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Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report Aug 28, 2024

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Quarterly Report

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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2024

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2024

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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2024

Società per azioni

Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it – https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected] Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.564.088.615 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 27 aprile 2024)

Rating:

  • Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da S&P Global Ratings in data 26 febbraio 2024:
    • ˗ Stand alone credit profile: BBB-
    • ˗ Long-term Issuer Credit Rating: BBB-
    • ˗ Short-Term Issuer Credit Rating: A-3
    • ˗ Long-term Resolution Counterparty Rating: BBB
    • ˗ Short-term Resolution Counterparty Rating: A-2
    • ˗ Outlook: Stabile
  • Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 24 aprile 2024:
    • ˗ Long-term Issuer Default Rating (IDR): BBB-
    • ˗ Short-term Issuer Default Rating (IDR): F3
    • ˗ Viability Rating: bbb-
    • ˗ Government Support Rating: ns
    • ˗ Long-term Deposit Rating: BBB
    • ˗ Short-term Deposit Rating: F3
    • ˗ Senior Preferred Debt: BBB-
    • ˗ Tier 2 Subordinated Debt: BB
    • ˗ Outlook: Stabile
  • Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Morningstar DBRS in data 13 novembre 2023:
    • ˗ Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
    • ˗ Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
    • ˗ Intrinsic Assessment: BBB (low)
    • ˗ Support Assessment: SA3
    • ˗ Long-Term Deposit Rating: BBB
    • ˗ Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
    • ˗ Long-term Senior Debt: BBB (low)
    • ˗ Short-term Debt: R-2 (middle) ˗ Subordinated Debt: BB
    • ˗ Trend: Positivo
  • Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 17 aprile 2024:
    • ˗ Issuer rating: BBB
    • ˗ Outlook: Stabile

INDICE

Cariche sociali 6
Organizzazione Territoriale 7
Relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno 2024 12
Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024
Prospetti contabili consolidati
Stato patrimoniale consolidato 52
Conto economico consolidato 54
Prospetto della redditività consolidata complessiva 55
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 56
Rendiconto finanziario consolidato 58
Note illustrative consolidate
Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato
106
Informazioni sul Conto economico consolidato
125
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
137
Informazioni sul patrimonio consolidato
163
Operazioni con parti correlate
166
Accordi di pagamento basati su azioni
168
Informativa di settore
170

Attestazioni e altre relazioni

Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 154-bis del
D. Lgs. n. 58/1998
178
Relazione della Società di revisione 180

Allegati 183

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Cariche sociali

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav. prof. avv. FRANCESCO
Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO*
Consigliere delegato PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO**
Consiglieri CORDONE dott. ing. NICOLA
CREDARO LORETTA*
DORO avv. ANNA
FALCK dott. ing. FEDERICO*
GIAY dott. ROBERTO
MALAGUTI prof.ssa avv. MARIA CHIARA
MOLLA dott. PIERLUIGI
NEERVOORT dott.ssa SÉVERINE MÉLISSA HARMINE
RECCHI cav. lav. dott. ing. GIUSEPPE
ROSSI dott.ssa prof.ssa SERENELLA
STEFINI dott.ssa SILVIA
ZAMBELLI dott.ssa ROSSANA

COLLEGIO SINDACALE

Presidente VAGO dott. CARLO MARIA
Sindaci effettivi DE BUGLIO dott. MASSIMO
VITALI dott.ssa LAURA
Sindaci supplenti CAPITANIO dott. MARCO FABIO
VIDO dott. PAOLO

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav. lav. rag. dott. MARIO ALBERTO

Vicedirettori generali ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ORIETTI rag. dott.ssa SIMONA

* Membri del Comitato esecutivo

** Membro del Comitato esecutivo e Segretario del Consiglio di amministrazione

Organiz. Terr.

7

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Organiz . terr. 2

8

Cariche sociali

Relazione intermedia sulla gestione

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

Gruppo Bancario 2

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INFORMAZIONI SULLA GESTIONE

Avvertenza. Gli importi contenuti nella presente relazione intermedia sulla gestione sono rappresentati utilizzando come moneta di conto l'euro; i raffronti in termini percentuali sono riferiti per la parte patrimoniale ai dati omogenei di fine 2023 e per la parte economica a quelli omogenei del 30 giugno 2023; le eventuali eccezioni vengono esplicitate. Poiché nella relazione (testo e prospetti) gli importi sono per lo più arrotondati al milione o alle migliaia, i valori percentuali indicati possono presentare marginali scostamenti rispetto a quelli che risulterebbero dal raffronto fra gli importi espressi in unità di grandezza diverse.

Relazione intermedia sulla gestione

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2024

PREMESSA

La relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 è stata predisposta in ottemperanza all'articolo 154 ter, commi 2, 3 e 4, del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea e oggi in vigore, come specificato nelle note illustrative.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in conformità al principio contabile internazionale IAS 34.

In attuazione della predetta disciplina, la relazione semestrale privilegia l'informazione a livello consolidato. Stante la rilevanza che la Banca Popolare di Sondrio spa ha nell'ambito del Gruppo, sono stati mantenuti ampi riferimenti all'attività della stessa.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio spa - Sondrio.

Società del Gruppo Bancario:

  • Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH. La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA pari a 180.000.000 di franchi svizzeri.
  • Factorit spa - Milano. La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.
  • Sinergia Seconda srl - Milano La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.
  • Banca della Nuova Terra spa - Sondrio La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.
  • PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria - Roma Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.
  • Popso Covered Bond srl - Conegliano (Tv). La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE

Denominazione Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione
%
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 100
Sinergia Seconda srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa (1) Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl (1) Milano 75 100
PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria Roma 100(3) 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl (1) Milano 10(2) 100
Immobiliare San Paolo srl (1) Tirano 10(2) 100
Rent2Go srl (1) Monza 12.050 100
Popso Covered Bond srl Conegliano V. 10 60
Centro delle Alpi SME srl (1) Conegliano V. 10 -

(1) partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

(2) partecipate da Sinergia Seconda srl

(3) partecipata da Banca della Nuova Terra spa

Come previsto dal principio contabile IFRS 10, anche il fondo Centro delle Alpi Real Estate è oggetto di consolidamento integrale.

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Sede Capitale Sociale
(in migliaia)
Quota di
partecipazione %
Milano 357.953 19,264
Verona 208.279 14,837
Milano 50.000 34,715
Milano 5.940 24,000
Milano 5.200 19,600
Sondrio 84 4,559
Sondrio 20 50,000

(1) controllo congiunto

In data 7 giugno 2024 è stata costituita la società Liquid Factory S.b.r.l., holding di partecipazioni dedicata allo sviluppo di start-up tecnologiche, nella quale la Banca dispone del 4,6% del capitale.

Per un maggior dettaglio sulle modalità di rappresentazione in bilancio delle partecipazioni, si rinvia alle note illustrative al paragrafo «area e metodi di consolidamento».

Relazione intermedia sulla gestione

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 30/06/2024 31/12/2023 Var. %
Finanziamenti verso clientela 34.590 34.480 0,32
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 34.323 34.159 0,48
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul
conto economico
268 321 -16,61
Finanziamenti verso banche 2.159 2.122 1,72
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 14.288 13.939 2,51
Partecipazioni 386 376 2,58
Totale dell'attivo 56.704 57.722 -1,76
Raccolta diretta da clientela 42.783 42.393 0,92
Raccolta indiretta da clientela 48.430 46.319 4,56
Raccolta assicurativa 2.124 2.067 2,76
Massa amministrata della clientela 93.337 90.778 2,82
Altra provvista diretta e indiretta 18.103 19.545 -7,37
Patrimonio netto 3.824 3.809 0,37
Dati economici 30/06/2024 30/06/2023 Var. %
Margine di interesse 538 427 25,91
Margine di intermediazione* 813 686 18,46
Risultato dell'operatività corrente 387 302 28,23
Utile di periodo 264 207 27,27
Coefficienti patrimoniali 30/06/2024 31/12/2023
CET1 Capital ratio 15,93% 15,37%
Total Capital ratio 18,78% 17,73%
Altre informazioni Gruppo Bancario 30/06/2024 31/12/2023
Numero dipendenti 3.639 3.580
Numero filiali 379 377
* Il margine di intermediazione è rappresentato come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Indici di Bilancio 30/06/2024 31/12/2023
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 8,94% 8,99%
Patrimonio netto/Finanziamenti verso clientela 11,05% 11,05%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 26,76% 27,33%
Patrimonio netto/Totale attivo 6,74% 6,60%
Indicatori di Profittabilità 30/06/2024 30/06/2023
Cost/Income 39,10% 40,61%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 66,19% 62,28%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 37,01% 40,67%
Margine di interesse/Totale attivo 0,95% 0,79%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 1,25% 1,13%
Utile di periodo/Totale attivo 0,46% 0,38%
30/06/2024 31/12/2023
3,80% 3,71%
14,69% 14,91%
1,55% 1,63%
0,17% 0,18%
80,85% 81,33%
0,60% 0,65%

Note:

  • ˗ Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato.
  • ˗ Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.
  • ˗ Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, tra il patrimonio netto e le attività immateriali.
  • ˗ Costo del credito: rapporto delle Rettifiche di valore nette sul totale dei finanziamenti verso clientela.

Relazione intermedia sulla gestione

RICHIAMI INTERNAZIONALI

Nel corso dell'anno sono progressivamente emersi segnali di miglioramento per l'economia mondiale. E' stata predominante la dinamica positiva del settore dei servizi, ma anche la manifattura ha evidenziato un incremento, tanto che per l'intero 2024 è previsto un aumento del PIL a livello globale attorno al 3,1%, sugli stessi valori del 2023.

Il commercio mondiale, dopo un primo trimestre di modesta crescita, sembra essersi indirizzato su un percorso di ripresa, anche se molto dipenderà dall'evoluzione delle crisi geopolitiche ancora in corso, per le quali non sembrano intravvedersi al momento soluzioni realmente percorribili. In particolare, i traffici internazionali potrebbero subire conseguenze molto negative dall'inasprirsi dei conflitti in Medio Oriente e nel Mar Rosso.

L'inflazione, che nonostante nel primo trimestre dell'anno abbia segnato un progresso negli Stati Uniti, pare confermare un trend discendente. A giugno la Federal Reserve, proprio in relazione al temporaneo arresto del processo di disinflazione nei primi mesi dell'anno, ha mantenuto invariati i tassi di riferimento per la settima riunione consecutiva.

Nel periodo i prezzi del petrolio hanno mostrato grande volatilità, mentre quelli del gas naturale hanno evidenziato una dinamica di crescita dovuta a molteplici cause, dalla ripresa economica ad alcuni fattori tecnici legati anche a difficoltà produttive e di distribuzione.

Nell'area dell'euro i primi tre mesi del 2024 hanno segnato un risveglio dell'attività economica, con un PIL tornato ad aumentare dopo cinque trimestri di stagnazione. Anche per il secondo trimestre le più recenti rilevazioni sembrano indicare un moderato progresso, con un risultato stimato a fine anno vicino all'1%, grazie, in particolare, all'apporto del settore dei servizi. Tra i grandi Paesi i migliori risultati riguardano la Spagna, la cui economia ormai da tempo evidenzia performance decisamente superiori alla media. In leggerissimo calo (-0,1%) nel secondo trimestre la Germania.

Il processo di riduzione dell'inflazione è risultato abbastanza affievolito. Tra le cause i prezzi dei prodotti energetici in leggera crescita e, soprattutto, quelli dei servizi, in decisa tensione verso l'alto. Dal canto suo, la Banca Centrale Europea, nella riunione dello scorso giugno, ha ridotto di 25 punti base i tassi di riferimento, manifestando comunque l'intendimento di mantenere una politica sufficientemente restrittiva fino a quando ve ne sarà la necessità.

LO SCENARIO DI RIFERIMENTO PER IL NOSTRO GRUPPO

L'Italia

In coerenza con le più generali dinamiche dell'area euro, in Italia il PIL ha segnato nel primo trimestre una leggera risalita, per proseguire poi, secondo le più recenti stime, su tale percorso nei mesi successivi. Un significativo contributo in tal senso è venuto dal settore dei servizi, in particolare dal turismo, dove l'apporto della componente estera della clientela si è confermato prevalente. I consumi hanno beneficiato del favorevole andamento dell'occupazione e del calo dell'inflazione, mentre sono stati "penalizzati" dalla ripresa della propensione al risparmio. Sul fronte delle imprese, ancora in contrazione l'attività manifatturiera ed in affievolimento il settore delle costruzioni, indebolito dalla riduzione dei benefici fiscali. In rallentamento pure gli

investimenti, che scontano le attese negative delle aziende in merito alla congiuntura dei mesi a venire.

Dopo che al 30 marzo il PIL aveva evidenziato una crescita dello 0,3%, le più aggiornate previsioni indicano per fine anno un progresso complessivo vicino all'1%.

Nel secondo trimestre la dinamica dei prezzi si è mantenuta su valori contenuti, tanto che, nonostante una leggera risalita a giugno, ha segnato nei dodici mesi un incremento limitato allo 0,9%.

La Confederazione Elvetica

Per l'anno in corso la crescita dell'economia svizzera è attesa attorno all'1,2%, dunque su ritmi decisamente inferiori alla media. La situazione internazionale, ricca di incognite e di rischi, dovrebbe fra l'altro esercitare un effetto frenante sull'export svizzero, ma un certo sostegno al commercio estero dovrebbe venire dal recente deprezzamento del franco. Positivo l'apporto atteso dai consumi privati, favoriti da diversi fattori, tra cui l'ulteriore aumento dell'occupazione e l'andamento stabile dell'inflazione, la cui media annua dovrebbe attestarsi nel 2024 attorno all'1,4%. Ciò ha permesso alla Banca Nazionale Svizzera di abbassare il tasso guida di 25 punti base, portandolo all'1,25%.

MERCATO DEL CREDITO NAZIONALE

Benché, proprio a giugno, la BCE abbia apportato un primo taglio di 25 punti base, il costo del denaro è rimasto superiore a quello di dodici mesi prima. Conseguentemente, l'onerosità della raccolta – da famiglie e società non finanziarie – per le banche italiane si è stabilizzata su un 1,25% che si raffronta con lo 0,93% di giugno 2023.

A fronte di un rendimento dell'attivo fruttifero salito al 4,12%, il differenziale è stato pari al 2,87%.

Se, in precedenza, i volumi di raccolta avevano beneficiato solo della ripresa delle obbligazioni – confermatesi comunque in crescita del 14,9% - il confortante progresso del 3% è stato stavolta sostenuto anche dai depositi (a tempo più che a vista), usciti giusto a giugno (+1,4%) da una fase di recessione che un anno prima toccava i livelli peggiori.

Si è invece acuita la variazione negativa annua degli impieghi a famiglie e società non finanziarie: -1,7%.

Quanto alla qualità del credito, l'NPL ratio sembrerebbe aver invertito la lunga tendenza discendente, stimandosi un lieve rialzo, a maggio, all'1,43%, e una crescita per fine anno, in ogni caso sempre al di sotto dei valori pre-pandemici.

Per quel che riguarda l'andamento economico, almeno per quest'anno ancora, lo strumento classico manovrato dalla BCE, quello dei tassi d'interesse, dovrebbe continuare a sostenere le banche. Nonostante l'iniziata discesa dei tassi, il rientro delle componenti non ordinarie e un certo inasprimento delle svalutazioni, il ROE potrebbe nuovamente confermarsi in doppia cifra.

Relazione intermedia sulla gestione

RACCOLTA

Il periodo in esame è stato ancora caratterizzato da una politica monetaria restrittiva, volta a contrastare l'inflazione, con conseguente permanere dei tassi su livelli elevati, seppure in lieve calo. A livello di sistema la raccolta bancaria ha segnato nel primo semestre del 2024 una leggera crescita su base annua. Fra le varie componenti, la clientela ha privilegiato quelle più remunerative, con una salita sostenuta delle obbligazioni, mentre si è assistito a una progressiva restituzione dei fondi TLTRO.

Il nostro Gruppo non è rimasto estraneo a tale tendenza e ha registrato una dinamica positiva nella raccolta diretta che, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione», si è attestata a 42.783 milioni, +0,92% sul periodo di raffronto, ma in aumento del 9,4% anno su anno.

La raccolta indiretta da clientela, a valori di mercato, ha sommato 48.430 milioni, +4,56%. La raccolta assicurativa si è portata a 2.124 milioni, +2,76%.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 93.337 milioni, +2,82%.

I depositi da banche sono ammontati a 8.360 milioni, rispetto a 9.918 milioni, diminuzione in parte legata al rimborso del finanziamento TLTRO di 800 milioni scaduto lo scorso mese di marzo. Detta esposizione è connessa in buona parte alle residue operazioni di rifinanziamento a più lungo termine in essere con la Banca Centrale Europea per complessivi 3.700 milioni.

La raccolta indiretta da banche, rappresentata prevalentemente dai titoli in amministrazione affidatici dalle banche, è salita da 9.627 a 9.744 milioni, +1,21%.

La raccolta globale da clientela e banche è pertanto risultata pari a 111.440 milioni, +1,01%.

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro) 30/06/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti correnti e depositi a vista 30.406.365 71,07 30.553.721 72,07 -0,48
Depositi a scadenza 5.016.831 11,73 4.376.073 10,32 14,64
Pronti contro termine 1.717.497 4,01 2.241.059 5,29 -23,36
Passività Leasing 153.058 0,36 163.259 0,39 -6,25
Obbligazioni 5.207.423 12,17 4.383.516 10,34 18,80
Assegni circolari e altri 89.303 0,21 92.994 0,22 -3,97
Altri debiti 192.164 0,45 582.189 1,37 -66,99
Totale 42.782.641 100,00 42.392.811 100,00 0,92

(in migliaia di euro) 30/06/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. % Totale raccolta diretta da clientela 42.782.641 38,40 42.392.811 38,43 0,92 Totale raccolta assicurativa 2.123.624 1,91 2.066.571 1,87 2,76 Totale raccolta indiretta da clientela 48.430.421 43,46 46.318.512 41,98 4,56 - Risparmio gestito 7.829.847 16,17 7.175.926 15,49 9,11 - Risparmio amministrato 40.600.574 83,83 39.142.586 84,51 3,72 Totale 93.336.686 83,76 90.777.894 82,28 2,82 Debiti verso banche 8.359.700 7,50 9.917.675 8,99 -15,71 Raccolta indiretta da banche 9.743.616 8,74 9.626.913 8,73 1,21 Totale generale 111.440.002 100,00 110.322.482 100,00 1,01

RACCOLTA GLOBALE CONSOLIDATA

Quanto alle singole componenti, i conti correnti e i depositi a vista, in calo dello 0,48% a 30.406 milioni, hanno costituito il 71,07% dell'intera raccolta diretta.

Le obbligazioni hanno evidenziato un buon aumento, +18,80% a 5.207 milioni, grazie anche a una nuova emissione di covered bond per un importo benchmark pari a 500 milioni nell'ambito del programma di obbligazioni bancarie garantite da cinque miliardi, all'emissione di un prestito obbligazionario subordinato a tasso fisso di 300 milioni e di un'obbligazione Senior Preferred Green di 500 milioni. I depositi a scadenza sono ammontati a 5.017 milioni, +14,64%. I pronti contro termine, che al 31 dicembre 2023 segnavano 2.241 milioni, sono scesi a 1.717 milioni, -23,36%. Gli assegni circolari hanno cifrato 89 milioni, -3,97%. La voce rappresentata dalle passività per leasing (contabilizzate sulla base di quanto previsto dall'IFRS16) è ammontata a 153 milioni, -6,25%, mentre le altre forme di raccolta sono scese da 582 a 192 milioni, -66,99%. Relativamente al risparmio gestito, si fa rimando al paragrafo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Relazione intermedia sulla gestione

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

Nel periodo in esame si è manifestata a livello di sistema una contrazione degli impieghi bancari, contrazione modesta per quanto riguarda il credito alle famiglie, più sostenuta invece sul fronte delle imprese.

I finanziamenti a clientela, di cui alla tabella che segue, costituiscono una riesposizione di quelli riportati negli schemi di stato patrimoniale e sono rappresentati solo dai finanziamenti, con esclusione dei titoli, fatta eccezione per quei titoli che per loro natura non rappresentano un investimento finanziario. Sono pari alla somma dei

finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico -c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

(in migliaia di euro) 30/06/2024 Compos. % 31/12/2023 Compos. % Variaz. %
Conti Correnti 3.296.314 9,53 3.595.829 10,43 -8,33
Mutui 20.619.844 59,61 20.820.558 60,38 -0,96
Pronti contro termine 514.689 1,49 - - n.s.
Prestiti personali e cessioni del quinto 579.841 1,68 542.180 1,57 6,95
Factoring 3.772.542 10,91 3.789.704 10,99 -0,45
Altri finanziamenti 5.153.211 14,89 4.978.676 14,45 3,51
Titoli di Debito 653.755 1,89 753.245 2,18 -13,21
Totale 34.590.196 100,00 34.480.192 100,00 0,32

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

Complessivamente i finanziamenti a clientela da parte del nostro Gruppo sono ammontati a 34.590 milioni, +0,32% rispetto a fine 2023, ma in aumento del 3,88% anno su anno. Il rapporto finanziamenti/raccolta diretta da clientela si è così portato all'80,85%, rispetto all'81,33%. Al totale dei finanziamenti a clientela le varie voci hanno contribuito in misura diversa. La voce principale è costituita dai mutui, ipotecari e chirografari, pari a 20.620 milioni, in lieve contrazione, -0,96%, che rappresentano il 59,61% dei finanziamenti. Ricomprendono anche le attività cedute non cancellate in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dallo IFRS 9 per la derecognition. Seguono gli altri finanziamenti (anticipi, sovvenzioni, ecc.), che si sono attestati a 5.153 milioni, +3,51%, corrispondenti al 14,89% dei finanziamenti. I conti correnti sono ammontati a 3.296 milioni, in flessione dell'8,33%. In discreta crescita, +6,95% a 580 milioni, i prestiti personali, mentre sono risultate in lieve contrazione le operazioni di factoring, -0,45% a

3.773 milioni. I titoli di debito sono stati pari a 654 milioni, -13,21%. Questi ultimi derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLS 2020, POP NPLS 2021, POP NPLS 2022 e POP NPLS 2023.

FINANZIAMENTI A CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E IN BONIS

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 1.355.973 1.316.481 39.492 3,00
Rettifiche di valore 799.862 754.173 45.689 6,06
Esposizione netta 556.111 562.308 -6.197 -1,10
Sofferenze Esposizione lorda 359.124 348.408 10.716 3,08
Rettifiche di valore 300.015 286.186 13.829 4,83
Esposizione netta 59.109 62.222 -3.113 -5,00
Inadempienze probabili Esposizione lorda 891.776 894.499 -2.723 -0,30
Rettifiche di valore 482.488 456.493 25.995 5,69
Esposizione netta 409.288 438.006 -28.718 -6,56
Esposizioni scadute Esposizione lorda 105.073 73.574 31.499 42,81
e/o sconfinanti deteriorate Rettifiche di valore 17.359 11.494 5.865 51,03
Esposizione netta 87.714 62.080 25.634 41,29
Crediti in bonis Esposizione lorda 34.303.782 34.167.755 136.027 0,40
Rettifiche di valore 269.697 249.871 19.826 7,93
Esposizione netta 34.034.085 33.917.884 116.201 0,34
Totale crediti verso Esposizione lorda 35.659.755 35.484.236 175.519 0,49
clientela Rettifiche di valore 1.069.559 1.004.044 65.515 6,53
Esposizione netta 34.590.196 34.480.192 110.004 0,32

L'aggregato crediti deteriorati netti è sceso dell'1,10%, portandosi a 556 milioni rispetto a 562 milioni di fine 2023; al 31 dicembre 2023 si era evidenziata una riduzione del 7,61%. Tale aggregato è pari all'1,61% (1,63%) della voce finanziamenti verso clientela.

L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 800 milioni, +6,06%, corrispondenti al 58,99% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 57,29% dell'anno precedente. Le rettifiche di periodo sono risultate in aumento rispetto a quelle dello scorso esercizio. I crediti deteriorati lordi sono saliti da 1.316 milioni a 1.356 milioni, +3%. L'NPL ratio lordo è risultato pari al 3,80% rispetto al 3,71% di fine anno. Le sofferenze nette, depurate delle rettifiche di valore, sono ammontate a 59 milioni, -5% (-48,93% al 31 dicembre 2023), e corrispondono allo 0,17% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18% al 31 dicembre 2023. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate da 286 milioni a 300 milioni (+4,83%), pari all'83,54% dell'importo lordo di tali

Relazione intermedia sulla gestione

crediti, rispetto all'82,14% dell'anno precedente. Le inadempienze probabili, al netto delle svalutazioni, sono state pari a 409 milioni, -6,56%, e corrispondono all'1,18% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,27% dell'anno precedente. Le relative rettifiche con l'attuale grado di copertura del 54,10% sono state pari a 482 milioni, +5,69%; l'anno precedente il grado di copertura era del 51,03%. I crediti scaduti deteriorati netti sono stati pari a 88 milioni, +41,29%, e rappresentano lo 0,25% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18% del periodo di confronto. Gli accantonamenti a fronte dei crediti in bonis sono aumentati e hanno sommato 270 milioni, +7,93%, e sono pari allo 0,79% degli stessi rispetto allo 0,73% di fine 2023. L'ammontare complessivo delle rettifiche di valore è pervenuto a 1.070 milioni, +6,53%. Con riferimento alla visita ispettiva condotta dalla Banca Centrale Europea da ottobre 2022 ad aprile 2023, avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate & Large e SME (Small and Medium Enterprises), si rinvia a quanto riportato nella Sezione Rischi di credito e controparte.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Il secondo trimestre del 2024 si è contraddistinto per la continuazione di una dinamica macroeconomica tendenzialmente favorevole che ha supportato i mercati finanziari internazionali. Infatti, negli Usa le recenti indicazioni macro delineano un percorso di crescita resiliente in un quadro in cui l'inflazione ha rallentato la propria discesa; in Europa, dopo la sostanziale stagnazione dell'ultima parte del 2023, il ciclo congiunturale ha evidenziato segnali di ripresa ed è proseguito, con un certo affievolimento, il processo disinflazionistico. Su entrambe le sponde dell'Atlantico il ritmo

di flessione dei prezzi è infatti apparso più moderato rispetto a qualche mese fa, sorprendendo le banche centrali che, pertanto, hanno spostato in avanti i tempi dell'atteso ammorbidimento monetario.

Quanto al nostro Gruppo, al 30 giugno 2024 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 6.201 milioni rispetto a un saldo negativo di 7.796 milioni a fine 2023. Le disponibilità di cassa e liquidità ammontavano a 2.871 milioni rispetto a 4.547 milioni.

Al 30 giugno 2024 la Capogruppo aveva in essere una operazione TLTRO con la BCE per 3.700 milioni dopo il rimborso della tranche di 806 milioni del 27 marzo 2024 accesa il 24 marzo 2021. L'operazione ancora in vigore è stata accesa il 29 settembre 2021 (contestualmente al rimborso anticipato di due tranche di rispettivamente 1.600 milioni, in scadenza a dicembre 2022, e 2.100 milioni in scadenza a marzo 2023) e ha scadenza 25 settembre 2024.

La liquidità, seppur in calo a seguito del rimborso della prima e della seconda tranche di

TLTRO III, è rimasta abbondante per tutto il periodo in esame. L'esposizione a tale rischio viene monitorata con riferimento sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dal Regolamento Delegato della Commissione Europea, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti.

Lo stock di attività rifinanziabili presso la BCE, comprensivo di Abaco, al netto degli haircut applicati, ammonta al 30 giugno 2024 a 18,2 miliardi, di cui 10 miliardi liberi e 8,2 miliardi impegnati.

Nel periodo in esame l'operatività della Tesoreria, sul lato degli impieghi, ha ancora privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE attualmente remunerata al 3,75% (4% fino all'11 giugno) e priva di rischio. Dopo il rimborso della prima e seconda tranche di TLTRO, buona parte della liquidità depositata è stata raccolta sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali e con sottostante titoli di Stato italiani, e sul mercato OTC, tramite operazioni bilaterali con primarie controparti finanziarie e con sottostante titoli di Stato esteri in euro, titoli corporate e cartolarizzazioni. L'attività di raccolta in pronti contro termine è risultata di importo significativo e a tassi vantaggiosi, grazie al collaterale di ottima qualità presente in portafoglio. Significativa anche l'attività relativa ai depositi interbancari; tra questi rientrano i depositi effettuati con il MEF (Ministero dell'Economia e delle Finanze) nell'ambito dell'operatività di money market con il Tesoro a cui partecipiamo come controparte autorizzata.

Al 30 giugno 2024 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari, escluse le cartolarizzazioni, ammontavano complessivamente a 14.288 milioni, in aumento del 2,51% rispetto al 31 dicembre 2023.

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 226.499 150.073 50,93
di cui prodotti derivati 49.190 22.717 116,53
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 260.037 220.051 18,17
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3.835.626 3.212.616 19,39
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.965.718 10.355.943 -3,77
Totale 14.287.880 13.938.683 2,51

ATTIVITÀ FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

Analizzando i singoli comparti, risultano in buon aumento le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" (+18,17%), le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (+19,39%) e le attività finanziarie detenute per la negoziazione (+50,93%). In leggera diminuzione invece le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (-3,77%). Nel primo semestre è stata venduta una parte della componente a tasso variabile dei titoli di Stato italiani a vantaggio di titoli di Stato a tasso fisso italiani ed europei.

L'ammontare complessivo di titoli di Stato a tasso variabile e indicizzati all'inflazione è ora pari a circa 4,2 miliardi, in diminuzione rispetto ai 5,5 miliardi di fine 2023. I titoli ESG, in prevalenza green e social bond, ammontano a oltre 1,8 miliardi. La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo, in leggero calo rispetto al 31 dicembre 2023, si attesta a 3 anni, mentre la modified duration è invariata all'1,50%. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni (al netto delle cartolarizzazioni), la modified duration è dell'1,75%, in linea rispetto a fine 2023.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading è in aumento del 50,93% rispetto al 31 dicembre 2023 e ammonta a 226 milioni.

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variaz. %
Titoli di stato esteri in divisa 37.504 - n.s.
Titoli di capitale 28.958 28.831 0,44
Quote di O.I.C.R. 110.847 98.525 12,51
Valore netto contratti derivati 49.190 22.717 116,53
Totale 226.499 150.073 50,93

L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di O.I.C.R., oltre che sui titoli di Stato italiani ed esteri. Le quote in O.I.C.R., che comprendono sia Etf sia Fondi e Sicav, sono state utilizzate in alternativa all'esposizione diretta in equity in ottica di diversificazione geografica, valutaria e settoriale. Nel periodo è stata attuata un'attività di trading su titoli di Stato statunitensi in dollari. Il saldo dei titoli di Stato italiani risulta invece azzerato in quanto l'attività di trading su questo segmento è piuttosto veloce, solitamente chiusa totalmente a fine giornata.

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontano a 260 milioni, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+18,17%).

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 27.570 20.318 35,69
Obbligazioni altre 40.880 37.252 9,74
Quote di O.I.C.R. in euro 189.499 160.446 18,11
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 2.088 2.035 2,60
Totale 260.037 220.051 18,17

Il portafoglio rimane principalmente concentrato sugli O.I.C.R. in euro, che fanno riferimento soprattutto a fondi chiusi (fondi di private debt, di private equity, immobiliari e crediti) o fondi aperti inerenti a specifiche tematiche (PIR). Nel complesso, tale esposizione,

seppure in discreto incremento percentuale rispetto a fine 2023, rimane di importo contenuto al fine di mantenere una bassa volatilità sull'impatto a conto economico.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha evidenziato una crescita del 19,39% rispetto a fine 2023, attestandosi a 3.836 milioni. Le attese per un possibile ritorno ad una politica monetaria espansiva hanno privilegiato una scelta di investimento nei titoli a tasso fisso, seppur di duration contenuta, anche di Paesi dell'Eurozona ad elevato rating.

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 551.499 1.059.744 -47,96
Titoli di stato italiani a tasso fisso 794.405 420.187 89,06
Titoli di stato esteri 1.704.664 1.028.400 65,76
Obbligazioni bancarie 399.573 419.910 -4,84
Obbligazioni altre 282.144 192.534 46,54
Titoli di capitale 103.341 91.841 12,52
Totale 3.835.626 3.212.616 19,39

Più nel dettaglio, è stata alleggerita l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso variabile (-47,96%), che ora si attesta a 551 milioni, mentre è aumentata la componente a tasso fisso a breve scadenza dei titoli di Stato italiani (+89,06%) e dei titoli di Stato esteri, riferiti all'Eurozona (+65,76%). Il peso complessivo dei titoli di Stato italiani sul comparto si attesta al 35,09%, in ulteriore calo rispetto allo scorso esercizio (46,07%). Anche se le obbligazioni bancarie sono in diminuzione (-4,84%), le altre obbligazioni di amministrazioni pubbliche (sovranazionali) e le obbligazioni corporate non bancarie evidenziano nel complesso variazioni positive, pari a +46,54% rispetto allo scorso esercizio. I titoli di capitale risultano variati positivamente per effetto delle rivalutazioni (+12,52%).

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 9.966 milioni, in diminuzione del 3,77% rispetto al 31 dicembre 2023. Con riguardo alla composizione del portafoglio, si evidenzia, rispetto al 31 dicembre 2023, la diminuzione dei titoli di Stato italiani a tasso variabile (-19,78%), l'aumento di quelli a tasso fisso (+21,50%) e il leggero incremento dei titoli di Stato esteri (+3,23%), in parte di tipo ESG.

Aumentano discretamente gli investimenti in obbligazioni bancarie (+4,38% rispetto a fine 2023), sia italiane e sia estere, e le altre obbligazioni corporate (+5,66%) in prevalenza di tipo ESG, soprattutto green bond e social bond. In diminuzione a seguito di rimborsi (-35,72%) gli investimenti in obbligazioni di amministrazioni pubbliche. Nel periodo è rimasto sostenuto il contributo al conto economico derivante dal flusso cedolare, che si è mantenuto su livelli elevati nonostante il leggero calo tendenziale dei tassi di interesse.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

(in migliaia di euro) 30/06/2024 31/12/2023 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 1.154.998 1.106.533 4,38
Obbligazioni bancarie italia 911.366 875.468 4,10
Obbligazioni bancarie estere 243.632 231.065 5,44
CREDITI VERSO CLIENTELA 8.810.720 9.249.410 -4,74
Titoli di stato italiani a tasso variabile 3.213.491 4.005.761 -19,78
Titoli di stato italiani a tasso fisso 1.762.290 1.450.465 21,50
Titoli di stato esteri 2.885.949 2.795.577 3,23
Obbligazioni altre amministrazioni pubbliche 163.277 254.003 -35,72
Obbligazioni altre 785.713 743.604 5,66
Totale 9.965.718 10.355.943 -3,77

Risparmio gestito

Dopo un primo trimestre caratterizzato da un'attività piuttosto sottotono per l'industria del risparmio gestito in Italia, anche i mesi successivi non sono riusciti ad invertire la rotta. Sulla base dei dati elaborati da Assogestioni disponibili, la raccolta netta di sistema nel 2024 registra un flusso negativo del controvalore delle masse amministrate, soprattutto per quanto riguarda la componente azionaria.

In controtendenza rispetto al generale andamento del sistema, l'attività del nostro Gruppo rassegna numeri in favorevole crescita, imputabili in larga misura all'avvio del collocamento a partire dal mese di novembre 2023 di nuovi prodotti.

Il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme ha segnato 7.830 milioni rispetto a 7.176 milioni al 31 dicembre 2023, +9,11%, di cui 5.780 milioni, (+9,35%), relativi a fondi comuni di investimento e SICAV, tra cui Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav, e 2.050 milioni di gestioni patrimoniali del Gruppo (+8,47%).

PARTECIPAZIONI

Al 30 giugno 2024 le partecipazioni sono ammontate a 386 milioni rispetto ai 376 milioni di fine 2023. L'aumento di 10 milioni, +2,58%, deriva dalla valutazione al patrimonio netto.

Operazioni con parti correlate

L'operatività con parti correlate è disciplinata dal "Regolamento operazioni con parti correlate", adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, a norma del quale si forniscono, di seguito, le previste informazioni, e dalla circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia.

I rapporti con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24 e dal predetto Regolamento Consob, rientrano nella normale operatività del Gruppo bancario e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato. Nel caso di società controllate o collegate, sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

Relazione intermedia sulla gestione

Con riferimento agli obblighi informativi di cui all'articolo 5 del Regolamento Consob, si precisa che, nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2024, sono state deliberate, da parte dei competenti Organi della Capogruppo, le seguenti operazioni di maggiore rilevanza con parte correlata:

  • ˗ Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, società controllata; castelletto fideiussioni a favore residenti ord. non residenti di € 1.000.000 a revoca; delibera del 29/03/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; castelletto anticipi finanziari € 300.000.000 a revoca; delibera del 03/04/2024;
  • ˗ Factorit spa, società controllata; castelletto fideiussioni finanziarie a favore residenti euro di € 150.000.000 a revoca; delibera del 24/05/2024.

Nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2024 non sono state perfezionate operazioni con parti correlate, né di maggiore, né di minore rilevanza, che abbiano influito in misura significativa sulla situazione patrimoniale o sui risultati economici del Gruppo bancario. Inoltre, non si registrano modifiche e/o sviluppi delle operazioni con parti correlate perfezionate nel 2023 - nessuna, comunque, atipica, inusuale o a condizioni non di mercato - che abbiano avuto effetti rilevanti sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo bancario nel primo semestre 2024.

Si precisa che le operazioni o posizioni con parti correlate, come classificate dai predetti IAS 24 e Regolamento Consob, hanno un'incidenza contenuta sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico e sui flussi finanziari del Gruppo bancario. Nelle note illustrative, al paragrafo "operazioni con parti correlate", è riportata la tabella riepilogativa relativa ai rapporti con parti correlate.

Non si segnalano, nel primo semestre del 2024 e in quello in corso, posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali, per tali intendendosi, secondo quanto previsto dalla comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, quelle estranee alla normale gestione d'impresa, che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica di accadimento, possono dare luogo a dubbi in ordine alla completezza delle informazioni in bilancio, ai conflitti d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

Collegate alla Capogruppo Collegate alle controllate
30/06/2024 31/12/2023 30/06/2024 31/12/2023
ATTIVITÀ 593.307 589.408 71.678 71.719
PASSIVITÀ 167.685 89.376 5.359 13.653
GARANZIE E IMPEGNI 114.302 113.287 1.307 1.423
Garanzie rilasciate 20.433 20.392 424 418
Impegni 93.868 92.896 883 1.006

RAPPORTI CON IMPRESE COLLEGATE

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Relazione intermedia sulla gestione

ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 730 milioni rispetto ai 715 milioni di fine 2023. Le prime hanno sommato complessivamente 691 milioni rispetto a 677 milioni, +2,09%, le seconde sono ammontate a 39 milioni, stabili. Le attività immateriali comprendono 17 milioni relativi ad avviamenti, senza variazioni rispetto a dicembre 2023. Per ulteriori dettagli al riguardo, si rinvia all'apposito paragrafo delle note illustrative. Per tali avviamenti, già iscritti in bilancio al 31 dicembre 2023, si è ritenuto di non dover procedere alla ripetizione dei test di impairment effettuati a tale data.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è diminuito da 33 a 32 milioni, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 370 milioni, +1,89% su fine 2023. In particolare, si sono registrati una diminuzione del fondo per impegni e garanzie rilasciate, sceso da 96 milioni a 88 milioni, e una crescita contenuta del fondo di quiescenza e obblighi simili, passato a 181 milioni rispetto ai 179 milioni di fine 2023, mentre gli altri fondi per rischi e oneri sono aumentati da 88 a 101 milioni.

LA GESTIONE DEI RISCHI

L'industria bancaria italiana si è affacciata al 2024 al termine di un anno particolarmente favorevole, cui il nostro istituto ha contribuito con un bilancio record; risultati che si stanno confermando anche in questa prima fase del nuovo esercizio, andando ben oltre le aspettative.

L'analisi del contesto ci dice che i rischi per la stabilità finanziaria si mantengono contenuti. La redditività di sistema si pone su livelli importanti, grazie anche ai benefici di un'eccezionale congiuntura di mercato. Le abbondanti scorte di liquidità in circolazione hanno frenato l'aumento dei costi della raccolta bancaria e hanno consentito di assorbire i tanto temuti shock derivanti dalle scadenze di rimborso dei fondi ottenuti attraverso le serie di operazioni straordinarie di rifinanziamento dell'Eurosistema («Targeted Longer-Term Refinancing Operations», TLTRO III), promosse nei precedenti anni di crisi per favorire l'economia. Pure la capitalizzazione rimane robusta, con dotazioni patrimoniali in aumento rispetto alle attività bancarie a rischio.

Nonostante la solida condizione raggiunta, non si deve dare nulla per scontato. Non si può demordere dall'attento controllo sull'evoluzione dei diversi profili di rischio. Imparare dalle esperienze vissute è il rimedio per non farsi cogliere impreparati dal riformarsi di tensioni di origine sistemica o dal presentarsi in futuro di nuove forme di rischio.

Il panorama regolamentare in costante movimento è l'emblema dei sovvertimenti in atto: a livello internazionale, europeo e nazionale, l'ambiente normativo si modifica a ritmo incalzante, mettendo di fronte alle banche un quadro dispositivo obiettivamente complesso da recepire e osservare. Si succedono le iniziative regolamentari per governare le epocali trasformazioni causate dalla cosiddetta "twin-transition", climatica e digitale. L'uso sempre più massiccio della tecnologia tende ad accrescere il ricorso alle esternalizzazioni e i relativi rischi; è atteso fra le banche un significativo rinforzo della capacità di presidio di tali fattori a seguito dell'entrata in

vigore del regolamento europeo sulla resilienza operativa digitale del settore finanziario. Insieme alla tecnologia, hanno assunto primaria rilevanza sia i rischi cibernetici, acuiti da contrasti geopolitici che non accennano a smorzarsi, e sia l'avvento della robotica e dell'Intelligenza Artificiale (IA) nelle loro molteplici applicazioni economiche e finanziarie, non ultime nell'ambito dell'automazione dei processi bancari.

Capitolo a parte, citiamo il completamento del percorso di attuazione in Europa delle regole finali di Basilea 3. La riforma del regime sui requisiti di capitale delle banche dell'Unione, a tutti nota con il nome di «Basilea 4», ha avuto via libera lo scorso giugno a conclusione di un complesso negoziato fra gli Stati membri ed è destinata come non mai ad avere impatti profondi su prassi, modelli e procedure per la gestione di tutte le principali tipologie di rischio degli intermediari.

Rischi di credito e controparte

La qualità degli attivi rimane soddisfacente, tuttavia l'andamento degli indicatori anticipatori della rischiosità sta mettendo in evidenza segnali di peggioramento, ancora deboli e più marcati in alcuni settori produttivi rispetto ad altri. La gestione dei nuovi ingressi in stato critico, volta a evitare l'incremento delle masse di crediti patologici, si conferma priorità strategica.

A livello sistemico, non si attenuano i rischi legati all'evoluzione della situazione geopolitica internazionale, che potrebbero avere ricadute rilevanti sul quadro macroeconomico. In questo contesto a tinte chiaroscure, abbandonare approcci prudenti nella politica delle rettifiche di valore e nell'offerta dei prestiti sarebbe una scelta sprovveduta.

Resta confermata l'ambizione degli obiettivi di derisking di medio termine dei nostri portafogli stabiliti dall'Amministrazione. Risultano cruciali, a tale riguardo, le ripetute azioni di potenziamento degli strumenti di monitoraggio sull'insorgere delle difficoltà finanziarie delle controparti, tutte in qualche modo tendenti ad accrescere le performance di riconoscimento tempestivo delle posizioni non ancora deteriorate, ma che comunque presentano una rischiosità accresciuta, con conseguente esigenza di coerente riclassificazione contabile.

