza in tutte le tecnologie commerciali di cattura CO2 grazie al solido background nel trattamento del gas naturale, del trattamento del SynGas (processi Ammoniaca/Urea) e nel Downstream, dal trattamento degli off-gas alla gasificazione dei residui pesanti; in quest'ambito generale, nel 2023, Saipem e Mitsubishi Heavy Industries ("MHI") hanno firmato un accordo che consente a Saipem di utilizzare le consolidate tecnologie di MHI per la cattura della CO2 post-combustione nella realizzazione di progetti su larga scala.
Allo stesso tempo continuiamo a sviluppare la nostra tecnologia "CO2 Solutions by Saipem", che può ridurre sia il costo che l'impatto ambientale per la cattura di CO2 post-combustione. La tecnologia si basa su un processo di assorbimento con una soluzione di carbonati attivata da un innovativo enzima proprietario, sviluppato per operare nelle condizioni di processo. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale nell'impianto dimostrativo di Saint Félicien (30 t di CO2 al giorno), in funzione in Québec.
Saipem ha inoltre un accordo di collaborazione con Novonesis, società leader nel biotech e specializzata nella produzione e ottimizzazione di enzimi, per migliorare la catena di produzione dell'enzima.
Saipem ha sviluppato Bluenzime™, con una capacità nominale di cattura di 200 t di CO2 al giorno, un sistema modulare per la cattura di CO2 post-combustione utilizzando la tecnologia CO2 Solutions, in modo da fornire ai clienti una soluzione compatta ed efficace con un ridotto "time-to-market". Bluenzime™ è un sistema plug & play sviluppato per diversi settori industriali, sia Oil&Gas, sia hard to abate; il prodotto è applicato a emissioni da postcombustione di nuovi impianti o anche preesistenti.
Saipem sta partecipando attivamente al progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato dalla Comunità Europea nell'ambito del programma Horizon 2020, che è iniziato nel 2021 e coinvolge 18 partner europei, e che sta dimostrando la possibilità di cattura della CO2 da effluenti gassosi provenienti da diverse industrie Hard-to-Abate come cartiere, cementifici e impianti di trattamento rifiuti.
Un impianto pilota di 2 t di CO2 al giorno, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato durante il 2022 per operare con la tecnologia CO2 Solutions. L'impianto pilota è stato operato con successo con tale tecnologia nell'impianto di termovalorizzazione di Hafslund Oslo Celsio a Klemetsrud, segnando il primo importante traguardo del progetto ACCSESS. Dopo il completamento della campagna di test a Klemetsrud, il pilota è stato poi trasferito al Technology Center di Mongstad per l'integrazione con un'innovativa unità compatta di assorbimento (Rotating Packed Bed "RPB") sviluppata da Prospin e realizzata da Proceler. Questa seconda campagna di test ha dimostrato l'efficacia della soluzione "RPB" applicata alla tecnologia CO2 Solutions. Il pilota è stato ulteriormente trasferito in Svezia presso la cartiera Stora Enso kraft a Skutskär dove stiamo per iniziare una campagna di test. Seguirà un'ulteriore campagna di test presso il cementificio Heidelberg a Górażdże (Polonia).
Nel 2023 Saipem ha presentato anche domanda per il progetto, finanziato nell'ambito del programma Horizon Europe, di innovazione "COREu", sempre coordinato da Sintef, che è partito nel 2024 e avrà una durata di 5 anni, e mira a dimostrare le tecnologie chiave per l'intera catena del valore CCS, a supporto dello sviluppo dei collegamenti tra gli emettitori di CO2 con i siti di stoccaggio nell'Europa centro-orientale.
Lo scopo di Saipem in tale progetto è significativo. Contribuiremo a migliorare i modelli di progettazione per le reti di trasporto della CO2 e a sviluppare tecnologie per lo stoccaggio sicuro a lungo termine della CO2 iniettata. In quest'ambito lo sviluppo e la costruzione di FlatFish, come drone autonomo, sono in corso per essere impiegato integrato con opportuni sensori, per il monitoraggio della dispersione di CO2 da un giacimento sottomarino.
Saipem è inoltre attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio.
Inoltre, l'azienda migliora ulteriormente le proprie conoscenze per il trasporto di CO2. Per esempio, dopo aver completato il FEED del progetto Northern Lights, è stata condotta una collaborazione con l'Università di Ancona

per valutare gli impatti della presenza di impurità sulla fluidodinamica delle condotte di CO2 e rivedere i metodi di rilevamento delle perdite per il trasporto onshore. Abbiamo sviluppato studi di ricerca e sviluppo per Exxon per studiare i Livelli di Maturità Tecnologica di tutti i componenti e gli equipment presenti nei sistemi sottomarini di trasporto della CO2 da terra al pozzo. È in corso l'analisi sull'applicabilità del materiale polimerico nei sistemi di tubazioni, anche grazie alla partecipazione di Saipem al progetto finanziato europeo "CO2 EPOC", un progetto di ricerca e sviluppo guidato da SINTEF (Norvegia) e promosso da Equinor e Total. Inoltre, sono in corso altre iniziative come lo sviluppo di soluzioni per il trasporto della CO2 liquefatta via nave da parte della nostra consociata norvegese Moss Maritime con l'obiettivo di raccolta e immagazzinamento della CO2 da varie fonti industriali.
Riguardo lo stoccaggio della CO2, Saipem è coinvolta in diverse iniziative lungo tutto il ciclo del progetto, per terminali sia di import che di export, valutando le diverse tecnologie per trattare e liquefare propriamente la CO2, per gestire il carico e lo scarico della CO2 liquefatta e tutte le operazioni correlate, per ottimizzare gli schemi per la sua iniezione in reservoir, anche in preparazione alle future operazioni commerciali nel Regno Unito.
Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione:
Saipem continua a investire nel mercato dell'eolico offshore, sia su soluzioni a fondazioni fisse che flottanti.
Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, Saipem ha raggiunto un importante traguardo operativo con il completamento del progetto Neart na Gaoithe (NnG) nel Regno Unito. Per quanto riguarda le soluzioni a fondazioni fisse, Saipem prosegue nello sviluppo di un nuovo concetto di fondazione in più moduli destinata alle medie profondità (50-80 m) e a turbine eoliche fino a 20 MW, ampliando così il portafoglio di prodotti che possiamo offrire in questo segmento. Saipem sta anche partecipando a un JIP, guidato da DNV, sul danneggiamento prematuro delle connessioni a base cementizia.
Nel campo dell'eolico galleggiante Saipem ha continuato a progredire per l'industrializzazione della nostra tecnologia semisommergibile STAR1, in particolare attraverso la soluzione di assemblaggio finale locale denominata SmartYard. Le soluzioni ad alta produttività (assemblaggio, saldatura, controlli non distruttivi, ecc.) sono in fase di convalida sia interna sia attraverso il RECIF JIP (supportato da ADEME, Agenzia francese per la transizione energetica) per rendere questo assemblaggio finale il più efficiente possibile.
Saipem è inoltre impegnata nel progetto europeo denominato "FLOATFARM", della durata di 3,5 anni e avviato all'inizio del 2024. Il progetto mira a far progredire in modo significativo la maturità e la competitività della tecnologia dell'eolico offshore galleggiante (FOW) e vedrà l'implementazione di un prototipo STAR1 su piccola scala a Napoli.
Sono stati mantenuti gli sforzi di sviluppo degli strumenti numerici per lo sviluppo e la calibrazione dell'eolico galleggiante per migliorare l'accuratezza e la praticabilità della catena di calcolo e anche per valutare il potenziale della CFD (fluidodinamica computazionale) per la calibrazione dei modelli attraverso un dottorato di ricerca in collaborazione con l'Ecôle Centrale de Nantes. Saipem sta inoltre contribuendo a una serie di JIP focalizzati sulla progettazione e il monitoraggio di sistemi di ormeggio, guidati da diversi importanti centri di ricerca.
Per quanto riguarda le sottostazioni elettriche galleggianti è stato completato il progetto generale per un'unità in corrente alternata ad alta tensione (HVAC) da 500 MW ed è stata emessa una dichiarazione di fattibilità da parte di DNV. Saipem intende inoltre partecipare a una seconda fase di JIP per le sottostazioni galleggianti guidato da DNV.
Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili: ad esempio, XolarSurf, un nuovo concept di Parco Solare Marino Flottante, sviluppato da Moss Maritime in collaborazione con Equinor; assieme a Sintef le due società hanno condotto dei test su un sistema in scala ridotta. Un progetto pilota è partito nel 2023 con la previsione di testare il prototipo a mare nella seconda parte del 2024; DNV ha recentemente conferito uno "Statement of Conformity" del design della tecnologia.

Saipem può offrire competenza e capacità di concepire, sviluppare ed eseguire impianti industriali basati su tecnologie a idrogeno verde e blu, dove l'idrogeno può essere utilizzato sia come materia prima, sia per settori hard to abate dove l'elettrificazione non è praticabile, sia come vettore energetico per veicoli pesanti, trasporto ferroviario e marittimo. Saipem è in grado di offrire soluzioni industriali costituite da impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse quelle dei progetti green ammonia e green hydrogen valley.
In particolare, nel novembre 2023, l'ingresso di Sosteneo (Generali Investments) in Alboran Hydrogen Brindisi Srl a fianco di Edison (il principale azionista industriale) e Saipem è un passo fondamentale nello sviluppo della più grande Hydrogen Valley italiana per accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050. Il progetto mira a costruire due impianti di produzione di idrogeno verde in Italia, a Brindisi e Taranto, per una capacità totale di 160 MW e alimentati da energia elettrica rinnovabile fornita da impianti fotovoltaici dedicati da 260 MW e dalla rete elettrica tramite accordi di acquisto di energia verde. I due impianti produrranno fino a 260 milioni di metri cubi di idrogeno rinnovabile all'anno e 190.000 tonnellate di riduzione delle emissioni di CO2. L'idrogeno verde prodotto sarà trasportato agli utenti finali attraverso un gasdotto convertito a 100% idrogeno puro e una nuova rete di connessione ausiliaria, contribuendo alla decarbonizzazione dei vicini siti industriali di Brindisi (tra cui l'industria petrolchimica e le centrali elettriche) e Taranto (tra cui industrie ad alta intensità energetica come un grande impianto siderurgico e raffinerie), combinando diverse applicazioni di H2 in un ecosistema H2 integrato.
Il progetto è stato proposto al bando di finanziamento europeo IPCEI (Important Projects of Common European Interest); al momento Saipem assieme ai suoi partner ha concluso il processo durato due anni di richieste di informazioni da parte della DG Comp dell'UE e del Ministero italiano del MIMIT e nel febbraio 2024 è stato notificato, con un finanziamento di 370 milioni di euro, tra i 33 progetti inclusi dalla Commissione Europea in Hy2Infra, il terzo IPCEI per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture per l'idrogeno in Europa.
In sinergia con la cattura della CO2, l'idrogeno verde è un fattore abilitante nelle catene di valore della chimica verde e degli e-fuel, e sono in corso diversi progetti e iniziative soprattutto in Europa, Stati Uniti e Australia con capacità che vanno da 50 a 500 MW. Per rispondere al mercato e stimolare la domanda, Saipem ha firmato un protocollo d'intesa con un importante fornitore di tecnologie elettrolitiche sia alcaline che PEM e ha finalizzato un progetto di industrializzazione interna per un impianto di produzione di idrogeno verde da 100 MW.
Nel settore delle infrastrutture, Saipem è anche fortemente coinvolta nello sviluppo di condotte onshore e offshore per il trasporto sia 100% idrogeno che miscelato con il gas naturale, e sta conducendo diversi studi nelle aree del Mediterraneo e del Mare del Nord. Saipem ha ottenuto la dichiarazione di "Approval in Principle" (AIP) dal RINA con riferimento alla metodologia Saipem di valutazione della performance di materiali metallici e relative saldature per la realizzazione di condotte sottomarine per il trasporto di idrogeno. Inoltre, Saipem è coinvolta nella progettazione di navi per il trasporto di idrogeno liquefatto attraverso Moss Maritime, che ha ottenuto un AIP da DNV per il progetto di un sistema di contenimento dell'idrogeno liquefatto (LH2).
L'ammoniaca è una molecola priva di carbonio che può essere liquefatta in condizioni blande; è quindi riconosciuta come uno degli elementi pivot della transizione energetica sia come vettore d'idrogeno che direttamente come combustibile. Facendo leva su decenni di esperienza nell'esecuzione di progetti per la sua produzione, Saipem è ora all'avanguardia per lo sviluppo di soluzioni che possano permettere lo sviluppo dell'intera catena del valore.
Per impianti di Ammoniaca Blu di larga scala, SynCOR Ammonia™ di Topsoe sta emergendo come la tecnologia di scelta. Attualmente Saipem è coinvolta in diverse iniziative dove sta fornendo soluzioni per ottenere tassi di cattura di CO2 per l'intero complesso molto elevati (fino al 99%) tramite un'appropriata integrazione dell'impianto di ammoniaca con le utility di processo (specialmente vapore e generazione di potenza) e relativa ottimizzazione. Si deve notare che queste iniziative si basano anche sull'impiego di differenti tecnologie di cattura, selezionate per lo specifico progetto per ottenere i target desiderati.
Per facilitare lo sviluppo della catena del valore dell'ammoniaca, grandi infrastrutture sono richieste sia per lo stoccaggio e il trasporto dell'ammoniaca che per il successivo cracking, quando l'ammoniaca deve essere riconvertita a idrogeno. Saipem sta sviluppando delle innovative soluzioni per i grandi terminal, come l'uso di "Gravity Based Structures" (GBS), che superano i tipici problemi dei complessi onshore di larga scala, e che sono già oggetto di considerazione di alcuni studi di ingegneria o FEED per clienti nello stoccaggio, trasporto e cracking di ammoniaca.
Il panorama energetico guida Saipem a guardare con sempre maggiore interesse alle tecnologie di produzione di carburanti a bassa emissione di carbonio, siano essi liquidi (biofuel e liquidi idrocarburici sintetici) o gassosi (biogas, idrogeno, metano sintetico e bio-metano). Seppure attualmente i combustibili a basse emissioni soddisfino solo una piccola percentuale della domanda energetica globale, saranno fondamentali per decarbonizzare il trasporto a lunga distanza e parti dell'industria pesante.

Saipem è coinvolta in diverse iniziative commerciali per la produzione di carburanti sintetici, come e-metano, e-SAF (carburante sostenibile per aviazione), e-nafta ed e-metanolo. L'azienda sta valutando attivamente queste tecnologie e sta analizzando i rischi tecnologici associati.
Allo stesso tempo Saipem continua a studiare i mercati e analizzare il panorama tecnologico mondiale per le tecnologie di conversione della biomassa in termini di: gassificazione per la produzione di Syngas, digestione anaerobica, purificazione per la produzione di biometano, pirolisi e liquefazione idrotermale per la produzione di bio-oli. Saipem porta avanti progetti anche per la riconversione delle raffinerie, in particolare per la produzione di renewable diesel e SAF a partire da oli esausti anche in integrazione a colture energetiche non in contrasto con la catena alimentare. Nell'ambito di questi progetti Saipem è generalmente coinvolta come contractor, ma supporta anche i clienti nel consolidamento tecnologico.
Nell'ambito dell'economia circolare, un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti plastici con la conseguente valorizzazione in prodotti a valore aggiunto. In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di processo olistico per il recupero e conversione chimica.
In aggiunta al MoU, firmato fra Saipem e Quantafuel ASA per collaborare all'industrializzazione e alla costruzione di impianti industriali di riciclo chimico di rifiuti plastici, nel campo della depolimerizzazione Saipem e Garbo, azienda chimica italiana, hanno sottoscritto un accordo per il supporto all'industrializzazione, lo sviluppo e la commercializzazione a livello globale di una nuova tecnologia per il riciclo delle plastiche. Si tratta di ChemPET, una tecnologia di depolimerizzazione di cui Garbo è proprietaria, che consente di convertire i rifiuti plastici di polietilene tereftalato, comunemente noto come PET, in nuovo PET chimicamente riciclato con la stessa qualità del PET fossile vergine e quindi di alto valore per l'industria chimica e alimentare.
Al fine di sfruttare tutte le opportunità possibili per un'efficace transizione energetica (e non solo a questo limitati), nel medio-lungo termine, si sono affrontati alcuni ulteriori temi nel seguito descritti.
Nel settore dell'energia geotermica è stato sviluppato un programma di Ricerca e Sviluppo per posizionare Saipem in un nuovo panorama dell'energia geotermica, studiando soluzioni per l'esplorazione delle risorse geotermiche oltre i convenzionali confini tecnici e geografici. In particolare si stanno studiando metodi e tecnologie per sfruttare le risorse geotermiche non economicamente sostenibili con soluzioni convenzionali, muovendosi anche verso risorse geotermiche mai sfruttate come quelle offshore, inclusa la valorizzazione di possibili coprodotti (minerali critici, acqua desalinizzata, idrogeno verde e relativi vettori, ecc.). Il programma è basato su tre pilastri:
Inoltre, Saipem riconosce l'importanza dell'energia geotermica anche per l'ibridizzazione di progetti e tecnologie close to market portando avanti le seguenti attività commerciali:
Infine, riconoscendo il ruolo fondamentale della collaborazione con partner chiave del settore per uno sviluppo più rapido attraverso la condivisione delle conoscenze, si stanno definendo alcune collaborazioni con compagnie e centri di ricerca.
Nel settore dell'energia nucleare ci si sta focalizzando sulle potenziali applicazioni dei nuovi SMR (Small Modular Reactor) e delle mini-batterie con lo scopo di generare potenza e, possibilmente, calore di processo con zero emissioni GHG, in complessi Oil&Gas, in particolare quelli posizionati offshore.
Infine, nel 2024, Saipem ha intrapreso il suo percorso nel Water Management suddividendo le attività in quattro cluster principali: trattamenti delle acque reflue, trattamenti delle acque primarie, infrastrutture idriche, riciclo e riutilizzo dell'acqua. Oltre alle attività già in corso e già trattate in questo documento, sono state individuate alcune nuove applicazioni da esplorare nel 2024 e alle quali Saipem può dare un contributo attivo. Una di queste è la mitigazione delle perdite nelle grandi reti di distribuzione idrica attraverso innovativi sistemi di monitoraggio basati sulle più recenti tecnologie e, più in generale, l'applicazione del Water Management System che accomuna differenti aspetti di gestione delle reti idriche in un'unica soluzione integrata. In ambito offshore invece è in corso uno scouting di alcune tecnologie all'avanguardia come il trasporto massivo e lo stoccaggio sottomarino di acqua dolce e infine sistemi di dissalazione sottomarini.

Saipem, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha sviluppato un approccio "first of kind" per identificare, valutare e gestire i rischi di natura tecnologica in progetti complessi per supportare l'effettiva implementazione dei progetti complessi, specialmente nel campo della transizione energetica. Questa metodologia si aggiunge alla metodologia "TechInnoValue", sempre sviluppata con il Politecnico di Milano, per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali.
Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico nella prima metà del 2024 Saipem ha depositato 5 nuove domande di brevetto nel 2024.

Nel corso del primo semestre del 2024 Saipem ha proseguito, con la consueta convinzione, il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale.
Analizzando le statistiche di sicurezza, continua a performare meglio dei peer di riferimento.
Nel primo semestre del 2024 l'HLFR (High Level Frequency Rate) è passato da 0,74 (fine 2023) a 0,52 (fine maggio 2024).
La Società continua a investire risorse per mantenere elevata l'attenzione sulle tematiche di salute e sicurezza, nello sviluppo e nell'aggiornamento del proprio sistema di gestione HSE e nella diffusione delle differenti iniziative di sensibilizzazione in tutte le realtà operative.
Relativamente alle iniziative promosse da Saipem, si citano:
≥ il programma Leadership in Health and Safety (LiHS) ha lo scopo di diffondere una solida cultura della salute e sicurezza attraverso la promozione di comportamenti positivi, con un forte focus sulla leadership. Il programma coinvolge anche clienti, partner e appaltatori e riscuote apprezzamenti trasversali grazie ai fattori che contribuiscono al suo successo, quali la sua struttura, la leadership visibile e l'approccio basato su valori universali.
Nel 2024 sono stati organizzati 423 eventi LiHS di vario tipo – workshop, cascade e altre iniziative sviluppate ad hoc – che hanno coinvolto oltre 18.500 persone.

pilota in vari siti operativi per la sperimentazione di molte iniziative, tra le quali ricordiamo l'utilizzo di IA per l'analisi delle immagini di videocamere al fine di identificare violazioni in materia di sicurezza, l'utilizzo di sensori anticollisione avanzati, l'adozione di imbracature di sicurezza allarmate e l'utilizzo di droni per ispezioni. In particolare, per quanto riguarda l'utilizzo di intelligenza artificiale (IA) per l'analisi di immagini, questa iniziativa è stata sviluppata con una startup specializzata; è in fase di implementazione su due mezzi drilling offshore e un rollout plan è stato definito da qui fino a fine 2025 su un totale di 10 siti e vessel. Le tipologie di violazioni che possono venire identificate sono relative all'assenza di dispositivi di protezione individuale (DPI), mancanza barriere, (DPI) anticaduta, ordine e pulizia nei cantieri, prossimità a macchinari e altre. Il sistema può anche monitorare l'accesso al piano sonda da parte del personale dei mezzi drilling.
L'attuazione di ciascuna campagna è stata concepita per essere incorporata nei piani/procedure HSE settoriali e locali e fa parte della matrice delle campagne HSE.
SALUTE, SICUREZZA, AMBIENTE E QUALITÀ

"Italia Loves Sicurezza", uno dei progetti più noti della Fondazione LHS, quest'anno ha coinvolto oltre 18.000 persone, che hanno aderito alla campagna lanciata in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro del 28 aprile.
Anche Sistema HSE, un network che ha l'obiettivo di riunire i rappresentanti HSE delle grandi aziende per condividere le loro esperienze e promuovere la diffusione del know-how lungo la filiera, in coordinamento con le strutture di rappresentanza del sistema produttivo, ha iniziato le sue attività e ha invitato i suoi membri – oltre 100 responsabili HSE di grandi aziende – a riunirsi in 3 eventi principali a Milano, Firenze e Mantova.
La Fondazione LHS è tornata anche a partecipare alla Milano Marathon, la grande gara sportiva e di beneficenza che in Saipem ha coinvolto oltre 120 atleti e maratoneti. Grazie al loro impegno sono stati raccolti più di 18.000 euro per sostenere il nostro Charity Partner Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e il suo progetto "Visite sospese" per le persone in difficoltà economica.
≥ Infine, molte sono anche le iniziative portate avanti dalla Fondazione Leadership in Health and Safety (LHS) di Saipem, la cui mission fondamentale è quella di accrescere nell'industria e nella società la cultura della salute e della sicurezza. In linea con la sua missione, nel corso dell'anno 2024 la Fondazione LHS ha realizzato diverse iniziative rivolte ai bambini, alle aziende e a tutti i cittadini, volte a promuovere il valore della salute e della sicurezza. Per sensibilizzare i giovani la Fondazione LHS ha organizzato la seconda edizione dello "School Tour", un tour di spettacoli teatrali – "Improsafe", "A chi esita", "Sicuro? Sicuro! Le nuovissime avventure di Pinocchio", "La linea sottile" – che ha coinvolto finora oltre 5.000 studenti in 12 città italiane. Tutti questi spettacoli sono stati pensati per suscitare un forte impatto emotivo, in grado di scuotere le coscienze degli individui e di mettere in discussione abitudini e convinzioni radicate, preparandoli così a una maggiore attenzione alla salute e alla sicurezza.
Inoltre, 31 classi delle scuole primarie dell'area milanese – 925 bambini – sono state coinvolte nel progetto "Parole di primo soccorso", in collaborazione con la Croce Rossa, per imparare a rispondere alle piccole e grandi emergenze della vita quotidiana. Più di 400 studenti in tutta Italia hanno partecipato al "Laboratorio di leadership in materia di salute e sicurezza" nell'ambito del progetto "Distretto Italia". Per quanto riguarda le attività legate al mondo aziendale, nel 2024 la Fondazione LHS ha lanciato un nuovo film intitolato "Fail safe", incentrato sui principi della Human Performance. Il film sarà presto diffuso come strumento di formazione in Saipem e condiviso con l'industria. Continua il supporto al sistema HSE, una rete che riunisce più di 100 rappresentanti HSE di grandi aziende per condividere le loro esperienze e promuovere la diffusione del know-how lungo tutta la catena di fornitura, rete che quest'anno ha pubblicato due importanti documenti: una proposta di modifica dell'accordo Stato-Regioni nel campo della formazione sulla sicurezza e una linea guida per migliorare la cultura della sicurezza nelle imprese. Con l'obiettivo di coinvolgere i cittadini sui temi della salute e della sicurezza, il 28 aprile la Fondazione LHS ha lanciato la tradizionale campagna per celebrare la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro: 135 atti ed eventi sono stati condivisi sulla piattaforma "Italia Loves Sicurezza", coinvolgendo oltre 18.000 persone. Inoltre, la Fondazione LHS è tornata a partecipare alla competizione sportiva solidale "Milano Marathon", coinvolgendo oltre 140 runner. Grazie al loro impegno sono stati raccolti circa 18.000 euro per sostenere il nostro Charity Partner LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) e il suo progetto "Visite sospese" per le persone in difficoltà economica. Infine, nel 2024 l'Osservatorio LHS – composto da esperti di cultura della sicurezza provenienti dall'industria e dal mondo accademico e da professionisti dei media – ha pubblicato due position paper per stimolare il dibattito HSE a livello culturale e mediatico, contribuendo a diffondere conoscenza e consapevolezza. Il primo affronta il tema della formazione HSE cercando di evidenziarne i principali problemi e di suggerire idee per renderla più efficace. Il secondo, che sarà disponibile a breve, esplora i limiti della comunicazione mediatica sul tema della sicurezza sul lavoro e come può essere migliorata.
Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la riduzione e il controllo dell'impatto ambientale, nonché per la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali.
Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una diffusione della consapevolezza ambientale nei progetti, nei siti e nelle sedi di Saipem. Nel corso del 2022 e tutt'ora nel 2023, Saipem ha confermato il proprio obiettivo di rinforzare il suo impegno su differenti aspetti specifici, infatti, sono stati inseriti negli obiettivi del Piano HSE di Gruppo, nuovi KPI (Key Performance Indicator) quantitativi al fine di monitorare e ridurre ulteriormente i principali impatti ambientali.
Impostare dei target quantitativi ai nuovi KPI, permetterà infatti di evidenziare criticità e margini di miglioramento nella gestione degli aspetti ambientali, nonché identificare eventuali anomalie del sistema. Inoltre, una buona qualità dei dati ambientali riportati da tutti i nostri siti, progetti e uffici è il punto di partenza per tutte le attività.
Più accurata e tracciabile è la raccolta dei dati a livello di sito e la loro rendicontazione, più siamo consapevoli delle nostre performance.
Focus del Piano HSE di Gruppo per la parte ambiente sono:

≥ comunicazione e sensibilizzazione verso i dipendenti. Approfondiamo di seguito alcune di queste attività.
Gli sversamenti rappresentano uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze. In particolare, Saipem ha individuato come azione preventiva la mappatura nei propri siti degli elementi critici e delle potenziali sorgenti di sversamento e il successivo svolgimento di spill risk assessment, atti a valutare il rischio di sversamento per ognuno degli elementi mappati. Nel caso gli assessment evidenzino livelli di rischio su cui porre attenzione, vengono implementate delle misure di mitigazione del rischio stesso. Negli anni precedenti mappature e spill risk assessment hanno coperto tutti i mezzi offshore e parte dei mezzi drilling, yard e basi logistiche. In questo modo, inoltre, Saipem si impegna, pertanto, a identificare e monitorare tutti i possibili rischi connessi allo stoccaggio, trasporto e utilizzo di sostanze pericolose durante le proprie attività.
Inoltre, dal 2022 nel HSE Plan di Gruppo, è stato inserito come nuovo obiettivo per la flotta di vessel offshore di valutare la fattibilità della sostituzione dell'olio minerale con olio biodegradabile, al fine di ridurre ulteriormente eventuali danni ambientali in caso di fuoriuscita.
Nel febbraio 2021, Saipem ha comunicato ai mercati i primi obiettivi di emissioni fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di GHG di Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2, il target prevede il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2025. Ulteriori riduzioni dovranno essere previste su tutti gli Scopi (Scopo 1, 2, 3) al 2050 per il raggiungimento del Net Zero.
Nel 2023 è stato traguardato l'obiettivo massimo come parte del Programma Net Zero in termini di emissioni evitate di GHG, con 47.036 t di CO2 equivalenti evitate a fronte di un target di 40.104 t di CO2 equivalenti.
Esempi di iniziative implementate nell'anno includono: il miglioramento delle caratteristiche di efficienza energetica grazie all'acquisizione di un mezzo a più alte prestazioni (Santorini), il miglioramento dell'efficienza dei sistemi di illuminazione in numerosi siti onshore e offshore, l'utilizzo di biodiesel per ridurre il consumo di combustibili fossili in una yard offshore, risparmio di consumi di carburante grazie a interventi di pulizia scafo/eliche su alcune navi (su FDS 2, Santorini e Castorone), ottimizzazione delle rotte, una migliore gestione dell'energia nei rig offshore (Saipem 12000, Saipem 10000 e Scarabeo 8), installazione della closed loop switchboard su Saipem 7000, un aumento dell'efficienza degli accommodation camps nei progetti onshore, l'acquisto di energia elettrica rinnovabile e certificata nei siti ove possibile.
Sono stati definiti dei piani quadriennali riguardanti la riduzione di emissioni di GHG, includendo le previsioni di breve, medio e lungo termine, redatti sia a livello di Gruppo, che nell'ambito delle Business Line, tenendo conto delle evoluzioni in atto e sviluppi futuri. Nello specifico si sono valutati i requisiti normativi, aspettative degli stakeholder, sviluppi tecnologici, disponibilità di scenari energetici.
Per il 2024 sono stati definiti i seguenti obiettivi:
Alla riduzione delle emissioni legate alla nostra catena del valore si affiancheranno iniziative di offsetting, attraverso Nature Based Solutions, con un impatto positivo su diversi temi chiave come la biodiversità, la protezione degli ecosistemi critici, le comunità locali e le risorse naturali.
Al fine di migliorare qualità e tracciabilità dei dati di reporting per il 2023 e 2024 sono state definite le seguenti azioni:

≥ sensibilizzazione a tutti i livelli sull'importanza e sulla necessità di un reporting affidabile dei dati degli sversamenti (spill).
Nel 2023 e nel primo semestre 2024 sono state lanciate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione dell'ambiente e della corretta gestione degli aspetti ambientali. Si riconfermano per il 2024 le giornate celebrate nel 2023, in particolare:
Nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), il programma ambientale delle nazioni unite (UNEP) ha lanciato il tema "rigenerazione dell'ambiente naturale". Saipem partecipa da oltre 10 anni alle celebrazioni della giornata mondiale dell'ambiente, rinnovando l'invito, anche in questa occasione a tutti i siti e progetti nel mondo a diffondere la consapevolezza tra i dipendenti sull'importanza del rispetto e cura dell'ambiente; invita inoltre tutti a essere promotori di azioni e soluzioni che portino beneficio all'ambiente stesso.
Abbiamo in corso una strategia per ridurre all'indispensabile l'utilizzo della plastica monouso nei nostri uffici e luoghi di lavoro e incoraggiamo i nostri dipendenti a ridurre il loro stesso consumo di plastica. Abbiamo distribuito negli uffici Italia oltre 5.000 borracce e tazze e abbiamo installato dispenser di acqua e potabilizzatori su alcuni dei nostri mezzi navali. Inoltre, proprio in occasione della giornata mondiale dell'ambiente, abbiamo lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione e miglioramento della raccolta differenziata nei siti Italia.
Per ciascun evento viene sviluppato materiale dedicato, condiviso con ciascuna business line e reso disponibile sull'intranet aziendale. Le campagne sono state promosse anche sui canali social ufficiali attraverso post dedicati atti a ribadire, anche esternamente, l'impegno di Saipem su tematiche ambientali globali.
I risultati raggiunti dalle business line sono stati e saranno riportati in una sezione dedicata di "eNews", magazine di divulgazione interna, emesso ogni quattro mesi, nel quale si dà rilevanza a iniziative e progetti svolti a livello societario e aventi un interesse ambientale.
Infine, ormai dal 2021 continuano le iniziative di volontariato aziendale con associazioni impegnate alla riqualifica di aree degradate a cause dell'abbandono dei rifiuti. Negli anni sono stati coinvolti i principali siti Saipem Italia ed è cresciuta notevolmente la partecipazione e l'interesse dei dipendenti in merito.
Infine, ulteriore attività portata avanti nel 2023 è l'implementazione di una metodologia per identificare, valutare (qualitativamente e quantitativamente) e gestire i rischi ambientali a partire dalla fase di approvazione dell'offerta dei progetti. Per i progetti operativi la valutazione del rischio ambientale è già integrata. L'intento è di valutare preventivamente i rischi ambientali associati ai progetti e l'esposizione di Saipem a tali rischi. In questo contesto vengono quindi considerati gli impatti dei progetti sulla politica ambientale e sugli obiettivi ambientali di Saipem. Le informazioni generali sul progetto, come il tipo di progetto, l'ubicazione, le ore lavorate (WHM) e il costo del progetto, forniscono informazioni per la categorizzazione di ciascun rischio ambientale in livelli di rischio basso, medio o alto. Vengono poi incluse le misure di mitigazione già pianificate o generalmente applicate per un'attività specifica per valutare i rischi residui.
Gli aspetti ambientali esaminati da questo processo includono:
Nell'ambito della definizione e governo del sistema di gestione per la Qualità, di seguito le principali attività svolte nel primo semestre 2024:

Quality Plan 2024 (parte del HSEQ Plan 2024) contenente le iniziative di miglioramento delle qualità complementari allo svolgimento delle attività ordinarie previste dai documenti normativi di riferimento;

Nel corso del primo semestre 2024 sono stati sviluppati diversi interventi e iniziative orientati a cogliere al meglio le opportunità offerte dai mercati di riferimento e a ottenere il continuo miglioramento delle performance e della redditività di Società.
In particolare, in continuità con il perseguimento degli obiettivi di innovazione, efficacia ed efficienza alla base della cultura One Saipem, sono stati sviluppati i seguenti principali interventi:
Al fine di garantire una sempre più efficace attuazione della configurazione organizzativa basata sulle business line, nel 2024 sono state inoltre perseguite ulteriori azioni rivolte allo sviluppo dell'assetto operativo e di funzionamento sottostanti con particolare focus su tematiche critiche e rilevanti abilitanti il modello operativo, nonché sull'adeguamento del sistema normativo.
Nel primo semestre 2024 Saipem ha consolidato l'alternanza tra lavoro in presenza e in modalità agile al fine di supportare una maggiore flessibilità nella resa della prestazione lavorativa. Coerentemente ha quindi proseguito nella già avviata ricerca della massimizzazione della flessibilità operativa e di efficacia dei processi aziendali attraverso l'utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione.
È infatti proseguito il programma di re-engineering dei processi HR, anche attraverso il continuo sviluppo del nuovo human capital management system che, grazie a una gestione integrata e ottimizzata dei dati, pone l'employee experience al centro dei processi.
Sono state confermate le misure volte, inoltre, a trattenere le competenze critiche per Saipem e gli interventi sulla motivazione e il livello di coinvolgimento del personale espatriato attraverso l'introduzione di nuovi strumenti maggiormente flessibili e la conferma delle politiche introdotte nell'anno appena trascorso a supporto dell'espatrio, allo scopo di poter offrire un trattamento economico competitivo sul mercato. In quest'ottica Saipem ha inteso assicurare un costante aggiornamento degli indici di definizione di suddetto trattamento e sta valutando nuove modalità di definizione dello stesso.
Il primo semestre del 2024 è stato caratterizzato da assidue e proficue interlocuzioni con le organizzazioni sindacali del comparto energia e petrolio, del comparto marittimo e di quello metalmeccanico sia sul piano nazionale che a livello territoriale/RSU.
Il 15 gennaio 2024, allo scopo di assicurare una sempre maggiore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, è stato stipulato con le organizzazioni sindacali un accordo relativo all'introduzione di una soluzione tecnologica basata sull'intelligenza artificiale ("smart cameras") volta all'individuazione e alla mitigazione di situazioni di rischio potenzialmente derivanti dalle attività operative condotte sia a bordo delle unità navali operanti nelle acque territoriali Italiane che all'interno dei cantieri italiani. Lo strumento è stato oggetto di una valutazione approfondita sia sotto il profilo della salute, sicurezza e ambiente, sia sotto quello della tutela della privacy, attraverso un

confronto con le funzioni aziendali preposte e con l'"Organismo Paritetico Nazionale (OPN)", un comitato tecnico di espressione sindacale previsto dalla contrattazione collettiva di riferimento.
Analogo accordo è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali del comparto marittimo.
Una prima sperimentazione in Italia, a partire dal mese di luglio 2024, avrà luogo a bordo della Saipem 10000 nell'ambito del progetto Cassiopea.
In attesa di avviare con le organizzazioni sindacali una discussione approfondita su eventuali nuove modalità di gestione dell'orario di lavoro e del lavoro agile, nel mese di marzo 2024 sono stati sottoscritti con i rappresentanti del comparto energia e petrolio due accordi che hanno prorogato le regole attualmente in vigore fino al 30 settembre p.v., introducendo qualche aggiustamento sul lavoro in modalità agile (es.: work life balance per il personale affetto da patologie croniche).
In data 15 aprile 2024 è stato firmato con le organizzazioni sindacali generali e nazionali del comparto energia e petrolio un importante protocollo di relazioni industriali denominato "Modello di Partecipazione Aziendale" basato sul concetto della partecipazione e coinvolgimento delle persone Saipem.
Tale protocollo, unico nel suo genere, nasce dalla convinzione che un sistema di relazioni industriali maggiormente partecipativo, costruito sulla centralità delle persone, contribuisca al mantenimento e al rafforzamento della posizione di Saipem negli ambiti nei quali è attivamente impegnata. Il sistema di relazioni industriali delineato si fonda su tre livelli di interlocuzione: partecipazione e informazione, consultazione e confronto, negoziazione e contrattazione, anche in coerenza con quanto previsto dalla contrattazione collettiva vigente. L'accordo prevede, inoltre, la costituzione di un Comitato Aziendale Paritetico Saipem (CAPS) di natura non negoziale, improntato alla discussione di aspetti e contenuti anche tecnici (es.: la formazione, la salute e sicurezza, la tutela dell'ambiente, il welfare, le modalità di lavoro) e l'avvio di un percorso di formazione, incentrato principalmente sulla partecipazione, che vedrà impegnati congiuntamente le organizzazioni sindacali e l'azienda.
Con riferimento al comparto marittimo, il primo semestre 2024 è stato altresì caratterizzato dalle interlocuzioni con le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali finalizzate al rinnovo della parte normativa delle sezioni del Contratto Collettivo di categoria di interesse specifico di Saipem.
Intensa è stata, infine, l'interlocuzione con le rappresentanze sindacali del settore metalmeccanico, sia finalizzata al confronto e alla condivisione del processo volto a massimizzare l'efficacia operativa che transita attraverso il rafforzamento stabile degli organici, sia a garantire condizioni di lavoro sempre più efficienti per il personale operante all'interno della yard di Arbatax.
Per quanto concerne le relazioni industriali estere, si evidenzia la sottoscrizione di un nuovo accordo collettivo presso la società Saipem Luxembourg Angola Branch sita in Angola e il rinnovo di accordi esistenti in Messico, Nigeria e Singapore. In Norvegia, nel mese di giugno 2024, è stato rinnovato l'accordo collettivo del settore industriale che regola la remunerazione del personale coinvolto nella perforazione offshore, nonché l'accordo quadro a livello di settore per le società di servizi petroliferi sottoscritto dalla Confederazione Norvegese delle Imprese e dell'Industria (NHO) e dall'Associazione Norvegese per il Petrolio e il Gas con la Confederazione Norvegese dei Sindacati (LO) e Industri Energi.
In Francia è stato firmato un accordo con le organizzazioni sindacali di riferimento che definisce l'agenda delle negoziazioni obbligatorie per il periodo 2024-2026 ed è stato perfezionato l'accordo già esistente sul telelavoro e il diritto alla disconnessione. Si segnalano, inoltre, l'avvio di negoziati riguardanti il premio di partecipazione per il periodo 2024-2026, il piano di spostamento della Società e, in conformità con la normativa locale, la ripartizione del valore in caso di aumento eccezionale del profitto.
Per quanto riguarda l'interlocuzione sul piano transnazionale con il comitato aziendale europeo (CAE), nell'ottica di consolidare le relazioni e l'impegno aziendale nel rafforzare il dialogo con la rappresentanza dei lavoratori dello spazio economico europeo, nel corso del primo semestre del 2024 è stato organizzato un incontro straordinario per la presentazione del piano strategico 2024-2027.

