Quarterly Report • Aug 12, 2024
Quarterly Report
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Relazione semestrale al 30 giugno 2024


Questo documento contiene previsioni e stime che riflettono le attuali opinioni del management Intesa Sanpaolo in merito ad eventi futuri. Previsioni e stime sono in genere identificate da espressioni come "è possibile," "si dovrebbe," "si prevede," "ci si attende," "si stima," "si ritiene," "si intende," "si progetta," "obiettivo" oppure dall'uso negativo di queste espressioni o da altre varianti di tali espressioni oppure dall'uso di terminologia comparabile. Queste previsioni e stime comprendono, ma non si limitano a, tutte le informazioni diverse dai dati di fatto, incluse, senza limitazione, quelle relative alla posizione finanziaria futura di Intesa Sanpaolo e ai risultati operativi, la strategia, i piani, gli obiettivi e gli sviluppi futuri nei mercati in cui Intesa Sanpaolo opera o intende operare.
A seguito di tali incertezze e rischi, si avvisano i lettori che non devono fare eccessivo affidamento su tali informazioni di carattere previsionale come previsione di risultati effettivi. La capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di raggiungere i risultati previsti dipende da molti fattori al di fuori del controllo del management. I risultati effettivi possono differire significativamente (ed essere più negativi di) da quelli previsti o impliciti nei dati previsionali. Tali previsioni e stime comportano rischi ed incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sui risultati attesi e si fondano su assunti di base.
Le previsioni e le stime ivi formulate si basano su informazioni a disposizione di Intesa Sanpaolo alla data di approvazione del presente documento. Intesa Sanpaolo non si assume alcun obbligo di aggiornare pubblicamente e di rivedere previsioni e stime a seguito della disponibilità di nuove informazioni, di eventi futuri o di altro, fatta salva l'osservanza delle leggi applicabili. Tutte le previsioni e le stime successive, scritte ed orali, attribuibili a Intesa Sanpaolo o a persone che agiscono per conto della stessa sono espressamente qualificate, nella loro interezza, da queste dichiarazioni cautelative.


Intesa Sanpaolo S.p.A. Sede Legale: Piazza S. Carlo, 156 10121 Torino Sede Secondaria: Via Monte di Pietà, 8 20121 Milano Capitale Sociale Euro 10.368.870.930,08 Registro delle Imprese di Torino e Codice Fiscale 00799960158 Rappresentante del Gruppo IVA "Intesa Sanpaolo" Partita IVA 11991500015 (IT11991500015) N. Iscr. Albo Banche 5361 Codice ABI 3069.2 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Capogruppo del gruppo bancario "Intesa Sanpaolo" iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari


| Il Gruppo Intesa Sanpaolo | 7 |
|---|---|
| Presenza in Italia Presenza internazionale Cariche sociali |
8 9 11 |
| Relazione intermedia sulla gestione | |
| Introduzione | 15 |
| Il primo semestre del 2024 in sintesi Dati economici e Indicatori Alternativi di Performance Dati patrimoniali e Indicatori Alternativi di Performance Indicatori Alternativi di Performance e altri indicatori Il primo semestre 2024 |
17 18 20 21 24 |
| I risultati economici e gli aggregati patrimoniali | 55 |
| I risultati per settori di attività e per aree geografiche | 95 |
| Le previsioni per l'intero esercizio | 129 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato | |
| Prospetti contabili consolidati Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Prospetto della redditività consolidata complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato |
133 134 136 137 138 140 |
| Note illustrative Politiche contabili Eventi successivi alla chiusura del semestre Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato Informazioni sul Conto economico consolidato Il presidio dei rischi L'azionariato, le operazioni con parti correlate ed altre informazioni Informativa di settore |
141 143 153 154 164 172 222 230 |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. n. 58/1998 |
233 |
| Relazione della Società di revisione | 235 |
| Allegati | 239 |
| Contatti | 261 |
| Calendario finanziario | 265 |


7




| NORD OVEST | |
|---|---|
| Filiali | |
| 1 069 | |
| NORD EST | |
|---|---|
| Filialt | |
| 700 |
| CENTRO | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 719 |
| SUD | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 624 | ||
| ISOLE | ||
|---|---|---|
| Filiali | ||
| 213 |


| im ALEXBANK ALEXBANK ALEXBANK | ||
|---|---|---|
| -- | ----------------------------------- | -- |
| Filiali | Uffici di Rappresentanza | |
|---|---|---|
| New York | Washington D.C. | |
| Paese | Controllate | Filiali |
| Brasile | Intesa Sanpaolo Brasil |
| ASIA | |
|---|---|
| Filiali | Uffici di Rappresentanza |
| Abu Dhabi | Beirut |
| Doha | Ho Chi Minh City |
| Dubai | Jakarta |
| Hong Kong | Mumbai |
| Shanghai | Pechino |
| Singapore | Seoul |
| Tokyo |
| Filiali | Uffici di Rappresentanza |
|---|---|
| Amsterdam | Bruxelles" |
| Francoforte | |
| Istanbul | |
| Londra | |
| Madrid | |
| Parigi | |
| Varsavia |

| Uffici di Rappresentanza Paese | Controllate | Filiali | |
|---|---|---|---|
| II Cairo | Egitto | Bank of Alexandria | 172 |
| Paese | Controllate | Filiali |
|---|---|---|
| Albania | Intesa Sanpaolo Bank Albania | 35 |
| Belgio | Intesa Sanpaolo Wealth Management | 2 |
| Bosnia - Erzegovina | Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina | 43 |
| Croazia | Privredna Banka Zagreb | 139 |
| Federazione Russa | Banca Intesa | 27 |
| Irlanda | Intesa Sanpaolo Bank Ireland | 1 |
| Intesa Sanpaolo Wealth Management | 1 | |
| Lussemburgo | Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg | 1 |
| Moldavia | Eximbank | 17 |
| Repubblica Ceca | VUB Banka | 1 |
| Intesa Sanpaolo Bank Romania | 34 | |
| Romania | First Bank | 40 |
| Serbia | Banca Intesa Beograd | 141 |
| Slovacchia | VUB Banka | 153 |
| Slovenia | Intesa Sanpaolo Bank | 40 |
| Svizzera | Reyl Intesa Sanpaolo | 3 |
| Ucraina | Pravex Bank | 39 |
| AID D | C |



| Presidente | Gian Maria GROS-PIETRO |
|---|---|
| Vice Presidente | Paolo Andrea COLOMBO |
| Consigliere delegato e Chief Executive Officer | Carlo MESSINA (a) |
| Consiglieri | Franco CERUTI Roberto FRANCHINI () Anna GATTI Liana LOGIURATO Maria MAZZARELLA Fabrizio MOSCA () Milena Teresa MOTTA () Luciano NEBBIA Bruno Maria PARIGI Bruno PICCA Alberto Maria PISANI () Livia POMODORO Maria Alessandra STEFANELLI Paola TAGLIAVINI Daniele ZAMBONI Maria Cristina ZOPPO () |
| Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
Elisabetta STEGHER |
| Società di Revisione | EY S.p.A. |
(a) Direttore Generale
(*) Componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione
(**) Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione


13



La Relazione semestrale al 30 giugno 2024 è costituita dalla Relazione intermedia sulla gestione e dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, comprendente i Prospetti contabili consolidati e le correlate Note illustrative.
Come più specificamente indicato nel capitolo "Politiche Contabili" delle Note illustrative, il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto secondo le prescrizioni dell'art. 154-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ed in applicazione dei principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), nonché delle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS-IC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
In particolare, il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 – sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società EY S.p.A. – è redatto in conformità alle prescrizioni dello IAS 34 che regola i bilanci intermedi.
La Relazione intermedia sulla gestione presenta alcune informazioni non direttamente riconducibili ai prospetti contabili, quali, a titolo esemplificativo, i dati inerenti all'evoluzione trimestrale e gli Indicatori Alternativi di Performance. Relativamente a questi ultimi, si rinvia al capitolo "Indicatori Alternativi di Performance" della Relazione sull'andamento della gestione che accompagna il Bilancio consolidato 2023 per una definizione degli stessi e delle relative modalità di costruzione, confermando che, con specifico riferimento al conflitto militare fra Russia e Ucraina, in coerenza con le indicazioni ESMA non sono stati introdotti nuovi indicatori né sono state apportate modifiche agli indicatori utilizzati.
Si ricorda peraltro che, in coerenza con il Bilancio 2023, l'informativa sulle operazioni rilevanti con parti correlate viene come di consueto presentata nell'ambito dello specifico paragrafo delle Note illustrative al fine di consentirne una lettura congiunta con tutte le altre informazioni relative all'operatività e ai rapporti della Banca e del Gruppo nei confronti di parti correlate previste dal principio contabile IAS 24.
Le Note illustrative riportano, nell'ambito di specifici capitoli dedicati, alcune tabelle di dettaglio del Conto economico e dello Stato patrimoniale nel formato stabilito dalla Circolare 262 della Banca d'Italia per la Nota integrativa del Bilancio annuale, riconducibili alla composizione delle principali voci di bilancio relative all'operatività bancaria ed all'operatività assicurativa, queste ultime redatte in coerenza con le informative tabellari stabilite dall'IVASS così come richiesto dall'8° aggiornamento della Circolare 262.
A supporto dei commenti sui risultati del periodo, nella Relazione intermedia sulla gestione vengono presentati e illustrati gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati.
Negli schemi riclassificati i dati sono riesposti, ove necessario e se materiali, per consentire raffronti il più possibile omogenei con riferimento ai diversi periodi rappresentati, soprattutto in relazione alle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento. Tale omogeneizzazione avviene tramite dati "riesposti", che accolgono/escludono i valori delle società entrate/uscite nel/dal perimetro di consolidamento.
I dettagli analitici delle riesposizioni e delle riclassificazioni effettuate rispetto agli schemi contabili stabiliti dalla Circolare 262 della Banca d'Italia vengono forniti con distinti prospetti di raccordo pubblicati tra gli allegati del presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Si segnala da ultimo che sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all'indirizzo www.group.intesasanpaolo.com, sono come sempre disponibili anche i comunicati stampa ed ogni altra documentazione finanziaria pubblicata nel semestre.


Introduzione
17
Il primo semestre del 2024 in sintesi

| Dati economici consolidati (milioni di euro) | Variazioni | ||
|---|---|---|---|
| assolute | % | ||
| Interessi netti | 7.945 6.838 |
1.107 | 16,2 |
| Commissioni nette | 4.653 4.353 |
300 | 6,9 |
| Risultato dell'attività assicurati va | 903 856 |
47 | 5,5 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 97 337 |
-240 | -71,2 |
| Proventi operativi netti | 13.588 1.190 12.398 |
9,6 | |
| -5.207 Costi operativi -5.211 |
-4 | -0.1 | |
| Risultato della gestione operativa | 8.381 7.187 |
1.194 | 16,6 |
| -554 Rettifiche di valore nette su crediti -556 |
-2 | -0.4 | |
| Risultato netto | 4.766 4.222 |
544 | 12,9 |

(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2023.
30.06.2023


30.06.2024 30.06.2023

| Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati patrimoniali consolidati (milioni di euro) | % | |||
| Attività finanziarie | 179.711 169.904 |
9.807 | 5,8 | |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione | 171.113 173.858 |
-2.745 | -1,6 | |
| Finanziamenti verso clientela | 422.214 430.492 |
-8.278 | -1,9 | |
| Totale attività | 934.422 965.251 |
-30.829 | -3,2 | |
| Raccolta diretta bancaria | 589.714 577.543 |
12.171 | 2,1 | |
| Raccolta diretta assicurativa | 171.928 172.746 |
-818 | -0,5 | |
| Raccolta indiretta: | 757.058 720.382 |
36.676 | 5,1 | |
| di cui: Risparmio gestito | 455.778 442.219 |
13.559 | 3,1 | |
| Patrimonio netto | 65.275 63.963 |
1.312 | 2,1 | |
| Finanziamenti verso clientela / Raccolta diretta bancaria (%) (Loan to deposit ratio) |
71,6% 74,5% |

| 30.06.2024 | |
|---|---|
| 31.12.2023 | |
(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2023.


30.06.2024 31.12.2023
(°) Per più dettagliate informazioni circa gli Indicatori Alternativi di Performance si rinvia allo specifico capitolo della Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio 2023.


30.06.2024 30.06.2023

| Utile per azione (euro) | ||
|---|---|---|
| Utile base per azione (basic EPS) (c) | 0,26 0.23 |
|
| Utile diluito per azione (diluted EPS) (d) | 0,26 0,23 |
| Indicatori di rischiosità consolidati (%) | ||
|---|---|---|
| Sofferenze nette / Finanziamenti verso clientela | 0,2 0,2 |
|
| Crediti deteriorati netti / Finanziamenti verso clientela | 1,1 1,2 |
|
| Rettifiche di valore accumulate su sofferenze Sofferenze lorde con clientela |
70,8 72.4 |
|
| Rettifiche di valore accumulate su crediti deteriorati lordi / Crediti deteriorati lordi con clientela |
50.7 49.9 |
| Struttura operativa | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni assolute |
|---|---|---|---|
| Numero dei dipendenti (e) | 93.832 | 94.368 | -536 |
| Italia | 71.421 | 71.946 | -525 |
| Estero | 22.411 | 22.422 | -11 |
| Numero dei consulenti finanziari | 5.853 | 5.761 | 92 |
| Numero degli sportelli bancari (f) | 4.291 | 4.259 | 32 |
| Italia | 3.325 | 3.323 | 2 |
| Estero | 966 | 936 | 30 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
(e) L'organico indicato si riferisce al numero puntuale dei dipendenti a fine periodo conteggiando anche i part time come pari a 1 unità.
(f) Il dato comprende le Filiali Retail/Exclusive, le Filiali Terzo Settore, le Filiali Agribusiness, i Centri Imprese e i Centri Corporate.
30.06.2024 30.06.2023 (Dati economici) 31.12.2023 (Dati patrimoniali)


Nel primo semestre del 2024, l'attività economica globale e il commercio internazionale hanno gradualmente mostrato maggiore vivacità, malgrado un rallentamento superiore alle previsioni della crescita del PIL in Cina nel secondo trimestre. Le tensioni inflazionistiche che hanno caratterizzato i paesi avanzati nel corso del precedente biennio si sono ulteriormente attenuate. Le aspettative di allentamento delle politiche monetarie sono divenute meno aggressive, in particolare negli Stati Uniti. Di fronte a una significativa vischiosità dell'inflazione, la Federal Reserve ha lasciato i tassi ufficiali invariati a 5,25-5,50%, ma ha segnalato che si aspetta di poterli ridurre nel corso dell'anno. Il prezzo del petrolio è salito rispetto alla fine del 2023, pur non replicando i picchi dello scorso autunno.
Nell'area dell'euro, la crescita dell'attività economica è rimasta fiacca, soprattutto nell'industria, ma i servizi hanno ugualmente garantito una crescita congiunturale del PIL (+0,3%) nel primo trimestre. In giugno, il clima di fiducia risultava positivo e stabile nei servizi, ma ancora debole negli altri settori. Il tasso di disoccupazione è stabile sui minimi (6,4% in maggio). In giugno, l'inflazione risultava poco variata al 2,5%, mentre la misura senza alimentari freschi ed energia è scesa rapidamente al 2,8%.
In Italia, la produzione industriale si è ulteriormente contratta nel primo semestre del 2024, anche se dalle indagini congiunturali sono emersi segnali di futura ripresa. Nel primo trimestre la crescita del PIL è stata positiva e superiore alle attese (+0,3%) grazie ai servizi e all'attività edile. Quest'ultima, che a gennaio era ancora sostenuta dagli incentivi agli interventi di riqualificazione degli immobili, è calata a febbraio e marzo, recuperando però parte del terreno perduto nel bimestre successivo. A giugno, il clima di fiducia era debole nel settore manifatturiero, ma più sostenuto negli altri comparti. In maggio, il tasso di disoccupazione è calato al 6,8%, il livello più basso dal 2008. L'inflazione (0,9% in giugno) è stata bassa e inferiore alla media dell'area euro.
In giugno, la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi ufficiali di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 3,75%. Il drenaggio dell'eccesso di riserve è proseguito per l'intero semestre: il portafoglio di titoli APP (Asset Purchase Programme) è stato ulteriormente ridotto mediante il mancato reinvestimento delle scadenze, mentre il rimborso delle TLTRO III non è stato compensato dall'aumento della domanda di liquidità alle aste ordinarie. Nell'ambito della revisione del quadro operativo della politica monetaria la Banca Centrale Europea ha annunciato che dal 18 settembre il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento sarà fissato 15 punti base sopra il tasso sui depositi, invece degli attuali 50 punti base.
Tra gennaio e aprile, si è osservato un netto ridimensionamento delle attese di taglio dei tassi ufficiali, che si è riflesso in un aumento dei rendimenti a medio e lungo termine dei titoli di stato rispetto ai minimi di fine 2023. Tale movimento è stato marcato per il debito americano, ma si è manifestato anche sui mercati europei: il rendimento del Bund decennale ha visto un incremento di 59 punti base fra il 29 dicembre e il 28 giugno. Sul debito italiano, per gran parte del semestre la pressione al rialzo è stata compensata da una riduzione dei premi per il rischio. Nel mese di giugno, però, i timori legati alle ripercussioni dell'instabilità politica in Francia hanno portato a un repentino allargamento del differenziale BTP-Bund, riflesso del movimento che si stava verificando sul debito pubblico francese. Tale movimento, i cui massimi sono stati osservati nei giorni precedenti il primo turno delle elezioni legislative francesi, è stato del tutto riassorbito entro la metà di luglio. L'aumento dei differenziali di tasso fra Stati Uniti ed Eurozona si è accompagnato a un modesto rafforzamento del dollaro sui mercati valutari, anch'esso largamente rientrato nella prima metà di luglio.
Nel primo semestre 2024, i mercati azionari internazionali hanno proseguito la tendenza rialzista registrata nel corso dell'anno precedente, anche se con differenze tra aree geografiche, e fasi di consolidamento nel periodo.
Il graduale miglioramento delle prospettive di crescita a livello globale ha ridotto le probabilità di una recessione, sostenendo così un maggiore appetito per il rischio sui mercati azionari. Nei primi mesi dell'anno, inoltre, gli investitori attendevano un rapido allentamento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali; tuttavia, una discesa dei prezzi al consumo più lenta del previsto ha portato a rivedere prudenzialmente le aspettative sui tagli dei tassi nel 2024.
I risultati societari del 1° trimestre in Italia hanno evidenziato un diverso andamento tra i titoli non finanziari, alle prese con una domanda debole e la stabilizzazione dei prezzi, e i finanziari, sostenuti dai ricavi da commissioni e dal margine d'interesse. Nel complesso, le previsioni sugli utili 2024 sono rimaste stabili nel corso del semestre, con un lieve deterioramento nel segmento dei titoli non-finanziari.
L'incertezza successiva all'esito delle elezioni europee a inizio giugno ha determinato una correzione sui mercati azionari continentali sul finire del semestre, rispetto ai massimi raggiunti nel mese di maggio.
L'indice Euro Stoxx ha chiuso il semestre in rialzo del 5,8%; il CAC 40 è rimasto sostanzialmente invariato (-0,9%), penalizzato dall'incertezza politica francese; il DAX è cresciuto dell'8,9%, così come l'IBEX 35, che ha registrato un aumento dell'8,3%. Al di fuori dell'area euro, l'indice del mercato svizzero SMI ha chiuso il periodo a +7,7%, mentre l'indice FTSE 100 nel Regno Unito si è apprezzato del 5,6%.
Il mercato azionario USA ha registrato performance largamente positive: l'indice S&P 500 è migliorato del 14,5%, mentre l'indice dei titoli tecnologici NASDAQ 100 del 17,0%. I principali mercati azionari in Asia hanno evidenziato andamenti divergenti: l'indice NIKKEI 225 ha chiuso il semestre a +18,3%, mentre l'indice benchmark cinese SSE Composite è rimasto sostanzialmente stabile (-0,3%).
Il primo semestre 2024

Il mercato azionario italiano ha mostrato variazioni più favorevoli rispetto ai benchmark dell'Area euro: l'indice FTSE MIB ha chiuso il periodo a +9,2%, dopo aver toccato un massimo di +16,7% a metà maggio, mentre l'indice FTSE Italia All Share ha segnato un +8,8%.
I titoli a media capitalizzazione hanno registrato una performance marginalmente negativa (-0,7%).
Il mercato obbligazionario corporate europeo ha chiuso i primi sei mesi dell'anno positivamente nel comparto cash con un restringimento dei premi al rischio, mentre gli indici iTraxx sono risultati sostanzialmente invariati rispetto ad inizio anno. Le attese per la normalizzazione delle politiche monetarie delle banche centrali sono state il driver principale per i mercati obbligazionari; inoltre, il sentiment degli investitori ha beneficiato di segnali in graduale miglioramento sulle prospettive di crescita.
Dopo un inizio di anno positivo, a partire dal mese di marzo gli indici sono stati caratterizzati da una fase di consolidamento, dovuta anche ad aspettative più prudenti riguardo al sentiero di discesa dei tassi. Nella prima metà di giugno, l'esito delle elezioni europee ha prodotto una breve fase di allargamento degli spread, poi parzialmente riassorbito nelle settimane successive.
In termini di performance, i titoli investment grade hanno chiuso il primo semestre a 87 punti base rispetto ai 94 di inizio anno (asset swap spread-ASW, fonte IHS Markit iBoxx), con risultati positivi per gli emittenti finanziari (-19 punti base, a 99), mentre i titoli non-finanziari sono risultati invariati. Le attese sui tassi hanno favorito le scadenze più brevi con un irripidimento delle curve. Migliore è stato l'andamento dei titoli high yield, i cui spread hanno chiuso a 300 punti base rispetto ai 331 di inizio anno; anche in questo caso i titoli finanziari hanno evidenziato una maggiore forza. Nel comparto derivato, gli indici iTraxx (indici di CDS) sono stati più penalizzati dalla fase di debolezza registrata in giugno, con l'indice Main e l'indice Crossover invariati rispetto ad inizio anno.
Il mercato primario è risultato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo i dati Bloomberg. Anche le emissioni corporate ESG hanno registrato volumi in aumento (+5%). Lo spaccato per tipologia di bond sostenibile indica che la crescita è stata guidata dai titoli green, +15%, rappresentativi di circa l'80% del totale emesso.
Nei principali Paesi con presenza ISP, nei primi tre mesi del 2024 il PIL dell'Europa Centro Orientale (CEE) è aumentato dello 0,5% su base trimestrale (media ponderata), rispetto alla crescita dello 0,2% nel trimestre precedente. La variazione tendenziale è salita all'1,6%, dall'1,1% del trimestre precedente, sulla scia della dinamica positiva in Slovacchia (2,7%), Slovenia (2,1%), Polonia (2,0%) e Ungheria (1,1%), mentre nella Repubblica Ceca l'andamento del PIL è stato più debole (0,3%). L'Europa Sud-orientale (SEE) ha mostrato un progresso economico dell'1,8% su base annua (da 3,3%) grazie soprattutto alla buona performance di Croazia (4,4%) e Serbia (3,8%). Nel medesimo periodo nell'Europa orientale (EE) il PIL è salito sulla spinta della crescita russa e ucraina (Russia +5,4% anno su anno, Ucraina +6,5% e Moldavia +1,4%). Infine, l'Egitto è cresciuto del 2,2% in lieve rallentamento rispetto al +2,3% rilevato nel trimestre precedente.
In coerenza con lo scenario globale, nel primo semestre dell'anno è stato rilevato un rallentamento dell'inflazione. A giugno la variazione tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo è stata del 2,6% nell'Area CEE e del 4,2% in quella SEE, con valori compresi tra l'1,5% in Slovenia e il 4,9% in Romania. Nell'Est Europa (EE) l'inflazione a giugno è salita dell'8,3% anno su anno, sulla scia del rialzo di tutti i paesi appartenenti all'Area. L'Egitto si è invece mosso in controtendenza e ha registrato il quarto calo consecutivo attestandosi al +27,5% dopo il picco raggiunto a febbraio (+35,7%).
In ragione della riduzione della pressione inflazionistica, la politica monetaria è stata caratterizzata dall'inversione dei tassi di interesse in tutti i paesi dell'area CEE e SEE e, con i tagli disposti a luglio in Albania (al 3,0%) e Romania (al 6,75%), anche in questi paesi si è avviato l'allentamento monetario. Nello stesso periodo, in Russia il tasso di riferimento è rimasto stabile al 16,0% dal dicembre 2023. Considerato il graduale innalzamento delle pressioni inflazionistiche, la Banca centrale mantiene aperta la prospettiva di una maggiore stretta monetaria per stabilizzare l'inflazione intorno al 4% nel 2024 e oltre. In Ucraina il tasso di policy è pari al 13,0% dopo tre tagli da parte della banca centrale (dal 15% di dicembre 2023 al 14,5% a marzo 2024, al 13,5% ad aprile e al 13% a giugno 2024). In Moldavia l'Istituto centrale ha operato tre tagli dall'inizio del 2024 portando il tasso dal 4,75% al 3,6%. Infine, in Egitto il saggio di riferimento è stato aumentato a marzo 2024 all'attuale 28,25% (dal 20,25% di fine 2023).
Nel primo semestre del 2024 l'indice equity MSCI dei Mercati Emergenti, espresso in Dollari USA, si è apprezzato (+6,1%). Tra i Paesi con presenza ISP, in area CEE/SEE gli indici azionari in valuta locale hanno registrato per lo più guadagni che nel caso di Croazia, Serbia, Slovenia, Polonia, Romania e Ungheria sono stati a due cifre. Più contenuti sono stati gli apprezzamenti per la Bosnia Herzegovina e la Repubblica Ceca. L'indice della Slovacchia ha mostrato movimenti erratici ma è tornato sui livelli d'inizio anno. L'operatività della piazza azionaria dell'Ucraina resta condizionata dal conflitto tra Kiev e Mosca, mentre quella del mercato azionario russo è impattata dalle sanzioni internazionali. Nell'area MENA la Borsa egiziana ha chiuso il semestre in territorio ampiamente positivo.
Sui mercati valutari, si segnala in rapporto al dollaro USA (USD/local currency) il marginale rafforzamento del rublo russo (-3,9%), mentre, negli altri paesi con controllate ISP, in area CEE/SE/EE le principali valute di riferimento si sono indebolite, con l'eccezione del Lek albanese rimasto stabile; nell'area MENA il pound egiziano si è ampiamente indebolito. In rapporto all'euro, tra i Paesi CEE/SEE, si segnala in particolare il recupero del lek albanese e, di contro, l'indebolimento del fiorino ungherese.
Nei primi sei mesi dell'anno sono state marginali le variazioni degli spread di rendimento tra i titoli governativi dei Paesi emergenti e quelli statunitensi (EMBI Plus +18 punti base) nonché del costo per la protezione dal rischio di credito (CDS +8 punti base).

Nella prima parte del 2024 si sono registrati andamenti differenziati tra i tassi bancari sulle nuove operazioni e i tassi sulle consistenze, i primi tendenzialmente in calo e i secondi ancora in leggero aumento. Dal lato dei prestiti, spicca la riduzione considerevole dei tassi sulle erogazioni di mutui casa alle famiglie, il cui livello medio è sceso di oltre 80 punti base rispetto a fine 2023, al 3,6% circa. Il calo è stato determinato da due effetti congiunti: la significativa discesa del tasso fisso, risultato più basso del variabile di 136 punti base in media nei primi cinque mesi del 2024, e il peso crescente delle operazioni a tasso fisso, che hanno raggiunto il massimo storico del 90% del totale erogazioni nel mese di maggio, da una media del 64% nel 2023. I tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati più resistenti, con il medio pari al 5,35% nei primi cinque mesi, 15 punti base in meno rispetto al quarto trimestre 2023. Diversamente il tasso medio sullo stock dei prestiti a famiglie e imprese è risultato in lieve aumento fino a maggio, continuando a incorporare gli effetti dei rialzi intercorsi nel 2023. Nei primi cinque mesi è proseguito anche l'aumento del costo complessivo dello stock di raccolta da clientela che riflette, tra l'altro, la ricomposizione dell'aggregato verso le forme più onerose. Come già osservato nel 2023, il tasso medio sui conti correnti è salito in misura marginale. All'opposto, i tassi sui nuovi depositi con durata prestabilita hanno registrato notevoli riduzioni, in particolare quelli offerti alle famiglie, il cui livello medio è sceso di quasi mezzo punto da fine 2023 a maggio 2024, al 3,4%.
A seguito dell'aumento del costo dello stock di raccolta da clientela superiore a quello del tasso sulle consistenze di prestiti, la forbice tra tassi attivi e passivi ha iniziato una lieve inversione di tendenza, riducendosi di 5 punti base tra fine 2023 e maggio 2024 ma restando su un livello più alto della media dello scorso anno. Anche la contribuzione dei depositi a vista ha mostrato un cambio di direzione: il mark-down è sceso lievemente nel secondo trimestre rispetto ai massimi segnati nei primi mesi del 2024 e negli ultimi del 2023. Il mark-up sui tassi a breve, invece, si è allargato leggermente rispetto alla parte finale del 2023.
Il mercato del credito è rimasto contrassegnato da un calo significativo della domanda di finanziamenti da parte delle imprese, mentre è migliorato il tono dell'offerta, che ha segnato un leggero allentamento nel secondo trimestre. La debolezza della domanda da parte delle imprese ha continuato a risentire principalmente delle minori esigenze legate a investimenti e del ricorso all'autofinanziamento, e, in misura secondaria, dei tassi di interesse più alti. Ne è risultata una continua contrazione dei prestiti alle società non finanziarie, attenuatasi leggermente nel secondo trimestre a -3,3% anno su anno in media nel periodo per effetto di un minor calo della componente a breve termine, a fronte di una persistente debolezza dei finanziamenti a medio-lungo termine. Lo stock di prestiti alle famiglie ha confermato una riduzione modesta, nell'ordine del -1% nel secondo trimestre e in graduale miglioramento a -0,9% a giugno. L'andamento è stato guidato dalla componente relativa ai prestiti per l'acquisto di abitazioni, rimasti in stallo fino a maggio e di nuovo in lieve crescita a giugno (+0,2%). Nel secondo trimestre, il mercato dei mutui ha mostrato indicazioni di recupero, con un leggero allentamento dell'offerta, determinato dall'aumento della pressione concorrenziale, e una significativa ripresa della domanda da parte delle famiglie. Il clima più favorevole è stato confermato dal ritorno in crescita delle erogazioni di nuovi mutui, seppure modesta, nel bimestre aprile-maggio, dopo due anni di contrazioni a due cifre.
Dal lato della qualità del credito, continuano a non emergere particolari segni di deterioramento. Il ritmo di formazione di nuovi crediti deteriorati è aumentato lievemente nel primo trimestre ma si è confermato storicamente basso, all'1% in termini di flusso annuo rapportato ai finanziamenti in bonis, rispetto al livello dello 0,9% su cui si era attestato negli ultimi due anni. L'aumento del tasso di deterioramento ha interessato sia i prestiti alle imprese, sia quelli alle famiglie. In rapporto al totale dei prestiti, per i gruppi bancari significativi, l'incidenza dei crediti deteriorati è risultata invariata a marzo al 2,4% al lordo delle rettifiche di valore, in linea con quanto riportato lungo il 2023.
Nel corso del semestre i depositi bancari hanno registrato una progressiva uscita dalla fase negativa connessa al rialzo dei tassi, tornando a segnare una variazione annua positiva a giugno. Il miglioramento ha tratto vigore dalla dinamica dei depositi delle imprese, di nuovo in aumento da gennaio, a un ritmo del 4% nei primi cinque mesi e con un balzo a giugno, mentre i depositi delle famiglie hanno mostrato una minor flessione, del -2% tra marzo e maggio per chiudere il semestre con una variazione quasi nulla. Lo spostamento dei risparmi dai conti correnti ai depositi a tempo ha perso slancio nel secondo trimestre.
La riallocazione dei portafogli verso gli strumenti a maggior remunerazione ha contribuito a sostenere la forte ripresa delle obbligazioni bancarie, la cui crescita va vista anche alla luce della ricomposizione del funding a medio-lungo termine delle banche a seguito del rimborso delle TLTRO III. Tale evoluzione ha portato l'aggregato di depositi e obbligazioni a tornare complessivamente in crescita. Sulla dinamica della raccolta complessiva, che include il rifinanziamento BCE e i deposti da non residenti e che risulta in calo dal quarto trimestre del 2022, ha inciso la riduzione delle passività verso l'Eurosistema.

Per effetto del processo di riallocazione dei portafogli dei risparmiatori verso i titoli di stato domestici e le obbligazioni bancarie, la raccolta amministrata è rimasta in forte crescita mostrando però un inizio di rallentamento. I titoli di debito delle famiglie in custodia presso le banche hanno segnato un incremento considerevole anche nei primi cinque mesi dell'anno, di quasi 49 miliardi, ma più contenuto rispetto a quello eccezionale registrato nello stesso periodo del 2023, pari a 63 miliardi. Diversamente, l'industria del risparmio gestito ha continuato a risentire del contesto di tassi più alti, riportando ulteriori deflussi dai fondi comuni nei primi cinque mesi, come risultato di due tendenze contrapposte: da un lato il proseguimento di consistenti sottoscrizioni di fondi obbligazionari, dall'altro le uscite nette dagli altri comparti, in particolare dai fondi azionari, dai flessibili e dai bilanciati. Da inizio anno, la nuova produzione delle assicurazioni vita è tornata in crescita, trainata dapprima dalla ripresa dei collocamenti di polizze tradizionali seguita a ruota dalle unit-linked.
Il conto economico consolidato del primo semestre 2024 si è chiuso con un utile netto di 4.766 milioni, in aumento del 12,9% rispetto ai 4.222 milioni realizzati nel medesimo periodo del 2023. Il progresso è stato determinato dalla favorevole evoluzione della gestione operativa, che ha confermato la crescita dei ricavi a fronte di una efficace gestione dei costi, che risultano in marginale riduzione.

I proventi operativi netti sono saliti a 13.588 milioni, dai 12.398 milioni dei primi sei mesi del 2023 (+1.190 milioni; +9,6%). La dinamica dei ricavi continua ad essere trainata in primis dagli interessi netti, cresciuti del 16,2% a 7.945 milioni1 . L'andamento dell'aggregato è stato sostenuto da tutte le componenti principali: dagli interessi sulle attività finanziarie in portafoglio, anche per effetto degli accresciuti stock di investimenti, dagli interessi sui rapporti con banche, in particolare quelli con BCE, dagli altri interessi netti e dal diminuito apporto negativo dei differenziali sui derivati di copertura. Soltanto l'intermediazione con clientela è risultata in flessione, per gli accresciuti interessi passivi sui titoli in circolazione dopo l'importante piano di funding realizzato nel corso del 2023.
Le commissioni nette hanno consolidato la loro ripresa registrando un progresso del 6,9% a 4.653 milioni determinato principalmente
dal comparto delle attività di gestione, intermediazione e consulenza, in particolare dall'intermediazione e collocamento titoli nonché dalle gestioni patrimoniali, individuali e collettive. L'attività bancaria commerciale, in miglioramento nel secondo trimestre, ha evidenziato una tendenza positiva, alimentata da tutte le componenti con la sola eccezione dei conti correnti. In crescita sono parimenti risultate le altre commissioni nette, specialmente quelle connesse con l'attività di finanziamento. Anche il risultato dell'attività assicurativa è migliorato del 5,5% a 903 milioni, sostenuto sia dal margine finanziario del ramo vita, divenuto ampiamente positivo nel 2024, sia dal ramo danni.
La favorevole dinamica delle sopra descritte voci ha largamente compensato l'andamento riflessivo del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value, sceso a 97 milioni dai 337 milioni del primo semestre 2023, sempre da leggersi in correlazione con l'incremento del margine di interesse relativamente all'operatività in certificates, che sta producendo effetti positivi sul margine in termini di maggiore liquidità impiegata ed effetti negativi sul trading correlati alla gestione dei rischi finanziari in seguito alla crescita dei tassi di mercato. La diminuzione si conferma infatti concentrata a livello di "Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option", solo parzialmente controbilanciata dall'accresciuto apporto positivo riveniente dalle altre componenti ed in particolare dalla cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie.
La voce altri proventi (oneri) operativi netti, nella quale sono compendiati gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ed altri proventi/oneri della gestione caratteristica, ha presentato un saldo netto di -10 milioni, che si confronta con i +14 milioni dei primi sei mesi del 2023, avendo incorporato diminuiti utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (da 32 milioni a 20 milioni) ed aumentati oneri di gestione.
1 Si ricorda che i semestri dei due esercizi posti a raffronto si presentano caratterizzati da livelli dei tassi di interesse di mercato ancora differenti: la media dell'Euribor a 1 mese è stata infatti pari al 2,75% nei primi sei mesi del 2023 a fronte del 3,82% registrato nei primi sei mesi del 2024.

I costi operativi hanno complessivamente registrato una marginale flessione a 5.207 milioni, dai 5.211 milioni del primo semestre 2023 (-4 milioni; -0,1%), che sintetizza dinamiche differenziate fra le diverse tipologie.
Le spese per il personale si sono incrementate dello 0,5%, pur a fronte di una riduzione degli organici medi (-854 persone; -0,9%), quale effetto degli adeguamenti retributivi derivanti dal rinnovo del contratto nazionale collettivo, per la quota avente decorrenza dal 1° luglio 2023. Le spese amministrative si sono ridotte del 2,5% grazie in particolare ai risparmi conseguiti nella gestione immobili, in relazione anche agli interventi di razionalizzazione della rete territoriale, e nelle spese per servizi informatici, per i minori costi di outsourcing. Gli ammortamenti sono saliti del 2,5%, quale riflesso degli investimenti in tecnologia.
Le descritte dinamiche dei ricavi e dei costi hanno permesso al risultato della gestione operativa di rafforzarsi a 8.381 milioni (+1.194 milioni; +16,6%) e al cost/income ratio di scendere al 38,3% dal 42% dei primi sei mesi del 2023.
Le rettifiche di valore nette su crediti sono rimaste sostanzialmente stabili a 554 milioni (-2 milioni; -0,4%).
Nel confronto con l'anno precedente, l'effetto positivo delle diminuite rettifiche sui crediti in bonis ha sostanzialmente compensato le aumentate rettifiche sulle esposizioni deteriorate in Stage 3. Il costo del rischio, espresso dal rapporto fra rettifiche di valore nette e crediti netti, si è così attestato, in termini annualizzati, a 26 punti base (36 punti base nell'intero 2023).
Gli altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività sono diminuiti a 178 milioni dai precedenti 191 milioni (-6,8%). La voce si presenta costituita: (i) per 162 milioni da altri accantonamenti netti, fra i quali sono compresi, oltre agli stanziamenti per controversie legali e fiscali, anche 90 milioni destinati all'azzeramento del contributo patrimoniale della partecipazione russa al bilancio consolidato a fronte dell'utile maturato nel periodo (erano 97 milioni nei primi sei mesi del 2023, dei quali 39 milioni relativi alla controllata russa); (ii) per 16 milioni da rettifiche di valore nette su altre attività (rettifiche nette per 94 milioni, essenzialmente per rischio di credito su titoli in portafoglio, nel primo semestre 2023).
Gli altri proventi (oneri) netti, che comprendono utili e perdite realizzati su investimenti, partecipazioni e attività finanziarie al costo ammortizzato diverse dai crediti, nonché proventi/oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, hanno contribuito positivamente con 88 milioni, riconducibili principalmente ad alcuni accordi commerciali perfezionati dal Gruppo nel primo trimestre. Tale importo si raffronta con i 304 milioni del corrispondente periodo 2023 che includevano plusvalenze per 116 milioni dalla cessione a Nexi del ramo acquiring di PBZ Card e per 157 milioni dalla cessione della partecipazione in Zhong Ou Asset Management.
Quale effetto delle sopra indicate appostazioni contabili, il risultato corrente lordo ha registrato un miglioramento a 7.737 milioni (+993 milioni; +14,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023).
L'evoluzione della base imponibile ha determinato un aumento delle imposte sul reddito del periodo a 2.510 milioni (+426 milioni; +20,4%), definendo un tax rate del 32,4% (30,9% nel semestre di raffronto).
Al netto delle imposte sono poi stati rilevati: oneri di integrazione ed incentivazione all'esodo per 102 milioni (86 milioni nel primo semestre 2023) ed effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione negativi per 54 milioni (-90 milioni nei sei mesi del 2023).

Sono stati inoltre contabilizzati, oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e assicurativo per complessivi 293 milioni al netto delle imposte (432 milioni al lordo dell'effetto fiscale). Trattasi essenzialmente: (i) dell'importo dei contributi per il 2024 al Fondo di garanzia dei depositi per le banche italiane del Gruppo (235 milioni netti; 350 milioni lordi), per i quali è stato previsto un richiamo anticipato2 ; (ii) della quota stimata sulla base delle informazioni disponibili alla data, dell'onere di contribuzione a carico del Gruppo per il 2024 al costituendo Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (28 milioni netti; 41 milioni lordi)3 . Nel primo semestre del 2023 erano stati invece contabilizzati 239 milioni (344 milioni al lordo dell'effetto fiscale) principalmente riferiti al contributo ordinario, per l'intero esercizio, al Fondo di risoluzione unico per le banche italiane ed europee del Gruppo.
Dopo l'attribuzione ai terzi degli utili netti di competenza per 12 milioni (23 milioni nel semestre 2023), il conto economico consolidato del primo semestre 2024 si è chiuso, come detto, con un utile netto di 4.766 milioni, in crescita del 12,9% rispetto ai 4.222 milioni realizzati nella prima parte del 2023.
2 Lo Statuto del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), in coerenza con quanto previsto dalla Direttiva DGS, ha previsto che il Fondo costituisca risorse finanziarie disponibili fino al raggiungimento del livello‑obiettivo pari allo 0,8% del totale dei depositi protetti entro il 3 luglio 2024. Per consentire il raggiungimento del livello-obiettivo nella tempistica definita dalla legge, il FITD ha comunicato il richiamo anticipato entro il 2 luglio 2024 della contribuzione 2024.
Per quanto riguarda invece il contributo annuale dovuto al Fondo di Risoluzione Unico, il Single Resolution Board (SRB) ha annunciato che nel 2024 non verrà richiesto alcun contributo al sistema bancario europeo, a meno di circostanze specifiche o azioni di risoluzione che dovessero comportare il ricorso al Single Resolution Fund.
3 Onere a carico delle compagnie assicurative e delle società distributrici del Gruppo.

Anche il secondo trimestre del 2024 ha registrato un utile netto in miglioramento, pari a 2.465 milioni (+164 milioni; +7,1% rispetto al primo trimestre 2024).
La gestione operativa ha evidenziato proventi in moderata crescita a 6.856 milioni (+124 milioni; +1,8%), che sintetizzano dinamiche positive per le commissioni nette (+4,8% grazie all'aumentato apporto di tutte le componenti), e per gli interessi netti (+2,1% nonostante il contributo negativo dell'intermediazione con clientela), fronteggiate dalla contrazione del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value (-77,2% principalmente per il diminuito risultato netto dall'attività di cessione/riacquisto di attività/passività) e dalla contenuta flessione del risultato dell'attività assicurativa (-1,5% quale riflesso di una minore contribuzione del margine finanziario).
I costi operativi sono complessivamente saliti a 2.637 milioni (+67 milioni; +2,6%). L'incremento ha riguardato marginalmente le spese per il personale (+1%), in presenza di organici medi rimasti sostanzialmente invariati. Le spese amministrative sono invece aumentate del 15,1%, con variazioni che, seppur in misura differenziata, hanno interessato tutte le voci di spesa. Solo gli ammortamenti si presentano in diminuzione (-12,1%).
Per effetto del descritto andamento di costi e ricavi, il risultato della gestione operativa ha raggiunto i 4.219 milioni (+57 milioni; +1,4%) con un cost/income del 38,5% (38,2% nel primo trimestre).
Le rettifiche di valore nette su crediti si sono incrementate a 318 milioni (+82 milioni; +34,7%): al loro interno, le aumentate rettifiche sugli Stage 3 e le diminuite riprese sugli accantonamenti per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate sono state solo parzialmente controbilanciate dalle maggiori riprese sui crediti in bonis.
Sono stati contabilizzati altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività per 125 milioni (53 milioni nel trimestre precedente). La variazione intervenuta (+72 milioni) deriva: (i) per +54 milioni dagli accantonamenti netti, fra i quali sono inclusi 56 milioni per l'azzeramento del contributo patrimoniale della partecipata russa al bilancio consolidato (erano 34 milioni nel primo trimestre); (ii) per +18 milioni dalle rettifiche di valore su altre attività, principalmente rettifiche per rischio di credito su titoli in portafoglio (nel primo trimestre erano state rilevate riprese).
Gli altri proventi netti, che comprendono utili e perdite realizzati su investimenti e proventi/oneri non strettamente correlati alla gestione operativa, sono stati pari a 31 milioni rispetto ai 57 milioni registrati nei primi tre mesi che avevano beneficiato di alcuni accordi commerciali perfezionati dal Gruppo.
Il risultato corrente lordo si è così attestato a 3.807 milioni, in flessione rispetto ai 3.930 milioni del primo trimestre (-123 milioni; -3,1%).
Le imposte sul reddito del periodo sono state pari a 1.232 milioni (-46 milioni; -3,6%).
Il conto economico del trimestre ha inoltre registrato, al netto delle imposte: oneri di integrazione e incentivazione all'esodo per 46 milioni (56 milioni nei primi tre mesi); effetti economici negativi dell'allocazione del costo di acquisizione per 25 milioni (29 milioni nei tre mesi precedenti) ed oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e assicurativo per 36 milioni (51 milioni al lordo dell'effetto fiscale), essenzialmente riconducibili alla già citata stima dell'onere di contribuzione a carico del Gruppo per il 2024 al costituendo Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (nel primo trimestre gli oneri di sistema erano ammontati a 257 milioni, 381 milioni al lordo dell'effetto fiscale, principalmente costituiti dalla stima dei contributi per il 2024 al Fondo di garanzia dei depositi per le banche italiane del Gruppo).
Infine, l'utile netto del trimestre attribuito per competenza ai terzi è stato di 3 milioni (9 milioni nei primi tre mesi).

Con riferimento agli aggregati patrimoniali, al 30 giugno 2024 i finanziamenti verso clientela sono risultati pari a 422,2 miliardi, in flessione nel confronto con dicembre 2023 (-8,3 miliardi; -1,9%). La dinamica è stata determinata dai crediti di natura commerciale, scesi a 390,5 miliardi (-12,5 miliardi; -3,1%), e rispecchia la tendenza in atto a livello di sistema dovuta alla persistente debolezza della domanda da parte delle imprese, che continuano a rinviare le decisioni di investimento e a privilegiare il ricorso all'autofinanziamento. Segnali di miglioramento stanno invece evidenziandosi con riferimento alla domanda delle famiglie, in particolare per mutui destinati all'acquisto di abitazioni. In maggior dettaglio, la contrazione degli stock ha interessato tutte le forme tecniche, sia i finanziamenti a medio-lungo termine (-2,6% a 220 miliardi), per il prevalere di rimborsi/estinzioni rispetto alle nuove erogazioni, sia il comparto dei crediti a più breve scadenza,
ovvero anticipazioni (-3,1% a 150,7 miliardi) e conti correnti (-8,4% a 19,8 miliardi). La flessione dei volumi intermediati con la clientela è stata solo parzialmente compensata dall'aumento dei crediti a breve di natura finanziaria, costituiti dalle operazioni pronti c/termine utilizzate nell'ambito della gestione complessiva della tesoreria (+19,3% a 19,8 miliardi), e dei crediti rappresentati da titoli (+21% a 7,1 miliardi). I crediti deteriorati netti, beneficiando delle nuove iniziative di de-risking, si sono ulteriormente ridotti (-4,5% a 4,8 miliardi).
Dal punto di vista della qualità del credito, l'incidenza dei crediti deteriorati è scesa al 2,2% in termini lordi e all'1,1% in termini netti (rispettivamente 2,3% e 1,2% a dicembre 2023)4 . La loro copertura è salita al 50,7% dal 49,9% di fine 2023 mentre quella sui crediti in bonis, pari allo 0,56%, si è sostanzialmente confermata sui livelli del dicembre 2023 (0,58%).
4 In base alla definizione EBA, al 30 giugno 2024 l'incidenza dei crediti deteriorati risultava pari all'1,9% in termini lordi e all'1,0% in termini netti (rispettivamente 1,8% e 0,9% a fine 2023). L'incremento è sostanzialmente imputabile alla diminuzione delle esposizioni complessive considerate al denominatore del rapporto, che includono le esposizioni verso tutte le banche (compresi la Riserva obbligatoria e i crediti a vista, ovvero conti correnti e depositi a vista).

Dal lato della provvista, in chiusura di semestre la raccolta diretta bancaria da clientela ha raggiunto i 589,7 miliardi, in crescita rispetto a fine 2023 (+12,2 miliardi; +2,1%). All'interno dell'aggregato, i conti correnti e depositi, pari a 399,6 miliardi, nonostante la ripresa intervenuta nel secondo trimestre sono rimasti al di sotto dei livelli di dicembre (-9,7 miliardi; -2,4%). Essi continuano comunque a rappresentare circa il 68% del totale, confermandosi punto di forza della posizione di liquidità del Gruppo. La flessione è riconducibile ai conti correnti – in seguito all'utilizzo della liquidità da parte delle imprese per ridurre il ricorso al credito bancario e ad una sempre maggiore diversificazione dei risparmi da parte delle famiglie – stante la sostanziale stabilità dei depositi a scadenza.
La dinamica della raccolta complessiva è stata sostenuta in particolare (i) dalla forma tecnica a breve di natura finanziaria
rappresentata dai pronti c/termine e prestito titoli, utilizzati nell'ambito delle politiche di gestione della tesoreria, raddoppiati a 26,5 miliardi (erano 13 miliardi a fine 2023); (ii) dalle obbligazioni, ulteriormente salite a 82,75 miliardi (+4,4 miliardi; +5,7%) in virtù di nuove emissioni senior e covered bond; dall'altra raccolta, portatasi a 67,4 miliardi (+5 miliardi: +8%), grazie anche alla positiva dinamica della raccolta al fair value, per la quasi totalità costituita dai certificati di investimento, che ha superato i 32,7 miliardi (+2,8 miliardi; +9,4%).
Le passività subordinate sono invece diminuite a 11,2 miliardi (-0,95 miliardi; -7,8%) quale effetto combinato di emissioni nette per nominali 0,8 miliardi nei primi tre mesi dell'esercizio e di un rimborso a scadenza per nominali 2 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro) avvenuto nel mese di giugno.
I certificati di deposito, a fine semestre scesi a 2,25 miliardi (-80 milioni; -3,4%), rivestono ormai un ruolo marginale nell'ambito della provvista complessiva da clientela del Gruppo.
Quale effetto della diversa dinamica che ha caratterizzato i due aggregati, il rapporto tra i finanziamenti a clientela e la raccolta diretta bancaria da clientela (c.d. loan to deposit ratio) è sceso al 71,6%, dal 74,5% di dicembre 2023.

Al 30 giugno 2024 la raccolta diretta assicurativa ha sfiorato i 172 miliardi, in contenuta riduzione rispetto alla fine dell'esercizio precedente (-818 milioni; -0,5%). L'aggregato si presentava costituito per il 69,6% dalle passività assicurative, pressoché invariate a 119,7 miliardi (-173 milioni; -0,1%) nonostante una diminuita raccolta premi nel comparto delle polizze vita rispetto al primo semestre 2023.
La volatilità dei mercati ha condizionato le passività finanziarie assicurative – integralmente rappresentate da contratti di investimento unit linked inclusi fra le Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione dello stato patrimoniale riclassificato – le quali, dopo una tenue ripresa nei primi tre mesi, hanno chiuso il semestre in flessione a 50,8 miliardi (-663 milioni; -1,3%), pur a fronte di una raccolta premi cresciuta di oltre il 20% nel confronto con i primi sei mesi del
Una quota residuale dello 0,9% è infine rappresentata dall'altra raccolta assicurativa – inclusa fra le Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione e nella quale sono comprese anche le passività subordinate – stabile a circa 1,5 miliardi (+18 milioni; +1,2%).
La raccolta indiretta, valorizzata a prezzi di mercato, a fine giugno 2024 è salita a 757,1 miliardi, evidenziando un progresso nei sei mesi di 36,7 miliardi (+5,1%). Proseguendo nella tendenza già emersa nel corso del 2023, l'evoluzione è stata determinata in misura principale dalla raccolta amministrata, che ha raggiunto i 301,3 miliardi (+23,1 miliardi; +8,3%), equivalenti al 39,8% della raccolta indiretta totale, riflesso anche di un riposizionamento in atto negli investimenti della clientela verso titoli obbligazionari e governativi domestici.
Sostenuto anche dalle valorizzazioni di mercato, il risparmio gestito si è attestato a quasi 455,8 miliardi (+13,6 miliardi; +3,1%) corrispondenti al 60,2% del totale. La tendenza positiva ha interessato tutte le componenti, seppur con intensità diverse: i fondi comuni d'investimento (+3,6% a 161,1 miliardi), le gestioni patrimoniali (+6,9% a 85,6 miliardi) nonché, pur nella loro contenuta incidenza sul totale, i depositi della clientela istituzionale (+5,4% a 27,6 miliardi) e i fondi pensione (+7,8% a 16 miliardi). L'insieme delle passività assicurative e delle passività finanziarie assicurative si è invece mantenuto sostanzialmente stabile a 165,4 miliardi (-0,1%).

Il Gruppo Intesa Sanpaolo opera attraverso una struttura organizzativa articolata in sei settori di attività: Banca dei Territori, IMI Corporate & Investment Banking, International Subsidiary Banks, Asset Management, Private Banking e Insurance. Ad essi si aggiunge il Centro di Governo – con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dell'intero Gruppo – cui fanno capo anche le attività di Treasury, Funding e ALM Strategico.
Come si può notare dal grafico, gli apporti dei proventi operativi netti dei singoli settori di attività (escludendo il Centro di governo) confermano il preponderante contributo dell'attività bancaria commerciale in Italia (46,7% dei proventi operativi netti delle aree di business), in presenza di un apporto comunque significativo dell'attività di corporate e investment banking (16,2%), del private banking (13,5%), dell'attività bancaria commerciale all'estero (12,7%), dell'attività assicurativa (7%) e dell'asset management (3,9%).
Ove necessario e se materiali, i dati divisionali sono riesposti in coerenza con le variazioni di perimetro delle Business Unit al fine di consentire un confronto omogeneo.


Nel corso del primo semestre 2024 la Banca dei Territori – che presidia la tradizionale attività di intermediazione creditizia in Italia e i servizi finanziari ad essa correlati – ha evidenziato una crescita del 3,5%, a 5.889 milioni, dei proventi operativi netti. Tale evoluzione è stata alimentata dagli interessi netti (+3,9%), in virtù dell'andamento dei tassi di mercato che ha favorito la redditività dell'intermediazione con clientela, e dalle commissioni nette (+3,1%), in particolare nei comparti del risparmio gestito, dell'assicurativo danni e della raccolta amministrata (collocamenti di certificates e intermediazione in titoli). I costi operativi sono invece diminuiti dell'1,8% a 3.020 milioni grazie ai risparmi sulle spese del personale, per la riduzione dell'organico in seguito alle uscite per accordi, e al contenimento delle spese amministrative. Il risultato della gestione operativa è conseguentemente salito del 9,8% a 2.869 milioni. Anche il risultato corrente lordo è migliorato (+17,3% a 2.276 milioni), avendo beneficiato di diminuite rettifiche e di minori necessità di accantonamenti. Nonostante il conto
economico abbia registrato l'anticipazione dell'onere relativo alla contribuzione al Fondo di garanzia dei depositi, la Banca dei Territori ha chiuso il semestre con un risultato netto in crescita del 2,3% a 1.293 milioni.
Al 30 giugno 2024 le consistenze patrimoniali della Divisione hanno evidenziato una flessione dei volumi complessivi intermediati di raccolta e di impiego rispetto a fine dicembre 2023 (-2,6%). In dettaglio, i crediti verso clientela (-2,7% a 226 miliardi) hanno risentito di fattori di domanda legati alle imprese le quali, in presenza di tassi ancora elevati, hanno limitato il ricorso al credito bancario privilegiando la propria liquidità o fonti alternative di finanziamento. La raccolta diretta bancaria (-2,5% a 263,8 miliardi) a sua volta è stata condizionata dai citati utilizzi di liquidità da parte delle imprese e dalle scelte di portafoglio della clientela privata che ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti verso prodotti di investimento più remunerativi.

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha realizzato proventi operativi netti pari a 2.047 milioni, in aumento del 6,8% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Sono risultati in crescita sia gli interessi netti (+20,8% a 1.553 milioni), grazie all'operatività del Global Markets, sia le commissioni nette (+9,8% a 615 milioni), essenzialmente per il positivo andamento rilevato nel comparto della finanza strutturata e dell'investment banking. Il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value è invece divenuto negativo per 121 milioni (era positivo per 70 milioni nei sei mesi del 2023), avendo risentito dell'attività di trading dell'area Global Markets sulla quale hanno inciso negativamente (i) la gestione dei rischi finanziari correlata alla raccolta in certificates, in seguito alla dinamica dei tassi di mercato, che però ha prodotto effetti positivi sul margine di interesse in termini di maggiore liquidità impiegata, nonché (ii) il contributo negativo dell'Own Credit Risk (OCR) dei certificates, per il restringimento del credit spread di Intesa Sanpaolo.
In presenza di costi operativi in crescita del 4,8% a 719 milioni, riconducibili a spese del personale e a spese amministrative, il risultato della gestione operativa è migliorato dell'8% a 1.328 milioni. Analoga positiva evoluzione ha interessato il risultato corrente lordo (+9% a 1.358 milioni) che ha beneficiato di riprese su rettifiche e accantonamenti. La Divisione ha chiuso il semestre con un utile netto di 915 milioni, in progresso del 7,5%.'
I volumi complessivamente intermediati si sono incrementati del 4,2% rispetto a fine 2023. La raccolta diretta bancaria è salita del 9,9% a 124,3 miliardi grazie all'aumento dei debiti verso clientela Global Markets e istituzionale, allo sviluppo dell'operatività in certificates e alla crescita dei titoli in circolazione in particolare della controllata lussemburghese. Gli impieghi a clientela hanno evidenziato un calo dell'1% a 123 miliardi, quale effetto della dinamica cedente del Global Corporate, in parte attenuata dall'evoluzione positiva dell'operatività del Global Markets nonché nei confronti di clientela internazionale e istituzionale.

Nel primo semestre del 2024 i proventi operativi netti della Divisione International Subsidiary Banks – che presidia l'attività del Gruppo sui mercati esteri tramite banche commerciali controllate e partecipate che svolgono prevalentemente attività bancaria retail – si sono attestati a 1.603 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+13,1%; +18,5% a cambi costanti). Tutte le principali voci di ricavo hanno contribuito positivamente: gli interessi netti (+13,8% a 1.245 milioni), le commissioni nette (+10% a 320 milioni) e il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value (+10,6% a 73 milioni). Anche i costi operativi, pari a 602 milioni, si presentano in aumento (+9,7%; +13,4% a cambi costanti), essenzialmente per spese del personale e amministrative.
La diversa dinamica dei due aggregati ha permesso al risultato della gestione operativa di registrare un progresso del 15,3% a 1.001 milioni. Il risultato corrente lordo, pari a 965 milioni, e il risultato netto, pari a 687 milioni, hanno evidenziato miglioramenti
più contenuti, rispettivamente del 4,7% e dell'1,3%, in quanto condizionati dal fatto che il semestre di raffronto aveva beneficiato della plusvalenza derivante dalla vendita del ramo acquiring di PBZ Card: al netto di tale posta, le variazioni in aumento dei due aggregati risulterebbero rispettivamente del 19,7% e del 17,8%.
A fine giugno 2024 i volumi complessivamente intermediati hanno mostrato una lieve crescita rispetto a dicembre (+0,2%), riconducibile ai crediti verso clientela (+1,1% a 43,5 miliardi) a fronte di una riduzione della raccolta diretta bancaria (-0,5% a 59,1 miliardi).

segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals) creando valore attraverso l'offerta di prodotti e servizi mirati all'eccellenza – ha realizzato proventi operativi netti in aumento del 9,1% a 1.708 milioni. L'evoluzione è stata sostenuta principalmente dalle commissioni nette (+13,3% a 1.055 milioni) – sia quelle ricorrenti, in relazione all'incremento delle masse medie di risparmio gestito, sia quelle correlate alla raccolta ordini e al collocamento di fondi comuni e obbligazioni – e dagli interessi netti (+3,3% a 622 milioni), per l'aumentata contribuzione degli impieghi in titoli e dell'intermediazione con banche.
I costi operativi (+3,8% a 487 milioni) hanno incorporato incrementi per tutte le componenti: le spese amministrative, per maggiori oneri per servizi resi da terzi, le spese del personale, per il rafforzamento della componente estera, e gli ammortamenti. Stante gli andamenti descritti, il risultato della gestione operativa è migliorato dell'11,3% a 1.221 milioni. Il risultato corrente lordo è
parimenti salito del 12,8% a 1.206 milioni. La Divisione ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 793 milioni, in progresso del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Al 30 giugno 2024 le masse gestite e amministrate, che includono anche il contributo dei mandati fiduciari a SIREF Fiduciaria, sono state pari a 320,5 miliardi, in aumento di 16,9 miliardi da dicembre. Tale andamento è riconducibile alla performance di mercato che ha inciso favorevolmente sui patrimoni e, in misura minore, alla raccolta netta positiva. La componente di risparmio gestito si è attestata a 163,6 miliardi (+6,2 miliardi).

La Divisione Asset Management – che ha la missione di sviluppare le migliori soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo e la presenza nel segmento dell'open market tramite Eurizon Capital SGR e le sue partecipate – ha conseguito nel primo semestre 2024 proventi operativi netti in crescita del 5,4% a 490 milioni. I ricavi sono essenzialmente rappresentati dalle commissioni nette (+4,1% a 436 milioni), che hanno beneficiato del positivo andamento del collocamento sui fondi comuni e delle commissioni di incentivo, parzialmente controbilanciate dalla riduzione delle commissioni ricorrenti correlata al calo dei patrimoni medi gestiti, alle scelte di investimento della clientela nel nuovo framework macroeconomico di riferimento caratterizzato da tassi di interessi positivi e all'innovazione di prodotto che Eurizon Capital SGR e le sue controllate hanno sviluppato in tale contesto per rendere i fondi comuni concorrenziali nei confronti di altri prodotti finanziari alternativi.
In presenza di costi operativi che hanno complessivamente registrato una variazione contenuta (+1,8% a 113 milioni), il risultato della gestione operativa ha raggiunto i 377 milioni (+6,5%). Il semestre si è chiuso con un utile in progresso del 17,3% a 305 milioni.
Al 30 giugno 2024 il risparmio gestito dalla Divisione Asset Management ha totalizzato 316,7 miliardi (+5,4 miliardi rispetto a fine esercizio) grazie alla rivalutazione delle masse gestite correlata alla buona intonazione dei mercati, seppur in parte attenuata dai deflussi di raccolta netta (-2,7 miliardi). Questi ultimi sono da ricondurre ai mandati su prodotti assicurativi e previdenziali (-4,4 miliardi), solo parzialmente compensati dai flussi netti positivi sulle gestioni patrimoniali per clientela retail e private (+0,7 miliardi), sugli altri mandati istituzionali (+0,5 miliardi) e sui fondi comuni (+0,5 miliardi).

La Divisione Insurance – che ha la missione di sviluppare in modo sinergico l'offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo – ha generato nel primo semestre 2024 proventi operativi netti in crescita del 7% a 886 milioni pressoché totalmente costituiti dal risultato dell'attività assicurativa (+6,6% a 889 milioni) grazie al contributo sia del business vita sia del business danni. Il primo ha beneficiato dell'incremento del margine finanziario e dell'apporto della nuova produzione, il secondo ha tratto vantaggio dai maggiori ricavi assicurativi oltre che dalle componenti finanziarie, specificatamente interessi netti e utili da realizzo.
In virtù di una contenuta variazione dei costi operativi (+1,8% a 174 milioni) il risultato della gestione operativa è migliorato dell'8,4% a 712 milioni. In assenza di rettifiche, accantonamenti e proventi/oneri netti contabilizzati nel semestre, anche il risultato corrente lordo si è quantificato in 712 milioni (+2,3%).
Il conto economico del periodo, che ha registrato l'onere di 23 milioni per il costituendo Fondo di garanzia assicurativo dei
rami vita, si è chiuso per la Divisione Insurance con un utile netto in riduzione del 3,1% a 462 milioni.

L'andamento della raccolta diretta assicurativa è stato descritto nel precedente paragrafo di commento ai risultati di Gruppo, al quale si fa pertanto rimando.
Le attività delle Strutture del Centro di Governo hanno evidenziato nei primi sei mesi del 2024 un risultato della gestione operativa pari a 873 milioni, che si confronta con 368 milioni del corrispondente periodo del 2023. Il progresso è principalmente riconducibile alla crescita dei proventi operativi netti, ed in particolare agli interessi netti, che hanno beneficiato del rialzo dei tassi di mercato a breve termine. I costi operativi hanno invece mostrato un calo, imputabile a maggiori riaddebiti dal Centro di Governo alle unità di business per service puri e di indirizzo e controllo e ad una riduzione delle spese del personale. Il risultato corrente lordo è migliorato da 516 milioni a 813 milioni. Il conto economico del Centro di Governo ha incluso oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario, al netto delle imposte, per 51 milioni rispetto ai 222 milioni spesati nel 2023. Il primo semestre 2024 si è chiuso con un risultato netto di 311 milioni, che si confronta con la perdita di 9 milioni registrata nei sei mesi di raffronto.
Il Gruppo è presente in Russia e in Ucraina tramite due società controllate:
Rimangono confermate nella loro valenza le considerazioni svolte in sede di Bilancio 2023 circa il mantenimento del controllo di Intesa Sanpaolo sulle due entità, così come riportate nella Sezione 5 - Altri aspetti della Parte A della Nota Integrativa consolidata.
Anche nel corso dei primi sei mesi del 2024, a fronte del perdurare del conflitto militare fra Russia e Ucraina, non sono stati allentati i presidi all'interno del Gruppo descritti nelle precedenti informative di Bilancio.
La situazione permane monitorata sia a livello di Capogruppo, sia in tutte le banche del Gruppo coinvolte direttamente dal conflitto o vicine ad esso, con le quali i contatti sono diretti e continui.
Adeguata informativa viene sempre predisposta anche per i Comitati endoconsiliari e il Consiglio di Amministrazione.
Con riguardo al presidio del rischio di credito, non ci sono novità di rilievo da segnalare per il primo semestre 2024: si confermano nell'ambito dell'Action Plan crediti – con riferimento alla prevenzione dei flussi a credito deteriorato per le posizioni che manifestano criticità pur in assenza di sconfinamenti – specifiche iniziative diagnostiche sulle aziende dei settori energivori e gasivori particolarmente sensibili alla fluttuazione del costo dell'energia collegato anche al perdurare del conflitto militare tra Russia e Ucraina.
A fronte di ulteriori inasprimenti delle già pesanti sanzioni imposte alla Russia dai paesi occidentali, al fine di assicurare il presidio della conformità alle normative prosegue l'attività di attento monitoraggio, attraverso uno specifico cruscotto a livello di Gruppo, volto a presidiare l'evoluzione delle liste dei soggetti sanzionati a livello europeo e internazionale, individuare i soggetti sanzionati al fine del blocco delle posizioni e dei pagamenti, rispettare la specifica disposizione relativa al divieto di accettare depositi oltre alla soglia definita dalla regolamentazione europea, individuare e bloccare gli strumenti finanziari oggetto di sanzione. Al 30 giugno 2024 l'esposizione verso controparti russe incluse nelle liste OFAC (Office of Foreign Assets Control) SDN e/o EU asset freeze era pari a circa 235 milioni5 , sostanzialmente stabile rispetto ai 237 milioni di fine 2023. L'incremento generato nel primo trimestre dall'inclusione di nuovi soggetti sanzionati aventi esposizione con il Gruppo, quale effetto dell'applicazione del tredicesimo pacchetto di sanzioni varato il 23 febbraio 2024, è stato integralmente compensato nel secondo trimestre da una serie di rimborsi di prestiti già in essere nei confronti di alcuni soggetti sanzionati EU/OFAC SDN, autorizzati dalle competenti Autorità.
Dall'inizio del conflitto il Gruppo sta inoltre monitorando le possibili ricadute della crisi russo-ucraina sull'economia reale e sulle principali variabili finanziarie, conducendo anche specifiche analisi di scenario e di stress con le quali vengono valutati i potenziali impatti in termini di redditività e di adeguatezza patrimoniale. Per quanto il quadro sia in costante evoluzione, escludendo scenari estremi di escalation del conflitto che potrebbero portare a esiti difficilmente valutabili, tali analisi
5 Il dato ancora non incorpora l'effetto del quattordicesimo pacchetto di sanzioni alla Russia approvato dall'UE il 24 giugno 2024.

confermano la capacità del Gruppo di garantire – anche attraverso l'attivazione di specifiche azioni – il rispetto dei vincoli regolamentari e dei limiti, più stringenti, fissati internamente.
In relazione alle iniziative poste in essere sin dalle prime fasi del conflitto nei confronti dei dipendenti di Pravex, in particolare sul fronte del supporto all'espatrio dei dipendenti stessi e dei loro familiari, qualora richiesto, nel corso della prima parte del 2024 è andato ulteriormente intensificandosi il flusso di rientro in Ucraina. A fine giugno non risultavano più dipendenti di Pravex assistiti in Italia. I loro familiari ancora ospitati negli appartamenti di proprietà del Gruppo e nelle strutture residenziali messe a disposizione a Bergamo erano scesi a 20, a fronte di 64 tra colleghi e familiari presenti a dicembre 2023 (200 le persone inizialmente accolte nel corso del 2022). In merito agli aspetti di Business Continuity in Ucraina, in virtù delle iniziative poste in essere nel corso degli oltre due anni di conflitto è sempre stato possibile garantire l'operatività senza necessità di attivare le soluzioni di continuità. Per ovviare ai problemi di erogazione di energia elettrica sono stati forniti apparati satellitari Starlink utili a garantire la connessione dati, oltre a power bank distribuite alle sedi centrali e al personale con mansioni critiche e strategiche. Sono stati inoltre installati generatori di corrente in tutte le filiali operative. Le misure attivate continuano a garantire la fornitura senza interruzioni dei servizi e rimangono valide e considerate sufficienti per fronteggiare la situazione anche a fronte di crescenti attacchi russi contro le centrali elettriche ucraine.
Il numero delle filiali aperte giornalmente si è mantenuto superiore al 90% delle filiali disponibili e nel secondo trimestre 2024 sono state spesso aperte tutte le filiali disponibili. Il processo decisionale in merito all'operatività delle singole filiali si conferma basato su una metodologia di valutazione del rischio concordata con la Capogruppo che prevede l'utilizzo di specifici indicatori, tenendo sempre in massima considerazione la sicurezza del personale. Nel corso del primo semestre del 2024 non si sono registrate filiali temporaneamente danneggiate dagli attacchi russi, mentre una filiale di Kharkiv è stata chiusa definitivamente a seguito di valutazioni del mutato scenario di rischio della zona.
Presso Banca Intesa Russia, sin dall'inizio del conflitto, i sistemi hanno sempre funzionato senza problemi operativi.
Sta proseguendo anche nel corrente esercizio il monitoraggio dell'operatività di Banca Comerciala Eximbank, controllata moldova del Gruppo, per la quale, pur a fronte di temporanei peggioramenti dello scenario bellico nella zona, continuano a non segnalarsi problemi nell'attività.
Per quanto riguarda gli aspetti di Cybersecurity, procedono le attività di monitoraggio e threat intelligence (intelligence sulle minacce), in parallelo con un continuo rafforzamento dei presidi di cybersecurity su tutto il perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo. Nell'ambito dell'attività di threat intelligence volta al monitoraggio dei possibili attacchi a Pravex, le misure di contenimento adottate hanno permesso di gestire gli attacchi subiti garantendo l'erogazione dei servizi con disagi molto contenuti. Specifiche iniziative di awareness sui rischi cyber, tramite corsi di formazione e approfondimenti su particolari argomenti, vengono regolarmente intraprese con lo scopo di sensibilizzare costantemente tutto il personale del Gruppo.
Si ricorda, come sempre, che gli extra-costi sostenuti per l'ambito Business Continuity e le perdite derivanti da danni fisici arrecati alle sedi/filiali situate nella zona del conflitto rientrano nell'ambito del monitoraggio dell'esposizione al rischio operativo, incluso quello riferito al Risk Appetite Framework.
Nei paragrafi successivi vengono rappresentate sinteticamente le principali tematiche contabili conseguenti al conflitto ancora in corso tra la Federazione Russa e l'Ucraina, nonché l'approccio seguito dal Gruppo Intesa Sanpaolo per affrontarle.
Il contesto della crisi russo/ucraina è stato oggetto di stretta attenzione sin dallo scoppio delle ostilità a fine febbraio 2022. Il Gruppo, infatti, presentava significative esposizioni cross-border verso controparti residenti nella Federazione Russa, nonché, come già detto, due controllate operanti nei paesi belligeranti, dunque particolarmente esposte alle conseguenze del conflitto: Pravex e Banca Intesa Russia.
Agli inizi del 2022, i crediti verso clientela russa rappresentavano circa l'1% (quasi 5 miliardi di euro) dei crediti a clientela totali del Gruppo Intesa Sanpaolo (al netto delle esposizioni assistite dalle garanzie di Export Credit Agencies - ECA). Sulla riduzione di tali esposizioni si è quindi concentrata l'attività di de-risking, impostata dal Gruppo già dal secondo semestre del 2022 e continuata nel corso del 2023 e del primo semestre 2024. Il totale delle esposizioni lorde (clientela, banche e titoli) al 30 giugno 2024 verso controparti residenti in Russia e Ucraina risultava pari a soli 1.830 milioni lordi (1.571 milioni al netto delle rettifiche), con un calo di 59 milioni pari al -3% (-9 milioni per i valori netti, -1%) rispetto al 31 dicembre 2023 che vedeva un'esposizione lorda di 1.889 milioni (1.580 milioni per i valori netti). Più nel dettaglio, al 30 giugno 2024, le esposizioni residue verso clientela ammontavano, in termini lordi, a 174 milioni (101 milioni netti) con riferimento a Banca Intesa Russia e a 543 milioni (426 milioni netti) con riferimento alle esposizioni cross-border verso clientela residente in Russia (al netto delle garanzie ECA). Ancora con riferimento a esposizioni verso controparti russe, a tali valori si aggiungono esposizioni lorde verso banche per complessivi 809 milioni (799 milioni netti) e in titoli per complessivi 9 milioni (7 milioni netti)6 . Le esposizioni lorde verso clientela residente in Ucraina ammontano a 184 milioni (132 milioni netti), di cui 51 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti) riferiti alla controllata Pravex (dati al 31 marzo 2024 come più avanti descritto)7 , oltre a esposizioni verso banche e in titoli governativi ucraini a breve termine per complessivi 111 milioni lordi (106 milioni netti). Ciò premesso, il contesto di riferimento al 30 giugno 2024 è sostanzialmente immutato rispetto a quello illustrato nel Bilancio al 31 dicembre 2023. Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha continuato a esercitare il controllo delle due banche, che hanno operato sulla base delle indicazioni della Capogruppo nei rispettivi contesti.
Conseguentemente, le scelte metodologiche principali – sia in termini di consolidamento delle due controllate sia in termini di valutazione delle esposizioni creditizie – si pongono in sostanziale continuità con quelle utilizzate nel Bilancio 2023. Prima di trattare sinteticamente le tematiche valutative relative alle due partecipate ed accennare ai temi della valutazione delle
6 Sono inoltre presenti rischi di firma lordi verso clientela per 45 milioni (39 milioni netti) presso Banca Intesa Russia e 19 milioni (con impatto sostanzialmente nullo in termini di valori netti) cross-border verso clientela residente in Russia (netto ECA). Infine, si registrano 66 milioni (valori lordi e netti) riferibili a posizioni cross-border verso banche residenti russe.
7 Le esposizioni cross-border verso clientela residente in Ucraina sono per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti statunitensi, mentre per la parte famiglie si riferiscono principalmente ad esposizioni erogate della controllata VUB a famiglie ucraine aventi stabile dimora in Slovacchia.

esposizioni cross-border, occorre premettere alcune indicazioni in merito alle modalità con cui Pravex e Banca Intesa Russia contribuiscono alla situazione consolidata al 30 giugno 2024. In particolare, mentre è stato possibile consolidare una situazione contabile allineata a quella della Capogruppo per quanto riguarda Banca Intesa Russia (consolidata, pertanto, con riferimento alle risultanze al 30 giugno 2024), per Pravex la specifica situazione della città di Kiev (dove ha sede la banca) ha portato a ritenere – in un'ottica di contenimento del rischio "operativo" – più opportuno procedere ai fini del consolidamento mediante una situazione contabile al 31 marzo 2024, controvalorizzata al cambio del 30 giugno 2024. Le risultanze di Pravex sono recepite, quindi, mediante il consolidamento linea per linea di un package di consolidamento redatto in osservanza dei principi contabili IAS/IFRS relativo al trimestre precedente, come già fatto per i Bilanci 2022 e 2023. Va comunque rammentata in questa sede anche la sostanziale immaterialità dei saldi patrimoniali della controllata ucraina nell'ambito di quelli del Gruppo Intesa Sanpaolo. Le suddette modalità di consolidamento sono supportate anche dal riscontro di dati gestionali patrimoniali al 30 giugno 2024 che non evidenziano – negli aggregati complessivi – significative differenze rispetto a quelli di fine marzo.
Venendo alle scelte valutative, la situazione di assoluta gravità presente su tutto il territorio ucraino ha portato a definire ai fini della valutazione del portafoglio crediti di Pravex un approccio specifico, fortemente guidato da razionali di prudenza alla luce del prolungarsi del conflitto e delle conseguenti ricadute sull'economia ucraina. Anche al 30 giugno 2024, come già nel Bilancio consolidato 2023, si è valutato opportuno confermare la svalutazione totale dei crediti verso clientela per cassa di Pravex, con conseguente classificazione a Stage 3. In conseguenza di tale scelta, ai fini del bilancio consolidato del Gruppo, l'equity della partecipata risulta sostanzialmente azzerato. Anche per quanto riguarda Banca Intesa Russia si è proceduto a confermare l'adozione di un approccio classificatorio e valutativo dei crediti performing, che tiene in forte considerazione il rischio geopolitico derivante dalla crisi in corso. Pertanto, le valutazioni effettuate al 30 giugno 2024 sui crediti della controllata scontano – come già nel Bilancio 2023 – un fattore prudenziale determinato centralmente che tiene conto dell'aggravarsi della situazione economica domestica alla luce del protrarsi del conflitto e dell'accresciuto isolamento dell'economia russa. Per effetto della ricomposizione del portafoglio a seguito di rimborsi e passaggi a deteriorato, la copertura complessiva sui crediti in bonis della controllata russa si attesta a circa il 41% sul loro valore lordo, in aumento rispetto al 35% di dicembre 2023. Analogamente alle passate chiusure contabili, si è anche proceduto a confermare l'accantonamento volto ad annullare l'equity della partecipata. Le importanti rettifiche di valore presenti sulle esposizioni creditizie di Banca Intesa Russia e Pravex riflettono in modo cautelativo la presente condizione di guerra che impone di considerare attentamente il già citato rischio Paese, con adeguata misurazione del rischio cui è esposto il capitale investito all'estero, legato alla possibilità che circostanze di natura politica o economica si traducano in un mancato rimborso del credito (a prescindere dalla specifica rischiosità creditizia delle singole controparti).
Con riferimento alle posizioni cross-border, il Gruppo ha confermato l'approccio valutativo guidato dall'emergere del rischio c.d. "di trasferimento" (approccio applicato sia ai fini della determinazione del SICR e relativa classificazione a Stage 2, sia ai fini di calcolo dell'ECL mediante applicazione di aggiustamenti su base manageriale) onde meglio incorporare accantonamenti legati al rischio relativo al conflitto in corso altrimenti non adeguatamente colti dai sistemi di misurazione del rischio normalmente in uso. Allo stesso tempo, sono stati mantenuti i rating relativi alla classe di rischio più alta già attribuiti alle controparti più significative esposte al rischio correlato al conflitto.
Nel primo semestre del 2024 il Gruppo ha registrato, al lordo degli effetti fiscali, un impatto economico negativo di 68 milioni relativo alle esposizioni verso controparti russe o ucraine. Tale impatto consegue essenzialmente all'accantonamento per 90 milioni effettuato in sede di consolidamento di Banca Intesa Russia teso ad azzerare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo, solo in parte compensato dagli effetti positivi registrati essenzialmente per incassi e valutazione delle altre poste verso controparti russe o ucraine, pari complessivamente a 22 milioni. Nel primo semestre 2023, si era rilevato un impatto complessivamente positivo di 167 milioni, al lordo degli effetti fiscali, su crediti e titoli relativo essenzialmente ad incassi per rimborsi o cessioni, che, al netto dell'onere per l'adeguamento del fondo rischi (39 milioni) effettuato in sede di consolidamento di Banca Intesa Russia e teso ad azzerare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo, aveva determinato un impatto economico complessivo netto positivo per 128 milioni. Relativamente all'esercizio 2023, si ricorda che l'andamento degli incassi ed i processi valutativi definiti in sede di chiusura del Bilancio avevano portato alla rilevazione di riprese di valore su crediti e titoli, al lordo degli effetti fiscali, per complessivi 205 milioni, parzialmente compensati dall'accantonamento effettuato in sede di consolidamento di Banca Intesa Russia per annullare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo, pari a 114 milioni, con un impatto complessivo positivo di 91 milioni.

Di seguito si illustrano altri eventi significativi intervenuti nel primo semestre dell'esercizio, nonché alcuni aggiornamenti successivi alla chiusura dello stesso.
Il 18 marzo 2024 ha avuto efficacia giuridica il trasferimento da Intesa Sanpaolo a Isybank del secondo ramo d'azienda costituito dall'insieme di beni e rapporti giuridici organizzati funzionalmente per la gestione di clienti persone fisiche titolari di prodotti transazionali (conti e carte di pagamento), prestiti e mutui (con relative CPI e incendio), rispondenti ad una serie di requisiti tra i quali un'età inferiore ai 65 anni, l'utilizzo prevalente dei canali digitali, il consenso espresso al trasferimento. L'atto di conferimento, stipulato in data 13 marzo, è avvenuto a sottoscrizione e liberazione della seconda tranche dell'aumento di capitale da 700 mila euro deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'11 ottobre 2023. Il capitale sociale di Isybank risulta pertanto salito a 31.000.000 di euro. La correlata migrazione informatica è stata completata nel fine settimana del 16 e 17 marzo. Complessivamente, i trasferimenti da Intesa Sanpaolo a Isybank hanno riguardato circa 350 mila clienti. Come dettagliatamente illustrato nel capitolo "Il presidio dei rischi" delle Note illustrative al Bilancio consolidato semestrale abbreviato, il 12 giugno 2024 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato la chiusura del procedimento avviato nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank accettando gli impegni proposti dalle due banche mentre il successivo 14 giugno 2024 Intesa Sanpaolo, Isybank e l'Associazione Movimento Consumatori hanno reso noto l'accordo transattivo raggiunto alla fine del mese di maggio al fine di superare i rilievi che l'Associazione aveva formulato con l'azione rappresentativa inibitoria a tutela di interessi collettivi dei consumatori avviata nel dicembre 2023.
Il 28 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha adottato, su proposta del Consigliere Delegato e CEO Carlo Messina, una nuova organizzazione basata sui punti di forza che hanno reso la Banca leader europeo e sulla capacità di innovare l'assetto di Gruppo, per affrontare le sfide del settore in Europa con i migliori nuovi talenti manageriali e valorizzando le risorse interne, in una prospettiva di lungo termine. I rilevanti e ampi cambiamenti adottati hanno avuto come elemento qualificante il passaggio generazionale in posizioni chiave di nuovi talenti, guidati e supportati da persone di grande esperienza che hanno a lungo ricoperto ruoli di elevata responsabilità nel Gruppo. L'età media di chi ha assunto nuovi incarichi di responsabilità di vertice è di 49 anni. La nuova organizzazione, effettiva dal 2 aprile 2024, rappresenta peraltro un passaggio di particolare valenza nel programma in atto da diversi anni per la valorizzazione del talento femminile.
Questi, in sintesi, gli interventi più significativi operati:
Si segnala inoltre la costituzione di due nuove cabine di regia: la prima, denominata "Fees & Commissions" e presieduta direttamente dal Consigliere Delegato e CEO, è focalizzata sul monitoraggio, presidio e coordinamento delle strategie necessarie a sviluppare i ricavi commissionali del Gruppo; la seconda, avviata a fine maggio e denominata "Accelerazione sinergie international subsidiary banks", ha invece l'obiettivo di promuovere il trasferimento alle banche operanti a livello internazionale delle migliori pratiche adottate dalla Banca dei Territori e dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking.
Il 19 aprile 2024 Intesa Sanpaolo e COIMA – società specializzata nell'investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari italiani per conto di investitori istituzionali – hanno sottoscritto un accordo per valutare le migliori opportunità nel settore del real estate al fine di valorizzare gli immobili del Gruppo bancario nel mutato contesto di mercato.
Alla base dell'accordo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo il 28 marzo 2024 e che tiene conto dell'evoluzione delle strategie nel real estate rispetto alla forte accelerazione impressa al raggiungimento di obiettivi ESG nel settore, vi è il conferimento a veicoli di investimento gestiti da COIMA SGR di un portafoglio immobiliare della Banca del valore complessivo di oltre 500 milioni.
Il perfezionamento delle operazioni di conferimento è atteso entro la fine dell'anno a valle dell'avveramento delle condizioni sospensive identificate dalle parti. All'atto del conferimento, Intesa Sanpaolo riceverà quote dei veicoli COIMA che saranno individuati in base alla tipologia degli immobili inseriti nel portafoglio e alla relativa strategia di valorizzazione. L'operazione, che comporterà una significativa riduzione del patrimonio immobiliare di Intesa Sanpaolo, riguarda (i) 3 asset definiti "prime" situati a Roma, in via dei Crociferi 44, e a Milano, in via Clerici 4-6/Piazza Ferrari 10 e in Via Verdi 9-11-13; (ii) ulteriori immobili in via di liberazione o di dismissione nei prossimi mesi, situati in diverse città fra cui Milano, Torino, Roma, Brescia, Bergamo, Bologna, Padova e Firenze.
È stato inoltre previsto lo studio di ulteriori aree di collaborazione in ambito immobiliare che potrebbero generare opportunità commerciali di comune interesse.
L'accordo si inserisce nell'ambito della più ampia strategia di gestione smart degli immobili del Gruppo, definita dal Piano d'Impresa 2022-2025 che prevede, per gli immobili strumentali, una forte accelerazione verso il nuovo modo di lavorare e una significativa modernizzazione degli ambienti lavorativi negli spazi direzionali, mentre per quanto riguarda gli immobili non strumentali, una piena valorizzazione degli asset attraverso cessioni e gestioni attive come, ad esempio, locazioni o creazioni di nuovi business.

Già in sede di redazione del Resoconto intermedio al 31 marzo 2024 la totalità degli asset definiti "prime" e parte degli ulteriori immobili sono stati riclassificati tra le attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5.
Il 24 aprile 2024 si è svolta l'Assemblea di Intesa Sanpaolo, regolarmente costituita in unica convocazione e valida a deliberare in quanto partecipanti, per il tramite del rappresentante designato (ai sensi dell'art. 106, comma 4, del D. L. n. 18 del 17 marzo 2020, convertito dalla L. n. 27 del 24 aprile 2020, i cui effetti sono stati prorogati dalla L. n. 18 del 23 febbraio 2024), n. 3.598 titolari del diritto di voto per n. 11.256.788.156 azioni ordinarie prive del valore nominale, pari al 61,57038% del capitale sociale. L'Assemblea ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.
In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato (per i dettagli relativi alle maggioranze deliberative si fa rinvio al comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale di Gruppo):
In sede straordinaria l'Assemblea ha approvato la proposta di annullamento delle azioni proprie di Intesa Sanpaolo acquistate e detenute dalla Società in forza dell'autorizzazione assembleare rilasciata in sede ordinaria, conferendo delega al Consiglio di Amministrazione, con facoltà di subdelega al Presidente e al Consigliere Delegato e CEO anche in via disgiunta tra loro, ad eseguire tale annullamento, in una o più volte, entro la data del 25 ottobre 2024 e ad aggiornare conseguentemente l'articolo 5 dello Statuto. La modifica statutaria approvata dall'Assemblea aveva già ottenuto il prescritto provvedimento di accertamento da parte dell'Autorità di Vigilanza.
L'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) – che si ricorda era stato autorizzato dalla BCE con comunicazione pervenuta l'11 marzo 2024 – ha preso avvio il 3 giugno 2024 secondo le modalità e nei termini approvati dalla sopra descritta Assemblea di Intesa Sanpaolo del 24 aprile 2024.
In base alle informazioni fornite dall'intermediario terzo incaricato dell'esecuzione del programma, in piena indipendenza e senza alcun coinvolgimento del Gruppo Intesa Sanpaolo, al 26 luglio 2024 risultavano acquistate complessivamente 239.237.505 azioni, pari all'1,31% del capitale sociale, ad un prezzo medio di acquisto per azione pari a 3,5009 euro, per un controvalore totale di 837.541.881,52 euro.
Il 15 maggio 2024 i rispettivi Consigli di Amministrazione hanno deliberato la fusione per incorporazione di IW Private Investments SIM nella controllante al 100% Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking. L'operazione, autorizzata dalla Banca Centrale Europea con lettera del 17 luglio 2024, verrà finalizzata nel quarto trimestre dell'esercizio secondo le modalità semplificate previste dall'articolo 2505 del Codice Civile.
Come già anticipato nel Bilancio 2023, il 28 ottobre 2023 Intesa Sanpaolo e il fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co. hanno firmato un accordo di compravendita per l'acquisizione del 99,98% delle azioni della banca rumena First Bank S.A. detenute da JCF IV Tiger Holding S.a.r.l. (Lussemburgo). Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto il 31 maggio 2024, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni da parte delle diverse autorità di vigilanza.
First Bank è una banca di medio piccole dimensioni focalizzata principalmente nei settori SME e Corporate (rappresentativi di oltre il 60% del portafoglio crediti) e con una buona presenza nel Retail (15% del portafoglio nella forma del consumer lending).
8 Acconto dividendi considerato al netto della quota non distribuita relativa alle n. 25.956.343 azioni proprie in portafoglio alla record date, per un importo pari ad 3.737.713,40 euro.
9 Il saldo dividendi messo in pagamento il 22 maggio 2024 (con data stacco 20 maggio e record date 21 maggio) è stato di 2.776.310.634,08 euro, al netto dell'importo pari a 2.674.812,25 euro, relativo alle n. 17.597.449 azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, che è stato girato a Riserva straordinaria.

L'acquisizione permetterà di rafforzare la presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo nel centro-est Europa ed in particolare in Romania, dove già opera dal 1996 attraverso Banca Comerciala Intesa Sanpaolo Romania S.A. (Intesa Sanpaolo Bank Romania), parte della Divisione International Subsidiary Banks, collocandosi così tra le prime 10 banche del Paese. Saranno nel contempo favorite sinergie di costo, legate principalmente alla razionalizzazione della rete di filiali, nonché sinergie di ricavo, attraverso un'offerta ampliata di servizi finanziari di alta qualità.
Avvalendosi della facoltà prevista dall'IFRS 3 che concede al soggetto acquirente 12 mesi per completare in via definitiva il processo di Purchase Price Allocation (PPA), stante anche il ristretto lasso di tempo tra la data di acquisizione e la reporting date del 30 giugno 2024, le attività relative all'allocazione del costo di acquisizione e alla rilevazione al fair value di attività e passività di First Bank (e di eventuali nuove attività intangibili non già iscritte nel bilancio della società) saranno completate in via definitiva entro il Bilancio 2024.
A completamento dell'informativa sul primo semestre 2024, si conferma la prosecuzione del piano di uscite volontarie incentivate ai sensi degli accordi sindacali del 29 settembre 2020 e del 16 novembre 2021.
Nei primi sei mesi dell'anno le uscite volontarie sono state 1.106 (811 nel primo trimestre, delle quali 774 con decorrenza 1° gennaio, e 295 nel secondo trimestre, di cui 265 con decorrenza 1° aprile) per un totale da inizio 2021 di 8.224 cessazioni a fronte delle 9.200 previste entro il primo trimestre 2025 sulla base dei due citati accordi sindacali.
Si segnala inoltre che a inizio luglio 2024 c'è stata un'ulteriore finestra di uscita che ha interessato 375 persone del Gruppo. Nel corso del primo semestre 2024 le assunzioni definite nell'ambito dei medesimi accordi sono state circa 900 (equamente distribuite nei due trimestri), per un totale di circa 3.850 da inizio 2021 rispetto alle 4.600 previste entro la fine del 2025.
Nell'ambito del progetto Next Way of Working – volto a realizzare un nuovo modello di lavoro basato sul rafforzamento della responsabilizzazione individuale e sul migliore bilanciamento tra vita professionale ed extra-professionale – nel corso del primo semestre del 2024 sono proseguiti gli interventi immobiliari e tecnologici propedeutici alla rivisitazione degli ambienti di lavoro attraverso la realizzazione di nuovi spazi disegnati per valorizzare i momenti di presenza in sede. Secondo la pianificazione prevista per il 2024, risultano completate le attività di rivisitazione degli ambienti di lavoro sulla piazza di Treviso e in avvio, a partire dal corrente mese di luglio, quelle di rivisitazione degli spazi secondo il nuovo modello sulle piazze di Milano via Bisceglie, Bologna, Padova e Sarmeola di Rubano, Bari, Moncalieri, Chieti e Roma. Sempre sulla piazza di Roma residuano marginali affinamenti per rendere operativo il layout degli spazi di via del Corso. La realizzazione dell'intervento sulla piazza di Cuneo, benché già condivisa, è programmata per il 2025.
L'estensione del modello continuerà ad essere accompagnata sia dall'implementazione degli strumenti tecnologici (rilascio della funzionalità di prenotazione degli spazi all'interno del tool di pianificazione e prenotazione), sia da specifiche e dedicate campagne di comunicazione.
Parallelamente, in considerazione della favorevole accoglienza della sperimentazione avviata nel 2023, si sono intensificate le attività volte a favorire un sempre più diffuso accesso agli strumenti di flessibilità da parte del personale operante in Rete che intenda volontariamente farvi ricorso. Gli interventi posti in essere nel primo semestre dell'anno hanno consentito, a partire da luglio, un primo significativo ampliamento del perimetro di sperimentazione nelle Divisioni Banca dei Territori e Private Banking, destinato a proseguire nella seconda parte dell'anno.
Si segnala infine che, con l'obiettivo di aumentare la capillarità sul territorio nazionale, sempre a partire da luglio sono state attivate nuove postazioni hub lavoro flessibile ubicate presso alcune filiali e prenotabili dal personale della Rete e delle strutture di governance abilitato al lavoro flessibile.