Anche nell'ambito dei controlli sui rischi, un rafforzamento di rilievo è rappresentato, a livello organizzativo, dall'enucleazione in un dedicato ufficio per l'espletamento delle verifiche di secondo livello di natura creditizia, espressamente previste dalle norme di vigilanza bancaria per assicurare un efficace svolgimento dei principali processi di gestione dei crediti bancari (monitoraggio e classificazione di rischio, congruità degli accantonamenti, adeguatezza delle procedure di recupero).

Rispetto alle prassi e ai modelli di stima degli accantonamenti sviluppati sulla base del principio contabile IFRS 9, a seguito di importanti modifiche al framework metodologico di svalutazione dei crediti in bonis introdotte in occasione della chiusura del precedente esercizio contabile, si è inoltre proceduto alla conferma delle posizioni già identificate ad alto rischio creditizio (cd. high risk positions) a dicembre 2023, alla revisione dei rapporti interessati dall'applicazione di uno specifico overlay (cd. «process deficiencies-related add-on») diretto a indirizzare le raccomandazioni che sono state identificate dall'Autorità di vigilanza nei processi

di gestione e monitoraggio del credito e, non da ultimo, al recepimento di evolutive all'interno del modello di calcolo della PD i cui effetti venivano precedentemente riflessi in apposito «model-related overlay», calibrato sui parametri di rischio per compensare specifici elementi di subottimalità nei modelli quantitativi utilizzati.

Non conosce sosta l'opera di manutenzione dei modelli, dei processi e delle basi dati presi a riferimento nei calcoli del rating interno, con attività di affinamento in corso sui modelli relativi ai segmenti di clientela Corporate e Retail. A seguito di indicazioni emerse dalle verifiche condotte dalla Vigilanza circa la bontà previsiva dei nostri sistemi statistici di misurazione, sono previsti aggiustamenti evolutivi comportanti ulteriori variazioni alle metodologie e ai processi di assegnazione del rating, di cui sarà richiesto formale assenso al Supervisore allo scopo di integrarle, ricevuto il nulla osta, nel calcolo regolamentare dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito. Fa parte del programma d'intervento anche l'estensione progressiva dei modelli A-IRB sviluppati dalla Capogruppo alla controllata Factorit, in previsione dell'applicazione del metodo avanzato per determinare il fabbisogno patrimoniale per il rischio creditizio della controllata.

Lo scorso gennaio è stato recapitato alla Capogruppo il "Final Report" relativo all'accertamento ispettivo, condotto dalla BCE tra ottobre 2022 e aprile 2023, avente a oggetto il rischio di credito e di controparte con specifico riferimento ai segmenti Corporate & Large e SME (Small and Medium Enterprises). L'indagine, facente parte degli ordinari processi che la Vigilanza europea attua sugli istituti di propria diretta supervisione, ha avuto come obiettivo, da un lato, quello di effettuare una ricognizione della qualità degli impieghi sui portafogli selezionati e, dall'altro, di approfondire la bontà di processi e procedure interne di gestione del rischio di credito, nonché l'idoneità dei sistemi di controllo e di governance, ivi compresi la corretta attuazione del principio contabile IFRS 9 e qualsiasi altro aspetto accessorio. La Capogruppo è tuttora in attesa di ricevere dal Supervisore la "Final Follow-up Letter". I diversi cantieri progettuali aperti per far fronte alle raccomandazioni di miglioramento formulate dall'Autorità procedono nell'esecuzione degli interventi programmati.

Rischi di mercato

Nel corso del semestre sono proseguite senza particolari apprensioni le attività di monitoraggio dell'esposizione ai rischi di mercato, condotte su cadenza giornaliera ed eseguite distintamente, tenendo conto delle diverse caratteristiche degli investimenti, per l'insieme di strumenti detenuti con finalità di trading («portafoglio di negoziazione») e per le restanti tipologie di attività finanziarie possedute in conto proprietà, non destinate ad essere necessariamente compravendute sul mercato, rientranti nel cosiddetto «portafoglio bancario», a loro volta classificate in base al criterio di valutazione contabile (fair value o costo ammortizzato).

Nonostante il permanere di condizioni di incertezza, collegate ai conflitti e alle evoluzioni degli scenari geopolitici in atto, agli esiti della tornata di elezioni europee e alle aspettative sulle manovre di politica monetaria delle Banche Centrali, nel primo segmento di quest'anno i mercati finanziari hanno evidenziato una buona intonazione. Le principali Borse azionarie sono in crescita e il comparto obbligazionario in rafforzamento anche se piuttosto volatile, soprattutto in ambito

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domestico, con uno spread di rischio sovrano oscillante fra 120 e 170 punti base.

Nel complesso, la nuova cornice di mercato ha favorito un contenimento del profilo di rischiosità degli strumenti che compongono i portafogli finanziari del Gruppo, mantenutosi sempre entro i livelli massimi di tolleranza definiti dall'Amministrazione; non si sono neppure riscontrate tensioni nel connesso sistema di indicatori di early warning. I risultati economici dell'attività finanziaria e l'entità delle riserve patrimoniali da valutazione sono anch'essi risultati complessivamente positivi da inizio anno. Nessun elemento di criticità è altresì emerso dalle analisi di stress condotte mensilmente, nonché dalle misurazioni dell'impatto attuale o prospettico dei fattori climatici e naturali sul profilo degli emittenti e sulle valutazioni degli investimenti finanziari.

Rischio di tasso di interesse e di differenziale creditizio

Sistematica l'attività di controllo dei profili di rischio legati a improvvise oscillazioni dei tassi di interesse di mercato, che si esplica attraverso regolari analisi di sensibilità del valore economico aziendale a variazioni inattese dei tassi e di sensibilità degli utili complessivi e del solo reddito da interessi generati dai volumi di operazioni attive e passive, integrate all'occorrenza da mirati studi d'impatto. Il parallelo monitoraggio dei rischi per il portafoglio bancario connessi a movimenti istantanei dei differenziali creditizi di mercato («credit spread risk in the banking book»), avviato a partire dal 31 dicembre scorso in applicazione di apposite linee guida EBA, è stato rafforzato con l'introduzione di un dedicato sistema di limiti interni all'esposizione.

Le attività di verifica e aggiornamento dei principali modelli comportamentali in uso per la determinazione dell'esposizione al rischio sono continuate senza elementi di sostanziale novità. I parametri statistici su cui si basano i cosiddetti modelli comportamentali delle «poste a vista» – modelli che quantificano la persistenza delle giacenze attive e passive prive di scadenza e la loro elasticità di adattamento ai movimenti delle curve di mercato – e il modello comportamentale di «pre-payment» – modello atto a simulare il profilo di rientro dei finanziamenti rateali a medio-lungo termine tenendo conto dei fenomeni di chiusura anticipata dei rapporti debitori, di pre-pagamento parziale del capitale e di modifica di condizioni contrattuali – saranno ricalibrati nei prossimi mesi, prevedendo l'inclusione di dati storici più recenti. L'adeguatezza di tutti i modelli di natura comportamentale presenti nei sistemi di misurazione del rischio di tasso (modelli delle «poste a vista» e di «pre-payment») è appurata tramite l'usuale processo di verifica retrospettiva dell'efficacia dei modelli statistici (cd. «backtesting»).

Rischio di liquidità

Malgrado il carattere restrittivo delle misure di politica monetaria adottate nell'ultimo periodo, comprendenti il rientro delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (cd. TLTRO, «Targeted Longer-Term Refinancing Operations») messe in passato a disposizione dalla Banca Centrale Europea per iniettare risorse finanziarie destinate al sostegno dell'economia reale, i principali indicatori di rischio di liquidità del Gruppo si sono mantenuti nel semestre su

livelli ampiamente superiori alle soglie interne di attenzione, grazie ai risultati delle favorevoli iniziative promosse sul fronte del funding e al mantenimento di un notevole potenziale di riserva liquida disponibile, costituito dal patrimonio di titoli di debito in portafoglio – specie sovrani – prontamente cedibili sul mercato o conferibili in garanzia nelle operazioni di credito dell'Eurosistema.

Come di consueto, la situazione di liquidità di breve periodo (cd. «operativa») del Gruppo è stata monitorata con il supporto di quotidiane misurazioni sia delle dinamiche di cassa tipiche dell'operatività di tesoreria e sia delle movimentazioni nelle disponibilità di riserva costituite dalle giacenze giornaliere presso le Banche Centrali e dagli introiti potenzialmente ottenibili dallo smobilizzo di attività stanziabili in contropartita di operazioni di rifinanziamento. Con frequenza mensile è stato anche rilevato l'andamento del profilo di liquidità di medio-lungo termine (cd. «strutturale»), teso a garantire il costante bilanciamento tra le poste di raccolta e impiego nei diversi intervalli di scadenza. Sono stati poi tenuti sotto costante osservazione l'evoluzione della liquidità infragiornaliera e i movimenti del funding infragruppo. Gli indicatori regolamentari di liquidità, a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e strutturale (Net Stable Funding Ratio), non hanno presentato nei primi sei mesi del 2024 segnali di tensione, posizionandosi su valori di assoluta tranquillità, sensibilmente al di sopra dei livelli minimi previsti e in linea con le medie europee.

Puntualmente assolti gli ordinari adempimenti informativi nei confronti delle Autorità di Vigilanza, consistenti nella fornitura su base mensile di un ricco compendio di dati e indicatori sintetici rappresentativi dello stato della liquidità aziendale (cd. schemi ALMM, «Additional Liquidity Monitoring Metrics») e nella produzione dell'annuale rendiconto riassuntivo dei risultati del processo ILAAP (Internal Liquidity Adequacy Assessment Process). Si segnala infine la partecipazione della Capogruppo, con cadenza settimanale, all'esercizio «SSM Annual Liquidity Exercise» (avviato a settembre 2023 e proseguito nei primi mesi del 2024), promosso su scala comunitaria dalla BCE.

Rischi operativi e informatici

Nel solco del percorso di revisione dell'impianto di supervisione dei rischi di natura informatica avviato nel 2023 in adeguamento alle innovate istruzioni di vigilanza (40° aggiornamento della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia), nonché su impulso delle risultanze finali – pervenute nel mese di maggio – della verifica ispettiva portata a termine dalla BCE nel mese di gennaio con riferimento alla sostenibilità del modello imprenditoriale e alla capacità di attuazione delle strategie di trasformazione digitale, sono proseguite nel semestre le attività progettuali orientate ad assicurare la compiuta messa in opera del nuovo paradigma di gestione dei rischi della specie, con completamento della riassegnazione di ruoli e responsabilità, precedentemente allocati presso le strutture dell'area ICT, alle funzioni di controllo dei rischi e di conformità alle norme secondo le rispettive attribuzioni. Nel periodo si evidenzia la progressiva presa in carico ed esecuzione da parte di queste ultime delle attività di predisposizione e presentazione ai preposti organi aziendali della reportistica periodica in materia di rischi ICT.

In questi primi mesi dell'anno la Capogruppo ha inoltre preso parte a un delicato esercizio

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di stress test promosso dalla Supervisione bancaria europea, finalizzato a verificare la capacità di resilienza digitale del sistema creditizio in risposta alla manifestazione di minacce di natura cibernetica nell'ambito dei sistemi informativi aziendali. Gli esiti preliminari, di recente ricevuti, hanno già stimolato la pianificazione di specifici interventi di potenziamento dei dispositivi di continuità operativa e di disaster recovery visti nel quadro di un complessivo programma di attività di adeguamento alle prescrizioni del Regolamento comunitario in materia di resilienza operativa digitale (Digital Operational Resilience Act, DORA), in vigore dal prossimo esercizio.

Per quanto concerne in generale il presidio dei rischi di natura operativa, in seno a una più ampia iniziativa progettuale volta all'implementazione dell'innovato assetto comunitario di vigilanza prudenziale ispirato ad appositi principi espressi dal Comitato di Basilea, sono stati avviati lavori di affinamento evolutivo dell'approccio metodologico di rilevazione delle perdite operative; ciò allo scopo di allinearlo alle migliori prassi di settore, nonché ai requisiti regolamentari connessi all'adozione (a partire dal 2025) del nuovo "metodo standardizzato" di calcolo del requisito patrimoniale sul rischio operativo.

Rischi di reputazione e di riciclaggio

Il presidio dei rischi potenzialmente rivenienti dal deterioramento della reputazione aziendale nei confronti dei portatori di interessi cui la Capogruppo si relaziona nello svolgimento della propria attività d'impresa ha beneficiato, nel primo semestre, dell'introduzione di un insieme di metriche atte al monitoraggio della numerosità di reclami, ricorsi stragiudiziali e controversie legali riconducibili a contestata carente o solo apparente aderenza alle istanze di sostenibilità economica, sociale e di buon governo (ESG). Tale intervento evolutivo è stato preceduto dalla fissazione, con il contributo delle strutture preposte alla gestione operativa dei reclami e del contezioso (legale, giuslavoristico, ecc.), di appositi criteri definitori, pure ispirati ai nuovi standard introdotti a livello comunitario per la reportistica aziendale di sostenibilità, funzionali alla loro identificazione e tracciatura nell'ambito delle banche dati interne.

Circa il contrasto alla criminalità finanziaria, nei primi mesi del 2024 i legislatori europei hanno elaborato un nuovo pacchetto di provvedimenti (cd. "AML Package") destinato a imprimere un ulteriore giro di vite nella lotta alle pratiche di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. In data 19 giugno sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione il Regolamento 2024/1620, istitutivo dell'Autorità europea antiriciclaggio dell'Unione (AMLA), il Regolamento 2024/1624, che definisce un nuovo corpo - unico e armonico - di norme in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo, nonché la revisione della direttiva comunitaria 2024/1640 (cd. "AMLD6"). La nuova Autorità supervisionerà gli istituti di credito e finanziari transfrontalieri esposti al massimo livello di rischio ML/TF; inoltre, redigerà standard e linee guida comuni in materia, assicurerà un presidio generale su tutti gli organismi di vigilanza coinvolti nell'azione di contrasto al riciclaggio e al finanziamento di attività terroristiche, coordinerà le Financial Intelligence Unit (FIU) degli Stati membri. In adattamento al contesto, la Capogruppo sta approfondendo l'analisi dei suddetti disposti normativi nell'intento di tratteggiare un quadro d'insieme chiaro e accurato per proattivamente aderire alle novità introdotte.

Le ultime modifiche alle "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli

interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo", emanate dalla Banca d'Italia il 26 marzo 2019, più altri aggiornamenti normativi di particolare rilevanza sono stati alla base delle revisioni apportate ai principali regolamenti interni di disciplina delle politiche e delle procedure per la prevenzione e gestione dei relativi rischi.

Pure l'impianto di presidio di secondo livello sui rischi legati al riciclaggio, agli embarghi e al finanziamento al terrorismo è stato significativamente irrobustito nel semestre attraverso l'integrazione negli schemi di Risk Appetite Framework di una nuova gamma di metriche e limiti quantitativi di monitoraggio tesi a assicurare in modo ancora più puntuale e oggettivo l'attività di controllo e la coerenza con le policy aziendali, rafforzando la gestione di tali tipologie di rischi attraverso l'individuazione, in caso di necessità, di parametri di attivazione di misure correttive.

Rischio di non conformità alle norme

La struttura centrale responsabile della Conformità è costantemente impegnata nella promozione di una cultura aziendale etica e responsabile improntata ai basilari principi di onestà, correttezza e rispetto delle norme, specie in un quadro regolamentare articolato e in continua evoluzione.

Anche in questo primo semestre dell'anno, la Funzione di Compliance è stata fautrice di numerose analisi connesse alla necessità di assicurare la piena aderenza alle norme di etero e autoregolamentazione negli ambiti operativi, organizzativi e di business; questo impegno è stato proporzionato all'ampliamento del ventaglio di attività svolte, alle maggiori complessità e specificità operative raggiunte dal Gruppo, pure sotto l'aspetto dimensionale.

Ciò si riflette nel conseguimento di costanti progressi, in termini sia quantitativi sia qualitativi, nelle attività consulenziali specialistiche promosse all'interno dell'organizzazione aziendale del Gruppo bancario, principalmente riferibili all'adozione di procedure correlate al corretto recepimento delle variazioni regolamentari, nell'ottica di definire nel modo migliore tutti i profili organizzativi e operativi impattati da novità nel perimetro normativo presidiato. Potenziati altresì lo svolgimento di preventive analisi dei rischi di non conformità normativa di nuove progettualità e operatività, nonché la partecipazione della Compliance ai processi di revisione e validazione della regolamentazione interna e di nuova modulistica e contrattualistica aziendale.

Le attività di controllo ex post sono state come sempre indirizzate a valutare l'esistenza, l'adeguatezza e l'efficacia delle procedure organizzative adottate, sempre col fine di verificare gli aspetti di mancata conformità alle norme interne ed esterne. Sono state approfondite le aree tematiche di maggior rilievo, con particolare riguardo alla protezione della clientela nei rapporti con la Capogruppo.

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Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

Un'insufficiente attenzione alle questioni ambientali, sociali e di buon governo, in specie alle tematiche ambientali, può tradursi in maggiori rischi per gli intermediari. Il rischio ESG è una tipologia di rischio particolare in quanto non ha una sua autonoma e univoca manifestazione: è un driver che esercita un'influenza sul grado di esposizione ai rischi finanziari e non finanziari di una banca e, come tale, si materializza nelle principali metriche di misurazione dei rischi tradizionali. Pertanto, i metodi e i processi di gestione del rischio ESG devono essere adattati, considerando le complesse relazioni causa-effetto tra i tipi di rischio e i meccanismi che ne guidano la propagazione.

L'adesione dallo scorso dicembre allo United Nations Environmental Programme for Financial Institutions (UNEP FI) e la partecipazione a due importantissime iniziative internazionali, i Principles for Responsible Banking (PRB) e Net-Zero Banking Alliance (NZBA) hanno rinsaldato l'impegno di Banca Popolare di Sondrio a porsi quale attore di rilievo nella transizione verso un modello di economia più sostenibile. Allo stesso tempo hanno sottolineato la centralità della considerazione dei rischi ESG nel governare i processi di cambiamento in atto.

Non si contano i filoni di attività in corso nella gestione dei rischi di sostenibilità.

Il quadro di propensione al rischio rappresentato dagli schemi di Risk Appetite Framework è stato arricchito tramite l'inserimento di un'ulteriore gamma di indicatori di monitoraggio delle esposizioni ai fattori climatici, ambientali, sociali e di governance, funzionali a supportare l'adozione di corrette politiche di assunzione e mitigazione di tali fonti di rischio.

Il tool di scoring ESG proprietario, già integrato nei sistemi informativi e da tempo utilizzato per la valutazione del rischio climatico/ambientale nell'ambito delle pratiche di fido, è stato interessato da ulteriori progressi metodologici e dall'inclusione nell'algoritmo di calcolo di indici di esposizione ai fattori Social e Governance. La copertura del modello di classificazione è stata al contempo estesa a tutte le imprese non finanziarie in portafoglio, nonché al segmento dei privati.

Per le aziende finanziate più significative dal punto di vista dell'impatto ambientale sono in corso specifici processi di due diligence di sostenibilità, incentrati sull'analisi di aspetti organizzativi e documentali (esistenza di policy, procedure, attribuzione di responsabilità e sistemi di controllo interni e di rendicontazione; consumi energetici da fonti fossili, ecc.) volti a verificare – mediante la compilazione di questionari ad hoc e l'ingaggio dei clienti per il reperimento delle informazioni mancanti – l'impegno delle controparti rispetto alle tematiche di sostenibilità e l'aderenza ai principali frameworks regolamentari in materia.

Anche nell'ambito del ciclo degli acquisti è stata avviata l'applicazione di una metodologia di valutazione delle performance di sostenibilità dei fornitori, finalizzata a integrare i processi e i criteri di selezione dei prestatori di servizi con valutazioni sulla loro sensibilità ai temi ESG. Di rilievo strategico, poi, l'adozione di una Policy di Investimento ESG, in cui sono definiti obiettivi diretti a inglobare i fattori ESG nella selezione degli investimenti finanziari, propri e di terzi, in linea con le normative europee di "finanza sostenibile" e con le tendenze di mercato.

Ulteriormente rafforzato anche il bagaglio di strumenti e metodologie di simulazione degli impatti dei rischi ambientali e di cambiamento climatico sull'esposizione ai rischi tradizionali,

tramite svolgimento di più avanzate analisi di stress e di scenario nel quadro dei processi di valutazione dell'adeguatezza del capitale interno (ICAAP) e del profilo di liquidità (ILAAP).

RISORSE UMANE

A fine semestre l'organico del Gruppo bancario era composto di 3.639 unità, di cui 3.085 in forza presso la Capogruppo, 379 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 150 presso Factorit spa e 25 presso BNT spa. Rispetto al 30 giugno 2023 l'incremento è stato di 135 dipendenti, +3,85%. Dati significativi alla luce delle dinamiche di settore orientate in senso contrario.

Al 30 giugno 2024 il 65% del personale del Gruppo bancario operava presso la rete distributiva e il rimanente era occupato presso i servizi centrali delle rispettive società. L'età media dei collaboratori era di 42 anni e 11

mesi, con un'anzianità media di servizio di 16 anni e 6 mesi.

Al personale del Gruppo bancario si aggiungono quello della controllata Pirovano Stelvio spa, 22 risorse al 30 giugno 2024, 19 delle quali impiegate stagionalmente, e quello della controllata Rent2Go srl, 13 risorse.

ATTIVITA' PROMOZIONALI E CULTURALI

All'attività culturale abbiamo dedicato costanza e impegno, a cominciare dall'ultra cinquantenaria rivista aziendale Notiziario che, come sempre, ha riscosso l'interesse dei suoi tanti lettori, attratti dai molteplici e stimolanti argomenti trattati, tra cui quelli di grande attualità ricompresi nella finestra "Il Pianeta che cambia".

Lo spazio culturale della Relazione d'esercizio 2023 della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA è stato dedicato a una corposa monografia su Audrey Hepburn, celebre attrice della seconda metà del secolo scorso e tenace, sensibile operatrice per conto dell'Unicef in diversi Paesi in via di sviluppo.

A febbraio scorso si è svolto nella sala delle conferenze a Sondrio il convegno sul tema "Sviluppo e sistema bancario. Linee guida per un nuovo progresso", organizzato dalla Capogruppo con la collaborazione della "Società Vitale Zane & Co" di Milano, su idea del professor Marco Vitale. La manifestazione ha tra l'altro messo in luce il commendevole operato delle banche di medie, piccole e piccolissime dimensioni, le quali nei territori presidiati vivono da vicino le problematiche dell'imprenditoria e delle comunità, operando costruttivamente.

La nostra biblioteca, intitolata a Luigi Credaro (la quale tra l'altro comprende il Fondo Vilfredo Pareto, composto da 20 registri di copialettere originali dell'economista e sociologo del passato, più altro carteggio, per un totale di circa novemila documenti, inediti per la quasi

totalità), si è arricchita anche di un mobiletto antico con torchio per la stampa di copialettere e di un volume di copialettere del 1961 della ditta Alessandro Gerli di Gerli Antonio di Milano. Siamo grati ai dottori Alessandro, Giorgio e Paolo Gerli del singolare e significativo dono.

Abbiamo collaborato alla buona riuscita di iniziative artistico–culturali svolte nelle piazze dove siamo presenti, spesso contribuendo pure come sponsor a fianco di Enti e organismi vari. Tra gli eventi della specie, ricordiamo La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, manifestazione che, come già in passato, anche quest'anno ha registrato largo interesse in provincia, da Sondrio a Livigno, per chiudere a St. Moritz. A luglio ha fatto tappa a Bormio, dove, tra l'altro, per la circostanza, è stata allestita, presso l'agenzia n. 1 di colà, la mostra "Alice nel Paese delle Meraviglie" del pittore e illustratore Sergio Romano Rizzato.

PATRIMONIO

Al 30 giugno 2024, il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3.823,505 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2023 pari a 3.809,274 milioni, in aumento di 14 milioni (+0,37%). La variazione deriva principalmente dalla destinazione dell'utile 2023, dalla rilevazione dell'utile di periodo e dalla variazione delle riserve. L'Assemblea dei Soci della Capogruppo, tenutasi il 27 aprile 2024, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di

un dividendo, pagato dal 22 maggio 2024, di € 0,56 per ciascuna delle n. 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2023.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Sono variati leggermente i sovrapprezzi di emissione, pari a 78,934 milioni, per le differenze negative tra il prezzo di scarico e il corrispondente valore di libro delle azioni alienate.

La voce riserve è salita a 2.157,430 milioni (+10,60%); l'incremento di 206,784 milioni deriva essenzialmente dall'accantonamento di quota parte dell'utile dell'esercizio 2023.

La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), su immobili al fair value e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, è rimasta negativa e ha presentato un saldo di 11,403 milioni, in miglioramento rispetto a fine 2023, quando era negativo per 16,222 milioni. Leggermente variata la parte delle azioni proprie in portafoglio pari a 25,175 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento è contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV), che definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziale, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 1° dicembre 2023 a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (SREP) condotto nel 2023, ha trasmesso alla Capogruppo la decisione del Supervisory Board riguardo ai coefficienti minimi da rispettare su base consolidata con decorrenza 1° gennaio 2024.

I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:

  • ˗ un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari all'8,57%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (1,57%);
  • ˗ un requisito minimo di Tier1 Capital Ratio pari al 10,59%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,09%);
  • ˗ un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,29%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,79%).

Mentre i primi due addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario. Il requisito aggiuntivo in materia di fondi propri di Secondo Pilastro (Pillar 2 Requirement o "P2R2") è pari al 2,79% (precedente 2,66%). Il nuovo coefficiente, da detenere sotto forma di capitale primario di classe 1 (CET1) almeno per il 56,25% e di capitale di classe 1 almeno per il 75%, include una quota pari a 0,04% a titolo di maggiorazione del requisito di Secondo Pilastro per le esposizioni deteriorate. Dal 2017 la BCE fornisce altresì alla Capogruppo una "Linea d'orientamento di Secondo Pilastro" (Pillar 2 Guidance) che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, che ricomprendono quota parte dell'utile al 30 giugno 2024, si sono attestati a 4.268 milioni (Phased-in) e 4.238 milioni (Fully Phased), mentre le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 22.732 milioni. Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del regime transitorio previsto dal Regolamento 2020/873 del 24 giugno 2020 con riferimento alle rettifiche addizionali legate all'emergenza Covid-19 che si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e

2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025. Di seguito sono riportati i requisiti riferiti al Gruppo al 30 giugno 2024:

Coefficienti patrimoniali Gruppo Phased-in Fully Phased
CET1 Ratio 15,93% 15,80%
Tier1 Capital Ratio 15,93% 15,80%
Total Capital Ratio 18,78% 18,64%

Il Leverage Ratio consolidato è pari al 5,81% applicando i criteri transitori (phased-in) e al 5,76% in funzione dei criteri previsti a regime (fully phased).

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2023:

  • ˗ patrimonio/raccolta diretta da clientela 8,94% rispetto all'8,99%;
  • ˗ patrimonio/crediti verso clientela 11,05% rispetto all'11,05%;
  • ˗ patrimonio/attività finanziarie 26,76% rispetto al 27,33%;
  • ˗ patrimonio/totale dell'attivo 6,74% rispetto al 6,60%;

˗ sofferenze nette/patrimonio 1,55% rispetto all'1,63%.

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE MIB a partire dal 18 marzo 2024, ha chiuso il primo semestre del 2024 con una performance positiva del 13,99%, segnando un prezzo di riferimento al 28 giugno 2024 di 6,68 euro, contro i 5,86 euro di fine 2023. Nel corso del semestre il titolo ha segnato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 5,77 euro il 15 gennaio e di 8,285 euro il 17 maggio. L'indice FTSE MIB nello stesso periodo ha registrato un rialzo del 9,23%, mentre l'indice settoriale Ftse Italia All-Share Banks è avanzato del 32,63%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana nei primi sei mesi dell'anno è stato pari a 2,128 milioni, in deciso rialzo rispetto agli 0,92 milioni dello stesso periodo del 2023. La compagine sociale al 30 giugno 2024 risulta costituita da 145.152 soci.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO – Mercato Euronext Milan di Borsa Italiana

In merito alle azioni proprie, sulle quali l'operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che al 30 giugno 2024 la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.597.215 azioni, in diminuzione di 35.418 azioni rispetto a fine 2023 per effetto dell'attività svolta in attuazione delle politiche retributive del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio. Si aggiungono le n. 32.901 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,175 milioni.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Relazione intermedia sulla gestione

IL RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating S&P Global Ratings, Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 26 febbraio 2024 per quanto attiene a S&P Global Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di Fitch Ratings, Morningstar DBRS e Scope Ratings rispettivamente in data 24 aprile 2024, 13 novembre 2023 e 17 aprile 2024.

S&P GLOBAL RATINGS – rilasciato il 26/02/2024

GIUDIZIO
STAND ALONE CREDIT PROFILE
Misura l'affidabilità creditizia stand-alone di una società sulla base dell'analisi dei fondamentali
finanziari. È espresso su una scala da AAA a D. BBB
LONG-TERM ISSUER CREDIT RATING
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsare gli
impegni finanziari a medio-lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D. BBB
SHORT-TERM ISSUER CREDIT RATING
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte agli impegni
finanziari in scadenza nel breve periodo. La scala di valutazione comprende sei livelli (A-1; A-2;
A-3; B; C e D). A-3
LONG-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING
Riflette il parere di S&P Global Ratings sul merito creditizio della banca in riferimento al
puntuale adempimento di determinate passività finanziarie a medio-lungo termine che
possono essere protette, nell'ambito di un eventuale processo di risoluzione delle crisi (bail
in). È espresso su una scala da AAA a CC. BBB
SHORT-TERM RESOLUTION COUNTERPARTY RATING
Riflette l'opinione di S&P Global Ratings sul merito creditizio della banca in riferimento al
puntuale adempimento di determinate passività finanziarie a breve termine che possono essere
protette, nell'ambito di un eventuale processo di risoluzione delle crisi (bail-in). La scala di
misura comprende sei livelli da A-1 a SD e D. A-2
SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BBB
TIER 2 SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BB
OUTLOOK
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo futuro, generalmente
nell'arco di due anni, del rating di lungo termine assegnato. Nel determinare l'outlook si prende
in considerazione qualsiasi cambiamento nelle condizioni economico-finanziarie. Stabile

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Relazione intermedia sulla gestione

FITCH RATINGS – rilasciato il 24/04/2024

GIUDIZIO
LONG-TERM ISSUER DEFAULT RATING
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsare gli
obblighi finanziari a medio-lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D, per
complessivi 11 livelli. BBB
SHORT-TERM ISSUER DEFAULT RATING
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamenti in
scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende sette livelli (F1, F2,
F3, B, C, RD e D). F3
VIABILITY RATING
Mira a valutare la solidità intrinseca della banca in base ai fondamentali e in mancanza della
possibilità di fare affidamento su un supporto esterno. È espresso su una scala da aaa a f, per
complessivi 11 livelli. bbb
GOVERNMENT SUPPORT
Esprime la valutazione di Fitch sulla possibilità di un intervento statale a supporto dell'emittente
che si trovi in uno stato di crisi. Nel caso delle banche dell'eurozona, la direttiva dell'Unione
Europea sul risanamento e la risoluzione delle crisi bancarie e il Meccanismo di Risoluzione
Unico forniscono un quadro per la risoluzione delle crisi che prevede, se necessario, la
partecipazione dei creditori senior alle perdite invece/prima che una banca riceva il sostegno
statale. No Support
LONG-TERM DEPOSIT RATING
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È espresso su
una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da AAA a D). BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati in scadenza nel
breve periodo. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve termine
(F1, F2, F3, B, C, RD e D). F3
SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BBB
TIER 2 SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BB
OUTLOOK
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo da 1 a 2 anni dei rating
dell'emittente. Stabile

Morningstar DBRS – rilasciato il 13/11/2023

GIUDIZIO
LONG-TERM ISSUER RATING
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsare gli
obblighi finanziari a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D. BBB (low)
SHORT-TERM ISSUER RATING
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamenti in
scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e
D). R-2 (middle)
INTRINSIC ASSESSMENT
Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base di elementi
quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC. BBB (low)
SUPPORT ASSESSMENT
Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo sostegno
esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende quattro livelli da SA1 a
SA4. SA3
LONG-TERM DEPOSIT RATING
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di medio-lungo
termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da
AAA a D). BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di breve termine.
È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve termine (R-1; R-2; R-3;
R-4; R-5 e D). R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BBB (low)
SHORT-TERM DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene espressa
utilizzando una scala da R-1 a D. R-2 (middle)
SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Subordinate che viene espressa
utilizzando una scala da AAA a D. BB
TREND
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del rating di
lungo termine assegnato. Positivo

Scope Ratings – rilasciato il 17/4/2024

GIUDIZIO
ISSUER RATING
Rappresenta un giudizio sulla capacità della banca di far fronte ai propri impegni finanziari
contrattuali, in modo tempestivo e completo. È espresso su una scala da AAA a D. BBB
OUTLOOK
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo di 12-18 mesi, dell'issuer
rating assegnato. Stabile

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATO

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio netto di cui: Utile di
periodo
Patrimonio netto della Capogruppo al 30.06.2024 3.196.695 265.340
Rettifiche di consolidamento -54.230 -54.230
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 495.206 33.954
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 185.834 18.498
Saldo al 30.06.2024 come da bilancio consolidato di Gruppo 3.823.505 263.562

CONTO ECONOMICO

Nel contesto macroeconomico delineato, il nostro Gruppo ha conseguito un utile di periodo di 263,562 milioni, a fronte di un risultato positivo per 207,086 milioni rilevato nei primi sei mesi del 2023.

Il risultato è legato al buon andamento di tutte le componenti di ricavo, in particolare margine d'interesse e commissioni, ma anche dell'operatività in titoli, pur a fronte di una crescita delle rettifiche su crediti verso la clientela.

I commenti che seguono fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi di conto economico consolidato», che costituisce una riclassifica degli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005. Nelle note alla tabella vengono esposte le riclassifiche. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato, che ne evidenzia la dinamica nell'arco del semestre.

Il margine d'interesse si è attestato a 538,058 milioni, +25,91%. In forte aumento gli interessi da clientela, come pure gli interessi maturati sul portafoglio titoli. Il margine d'interesse ha inoltre ancora beneficiato di un rilevante incremento dei proventi relativi ai crediti d'imposta connessi ai D.L. "Cura Italia" e "Rilancio", che sono ammontati a oltre 55 milioni rispetto a oltre 35 milioni. In aumento anche il costo della raccolta, sia da clientela e sia verso banche, nonostante la riduzione della componente che deriva dai finanziamenti TLTRO III a seguito dei rimborsi effettuati a giugno 2023 e a marzo 2024.

Le commissioni nette, pari a 212,664 milioni, +9,32%, hanno evidenziato un buon incremento, in particolare quelle relative a garanzie rilasciate, collocamento di prodotti assicurativi, intermediazione di valori mobiliari, estero e conti correnti.

I dividendi sono ammontati a 3,222 milioni, rispetto a 2,308 milioni.

Relazione intermedia sulla gestione

SINTESI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 30/06/2024 30/06/2023 Variazioni
assolute
Variazioni %
Margine di interesse 538.058 427.337 110.721 25,91
Dividendi 3.222 2.308 914 39,60
Commissioni nette 212.664 194.540 18.124 9,32
Risultato dell'attività finanziaria [a] 66.311 58.117 8.194 14,10
Risultato delle altre attività e passività finanziarie valutate al
FVTPL [b]
-7.389 3.885 -11.274 n.s.
di cui FINANZIAMENTI -6.781 1.082 -7.863 n.s.
di cui ALTRO -608 2.803 -3.411 n.s.
Margine di intermediazione 812.866 686.187 126.679 18,46
Rettifiche di valore nette [c] -103.334 -78.935 -24.399 30,91
Risultato netto della gestione finanziaria 709.532 607.252 102.280 16,84
Spese per il personale [d] -151.567 -141.874 -9.693 6,83
Altre spese amministrative [e] -149.243 -137.183 -12.060 8,79
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 39.906 44.875 -4.969 -11,07
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -22.507 -12.576 -9.931 78,97
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -34.424 -31.910 -2.514 7,88
Costi operativi -317.835 -278.668 -39.167 14,06
Risultato della gestione operativa 391.697 328.584 63.113 19,21
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] -21.295 -40.857 19.562 -47,88
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 16.750 14.190 2.560 n.s.
Risultato al lordo delle imposte 387.152 301.917 85.235 28,23
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -123.590 -94.831 -28.759 n.s.
Risultato netto 263.562 207.086 56.476 27,27
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 263.562 207.086 56.476 27,27

Note:

[a] Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico al netto degli utili da cessione di crediti per euro 2,531 milioni.

[b] Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico.

[c] Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico comprensive degli utili da cessione di crediti per euro 2,531 milioni.

[d] Le spese del personale e gli altri proventi di gestione sono stati nettati della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a euro 4,539 milioni.

[e] Gli oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario sono stati scorporati dalla voce altre spese amministrative ed evidenziati separatamente.

[f] Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri si riferiscono alla voce 200 b).

Il risultato complessivo dell'attività finanziaria (che è dato dalla somma delle voci 80, 90 e 100 del conto economico riclassificato al netto degli utili da cessione di crediti) è stato positivo per 66,311 milioni rispetto ai 58,117 milioni del periodo di raffronto, +14,10%. E' in diminuzione, ma rimane positivo, l'utile da negoziazione. Lo sbilancio tra plusvalenze e minusvalenze sui titoli del portafoglio di negoziazione è stato ancora positivo, sia pure in riduzione. In incremento il risultato dell'attività in cambi e valute. Il risultato dell'attività di negoziazione - voce 80 - è stato

pari a 56,484 milioni rispetto ai 54,928 milioni del primo semestre 2023. Gli utili da cessione o riacquisto sono stati pari a 9,825 milioni. Ricomprendono utili per 5,137 milioni da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, utili per 4,012 milioni da attività al fair value con impatto sulla redditività complessiva e utili per euro 676 mila da passività finanziarie.

Il risultato delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, voce 110b), è stato negativo per 7,389 milioni, rispetto al dato di confronto, positivo per 3,885 milioni. Il margine d'intermediazione si è pertanto attestato a 812,866 milioni, in aumento del 18,46%. Nella sua composizione, il margine d'interesse ha concorso per il 66,19% rispetto al 62,28%.

Le rettifiche/riprese di valore per rischio di credito hanno evidenziato un incremento del livello complessivo di impairment e si sono attestate a 103,334 milioni, +30,91%. Il dato ricomprende l'effetto combinato delle rettifiche su posizioni non performing e della dinamica evolutiva dei parametri di rischio e dell'aggiornamento delle parametrizzazioni dei nuovi scenari macroeconomici. Nelle sue componenti, la sottovoce rettifiche su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, data dall'esposizione verso clientela e banche sia sotto forma di finanziamenti e sia di titoli, ha segnato +52,76%. Detta sottovoce è stata pari a 111,833 milioni e si riferisce principalmente a finanziamenti alla clientela.

La sottovoce 130b), relativa alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, è stata negativa per euro 116 mila, rispetto a un importo negativo per euro 498 mila.

La voce 140, utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che consegue alle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo in esame ha registrato una perdita per 1,974 milioni, rispetto a utili per 4,509 milioni rilevati nel primo semestre 2023. Gli accantonamenti per impegni e garanzie rilasciate hanno evidenziato un rilascio di fondi per 8,058 milioni rispetto ad accantonamenti per 10,847 milioni. Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela (costo del credito) è stato pari allo 0,60%, rispetto allo 0,65% di fine anno.

Il risultato della gestione finanziaria è pertanto passato da 607,252 a 709,532 milioni, +16,84%.

I costi operativi sono ammontati a 317,835 milioni, +14,06%. Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione (cost/income ratio) è sceso dal 40,61% al 39,10%.

Quanto alle singole componenti, le spese amministrative hanno cifrato 300,810 milioni, +7,80%; di queste, le spese per il personale sono passate da 141,874 milioni a 151,567 milioni, +6,83%, risentendo degli effetti del contratto collettivo di lavoro sottoscritto nel dicembre 2023 e delle nuove assunzioni, mentre le altre spese amministrative sono salite da 137,183 milioni a 149,243 milioni, +8,79%. Sempre di rilievo i costi informatici e quelli connessi alla crescita dimensionale del Gruppo.

Gli altri proventi, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 39,906 milioni, -11,07%. La voce accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ha evidenziato un accantonamento di fondi per 22,507 milioni, rispetto a 12,576 milioni.

Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 34,424 milioni, +7,88%.

Relativamente agli oneri per la stabilizzazione del sistema bancario, contributi al Fondo Nazionale di Risoluzione e al FITD, sono stati effettuati accantonamenti per 21,295 milioni rispetto a 40,857 milioni, diminuzione legata al venir meno per l'anno in rassegna della contribuzione al Fondo di Risoluzione Unico (SRF).

EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2024 2023
II I IV III II I
(in migliaia di euro) Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre Trimestre
Margine di interesse 271.043 267.015 268.513 241.105 235.290 192.047
Dividendi 2.239 983 3.073 2.271 1.645 663
Commissioni nette 105.795 106.869 112.466 95.554 98.058 96.482
Risultato dell'attività finanziaria [a] 30.820 35.491 35.643 21.553 28.306 29.811
Risultato delle altre attività e passività finanziarie
valutate al FVTPL [b]
-6.200 -1.189 2.406 -1.083 -8.792 12.677
di cui FINANZIAMENTI -4.770 -2.011 -1.069 -695 -1.836 2.918
di cui ALTRO -1.430 822 3.475 -388 -6.956 9.759
Margine di intermediazione 403.697 409.169 422.101 359.400 354.507 331.680
Rettifiche di valore nette [c] -60.520 -42.814 -124.435 -21.172 -39.116 -39.819
Risultato netto della gestione finanziaria 343.177 366.355 297.666 338.228 315.391 291.861
Spese per il personale [d] -74.934 -76.633 -77.053 -74.115 -72.920 -68.954
Altre spese amministrative [e] -75.431 -73.812 -78.915 -66.918 -69.210 -67.973
Altri oneri/ proventi di gestione [d] 22.578 17.328 27.388 22.073 22.875 22.000
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [f] -21.424 -1.083 -7.459 -6.453 -7.193 -5.383
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
-17.834 -16.590 -22.829 -17.744 -16.499 -15.411
Costi operativi -167.045 -150.790 -158.868 -143.157 -142.947 -135.721
Risultato della gestione operativa 176.132 215.565 138.798 195.071 172.444 156.140
Oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario [e] -1.294 -20.001 1.983 0 -5.852 -35.005
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri
investimenti
2.471 14.279 12.520 9.995 1.204 12.986
Risultato al lordo delle imposte 177.309 209.843 153.301 205.066 167.796 134.121
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -58.975 -64.615 -40.728 -63.563 -55.117 -39.714
Risultato netto 118.334 145.228 112.573 141.503 112.679 94.407
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 118.334 145.228 112.573 141.503 112.679 94.407

Note:

[a] Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 del conto economico.

[b] Il risultato delle altre attività finanziarie valutate al FVTPL è costituito dalla voce 110 del conto economico.

[c] Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 - 140 - 200 a) del conto economico

[d], [e] e [f]I dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.

L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti si è attestato a 16,750 milioni, +18,04%.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato un aumento da 301,917 a 387,152 milioni. Detratte infine le imposte sul reddito per 123,590 milioni, si consegue un utile netto di periodo di 263,562 milioni, a fronte di 207,086 milioni del primo semestre 2023, +27,27%. Il tasso di imposizione fiscale, inteso come rapporto fra imposte sul reddito e risultato lordo dell'operatività corrente, si è attestato al 31,92%, rispetto al 31,41% del periodo di raffronto.

RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ

A dicembre 2022, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il testo della Direttiva 2022/2464, denominata Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che aggiorna la precedente Direttiva sulla comunicazione non finanziaria (NFRD), introducendo rilevanti novità per quel che riguarda il reporting di sostenibilità delle aziende. A livello nazionale lo schema di Decreto delegato di recepimento della Direttiva, elaborato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è stato oggetto di consultazione pubblica fino al 18 marzo 2024 ed il relativo recepimento della direttiva, previsto inizialmente per il 6 luglio 2024, dovrà avvenire entro il 10 settembre 2024.

La CSRD prevede che le imprese di grande dimensione, già soggette a NFRD, a partire dal reporting 2024, rendicontino le tematiche legate alla sostenibilità sulla base di quanto prescritto dalla nuova direttiva, in una nuova sezione chiaramente identificabile della Relazione sulla Gestione.

Banca Popolare di Sondrio ha avviato una progettualità volta a recepire quanto previsto dalla nuova direttiva e dai nuovi standard comuni europei relativi alla rendicontazione di sostenibilità cd. ESRS (European Sustainability Reporting Standard).

Nello specifico, con il supporto di un advisor esterno, tra le varie attività svolte, è stata condotta un'analisi sui nuovi requisiti normativi richiesti dalla Direttiva volta all'identificazione di eventuali gap inerenti alle informazioni mancanti di carattere sia quantitativo e sia qualitativo e/o alla relativa metodologia di determinazione. La progettualità in essere ha inoltre definito un nuovo macro-processo di reporting concernente l'informativa di sostenibilità, con l'obiettivo di migliorare e potenziare i processi, le strutture e i sistemi di controllo interno relativi alle informazioni di sostenibilità, il tutto in un'ottica di una sempre maggior sinergia tra informativa finanziaria e informativa di sostenibilità.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2024

Si rappresenta che non vi sono da segnalare eventi di rilievo successivi alla chiusura del semestre.

Relazione intermedia sulla gestione

LA PREVEDIBILE EVOLUZIONE

Riguardo alla prevedibile evoluzione della gestione, nell'eurozona la moderata espansione dell'attività economica e il contenimento delle tensioni inflazionistiche dovrebbero consentire alla Banca Centrale Europea di proseguire nell'allentamento della politica monetaria, lungo un percorso che si annuncia graduale e influenzato dai dati macroeconomici via via disponibili. In tale contesto il nostro Gruppo, potendo contare su un'elevata solidità patrimoniale e un'eccellente efficienza operativa, continuerà ad adottare oculate scelte gestionali con l'aspettativa di poter conseguire per l'intero esercizio risultati positivi, almeno in linea con quanto realizzato nel 2023.

Sondrio, 6 agosto 2024

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2024

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Stato patrimoniale consolidato
VOCI DELL'ATTIVO
30/06/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 2.871.369 4.546.559
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico
754.104 690.970
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 226.499 150.073
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
527.605 540.897
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
3.835.626 3.212.616
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 45.291.855 45.530.807
a) Crediti verso banche 2.158.507 2.122.051
b) Crediti verso clientela 43.133.348 43.408.756
50. Derivati di copertura 85 1
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
562 1.775
70. Partecipazioni 386.063 376.357
90. Attività materiali 691.208 677.074
100. Attività immateriali 39.390 37.756
di cui:
- avviamento 16.997 16.997
110. Attività fiscali 237.504 260.813
a) correnti 1.208 1.375
b) anticipate 236.296 259.438
130. Altre attività 2.596.332 2.387.037
TOTALE DELL'ATTIVO 56.704.098 57.721.765

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/06/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
51.142.341 52.310.486
a) Debiti verso banche 8.359.700 9.917.675
b) Debiti verso clientela 37.485.915 37.916.301
c) Titoli in circolazione 5.296.726 4.476.510
20. Passività finanziarie di negoziazione 13.512 69.577
40. Derivati di copertura 814 1.924
60. Passività fiscali 58.046 71.354
a) correnti 31.790 41.999
b) differite 26.256 29.355
80. Altre passività 1.263.483 1.062.057
90. Trattamento di fine rapporto del personale 31.899 33.459
100. Fondi per rischi e oneri 370.484 363.620
a) impegni e garanzie rilasciate 88.123 96.237
b) quiescenza e obblighi simili 181.040 178.950
c) altri fondi per rischi e oneri 101.321 88.433
120. Riserve da valutazione (11.403) (16.222)
150. Riserve 2.157.430 1.950.646
160. Sovrapprezzi di emissione 78.934 78.949
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.175) (25.418)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 14 14
200. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 263.562 461.162
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 56.704.098 57.721.765

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Conto economico consolidato

VOCI 30/06/2024 30/06/2023
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 1.087.047 812.689
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.068.007 804.986
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (548.989) (385.352)
30. MARGINE DI INTERESSE 538.058 427.337
40. COMMISSIONI ATTIVE 223.695 205.428
50. COMMISSIONI PASSIVE (11.031) (10.888)
60. COMMISSIONI NETTE 212.664 194.540
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 3.222 2.308
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 56.484 54.928
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA 2 (32)
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 12.356 4.330
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.668 4.113
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.012 131
c) passività finanziarie 676 86
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL
FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO
(7.389) 3.885
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (7.389) 3.885
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 815.397 687.296
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: (111.949) (73.706)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (111.833) (73.208)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (116) (498)
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI (1.974) 4.509
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 701.474 618.099
180. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA 701.474 618.099
190. SPESE AMMINISTRATIVE: (326.644) (323.860)
a) spese per il personale (156.106) (145.820)
b) altre spese amministrative (170.538) (178.040)
200. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (14.449) (23.423)
a) impegni per garanzie rilasciate 8.058 (10.847)
b) altri accantonamenti netti (22.507) (12.576)
210. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (26.487) (24.265)
220. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (7.937) (7.645)
230. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 44.445 48.821
240. COSTI OPERATIVI (331.072) (330.372)
250. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI 18.257 15.522
260. RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ
MATERIALI E IMMATERIALI
(1.640) (1.490)
280. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 133 158
290. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 387.152 301.917
300. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (123.590) (94.831)
310. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 263.562 207.086
330. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 263.562 207.086
340. (UTILE) PERDITA D'ESERCIZIO DI PERTINENA DI TERZI - -
350. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 263.562 207.086

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

Prospetto della redditività consolidata complessiva

VOCI 30/06/2024 30/06/2023
10. Utile (perdita) di esercizio 263.562 207.086
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 11.618 (159)
40. Attività materiali - -
70. Piani a benefici definiti 1.318 2.909
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - 80
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
120. Differenze di cambio (1.485) (249)
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
(8.834) 513
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 2.202 24.164
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 4.819 27.528
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 268.381 234.344
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 268.381 234.344

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Prospetti contabili consolidati

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione
risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2023 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2024 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 30.06.2024 Patrimonio netto del Gruppo al 30.06.2024 Patrimonio netto di terzi al 30.06.2024
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.171 1.360.171 - - - - - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.949 - 78.949 - - - (15) - - - - - - - 78.934 -
Riserve
a) di utili 1.914.752 - 1.914.752 208.800 - (2.016) - - - - - - - - 2.121.536 -
b) altre 35.894 - 35.894 - - - - - - - - - - - 35.894 -
Riserve da valutazione (16.222) - (16.222) - - - - - - - - - - 4.819 (11.403) -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.418) - (25.418) - - - 292 (49) - - - - - - (25.175) -
Utile d'esercizio 461.162 - 461.162 (208.800) (252.362) - - - - - - - - 263.562 263.562 -
Patrimonio netto del Gruppo 3.809.274 - 3.809.274 - (252.362) (2.016) 277 (49) - - - - - 268.381 3.823.505 -
Patrimonio netto di Terzi 14 - 14 - - - - - - - - - - - - 14

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione
risultato esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2022 Modifica saldi apertura
Esistenze al 1.1.2023
Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 30.06.2023 Patrimonio netto del Gruppo al 30.06.2023 Patrimonio netto di terzi al 30.06.2023
Capitale
a) azioni ordinarie 1.360.161 - 1.360.161 - - - 10 - - - - - - - 1.360.157 14
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di emissione 78.978 - 78.978 - - - (29) - - - - - - - 78.949 -
Riserve -
a) di utili 1.754.574 - 1.754.574 125.093 - 14.826 - - - - - - - - 1.894.493 -
b) altre 35.894 - 35.894 - - - - - - - - - - - 35.894 -
Riserve da valutazione (68.086) - (68.086) - - - - - - - - - - 27.258 (40.828) -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie (25.402) - (25.402) - - - 63 (3) - - - - - - (25.342) -
Utile d'esercizio 251.321 - 251.321 (125.093) (126.228) - - - - - - - - 207.086 207.086 -
Patrimonio netto del Gruppo 3.387.436 - 3.387.436 - (126.228) 14.826 34 (3) - - - - - 234.344 3.510.409 -
Patrimonio netto di Terzi 4 - 4 - - - 10 - - - - - - - 14

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (metodo indiretto)

(in migliaia di euro)

Rendiconto finanziario consolidato

30/06/2024 30/06/2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1.
Gestione
712.675 456.944
˗ risultato del periodo (+/-) 263.562 207.086
˗ plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre (28.819) (25.352)
attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
˗ plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (2) 32
˗ rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 114.461 83.261
˗ rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 36.061 33.402
˗ accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) 51.186 64.436
˗ imposte, tasse e crediti di imposta non liquidati (+) 123.592 94.831
˗ altri aggiustamenti (+/-) 152.634 (752)
2.
Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
(1.019.184) (333.577)
˗ attività finanziarie detenute per la negoziazione (36.215) 26.083
˗ attività finanziarie designate al fair value - -
˗ attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.123 514.697
˗ attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (610.510) (154.824)
˗ attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (30.121) (243.339)
˗ altre attività (343.461) (476.194)
3.
Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
(1.058.712) (4.241.086)
˗ passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.117.599) (5.115.494)
˗ passività finanziarie di negoziazione (57.858) (79.351)
˗ passività finanziarie valutate al fair value - -
˗ altre passività 116.745 953.759
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (1.365.221) (4.117.719)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1.
Liquidità generata da
49.613 16.487
vendite di partecipazioni
˗
- -
dividendi incassati su partecipazioni
˗
27.843 15.664
vendite di attività materiali
˗
21.770 823
˗
vendite di attività immateriali
- -
vendite di società controllate e di rami d'azienda
˗
- -
2.
Liquidità assorbita da
(75.144) (65.463)
acquisti di partecipazioni
˗
(940) -
acquisti di attività materiali
˗
(64.535) (57.501)
˗
acquisti di attività immateriali
(9.669) (7.962)
˗
acquisti di società controllate o rami d'azienda
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (25.531) (48.976)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
emissioni/acquisti di azioni proprie
˗
(243) (50)
emissioni/acquisti di strumenti di capitale
˗
- -
˗
distribuzione dividendi e altre finalità
(253.896) (126.948)
˗
vendita/acquisto di controllo di terzi
- -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (254.139) (126.998)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (1.644.891) (4.293.693)

Legenda:

(+) generata (-) assorbita

RICONCILIAZIONE

(in migliaia di euro)

Voci di bilancio 30/06/2024 30/06/2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 4.546.559 6.990.688
Liquidità totale netta generata/assorbita dell'esercizio (1.644.891) (4.293.693)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (30.299) 5.634
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 2.871.369 2.702.629

NOTE ILLUSTRATIVE CONSOLIDATE

Politiche Contabili

Struttura e contenuto della relazione del primo semestre 2024

La relazione del primo semestre 2024 è stata predisposta a norma dell'art. 154-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 «Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ai sensi degli artt. 8 e 21 della legge 6/2/1996 n. 52» e delle disposizioni emanate dalla Consob in materia.

La relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2024 è stata predisposta in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale n. 34 e risulta costituita da:

  • ˗ relazione semestrale degli amministratori sulla gestione;
  • ˗ stato patrimoniale, conto economico, prospetto della redditività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario;
  • ˗ note illustrative aventi la funzione di commentare i dati della relazione semestrale consolidata e di contenere le informazioni richieste dalla normativa vigente.

Parte Generale

Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

La Banca Popolare di Sondrio, società per azioni dichiara che il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto in conformità allo IAS 34.

Principi generali di redazione

Nella predisposizione del bilancio consolidato semestrale sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:

  • 1) Continuità aziendale. Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: attività, passività ed operazioni «fuori bilancio» sono state pertanto valutate secondo valori di funzionamento. Al riguardo si specifica che gli organi di amministrazione e controllo valutano con estrema attenzione la prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e non hanno rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell'andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sul punto della continuità aziendale pur prendendo atto delle difficoltà evidenziate nel passato dai cosiddetti titoli del «debito sovrano» nonché dal contesto macroeconomico venutosi a creare a seguito della pandemia, del conflitto russo ucraino e del più recente conflitto israeliano palestinese. Si ritiene al riguardo che il Gruppo, nonostante possibili ripercussioni negative circa l'andamento di alcune tipologie di ricavi e del costo del credito, e la presenza degli elementi di alea e rischiosità di cui al paragrafo «La gestione dei rischi» possa continuare ad operare come un'entità in funzionamento in un futuro prevedibile secondo quanto previsto dal Piano Industriale 2022-2025.
  • 2) Contabilizzazione per competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
  • 3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno di variazioni richieste da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure anche solo opportuna a far sì che un'altra presentazione o classificazione non sia più appropriata in termini di rilevanza e affidabilità nella rappresentazione delle informazioni.

Quando la presentazione o classificazione di voci di bilancio viene modificata, gli importi comparativi, qualora sia fattibile, vengono riclassificati, indicando anche la natura e i motivi della riclassifica. Gli schemi di bilancio e, ove compatibili, le tabelle delle note illustrative sono stati predisposti in conformità a quanto previsto dal Provvedimento Banca d'Italia del 22 dicembre 2005 e successive modificazioni.

  • 4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.
  • 5) Divieto di compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure sia espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche.
  • 6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio ad eccezione di quando un Principio Contabile Internazionale o una interpretazione consenta diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò favorisce una migliore comprensione del bilancio consolidato di riferimento.

Nella predisposizione del bilancio si è comunque applicata la normativa nazionale ove compatibile con i principi IAS/IFRS. Pertanto il documento di bilancio recepisce quanto previsto in materia dal D. Lgs. 136/2015, dagli articoli del codice civile e dalle corrispondenti norme del D. Lgs. 58/1998 ("TUF"). Tutti i dati contenuti negli schemi e nelle note illustrative sono espressi in migliaia di euro qualora non diversamente specificato.

Area e metodi di consolidamento

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella seguente tabella sono elencate le partecipazioni in società controllate in via esclusiva. Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

Capitale Rapporto di partecipazione
Tipo di Sociale (in Impresa Disponibilità
Denominazione Sede Operativa Sede Legale Rapporto (1) migliaia) partecipante Quota % voti % (2)
Banca Popolare di Sondrio Lugano Lugano 1 (CHF) 180.000 Banca Popolare di 100
(SUISSE) SA Sondrio S.p.a.
Factorit S.p.a. Milano Milano 1 85.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Sinergia Seconda S.r.l. Milano Milano 1 60.000 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Banca della Nuova Terra S.p.a. Sondrio Sondrio 1 31.315 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Pirovano Stelvio S.p.a. (3) Sondrio Sondrio 1 2.064 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Servizi Internazionali e
Strutture Integrate 2000 S.r.l.
(3)
Milano Milano 1 75 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
PrestiNuova S.r.l. - Agenzia in
Attività Finanziaria
Roma Roma 1 100 Banca della Nuova
Terra S.p.a.
100
Immobiliare Borgo Palazzo
S.r.l. (3)
Milano Milano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Immobiliare San Paolo S.r.l. (3) Tirano Tirano 1 10 Sinergia Seconda
S.r.l.
100
Rent2Go S.r.l. (3) Monza Monza 1 12.050 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100
Popso Covered Bond S.r.l. Conegliano V. Conegliano V. 1 10 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
60
Centro delle Alpi SME S.r.l. (4) Conegliano V. Conegliano V. 4 10 - 0
Centro delle Alpi RE (3) Milano Milano 4 69.072 Banca Popolare di
Sondrio S.p.a.
100

(1) 1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria. 4 = altre forme di controllo

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, solo se diversa dalla quota partecipativa, distinguendo tra voti effettivi e potenziali.

(3) Partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario ai fini di vigilanza.

(4) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo.

In data 22 aprile 2024 è stata ceduta la quota di partecipazione, pari al 100% del capitale, nella società Residence Nuova Dogana Srl, costituita in data 22 marzo 2024 per scissione da parte della Immobiliare Borgo Palazzo Srl di una quota del suo patrimonio.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio comprende le risultanze patrimoniali ed economiche della Capogruppo e delle entità controllate direttamente e indirettamente.

Il controllo, così come definito dall'IFRS 10, si configura come il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento), l'esposizione o il diritto a risultati variabili derivanti dal coinvolgimento nell'investimento e la capacità di influenzare questi risultati attraverso il potere sull'investimento.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso del periodo sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

Con il metodo del consolidamento integrale il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo patrimonio netto, assumendo la totalità delle attività e passività, delle garanzie, impegni e altri conti d'ordine, nonché dei proventi e degli oneri delle imprese partecipate.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento, salvo eventuali proventi e oneri d'importo irrilevante. I bilanci delle stesse sono stati opportunamente riclassificati e ove necessario rettificati per uniformarli ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Non sono oggetto di consolidamento le società non partecipate per le quali si sono ricevute azioni in pegno con diritto di voto poiché il pegno ha lo scopo di tutelare i crediti concessi e non di influire sulle politiche gestionali per usufruire dei benefici economici derivanti.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una società, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società per le quali è prevista una forma di controllo congiunto, il principio di riferimento per la contabilizzazione delle operazioni nel bilancio consolidato del Gruppo è l'IFRS 11 «Accordi di compartecipazione». L'operazione posta in essere si configura come una Joint Venture, ossia un accordo attraverso il quale, le parti che hanno il controllo congiunto dello stesso, hanno diritti sulle attività nette dell'accordo. Si ha controllo congiunto quando il controllo della partecipata è condiviso in modo paritetico con altri, viene concordato contrattualmente ed esiste solo se le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Secondo tale principio, per la corretta implementazione contabile dell'operazione, l'interessenza nella joint venture deve essere rilevata come una partecipazione e deve essere contabilizzata seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 «Partecipazioni in società collegate e joint venture».

La società a controllo congiunto di seguito indicata è valutata al patrimonio netto:

Denominazione Tipo rapporto (1) Capitale Sociale Quota di Disponibilità voti
Sede (in migliaia) partecipazione % %
Rajna Immobiliare S.r.l. Sondrio 7 20 50 50

(1) 7 = controllo congiunto.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipazioni su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta direttamente o indirettamente è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, pur nel caso di una interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • 1) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • 2) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • 3) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • 4) l'interscambio di personale dirigente;
  • 5) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo.

Nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate

o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment). Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della partecipazione in una società collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Le percentuali di possesso in società collegate sono specificate nella tabella seguente:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecipazione %
Alba Leasing S.p.a. Milano 357.953 19,264
Arca Vita S.p.a. Verona 208.279 14,837
Arca Holding S.p.a. Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria S.p.a. Milano 5.940 24,000
Polis Fondi S.g.r.p.a. Milano 5.200 19,600
Bormio Golf S.p.a. Bormio 317 25,237
Lago di Como GAL S.c.r.l. Canzo 22 14,606
Acquedotto dello Stelvio S.r.l. (1) Bormio 21 27,000
Liquid Factory S.b.r.l. Sondrio 84 4,559
Sifas S.p.a. (1) Bolzano 1.209 21,614

(1) partecipata da Pirovano Stelvio S.p.a.

Nel mese di giugno 2024 è stata costituita la società Liquid Factory S.b.r.l., holding di partecipazioni dedicata allo sviluppo di start-up tecnologiche, nella quale la Banca dispone al momento del 4,559% del capitale. L'influenza notevole si configura in virtù degli accordi in essere.

Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati

Sulla base delle previsioni dell'IFRS 10, le Società Veicolo Diana S.P.V. S.r.l., Pop Npls 2020 S.r.l., Pop Npls 2021 S.r.l., Pop Npls 2022 S.r.l. e Pop Npls 2023 S.r.l., appositamente costituite ai sensi della Legge 130/1999, non rientrano nel perimetro di consolidamento della Banca Popolare di Sondrio.

Al riguardo si rinvia all'apposito paragrafo della nota integrativa del bilancio al 31 dicembre 2023.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative

Al 30 giugno 2024, non sono presenti società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi ritenute significative per il Gruppo.

Restrizioni significative

Nell'ambito delle Banche e Società che formano l'area di consolidamento del Gruppo Banca Popolare di Sondrio non sono presenti restrizioni significative di cui al paragrafo 13 dell'IFRS 12.

Conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro

La valorizzazione in euro del bilancio della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre costi e ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

Eventi successivi alla data di riferimento della relazione semestrale consolidata

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 6 agosto 2024 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

Altri aspetti

Nuovi principi contabili internazionali omologati e applicati nella redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024

Nuovi documenti emessi dallo IASB ed omologati dall'UE da adottare obbligatoriamente dall'esercizio 2024:

  • Regolamento (UE) 2023/2579 del 20 novembre 2023 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda l'IFRS 16. Le modifiche dell'IFRS 16 specificano in che modo il locatario venditore valuta successivamente le operazioni di vendita e retrolocazione. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per il Gruppo.
  • Regolamento (UE) n. 2822 del 19 dicembre 2023 Modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con clausole". Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:
    • l'indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esistere alla data di Bilancio;
    • un chiarimento che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differimento;
    • un chiarimento su come le condizioni del finanziamento influenzano la classificazione;
    • un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.

Le modifiche allo IAS 1 non risultano rilevanti per il Gruppo.

  • Regolamento (UE) 2024/1317 del 15 maggio 2024 che modifica il regolamento (UE) 2023/1803 per quanto riguarda lo IAS 7 e l'IFRS 7. Le modifiche hanno introdotto obblighi di informativa sugli accordi di finanziamento per le forniture di un'impresa. L'applicazione delle modifiche in esame non ha comportato impatti per il Gruppo.

Con efficacia dal 1/1/2024, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti rientra nel campo di applicazione delle imposte sul reddito del secondo pilastro (c.d. Pillar II) previste dalla Direttiva 2022/2523, adottata in Italia dal Decreto legislativo n. 209/2023, intesa a garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell'Unione. Sulla base delle analisi effettuate non si rilevano esposizioni del Gruppo Banca Popolare di Sondrio alle imposte sul reddito del secondo pilastro nelle tre giurisdizioni in cui è presente (Italia, Svizzera e Principato di Monaco) in quanto nelle giurisdizioni in cui è presente risultano superati i CbCR Safe harbour Test (applicati tenuto conto dei chiarimenti OCSE ad oggi disponibili).

Nuovi principi contabili, emendamenti e interpretazioni la cui applicazione sarà obbligatoria successivamente al 31 dicembre 2024.

  • Modifiche allo IAS 21 Effetti delle variazioni dei tassi di cambio. Tali modifiche hanno l'obiettivo di specificare come valutare se una valuta è scambiabile e come determinare un tasso di cambio a pronti in caso contrario.
  • Ad aprile 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l'obiettivo di migliorare la

rendicontazione delle performance finanziarie. IFRS 18 entrerà in vigore il 1° gennaio 2027 ma è consentita un'applicazione anticipata. In considerazione del contenuto della modifica e stante l'obbligo di applicare gli schemi previsti dalla Banca d'Italia l'applicazione sarà soggetta ad eventuali aggiornamenti della Circolare n. 262/05 della Banca d'Italia.

  • A maggio 2024, l'International Accounting Standards Board (IASB) ha emesso un nuovo standard contabile IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures. Il nuovo principio consente alle controllate idonee, di utilizzare i principi contabili IFRS con un'informativa ridotta. Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027.
  • In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). Le modifiche si applicano a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1°gennaio 2026.
  • IFRS 14 Regulatory deferral accounts. L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Il processo di omologazione è sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities". Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • Modifiche allo IAS 28 e IFRS 10. Tali modifiche sono a volte a risolvere l'incoerenza tra i requisiti dell'IFRS 10 Bilancio consolidato e dello IAS 28 Investimenti in società collegate e joint venture (2011), nel trattare la perdita di controllo di una controllata che viene conferita ad una collegata o joint venture. Il processo di omologazione è sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull'equity method.

TLTRO III

L'operazione di rifinanziamento TLTRO III consiste in un programma di dieci operazioni di rifinanziamento, ciascuna con scadenza a tre anni, a partire da settembre 2019 con frequenza trimestrale, ad un tasso di interesse fissato ad un livello pari al costo medio di rifinanziamento interbancario. Nel corso del 2020, con l'intento di supportare ulteriormente il credito a famiglie e imprese, alcuni dei parametri delle operazioni in essere sono stati rivisti con particolare riferimento all'importo massimo finanziabile e alla relativa remunerazione. Le operazioni di TLTRO III sono indicizzate al tasso di interesse medio sulle operazioni di rifinanziamento principali (MRO – Main Refinancing Operation rate) o in alternativa, in funzione del raggiungimento di determinati benchmark, al tasso di interesse medio sui depositi presso la banca centrale (DF – Deposit Facility rate). Nel 2022 la BCE è intervenuta anche modificando le modalità del conteggio del tasso finale applicabile alle operazioni. Nel dettaglio la precedente metodologia di calcolo del tasso è stata applicata per il periodo fino al 22 novembre 2022 e dal 23 novembre 2022 il tasso di interesse applicabile è stato indicizzato ai tassi interbancari medi applicabili da tale data in poi (alzando nella sostanza il tasso applicabile sull'intera vita).

Gli interessi ordinari sono rilevati considerando le condizioni di rifinanziamento definite dalla BCE come tassi di mercato variabili definiti nell'ambito delle misure di politica monetaria che il Consiglio Direttivo può in qualsiasi momento modificare prospetticamente. A partire dal 23 novembre 2022, gli interessi vengono quindi rilevati tempo per tempo sulla base del tasso di interesse dello strumento definito come media del tasso sui depositi in essere in ciascuno dei periodi di riferimento. Questa componente di interessi passivi a giugno 2024 è ammontata a euro 71 milioni.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato richiede il ricorso a stime e valutazioni che possono impattare in modo significativo sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico riguardanti in particolare:

  • ˗ la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • ˗ l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • ˗ la valutazione della congruità del valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali;
  • ˗ la quantificazione del fair value degli immobili di investimento;
  • ˗ la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
  • ˗ le stime di recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La Capogruppo e le altre società del Gruppo hanno definito i processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024, così come previsto dai principi contabili vigenti e dalle normative di riferimento.

Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati svolti in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. Nello specifico, con riferimento alle stime che potrebbero, potenzialmente, essere maggiormente impattate dall'attuale contesto post-pandemico, geopolitico e macroeconomico si rimanda al paragrafo 16 della successiva Sezione "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti note illustrative consolidate.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori menzionati ai precedenti capoversi sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato che potrebbe registrare, rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti, anche rilevanti, sui valori riportati nel bilancio al 30 giugno 2024.

Revisione legale dei conti

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte di EY S.p.A., a cui è stato conferito l'incarico di revisione per il novennio 2017/2025 con delibera assembleare del 29 aprile 2017, ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010.

Note illustrative consolidate

Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati adottati per la predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi introdotti da alcuni elementi di carattere generale inerenti alla classificazione delle attività finanziarie.

Classificazione delle attività finanziarie

La classificazione delle attività finanziarie è guidata dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento legati alla generazione di flussi finanziari rappresentati solamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto «SPPI test» – «Solely Payment of Principal and Interest test») e dal modello di business aziendale adottato che determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Modelli di business

Held to Collect (HTC)

L'obiettivo di tale modello di business è quello di possedere un'attività finanziaria con la finalità di incassare i flussi contrattuali durante la vita dello strumento. Si considerano ammesse le vendite solo se sono frequenti ma non significative oppure significative ma non frequenti, se dovute ad un incremento del rischio di credito ed in caso di prossimità alla data di scadenza dell'attività finanziaria. Per misurare la frequenza ci si basa sul numero di vendite effettuate nel periodo, mentre per misurare la significatività sul valore complessivo delle vendite in raffronto al portafoglio di inizio periodo.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello di business HTC:

  • ˗ La quasi totalità del portafoglio dei crediti verso clientela e banche in quanto il Gruppo svolge principalmente attività di banca tradizionale e detiene un portafoglio impieghi originati al fine di finanziare famiglie, privati e aziende;
  • ˗ I titoli di debito che possono essere assoggettati alle logiche gestionali di questo business model.

Held to Collect & Sell (HTC&S)

L'obiettivo di questo business model è quello sia di raccogliere i flussi di cassa contrattuali sia di vendere le attività finanziarie. Il Gruppo utilizza il modello di business HTC&S per i titoli.

Others (FVTPL)

Questo modello di business è adottato quando il Gruppo assume decisioni sulla base dei fair value delle attività finanziarie e le gestisce al fine di realizzare i medesimi oppure quando l'obiettivo del Business Model non rientra tra i due precedentemente descritti (HTC e HTC&S). Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha associato al modello Others:

  • gli strumenti finanziari detenuti con finalità di negoziazione (modello di business Trading);
  • gli strumenti finanziari detenuti con gestione su base Fair value.

Per l'area titoli è prevista un'attività di monitoraggio ex post per verificare la coerenza del portafoglio rispetto al modello di business HTC e HTC&S associato.

SPPI Test - Solely Payment Principal Interest Test

Attraverso il Test SPPI si verifica se un'attività finanziaria possa essere considerata un «contratto base di concessione del credito» (basic lending arrangement), cioè che i flussi finanziari contrattuali consistono esclusivamente in pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire. Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali risulta conforme ai requisiti previsti dal Principio

IFRS 9 (Test SPPI con esito «superato»), l'attività potrà essere misurata al Costo Ammortizzato, a condizione che sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi finanziari contrattuali nell'arco della vita dello strumento (modello di business HTC), oppure al fair value rilevato a riserva di patrimonio netto (FVOCI), a condizione che l'attività sia detenuta in un modello di business il cui obiettivo è sia incassare i flussi di cassa contrattuali per tutta la durata dello strumento che vendere tale attività (modello di business HTC&S).

Se la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di un'attività finanziaria risulta non conforme ai requisiti previsti dal Principio IFRS 9 (Test SPPI «non superato») tale attività dovrà essere misurata al fair value rilevato a conto economico (FVTPL). In conformità con le linee guida a livello di Gruppo, il Test viene eseguito prima che un credito venga erogato o un titolo acquistato (origination). Le modalità di conduzione del test si basano sull'utilizzo del c.d. Tool SPPI.

Per l'area crediti l'approccio per l'esecuzione del test SPPI è differenziato a seconda che si tratti di:

  • ˗ Prodotti standard (es. conti correnti o mutui), il test avviene a livello di prodotto. Al momento dell'erogazione del singolo finanziamento viene considerato l'esito del Test SPPI a livello di prodotto, aggiornato con la verifica della remunerazione del rischio di credito e Benchmark Test, quando questo è necessario.
  • ˗ Contratti non standard, testati singolarmente per ciascun rapporto.

Per il portafoglio titoli viene acquisito per ciascun ISIN il risultato del Test SPPI e del Benchmark test da un info Provider esterno. Per i rapporti per cui l'esito del Test SPPI e/o del benchmark test dall'info Provider esterno non sono disponibili e/o completi, i test vengono svolti internamente al Gruppo, attraverso l'utilizzo del tool sopra menzionato.

1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di classificazione

In tale voce sono allocate le attività finanziarie detenute per la negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR). Sono inclusi anche i contratti derivati, con fair value positivo, ad esclusione di quelli oggetto di compensazione ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32. Un contratto derivato è uno strumento finanziario il cui valore è legato all'andamento di un tasso d'interesse, del corso di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio di una valuta, di un indice di prezzi o tassi o di altri indici, è regolato a scadenza e richiede un investimento netto iniziale limitato. Qualora il derivato fosse un derivato di copertura viene rilevato nella voce «derivati di copertura». Se un'attività finanziaria incorpora un derivato la valutazione della stessa avviene valutando l'intera attività al fair value. Il derivato associato ad uno strumento finanziario ma contrattualmente trasferibile indipendentemente dallo strumento, o avente una controparte diversa, non è un derivato incorporato ma uno strumento finanziario separato.

Tale voce comprende inoltre le attività finanziarie designate al fair value (titoli di debito e finanziamenti) a seguito dell'esercizio della fair value option. Al momento il Gruppo non applica la fair value option non escludendo di esercitarla in futuro.

Da ultimo sono incluse le altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (titoli di debito, titoli di capitale, quote di O.I.C.R. e finanziamenti) ossia attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la classificazione al costo ammortizzato od al fair value con impatto sulla redditività complessiva, in quanto non superano il test per la verifica delle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali (test SPPI), oltreché titoli di capitale e quote di OICR (che non hanno finalità di negoziazione) e strumenti di debito con un business model gestiti su base fair value.

Criteri di iscrizione

Le attività valutate al fair value con impatto a conto economico vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo versato con esclusione dei costi e proventi di transazione che sono imputati direttamente a conto economico. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di «contrattazione» e vengono

registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Per gli strumenti quotati su mercati ufficiali, il fair value viene calcolato, utilizzando di norma il prezzo di riferimento rilevabile sul mercato, mentre per gli strumenti non quotati su mercati ufficiali il fair value viene rilevato attraverso l'utilizzo dei prezzi forniti da provider informativi quali Bloomberg e Reuters. Ove non sia possibile ricorrere a quanto sopra si impiegano stime e modelli valutativi che fanno riferimento a dati rilevabili sul mercato, ove disponibili; detti metodi si basano, ad esempio, su valutazione di strumenti quotati con caratteristiche simili, attualizzazione di flussi di cassa, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, tenendo in considerazione nella determinazione del tasso il rischio creditizio dell'emittente.

Nel caso non fossero disponibili dati per effettuare valutazioni attraverso i suddetti modelli, viene effettuata una valutazione utilizzando dati non osservabili (es. patrimonio netto rettificato).

Per quanto riguarda i crediti (verso la clientela e verso le banche) i modelli utilizzati differiscono a seconda della natura e delle caratteristiche proprie degli strumenti oggetto di valutazione. Sono al momento applicati tre principali modelli base:

  • Discounted Cash Flow Model (DCF);
  • Modello per i Prestiti ipotecari vitalizi (PIV);
  • Modello per gli ABS.
  • I modelli riportati fanno riferimento alla valutazione delle esposizioni in bonis («performing»).

Nel caso di crediti a vista o con scadenza nel breve periodo, il valore contabile di iscrizione è considerato una buona approssimazione del fair value.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le componenti reddituali derivanti da variazioni di fair value sono rilevate a conto economico del periodo nel quale emergono nella voce «Risultato netto dell'attività di negoziazione» e «Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico» diviso nelle sottovoci: «attività e passività finanziarie designate al fair value» e «altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Gli interessi attivi e i dividendi sono rilevati rispettivamente nelle voci di conto economico «interessi attivi e proventi assimilati» e «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale e finanziamenti) classificate nel portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva con la distinzione tra quelli con rigiro a conto economico (titoli di debito e finanziamenti) e quelli senza rigiro a conto economico (titoli di capitale). La classificazione all'interno del portafoglio valutato al fair value con impatto sulla redditività complessiva richiede:

˗ per i titoli di debito e i finanziamenti che siano gestiti attraverso un modello di business HTC&S e superino il Test SPPI;

˗ per i titoli di capitale che sia esercitata irrevocabilmente la FVOCI option in sede di iscrizione iniziale.

Criteri di iscrizione

Le attività incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento al fair value che corrisponde, di norma, al corrispettivo versato per acquisirli.

Il Gruppo stabilisce, relativamente ai titoli di debito e i finanziamenti, che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione la quale è limitata a rare circostanze.

Relativamente ai titoli di capitale non è prevista alcuna possibilità di riclassifica. L'esercizio della FVOCI option, ossia l'opzione prevista dal Principio che permette al momento della rilevazione iniziale di designare gli strumenti di capitale al fair value a patrimonio netto, è infatti irrevocabile.

Criteri di valutazione

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valutate in base al fair value, determinato secondo i criteri illustrati per le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

All'interno della voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» rientrano titoli azionari detenuti in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo. Tali strumenti rappresentano la prevalenza dei titoli di capitale classificati in tale portafoglio.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i titoli di debito classificati in questa voce sono assoggettati a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito calcolate sulla base di un framework metodologico analogo a quello definito per gli strumenti finanziari valutati al «costo ammortizzato». Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.

Per quanto riguarda i titoli di capitale classificati nella voce «Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva» non sono soggetti ad impairment e le variazioni di valore, anche relative al deterioramento del merito creditizio, sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto delle differenze tra il costo, comprensivo dei costi di transazione, e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico.

Le variazioni di fair value delle attività, al netto del relativo effetto fiscale differito, sono rilevate in un'apposita riserva di patrimonio netto, denominata «Riserve da valutazione», composta dalle sottovoci «Riserve da valutazione: Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva» e «Riserve da valutazione: Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva». Fanno eccezione, per i titoli di debito, le rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito che sono imputate a conto economico nella voce 130 b) «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla riduzione del valore dell'attività finanziaria, le riprese di valore su titoli di debito sono imputate a conto economico, mentre quelle su titoli di capitale sono imputate ad apposita riserva di patrimonio netto denominata «Riserva da valutazione».

Al momento della cancellazione, l'utile o la perdita cumulati sui titoli di debito sono imputati a conto economico mentre sui titoli di capitale sono imputati a riserva di patrimonio netto (voce 150).

I dividendi sono registrati nella voce di conto economico «dividendi e proventi simili».

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In tale voce sono rilevate le attività finanziarie, titoli di debito e finanziamenti, gestite attraverso un modello di business HTC che hanno superato il Test SPPI. Formano dunque oggetto di rilevazione:

  • a) i crediti verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.), diversi da quelli «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide». Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, distribuzione di prodotti finanziari) e i crediti verso Banche Centrali (ad esempio, riserva obbligatoria), diversi dai conti correnti e depositi «a vista» inclusi nella voce «Cassa e disponibilità liquide»;
  • b) i crediti verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, ecc.). Sono anche inclusi i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti, i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio, attività di servicing).

Sono inoltre incluse:

  • le anticipazioni a fronte di cessione di crediti pro–solvendo ovvero in regime di pro–soluto senza trasferimento sostanziale dei rischi e benefici e i crediti acquistati dalla società iscritti nei confronti del debitore ceduto per i quali si è rilevato il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici in capo al cessionario;
  • le operazioni di leasing finanziario aventi ad oggetto i beni in corso di costruzione e quelli in attesa di locazione nel caso di contratti «con trasferimento dei rischi», cioè nel caso in cui i rischi sono trasferiti sul locatario anteriormente alla presa in consegna del bene e alla decorrenza dei canoni di locazione;
  • i prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego previste e disciplinate da apposite leggi («crediti con fondi di terzi in amministrazione»), sempre che sui prestiti e sui fondi maturino interessi, rispettivamente, a favore e a carico dell'ente prestatore;
  • gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine (s.b.f.) o al dopo incasso e dei quali le banche stesse curano il servizio di incasso per conto dei soggetti cedenti (registrati solo al momento del regolamento di tali valori).

Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato vengono iscritte alla data di regolamento in base al loro fair value che corrisponde di norma al corrispettivo erogato o versato comprensivo degli oneri di transazione.

Le operazioni di pronti contro termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo incassato a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come credito per l'importo versato a pronti.

Il Gruppo stabilisce che eventuali cambiamenti di modello di business imputabili alla mancata coerenza

tra la gestione del portafoglio e il modello di business prescelto, oppure dovuti a cambiamenti significativi nelle scelte strategiche, saranno decisi dal Consiglio di amministrazione di ciascuna componente del Gruppo, e in tale sede verrà definita l'eventuale riclassificazione, la quale è limitata a rare circostanze.

Criteri di valutazione

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale, comprensivo dei costi di transazione, al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione per le rettifiche e riprese di valore e per l'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi di cassa futuri all'ammontare del credito erogato rettificato dai costi o ricavi di diretta imputazione. I crediti a breve termine (inferiori ai 12 mesi) e quelli senza una scadenza definita o a revoca sono iscritti al costo in considerazione del fatto che il calcolo del costo ammortizzato non produce scostamenti significativi. Il tasso di interesse effettivo rilevato inizialmente, o contestualmente alla variazione del parametro di indicizzazione del finanziamento, viene utilizzato successivamente per attualizzare i flussi di cassa previsti, ancorché sia intervenuta una modifica creditizia del rapporto a seguito di misure di forbearance che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale.

Ad ogni data di bilancio, le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettate a rettifiche e riprese di valore connesse a variazioni del rischio di credito secondo le regole previste dal principio IFRS 9; le rettifiche di valore operate sono rilevate a Conto Economico nella voce «130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Per la definizione delle rettifiche di valore le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificate in diversi Stadi:

  • ˗ Stadio 1: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali non si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • ˗ Stadio 2: sono ricomprese le posizioni in bonis per le quali si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • ˗ Stadio 3: sono ricomprese le posizioni deteriorate (posizioni scadute deteriorate, inadempienze probabili, sofferenze).

La classificazione in uno degli stati di deteriorato per lo stadio 3 è in accordo con le definizioni di «Non performing exposure» previste dagli Implementing Technical Standards («ITS») dell'EBA, recepiti dalla Commissione Europea, le attività finanziarie deteriorate sono ripartite nelle categorie delle sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Nello specifico:

  • ˗ Le sofferenze sono date dalle esposizioni in essere nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate. Si prescinde, pertanto dall'esistenza di eventuali garanzie poste a presidio delle esposizioni.
  • ˗ Le inadempienze probabili sono definite come le esposizioni, diverse dalle sofferenze, per le quali il gruppo giudichi improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni.
  • ˗ Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono invece definite come le esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano le prefissate soglie di materialità assoluta (100 € per le esposizioni al dettaglio o i 500 € per le esposizioni diverse dal dettaglio) e relativa (fissata all'uno per cento (1%) sia per le esposizioni al dettaglio sia per le esposizioni diverse dal dettaglio). Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore.

Ad ogni chiusura di bilancio, l'entità deve valutare se c'è stata una variazione significativa nel rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. La determinazione del significativo incremento del rischio di credito (SICR) e la successiva stima della svalutazione su un orizzonte di stima rispettivamente annuale (per

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

posizioni classificate in stage 1) o poliennale legato alla vita residua dell'esposizione (per posizioni classificate in stage 2) viene effettuata mediante l'utilizzo di specifiche metodologie, che contemperano l'utilizzo sia di criteri assoluti – in particolare, informazioni relative al numero di giorni di scaduto/sconfino continuativo, presenza di misure di forbearance, situazioni di crediti originati o acquistati deteriorati e applicazione della low credit risk exemption per limitate e particolari tipologie di controparti e forme tecniche – che relativi. Più precisamente, questi ultimi consentono di valutare, mediante l'analisi di un'opportuna metrica PD–based («Probability of Default»), la variazione della rischiosità della posizione sull'orizzonte temporale pari alla vita residua della stessa intercorsa tra la data di analisi/reporting e quella di origination. Per la costruzione della medesima ci si avvale di strutture a termine del parametro di probabilità di insolvenza (curve di PD lifetime, differenziate secondo opportuna granularità), le quali vengono costruite partendo dal sistema di rating interno, ove disponibile, ovvero assegnato da un'agenzia esterna, e considerando altresì elementi di natura previsiva–evolutiva e specifici dello scenario macro– economico considerato come maggiormente plausibile alla data di analisi/reporting conformemente ai razionali sottostanti al principio contabile.

Nel caso in cui si è verificata una variazione significativa del rischio di crediti ci sarà un trasferimento tra stage: questo modello è simmetrico, e le attività possono muoversi tra i diversi stage. Nel caso di posizioni oggetto di misure di forberance si precisa che in coerenza con i principi prudenziali è previsto un periodo di osservazione pari ad almeno due anni prima dell'eventuale ritorno della posizione in uno stage migliore.

La valutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene sulla base del calcolo della perdita attesa («expected credit loss»), la quale è definita come una stima delle probabilità ponderate delle perdite su credito lungo la vita attesa dello strumento finanziario ponderate per la probabilità di accadimento e viene calcolato in base alla classificazione in stage sopra definite.

  • In particolare:
  • ˗ Perdita attesa a 12 mesi, per le attività classificate nello stage 1. Le perdite attese a 12 mesi sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili nei prossimi 12 mesi (o in un periodo più breve se la vita attesa è inferiore a 12 mesi), ponderati per la probabilità che l'evento di default si verifichi.
  • ˗ Perdita attesa «Lifetime», per le attività classificate nello stage 2 e stage 3. Le perdite attese lifetime sono quelle derivanti da eventi di default che sono possibili lungo tutta la vita attesa dello strumento finanziario, ponderati per la probabilità che si verifichi il default.

Per le posizioni in stage 2, sulla base dei risultati ottenuti applicando la metodologia statistica di calcolo definita dal Gruppo e sulla base delle informazioni gestionali delle singole controparti, nel caso in cui il valore di perdita attesa associato ad una specifica controparte non rispecchi esattamente la rischiosità della stessa, è possibile incrementare l'accantonamento della controparte sino ad un livello considerato come appropriato dalle competenti funzioni aziendali.

Con riferimento ai rapporti in bonis, la valutazione avviene su base collettiva considerando i parametri di rischio di Probabilità di Default (PD) e Loss Given Default (LGD), nonché dell'esposizione al momento al default (EAD). Le rettifiche di valore per perdite attese sono quantificate come prodotto dei parametri precedentemente riportati per la cui stima ci si avvale dei parametri similari utilizzati ai fini regolamentari opportunamente modificati e adattati in relazione ai differenti requisiti tra la normativa contabile e quella prudenziale con particolare riferimento (I) alla logica di calibrazione dei suddetti parametri di rischio secondo approccio point in time, (II) alla natura prospettica delle stime (segnatamente, modellazione delle c.d. FLI-forward-looking information) ed (III) al loro esplicito condizionamento alla realizzazione di una pluralità di scenari macroeconomici opportunamente ponderati (c.d. aspetti di scenario-dependency).

Con riferimento ai rapporti deteriorati, la valutazione può avvenire su base collettiva oppure analitica.

La perdita di valore sulle singole attività valutate al costo ammortizzato si ragguaglia alla differenza negativa tra il loro valore recuperabile e il relativo costo ammortizzato. Nel caso della valutazione analitica il valore recuperabile è dato dal valore attuale dei flussi di cassa attesi calcolato in funzione dei seguenti elementi:

˗ valore dei flussi di cassa contrattuali al netto delle perdite previste calcolate tenendo conto sia della capacità del debitore di assolvere le obbligazioni assunte sia del valore delle eventuali garanzie

reali o personali che assistono il credito;

  • ˗ del tempo atteso di recupero, stimato anche in base allo stato delle procedure in atto per il recupero;
  • ˗ tasso interno di rendimento.

Per la valutazione analitica delle attività finanziarie in sofferenza sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • ˗ previsioni di recupero effettuate dai gestori delle posizioni;
  • ˗ tempi attesi di recupero stimati su base storico statistica;
  • ˗ tassi di attualizzazione originari o effettivi contrattuali in essere al momento della classificazione della posizione a sofferenza.

La valutazione collettiva viene applicata a posizioni con esposizione complessiva contenuta non superiore a determinati «valori–soglia» pro–tempore individuati mediante l'adozione di processi valutativi snelli, prevalentemente di carattere automatico utilizzando specifici coefficienti definiti internamente sulla base di mirate analisi quantitative.

Anche le inadempienze probabili, all'interno delle quali sono altresì classificati i crediti oggetto di piano di ristrutturazione, sono valutate in modo analitico o collettivo. Per la valutazione analitica sono utilizzati i seguenti parametri di calcolo:

  • ˗ previsioni di recupero effettuate dagli uffici addetti;
  • ˗ tempi attesi di recupero stimati su base storico–statistica;
  • ˗ tassi di attualizzazione originari rappresentati dai tassi effettivi contrattuali in vigore al momento della classificazione della posizione a inadempienza probabile o, con specifico riferimento ai crediti oggetto di piano di ristrutturazione, in vigore antecedentemente la stipula dell'accordo con il debitore.

La svalutazione collettiva avviene con metodologia simile a quella applicata alle sofferenze valutate collettivamente per le posizioni per le quali non vi sono specifiche previsioni di perdita individualmente imputabili a livello di singolo rapporto.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate vengono rilevate per il tramite di procedure automatizzate che estrapolano le posizioni oggetto di anomalie sulla base di determinati parametri individuati dalla normativa tempo per tempo vigente.

Sulle posizioni in oggetto non sono quantificabili previsioni di perdita di tipo analitico a livello di singolo rapporto. La valutazione del livello di deterioramento delle stesse – e pertanto delle rettifiche di valore da applicarsi in modalità collettiva – si ottiene in considerazione della possibilità di rientro in bonis delle posizioni o dell'ulteriore aggravarsi dell'insolvenza e, quindi, dell'ammontare della perdita attesa stimata in coerenza con il processo di recupero individuato. Le valutazioni sono effettuate anche sulla base della disponibilità di opportune informazioni di natura macroeconomica e prospettica che vengano ritenute significative per la stima delle rettifiche di valore.

Si evidenzia come il modello di impairment relativo ai crediti deteriorati (Stage 3) previsto dall'IFRS9 è basato sulla stima della differenza tra flussi contrattuali originari e flussi finanziari attesi. Nella determinazione dei flussi attesi è necessario quindi includere le stime alla data di reporting dei diversi scenari attesi tra cui anche eventuali programmi di cessione dei crediti e/o di accordi transattivi. Qualora quindi l'entità si aspetti di recuperare una porzione di cash flow delle esposizioni attraverso procedure di vendita o accordi transattivi questi potranno essere inclusi nel calcolo dell'Expected credit loss verificate determinate condizioni.

Il Gruppo incorpora le diverse strategie di recupero considerando le diverse probabilità di accadimento.

La regolamentazione interna in ambito di calcolo dell'ECL prevede che la stima della perdita attesa e del valore recuperabile dei crediti deteriorati negli scenari di cessione segua uno specifico procedimento, suddiviso in più fasi, che inizia con l'identificazione degli scenari.

In generale, le regole contabili richiedono che la stima della previsione di perdita su crediti «non performing» rifletta una gamma di possibili risultati previsionali connessi al verificarsi di scenari di gestione, a ciascuno dei quali deve essere associata una specifica probabilità di accadimento.

I possibili scenari attualmente identificati, cui si associano modelli e risultati di valutazione tra loro differenti, consistono:

    • nella gestione interna delle attività di recupero del credito;
    • nell'adozione di accordi transattivi per un selezionato numero di posizioni deteriorate;
    • nella cessione a terzi delle posizioni deteriorate.

La fase successiva consiste nell'identificazione del portafoglio oggetto di potenziale cessione, sulla base della conoscenza del medesimo, dell'eventuale esistenza di vincoli interni e/o esterni, del monitoraggio delle condizioni di mercato, nonché tenuto conto dei più complessivi obiettivi strategici e gestionali. L'aggregato è definito sulla base di fattori specifici attribuiti alle singole posizioni, quali le caratteristiche contrattuali (a es. tipologia di garanzia, vetustà, dimensione dell'affidamento, ecc.), informazioni sulla situazione gestionale, quali a esempio la tipologia di procedura di recupero in atto, la geo–localizzazione della controparte, eventuali elementi ostativi o che possano incidere sulla possibilità di cessione della posizione, gli orientamenti strategici di gruppo, le condizioni di mercato secondo le quali vengono tempo per tempo trattati i crediti, le strategie adottate dai concorrenti nonché eventuali altri fattori endogeni e/o esogeni adeguatamente dettagliati.

A ciascuno scenario gestionale individuato viene attribuita una specifica probabilità di accadimento. Tale probabilità viene determinata su basi sia qualitative che quantitative, queste ultime tengono conto della correlazione tra il portafoglio target ed il portafoglio esteso selezionati per ogni scenario.

Il passo successivo riguarda la stima di perdita attesa per ogni scenario. La stima delle previsioni di perdita sui crediti «non performing» deve riflettere informazioni ragionevoli e sostenibili, disponibili senza costi o sforzi eccessivi, comprese quelle relative agli eventi passati, alle condizioni attuali e alle previsioni delle condizioni economiche future. Nel quantificare la perdita attesa su posizioni «non performing», in linea con la normativa interna, per ogni possibile scenario di gestione individuato, si provvede alla stima dei flussi degli incassi stimati. Per la stima degli incassi futuri in uno scenario di gestione interna del credito, fermo restando quanto previsto dalle specifiche disposizioni normative, si tiene conto delle informazioni macroeconomiche e di settore, della situazione del debitore, dei flussi di cassa attesi in caso di ristrutturazione del debito a «Inadempienza probabile», delle garanzie reali o personali, dell'anzianità della posizione in stato di recupero e del tempo di recupero atteso.

Per la stima degli incassi attesi in uno scenario di cessione del credito, vengono prese in considerazione sia le transazioni effettuate in passato dal gruppo per operazioni similari, sia le informazioni specifiche legate al «sottostante» (situazione del prenditore ed eventuali garanzie a sostegno del credito) e al mercato delle cessioni di impieghi «non performing» (ad es. prezzi di operazioni analoghe effettuate da altri intermediari e curve di mercato storiche e attese).

La previsione di perdita sulla singola posizione in stato di deterioramento sarà quindi determinata dal risultato della seguente formula:

Perdita attesa Perdita attesa Scenario Cessione/accordo transattivo* Perdita attesa Scenario Gestione
Singola Posizione = Probabilità di accadimento della Cessione/accordo
transattivo
+ Interna* Probabilità di accadimento della
Gestione Interna

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono classificati alla voce «interessi attivi e proventi assimilati». Si precisa che per le attività finanziarie classificate in stage 3 e per i crediti originati o acquistati deteriorati (POCI), gli interessi sono calcolati con il metodo degli interessi netti, e contabilizzati nella voce «interessi attivi e proventi assimilati».

Le rettifiche e riprese per variazioni del rischio di credito, calcolate come sopra specificato, sono rilevate a conto economico. Eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono o sono estinti i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta

trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi o quando non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi, nel caso in cui non siano né trasferiti né mantenuti sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

L'IFRS 9 prevede inoltre le previsioni di seguito riportate su:

  • ˗ Write-off di attività finanziarie: quando l'Entità non ha ragionevoli aspettative di recuperare i flussi finanziari contrattuali sull'attività finanziaria, integralmente o parte di essi, deve ridurre direttamente il valore contabile lordo dell'attività finanziaria. Tale svalutazione costituisce un caso di eliminazione contabile, parziale o totale dell'attività.
  • ˗ Modifica dei flussi finanziari contrattuali: quando interviene una modifica sui flussi finanziari contrattuali, l'Entità deve valutare se l'attività originaria debba continuare ad esser rilevata in bilancio o se lo strumento originario debba esser cancellato e rilevato un nuovo strumento finanziario. Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria è sostanziale, l'Entità procede con l'eliminazione contabile dell'attività finanziaria esistente e la successiva rilevazione dell'attività finanziaria modificata: l'attività modificata è considerata una «nuova» attività finanziaria ai fini del presente Principio (IFRS 9 B5.5.25). Quando la modifica intervenuta sui flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria non è sostanziale, l'Entità ridetermina se c'è stato un significativo incremento del rischio di credito e/o se l'attività finanziaria deve essere riclassificata nello stage 3. Al momento della modifica che non comporta la cancellazione, il Gruppo rettifica il valore contabile al valore attuale dei flussi di cassa modificati al tasso d'interesse effettivo originale con contropartita il conto economico.

3.1 Impegni e garanzie rilasciate

Criteri di classificazione

Sono costituiti da tutte le garanzie personali e reali rilasciate a fronte di obbligazioni di terzi e dagli impegni ad erogare fondi.

Criteri di iscrizione e valutazione

I crediti di firma sono valutati sulla base della rischiosità della forma tecnica di utilizzo e tenuto conto del merito creditizio del debitore. Il modello di impairment previsto per questa categoria di attività finanziarie è il medesimo di quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (si veda il precedente paragrafo 3).

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le commissioni maturate sono rilevate nella voce di conto economico «commissioni attive». Le perdite di valore da impairment, nonché le successive riprese di valore, vengono registrate a conto economico alla voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri» con contropartita alla voce «Fondi per rischi e oneri – a) Impegni e garanzie rilasciate».

4. Operazioni di copertura

Criteri di classificazione e iscrizione

I derivati finanziari e creditizi di copertura che presentano un fair value positivo o negativo vengono contabilizzati nella corrispondente voce di stato patrimoniale. Si evidenzia che lo IASB sta ancora sviluppando i nuovi requisiti di macro hedging a completamento di quanto già incluso nell'IFRS 9 per l'hedge accounting che sostituiranno le regole dello IAS 39, pertanto sino al completamento ed alla pubblicazione del nuovo standard, il Gruppo ha ritenuto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting dettati dallo IAS 39 sulla base della facoltà prevista dall'IFRS9.

Il portafoglio dei contratti derivati di copertura dei rischi accoglie gli strumenti derivati impiegati dal Gruppo con la finalità di neutralizzare o minimizzare le perdite rilevabili su elementi dell'attivo o del passivo oggetto di copertura.

Le relazioni di copertura dei rischi di mercato possono assumere due differenti configurazioni:

  • ˗ coperture del fair value, per coprire l'esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile a un particolare rischio; vi rientrano anche le coperture generiche di fair value («macro hedge») aventi l'obiettivo di ridurre le oscillazioni di fair value, imputabili al rischio tasso di interesse, di un importo monetario, riveniente da un portafoglio di attività e di passività finanziarie;
  • ˗ coperture dei flussi di cassa, per coprire l'esposizione a variazioni di flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste di bilancio.

Nel caso il test di efficacia evidenzi una insufficiente relazione di copertura lo strumento viene allocato nel portafoglio di negoziazione.

Gli strumenti di copertura sono contabilizzati secondo il principio della «data di contrattazione».

Affinché un'operazione possa essere contabilizzata come «operazione di copertura» è necessario siano soddisfatte le seguenti condizioni: a) la relazione di copertura deve essere formalmente documentata, b) la copertura deve essere efficace nel momento in cui ha inizio e prospetticamente durante tutta la vita della stessa. L'efficacia viene verificata ricorrendo ad apposite tecniche e sussiste quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto (il risultato del test si colloca in un intervallo tra l'80% e il 125%). La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale.

Gli strumenti derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value alla data di stipula del contratto e sono classificati, in funzione del valore positivo o negativo dei medesimi, rispettivamente nell'attivo patrimoniale alla voce «50. Derivati di copertura» o nel passivo patrimoniale alla voce «40. Derivati di copertura».

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le relazioni di copertura del fair value sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:

  • ˗ gli strumenti di copertura sono valutati al fair value; il fair value degli strumenti quotati in mercati attivi (efficienti) è dato dalle quotazioni di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati in mercati attivi corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa attesi, determinato tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti oggetto di valutazione. Le conseguenti plusvalenze e minusvalenze vengono iscritte a conto economico alla voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura»;
  • ˗ le posizioni coperte sono valutate includendo le variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto. Tali variazioni di valore sono rilevate a conto economico sempre nella voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» in contropartita al cambiamento di valore contabile dell'elemento coperto.

Qualora l'operazione di copertura non soddisfi più i criteri previsti dal principio per la contabilizzazione come tale, la differenza tra il valore di carico dell'elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita viene ammortizzata a conto economico, nel caso di strumenti finanziari fruttiferi di interessi; se si tratta di strumenti finanziari infruttiferi tale differenza è registrata direttamente a conto economico.

Nel caso di operazioni di copertura generica di fair value («macro hedge») le variazioni di fair value con riferimento al rischio coperto delle attività e delle passività oggetto di copertura sono imputate nello stato patrimoniale, rispettivamente, nella voce «60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica» oppure «50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica». La contropartita economica delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto sia allo strumento di copertura, al pari delle coperture specifiche di fair value, è la voce «90. Risultato netto dell'attività di copertura» del conto economico. Nel caso di interruzione di una relazione di copertura generica di fair value, le rivalutazioni/svalutazioni cumulate iscritte alle voci patrimoniali suindicate sono rilevate a conto economico tra gli interessi attivi o passivi lungo la durata residua delle originarie relazioni di copertura, previa verifica della sussistenza dei presupposti di base.

Le relazioni di copertura dei flussi di cassa sono valutate e contabilizzate secondo i seguenti principi:

  • ˗ gli strumenti derivati sono valutati al fair value. Le conseguenti plusvalenze o minusvalenze per la parte efficace della copertura vengono contabilizzate all'apposita riserva di patrimonio netto «Riserve da valutazione», al netto del relativo effetto fiscale differito, mentre sono rilevate a conto economico solo quando si manifesta la variazione dei flussi di cassa da compensare o se la copertura risulta inefficace;
  • ˗ la posizione coperta rimane assoggettata agli specifici criteri di valutazione previsti per la categoria di appartenenza.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi plusvalenza o minusvalenza precedentemente rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo restano iscritte separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

Criteri di cancellazione

Le relazioni di copertura dei rischi cessano prospetticamente di produrre effetti contabili quando giungono a scadenza oppure viene deciso di chiuderle anticipatamente o di revocarle oppure non soddisfano più i requisiti di efficacia previsti.

5. Partecipazioni

Criteri di classificazione

Nel portafoglio partecipazioni sono allocate le interessenze azionarie per le quali si verifica una situazione di controllo congiunto o collegamento.

Criteri di iscrizione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di valutazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di rilevazione e valutazione delle componenti reddituali

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

Criteri di cancellazione

Si rinvia alla Sezione Area e metodi di consolidamento.

6. Attività materiali

Criteri di classificazione

La voce include i fabbricati, terreni, impianti, mobili, attrezzature, arredi e macchinari. Sono ricompresi inoltre i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per i locatari).

Sono compresi gli immobili detenuti a scopo di investimento posseduti con la finalità di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito e seguono le regole previste dallo IAS 40.

La voce accoglie altresì le attività materiali classificate in base allo IAS 2 Rimanenze, relative principalmente ai cespiti acquisiti nell'ottica di valorizzazione dell'investimento, attraverso anche

lavori di ristrutturazione o di riqualificazione, con l'intento esplicito di venderli.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Gli investimenti immobiliari, al momento dell'acquisto, vengono iscritti fra le attività dello stato patrimoniale al costo. In presenza di un cambiamento d'uso dell'immobile da immobile ad uso strumentale a investimento immobiliare il valore iniziale di iscrizione è pari al fair value, desunto da apposita perizia. La differenza tra il fair value e il valore contabile dell'immobile alla data del cambiamento d'uso viene trattata sulla base di quanto previsto dallo IAS 16, ovvero se si riscontra una differenza negativa tra fair value e valore contabile, il decremento viene imputato a conto economico, mentre se si rileva una differenza positiva tra fair value e valore contabile l'incremento di valore va imputato a conto economico come provento per l'ammontare che rettifica un eventuale decremento di valore già rilevato in precedenza a conto economico; qualsiasi eccedenza deve essere accreditata ad una riserva di rivalutazione inclusa nel patrimonio netto.

Con riferimento al leasing, l'IFRS 16 stabilisce che alla data iniziale i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use che prevede l'esistenza, per il locatario, di un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

L'inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all'esercizio del suo diritto all'utilizzo del bene locato, corrisponde alla data di rilevazione iniziale del leasing e include anche i c.d. rent–free period, ovvero quei periodi contrattuali nei quali il locatario usufruisce gratuitamente del bene. Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale) il locatario rileva:

  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo del bene sottostante il contratto di leasing. L'attività è rilevata al costo, determinato dalla somma di:
    • la passività finanziaria per il leasing;
    • i pagamenti per il leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing (al netto degli incentivi per il leasing già incassati);
    • costi diretti iniziali;
    • eventuali costi (stimati) per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing;
  • una passività finanziaria derivante dal contratto di leasing corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse implicito, se determinabile; in caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse di finanziamento marginale del locatario.

Qualora un contratto di leasing contenga «componenti non leasing» (ad esempio prestazioni di servizi, quali la manutenzione ordinaria, da rilevarsi secondo le previsioni dell'IFRS 15) il locatario deve contabilizzare separatamente «componenti leasing» e «componenti non leasing» e ripartire il corrispettivo del contratto tra le diverse componenti sulla base dei relativi prezzi.

La durata del leasing viene determinata tenendo conto di:

  • − periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo;
  • − periodi coperti da un'opzione di risoluzione del leasing, in caso l'esercizio della medesima sia ragionevolmente certo.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite durevoli di valore.

L'ammortamento avviene su base sistematica secondo profili temporali definiti per classi omogenee

Note Illustrative consolidate

ragguagliati alla vita utile delle immobilizzazioni. Dal valore di carico degli immobili da ammortizzare «terra–cielo» è stato scorporato il valore dei terreni su cui insistono, determinato sulla base di specifiche stime, che non viene ammortizzato in quanto bene con durata illimitata. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test, contabilizzando le eventuali perdite di valore rilevate come differenza tra valore di carico del cespite e il suo valore di recupero. Il valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita ed il relativo valore d'uso del bene inteso come valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment precedentemente registrate.

Le attività materiali «rimanenza» a cui si applica lo IAS 2 sono valutate al minore tra il costo di iscrizione ed il valore netto di realizzo. Tale fattispecie non è soggetta ad ammortamento periodico.

Per gli immobili a scopo di investimento, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 40, il Gruppo adotta il metodo di valutazione del fair value in base al quale, successivamente alla rilevazione iniziale, tutti gli investimenti immobiliari sono valutati al fair value. Di conseguenza i suddetti immobili non sono oggetto di ammortamento.

Per quanto riguarda i contratti di leasing, nel corso della durata dello stesso, il locatario deve:

  • ˗ valutare il diritto d'uso al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle rettifiche cumulate di valore determinate e contabilizzate in base alle previsioni dello IAS 36 «Riduzioni di valore delle attività», rettificato per tenere conto delle eventuali rideterminazioni della passività del leasing;
  • ˗ incrementare la passività riveniente dall'operazione di leasing a seguito della maturazione di interessi passivi calcolati al tasso di interesse implicito del leasing, o, alternativamente, al tasso di finanziamento marginale e ridurla per i pagamenti delle quote capitale e interessi. In caso di modifiche nei pagamenti dovuti per il leasing la passività deve essere rideterminata; l'impatto della rideterminazione della passività è rilevato in contropartita dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «rettifiche di valore nette su attività materiali».

Il metodo del fair value per gli investimenti immobiliari prevede che le variazioni di valore derivanti dalla rideterminazione periodica del fair value debbano essere rilevati a conto economico come proventi od oneri nel «Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali». Per le modalità di determinazione del fair value e della periodicità di rideterminazione del patrimonio immobiliare si fa rinvio ai criteri illustrati nella successiva «Informativa sul fair value».

Per quanto riguarda i contratti di leasing, l'ammortamento del Diritto d'uso del bene viene rilevato nella voce «Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali» mentre gli interessi passivi rilevati sulla passività finanziaria riferita al contratto sono inclusi nella voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le attività materiali vengono cancellate dal bilancio all'atto della dismissione o quando hanno esaurito la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.

In caso di dismissione di un investimento immobiliare, la differenza tra il corrispettivo della cessione ed il valore di carico deve essere riconosciuta a conto economico, come «Utile (perdita) da cessione di investimenti».

Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dal bilancio al termine della durata del leasing.

7. Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nella voce sono registrate attività non monetarie, identificabili, intangibili, ad utilità pluriennale. Le attività immateriali in essere sono costituite da software, avviamenti e altre attività immateriali rilevate nel caso di aggregazioni aziendali nell'ambito del processo di allocazione del costo dell'acquisizione.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato in aumento degli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto; eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore o aumentano i benefici economici attesi. L'avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un'operazione di aggregazione d'impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente sostenuto per l'operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali, ad eccezione dell'avviamento, sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato sistematicamente per il periodo previsto della loro utilità futura utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, alla presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività: l'ammontare della perdita è pari alla differenza tra valore contabile e valore recuperabile ed è iscritto a conto economico.

L'avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, eseguita con periodicità annuale o inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono identificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell'unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore, eventuali riprese di valore vengono allocate a conto economico alla voce «Rettifiche di valore nette su attività immateriali» o «Rettifiche di valore dell'avviamento». Per l'avviamento non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando non siano attesi benefici economici futuri.

8. Attività non correnti in via di dismissione

Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso

continuativo. Nella voce sono registrate singole attività non correnti unicamente quando la cessione è ritenuta molto probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni in quanto la Direzione si è impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Vengono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi connessi alla transazione.

I risultati della valutazione affluiscono alle pertinenti voci di conto economico o nella voce «Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte» qualora si tratti di unità operative cessate (Discontinued operations - Gruppi di attività in via di dismissione).

9. Fiscalità corrente e differita

Crediti e debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale nelle voci «Attività fiscali» e «Passività fiscali». Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio quindi che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Il debito tributario viene determinato applicando le aliquote fiscali e la normativa vigente.

Per la stima delle attività e passività fiscali si tiene conto di eventuali oneri derivanti da contestazioni notificate dall'Amministrazione Finanziaria e non ancora definite oppure il cui esito è incerto, nonché delle eventuali incertezze circa il trattamento fiscale adottato dalla Società e dalle altre società del Gruppo data la complessità della normativa fiscale.

In presenza di differenze temporanee deducibili o tassabili tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio viene rilevata, applicando il cosiddetto «liability method», una attività/ passività fiscale anticipata/ differita. Le passività fiscali differite sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • ˗ le passività fiscali differite derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • ˗ il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • ˗ le attività per imposte anticipate collegate alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • ˗ nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Non sono stanziate imposte differite con riguardo ai maggiori valori dell'attivo in sospensione d'imposta e a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione solamente quando sia ragionevole la certezza del loro recupero in esercizi futuri.

Le attività per imposte anticipate determinate sulla base di differenze temporanee deducibili vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero; tale probabilità viene valutata, attraverso lo svolgimento del c.d. «Probability test», sulla base della capacità di generare con continuità redditi imponibili positivi in capo al Gruppo o, per effetto dell'opzione relativa al «Consolidato fiscale», al complesso delle società aderenti. Le attività per imposte anticipate non rilevate sono riesaminate ad ogni

Note illustrative consolidate

data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

La legge n. 214/2011 consente, al verificarsi di determinate situazioni, di trasformare in crediti di imposta certe tipologie di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio quali ad esempio quelle correlate alle rettifiche/riprese di valore su crediti. Tali attività per imposte anticipate non sono quindi assoggettate a «Probability test» poiché la recuperabilità è certa.

Le attività/passività fiscale anticipata/differita sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma, a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto; in tali casi vengono imputate rispettivamente, al prospetto della redditività complessiva e al patrimonio coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

10. Fondi per rischi e oneri

Nella voce sono ricompresi i seguenti fondi:

  • − nella sottovoce «impegni e garanzie rilasciate» vanno indicati i fondi per rischio di credito a fronte di impegni a erogare fondi e di garanzie finanziarie rilasciate che sono soggetti alle regole di determinazione delle perdite di valore per rischio di credito previste dell'IFRS 9 e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti a tali regole;
  • − nella sottovoce «Fondi di quiescenza e obbligazioni simili» sono iscritti i fondi di previdenza complementare a benefici definiti e quelli a contribuzione definita classificati come fondi interni ai sensi della vigente legislazione previdenziale e i restanti fondi di previdenza complementare «fondi esterni», solo se è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Tali includono:
    • Fondo di quiescenza della capogruppo. È classificato come fondo di previdenza «interno» e rientra nella categoria dei fondi a prestazioni definite. L'onere di una eventuale insufficienza delle attività del fondo rispetto alla obbligazione relativa ricade sulla banca.
    • Passività attuariale in capo a BPS (Suisse) SA derivante dagli oneri per la previdenza integrativa per i dipendenti della stessa;
  • − la sottovoce «Altri fondi per rischi e oneri» comprende, oltre al fondo «premio di fedeltà», che rappresenta l'onere derivante dalla corresponsione del premio ai dipendenti che raggiungono l'anzianità di servizio di 30 anni, i fondi accantonati a fronte di passività di ammontare o scadenza incerti, tra cui le controversie legali, che sono rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
    • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita), ossia in corso alla data di riferimento del bilancio, quale risultato di un evento passato;
    • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse economiche;
    • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo necessario all'adempimento dell'obbligazione.

Laddove l'effetto del valore attuale del denaro assume rilevanza, (si prevede che l'esborso si verificherà oltre 12 mesi dalla data della rilevazione) si procede all'attualizzazione del relativo fondo.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Nella presente voce figurano i debiti verso banche e verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti, titoli), diversi da quelli ricondotti nelle voci 20. «Passività finanziarie di negoziazione» e 30. «Passività finanziarie designate al fair value». Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. ed i margini

di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonché i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I debiti verso clientela, debiti verso banche e titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione) che configurano le forme tipiche della provvista fondi realizzata dal Gruppo presso la clientela, presso altre banche oppure incorporata in titoli. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, valore che di norma corrisponde all'importo riscosso. Nel valore di iscrizione iniziale sono inclusi i costi riferiti alla transazione mentre non sono inclusi tutti gli oneri che vengono recuperati a carico della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di natura amministrativa. Le passività di raccolta di tipo strutturato, costituite cioè dalla combinazione di una passività ospite e di uno o più strumenti derivati incorporati vengono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati in essa impliciti a condizione che le caratteristiche economiche e i rischi dei derivati incorporati siano sostanzialmente differenti da quelli della passività finanziaria ospite e i derivati siano configurabili come autonomi contratti derivati.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte per il valore incassato.

Le passività oggetto di una relazione di copertura efficace vengono valutate in base alla normativa prevista per tale tipologia di operazioni.

I debiti per leasing vengono rideterminati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli interessi passivi collegati agli strumenti di raccolta, calcolati con il metodo del tasso interno di rendimento, sono registrati a conto economico nella voce «interessi passivi e oneri assimilati».

Gli utili e le perdite da riacquisto di tali passività sono rilevati a conto economico nella voce «utili/perdite da cessione o riacquisto di passività finanziarie».

Gli interessi passivi relativi alla passività finanziaria in relazione al contratto di leasing sono rilevati alla voce «Interessi passivi e oneri assimilati».

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti, estinti, annullati ovvero adempiuti gli obblighi sottostanti le passività. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate vengono cancellate dal passivo.

12. Passività finanziarie di negoziazione

La voce include gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta essere negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di cancellazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti di conto economico sono le stesse già illustrate per le attività detenute per negoziazione.

13. Passività finanziarie valutate al fair value

Attualmente in Gruppo non classifica in bilancio passività fra le passività finanziarie valutate al fair value.

14. Operazioni in valuta

Sono costituite da tutte le attività e passività denominate in valute diverse dall'Euro.

Criteri di iscrizione

Le attività e passività denominate in valute diverse dall'euro sono inizialmente iscritte al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio a pronti corrente a tale data. Le immobilizzazioni finanziarie espresse in valuta sono convertite al cambio storico d'acquisto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Per le attività classificate come attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che non sono elementi monetari, le differenze di cambio sono imputate alle riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.

15. Trattamento di fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto è considerato un programma a benefici definiti, ossia una obbligazione a benefici definiti e pertanto, come previsto dallo IAS 19, la determinazione del valore dell'obbligazione è effettuato utilizzando il «projected unit credit method».

Tale metodologia considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale proiettando gli esborsi futuri sulla base di analisi storico statistiche e della curva demografica e attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. L'analisi attuariale è svolta semestralmente da un attuario indipendente.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, per le società del gruppo con sede in Italia e con un organico superiore a 50 unità, le quote di TFR maturate fino al 31/12/2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturate successivamente devono, a scelta del dipendente, essere destinate a forme di previdenza complementare o mantenute in azienda per essere trasferite successivamente all'INPS. Questo ha comportato delle modifiche alle ipotesi prese a base ai fini del calcolo attuariale, in particolare non si tiene più conto del tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni.

Il TFR maturato dopo il 31 dicembre 2006 rientra nella fattispecie di piani a contribuzione definita, Il Gruppo rileva i contributi da versare a un piano a contribuzione definita per competenza come passività dopo aver dedotto eventuali contributi già versati ai fondi di previdenza integrativa e al fondo INPS a fronte delle prestazioni di lavoro dipendente e in contropartita il conto economico.

Si evidenzia inoltre che, in ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28/4/1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono contabilizzati con contropartita ad una posta del patrimonio netto come evidenziato nel prospetto della redditività complessiva.

16. Altre informazioni

Pagamenti basati su azioni – Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Il Gruppo ha in essere un piano dei compensi a favore del personale più rilevante basato su strumenti finanziari nell'ambito del quale la remunerazione variabile, qualora superi la soglia di rilevanza determinata dal Consiglio di amministrazione, è soggetta alle norme relative al differimento e al pagamento con strumenti finanziari che si ritengono idonee ad assicurare il rispetto degli obiettivi aziendali di lungo periodo.

In conformità al principio IFRS 2, i piani di remunerazione basati su azioni proprie sono rilevati come costi a conto economico (voce "190. A) spese per il personale") con contropartita un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "150. Riserve").

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata in funzione della prestazione lavorativa ricevuta. In considerazione della difficoltà di misurare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute, il principio permette di valutare le prestazioni, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale alla data della loro assegnazione (c.d. "grant date"; tale data corrisponde al momento in cui le parti hanno condiviso i termini e le condizioni dell'accordo, se però l'accordo è soggetto all'approvazione del Consiglio di amministrazione la data di accordo coincide con la data di approvazione). Tale costo, va suddiviso lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio (c.d. "vesting period").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti di capitale che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio. Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi, in ottemperanza a quanto previsto dal principio contabile IFRS 15, rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati a conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba

essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Con riferimento alla rilevazione delle commissioni di collocamento di prodotti, i ricavi vengono rettificati per tener conto della possibilità di restituzione di importi già incassati legati a ricavi variabili. Con riferimento ai corrispettivi connessi a conti correnti, le modalità di rilevazione prevedono l'allocazione dei ricavi stessi sui singoli prodotti o servizi costituenti il pacchetto «stand alone».

Riconoscimento dei costi

I costi sono iscritti contabilmente a Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti seguendo il principio della competenza. I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Qualora i costi non siano associabili ai ricavi, vengono rilevati immediatamente a Conto Economico.

Ricavi e costi relativi a strumenti finanziari

Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis in base al tasso di interesse contrattuale o a quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Le voci interessi attivi e interessi passivi comprendono anche i differenziali o i margini, positivi o negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a:
    • contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • contratti derivati classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value, secondo quanto previsto dall'IFRS 9;
    • contratti derivati connessi gestionalmente con attività e passività finanziarie classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con «altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value» e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze;
  • gli interessi di mora sulle sofferenze sono contabilizzati a conto economico nel momento dell'effettivo incasso;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui gli stessi servizi sono stati prestati, ad eccezione delle commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo;
  • i dividendi sono rilevati a Conto Economico nel momento del pagamento;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico, o a patrimonio netto nel caso di strumenti di capitale per i quali si è optato per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva, al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi.

Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio».

I Decreti-legge n.18/2020 (c.d. «Decreto Cura Italia») e n.34/2020 (c.d. «Decreto Rilancio») hanno previsto una serie di misure volte a sostenere privati e imprese italiane nel loro rilancio post emergenza Covid-19, tra cui misure fiscali di incentivazione connesse a spese sostenute per specifici interventi fruibili sotto forma di detrazioni d'imposta o crediti d'imposta. Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione

in crediti d'imposta). Il Gruppo, nell'ottica di contribuire a sostenere famiglie e imprese, nel secondo semestre 2020 ha avviato un progetto specifico mirato all'acquisizione di tali crediti d'imposta.

Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono:

  • la possibilità di utilizzo in compensazione di imposte e contributi secondo le medesime regole previste per l'utilizzazione da parte del Beneficiario originario;
  • la cedibilità a terzi acquirenti;
  • la non rimborsabilità da parte dell'Erario in caso di mancato utilizzo nelle tempistiche previste.

La contabilizzazione è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili internazionali e coerentemente a quanto previsto dal Documento Banca d'Italia/ Consob/Ivass n. 9 («Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti») emanato in data 5 gennaio 2021.

Sulla base del documento emanato i crediti d'imposta acquistati non rappresentano attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie per tale motivo la classificazione più appropriata è quella residuale delle «altre attività» dello stato patrimoniale.

Al momento della rilevazione iniziale il credito d'imposta viene rilevato al prezzo dell'operazione (valore corrispondente al suo valore equo). Per le valutazioni successive è prevista l'applicazione delle previsioni dell'IFRS 9.

Il Gruppo in considerazione dell'andamento dei volumi di crediti acquistati, delle prospettive future e anche della recente nota di Banca d'Italia riguardo il trattamento prudenziale di tali crediti, ha ritenuto di affiancare al business model HTC anche il business model HTCS e quello del Trading.

Il business model HTC prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo determinato al momento della rilevazione iniziale, mentre il business model HTCS prevede che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita la redditività complessiva. Il business model Trading prevede invece che la misurazione successiva alla rilevazione iniziale del credito avvenga al fair value con contropartita il conto economico. Si specifica che tale operatività non genera day one profit/loss. Su questi crediti non è calcolata alcuna perdita attesa poiché non esiste un rischio di credito della controparte considerato che il realizzo del credito avviene in compensazione o in contanti nel caso di cessione.

Al fine di riflettere in bilancio i rischi derivanti da eventuali frodi perpetrate ai danni della banca e, quindi, di determinare gli impatti contabili connessi al potenziale rischio sui crediti d'imposta, si è ritenuto di fare riferimento alle disposizioni dello IAS 37 – Accantonamenti, attività e passività potenziali, per quanto riguarda la misurazione e rilevazione dei rischi in oggetto. Sono stati quindi effettuati specifici accantonamenti nella voce del passivo "Fondi per rischi e oneri".

In data 10 maggio 2024, Il Governo ha introdotto delle misure di razionalizzazione e coordinamento delle agevolazioni fiscali in edilizia attraverso l'introduzione dell'art. 4-bis al D.L. 39/2024.

In particolare:

    1. i commi 1, 2 e 3 definiscono, a partire dal 1° gennaio 2025, il divieto di compensazione per i crediti di imposta da bonus edilizi con i contributi previdenziali/assistenziali e premi assicurativi dovuti dalle Banche;
    1. i commi 4 e 5 impongono la detrazione il 10 anni per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024. Tale ripartizione non sarà applicabile in caso di opzione di sconto in fattura/cessione del credito;
    1. si stabilisce inoltre che per le banche e gli intermediari finanziari che hanno acquistato le rate dei crediti di imposta derivanti da spese agevolate Superbonus, Sismabonus e Bonus barriere architettoniche ad un corrispettivo inferiore al 75% dell'importo delle corrispondenti detrazioni, le rate annuali utilizzabili dal 2025 dei crediti a cui è stato attribuito il codice identificativo univoco (crediti tracciabili) sono ripartiti in 6 rate annuali di pari importo in luogo dell'originaria rateizzazione prevista per tali crediti. Le rate dei crediti di imposta risultanti dalla nuova ripartizione non possono essere cedute ad altri soggetti, oppure ulteriormente ripartire. I soggetti che non rientrano in tale casistica dovranno inviare apposita documentazione all'Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre 2024;
    1. il comma 7 stabilisce il divieto peri i beneficiari delle detrazioni di esercitare l'opzione per la cessione delle rate residue dei crediti d'imposta se hanno già portato in detrazione una o più rate.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Le modifiche di cui ai punti 1) e 3) non comportano effetti significativi per il Gruppo poiché la riduzione della capacità fiscale è coperta da accordi di vendita già stipulati mentre non ci sono in essere fattispecie riconducibili alle categorie evidenziate nel punto 3. Le altre modifiche non comportano effetti sui crediti d'imposta in portafoglio.

Trattamento contabile degli strumenti finanziari con clausole ESG

Con riferimento al 30 giugno 2024, si rileva la presenza nel portafoglio del gruppo di:

  • − sottoscrizione di titoli di debito emessi da primarie aziende nazionali operanti principalmente nel settore energetico nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG;
  • − sottoscrizione di contratti di finanziamento (sia bilaterali che in pool) a imprese di rilevanza nazionale nell'ambito dei quali sono state inserite clausole step up o step down legate al raggiungimento di determinati obiettivi ESG;
  • − altri finanziamenti della campagna NEXT dalla capogruppo, strumenti che si connotano per la caratteristica di essere collegati al sostegno di progetti di sostenibilità ma che non contengono clausole specifiche che generano tematiche ai fini della classificazione contabile IFRS 9.

Le clausole di step-up e step-down legate alle sottoscrizioni in oggetto non presentano un elevato grado di complessità; nello specifico, le clausole più comuni riguardano il miglioramento delle emissioni dirette di GHGs (Greenhouse gases) e la capacità installata di fonti di energia rinnovabile entro una determinata data.

Da un punto di vista contabile, durante il periodo oggetto di rendicontazione, nel momento della sottoscrizione di titoli di debito e/o erogazione di finanziamenti, il gruppo ha verificato che tali strumenti potessero essere o meno conformi ad un cd. Basic lending arrangement e non determinare il fallimento del SPPI Test. Nello specifico, si è ritenuto che tali strumenti potessero superare il test, poiché:

  • − sono stati considerati tutti i flussi di cassa che potrebbero verificarsi per tutta la durata contrattuale dello strumento, a prescindere della probabilità del verificarsi dell'evento sottostante;
  • − l'evento contingente alla base della clausola di step-up/step-down è specifico per l'emittente/prestatore;
  • − le modifiche contrattuali che potrebbero verificarsi a seguito dell'evento contingente sono già definite preventivamente dall'emittente/prestatore;
  • − i flussi di cassa contrattuali legati al verificarsi dell'evento contingente non rappresentano un investimento nell'emittente/prestatore o nelle attività sottostanti;
  • − non si può sostenere che la caratteristica ESG sia valutata per compensare il creditore per un rischio di prestito specifico, come il rischio di credito, ma più per incentivare un comune comportamento da "buon cittadino d'impresa" in quanto non è completa la sua inclusione nei processi di misurazione, monitoraggio e mitigazione. In questo caso, quindi, è possibile affermare che non viene introdotta una remunerazione/rischio non tipica di uno strumento di ordinaria concessione di credito.

Azioni proprie

Eventuali azioni proprie detenute in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Allo stesso modo vengono imputati eventuali utili o perdite derivanti dalla successiva negoziazione.

Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti «a vista», nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali «a vista» sono rilevate nella voce 130. «Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito».

Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato»), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle predette operazioni è contabilizzata come interesse e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine. Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce «40. Commissioni attive» e dal prestatario nella voce «50. Commissioni passive».

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita conto economico. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scope dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare l'ammontare da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Il test di impairment viene predisposto, con cadenza annuale, determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale o la partecipazione risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e fair value al netto dei costi di vendita.

Strumenti finanziari (valutazioni di attività finanziarie, partecipazioni e modelli valutativi per la rilevazione del fair value per strumenti non quotati in mercati attivi)

Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi sono previste specifiche valutazioni che prevedono l'utilizzo di modelli di valutazione e/o parametri a non osservabili sul mercato. Tali valutazioni vengono evidenziate nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value per gli strumenti misurati in bilancio al fair value e per quelli valutati al costo ammortizzato, si fa rinvio a quanto contenuto nelle presenti note illustrative, sezione «Informativa sul fair value».