RISORSE UMANE
| (unità) | Forza media 2024 | Forza media 2023 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 13.841 | 13.974 |
| Energy Carriers | 11.138 | 10.965 |
| Drilling Offshore | 2.926 | 2.515 |
| Drilling Onshore | 160 | 542 |
| Funzioni di staff | 1.182 | 1.112 |
| Totale | 29.247 | 29.108 |
| Italiani | 5.729 | 5.347 |
| Altre nazionalità | 23.518 | 23.761 |
| Totale | 29.247 | 29.108 |
| Italiani a tempo indeterminato | 5.669 | 5.316 |
| Italiani a tempo determinato | 60 | 31 |
| Totale | 5.729 | 5.347 |
| (unità) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
| Numero di dipendenti | 29.758 | 28.756 |
| Numero di ingegneri | 5.992 | 5.689 |
Nell'ambito delle politiche di employee engagement rivestono un'importanza sempre maggiore le iniziative di welfare che si rivelano particolarmente efficaci per migliorare la qualità della vita, la soddisfazione e la motivazione dei lavoratori, in particolare per favorire la conciliazione tra vita privata e professionale (work-life balance). Saipem conferma il suo impegno a offrire ai suoi dipendenti servizi di Welfare di qualità che rispondano alle loro esigenze e aspettative.
Nel primo semestre 2024 Saipem ha portato a termine diverse iniziative, indirizzate al work-life balance, alla salute e al supporto alla genitorialità. Nel mese di febbraio è stata inaugurata la nuova caffetteria nella sede di Fano, uno spazio moderno e accogliente, dove i dipendenti possono incontrarsi e condividere momenti di pausa e di socializzazione. In collaborazione con la funzione health di Saipem e con la finalità di promuovere l'educazione alimentare è stato lanciato il progetto "Tailormade: la nutrizione su misura" presso i ristoranti aziendali di Milano e Fano. Da aprile, grazie all'utilizzo di icone dedicate, i dipendenti possono scegliere i piatti più adatti alle proprie esigenze nutrizionali.
A inizio anno è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali del comparto energia e petrolio un protocollo d'intesa in ambito salute e welfare relativo ad alcune iniziative volte al miglioramento della qualità della vita dei dipendenti Saipem. Tali servizi, ad oggi attivati presso la sede di Milano (es. smart clinic, check up over 45), verranno estesi anche alle altre sedi.
All'interno del suddetto protocollo è stata inoltre introdotta un'ulteriore importante misura in ambito welfare volta a rafforzare l'assistenza sanitaria integrativa (FASIE) prevista dalla contrattazione collettiva. Infatti, a partire dal mese di ottobre 2024, Saipem, con totale onere a proprio carico, assicurerà a tutti i propri dipendenti (CCNL Energia e Petrolio) l'iscrizione automatica al FASIE alla cd. opzione "Standard".
È stato inoltre confermato il programma estate welfy destinato ai figli dei dipendenti dai 6 fino ai 17 anni. L'iniziativa permetterà a 400 bambini e ragazzi (50 in più rispetto al 2023) di partecipare a campus estivi al mare o in montagna che prevedono attività finalizzate all'apprendimento della lingua inglese, sportive e ricreative e di contatto con la natura.
In aggiunta alle iniziative di welfare consolidate nei Paesi in cui Saipem opera è da segnalare come, in un'ottica di conciliazione vita-lavoro, le politiche di remote working sono in implementazione nelle realtà ove le esigenze di business, nonché la legislazione lo consentono.
Il 2024 segna un importante capitolo nell'impegno di Saipem nel promuovere e supportare la crescita delle proprie persone attraverso importanti iniziative di sviluppo delle competenze professionali e attitudinali. In occasione dello Strategy Line Up 2024, momento di condivisione di strategia e obiettivi, l'Amministratore Delegato e il Chief of People, HSEQ and Sustainability hanno infatti introdotto il nuovo modello comportamentale "One Saipem Way", con l'intento di chiarire all'intera popolazione quali siano i pilastri fondamentali e le relative competenze attese per indirizzare al meglio il raggiungimento di obiettivi condivisi.
Il modello, che è ispirato ai valori aziendali, costituisce il punto di partenza per guidare i processi di attraction, sviluppo e gestione delle persone Saipem e orienta il rafforzamento delle competenze soft ritenute più rilevanti e strategiche all'interno dell'organizzazione, quali ad esempio la proattività, il commitment, l'innovazione, i comportamenti che valorizzano l'inclusione e la diversità, nonché la centralità di tutte le tematiche relative alla sicurezza delle nostre persone.

Il concetto di "One Saipem" indica la necessità di considerarci e operare come un'unica entità suddivisa in più Business Line, ma unita e coesa per raggiungere gli obiettivi condivisi. Parlare di "One Saipem" significa quindi ribadire la centralità dei progetti e, di conseguenza, l'esigenza di mettere a fattor comune competenze e conoscenze in un dialogo continuo e costruttivo.
Il 2024 sarà principalmente dedicato alla divulgazione del modello comportamentale e a tutte le iniziative di sviluppo e formazione ad esso collegate. La prima, in fase di avvio, sarà un percorso di comunicazione, formazione e familiarizzazione all'uso delle competenze presenti all'interno del Modello.
Questo programma formativo e informativo sarà dedicato a tutta la popolazione aziendale e si distinguerà per l'approccio dinamico, stimolante e interattivo. Infatti, l'erogazione del percorso sarà in modalità mista con il discente al centro dell'esperienza sia nelle iniziative con docenti in presenza sia nella versione digitale da fruire in e-learning.
L'intento di questo percorso è quello di far conoscere il nuovo Modello e parallelamente creare un'occasione di ingaggio sui valori e i principi che sono alla base della cultura Saipem.
Parallelamente si sta lavorando alla progettazione delle iniziative di formazione soft skills collegate ai nostri comportamenti guida, in modo da poter supportare le persone Saipem nell'acquisizione delle competenze chiave.
Un altro importante segno della volontà di Saipem di investire nelle proprie persone e nel continuo allineamento alle esigenze del business è rappresentato dall'istituzione di una funzione organizzativa dedicata ai temi di Sustainable People Strategy e dall'apertura di un tavolo di confronto con esperti accademici per la definizione di modalità che consentano di affrontare in modo sostenibile i temi che legano la strategia di business alle policy relative alle Risorse Umane. I tre pilastri del progetto sono la disponibilità e il continuo aggiornamento delle competenze necessarie a eseguire il piano strategico, l'engagement delle persone, il welfare nell'equilibrio tra vita privata e lavoro.
Proseguono, inoltre, le iniziative di sviluppo differenziate in relazione al target di popolazione coinvolta e in riferimento allo specifico percorso professionale. Per i giovani l'obiettivo è quello di individuare, orientare e sviluppare il potenziale, per gli esperti è volto alla valutazione delle soft skills e del potenziale di crescita sia professionale sia manageriale, e infine, per la popolazione manageriale ha lo scopo di verificare il potenziale di crescita verso posizioni di maggiore complessità per individuare eventuali sviluppi ulteriori.
Per i new joiner, in particolare, è proseguita con successo l'implementazione del programma strutturato di onboarding, introdotto nel 2023 con lo scopo di ridurre i tempi di inserimento nel ruolo e al contempo sviluppare le necessarie competenze soft in linea con i comportamenti attesi e la strategia di business dei new joiner delle sedi italiane.
È volontà di Saipem di estendere a tutte le branche e company del Gruppo, per andare a sostenere in maniera strutturata iniziative già sviluppate in loco.
Ad esempio, in Francia è stato messo a punto il programma "Parcours d'intégration" che è finalizzato all'integrazione dei new joiner. Il programma si svolge in più fasi, partendo dal momento in cui i nuovi assunti arrivano in Saipem, accolti dall'HR Partner in un incontro di benvenuto in cui vengono spiegati i temi principali della loro carriera in azienda. In seguito, vengono invitati a un "incontro di integrazione" che permette a ogni nuovo collega di scoprire le attività di Saipem presentate dall'Amministratore Delegato di Saipem SA e dai suoi diretti responsabili.
Un'altra fase di questo processo è la partecipazione a un laboratorio di lavoro "La Fresque du Climat" presentato da colleghi di sostenibilità al fine di essere sensibilizzati sulle questioni climatiche attraverso un workshop educativo e collaborativo.
In Francia, a sostegno dei futuri manager, è stato progettato un percorso formativo chiamato "Poseidon" pensato per le persone riconosciute ad Alto Potenziale/Chiave e che assumeranno importanti responsabilità nell'organizzazione nel prossimo futuro.
L'obiettivo principale è quello di sviluppare le competenze manageriali, aumentare l'efficienza professionale, creare un network dinamico e rafforzare le conoscenze del Gruppo oltre a condividere e promuovere i valori di Saipem.
A supporto dell'autosviluppo delle competenze, Saipem ha sperimentato un percorso di coaching dedicato ai giovani manager. Il servizio, realizzato attraverso una piattaforma digitale, rappresenta un nuovo strumento che consente al soggetto coinvolto di rafforzare la consapevolezza sul proprio potenziale e migliorare le prestazioni grazie alla definizione e alla realizzazione di un piano di crescita ad hoc, con il supporto di coach certificati e qualificati. Al termine del percorso Saipem ha ritenuto fondamentale rilevare il livello di soddisfazione dell'iniziativa raccogliendo feedback estremamente positivi.
I manager sono al centro anche di una serie di interessanti iniziative portate avanti in India con l'obiettivo di rafforzare le capacità di leadership e di gestione delle persone. In particolare, sono stati organizzati training esperienziali sia indoor che outdoor volti a identificare e perfezionare i propri atteggiamenti e comportamenti attraverso l'integrazione con attività che simulino scenari di vita reale e che aiutino i partecipanti a superare le paure, esprimere le emozioni in modo non giudicante e sfidare le inibizioni.
Non solo competenze soft al centro della strategia di sviluppo delle persone Saipem.
Una delle competenze distintive e caratterizzanti di Saipem è infatti il project management, il cui sviluppo e valorizzazione continua è di fondamentale importanza. Al fine di sottolineare il valore e l'importanza di tale competenza, nei primi mesi del 2024 è iniziata una nuova edizione del percorso interno project management Takeaways. Il corso si rivolge a PM Junior e a persone coinvolte nella gestione dei team di progetto e si pone l'obiettivo di accrescere la consapevolezza dei partecipanti in merito ai processi di project management, attraverso la condivisione di lesson learned e lo svolgimento di project work.

Il sostegno allo sviluppo delle competenze abilitanti al business Saipem è anche al centro della predisposizione di spazi dell'Headquarter di Milano Rogoredo dedicati alla formazione tecnica del personale di bordo sia Offshore sia Drilling, tramite simulatori utili alla formazione sia in ottica di familiarization che di assessment finalizzati all'ottenimento di certificazioni richieste dalla normativa marittima.
Prosegue, inoltre, l'iniziativa di formazione per tutta la famiglia professionale della supply chain, con il lancio di una campagna formativa in e-learning con lo scopo principale di creare awareness sui principi ESG: cosa si intende per business sostenibile, quali sono i diritti e doveri dell'azienda a tutela dei diritti umani e a difesa dell'ambiente, nonché il programma "Saipem Net Zero" che ha come obiettivo il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2025.
L'investimento di Saipem nello sviluppo di competenze si rivolge non solo al know-how già presente in azienda, ma anche all'acquisizione di competenze strategiche tramite iniziative di talent attraction che vedono anche nel 2024 l'adozione di strategie volte a migliorare e ridefinire l'attrattività aziendale.
Durante i primi sei mesi del 2024 Saipem ha lavorato per implementare iniziative di educational advocacy volte, tramite accordi con enti di istruzione, a sviluppare competenze in giovani neolaureati/neodiplomati, necessarie e strategiche per il perfezionamento della strategia di business.
Da annoverare il percorso QHSE Master sviluppato insieme al consorzio QUINN di Pisa. Il percorso della durata di 6 mesi, con una prima fase di aula e una seguente fase di project work, è rivolto a neolaureati e laureati con breve esperienza e ha l'obiettivo di formare professionisti in ambito Qualità, Salute e Sicurezza che possano porsi come leader nella transizione energetica.
Oltre ai programmi per i neolaureati, Saipem ha lavorato per la generazione di opportunità concrete per il target dei neodiplomati.
Nel 2024 si è disegnato e concretizzato il progetto di creazione di un Istituto Tecnico Superiore (ITS) Academy nel territorio fanese, volto a disegnare un patto intergenerazionale, che possa accrescere la capacità esecutiva del territorio. Tale progetto oltre a rispondere al "patto europeo per le competenze" aderisce agli obiettivi ESG 2030 n. 4 e 8. I percorsi di ITS sono percorsi di istruzione ministeriali che danno accesso a un diploma di 5° livello. Saipem come capofila di un gruppo di imprese ha generato un percorso di alta specializzazione post diploma coinvolgendo tutte le realtà del territorio, dagli enti di formazione alle aziende. Il percorso prende il nome di "Infrastrutture e impianti: tra progetti complessi e transizione ecologica". Le lezioni inizieranno a ottobre 2024.
Saipem si è dedicata nel primo semestre dell'anno ai progetti del sistema scuola-impresa atti a orientare professionalmente le nuove generazioni, come ad esempio il progetto Sinergia e il progetto Role Model.
Per quel che riguarda il primo, anche nel 2024 ha coinvolto i colleghi nel formare giovani studenti di 5 istituti tecnici di istruzione superiore del territorio italiano e vedrà la conclusione del percorso nel mese di luglio con la partecipazione a un summer camp in cui faranno attività laboratoriali e di soft skills e parteciperanno a un career day finale volto all'inserimento in azienda.
Il progetto Role Model invece nel 2024 ha visto raddoppiare il numero di colleghe coinvolte in questo programma di orientamento scolastico e professionale fatto di incontri e talk ispirazionali con un focus particolare sul mondo femminile e STEM.
Anche all'estero si segnalano iniziative dedicate all'orientamento professionale e all'inserimento di profili junior in azienda. Ad esempio, in Angola, prosegue nel 2024 un programma di tirocinio che mira a favorire lo sviluppo degli stagisti attraverso posizioni di ingresso, creando connessioni tra università e azienda. Comprende un percorso di sviluppo strutturato con incontri mensili gestiti dalle Risorse Umane che trattano sfide degli stagisti e progetti aziendali.
Proseguono anche nel 2024 i rapporti ormai consolidati con le istituzioni educative italiane (università e scuole superiori) tramite il rinnovo delle partnership di placement, nell'ottica di un costante ampliamento dei rapporti in essere e delle possibili iniziative a cui partecipare: Career Day, tavole rotonde, Company Visits, Mock interviews.
Il 2024 ha visto quindi il nascere di nuove collaborazioni e il consolidarsi di quelle storiche. Tra i nuovi ambiti di collaborazione Saipem ha definito con la LUISS Business School un percorso che vede impegnati i ragazzi del master: "Risorse umane e organizzazione" nella realizzazione di un business case che quest'anno ha avuto il titolo di: "Identificare strumenti e azioni per attrarre e includere la popolazione delle donne STEM in azienda".
La collaborazione con il Politecnico di Milano ha visto Saipem coinvolta in una serie di iniziative che vanno dalle Virtual Round Table su temi di transizione energetica, passando per attività di co-docenza nel corso "Sustainable Energy Carrier" fino ad arrivare alla Open Innovation con il programma "Complex Project" del corso di laurea in Ingegneria Gestionale.
Si consolida, inoltre, la partnership con la Bocconi, ospite a inizio anno di una Company Visit dedicata agli studenti del Master in Corporate Finance di SDA Bocconi.
Saipem ha confermato il suo impegno nello sviluppo di un ambiente di lavoro che riconosca e valorizzi le competenze individuali anche in termini di unicità, sempre in coerenza con i contenuti e gli impegni espressi nella Policy Diversity, Equality & Inclusion, documento che rappresenta una fonte di ispirazione importante. La strategia D&I 2024, presentata in aprile al Comitato Diversity & Inclusion, si basa sui seguenti 5 pilastri: equità di genere, generazioni, multiculturalità, LGBTQ+ e disabilità. L'incontro del Comitato D&I è stato inoltre occasione per illustrare le principali azioni e progetti sviluppati e condividere le priorità per l'anno in corso.
Sono stati aggiornati gli obiettivi del Piano Strategico di Sostenibilità con validità 2024-2027, riconfermando il focus sulla valorizzazione e lo sviluppo delle competenze STEM al femminile. Per perseguire tale obiettivo Saipem ha rafforzato il suo impegno attraverso attività di ispirazione e indirizzo; ne è un esempio il programma Elis che è

proseguito ampliando il pool di Role Model coinvolte (totale 10). L'esperienza, che proseguirà per tutto l'anno 2024, è stata raccontata attraverso un articolo pubblicato sui canali interni ed esterni, in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza che è stata celebrata a febbraio 2024.
L'attenzione al pilastro equità di genere, per favorire una cultura inclusiva e libera da barriere e pregiudizi, è dimostrata anche nel processo di selezione; per questo motivo, nel maggio 2024, viene diffuso a livello di Gruppo il corso "Recruiting Biases: How to recognise and avoid them". L'intento di favorire l'empowerment femminile è dimostrato, inoltre, sia dalle community di donne create in Brasile e Mozambico, sia dalla sensibilizzazione promossa sullo sviluppo delle donne attraverso articoli dedicati su newsletter interne in Angola e negli Emirati Arabi Uniti. Inoltre, Saipem ha aggiornato le linee guida per favorire l'incremento delle donne nei Board delle società controllate.
L'interesse al tema della violenza di genere resta forte; ne è esempio il webinar progettato internamente a marzo 2024 a livello Italia, in occasione della Giornata Internazionale della Donna in collaborazione con gli psicologi della Smart Clinic.
Per far seguito all'impegno contro la violenza e le molestie nei luoghi di lavoro è proseguita la campagna di prevenzione "Molestie sul luogo di lavoro", e a livello Gruppo, a febbraio 2024 è stato promosso il corso "Behaviours contrary to the Code of Ethics".
In generale la formazione rappresenta un canale strategico per garantire la capillare sensibilizzazione e conoscenza rispetto ai temi prioritari in ambito D&I; nel corso del 2024 è infatti proseguita la diffusione a livello di Gruppo di tre corsi di formazione, rispettivamente sulle tematiche di Unconsciuos Bias, Disabilità e Molestie di Genere. Inoltre, in collaborazione con le associazioni Valore D e Parks Liberi e Uguali, sono state promosse una serie di iniziative di informazione e formazione su temi specifici.
A fine 2023 è stato condotto un maturity assessment che si è concluso nei primi mesi del 2024 con la finalità di mappare le principali attività D&I a livello di Gruppo e il relativo grado di maturità in ambito D&I. A supporto del forte commitment sulla multiculturalità è stata promossa la Giornata internazionale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo mediante la raccolta di materiale fotografico a livello di Gruppo, come espressione della ricca diversità culturale, di tradizioni, usi e costumi che caratterizza Saipem.
La Politica sulla remunerazione 2024 ha l'obiettivo di sostenere il processo di crescita di Saipem, la strategia di business, la missione e i valori aziendali attraverso meccanismi retributivi che permettano di attrarre, motivare e trattenere persone di elevato profilo professionale e manageriale, con competenze distintive e critiche per Saipem, oltre che incentivare il raggiungimento degli obiettivi del Piano Strategico 2024-2027 e la crescita sostenibile della Società.
Tale Politica viene delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance, perseguendo l'allineamento degli interessi e della motivazione del Management con quelli degli azionisti e di tutti gli stakeholder, con l'obiettivo prioritario di creare valore sostenibile nel medio-lungo periodo.
Per il 2024 le Linee Guida di Politica prevedono una struttura retributiva per le risorse manageriali articolata tra un Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine e un'incentivazione di lungo termine a base azionaria, attraverso la seconda attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine previsto per il triennio 2023-2025.
Il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2024 ha natura monetaria e, in un'ottica di attenzione al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società, prevede, per la sua attivazione, il superamento di un entry gate identificato nella Posizione Finanziaria Netta Adjusted di Saipem alla fine dell'anno 2024.
Il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025, di tipo azionario, è stato strutturato in un'ottica di massimizzazione del valore dell'incentivo nel lungo termine, di rafforzamento della partecipazione del management al rischio d'impresa e di miglioramento delle performance aziendali. L'impianto della remunerazione variabile così definito è collegato a obiettivi economico-finanziari coerenti con il Piano Strategico, oltre che con le priorità del 2025 e prevede un peso significativo e crescente della componente ESG pari al 20% degli obiettivi per entrambi i piani.
La Politica sulla remunerazione 2024 è dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2024" (cd. Relazione sulla Remunerazione 2024) ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2024; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 14 maggio 2024, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 99,2.
Come descritto nella Sezione II di tale documento, nel 2023, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari e delle valutazioni delle prestazioni dell'anno del management, la Società ha riconosciuto l'Incentivo Variabile di Breve Termine, come previsto dalla Politica sulla remunerazione 2023.
Nel corso del 2024 è stata svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2024 relativi ai Piani di Incentivazione Variabile di Breve Termine secondo un processo top-down su tutta la popolazione manageriale, garantendo un processo di verifica e monitoraggio di tali obiettivi durante l'anno.

La Politica sulla remunerazione 2024 tiene conto delle sfide che Saipem ha affrontato e superato negli scorsi anni, in un contesto fortemente penalizzato dalla crisi pandemica, dal continuo aumento del tasso di inflazione, dei prezzi dell'energia e dei beni di prima necessità, che comportano per l'azienda il perdurare di uno scenario di mercato complesso. Grazie al sostegno degli azionisti e al forte impegno dei suoi dipendenti, Saipem è riuscita a risollevare la propria situazione, migliorando i livelli di efficienza, produttività e innovazione, nonché ottimizzando il profilo di rischio delle commesse e del portafoglio ordini attraverso un opportuno ribilanciamento; a conferma di questi risultati sono state collocate obbligazioni senior unsecured guaranteed equity-linked con scadenza al 2029 per un importo nominale complessivo pari a 500 milioni di euro.
La Politica retributiva 2024 risulta quindi volta a migliorare l'engagement, consolidare il commitment e mantenere la motivazione elevata, oltre che assicurare la retention dei talenti, al fine di garantire la migliore esecuzione dei progetti presenti in portafoglio e di quelli che verranno acquisiti.
Saipem continua inoltre a sostenere il suo impegno verso la riduzione della disparità salariale tra uomo e donna perseguendo il principio Equal Pay for Equal Work e fornendo disclosure sul rapporto di remunerazione fissa e globale tra genere femminile e maschile per qualifica, sia rispetto al perimetro Italia, sia rispetto al perimetro di Gruppo consolidato (cd. "gender pay gap") all'interno della Sezione II della Relazione sulla Remunerazione 2024.
Saipem nel 2024 ha proseguito le attività di digitalizzazione dei processi della Direzione Risorse Umane, iniziativa di trasformazione che si pone come obiettivi principali la mappatura e razionalizzazione dei sistemi esistenti, la definizione di un framework applicabile a tutte le entità del Gruppo e l'adeguamento di tutte le entità con modalità differenziate sulla base delle esigenze del Gruppo e l'adeguamento di tutte le entità a tale architettura, con importanti benefici in termini di ottimizzazione, user experience e rispetto delle linee guida Corporate.
Rientrano nell'ambito di questo programma il nuovo tool di Human Capital Management (HCM), l'iniziativa Global Payroll, la ricerca di un tool verticale per la gestione del personale di bordo, la digitalizzazione del processo di HR Scheduling e il nuovo Self Booking Tool, nonché diverse iniziative relative a improvement di soluzioni esistenti facenti parte del pacchetto Falcon, con particolare riferimento ai processi timesheet e travel.
Il nuovo HCM costituisce uno step fondamentale per l'intero programma di trasformazione poiché coprirà la maggior parte dei processi in ambito HR, consentendo di ridurre il numero di tool e le relative integrazioni, garantendo maggiore efficienza ed efficacia interfunzionale e facilitando le attività di self-service per tutti i dipendenti, essendo accessibile da remoto anche tramite mobile.
Importanti sforzi sono stati effettuati sullo sviluppo dell'Employee Talent Profile, sezione che integrerà diverse informazioni sui dipendenti e che permetterà di avere un'importante overview sul set di skills ed esperienze a disposizione di Saipem.
Parallelamente ai continui improvement sui moduli implementati, nel corso del 2023 è proseguito anche il rilascio dei moduli di Compensation e Recruiting previsti nella Wave 2 del progetto. Soprattutto per il modulo di Recruiting ci si aspettano importanti interventi di digitalizzazione che andranno a ridurre al minimo le attività a basso valore aggiunto e a integrare le diverse fasi di pianificazione, selezione, assunzione e onboarding.
La Direzione HR si è inoltre fatta promotrice di un'importante iniziativa di ottimizzazione in ambito Data Governance avviata congiuntamente alla Direzione Digital e volta alla definizione di un sistema di Master Data Management per organizzare e categorizzare i dati critici Saipem. Tale progetto è stato avviato con focus sul processo di acquisizione e gestione dei progetti di business coinvolgendo anche le funzioni di linea ed è anche propedeutico all'identificazione del sistema per la gestione integrata del processo di HR Scheduling per lo staffing dei progetti.
Coerentemente con l'obiettivo di una sempre maggiore innovazione e integrazione dei sistemi è stato completato nella quasi totalità delle entità Saipem e si appresta ad approcciare l'ultimo rilascio (Svizzera) il progetto Global Payroll, attraverso il quale tutte le realtà Saipem nel mondo saranno dotate di strumenti che assicureranno una sempre maggiore standardizzazione e governance dei processi di Amministrazione del Personale.
Importante beneficio di questa integrazione sarà la possibilità di implementare e utilizzare strumenti di Business Intelligence attraverso i quali potranno essere monitorati con maggior efficacia i principali elementi di costo lavoro. Nel corso del primo semestre del 2024, data la specificità e l'importanza strategica del personale di bordo e dei relativi processi HR e in coerenza con il programma "Offshore Competence Assurance & Assessment" lanciato congiuntamente dalle divisioni Asset Based Services e People, HSEQ and Sustainability, Saipem ha condotto un'indagine di mercato volta all'identificazione di un sistema che copra i processi HR di bordo con l'obiettivo primario della gestione trasversale delle competenze del personale della flotta Saipem.
Inoltre nell'ultimo mese del 2023 è stato avviato, e sta proseguendo nell'anno in corso, il programma globale di early tester del più avanzato assistente digitale di intelligenza artificiale generativa al mondo, offrendolo in dotazione ad alcune centinaia di dipendenti con l'obiettivo di abbattere le tempistiche dedicate ai task routinari e consentire la focalizzazione sulle attività di più alto valore aggiunto.
Parallelamente sono stati organizzati webinar per tutta la popolazione allo scopo di familiarizzare con la nuova tecnologia e apprendere le principali funzionalità e integrazioni con i tool aziendali.
La tecnologia è un asset fondamentale anche per temi di salute come la telemedicina che in Saipem continua a essere impiegata e che entro il 2024 vedrà attivati per l'estero un servizio di teledermatologia che fornisce un

supporto medico specializzato ai dipendenti specialmente nei luoghi remoti di lavoro e un servizio di telepsicologia che sarà disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Saipem, in qualità di membro del Global Compact delle Nazioni Unite, si impegna a sostenere l'obiettivo SDG 3: buona salute e benessere per tutti, a tutte le età, nonché a essere leader nella tutela della salute dei propri lavoratori e nella prevenzione delle malattie e persegue questo obiettivo in conformità alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali.
Considera, infatti, la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone un requisito fondamentale per uno sviluppo sostenibile, concentrandosi non solo sui dipendenti, ma anche sulle loro famiglie e sulle comunità in generale. L'approccio di Saipem alla salute si basa sul concetto One Health, che considera un approccio integrato e unificante che mira a ottimizzare la salute delle persone considerando l'interconnessione tra uomo, animale e ambiente.
La volontà di assicurare elevati standard di salute e sicurezza a tutto il suo personale si conferma nella prosecuzione del programma WHP (Workplace Health Promotion) organizzato in collaborazione con ATS Milano e Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni.
In linea con il programma, Saipem continua a costruire un contesto che favorisca l'adozione di comportamenti e di scelte positive per la salute dei dipendenti attraverso la promozione di azioni atte a sostenere scelte salutari (abitudini alimentari e stile di vita attivo) e a contrastare fattori di rischio (ad esempio il tabagismo e lo scorretto consumo di alcool).
Il sistema di strategia sanitaria di Saipem copre la salute sul lavoro, le misure preventive, la medicina dei viaggi, l'assistenza medica e la risposta alle emergenze, la medicina preventiva, la promozione della salute, dello stile di vita, del benessere mentale e sociale.
Consapevole che la prevenzione è essenziale per una vita lunga e sana, Saipem da gennaio offre programmi di prevenzione cardiovascolare e oncologica ai lavoratori delle fasce di età a maggior rischio che consentano l'identificazione precoce o subclinica di condizioni patologiche e dei relativi fattori di rischio.
Nella sede di Milano proseguono le attività della Smart Clinic, un servizio di prossimità che integra l'offerta sul territorio con un'attenzione specifica alle possibili esigenze delle persone Saipem sia in ambito lavorativo che personale. La struttura offre uno spazio per l'esecuzione di visite di idoneità sanitaria, servizi di primo soccorso, attività di formazione per care giver, di automedicazione e di autosomministrazione di farmaci e per l'attività di travel medicine con servizio di vaccinazione.
All'interno della Smart Clinic è presente, inoltre, un servizio di sportello psicologico nato dalla volontà di fornire una risorsa aggiuntiva per affrontare le sfide e le pressioni quotidiane che possono influire sul nostro equilibrio mentale e sul nostro benessere. I professionisti propongono sia un approccio tradizionale sia un ambiente virtuale con l'utilizzo del metaverso. Vi è inoltre un servizio di assistenza sociale per la gestione di problematiche familiari, di supporto agli anziani e di gestione di familiari disabili, ecc.
Saipem, inoltre, crede nelle pari opportunità e riconosce alle persone con disabilità il loro diritto al lavoro e si impegna a mitigare eventuali barriere occupazionali e disparità rafforzando una cultura organizzativa in cui le caratteristiche personali trovino accoglienza e valorizzazione. Per questo nel 2023 è stato creato un modello volto alla gestione delle disabilità che prevede, attraverso la classificazione ICF delle condizioni di disabilità, l'individuazione di eventuali gap partecipativi alla vita aziendale. In tal senso l'azienda sta implementando linee di indirizzo volte a garantire la piena accessibilità alla vita lavorativa attraverso iniziative specifiche e strutturate anche individualizzate e si impegna a promuovere una cultura dell'organizzazione inclusiva sul tema della disabilità in tutti i contesti.
I riferimenti degli standard internazionali guidano lo sviluppo dei processi aziendali secondo le best practice di settore; sono in altri termini un "faro" da seguire e garantiscono l'adozione di un linguaggio comune tra i diversi operatori.
Il modello di security aziendale di Saipem si basa su un'accurata analisi, sulla comprensione del contesto locale dal punto di vista politico, criminale, economico, etico, sociale, di legalità, per l'individuazione delle misure di mitigazione necessarie a garantire al business un'idonea "cornice di sicurezza" all'interno della quale sviluppare le attività proprie dell'azienda. Per la sicurezza fisica delle persone che dobbiamo proteggere il riferimento è la norma UNI 31000 sulla "Gestione del rischio - Principi e linee guida".
Alla luce di quanto sopra Saipem:

Breve riassunto dei principali eventi con impatto sui temi di Security:
Le principali azioni di mitigazione in corso nel 2024 relativamente alla sicurezza fisica delle persone sono le seguenti:
La sicurezza cibernetica costituisce un pilastro importante per Saipem.
Gli attacchi informatici rappresentano un fattore di rischio in continua crescita per l'economia globale.
Il rischio connesso alle tematiche di Cyber Security, pur mostrando un trend in continuo aumento per il settore merceologico di riferimento, viene considerato tuttora stabile in virtù dei presidi implementati e costantemente integrati a protezione del perimetro aziendale, che garantiscono l'assenza di incidenti critici dal 2018. Limitati casi (5) di infezione tramite malware di singoli sistemi sono risultati meritevoli di segnalazione all'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) nel corso del primo semestre 2024; i diversi eventi, sia singolarmente sia nel loro complesso, non hanno generato impatti su altri sistemi aziendali e i dispositivi sono stati bonificati senza ulteriori conseguenze.
Le minacce immediate possono essere mitigate attraverso solidi protocolli di sicurezza e governance: negli ultimi anni Saipem ha adottato un approccio integrato alla sicurezza fisica e cyber, implementando un modello di cyber security seguendo le indicazioni del Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection (FNCS). Nel 2024 prosegue il programma "Sicurezza delle Informazioni e Gestione dei Dati" avviato nel 2022 e di durata triennale, composto dai seguenti progetti:
L'iniziativa relativa all'Operational Technology Security è stata ricollocata all'interno del nuovo programma "Asset Operational Technology and Cybersecurity Requirements Control", lanciato nel 2024, che include quanto già previsto nel programma 2022 e lo integra con le attività legate all'identificazione e alla mitigazione del rischio cyber per i sistemi di controllo industriali (ICS), definendone la governance e la gestione operativa.
Il fine ultimo di questo programma è garantire la competitività degli asset offshore all'interno di un mercato sempre più sensibile alla resilienza verso le minacce cibernetiche.
Avendo un'importante flotta di mezzi navali che operano in attività di perforazione e installazione offshore nei cinque continenti, Saipem deve adempiere agli obblighi derivanti, oltre che da legislazioni nazionali, anche dalla Risoluzione MSC.428 (98) "Maritime Cyber Risk Management in Safety Management Systems" dell'International Maritime Organization (IMO) del 2017, entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, attraverso la quale è stato stabilito che la valutazione del rischio cibernetico debba rientrare tra gli obiettivi del Codice ISM, considerato che detto rischio rientra tra quelli che possono impattare sulla sicurezza della nave, del personale e dell'ambiente.
È stato pertanto predisposto un processo di cyber risk assessment a bordo dei mezzi navali che è parte integrante e complementare del Safety Management System on board (SMS).
Il mantenimento della certificazione secondo lo standard ISO/IEC 27001 per le attività di "Cyber security event monitoring and incident management" è divenuto uno degli elementi di valutazione chiave considerati nella composizione dell'indice azionario di sostenibilità Dow Jones Sustainability Index.
Attraverso piattaforme come BitSight e CyberVadis, leader di mercato nella valutazione della postura di Cyber Security delle imprese, Saipem è in grado di individuare le proprie aree di miglioramento e pianificare interventi mirati.
Al livello generale, come confermato anche dalla relazione annuale dell'ACN, si segnala un aumento in merito al rischio cyber connesso alla supply chain sia in termini di continuità operativa sia di impatti reputazionali; in particolar modo il GDPR prevede in capo a Saipem, in qualità di titolare del trattamento, un obbligo di controllo dei propri fornitori e l'onere di comunicazione dell'eventuale data breach al Garante Privacy, oltre alla messa in atto di tutte le contromisure utili a circoscrivere l'evento.
In collaborazione con la Funzione Procurement è in corso di implementazione, nel nuovo strumento di vendor management, una lista di requisiti minimi di cyber security alla quale tutti i fornitori dovranno dare riscontro, direttamente sulla piattaforma, in modo digitale. Eventuali scostamenti da tali requisiti determinano la predisposizione di un piano di remediation.
Oltre ai due programmi citati, il piano di azioni in corso per l'innalzamento della postura di cyber security include:
RISORSE UMANE

Il corretto funzionamento del Modello di Security di Saipem è costantemente monitorato dal CCR che riporta al CdA e dalla funzione INAU aziendale.
La funzione SECUR svolge internamente audit tecnici sulle funzioni di security aziendali periferiche, fino a livello di progetto, per verificare la compliance alle istruzioni e linee guida di security.