Il Piano d'Impresa 2022-2025 delinea una strategia basata su quattro cardini fondamentali (i "Pillar" del Piano) e sviluppata grazie alla qualità delle Persone che compongono la Banca:
– forte impegno ESG, con una posizione ai vertici mondiali per impatto sociale e grande focus sul clima.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha confermato negli anni la propria solidità e i propri punti di forza, in particolare la resilienza della redditività, la solida patrimonializzazione, il controllo dei rischi e l'elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.
I risultati raggiunti nel primo semestre 2024 confermano la capacità del Gruppo Intesa Sanpaolo di generare una redditività sostenibile, anche in contesti complessi, grazie al modello di business ben diversificato. L'attuazione del Piano procede a pieno ritmo, con le principali iniziative industriali ben avviate. Vengono pertanto confermati i target di Piano, con una prospettiva di rialzo degli stessi, grazie ad un contributo del margine di interesse superiore alle ipotesi iniziali di Piano e alla ripresa delle commissioni.
Nella prima parte dell'anno Intesa Sanpaolo ha conseguito un ulteriore miglioramento della qualità dell'attivo, sia con iniziative di trasferimento del rischio di credito che con iniziative di capital efficiency, ottenendo una riduzione dello stock dei crediti deteriorati lordi di 5,6 miliardi dall'inizio del Piano e con valori di NPL ratio lordo e netto, calcolati secondo la metodologia EBA, rispettivamente all'1,9% e all'1% nel 2024.
Da inizio anno l'unità Balance Sheet Optimisation (BSO) ha ulteriormente ampliato gli schemi di copertura del rischio di credito per l'ottimizzazione degli assorbimenti patrimoniali e segnala un volume outstanding delle operazioni di cartolarizzazione sintetica incluse nel Programma GARC (Gestione Attiva Rischio di Credito) pari a circa 26 miliardi. Nel primo semestre sono state finalizzate tre nuove operazioni di cartolarizzazione sintetica, per un ammontare totale di 4,6 miliardi.
Sono state inoltre rafforzate ulteriormente le iniziative di efficientamento del capitale ed esteso il perimetro di applicazione della strategia creditizia ai criteri ESG, indirizzando circa 38 miliardi di nuovi prestiti nel 2022-23 e circa 7,8 miliardi da inizio 2024 verso settori economici più sostenibili con il miglior profilo rischio/rendimento e allargando il perimetro delle soluzioni di finanziamento alternative per la clientela "high risk".
Il Gruppo ha ulteriormente rafforzato le proprie capacità di valutazione del credito con l'introduzione di un Sectoral Framework, che valuta il profilo prospettico di ciascun settore economico su base trimestrale in diversi Paesi e che ha la finalità di far evolvere i principali processi del credito (di concessione e di gestione proattiva del credito) integrandoli con le informazioni settoriali. Attraverso l'approvazione, da parte di uno specifico comitato manageriale, di una visione settoriale in grado di alimentare tutti i processi di credito, viene incrementata l'efficacia delle decisioni creditizie e dei piani d'azione.
Per quanto riguarda la gestione proattiva degli altri rischi, la protezione antifrode in ambito cybersecurity è stata estesa a nuovi prodotti e servizi per la clientela retail, ricorrendo anche a soluzioni di Intelligenza Artificiale. Sono state inoltre adottate soluzioni di Open Source Intelligence per potenziare la capacità di risposta alle minacce informatiche. Nell'ambito del progetto EBA Clearing "Fraud Pattern and Anomaly Detection" (FPAD), Intesa Sanpaolo è tra le prime banche europee ad integrare il risk score fornito da EBA nel sistema antifrode per le transazioni corporate (bonifici bancari e pagamenti istantanei).
La Banca ha costituito nel 2022 l'Anti Financial Crime Digital Hub (AFC Digital Hub), un centro nazionale e internazionale aperto anche ad altre istituzioni finanziarie e intermediari del settore, con l'obiettivo di combattere il riciclaggio di denaro e il terrorismo per mezzo di tecnologie sempre più avanzate. Sfruttando nuove tecnologie e Intelligenza Artificiale, infatti, il centro ha la finalità di realizzare un modello di collaborazione pubblico-privato che favorisca l'introduzione dell'innovazione nei processi di business attraverso la ricerca applicata.
Per quanto riguarda le iniziative di de-risking avviate dal Gruppo, nel mese di aprile si è perfezionata la cessione di un portafoglio di Intesa Sanpaolo avente un GBV complessivo pari a circa 0,2 miliardi, costituito sia da esposizioni deteriorate classificate ad inadempienze probabili (Unlikely To Pay - UTP) sia da posizioni non ancora deteriorate ma considerate ad elevato rischio, ad un Fondo di Investimento Alternativo (FIA) di nuova costituzione operante attraverso una gestione attiva dei crediti apportati. L'operazione era stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2023 ed i crediti identificati, verificata la sussistenza dei requisiti previsti dall'IFRS 5, erano stati riclassificati fra le attività in via di dismissione a partire dal 31 dicembre 2023.
Nel corso del secondo trimestre dell'anno sono state inoltre avviate tre nuove progettualità che prevedono il trasferimento di esposizioni creditizie deteriorate di Intesa Sanpaolo. Più in dettaglio le tre operazioni hanno per oggetto:
Il closing delle prime due operazioni e di parte della terza (con il conferimento di uno dei tre perimetri ad un FIA) si è perfezionato nel mese di luglio. Sussistendone i presupposti ai sensi dell'IFRS 5, in sede di Relazione semestrale al 30 giugno 2024 i portafogli sono stati riclassificati fra le attività in via di dismissione allineando i valori di bilancio ai prezzi attesi dalle operazioni di cessione.

Continuano le attività di razionalizzazione della rete distributiva retail e del patrimonio immobiliare in Italia, con la chiusura di 839 filiali10 e col rilascio di circa 500 mila metri quadrati di proprietà o in locazione; da inizio Piano sono stati venduti 137 immobili di proprietà per un valore di circa 116 milioni.
Il Gruppo ha sperimentato negli anni una profonda trasformazione digitale, guidata da continui investimenti strategici in tecnologia, fortemente orientata alla cura della relazione con il cliente e che ha reso possibile l'attività di razionalizzazione della rete di filiali. A testimonianza di ciò, l'app Intesa Sanpaolo Mobile è stata riconosciuta da Forrester Research come la migliore app di banking al mondo.
La nuova banca digitale del Gruppo, Isybank, è stata lanciata nel corso del 2023 ed è centrale nel modello di servizio alla clientela e nella strategia di sviluppo digitale di Intesa Sanpaolo. La sua creazione è volta all'ulteriore rafforzamento del vantaggio competitivo del Gruppo nella gestione dei costi e al conseguimento della leadership nel panorama europeo per efficienza operativa e innovazione a servizio della clientela. Nel secondo trimestre, in totale rispetto della pianificazione, sono stati portati a termine gli sviluppi tecnologici necessari per completare l'offerta digitale di Isybank relativamente a prestiti, protezione e investimenti. Continua inoltre lo sviluppo di isytech, nuova piattaforma digitale nativa cloud e infrastruttura tecnologica di Isybank, che è in via di estensione a tutto il Gruppo. Alla fine del secondo trimestre, l'avanzamento delle attività di adozione di isytech su Capogruppo è in linea con la pianificazione, che traguarda il completamento del percorso nel 2026, sia per gli ambiti oggetto di ridisegno in ambiente cloud (i.e. App, Finanziamenti, Conti, Pagamenti, Investimenti e Dati) sia per i necessari adeguamenti al restante parco applicativo.
Tra le numerose altre iniziative in ambito tecnologico portate avanti dal Gruppo da inizio Piano, si ricordano inoltre le seguenti:
La riduzione del personale dovuta alle uscite volontarie, che ammontano ad oltre 8.200 persone dal 2021, continua ad essere sostenuta e compensata dalla strategia di trasformazione digitale in essere.
10 A partire dal quarto trimestre 2021.

Prosegue l'ampliamento dell'offerta di "Valore Insieme", il servizio di consulenza evoluta dedicato ai clienti Affluent ed Exclusive della Banca dei Territori, con nuovi prodotti assicurativi e di asset management. Sono stati sottoscritti circa 37 mila nuovi contratti e raccolti nuovi flussi di attività finanziarie per circa 10 miliardi da inizio anno, mentre lo stock delle attività finanziarie di Valore Insieme ammonta a circa 75 miliardi alla fine del primo semestre 2024. Da inizio marzo è stata avviata la commercializzazione di fondi comuni Eurizon dedicati ai clienti titolari del Pacchetto Exclusive di Valore Insieme.
In ambito Private Banking è stato rilasciato We Add, il nuovo servizio di consulenza evoluta per la rete Intesa Sanpaolo Private Banking, e sono state integrate le nuove funzionalità Aladdin Robo4advisory a supporto delle attività di consulenza per la rete Fideuram; sono state sviluppate nuove funzionalità per gli strumenti di consulenza dedicati alla clientela UHNWI (Ultra High Net Worth Individual) ed è stato rafforzato il modello di servizio per i family office. Inoltre, è stato avviato il nuovo contratto SEI per Fideuram, che prevede la possibilità di includere anche il Risparmio amministrato nel perimetro di applicazione.
Prosegue il potenziamento di Fideuram Direct, il servizio di digital wealth management di Fideuram per investire su prodotti gestiti e fare trading su oltre 50 mercati cash e derivati, con servizi evoluti. Il lancio del nuovo servizio di consulenza a distanza, Direct Advisory, consente ai clienti di aprire autonomamente conti e sottoscrivere prodotti di asset management e consente alla clientela di costruire portafogli di investimento con l'aiuto di direct banker che operano da remoto. Sono stati inoltre inseriti a catalogo i cash deposit, da affiancare alle soluzioni di risparmio gestito, ed è stata ampliata l'offerta di servizi del Trading evoluto. L'offerta di Fideuram Direct, sia per il trading evoluto che per il Direct Advisory, è stata estesa anche ai clienti delle reti tradizionali coerentemente alle loro preferenze e caratteristiche di operatività.
Alpian, la prima banca private digitale svizzera, con una piattaforma mobile-only, che include servizi multi-valuta, gestioni patrimoniali e assistenza di consulenti finanziari esperti, è pienamente operativa e la sua offerta è stata arricchita con mandati configurabili in-self e con il servizio Apple Pay.
Continua lo sviluppo della strategia di crescita di REYL ISP (Hub svizzero della Divisione Private Banking) che insieme a ISP Wealth Management in Lussemburgo contribuisce alla crescita delle commissioni generate all'estero, anche attraverso sinergie con le reti italiane di Private Banking e le altre società del Gruppo. Avviata, inoltre, una progettualità per implementare un modello di distribuzione di selezionati prodotti bancari di Reyl presso le Reti italiane.
Intesa Sanpaolo è stata la prima banca in Italia a offrire nel corso del 2023 il SoftPOS di Nexi, soluzione che permette l'accettazione di pagamenti digitali contactless da smartphone/tablet senza necessità di un terminale POS. Da giugno 2024 il servizio è stato esteso al sistema operativo iOS ed è stata lanciata su Android la versione evoluta SoftPOS PRO per i clienti corporate di media/grande dimensione.
Inoltre, nel primo trimestre 2024 è stato lanciato il servizio di pagamento wearable tramite anello, in collaborazione con Mastercard e con Tapster, azienda svedese all'avanguardia che opera nel settore dei pagamenti contactless.
Risulta a regime la partnership strategica con Man Group, Asteria. La partnership si concentra sulla creazione di una vasta gamma di strategie d'investimento alternative e strettamente long-term che applicano tecnologie all'avanguardia e ha l'obiettivo di generare opportunità di investimento innovative per i clienti di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking. A marzo 2024 è stato lanciato sulle reti italiane il primo fondo classificato come art.8 SFDR, che ha già superato i 500 milioni di raccolta. Inoltre, è stato acquisito il 100% di Carnegie Fund Services S.A., player attivo nella distribuzione dei fondi, incorporato in Reyl & Cie S.A. con efficacia contabile dal 1° gennaio 2024.
L'ampliamento dell'offerta di Eurizon dedicata alle reti di Gruppo e terze prosegue con il progressivo rafforzamento dell'offerta di prodotti ESG di asset management e assicurativi, che ne ha portato l'incidenza sul totale del risparmio gestito di Eurizon a oltre il 76%. Continua l'impegno di Eurizon nelle attività in materia di educazione finanziaria, formazione ESG (verso distributori e in ambito accademico) e stewardship.
Dal primo gennaio 2024 InSalute Servizi, società della Divisione Insurance di Intesa Sanpaolo, è divenuta TPA (Third Party Administrator) del fondo sanitario integrativo del Gruppo ISP. La società, che gestisce anche i clienti BdT con polizze salute ISP - RBM, è ad oggi il quarto TPA sul mercato italiano, con oltre 1,5 milioni di pratiche all'anno. Grazie a partnership con strutture sanitarie di rilievo, sono stati rilasciati i nuovi servizi di prenotazione online delle prestazioni sanitarie, con possibilità di ricevere i referti direttamente sull'App, che al momento si rivolgono alla clientela individuale del Gruppo.
Il Gruppo ha dedicato numerose iniziative alle aziende e alle financial institution, tra cui:

Il primo semestre 2024
Da segnalare inoltre:
Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, è stata premiata come migliore Investment Bank e migliore Banca per le aziende in Italia in occasione degli Euromoney Awards for Excellence 2024. Premiate anche le controllate del Gruppo in Croazia, Slovacchia e Serbia come migliori banche nei loro rispettivi Paesi.
In qualità di grande Gruppo bancario, Intesa Sanpaolo è consapevole di esercitare un notevole impatto sul contesto sociale e ambientale in cui svolge la propria attività e sceglie di agire non solo in funzione del profitto, ma anche con l'obiettivo di creare valore di lungo periodo per la Banca e per la collettività, sapendo di poter contribuire alla riduzione degli impatti di fenomeni quali il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.
Da questa consapevolezza deriva l'adesione a importanti iniziative internazionali, quali il Global Compact delle Nazioni Unite e gli Equator Principles. Il Gruppo Intesa Sanpaolo è uno dei pochi gruppi finanziari europei ad avere aderito a tutte le principali iniziative delle Nazioni Unite riguardanti il settore finanziario nell'ambito della sostenibilità, finalizzate al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (UN Sustainable Development Goals). Inoltre, nel 2021 ha aderito a tutte le alleanze Net-Zero su emissioni proprie, portafogli prestiti e investimenti, asset management e assicurazione.
Con riferimento alle tematiche ESG, il Gruppo intende rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di banca leader, portando avanti e intensificando l'impegno sociale attraverso numerose iniziative, tra le quali figurano gli interventi a favore dei bisognosi, il credito sociale e l'impegno a sviluppare uno dei più grandi programmi di social housing in Italia. Confermati, inoltre, il forte impegno per lo sviluppo della cultura, il supporto alla promozione dell'innovazione e la grande attenzione riservata ai temi green economy, circular economy e transizione ecologica, anche in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 2021-2026.
L'impegno del Gruppo sulle tematiche ESG è garantito anche dal rafforzamento della governance ESG, che ha portato alla trasformazione del Comitato Rischi in Comitato Rischi e Sostenibilità, con l'attribuzione di maggiori responsabilità ESG, e alla recente costituzione del Chief Sustainability Officer.
Si rimanda per ulteriori approfondimenti al successivo paragrafo Sostenibilità e strategia del Gruppo su tematiche Environmental, Social and Governance.
Riconoscendo un valore strategico all'innovazione per la crescita della nuova economia, il Gruppo ha l'obiettivo di promuovere circa 800 progetti di innovazione nell'orizzonte del Piano d'Impresa, di cui 123 sono stati lanciati nel primo semestre 2024 da Intesa Sanpaolo Innovation Center (528 dal 2022).
Grazie ad un impegno costante per la crescita delle startup e per lo sviluppo di ecosistemi d'innovazione, dal 2019 circa 200 startup sono state accelerate, oltre 410 proof of concept e altre collaborazioni sono stati realizzati, e raccolti circa 105 milioni, con circa 750 nuove assunzioni.
Il Competence center di AI (Artificial Intelligence) di Intesa Sanpaolo risulta, secondo Evident AI, fra le prime 10 banche a livello globale per pubblicazioni scientifiche in ambiti AI in particolare sui temi di Responsibile AI. Inoltre il progetto Opening Future, in partnership con TIM e Google, ha erogato programmi di formazione per le imprese in ambito cloud ed AI. Nel secondo trimestre si sono tenuti gli eventi di conclusione dei progetti "Roll Cloud" e "Umani Digitali" realizzati in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale ai quali hanno partecipato 3.831 docenti e studenti. Opening future ha erogato oltre 670 ore di formazione ed ha coinvolto 758 PMI e Start up.
Tra le iniziative di rilievo, si ricorda che Intesa Sanpaolo Innovation Center ha rinnovato la partnership con la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione Sviluppo e Crescita - CRT e Techstars anche per rafforzare il posizionamento strategico di Torino come hub attrattivo a livello internazionale. In forza di tale partnership, è stato lanciato nel 2023 "Techstars Transformative World Torino", nuovo programma di accelerazione su trend setting-advanced technologies, che segue i precedenti programmi su smart mobility e smart cities; è stata completata l'accelerazione delle 12 startup selezionate per la prima classe del programma (dall'avvio nel 2019 del primo programma, sono 57 le startup accelerate, oltre 85 i proof of concept e altre collaborazioni realizzati, oltre 90 milioni di capitale raccolto e oltre 550 nuove risorse assunte dopo l'accelerazione). È stata completata l'accelerazione di 6 startup (con 140 candidate) della terza classe del programma triennale "Italian Lifestyle Accelerator Program" a Firenze, gestito da Nana Bianca, promosso da Intesa Sanpaolo Innovation Center e Fondazione CRFI (dall'avvio nel 2021 al primo semestre 2024, sono state accelerate 12 startup italiane, oltre 120 proof of concept e altre collaborazioni contrattuali, circa 5 milioni di capitale raccolto e 110 risorse assunte). A Napoli è stata completata la selezione delle startup, con circa 190 candidate, per la terza classe del programma in ambito Bioeconomia "Terra Next" avviato nel 2022, promosso con Cassa Depositi e Prestiti, Cariplo Factory e diversi partner locali aziendali e scientifici e con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (15 risultano le startup

accelerate dal 2022 con circa 150 proof of concept e altre collaborazioni contrattuali realizzati, circa 1,5 milioni raccolti in capitale e oltre 35 assunzioni). Infine, a Venezia è in corso l'accelerazione delle 1011 startup (con circa 350 candidate) della seconda classe del programma triennale "Argo" (nel settore Turismo e traveltech), sponsorizzato da Banca dei Territori e Intesa Sanpaolo Innovation Center, sviluppato da Cassa Depositi e Prestiti, Lventure e con la collaborazione del Ministero del Turismo, che ha visto l'accelerazione di 7 startup, oltre 25 proof of concept e altre collaborazioni, con circa 3 milioni di capitale raccolto e oltre 30 assunzioni.
Intesa Sanpaolo Innovation Center sta inoltre supportando la Divisione Banca dei Territori nei programmi Next Age (riguardante la Silver Economy, per la quale è in corso l'accelerazione per 8 startup, con oltre 400 candidate) e Faros (in ambito Blue Economy, per cui è in corso la selezione delle 195 startup candidate al terzo percorso), promossi da Cassa Depositi e Presiti, e gestiti rispettivamente da AC75 Startup Accelerator e A|cube.
È stata completata la seconda edizione dell'iniziativa Up2Stars, promossa da Banca dei Territori con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center, che è rivolta a 40 startup e progettata su quattro ambiti: Watertech; Renewable energy and energy efficiency; Artificial Intelligence (AI) for business transformation; IoT (Internet of Things), infrastructure and mobility. Nel primo semestre 2024 sono state accelerate 30 startup (di cui 10 sul pilastro "IoT, infrastructure and mobility" solo nel secondo trimestre 2024). Complessivamente, per le due edizioni, sono state ricevute circa 750 candidature e accelerate 80 startup.
In Action Esg Climate è l'iniziativa promossa dalla Divisione lnsurance con il supporto di Intesa Sanpaolo lnnovation Center finalizzata a promuovere nuove soluzioni per contrastare il cambiamento climatico attraverso l'innovazione; sono state completate le fasi di selezione della nuova edizione; nelle prime due edizioni, sono state complessivamente premiate 7 imprese per un ammontare totale di 1,1 milioni.
Nell'ambito della ricerca applicata multidisciplinare, si segnala che alla fine del primo semestre sono 17 i progetti in corso (6 nel settore delle neuroscienze, 5 nella AI, 4 nella robotica e 2 in climate change), di cui 2 lanciati nel primo semestre 2024 e in totale 21 i progetti lanciati dal 2022. Sono inoltre state implementate 2 industrializzazioni, la prima delle quali deriva dal progetto di ricerca ''Dispersione scolastica e incidenza dei disturbi neuropsichiatrici'', realizzato con la Scuola IMT di Lucca, Intesa Sanpaolo, Fondazione Links e Ospedale Regina Margherita di Torino; l'altra consiste nella messa a disposizione dei dipendenti del Gruppo sulla piattaforma CareLab di un programma di allenamento sul Technostress. È stato ottenuto 1 brevetto relativo ad un algoritmo di AI sviluppato con IMI C&IB, che ha l'obiettivo di costruire una strategia di hedging per un portafoglio di asset finanziari. Complessivamente sono 4 i brevetti finora ottenuti.
Per favorire l'accelerazione della business transformation, dal 2022 sono state coinvolte 58 aziende in programmi di open innovation, di cui 8 in progetti trasformativi in ambito economia circolare. Nel primo semestre 2024 Intesa Sanpaolo Innovation Center ha firmato l'accordo con CIM 4.0 Competence Center12 promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano, e ha lanciato la call4startup per l'EDIH ARTES13. Inoltre, con l'obiettivo di stimolare l'internazionalizzazione di startup e PMI, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha organizzato, con il supporto di ICCIUK14 e del Consolato Generale Britannico, il "Women & Innovation Tech Tour" a Londra e l'evento statunitense «Tech Tour SMAU San Francisco», con un totale di 8 imprese e startup coinvolte nelle due iniziative.
Con l'obiettivo di diffondere la cultura dell'innovazione, nel primo semestre 2024 sono stati realizzati 21 eventi di posizionamento e match-making15 con il coinvolgimento di oltre 7.800 partecipanti (dal 2022 in totale 89 eventi con circa 13.000 partecipanti); è stato lanciato l'«Inclusive Innovation Experience», percorso tattile-uditivo presso il Centro Direzionale di Torino attraverso cui persone con disabilità sensoriali possono accedere ai contenuti di innovazione della Società. Nel primo semestre 2024, sono stati rilasciati 6 report sull'innovazione delle tecnologie (38 dal 2022), nel secondo trimestre in particolare sono stati rilasciati quattro report, tra cui uno riguardante le dinamiche e le prospettive dell''industria dell'idrogeno e un altro incentrato sul ruolo chiave degli oceani per la salute e la sopravvivenza del pianeta, presentato a maggio al Blue Economy Summit di One Ocean Foundation.
Infine, Neva SGR nel primo semestre 2024 ha realizzato investimenti a supporto delle startup per oltre 22 milioni (oltre 105 milioni dal 2022); sono ora in corso le attività per il lancio dei nuovi fondi Neva II.
Per quanto riguarda infine la sicurezza informatica, il programma di Cyber Group Resilience ha innalzato i livelli di maturità dei presidi di sicurezza e la resilienza del Gruppo in caso di attacco cyber.
Intesa Sanpaolo conferma il suo impegno ad investire per rafforzare il proprio capitale umano con una serie di iniziative dedicate alle proprie Persone, per la loro crescita, valorizzazione e soddisfazione. La creazione di un ecosistema unico di competenze adeguato all'evoluzione della Banca è uno degli obiettivi principali del Gruppo, che punta attivamente sui talenti e sull'incentivazione della diversità e dell'inclusione in quanto è consapevole che le Persone rappresentino la risorsa più importante per il raggiungimento degli obiettivi di Piano, nonché il fattore abilitante per il successo futuro.
Proseguono le assunzioni di professional e la riqualificazione e formazione delle risorse interne per favorire il ricambio generazionale, lo sviluppo e il mantenimento di competenze adeguate, con l'obiettivo di supportare la crescita del Gruppo e affrontare al meglio le sfide dei prossimi anni. Il target in arco Piano è di realizzare 4.600 assunzioni a tempo indeterminato (circa 3.850 professionisti assunti dal 2021) e di riqualificare e riconvertire circa 8.000 persone verso iniziative prioritarie e strategiche (circa 5.350 già coinvolte dal 2022).
14 Camera di Commercio e Industria Italiana per il Regno Unito.
11 Una startup ritirata rispetto al 1° trimestre 2024.
12 CIM4.0 è uno degli otto centri di competenza nazionali ad elevata specializzazione promossi dal MISE, oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy, riconosciuto come polo d'eccellenza nell'ambito della trasformazione tecnologica delle imprese con la diffusione di tecnologie e competenze dell'Industry4.0.
13 Il programma EDIH ARTES 5.0 – Restart Italy ha l'obiettivo di promuovere la cultura dell'innovazione e stimolare l'adozione di modelli di open innovation, favorendo l'incontro delle imprese con startup e PMI innovative, in questo caso nell'ambito del settore turistico alberghiero.
15 Evento di posizionamento: evento in cui un protagonista illustra i temi dell'innovazione; evento di match-making: evento che favorisce l'incontro tra domanda e offerta di innovazione.

Il coinvolgimento delle Persone del Gruppo nel raggiungimento degli obiettivi di Piano viene perseguito grazie a piani di incentivazione a lungo termine che favoriscono anche l'imprenditorialità individuale. Inoltre, vanno avanti la terza edizione dell'International Talent Program e le iniziative mirate di sviluppo e formazione dedicate a un selezionato numero di risorse chiave del middle management.
Nell'ottica di favorire l'equilibro vita-lavoro delle Persone del Gruppo e di rispondere alle loro esigenze di flessibilità, è stato realizzato un nuovo quadro organizzativo, che prevede una maggiore flessibilità in termini di orario lavorativo giornaliero, smart working e l'introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni su base volontaria, a parità di retribuzione.
La strategia di formazione del personale, aspetto fondamentale per il Gruppo, viene portata avanti dal nuovo player leader in Italia nella formazione, originato dalla combinazione tra ISP Formazione e Digit'Ed (società del Fondo Nextalia). Il contesto attuale richiede continua evoluzione di competenze e flessibilità e, al primo semestre 2024, la Banca ha erogato circa 31,3 milioni di ore di formazione dal 2022, a fronte di un obiettivo di 50 milioni di ore previste nell'arco di Piano.
Si segnala inoltre l'attivazione della piattaforma dedicata al benessere fisico, emotivo, psicologico e sociale dei dipendenti del Gruppo, che offre contenuti video, podcast, articoli, strumenti e app, integrati da eventi e iniziative organizzati sia in presenza che in modalità digitale.
Intesa Sanpaolo persegue l'obiettivo di favorire un ambiente di lavoro inclusivo, promuovendo il rispetto e il valore della diversità e potenziando il patrimonio di multiculturalità, esperienze e caratteristiche delle Persone del Gruppo. Si impegna, inoltre, nella promozione di politiche di gestione e sviluppo delle persone basate sull'equità, sulla meritocrazia e sulla valorizzazione del talento di ciascuna persona senza discriminazioni di sorta. A tal fine, infatti, gli obiettivi Diversity, Equity & Inclusion di ciascuna Divisione e Area di Governo sono oggetto di attento monitoraggio ed è stata rafforzata la collaborazione con ISPROUD, la prima community di dipendenti del Gruppo, che oggi include Persone LGBTQ+ e alleate, e avviata la cooperazione con la nuova community interna ARTICOLO19 sui temi della disabilità.
Oltre alla presenza del Gruppo in importanti indici e classifiche sulla sostenibilità, come evidenziato nel paragrafo che segue, l'attenzione riservata alle proprie Persone si riflette anche in numerosi riconoscimenti ricevuti:
Si mantiene in continua crescita l'indice di soddisfazione delle Persone di ISP, che ha raggiunto il livello più alto degli ultimi dieci anni (84% nel 2023 a fronte del 79% nel 2021 e del 66% nel 2013).
Nel primo semestre 2024 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha proseguito a pieno ritmo le attività inerenti agli obiettivi dichiarati nel Piano d'Impresa 2022-2025, in cui le tematiche ESG rappresentano uno dei quattro pilastri per la solida e sostenibile creazione di valore e per l'ulteriore rafforzamento della leadership di Intesa Sanpaolo in ambito sostenibilità.
Di seguito vengono esposti i progetti e i principali risultati conseguiti nel semestre in ambito ESG, mentre per un approfondimento sulla strategia e, in termini generali, sull'approccio alle tematiche ESG si rimanda alla specifica informativa riportata nella Relazione sull'andamento della gestione del Bilancio consolidato 2023.
Intesa Sanpaolo conferma un forte presidio sulla sostenibilità come dimostrato dal posizionamento ai vertici nei principali indici e classifiche: è l'unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe), prima banca europea e seconda al mondo nell'indice 2024 di Corporate Knights ''Global 100 Most Sustainable Corporations in the World'', inclusa nel Leadership level di CDP; presente per il sesto anno consecutivo nell'indice sulla parità di genere 2023 Bloomberg Gender-Equality Index, inclusa come prima banca in Europa e unica banca in Italia nel Refinitiv Global Diversity and Inclusion Index 2023, che comprende le 100 migliori aziende per diversità e inclusione. Intesa Sanpaolo ha inoltre ricevuto alcuni riconoscimenti nel campo della sostenibilità, in particolare è ESG Industry Top Rated e ESG Regional Top Rated nel 2024 per Sustainalytics, è stata inclusa nel Top 10% (CSA Score 2023) del S&P Global Sustainability Yearbook 2024 e si è confermata prima in Europa per gli aspetti ESG nella classifica 2023 di Institutional Investor.
L'impegno del Gruppo nell'ambito della sostenibilità si concretizza anche attraverso la partecipazione a tutte le principali iniziative internazionali delle Nazioni Unite, tra cui il Global Compact, riguardanti il settore finanziario e che si inquadrano nell'ambito del raggiungimento degli UN Sustainable Development Goals: i Principles for Sustainable Insurance (PSI), i Principles for Responsible Investment (PRI) e i Principles for Responsible Banking (PRB), rispetto ai quali la Banca rendiconta i progressi raggiunti all'interno del PRB Report. Intesa Sanpaolo supporta le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD16) e pubblica un Climate Report, che include specifiche informazioni sul clima in linea con tali Raccomandazioni; inoltre, la Banca ha adottato gli Stakeholder Capitalism Metrics sviluppati dal World Economic Forum (WEF), un insieme di indicatori e informative ESG che danno evidenza dell'impegno per la creazione di valore a lungo termine e del contributo agli UN Sustainable Development Goals.
L'indirizzamento dei principali temi ESG è stato coadiuvato all'interno della Cabina di Regia ESG.
Nell'ambito di un'ampia riorganizzazione, ad aprile 2024 è stata costituita l'Area di Governo Chief Sustainability Officer, con compiti di indirizzo strategico sui temi della sostenibilità, di pianificazione delle attività e di monitoraggio. Sono confluite in quest'Area le attività che prima erano distribuite in diverse unità organizzative del Gruppo, andando a costituire una struttura
16 La TCFD è stata sciolta nel corso di COP28 e le responsabilità in tema di reporting finanziario su tematiche correlate al clima sono passate all'International Sustainability Standards Board.

che riflette le priorità ESG individuate dal Piano d'Impresa; è stata inoltre costituita, in ambito sociale, l'Area di Governo Chief Social Impact Officer, responsabile delle iniziative e dei progetti di impatto sociale e del controllo delle iniziative per mitigare gli impatti ambientali diretti generati dal Gruppo. È stata inoltre creata una nuova unità organizzativa "ESG Steering" dedicata all'indirizzo strategico e al monitoraggio delle tematiche ESG.
Nel corso del primo semestre 2024 Intesa Sanpaolo per il sociale ha inaugurato la propria sede a Brescia, un segnale concreto che prosegue nell'impegno assunto nel 2023 di destinare 1,5 miliardi di euro17 per il quinquennio 2023-2027 a supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali dando vita al principale progetto di coesione in Italia, ponendosi come Istituzione al servizio del Paese dei territori e delle comunità per la promozione di una società più equa.
Nel corso del 2024 sono state gestite diverse progettualità strategiche e di rilievo per il Gruppo sui temi della sostenibilità, fra cui si evidenziano: i) le attività del progetto Target Setting che ha l'obiettivo di definire obiettivi allineati a Net-Zero, e che ha lavorato, come richiesto dalla NZBA18, su obiettivi intermedi al 2030 relativi a ulteriori settori rispetto a quelli indicati nel Piano di Impresa e sulla documentazione sottoposta a SBTi (Science Based Target initiative) per la validazione; ii) la supervisione e il coordinamento delle attività relative alle altre alleanze Net-Zero cui il Gruppo ha aderito, in particolare la NZAMI19, la NZAOA20 e il Forum for Insurance Transition to Net Zero (FIT); iii) la prosecuzione del progetto EU Taxonomy Green Enhancement, che ha l'obiettivo di introdurre regole e processi per classificare le operazioni creditizie in coerenza con le richieste normative della Tassonomia UE e per indirizzare dinamicamente il portafoglio crediti anche al fine di migliorare il Green Asset Ratio (GAR); iv) l'implementazione del progetto ESG-Climate Credit Framework per l'applicazione di fattori ESG nella valutazione del portafoglio creditizio del Gruppo per le aziende non finanziarie.
Nell'ambito delle iniziative di rilievo per il Gruppo sui temi della sostenibilità, si evidenzia anche la chiusura del progetto pluriennale ESG Reporting avviato nel 2021 con l'obiettivo di creare un approccio integrato e trasversale al Reporting ESG di Gruppo in grado di far fronte ai nuovi requisiti normativi e alle best practice emergenti. Il progetto, organizzato in 6 cantieri, si è focalizzato: sulla definizione delle soluzioni a regime per la predisposizione dei Template richiesti dall'Art. 8 dell'Atto Delegato della EU Taxonomy e dei Template quantitativi e delle Tavole qualitative previsti dal Pillar 3 in ambito ESG; sull'industrializzazione dei relativi indicatori tra i quali il GAR (secondo un'ottica di allineamento alla tassonomia); sulla predisposizione della normativa interna per la redazione dell'informativa (ad es. Pillar 3, PRB Report, Climate Report); sulla definizione di un processo di monitoraggio dedicato ai KPI ESG per il presidio del raggiungimento dei target di Piano; sulla definizione del processo di Budget 2024 e dei KPI ESG rilevanti; infine sulla definizione delle soluzioni a regime delle attività presidiate dal cantiere Managerial Reporting.
In vista della rendicontazione 2024 secondo la CSRD - Corporate Sustainability Reporting Directive, il primo semestre è stato caratterizzato dall'avvio del nuovo progetto dedicato alla CSRD organizzato in 7 cantieri, che in questa fase si è focalizzato principalmente sulle seguenti attività: svolgimento e completamento della gap analysis e definizione di piani di rimedio per le priorità identificate; conclusione dell'esercizio di materiality assessment per tutti gli standard; produzione e validazione di schede tecniche per tutti gli standard da rendicontare; identificazione preliminare e finalizzazione delle ownership per tutti gli standard; definizione della macro struttura del sustainability statement; disegno del modello operativo target; definizione dell'approccio di data governance; valutazione dell'idoneità della soluzione IT individuata per il reporting e stesura dei relativi business requirement.
Nel Piano d'Impresa 2022-2025 è presente un grande focus sul clima che prevede l'impegno del Gruppo per favorire la transizione verso un'economia a basse emissioni, attraverso azioni concrete di mitigazione delle proprie emissioni dirette e indirette e sostenendo le iniziative e i progetti green a favore dei propri clienti; è stato confermato nel Piano l'impegno per l'economia circolare promuovendo la diffusione di tale modello, rinnovando la partnership con la Fondazione Ellen MacArthur e con Cariplo Factory, oltre che mettendo a disposizione 8 miliardi di linee di credito21 per l'economia circolare. In particolare, nell'ambito del plafond nel primo semestre 2024 sono stati valutati e validati 176 progetti per un importo di circa 8 miliardi, accordati circa 3,5 miliardi in 88 transazioni (di cui oltre 2,1 miliardi relativi a criteri green) ed erogati 1,3 miliardi tenendo conto di progetti accordati in precedenza (di cui 1 miliardo relativo a criteri green). Complessivamente, dal 2022, sono stati: valutati e validati 962 progetti per un controvalore di circa 28,8 miliardi, accordati circa 15,5 miliardi in 560 transazioni (di cui 9,6 miliardi relativi a criteri green), con circa 10 miliardi erogati tenendo conto di progetti accordati in precedenza (di cui 7,9 miliardi relativi a criteri green).
Inoltre, il Gruppo si è impegnato mettendo a disposizione 12 miliardi di nuovi crediti green agli individui, dei quali circa 1,8 miliardi sono stati erogati nel primo semestre per i Mutui Green a clienti privati (6,7 miliardi nel periodo 2022-primo semestre 202422).
Per sostenere le PMI che ambiscono a migliorare il profilo di sostenibilità, Intesa Sanpaolo propone il finanziamento S-Loan, declinato in 3 linee di prodotto a seguito di una razionalizzazione avvenuta nel corso del primo semestre (in precedenza 6 linee): S-Loan ESG, S-Loan CER, e S-Loan Diversity. Nel primo semestre 2024 sono stati concessi 0,7 miliardi (circa 5,9 miliardi dal lancio nel 2020).
Oltre alle risorse finanziarie, per supportare i clienti nella transizione ESG/climate la Banca mette a disposizione delle imprese clienti una piattaforma di formazione online dedicata alle tematiche di sostenibilità e i Laboratori ESG (15 già attivati), in collaborazione con partner specializzati quali Circularity, Nativa, CE Lab e altri. La Banca rende disponibile un servizio di consulenza ESG alle aziende, con l'obiettivo di guidarle verso la transizione energetica attraverso un approccio flessibile e
18 Net-Zero Banking Alliance.
17 Come costo per la Banca (inclusi costi di struttura pari a ~0,5 miliardi relativi alle ~1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti), già tenuto in considerazione nella guidance 2024-2025.
19 Net Zero Asset Managers Initiative.
20 Net Zero Asset Owner Alliance.
21 Plafond, dedicato a circular e green economy, che prevede specifici incentivi.
22 Include anche i mutui green erogati dal 2023 da ISBD.

modulabile, con particolare attenzione ai settori dell'energia, infrastrutture e industria & automotive. Infine, è stata sviluppata in modo significativo l'iniziativa di value proposition ESG per i segmenti di clientela corporate, piccole e medie imprese e retail in tutte le banche della Divisione International Subsidiary Banks23, con l'ampliamento del catalogo prodotti per i clienti retail ed il lancio del Green Dedicated S-Loan in VUB.
Sono poi proseguite nel corso del primo semestre 2024 alcune iniziative e collaborazioni di rilievo, tra le quali la collaborazione tra Intesa Sanpaolo Innovation Center Fondazione, la Banca, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory su questioni legate all'economia circolare anche attraverso il Circular Economy Lab.
Tra le progettualità, si segnala che è stata portata a termine l'implementazione dell'evoluzione ESG/Climate del quadro di credito delle imprese non finanziarie, avvalendosi di considerazioni ESG/Climate nella classificazione dei settori, della strategia settoriale ESG, dello scoring ESG delle controparti e delle regole riguardanti i prodotti e le operazioni sostenibili; è stata inoltre definita la metodologia di analisi del piano di transizione dei clienti nel settore Oil & Gas, Power Generation ed Automotive prevedendone la progressiva estensione agli altri settori Net-Zero.
Intesa Sanpaolo si è impegnata nel Piano d'Impresa 2022-2025 a rafforzare ulteriormente l'offerta di prodotti di investimento attenti alla sostenibilità sia di asset management sia assicurativi, che integrano i criteri finanziari con considerazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici; in particolare, Eurizon ha già oltrepassato l'obiettivo di incrementare il risparmio gestito in fondi classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) a circa 156 miliardi e raggiungere il 60% del totale Asset under Management in prodotti di investimento attenti alla sostenibilità24, con una penetrazione in aumento al 76,4% sul patrimonio totale dei fondi gestiti al 30 giugno 2024, oltre a una gamma diversificata in tutte le asset class di fondi classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della SFDR.
Engagement e coinvolgimento nei confronti degli emittenti e dei clienti sono parte dell'impegno che le Società del Gruppo attuano al fine di contribuire al cambiamento in ottica di sostenibilità, anche a seguito dell'adesione a NZAMI e NZIA (Net-Zero Insurance Alliance, ora FIT), che richiedono di instaurare solidi piani di interazione con le società partecipate focalizzati a incentivarle ad attuare efficaci percorsi di decarbonizzazione25. In merito alle attività di Stewardship, nel primo semestre 2024 Eurizon Capital SGR ha preso parte a 1.248 assemblee degli azionisti (di cui 91% di emittenti quotati all'estero) e a 530 engagement (di cui 37% su tematiche ESG). Nello stesso periodo Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking ha preso parte a 45 assemblee degli azionisti e a 88 engagement (di cui 80% su tematiche ESG).
In un'ottica di miglioramento dell'offerta ESG, è stata istituita la figura dell'"Ambasciatore ESG", con il coinvolgimento nella fase pilota, ora conclusa, di 34 Private Banker selezionati tra i circa 6.000 appartenenti alle Reti Fideuram e Intesa Sanpaolo Private Banking, sulla base della loro attenzione alle tematiche ESG, con l'obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità nei territori di appartenenza, promuovendo comportamenti sostenibili e rappresentando un punto di ascolto delle esigenze di Clienti e Private Banker. La fase esecutiva del progetto sarà lanciata entro fine anno.
In linea con gli obiettivi di Gruppo e la rilevanza strategica che l'integrazione dei fattori ESG sta assumendo anche per il settore assicurativo, il Gruppo assicurativo ha proseguito nel primo semestre 2024 nel rafforzamento dell'offerta unit-linked/multiramo che include opzioni di investimento ESG (artt. 8 e 9 della SFDR) sottostanti i prodotti assicurativi disponibili per la clientela, con un incremento all'81%, ed è stato ulteriormente ampliato il catalogo dei prodotti IBIP26 con nuovi prodotti classificati art. 8.
Intesa Sanpaolo si è impegnata a generare un impatto sociale per i prossimi anni dando seguito all'impegno e all'attenzione che ha sempre dedicato ai bisogni delle persone e delle comunità in cui opera. Nel Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo ha previsto specifiche iniziative dedicate ai giovani e alle persone vulnerabili.
Da sempre pronta a investire sui giovani anche per promuovere l'occupazione e il diritto all'istruzione, Intesa Sanpaolo sostiene Giovani e Lavoro, il programma nato dalla partnership tra Intesa Sanpaolo e Generation Italy, che ha l'obiettivo di offrire nell'orizzonte del Piano d'Impresa 2022-2025 corsi di formazione gratuiti a oltre 3 mila giovani non occupati tra i 18 e i 29 anni, per aiutarli ad acquisire le competenze richieste dalle aziende; nel primo semestre 2024 il programma ha visto la partecipazione di oltre 8.000 giovani candidati, oltre 1.400 studenti intervistati e oltre 600 studenti formati/in formazione attraverso 25 corsi. Oltre 4.500 sono stati gli studenti formati/in formazione dal 2019 e oltre 2.430 le aziende coinvolte dall'inizio del Programma. In aprile ha preso avvio la quarta edizione del programma "Generation4Universities", rivolta agli studenti di talento all'ultimo anno di università per facilitare un primo ingresso nel mondo del lavoro, che ha coinvolto 90 studenti/esse provenienti da 50 università e 19 aziende italiane partner.
Nell'ambito dei programmi di inclusione educativa, sono state rafforzate le partnership con le principali università e scuole italiane, con oltre 450 scuole e circa 14.000 studenti coinvolti nel primo semestre 2024 (circa 2.700 scuole da inizio Piano 2022), sostenendo il merito e la mobilità sociale.
Prosegue il Programma "Futura", promosso da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e Yolk, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo, per combattere la povertà educativa femminile e il fallimento formativo o l'abbandono scolastico. Il progetto pilota durerà due anni in tre aree socialmente ed economicamente svantaggiate e promuoverà la
25 Per approfondimenti sulle attività delle Società del Gruppo in tale ambito e in relazione agli obiettivi Net-Zero, si rimanda al 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo.
23 Escluse Moldavia e Ucraina.
24 Perimetro Eurizon – fondi e prodotti di risparmio gestito ex art. 8 e 9 SFDR 2019/2088.
26 Insurance Based Investment Products.

crescita e l'autonomia con corsi di formazione personalizzati per 300 ragazze e giovani donne, incluse 50 giovani madri. Sono già stati attivati oltre 230 piani educativi.
Si segnala inoltre il programma "Digital Re-start", realizzato dalla Divisione Private Banking, volto a formare e ricollocare nel mercato del lavoro persone disoccupate di età compresa tra i 40 e i 50 anni, attraverso il finanziamento di borse di studio per il Master in Data Analysis che forma professionisti per sviluppare nuove competenze digitali. Le prime quattro edizioni del Programma, l'ultima delle quali conclusa nel primo trimestre del 2024, hanno coinvolto 100 partecipanti, di cui 56 hanno ottenuto un nuovo impiego.
La Divisione Insurance ha avviato nel 2022 l'iniziativa a impatto sociale In Action ESG NEET, dedicata alla promozione e all'inclusione nel mondo del lavoro dei giovani NEET e di altre categorie fragili. Dall'avvio del progetto sino a giugno 2024 sono state attivate 9 classi in Toscana, Campania, Lazio e Puglia. I percorsi formativi hanno coinvolto complessivamente 148 persone, ciascuna delle quali ha frequentato un tirocinio curriculare in strutture socio-sanitarie o educative. I corsi sono promossi dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo Vita, Fideuram Vita e Dynamo Camp ETS.
Con il Piano d'Impresa 2022-2025 Intesa Sanpaolo ha confermato la propria attenzione ai temi della sostenibilità e dell'inclusività attraverso lo sviluppo di partnership a impatto sociale. Il modello operativo degli interventi a favore delle comunità si basa su nuove e consolidate reti relazionali che danno vita a collaborazioni con organizzazioni, enti del Terzo Settore, aziende e istituzioni, creando veri e propri ecosistemi di solidarietà. Si afferma così un'operatività innovativa e resiliente che si articola lungo le direttrici del contrasto alle povertà e dell'inclusione e coesione sociale.
Nell'ambito del contrasto alle povertà, il Programma cibo e riparo per le persone in difficoltà prevede la realizzazione di 50 milioni di interventi nell'orizzonte del Piano d'Impresa attraverso l'offerta di pasti, posti letto, farmaci e indumenti a persone fragili. È un'iniziativa che ha consentito di definire una nuova dimensione dell'intervento sociale con caratteristiche multiprogetto e multistakeholder: numerosi sono gli interventi sviluppati attraverso l'ingaggio di differenti attori del mondo profit e non profit rivolti al numero più ampio di beneficiari.
Complessivamente, nel periodo 2022-primo semestre 2024 sono stati realizzati oltre 41,8 milioni di interventi (anche a sostegno dell'emergenza umanitaria in Ucraina) includendo circa 34,5 milioni di pasti, più di 3,5 milioni di dormitori/letti, oltre 3,3 milioni di prescrizioni di farmaci, oltre 490.000 mila capi di abbigliamento.
Alcuni dei progetti emblematici che concorrono agli obiettivi del programma sono:
Per quanto riguarda l'inclusione e la coesione sociale, queste tematiche sono al centro delle politiche pubbliche più importanti degli ultimi anni e anche la Banca si è fatta portatrice della loro promozione indirizzando le proprie attività progettuali al fine di riequilibrare le disuguaglianze. Nell'ambito della coesione e inclusione sociale rientrano le iniziative che impattano su importanti e numerose aree di intervento.
Ad esempio, il programma Aiutare chi Aiuta, nato in collaborazione con Caritas Italiana, è volto a rafforzare il tessuto sociale nei territori, coinvolgendo le Caritas diocesane nell'assistenza delle persone in difficoltà, in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. Il programma prevede una call-to-action destinata alle diocesi italiane su temi sociali particolarmente rilevanti.
Dal 2020 sono state sviluppate più di 100 iniziative solidali in tutta Italia, offrendo a migliaia di persone: beni e aiuti materiali, casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell'avviamento di nuove imprese, sostegno domiciliare, l'accompagnamento ai servizi sanitari e il supporto a nuove forme di residenzialità ecc.
Nel biennio 2023-2024, l'impegno di Intesa Sanpaolo e Caritas italiana si sta focalizzando sul supporto dei giovani e adulti del circuito carcerario e sul sostegno delle loro famiglie attraverso azioni che coprono i bisogni a 360 gradi.
Tra le iniziative del Piano dedicate ai bisogni delle persone e delle comunità in cui il Gruppo opera, si distingue uno dei progetti più estesi di social housing in Italia che prevede la promozione di alloggi sociali e posti letto per studenti (circa 6.000-8.000 nell'orizzonte di Piano); sono state rafforzate le iniziative in corso in termini di promozione di unità abitative, anche mediante l'identificazione di nuove partnership con primari operatori nel settore, per il raggiungimento degli obiettivi di Piano.
Infine, a conferma del proprio forte impegno nella sostenibilità sociale per un presente e un futuro più inclusivi e solidali, nel 2023 la Banca – come già indicato - si è impegnata a destinare circa 1,5 miliardi complessivi per il quinquennio 2023-2027 a supporto di iniziative per far fronte ai bisogni sociali, di cui circa 500 milioni per i costi di struttura delle circa 1.000 persone dedicate al sostegno di iniziative/progetti. Nel periodo 2023-primo semestre 2024, sono già stati sostenuti circa 0,5 miliardi.
Il primo semestre 2024

Anche nel primo semestre 2024 l'azione di sostegno di Intesa Sanpaolo al sistema economico del Paese è risultata incisiva: la Banca ha erogato nuovo credito a medio lungo termine all'economia reale per circa 31 miliardi, dei quali circa 20 miliardi in Italia. Inoltre, Intesa Sanpaolo, a supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha messo a disposizione un plafond di oltre 400 miliardi di finanziamenti a medio-lungo termine per imprese e famiglie con l'obiettivo di rafforzare la crescita del Paese nell'orizzonte 2021-2026.
Nel Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo ha previsto importanti iniziative nell'ambito dell'inclusione sociale, che rappresenta un fattore cruciale nella prospettiva di una transizione equa e inclusiva; in particolare, si è impegnato a erogare nuovo credito sociale per circa 25 miliardi. Nel primo semestre 2024 sono stati erogati 2,5 miliardi in social lending e urban regeneration (17,2 miliardi nel biennio 2022- primo semestre 2024).
Si evidenziano in particolare i finanziamenti a sostegno di enti non-profit per 107 milioni (circa 700 milioni nel periodo 2022-primo semestre 2024) e la messa a disposizione di 41 milioni nell'ambito del Fund for Impact, che prevede un sostegno diretto a famiglie e individui per garantire un accesso più ampio e sostenibile al credito, con programmi dedicati come: "per Merito", la prima linea di credito non garantita dedicata a tutti gli studenti universitari, "Mamma@work", un prestito a condizioni agevolate rivolto alle madri lavoratrici per conciliare maternità e lavoro nei primi anni di vita dei figli, "per Crescere", per la formazione e l'educazione dei bambini in età scolare rivolto alle famiglie fragili, "per avere Cura", per sostenere le famiglie che si prendono cura di persone non autosufficienti, e altre soluzioni (es. "Obiettivo Pensione", "per Esempio").
Infine, nel Piano d'Impresa sono stati previsti finanziamenti per la rigenerazione urbana. Nel primo semestre 2024, Intesa Sanpaolo ha assunto impegni per circa 119 milioni di nuovi investimenti per iniziative in housing, servizi e infrastrutture sostenibili, in aggiunta alle più importanti iniziative di riqualificazione urbana in corso in Italia (per un totale di circa 1,4 miliardi di impegni assunti nel periodo 2022-primo semestre 2024).
A seguito dell'adesione del Gruppo alle alleanze Net-Zero (NZBA, NZAMI, NZAOA e FIT28) 29, all'interno del Piano d'Impresa 2022-2025, il Gruppo ha definito gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni al 2030 allineati al Net-Zero per i settori dell'Oil&Gas, Power Generation, Automotive e Coal Mining (per quest'ultimo phase out entro il 2025).
Nel 2023 sono stati fissati target per i due nuovi settori Iron&Steel e Commercial Real Estate e sono stati rivisti i target relativi a Power Generation e Automotive, in termini di value chain e di perimetro, per allineamento alle scelte effettuate per SBTi. È di oltre il 22% la riduzione assoluta nel 2023 rispetto al 2022 per i 6 settori ad alte emissioni sopracitati, con obiettivi dichiarati al 2030. La rendicontazione 2023 sulle emissioni finanziate è presentata all'interno del 2023 Climate Report, che comprende anche i progressi delle società di wealth management al raggiungimento degli obiettivi. È stata presentata a marzo la documentazione SBTi per la validazione.
Intesa Sanpaolo ha pubblicato a giugno le nuove Regole per l'operatività nell'Oil and Gas che aggiornano, ampliano e integrano le precedenti Regole per l'operatività nell'Unconventional Oil and Gas di luglio 2021.
Intesa Sanpaolo si è inoltre impegnata ad ottenere la carbon neutrality per le emissioni proprie nel 2030.
È stato lanciato a fine 2023 "Think Forestry", il progetto di riforestazione e preservazione del capitale naturale, al fine di favorire la sostenibilità ambientale e la transizione verso un'economia a zero emissioni; nel primo semestre 2024 sono 7 le iniziative di forestazione già completate.
Intesa Sanpaolo è firmataria, insieme ad altre 160 istituzioni finanziarie, della Finance Leadership Statement on Plastic Pollution, che ha l'obiettivo di porre fine all'inquinamento da plastica.
Tra le iniziative di engagement, nel corso del primo semestre 2024 è proseguita la partecipazione del Gruppo Intesa Sanpaolo a diversi gruppi di lavoro di GFANZ30, NZBA, NZAOA, FIT, IIGCC31 e PRI (Principles for Responsible Investments), contribuendo a pubblicazioni e casi studio dedicati.
Eurizon Capital SGR e Fideuram Asset Management SGR e Fideuram Asset Management Ireland hanno attivato il processo di engagement individuale e collettivo attraverso l'adesione alla Net-Zero Engagement Initiative (NZEI), a Climate Action 100+ e a Nature Action 100.
Si segnala inoltre che nel corso del 2023 Eurizon ha aderito alla Non Disclosure Campaign di Carbon Disclosure Project (CDP) e alla Science-Based Targets Campaign di CDP per promuovere la trasparenza ambientale e la definizione di obiettivi science-based da parte delle aziende.
La strategia di Intesa Sanpaolo si basa su una chiara consapevolezza dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico. La gamma di rischi e opportunità legati al cambiamento climatico è individuata e analizzata dall'Area Chief Sustainability Officer e dall'Area Chief Risk Officer di Intesa Sanpaolo con il supporto e il coinvolgimento delle pertinenti Aree di Governo e Divisioni, in particolare dell'Area Chief Financial Officer, al fine di integrarli nei normali processi di valutazione e monitoraggio del rischio (che portano alla gestione del rischio climatico, sotto forma di mitigazione e adattamento) e delle strategie creditizie.
Per un aggiornamento in merito al presidio ed alla gestione delle principali tematiche correlate al rischio climatico nonché alla loro integrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework di Gruppo – ovvero il quadro generale all'interno del quale è
27 Per approfondimenti sui risultati raggiunti nel 2023 in relazione ai target e agli impegni assunti con l'adesione alle iniziative Net-Zero, si rimanda al 2023 Climate Report del Gruppo Intesa Sanpaolo.
28 Il 25 aprile 2024 UNEP ha annunciato la creazione del Forum for Insurance Transition to Net Zero (FIT), un nuovo forum multistakeholder per un dialogo strutturato, convocato e guidato dalle Nazioni Unite, al fine di sostenere la necessaria accelerazione e il potenziamento dell'azione volontaria in tema di clima da parte del settore assicurativo e dei principali stakeholder. Intesa Sanpaolo Vita è uno dei Founding FIT Participants. Alla stessa data la NZIA ha cessato di operare.
29 Nel quarto trimestre 2021 adesione a Net-Zero Banking Alliance, Net-Zero Asset Managers Initiative, Net-Zero Asset Owner Alliance e Net-Zero Insurance Alliance (FIT adesso).
30 Glasgow Financial Alliance for Net Zero.
31 The Institutional Investors Group on Climate Change.

sviluppata la gestione del rischio d'impresa – si rimanda al capitolo "Il presidio dei rischi" contenuto nelle Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.
In relazione ai temi inerenti alle Persone del Gruppo nonché a innovazione, trasformazione digitale e cybersecurity, si rimanda al precedente paragrafo "Il Piano d'Impresa 2022-2025".
* * *
Un'ampia trattazione degli aspetti di sostenibilità/ESG è contenuta nella Dichiarazione Consolidata non Finanziaria (DCNF) 2023 redatta ai sensi del Decreto Legislativo 254/2016, relazione distinta rispetto al Bilancio e disponibile sul sito Internet di Gruppo.
Inoltre, come già indicato, Intesa Sanpaolo pubblica un'informativa dedicata al clima, in linea con le Raccomandazioni TCFD, il Climate Report.
Infine si rammenta che, a partire dal 31 dicembre 2022, nel documento Pillar 3 è contenuta l'informativa ESG come richiesta dall'Art. 449 bis CRR, cui si è aggiunta, a partire da dicembre 2023, l'informativa in merito al Green Asset Ratio (GAR).
Progetto Cultura è il programma pluriennale di iniziative con cui Intesa Sanpaolo esprime il proprio impegno nella promozione di arte e cultura, contribuendo in modo diretto e concreto alla crescita culturale e sociale del Paese. Le attività sono ideate e realizzate dalla struttura Art, Culture and Heritage in dialogo con realtà e istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali.
Gallerie d'Italia è il polo museale di Intesa Sanpaolo in 4 sedi, Milano, Napoli, Torino e Vicenza, frutto della trasformazione di palazzi storici di proprietà in musei aperti alle città per condividere collezioni d'arte, mostre e iniziative di valore culturale e sociale.
Nel primo semestre 2024 le Gallerie d'Italia hanno registrato complessivamente la presenza di oltre 385 mila visitatori. L'ingresso è gratuito fino al 18° anno di età (oltre 76 mila presenze fra under 18 e studenti dei laboratori didattici).
Le Gallerie ospitano nuclei di opere dalle raccolte d'arte di Intesa Sanpaolo in percorsi permanenti e semipermanenti, periodicamente rivisitati: nel semestre, si segnala l'arricchimento della sezione "Cantiere del '900" a Milano con un allestimento dedicato ai lavori di Alighiero Boetti dalla Collezione Agrati.
Sono state inaugurate 6 principali esposizioni temporanee, realizzate con partner nazionali e internazionali. A Milano Felice Carena, a cura di Luca Massimo Barbero, Virginia Baradel, Luigi Cavallo, Elena Pontiggia (progetto di "riscoperta" di un importante pittore del Novecento); a Napoli Velázquez. "Un segno grandioso" in partnership con The National Gallery di Londra (scambio di prestiti in concomitanza con l'esposizione del Caravaggio di Intesa Sanpaolo a Londra); a Torino le mostre fotografiche Cristina Mittermeier, a cura di Lauren Johnston, in collaborazione con National Geographic (sul rapporto uomo e natura e la difesa del pianeta), Antonio Biasiucci, a cura di Roberto Koch (terzo capitolo della rassegna "La Grande Fotografia Italiana"), Non ha l'età a cura di Aldo Grasso, in collaborazione con RAI (fotografie dall'Archivio Publifoto dedicate alle prime edizioni del Festival di Sanremo); a Vicenza, la mostra di design e illustrazione Javier Jaén a cura di Francesco Poroli, in collaborazione con Associazione Illustri di Vicenza (sezione "Illustrissimo" del Festival Illustri di Vicenza). Parallelamente sono state organizzate mostre-dossier con piccoli nuclei di opere e installazioni digitali nella sala immersiva delle Gallerie torinesi.
Mostre di Gallerie d'Italia sono state presentate anche in altre sedi espositive (Mimmo Jodice a Villa Bardini a Firenze, sede espositiva della Fondazione CR Firenze; The Circle allo IED di Milano, con Fondazione Cariplo; Gregory Crewdson al VB Photography Center di Kuopio in Finlandia; Io sono una forza del passato in Fiera Milano City nell'ambito di Miart, con Intesa Sanpaolo Private Banking, a cura di Luca Beatrice; Non solo signorine con foto dall'Archivio Storico e Publifoto in Lingotto Fiere di Torino, nell'ambito del Salone Internazionale del Libro, a cura di Annalena Benini, Barbara Costa; Il caso Africo con foto dall'Archivio Publifoto al Trame Festival di Lamezia Terme, Catanzaro).
Le Gallerie accolgono numerose attività e iniziative, in linea con la definizione di museo dell'ICOM-International Council of Museums come luogo chiave per la crescita, la partecipazione e l'inclusione sociale.
Nel semestre l'offerta didattica (visite e workshop per studenti delle scuole del territorio di ogni ordine e grado) ha visto la realizzazione di circa 2.580 laboratori, a cui hanno partecipato circa 61.000 bambini e ragazzi. I percorsi ideati per persone con disabilità ed esposte a contesti fragili sono stati circa 390, con circa 4.740 partecipanti. Le attività didattiche e inclusive sono gratuite. Le Gallerie hanno proposto circa 450 attività per adulti e famiglie (circa 7.270 partecipanti) e hanno ospitato circa 270 iniziative ed eventi culturali come giornate di studi, incontri, lezioni, presentazioni, conferenze stampa, concerti, dal convegno internazionale di studi dedicato a Velázquez ai 38 incontri di approfondimento sui temi delle mostre nel public program #Inside – (circa 18.920 partecipanti). Le sedi museali ospitano inoltre eventi a supporto delle altre strutture della Banca.
Una delle componenti più iconiche di Progetto Cultura, insieme a Gallerie d'Italia, è il programma Restituzioni dedicato alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico del Paese. Considerato il più importante progetto di restauri a livello mondiale, è curato dalla Banca sin dal 1989 in collaborazione con gli enti di tutela territoriali del Ministero della Cultura, sotto la supervisione scientifica di Carlo Bertelli, Giorgio Bonsanti e Carla Di Francesco.
Nel semestre è proseguita l'organizzazione della 20a edizione per il recupero di 117 opere provenienti da tutte le Regioni italiane, in sinergia con 60 enti di tutela e il coinvolgimento di 56 laboratori di restauro e centinaia di storici dell'arte. La mostra conclusiva per la condivisione dei risultati dei restauri si terrà a Roma nell'anno del Giubileo 2025.
Le raccolte d'arte di Intesa Sanpaolo contano 35 mila opere, dall'archeologia al contemporaneo. Per varietà e presenza di capolavori è ritenuta una delle più prestigiose corporate collection al mondo. I beni sono costantemente oggetto di attività di tutela, studio e valorizzazione.

Di seguito le principali attività svolte nel semestre:
Si ricorda che rientrano nella gestione del patrimonio di proprietà (dalla tutela ai prestiti) le opere della preziosa Collezione Agrati e della Collezione di Fondazione Cariplo e Cariplo Iniziative (artistic asset under management).
Dopo l'aggiornamento nel 2023 del valore a bilancio dell'intero patrimonio di pregio, il processo triennale di rideterminazione al fair value del patrimonio prevede nel corrente esercizio il monitoraggio attraverso lo svolgimento di un'analisi di scenario semestrale, condotta sulla base dell'andamento del mercato nel periodo di riferimento.
L'Archivio Storico di Gruppo è uno dei primi e più importanti archivi bancari a livello europeo. Custodisce 20 km lineari di carte tra il 1380 e i primi anni Duemila provenienti dalle banche confluite nel Gruppo e gestisce l'Archivio Publifoto composto da 7 milioni di fotografie e conservato alle Gallerie d'Italia di Torino. Ai beni archivistici sono dedicate assidue attività di tutela, digitalizzazione, inventariazione, catalogazione e valorizzazione, con particolare attenzione a potenziarne l'accesso pubblico anche attraverso le più avanzate tecnologie digitali disponibili (in particolare la pubblicazione on line nell'innovativo formato LOD-Linked Open Data che garantisce maggiore visibilità e condivisione dei dati).
Il patrimonio storico-artistico di proprietà è valorizzato anche per favorire opportunità di crescita, creatività e coinvolgimento delle persone del Gruppo attraverso le iniziative di Art & People rivolte ai colleghi e progettate con altre strutture della Banca, anche nel corso di questo semestre, ponendo al centro temi quali accessibilità, inclusione, valorizzazione delle differenze, multiculturalità, multidisciplinarietà.
Progetto Cultura, in particolare attraverso le Gallerie d'Italia, costruisce e cura partnership con attori pubblici e privati, nazionali e internazionali, in una logica di rete che rafforzi il comune obiettivo di promuovere il patrimonio culturale del Paese, prediligendo forme di collaborazione nelle quali il contributo della Banca si concretizza in termini di sostegno e anche di coprogettazione e condivisione di contenuti, spazi e relazioni.
In riferimento al primo semestre si segnalano:
‒ rapporti costanti con le Fondazioni di origine bancaria, tra cui Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che

spaziano dalle iniziative artistico-culturali (come la mostra Preraffaelliti nei Musei di San Domenico con Fondazione CR Forlì) ai progetti di formazione (Gallerie d'Italia Academy con Compagnia di San Paolo e Cariplo);
In collaborazione con altre istituzioni e scuole di alta formazione vengono proposti progetti di formazione e di valorizzazione delle competenze e delle professioni nel campo dell'arte e della cultura, rivolti in particolare ai giovani, in considerazione delle potenzialità del patrimonio culturale anche come motore di sviluppo economico e occupazionale. I progetti realizzati nel primo semestre:
La valorizzazione delle attività di Gallerie d'Italia (mostre, iniziative di accessibilità e inclusione, eventi), del patrimonio artistico e archivistico di proprietà, nonché dei progetti di partnership, avviene anche attraverso la produzione e diffusione di contenuti originali sui canali web e social di Gallerie d'Italia e di Gruppo, che integrano l'esperienza "fisica" e favoriscono l'engagement di un pubblico sempre più ampio e diversificato. I contenuti registrano interessanti riscontri in termini di visualizzazioni e interazioni32 .
Parallelamente, è proseguito l'impegno sulla intranet aziendale per favorire il coinvolgimento del personale.
Inoltre l'App Gallerie d'Italia, guida digitale che offre un'esperienza di visita arricchita e interattiva, è stata estesa nel 2024 a tutte le 4 sedi museali (ad oggi quasi 45 mila download). Interagendo con il ledwall Archivio Vivo, sono state scaricate dai visitatori delle Gallerie di Torino circa 22.700 foto dell'Archivio Publifoto.
Infine si ricorda che nell'ambito di Edizioni Gallerie d'Italia-Skira, dedicate alle iniziative di Progetto Cultura, sono stati pubblicati nel semestre 7 libri (i cataloghi delle mostre e il terzo volume della collana Collezionisti e valore dell'arte, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Private Banking e Direzione Studi e Ricerche, presentato in diretta streaming con l'ANSA il 27 marzo).
32 A titolo esemplificativo, i contenuti digital, social organici e ADV dedicati alle mostre di Gallerie d'Italia inaugurate nell'ultimo trimestre del 2023 e concluse nei primi mesi del 2024 (Moroni, Rebell, The Circle, Mimmo Jodice, Le trecce di Faustina) hanno generato una media di 18 milioni di impression ciascuna (con un picco per The Circle, 27 milioni). In riferimento alle mostre inaugurate nel 2024 e ancora in corso, si segnalano 17,2 milioni di impression per Mittermeier, 14,5 milioni per Carena, 16,4 milioni per Velázquez (dati forniti da DC Comunicazione e Immagine).

Le informazioni sui principali rischi e incertezze cui il Gruppo Intesa Sanpaolo è esposto trovano illustrazione nella Relazione intermedia sulla gestione e nelle Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Nella parte iniziale del presente capitolo, è stata fornita, come di consueto, (i) una rappresentazione sintetica del quadro macroeconomico, con i principali rischi connessi alla situazione internazionale, da leggere in coerenza con le indicazioni prospettiche contenute nel capitolo "Le previsioni per l'intero esercizio", nonché (ii) un'informativa sul presidio dei principali aspetti di rischio per il Gruppo ISP correlati al conflitto militare tra Russia e Ucraina. Ulteriori indicazioni in tal senso, riferite in particolare agli impatti valutativi delle esposizioni verso i due Paesi belligeranti, sono incluse nel capitolo "Il presidio dei rischi" delle Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Le informazioni sui rischi in generale e, più in particolare, sui rischi finanziari (rischi di credito e rischi di mercato), sui rischi di liquidità ed operativi nonché sui rischi delle imprese di assicurazione sono come sempre contenute nel già richiamato capitolo "Il presidio dei rischi" dove vengono altresì esposte le principali tematiche correlate al rischio climatico. Per quanto riguarda infine la solidità patrimoniale, i relativi elementi informativi sono presentati nello specifico paragrafo dedicato ai fondi propri ed ai coefficienti di solvibilità della presente Relazione intermedia sulla gestione.
Ulteriori elementi di dettaglio in merito ai rischi cui è esposto il Gruppo sono come di consueto resi disponibili con l'aggiornamento dell'Informativa sul Terzo Pilastro di Basilea 3.
Quanto, infine, al presupposto della continuità aziendale, gli Amministratori di Intesa Sanpaolo ribadiscono di avere la ragionevole certezza che la Società e il Gruppo continueranno nella loro esistenza operativa in un futuro prevedibile e che, di conseguenza, la Relazione semestrale al 30 giugno 2024 è stata predisposta in questa prospettiva di continuità. Precisano, quindi, di non avere rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria consolidata e nell'andamento operativo del Gruppo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale.


Il primo semestre 2024
55
I risultati economici e gli aggregati patrimoniali


Per consentire una lettura più immediata dei risultati, viene predisposto un conto economico consolidato riclassificato sintetico. Lo schema presenta, oltre agli importi relativi al periodo di rendicontazione, anche i dati di raffronto riferiti al corrispondente periodo del 2023 e l'evoluzione trimestrale degli stessi. Al fine di garantire un raffronto in termini omogenei, i dati economici riferiti ai periodi precedenti vengono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, per renderli il più possibile coerenti con riferimento ai diversi periodi rappresentati, soprattutto in relazione alle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Si segnala che nella presente Relazione semestrale non si sono rese necessarie riesposizioni dei dati economici consolidati riclassificati dei trimestri precedenti. Ciò in quanto in seguito al perfezionamento dell'acquisizione della banca rumena First Bank S.A. in data 31 maggio 2024, quindi nella parte finale del semestre, non sono stati computati effetti economici nel conto economico consolidato del primo semestre 2024.
Rispetto allo schema previsto dalla Circolare 262 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici di tali aggregazioni e riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le riclassificazioni e aggregazioni di voci effettuate nel Conto economico consolidato riclassificato riguardano le seguenti fattispecie:


| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |||
| assolute | % | ||||
| Interessi netti | 7.945 | 6.838 | 1.107 | 16,2 | |
| Commissioni nette | 4.653 | 4.353 | 300 | 6,9 | |
| Risultato dell'attività assicurativa | 903 | 856 | 47 | 5,5 | |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 97 | 337 | -240 | -71,2 | |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -10 | 14 | -24 | ||
| Proventi operativi netti | 13.588 | 12.398 | 1.190 | 9,6 | |
| Spese del personale | -3.200 | -3.185 | 15 | 0,5 | |
| Spese amministrative | -1.340 | -1.375 | -35 | -2,5 | |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -667 | -651 | 16 | 2,5 | |
| Costi operativi | -5.207 | -5.211 | -4 | -0,1 | |
| Risultato della gestione operativa | 8.381 | 7.187 | 1.194 | 16,6 | |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -554 | -556 | -2 | -0,4 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -178 | -191 | -13 | -6,8 | |
| Altri proventi (oneri) netti | 88 | 304 | -216 | -71,1 | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | |
| Risultato corrente lordo | 7.737 | 6.744 | 993 | 14,7 | |
| Imposte sul reddito | -2.510 | -2.084 | 426 | 20,4 | |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -102 | -86 | 16 | 18,6 | |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) |
-54 | -90 | -36 | -40,0 | |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-293 | -239 | 54 | 22,6 | |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -12 | -23 | -11 | -47,8 | |
| Risultato netto | 4.766 | 4.222 | 544 | 12,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | 2023 | ||||
| 2° trimestre |
1° trimestre |
4° trimestre |
3° trimestre |
2° trimestre |
1° trimestre |
|
| Interessi netti | 4.013 | 3.932 | 3.995 | 3.813 | 3.584 | 3.254 |
| Commissioni nette | 2.381 | 2.272 | 2.110 | 2.095 | 2.216 | 2.137 |
| Risultato dell'attività assicurativa | 448 | 455 | 391 | 419 | 459 | 397 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 18 | 79 | -91 | 52 | 75 | 262 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -4 | -6 | -32 | -12 | 7 | 7 |
| Proventi operativi netti | 6.856 | 6.732 | 6.373 | 6.367 | 6.341 | 6.057 |
| Spese del personale | -1.608 | -1.592 | -2.184 | -1.612 | -1.625 | -1.560 |
| Spese amministrative | -717 | -623 | -917 | -710 | -731 | -644 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -312 | -355 | -367 | -328 | -319 | -332 |
| Costi operativi | -2.637 | -2.570 | -3.468 | -2.650 | -2.675 | -2.536 |
| Risultato della gestione operativa | 4.219 | 4.162 | 2.905 | 3.717 | 3.666 | 3.521 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -318 | -236 | -616 | -357 | -367 | -189 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -125 | -53 | -332 | -47 | -121 | -70 |
| Altri proventi (oneri) netti | 31 | 57 | 29 | 15 | 203 | 101 |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 3.807 | 3.930 | 1.986 | 3.328 | 3.381 | 3.363 |
| Imposte sul reddito | -1.232 | -1.278 | -288 | -1.066 | -1.000 | -1.084 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -46 | -56 | -80 | -56 | -44 | -42 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) |
-25 | -29 | -35 | -36 | -44 | -46 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-36 | -257 | 18 | -264 | -11 | -228 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -3 | -9 | 1 | -6 | -16 | -7 |
| Risultato netto | 2.465 | 2.301 | 1.602 | 1.900 | 2.266 | 1.956 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha conseguito nella prima parte del 2024 eccellenti risultati in termini di redditività, liquidità e solidità patrimoniale, che si sono tradotti nella migliore performance in termini di utile netto e risultato lordo di gestione sin dal 2007, anno di nascita del Gruppo. I proventi operativi netti nel primo semestre sono ammontati a 13.588 milioni, in crescita del 9,6% rispetto ai 12.398 milioni del corrispondente periodo 2023. Tale dinamica è stata determinata dall'aumento degli interessi netti, che hanno beneficiato degli elevati livelli dei tassi di interesse, delle commissioni nette e dei proventi derivanti dall'attività assicurativa, solo in parte contrastato dalla flessione del risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value e, in misura minore, della voce Altri proventi (oneri) operativi netti.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Rapporti con clientela | 7.024 | 6.509 | 515 | 7,9 | |
| Titoli in circolazione | -2.267 | -1.371 | 896 | 65,4 | |
| Intermediazione con clientela | 4.757 | 5.138 | -381 | -7,4 | |
| Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 921 | 750 | 171 | 22,8 | |
| Altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
97 | 97 | - | - | |
| Altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.143 | 643 | 500 | 77,8 | |
| Attività e passività finanziarie | 2.161 | 1.490 | 671 | 45,0 | |
| Rapporti con banche | 379 | 76 | 303 | ||
| Differenziali su derivati di copertura | -152 | -326 | -174 | -53,4 | |
| Altri interessi netti | 800 | 460 | 340 | 73,9 | |
| Interessi netti | 7.945 | 6.838 | 1.107 | 16,2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Gli interessi netti, pari a 7.945 milioni, hanno presentato un progresso del 16,2% rispetto al primo semestre 2023. In particolare, hanno evidenziato una maggiore contribuzione le attività e passività finanziarie (+45%, pari a +671 milioni) grazie agli andamenti positivi delle altre attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+500 milioni) e dei titoli valutati al costo ammortizzato (+171 milioni). Sono risultate stabili le altre attività e passività finanziarie al fair value con impatto a conto economico.
Hanno altresì mostrato una dinamica favorevole sia gli interessi netti sui rapporti con banche (+303 milioni), grazie alla contribuzione positiva dei rapporti con BCE che hanno beneficiato di minori interessi passivi derivanti dall'operatività TLTRO a seguito dei rimborsi, sia i differenziali negativi su derivati di copertura, che si sono ridotti del 53,4%.
Per contro l'intermediazione con clientela ha registrato un calo (-7,4%, pari a -381 milioni): i maggiori interessi passivi su titoli in circolazione sono stati solo parzialmente compensati dall'incremento degli interessi su rapporti con clientela, favorito dal mantenimento di tassi di interesse ancora elevati da parte della BCE.
Infine, gli altri interessi netti, inclusivi di quelli maturati sulle attività deteriorate, hanno raggiunto gli 800 milioni, mostrando un incremento di 340 milioni.
L'andamento dei rapporti con banche risente del miglioramento sia in termini di consistenze puntuali sia in termini di giacenze medie della differenza tra le consistenze impiegate presso BCE e quelle del TLTRO nonché del maggior tasso di interesse medio di periodo. In particolare, all'interno dei rapporti con banche le operazioni TLTRO III con la BCE hanno dato luogo nel semestre ad interessi passivi per 525 milioni, rispetto ai 1.073 milioni del medesimo periodo 2023, a fronte di consistenze scese alla fine di giugno 2024 a 60 milioni in seguito ai rimborsi a scadenza intervenuti nel corso dell'esercizio (36 miliardi in marzo e 9 miliardi in giugno).
Si ricorda che nei primi sei mesi del 2023 lo stock medio del TLTRO in essere era stato di 75,3 miliardi in presenza di tassi applicati (Deposit Facility Rate) in progressivo rialzo ma ancora inferiori a quelli in vigore nel 2024.
La liquidità impiegata in depositi a vista (overnight) presso la BCE ha generato interessi attivi per 1.284 milioni a fronte dei 1.473 milioni contabilizzati nel periodo gennaio-giugno 2023 che, rispetto al 2024, aveva registrato giacenze medie significativamente più elevate pur a fronte di tassi applicati (Deposit Facility Rate) inferiori.


| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° | 1° | |||
| trimestre | trimestre | assolute | % | |
| Rapporti con clientela | 3.483 | 3.541 | -58 | -1,6 |
| Titoli in circolazione | -1.165 | -1.102 | 63 | 5,7 |
| Intermediazione con clientela | 2.318 | 2.439 | -121 | -5,0 |
| Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 498 | 423 | 75 | 17,7 |
| Altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 38 | 59 | -21 | -35,6 |
| Altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 585 | 558 | 27 | 4,8 |
| Attività e passività finanziarie | 1.121 | 1.040 | 81 | 7,8 |
| Rapporti con banche | 206 | 173 | 33 | 19,1 |
| Differenziali su derivati di copertura | -76 | -76 | - | - |
| Altri interessi netti | 444 | 356 | 88 | 24,7 |
| Interessi netti | 4.013 | 3.932 | 81 | 2,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Il flusso di interessi netti registrato nel secondo trimestre 2024 ha mostrato un valore moderatamente superiore (+2,1%) rispetto a quello del primo trimestre, essenzialmente grazie al maggiore contributo delle attività e passività finanziarie e degli altri interessi netti.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |||
| assolute | % | ||||
| Banca dei Territori | 3.401 | 3.274 | 127 | 3,9 | |
| IMI Corporate & Investment Banking | 1.553 | 1.286 | 267 | 20,8 | |
| International Subsidiary Banks | 1.245 | 1.094 | 151 | 13,8 | |
| Private Banking | 622 | 602 | 20 | 3,3 | |
| Asset Management | 29 | 2 | 27 | ||
| Insurance | - | - | - | - | |
| Totale aree di business | 6.850 | 6.258 | 592 | 9,5 | |
| Centro di governo | 1.095 | 580 | 515 | 88,8 | |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 7.945 | 6.838 | 1.107 | 16,2 | |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

La Banca dei Territori, che rappresenta il 49,6% del risultato delle aree di business operative, ha evidenziato interessi netti pari a 3.401 milioni, in aumento rispetto al primo semestre 2023 (+3,9%, pari a +127 milioni), grazie all'andamento dei tassi di mercato che ha favorito la redditività dell'intermediazione con clientela.
Anche le altre Divisioni hanno apportato un maggior contributo in termini di margine di interesse: la Divisione IMI Corporate & Investment Banking (+20,8%, pari a +267 milioni), ascrivibile in prevalenza all'operatività del Global Markets, l'International Subsidiary Banks (+13,8%, pari a +151 milioni), principalmente in relazione alla dinamica favorevole evidenziata dalle controllate operanti in Croazia, Egitto, Slovacchia e Serbia, la Divisione Private Banking (+20 milioni), per effetto della maggiore contribuzione degli impieghi in titoli e dell'intermediazione con banche, e l'Asset Management (+27 milioni).
Gli interessi netti del Centro di Governo hanno mostrato una forte crescita (+515 milioni) beneficiando del rialzo dei tassi di mercato a breve termine rispetto al primo semestre 2023.

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |||||
| Attive | Passive | Nette | Attive | Passive | Nette | assolute | % | |
| Garanzie rilasciate / ricevute | 259 | -161 | 98 | 241 | -166 | 75 | 23 | 30,7 |
| Servizi di incasso e pagamento | 417 | -72 | 345 | 388 | -68 | 320 | 25 | 7,8 |
| Conti correnti | 654 | - | 654 | 685 | - | 685 | -31 | -4,5 |
| Servizio Bancomat e carte di credito | 466 | -252 | 214 | 435 | -234 | 201 | 13 | 6,5 |
| Attività bancaria commerciale | 1.796 | -485 | 1.311 | 1.749 | -468 | 1.281 | 30 | 2,3 |
| Intermediazione e collocamento titoli | 725 | -140 | 585 | 558 | -135 | 423 | 162 | 38,3 |
| Intermediazione valute | 8 | -2 | 6 | 7 | -3 | 4 | 2 | 50,0 |
| Gestioni patrimoniali | 1.836 | -503 | 1.333 | 1.739 | -484 | 1.255 | 78 | 6,2 |
| Distribuzione prodotti assicurativi | 776 | - | 776 | 799 | - | 799 | -23 | -2,9 |
| Altre commissioni intermediazione / gestione | 277 | -120 | 157 | 225 | -99 | 126 | 31 | 24,6 |
| Attività di gestione, intermediazione e consulenza | 3.622 | -765 | 2.857 | 3.328 | -721 | 2.607 | 250 | 9,6 |
| Altre commissioni nette | 604 | -119 | 485 | 585 | -120 | 465 | 20 | 4,3 |
| Commissioni nette | 6.022 | -1.369 | 4.653 | 5.662 | -1.309 | 4.353 | 300 | 6,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

principalmente per maggiori commissioni attive su finanziamenti.
Le commissioni nette conseguite nel primo semestre 2024 si sono attestate a 4.653 milioni, in crescita del 6,9% rispetto ai 4.353 milioni registrati nel medesimo periodo del 2023.
Tale risultato è stato determinato dall'incremento delle commissioni sull'attività di gestione, intermediazione e consulenza (+9,6%, pari a +250 milioni) e, in misura minore, sull'attività bancaria commerciale (+2,3%, pari +30 milioni) e sulle altre commissioni nette (+4,3%, pari a +20 milioni). Nel dettaglio, nella prima area commissionale è aumentato l'apporto dell'intermediazione e collocamento titoli (+38,3%, pari a +162 milioni), delle gestioni patrimoniali (+6,2%, pari a +78 milioni), sia collettive sia individuali, e delle altre commissioni di intermediazione e gestione, in particolare correlate alle attività di consulenza (+31 milioni).
Nell'area bancaria commerciale hanno agito in positivo le commissioni sui servizi di incasso e pagamento (+25 milioni), sulle garanzie rilasciate/ricevute (+23 milioni) e sul servizio bancomat e carte di credito (+13 milioni), in parte controbilanciati dai conti correnti (-31 milioni), in relazione alla riduzione da parte della Banca delle spese di tenuta conto applicate alla clientela.
Infine, sono salite le altre commissioni nette (+20 milioni),


| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° | 1° | |||
| trimestre | trimestre | assolute | % | |
| Garanzie rilasciate / ricevute | 50 | 48 | 2 | 4,2 |
| Servizi di incasso e pagamento | 178 | 167 | 11 | 6,6 |
| Conti correnti | 327 | 327 | - | - |
| Servizio Bancomat e carte di credito | 119 | 95 | 24 | 25,3 |
| Attività bancaria commerciale | 674 | 637 | 37 | 5,8 |
| Intermediazione e collocamento titoli | 282 | 303 | -21 | -6,9 |
| Intermediazione valute | 3 | 3 | - | - |
| Gestioni patrimoniali | 676 | 657 | 19 | 2,9 |
| Distribuzione prodotti assicurativi | 401 | 375 | 26 | 6,9 |
| Altre commissioni intermediazione / gestione | 84 | 73 | 11 | 15,1 |
| Attività di gestione, intermediazione e consulenza | 1.446 | 1.411 | 35 | 2,5 |
| Altre commissioni nette | 261 | 224 | 37 | 16,5 |
| Commissioni nette | 2.381 | 2.272 | 109 | 4,8 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
La voce nel secondo trimestre del 2024 ha mostrato un dato più elevato del 4,8% rispetto al primo, grazie soprattutto all'andamento positivo delle commissioni sull'attività di gestione, intermediazione e consulenza, in particolare nella distribuzione prodotti assicurativi e gestioni patrimoniali, e nell'attività bancaria commerciale, per il contributo del servizio bancomat e carte di credito e dei servizi di incasso e pagamento.
| 30.06.2024 30.06.2023 Variazioni assolute % Banca dei Territori 2.429 2.357 72 3,1 IMI Corporate & Investment Banking 615 560 55 9,8 International Subsidiary Banks 320 291 29 10,0 Private Banking 1.055 931 124 13,3 Asset Management 436 419 17 4,1 Insurance 2 1 1 Totale aree di business 4.857 4.559 298 6,5 Centro di governo -204 -206 -2 -1,0 Gruppo Intesa Sanpaolo 4.653 4.353 300 6,9 |
(milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

Relativamente ai settori di attività, la Banca dei Territori, che rappresenta il 50% del risultato delle unità operative, ha evidenziato nei primi sei mesi del 2024 una moderata crescita delle commissioni (+3,1%, pari a +72 milioni), in particolare quelle rivenienti dal comparto del risparmio gestito. Hanno mostrato un incremento dei ricavi commissionali anche le altre Divisioni, in particolare: il Private Banking (+13,3%, pari a +124 milioni), grazie alle commissioni ricorrenti, correlate all'incremento delle masse medie di risparmio gestito, e a quelle di up front, per effetto dei maggiori collocamenti, la Divisione IMI Corporate & Investment Banking (+9,8%, pari a +55 milioni), essenzialmente in relazione all'andamento rilevato nel comparto della finanza strutturata e dell'investment banking, l'International Subsidiary Banks (+10%, pari a +29 milioni), attribuibile principalmente alle controllate operanti in Serbia, Slovacchia, Ungheria e Croazia, e l'Asset Management (+4,1%, pari a +17 milioni).
Il Centro di Governo ha registrato una sostanziale stabilità del saldo negativo delle commissioni nette.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni | |||||||
| Vita | Danni | Totale | Vita | Danni | Totale | assolute | % |
| 464 | 235 | 699 | 611 | 228 | 839 | -140 | -16,7 |
| 550 | 33 | 583 | 600 | 41 | 641 | -58 | -9,0 |
| 311 | 584 | 895 | 282 | 526 | 808 | 87 | 10,8 |
| 861 | 617 | 1.478 | 882 | 567 | 1.449 | 29 | 2,0 |
| -401 | -379 | -780 | -325 | -307 | -632 | 148 | 23,4 |
| 4 | -3 | 1 | 54 | -32 | 22 | -21 | -95,5 |
| -397 | -382 | -779 | -271 | -339 | -610 | 169 | 27,7 |
| 166 | 24 | 190 | -13 | 8 | -5 | 195 | |
| -2.825 | -3 | -2.828 | -2.647 | -1 | -2.648 | 180 | 6,8 |
| 1.091 | 26 | 1.117 | 1.004 | 13 | 1.017 | 100 | 9,8 |
| 268 | - | 268 | 231 | - | 231 | 37 | 16,0 |
| 221 | 6 | 227 | -309 | 2 | -307 | 534 | |
| 1.303 | - | 1.303 | 1.574 | - | 1.574 | -271 | -17,2 |
| 108 | -5 | 103 | 134 | -6 | 128 | -25 | -19,5 |
| 630 | 259 | 889 | 598 | 236 | 834 | 55 | 6,6 |
| 14 | - | 14 | 22 | - | 22 | -8 | -36,4 |
| 644 | 259 | 903 | 620 | 236 | 856 | 47 | 5,5 |
| 30.06.2024 | 30.06.2023 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Il risultato dell'attività assicurativa raggruppa le voci di costo e ricavo del business assicurativo, comprensivo della componente in riassicurazione, delle compagnie vita e danni operanti nell'ambito del Gruppo. Nella prima parte del 2024 tale risultato si è attestato a 903 milioni, in miglioramento del 5,5% rispetto allo stesso periodo 2023. La dinamica è ascrivibile sia al ramo vita, che ha beneficiato dell'incremento del margine finanziario correlato al differente andamento dei tassi nei due semestri a raffronto, sia al ramo danni, che ha tratto vantaggio dai maggiori ricavi assicurativi oltre che dalle componenti finanziarie, specificatamente interessi netti e utili da realizzo. Il margine tecnico del ramo vita ha peraltro rilevato una flessione riconducibile alla riduzione del rilascio del margine su servizi contrattuali (CSM) per effetto dell'incremento dei riscatti che ha interessato l'intero settore assicurativo.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° | 1° | |||
| trimestre | trimestre | assolute | % | |
| MARGINE TECNICO | 356 | 343 | 13 | 3,8 |
| Rilascio margine sui servizi contrattuali | 290 | 293 | -3 | -1,0 |
| Sinistri, spese attese e altri importi | 463 | 432 | 31 | 7,2 |
| Ricavi assicurativi | 753 | 725 | 28 | 3,9 |
| Sinistri e spese effettivi totali | -416 | -364 | 52 | 14,3 |
| Altri Costi Assicurativi | 19 | -18 | 37 | |
| Costi assicurativi | -397 | -382 | 15 | 3,9 |
| MARGINE FINANZIARIO | 85 | 105 | -20 | -19,0 |
| Costi e ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -894 | -1.934 | -1.040 | -53,8 |
| Interessi netti | 621 | 496 | 125 | 25,2 |
| Dividendi | 170 | 98 | 72 | 73,5 |
| Utili/perdite da realizzo | 196 | 31 | 165 | |
| Utili/perdite da valutazione | -60 | 1.363 | -1.423 | |
| Commissioni nette | 52 | 51 | 1 | 2,0 |
| Risultato della gestione assicurativa al lordo degli effetti da consolidamento | 441 | 448 | -7 | -1,6 |
| Effetti da consolidamento | 7 | 7 | - | - |
| RISULTATO DELL'ATTIVITA' ASSICURATIVA | 448 | 455 | -7 | -1,5 |
| Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento. |
Il risultato della gestione assicurativa, comprensivo dei rami vita e danni/salute, nel secondo trimestre 2024 ha mostrato un valore di poco inferiore rispetto a quello del primo, per effetto del minore margine finanziario.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Produzione | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
| di cui nuova produzione |
|||
| Rami Vita | 7.239 | 7.094 | 7.691 |
| Premi emessi prodotti tradizionali | 5.070 | 5.016 | 5.925 |
| Premi emessi prodotti Unit Linked | 945 | 866 | 623 |
| Premi emessi prodotti Multiramo | 780 | 772 | 750 |
| Premi emessi Fondi pensione | 442 | 439 | 390 |
| Premi emessi prodotti di Capitalizzazione | 2 | 1 | 3 |
| Rami Danni | 780 | 186 | 764 |
| Premi emessi | 780 | 186 | 764 |
| Premi ceduti in riassicurazione | -92 | -22 | -47 |
| Premi netti da prodotti assicurativi | 7.927 | 7.258 | 8.408 |
| Produzione contratti Unit Linked | 1.293 | 1.274 | 1.077 |
| Totale produzione relativa ai contratti di investimento | 1.293 | 1.274 | 1.077 |
| Produzione totale | 9.220 | 8.532 | 9.485 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Nel primo semestre 2024 la produzione totale del comparto assicurativo si è attestata a 9,2 miliardi, su livelli di poco inferiori rispetto alla produzione realizzata nel medesimo periodo del 2023 (9,5 miliardi). La riduzione dei premi è stata determinata dalla flessione del ramo vita, in particolare nella componente dei prodotti tradizionali (-0,9 miliardi), mentre hanno evidenziato aumenti le unit linked di natura prevalentemente assicurativa (+0,3 miliardi) e, in misura minore, le polizze multiramo e i fondi pensione. Il ramo danni, in cui si rileva una buona dinamica del comparto motor e non motor (escluse le CPI – Credit Protection Insurance), ha mostrato una crescita del 2,1%. Anche le unit linked di natura prevalentemente finanziaria di ramo III hanno registrato un incremento attestandosi a 1,3 miliardi (1,1 miliardi il dato dei primi sei mesi 2023). La nuova
produzione è complessivamente ammontata a 8,5 miliardi, corrispondente a oltre il 90% della raccolta premi complessiva delle compagnie del Gruppo.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option |
-428 | -44 | 384 | |
| Risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting | -5 | -56 | -51 | -91,1 |
| Risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico |
168 | 144 | 24 | 16,7 |
| Risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato |
359 | 276 | 83 | 30,1 |
| Risultato netto da riacquisto di passività finanziarie | 3 | 17 | -14 | -82,4 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 97 | 337 | -240 | -71,2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Nel primo semestre 2024 il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value, pari a 97 milioni, ha evidenziato un calo rilevante rispetto al corrispondente periodo 2023. Tale andamento va letto considerando che l'operatività in certificates ha prodotto effetti positivi sul margine in termini di maggiore liquidità impiegata ed effetti negativi sul trading correlati alla gestione dei rischi finanziari a seguito delle dinamiche dei tassi di mercato.
La flessione, pari al 71,2%, è ascrivibile al risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option (-384 milioni), in particolare in relazione alla predetta evoluzione riguardante i certificates, nonché all'impatto negativo dell'Own Credit Risk (OCR) dei certificates per effetto del restringimento del credit spread di Intesa Sanpaolo. Ha inoltre evidenziato una lieve diminuzione il risultato netto da riacquisto di passività finanziarie (-14 milioni). Per contro hanno contribuito in positivo il risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato (+83 milioni), a seguito degli smobilizzi di titoli HTC e HTCS prevalentemente governativi, il risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting che riduce la perdita passando da -56 milioni del primo semestre 2023 a -5 milioni e, le
attività valutate al fair value con impatto a conto economico, con un incremento di 24 milioni, riconducibile alle quote di OICR e ai finanziamenti.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° trimestre |
1° trimestre |
assolute | % | |
| Risultato netto da operazioni di trading e da strumenti finanziari in fair value option | -192 | -236 | -44 | -18,6 |
| Risultato netto da operazioni di copertura in hedge accounting | -7 | 2 | -9 | |
| Risultato netto da attività valutate obbligatoriamente al fair value con impatto a conto economico |
107 | 61 | 46 | 75,4 |
| Risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato |
123 | 236 | -113 | -47,9 |
| Risultato netto da riacquisto di passività finanziarie | -13 | 16 | -29 | |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 18 | 79 | -61 | -77,2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Il risultato del secondo trimestre del 2024 mostra un valore positivo di 18 milioni, più contenuto rispetto ai 79 milioni del primo trimestre 2024. Il calo è riconducibile principalmente alla flessione del risultato netto da dividendi e da cessione di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e da cessione di attività al costo ammortizzato.

Nel primo semestre 2024 gli altri oneri operativi netti sono stati pari a -10 milioni e si confrontano con proventi per 14 milioni contabilizzati nel medesimo periodo 2023. In tale voce confluiscono sia proventi ed oneri di natura operativa – compresi quelli delle entità controllate non soggette a direzione e coordinamento ed operanti in settori del tutto distinti dall'ambito bancario e finanziario – sia gli utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto. La dinamica della voce è riconducibile alla crescita degli altri oneri di gestione (+12 milioni) e al minor contributo dei dividendi e utili delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (-12 milioni), imputabile in particolare alla partecipata cinese Penghua Fund Management.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Salari e stipendi | 2.202 | 2.209 | -7 | -0,3 | |
| Oneri sociali | 563 | 569 | -6 | -1,1 | |
| Altri oneri del personale | 435 | 407 | 28 | 6,9 | |
| Spese del personale | 3.200 | 3.185 | 15 | 0,5 | |
| Spese per servizi informatici | 397 | 416 | -19 | -4,6 | |
| Spese di gestione immobili | 161 | 184 | -23 | -12,5 | |
| Spese generali di funzionamento | 206 | 202 | 4 | 2,0 | |
| Spese legali e professionali | 121 | 125 | -4 | -3,2 | |
| Spese pubblicitarie e promozionali | 64 | 58 | 6 | 10,3 | |
| Costi indiretti del personale | 84 | 79 | 5 | 6,3 | |
| Altre spese | 231 | 228 | 3 | 1,3 | |
| Imposte indirette e tasse | 90 | 97 | -7 | -7,2 | |
| Recupero di spese ed oneri | -14 | -14 | - | - | |
| Spese amministrative | 1.340 | 1.375 | -35 | -2,5 | |
| Immobilizzazioni materiali | 262 | 278 | -16 | -5,8 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 405 | 373 | 32 | 8,6 | |
| Ammortamenti | 667 | 651 | 16 | 2,5 | |
| Costi operativi | 5.207 | 5.211 | -4 | -0,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Nei primi sei mesi del 2024 i costi operativi si sono attestati a 5.207 milioni, valore sostanzialmente stabile rispetto al dato rilevato nel primo semestre 2023 (-0,1%).
Le spese del personale, pari a 3.200 milioni, hanno mostrato un lieve aumento (+0,5%), principalmente in conseguenza del rinnovo del contratto nazionale del lavoro (CCNL) di fine 2023, parzialmente compensato dai risparmi derivanti dalle uscite per accordi sindacali.
Le spese amministrative sono state pari a 1.340 milioni, in calo del 2,5%. I principali risparmi sono stati registrati nelle spese di gestione immobili (-23 milioni), soprattutto correlate alla contrazione delle tariffe di energia elettrica e gas, nelle spese per servizi informatici (-19 milioni) connesse alla minore onerosità dell'outsourcing, e nelle imposte indirette e tasse (-7 milioni), grazie ai maggiori recuperi.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali che, secondo quanto previsto dal principio IFRS 16, includono anche la quota relativa ai diritti d'uso acquisiti con il leasing operativo, hanno evidenziato un aumento (+2,5%) rispetto al dato del primo semestre 2023, riconducibile alle immobilizzazioni immateriali a seguito degli investimenti tecnologici incentrati sul
software che proseguono il percorso di sviluppo già rilevato nel corso del precedente esercizio. Nonostante i significativi investimenti tecnologici, il cost/income ratio nel primo semestre 2024 si attesta su livelli minimi (38,3%) e si confronta con un valore più elevato del corrispondente periodo 2023 (42%).