Per quanto concerne gli investimenti partecipativi consolidati con il metodo del patrimonio netto, il Gruppo non ha identificato segnali di deterioramento del valore. Si evidenzia che l'eventuale indisponibilità, dei progetti di bilancio delle partecipate e dei loro piani industriali previsionali aggiornati introduce ulteriori elementi di incertezza nell'ambito del processo di valutazione del valore delle partecipazioni. In tali circostanze non si può quindi escludere che il valore attribuito alle partecipazioni, sulla base delle informazioni disponibili, possa eventualmente differire da successive valutazioni formulate alla luce di diversi elementi informativi disponibili.

Attività per imposte anticipate e valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti

Il Gruppo presenta, tra le proprie attività patrimoniali significative, attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico e la data nella quale i costi potranno essere dedotti e in misura residuale da perdite fiscali riportabili a nuovo.

Tenuto conto delle aggiornate proiezioni macroeconomiche rispetto a quanto previsto dal piano industriale approvato a giugno 2022, si possono considerare confermate le conclusioni del probability test svolto al 31 dicembre 2023, dal quale non emergevano criticità in merito alla recuperabilità delle Attività per imposte anticipate.

La valutazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti implica un certo grado di complessità specialmente con riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine laddove vengono utilizzate ipotesi attuariali di natura demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) e finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione). Nella Parte B della presente Nota Integrativa per i fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti è stata effettuata l'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio consolidato (ai sensi di quanto previsto dallo IAS 1 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010)

Come indicato precedentemente l'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione annuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili il Gruppo prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica dell'istituto. Non si può pertanto escludere che per quanto ragionevoli tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti anche discostarsi dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione annuale o semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte.

Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.

A partire dall'invasione russa dell'Ucraina, avvenuta a fine febbraio 2022, si evidenzia invece che la stessa ha determinato un drastico peggioramento del contesto macroeconomico e delle previsioni di ripresa. In particolare, il conflitto ha avuto un impatto negativo sull'economia globale attraverso l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia. Ciò ha aggiunto pressioni inflazionistiche, imponendo un difficile equilibrio alle banche centrali nel loro tentativo di tenere sotto controllo l'inflazione senza innescare una recessione. Inoltre, le ulteriori tensioni geopolitiche del 2023 in particolare il conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente contribuito a generare incertezza.

In questo contesto, caratterizzato da una crescente incertezza sulle prospettive macroeconomiche, il Gruppo ha mantenuto i presidi già avviati nei precedenti trimestri.

Nel corso del primo semestre 2024 non si segnalano novità normative, pertanto le classificazioni e le valutazioni sono avvenute in continuità del Bilancio 2023 a cui si rimanda.

ECL – Perdite attese su crediti

Con riferimento al framework metodologico utilizzato dal Gruppo per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing ("ECL") nel corso del primo semestre 2024 sono state effettuate le usuali attività di aggiornamento delle parametrizzazioni degli scenari macroeconomici e dei fattori ponderali ad essi associati in base alle ultime previsioni disponibili, inclusive del mutato contesto macroeconomico.

Con specifico riferimento alla esplicita modellazione delle componenti prospettica e di scenario dependency, si precisa come si siano adottati, per il calcolo delle svalutazioni di giugno 2024, una pluralità di scenari macroeconomici:

  • uno scenario baseline, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2024);
  • uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2024);
  • uno scenario di natura estremale, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile al momento di calcolo delle svalutazioni (i.e. primo trimestre 2024);

In sede di ponderazione delle ECL scenario-dependent, allo scenario baseline viene assegnato, in ragione della sua natura, il fattore ponderale prevalente (pari al 65%), mentre gli scenari alternativi sono assegnati fattori ponderali rispettivamente pari a 25% e 10%.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Con riferimento ai management overlay applicati nel calcolo delle rettifiche di valore sui crediti performing, si è provveduto alla conferma delle evolutive metodologiche volte a recepire l'impatto, in termini sia di svalutazioni sia di staging, dei c.d. novel risk factors (i.e. energy risk, inflation risk, supply chain risk e geopolitical risk), all'aggiornamento dei c.d. moltiplicatori geo-settoriali alla luce dei nuovi forecast macroeconomici pubblicati, alla definizione e quantificazione di uno specifico "ESG add-on" per recepire nuovi fattori di rischio quali il climate and environment risk ed alla ricalibrazione degli add-on specifici (c.d. model-related overlay).

E' stata altresì confermata la modalità di calcolo dell'ECL su un portafoglio di esposizioni oggetto di monitoraggio considerato ad alta rischiosità rilevata attraverso l'applicazione di uno specifico overlay (process deficiencies-related add-on).

In ogni caso, non è tuttavia da escludersi come l'introduzione di differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing del Gruppo – influenzati peraltro dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento – possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione prospetti contabili al 30 giugno 2024.

Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Per il Gruppo, come già nell'esercizio precedente, non sono intercorse riclassifiche di attività finanziarie dovute al cambiamento di business model. Nel corso del primo semestre 2024, così come per quelli precedenti, non è intervenuto alcun cambiamento del «business model» del Gruppo Banca Popolare di Sondrio, ossia delle modalità con le quali il Gruppo gestisce gli strumenti finanziari.

Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

L'IFRS 13 definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di una attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Il fair value è un criterio di valutazione di mercato ma, mentre per alcune attività e passività potrebbero essere disponibili transazioni o informazioni di mercato osservabili, per altre attività e passività tali informazioni potrebbero non essere disponibili. Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica è necessario ricorrere a delle tecniche di valutazione che massimizzino l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riducano al minimo l'input di quelli non osservabili.

L'IFRS 13 richiede la misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei derivati OTC. Tale rischio riguarda le variazioni sia del merito creditizio della controparte sia quello dell'emittente. È stato pertanto implementato un modello di valorizzazione di questa componente di rischio che va a rettificare il valore puro di mercato dello strumento.

Per quanto riguarda i derivati con mark to market attivo la componente di rischio viene denominata CVA (Credit value adjustment) e rappresenta la perdita potenziale associata al rischio creditizio della controparte, mentre per gli strumenti con mark to market negativo il DVA (Debit value adjustment) quantifica il rischio emittente.

Questi aggiustamenti al prezzo sono ottenuti secondo un approccio model-based derivanti dalla possibilità di default sia delle controparti che della banca stessa, nonché ulteriori componenti rappresentativi di costo/convenienza associati all'operazione. Il Credit Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value dovuto al rischio che la controparte fallisca in un momento in cui la banca vanta un'esposizione positiva verso di essa. Assume quindi segno negativo e rappresenta una componente della valutazione che va pertanto a diminuire il fair value positivo dello strumento. Il Debt Valuation Adjustment rappresenta l'aggiustamento di fair value che considera le conseguenze sulle controparti di un eventuale fallimento della banca. Contrariamente al CVA, esso rappresenta un aggiustamento di segno positivo che va pertanto a diminuire il fair value negativo dello strumento. Nel caso in cui con la controparte sia stato stipulato uno specifico accordo di CSA (Credit Support Annex) e sia quindi stato dato o preso a garanzia un deposito in contanti, il valore dello strumento non viene rettificato per la componente di CVA/DVA. Il valore di CVA/DVA contabile per gli strumenti derivati viene quindi calcolato come il prodotto tra il fair value della posizione, la probabilità di default cumulata e il complemento a 1 del tasso di recupero (RR). Il calcolo di questi aggiustamenti è effettuato giornalmente direttamente negli applicativi che gestiscono le posizioni in strumenti derivati detenute dalla banca.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 2 comprendono: prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi, prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi, dati diversi dai prezzi quotati osservabili come tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati, volatilità implicite, spread creditizi, input corroborati dal mercato. Sono generalmente forniti da provider o desunti sulla base di prezzi calcolati grazie a parametri di mercato per attività finanziarie simili.

I valori di input per la determinazione del fair value di livello 3 sono valori non osservabili sul mercato per l'attività o per la passività e devono essere utilizzati per valutare il fair value nella misura in cui non siano disponibili gli input osservabili rilevanti. Devono riflettere le assunzioni che gli operatori di mercato

utilizzerebbero nel determinare il prezzo dell'attività o passività, incluse le assunzioni circa il rischio. I valori di input non osservabili sul mercato derivano da stime e valutazioni interne derivanti da modelli di pricing che privilegiano l'esame dei cash flow attesi e informazioni di prezzi e spread nonché dati e serie di dati storici relativi a fattori di rischio e report specialistici in materia.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati OTC, per cui non esistono quotazioni formulate pubblicamente da terze parti indipendenti e che sono tipicamente dei contratti siglati bilateralmente tra la banca e un'altra controparte finanziaria, vengono valorizzati attraverso opportuni modelli di pricing e classificati al Livello 2 o al Livello 3 (qualora si debba ricorrere ad assunzioni significative e/o a parametri di mercato non osservabili) della gerarchia del fair value. In particolare, tutti gli strumenti derivati possono essere ricondotti a due categorie:

  • ˗ Strumenti derivati con profilo simmetrico, che hanno come sottostante una transazione che avverrà in modo certo alla data (o a più date) di scadenza determinata e che prevedono azioni contemporanee e posizioni identiche (in termini di valore e di rischio) per entrambe le controparti. Fanno parte di questa categoria gli strumenti futures, forward e swap di tipo plain vanilla su tutte le tipologie di sottostanti negoziati. Tali strumenti si valutano tipicamente con il ricorso a un modello Discounted Cash Flow, che prevede lo sconto, a un tasso risk-free, dei flussi di cassa impliciti nel contratto.
  • ˗ Strumenti derivati con profilo asimmetrico, che hanno come sottostante una transazione che potrà avvenire (o non avvenire) a discrezione di una delle controparti. In particolare, esiste una controparte che acquista il diritto e che potrà discrezionalmente attivare la transazione sottostante alla data (o alle date) di scadenza determinata, mentre l'altra controparte, che vende il diritto, subirà la decisione dell'acquirente.

Tale categoria di strumenti derivati, cui appartengono tutte le tipologie di opzioni, necessita di modelli di calcolo basati sulla volatilità del sottostante con il possibile ricorso a modelli basati su metodi numerici, nel caso di presenza di elementi path-dependent rispetto all'evoluzione attesa del valore del sottostante o elementi di esoticità nella determinazione del payoff.

Finanziamenti e crediti

La modalità di valutazione al fair value dei finanziamenti e crediti, ove non si possano utilizzare parametri relativi al rischio di credito desumibili da quotazioni di mercato, comporta la classificazione dello strumento nel Livello 3 della Gerarchia del fair value. In linea generale, il calcolo del fair value per questi crediti avviene attraverso un modello DCF, dove i singoli flussi di cassa associati alle singole scadenze, depurati della componente non recuperabile correlata al rischio di credito della controparte, sono attualizzati ad un tasso privo di rischio maggiorato di un premio per l'illiquidità dello strumento stesso. I flussi di cassa alla singola data di pagamento vengono determinati partendo dai flussi contrattuali e considerano, ove rilevanti, sia dinamiche previsive di estinzione anticipata, sia la modellazione di eventuali componenti opzionali legate all'indicizzazione dei flussi. Per i crediti a vista o senza scadenza contrattuale il valore di bilancio netto è considerata la migliore approssimazione del fair value. I Prestiti Ipotecari Vitalizi (PIV), in ragione della loro particolare struttura contrattuale e del profilo di rischio, hanno un modello di valutazione specifico che è maggiormente focalizzato sul valore dell'immobile oggetto di finanziamento.

Per quanto attiene i crediti fiscali classificati nella voce delle Altre Attività di stato patrimoniale la stima del fair value viene calcolata con una modalità «base», che replica il modello DCF precedentemente esposto. Eventuali arricchimenti del modello valutativo potranno dipendere dall'osservazione sul mercato di transazioni comparabili, avendo a riferimento, ad esempio, size, livelli di attività, prossimità temporale agli attivi oggetto di valutazione.

Fondi OICR

Gli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) sono intermediari finanziari che raccolgono risparmio privato e lo investono sulla base di specifiche regole di gestione, declinate con riferimento a specifici limiti in termini di rischio, asset allocation, concentrazione ed esposizione.

Gli OICR hanno generalmente un patrimonio segregato che viene usualmente gestito in modo dinamico e la sua composizione è di solito solo parzialmente nota agli investitori. L'Ente Gestore provvede, con una frequenza prevista dal regolamento interno dell'OICR, a pubblicare una stima del valore netto complessivo del patrimonio dell'OICR stesso (denominato Net Asset Value o NAV), da cui viene calcolato il valore teorico di ciascuna quota.

Il profilo di rischio e rendimento di un investimento in OICR è estremamente variabile a seconda delle caratteristiche e della forma dell'OICR stesso, del tipo di legislazione cui è soggetto, del tipo di investimenti che effettua e delle possibilità di smobilizzo delle quote detenute. La maggior parte dei fattori connessi al profilo di rischio e di rendimento delle quote di un OICR è riflessa nella valorizzazione del patrimonio e, conseguentemente, nel valore del NAV prodotto e comunicato dall'Ente Gestore, che costituisce la base di determinazione del fair value delle quote stesse. Tuttavia, ci possono essere degli elementi di rischio non perfettamente o completamente riflessi nel NAV e che, pertanto, richiedono l'esecuzione di opportuni aggiustamenti rispetto al NAV per individuare il fair value. Ciò si riscontra particolarmente negli OICR con le seguenti caratteristiche:

  • OICR chiusi che, al contrario degli OICR aperti, non consentono agli investitori di ottenere (in qualunque momento) l'immediato smobilizzo delle proprie quote. Pertanto, tale smobilizzo è possibile soltanto rivendendo le proprie quote a terzi, il che comporta tempi normalmente lunghi e costi di transazione elevati.
  • OICR il cui NAV non rappresenta il fair value del patrimonio sottostante alcune tipologie di OICR, sulla base della legislazione di riferimento, possono adottare criteri valutativi del NAV che non corrispondono ai criteri valutativi che verrebbero utilizzati per determinare il fair value degli investimenti sottostanti. A tale categoria appartengono, a esempio, i fondi che investono in private equity (i cui investimenti sono spesso valutati al minore tra costo e mercato), quelli che investono in private debt (normalmente valutati al costo salvo impairment) e i fondi di NPEs che valorizzano talvolta i crediti sottostanti attualizzando i recuperi attesi rispetto a tassi lontani da quelli di mercato. In tutte queste situazioni, può essere opportuno effettuare un aggiustamento rispetto al NAV per riallinearlo al potenziale fair value.
  • OICR con pubblicazione del NAV poco frequente alcune tipologie di OICR, specialmente gli OICR chiusi e con asset sottostanti illiquidi forniscono il calcolo del NAV con una frequenza limitata. Conseguentemente, il valore espresso dall'ultimo NAV disponibile potrebbe essere anche significativamente diverso (in quanto non aggiornato) rispetto al valore effettivo a prezzi correnti del patrimonio dell'OICR stesso. Anche in questo caso, potrebbe essere opportuno procedere ad aggiustamenti del NAV per determinare il fair value.

Partecipazioni e altri titoli di capitale

Qualora non siano disponibili fonti di prezzo di Livello 1 e di Livello 2, la determinazione del fair value avviene attraverso l'utilizzo di un modello di valutazione ad-hoc, definito specificamente rispetto alle caratteristiche dello strumento in oggetto e delle informazioni finanziarie disponibili al momento della valutazione. In tal caso, lo strumento verrà classificato al Livello 3 della Gerarchia del fair value. In tali circostanze si utilizzano specifici approcci e metodologie valutative sviluppati ad-hoc dall'Ufficio Modelli di pricing e di valutazione conformente alle best practice e alla letteratura di settore in ambito di valuation and financial modelling, che possono essere ricondotti alle due seguenti macro-tipologie di metodi valutativi analitici e empirici. I c.d. metodi analitici vengono solitamente utilizzati come approccio valutativo principale, qualora non siano rilevabili transazioni dirette sulla società oggetto di valutazione aventi a riferimento il trasferimento di una quota significativa del capitale sociale intercorso tra controparti indipendenti di mercato in un arco di tempo ragionevolmente ravvicinato. Tali metodologie stimano il valore di una società attraverso l'analisi dei suoi fondamentali per la determinazione degli input (come flussi di cassa, reddito, patrimonio, etc.) su cui la valutazione è basata. I metodi analitici si differenziano da quelli empirici (descritti in seguito), i quali stimano il valore di una società facendo affidamento ai prezzi di società comparabili sul mercato.

Per i titoli di capitale non quotati per i quali non sono disponibili input osservabili e per i quali le più

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

recenti informazioni disponibili per valutare il fair value sono insufficienti, la miglior stima dello stesso è stata effettuata considerando il valore del patrimonio netto rettificato.

Attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Per il Gruppo Banca Popolare di Sondrio le attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente sono rappresentate dal patrimonio immobiliare di proprietà detenuto a scopo d'investimento valutati al fair value sulla base di quanto previsto dal principio IAS 40.

Il fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento, viene determinato attraverso il ricorso ad apposite perizie predisposte da parte di indipendenti società, professionalmente qualificate ed operanti nel ramo specifico, in grado di fornire valutazioni immobiliari sulla base degli standard RICS Valuation.

Tali standard garantiscono che:

  • ˗ il fair value venga determinato coerentemente alle indicazioni del principio contabile internazionale IFRS 13, ossia rappresenti l'ammontare stimato a cui un'attività verrebbe ceduta e acquistata, alla data di valutazione, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni;
  • ˗ i periti presentino dei requisiti professionali, etici e di indipendenza allineati alle previsioni degli standard internazionali ed europei.

Per gli immobili di importo significativo, ossia per gli immobili di valore superiore a euro 5 milioni, è prevista una perizia di tipo «full», ossia condotta mediante un sopralluogo dell'immobile, oltre che attraverso un'analisi di dettaglio della documentazione disponibile. Per i restanti immobili è invece possibile ricorrere ad una perizia di tipo «drive-by», ossia basata sull'esame della documentazione oltre che attraverso un sopralluogo esterno dell'unità oggetto di valutazione.

Tenuto conto che per gli immobili destinati a scopo di investimento il criterio di misurazione è il fair value il valore viene determinato sulla base di nuove perizie ogni anno.

Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo determina il fair value delle attività e passività ricorrendo a varie metodologie definite all'interno delle policies aziendali. Sulla base degli input che possono essere utilizzati gli strumenti finanziari vengono classificati di Livello 1, Livello 2, Livello 3. Vengono classificati nel Livello 1 gli strumenti finanziari che sono oggetto di quotazione in mercati attivi per i quali il fair value è assunto sulla base delle quotazioni ufficiali sul mercato. Nel caso in cui si sia in presenza di più mercati attivi viene considerato il mercato principale; in assenza di quest'ultimo il mercato più vantaggioso. Di norma gli input di livello 1 non possono essere rettificati. Il concetto di mercato attivo non coincide con quello di mercato regolamentato ma è strettamente riferito allo strumento finanziario. Ne consegue che l'essere quotato in un mercato regolamentato non è sufficiente per essere definito quotato in un mercato attivo. I prezzi quotati sono rilevati da listini, dealer, broker ecc. e sono rappresentativi di transazioni regolarmente effettuate.

Vengono classificati nel livello 2 gli strumenti finanziari per i quali gli input sono diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. In tale caso si ricorre a tecniche di valutazione che sono il metodo della valutazione di mercato, il metodo reddituale che a sua volta si basa sulle tecniche del valore attuale e modelli di misurazione del prezzo delle opzioni. L'utilizzo di una tecnica del valore attuale ricomprende a sua volta i seguenti elementi:

  • a) una stima dei flussi finanziari futuri per l'attività o la passività da valutare;
  • b) l'incertezza inerente ai flussi finanziari data dalle possibili variazioni dell'ammontare e della tempistica degli stessi;
  • c) il tasso applicato ad attività monetarie senza rischio con durate analoghe;
  • d) il premio per il rischio;
  • e) per le passività il rischio di inadempimento relativo a tale passività, compreso il rischio di credito del debitore stesso.

Vengono classificati nel livello 3 gli strumenti finanziari per i quali gli input non siano osservabili. In

questo caso vengono utilizzate le migliori informazioni disponibili nelle circostanze specifiche tenendo conto anche di tutte le informazioni relative ad assunzioni ragionevolmente disponibili adottate dagli operatori di mercato.

Nel caso in cui la valutazione di uno strumento finanziario avvenga mediante ricorso a input di livelli diversi allo strumento finanziario viene attribuito il livello con l'input significativo più basso. Il principio contabile IFRS 13 richiede, per le attività finanziarie classificate al livello 3, informativa in merito alla sensitività dei risultati economici a seguito del cambiamento di uno o più parametri non osservabili utilizzati nelle tecniche di valutazione impiegate nella determinazione del fair value.

Anche in considerazione del fatto che il peso specifico di tali strumenti all'interno del portafoglio delle attività finanziarie del gruppo è contenuto e che all'interno degli strumenti di livello 3 sono ricompresi una buona parte di titoli valutati secondo modelli i cui input sono specifici dell'entità oggetto di valutazione (ad esempio i valori patrimoniali della società) o attraverso prezzi tratti da operazioni precedenti senza ulteriori rettifiche (per i quali non è richiesta informativa quantitativa della sensibilità della misurazione), variazioni degli input non osservabili non comportano significativi impatti economici.

In relazione ai titoli Asset Backed Securities (ABS) presenti in portafoglio, rivenienti dalle operazioni di cessione tramite cartolarizzazione di portafogli di crediti in sofferenza le analisi e valutazioni sono state svolte sulla base del più recente patrimonio informativo disponibile e seguendo per la modellazione dei flussi di cassa dell'operazione di securitization la c.d. waterfall structure. Dalle analisi svolte non sono emersi elementi tali da giustificare una variazione del fair value delle tranche rispetto ai valori attualmente iscritti a bilancio.

Sono inoltre presenti in portafoglio quote di fondi rivenienti da operazioni di ristrutturazione di crediti corporate, la cui misurazione al fair value viene effettuata sulla base del NAV, eventualmente corretto per tenere conto della scarsa liquidabilità dell'investimento.

Gli strumenti classificati al livello 3, per i quali nella determinazione del fair value vengono elaborati input non osservabili di carattere quantitativo, sono riconducibili, in buona parte, a strumenti finanziari che non hanno superato il test SPPI previsto per la classificazione delle attività finanziarie dall'IFRS 9. Il fair value della maggior parte di tali strumenti finanziari è determinato attraverso un modello di Discounted Cash Flow o, per prodotti a revoca, posto pari all'esposizione lorda rettificata per la componente di perdita per rischio di credito. Al cambiamento dei parametri di rischio non osservabili, i risultati economici non presentano rilevanti oscillazioni. In particolare, sono state effettuate le seguenti analisi:

  • a) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di PD (Probability of default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value complessivo minore dello 0,12% nello scenario avverso e minore dello 0,22% nello scenario estremo). Le variazioni risultano molto contenute, in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • b) un'analisi di sensitivity alla variazione del parametro di LGD (Loss Given default) considerando i valori del parametro stesso in differenti scenari: avverso ed estremo. In entrambi i casi le variazioni del fair value sono molto contenute (fair value minore dello 0,21% nello scenario avverso e minore dello 0,38% nello scenario estremo). Anche in questo caso, le variazioni risultano molto contenute in quanto la maggior parte di tali strumenti presenta un basso rischio di credito.
  • c) un'analisi di sensitivity alla variazione del tasso di attualizzazione utilizzato per lo sconto dei flussi di cassa, applicando uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–200 basis points. In questi casi le variazioni del fair value sono pari a -1,84% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,52% in caso di abbassamento delle medesime. In particolare, nei rapporti rateali a tasso fisso il valore del tasso di capitalizzazione non è impattato dallo «shock», che impatta invece in fase di attualizzazione dei flussi; al contrario, nei rapporti rateali indicizzati ad un tasso variabile il valore del tasso di capitalizzazione, con riferimento alla componente di spread, non è impattato dallo «shock», mentre lo «shock» impatta in fase di determinazione delle componenti variabili delle cedole e nella fase di attualizzazione dei flussi. Il fair value, con e senza l'applicazione dello «shock», può riflettere un effetto di attualizzazione da tasso negativo; questo è in linea con quanto calcolato correntemente in altre elaborazioni e con la

prassi di mercato. La fase di capitalizzazione ha un limite naturale a zero, non vengono generate rate con quota interessi negativa. Le variazioni di fair value sono maggiori rispetto alle altre due sensitivity, ma rimangono comunque su livelli contenuti.

d) un'analisi di sensitivity volta a quantificare l'impatto della modellazione esplicita della componente di illiquidity and funding spread. Nell'ipotesi di non applicare una modellazione esplicita di tale componente la variazione del fair value è pari a +1,25% applicando invece uno «shock» parallelo alle curve dei tassi di +/–50 basis points, le variazioni del fair value sono pari a -2,36% nel caso in cui si consideri l'innalzamento delle curve dei tassi, viceversa un aumento di fair value pari a +2,46% in caso di abbassamento delle medesime.

Gerarchia del fair value

Nella determinazione del fair value l'IFRS 13 richiama il concetto di gerarchia dei criteri utilizzati per la misurazione che era stato introdotto da un emendamento all'IFRS 7 recepito dal regolamento n. 1165 del 27/11/2009, il quale prevedeva l'obbligo di classificare le valutazioni sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni degli strumenti finanziari. Si distinguono i seguenti livelli:

  • a) quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo per le attività o passività oggetto di valutazione (livello 1);
  • b) input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (livello 2);
  • c) input che non sono basati sui dati di mercato osservabili (livello 3). In questo caso il fair value viene determinato ricorrendo a tecniche di valutazione che si basano in modo consistente sul ricorso di stime e assunti da parte degli uffici del Gruppo.

L'allocazione nei livelli non è opzionale ma va effettuata in ordine gerarchico essendo attribuita priorità ai prezzi ufficiali su mercati attivi; in assenza di tali input si ricorre prima a metodi diversi dai primi ma che prendono comunque a riferimento parametri osservabili, altrimenti a tecniche di valutazione utilizzando input non osservabili.

I trasferimenti di una attività o passività tra i diversi livelli di gerarchia del fair value sono effettuati quando a seguito di variazioni degli input appare non coerente la classificazione precedente.

Gerarchia del fair value del patrimonio immobiliare

Il fair value degli immobili detenuti a scopo d'investimento è classificato in corrispondenza del livello 3 nella gerarchia di fair value prevista dal principio contabile IFRS 13, in quanto è determinato utilizzando tecniche di valutazione per le quali uno degli input significativi non è basato su dati osservabili dal mercato.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

Gerarchia del fair value

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30/06/2024 31/12/2023
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
174.542 158.222 421.341 115.305 128.809 446.857
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 106.091 120.408 - 57.735 91.758 580
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
68.451 37.814 421.341 57.570 37.051 446.277
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3.735.277 - 100.347 3.106.079 - 106.537
3. Derivati di copertura - 85 - - 1 -
4. Attività materiali - - 78.302 - - 82.188
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 3.909.819 158.307 599.990 3.221.384 128.810 635.582
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 462 13.050 - 68 69.509 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 814 - - 1.924 -
Totale 462 13.864 - 68 71.433 -

L'impatto di CVA (Credit value adjustment) e DVA (Debit value adjustment) sulla determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati non è significativo, anche in relazione alla presenza, per una parte consistente di esposizioni, di accordi di credit support annex (CSA).

Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
di cui: a)
attività
finanziarie
detenute per
la
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
Derivati di Attività Attività
Totale negoziazione fair value value complessiva copertura materiali immateriali
1. Esistenze iniziali 446.857 580 - 446.277 106.537 - 82.188 -
2. Aumenti 69.267 19.002 - 50.265 12.480 - - -
2.1. Acquisti 60.047 19.002 - 41.045 - - - -
2.2. Profitti imputati a: 5.669 - - 5.669 12.476 - - -
2.2.1. Conto Economico 5.669 - - 5.669 39 - - -
- di cui plusvalenze 5.496 - - 5.496 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - - - - 12.437 - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 3.551 - - 3.551 4 - - -
3. Diminuzioni 94.783 19.582 - 75.201 18.670 - 3.886 -
3.1. Vendite 19.734 19.482 - 252 101 - - -
3.2. Rimborsi 33.299 - - 33.299 - - - -
3.3. Perdite imputate a: 13.962 100 - 13.862 638 - 1.640 -
3.3.1. Conto Economico 13.962 100 - 13.862 - - 1.640 -
- di cui minusvalenze 13.938 100 - 13.838 - - 1.640 -
3.3.2. Patrimonio netto - - - - 638 - - -
3.4. Trasferimenti da altri livelli - - - - 17.610 - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
27.788 - - 27.788 321 - 2.246 -
4. Rimanenze finali 421.341 - - 421.341 100.347 - 78.302 -

La diminuzione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, nel corso del periodo, è in buona parte riconducibile a strumenti finanziari (in particolare crediti) che non hanno superato il test SPPI e che, pertanto, sono stati classificati in questa voce.

Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30/06/2024 31/12/2023
Attività/Passività non misurate al fair value o Valore Valore
misurate al fair value su base non ricorrente Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
45.291.855 9.561.960 - 36.541.381 45.530.807 9.937.520 - 36.424.182
2. Attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - - - -
Totale 45.291.855 9.561.960 - 36.541.381 45.530.807 9.937.520 - 36.424.182
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
51.142.341 4.931.560 371.590 45.845.614 52.310.486 4.097.785 381.795 47.833.989
2. Passività associate ad attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 51.142.341 4.931.560 371.590 45.845.614 52.310.486 4.097.785 381.795 47.833.989

Informativa sul c.d. «day one profit/loss»

Il «day one profit/loss» regolato dall'IFRS7 e dallo IFRS 9 B5.1.2A, deriva dalla differenza all'atto della prima rilevazione tra il prezzo di transazione dello strumento finanziario e il fair value. Tale differenza è riscontrabile, in linea di massima, per quegli strumenti finanziari che non hanno un mercato attivo. Tale differenza viene imputata a conto economico in funzione della vita utile dello strumento finanziario stesso. Il Gruppo non ha in essere operatività tali da generare componenti di reddito significative inquadrabili nel cosiddetto «day one profit/loss».

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note illustrative consolidate

Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Attivo

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 20

Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

30/06/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 37.504 - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 37.504 - - - - -
2. Titoli di capitale 28.957 - - 28.251 - 580
3. Quote di O.I.C.R. 39.075 71.772 - 28.823 69.702 -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 105.536 71.772 - 57.074 69.702 580
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 555 48.636 - 661 22.056 -
1.1 di negoziazione 555 48.636 - 661 22.056 -
1.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 555 48.636 - 661 22.056 -
Totale (A+B) 106.091 120.408 - 57.735 91.758 580

Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

30/06/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 68.451 - 15.647 57.570 - 17.139
1.1 Titoli strutturati 10.818 - 15.647 6.479 - 17.139
1.2 Altri titoli di debito 57.633 - - 51.091 - -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - 37.814 153.773 - 37.051 125.431
4. Finanziamenti - - 251.920 - - 303.706
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - 251.920 - - 303.706
Totale 68.451 37.814 421.340 57.570 37.051 446.276

I titoli di debito classificati in questa voce sono strumenti rientranti in un business model di strumenti finanziari gestiti al fair value e non detenuti con finalità di negoziazione.

Le quote di O.I.C.R. sono costituite da: fondi e sicav azionari per euro 48,868 milioni, fondi obbligazionari per euro 110,995 milioni, fondi bilanciati e flessibili per euro 18,161 milioni e fondi

immobiliari per euro 13,563 milioni. In merito ai fondi comuni acquisiti nell'ambito di operazioni di cessioni di crediti ricompresi tra i fondi obbligazionari e immobiliari si rinvia allo specifico paragrafo presente nelle note illustrative Sezione «Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura», sottosezione «Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività».

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – voce 30

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

30/06/2024 31/12/2023
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 3.732.084 - 201 3.102.919 - 17.857
1.1 Titoli strutturati 350.343 - - 334.190 - 2.906
1.2 Altri titoli di debito 3.381.741 - 201 2.768.729 - 14.951
2. Titoli di capitale 3.194 - 100.147 3.159 - 88.681
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 3.735.278 - 100.348 3.106.078 - 106.538

Il portafoglio dei titoli di debito è per lo più costituito da titoli governativi dello Stato italiano, detenuti con l'intento sia di percepire flussi finanziari che di beneficiare di eventuali utili derivanti dalla cessione degli stessi. Tra i titoli di capitale sono classificate anche partecipazioni detenute in un'ottica di sostegno all'attività tipica e di supporto allo sviluppo delle realtà territoriali in cui opera il Gruppo.

Note illustrative consolidate

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – voce 40

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

30/06/2024 31/12/2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso
Banche Centrali
315.631 - - - - 315.631 322.403 - - - - 322.403
1. Depositi a
scadenza
- - - - - - - - - - - -
2. Riserva
obbligatoria
315.631 - - - - - 322.403 - - - - -
3. Pronti contro
termine
- - - - - - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - - - - - -
B. Crediti verso
banche
1.842.876 - - 1.119.618 - 704.413 1.799.648 - - 1.052.148 - 726.905
1. Finanziamenti 687.879 - - - - 692.888 693.116 - - - - 698.622
1.1 Conti
correnti
- - - - - - - - - - - -
1.2. Depositi a
scadenza
612.600 - - - - - 620.286 - - - - -
1.3. Altri
finanziamenti:
75.279 - - - - - 72.830 - - - - -
- Pronti contro
termine attivi
- - - - - - - - - - - -
- Finanziamenti
per leasing
- - - - - - - - - - - -
- Altri 75.279 - - - - - 72.830 - - - - -
2. Titoli di debito 1.154.997 - - 1.119.618 - 11.525 1.106.532 - - 1.052.148 - 28.283
2.1 Titoli
strutturati
745.899 - - 739.249 - 9.457 683.752 - - 675.721 - 8.406
2.2 Altri titoli di
debito
409.098 - - 380.369 - 2.068 422.780 - - 376.427 - 19.877
Totale 2.158.507 - - 1.119.618 - 1.020.044 2.122.051 - - 1.052.148 - 1.049.308

Tali crediti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value dei crediti a vista o con scadenza a breve termine, viene assunto pari al valore di bilancio.

Note Illustrative consolidate

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

30/06/2024
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 33.079.883 514.143 90.491 - - 34.853.901
1. Conti correnti 3.134.667 122.372 21.501 - - -
2. Pronti contro termine attivi 514.689 - - - - -
3. Mutui 19.996.178 344.401 64.405 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
570.678 6.434 369 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 3.771.898 644 - - - -
7. Altri finanziamenti 5.091.773 40.292 4.216 - - -
2. Titoli di debito 9.448.831 - - 8.442.342 - 667.436
1. Titoli strutturati 1.510.512 - - 826.953 - 667.436
2. Altri titoli di debito 7.938.319 - - 7.615.389 - -
Totale 42.528.714 514.143 90.491 8.442.342 - 35.521.337
31/12/2023
Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 32.819.543 509.528 94.165 - - 34.588.601
1. Conti correnti 3.416.247 132.715 19.137 - - -
2. Pronti contro termine attivi - - - - - -
3. Mutui 20.172.284 323.263 70.952 - - -
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del
quinto
533.310 6.515 490 - - -
5. Finanziamenti per leasing - - - - - -
6. Factoring 3.788.495 1.208 - - - -
7. Altri finanziamenti 4.909.207 45.827 3.586 - - -
2. Titoli di debito 9.985.520 - - 8.885.372 - 786.273
1. Titoli strutturati 1.586.329 - - 799.215 - 765.875
2. Altri titoli di debito 8.399.191 - - 8.086.157 - 20.398
Totale 42.805.063 509.528 94.165 8.885.372 - 35.374.874

I crediti per una parte non rilevante sono oggetto di copertura specifica e generica.

Tra i crediti sono ricompresi euro 1.725 milioni di mutui residenziali che hanno costituito oggetto di operazioni di covered bond poste in essere della Capogruppo. I titoli emessi nell'ambito del programma di covered bond in essere sono stati collocati presso clientela istituzionale. Mantenendo la Capogruppo tutti i rischi e i benefici relativi a tali mutui non si è proceduto alla loro cancellazione contabile e pertanto sono stati mantenuti in bilancio.

A seguito dell'operazione di autocartolarizzazione posta in essere dalla Capogruppo a giugno 2023 tra i mutui sono ricompresi euro 2.544 milioni di mutui performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari, che hanno costituito oggetto dell'operazione. Parimenti all'operazione di covered bond, la Capogruppo ha mantenuto tutti i rischi e benefici dei crediti cartolarizzati pertanto non si è proceduto alla loro

derecognition.

Nella voce 2. Titoli di debito, sono inclusi per euro 227,190 milioni i titoli senior emessi dal veicolo Diana S.p.V., POP NPLs 2020 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2021 S.p.V., Luzzatti POP NPLs 2022 S.p.V e Luzzatti POP NPLs 2023 S.p.V.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 10.403.823 100.402 208.971 - - 4.607 4.358 - - -
Finanziamenti 29.822.835 - 4.523.898 1.235.074 157.789 57.755 205.585 720.932 67.298 113.766
Totale
30/06/2024
40.226.658 100.402 4.732.869 1.235.074 157.789 62.362 209.943 720.932 67.298 113.766
Totale
31/12/2023
40.860.578 70.024 4.319.820 1.186.707 158.585 65.568 187.720 677.177 64.419 83.467

Derivati di copertura – voce 50

Fair Value
30/06/2024
Valore
nominale
Fair Value
31/12/2023
Valore
nominale
Livello 1 Livello 2 Livello 3 30/06/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari
1) Fair value - 85 - 24.678 - 1 - 208
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 85 - 24.678 - 1 - 208

Nella tabella è indicato il fair value positivo dei derivati di copertura, suddiviso in relazione all'attività o alla passività coperta e alla tipologia di copertura realizzata. Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha posto in essere quattro operazioni di copertura generica (c.d. macrohedging) dal rischio di tasso di interesse su un ammontare di crediti classificati nel portafoglio al costo ammortizzato.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – voce 60

Adeguamento di valore delle attività coperte / Componenti del gruppo 30/06/2024 31/12/2023
1. Adeguamento positivo 594 1.776
1.1 di specifici portafogli: 594 1.776
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 594 1.776
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (32) (1)
2.1 di specifici portafogli: (32) (1)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (32) (1)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale 562 1.775

Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo delle variazioni di valore delle attività oggetto di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso di interesse, per la cui applicazione la banca si avvale della possibilità, prevista dall'IFRS 9, di continuare ad applicare le previsioni consentite dallo IAS 39 nella versione «Carve-out».

Partecipazioni – voce 70

Partecipazioni: variazioni annue

30/06/2024 31/12/2023
A. Esistenze inziali 376.357 322.632
B. Aumenti 15.856 54.256
B.1 Acquisti 940 -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 14.916 54.256
C. Diminuzioni 6.150 531
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni 241 34
C.4 Altre variazioni 5.909 497
D. Rimanenze finali 386.063 376.357
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali (447) (447)

Le altre variazioni in aumento e in diminuzione derivano principalmente dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate.

Note illustrative consolidate

Attività materiali – voce 90

Attività materiali ad uso funzionale: composizione

Attività/Valori 30/06/2024 31/12/2023
1. Attività di proprietà 385.199 347.774
a) terreni 76.234 75.316
b) fabbricati 196.864 182.508
c) mobili 8.658 6.495
d) impianti elettronici 5.619 4.912
e) altre 97.824 78.543
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 148.533 158.882
a) terreni - -
b) fabbricati 148.332 158.593
c) mobili - -
d) impianti elettronici 132 161
e) altre 69 128
Totale 533.732 506.656
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

30/06/2024 31/12/2023
Attività/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività di proprietà - - 78.302 - - 82.188
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - 78.302 - - 82.188
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - - - -
a) terreni - - - - - -
b) fabbricati - - - - - -
Totale - - 78.302 - - 82.188
di cui: ottenute tramite l'escussione
delle garanzie ricevute
- - - - - -

Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Attività/Valori 30/06/2024 31/12/2023
1. Rimanenze di attività materiali ottenute tramite l'escussione delle garanzie
ricevute
58.770 61.929
a) terreni 2.061 2.128
b) fabbricati 56.709 59.801
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
2. Altre rimanenze di attività materiali 20.403 26.301
Totale 79.173 88.230
di cui: valutate al fair value al netto dei costi di vendita - -

Attività immateriali – voce 100

30/06/2024 31/12/2023 Attività/Valori Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita A.1 Avviamento - 16.997 - 16.997 A.1.1 di pertinenza del gruppo - 16.997 - 16.997 A.1.2 di pertinenza di terzi - - - - A.2 Altre attività immateriali 22.393 - 20.759 di cui: software 22.001 - 20.116 - A.2.1 Attività valutate al costo: 22.393 - 20.759 a) Attività immateriali generate internamente 16 - 15 b) Altre attività 22.377 - 20.744 - A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - b) Altre attività - - - - Totale 22.393 16.997 20.759 16.997

Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Le attività immateriali a vita utile indefinita iscritte nel bilancio consolidato semestrale sono rappresentate da avviamenti rilevati nell'ambito di aggregazioni aziendali a seguito del completamento del processo di allocazione del costo dell'acquisizione effettuato come previsto dall'IFRS 3. In particolare, gli avviamenti iscritti riguardano:

Factorit S.p.a per un importo pari a euro 7,847 milioni, la società opera nel settore delle Anticipazioni, garanzie e gestione dei crediti commerciali delle imprese. L'acquisizione del controllo è avvenuto nel 2010, in data 1 marzo 2022 si è perfezionato l'acquisto delle quote di minoranza e l'interessenza detenuta dalla Capogruppo è quindi salita dal 60,5% al 100%;

Prestinuova S.p.a. per un importo pari a euro 4,785 milioni, la società è stata acquisita il 23 luglio 2018. Operava nel settore delle concessioni di finanziamento rimborsabile mediante cessione del quinto dello stipendio o della pensione. In data 24 giugno 2019 è stata perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione di PrestiNuova S.p.A. in Banca della Nuova Terra S.p.A. («BNT») che svolge ora tale attività, società quest'ultima anch'essa interamente posseduta da Banca Popolare di Sondrio;

Rent2Go S.r.l. di cui la Capogruppo ha acquisito la totalità del capitale sociale in data 1°aprile 2022. Il processo di allocazione del costo dell'acquisizione si è concluso nell'esercizio 2022 con la rilevazione di un avviamento pari a euro 4,365 milioni. La società opera nel settore del noleggio autoveicoli a lungo termine dedicato a professionisti, partite IVA e piccole imprese.

Inoltre, nella voce è ricompresa anche un componente di circa euro 0,4 milioni legata alle liste clienti di Rent2Go S.r.l..

Secondo quanto disposto dallo IAS 36 le attività immateriali a vita utile indefinita devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment al fine di verificarne la recuperabilità. Il test viene effettuato al 31 dicembre di ogni anno e, comunque, ogni qualvolta sia rilevata la presenza di indicatori di perdita di valore. Non si è ritenuto di effettuare l'impairment test.

Note illustrative consolidate

Altre attività – voce 130

Altre attività: composizione

30/06/2024 31/12/2023
Acconti versati al fisco 91.702 55.095
Crediti d'imposta DL «Cura Italia» e «Rilancio» 2.109.236 1.964.684
Crediti d'imposta e relativi interessi 14.163 13.978
Assegni di c/c tratti su terzi 11.175 16.897
Assegni di c/c tratti su banche del gruppo - 604
Operazioni in titoli di clientela 59.814 24.821
Anticipi a fornitori 1.138 1.191
Anticipi a clienti in attesa di accrediti 28.072 31.946
Addebiti diversi in corso di esecuzione 29.581 33.714
Liquidità fondo quiescenza 22.084 18.553
Ratei attivi non riconducibili 38.556 53.489
Risconti attivi non riconducibili 49.825 41.886
Differenze di elisione 4.978 3.930
Poste residuali 136.008 126.249
Totale 2.596.332 2.387.037

L' incremento della voce 130 «Altre attività» è riferibile ai crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio» pari a euro 2.109,236 milioni. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto esposto nelle presenti note illustrative alla Sezione 16. Altre Informazioni.