Nel corso del primo semestre del 2024 è proseguita l'attività di razionalizzazione dei costi e ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.
A supporto di tali indicazioni direzionali nel primo semestre del 2024:
Rispetto alle principali iniziative avviate abbiamo:
L'area di sviluppo EPCI Integration è dedicata alla centralizzazione e standardizzazione dei dati provenienti da sistemi "verticali" dedicati alle singole funzioni e all'integrazione dei processi di lavoro, nell'ambito dei progetti EPCI. EPCI integration comprende due iniziative principali complementari.
La prima è la piattaforma di visualizzazione e collaborazione "EPiC" per la quale continua l'attività di supporto all'adozione delle applicazioni già industrializzate, grazie agli sforzi di informazione ed erogazione di servizi di onboarding, addestramento e supporto utente; inoltre si mantiene un particolare focus sull'implementazione di correzioni e nuove funzionalità richieste dagli stakeholder. Aggiornamenti delle applicazioni rivolte alla Supply Chain, Vendor Document Management e AWP (Advanced Work Package) sono stati rilasciati ai progetti, mentre continua la fase di sviluppo e integrazione di una Digital Control Tower e l'estensione di Management of Changes per l'utilizzo con partner di joint venture.
La seconda è lo sviluppo della "EPC Digital Platform" che ha come obiettivo la standardizzazione e integrazione dei processi di ingegneria impiantistica e gestione dei materiali con i processi di supply chain e costruzione. Il pacchetto core di questa iniziativa è nella fase di test e verrà utilizzato su un primo progetto pilota entro la fine del 2024.
Inoltre, per la fase Installation/Offshore Construction, si è continuata l'attività di sviluppo dell'Offshore Vessel Simulator, implementato anche per la nave Castorone a supporto delle operazioni del progetto Scarborough, del Vessel Reporting System (VRS) 2.0 e del Pipeline Productivity Tool (PPT) 2.0 – strumenti per il monitoraggio e analisi della produttività offshore – per i quali la fase di rilascio in produzione è in corso.
Per la digitalizzazione dei nostri asset, il programma di standardizzazione delle infrastrutture ICT e delle architetture Digital, che mira far convergere le risorse digital e ICT verso uno stesso disegno architetturale e verso una stessa capacità di performance, avviato a inizio del 2023, è stato completato. Questo permetterà a Saipem di poter adottare, per i propri asset, tutte le soluzioni digitali in fase di sviluppo e le nuove, siano esse standard di mercato o sviluppi tarati ad hoc sulle specificità delle operazioni. Consentirà, inoltre, di avere un disegno architetturale comune per tutte le soluzioni in ambito asset, garantendo una maggiore efficienza e un migliore controllo dei costi, sia nella fase di sviluppo che nella fase di adozione e gestione dei livelli di servizio.
Nel corso del primo semestre 2024 abbiamo migliorato e continuato a implementare la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).
Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advanced analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG), su cui intendiamo misurare il nostro piano di transizione verso gli obiettivi di Net Zero.

La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali.
Ad oggi, tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone, Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour, Dehe, Castoro X, Castoro XII. Sono in corso, rispettivamente, un programma di industrializzazione per l'upgrade di alcune sue sub-componenti e il collegamento del modulo di acquisizione dati a sorgenti dato critiche e un processo di identificazione dei dati IoT di valore e delle tecnologie, che ne consentano un arricchimento con informazioni rilevanti e permettano la loro esposizione per utilizzo dal business.
In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centralità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.
A giugno 2024 risultano in fase di completamento le soluzioni digitali che indirizzano i seguenti ambiti di applicazione, per la linea di business Asset Based Services:
Sono state inoltre avviate iniziative relative alla valutazione dell'impiego di piattaforme digitali e autonome mobili in cantieri operativi e dell'impiego di smart wearables.
È stato avviato e portato avanti un altro stream mirato al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo, con il progressivo rilascio del permesso elettronico di lavoro per operare (e-permit to work) sui nostri asset navali. Si prevede di arrivare a copertura di tutta la flotta nel corso del 2024 e di estendere l'utilizzo agli yard terrestri. In tale ambito, entro la fine dell'anno, sarà disponibile su tutta la flotta di mezzi marini Saipem la soluzione HOC4All per la gestione digitalizzata del processo di rilevazione, condivisione e analisi delle osservazioni relative a potenziali hazard o good practice. La soluzione, già disponibile per i siti a terra, coinvolgendo in prima persona i colleghi Saipem e non Saipem a bordo dei nostri mezzi, contribuisce anche alla diffusione della cultura della sicurezza attiva. Si è iniziato a implementare a bordo dei mezzi della flotta e delle yard un sistema di smart camera per il rilevamento dei "unsafe condition" per facilitare una pronta risoluzione. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza e telemedicina, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore.
Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.
Si è avviato un processo di revisione del sistema di CMMS (sistema centralizzato per la gestione della manutenzione), attualmente in uso, per una possibile sostituzione.
Sono in fase di scouting le tecnologie e i casi d'uso di valore per l'utilizzo dell'additive manufacturing nei processi di approvvigionamento di spare part.
È stata avviata un'attività di valutazione di tecnologie in ambito HSE per il miglioramento della sicurezza a bordo, come ad esempio gli Smart DPI/PPE.
In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento, e in fase di adozione diverse iniziative digitali, tra cui ricordiamo:

Risultano in corso le attività di sviluppo, test e adozione di diverse iniziative in molteplici ambiti.
Risulta opportuno sottolineare che, nel complesso contesto di mercato, è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.
Prosegue il percorso di evoluzione e trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.
In particolare, sono stati portati in produzione i nuovi ambienti di gestioni container sia in cloud che a bordo dei mezzi navali (Kubernetes) ed è stata consolidata l'adozione della metodologia low-code. Si è proceduto a focalizzarsi sulle tematiche di Machine Learning e DevOps. Sono state adottate, grazie a un percorso di ingaggio, co-creazione e addestramento su casi d'uso specifici delle attività di business, ancora in corso, da un gruppo pilota (circa 3.000 risorse), le nuove tecnologie di intelligenza artificiale generativa integrate con chatbot e assistenti di produttività personale (ChatGPT e CoPilot).
È stato avviato il progetto di catalogazione delle sorgenti dati e di impostazione dell'ambiente per il loro governo. Acquisita la tecnologia per garantire il supporto al consumo autonomo (self-service) dei dati a scopo analisi.
Sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con le quali sono state indirizzate numerose aree di valutazione tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.
In ambito cyber security è in corso il programma pluriennale di iniziative volte a migliorare ulteriormente la postura di sicurezza aziendale. Sono stati individuati 6 stream progettuali per la gestione delle identità digitali, la protezione della navigazione Internet anche quando effettuata fuori dal perimetro aziendale, la sicurezza dei sistemi OT presenti sui nostri mezzi navali, la segmentazione della rete di comunicazione Saipem, la governance e classificazione dei dati non strutturati e la gestione delle utenze privilegiate.
Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Risk Management Integrato che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto e un rafforzamento della condivisione e della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.
La struttura del sistema di controllo interno del Gruppo coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali. Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023", cui si rinvia.
Il modello di Risk Management Integrato prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi d'impresa e la loro integrazione con i rischi a progetto individuati, aggiornati e gestiti dalle strutture di riferimento, ai fini della rappresentazione di insieme dell'esposizione societaria e delle criticità rilevate, contribuendo all'analisi del profilo di rischio aziendale e attuando, ove possibile, il trasferimento al mercato dei rischi tramite processi assicurativi.
La valutazione dei rischi è eseguita dal management attraverso sessioni di risk assessment, ovvero riunioni e workshop coordinati dalla funzione "Integrated Risk Management and Compliance", svolte su base semestrale. In particolare, viene effettuata per le aree di business e di staff e le società controllate rilevanti, identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è finalizzata a identificare gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), dell'industria di riferimento e dei competitor. Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale che si avvale di appositi indicatori di monitoraggio che misurano l'evoluzione del rischio e le relative attività di mitigazione.
Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business sia al settore in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Inoltre, partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità, particolare focus viene posto alle tematiche ESG (Environment Social Governance), la cui valutazione in termini di rischio risulta pertanto integrata nelle valutazioni complessive.
In particolare, per i rischi associati al clima, viene effettuata una valutazione quantitativa della magnitudine (in termini finanziari) nell'orizzonte di piano, in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD). I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Maggiori dettagli sono presenti nella sezione "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" della "Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023".
Per quanto concerne l'attuale situazione geopolitica, caratterizzata da molteplici fronti di conflitto, si segnala che:
≥ in relazione ai progetti Saipem che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti sono arrivate a conclusione e correntemente in fase di formalizzazione, nel pieno rispetto della normativa comunitaria. Il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia;

≥ in relazione alle attività sul territorio israeliano, Saipem ha evacuato il proprio personale a seguito degli attacchi del 7 ottobre 2023 e ha successivamente ripristinato le attività, garantendo misure di sicurezza adeguate al contesto. Con riferimento agli attacchi e tentativi di abbordaggio verso navi commerciali in transito da/per il Canale di Suez, la Società segnala di avere attività offshore nel Mar Rosso, lontano dall'area interessata.
Sebbene la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprenda fornitori diretti strategici e/o critici nei territori interessati dagli scontri, le attività operative di Saipem potrebbero risentire dell'eventuale peggioramento dello scenario geopolitico. Saipem si è dotata di tool specifici per monitorare e prevenire gli impatti sulla supply chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity, dei servizi e dell'inflazione e includere formule ragionate di adeguamento prezzi in fase di preventivazione; tuttavia l'entità degli impatti sulle forniture, sia per i progetti in corso sia per le future iniziative, dipenderà dalla durata ed evoluzione delle situazioni di conflitto, particolarmente complesse e dinamiche dati i molti attori coinvolti.
Considerato quindi l'attuale contesto macroeconomico, influenzato da una combinazione di effetti geopolitici sopra descritti, inflazione e oscillazione dei tassi d'interesse, si segnala che i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza, sia per contratti lump-sum sia per servizi di perforazione, potrebbero variare rispetto agli importi stimati per effetto di: (i) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e dei servizi (costo del lavoro, logistica, ecc.); (ii) aggravamento delle condizioni geopolitiche (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (iii) ritardi nel processo di negoziazione dei nuovi contratti ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri, nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento; (iv) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti a indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali contratti; (v) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere; (vi) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alla flotta di perforazione in mare.
L'eventuale peggioramento del quadro economico complessivo, rispetto a quanto stimato, potrebbe portare il Gruppo a effettuare svalutazioni di valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management. Nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato tali rischi sono stati valutati e, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.
Il rischio liquidità è costantemente monitorato poiché il business in cui il Gruppo opera è esposto al rischio di conseguire flussi di cassa e margini reddituali non congrui e non coerenti temporalmente (anche in relazione alle ipotesi di rimborso anticipato dei debiti) rispetto ai flussi di cassa in uscita e ai costi legati all'indebitamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale.
In aggiunta, la volatilità delle condizioni di mercato e l'instabilità dello scenario macroeconomico-geopolitico potrebbero determinare un deterioramento della posizione finanziaria dei clienti e dei partner coinvolti nell'esecuzione dei progetti. Il Gruppo è quindi esposto al rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte commerciale, ossia al rischio di ritardati e/o mancati incassi e di dover sopperire parzialmente o totalmente alle obbligazioni finanziarie dei partner.
Tali dinamiche potrebbero avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa, causare il deterioramento del capitale circolante netto e della situazione economico-finanziaria, nonché determinare un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.

Il Gruppo, infine, è esposto a rischi legati alla disponibilità delle garanzie bancarie necessarie alla presentazione delle offerte e all'esecuzione dei progetti, che potrebbero interessare sia il Gruppo, sia i partner con cui il medesimo partecipa alla realizzazione dei progetti.
La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è disciplinato dalla Financial Risk Policy emanata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione e periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.
Il Gruppo, sin dalla fase negoziale, definisce con i clienti condizioni contrattuali che la tutelino dal punto di vista dell'esposizione finanziaria (ad esempio: anticipi contrattuali, negoziazione performance bonds) e monitora i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso una costante verifica e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) al fine di assicurare flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione del progetto; inoltre, le variazioni del capitale circolante netto vengono monitorate costantemente con un continuo coinvolgimento del top management.
Il management monitora, inoltre, nel continuo le evoluzioni dei mercati finanziari e sviluppa le relazioni di partnership con istituzioni del settore finanziario e assicurativo, anche locali, al fine di mitigare i rischi e ampliare le fonti di approvvigionamento delle garanzie.
I principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dal Gruppo Saipem sono ulteriormente dettagliati nelle sezioni seguenti.
Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla Financial Risk Policy e dalle procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.
L'esposizione alle variazioni dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:
L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato economico delle società del Gruppo.
Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato economico consolidato del Gruppo originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società partecipate che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.
Il Gruppo adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.
Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali futuri in valuta e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).
Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico

e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.
L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni al 30 giugno 2024.
Alla luce di quanto precede, sebbene Il Gruppo adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli periodi.
Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 43 milioni di euro (68 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -242 milioni di euro (-179 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -42 milioni di euro (-68 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 243 milioni di euro (180 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.
La funzione Finanza del Gruppo valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo interviene, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.
La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli periodi.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse eventualmente posti in essere in relazione alle sopra descritte operazioni, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.
L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:
≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni al 30 giugno 2024, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock al 30 giugno 2024 e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 7 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 7 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -7 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2023) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -7 milioni di euro (-1 milione di euro al 31 dicembre 2023).
L'incremento (riduzione) rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.
I risultati economici del Gruppo possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.
Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, il Gruppo utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.
Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati dal Gruppo hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transaction). Nonostante le attività di copertura adottate dal Gruppo per il controllo e la gestione del rischio commodity, non è possibile garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.
Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.
Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.
Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 2 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -2 milioni di euro.
Il rischio credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del rischio di credito è affidata alla responsabilità delle business line e alle funzioni specialistiche corporate dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dal Gruppo volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie" nella sezione "Criteri di valutazione" della Relazione finanziaria annuale 2023, a cui si rimanda.
Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 8 "Crediti commerciali e altri crediti" e 10 "Attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di
pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, assicuri un livello di liquidità e di linee di credito committed adeguato per il Gruppo.
Tale obiettivo è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve termine e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di flessibilità finanziaria per i programmi di sviluppo del Gruppo, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito.
Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di specifici KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.
In relazione ai contratti di finanziamento che prevedono il rispetto di Financial Covenant e altre clausole che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, si rileva che alla data del 30 giugno 2024 tali clausole risultano tutte rispettate.
Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.
Coerentemente con l'obiettivo di garantire un'adeguata struttura finanziaria e in linea con quanto previsto dalla Financial Risk Policy, il Gruppo persegue strategie di gestione proattiva del debito in scadenza mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata. Nell'ambito di tali strategie nel mese di maggio 2024 la società controllata Saipem Finance International BV ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza maggio 2030. I proventi dell'emissione sono stati utilizzati per finalità aziendali di carattere generale, ivi incluso il finanziamento delle offerte di riacquisto, avviate in data 21 maggio 2024, su due prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV e in scadenza nel 2025 e nel 2026 per complessivi 363 milioni di euro (rispettivamente per 104 milioni di euro sul prestito obbligazionario in scadenza nel 2025 e per 259 milioni di euro sul prestito obbligazionario in scadenza nel 2026). L'emissione è stata effettuata a valere sul programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito a maggio 2024 per un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Tale programma è rinnovato su base annuale in funzione delle operazioni pianificate.
In aggiunta si segnala che Saipem ha rimborsato in data 28 marzo 2024 la quota residua pari a 237 milioni di euro del Term Loan Senior Unsecured garantito per il 70% da SACE nell'ambito dello strumento "Garanzia SupportItalia", sottoscritto a febbraio 2023 e parzialmente rimborsato a dicembre 2023 per 150 milioni di euro, in anticipo rispetto alle scadenze contrattualmente definite.
Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 3,7 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nei successivi 12 mesi è pari a 359 milioni di euro, di cui 48 milioni di euro nel corso del secondo semestre del 2024 e la restante quota nel corso del primo semestre del 2025.
Le scadenze relative ai quattro prestiti obbligazionari ordinari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono previste negli esercizi 2025 (per un ammontare residuo pari a 275 milioni di euro), 2026 (per un ammontare residuo pari a 241 milioni di euro), 2028 e 2030 (ciascuno per un ammontare pari a 500 milioni di euro), mentre la scadenza del prestito obbligazionario convertibile di 500 milioni di euro emesso da Saipem SpA è prevista nel 2029.
In considerazione delle operazioni finanziarie sopra descritte, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine e dell'ammontare di cassa disponibile al 30 giugno 2024 pari a 1.265 milioni di euro e della disponibilità di linee committed non utilizzate per un ammontare pari a 473 milioni di euro, il Gruppo ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare il proprio fabbisogno finanziario attuale e prospettico.
La Capogruppo Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Moody's e Standard & Poor's. In data 15 aprile 2024 Saipem ha ricevuto da Moody's un upgrade del long-term Corporate Family Rating e del senior unsecured debt rating da "Ba3", precedentemente assegnato in data 19 luglio 2022, a "Ba2" con outlook "positivo". Inoltre, in data 29 dicembre 2023 Standard & Poor's Global Ratings ha confermato il long-term issuer credit rating pari a "BB+" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured rating pari a "BB+" per i prestiti obbligazionari precedentemente assegnati in data 2 dicembre 2022. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV, per quanto migliorative rispetto ai rating precedentemente attribuiti, rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe comportare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.
| (milioni di euro) | Anni di scadenza | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2025 (*) | 2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie a lungo termine | 412 | 302 | 15 | 500 | 500 | 500 | 2.229 |
| Passività finanziarie a breve termine | 66 | - | - | - | - | - | 66 |
| Passività finanziarie per leasing | 588 | 171 | 100 | 51 | 25 | 172 | 1.107 |
| Passività per strumenti derivati | 3 | 7 | 5 | 2 | - | - | 17 |
| Totale | 1.069 | 480 | 120 | 553 | 525 | 672 | 3.419 |
| Interessi su debiti finanziari | 93 | 65 | 55 | 54 | 39 | 24 | 330 |
| Interessi su passività finanziarie per leasing | 73 | 27 | 19 | 15 | 13 | 57 | 204 |
(*) Include il secondo semestre 2024.
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2025 (*) | 2026-2029 | Oltre | Totale | |||
| Debiti commerciali | 3.168 | - | - | 3.168 | |||
| Altri debiti | 302 | - | - | 302 |
(*) Include il secondo semestre 2024.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2025 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2024), sono pari a 63 milioni di euro.
Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana e in America Latina, regioni caratterizzate da un basso grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico potrebbero esporre il Gruppo e il suo patrimonio umano e materiale a potenziali danni, compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di operare in condizioni economiche vantaggiose e richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici per assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il proseguimento delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. Tali piani di continuità potrebbero determinare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in Paesi critici.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia prima e la situazione di conflitto nell'area mediorientale poi, hanno provocato inoltre incertezze, tensioni e criticità nelle catene degli approvvigionamenti e nelle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni e impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali crescenti, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società. Un rapido e imprevisto peggioramento degli scenari di rischio, sia onshore che offshore, potrebbe comportare impatti sulle operazioni e interruzioni nella catena di approvvigionamenti (supply chain), con conseguenze negative sulla continuità operativa del Gruppo.
Ulteriori rischi connessi all'attività in queste aree operative sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che possono sfociare in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria; (vii) mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio Paese, il rischio guerra e attacchi terroristici (con particolare riferimento alle operazioni in ambito onshore), in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".

Saipem si avvale di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera e malgrado selezioni accuratamente i fornitori e conduca regolari attività di formazione e presidio, tali agenzie potrebbero comunque esporre il Gruppo a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security a loro assegnati.
Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche insorgenti nei Paesi in cui opera o intende investire, sia tramite risorse specializzate interne sia tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni. In particolare, nel corso dell'anno è stata monitorata la situazione del conflitto israelo-palestinese, oltre alle evoluzioni di altri fronti aperti (Russia/Ucraina, Cina/Taiwan) e del contesto politico, sociale ed economico dei Paesi d'interesse (Mozambico, Nigeria, Venezuela/Guyana, Libia, ecc.).
Saipem valuta l'esposizione a tali rischi attraverso un articolato modello di security ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che possano esporre l'azienda e il suo patrimonio (umano, materiale e reputazionale) a potenziali danni. Per ciascun Paese nel quale Saipem opera, viene effettuato un apposito monitoraggio volto ad analizzare la situazione sia da un punto di vista di security sia di andamento socioeconomico del Paese, in coordinamento con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri, al fine di verificare l'adeguatezza del Modello di Security adottato anche relativamente a tematiche connesse alla supply chain.
Nei casi in cui la capacità di operare nel Paese sia temporaneamente compromessa dall'emergere di situazioni di instabilità politica-sociale, viene valutata l'eventuale demobilizzazione dal sito al fine di proteggere il personale e i beni aziendali; una volta ripristinate le condizioni favorevoli viene pianificata la ripresa delle attività ordinarie, cercando di limitare l'interruzione di operatività e sempre nel rispetto della massima tutela delle condizioni di sicurezza.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre, per un'adeguata gestione dei rischi aziendali, Saipem ha adottato come riferimento i principi e le linee guida fornite dallo standard internazionale ISO 31000.
Il Gruppo effettua regolari controlli sulle agenzie che forniscono i servizi di security e organizza attività di formazione specifiche al fine di evitare e prevenire violazioni dei diritti umani. Inoltre, per ridurre i rischi derivanti da interazioni con soggetti che operano nelle stesse aree, adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali finalizzato a mantenere il dialogo, consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui si localizzano le attività di progetto. Saipem pone attenzione massima nelle relazioni industriali nei Paesi in cui opera, rafforzando la comunicazione con il personale e con i sindacati, raggiungendo/ rinnovando specifici accordi con le parti sociali interessate.
Con riferimento alle sanzioni internazionali, Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea e/o da entità extra-europee, sia nei confronti della Russia sia di altri Paesi soggetti a sanzioni, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per limitare l'accesso ai più importanti mercati dei capitali; (ii) sanzioni nel settore dell'energia, che introducono il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie essenziali utilizzate nel settore energetico; (iii) sanzioni nel settore tecnologico che impongono restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza.
Il Gruppo opera in Paesi caratterizzati dalla presenza di agenti biologici potenzialmente dannosi per la salute dei soggetti esposti. La situazione è estremamente variegata e mutevole nel tempo: in molti dei Paesi in cui Saipem opera o intende operare, si sono registrati focolai epidemici più o meno estesi sia di malattie già presenti sul territorio sia di malattie da importazione. Il personale è quindi potenzialmente esposto nello svolgimento delle proprie attività a malattie infettive.
Negli ultimi anni lo scenario epidemiologico è stato ulteriormente complicato dalla diffusione della pandemia da COVID-19. Nel corso del 2023 la situazione a livello globale ha mostrato un trend in diminuzione sia per quanto riguarda i casi in generale sia relativamente alle casistiche con sintomatologia grave e la fine dello stato di emergenza ha permesso il ritorno a una gestione dell'infezione che non richiedesse il ricorso a misure straordinarie. Tuttavia, il perdurare della circolazione del virus SARS-COV 2 espone a un aumento della probabilità di mutazioni rendendo il virus una minaccia di sanità pubblica come definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Eventuali focolai di malattie infettive, anche legati ai cambiamenti climatici e alla crescente invasione degli habitat naturali da parte dell'uomo, potrebbero rappresentare un rischio rilevante sia per gli impatti sulla salute del personale sia per possibili impatti indiretti sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo: interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, ritardo nei pagamenti dei clienti, aumento del rischio di

contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative) e complessità del turnover delle risorse in funzione delle quarantene e delle restrizioni ai viaggi.
Attraverso l'analisi epidemiologica su fonti aperte e la raccolta dati sul territorio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'insorgere e l'evoluzione di tutte le malattie infettive nei Paesi di interesse e a implementare in maniera tempestiva le misure di prevenzione e risposta a eventi infettivi.
L'azienda conduce numerose campagne di sensibilizzazione rivolte al proprio personale al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi e la conoscenza delle più efficaci misure di prevenzione. Sui siti operativi vengono effettuate regolari ispezioni igienico-sanitarie e vengono messi a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale e misure di vaccinoprofilassi e chemioprofilassi. I programmi di controllo delle malattie da vettori sono attivi presso tutti i siti a rischio. I protocolli di medicina del lavoro e il servizio di travel medicine rappresentano un efficace sistema di tutela della salute dei lavoratori e i contratti di evacuazione sanitaria costituiscono una garanzia di evacuazione sicura dei pazienti infetti.
Saipem è esposta al rischio legato alla volatilità dei prezzi delle commodity – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, nichel, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi utilizzati per l'esecuzione dei progetti. La dinamica di approvvigionamento è caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime dovuta principalmente a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta e a una forte spinta inflattiva, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati. Materiali e beni acquistati dal Gruppo richiedono servizi di trasporto e stoccaggio per raggiungere i siti operativi e anch'essi possono essere soggetti a ritardi, limiti alla disponibilità e/o un aumento dei prezzi, soprattutto in periodi di elevata domanda e nel caso di interruzioni improvvise nella catena di approvvigionamenti. Inoltre, nel corso dell'esecuzione dei progetti, gli ordini verso i fornitori possono essere revisionati a causa di modifiche nello scopo di lavoro, nella data di completamento e consegna (per ritardi e/o accelerazioni) e ad aggiornamenti imprevisti della normativa locale, generando change order e claim verso Saipem.
Il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire o condividere con i propri clienti gli aumenti di prezzo causati dalle dinamiche sopra descritte.
La ripresa dei mercati post-pandemia, unita all'incertezza generata dall'attuale situazione geopolitica, ha inoltre determinato la congestione di alcuni settori produttivi: i fornitori hanno difficoltà a rispondere alle richieste in termini di disponibilità delle materie prime, capacità produttiva e tempi di consegna e, in alcuni casi, sono diventati più selettivi rispetto alle iniziative da perseguire essendo impossibilitati ad assumere impegni contrattuali con quotazioni valide sul lungo periodo. Saipem potrebbe essere quindi esposta al rischio di non riuscire a reperire presso gli operatori della supply chain materiali, beni e servizi necessari all'esecuzione dei progetti e negoziare prezzi, condizioni commerciali e tempi di consegna compatibili con le esigenze dei progetti stessi.
Infine, Saipem lavora con un elevato numero di fornitori e subappaltatori, distribuiti su diverse geografie e con diverso livello di esperienza, in alcuni casi selezionati per soddisfare i requisiti di contenuto locale richiesti dai clienti. Le loro performance potrebbero risultare non adeguate rispetto alle esigenze del progetto, determinando conseguentemente costi addizionali legati alla necessità di attuare piani di recupero della performance attesa verso il cliente e causando eventualmente ritardi nella realizzazione e nella consegna dei progetti.
Pertanto, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e variazione dei risultati economico-finanziari, con impatto negativo sulla performance di Saipem.
Con l'obiettivo di prevenire e mitigare i rischi di indisponibilità e variabilità dei prezzi di beni, materiali e servizi, Saipem monitora gli impatti sui singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture e di capacità produttiva dei fornitori, instaurando con gli stessi un dialogo continuo. Quando vi sono le condizioni, definisce accordi commerciali a progetto con i fornitori (per esempio pre-agreement, accordi strategici per assicurare gli spazi produttivi già in fase di offerta, ecc.) per garantire l'esecuzione nei tempi e nei costi previsti o, in alternativa, concorda con i fornitori formule di variazione dei prezzi che possono essere poi riconosciute in toto o in parte dai propri clienti. In aggiunta, già in fase di preventivazione, Saipem utilizza tool specifici per monitorare e prevenire gli impatti sulla Supply Chain riconducibili alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity, dei servizi e dell'inflazione per includere formule ragionate di adeguamento prezzi.
Infine, la Società si è dotata di un sistema strutturato di qualifica e selezione orientato a collaborare con fornitori e subappaltatori affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subappaltatori sono costantemente monitorate e oggetto di feedback in tutte le fasi della relazione contrattuale, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento e di esecuzione dei progetti attraverso Bidder Vendor List sempre aggiornate.

Nell'eseguire le attività negli uffici, nei siti operativi e sui mezzi della flotta, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura. Per effetto di un incremento generale dei processi di digitalizzazione, dell'utilizzo di reti private nel lavoro da remoto introdotto per il contenimento della pandemia da COVID-19, del costante aumento delle minacce cibernetiche e della sempre maggiore disponibilità di strumenti di attacco che si avvalgono dell'Intelligenza Artificiale (IA), i sistemi informatici del Gruppo sono sempre più esposti a potenziali attacchi informatici. Questi attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali e impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti. L'utilizzo improprio di sistemi di Intelligenza Artificiale da parte di attori malevoli potrebbe amplificare gli effetti negativi legati, ad esempio, ad attacchi informatici tramite malware e phishing. Particolarmente presa di mira la catena di fornitura, le cui vulnerabilità vengono sfruttate per riuscire a penetrare le misure difensive implementate dalle aziende.
Inoltre, a seguito dell'aumento della minaccia informatica globale, il Gruppo ha registrato, sin dalla fase commerciale, richieste crescenti da parte dei clienti di specifici requisiti di cyber security la cui disponibilità potrebbe quindi incidere sul livello di competitività di Saipem. Tali requisiti sono applicabili anche a fornitori e subappaltatori eventualmente coinvolti nelle attività operative. Un ritardato adeguamento agli stringenti requisiti di sicurezza informatica richiesti da clienti e/o autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) potrebbe comportare la perdita di future opportunità commerciali e potenziali interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.
Saipem ha avviato e attuato attività di governance, risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance, svolti avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e di avanzate tecnologie di sicurezza informatica; si è dotata di un modello di cyber security e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali integrati per soddisfare le richieste di sicurezza dei clienti (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Ha inoltre implementato una serie di azioni finalizzate al rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, adottando una piattaforma in grado di fornire una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo. Per mitigare le vulnerabilità associate alla catena di fornitura è in fase di adozione un modello di valutazione dei fornitori sulla base di precisi requisiti di cyber security.
Saipem garantisce una costante valutazione del rischio cyber sia in relazione all'Information Technology (IT), sia nell'ambito dell'Operational Technology (OT) e considera il fattore umano uno dei principali fattori di rischio per un sistema informatico; pertanto, ha sviluppato e implementato un piano di cyber awareness volto a incrementare il livello di preparazione e consapevolezza dei dipendenti. In aggiunta, Saipem considera di primaria importanza la continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.
Il Gruppo ha ottenuto nel corso del 2021 la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo importante traguardo conferma la validità del modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response adottato e permette di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale. Inoltre, in ossequio alla risoluzione IMO MSC.428 (98), ha introdotto un modello di valutazione dei rischi cyber a bordo dei mezzi navali della flotta, come parte integrante del safety management system, nominando un Cyber Security Officer per ogni unità. Sono state anche avviate esercitazioni di attacco cyber a bordo dei mezzi, secondo scenari e modelli facenti parte integrante del sistema di gestione delle emergenze e crisi di Saipem SpA.
Relativamente alle tematiche di Intelligenza Artificiale (IA) è stato istituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per: (i) monitorare l'evoluzione normativa a livello europeo e italiano (per esempio AI Act in corso di predisposizione da parte delle istituzioni europee); (ii) disciplinare l'adozione di tali tecnologie sul mercato europeo; (iii) analizzarne i rischi emergenti e valutare gli eventuali impatti dell'implementazione di tali tool/progetti all'interno del Gruppo.
Infine, sono state eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero processo di Cyber Security, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, in continuità con altri fatti in passato da parte di clienti, per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.
Nella definizione delle linee strategiche Saipem valuta gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici a essi applicati, l'andamento della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti, nonché l'evoluzione del quadro competitivo all'interno del mercato di riferimento; quest'ultimo risulta definito anche dalle diverse operazioni di fusioni e acquisizioni, dalla creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale, di tipo strategico o commerciale, e dal continuo sviluppo e commercializzazione di brevetti e licenze da parte dei concorrenti per soluzioni innovative (frequenti ad esempio nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione). Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico (in relazione al posizionamento competitivo vs. andamento del
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

mercato), sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, sia delle Infrastrutture, sia nei servizi legati alla transizione energetica, il cui peso risulta meno significativo nel breve periodo, ma il cui trend evidenzia un peso crescente nel medio e lungo periodo.
Per quanto riguarda l'attuale contesto di mercato, la domanda complessiva di servizi risulta visibilmente influenzata da fattori derivanti sia dai conflitti in essere, che potrebbero comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia e conseguentemente del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti, quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia.
Le dinamiche presentate possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alla flotta di perforazione mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di implementare il proprio Piano Strategico, sia in termini di volumi di nuove acquisizioni e relativi margini, sia in termini di ricavi e margini del portafoglio esistente.
Infine, gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. Saipem ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.
La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti e clienti, con caratteristiche diverse rispetto a quelli tradizionali; (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.
Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli asset di cui dispone con l'obiettivo di allineare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato, potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi strategici, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Al fine di monitorare l'andamento della domanda, Saipem si avvale di una struttura organizzativa capillare a presidio delle aree di interesse e di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.
Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo è costantemente impegnato nel creare relazioni di valore con i propri clienti e per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem. La struttura organizzativa risponde a questo obiettivo attraverso linee di business distinte: (i) "asset based services" (per catturare il momento di ripresa del mercato E&C Offshore); (ii) "drilling" (per assicurare lo sviluppo commerciale del business Drilling); (iii) "offshore wind" (per gli impianti eolici a mare); (iv) "energy carriers" (per la progettazione o riconversione low carbon di impianti complessi); (v) "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (vi) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali). A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali in cui la Società vanta un posizionamento competitivo più efficace (costruzioni e perforazione mare), e, dall'altra, con riferimento al medio e lungo periodo, si pone l'obiettivo di allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica e alla difesa, come ad esempio: (i) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (ii) progetti per la cattura della CO2; (iii) produzione di idrogeno verde e suoi derivati (ad

esempio ammoniaca verde, metanolo); (iv) riciclo plastiche; (v) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vi) robotica sottomarina; (vii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).
Il management persegue inoltre le diverse opportunità commerciali con una prospettiva globale sui mercati di riferimento, adottando un criterio di diversificazione tra i vari clienti del settore (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility).
La Società è impegnata costantemente nella ricerca e sviluppo di tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo").
Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le soluzioni prospettiche che potrebbero richiedere i clienti, sigla accordi con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altri settori (ad esempio nell'ambito della digitalizzazione), con università e con centri di ricerca, valutando anche accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato. Oltre al costante impegno nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, sviluppa internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.
Sul piano della transizione energetica, Saipem ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico che per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business.
La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate al fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di domanda di servizi, tecnologie, aspetti legislativi e socio-politici, ecc., e al fine di capire come complessivamente questi influenzeranno il business di Saipem. Tali scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al top management per essere poi declinati all'interno delle linee strategiche.
La strategia in ambito cambiamento climatico prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili sia offrendo ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili e pulite e ricoprendo il ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata", sia riducendo la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili. In tal senso Saipem si impegna a migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Pertanto ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo della transizione energetica, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale. A tal proposito, la Società ha comunicato al mercato i suoi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2 l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025. Per quanto riguarda le emissioni di Scopo 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico. Maggiori informazioni sono presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Sostenibilità".
Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, realizzando opere e progetti complessi per i propri clienti.
L'aggiudicazione dei contratti è preceduta da una fase di offerta durante la quale Saipem elabora schemi di esecuzione, tempistiche e preventivo d'offerta; l'elaborazione del preventivo e la determinazione del prezzo sono frutto di un articolato e puntuale esercizio di stima che incorpora, attraverso l'utilizzo di contingency, opportune valutazioni di rischio.
Nel corso dell'esecuzione pluriennale del progetto i costi effettivi potrebbero differire dagli importi stimati a causa di fattori esterni (ad esempio, interruzione nella catena di fornitura di beni e servizi, mutate condizioni geopolitiche nel Paese, ecc.) e per effetto di modifiche nei programmi di esecuzione dovute a complessità operative, tecniche e/o tecnologiche.
Questi fattori potrebbero comportare costi aggiuntivi, ritardi nell'esecuzione, mancato o ritardato riconoscimento di ricavi con conseguente riduzione dei margini originariamente stimati e peggioramento degli incassi e dell'esposizione finanziaria, con potenziale ulteriore danno reputazionale per il Gruppo.
Con l'obiettivo di supportare il raggiungimento dei risultati aziendali e aumentare l'efficienza e l'efficacia gestionale, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento e razionalizzazione dei propri processi e attività, rivolto ad esempio al rafforzamento dei processi di stima, dei presidi di controllo e di risk management.