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | |||
| 2° | 1° | ||||
| trimestre | trimestre | assolute | % | ||
| Salari e stipendi | 1.111 | 1.091 | 20 | 1,8 | |
| Oneri sociali | 283 | 280 | 3 | 1,1 | |
| Altri oneri del personale | 214 | 221 | -7 | -3,2 | |
| Spese del personale | 1.608 | 1.592 | 16 | 1,0 | |
| Spese per servizi informatici | 207 | 190 | 17 | 8,9 | |
| Spese di gestione immobili | 83 | 78 | 5 | 6,4 | |
| Spese generali di funzionamento | 105 | 101 | 4 | 4,0 | |
| Spese legali e professionali | 65 | 56 | 9 | 16,1 | |
| Spese pubblicitarie e promozionali | 43 | 21 | 22 | ||
| Costi indiretti del personale | 46 | 38 | 8 | 21,1 | |
| Altre spese | 127 | 104 | 23 | 22,1 | |
| Imposte indirette e tasse | 48 | 42 | 6 | 14,3 | |
| Recupero di spese ed oneri | -7 | -7 | - | - | |
| Spese amministrative | 717 | 623 | 94 | 15,1 | |
| Immobilizzazioni materiali | 125 | 137 | -12 | -8,8 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 187 | 218 | -31 | -14,2 | |
| Ammortamenti | 312 | 355 | -43 | -12,1 | |
| Costi operativi | 2.637 | 2.570 | 67 | 2,6 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Il raffronto trimestrale evidenzia costi operativi più alti nel secondo trimestre rispetto al primo, per effetto principalmente di maggiori spese amministrative.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |||
| assolute | % | ||||
| Banca dei Territori | 3.020 | 3.076 | -56 | -1,8 | |
| IMI Corporate & Investment Banking | 719 | 686 | 33 | 4,8 | |
| International Subsidiary Banks | 602 | 549 | 53 | 9,7 | |
| Private Banking | 487 | 469 | 18 | 3,8 | |
| Asset Management | 113 | 111 | 2 | 1,8 | |
| Insurance | 174 | 171 | 3 | 1,8 | |
| Totale aree di business | 5.115 | 5.062 | 53 | 1,0 | |
| Centro di governo | 92 | 149 | -57 | -38,3 | |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 5.207 | 5.211 | -4 | -0,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo.

controllo e alla riduzione delle spese del personale.
Con riferimento ai costi operativi, la Banca dei Territori, che contabilizza il 59% degli oneri delle aree operative, si è mossa in controtendenza rispetto alle altre Divisioni operative, mostrando un calo (-1,8%, pari a -56 milioni), grazie ai risparmi sulle spese per il personale, prevalentemente attribuibili alla riduzione dell'organico medio a seguito delle uscite per accordi, e sulle spese amministrative. Per contro si rilevano aumenti per IMI Corporate & Investment Banking (+4,8%, pari a +33 milioni), per l'International Subsidiary Banks (+9,7%, pari a +53 milioni) e per l'Asset Management (+1,8%, pari a +2 milioni), in relazione a maggiori spese amministrative e del personale. Hanno presentato un incremento anche la Divisione Private Banking (+3,8%, pari a +18 milioni), correlato a tutte le voci di spesa, e l'Insurance (+1,8%, +3 milioni), riferibile agli ammortamenti e alle spese amministrative.
Il Centro di Governo ha evidenziato una contrazione (-38,3%, pari a -57 milioni), grazie a maggiori riaddebiti dallo stesso Centro di Governo alle unità di business per service puri e di indirizzo e
Il risultato della gestione operativa del periodo in esame è ammontato a 8.381 milioni, in aumento del 16,6% rispetto al valore contabilizzato nel primo semestre 2023, per effetto dell'incremento dei ricavi in presenza di costi operativi sostanzialmente in linea con quelli del medesimo periodo 2023.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Sofferenze | -96 | -185 | -89 | -48,1 | |
| Inadempienze probabili | -389 | -282 | 107 | 37,9 | |
| Crediti scaduti / sconfinanti | -219 | -151 | 68 | 45,0 | |
| Crediti Stage 3 | -704 | -618 | 86 | 13,9 | |
| di cui titoli di debito | -1 | -3 | -2 | -66,7 | |
| Crediti Stage 2 | 24 | 88 | -64 | -72,7 | |
| di cui titoli di debito | 4 | - | 4 | - | |
| Crediti Stage 1 | 102 | -61 | 163 | ||
| di cui titoli di debito | 11 | 18 | -7 | -38,9 | |
| Rettifiche/Riprese nette su crediti | -578 | -591 | -13 | -2,2 | |
| Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -7 | 3 | -10 | ||
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
31 | 32 | -1 | -3,1 | |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -554 | -556 | -2 | -0,4 | |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.


Le rettifiche su crediti si sono attestate a 554 milioni, sostanzialmente in linea con quelle contabilizzate nel primo semestre 2023 (556 milioni).
L'evoluzione della voce è essenzialmente imputabile a riprese su crediti in Stage 1 (+163 milioni) contrastate da minori riprese sui crediti in Stage 2 (-64 milioni) e da un peggioramento delle rettifiche di valore sui crediti non performing in Stage 3 (+86 milioni). Quest'ultima variazione è la risultante di: -89 milioni su sofferenze, +107 milioni di rettifiche su inadempienze probabili, e +68 milioni su crediti scaduti/sconfinanti.
A giugno 2024 l'incidenza dei deteriorati lordi sul complesso dei crediti si è attestata al 2,2%, valore di poco inferiore al dato di dicembre 2023 (2,3%).
Il costo del credito annualizzato, espresso dal rapporto tra rettifiche di valore nette e crediti netti, è sceso nel primo semestre 2024 a 26 punti base, senza rilascio di accantonamenti prudenziali, e si confronta con un valore dell'esercizio 2023 di 36 punti base. La dinamica del costo del credito è stata favorita da un flusso molto contenuto di ingressi da bonis a crediti deteriorati nei primi sei mesi del 2024 (1,3 miliardi al netto delle uscite da deteriorati verso bonis).
A giugno 2024 la copertura sui crediti deteriorati si è attestata al 50,7%. Nel dettaglio le sofferenze hanno richiesto rettifiche nette per 96 milioni, in riduzione rispetto al dato del primo semestre 2023 (185 milioni), con un livello di copertura pari al 70,8%. Le rettifiche nette sulle inadempienze probabili, pari a 389 milioni risultano in aumento (+37,9%) rispetto ai 282 milioni registrati nel medesimo periodo 2023; la copertura su tali posizioni si attesta al 39,7%. Le rettifiche su crediti scaduti e sconfinanti sono ammontate a 219 milioni (151 milioni il dato dei primi sei mesi del 2023) e la loro copertura è pari al 31,6%. La copertura sulle posizioni forborne nell'ambito delle attività deteriorate è del 46,2%. Infine, la copertura sui finanziamenti in bonis si attesta allo 0,6%, ed incorpora il rischio fisiologico sul portafoglio crediti.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° | 1° | |||
| trimestre | trimestre | assolute | % | |
| Sofferenze | -34 | -62 | -28 | -45,2 |
| Inadempienze probabili | -227 | -162 | 65 | 40,1 |
| Crediti scaduti / sconfinanti | -127 | -92 | 35 | 38,0 |
| Crediti Stage 3 | -388 | -316 | 72 | 22,8 |
| di cui titoli di debito | - | -1 | -1 | |
| Crediti Stage 2 | 23 | 1 | 22 | |
| di cui titoli di debito | 3 | 1 | 2 | |
| Crediti Stage 1 | 51 | 51 | - | - |
| di cui titoli di debito | 5 | 6 | -1 | -16,7 |
| Rettifiche/Riprese nette su crediti | -314 | -264 | 50 | 18,9 |
| Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -7 | - | 7 | - |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
3 | 28 | -25 | -89,3 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -318 | -236 | 82 | 34,7 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
Nel secondo trimestre le rettifiche di valore nette su crediti sono aumentate rispetto a quelle registrate nei primi tre mesi, essenzialmente per l'aumento delle rettifiche su inadempienze probabili e su crediti scaduti e sconfinanti.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Altri accantonamenti netti | -162 | -97 | 65 | 67,0 |
| Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
-6 | -87 | -81 | -93,1 |
| Rettifiche di valore nette su altre attività | -10 | -7 | 3 | 42,9 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -178 | -191 | -13 | -6,8 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.

Nell'ambito dello schema di conto economico riclassificato, questa voce comprende principalmente gli altri accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri e le rettifiche di valore nette su altre attività e su titoli valutati al costo ammortizzato e al fair value. Nei primi sei mesi del 2024 gli altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività sono ammontati a 178 milioni, valore di poco inferiore ai 191 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. La moderata diminuzione è da porre in relazione alla voce rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva che si riduce a -6 milioni dai -87 milioni dei primi sei mesi del 2023, riferibili principalmente alla componente di rischio di credito insita nei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e nei titoli al costo ammortizzato. Per contro la voce degli altri accantonamenti netti rileva un peggioramento di 65 milioni, in buona parte ascrivibile ai maggiori oneri a compensazione del risultato netto della controllata russa BIR contabilizzati in sede di consolidamento per annullare il contributo patrimoniale della stessa al bilancio consolidato di Gruppo.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 2024 | Variazioni | ||
| 2° trimestre |
1° trimestre |
assolute | % | |
| Altri accantonamenti netti | -108 | -54 | 54 | |
| Rettifiche di valore nette su titoli valutati al costo ammortizzato e su titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
-10 | 4 | -14 | |
| Rettifiche di valore nette su altre attività | -7 | -3 | 4 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -125 | -53 | 72 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
A livello congiunturale, il secondo trimestre 2024 registra accantonamenti più che raddoppiati rispetto a quelli effettuati nel primo trimestre, in particolare cresce la voce altri accantonamenti netti, in relazione agli oneri per la scrittura di consolidamento relativa alla sopracitata banca russa, finalizzata ad azzerare il contributo dell'equity della stessa.
In questa voce del conto economico riclassificato sono aggregati gli utili e le perdite su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato diverse dai crediti, su partecipazioni e su altri investimenti nonché gli altri proventi ed oneri non strettamente correlati alla gestione operativa.
Nel primo semestre 2024 gli altri proventi netti si sono attestati a 88 milioni e si confrontano con un dato del medesimo periodo del 2023 notevolmente superiore di 304 milioni, che includevano 157 milioni di utili da cessione, perfezionata a maggio 2023, della quota di capitale detenuta in Zhong Ou Asset Management Company Limited (ZOAM) e 116 milioni di utili da cessione a Nexi del ramo acquiring della controllata PBZ operante in Croazia.
Nei primi sei mesi del 2024 l'utile dell'operatività corrente prima della contabilizzazione delle imposte sul reddito si è attestato a 7.737 milioni, in crescita del 14,7% rispetto ai 6.744 milioni del medesimo periodo 2023.
Le imposte su base corrente e differita sono state pari a 2.510 milioni, corrispondenti ad un tax rate del 32,4%, di 1,5 punti percentuali superiore a quello registrato nel primo semestre 2023 (30,9%).
La voce, la cui componente principale è riferita ad ammortamenti su beni materiali e immateriali, è salita a 102 milioni da 86 milioni registrati nel medesimo periodo dello scorso anno.
La voce comprende gli importi riconducibili alle rivalutazioni di crediti, debiti, immobili e all'iscrizione di nuove attività immateriali attuate, in applicazione del principio contabile IFRS 3, in sede di rilevazione delle operazioni di acquisizione di partecipazioni e/o aggregati patrimoniali. Tale voce nel primo semestre 2024 si è attestata a -54 milioni, che si confrontano con i -90 milioni contabilizzati nel corrispondente periodo del 2023.
La voce include i tributi imposti da disposizioni legislative e/o finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario e assicurativo e di conseguenza al di fuori del governo aziendale. Nel primo semestre 2024 tali oneri sono ammontati a 293 milioni e si confrontano con i 239 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
I tributi contabilizzati nel periodo in esame sono così ripartiti: 235 milioni ai fondi di garanzia dei depositi, 2 milioni riferibili al fondo di risoluzione europeo, 11 milioni riconducibili ai tributi contabilizzati dalle banche estere, 17 milioni derivanti dalla svalutazione del Fondo Atlante e 28 milioni ascrivibili al costituendo Fondo di garanzia assicurativo dei rami vita (di cui 23 milioni inerenti al comparto assicurativo e 5 milioni a quello bancario).
Nei primi sei mesi del 2024 la voce evidenzia 12 milioni di utili netti di competenza di terzi relativi a società dell'area di consolidamento integrale, che si raffronta con i 23 milioni relativi al primo semestre 2023.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre 2024 con un utile netto di 4.766 milioni, in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+12,9%). Tale risultato rappresenta il valore semestrale più elevato dal 2007, a conferma di un modello di business diversificato, con una leadership nell'attività di Wealth Management, Protection & Advisory, che ha consentito di cogliere tempestivamente i primi segnali di ripresa del risparmio gestito. L'incremento a doppia cifra è il risultato del buon andamento dei ricavi, che hanno beneficiato della sostenuta dinamica della componente interessi e della ripresa delle commissioni nette e del risultato dell'attività assicurativa, delle contenute rettifiche su crediti e dell'attenta gestione dei costi operativi.

Per consentire una valutazione più immediata delle consistenze patrimoniali del Gruppo, viene predisposto uno Stato patrimoniale consolidato riclassificato.
Lo schema presenta, oltre agli importi relativi alla data di rendicontazione, anche i dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2023 e l'evoluzione trimestrale degli stessi. Per consentire un confronto omogeneo, i dati dei periodi precedenti vengono normalmente riesposti, ove necessario e se materiali, per renderli il più possibile coerenti, soprattutto in relazione alle eventuali variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento.
In seguito all'acquisizione, avvenuta il 31 maggio 2024, della quasi totalità del capitale della banca rumena First Bank S.A. ed al conseguente ingresso della stessa nell'area di consolidamento, i dati patrimoniali riclassificati relativi al 31 marzo 2024 ed ai quattro trimestri del 2023 sono stati riesposti per tenere conto delle evidenze patrimoniali della banca acquisita.
Rispetto allo schema previsto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia, vengono effettuate alcune aggregazioni e riclassificazioni. I dettagli analitici di tali aggregazioni e riclassificazioni sono forniti, con distinti prospetti, tra gli allegati al presente fascicolo, in aderenza anche a quanto richiesto dalla Consob con la Comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006.
Le aggregazioni e riclassificazioni di voci effettuate nello Stato patrimoniale riclassificato riguardano:

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 89.668 | -34.168 | -38,1 |
| Finanziamenti verso banche | 33.026 | 31.298 | 1.728 | 5,5 |
| Finanziamenti verso clientela | 422.214 | 430.492 | -8.278 | -1,9 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 420.418 | 428.758 | -8.340 | -1,9 |
| Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico |
1.796 | 1.734 | 62 | 3,6 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 60.779 | 60.145 | 634 | 1,1 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 41.914 | 42.027 | -113 | -0,3 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 77.018 | 67.732 | 9.286 | 13,7 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato | 2 | 5 | -3 | -60,0 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico |
101.961 | 101.718 | 243 | 0,2 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
69.150 | 72.135 | -2.985 | -4,1 |
| Partecipazioni | 2.626 | 2.501 | 125 | 5,0 |
| Attività materiali e immateriali | 18.596 | 19.392 | -796 | -4,1 |
| Attività di proprietà | 17.262 | 18.004 | -742 | -4,1 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 1.334 | 1.388 | -54 | -3,9 |
| Attività fiscali | 14.094 | 14.535 | -441 | -3,0 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 265 | 874 | |
| Altre voci dell'attivo | 36.403 | 33.338 | 3.065 | 9,2 |
| Totale attività | 934.422 | 965.251 | -30.829 | -3,2 |
| Passività | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 48.173 | 92.545 | -44.372 | -47,9 |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | 556.970 | 547.613 | 9.357 | 1,7 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 45.078 | 43.487 | 1.591 | 3,7 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 23.314 | 21.344 | 1.970 | 9,2 |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione | 2.185 | 2.199 | -14 | -0,6 |
| Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | 107 | 90 | 17 | 18,9 |
| Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione | 50.775 | 51.438 | -663 | -1,3 |
| Passività fiscali | 2.699 | 1.946 | 753 | 38,7 |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | 2 | 15 | |
| Altre voci del passivo | 15.509 | 15.121 | 388 | 2,6 |
| di cui debiti per leasing | 1.184 | 1.231 | -47 | -3,8 |
| Passività assicurative | 119.676 | 119.849 | -173 | -0,1 |
| Fondi per rischi e oneri | 4.519 | 5.307 | -788 | -14,8 |
| di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 495 | 525 | -30 | -5,7 |
| Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| Riserve | 43.933 | 42.560 | 1.373 | 3,2 |
| Riserve da valutazione | -2.079 | -1.711 | 368 | 21,5 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -366 | -298 | 68 | 22,8 |
| Acconti su dividendi | - | -2.629 | -2.629 | |
| Strumenti di capitale | 8.652 | 7.948 | 704 | 8,9 |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 125 | 347 | -222 | -64,0 |
| Risultato netto | 4.766 | 7.724 | -2.958 | -38,3 |
| Totale passività e patrimonio netto | 934.422 | 965.251 | -30.829 | -3,2 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | 2024 | 2023 | ||||
| 30/6 | 31/3 | 31/12 | 30/9 | 30/6 | 31/3 | |
| Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 51.393 | 89.668 | 85.815 | 80.068 | 77.868 |
| Finanziamenti verso banche | 33.026 | 29.040 | 31.298 | 30.151 | 30.167 | 30.553 |
| Finanziamenti verso clientela | 422.214 | 424.232 | 430.492 | 434.708 | 438.496 | 450.832 |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | 420.418 | 421.897 | 428.758 | 432.822 | 436.582 | 448.391 |
| Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico |
1.796 | 2.335 | 1.734 | 1.886 | 1.914 | 2.441 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti |
60.779 | 62.749 | 60.145 | 57.809 | 60.215 | 58.932 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 41.914 | 42.029 | 42.027 | 45.654 | 48.436 | 45.990 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
77.018 | 77.230 | 67.732 | 60.366 | 59.430 | 53.377 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato |
2 | 5 | 5 | 2 | 3 | 3 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico |
101.961 | 103.265 | 101.718 | 99.226 | 102.480 | 103.096 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
69.150 | 70.928 | 72.135 | 69.136 | 71.724 | 72.562 |
| Partecipazioni | 2.626 | 2.502 | 2.501 | 2.558 | 2.599 | 2.395 |
| Attività materiali e immateriali | 18.596 | 18.636 | 19.392 | 18.929 | 18.934 | 19.503 |
| Attività di proprietà | 17.262 | 17.243 | 18.004 | 17.515 | 17.486 | 18.024 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 1.334 | 1.393 | 1.388 | 1.414 | 1.448 | 1.479 |
| Attività fiscali | 14.094 | 14.469 | 14.535 | 15.872 | 16.082 | 17.106 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 732 | 265 | 258 | 615 | 244 |
| Altre voci dell'attivo | 36.403 | 35.931 | 33.338 | 28.204 | 27.464 | 24.242 |
| Totale attività | 934.422 | 933.141 | 965.251 | 948.688 | 956.713 | 956.703 |
| Passività | 2024 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/6 | 31/3 | 31/12 | 30/9 | 30/6 | 31/3 | |
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 48.173 | 55.998 | 92.545 | 97.431 | 94.123 | 120.108 |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | 556.970 | 544.952 | 547.613 | 534.444 | 533.723 | 516.598 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 45.078 | 44.737 | 43.487 | 47.428 | 47.639 | 45.682 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 23.314 | 23.218 | 21.344 | 16.388 | 13.608 | 10.893 |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione |
2.185 | 2.222 | 2.199 | 2.422 | 2.326 | 2.275 |
| Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione |
107 | 67 | 90 | 193 | 96 | 111 |
| Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione |
50.775 | 51.748 | 51.438 | 50.715 | 53.160 | 54.099 |
| Passività fiscali | 2.699 | 2.671 | 1.946 | 3.116 | 2.938 | 1.964 |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | 5 | 2 | 13 | - | - |
| Altre voci del passivo | 15.509 | 15.686 | 15.121 | 11.157 | 22.127 | 17.734 |
| di cui debiti per leasing | 1.184 | 1.244 | 1.231 | 1.243 | 1.273 | 1.304 |
| Passività assicurative | 119.676 | 120.561 | 119.849 | 115.616 | 119.381 | 119.815 |
| Fondi per rischi e oneri | 4.519 | 5.160 | 5.307 | 4.908 | 4.955 | 5.644 |
| di cui per impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 495 | 496 | 525 | 538 | 539 | 673 |
| Capitale | 10.369 | 10.369 | 10.369 | 10.369 | 10.369 | 10.369 |
| Riserve | 43.933 | 50.153 | 42.560 | 42.464 | 42.585 | 45.538 |
| Riserve da valutazione | -2.079 | -1.977 | -1.711 | -1.917 | -1.709 | -1.794 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -366 | -302 | -298 | -466 | -375 | -420 |
| Acconti su dividendi | - | -2.629 | -2.629 | - | - | -1.400 |
| Strumenti di capitale | 8.652 | 7.889 | 7.948 | 7.939 | 7.217 | 7.214 |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 125 | 312 | 347 | 346 | 328 | 317 |
| Risultato netto | 4.766 | 2.301 | 7.724 | 6.122 | 4.222 | 1.956 |
| Totale passività e patrimonio netto | 934.422 | 933.141 | 965.251 | 948.688 | 956.713 | 956.703 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.

| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | |||
| Conti correnti | 19.847 | 4,7 | 21.662 | 5,0 | -1.815 | -8,4 |
| Mutui | 220.030 | 52,1 | 225.928 | 52,4 | -5.898 | -2,6 |
| Anticipazioni e finanziamenti | 150.658 | 35,7 | 155.436 | 36,1 | -4.778 | -3,1 |
| Crediti da attività commerciale | 390.535 | 92,5 | 403.026 | 93,5 | -12.491 | -3,1 |
| Operazioni pronti c/termine | 19.842 | 4,7 | 16.636 | 3,9 | 3.206 | 19,3 |
| Crediti rappresentati da titoli | 7.079 | 1,7 | 5.850 | 1,4 | 1.229 | 21,0 |
| Crediti deteriorati | 4.758 | 1,1 | 4.980 | 1,2 | -222 | -4,5 |
| Finanziamenti verso clientela | 422.214 | 100,0 | 430.492 | 100,0 | -8.278 | -1,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.

Al 30 giugno 2024 i finanziamenti verso clientela del Gruppo si sono attestati a 422,2 miliardi, registrando un moderato calo (-1,9%) da fine 2023. Tale dinamica è stata determinata dai crediti da attività commerciale (-3,1%, pari a -12,5 miliardi); nel dettaglio si rileva una flessione dei mutui (-5,9 miliardi), soprattutto alle imprese, delle anticipazioni e finanziamenti (-4,8 miliardi) e dei conti correnti attivi (-1,8 miliardi). Il livello dei tassi, che si è mantenuto elevato in questo primo semestre, ha indotto le imprese a limitare il ricorso al credito bancario utilizzando la propria liquidità o fonti alternative di finanziamento.
Con riferimento alle altre componenti, che presentano incidenze meno rilevanti sull'aggregato complessivo, hanno mostrato una crescita le operazioni pronti c/termine (+19,3%, pari a +3,2 miliardi), i crediti rappresentati da titoli (+21%, pari a +1,2 miliardi). Infine, sono risultati in lieve calo da fine 2023 i crediti deteriorati (-0,2 miliardi).
Nei primi sei mesi del 2024 il Gruppo ha totalizzato erogazioni a medio/lungo termine per 31,4 miliardi, suddivise in 20,3 miliardi per il perimetro Italia e 11,1 miliardi per la parte estero.
Nel mercato domestico la Banca dei Territori ha fatto registrare finanziamenti per 14,4 miliardi, di cui 8,5 miliardi destinati alle famiglie (segmenti retail ed exclusive), 4,7 miliardi destinati alle imprese (aziende con fatturato fino a 350 milioni), 0,9 miliardi in capo all'agribusiness e 0,3 miliardi riferiti ai comparti terzo settore, reti terze, Prestitalia e Isybank. A questi si aggiungono 5,9 miliardi di erogazioni della Divisione IMI Corporate & Investment Banking effettuate in Italia.
Per la parte estero, invece, i finanziamenti includono IMI C&IB estero, pari a 6,1 miliardi, e la Divisione International Subsidiary Banks, pari a 5 miliardi.
Al 30 giugno 2024 la quota di mercato detenuta dal Gruppo Intesa Sanpaolo sul territorio nazionale è stimata al 18,1% per gli impieghi totali a clientela; la stima è basata sui dati del campione di segnalazione decadale della Banca d'Italia a giugno, non essendo ancora disponibili i dati del sistema bancario complessivo.

Riguardo alle specifiche misure a sostegno del sistema produttivo previste in seguito alla pandemia da COVID-19, si ricorda che Intesa Sanpaolo, prima Banca in Italia a firmare il protocollo d'intesa con SACE, aveva messo a disposizione un plafond di 50 miliardi dedicato ai finanziamenti per le imprese nell'ambito del quale, includendo anche il Fondo PMI, sono stati complessivamente erogati, da inizio pandemia, crediti garantiti dallo Stato (in applicazione del Decreto Legge c.d. "Liquidità" n. 23 dell'8 aprile 2020) per un ammontare pari a 49 miliardi33, dei quali 13,4 miliardi SACE e circa 35,6 miliardi Fondo PMI. I dati relativi al monitoraggio delle garanzie del Fondo Centrale, sebbene presentino tassi di deterioramento superiori al resto dei crediti, non evidenziano rischi rilevanti, frutto di una gestione attenta e tempestiva.
A livello consolidato, considerando anche l'attività negli altri paesi di presenza del Gruppo, a giugno 2024 il debito residuo delle esposizioni oggetto di finanziamenti rientranti nell'ambito di schemi di garanzia pubblica totalizzava 20,1 miliardi, a fronte dei 24,5 miliardi in essere a dicembre 2023. La riduzione, essenzialmente riconducibile alla Capogruppo, si correla ai rimborsi intervenuti nel periodo.
Nell'ambito delle iniziative della Banca a fronte degli interventi previsti dal "Decreto Rilancio" (D.L. 34/2020) per la ripresa del settore delle costruzioni, Intesa Sanpaolo – tramite le Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking – ha acquistato, dall'inizio dell'operatività e sino al 30 giugno 2024, crediti fiscali per 35,3 miliardi (27,1 miliardi al 31 dicembre 2023); ad essi vanno ad aggiungersi 0,9 miliardi di contratti sottoscritti e 1,5 miliardi di richieste ricevute in fase di validazione che verranno valutate alla luce delle più recenti evoluzioni normative (D.Lgs. n. 39 del 29 marzo 2024 convertito con Legge n. 67 del 23 maggio 2024).
Al netto di variazioni in diminuzione per circa 12 miliardi (riconducibili alle compensazioni effettuate nel corso del periodo, ai risconti contabilizzati, alle ricessioni intervenute e all'adeguamento al fair value ove previsto dal business model di riferimento), al 30 giugno 2024 risultavano iscritti in bilancio crediti fiscali per 23,3 miliardi (20,1 miliardi a fine 2023), inclusi nella voce 130 Altre attività dello Stato patrimoniale consolidato, che nello Stato patrimoniale consolidato riclassificato confluisce nelle Altre voci dell'attivo.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | |||
| Banca dei Territori | 226.038 | 232.406 | -6.368 | -2,7 |
| IMI Corporate & Investment Banking | 122.993 | 124.215 | -1.222 | -1,0 |
| International Subsidiary Banks | 43.470 | 43.002 | 468 | 1,1 |
| Private Banking | 13.681 | 14.372 | -691 | -4,8 |
| Asset Management | 285 | 243 | 42 | 17,3 |
| Insurance | - | - | - | - |
| Totale aree di business | 406.467 | 414.238 | -7.771 | -1,9 |
| Centro di governo | 15.747 | 16.254 | -507 | -3,1 |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 422.214 | 430.492 | -8.278 | -1,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

Nell'analisi per settori di attività la Banca dei Territori, che rappresenta il 55,5% dell'aggregato riconducibile alle realtà operative del Gruppo, ha registrato un calo da inizio anno (-2,7%, pari a -6,4 miliardi), dovuto essenzialmente alla dinamica dei finanziamenti nei confronti delle imprese che, in presenza di tassi elevati, hanno limitato il ricorso al credito bancario utilizzando la propria liquidità o fonti alternative di finanziamento. Hanno mostrato una flessione anche gli impieghi della Divisione IMI Corporate & Investment Banking (-1%, pari a -1,2 miliardi), per effetto della dinamica cedente del Global Corporate, in parte attenuata dall'evoluzione positiva dell'operatività del Global Markets nonché nei confronti di clientela internazionale e istituzionale, e della Divisione Private Banking (-4,8%, pari a -0,7 miliardi), in relazione alla riduzione degli impieghi in conto corrente e dei mutui. Per contro si rileva una lieve crescita dei crediti della Divisione International Subsidiary Banks (+1,1%, pari a +0,5 miliardi), principalmente ascrivibile al maggior apporto delle controllate operanti in Croazia e Slovacchia.
Con riferimento alla Divisione Asset Management, i cui stock sono di entità relativamente modesta in relazione alle specifiche operatività, i crediti si sono incrementati del 17,3%.
I finanziamenti sugli asset centrali del Centro di Governo hanno presentato una riduzione del 3,1%.
33 Includendo l'ex Gruppo UBI Banca e considerando la cessione delle filiali realizzata nel primo semestre 2021.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazione | ||
| Esposizione netta |
Incidenza % |
Esposizione netta |
Incidenza % |
Esposizione netta |
|
| Sofferenze | 1.045 | 0,2 | 940 | 0,2 | 105 |
| Inadempienze probabili | 3.312 | 0,8 | 3.575 | 0,9 | -263 |
| Crediti Scaduti / Sconfinanti | 401 | 0,1 | 465 | 0,1 | -64 |
| Crediti Deteriorati | 4.758 | 1,1 | 4.980 | 1,2 | -222 |
| Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) | 4.726 | 1,1 | 4.932 | 1,2 | -206 |
| Crediti deteriorati valutati al fair value con contropartita il conto economico |
32 | - | 48 | - | -16 |
| Crediti in bonis | 410.304 | 97,2 | 419.567 | 97,4 | -9.263 |
| Stage 2 | 34.369 | 8,1 | 36.275 | 8,4 | -1.906 |
| Stage 1 | 375.160 | 88,9 | 382.603 | 88,8 | -7.443 |
| Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto economico |
775 | 0,2 | 689 | 0,2 | 86 |
| Crediti in bonis rappresentati da titoli | 7.079 | 1,7 | 5.850 | 1,4 | 1.229 |
| Stage 2 | 252 | 0,1 | 339 | 0,1 | -87 |
| Stage 1 | 6.827 | 1,6 | 5.511 | 1,3 | 1.316 |
| Crediti detenuti per la negoziazione | 73 | - | 95 | - | -22 |
| Totale finanziamenti verso clientela | 422.214 | 100,0 | 430.492 | 100,0 | -8.278 |
| di cui forborne performing | 4.395 | 4.797 | -402 | ||
| di cui forborne non performing | 1.714 | 1.806 | -92 | ||
| Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via di dismissione |
532 | 139 | 393 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Al 30 giugno 2024 i crediti deteriorati netti del Gruppo si sono attestati a 4.758 milioni, valore inferiore al dato registrato al 31 dicembre 2023 (4.980 milioni) e che rappresenta un nuovo minimo storico, a conferma dell'andamento virtuoso già rilevato nel corso dei trimestri precedenti. Si registra un'incidenza delle attività deteriorate sul totale dei finanziamenti netti verso clientela dell'1,1% (1% in base alla definizione EBA) con una copertura dei crediti deteriorati che è aumentata al 50,7% rispetto al 49,9% di fine 2023.
Più in dettaglio, a giugno 2024 i finanziamenti classificati in sofferenza, al netto delle rettifiche di valore contabilizzate, si sono quantificati in 1.045 milioni (+11,2% dal 31 dicembre 2023), con un'incidenza sul totale dei finanziamenti netti pari allo 0,2% e un livello di copertura al 70,8%. Le inadempienze probabili, pari a 3,3 miliardi, sono diminuite del 7,4%, con un'incidenza sul totale degli impieghi netti a clientela pari allo 0,8% e un livello di copertura del 39,7%. I crediti scaduti e sconfinanti sono ammontati a 401 milioni (-13,8% da fine 2023), con una copertura pari al 31,6%. Le esposizioni forborne, generate da concessioni verso debitori in difficoltà nel far fronte ai propri impegni finanziari, nell'ambito delle attività deteriorate, si sono attestate a 1,7 miliardi, con una copertura del 46,2%; le esposizioni forborne presenti nei finanziamenti in bonis sono ammontate a 4,4 miliardi.
A fine giugno 2024 i crediti in bonis netti sono risultati pari a 410,3 miliardi, in diminuzione da fine 2023 di 9,3 miliardi (-2,2%), registrando una copertura complessiva pari allo 0,56%, di cui per i crediti in Stage 2 pari al 4,63% (dal 4,59% di fine 2023), e per quelli in Stage 1 allo 0,17% (0,18% il dato di fine dicembre 2023). In termini di stock, i crediti netti in Stage 1 si sono ridotti dell'1,9% a 375,2 miliardi, quelli in Stage 2 hanno registrato una contrazione del 5,3% a 34,4 miliardi.

La tabella che segue riporta esposizione lorda, rettifiche di valore complessive ed esposizione netta dei Finanziamenti verso clientela in relazione al loro profilo di rischio.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazione | ||||
| Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Esposizione netta |
|
| Sofferenze | 3.577 | -2.532 | 1.045 | 3.400 | -2.460 | 940 | 105 |
| Inadempienze probabili | 5.488 | -2.176 | 3.312 | 5.889 | -2.314 | 3.575 | -263 |
| Crediti Scaduti / Sconfinanti | 586 | -185 | 401 | 649 | -184 | 465 | -64 |
| Crediti Deteriorati | 9.651 | -4.893 | 4.758 | 9.938 | -4.958 | 4.980 | -222 |
| Crediti deteriorati in Stage 3 (soggetti a impairment) | 9.587 | -4.861 | 4.726 | 9.860 | -4.928 | 4.932 | -206 |
| Crediti deteriorati valutati al fair value con contropartita il conto economico |
64 | -32 | 32 | 78 | -30 | 48 | -16 |
| Crediti in bonis | 412.609 | -2.305 | 410.304 | 422.019 | -2.452 | 419.567 | -9.263 |
| Stage 2 | 36.037 | -1.668 | 34.369 | 38.021 | -1.746 | 36.275 | -1.906 |
| Stage 1 | 375.797 | -637 | 375.160 | 383.309 | -706 | 382.603 | -7.443 |
| Crediti in bonis valutati al fair value con contropartita il conto economico |
775 | - | 775 | 689 | - | 689 | 86 |
| Crediti in bonis rappresentati da titoli | 7.097 | -18 | 7.079 | 5.875 | -25 | 5.850 | 1.229 |
| Stage 2 | 263 | -11 | 252 | 358 | -19 | 339 | -87 |
| Stage 1 | 6.834 | -7 | 6.827 | 5.517 | -6 | 5.511 | 1.316 |
| Crediti detenuti per la negoziazione | 73 | - | 73 | 95 | - | 95 | -22 |
| Totale finanziamenti verso clientela | 429.430 | -7.216 | 422.214 | 437.927 | -7.435 | 430.492 | -8.278 |
| di cui forborne performing | 4.724 | -329 | 4.395 | 5.134 | -337 | 4.797 | -402 |
| di cui forborne non performing | 3.188 | -1.474 | 1.714 | 3.230 | -1.424 | 1.806 | -92 |
| Finanziamenti verso clientela classificati tra le attività in via di dismissione |
907 | -375 | 532 | 181 | -42 | 139 | 393 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
Al 30 giugno 2024 i crediti deteriorati lordi del Gruppo sono scesi a 9,7 miliardi, in diminuzione di 0,3 miliardi (-2,9%) rispetto a dicembre 2023. L'incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è risultata pari al 2,2% al lordo delle rettifiche di valore e all'1,1% al netto (1,9% e 1% rispettivamente al lordo e al netto secondo la metodologia EBA).
Tale risultato è ascrivibile, come già descritto, alle continuative iniziative di de-risking, e riflette anche un ammontare di crediti deteriorati classificati tra le attività in via di dismissione, sussistendone i presupposti di applicabilità in base al principio contabile IFRS 5, pari a 0,9 miliardi lordi a fine giugno 2024. Il processo di riduzione dei crediti deteriorati ha continuato, peraltro, a beneficiare di contenuti nuovi ingressi da crediti in bonis, grazie alle performance registrate dalle iniziative di prevenzione.
Nel corso dei primi sei mesi gli ingressi lordi sono stati pari a 1,5 miliardi (0,7 miliardi nel primo trimestre e 0,8 miliardi nel secondo), in linea con il valore registrato nel semestre di raffronto 2023. In termini netti, al netto cioè delle uscite verso crediti in bonis, il flusso in entrata è stato di 1,3 miliardi (0,6 miliardi nei primi tre mesi e 0,7 miliardi nel secondo trimestre), a fronte degli 1,1 miliardi del primo semestre 2023.
Dalla tabella emerge come la diminuzione da fine 2023 dei crediti deteriorati lordi sia stata determinata dalle inadempienze probabili (-6,8%, pari a -401 milioni) e dai crediti scaduti e sconfinati (-9,7%, pari a -63 milioni), a fronte di un aumento delle sofferenze per 177 milioni (+5,2%).

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia di strumenti finanziari | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti |
TOTALE attività finanziarie dell'operatività bancaria |
Passività finanziarie di negoziazione dell'operatività bancaria (*) |
| Titoli di debito emessi da Governi | |||||
| 30.06.2024 | 5.618 | 51.742 | 40.669 | 98.029 | X |
| 31.12.2023 | 5.953 | 44.780 | 38.014 | 88.747 | X |
| Variazione assoluta | -335 | 6.962 | 2.655 | 9.282 | X |
| Variazione % | -5,6 | 15,5 | 7,0 | 10,5 | X |
| Altri titoli di debito | |||||
| 30.06.2024 | 5.050 | 24.012 | 20.110 | 49.172 | X |
| 31.12.2023 | 4.379 | 21.660 | 22.131 | 48.170 | X |
| Variazione assoluta | 671 | 2.352 | -2.021 | 1.002 | X |
| Variazione % | 15,3 | 10,9 | -9,1 | 2,1 | X |
| Titoli di capitale | |||||
| 30.06.2024 | 2.226 | 1.264 | X | 3.490 | X |
| 31.12.2023 | 2.385 | 1.292 | X | 3.677 | X |
| Variazione assoluta | -159 | -28 | X | -187 | X |
| Variazione % | -6,7 | -2,2 | X | -5,1 | X |
| Quote OICR | |||||
| 30.06.2024 | 4.028 | X | X | 4.028 | X |
| 31.12.2023 | 3.817 | X | X | 3.817 | X |
| Variazione assoluta | 211 | X | X | 211 | X |
| Variazione % | 5,5 | X | X | 5,5 | X |
| Debiti verso banche e verso clientela | |||||
| 30.06.2024 | X | X | X | X | -9.631 |
| 31.12.2023 | X | X | X | X | -8.713 |
| Variazione assoluta | X | X | X | X | 918 |
| Variazione % | X | X | X | X | 10,5 |
| Derivati finanziari | |||||
| 30.06.2024 | 22.788 | X | X | 22.788 | -23.744 |
| 31.12.2023 | 24.218 | X | X | 24.218 | -25.051 |
| Variazione assoluta | -1.430 | X | X | -1.430 | -1.307 |
| Variazione % | -5,9 | X | X | -5,9 | -5,2 |
| Derivati creditizi | |||||
| 30.06.2024 | 2.204 | X | X | 2.204 | -2.273 |
| 31.12.2023 | 1.275 | X | X | 1.275 | -1.137 |
| Variazione assoluta | 929 | X | X | 929 | 1.136 |
| Variazione % | 72,9 | X | X | 72,9 | |
| TOTALE 30.06.2024 | 41.914 | 77.018 | 60.779 | 179.711 | -35.648 |
| TOTALE 31.12.2023 | 42.027 | 67.732 | 60.145 | 169.904 | -34.901 |
| Variazione assoluta | -113 | 9.286 | 634 | 9.807 | 747 |
| Variazione % | -0,3 | 13,7 | 1,1 | 5,8 | 2,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) L'importo della voce non comprende i "certificates" che sono inclusi nella tabella della raccolta diretta bancaria.

La tabella sopra riportata evidenzia la composizione delle altre attività e passività finanziarie, escluse quelle di pertinenza delle compagnie assicurative. Le passività finanziarie di negoziazione non comprendono i "certificates", in quanto ricompresi negli aggregati della raccolta diretta bancaria.
Le altre attività finanziarie del Gruppo Intesa Sanpaolo, escluse quelle delle compagnie assicurative, sono state pari a 179,7 miliardi, in progresso di 9,8 miliardi da fine anno (+5,8%). Le passività finanziarie di negoziazione hanno mostrato un aumento (+2,1%), attestandosi a 35,6 miliardi.
L'incremento del totale attività finanziarie è ascrivibile essenzialmente all'andamento dei titoli di debito (+10,3 miliardi); il calo nei derivati finanziari (-1,4 miliardi) è stato contrastato da un aumento dei derivati creditizi (+0,9 miliardi). Per quanto concerne le passività finanziarie di negoziazione, la dinamica in moderata crescita è riconducibile all'incremento dei derivati creditizi (+1,1 miliardi) e dei debiti verso banche e verso clientela (+0,9 miliardi), parzialmente controbilanciata dalla flessione dei derivati finanziari (-1,3 miliardi).
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono ammontate a 41,9 miliardi, di poco inferiori rispetto al dato di fine 2023: il decremento dei derivati finanziari, dei titoli di debito governativi e dei titoli di capitale è stato compensato dall'aumento dei derivati creditizi, degli altri titoli di debito e delle quote OICR.
I titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti sono stati pari a 60,8 miliardi, segnando un incremento dell'1,1%, correlato all'evoluzione dei titoli di debito emessi da Governi. I titoli di debito HTC risultano prevalentemente classificati a Stage 1 (89,6%).
Anche le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che hanno raggiunto i 77 miliardi, hanno mostrato un progresso da fine 2023 (+13,7%), ascrivibile essenzialmente alla dinamica dei titoli di debito. I titoli di debito HTCS risultano quasi interamente classificati a Stage 1 (98,9%).
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito: stage allocation | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti |
TOTALE |
| Stage 1 | |||
| 30.06.2024 | 74.922 | 54.474 | 129.396 |
| 31.12.2023 | 64.752 | 53.141 | 117.893 |
| Variazione assoluta | 10.170 | 1.333 | 11.503 |
| Variazione % | 15,7 | 2,5 | 9,8 |
| Stage 2 | |||
| 30.06.2024 | 832 | 6.293 | 7.125 |
| 31.12.2023 | 1.688 | 6.982 | 8.670 |
| Variazione assoluta | -856 | -689 | -1.545 |
| Variazione % | -50,7 | -9,9 | -17,8 |
| Stage 3 | |||
| 30.06.2024 | - | 12 | 12 |
| 31.12.2023 | - | 22 | 22 |
| Variazione assoluta | - | -10 | -10 |
| Variazione % | - | -45,5 | -45,5 |
| TOTALE 30.06.2024 | 75.754 | 60.779 | 136.533 |
| TOTALE 31.12.2023 | 66.440 | 60.145 | 126.585 |
| Variazione assoluta | 9.314 | 634 | 9.948 |
| Variazione % | 14,0 | 1,1 | 7,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
La riduzione intervenuta da dicembre dei titoli classificati a Stage 2, complessivamente pari a -1,5 miliardi, riguarda per il 55% i titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, per la parte restante i titoli valutati al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti.

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |||||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | |||||
| Raccolta diretta bancaria | 589.714 | 43,6 | 577.543 | 44,3 | 12.171 | 2,1 | ||
| Raccolta diretta assicurativa | 171.928 | 12,7 | 172.746 | 13,2 | -818 | -0,5 | ||
| Raccolta indiretta | 757.058 | 55,9 | 720.382 | 55,2 | 36.676 | 5,1 | ||
| Elisioni (a) | -165.376 | -12,2 | -165.543 | -12,7 | -167 | -0,1 | ||
| Attività finanziarie della clientela | 1.353.324 | 100,0 | 1.305.128 | 100,0 | 48.196 | 3,7 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(a) Le elisioni si riferiscono a componenti della raccolta indiretta che costituiscono anche forme di raccolta diretta (passività finanziarie del comparto assicurativo valutate al fair value e passività assicurative).
Al 30 giugno 2024 le attività finanziarie della clientela, al netto delle elisioni, si sono cifrate a 1.353 miliardi, registrando un aumento da fine anno (+3,7%, pari a +48,2 miliardi) determinato dalla raccolta indiretta (+5,1%, pari a +36,7 miliardi) e, in misura minore, dalla raccolta diretta bancaria (+2,1%, pari a +12,2 miliardi). La raccolta diretta assicurativa è risultata invece in leggera diminuzione (-0,5%) rispetto a fine dicembre.
La tabella che segue include i debiti verso clientela, i titoli in circolazione, compresi quelli valutati al fair value, nonché i certificates, che rappresentano una forma di raccolta alternativa a quella obbligazionaria.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | |||
| Conti correnti e depositi | 399.591 | 67,8 | 409.311 | 70,8 | -9.720 | -2,4 |
| Operazioni pronti c/termine e prestito titoli | 26.505 | 4,5 | 13.009 | 2,3 | 13.496 | |
| Obbligazioni | 82.750 | 14,0 | 78.321 | 13,6 | 4.429 | 5,7 |
| Certificati di deposito | 2.254 | 0,4 | 2.334 | 0,4 | -80 | -3,4 |
| Passività subordinate | 11.205 | 1,9 | 12.158 | 2,1 | -953 | -7,8 |
| Altra raccolta | 67.409 | 11,4 | 62.410 | 10,8 | 4.999 | 8,0 |
| di cui: valutata al fair value (*) | 32.744 | 5,6 | 29.930 | 5,2 | 2.814 | 9,4 |
| Raccolta diretta bancaria | 589.714 | 100,0 | 577.543 | 100,0 | 12.171 | 2,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) Valori riferiti a Certificati di investimento (certificates) ed altre forme di raccolta inclusi nello schema di Stato patrimoniale nelle voci "Passività finanziarie di negoziazione" e "Passività finanziarie designate al fair value". In dettaglio:
I titoli al portatore emessi sono convenzionalmente interamente ricondotti alla raccolta da clientela.

La raccolta diretta bancaria del Gruppo è ammontata a 589,7 miliardi, in progresso da fine anno per effetto essenzialmente di un aumento delle operazioni pronti c/termine (+13,5 miliardi), delle obbligazioni (+4,4 miliardi) e dell'altra raccolta (+5 miliardi), grazie allo sviluppo dei certificates e dei commercial paper, che hanno compensato la flessione rilevata sui conti correnti e depositi (-9,7 miliardi).
La ricomposizione all'interno dell'aggregato della raccolta diretta, in atto già nel corso del 2023, va letta in un contesto di tassi ancora elevati in cui le imprese hanno utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e la clientela privata ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti verso prodotti di investimento più remunerativi, quali i certificates, nonché verso le emissioni di bond governativi e corporate, che hanno incrementato i dossier del risparmio amministrato (+23,1 miliardi).
Al 30 giugno 2024 la quota sul mercato domestico della raccolta diretta (depositi e obbligazioni) del Gruppo Intesa Sanpaolo è stimata al 21,7%; come descritto in precedenza per gli impieghi, tale stima si fonda sui dati del campione di segnalazione decadale della Banca d'Italia.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |||
| assolute | % | ||||
| Banca dei Territori | 263.775 | 270.604 | -6.829 | -2,5 | |
| IMI Corporate & Investment Banking | 124.328 | 113.087 | 11.241 | 9,9 | |
| International Subsidiary Banks | 59.050 | 59.317 | -267 | -0,5 | |
| Private Banking | 43.383 | 45.805 | -2.422 | -5,3 | |
| Asset Management | 24 | 16 | 8 | 50,0 | |
| Insurance | - | - | - | - | |
| Totale aree di business | 490.560 | 488.829 | 1.731 | 0,4 | |
| Centro di governo | 99.154 | 88.714 | 10.440 | 11,8 | |
| Gruppo Intesa Sanpaolo | 589.714 | 577.543 | 12.171 | 2,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

Nell'analisi della raccolta per settori di attività la Banca dei Territori, che rappresenta il 53,9% dell'aggregato riconducibile alle realtà operative del Gruppo, si è attestata su livelli inferiori a quelli di fine anno (-2,5%, pari a -6,8 miliardi) in relazione alla flessione dei debiti verso clientela. Le imprese, in presenza di tassi che si sono mantenuti su livelli elevati, hanno utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e le famiglie hanno reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti verso prodotti di investimento più remunerativi.
Hanno presentato una diminuzione anche il Private Banking (-5,3%, pari a -2,4 miliardi), correlata alla riduzione dei depositi a scadenza solo in parte compensata dall'aumento della raccolta in conto corrente, e l'International Subsidiary Banks (-0,5%, pari a -0,3 miliardi). Per contro è aumentata in misura significativa la raccolta diretta per IMI Corporate & Investment Banking (+9,9%, pari a +11,2 miliardi), grazie all'incremento dei debiti verso clientela global markets e istituzionale, allo sviluppo dell'operatività in certificates e alla crescita dei titoli in circolazione in particolare
della controllata lussemburghese.
Il significativo aumento della provvista del Centro di Governo (+10,4 miliardi) è prevalentemente riconducibile all'operatività in titoli wholesale e in pronti contro termine passivi.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||||
| incidenza % |
incidenza % |
assolute | % | ||||
| Fondi comuni di investimento (a) | 161.120 | 21,3 | 155.524 | 21,6 | 5.596 | 3,6 | |
| Fondi pensione aperti e polizze individuali pensionistiche | 16.014 | 2,1 | 14.855 | 2,1 | 1.159 | 7,8 | |
| Gestioni patrimoniali | 85.623 | 11,3 | 80.066 | 11,1 | 5.557 | 6,9 | |
| Passività assicurative e passività finanziarie assicurative | 165.376 | 21,8 | 165.543 | 23,0 | -167 | -0,1 | |
| Rapporti con clientela istituzionale | 27.645 | 3,7 | 26.231 | 3,6 | 1.414 | 5,4 | |
| Risparmio gestito | 455.778 | 60,2 | 442.219 | 61,4 | 13.559 | 3,1 | |
| Raccolta amministrata | 301.280 | 39,8 | 278.163 | 38,6 | 23.117 | 8,3 | |
| Raccolta indiretta | 757.058 | 100,0 | 720.382 | 100,0 | 36.676 | 5,1 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(a) La voce non comprende i fondi detenuti da compagnie assicurative del Gruppo e gestiti da SGR del Gruppo, i cui valori sono inclusi nelle passività assicurative e passività finanziarie assicurative, e i fondi istituiti da terzi e gestiti da società del Gruppo, i cui valori sono inclusi nella raccolta amministrata.

Al 30 giugno 2024 la raccolta indiretta ha superato i 757 miliardi ed è risultata in aumento del 5,1% rispetto a fine 2023. L'evoluzione è riconducibile alla componente amministrata e al risparmio gestito, che hanno anche beneficiato della buona intonazione dei mercati.
Il risparmio gestito, che con 455,8 miliardi costituisce il 60,2% dell'aggregato complessivo, ha mostrato una crescita (+3,1%, pari a +13,6 miliardi). Il suddetto incremento è ascrivibile alle gestioni patrimoniali (+5,7 miliardi), ai fondi comuni di investimento (+5,5 miliardi), ai rapporti con clientela istituzionale (+1,4 miliardi) e ai fondi pensione aperti e alle polizze individuali pensionistiche (+1,2 miliardi), mentre le passività assicurative e passività finanziarie assicurative hanno evidenziato una sostanziale stabilità (-0,1%). Nei primi sei mesi del 2024 la nuova produzione vita delle compagnie assicurative del Gruppo Intesa Sanpaolo, comprensiva dei prodotti previdenziali, si è attestata a 8,4 miliardi. La raccolta amministrata, pari a 301,3 miliardi, ha evidenziato un progresso (+8,3%, pari a +23,1 miliardi), concentrato nei titoli e prodotti di terzi affidati in custodia, sui quali i risparmiatori hanno trasferito parte della propria liquidità, per beneficiare di rendimenti più elevati.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Cassa e disponibilità liquide | 52.349 | 85.673 | -33.324 | -38,9 |
| - Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali (*) | 48.207 | 81.834 | -33.627 | -41,1 |
| - Conti correnti e depositi a vista presso altre banche | 4.142 | 3.839 | 303 | 7,9 |
| Crediti verso banche | 33.026 | 31.298 | 1.728 | 5,5 |
| - Riserva obbligatoria (**) | 7.072 | 7.772 | -700 | -9,0 |
| - Depositi a scadenza | 5.120 | 3.949 | 1.171 | 29,7 |
| - Pronti c/termine attivi | 11.601 | 8.957 | 2.644 | 29,5 |
| - Altri | 9.233 | 10.620 | -1.387 | -13,1 |
| Totale banche attivo patrimoniale | 85.375 | 116.971 | -31.596 | -27,0 |
| - Raccolta a vista e depositi a scadenza | 7.235 | 6.980 | 255 | 3,7 |
| - TLTRO III | 60 | 45.060 | -45.000 | -99,9 |
| - Pronti c/termine passivi | 21.831 | 21.911 | -80 | -0,4 |
| - Altri | 19.047 | 18.594 | 453 | 2,4 |
| Totale banche passivo patrimoniale | 48.173 | 92.545 | -44.372 | -47,9 |
| POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA | 37.202 | 24.426 | 12.776 | 52,3 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) Di cui presso Banca Centrale Europea: 42.946 milioni al 30 giugno 2024 e 75.162 milioni al 31 dicembre 2023.
(**) Di cui presso Banca Centrale Europea: 4.130 milioni al 30 giugno 2024 e 4.603 milioni al 31 dicembre 2023.
Al 30 giugno 2024 la posizione interbancaria netta del Gruppo – calcolata considerando tutte le disponibilità a vista, sia presso Banche Centrali che presso altre banche, contabilizzate nella voce "Cassa e disponibilità liquide", e non più soltanto quelle verso BCE – ha presentato uno sbilancio positivo di 37,2 miliardi, in miglioramento rispetto ai 24,4 miliardi registrati a fine 2023.
Come si può notare dalla tabella, l'evoluzione ha beneficiato di una riduzione del 47,9% delle passività, ascrivibile al pressoché totale rimborso delle operazioni TLTRO III nel corso del semestre (36 miliardi nel mese di marzo e 9 miliardi nel mese di giugno). A fine giugno il rifinanziamento TLTRO III ancora in essere era pari a soli 60 milioni nominali, in scadenza al 25 settembre 2024.
Dal lato degli attivi verso banche, si è parimenti registrata una riduzione, ma più contenuta (-27%), principalmente riconducibile alla liquidità nei depositi a vista presso banche centrali (-33,6 miliardi), ed in particolare presso BCE (-32,2 miliardi). I crediti verso banche hanno complessivamente registrato una crescita del 5,5% che sintetizza dinamiche, anche contrapposte, fra le diverse forme tecniche attraverso le quali si esplica la normale operatività interbancaria.
| Tipologia di strumenti finanziari |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla |
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato |
TOTALE Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di |
(milioni di euro) Debiti verso Banche e Derivati Finanziari di pertinenza delle imprese di assicurazione (*) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| economico e Derivati di Copertura |
redditività complessiva |
assicurazione | ||||
| Titoli di debito emessi da Governi | ||||||
| 30.06.2024 | 5.086 | 51.454 | - | 56.540 | X | |
| 31.12.2023 | 4.536 | 55.834 | - | 60.370 | X | |
| Variazione assoluta | 550 | -4.380 | - | -3.830 | X | |
| Variazione % | 12,1 | -7,8 | - | -6,3 | X | |
| Altri titoli di debito | ||||||
| 30.06.2024 | 3.183 | 17.689 | - | 20.872 | X | |
| 31.12.2023 | 3.185 | 16.294 | - | 19.479 | X | |
| Variazione assoluta | -2 | 1.395 | - | 1.393 | X | |
| Variazione % | -0,1 | 8,6 | - | 7,2 | X | |
| Titoli di capitale | ||||||
| 30.06.2024 | 5.789 | 7 | - | 5.796 | X | |
| 31.12.2023 | 5.523 | 7 | - | 5.530 | X | |
| Variazione assoluta | 266 | - | - | 266 | X | |
| Variazione % | 4,8 | - | - | 4,8 | X | |
| Quote OICR | ||||||
| 30.06.2024 | 87.516 | - | - | 87.516 | X | |
| 31.12.2023 | 87.998 | - | - | 87.998 | X | |
| Variazione assoluta | -482 | - | - | -482 | X | |
| Variazione % | -0,5 | - | - | -0,5 | X | |
| Crediti verso banche e verso clientela | ||||||
| 30.06.2024 | 340 | - | 2 | 342 | X | |
| 31.12.2023 | 425 | - | 5 | 430 | X | |
| Variazione assoluta | -85 | - | -3 | -88 | X | |
| Variazione % | -20,0 | - | -60,0 | -20,5 | X | |
| Debiti verso banche | ||||||
| 30.06.2024 | X | X | X | X | 708 | (**) |
| 31.12.2023 | X | X | X | X | 740 | (**) |
| Variazione assoluta | X | X | X | X | -32 | |
| Variazione % | X | X | X | X | -4,3 | |
| Derivati finanziari | ||||||
| 30.06.2024 | 47 | - | - | 47 | 107 | (***) |
| 31.12.2023 | 51 | - | - | 51 | 90 | (***) |
| Variazione assoluta | -4 | - | - | -4 | 17 | |
| Variazione % | -7,8 | - | - | -7,8 | 18,9 | |
| Derivati creditizi | ||||||
| 30.06.2024 | - | - | - | - | - | (***) |
| 31.12.2023 | - | - | - | - | - | (***) |
| Variazione assoluta | - | - | - | - | - | |
| Variazione % | - | - | - | - | - | |
| TOTALE 30.06.2024 | 101.961 | 69.150 | 2 | 171.113 | 815 | |
| TOTALE 31.12.2023 | 101.718 | 72.135 | 5 | 173.858 | 830 | |
| Variazione assoluta | 243 | -2.985 | -3 | -2.745 | -15 | |
| Variazione % | 0,2 | -4,1 | -60,0 | -1,6 | -1,8 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) L'importo della voce non comprende le "Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione" incluse nella tabella della raccolta diretta assicurativa.
(**) Valore incluso nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione".
(***) Valore incluso nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione".

Le attività finanziarie e i debiti verso banche e derivati finanziari di pertinenza delle imprese assicurative, riepilogati nella tabella sopra riportata, sono ammontati, rispettivamente, a 171,1 miliardi e a 815 milioni. Le attività finanziarie sono risultate in calo rispetto al valore di fine 2023 (-1,6%), per effetto dell'andamento riflessivo dei titoli di debito governativi (-3,8 miliardi) e, in misura più contenuta, delle quote OICR (-0,5 miliardi), in parte compensato dalla dinamica crescente rilevata su altri titoli di debito (+1,4 miliardi) e di capitale (+0,3 miliardi).
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |||||||
| Vita | Danni | Totale | incidenza % |
Vita | Danni | Totale | incidenza % |
assolute | % | |
| Passività per copertura residua (*) | 117.375 | 993 | 118.368 | 68,8 | 117.353 | 944 | 118.297 | 68,4 | 71 | 0,1 |
| di cui: Valore attuale dei flussi finanziari |
108.866 | 188 | 109.054 | 63,4 | 108.482 | 193 | 108.675 | 62,9 | 379 | 0,3 |
| di cui: Aggiustamento per i rischi non finanziari |
435 | 18 | 453 | 0,3 | 387 | 16 | 403 | 0,2 | 50 | 12,4 |
| di cui: Margine sui servizi contrattuali |
8.074 | 314 | 8.388 | 4,9 | 8.484 | 336 | 8.820 | 5,1 | -432 | -4,9 |
| Passività per sinistri accaduti | 657 | 651 | 1.308 | 0,8 | 667 | 885 | 1.552 | 1,0 | -244 | -15,7 |
| Totale Passività assicurative | 118.032 | 1.644 | 119.676 | 69,6 | 118.020 | 1.829 | 119.849 | 69,4 | -173 | -0,1 |
| Contratti di investimento | ||||||||||
| Unit linked (**) | 50.775 | - | 50.775 | 29,5 | 51.438 | - | 51.438 | 29,8 | -663 | -1,3 |
| Totale Passività finanziarie | 50.775 | - | 50.775 | 29,5 | 51.438 | - | 51.438 | 29,8 | -663 | -1,3 |
| Altra raccolta assicurativa (***) | 1.477 | - | 1.477 | 0,9 | 1.459 | - | 1.459 | 0,8 | 18 | 1,2 |
| Raccolta diretta assicurativa | 170.284 | 1.644 | 171.928 | 100,0 | 170.917 | 1.829 | 172.746 | 100,0 | -818 | -0,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e delle attività in via di dismissione.
(*) Si evidenzia che il valore delle Passività per copertura residua nelle colonne relative al business "Danni" include anche le passività valutate con l'applicazione del metodo semplificato (c.d. Metodo della ripartizione dei premi) che non prevede l'apertura nelle singole voci di dettaglio.
(**) Valori inclusi nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione".
(***) Valori inclusi nello schema di Stato patrimoniale nella voce "Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione". La voce comprende le passività subordinate.


La raccolta diretta assicurativa, al 30 giugno 2024, si è attestata a 171,9 miliardi, mostrando una moderata flessione (-0,5%, pari a -0,8 miliardi) rispetto a fine 2023. La dinamica cedente è ascrivibile alle passività finanziarie del ramo vita (-1,3%, pari a -0,7 miliardi), costituite dai prodotti unit linked e, in misura minore alle passività assicurative (-0,1%, pari a -0,2 miliardi), con particolare riferimento alle passività per sinistri accaduti. L'altra raccolta assicurativa, che rappresenta una componente marginale dell'aggregato complessivo ed include le passività subordinate, è cresciuta dell'1,2% rispetto a dicembre 2023.
In questa voce sono appostate le attività e le relative passività non più riferite alla normale operatività in quanto oggetto di procedure di dismissione. Al 30 giugno 2024 sono state rilevate attività in corso di cessione per 1,1 miliardi, costituite principalmente da: (i) portafogli di crediti deteriorati per complessivi 0,9 miliardi lordi destinati ad essere ceduti soprattutto per il tramite di conferimenti a fondi di investimento alternativi che investono in esposizioni creditizie, nell'ambito di distinte progettualità avviate nel corso del secondo trimestre del 2024; (ii) la partecipazione in Cronos Vita Assicurazioni, posseduta al 22,5% da Intesa Sanpaolo Vita nel contesto dell'operazione di sistema finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita che ha visto coinvolte le cinque primarie compagnie assicurative italiane, per la quale sussiste ab origine il manifesto intento da parte delle compagnie socie di detenere la partecipazione in un arco temporale limitato (già classificata fra le attività in via di dismissione a dicembre 2023); (iii) immobili, tra i quali quelli oggetto dell'operazione di conferimento definita nell'ambito dell'accordo fra Intesa Sanpaolo e COIMA, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo il 28 marzo 2024 e sottoscritto dalle parti il 19 aprile 2024. Le passività associate si sono attestate a 17 milioni.
A fine 2023 le attività in corso di cessione erano pari a 265 milioni, fra le quali era compreso un portafoglio, costituito sia da inadempienze probabili sia da posizioni in bonis high-risk, la cui cessione si è per la quasi totalità perfezionata il 15 aprile 2024, residuando marginali esposizioni che saranno cedute nella seconda parte dell'anno. Le passività associate erano pari a 2 milioni.
Nella tabella che segue è riportato, sulla base di dati gestionali, il dettaglio delle esposizioni al rischio di credito sovrano del Gruppo Intesa Sanpaolo con riferimento all'Attività bancaria.
| TITOLI DI DEBITO | (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE (1) | IMPIEGHI | |||||
| GRUPPO BANCARIO | ||||||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||
| Paesi UE | 39.320 | 36.383 | -3.438 | 72.265 | 10.507 | |
| Austria | 616 | 1.159 | 27 | 1.802 | - | |
| Belgio | 3.363 | 4.332 | 81 | 7.776 | - | |
| Bulgaria | - | - | - | - | - | |
| Croazia | 157 | 251 | 47 | 455 | 1.324 | |
| Cipro | - | - | - | - | - | |
| Repubblica Ceca | - | - | - | - | - | |
| Danimarca | - | - | - | - | - | |
| Estonia | - | - | - | - | - | |
| Finlandia | 254 | 192 | 12 | 458 | - | |
| Francia | 7.059 | 3.529 | -284 | 10.304 | 2 | |
| Germania | 49 | 2.013 | 47 | 2.109 | - | |
| Grecia | - | - | 8 | 8 | - | |
| Ungheria | 584 | 1.483 | 26 | 2.093 | 350 | |
| Irlanda | 335 | 99 | 6 | 440 | - | |
| Italia | 16.975 | 8.244 | -3.701 | 21.518 | 8.266 | |
| Lettonia | - | - | - | - | 14 | |
| Lituania Lussemburgo |
- | - | - | - | - | |
| Malta | 312 | 781 | - | 1.093 | - | |
| Paesi Bassi | - | - | - | - | - | |
| Polonia | 828 | 119 | 103 | 1.050 | - | |
| Portogallo | 192 | 91 | - | 283 | - | |
| Romania | 385 243 |
583 668 |
7 1 |
975 912 |
71 3 |
|
| Slovacchia | 504 | 782 | 120 | 1.406 | 217 | |
| Slovenia | - | 200 | - | 200 | 201 | |
| Spagna | 7.464 | 11.857 | 62 | 19.383 | 59 | |
| Svezia | - | - | - | - | - | |
| Paesi non UE | ||||||
| Albania | 41 | 631 | 2 | 674 | - | |
| Egitto | 93 | 262 | - | 355 | 647 | |
| Giappone | - | 3.522 | - | 3.522 | - | |
| Russia | - | 6 | - | 6 | - | |
| Serbia | 7 | 667 | - | 674 | 348 | |
| Regno Unito | - | 615 | 2 | 617 | - | |
| U.S.A. | 3.254 | 9.593 | 251 | 13.098 | - | |
| Dati gestionali |
(1) I titoli di debito da attività assicurativa (esclusi i titoli nei quali risultano investite le disponibilità raccolte con polizze assicurative emesse a totale rischio degli assicurati) relativi all'Italia ammontano a 44.646 milioni.
Come evidenziato nella tabella, alla fine del primo semestre 2024 l'esposizione del Gruppo bancario in titoli verso lo Stato italiano ammonta a circa 21,5 miliardi (22,5 miliardi al 31 dicembre 2023), a cui si aggiungono oltre 8 miliardi rappresentati da impieghi, sostanzialmente invariati rispetto a fine 2023.

Al 30 giugno 2024 il patrimonio netto del Gruppo si è attestato a 65.275 milioni, a fronte dei 63.963 milioni rilevati al 31 dicembre 2023, che scontavano l'acconto dividendi a valere sull'utile netto 2023 pagato a novembre 2023 (-2,6 miliardi). L'incremento è attribuibile all'incorporazione dell'utile maturato nei primi sei mesi dell'esercizio corrente (4.766 milioni), al netto della distribuzione a maggio 2024 dell'importo cash a saldo agli azionisti (-2,8 miliardi), per un payout ratio complessivo – acconto e saldo – pari al 70% dell'utile netto consolidato 2023.
Come indicato nel capitolo "Il primo semestre 2024" della presente Relazione sulla gestione, cui si rimanda per maggiori dettagli, si ricorda che il 3 giugno ha preso avvio – secondo le modalità e nei termini approvati dalla sopra descritta Assemblea di Intesa Sanpaolo del 24 aprile 2024 – l'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) per un importo massimo di 1,7 miliardi, autorizzato dalla BCE con comunicazione pervenuta l'11 marzo 2024.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | Riserva 31.12.2023 |
Variazione del periodo |
Riserva 30.06.2024 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (titoli di debito) |
-1.508 | -234 | -1.742 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (titoli di capitale) |
-476 | 116 | -360 |
| Attività materiali | 1.863 | -17 | 1.846 |
| Copertura di investimenti esteri | -24 | 15 | -9 |
| Copertura dei flussi finanziari | -318 | 51 | -267 |
| Differenze di cambio | -1.248 | -214 | -1.462 |
| Attività non correnti in via di dismissione | - | - | - |
| Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazione del proprio merito creditizio) |
-125 | -118 | -243 |
| Utili (Perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | -187 | 13 | -174 |
| Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipazioni valutate al patrimonio netto |
1 | 20 | 21 |
| Leggi speciali di rivalutazione | 311 | - | 311 |
| Riserve da valutazione (escluse le riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione) |
-1.711 | -368 | -2.079 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -298 | -68 | -366 |
Le riserve da valutazione bancarie hanno presentato un valore negativo (-2.079 milioni), in aumento di 368 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (-1.711 milioni). In negativo hanno agito principalmente le differenze di cambio, correlate in prevalenza alla svalutazione della lira egiziana, le riserve sui titoli di debito e le passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico. Le riserve da valutazione delle imprese di assicurazione, pari a -366 milioni, hanno evidenziato altresì un incremento del valore negativo rispetto a fine 2023.

| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Fondi propri e coefficienti di solvibilità | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
| Fondi propri | ||
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari | 40.503 | 41.476 |
| Capitale aggiuntivo di Classe 1 (AT1) al netto delle rettifiche regolamentari | 8.701 | 7.707 |
| CAPITALE DI CLASSE 1 (TIER 1) | 49.204 | 49.183 |
| Capitale di Classe 2 (T2) al netto delle rettifiche regolamentari | 8.535 | 8.799 |
| TOTALE FONDI PROPRI | 57.739 | 57.982 |
| Attività di rischio ponderate | ||
| Rischi di credito e di controparte | 253.769 | 260.815 |
| Rischi di mercato e di regolamento | 15.395 | 12.621 |
| Rischi operativi | 29.550 | 28.471 |
| Altri rischi specifici (a) | 209 | 203 |
| ATTIVITA' DI RISCHIO PONDERATE | 298.923 | 302.110 |
| Coefficienti di solvibilità % | ||
| Common Equity Tier 1 ratio | 13,5% | 13,7% |
| Tier 1 ratio | 16,5% | 16,3% |
| Total capital ratio | 19,3% | 19,2% |
(a) La voce include tutti gli altri elementi non considerati nelle precedenti voci che entrano nel computo dei requisiti patrimoniali complessivi.
I fondi propri, le attività ponderate per il rischio ed i coefficienti di solvibilità al 30 giugno 2024 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, così come modificate rispettivamente dalla Direttiva 2019/878/UE (CRD V) e dal Regolamento (UE) n. 876/2019 (CRR II), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), e sulla base delle relative Circolari della Banca d'Italia.
Al 30 giugno 2024, i Fondi Propri ammontano a 57.739 milioni.
Ancorché si sia concluso il periodo transitorio IFRS 9, i fondi propri tengono conto di quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2019, la quale ha previsto in via temporanea, fino al 2028, la rateizzazione ai fini fiscali delle rettifiche di valore operate in sede di First Time Adoption del principio contabile, con conseguente rilevazione di DTA, incluse integralmente, lungo lo stesso arco temporale, nel calcolo delle soglie previste dall'art. 48 CRR. Peraltro, si segnala che il Gruppo Intesa Sanpaolo non si è avvalso né del nuovo regime transitorio IFRS 9 (in vigore fino al 31 dicembre 2024), né del filtro prudenziale FVOCI, entrambi introdotti dal Regolamento (UE) n. 873/2020 (c.d. "Quick fix") nel contesto dello scenario pandemico.
I fondi propri tengono altresì conto dell'importo applicabile, oggetto di deduzione dal Capitale primario, correlato alla copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate, c.d. Minimum Loss Coverage, sulla base di quanto disciplinato dal Regolamento (UE) n. 630/2019 del 17 aprile 2019.
Al 30 giugno 2024, i fondi propri tengono conto della deduzione effettuata a seguito dell'autorizzazione ricevuta da BCE all'acquisto di azioni proprie finalizzato al loro annullamento (buyback), come approvato dall'Assemblea del 24 aprile 2024, per un ammontare pari a complessivi 1,7 miliardi di euro34 .
Inoltre, in conformità con l'art. 3 di CRR ("Applicazione di requisiti più rigorosi da parte degli enti"), ai fini del calcolo dei fondi propri al 30 giugno 2024 è ricompresa la deduzione volontaria del calendar provisioning35 sulle esposizioni incluse nel perimetro di Pillar 2, che ha comportato una deduzione dal CET1 con impatto pari a circa 31 punti base.
A decorrere dal 30 giugno 2023, il Gruppo Intesa Sanpaolo si conforma alla EBA Q&A 2021_6211, la quale chiarisce che l'ammontare dell'avviamento da dedurre dal CET 1 di un ente deve essere quello relativo alle imprese assicurative controllate direttamente, rilevato alla data di acquisizione dell'investimento significativo in tali imprese, senza tener conto dell'avviamento riferito alle acquisizioni successive dalle stesse effettuate. Quest'ultimo importo è stato incluso nel calcolo degli attivi ponderati per il rischio (RWA), rientrando così nel trattamento ordinario che il Gruppo riserva alle partecipazioni in società assicurative.
Ai fini del calcolo dei fondi propri al 30 giugno 2024 si è tenuto conto dell'utile del primo semestre al netto del relativo dividendo e degli altri oneri prevedibili36 .
34 Come riportato nel capitolo iniziale della presente Relazione, il programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dalla BCE in data 11 marzo 2024 è stato avviato il 3 giugno 2024 e si concluderà entro il 25 ottobre 2024, nel rispetto dei termini autorizzati dall'Assemblea di Intesa Sanpaolo.
35 L'addendum alla Guidance ECB sui crediti deteriorati del 2018, contempla la possibilità che le banche «deducano» con propria autonoma iniziativa determinati importi dal CET1, al fine di anticipare le richieste dei supervisori, in caso di divergenza tra il framework prudenziale, che esprime attese di rettifiche non basate su criteri di misurazione del rischio creditizio, e quello contabile.
36 Cedole maturate sulle emissioni di Additional Tier 1 (195 milioni).

Al 30 giugno 2024, le attività ponderate per il rischio ammontano a 298.923 milioni, derivanti in misura prevalente dai rischi di credito e di controparte e, in misura minore, dai rischi operativi e di mercato.
Il Capitale primario di Classe 1 e le Attività di rischio ponderate al 30 giugno 2024 tengono conto dell'impatto dell'applicazione del cosiddetto "Danish Compromise" (art. 49.1 del Regolamento (UE) n. 575/2013), a seguito della specifica autorizzazione ricevuta dalla BCE nel 2019, per cui gli investimenti assicurativi vengono trattati come attivi ponderati per il rischio anziché dedotti dal capitale.
Sulla base di quanto esposto in precedenza, i coefficienti di solvibilità al 30 giugno 2024 si collocano sui seguenti valori: Common Equity ratio 13,5%, Tier 1 ratio 16,5% e Total capital ratio 19,3%.
Si segnala, infine, che il 30 novembre 2023 Intesa Sanpaolo ha reso nota la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2024 a livello consolidato, in seguito agli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Il requisito da rispettare complessivamente in termini di Common Equity Tier 1 ratio risulta attualmente pari al 9,35%, comprensivo dei requisiti di Capital Conservation Buffer, O-SII Buffer e Countercyclical Capital Buffer37 .
| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 |
| Patrimonio netto di Gruppo | 65.275 | 63.963 |
| Patrimonio netto di terzi | 125 | 164 |
| Patrimonio netto dallo Stato patrimoniale | 65.400 | 64.127 |
| Acconti su dividendi (a) | - | 2.629 |
| Rettifiche per strumenti computabili nell'AT1 o nel T2 e utile di periodo | ||
| - Altri strumenti di capitale computabili nell'AT1 | -8.701 | -7.707 |
| - Interessi di minoranza computabili nell'AT1 | - | - |
| - Interessi di minoranza computabili nel T2 | - | - |
| - Interessi di minoranza non computabili a regime | -125 | -164 |
| - Utile di periodo non computabile (b) | -3.463 | -5.787 |
| - Azioni proprie incluse tra le rettifiche regolamentari (c) | 1.727 | 165 |
| - Acquisto azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback) (d) | -933 | - |
| - Altre componenti non computabili a regime | -61 | -325 |
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari | 53.844 | 52.938 |
| Rettifiche regolamentari (e) | -13.341 | -11.462 |
| Capitale primario di Classe 1 (CET1) al netto delle rettifiche regolamentari | 40.503 | 41.476 |
(a) Al 31 dicembre 2023 il Patrimonio netto dallo Stato patrimoniale non comprende l'acconto su dividendi, pari a 2.629 milioni (al netto della quota non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute alla record date).
(b) Nel Capitale primario di Classe 1 al 30 giugno 2024 si è tenuto conto dell'utile maturato alla data, al netto del relativo dividendo e degli altri oneri prevedibili (rateo cedolare sugli strumenti di Additional Tier 1 al netto dell'effetto fiscale).
(c) L'importo include, oltre all'ammontare di azioni proprie contabili, la quota non utilizzata di plafond per cui la Banca ha ricevuto autorizzazioni al riacquisto.
(d) L'importo al 30 giugno 2024 si riferisce all'ammontare complessivo del programma di acquisto di azioni proprie finalizzato all'annullamento (buyback), pari a 1,7 miliardi, deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 24 aprile 2024, essendo pervenuta in data 11 marzo 2024 la relativa autorizzazione da parte dell'Autorità di Vigilanza, al netto della quota già riacquistata nel corso del trimestre, pari a 767 milioni.
(e) Le rettifiche regolamentari includono, tra le altre voci, le azioni proprie contabili e quelle per cui il Gruppo ha già ricevuto autorizzazione al riacquisto (buyback), oltre a 941 milioni di deduzione aggiuntiva Art.3 CRR (relativi alla deduzione volontaria del calendar provisioning sulle esposizioni ricomprese nel perimetro di Pillar 2).
37 Il Countercyclical Capital Buffer è calcolato considerando l'esposizione al 30 giugno 2024 nei vari Paesi in cui è presente il Gruppo e i rispettivi requisiti stabiliti dalle competenti autorità nazionali relativi al 2025 se disponibili o al più recente aggiornamento del periodo di riferimento (requisito pari a zero per l'Italia per i primi nove mesi del 2024).


95
I risultati per settori di attività e per aree geografiche


Il Gruppo Intesa Sanpaolo opera attraverso una struttura organizzativa articolata in sei Business Unit. Ad esse si aggiunge il Centro di Governo, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dell'intero Gruppo.

L'informativa di settore del Gruppo Intesa Sanpaolo si basa sugli elementi che il management utilizza per assumere le proprie decisioni operative (c.d. "management approach") ed è dunque coerente con i requisiti informativi previsti dall'IFRS 8. Oltre a riflettere le responsabilità operative sancite dall'assetto organizzativo del Gruppo, i settori di attività sono costituiti dall'aggregazione di linee di business che presentano caratteristiche simili con riferimento alla tipologia di prodotti e servizi venduti.
Nella tabella riportata nel seguito sono indicati i principali dati che sintetizzano l'evoluzione dei settori di attività del Gruppo Intesa Sanpaolo nel primo semestre 2024 rispetto ai dati di raffronto omogenei.
Nell'analisi di dettaglio condotta sui settori di attività, cui si fa rinvio, è contenuta una descrizione dei prodotti e dei servizi offerti, della tipologia di clientela servita e delle iniziative realizzate nel semestre; sono inoltre illustrati i dati di conto economico e i principali aggregati patrimoniali. Per ogni settore è stato infine calcolato il capitale assorbito in base agli RWA (Risk Weighted Assets), questi ultimi determinati sulla base delle disposizioni in vigore (Circolare n. 285) emanate dalla Banca d'Italia a seguito del recepimento della Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013, modificato dal Regolamento (UE) n. 876/2019 del 20 maggio 2019, noto anche come CRR II, che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il capitale assorbito tiene anche conto delle modifiche regolamentari introdotte dalla BCE a decorrere dal 12 marzo 2020, che prevedono che il requisito di Pillar 2 possa essere rispettato utilizzando parzialmente strumenti di capitale diversi dal Common Equity Tier 1. Per ogni Divisione il capitale assorbito viene integrato, laddove necessario, con dati gestionali di capitale "economico" per tenere conto dei rischi non coperti dalla metrica regolamentare.
Ove necessario e se materiali, i dati divisionali dei periodi posti a confronto sono stati riesposti in coerenza con le variazioni di perimetro delle Business Unit. In particolare si segnala che, in seguito all'acquisizione, in data 31 maggio 2024, e al conseguente ingresso nell'area di consolidamento (Divisione International Subsidiary Banks), della banca rumena First Bank S.A., sono stati riesposti i dati patrimoniali di raffronto per tenere conto delle evidenze patrimoniali della banca acquisita. Infine, a partire dal primo trimestre 2024 Banca Intesa Russia è stata riallocata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking al Centro di Governo, senza impatto sull'utile netto.

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo |
Totale | |
| Proventi operativi netti | ||||||||
| 30.06.2024 | 5.889 | 2.047 | 1.603 | 1.708 | 490 | 886 | 965 | 13.588 |
| 30.06.2023 | 5.689 | 1.916 | 1.417 | 1.566 | 465 | 828 | 517 | 12.398 |
| Variazione % | 3,5 | 6,8 | 13,1 | 9,1 | 5,4 | 7,0 | 86,7 | 9,6 |
| Costi operativi | ||||||||
| 30.06.2024 | -3.020 | -719 | -602 | -487 | -113 | -174 | -92 | -5.207 |
| 30.06.2023 | -3.076 | -686 | -549 | -469 | -111 | -171 | -149 | -5.211 |
| Variazione % | -1,8 | 4,8 | 9,7 | 3,8 | 1,8 | 1,8 | -38,3 | -0,1 |
| Risultato della gestione operativa | ||||||||
| 30.06.2024 | 2.869 | 1.328 | 1.001 | 1.221 | 377 | 712 | 873 | 8.381 |
| 30.06.2023 | 2.613 | 1.230 | 868 | 1.097 | 354 | 657 | 368 | 7.187 |
| Variazione % | 9,8 | 8,0 | 15,3 | 11,3 | 6,5 | 8,4 | 16,6 | |
| Risultato netto | ||||||||
| 30.06.2024 | 1.293 | 915 | 687 | 793 | 305 | 462 | 311 | 4.766 |
| 30.06.2023 | 1.264 | 851 | 678 | 701 | 260 | 477 | -9 | 4.222 |
| Variazione % | 2,3 | 7,5 | 1,3 | 13,1 | 17,3 | -3,1 | 12,9 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo |
Totale | |
| Finanziamenti verso clientela | ||||||||
| 30.06.2024 | 226.038 | 122.993 | 43.470 | 13.681 | 285 | - | 15.747 | 422.214 |
| 31.12.2023 | 232.406 | 124.215 | 43.002 | 14.372 | 243 | - | 16.254 | 430.492 |
| Variazione % | -2,7 | -1,0 | 1,1 | -4,8 | 17,3 | - | -3,1 | -1,9 |
| Raccolta diretta bancaria | ||||||||
| 30.06.2024 | 263.775 | 124.328 | 59.050 | 43.383 | 24 | - | 99.154 | 589.714 |
| 31.12.2023 | 270.604 | 113.087 | 59.317 | 45.805 | 16 | - | 88.714 | 577.543 |
| Variazione % | -2,5 | 9,9 | -0,5 | -5,3 | 50,0 | - | 11,8 | 2,1 |
| Attività di rischio ponderate | ||||||||
| 30.06.2024 | 77.982 | 107.316 | 36.083 | 12.394 | 2.043 | - | 63.105 | 298.923 |
| 31.12.2023 | 79.502 | 108.183 | 36.071 | 11.924 | 1.990 | - | 64.440 | 302.110 |
| Variazione % | -1,9 | -0,8 | - | 3,9 | 2,7 | - | -2,1 | -1,1 |
| Capitale assorbito | ||||||||
| 30.06.2024 | 7.089 | 9.779 | 3.978 | 1.209 | 220 | 4.766 | 3.610 | 30.651 |
| 31.12.2023 | 7.227 | 9.852 | 3.943 | 1.167 | 213 | 4.398 | 3.689 | 30.489 |
| Variazione % | -1,9 | -0,7 | 0,9 | 3,6 | 3,3 | 8,4 | -2,1 | 0,5 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 3.401 | 3.274 | 127 | 3,9 |
| Commissioni nette | 2.429 | 2.357 | 72 | 3,1 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 58 | 60 | -2 | -3,3 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 1 | -2 | 3 | |
| Proventi operativi netti | 5.889 | 5.689 | 200 | 3,5 |
| Spese del personale | -1.621 | -1.641 | -20 | -1,2 |
| Spese amministrative | -1.398 | -1.434 | -36 | -2,5 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -1 | -1 | - | - |
| Costi operativi | -3.020 | -3.076 | -56 | -1,8 |
| Risultato della gestione operativa | 2.869 | 2.613 | 256 | 9,8 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -565 | -611 | -46 | -7,5 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -45 | -61 | -16 | -26,2 |
| Altri proventi (oneri) netti | 17 | - | 17 | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 2.276 | 1.941 | 335 | 17,3 |
| Imposte sul reddito | -745 | -640 | 105 | 16,4 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -40 | -24 | 16 | 66,7 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -11 | -13 | -2 | -15,4 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-187 | - | 187 | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - |
| Risultato netto | 1.293 | 1.264 | 29 | 2,3 |
| (milioni di euro) | ||||
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % |
| Finanziamenti verso clientela | 226.038 | 232.406 | -6.368 | -2,7 |
|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta bancaria | 263.775 | 270.604 | -6.829 | -2,5 |
| Attività di rischio ponderate | 77.982 | 79.502 | -1.520 | -1,9 |
| Capitale assorbito | 7.089 | 7.227 | -138 | -1,9 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
Nel primo semestre 2024 i proventi operativi netti della Banca dei Territori, pari a 5.889 milioni, che rappresentano oltre il 43% dei ricavi consolidati del Gruppo, hanno evidenziato una crescita (+3,5%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio.
In dettaglio, gli interessi netti hanno mostrato un incremento (+3,9%), riconducibile all'andamento dei tassi di mercato che ha favorito la redditività dell'intermediazione con clientela. Anche le commissioni nette hanno registrato un progresso (+3,1%), ascrivibile in particolare al comparto del risparmio gestito, sostenuto da livelli di collocamento superiori a quelli del primo semestre 2023, nonché al comparto assicurativo danni, alla raccolta amministrata, trainata dalle fees sui collocamenti di certificates e sull'operatività di intermediazione in titoli, e al maggior contributo dell'advisory. Nell'ambito delle commissioni di commercial banking hanno contribuito positivamente le carte e gli altri servizi di pagamento, a fronte di una flessione delle commissioni sui conti correnti, in relazione alla diminuzione delle spese di tenuta conto applicate dalla Banca alla clientela, e su finanziamenti e garanzie. Tra le altre componenti di ricavo, che concorrono in misura marginale ai proventi operativi netti della Divisione, si rileva un risultato delle attività e passività finanziarie al fair value pari a 58 milioni (-3,3%) e altri proventi operativi netti per 1 milione (a fronte di oneri per 2 milioni nel medesimo periodo dello scorso esercizio). I costi operativi, pari a 3.020 milioni, sono diminuiti dell'1,8% grazie ai risparmi sulle spese del personale, prevalentemente attribuibili alla riduzione dell'organico a seguito delle uscite per accordi, e al contenimento delle spese amministrative, segnatamente quelle di gestione immobili e le spese legali. Per effetto dei fenomeni descritti, il risultato della gestione operativa è salito a
2.869 milioni rispetto ai 2.613 milioni dei primi sei mesi del 2023 (+9,8%) e il risultato corrente lordo si è attestato a 2.276 milioni, in progresso del 17,3%, beneficiando anche di minori rettifiche di valore nette su crediti e accantonamenti. Infine, il risultato netto, dopo l'attribuzione alla Divisione di imposte per 745 milioni, di oneri di integrazione per 40 milioni, degli effetti dell'allocazione dei costi di acquisizione per 11 milioni e dei tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo per 187 milioni (che lo scorso anno erano stati contabilizzati nel secondo semestre), si è collocato a 1.293 milioni, in crescita del 2,3% rispetto ai 1.264 milioni dell'analogo periodo del 2023.
Nell'evoluzione trimestrale, si rileva un calo del risultato della gestione operativa rispetto al primo trimestre 2024, ascrivibile a più elevati oneri operativi, in presenza di un lieve incremento dei ricavi. Anche il risultato corrente lordo ha mostrato una dinamica cedente rispetto al trimestre precedente, che era stato impattato da rettifiche di valore nette di importo più contenuto. Per contro il risultato netto ha evidenziato un aumento per effetto della contabilizzazione nel mese di marzo dell'importo annuo relativo ai tributi e oneri del sistema bancario e assicurativo.
Le consistenze patrimoniali a fine giugno 2024 hanno evidenziato una flessione dei volumi intermediati complessivi di raccolta e impiego rispetto a fine dicembre 2023 (-2,6%). In dettaglio, i crediti verso clientela, pari a 226.038 milioni, hanno presentato una riduzione (-2,7%, pari a -6,4 miliardi) essenzialmente riconducibile alla dinamica dei finanziamenti nei confronti delle imprese che, in presenza di tassi elevati, hanno limitato il ricorso al credito bancario utilizzando la propria liquidità o fonti alternative di finanziamento. La raccolta diretta bancaria, pari a 263.775 milioni, si è attestata su livelli inferiori a quelli di fine dicembre (-2,5%, pari a -6,8 miliardi) in relazione al calo dei debiti verso clientela. Le imprese hanno utilizzato la liquidità per ridurre il ricorso al credito bancario e la clientela privata ha reindirizzato parte delle somme disponibili sui conti correnti verso prodotti di investimento più remunerativi, quali i certificates Intesa Sanpaolo strutturati dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking nonché le emissioni di bond governativi e corporate, che hanno incrementato i dossier del risparmio amministrato.

Tradizionale attività di intermediazione creditizia in Italia e servizi finanziari ad essa correlati. Servire la clientela Retail, Exclusive, le Piccole e Medie Imprese, comprese quelle Agribusiness e non profit, creando valore attraverso: – il presidio capillare del territorio; – l'attenzione alla specificità dei mercati locali e dei bisogni dei segmenti di clientela servita; – lo sviluppo del livello di servizio reso alla clientela attraverso i diversi canali, al fine di rendere più efficace l'offerta commerciale; – lo sviluppo e la gestione di prodotti e servizi per la clientela di riferimento e dei prodotti leasing, factoring e finanza agevolata per il Gruppo in Italia; – la centralità delle figure dei responsabili delle Direzioni Regionali, delle Direzioni di Area e delle filiali quali punti di riferimento del Gruppo sul territorio. A presidio del territorio Retail, composto dai segmenti Privati Retail, Affluent e Aziende Retail, del territorio Exclusive (clienti privati con caratteristiche di elevato standing di patrimonio e reddito e bisogni finanziari complessi) e del territorio Imprese (piccole imprese, imprese e imprese top a elevata complessità e potenziale di crescita). A servizio dell'agricoltura e dell'agroalimentare. Volta allo sviluppo delle iniziative della Impact Bank al servizio degli enti non profit. Nuova banca digitale del Gruppo nata per i clienti che usano prevalentemente i canali on line e che potranno soddisfare le proprie esigenze in autonomia e da remoto, tramite App e con il supporto della Filiale Digitale. Prestitalia: intermediario finanziario operante nel mercato italiano del credito al consumo, specializzato nel comparto della cessione del quinto. Oltre 3.000 punti operativi, comprensivi delle filiali Retail, Exclusive e Imprese, capillarmente distribuite sul territorio nazionale, delle filiali Agribusiness dedicate alle imprese che operano Struttura organizzativa Direzioni Sales & Marketing Wealth Management & Protection; Sales & Marketing Digital Retail e Sales & Marketing Imprese Missione Direzione Agribusiness Direzione Impact Società prodotto Struttura distributiva Isybank Business
nell'agroalimentare e delle filiali Impact dedicate al Terzo Settore. La struttura territoriale si articola in 14 Direzioni: Agribusiness, Impact e 12 Direzioni Regionali, con circa 320 aree commerciali. A diretto riporto del Direttore Regionale, sono presenti (per favorire la focalizzazione commerciale e garantire un miglior presidio del livello di servizio) tre Direttori Commerciali, specializzati per "territorio commerciale" (Retail, Exclusive
e Imprese). A queste si aggiungono la Direzione Digital Channels Bdt nell'ambito delle iniziative strategiche di sviluppo della nuova Banca Digitale e la Direzione Filiale Digitale a presidio delle attività di relazione commerciale con la clientela attraverso il canale telefonico e gli altri canali a questo collegati (chat, videochiamata) e l'offerta a distanza.