Passivo

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – voce 10

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali 3.877.531 - - - 4.653.679 - - -
2. Debiti verso banche 4.482.169 - - - 5.263.996 - - -
2.1 Conti correnti e depositi a vista 469.033 - - - 538.811 - - -
2.2 Depositi a scadenza 1.063.376 - - - 1.036.843 - - -
2.3 Finanziamenti 2.933.820 - - - 3.660.258 - - -
2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.471.927 - - - 3.239.952 - - -
2.3.2 Altri 461.893 - - - 420.306 - - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
2.5 Debiti per leasing 3 - - - 11 - - -
2.6 Altri debiti 15.937 - - - 28.073 - - -
Totale 8.359.700 - - 8.359.700 9.917.675 - - 9.917.675

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

I debiti verso banche centrali comprendono un finanziamento contratto con la BCE per complessivi euro 3.700 milioni nel quadro delle operazioni di «Targeted Longer-Term refinancing operations» (TLTRO III) con scadenza 25 settembre 2024.

In data 28 giugno 2023 è stato rimborsato il finanziamento di euro 4.368 milioni acceso nel mese di giugno 2020 e in data 27 marzo 2024 è stato rimborsato il finanziamento di euro 806 milioni.

La sottovoce «Finanziamenti - Altri» è principalmente costituita da provvista fondi della BEI in correlazione ai finanziamenti erogati dall'Istituto sulla base di convenzione stipulata con la stessa.

Trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value.

Note illustrative consolidate

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

30/06/2024 31/12/2023
Valore Fair Value Valore Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 30.406.365 - - - 30.553.720 - - -
2. Depositi a scadenza 5.016.831 - - - 4.376.073 - - -
3. Finanziamenti 1.717.497 - - - 2.241.059 - - -
3.1 Pronti contro termine passivi 1.717.497 - - - 2.241.059 - - -
3.2 Altri - - - - - - - -
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- - - - - - - -
5. Debiti per leasing 153.058 - - - 163.259 - - -
6. Altri debiti 192.164 - - - 582.190 - - -
Totale 37.485.915 - - 37.485.915 37.916.301 - - 37.916.301

Tali debiti non sono oggetto di copertura specifica.

Il fair value viene assunto pari al valore di bilancio trattandosi di debiti prevalentemente a vista o con scadenza a breve termine.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

30/06/2024 31/12/2023
Valore Fair Value Valore
Bilancio
Fair Value
Tipologia titoli/Valori Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. obbligazioni 5.207.423 4.931.560 282.287 - 4.383.516 4.097.785 288.801 -
1.1 strutturate 2.418.441 2.223.674 196.354 - 2.239.535 2.014.669 212.679 -
1.2 altre 2.788.982 2.707.886 85.933 - 2.143.981 2.083.116 76.122 -
2. altri titoli 89.303 - 89.303 - 92.994 - 92.994 -
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 89.303 - 89.303 - 92.994 - 92.994 -
Totale 5.296.726 4.931.560 371.590 - 4.476.510 4.097.785 381.795 -

Il fair value della sottovoce altri titoli è pari al valore di bilancio in quanto nella voce sono ricompresi assegni circolari e similari con durata a breve termine.

I titoli a livello 1 si riferiscono in buona parte a prestiti obbligazionari quotati sul mercato Hi-mtf (Sistema Multilaterale di negoziazione).

Note Illustrative consolidate

Passività finanziarie di negoziazione – voce 20

Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

30/06/2024 31/12/2023
Fair Value Fair Value
Tipologia operazioni/Valori VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV* VN Livello 1 Livello 2 Livello 3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -
3.2.2 Altri - - - - - - - - - -
Totale (A) - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 462 13.050 - - - 68 69.509 - -
1.1 Di negoziazione - 462 13.050 - - - 68 69.509 - -
1.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
1.3 Altri - - - - - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -
2.2 Connessi con la fair value
option
- - - - - - - - - -
2.3 Altri - - - - - - - - - -
Totale (B) - 462 13.050 - - - 68 69.509 - -
Totale (A+B) - 462 13.050 - - - 68 69.509 - -

FV* = Fair Value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = Valore nominale o nozionale

Note illustrative consolidate

Derivati di copertura – voce 40

Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair value 30/06/2024 VN Fair value 31/12/2023 VN
Livello 1 Livello 2 Livello 3 30/06/2024 Livello 1 Livello 2 Livello 3 31/12/2023
A. Derivati finanziari - 814 - 36.738 - 1.924 - 63.794
1) Fair value - 814 - 36.738 - 1.924 - 63.794
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 814 - 36.738 - 1.924 - 63.794

VN = Valore nominale

Altre passività – voce 80

Altre passività: composizione

30/06/2024 31/12/2023
Somme a disposizione di terzi 530.159 549.629
Imposte da versare al fisco c/terzi 120.646 156.976
Imposte da versare al fisco 1.985 7.447
Competenze e contributi relativi al personale 24.747 19.714
Fornitori 30.645 42.462
Transitori enti vari 9.934 4.862
Fatture da ricevere 20.577 23.559
Accrediti in corso per operazioni finanziarie 28 154
Scarti valuta su operazioni di portafoglio 16.728 18.156
Compenso amministratori e sindaci 184 98
Finanziamenti da perfezionare erogati a clientela 8.760 7.621
Accrediti diversi in corso di esecuzione 119.655 47.455
Ratei passivi non riconducibili 51.432 25.634
Risconti passivi non riconducibili 18.172 15.725
Differenze di elisione 78.974 46.576
Poste residuali 230.857 95.989
Totale 1.263.483 1.062.057

La voce «scarti valuta su operazioni di portafoglio» riguarda gli effetti ricevuti e inviati salvo buon fine o al dopo incasso e che vengono registrati nei conti di stato patrimoniale solo al momento del regolamento.

Trattamento di fine rapporto del personale – voce 90

Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

30/06/2024 31/12/2023
A. Esistenze iniziali 33.459 35.597
B. Aumenti 5.140 10.900
B.1 Accantonamenti dell'esercizio 5.124 10.890
B.2 Altre variazioni 16 10
C. Diminuzioni 6.700 13.038
C.1 Liquidazioni effettuate 959 2.078
C.2 Altre variazioni 5.741 10.960
D. Rimanenze finali 31.899 33.459
Totale 31.899 33.459

Fondi per rischi e oneri – voce 100

Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 30/06/2024 31/12/2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
45.167 47.302
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 42.956 48.935
3. Fondi di quiescenza aziendali 181.040 178.950
4. Altri fondi per rischi ed oneri 101.321 88.433
4.1 controversie legali e fiscali 84.190 63.626
4.2 oneri per il personale 14.617 22.237
4.3 altri 2.514 2.570
Totale 370.484 363.620

I fondi di quiescenza, al 30 giugno 2024 pari a euro 181,040 milioni, sono costituiti dal fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo per euro 161,362 milioni e dalle passività attuariali legate alla previdenza integrativa per dipendenti della BPS Suisse SA per euro 19,678 milioni.

Il fondo di quiescenza per il personale della Capogruppo è un fondo interno a prestazione definita con la finalità di corrispondere ai dipendenti un trattamento pensionistico aggiuntivo rispetto a quanto corrisposto dalla previdenza pubblica. È alimentato da contributi versati dalla Capogruppo e dai dipendenti calcolati percentualmente rispetto alle retribuzioni degli iscritti e accreditati mensilmente. È configurato come patrimonio di destinazione ai sensi dell'art. 2117 del C.C.

La consistenza del fondo viene adeguata tenendo conto del gruppo chiuso di aderenti riferito al 28/4/1993. Tale gruppo chiuso è costituito da 281 dipendenti e 338 pensionati. Agli assunti dal 28/04/1993, ai sensi dei vigenti accordi aziendali è stata data la possibilità di aderire a un fondo di previdenza complementare aperto individuato in Arca Previdenza F.P.A.

BPS Suisse SA ha aderito alla Fondazione collettiva LPP della Rentenanstalt che garantisce per il tramite di Swiss Life una previdenza professionale ai propri dipendenti.

La congruità della consistenza del fondo rispetto al valore attuale delle obbligazioni alla data di riferimento è verificata periodicamente mediante calcolo predisposto da un attuario esterno utilizzando ipotesi demografiche distinte per età e sesso e ipotesi tecnico economiche che riflettono l'andamento teorico delle retribuzioni e delle prestazioni. Le valutazioni tecniche sono basate su una ipotesi economicofinanziaria dinamica. L'attualizzazione è stata effettuata sulla base del rendimento di primarie obbligazioni.

Analisi di sensitività

Banca Popolare di Sondrio Spa

  • variazione +0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività risulta pari a euro 128,565 milioni;
  • variazione -0,25% del tasso di attualizzazione, l'importo della passività risulta pari a euro 135,525 milioni;
  • variazione +0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività risulta pari a euro 134,488 milioni;
  • variazione -0,25% del tasso di inflazione, l'importo della passività risulta pari a euro 129,509 milioni.

Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA

  • variazione +0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività risulta pari a euro 12,507 milioni
  • variazione 0,50% tasso di attualizzazione, l'importo della passività risulta pari a euro 27,596 milioni
  • variazione +0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività risulta pari a euro 20,276 milioni
  • variazione 0,50% tasso degli incrementi salariali, l'importo della passività risulta pari a euro 19,080 milioni

Fondi per rischi e oneri - altri fondi

Il fondo controversie legali comprende gli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in corso, in particolare a fronte di azioni revocatorie instaurate da curatori fallimentari su posizioni a sofferenze o già spesate a perdite e altre controversie che sorgono nello svolgimento dell'attività ordinaria. Il fondo comprende anche un accantonamento del periodo a fronte di azioni giudiziarie in corso in relazione a crediti d'imposta acquisiti. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto indicato nelle presenti note illustrative nella sezione "16. Altre informazione" sottosezione "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge «Cura Italia» e «Rilancio»".

La durata di tali contenziosi, dati i tempi lunghi della giustizia, è di difficile valutazione. La voce aumenta di euro 20,564 milioni per differenza tra gli accantonamenti di periodo e rilascio di accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti.

Al 30 giugno 2024 risultavano pendenti per la sola Capogruppo circa 120 vertenze, diverse da quelle di tipo fiscale, con un petitum complessivo di circa euro 488 milioni. Tale importo comprende l'insieme delle vertenze in essere a prescindere dalla stima del rischio di esborso di risorse economiche derivante dalla potenziale soccombenza e, quindi, include anche vertenze con rischio remoto.

Nei paragrafi che seguono sono fornite sintetiche informazioni sulle vertenze considerate rilevanti principalmente quelle con maggiore petitum e con rischio di esborso ritenuto «possibile» - nonché su casistiche considerate di rilievo.

Richieste di «indennizzo» relative ai crediti ceduti nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazione denominate «Diana», «Pop NPLs 2020», «Pop NPLs 2021» e «Pop NPLs 2022». Le società cessionarie hanno il diritto contrattuale di avanzare richieste risarcitorie aventi per oggetto asserite violazioni delle garanzie date dalla banca sul portafoglio dei crediti ceduti. Per quanto riguarda l'operazione "Diana" risultano pendenti n. 143 richieste per un ammontare potenziale di euro 44,06 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 9,51 milioni. Per quanto riguarda, invece, l'operazione "PopSo NPLS 2020" risultano pendenti n. 42 richieste per un ammontare potenziale di euro 5,45 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,02 milioni, per l'operazione "Pop NPLS 2021" risultano pendenti n. 126 richieste per un ammontare potenziale di euro 10,13 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 3,851 milioni. Infine, per l'operazione "Pop NPLS 2022" risultano pendenti n. 7 richieste per un ammontare potenziale di euro 1,81 milioni a fronte delle quali è stato previsto un accantonamento di euro 0,116 milioni.

  • Contenziosi in materia di anatocismo e in materia di usura. Le vertenze rientranti in questo filone di contenzioso rappresentano da anni una parte rilevante del contenzioso promosso nei confronti del sistema bancario italiano. Per le controversie in materia di anatocismo il petitum è pari a circa euro 3,96 milioni, con accantonamenti per euro 0,39 milioni, mentre per quelle in materia di usura il petitum è pari a euro 3,60 milioni, con accantonamenti per euro 0,61 milioni.
  • Azioni revocatorie promosse nell'ambito di procedure concorsuali. Risultavano pendenti 13 vertenze per un petitum di euro 7,748 milioni, con un accantonamento di euro 2,247 milioni. Nessuna con richiesta di restituzione di importo particolarmente rilevante.
  • AMA – Azienda Municipale Ambiente s.p.a. Nel dicembre del 2020 è stato notificato alla banca l'atto di citazione avanti il Tribunale di Roma, avente per oggetto le richieste di accertamento e dichiarazione della nullità o dell'annullamento dell'operazione in strumenti finanziari denominata "Interest Rate Swap" stipulata il data 30 settembre 2010 e di restituzione di somme indebitamente percepite dalla banca per euro 20,67 milioni. La banca si è costituita nel giudizio e la causa è chiamata all'udienza del 29 novembre 2024 per la precisazione delle conclusioni.
  • Fallimento Interservice s.r.l. in liquidazione. Nel febbraio del 2015 la procedura fallimentare ha citato la banca avanti il Tribunale di Milano con richiesta di risarcimento del danno provocato alla società dalla condotta illecita del proprio amministratore, quantificato in euro 14,65 milioni. Con sentenza pubblicata il 26 maggio 2020 il citato Tribunale ha respinto la domanda di parte attrice, la quale ha però promosso appello. La Corte d'Appello di Milano ha condannato la banca alla restituzione di oltre euro 7 milioni.
  • Ginevra s.r.l. Nel gennaio del 2019 la società e i soci signori Giuliana Piovan e Gianpiero De Luca hanno citato la banca avanti il Tribunale di Genova con richiesta di risarcimento, quantificato in euro 11,40 milioni, per responsabilità contrattuale per mancata concessione di credito, anatocismo e usura. All'udienza del 13 giugno 2023 sono stati assegnati i termini per il deposito di memorie conclusionali.
  • Società Italiana per le Condotte d'Acqua s.p.a. Nel dicembre del 2022 è stato notificato un atto di citazione avente per oggetto il danno derivato alla Società dalla banca per aver concesso credito nonostante l'asserito stato di crisi conclamata e la mancanza di concrete prospettive di superamento della crisi stessa. L'importo della domanda, svolta in solido con altri Istituti di credito, è pari a euro 389 milioni. La banca si è costituita respingendo l'addebito perché infondato e privo di supporto probatorio. Si segnala la fissazione della prima udienza al 24 febbraio 2025.

Il fondo oneri per il personale ricomprende principalmente accantonamenti per retribuzioni differite da corrispondere al personale e per la rilevazione degli oneri connessi al premio di fedeltà per i dipendenti. Si riduce di euro 7,620 milioni, - 34,28 %.

Tra gli altri fondi è compreso il fondo di beneficenza della Capogruppo, costituito da utili netti a seguito di delibera assembleare, che ammonta a euro 1,458 milioni e viene utilizzato per le erogazioni liberali deliberate. È aumentato di euro 0,500 milioni in sede di riparto dell'utile 2023.

Note illustrative consolidate

Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170, 190 e 200

Il capitale è interamente sottoscritto e versato ed è costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale per complessivi euro 1.360,157 milioni. Tutte le azioni in circolazione hanno godimento regolare 1° gennaio 2024.

Alla data di chiusura del periodo il Gruppo aveva in portafoglio azioni di emissione della Capogruppo per un valore di carico di euro 25,175 milioni. Al 30 giugno 2024 il patrimonio netto, comprensivo del patrimonio netto dei terzi e del risultato di periodo, ammonta a euro 3.824 milioni, contro euro 3.809 milioni del 31 dicembre 2023, con un incremento netto complessivo di euro 14 milioni. La variazione deriva principalmente dalla destinazione dell'utile 2023, dalla rilevazione dell'utile di periodo e dalla variazione delle riserve.

Altre informazioni

Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
30/06/2024 31/12/2023
1. Impegni a erogare fondi 14.463.043 2.458.887 153.230 7.433 17.082.593 16.847.497
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 557.237 71.250 - - 628.487 629.002
c) Banche 170.167 5.000 - - 175.167 357.664
d) Altre società finanziarie 1.420.795 24.420 19 1 1.445.235 1.297.904
e) Società non finanziarie 10.036.097 2.124.517 142.000 6.826 12.309.440 12.088.142
f) Famiglie 2.278.747 233.700 11.211 606 2.524.264 2.474.785
2. Garanzie finanziarie rilasciate 809.338 107.515 16.124 - 932.977 862.719
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 2.064 2 - - 2.066 2.240
c) Banche 11.387 3.436 - - 14.823 13.551
d) Altre società finanziarie 86.472 1.166 121 - 87.759 102.858
e) Società non finanziarie 665.379 92.372 15.292 - 773.043 683.897
f) Famiglie 44.036 10.539 711 - 55.286 60.173

Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale
Totale Totale
30/06/2024 31/12/2023
Altre garanzie rilasciate 4.389.277 4.339.552
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 68.686 73.392
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 94.851 94.411
c) Banche 225.371 214.844
d) Altre società finanziarie 29.361 43.183
e) Società non finanziarie 3.847.835 3.784.397
f) Famiglie 191.859 202.717
Altri impegni 4.338.171 4.170.410
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 39.238 27.662
a) Banche Centrali 50.000 50.000
b) Amministrazioni pubbliche 72.506 70.858
c) Banche 348.970 423.861
d) Altre società finanziarie 53.895 53.491
e) Società non finanziarie 3.721.574 3.483.408
f) Famiglie 91.226 88.792

Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 717.901
a) acquisti 459.408
1. regolati 457.725
2. non regolati 1.683
b) vendite 258.493
1. regolate 257.372
2. non regolate 1.121
2. Gestioni di portafogli 2.072.801
a) individuali 2.072.801
b) collettive -
3. Custodia e amministrazione di titoli 78.571.320
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le
gestioni di portafogli)
5.037.105
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. altri titoli 5.037.105
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 25.528.484
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2.144.541
2. altri titoli 23.383.943
c) titoli di terzi depositati presso terzi 30.370.774
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 17.634.957
4. Altre operazioni 6.377.611

Informazioni sul conto economico consolidato

Interessi – voci 10 e 20

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni 30/06/2024 30/06/2023
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto a conto economico:
2.584 6.037 - 8.621 7.676
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
772 - - 772 75
1.2 Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - -
1.3 Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
1.812 6.037 - 7.849 7.601
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
49.840 - - 49.840 33.167
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
143.112 829.295 - 972.407 736.187
3.1 Crediti verso banche 15.399 91.251 - 106.650 108.162
3.2 Crediti verso clientela 127.713 738.044 - 865.757 628.025
4. Derivati di copertura - - 276 276 28
5. Altre attività - - 55.899 55.899 35.590
6. Passività finanziarie - - - 4 41
Totale 195.536 835.332 56.175 1.087.047 812.689
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
- 27.240 - 27.240 22.660
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - -

Nelle Altre attività sono inclusi gli interessi sui crediti d'imposta connessi ai Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati (euro 55,747 milioni rispetto a euro 35,590 milioni del primo semestre 2023).

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note illustrative consolidate

30/06/2024 30/06/2023
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(455.408) (93.521) - (548.929) (385.122)
1.1 Debiti verso banche centrali (71.243) - - (71.243) (131.573)
1.2 Debiti verso banche (87.242) - - (87.242) (47.944)
1.3 Debiti verso clientela (296.923) - - (296.923) (153.022)
1.4 Titoli in circolazione - (93.521) - (93.521) (52.583)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi - - - - -
5. Derivati di copertura - - (7) (7) (168)
6. Attività finanziarie - - - (53) (62)
Totale (455.408) (93.521) (7) (548.989) (385.352)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per
leasing
(1.447) - - (1.447) (1.495)

Gli interessi passivi sulle passività finanziarie verso banche si riferiscono prevalentemente alle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (T-LTRO), nel semestre su tali operazioni sono maturati interessi passivi per euro 71 milioni.

Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 30/06/2024 30/06/2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 276 28
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (7) (169)
C. Saldo (A-B) 269 (141)

Commissioni – voci 40 e 50

Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 30/06/2024 30/06/2023
a) Strumenti finanziari 41.715 34.638
1. Collocamento titoli 22.110 19.698
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 22.110 19.698
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei
clienti
10.932 7.525
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 9.296 7.525
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 1.636 -
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 8.673 7.415
di cui: negoziazione per conto proprio 47 186
di cui: gestione di portafogli individuali 6.073 5.580
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 42 30
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive - -
f) Custodia e amministrazione 9.559 8.549
1. Banca depositaria 3.307 3.059
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 6.252 5.490
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - -
i) Servizi di pagamento 77.165 71.408
1. Conti correnti 24.041 23.201
2. Carte di credito 8.087 7.475
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 9.052 9.839
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 29.750 24.812
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 6.235 6.081
j) Distribuzione di servizi di terzi 16.497 13.454
1. Gestioni di portafogli collettive - -
2. Prodotti assicurativi 14.276 11.943
3. Altri prodotti 2.221 1.511
di cui: gestioni di portafogli individuali - -
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 19.704 17.661
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 48.173 47.133
di cui: per operazioni di factoring 18.298 16.021
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 10.840 12.555
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 223.695 205.428

Le commissioni attive sono in aumento del 8,89% e passano da euro 205,428 milioni a euro 223,695 milioni principalmente per effetto dell'aumento delle commissioni legate alla concessione di garanzie

Note illustrative consolidate

finanziarie e di quelle legate agli strumenti finanziari, distribuzione di prodotti assicurativi e servizi di pagamento.

Commissioni passive: composizione

Tipologia di servizi/valori 30/06/2024 30/06/2023
a) Strumenti finanziari (1.654) (1.555)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (1.654) (1.555)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Gestione di portafogli collettive - -
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi - -
d) Custodia e amministrazione (1.879) (1.623)
e) Servizi di incasso e pagamento (2.504) (2.806)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (1.280) (1.510)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute (2.805) (2.823)
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (2.189) (2.081)
Totale (11.031) (10.888)

Dividendi e proventi simili – voce 70

Dividendi e proventi simili: composizione

30/06/2024 30/06/2023
Voci/Proventi Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 913
69
1.072 49
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- 1.377 - 286
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
750 113 857 44
D. Partecipazioni - - - -
Totale 1.663 1.559 1.929 379

Note Illustrative consolidate

Risultato netto delle attività di negoziazione – voce 80

Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) -
(C+D)]
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
41.541 20.559 (5.146) (758) 56.196
1.1 Titoli di debito 18 476 - (6) 488
1.2 Titoli di capitale 422 1.883 (2.147) (200) (42)
1.3 Quote di O.I.C.R. 5.228 2.687 (189) (14) 7.712
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre 35.873 15.513 (2.810) (538) 48.038
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
- - - - 1.301
4. Strumenti derivati 2.252 7.548 (3.695) (7.252) (1.013)
4.1 Derivati finanziari: 2.252 7.548 (3.695) (7.252) (1.013)
- Su titoli di debito e tassi di interesse 1.692 3.222 (2.661) (2.954) (701)
- Su titoli di capitale e indici azionari - - (479) (32) (511)
- Su valute e oro - - - - 134
- Altri 560 4.326 (555) (4.266) 65
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value
option
- - - - -
Totale 43.793 28.107 (8.841) (8.010) 56.484

Il risultato netto dell'attività di negoziazione, pari a euro 56,484 milioni, è in aumento rispetto a quanto rilevato nel primo semestre 2023 (euro 54,928 milioni).

Note illustrative consolidate

Risultato netto dell'attività di copertura – voce 90

Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 30/06/2024 30/06/2023
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.209 301
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 14 89
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.223 390
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (7) (76)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (1.214) (346)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (1.221) (422)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 2 (32)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Utile (perdite) da cessione/riacquisto – voce 100

Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

30/06/2024 30/06/2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.669 (1) 7.668 4.323 (210) 4.113
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 7.669 (1) 7.668 4.323 (210) 4.113
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
7.385 (3.373) 4.012 1.735 (1.604) 131
2.1 Titoli di debito 7.385 (183) 7.202 1.735 - 1.735
2.2 Finanziamenti - (3.190) (3.190) - (1.604) (1.604)
Totale attività (A) 15.054 (3.374) 11.680 6.058 (1.814) 4.244
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 676 - 676 105 (19) 86
Totale passività (B) 676 - 676 105 (19) 86

Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – voce 110

Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 9.293 201 (18.416) (24) (8.946)
1.1 Titoli di debito 1.694 201 (2.174) - (279)
1.2 Titoli di capitale 2 - (11) - (9)
1.3 Quote di O.I.C.R. 2.867 - (4.720) (24) (1.877)
1.4 Finanziamenti 4.730 - (11.511) - (6.781)
2. Attività finanziarie: differenze di cambio - - - - 1.557
Totale 9.293 201 (18.416) (24) (7.389)

Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – voce 130

Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore (1)
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Crediti verso banche (1.594) (1.479) - - - -
- Finanziamenti (1.123) (596) - - - -
- Titoli di debito (471) (883) - - - -
B. Crediti verso clientela (30.792) (99.941) (3.302) (158.274) - (16.119)
- Finanziamenti (30.004) (98.777) (3.302) (158.274) - (16.119)
- Titoli di debito (788) (1.164) - - - -
Totale (32.386) (101.420) (3.302) (158.274) - (16.119)
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
30/06/2024 30/06/2023
A. Crediti verso banche 3.122 88 - - 137 (3.167)
- Finanziamenti 2.556 88 - - 925 (94)
- Titoli di debito 566 - - - (788) (3.073)
B. Crediti verso clientela 67.040 34.503 83.302 11.613 (111.970) (70.039)
- Finanziamenti 65.274 34.503 83.302 11.613 (111.784) (71.055)
- Titoli di debito 1.766 - - - (186) 1.016
Totale 70.162 34.591 83.302 11.613 (111.833) (73.206)

Note illustrative consolidate

Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1)
Secondo Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Operazioni/Componenti reddituali Primo stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre
A. Titoli di debito (402) (135) - - - -
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale (402) (135) - - - -
Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
30/06/2024 30/06/2023
A. Titoli di debito 419 2 - - (116) (498)
B. Finanziamenti - - - - - -
- Verso clientela - - - - - -
- Verso banche - - - - - -
Totale 419 2 - - (116) (498)

Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – voce 140

Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione

Le perdite per modifiche contrattuali senza cancellazioni ammontano a euro 1,974 milioni.

Spese amministrative – voce 190

Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 30/06/2024 30/06/2023
1) Personale dipendente (153.379) (143.928)
a) salari e stipendi (98.590) (90.007)
b) oneri sociali (23.837) (22.572)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali (3.751) (3.651)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (5.156) (4.754)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: (5.351) (4.745)
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti (5.351) (4.745)
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (2.541) (2.108)
- a contribuzione definita (2.522) (2.092)
- a benefici definiti (19) (16)
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1.375) -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (12.778) (16.091)
2) Altro personale in attività (492) (279)
3) Amministratori e sindaci (2.235) (1.613)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (156.106) (145.820)

Numero medio dei dipendenti per categoria

30/06/2024 31/12/2023
1) Personale dipendente 3.623 3.522
a) dirigenti 41 38
b) quadri direttivi 948 891
c) restante personale dipendente 2.634 2.593
2) Altro personale 12 13
30/06/2024 31/12/2023
- Numero puntuale dei dipendenti 3.674 3.597
- Altro personale 12 14

Altre spese amministrative: composizione

Tipologia servizi/Valori 30/06/2024 30/06/2023
Telefoniche, postali, per trasmissione dati (7.611) (7.658)
Manutenzione su immobilizzazioni materiali (5.483) (5.607)
Fitti passivi su immobili (313) (238)
Vigilanza (3.010) (2.490)
Trasporti (1.922) (1.663)
Compensi a professionisti (27.580) (23.436)
Fornitura materiale uso ufficio (1.224) (1.192)
Energia elettrica, riscaldamento e acqua (4.076) (5.396)
Pubblicità e rappresentanza (2.282) (1.818)
Legali (5.824) (5.201)
Premi assicurativi (1.087) (1.056)
Informazioni e visure (4.995) (4.522)
Imposte indirette e tasse (36.195) (32.250)
Noleggio e manutenzione hardware e software (18.142) (15.592)
Registrazione dati presso terzi (1.355) (1.303)
Pulizia (3.426) (3.287)
Associative (1.127) (1.068)
Servizi resi da terzi (3.113) (3.637)
Attività in outsourcing (14.473) (13.898)
Oneri pluriennali (566) (293)
Beni e servizi destinati ai dipendenti (586) (558)
Contributi a fondi di risoluzione e di garanzia (21.296) (40.857)
Altre (4.852) (5.020)
Totale (170.538) (178.040)

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – voce 200

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

La voce è negativa per euro 14,449 milioni costituiti dallo sbilanciamento tra accantonamenti del periodo, riattribuzioni e riprese di valore. Ricomprende riattribuzioni e riprese di valore per impegni e garanzie rilasciate per euro 8,058 milioni e altri accantonamenti netti per euro 22,507 milioni. Sono inclusi accantonamenti effettuati a fronte di rischi di eventuali frodi perpetrate ai danni della banca su crediti d'imposta acquistati.

Utili (Perdite) delle partecipazioni – voce 250

Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione

Componenti reddituali/Settori 30/06/2024 30/06/2023
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi 8 13
1. Rivalutazioni 8 13
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 8 13
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi 18.578 15.651
1. Rivalutazioni 18.578 15.651
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (329) (142)
1. Svalutazioni (329) (142)
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 18.249 15.509
Totale 18.257 15.522

Utili (Perdite) da cessione di investimenti – voce 280

Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione

Componente reddituale/Settori 30/06/2024 30/06/2023
A. Immobili 253 142
- Utili da cessione 253 142
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività (120) 16
- Utili da cessione 31 16
- Perdite da cessione (151) -
Risultato netto 133 158

Utile per azione

Nell'esercizio non si è provveduto ad alcuna operazione sul capitale sociale o all'emissione di strumenti finanziari che potrebbero comportare l'emissione di azioni.

Lo IAS 33 richiede l'indicazione dell'«utile per azione» definito con l'acronimo EPS «earnings per share» che viene calcolato secondo le seguenti definizioni:

  • «EPS base» calcolato dividendo l'utile netto attribuibile agli azionisti portatori di azioni ordinarie per la media ponderata delle azioni ordinarie emesse.
  • «EPS diluito» calcolato tenendo conto dell'eventuale effetto diluitivo di tutte le potenziali azioni ordinarie.

Non ci sono strumenti in essere con potenziale effetto diluitivo. Nel bilancio non sono esposte attività destinate a cessare per le quali debba essere indicato separatamente l'utile «base» e «diluitivo» per azione.

30/06/2024 30/06/2023
utile base per azione - euro 0,6 0,5
utile diluito per azione - euro 0,6 0,5

Note Illustrative consolidate

Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Le informazioni previste nella presente parte possono basarsi su dati gestionali interni e, pertanto, possono non coincidere perfettamente con i dati patrimoniali ed economici riportati nelle tabelle.

Rischi del Gruppo bancario

Rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Per l'informativa qualitativa riguardante il rischio di credito si rinvia in generale a quanto esposto nel bilancio al 31/12/2023. Con riferimento all'informativa sulle attività finanziarie deteriorate, si fa rinvio a quanto riportato nella relazione sulla gestione, paragrafo «Impieghi», e nelle Note illustrative, parte «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato». Di seguito una sintesi degli aspetti di maggior rilievo riferiti al primo semestre del 2024.

Metodi di misurazione delle perdite attese

Con riferimento all'approccio metodologico utilizzato dal Gruppo per la quantificazione delle perdite attese sui crediti performing, nel corso del primo semestre 2024 sono da segnalare una serie interventi nella modellistica della stima della perdita attesa, con particolare riferimento: (i) all'introduzione di una nuova modalità di calibrazione delle matrici di transizione utilizzate per la costruzione delle PD lifetime ed al conseguente fine-tuning dell'impianto metodologico di stage allocation (con particolare riferimento ai criteri quantitativi basati sulla metrica PD-based da esse derivata); (ii) alla conseguente riconfigurazione dell'insieme dei c.d. model-related add-on a seguito del porting in produzione di tale evolutiva; (iii) all'applicazione di override al livello di svalutazione assegnato a specifiche controparti al fine di recepire appieno il profilo di rischio attuale e prospettico delle medesime.

Inoltre, al fine di continuare a recepire in modo adeguato nella quantificazione dei propri accantonamenti gli effetti attuali e prospettici sia della perdurante crisi innescatasi a partire dal manifestarsi della pandemia che del contesto geopolitico attuale che la sue conseguenze a livello macroeconomico e di business, il Gruppo ha provveduto sia consueto mantenimento e fine tuning una serie di specifiche evolutive all'interno della propria architettura metodologica e processuale per il calcolo delle svalutazioni collettive.

Più precisamente, nel corso del semestre si è provveduto a:

  • effettuare l'aggiornamento ed il fine tuning della specifica modellazione delle c.d. forward-looking information (FLI) ed aggiornamento dei forecast macroeconomici per una pluralità di scenari utilizzati in input ai modelli nonché dei coefficienti ponderali ad essi associati per il calcolo delle svalutazioni; degni di menzione in tale ambito risultano essere la definizione di c.d. in-model adjustment per la suite dei modelli statistico-econometrici, sviluppati secondo logiche data-driven, volti a modellare in modo esplicitamente prospettico le dinamiche evolutive dei parametri di rischio per tutti gli scenari macroeconomici che concorrono al computo delle rettifiche di valore collettive;
  • rafforzare ulteriormente il periodico set di analisi qualitative e quantitative atte ad asseverare la bontà, plausibilità e accuratezza delle previsioni macroeconomiche periodicamente fornite alla Banca dal provider incaricato, preventivamente al loro impiego nei procedimenti di determinazione delle rettifiche contabili con lo scopo di «condizionare» i fattori di stima dell'impairment collettivo all'andamento di scenari macroeconomici tra loro alternativi; rileva altresì, in tale ambito, l'ulteriore estensione della struttura di analisi e reportistica diretta a rendicontare le risultanze delle analisi svolte in occasione delle periodiche adunanze del dedicato comitato manageriale (Comitato Scenari), alla quale è stata affiancata una periodica e sistematica attività di presidio, analisi e rendicontazione (c.d. third party data analysis) delle pubblicazioni dei più autorevoli enti ed istituzione di ricerca nazionali ed internazionali quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, la

Banca d'Italia, la Banca Centrale Europea, la Commissione Europea, il Fondo Monetario Internazionale, Confindustria, l'Associazione Bancaria Italiana (ABI), Oxford Economics, l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), il Ministero dell'Economia e della Finanza (MEF) con riferimento non solamente alle variabili macro-economiche, ma altresì all'evoluzione dei mercati finanziari, nonché dei tassi di decadimento geo-settoriali ed all'indagine e ricognizione di nuovi fattori di rischio (c.d. novel risk) da considerare nelle modellazioni atte a quantificare gli accantonamenti collettivi;

  • sottoporre a periodico aggiornamento e revisione sia le liste di controparti ritenuti «ad alto rischio» (c.d. high risk positions) per le quali si è valutata, in via temporanea, una riclassificazione a Stage 2, con particolare riferimento sia all'aggiornamento delle posizioni afferenti alle fattispecie di casistiche in essa già presenti, sia quella, introdotta a partire dalla chiusura del precedente esercizio contabile, delle controparti interessate da potenziali sub-ottimalità e/o deficienza nel processo di monitoraggio del credito, per le quali si provvede ad una classificazione a Stage 02 con un livello di copertura definito con specifiche valutazioni sulle singole posizioni (c.d. ECL target);
  • a svolgere specifiche attività di ricalibrazione ed affinamento dei c.d. management overlay, che concorrono nella misura di circa euro 200 milioni alla determinazione/quantificazione del fondo collettivo, con particolare riferimento:
    • all'aggiornamento dei c.d. moltiplicatori geo-settoriali calibrati sulla base dei forecast macroeconomici pubblicati;
    • alla definizione e quantificazione di una pluralità di add-on (c.d. model-related overlay), volti ad indirizzare in modo puntuale tutti gli specifici ambiti di temporanea sub-ottimalità identificati all'interno del framework metodologico in uso ed attualmente oggetto di revisione;
    • alla definizione e quantificazione, secondo metodologie data-driven, di specifici overlay volti a recepire nel computo del fondo accantonamenti di nuovi fattori di rischio (c.d. novel risk – nello specifico, climate and environment risk, energy risk, supply chain risk, inflation risk, geopolitical risk) che assumono, anche per il regolatore, rilevanza ed attenzione sempre maggiore nel contesto macroeconomico e geopolitico attuale e prospettico, ed aventi impatto in termini sia di ECL che di staging su specifici segmenti di portafoglio;
  • garantire un sempre maggiore diretto e costante coinvolgimento del senior management in consessi manageriali aventi per oggetto le parametrizzazioni delle componenti di scenariodependency ed ai loro effetti nella quantificazione delle svalutazioni collettive, nonché nelle attività di calibratura mensile dei precedentemente menzionati managerial overlay al fine di ottenere un livello di svalutazioni collettive complessive ritenuto dai medesimi congruo all'attuale contesto e rappresentativo dell'effettivo profilo di rischiosità - attuale e prospettico - del portafoglio.

In merito alla gestione dei crediti deteriorati il Gruppo ha effettuato un aggiornamento dell'NPL strategy nell'orizzonte 2024-2026. Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel mese di marzo 2024 per l'invio all'Organo di Vigilanza prevede l'utilizzo combinato di iniziative ordinarie e straordinarie, tra cui cessioni e accordi transattivi, finalizzate al raggiungimento dei valori obiettivo di NPL ratio. I crediti per cui si ipotizza una cessione o l'applicazione di accordi stragiudiziali vengono valutati sulla base del valore recuperabile quantificato sulla base delle recenti operazioni concluse dal Gruppo, delle previsioni di mercato e remunerazione (i.e. discount factor) nonché della tipologia di asset. Con specifico riferimento ai crediti oggetto di potenziale cessione, in assenza di operazioni interne concluse dal Gruppo su portafogli con caratteristiche analoghe, il valore recuperabile è stimato considerando le principali operazioni concluse sul mercato da Intermediari comparabili.

Metodi di misurazione delle perdite attese – analisi di sensitivity ECL

In linea generale, gli scenari adottati per il computo delle rettifiche di valore collettive contengono previsioni per le dinamiche evolutive di decine di variabili macro-economiche, sviluppate su orizzonti temporali pluriennali e aggiornate su base tendenzialmente trimestrale in condizioni di mercato ritenute standard1 e sono rese oggetti di specifiche analisi, discussione e approvazione in comitati manageriali dedicati. Essi risultano caratterizzati da diversi gradi di avversità / favore dell'evoluzione del contesto macro-economico generale.

Ai fini della stima delle rettifiche di valore sono stati storicamente considerati uno scenario base, definito in funzione della tendenza evolutiva "centrale" delle variabili macro-economiche rispetto al loro valore osservato al momento iniziale della stima e che si dovrebbe pertanto configurare come quello la cui realizzazione sia in linea generale ritenuta come maggiormente probabile e futuribile, e due scenari c.d. "alternativi" – scenario "avverso" e "favorevole" – che sottendono invece evoluzioni in senso rispettivamente più sfavorevole / favorevole, entrambe ritenute comunque plausibili e non estreme, del contesto macroeconomico. La rilevanza con la quale detti singoli scenari vengono recepiti nel computo finale delle svalutazioni viene modulata sulla base di un opportuno insieme di coefficienti ponderali che, in linea generale, risultano dipendere dalla stima della severità assegnata a ogni scenario dal fornitore esterno opportunamente elaborati e resi oggetto di specifiche analisi interne.

Tuttavia, anche nel corso del primo semestre del 2024 si è mantenuto l'approccio prudenziale, adottato a partire dalla deflagrazione del conflitto russo-ucraino, che prevede la sostituzione dello scenario "favorevole" con quello denominato "avverso estremo", a fronte del perdurare del clima di complessiva incertezza che continua a caratterizzare il contesto macro-economico e geo-politico a livello globale. Al fine di garantire un presidio ottimale di tali aspetti a fronte della particolare rilevanza acquisita dai medesimi, la Banca ha proseguito nell'attività di periodico svolgimento di analisi ad-hoc di natura sia qualitativa che quantitativa in tale ambito, anche attraverso la conduzione di regolari analisi di benchmarking con altre fonti informative disponibili, segnatamente sia provider alternativi che pubblicazioni dei principali enti e istituzioni nazionali ed esteri di acclarata reputazione (c.d. third party data).

A tale proposito, si precisa come la Capogruppo abbia adottato, per il calcolo delle svalutazioni di Giugno 2024, i seguenti tre differenti macro-scenari e i rispettivi fattori ponderali:

  • uno scenario baseline, corrispondente all'omologo rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 65%;
  • uno scenario (lievemente) avverso, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 25%;
  • uno scenario avverso estremo, corrispondente all'omologo scenario rilasciato dal fornitore ufficiale in occasione dell'ultimo rapporto previsionale disponibile alla data di computo delle svalutazioni collettive, a cui viene attribuito un coefficiente probabilistico pari al 10%.

Per quanto attiene infine la ponderazione con la quale i suddetti scenari concorrono al computo finale delle svalutazioni, allo scenario baseline – che, conformemente alla propria denominazione, configura l'evoluzione del contesto macro-economico ritenuta maggiormente plausibile e futuribile al momento della formulazione dei forecast – viene assegnato il più elevato coefficiente probabilistico, laddove ai cosiddetti scenari alternativi, in ragione della loro natura "residuale", vengono assegnati fattori ponderali inferiori.

In Tabella 1 vengono riportate le dinamiche evolutive delle principali variabili macro-economiche per ognuno dei suddetti scenari con riferimento a un orizzonte previsivo triennale.

1 Suddette stime sono tuttavia suscettibili di aggiornamenti ad-hoc qualora il provider identifichi nel contesto generale macro-economico elementi di atipicità e/o di particolare turbolenza.

Variabile macro Scen. Base Giu. 2024 Scen. Avv. Giu. 2024 Scen. Estr. Giu. 2024
economica 2024 2025 2026 2024 2025 2026 2024 2025 2026
PIL Italia (% su base
annuale)
0,7% 0,9% 0,7% 0,1% 0,4% 0,5% -1,3% -0,2% 0,2%
Disoccupazione Italia 7,1% 7,2% 7,0% 7,3% 7,7% 8,1% 7,6% 9,1% 10,2%
Inflazione Italia
(% su base annuale)
1,8% 1,8% 1,5% 3,0% 2,3% 2,1% 4,4% 1,8% 1,9%
Indice azionario Italia
(% su base annuale)
20,0% 11,3% 6,1% 14,1% 2,2% 2,4% 7,2% -1,5% -1,7%
Tasso d'interesse
BTP a 10 anni (%)
3,8% 4,0% 4,4% 3,8% 4,3% 4,6% 4,2% 4,1% 4,2%
Indice dei prezzi degli
immobili residenziali
italiani (% su base
annuale)
1,2% 1,6% 1,8% 0,3% 0,2% 0,6% 0,4% -2,1% -2,1%
Tasso di cambio
euro/dollaro
1,08 1,08 1,09 1,09 1,08 1,08 1,09 1,09 1,08

Tabella 1 - Forecast annuali per le principali variabili macro-economiche

Per maggiori informazioni circa l'inclusione delle c.d. forward-looking information (FLI) nel modello di impairment si rinvia al paragrafo 2.3 della Sezione 1 Rischio di credito della Parte E della Nota integrativa del bilancio al 31/12/2023.

Petrolio brent: \$ al barile 82 83 85 85 82 95 95 95 82 Euribor 3 mesi 3,7% 2,7% 2,6% 3,8% 3,0% 2,9% 3,2% 1,7% 1,5%

Al fine di quantificare la variabilità introdotta nel livello finale delle svalutazioni da tutte le componenti di scenario-dependency esplicitamente considerate all'interno del proprio framework metodologico, la Banca ha altresì provveduto, conformemente sia alle best practice di settore che alle raccomandazioni emanate dalle autorità di vigilanza2 , a effettuare specifiche sensitivity analysis circa il livello di svalutazione delle proprie esposizioni performing, le cui risultanze risultano compendiate nelle tabelle sottostanti.