Al fine di migliorare la gestione dei progetti sia in fase di offerta sia in fase di esecuzione sono stati effettuati interventi per: (i) la dematerializzazione e digitalizzazione di alcuni processi di ingegneria, procurement e costruzione; (ii) una maggiore centralizzazione di alcune attività strategiche/rilevanti; (iii) l'incremento di sinergie e diffusione di lesson learned tra i centri esecutivi.
A tali iniziative si è affiancato un nuovo modello organizzativo declinato su distinte linee di business caratterizzate da dinamiche, obiettivi e competenze differenti: (i) "asset-based services" (basata su una disciplina rigorosa di ottimizzazione dei mezzi navali e basi di fabbricazione, e focalizzato su geografie e clienti chiave); (ii) "drilling" (per assicurare la gestione esecutiva in ottica di efficacia e sostenibilità e garantire risultati operativi e di redditività in linea con le strategie di Gruppo, anche tramite l'ottimale gestione e impiego dei suoi asset); (iii) "offshore wind" (per le attività di offerta, progettazione ed esecuzione di impianti eolici a mare); (iv) "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità); (v) "infrastrutture sostenibili" (per la realizzazione di infrastrutture strategiche nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile); e (vi) "robotics & industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali).
L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. In particolare, Saipem ritiene che la componente tecnologica e digitale sia particolarmente rilevante per i progetti della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzati su prodotti innovativi e collegati ai mercati emergenti della transizione energetica e della robotica.
Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (ad esempio, automazione) e la mancata adozione di soluzioni IT innovative potrebbero compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente il raggiungimento degli obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").
La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia, nelle quali è stata posta particolare enfasi alla razionalizzazione dei processi di business e al progressivo cambiamento culturale, tecnologico e digitale. In particolare, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione delle attività.
Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda che prevede, tra i vari obiettivi, l'efficientamento dei servizi ICT, lo sviluppo di un nuovo sistema per la gestione delle persone, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie, tra le quali anche l'Intelligenza Artificiale. L'adozione di tecnologie avanzate come smart camera, dispositivi di sicurezza e l'uso sinergico di robot, droni e sensori permetterà di elevare gli standard di sicurezza sul lavoro.
Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business focalizzate a una progressiva digitalizzazione e automazione dei processi di lavoro e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali. A tal fine è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati basata sulla metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.
Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.
Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari di natura civile, penale, amministrativa e fiscale, in Italia e all'estero. La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del bilancio o della situazione finanziaria intermedia, ma potrebbero subire aggiornamenti e revisioni anche significative di stima nel corso dell'avanzamento dei procedimenti giudiziali.
Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero

coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi ai significativi tempi processuali. In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.
Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi, specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali.
Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.
Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità alle stesse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.
Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo si è dotato di numerosi asset (mezzi navali specializzati, rig di perforazione, FPSO, equipment, yard di fabbricazione e basi logistiche). Eventuali performance operative di questi asset inferiori alle attese (dovute ad esempio a manutenzioni ritardate, a un'inadeguata pianificazione delle finestre di disponibilità degli asset rispetto alle necessità dei progetti esistenti e futuri, ecc.) potrebbero compromettere lo svolgimento delle attività, con effetti negativi su tempi e costi dei progetti in esecuzione e sulla relazione con i clienti.
In aggiunta, qualora la Società non fosse in grado di garantire le prestazioni operative e/o la disponibilità degli asset, potrebbe dover rettificare i propri obiettivi, con conseguenti impatti sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Saipem è costantemente impegnata nel manutenere, aggiornare e rinnovare i propri asset con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.
Nel caso in cui gli asset proprietari non fossero idonei e/o disponibili per soddisfare i bisogni dei progetti, Saipem fa ricorso a mezzi navali di terzi con contratti a progetto o di tipo "Long Term Charter"/"Bare Boat" e a yard di fabbricazione esterne per assicurare lo svolgimento delle attività e il raggiungimento degli obiettivi del piano quadriennale.
Il Gruppo dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023" nella specifica sezione di dettaglio). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo le risorse che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risultano determinanti nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.
La capacità del Gruppo di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate in tutte le funzioni e aree geografiche rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi nel medio-lungo periodo sull'attività, le prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le frequenti modifiche delle normative nel diritto del lavoro di molti dei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, a causa della volatilità e incertezza delle normative locali; l'incertezza del diritto di questi Paesi può causare inefficienze interne e contenziosi.
Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

presidio delle competenze distintive e strategiche attraverso molteplici iniziative. In tal senso sono state avviate specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso partnership con l'associazione "Valore D" e "Parks - Liberi e Uguali". Nel 2023 Saipem è stata inclusa nel Gender Equality Index (GEI), indice accreditato a livello internazionale per la misurazione della parità di genere in aziende quotate, e ha ottenuto la certificazione per la parità di genere dall'ente norvegese Det Norske Veritas.
La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2023, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.
Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle competenze con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.
Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.
Saipem inoltre presidia i mercati internazionali del lavoro sia attraverso la rete di strutture locali presenti in tutti i Paesi di attività, sia attraverso la società svizzera Global Project Services AG, che garantisce il recruitment di personale internazionale worldwide.
Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.
Le attività svolte da Saipem espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non si può escludere completamente il rischio che si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.
Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza e sull'ambiente, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione.
Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset che sono soggetti sia ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie sia a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate e si sia dotata di procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere completamente il verificarsi di incidenti.
Con riferimento a tali rischi Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.
Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:

scegliere uno stile di vita più sano. Il programma affronta tre dei principali rischi per la salute: le malattie cardiovascolari, la malaria e le malattie sessualmente trasmissibili. Recentemente è stato aggiunto il tema della salute mentale, una delle principali questioni di interesse per il nostro settore, ed è stato realizzato il primo sportello psicologico fruibile anche nel metaverso, disponibile gratuitamente e in forma anonima per i propri dipendenti;
Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente è stato sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta alle perdite di fluidi.
In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente sono in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:
Inoltre, Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.
Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.
Nella fase esecutiva dei progetti EPC Lump-Sum Turnkey potrebbero registrarsi modifiche ai lavori previsti contrattualmente che determinano costi aggiuntivi legati alle modifiche stesse richieste dal committente (change order) e/o a maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Saipem e i committenti cooperano nella ricerca di un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, che soddisfino entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Saipem è soggetta al rischio che ritardi e difficoltà nel raggiungimento dell'accordo e nel riconoscimento dei compensi legati a change order e claim possano costituire una fonte di ritardo nei pagamenti e causare un deterioramento dei margini economici dei progetti. Inoltre, qualora Saipem e committente non trovino un accordo sui corrispettivi aggiuntivi, il Gruppo potrebbe essere coinvolto in contenziosi che potrebbero anche sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali e causare un deterioramento nelle relazioni con il cliente e perdita delle opportunità commerciali future.
Saipem si impegna costantemente nel mantenere solide e positive le relazioni con i propri clienti e, al fine di mitigare tali rischi, effettua controlli sui termini standard contrattuali per proteggersi in ogni giurisdizione di riferimento, negoziando con i committenti clausole a protezione anche di eventuali rischi geopolitici (sanzioni) e macroeconomici (aumento prezzi delle commodity). In aggiunta, Saipem ha avviato varie iniziative volte al miglioramento di efficienza ed efficacia sia nella fase di negoziazione dei contratti, sulla base di un risk appetite definito e approvato dal Consiglio di Amministrazione, sia nel processo di preparazione della documentazione a supporto della richiesta di claim e change order, per una più tempestiva comunicazione degli scostamenti ai lavori previsti contrattualmente.
GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem partecipa attivamente ad associazioni di settore che promuovono lo sviluppo e l'aggiornamento di schemi contrattuali volti a ottimizzare il bilanciamento dei rischi, attività particolarmente rilevante anche con riferimento al business delle energie rinnovabili caratterizzato da innovazioni tecnologiche e clienti non tradizionali a fronte di schemi contrattuali non standardizzati, attualmente presenti sul mercato.
Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, abbia adottato e aggiornato costantemente nelle società del Gruppo un Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), un Codice Etico e un Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri e svolga periodicamente attività di verifica, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti contrari alle procedure aziendali e alla normativa applicabile, ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione.
In aggiunta, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione e si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero attuare condotte fraudolenti di concerto con i dipendenti ai danni della Società.
Saipem è anche esposta a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, il cui accesso e diffusione da parte di dipendenti o terzi non autorizzati possono comportare frodi o attività illecite, con conseguente danno.
Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo possano verificarsi non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.
Saipem ha sviluppato un "Compliance Programme Anti-corruzione", costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico. Nel dettaglio il "Compliance Programme Anti-corruzione" si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.
In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".
Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, il Gruppo mette a disposizione di dipendenti e stakeholder diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, yellow box, caselle di posta elettronica dedicata, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate e un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, ecc.).
Saipem svolge periodicamente attività di audit anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag, oltre a indicazioni specifiche su sospetti illeciti.
Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare l'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività. Le attività di ricertificazione ISO 37001 si sono concluse ad aprile 2024.
Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.
A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione. In aggiunta, per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione e richiede ai fornitori, subcontrattisti e partner di prendere visione e accettare il Modello 231, comprendente il Codice Etico.
Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023").

Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR). Tale modello è stato rinnovato nel dicembre 2022 in un'ottica di continuo miglioramento e rafforzamento dei presidi in materia di protezione dei dati personali.
Le linee guida generali applicabili in materia di trasferimento del rischio assicurativo per il Gruppo Saipem sono riviste annualmente.
Sulla base di tali linee guida, la Funzione Insurance definisce e implementa il programma assicurativo, con l'obiettivo di proteggere i dipendenti, il patrimonio e le conseguenze della responsabilità civile del Gruppo e di coprire alcuni dei rischi connessi all'esecuzione dei contratti con i clienti (principalmente i rischi di costruzione).
Il programma assicurativo mira inoltre a massimizzare il rapporto costi-benefici per il Gruppo, considerando le attuali condizioni del mercato assicurativo (capacità, limiti di copertura e costi) e avvalendosi della compagnia di riassicurazione captive Sigurd Rück AG per la gestione dei rischi selezionati (bassa intensità/media frequenza).
Poiché il mercato assicurativo, così come i mercati in cui opera il Gruppo, sono in continua evoluzione, non è possibile garantire che tutti i rischi rilevanti siano coperti dal programma assicurativo. Inoltre, la volatilità del mercato assicurativo rende impossibile garantire la stabilità a medio termine delle tariffe, dei termini e delle condizioni del programma assicurativo.
Saipem opera una distinzione tra le polizze assicurative applicate trasversalmente a tutte le linee di business a copertura dell'intero portafoglio (le "polizze assicurative corporate") e le polizze assicurative sottoscritte per le specifiche esigenze di un determinato progetto (le "polizze specifiche per progetto").
Le polizze assicurative corporate includono quanto segue.
Copertura infortuni dipendenti che offre tutela ai dipendenti Saipem nel rispetto delle specifiche normative vigenti nei Paesi in cui Saipem opera.
La dimensione e la natura dei progetti in cui Saipem opera rende impossibile la copertura dei relativi rischi di costruzione (rischi di perdita o di danno delle opere da consegnare) all'interno di polizze omnicomprensive e permanenti. Questi rischi sono soggetti a polizze "Specific-to-project", comunemente conosciute come polizze "Construction All Risks (CAR)". Nella maggior parte dei casi queste polizze sono stipulate dal committente (il cliente); in alternativa rientrano all'interno degli obblighi di Saipem. In ogni caso Saipem verifica che la polizza sia adeguata allo scopo del progetto e in linea con gli standard di mercato. Queste polizze coprono tutte le fasi del progetto, dall'ingegneria alla costruzione, all'installazione e alla messa in servizio, e sono estese per coprire anche il periodo di garanzia che segue il completamento del progetto.

In data 8 gennaio 2024 Saipem SpA ha trasmesso ai titolari di obbligazioni del prestito obbligazionario equity-linked denominato "€500,000,000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-linked bonds due 2029" la Physical Settlement Notice per effetto della quale è attribuita ai medesimi titolari, a far data dal 26 gennaio 2024, la facoltà di esercitare il diritto di conversione delle obbligazioni in azioni ordinarie della Società ai sensi delle terms and conditions del prestito obbligazionario.
In data 15 gennaio 2024, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2023, ha preso avvio il programma di acquisto di azioni ordinarie di Saipem SpA avente oggetto un numero massimo di 29.500.000 azioni da destinare a servizio dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 della Società. Alla data del 29 gennaio 2024 sono state acquistate 22.500.000 azioni proprie per un controvalore complessivo pari a 32.933.508 euro (prezzo medio ponderato 1,4637).
In data 30 gennaio 2024 si è verificato un incidente sulla nave posatubi Castorone al largo delle acque australiane durante le normali operazioni di posa. L'incidente non ha causato feriti; si sono verificati solo danni localizzati alla condotta e la nave non ha subìto alcun danno. In data 13 febbraio 2024 l'ente regolatore del Commonwealth australiano NOPSEMA (National Offshore Petroleum Safety and Environmental Management Authority) ha comunicato il proprio parere favorevole alla ripresa delle operazioni del mezzo.
In data 14 maggio l'Assemblea ha approvato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare, fino a un massimo di n. 31.900.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 77.500.000 euro, da destinare all'attribuzione 2024 del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025. Per le specifiche condizioni e finalità del predetto Piano, approvato dall'Assemblea del 3 maggio 2023, si rinvia alla documentazione disponibile nell'apposita sezione del sito Internet della Società.
In data 28 marzo 2024 Saipem ha completato il rimborso anticipato del finanziamento di 387 milioni di euro, stipulato nel febbraio 2023 e oggetto di comunicazioni al mercato in data 13 febbraio 2023 e 21 giugno 2023, con un consorzio di banche italiane e internazionali e garantito per il 70% da SACE nell'ambito del programma "SupportItalia". Nel dicembre 2023 era stato già effettuato un primo rimborso anticipato parziale dell'importo di 150 milioni di euro a cui si è aggiunto il rimborso anticipato dell'intero importo residuo di 237 milioni di euro. Il contratto di finanziamento prevedeva un periodo di preammortamento di 2 anni, con rimborso in 12 rate trimestrali a partire dal 31 marzo 2025 e scadenza finale il 31 dicembre 2027. I rimborsi anticipati sono stati effettuati mediante l'utilizzo di disponibilità di cassa.
In data 22 maggio 2024 Saipem SpA ha comunicato che la propria controllata Saipem Finance International BV ha concluso con successo il collocamento di un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso non convertibile e unsubordinated per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro con scadenza a maggio 2030 (le "Obbligazioni"). Le Obbligazioni pagano una cedola annua del 4,875% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.

In data 29 maggio 2024 Saipem SpA ha comunicato i risultati finali dell'offerta di riacquisto promossa dalla propria controllata Saipem Finance International BV (l'"Offerente") e rivolta ai portatori dei prestiti obbligazionari denominati "2.625% EUR 500m Notes due 7 Annuari 2025" (le "Obbligazioni 2025") e "3.375% EUR 500m Notes due 15 July 2026" (le "Obbligazioni 2025") emessi dall'Offerente e quotati sull'EURO MTF della Borsa del Lussemburgo.
In particolare, l'Offerente ha comunicato che l'ammontare finale complessivo, sulla base dei termini e delle condizioni del Tender Offer Memorandum, è stata pari a 363.007.000 euro di cui:
≥ 104.498.000 euro per le Obbligazioni 2025; e
≥ 258.509.000 euro per le Obbligazioni 2026.
All'esito dell'operazione le Obbligazioni 2025 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 275.407.000 euro e le Obbligazioni 2026 ancora in circolazione sono, in ammontare nominale, pari a 241.491.000 euro.
In data 19 marzo 2024 Saipem e Fincantieri hanno firmato un Memorandum d'Intesa per valutare opportunità di cooperazione commerciale e industriale nell'ambito dei veicoli subacquei autonomi e della relativa integrazione con unità di superficie e subacquee. Il Memorandum, siglato a Palazzo Marina, sede dello Stato Maggiore della Marina Militare, è tra le iniziative volte a promuovere e sviluppare le eccellenze nazionali nel settore dell'Underwater. L'accordo mira ad abilitare la partecipazione delle due società a programmi di rilevanza nel mercato italiano e internazionale nell'ambito della sorveglianza e controllo di infrastrutture critiche subacquee e alle attività di soccorso, mediante l'impiego di tecnologie specifiche complementari di Fincantieri e Saipem. La collaborazione prevede l'integrazione tra navi di superficie e sottomarini realizzati da Fincantieri e il programma di sviluppo dei droni "Hydrone" di Sonsub, il centro di eccellenza di Saipem che realizza tecnologie e soluzioni subacquee.
In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:
ii. sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.
I risultati del primo semestre 2024 registrano un miglioramento della performance con ricavi e EBITDA adjusted superiori rispetto al primo semestre 2023, rispettivamente del 20% e del 38%. I risultati ottenuti sono pienamente in linea con gli obiettivi del piano strategico, da un punto di vista commerciale, operativo e finanziario: utile netto positivo, flussi di cassa operativi positivi con debito netto in riduzione.

Si conferma pertanto la guidance per il 2024 annunciata il 28 febbraio 2024.
In data 12 luglio 2024 Saipem ha annunciato la firma di un accordo quadro tra BP Exploration (Caspian Sea) Ltd e un consorzio composto da Saipem Contracting Netherlands BV, BOS Shelf Llc e BOS Shelf International FZCo che prevede l'esecuzione di attività offshore nelle acque azere del Mar Caspio impiegando il mezzo navale SCV Khankendi, una nave all'avanguardia di proprietà del consorzio Shah Deniz appositamente progettata per la costruzione sottomarina. Saipem si occuperà della gestione operativa del mezzo e della fornitura dell'equipaggio, con cui realizzerà le attività a mare per i giacimenti di Shah Deniz e Azeri-Chirag-Gunashli, situati al largo delle coste dell'Azerbaijan. Il valore complessivo dei servizi erogabili su richiesta del cliente è stimato in circa 300 milioni di dollari, di cui 250 milioni di dollari relativamente alla quota Saipem.
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dall'art. 2364 del codice civile e dall'art. 11 dello Statuto Sociale, ha deliberato di convocare l'Assemblea degli Azionisti entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, in quanto Saipem SpA è società tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.
Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.
In particolare, il 3 gennaio 2024 è stato aggiornato l'art. 5 dello Statuto di Saipem SpA a seguito dell'iscrizione al Registro Imprese della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 13 dicembre 2023 di autorizzazione alla convertibilità del prestito obbligazionario di tipo equity linked denominato "€500.000.000 Senior Unsecured Guaranteed Equity-Linked Bonds due 2029" e di aumento del capitale sociale, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5 del codice civile, a servizio del suddetto prestito obbligazionario, mediante emissione di azioni ordinarie Saipem SpA.
Inoltre, in data 7 marzo 2024 è stato aggiornato l'art. 6 dello Statuto Sociale di Saipem SpA a seguito del ricalcolo delle espressioni numeriche riferite ai privilegi delle Azioni di Risparmio, derivante dai raggruppamenti azionari deliberati dal Consiglio di Amministrazione in data 8 giugno 2022 (in esecuzione della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 17 maggio 2022) e dall'Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2017.

| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori parziali | Valori | Valori parziali | Valori |
| (dove non espressamente indicato, | da schema | da schema | da schema | da schema |
| la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) A) Attività materiali nette |
obbligatorio | riclassificato 2.964 |
obbligatorio | riclassificato 2.960 |
| Nota 13 - Immobili, impianti e macchinari | 2.964 | 2.960 | ||
| B) Attività immateriali nette |
663 | 666 | ||
| Nota 14 - Attività immateriali | 663 | 666 | ||
| C) Diritto di utilizzo di attività in leasing |
475 | 428 | ||
| Nota 15 - Diritto di utilizzo di attività in leasing | 475 | 428 | ||
| D) Partecipazioni |
140 | 162 | ||
| Nota 16 - Partecipazioni | 203 | 211 | ||
| Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | (63) | (49) | ||
| E) Capitale circolante |
(836) | (648) | ||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie correnti | 370 | 387 | ||
| Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (369) | (386) | ||
| Nota 8 - Crediti commerciali e altri crediti | 2.909 | 2.441 | ||
| Nota 9 - Rimanenze | 279 | 256 | ||
| Nota 10 - Attività contrattuali | 2.265 | 1.925 | ||
| Nota 11 - Attività per imposte sul reddito | 400 | 390 | ||
| Nota 11 - Attività per altre imposte correnti | 142 | 146 | ||
| Nota 12 - Altre attività correnti | 199 | 244 | ||
| Nota 18 - Altre attività non correnti | 62 | 52 | ||
| Nota 17 - Attività per imposte differite | 275 | 257 | ||
| (2.944) | ||||
| Nota 19 - Debiti commerciali e altri debiti | (3.470) | (3.088) | ||
| Nota 20 - Passività contrattuali | (3.517) | (94) | ||
| Nota 11 - Passività per imposte sul reddito | (102) | (192) | ||
| Nota 11 - Passività per altre imposte correnti | (139) | (33) | ||
| Nota 21 - Altre passività correnti | (114) | (3) | ||
| Nota 26 - Altre passività non correnti | (20) | |||
| Nota 17 - Passività per imposte differite | (6) | (6) | ||
| F) Fondi per rischi e oneri |
(647) | (718) | ||
| Nota 24 - Fondi per rischi e oneri | (710) | (767) | ||
| Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate | 63 | 49 | ||
| G) Fondo per benefici ai dipendenti |
(192) | (193) | ||
| Nota 25 - Fondi per benefici ai dipendenti | (192) | (193) | ||
| H) Attività destinate alla vendita Nota 28 - Discontinued operations, attività destinate alla vendita |
- | - | ||
| e passività direttamente associabili | - | - | ||
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 2.567 | 2.657 | ||
| I) Patrimonio netto |
2.419 | 2.394 | ||
| Nota 29 - Patrimonio netto | 2.419 | 2.394 | ||
| L) Capitale e riserve di terzi |
- | 2 | ||
| Nota 29 - Capitale e riserve di terzi azionisti | - | 2 | ||
| M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability | (394) | (216) | ||
| Nota 5 - Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.148) | (2.136) | ||
| Nota 6 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (86) | (86) | ||
| Nota 7 - Altre attività finanziarie non correnti | (1) | (1) | ||
| Nota 22 - Passività finanziarie a breve termine | 66 | 97 | ||
| Nota 22 - Passività finanziarie a lungo termine | 1.765 | 2.168 | ||
| Nota 22 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine | 379 | 128 | ||
| Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali | ||||
| all'attività operativa (nota 7) | (369) | (386) | ||
| N) Passività finanziarie beni in leasing |
542 | 477 | ||
| Nota 15 - Passività nette per leasing | 542 | 477 | ||
| O) Indebitamento finanziario netto |
148 | 261 | ||
| COPERTURE | 2.567 | 2.657 |

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:
Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.




per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.



| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| parti | parti | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) |
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività correnti | |||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (N. 5) | 2.148 | 2.136 | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI | (N. 6) | 86 | 86 | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 370 | 368 | 387 | 384 |
| Attività finanziarie per leasing | (N. 15) | 93 | 98 | ||
| Crediti commerciali e altri crediti | (N. 8) | 2.909 | 947 | 2.441 | 985 |
| Rimanenze | (N. 9) | 279 | 256 | ||
| Attività contrattuali | (N. 10) | 2.265 | 1.925 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 11) | 395 | 385 | ||
| Attività per altre imposte | (N. 11) | 142 | 146 | ||
| Altre attività | (N. 12) | 199 | 22 | 244 | 23 |
| Totale attività correnti | 8.886 | 8.104 | |||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | (N. 13) | 2.964 | 2.960 | ||
| Attività immateriali | (N. 14) | 663 | 666 | ||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (N. 15) | 475 | 428 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | (N. 16) | 203 | 211 | ||
| Altre partecipazioni | (N. 16) | - | - | ||
| Altre attività finanziarie | (N. 7) | 1 | 1 | ||
| Attività finanziarie per leasing | (N. 15) | 125 | 155 | ||
| Attività per imposte differite | (N. 17) | 275 | 257 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (N. 11) | 5 | 5 | ||
| Altre attività | (N. 18) | 62 | 1 | 52 | - |
| Totale attività non correnti | 4.773 | 4.735 | |||
| Discontinued operations e attività destinate alla vendita | (N. 28) | - | - | 26 | - |
| TOTALE ATTIVITÀ | 13.659 | 12.865 | |||
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | |||||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie a breve termine | (N. 22) | 66 | 1 | 97 | 1 |
| Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine | (N. 22) | 379 | 128 | ||
| Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine | (N. 15) | 321 | 299 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti | (N. 19) | 3.470 | 241 | 2.944 | 177 |
| Passività contrattuali | (N. 20) | 3.517 | 896 | 3.088 | 893 |
| Passività per imposte sul reddito | (N. 11) | 76 | 74 | ||
| Passività per altre imposte | (N. 11) | 139 | 192 | ||
| Altre passività | (N. 21) | 114 | - | 33 | - |
| Totale passività correnti | 8.082 | 6.855 | |||
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie a lungo termine | (N. 22) | 1.765 | - | 2.168 | - |
| Passività per leasing a lungo termine | (N. 15) | 439 | - | 431 | 1 |
| Fondi per rischi e oneri | (N. 24) | 710 | 767 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (N. 25) | 192 | 193 | ||
| Passività per imposte differite | (N. 17) | 6 | 6 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (N. 11) | 26 | 20 | ||
| Altre passività | (N. 26) | 20 | - | 3 | - |
| Totale passività non correnti | 3.158 | 3.588 | |||
| Discontinued operations, attività destinate alla vendita | |||||
| e passività direttamente associabili | (N. 28) | - | - | 26 | - |
| TOTALE PASSIVITÀ | 11.240 | 10.469 | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale e riserve di terzi azionisti | (N. 29) | - | 2 | ||
| Patrimonio netto di Saipem: | (N. 29) | 2.419 | 2.394 | ||
| - capitale sociale | (N. 29) | 502 | 502 | ||
| - riserva sopraprezzo delle azioni | (N. 29) | 1.622 | 1.622 | ||
| - altre riserve | (N. 29) | (30) | 28 | ||
| - utili relativi a esercizi precedenti | 314 | 137 | |||
| - utile (perdita) del periodo | 118 | 179 | |||
| - riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (N. 29) | (107) | (74) | ||
| Totale patrimonio netto di Gruppo | 2.419 | 2.396 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 13.659 | 12.865 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

| Primo semestre 2024 | Primo semestre 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui verso | di cui verso | ||||
| parti | parti | ||||
| (milioni di euro) | Nota (1) | Totale | correlate (2) | Totale | correlate (2) |
| RICAVI | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | (N. 32) | 6.418 | 1.758 | 5.347 | 1.451 |
| Altri ricavi e proventi | (N. 32) | 1 | - | 2 | - |
| Totale ricavi | 6.419 | 5.349 | |||
| Costi operativi | |||||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (N. 33) | (4.882) | (387) | (4.097) | (263) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti | (N. 33) | (2) | (14) | ||
| Costo del lavoro | (N. 33) | (972) | (826) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (N. 33) | (310) | (218) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi | (N. 33) | 2 | (2) | ||
| RISULTATO OPERATIVO | 255 | 192 | |||
| Proventi (oneri) finanziari | |||||
| Proventi finanziari | 199 | 24 | 73 | 7 | |
| Oneri finanziari | (233) | (3) | (114) | - | |
| Strumenti derivati | (39) | (46) | |||
| Totale proventi (oneri) finanziari | (N. 34) | (73) | (87) | ||
| Proventi (oneri) su partecipazioni | |||||
| Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto | 3 | 20 | |||
| Altri proventi (oneri) su partecipazioni | 7 | (7) | |||
| Totale proventi (oneri) su partecipazioni | (N. 35) | 10 | 13 | ||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 192 | 118 | |||
| Imposte sul reddito | (N. 36) | (74) | (78) | ||
| UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Continuing operations | 118 | 40 | |||
| UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Discontinued operations | - | - | |||
| UTILE (PERDITA) DEL PERIODO | 118 | 40 | |||
| Di competenza Gruppo Saipem | |||||
| - Continuing operations | 118 | 40 | |||
| - Discontinued operations | (N. 28) | - | - | - | (2) |
| Interessenze di terzi | (N. 37) | ||||
| - Continuing operations | - | - | |||
| - Discontinued operations | (N. 28) | - | - | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) | |||||
| del periodo di competenza Saipem (ammontare in euro per azione) | |||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 38) | 0,06 | 0,02 | ||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 38) | 0,06 | 0,02 | ||
| Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) | |||||
| del periodo di competenza Saipem - Continuing operations | |||||
| (ammontare in euro per azione) | |||||
| Utile (perdita) per azione semplice | (N. 38) | 0,06 | 0,02 | ||
| Utile (perdita) per azione diluito | (N. 38) | 0,06 | 0,02 | ||
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Primo semestre 2024 |
Primo semestre 2023 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo | 118 | 40 | |
| Altre componenti del conto economico complessivo | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti | (N. 29) | 5 | (2) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI | (N. 29) | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti |
(N. 29) | (1) | - |
| Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili | (N. 36) | (1) | 1 |
| Totale componenti non riclassificabili a conto economico | 3 | (1) | |
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | (N. 29) | (103) | 54 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI | (N. 29) | - | - |
| Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro | (N. 29) | 21 | (3) |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
(N. 29) | - | 1 |
| Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili | (N. 36) | 18 | (14) |
| Totale componenti riclassificabili a conto economico | (64) | 38 | |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale | (61) | 37 | |
| Totale utile (perdita) complessivo del periodo | 57 | 77 | |
| Di competenza Gruppo Saipem | |||
| - Continuing operations | 57 | 78 | |
| - Discontinued operations | (N. 28) | - | - |
| 57 | 78 | ||
| Interessenze di terzi | |||
| - Continuing operations | - | (1) | |
| - Discontinued operations | (N. 28) | - | - |
| - | (1) |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
al netto dell'effetto fiscale Riserva cash flow hedge Riserva di fair value |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari |
differenze cambio da conversione Riserva per |
Riserva per piani a benefici al netto dell'effetto fiscale definiti per i dipendenti |
valutate al patrimonio netto al netto dell'effetto fiscale Riserva partecipazioni |
Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 502 | 1.622 | 80 | - | - | - | 19 | (2) | (45) | (22) | (2) | 137 | 179 | (74) | 2.394 | 2 | 2.396 |
| Utile (perdita) primo semestre 2024 Altre componenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 118 | - | 118 | - | 118 |
| del conto economico complessivo | |||||||||||||||||
| Componenti non riclassificabili a conto economico |
|||||||||||||||||
| Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto |
|||||||||||||||||
| dell'effetto fiscale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4 | - | - | - | - | 4 | - | 4 |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued |
|||||||||||||||||
| operations | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Componenti riclassificabili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 4 | (1) | - | - | - | 3 | - | 3 |
| a conto economico | |||||||||||||||||
| Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | (85) | - | - | - | - | - | - | - | (85) | - | (85) |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, |
|||||||||||||||||
| con effetti a OCI Differenze cambio da conversione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| dei bilanci in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre |
- | - | - | - | - | - | - | - | 19 | - | - | 2 | - | - | 21 | - | 21 |
| componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Totale utile (perdita) complessivo |
- | - | - | - | - | - | (85) | - | 19 | - | - | 2 | - | - | (64) | - | (64) |
| primo semestre 2024 | - | - | - | - | - | - | (85) | - | 19 | 4 | (1) | 2 | 118 | - | 57 | - | 57 |
| Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti |
|||||||||||||||||
| primo semestre 2024 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riporto a nuovo utile (perdita) Aumento (riduzione) capitale sociale |
- - |
- - |
- - |
5 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
174 - |
(179) - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (33) | (33) | - | (33) |
| Variazione interessenze di terzi Altre operazioni con gli azionisti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (2) | (2) |
| (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni convertibili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | 5 | - | - | - | - | - | - | - | 174 | (179) | (33) | (33) | (2) | (35) |
| Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value |
|||||||||||||||||
| da piani di incentivazione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 | - | - | 3 | - | 3 |
| Altre variazioni Totale |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
(2) 1 |
- - |
- - |
(2) 1 |
- - |
(2) 1 |
| Saldi al 30 giugno 2024 | 502 | 1.622 | 80 | 5 | - | - | (66) | (2) | (26) | (18) | (3) | 314 | 118 | (107) | 2.419 | - | 2.419 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 502 | 1.877 | - | - | - | - | (76) | (4) | (20) | (16) | - | 91 | (209) | (77) | 2.068 | 18 | 2.086 |
| Utile (perdita) primo semestre 2023 Altre componenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 40 | - | 40 | - | 40 |
| del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti |
|||||||||||||||||
| per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - | (1) | - | (1) |
| Variazione fair value partecipazioni | |||||||||||||||||
| con effetti a OCI Quota di pertinenza delle "altre |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni |
|||||||||||||||||
| di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued |
|||||||||||||||||
| operations Totale |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- (1) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- (1) |
- - |
- (1) |
| Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value derivati |
- | ||||||||||||||||
| cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | 40 | - | - | - | - | - | - | - | 40 | - | 40 |
| Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, |
|||||||||||||||||
| con effetti a OCI | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | (2) | - | - | - | - | - | (2) | (1) | (3) |
| valutate secondo il metodo del patrimonio netto |
- | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | 1 |

| Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale sociale | Riserva per sovrapprezzo delle azioni |
Altre riserve | Riserva legale | Riserva per acquisto azioni proprie |
Riserva partecipazioni valutate al fair value |
al netto dell'effetto fiscale Riserva cash flow hedge Riserva di fair value |
al netto dell'effetto fiscale disponibili per la vendita di strumenti finanziari |
differenze cambio da conversione Riserva per |
Riserva per piani a benefici al netto dell'effetto fiscale definiti per i dipendenti |
valutate al patrimonio netto al netto dell'effetto fiscale Riserva partecipazioni |
a esercizi precedenti Utili (perdite) relativi |
Utile (perdita) dell'esercizio |
Riserva negativa in portafoglio per azioni |
Totale | Capitale e riserve di terzi azionisti |
patrimonio netto Totale |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 41 | - | (2) | - | - | - | - | - | 39 | (1) | 38 |
| Totale utile (perdita) complessivo primo semestre 2023 |
- | - | - | - | - | - | 41 | - | (2) | (1) | - | - | 40 | - | 78 | (1) | 77 |
| Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti primo semestre 2023 |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - - |
- | - | - | - | - | - |
| Riporto a nuovo utile (perdita) | - | (255) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 46 | 209 | - | - | - | - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Acquisto azioni proprie Variazione interessenze di terzi |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- (13) |
- (13) |
| Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni under common control Totale |
- - |
- (255) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- 46 |
- 209 |
- - |
- - |
- (13) |
- (13) |
| Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value da piani di incentivazione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni Totale |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- | 2 2 |
- - |
- - |
2 2 |
(2) (2) |
- - |
| Saldi al 30 giugno 2023 | 502 | 1.622 | - | - | - | - | (35) | (4) | (22) | (17) | - | 139 | 40 | (77) | 2.148 | 2 | 2.150 |
| Utile (perdita) secondo semestre 2023 Altre componenti del conto economico complessivo Componenti non riclassificabili |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 139 | - | 139 | - | 139 |
| a conto economico Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - | (6) | - | (6) |
| Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | (1) | (1) | |
| Altre componenti del conto economico complessivo relative alle Discontinued operations |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (6) | (1) | - | - | - | (7) | - | (7) |
| Componenti riclassificabili a conto economico Variazione del fair value derivati cash flow hedge al netto |
|||||||||||||||||
| dell'effetto fiscale Variazione fair value delle attività |
- | - | - | - | - | - | 55 | - | - | - | - | - | - | - | 55 | - | 55 |
| finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | - | - | - | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | - | 2 | - | 2 |
| Differenze cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | (24) | - | - | (4) | - | - | (28) | - | (28) |
| valutate secondo il metodo del patrimonio netto Altre componenti del conto economico |
- | - | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | (1) |
| complessivo relative alle discontinued operations |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale Totale utile (perdita) complessivo |
- | - | - | - | - | - | 54 | 2 | (24) | - | - | (4) | - | - | 28 | - | 28 |
| secondo semestre 2023 Operazioni con gli Azionisti Dividendi distribuiti |
- | - | - | - | - | - | 54 | 2 | (24) | (6) | (1) | (4) | 139 | - | 160 | - | 160 |
| secondo semestre 2023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Riporto a nuovo utile (perdita) Raggruppamento azionario |
- - |
(1) - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
1 - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Aumento (riduzione) capitale sociale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Capitalizzazione costi aumento capitale sociale al netto delle imposte |
- | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione interessenze di terzi Altre operazioni con gli azionisti (versamento in conto futuro aumento di capitale) |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| Operazioni under common control | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione riserva da conversione obbligazioni convertibili |
- | - | 80 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 80 | - | 80 |
| Totale Altri movimenti di patrimonio netto Rilevazione fair value |
- | - | 80 | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | - | - | 81 | - | 81 |
| da piani di incentivazione Altre variazioni |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- 1 |
- 1 |
- (1) |
3 (2) |
- - |
3 - |
6 (1) |
- - |
6 (1) |
| Totale Saldi al 31 dicembre 2023 |
- 502 |
- 1.622 |
- 80 |
- - |
- - |
- - |
- 19 |
- (2) |
1 (45) |
1 (22) |
(1) (2) |
1 137 |
- 179 |
- (74) |
- 2.394 |
- 2 |
5 2.396 |
Per i dettagli si veda la nota 29 "Patrimonio netto".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Primo semestre 2024 | Primo semestre 2023 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Continuing operations | 118 | 40 | |
| Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Discontinued operations | - | - | |
| Risultato di pertinenza di terzi azionisti | - | - | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| - ammortamenti - Continuing operations | (N. 33) | 287 | 207 |
| - ammortamenti - Discontinued operations | - | - | |
| - svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo di attività in leasing |
(N. 33) | 23 | 11 |
| - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto | (N. 29) | (3) | (13) |
| - (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività | (7) | 1 | |
| - interessi attivi | (30) | (14) | |
| - interessi passivi | 89 | 69 | |
| - imposte sul reddito | (N. 36) | 74 | 78 |
| - altre variazioni | 39 | (14) | |
| Variazioni del capitale di periodo: | |||
| - rimanenze | (21) | (23) | |
| - crediti commerciali | (224) | 180 | |
| - debiti commerciali | 310 | (44) | |
| - fondi per rischi e oneri | (74) | (218) | |
| - attività e passività contrattuali | 49 | (72) | |
| - altre attività e passività | (79) | 56 | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations | (39) | (121) | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations | - | - | |
| Flusso di cassa del capitale di periodo | (39) | (121) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations | 3 | (6) | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations | - | - | |
| Dividendi incassati | 26 | 42 | |
| Interessi incassati | 20 | 10 | |
| Interessi pagati | (76) | (62) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (69) | (86) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 455 | 142 | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | - | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 455 | 142 | |
| di cui verso parti correlate (2) - Continuing operations | (N. 41) | 1.497 1.270 |
|
| di cui verso parti correlate (2) - Discontinued operations | - - |
||
| Investimenti: | |||
| - attività materiali - Continuing operations | (N. 13) | (192) | (137) |
| - attività materiali - Discontinued operations | (N. 13) | - | - |
| - attività immateriali | (N. 14) | (2) | (2) |
| - partecipazioni | (N. 16) | (3) | (1) |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations | (197) | (140) | |
| Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations | - | - | |
| Flusso di cassa degli investimenti | (197) | (140) | |
| Disinvestimenti: | |||
| - attività materiali | 13 | 3 | |
| - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | - | 58 | |
| - partecipazioni | - | - | |
| - titoli strumentali all'attività operativa | - | - | |
| - crediti finanziari strumentali all'attività operativa | - | - | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations | 13 | 61 | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations | - | - | |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | 13 | 61 | |
| Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 16 | 49 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".