Il servizio di consulenza evoluta a pagamento "Valore Insieme", lanciato nel 2017, propone un modello di consulenza globale su tutto il patrimonio del cliente, incluso quello immobiliare, accompagnandolo anche nella pianificazione del trasferimento della ricchezza ai propri cari. Da marzo ai clienti che hanno sottoscritto il Pacchetto Exclusive del servizio di consulenza patrimoniale "Valore Insieme" sono stati resi disponibili tre fondi comuni di investimento
flessibili "Eurizon Exclusive Multimanager Trend", caratterizzati da una componente prevalentemente multimanager. A partire da aprile è possibile inviare proposte in modalità Offerta a Distanza ai clienti sottoscrittori del servizio "Valore Insieme" per le funzionalità di sottoscrizione e modifiche contrattuali. Inoltre, sempre a partire da aprile, è stata introdotta una "Welcome Letter" per i nuovi clienti, per valorizzare i contenuti consulenziali del servizio su tutti gli ambiti del patrimonio.
È stata arricchita l'offerta a supporto dell'attività consulenziale valorizzando, oltre alle soluzioni a capitale protetto, anche quelle coerenti con il perseguimento di obiettivi di crescita del capitale su un orizzonte temporale di medio lungo termine. A tale fine è stata confermata l'offerta dei buoni di risparmio, anche in abbinamento alla sottoscrizione di prodotti di risparmio gestito; inoltre, per la prima parte del semestre sono stati riproposti i fondi Epsilon: Epsilon Protezione 1 anno, Eurizon Obbligazionario 18 mesi e Epsilon Valore Dollaro. In relazione all'offerta orientata alla diversificazione del portafoglio e al la crescita del capitale sono stati lanciati i nuovi fondi Epsilon Orizzonte Protetto 5 anni, Epsilon Progressione 20 Protetto, Epsilon Bond Opportunità, oltre ai fondi Eurizon Bilanciato 25 e Eurizon Bilanciato 50 che consentono altresì un ingresso graduale nel mercato azionario. Da aprile è poi disponibile GP Strategia Valore Opportunità caratterizzata da un elevato livello di personalizzazione grazie al quale il cliente può scegliere tra 18 componenti obbligazionarie che si distinguono per data di scadenza dei titoli, anche di breve termine, e per tipologia di emittente. Tra i prodotti di investimento assicurativi sono state lanciate due nuove polizze ramo I di Intesa Sanpaolo Vita: "Patrimonio Garanzia 5 anni" e "Patrimonio Garanzia 3 anni" che prevedono la garanzia della Compagnia di restituzione dell'importo investito a scadenza e in caso di riscatto o sinistro. Patrimonio Garanzia 5 anni, offre inoltre il riconoscimento al cliente, alla scadenza, di un bonus pari all'1,5%, al lordo della fiscalità, del capitale rivalutato. Per supportare la consulenza e cogliere le opportunità presenti sui mercati obbligazionari partecipando, contestualmente, all'eventuale crescita dei mercati azionari, da fine aprile al 21 giugno è stato reso disponibile all'interno di "Prospettiva Dublin Branch" e "Patrimonio Pro Dublin Branch", nonché nei prodotti a stock, il nuovo fondo interno protetto "Base Protetta 100 ed. 04/24".
È proseguito il collocamento di certificates con un significativo incremento della gamma offerta, differenziata per tipologia di struttura, livelli di protezione e durata. Si evidenzia il particolare gradimento da parte della clientela di questa tipologia di investimento che ha rappresentato una percentuale significativa del totale dei collocamenti di prodotti di risparmio.
Con l'obiettivo di ampliare le modalità di fruizione della consulenza finanziaria sui canali digitali della Banca, è stata attivata - per un target di clienti individuato - la funzionalità di RoboAdvisor, che permette di ricevere suggerimenti di investimento generati centralmente o di richiederli in autonomia, tramite App e Intenet Banking. Tale modalità si affianca al Robo4Advisor ad uso dei gestori, il cui tasso di utilizzo è in costante crescita da inizio 2024.
A partire da giugno è disponibile su tutta la rete il nuovo servizio "Deposito Oro" che offre ai clienti la possibilità di acquistare e vendere lingotti d'oro custoditi nel caveau della Banca o presso terzi depositari. L'iniziativa è rivolta ai clienti che preferiscono i beni fisici e che sono interessati a diversificare il proprio patrimonio con una "asset class" complementare a quelle tradizionali.
Nel primo semestre 2024 Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione dei clienti nuove offerte intese a valorizzare ulteriormente il proprio catalogo, con particolare focalizzazione sul "Green", "Giovani", "Consap" e "Surroghe".
Per gli under 36 che richiedono un finanziamento per l'acquisto della prima casa è proseguita l'offerta dedicata a tasso fisso sui mutui anche ad elevato LTV (oltre l'80%) e con
durata fino a 40 anni. Sono inoltre state confermate le scontistiche, valide per tutte le durate ed i livelli di LTV, che prevedono la gratuità delle spese di incasso rata e avviso scadenza o quietanza di pagamento e di attivazione delle opzioni di flessibilità. La legge di bilancio 2024 ha confermato fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di accedere alla garanzia pubblica del Fondo Garanzia Prima Casa nella misura massima dell'80% per i mutui ad elevato LTV introducendo una nuova categoria prioritaria per le famiglie numerose (almeno 3 figli). Intesa Sanpaolo ha quindi ampliato a tale categoria la possibilità di sottoscrivere Mutuo a Tasso Fisso Domus Fondo di Garanzia Prima Casa – Consap che prevede uno sconto di tasso di 35 punti base per LTV fino all'80% e di 115 punti base per LTV superiore all'80% oltre all'azzeramento delle spese di istruttoria, delle spese di incasso rata/avviso di scadenza e delle opzioni aggiuntive.
L'andamento dei tassi sui mercati monetari ha offerto l'opportunità di surrogare volumi consistenti erogati, anche recentemente, da altre banche. Intesa Sanpaolo ha quindi predisposto una nuova Promozione Surroga che prevede uno sconto di 40 punti base per LTV fino all'80% per le surroghe a tasso fisso di importo superiore a 100 mila euro. Inoltre la sempre maggiore attenzione dei clienti alle tematiche "Green" e il successo di tale prodotto hanno portato a voler completare le soluzioni finanziarie disponibili in ambito Surroga Green, con i seguenti piani di rimborso: Piano Multiopzione, Piano Cap di Tasso, Piano Bilanciato.
Per i Mutui Green vengono confermate condizioni agevolate con azzeramento delle spese di istruttoria e riduzione di 35 punti base del tasso per chi acquista immobili ad elevata efficienza energetica (classe ≥ B) o effettua una riqualificazione dell'immobile volta ad aumentarne l'efficienza energetica. Quale ulteriore elemento di valore di tale promozione si ricorda che la scontistica "Green" è cumulabile con le promozioni Giovani, Consap e/o Surroghe.
Prestiti personali
È proseguita l'offerta sui prestiti personali multicanale, con particolare focalizzazione alle vendite digitali supportate da diverse iniziative commerciali.
Intesa Sanpaolo ha continuato anche l'attività di segnalazione verso Prestitalia, società del Gruppo specializzata nella cessione del quinto, per i prodotti XME Prestito Cessione del Quinto (CQS), XME Prestito Pensionati INPS (CQP) e XME Anticipo TFS (Trattamento di

Per quanto concerne Isybank sono stati proposti alla clientela i prestiti Anticipo Stipendio e SpensieRata attraverso attività di ingaggio digitale, promuovendo sia la conoscenza del prodotto sia le iniziative commerciali dedicate. A fine giugno il catalogo finanziamenti Isybank è stato completato con "isyPrestito", il prestito personale interamente digitale, anch'esso proposto a condizioni agevolate fino a fine anno.
"XME Protezione" è una soluzione assicurativa flessibile e multigaranzia, che permette di acquistare coperture (moduli) nelle aree di bisogno dei clienti relative a Casa, Salute e Famiglia. In particolare, nell'ambito Salute sono state ampliate le coperture per i moduli Fisioterapia e Oculistica e benessere visivo, che, senza alcuna variazione del premio, genereranno un significativo aumento di valore per gli assicurati. Le modifiche interessano
sia i nuovi clienti sia i già possessori dei due moduli. Sono stati inoltre avviati servizi innovativi per le prestazioni sanitarie. Le novità renderanno più agevoli le prenotazioni (c.d. Hard Booking) e l'accesso alle prestazioni in ambito salute attraverso l'App Intesa Sanpaolo Assicurazioni (ove previsto). In ambito Motor, sono proseguite le promozioni: coloro che acquistano una polizza ViaggiaConMe a Consumo ottengono l'assistenza gratuita in caso di spostamenti in bicicletta; i possessori di una polizza ViaggiaConMe o MotoConMe che acquistano un'altra polizza (per sé o per un amico), hanno la garanzia Tutela Legale al prezzo simbolico di 1 euro. Inoltre, da aprile è possibile pagare le polizze motor anche con carta di credito.
Da maggio sull'App Isybank, è disponibile la sezione "Assicurazioni" che permette ai clienti Isybank di sottoscrivere quattro nuove polizze di protezione "small ticket" a loro dedicate: isyProtezione Casa, isyProtezione Smartphone, isyProtezione Sport, isyProtezione Bici&Monopattino. Tutte le polizze sono sottoscrivibili esclusivamente tramite App e dedicate ai soli clienti Isybank; hanno durata annuale senza tacito rinnovo e il premio può essere pagato mensilmente o in un'unica soluzione con possibilità di addebito su conto corrente Isybank o su carta di pagamento.
In ambito Business, da quest'anno Intesa Sanpaolo Assicura si affianca a Intesa Sanpaolo Insurance Agency (ISIA) nell'offerta di prodotti tailor made rafforzando il modello nato per supportare al meglio le nostre aziende clienti con bisogni assicurativi specifici e non standardizzati. Da aprile, le Aziende Retail e le Imprese che sottoscrivono una nuova polizza Cyber Protection Business potranno usufruire fino ad ottobre di uno sconto sul premio della prima annualità, mentre le polizze Tutela Business - Commercio e Manifattura possono essere sottoscritte, oltre che in filiale, anche tramite Offerta a Distanza.
Intesa Sanpaolo, oltre alle iniziative relative ai mutui sopra citate, ha continuato ad avvicinare i giovani al mondo bancario con soluzioni personalizzate e gratuite quali "XME Conto UP!", il conto corrente per i minori di 18 anni, mentre per gli under 35 è attiva l'iniziativa promozionale su Isybank che prevede l'azzeramento del canone isyPrime e imposta di bollo a carico della Banca. È proseguito il programma "Giovani e Lavoro", finalizzato a sostenere l'occupazione dei giovani
tra i 18 e i 29 anni, che offre una formazione qualificata gratuita sia per i giovani sia per le imprese che aderiscono, favorendo un incontro efficace tra domanda e offerta di lavoro ed il programma Generation4Universities, che coinvolge circa 50 atenei su tutto il territorio nazionale per aiutare i giovani universitari ad avviare una carriera che rappresenti un'occasione di crescita professionale e personale.
Da febbraio Intesa Sanpaolo ha ampliato la gamma di soluzioni di pagamento disponibili con il lancio del servizio di pagamento tramite anello, in collaborazione con Mastercard e con Tapster, azienda svedese all'avanguardia che opera nel settore dei pagamenti contactless. Il wearable è un vero e proprio anello indossabile al quale si può collegare la propria carta Intesa Sanpaolo del circuito Mastercard per effettuare pagamenti contactless. Tra l'altro
Intesa Sanpaolo con Tapster e SoftPOS, la soluzione che trasforma lo smartphone in POS, si è aggiudicata il premio "Prodotto dell'Anno 2024". Nel mese di giugno è stata rilasciata la possibilità di utilizzare su Apple Pay la carta Bancomat cobadge, con anche il circuito internazionale ed è stata data la possibilità di utilizzare BANCOMAT Pay per gli acquisti su sito Amazon. In ambito issuing, oltre al rilascio su Isybank del nuovo catalogo carte di credito e prepagate, è stata rilasciata la soluzione per le carte di credito Commercial Visa per l'integrazione con i sistemi gestionali delle aziende clienti (Visa Business Solution). Sempre in ambito business, è stato reso disponibile Cross Border Account rivolto a clienti aziende stranieri e italiani che vogliono sviluppare il loro business in un paese differente da quello di residenza e necessitano l'apertura di un conto corrente. Per loro è stato creato un contratto omologato in lingua inglese per le 27 entità del Gruppo Intesa Sanpaolo ed è stata semplificata la gestione infragruppo relativa alle richieste di apertura di conto corrente da un paese all'altro. È stato lanciato il servizio Virtual Account che risponde alle esigenze delle aziende che ricevono o effettuano un elevato numero di pagamenti, tramite bonifico SEPA o estero. Il servizio permette di rendere più efficienti le operazioni amministrative all'interno delle società, avere una rendicontazione più rapida e semplificare la riconciliazione dei pagamenti. Sono proseguite anche le promozioni sui POS, in particolare, è stata confermata l'iniziativa Micropagamenti, che supporta i piccoli esercenti consentendo loro di ottenere il rimborso delle commissioni addebitate sulle transazioni di importo fino a 10 euro; inoltre da giugno è stata lanciata la soluzione su Android della versione evoluta SoftPOS PRO per integrazione con i sistemi gestionali dei clienti di medio/grandi dimensioni.
Nel primo semestre 2024 è ulteriormente proseguito lo sviluppo dell'attività bancaria multicanale e digitale, in coerenza con gli obiettivi del Gruppo in ambito ESG, con l'introduzione di nuovi Customer Journey in logica multicanale ed il potenziamento di quelli disponibili al fine di migliorare l'offerta e l'experience della clientela, rendendo maggiormente fruibili da remoto i servizi offerti dai canali digitali. In particolare, per la clientela business,
grazie all'introduzione della firma digitale su una gamma sempre maggiore di prodotti (POS, richieste di anticipo di fido), sono stati firmati a distanza con processo completamente digitale un numero sempre maggiore di corredi documentali, riducendo il consumo di carta. Con l'obiettivo di rendere autonomo il cliente sui canali di relazione, evolvendo pertanto la sua esperienza digitale, è stato inoltre rilasciato il nuovo Customer Journey Finanziamenti all'importazione con cui il cliente può richiedere in modalità self sul portale Inbiz l'accensione di finanziamenti all'importazione, in euro e in divisa, con accredito in conto corrente, e monitorarne lo stato di avanzamento. A partire da giugno Inbiz si è evoluta diventando una vetrina ricca di

contenuti, in cui la clientela può reperire tutte le informazioni sull'offerta e le soluzioni disponibili. Inoltre, per abilitare un nuovo modo di comunicare con la Banca e inviare la documentazione, è stata creata una nuova funzionalità all'interno delle aree di lavoro di Inbiz: in tal modo la documentazione, ricevuta e digitalizzata, risulta monitorabile nei suoi stati e archiviata nei sistemi della Banca. Per i privati è stato semplificato il processo di acquisto delle carte di credito in self sia su Intesa Sanpaolo sia su Isybank che da febbraio ha reso disponibile online il nuovo Internet Banking che permette ai clienti di gestire i propri rapporti oltre che dall'App anche da PC e tablet in modo semplice e veloce.
Anche per il 2024 Intesa Sanpaolo ha rinnovato con Federalberghi il proprio impegno a favore del turismo. Il supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti delle imprese turistico-ricettive, ha accompagnato il settore dalle varie fasi dalla pandemia fino ad oggi ed è stato recentemente incentivato con la messa a disposizione di 10 miliardi di nuovo credito per una maggiore riqualificazione dell'accoglienza e transizione digitale. Una logica che
risponde ad un piano più ampio del Gruppo che prevede al 2026 erogazioni a medio/lungo termine per oltre 410 miliardi, di cui 120 destinati alle PMI, per accompagnare gli investimenti PNRR. Inoltre Intesa Sanpaolo ha siglato un nuovo Accordo Quadro "Innoviamo le relazioni 3.0 2024 – 2026" con le Associazioni dei Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori Utenti) in continuità con i precedenti accordi del 2019 e del 2021, confermando l'impegno reciproco per un dialogo aperto e costruttivo a maggior tutela dei consumatori e della soddisfazione dei clienti. Tra le novità introdotte dall'accordo ricordiamo il nuovo programma di educazione al digitale e progetti comuni sui temi della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica. Sono inoltre stati rafforzati gli accordi di collaborazione con le associazioni di categoria Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti. In particolare sono state riservate agevolazioni agli associati in possesso dei requisiti, nell'ambito del Programma CresciBusiness, che accompagna le Aziende Retail e i liberi professionisti in un percorso di crescita digitale e di transizione sostenibile. Sempre nell'ambito dello stesso programma è stato sottoscritto un accordo con Cassa Forense, che rientra nella più ampia strategia di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Adepp con l'obiettivo di stimolare la crescita professionale e agevolare l'accesso al credito degli iscritti a Cassa Forense. Per favorire gli investimenti delle imprese in sostenibilità ambientale ed energia da fonti rinnovabili, a marzo è stato siglato un accordo con il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) che rappresenta uno dei principali obiettivi del programma Motore Italia Transizione Energetica. Più in particolare, le imprese aderenti al CNCC saranno accompagnate da Intesa Sanpaolo e da partner specializzati con soluzioni specificamente dedicate alla transizione energetica con finanziamenti che prevedono premialità sulle condizioni di tasso al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità condivisi. Inoltre Intesa Sanpaolo, grazie al nuovo accordo con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), mette a disposizione 1 miliardo di linee di credito a favore di aziende specializzate in impianti eolici e di quelle che forniscono ed installano sistemi di interconnessione di tali impianti alle reti elettriche "Made in Europe", avvalendosi di garanzie della BEI per 500 milioni. L'operazione favorisce la filiera dell'eolico in un momento significativo per la transizione green in Europa, per difendere la competitività dei produttori europei degli impianti, spesso limitati nel credito e nelle garanzie.
Finanziamenti
Intesa Sanpaolo ha lanciato il nuovo programma "Il tuo futuro è la nostra impresa", che si pone l'obiettivo di supportare la ripartenza e la crescita futura delle imprese italiane, tramite un'offerta in grado di sostenere le imprese di tutte le dimensioni e dei diversi settori merceologici. La Banca si impegna ad offrire un plafond di 120 miliardi per il periodo 2024-2026 per accelerare la ripresa degli investimenti in modo sostenibile ed innovativo. Gli ambiti di intervento prioritari sono:
investimenti per la competitività delle imprese facendo leva sulle opportunità legate a Transizione 5.0 e ad altre iniziative come le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l'autoconsumo; ricerca e accesso a nuovi mercati di sbocco per lo sviluppo del "Made in Italy"; impulso alla digitalizzazione e protezione dai rischi "cyber" collegati; focus su alcuni settori del Paese, con attenzione particolare all'Agribusiness e al Turismo. Il piano di transizione verso un'Industria 5.0 integra l'attuale paradigma 4.0 puntando su innovazione per la transizione green. Il nuovo Piano Transizione 5.0 riconosce un credito d'imposta, per le imprese che nel 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive, su progetti che conseguono una riduzione dei consumi energetici. Intesa Sanpaolo è la prima Banca che supporta le aziende ad usufruire di questa agevolazione, attraverso benefici economici sul finanziamento dell'investimento, consulenza attraverso Forvalue e un servizio di revisione attraverso un network di revisori contabili Deloitte. Da febbraio Intesa Sanpaolo ha razionalizzato la gamma S-Loan, facendo confluire sul nuovo prodotto S-Loan Progetti Green, con maggiori benefici economici, le linee Climate Change, Agribusiness e Turismo. S-Loan Progetti Green è un finanziamento flessibile a sostegno di tutte le tipologie di investimenti aziendali in grado di generare un impatto ambientale positivo su processi, infrastrutture, tecnologie, servizi e prodotti. Sono state apportate importanti modifiche alla convenzione che regola la garanzia SACE Green (destinato a progetti finalizzati al perseguimento di obiettivi ambientali come definiti dalla convenzione Green MEF sottoscritta con SACE) alzando l'importo massimo per singolo finanziamento a 50 milioni. Per supportare le PMI sotto i profili dell'internazionalizzazione, della sicurezza economica e dell'attivazione di processi produttivi e occupazionali in Italia, è stata attivata a gennaio la nuova Convenzione SACE Futuro.
Inoltre, in tema ESG, a febbraio Cassa Depositi e Prestiti e Intesa Sanpaolo hanno messo a disposizione 800 milioni per gli investimenti a impatto sociale di PMI e Mid-Cap italiane mentre a giugno la Cassa ha messo a disposizione di Intesa Sanpaolo una nuova linea di provvista dedicata di 1 miliardo, per finanziare le PMI e le Mid-Cap italiane, favorire nuovi investimenti e sostenere il capitale circolante per incentivare lo sviluppo del tessuto produttivo italiano. Inoltre, da giugno Intesa Sanpaolo ha ampliato l'operatività delle garanzie FEI InvestEU a sostegno di investimenti in ricerca e innovazione e sostenibilità, grazie all'aumento della percentuale di copertura della garanzia. Il plafond Green e sostenibilità è stato aumentato da 50 a 150 milioni, e i finanziamenti garantiti InvestEU, sui due fondi tematici Innovazione e digitalizzazione e Green e sostenibilità, possono beneficiare di riduzioni di tasso.
Il "Programma Sviluppo Filiere" è volto a supportare le imprese di ogni settore e dimensione favorendo l'accesso al credito e ponendo al centro il rapporto che unisce le aziende capofila e la loro rete dei fornitori diretti e indiretti e/o la loro rete dei rivenditori, consentendo una più accurata comprensione dei fabbisogni finanziari delle singole filiere. In tale ambito la Banca ha deciso di sviluppare offerte dedicate ai settori maggiormente impattati dal PNRR,
contenenti prodotti e servizi a supporto delle specificità dei diversi business, anche in ambito ESG e digitalizzazione. Da

aprile in ambito ESG è nato il "Programma Sviluppo Filiere - Filiere Sostenibili" che accompagna la capofiliera e le aziende di filiera nel percorso di miglioramento del profilo di sostenibilità.
La Direzione Agribusiness è la rete nazionale del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al comparto agroalimentare, che punta a valorizzare il legame con i territori e a cogliere le potenzialità di uno dei settori produttivi più importanti del Paese che vede l'Italia al terzo posto per valore aggiunto tra i grandi Paesi europei. La Direzione si avvale di 246 punti operativi distribuiti su tutto il territorio nazionale con professionisti specializzati, concentrati nelle aree a maggior vocazione agricola del Paese, al servizio di oltre 80 mila clienti. La Direzione Agribusiness si propone come interlocutore principale e qualificato per accompagnare gli operatori in tutte le fasi dello sviluppo, sostenendone gli investimenti e promuovendo nuovi progetti imprenditoriali, con una particolare attenzione ai criteri della sostenibilità e della Circular Economy. A febbraio è nato il Programma Agribusiness, un insieme di soluzioni volte alla valorizzazione e allo sviluppo dell'offerta dedicata ai clienti del settore. In questo ambito "Crescita Agri" è il nuovo finanziamento per sostenere i programmi di investimento e sviluppo dell'impresa agroalimentare, a cui possono essere abbinate le garanzie statali (ISMEA Diretta, Fondo di garanzia). Inoltre l'attività della Direzione ha contribuito alla definizione di importanti accordi. In particolare, Intesa Sanpaolo, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Cassa Depositi e Prestiti hanno siglato a maggio un accordo per promuovere politiche creditizie e sinergie destinate allo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, anche in relazione alle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Intesa Sanpaolo metterà a disposizione del settore 20 miliardi per il rilancio dell'agricoltura italiana - nell'ambito del più ampio plafond creditizio di 410 miliardi a sostegno delle iniziative del PNRR - anche utilizzando la provvista fornita da Cassa Depositi e Prestiti.
La Direzione Impact è dedicata alla gestione della clientela del Terzo Settore e al coordinamento dei processi di attivazione e gestione dei fondi ad impatto creati per favorire l'inclusione finanziaria di persone, famiglie ed enti non profit. In particolare, il "Fund for Impact", del valore di 300 milioni, permette di erogare nuovi finanziamenti rivolti in particolare a categorie che hanno difficoltà di accesso al credito e volti a realizzare i loro progetti. I primi beneficiari sono stati gli studenti universitari, le madri lavoratrici, le famiglie impegnate nei percorsi di studio e crescita dei figli, disoccupati in vista della pensione, i caregiver alle prese con l'assistenza a familiari non autosufficienti e i volontari del servizio civile. Ad esso si affianca il "Fondo di Solidarietà e Sviluppo", del valore di oltre 50 milioni, che permette di abilitare finanziamenti a organizzazioni non profit con progettualità rilevanti, che altrimenti sarebbero escluse dal credito ordinario.
È proseguito l'impegno della Direzione nella promozione sulla rete dell'offerta Impact e delle relative iniziative di inclusione creditizia, nello sviluppo di collaborazioni con il mondo del Terzo Settore e nel supporto alle comunità, anche attraverso specifici accordi. È stata, inoltre, ampliata l'applicazione dell'Impact Counter - strumento proprietario di rilevazione dell'impatto - al crowdfunding, inclusi i progetti sociali realizzati dalla Banca in sinergia con il Terzo Settore (Programma Formula). Infine, in ambito donation, anche per il primo semestre 2024, la piattaforma "For Funding" si conferma protagonista nel
crowdfunding italiano, favorendo l'acquisizione di donazioni da parte delle organizzazioni non profit in tutto il territorio nazionale.
Isybank è la banca digitale di Intesa Sanpaolo, dotata di una tecnologia all'avanguardia che si rivolge sia ai clienti Intesa Sanpaolo, che già non usano le filiali fisiche in quanto fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking, sia ai nuovi clienti. Isybank offre al cliente un'esperienza completa tramite App, sito internet e con il supporto della Filiale Digitale. Isybank è nata a giugno 2023 aprendo ai nuovi clienti, in seguito, ad ottobre 2023 e a marzo 2024 si sono susseguite due migrazioni di clienti già Intesa Sanpaolo, dopo che il Gruppo ha risposto positivamente alle osservazioni giunte dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha chiuso il procedimento avviato nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank accettando gli impegni proposti dalle due banche. Nel primo semestre Isybank ha consolidato ulteriormente la propria offerta con l'arricchimento del catalogo prodotti, dei servizi e delle funzionalità come indicato nei paragrafi precedenti.
Prestitalia è la "fabbrica prodotto" del Gruppo Intesa Sanpaolo per la cessione del quinto e per l'anticipo del Trattamento di Fine Rapporto.
Società finanziaria che opera nel mercato del credito al consumo, con una forte specializzazione sulla cessione del quinto, è uno dei principali operatori del settore con uno stock medio di circa 2,6 miliardi.
Al 30 giugno 2024, con 26 mila pratiche finalizzate, ha erogato complessivamente finanziamenti per 515 milioni, attraverso tre canali principali: rete di filiali Intesa Sanpaolo supportate da agenti "leggeri" (agenti monomandatari persone fisiche), agenzie terze e canale online.
La gamma di offerta comprende "Cessione del Quinto per Pensionati", "Anticipo TFS" (prodotto riservato agli ex dipendenti pubblici che vogliono fruire di tutta o parte della propria indennità di buonuscita senza attendere le tempistiche previste dalla Pubblica Amministrazione) e "Cessione del Quinto per dipendenti pubblici e privati".
Inoltre, gli agenti a supporto delle filiali di Intesa Sanpaolo possono proporre ai clienti anche i POS.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Interessi netti | 1.553 | 1.286 | 267 | 20,8 | |
| Commissioni nette | 615 | 560 | 55 | 9,8 | |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - | |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | -121 | 70 | -191 | ||
| Altri proventi (oneri) operativi netti | - | - | - | - | |
| Proventi operativi netti | 2.047 | 1.916 | 131 | 6,8 | |
| Spese del personale | -258 | -245 | 13 | 5,3 | |
| Spese amministrative | -453 | -433 | 20 | 4,6 | |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -8 | -8 | - | - | |
| Costi operativi | -719 | -686 | 33 | 4,8 | |
| Risultato della gestione operativa | 1.328 | 1.230 | 98 | 8,0 | |
| Rettifiche di valore nette su crediti | 26 | 76 | -50 | -65,8 | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | 4 | -60 | 64 | ||
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | |
| Risultato corrente lordo | 1.358 | 1.246 | 112 | 9,0 | |
| Imposte sul reddito | -432 | -383 | 49 | 12,8 | |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -11 | -12 | -1 | -8,3 | |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | - | - | - | - | |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - | |
| Risultato netto | 915 | 851 | 64 | 7,5 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Finanziamenti verso clientela | 122.993 | 124.215 | -1.222 | -1,0 |
| Raccolta diretta bancaria (1) | 124.328 | 113.087 | 11.241 | 9,9 |
| Attività di rischio ponderate | 107.316 | 108.183 | -867 | -0,8 |
| Capitale assorbito | 9.779 | 9.852 | -73 | -0,7 |
(1) L'importo della voce comprende i "certificates".
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
Nel primo semestre 2024 la Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha realizzato proventi operativi netti pari a 2.047 milioni (che rappresentano circa il 15% del dato consolidato di Gruppo), in aumento del 6,8% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
In dettaglio, gli interessi netti, pari a 1.553 milioni, hanno mostrato un progresso del 20,8% ascrivibile principalmente all'operatività del Global Markets. Le commissioni nette, pari a 615 milioni, sono cresciute del 9,8%, essenzialmente per effetto dell'andamento rilevato nel comparto della finanza strutturata e dell'investment banking. Il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value, pari a -121 milioni, ha evidenziato una forte riduzione in raffronto ai +70 milioni del medesimo periodo del 2023, da attribuire principalmente alla gestione dell'attività di trading dell'area Global Markets. Sul comparto hanno inciso negativamente la gestione dei rischi finanziari correlata alla raccolta in certificates a seguito della dinamica dei tassi di mercato, che peraltro ha prodotto effetti positivi sul margine di interesse in termini di maggiore liquidità impiegata, nonché il contributo negativo dell'Own Credit Risk (OCR) dei certificates, per effetto del restringimento del credit spread di Intesa Sanpaolo.
I costi operativi sono ammontati a 719 milioni con un incremento del 4,8% riconducibile alle spese del personale e amministrative. Per effetto delle dinamiche descritte dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa si è attestato a 1.328 milioni, in aumento dell'8% rispetto al valore rilevato nel primo semestre dello scorso esercizio. Analoga evoluzione per il risultato corrente lordo, che è salito a 1.358 milioni (+9%). Infine, l'utile netto ha raggiunto 915 milioni, valore superiore rispetto agli 851 milioni realizzati nell'analogo periodo del 2023 (+7,5%).

La Divisione IMI Corporate & Investment Banking ha mostrato nel secondo trimestre 2024 una leggera crescita del risultato della gestione operativa rispetto al primo riconducibile ad un aumento dei ricavi che ha sopravanzato l'incremento degli oneri operativi. Per contro il risultato corrente lordo e l'utile netto hanno evidenziato una dinamica cedente, penalizzati dalle rettifiche di valore su crediti appostate nel trimestre a fronte di riprese contabilizzate nel trimestre precedente.
I volumi intermediati della Divisione si sono incrementati rispetto a fine 2023 (+4,2%). Nel dettaglio, la raccolta diretta bancaria, pari a 124.328 milioni, ha mostrato un progresso (+9,9%, pari a +11,2 miliardi) grazie all'aumento dei debiti verso clientela global markets e istituzionale, allo sviluppo dell'operatività in certificates e alla crescita dei titoli in circolazione in particolare della controllata lussemburghese. Gli impieghi a clientela, pari a 122.993 milioni, hanno evidenziato un calo (-1%, pari a -1,2 miliardi) per effetto della dinamica cedente del Global Corporate, in parte attenuata dall'evoluzione positiva dell'operatività del Global Markets nonché nei confronti di clientela internazionale e istituzionale.
Attività di corporate e transaction banking, investment banking, public finance e capital markets, in Italia e all'estero.
Business
Missione
Supportare come "partner strategico e globale" lo sviluppo equilibrato e sostenibile delle imprese e delle istituzioni finanziarie, anche a livello internazionale, tramite una rete specializzata di hub, filiali, uffici di rappresentanza e controllate che svolgono attività di corporate banking. Favorire la collaborazione tra i settori pubblico e privato con l'obiettivo di supportare la realizzazione di infrastrutture ed investimenti sostenibili, anche perseguendo opportunità di sviluppo all'estero in
Paesi strategici per il Gruppo. Mettere a disposizione di tutta la clientela del Gruppo Intesa Sanpaolo le competenze specialistiche negli ambiti di Investment Banking, Finanza Strutturata, Capital Markets e Transaction Banking.
Area di Coordinamento Client Coverage & Advisory La struttura sviluppa e gestisce le relazioni con la clientela Global Corporate italiana ed internazionale, avvalendosi a livello centrale dell'azione commerciale delle unità di Industry (Automotive & Industrials; Basic Materials & Healthcare; Energy; Food & Beverage and Distribution; Infrastructure; Real Estate; Retail and Luxury; Telecom, Media and Technology) e a livello territoriale del network italiano ed internazionale dell'Area di Coordinamento Distribution
Platform & GTB. Presidia la relazione commerciale con i clienti istituzionali, sui mercati domestici e internazionali, con un modello di servizio dedicato e organizzato per segmento di clientela (i.e. Banche, Assicurazioni, Asset Managers, Financial Sponsors, Fondi Sovrani e Governi).
Garantisce il presidio e lo sviluppo delle attività di origination e di advisory alla clientela, tra cui M&A, Debt e ambito ESG, anche con unità specificamente dedicate, perseguendo il cross-selling di prodotti e servizi, anche in ottica "Originate to Share", massimizzando le sinergie tra relazioni corporate, investitori istituzionali e desk di prodotto.
| Area di Coordinamento Distribution Platform & Global Transaction Banking |
La struttura presidia lo sviluppo del network italiano e internazionale della Divisione, assicurando la corretta gestione delle attività operative e commerciali per la clientela di riferimento attraverso una rete specializzata di strutture territoriali in Italia e all'estero. Garantisce il presidio, per tutto il Gruppo, di un'ampia gamma di servizi transazionali – come il cash management, trade & export finance, securities services – anche tramite Inbiz, la piattaforma di Corporate Internet Banking. Concorre all'individuazione e alla distribuzione dei loan e di asset marketable tramite un unico polo funzionale alla mobilizzazione e ottimizzazione del balance sheet del credito della Divisione, in linea con il processo "Originate to Share". |
|---|---|
| Nel perimetro della struttura rientrano le attività di capital markets, finanza strutturata e primary | |
| Area di Coordinamento | market (equity e debt capital markets) a supporto di tutta la clientela del Gruppo, incluse le medie imprese. |
| Global Banking & Markets | Inoltre, viene presidiata la gestione del portafoglio e del rischio di proprietà attraverso l'accesso diretto o indiretto ai mercati. |
| Struttura distributiva | La Divisione IMI Corporate & Investment Banking, in Italia, si avvale complessivamente di 6 aree territoriali dedicate alla clientela corporate o al servizio della clientela pubblica. A livello internazionale, è presente in 24 Paesi a supporto dell'attività cross-border dei suoi clienti con una rete specializzata costituita da hub, filiali, uffici di rappresentanza e controllate che svolgono attività di corporate banking. |

In un contesto di mercato in graduale miglioramento rispetto allo scorso anno, ma comunque complesso e caratterizzato da un prudente approccio al rischio da parte degli investitori, le strutture dell'Area di Coordinamento Client Coverage & Advisory hanno continuato ad assistere i propri clienti in operazioni finanziarie complesse e strategiche, confermando il posizionamento di leadership sul mercato e le positive performance in termini di risultati registrate negli ultimi anni. In particolare, le strutture di Relazione, Global Corporate ed Institutional Clients, hanno lavorato in costante sinergia con la struttura Corporate Finance & Advisory e i Desk di Prodotto, perseguendo l'obiettivo di favorire e consolidare il dialogo strategico con la clientela di riferimento, consentendo l'identificazione di numerose e rilevanti opportunità di business.
Nel primo semestre 2024, Intesa Sanpaolo ha continuato a svolgere il ruolo di partner strategico e finanziario per la propria clientela Global Corporate italiana ed estera, sostenendola attraverso l'organizzazione e partecipazione a numerose operazioni di financing e investment banking, grazie alle competenze specialistiche legate al modello per Industry e alla collaborazione con le altre strutture della Divisione dedicate allo sviluppo di operazioni strategiche. La Banca ha continuato a svolgere un ruolo attivo per supportare il rilancio dell'economia italiana tramite la valorizzazione delle filiere produttive, propulsore indispensabile del Paese e cuore del sistema economico e imprenditoriale, e attraverso il sostegno alle diverse iniziative attivate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In questo ambito, Intesa Sanpaolo, insieme ad un pool di banche, ha finalizzato, attraverso una struttura di partnership pubblico-privato (PPP), un importante finanziamento a favore del Polo Strategico Nazionale, pilastro della Strategia Cloud Italia del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per creare una infrastruttura innovativa al servizio della Pubblica Amministrazione italiana. Il Gruppo ha partecipato a diversi prestiti sindacati internazionali, tra i quali quelli a favore di Acorn Holding (Gruppo JAB), LVMH, Volkswagen Financial Services, General Motors, Nordex e Mercedes-Benz.
Nell'ambito della Finanza Sostenibile, sono stati forniti alla clientela servizi di advisory per la strutturazione di prodotti e strumenti Green, Social, Sustainability e Sustainability-linked. L'attività si è sostanziata nell'ottenimento del ruolo di Sustainability/Green Coordinator e Framework Structurer in numerose operazioni riguardanti finanziamenti sindacati ed emissioni obbligazionarie. In particolare, la Banca ha agito nel ruolo di Sustainability Coordinator nelle operazioni sindacate di Italgas, Illy e Ferrovie dello Stato e, grazie alle competenze sviluppate sulle tematiche ESG, ha partecipato a diversi finanziamenti, tra cui quelli a favore di ENEL, Prada, Reno de Medici, Inwit, Coima, Publiacqua e Axpo Holding. Tra i finanziamenti ESG bilaterali si segnala, in particolare, quello a favore di Terna. Inoltre, da inizio 2024 è stato lanciato il servizio di ESG Rating Advisory, per accompagnare i clienti nell'ottenimento o miglioramento del rating ESG.
In ambito project financing, la Banca ha partecipato a diverse operazioni, tra cui i finanziamenti a favore di un SPV di Abertis per l'acquisto di quattro tratte autostradali (Porto Rico), di Energia Mayakan del Gruppo ENGIE per l'espansione della capacità di trasporto di gas naturale nella penisola dello Yucatán (Messico), di QTS Richmond per la costruzione di un hyperscale data center in Virginia (USA), del Consorcio Eléctrico Yapay per supportare due tra i maggiori progetti di trasmissione elettrica in Perù, di Aguas Esperanza per progetti di potenziamento della fornitura di acqua marina ed energia elettrica in Cile, di Recurrent Energy per lo sviluppo di progetti nel settore delle energie rinnovabili in Europa. Si evidenzia, infine, il supporto finanziario in importanti operazioni straordinarie realizzate nel periodo, quali il finanziamento a CEZ per l'acquisizione di una quota di GasNet, operatore attivo nella distribuzione gas in Repubblica Ceca, il finanziamento a Tages Capital per l'acquisto di alcuni impianti rinnovabili in Italia e il supporto finanziario a Zegona per l'acquisizione di Vodafone Spagna.
Nel settore immobiliare, il Gruppo ha partecipato in qualità di Bookrunner e MLA all'operazione di finanziamento a medio lungo termine a favore di Central Sicaf (gruppo Covivio), allo scopo di rifinanziare l'indebitamento in essere.
Per quanto riguarda l'attività di Debt Capital Markets, la Banca ha svolto il ruolo di Sole Lead Manager nel private placement di Campari, di Global Coordinator e Active Bookrunner nell'emissione di Mundys, di Joint Global Coordinator & Bookrunner per La Doria e di Joint Bookrunner in numerose emissioni, tra cui Metro, El Corte Inglés, ENEL, Webuild, CNH, LVMH, Swisscom, Cellnex, ENI, CEPSA, General Motors e Pirelli. Inoltre, ha seguito diverse operazioni di collocamento di obbligazioni di tipo Green, tra cui quelle effettuate da Terna, Compagnie de Saint Gobain, Virgin Media e Air Products and Chemicals.
In ambito M&A, il Gruppo si conferma fra i principali M&A advisor nel mercato italiano e ha prestato i suoi servizi in diverse operazioni, tra cui si menziona A2A in relazione all'acquisizione del 90% di alcuni asset di distribuzione elettrica di Enel in Lombardia.
Nell'Equity Capital Markets, le aspettative di un possibile allentamento della politica monetaria e la tenuta dei fondamentali societari hanno sostenuto l'andamento positivo dei principali indici di mercato, nonostante un quadro geopolitico ancora complicato. In tale contesto, si registra una crescita dei volumi delle IPO in Europa e una riapertura degli aumenti di capitale in opzione, mentre si confermano sui livelli del primo semestre 2023 i collocamenti secondari, sostenuti dalle elevate valutazioni offerte dai mercati; mostrano, invece, una riduzione i volumi delle emissioni equity-linked, a fronte del buon andamento del mercato primario obbligazionario. Con l'obiettivo di mantenere saldo il posizionamento primario sui mercati ECM ed Equity-Linked in Italia e di continuare con successo il percorso di internazionalizzazione, l'attività di origination è stata volta a cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato e a proporre soluzioni strutturate alla clientela. In questo contesto, la Banca ha operato in qualità di Joint Global Coordinator & Bookrunner nel collocamento da parte di Campari di nuove azioni ordinarie via accelerated bookbuilding e di un nuovo prestito obbligazionario convertibile volto a finanziare l'acquisizione di Courvoisier e, sul mercato statunitense, come Joint Bookrunning Manager nell'emissione obbligazionaria convertibile di Southern Company. Si segnalano, inoltre, il ruolo di Joint Global Coordinator nel collocamento di una quota del capitale di Saipem detenuta da ENI, il ruolo di Co-Lead Manager nella IPO di Galderma e l'OPA su Tod's.

Con riferimento ai clienti del settore bancario, nell'ambito della struttura Institutional Clients, la Banca ha effettuato numerose operazioni di emissione sul mercato primario, rifinanziamento, cartolarizzazione e ottimizzazione dei profili di liquidità. A livello domestico, si segnalano i ruoli di Joint Bookrunner ricoperti nell'emissione AT1 di BPER Banca e in quella Tier 2 di Banca Popolare di Sondrio, oltre che le operazioni con Unicredit, ICCREA, Banco Sella e Illimity Bank. È proseguita, inoltre, l'attività di finanziamento senior nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione di attivi performing. Anche sui mercati internazionali, sia negli Stati Uniti, sia in Europa, sono state concluse numerose operazioni: il Gruppo ha ricoperto il ruolo di Joint Bookrunner nelle emissioni benchmark Covered Bond in euro di Toronto Dominion, Commerzbank, Erste Group, Bawag e nelle emissioni senior di Santander, UBS Group e Deutsche Bank. Sul mercato francese il Gruppo è stato attivo in numerose transazioni relative a Covered Bond e senior non preferred con le principali banche del Paese. Inoltre, la Banca ha confermato una presenza significativa sul mercato greco, nel quale ha raggiunto una posizione di rilievo su diversi prodotti/servizi quali Debt Capital Markets, Synthetic Securitization e Global Transaction Banking, contribuendo a rafforzare la prossimità e la partnership costruita negli anni con le banche locali. L'attività con le banche nei mercati emergenti nel corso della prima metà del 2024, in ragione del perdurante difficile contesto di mercato, è stata improntata a grande cautela e all'assunzione di rischi a breve termine e prevalentemente a supporto di attività commerciali della nostra clientela italiana ed internazionale.
È continuata l'azione di sviluppo dell'operatività in prodotti Global Markets, in particolare in Est Europa, Turchia, Middle East e, selettivamente, in Latin America. L'attività di finanziamento di operazioni di supply chain financing rimane di grande interesse per la Banca; in tale ambito si è consolidata la strategia di progressivo ampliamento del numero delle controparti e delle geografie target. L'attività con le financial institutions non bancarie ha continuato a conseguire risultati molto positivi.
Nel settore parabancario si segnalano, in particolare, le operazioni di portfolio financing mediante sottoscrizione di tranche senior di cartolarizzazioni, quali IBL Banca, con sottostante finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, e Creditis, con sottostante attivi consumer credit, nonché l'estensione del revolving period della cartolarizzazione di crediti commerciali factoring originati da Banca IFIS con la propria clientela PMI italiana. La Banca, inoltre, ha agito con il ruolo di Joint Bookrunner nelle due operazioni pubbliche di cartolarizzazione di attivi CQ di IBL Banca e nell'operazione di cartolarizzazione di crediti al consumo originati da Banca Compass. Oltre all'asset based financing, è proseguito il presidio del mercato dei finanziamenti bilaterali unsecured, perfezionati con i principali operatori del settore del credito al consumo, in particolare con Agos. Da segnalare, inoltre, il ruolo di Joint Bookrunner e di ESG Structuring Agent nel Senior Bond emesso da Banca Farmafactoring, emissione inaugurale di questo tipo per BFF.
Per quanto concerne gli asset manager domestici e internazionali, si confermano buoni volumi sull'attività di flusso, sia in ambito equity, sia obbligazionario. Si segnala, inoltre, nella prima parte dell'anno una crescente interazione e operatività con il segmento Family Office.
Per quanto riguarda il settore assicurativo, in un difficile contesto di mercato, l'attività della Banca si è principalmente focalizzata su operazioni di repo a supporto della gestione della liquidità e su strutture per prodotti retail di ramo III. Da segnalare, inoltre, il ruolo di Active Lead Manager e Bookrunner per l'emissione Senior Green dual-tranche di Generali e il ruolo di Joint Bookrunner nella nuova emissione Tier 2 di UnipolSai.
In ambito public sector (governi, enti pubblici, enti locali ed investitori istituzionali), con particolare riferimento alla gestione del debito pubblico, in un contesto di tassi di interesse molto più elevati rispetto agli scorsi anni, si segnalano in particolare i ruoli di Joint Bookrunner per conto del MEF nel collocamento di una emissione istituzionale di BTP e due emissioni di BTP Italia dedicate al mercato retail. In ambito locale, da segnalare un Green Loan a favore di un'azienda del trasporto pubblico per l'acquisto di una flotta di veicoli elettrici, alimentati da fonti rinnovabili, destinati al servizio di car sharing.
Per quanto concerne l'attività legata ai Fondi di Private Equity, il Gruppo ha registrato un buon numero di operazioni concluse con i propri clienti nel periodo di riferimento, in un contesto di mercato caratterizzato da un sensibile miglioramento della liquidità, con conseguente riduzione del costo delle strutture di financing. Sul mercato italiano si ricordano i ruoli di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner nelle emissioni obbligazionarie a supporto di NB Renaissance e Ardian nell'operazione di rifinanziamento di Neopharmed Gentili, gruppo farmaceutico leader in Italia, e a supporto di Investindustrial nell'operazione di rifinanziamento di La Doria, food company internazionale e leader europeo nel settore conserviero. Segnaliamo, inoltre, i ruoli di M&A Advisor e Global Coordinator nell'acquisition financing a supporto di Investindustrial per l'acquisizione del gruppo Fassi, azienda italiana di ingegneria tra i leader mondiali nel settore della produzione di gru articolate e altri mezzi di sollevamento autocarrati. Sui mercati internazionali, dove si continua a consolidare la presenza del Gruppo, si ricordano i ruoli di MLA e Bookrunner a supporto di EQT e Adia nell'operazione di quotazione in borsa e rifinanziamento di Galderma, leader globale nel settore dei trattamenti dermatologici, Joint Global Coordinator a supporto di TDR Capital nell'operazione di rifinanziamento del debito di Asda, catena leader di supermercati nel Regno Unito, e Joint Bookrunner a supporto di Carlyle, Blackstone ed H&F nell'operazione di repricing del debito di Medline, azienda americana con presenza globale operante nella fornitura di prodotti sanitari.
Per quanto riguarda il Fund Financing, si evidenzia la continua crescita di operazioni di finanziamento ai fondi d'investimento alternativi gestiti dai più grandi financial sponsor italiani ed internazionali. A livello domestico si segnala l'operazione a favore di Nextalia, in cui la Banca ha agito in qualità di Arranger e Sole Lender. Su scala internazionale, dove si registra la crescita più sostenuta, il Gruppo ha partecipato, in qualità di Lender e co-Arranger, ad alcune tra le più importanti subscription lines dei principali flagship funds, tra cui i fondi gestiti da Ares, Blackstone, CVC, Carlye-Alpinvest e Investindustrial. L'operatività con i Sovereign Wealth Funds e i Pension Funds è proseguita efficacemente nei molteplici ambiti di attività, quali il supporto diretto ai fondi sovrani, l'assistenza a processi competitivi di investimento in società target ed il financing delle portfolio companies, nei settori "core" TMT, Energy e Infra e privilegiando in particolare progetti aventi caratteristiche ESG. La storica relazione con i principali fondi del Middle East e Far East ha consentito alla Banca di partecipare, con ruoli di rilievo, a numerose operazioni a supporto diretto dei loro fabbisogni, sia rinnovando ed incrementando linee di finanziamento dirette,

sia sottoscrivendo obbligazioni sul mercato, e infine finanziando fondi ad hoc (separately managed account) aventi i fondi sovrani come unici limited partners. Di particolare rilievo sono i ruoli di Bookrunner assegnati alla Banca nelle ultime emissioni di bond da parte di PIF, ADQ e Mubadala. Nell'attività legata ai processi di investimento, il Gruppo ha partecipato, sempre con ruoli primari, a diversi finanziamenti, tra i quali l'acquisizione della principale società marittima norvegese da parte di un fondo sovrano norvegese e il sostegno al fondo sovrano olandese in relazione alle partecipazioni in alcune società energetiche infrastrutturali (Ausgrid e Kenter). Numerose sono state anche le operazioni a supporto delle portfolio companies, quali i rifinanziamenti in pool di Caruna (Distribution System Operator finlandese), Nexus Water Group (primario operatore idrico canadese), Alpha Trains Group (leader nel mercato rotabile per merci e passeggeri), nonché le linee bilaterali a favore di Exolum (leader nello stoccaggio, trasporto di carburanti, idrocarburi e prodotti petroliferi), Associated British Ports (primario operatore marittimo negli UK) e Al Dahra (leader nel settore agribusiness).
operativa del Network Internazionale della Divisione IMI C&IB.
Nel primo semestre del 2024, IMI C&IB Italian Network ha confermato il proprio ruolo di supporto strategico e finanziario per la clientela italiana, offrendo prodotti e servizi finanziari orientati all'eccellenza. Grazie a una struttura capillare sul territorio nazionale e alla presenza di un team specializzato in operazioni straordinarie (Italian Specialized Coverage), ha sostenuto i clienti tramite l'organizzazione e la partecipazione a numerose operazioni di finanziamento e investment banking. Il pieno supporto alle aziende clienti è proseguito anche grazie all'utilizzo degli strumenti di garanzia pubblica disponibili nel quadro delle misure di sostegno adottate per contrastare le difficoltà derivanti dal persistente contesto geopolitico internazionale.
Significativa è stata l'attività a favore delle imprese italiane attraverso l'emissione di garanzie per la partecipazione ai bandi riferiti al PNRR e, più in generale, ai bandi di gara per opere, appalti e investimenti della Pubblica Amministrazione. L'utilizzo della piattaforma digitale "IncentNow" è proseguito, offrendo informazioni alle aziende e alle istituzioni italiane sulle opportunità disponibili dai bandi pubblici. Particolare attenzione è stata rivolta alle iniziative a supporto della transizione ecologica (ESG) e alla digitalizzazione del dialogo tra banca e clientela corporate.
IMI C&IB Italian Network è il motore dell'iniziativa "Obiettivo Italia 2024", il tour della Divisione IMI C&IB che attraversa l'Italia in 6 tappe (Padova, Rimini, Torino, Lonato, Napoli e Roma), ideato per approfondire con imprenditori e top manager di alcune delle aziende più rappresentative del tessuto produttivo nazionale i temi della sostenibilità, della crescita economica e dell'innovazione finanziaria. Durante gli incontri, gli economisti della banca forniscono un outlook economico con un focus sull'Italia, esplorando il framework ESG e illustrando come la Divisione può supportare la clientela nella strategia integrata di gestione sostenibile dei rischi e della liquidità.
L'iniziativa rappresenta anche un'occasione per testimoniare come la strategia della Divisione sia orientata a consolidare e potenziare la partnership con i campioni italiani che operano nei diversi settori produttivi, accompagnandoli nel loro processo di crescita e transizione.
A livello internazionale, l'attuale network estero della Divisione IMI C&IB, presente in 24 Paesi, supporta l'attività crossborder della clientela sia italiana sia internazionale attraverso una rete estera specializzata composta da 16 filiali wholesale (inclusi gli hub), 8 uffici di rappresentanza (cui a livello di Gruppo si aggiunge l'ufficio di Bruxelles facente capo a European Regulatory & Public Affairs e deputato alla gestione dei rapporti con i regolatori sovranazionali), 3 Banche Corporate (Intesa Sanpaolo Bank Ireland, Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg e Intesa Sanpaolo Brasil), che svolgono attività di corporate e investment banking, oltre a Intesa Sanpaolo IMI Securities Corporation a New York. Nel primo semestre del 2024, la struttura di IMI C&IB International Network ha continuato a monitorare con la massima attenzione la situazione politica ed economica internazionale creatasi a seguito del conflitto russo-ucraino e dell'aggravarsi della crisi in Medio Oriente, al fine di limitare gli impatti sulle attività della rete internazionale, anche alla luce delle stringenti sanzioni internazionali in continua evoluzione. In linea con il Piano Industriale 2022-2025 e con l'obiettivo di mantenere Intesa Sanpaolo tra i principali attori globali nell'offerta di prodotti e servizi ESG, sono proseguite le attività e le iniziative a supporto della clientela internazionale più attenta a queste tematiche. Contestualmente, sono stati portati avanti gli interventi di ottimizzazione della piattaforma
Per quanto riguarda l'offerta di Global Transaction Banking (GTB), al fine di supportare la clientela italiana e internazionale con soluzioni all'avanguardia, nel corso del semestre è stato avviato un programma di upgrade delle soluzioni digitali tramite il portale di Corporate Banking Inbiz e le altre piattaforme che ottimizzano il processo di digitalizzazione del trade finance. All'interno del programma è stato inoltre dedicato un focus alle azioni commerciali rivolte alla clientela IMI C&IB, con l'obiettivo di incrementare le commissioni in tutte le aree operative di GTB (cash management, trade finance, pagamenti, soluzioni digitali e canali evoluti).
Sono state rilasciate le prime filiali estere dotate della nuova e moderna infrastruttura per la gestione dei pagamenti internazionali, mentre sono in corso gli sviluppi per estendere tali implementazioni alle altre sedi internazionali. È continuato il percorso di valutazione delle soluzioni ESG, nonché la partecipazione a iniziative istituzionali per l'evoluzione del sistema bancario in ambito digitale, come la Central Bank Digital Currency (CBDC) per l'euro digitale e i digital asset.
In relazione alle attività di distribuzione di Syndication & Risk Sharing, nel primo semestre del 2024 l'emissione di prestiti sindacati è rimasta stabile rispetto al 2023 in tutte le aree geografiche, ad eccezione del segmento Leveraged Finance che ha registrato un forte incremento dei volumi rispetto al primo semestre del 2023. Si tratta di una tendenza influenzata da una combinazione di fattori macroeconomici, tecnologici e geopolitici, tra cui un graduale miglioramento sia delle condizioni del mercato dei capitali sia delle attività di fusioni e acquisizioni (M&A).
Syndication e Risk Sharing ha confermato la propria posizione di rilievo nei mercati italiani e internazionali in cui Intesa Sanpaolo è attiva, svolgendo ruolo di Arranger e distribuendo in qualità di Bookrunner un gran numero di finanziamenti sindacati per clienti corporate, sia large sia Mid-Cap, e quelli legati a grandi progetti infrastrutturali. Le principali operazioni includono finanziamenti corporate anche legati a fusioni ed acquisizioni, oltre che ad operazioni di finanza strutturata di alto profilo.

Infine, i temi ESG hanno rappresentato un'area cruciale per questa attività, come dimostrano i ruoli svolti in numerosi finanziamenti legati all'ambiente e alla sostenibilità.
Il primo semestre dell'anno è stato caratterizzato da un'inflazione stabile e dalle aspettative di ribasso dei tassi di interesse creando un clima favorevole sui mercati che ha coinvolto tutte le asset class. La situazione macroeconomica ha generato flussi sostenuti verso i titoli governativi a beneficio anche delle emissioni sul primario. Nonostante la recente volatilità del quadro politico in Europa, l'interesse per i titoli governativi italiani è rimasto elevato tra la clientela sia domestica sia internazionale. Nel mercato del credito molti emittenti hanno sfruttato il restringimento degli spread e la liquidità a disposizione degli investitori, coinvolgendo la Divisione IMI C&IB in diverse nuove emissioni. Anche nel mercato secondario si sono registrati buoni flussi. Nel mercato Forex la bassa volatilità ha portato a volumi ridotti e margini in contrazione. I mercati azionari hanno continuato il ciclo positivo iniziato nel 2023, registrando un aumento dei volumi scambiati in Borsa. Nonostante le aspettative di riduzione dei tassi, i collocamenti dei Certificates della Banca hanno registrato un lieve miglioramento rispetto alla prima metà del 2023. Questo risultato è stato possibile grazie a un'ampia varietà di prodotti, alle azioni strategiche intraprese sulle reti distributive e al lancio di prodotti protetti con durate contenute.
L'area di Market Hub ha beneficiato dell'ottimo andamento dell'attività di intermediazione, con la componente obbligazionaria trainata dal forte interesse degli investitori, registrando un aumento anno su anno sia negli eseguiti sia nei controvalori. Anche la componente cash Equity ha mostrato un rialzo, sia a livello domestico sia internazionale. I volumi in conto terzi sul mercato ETD americano sono aumentati e anche i segmenti Commodity e FX hanno registrato risultati positivi.
All'interno della Divisione si è sostenuta l'evoluzione digitale mediante lo sviluppo e la gestione di strumenti basati anche su software proprietari. Nel primo semestre del 2024, le attività relative al market making algoritmico e all'avvio dell'operatività in digital asset sono state particolarmente intense.
Per quanto riguarda gli investimenti di Divisione IMI C&IB, è stato adottato un approccio moderatamente costruttivo basato su aspettative di scenario meno sfidanti per il comparto reddito fisso e inizio di cicli di taglio dei tassi da parte delle Banche Centrali globali. I portafogli di Banking sono stati quindi alimentati da nuovi investimenti su titoli governativi di Paesi sviluppati. La gestione del banking book HTC Emerging Markets ha perseguito una espansione organica degli investimenti, puntando ad una maggiore diversificazione geografica nelle aree Est Europa, Asia ed America Latina. L'operatività in disinvestimento è stata funzionale al miglioramento del profilo RWA complessivo oltreché ad aumentare l'allocazione alle nuove emissioni con caratteristiche ESG.
L'attività sui portafogli corporate bonds è stata piuttosto intensa in un contesto di mercato favorevole per il credito. Nella prima parte dell'anno è stata implementata una parte significativa dei nuovi investimenti pianificati sia su HTC sia HTCS grazie alla liquidità del mercato primario ed ai livelli di spread particolarmente interessanti. La gestione del portafoglio ha privilegiato la diversificazione settoriale/geografica, la riduzione dei rischi di concentrazione ed il contenimento dell'esposizione verso emittenti vulnerabili ad un peggioramento del merito creditizio. Dal punto di vista ESG sono proseguiti gli investimenti su emissioni tematiche (Green, Social) e su titoli di emittenti leader in termini di sostenibilità e impegno nei processi di decarbonizzazione.
La gestione del DVA (Debt Value Adjustment) ha costantemente monitorato la copertura dell'esposizione all'Own Credit Risk, in relazione anche ai cambi di scenario sulla carta bancaria generati dagli accadimenti geopolitici.
Con riferimento all'attività di market making, dopo un breve periodo iniziale con spread in allargamento, il mercato del credito è tornato a crescere, favorito da una domanda molto robusta di nuove emissioni, grazie anche all'abbondante liquidità in circolazione e alla volatilità contenuta su tutte le asset class. In un contesto quindi più lineare rispetto ai semestri passati è stato possibile mantenere stabile l'attività di market making. I desk hanno gestito le posizioni di rischio utilizzando numerosi strumenti di copertura come indici di credito, bond futures e opzioni equity. Nonostante l'attenzione dei clienti del Gruppo si sia concentrata maggiormente sulle nuove emissioni, anche i flussi del mercato secondario si sono mantenuti su livelli in linea con la media storica, permettendo un'efficiente attività senza necessità di assumere grosse posizioni sui book della Banca e, conseguentemente, senza eccessivo assorbimento di capitale. Diversamente, l'attività di market making in derivati di tasso, valute e commodities ha subito un rallentamento sia su clientela corporate sia financial institution dovuto alla stabilità dei mercati di riferimento. Anche l'attività in certificati di credito e tasso è stata più lenta rispetto allo scorso anno mentre quella su prodotti equity, dopo una partenza in calo, ha ripreso i trend normali. La domanda è stata piuttosto eterogenea e l'appetito degli investitori ha sicuramente beneficiato dei bassi livelli di volatilità. Sul settore Private Investments nel corso del primo semestre 2024 è proseguita l'attività di investimento in fondi di Private Equity e Private Debt ed Hedge Funds. Il cost of funding ancora elevato ha continuato ad impattare negativamente sulle performance dei portafogli di Private equity e di Hedge Fund, mentre il Private Debt ha mantenuto stabile la sua redditività.
Relativamente al mercato primario equity, in un contesto di crescita dei volumi del mercato europeo, la Divisione IMI C&IB ha preso parte ad importanti operazioni di equity capital markets in Italia e all'estero. Con il ruolo di Joint Global Co-ordinator e Joint Bookrunner la Divisione ha partecipato al collocamento del prestito obbligazionario scambiabile in azioni Webuild detenute da Salini e nell'aumento di capitale di Fincantieri. Inoltre, ha partecipato come Financial Advisor dell'emittente in relazione all'aumento di capitale di Vianini e come Co-lead Manager nella IPO internazionale di Douglas sulla Borsa di Francoforte.
Nel mercato obbligazionario, caratterizzato a livello italiano ed europeo da un incremento dei volumi, la Divisione IMI C&IB ha registrato una crescita sia in termini di volumi emessi sia in termini di numero di operazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La Divisione ha agito in qualità di Joint Bookrunner in diverse emissioni in ambito corporate ESG per emittenti italiani ed esteri quali Snam, Iren, A2A, KPN, CTP. Con lo stesso ruolo ha seguito le emissioni Corporate di Ford Motor, Nextera Energy, Keurig Dr Pepper, United Group, Kering, RCI Banque, Solvay, Avolta AG, Wolters Kluwer; nel

segmento financial institution ha seguito numerose emissioni di primarie istituzioni, tra cui Credem, Banco BPM, LBBW, BBVA, TD Bank, La Banque Postale (covered, SP, SNP, hybrid). Inoltre, la Divisione ha collocato con successo il private placement in dollari di Assa Abloy e lo US Private Placement di Rio Grande. Si è altresì distinta come Sole Lead Manager nell'emissione di Mediobanca riservata al pubblico retail. In ambito Supranational, Sovereigns and Agencies (SSA) la Divisione ha partecipato in qualità di Joint Bookrunner all'emissione del BTP Valore riservato alla clientela retail e all'emissione del social bond di Cassa Depositi e Prestiti. Negli emerging markets ha seguito con il ruolo di Joint Bookrunner le emissioni di The Public Investment Fund, Abu Dhabi Developmental Holding Company, MDGH GMTN, Adani Green Energy.
Nel primo semestre del 2024 le attività di Finanza Strutturata svolte dalla Divisione hanno confermato la leadership della Banca sul mercato italiano (anche per le tematiche ESG/Circular/Green) e sono proseguite con successo sul mercato internazionale. L'attività di finanziamenti di tipo corporate concessi alla clientela italiana ed estera operante nei diversi settori economici (inclusi quelli destinati ad acquisizioni ed investimenti per la crescita, oltre a quelli con garanzia SACE SupportItalia) ha visto confermare la leadership a livello italiano e il posizionamento sul mercato internazionale. Le attività maggiormente strategiche hanno riguardato i finanziamenti nei settori delle energie rinnovabili (portafogli di impianti), della realizzazione di infrastrutture (tra cui infrastruttura digitale con il supporto del PNRR e infrastrutture aeroportuali) e della cantieristica shipping. L'approccio originate to share e la diversificazione geografica hanno condotto alla conclusione di numerose operazioni di finanziamento a supporto di importanti operatori industriali e di investitori finanziari in diversi settori infrastrutturali e dei servizi di pubblica utilità, italiani ed internazionali, in coerenza con la strategia di crescita della Divisione, sia in termini di volumi sia di posizionamento, con particolare attenzione alle tematiche ESG/Circular/Green. Il settore delle energie rinnovabili è rimasto il più dinamico, così come la Finanza Strutturata statunitense che ha visto come trend primario un forte incremento di richieste di finanziamento sull'onda del processo di Energy Transition che sta caratterizzando il mercato energetico degli ultimi anni.
Le attività di cartolarizzazione hanno confermato la posizione di leadership in Italia della Divisione IMI C&IB, sia nelle attività di supporto alla clientela nella gestione dei rischi finanziari, anche con innovative soluzioni ESG-linked, sia nell'attività di asset based financing; a beneficio della clientela sono state strutturate, finanziate e distribuite soluzioni mirate all'efficientamento del funding, al miglioramento degli indici di asset quality, all'ottimizzazione del capitale economico e regolamentare ed al miglioramento della posizione finanziaria netta. Si è consolidata la presenza estera della Divisione, supportando sia nella gestione rischi sia finanziariamente la clientela corporate e financial institution europea ed extra-europea, nonché importanti investitori esteri.
La Divisione ha operato anche come centro di competenza per le operazioni di corporate finance a favore della clientela della Banca dei Territori e della Divisione International Subsidiary Banks. Tra le operazioni più rilevanti concluse nel primo semestre si segnala il ruolo svolto come Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner nell'IPO di Next Geosolutions Europe su Euronext Growth Milan e di Sole Financial Advisor di BF nella cessione di una quota di minoranza del capitale di BF International Best Fields Best Food Limited a Simest, Inarcassa, Quinto Giro Investimenti e Dompé Holdings.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 1.245 | 1.094 | 151 | 13,8 |
| Commissioni nette | 320 | 291 | 29 | 10,0 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 73 | 66 | 7 | 10,6 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -35 | -34 | 1 | 2,9 |
| Proventi operativi netti | 1.603 | 1.417 | 186 | 13,1 |
| Spese del personale | -313 | -281 | 32 | 11,4 |
| Spese amministrative | -232 | -212 | 20 | 9,4 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -57 | -56 | 1 | 1,8 |
| Costi operativi | -602 | -549 | 53 | 9,7 |
| Risultato della gestione operativa | 1.001 | 868 | 133 | 15,3 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -34 | -45 | -11 | -24,4 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -4 | -22 | -18 | -81,8 |
| Altri proventi (oneri) netti | 2 | 121 | -119 | -98,3 |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 965 | 922 | 43 | 4,7 |
| Imposte sul reddito | -241 | -203 | 38 | 18,7 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -23 | -22 | 1 | 4,5 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -1 | -1 | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-12 | -17 | -5 | -29,4 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -1 | -1 | - | - |
| Risultato netto | 687 | 678 | 9 | 1,3 |
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Finanziamenti verso clientela | 43.470 | 43.002 | 468 | 1,1 | |
| Raccolta diretta bancaria | 59.050 | 59.317 | -267 | -0,5 | |
| Attività di rischio ponderate | 36.083 | 36.071 | 12 | - | |
| Capitale assorbito | 3.978 | 3.943 | 35 | 0,9 | |
| Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione. |
La Divisione International Subsidiary Banks presidia l'attività del Gruppo sui mercati esteri tramite banche commerciali controllate e partecipate che svolgono prevalentemente attività bancaria retail.
Nel primo semestre del 2024 i proventi operativi netti della Divisione si sono attestati a 1.603 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (+13,1%; +18,5% a cambi costanti). L'analisi di dettaglio evidenzia che gli interessi netti sono stati pari a 1.245 milioni (+13,8%), prevalentemente grazie alla dinamica favorevole registrata da PBZ – incluse Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) e Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina (+59 milioni) –, Bank of Alexandria (+36 milioni), VUB Banka (+35 milioni) e Banca Intesa Beograd, inclusa Intesa Leasing Beograd (+33 milioni). Le commissioni nette, pari a 320 milioni, hanno mostrato un progresso (+10%) attribuibile principalmente a Banca Intesa Beograd, inclusa Intesa Leasing Beograd (+7 milioni), a VUB Banka e CIB Bank (+6 milioni ciascuna) e a PBZ – inclusa Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) e Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina (+5 milioni). Tra le altre componenti reddituali, si rileva un incremento del risultato delle attività e passività finanziarie al fair value (+7 milioni), per lo più riconducibile alle controllate operanti in Ungheria e in Serbia a fronte del minore risultato della partecipata egiziana, e degli altri oneri operativi netti (+1 milione).
I costi operativi, pari a 602 milioni, hanno presentato un aumento (+9,7%; +13,4% a cambi costanti) essenzialmente ascrivibile alle spese del personale e amministrative.
Per l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa ha registrato un progresso del 15,3%, attestandosi a 1.001 milioni. Il risultato corrente lordo, pari a 965 milioni, e il risultato netto, che è ammontato a 687 milioni, hanno evidenziato un incremento rispetto al valore dei primi sei mesi dello scorso esercizio (rispettivamente +4,7% e +1,3%);

al netto della plusvalenza derivante dalla vendita del ramo acquiring di PBZ Card contabilizzata tra gli altri proventi netti nel primo trimestre 2023 le crescite risulterebbero rispettivamente del 19,7% e del 17,8%.
Nel confronto trimestrale, il secondo trimestre 2024 ha mostrato un'evoluzione positiva del risultato della gestione operativa rispetto al primo ascrivibile allo sviluppo dei proventi operativi netti che ha più che compensato l'aumento degli oneri operativi. Anche il risultato corrente lordo e l'utile netto si sono attestati su valori superiori rispetto a quelli del trimestre precedente.
I volumi intermediati della Divisione hanno evidenziato a fine giugno 2024 una lieve crescita (+0,2%) rispetto a fine dicembre 2023, riconducibile all'incremento dei crediti verso clientela (+1,1%) a fronte di una riduzione della raccolta diretta bancaria (-0,5%). La dinamica degli impieghi è principalmente riconducibile all'incremento rilevato dalle controllate operanti in Croazia e Slovacchia; nell'ambito della raccolta, la diminuzione è essenzialmente ascrivibile alle controllate attive in Egitto, Romania e Ungheria in parte compensata dal buon andamento registrato in Slovacchia e Serbia.
Nel primo semestre 2024, la Divisione International Subsidiary Banks ha continuato il percorso di sviluppo delle attività, adottando un modello di business mirato alla crescita delle commissioni nelle principali controllate europee e mantenendo una costante attenzione al wealth management in Cina.
In particolare, sono proseguite le attività di evoluzione e rafforzamento del modello di servizio nel wealth management per i segmenti Magnifica e Private, grazie allo sviluppo di un approccio focalizzato sulla relazione con la clientela, con l'intento di sviluppare un'offerta di prodotti e servizi che rispondano ai bisogni latenti e inespressi dei clienti, incrementando al contempo le soluzioni con caratteristiche ESG. È stata inoltre avviata la condivisione con le banche dei principi per diversificare l'asset mix dei portafogli, garantendo una performance in linea con una strategia win-win, vantaggiosa sia per i clienti sia per la rete distributiva.
È inoltre proseguito il progetto di collaborazione tra le Divisioni International Subsidiary Banks (ISBD), Private Banking e Asset Management per la definizione e implementazione di un nuovo modello di servizio per i clienti Private e High Net Worth Individual (HNWI) di ISBD, che presentano esigenze complesse di gestione patrimoniale.
In ambito bancassurance, è proseguita la cooperazione commerciale per la distribuzione di prodotti di bancassurance in Slovacchia, Croazia, Ungheria, Serbia e Slovenia con un gruppo assicurativo leader.
Con riferimento al rafforzamento dei ricavi commissionali, sono continuate le iniziative commerciali sinergiche con la Divisione IMI Corporate & Investment Banking nei settori Global Markets, Structured Finance e Investment Banking nei Paesi identificati come prioritari (Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Croazia), con un significativo aumento dell'operatività e della pipeline dall'inizio del piano. È attualmente in corso l'allargamento del perimetro di osservazione ad altri mercati.
In relazione all'evoluzione e al rafforzamento del modello di servizio per la clientela condivisa con la Divisione Banca dei Territori, sono proseguite le iniziative commerciali per incrementare le opportunità di business transfrontaliero dei clienti Mid-Corporate operanti nei Paesi della Divisione. In particolare, è continuato il lancio di campagne commerciali congiunte su aziende clienti della Banca dei Territori, in tutte le Direzioni Regionali e Agribusiness, con sussidiarie estere in Slovacchia, Ungheria, Romania, Serbia, Croazia, Albania e Slovenia. È stata avviata un'iniziativa specifica per la Romania con il coinvolgimento dei gestori di entrambe le Divisioni.
Nell'ambito delle iniziative di ESG Business Positioning su segmenti Corporate&SME in Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia ed Egitto, a seguito dell'identificazione dei settori prioritari, sono continuate le attività di definizione di una strategia commerciale volta a migliorare l'offerta ESG. In tal senso, è in fase conclusiva il progetto per la creazione di un prodotto di finanziamento (multi country) dedicato al raggiungimento di obiettivi green, nell'ambito dell'offerta S-Loan.
Nel contesto delle iniziative di digital banking nel Corporate & SME, a seguito dell'avvio dell'interconnessione Italia-Ungheria e dell'attivazione del prodotto "Confirming" su cinque ulteriori geografie della Divisione (Slovacchia, Serbia, Romania, Slovenia e Albania), è in fase avanzata il processo di estensione in ulteriori tre Paesi (Croazia, Bosnia e Repubblica Ceca). Con riferimento alla nuova "Factoring Digital Platform", risultano nella fase conclusiva le attività di definizione del provider esterno, con la Croazia come banca pilota. Limitatamente al Retail&WM, è continuata l'espansione delle funzionalità e dei servizi digitali nei principali Paesi dove la Divisione opera. Sono state completate le attività di miglioramento della customer experience dei processi digitali di filiale in Ungheria, Slovenia, Albania e Croazia attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e della nuova funzionalità di Navigated Experience del chatbot.
In ambito IT, è in corso l'implementazione della nuova strategia che prevede la focalizzazione sulla convergenza delle applicazioni IT a supporto del business.
Infine, con riferimento al Wealth Management in Cina, è proseguita l'attività di business di Yi Tsai attraverso la razionalizzazione del network, il rafforzamento del coverage per la clientela istituzionale e l'ampliamento dell'offerta prodotti.

Business
Presidio dell'attività del Gruppo sui mercati esteri nei quali è presente tramite banche commerciali controllate e partecipate.
Indirizzo, coordinamento e supporto alle controllate estere che svolgono prevalentemente attività bancaria retail. La Divisione è responsabile della definizione delle linee strategiche di sviluppo del Gruppo relativamente alla presenza diretta sui mercati esteri, con esplorazione sistematica e analisi di nuove opportunità di crescita sui mercati già presidiati e su nuovi mercati, del coordinamento dell'operatività delle banche estere e della gestione delle relazioni delle banche
estere con le strutture centralizzate della Capogruppo e con le filiali o altri uffici esteri della Divisione IMI Corporate & Investment Banking.
| Presenze in Croazia, Bosnia-Erzegovina, Slovenia. |
|---|
| Presenze in Slovacchia, Romania, Repubblica Ceca. |
| Presenze in Albania, Ungheria, Serbia, Egitto, Ucraina, Moldavia. |
| 914 filiali in 12 Paesi. |
Nel primo semestre dell'anno i proventi operativi netti del gruppo Privredna Banka Zagreb sono ammontati a 330 milioni, in aumento rispetto all'analogo periodo del 2023 (+12,6%), grazie alla dinamica favorevole del margine di interesse. I costi operativi, pari a 112 milioni, hanno registrato un incremento (+9,1%). Il risultato della gestione operativa si è attestato a 218 milioni (+14,6%). Il risultato corrente lordo, pari a 227 milioni e l'utile netto, che si è attestato a 189 milioni, sono risultati in contrazione (rispettivamente -25,8% e -24,5%) rispetto a quelli dei primi sei mesi del precedente esercizio; al netto della plusvalenza lorda derivante dalla vendita del ramo acquiring di PBZ Card realizzata nel primo trimestre 2023 risulterebbero in crescita rispettivamente del 19,1% e del 21,7%.
Intesa Sanpaolo Banka Bosna i Hercegovina ha chiuso il primo semestre 2024 con un risultato della gestione operativa pari a 12 milioni (-6,2%). Tale dinamica è riconducibile all'incremento degli oneri operativi che ha più che compensato l'aumento dei proventi operativi netti. Il risultato corrente lordo, pari a 11 milioni, e l'utile netto, che si è attestato a 9 milioni, hanno registrato una crescita (rispettivamente +10,4% e +9,7%).
Intesa Sanpaolo Bank (Slovenia) ha realizzato proventi operativi netti pari a 84 milioni, in crescita rispetto al primo semestre 2023 (+19,1%), essenzialmente grazie all'evoluzione degli interessi netti. I costi operativi sono risultati in aumento (+9,9%) rispetto ai primi sei mesi del precedente esercizio. Per l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa ha registrato un progresso del 24,2%. Anche il risultato corrente lordo e sull'utile netto, pari rispettivamente a 54 milioni e 37 milioni, hanno evidenziato un incremento rispettivamente del 18,8% e dell'8,8%.

Il gruppo VUB Banka ha conseguito un risultato della gestione operativa pari a 254 milioni, in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+15,7%) per effetto dello sviluppo dei proventi operativi netti (+12,3%), in particolare degli interessi netti, solo in parte attenuato dall'incremento dei costi operativi (+5,9%). Il risultato corrente lordo, pari a 232 milioni, ha evidenziato una crescita rispetto al primo semestre dell'anno precedente (+21,4%). Per contro l'utile netto è risultato in lieve contrazione (-2,9%) per effetto della nuova tassa straordinaria sugli extra profitti introdotta dal governo slovacco nel 2024.
Intesa Sanpaolo Bank Romania ha registrato un risultato della gestione operativa pari a 9 milioni, in aumento rispetto al primo semestre 2023 (+38,7%), grazie a più elevati proventi operativi netti (+17,7%). La società ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto di 11 milioni che risulta più che triplicato rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, beneficiando anche delle riprese di valore nette su crediti.
First Bank. Il 31 maggio 2024 è stato finalizzato il closing relativo all'acquisizione della società First Bank S.A. in Romania, in seguito all'ottenimento dell'autorizzazione da parte della Banca Nazionale Rumena. A partire dal primo semestre 2024 la società ha contribuito al consolidamento del Gruppo Intesa Sanpaolo con i soli saldi patrimoniali.
Intesa Sanpaolo Bank Albania ha evidenziato un risultato della gestione operativa pari a 24 milioni, in aumento del 36,7% rispetto al primo semestre 2023, grazie allo sviluppo dei ricavi (+31%), in particolare degli interessi netti, che ha più che compensato l'incremento degli oneri operativi. L'utile netto si è attestato a 18 milioni, in crescita del 28,9% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio.
Il gruppo CIB Bank ha presentato proventi operativi netti pari a 231 milioni, in lieve flessione rispetto al primo semestre 2023 (-0,8%, in aumento a cambi fissi +1,7%) per il minor contributo degli interessi netti, da ricondurre ad una dinamica di tassi in calo, in parte attenuato dalla crescita del risultato delle attività e passività finanziarie al fair value. I costi operativi hanno evidenziato un incremento del 13,5%. Per l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa ha registrato una contrazione del 5,9% attestandosi a 160 milioni. L'utile netto è salito a 106 milioni, valore superiore rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+12,5%) grazie ai minori tributi bancari.
Banca Intesa Beograd, inclusa Intesa Leasing Beograd, ha realizzato un risultato della gestione operativa pari a 179 milioni, in aumento del 23,2% rispetto ai primi sei mesi del 2023, sostenuto dall'evoluzione dei proventi operativi netti (+20,7%) che ha più che compensato l'incremento dei costi operativi (+14,9%). Il risultato corrente lordo si è attestato a 161 milioni (+18,5%) e l'utile netto è ammontato a 127 milioni (+21,5%).
Bank of Alexandria, che è stata influenzata negativamente dalla svalutazione della lira egiziana, ha conseguito un risultato della gestione operativa pari a 147 milioni, in progresso del 23,1% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (+67,2% a cambi costanti). I proventi operativi netti, pari a 204 milioni, sono risultati in aumento (+15,2%; +56,5% a cambi costanti grazie alla dinamica degli interessi netti). I costi operativi hanno mostrato un decremento (-1,1%; +34,3% a cambi costanti). Il risultato netto è ammontato a 103 milioni, in crescita del 63% rispetto al corrispondente esercizio del 2023 (risulta più che raddoppiato a cambi costanti).
Pravex. Nonostante la situazione di estrema gravità/incertezza che caratterizza l'Ucraina, anche a giugno 2024 si è proceduto con il consolidamento integrale di Pravex. Tuttavia, alla luce delle evidenti difficoltà logistiche e di esecuzione delle strutture amministrative della banca locale, anche con riferimento ai canali informatici, la scelta del Gruppo è stata quella di procedere al consolidamento dei risultati conseguiti fino a marzo 2024.
Eximbank ha registrato un risultato della gestione operativa pari a 1,5 milioni, in diminuzione del 52,8% rispetto al primo semestre 2023 per effetto del minor contributo dei proventi operativi netti e della crescita dei costi operativi. L'utile netto, pari a 1,1 milioni, si è ridotto del 61,3%.

| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 622 | 602 | 20 | 3,3 |
| Commissioni nette | 1.055 | 931 | 124 | 13,3 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 23 | 34 | -11 | -32,4 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 8 | -1 | 9 | |
| Proventi operativi netti | 1.708 | 1.566 | 142 | 9,1 |
| Spese del personale | -242 | -240 | 2 | 0,8 |
| Spese amministrative | -195 | -186 | 9 | 4,8 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -50 | -43 | 7 | 16,3 |
| Costi operativi | -487 | -469 | 18 | 3,8 |
| Risultato della gestione operativa | 1.221 | 1.097 | 124 | 11,3 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -18 | -11 | 7 | 63,6 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -17 | -17 | - | - |
| Altri proventi (oneri) netti | 20 | - | 20 | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 1.206 | 1.069 | 137 | 12,8 |
| Imposte sul reddito | -376 | -343 | 33 | 9,6 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -9 | -11 | -2 | -18,2 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -10 | -12 | -2 | -16,7 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-20 | - | 20 | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 2 | -2 | 4 | |
| Risultato netto | 793 | 701 | 92 | 13,1 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Risparmio gestito (1) | 163.579 | 157.426 | 6.153 | 3,9 |
| Attività di rischio ponderate | 12.394 | 11.924 | 470 | 3,9 |
| Capitale assorbito | 1.209 | 1.167 | 42 | 3,6 |
(1) Dati riesposti in coerenza con i criteri di rendicontazione della raccolta indiretta consolidata.
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Private Banking ha la missione di servire il segmento di clientela di fascia alta (Private e High Net Worth Individuals), creando valore attraverso l'offerta di prodotti e servizi mirati all'eccellenza. La Divisione coordina l'operatività di Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, Intesa Sanpaolo Private Banking, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, IW Private Investments SIM, SIREF Fiduciaria, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Asset Management UK, del gruppo bancario svizzero Reyl (presente in Svizzera, Regno Unito, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Malta) e di Intesa Sanpaolo Wealth Management, banca private lussemburghese con filiali anche in Belgio. Inoltre, con l'obiettivo di offrire una gamma di prodotti ampia e dedicata, fruendo di soluzioni digitali che si arricchiranno nel tempo, opera la linea di business Fideuram Direct, nata nel 2023 per rispondere alle esigenze dei clienti che vogliono operare in autonomia sugli investimenti e sul trading on line.
Nel primo semestre del 2024 la Divisione ha realizzato un risultato corrente lordo pari a 1.206 milioni, in crescita di 137 milioni (+12,8%) rispetto al valore dei primi sei mesi del 2023. Il risultato della gestione operativa ha mostrato una dinamica positiva (+124 milioni), attribuibile ai maggiori proventi operativi netti (+142 milioni) in presenza di un moderato aumento dei costi operativi (+18 milioni). L'evoluzione dei ricavi è da ricondurre principalmente alle commissioni nette (+124 milioni), segnatamente le commissioni ricorrenti, in relazione all'incremento delle masse medie di risparmio gestito, e quelle di up front, correlate al maggior apporto dell'attività di raccolta ordini e di collocamento di fondi comuni e obbligazioni Intesa Sanpaolo. Hanno mostrato un andamento positivo anche gli interessi netti che, in uno scenario di tassi di mercato a breve in crescita, sono saliti a 622 milioni (+20 milioni), per effetto della maggiore contribuzione degli impieghi in titoli e

dell'intermediazione con banche. Tra le altre componenti di ricavo gli altri proventi operativi netti hanno evidenziato un progresso (+9 milioni), mentre si è mosso in senso opposto il risultato delle attività e passività finanziarie al fair value (-11 milioni). Relativamente ai costi operativi si sono incrementate le spese amministrative, per maggiori oneri per servizi resi da terzi, le spese del personale, per il rafforzamento della componente estera, e gli ammortamenti, per il software e i diritti d'uso su beni in leasing. La Divisione ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto di 793 milioni, in aumento del 13,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
Relativamente alle masse gestite e amministrate, si segnala che i valori vengono esposti in coerenza con i criteri di rendicontazione della raccolta indiretta utilizzati nel consolidato del Gruppo Intesa Sanpaolo, in particolare attraverso l'elisione di conti correnti della clientela correlati alle operazioni di investimento, di obbligazioni e di certificates che, pur facendo parte del patrimonio del cliente, trovano già rappresentazione nell'ambito della raccolta diretta. Si evidenzia inoltre una riallocazione dei prodotti di terzi da risparmio gestito a risparmio amministrato.
Al 30 giugno 2024 le masse gestite e amministrate, che includono anche il contributo dei mandati fiduciari a SIREF Fiduciaria, sono state pari a 320,5 miliardi (+16,9 miliardi da fine dicembre 2023). Tale andamento è riconducibile alla performance di mercato, che ha inciso favorevolmente sui patrimoni e, in misura minore, alla raccolta netta positiva. La componente di risparmio gestito si è attestata a 163,6 miliardi (+6,2 miliardi).
Nel primo semestre del 2024 sono state finalizzate le seguenti operazioni societarie:

| Business | Attività di raccolta e gestione del risparmio attraverso reti di consulenti finanziari e private bankers dipendenti, al servizio della clientela con un potenziale di risparmio elevato. |
|---|---|
| Missione | Occuparsi del benessere dei clienti e proteggerne l'intero patrimonio con una consulenza di eccellenza. La relazione di ascolto, soddisfazione e fiducia tra cliente e private banker è ciò che rende unico il modello di business della Divisione Private Banking. |
| Struttura organizzativa | |
| Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking (Italia) |
Dedicata alla produzione, gestione e distribuzione di servizi e prodotti finanziari alla clientela di alto profilo attraverso un network di 5.115 consulenti finanziari appartenenti alle reti Fideuram e Sanpaolo Invest e all'erogazione di servizi di consulenza digitale e trading evoluto tramite Fideuram Direct. |
| Intesa Sanpaolo Private Banking (Italia) |
Banca dedicata alla clientela private (attività finanziarie superiori a 1 milione), alla quale eroga servizi finanziari volti a proteggere, valorizzare ed accompagnare nel tempo il patrimonio attraverso una rete di 937 private bankers dipendenti e 125 liberi professionisti con contratto di agenzia. |
| IW Private Investments (Italia) |
Società specializzata nella consulenza e nella pianificazione finanziaria di individui e famiglie. Opera attraverso una rete di 525 consulenti finanziari. |
| Reyl & Cie (Svizzera) |
Banca svizzera dedicata allo sviluppo della clientela private internazionale che opera tramite un gruppo di società specializzate nel wealth management e nel private banking. Complessivamente opera attraverso una rete di 48 private bankers. |
| Intesa Sanpaolo Wealth Management (Lussemburgo) |
Banca lussemburghese con filiali in Belgio che opera attraverso una rete di 40 private bankers. |
| Fideuram Asset Management SGR (Italia) |
Società di gestione di una vasta gamma di fondi comuni, gestioni individuali e altri strumenti di investimento per investitori privati e istituzionali. |
| Fideuram Asset Management (Ireland) |
Società di gestione dei fondi comuni lussemburghesi e italiani e di prodotti istituiti dalle compagnie di assicurazione del Gruppo. |
| Fideuram Asset Management (UK) |
Società di investimento con sede nel Regno Unito, che ha rilevato le attività in precedenza gestite dalla branch di Londra di Fideuram Asset Management (Ireland). |
| SIREF Fiduciaria (Italia) |
Società specializzata nell'erogazione di servizi fiduciari. |
| Struttura distributiva | Network di 245 filiali in Italia, 6 filiali all'estero e 6.790 consulenti finanziari. |

| 30.06.2023 | (milioni di euro) Variazioni |
|||
|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | |||
| assolute | % | |||
| Interessi netti | 29 | 2 | 27 | |
| Commissioni nette | 436 | 419 | 17 | 4,1 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 1 | 13 | -12 | -92,3 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 24 | 31 | -7 | -22,6 |
| Proventi operativi netti | 490 | 465 | 25 | 5,4 |
| Spese del personale | -51 | -50 | 1 | 2,0 |
| Spese amministrative | -58 | -57 | 1 | 1,8 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -4 | -4 | - | - |
| Costi operativi | -113 | -111 | 2 | 1,8 |
| Risultato della gestione operativa | 377 | 354 | 23 | 6,5 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | - | - | - | - |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | - | - | - | - |
| Altri proventi (oneri) netti | 30 | - | 30 | - |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 407 | 354 | 53 | 15,0 |
| Imposte sul reddito | -100 | -92 | 8 | 8,7 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | - | - | - | - |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -2 | -2 | - | - |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
- | - | - | - |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | - | - | - |
| Risultato netto | 305 | 260 | 45 | 17,3 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Risparmio gestito | 316.658 | 311.291 | 5.367 | 1,7 |
| Attività di rischio ponderate | 2.043 | 1.990 | 53 | 2,7 |
| Capitale assorbito | 220 | 213 | 7 | 3,3 |
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Asset Management ha la missione di sviluppare le migliori soluzioni di asset management rivolte alla clientela del Gruppo e la presenza nel segmento dell'open market tramite la società controllata Eurizon Capital SGR e le sue partecipate.
I proventi operativi netti del primo semestre 2024, pari a 490 milioni, hanno evidenziato un aumento del 5,4% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio ascrivibile all'andamento degli interessi netti (+27 milioni) e delle commissioni nette (+17 milioni). Queste ultime hanno beneficiato della crescita delle commissioni di collocamento sui fondi comuni e delle commissioni di incentivo, parzialmente compensata dalla riduzione delle commissioni ricorrenti correlata al calo dei patrimoni medi gestiti, alle scelte di investimento della clientela nel nuovo framework macroeconomico di riferimento, caratterizzato da tassi di interessi positivi, e all'innovazione di prodotto che Eurizon Capital SGR e le sue controllate hanno sviluppato in tale contesto per rendere i fondi comuni concorrenziali nei confronti di altri prodotti finanziari alternativi. Nell'ambito delle altre componenti di ricavo, il contributo derivante dalla valutazione al fair value del portafoglio finanziario in cui sono investite le disponibilità liquide della Divisione è stato positivo per 1 milione (13 milioni nel primo semestre 2023). La partecipata cinese Penghua, consolidata a patrimonio netto, ha fornito un apporto positivo ai proventi operativi netti per 24 milioni, che si raffronta con i 31 milioni registrati nel medesimo periodo dello scorso esercizio. L'evoluzione dei costi operativi (+1,8%) è riconducibile all'aumento delle spese del personale e di quelle amministrative, correlate ai costi incrementali dell'infrastruttura tecnologica. Dato l'andamento descritto dei ricavi e dei costi, il risultato della gestione operativa è stato pari a 377 milioni, in crescita del 6,5% rispetto ai primi sei mesi 2023. La Divisione ha chiuso il primo semestre 2024 con un risultato netto pari a 305 milioni (+17,3%).

Al 30 giugno 2024 il risparmio gestito dalla Divisione Asset Management si è attestato a 316,7 miliardi, in crescita di 5,4 miliardi (+1,7%) rispetto a fine 2023. Tale dinamica è ascrivibile alla rivalutazione delle masse gestite correlata alla buona intonazione dei mercati, solo in parte attenuata dai deflussi di raccolta netta (-2,7 miliardi). Questi ultimi sono da ricondurre ai mandati su prodotti assicurativi e previdenziali (-4,4 miliardi), solo parzialmente compensati dai flussi netti positivi sulle gestioni patrimoniali per clientela retail e private (+0,7 miliardi), sugli altri mandati istituzionali (+0,5 miliardi) e sui fondi comuni (+0,5 miliardi).
Al 30 giugno 2024 la quota del mercato italiano di Eurizon Capital sul patrimonio gestito è risultata pari al 16% (al lordo delle duplicazioni). Escludendo il comparto dei fondi chiusi, in cui la società ha una presenza limitata, la quota di risparmio gestito a fine giugno sale al 16,4%.

| Business | Asset management. |
|---|---|
| Missione | Fornire prodotti di risparmio gestito di tipo collettivo (OICR) e individuale alle reti bancarie interne al Gruppo, nonché sviluppare la presenza nel segmento dell'open market attraverso specifici accordi di distribuzione con altre reti e investitori istituzionali. |
| Struttura organizzativa | |
| Eurizon Capital SGR (Italia) |
Specializzata nella gestione attiva del risparmio sia per la clientela retail (fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali) sia per la clientela istituzionale, alla quale offre un'ampia gamma di prodotti e servizi di investimento. |
| Eurizon Capital Real Asset SGR (Italia) |
Specializzata negli investimenti alternativi. È controllata da Eurizon Capital SGR che detiene il 51% dei diritti di voto e il 20% del capitale della società, e partecipata da Intesa Sanpaolo Vita (40% del capitale) e dal Gruppo Poste Italiane (40% del capitale). |
| Epsilon SGR (Italia) |
Specializzata nella gestione di portafoglio su basi quantitative. È controllata al 100% da Eurizon Capital SGR. |
| Eurizon Capital S.A. (Lussemburgo) |
La società gestisce e distribuisce OICR di diritto lussemburghese rivolti alla clientela retail e istituzionale e offre un'ampia gamma di servizi dedicati agli investitori istituzionali. È centro di specializzazione nella gestione a limitato tracking error (LTE), factor based e di prodotti monetari. È controllata al 100% da Eurizon Capital SGR. |
| Eurizon Capital Asia Limited (Hong Kong) |
Società controllata al 100% da Eurizon Capital SGR principalmente focalizzata sulle attività di consulenza finanziaria e di distribuzione sul mercato asiatico. |
| Eurizon Asset Management Slovakia (Slovacchia) |
Società di asset management slovacca, controllata al 100% da Eurizon Capital SGR, cui fanno capo l'ungherese Eurizon Asset Management Hungary e la croata Eurizon Asset Management Croatia d.o.o. (polo dell'asset management nell'Est Europa). Promuove e gestisce fondi comuni di investimento di diritto slovacco destinati al mercato locale. |
| Eurizon Asset Management Croatia d.o.o. (Croazia) |
Società di asset management croata, controllata in via totalitaria dalla società slovacca Eurizon Asset Management Slovakia. Promuove e gestisce fondi comuni di investimento di diritto croato e offre servizi di gestione di portafoglio individuale per la clientela retail e istituzionale. |
| Eurizon Asset Management Hungary (Ungheria) |
Società di asset management ungherese, controllata in via totalitaria dalla società slovacca Eurizon Asset Management Slovakia. Promuove e gestisce fondi comuni di investimento di diritto ungherese e offre servizi di gestione di portafoglio individuale per la clientela istituzionale. |
| Eurizon SLJ Capital (Inghilterra) |
Società di diritto inglese controllata da Eurizon Capital SGR con il 65% del capitale, attiva nella ricerca e nella fornitura di servizi di investimento e consulenza. |
| Penghua Fund Management Company Limited (Cina) |
Fund manager di diritto cinese partecipata da Eurizon Capital SGR per il 49% del capitale. |

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dati economici | 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| Interessi netti | - | - | - | - | |
| Commissioni nette | 2 | 1 | 1 | ||
| Risultato dell'attività assicurativa | 889 | 834 | 55 | 6,6 | |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | - | - | - | - | |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -5 | -7 | -2 | -28,6 | |
| Proventi operativi netti | 886 | 828 | 58 | 7,0 | |
| Spese del personale | -72 | -72 | - | - | |
| Spese amministrative | -85 | -84 | 1 | 1,2 | |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -17 | -15 | 2 | 13,3 | |
| Costi operativi | -174 | -171 | 3 | 1,8 | |
| Risultato della gestione operativa | 712 | 657 | 55 | 8,4 | |
| Rettifiche di valore nette su crediti | - | - | - | - | |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | - | 39 | -39 | ||
| Altri proventi (oneri) netti | - | - | - | - | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | - | - | |
| Risultato corrente lordo | 712 | 696 | 16 | 2,3 | |
| Imposte sul reddito | -214 | -205 | 9 | 4,4 | |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -8 | -7 | 1 | 14,3 | |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -5 | -5 | - | - | |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-23 | - | 23 | - | |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | - | -2 | -2 | ||
| Risultato netto | 462 | 477 | -15 | -3,1 |
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dati operativi | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | |
| assolute | % | |||
| Raccolta diretta assicurativa (1) | 171.937 | 172.746 | -809 | -0,5 |
| Attività di rischio ponderate | - | - | - | - |
| Capitale assorbito | 4.766 | 4.398 | 368 | 8,4 |
(1) Inclusi i titoli subordinati emessi dalle compagnie.
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
La Divisione Insurance è costituita da Intesa Sanpaolo Vita, Fideuram Vita, Intesa Sanpaolo Assicura e Intesa Sanpaolo RBM Salute, con la missione di sviluppare in modo sinergico l'offerta dei prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo. Nel perimetro della Divisione Insurance rientrano inoltre Intesa Sanpaolo Insurance Agency e InSalute Servizi. Dal 1° dicembre 2023 è stata costituita una sede secondaria di Intesa Sanpaolo Vita a Dublino, denominata Intesa Sanpaolo Vita Dublin Branch, specializzata nella gestione delle polizze unit linked.
Nel primo semestre del 2024 la Divisione ha conseguito un risultato dell'attività assicurativa pari a 889 milioni, in aumento (+6,6%, pari a +55 milioni) rispetto al medesimo periodo del 2023 grazie al contributo sia del business vita sia del business danni. Il primo ha beneficiato dell'incremento del margine finanziario e dell'apporto della nuova produzione, il secondo ha tratto vantaggio dai maggiori ricavi assicurativi oltre che dalle componenti finanziarie, specificatamente interessi netti e utili da realizzo. Il risultato corrente lordo, pari a 712 milioni, ha evidenziato un progresso del 2,3% per effetto di più elevati proventi operativi netti a fronte di una moderata crescita dei costi operativi.
Il cost/income, pari al 19,6%, si è mantenuto su ottimi livelli, inferiori a quelli osservati nel primo semestre del 2023.
Infine l'utile netto è ammontato a 462 milioni (-3,1%), dopo l'attribuzione delle imposte per 214 milioni, degli oneri di integrazione e incentivazione all'esodo per 8 milioni, degli effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione per 5 milioni e dei tributi e oneri del sistema bancario e assicurativo per 23 milioni, questi ultimi riguardanti il Fondo di garanzia per le polizze vita di cui alla legge del 30 dicembre 2023, n. 213. Al netto del Fondo di garanzia, l'utile netto sarebbe in crescita dell'1,7%.