In particolare, in Tabella 2 vengono indicati, suddivisi per macro-segmento gestionale e stage, i diversi livelli di svalutazione che corrispondono ai tre singoli scenari – base, avverso ed estremo – utilizzati per il computo del valore ufficiale, oltre che a quello ponderato sulla base coefficienti probabilistici sopra menzionati.

2 Si veda ad esempio il paper ESMA32 -63 – 791 del 22 Ottobre 2019.

Tabella 2 - Svalutazioni [in euro/milioni] al 30 giugno 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo associati a differenti scenari macro-economici

Macrosegmento gestionale Stage Scen. base Scen. avv. Scen. estr. Scen. pond.
Stage 01 33,6 35,7 38,4 34,6
Corporate & Large Corporate Stage 02 183,5 185,1 187,0 184,3
Totale 217,1 220,7 225,4 218,9
Stage 01 5,7 6,0 6,3 5,8
Small Business Stage 02 20,1 20,4 20,7 20,2
Totale 25,7 26,4 27,0 26,0
Stage 01 3,3 3,4 3,7 3,4
Piccoli Operatori Economici Stage 02 12,4 12,8 13,2 12,6
Totale 15,7 16,3 16,9 15,9
Stage 01 5,0 5,5 6,1 5,3
Privati Stage 02 29,5 31,1 32,5 30,2
Totale 34,5 36,6 38,7 35,5
Stage 01 3,2 3,6 4,1 3,4
Altro Stage 02 0,5 0,6 0,7 0,6
Totale 3,8 4,2 4,8 4,0
Stage 01 50,8 54,2 58,6 52,4
Totale Stage 02 246,0 250,0 254,1 247,8
Totale 296,9 304,1 312,7 300,3

Dualmente, in Tabella 3 viene fornita rappresentazione del valore di svalutazioni che si otterrebbero in corrispondenza di quattro differenti parametrizzazioni di coefficienti probabilistici3 rispetto a quella ufficiale adottata.

3 I valori dei fattori ponderali per gli scenari base, avverso e favorevole sono rispettivamente pari a 60%-35%-5% (scenario ponderato alternativo 1), 75%-20%-5% (scenario ponderato alternativo 2), 55%-30%-15% (scenario ponderato alternativo 3) e 70%-30%-0% (scenario ponderato alternativo 4).

Note illustrative consolidate

Tabella 3 - Svalutazioni [in euro/milioni] al 30 giugno 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo associati a differenti ponderazioni degli scenari macro-economici

Macrosegmento gestionale Stage Scen. Pond. 1 Scen. Pond. 2 Scen. Pond. 3 Scen. Pond. 4
Stage 01 34,6 34,3 34,9 34,2
Corporate & Large Corporate Stage 02 184,2 184,0 184,5 184,0
Totale 218,8 218,3 219,5 218,2
Stage 01 5,8 5,8 5,9 5,8
Small Business Stage 02 20,2 20,2 20,3 20,2
Totale 26,0 25,9 26,1 25,9
Stage 01 3,4 3,3 3,4 3,3
Piccoli Operatori Economici Stage 02 12,6 12,5 12,7 12,5
Totale 15,9 15,9 16,0 15,9
Stage 01 5,3 5,2 5,3 5,2
Privati Stage 02 30,2 30,0 30,4 30,0
Totale 35,5 35,2 35,8 35,2
Stage 01 3,4 3,3 3,5 3,3
Altro Stage 02 0,6 0,6 0,6 0,6
Totale 4,0 3,9 4,0 3,9
Stage 01 52,4 51,9 53,0 51,8
Totale Stage 02 247,8 247,2 248,4 247,2
Totale 300,2 299,1 301,4 299,0

Infine, in Tabella 4, Tabella 5 e Tabella 6 trovano rappresentazione i differenti livelli di svalutazioni collettive corrispondenti rispettivamente agli scenari baseline, avverso e favorevole nel caso le parametrizzazioni di queste ultime venissero utilizzate non solamente per il calcolo della ECL, ma anche nella stage allocation.

Tabella 4 - Svalutazioni [in euro/milioni] al 30 giugno 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario baseline venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_base Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL base
Stage 01 44.335 14.834,6 82,4% 80,2% 34,4
Corporate & Large Corporate Stage 02 9.462 3.666,1 17,6% 19,8% 182,6
Totale 53.797 18.500,7 21,3% 59,3% 217,0
Stage 01 42.559 1.772,8 84,5% 77,3% 6,0
Small Business Stage 02 7.829 522,0 15,5% 22,7% 19,7
Totale 50.388 2.294,8 20,0% 7,4% 25,7
Stage 01 52.961 1.928,4 88,4% 88,3% 3,6
Piccoli Operatori Economici Stage 02 6.924 255,6 11,6% 11,7% 11,8
Totale 59.885
2.184,1
23,8%
7,0%
77.708
4.042,1
90,9%
88,3%
7.818
533,3
9,1%
11,7%
85.526
4.575,4
33,9%
14,7%
2.197
3.508,2
90,4%
96,7%
232
121,0
9,6%
3,3%
2.429
3.629,2
1,0%
11,6%
219.760
26.086,2
87,2%
83,7%
32.265
5.098,1
12,8%
16,3%
252.025
31.184,3
100,0%
100,0%
15,5
Stage 01 9,3
Privati Stage 02 22,2
Totale 31,4
Stage 01 3,2
Altro Stage 02 0,5
Totale 3,8
Stage 01 56,5
Totale Stage 02 236,8
Totale 293,3

Note illustrative consolidate

Tabella 5 - Svalutazioni [in euro/milioni] al 30 giugno 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario avverso venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_avv. Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL avv.
Stage 01 43.525 14.607,8 80,9% 79,0% 34,7
Corporate & Large Corporate Stage 02 10.272 3.892,9 19,1% 21,0% 186,8
Totale 53.797 18.500,7 21,3% 59,3% 221,5
Stage 01 41.278 1.728,1 81,9% 75,3% 5,8
Small Business Stage 02 9.110 566,7 18,1% 24,7% 20,7
Totale 50.388 2.294,8 20,0% 7,4% 26,6
Stage 01 52.077 1.876,7 87,0% 85,9% 3,3
Piccoli Operatori Economici Stage 02 7.808 307,3 13,0% 14,1% 13,3
Totale 59.885
2.184,1
23,8%
7,0%
60.413
3.126,6
70,6%
68,3%
25.113
1.448,8
29,4%
31,7%
85.526
4.575,4
33,9%
14,7%
2.187
3.500,8
90,0%
96,5%
242
128,5
10,0%
3,5%
2.429
3.629,2
1,0%
11,6%
199.480
24.840,1
79,2%
79,7%
52.545
6.344,2
20,8%
20,3%
252.025
31.184,3
100,0%
100,0%
16,6
Stage 01 4,7
Privati Stage 02 39,6
Totale 44,2
Stage 01 3,6
Altro Stage 02 0,6
Totale 4,2
Stage 01 52,1
Totale Stage 02 261,1
Totale 313,1

Tabella 6 - Svalutazioni [in euro/milioni] al 30 giugno 2024 per le posizioni performing del portafoglio crediti della Capogruppo qualora le parametrizzazioni dello scenario estremo venissero utilizzate sia per il computo dell'ECL che per il processo di stage allocation

Macrosegmento gestionale Stage_estr. Nr. Pos EAD Nr. Pos% EAD% ECL estr.
Stage 01 41.877 14.174,9 77,8% 76,6% 35,4
Corporate & Large Corporate Stage 02 11.920 4.325,8 22,2% 23,4% 192,1
Totale 53.797 18.500,7 21,3% 59,3% 227,4
Stage 01 39.801 1.673,7 79,0% 72,9% 6,1
Small Business Stage 02 10.587 621,1 21,0% 27,1% 21,3
Totale 50.388 2.294,8 20,0% 7,4% 27,4
Stage 01 50.279 1.786,0 84,0% 81,8% 3,2
Piccoli Operatori Economici Stage 02 9.606 398,1 16,0% 18,2% 15,0
Totale
59.885
2.184,1
Stage 01
46.024
2.450,8
Stage 02
39.502
2.124,6
Totale
85.526
4.575,4
Stage 01
2.178
3.491,7
Stage 02
251
137,6
Totale
2.429
3.629,2
Stage 01
180.159
23.577,1
Stage 02
71.866
7.607,2
Totale
252.025
31.184,3
23,8% 7,0% 18,3
53,8% 53,6% 4,0
Privati 46,2% 46,4% 52,5
33,9% 14,7% 56,6
89,7% 96,2% 4,1
Altro 10,3% 3,8% 0,8
1,0% 11,6% 4,8
71,5% 75,6% 52,9
Totale 28,5% 24,4% 281,7
100,0% 100,0% 334,5

Impatti derivanti dai rischi emergenti

In ambito creditizio, sebbene rispetto alle previsioni di dicembre 2022 le incertezze legate all'andamento dei prezzi dei beni energetici si siano ridimensionate, è proseguita l'attività di monitoraggio delle potenziali dimensioni di rischio creditizio correlate ai c.d. rischi emergenti. In particolare, nel corso del 2023 sono state completate indagini mirate a identificare le aziende operanti nei settori a più elevato consumo di energia e gas naturale, e per questo considerate particolarmente esposte alle fluttuazioni nei costi delle materie prime, nonché quelle influenzate da eventi climatici estremi. Le posizioni complessivamente individuate come "high risk", in linea con il framework IFRS9 applicato dalla Banca, sono state classificate a Stage 2.

Informazioni di natura quantitativa

Qualità del credito

Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze e rettifiche di valore

Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Esposizioni Esposizioni
scadute
Altre
esposizioni
Inadempienze scadute non non
Portafogli/qualità Sofferenze probabili deteriorate deteriorate deteriorate Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 59.111 392.269 86.277 573.579 44.180.620 45.291.856
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - 3.732.285 3.732.285
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- 17.021 1.438 3.271 314.288 336.018
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
30/06/2024 59.111 409.290 87.715 576.850 48.227.193 49.360.159
31/12/2023 62.223 438.006 62.081 587.757 47.879.933 49.030.000

Con il termine esposizioni creditizie si intendono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.

Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1.319.780 (782.123) 537.657 113.766 45.032.613 (278.414) 44.754.199 45.291.856
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 3.733.372 (1.087) 3.732.285 3.732.285
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
36.198 (17.739) 18.459 - - - 317.559 336.018
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - -
30/06/2024 1.355.978 (799.862) 556.116 113.766 48.765.985 (279.501) 48.804.043 49.360.159
31/12/2023 1.316.484 (754.174) 562.310 83.467 48.370.340 (259.617) 48.467.690 49.030.000

Per le attività finanziarie detenute per la negoziazione, quelle valutate al fair value e i derivati di copertura l'esposizione lorda viene presentata al valore risultante dalla valutazione di fine periodo.

Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 2.705.871 2.700.089 5.782 - -
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 2.705.871 2.700.089 5.782 - -
A.2 Altre 2.589.131 2.369.455 208.857 - -
a) Sofferenze - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 7.214 1.389 5.824 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 2.581.917 2.368.066 203.033 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - -
Totale (A) 5.295.002 5.069.544 214.639 - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - -
b) Non deteriorate 925.282 210.876 8.436 - -
Totale (B) 925.282 210.876 8.436 - -
Totale (A+B) 6.220.284 5.280.420 223.075 - -
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
Primo
stadio
complessivi
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista 72 59 13 - - 2.705.799 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 72 59 13 - - 2.705.799 -
A.2 Altre 3.480 1.752 1.728 - - 2.585.651 -
a) Sofferenze - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 4 2 1 - - 7.210 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate 3.478 1.750 1.727 - - 2.578.439 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - -
Totale (A) 3.552 1.811 1.741 - - 5.291.450 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non deteriorate 114 16 - - - 925.168 -
Totale (B) 114 16 - - - 925.168 -
Totale (A+B) 3.666 1.827 1.741 - - 6.216.618 -

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso banche esposti alla voce 40 a) e voce 10 nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli bancari comprese nelle voci 20c, 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale).

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note illustrative consolidate

Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 359.124 - - 351.186 7.938
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 122.145 - - 116.075 6.069
b) Inadempienze probabili 891.777 - - 780.383 76.750
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 436.024 - - 366.959 50.294
c) Esposizioni scadute deteriorate 105.074 - - 103.507 15
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 6.441 - - 5.946 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 585.192 280.085 300.626 - 1.210
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 14.616 - 13.972 - 641
e) Altre esposizioni non deteriorate 45.946.729 41.296.395 4.295.116 - 71.877
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 299.558 - 261.542 - 26.840
Totale (A) 47.887.896 41.576.480 4.595.742 1.235.076 157.790
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 278.833 - - 169.354 1.555
b) Non deteriorate 25.659.331 15.091.330 2.557.966 - 5.877
Totale (B) 25.938.164 15.091.330 2.557.966 169.354 7.432
Totale (A+B) 73.826.060 56.667.810 7.153.708 1.404.430 165.222
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Write-off
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze 300.015 - - 293.313 6.701 59.109 110.755
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 101.624 - - 96.571 5.053 20.521 33.234
b) Inadempienze probabili 482.488 - - 410.381 54.483 409.289 3.011
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 245.239 - - 204.463 33.187 190.785 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 17.359 - - 17.238 6 87.715 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 855 - - 796 - 5.586 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 15.552 1.944 13.518 - 91 569.640 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.342 - 1.294 - 48 13.274 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 260.467 59.561 194.891 - 6.016 45.686.262 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 34.570 - 32.264 - 2.306 264.988 -
Totale (A) 1.075.881 61.505 208.409 720.932 67.297 46.812.015 113.766
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate 39.931 - - 11.821 - 238.902 -
b) Non deteriorate 48.079 11.851 21.198 - 283 25.611.252 -
Totale (B) 88.010 11.851 21.198 11.821 283 25.850.154 -
Totale (A+B) 1.163.891 73.356 229.607 732.753 67.580 72.662.169 113.766

L'esposizione per cassa comprende i crediti verso clientela esposti alla voce 40 b) nonché le altre attività finanziarie costituite da titoli non bancari comprese nelle voci 20 c), 30, 40 dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. L'esposizione fuori bilancio è rappresentata da garanzie prestate, impegni e derivati (a eccezione di quelli aventi a oggetto titoli di capitale e quote di O.I.C.R.).

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note Illustrative consolidate

Grandi esposizioni

30/06/2024 31/12/2023
Numero posizioni 26 27
Esposizione 30.398.073 33.215.368
Posizione di rischio 8.142.306 8.321.918

Il limite di esposizione del 10% rispetto ai fondi propri – soglia che determina l'inclusione di una controparte fra le grandi esposizioni – viene commisurato all'ammontare «nominale» dell'esposizione, determinato come somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi. La «posizione di rischio», grandezza sulla quale sono commisurati i limiti massimi all'assunzione di ciascun singolo grande rischio, è invece data dall'ammontare del primo aggregato, ponderato secondo un sistema che tiene conto della natura della controparte debitrice e delle eventuali garanzie acquisite.

Si precisa che tra le posizioni sopra rappresentate figurano la Repubblica Italiana (Esposizione nominale, euro 11.144 milioni; Posizione di rischio, euro 4 milioni), prettamente in ragione di titoli sovrani detenuti nei portafogli di proprietà, la Banca d'Italia (Esposizione nominale, euro 1.966 milioni; Posizione di rischio nulla), nonché esposizioni verso Spagna, Germania e Francia per nominali 4.322 milioni con posizione di rischio nulla.

In aderenza a quanto previsto dall'articolo 4 punto 39) del regolamento (UE) n.575/2013 e successive modifiche e integrazioni, sono previste – nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale afferenti alle Grandi esposizioni - modalità convenzionali di rappresentazione dei Gruppi di clienti connessi che prevedono la ripetizione - in corrispondenza di ogni gruppo di clienti connessi direttamente controllato da un'Amministrazione centrale o ad essa legato da dipendenza economica – degli importi dell'esposizione e della conseguente posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali corrispondenti.

Si specifica che le informazioni rassegnate nella tabella in esame non seguono l'approccio segnaletico precedentemente descritto in quanto gli importi di esposizione e posizione di rischio verso le Amministrazioni centrali non vengono ripetuti in relazione ai gruppi di clienti connessi interessati da legami di natura economica e/o giuridica con le citate Amministrazioni centrali.

Gruppo bancario - Rischi di mercato

Per l'informativa qualitativa riguardante i rischi di tasso di interesse, di prezzo e di cambio si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31/12/2023.

Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

Da giugno 2022 il gruppo utilizza la metodologia di Macro Fair Value Hedge (MFVH) applicata al rischio di tasso con l'obiettivo di neutralizzare la variazione di fair value di attività e passività iscritte in bilancio o porzioni di esse a seguito di variazioni del tasso d'interesse.

In tal senso il Gruppo ha promosso la formalizzazione di processi operativi e di procedure volti a consentire:

  • la strutturazione di operazioni di copertura del rischio di tasso di interesse assunto tramite l'erogazione di impieghi a tasso fisso e altri assets a tasso fisso;
  • la rilevazione e la successiva gestione di tali transazioni nell'ambito del framework «Macro Fair Value Hedge», limitando così gli elementi di volatilità che sarebbero altrimenti determinati dal differente criterio di valorizzazione delle operazioni di copertura (esposte a fair value) e degli strumenti coperti (rilevati al costo ammortizzato);
  • l'inclusione di detta operatività nei processi di gestione e monitoraggio del rischio.

Il Gruppo in sede di prima applicazione del principio IFRS 9 ha esercitato l'opzione prevista dal principio di continuare ad applicare integralmente le regole dello IAS 39 per tutte le tipologie di coperture (micro e macro).

Nell'ipotesi di copertura di «tipo fair value hedge», le fonti dell'inefficacia di una relazione di copertura, durante il relativo periodo di validità, sono riconducibili a:

  • disallineamento tra nozionale del derivato e del sottostante coperto rilevato al momento della designazione iniziale o generato successivamente, come nel caso di rimborsi parziali dei finanziamenti;
  • inclusione nel test di efficacia del valore della parte variabile del derivato di copertura.

Nel corso del periodo oggetto di analisi non sono stati rilevati elementi che abbiano determinato l'inefficacia delle coperture con conseguente valutazione in merito alla possibilità di continuare ad applicare le regole di hedge accounting.

Derivati finanziari

Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

30/06/2024 31/12/2023
Over the counter
Attività Senza controparti centrali
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi
d'interesse
- - 461.125 - - - 530.840 -
a) Opzioni - - 93.695 - - - 83.076 -
b) Swap - - 367.430 - - - 447.764 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - 99.121 - - - 106.858 -
a) Opzioni - - 99.121 - - - 106.858 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - 4.116.679 - - - 3.928.900 -
a) Opzioni - - 150.810 - - - 145.073 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - 3.965.869 - - - 3.783.827 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - 33.292 - - - 29.853 -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 4.710.217 - - - 4.596.451 -

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Totale 30/06/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter Mercati
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Tipologie derivati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 2.144 - - - 3.057 -
b) Interest rate swap - - 5.862 - - - 7.469 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 40.411 - - - 11.977 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 773 - - - 213 -
Totale - - 49.190 - - - 22.716 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 2.029 - - - 2.444 -
b) Interest rate swap - - 4.800 - - - 6.235 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 5.934 - - - 60.703 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - 750 - - - 195 -
Totale - - 13.513 - - - 69.577 -

Derivati finanziari di copertura

Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 30/06/2024 Totale 30/06/2023
Over the counter
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Attività
sottostanti/Tipologie
derivati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e
tassi d'interesse
- - 61.416 - - - 66.154 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - 61.416 - - - 66.154 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e
indici azionari
- - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 61.416 - - - 66.154 -

Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia
della copertura
Totale 30/06/2024 Totale 31/12/2023
Over the counter Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali Senza controparti centrali 30/06/2024 31/12/2023
Tipologie Controparti Con accordi di Senza accordi di Mercati Controparti Con accordi di Senza accordi di Mercati
derivati
Fair value
positivo
centrali compensazione compensazione organizzati centrali compensazione compensazione organizzati
a) Opzioni - -
-
- - -
-
- - -
b) Interest
rate swap
- -
85
- - -
1
- - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - -
-
- - -
d) Equity
swap
- -
-
- - -
-
- - -
e) Forward - -
-
- - -
-
- - -
f) Futures - -
-
- - -
-
- - -
g) Altri - -
-
- - -
-
- - -
Totale - -
85
- - -
1
- - -
Fair value
negativo
a) Opzioni - -
-
- - -
-
- - -
b) Interest
rate swap
- -
814
- - -
1.924
- - -
c) Cross
currency
swap
- -
-
- - -
-
- - -
d) Equity
swap
- -
-
- - -
-
- - -
e) Forward - -
-
- - -
-
- - -
f) Futures - -
-
- - -
-
- - -
g) Altri - -
-
- - -
-
- - -
Totale - -
814
- - -
1.924
- - -

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Gruppo bancario - Rischio di liquidità

Per l'informativa qualitativa riguardante il rischio di liquidità si rinvia a quanto esposto nel bilancio al 31/12/2023.

Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività

Covered Bond

In data 6 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato un Programma di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un importo massimo fino ad euro 5 miliardi basato sulla cessione ad una società veicolo di mutui fondiari ed ipotecari residenziali originati dalla Capogruppo stessa. In data 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione ha altresì approvato l'aggiornamento del Programma in narrativa recependo le novità introdotte dalle disposizioni attuative del Titolo I-bis della legge 30 aprile 199. N. 130 in materia di obbligazioni bancarie garantite (OBG), che modificano la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013.

Per ciò che concerne la cessione di attivi, in data 1° giugno 2014 è stata effettuata la cessione prosoluto, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli art. 4 e 7 bis della legge n. 130 del 30 aprile 1999, al veicolo POPSO Covered bond s.r.l. di un portafoglio di complessivi euro 802 milioni di crediti in bonis in relazione all'emissione della prima serie di obbligazioni bancarie garantite per complessivi euro 500 milioni avvenuta il 5 agosto 2014 e con durata pari ad anni 5.

Le operazioni che si sono susseguite negli anni si sono articolate nella cessione di mutui residenziali alla società veicolo e la contestuale concessione alla stessa di un finanziamento subordinato per regolare il prezzo di cessione. Poiché in testa alla banca permangono tutti i rischi e benefici connessi a tali crediti, non si è proceduto alla derecognition contabile di tali mutui.

Tra i principali obiettivi strategici perseguiti vi è quello di dotare la Capogruppo di strumenti destinabili al mercato, pure mediante pubbliche operazioni. In aggiunta a questo primario obiettivo, l'attivazione di strumenti della specie può contribuire a:

  • allungare le scadenze della raccolta e pertanto rafforzare la correlazione tra quest'ultima e la massa degli impieghi a medio/lungo termine;
  • diversificare le fonti di provvista a lunga scadenza;
  • usufruire di condizioni favorevoli, rispetto a quelle ottenibili tramite l'ordinaria raccolta obbligazionaria non garantita.

È stato predisposto un complesso ed articolato processo atto a soddisfare i dettami normativi, consentendo, in particolare, il calcolo e il monitoraggio dei test di legge e contrattuali, di verificare il rispetto dei requisiti di idoneità degli attivi ceduti, di redigere la reportistica chiesta dalla normativa e dalle agenzie di rating e di adempiere a tutte le attività di controllo. Nello specifico si cita, tra le varie controparti a vario titolo coinvolte, la società di revisione indipendente BDO Italia Spa, in qualità di «asset monitor», deputata alle verifiche dei test regolamentari.

Le operazioni evidenziano un andamento regolare e non sono emerse irregolarità rispetto a quanto contrattualmente previsto.

La normativa dispone inoltre che gli obiettivi, i rischi, anche legali e reputazionali, e le procedure di controllo poste in essere siano valutati dagli organi sociali con funzione di supervisione strategica e di controllo.

Di seguito si riportano le informazioni relative all'obbligazione emessa dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A per le quali il veicolo, Popso Covered Bond srl, svolge il ruolo di Garante:

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Serie e Classe Serie 3
Codice ISIN IT0005568529
Data di emissione 24/10/2023
Data di scadenza 24/10/2028
Scadenza estesa 24/10/2029
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo Tasso Fisso
Parametro 4,125%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana
Serie e Classe Serie 4
Codice ISIN IT0005580276
Data di emissione 25/01/2024
Data di scadenza 22/07/2029
Scadenza estesa 22/07/2030
Valuta Euro
Importo 500.000.000
Tipo Tasso Fisso
Parametro 3,250%
Cedola Annuale
Legge applicabile Italiana

L'obbligazione emessa in data 4 aprile 2016, avente codice ISIN IT0005175242, è giunta a scadenza e completamente rimborsata in data 4 aprile 2023. La prima serie di obbligazioni, avente codice ISIN IT0005039711, è stata integralmente rimborsata in data 5 agosto 2019.

Cessione Crediti

Al 30 giugno 2024 l'esposizione del Gruppo in titoli Asset Backed Securities (ABS) derivanti da operazioni di cartolarizzazione ammonta a euro 653,755 milioni.

  • Con riferimento ai titoli ABS la composizione risulta essere la seguente:
  • euro 55,469 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Diana SPV, che il Gruppo detiene a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Progetto Diana», perfezionata nel mese di giugno 2020 (tranche senior pari a 54,801 milioni; tranche mezzanine e junior pari a 0,668 milioni);
  • euro 43,727 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo POP NPLs 2020 Srl, che il Gruppo detiene a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti», perfezionata nel mese di dicembre 2020 (tranche senior pari a 43,626 milioni; tranche mezzanine e junior pari a 0,101 milioni);
  • euro 57,569 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2021 Srl, che il Gruppo detiene a seguito dell'operazione di cartolarizzazione assistita da GACS di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti II», perfezionata nel mese di dicembre 2021 (tranche senior pari a 57,475 milioni; tranche mezzanine e junior pari a 0,094 milioni);
  • euro 39,140 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2022 Srl, che il Gruppo detiene a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti III», perfezionata nel mese di dicembre 2022 (tranche senior pari a 39,013 milioni; tranche mezzanine e junior pari a 0,127 milioni);

  • euro 32,391 milioni relativo ai titoli emessi dal veicolo Luzzatti POP NPLs 2023 Srl, che il Gruppo detiene a seguito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza, denominata «Luzzatti IV», perfezionata nel mese di dicembre 2023 (tranche senior pari a 32,275 milioni; tranche mezzanine e junior pari a 0,116 milioni);
  • euro 425,459 milioni relativo ai titoli di operazioni di cartolarizzazione di terzi, emesse dalla società veicolo «BNT Portfolio SPV», costituita nell'esercizio 2014 al fine di perfezionare la cartolarizzazione dei crediti agrari di Banca della Nuova Terra, e dalla società veicolo «Alba 6 Spv».

Per maggiori dettagli si rimanda «Parte E - sezione 2 - C. Operazioni di Cartolarizzazione», del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Il gruppo detiene inoltre titoli strutturati di credito per euro 80,882 milioni (di cui circa euro 24 milioni acquisiti nel primo semestre 2024) relativi a quote di fondi comuni di investimento sottoscritte a seguito di cessioni multioriginator di portafogli creditizi deteriorati. Per una disamina dei fondi comuni di investimento rivenienti da operazioni di cessioni multi-originator si fa rinvio a quanto esposto nella «Parte E – Sezione 2 – D.3 Operazioni di cessione – Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente» del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023.

Cartolarizzazione sintetica

A giugno 2022 il Gruppo ha sottoscritto con il Gruppo BEI un'operazione di cartolarizzazione sintetica a valere di un portafoglio di finanziamenti erogati a controparti «imprese» (segmenti gestionali Smallbusiness, PMI e Grandi imprese) per un controvalore pari a euro 958 milioni.

Mediante la cartolarizzazione sintetica la banca acquisisce, in forma sintetica e dunque aggregata, una copertura a fronte delle «prime perdite» che dovessero manifestarsi in un portafoglio di impieghi identificato. Per maggiori dettagli si rimanda «Parte E - sezione 2 - C. Operazioni di Cartolarizzazione», del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Auto-cartolarizzazione

In data 16 giugno 2023 è stata perfezionata dalla capogruppo un'operazione di cartolarizzazione nell'ambito della gestione della raccolta interbancaria a medio e lungo termine. L'operazione è consistita nella cessione pro-soluto di un portafoglio granulare di crediti performing erogati a SMEs, garantiti o chirografari pari a euro 1.554 milioni, ai sensi della legge 130/1999, alla società veicolo, denominata Centro delle Alpi SME S.r.l. appositamente costituita. Al 30 giugno 2024 il valore dei titoli in essere sottoscritti dal Gruppo è aumentato, a seguito della cessione a maggio 2024 di un portafoglio crediti pari a euro 1.528 milioni, a euro 1.938 milioni per i titoli senior, a euro 252 milioni per i titoli mezzanine e a euro 545 milioni per i titoli junior.

Gruppo bancario - Rischi operativi

Per l'informativa qualitativa riguardante i rischi operativi si rinvia a quanto esposto nel bilancio consolidato al 31/12/2023.

Informativa in merito all'esposizione verso debitori sovrani

La CONSOB con comunicazione n. DEM/11070007 del 05/08/2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 30 giugno 2024 ammontava a euro 11.622 milioni ed era così articolata:

a) Titoli di Stato italiano: euro 6.322 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: euro 4.972 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: euro 100 milioni;

d) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: euro 228 milioni.

Nella Tabella seguente si riporta il valore di bilancio dell'esposizione in titoli di debito, complessivamente detenuta dalla Banca nei confronti degli Stati sovrani al 30 giugno 2024, per portafoglio.

Attività finanziarie Attività finanziarie
valutate al fair value valutate al fair value con Attività finanziarie
con impatto sul conto impatto sulla redditività valutate al costo
Emittente economico complessiva ammortizzato Valore di Bilancio
Titoli di Stato
Italia - 1.345.904 4.975.782 6.321.685
Francia - 671.944 788.887 1.460.831
Spagna - 602.444 1.180.226 1.782.670
Germania - 253.915 816.206 1.070.121
Austria - 74.535 49.684 124.219
Olanda - 101.827 50.946 152.773
U.S.A. 37.504 - - 37.504
Altri Titoli verso
amministrazioni pubbliche:
- Italia - 4.983 111.536 116.518
- Altri 40.880 135.238 51.741 227.858
Totale 78.384 3.190.789 8.025.008 11.294.180

Nella Tabella non sono inclusi i titoli delle cartolarizzazioni assistiti da GACS.

Con riferimento alle esposizioni in titoli di stato nella tabella seguente vengono fornite informazioni relativamente alla scadenza, per portafoglio:

Fino ad 1 anno da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico (Voce 20) 37.504 - - 37.504
Attività finanziarie valutate al fair value con 1.515.486 1.535.083 - 3.050.568
impatto sulla redditività complessiva (Voce 30)
Attività finanziarie valutate al costo 7.861.731
ammortizzato (Voce 40) 1.905.810 3.930.647 2.025.274

Rischi ESG (Environmental, Social and Governance)

Per un istituto bancario i rischi ambientali, sociali e di governo societario non si configurano come tipologie di rischio a sé stanti, soggetti a propria autonoma manifestazione, ma come uno dei possibili drivers di rischio in grado di influenzare la portata di esposizione ai rischi finanziari e non finanziari a cui l'intermediario è tipicamente sottoposto nella conduzione della propria attività. In questo risiede l'importanza di saper identificare, misurare e prontamente monitorare i canali di trasmissione attraverso cui tali rischi si manifestano e di integrarne coerentemente la gestione all'interno del complessivo Risk Framework. Un prudente governo dei rischi ESG, infatti, consente di essere resilienti a potenziali shock esterni attenuandone il possibile impatto sulla stabilità economica, finanziaria e patrimoniale di un ente.

I progressi compiuti in tal senso dal Gruppo sono orientati a garantire una sempre più attenta e granulare integrazione delle valutazioni di carattere ESG, con particolare attenzione a quelle attinenti alla sfera climatica e ambientale, nei processi nevralgici dell'attività aziendale.

Le evoluzioni apportate all'interno delle diverse aree della banca contribuiscono a garantire un più completo allineamento alle tredici Aspettative dettate dalla «Guida sui rischi climatici e ambientali» emanata dalla Banca Centrale Europea nel novembre 2020, nonché a concretizzare le indicazioni ricevute in sede di indagine tematica ("Thematic review") lanciata dalla stessa BCE agli inizi del 2022 in tema di prassi di gestione dei rischi climatici e ambientali (c.d. "rischi C&E"), e ulteriormente nel corso dei touch point avuti nel tempo con l'Autorità in occasione dello svolgimento della propria azione di vigilanza e controllo sull'operato della banca. Dopo la messa a punto e dell'invio al Supervisore di un nuovo programma di rafforzamento dei presidi di rilevazione, gestione e mitigazione dei rischi C&E ai quali è potenzialmente esposta, la banca ha portato avanti una continuativa attività di monitoraggio dei cantieri di intervento con il fine di garantire un puntuale aggiornamento degli stati di attuazione delle iniziative all'Organo di Amministrazione, ai competenti Comitati interni e al Supervisore.

Di seguito si riassumono le principali misure di rafforzamento in ambito ESG realizzate nel periodo, ricondotte, per finalità di sintesi, ai cinque ambiti oggetto di esame tematico di Vigilanza.

  • A. Analisi di materialità dei fattori climatici e ambientali. Nell'ultimo trimestre del 2023 la banca ha promosso una complessiva revisione dei processi di identificazione, mappatura e valutazione di rilevanza finanziaria dei rischi legati ai cambiamenti climatici e ambientali, dando riscontro a specifiche richieste del Supervisore. Gli aggiornamenti, frutto di una serie di evolutive metodologiche, hanno consentito di analizzare l'esposizione ai rischi fisici e di transizione ecologica in modo ancora più accurato e puntuale mediante: i) lo studio quantitativo di un accresciuto numero di canali di trasmissione attraverso cui i rischi C&E si manifestano sui principali rischi bancari; ii) l'adozione di differenti orizzonti temporali di analisi (breve, medio e lungo termine); iii) l'indagine del grado di vulnerabilità ai rischi C&E secondo differenti cluster di scomposizione delle aree di business (settori economici, zone geografiche, ecc.). Sulla base delle risultanze del nuovo sistema di analisi, la banca ha inoltre potenziato l'integrazione dei fattori C&E nelle prove di stress previste per gli esercizi di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e di valutazione delle condizioni di liquidità (ILAAP) del Gruppo. Tali quantificazioni sono state affinate grazie all'adozione di nuovi strumenti e metodologie in grado di simulare, tramite utilizzo di una gamma di scenari climatici prospettici, gli impatti della transizione climatica e/o di ipotesi di severità di eventi atmosferici rilevanti.
  • B. Contesto aziendale e strategia. A seguito dell'adesione nel gennaio scorso alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) e alla propedeutica definizione di target preliminari di portafoglio formulati a livello settoriale sulla base della metodologia rilasciata da NZBA, individuati allo scopo di supportare gli Organi di governo nell'adozione di un commitment all'iniziativa che fosse ben informato e coerente con le possibilità finanziarie prospettiche, la banca sta svolgendo approfondite analisi in ottica di revisione e affinamento di tali preliminari obiettivi di decarbonizzazione al fine di ottenere un set di target ufficiali di riduzione delle emissioni nette di gas serra da comunicare all'Alleanza nei tempi prestabiliti, destinati in futuro a integrare gli obiettivi di sostenibilità di rilevanza strategica del Gruppo. In parallelo, la banca ha proseguito con convinzione il proprio cammino verso la carbon neutrality impegnandosi su più fronti per contenere gli impatti ambientali diretti e indiretti attraverso: i) l'integrazione dei fattori C&E nei processi di business e nei meccanismi di governance, nelle

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

strategie, nei sistemi di controllo interno, di remunerazione e rendicontazione, in linea con le attese dell'Autorità di Vigilanza; ii) il collocamento di strumenti di investimento atti a promuovere caratteristiche di rispetto per l'ambiente, nonché la progressiva promozione di prodotti di credito concepiti per sostenere le attività economiche che più contribuiscono alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti delle condizioni climatiche; iii) lo sviluppo di un programma di emissione di strumenti obbligazionari volti al finanziamento e rifinanziamento di attività ecosostenibili. Anche nell'ambito del "ciclo degli acquisti" è stata estesa l'applicazione di una metodologia di stima delle performance di sostenibilità dei maggiori fornitori, finalizzata a integrare i processi e i criteri di selezione dei prestatori di servizi con valutazioni sulla loro attenzione ai temi ESG. Di rilievo strategico, poi, l'adozione di una nuova "Policy di Investimento ESG", documento di indirizzo in cui sono definiti obiettivi diretti a incorporare i drivers ambientali, sociali e di governance nell'individuazione degli investimenti finanziari, propri e di terzi, in consonanza con le normative europee di "finanza sostenibile" e con le tendenze di mercato. Sono inoltre continuati i percorsi di formazione per Consiglieri, Sindaci e dipendenti del Gruppo – con particolare attenzione agli addetti alle aree del credito e dei servizi di investimento – volti a incrementare le competenze ESG e coltivare una adeguata sensibilità verso le questioni di sostenibilità nei diversi livelli dell'organizzazione.

  • C. Governo societario, propensione al rischio, reportistica e data governance. In relazione all'assetto dei limiti di rischio governato dal Risk Appetite Framework (RAF), è proseguita l'inclusione di specifici indicatori quantitativi di monitoraggio tesi ad accrescere la misurabilità dei rischi ESG impattanti sul grado di esposizione ai rischi bancari "tradizionali" (credito, mercato, operativo, di reputazione, ecc.). Degna di attenzione, inoltre, l'evoluzione del sistema di reporting sui rischi ESG presentato agli organi sociali, arricchito di nuove metriche di misurazione e ridisegnato negli schemi contenutistici al fine di consentire una migliore fruibilità delle informazioni e favorire una maggiore consapevolezza nel processo decisionale. Con riguardo alle infrastrutture di data governance, la banca sta procedendo nello sviluppo di importanti soluzioni architetturali orientate a un'ottimale gestione e storicizzazione del patrimonio informativo ESG, ancora in buona parte costituito da fonti terze quali data providers specializzati in tali forniture; centrale, a questo riguardo, la configurazione e progressiva alimentazione di apposito Data lake aziendale sottoposto a controlli di qualità atti a garantire la robustezza e l'integrità dei dati archiviati. Continuano pure le attività di adeguamento dei sistemi informativi per accogliere parametri, modelli e valutazioni di natura ESG nell'ambito di processi aziendali chiave quali quelli commerciali, creditizi, di gestione dei rischi, di pianificazione e bilancio.
  • D. Sistema di gestione dei rischi. Nell'ultimo ciclo annuale di valutazione dell'adeguatezza del capitale interno (ICAAP) la banca ha compiuto significative evoluzioni nelle tecniche di conduzione delle analisi degli impatti sull'assunzione dei rischi tipici dell'operatività bancaria e sulla posizione patrimoniale complessiva di estremi ma plausibili scenari di realizzazione dei rischi climatici e ambientali, legati a ipotesi alternative di ordinata e disordinata transizione green in risposta agli andamenti del cambiamento climatico, con propagazione dei relativi effetti sulla rischiosità del Gruppo. Le simulazioni d'impatto prospettico negli orizzonti temporali di breve, medio e lungo termine sulle misure di esposizione ai rischi "tradizionali" hanno coperto non soltanto il rischio di credito ma anche i profili di rischio di mercato e operativi, stimando mediante analisi di sensitivity e stress test una varietà di possibili fonti di perdita patrimoniale. Per i rischi di credito e di mercato è stata esaminata l'incidenza di scenari di materializzazione dei rischi fisici e di transizione sulla rischiosità tanto degli impieghi creditizi erogati a imprese e famiglie (aumenti delle probabilità di insolvenza e riduzioni di valore delle garanzie reali) quanto dei portafogli di attività finanziarie di proprietà (variazioni di valore corrente dei titoli); per i rischi operativi, sono stati presi in considerazione i potenziali impatti sulla continuità operativa e gli ulteriori danneggiamenti alle sedi e ai locali commerciali conseguenti al verificarsi di eventi alluvionali estremi. La banca ha inoltre integrato i rischi climatici e ambientali nella misurazione e gestione del rischio di liquidità (ILAAP), stimando mediante apposita prova di stress potenziali i peggioramenti della posizione di liquidità dovuti ai maggiori deflussi di cassa necessari a far fronte alle conseguenze di specifici eventi catastrofici che dovessero interessare la clientela, secondo ipotesi basate su una mappatura geografica dei correntisti rispetto ai rischi idrogeologici.

  • Note Illustrative consolidate
  • E. Rischio di credito. Nei primi mesi dell'esercizio la banca ha affinato il modello proprietario di attribuzione a ogni controparte appartenente al portafoglio di aziende finanziate di uno score rappresentativo del profilo di rischio ESG. Il nuovo sistema di scoring ESG, alimentato sia da dati interni che da fonti informative esterne, incorpora in un più complesso algoritmo di calcolo i fattori di rischio climatico-ambientale (di transizione e fisici) a cui è esposto un debitore e li elabora attraverso una metrica di accrescimento potenziale del rischio che fa uso di scenari prospettici di transizione climatica e di informazioni relative ai volumi di emissioni di gas inquinanti connessi all'attività esercitata da ciascuna controparte, oltre che relative alla georeferenziazione e all'attuale grado di efficienza energetica dei beni immobili presi a garanzia, tenendo conto di una proiezione bilancistica dei possibili impatti di tali fattori sugli andamenti delle dimensioni finanziarie dei prenditori. Con riguardo alla copertura del modello statistico di valutazione, il perimetro di applicazione – sebbene già in precedenza elevato – è stato esteso alla totalità delle imprese non finanziarie in portafoglio, nonché al segmento dei privati con esposizioni assistite da garanzia immobiliare; con l'occasione, il sistema di classificazione è stato ulteriormente rafforzato includendo specifici indicatori di sensitività dei soggetti finanziati ai temi Social e Governance. Il tool di scoring ESG si pone quale strumento di valutazione integrativo delle analisi svolte in sede di classica istruttoria creditizia; esso pervade tutte le fasi nevralgiche di assunzione e gestione del rischio di credito: è da tempo inglobato nelle pratiche elettroniche di fido, inoltre contribuisce a definire gli indirizzi generali di politica creditizia, a determinare l'organo facoltizzato alle deliberazioni in materia di affidamenti e ad aggiustare le condizioni standard di tasso proposte ai gestori per gli affidamenti alle aziende clienti. Oltre allo score, soggetto a periodico aggiornamento massivo, per le principali aziende controparti è stato attivato uno specifico processo di due diligence finalizzato a indagare, tramite apposito questionario qualitativo, le strategie e le politiche gestionali adottate dalla clientela in ambito di sostenibilità ambientale e sociale. Detto approfondimento, coordinato dalle strutture preposte all'istruttoria di Sede Centrale, coinvolge appositi specialisti ESG individuati presso la rete periferica, preposti al contatto con le imprese clienti; il perimetro di aziende interessate, fino a dicembre 2023 limitato a quelle con più elevata esposizione creditizia e ritenute particolarmente vulnerabili, secondo il punteggio di score ESG, ai fattori di rischio fisico e di transizione, è stato quest'anno ampliato ad altre controparti significative per misure di impronta carbonica, ricomprendendovi pure tutte le imprese preliminarmente identificate per la definizione dei target settoriali previsti dall'adesione alla NZBA. È in questi giorni allo studio la combinazione fra le classificazioni automatiche fornite dal sistema di scoring e i risultati delle attività di ESG due diligence delle singole controparti (condensati in un nuovo punteggio quantitativo di recente elaborazione), tesa alla definizione di un procedimento di ESG scoring attribution, da incorporare nell'iter di istruttoria del credito, in grado di ricalibrare la valutazione statistica di rischio con informazioni integrative, più aggiornate e maggiormente puntuali sul conto delle diverse aziende affidate.