| (milioni di euro) | Nota (1) | Primo semestre 2024 | Primo semestre 2023 | |
|---|---|---|---|---|
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (168) | (30) | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 41) | 16 | 28 | |
| Assunzione di debiti finanziari non correnti | 549 | 484 | ||
| Rimborsi di debiti finanziari non correnti | (701) | (162) | ||
| Rimborsi di passività per leasing | (85) | (59) | ||
| Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti | (32) | (55) | ||
| Flusso di cassa derivante da incrementi (decrementi) dei finanziamenti | (269) | 208 | ||
| Apporti netti di capitale proprio da terzi | - | - | ||
| Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate | - | - | ||
| Dividendi pagati | - | - | ||
| Cessione (acquisto) di azioni proprie | (33) | - | ||
| Variazione netta del prestito obbligazionario convertibile | (6) | - | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (308) | 208 | ||
| di cui verso parti correlate (2) | (N. 41) | - | - | |
| Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento | - | (7) | ||
| Effetto delle differenze di cambio da conversione | ||||
| e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti | 33 | (27) | ||
| Variazione netta delle disponibilità liquide | 12 | 286 | ||
| Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo | (N. 5) | 2.136 | 2.052 | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo | (N. 5) | 2.148 | 2.338 |
(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.
(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 22 "Passività finanziarie".

| Nota 1 | Criteri di redazione | Pag. 108 |
|---|---|---|
| Nota 2 | Stime contabili e giudizi significativi | Pag. 109 |
| Nota 3 | Modifica dei criteri contabili | Pag. 111 |
| Nota 4 | Area di consolidamento al 30 giugno 2024 | Pag. 113 |
| Nota 5 | Disponibilità liquide ed equivalenti | Pag. 118 |
| Nota 6 | Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (Other Comprehensive Income) | Pag. 118 |
| Nota 7 | Altre attività finanziarie | Pag. 119 |
| Nota 8 | Crediti commerciali e altri crediti | Pag. 119 |
| Nota 9 | Rimanenze | Pag. 120 |
| Nota 10 | Attività contrattuali | Pag. 120 |
| Nota 11 | Attività e passività per imposte | Pag. 121 |
| Nota 12 | Altre attività correnti | Pag. 121 |
| Nota 13 | Immobili, impianti e macchinari | Pag. 122 |
| Nota 14 | Attività immateriali | Pag. 124 |
| Nota 15 | Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing | Pag. 125 |
| Nota 16 | Partecipazioni | Pag. 126 |
| Nota 17 | Attività e passività per imposte differite | Pag. 126 |
| Nota 18 | Altre attività non correnti | Pag. 127 |
| Nota 19 | Debiti commerciali e altri debiti | Pag. 127 |
| Nota 20 | Passività contrattuali | Pag. 128 |
| Nota 21 | Altre passività correnti | Pag. 128 |
| Nota 22 | Passività finanziarie | Pag. 129 |
| Nota 23 | Analisi dell'indebitamento finanziario netto | Pag. 131 |
| Nota 24 | Fondi per rischi e oneri | Pag. 132 |
| Nota 25 | Fondi per benefici ai dipendenti | Pag. 132 |
| Nota 26 | Altre passività non correnti | Pag. 132 |
| Nota 27 | Strumenti finanziari derivati | Pag. 133 |
| Nota 28 | Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili | Pag. 134 |
| Nota 29 | Patrimonio netto | Pag. 135 |
| Nota 30 | Altre informazioni | Pag. 137 |
| Nota 31 | Garanzie, impegni e rischi | Pag. 137 |
| Nota 32 | Ricavi | Pag. 153 |
| Nota 33 | Costi operativi | Pag. 154 |
| Nota 34 | Proventi (oneri) finanziari | Pag. 157 |
| Nota 35 | Proventi (oneri) su partecipazioni | Pag. 157 |
| Nota 36 | Imposte sul reddito | Pag. 158 |
| Nota 37 | Risultato netto di terzi azionisti | Pag. 158 |
| Nota 38 | Utile (perdita) per azione | Pag. 158 |
| Nota 39 | Informazioni per settore di attività | Pag. 159 |
| Nota 40 | Informazioni per area geografica | Pag. 160 |
| Nota 41 | Rapporti con parti correlate | Pag. 161 |
| Nota 42 | Eventi e operazioni significativi non ricorrenti | Pag. 168 |
| Nota 43 | Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali | Pag. 168 |
| Nota 44 | Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo | Pag. 168 |

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 del Gruppo è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi" nella prospettiva della continuità aziendale. Coerentemente con tali disposizioni, il bilancio consolidato semestrale abbreviato non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale e, pertanto, deve essere letto congiuntamente all'ultimo bilancio consolidato annuale del Gruppo incluso nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023.
In linea con le disposizioni dello IAS 34, le note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato, benché presentate in forma sintetica, riportano un'illustrazione degli eventi e delle transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo rispetto all'ultimo bilancio consolidato annuale; differentemente, gli schemi di bilancio sono presentati in forma completa, in linea con le disposizioni dello IAS 1 "Presentazione del bilancio".
Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato sono applicati gli stessi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione illustrati nella Relazione finanziaria annuale 2023, cui si fa rinvio, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2024, illustrate nella sezione "Modifiche dei criteri contabili" della presente Relazione.
Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate integralmente, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono distintamente indicate nella nota 4 "Area di consolidamento" nella quale sono riportate anche le variazioni verificatesi nel periodo.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA nella riunione del 24 luglio 2024, è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della KPMG SpA. La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione.
I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.
I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta funzionale della capogruppo, nonché la valuta di presentazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura del periodo; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi del periodo (fonte: Banca d'Italia).
Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio da conversione" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo1 .
La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.
I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività.
(1) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:
| Valuta | al 30.06.2024 Cambio |
Cambio medio 2024 |
al 31.12.2023 Cambio |
|---|---|---|---|
| USA dollaro | 1,0705 | 1,0813 | 1,105 |
| Regno Unito lira sterlina | 0,8464 | 0,8547 | 0,86905 |
| Algeria dinaro | 144,0192 | 145,4194 | 148,2657 |
| Angola kwanza | 921,99 | 911,979 | 920,402 |
| Arabia Saudita riyal | 4,0144 | 4,0547 | 4,1438 |
| Argentina peso | 975,3883 | 929,0128 | 892,9239 |
| Australia dollaro | 1,6079 | 1,6422 | 1,6263 |
| Brasile real | 5,8915 | 5,4922 | 5,3618 |
| Canada dollaro | 1,467 | 1,4685 | 1,4642 |
| Egitto lira | 51,408 | 44,831 | 34,1589 |
| Ghana nuovo cedi | 16,3627 | 14,423 | 13,2254 |
| India rupia | 89,2495 | 89,9862 | 91,9045 |
| Indonesia rupia | 17.487,21 | 17.205,15 | 17.079,71 |
| Kazakhstan tenge | 501,69 | 485,67 | 502,48 |
| Malesia ringgit | 5,0501 | 5,1107 | 5,0775 |
| Nigeria naira | 1.619,9234 | 1.447,4826 | 974,0907 |
| Norvegia corona | 11,3965 | 11,4926 | 11,2405 |
| Perù nuevo sol | 4,1023 | 4,0556 | 4,0818 |
| Qatar riyal | 3,8966 | 3,9358 | 4,0222 |
| Romania nuovo leu | 4,9773 | 4,9743 | 4,9756 |
| Russia rublo | 91,8731 | 98,1646 | 98,5958 |
| Singapore dollaro | 1,4513 | 1,4561 | 1,4591 |
| Svizzera franco | 0,9634 | 0,9615 | 0,926 |
Fonte: Banca d'Italia.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. Considerando il settore in cui il Gruppo opera, rivestono particolare importanza le stime contabili effettuate per la determinazione dei ricavi e dei costi di commessa a lungo termine e del relativo stato di avanzamento dei lavori. Di conseguenza, i risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 sono influenzati, oltre che dall'attuale contesto macroeconomico, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.
Con riferimento al dettaglio delle stime contabili e dei giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2023.
L'attuale contesto è caratterizzato da un prolungato ciclo positivo nei mercati di riferimento per Saipem, in linea con la crescita attesa sia in termini di indicatori macroeconomici che di domanda energetica complessiva. Tuttavia, alcuni elementi di incertezza che permangono sul piano geopolitico (in particolare, il conflitto Russia-Ucraina e la crisi israelo-palestinese) e su quello economico, legato ai crescenti rischi sulle catene di fornitura globali, hanno accresciuto il rischio di instabilità economica a livello globale e ciò ha richiesto ulteriore attenzione da parte della Direzione nella formulazione delle stime contabili e giudizi significativi. Di conseguenza, alcune aree di bilancio, in relazione anche alla maggiore incertezza nelle stime, potrebbero essere influenzate dai recenti eventi e circostanze macroeconomiche.
Per quanto concerne l'andamento dei prezzi del petrolio e del gas naturale, la Società ritiene che la volatilità di breve periodo negli stessi possa impattare limitatamente i risultati del Gruppo data la natura delle attività del medesimo, caratterizzate da commesse con tempi di realizzazione pluriennali, a seconda della complessità del progetto. Nel più lungo periodo, si conferma una prospettiva di miglioramento del contesto esterno, supportata dal ciclo di crescita pluriennale che il mercato Oil&Gas sta attraversando e dal consolidamento delle opportunità nell'ambito della transizione energetica e delle tecnologie pulite.

In relazione ai progetti del Gruppo che prevedevano la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi, non risultano attività residue e le relative relazioni contrattuali con i clienti si sono concluse (alcune delle quali in fase di formalizzazione) in osservanza della normativa vigente in materia.
La Società conferma di operare nei confronti della Federazione Russa nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni nazionali e internazionali.
Si segnala che non ci sono né attività gestite da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dal conflitto.
Il Piano Strategico 2024-2027, in linea con i precedenti piani, non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia.
In relazione alle attività sul territorio israeliano si segnala che Saipem ha in essere un contratto che prevede la realizzazione per un cliente locale di un impianto di produzione di ammoniaca le cui attività di ingegneria e procurement sono in completamento. Dopo aver iniziato le attività di costruzioni civile/meccaniche, l'esecuzione dei lavori in cantiere è stata rallentata dalle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023 riferiti agli scontri tra lo stato di Israele e Hamas. In accordo con il cliente i lavori stanno proseguendo per quanto possibile date le circostanze.
I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico.
Il Gruppo Saipem, leader globale nell'ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, sia offshore che onshore, intende essere protagonista della transizione energetica:
Il Gruppo è comunque consapevole che questi cambiamenti possono avere un impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.
I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività del Gruppo Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili nelle seguenti categorie:
Per i relativi dettagli si rinvia alla sezione "Programma Net Zero" e "Rischi e opportunità legati al clima" della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario inclusa nella Relazione finanziaria annuale 2023.
Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato potrebbero essere influenzati dalle azioni poste in essere per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. I rischi climatici possono infatti influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo; pertanto, la transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore.
Saipem ha preso in considerazione le potenziali conseguenze della transizione energetica sul valore recuperabile delle CGU nel medio-lungo termine che avrà un impatto innanzitutto sull'aumento della domanda di energia da fonti rinnovabili. A tal proposito il Piano Strategico 2024-2027 prevede di proseguire nel percorso di rimodulazione del mix di portafoglio con un incremento delle attività non oil-related, con acquisizioni di progetti green legati alla transizione energetica pari a circa il 34% (circa il 25% nel precedente Piano Strategico 2023-2026), nonché un percorso di investimenti su nuove tecnologie abilitanti, negli ambiti Blue Solutions, Renewable refining, CO2 Management e Offshore Wind. Inoltre, in linea con il precedente Piano Strategico, sono previste acquisizioni rilevanti nel business del gas naturale considerato uno degli elementi che supporterà la progressiva evoluzione verso fonti energetiche sostenibili. Da ultimo, la transizione energetica prevede nel lungo termine l'eliminazione del carbone quale fonte energetica, settore in cui il Gruppo non opera. Occorre in ogni caso tenere in considerazione che la velocità di adozione di tecnologie legate alla transizione energetica, soprattutto in alcune aree del mondo, potrebbe essere più lenta rispetto alle previsioni attuali; tale rallentamento, con i conseguenti impatti in termini di prospettive dei settori esposti alla transizione, sarebbe compensato dall'opportunità di continuare a lavorare nei business tradizionali sui quali il Gruppo ha una comprovata capacità realizzativa.
L'esposizione del Gruppo verso i settori non-oil è in crescita, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali, opportunamente adattati e migliorati allo scopo; nel contempo è previsto che parte degli asset sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.
La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrebbe portare in futuro a specifiche svalutazioni dei propri asset non finanziari.
Inoltre, nuove leggi o regolamenti introdotti per la crescente attenzione ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che in precedenza non erano contemplati; di conseguenza, la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa

in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.
Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea, già riportate nella Relazione finanziaria annuale 2023, le cui disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2024, oltre alle modifiche non ancora omologate dalla Commissione Europea, alcune delle quali emanate nel primo semestre dell'anno in corso.
Con il Regolamento n. 2023/2579, emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Lease Liability in a Sale and Leaseback" con il quale si prevede che il venditore-locatario valuti l'attività con diritto di utilizzo derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione in base alla percentuale del precedente valore contabile dell'attività mantenuta dal venditore-locatario. Di conseguenza, in un'operazione di vendita e retrolocazione, il venditore-locatario rileva solo l'importo di eventuali utili o perdite relativi ai diritti trasferiti all'acquirente-locatore. Pertanto la valutazione iniziale della passività per leasing derivante da un'operazione di vendita e retrolocazione è una conseguenza del modo in cui il venditorelocatario valuta l'attività con diritto di utilizzo e l'utile o la perdita rilevati alla data dell'operazione.
Con il Regolamento n. 2023/2822, emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current" e "Non-Correnti Liabilities with Covenants". Le modifiche forniscono chiarimenti in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti precisando quando esiste il diritto a differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell'esercizio e chiariscono il concetto di estinzione. Specificano, inoltre, come un'entità classifica una passività derivante da un accordo di finanziamento con covenant come corrente o non corrente e definiscono le informazioni da fornire quando un'entità ha accordi di finanziamento con covenant che potrebbero richiedere che l'accordo di finanziamento diventi esigibile entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento. Infine, forniscono dettagli in merito all'informativa da produrre sugli eventi successivi non-adjusting.
Con il Regolamento n. 2024/1317, emesso dalla Commissione Europea in data 15 maggio 2024, sono state omologate le modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements", volte a introdurre gli obblighi informativi sui supplier finance arrangement (SFA, denominati anche "supply chain finance", "payables finance" o "reverse factoring") che consentono all'entità di dilazionare i termini di pagamento dei fornitori; ovvero ai fornitori dell'entità di incassare anticipatamente rispetto alla scadenza della fattura e consentire agli investitori di valutare l'effetto di tali accordi sulle passività, sui flussi di cassa e sull'esposizione al rischio di liquidità dell'impresa.
Le modifiche ai principi contabili sopra indicate non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio del Gruppo Saipem.
In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IAS 21 - The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" con il quale si specifica quando una valuta è convertibile in un'altra valuta e, di conseguenza, quando non lo è, come un'entità determina il tasso di cambio da applicare quando una valuta non è convertibile e le informazioni da fornire. La modifica sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2025 o data successiva.
In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements" che sostituirà lo IAS 1 "Presentation of Financial Statements" con l'intento di migliorare il modo in cui le informazioni sono comunicate in bilancio. In particolare, con l'IFRS 18 sarà richiesto alle entità di: (i) presentare totali e subtotali definiti e classificare i ricavi e i costi in diverse categorie; (ii) fornire informazioni sulle misure di performance definite dal management (MPMs); (iii) rafforzare i requisiti per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni, introducendo principi di aggregazione e disaggregazione e requisiti di informativa per spese specifiche per natura. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 9 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 19 "Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures" che consente di semplificare i sistemi e i processi di rendicontazione per le società, riducendo i costi di preparazione dei bilanci delle controllate ammissibili, pur mantenendo l'utilità di tali bilanci per i loro utilizzatori. Le controllate che applicano i principi contabili IFRS for SMEs o i principi contabili nazionali nella preparazione del proprio bilancio possono applicare l'IFRS 19 che consente di tenere un solo insieme di registrazioni contabili per soddisfare le esigenze sia della società madre che degli utilizzatori del bilancio e di fornire un'informativa ridotta più adatta alle esigenze degli utilizzatori dei bilanci delle controllate. Il nuovo documento sarà efficace a partire dal 1° gennaio 2027 o data successiva.
In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendment to IFRS 9 and IFRS 7 - Classification and Measurement of Financial Instruments" in risposta al feedback ricevuto nell'ambito della revisione post-implementazione dei requisiti di classificazione e valutazione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari e dei requisiti correlati" dell'IFRS 7 "Strumenti finanziari: Informazioni integrative". Il documento ha modificato i requisiti relativi all'estinzione delle passività finanziarie tramite un sistema di pagamento elettronico e la valutazione delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, comprese quelle con caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG).

Sono stati inoltre modificati i requisiti di informativa sugli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale valutati al "fair value through OCI". Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2026 o data successiva.
Allo stato il Gruppo Saipem sta analizzando i principi contabili sopra indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO


| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale Soci |
% Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Offshore Construction SpA | San Donato Milanese | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Servizi Energia Italia SpA | Milano | EUR | 20.000.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Smacemex Scarl (**) | San Donato Milanese | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | Co. | |
| SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA |
Milano | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | C.I. |
| Estero | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Andromeda Consultoria Técnica | Rio de Janeiro | BRL | 20.494.210 Saipem SpA | 99,00 | 100,00 | C.I. | |
| e Representações Ltda | (Brasile) | Snamprogetti Netherlands BV | 1,00 | ||||
| Boscongo SA | Pointe-Noire | XAF | 6.190.600.500 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| (Congo) | |||||||
| ERS - Equipment Rental | Schiedam | EUR | 90.760 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| & Services BV | (Paesi Bassi) | ||||||
| Global Projects Services AG | Zurigo | CHF | 5.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| (Svizzera) | |||||||
| Moss Maritime AS | Lysaker | NOK | 40.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| (Norvegia) | |||||||
| North Caspian Service Co | Almaty | KZT | 375.350.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| (Kazakhstan) | |||||||
| Petrex SA | Lima | PEN | 469.359.045 Saipem International BV | 99,99 | 100,00 | C.I. | |
| (Perù) | Snamprogetti Netherlands BV | () | |||||
| PT Saipem Indonesia | Jakarta | USD | 372.778.100 Saipem International BV | 99,99 | 99,99 | C.I. | |
| (Indonesia) | Soci terzi | 0,01 | |||||
| Saimexicana SA de Cv | Delegacion | MXN | 6.424.970.342 Saipem SA | 99,99 | 100,00 | C.I. | |
| Cuauhtemoc | Saipem America Inc | () | |||||
| (Messico) | Saipem Projects France SA | () | |||||
| Snamprogetti Netherlands BV | () | ||||||
| Saipem (Beijing) Technical | Pechino | USD | 6.700.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Services Co Ltd | (Cina) | ||||||
| Saipem (Malaysia) Sdn Bhd () (*) | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 88.233.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem (Nigeria) Ltd | Lagos | NGN | 259.200.000 Saipem International BV | 97,00 | 97,00 | C.I. | |
| (Nigeria) | Soci terzi | 3,00 | |||||
| Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, | Caniçal | EUR | 299.300.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sociedade Unipessoal Lda | (Portogallo) | ||||||
| Saipem America Inc | Wilmington (USA) |
USD | 1.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saipem Argentina de Perforaciones, Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, Minera, Industrial, Comercial y Financiera () (*) |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.805.300 Saipem International BV Soci terzi |
99,90 0,10 |
99,90 | Co. | |
| Saipem Asia Sdn Bhd | Petaling Jaya (Malesia) |
MYR | 238.116.500 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Australia Pty Ltd | West Perth | AUD | 686.800.001 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Canada Inc | (Australia) Montreal |
CAD | 100.100 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Algérie SpA | (Canada) Algeri (Algeria) |
DZD | 1.101.000 Saipem Projects France SA Saipem SA Soci terzi |
99,46 0,09 0,45 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Netherlands BV | Amsterdam | EUR | 20.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Contracting Nigeria Ltd | (Paesi Bassi) Lagos |
NGN | 827.000.000 Saipem International BV | 99,99 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem do Brasil | (Nigeria) Rio de Janeiro |
BRL | Snamprogetti Netherlands BV 469.661.512 Saipem International BV |
() 99,99 |
100,00 | C.I. | |
| Serviçõs de Petroleo Ltda Saipem Drilling Norway AS |
(Brasile) Stavanger |
NOK | Soci terzi 120.000 Saipem International BV |
() 100,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem East Africa Ltd (**) | (Norvegia) Kampala |
UGX | 3.791.000.000 Saipem International BV | 51,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Finance International BV | (Uganda) Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | Snamprogetti Netherlands BV 1.000.000 Saipem International BV Saipem SpA |
49,00 75,00 25,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Guyana Inc | Georgetown (Guyana) |
GYD | 200.000 Saipem Ltd | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem India Projects Private Ltd | Chennai (India) |
INR | 526.902.060 Saipem SA | Soci terzi | 99,99 () |
100,00 | C.I. |
| Saipem Ingenieria | Madrid | EUR | 80.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Y Construcciones SLU Saipem International BV |
(Spagna) Amsterdam |
EUR | 172.444.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Ltd | (Paesi Bassi) Kingston upon Thames Surrey |
EUR | 1.107.500.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Luxembourg SA | (Regno Unito) Lussemburgo |
EUR | 31.002 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) |
(Lussemburgo) Port Said (Egitto) |
EUR | 2.000.000 Saipem International BV ERS - Equipment Rental & Services BV Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda |
99,92 0,04 0,04 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Moçambique Lda | Maputo | MZN | 535.075.000 Saipem SA | 99,98 | 100,00 | C.I. | |
| Saipem Norge AS | (Mozambico) Stavanger (Norvegia) |
NOK | Saipem International BV 100.000 Saipem International BV |
0,02 100,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Romania Srl | Aricestii Rahtivani (Romania) |
RON | 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV Saipem International BV |
99,00 1,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 19.870.122 Saipem SpA Saipem International BV |
99,99 () |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Singapore Pte Ltd | Singapore | SGD | 431.090.000 Saipem SA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Saiwest Ltd | (Singapore) Accra (Ghana) |
GHS | 937.500 Saipem SA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | C.I. | |
| Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc |
Baghdad (Iraq) |
IQD | 300.000.000 Saipem International BV Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | C.I. | |
| Saudi Arabian Saipem Ltd | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 155.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Sigurd Rück AG | Zurigo (Svizzera) |
CHF | 25.000.000 Saipem International BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Engineering | Dhahran | SAR | 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| & Contracting Co Ltd Snamprogetti Netherlands BV |
(Arabia Saudita) Amsterdam (Paesi Bassi) |
EUR | 203.000 Saipem SpA | 100,00 | 100,00 | C.I. | |
| Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc | Dhahran (Arabia Saudita) |
SAR | 10.000.000 Saipem International BV Snamprogetti Netherlands BV |
95,00 5,00 |
100,00 | C.I. | |
| Saipem Projects France SA | Montigny le Bretonneux (Francia) |
EUR | 37.000 Saipem SA Saipem International BV |
99,99 () |
100,00 | C.I. |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO
| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ASG Scarl | San Donato Milanese | EUR | 50.864 Saipem SpA | 55,41 | 55,41 | P.N. | |
| CCS JV Scarl Δ | San Donato Milanese | EUR | Soci terzi 150.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
44,59 75,00 25,00 |
75,00 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due |
Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA Soci terzi |
59,09 40,91 |
59,09 | P.N. | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno |
Milano | EUR | 51.646 Saipem SpA Soci terzi |
50,36 49,64 |
50,36 | P.N. | |
| Consorzio Florentia Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| Consorzio F.S.B. Δ | Venezia - Marghera | EUR | 15.000 Saipem SpA Soci terzi |
29,05 70,95 |
29,05 | Co. | |
| Consorzio Sapro Δ | San Giovanni Teatino | EUR | 10.329 Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | Co. | |
| La Bozzoliana Scarl Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
30,00 70,00 |
30,00 | P.N. | |
| La Catulliana Scarl Δ | Parma | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
49,00 51,00 |
49,00 | P.N. | |
| Puglia Green Hydrogen Valley - PGHyV Srl Bari | EUR | 2.750.471 Saipem SpA Soci terzi |
10,00 90,00 |
10,00 | P.N. | ||
| Rosetti Marino SpA | Ravenna | EUR | 4.000.000 Saipem SA Soci terzi |
20,00 80,00 |
20,00 | P.N. | |
| SCD JV Scarl Δ | Milano | EUR | 100.000 Servizi Energia Italia SpA Soci terzi |
60,00 40,00 |
60,00 | P.N. | |
| Ship Recycling Scarl (**) Δ | Genova | EUR | 10.000 Saipem SpA Soci terzi |
51,00 49,00 |
51,00 | J.O. |
| Gygaz Snc | Nanterre | EUR | 10.000 Saipem Projects France SA | 7,50 | 7,50 | P.N. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (Francia) | Soci terzi | 92,50 | ||||
| Hazira Cryogenic Engineering | Mumbai | INR | 500.000 Saipem SA | 55,00 | 55,00 | P.N. |
| & Construction Management | (India) | Soci terzi | 45,00 | |||
| Private Ltd Δ | ||||||
| KCA Deutag International Ltd | St. Helier | USD | 116.536 Saipem International BV | 9,96 | 10,00 | P.N. |
| (Jersey) | Soci terzi | 90,04 | ||||
| KWANDA Suporte Logistico Lda | Luanda | AOA | 25.510.204 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| Petromar Lda Δ | Luanda | USD | 357.143 Saipem SA | 70,00 | 70,00 | P.N. |
| (Angola) | Soci terzi | 30,00 | ||||
| PSS Netherlands BV Δ | Leiden | EUR | 30.000 Saipem SpA | 36,00 | 36,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 64,00 | ||||
| Sabella SA(**) | Quimper | EUR | 12.946.722 Saipem SA | 8,96 | 8,96 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 91,04 | ||||
| Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ | Victoria Island - Lagos | NGN | 100.000.000 Saipem International BV | 49,00 | 49,00 | P.N. |
| (Nigeria) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| Saipem Nasser Saeed Al-Hajri | Dhahran | SAR | 7.500.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| Contracting Co Llc Δ | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 50,00 | |||
| Saipem Taqa Al Rushaid | Dammam | SAR | 40.000.000 Saipem International BV | 40,00 | 40,00 | P.N. |
| Fabricators Co Ltd | (Arabia Saudita) | Soci terzi | 60,00 | |||
| Saipon Snc Δ † | Montigny le Bretonneux | EUR | 20.000 Saipem SA | 60,00 | 60,00 | P.N. |
| (Francia) | Soci terzi | 40,00 | ||||
| SAME Netherlands BV Δ | Amsterdam | EUR | 50.000 Servizi Energia Italia SpA | 58,00 | 58,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 42,00 | ||||
| Saren BV Δ | Amsterdam | EUR | 20.000 Servizi Energia Italia SpA | 50,00 | 50,00 | P.N. |
| (Paesi Bassi) | Soci terzi | 50,00 | ||||
| Société pour la Réalisation | Anjra | EUR | 33.000 Saipem SA | 33,33 | 33,33 | P.N. |
| du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ | (Marocco) | Soci terzi | 66,67 |
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione
(***) Società non operativa nell'esercizio
Δ Impresa a controllo congiunto † Joint operation non rilevante.

| Ragione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale | Soci | % Possesso | % Consolidata di pertinenza Saipem |
consolidamento di valutazione (*) Metodo di o criteri |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Southern Gas Constructors Ltd (**) Δ | Lagos | NGN | 10.000.000 Saipem International BV | 50,00 | 50,00 | P.N. | |
| (Nigeria) | Soci terzi | 50,00 | |||||
| Sud-Soyo Urban | Soyo | AOA | 20.000.000 Saipem SA | 49,00 | 49,00 | P.N. | |
| Development Lda (***) Δ | (Angola) | Soci terzi | 51,00 | ||||
| TMBYS SAS (***) Δ | Guyancourt | EUR | 30.000 Saipem SA | 33,33 | 33,33 | P.N. | |
| (Francia) | Soci terzi | 66,67 | |||||
| TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ | Istanbul | TRY | 10.000 Saipem Ingenieria | 33,33 | 33,33 | P.N. | |
| (Turchia) | Y Construcciones, SLU | ||||||
| Soci terzi | 66,67 | ||||||
| TSKJ II - Construções Internacionais, | Funchal | EUR | 5.000 TSKJ - Servições | 100,00 | 25,00 | P.N. | |
| Sociedade Unipessoal, Lda | (Portogallo) | de Engenharia Lda | |||||
| TSKJ - Servições de Engenharia Lda | Funchal | EUR | 5.000 Snamprogetti Netherlands BV | 25,00 | 25,00 | P.N. | |
| (Portogallo) | Soci terzi | 75,00 |
Al 30 giugno 2024 le partecipate da Saipem SpA sono così ripartite:
| Controllate | Collegate e a controllo congiunto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Estero | Totale | Italia | Estero | Totale | |
| Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni | 3 | 44 | 47 | 1 | - | 1 |
| Consolidate con il metodo integrale | 3 | 44 | 47 | - | - | - |
| Consolidate come joint operation | - | - | - | 1 | - | 1 |
| Partecipazioni di imprese consolidate (1) | 1 | 1 | 2 | 12 | 20 | 32 |
| Valutate con il criterio del patrimonio netto | - | - | - | 10 | 20 | 30 |
| Valutate con il criterio del costo | 1 | 1 | 2 | 2 | - | 2 |
| Totale imprese | 4 | 45 | 49 | 13 | 20 | 33 |
(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano partecipate in cui il consolidamento non produce effetti significativi.
(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo
(**) Società in liquidazione.
(***) Società non operativa nell'esercizio.
Δ Impresa a controllo congiunto.

Nel corso del primo semestre 2024 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo Saipem rispetto alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2023.
Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazioni quote di partecipazione, cambiamenti nel criterio di consolidamento:
Cambiamenti di ragione sociale o modifiche della partecipante senza effetti sul consolidato:
≥ la società Sofresid SA, consolidata con il metodo integrale, ha cambiato la denominazione sociale in Saipem Projects France SA.