La raccolta diretta assicurativa, pari a 171.937 milioni, ha mostrato una lieve riduzione (-0,5%, pari a -0,8 miliardi) rispetto a fine dicembre 2023 ascrivibile alle passività finanziarie e assicurative.
La raccolta premi vita e previdenza della Divisione, pari a 8,5 miliardi, ha registrato una contrazione del 2,7% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, imputabile al calo della raccolta sui prodotti tradizionali (-12,7%). In incremento invece la raccolta sui prodotti unit linked (+23,6%) e previdenziali (+13,2%).
I premi del business protezione sono stati pari a 0,8 miliardi, in progresso del 2,1% rispetto al medesimo periodo del 2023. I premi del comparto non motor (escluse le CPI – Credit Protection Insurance) sono risultati in crescita dell'1,1%, trainati principalmente dalle Line of Business (LoB) Imprese e Infortuni. In aumento anche la componente motor (+5,9%) e i prodotti legati al credito (+20,9%).

| Business | Insurance ramo vita e ramo danni. Sviluppare l'offerta di prodotti assicurativi rivolti alla clientela del Gruppo. |
|||
|---|---|---|---|---|
| Missione | ||||
| Struttura organizzativa | ||||
| Intesa Sanpaolo Vita | Capogruppo assicurativa specializzata nell'offerta di prodotti assicurativi, di previdenza e per la tutela della persona e del patrimonio a servizio della Banca dei Territori. La Compagnia controlla al 100% Intesa Sanpaolo Assicura, Intesa Sanpaolo RBM Salute e Intesa Sanpaolo Insurance Agency e al 65% InSalute Servizi. Infine, detiene il 40% di Eurizon Capital Real Asset SGR, società operativa dal 31 dicembre 2019 controllata da Eurizon Capital SGR (Divisione Asset Management) che detiene il 51% dei diritti di voto e il 20% del capitale. Dal 1° dicembre 2023 Intesa Sanpaolo Vita ha incorporato Intesa Sanpaolo Life, costituendo nel contempo una sede secondaria a Dublino, denominata Intesa Sanpaolo Vita Dublin Branch. |
|||
| Fideuram Vita | Specializzata nell'offerta di prodotti assicurativi, di previdenza e per la tutela della persona e del patrimonio a servizio della Divisione Private Banking. |
|||
| Intesa Sanpaolo Assicura | Dedicata al business danni, offre alla clientela un'ampia gamma di prodotti in grado di coprire i danni alla persona, ai veicoli, alla casa e tutelare i finanziamenti. |
|||
| Intesa Sanpaolo RBM Salute | Specializzata nel business salute. | |||
| InSalute Servizi | Dedicata alla gestione delle prestazioni sanitarie. | |||
| Intesa Sanpaolo Insurance Agency |
Agenzia che svolge attività di intermediazione assicurativa di prodotti sia vita che danni. |

Al Centro di Governo, cui è demandato il presidio delle funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo dell'intero Gruppo, fanno capo anche la Direzione NPE nonché le attività di Treasury, Funding e ALM Strategico.
Le attività delle Strutture del Centro di Governo hanno evidenziato nei primi sei mesi del 2024 un risultato della gestione operativa pari a 873 milioni, che si confronta con 368 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Tale andamento è principalmente riconducibile alla crescita dei proventi operativi netti, attribuibile alla dinamica degli interessi netti, che hanno beneficiato del rialzo dei tassi di mercato a breve termine. I costi operativi hanno mostrato un calo, imputabile a maggiori riaddebiti dal Centro di Governo alle unità di business per service puri e di indirizzo e controllo e ad una riduzione delle spese del personale. Il risultato corrente lordo si è attestato a 813 milioni rispetto ai 516 milioni del medesimo periodo del 2023. Il primo semestre 2024 si è chiuso con un risultato netto di 311 milioni a fronte dei -9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il conto economico del Centro di Governo comprende oneri finalizzati a mantenere la stabilità del sistema bancario, al netto delle imposte, per 51 milioni a fronte dei 222 milioni del primo semestre 2023.
Il primo semestre del 2024 ha visto Intesa Sanpaolo confermare il proprio ruolo sistemico di partecipante critico all'interno dei sistemi di regolamento cash (T2) e titoli (T2S) della BCE, mantenendo stabili le proprie quote di mercato a livello nazionale ed europeo.
Nell'ambito del rinnovamento della piattaforma europea dei regolamenti è in corso l'ultima importante fase di test & training del progetto ECMS (European Collateral Management System) che traguarderà il go-live del 18 novembre 2024, completando il quadro già operativo a livello di eurosistema per i servizi di pagamento (T2, T2S e TIPS).
Sempre più rilevanti sono inoltre le numerose iniziative riguardanti la digitalizzazione dei futuri sistemi di pagamento che vedono Intesa Sanpaolo lavorare in prima linea all'interno dei vari progetti, a guida BCE, per individuare la miglior soluzione digitale volta ad effettuare e regolare le emissioni di Digital Bond ed Euro Commercial Paper.
Nella prima parte dell'anno la BCE ha mantenuto i tassi invariati e, nella riunione di giugno, ha allentato le restrizioni della politica monetaria, riducendo di 25 punti base i tre tassi di riferimento dell'eurosistema. Il Consiglio Direttivo ha confermato anche nella riunione di luglio di voler assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine e che si muoverà con altri tagli dei tassi solo nel caso di chiari ulteriori segnali di diminuzione dell'indice dei prezzi. In tale contesto, le quotazioni in euro sul mercato dei tassi di interesse hanno presentato alcune fasi di volatilità incorporando progressivamente le aspettative di allentamento monetario.
Per quanto riguarda il dollaro, nelle tre riunioni tenutesi nel primo semestre del 2024, la Fed ha mantenuto il Fed Funds Target Rate invariato al 5,25-5,50%, confermando l'obiettivo del ritorno al 2% dell'inflazione di medio periodo, risultato non ancora pienamente conseguito.
La posizione di liquidità in euro di Intesa Sanpaolo si è confermata molto solida, con un significativo eccesso di liquidità anche post rimborso dell'ultima tranche della TLTRO a fine giugno. Anche per quanto riguarda il dollaro, la posizione di liquidità si è mantenuta abbondante e l'attività di funding non ha fatto registrare situazioni di stress dei mercati.
Gli outstandings di raccolta cartolare di breve termine sono cresciuti anche nella prima parte del 2024, confermando l'interesse degli investitori per le emissioni della Banca.
Nel primo semestre del 2024, l'ammontare complessivo delle emissioni a medio/lungo termine del Gruppo, collocate sul mercato domestico tramite reti proprie e direct listing, è stato pari a circa 8,176 miliardi di cui 6,551 miliardi di certificates, 1,546 miliardi di emissioni collocate tramite la Divisione Private Banking e 79 milioni di titoli negoziati sul mercato Mot e/o EuroTLX di Borsa Italiana (direct listing).
La composizione delle obbligazioni collocate tramite la Divisione Private Banking è suddivisa come segue: 1,308 miliardi T2 riservate a clienti professionali e controparti qualificate, a tasso fisso e tasso variabile con durata 10 anni; 228 milioni senior preferred a tasso fisso con durata 5 anni; 10 milioni di emissioni private placement senior preferred a tasso fisso con durate 2 e 10 anni.
Nell'ambito dei titoli collocati si è registrata una prevalenza della componente costituita da strumenti finanziari rappresentati per il 33% da strutture correlate ad indici, per il 24% da strutture correlate ad azioni, per il 23% da strutture correlate a tassi, mentre la componente costituita da emissioni plain vanilla è stata pari al 20%. Nella scomposizione per vita media, il 50% è costituito da strumenti con scadenza da 2 a 4 anni, il 31% con scadenza da 5 a 8 anni ed il restante 19% con scadenza a 10 anni.
Nel semestre sono state perfezionate operazioni di raccolta istituzionale unsecured per un controvalore complessivo di 4,207 miliardi, di cui 4,029 miliardi di titoli obbligazionari emessi dalla banca e 178 milioni di titoli (obbligazioni e certificates) collocati dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking su reti terze.
Con riferimento alla raccolta obbligazionaria, sono state eseguite le seguenti emissioni pubbliche: (i) l'8 marzo un'emissione di titoli senior preferred green a tasso fisso destinati al mercato asiatico per l'importo complessivo di 37,1 miliardi di JPY (corrispondenti a circa 229 milioni di euro) suddivisa in tre tranche: 35 miliardi di JPY con scadenza a 2 anni, 1,9 miliardi di JPY con scadenza a 3 anni e 200 milioni di JPY con scadenza a 7 anni; (ii) il 9 aprile un'emissione di titoli senior preferred per l'importo complessivo di 2 miliardi emessi in due tranche da 1 miliardo ciascuna: la prima a tasso fisso, green bond, con scadenza a 6,5 anni e la seconda a tasso variabile con scadenza a 3 anni e (iii) il 13 maggio un'emissione subordinata di tipo AT1, di importo pari a 1 miliardo a tasso fisso. Si tratta di strumenti finanziari perpetui con opzione di rimborso anticipato
esercitabile da parte dell'emittente a partire dall'ottavo anno.
Inoltre, il 14 febbraio è stato effettuato un piazzamento privato di titoli senior preferred social a tasso fisso per 800 milioni con scadenza a 6,5 anni.
Le emissioni "green" sono destinate a finanziare tutti i progetti green coerenti con le categorie green descritte nel Green, Social and Sustainability Bond Framework di Intesa Sanpaolo: "Energie rinnovabili", "Efficienza energetica", "Green buildings", "Clean transportation" e "Circular Economy". Le emissioni "social" sono destinate a finanziare gli attivi che rientrano nelle categorie social descritte nel Green, Social and Sustainability Bond Framework: "Accesso ai Servizi Essenziali (Enti non profit)", "Progresso e rafforzamento socio-economico" e "Generazione di occupazione e programmi volti a prevenire e/o alleviare la disoccupazione derivante da crisi". Attualmente il portafoglio social è prevalentemente costituito da finanziamenti a PMI operanti in aree svantaggiate (inclusi i prestiti COVID-19) e a soggetti non profit operanti in settori di particolare attenzione sociale (Sanità, Istruzione, Welfare e Solidarietà).
Con riferimento ai programmi di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond), nell'ambito del programma di emissione di OBG garantito da ISP CB Pubblico le serie n. 13 e n. 14 (entrambe retained) di importo complessivo pari a 1,850 miliardi sono state estinte anticipatamente nel mese di gennaio.
Propedeutico alla chiusura del suddetto programma, avvenuta il 2 aprile, nel corso del primo trimestre 2024 è stato perfezionato il riacquisto da parte della Banca dell'intero portafoglio residuo dei crediti segregato nel Veicolo (1,850 miliardi). Nell'ambito del programma di Covered Bond garantito da ISP OBG, nel mese di febbraio è scaduta la serie retained n. 32 per un ammontare di 1,650 miliardi. Nel mese di giugno sono state estinte parzialmente le serie retained n. 21 per un ammontare di 500 milioni e n. 25 per un ammontare di 50 milioni.
Nell'ambito del programma di Covered Bond garantito da UBI Finance, nel mese di febbraio è scaduta la serie n. 14 per 1 miliardo.
A valere sul programma di Covered Bond garantito da ISP CB Ipotecario, nel mese di marzo è scaduta la serie n. 25 per un ammontare di 1 miliardo. Inoltre, nel mese di maggio è stata estinta anticipatamente la serie n. 21 per l'ammontare totale residuo di 1,200 miliardi. Nel primo semestre 2024 sono state effettuate cinque emissioni di Covered Bond. Nel mese di marzo è stata emessa la serie retained n. 34 per 1 miliardo, a tasso variabile e con scadenza 5 anni; nel mese di maggio sono state emesse tre serie retained: la serie n. 36 di 1,400 miliardi, a tasso variabile e con scadenza 4 anni; la serie n. 37 di 1,700 miliardi, a tasso variabile e con scadenza 9 anni; la serie n. 38 di 1,700 miliardi, a tasso variabile e con scadenza 11 anni. Infine, nel mese di giugno è stato effettuato un private placement sottoscritto da BEI: si tratta dell'emissione della serie n. 35 di 500 milioni, a tasso variabile con scadenza a 6 anni.
Nel mese di marzo è stata inoltre effettuata un'emissione di Covered Bond destinata ad investitori istituzionali da parte della controllata VUB Banka. Si tratta di titoli a tasso fisso per un ammontare di 500 milioni con scadenza a 7 anni.
Per quanto concerne la gestione del collateral, Intesa Sanpaolo si avvale da tempo anche della procedura denominata A.Ba.Co. (Attivi Bancari Collateralizzati), che permette l'utilizzo di prestiti bancari – erogati a società non finanziarie – a garanzia delle operazioni di finanziamento con la Banca d'Italia: al 30 giugno 2024 l'importo outstanding, al lordo degli haircut applicabili agli impieghi costituiti in pegno da parte del Gruppo, è ammontato a circa 18 miliardi.
Nei primi mesi dell'anno la BCE ha progressivamente guidato le aspettative di mercato verso un primo taglio dei tassi di interesse in occasione del meeting di giugno, ma la parte a lungo termine delle curve europee è stata influenzata dalla dinamica dei tassi USA, spinti al rialzo dalla forza del mercato del lavoro e dalla discesa della core inflation inferiore alle aspettative. La revisione dell'operational framework BCE non ha alterato la dinamica di breve termine degli swap spreads, mentre la domanda di debito Peripheral è risultata ancora forte, in linea con il tono di risk-on prevalente sui mercati sino al mese di giugno. In seguito, la sorprendente accelerazione dell'incertezza politica in Francia ha causato un brusco rialzo della volatilità.
Nei primi mesi dell'anno la credit sensitivity del portafoglio è stata aumentata in tutte le asset class, rischio Italia compreso. La shift sensitivity è rimasta invece pressoché inalterata rispetto ai livelli di fine 2023, al netto della rotazione di portafoglio indotta dalla volatilità dei tassi. A partire dal mese di aprile l'allocazione sull'emittente governativo spagnolo è stata limata al ribasso, mentre a giugno è stato ridotto il portafoglio di Covered Bonds allo scopo di comprimere il livello di RWA allocato.
Con riferimento al mercato repo, nei primi sei mesi del 2024 i volumi scambiati sui titoli di Stato italiani sono notevolmente aumentati rispetto al semestre precedente ed i tassi si sono mantenuti su livelli di poco superiori alla depo facility. Nel periodo lo spread tra i tassi govies dei paesi core e quelli italiani si è progressivamente ristretto; sullo scavalco di fine semestre tassi e spread sono rimasti pressoché invariati.
Nel semestre Intesa Sanpaolo ha posto in essere operazioni di securities financing con sottostante costituito prevalentemente da self-retained bond su scadenze sia di breve sia di medio/lungo termine per un ammontare totale, in essere al 30 giugno 2024, di circa 18 miliardi.

Nell'ambito delle attività di Asset & Liability Management (ALM) del Gruppo, la gestione operativa dei rischi finanziari del banking book di Gruppo è svolta dall'area Group Treasury & Capital Management sotto il monitoraggio dell'Area CRO. Il rischio di tasso è monitorato e gestito considerando la sensitività del valore di mercato delle varie poste del banking book agli spostamenti paralleli della curva dei tassi, nonché la sensitività del margine d'interesse a fronte delle view di mercato; sono inoltre utilizzate specifiche analisi di scenario circa l'evoluzione dei tassi, nonché ipotesi comportamentali su alcune poste particolari. Le scelte strategiche in materia di rischio tasso sono definite dal Comitato Rischi Finanziari di Gruppo – sessione Asset & Liability Committee – ALCO, nell'ambito di limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione: Group Treasury & Capital Management svolge un ruolo propositivo nella gestione attiva del rischio tasso nell'ambito dei limiti assegnati e di supporto alle decisioni del Comitato, formulando analisi e proposte. La componente strutturale del rischio di liquidità è gestita, sulla base delle policy di liquidità definite a livello di Gruppo nell'ambito del piano di funding, con il quale si stanno presidiando gli equilibri attuali e prospettici di liquidità, a breve e a lungo termine, definendo il piano di raccolta sui diversi canali e strumenti (domestico/internazionale, retail/corporate, secured/unsecured, preferred/non preferred/subordinati). Il piano di funding ottimizza le diverse forme di raccolta nel rispetto degli indicatori di liquidità (LCR, NSFR e altri indicatori nell'ambito del Risk Appetite Framework), dei target di rating, dei diversi bucket del capitale regolamentare e dei buffer MREL, in coerenza con gli obiettivi di impieghi-raccolta delle Unità di Business. La componente strutturale del rischio di cambio è gestita, sulla base delle policy in materia definite a livello di Gruppo, presidiando la posizione complessiva di Gruppo anche in ottica di ottimizzazione dei Ratio patrimoniali.
| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Italia | Europa | Resto del Mondo |
Totale |
| 10.423 | 2.611 | 554 | 13.588 |
| 9.579 | 2.331 | 488 | 12.398 |
| 8,8 | 12,0 | 13,5 | 9,6 |
| 335.391 | 67.219 | 19.604 | 422.214 |
| 344.529 | 65.603 | 20.360 | 430.492 |
| -2,7 | 2,5 | -3,7 | -1,9 |
| 499.367 | 81.996 | 8.351 | 589.714 |
| 489.432 | 79.439 | 8.672 | 577.543 |
| 2,0 | 3,2 | -3,7 | 2,1 |
I raggruppamenti per aree geografiche sono effettuati facendo riferimento alla localizzazione delle entità costituenti il Gruppo.
Dati riesposti, ove necessario e se materiali, per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione.
Con riferimento alla suddivisione per aree geografiche di operatività – effettuata con riferimento alla localizzazione delle entità costituenti il Gruppo – l'attività continua ad essere in massima parte concentrata nel mercato domestico. All'Italia sono infatti da ascrivere il 77% dei ricavi, l'79% dei finanziamenti verso clientela e l'85% della raccolta diretta bancaria da clientela.
Per quanto riguarda l'andamento operativo del primo semestre 2024, i finanziamenti verso clientela hanno evidenziato una flessione in Italia, così come nel Resto del Mondo, e una crescita in Europa. La raccolta diretta bancaria ha mostrato un incremento in Italia e in Europa e una riduzione nel Resto del Mondo, mentre i ricavi hanno registrato un aumento in tutte le aree geografiche: Italia, Europa e Resto del Mondo.
Per indicazioni di dettaglio riguardo alla presenza del Gruppo in Italia e all'estero si rimanda alla rappresentazione riportata all'inizio del presente fascicolo (Il Gruppo Intesa Sanpaolo: presenza in Italia - presenza internazionale).

È previsto un graduale rafforzamento dell'attività economica nel corso del 2024, favorito dal recupero di potere d'acquisto dei salari, da un miglioramento del clima di fiducia e dall'instaurarsi di condizioni finanziarie meno restrittive. Per l'economia italiana, è attesa una crescita non elevata, pari o di poco superiore a quella del 2023, ma in accelerazione nel corso dell'anno. Si attende un ulteriore calo dell'inflazione europea, sebbene contenuto e interrotto da temporanei rimbalzi.
In Europa, una nuova riduzione dei tassi ufficiali della Banca Centrale Europea è ritenuta probabile tra settembre e dicembre. Mercati e analisti si attendono un ulteriore taglio cumulato di 50 punti base entro fine anno, ripartito in due mosse di 25 punti base a settembre e dicembre. Di contro, nel secondo semestre la BCE accelererà la riduzione dei suoi portafogli di titoli, riducendo i reinvestimenti anche nell'ambito del programma PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme). Negli Stati Uniti, l'andamento più sostenuto della crescita e la vischiosità dell'inflazione hanno indotto la Federal Reserve a posticipare l'avvio della fase di riduzione dei tassi, che però mercati e analisti si attendono possa iniziare da settembre.
Le prospettive sono rese più incerte dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, che potrebbero causare tensioni repentine sui prezzi delle materie prime e sui mercati finanziari. La volatilità dei mercati finanziari potrebbe essere amplificata dalle elezioni presidenziali americane di novembre. L'elevata richiesta di capitali da parte dei governi in un contesto di riduzione dei portafogli delle banche centrali potrebbe condurre ad aumenti dei premi per il rischio. Se, contrariamente alle attese, l'inflazione non tornasse a calare nei mesi finali del 2024, la Banca Centrale Europea potrebbe posticipare gli ulteriori tagli dei tassi.
Le prospettive economiche dei paesi emergenti e di quelli con controllate ISP appaiono positive e, rispetto alla prima parte dell'anno, per il secondo semestre si prevedono un rafforzamento della crescita del PIL e pressioni inflazionistiche più deboli. Tuttavia, si intravedono rischi negativi per il ciclo economico derivanti dall'eventuale acuirsi della frammentazione geopolitica e dalle possibili pressioni inflazionistiche più durevoli delle attese che potrebbero rallentare il processo di allentamento monetario.
Con riferimento ai paesi con presenza Intesa Sanpaolo, nelle regioni CEE e SEE, prevediamo per quest'anno una crescita del PIL del 2,4% e 2,6% rispettivamente nelle due aree. Lo stimolo monetario, derivante dall'inversione dei tassi di policy avviata nei mesi passati, e i fondi strutturali europei forniranno un significativo contributo alla dinamica economica delle due regioni. In relazione ai paesi EE, l'aumento dell'inflazione iniziato a giugno dovrebbe risultare moderato e non richiedere rialzi dei tassi da parte delle relative banche centrali. Diverso il caso dell'Egitto dove la modesta diminuzione dell'inflazione, che però è vista permanere su livelli elevati, potrebbe portare a contenuti ribassi dei tassi di policy.
Con riguardo al sistema bancario italiano, per il resto del 2024 si prospetta il proseguimento del calo dei prestiti alle società non finanziarie in un contesto di domanda debole dato il persistere di un clima di incertezza e di buone condizioni di liquidità delle imprese. Per i prestiti alle famiglie si prevede il permanere di una fase di debolezza, sebbene in graduale miglioramento. Per la raccolta diretta, l'allocazione dei risparmi verso le forme più remunerative è attesa continuare nel secondo semestre. Si confermerà la crescita dei depositi a tempo e l'interesse delle famiglie per l'investimento in titoli governativi e obbligazioni bancarie, anche se con minor vigore rispetto al 2023. Per l'asset management, proseguirà il buon momento delle sottoscrizioni di fondi comuni obbligazionari, con un possibile miglioramento dei flussi complessivi di raccolta netta rispetto alla prima metà dell'anno. La dinamica delle assicurazioni vita è vista mantenere un ritmo positivo.
Per il Gruppo Intesa Sanpaolo l'attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 a oltre 8,5 miliardi di euro.
Per il 2024 si prevede:
Si prevede una forte distribuzione di valore:
38 Subordinatamente all'approvazione dell'Assemblea.

Si prevede una solida patrimonializzazione, con un Common Equity Tier 1 ratio - confermando l'obiettivo superiore al 12% nell'orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4 - pari nel 2025 a ben oltre il 14,5% ante Basilea 4, a ben oltre il 14% post impatto di Basilea 4 nel 2025 pari a circa 40 centesimi di punto e a ben oltre il 15% post impatto complessivo di Basilea 4 pari a circa 60 centesimi di punto (di cui circa 20 nel 2026-2033, inclusi circa 10 nel 2026 relativi a FRTB) e includendo l'assorbimento delle DTA pari a circa 120 centesimi di punto (di cui circa 25 tra il terzo trimestre 2024 e il 2025 e il resto per la gran parte entro il 2028), tenendo conto del predetto payout ratio previsto per gli anni del Piano di Impresa e del buyback avviato a giugno 2024 e non considerando un'eventuale ulteriore distribuzione.
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 30 luglio 2024

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Prospetti contabili consolidati
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Prospetti contabili consolidati


| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||
| assolute | % | ||||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 89.270 | -33.770 | -37,8 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 144.792 | 144.594 | 198 | 0,1 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 37.743 | 38.163 | -420 | -1,1 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | 6 | 1 | 5 | ||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 107.043 | 106.430 | 613 | 0,6 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 147.084 | 140.753 | 6.331 | 4,5 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 514.168 | 518.950 | -4.782 | -0,9 |
| a) crediti verso banche | 35.201 | 32.899 | 2.302 | 7,0 | |
| b) crediti verso clientela | 478.967 | 486.051 | -7.084 | -1,5 | |
| 50. Derivati di copertura | 7.406 | 7.006 | 400 | 5,7 | |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -6.783 | -5.695 | 1.088 | 19,1 |
| 70. | Partecipazioni | 2.626 | 2.501 | 125 | 5,0 |
| 80. | Attività assicurative | 658 | 813 | -155 | -19,1 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività | 439 | 412 | 27 | 6,6 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività | 219 | 401 | -182 | -45,4 | |
| 90. | Attività materiali | 9.131 | 9.825 | -694 | -7,1 |
| 100. | Attività immateriali | 9.465 | 9.524 | -59 | -0,6 |
| di cui: | |||||
| - avviamento | 3.663 | 3.672 | -9 | -0,2 | |
| 110. | Attività fiscali | 14.094 | 14.533 | -439 | -3,0 |
| a) correnti | 2.297 | 1.932 | 365 | 18,9 | |
| b) anticipate | 11.797 | 12.601 | -804 | -6,4 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 264 | 875 | |
| 130. | Altre attività | 35.142 | 31.232 | 3.910 | 12,5 |
| Totale dell'attivo | 934.422 | 963.570 | -29.148 | -3,0 |

| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30.06.2024 | 31.12.2023 | (milioni di euro) Variazioni |
||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 608.512 | 642.119 | -33.607 | -5,2 |
| a) debiti verso banche | 48.885 | 93.242 | -44.357 | -47,6 | |
| b) debiti verso clientela | 445.467 | 440.449 | 5.018 | 1,1 | |
| c) titoli in circolazione | 114.160 | 108.428 | 5.732 | 5,3 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 45.088 | 43.493 | 1.595 | 3,7 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 74.089 | 72.782 | 1.307 | 1,8 |
| 40. | Derivati di copertura | 4.058 | 5.188 | -1.130 | -21,8 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -5.234 | -3.967 | 1.267 | 31,9 |
| 60. | Passività fiscali | 2.699 | 1.946 | 753 | 38,7 |
| a) correnti | 506 | 458 | 48 | 10,5 | |
| b) differite | 2.193 | 1.488 | 705 | 47,4 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | 2 | 15 | |
| 80. | Altre passività | 15.598 | 12.741 | 2.857 | 22,4 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 733 | 767 | -34 | -4,4 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 3.786 | 4.523 | -737 | -16,3 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 495 | 524 | -29 | -5,5 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 92 | 98 | -6 | -6,1 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 3.199 | 3.901 | -702 | -18,0 | |
| 110. | Passività assicurative | 119.676 | 119.849 | -173 | -0,1 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività | 119.659 | 119.674 | -15 | -0,0 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | 17 | 175 | -158 | -90,3 | |
| 120. | Riserve da valutazione | -2.445 | -2.009 | 436 | 21,7 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | |
| 140. | Strumenti di capitale | 8.652 | 7.948 | 704 | 8,9 |
| 150. | Riserve | 17.076 | 14.697 | 2.379 | 16,2 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | - | -2.629 | -2.629 | |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 27.601 | 28.003 | -402 | -1,4 |
| 170. | Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| 180. | Azioni proprie (-) | -744 | -140 | 604 | |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 125 | 164 | -39 | -23,8 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 4.766 | 7.724 | -2.958 | -38,3 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 934.422 | 963.570 | -29.148 | -3,0 |
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||||
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo |
17.974 15.175 |
14.562 13.031 |
3.412 2.144 |
23,4 16,5 |
|
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -8.855 | -6.630 | 2.225 | 33,6 | |
| 30. | Margine di interesse | 9.119 | 7.932 | 1.187 | 15,0 | |
| 40. | Commissioni attive | 5.580 | 5.306 | 274 | 5,2 | |
| 50. | Commissioni passive | -1.332 | -1.366 | -34 | -2,5 | |
| 60. | Commissioni nette | 4.248 | 3.940 | 308 | 7,8 | |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 436 | 359 | 77 | 21,4 | |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 20 | 69 | -49 | -71,0 | |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | -5 | -57 | -52 | -91,2 | |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 105 | -97 | 202 | ||
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 81 | 72 | 9 | 12,5 | ||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 20 | -187 | 207 | |||
| c) passività finanziarie | 4 | 18 | -14 | -77,8 | ||
| Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto | ||||||
| 110. | a conto economico | 1.387 | 1.630 | -243 | -14,9 | |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | -2.850 | -2.281 | 569 | 24,9 | ||
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 4.237 | 3.911 | 326 | 8,3 | ||
| 120. | Margine di intermediazione | 15.310 | 13.776 | 1.534 | 11,1 | |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -573 | -725 | -152 | -21,0 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -593 | -669 | -76 | -11,4 | ||
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 20 | -56 | 76 | |||
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -7 | 3 | -10 | ||
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 14.730 | 13.054 | 1.676 | 12,8 | |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 854 | 1.064 | -210 | -19,7 | |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi |
1.569 -686 |
1.518 -458 |
51 228 |
3,4 49,8 |
||
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 62 | 73 | -11 | -15,1 | ||
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -91 | -69 | 22 | 31,9 | ||
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -2.828 | -2.648 | 180 | 6,8 | |
| a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -2.827 | -2.652 | 175 | 6,6 | ||
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | -1 | 4 | -5 | |||
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 12.756 | 11.470 | 1.286 | 11,2 | |
| 190. | Spese amministrative: | -5.341 | -5.256 | 85 | 1,6 | |
| a) spese per il personale | -3.090 | -3.067 | 23 | 0,7 | ||
| b) altre spese amministrative | -2.251 | -2.189 | 62 | 2,8 | ||
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -209 | -130 | 79 | 60,8 | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 31 | 32 | -1 | -3,1 | ||
| b) altri accantonamenti netti | -240 | -162 | 78 | 48,1 | ||
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | -317 | -336 | -19 | -5,7 | |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | -499 | -451 | 48 | 10,6 | |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 423 | 462 | -39 | -8,4 | |
| 240. | Costi operativi | -5.943 | -5.711 | 232 | 4,1 | |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 93 | 194 | -101 | -52,1 | |
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | 2 | -22 | 24 | ||
| 270. | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | ||
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 160 | -160 | ||
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 6.908 | 6.091 | 817 | 13,4 | |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -2.130 | -1.846 | 284 | 15,4 | |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 4.778 | 4.245 | 533 | 12,6 | |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | ||
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 4.778 | 4.245 | 533 | 12,6 | |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -12 | -23 | -11 | -47,8 | |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 4.766 | 4.222 | 544 | 12,9 | |
| Utile base per azione (basic EPS) - euro | 0,26 | 0,23 | ||||
| Utile diluito per azione (diluted EPS) - euro | 0,26 | 0,23 |

| 30.06.2024 30.06.2023 |
(milioni di euro) Variazioni |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | ||||
| 10. | Utile (Perdita) di periodo | 4.778 | 4.245 | 533 | 12,6 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | -11 | -145 | -134 | -92,4 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 116 | -156 | 272 | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
-118 | -55 | 63 | |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | |
| 50. | Attività materiali | -23 | -9 | 14 | |
| 60. | Attività immateriali | - | - | - | |
| 70. | Piani a benefici definiti | 14 | 75 | -61 | -81,3 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - | - | |
| 100. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | - | - | - | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | -467 | 434 | -901 | ||
| 110. | Coperture di investimenti esteri | 15 | -4 | 19 | |
| 120. | Differenze di cambio | -250 | -31 | 219 | |
| 130. | Coperture dei flussi finanziari | 33 | 127 | -94 | -74,0 |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
-982 | 1.968 | -2.950 | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 20 | -31 | 51 | |
| 180. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | 697 | -1.597 | 2.294 | |
| 190. | Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | - | 2 | -2 | |
| 200. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | -478 | 289 | -767 | |
| 210. | Redditività complessiva (Voce 10+200) | 4.300 | 4.534 | -234 | -5,2 |
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | -30 | -3 | 27 | |
| 230. | Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo | 4.330 | 4.537 | -207 | -4,6 |

| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | |||||||||||||
| Capitale azioni ordinarie |
altre azioni |
Sovrap prezzi di emissione |
Riserve di utili |
altre | Riserve da valutazione |
Strumenti di capitale |
Acconti su dividendi |
Azioni proprie |
Utile (Perdita) di periodo |
Patrimonio netto |
Patrimonio netto del Gruppo |
Patrimonio netto di terzi |
|
| ESISTENZE AL 31.12.2023 | 10.491 | - | 28.019 | 13.711 | 1.132 | -2.157 | 7.948 | -2.629 | -140 | 7.752 | 64.127 | 63.963 | 164 |
| Modifica saldi apertura | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| ESISTENZE AL 1.1.2024 | 10.491 | - | 28.019 | 13.711 | 1.132 | -2.157 | 7.948 | -2.629 | -140 | 7.752 | 64.127 | 63.963 | 164 |
| ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a) |
|||||||||||||
| Riserve | - | - | - | 2.722 | - | - | - | - | - | -2.722 | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | - | - | - | - | 2.629 | - | -5.030 | -2.401 | -2.392 | -9 |
| VARIAZIONI DEL PERIODO | |||||||||||||
| Variazioni di riserve | - | - | - | - | 97 | - | - | - | - | - | 97 | 97 | - |
| Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||
| Emissione nuove azioni | - | - | 4 | - | - | - | - | - | 58 | - | 62 | 62 | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | -662 | - | -662 | -662 | - |
| Acconti su dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | -406 | - | - | - | - | - | - | - | -406 | -406 | - |
| Variazione strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | 704 | - | - | - | 704 | 704 | - |
| Derivati su proprie azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazioni interessenze partecipative | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | -421 | - | - | - | - | - | - | -421 | -421 | - |
| Redditività complessiva del periodo | - | - | - | - | - | -478 | - | - | - | 4.778 | 4.300 | 4.330 | -30 |
| PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2024 | 10.491 | - | 27.617 | 16.012 | 1.229 | -2.635 | 8.652 | - | -744 | 4.778 | 65.400 | 65.275 | 125 |
| del Gruppo | 10.369 | - | 27.601 | 15.847 | 1.229 | -2.445 | 8.652 | - | -744 | 4.766 | 65.275 | ||
| di terzi | 122 | - | 16 | 165 | - | -190 | - | - | - | 12 | 125 |
(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo, nonché relativi alle società consolidate di pertinenza di terzi.

Prospetti contabili consolidati
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2023 | |||||||||||||
| Capitale | Sovrap prezzi |
Riserve Riserve |
Strumenti di |
Acconti su |
Azioni proprie |
Utile (Perdita) |
Patrimonio netto |
Patrimonio netto |
Patrimonio netto |
||||
| azioni ordinarie |
altre azioni |
di emissione |
di utili | altre | valutazione | capitale | dividendi | di periodo |
del Gruppo |
di terzi | |||
| ESISTENZE AL 31.12.2022 | 10.537 | - | 28.068 | 14.254 | 904 | -2.583 | 7.211 | -1.400 | -124 | 4.402 | 61.269 | 61.103 | 166 |
| Modifica saldi apertura | - | - | - | -59 | - | 59 | - | - | - | - | - | - | - |
| ESISTENZE AL 1.1.2023 | 10.537 | - | 28.068 | 14.195 | 904 | -2.524 | 7.211 | -1.400 | -124 | 4.402 | 61.269 | 61.103 | 166 |
| ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (a) |
|||||||||||||
| Riserve | - | - | - | 1.338 | - | - | - | - | - | -1.338 | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | - | - | - | - | - | 1.400 | - | -3.064 | -1.664 | -1.664 | - |
| VARIAZIONI DEL PERIODO | |||||||||||||
| Variazioni di riserve | - | - | -57 | - | 153 | - | - | - | - | - | 96 | 96 | - |
| Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||
| Emissione nuove azioni | - | - | 5 | - | - | - | - | - | 1.754 | - | 1.759 | 1.759 | - |
| Acquisto azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | -1.700 | - | -1.700 | -1.700 | - |
| Acconti su dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazione strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | 6 | - | - | - | 6 | 6 | - |
| Derivati su proprie azioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Stock option | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Variazioni interessenze partecipative | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | -46 | - | - | -1.793 | - | - | - | - | - | - | -1.839 | -1.828 | -11 |
| Redditività complessiva del periodo | - | - | - | - | - | 289 | - | - | - | 4.245 | 4.534 | 4.537 | -3 |
| PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2023 | 10.491 | - | 28.016 | 13.740 | 1.057 | -2.235 | 7.217 | - | -70 | 4.245 | 62.461 | 62.309 | 152 |
| del Gruppo | 10.369 | - | 28.001 | 13.597 | 1.057 | -2.084 | 7.217 | - | -70 | 4.222 | 62.309 | ||
| di terzi | 122 | - | 15 | 143 | - | -151 | - | - | - | 23 | 152 | ||
(a) La voce comprende i dividendi ed eventuali importi destinati al fondo beneficenza della Capogruppo, nonché relativi alle società consolidate di pertinenza di terzi.

| A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione 6.583 5.943 Risultato di periodo (+/-) 4.778 4.245 Plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) 1.580 590 Plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 5 56 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 752 957 Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 816 787 Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 202 260 Ricavi e costi netti dei contratti di assicurazione emessi e delle cessioni in riassicurazione (-/+) 1.974 1.584 Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 1.630 1.611 Rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - - Altri aggiustamenti (+/-) -5.154 -4.147 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -1.382 -11.262 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 379 -1.269 Attività finanziarie designate al fair value -13 13 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.624 3.819 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva -6.519 -12.737 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.922 1.222 Altre attività -3.775 -2.310 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (*) -35.775 -25.613 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -34.933 -39.978 Passività finanziarie di negoziazione 1.654 1.028 Passività finanziarie designate al fair value -1.531 1.466 Altre passività -965 11.871 4. Liquidità generata/assorbita dai contratti di assicurazione emessi e dalle cessioni in riassicurazione -18 1.114 Contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività/attività (+/-) -41 1.238 Cessioni in riassicurazione che costituiscono attività/passività (+/-) 23 -124 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa -30.592 -29.818 B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 113 1.011 Vendite di partecipazioni 27 337 Dividendi incassati su partecipazioni 52 74 Vendite di attività materiali 34 598 Vendite di attività immateriali - 2 Vendite di società controllate e di rami d'azienda - - 2. Liquidità assorbita da -403 -643 Acquisti di partecipazioni -24 -40 Acquisti di attività materiali -30 -161 Acquisti di attività immateriali -477 -442 Acquisti di società controllate e di rami d'azienda 128 - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento -290 368 C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA Emissioni/acquisti di azioni proprie -600 -1.641 Emissione/acquisti di strumenti di capitale 512 -156 Distribuzione dividendi e altre finalità -2.807 -1.664 Vendita/acquisto di controllo di terzi - -7 Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista -2.895 -3.468 LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO -33.777 -32.918 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 89.270 112.924 Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo -33.777 -32.918 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 7 -131 CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DEL PERIODO 55.500 79.875 |
30.06.2024 | (milioni di euro) 30.06.2023 |
|---|---|---|
LEGENDA: (+) generata (–) assorbita
(*) Con riferimento all'informativa prevista dal par. 44 B dello IAS 7, si precisa che le variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento ammontano a 35.775 milioni (liquidità assorbita) e sono riferibili per -31.566 milioni a flussi finanziari, per -2.865 milioni a variazioni di fair value e per -1.344 milioni ad altre variazioni.

141


Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 è redatto secondo le prescrizioni dell'art. 154-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Esso, peraltro, è predisposto applicando i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards - Interpretations Committee (IFRS-IC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2024, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
In particolare, il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto in conformità alle prescrizioni dello IAS 34, che regola i bilanci intermedi.
I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività di bilancio, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo, al quale si fa rinvio per un'esposizione completa.
La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato patrimoniale e nel Conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
In presenza di incertezze più significative e/o di attività oggetto di misurazione di particolare materialità la valutazione è supportata, con il ricorso a periti/esperti esterni, da specifiche fairness opinion.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:
L'aggiornamento della vita utile delle attività materiali e immateriali determina, nel Conto economico dell'esercizio 2024, un impatto positivo conseguente ai minori ammortamenti stimati in circa 20 milioni relativi agli immobili strumentali e per circa 68 milioni relativi ai software.
Con riferimento alla recuperabilità dei valori delle attività immateriali a vita indefinita e delle imposte anticipate iscritte (inclusive delle Nuove DTA rilevate per un importo pari a 130 milioni, di cui al paragrafo successivo), non sono stati identificati nel semestre fattori che facciano supporre non più recuperabili i valori iscritti.
Inoltre, lo scenario macroeconomico aggiornato non presenta nel suo complesso variazioni di rilievo.
Si segnala che nel conto economico consolidato al 30 giugno 2024, alla Voce 230. Altri oneri/proventi di gestione, è stato contabilizzato l'importo, pari a 130 milioni, corrisposto al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) a titolo di Profit Sharing nell'ambito dell'accordo transattivo ("Accordo") sottoscritto da Intesa Sanpaolo S.p.A. (quale incorporante di UBI Banca S.p.A.; "UBI") e dalla Banca d'Italia (in qualità di ente gestore del Fondo Nazionale di Risoluzione). L'Accordo è volto a porre fine alle divergenze sorte tra le parti sull'interpretazione letterale del contratto sottoscritto il 18 gennaio 2017 tra UBI e il FNR, avente ad oggetto la cessione dal Fondo a UBI dell'intero capitale sociale di Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio S.p.A. e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti S.p.A. Contestualmente alla definizione transattiva, si sono ravvisate le condizioni per iscrivere le DTA riferibili all'operazione stante l'esito positivo della verifica condotta sulla tax capacity che risulta sufficiente per accertare la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero, secondo quanto richiesto dallo IAS 12 (c.d. "probability test"). Si è pertanto proceduto all'iscrizione a conto economico di DTA in misura pari al correlato onere corrisposto al FNR, con effetto netto nullo sul risultato di periodo.
Si rammenta inoltre che il Decreto Legge 29 marzo 2024, n. 39, recante "Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali", convertito con modificazioni dalla Legge 23 maggio 2024, n. 67, ha introdotto per le banche, gli intermediari finanziari, le società appartenenti ad un gruppo bancario e le imprese di assicurazione cessionari di crediti di imposta relativi a bonus edilizi (incluso il Superbonus), il divieto di compensare i suddetti crediti con i debiti per contributi previdenziali, assistenziali e premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Tale divieto opera a partire dal 1° gennaio 2025, anche con riferimento ai crediti di imposta sorti e/o acquistati in precedenza.

Al mutato quadro di riferimento, che ha comportato una inevitabile riduzione della tax capacity, in funzione della quale erano stati calibrati gli acquisti dei crediti di imposta in argomento, Intesa Sanpaolo ha reagito adottando mirate azioni di mitigazione, volte a prevenire il rischio di mancata compensazione dei crediti fiscali acquistati. Tali azioni permettono, soprattutto grazie alle ri-cessioni prontamente effettuate unitamente all'aggiornamento dell'analisi della tax capacity, di sterilizzare integralmente l'impatto negativo derivante dal suddetto divieto di compensazione.
***
Con riferimento all'evoluzione della normativa contabile, trovano applicazione a partire dal 1° gennaio 2024 il Regolamento n. 2579/2023 Modifiche all'IFRS 16 Leasing – Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione del 20 novembre 2023 ed il Regolamento n. 2822/2023 Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio – Classificazione delle passività come correnti e non correnti e passività non correnti con clausole del 19 dicembre 2023 per i quali non si riscontrano aspetti di particolare rilievo per il Gruppo. Di seguito si riporta una breve sintesi di quanto previsto.
Il Regolamento n. 2579/2023 del 20 novembre 2023 modifica l'IFRS 16 Leasing con riferimento alle modifiche relative alle "Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione", pubblicate dallo IASB in data 22 settembre 2022.
Le limitate modifiche introdotte riguardano la contabilizzazione delle operazioni di vendita e retro-locazione (c.d. sale and leaseback)39 da parte del locatario-venditore, in caso di pagamenti variabili e se il trasferimento dell'attività soddisfa i requisiti ai sensi dell'IFRS 15 per essere contabilizzato come una vendita del bene.
La modifica era stata sollecitata dall'IFRS-IC che aveva riscontrato un vuoto normativo in merito alle modalità di rilevazione del diritto d'uso (o right of use) e delle passività del leasing nelle transazioni di vendita e retrolocazione in presenza di canoni variabili. Nello specifico, il riferimento è ai canoni variabili che non dipendono da un indice o da un tasso, ad esempio quelli basati su una percentuale delle vendite del locatario-venditore generate dall'uso del bene.
Con gli emendamenti apportati si chiarisce che:
Il locatario-venditore può adottare differenti approcci che consentano di conseguire quanto indicato dalle nuove previsioni. Infatti, in risposta ai feedback ricevuti a seguito della pubblicazione dell'Exposure Draft, lo IASB ha deciso di non introdurre requisiti specifici per la valutazione della passività derivante dalla retrolocazione, lasciando alle singole entità la definizione di una accounting policy40 .
Le modifiche sono obbligatoriamente applicabili dal 1° gennaio 2024 con applicazione retrospettiva secondo le previsioni dello IAS 8, alle transazioni di vendita e retrolocazione stipulate successivamente alla data di prima applicazione dell'IFRS 16, ovvero dal 1° gennaio 2019.
Le modifiche introdotte al principio non assumono particolare rilevanza per il Gruppo Intesa Sanpaolo, alla luce delle caratteristiche dei contratti di vendita e retrolocazione in essere che non presentano pagamenti variabili oppure che presentano pagamenti variabili poco significativi.
Regolamento n 2822/2023 – modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio – Classificazione delle passività come correnti e non correnti e passività non correnti con clausole
Nel corso del mese di dicembre 2023 è stato pubblicato il Regolamento n. 2822 del 19 dicembre 2023, che introduce alcune limitate modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio.
I chiarimenti mirano a promuovere la coerenza nell'applicazione dello IAS 1 tra le società per determinare se, nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, i debiti e le altre passività con una data di regolamento incerta, debbano essere classificati come correnti (dovuti o potenzialmente da liquidare entro un anno) o non correnti.
Nello specifico, lo IAS 1 prevede che una società classifichi una passività come non corrente solo se la società può evitare di estinguere il debito nei dodici mesi successivi. Tuttavia, il diritto dell'entità di differire l'estinzione di una passività può essere subordinato al rispetto di condizioni previste nel contratto di finanziamento (cosiddetti finanziamenti con clausole o covenants). Le modifiche allo IAS 1 specificano che i covenants da rispettare dopo la data di chiusura dell'esercizio (ad esempio, una clausola basata sulla situazione patrimoniale-finanziaria dell'entità a sei mesi dalla data di chiusura dell'esercizio) non influiscono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente alla data di bilancio.
Di converso, viene richiesto alla società di fornire in nota integrativa informazioni su tali clausole che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere il rischio che le passività possano diventare rimborsabili entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio.
Per le banche – in considerazione del contenuto della modifica e stante l'obbligo di applicare gli schemi previsti dalla Circolare n. 262/05 della Banca d'Italia – le limitate proposte di modifica allo IAS 1 non risultano rilevanti.
In aggiunta a quanto sopra, risulta applicabile dal 1° gennaio 2024 anche il Regolamento n. 1317/2024 Accordi di finanziamento per le forniture – Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7 del 15 maggio 2024.
Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario e all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative sono finalizzate ad introdurre nuovi requisiti di trasparenza in merito agli accordi di finanziamento per le forniture (denominati anche "supply
39 Le operazioni di vendita e retro-locazione (sale and leaseback) sono operazioni per le quali una società vende un bene e successivamente prende in locazione lo stesso bene dal nuovo proprietario.
40 Nell'esempio n. 25 "Subsequent measurement of a right of use and lease liability in a sale and leasback transaction with variable payments that not depend on an index or rate" degli Illustrative Example - che accompagnano, ma non sono parte del principio - sono evidenziati due possibili approcci utilizzabili per la valutazione della passività del leasing.
chain finance" o reverse factoring). I nuovi obblighi sono intesi a fornire agli utilizzatori del bilancio informazioni che consentano loro di valutare l'impatto di tali accordi sulle passività e sui flussi finanziari di un'impresa, di comprenderne l'effetto sull'esposizione di quest'ultima al rischio di liquidità e di capire il modo in cui l'impresa stessa possa risentire dell'eventuale indisponibilità di detti accordi.
Le modifiche proposte interessano le entità che, in qualità di acquirenti, stipulano gli accordi di finanziamento e non i soggetti finanziatori. Pertanto, la casistica non risulta di interesse diretto per il Gruppo Intesa Sanpaolo che agisce esclusivamente in qualità di finanziatore in accordi di finanziamento per le forniture.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato di Intesa Sanpaolo, predisposto utilizzando l'Euro quale moneta di conto e redatto in forma sintetica come consentito dal principio IAS 34, è composto dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note illustrative, ed è corredato da informazioni sugli eventi importanti che si sono verificati nel semestre, sui principali rischi ed incertezze e sulle operazioni rilevanti con parti correlate. Gli importi indicati nei Prospetti contabili e nelle Note illustrative sono espressi, qualora non diversamente specificato, in milioni di euro.
I Prospetti contabili presentano, oltre agli importi del periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 30 giugno 2023 per il conto economico e al 31 dicembre 2023 per lo stato patrimoniale.
Le Note illustrative riportano, nell'ambito di specifici capitoli dedicati, alcune tabelle di dettaglio del Conto economico e dello Stato patrimoniale nel formato stabilito dalla Circolare 262 della Banca d'Italia per la Nota integrativa del Bilancio annuale, riconducibili alla composizione delle principali voci di bilancio relative all'operatività bancaria ed all'operatività assicurativa, queste ultime redatte in coerenza con le informative tabellari stabilite dall'IVASS così come richiesto dall'8° aggiornamento della Circolare 262.
Tra le attività in via di dismissione al 30 giugno 2024 figurano principalmente: (i) portafogli di crediti deteriorati per complessivi 0,9 miliardi lordi destinati ad essere ceduti soprattutto per il tramite di conferimenti a fondi di investimento alternativi che investono in esposizioni creditizie, nell'ambito di distinte progettualità avviate nel corso del secondo trimestre del 2024; (ii) la partecipazione in Cronos Vita Assicurazioni, posseduta al 22,5% da Intesa Sanpaolo Vita nel contesto dell'operazione di sistema finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita che ha visto coinvolte le cinque primarie compagnie assicurative italiane, per la quale sussiste ab origine il manifesto intento da parte delle compagnie socie di detenere la partecipazione in un arco temporale limitato (già classificata fra le attività in via di dismissione a dicembre 2023); (iii) immobili, tra i quali quelli oggetto dell'operazione di conferimento definita nell'ambito dell'accordo fra Intesa Sanpaolo e COIMA, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo il 28 marzo 2024 e sottoscritto dalle parti il 19 aprile 2024. Con riferimento invece al portafoglio costituito sia da inadempienze probabili sia da posizioni in bonis high-risk, per un valore contabile lordo complessivo pari a circa 0,2 miliardi, che figurava tra le attività in via di dismissione al 31 dicembre 2023, la
cessione della quasi totalità dell'esposizione è stata perfezionata il 15 aprile 2024, residuando marginali esposizioni che saranno cedute nella seconda parte dell'anno.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 è corredato dall'attestazione del Consigliere delegato – CEO e del Dirigente preposto, ai sensi dell'art. 154 bis del TUF ed è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione EY S.p.A.
Con riferimento all'attività di revisione contabile, si rammenta che l'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2019 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei conti, per gli esercizi dal 2021 al 2029, alla società EY S.p.A.

La Relazione semestrale consolidata include Intesa Sanpaolo e le società da questa direttamente o indirettamente controllate, comprendendo nel perimetro di consolidamento – come specificamente previsto dai principi IAS/IFRS – anche le società operanti in settori di attività dissimili da quello di appartenenza della Capogruppo, nonché le partecipazioni di private equity.
Analogamente, sono incluse anche le entità strutturate quando ne ricorrano i requisiti di effettivo controllo, anche indipendentemente dall'esistenza di una quota partecipativa.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali Intesa Sanpaolo è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità.
Il controllo può configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi:
Sono considerate controllate congiuntamente le entità nelle quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra la Capogruppo, direttamente o indirettamente, e uno o più altri soggetti esterni al Gruppo, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali Intesa Sanpaolo, direttamente o indirettamente, possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali in virtù di particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato.
Sono escluse dall'area di consolidamento, e classificate sulla base di quanto previsto dall'IFRS 9, alcune interessenze superiori al 20%, in quanto di importo contenuto oppure in quanto Intesa Sanpaolo, direttamente o indirettamente, detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela dei propri interessi patrimoniali.
Sono inoltre escluse dall'area di consolidamento integrale le interessenze partecipative detenute, direttamente o attraverso fondi, in società che svolgono attività di venture capital. Tali interessenze partecipative sono incluse nella categoria delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
Sono, infine, escluse dall'area di consolidamento le società non partecipate delle quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto superiore al 20%, in considerazione della finalità di tale strumento che è quella di tutela del credito concesso e non di esercizio del controllo e di indirizzo delle politiche finanziarie ed economiche, al fine di usufruire dei benefici economici da esse derivanti.
Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle società da questa controllate l'attività di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 C.C. e seguenti.
Rispetto al 31 dicembre 2023, il perimetro di consolidamento integrale ha rilevato l'ingresso di:
− First Bank S.A. – Romania. In proposito si segnala che il consolidamento ha riguardato i soli dati patrimoniali. Dal momento che il perfezionamento dell'operazione è avvenuto in data 31 maggio 2024, quindi nella parte finale del semestre, non sono stati computati effetti economici nel conto economico consolidato del primo semestre 2024.
Con riferimento alle uscite si segnalano, unicamente per completezza informativa, quelle determinate dalle cancellazioni dal Registro delle imprese di entità in liquidazione, e in particolare di:

I metodi utilizzati per il consolidamento dei dati delle società controllate (consolidamento integrale) e per il consolidamento delle società collegate nonché delle società sottoposte a controllo congiunto (metodo del patrimonio netto) sono invariati rispetto a quelli adottati per il Bilancio annuale 2023 del Gruppo Intesa Sanpaolo al quale, pertanto, si fa rinvio.
I bilanci della Capogruppo e delle altre società utilizzati per predisporre la Relazione semestrale fanno riferimento al 30 giugno 2024.
In taluni limitati casi, per partecipate di rilevanza non significativa, sono stati utilizzati gli ultimi dati ufficiali disponibili.
Ove necessario – in casi comunque di rilevanza del tutto marginale – i bilanci delle società consolidate, eventualmente redatti in base a criteri contabili diversi, sono stati resi conformi ai principi del Gruppo.
Relativamente alla controllata ucraina Pravex, il permanere della situazione critica nella città di Kiev (dove ha sede la controllata) registrata ormai da metà ottobre 2022 in avanti, a fronte dei ripetuti bombardamenti russi sui principali impianti di generazione di elettricità ucraini, ha portato a ritenere – in un'ottica di contenimento del rischio "operativo" – più opportuno mantenere nel consolidamento di giugno 2024 la situazione contabile prodotta da Pravex per il consolidamento di marzo 2024. In sede di Relazione semestrale al 30 giugno 2024, quindi, le risultanze patrimoniali ed economiche di Pravex sono state recepite sulla base di un package di consolidamento, redatto in osservanza dei principi contabili IAS/IFRS come declinati nelle Regole Contabili di Gruppo, relativo al 31 marzo 2024, utilizzando peraltro nella conversione in euro il tasso di cambio al 30 giugno 2024.
La scelta di utilizzare i dati al 31 marzo 2024 per il consolidamento integrale di Pravex, valutata anche alla luce della scarsa materialità della partecipata, oltre che motivata da oggettivi vincoli operativi, trova altresì riferimento – ancorché per fattispecie distinte – nelle indicazioni dell'IFRS 10.
I bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'Eurozona sono convertiti in euro applicando alle voci dell'attivo e del passivo patrimoniale i cambi correnti alla data di chiusura del periodo di riferimento ed alle voci del conto economico i cambi medi del periodo stesso.

Il prospetto che segue evidenzia le società controllate in via esclusiva al 30 giugno 2024.
| Denominazione imprese | Sede | Sede | Tipo | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE | Disponib. | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | rapporto (a) |
Impresa partecipante | quota % |
voti % (b) |
||
| 1 | Acantus S.p.A. Capitale Eur 1.000.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 80,00 | |
| 2 | Anti Financial Crime Digital HUB S.c.a.r.l. (c) | Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | |
| Capitale Eur 100.000 | Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A. | 10,00 | |||||
| 70,00 | |||||||
| 3 | Banca Comerciala Eximbank S.A. Capitale Mdl 1.250.000.000 |
Chisinau | Chisinau | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 4 | Banca Comerciala Intesa Sanpaolo Romania S.A. | Bucarest | Bucarest | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 99,73 | |
| Capitale Ron 1.216.639.410 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 0,27 | |||||
| 100,00 | |||||||
| 5 | Banca Intesa AD Beograd Capitale Rsd 21.315.900.000 |
Novi Beograd | Beograd | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 6 | Bank of Alexandria S.A.E. | Il Cairo | Il Cairo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 80,00 | |
| Capitale Egp 5.000.000.000 | |||||||
| 7 | Banka Intesa Sanpaolo d.d. (d) | Koper | Koper | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 48,13 | |
| Capitale Eur 22.173.218 | Privredna Banka Zagreb d.d. | 51,00 | |||||
| Intesa Sanpaolo Wealth Management (Luxembourg) | 99,13 | ||||||
| 8 | CBP Quilvest PE Fund GP S.a.r.l. (c) Capitale Usd 20.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | S.A. | 100,00 | |
| 9 | Centai Institute S.p.A. (c) Capitale Eur 50.000 |
Torino | Torino | 2 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 49,00 | |
| 10 | Cib Bank Ltd. Capitale Huf 50.000.000.003 |
Budapest | Budapest | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 11 | CIB Insurance Broker Ltd. Capitale Huf 10.000.000 |
Budapest | Budapest | 1 | Cib Bank Ltd. | 100,00 | |
| 12 | CIB Leasing Ltd. Capitale Huf 53.000.000 |
Budapest | Budapest | 1 | Cib Bank Ltd. | 100,00 | |
| 13 | CIB Rent Operative Leasing Ltd. Capitale Huf 5.000.000 |
Budapest | Budapest | 1 | Cib Bank Ltd. | 100,00 | |
| 14 | Colline e oltre S.p.A. (c) Capitale Eur 100.000 |
Pavia | Pavia | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 51,00 | |
| 15 | Consorzio Studi e ricerche fiscali Gruppo Intesa Sanpaolo (c) | Roma | Roma | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 80,00 | |
| Capitale Eur 258.228,45 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 7,50 | |||||
| Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 7,50 | ||||||
| Eurizon Capital SGR S.p.A. | 5,00 | ||||||
| 100,00 | |||||||
| 16 | Duomo Funding Plc (e) | Dublino | Dublino | 2 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | - | |
| 17 | Epsilon SGR S.p.A. | Milano | Milano | 1 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 100,00 | |
| Capitale Eur 5.200.000 | |||||||
| 18 | Eurizon Asset Management Croatia D.O.O. Capitale Eur 663.614 |
Zagabria | Zagabria | 1 | Eurizon asset Management Slovakia Sprav. Spol. A.S. |
100,00 | |
| 19 | Eurizon Asset Management Hungary Ltd. Capitale Huf 600.000.000 |
Budapest | Budapest | 1 | Eurizon asset Management Slovakia Sprav. Spol. A.S. |
100,00 | |
| 20 | Eurizon Asset Management Slovakia Sprav. Spol. A.S. Capitale Eur 4.093.560 |
Bratislava | Bratislava | 1 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 100,00 | |
| 21 | Eurizon Capital Asia Limited (già Eurizon Capital (HK) limited) (c) Capitale Hkd 95.000.000 |
Hong Kong | Hong Kong | 1 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 100,00 | |
| 22 | Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. | Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 40,01 | 24,50 (*) |
| Capitale Eur 4.166.667 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 19,98 | 51,00 (*) | ||||
| 59,99 | 75,50 (*) | ||||||
| 23 | Eurizon Capital S.A. Capitale Eur 7.974.600 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 100,00 | |
| 24 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| Capitale Eur 99.000.000 | |||||||
| 25 | Eurizon Slj Capital Ltd. Capitale Gbp 1.001.000 |
Londra | Londra | 1 | Eurizon Capital SGR S.p.A. | 65,00 | |
| 26 | Exelia S.r.l. (c) Capitale Ron 8.252.600 |
Brasov | Brasov | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 |

| Denominazione imprese | Tipo Sede Sede RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
Disponib. | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | rapporto (a) |
Impresa partecipante | quota % |
voti % (b) |
||
| 27 | Exetra S.p.A. (g) Capitale Eur 158.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 85,00 | |
| 28 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. Capitale Eur 300.000.000 |
Roma | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 29 | Fideuram Asset Management (Ireland) Dac (già Fideuram Asset Management (Ireland) Ltd.) Capitale Eur 1.000.000 |
Dublino | Dublino | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 | |
| 30 | Fideuram Asset Management SGR S.p.A. Capitale Eur 25.870.000 |
Milano | Milano | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 99,52 | |
| 31 | Fideuram Asset Management Uk Ltd (c) Capitale Gbp 1.000.000 |
Londra | Londra | 1 | Fideuram Asset Management (Ireland) Dac | 100,00 | |
| 32 | Fideuram Vita S.p.A. Capitale Eur 357.446.836,42 |
Roma | Roma | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. |
80,01 19,99 100,00 |
|
| 33 | First Bank S.A. Capitale Ron 1.196.088.695 |
Bucarest | Bucarest | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 99,98 | |
| 34 | Fondo Sviluppo ecosistemi di Innovazione (c) Capitale Eur 26.000.000 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A. | 100,00 | |
| 35 | Gap Manco Sarl (c) Capitale Eur 12.500 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 36 | Iberia Distressed Assets Manager Sarl (c) Capitale Eur 12.500 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | REYL Finance (MEA) Ltd. | 100,00 | |
| 37 | IMI Capital Market USA Corp. Capitale Usd 5.000 |
New York | New York | 1 | IMI Investments S.A. | 100,00 | |
| 38 | IMI Finance Luxembourg S.A. (c) Capitale Eur 100.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 39 | IMI Investments S.A. Capitale Eur 21.660.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 40 | IMMIT - Immobili Italiani S.r.l. Capitale Eur 185.680.000 |
Bergamo | Bergamo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 41 | Immobiliare Cascina Rubina S.r.l. (f) Capitale Eur 10.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| 42 | InSalute Servizi S.p.A. (h) Capitale Eur 909.091 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 65,00 | |
| 43 | Intesa Invest A.D. Beograd (c) Capitale Rsd 236.975.800 |
Beograd | Beograd | 1 | Banca Intesa AD Beograd | 100,00 | |
| 44 | Intesa Leasing (Closed Joint-Stock Company) Capitale Rub 3.000.000 |
Mosca | Mosca | 1 | Joint-Stock Company Banca Intesa | 100,00 | |
| 45 | Intesa Leasing d.o.o. Beograd Capitale Rsd 960.374.301 |
Beograd | Beograd | 1 | Banca Intesa AD Beograd | 100,00 | |
| 46 | Intesa Sanpaolo (Qingdao) Service Company Ltd (c) Capitale CNY 80.000.000 |
Qingdao | Qingdao | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 47 | Intesa Sanpaolo Assicura S.p.A. Capitale Eur 27.912.258 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 100,00 | |
| 48 | Intesa Sanpaolo Bank Albania Sh.A. Capitale All 5.562.517.674 |
Tirana | Tirana | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 49 | Intesa Sanpaolo Bank Ireland Plc Capitale Eur 400.500.000 |
Dublino | Dublino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 50 | Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg S.A. Capitale Eur 1.389.370.555,36 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 51 | Intesa Sanpaolo Banka d.d. Bosna I Hercegovina Capitale Bam 44.782.000 |
Sarajevo | Sarajevo | 1 | Privredna Banka Zagreb d.d. | 99,99 | 100,00 (**) |
| 52 | Intesa Sanpaolo Brasil S.A. - Banco Multiplo Capitale Brl 1.015.480.421,02 |
San Paolo | San Paolo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. Intesa Sanpaolo Holding International S.A. |
99,90 0,10 |
|
| 53 | Intesa Sanpaolo Expo Institutional Contact S.r.l. (c) Capitale Eur 50.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 100,00 |

| Denominazione imprese | Sede | Sede | Tipo | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE | Disponib. | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | rapporto (a) |
Impresa partecipante | quota % |
voti % (b) |
||
| 54 | Intesa Sanpaolo Funding LLC (già Intesa Funding LLC) Capitale Usd 25.000 |
New York | Wilmington Delaware |
1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 55 | Intesa Sanpaolo Harbourmaster III S.A. Capitale Eur 5.500.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 56 | Intesa Sanpaolo Highline S.r.l. (c) Capitale Eur 500.000 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 57 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. Capitale Eur 2.157.957.270 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 58 | Intesa Sanpaolo House Luxembourg S.A. Capitale Eur 24.990.317 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 59 | Intesa Sanpaolo Imi Securities Corp. Capitale Usd 44.500.000 |
New York | New York | 1 | IMI Capital Market USA Corp. | 100,00 | |
| 60 | Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A. Capitale Eur 9.254.940 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. |
99,99 0,01 |
|
| 100,00 | |||||||
| 61 | Intesa Sanpaolo Insurance Agency S.p.A. Capitale Eur 500.000 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 100,00 | |
| 62 | Intesa Sanpaolo International Value Services d.o.o. Capitale Eur 13.270 |
Zagabria | Zagabria | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 63 | Intesa Sanpaolo Private Argentina S.A. (c) | Buenos Aires | Buenos Aires | 1 | REYL & Cie S.A. | 95,01 | |
| Capitale Ars 29.379.506 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 4,99 | |||||
| 100,00 | |||||||
| 64 | Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. Capitale Eur 117.497.424 |
Milano | Milano | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 | |
| 65 | Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A. Capitale Eur 305.208.000 |
Venezia | Venezia | 1 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. | 100,00 | |
| 66 | Intesa Sanpaolo RE.O.CO. S.p.A. Capitale Eur 13.000.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 67 | Intesa Sanpaolo Rent FORYOU S.p.A. Capitale Eur 630.000 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 68 | Intesa Sanpaolo Servicos e Emprendimentos Ltda. em Liquidacao (c) Capitale Brl 3.283.320 |
San Paolo | San Paolo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 69 | Intesa Sanpaolo Servitia S.A. Capitale Eur 1.500.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 70 | Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. Capitale Eur 320.422.509 |
Milano | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 99,99 | |
| 71 | Intesa Sanpaolo Wealth Management (Luxembourg) S.A. Capitale Eur 123.813.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 | |
| 72 | ISP CB Ipotecario S.r.l. (c) Capitale Eur 120.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | |
| 73 | ISP CB Pubbico S.r.l. (c) Capitale Eur 120.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | |
| 74 | ISP OBG S.r.l. (c) Capitale Eur 42.038 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | |
| 75 | Isybank S.p.A. Capitale Eur 31.000.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 76 | IW Private Investments SIM S.p.A. Capitale Eur 67.950.000 |
Milano | Milano | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 |

| Denominazione imprese | Tipo Sede Sede RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE |
Disponib. | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | rapporto (a) |
Impresa partecipante | quota % |
voti % (b) |
||
| 77 | Joint-Stock Company Banca Intesa | Mosca | Mosca | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 46,98 | |
| Capitale Rub 10.820.180.800 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 53,02 | |||||
| 100,00 | |||||||
| 78 | Lux Gest Asset Management S.A. Capitale Eur 200.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo Bank Luxembourg S.A. | 100,00 | |
| 79 | MSG Comparto Secondo S.r.l. (f) Capitale Eur 50.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| 80 | Neva S.G.R. S.p.A. (già Imi Fondi Chiusi S.p.A.) (c) Capitale Eur 2.000.000 |
Torino | Torino | 1 | Intesa Sanpaolo Innovation Center S.p.A. | 100,00 | |
| 81 | Oro Italia Trading S.p.A. in liquidazione (c) Capitale Eur 500.000 |
Arezzo | Arezzo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 82 | PBZ Card d.o.o. Capitale Eur 5.763.110 |
Zagabria | Zagabria | 1 | Privredna Banka Zagreb d.d. | 100,00 | |
| 83 | PBZ Leasing d.o.o. Capitale Eur 1.990.840 |
Zagabria | Zagabria | 1 | Privredna Banka Zagreb d.d. | 100,00 | |
| 84 | Porta Nuova Gioia (i) Capitale Eur 5.047.250 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 85 | Pravex Bank Joint-Stock Company Capitale Uah 1.254.155.348,64 |
Kiev | Kiev | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 86 | Prestitalia S.p.A. Capitale Eur 205.722.715 |
Bergamo | Bergamo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 87 | Private Equity International S.A. Capitale Eur 101.000.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 88 | Privredna Banka Zagreb d.d. Capitale Eur 243.954.711 |
Zagabria | Zagabria | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 89 | Qingdao Yicai Fund Distribution Co. Ltd. Capitale Cny 691.000.000 |
Qingdao | Qingdao | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 90 | RB Partecipations S.A. Capitale Chf 100.000 |
Ginevra | Ginevra | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 | |
| 91 | Recovery Property Utilisation and Services Zrt. Capitale Huf 20.000.000 |
Budapest | Budapest | 1 | Cib Bank Ltd. | 100,00 | |
| 92 | REYL & Cie (Malta) Holding Ltd. (c) Capitale Eur 730.000 |
Valletta | Valletta | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 93 | REYL & Cie (Malta) Ltd. (c) Capitale Eur 730.000 |
Valletta | Valletta | 1 | REYL & Cie (Malta) Holding Ltd. | 100,00 | |
| 94 | REYL & Cie S.A. (j) | Ginevra | Ginevra | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 43,00 | |
| Capitale Chf 31.500.001 | RB Partecipations S.A. | 30,00 | |||||
| 73,00 | |||||||
| 95 | REYL & CO (UK) Llp. (c) Capitale Gbp 2.500.000 |
Londra | Londra | 1 | REYL & CO Holdings Ltd. | 100,00 | |
| 96 | REYL & CO Holdings Ltd. (c) Capitale Gbp 2.400.000 |
Londra | Londra | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 97 | REYL Finance (MEA) Ltd. Capitale Usd 2.875.000 |
Dubai | Dubai | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 98 | REYL Overseas AG (c) Capitale Chf 2.000.000 |
Zurigo | Zurigo | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 99 | REYL Private Office Luxembourg Sarl (c) Capitale Eur 50.000 |
Lussemburgo | Lussemburgo | 1 | REYL & Cie S.A. | 100,00 | |
| 100 | REYL Singapore Holding Pte. Ltd. (c) Capitale Sgd 1.201 |
Singapore | Singapore | 1 | REYL & Cie S.A. | 75,00 | |
| 101 | REYL Singapore Pte. Ltd. (c) Capitale Sgd 500.000 |
Singapore | Singapore | 1 | REYL & Cie S.A. REYL Singapore Holding Pte. Ltd. |
76,00 24,00 |
|
| 100,00 | |||||||
| 102 | RI Ambiente S.r.l. (f) | Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| Capitale Eur 20.000 | |||||||
| 103 | RI Infrastrutture S.r.l. (f) Capitale Eur 20.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| 104 | RI Rental S.r.l. (f) Capitale Eur 10.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 |

| Denominazione imprese | Sede | Sede | Tipo | RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE | Disponib. | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | legale | rapporto (a) |
Impresa partecipante | quota % |
voti % (b) |
||
| 105 | Risanamento Europa S.r.l. (f) Capitale Eur 10.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| 106 | Risanamento S.p.A. (f) Capitale Eur 107.689.512,20 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 48,88 | |
| 107 | Romulus Funding Corporation (e) | New York | New York | 2 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | - | |
| 108 | Società Benefit Cimarosa 1 S.p.A. (c) (l) Capitale Eur 100.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 100,00 | |
| 109 | Società Italiana di Revisione e Fiduciaria – S.I.RE.F. S.p.A. Capitale Eur 2.600.000 |
Milano | Milano | 1 | Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. | 100,00 | |
| 110 | SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (c) Capitale Eur 90.000 |
Napoli | Napoli | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | 14,29 (*) |
| 111 | Sviluppo Comparto 3 S.r.l. (f) Capitale Eur 50.000 |
Milano | Milano | 1 | Risanamento S.p.A. | 100,00 | |
| 112 | UBI Finance S.r.l. (c) Capitale Eur 10.000 |
Milano | Milano | 1 | Intesa Sanpaolo S.p.A. | 60,00 | |
| 113 | Vseobecna Uverova Banka A.S. Capitale Eur 510.819.064 |
Bratislava | Bratislava | 1 | Intesa Sanpaolo Holding International S.A. | 100,00 | |
| 114 | Vub Generali Dochodkova Spravcovska Spolocnost A.S. (k) Capitale Eur 10.090.976 |
Bratislava | Bratislava | 1 | Vseobecna Uverova Banka A.S. | 55,26 | |
| 115 | Vub Operating Leasing Capitale Eur 25.000 |
Bratislava | Bratislava | 1 | Vseobecna Uverova Banka A.S. | 100,00 |
(a) Tipo di rapporto:
1 - maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria;
2 - altre forme di controllo.
(b) Ove differente dalla quota % viene indicata la disponibilità dei voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo, ove applicabile, tra diritti di voto effettivi (*) e potenziali (**).
(c) Società consolidata con il metodo del patrimonio netto in considerazione della limitata materialità.
(d) Si segnala la presenza di un impegno di legge nei confronti degli azionisti di minoranza per l'acquisto dello 0,7% del capitale sociale.
(e) Società per la quale si ha il controllo ai sensi dell'IFRS10 pur non detenendo una quota di interessenza sociale.
(f) Società non soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e segg. C.C.
(g) In caso di messa in liquidazione della partecipazione, il socio di minoranza ha la facoltà di vendere, ed Intesa Sanpaolo dovrà acquistare l'intera partecipazione di minoranza.
(h) Si segnala la presenza di opzioni put and call agreement sul 35,00% del capitale sociale detenuto da azionisti di minoranza.
(i) Si tratta di un fondo comune di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso gestito da COIMA SGR S.p.A.
(j) Si segnala la presenza di opzioni put and call agreement sul 27% del capitale sociale detenuto da azionisti di minoranza.
(k) Si segnala la presenza di opzioni put and call agreement sul 44,74% del capitale sociale detenuto da azionisti di minoranza.
(l) Intesa Sanpaolo S.p.A. detiene anche il 100% di Strumenti Finanziari Partecipativi emessi dalla partecipata.

Successivamente alla chiusura del semestre si segnalano:

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | 9.137 | 1.335 | 65 | 9.071 | 1.044 | 68 | |
| 1.1 Titoli strutturati | 719 | 1 | - | 775 | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 8.418 | 1.334 | 65 | 8.296 | 1.044 | 68 | |
| 2. Titoli di capitale | 1.761 | - | 28 | 1.892 | - | 23 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 320 | - | 6 | 444 | - | 6 | |
| 4. Finanziamenti | - | 55 | 18 | - | 95 | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | 55 | 18 | - | 95 | - | |
| Totale (A) | 11.218 | 1.390 | 117 | 11.407 | 1.139 | 97 | |
| B. Strumenti derivati | |||||||
| 1. Derivati finanziari | 210 | 22.575 | 29 | 139 | 24.073 | 33 | |
| 1.1 di negoziazione | 210 | 22.548 | 29 | 139 | 24.057 | 33 | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | 27 | - | - | 16 | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | 2.204 | - | - | 1.275 | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | 2.204 | - | - | 1.275 | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 210 | 24.779 | 29 | 139 | 25.348 | 33 | |
| TOTALE (A+B) | 11.428 | 26.169 | 146 | 11.546 | 26.487 | 130 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||
| 1. Titoli di debito | 7.294 | 666 | 439 | 6.692 | 723 | 453 | ||
| 1.1 Titoli strutturati | - | 6 | - | - | 5 | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 7.294 | 660 | 439 | 6.692 | 718 | 453 | ||
| 2. Titoli di capitale | 5.853 | 276 | 97 | 5.578 | 205 | 210 | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 83.033 | 202 | 7.983 | 83.672 | 192 | 7.501 | ||
| 4. Finanziamenti | 3 | 384 | 813 | - | 310 | 894 | ||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri | 3 | 384 | 813 | - | 310 | 894 | ||
| Totale | 96.183 | 1.528 | 9.332 | 95.942 | 1.430 | 9.058 |

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |||
| 1. Titoli di debito | 136.841 | 7.992 | 64 | 130.133 | 8.187 | 232 | ||
| 1.1 Titoli strutturati | 1.194 | - | - | 654 | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 135.647 | 7.992 | 64 | 129.479 | 8.187 | 232 | ||
| 2. Titoli di capitale | 537 | 499 | 235 | 458 | 497 | 344 | ||
| 3. Finanziamenti | - | 812 | 104 | - | 805 | 97 | ||
| Totale | 137.378 | 9.303 | 403 | 130.591 | 9.489 | 673 |
| (milioni di euro) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
||
| A. Crediti verso Banche centrali |
10.254 | - | - | - | 8.837 | 1.417 | 10.923 | - | - | - | 9.278 | 1.645 | |
| 1. Depositi a scadenza | 1.800 | - | - | X | X | X | 1.771 | - | - | X | X | X | |
| 2. Riserva obbligatoria | 7.073 | - | - | X | X | X | 7.701 | - | - | X | X | X | |
| 3. Pronti contro termine | 1.260 | - | - | X | X | X | 1.362 | - | - | X | X | X | |
| 4. Altri | 121 | - | - | X | X | X | 89 | - | - | X | X | X | |
| B. Crediti verso banche | 24.875 | 72 | - | 1.994 | 16.190 | 6.733 | 21.884 | 92 | - | 1.569 | 14.991 | 5.420 | |
| 1. Finanziamenti | 22.729 | 72 | - | - | 16.067 | 6.733 | 20.239 | 92 | - | - | 14.971 | 5.402 | |
| 1.1 Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 1.2 Depositi a scadenza | 3.320 | - | - | X | X | X | 2.173 | - | - | X | X | X | |
| 1.3 Altri finanziamenti: | 19.409 | 72 | - | X | X | X | 18.066 | 92 | - | X | X | X | |
| - Pronti contro termine attivi |
10.341 | - | - | X | X | X | 7.595 | - | - | X | X | X | |
| - Finanziamenti per leasing |
4 | - | - | X | X | X | 4 | - | - | X | X | X | |
| - Altri | 9.064 | 72 | - | X | X | X | 10.467 | 92 | - | X | X | X | |
| 2. Titoli di debito | 2.146 | - | - | 1.994 | 123 | - | 1.645 | - | - | 1.569 | 20 | 18 | |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 Altri titoli di debito | 2.146 | - | - | 1.994 | 123 | - | 1.645 | - | - | 1.569 | 20 | 18 | |
| TOTALE | 35.129 | 72 | - | 1.994 | 25.027 | 8.150 | 32.807 | 92 | - | 1.569 | 24.269 | 7.065 |

| (milioni di euro) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Livello 1 |
Livello 2 | Livello 3 | |||
| 1. Finanziamenti | 408.526 | 4.596 | 202 | - | 228.383 | 174.734 | 416.952 | 4.772 | 219 | - | 259.148 | 155.757 | ||
| 1.1. Conti correnti | 19.845 | 436 | 7 | X | X | X | 21.486 | 430 | 9 | X | X | X | ||
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
19.842 | - | - | X | X | X | 16.636 | - | - | X | X | X | ||
| 1.3. Mutui | 219.802 | 2.704 | 108 | X | X | X | 225.252 | 2.855 | 120 | X | X | X | ||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
19.959 | 260 | 4 | X | X | X | 19.742 | 298 | 2 | X | X | X | ||
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
6.829 | 219 | 71 | X | X | X | 7.123 | 252 | 75 | X | X | X | ||
| 1.6. Factoring | 8.622 | 57 | - | X | X | X | 10.102 | 59 | - | X | X | X | ||
| 1.7. Altri finanziamenti | 113.627 | 920 | 12 | X | X | X | 116.611 | 878 | 13 | X | X | X | ||
| 2. Titoli di debito | 65.614 | 29 | - | 40.771 | 12.223 | 9.569 | 64.067 | 41 | - | 37.053 | 12.966 | 11.274 | ||
| 2.1. Titoli strutturati | 4.338 | - | - | 2.819 | 896 | 50 | 4.922 | - | - | 3.362 | 321 | 633 | ||
| 2.2. Altri titoli di debito | 61.276 | 29 | - | 37.952 | 11.327 | 9.519 | 59.145 | 41 | - | 33.691 | 12.645 | 10.641 | ||
| Totale | 474.140 | 4.625 | 202 | 40.771 | 240.606 | 184.303 | 481.019 | 4.813 | 219 | 37.053 | 272.114 | 167.031 |

| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||
| Valore di |
Fair value | Valore di |
Fair value | ||||||
| bilancio | Livello 1 Livello 2 |
bilancio Livello 3 |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||||
| 1. Debiti verso banche centrali | 3.699 | X | X | X | 48.089 | X | X | X | |
| 2. Debiti verso banche | 45.186 | X | X | X | 45.153 | X | X | X | |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 4.394 | X | X | X | 3.526 | X | X | X | |
| 2.2 Depositi a scadenza | 2.840 | X | X | X | 3.409 | X | X | X | |
| 2.3 Finanziamenti | 27.308 | X | X | X | 27.817 | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 21.831 | X | X | X | 21.911 | X | X | X | |
| 2.3.2 Altri | 5.477 | X | X | X | 5.906 | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.5 Debiti per leasing | 4 | X | X | X | 4 | X | X | X | |
| 2.6 Altri debiti | 10.640 | X | X | X | 10.397 | X | X | X | |
| Totale | 48.885 | - | 33.150 | 15.630 | 93.242 | - | 78.724 | 14.351 |
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||
| Valore di |
Fair value | Valore di |
Fair value | ||||||
| bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 355.586 | X | X | X | 364.906 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | 44.006 | X | X | X | 43.004 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 32.061 | X | X | X | 18.042 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 26.505 | X | X | X | 13.009 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | 5.556 | X | X | X | 5.033 | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
193 | X | X | X | 199 | X | X | X | |
| 5. Debiti per leasing | 1.180 | X | X | X | 1.213 | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 12.441 | X | X | X | 13.085 | X | X | X | |
| Totale | 445.467 | - | 414.827 | 30.275 | 440.449 | - | 413.014 | 27.304 |

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli / Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
| Valore di | Fair value | Valore di | ||||||
| bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| A. Titoli | ||||||||
| 1. obbligazioni | 95.314 | 57.830 | 39.032 | - | 91.805 | 60.128 | 32.185 | - |
| 1.1 strutturate | 1.002 | 231 | 792 | - | 1.199 | 109 | 1.111 | - |
| 1.2 altre | 94.312 | 57.599 | 38.240 | - | 90.606 | 60.019 | 31.074 | - |
| 2. altri titoli | 18.846 | - | 17.751 | 1.096 | 16.623 | - | 15.040 | 1.583 |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 altri | 18.846 | - | 17.751 | 1.096 | 16.623 | - | 15.040 | 1.583 |
| Totale | 114.160 | 57.830 | 56.783 | 1.096 | 108.428 | 60.128 | 47.225 | 1.583 |
| Tipologia operazioni/Valori | 30.06.2024 31.12.2023 |
(milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Fair value nominale |
Fair value |
Valore nominale |
Fair value | Fair value |
||||||
| o nozionale |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | (*) | o nozionale |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | (*) | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | 5.189 | 4.916 | 5 | - | 4.921 | 5.367 | 4.569 | 671 | - | 5.239 |
| 2. Debiti verso clientela | 4.944 | 3.636 | 1.040 | 35 | 4.710 | 3.513 | 3.141 | 333 | - | 3.474 |
| 3. Titoli di debito | 2.234 | - | 2.157 | - | X | 2.362 | - | 2.262 | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | 2.234 | - | 2.157 | - | X | 2.362 | - | 2.262 | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | 2.234 | - | 2.157 | - | X | 2.362 | - | 2.262 | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale A | 12.367 | 8.552 | 3.202 | 35 | 9.631 | 11.242 | 7.710 | 3.266 | - | 8.713 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 355 | 30.536 | 135 | X | X | 119 | 31.208 | 50 | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 355 | 30.520 | 135 | X | X | 119 | 31.191 | 50 | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | 16 | - | X | X | - | 17 | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | 2.273 | - | X | X | - | 1.140 | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | 2.273 | - | X | X | - | 1.140 | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale B | X | 355 | 32.809 | 135 | X | X | 119 | 32.348 | 50 | X |
| Totale (A+B) | 12.367 | 8.907 | 36.011 | 170 | X | 11.242 | 7.829 | 35.614 | 50 | X |
(*) Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.

| (milioni di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazione/Valori | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||||||
| Valore nominale |
Fair value | Valore nominale |
Fair value | Fair value (*) |
||||||||
| Livello1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello1 | Livello 2 | Livello 3 | |||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | ||
| 1.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | ||
| di cui: | ||||||||||||
| - impegni a erogare fondi | - | X | X | X | X | - | X | X | X | X | ||
| - garanzie finanziarie rilasciate | - | X | X | X | X | - | X | X | X | X | ||
| 2. Debiti verso clientela | 52.006 | - | 50.779 | - | 50.777 | 51.443 | - | 51.442 | - | 51.442 | ||
| 2.1 Strutturati | 5 | - | 4 | - | X | 5 | - | 4 | - | X | ||
| 2.2 Altri | 52.001 | - | 50.775 | - | X | 51.438 | - | 51.438 | - | X | ||
| di cui: | ||||||||||||
| - impegni a erogare fondi | - | X | X | X | X | - | X | X | X | X | ||
| - garanzie finanziarie rilasciate | - | X | X | X | X | - | X | X | X | X | ||
| 3. Titoli di debito | 23.407 | 5.116 | 17.890 | 304 | 22.959 | 21.725 | 91 | 21.218 | 31 | 21.165 | ||
| 3.1 Strutturati | 23.407 | 5.116 | 17.890 | 304 | X | 21.725 | 91 | 21.218 | 31 | X | ||
| 3.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | ||
| Totale | 75.413 | 5.116 | 68.669 | 304 | 73.736 | 73.168 | 91 | 72.660 | 31 | 72.607 |
(*) Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione.