Gli interventi promossi da Banca Popolare di Sondrio per una sana e corretta gestione dei rischi ESG richiedono azioni concrete anche da parte delle proprie sussidiarie, sia in chiave individuale che in ottica di consolidamento. Si è reso pertanto necessario indirizzare, coordinare e uniformare all'interno del Gruppo Bancario programmi di attività diretti a un governo coeso e coerente di tali aspetti.

Relativamente a ciò, la capogruppo ha continuato a dare sostegno alle maggiori società controllate del Gruppo – Factorit, BPS (SUISSE) e BNT Banca – nell'opera di integrazione proporzionale, all'interno dei principali processi aziendali, di elementi di valutazione dei rischi di sostenibilità atti a garantire una più attenta gestione delle tematiche ESG e un costante allineamento alle iniziative poste in essere dalla Capogruppo. In quest'ottica viene di seguito presentata una sintesi delle principali attività effettuate in questo semestre dalle entità controllate nonché delle più importanti evolutive in programma.

Factorit

Factorit ha proseguito negli sforzi dedicati all'incorporazione delle valutazioni ESG, in particolare collegate a questioni ambientali e al cambiamento climatico, nel proprio contesto societario. Dando

seguito a una richiesta rivolta dalla Banca d'Italia – Autorità di vigilanza sul settore nazionale dell'intermediazione finanziaria e delle banche LSI (Less Significant Institutions) – a tutti gli operatori del comparto, nel marzo 2023 la controllata aveva adottato e trasmesso al Supervisore un apposito piano d'azione diretto a definire, per il triennio 2023-2025, un percorso di progressiva integrazione dei rischi C&E nell'operatività aziendale, per assicurare il pieno adeguamento agli orientamenti e al compendio di "buone prassi" pubblicati in materia dalla stessa Banca d'Italia nell'aprile 2022.

In questo primo semestre il piano di interventi è stato revisionato e aggiornato per riallineamento al nuovo programma di attività predisposto lo scorso dicembre dalla Casa madre su indicazione della BCE, nonché per esigenze interne di integrazione di nuove iniziative e di riscadenziazione di quelle precedentemente pianificate; si sono altresì recepiti alcuni spunti offerti delle principali evidenze dell'analisi dei piani d'azione rassegnati dalle LSI, pubblicate dalla Banca d'Italia a fine 2023.

A seguito della revisione apportata al proprio piano di adeguamento, Factorit, in sinergia con le competenti strutture di Capogruppo, ha proceduto nella regolare esecuzione delle diverse aree di lavoro, riguardanti la governance e gli assetti di organizzazione interna, i processi di definizione delle strategie aziendali e di concessione del credito, il framework di gestione e monitoraggio dei rischi, le metodologie di valutazione ESG dei fornitori, i sistemi di rendicontazione e disclosure interna e al pubblico in tema di sostenibilità. Quanto ai progressi compiuti dalla società di factoring nel presidio dei rischi ESG, è rilevante segnalare la conduzione di una prima analisi quantitativa di materialità degli eventi che potrebbero manifestarsi per effetto dei rischi climatici e ambientali (fisici e di transizione), attività che ha condotto all'identificazione dei rischi "tradizionali" potenzialmente influenzati e dei relativi meccanismi di propagazione. I risultati di tali valutazioni, svolte con l'ausilio di metriche, metodologie e strumenti di calcolo in parte mutuati dall'esperienza della Capogruppo, sono stati formalizzati in apposita mappatura aziendale dei rischi C&E e presentati all'Organo di amministrazione per le opportune determinazioni.

BPS (SUISSE) e BNT Banca

Per le due controllate la Capogruppo ha attivato nel corso del 2023 dedicate iniziative di roll-out e declinazione progettuale delle principali prassi gestionali già adottate da Banca Popolare di Sondrio in questo ambito, promuovendo anche su tali realtà del Gruppo un proporzionale innesto delle valutazioni di sostenibilità socio-ambientale all'interno delle strategie, dei processi, delle metodologie e degli atti di rilievo per la gestione aziendale. Con la collaborazione e supervisione della Casa madre, le due società hanno dunque avviato specifici filoni di attività commisurati all'effettiva esposizione individuale a tali fattori di rischio, tesi in modo particolare a un progressivo allineamento alle aspettative BCE di buona gestione dei rischi climatici e ambientali a cui la Capogruppo orienta la propria azione.

Propedeutiche alle attività di roll-out su base individuale delle iniziative di integrazione dei rischi ESG sono state, per entrambe le società: i) una preliminare identificazione e mappatura dei fattori di rischio climatici e ambientali ai quali sono potenzialmente soggette nello svolgimento delle rispettive attività d'impresa; ii) l'esecuzione di preparatori esercizi di assessment e gap analysis volti a valutare, pure alla luce delle aree di rischio C&E risultate materiali, possibili linee di intervento per garantire aderenza rispetto sia agli orientamenti di vigilanza in materia ESG sia al framework sviluppato dalla Capogruppo.

Simili iniziative di adeguamento prendono le mosse dalla volontà delle controllate di migliorare il proprio profilo di sostenibilità, integrando le valutazioni ESG all'interno dei propri processi decisionali e strategici, tenuto conto dei rispettivi obblighi regolamentari e, nel caso specifico della controllata BPS (SUISSE), situata in territorio elvetico, del peculiare contesto giuridico e di vigilanza in cui opera, al momento non caratterizzato da vincoli o norme stringenti in fatto di sostenibilità ambientale e sociale.

Informazioni sul patrimonio consolidato

Il patrimonio consolidato

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La Banca Popolare di Sondrio come capogruppo svolge l'attività di coordinamento e di indirizzo sulle società appartenenti al gruppo preoccupandosi dell'adeguatezza del patrimonio di ogni singola controllata e impostando eventuali linee da adottare. Le dimensioni patrimoniali del Gruppo sono costantemente verificate e portate periodicamente all'attenzione degli Amministratori e Organi di controllo.

La necessità di una adeguata dotazione patrimoniale è stata resa ancora più stringente dalla crisi e dagli interventi degli Organi di Vigilanza che ormai sono di livello sopranazionale.

La crisi economico/finanziaria ha portato in primo piano l'importanza del patrimonio delle banche, a causa delle consistenti perdite registrate, dell'esplosione delle perdite attese indotte dalla recessione e dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze sulla valutazione degli attivi, esigenza resa ancor più attuale dalle tensioni in corso legate alla crescita dell'inflazione, al conflitto russo-ucraino e alla crisi energetica. Senza dimenticare, al contempo, la necessità di sostenere l'economia al fine di stimolare la ripresa. I recenti avvenimenti che hanno interessato il sistema bancario ne sono la controprova. L'attenzione degli Organi di Vigilanza è sempre più focalizzata sulla adeguatezza patrimoniale delle istituzioni creditizie.

Il Gruppo ha sempre avuto una grande attenzione alla componente patrimoniale e alla definizione delle dimensioni della stessa, al fine di garantire un profilo patrimoniale adeguato alla propria dimensione e ai rischi assunti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di vigilanza. Fedele alla propria origine di banca popolare, la Capogruppo ha individuato nella politica di patrimonializzazione lo strumento che, favorendo la creazione della figura socio/cliente, ha permesso di perseguire quella strategia di sviluppo autonomo che è nella volontà dell'Amministrazione.

Con delibera assembleare del 29 dicembre 2021, la Banca, in conformità con quanto previsto dalla Legge 24 marzo 2015 n. 33, ha provveduto alla trasformazione da società cooperativa per azioni a società per azioni. La trasformazione in Spa non ha fatto venire meno i principi fondanti che sono alla base dell'attività della Banca.

La storia della banca è pertanto caratterizzata da periodici aumenti di capitale, in forme semplici e trasparenti nelle modalità tecniche, in modo che il corpo sociale percepisca con immediatezza gli estremi delle operazioni. In questa ottica non si è mai ricorsi all'emissione di strumenti innovativi di capitale e i ripetuti aumenti hanno sempre avuto corali adesioni.

I mezzi finanziari raccolti con tali operazioni, unitamente agli accantonamenti di utili effettuati in conformità dei dettati statutari hanno permesso al Gruppo di espandere in modo armonico la propria attività e di guardare con sufficiente tranquillità alle sfide future.

Va sottolineato come le criticità emerse sui mercati finanziari, soprattutto in materia di crediti verso clientela, hanno influito negativamente sulla redditività delle banche e conseguentemente sull'autofinanziamento che in passato ha sempre contribuito in modo consistente alla patrimonializzazione degli istituti di credito. Le tensioni che hanno caratterizzato in anni recenti il sistema bancario e che hanno interessato vari istituti di credito non hanno ultimamente facilitato i progetti di rafforzamento dei mezzi propri anche per la banca nonostante il costante sviluppo operativo che proprio nell'ottica di fornire strumenti specialistici a sostegno dell'economia reale ha visto in questi ultimi anni particolarmente le acquisizioni di Factorit Spa, Banca della Nuova Terra Spa, Prestinuova Spa nonché l'incremento delle interessenze in società complementari a tale disegno. L'ultimo aumento di capitale ha avuto luogo nel 2014 in forma mista con l'incasso per la quota a pagamento di euro 343 milioni.

L'assemblea ordinaria del 27 aprile 2024, chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2023 e la destinazione dell'utile ha deliberato il pagamento di un dividendo complessivo pari a euro 253,896 milioni.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note illustrative consolidate

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Elisioni e
Consolidato Imprese di aggiustamenti
da
Voci del patrimonio netto prudenziale assicurazione Altre imprese consolidamento Totale
1. Capitale 1.360.161 - 10 - 1.360.171
2. Sovrapprezzi di emissione 78.934 - - - 78.934
3. Riserve 1.995.602 - (3.310) 165.138 2.157.430
4. Strumenti di capitale - - - - -
5. (Azioni proprie) (25.175) - - - (25.175)
6. Riserve da valutazione: (13.771) - 200 2.168 (11.403)
- Titoli di capitale designati al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
75.863 - - - 75.863
- Coperture di titoli di capitale designati al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
- - - - -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(41.392) - - - (41.392)
- Attività materiali 11.850 - - - 11.850
- Attività immateriali - - - - -
- Copertura di investimenti esteri - - - - -
- Copertura dei flussi finanziari - - - - -
- Strumenti di copertura [elementi non designati] - - - - -
- Differenze di cambio - - - (30) (30)
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - -
- Passività finanziarie designate al fair value con
impatto a conto economico (variazioni del
proprio merito creditizio)
- - - - -
- Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a
benefici definiti
(60.092) - 8 - (60.084)
- Quote delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
- - - 2.198 2.198
- Ricavi o costi di natura finanziaria relativi ai
contratti assicurativi emessi
- - - - -
- Ricavi o costi di natura finanziaria relativi alle
cessioni in riassicurazione
- - - - -
- Leggi speciali di rivalutazione - - 192 - 192
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e
di terzi
275.790 - (3.020) (9.208) 263.562
Totale 3.671.541 - (6.120) 158.098 3.823.519

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
Attività/valori Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 1.002 (34.126) - - - - - - 1.002 (34.126)
2. Titoli di capitale 80.261 (4.398) - - - - - - 80.261 (4.398)
3. Finanziamenti - (8.268) - - - - - - - (8.268)
30/06/2024 81.263 (46.792) - - - - - - 81.263 (46.792)
31/12/2023 75.816 (44.128) - - - - - - 75.816 (44.128)

Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al FV con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (29.046) 64.245 (3.511)
2. Variazioni positive 6.193 12.457 -
2.1 Incrementi di fair value 4.913 12.457 -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 553 - -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 727 - -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (10.271) (839) (4.757)
3.1 Riduzioni di fair value (4.769) (788) (4.757)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (437) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (5.065) - -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - (51) -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (33.124) 75.863 (8.268)

Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

La riserva di valutazione relativa a piani a benefici definiti è negativa per euro 60,084 milioni. L'importo deriva dalla contabilizzazione di utili e perdite attuariali e relative imposte.

I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

L'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale è rappresentata nel documento «Informativa al Pubblico – Pillar 3 al 30 giugno 2024» predisposto sulla base del dettato regolamentare costituito dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, emanata da Banca d'Italia, e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013 (CRR), e successivi aggiornamenti.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Operazioni con parti correlate

Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La banca, in attuazione di quanto previsto dal Regolamento emanato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12.3.2010 e successive modifiche, ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2010 un proprio Regolamento interno per la gestione delle operazioni con parti correlate.

Tale regolamento è stato aggiornato da ultimo con delibere del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2024 ed è pubblicato sul sito internet aziendale all'indirizzo www. istituzionale.popso.it.

Per parte correlata si intende il soggetto che, in considerazione della posizione coperta, potrebbe esercitare sulla banca una influenza tale da poterne condizionare l'operatività favorendo, direttamente o indirettamente, i propri interessi personali.

Si è provveduto alla individuazione delle parti correlate così come definite dallo IAS 24 e dal sopra richiamato Regolamento CONSOB. Sono state considerate parti correlate:

    1. Le società controllate, controllanti oppure soggette a controllo congiunto.
    1. Le società che possono esercitare un'influenza notevole sulla società che redige il bilancio.
    1. Le società collegate e le loro controllate.
    1. Le joint venture cui partecipi la società che redige il bilancio.
    1. I dirigenti con responsabilità strategiche della società e della sua controllante.
    1. Gli stretti familiari di uno dei soggetti di cui al punto 5.
    1. Società controllate, controllate congiuntamente da uno dei soggetti di cui ai punti 5 e 6.
    1. Fondi pensionistici dei dipendenti o qualsiasi altra entità agli stessi correlata.

Sono considerati familiari stretti: il coniuge non legalmente separato e il convivente more uxorio del soggetto; i figli e le persone a carico del soggetto, del coniuge non legalmente separato o del convivente more uxorio; i genitori del soggetto, i parenti di secondo grado dello stesso e le altre persone con lui conviventi.

Si presume sussistere una situazione di influenza notevole qualora si detenga, direttamente o indirettamente il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell'assemblea della partecipata, ovvero il 10% nel caso di società con azioni quotate in mercati regolamentati, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario.

I rapporti con le società partecipate rientrano nella normale operatività e riguardano prevalentemente conti correnti di corrispondenza, depositi e finanziamenti. Tali rapporti sono regolati in un'ottica di Gruppo e di norma in linea con le condizioni applicate alla Capogruppo sui mercati di riferimento e che possono discostarsi da quelli che la controllata potrebbe vedersi applicate agendo in modo autonomo.

Gli altri rapporti con le altre parti correlate, diverse dalle società partecipate, sono anch'essi regolati in base alle condizioni di mercato previste per le singole operazioni o allineati, se ve ne siano i presupposti alle condizioni applicate al personale dipendente.

Per le parti correlate che sono soggetti con funzioni di amministrazione, direzione, controllo per la concessione di affidamenti bancari viene applicata la particolare procedura deliberativa prevista dall'art. 136 del TUB che subordina l'operazione all'approvazione unanime del Consiglio di Amministrazione e al voto favorevole di tutti i componenti del Collegio Sindacale.

Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici al 30 giugno 2024 riferiti a parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24:

Garanzie
Rilasciate e Garanzie
(in migliaia di euro) Attività Passività Proventi Oneri impegni ricevute
Amministratori 437 9.686 5 177 105 497
Sindaci 544 207 5 3 368 1.576
Direzione 32.125 1.133 0 19 540 0
Familiari 72.530 2.973 34 43 218 6.990
Collegate 664.985 173.043 7.364 799 115.609 612
Altre 122.241 1.088 1.870 0,2 1.114 0
Totali 892.862 188.130 9.278 1.041 117.954 9.675

I dati esposti nella tabella non includono i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche.

La voce "Altre" ricomprende le posizioni verso Unipol Gruppo che esercita influenza notevole sulla banca.

Le attività e passività si riferiscono principalmente alle voci 40 «Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e 10 «Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) debiti verso clientela» e hanno un'incidenza percentuale rispettivamente del 2,07% e dello 0,50%. I proventi e gli oneri si riferiscono principalmente alle voci interessi e commissioni ed incidono rispettivamente del 0,71% e dello 0,19%.

L'esposizione verso società collegate è riferibile per euro 137 milioni ad Arca Holding spa e euro 404 milioni ad Alba Leasing spa.

Note illustrative consolidate

Accordi di pagamento basati su azioni

In data 27 aprile 2024 l'Assemblea dei Soci, previa delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2024, ha approvato le Politiche di remunerazione per l'esercizio 2024 del Gruppo contenenti indicazioni circa l'utilizzo dei Piani di remunerazione basati su strumenti patrimoniali (finanziari).

La circolare n. 285/2013 al fine di assicurare che i sistemi di remunerazione e incentivazione rispondano agli obiettivi fondamentali della regolamentazione: collegamento con i rischi, compatibilità con i livelli di capitale e liquidità, orientamento al medio-lungo termine, rispetto delle regole, prevede una serie di criteri che la componente variabile della remunerazione deve rispettare. In particolare, la componente variabile deve essere bilanciata, ovvero almeno il 50% della remunerazione variabile erogata al "Personale più rilevante" deve essere attribuita mediante l'assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse collegati (ex art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58) e corrisposta mediante sistemi di pagamento a pronti ("up-front") o differiti per un periodo non inferiore ai 4-5 anni in modo da tenere conto dell'andamento nel tempo dei rischi assunti dalla banca (c.d. meccanismi di malus). In ottemperanza delle sopraccitate disposizioni regolamentari, il Gruppo Banca Popolare di Sondrio ha previsto:

  • ˗ Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. Il Piano 2024, previsto dalle Politiche retributive di Gruppo, è stato deliberato dal Consiglio di amministrazione del 15 marzo 2024. Quanto alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano 2023 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2023 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni. Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano 2023 si potrà concludere nel 2030. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.
  • ˗ Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025: il Piano individua i soggetti destinatari, le ragioni che motivano l'adozione del piano e l'iter di approvazione e tempistica di assegnazione degli strumenti. In merito alle caratteristiche degli strumenti attribuiti, il Piano prevede, l'eventuale assegnazione gratuita di azioni ordinarie della Banca Popolare di Sondrio al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Il periodo di attuazione del Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo 2023 - 2025 è compreso fra il periodo di rilevazione dei risultati definitivi per l'esercizio 2025 e l'anno dell'eventuale attribuzione dell'ultima tranche di azioni (2031). Considerando il periodo di differimento di 5 anni stabilito dalle Politiche retributive, il Piano legato al Sistema premiante di lungo periodo, misurato al termine di valenza del piano industriale (2025) si potrà concludere nel 2031. Il Piano prevede per gli eventuali beneficiari un periodo di retention delle azioni di 1 anno.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Per entrambi i piani (di breve e di lungo termine) l'assegnazione degli strumenti finanziari è funzionale all'autorizzazione da parte dell'Assemblea dei soci al Consiglio di amministrazione della banca per l'utilizzo delle azioni proprie già in carico. Il Piano incentivante 2024 e il Piano collegato al Sistema premiante di lungo periodo (2023 -2025), previsti dalle Politiche retributive di Gruppo, sono stati deliberati dal Consiglio di amministrazione rispettivamente il 15 marzo 2024 e il 17 marzo 2023. Alla data del 15 marzo 2024, il prezzo di mercato dell'azione della Banca Popolare di Sondrio, negoziata al Mercato Euronext Milan è risultato pari a 6,70 euro.

1. Variazioni annue

La determinazione della remunerazione variabile a breve termine riferita al 2023 ha comportato l'assegnazione, nel 2024, di n. 46.962 azioni Banca Popolare di Sondrio S.p.A.. Tenuto conto della pregressa

giacenza di azioni proprie oltre alle consegne di azioni effettuate nel corso del 2024 avvenute nell'ambito dell'attuazione delle politiche di remunerazione e incentivazione, al 30 giugno 2024 Banca Popolare di Sondrio possiede n. 3.597.215 azioni proprie.

Con riferimento al Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2023, la remunerazione variabile verrà deliberata ed erogata nel corso del 2024; in sede di presentazione del bilancio per l'esercizio 2023 si è provveduto ad effettuare una stima dell'esborso rilevando un accantonamento a conto economico in contropartita di patrimonio netto per la parte attribuibile in azioni per un importo pari a euro 0,4 milioni.

Con riferimento al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 l'esatta individuazione delle azioni da assegnare è condizionata al raggiungimento dei risultati previsti e alle determinazioni del Consiglio di amministrazione. Per l'esercizio 2024 si è provveduto a stimare la quota costo di competenza dell'anno contabilizzando un accantonamento a conto economico al 30 giugno di euro 0,2 milioni in contropartita di patrimonio netto.

2. Altre informazioni

Per informazioni di dettaglio sui contenuti del Piano Piano dei compensi a breve termine su base annuale – 2024 e al Piano dei compensi di Lungo Termine 2023-2025 si rinvia ai Documenti informativi redatti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento Emittenti e dell'art. 114-bis del TUF a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet della Banca www.popso.it – Sito Istituzionale > Investor relations > Assemblea dei Soci 2024.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Informativa di settore

L'informativa di settore è stata redatta in conformità al principio contabile IFRS 8 – Settori operativi. Ciascun comparto è individuato in considerazione della natura dei prodotti e dei servizi offerti e della tipologia della clientela di riferimento, in modo da presentare al proprio interno caratteristiche adeguatamente omogenee sotto il profilo di rischio e di redditività.

La classificazione, pur rifacendosi alle linee di business previste dal metodo Standardizzato per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, trova sostanziale riscontro nelle prassi interne di suddivisione delle attività, utilizzate al fine di impostare le politiche aziendali e valutarne a consuntivo i risultati.

La distribuzione geografica si basa sulla distribuzione degli sportelli sul territorio nazionale e sulla Svizzera.

Distribuzione per settori di attività

Distribuzione per settori di attività: dati economici

Vengono individuati e rendicontati i seguenti settori:

  • Imprese: sono ricomprese le «società non finanziarie» e le «famiglie produttrici», per le quali vengono esposti i risultati rivenienti dalle attività di finanziamento e di erogazione del credito di firma, di raccolta del risparmio, di leasing, di prestazione di servizi. Nell'ambito assumono particolare rilievo i ricavi connessi all'operatività in valuta con clientela residente e non residente.
  • Privati e altra clientela: sono ricomprese le «famiglie consumatrici», le «amministrazioni pubbliche», le «società finanziarie», le «istituzioni senza scopo di lucro»; vengono esposti i risultati rivenienti dallo svolgimento delle attività tipiche con tale tipologia di clientela, riconducibili alla raccolta e alla intermediazione del risparmio, al credito a medio-lungo termine e al consumo, agli incassi e ai pagamenti, al rilascio di carte di debito e di credito e a funzioni residuali collaterali.
  • Settore titoli: ricomprende i risultati rivenienti dalle attività con clientela relative alla negoziazione in titoli in contropartita diretta, alla raccolta ordini, al collocamento di strumenti finanziari e di prodotti assicurativi e previdenziali, alla gestione di patrimoni mobiliari.
  • Struttura centrale: espone i risultati rivenienti dalle attività di gestione del portafoglio di titoli di proprietà e delle partecipazioni, di cambi per conto proprio, di esercizio delle funzioni di tesoreria. Inoltre aggrega alcune attività residuali non allocate nei precedenti settori in quanto, avuto riguardo all'ammontare dei ricavi conseguiti, restano al di sotto dei limiti di rilevanza previsti dalla normativa di riferimento.

Gli schemi sottostanti riportano i risultati economici, al lordo delle imposte, riferiti agli esercizi 2024 e 2023 per ogni singolo settore. Gli interessi attivi e passivi sono comprensivi di una componente figurativa, necessaria al fine di rilevare il contributo al margine finanziario fornito dal singolo settore. La gestione di tale componente avviene mediante l'utilizzo di un tasso di trasferimento interno multiplo («pool di tesoreria»), differenziato in base a divisa e durata, che consente il riequilibrio tra attività e passività e che viene regolato all'interno del settore «struttura centrale».

Le spese amministrative di pertinenza dei vari settori, ove possibile, vengono attribuite direttamente; negli altri casi sono allocate mediante l'utilizzo di opportuni indicatori (driver), rappresentativi di massima della scala dimensionale dell'attività svolta.

Il raccordo con i dati di bilancio è ottenuto attraverso la colonna «riconciliazione».

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note Illustrative consolidate

Privati e
altra Settore Struttura
Voci Imprese clientela titoli centrale Totale Riconciliazione 30/06/2024
Interessi attivi 594.061 682.692 - 861.606 2.138.359 -1.051.312 1.087.047
Interessi passivi -428.849 -585.403 - -586.049 -1.600.301 1.051.312 -548.989
Margine di interesse 165.212 97.289 - 275.557 538.058 - 538.058
Commissioni attive 100.732 43.261 65.934 13.711 223.638 57 223.695
Commissioni passive -3.394 -4.918 -3.125 634 -10.803 -228 -11.031
Dividendi e proventi simili 38 - - 3.184 3.222 - 3.222
Risultato netto attività
negoziazione
- -3.208 - 59.692 56.484 - 56.484
Risultato netto attività
copertura
- - - 2 2 - 2
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
2.531 - - 9.825 12.356 - 12.356
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate
al fair value
-6.353 -427 - -609 -7.389 - -7.389
Margine di intermediazione 258.766 131.997 62.809 361.996 815.568 -171 815.397
Rettifiche di valore nette -88.679 -21.282 - -3.962 -113.923 - -113.923
attività finanziarie
Risultato netto della 170.087 110.715 62.809 358.034 701.645 -171 701.474
gestione finanziaria
Spese amministrative -68.464 -98.725 -32.106 -91.248 -290.543 -36.101 -326.644
Accantonamenti netti e fondi
per rischi e oneri
5.390 -19.505 - -334 -14.449 - -14.449
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-5.285 -7.948 -2.644 -10.610 -26.487 - -26.487
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-1.948 -2.938 -979 -2.072 -7.937 - -7.937
Altri oneri/proventi di
gestione
1.946 -3.473 -33 9.733 8.173 36.272 44.445
Utile/perdite delle - - - 18.257 18.257 - 18.257
partecipazioni
Risultato netto della
valutazione al fair value delle - - - -1.640 -1.640 - -1.640
attività materiali e immateriali
Utile/perdite da cessione di - - - 133 133 - 133
investimenti
Risultato lordo 101.726 -21.874 27.047 280.253 387.152 - 387.152

Privati e
altra Settore Struttura
Voci Imprese clientela titoli centrale Totale Riconciliazione 30/06/2023
Interessi attivi 398.683 426.193 - 615.363 1.440.239 -627.550 812.689
Interessi passivi -282.385 -324.109 - -406.408 -1.012.902 627.550 -385.352
Margine di interesse 116.298 102.084 - 208.955 427.337 - 427.337
Commissioni attive 93.524 43.802 57.869 10.245 205.440 -12 205.428
Commissioni passive -3.216 -4.987 -3.016 540 -10.679 -209 -10.888
Dividendi e proventi simili 30 - - 2.278 2.308 - 2.308
Risultato netto attività
negoziazione - - - 54.926 54.926 2 54.928
Risultato netto attività - - - -32 -32 - -32
copertura
Utili/perdite da cessione o 1.203 - - 3.127 4.330 - 4.330
riacquisto
Risultato netto delle attività
e passività finanziarie 1.128 -47 - 2.804 3.885 - 3.885
valutate al fair value
Margine di 208.967 140.852 54.853 282.843 687.515 -219 687.296
intermediazione
Rettifiche di valore nette
attività finanziarie
-50.517 -20.609 - 1.929 -69.197 - -69.197
Risultato netto della
gestione finanziaria 158.450 120.243 54.853 284.772 618.318 -219 618.099
Spese amministrative -65.356 -94.111 -30.449 -102.125 -292.041 -31.819 -323.860
Accantonamenti netti e
fondi per rischi e oneri -11.004 -11.077 - -1.342 -23.423 - -23.423
Rettifiche di valore nette su
attività materiali -5.157 -7.485 -2.489 -9.134 -24.265 - -24.265
Rettifiche di valore nette su -1.980 -2.807 -922 -1.936 -7.645 - -7.645
attività immateriali
Altri oneri/proventi di 2.328 1.156 -35 13.334 16.783 32.038 48.821
gestione
Utile/perdite delle - - - 15.522 15.522 - 15.522
partecipazioni
Risultato netto della
valutazione al fair value - - - -1.490 -1.490 - -1.490
delle attività materiali e
immateriali
Utile/perdite da cessione di - - - 158 158 - 158
investimenti
Risultato lordo 77.281 5.919 20.958 197.759 301.917 - 301.917

Di seguito viene fornito il dettaglio delle commissioni attive disaggregate in funzione dei servizi prestati, definiti in ottica gestionale, e del settore operativo IFRS 8, in linea con i requisiti informativi introdotti dall'IFRS 15.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Note Illustrative consolidate

Privati e
altra Settore Struttura
Tipologia di servizi Imprese clientela titoli centrale Riconciliazione 30/06/2024 30/06/2023
COMMISSIONI ATTIVE 100.732 43.261 65.934 13.711 57 223.695 205.428
Garanzie rilasciate 17.069 3.534 - - 20.603 18.181
Gestione, Intermediazione e Consulenza - - 65.934 - 65.934 57.869
di cui risparmio amministrato - - 21.562 - 21.562 18.679
di cui risparmio gestito - - 30.096 - 30.096 27.246
di cui raccolta assicurativa - - 14.276 - 14.276 11.944
Servizi incasso e pagamento 23.568 17.401 - 12.001 52.970 48.041
Tenuta e gestione dei conti correnti 15.972 8.289 - - 24.261 23.421
Altre commissioni 44.123 14.037 - 1.710 57 59.927 57.916
di cui finanziamenti 38.270 10.385 - - 48.655 47.306
di cui prodotti di terzi 1.976 1.403 - - 3.379 2.573
di cui altro 3.877 2.249 - 1.710 57 7.893 8.037
COMMISSIONI PASSIVE (3.394) (4.918) (3.125) 634 (228) (11.031) (10.888)
COMMISSIONI NETTE 97.338 38.343 62.809 14.345 (171) 212.664 194.540

Si precisa che la disaggregazione per servizi è effettuata secondo logiche gestionali e pertanto la suddivisione risulta differente rispetto alle singole voci di bilancio richieste dallo schema 262/2005 per la composizione delle commissioni attive. I dati del 2023 sono stati riesposti per renderli omogenei e confrontabili alla disaggregazione del 2024.

Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali

Imprese Privati e altra Settore titoli Struttura
Voci clientela centrale 30/06/2024
Attività finanziarie 20.439.629 16.786.746 - 13.041.920 50.268.295
Altre attività - - - 5.705.205 5.705.205
Attività materiali 115.409 167.942 55.310 352.547 691.208
Attività immateriali 5.323 8.391 2.831 22.845 39.390
Passività finanziarie 12.009.948 30.882.380 - 8.264.339 51.156.667
Altre passività 13.397 7.254 - 1.300.878 1.321.529
Fondi 168.048 142.788 24.579 66.968 402.383
Garanzie rilasciate 4.616.446 465.616 - 240.192 5.322.254
Impegni 16.350.742 4.450.877 45.159 573.986 21.420.764
Voci Imprese Privati e altra
clientela
Settore titoli Struttura
centrale
31/12/2023
Attività finanziarie 20.181.412 16.873.574 - 12.757.540 49.812.526
Altre attività - - - 7.194.409 7.194.409
Attività materiali 117.593 166.693 54.581 338.207 677.074
Attività immateriali 4.910 7.692 2.631 22.523 37.756
Passività finanziarie 12.061.995 30.381.558 - 9.938.434 52.381.987
Altre passività 17.914 8.474 - 1.107.023 1.133.411
Fondi 176.387 127.761 25.345 67.586 397.079
Garanzie rilasciate 4.473.892 499.984 - 228.396 5.202.272
Impegni 15.866.773 4.279.517 40.267 831.348 21.017.905

Distribuzione per aree geografiche

La distribuzione geografica è stata effettuata sulla base all'ubicazione degli sportelli, la rappresentazione secondo il criterio alternativo, basato sulla residenza delle controparti, non comporta delle differenze significative.

Gli sportelli, per la Capogruppo, vengono aggregati nelle aree geografiche corrispondenti al «Nord Italia» e al «Centro Italia» in quanto, tra le due zone, a fronte di una completa omogeneità dei prodotti e dei servizi offerti e delle politiche di vendita e gestionali, è possibile rilevare una significativa difformità nella composizione della clientela di riferimento.

Difatti, in termini di volumi intermediati, nel Nord Italia le quote di mercato maggiormente significative afferiscono alle «società non finanziarie» e alle «famiglie consumatrici e produttrici» mentre nel Centro Italia assume una particolare rilevanza il settore delle «amministrazioni pubbliche».

Le difformità esistenti tra la Capogruppo e la controllata elvetica, in ordine alla tipologia di clientela servita, ai prodotti e ai servizi offerti, alle politiche di vendita e gestionali, rendono significativa la rappresentazione separata dell'area operativa «Svizzera».

Note Illustrative consolidate

Distribuzione per aree geografiche: dati economici

Voci Centro
Nord Italia Sud Italia Svizzera Totale Riconciliazione 30/06/2024
Interessi attivi 1.870.060 193.622 78.383 2.142.065 -1.055.018 1.087.047
Interessi passivi -1.378.763 -160.292 -65.880 -1.604.935 1.055.946 -548.989
Margine di interesse 491.297 33.330 12.503 537.130 928 538.058
Commissioni attive 181.456 30.106 14.702 226.264 -2.569 223.695
Commissioni passive -9.875 -1.373 -1.362 -12.610 1.579 -11.031
Dividendi e proventi simili 58.379 - 136 58.515 -55.293 3.222
Risultato netto attività
negoziazione
20.823 - 35.656 56.479 5 56.484
Risultato netto attività copertura -5 - 9 4 -2 2
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
13.393 -1.037 - 12.356 - 12.356
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value
-9.116 -695 2.422 -7.389 - -7.389
Margine di intermediazione 746.352 60.331 64.066 870.749 -55.352 815.397
Rettifiche di valore nette attività -103.400 -9.167 -2.435 -115.002 1.079 -113.923
finanziarie
Risultato netto della gestione
finanziaria
642.953 51.163 61.631 755.747 -54.273 701.474
Spese amministrative -232.017 -21.820 -37.962 -291.799 -34.845 -326.644
Accantonamenti netti e fondi
per rischi e oneri
-16.524 1.553 -38 -15.009 560 -14.449
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-23.480 -1.512 -3.412 -28.404 1.917 -26.487
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-5.844 -557 -1.286 -7.687 -250 -7.937
Altri oneri/proventi di gestione 11.115 546 205 11.866 32.579 44.445
Utile/perdite delle partecipazioni -241 - - -241 18.498 18.257
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
materiali e immateriali
-1.640 - - -1.640 - -1.640
Utile/perdite da cessione di
investimenti
133 - - 133 - 133
Risultato lordo 374.454 29.374 19.138 422.966 -35.814 387.152

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Note illustrative consolidate

Centro
Voci Nord Italia Sud Italia Svizzera Totale Riconciliazione 30/06/2023
Interessi attivi 1.298.410 135.047 59.528 1.492.985 -680.296 812.689
Interessi passivi -914.856 -114.681 -36.277 -1.065.814 680.462 -385.352
Margine di interesse 383.554 20.366 23.251 427.171 166 427.337
Commissioni attive 165.430 28.165 13.741 207.336 -1.908 205.428
Commissioni passive -9.393 -1.460 -1.322 -12.175 1.287 -10.888
Dividendi e proventi simili 38.119 - 44 38.163 -35.855 2.308
Risultato netto attività
negoziazione
27.723 - 27.216 54.939 -11 54.928
Risultato netto attività copertura -8 - -8 -16 -16 -32
Utili/perdite da cessione o
riacquisto
4.330 - - 4.330 - 4.330
Risultato netto delle attività e
passività finanziarie valutate al
fair value
4.369 -138 -346 3.885 - 3.885
Margine di intermediazione 614.124 46.933 62.576 723.633 -36.337 687.296
Rettifiche di valore nette attività -49.302 -17.996 -2.984 -70.282 1.085 -69.197
finanziarie
Risultato netto della gestione
finanziaria
564.822 28.937 59.592 653.351 -35.252 618.099
Spese amministrative -236.822 -20.125 -36.166 -293.113 -30.747 -323.860
Accantonamenti netti e fondi per
rischi e oneri
-24.385 545 18 -23.822 399 -23.423
Rettifiche di valore nette su
attività materiali
-21.856 -1.484 -2.755 -26.095 1.830 -24.265
Rettifiche di valore nette su
attività immateriali
-6.003 -577 -815 -7.395 -250 -7.645
Altri oneri/proventi di gestione 18.483 658 407 19.548 29.273 48.821
Utile/perdite delle partecipazioni - - - - 15.522 15.522
Risultato netto della valutazione
al fair value delle attività
-1.490 - - -1.490 - -1.490
materiali e immateriali
Utile/perdite da cessione di
investimenti
158 - - 158 - 158
Risultato lordo 292.906 7.955 20.281 321.142 -19.225 301.917

Note Illustrative consolidate

Distribuzione per aree geografiche: dati patrimoniali

Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 30/06/2024
Attività finanziarie 40.652.293 3.670.451 5.945.551 50.268.295
Altre attività 4.803.073 - 902.132 5.705.205
Attività materiali 601.905 33.527 55.776 691.208
Attività immateriali 33.180 1.490 4.720 39.390
Passività finanziarie 36.969.210 7.813.827 6.373.630 51.156.667
Altre passività 1.278.997 4.442 38.090 1.321.529
Fondi 339.986 41.593 20.804 402.383
Garanzie rilasciate 4.323.497 763.540 235.217 5.322.254
Impegni 17.819.634 3.315.286 285.844 21.420.764
Voci Nord Italia Centro Sud Italia Svizzera 31/12/2023
Attività finanziarie 40.268.786 3.507.029 6.036.711 49.812.526
Altre attività 6.307.530 - 886.879 7.194.409
Attività materiali 595.297 34.557 47.220 677.074
Attività immateriali 31.841 1.373 4.542 37.756
Passività finanziarie 37.600.298 8.363.991 6.417.698 52.381.987
Altre passività 1.075.181 6.725 51.505 1.133.411
Fondi 332.034 44.124 20.921 397.079
Garanzie rilasciate 4.099.876 854.834 247.562 5.202.272
Impegni 17.559.339 3.146.458 312.108 21.017.905

ATTESTAZIONI E ALTRE RELAZIONI

Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

    1. I sottoscritti Mario Alberto Pedranzini in qualità di Consigliere Delegato e Simona Orietti in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca Popolare di Sondrio S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto all'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa,
    3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024.
    1. La valutazione dell'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 si basano su un modello, definito dalla Banca Popolare di Sondrio S.p.A., che fa riferimento ai principi dell'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)", emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting, generalmente accettato a livello internazionale.

3. Si attesta, inoltre che

  • 3.1 il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Sondrio, 6 agosto 2024

Il Consigliere Delegato Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Mario Alberto Pedranzini Simona Orietti

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 Attestazioni e altre relazioni

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

EY S.p.A. Via Meravigli, 12 20123 Milano

Tel: +39 02 722121 Fax: +39 02 722122037 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della Banca Popolare di Sondrio S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative della Banca Popolare di Sondrio S.p.A. e sue controllate ("Gruppo Banca Popolare di Sondrio") al 30 giugno 2024. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Banca Popolare di Sondrio al 30 giugno 2024 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Milano, 12 agosto 2024

EY S.p.A.

Mauro Iacobucci (Revisore Legale)

EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.975.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998

Allegato 1

SCHEMI DI BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO AL 30 GIUGNO 2024

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

STATO PATRIMONIALE

(in euro)

Schemi del bilancio dell'impresa

Stato Patrimoniale VOCI DELL'ATTIVO 30/06/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 2.011.148.745 3.699.902.541
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
727.992.588 705.967.786
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 191.800.479 149.816.849
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
536.192.109 556.150.937
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
3.827.827.143 3.204.667.497
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 40.655.809.075 40.061.556.130
a) Crediti verso banche 4.420.301.123 4.179.860.730
b) Crediti verso clientela 36.235.507.952 35.881.695.400
50. Derivati di copertura 84.858 1.483
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto
di copertura generica (+/-)
561.528 1.775.301
70. Partecipazioni 757.087.478 755.645.487
80. Attività materiali 383.215.613 387.177.632
90. Attività immateriali 17.026.490 15.381.899
100. Attività fiscali 207.418.048 227.731.802
a) correnti - -
b) anticipate 207.418.048 227.731.802
120. Altre attività 2.535.018.326 2.331.473.052
TOTALE DELL'ATTIVO 51.123.189.892 51.391.280.610

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/06/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
46.361.895.399 46.820.066.615
a) Debiti verso banche 7.173.641.942 8.645.911.852
b) Debiti verso clientela 33.967.531.133 33.763.841.588
c) Titoli in circolazione 5.220.722.324 4.410.313.175
20. Passività finanziarie di negoziazione 13.039.437 20.423.256
40. Derivati di copertura 687.488 1.803.139
60. Passività fiscali 45.624.204 57.269.555
a) correnti 30.128.829 38.574.912
b) differite 15.495.375 18.694.643
80. Altre passività 1.128.333.315 943.011.782
90. Trattamento di fine rapporto del personale 29.654.109 31.146.638
100. Fondi per rischi e oneri 347.262.199 338.917.644
a) impegni e garanzie rilasciate 88.584.337 95.997.953
b) quiescenza e obblighi simili 161.362.403 159.186.862
c) altri fondi per rischi e oneri 97.315.459 83.732.829
110. Riserve da valutazione 12.296.933 7.796.519
140. Riserve 1.504.921.622 1.364.174.287
150. Sovrapprezzi di emissione 78.933.564 78.949.045
160. Capitale 1.360.157.331 1.360.157.331
170. Azioni proprie (-) (24.955.358) (25.201.067)
180. Utile (perdita) di periodo (+/-) 265.339.649 392.765.866
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 51.123.189.892 51.391.280.610

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Allegati

CONTO ECONOMICO

(in euro)

VOCI 30/06/2024 30/06/2023
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 1.011.322.166 748.007.947
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 992.442.334 740.441.873
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (513.027.865) (368.698.764)
30. MARGINE DI INTERESSE 498.294.301 379.309.183
40. COMMISSIONI ATTIVE 189.809.965 175.304.970
50. COMMISSIONI PASSIVE (8.555.601) (8.568.344)
60. COMMISSIONI NETTE 181.254.364 166.736.626
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 58.342.305 38.088.544
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 20.769.500 27.740.019
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA (4.581) (7.767)
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 12.355.231 4.329.679
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.667.544 4.112.977
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla 4.011.602 130.802
redditività complessiva
c) passività finanziarie 676.085 85.900
RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ
110. FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO (9.811.237) 4.230.847
ECONOMICO
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (9.811.237) 4.230.847
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 761.199.883 620.427.131
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO (110.835.830) (68.933.158)
RELATIVO A:
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (110.719.946) (68.435.086)
b) attività finanziarie valutate al fair value (115.884) (498.072)
con impatto sulla redditività complessiva
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA (1.974.013) 4.509.193
CANCELLAZIONI
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 648.390.040 556.003.166
160. SPESE AMMINISTRATIVE: (273.569.231) (273.713.816)
a) spese per il personale (120.454.419) (111.895.974)
b) altre spese amministrative (153.114.812) (161.817.842)
170. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (14.373.630) (20.898.442)
a) impegni per garanzie rilasciate 7.413.616 (10.086.175)
b) altri accantonamenti netti (21.787.246) (10.812.267)
180. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (17.287.398) (16.550.449)
190. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ (6.361.970) (6.433.173)
IMMATERIALI
200. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 38.752.537 37.154.772
210. COSTI OPERATIVI (272.839.692) (280.441.108)
250. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 22.826 15.809
260. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO 375.573.174 275.577.867
DELLE IMPOSTE
270. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ (110.233.525) (82.092.905)
CORRENTE
280. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO 265.339.649 193.484.962
DELLE IMPOSTE
300. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 265.339.649 193.484.962

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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Allegati

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