Le disponibilità liquide ed equivalenti pari a 2.148 milioni di euro aumentano di 12 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (2.136 milioni di euro).
Le disponibilità liquide che – a fine semestre – risultano denominate in euro per il 52%, in dollari USA per il 29% e in altre valute per il 19% sono state remunerate nel semestre a un tasso medio del 2,16%. La voce include denaro e valori in cassa pari a 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023).
Al 30 giugno 2024 le disponibilità liquide includono, per un totale complessivo di 883 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 718 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 162 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.
Le disponibilità liquide al 30 giugno 2024 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Italia | 1.026 | 870 |
| Resto d'Europa | 225 | 241 |
| CSI | 6 | 2 |
| Medio Oriente | 524 | 523 |
| Estremo Oriente | 142 | 195 |
| Africa Settentrionale | 5 | 6 |
| Africa Sub-Sahariana | 104 | 88 |
| Americhe | 116 | 211 |
| Totale | 2.148 | 2.136 |
Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 86 milioni di euro (86 milioni di euro al 31 dicembre 2023), si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa | ||
| Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali | 5 | 5 |
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 81 | 81 |
| Totale | 86 | 86 |
I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali, pari a 5 milioni di euro al 30 giugno 2024, si analizzano come segue:
| Fair value | Tasso | di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|
|---|---|---|---|---|
| 5 | 5 | 0,00 | 2026 | AAA |
| 5 | 5 | |||
| Valore nominale di rendimento nominale (%) |
I titoli quotati emessi da imprese industriali, pari a 81 milioni di euro al 30 giugno 2024, si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore nominale | Fair value | di rendimento nominale (%) Tasso |
di scadenza Anno |
Standard & Poors Classe di rating |
|---|---|---|---|---|---|
| Tasso fisso | |||||
| Titoli quotati emessi da imprese industriali | 85 | 81 | 0,13-3,64 | 2024-2028 | AA/BBB |
| Totale | 85 | 81 |
Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato e per tale ragione è classificato al Livello 1 della gerarchia del fair value definita dall'IFRS 13, ossia un fair value basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia al fine di incassare i periodici flussi di cassa contrattuali, sia il flusso di cassa derivante dalla possibile vendita dello strumento finanziario prima della scadenza contrattuale.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.
Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti dei titoli in portafoglio (tutti con rating "investment grade"), l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 30 giugno 2024 risulta irrilevante.
Le altre attività finanziarie correnti pari a 370 milioni di euro (387 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti finanziari strumentali all'attività operativa | 1 | 1 |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | 369 | 386 |
| Totale | 370 | 387 |
I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Eni SpA.
I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa pari a 369 milioni di euro (386 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza della controllata Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società partecipate da quest'ultima che sono: (i) CCS JV Scarl, che sta realizzando un progetto in Mozambico (291 milioni di euro) e (ii) SCD JV Scarl, che sta realizzando un progetto in Nigeria (73 milioni di euro). Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2023), comprendono l'ammontare di conti bloccati presso filiali algerine di istituti di credito della controllata Saipem Contracting Algérie SpA (1 milione di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti in Algeria.
I crediti commerciali e altri crediti pari a 2.909 milioni di euro (2.441 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 2.332 | 1.906 |
| Acconti per servizi | 367 | 340 |
| Altri crediti | 210 | 195 |
| Totale | 2.909 | 2.441 |
I crediti commerciali pari a 2.332 milioni di euro aumentano di 426 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 700 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
variazioni Altre |
30.06.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 682 | 8 | (6) | 16 | - | 700 |
| Altri crediti | 6 | - | - | - | - | 6 |
| Totale | 688 | 8 | (6) | 16 | - | 706 |
L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti, rappresentati dalle maggiori Oil Company di riferimento del settore, è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 30% del totale dei crediti.
Il Gruppo continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi.
La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" ai sensi dell'IFRS 9.
Al 30 giugno 2024 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione del merito creditizio dei clienti, ammonta a 105 milioni di euro (101 milioni di euro al 31 dicembre 2023), che sono inclusi nel totale del fondo svalutazione crediti pari a 700 milioni di euro (682 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Al 30 giugno 2024 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 89 milioni di euro (29 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali includono ritenute a garanzia per attività contrattuali per 162 milioni di euro (141 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 65 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 97 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi. Al 30 giugno 2024 non risultano crediti non svalutati relativi a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2023. Gli acconti per servizi non ancora resi al 30 giugno 2024 pari a 367 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 27 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Gli altri crediti pari a 210 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso: | ||
| - personale | 39 | 44 |
| - depositi cauzionali | 16 | 15 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 6 | 4 |
| Altri crediti diversi | 149 | 132 |
| Totale | 210 | 195 |
Gli altri crediti pari a 210 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 6 milioni di euro.
I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra la rilevazione del credito e la sua scadenza.
Le rimanenze pari a 279 milioni di euro (256 milioni di euro al 31 dicembre 2023) aumentano di 23 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 279 | 256 |
| Totale | 279 | 256 |
La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 96 milioni di euro di cui di seguito si fornisce movimentazione.
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Accantonamenti | Utilizzi | Altre variazioni | 30.06.2024 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo | 96 | 18 | (18) | - | 96 |
| Totale | 96 | 18 | (18) | - | 96 |
Le attività contrattuali di 2.265 milioni di euro (1.925 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 2.276 | 1.936 |
| Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | (11) | (11) |
| Totale | 2.265 | 1.925 |
Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 2.276 milioni di euro, aumentano di 340 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2024 per 632 milioni di euro, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 2 milioni di euro, ammontare in parte compensato da 286 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti e da svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 8 milioni di euro.
Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 11 milioni di euro.
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | 66 | - | 74 | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 329 | 76 | 311 | 74 | |
| Totale attività e passività per imposte sul reddito correnti | 395 | 76 | 385 | 74 |
L'incremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso le amministrazioni finanziarie estere.
Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività |
| Amministrazione finanziaria italiana | 8 | 26 | 10 | 16 |
| Amministrazioni finanziarie estere | 134 | 113 | 136 | 176 |
| Totale attività e passività per altre imposte correnti | 142 | 139 | 146 | 192 |
Le attività per altre imposte correnti verso l'amministrazione finanziaria italiana pari a 8 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 2 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 6 milioni di euro altre imposte indirette (8 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le attività per altre imposte correnti verso le amministrazioni finanziarie estere pari a 134 milioni di euro (136 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 93 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (117 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 41 milioni di euro altre imposte indirette (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le passività per altre imposte correnti verso l'amministrazione finanziaria italiana pari a 26 milioni di euro (16 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano interamente altre imposte indirette (13 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le passività per altre imposte correnti verso le amministrazioni finanziarie estere pari a 113 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano per 84 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (140 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e per 29 milioni di euro debiti per altre imposte indirette (36 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Amministrazione finanziaria italiana | - | - | - | - | |
| Amministrazioni finanziarie estere | 5 | 26 | 5 | 20 | |
| Totale attività e passività per imposte sul reddito non correnti | 5 | 26 | 5 | 20 |
Le attività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a crediti per imposte la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a valutazioni di trattamenti fiscali per i quali sussistono incertezze applicative delle norme in vigore nei Paesi esteri in cui il Gruppo è presente. Il Gruppo Saipem opera, infatti, in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando approcci improntati alla massima aderenza sia con le normative fiscali vigenti, sia con le prassi consolidate nei diversi Paesi esteri. Alla data del presente bilancio è ragionevole ritenere che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto contabilizzato.
Le altre attività correnti pari a 199 milioni di euro (244 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value positivo su strumenti finanziari derivati | 12 | 64 |
| Altre attività | 187 | 180 |
| Totale | 199 | 244 |

Il decremento del fair value positivo su strumenti finanziari derivati pari a 52 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e alle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre attività al 30 giugno 2024 pari a 187 milioni di euro, con un incremento di 7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, sono costituite prevalentemente da costi non di competenza del periodo relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e a canoni per contratti di locazione.
Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Gli immobili, impianti e macchinari pari a 2.964 milioni di euro (2.960 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| e macchinari | |
|---|---|
| Immobili, impianti |
|
| (milioni di euro) | |
| Valore lordo al 31.12.2023 | 10.012 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2023 | 7.052 |
| Valore netto al 31.12.2023 | 2.960 |
| Investimenti | 192 |
| Ammortamenti | (170) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (21) |
| Alienazioni | - |
| Discontinued operations | - |
| Attività destinate alla vendita | - |
| Variazione area di consolidamento | - |
| Operazioni su rami d'azienda | - |
| Differenze cambio da conversione | 4 |
| Altre variazioni | (1) |
| Valore netto al 30.06.2024 | 2.964 |
| Valore lordo al 30.06.2024 | 10.201 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2024 | (7.237) |
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2024 ammontano a 192 milioni di euro (472 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e hanno principalmente riguardato:
Nel corso del semestre non sono stati capitalizzati oneri finanziari.
Le svalutazioni pari a 21 milioni di euro sono relative a impianti e macchinari.
Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 4 milioni di euro.
Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 30 giugno 2024 garanzie reali.
Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2025 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2024), sono pari a 63 milioni di euro.
In linea con quanto indicato dallo IAS 36, al paragrafo 12, il Gruppo ha eseguito le verifiche per individuare l'esistenza di trigger event di natura sia interna che esterna, al fine di valutare la necessità di eseguire il test di impairment al 30 giugno 2024. Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la capitalizzazione di mercato di Saipem SpA e il patrimonio netto contabile consolidato. Alla data del 30 giugno 2024 la capitalizzazione di mercato è risultata superiore al valore del patrimonio netto consolidato del 31 marzo 2024 per 2.014 milioni di euro. È stata inoltre eseguita la verifica degli indicatori di impairment definiti dalla metodologia e sono stati analizzati ulteriori trigger event considerando anche le assunzioni e le risultanze del processo di impairment svolto ai fini della chiusura dell'esercizio 2023.
Le analisi svolte hanno riguardato:

≥ la verifica delle variazioni delle variabili di mercato che incidono sul tasso di attualizzazione.
Alla luce delle analisi condotte, la Società ha accertato che: (i) lo scenario di mercato risulta sostanzialmente in linea rispetto a quello preso a riferimento in sede di Piano; (ii) l'andamento operativo e le prospettive commerciali delle business line sono in linea con il Piano; (iii) i flussi di cassa approvati nel Piano sono sostanzialmente confermati e risultano essere in linea con il consensus degli analisti; (iv) le variazioni delle variabili di mercato sono tali da non incidere significativamente sul tasso di attualizzazione.
Dalle verifiche condotte l'unico elemento di aggiornamento è relativo alla sospensione temporanea di alcuni contratti di noleggio dei mezzi Drilling Offshore da parte del cliente Saudi Aramco che ha comportato la necessità di eseguire il test di impairment di una singola CGU della business line Drilling Offshore, per la quale la Società ha proceduto a verificarne il valore recuperabile.
Il test di impairment eseguito al 30 giugno 2024 non ha evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella con il risultato complessivo del test sulla CGU del Drilling Offshore su cui è stato effettuato il test di impairment:
| (milioni di euro) | Offshore Drilling |
|---|---|
| Headroom/(Impairment loss) | 8 |
Si ricorda che la verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione della CGU è effettuata confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati dalla CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per tale business.
I flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base della migliore stima di medio termine effettuabile dalla Direzione e non condizionata al verificarsi di uno specifico evento.
In particolare, lo scenario valutativo ha considerato – a livello di flussi previsionali – le stime aggiornate dalla Direzione sulla base dei consuntivi al 30 giugno 2024 e sulla base delle previsioni che considerano le più recenti ipotesi operative.
Per le CGU Drilling Offshore, inoltre, per il periodo successivo all'orizzonte di Piano Strategico (sulla base della vita economicotecnica residua dei singoli asset, oppure, se precedente, sulla data di scadenza prevista dell'ultima manutenzione ciclica), sono stati considerati: (i) le rate di noleggio di lungo termine definite, nell'ambito del processo di pianificazione, dalla business line di riferimento attraverso un processo di stima basato su valutazioni di natura manageriale che tengono conto delle informazioni (interne ed esterne) raccolte, incrementate allo 0,5% lungo il periodo di proiezione; in particolare le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dalla business line come benchmark di riferimento; (ii) i giorni di inattività "normalizzati"; (iii) i costi operativi stimati sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano incrementati dello 0,5%; (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalla business line sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie.
Le stime, in conformità alle disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti da: (i) una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata, o (ii) il miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.
Nella tabella seguente è riportato il tasso di attualizzazione calcolato dalla Società; per completezza si riporta anche il tasso utilizzato al 31 dicembre 2023:
| (%) | 30.06.2024 WACC |
31.12.2023 WACC |
|---|---|---|
| Drilling Offshore | 8,2 | 8,8 |
I tassi di attualizzazione (WACC) riflettono l'apprezzamento del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito stimato a partire dai tassi base di mercato decennali maggiorati del credit spread relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business, (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori stimato su un orizzonte storico pluriennale e (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto, al netto delle imposte, utilizzati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte. Le assunzioni adottate tengono conto di un livello dei tassi di interesse che rifletta le correnti condizioni di mercato, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.
Le assunzioni rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle CGU riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa.
Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU.
In particolare, per la CGU oggetto di test di impairment:
≥ incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% non determinerebbero alcuna svalutazione;

Le attività immateriali pari a 663 milioni di euro (666 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | immateriali a vita utile definita Attività |
Altre attività immateriali a vita utile indefinita |
Totale |
|---|---|---|---|
| Valore lordo al 31.12.2023 | 300 | - | 300 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2023 | 275 | - | 275 |
| Valore netto al 31.12.2023 | 25 | 641 | 666 |
| Investimenti | 2 | - | 2 |
| Ammortamenti | (5) | - | (5) |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - |
| Altre variazioni e differenze cambio da conversione | - | - | - |
| Valore netto al 30.06.2024 | 22 | 641 | 663 |
| Valore lordo al 30.06.2024 | 299 | - | 299 |
| Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2024 | 277 | - | 277 |
Le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono costituite da goodwill pari a 641 milioni di euro rilevato quale differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto alle rispettive date di acquisizione del controllo di Saipem SA (631 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (10 milioni di euro).
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato alle seguenti CGU:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Asset Based Services | 403 | 403 |
| Energy Carriers | 228 | 228 |
| Robotics & Industrialized Solutions | 10 | 10 |
| Totale | 641 | 641 |
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 30 giugno è evidenziata come segue:
| Attività finanziarie | Passività finanziarie per leasing |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | per leasing | |||||
| Right-of-Use asset | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | ||
| 30.06.2024 | ||||||
| Saldo iniziale | 428 | 98 | 155 | 299 | 431 | |
| Incrementi | 161 | - | 3 | - | 146 | |
| Decrementi e cancellazioni | (1) | (51) | - | (152) | (4) | |
| Ammortamenti | (112) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | (2) | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | 1 | 1 | 3 | 5 | 7 | |
| Interessi | - | 9 | - | 28 | - | |
| Altre variazioni | - | 36 | (36) | 141 | (141) | |
| Saldo finale | 475 | 93 | 125 | 321 | 439 | |
| 31.12.2023 | ||||||
| Saldo iniziale | 258 | 26 | 57 | 139 | 264 | |
| Incrementi | 312 | - | 195 | - | 499 | |
| Decrementi e cancellazioni | (18) | (35) | - | (182) | (18) | |
| Ammortamenti | (122) | - | - | - | - | |
| Riprese di valore (svalutazioni) nette | - | - | - | - | - | |
| Differenze cambio | (2) | (1) | (3) | (4) | (10) | |
| Interessi | - | 14 | - | 42 | - | |
| Altre variazioni | - | 94 | (94) | 304 | (304) | |
| Saldo finale | 428 | 98 | 155 | 299 | 431 |
Nel corso del semestre il "Right-of-Use" asset evidenzia una variazione positiva pari a 47 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023 per l'effetto combinato derivante principalmente dalla stipula di nuovi contratti, dalla modifica ai contratti esistenti e al relativo ammortamento. In particolare, gli incrementi pari a 161 milioni di euro si riferiscono principalmente a nuovi contratti di leasing relativi a mezzi navali.
Il decremento netto pari a 105 milioni di euro (-156 milioni di euro delle passività finanziarie per leasing e -51 milioni di euro delle attività finanziarie per leasing) è relativo ai pagamenti dei canoni del periodo e alla chiusura di alcuni contratti.
Al 30 giugno 2024 nessun "Right-of-Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 13 "Immobili, impianti e macchinari".
Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 30 giugno 2024 opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni, impianti e macchinari per complessivi 52 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:
| (milioni di euro) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Opzioni di rinnovo | - | - | - | 8 | 11 | 33 | 52 |
Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali del business drilling offshore, iscritte in sostituzione del "Right-of-Use" asset relativo al leasing principale.
Le altre variazioni delle attività e passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle stesse da non correnti a correnti.
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 30 giugno 2024 è la seguente:
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quota a breve termine 2024 |
2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale | |
| Passività finanziarie per leasing | 321 | 113 | 115 | 59 | 26 | 126 | 760 |
| Attività finanziarie per leasing | 93 | 38 | 54 | 22 | 10 | 1 | 218 |
| Totale | 228 | 75 | 61 | 37 | 16 | 125 | 542 |
Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziare per leasing, al 30 giugno 2024 è pari al 7,6% (8,2% al 31 dicembre 2023).

I rapporti finanziari per leasing verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto pari a 203 milioni di euro (211 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | Valore iniziale netto | e sottoscrizioni Acquisizioni |
e rimborsi Cessioni |
al patrimonio netto da valutazione Quota di utili |
al patrimonio netto Quota di perdite da valutazione |
per dividendi Decremento |
di consolidamento Variazione area |
Differenze cambio da conversione |
Variazione con effetto a riserva |
Altre variazioni | Valore finale netto | Fondo svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese joint venture | 64 | 3 | - | 5 | (1) | (3) | - | 2 | - | (3) | 67 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 147 | - | - | 18 | (4) | (26) | - | 2 | (1) | - | 136 | - |
| Totale | 211 | 3 | - | 23 | (5) | (29) | - | 4 | (1) | (3) | 203 | - |
| 31.12.2023 | ||||||||||||
| Partecipazioni in imprese joint venture | 65 | 1 | (1) | 4 | (1) | - | - | (3) | (1) | - | 64 | - |
| Partecipazioni in imprese collegate | 164 | - | - | 56 | (3) | (69) | - | (3) | - | 2 | 147 | - |
| Totale | 229 | 1 | (1) | 60 | (4) | (69) | - | (6) | (1) | 2 | 211 | - |
Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 4 "Area di consolidamento al 30 giugno 2024".
I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto pari a 23 milioni di euro riguardano per 5 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 18 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 5 milioni di euro, riguardano per 1 milione di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 4 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.
I decrementi per dividendi pari a 29 milioni di euro riguardano per 3 milioni di euro le joint venture e per 26 milioni di euro le imprese collegate.
Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:
| Partecipazione del Gruppo (%) |
al 30.06.2024 Valore netto |
al 31.12.2023 Valore netto |
|
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||
| KCA Deutag International Ltd | 10,00 | 82 | 85 |
| Petromar Lda | 70,00 | 65 | 61 |
| Rosetti Marino SpA | 20,00 | 21 | 20 |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 40,00 | 20 | 21 |
| Gygaz Snc | 7,50 | 12 | 19 |
| Altre | 3 | 5 | |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 203 | 211 |
Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 24 "Fondi per rischi e oneri".
Le altre partecipazioni al 30 giugno 2024 non sono significative.
Le attività per imposte differite di 275 milioni di euro (257 milioni di euro al 31 dicembre 2023) sono indicate al netto di passività per imposte differite compensabili per 118 milioni di euro.
Le passività per imposte differite di 6 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2023) sono indicate al netto di attività per imposte differite compensabili per 118 milioni di euro.

La movimentazione delle attività e passività per imposte differite si analizza come segue:
| 31.12.2023 | Accantonamenti | Utilizzi | da conversione Differenze di cambio |
Altre variazioni | 30.06.2024 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | ||||||
| Attività per imposte differite | 257 | 17 | (28) | 2 | 27 | 275 |
| Passività per imposte differite | (6) | (14) | 24 | - | (10) | (6) |
| Totale attività (passività) differite nette | 251 | 3 | (4) | 2 | 17 | 269 |
La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte differite, in aumento per 27 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (positiva per 17 milioni di euro); (ii) la rilevazione (positiva per 10 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (negativa per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (positive per 1 milione di euro).
La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in aumento per 10 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle attività per imposte differite con le passività per imposte differite (positiva per 17 milioni di euro); (ii) la rilevazione (negativa per 8 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (positive per 1 milione di euro). Le attività (passività) nette per imposte differite si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività per imposte differite lorde | 393 | 392 |
| Passività per imposte differite compensabili | (118) | (135) |
| Attività per imposte differite | 275 | 257 |
| Passività per imposte differite lorde | (124) | (141) |
| Attività per imposte differite compensabili | 118 | 135 |
| Passività per imposte differite | (6) | (6) |
| Attività (passività) nette per imposte differite | 269 | 251 |
Le attività per imposte differite iscritte in bilancio al 30 giugno 2024 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 55 milioni di euro e si ritengono ragionevolmente recuperabili nei prossimi 4 esercizi (arco temporale del Piano Strategico 2024-2027). Le imposte sono indicate alla nota 36 "Imposte sul reddito".
Le altre attività non correnti pari a 62 milioni di euro (52 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value positivo su strumenti finanziari derivati | - | 3 |
| Altri crediti | 24 | 25 |
| Altre attività | 38 | 24 |
| Totale | 62 | 52 |
Gli altri crediti pari a 24 milioni di euro, pressoché in linea con il valore al 31 dicembre 2023, si riferiscono principalmente a depositi cauzionali di diversa natura.
Le altre attività non correnti al 30 giugno 2024 pari a 38 milioni di euro, con un aumento di 14 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, includono costi non di competenza del periodo relativi a premi assicurativi e canoni per contratti di locazione. Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
I debiti commerciali e altri debiti pari a 3.470 milioni di euro (2.944 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 3.168 | 2.668 |
| Altri debiti | 302 | 276 |
| Totale | 3.470 | 2.944 |
I debiti commerciali di 3.168 milioni di euro aumentano di 500 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.

I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 302 milioni di euro si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso: | ||
| - personale | 163 | 155 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 65 | 62 |
| - compagnie di assicurazione | 4 | 3 |
| - consulenti e professionisti | 3 | 2 |
| - amministratori e sindaci | 1 | 1 |
| Altri debiti diversi | 66 | 53 |
| Totale | 302 | 276 |
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra la rilevazione del debito e la sua scadenza.
Le passività contrattuali di 3.517 milioni di euro (3.088 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) | 2.772 | 2.301 |
| Anticipi da clienti | 745 | 787 |
| Totale | 3.517 | 3.088 |
Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 2.772 milioni di euro (2.301 milioni di euro al 31 dicembre 2023) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.
In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 471 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dei primi sei mesi dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 970 milioni di euro a cui si aggiunge l'effetto cambi per 9 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza del periodo in corso per 508 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.
Gli anticipi da clienti di 745 milioni di euro (787 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si riferiscono prevalentemente ad ammontari ricevuti alla sottoscrizione dei contratti, negli anni precedenti e nel corso del semestre e utilizzati a fronte del raggiungimento delle milestone contrattuali.
Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Le altre passività correnti pari a 114 milioni di euro (33 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value negativo su strumenti finanziari derivati | 51 | 17 |
| Altre passività | 63 | 16 |
| Totale | 114 | 33 |
L'incremento del fair value negativo su strumenti finanziari derivati pari a 34 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e alle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".
Le altre passività pari a 63 milioni di euro, con un incremento di 47 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, includono principalmente la "Riserva premi assicurativi".
Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

Le passività finanziarie si analizzano come segue:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a breve |
Quote a breve di passività finanziarie a |
Passività finanziarie a lungo |
Passività finanziarie a breve |
Quote a breve di passività finanziarie a |
Passività finanziarie a lungo |
|||
| (milioni di euro) | termine | lungo termine | termine | Totale | termine | lungo termine | termine | Totale |
| Banche | 62 | 83 | 105 | 250 | 63 | 96 | 374 | 533 |
| Obbligazioni | - | 296 | 1.660 | 1.956 | - | 32 | 1.794 | 1.826 |
| Altri finanziatori | 4 | - | - | 4 | 34 | - | - | 34 |
| Totale | 66 | 379 | 1.765 | 2.210 | 97 | 128 | 2.168 | 2.393 |
Al 30 giugno 2024 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), non superiore a 3,5 volte. Alla data del 30 giugno 2024 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi compresi i suddetti Financial Covenant, le clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.
La voce "Obbligazioni" comprende tre prestiti obbligazionari ordinari non subordinati, per un valore nominale complessivo pari a 1.517 milioni di euro (valore contabile al 30 giugno 2024 pari a 1.528 milioni di euro), e un prestito obbligazionario convertibile, anch'esso non subordinato, per un valore nominale pari a 500 milioni di euro (valore contabile al 30 giugno 2024 pari a 427 milioni di euro).
L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 30 giugno 2024 è la seguente:
(milioni di euro)
| Tipo | Scadenza | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | finanziarie passività termine a lungo Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banche | 2025-2027 | 30 | 60 | 15 | - | - | 105 |
| Obbligazioni | 2025-2030 | - | 206 | - | 467 | 987 | 1.660 |
| Totale | 30 | 266 | 15 | 467 | 987 | 1.765 |
Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | Scadenza a lungo termine | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile al 30.06.2024 |
Scadenza a breve termine al 30.06.2025 |
Secondo semestre 2025 |
2026 | 2027 | 2028 | 2029 | Oltre | Totale pagamenti futuri al 30.06.2024 |
||
| Banche | 188 | 85 | 30 | 60 | 15 | - | - | - | 190 | |
| Obbligazioni | 1.956 | 297 | - | 242 | - | 500 | 500 | 500 | 2.039 | |
| Altri finanziatori | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.144 | 382 | 30 | 302 | 15 | 500 | 500 | 500 | 2.229 |
La differenza pari a 85 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 30 giugno 2024 e il totale dei pagamenti futuri è riconducibile all'applicazione del costo ammortizzato a tali passività. L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse nominale è la seguente:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tasso % | Tasso % | Tasso % | Tasso % | ||||||||||
| Valuta | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | Passività finanziarie a breve termine |
da | a | Passività finanziarie a lungo e quota breve di passività finanziarie a lungo termine |
da | a | |
| Euro | 4 | 0,00 | 0,00 | 2.144 | 1,34 | 5,91 | 34 | 0,00 0,00 | 2.296 | 1,34 | 7,58 | ||
| Dollaro USA | - | - | - | - | |||||||||
| Altre | 62 | variabile - |
63 variabile |
- | |||||||||
| Totale | 66 | 2.144 | 97 | 2.296 |
Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, hanno una scadenza compresa tra il 2025 e il 2030.
Al 30 giugno 2024 Saipem dispone di linee di credito a breve termine uncommitted non utilizzate per 125 milioni di euro (114 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e di linee di credito a lungo committed non utilizzate per 473 milioni di euro (473 milioni di euro al 31 dicembre 2023).

Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.
Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate del Gruppo o da pegni su titoli.
Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.405 milioni di euro (2.383 milioni di euro al 31 dicembre 2023) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:
| (%) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Euro | 3,79-4,35 | 3,91-4,84 |
Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile del periodo.
Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | Valore nominale | Valore contabile | Fair value | |
| Banche | 189 | 188 | 187 | 474 | 470 | 480 | |
| Obbligazioni | 2.017 | 1.956 | 2.218 | 1.880 | 1.826 | 1.903 | |
| Totale | 2.206 | 2.144 | 2.405 | 2.354 | 2.296 | 2.383 |
Di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:
| (milioni di euro) | 31.12.2023 | Variazione dei flussi di cassa |
Acquisizioni | Differenze cambio da conversione |
Variazione del fair value |
Altre variazioni non monetarie |
30.06.2024 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie a breve termine | 97 | (32) | - | 1 | - | - | 66 |
| Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine |
2.296 | (152) | - | - | - | - | 2.144 |
| Passività (attività) nette per leasing | 477 | (78) | - | 1 | - | 142 | 542 |
| Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento |
2.870 | (262) | - | 2 | - | 142 | 2.752 |
Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Viene di seguito riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario redatto secondo le previsioni di cui al Documento ESMA32- 382-1138 del 4 marzo 2021 (Orientamento ESMA), la cui osservanza è richiesta dal Richiamo di attenzione della Consob n. 5/21 emanato in data 29 aprile 2021.
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| A. Disponibilità liquide | 2.148 | - | 2.148 | 2.136 | - | 2.136 | |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | - | - | - | - | |
| C. Altre attività finanziare correnti: | 455 | - | 455 | 472 | - | 472 | |
| - Attività finanziarie valutate | |||||||
| al fair value con effetti a OCI | 86 | - | 86 | 86 | - | 86 | |
| - Crediti finanziari | 369 | - | 369 | 386 | - | 386 | |
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.603 | - | 2.603 | 2.608 | - | 2.608 | |
| E. Debito finanziario corrente: | 387 | - | 387 | 396 | - | 396 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso banche | 62 | - | 62 | 63 | - | 63 | |
| - Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| verso entità correlate | 1 | - | 1 | 1 | - | 1 | |
| - Altre passività finanziarie a breve termine | 3 | - | 3 | 33 | - | 33 | |
| - Passività per leasing | 321 | - | 321 | 299 | - | 299 | |
| F. Parte corrente del debito | |||||||
| finanziario non corrente: | 379 | - | 379 | 128 | - | 128 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | 83 | - | 83 | 96 | - | 96 | |
| - Prestiti obbligazionari | 296 | - | 296 | 32 | - | 32 | |
| G. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| (E+F) | 766 | - | 766 | 524 | - | 524 | |
| H. Indebitamento finanziario corrente | |||||||
| netto (G-D) | (1.837) | - | (1.837) | (2.084) | - | (2.084) | |
| I. Debito finanziario non corrente: | - | 544 | 544 | - | 805 | 805 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso banche | - | 105 | 105 | - | 374 | 374 | |
| - Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| verso entità correlate | - | - | - | - | - | - | |
| - Passività per leasing | - | 439 | 439 | - | 431 | 431 | |
| J. Strumenti di debito: | - | 1.660 | 1.660 | - | 1.794 | 1.794 | |
| - Prestiti obbligazionari | - | 1.660 | 1.660 | - | 1.794 | 1.794 | |
| K. Debiti commerciali e altri debiti | |||||||
| non correnti | - | - | - | - | - | - | |
| L. Indebitamento finanziario non corrente | |||||||
| (I+J+K) | - | 2.204 | 2.204 | - | 2.599 | 2.599 | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| (H+L) | (1.837) | 2.204 | 367 | (2.084) | 2.599 | 515 |
L'indebitamento finanziario netto non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 12 "Altre attività correnti", 18 "Altre attività non correnti", 21 "Altre passività correnti" e 26 "Altre passività non correnti".
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||||
| (milioni di euro) | Correnti | correnti | Totale | Correnti | correnti | Totale | |
| M. Totale indebitamento finanziario | |||||||
| (H+L) | (1.837) | 2.204 | 367 | (2.084) | 2.599 | 515 | |
| N. Crediti finanziari non correnti | - | 1 | 1 | - | 1 | 1 | |
| O. Attività per leasing | 93 | 125 | 218 | 98 | 155 | 253 | |
| P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) | (1.930) | 2.078 | 148 | (2.182) | 2.443 | 261 |
La posizione finanziaria netta pre-IFRS 16 al 30 giugno 2024 è positiva per 394 milioni di euro. La posizione finanziaria netta comprensiva della lease liability IFRS 16, pari a 542 milioni di euro, è negativa per 148 milioni di euro. Il debito lordo ante effetti lease liability IFRS 16 al 30 giugno 2024 ammonta a 2.210 milioni di euro, la liquidità a 2.604 milioni di euro di cui cassa disponibile per 1.265 milioni di euro.
I crediti finanziari sono commentati alla nota 7 "Altre attività finanziarie".

I fondi per rischi e oneri di 710 milioni di euro (767 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale | Accantonamenti | Saldo finale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Utilizzi | variazioni Altre |
||||
| (milioni di euro) | |||||
| 30.06.2024 | |||||
| Fondo per imposte | 9 | - | - | - | 9 |
| Fondo rischi per contenziosi | 182 | 5 | (3) | - | 184 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 49 | 16 | (1) | (1) | 63 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 463 | 46 | (141) | 2 | 370 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | - | - | 1 |
| Altri fondi | 63 | 23 | (4) | 1 | 83 |
| Totale | 767 | 90 | (149) | 2 | 710 |
| 31.12.2023 | |||||
| Fondo per imposte | 9 | - | - | - | 9 |
| Fondo rischi per contenziosi | 234 | 7 | (72) | 13 | 182 |
| Fondo copertura perdite di imprese partecipate | 101 | - | (51) | (1) | 49 |
| Fondo spese contrattuali e perdite | |||||
| su commesse pluriennali | 745 | 111 | (391) | (2) | 463 |
| Fondo esodi agevolati | 1 | - | (3) | 3 | 1 |
| Altri fondi | 58 | 31 | (21) | (5) | 63 |
| Totale | 1.148 | 149 | (538) | 8 | 767 |
Il fondo per imposte di 9 milioni di euro si riferisce principalmente a contenziosi in corso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri e include anche gli effetti di recenti accertamenti.
Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali non si ritiene deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto accantonato.
Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 184 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 6 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la migliore stima dei probabili oneri conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, il fondo include l'importo di circa 146 milioni di euro equivalenti relativi a un contenzioso in Algeria in relazione a commesse completate da tempo; per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Contenziosi" della nota 31 "Garanzie, impegni e rischi".
Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 63 milioni di euro e accoglie gli stanziamenti effettuati in sede di valutazione delle partecipazioni a fronte di perdite eccedenti il patrimonio netto delle imprese partecipate.
Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 370 milioni di euro e include la migliore stima di perdite su commesse pluriennali per 345 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 25 milioni di euro relativi prevalentemente a progetti del business Engineering & Construction.
Il fondo esodi agevolati ammonta a 1 milione di euro attribuibile alla Capogruppo.
Gli altri fondi ammontano a 83 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 192 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le altre passività non correnti pari a 20 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023) si analizzano come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Fair value negativo su strumenti finanziari derivati | 17 | - |
| Altri debiti | 2 | 2 |
| Altre passività | 1 | 1 |
| Totale | 20 | 3 |

L'incremento del fair value negativo su strumenti finanziari derivati pari a 17 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e alle principali valute legate al dollaro.
Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 27 "Strumenti finanziari derivati".
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | Fair value | Fair value | |
| (milioni di euro) | attivo | passivo | attivo | passivo |
| Contratti derivati qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 3 | 16 | 5 | 2 |
| - vendite | 3 | 22 | 65 | 1 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 1 | 4 | - | 2 |
| - vendite | (2) | 13 | (16) | 2 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | 1 | - | - | 2 |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati qualificati di copertura | 6 | 55 | 54 | 9 |
| Contratti derivati non qualificati di copertura | ||||
| Contratti a termine su valute (componente Spot) | ||||
| - acquisti | 3 | 3 | 4 | 6 |
| - vendite | 4 | 5 | 12 | 1 |
| Contratti a termine su valute (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | 1 | 1 | - |
| - vendite | (1) | 4 | (4) | 1 |
| Contratti a termine su merci (componente Forward) | ||||
| - acquisti | - | - | - | - |
| - vendite | - | - | - | - |
| Totale contratti derivati non qualificati di copertura | 6 | 13 | 13 | 8 |
| Totale contratti derivati | 12 | 68 | 67 | 17 |
| Di cui: | ||||
| - correnti | 12 | 51 | 64 | 17 |
| - non correnti | - | 17 | 3 | - |
La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.
Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Attivo | Passivo | Attivo | Passivo | |
| Impegni di acquisto | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su tassi di interesse | - | - | - | - | |
| - contratti su valute | 248 | 1.150 | 441 | 405 | |
| - contratti su merci | - | 21 | - | 28 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 640 | 637 | 840 | 737 | |
| 888 | 1.808 | 1.281 | 1.170 | ||
| Impegni di vendita | |||||
| Contratti derivati qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 190 | 2.077 | 2.415 | 333 | |
| Contratti derivati non qualificati di copertura: | |||||
| - contratti su valute | 171 | 751 | 624 | 279 | |
| 361 | 2.828 | 3.039 | 612 |
Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2024 con il valore attuale netto ricalcolato alle condizioni quotate

dal mercato alla data di chiusura del periodo. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura del periodo con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.
Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).
La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 30 giugno 2024 sono previsti avendo a riferimento un arco temporale fino al 2028.
Nel corso del primo semestre del 2024 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.
Il fair value positivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2024 ammonta a 6 milioni di euro (54 milioni di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 6 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 5 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 1 milione di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -1 milione di euro (-16 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Relativamente ai contratti su merci il fair value positivo di 1 milione di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Il fair value negativo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2024 ammonta a 55 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2023). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 38 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 33 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5 milioni di euro (-2 milioni di euro al 31 dicembre 2023), mentre la componente forward non designata come strumento di copertura è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 17 milioni di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Relativamente ai contratti su merci il fair value negativo di 0,1 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 87 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,1076 sul dollaro americano (USD), 0,2397 sul riyal saudita (SAR), 0,8653 sulla sterlina inglese (GBP) e 1,6140 sul dollaro australiano (AUD). La riserva di hedging, relativa ai contratti derivati su merci, è pari a un importo negativo di 0,2 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.734 USD/t (ton) per quel che concerne le coperture sul rame e di 831 USD/t (ton) per le coperture sul carburante.
Nel corso del primo semestre del 2024 i margini dei progetti sono stati rettificati per un importo netto positivo di 21 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.
A far data dal 30 giugno 2024 sono state trasferite le attività residuali in Argentina, Kazakhstan e Romania afferenti al settore Drilling Onshore rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".
I risultati economici del settore DRON, inclusi quelli del periodo di confronto, sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany.
Non risultano nello stato patrimoniale attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili relative al settore Drilling Onshore.
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Attività correnti | - | 4 |
| Attività non correnti | - | 22 |
| Totale attività | - | 26 |
| Passività correnti | - | 26 |
| Passività non correnti | - | - |
| Totale passività | - | 26 |
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 30.06.2023 |
|---|---|---|
| Totale ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi | 12 | 56 |
| Costi operativi | (12) | (53) |
| Risultato operativo | - | 3 |
| Proventi (oneri) finanziari | - | (3) |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | - | - |
| Risultato ante imposte | - | - |
| Imposte sul reddito | - | - |
| Risultato netto: | - | - |
| - di cui azionisti Saipem | - | - |
| - di cui interessenze di terzi | - | - |
| Risultato netto per azione | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | - | - |
| Investimenti tecnici | - | - |
Al 30 giugno 2024 non sono presenti attività destinate alla vendita.
Nel corso del primo semestre 2024 si segnala l'acquisizione di interessenza di terzi per 2 milioni di euro. Al 30 giugno 2024 non si registra capitale e riserve di terzi azionisti (2 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 30 giugno 2024 a 2.419 milioni di euro (2.394 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e si analizza come segue:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 502 | 502 |
| Riserva sopraprezzo delle azioni | 1.622 | 1.622 |
| Riserva legale | 5 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (66) | 19 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | (2) | (2) |
| Riserva per differenze di cambio | (26) | (45) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18) | (22) |
| Riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (3) | (2) |
| Altre | 80 | 80 |
| Utili relativi a esercizi precedenti | 314 | 137 |
| Utile (perdita) del periodo | 118 | 179 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (107) | (74) |
| Totale | 2.419 | 2.394 |
Al 30 giugno 2024 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 501.669.790,83 euro, corrispondente a 1.995.558.791 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale (1.995.558.791 al 31 dicembre 2023), di cui 1.995.557.732 (1.995.557.732 al 31 dicembre 2023) azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio (1.059 al 31 dicembre 2023).
Ammonta al 30 giugno 2024 a 1.622 milioni di euro (1.622 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le altre riserve al 30 giugno 2024 sono negative per 30 milioni di euro (28 milioni di euro positive al 31 dicembre 2023) e si compongono come segue:

| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Riserva legale | 5 | - |
| Riserva per cash flow hedge | (66) | 19 |
| Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita | (2) | (2) |
| Riserva per differenze di cambio | (26) | (45) |
| Riserva benefici definiti per dipendenti | (18) | (22) |
| Riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto | (3) | (2) |
| Altre | 80 | 80 |
| Totale | (30) | 28 |
Ammonta al 30 giugno 2024 a 5 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.
La riserva è negativa per 66 milioni di euro (positiva per 19 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 30 giugno 2024.
La riserva per cash flow hedge è rilevata al netto dell'effetto fiscale di 21 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
La riserva negativa per 2 milioni di euro (negativa per 2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.
La riserva è negativa per 26 milioni di euro (negativa per 45 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro.
La riserva presenta un saldo negativo di 18 milioni di euro (negativa per 22 milioni di euro al 31 dicembre 2023), al netto dell'effetto fiscale di 6 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.
La riserva OCI delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto comprende un valore negativo di 3 milioni di euro (negativa per 2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) relativo ai piani a benefici definiti per i dipendenti.
Le "Altre" includono la "riserva da conversione obbligazioni convertibili", positiva per 80 milioni di euro (positiva per 80 milioni di euro al 31 dicembre 2023), e rappresenta l'opzione che attribuisce ai possessori di strumenti finanziari composti il diritto di conversione in un quantitativo fisso di azioni ordinarie della Società. Tale valore è pari alla differenza tra il fair value dello strumento finanziario composto nel suo complesso e il fair value della passività finanziaria, al netto di costi di emissione per 1.041 migliaia di euro.
La riserva negativa ammonta a 107 milioni di euro (74 milioni di euro negativa al 31 dicembre 2023) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attribuzione dei piani di incentivazione a beneficio dei dirigenti del Gruppo.
Nel corso del semestre, sulla base delle deliberazioni dell'Assemblea degli Azionisti del 3 maggio 2023, sono state acquistate 22.500.000 azioni ai fini dell'attribuzione 2023 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2023-2025, e sono state assegnate in attuazione del Piano di Incentivazione a Breve Termine 2021-2023 12.185 azioni.
Il dettaglio delle variazioni delle azioni proprie è il seguente:
| Numero azioni |
Costo medio (euro) |
(milioni di euro) complessivo Costo |
Capitale sociale (%) |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2023 | 398.649 | 186,183 | 74 | 0,02 |
| Acquisti anno 2024 | 22.500.000 | 1,466 | 33 | 1,13 |
| Assegnazioni 2024 | (12.185) | 4,682 | n.s. | n.s. |
| Azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2024 | 22.886.464 | 4,682 | 107 | 1,15 |
Al 30 giugno 2024 le azioni in circolazione sono 1.972.672.327 (1.995.160.142 al 31 dicembre 2023).
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO
| (milioni di euro) | 30.06.2024 |
|---|---|
| Analisi dei disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda | |
| Attività correnti | (3) |
| Attività non correnti | 22 |
| Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) | - |
| Passività correnti e non correnti | (21) |
| Effetto netto dei disinvestimenti | (2) |
| Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo | - |
| Plusvalenza (minusvalenza) per disinvestimenti | 2 |
| Interessenza di terzi | - |
| Riclassifica altre componenti | - |
| Crediti per disinvestimenti | - |
| Totale prezzo di vendita | - |
| a dedurre: | - |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | - |
| Flusso di cassa dei disinvestimenti | - |
I disinvestimenti del primo semestre 2024 riguardano, nell'ambito dell'operazione di cessione del Drilling Onshore iniziata nel 2022, il trasferimento delle attività residuali in Argentina, Kazakhstan e Romania.
Le garanzie ammontano a 7.671 milioni di euro (7.898 milioni di euro al 31 dicembre 2023), così suddivise:
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Altre | |||||
| (milioni di euro) | Fidejussioni | garanzie personali |
Totale | Fidejussioni | garanzie personali |
Totale |
| Joint venture e imprese collegate | 19 | 325 | 344 | 19 | 374 | 393 |
| Imprese controllate | 19 | 4.445 | 4.464 | 46 | 4.777 | 4.823 |
| Proprie | - | 2.863 | 2.863 | - | 2.682 | 2.682 |
| Totale | 38 | 7.633 | 7.671 | 65 | 7.833 | 7.898 |
Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 4.445 milioni di euro (4.777 milioni di euro al 31 dicembre 2023) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e a garanzia del rispetto degli accordi contrattuali, nonché fidejussioni e altre garanzie personali rilasciate a banche. Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.
Il valore complessivo degli impegni di natura societaria, che comportano anche l'assunzione di un obbligo a fare, ammontano a 76.760 milioni di euro (74.350 milioni di euro al 31 dicembre 2023).
Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.
Le politiche di gestione e monitoraggio dei principali fattori di rischio del Gruppo sono indicati nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione".