Contratti assicurativi emessi con elementi di partecipazione diretta - Segmento Vita
| (milioni di euro) Elementi sottostanti alla misurazione del valore di bilancio dei contratti assicurativi |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| emessi 30.06.2024 |
|||||
| Voci/Elementi sottostanti alla misurazione | Valore attuale dei flussi finanziari |
Aggiustamento per i rischi non finanziari |
Margine sui servizi contrattuali |
Totale | |
| A. Valore di bilancio iniziale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 108.650 | 368 | 8.231 | 117.249 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | -37 | - | - | -37 | |
| 3. Valore netto di bilancio al 1° gennaio | 108.613 | 368 | 8.231 | 117.212 | |
| B. Variazioni relative ai servizi attuali | |||||
| 1. Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico | - | - | -530 | -530 | |
| 2. Variazione per rischi non finanziari scaduti | - | -24 | - | -24 | |
| 3. Modifiche connesse con l'esperienza | -21 | - | - | -21 | |
| 4. Totale | -21 | -24 | -530 | -575 | |
| C. Variazioni relative a servizi futuri | |||||
| 1. Variazioni del margine sui servizi contrattuali | -226 | 48 | 178 | - | |
| 2. Perdite su gruppi di contratti onerosi e relativi recuperi | -37 | - | - | -37 | |
| 3. Effetti dei contratti inizialmente rilevati nell'esercizio di riferimento |
-567 | 15 | 552 | - | |
| 4. Totale | -830 | 63 | 730 | -37 | |
| D. Variazioni relative a servizi passati | |||||
| 1. Aggiustamenti alla passività per sinistri avvenuti | -3 | - | - | -3 | |
| 2. Modifiche connesse con l'esperienza | - | - | - | - | |
| 3. Totale | -3 | - | - | -3 | |
| E. Risultato dei servizi assicurativi (B+C+D) | -854 | 39 | 200 | -615 | |
| F. Costi/ricavi di natura finanziaria | |||||
| 1. Relativi ai contratti assicurativi emessi | 2.449 | 8 | -639 | 1.818 | |
| 1.1 Registrati in conto economico | 3.355 | 7 | -542 | 2.820 | |
| 1.2 Registrati nel conto economico complessivo | -906 | 1 | -97 | -1.002 | |
| 2. Effetti connessi con le variazioni dei tassi di cambio | - | - | - | - | |
| 3. Totale | 2.449 | 8 | -639 | 1.818 | |
| G. Importo totale delle variazioni registrate in conto economico e nel conto economico complessivo (E+F) |
1.595 | 47 | -439 | 1.203 | |
| H. Altre variazioni | - | - | - | - | |
| I. Movimenti di cassa | |||||
| 1. Premi ricevuti | 7.330 | - | - | 7.330 | |
| 2. Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti | - | - | - | - | |
| 3. Sinistri pagati e altre uscite di cassa | -8.463 | - | - | -8.463 | |
| 4. Totale | -1.133 | - | - | -1.133 | |
| L. Valore netto di bilancio finale (A.3+G+H+I.4) | 109.075 | 415 | 7.792 | 117.282 | |
| M. Valore di bilancio finale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 109.090 | 415 | 7.792 | 117.297 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | -15 | - | - | -15 | |
| 3. Valore netto di bilancio finale | 109.075 | 415 | 7.792 | 117.282 |

| (milioni di euro) Elementi sottostanti alla misurazione del valore di bilancio dei contratti assicurativi emessi 30.06.2024 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Elementi sottostanti alla misurazione | Valore attuale dei flussi finanziari |
Aggiustamento per i rischi non finanziari |
Margine sui servizi contrattuali |
Totale | |
| A. Valore di bilancio iniziale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 486 | 19 | 253 | 758 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | -1 | - | - | -1 | |
| 3. Valore netto di bilancio al 1° gennaio | 485 | 19 | 253 | 757 | |
| B. Variazioni relative ai servizi attuali | |||||
| 1. Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico | - | - | -21 | -21 | |
| 2. Variazione per rischi non finanziari scaduti | - | -2 | - | -2 | |
| 3. Modifiche connesse con l'esperienza | -6 | - | - | -6 | |
| 4. Totale | -6 | -2 | -21 | -29 | |
| C. Variazioni relative a servizi futuri | |||||
| 1. Variazioni del margine sui servizi contrattuali | -23 | 1 | 22 | - | |
| 2. Perdite su gruppi di contratti onerosi e relativi recuperi | 3 | - | - | 3 | |
| 3. Effetti dei contratti inizialmente rilevati nell'esercizio di riferimento |
-26 | - | 26 | - | |
| 4. Totale | -46 | 1 | 48 | 3 | |
| D. Variazioni relative a servizi passati | |||||
| 1. Aggiustamenti alla passività per sinistri avvenuti | -3 | - | - | -3 | |
| 2. Modifiche connesse con l'esperienza | - | - | - | - | |
| 3. Totale | -3 | - | - | -3 | |
| E. Risultato dei servizi assicurativi (B+C+D) | -55 | -1 | 27 | -29 | |
| F. Costi/ricavi di natura finanziaria | |||||
| 1. Relativi ai contratti assicurativi emessi | 1 | - | 4 | 5 | |
| 1.1 Registrati in conto economico | 1 | - | 4 | 5 | |
| 1.2 Registrati nel conto economico complessivo | - | - | - | - | |
| 2. Effetti connessi con le variazioni dei tassi di cambio | - | - | - | - | |
| 3. Totale | 1 | - | 4 | 5 | |
| G. Importo totale delle variazioni registrate in conto economico e nel conto economico complessivo (E+F) |
-54 | -1 | 31 | -24 | |
| H. Altre variazioni | - | - | - | - | |
| I. Movimenti di cassa | |||||
| 1. Premi ricevuti | 32 | - | - | 32 | |
| 2. Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti | - | - | - | - | |
| 3. Sinistri pagati e altre uscite di cassa | -36 | - | - | -36 | |
| 4. Totale | -4 | - | - | -4 | |
| L. Valore netto di bilancio finale (A.3+G+H+I.4) | 427 | 18 | 284 | 729 | |
| M. Valore di bilancio finale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 427 | 18 | 284 | 729 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | - | - | - | - | |
| 3. Valore netto di bilancio finale | 427 | 18 | 284 | 729 |

| (milioni di euro) Elementi sottostanti alla misurazione del valore di bilancio dei contratti assicurativi emessi 30.06.2024 |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Elementi sottostanti alla misurazione | Valore attuale dei flussi finanziari |
Aggiustamento per i rischi non finanziari |
Margine sui servizi contrattuali |
Totale | |
| A. Valore di bilancio iniziale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 241 | 17 | 336 | 594 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | -128 | - | - | -128 | |
| 3. Valore netto di bilancio al 1° gennaio | 113 | 17 | 336 | 466 | |
| B. Variazioni relative ai servizi attuali | |||||
| 1. Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico | - | - | -34 | -34 | |
| 2. Variazione per rischi non finanziari scaduti | - | -2 | - | -2 | |
| 3. Modifiche connesse con l'esperienza | -3 | - | - | -3 | |
| 4. Totale | -3 | -2 | -34 | -39 | |
| C. Variazioni relative a servizi futuri | |||||
| 1. Variazioni del margine sui servizi contrattuali | 9 | 3 | -12 | - | |
| 2. Perdite su gruppi di contratti onerosi e relativi recuperi | 2 | - | - | 2 | |
| 3. Effetti dei contratti inizialmente rilevati nell'esercizio di riferimento |
-23 | 1 | 22 | - | |
| 4. Totale | -12 | 4 | 10 | 2 | |
| D. Variazioni relative a servizi passati | |||||
| 1. Aggiustamenti alla passività per sinistri avvenuti | 6 | - | - | 6 | |
| 2. Modifiche connesse con l'esperienza | - | - | - | - | |
| 3. Totale | 6 | - | - | 6 | |
| E. Risultato dei servizi assicurativi (B+C+D) | -9 | 2 | -24 | -31 | |
| F. Costi/ricavi di natura finanziaria | |||||
| 1. Relativi ai contratti assicurativi emessi | -3 | - | 2 | -1 | |
| 1.1 Registrati in conto economico | 1 | - | 2 | 3 | |
| 1.2 Registrati nel conto economico complessivo | -4 | - | - | -4 | |
| 2. Effetti connessi con le variazioni dei tassi di cambio | - | - | - | - | |
| 3. Totale | -3 | - | 2 | -1 | |
| G. Importo totale delle variazioni registrate in conto economico e nel conto economico complessivo (E+F) |
-12 | 2 | -22 | -32 | |
| H. Altre variazioni | - | - | - | - | |
| I. Movimenti di cassa | |||||
| 1. Premi ricevuti | 67 | - | - | 67 | |
| 2. Pagamenti connessi con i costi di acquisizione dei contratti | - | - | - | - | |
| 3. Sinistri pagati e altre uscite di cassa | -36 | - | - | -36 | |
| 4. Totale | 31 | - | - | 31 | |
| L. Valore netto di bilancio finale (A.3+G+H+I.4) | 132 | 19 | 314 | 465 | |
| M. Valore di bilancio finale | |||||
| 1. Contratti assicurativi emessi che costituiscono passività | 256 | 19 | 314 | 589 | |
| 2. Contratti assicurativi emessi che costituiscono attività | -124 | - | - | -124 | |
| 3. Valore netto di bilancio finale | 132 | 19 | 314 | 465 |
Note illustrative – Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato
| Voci/Tipologie | Ordinarie | ||
|---|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio del periodo | 18.282.798.989 | ||
| - interamente liberate | 18.282.798.989 | ||
| - non interamente liberate | - | ||
| A.1 Azioni proprie (-) | -25.946.143 | ||
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 18.256.852.846 | ||
| B. Aumenti | 14.106.627 | ||
| B.1 Nuove emissioni | - | ||
| - a pagamento: | - | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | ||
| - conversione di obbligazioni | - | ||
| - esercizio di warrant | - | ||
| - altre | - | ||
| - a titolo gratuito: | - | ||
| - a favore dei dipendenti | - | ||
| - a favore degli amministratori | - | ||
| - altre | - | ||
| B.2 Vendita di azioni proprie | 14.106.627 | ||
| B.3 Altre variazioni | - | ||
| C. Diminuzioni | -186.045.436 | ||
| C.1 Annullamento | - | ||
| C.2 Acquisto di azioni proprie | -186.045.436 | ||
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | ||
| C.4 Altre variazioni | - | ||
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 18.084.914.037 | ||
| D.1 Azioni proprie (+) | 197.884.952 | ||
| D.2 Azioni esistenti alla fine del periodo | 18.282.798.989 | ||
| - interamente liberate | 18.282.798.989 | ||
| - non interamente liberate | - |
Al 30 giugno 2024, il capitale sociale di Intesa Sanpaolo è pari a 10.369 milioni, suddiviso in numero 18.282.798.989 azioni ordinarie, prive di valore nominale. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad un voto nell'Assemblea. Alla data del presente documento il capitale risulta interamente versato e liberato.
Al 30 giugno 2024 il Gruppo detiene azioni proprie Intesa Sanpaolo per un ammontare pari a 744 milioni dei quali 676 milioni sono detenuti da Capogruppo – in massima parte per gli acquisti effettuati nell'ambito dell'operazione di buyback avviata il 3 giugno – circa 40 milioni da Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking ed i restanti 28 milioni da altre società del Gruppo.

| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
30.06.2024 | 30.06.2023 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
97 | 26 | - | 123 | 123 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 65 | 3 | - | 68 | 93 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 32 | 23 | - | 55 | 30 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.386 | 39 | X | 2.425 | 1.906 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 1.043 | 11.707 | X | 12.750 | 11.125 |
| 3.1 Crediti verso banche | 36 | 2.465 | X | 2.501 | 2.400 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 1.007 | 9.242 | X | 10.249 | 8.725 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | 2.003 | 2.003 | 1.074 |
| 5. Altre attività | X | X | 673 | 673 | 333 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | - | 1 |
| Totale | 3.526 | 11.772 | 2.676 | 17.974 | 14.562 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 268 | - | 268 | 231 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | 227 | X | 227 | 203 |
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
30.06.2024 | 30.06.2023 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.200 | 2.229 | X | 6.429 | 4.934 |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | 585 | X | X | 585 | 1.127 |
| 1.2 Debiti verso banche | 1.459 | X | X | 1.459 | 1.066 |
| 1.3 Debiti verso clientela | 2.156 | X | X | 2.156 | 1.417 |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | 2.229 | X | 2.229 | 1.324 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | 7 |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | 97 | 97 | 59 |
| 5. Derivati di copertura | X | X | 2.179 | 2.179 | 1.434 |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | 150 | 196 |
| Totale | 4.200 | 2.229 | 2.276 | 8.855 | 6.630 |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | 13 | X | X | 13 | 12 |

| Tipologia di servizi/Valori | 30.06.2024 | (milioni di euro) 30.06.2023 |
|---|---|---|
| a) Strumenti finanziari | 997 | 808 |
| 1. Collocamento titoli | 389 | 258 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | 21 |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 389 | 237 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 154 | 128 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 78 | 61 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | 76 | 67 |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 454 | 422 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 1 | 1 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | 453 | 421 |
| b) Corporate Finance | 2 | 4 |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | 2 | 4 |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 172 | 126 |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Gestione di portafogli collettive | 1.061 | 1.019 |
| f) Custodia e amministrazione | 59 | 52 |
| 1. Banca depositaria | 4 | 1 |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 55 | 51 |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| h) Attività fiduciaria | 5 | 5 |
| i) Servizi di pagamento | 1.553 | 1.520 |
| 1. Conti correnti | 653 | 684 |
| 2. Carte di credito | 330 | 301 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 154 | 147 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 209 | 199 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | 207 | 189 |
| j) Distribuzione di servizi di terzi | 359 | 323 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | 274 | 245 |
| 2. Prodotti assicurativi | 34 | 33 |
| 3. Altri prodotti | 51 | 45 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | 21 | 17 |
| k) Finanza strutturata | 9 | 10 |
| l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 3 | 3 |
| m) Impegni a erogare fondi | 11 | 8 |
| n) Garanzie finanziarie rilasciate | 260 | 241 |
| di cui: derivati su crediti | 1 | 1 |
| o) Operazioni di finanziamento | 414 | 398 |
| di cui: per operazioni di factoring | 39 | 40 |
| p) Negoziazione di valute | 8 | 7 |
| q) Merci | - | - |
| r) Altre commissioni attive | 667 | 782 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| Totale | 5.580 | 5.306 |

| (milioni di euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi/valori | 30.06.2024 | 30.06.2023 |
| a) Strumenti finanziari | 130 | 126 |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | 22 | 21 |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | 104 | 100 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | 4 | 5 |
| - Proprie | 4 | 5 |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | 18 | 17 |
| c) Gestione di portafogli collettive | 26 | 26 |
| - Proprie | 5 | 5 |
| - Delegate a terzi | 21 | 21 |
| d) Custodia e amministrazione | 47 | 41 |
| e) Servizi di incasso e pagamento | 324 | 302 |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | 252 | 234 |
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| g) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| h) Garanzie finanziarie ricevute | 170 | 180 |
| di cui: derivati su crediti | 8 | 13 |
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | 480 | 508 |
| j) Negoziazione di valute | 3 | 3 |
| k) Altre commissioni passive | 134 | 163 |
| Totale | 1.332 | 1.366 |

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze | Utili da negoziazione |
Minusvalenze | Perdite da negoziazione |
Risultato netto |
|||
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 115 | 350 | -179 | -225 | 61 | |||
| 1.1 Titoli di debito | 13 | 164 | -70 | -145 | -38 | |||
| 1.2 Titoli di capitale | 90 | 124 | -49 | -64 | 101 | |||
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 12 | 59 | -6 | -16 | 49 | |||
| 1.4 Finanziamenti | - | 2 | -54 | - | -52 | |||
| 1.5 Altre | - | 1 | - | - | 1 | |||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 124 | 2 | -45 | -20 | 61 | |||
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | |||
| 2.2 Debiti | 110 | - | -10 | - | 100 | |||
| 2.3 Altre | 14 | 2 | -35 | -20 | -39 | |||
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | -155 | |||
| 4. Strumenti derivati | 20.375 | 31.549 | -23.227 | -28.917 | 53 | |||
| 4.1 Derivati finanziari: | 18.834 | 30.609 | -21.554 | -28.066 | 96 | |||
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 18.455 | 24.163 | -19.206 | -23.696 | -284 | |||
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 199 | 5.644 | -2.119 | -3.619 | 105 | |||
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 273 | |||
| - Altri | 180 | 802 | -229 | -751 | 2 | |||
| 4.2 Derivati su crediti | 1.541 | 940 | -1.673 | -851 | -43 | |||
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - | |||
| Totale | 20.614 | 31.901 | -23.451 | -29.162 | 20 |
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 154 | -73 | 81 | 131 | -59 | 72 |
| 1.1 Crediti verso banche | 7 | - | 7 | 3 | - | 3 |
| 1.2 Crediti verso clientela | 147 | -73 | 74 | 128 | -59 | 69 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
229 | -209 | 20 | 256 | -443 | -187 |
| 2.1 Titoli di debito | 229 | -206 | 23 | 256 | -416 | -160 |
| 2.2 Finanziamenti | - | -3 | -3 | - | -27 | -27 |
| Totale attività (A) | 383 | -282 | 101 | 387 | -502 | -115 |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | -7 | -7 | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | 59 | -48 | 11 | 23 | -5 | 18 |
| Totale passività (B) | 59 | -55 | 4 | 23 | -5 | 18 |

Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze | Utili da realizzo |
Minusvalenze | Perdite da realizzo |
Risultato netto |
| 1. Attività finanziarie | 4.774 | 1.287 | -937 | -1.105 | 4.019 |
| 1.1 Titoli di debito | 109 | 118 | -110 | -18 | 99 |
| 1.2 Titoli di capitale | 569 | 250 | -183 | -70 | 566 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 4.027 | 624 | -591 | -125 | 3.935 |
| 1.4 Finanziamenti | 69 | 295 | -53 | -892 | -581 |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 218 |
| Totale | 4.774 | 1.287 | -937 | -1.105 | 4.237 |
Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (milioni di euro) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
RETTIFICHE DI VALORE | RIPRESE DI VALORE | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ||||||||
| Primo Secondo stadio stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o |
||||||
| Write - off |
Altre | Write off |
Altre | originate | ||||||||
| A. Crediti verso banche | -8 | -4 | - | -2 | - | - | 9 | 4 | 1 | - | - | 14 |
| - Finanziamenti | -4 | -4 | - | -2 | - | - | 6 | 3 | 1 | - | - | 13 |
| - Titoli di debito | -4 | - | - | - | - | - | 3 | 1 | - | - | - | 1 |
| B. Crediti verso clientela | -300 | -586 | -25 | -1.225 | -2 | -8 | 385 | 618 | 537 | 13 | -593 | -683 |
| - Finanziamenti | -294 | -571 | -25 | -1.223 | -2 | -8 | 374 | 610 | 536 | 13 | -590 | -653 |
| - Titoli di debito | -6 | -15 | - | -2 | - | - | 11 | 8 | 1 | - | -3 | -30 |
| Totale | -308 | -590 | -25 | -1.227 | -2 | -8 | 394 | 622 | 538 | 13 | -593 | -669 |

| (milioni di euro) 30.06.2024 |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Basi di aggregazione | |||||||||||
| Base A1 | Base A2 | Base A3 | Base A4 | Base A5 | Totale | ||||||
| A. Ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al GMM e al VFA | |||||||||||
| A.1 Importi connessi con le variazioni dell'attività per residua copertura |
787 | 75 | - | 65 | - | 927 | |||||
| 1. Sinistri accaduti e altri costi per servizi assicurativi attesi |
219 | 49 | - | 31 | - | 299 | |||||
| 2. Variazioni dell'aggiustamento per i rischi non finanziari |
24 | 2 | - | 2 | - | 28 | |||||
| 3. Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico per i servizi forniti |
530 | 21 | - | 34 | - | 585 | |||||
| 4. Altri importi | 14 | 3 | - | -2 | - | 15 | |||||
| A.2 Costi di acquisizione dei contratti assicurativi recuperati |
4 | - | - | - | - | 4 | |||||
| A.3 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al GMM o al VFA |
791 | 75 | - | 65 | - | 931 | |||||
| A.4 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al PAA |
638 | ||||||||||
| - Segmento Vita | X | X | X | X | X | - | |||||
| - Segmento Danni - auto | X | X | X | X | X | 50 | |||||
| - Segmento Danni - non auto | X | X | X | X | X | 588 | |||||
| A.5 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi |
791 | 75 | - | 65 | - | 1.569 | |||||
| B. Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi – GMM o VFA | |||||||||||
| 1. Sinistri accaduti e altri costi direttamente attribuibili |
-187 | -45 | - | -25 | - | -257 | |||||
| 2. Variazioni della passività per sinistri accaduti | 3 | 3 | - | -6 | - | - | |||||
| 3. Perdite su contratti onerosi e recupero di tali perdite |
37 | -3 | - | -2 | - | 32 | |||||
| 4. Ammortamento delle spese di acquisizione dei contratti assicurativi |
-4 | - | - | - | - | -4 | |||||
| 5. Altri importi | -25 | -1 | - | -1 | - | -27 | |||||
| B.6 Totale costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi – GMM o VFA |
-176 | -46 | - | -34 | - | -256 | |||||
| B.7 Totale costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al PAA |
-430 | ||||||||||
| - Segmento Vita | X | X | X | X | X | - | |||||
| - Segmento Danni - auto | X | X | X | X | X | -42 | |||||
| - Segmento Danni - non auto | X | X | X | X | X | -388 | |||||
| C. Totale costi/ricavi netti derivanti dai contratti assicurativi emessi (A.5+B.6+B.7) |
615 | 29 | - | 31 | - | 883 |
Base A1 (Base di aggregazione 1): Contratti assicurativi emessi con elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita
Base A2 (Base di aggregazione 2): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita
Base A3 (Base di aggregazione 3): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Danni Auto Base A4 (Base di aggregazione 4): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Danni Non Auto
Base A5 (Base di aggregazione 5): Contratti d'investimento emessi con elementi di partecipazione discrezionali – Segmento Vita
GMM – General Measurement Model
VFA – Variable Fee Approach
PAA – Premium Allocation Approach

| 30.06.2023 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Basi di aggregazione | Base A1 | Base A2 | Base A3 | Base A4 | Base A5 | Totale | ||||
| A. Ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al GMM e al VFA | ||||||||||
| A.1 Importi connessi con le variazioni dell'attività per residua copertura |
804 | 71 | - | 78 | - | 953 | ||||
| 1. Sinistri accaduti e altri costi per servizi assicurativi attesi |
201 | 43 | - | -9 | - | 235 | ||||
| 2. Variazioni dell'aggiustamento per i rischi non finanziari |
14 | 1 | - | 1 | - | 16 | ||||
| 3. Margine sui servizi contrattuali registrato in conto economico per i servizi forniti |
572 | 30 | - | 43 | - | 645 | ||||
| 4. Altri importi | 17 | -3 | - | 43 | - | 57 | ||||
| A.2 Costi di acquisizione dei contratti assicurativi recuperati |
10 | - | - | 10 | - | 20 | ||||
| A.3 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al GMM o al VFA |
814 | 71 | - | 88 | - | 973 | ||||
| A.4 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al PAA |
545 | |||||||||
| - Segmento Vita | X | X | X | X | X | - | ||||
| - Segmento Danni - auto | X | X | X | X | X | 16 | ||||
| - Segmento Danni - non auto | X | X | X | X | X | 529 | ||||
| A.5 Totale ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi |
814 | 71 | - | 88 | - | 1.518 | ||||
| B. Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi – GMM o VFA | ||||||||||
| 1. Sinistri accaduti e altri costi direttamente attribuibili |
30 | -170 | - | -17 | - | -157 | ||||
| 2. Variazioni della passività per sinistri accaduti | 18 | 1 | - | -6 | - | 13 | ||||
| 3. Perdite su contratti onerosi e recupero di tali perdite |
3 | 5 | - | 2 | - | 10 | ||||
| 4. Ammortamento delle spese di acquisizione dei contratti assicurativi |
-9 | - | - | -9 | - | -18 | ||||
| 5. Altri importi | 59 | -5 | - | -25 | - | 29 | ||||
| B.6 Totale costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi – GMM o VFA |
101 | -169 | - | -55 | - | -123 | ||||
| B.7 Totale costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi valutati in base al PAA |
-335 | |||||||||
| - Segmento Vita | X | X | X | X | X | - | ||||
| - Segmento Danni - auto | X | X | X | X | X | -9 | ||||
| - Segmento Danni - non auto | X | X | X | X | X | -326 | ||||
| C. Totale costi/ricavi netti derivanti dai contratti assicurativi emessi (A.5+B.6+B.7) |
915 | -98 | - | 33 | - | 1.060 |
Base A1 (Base di aggregazione 1): Contratti assicurativi emessi con elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita
Base A2 (Base di aggregazione 2): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita
Base A3 (Base di aggregazione 3): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Danni Auto Base A4 (Base di aggregazione 4): Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Danni Non Auto
Base A5 (Base di aggregazione 5): Contratti d'investimento emessi con elementi di partecipazione discrezionali – Segmento Vita
GMM – General Measurement Model
VFA – Variable Fee Approach
PAA – Premium Allocation Approach

| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Basi di aggregazione | 30.06.2024 | 30.06.2023 | ||||||||
| Base A1 | Base A2 | Base A3 | Totale | Base A1 | Base A2 | Base A3 | Totale | |||
| 1. Interessi maturati | - | -2 | -1 | -3 | - | -1 | -5 | -6 | ||
| 2. Effetti delle variazioni dei tassi d'interesse e altre assunzioni finanziarie |
- | -1 | -1 | -2 | - | -7 | - | -7 | ||
| 3. Variazioni del fair value delle attività sottostanti ai contratti valutati in base al VFA |
-2.820 | -2 | - | -2.822 | -2.639 | - | - | -2.639 | ||
| 4. Effetti della variazione dei tassi di cambio | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 6. Totale ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi ai contratti di assicurazione emessi registrati in conto economico |
-2.820 | -5 | -2 | -2.827 | -2.639 | -8 | -5 | -2.652 |
Base A1= Contratti assicurativi emessi con elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita Base A2= Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Vita Base A3= Contratti assicurativi emessi senza elementi di partecipazione diretta – Segmento Danni
VFA – Variable Fee Approach

Le politiche relative all'assunzione e i processi di gestione dei rischi ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto sono approvati dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, in qualità di Capogruppo, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità. Il Comitato per il Controllo sulla Gestione, organo con funzioni di controllo, vigila sull'adeguatezza, efficienza, funzionalità e affidabilità del processo di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework (RAF).
Il Consigliere Delegato e CEO esercita il potere di proposta di adozione delle delibere che riguardano il sistema dei rischi e cura l'esecuzione di tutte le delibere del Consiglio di Amministrazione, con particolare riguardo all'attuazione degli indirizzi strategici, del RAF e delle politiche di governo dei rischi.
Gli Organi beneficiano anche dell'azione di alcuni comitati manageriali in tema di presidio dei rischi. Tali comitati, tra i quali va segnalato il Comitato di Direzione, operano nel rispetto delle responsabilità primarie degli Organi societari sul sistema dei controlli interni e delle prerogative delle funzioni aziendali di controllo, in particolare della funzione di controllo dei rischi.
L'Area di Governo Chief Risk Officer, collocata a diretto riporto del Consigliere Delegato e CEO, nella quale sono concentrate le funzioni di risk management, inclusi i controlli sul processo di gestione dei rischi, e di validazione interna, costituisce componente rilevante della "seconda linea di difesa" del sistema dei controlli interni, separata e indipendente rispetto alle funzioni di supporto al business. L'Area ha la responsabilità di: i) governare il macro processo di definizione, approvazione, controllo e attuazione del Risk Appetite Framework del Gruppo con il supporto delle altre funzioni aziendali coinvolte; ii) coadiuvare gli Organi societari nel definire e attuare, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi del Gruppo; iii) coordinarne e verificarne l'attuazione da parte delle unità preposte del Gruppo, anche nei diversi ambiti societari; iv) garantire la misurazione e il controllo dell'esposizione di Gruppo alle diverse tipologie di rischio; v) attuare i controlli di secondo livello sia sul credito sia sugli altri rischi, diversi da quelli creditizi, oltre ad assicurare la convalida dei sistemi interni per la misurazione e gestione dei rischi.
La Capogruppo svolge nei confronti delle Società del Gruppo un ruolo di indirizzo e coordinamento41, mirato a garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi a livello di gruppo, esercitando la responsabilità nella definizione delle linee guida e delle regole metodologiche inerenti al processo di gestione dei rischi, perseguendo, in particolare, l'informativa integrata a livello di Gruppo nei confronti degli Organi della Capogruppo, in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del sistema dei controlli interni. Con particolare riferimento alle Funzioni aziendali di controllo, all'interno del Gruppo si distinguono due tipologie di modelli: i) il Modello di gestione accentrata basato sull'accentramento delle attività presso la Capogruppo e ii) il Modello di gestione decentrata che prevede la presenza di Funzioni aziendali di controllo istituite localmente, che svolgono l'attività sotto l'azione di indirizzo e coordinamento delle omologhe Funzioni aziendali di controllo della Capogruppo, cui riportano funzionalmente.
Gli Organi aziendali delle Società del Gruppo, indipendentemente dal modello di controllo adottato all'interno della propria Società, sono consapevoli delle scelte effettuate dalla Capogruppo e sono responsabili dell'attuazione, nell'ambito delle rispettive realtà aziendali, delle strategie e politiche perseguite in materia di controlli, favorendone l'integrazione nell'ambito dei controlli di Gruppo.
Gli strumenti per la misurazione e la gestione dei rischi concorrono a definire un quadro di controllo in grado di valutare i rischi assunti dal Gruppo secondo una prospettiva regolamentare ed economica; il livello di assorbimento di capitale economico, definito come la massima perdita "inattesa" in cui il Gruppo può incorrere in un orizzonte temporale di un anno, ad un determinato livello di confidenza, rappresenta una metrica chiave per definire l'assetto finanziario e la tolleranza del Gruppo al rischio e per orientare l'operatività, assicurando l'equilibrio tra i rischi assunti e il ritorno per gli azionisti. Esso viene stimato, oltre che sulla base della situazione attuale, anche a livello prospettico, in coerenza con il Risk Appetite Framework di Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in funzione delle ipotesi di budget e dello scenario macroeconomico atteso, e in relazione a scenari di stress. Il capitale economico insieme al capitale a rischio calcolato secondo l'ottica regolamentare costituisce elemento fondamentale per la valutazione di adeguatezza patrimoniale del Gruppo nell'ambito del processo ICAAP.
La valutazione del capitale è inclusa nel reporting aziendale ed è sottoposta trimestralmente al Comitato di Direzione, al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nell'ambito del Tableau de Bord dei rischi di Gruppo. La copertura dei rischi, a seconda della loro natura, frequenza e dimensione d'impatto potenziale, è affidata ad una costante combinazione tra azioni e interventi di attenuazione/immunizzazione, procedure/processi di controllo e protezione patrimoniale.
Dall'inizio del conflitto il Gruppo Intesa Sanpaolo sta continuando a monitorare attentamente l'evoluzione delle ricadute della crisi russo-ucraina - così come di altre situazioni di tensione geopolitica - sull'economia reale e sulle principali variabili finanziarie, conducendo anche specifiche analisi di scenario e di stress con le quali vengono valutati i potenziali impatti in termini di redditività e di adeguatezza patrimoniale. Per quanto il quadro sia in costante evoluzione, escludendo scenari estremi di escalation del conflitto che potrebbero portare a esiti difficilmente valutabili, tali analisi confermano la capacità del Gruppo di garantire – anche attraverso l'attivazione di specifiche azioni – il rispetto dei vincoli regolamentari e dei limiti, più stringenti, fissati internamente.
Con particolare riferimento al presidio dei rischi, nel rimandare al paragrafo "Gli impatti valutativi per il Gruppo ISP del conflitto militare tra Russia e Ucraina" per quanto concerne il rischio di credito, si evidenzia che continuano a non segnalarsi impatti
41 In proposito, si specifica che Intesa Sanpaolo non esercita su Risanamento S.p.A. e sulle sue controllate attività di direzione e coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

significativi del conflitto russo-ucraino sulle metriche di misurazione dei rischi di controparte e dei rischi di mercato del portafoglio di negoziazione e del portafoglio bancario del Gruppo. Analogamente, alla luce delle contenute esposizioni verso controparti russe e ucraine, la posizione consolidata di liquidità del Gruppo non ha subito impatti apprezzabili. Per quanto riguarda il rischio cambio, continuano a non registrarsi impatti significativi a fronte di esposizioni contenute. Relativamente ai rischi operativi, si precisa che gli extra-costi sostenuti per l'ambito Business Continuity e le eventuali perdite derivanti da danni fisici arrecati alle sedi/filiali situate nella zona del conflitto rientrano nell'ambito del monitoraggio dell'esposizione al rischio, incluso quello riferito al Risk Appetite Framework. Per quanto attiene infine al monitoraggio dei rischi assicurativi, l'attenzione permane rivolta alle esposizioni verso i Paesi coinvolti nel conflitto, che mantengono carattere del tutto residuale rispetto al totale degli attivi.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, relativamente al recepimento delle riforme degli accordi del Comitato di Basilea ("Basilea 3"), ha intrapreso adeguate iniziative progettuali, al fine di migliorare i sistemi di misurazione e i connessi sistemi di gestione dei rischi. Nel corso del primo semestre 2024, sono proseguite le attività progettuali propedeutiche al futuro recepimento della rimodulazione degli accordi del Comitato di Basilea ("Basilea 4").
Per quanto riguarda i rischi creditizi, non si segnalano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.
L'aggiornamento periodico e il relativo allineamento all'evoluzione della normativa dei sistemi IRB nonché la loro estensione procedono in accordo con la Regulatory Roadmap condivisa con i Supervisori.
Al 30 giugno 2024 la situazione è rappresentata nella tabella seguente.

Capogruppo), ISP Ireland (2010), VUB (2010), Intesa Sanpaolo Bank Slovenia (2017), ISP Luxembourg (2017). Dal 2017 il modello Corporate è utilizzato anche per calcolare il rischio sul portafoglio Equity di Banking book con LGD 65%/90%.
2) VUB autorizzata da giugno 2012 con riferimento ai modelli PD ed LGD Mutui Retail e da dicembre 2022 con riferimento ai modelli PD-LGD-EAD Other Retail.
3) VUB autorizzata da giugno 2014.
4) ISP e Banca IMI (incorporata in Capogruppo nel 2020) autorizzate dal 2017.

Per quanto riguarda il rischio di controparte, il Gruppo bancario ne ha migliorato la misurazione e il monitoraggio, affinando gli strumenti richiesti nell'ambito della normativa "Basilea 3". Ai fini regolamentari, la Capogruppo è autorizzata alla segnalazione dei requisiti di capitale per rischio di default e rischio di credit value adjustment (CVA), sia per derivati che SFT, tramite la metodologia dei modelli interni. Tale autorizzazione è stata ottenuta per i derivati a partire dal primo trimestre del 2014, per gli SFT a partire dalla segnalazione del quarto trimestre 2016. Ai fini gestionali, le metodologie avanzate di misurazione del rischio sono implementate per i derivati OTC di Capogruppo a partire dal 2010 e successivamente estese nel corso del 2015 alle Securities Financing Transactions. Rispetto al 31 dicembre 2023 non si segnalano variazioni nell'ambito di applicazione del modello.
Per quanto attiene ai rischi operativi, il Gruppo ha ottenuto l'autorizzazione all'utilizzo del Metodo Avanzato AMA (modello interno) per la determinazione del relativo requisito patrimoniale a partire dalla segnalazione al 31 dicembre 2009. Al 30 giugno 2024 il perimetro relativo al Metodo Avanzato è costituito da Intesa Sanpaolo (incluse le ex Banche e Società in essa incorporate) e dalle principali banche e società delle Divisioni Private Banking e Asset Management, da VUB Banka, VUB Operating Leasing e Privredna Banka Zagreb.
Il resoconto annuale del processo di controllo prudenziale ai fini di adeguatezza patrimoniale (ICAAP), basato sull'utilizzo esteso delle metodologie interne di misurazione dei rischi, di determinazione del capitale interno e del capitale complessivo disponibile, è stato approvato e inviato alla BCE nel mese di marzo 2024.
Nell'ambito dell'adozione di "Basilea 3", il Gruppo pubblica le informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti alla loro identificazione, misurazione e gestione nel documento denominato Terzo Pilastro di Basilea 3 o "Pillar 3".
Il documento viene pubblicato sul sito Internet (www.group.intesasanpaolo.com) con cadenza trimestrale.
La valutazione delle esposizioni verso controparti residenti in Russia e Ucraina
Come già rappresentato, al 30 giugno 2024 il Gruppo presenta le seguenti esposizioni per cassa verso controparti residenti in Russia e Ucraina al netto delle garanzie ECA e al lordo/netto delle rettifiche di valore effettuate:
| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 (*) | 31.12.2023 (**) | |||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Esposizione lorda | Esposizione netta | |||||||
| Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | Russia | Ucraina | |||
| Crediti verso clientela | 717 | 184 | 527 | 132 | 872 | 186 | 643 | 123 | ||
| Banca Intesa Russia | 174 | - | 101 | - | 197 | - | 117 | - | ||
| Pravex | - | 51 | - | - | - | 62 | - | - | ||
| Esposizioni cross-border | 543 | 133 | 426 | 132 | 675 | 124 | 526 | 123 | ||
| Crediti verso banche | 809 | 60 | 799 | 60 | 707 | 59 | 696 | 59 | ||
| Banca Intesa Russia | 793 | - | 785 | - | 691 | - | 683 | - | ||
| Pravex | - | 60 | - | 60 | - | 59 | - | 59 | ||
| Esposizioni cross-border | 16 | - | 14 | - | 16 | - | 13 | - | ||
| Titoli | 9 | 51 | 7 | 46 | 12 | 53 | 10 | 49 | ||
| Banca Intesa Russia | 8 | - | 7 | - | 11 | - | 10 | - | ||
| Pravex | - | 44 | - | 43 | - | 48 | - | 47 | ||
| Divisione IMI C&IB | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Divisione Insurance | 1 | 7 | - | 3 | 1 | 5 | - | 2 |
(*) Oltre alle esposizioni per cassa esposte in tabella, vi sono esposizioni fuori bilancio verso clientela per 45 milioni (39 milioni netti) presso Banca Intesa Russia e 32 milioni (valore lordo e netto) presso Pravex oltre a 19 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti) di esposizioni fuori bilancio cross border verso clientela residente in Russia netto ECA e 8 milioni (8 milioni netti) verso clientela residente in Ucraina.
Sono altresì presenti 66 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti in Russia e 9 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti in Ucraina.
Si segnala, infine, che le esposizioni cross border verso clientela residente in Ucraina sono, invece, per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti europei e statunitensi, mentre per la parte famiglie sia le consistenze al 30 giugno 2024 che l'incremento di circa 9 milioni registratosi rispetto al 31 dicembre 2023 sono principalmente correlate ad esposizioni erogate da parte della controllata VUB a famiglie aventi stabile dimora in Slovacchia.
(**) Oltre alle esposizioni per cassa esposte in tabella, vi sono esposizioni fuori bilancio verso clientela per 46 milioni (39 milioni netti) presso Banca Intesa Russia e 34 milioni (valore lordo e netto) presso Pravex oltre a 24 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti) di esposizioni fuori bilancio cross border verso clientela residente in Russia netto ECA e 25 milioni (24 milioni netti) verso clientela residente in Ucraina.
Sono altresì presenti 66 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti in Russia e 10 milioni (valore lordo e netto) di esposizioni cross border fuori bilancio verso banche residenti in Ucraina.
Si segnala, infine, che le esposizioni cross border verso clientela residente in Ucraina sono, invece, per la parte corporate assistite da garanzie prestate da soggetti europei e statunitensi, mentre per la parte famiglie sono principalmente correlate ad esposizioni erogate da parte della controllata VUB a famiglie aventi stabile dimora in Slovacchia.
Come si può notare dalla tabella, al 30 giugno 2024, le esposizioni residue per cassa verso il totale delle controparti residenti in Russia ammontano, in termini di valori lordi, a 174 milioni (101 milioni netti) con riferimento a Banca Intesa Russia ed a 543 milioni (426 milioni netti) con riferimento alle esposizioni cross border verso clientela residente in Russia (al netto delle

garanzie ECA). A tali valori si aggiungono esposizioni verso banche per complessivi 809 milioni (799 milioni netti) e in titoli per complessivi 9 milioni (7 milioni netti). Le esposizioni verso clientela residente in Ucraina ammontano a 184 milioni (132 milioni netti), di cui 51 milioni (valore di bilancio nullo in termini netti) riferiti alla controllata Pravex. A tali valori si aggiungono esposizioni verso banche per 60 milioni (60 milioni netti) e in titoli per complessivi 51 milioni (46 milioni netti). La pluralità delle esposizioni verso controparti russe42 ed ucraine è essenzialmente rappresentata da crediti alla clientela soggetti a valutazione secondo il principio IFRS 9 "Strumenti finanziari".
Nel corso del primo semestre 2024, l'esposizione lorda per cassa verso il totale delle controparti residenti in Russia ed Ucraina si è ridotta di 59 milioni (-3% rispetto alla fine dell'esercizio precedente). Tale riduzione ha interessato principalmente le esposizioni cross border verso clientela residente in Russia per 132 milioni, quale effetto principalmente di rimborsi su diverse esposizioni, e le esposizioni verso clientela della partecipata Banca Intesa Russia per 23 milioni, quale effetto del decremento dei volumi maggiore dell'aumento delle esposizioni per effetto della rivalutazioni del cambio intervenuto nel primo semestre, in parte compensato dall'aumento di circa 102 milioni sulle esposizioni verso banche di Banca Intesa Russia. L'esposizione netta complessiva (clientela, banche e titoli) al 30 giugno 2024 verso controparti residenti in Russia e Ucraina,
Al 30 giugno 2024, si rilevano complessivamente, nelle società del Gruppo diverse da quelle dei paesi in conflitto, 40 milioni di crediti deteriorati lordi per cassa verso controparti residenti in Russia.
pari a 1.571 milioni, si riduce di 9 milioni (-1%) rispetto ai 1.580 milioni del 31 dicembre 2023.
I crediti deteriorati della partecipata russa ammontano a 63 milioni (40 milioni al 31 dicembre 2023) mentre la classificazione integrale a sofferenza del portafoglio della partecipata ucraina ha portato a rilevare 51 milioni di sofferenze (62 milioni al 31 dicembre 2023).
In linea con la rappresentazione già fornita nel Bilancio al 31 dicembre 2023, per quanto riguarda il portafoglio per il quale non sono stati ravvisati segnali di deterioramento specifici, dalle analisi effettuate del principio contabile IFRS 9 e dei correlati Annex, non risultano esservi indicazioni o esemplificazioni volte a delineare specifiche linee guida mirate alla misurazione delle Expected Credit Losses in contesti bellici o a definire metodologie specifiche dell'incremento del rischio di credito conseguente a crisi geopolitiche improvvise e gravi come quella attuale. I riferimenti più assimilabili al contesto attuale appaiono essere quelli riportati nelle Application Guidance del principio stesso, che permettono/suggeriscono l'utilizzo del c.d. "collective assessment" ai fini della verifica della sussistenza di un Significant Increase in Credit Risk (SICR) in ottica di staging delle esposizioni creditizie43 , nonché, in continuità con i trattamenti impostati per cogliere le criticità di un'altra recente situazione emergenziale quale il COVID-1944, nell'utilizzo di aggiustamenti manageriali nel calcolo dell'ECL, al fine di definire le modalità più opportune per incorporare negli accantonamenti gli aspetti legati al conflitto in corso.
Con specifico riferimento alle posizioni cross border, per quanto concerne i profili metodologici di determinazione della ECL sono confermate, al 30 giugno 2024, le scelte già adottate nel 2022 e mantenute nel corso del 2023.
È confermata la classificazione nello Stage 2 delle controparti in perimetro guidata dall'emergere del rischio c.d. "di trasferimento", cioè il rischio che le controparti non onorino gli impegni di pagamento del debito a seguito di restrizioni o decisioni del Paese di residenza e non per aspetti direttamente attinenti al loro business, quindi applicato in base al Paese di residenza delle controparti. Tale approccio ha operato sia ai fini della determinazione del SICR e relativa classificazione a Stage 2, che ai fini di calcolo dell'ECL.
In particolare, ai fini del calcolo della ECL sul perimetro Core è applicata la PD through the cycle associata al rating attribuito, senza procedere al condizionamento forward-looking. Tale approccio è stato ritenuto più prudente in quanto la metodologia di condizionamento, in relazione alle logiche attualmente adottate nei modelli satellite, non sarebbe stata rappresentativa del rischio specifico legato ai paesi in conflitto. Per contro, è stato calcolato un ulteriore buffer prudenziale, tale da determinare un'equivalenza con l'utilizzo di un tasso di perdita stimato secondo un approccio basato sulla traslazione del rischio del paese di residenza della modellistica Pillar II (LGD fissa da modello transfer risk pari al 55%, non condizionata). Nel contempo, sono stati mantenuti i rating relativi alla classe di rischio più alta già attribuiti alle controparti più significative esposte al rischio paese correlato al conflitto. Infine, su una controparte permangono aggiustamenti (aumenti della ECL come sopra calcolata) volti a cogliere potenziali perdite attese non adeguatamente misurate dalle stime.
Le banche della Divisione ISB adottano, sui clienti cross-border comuni del Gruppo, i rating della Capogruppo e il parametro di LGD "transfer risk" definito centralmente. Sulle altre esposizioni i rating sono determinati da modelli locali, in coerenza con le istruzioni ricevute dal Group Rating Desk di Capogruppo.
Con riferimento ai crediti verso clientela erogati da Pravex, la situazione di assoluta gravità presente su tutto il territorio ucraino ha portato a definire ai fini della valutazione del portafoglio crediti della banca ucraina controllata un approccio del tutto specifico, fortemente guidato da razionali che hanno tenuto in considerazione le incertezze e gli elementi di rischio connessi al conflitto. È pertanto mantenuta la scelta adottata a partire dal Bilancio 2022, alla luce dell'aggravarsi e del prolungarsi del conflitto con le conseguenti ricadute sull'economia ucraina, relativa alla classificazione dei crediti verso clientela della partecipata ucraina tra i crediti deteriorati (sofferenze), con svalutazione integrale della componente cassa.
Per quanto riguarda Banca Intesa Russia si sono definite scelte prudenziali specifiche, pur tenendo conto peraltro della diversa situazione di rischio/operativa rispetto alla partecipata Ucraina. Si è proceduto quindi all'adozione di un approccio classificatorio e valutativo dei crediti performing che tiene in forte considerazione il rischio geopolitico derivante dalla crisi in corso. Pertanto le valutazioni effettuate sui crediti della controllata, previa classificazione degli stessi a Stage 2, scontano un fattore prudenziale determinato centralmente che tiene conto dell'aggravarsi della situazione economica domestica alla luce del protrarsi del conflitto e dell'accresciuto isolamento dell'economia russa. Per effetto della ricomposizione del portafoglio a
42 Le marginali esposizioni verso controparti bielorusse sono per semplicità - a questi fini - trattate e indicate congiuntamente alle esposizioni verso la Federazione Russa.
43 In particolare, si vedano IFRS 9 B5.5.1, IFRS 9 B5.5.4, IFRS 9 B5.5.5, IFRS 9 B5.5.18 e IFRS 9 B5.5.52.
44 IFRS 9 and COVID-19: Accounting for expected credit losses applying IFRS 9 Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the COVID-19 pandemic.

seguito di rimborsi e passaggi a deteriorato, la copertura complessiva sui crediti in bonis della controllata russa si attesta a circa il 41,4% (35% a dicembre 2023) sul valore lordo degli stessi.
Si segnala che la Capogruppo e due controllate avevano anche erogato a Banca Intesa Russia finanziamenti a supporto dell'operatività della banca per un valore residuo iscritto in bilancio al 30 giugno 2024 di 211 milioni.
Per completezza si ricorda che anche il patrimonio immobiliare delle due partecipate è stato oggetto di valutazione. Considerata l'estrema incertezza che contraddistingue l'attuale scenario bellico e l'attuale assenza di un mercato immobiliare in Ucraina, si è ritenuto prudente confermare l'azzeramento del valore degli asset ad uso investimento e delle filiali e degl i altri immobili ad uso funzionale di Pravex. Per la sola sede centrale di Kiev, tenuto conto della sua funzione strategica rispetto all'esercizio dell'attività bancaria, dell'attuale controllo che è possibile esercitare sullo stato di conservazione dell'immobile e della sua localizzazione, si è valutato di mantenere invariato il valore. Con riferimento al limitato patrimonio immobiliare di Banca Intesa Russia costituito essenzialmente dalla sede centrale di Mosca, gli esiti della valutazione non hanno evidenziato elementi tali da dover procedere ad una svalutazione, confermando sostanzialmente i valori di carico.
Il portafoglio titoli della partecipata Banca Intesa Russia, pari a 8 milioni (11 milioni al 31 dicembre 2023), è costituito da titoli governativi russi. Il portafoglio titoli della partecipata Pravex, pari a 44 milioni (48 milioni a dicembre 2023), è costituito da titoli governativi e titoli emessi da banche centrali a breve termine quale investimento di parte della liquidità riveniente dalla riduzione del portafoglio crediti.
Complessivamente sulle esposizioni russe ed ucraine al 30 giugno 2024 si sono registrati impatti economici, al lordo degli effetti fiscali, per complessivi oneri netti pari a 68 milioni. Tali oneri sono riferibili per 22 milioni di effetti valutativi netti legati essenzialmente a riprese di valore nette su crediti, prevalentemente riconducibili ad incassi e per 90 milioni ad ulteriori accantonamenti a fondi per rischi ed oneri effettuati in sede di consolidamento della partecipata Banca Intesa Russia per azzerare il contributo patrimoniale delle stessa al bilancio consolidato di Gruppo, risultato positivo al termine del primo semestre 2024 per il positivo andamento gestionale della partecipata con un fondo complessivo al 30 giugno 2024 pari a circa 272 milioni.

Le strategie, il Risk Appetite Framework, le Facoltà e le Regole di Concessione e gestione del credito nel Gruppo Intesa Sanpaolo sono indirizzate:
Il Gruppo dispone di un vasto insieme di tecniche e di strumenti per la misurazione e la gestione dei rischi di credito, in grado di assicurare un controllo analitico della qualità del portafoglio degli impieghi alla clientela e alle istituzioni finanziarie, nonché delle esposizioni soggette a rischio paese. Per quanto riguarda in particolare gli impieghi a clientela, la misurazione del rischio fa ricorso a modelli di rating interni differenziati a seconda del segmento di operatività della controparte (Corporate, SME Retail, Retail, Stati Sovrani, Enti del Settore Pubblico e Banche). Tali modelli consentono di sintetizzare la qualità creditizia della controparte in una misura, il rating, che ne riflette la probabilità di insolvenza con un orizzonte temporale di un anno, calibrata su un livello medio del ciclo economico. I rating calcolati sono, inoltre, raccordati alle classificazioni delle agenzie ufficiali di rating per mezzo di una scala omogenea di riferimento. Il rating e i fattori mitiganti del credito (garanzie, forme tecniche e covenants) assumono un ruolo fondamentale nel processo di concessione e gestione del credito.
Il Gruppo ha sempre gestito proattivamente e prudentemente il proprio portafoglio di rischi. Nel Piano d'Impresa 2022-2025 il Gruppo intende perseguire una strategia modulare di de-risking, già significativamente avviata nel precedente Piano di Impresa, collocandosi tra i migliori in Europa per ratio e stock di crediti deteriorati e generando un netto calo del costo del rischio. Quest'ultimo sarà infatti mantenuto sempre a un livello conservativo, grazie sia alle cospicue riserve di accantonamento sui crediti, sia ad una continua prudente gestione del credito. Nel corso del primo semestre sono state avviate nuove iniziative di de-risking aventi per oggetto non solo portafogli classificati fra i crediti a sofferenza, ma anche portafogli costituiti da inadempienze probabili ("Unlikely To Pay") ed esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate (si veda in proposito anche quanto riportato nell'ambito dell'informativa sul Piano d'Impresa nel capitolo introduttivo della Relazione intermedia sulla gestione).
In conseguenza delle iniziative avviate, sussistendone i presupposti ai sensi dell'IFRS 5, in chiusura di semestre risultavano classificati fra le attività in via di dismissione crediti per un valore lordo di circa 0,9 miliardi ed un valore netto di circa 0,5 miliardi, quest'ultimo allineato ai corrispettivi attesi dalle operazioni di dismissione.
La qualità del portafoglio crediti è preservata attraverso l'adozione di presidi/processi volti a presidiare tutte le fasi del credito dalla concessione alla gestione, avvalendosi sia di procedure informatiche che di attività rivolte alla sorveglianza sistematica delle posizioni, allo scopo di cogliere tempestivamente eventuali sintomi di squilibrio e promuovere gli interventi correttivi volti a prevenire situazioni di possibile deterioramento. Per quanto attiene all'intercettamento e all'inserimento in via automatica delle posizioni nei processi di gestione del credito, esso avviene con controlli a cadenza giornaliera attraverso l'utilizzo di oggettivi indicatori di rischiosità, che permettono di formulare valutazioni tempestive sull'insorgere o sul persistere di eventuali anomalie ed interagiscono con i processi e le procedure di gestione e controllo del credito. Il complesso dei crediti con segnali d'attenzione e deteriorati è oggetto di uno specifico processo di gestione che contempla anche il puntuale monitoraggio attraverso un sistema di controllo e di periodico reporting direzionale. In particolare, tale attività si esplica tramite il ricorso a metodologie di misurazione e controllo andamentale che consentono la costruzione di indicatori sintetici di rischio. Nel Gruppo, in conformità a predefinite regole, le posizioni alle quali è attribuita una valutazione di rischiosità elevata, confermata nel tempo, sono intercettate (in via manuale o automatica) e, in relazione al profilo di rischio, sono classificate, in conformità alle disposizioni regolamentari in materia di qualità del credito, nelle seguenti categorie:
Infine, sempre nell'ambito delle esposizioni deteriorate, sono ricomprese anche le singole esposizioni oggetto di concessioni, che soddisfano la definizione di "Non-performing exposures with forbearance measures" previste dagli ITS EBA

(Implementing Technical Standards – European Banking Authority) che non formano una categoria a sé stante di attività deteriorate, ma ne costituiscono un sottoinsieme. Allo stesso modo, le esposizioni caratterizzate da "forbearance measures" sono presenti tra i crediti in bonis. La fase gestionale di tali esposizioni, in stretta aderenza alle previsioni regolamentari rispetto a tempi e modalità di classificazione, è coadiuvata da automatismi di sistema che garantiscono preordinati iter gestionali autonomi e indipendenti.
La policy di Intesa Sanpaolo prevede, ai fini del condizionamento forward-looking dei parametri di stima della ECL - secondo la metodologia descritta nella Parte A – Politiche Contabili del Bilancio 2023 ed in particolare nel paragrafo "Modalità di determinazione delle perdite di valore" - l'utilizzo dello scenario macroeconomico definito ed aggiornato dal Research Department di Area CFO su base almeno semestrale (giugno/dicembre).
Nella tabella si dà evidenza delle principali variabili di scenario macroeconomico utilizzate per la determinazione delle perdite attese su crediti in prospettiva forward-looking, declinate per gli scenari base, migliorativo e peggiorativo. Tali scenari sono stati applicati nella valutazione dei crediti secondo il modello "Most-Likely scenario + Add-On".
| Base | Migliorativo | Peggiorativo | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | ||
| PIL Reale Area euro (variazione annua) |
0,5% | 0,6% | 1,3% | 1,5% | 1,5% | 0,5% | 0,8% | 1,7% | 1,8% | 1,8% | 0,5% | 0,2% | 0,8% | 1,0% | 1,1% | |
| Area euro |
Inflazione Area euro (variazione annua) |
5,4% | 2,3% | 1,7% | 1,8% | 2,0% | 5,4% | 2,4% | 1,9% | 2,0% | 2,1% | 5,4% | 2,3% | 1,5% | 1,5% | 1,7% |
| Euribor 3M | 3,43 | 3,66 | 2,59 | 2,52 | 2,52 | 3,43 | 3,72 | 2,84 | 2,86 | 3,27 | 3,43 | 3,50 | 2,17 | 2,02 | 2,02 | |
| EurIRS 10Y | 3,04 | 2,74 | 3,24 | 3,56 | 3,58 | 3,04 | 2,78 | 3,44 | 3,81 | 4,07 | 3,04 | 2,67 | 2,98 | 3,19 | 3,21 | |
| Euro/USD | 1,08 | 1,08 | 1,12 | 1,14 | 1,15 | 1,08 | 1,08 | 1,11 | 1,13 | 1,15 | 1,08 | 1,08 | 1,12 | 1,15 | 1,16 | |
| PIL Reale Italia (variazione annua) |
1,0% | 0,7% | 1,2% | 1,0% | 0,6% | 1,0% | 1,0% | 1,3% | 1,3% | 1,1% | 1,0% | 0,4% | 0,6% | 0,6% | 0,2% | |
| Inflazione Italia (variazione annua) |
5,6% | 1,3% | 2,1% | 1,7% | 1,7% | 5,6% | 1,4% | 2,3% | 1,9% | 2,0% | 5,6% | 1,3% | 1,8% | 1,2% | 1,3% | |
| Prezzi immobili Italia (variazione annua) |
1,3% | 1,3% | 1,7% | 1,5% | 2,5% | 1,3% | 1,7% | 3,4% | 3,4% | 4,3% | 1,3% | 0,8% | -0,9% | -1,3% | 0,3% | |
| Italia | Rendimento BOT 6 mesi |
3,4 | 3,4 | 2,8 | 2,8 | 2,8 | 3,4 | 3,5 | 3,1 | 3,2 | 3,5 | 3,4 | 3,3 | 2,4 | 2,4 | 2,3 |
| Rendimento BTP 10 anni |
4,1 | 3,8 | 4,2 | 4,8 | 4,9 | 4,1 | 3,8 | 4,3 | 4,9 | 5,2 | 4,1 | 3,8 | 4,1 | 4,6 | 4,8 | |
| BTP-Bund Spread 10 anni (basis points) |
170 | 134 | 134 | 149 | 154 | 170 | 130 | 122 | 136 | 138 | 170 | 143 | 147 | 170 | 182 | |
| Tasso % di disoccupazione |
7,6 | 7,1 | 7,0 | 7,1 | 7,2 | 7,6 | 7,0 | 6,9 | 6,9 | 6,9 | 7,6 | 7,1 | 7,3 | 7,4 | 7,6 | |
| Beni | Prezzo gas naturale (€/MWh) |
41 | 29 | 28 | 26 | 23 | 41 | 29 | 29 | 26 | 23 | 41 | 29 | 28 | 25 | 23 |
| Prezzo petrolio (BRENT) |
82,3 | 81,7 | 78,0 | 76,0 | 74,0 | 82,3 | 81,7 | 79,6 | 77,4 | 76,3 | 82,3 | 81,6 | 76,7 | 72,9 | 71,7 | |
| USA | PIL Reale (variazione annua) |
2,5% | 2,2% | 1,8% | 2,1% | 1,6% | 2,5% | 2,6% | 2,1% | 2,5% | 2,1% | 2,5% | 2,2% | 1,1% | 1,7% | 1,4% |
| Tasso % di disoccupazione |
3,6 | 3,9 | 4,1 | 4,1 | 4,1 | 3,6 | 3,9 | 3,9 | 3,8 | 3,8 | 3,6 | 3,9 | 4,2 | 4,3 | 4,4 |
Scenari elaborati a giugno 2024 da CFO - Research Department. Dati previsionali per gli anni 2024, 2025, 2026 e 2027.
Nell'Area Euro, la crescita del PIL per il 2024 è prevista pari allo 0,6% e all'1,3% nel 2025. Il ciclo dovrebbe aver superato il punto di minimo e a partire dal secondo semestre è attesa una riaccelerazione della crescita sostenuta dall'impatto sui consumi del recupero del potere d'acquisto delle famiglie e dal consolidamento della domanda estera che agirà da volano per le esportazioni. I consumi privati contribuiranno positivamente alla crescita anche nel 2025, quando anche gli investimenti fissi torneranno ad accelerare in misura sostenuta, supportati dagli effetti del calo dei tassi, dalla ripresa della domanda e dalla ripartenza del ciclo del credito. Il mercato del lavoro non mostra segnali di indebolimento: si prevede che l'occupazione possa continuare ad espandersi, seppur su ritmi più moderati rispetto al 2023. La politica fiscale dovrebbe farsi restrittiva nell'anno in corso, ma l'impatto sul ciclo dovrebbe risultare poco più che trascurabile in quanto il calo della spesa dovrebbe essere spiegato prevalentemente dalla definitiva rimozione delle misure varate per contrastare la crisi energetica. Al contrario, il 2024 dovrebbe risultare un anno di svolta per la spesa effettiva dei fondi NGEU nei paesi dell'Europa meridionale, che continueranno a rappresentare un elemento di sostegno almeno fino al 2026. A partire dall'anno prossimo però l'impatto restrittivo della politica fiscale al netto dei fondi europei potrebbe ampliarsi per via dell'entrata in vigore delle nuove regole fiscali.

In Italia, la direzione della crescita del PIL – previsto pari allo 0,7% e all'1,2% nel 2025 - sarà determinata soprattutto dai consumi, grazie al recupero dei redditi reali e nonostante una risalita del tasso di risparmio; viceversa gli investimenti sono previsti rallentare per effetto principalmente della contrazione delle costruzioni. In particolare, per quanto concerne le costruzioni, l'effetto negativo della stretta sul Superbonus, pur essendo in parte compensato dagli effetti delle opere infrastrutturali previste dal PNRR, si tradurrà in una contrazione del settore nel 2025; la ripartenza del settore è ipotizzata solo nel 2026. Nell'ipotesi in cui gli obiettivi del PNRR venissero integralmente centrati, le stime di crescita potrebbero essere migliori di quanto assunto nello scenario di base. I servizi sono attesi contribuire alla crescita nel 2024-2025: dopo l'inattesa frenata di fine 2023, sembrano essere tornati ad espandersi già da inizio 2024 e il recupero di potere d'acquisto delle famiglie, che potrebbe riflettersi ancora in un aumento dei consumi di servizi più che di beni, dovrebbe continuare ad alimentare questa tendenza anche nella seconda metà del 2024 e nel 2025.
Per l'Area Euro il tasso di inflazione è previsto pari al 2,3% nel 2024 e all'1,7% nel 2025. Il processo disinflazionistico continua, seppur in maniera irregolare. In particolare, il contributo all'inflazione generale dell'energia è diminuito significativamente nel primo semestre, ed è atteso tornare in territorio positivo nella seconda metà del 2024, e in media nel 2025; il processo disinflattivo è vicino ad essere completato per gli alimentari; l'inflazione sui beni industriali non energetici, già diminuita significativamente negli ultimi mesi, potrebbe calare ancora nella seconda metà dell'anno, e non è escluso che tale componente si attesti in territorio negativo tra il secondo semestre 2024 e il primo trimestre 2025. La componente che continua a mostrare la maggiore vischiosità è quella dei servizi.
In Italia il tasso di inflazione è previsto pari all'1,3% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Il processo disinflazionistico è continuato anche nei primi mesi del 2024 ed è stato più accentuato rispetto a quello registrato nell'Area Euro, grazie sia a un persistente contributo deflattivo della componente energetica, sia a una dinamica più contenuta dell'inflazione sottostante, spiegata verosimilmente dalla maggiore moderazione salariale.
Come previsto, a giugno, la Banca Centrale Europea ha ridotto di 25 punti base i tassi ufficiali e una nuova riduzione dei tassi ufficiali è ritenuta probabile tra settembre e dicembre. Una graduale e parziale rimozione della restrizione monetaria è ancora giustificata dai progressi della disinflazione, destinati a continuare nei prossimi mesi. Allo stesso tempo, però, le prospettive economiche e la pressione sui conti pubblici giustificano un livello dei tassi a lungo termine più alto di quanto previsto in precedenza.
Le prospettive sono rese più incerte dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, che potrebbero causare tensioni repentine sui prezzi delle materie prime e sui mercati finanziari. Se, contrariamente alle attese, l'inflazione non tornasse a calare nei mesi finali del 2024, la Banca Centrale Europea potrebbe posticipare gli ulteriori tagli dei tassi.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i segnali a lungo attesi di rallentamento del ciclo statunitense si sono intensificati di recente, pur sempre in un quadro di "atterraggio morbido". Il PIL è atteso crescere del 2,2% nel 2024 e all'1,8% nel 2025. Per quanto concerne le dinamiche dell'occupazione USA lo scenario base ipotizza il proseguimento del processo di ribilanciamento tra domanda e offerta; le stime sul tasso di disoccupazione sono pari al 3,9% per il 2024 e al 4,1% per il 2025 (a fronte del 3,8% per entrambi gli anni di dicembre), con rischi verso l'alto. L'esito delle elezioni presidenziali di novembre non dovrebbe condizionare più di tanto il quadro macro nel breve termine, ma le conseguenze potrebbero essere rilevanti nel medio termine.
La metodologia adottata dal Gruppo prevede, come descritto nella Parte A - Politiche Contabili del Bilancio 2023 ed in particolare nel paragrafo "Modalità di determinazione delle perdite di valore", di tenere in considerazione anche gli scenari alternativi (migliorativo/peggiorativo), per i quali si utilizzano principalmente informazioni esterne (tra le altre, le previsioni minime e massime di una variabile fondamentale come il PIL sulla base di quanto rilevato da Consensus Economics).
Tale metodologia prevede di individuare le previsioni di crescita del PIL più elevate (scenario favorevole) e più basse (scenario sfavorevole) nel sondaggio di Consensus Economics più recente per i principali paesi avanzati adattando l'andamento di consumi privati e investimenti fissi dello scenario di base è in modo da restituire un profilo di crescita media annua del PIL coerente con tali previsioni. Le altre variabili vengono ricalcolate, anch'esse coerentemente.
Per quanto riguarda lo scenario favorevole, le ipotesi adottate restituiscono uno scenario caratterizzato da tassi di crescita reale più elevati (la distanza dei tassi di crescita dallo scenario base è moderata tra 0,2 e 0,5 punti percentuali, ma stabilmente positiva), inflazione moderatamente più elevata, tasso di disoccupazione più basso; l'andamento degli indici azionari e dei prezzi immobiliari è più robusto che nello scenario di base. I tassi di interesse sono più elevati su tutte le scadenze: si ipotizza che la maggiore crescita induca la BCE ad arrestare il taglio dei tassi a 2,75% invece che a 2,50% e poi a riprendere la fase di restrizione. I tassi a lungo termine sono significativamente più elevati che nello scenario base, ma le curve dei tassi subiscono comunque un appiattimento.
Per quanto riguarda lo scenario "sfavorevole", l'andamento del PIL italiano è previsto debole: la crescita media annua è nell'ordine del mezzo punto percentuale su tutto l'orizzonte, mentre l'andamento del PIL dell'Area Euro è più sostenuto, con tassi di crescita alla fine dell'orizzonte pari a circa l'1%. Ne deriva un calo dell'inflazione un poco più rapido e profondo, che consente alla BCE di allentare la politica monetaria fino a renderla espansiva. Alla fine del triennio, il livello dei tassi a breve termine è inferiore di 50 punti base rispetto allo scenario base, mentre gli IRS decennali sono più bassi di 35 punti base.
Lo scenario sfavorevole include inoltre livelli più alti dello spread BTP-BUND, ipotizzando che allo shock globale di domanda si aggiunga un modesto shock idiosincratico domestico, per es. dovuta a difficoltà di implementazione del PNRR o alla notevole pressione dell'offerta di titoli di stato sui flussi finanziari domestici nel 2024, con ripercussioni sui mercati finanziari domestici e sull'andamento dei valori immobiliari.

Nel primo semestre 2024 non si rilevano modifiche rispetto agli approcci introdotti nel Bilancio 2023, che sono prevalentemente basati su due elementi complementari:
Gli approcci sono compiutamente descritti nella Parte E, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, della Nota integrativa al Bilancio consolidato 2023.
Nell'insieme, nei fondi rettificativi delle esposizioni performing, riferite sia a esposizioni per cassa che di firma, al 30 giugno 2024 insistono elementi di prudenza per 0,9 miliardi, sostanzialmente invariati rispetto a dicembre. In tale dato non sono compresi gli accantonamenti integrativi operati su esposizioni verso controparti russe e ucraine, relative alle posizioni cross-border ed a quelle di Banca Intesa Russia e di Pravex, già rappresentati nel precedente paragrafo "Gli impatti valutativi per il Gruppo ISP del conflitto militare fra Russia e Ucraina".
L'ECL, determinata nella logica del principio IFRS 9, è stata oggetto di analisi di sensitività al fine di analizzarne la variabilità relativamente ai singoli scenari alternativi nel rispetto delle raccomandazioni di ESMA.
Tale analisi è stata condotta sul portafoglio crediti in bonis (Stage 1 e Stage 2) e relativamente al perimetro rappresentativo del Gruppo (include Banche e società del perimetro Italia, Intesa Sanpaolo Lux e Intesa Sanpaolo Ireland che rappresentano circa il 90% dell'esposizione complessiva del Gruppo).
Si ricorda che la metodologia di stima dell'ECL adottata dal Gruppo per il condizionamento macroeconomico di PD e LGD prevede l'utilizzo di uno scenario base ("Most Likely") poi corretto con un Add-On calcolato in funzione della distanza tra scenario centrale e scenari migliorativo/peggiorativo. Questi ultimi vengono in buona parte determinati a partire dalla selezione delle ipotesi più ottimistiche/pessimistiche delle variabili macroeconomiche di Consensus Economics, pertanto essi accolgono previsioni attese.
L'analisi di sensitivity è la differenza tra la ECL determinata assumendo come ipotesi di riferimento quelle proprie dei singoli scenari alternativi (rispettivamente migliorativo e peggiorativo) e la ECL derivante dal modello sopra richiamato, che include quindi già le previsioni alternative fattorizzate attraverso la distanza delle stesse dallo scenario base.
Sulla base di quanto premesso e del fatto che la distanza degli scenari peggiorativo e migliorativo rispetto allo scenario base è contenuta e sostanzialmente simmetrica, l'applicazione dello scenario peggiorativo comporterebbe lo scivolamento in Stage 2 di 0,7 miliardi di esposizione, un incremento dell'ECL di circa 32 milioni e una leggera crescita dell'indice di copertura. La sensitivity del portafoglio allo scenario migliorativo vedrebbe invece una diminuzione di 45 milioni della ECL, con rientro in Stage 1 di 0,8 miliardi di esposizione. L'indice di copertura delle esposizioni in bonis diminuirebbe di 1 punto base.
Si evidenzia che il Gruppo, al fine di tener conto della maggiore incertezza che caratterizza gli scenari previsionali, ha incluso nella ECL dei crediti performing rilevata a partire dal Bilancio 2023 un aggiustamento (richiamato nel precedente paragrafo e più dettagliatamente descritto nella Parte E, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, della Nota integrativa al Bilancio consolidato 2023) teso a cogliere tali elementi di incertezza attraverso la considerazione di ipotesi di scenari alternativi più estremi che incorporano ipotesi di deviazioni significative rispetto alle aspettative di evoluzione del quadro macroeconomico. L'aggiustamento relativo agli scenari alternativi estremi, che ha determinato un aumento dell'ECL dei crediti in bonis di circa 290 milioni, non è incorporato nell'esercizio di sensitivity sopra descritto. L'ulteriore intervento di aggiustamento manageriale dell'esito dei modelli, richiamato nel paragrafo precedente, ha la finalità di cogliere vulnerabilità che colpiscono in modo asimmetrico i singoli settori economici, non intercettate dai modelli in uso e, pertanto, non direttamente collegabili alle componenti forward-looking oggetto di analisi di sensitivity.

Il rischio di controparte è una particolare fattispecie di rischio di credito, relativo ai contratti derivati (OTC – Over The Counter ed ETD – Exchange-Trade-Derivatives) e SFT (Securities Financing Transactions) che si riferisce all'eventuale insolvenza della controparte prima della scadenza di un contratto avente valore di mercato positivo.
Il Gruppo adotta tecniche di mitigazione del rischio di controparte tramite accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie. Questo avviene tramite la sottoscrizione di accordi di tipo ISDA – International Swaps and Derivatives Association, per derivati OTC, che permettono, nel rispetto della normativa di vigilanza, anche la riduzione degli assorbimenti di capitale regolamentare. Inoltre, la Banca pone in essere, ove possibile, accordi di marginazione, solitamente con frequenza giornaliera, per la copertura dell'operatività in derivati bilaterali OTC (CSA – Credit Support Annex) e SFT (GMRA – Global Master Repurchase Agreement e GMSLA – General Market Securities Lending Agreement). Anche l'operatività in ETD è soggetta a marginazione giornaliera, secondo le regole dei mercati di riferimento.
Ai fini segnaletici, Intesa Sanpaolo ha ottenuto l'autorizzazione all'utilizzo della metodologia dei modelli interni per il calcolo del requisito a fronte di rischio di controparte per derivati (OTC ed ETD) e SFT.
Tali metodologie avanzate di misurazione dei rischi vengono utilizzate anche a livello gestionale per assicurare il cosiddetto "use test": la Direzione Centrale Risk Management IMI CIB provvede infatti giornalmente al calcolo, alla validazione e all'invio delle metriche ai sistemi di monitoraggio creditizio, ai fini della misurazione degli utilizzi delle linee di credito per derivati e SFT. Le altre banche del Gruppo, che presentano operatività che comporta requisito per rischio di controparte residuale rispetto a Capogruppo, applicano comunque a livello gestionale le metriche avanzate in modalità semplificata.
Ai fini di assicurare lo "use test" del modello, il Gruppo ha implementato i processi richiesti nell'ambito della normativa di "Basilea 3". In particolare, vengono effettuate prove di stress al fine di misurare gli impatti sulle misure di rischio in presenza di condizioni di mercato estreme. Vengono anche condotte analisi di backtesting per accertare la robustezza del modello. Inoltre, a completamento del processo di analisi di rischio, sono stati attivati i seguenti processi aziendali:
Rispetto al 31 dicembre 2023 non si segnalano variazioni nell'ambito di applicazione del modello.

I requisiti normativi del portafoglio di negoziazione sono definiti all'interno del Regolamento UE n. 876/2019 (CRR2 – Parte Tre, Titolo I, Capo 3 rispettivamente agli articoli 102, 103, 104). Il combinato disposto di tali articoli delinea l'insieme dei requisiti minimi necessari all'identificazione delle strategie di trading e alla misurazione e al controllo dei rischi ad esse connessi.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, al fine di recepire quanto dettato dalla normativa di riferimento, si è dotato di una policy interna che individua il trading book sulla base:
In particolare, gli asset classificati nel trading book regolamentare coincidono – salvo specifiche eccezioni – con le attività finanziarie detenute per la negoziazione (Circolare n. 262 della Banca d'Italia). Tale associazione deriva dall'insieme delle strategie, dei poteri, dei limiti e dei controlli che alimentano e garantiscono la contiguità e la coerenza tra i portafogli contabili e prudenziali.
Nell'ambito dei rischi connessi all'attività di trading, i rischi di mercato che derivano dall'effetto che le variazioni nelle variabili di mercato possono generare sulle diverse poste patrimoniali del Gruppo, sono quantificati gestionalmente attraverso analisi giornaliere e di periodo con l'obiettivo di determinare la vulnerabilità del portafoglio di negoziazione del Gruppo Intesa Sanpaolo. Di seguito è disponibile l'elenco dei principali fattori di rischio a cui il portafoglio di negoziazione del Gruppo è esposto:
Per taluni dei fattori di rischio sopra citati e inclusi nelle rilevazioni di VaR (Value at Risk) gestionale, l'Autorità di Vigilanza ha validato i modelli interni per la segnalazione degli assorbimenti patrimoniali di Intesa Sanpaolo. In particolare, nell'ambito dei rischi di mercato, i profili di rischio validati sono: (i) generico e specifico su titoli di debito e su titoli di capitale; (ii) rischio di posizione su quote di OICR con liquidità giornaliera; (iii) rischio di posizione in merci.
L'allocazione di capitale per l'operatività di trading è fissata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, mediante l'attribuzione di limiti operativi in termini di VaR alle varie unità del Gruppo.
La struttura dei limiti riflette il livello di rischiosità ritenuto accettabile con riferimento alle singole aree di business in coerenza con gli orientamenti gestionali e strategici definiti dai vertici aziendali. L'attribuzione e il controllo dei limiti ai vari livelli gerarchici comportano l'assegnazione di poteri delegati ai differenti responsabili delle aree di business, volti al raggiungimento del migliore trade-off tra un ambiente di rischio controllato e le esigenze di flessibilità operativa. Il concreto funzionamento del sistema dei limiti e dei poteri delegati si fonda sui seguenti concetti: base di gerarchia e interazione.
L'applicazione di tali principi ha condotto alla definizione di una struttura di limiti nella quale assume particolare rilevanza la distinzione tra limiti di primo livello e limiti di secondo livello:
Taluni dei suddetti limiti possono essere attratti dalla disciplina RAF.
Si rileva che la Capogruppo rappresenta la quota prevalente dei rischi di mercato del Gruppo mentre alcune altre società controllate del Gruppo detengono portafogli di negoziazione minori la cui rischiosità è marginale (inferiore al 10% circa dei rischi gestionali complessivi del Gruppo): in particolare, i fattori di rischio dei portafogli di negoziazione delle partecipate estere sono titoli governativi locali, posizioni su tassi di interesse e tassi di cambio riferiti a pay-off di natura lineare.
Di seguito viene data una maggiore rappresentazione delle metriche market risk oggetto di monitoraggio nella struttura dei limiti:
Definizione: il Value at Risk è una stima monetaria del rischio basata su tecniche statistiche in grado di sintetizzare la massima perdita probabile, con un certo livello di confidenza, che una posizione finanziaria o un portafoglio possono subire in un determinato periodo di tempo (c.d. Holding Period) a fronte di variazioni dei fattori di rischio sottostanti i modelli di valutazione causate da dinamiche di mercato.
Metodo: i modelli matematici e statistici che permettono di calcolare il VaR possono essere suddivisi in due macro-categorie: approcci parametrici (varianza/covarianza) e approcci che si basano su tecniche di simulazione, quale il sistema in uso presso Intesa Sanpaolo.
L'approccio utilizzato in Intesa Sanpaolo si caratterizza per:
Gli scenari di simulazione storica sono calcolati internamente su serie storiche dei fattori di rischio di 1 anno (250 rilevazioni). Ai fini gestionali a ciascuno scenario viene assegnata una probabilità di realizzo non uguale ma che decresce esponenzialmente in funzione del tempo, al fine di privilegiare il contenuto informativo dei dati più recenti. Ai fini regolamentari, per il calcolo del requisito di capitale, gli scenari sono equipesati.
Si rileva che nel primo trimestre 2024, il Consiglio di Amministrazione, in occasione dell'ordinario aggiornamento annuale del framework gestionale dei rischi di mercato (nell'ambito del Risk Appetite Framework di Gruppo 2024), ha confermato la definizione di un limite specifico riferito alle attività di trading, all'interno di un limite complessivamente riferito alle attività di trading e al business model Hold To Collect and Sell (HTCS).
Definizione: la sensitivity misura il rischio riconducibile alla variazione del valore teorico di una posizione finanziaria al mutare di una quantità definita dei fattori di rischio ad essa connessi. Sintetizza quindi:
Metodo: l'indicatore di sensitivity può essere costruito impiegando le seguenti tecniche:
Le misure di sensitività consentono di rendere più accurata la profilatura dei rischi, soprattutto in presenza di componenti opzionali. Esse misurano il rischio riconducibile alla variazione del valore di una posizione finanziaria al mutare di una quantità predefinita dei parametri di valutazione quali, ad esempio, ipotesi di rialzo dei tassi di interesse di un punto base.
Definizione: le misure di livello, utilizzate anche sotto forma di ratio, sono indicatori a supporto delle metriche di rischio sintetiche che si fondano sull'assunzione che esista una relazione diretta tra l'entità di una posizione finanziaria e il profilo di rischio. In particolare, le misure di livello permettono di monitorare la natura delle esposizioni verso determinati emittenti o gruppi economici.
I principali indicatori rappresentativi di misure di livello sono la posizione nominale (o equivalente) e le metriche di durata media; fanno parte di indicatori di livello anche le misure di Massima Esposizione Negativa della Riserva di Valutazione caratterizzanti il business Model HTCS.
Metodo: la determinazione della posizione nominale (o equivalente) avviene attraverso l'individuazione:
Nella determinazione della posizione equivalente il rischio è definito dal valore delle differenti attività, convertite in una posizione aggregata che sia "equivalente" in termini di sensibilità alla variazione dei fattori di rischio indagati.
In Intesa Sanpaolo l'approccio è caratterizzato da un esteso ricorso a plafond in termini di mark-to-market, in quanto rappresentativi del valore degli asset iscritti a bilancio.
Definizione: le prove di stress sono effettuate periodicamente al fine di evidenziare e monitorare la potenziale vulnerabilità dei portafogli di trading al verificarsi di eventi estremi oltre che rari, non pienamente colti dai modelli di VaR.
Metodo: gli stress test in ambito gestionale vengono applicati periodicamente alle esposizioni a rischio di mercato, tipicamente adottando:

più fattori di rischio.
Nell'ambito dello Stress Testing Programme di Gruppo sono previsti i seguenti esercizi di stress:
Definizione: la metrica di Stressed VaR è basata sulle medesime tecniche di misurazione del VaR. Rispetto a queste ultime, viene calcolata applicando condizioni di stress di mercato registrate in un periodo storico ininterrotto di 12 mesi. Metodo: l'individuazione di tale periodo è stata effettuata considerando le linee guida seguenti:
− il periodo deve permettere di utilizzare, per tutti i fattori di rischio in portafoglio, serie storiche reali.
Coerentemente con l'approccio di simulazione storica utilizzato per il calcolo del VaR, quest'ultimo punto è una condizione discriminante nella selezione dell'orizzonte temporale. Infatti, al fine di garantire l'effettiva consistenza dello scenario adottato ed evitare l'utilizzo di fattori driver o comparable, il periodo storico deve garantire l'effettiva disponibilità dei dati di mercato.
Alla data di redazione della Relazione semestrale al 30 giugno 2024, il periodo utile per la rilevazione dello Stressed VaR per Intesa Sanpaolo è tra il 1° aprile 2022 ed il 21 marzo 2023.
Ai fini gestionali la metrica di Stressed VaR viene calcolata sull'intero perimetro dei portafogli valutati al Fair Value del Gruppo (Trading e FVOCI nell'ambito del perimetro bancario) e la frequenza minima di revisione del periodo stressato è almeno annuale, contestualmente all'ordinario aggiornamento annuale del framework gestionale dei rischi di mercato (Risk Appetite Framework).
Definizione: l'Incremental Risk Charge (IRC) è la massima perdita potenziale del portafoglio di credit trading dovuta a un upgrade/downgrade e fallimento degli emittenti, riferita a un orizzonte temporale annuale, con intervallo di confidenza pari al 99,9%. Tale misura, aggiuntiva rispetto al VaR, è applicata all'intero portafoglio di negoziazione di Intesa Sanpaolo (come per le altre metriche regolamentari non è prevista l'applicazione a livello di sottoportafoglio).
L'IRC consente la corretta rappresentazione del rischio specifico su titoli di debito e derivati di credito poiché coglie, oltre al rischio idiosincratico, anche i rischi di evento e di default.
La misura si applica a tutti i prodotti finanziari sensibili agli spread creditizi inclusi nel portafoglio di trading ad eccezione delle cartolarizzazioni.
Metodo: la simulazione è basata su un Modified Merton Model. Le probabilità di transizione e default sono quelle osservate tramite le matrici storiche delle principali agenzie di rating, con l'applicazione di un valore minimo di probabilità di default maggiore di zero. L'asset correlation viene inferita a partire dall'equity correlation degli emittenti. Il modello è basato sull'ipotesi di constant position con un holding period di un anno.
Un programma regolare di stress viene applicato ai principali parametri del modello (correlazione, matrici di transizione e default e spread creditizi).
Si riporta di seguito una rappresentazione del VaR gestionale giornaliero del solo portafoglio di trading, fornendo inoltre evidenza dell'esposizione complessiva dei principali risk taking center.
| 2024 | (milioni di euro) 2023 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2° trimestre medio |
2° trimestre minimo |
2° trimestre massimo |
1° trimestre medio |
4° trimestre medio |
3° trimestre medio |
2° trimestre medio |
1° trimestre medio |
|||
| Totale Group Trading Book (a) | 30,9 | 25,2 | 37,5 | 31,9 | 26,4 | 33,7 | 35,5 | 27,9 | ||
| di cui: Group Treasury & Capital Management |
13,1 | 9,3 | 14,2 | 6,2 | 3,8 | 3,7 | 4,4 | 5,1 | ||
| di cui: Divisione IMI C&IB | 20,3 | 14,6 | 28,0 | 23,3 | 23,3 | 31,1 | 33,7 | 25,3 |
La tabella riporta la variabilità storica del VaR gestionale giornaliero calcolato sulla serie storica trimestrale rispettivamente del Gruppo Intesa Sanpaolo (inclusivo delle controllate in perimetro), di Group Treasury & Capital Management e della Divisione IMI C&IB; i valori calcolati sul perimetro di Gruppo (media, minimo e massimo) non corrispondono alla somma dei valori individuali di colonna poiché ricalcolati sulla serie storica aggregata inclusiva anche delle controllate in perimetro.
(a) Il dato Group Trading Book include il VaR gestionale di Group Treasury & Capital Management, della Divisione IMI C&IB (perimetro Trading Book) e delle controllate in perimetro.
Come evidenziato dalla tabella precedente, nel corso del secondo trimestre 2024 si rilevano rischi gestionali di trading pressoché stabili rispetto alle medie del trimestre precedente. Gli stessi, infatti, passano da 31,9 milioni (valore medio del primo trimestre 2024) a 30,9 milioni (valore medio del secondo trimestre 2024). Il marginale decremento osservato è riconducibile al trend di riduzione del VaR nel secondo trimestre causato dagli episodi di roll di scenario verificatisi a partire dalla seconda metà del periodo. Tale stabilità si riscontra anche nel confronto tra il valore medio del primo semestre 2023 (31,6 milioni) e del primo semestre 2024 (31,4 milioni), come evidenziato dalla tabella che segue.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2024 | 2023 | |||||||
| 1° semestre medio |
1° semestre minimo |
1° semestre massimo |
1° semestre medio |
1° semestre minimo |
1° semestre massimo |
|||
| Totale Group Trading Book (a) | 31,4 | 19,9 | 42,2 | 31,6 | 21,5 | 45,9 | ||
| di cui: Group Treasury & Capital Management |
9,6 | 2,8 | 14,2 | 4,8 | 3,5 | 6,3 | ||
| di cui: Divisione IMI C&IB | 21,8 | 14,6 | 32,6 | 29,3 | 19,5 | 43,7 |
La tabella riporta la variabilità storica del VaR gestionale giornaliero calcolato sulla serie storica dei primi sei mesi dell'anno rispettivamente del Gruppo Intesa Sanpaolo (inclusivo delle controllate in perimetro), di Group Treasury & Capital Management e della Divisione IMI C&IB; i valori calcolati sul perimetro di Gruppo (media, minimo e massimo) non corrispondono alla somma dei valori individuali di colonna poiché ricalcolati sulla serie storica aggregata inclusiva anche delle controllate in perimetro.
(a) Il dato Group Trading Book include il VaR gestionale di Group Treasury & Capital Management, della Divisione IMI C&IB (perimetro Trading Book) e delle controllate in perimetro.
La dinamica del VaR di Trading nel corso del secondo trimestre 2024 è caratterizzata da un trend di riduzione principalmente riconducibile all'uscita di osservazioni della coda della distribuzione sottostante il calcolo del VaR. Tale effetto è stato parzialmente compensato dai movimenti di portafoglio principalmente a seguito dell'aumento dell'esposizione in Crediti Fiscali classificati a Trading Book (Group Treasury & Capital Management).


| 2° trimestre 2024 | Azioni | Tassi | Credit spread |
Cambi | Altri parametri |
Merci |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Group Treasury & Capital Management |
3% | 77% | 1% | 19% | 0% | 0% |
| Divisione IMI C&IB | 12% | 41% | 31% | 4% | 5% | 7% |
| Totale Gruppo | 9% | 51% | 24% | 7% | 4% | 5% |
(a) La tabella riporta il contributo dei fattori di rischio fatto 100% il capitale a rischio complessivo, distinguendo tra Group Treasury & Capital Management e Divisione IMI C&IB, nonché fornendo la distribuzione del dato complessivo di Gruppo (inclusivo delle controllate in perimetro), calcolato come media delle stime giornaliere del secondo trimestre 2024.
Analizzando l'andamento della composizione del profilo di rischio del Gruppo per il portafoglio di Trading, nel secondo trimestre 2024 si osserva la tendenziale prevalenza del rischio tasso di interesse e credit spread, rispettivamente pari al 51% e al 24% del VaR gestionale complessivo di Gruppo. Con riferimento invece ai singoli "risk taking center", si osserva la prevalenza del rischio tasso di interesse e cambio per Group Treasury & Capital Management (rispettivamente pari al 77% e 19%) e del fattore di rischio tasso di interesse e credit spread per la Divisione IMI C&IB (rispettivamente pari al 41% e 31%).
Il controllo dei rischi relativamente all'attività del Gruppo Intesa Sanpaolo si avvale anche di analisi di scenario e prove di stress. A fine giugno, gli impatti di selezionati scenari relativi all'evoluzione di prezzi azionari, tassi di interesse, spread creditizi, tassi di cambio e prezzi delle materie prime sono così sintetizzati nella tabella che segue:
| EQUITY | D'INTERESSE | TASSI | CREDIT SPREAD | CAMBI | MATERIE PRIME | (milioni di euro) INFLAZIONE |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crash | Bullish | +40pb | lower rate |
-25pb | +25pb | -5% | +5% | Crash | Bullish | Up | Down | |
| Totale Trading Book |
80 | 77 | -97 | 102 | -3 | 10 | 26 | 32 | 5 | -2 | 5 | 2 |
In particolare:
– per le posizioni sui mercati azionari non si verificherebbero potenziali perdite né in caso di repentino aumento dei corsi azionari né in caso di forte riduzione degli stessi;
– per le posizioni su tassi di interesse si verificherebbero potenziali perdite per 97 milioni in caso di rialzo dei tassi di interesse;
L'efficacia del modello di calcolo del VaR deve essere monitorata giornalmente per mezzo di analisi di backtesting che, relativamente al perimetro regolamentare, consentono di confrontare:
Il backtesting consente di verificare la capacità del modello di cogliere correttamente, da un punto di vista statistico, la variabilità nella valutazione giornaliera delle posizioni di trading, coprendo un periodo di osservazione di un anno (circa 250 stime). Eventuali criticità relative all'adeguatezza del modello interno sono rappresentate da situazioni in cui le rilevazioni giornaliere dei profitti/perdite di backtesting evidenzino sull'anno di osservazione più di quattro rilevazioni in cui la perdita giornaliera è superiore alla stima del valore a rischio. La normativa vigente richiede che i test retrospettivi siano effettuati considerando sia la serie di P&L effettivi che quelli ipotetici.
Nel corso degli ultimi dodici mesi non si registrano eccezioni di backtesting per la misura di VaR regolamentare per Intesa Sanpaolo.


Il "banking book" è definito come il portafoglio commerciale costituito dall'insieme degli elementi di bilancio e fuori bilancio che fanno parte dell'attività di intermediazione creditizia svolta dal Gruppo Intesa Sanpaolo. Il rischio di tasso di interesse del banking book (di seguito "rischio tasso" o IRRBB) si riferisce pertanto al rischio attuale e prospettico di variazioni del valore economico e del margine di interesse del portafoglio bancario del Gruppo a seguito di variazioni avverse dei tassi di interesse, che si riflettono sia sul valore economico che sul margine di interesse.
Rientra nel portafoglio bancario anche l'esposizione ai rischi di mercato derivante dagli investimenti azionari in società quotate non consolidate integralmente, detenuti prevalentemente dalla Capogruppo.
Il sistema interno di misurazione del rischio di tasso di interesse valuta e descrive l'effetto delle variazioni dei tassi di interesse sul valore economico e sul margine d'interesse e individua tutte le fonti significative di rischio che influenzano il banking book:
Il sistema di misurazione vigente in Intesa Sanpaolo consente inoltre di esaminare il profilo di rischio sulla base di due prospettive, distinte ma complementari:
La prospettiva del valore economico si basa sulla valutazione degli effetti di medio-lungo periodo indotti dalla variazione dei tassi rispetto ad una valutazione di breve periodo fornita dalla prospettiva del margine di interesse.
Il rischio di tasso è presidiato attraverso la fissazione di limiti applicati ad entrambe le prospettive, che si distinguono in:
La Direzione Centrale Market and Financial Risk Management procede alla verifica mensile che i limiti e l'"early warning" approvati nel Risk Appetite Framework (RAF) siano rispettati a livello consolidato e individuale. Inoltre, il Gruppo si è dotato di uno specifico documento di policy interna del rischio di tasso (Linee Guida IRRBB), soggetto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione, che disciplina l'intero framework di gestione del rischio di tasso del Gruppo ed in particolare gli aspetti di governance, le metodologie in uso e la definizione degli scenari.
Nell'ambito delle Linee Guida IRRBB sono definite le metodologie di misurazione dei rischi finanziari generati dal portafoglio bancario:
Le suddette misure sono disponibili con riferimento a ciascuna valuta rilevante del portafoglio di banking book.
La sensitivity del valore economico (o sensitivity del fair value) misura la variazione del valore economico del banking book ed è calcolata a livello di singolo cash flow per ciascuno strumento finanziario, sulla base di diversi shock istantanei di tasso e sulla base di simulazioni storiche di stress volte ad identificare i casi di worst e best case. Essa riflette le variazioni del valore attuale dei flussi di cassa delle posizioni già in bilancio per tutta la durata residua fino a scadenza (run-off balance sheet). I flussi di cassa utilizzati per determinare il present value sono sviluppati al tasso risk-free (Euribor/Libor) e attualizzati con le curve di sconto risk-free.
Ai fini del controllo dell'esposizione e del monitoraggio dei limiti, il calcolo avviene sommando algebricamente l'equivalente in Euro delle sensitivity delle posizioni nelle diverse valute applicando uno shock parallelo di +100 punti base alle curve dei tassi nelle diverse divise. In modo analogo avviene il calcolo per gli shock non-paralleli ai fini del controllo dell'esposizione e del monitoraggio dell'"early warning". La sensitivity delle valute rilevanti viene poi corretta, con una tecnica gestionale di "currency aggregation" per tenere in considerazione l'imperfetta correlazione con i tassi della divisa principale (l'Euro).

La sensitivity del margine di interesse concentra l'analisi sull'impatto che cambiamenti dei tassi di interesse possono produrre sull'abilità del Gruppo di generare un livello stabile di utile. La componente degli utili oggetto di misurazione è rappresentata dalla differenza tra i margini di interesse prodotti dalle attività fruttifere e dalle passività onerose, includendo anche i risultati dell'attività di copertura mediante ricorso a derivati. L'orizzonte temporale di riferimento è comunemente limitato al breve-medio termine (da 1 a 3 anni) e l'impatto è valutato nell'ipotesi di continuità aziendale (approccio "going concern"). La variazione del margine di interesse viene stimata sia in condizioni di scenari attesi sia in ipotesi di shock dei tassi di interesse e scenari di stress. Ulteriori ipotesi vengono anche adottate relativamente a comportamenti dei clienti (differenziate in funzione degli scenari dei tassi) e del mercato e alla risposta del management del Gruppo/Banca ai cambiamenti economici. La proiezione del margine e la relativa sensitivity a variazioni dei fattori di mercato richiedono pertanto di definire una serie di ipotesi di modellizzazione per lo sviluppo dei volumi e dei tassi (fisso/variabile), l'orizzonte temporale di riferimento, le valute rilevanti, nonché i modelli comportamentali introdotti (prepayment, poste a vista, ecc.) e le ipotesi riguardanti l'evoluzione del portafoglio (bilancio run off, costante o dinamico).
I limiti di sensitivity del margine sono definiti sulla base di uno shock istantaneo e parallelo dei tassi di +/-50 punti base, avendo a riferimento un orizzonte temporale di 1 anno e in ipotesi di bilancio costante. Il limite di sensitivity del margine è definito quale limite alla perdita di conto economico e presenta, pertanto, unicamente segno negativo (limite alla riduzione potenziale del margine): l'utilizzo del limite è rappresentato dalla sensitivity che genera una maggiore riduzione del margine nei due scenari di rialzo e ribasso parallelo dei tassi. L'esposizione totale di sensitivity del margine è data dalla somma algebrica dell'esposizione delle singole valute.
Il CSRBB – Credit Spread Risk del Banking Book in linea con la definizione data dall'EBA, è il rischio determinato dalle variazioni del differenziale creditizio di mercato e del differenziale di liquidità del mercato, che rappresentano rispettivamente il premio per il rischio di credito richiesto dagli operatori di mercato per una determinata qualità del credito e il premio di liquidità che stimola la propensione del mercato per gli investimenti, e da altre potenziali caratteristiche degli strumenti a rischio di credito che non sono rilevati dagli altri framework prudenziali esistenti. Il framework CSRBB è stato introdotto come criterio per valutare e monitorare il rischio derivante dalle variazioni del differenziale creditizio di mercato e del differenziale di liquidità del mercato che hanno un impatto sull'EVE e sull'NII delle attività non di trading della banca.
Il Value at Risk (VaR) rappresenta una misura di tipo probabilistico ed esprime la massima perdita potenziale del valore del portafoglio che potrebbe essere subita entro un determinato orizzonte temporale, dato un intervallo statistico di confidenza fissato. Il VaR viene utilizzato anche per consolidare l'esposizione ai rischi finanziari assunti dalle diverse Società del Gruppo che svolgono attività di banking book, tenendo in considerazione anche i benefici prodotti dall'effetto diversificazione e dalla correlazione tra i diversi fattori di rischio e le differenti valute. Tale misura viene calcolata e monitorata, per l'intero perimetro, dalla Direzione Centrale Market and Financial Risk Management.
Nel calcolo delle suddette misure di rischio Intesa Sanpaolo adotta modelli comportamentali di rappresentazione delle poste patrimoniali.
Per i mutui, si fa ricorso a tecniche statistiche per determinare la probabilità di estinzione anticipata (prepayment), al fine di ridurre il rischio di coperture in eccesso rispetto alla reale esposizione al rischio di tasso (overhedge). La stima dei coefficienti di prepayment per i mutui Retail e per i prestiti al consumo viene effettuata mediante la Survival Analysis che esprime il profilo di repricing di ogni singolo mutuo, in funzione di variabili macroeconomiche, anagrafiche della controparte e finanziarie.
Per le poste contrattualmente a vista (conti correnti clientela), viene adottato un modello di rappresentazione finanziaria volto a riflettere le caratteristiche comportamentali di stabilità delle masse e di reattività parziale e ritardata alle variazioni dei tassi di mercato.
Entrambi i modelli sono oggetto di monitoraggio continuo e di ristima periodica per recepire tempestivamente le variazioni del comportamento e delle caratteristiche della clientela nel tempo intercorse, nonché della normativa regolamentare di riferimento.
Al fine di misurare la vulnerabilità del Gruppo al manifestarsi di turbolenze di mercato, il sistema di misurazione del rischio di tasso prevede una valutazione degli effetti prodotti sul valore economico e sul margine di interesse da condizioni di tensione del mercato ("scenario analysis"), ovvero improvvise variazioni nel livello generale dei tassi d'interesse, cambiamenti nelle relazioni tra i tassi di mercato fondamentali (rischio di base), nell'inclinazione e forma della curva dei rendimenti (rischio di curva dei rendimenti), nella liquidità dei principali mercati finanziari o nella volatilità dei tassi di mercato. Tali analisi sono condotte sottoponendo il portafoglio a diversi scenari di variazione dei tassi:
Sono, altresì, previsti degli stress test sui modelli comportamentali, in modo da poter verificare gli impatti finanziari di ipotesi alternative, sottostanti ai parametri comportamentali stimati nei modelli. Gli assunti metodologici sottostanti le ipotesi contenute negli scenari di stress sono opportunamente descritte nei documenti metodologici di dettaglio.