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 30 giugno 2024 si analizzano come di seguito indicato:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Totale | |||
| Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione: | ||||||
| - strumenti derivati non di copertura | - | (7) | - | (7) | ||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI | 86 | - | - | 86 | ||
| Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura | - | (49) | - | (49) | ||
| Totale | 86 | (56) | - | 30 |
Nel corso del primo semestre del 2024 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione della presente Relazione, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione.
Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimarne l'esito.
In merito a tutti i procedimenti penali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come procedimenti il cui esito non può essere previsto, non vi sono accantonamenti.
Fatto salvo per quanto di seguito indicato, per i contenziosi civili/arbitrali valutati, anche con l'ausilio dei legali esterni, come dall'esito negativo non probabile, non vi sono accantonamenti.
La Società ha provveduto ad appostare degli accantonamenti in merito ai seguenti procedimenti:
Per maggiori dettagli si rinvia ai successivi paragrafi.
Di seguito è altresì riportata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.
Il procedimento in Algeria - Sonatrach 1: nel 2010 è stato avviato in Algeria un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge, a diverso titolo, 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.
Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento per le modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento, alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.
In particolare, nel 2012, in occasione del rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale, beneficiando dell'autorità o influenza dei rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.
All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria, il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; inoltre, tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati, quindi, trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del

15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti era in corso il processo "Sonatrach 1".
Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari a circa 40.000 euro).
La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).
Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevedeva una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contemplava la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, fossero comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.
Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023), bloccati nel 2010.
L'ente committente Sonatrach, costituitosi parte civile nel procedimento, si è riservato di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Public algerino è invece stata rigettata.
La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Public (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardavano. Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti
sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione: ≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammontava a circa 64,8 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.
Con la decisione del 17 luglio 2019, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019, la Corte Suprema algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 accogliendo i ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie) e rinviando la causa alla Corte d'Appello di Algeri.
All'udienza del 17 febbraio 2021 il processo ha avuto inizio.
Il 12 dicembre 2022 è stata pronunciata dalla Corte d'Appello di Algeri la sentenza di secondo grado.
Con comunicato stampa del 12 dicembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Accolte in larga parte le argomentazioni difensive della Società. Nuova citazione a comparire.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 2 febbraio 2016 e 17 luglio 2019, si informa che oggi la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi di Saipem Contracting Algérie relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In tale procedimento la società Saipem Contracting Algérie era accusata della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società'.
In particolare, la Corte di Appello di Algeri accogliendo in larga parte le argomentazioni difensive della Società ha rigettato la richiesta di danni presentati dal Tesoro algerino confermando per il resto la sentenza di primo grado. Per effetto di tale decisione, la medesima Corte d'Appello ha altresì disposto la revoca del sequestro dei conti correnti per un ammontare pari a 63,2 milioni di euro equivalenti riferibili al procedimento in parola.
Si ricorda che il procedimento si era concluso in primo grado il 2 febbraio 2016 con la decisione del Tribunale di Algeri con la quale si condannava Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). La decisione di primo grado era stata impugnata alla Cassazione algerina che con la decisione del 17 luglio 2019 aveva cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui la Corte di Appello di Algeri aveva avviato il processo conclusosi oggi.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva. Saipem Contracting Algérie, nell'accogliere con favore la sentenza, valuterà se ricorrere per Cassazione avverso la decisione
della Corte di Appello relativamente all'ammenda comminata. Per maggiori informazioni sul procedimento in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata del procedimento contenuta nella
sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 147-148).

Sempre con riferimento a progetti risalenti al 2008, Saipem ha, altresì, ricevuto una citazione a comparire, con altri soggetti fisici e giuridici, avanti al Tribunale algerino nell'ambito di un nuovo procedimento per 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale con l'autorità e l'influenza dei suoi agenti, per ottenere prezzi vantaggiosi rispetto a quelli normalmente praticati, o per modificare, a loro vantaggio, la qualità dei materiali o dei servizi o i tempi di consegna o di fornitura. Traffico di influenze. Violazione delle leggi e dei regolamenti sui cambi e movimenti di capitali da e verso l'estero'. La società, che contesta ogni addebito, parteciperà attivamente al procedimento al fine di chiarire la propria estraneità ai fatti, avendo sempre agito in conformità al quadro normativo in materia".
Il 19 dicembre 2022 Saipem Contracting Algérie ha impugnato davanti alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 12 dicembre 2022 relativamente all'ammenda applicata. Il 16 febbraio 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria con i motivi di ricorso.
Il 2 marzo 2023 Saipem Contracting Algérie ha depositato la propria memoria di replica al ricorso presso la Corte Suprema presentato dal Procuratore Generale. L'udienza avanti la Corte Suprema, dapprima fissata per il 25 maggio 2023, è stata rinviata al 27 luglio 2023.
In data 27 luglio 2023, ad esito dell'udienza della Corte Suprema algerina, Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa: "Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 12 dicembre 2022, si rende noto che, in data odierna, la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale cd. Sonatrach 1 in corso dal 2010 in Algeria nei riguardi, tra gli altri, di Saipem Contracting Algérie SpA relativamente alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. In base alla lettura avvenuta in udienza del dispositivo della decisione della Corte Suprema algerina, il cui testo e relative motivazioni saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale, Saipem ha appreso con soddisfazione dai propri legali che la Corte Suprema algerina, per quanto di specifico interesse di Saipem Contracting Algérie, ha confermato la decisione della Corte di Appello di Algeri. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2022 di Saipem SpA".
All'esito dell'udienza di rinvio dell'8 febbraio 2024, la Corte di Appello di Algeri ha assolto con formula piena Saipem Contracting Algérie e ha disposto il dissequestro dei conti correnti a suo tempo bloccati. In pari data Saipem ha diffuso il seguente comunicato stampa:
"Nel richiamare il contenuto del comunicato stampa del 27 luglio 2023, si rende noto che, in data odierna, la Corte di Appello di Algeri si è pronunciata in sede di rinvio a seguito della sentenza della Corte Suprema del 27 luglio 2023 assolvendo con formula piena Saipem Contracting Algérie SpA nel procedimento penale conosciuto come Sonatrach 1 in corso dal 2010 e relativo alle modalità di assegnazione nel 2009 del progetto GK3. Il testo e le relative motivazioni della decisione odierna saranno disponibili secondo le modalità e le tempistiche previste dall'ordinamento locale. Per maggiori informazioni su questo procedimento si rinvia, oltre che al comunicato stampa sopra citato, alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 di Saipem SpA".
Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem Contracting Algérie per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste in merito a quanto precede.
GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.
Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso della quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.
Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem Contracting Algérie. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti SpA succursale di Algeri che il Trésor Public algerino si era costituito parte civile in questo procedimento.
Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem Contracting Algérie.
Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.
Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini, aveva emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem, peraltro già oggetto di analogo provvedimento anteriore disposto nell'ambito del procedimento GK3, di cui sopra.
L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, poi rinviata dapprima al 20 dicembre 2021 e in seguito al 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi all'udienza del 31 gennaio 2022.
In tale procedimento penale, che coinvolgeva 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministro dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerine) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sosteneva che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem SpA filiale algerina,

Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:
(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";
(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.
Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammesse come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse, rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018, che aveva a oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.
Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.
Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.
Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".
Dei circa 208 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 145 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 63 milioni di euro sono relativi ad ammende.
Il 16 febbraio 2022 le società Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022, le cui motivazioni sono state rese disponibili il 4 aprile 2022.
La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.
All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.
All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.
Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.
La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.
Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.
La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".
Il 31 luglio 2022 Saipem SpA succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno impugnato dinnanzi alla Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri del 28 giugno 2022.

Con comunicato stampa del 18 novembre 2022 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina.
Facendo seguito ai comunicati stampa diffusi in data 15 febbraio e 28 giugno 2022, si informa che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nell'ambito del procedimento penale relativo al progetto GNL3 Arzew, rigettando i motivi di ricorso presentati da tutti i ricorrenti avverso la decisione della Corte di Appello di Algeri emessa in data 28 giugno 2022. In particolare, in data odierna, Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno ricevuto la notifica della suddetta decisione per il tramite dei propri legali locali il 18 novembre 2022.
Si ricorda che la Corte di Appello di Algeri in data 28 giugno 2022 aveva confermato la sentenza di condanna di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022 a carico delle suddette ricorrenti per le fattispecie e per gli importi dettagliatamente indicati nei sopra richiamati comunicati stampa.
Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.
Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch, che hanno sempre contestato gli addebiti, si riservano di impugnare la decisione della Corte Suprema algerina presso ogni sede competente.
Si ricorda che, a seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022, sono stati già accantonati nel bilancio al 31 dicembre 2021 oneri corrispondenti.
Per maggiori informazioni sul procedimento relativo al progetto GNL3 Arzew in Algeria si rinvia alla descrizione dettagliata contenuta nella sezione 'Contenziosi' della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 di Saipem SpA (pagg. 148-149)".
Per quanto attiene ai conti correnti già oggetto di sequestro, Saipem Contracting Algérie aveva informalmente appreso di una richiesta di incameramento delle somme in giacenza sugli stessi e aveva, quindi, informato gli istituti di credito interessati, tra l'altro, circa l'esistenza di un precedente analogo provvedimento che insisteva sulle medesime somme disposto nell'ambito del procedimento GK3 che avrebbe determinato l'illegittimità di un eventuale pagamento da parte loro delle somme in parola. Saipem Contracting Algérie aveva interessato della questione l'Autorità locale responsabile dell'esecuzione la quale, preso atto di quanto precede, aveva disposto la sospensione temporanea dell'esecuzione, in attesa della definizione del citato procedimento GK3. Nonostante gli elementi informativi messi a disposizione da Saipem, nelle more dell'emissione del citato provvedimento ministeriale, uno degli istituti bancari locali aveva provveduto a dare esecuzione alla richiesta di incameramento, prelevando da uno dei conti una somma pari a 1.693.222.124,55 dinari algerini (11,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Dopo aver escluso la possibilità di presentare mezzi di gravame straordinario, il management della società ha svolto, anche a mezzo di consulenti legali esterni, un'analisi approfondita sul riconoscimento e sull'eseguibilità delle statuizioni della sentenza della Corte Suprema algerina al di fuori della giurisdizione locale. Parallelamente, il management di Saipem Contracting Algérie, con l'ausilio dei propri consulenti legali, ha formulato una formale richiesta di interpretazione della sentenza alla Procura Generale, quale unico organo deputato all'esecuzione delle sentenze secondo la legge algerina, circa la liceità della confisca dei conti bancari che non hanno alcun collegamento con il progetto summenzionato. Il Procuratore Generale di Algeri ha avviato le azioni preliminari per ottenere il pagamento delle multe indicate nella sentenza. Al momento non risultano pervenute richieste di pagamento delle statuizioni civili contenute nella sentenza in conformità con la legge algerina.
Nel corso del mese di giugno 2024 le Autorità algerine, dando riscontro alle istanze interpretative avanzate da Saipem Contracting Algérie, si sono pronunciate confermando le previsioni della sentenza.
A seguito di tale pronuncia le Autorità algerine hanno proceduto all'incameramento delle residue somme già oggetto di sequestro per un totale di 8.055.221.624,6 dinari algerini (55.931.581,5 euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024) e al dissequestro di tutti i conti.
Sono in corso interlocuzioni con le Autorità algerine volte a definire una chiusura dell'azione penale nel contesto di una più ampia definizione di tutte le altre pendenze connesse alla sentenza.
Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un procedimento penale per il presunto reato di corruzione internazionale asseritamente commesso nel periodo 2004-2014; le indagini hanno riguardato tre contratti: "Mexilhao 1", "Uruguà - Mexilhao Pipeline Project" e "Operation of the Floating, Production, Storage and Offloading FPSO - Cidade de Vitória" assegnati dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). In data 30 gennaio 2023 il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano ha notiziato la difesa della società di aver disposto, ai sensi dell'art. 58, D.Lgs. n. 231/2001, l'archiviazione del procedimento a carico di Saipem SpA con decreto datato 24 gennaio 2022.
In data 31 gennaio 2023 i difensori hanno, pertanto, acquisito copia del decreto di archiviazione, inviandolo alla società in pari data.
Dalla lettura del citato provvedimento emerge che il procedimento è stato archiviato nei confronti di Saipem SpA ai sensi dell'art. 746-quater, comma 6, c.p.p.. A seguito della citata archiviazione, il fascicolo è stato preso in carico dalla Procura della Repubblica di Parigi (Parquet National Financier). Per assistere la società controllata Saipem SA, interessata da una richiesta di acquisizione documentale da parte del Pubblico Ministero francese, è stato incaricato uno studio legale di Parigi che si sta relazionando con lo stesso.
Con riferimento ai suddetti contratti, la società aveva appreso solo a mezzo stampa, che l'assegnazione degli stessi era oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.
In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba,

nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011, nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.650 euro – importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2023) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".
Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem SpA.
Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Venuti meno, secondo la Procura, i presupposti per continuare a mantenere riservato l'accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil, che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni, il 9 giugno 2017 il procedimento è ripreso. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).
L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non aveva effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem aveva impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non sarebbe stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras, imputato nel medesimo procedimento, hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem erano stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.
Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.
Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.
Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:
"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.
San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.
Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".
Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).
Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che, all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.
Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.
Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione dell'interdizione di partecipare a gare o concludere accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana con effetto sospeso.
In data 9 gennaio 2023 le suindicate società di Saipem hanno presentato richiesta di riesame della decisione del 29 dicembre 2022 in seno alla Controladoria-Geral da União.
Il 12 gennaio 2024 è stata pubblicata sul Diario Oficial da Uniao la decisione della Controladoria-Geral da União che applicava nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil la sanzione della sospensione alla partecipazione a gare o alla conclusione di accordi con la Pubblica Amministrazione brasiliana per un periodo di 2 anni.
In pari data, a mezzo comunicato stampa, Saipem SpA ha informato come segue:
"Con riferimento al comunicato stampa del 30 maggio 2019, si rende noto che, con provvedimento pubblicato in data odierna, la Controladoria-Geral da União (CGU) brasiliana ha concluso il procedimento amministrativo avviato nei confronti di Saipem SA e Saipem do Brasil in riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione, risalente al dicembre 2011, del contratto per l'installazione di una gas pipeline da parte del consorzio BM-S-11.
La CGU ha riformato la sanzione indicata nel precedente provvedimento non esecutivo di interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione emesso il 29 dicembre 2022, sostituendola con quella della sospensione temporanea limitata a 2 anni.
La riqualificazione della sanzione è stata ottenuta anche grazie al riconoscimento da parte della stessa CGU dell'efficacia del modello di Compliance delle due società coinvolte.
La sanzione non ha impatti sui progetti già avviati da Saipem in Brasile, essendo relativa esclusivamente a potenziali nuovi contratti, e riguarda unicamente i rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Nonostante quanto sopra, Saipem SA e Saipem do Brasil intendono impugnare la decisione nelle sedi giurisdizionali opportune, considerandola non coerente con quanto dimostrato nel corso del procedimento".
Il 18 gennaio 2024 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato il proprio ricorso presso il Tribunale del Distretto Federale a Brasilia. Anche la CGU si è costituita in giudizio.
Il ricorso è ancora pendente.
L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia atteneva a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).
La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolgeva, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.
La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile (Assistente do Ministerio Publico) nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.
In data 28 giugno 2024 la Guardia di Finanza di Milano, su delega della Procura di Agrigento, notificava a Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nell'ambito di un procedimento iscritto presso la Procura della Repubblica di Agrigento per il presunto illecito amministrativo ex art. 25-sexiesdecies, D.Lgs. n. 231/2001, in relazione a ipotizzate irregolarità nel pagamento dei tributi nell'ambito di un'ordinaria operazione di rifornimento di carburante di una nave di proprietà di una società terza, con la quale Saipem SpA aveva stipulato un contratto di noleggio.
Nessun dipendente o rappresentante di Saipem SpA è indagato.
Il fatto sarebbe stato commesso in acque territoriali italiane prossime al Comune di Licata (AG) in data 19 novembre 2023. Dalla lettura del citato avviso di conclusione delle indagini preliminari emerge che la Procura della Repubblica di Agrigento ha disposto l'iscrizione di Saipem SpA quale ente indagato ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 in data 24 maggio 2024.
Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 aveva avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%). L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi. La procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.
Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG aveva richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. mise en régie). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS aveva depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG aveva depositato la Mémoire en demande. Di contro STS, il 28 gennaio 2013, aveva depositato la propria Mémoire en défense, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si era tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, aveva corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro di cui il 50% era di spettanza di Saipem SA. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG aveva impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avesse erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si era tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio

di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici avevano chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si era pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits aveva deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si era tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo aveva emesso la propria sentenza con la quale aveva dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax LNG in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax LNG avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.
In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si era dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e aveva dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte aveva annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax LNG.
Il 21 giugno 2017 Fosmax LNG aveva notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale aveva richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) fossero condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il 13 aprile 2018 Fosmax LNG aveva depositato la propria Mémoire en demande nella quale aveva quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS aveva depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale aveva richiesto in via riconvenzionale che Fosmax LNG fosse condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.
Le udienze si erano tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale aveva rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax LNG: (i) 31.966.704 euro per lavori en règie realizzati da Fosmax LNG; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) USD 204.400 a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax LNG sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale aveva fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.
Saipem SA, il 30 luglio 2020, aveva pagato a Fosmax LNG la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont SpA aveva comunicato di aver impugnato il lodo. Nel 2021 il processo di impugnazione del lodo proposto da Tecnimont SpA si era concluso con il rigetto dell'impugnazione.
Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax LNG aveva intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'IVA in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non erano tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont SpA ha pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem SA ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont SpA e Saipem SA hanno concordato di pagare a Fosmax LNG solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a Fosmax LNG tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem SA ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.
Il 25 aprile 2022 Fosmax LNG ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti. Il 20 maggio 2022 Saipem SA si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax LNG, ha notificato a Fosmax LNG un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax LNG a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. All'udienza del 14 settembre 2022 il Tribunale ha rinviato la causa all'udienza del 23 novembre 2022 per il deposito della memoria difensiva di Saipem SA. L'8 febbraio 2023 si è tenuta l'udienza di discussione, all'esito della quale il Giudice si è riservato di emettere la propria decisione. A seguito del rigetto da parte del giudice dell'esecuzione dell'opposizione di Saipem SA, quest'ultima ha interposto appello. Il 29 novembre 2023 la Corte d'Appello ha emesso sentenza con la quale ha accolto il ricorso di Saipem SA e ha pertanto revocato il sequestro dei conti correnti. In data 29 gennaio 2024 Fosmax LNG ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione della Corte d'Appello. Saipem SA ha depositato il proprio controricorso.
Primo grado: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem SpA che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem SpA al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale

ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.
A conclusione del giudizio di primo grado, con sentenza n. 11357 in data 9 novembre 2018, il Tribunale di Milano ha respinto nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem SpA nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem SpA, a titolo di rimborso delle spese legali.
Appello: il 31 dicembre 2018 gli investitori istituzionali hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem SpA al pagamento di circa 169 milioni di euro.
Con ordinanza del 23 febbraio 2021 la Corte ha disposto un'integrazione istruttoria.
In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica, poi integrata il 20 febbraio 2023. In data 6 marzo 2023, su richiesta della Corte d'Appello, il CTU ha depositato una precisazione di chiarimento. All'udienza in data 3 maggio 2023 la causa è stata trattenuta in decisione.
Con sentenza del 7 novembre 2023 la Corte di Appello di Milano ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado e – a fronte di una domanda degli investitori di oltre 170 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione) – ha accolto parzialmente tale domanda per circa 10,2 milioni di euro (oltre interessi e rivalutazione). La Corte di Appello di Milano ha respinto nella sostanza le censure degli investitori, avendo ritenuto che Saipem SpA risulterebbe responsabile per un ritardo informativo solo per un limitatissimo periodo di tempo.
Cassazione: il 21 dicembre 2023 Saipem SpA ha notificato il ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano.
Il 30 gennaio 2024 gli investitori hanno depositato il proprio controricorso e ricorso incidentale.
Saipem SpA ha depositato il proprio controricorso in replica al ricorso incidentale nei termini di legge.
Primo grado: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.
La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.
Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3 c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.
Il 9 novembre 2018 la Società ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem SpA e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem SpA.
Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano il 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale era stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.
All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione – avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti – assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.
Con sentenza in data 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem SpA respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro ritenendo non provata la titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante.
Gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno corrisposto a Saipem SpA circa 150 mila euro per spese di lite.
Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle domande di danno formulate dagli altri attori per un importo complessivo di circa 38 milioni di euro.
Con ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande erano state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.
Con ordinanza in data 4 ottobre 2022, comunicata in data 6 ottobre 2022, riservata ogni valutazione sulla rilevanza della sentenza penale assolutoria del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 e della CTU resa nel procedimento R.G. 28789/2015 (entrambe prodotte da Saipem SpA nel giudizio), il Tribunale ha ritenuto di dare corso all'indagine tecnica disposta con l'ordinanza del 20 novembre 2021, con un quesito cristallizzato nel contraddittorio delle parti all'udienza del 14 dicembre 2022, nominando lo stesso CTU del giudizio R.G. 28789/2015.
Il 10 dicembre 2024 si terrà udienza di discussione di un'istanza presentata dagli investitori circa l'utilizzabilità di taluni documenti nel corso delle operazioni peritali. Il termine per il deposito della relazione di consulenza tecnica è fissato – ad esito di successivi rinvii – al 26 giugno 2025.

Appello: il 22 gennaio 2022 Saipem SpA ha proposto appello avverso la sentenza del Tribunale di Milano del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Le altre parti si sono costituite nei termini, formulando anche appello incidentale avverso la medesima sentenza.
Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande erano state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem SpA nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021. Saipem SpA si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.
Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano del 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem SpA ha impugnato in data 18 marzo 2022 la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione del 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui era stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. Le altre parti si sono costituite con comparsa di costituzione in data 25 luglio 2022.
Considerata la pendenza di tre giudizi di impugnazione avverso la stessa sentenza, su richiesta congiunta delle parti, all'udienza del 28 settembre 2022 la Corte d'Appello ha disposto la riunione dei tre giudizi. All'udienza di precisazione delle conclusioni nei tre giudizi riuniti, tenutasi il 5 luglio 2023, la causa è stata trattenuta in decisione con termini per scambio di memorie conclusionali e repliche depositate dalla Società nei termini di legge. Si attende la pronuncia della sentenza di appello.
Con atto di citazione del 1° dicembre 2022, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio presso il Tribunale Civile di Milano – sezione specializzata in materia di impresa – Saipem SpA e due precedenti amministratori delegati della Società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.
La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio, nonché come responsabilità da reato ex art. 185 c.p.
Il danno non è stato quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.
Con comparsa di risposta del 27 settembre 2023, Saipem SpA si è costituita in giudizio contestando ogni addebito e chiedendo il rigetto di tutte le domande degli investitori.
Il 22 novembre 2023 si è tenuta la prima udienza in cui sono state discusse alcune questioni preliminari di Saipem SpA e il Giudice si è riservato sul prosieguo. Il 21 febbraio 2024 il Giudice ha deciso di trattare in via anticipata il tema della legittimazione/rappresentanza degli attori rispetto al merito della causa. L'udienza è stata rinviata al 24 settembre 2024 per trattare tale questione, avendo il Giudice dato termini alle parti per presentare le relative memorie.
Il 21 dicembre 2023, 14 investitori hanno notificato a Saipem SpA un atto di citazione davanti al Tribunale di Milano, con richiesta di accertamento di una pretesa responsabilità della Società, ai sensi dell'art. 94 e ss., decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e artt. 1337 e/o 2043 c.c., per aver asseritamente comunicato al mercato informazioni errate e fuorvianti nel periodo intercorso tra la data di pubblicazione dei risultati di bilancio dei primi nove mesi del 2015, ossia il 27 ottobre 2015, e quella di pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2016, avvenuta il 25 ottobre 2016, con riguardo, inter alia, al Piano Strategico 2016-2019, al bilancio consolidato 2015 e alla documentazione relativa all'aumento di capitale del 2016.
La richiesta risarcitoria è formulata con riguardo alla differenza tra l'investimento in titoli Saipem posto in essere dagli attori nel periodo di riferimento e il valore dei titoli alla data di vendita o, se ancora nella disponibilità dell'investitore, alla data di notifica dell'atto di citazione, con una quantificazione complessiva (cumulando le domande dei singoli attori) di circa 1,7 milioni di euro.
Il 26 febbraio 2024 Saipem SpA si è costituita in giudizio. Il Tribunale di Milano ha confermato la prima udienza del 6 maggio 2024 e ha assegnato alle parti i termini per il deposito delle memorie integrative. Ad esito dell'udienza del 6 maggio 2024 il Tribunale di Milano non ha ammesso la CTU richiesta da controparte e ha fissato l'udienza finale dell'11 settembre 2024.
Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2023 e nei primi mesi del 2024 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.
Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa

8.800 euro da tre investitori privati; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro; (xxxvi) nel settembre 2022 da 7 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 385 mila euro; (xxxvii) nel dicembre 2022 da un investitore privato che ha indicato il valore complessivo della sua richiesta in un ammontare di circa 106 mila euro, per un totale di oltre 1.000 richieste e un valore complessivo di oltre 300.000.000 di euro. Sono state proposte ulteriori richieste stragiudiziali e/o di mediazione per risarcimento di asseriti danni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato; (h) nell'ottobre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato (i) nel novembre 2022 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento per circa 20.000 euro; (l) nel marzo 2023 da 44 investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (m) nel maggio 2023 da un investitore privato per circa 7.000 euro; (n) nel giugno 2023, da un investitore privato che non ha indicato il valore della richiesta risarcitoria; (o) nel luglio 2023, da un investitore privato per circa 60.000 euro; (p) nel gennaio 2024, da un investitore privato per circa 40.000 euro; (q) nel febbraio 2024 da due investitori privati che non hanno quantificato l'importo delle richieste e da due investitori privati che hanno indicato il valore della richiesta risarcitoria in complessivi 54.000 euro.
Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle quattro cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano, alla Corte di Appello di Milano e Corte di Cassazione, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in

causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem SpA è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem SpA, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem SpA delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem SpA e a un'altra causa notificata a Saipem SpA con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem SpA e a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 20 mila euro.
Nel marzo 2023 Saipem ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società omanita Galfar (subcontrattista nel progetto DUQM Refinery, Oman).
Galfar chiede che Saipem sia condannata a pagare USD 43.478.843,56 per prolongation costs (extension of time) e variation orders non riconosciuti da Saipem. Galfar contesta, inoltre, l'addebito di back charges per USD 14.617.966,13 operato da Saipem.
Saipem ha depositato la risposta alla domanda di arbitrato il 12 maggio 2023, nominando il proprio arbitro, contestando le domande di Galfar e proponendo una domanda riconvenzionale di circa 20 milioni di dollari composta da liquidated damages e back charges. Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura in base al quale l'udienza finale è allo stato prevista dal 7 all'11 aprile 2025, ma il calendario è in corso di ridefinizione.
Il 1° marzo 2024 Galfar ha depositato la prima memoria di parte ("Statement of case") nella quale ha ridotto la propria domanda a USD 41.068.953,17.
Le parti stanno rivedendo il calendario arbitrale: in base al programma attualmente in corso di discussione Saipem dovrebbe depositare la propria memoria difensiva ("Statement of Defense") nel terzo trimestre 2024.
Il 17 luglio 2023 SSA ha ricevuto la notifica di una domanda di arbitrato – amministrato dalla International Chamber of Commerce, ICC – dalla società saudita NCC (subcontrattista nel progetto Khurais Expansion Project) che ha chiesto la condanna di SSA a pagare SAR 562.305.560 (circa 135,7 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023) per prolongation costs (extension of time), variation orders oltre ad altre voci di danno.
SSA si è costituita in arbitrato il 10 agosto 2023 contestando le domande di NCC e proponendo una domanda riconvenzionale totale di circa SAR 225.315.403 (pari a 54,4 milioni di euro equivalenti al cambio del 31 dicembre 2023).
Costituitosi il Collegio Arbitrale, le parti hanno concordato il calendario della procedura che prevede che l'udienza finale si tenga a partire dal 7 luglio 2025.
In data 13 maggio 2024 NCC ha depositato la prima memoria di parte ("Statement of Case") in cui ha ulteriormente argomentato le proprie domande e aumentato la propria pretesa risarcitoria da SAR 562.305.560 a SAR 787.683.134,251 (circa 196 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024) oltre interessi che ammontano alternativamente a SAR 121.589.569,50 (circa 30,2 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024) o SAR 87.336.419,45 (circa 21,7 milioni di euro equivalenti al cambio del 30 giugno 2024), per varie voci di danno.
Il 22 luglio 2024 SSA ha depositato la propria memoria difensiva ("Statement of Defence").
HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 e successivamente ad altre udienze senza svolgimento in sostanza di alcuna attività processuale. Nella successiva udienza del 28 settembre 2023 si è svolta la discussione di alcune questioni preliminari.
In data 24 aprile 2024 la Corte ha accolto l'istanza degli attori di sostituire il Department of Petroleum Resources (privo di personalità giuridica) con la Nigerian Upstream Petroleum Regulatory Commission. La Corte ha poi rinviato l'udienza al 3 ottobre 2024.
Il 16 aprile 2024 Saipem SpA ha avviato un arbitrato nei confronti della società cipriota Monjasa Ltd, al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di inadempimento contrattuale che ha comportato il fermo temporaneo di un mezzo navale noleggiato da Saipem. Tali danni sono stati preliminarmente quantificati da Saipem in 27.404.000 USD e in 1 milione di euro, oltre interessi e spese legali.
Il 15 maggio Monjasa ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato chiedendo il rigetto delle richieste di Saipem e il pagamento, in via riconvenzionale, di 1 milione di euro.
Il 1° luglio 2024 l'ICC ha confermato la nomina, da parte dei co-arbitri, della Presidente del Tribunale Arbitrale. Sono in corso le attività preliminari volte a definire il calendario arbitrale e le regole della procedura.
SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2024

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.
Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem SpA il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem SpA avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Il 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo 2024 si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio. Con sentenza del 19 marzo 2024, il Consiglio di Stato ha respinto l'impugnazione, compensando le spese in considerazione della novità della materia e della complessità delle questioni sollevate.
Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem SpA il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della Delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano si è tenuta il 13 novembre 2019.
A tale udienza la Corte di Appello di Milano ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello ha autorizzato il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e ha rinviato l'udienza di discussione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem SpA, ha autorizzato il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.
Saipem SpA il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.
In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022. Il procedimento è allo stato pendente. L'udienza davanti alla Corte di Cassazione non risulta essere stata ancora fissata.
Il Gruppo è parte in contenziosi fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili aggiornate, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.
Di seguito è indicata una sintesi dei contenziosi fiscali più significativi.
Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 193 milioni di euro, aggiornato per quanto riguarda sia la componente sanzionatoria, sia l'adeguamento cambi alla data di chiusura del presente bilancio.
I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:
Per quanto riguarda, invece, il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale saudita ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società estere del Gruppo, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici i servizi (Italia e Paesi Bassi), prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, applicabile nei casi di specie, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. In proposito, tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole (Mutual Agreement Procedure, MAP) in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa. L'avvio della procedura amichevole ha causato la sospensione del procedimento amministrativo in Arabia Saudita, limitatamente alla questione oggetto della MAP. In data 1° settembre 2022 Saipem Contracting Netherlands BV ha sottoposto la medesima istanza all'amministrazione finanziaria olandese.
Il 19 dicembre 2020 Snamprogetti Saudi Arabia Ltd ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte ricorrente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee") dove il giudizio risulta ancora pendente.
Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 110 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio. L'autorità

contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.
Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontestabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi, i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.
Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.
A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 242 milioni di euro equivalenti, alla data di chiusura del presente bilancio.
Le società oggetto di contestazione hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.
A seguito di un procedimento penale nei confronti di Saipem SpA e di alcune persone fisiche che ricoprivano posizioni apicali in seno alla società avente ad oggetto le fattispecie delittuose di "corruzione internazionale" e "dichiarazione fraudolenta", la Società si è vista notificare avvisi di accertamento per gli anni d'imposta 2008 e 2009 – notificati nel 2015 – e per l'anno d'imposta 2010 – notificato nel 2016 – a mezzo dei quali veniva contestata la cd. "indeducibilità dei costi da reato" legati alla suindicata ipotesi di corruzione internazionale. La Società ha impugnato gli avvisi 2008 e 2009 e, in pendenza dei procedimenti penale e tributario, entrambi persi in primo grado, in data 8 settembre 2017 ha definito le liti fiscali avvalendosi dell'art. 11, D.Lgs. n. 50/2017, norma che consentiva la definizione agevolata senza applicazione di sanzioni e di parte degli interessi. L'avviso di accertamento per l'anno d'imposta 2010 è stato invece definito in adesione il 26 maggio 2017. Dopo la sentenza penale sfavorevole resa dal Tribunale di Milano (del 19 settembre 2018), in data 15 gennaio 2020 la sentenza di secondo grado emessa dalla Corte di Appello di Milano ha assolto con formula piena i soggetti apicali di Saipem SpA dal reato di corruzione internazionale escludendo anche la responsabilità di Saipem SpA dal presunto illecito amministrativo. In data 14 dicembre 2020 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione che ha chiuso in modo definitivo il procedimento penale per corruzione internazionale, confermando l'assoluzione della Società e delle persone fisiche coinvolte.
Alla luce del suindicato esito del procedimento penale, in data 1° giugno 2021 la Società ha presentato istanza di rimborso di quanto corrisposto in sede tributaria.
A seguito del silenzio-rifiuto formatosi sull'istanza di rimborso, la Società ha presentato ricorso chiedendo alla Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano di condannare l'Agenzia delle Entrate al rimborso delle maggiori imposte versate in relazione agli avvisi di accertamento aventi ad oggetto l'indeducibilità dei costi correlati all'ipotizzato reato di corruzione internazionale, per un importo complessivo pari a 64 milioni di euro. In data 5 luglio 2022 la Corte di Giustizia Tributaria di I grado di Milano ha accolto parzialmente il ricorso di Saipem SpA. In particolare, la sentenza ha stabilito che tale diritto andasse limitato alle sole imposte versate in esecuzione dell'accertamento con adesione (anno 2010) escludendo quanto versato per la definizione delle liti relative agli anni d'imposta 2008 e 2009.
In data 6 ottobre 2022 la Società ha presentato appello nei confronti dei capi della sentenza che avevano escluso il diritto al rimborso di quanto versato a seguito della definizione delle liti pendenti in relazione agli anni d'imposta 2008 e 2009. Contestualmente l'Agenzia delle Entrate si è costituita in giudizio per difendere i capi di sentenza a sé favorevoli impugnando anche la statuizione relativa alla spettanza del rimborso per l'annualità 2010 definita in adesione. In data 12 giugno 2023 la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di II grado della Lombardia ha accolto l'appello della Società e respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In conseguenza della sentenza è maturato il diritto al rimborso di tutte le somme versate dalla Società nel 2017 oltre a interessi di legge. Alla data di chiusura del presente bilancio l'Ufficio ha già provveduto a restituire interamente quanto deciso.
Il 15 novembre 2023 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. In data 22 gennaio 2024 la Società ha presentato controricorso. Ad oggi le Parti sono in attesa della fissazione dell'udienza davanti alla Corte di Cassazione.