Il rischio di tasso di interesse generato dal portafoglio bancario del Gruppo Intesa Sanpaolo, misurato mediante la sensitivity del valore economico ha registrato nel corso del primo semestre 2024 un valore medio pari a -1.920 milioni con un valore minimo pari a -1.074 milioni e un valore massimo pari a -2.312 milioni, dato quest'ultimo coincidente con quello di fine giugno 2024. Quest'ultimo dato è in aumento di -1.311 milioni rispetto al valore di fine 2023, pari a -1.001 milioni. L'incremento rispetto a fine 2023 riflette l'attivazione di una manovra di protezione del margine di interesse dagli attesi scenari di calo dei tassi. Contribuisce alla variazione anche l'incremento dell'esposizione del portafoglio titoli HTCS registrato nel corso del semestre.
La sensitivity del margine di interesse – nell'ipotesi di variazione di +50, -50 e di +100 punti base dei tassi – ammonta alla fine di giugno 2024, rispettivamente a 149 milioni, a -73 milioni e a 241 milioni. Quest'ultimo dato risulta in calo rispetto al valore di fine 2023, pari a 614 milioni, riflettendo la citata manovra di protezione del margine d'interesse, realizzata in prevalenza con coperture in derivati sulla raccolta a vista, sia presso la Capogruppo che presso le principali banche del Gruppo. Al calo della misura contribuisce anche l'incremento dell'esposizione in titoli del Portafoglio HTCS.
Nella tabella e nei grafici sottostanti si fornisce una rappresentazione dell'andamento della sensitivity del valore economico (o sensitivity del fair value) e della sensitivity del margine di interesse.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre 2024 | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||
| medio | minimo | massimo | |||
| Shift Sensitivity del Fair Value +100bp | -1.920 | -1.074 | -2.312 | -2.312 | -1.001 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse -50bp | -150 | -52 | -323 | -73 | -332 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse +50bp | 199 | 116 | 320 | 149 | 350 |
| Shift Sensitivity del Margine di Interesse +100bp | 342 | 191 | 564 | 241 | 614 |


Note illustrative – Il presidio dei rischi
Il rischio di tasso di interesse, misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2024 mediamente pari a 568 milioni, con un valore massimo pari a 717 milioni, raggiunto nel mese di aprile, ed un valore minimo pari a 326 milioni, registrato a gennaio. Il dato di fine giugno 2024 risulta pari a 657 milioni, in aumento rispetto al valore di fine dicembre 2023, pari a 273 milioni, a causa dell'aumento dell'esposizione del Banking Book al rialzo dei tassi d'interesse realizzata nel corso del semestre.
Il rischio di cambio espresso dagli investimenti partecipativi in divisa estera (banking book) e misurato in termini di VaR, è stato nel corso del primo semestre 2024 mediamente pari a 86 milioni, con un valore massimo pari a 107 milioni, raggiunto nel mese di febbraio, ed un valore minimo pari a 75 milioni, rilevato a maggio 2024. Il dato di fine giugno ammonta a 79 milioni, in diminuzione rispetto al valore di fine dicembre 2023, pari a 118 milioni, per la riduzione della volatilità complessiva del portafoglio.
Il rischio di prezzo generato dal portafoglio azionario ha registrato nel corso del primo semestre 2024 un livello medio, misurato in termini di VaR, di 206 milioni, con un valore minimo di 174 milioni realizzato a marzo, e un massimo di 213 milioni, raggiunto alla fine di febbraio. Il dato di fine giugno ammonta a 211 milioni, in riduzione rispetto al valore di fine dicembre 2023, pari a 247 milioni.
Il VaR complessivo, costituito dalle tre componenti sopra descritte (VaR Interesse, VaR Cambio e VaR Azionario), è stato nel corso del primo semestre 2024 mediamente pari a 655 milioni, con un valore massimo pari a 781 milioni registrato a maggio ed un valore minimo pari a 367 milioni, registrato a fine gennaio. Il dato di fine giugno è pari a 761 milioni, in aumento rispetto al valore di fine dicembre 2023, pari a 311 milioni, per effetto dell'incremento dell'esposizione del Banking Book a scenari rialzisti nel tratto a medio-lungo termine già illustrata in relazione al VaR di rischio di tasso.
Nella tabella e nel grafico sottostanti si fornisce una rappresentazione dell'andamento del VaR complessivo e delle sue tre componenti (VaR Interesse, VaR Cambio e VaR Azionario).
| 1° semestre 2024 | 30.06.2024 | (milioni di euro) 31.12.2023 |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| medio | minimo | massimo | |||
| Value at Risk Tasso d'interesse | 568 | 326 | 717 | 657 | 273 |
| Value at Risk Cambio | 86 | 75 | 107 | 79 | 118 |
| Value at Risk Investimenti Azionari | 206 | 174 | 213 | 211 | 247 |
| Value at Risk complessivo | 655 | 367 | 781 | 761 | 311 |

Nella tabella sottostante si fornisce un'analisi di sensitività del portafoglio bancario al rischio di prezzo, che mette in rilievo l'impatto sul Patrimonio Netto, simulando uno shock dei prezzi pari a ±10%, del portafoglio azionario di minoranza quotato, in gran parte detenuto nella categoria HTCS.
| Impatto sul patrimonio netto al 30.06.2024 |
Impatto sul patrimonio netto al 31.03.2024 |
(milioni di euro) Impatto sul patrimonio netto al 31.12.2023 |
||
|---|---|---|---|---|
| Shock di prezzo | 10% | 70 | 57 | 52 |
| Shock di prezzo | -10% | -70 | -57 | -52 |

Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento per l'incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk).
Il sistema interno di controllo e gestione del rischio di liquidità di Intesa Sanpaolo si sviluppa nel quadro del Risk Appetite Framework del Gruppo e nel rispetto delle soglie massime di tolleranza al rischio di liquidità ivi approvate, che stabiliscono che il Gruppo debba mantenere una posizione di liquidità adeguata in modo da fronteggiare periodi di tensione, anche prolungati, sui diversi mercati di approvvigionamento del funding, anche attraverso la costituzione di adeguate riserve di liquidità rappresentate da titoli marketable e rifinanziabili presso Banche Centrali. A tal fine, è richiesto il mantenimento di un equilibrato rapporto fra fonti in entrata e flussi in uscita, sia nel breve che nel medio-lungo termine. Tale obiettivo è sviluppato dalle "Linee Guida di Governo del rischio Liquidità di Gruppo" approvate dagli Organi societari di Intesa Sanpaolo, applicando le vigenti disposizioni regolamentari in materia.
Tali Linee Guida illustrano i compiti delle diverse funzioni aziendali, le norme e l'insieme dei processi di controllo e gestione finalizzati ad assicurare un prudente presidio del rischio di liquidità, prevenendo l'insorgere di situazioni di crisi. A tal fine, comprendono le procedure per l'identificazione dei fattori di rischio, la misurazione dell'esposizione al rischio e la verifica del rispetto dei limiti, nonché le regole per l'effettuazione di prove di stress e l'individuazione di appropriate iniziative di attenuazione del rischio, oltre alla predisposizione di piani d'emergenza e del reporting informativo agli organi aziendali.
In particolare, sono definiti in dettaglio i compiti attribuiti agli Organi societari e sono riportati al vertice alcuni importanti adempimenti quali l'approvazione degli indicatori di misurazione, la definizione delle principali ipotesi sottostanti agli scenari di stress e la composizione delle soglie di attenzione utilizzate per l'attivazione dei piani di emergenza.
Al fine di perseguire una politica di gestione dei rischi integrata e coerente, le decisioni strategiche a livello di Gruppo in materia di governo e gestione del rischio di liquidità sono rimesse agli Organi societari della Capogruppo. In questa prospettiva, la Capogruppo svolge le proprie funzioni di presidio e gestione della liquidità con riferimento non solo alla propria realtà aziendale, ma anche valutando l'operatività complessiva del Gruppo e il rischio di liquidità a cui esso è esposto.
Le funzioni aziendali della Capogruppo preposte a garantire la corretta applicazione di tali Linee Guida e l'adeguatezza della posizione di liquidità del Gruppo sono, in particolare, la struttura Group Treasury & Capital Management e la struttura Planning & Control, responsabili nell'ambito dell'area Chief Financial Officer (CFO) della gestione della liquidità, e la Direzione Centrale Market and Financial Risk Management che, nell'ambito dell'area Chief Risk Officer (CRO), ha la responsabilità diretta della misurazione del rischio di liquidità su base consolidata.
Il Chief Audit Officer valuta la funzionalità del complessivo assetto del sistema dei controlli a presidio del processo di misurazione, gestione e controllo dell'esposizione al rischio di liquidità di Gruppo e verifica l'adeguatezza e la rispondenza del processo ai requisiti stabiliti dalla normativa. Gli esiti dei controlli svolti sono sottoposti, con cadenza almeno annuale, agli Organi Societari.
Le metriche di misurazione e gli strumenti di attenuazione del rischio di liquidità, sono formalizzati dalle Linee Guida di Governo del rischio Liquidità di Gruppo che definiscono l'impianto metodologico degli indicatori della liquidità sia di breve termine, che strutturale.
Gli indicatori della liquidità di breve termine intendono assicurare un livello adeguato e bilanciato tra flussi di cassa in uscita e in entrata aventi scadenza certa o stimata compresa nell'orizzonte temporale di 12 mesi, garantendo adeguata disponibilità di riserve liquide (c.d. Liquidity Buffer), liberamente utilizzabili in qualità di strumento principale di mitigazione del rischio di liquidità. A tal fine e in coerenza con la soglia massima di tolleranza al rischio di liquidità, il sistema dei limiti è declinato prevedendo specifici indicatori di breve termine, sia di natura regolamentare sul mese (Liquidity Coverage Ratio - LCR), che di definizione interna (indicatori di Survival Period).
L'indicatore di LCR ha la finalità di rafforzare il profilo di rischio di liquidità di breve termine, assicurando la detenzione di sufficienti attività liquide di elevata qualità (HQLA – High Quality Liquid Assets) non vincolate che possano essere facilmente e immediatamente convertite in contanti nei mercati privati per soddisfare i fabbisogni di liquidità a 30 giorni in uno scenario di stress acuto di liquidità. A tal fine, il Liquidity Coverage Ratio misura il rapporto tra: (i) il valore dello stock di HQLA e (ii) il totale dei deflussi di cassa netti calcolato secondo i parametri di scenario definiti dal Regolamento Delegato (UE) 2015/61 e dai suoi supplementi/modifiche.
Il Survival Period è invece un indicatore interno finalizzato a misurare il primo giorno in cui la Posizione Netta di Liquidità (calcolata come differenza fra le Riserve di Liquidità disponibili e i deflussi netti) diventa negativa, ovvero quando non risulta più disponibile ulteriore liquidità per coprire i deflussi netti simulati in uscita. A tal fine sono previste due diverse ipotesi di scenario, baseline e stressed, finalizzate a misurare rispettivamente: (i) l'indipendenza del Gruppo dalla raccolta interbancaria sui mercati finanziari, (ii) il periodo di sopravvivenza in caso di ulteriori tensioni, di mercato e idiosincratiche, di severità medio-alta, gestite senza prevedere restrizioni all'attività creditizia nei confronti della clientela. Sull'indicatore di Survival Period in condizioni di stress è stabilito il mantenimento di un orizzonte minimo di sopravvivenza allo scopo di prevedere un livello complessivo di riserve in grado di fronteggiare le maggiori uscite di cassa in un intervallo di tempo adeguato a porre in essere i necessari interventi operativi per ricondurre il Gruppo in condizioni di equilibrio.
La Politica di Liquidità strutturale del Gruppo Intesa Sanpaolo prevede l'adozione del requisito strutturale, Net Stable Funding Ratio (NSFR), previsto dalla normativa regolamentare. Tale indicatore è finalizzato a promuovere un maggiore ricorso alla raccolta stabile, evitando che l'operatività a medio e lungo termine possa dare luogo ad eccessivi squilibri da finanziare a breve termine. A tal fine, esso stabilisce un ammontare minimo "accettabile" di provvista superiore all'anno in relazione alle necessità originate dalle caratteristiche di liquidità e di durata residua delle attività e delle esposizioni fuori bilancio. Ad integrazione, la politica interna di Liquidità strutturale prevede anche degli indicatori di "early warning" applicati su scadenze superiori a 1 anno, con particolare attenzione ai gap di lungo termine (> 5 anni).

Nell'ambito delle Linee Guida di Governo del Rischio Liquidità di Gruppo, è inoltre previsto che siano assicurate le modalità di governo di un'eventuale crisi di liquidità, definita come una situazione di difficoltà o incapacità di far fronte ai propri impegni di cassa in scadenza, a meno di attivare procedure e/o utilizzare strumenti in maniera non riconducibile, per intensità o modalità, all'ordinaria amministrazione. Il Contingency Liquidity Plan, prefiggendosi gli obiettivi di salvaguardia del patrimonio del Gruppo e, contestualmente, di garanzia della continuità operativa in condizioni di grave emergenza sul fronte della liquidità, assicura l'identificazione dei segnali di pre-allarme, il loro continuo monitoraggio, la definizione delle procedure da attivare nel caso si manifestino tensioni sulla liquidità, indicando anche le linee di azione immediate e gli strumenti di intervento per la risoluzione dell'emergenza. In tale ambito, è formalmente assegnata alla struttura Group Treasury & Capital Management la responsabilità di redigere il Contingency Funding Plan (CFP), che contiene le diverse linee d'azione attivabili allo scopo di fronteggiare potenziali situazioni di stress, indicando la dimensione degli effetti mitiganti perseguibili in un orizzonte temporale di breve termine.
La posizione di liquidità del Gruppo, che continua ad essere sostenuta da adeguate attività liquide di elevata qualità (HQLA) e dal significativo contributo di raccolta stabile retail, si è mantenuta nel corso di tutto il primo semestre dell'esercizio 2024 all'interno dei limiti di rischio previsti dalla vigente Policy di Liquidità di Gruppo. Entrambi i livelli degli indicatori regolamentari LCR e NSFR risultano superiori ai requisiti normativi. Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) del Gruppo Intesa Sanpaolo, misurato secondo il Regolamento Delegato (UE) n. 2015/61, in media si è attestato a 163,5% (168,1% a dicembre 2023).
Al 30 giugno 2024, il valore puntuale delle riserve HQLA disponibili a pronti presso le diverse Tesorerie del Gruppo risulta pari a 130,9 miliardi (160,3 miliardi a fine 2023), composte per circa il 40% da cash a seguito dei riversamenti temporanei di liquidità in eccesso in forma di depositi liberi in banca centrale. Includendo anche le altre riserve marketable e/o stanziabili presso le Banche Centrali, comprese le autocartolarizzazioni retained, le complessive riserve di liquidità libere del Gruppo ammontano a 209,6 miliardi (202,2 miliardi a dicembre 2023).
Le complessive riserve disponibili del Gruppo aumentano principalmente a fronte dei maggiori surplus di liquidità rivenienti dall'operatività delle Reti Commerciali del Gruppo e ai nuovi volumi di funding MLT sui mercati finanziari.
Le Riserve HQLA si riducono per effetto del rimborso delle tranches TLTRO ripagate nel semestre, che hanno liberato collaterale non-HQLA stanziabile in Banca Centrale.
| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Disponibili a pronti (netto haircut) |
|||||
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||
| Riserve di Liquidità HQLA | 130.919 | 160.309 | |||
| Cassa e Depositi presso Banche Centrali (HQLA) | 48.711 | 80.461 | |||
| Titoli altamente Liquidi (HQLA) | 71.768 | 68.522 | |||
| Altri titoli HQLA non computati in LCR | 10.440 | 11.326 | |||
| Altre Riserve stanziabili e/o marketable | 78.704 | 41.877 | |||
| Totale Riserve di Liquidità di Gruppo | 209.623 | 202.186 |
Il NSFR si è confermato superiore al 100% anche successivamente al rimborso della tranche scaduta a giugno di TLTRO pari a 9 miliardi, sostenuto da una solida base di raccolta stabile della clientela e da adeguata raccolta cartolare wholesale a medio-lungo termine. Al 30 giugno 2024, il NSFR del Gruppo, misurato secondo le istruzioni regolamentari, è pari al 124,0% (121,1% a fine dicembre 2023).
Anche le prove di stress, in uno scenario combinato di crisi di mercato e specifica (con significativa perdita di raccolta clientela), mostrano per il Gruppo Intesa Sanpaolo risultati superiori alla soglia obiettivo, con un avanzo di liquidità in grado di fronteggiare fuoriuscite di cassa straordinarie per un periodo di tempo superiore a 3 mesi.
Adeguata e tempestiva informativa sull'evolversi delle condizioni di mercato e della posizione della Banca e/o del Gruppo è regolarmente rilasciata agli Organi aziendali e ai Comitati interni, al fine di assicurare la piena conoscenza e governabilità dei diversi fattori di rischio.

La sostenibilità, termine riferito alla capacità di non recare danno all'ambiente e alle comunità in modo da supportare un equilibrio economico, sociale e ambientale di medio-lungo termine, è un fattore di grande e crescente importanza per la società nel suo complesso. La gestione delle tematiche ESG richiede quindi che siano tenuti in considerazione non solo l'impatto dei rischi ad esse connessi sull'organizzazione della Banca, ma anche il potenziale impatto sugli stakeholder e i rischi a cui la Banca espone i propri stakeholder e l'ambiente con la propria operatività. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, consapevole dell'importanza di una allocazione corretta e responsabile delle risorse e dell'influenza che un gruppo bancario può avere in termini di sostenibilità sia nel breve sia nel lungo periodo, rivolge particolare attenzione alla gestione dei rischi ESG sia con riferimento alla propria operatività che in relazione alle attività delle imprese clienti e ai settori considerati sensibili, caratterizzati cioè da un significativo profilo di rischio ESG.
I rischi ESG sono quindi inclusi nel framework complessivo di Risk Management in quanto rappresentano potenziali impatti negativi che una organizzazione o un'attività possono comportare sull'ambiente, sulle persone e sulle comunità, comprendendo i rischi connessi alla condotta aziendale (corporate governance), sulla redditività, sul profilo reputazionale e sulla qualità del credito con possibili conseguenze legali. Fra i rischi ESG particolare rilievo assume il climate risk, ovvero il rischio finanziario derivante dall'esposizione al rischio fisico e di transizione connesso al cambiamento climatico. I rischi e le opportunità correlati ai cambiamenti climatici sono identificati e analizzati in modo coordinato dalle diverse funzioni aziendali, con l'obiettivo di includerli nei processi ordinari di identificazione, valutazione e monitoraggio del rischio, nelle strategie creditizie e nell'offerta commerciale del Gruppo.
Il Gruppo è pertanto impegnato nel ricomprendere l'impatto degli aspetti legati al clima nei rispettivi processi decisionali strategici per integrarli completamente nel quadro di gestione del rischio con lo scopo di mantenere un profilo a rischio contenuto. Ciò comprende il monitoraggio e la gestione dei rischi ESG, compresi i rischi derivanti dal cambiamento climatico (di credito, operativi, reputazionali, di mercato e di liquidità) e l'attuazione di standard etici e ambientali nei processi interni, nei prodotti e servizi offerti ai clienti e nella selezione delle controparti e dei fornitori.
Nell'ambito del Risk Appetite framework (RAF), che rappresenta il quadro generale all'interno del quale è sviluppata la gestione del rischio d'impresa, una specifica sezione viene dedicata ai rischi ESG, climate change e reputazionali. Tale sezione include elementi qualitativi e quantitativi. In particolare, con riferimento ai rischi ESG & Climate, il Gruppo riconosce l'importanza strategica dei fattori ESG e l'urgenza di contenimento del cambiamento climatico.
Come già illustrato nel Bilancio 2023, i rischi di cambiamento climatico possono essere suddivisi in rischi fisici e di transizione.
I rischi fisici rappresentano l'impatto finanziario negativo derivante dai cambiamenti climatici, compresi eventi metereologici estremi più frequenti e mutamenti graduali del clima, nonché del degrado ambientale, ossia inquinamento atmosferico, dell'acqua e del suolo, stress idrico, perdita di biodiversità e deforestazione. Questi rischi – che solitamente possono manifestarsi sia nel breve/medio che nel lungo periodo – possono essere suddivisi in rischi acuti e cronici:
I rischi di transizione sono rappresentati dagli impatti finanziari negativi in cui può incorrere un ente, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale, derivanti da:
L'integrazione dei rischi ESG e in particolare del climate change risk, nel framework di risk management si articola in:
L'analisi di materialità Climate/ESG Materiality Assessment è un processo finalizzato a identificare i settori di attività economica, le aree geografiche e i portafogli (e.g. corporates, households, sovereigns) che presentano una maggior vulnerabilità ai rischi da cambiamento climatico e ESG sulla base di approcci qualitativi e quantitativi, dando così priorità ai controlli del rischio da implementare. I risultati del Materiality Assessment sono elemento fondante per:
– aggiornare la mappatura dei vari fattori di rischio climatico e ESG, dei loro canali di trasmissione e dell'impatto sulle altre categorie di rischio;

ll RAF integra e traduce in presidi specifici quanto definito in termini di indirizzi strategici, Climate/ESG Materiality Assessment e ESG Sectoral Color Coding, individuando anno per anno limiti, Key Risk Indicator (KRI) e azioni specifiche volte al contenimento dei rischi ESG, in particolare con riferimento ai settori più esposti a tali rischi. In tale contesto si inseriscono anche specifici interventi connessi alle scelte strategiche del Gruppo quali, ad esempio, l'adesione agli obiettivi di "Net-Zero". In particolare, per i settori a maggiore intensità di emissione, nell'ambito del Piano Industriale sono stati definiti target settoriali intermedi al 2030 oggetto di un piano di transizione come da indicazioni della Net-Zero Banking Alliance (NZBA), a mitigazione del potenziale rischio prospettico. Ai settori Oil & Gas, Power Generation e Automotive, già coperti da target, si sono aggiunti i settori Iron & Steel e Commercial Real Estate, e si aggiungeranno progressivamente ulteriori settori, in coerenza con gli impegni sottoscritti con l'adesione alla NZBA e con la richiesta di validazione da parte della Science Based Target initiative (SBTi).
La sezione ESG Climate Change e Reputational Risk del RAF di Gruppo include:
Gli sviluppi in corso nel 2024 consentiranno di consolidare ulteriormente la sezione in oggetto e di ampliarne il perimetro anche in termini di portafogli presidiati (es. Residential Real Estate e Commercial Real Estate, portafogli di investimento in strumenti finanziari).
Sempre nell'ambito del RAF sono identificate le principali limitazioni ed esclusioni al finanziamento verso settori/controparti maggiormente esposti ai rischi ESG che vengono poi integrate in policy di autoregolamentazione e/o nei processi aziendali. In particolare, Intesa Sanpaolo ha emanato le "Regole per l'operatività creditizia nel settore del carbone", le "Regole per l'operatività nel settore Oil&Gas" a inizio 2024 e le "Regole in materia di operatività con soggetti attivi nel settore dei materiali di armamento", volte a definire criteri generali e specifici di limitazione ed esclusione dell'operatività creditizia verso controparti appartenenti a questi settori.
Un elemento fondamentale per integrare nelle strategie aziendali i rischi e le opportunità connessi al cambiamento climatico considerando le implicazioni anche di medio lungo termine, è costituito dall'analisi di scenario. La Climate Scenario Analysis è utilizzata, nel quadro più generale del materiality assessment, al fine di esplorare potenziali vulnerabilità di portafoglio, in particolare quello creditizio, nell'ambito degli esercizi di stress test regolamentari o del processo Internal Capital Assessment Adequacy Process (ICAAP) e Internal Liquidity Assessment Adequacy Process (ILAAP).
Per la conduzione del processo ICAAP Intesa Sanpaolo adotta un approccio che integra soluzioni dedicate alla verifica degli impatti del rischio di transizione e fisico sul portafoglio Non Financial Corporate (NFC) e sul portafoglio garantito da immobili. Per quanto riguarda il rischio di transizione, la valutazione dell'impatto viene effettuata attraverso lo shock dei bilanci delle singole controparti e del livello di efficienza energetica degli immobili residenziali e commerciali. La stima dell'impatto del rischio fisico, invece, viene determinata in base alla geolocalizzazione degli immobili a garanzia o dei siti produttivi della clientela NFC e in funzione delle differenti tipologie di eventi climatici. Nell'ambito dell'ILAAP particolare attenzione viene dedicata all'analisi d'impatto dei fattori di rischio climatici e ambientali che potrebbero compromettere le posizioni di liquidità in chiave forward-looking su orizzonti di medio-termine (1-3 anni).
A dicembre 2023 ha inoltre preso avvio l'esercizio "One-off Fit-for-55 climate risk scenario analysis" svolto dall'European Banking Authority (EBA) su mandato della Commissione Europea in collaborazione con l'European Supervisory Authorities (ESAs), la Banca Centrale Europea e l'European Systemic Risk Board (ESRB). L'esercizio prevede l'applicazione di scenari top-down sui dati raccolti dalle banche con l'obbiettivo di valutare la resilienza del settore finanziario UE e la sua capacità di sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio anche in condizioni di stress. La fase di raccolta dati da parte delle banche coinvolte nell'esercizio si è conclusa nel corso del primo trimestre 2024. I risultati, a livello di sistema bancario nel suo complesso, saranno resi noti dall'EBA nel primo trimestre 2025.
Le risultanze delle valutazioni d'impatto finora condotte (Materiality Assessment, Climate Scenario Analysis) hanno evidenziato che il Gruppo non è esposto nel breve termine in misura materiale ai rischi climatici. Nell'orizzonte di medio e lungo termine l'esposizione a tali rischi potrebbe intensificarsi in maniera limitata e concentrata nei settori già oggetto di controllo e monitoraggio. In particolare, con riferimento al rischio di transizione sui settori del Banking Book a maggiore intensità di emissione (Oil & Gas, Power Gen ed Automotive), si segnala che nell'ambito del Piano Industriale sono stati definiti target settoriali intermedi al 2030 - allineati all'obiettivo Net-Zero entro il 2050 - oggetto di un piano di transizione come da indicazioni della NZBA, a mitigazione del potenziale rischio prospettico. Il monitoraggio si estenderà progressivamente ad

altri settori, in coerenza con gli impegni sottoscritti con l'adesione alla NZBA e con la richiesta di validazione da parte dell'SBTi.
Il framework di risk management di Intesa Sanpaolo prevede l'integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali rispetto alle diverse famiglie di rischio impattate. Tale scelta tiene in considerazione il fatto che l'impatto dei rischi climatici e ambientali può essere diretto, ad esempio per effetto di una minore redditività delle imprese o della svalutazione delle attività, o indiretto, ad esempio a causa di azioni legali (rischio legale) o danni reputazionali che emergano qualora il pubblico, le controparti dell'ente e/o gli investitori associno l'ente a effetti ambientali avversi (rischio reputazionale).
Con riferimento al rischio di credito, nella componente qualitativa dei modelli attualmente validati ed utilizzati dal Gruppo, diversi aspetti ed elementi correlati agli ambiti ESG e "Climate" sono presi in considerazione. Per le imprese di maggiore dimensioni (Large Corporate) è stato incorporato nel modello anche un modulo specifico che considera dati quantitativi di tipo ESG forniti da provider esterni, mentre nel modello Corporate (imprese o gruppi con dimensione inferiore ai 500 milioni di euro) oltre a domande qualitative che considerano anche i rischi socio-ambientali, al fine di tener conto dell'esposizione della controparte a rischi fisici derivanti da eventi catastrofali (ad esempio, danni agli stabilimenti produttivi e/o ai magazzini) è stato definito un modulo ad hoc che statisticamente, a partire dalle evidenze storiche e pubbliche di eventi catastrofali osservati a livello di area geografica, individua potenziali deterioramenti della Probabilità di default. Più in dettaglio, tale modulo fornisce, per le controparti domestiche, una valutazione del rischio di danni connesso a calamità naturali (alluvioni, incendi, terremoti) a cui un'impresa è potenzialmente esposta in funzione della regione (e/o comune) nella quale opera e/o conduce prevalentemente il proprio business. Complessivamente il peso di tali moduli sul rating finale è contenuto, per cui si ritiene che non sia osservabile, al momento, un effetto apprezzabile su "larga scala" ascrivibile a essi, sulle valutazioni espresse dai modelli interni e, quindi, sulle metriche a valle che li utilizzano (e.g. ECL).
Nella gestione del rischio di mercato, Intesa Sanpaolo valuta anche gli effetti dei fattori climatici e ambientali sulle proprie posizioni correnti esposte al rischio di mercato. In particolare, il Gruppo:
Nell'ambito del modello di gestione dei rischi di mercato, la valutazione dell'esposizione ai rischi ESG prevede inoltre lo svolgimento di esercizi di Stress Test che permettano di indagare la sensibilità dei portafogli ai fattori di rischio ESG e stimare l'impatto che tali fattori, in particolare i rischi climatici e ambientali, possono avere sulla rischiosità effettiva delle esposizioni.
Per quanto riguarda il rischio di liquidità, rilevanti rischi climatici e ambientali possono comportare un aumento dei deflussi di cassa netti o intaccare le riserve di liquidità disponibili. Sebbene, come da generale consenso dell'industria bancaria, il legame tra i rischi C&E e la liquidità risulti principalmente di tipo indiretto e con manifestazioni potenzialmente più sul lungo termine, si ritiene importante non trascurare questi rischi e la loro potenziale trasmissione, incorporando opportunamente la valutazione dei loro potenziali effetti sulla posizione di liquidità del Gruppo, corrente e prospettica.
A tal fine, dopo la preventiva identificazione dei fattori di rischio climatico e ambientale, che potrebbero influenzare negativamente le posizioni di liquidità del Gruppo, sono effettuate specifiche analisi e monitoraggi delle esposizioni per la valutazione di materialità dei fattori di rischio individuati, mantenendo stretto raccordo con le valutazioni qualitative adottate:
– dalla Banca a livello di settore e di sotto-settore (es. ESG Sectoral Assessment) ai fini del rischio creditizio;
– per la valutazione dei titoli governativi ai fini del rischio di mercato.
Nella valutazione dei diversi scenari, inclusi quelli di stress, sui flussi temporali in entrata e uscita e sull'adeguatezza quantitativa e qualitativa delle riserve di liquidità, particolare attenzione viene inoltre dedicata all'analisi d'impatto dei fattori di rischio climatici e ambientali che potrebbero compromettere le posizioni di liquidità in chiave forward-looking su orizzonti di medio termine. Tali analisi sono incorporate nel resoconto annuale di "Internal Liquidity Adequacy Assessment Process" (ILAAP, senza evidenziare assorbimenti materiali di riserve di liquidità del Gruppo.
Nella gestione dei rischi operativi, Intesa Sanpaolo considera anche il possibile impatto avverso di eventi climatici e ambientali sulle sue proprietà immobiliari, sulla continuità operativa nonché sul rischio legale (c.d. 'litigation risk'). In particolare, il Gruppo:

– a partire dal 2023 valuta, tramite uno scenario dedicato, gli impatti per la Banca di un evento climatico estremo che colpisca un fornitore essenziale compromettendone la capacità di fornire il servizio per cui è ingaggiato.
In relazione al rischio di contenzioso climatico/ambientale, Intesa Sanpaolo ha attivato un monitoraggio delle controversie di mercato (domestiche e internazionali), ha affinato il processo di monitoraggio del proprio contenzioso e previsto un'apposita iniziativa formativa per il personale dedicato.
Le perdite operative rilevate con riferimento a rischi climatici e ambientali e i risultati (in termini di perdita attesa e di VaR) del processo di Autodiagnosi riferibili alla valutazione dei possibili impatti di tali rischi contribuiscono al calcolo del requisito patrimoniale a livello individuale e consolidato del perimetro di Gruppo che adotta approccio avanzato e sono inclusi nella reportistica in materia di rischi operativi presentata periodicamente al Comitato Coordinamento Controlli e Rischi Non Finanziari di Gruppo.
Nella gestione del rischio reputazionale il Gruppo valuta ex-ante i potenziali rischi ESG e reputazionali connessi alle operazioni di business e alla selezione dei fornitori/partner del Gruppo tramite il processo di ESG & Reputational Risk Clearing.
Con particolare riferimento al processo di concessione creditizia corporate, tale processo è volto a valutare preventivamente i potenziali rischi ESG e reputazionali connessi alle operazioni creditizie riguardanti controparti operanti nei settori sensibili ai rischi ESG e/o reputazionali. Il processo di ESG & Reputational risk clearing viene applicato, in coerenza con il principio di proporzionalità, in maniera differenziata in funzione della complessità delle controparti/transazioni e prevede meccanismi di escalation differenziati in funzione della classe di rischio ESG/reputazionale assegnata all'operazione/controparte. Il Gruppo, inoltre, monitora la propria web and press reputation integrando valutazioni specifiche sugli eventi legati ai rischi ambientali/cambiamenti climatici (es. eventi derivanti da proteste o campagne avverse derivanti dall'attività di finanziamento della banca). Infine, specifici scenari inerenti ai temi ESG e climate sono inclusi nel processo di valutazione annuale del rischio reputazionale da parte del top management.
Nell'ambito dei rischi legati all'attività di Servizio di Investimento per la Clientela, il Gruppo ha attivato una serie di presidi centralizzati volti da un lato a un monitoraggio del rischio di sostenibilità implicito nella dimensione dello score ESG fornito da infoprovider specializzato a livello di strumento e di portafoglio, dall'altro ad un'opportuna valorizzazione dello stress sui fattori SDG (Sustainable Development Goals) nell'ambito delle analisi svolte nel processo di Product Governance sugli strumenti di risparmio amministrato emessi dalla Capogruppo collocati sulle reti captive.
Con riferimento ai rischi ambientali diretti in considerazione della sempre maggiore rilevanza strategica rivestita dal tema delle emissioni di CO2, Intesa Sanpaolo nel 2022 ha redatto un nuovo piano, denominato Own Emissions Plan che fissa al 2030 l'obiettivo di Carbon Neutrality per le emissioni proprie abbinato ad una riduzione delle emissioni lorde del 53% (rispetto al 2019) attraverso azioni di efficienza energetica e di maggior utilizzo dell'energia da fonte rinnovabile. Intesa Sanpaolo inoltre è impegnata ad analizzare e contenere i possibili rischi sui propri immobili nonché ad affrontare con azioni immediate le eventuali emergenze ambientali che si possono verificare. A tale scopo, in coerenza con quanto stabilito nel Piano d'Impresa, nel 2023 è stato individuato uno specifico tool che consente di elaborare il grado di esposizione ai principali rischi territoriali e climate change degli asset immobiliari di Intesa Sanpaolo, quali ad esempio alluvioni, rischi idrogeologici, siccità, incendi boschivi, etc. Tale piattaforma geolocalizza ogni singolo asset del perimetro Italia e calcola l'indice di esposizione per ciascun rischio, sulla base dei dati delle principali fonti certificate nazionali e internazionali, quali ad esempio: SwissRE, Copernicus, World Bank, INGV, ISPRA, Protezione Civile ecc. In relazione al rischio idrogeologico (alluvioni e frane) legato anche al climate change e al potenziale accadimento di scenari di crisi in Italia che possono avere ripercussioni sugli immobili di Intesa Sanpaolo, è prevista l'attivazione di una serie di strutture aziendali. Nel secondo semestre 2024 la piattaforma integrerà anche le filiali e le sedi estere e sarà resa operativa una funzionalità per la gestione informatizzata degli eventi emergenziali.
Gli impatti potenziali, il relativo orizzonte temporale (a breve, medio e lungo termine) e le azioni identificate per ciascun rischio potenziale osservato, che vengono aggiornati annualmente, con riferimento ai rischi sia indiretti che diretti, sono rappresentati nel Bilancio 2023, cui si rimanda.
Ulteriori informazioni circa il presidio dei rischi ambientali e climatici sono contenute nel Climate Report45, nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e nel documento denominato Terzo Pilastro di Basilea 3.
45 In precedenza TCFD Report.

In linea con le richieste di massima trasparenza avanzate dagli Organismi di Vigilanza sovranazionali e nazionali, di seguito si riportano informazioni con riferimento alle modalità di determinazione del fair value, ai prodotti strutturati di credito, all'operatività svolta attraverso Special Purpose Entities (SPE), alle leveraged transactions, agli investimenti in hedge fund e all'operatività in derivati di negoziazione stipulati con la clientela. È riportata nella presente sezione anche l'informativa riguardo alla Riforma degli indici di riferimento (Interest Rate Benchmark Reform).
Il quadro delle valutazioni finanziarie al fair value si articola su tre pilastri: la misurazione del fair value secondo i principi contabili internazionali (IFRS), la verifica indipendente dei prezzi (IPV – Independent Price Verification), e la misurazione del prudent value, questi ultimi stabiliti dalla CRR (Capital Requirement Regulation). I successivi paragrafi descrivono le modalità con cui tali elementi sono stati recepiti ed utilizzati dal Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo disciplina e formalizza la misurazione del fair value degli strumenti finanziari attraverso le "Linee Guida/Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" di Gruppo, documento predisposto a cura della Direzione Centrale Market and Financial Risk Management e la cui applicazione si estende alla Capogruppo e a tutte le controllate oggetto di consolidamento, ivi comprese le Compagnie Assicurative.
Le "Linee Guida di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value", previo parere favorevole del Comitato Rischi Finanziari di Gruppo, sono oggetto di revisione e approvazione con frequenza almeno annuale da parte del Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità. Le "Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" sono oggetto di esame, revisione e approvazione con frequenza almeno annuale da parte del Comitato Rischi Finanziari di Gruppo, a ciò specificatamente delegato dagli Organi Amministrativi, che esamina altresì gli interventi ed aggiornamenti materialmente rilevanti, la cui proposta compete alla Direzione Centrale Market and Financial Risk Management.
Le "Regole per la Valutazione degli Equity Investments Non Quotati", elaborate dalla struttura Group Shareholdings e approvate dal Comitato Rischi Finanziari di Gruppo, disciplinano invece la misurazione del fair value dei titoli di capitale non quotati e degli strumenti finanziari aventi come sottostante titoli di capitale non quotati.
Le metodologie di valutazione al fair value degli strumenti finanziari, nonché eventuali aggiustamenti riconducibili ad incertezze valutative sono disciplinate dal Gruppo Intesa Sanpaolo attraverso le "Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" e sono illustrate in dettaglio nel fascicolo di bilancio dell'esercizio 2023, al quale si fa rinvio per maggiori informazioni.
L'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che classifica in tre livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per valutare il fair value. Tale gerarchia attribuisce la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e minima priorità agli input non osservabili (dati di Livello 3). In particolare:
Nel caso in cui differenti input siano utilizzati per valutare il fair value di un'attività o passività, la classificazione nella gerarchia è determinata in base all'input di più basso livello utilizzato per la valutazione. Per assegnare la gerarchia del fair value viene data priorità agli input delle tecniche di valutazione piuttosto che alle tecniche di valutazione stesse.
L'allegato "Gerarchia del Fair Value" delle "Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" definisce, con riferimento ai rispettivi modelli/input di valutazione degli strumenti finanziari, le regole minimali che devono soddisfare gli input di mercato per essere classificati a livello 2, e le soglie di significatività che, qualora superate, portino ad una attribuzione al livello 3.
Per gli strumenti finanziari di livello 1 viene utilizzato il prezzo "corrente" offerto ("denaro") per le attività finanziarie ed il prezzo corrente richiesto ("lettera") per le passività finanziarie, rilevato sul mercato principale al quale si ha accesso, alla chiusura del periodo di riferimento.
Nel caso di strumenti finanziari per i quali il differenziale domanda-offerta risulta scarsamente rilevante, o per le attività e passività finanziarie con caratteristiche tali da portare a posizioni compensative per il rischio di mercato, viene utilizzato un prezzo medio di mercato (sempre riferito all'ultimo giorno del periodo di riferimento) in luogo del prezzo di offerta o del prezzo richiesto.
Sono considerati strumenti finanziari di livello 1 i titoli obbligazionari contribuiti (ovvero per i quali è disponibile il Composite Bloomberg Bond Trader sull'Information Provider Bloomberg o, in alternativa, una quotazione sul circuito EuroMTS o almeno tre quotazioni eseguibili sull'Information Provider Bloomberg), i titoli azionari contribuiti (ovvero quotati sul mercato ufficiale di riferimento), i fondi comuni d'investimento UCITS (rientranti nell'ambito di applicazione delle direttive comunitarie), le operazioni in cambi spot, i contratti derivati per i quali siano disponibili quotazioni su un mercato attivo (per esempio futures e opzioni exchange traded) e i fondi "hedge" UCITS.
Per differenza, tutti gli altri strumenti finanziari che non appartengono alle categorie sopra descritte o che non presentano la profondità di contribuzione definita dalle "Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value" non sono considerati strumenti di livello 1.
In assenza di quotazione su un mercato attivo o in assenza di un regolare funzionamento del mercato, cioè quando il mercato non ha un sufficiente e continuativo numero di transazioni, spread denaro-lettera e volatilità non sufficientemente contenuti, la

determinazione del fair value degli strumenti finanziari è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di tecniche di valutazione aventi l'obiettivo di stabilire il prezzo al quale, in una transazione ordinaria l'attività sarebbe venduta o la passività trasferita tra partecipanti al mercato, alla data di valutazione, in condizioni attuali di mercato. Tali tecniche includono:
Nel caso degli input di livello 2, la valutazione è basata su prezzi o spread creditizi desunti dalle quotazioni ufficiali di strumenti sostanzialmente simili in termini di fattori di rischio, utilizzando una data metodologia di calcolo (modello di valutazione). Il ricorso a tale approccio si traduce nella ricerca di transazioni presenti su mercati attivi relative a strumenti che, in termini di fattori di rischio, sono comparabili con lo strumento oggetto di valutazione. Le metodologie di calcolo classificate di livello 2 consentono di riprodurre i prezzi di strumenti finanziari quotati su mercati attivi (calibrazione del modello) senza includere parametri discrezionali – cioè parametri il cui valore non può essere desunto da quotazioni di strumenti finanziari presenti su mercati attivi ovvero non può essere fissato su livelli tali da replicare quotazioni presenti su mercati attivi – tali da influire in maniera determinante sul prezzo di valutazione finale.
Sono valutati secondo modelli che utilizzano input di livello 2:
Nel caso di strumenti classificati a livello 3, per la determinazione del fair value è necessario ricorrere a modelli valutativi che presuppongono l'utilizzo di parametri di input non direttamente osservabili sul mercato e che quindi comportano stime e assunzioni da parte del valutatore. In particolare, la valutazione dello strumento finanziario viene condotta utilizzando una metodologia di calcolo basata su specifiche ipotesi riguardanti:
Sono valutati secondo tale metodologia:
La verifica indipendente dei prezzi degli strumenti finanziari (Independent Price Verification – IPV) è "una procedura di verifica regolare dell'esattezza e dell'indipendenza dei prezzi di mercato o dei dati immessi nei modelli" (Art. 4 (1.70) Regolamento (UE) n. 575/2013), effettuata "accanto alla valutazione giornaliera in base ai prezzi di mercato o ad un modello […] da una persona o da una unità indipendente dalle persone o dalle unità che beneficiano del portafoglio di negoziazione" (Art. 105(8) Regolamento (UE) n. 575/2013).
Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha strutturato un processo IPV articolato su 3 livelli di controllo, coerentemente con quanto indicato dalla Circolare Banca d'Italia 285/2013, recepita nel Sistema dei Controlli Interni Integrati, che richiede l'integrazione dei processi di gestione dei rischi con i processi e le metodologie di valutazione, anche a fini contabili, delle attività aziendali.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo disciplina e formalizza il processo di verifica indipendente dei prezzi, attraverso le "Linee Guida/Regole di Verifica Indipendente dei Prezzi" di Gruppo, come illustrate in dettaglio nel fascicolo di bilancio dell'esercizio 2023, al quale si fa rinvio per maggiori informazioni.
Il quadro delle valutazioni finanziarie si completa con la valutazione prudente delle poste valutate al fair value. Secondo quanto disposto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Capital Requirement Regulation – CRR), la valutazione prudente comporta il calcolo di specifiche rettifiche di valore supplementari (Additional Valuation Adjustment - AVA) per gli strumenti

finanziari valutati al fair value, volto ad intercettare diverse fonti di incertezza valutativa garantendo il raggiungimento di un adeguato grado di certezza nella valutazione delle posizioni. Il valore totale degli AVA viene dedotto dal capitale primario di classe 1, senza impatto sul fair value contabile.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, in linea con i criteri indicati nel Regolamento Delegato (UE) n. 2016/101, è soggetto all'applicazione del metodo di base per la determinazione degli AVA sia a livello individuale sia a livello consolidato per tutte le posizioni valutate al fair value. Il valore prudente corrisponde al valore di uscita dalla posizione ("exit price") con un livello di certezza pari al 90%. Il Gruppo disciplina e formalizza la misurazione del valore prudente degli strumenti finanziari attraverso le "Linee Guida/Regole di Valutazione Prudente Strumenti Finanziari al Fair Value" di Gruppo, illustrate in dettaglio nel fascicolo di bilancio dell'esercizio 2023, al quale si fa rinvio per maggiori informazioni.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
107.611 | 27.699 | 9.482 | 107.488 | 27.918 | 9.188 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 11.428 | 26.169 | 146 | 11.546 | 26.487 | 130 | |
| di cui: titoli di capitale | 1.761 | - | 28 | 1.892 | - | 23 | |
| di cui: OICR | 320 | - | 6 | 444 | - | 6 | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | 2 | 4 | - | 1 | - | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
96.183 | 1.528 | 9.332 | 95.942 | 1.430 | 9.058 | |
| di cui: titoli di capitale | 5.853 | 276 | 97 | 5.578 | 205 | 210 | |
| di cui: OICR | 83.033 | 202 | 7.983 | 83.672 | 192 | 7.501 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
137.378 | 9.303 | 403 | 130.591 | 9.489 | 673 | |
| di cui: titoli di capitale | 537 | 499 | 235 | 458 | 497 | 344 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 7.406 | - | - | 7.006 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | 6.663 | - | - | 7.222 | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 244.989 | 44.408 | 16.548 | 238.079 | 44.413 | 17.083 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 8.907 | 36.011 | 170 | 7.829 | 35.614 | 50 | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | 5.116 | 68.669 | 304 | 91 | 72.660 | 31 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 4.058 | - | - | 5.188 | - | |
| Totale | 14.023 | 108.738 | 474 | 7.920 | 113.462 | 81 |
La tabella sopra esposta riporta i dati relativi all'intero Gruppo, incluse le compagnie assicurative che dal 2023 applicano l'IFRS 9 Strumenti finanziari, la cui applicazione era stata differita in virtù del c.d. "Deferral Approach".
Osservando la tabella, con riferimento alle attività, gli strumenti di livello 3, che presentano la maggiore discrezionalità nella determinazione del fair value, rappresentano una quota contenuta del portafoglio, con un'incidenza del 5,4% sul totale delle attività (5,7% al 31 dicembre 2023).
Le attività finanziarie di livello 3 si riferiscono prevalentemente alle quote di OICR delle Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e per la maggior parte sono ascrivibili ai fondi obbligazionari ed azionari delle compagnie assicurative.
Per quanto concerne il comparto bancario, le quote di OICR delle Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono principalmente ascrivibili alla Capogruppo e in termini di composizione si riferiscono, in ordine di rilevanza, ai fondi immobiliari, fondi di private equity, fondi di private debt, fondi per le infrastrutture, hedge fund, fondi di venture capital.
La voce include altresì 236 milioni riferibili alle interessenze detenute dalla Banca nel Fondo Atlante e in Italian Recovery Fund (già Fondo Atlante II), fondi d'investimento alternativi a sostegno delle banche italiane nelle operazioni di ricapitalizzazione e nella gestione dei crediti in sofferenza del settore.
La voce Attività materiali valutate al fair value di livello 3 include il patrimonio immobiliare e il patrimonio artistico di pregio e rappresenta il 40,3% delle attività di bilancio al fair value di livello 3.
L'80,1% delle attività valutate al fair value è misurato attraverso il ricorso a quotazioni di mercato (livello 1), quindi senza lasciare alcuna discrezionalità al valutatore.
L'88,2% delle passività al fair value è imputabile al livello 2 e prevalentemente alle Passività finanziarie designate al fair value.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
11.599 | 27.097 | 4.155 | 11.703 | 27.257 | 3.940 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 11.401 | 26.169 | 146 | 11.521 | 26.485 | 130 | |
| di cui: titoli di capitale | 1.761 | - | 28 | 1.892 | - | 23 | |
| di cui: OICR | 320 | - | 6 | 444 | - | 6 | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | 2 | 4 | - | 1 | - | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
198 | 926 | 4.005 | 182 | 771 | 3.810 | |
| di cui: titoli di capitale | 151 | 276 | 10 | 137 | 205 | 128 | |
| di cui: OICR | 47 | 202 | 3.453 | 45 | 192 | 3.130 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
70.950 | 6.635 | 349 | 61.003 | 7.135 | 480 | |
| di cui: titoli di capitale | 537 | 492 | 235 | 458 | 490 | 344 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 7.386 | - | - | 6.982 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | 6.656 | - | - | 7.214 | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 82.549 | 41.118 | 11.160 | 72.706 | 41.374 | 11.634 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie designate al fair value 3. Derivati di copertura |
8.906 5.116 - |
36.002 17.894 3.961 |
170 304 - |
7.825 91 - |
35.611 21.222 5.105 |
50 31 - |
|
| Totale | 14.022 | 57.857 | 474 | 7.916 | 61.938 | 81 |
Con riferimento alle attività, gli strumenti di livello 3, che presentano la maggiore discrezionalità nella determinazione del fair value, rappresentano una quota contenuta del portafoglio, con un'incidenza dell'8,3% sul totale delle attività (9,3% al 31 dicembre 2023).
Il 61,2% delle attività valutate al fair value è misurato attraverso il ricorso a quotazioni di mercato (livello 1), quindi senza lasciare alcuna discrezionalità al valutatore.
La voce Attività materiali valutate al fair value di livello 3 include il patrimonio immobiliare e il patrimonio artistico di pregio e rappresenta il 59,6% delle attività di bilancio al fair value di livello 3.
Con riferimento alle passività, queste sono per l'80% imputabili al livello 2; la quota di strumenti di livello 3 è inferiore all'1% rispetto al totale delle passività.
Si segnala infine che nella voce "Altre attività", non direttamente inclusa nella tabella sopra riportata, al 30 giugno 2024 figurano crediti fiscali iscritti e misurati al fair value per 11,8 miliardi, di cui 3,7 miliardi detenuti nel business model Hold to Collect and Sell e 8,1 miliardi detenuti nel business model Other/Trading. Il fair value di tali crediti è determinato con riferimento alle variazioni dei tassi di interesse. Stante la peculiarità dei crediti in oggetto, agli stessi è attribuito un livello pari a 3, peraltro in coerenza con le considerazioni con la nota di chiarimenti emanata da Banca d'Italia in data 24 luglio 2023 ("Nota di chiarimenti in materia di rischio di credito").
Oltre ai trasferimenti relativi ad attività e passività finanziarie valutate al livello 3 dettagliati nel seguito, si segnala che nel corso del primo semestre 2024 si sono avuti trasferimenti (valori di bilancio al 30 giugno 2024):
− da livello 1 a livello 2 di:
I trasferimenti tra livelli di fair value derivano dall'evoluzione dell'osservabilità dei prezzi o dati di mercato utilizzati per effettuare le valutazioni degli strumenti e della significatività degli input non osservabili.
Il passaggio da livello 1 a livello 2 è conseguenza del venir meno della presenza di un mercato attivo per quello strumento verificata analizzando l'affidabilità e la reciproca coerenza delle quotazioni disponibili secondo quanto previsto nella Fair Value Policy di Gruppo. Per contro, i titoli per i quali viene effettuata una valutazione da mark-to-model utilizzando input osservabili sul mercato – classificati, dunque, a livello 2 – vengono trasferiti al livello 1 nel momento in cui si riscontra l'esistenza di un mercato attivo.

| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
96.012 | 602 | 5.327 | 95.785 | 661 | 5.248 | |
| a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 27 | - | - | 25 | 2 | - | |
| di cui: titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: OICR | - | - | - | - | - | - | |
| b) Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
95.985 | 602 | 5.327 | 95.760 | 659 | 5.248 | |
| di cui: titoli di capitale | 5.702 | - | 87 | 5.441 | - | 82 | |
| di cui: OICR | 82.986 | - | 4.530 | 83.627 | - | 4.371 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
66.428 | 2.668 | 54 | 69.588 | 2.354 | 193 | |
| di cui: titoli di capitale | - | 7 | - | - | 7 | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 20 | - | - | 24 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | 7 | - | - | 8 | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 162.440 | 3.290 | 5.388 | 165.373 | 3.039 | 5.449 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | 9 | - | 4 | 3 | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | 50.775 | - | - | 51.438 | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 97 | - | - | 83 | - | |
| Totale | 1 | 50.881 | - | 4 | 51.524 | - |
Con riferimento alle attività del comparto assicurativo, gli strumenti di livello 3, che presentano la maggiore discrezionalità nella determinazione del fair value, rappresentano una quota contenuta del portafoglio, con un'incidenza del 3,1% sul totale delle attività (3,1% al 31 dicembre 2023).
Il 94,9% delle attività finanziarie valutate al fair value del comparto assicurativo è misurato attraverso il ricorso a quotazioni di mercato (livello 1), quindi senza lasciare alcuna discrezionalità al valutatore.
Le passività al fair value del comparto sono quasi interamente misurate con input di livello 2 e riferibili alle Passività finanziarie designate al fair value.
Oltre ai trasferimenti relativi ad attività e passività finanziarie del comparto assicurativo valutate al livello 3 dettagliati nel seguito, si segnala che nel corso del primo semestre del 2024 si sono avuti trasferimenti (valori di bilancio al 30 giugno 2024):
− da livello 1 a livello 2 di:
o attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 742 milioni.
I trasferimenti tra livelli di fair value derivano dall'evoluzione dell'osservabilità dei prezzi o dati di mercato utilizzati per effettuare le valutazioni degli strumenti e della significatività degli input non osservabili.
Il passaggio da livello 1 a livello 2 è conseguenza del venir meno della presenza di un mercato attivo per quello strumento verificata analizzando l'affidabilità e la reciproca coerenza delle quotazioni disponibili secondo quanto previsto nelle Linee Guida e Regole di Valutazione Strumenti Finanziari al Fair Value di Gruppo. Per contro, i titoli per i quali viene effettuata una valutazione da mark-to-model utilizzando input osservabili sul mercato – classificati, dunque, a livello 2 – vengono trasferiti al livello 1 nel momento in cui si riscontra l'esistenza di un mercato attivo.
| SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività valutate al fair value con impatto a conto economico | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
||||
| TOTALE | di cui: a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) Attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||||
| 1. Esistenze iniziali | 9.188 | 130 | - | 9.058 | 673 | - | 7.222 | - |
| 2. Aumenti | 1.330 | 45 | 4 | 1.281 | 69 | - | 55 | - |
| 2.1 Acquisti | 725 | 14 | 1 | 710 | 34 | - | 16 | - |
| 2.2 Profitti imputati a: | 220 | 7 | - | 213 | 8 | - | 21 | - |
| 2.2.1 Conto economico | 220 | 7 | - | 213 | - | - | 3 | - |
| - di cui plusvalenze | 206 | 5 | - | 201 | - | - | 3 | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | 8 | - | 18 | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | 21 | 19 | - | 2 | 9 | - | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | 364 | 5 | 3 | 356 | 18 | - | 18 | - |
| 3. Diminuzioni | -1.036 | -29 | - | -1.007 | -339 | - | -614 | - |
| 3.1 Vendite | -454 | -14 | - | -440 | -100 | - | -4 | - |
| 3.2 Rimborsi | -4 | -1 | - | -3 | -20 | - | - | - |
| 3.3 Perdite imputate a: | -216 | -8 | - | -208 | -7 | - | -52 | - |
| 3.3.1 Conto economico | -216 | -8 | - | -208 | -1 | - | -48 | - |
| - di cui minusvalenze | -212 | -7 | - | -205 | - | - | -48 | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | -6 | - | -4 | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | -6 | -6 | - | - | -82 | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione |
-356 | - | - | -356 | -130 | - | -558 | - |
| 4. Rimanenze finali | 9.482 | 146 | 4 | 9.332 | 403 | - | 6.663 | - |
Le voci "Altre variazioni in aumento" e "Altre variazioni in diminuzione" delle Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value si riferiscono alle quote di OICR e ai finanziamenti per le società bancarie e ai soli finanziamenti per le società assicurative.
Relativamente alle Attività materiali, nelle voci "altre variazioni in aumento" e "Altre variazioni in diminuzione", sono inclusi i trasferimenti delle Attività materiali da scopo investimento a uso funzionale e viceversa. Sono inoltre inclusi i trasferimenti tra le attività in via di dismissione. In particolare, nelle "Altre variazioni in diminuzione" è incluso un portafoglio di immobili riclassificato da Intesa Sanpaolo S.p.A. tra le attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5 nel contesto di un'operazione di conferimento di asset immobiliari in fondi gestiti da Coima, per un valore complessivo di 475 milioni.
Variazioni semestrali delle attività valutate al fair value su base ricorrente (Livello 3) (di cui Gruppo Bancario e Altre Imprese)
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | Attività valutate al fair value con impatto a conto economico di cui: a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) Attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
||
| 1. Esistenze iniziali | 3.940 | 130 | - | 3.810 | 480 | - | 7.214 | - | |
| 2. Aumenti | 728 | 45 | 4 | 679 | 59 | - | 55 | - | |
| 2.1 Acquisti | 422 | 14 | 1 | 407 | 34 | - | 16 | - | |
| 2.2 Profitti imputati a: | 95 | 7 | - | 88 | 7 | - | 21 | - | |
| 2.2.1 Conto economico | 95 | 7 | - | 88 | - | - | 3 | - | |
| - di cui plusvalenze | 81 | 5 | - | 76 | - | - | 3 | - | |
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | 7 | - | 18 | - | |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | 21 | 19 | - | 2 | - | - | - | - | |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | 190 | 5 | 3 | 182 | 18 | - | 18 | - | |
| 3. Diminuzioni | -513 | -29 | - | -484 | -190 | - | -613 | - | |
| 3.1 Vendite | -281 | -14 | - | -267 | - | - | -4 | - | |
| 3.2 Rimborsi | -4 | -1 | - | -3 | -20 | - | - | - | |
| 3.3 Perdite imputate a: | -127 | -8 | - | -119 | -6 | - | -52 | - | |
| 3.3.1 Conto economico | -127 | -8 | - | -119 | - | - | -48 | - | |
| - di cui minusvalenze | -123 | -7 | - | -116 | - | - | -48 | - | |
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | -6 | - | -4 | - | |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | -6 | -6 | - | - | -34 | - | - | - | |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione |
-95 | - | - | -95 | -130 | - | -557 | - | |
| 4. Rimanenze finali | 4.155 | 146 | 4 | 4.005 | 349 | - | 6.656 | - |

| (milioni di euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TOTALE | Attività valutate al fair value con impatto a conto economico di cui: a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) Attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|||
| 1. Esistenze iniziali | 5.248 | - | - | 5.248 | 193 | - | 8 | - | ||
| 2. Aumenti | 602 | - | - | 602 | 10 | - | - | - | ||
| 2.1 Acquisti | 303 | - | - | 303 | - | - | - | - | ||
| 2.2 Profitti imputati a: | 125 | - | - | 125 | 1 | - | - | - | ||
| 2.2.1 Conto economico | 125 | - | - | 125 | - | - | - | - | ||
| - di cui plusvalenze | 125 | - | - | 125 | - | - | - | - | ||
| 2.2.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | 1 | - | - | - | ||
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | 9 | - | - | - | ||
| 2.4 Altre variazioni in aumento | 174 | - | - | 174 | - | - | - | - | ||
| 3. Diminuzioni | -523 | - | - | -523 | -149 | - | -1 | - | ||
| 3.1 Vendite | -173 | - | - | -173 | -100 | - | - | - | ||
| 3.2 Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3.3 Perdite imputate a: | -89 | - | - | -89 | -1 | - | - | - | ||
| 3.3.1 Conto economico | -89 | - | - | -89 | -1 | - | - | - | ||
| - di cui minusvalenze | -89 | - | - | -89 | - | - | - | - | ||
| 3.3.2 Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - | ||
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | -48 | - | - | - | ||
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione |
-261 | - | - | -261 | - | - | -1 | - | ||
| 4. Rimanenze finali | 5.327 | - | - | 5.327 | 54 | - | 7 | - |

| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura |
|
| 1. Esistenze iniziali | 50 | 31 | - |
| 2. Aumenti | 164 | 276 | - |
| 2.1 Emissioni | 159 | 275 | - |
| 2.2 Perdite imputate a: | 3 | 1 | - |
| 2.2.1 Conto economico | 3 | 1 | - |
| - di cui minusvalenze | 3 | 1 | - |
| 2.2.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 2.3 Trasferimenti da altri livelli | 2 | - | - |
| 2.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | -44 | -3 | - |
| 3.1 Rimborsi | - | - | - |
| 3.2 Riacquisti | - | -3 | - |
| 3.3 Profitti imputati a: | -2 | - | - |
| 3.3.1 Conto economico | -2 | - | - |
| - di cui plusvalenze | -2 | - | - |
| 3.3.2 Patrimonio netto | X | - | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altri livelli | -42 | - | - |
| 3.5 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 170 | 304 | - |
Viene riportata un'unica tabella, interamente riferita a Gruppo bancario e Altre imprese (il comparto assicurativo non presenta la fattispecie).

| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||
| o misurate al fair value su base non ricorrente | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 514.168 | 42.765 | 265.633 | 192.453 | 518.950 | 38.622 | 296.383 | 174.096 | |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
1.139 | - | - | 1.139 | 264 | - | - | 264 | |
| Totale | 515.307 | 42.765 | 265.633 | 193.592 | 519.214 | 38.622 | 296.383 | 174.360 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 608.512 | 57.830 | 504.760 | 47.001 | 642.119 | 60.128 | 538.963 | 43.238 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | - | - | 17 | 2 | - | - | 2 | |
| Totale | 608.529 | 57.830 | 504.760 | 47.018 | 642.121 | 60.128 | 538.963 | 43.240 |
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | ||||||
| o misurate al fair value su base non ricorrente | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 514.166 | 42.765 | 265.631 | 192.453 | 518.945 | 38.622 | 296.378 | 174.096 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
1.139 | - | - | 1.139 | 214 | - | - | 214 |
| Totale | 515.305 | 42.765 | 265.631 | 193.592 | 519.159 | 38.622 | 296.378 | 174.310 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 606.324 | 57.830 | 502.719 | 47.001 | 639.914 | 60.128 | 537.323 | 42.886 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | - | - | 17 | 2 | - | - | 2 |
| Totale | 606.341 | 57.830 | 502.719 | 47.018 | 639.916 | 60.128 | 537.323 | 42.888 |
| (milioni di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value | 30.06.2024 | 31.12.2023 | |||||||
| o misurate al fair value su base non ricorrente | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Valore di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2 | - | 2 | - | 5 | - | 5 | - | |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | 50 | - | - | 50 | |
| Totale | 2 | - | 2 | - | 55 | - | 5 | 50 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.188 | - | 2.041 | - | 2.205 | - | 1.640 | 352 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 2.188 | - | 2.041 | - | 2.205 | - | 1.640 | 352 |

Come richiesto dal principio IFRS 13, la tabella che segue evidenzia, per le attività e le passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, gli effetti del cambiamento di uno o più dei parametri non osservabili significativi utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate per la determinazione del fair value. Si precisa che in tabella sono valorizzati soltanto gli effetti complessivamente materiali al 30 giugno 2024.
| Attività/passività finanziarie | Parametri non osservabili | Sensitivity (migliaia di euro) |
Variazione parametro non osservabile |
|---|---|---|---|
| Titoli e Finanziamenti FVTPL e FVTOCI | Credit spread | -223 | 1 bp |
| Titoli e Finanziamenti FVTPL e FVTOCI | JD parameters | -25 | 1% |
| Titoli e Finanziamenti FVTPL e FVTOCI | Correlazione | -144 | 1% |
| Derivati OTC - Equity | Volatilità storica | 168 | 10% |
| Derivati OTC - Equity | Correlazione tra sottostanti basket equity | 1.175 | 10% |
| Derivati OTC - Equity CPPI | Correlazione storica | -16 | 10% |
| Fondi Hedge | Net Asset Value | 54 | 1% |
L'IFRS 9 stabilisce che l'iscrizione iniziale degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value. Normalmente il fair value di uno strumento finanziario alla data di rilevazione iniziale in bilancio è pari al "prezzo di transazione", in altre parole all'importo erogato per le attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. L'affermazione che all'atto dell'iscrizione iniziale in bilancio il fair value di uno strumento finanziario di norma coincide con il prezzo della transazione è intuitivamente generalmente riscontrabile nel caso di transazioni del cosiddetto livello 1 della gerarchia del fair value. Eventuali differenze tra prezzo e fair value sono normalmente da attribuire ai cosiddetti margini commerciali, che si ritiene di non far rientrare nel la casistica del Day One Profit (DOP). I margini commerciali transitano, dunque, a conto economico al momento della prima valutazione successiva dello strumento finanziario. Anche nel caso del livello 2, che si basa su prezzi derivati indirettamente dal mercato (comparable approach), l'iscrizione iniziale vede in molti casi sostanzialmente coincidere fair value e prezzo. Le residue differenze riscontrabili, come nel caso precedente, sono di norma da attribuire ai cosiddetti margini commerciali. Nel caso del livello 3 sussiste una discrezionalità parziale dell'operatore nella valutazione dello strumento e, pertanto, proprio per la maggior soggettività nella determinazione del fair value, manca un inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione. Per lo stesso motivo risulta difficile determinare con precisione anche un eventuale margine commerciale da imputare a conto economico. In tal caso l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo, prescindendo dalla possibile identificazione di margini commerciali. La successiva valutazione non può includere la differenza tra prezzo e fair value riscontrata all'atto della prima valutazione, definita anche come DOP. Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi (incluso l'effetto tempo). Nel caso in cui input non osservabili, utilizzati ai fini della stima del fair value, diventino osservabili, i residui DOP sospesi patrimonialmente vengono iscritti a conto economico in un'unica soluzione. Analogamente, nel caso di operazioni gestite "a libro" nell'ambito dell'operatività della divisione d'investimento, i DOP registrati sulle operazioni - incluse nella suddetta gestione a libro - sono rilevati a conto economico nel momento in cui sono poste in essere operazioni che nella sostanza eliminano i rischi legati a parametri non osservabili dello strumento che ha generato il DOP.
Al 30 giugno 2024, l'ammontare del DOP precedentemente sospeso nello Stato patrimoniale risulta interamente rilasciato a conto economico a seguito della chiusura delle transazioni a cui era associato.

L'esposizione al rischio in prodotti strutturati di credito si attesta al 30 giugno 2024 a 5.542 milioni, con un incremento netto di 1.074 milioni rispetto allo stock di 4.468 milioni del 31 dicembre 2023. L'esposizione include investimenti in CLO (Collateralized Loan Obligations) per 2.905 milioni, in ABS (Asset Backed Securities) per 2.566 milioni ed in CDO (Collateralized Debt Obligations) per 71 milioni, che si confermano quale operatività marginale anche nel primo semestre 2024.
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie contabili | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||||
| Collateralized Loan Obligations |
Asset Backed Securities |
Collateralized Debt Obligations |
Totale | assolute | % | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 374 | 634 | - | 1.008 | 775 | 233 | 30,1 |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | 3 | - | 3 | 3 | - | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.619 | 723 | - | 2.342 | 2.106 | 236 | 11,2 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 912 | 1.206 | 71 | 2.189 | 1.584 | 605 | 38,2 |
| Totale | 2.905 | 2.566 | 71 | 5.542 | 4.468 | 1.074 | 24,0 |
La presente informativa include, quali prodotti strutturati di credito, titoli di debito detenuti dal Gruppo il cui tranching all'emissione presenti diversi gradi di subordinazione e che non siano stati emessi nell'ambito di operazioni originate da entità del Gruppo Intesa Sanpaolo e da Public Entity, oltre che nell'ambito di operazioni con cui il Gruppo finanzia la propria clientela corporate e financial institution46 .
La dinamica del portafoglio nel primo semestre 2024 denota complessivamente maggiori investimenti in titoli di debito ABS e CLO rispetto alle cessioni ed ai rimborsi, per una variazione complessiva in aumento di 1.074 milioni, principalmente riconducibile all'operatività della Divisione IMI Corporate & Investment Banking.
Le esposizioni valutate al fair value (titoli di debito CLO e ABS), passano da 2.884 milioni di dicembre 2023 a 3.353 milioni di giugno 2024, con un incremento netto di 469 milioni ascrivibile a maggiori investimenti per complessivi 1.320 milioni, da riferire alle attività finanziarie detenute per la negoziazione per 700 milioni ed alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per 620 milioni, a cui si contrappongono rimborsi e cessioni per complessivi 851 milioni, afferenti per 467 milioni al primo comparto e per 384 milioni al secondo comparto.
Le esposizioni classificate tra le attività valutate al costo ammortizzato (titoli di debito CLO, ABS e CDO), pari a 2.189 milioni a giugno 2024, si confrontano con una consistenza di 1.584 milioni a dicembre 2023, per un incremento netto di 605 milioni generato da maggiori investimenti per 793 milioni, solo parzialmente compensati da cessioni e rimborsi per 188 milioni.
Da un punto di vista economico, il risultato complessivo di +12 milioni al 30 giugno 2024, si confronta con quello nullo del 30 giugno 2023.
La performance delle attività detenute per la negoziazione nel primo semestre dell'anno, voce 80 del conto economico, si attesta a +8 milioni ed è ascrivibile alle esposizioni in CLO ed ABS (+7 milioni per impatti da realizzo e +1 milione da effetti valutativi); nei primi sei mesi del 2023 si era invece rilevato un risultato di +1 milione riconducibile ad impatti da realizzo sulle esposizioni in CLO (+1 milione) e ad effetti complessivamente nulli sulle esposizioni in ABS (+4 milioni realizzativi e -4 milioni valutativi).
Il risultato delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value al 30 giugno 2024 risulta sostanzialmente nullo, come al 30 giugno 2023.
Le esposizioni in titoli di debito classificati tra le attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva registrano nei primi sei mesi del 2024 una variazione positiva di fair value di +15 milioni a riserva di patrimonio netto (da riserva di -30 milioni di dicembre 2023 a -15 milioni del giugno 2024), oltre ad impatti da cessioni sul portafoglio per +3 milioni (effetti invece non presenti nei primi sei mesi del 2023).
Sui titoli di debito classificati tra le attività valutate al costo ammortizzato, il risultato al 30 giugno 2024 di +1 milione da effetti realizzativi si confronta con il risultato di -1 milione del 30 giugno 2023 (anch'esso riferibile ad effetti realizzativi).
| (milioni di euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Risultati di conto economico per categoria contabile |
30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | ||||
| Collateralized Loan Obligations |
Asset Backed Securities |
Collateralized Debt Obligations |
Totale | assolute | % | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 5 | 3 | - | 8 | 1 | 7 | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3 | - | - | 3 | - | 3 | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | 1 | 1 | -1 | 2 | |
| Totale | 8 | 3 | 1 | 12 | - | 12 | - |
46 Quest'ultima operatività è posta in essere dal Gruppo per il tramite della controllata Duomo Funding Plc.

Agli effetti di questa rilevazione, sono considerate Special Purpose Entities (SPE) le entità legali costituite per il raggiungimento di uno specifico obiettivo, ben definito e limitato (raccolta fondi sul mercato, acquisizione/cessione/gestione di determinati assets sia per la realizzazione di operazioni di cartolarizzazione di attivi sia per la provvista di fondi attraverso operazioni di autocartolarizzazione ed emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite, sviluppo e/o finanziamento di specifiche iniziative di business, operazioni di Leveraged Buy Out, gestione del rischio di credito connesso al proprio portafoglio).
Sponsor dell'operazione è, di norma, un soggetto che chiede la strutturazione dell'operazione che coinvolge la SPE al fine di raggiungere determinati obiettivi. A volte lo sponsor può essere la Banca stessa, che costituisce una SPE per conseguire uno degli obiettivi sopra citati.
Per le categorie di SPE identificate come entità strutturate non consolidate non si segnalano modifiche ai criteri in base ai quali il Gruppo Intesa Sanpaolo decide per l'inserimento o meno delle società nel perimetro di consolidamento rispetto a quanto già riportato nel Bilancio 2023.
Con riferimento ai programmi di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond), nell'ambito del programma di emissione di OBG garantito da ISP CB Pubblico nel mese di gennaio le ultime serie ancora in essere, rispettivamente la n. 13 e la n. 14, entrambe retained, sono state estinte anticipatamente per un totale complessivo di 1.850 milioni. Nel corso del primo trimestre 2024, inoltre, è avvenuto il riacquisto da parte della Banca dell'intero portafoglio crediti residuo segregato nel Veicolo, con regolamento del prezzo di cessione a metà marzo per un importo totale di 1.850 milioni. I pagamenti finali per la chiusura del Programma sono avvenuti il 2 aprile 2024.
Nell'ambito del programma di Covered Bond garantito da ISP OBG, nel mese di febbraio è scaduta la serie retained n. 32 per un ammontare di 1.650 milioni. Nel mese di giugno sono inoltre state estinte parzialmente le serie retained n. 21 per un ammontare di 500 milioni e n. 25 per un ammontare di 50 milioni.
Per quanto riguarda il portafoglio crediti, nel mese di gennaio è stato effettuato un riacquisto selettivo di portafoglio crediti in stato di sofferenza e inadempienza probabile per 22,6 milioni.
Nell'ambito del programma di Covered Bond garantito da UBI Finance, a febbraio è scaduta la serie n. 14 per un ammontare di 1 miliardo.
In merito al portafoglio crediti, nel mese di gennaio è stato effettuato un riacquisto selettivo di portafoglio crediti in stato di sofferenza e inadempienza probabile per 22,7 milioni.
A valere sul programma di Covered Bond garantito da ISP CB Ipotecario, nel mese di marzo è scaduta la serie n. 25 per un ammontare di 1 miliardo. Inoltre, nel mese di maggio è stata estinta anticipatamente la serie n. 21 per l'ammontare totale residuo di 1.200 milioni.
Nel corso del primo semestre 2024 sono state effettuate cinque emissioni di Covered Bond:
Tutte le emissioni di Covered Bond sono quotate presso la Borsa di Lussemburgo con rating Aa3 di Moody's.
Per quanto riguarda il portafoglio crediti, nel semestre sono avvenute due cessioni di portafoglio crediti, la prima nel mese di febbraio per un ammontare di 5.763 milioni, la seconda nel mese di maggio per un ammontare di 4.230 milioni.
Per quanto attiene infine alle operazioni di autocartolarizzazione, per Brera SEC 2017, la prima operazione Residential Mortgage Backed Security ("RMBS") della serie Brera, nel mese di gennaio è stato riacquistato interamente il portafoglio crediti, con il pagamento del relativo prezzo alla fine dello stesso mese per un ammontare di 3.339 milioni. L'operazione di autocartolarizzazione è stata estinta anticipatamente nell'ultima decade di maggio con rimborso totale anticipato dei titoli.

In coerenza con la normativa ECB di riferimento ("Guidance on Leveraged Transactions") il perimetro delle Leveraged Transaction include, oltre alle esposizioni nei confronti di soggetti la cui maggioranza del capitale è detenuta da uno o più sponsor finanziari, anche le esposizioni nelle quali il livello di leva finanziaria del prenditore, misurato come rapporto tra Indebitamento finanziario complessivo e MOL, risulti superiore a 4. Sono peraltro esplicitamente escluse da tale perimetro le controparti con rating in area Investment Grade, persone fisiche, istituti di credito, istituti finanziari e società del settore finanziario in genere, enti pubblici, enti "no profit", nonché le controparti con affidamenti al di sotto di una certa soglia di materialità (5 milioni), le controparti SME Retail e quelle SME Corporate (quest'ultime se non possedute da sponsor finanziario). Sono inoltre escluse le operazioni di specialised lending (project finance, real estate e asset financing) e alcune altre tipologie di affidamenti, quali le operazioni di trade finance.
Al 30 giugno 2024, per il Gruppo Intesa Sanpaolo, le operazioni che rispondono alla definizione di "Leveraged Transactions" delle Linee Guida BCE ammontano a 26,9 miliardi, riferiti a 1.938 linee di credito. La distribuzione geografica evidenzia che oltre la metà delle operazioni, in termini di volumi, è riferita a controparti domestiche (58%). I principali macro-settori economici a cui sono riferibili le controparti interessate sono quelli industriale, dei servizi e finanziario.
Si segnala che, coerentemente con quanto richiesto dalle Linee Guida BCE, nell'ambito del Credit Risk Appetite sono stati sottoposti all'approvazione del Consiglio di Amministrazione specifici limiti per lo stock in essere di Leveraged Transactions e dei limiti sui flussi di nuove operazioni, in linea con l'appetito per il rischio del Gruppo su questa tipologia di operatività.
La consistenza del portafoglio hedge fund di Capogruppo al 30 giugno 2024 si attesta a 223 milioni per il trading book e a 200 milioni per il banking book per complessivi 423 milioni, a fronte rispettivamente di 163 milioni e di 184 milioni al 31 dicembre 2023 per complessivi 347 milioni.
Gli investimenti nel portafoglio di banking book sono contabilizzati nella categoria delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e riguardano fondi che adottano strategie di investimento a medio/lungo termine e con tempi di riscatto mediamente superiori a quelli previsti per i fondi UCITS (Undertakings for Collective Investment Schemes in Transferable Securities).
Nel primo semestre 2024 si è registrato un incremento delle consistenze rispetto al fine anno precedente di 76 milioni, che include investimenti per 58 milioni, variazioni positive di fair value per 19 milioni ed impatti da rimborsi per -1 milione.
Nello specifico, gli investimenti sono stati effettuati prevalentemente a valere sul portafoglio di trading (49 milioni) in hedge fund UCITS che meglio soddisfano i requisiti di assorbimento patrimoniale nel rispetto della normativa CRR2; le variazioni positive di fair value sono afferenti al banking book per 8 milioni ed al trading book per 11 milioni, mentre i rimborsi si riferiscono al portafoglio di banking.
Quanto agli effetti economici, al 30 giugno 2024 si rileva un risultato complessivamente positivo per +19 milioni, riferibile ad effetti valutativi di fondi in portafoglio tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (+8 milioni) e tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione (+11 milioni). Al 30 giugno 2023 il risultato a conto economico era stato complessivamente di +11 milioni, afferente ad effetti valutativi di fondi in portafoglio tra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (+8 milioni) e tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione (+2 milioni), oltre ad impatti da realizzo sul comparto trading (+1 milione).
Nel Gruppo Intesa Sanpaolo, Eurizon Capital SGR al 30 giugno 2024 detiene hedge fund per una consistenza di 14 milioni (esposizione invariata rispetto a 31 dicembre 2023) su cui rilevano impatti a conto economico nel semestre per +0,5 milioni, interamente dalle valutazioni (al 30 giugno 2023 l'impatto era stato di +2 milioni, anch'esso dalle valutazioni, per esposizioni che si attestavano a 51 milioni). Gli hedge fund sono detenuti secondo una logica di seeding, che prevede la costituzione di un portafoglio di servizio composto da quote di fondi comuni di investimento per i quali è stata avviata la commercializzazione, a sostegno dei fondi stessi.
Considerando i soli rapporti con clientela, alla data del 30 giugno 2024, il Gruppo Intesa Sanpaolo presentava, in relazione all'operatività di intermediazione in derivati con le controparti clientela retail, imprese non finanziarie ed enti ed amministrazioni pubbliche (escluse quindi, oltre alle istituzioni creditizie, anche le imprese finanziarie e quelle assicurative) un fair value positivo, al lordo degli accordi di netting, pari a 2.378 milioni (2.830 milioni al 31 dicembre 2023). Il valore nozionale di tali derivati era pari a 38.413 milioni (40.555 milioni al 31 dicembre 2023).
In particolare, il nozionale dei contratti plain vanilla risultava pari a 35.477 milioni (37.575 milioni al 31 dicembre 2023), mentre gli strutturati erano pari a 2.936 milioni (2.980 milioni al 31 dicembre 2023).
Si segnala che il fair value positivo dei contratti in essere con i 10 clienti più esposti era di 1.381 milioni (1.628 milioni al 31 dicembre 2023).
Per contro, il fair value negativo riferito al totale dei contratti in essere, determinato con gli stessi criteri, per le medesime tipologie di contratti, nei confronti delle stesse controparti, risultava - sempre alla data del 30 giugno 2024 - pari a 3.321 milioni (3.545 milioni al 31 dicembre 2023). Il valore nozionale di tali derivati era pari a 59.973 milioni, (60.349 milioni al 31 dicembre 2023).
In particolare, il nozionale dei contratti plain vanilla risultava pari a 55.140 milioni (56.166 milioni al 31 dicembre 2023), mentre quello degli strutturati era pari a 4.833 milioni (4.183 milioni al 31 dicembre 2023).
Il fair value degli strumenti finanziari derivati stipulati con la clientela è stato determinato tenendo conto, come per tutti gli altri derivati OTC, della qualità creditizia delle singole controparti (cosiddetto bilateral Credit Value Adjustment). Sui contratti in rimanenza al 30 giugno 2024 ciò ha comportato la rilevazione a conto economico, nell'ambito del "Risultato netto dell'attività di negoziazione", di un impatto positivo di 8 milioni (impatto negativo di 18 milioni al 31 dicembre 2023).
Per quanto concerne le metodologie utilizzate nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari, si rinvia ai paragrafi specificatamente dedicati a tale argomento nell'ambito del Bilancio del 2023.

Si precisa che i valori sopra riportati non includono i fair value dei derivati embedded in obbligazioni strutturate emesse nonché le relative coperture poste in essere dal Gruppo.
Avviata nel 2016, a seguito della pubblicazione del Regolamento dell'Unione Europea (Benchmark Regulation, Regolamento UE n. 2016/1011), la riforma dei tassi benchmark in Europa può considerarsi conclusa con la presenza ad oggi di due tassi pubblicati giornalmente e pienamente aderenti alla Regulation, il tasso Euribor per le scadenze fino a 12 mesi, amministrato da EMMI (European Money Market Institute) ed il tasso €STR per la scadenza overnight, rilevato e pubblicato dalla BCE. Anche al di fuori dell'Eurozona sono stati ormai identificati e sono operativi per tutte le principali divise dei tassi risk free (RFR – Risk Free Rates) che hanno progressivamente sostituito il tasso LIBOR. Resta una sola eccezione destinata ad essere a breve superata e relativa allo USD, in quanto nell'aprile 2023 la Financial Conduct Authority (FCA) aveva richiesto all'amministratore del benchmark di continuare con la pubblicazione per le scadenze a 1, 3, e 6 mesi dello USD LIBOR in forma sintetica anche dopo la data di cessazione del 30 giugno 2023 e fino a settembre 2024 per facilitare la transizione dei contratti c.d. legacy (esclusi i derivati oggetto di clearing).
La sintesi per le principali divise è la seguente:
| IBOR | Risk Free Rate | Administrator | Secured or Unsecured | Transaction |
|---|---|---|---|---|
| GBP LIBOR | SONIA | Bank of England | Unsecured | o/n wholesale deposits |
| USD LIBOR | SOFR | New York Fed | Secured | o/n UST repo |
| JPY LIBOR | TONAR | Bank of Japan | Unsecured | o/n call rate |
| CHF LIBOR | SARON | SIX Swisse Exchange Ltd. | Secured | interbank o/n report |
| EUR LIBOR | €STR | ECB | Unsecured | o/n wholesale deposits |
Fonte: ICE Benchmark Administration, Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo, che dal 2016 aveva costantemente lavorato per seguire ed implementare quanto necessario per seguire le evoluzioni in ambito benchmark, ha chiuso le attività progettuali a fine 2023, passando la materia alla ordinaria gestione nell'ambito delle diverse funzioni aziendali coinvolte. Anche le attività dei gruppi di lavoro a livello europeo, all'interno dei quali Intesa Sanpaolo ha costantemente svolto un ruolo attivo, organizzate da EMMI, da BCE e a seguire passate ad ESMA, sono cessate alla fine del 2023.
Come evidenziato nel Bilancio 2023, con riferimento ai benchmark oggetto di cessazione entro il 31 dicembre 2023 le corrispondenti attività di transizione si sono concluse in modo positivo per tutti i rispettivi benchmark, ad eccezione di alcune posizioni residuali per il LIBOR USD che permangono in essere anche al 30 giugno 2024 (prevalentemente riferibili ad alcuni finanziamenti erogati e a titoli di debito dell'attivo e del passivo). Per tali posizioni al momento vengono utilizzati i tassi USD LIBOR pubblicati con metodologia sintetica e sono in corso le attività di rinegoziazione del tasso di riferimento sottostante tramite accordi tra le parti o tramite l'attivazione delle clausole di fallback previste contrattualmente.
Risultano inoltre ancora alcune residuali posizioni rappresentate da finanziamenti indicizzati al Canadian Dollar Offered Rate (CDOR), la cui transizione verrà completata al prossimo refixing contrattuale.

Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni47 .
Il Gruppo Intesa Sanpaolo adotta una strategia di assunzione e gestione dei rischi operativi orientata a criteri di prudente gestione e finalizzata a garantire solidità e continuità aziendale nel lungo periodo. Inoltre, il Gruppo pone particolare attenzione al conseguimento di un equilibrio ottimale tra obiettivi di crescita e di redditività e rischi conseguenti.
In coerenza con tali finalità, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha da tempo definito un framework per il governo dei rischi operativi, ICT e di sicurezza, stabilendo normativa e processi organizzativi per la misurazione, la gestione e il controllo degli stessi.
Un framework di gestione dei rischi operativi, ICT e di sicurezza efficace ed efficiente presuppone che lo stesso sia strettamente integrato nei processi decisionali e nella gestione dell'operatività aziendale. Per tale ragione, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha scelto di coinvolgere con responsabilità diretta nel processo di gestione dei rischi operativi, ICT e di sicurezza (c.d. Operational, ICT & security Risk Management) le Unità Organizzative (business unit, strutture centrali/di supporto) della Capogruppo, delle Banche e delle Società del Gruppo.

Il processo di governo dei rischi operativi, ICT e di sicurezza del Gruppo Intesa Sanpaolo si articola nelle seguenti fasi:
47 Per la componente di perdite economiche, nel rischio operativo sono compresi anche i rischi: legale, di condotta, di non conformità, di financial crime, fiscale, IT e cyber, di sicurezza fisica, di continuità operativa, terze parti, qualità dei dati, frode, di processo e l'employer risk. Sono esclusi rischi strategici e di reputazione.
48 L'autodiagnosi è il processo annuale attraverso il quale le Unità Organizzative identificano il proprio livello di esposizione al rischio operativo, ICT e di sicurezza. Essa comprende l'Operational Risk Assessment e l'ICT Risk Assessment, a loro volta costituiti dalle attività di Valutazione del Contesto Operativo (VCO) e Analisi di Scenario (AS).

Il Gruppo Intesa Sanpaolo considera il sistema informativo uno strumento di primaria importanza per il conseguimento dei propri obiettivi strategici, di business e di responsabilità sociale, anche in considerazione della criticità dei processi aziendali che da esso dipendono. Conseguentemente si impegna a creare un ambiente resiliente e ad investire in attività e infrastrutture volte a minimizzare l'impatto potenziale di eventi ICT e di sicurezza e a proteggere il proprio business, la propria immagine, i propri clienti e i propri dipendenti.
Il Gruppo si è dotato, quindi, di un sistema di principi e regole finalizzati a identificare e misurare il rischio ICT e di sicurezza a cui sono esposti gli asset aziendali, valutare i presidi esistenti e individuare le adeguate modalità di trattamento di tali rischi, coerente con il processo di gestione dei rischi operativi, ICT e di sicurezza
In linea con il quadro metodologico definito per il governo dei rischi operativi, il modello di governo del rischio ICT e di sicurezza è sviluppato in ottica di integrazione e coordinamento delle competenze specifiche delle strutture coinvolte.
Per Rischio ICT (Information and Communication Technology) si intende il rischio di incorrere in perdite dovuto alla violazione della riservatezza, alla carente integrità e inadeguatezza dei sistemi e dei dati, alla indisponibilità dei sistemi e dei dati o alla incapacità di sostituire la tecnologia dell'informazione (IT) entro ragionevoli limiti di tempo e costi, in caso di modifica dei requisiti del contesto esterno o dell'attività (agility); si intende inoltre il rischio di sicurezza derivante da processi interni inadeguati o errati o da eventi esterni,
inclusi gli attacchi informatici o da un livello di sicurezza fisica inadeguata. Nella rappresentazione integrata dei rischi aziendali a fini prudenziali tale tipologia di rischio è considerata, secondo gli specifici aspetti, tra i rischi operativi, reputazionali e strategici. Il rischio ICT comprende il rischio Cyber e il rischio IT.
Il modello interno per il calcolo dell'assorbimento patrimoniale (metodo avanzato o AMA) del Gruppo Intesa Sanpaolo è concepito in modo da combinare tutte le principali fonti informative sia di tipo quantitativo (perdite operative interne ed esterne, stime derivanti da Analisi di Scenario) che qualitativo (Valutazione del Contesto Operativo - VCO).
Il capitale a rischio è quindi individuato come la misura minima, a livello di Gruppo, necessaria per fronteggiare la massima perdita potenziale; è stimato utilizzando un modello di Loss Distribution Approach (modello statistico di derivazione attuariale per il calcolo del Value at Risk delle perdite operative), applicato sia ai dati storici sia ai risultati dell'analisi di scenario su un orizzonte temporale di un anno, con un livello di confidenza del 99,9%. La metodologia prevede inoltre l'applicazione di un fattore di correzione, derivante dalle analisi qualitative sulla rischiosità del contesto operativo (VCO), per tenere conto dell'efficacia dei controlli interni nelle varie Unità Organizzative.
La componente di mitigazione assicurativa del modello interno è stata autorizzata dall'Autorità Competente nel mese di giugno 2013 e ha esplicato i suoi benefici gestionali e sul requisito patrimoniale con pari decorrenza.
Ai fini di Vigilanza il Gruppo adotta, per la determinazione del requisito patrimoniale, il Metodo Avanzato (AMA) in partial use con i metodi standardizzato (TSA) e base (BIA).
Al 30 giugno 2024 il perimetro relativo al Metodo Avanzato è costituito da Intesa Sanpaolo (incluse le ex Banche e Società in essa incorporate) e dalle principali banche e società delle Divisioni Private Banking e Asset Management, da VUB Bank, VUB Operating Leasing e PBZ Banka. Di rilievo l'inclusione nel perimetro BIA di First Bank, banca rumena il cui ingresso nel Gruppo ISP si è perfezionato a fine maggio 2024.
L'assorbimento patrimoniale così determinato è di 2.364 milioni al 30 giugno 2024, in leggero incremento rispetto ai 2.278 milioni del 31 dicembre 2023; tale incremento è attribuibile in parte, alla citata inclusione di First Bank e in parte alla componente storica dell'approccio AMA, in particolare per effetto di un lieve peggioramento del profilo di rischio delle categorie "Clienti, prodotti e prassi operative" e "Processi".

Al 30 giugno 2024 risultavano pendenti a livello di Gruppo – con esclusione di Risanamento S.p.A. non soggetta a direzione e coordinamento da parte di Intesa Sanpaolo – circa 10.300 vertenze (a cui si aggiungono circa 20.800 controversie "seriali" presenti presso le banche estere che nell'insieme rappresentano un petitum molto contenuto), diverse da quelle di tipo fiscale, con un petitum49 complessivo di circa 3.370 milioni. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze per le quali il rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza è stato valutato possibile o probabile e, quindi, non include le vertenze per le quali il rischio è stato valutato remoto.
I rischi connessi alle vertenze sono stati oggetto di specifica ed attenta analisi da parte della Capogruppo e delle società del Gruppo. In presenza di vertenze per le quali si stima sussista una probabilità di esborso superiore al 50% e qualora sia possibile effettuare una stima attendibile del relativo ammontare (c.d. vertenze con rischio probabile), si è provveduto a disporre specifici e congrui accantonamenti al Fondo per Rischi e Oneri. Ferma restando l'alea di incertezza che caratterizza ogni contenzioso, la stima delle obbligazioni che potrebbero emergere dalle controversie – e pertanto l'entità degli accantonamenti eventualmente costituiti – deriva dalle valutazioni previsionali circa l'esito del giudizio. Tali valutazioni previsionali vengono in ogni caso effettuate sulla base di tutte le informazioni disponibili al momento della stima e aggiornate nel corso del giudizio.
Le sole vertenze con rischio probabile sono circa 23.200 (di cui circa 16.600 relative ai citati contenziosi "seriali") con un petitum di 1.698 milioni e accantonamenti per 659 milioni. Rispetto ai valori dello scorso anno si evidenzia una diminuzione del numero delle vertenze che ha riguardato principalmente le controversie su posizioni creditizie riferite alla controllata Banca Intesa Beograd.
La componente riferita alla Capogruppo Intesa Sanpaolo risulta di circa 5.00050 controversie con un petitum di 1.420 milioni e accantonamenti per 457 milioni, nel cui ambito si segnalano circa 2.600 posizioni relative a controversie in materia di anatocismo.
Le controversie riferite alle altre controllate italiane risultano circa 500 con un petitum di 160 milioni ed accantonamenti per 82 milioni.
Per quanto riguarda le controllate estere, le vertenze sono circa 17.700 con un petitum di 118 milioni e accantonamenti per 120 milioni, sulle quali incide il già citato il contenzioso seriale. In particolare, si rilevano circa 14.000 controversie riferite alla controllata Banca Intesa Beograd in relazione a due filoni di contenzioso51 che hanno investito l'intero sistema bancario serbo. Il primo riguardante le spese di istruttoria ("processing fees") applicate dalle banche al momento dell'erogazione di finanziamenti e il secondo relativo a finanziamenti immobiliari assicurati attraverso la National Housing Loan Insurance Corporation (NKOSK).
Con riguardo alle vertenze rilevanti in corso, si segnalano di seguito le evoluzioni significative del semestre, rinviando per il pregresso e per l'illustrazione puntuale delle singole vertenze rilevanti alla Nota integrativa del Bilancio 2023.
Nell'ambito dell'operatività in strumenti derivati, continuano ad essere oggetto di un'attenta attività di monitoraggio i rischi legali connessi ai procedimenti giudiziali con Enti locali, loro società controllate e controparti private.
In particolare, sono in corso contenziosi con 15 Enti territoriali, con rischio possibile o probabile, per pretese complessive pari a 58 milioni e contenziosi con 3 Società controllate da Enti pubblici, con pretese complessive pari a 37,1 milioni. I contenziosi con Privati, valutati con rischio possibile e probabile, sono 169 e di questi 45 posizioni hanno ad oggetto anche richieste di restituzione di somme su altri rapporti intrattenuti con la Banca. Al netto di tali ultime posizioni, il valore complessivo delle domande formulate nei giudizi aventi ad oggetto i soli derivati ammonta a circa 138,4 milioni.
In esecuzione dello Share Purchase Agreement (c.d. "SPA") in data 18 gennaio 2017 e del Closing in data 10 maggio 2017, UBI Banca ha acquisito dal Fondo Nazionale di Risoluzione gestito da Banca d'Italia (FNR), "Nuova Banca Marche", "Nuova Banca Etruria" e "Nuova Carichieti" (le c.d. "Target Bridge Institutions" o "Enti-Ponte" o "Good Banks").
Successivamente i predetti Enti-Ponte sono stati incorporati dalla stessa UBI Banca.
A seguito dell'incorporazione di UBI Banca, Intesa Sanpaolo (ISP) ha assunto la gestione del c.d. "contenzioso Good Banks", cioè di tutte quelle vertenze relative a fatti o atti verificatisi prima del 10 maggio 2017 e riferibili all'operato delle tre banche colpite da provvedimenti di risoluzione (le "Old Banks") o delle "Good Banks", poi acquisite da UBI Banca.
Tali contenziosi sono assistiti dalle garanzie e obblighi di manleva assunti dal Venditore (FNR) a favore di UBI Banca in relazione all'acquisizione delle Nuove Banche derivanti dalla risoluzione di Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti e coprono, pertanto, anche le eventuali passività originate dalle attività svolte dalle Banche (c.d. "Old Banks") prima di essere sottoposte alla procedura di risoluzione, in relazione, tra l'altro, ai rischi di natura legale, o in genere connessi al contenzioso in essere o minacciato, ovvero alle violazioni di legge e alle eventuali passività potenziali.
Il 27 maggio 2024 ISP e Banca d'Italia, nell'ambito di un più ampio negoziato, hanno concluso un Accordo volto a semplificare la gestione del contenzioso Good Banks in corso. L'Accordo è volto a semplificare sotto il profilo amministrativo anche la gestione di contenziosi già definiti processualmente, ma non ancora indennizzati e a limitare la garanzia (Cap Generale) con riferimento ad un perimetro di contenziosi aperti puntualmente individuato.
49 I dati di petitum non comprendono le pretese di valore indeterminato, vale a dire quelle che all'instaurarsi della vertenza non contengono una specifica richiesta economica; il valore di queste vertenze viene determinato nel corso del procedimento allorché emergono gli elementi sufficienti per la valutazione.
50 Sono incluse le controversie derivanti dall'operazione di acquisizione di certe attività, passività e rapporti giuridici facenti capo a Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in LCA e a Veneto Banca S.p.A. in LCA c.d. Contenzioso Escluso coperte da una garanzia pubblica ("Garanzia Indennizzi").
51 Per tali fattispecie gli accantonamenti evidenziano un'incidenza relativamente superiore rispetto al petitum (determinato sulla base della richiesta originaria del cliente) per tener conto degli interessi e delle spese legali da riconoscere alla controparte e dei potenziali ampliamenti della richiesta originaria avanzati in sede di giudizio.
Procedimento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e azione rappresentativa dell'Associazione Movimento Consumatori nei confronti di Intesa Sanpaolo e Isybank
A novembre 2023 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comunicato l'avvio nei confronti di Intesa Sanpaolo e Isybank di un procedimento finalizzato a verificare la sussistenza di una pratica commerciale scorretta con riguardo al trasferimento di rapporti di circa 2,4 milioni di clienti "prevalentemente digitali" da Intesa Sanpaolo a Isybank nell'ambito di un'operazione di conferimento di rami d'azienda, con contestuale modifica unilaterale dei contratti trasferiti. Il conferimento del primo ramo d'azienda era stato già effettuato il 16 ottobre 2023, mentre il conferimento del secondo ramo era programmato per il 18 marzo 2024.
Secondo quanto ipotizzato dall'Autorità, tra l'altro, la comunicazione inviata ai clienti coinvolti appariva inadeguata e diffusa con modalità e tempi non coerenti con l'importanza della questione trattata.
A novembre 2023 l'AGCM ha ordinato in via cautelare la sospensione della pratica commerciale ritenuta scorretta.
A dicembre 2023 Intesa Sanpaolo e Isybank hanno depositato una relazione contenente le misure previste per ottemperare al provvedimento cautelare.
Sempre a dicembre 2023, le due banche hanno inoltre presentato all'AGCM una proposta di impegni, i quali sostanziavano quanto già indicato nella relazione di ottemperanza al provvedimento cautelare, con la finalità di pervenire ad una positiva definizione del procedimento.
A marzo 2024 le due Banche hanno presentato all'AGCM un'integrazione alla proposta di impegni contenente ulteriori misure a favore dei clienti interessati.
Gli impegni proposti – in buona parte già attuati – prevedono in particolare:
Con provvedimento dell'11 giugno 2024 l'Autorità ha accettato gli impegni proposti dalle due Banche, rendendoli obbligatori. Il procedimento si è concluso, quindi, senza l'irrogazione di sanzione.
Sempre con riguardo alla suddetta operazione, l'Associazione Movimento Consumatori ha promosso nei confronti di Intesa Sanpaolo e Isybank (con ricorso notificato a gennaio 2024) un'azione rappresentativa davanti al Tribunale di Torino per asserite "violazioni di interessi collettivi dei consumatori".
L'Associazione ha chiesto al giudice di inibire, salvo il consenso dei consumatori, l'utilizzo delle nuove clausole dei contratti trasferiti e il divieto di reiterazione della condotta illecita, nonché, se accertata tale condotta illecita, l'adozione di misure idonee a eliminare o ridurre gli effetti delle violazioni.
Le due Banche hanno depositato la propria memoria difensiva, contestando le argomentazioni dell'Associazione Movimento Consumatori – con articolate motivazioni sia di merito sia sotto il profilo processuale – e chiedendo il rigetto delle domande in considerazione delle misure (sopra illustrate) nel frattempo adottate verso la clientela nell'ambito del procedimento AGCM.
Il 27 maggio 2024 le due Banche e l'Associazione il Movimento Consumatori hanno concluso un accordo transattivo con cui hanno definito la controversia.
In esecuzione della transazione, il 29 maggio 2024 l'Associazione Movimento Consumatori ha depositato presso il Tribunale l'atto di rinuncia agli atti del giudizio ed all'azione, chiedendo l'estinzione del giudizio. Nella stessa data le due Banche hanno accettato il predetto atto di rinuncia e, alla successiva udienza del 31 maggio, il giudizio è stato dichiarato estinto.
Nel maggio 2023 l'AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di Intesa Sanpaolo RBM Salute (ISP RBM) per asserite pratiche commerciali scorrette, che sarebbero state attuate a partire da gennaio 2023, finalizzate a ostacolare l'esercizio dei diritti dei consumatori derivanti dal rapporto contrattuale, inducendoli a rinunciare a prestazioni economiche e assistenziali previste dalle coperture assicurative di cui erano titolari.
Con comunicazione del 15 febbraio 2024, l'Autorità ha reso note le proprie conclusioni sulle risultanze istruttorie, sulla base delle quali ha confermato le contestazioni formulate nel provvedimento di avvio del procedimento, ritenendo inoltre che la pratica commerciale scorretta sia tuttora in corso.
ISP RBM ha presentato una memoria difensiva, nella quale ha evidenziato, tra l'altro, le iniziative di carattere strategico e operativo da essa già assunte prima dell'avvio del procedimento e gli ulteriori miglioramenti che tali iniziative hanno avuto sul livello dei servizi resi agli assicurati.
Con provvedimento del 20 maggio 2024, l'AGCM ha ritenuto che la condotta posta in essere da ISP RBM costituisca una pratica commerciale scorretta ancora in corso, vietandone la diffusione o continuazione e comminando una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 2,5 milioni.
Il 19 luglio 2024 ISP RBM ha presentato ricorso al TAR del Lazio chiedendo l'annullamento del provvedimento sanzionatorio.
Nel 2017 l'AGCM ha avviato, nei confronti delle società che commercializzavano diamanti (DPI e altra società) e delle banche che hanno svolto attività di segnalazione dei servizi di dette società, procedimenti per l'accertamento di comportamenti in violazione delle disposizioni in materia di pratiche commerciali scorrette. A conclusione di tali procedimenti, l'AGCM ha emesso i provvedimenti sanzionatori per aver accertato la contrarietà al Codice del Consumo delle condotte di DPI e delle banche.
L'Autorità ha irrogato a ISP una sanzione di 3 milioni, ridotta rispetto all'iniziale determinazione di 3,5 milioni, avendo l'Autorità riconosciuto il pregio delle iniziative poste in essere dalla Banca a partire dal 2016 per rafforzare i presidi del processo di offerta.
ISP ha presentato ricorso al TAR del Lazio che nel novembre 2022 ha rigettato l'impugnazione. La Banca ha, quindi, presentato appello presso il Consiglio di Stato che, con sentenza del marzo 2024, ha rigettato l'impugnazione, confermando il provvedimento sanzionatorio.
La decisione del Consiglio di Stato è passata in giudicato e il provvedimento sanzionatorio è diventato definitivo. Nell'ambito del procedimento penale pendente davanti al Tribunale di Milano, il GIP con provvedimento del 9 aprile 2024 ha disposto l'archiviazione del procedimento nei confronti dei due gestori di ISP indagati con la formula "perché il fatto non costituisce reato", rimanendo così il procedimento completamente definito.
A febbraio 2017 l'AGCM ha avviato nei confronti di ISP un procedimento per presunte pratiche commerciali scorrette aventi ad oggetto, tra l'altro, le modalità con le quali era stata chiesta ai clienti l'autorizzazione all'addebito degli interessi sul conto prevista dalla nuova normativa introdotta nel 2016.
A ottobre 2017 l'Autorità ha concluso il procedimento ritenendo che la Banca abbia attuato una politica "aggressiva" finalizzata all'acquisizione della suddetta autorizzazione. Alla luce di ciò, l'Autorità ha stabilito una sanzione di 2 milioni a carico di ISP.
La Banca ha presentato ricorso dinanzi al TAR del Lazio. Con sentenza del 2 gennaio 2023 il TAR del Lazio ha confermato il provvedimento sanzionatorio. ISP ha promosso appello presso il Consiglio di Stato che, con sentenza del marzo 2024, ha rigettato l'impugnazione, confermando il provvedimento sanzionatorio.
La decisione del Consiglio di Stato è passata in giudicato e il provvedimento sanzionatorio è diventato definitivo.
Il 29 maggio 2024 le Sezioni unite della Cassazione (con sentenza n. 15130) si sono espresse su un tema rilevante per l'operatività bancaria: in particolare, se l'omessa indicazione in un contratto di mutuo a tasso fisso della modalità di ammortamento alla francese e del regime di capitalizzazione composto comporti, o meno, l'indeterminatezza o indeterminabilità dell'oggetto del contratto.
Le Sezioni Unite hanno dettato il seguente indirizzo interpretativo, applicabile anche al di fuori del caso sottoposto al loro esame (c.d. funzione nomofilattica): "In tema di mutuo bancario, a tasso fisso, con rimborso rateale del prestito regolato da un piano di ammortamento di tipo standardizzato tradizionale, non è causa di nullità parziale del contratto la mancata indicazione della modalità di ammortamento e del regime di capitalizzazione composta degli interessi debitori, per indeterminatezza o indeterminabilità dell'oggetto del contratto né per violazione della normativa in tema di trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti tra gli istituti di credito e i clienti".
Si tratta di una sentenza che consentirà di limitare sensibilmente il rischio di proliferazione delle vertenze aventi ad oggetto le contestazioni sul piano di ammortamento alla francese.
Nel 2004 la società Azzurro 2000 ha promosso azione risarcitoria nei confronti dell'ex Sanpaolo Banco di Napoli per asserita illegittima segnalazione in Centrale Rischi quantificando la pretesa per circa 50 milioni.
La domanda avversaria è stata respinta sia in primo che in secondo grado.
Avverso la sentenza di appello, l'attrice ha notificato (i) ricorso per Cassazione e (ii) citazione per revocazione innanzi alla medesima Corte d'Appello. Quest'ultima ha dichiarato l'inammissibilità della domanda di revocazione e controparte ha notificato un ulteriore ricorso per Cassazione avverso questa seconda pronuncia della Corte d'Appello.
La Suprema Corte, riuniti i due giudizi, ha accolto il primo ricorso limitatamente ad un solo motivo di impugnazione, cassando con rinvio alla Corte d'Appello di Napoli e ha dichiarato inammissibile il ricorso in revocazione.
La controparte ha quindi riassunto la causa e la Banca si è costituita in giudizio. È stata fissata udienza al 2026 per rimessione della causa in decisione.
Nel 2017 l'Azienda Agricola Turelli S.S. e i soci Turelli Attilio e Laura nell'ambito di un'opposizione a decreto ingiuntivo, ottenuto da ISP per il recupero del proprio credito, hanno spiegato domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni quantificati in circa 20 milioni complessivi, per asserita violazione degli obblighi di buona fede e correttezza contrattuale.
Nell'agosto 2023 il Tribunale di Brescia ha rigettato l'opposizione e la domanda di risarcimento danni, condannando gli opponenti al pagamento delle spese di lite in favore di ISP. Nel frattempo, il credito materia del decreto ingiuntivo è stato oggetto di due successive cessioni.
A febbraio 2024 gli opponenti hanno promosso appello avverso la sentenza di primo grado, con prima udienza a settembre 2024. La Banca si è costituita in giudizio. Risultano altresì costituite:
La Banca, a fine 2023, ha avviato in sede tributaria il procedimento per chiedere il rimborso di 33,2 milioni, a suo tempo versati quale sostituto d'imposta per gli interessi di mora sul risarcimento del danno della sentenza del 1994 corrisposti alla signora Battistella, in qualità di erede di Nino Rovelli. L'Agenzia delle Entrate si è costituita in data 20 dicembre 2023 eccependo l'infondatezza della richiesta di rimborso.
La Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma con provvedimento del 24 aprile scorso ha respinto il ricorso della Banca. Il termine per l'impugnazione scadrà il prossimo 24 novembre.
Nell'ambito del procedimento penale ex D. Lgs. 231/01 pendente davanti al Tribunale di Milano al termine di un'interlocuzione tra il difensore di Reyl e il Pubblico Ministero, all'udienza del 3 luglio 2024, la banca, nell'ottica di evitare un lungo contenzioso e senza alcun riconoscimento di responsabilità in ordine ai fatti contestati, ha depositato istanza per l'applicazione di una

pena pecuniaria (c.d. patteggiamento). La prossima udienza è fissata per il 24 settembre 2024, nella quale il GIP deciderà su detta istanza.
La causa è connessa ad un contratto di locazione risolto da una delle società controllate nel 2010. Nel corso del 2011 il conduttore ha promosso giudizio in sede civile e nel corso del 2021 ha integrato la pretesa iniziale, formulando nuove domande ed elevando – conseguentemente – l'ammontare complessivo delle pretese a circa 31 milioni.
A luglio 2022 il Tribunale ha rigettato tutte le pretese della società attrice, ritenendo quest'ultima carente della legittimazione ad agire. Contro tale decisione la controparte ha presentato appello.
Nel mese di dicembre 2022 la Corte di Appello ha parzialmente accolto l'impugnazione di controparte, condannando una delle due società convenute al pagamento di circa 9,5 milioni. La controllata ha presentato ricorso davanti alla Corte Suprema che ha annullato la decisione di secondo grado, confermando la pronuncia del Tribunale.
L'attrice ha quindi promosso un giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale e avviato un procedimento di revisione dinanzi al Tribunale. Entrambi i giudizi non hanno superato il vaglio di ammissibilità.
Avverso la pronuncia (di inammissibilità) resa dal Tribunale controparte ha proposto impugnazione dinanzi alla Corte d'Appello. Anche questa istanza è stata rigettata e sono attualmente pendenti i termini per l'eventuale ricorso avversario dinanzi alla Corte Costituzionale.
Le società controllate di Intesa Sanpaolo si erano attivate nel 2012 per il riconoscimento dei crediti vantati nei confronti del conduttore in virtù di canoni di locazione non saldati. Tale procedimento è tuttora in corso.
Per quanto riguarda il contenzioso del lavoro, al 30 giugno 2024, come già al 31 dicembre 2023, non risultavano in essere controversie rilevanti sotto l'aspetto sia qualitativo che quantitativo. In generale, tutte le cause di lavoro sono assistite da accantonamenti specifici, adeguati a fronteggiare eventuali esborsi.

A livello di Gruppo, al 30 giugno 2024 il valore complessivo delle pretese per contenziosi fiscali (imposta, sanzioni e interessi) era di 152 milioni, in diminuzione rispetto ai 155 milioni del 31 dicembre 2023.
I rischi derivanti dal contenzioso fiscale del Gruppo sono presidiati da adeguati accantonamenti ai fondi per rischi e oneri (51 milioni al 30 giugno 2024, importo invariato rispetto al 31 dicembre 2023).
Per la Capogruppo sono pendenti 448 pratiche di contenzioso (487 pratiche al 31 dicembre 2023), per un valore complessivo della pretesa (imposta, sanzioni e interessi) di 107 milioni (107,6 milioni al 31 dicembre 2023), conteggiato tenendo conto sia dei procedimenti in sede amministrativa sia dei procedimenti in sede giurisdizionale nei diversi gradi di merito e di legittimità. Relativamente a tali contesti, i rischi effettivi al 30 giugno 2024 sono stati quantificati in 41,1 milioni (41,4 milioni al 31 dicembre 2023).
Nel corso del semestre le controversie definite sono state 129 per un contestato totale di 4,2 milioni, con un esborso complessivo (incluse spese legali e processuali) di 0,8 milioni, di cui a conto economico per 0,4 milioni, riferibili principalmente alle contestazioni IMU su immobili da contratti di leasing sia risolti che a reddito, e con utilizzo del fondo rischi per 0,4 milioni (incluse spese legali).
Per le partecipate italiane il contenzioso fiscale al 30 giugno 2024 ammonta a complessivi 37 milioni (rispetto a 39 milioni al 31 dicembre 2023), fronteggiati da accantonamenti specifici per 5 milioni (invariati rispetto al 31 dicembre 2023).
Per le partecipate estere, le vertenze fiscali al 30 giugno 2024 sono di ammontare contenuto e sono cautelate per il 70% del rischio: valore complessivo di 8 milioni (sostanzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2023), con accantonamenti per 5 milioni (importo anch'esso invariato rispetto al 31 dicembre 2023). Non vi è nulla di rilevante da segnalare.
Per quanto riguarda l'analisi delle principali contestazioni in essere, si rinvia alla Nota integrativa al bilancio consolidato del 2023, posto che nel semestre non sono intervenute variazioni significative.
Le principali nuove controversie sorte nel primo semestre 2024 riguardano (i) i contenziosi in materia di imposta di registro su atti giudiziari, (ii) i contenziosi in tema di IMU su immobili non reimpossessati a seguito della risoluzione dei relativi contratti di leasing.
In merito ai questionari, si evidenzia quanto segue.
Come già ampiamente segnalato nella Nota integrativa al Bilancio consolidato 2023 (cui si rinvia per maggiori dettagli), tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 sono stati notificati ad Intesa Sanpaolo (ISP), in qualità di incorporante e/o consolidante, "inviti" e "questionari" da parte di varie Direzioni dell'Agenzia delle Entrate, sia Regionali sia Provinciali, relativi al periodo d'imposta 2017. In tali atti si ipotizzava una contestazione IRES in merito al trattamento fiscale che le società italiane del Gruppo avevano riservato al provento allora iscritto a conto economico a fronte dell'impegno che la Capogruppo aveva unilateralmente assunto nei loro confronti di tenerle indenni dagli oneri che sarebbero gravati su queste società a seguito dell'integrazione nel Gruppo della Banca Popolare di Vicenza e della Veneto Banca, c.d. "banche venete" (trattavasi di oneri di integrazione informatica, di incentivazione all'esodo del personale, di chiusura /accorpamento di filiali, ecc.).
In specie, il citato provento era stato considerato dalle controllate non tassabile dal punto di vista dell'IRES mentre la tesi delle Direzioni era che avrebbe dovuto essere tassato.
Nel corso delle interlocuzioni con l'Agenzia delle Entrate, abbiamo illustrato i motivi per cui le contestazioni ipotizzate dovevano intendersi del tutto infondate.
In data 19 marzo 2024, l'Agenzia ha comunicato:
Con memoria presentata il 1° luglio 2024 sono stati esposti i termini e le modalità operative che ISP intende applicare, unitamente alle controllate (ad eccezione di quelle nel frattempo incorporate), per conformarsi spontaneamente alla qualificazione dei contributi come "in conto capitale", tassabili e deducibili "per cassa".
In particolare: i) nessuna contestazione sul 2017 non avendo ISP corrisposto alcun provento alle controllate; ii) nessuna contestazione nei casi di controllate incorporate prima dell'incasso del contributo; iii) regolarizzazione delle annualità 2018-2022 in cui le controllate hanno percepito il contributo. Sotto il profilo operativo, tale adeguamento verrebbe effettuato tramite ravvedimento operoso ex art. 13, D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 con dichiarazioni integrative "a sfavore" per le controllate e "a favore" per ISP.
L'Agenzia delle Entrate ha già confermato che condivide tale impostazione. Il costo complessivo per imposte, sanzioni e interessi, per sanare la posizione di tutte le annualità delle società coinvolte, tenuto conto anche della deducibilità in capo ad ISP, sarà contenuto.
L'11 marzo 2024 l'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia ha notificato un questionario a ISP per l'incorporata Mediocredito Italiano con riguardo alla dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2018 ed in particolare a taluni crediti d'imposta, per complessivi 2,4 milioni, dichiarati e utilizzati in compensazione per il pagamento dell'IVA a debito di periodo. ISP ha risposto al questionario il 15 marzo 2024, fornendo le informazioni richieste. Non ci sono sviluppi.

Per Banca Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking e Intesa Sanpaolo Private Banking non essendo intervenute rilevanti novità si rinvia alla Nota integrativa al Bilancio 2023.
Il 28 dicembre 2023 Fideuram ISPB Asset Management SGR (di seguito Fideuram SGR) ha ricevuto dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia un invito a comparire per lo stesso 28 dicembre in relazione all'annualità 2017 per IRES ed IRAP, a seguito della documentazione consegnata in risposta a questionario notificato il 4 agosto 2023, e ciò al fine di instaurare il contraddittorio in ordine a presunte criticità di transfer pricing emerse a proposito delle transazioni relative ai corrispettivi per commissioni percepite da Fideuram SGR per l'attività di gestore delegato di fondi di investimento effettuata in favore della consociata irlandese Fideuram Asset Management Ireland (delegante). Con particolare riguardo a tali commissioni di gestione, l'Agenzia ha ripreso analoghe rettifiche effettuate per le annualità dal 2011 al 2013 (che diedero luogo ad atti di accertamento con adesione per tali annualità) nonché per l'annualità 2016 alla quale Fideuram aveva aderito sottoscrivendo l'atto di accertamento con adesione il 15 dicembre 2022 e provvedendo al pagamento dell'importo dovuto (220 mila euro) il 20 dicembre 2022. Con tale invito l'Agenzia ha rettificato l'imponibile 2017 di Fideuram SGR in aumento per 1,14 milioni, da cui maggiore IRES e IRAP (oltre interessi) di complessivi 300 mila euro circa.
In esito a tale invito è stato instaurato il contraddittorio che ha condotto al perfezionamento dell'atto di accertamento con adesione il 12 aprile 2024 con cui è stato definito il pagamento di IRES ed IRAP per 190 mila euro oltre interessi per 40 mila euro e così per complessivi 230 mila euro (nulla per sanzioni stante la corretta predisposizione della documentazione ai fini del transfer pricing).
Nel maggio 2023 SIREF Fiduciaria, quale incorporante di FIGE Fiduciaria, ha ricevuto notifica di una cartella di pagamento per complessivi 1,1 milioni a seguito del controllo automatizzato del mod. 770/2019 (annualità 2018) quale mancato riconoscimento dei versamenti effettuati per l'Imposta sul Valore dei Contratti Assicurativi (e relativa sanzione per omesso versamento ed interessi), dipeso da errori formali nella compilazione del mod. 770/2019. La Società ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Milano e nel contempo ha chiesto ed ottenuto dall'Agenzia delle Entrate la sospensione in via amministrativa della cartella. Con sentenza del marzo 2024 la Corte ha dichiarato la cessata materia del contendere in esito all'intervenuto sgravio della cartella.
Cargeas Assicurazioni – ora incorporata in Intesa Sanpaolo Assicura – era stata interessata da una verifica dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio Grandi Contribuenti, volta a riscontrare la corretta applicazione, con riferimento alle annualità dal 2010 al 2018, delle disposizioni tributarie in materia di assicurazioni private e di contratti vitalizi di cui alla Legge 29 ottobre 1961, n. 1216.
Si rinvia alla Nota integrativa al Bilancio 2023 per l'analisi.
Come già segnalato nella Nota integrativa al Bilancio 2023 e nel Resoconto intermedio al 31 marzo 2024, in data 29 novembre 2023 la ex Intesa Sanpaolo Life DAC – impresa assicurativa di diritto irlandese – aveva ricevuto dalla Guardia di Finanza un invito a presentarsi per chiarimenti sugli adempimenti in tema di monitoraggio fiscale.
Si segnala che Intesa Sanpaolo Vita S.p.A. (quale incorporante di Intesa Sanpaolo Life DAC) ha riscontrato con comunicazione del maggio 2024 le richieste della Guardia di Finanza del marzo 2024, in cui si chiedeva l'integrazione dei prospetti presentati nel 2022 limitatamente agli anni 2018-2020 (essendo nel frattempo prescrittosi l'anno 2017) sia per i premi incassati che per le somme versate (riferite alle prestazioni assicurative erogate) con evidenza analitica di: anno di riferimento e numeri di polizza; tipologia dell'operazione, ossia se trattasi di premio inizialmente versato (premio ricorrente e/o premio unico) ovvero di premio aggiuntivo e, relativamente alle prestazioni assicurative, se trattasi di riscatto parziale o totale o di altre operazioni (quindi liquidazione per scadenza e/o per sinistro); data e importo di ciascuna singola operazione; dati identificativi del soggetto (persona) "monitorato"; eventuali cause di esonero oggettivo dall'obbligo di comunicazione. Inoltre, si chiedeva l'esibizione anche per gli anni 2021 e 2022 della stessa documentazione fornita dal 2017 al 2020 corredata da prospetti ugualmente analitici.
Si segnala poi la definizione delle contestazioni in tema di Transfer Pricing sulle prestazioni rese alla Eurizon Capital Luxembourg dalla Eurizon Capital SGR S.p.A. ("EC ITA") per gli anni 2016, 2017 e 2018, iniziate con un questionario notificato a quest'ultima società il 22 dicembre 2022 relativo all'IRES e all'IRAP 2016.
Si è definita anche analoga contestazione elevata per gli anni 2017 e 2018 alla Epsilon SGR S.p.A. iniziata il 4 aprile 2023 con una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia – Ufficio Grandi Contribuenti sull'annualità 2017 (poi estesa anche al 2018) in materia di imposte dirette, IRAP, IVA e obblighi dei sostituti d'imposta. La contestazione era relativa al mancato allineamento alle condizioni di libera concorrenza della transazione cross-border avente ad oggetto il servizio di gestione di OICR prestato da Epsilon alla consociata lussemburghese EC LUX.
Per maggiori dettagli sulle contestazioni ad entrambe le società si rinvia alle precedenti note integrative al bilancio.
Con l'Agenzia delle Entrate si è proceduto in modo che i rapporti tra EC ITA, Epsilon SGR ed EC LUX fossero esaminati in maniera coerente e coordinata e dopo numerosi incontri tra le società e la Direzione Regionale della Lombardia è stata trovata un'intesa circa l'utilizzo della mediana per il 2017 e del primo quartile per il 2018.
Il procedimento si è concluso con la firma degli atti di adesione agli accertamenti IRES e IRAP il 24 aprile 2024 e con il pagamento degli importi dovuti che sono stati di ammontare congruo rispetto agli accantonamenti già appostati dalle società partecipate nel proprio bilancio al 31 dicembre 2023 ovvero:

Gli investimenti delle società del segmento assicurativo del Gruppo Intesa Sanpaolo (Intesa Sanpaolo Vita, Intesa Sanpaolo Assicura, Fideuram Vita e Intesa Sanpaolo RBM Salute) vengono realizzati a fronte del patrimonio libero ed a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti della clientela. Queste ultime sono relative alle polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile, a quelle di tipo Unit linked, ai fondi pensione e alle polizze danni.
I portafogli di investimento ammontano complessivamente, a valori di bilancio e alla data del 30 giugno 2024, a 173.958 milioni. Di questi, una quota pari a 88.082 milioni è relativa alle polizze vita tradizionali rivalutabili, il cui rischio finanziario è condiviso con gli assicurati in virtù del meccanismo di determinazione dei rendimenti delle attività in gestione separata, alle polizze danni ed agli investimenti a fronte del patrimonio libero; l'altra componente, il cui rischio è interamente sopportato dagli assicurati, è costituita da investimenti a fronte di polizze Unit Linked e Fondi Pensione ed è pari a 85.876 milioni.
In considerazione del diverso tipo di rischiosità, l'analisi dei portafogli investimenti, dettagliata nel seguito, è incentrata sugli attivi detenuti a copertura delle polizze vita tradizionali rivalutabili, delle polizze danni e del patrimonio libero.
In termini di composizione per asset class, al netto delle posizioni in strumenti finanziari derivati, l'84% circa delle attività, pari a 74.014 milioni, è costituito da titoli obbligazionari mentre la quota relativa a titoli di capitale pesa per il 2% circa ed è pari a 1.942 milioni. La restante parte, pari a 12.186 milioni, è costituita da investimenti in OICR, Private Equity ed Hedge Fund (14% circa).
Il valore di bilancio dei derivati ammonta a circa -60 milioni; di questi, la quota relativa a derivati di gestione efficace ammonta a circa 17 milioni, la restante parte (circa -77 milioni) è riferita a derivati classificati di copertura.
Gli investimenti a fronte del patrimonio libero di Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita sono pari, alla fine dei primi sei mesi del 2024 ed a valori di mercato, a circa 1.293 milioni e presentano una rischiosità, in termini di VaR (intervallo di confidenza 99%, holding period 10 giorni), pari a circa 13 milioni.
L'analisi del portafoglio titoli obbligazionari in termini di sensitivity del fair value al movimento dei tassi d'interesse evidenzia che un movimento parallelo della curva di +100 punti base comporta una variazione negativa di circa -4.331 milioni.
La distribuzione per fasce di rating del portafoglio è la seguente: gli attivi di tipo obbligazionario con rating AAA/AA pesano per circa il 4,4% del totale investimenti, mentre circa l'11,9% si colloca nell'area della singola A; i titoli dell'area low investment grade (BBB) costituiscono circa l'80,6% del totale, mentre è minima (3,1%) la quota di titoli speculative grade o unrated; all'interno dell'area BBB una parte considerevole è costituita da titoli emessi dalla Repubblica Italiana.
L'analisi dell'esposizione in termini di emittenti/controparti evidenzia le seguenti componenti: i titoli emessi da Governi e Banche Centrali rappresentano circa il 70,7% del totale investimenti, le società finanziarie (in prevalenza banche) contribuiscono per circa il 19,4% dell'esposizione, mentre i titoli industriali ammontano a circa il 9,9%.
Alla fine del primo semestre 2024, la sensitivity del fair value dei titoli obbligazionari rispetto ad una variazione del merito creditizio degli emittenti, intesa come shock dei credit spread di mercato di +100 punti base, è risultata pari a -4.544 milioni ed è imputabile per -3.693 milioni agli emittenti governativi e per -851 milioni agli emittenti corporate (società finanziarie e industriali).

Sulla base delle evidenze del Libro Soci e delle più recenti informazioni a disposizione, la situazione degli azionisti titolari di quote superiori al 3% del capitale rappresentato da azioni con diritto di voto, soglia oltre la quale la normativa italiana attualmente in vigore (art. 120 TUF) prevede l'obbligo di comunicazione alla società partecipata ed alla Consob52, è illustrata nella tabella che segue53 .
| Azionista | N. Azioni ordinarie |
% di possesso |
|---|---|---|
| Fondazione Compagnia di San Paolo | 1.188.947.304 | 6,503% |
| Fondazione Cariplo | 961.333.900 | 5,258% |
Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo S.p.A. ha adottato, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa, il Regolamento di Gruppo per la gestione delle operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo S.p.A., Soggetti Collegati del Gruppo e Soggetti Rilevanti ex art. 136 TUB.
Tale Regolamento, da ultimo aggiornato a giugno del 2021, tiene conto sia della disciplina emanata dalla Consob, ai sensi dell'art. 2391 bis C.C., che delle disposizioni di vigilanza introdotte dalla Banca d'Italia il 12 dicembre 2011 in materia di attività di rischio e conflitti di interesse delle banche e dei gruppi bancari nei confronti di "Soggetti Collegati" ed emanate in attuazione dell'art. 53, comma 4 e ss. del Testo Unico Bancario e in conformità alla delibera del CICR del 29 luglio 2008, n. 277 nonché, in aggiunta, delle regole stabilite dall'art. 136 del Testo Unico Bancario.
Il Regolamento disciplina per l'intero Gruppo Intesa Sanpaolo i seguenti aspetti:
Ai sensi del Regolamento sono considerati Parti Correlate di Intesa Sanpaolo: i soggetti che esercitano il controllo o l'influenza notevole, le entità controllate e collegate, le joint venture, i fondi pensione del Gruppo, gli Esponenti e i Key Manager di Intesa Sanpaolo, con i relativi stretti familiari e le entità partecipate rilevanti.
L'insieme dei Soggetti Collegati di Gruppo è costituito dai Soggetti Collegati di ciascuna banca del Gruppo (compresa la Capogruppo) e di ciascun intermediario vigilato rilevante con fondi propri superiori al 2% del totale dei fondi propri a livello consolidato. Rispetto a ciascuna banca o intermediario vigilato rilevante del Gruppo sono Soggetti Collegati: i) gli azionisti che esercitano il controllo, l'influenza notevole o che sono comunque tenuti a richiedere autorizzazione ai sensi dell'art. 19 TUB o in grado di nominare un componente dell'organo con funzione di gestione o di supervisione strategica e i relativi gruppi societari; ii) le entità controllate, controllate congiuntamente e collegate, nonché le entità da queste controllate anche congiuntamente ad altri; iii) gli esponenti aziendali con i relativi parenti fino al secondo grado e le entità partecipate rilevanti.
52 Ai sensi dell'art 119 bis, comma 7, del Regolamento Emittenti, le società e i soggetti abilitati che detengono azioni a titolo di gestione del risparmio possono avvalersi dell'esenzione dalla segnalazione per le partecipazioni gestite superiori al 3% e inferiori al 5%.
53 Si richiama inoltre quanto già indicato nel Bilancio 2023:
– nel dicembre 2020 BlackRock Inc. aveva dichiarato di detenere una partecipazione nel capitale sociale di Intesa Sanpaolo pari al 5,005% (mod. 120 A del 9 dicembre 2020) ed una partecipazione aggregata pari al 5,066% (mod. 120 B del 4 dicembre 2020) e non ha comunicato aggiornamenti di tali quote in seguito alle successive variazioni intervenute nel numero di azioni in cui è suddiviso il capitale sociale di Intesa Sanpaolo;
– JP Morgan Chase & Co. in data 21 dicembre 2021 aveva dichiarato (mod. 120 B) di detenere una partecipazione aggregata pari al 4,571%, della quale solo lo 0,963% rappresentato da diritti di voto riferibili ad azioni.

In via di autoregolamentazione, la Banca ha esteso la disciplina in materia di operazioni con Parti Correlate e quella sull'attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti dei Soggetti Collegati a:
Tale soluzione consente di sviluppare uno standard più elevato di monitoraggio delle transazioni con le principali entità in potenziale rischio di conflitto di interessi.
Il Regolamento contempla le diverse cautele istruttorie che devono essere osservate dalle strutture della Capogruppo e dalle società controllate nella realizzazione di operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo, Soggetti Collegati di Gruppo e Soggetti rilevanti ex art. 136 TUB, al fine di soddisfare le esigenze di correttezza sostanziale delle transazioni, richiedendo, tra l'altro, un esame dettagliato delle motivazioni, degli interessi, degli effetti dal punto di vista patrimoniale, economico e finanziario e delle condizioni dell'operazione.
In coerenza con la regolamentazione adottata dalla Consob e dalla Banca d'Italia, è inoltre previsto un regime di esenzioni, integrali o parziali, dall'applicazione della disciplina.
Per quanto attiene ai profili deliberativi delle operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo e Soggetti Collegati di Gruppo, il procedimento viene differenziato per:
Nel processo finalizzato all'approvazione delle operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo e Soggetti Collegati di Gruppo, un ruolo qualificato è svolto dal Comitato per le operazioni con Parti Correlate, in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di autodisciplina delle società quotate e dall'art. 148 del Testo Unico della Finanza. Il Comitato per le operazioni con Parti Correlate può avvalersi, ove ritenuto opportuno, di esperti indipendenti in relazione alla significatività, alle particolari caratteristiche economiche o strutturali dell'operazione o alla natura della parte correlata o soggetto collegato.
Per le operazioni di maggiore rilevanza le strutture devono coinvolgere il Comitato nelle fasi dell'istruttoria e delle trattative, attraverso l'invio di un flusso completo e tempestivo e con la facoltà del Comitato di richiedere ulteriori informazioni e formulare osservazioni.
Tutte le operazioni – che non siano esenti in base al Regolamento – realizzate dalla Capogruppo con una parte correlata o soggetto collegato sono riservate alla competenza deliberativa del Consiglio, previo parere del Comitato per le operazioni con Parti Correlate.
Il Regolamento prevede specifici presidi nel caso in cui sia deliberata un'operazione di minore o maggiore rilevanza, nonostante il parere negativo del Comitato per le operazioni con Parti Correlate.
Le operazioni realizzate dalle società controllate con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo e Soggetti Collegati di Gruppo devono essere deliberate dal Consiglio di Amministrazione delle stesse società interessate previo benestare della Capogruppo, che viene rilasciato secondo l'iter sopra descritto.
Il Regolamento definisce altresì i criteri generali per l'informativa da rendere, almeno trimestralmente, anche ai sensi dell 'art. 150 del Testo Unico della Finanza, agli amministratori e all'organo di controllo in ordine alle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati perfezionate nel periodo di riferimento dalla Capogruppo o da società controllate, al fine di fornire un quadro completo dell'insieme delle operazioni più significative poste in essere, nonché dei volumi e delle principali caratteristiche di tutte quelle delegate. L'informativa, che viene fornita anche al Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, deve riguardare tutte le operazioni, anche se esenti da procedura deliberativa, di controvalore superiore alle soglie di esiguità; sono escluse le operazioni di minore rilevanza di finanziamento e di raccolta bancaria infragruppo (sempre che non riguardino una società controllata con interessi significativi di altra parte correlata o soggetto collegato e presentino condizioni non di mercato o standard). Per le operazioni di minore rilevanza infragruppo ordinarie e a condizioni di mercato è, invece, prevista un'informativa di tipo aggregato su base annuale.
Le operazioni realizzate dalle banche italiane controllate con Parti Correlate e Soggetti Collegati di Gruppo, che non siano considerate esenti, fermo il benestare della Capogruppo, devono essere deliberate dal relativo Consiglio di Amministrazione, previo parere di un Comitato di Consiglieri indipendenti costituito all'interno del Consiglio di Amministrazione della banca stessa. Sono, inoltre, previste regole specifiche di rendicontazione delle operazioni agli Organi della banca.

Il Regolamento disciplina, inoltre, l'operatività con Soggetti Rilevanti ai sensi dell'art.136 TUB, che deve essere applicato da tutte le Banche italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, ivi inclusa la Capogruppo. Tale norma richiede l'adozione di una procedura deliberativa aggravata (delibera unanime dell'organo amministrativo, con esclusione del voto dell'esponente interessato, e voto favorevole dei componenti l'organo di controllo) per consentire agli esponenti bancari di assumere, direttamente o indirettamente, obbligazioni con la banca nella quale gli stessi rivestono la carica di esponente.
Sono inoltre fatti salvi gli obblighi previsti dal Codice Civile (art. 2391) e dall'art. 53 TUB in materia di interessi degli amministratori.
In particolare, l'art. 2391 C.C. stabilisce che ciascun Consigliere dia notizia di ogni interesse detenuto, per conto proprio o di terzi, che possa rilevare nell'esercizio della funzione gestoria, con riferimento ad una determinata operazione. Ai sensi della predetta disposizione, sono di competenza del Consiglio le delibere relative a quelle operazioni, anche con Parti Correlate, nelle quali il Consigliere Delegato sia titolare di un interesse per conto proprio o di terzi ed osservi quindi l'obbligo di astensione dal compiere l'operazione, investendo della stessa l'organo collegiale ex art. 2391 C.C.
In aggiunta, l'art. 53 TUB prevede che gli amministratori delle banche debbano astenersi dalle deliberazioni in cui abbiano un conflitto di interessi per conto proprio o di terzi.
I saldi creditori e debitori in essere al 30 giugno 2024 nei conti consolidati del Gruppo Intesa Sanpaolo nei confronti di parti correlate - diverse da quelle infragruppo consolidate integrali - risultano di ammontare complessivamente non rilevante rispetto alla dimensione patrimoniale del Gruppo. Parimenti non risulta rilevante l'incidenza dei proventi e oneri con parti correlate sul risultato di gestione consolidato.
| 30.06.2024 | |||
|---|---|---|---|
| Importo (milioni di euro) |
Incidenza (%) |
||
| Totale attività finanziarie (1) | 7.451 | 0,9 | |
| Totale altre attività (2) | 466 | 1,2 | |
| Totale passività finanziarie (3) | 5.930 | 0,8 | |
| Totale altre passività (4) | 834 | 0,6 |
(1) Include le voci 10, 20, 30, 40 e 70 dell'attivo di Stato Patrimoniale.
(2) Include le voci 50, 60, 80, 120 e 130 dell'attivo di Stato Patrimoniale.
(3) Include le voci 10, 20 e 30 del passivo di Stato Patrimoniale.
(4) Include le voci 40, 50, 70, 80, 90, 100 e 110 del passivo di Stato Patrimoniale.
| 30.06.2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Importo (milioni di euro) |
Incidenza (%) |
|||
| Totale interessi attivi | 50 | 0,3 | ||
| Totale interessi passivi | 137 | 1,5 | ||
| Totale commissioni attive | 28 | 0,5 | ||
| Totale commissioni passive | 13 | 1,0 | ||
| Totale costi di funzionamento (1) | 104 | 1,9 |
Si riportano di seguito i principali termini di riferimento dell'operatività con ciascuna categoria di controparte correlata, sulla base dei soggetti indicati nello IAS 24, al netto dell'operatività con entità consolidate integralmente, con la categoria degli Azionisti rilevanti di Intesa Sanpaolo e relativi gruppi societari (entità controllate anche congiuntamente ad altri, controllanti o sottoposte a comune controllo) che abbiano una partecipazione al capitale con diritto di voto della Banca superiore alla sogl ia minima prevista dalla disciplina sulla comunicazione delle partecipazioni rilevanti nelle società con azioni quotate calcolata sulle sole azioni in proprietà o in gestione, nonché con gli ulteriori soggetti inclusi nel perimetro definito in via di autoregolamentazione.
Nella tabella che segue non viene, invece, rappresentata l'incidenza delle operazioni con parti correlate sui flussi finanziari del Gruppo, in quanto non significativa.
Per maggiore chiarezza e coerentemente con le segnalazioni inviate alle Autorità di Vigilanza, si precisa che le poste fuori bilancio sono state dettagliate su due righe distinte, raggruppando da un lato le garanzie/impegni rilasciati e dall'altro le garanzie/impegni ricevuti. Nella prima categoria sono stati inclusi anche gli impegni revocabili rilasciati il cui importo complessivo è pari a 1,3 miliardi.
| Entità controllate non consolidate integralmente |
Entità sottoposte a controllo congiunto e relative controllate |
Entità collegate e relative controllate |
Esponenti, Key Manager e soggetti ad essi riconducibili |
Fondi Pensione |
TOTALE | Azionisti (*) |
Società con le quali il Gruppo presenta significativi legami partecipativi e finanziari (**) |
(milioni di euro) Altre società riconducibili agli Esponenti (***) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | - | - | 39 | - | - | 39 | - | 449 | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | 3 | 9 | - | - | 12 | 9 | 2.358 | - |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | 3 | - | - | - | 3 | - | 2.258 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | 9 | - | - | 9 | 9 | 100 | - |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | 21 | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
3 | 305 | 465 | 27 | - | 800 | 50 | 1.080 | 7 |
| a) crediti verso banche | - | - | 3 | - | - | 3 | - | 1.000 | - |
| b) crediti verso clientela | 3 | 305 | 462 | 27 | - | 797 | 50 | 80 | 7 |
| Altre attività | 2 | - | 152 | - | - | 154 | 1 | 311 | - |
| Partecipazioni | 49 | 107 | 2.470 | - | - | 2.626 | - | - | - |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
22 | 270 | 736 | 28 | 84 | 1.140 | 105 | 3.819 | 7 |
| a) debiti verso banche | - | - | 7 | - | - | 7 | - | 3.702 | - |
| b) debiti verso la clientela | 22 | 270 | 729 | 28 | 84 | 1.133 | 105 | 117 | 7 |
| Passività finanziarie di negoziazione | - | - | 1 | - | - | 1 | - | 851 | - |
| Passività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | 7 | - | 7 | - | - | - |
| Altre passività | 3 | - | 23 | 23 | 488 | 537 | 17 | 280 | - |
| Garanzie e impegni rilasciati | 26 | 70 | 590 | 4 | - | 690 | 59 | 1.225 | 1 |
| Garanzie e impegni ricevuti | - | 17 | - | 2 | - | 19 | 80 | 87 | - |
(*) In via di autoregolamentazione, azionisti e relativi gruppi societari che detengono una partecipazione al capitale superiore alla soglia minima prevista dalla disciplina sulla comunicazione delle partecipazioni rilevanti nelle società con azioni quotate calcolata sulle sole azioni in proprietà o in gestione, nonché le entità da questi controllate congiuntamente.
(**) In via di autoregolamentazione, società che presentano almeno due dei seguenti indicatori: i) partecipazione della controparte al capitale di Intesa Sanpaolo con una quota compresa tra l'1% e la soglia minima prevista dalla disciplina sulla comunicazione delle partecipazioni rilevanti nelle società con azioni quotate; ii) partecipazione da parte di entità del Gruppo ISP nella controparte superiore al 10% dei diritti di voto; iii) esposizione significativa creditizia del Gruppo verso la controparte. Gli importi riportati si riferiscono in larga misura alle società del Gruppo JP Morgan.
(***) In via di autoregolamentazione, società nelle quali gli esponenti di Intesa Sanpaolo o i loro stretti familiari i) hanno cariche esecutive o di presidente dell'organo di amministrazione; ii) detengono una partecipazione qualificata uguale o superiore al 10% del capitale o dei diritti di voto di tale entità, o sulla quale tali persone possono esercitare un'influenza notevole.
Per completezza si segnala che le entità collegate maggiormente significative incluse nel perimetro delle parti correlate, secondo quanto previsto dalla formulazione dello IAS 24 in vigore, sono: 1875 Finance Holding AG, Alpian S.A., Back2Bonis, Camfin S.p.A., Cassa di Risparmio di Fermo S.p.A., Digit'ed Holding S.p.A., Efesto, Equiter S.p.A., FI.NAV Comparto A1 Crediti, Fondo UTP Italia Comparto Crediti, Intrum Italy S.p.A., Lendlease MSG Heartbeat, Neva First – FCC, Penghua Fund Management Co. Ltd., Retail & Leisure Fund, Rexer S.p.A., RSCT Fund - Comparto Crediti e Warrant Hub S.p.A. Tra le principali entità sottoposte a controllo congiunto (joint venture) si segnalano: Mir Capital S.c.a. Sicar, Mooney Group
S.p.A. e PBZ Croatia Osiguranje Public Limited for Company Compulsory Pension Fund Management.

Si rappresenta che le operazioni con parti correlate infragruppo, consolidate integrali, non sono incluse nel presente documento in quanto elise a livello consolidato.
Nel corso del semestre non sono state effettuate dal Gruppo Intesa Sanpaolo operazioni qualificabili come di "maggiore rilevanza" non ordinarie e non a condizioni di mercato o standard soggette – in applicazione del Regolamento di Gruppo per la gestione delle Operazioni con Parti Correlate di Intesa Sanpaolo S.p.A., Soggetti Collegati del Gruppo e Soggetti Rilevanti ex art. 136 TUB – all'obbligo di pubblicazione di un documento informativo al mercato.
Si ricorda che le operazioni di maggiore rilevanza nel periodo sono quelle che superano la soglia del 5% dei Fondi Propri a livello consolidato (circa 2,9 miliardi) o degli altri indicatori definiti dalla normativa Consob.
Le operazioni realizzate dal Gruppo Intesa Sanpaolo con parti correlate generalmente rientrano nell'ambito dell'ordinaria operatività del Gruppo e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica, nel rispetto delle procedure interne sopra richiamate.
I rapporti tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e gli esponenti aziendali, i key manager, i relativi stretti familiari e i soggetti da questi partecipati in misura rilevante, sono riconducibili alla normale operatività del Gruppo e sono posti in essere applicando, ove ne ricorrano i presupposti, le convenzioni riservate a tutto il personale dipendente con pieno rispetto e trasparenza delle condizioni praticate.
Con riferimento all'operatività con gli Azionisti, che detengono quote del capitale con diritto di voto di Intesa Sanpaolo S.p.A. superiori alla soglia minima prevista dalla disciplina sulla comunicazione delle partecipazioni rilevanti nelle società con azioni quotate calcolata sulle sole azioni in proprietà o in gestione, e con gli altri azionisti rilevanti in ragione della presenza di significativi legami partecipativi e finanziari, sono state realizzate operazioni di natura ordinaria concluse a condizioni di mercato.
Si segnalano, in particolare:
Per quanto riguarda le operazioni con entità controllate congiuntamente o collegate, nonché con le società partecipate rilevanti in ragione della presenza di significativi legami partecipativi e finanziari, si segnalano:
In relazione all'operatività con i Fondi Pensione, si evidenziano le operazioni in strumenti finanziari OTC poste in essere da Intesa Sanpaolo S.p.A., nell'ambito della corrente attività, con il Fondo Pensioni per il Personale Cariplo.
Con riferimento alle società valutate al patrimonio netto, è stato registrato un utile da cessione di partecipazioni riconducibile alla vendita di quote di Bancomat S.p.A. e Euromilano S.p.A.

Nel primo semestre 2024, i mercati azionari internazionali hanno proseguito la tendenza rialzista registrata nel corso del 2023, anche se con differenze tra aree geografiche, e fasi di consolidamento nel periodo.
Il graduale miglioramento delle prospettive di crescita a livello globale ha ridotto le probabilità di una recessione, sostenendo così un maggiore appetito per il rischio sui mercati azionari. Nei primi mesi dell'anno, inoltre, gli investitori attendevano un rapido allentamento delle politiche monetarie da parte delle banche centrali; tuttavia, una discesa dei prezzi al consumo più lenta del previsto ha portato a rivedere prudenzialmente le aspettative sui tagli dei tassi nel 2024.
I risultati societari del 1° trimestre in Italia hanno evidenziato un diverso andamento tra il comparto non finanziario, alle prese con una domanda debole e la stabilizzazione dei prezzi, e quello delle società finanziarie, sostenute dai ricavi commissionali e dal margine d'interesse. Nel complesso, le previsioni sugli utili 2024 sono rimaste stabili nel corso del semestre, con un lieve deterioramento nel segmento non finanziario.
L'incertezza successiva all'esito delle elezioni europee ha determinato una correzione sui mercati azionari continentali in chiusura del mese di giugno, rispetto ai massimi raggiunti in maggio.
L'indice Euro Stoxx ha chiuso il semestre in rialzo del 5,8%; il CAC 40 è rimasto sostanzialmente invariato (-0,9%), penalizzato dall'incertezza politica francese; il DAX è cresciuto dell'8,9%, così come l'IBEX 35, che ha registrato un aumento dell'8,3%. Al di fuori dell'Area euro, l'indice del mercato svizzero SMI ha fatto segnare un +7,7%, mentre l'indice FTSE 100 nel Regno Unito si è apprezzato del 5,6%.
Il mercato azionario USA ha registrato performance largamente positive nel semestre: l'indice S&P 500 ha chiuso a +14,5%, mentre l'indice dei titoli tecnologici NASDAQ 100 ha raggiunto il +17,0%. I principali mercati azionari in Asia hanno evidenziato andamenti divergenti: l'indice NIKKEI 225 ha chiuso il semestre a +18,3%, mentre l'indice benchmark cinese SSE Composite è rimasto sostanzialmente stabile (-0,3%).
Il mercato azionario italiano ha mostrato variazioni più favorevoli rispetto ai benchmark dell'Area euro: l'indice FTSE MIB ha chiuso il semestre a +9,2%, dopo aver registrato un massimo di +16,7% a metà maggio, mentre l'indice FTSE Italia All-Share ha fatto segnare un +8,8%. I titoli a media capitalizzazione hanno registrato una performance marginalmente negativa (-0,7%).
Per quanto attiene al settore bancario, il graduale miglioramento dell'economia e la discesa dei prezzi al consumo più lenta del previsto hanno portato ad una revisione al ribasso delle aspettative di taglio dei tassi. Conseguentemente l'indice europeo ha chiuso il primo semestre 2024 con un rialzo del 15,6%, trend più favorevole rispetto all'Euro Stoxx (+5,8%).
Nel medesimo periodo l'indice bancario italiano (FTSE Italia All-Share Banks) ha registrato un progresso del 32,6% – più marcato sia nel confronto con l'indice europeo sia in rapporto al FTSE MIB – guidato dall'effetto positivo sulla redditività delle banche di un livello di tassi di mercato superiore a quanto atteso all'inizio dell'anno, dall'assenza di chiari segnali di deterioramento della qualità dell'attivo e dalle generose politiche di remunerazione degli azionisti.
La quotazione dell'azione ordinaria Intesa Sanpaolo nei primi sei mesi del 2024 ha registrato una dinamica correlata a quella degli indici relativi al settore bancario, con una marcata tendenza al rialzo fino a metà maggio, un andamento flettente nei successivi trenta giorni e un parziale recupero nella seconda metà di giugno, chiudendo il semestre in crescita del 31,3% rispetto a fine 2023.
La capitalizzazione di Intesa Sanpaolo è salita a 63,5 miliardi di euro a fine giugno 2024 da 48,3 miliardi a fine 2023.


Il capitale sociale di Intesa Sanpaolo è costituito interamente da azioni ordinarie.
Il risultato netto attribuibile è determinato tenendo conto dei dividendi unitari maturati, ripartendo poi la quota residua dell'utile netto – nell'ipotesi teorica di una sua totale assegnazione – in egual misura tra tutte le azioni in circolazione.
L'indicatore Utile per azione (EPS – Earnings Per Share) viene presentato sia nella configurazione "base", sia in quella "diluita": l'EPS base è calcolato rapportando l'utile teoricamente attribuibile ai portatori delle azioni alla media ponderata delle azioni stesse in circolazione (escluse le azioni proprie riacquistate), mentre l'EPS diluito tiene conto anche degli effetti di eventuali future emissioni.
| Azioni ordinarie | ||||
|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 30.06.2023 | |||
| Media ponderata azioni in circolazione (numero) (*) | 18.208.246.405 | 18.511.218.394 | ||
| Risultato attribuibile (milioni di euro) | 4.766 | 4.222 | ||
| Utile base per azione (basic EPS) (euro) | 0,26 | 0,23 | ||
| Utile diluito per azione (diluted EPS) (euro) | 0,26 | 0,23 | ||
| Utile base per azione (basic EPS) annualizzato (**) (euro) | 0,52 | 0,46 | ||
| Utile diluito per azione (diluted EPS) annualizzato (**) (euro) | 0,52 | 0,46 | ||
(*) La media ponderata delle azioni in circolazione è calcolata escludendo le azioni proprie riacquistate.
(**) L'utile non è indicativo della previsione di redditività netta dell'intero esercizio in quanto ottenuto annualizzando il risultato di periodo.
L'indicatore riflette il valore attribuito dal mercato al capitale sociale di un'azienda quotata e, quindi, indirettamente, al complesso delle attività ad essa riconducibili. Pur misurando il grado di apprezzamento che operatori ed analisti finanziari attribuiscono alle potenzialità reddituali ed alla solidità patrimoniale dell'azienda, il rapporto risente in misura significativa dei fattori esogeni che influiscono sulle quotazioni azionarie.
Anche per il Gruppo Intesa Sanpaolo il livello e l'evoluzione dell'indicatore – al 30 giugno 2024 calcolato sia su dati medi annui che su quelli di fine semestre – risultano influenzati dalla dinamica dei mercati e del settore di appartenenza. I dati di raffronto relativi agli esercizi dal 2020 al 2023 presentati in tabella sono dati medi annui.
| (milioni di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.06.2024 | 1° sem 2024 | 2023 | 2022 | 2021 | 2020 | |
| Capitalizzazione di borsa | 63.460 | 58.558 | 45.144 | 38.433 | 44.535 | 34.961 |
| Patrimonio netto del Gruppo | 65.275 | 64.619 | 62.533 | 62.715 | 64.823 | 60.920 |
| Price / book value | 0,97 | 0,91 | 0,72 | 0,61 | 0,69 | 0,57 |
Note illustrative – L'azionariato, le operazioni con parti correlate ed altre informazioni
Nel corso del primo semestre 2024, i rating assegnati dalle Agenzie internazionali a Intesa Sanpaolo S.p.A. non hanno subito variazioni. I giudizi, inalterati alla data di approvazione della presente Relazione, coincidono pertanto con quelli indicati nel Bilancio 2023, come di seguito esposti.
| AGENZIE DI RATING | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Morningstar DBRS |
Fitch Ratings |
Moody's | S&P Global Ratings |
||
| Debito a breve termine | R-1 (low)(1) | F2 | P-2 | A-2 | |
| Debito a lungo termine (senior preferred unsecured) | BBB (high) | BBB | Baa1 | BBB | |
| Outlook / Trend sul debito a lungo termine | Stabile | Stabile | Stabile | Stabile | |
| Viability | - | bbb | - | - |
(1) Con Trend stabile
Per la situazione sempre aggiornata dei rating di Intesa Sanpaolo si rinvia al sito istituzionale di Gruppo, nella sezione Investor Relations/Rating.
Il 22 maggio 2024 (con data stacco 20 maggio e record date 21 maggio) è stato messo in pagamento il saldo del dividendo relativo all'esercizio 2023 per un importo di 2.776.310.634,08 euro, corrispondente a 15,20 centesimi di euro per ciascuna delle n. 18.265.201.540 azioni ordinarie prive di valore nominale in circolazione alla record date (escluse quindi le n. 17.597.449 azioni proprie detenute dalla Banca alla medesima data, cui non spettano dividendi, per un importo pari a 2.674.812,25 euro che è stato girato a Riserva straordinaria).
Si rammenta che il 22 novembre 2023 (con stacco cedole il 20 novembre e record date il 21 novembre) è stato messo in pagamento l'acconto dividendi a valere sui risultati 2023, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo del 3 novembre 2023 nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 4 dell'art. 2433-bis del Codice Civile. L'acconto, pari a 14,40 centesimi di euro per azione, è stato corrisposto alle n. 18.256.842.646 azioni ordinarie in circolazione alla record date per complessivi 2.628.985.341,02 euro (al netto della quota non distribuita relativa alle n. 25.956.343 azioni proprie in portafoglio alla record date, per un importo pari a 3.737.713,40 euro).
Pertanto l'importo del dividendo complessivamente distribuito a valere sull'esercizio 2023 è stato di 29,60 centesimi di euro per azione, per un monte dividendi di 5.405.295.975,10 euro, equivalente al 70% dell'utile netto consolidato.

| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo (b) |
Totale |
| Banking | ||||||||
| Interessi netti | 3.401 | 1.553 | 1.245 | 622 | 29 | - | 1.095 | 7.945 |
| Commissioni nette | 2.429 | 615 | 320 | 1.055 | 436 | 2 | -204 | 4.653 |
| Risultato dell'attività assicurativa | - | - | - | - | - | 889 | 14 | 903 |
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value |
58 | -121 | 73 | 23 | 1 | - | 63 | 97 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | 1 | - | -35 | 8 | 24 | -5 | -3 | -10 |
| Proventi operativi netti | 5.889 | 2.047 | 1.603 | 1.708 | 490 | 886 | 965 | 13.588 |
| Spese del personale | -1.621 | -258 | -313 | -242 | -51 | -72 | -643 | -3.200 |
| Spese amministrative | -1.398 | -453 | -232 | -195 | -58 | -85 | 1.081 | -1.340 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali |
-1 | -8 | -57 | -50 | -4 | -17 | -530 | -667 |
| Costi operativi | -3.020 | -719 | -602 | -487 | -113 | -174 | -92 | -5.207 |
| Risultato della gestione operativa | 2.869 | 1.328 | 1.001 | 1.221 | 377 | 712 | 873 | 8.381 |
| Rettifiche di valore nette su crediti | -565 | 26 | -34 | -18 | - | - | 37 | -554 |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività |
-45 | 4 | -4 | -17 | - | - | -116 | -178 |
| Altri proventi (oneri) netti | 17 | - | 2 | 20 | 30 | - | 19 | 88 |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Risultato corrente lordo | 2.276 | 1.358 | 965 | 1.206 | 407 | 712 | 813 | 7.737 |
| Imposte sul reddito | -745 | -432 | -241 | -376 | -100 | -214 | -402 | -2.510 |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) |
-40 | -11 | -23 | -9 | - | -8 | -11 | -102 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) |
-11 | - | -1 | -10 | -2 | -5 | -25 | -54 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) |
-187 | - | -12 | -20 | - | -23 | -51 | -293 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi |
- | - | -1 | 2 | - | - | -13 | -12 |
| Risultato netto al 30.06.2024 | 1.293 | 915 | 687 | 793 | 305 | 462 | 311 | 4.766 |
| Risultato netto al 30.06.2023 | 1.264 | 851 | 678 | 701 | 260 | 477 | -9 | 4.222 |
(a) Dati riferiti agli schemi riclassificati, come riportati nella Relazione intermedia sulla gestione.
(b) Al Centro di Governo sono ricondotte le elisioni infrasettoriali.

In applicazione del principio contabile IFRS 15, in particolare dei paragrafi 114 e 115 che richiedono di illustrare la disaggregazione dei ricavi provenienti dai contratti con i clienti, vengono di seguito esposte le commissioni attive e passive per settore di attività.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci (a) | Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo (b) |
Totale |
| Garanzie rilasciate | 52 | 177 | 29 | 1 | - | - | - | 259 |
| Servizi di incasso e pagamento | 235 | 68 | 110 | 4 | - | - | - | 417 |
| Conti correnti | 557 | 17 | 75 | 5 | - | - | - | 654 |
| Servizio Bancomat e carte di credito | 320 | 1 | 135 | 10 | - | - | - | 466 |
| Attività bancaria commerciale | 1.164 | 263 | 349 | 20 | - | - | - | 1.796 |
| Intermediazione e collocamento titoli | 754 | 139 | 13 | 180 | 243 | - | -604 | 725 |
| Intermediazione valute | 3 | 1 | 2 | 1 | - | - | 1 | 8 |
| Gestioni patrimoniali | 46 | 1 | 24 | 986 | 910 | - | -131 | 1.836 |
| Distribuzione prodotti assicurativi | 412 | - | 17 | 347 | - | 2 | -2 | 776 |
| Altre commissioni intermediazione / gestione |
134 | 28 | 7 | 106 | - | - | 2 | 277 |
| Attività di gestione, intermediazione e consulenza |
1.349 | 169 | 63 | 1.620 | 1.153 | 2 | -734 | 3.622 |
| Altre commissioni nette | 109 | 303 | 48 | 13 | 81 | - | 50 | 604 |
| Commissioni attive | 2.622 | 735 | 460 | 1.653 | 1.234 | 2 | -684 | 6.022 |
| Commissioni passive | -193 | -120 | -140 | -598 | -798 | - | 480 | -1.369 |
| Commissioni nette 30.06.2024 | 2.429 | 615 | 320 | 1.055 | 436 | 2 | -204 | 4.653 |
| Commissioni nette 30.06.2023 | 2.357 | 560 | 291 | 931 | 419 | 1 | -206 | 4.353 |
(a) Dati riferiti agli schemi riclassificati, come riportati nella Relazione intermedia sulla gestione.
(b) Al Centro di Governo sono ricondotte le elisioni infrasettoriali.
| (milioni di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Banca dei Territori |
IMI Corporate & Investment Banking |
International Subsidiary Banks |
Private Banking |
Asset Management |
Insurance | Centro di Governo (b) |
Totale |
| Finanziamenti verso clientela | ||||||||
| 30.06.2024 | 226.038 | 122.993 | 43.470 | 13.681 | 285 | - | 15.747 | 422.214 |
| 31.12.2023 | 232.406 | 124.215 | 43.002 | 14.372 | 243 | - | 16.254 | 430.492 |
| Raccolta diretta bancaria | ||||||||
| 30.06.2024 | 263.775 | 124.328 | 59.050 | 43.383 | 24 | - | 99.154 | 589.714 |
| 31.12.2023 | 270.604 | 113.087 | 59.317 | 45.805 | 16 | - | 88.714 | 577.543 |
(a) Dati riferiti agli schemi riclassificati, come riportati nella Relazione intermedia sulla gestione.
(b) Al Centro di Governo sono ricondotte le elisioni infrasettoriali.
| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Italia | Europa | Resto del Mondo |
Totale | |
| Proventi operativi netti | ||||
| 30.06.2024 | 10.423 | 2.611 | 554 | 13.588 |
| 30.06.2023 | 9.579 | 2.331 | 488 | 12.398 |
| Variazione % | 8,8 | 12,0 | 13,5 | 9,6 |
| Finanziamenti verso clientela | ||||
| 30.06.2024 | 335.391 | 67.219 | 19.604 | 422.214 |
| 31.12.2023 | 344.529 | 65.603 | 20.360 | 430.492 |
| Variazione % | -2,7 | 2,5 | -3,7 | -1,9 |
| Raccolta diretta bancaria | ||||
| 30.06.2024 | 499.367 | 81.996 | 8.351 | 589.714 |
| 31.12.2023 | 489.432 | 79.439 | 8.672 | 577.543 |
| Variazione % | 2,0 | 3,2 | -3,7 | 2,1 |
I raggruppamenti per aree geografiche sono effettuati facendo riferimento alla localizzazione delle entità costituenti il Gruppo.
(a) Dati riferiti agli schemi riclassificati, come riportati nella Relazione intermedia sulla gestione.

Milano, 30 luglio 2024
Carlo Messina Elisabetta Stegher
Consigliere Delegato e CEO Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
54 Il COSO Framework è stato elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, organismo statunitense che ha l'obiettivo di migliorare la qualità dell'informativa societaria, attraverso la definizione di standard etici ed un sistema di corporate governance ed organizzativo efficace. Il COBIT Framework - Control OBjectives for IT and related technology è un insieme di regole predisposto dall'IT Governance Institute, organismo statunitense che ha l'obiettivo di definire e migliorare gli standard aziendali nel settore IT.




EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano
Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Agli Azionisti di Intesa Sanpaolo S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative di Intesa Sanpaolo S.p.A. (di seguito la "Banca") e controllate (il "Gruppo Intesa Sanpaolo") al 30 giugno 2024. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Intesa Sanpaolo al 30 giugno 2024 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
Milano, 6 agosto 2024
EY S.p.A.
Massimo Testa (Revisore Legale)


Raccordo tra Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 pubblicato e Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 modificato
Raccordo tra Conto Economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2023 modificato
Raccordo tra Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 pubblicato/modificato e Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 riesposto
Raccordo tra Conto Economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato/modificato e Conto economico consolidato al 30 giugno 2023 riesposto
Stato patrimoniale consolidato riesposto
Conto economico consolidato
Raccordo tra Stato patrimoniale consolidato riesposto e Stato patrimoniale consolidato riclassificato
Raccordo tra Conto economico consolidato e Conto economico consolidato riclassificato




Raccordo tra Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 pubblicato e Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 modificato
Lo Stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2023 pubblicato non ha necessitato di modifiche.

Raccordo tra Conto Economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato e Conto economico al 30 giugno 2023 modificato
Il Conto economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato non ha necessitato di modifiche.


| (milioni di euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31.12.2023 | Variazione perimetro di consolidamento (a) |
31.12.2023 Riesposto |
|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 89.270 | 398 | 89.668 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 144.594 | 5 | 144.599 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 38.163 | 1 | 38.164 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | 1 | 4 | 5 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 106.430 | - | 106.430 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 140.753 | 16 | 140.769 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 518.950 | 1.210 | 520.160 |
| a) Crediti verso banche | 32.899 | 78 | 32.977 | |
| b) Crediti verso clientela | 486.051 | 1.132 | 487.183 | |
| 50. Derivati di copertura | 7.006 | - | 7.006 | |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -5.695 | - | -5.695 |
| 70. | Partecipazioni | 2.501 | - | 2.501 |
| 80. | Attività assicurative | 813 | - | 813 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività | 412 | - | 412 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività | 401 | - | 401 | |
| 90. | Attività materiali | 9.825 | 25 | 9.850 |
| 100. | Attività immateriali di cui: |
9.524 | 18 | 9.542 |
| - avviamento | 3.672 | - | 3.672 | |
| 110. | Attività fiscali | 14.533 | 2 | 14.535 |
| a) correnti | 1.932 | - | 1.932 | |
| b) anticipate | 12.601 | 2 | 12.603 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 264 | 1 | 265 |
| 130. | Altre attività | 31.232 | 6 | 31.238 |
| Totale dell'attivo | 963.570 | 1.681 | 965.251 |
(a) La riesposizione si riferisce all'ingresso di First Bank.

| Allegati | |
|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31.12.2023 | Variazione perimetro di consolidamento (a) |
(milioni di euro) 31.12.2023 Riesposto |
|
|---|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 642.119 | 1.469 | 643.588 |
| a) debiti verso banche | 93.242 | 48 | 93.290 | |
| b) debiti verso la clientela | 440.449 | 1.421 | 441.870 | |
| c) titoli in circolazione | 108.428 | - | 108.428 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 43.493 | 1 | 43.494 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 72.782 | - | 72.782 |
| 40. | Derivati di copertura | 5.188 | - | 5.188 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -3.967 | - | -3.967 |
| 60. | Passività fiscali | 1.946 | - | 1.946 |
| a) correnti | 458 | - | 458 | |
| b) differite | 1.488 | - | 1.488 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 2 | - | 2 |
| 80. | Altre passività | 12.741 | 11 | 12.752 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 767 | - | 767 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 4.523 | 17 | 4.540 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 524 | 1 | 525 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 98 | - | 98 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 3.901 | 16 | 3.917 | |
| 110. | Passività assicurative | 119.849 | - | 119.849 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività | 119.674 | - | 119.674 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | 175 | - | 175 | |
| 120. | Riserve da valutazione | -2.009 | - | -2.009 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - |
| 140. | Strumenti di capitale | 7.948 | - | 7.948 |
| 150. | Riserve | 14.697 | - | 14.697 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | -2.629 | - | -2.629 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 28.003 | - | 28.003 |
| 170. | Capitale | 10.369 | - | 10.369 |
| 180. | Azioni proprie (-) | -140 | - | -140 |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 164 | 183 | 347 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 7.724 | - | 7.724 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 963.570 | 1.681 | 965.251 |
(a) La riesposizione si riferisce all'ingresso di First Bank.

Raccordo tra Conto Economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato/modificato e Conto economico consolidato al 30 giugno 2023 riesposto
Il Conto economico consolidato al 30 giugno 2023 pubblicato non ha necessitato di riesposizioni.


| (milioni di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazioni | ||
| Riesposto | assolute | % | |||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 89.668 | -34.168 | -38,1 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 144.792 | 144.599 | 193 | 0,1 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 37.743 | 38.164 | -421 | -1,1 | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | 6 | 5 | 1 | 20,0 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 107.043 | 106.430 | 613 | 0,6 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 147.084 | 140.769 | 6.315 | 4,5 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 514.168 | 520.160 | -5.992 | -1,2 |
| a) crediti verso banche | 35.201 | 32.977 | 2.224 | 6,7 | |
| b) crediti verso clientela | 478.967 | 487.183 | -8.216 | -1,7 | |
| 50. Derivati di copertura | 7.406 | 7.006 | 400 | 5,7 | |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -6.783 | -5.695 | 1.088 | 19,1 |
| 70. | Partecipazioni | 2.626 | 2.501 | 125 | 5,0 |
| 80. | Attività assicurative | 658 | 813 | -155 | -19,1 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono attività | 439 | 412 | 27 | 6,6 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono attività | 219 | 401 | -182 | -45,4 | |
| 90. | Attività materiali | 9.131 | 9.850 | -719 | -7,3 |
| 100. | Attività immateriali | 9.465 | 9.542 | -77 | -0,8 |
| di cui: | |||||
| - avviamento | 3.663 | 3.672 | -9 | -0,2 | |
| 110. | Attività fiscali | 14.094 | 14.535 | -441 | -3,0 |
| a) correnti | 2.297 | 1.932 | 365 | 18,9 | |
| b) anticipate | 11.797 | 12.603 | -806 | -6,4 | |
| 120. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 265 | 874 | |
| 130. | Altre attività | 35.142 | 31.238 | 3.904 | 12,5 |
| Totale dell'attivo | 934.422 | 965.251 | -30.829 | -3,2 |

| Allegati | |
|---|---|
| 30.06.2024 | 31.12.2023 | (milioni di euro) Variazioni |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | |||||
| Riesposto | assolute | % | |||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 608.512 | 643.588 | -35.076 | -5,5 |
| a) debiti verso banche | 48.885 | 93.290 | -44.405 | -47,6 | |
| b) debiti verso la clientela | 445.467 | 441.870 | 3.597 | 0,8 | |
| c) titoli in circolazione | 114.160 | 108.428 | 5.732 | 5,3 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 45.088 | 43.494 | 1.594 | 3,7 |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value | 74.089 | 72.782 | 1.307 | 1,8 |
| 40. | Derivati di copertura | 4.058 | 5.188 | -1.130 | -21,8 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -5.234 | -3.967 | 1.267 | 31,9 |
| 60. | Passività fiscali | 2.699 | 1.946 | 753 | 38,7 |
| a) correnti | 506 | 458 | 48 | 10,5 | |
| b) differite | 2.193 | 1.488 | 705 | 47,4 | |
| 70. | Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | 2 | 15 | |
| 80. | Altre passività | 15.598 | 12.752 | 2.846 | 22,3 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 733 | 767 | -34 | -4,4 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 3.786 | 4.540 | -754 | -16,6 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 495 | 525 | -30 | -5,7 | |
| b) quiescenza e obblighi simili | 92 | 98 | -6 | -6,1 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 3.199 | 3.917 | -718 | -18,3 | |
| 110. | Passività assicurative | 119.676 | 119.849 | -173 | -0,1 |
| a) contratti di assicurazione emessi che costituiscono passività | 119.659 | 119.674 | -15 | -0,0 | |
| b) cessioni in riassicurazione che costituiscono passività | 17 | 175 | -158 | -90,3 | |
| 120. | Riserve da valutazione | -2.445 | -2.009 | 436 | 21,7 |
| 130. | Azioni rimborsabili | - | - | - | |
| 140. | Strumenti di capitale | 8.652 | 7.948 | 704 | 8,9 |
| 150. | Riserve | 17.076 | 14.697 | 2.379 | 16,2 |
| 155. | Acconti su dividendi (-) | - | -2.629 | -2.629 | |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 27.601 | 28.003 | -402 | -1,4 |
| 170. | Capitale | 10.369 | 10.369 | - | - |
| 180. | Azioni proprie (-) | -744 | -140 | 604 | |
| 190. | Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) | 125 | 347 | -222 | -64,0 |
| 200. | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 4.766 | 7.724 | -2.958 | -38,3 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 934.422 | 965.251 | -30.829 | -3,2 |

| 30.06.2024 | 30.06.2023 | Variazioni | (milioni di euro) | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 17.974 | 14.562 | assolute 3.412 |
% 23,4 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 15.175 | 13.031 | 2.144 | 16,5 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | -8.855 | -6.630 | 2.225 | 33,6 |
| 30. | Margine di interesse | 9.119 | 7.932 | 1.187 | 15,0 |
| 40. | Commissioni attive | 5.580 | 5.306 | 274 | 5,2 |
| 50. | Commissioni passive | -1.332 | -1.366 | -34 | -2,5 |
| 60. | Commissioni nette | 4.248 | 3.940 | 308 | 7,8 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 436 | 359 | 77 | 21,4 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 20 | 69 | -49 | -71,0 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | -5 | -57 | -52 | -91,2 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 105 | -97 | 202 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 81 | 72 | 9 | 12,5 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 20 | -187 | 207 | ||
| c) passività finanziarie | 4 | 18 | -14 | -77,8 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
1.387 | 1.630 | -243 | -14,9 |
| a) attività e passività finanziarie designate al fair value | -2.850 | -2.281 | 569 | 24,9 | |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 4.237 | 3.911 | 326 | 8,3 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 15.310 | 13.776 | 1.534 | 11,1 |
| 130. | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | -573 | -725 | -152 | -21,0 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -593 | -669 | -76 | -11,4 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 20 | -56 | 76 | ||
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -7 | 3 | -10 | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 14.730 | 13.054 | 1.676 | 12,8 |
| 160. | Risultato dei servizi assicurativi | 854 | 1.064 | -210 | -19,7 |
| a) ricavi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | 1.569 | 1.518 | 51 | 3,4 | |
| b) costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi | -686 | -458 | 228 | 49,8 | |
| c) ricavi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | 62 | 73 | -11 | -15,1 | |
| d) costi per servizi assicurativi derivanti da cessioni in riassicurazione | -91 | -69 | 22 | 31,9 | |
| 170. | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -2.828 | -2.648 | 180 | 6,8 |
| a) costi/ricavi netti di natura finanziaria relativi ai contratti assicurativi emessi | -2.827 | -2.652 | 175 | 6,6 | |
| b) ricavi/costi netti di natura finanziaria relativi alle cessioni in riassicurazione | -1 | 4 | -5 | ||
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 12.756 | 11.470 | 1.286 | 11,2 |
| 190. | Spese amministrative: | -5.341 | -5.256 | 85 | 1,6 |
| a) spese per il personale | -3.090 | -3.067 | 23 | 0,7 | |
| b) altre spese amministrative | -2.251 | -2.189 | 62 | 2,8 | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | -209 | -130 | 79 | 60,8 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 31 | 32 | -1 | -3,1 | |
| b) altri accantonamenti netti | -240 | -162 | 78 | 48,1 | |
| 210. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività materiali | -317 | -336 | -19 | -5,7 |
| 220. | Rettifiche/ riprese di valore nette su attività immateriali | -499 | -451 | 48 | 10,6 |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 423 | 462 | -39 | -8,4 |
| 240. | Costi operativi | -5.943 | -5.711 | 232 | 4,1 |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | 93 | 194 | -101 | -52,1 |
| 260. | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | 2 | -22 | 24 | |
| 270. | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - | - | |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 160 | -160 | |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 6.908 | 6.091 | 817 | 13,4 |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -2.130 | -1.846 | 284 | 15,4 |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 4.778 | 4.245 | 533 | 12,6 |
| 320. | Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | - | - | - | |
| 330. | Utile (Perdita) di periodo | 4.778 | 4.245 | 533 | 12,6 |
| 340. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -12 | -23 | -11 | -47,8 |
| 350. | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo | 4.766 | 4.222 | 544 | 12,9 |

| Attività | 30.06.2024 | (milioni di euro) 31.12.2023 |
|
|---|---|---|---|
| Riesposto | |||
| Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 89.668 | |
| Voce 10 | Cassa e disponibilità liquide | 55.500 | 89.668 |
| Finanziamenti verso banche | 33.026 | 31.298 | |
| Voce 40a (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso banche (Contributo comparto bancario) Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso banche (Contributo comparto |
32.969 | 31.252 |
| Voce 20a (parziale) | bancario) | - | - |
| Voce 20b (parziale) | Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso banche (Contributo comparto bancario) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso banche (Contributo |
3 | 4 |
| Voce 20c (parziale) | comparto bancario) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso |
54 | 42 |
| Voce 30 (parziale) | banche (Contributo comparto bancario) | - | - |
| Finanziamenti verso clientela | 422.214 | 430.492 | |
| Crediti verso clientela valutati al costo ammortizzato | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela (Contributo comparto | 420.418 | 428.758 |
| Voce 40b (parziale) | bancario) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed |
413.322 | 422.889 |
| Voce 40b (parziale) | altri) (Contributo comparto bancario) | 7.096 | 5.869 |
| Crediti verso clientela valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e con impatto sul conto economico Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Finanziamenti verso clientela (Contributo comparto |
1.796 | 1.734 | |
| Voce 20a (parziale) | bancario) | 73 | 95 |
| Voce 20b (parziale) | Attività finanziarie designate al fair value - Finanziamenti verso clientela (Contributo comparto bancario) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - Finanziamenti verso clientela (Contributo |
- | - |
| Voce 20c (parziale) | comparto bancario) Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti verso |
807 | 737 |
| Voce 30 (parziale) | clientela (Contributo comparto bancario) | 916 | 902 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che non costituiscono finanziamenti | 60.779 | 60.145 | |
| Voce 40a (parziale) | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (banche) (Contributo comparto bancario) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed |
2.232 | 1.725 |
| Voce 40b (parziale) | assicurazioni) (Contributo comparto bancario) | 58.547 | 58.420 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico Voce 20a (parziale) |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (Contributo comparto bancario) | 41.914 37.643 |
42.027 38.042 |
| Voce 20b (parziale) | Attività finanziarie designate al fair value - Titoli di debito (Contributo comparto bancario) | 3 | 1 |
| Voce 20c (parziale) | Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo comparto bancario) | 4.268 | 3.984 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 77.018 | 67.732 | |
| Voce 30 (parziale) | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo comparto bancario) |
77.018 | 67.732 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso Banche (Contributo comparto |
2 | 5 | |
| Voce 40a (parziale) | assicurativo) Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti verso clientela (Contributo comparto |
- | - |
| Voce 40b (parziale) | assicurativo) | 2 | 5 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto a conto economico | 101.961 | 101.718 | |
| Voce 20a (parziale) Voce 20b (parziale) |
Attività finanziarie detenute per la negoziazione (Contributo comparto assicurativo) Attività finanziarie designate al fair value (Contributo comparto assicurativo) |
27 - |
27 - |
| Voce 20c (parziale) Voce 50 (parziale) |
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo comparto assicurativo) Derivati di copertura (Contributo comparto assicurativo) |
101.914 20 |
101.667 24 |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione valutate al fair value con impatto sulla redditivItà complessiva | 69.150 | 72.135 | |
| Voce 30 (parziale) | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo comparto assicurativo) |
69.150 | 72.135 |
| Partecipazioni | 2.626 | 2.501 | |
| Voce 70 Partecipazioni | 2.626 | 2.501 | |
| Attività materiali e immateriali | 18.596 | 19.392 | |
| Attività di proprietà | 17.262 | 18.004 | |
| Voce 90 (parziale) | Attività materiali Voce 100 Attività immateriali |
7.797 9.465 |
8.462 9.542 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 1.334 | 1.388 | |
| Voce 90 (parziale) | Attività materiali | 1.334 | 1.388 |
| Attività fiscali | 14.094 | 14.535 | |
| Voce 110 | Attività fiscali | 14.094 | 14.535 |
| Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 265 | |
| Voce 120 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 1.139 | 265 |
| Altre voci dell'attivo | 36.403 | 33.338 | |
| Voce 50 | Derivati di copertura (Contributo comparto bancario) | 7.386 | 6.982 |
| Voce 60 Voce 80 |
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Attività assicurative |
-6.783 658 |
-5.695 813 |
| Voce 130 | Altre attività | 35.142 | 31.238 |
| Totale attività | 934.422 | 965.251 |

| Allegati | |
|---|---|
| Passività | 30.06.2024 | (milioni di euro) 31.12.2023 |
|
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche al costo ammortizzato | 48.173 | Riesposto 92.545 |
|
| Voce 10 a) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (Contributo comparto bancario) | 48.176 | 92.549 |
| - Voce 10 a) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) (Contributo comparto bancario) |
-3 | -4 |
| Debiti verso clientela al costo ammortizzato e titoli in circolazione | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (Contributo comparto | 556.970 | 547.613 |
| Voce 10 b) | bancario) | 445.347 | 441.733 |
| Voce 10 c) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione (Contributo comparto bancario) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) |
112.801 | 107.101 |
| - Voce 10 b) (parziale) Passività finanziarie di negoziazione |
(Contributo comparto bancario) | -1.178 45.078 |
-1.221 43.487 |
| Voce 20 | Passività finanziarie di negoziazione (Contributo comparto bancario) | 45.078 | 43.487 |
| Passività finanziarie designate al fair value | 23.314 | 21.344 | |
| Voce 30 | Passività finanziarie designate al fair value (Contributo comparto bancario) | 23.314 | 21.344 |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato di pertinenza delle imprese di assicurazione Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (Contributo comparto |
2.185 | 2.199 | |
| Voce 10 a) (parziale) | assicurativo) | 709 | 741 |
| Voce 10 b) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso la clientela (Contributo comparto assicurativo) |
120 | 137 |
| Voce 10 c) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli in circolazione (Contributo comparto assicurativo) |
1.359 | 1.327 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) | |||
| - Voce 10 a) (parziale) | (Contributo comparto assicurativo) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) |
- | - |
| - Voce 10 b) (parziale) | (Contributo comparto assicurativo) | -3 | -6 |
| Passività finanziarie di negoziazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | 107 | 90 | |
| Voce 20 (parziale) Voce 40 (parziale) |
Passività finanziarie di negoziazione (Contributo comparto assicurativo) Derivati di copertura (Contributo comparto assicurativo) |
10 97 |
7 83 |
| Passività finanziarie designate al fair value di pertinenza delle imprese di assicurazione | 50.775 | 51.438 | |
| Voce 30 (parziale) | Passività finanziarie designate al fair value (Contributo comparto assicurativo) | 50.775 | 51.438 |
| Passività fiscali | 2.699 | 1.946 | |
| Voce 60 Passività associate ad attività in via di dismissione |
Passività fiscali | 2.699 17 |
1.946 2 |
| Voce 70 | Passività associate ad attività in via di dismissione | 17 | 2 |
| Altre voci del passivo | 15.509 | 15.121 | |
| Voce 40 | Derivati di copertura (Contributo comparto bancario) | 3.961 | 5.105 |
| Voce 50 | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | -5.234 | -3.967 |
| Voce 80 | Altre passività Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
15.598 | 12.752 |
| Voce 10 a) (parziale) | (Contributo comparto bancario) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso banche (di cui debiti per leasing) |
3 | 4 |
| Voce 10 a) (parziale) | (Contributo comparto assicurativo) Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) |
- | - |
| Voce 10 b) (parziale) | (Contributo comparto bancario) | 1.178 | 1.221 |
| Voce 10 b) (parziale) | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (di cui debiti per leasing) (Contributo comparto assicurativo) |
3 | 6 |
| Passività assicurative | 119.676 | 119.849 | |
| Voce 110 | Passività assicurative | 119.676 | 119.849 |
| Fondi per rischi e oneri Voce 90 |
Trattamento di fine rapporto del personale | 4.519 733 |
5.307 767 |
| Voce 100 a) | Fondi per rischi e oneri - Impegni e garanzie rilasciate | 495 | 525 |
| Voce 100 b) | Fondi per rischi e oneri - Quiescenza e obblighi simili | 92 | 98 |
| Voce 100 c) | Fondi per rischi e oneri - Altri fondi per rischi e oneri | 3.199 | 3.917 |
| Capitale Voce 170 |
Capitale | 10.369 10.369 |
10.369 10.369 |
| Riserve | 43.933 | 42.560 | |
| Voce 130 | Azioni rimborsabili | - | - |
| Voce 150 | Riserve | 17.076 | 14.697 |
| Voce 160 - Voce 180 |
Sovrapprezzi di emissione Azioni proprie (-) |
27.601 -744 |
28.003 -140 |
| Riserve da valutazione | -2.079 | -1.711 | |
| Voce 120 | Riserve da valutazione (Contributo comparto bancario ed inclusiva di Riserve IAS19 di pertinenza comparto assicurativo) |
-2.079 | -1.711 |
| Riserve da valutazione di pertinenza delle imprese di assicurazione | -366 | -298 | |
| Voce 120 | Riserve da valutazione (Contributo comparto assicurativo) | -366 | -298 |
| Acconti su dividendi | - | -2.629 | |
| Voce 155 Strumenti di capitale |
Acconti su dividendi (-) | - 8.652 |
-2.629 7.948 |
| Voce 140 | Strumenti di capitale | 8.652 | 7.948 |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 125 | 347 | |
| Voce 190 | Patrimonio di pertinenza di terzi | 125 | 347 |
| Risultato netto | 4.766 | 7.724 | |
| Voce 200 | Utile (Perdita) di periodo (+/-) | 4.766 | 7.724 |
| Totale passività e patrimonio netto | 934.422 | 965.251 |

| (milioni di euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30.06.2024 | 30.06.2023 | |
| Interessi netti | 7.945 | 6.838 | |
| Voce 30 | Margine di interesse | 9.119 | 7.932 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Contributo comparto assicurativo) | -1.117 | -1.017 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | -1 | 7 |
| - Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | 28 | 64 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) | - | - |
| - Voce 30 (parziale) | Componenti degli Interessi netti correlate al Risultato dell'attività di negoziazione (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli) |
3 | 7 |
| + Voce 80 (parziale) | Differenziali Hedging swap | -54 | -118 |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto e altri fondi del personale) | -20 | -22 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) | -13 | -15 |
| Commissioni nette | 4.653 | 4.353 | |
| Voce 60 | Commissioni nette | 4.248 | 3.940 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Comparto assicurativo | 363 | 350 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | 2 | 1 |
| - Voce 60 (parziale) | Commissioni nette (Commissioni periodiche c/c con saldi attivi (tassi negativi)) | - | - |
| + Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) | 42 | 25 |
| + Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) |
96 | 115 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
3 | 2 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi (Contributo comparto bancario) Commissioni consulenti finanziari Divisione Private |
-28 | -24 |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) | -36 | -30 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Recuperi spese) | -37 | -26 |
| Risultato dell'attività assicurativa | 903 | 856 | |
| Voce 160 | Risultato dei servizi assicurativi | 854 | 1.064 |
| Voce 170 | Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa | -2.828 | -2.648 |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Contributo comparto assicurativo) | 1.117 | 1.017 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette (Contributo Comparto assicurativo) Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività |
-363 | -350 |
| + Voce 70 (parziale) | complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo comparto assicurativo) | 268 | 231 |
| + Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Contributo comparto assicurativo) | -15 | -64 |
| + Voce 90 (parziale) Risultato netto dell'attività di copertura (Contributo comparto assicurativo) | - | - | |
| + Voce 100 b) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo comparto assicurativo) |
-122 | -360 |
| + Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (Contributo comparto assicurativo) |
-2.470 | -2.083 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo comparto assicurativo) |
4.122 | 3.803 |
| + Voce 130 b) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo comparto assicurativo) |
15 | -29 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Spese del personale | 177 | 172 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Altre Spese Amministrative | 83 | 81 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Materiali | 12 | 12 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Immateriali | 25 | 21 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi (Contributo comparto bancario) Commissioni consulenti finanziari Divisione Private |
28 | 24 |
| - Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - rilascio passività assicurative | - | -35 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali di pertinenza del comparto assicurativo | - | - |

| Voci | 30.06.2024 | (milioni di euro) 30.06.2023 |
|
|---|---|---|---|
| Risultato netto delle attività e passività finanziarie al fair value | 97 | 337 | |
| Voce 80 | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 20 | 69 |
| Voce 90 | Risultato netto dell'attività di copertura | -5 | -57 |
| Voce 110 a) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività finanziarie designate al fair value |
-2.850 | -2.281 |
| Voce 110 b) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
4.237 | 3.911 |
| Voce 100 b) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
20 | -187 |
| Voce 100 c) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie | 4 | 18 |
| + Voce 70 (parziale) | Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo comparto bancario) |
168 | 120 |
| + Voce 30 (parziale) | Componenti degli Interessi netti correlate al Risultato dell'attività di negoziazione (Dividendi incassati e pagati nell'ambito dell'attività di prestito titoli) |
-3 | -7 |
| - Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Collocamento Certificates) | -42 | -25 |
| - Voce 80 (parziale) | Risultato netto dell'attività di negoziazione (Contributo comparto assicurativo) | 15 | 64 |
| - Voce 80 (parziale) | Differenziali Hedging swap | 54 | 118 |
| - Voce 90 (parziale) Risultato netto dell'attività di copertura (Contributo comparto assicurativo) | - | - | |
| - Voce 100 b) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Contributo comparto assicurativo) |
122 | 360 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
104 | 78 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (Banche) (Contributo comparto bancario) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
6 | 3 |
| - Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività finanziarie designate al fair value (Collocamento Certificates) |
-96 | -115 |
| - Voce 110 a) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (a) attività e passività designate al fair value (Contributo comparto assicurativo) |
2.470 | 2.083 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Contributo comparto assicurativo) |
-4.122 | -3.803 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
-41 | -28 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario) |
26 | 1 |
| - Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette su crediti) |
- | 14 |
| - Voce 100 c) (parziale) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di passività finanziarie - (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto bancario) |
- | -1 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) | 10 | 2 |
| Altri proventi (oneri) operativi netti | -10 | 14 | |
|---|---|---|---|
| Voce 70 | Dividendi e proventi simili | 436 | 359 |
| Voce 230 | Altri oneri / proventi di gestione | 423 | 462 |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | 1 | -7 |
| + Voce 60 (parziale) | Commissioni nette - Riclassifica operatività entità non soggette a direzione e coordinamento | -2 | -1 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
4 | 9 |
| Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività |
|||
| - Voce 70 (parziale) | complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo comparto bancario) Dividendi e proventi simili su titoli di capitale detenuti per la negoziazione, valutati al fair value con impatto a |
-168 | -120 |
| - Voce 70 (parziale) | conto economico o per cui è esercitata l'opzione di valutazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (inclusi i dividendi su OICR) (Contributo comparto assicurativo) |
-268 | -231 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Recuperi spese) | -8 | -9 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Recuperi imposte indirette) | -523 | -442 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) | -12 | 7 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Effetti valutativi altre attività) | 4 | - |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Svalutazioni immobilizzazioni materiali riacquisite) | - | - |
| - Voce 230 (parziale) - Voce 230 (parziale) |
Altri oneri/ proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) Altri oneri/ proventi di gestione (Negoziazione e valutazione altre attività) |
3 -10 |
4 -2 |
| - Voce 230 (parziale) | Altri oneri/proventi di gestione (accordo transattivo Fondo Nazionale di Risoluzione) | 130 | - |
| Altre spese amministrative (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing | |||
| + Voce 190 b) (parziale) | operativo) | -4 | -4 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
-34 | -33 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
-2 | -2 |
| + Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) delle partecipazioni (valutate al patrimonio netto) | 20 | 24 |
| Proventi operativi netti | 13.588 | 12.398 | |
| Spese del personale | -3.200 | -3.185 | |
| Voce 190 a) | Spese per il personale | -3.090 | -3.067 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) | 11 | 2 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Rientro time value trattamento di fine rapporto e altri fondi del personale) | 20 | 22 |
| - Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri sistemi di incentivazione di personale dipendente delle reti distributive) | 36 | 30 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Spese del personale | -177 | -172 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri / proventi di gestione (Recuperi spese) | - | - |
| Spese amministrative | -1.340 | -1.375 | |
| Voce 190 b) - Voce 190 b) (parziale) |
Altre spese amministrative Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) |
-2.251 15 |
-2.189 18 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | 365 | 343 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Recuperi spese) | 37 | 26 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
4 | 4 |
| - Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (tasse straordinarie controllate estere) | 42 | 53 |
| + Voce 160b) (parziale) + Voce 230 (parziale) |
Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Altre Spese Amministrative Altri oneri / proventi di gestione (Recuperi imposte indirette) |
-83 523 |
-81 442 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri /proventi di gestione (Recuperi di spese) | 8 | 9 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali | -667 | -651 | |
| Voce 210 | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali | -317 | -336 |
| Voce 220 | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali | -499 | -451 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali di pertinenza del comparto assicurativo | - | - |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) | 26 | 30 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) | 6 | 8 |
| - Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
34 | 33 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Materiali | -12 | -12 |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - Ammortamenti Immob. Immateriali | -25 | -21 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) | 89 | 68 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore su attività immateriali (Svalutazioni) | 1 | 1 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
28 | 27 |
| - Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Riconduzione operatività entità non bancaria, finanziaria e assicurativa - leasing operativo) |
2 | 2 |
| Costi operativi | -5.207 | -5.211 | |
| Risultato della gestione operativa | 8.381 | 7.187 |

| Voci | 30.06.2024 | (milioni di euro) 30.06.2023 |
|
|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore nette su crediti | -554 | -556 | |
| Voce 140 | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | -7 | 3 |
| Voce 200 a) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 31 | 32 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Contributo comparto bancario) |
-40 | -24 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) (Contributo comparto bancario) |
8 | 15 |
| - Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) (Contributo comparto bancario) |
25 | 41 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Importi ricondotti a rettifiche di valore nette su crediti) |
- | -14 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Contributo comparto bancario) |
-592 | -626 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (enti pubblici, imprese non finanziarie ed altri) (Contributo comparto bancario) |
6 | - |
| + Voce 130 b) (parziale) | Rettifiche/ riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Finanziamenti (Contributo comparto bancario) |
5 | 17 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Accantonamenti per oneri non ricorrenti) | 10 | - |
| Altri accantonamenti netti e rettifiche di valore nette su altre attività | -178 | -191 | |
| Voce 260 | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | 2 | -22 |
| Voce 200 b) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Altri accantonamenti netti | -240 | -162 |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Componenti rendimento delle polizze assicurative stipulate a favore delle Reti di consulenti finanziari) |
34 | 17 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) (Contributo comparto bancario) |
-7 | -44 |
| + Voce 130 a) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (Banche) (Contributo comparto bancario) |
- | 1 |
| + Voce 130 b) (parziale) | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Titoli di debito (Contributo comparto bancario) |
- | -44 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Altri accantonamenti netti (Contributo al Fondo di Garanzia | |||
| - Voce 200 b) (parziale) - Voce 200 b) (parziale) |
Assicurativo dei Rami Vita) Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Oneri di integrazione) |
41 - |
- - |
| - Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Rientro time value fondi rischi ed oneri) | 13 | 15 |
| - Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | -2 |
| - Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Accantonamenti per oneri non ricorrenti) | -10 | - |
| + Voce 160b) (parziale) | Costi per servizi assicurativi derivanti dai contratti assicurativi emessi - rilascio passività assicurative | - | 35 |
| - Voce 260 (parziale) | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | 24 |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Svalutazioni) | -6 | -8 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Svalutazioni) | -1 | -1 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Svalutazioni immobilizzazioni materiali riacquisite) | - | - |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Effetti valutativi altre attività) | -4 | - |
| + Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) di partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) | - | - |
| Altri proventi (oneri) netti | 88 | 304 | |
| Voce 250 | Utili (Perdite) di partecipazioni | 93 | 194 |
| Voce 280 | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | 160 |
| Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) (Contributo comparto bancario) |
107 | 78 |
| Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (Banche) (Contributo comparto bancario) |
6 | 3 |
| - Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (governi, imprese finanziarie ed assicurazioni) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
-104 | -78 |
| - Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Titoli di debito (Banche) (Contributo comparto bancario) - Effetto correlato al risultato di negoziazione |
-6 | -3 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Proventi/oneri non ricorrenti o non correlati alla gestione caratteristica) | 12 | -7 |
| + Voce 260 (parziale) | Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali | - | -24 |
| - Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) di partecipazioni (valutate al patrimonio netto) | -20 | -24 |
| - Voce 250 (parziale) | Utili (Perdite) di partecipazioni (Rettifiche/Riprese di valore per deterioramento di partecipazioni collegate) | - | - |
| - Voce 280 (parziale) | Utili (Perdite) da cessione di investimenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | 5 |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | - | - | |
| Voce 320 | Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte | - | - |
| + Voce 320 (parziale) Risultato corrente lordo |
Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) | - 7.737 |
- 6.744 |

| Voci | 30.06.2024 | (milioni di euro) 30.06.2023 |
|
|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito | -2.510 | -2.084 | |
| Voce 300 | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -2.130 | -1.846 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (tasse straordinarie controllate estere) | -42 | -53 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/proventi di gestione (accordo transattivo Fondo Nazionale di Risoluzione) | -130 | - |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) | -42 | -36 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
-27 | -44 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita) |
-139 | -105 |
| - Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili) |
- | - |
| - Voce 320 (parziale) | Utile (Perdita) dei gruppi di attività operative cessate al netto delle imposte (Imposte) | - | - |
| Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) | -102 | -86 | |
| + Voce 190 a) (parziale) | Spese per il personale (Oneri di integrazione e incentivazione all'esodo) | -11 | -2 |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Oneri di integrazione) | -15 | -18 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (Oneri di integrazione) | - | - |
| + Voce 210 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali (Oneri di integrazione) | -26 | -30 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Oneri di integrazione) | -89 | -68 |
| + Voce 230 (parziale) | Altri oneri/ proventi di gestione (Oneri/proventi di integrazione) | -3 | -4 |
| + Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Oneri di integrazione) | 42 | 36 |
| Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione (al netto delle imposte) | -54 | -90 | |
| + Voce 30 (parziale) | Margine di interesse (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | -28 | -64 |
| + Voce 100 a) (parziale) | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Finanziamenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto bancario) |
-25 | -41 |
| + Voce 100 c) (parziale) | Utile (Perdita) da cessione o riacquisto di passività finanziarie - (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) - (Contributo comparto bancario) |
- | 1 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | 2 |
| + Voce 220 (parziale) | Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) |
-28 | -27 |
| + Voce 280 (parziale) | Utili (Perdite) da cessione di investimenti (Effetti economici dell'allocazione dei costi di acquisizione) | - | -5 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Effetti economici dell'allocazione dei costi di | |||
| + Voce 300 (parziale) | acquisizione) | 27 | 44 |
| Tributi ed altri oneri riguardanti il sistema bancario e assicurativo (al netto delle imposte) | -293 | -239 | |
| + Voce 110 b) (parziale) | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (Oneri riguardanti il sistema bancario) |
-26 | -1 |
| + Voce 200 b) (parziale) | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Altri accantonamenti netti (Contributo al Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita) |
-41 | - |
| + Voce 190 b) (parziale) | Altre spese amministrative (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi) | -365 | -343 |
| + Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente (Contributi ai Fondi di risoluzione e tutela depositi e al Fondo di Garanzia Assicurativo dei Rami Vita) |
139 | 105 |
| Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili (al netto delle imposte) | - | - | |
| Voce 270 | Rettifiche di valore dell'avviamento | - | - |
| + Voce 300 (parziale) | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (Rettifiche di valore dell'avviamento e delle altre attività intangibili) |
- | - |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | -12 | -23 | |
| Voce 340 | Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi | -12 | -23 |
| Risultato netto | 4.766 | 4.222 |



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