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione intermedia sulla gestione".
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Asset Based Services | 3.449 | 2.622 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Energy Carriers | 2.523 | 2.366 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling Offshore | 446 | 359 | |
| Totale | 6.418 | 5.347 |
Di seguito sono esposti i ricavi della gestione caratteristica per area geografica:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| Italia | 488 | 307 |
| Resto Europa | 570 | 488 |
| CSI | 69 | 160 |
| Medio Oriente | 2.261 | 1.834 |
| Estremo Oriente | 479 | 297 |
| Africa Settentrionale | 195 | 72 |
| Africa Sub-Sahariana | 1.620 | 1.376 |
| Americhe | 736 | 813 |
| Totale | 6.418 | 5.347 |
Come illustrato al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti dal Gruppo Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").
I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.
Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, vengono integralmente cancellati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.
L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi ("pending revenue"), del settore Engineering & Construction al 30 giugno 2024, è pari a 395 milioni di euro (265 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 327 milioni di euro al 30 giugno 2023). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.
Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 30 giugno 2024 ammontano a 30.470 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 6.636 milioni di euro nel secondo semestre del 2024, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.
La quota di ricavi per servizi di leasing inclusa nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e riferita al settore Drilling Offshore e Leased FPSO.
I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni | 1 | 1 | |
| Altri proventi | - | 1 | |
| Totale | 1 | 2 |

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 1.703 | 1.470 | |
| Costi per servizi | 2.822 | 2.435 | |
| Costi per godimento di beni di terzi | 457 | 423 | |
| Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri | (74) | (214) | |
| Altri oneri | 4 | 14 | |
| a dedurre: | |||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (9) | (7) | |
| - variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (21) | (24) | |
| Totale | 4.882 | 4.097 |
Nel corso del primo semestre del 2024 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.
I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 14 milioni di euro (14 milioni di euro nel primo semestre del 2023).
I costi per godimento di beni di terzi pari a 457 milioni di euro si riferiscono per 453 milioni di euro a contratti di leasing di cui 412 milioni di euro relativi prevalentemente a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 40 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili" e 1 milione di euro relativi a "Low Value lease".
Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 74 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenzioni, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 24 "Fondi per rischi e oneri".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Crediti commerciali | (2) | (13) | |
| Attività contrattuali | - | (1) | |
| Totale | (2) | (14) |
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Costo lavoro | 977 | 830 | |
| a dedurre: | |||
| - incrementi di attività materiali per lavori interni | (5) | (4) | |
| Totale | 972 | 826 |
Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione dei dirigenti del Gruppo, Saipem SpA ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione variabile mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attribuzioni sono articolate su cicli triennali (vesting period).
Al 30 giugno 2024, tra i piani attivi è presente il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2023-2025 (Attribuzioni 2023 e 20242 ). Tra i piani non più attivi al 30 giugno 2024, ma che comunque hanno prodotto degli effetti in Bilancio, ci sono il Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine 2019-2021, per il quale è stata contabilizzata la mancata attivazione dell'Attribuzione 2021 a causa del non raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori previsti, e il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023 (Attribuzione 2021), il cui vesting period è terminato in data 27 aprile 2024.
I piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance
(2) L'Attribuzione 2024, approvata dal Consiglio di Amministrazione Saipem il 26 giugno 2024, non ha prodotto effetti contabili nel bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2024 in quanto i dati utili per il calcolo del fair value sono in corso di definizione. Inoltre, considerando i pochi giorni di attivazione dell'attribuzione, si ritiene ragionevole considerare che l'eventuale impatto del fair value al 30 giugno 2024 sarebbe stato non materiale.

espresse e alle competenze detenute. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).
Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention premium).
Il fair value di competenza del semestre è risultato pari a circa 3 milioni di euro così come di seguito dettagliato:
| costo lavoro Fair value |
|
|---|---|
| (migliaia di euro) | |
| Piano ILT 2019-2021: Attribuzione 2021(a) | (681) |
| Piano IBT 2021-2023: Attribuzione 2021 | 131 |
| Piano ILT 2023-2025: Attribuzione 2023 | 3.746 |
| Totale | 3.196 |
(a) Il fair value riferito all'attribuzione 2021 è risultato positivo in quanto riflette la mancata attivazione dell'attribuzione, a fronte del non raggiungimento della soglia minima di performance degli indicatori previsti.
Al 30 giugno 2024 la classificazione e il numero dei beneficiari, il rispettivo numero delle azioni attribuite e il successivo calcolo del fair value vengono analizzati come segue per i piani risultati attivi nel semestre.
| (euro) | N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario TSR (peso 40%) |
EBITDA (peso 20%) ROAIC (peso 15%) ROAIC (peso 20%) Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario Fair value unitario ESG (peso 20%) |
Complessivo Fair value (euro) |
di competenza 30.06.2024 Fair value (euro) |
di competenza 30.06.2023 Fair valuef (euro) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti (vesting period) | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
|||||
| 395 | 13.004.900 | 22.801.745 | 3.540.981 | - | ||||
| Dirigenti (periodo di Retention Premium) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 |
|||||
| Amministratore Delegato-CEO | 75 | 1,38 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| (vesting period) | ||||||||
| Amministratore Delegato-CEO | 1 | 744.300 | 1.324.359 | 205.671 | - | |||
| (periodo di co-investimento) | 25 | 2,910 | 1,177 1,177 1,177 1,177 | |||||
| Totale | 396 | 13.749.200 | 24.126.104 | 3.746.652 | - |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2024, invece, corrisponde a 17.799.915 azioni, il quale riflette i diritti decaduti a fronte di dimissioni unilaterali/consensuali del rapporto di lavoro, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate alla fine del vesting period.
| N. dirigenti | (1) N. azioni |
Quota su azione (%) |
Fair value unitario | complessivo Fair value |
di competenza Fair value 2024 |
di competenza Fair value (2) 2023 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 132 | 19.338 | 100 | 102 | 1.216.126 | 130.815 | 181.804 |
| Totale | 132 | 19.338 | 1.216.126 | 130.815 | 181.804 |
(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di attribuzione del diritto. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2024, invece, corrisponde a 11.907 azioni, il quale riflette i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione.
(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:
| 2024 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero di azioni |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (migliaia di euro) |
Numero di azioni(a) |
Prezzo medio di esercizio (a) (migliaia di euro) |
Prezzo di mercato (migliaia di euro) |
||
| Diritti esistenti al 1° gennaio | 13.804.761 | - | 20.293 | 313.362 | - | 353 | |
| Nuovi diritti assegnati | - | - | - | 13.749.200 | - | 16.183 | |
| (Diritti esercitati nel periodo)(b) (c) | (12.185) | - | (23) | (17.308) | - | (24) | |
| (Diritti decaduti nel periodo) (b) | (297.476) | - | (572) | (240.493) | - | (336) | |
| Diritti esistenti a fine periodo | 13.495.100 | - | 32.280 | 13.804.761 | - | 20.293 | |
| Di cui: | |||||||
| - esercitabili al 30.06.2024 | |||||||
| - esercitabili al termine del vesting period | 10.121.325 | - | - | 10.374.418 | - | - | |
| - esercitabili al termine del periodo di co-investimento/Retention Premium |
3.373.775 | - | - | 3.430.343 | - | - |
(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.
(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o decaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile a inizio e a fine periodo.
(c) I diritti esercitati nel primo semestre 2024 sono rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023, così come previsto dal regolamento del piano.
Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.
Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".
In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.
Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (numero) | 2024 | 2023 | ||
| Dirigenti | 396 | 385 | ||
| Quadri | 4.782 | 4.564 | ||
| Impiegati | 14.741 | 14.573 | ||
| Operai | 9.083 | 9.694 | ||
| Marittimi | 245 | 237 | ||
| Totale | 29.247 | 29.453 |
Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.
| Primo semestre | ||||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | ||
| Ammortamenti: | ||||
| - attività materiali | 170 | 146 | ||
| - attività immateriali | 5 | 5 | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 112 | 56 | ||
| Totale ammortamenti | 287 | 207 | ||
| Svalutazioni: | ||||
| - attività materiali | 21 | 11 | ||
| - attività immateriali | - | - | ||
| - diritto di utilizzo attività in leasing | 2 | - | ||
| Totale svalutazioni | 23 | 11 | ||
| Totale | 310 | 218 |
Le svalutazioni di asset sono pari a 21 milioni di euro (11 milioni di euro nel primo semestre 2023).
NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Nel corso del primo semestre del 2024 si sono registrati 2 milioni di euro di proventi operativi (2 milioni di euro di oneri operativi nel primo semestre del 2023).
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Proventi (oneri) finanziari | |||
| Proventi finanziari | 199 | 73 | |
| Oneri finanziari | (233) | (114) | |
| Totale | (34) | (41) | |
| Strumenti derivati | (39) | (46) | |
| Totale | (73) | (87) |
Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Differenze attive (passive) nette di cambio | 23 | 10 | |
| Differenze attive di cambio | 145 | 48 | |
| Differenze passive di cambio | (122) | (38) | |
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (59) | (54) | |
| Interessi attivi verso banche e altri finanziatori | 21 | 10 | |
| Interessi attivi per leasing | 9 | 4 | |
| Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (61) | (51) | |
| Interessi passivi per leasing | (28) | (17) | |
| Altri proventi (oneri) finanziari | 2 | 3 | |
| Altri proventi finanziari verso terzi | 24 | 11 | |
| Altri oneri finanziari verso terzi | (20) | (5) | |
| Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti | (2) | (3) | |
| Totale proventi (oneri) finanziari | (34) | (41) |
I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| Contratti su valute | (39) | (46) |
| Totale | (39) | (46) |
Il saldo dei proventi (oneri) su contratti derivati è negativo per 39 milioni di euro (46 milioni di euro di oneri nel primo semestre del 2023) e comprende la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.
I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".
| Primo semestre | ||
|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 |
| Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto | 23 | 26 |
| Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto | (5) | (11) |
| Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto | (15) | 5 |
| Totale | 3 | 20 |
La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 16 "Partecipazioni".

Nel corso del primo semestre del 2024 si sono registrati proventi netti pari a 7 milioni di euro (7 milioni di euro di oneri nel primo semestre 2023).
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Imposte correnti: | |||
| - imprese italiane | (20) | - | |
| - imprese estere | 93 | 68 | |
| Imposte differite attive e passive nette: | |||
| - imprese italiane | 4 | (16) | |
| - imprese estere | (3) | 26 | |
| Totale | 74 | 78 |
Conformemente a quanto stabilito dall'OCSE nel Pillar Two, Saipem SpA, in qualità di Ultimate Parent Entity, ha effettuato una valutazione della potenziale esposizione alle imposte sul reddito del nuovo regime Pillar Two. Dall'analisi condotta dalla Capogruppo è risultato che le aliquote fiscali effettive, determinate secondo le regole del Pillar Two, nella maggior parte delle giurisdizioni in cui opera il Gruppo sono superiori al 15%, che rappresenta l'aliquota globale minima prevista dal regime, e che vi è invece un numero limitato di giurisdizioni in cui l'aliquota effettiva è inferiore al 15%.
Le imposte correnti al 30 giugno 2024 includono la stima relativa alle imposte sul reddito del Pillar Two pari a 1 milione di euro.
| Primo semestre | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2024 | 2023 | |
| Imposte sul reddito nel conto economico consolidato | 74 | 78 | |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili | 18 | (14) | |
| Di cui: | |||
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge | 18 | (14) | |
| - effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI |
- | - | |
| Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili | (1) | 1 | |
| Di cui: | |||
| - effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | (1) | 1 | |
| Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di periodo | 91 | 65 |
Il risultato netto di pertinenza di terzi azionisti non risulta significativo sia nel primo semestre del 2024, sia in quello del 2023.
L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) del periodo di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:
| 30.06.2024 (a) | 30.06.2023 | ||
|---|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice | 1.975.147.208 | 1.995.142.205 | |
| Numero di azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili | 244.057.207 | - | |
| Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione | 13.495.100 | 164.248 | |
| Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie | 1.059 | 1.059 | |
| Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (b) | 2.232.700.574 | 1.995.143.264 | |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Continuing operations | (milioni di euro) | 118 | 40 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,060 | 0,020 |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,059 | 0,020 |
| Utile (perdita) di competenza Saipem - Discontinued operations | (milioni di euro) | - | - |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | - | - |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | - | - |
| Utile (perdita) di competenza Saipem | (milioni di euro) | 118 | 40 |
| Utile (perdita) per azione semplice | (ammontari in euro per azione) | 0,060 | 0,020 |
| Utile (perdita) per azione diluito | (ammontari in euro per azione) | 0,059 | 0,020 |
(a) Nel calcolo sono state incluse le azioni potenziali a fronte di obbligazioni convertibili in quanto hanno effetto diluitivo.
(b) Si precisa che, con riferimento al primo semestre del 2023, il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.
L'informativa al mercato, secondo quanto previsto dall'IFRS 8, è declinata secondo i seguenti segmenti di reporting:
≥ Asset Based Services, che include le attività Engineering & Construction Offshore e Offshore Wind;
I settori operativi aggregati nei segmenti di reporting esposti sopra hanno caratteristiche economiche similari; inoltre, i settori Offshore Wind, Sustainable Infrastructures e Robotics & Industrialized Solutions non hanno, allo stato attuale, rilevanza tale da renderli oggetto di informativa separata in linea con quanto previsto dall'IFRS 8. Data la rilevanza e le caratteristiche economiche dello stesso, il settore Drilling Offshore è esposto separatamente.

| Asset Based | Non allocato | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Services | Carriers Energy |
Offshore Drilling |
Totale | |
| Primo semestre 2024 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.770 | 2.751 | 693 | - | 8.214 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.321 | 228 | 247 | - | 1.796 |
| Ricavi da terzi | 3.449 | 2.523 | 446 | - | 6.418 |
| Risultato operativo | 189 | (24) | 90 | - | 255 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 202 | 32 | 76 | - | 310 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | 11 | 1 | (2) | - | 10 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 149 | 8 | 37 | - | 194 |
| Attività materiali e immateriali | 2.353 | 397 | 877 | - | 3.627 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 330 | 131 | 14 | - | 475 |
| Partecipazioni (a) | 105 | (47) | 82 | - | 140 |
| Attività correnti | 2.201 | 2.868 | 676 | 3.141 | 8.886 |
| Passività correnti | 3.853 | 3.229 | 340 | 660 | 8.082 |
| Attività nette disponibili per la vendita | - | - | - | - | - |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 270 | 294 | 53 | 30 | 647 |
| Primo semestre 2023 | |||||
| Ricavi della gestione caratteristica | 4.124 | 2.717 | 546 | - | 7.387 |
| a dedurre: ricavi infragruppo | 1.502 | 351 | 187 | - | 2.040 |
| Ricavi da terzi | 2.622 | 2.366 | 359 | - | 5.347 |
| Risultato operativo | 125 | (18) | 85 | - | 192 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 135 | 27 | 56 | - | 218 |
| Proventi (oneri) su partecipazioni | (5) | 33 | (15) | - | 13 |
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 118 | 5 | 16 | - | 139 |
| Attività materiali e immateriali | 2.309 | 418 | 792 | - | 3.519 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 150 | 100 | 14 | - | 264 |
| Partecipazioni (a) | 89 | (62) | 86 | - | 113 |
| Attività correnti | 2.149 | 2.378 | 414 | 3.359 | 8.300 |
| Passività correnti | 2.658 | 3.228 | 278 | 1.035 | 7.199 |
| Attività nette disponibili per la vendita | 2 | 68 | 2 | - | 72 |
| Fondi per rischi e oneri (a) | 432 | 349 | 28 | 17 | 826 |
(*) I risultati del settore Drilling Onshore, dismesso al 30 giugno 2024, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.
(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 92.
Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione intermedia sulla gestione".
In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.
Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.
Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.

L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 32 "Ricavi".
| (milioni di euro) | Italia | Resto Europa | CSI | Resto Asia | Settentrionale Africa |
Sub-Sahariana Africa |
Americhe | Non allocabili | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo semestre 2024 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 3 | 28 | - | 2 | - | - | 1 | 160 | 194 |
| Attività materiali e immateriali | 72 | 36 | - | 237 | - | 39 | 82 | 3.161 | 3.627 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 196 | 77 | - | 69 | 9 | 4 | 12 | 108 | 475 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.856 | 676 | 26 | 2.969 | 202 | 1.442 | 939 | 776 | 8.886 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 31 dicembre 2023 | |||||||||
| Investimenti in attività materiali e immateriali | 22 | 104 | - | 7 | - | 5 | 2 | 342 | 482 |
| Attività materiali e immateriali | 63 | 36 | - | 249 | 1 | 41 | 61 | 3.175 | 3.626 |
| Diritto d'utilizzo di attività in leasing | 110 | 98 | - | 60 | 17 | 4 | 13 | 126 | 428 |
| Attività direttamente attribuibili (correnti) | 1.602 | 641 | 39 | 2.711 | 138 | 1.205 | 1.016 | 752 | 8.104 |
| Attività destinate alla vendita | - | - | 3 | - | - | - | 23 | - | 26 |
Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.
Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".
Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA ("Saipem") da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem, sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale sottoscritto in data 20 gennaio 2022 e da ultimo aggiornato in data 20 luglio 2022 con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.
Con effetto al 31 dicembre 2022, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CDP Industria SpA in CDP Equity SpA, entrambe società interamente e direttamente controllate da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP SpA"). Pertanto, sempre con efficacia dal 31 dicembre 2022, CDP Equity SpA è subentrata nel Patto in luogo di CDP Industria SpA e in tutti i diritti e gli obblighi precedentemente in capo a quest'ultima ai sensi del patto stesso mediante sottoscrizione di apposita lettera di subentro. Il patto stesso cesserà immediatamente i suoi effetti nel caso in cui le parti cessino di essere assoggettate, direttamente o indirettamente, al comune controllo del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il patto ha durata di tre anni, con rinnovo automatico alla scadenza per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta con preavviso di almeno sei mesi.
Eni SpA e CDP Equity SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.
Eni SpA è soggetta al controllo di fatto del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), in virtù della partecipazione da quest'ultimo detenuta sia direttamente, sia attraverso CDP SpA. CDP Equity SpA è società interamente detenuta da CDP SpA, il cui azionista di maggioranza è il MEF.
Le operazioni compiute da Saipem e dalle imprese incluse nel perimetro di consolidamento con le parti correlate riguardano principalmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA e CDP SpA, con società controllate da parte del MEF. Le operazioni effettuate fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra parti non correlate e sono poste in essere nell'interesse delle imprese del Gruppo Saipem.
Inoltre, sono stati considerati i rapporti con i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci, i dirigenti con responsabilità strategiche, i loro stretti familiari e le entità da loro controllate, anche congiuntamente, di Saipem, Eni SpA, di CDP SpA e di CDP Equity SpA.
Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.
Saipem non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.

Ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del primo semestre 2024 è stata effettuata e comunicata alla Consob un'unica operazione che ha superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento e come disciplinato nella procedura Saipem Management System Guideline "Operazioni Parti Correlate e Soggetti di Interesse" (la "Procedura"), pubblicata sul sito internet di Saipem nella sezione "Governance", per le operazioni di maggiore rilevanza.
In data 16 maggio 2024 è stato sottoscritto tra Saipem SA, Saipem Luxembourg SA Sucursal de Angola e Petromar Lda (da un lato) e Azule Energy Angola SpA (dall'altro lato) il contratto per lo sviluppo del progetto Ndungu Field (il "Contratto"). Il Contratto ha ad oggetto attività di ingegneria, fabbricazione, trasporto e installazione di circa 60 km di condotte rigide e di strutture sottomarine in acque profonde a largo della costa dell'Angola. Il Contratto ha una durata di 36 mesi e un valore di circa 850 milioni di dollari (equivalenti a circa 782 milioni di euro).
Il Contratto si qualifica come operazione con parte correlata in quanto posta in essere con una società controllata di una joint venture del Gruppo Eni.
Il Contratto, ancorché si qualifichi come "operazione di maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore applicabile pro tempore vigente, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Per ulteriori dettagli si rimanda all'informativa contenuta nel comunicato stampa relativo all'operazione.
Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:
≥ joint venture e imprese collegate;
≥ imprese controllate di Eni e CDP Equity SpA;

I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2024 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) |
|---|
| ------------------- |
| 30.06.2024 | Primo semestre 2024 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti | ||||||||
| commerciali, | Costi | Ricavi | ||||||
| Crediti commerciali |
altri debiti e passività |
Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Continuing operations | ||||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 1 | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 109 | 447 | - | - | 148 | 208 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 122 | 244 | 283 | - | 166 | 181 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | - | - | - | |
| Consorzio Florentia (2) | 26 | 63 | - | - | 33 | 18 | - | |
| KCA Deutag International Ltd | 12 | 7 | - | - | - | 2 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 5 | - | - | 3 | 3 | - | |
| La Bozzoliana Scarl (2) | 1 | 3 | - | - | 2 | - | - | |
| Petromar Lda | 22 | 1 | 5 | - | - | 9 | - | |
| PSS Netherlands BV | 3 | 6 | - | - | - | (1) | - | |
| Saipem Nasser Saeed Al-Hajri Contracting Co | 2 | - | - | - | - | 1 | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 8 | 1 | 22 | - | 1 | - | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV | 1 | - | - | - | - | 60 | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 21 | 45 | - | - | 28 | 58 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 330 | 823 | 344 | - | 381 | 539 | - | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 29 | - | - | - | - | 91 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 47 | 4 | 13 | - | - | 182 | - | |
| Eni Congo SAU | 52 | 40 | 1 | - | - | 191 | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 78 | 34 | - | - | - | 361 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 45 | - | 29 | - | - | 87 | - | |
| Eni SpA (3) | 31 | 3 | 9 | - | 1 | 33 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 70 | 124 | 104 | - | - | 52 | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 176 | 31 | 64 | - | - | 89 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 16 | 2 | 10 | 1 | 1 | 43 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 544 | 238 | 230 | 1 | 2 | 1.129 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 59 | 63 | 31 | - | - | 83 | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 8 | 9 | 6 | - | 3 | 7 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 67 | 72 | 37 | - | 3 | 90 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.
(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | Primo semestre 2024 | |||||||
| Debiti commerciali, |
Costi | Ricavi | ||||||
| Denominazione | Crediti commerciali e altri crediti |
altri debiti e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 947 | 1.137 | 611 | 1 | 386 | 1.758 | - | |
| Incidenza (%) | 32,55 | 16,27 | 8,00 | 0,06 | 11,76 | 27,39 | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.909 | 6.987 | 7.634 | 1.703 | 3.283 | 6.418 | 1 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | - | - | - | 1 | 1 | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | - | - | - | 1 | 1 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | 1 | 1 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | 37 | 2 | 5 | 12 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 947 | 1.137 | 611 | 1 | 387 | 1.759 | - | |
| Incidenza (%) | 32,55 | 16,27 | 7,97 | 0,06 | 11,77 | 27,36 | - | |
| Totale generale | 2.909 | 6.987 | 7.671 | 1.705 | 3.288 | 6.430 | - | |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Primo semestre 2023 | |||||||
| Debiti | ||||||||
| Crediti | commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| commerciali | e passività | Beni | ||||||
| Denominazione | e altri crediti | contrattuali | Garanzie | Beni | Servizi (1) | e servizi | Altri | |
| Continuing operations | ||||||||
| Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale | ||||||||
| Smacemex Scarl | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale controllate escluse dal consolidamento integrale | 5 | 4 | - | - | - | - | - | |
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| ASG Scarl (2) | 1 | 1 | - | - | - | - | - | |
| CCS JV Scarl (2) | 78 | 439 | - | - | 47 | 71 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) | 110 | 213 | 332 | - | 160 | 116 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) | - | - | 34 | - | - | - | - | |
| Consorzio Florentia (2) | 7 | 30 | - | - | 1 | - | - | |
| Gygaz Snc | 5 | - | - | - | - | 2 | - | |
| KCA Deutag International Ltd | 9 | 8 | - | - | - | 10 | - | |
| KWANDA Suporte Logistico Lda | 1 | 4 | - | - | 1 | (6) | - | |
| Petromar Lda | 12 | 2 | 1 | - | (1) | 6 | - | |
| PSS Netherlands BV | 2 | 3 | - | - | - | (3) | - | |
| Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd | 7 | 1 | 26 | - | 1 | - | - | |
| Saipon Snc | 1 | - | - | - | - | - | - | |
| SAME Netherlands BV | 74 | - | - | - | - | 61 | - | |
| Saren BV | - | - | - | - | - | 6 | - | |
| SCD JV Scarl (2) | 13 | 88 | - | - | 45 | 61 | - | |
| TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi | - | - | - | - | - | 2 | - | |
| Altre (per rapporti di importo unitario | ||||||||
| non superiore a 500 migliaia di euro) | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | 320 | 789 | 393 | - | 254 | 326 | - |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(milioni di euro)
| 31.12.2023 | Primo semestre 2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti | Debiti commerciali, altri debiti |
Costi | Ricavi | |||||
| Denominazione | commerciali e altri crediti |
e passività contrattuali |
Garanzie | Beni | Servizi (1) | Beni e servizi |
Altri | |
| Gruppo Eni | ||||||||
| Azule Energy Angola BV | 39 | 5 | 12 | - | - | 67 | - | |
| Azule Energy Angola SpA | 55 | 1 | - | - | (2) | 181 | - | |
| Doggerbank Offshore Wind Farm | - | - | - | - | - | 24 | - | |
| Eni Congo SA | 41 | 33 | 1 | - | - | 31 | - | |
| Eni Côte d'Ivoire Ltd | 199 | 34 | - | - | - | 564 | - | |
| Eni Mediterranea Idrocarburi SpA | 29 | - | 29 | - | - | 57 | - | |
| Eni México, S. de R.L. de Cv | 6 | 1 | - | - | - | 24 | - | |
| Eni SpA (2) | 16 | 1 | 10 | - | 1 | 22 | - | |
| Eni US Operating Co Inc | - | 1 | - | - | - | 60 | - | |
| Mellitah Oil & Gas BV | 60 | 107 | 105 | - | - | - | - | |
| Petrobel Belayim Petroleum Co | 164 | 36 | 61 | - | - | 73 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 9 | 4 | 9 | - | 1 | 5 | - | |
| Totale Gruppo Eni | 618 | 223 | 227 | - | - | 1.108 | - | |
| Gruppo CDP | ||||||||
| Snam Rete Gas | 33 | 42 | 29 | - | - | 13 | - | |
| Trans Adriatic Pipeline AG | - | - | 26 | - | - | - | - | |
| Altre società del Gruppo CDP (per rapporti di importo | ||||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 7 | 7 | 3 | - | - | 4 | - | |
| Totale Gruppo CDP | 40 | 49 | 58 | - | - | 17 | - | |
| Imprese controllate o possedute dallo Stato | 2 | 5 | - | - | 9 | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 985 | 1.070 | 678 | - | 263 | 1.451 | - | |
| Incidenza (%) | 40,35 | 17,74 | 8,62 | - | 9,16 | 27,14 | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 2.441 | 6.032 | 7.862 | 1.470 | 2.872 | 5.347 | 2 | |
| Discontinued operations | ||||||||
| Joint venture e imprese collegate | ||||||||
| KCA Deutag International Ltd | - | - | - | - | 3 | 1 | - | |
| Totale joint venture e imprese collegate | - | - | - | - | 3 | 1 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | 3 | 1 | - | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | 26 | 36 | 2 | 26 | 56 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 985 | 1.070 | 678 | - | 266 | 1.452 | - | |
| Incidenza (%) | 40,35 | 17,66 | 8,58 | - | 9,18 | 26,87 | - | |
| Totale generale | 2.441 | 6.058 | 7.898 | 1.472 | 2.898 | 5.403 | 2 |
(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.
(2) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.
I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 8 "Crediti commerciali e altri crediti", 19 "Debiti commerciali e altri debiti", 20 "Passività contrattuali", 31 "Garanzie, impegni e rischi", 32 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 33 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".
Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.

| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Altre | Altre | Altre | ||
| (milioni di euro) | attività | passività | attività | passività | |
| CCS JV Scarl | 22 | - | 22 | - | |
| CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno | 1 | - | 1 | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | |||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | - | - | - | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations | 23 | - | 23 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations | - | - | - | - | |
| Totale generale - Continuing operations | 263 | 136 | 296 | 36 | |
| Totale generale - Discontinued operations | - | - | - | - | |
| Incidenza - Continuing operations (%) | 8,75 | - | 7,77 | - |
I rapporti finanziari al 30 giugno 2024, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 30.06.2024 | Primo semestre 2024 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati | |
| CCS JV Scarl | 291 | - | - | 1 | 10 | - | |
| La Bozzoliana Scarl | 2 | - | - | - | - | - | |
| Société pour la Réalisation du Port de Tanger Méditerranée |
1 | - | - | - | - | - | |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - | - | |
| SCD JV Scarl | 73 | - | - | 2 | - | - | |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo non superiore a 21 milioni di euro) |
1 | - | - | - | 14 | - | |
| Totale rapporti con parti correlate | 368 | 1 | - | 3 | 24 | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".
I rapporti finanziari dell'esercizio 2023, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:
(milioni di euro)
| 31.12.2023 | Primo semestre 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione | Crediti (1) | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi | Derivati |
| CCS JV Scarl | 277 | - | - | - | 3 | - |
| PSS Netherlands BV | 3 | - | - | - | - | - |
| Société pour la Réalisation du Port | ||||||
| de Tanger Méditerranée | 1 | - | - | - | - | - |
| Saipon Snc | - | 1 | - | - | - | - |
| SCD JV Scarl | 102 | - | - | - | 2 | - |
| Altre società del Gruppo Eni (per rapporti di importo | ||||||
| non superiore a 21 milioni di euro) | 1 | - | - | - | 2 | - |
| Totale rapporti con parti correlate | 384 | 1 | - | - | 7 | - |
(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % | |
| Passività finanziarie a breve termine | 66 | 1 | 1,52 | 97 | 1 | 1,03 | |
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| (comprensive delle quote a breve termine) | 2.144 | - | - | 2.296 | - | - | |
| Totale | 2.210 | 1 | 2.293 | 1 |
| Primo semestre 2024 | Primo semestre 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale | Entità correlate | Incidenza % | Totale | Entità correlate | Incidenza % |
| Proventi finanziari | 199 | 24 | 12,06 | 73 | 7 | 9,59 |
| Oneri finanziari | (233) | (3) | 1,29 | (114) | - | - |
| Strumenti derivati | (39) | - | - | (46) | - | - |
| Altri proventi (oneri) operativi | 2 | - | - | (2) | - | - |
| Totale - Continuing operations | (71) | 21 | (89) | 7 | ||
| Totale - Discontinued operations | - | - | (3) | - |
Non sono presenti rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2024.
I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2023 sono di seguito analizzati:
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | Primo semestre 2023 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Impegni | Oneri | Proventi |
| Consorzio F.S.B. | - | 1 | - | - | - |
| Totale rapporti con parti correlate | - | 1 | - | - | - |
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:
| Totale - Discontinued operations | - | - | - | - | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale - Continuing operations | 760 | - | - | 730 | 1 | |
| Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) |
760 | - | - | 730 | 1 | 0,14 |
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | 31.12.2023 Totale Entità correlate |
Incidenza % | ||
| 30.06.2024 |
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:
| (milioni di euro) | 30.06.2024 | 30.06.2023 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 1.758 | 1.451 |
| Costi e oneri | (387) | (263) |
| Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati | 21 | 7 |
| Variazione crediti/debiti commerciali e altri | 105 | 75 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations | 1.497 | 1.270 |
| Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations | - | - |
| Variazione crediti finanziari | 16 | 28 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations | 16 | 28 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations | - | - |
| Variazione debiti finanziari | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations | - | - |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations | - | - |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations | 1.513 | 1.298 |
| Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations | - | - |

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Totale Entità correlate | Incidenza % | Totale Entità correlate | Incidenza % | |||
| Flusso di cassa da attività operativa | 455 | 1.497 | n.s. | 142 | 1.270 | n.s. | |
| Flusso di cassa da attività di investimento | (168) | 16 | n.s. | (30) | 28 | n.s. | |
| Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) | (269) | - | n.s. | 208 | - | n.s. |
(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie, gli apporti di capitale proprio da terzi, l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate e la variazione netta del prestito obbligazionario convertibile.
Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.
Nel corso del primo semestre 2024 non vi sono stati eventi e operazioni significativi di natura non ricorrente, così come definiti dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Nel corso del primo semestre 2024 non vi sono state posizioni o transazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
In data 12 luglio 2024 Saipem ha annunciato la firma di un accordo quadro tra BP Exploration (Caspian Sea) Ltd e un consorzio composto da Saipem Contracting Netherlands BV, BOS Shelf Llc e BOS Shelf International FZCo che prevede l'esecuzione di attività offshore nelle acque azere del Mar Caspio impiegando il mezzo navale SCV Khankendi, una nave all'avanguardia di proprietà del consorzio Shah Deniz appositamente progettata per la costruzione sottomarina. Saipem si occuperà della gestione operativa del mezzo e della fornitura dell'equipaggio, con cui realizzerà le attività a mare per i giacimenti di Shah Deniz e Azeri-Chirag-Gunashli, situati al largo delle coste dell'Azerbaijan.
Il valore complessivo dei servizi erogabili su richiesta del cliente è stimato in circa 300 milioni di dollari, di cui 250 milioni di dollari relativamente alla quota Saipem.
Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem SpA ("Saipem") ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".
Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.
Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.
Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:
(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:
In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.
La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.
Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:
Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.
Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.
Per la precisione, Consob contesta:
In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.
Consob richiama, al riguardo:
Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato ai flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.
Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.
C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.
Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".
Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.
Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.
Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.
Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.
Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.
Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:
"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.
San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').
Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.
Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.
Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.
Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".
Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato. Il 7 marzo si è svolta davanti al Consiglio di Stato l'udienza di discussione del merito dell'impugnazione proposta da Saipem SpA avverso la sentenza del TAR-Lazio.
Con sentenza del 19 marzo 2024 il Consiglio di Stato ha respinto l'impugnazione, compensando le spese in considerazione della novità della materia e della complessità delle questioni sollevate.
Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.
Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono

rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.
Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".
Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".
Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.
Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.
Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").
Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".
Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.
Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.
Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.
Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.
La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.
Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.
Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.
La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.
Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.
Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.
Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.
Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.
All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.
La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:
≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
INFORMAZIONI RELATIVE ALLE CONTESTAZIONI CONSOB

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.
Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.
Il procedimento è allo stato pendente.

I sottoscritti Alessandro Puliti e Paolo Calcagnini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 e nel corso del primo semestre 2024.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
24 luglio 2024
Alessandro Puliti Paolo Calcagnini
/firma/ Alessandro Puliti /firma/ Paolo Calcagnini Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO






Capitale Sociale euro 501.669.790,83 i.v. Codice Fiscale e Partita IVA 00825790157 Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 788744
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Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)
Bilancio di Sostenibilità 2023 (in italiano e inglese)
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