Interim / Quarterly Report • Sep 18, 2024
Interim / Quarterly Report
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10 settembre 2024

| Struttura del Gruppo | 3 |
|---|---|
| Organi sociali | 4 |
| Dati di sintesi | 5 |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 30 giugno 2024 | 7 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 | |
| Prospetti contabili | 51 |
| Note esplicative | 56 |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato | 85 |
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024

Ing. Stefano Cao (*) Presidente
Sig. Davide Usberti Consigliere Delegato Amministratore esecutivo
Dott. Lino Gilioli (**) (***) Vicepresidente Amministratore indipendente
Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente
Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente
Avv. Roberto Pistorelli Consigliere
Dott.sa Maria Saporito (***) Consigliere Amministratore indipendente
Ing. Cinzia Triunfo Consigliere
Dott.sa Margherita Usberti Consigliere
Prof. Lorenzo Pozza Presidente
Dott. Manuel Menis Sindaco Effettivo
Dott.sa Gloria Francesca Marino Sindaco Effettivo
Dott. Silvano Corbella Sindaco Supplente
Dott.sa Maria Gimigliano Sindaco Supplente
SOCIETÀ DI REVISIONE (2) EY S.p.A.
(*) Nominato Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2024.
(**) Nominato Vice Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 26 giugno 2024.
(***) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.
(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 25 giugno 2024 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2026. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria del 25 giugno 2024 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2032.
| Principali indicatori di mercato | 30 giugno 2024 | 30 giugno 2023 | var.% |
|---|---|---|---|
| Prezzo medio Brent spot (\$/bbl)(1) | 84,03 | 79,66 | 5,5% |
| Prezzo medio gas - TTF "Day Ahead+Week End" (c€/Smc) (2 | 31,21 | 47,20 | (33,9%) |
| Cambio medio EUR/USD(3) | 1,081 | 1,081 | 0,1% |
| Euribor - a tre mesi (%), media del periodo(4) | 3,866 | 2,997 | 29,0% |
| Principali dati operativi del Gruppo | 30 giugno 2024 | 30 giugno 2023 | var.% |
| Produzione di idrocarburi (Msmce) | 109,9 | 118,5 | (7,2%) |
| Vendite di idrocarburi (MSmce) Volumi di gas distribuito (MSmc) |
133,5 104,6 |
144,6 100,8 |
(7,7%) 3,8% |
| Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) | 30 giugno 2024 | 30 giugno 2023 | var.% |
|---|---|---|---|
| Ricavi da vendite | 65.702 | 90.813 | (27,7%) |
| Costi Operativi | 41.785 | 48.865 | (14,5%) |
| EBITDA | 23.917 | 41.948 | (43,0%) |
| % sui ricavi di vendita | 36,40% | 46,19% | |
| EBIT | 13.195 | 30.275 | (56,4%) |
| EBIT Adjusted (8) | 13.195 | 30.275 | (56,4%) |
| Risultato operativo | 13.195 | 30.606 | (56,9%) |
| % sui ricavi di vendita | 20,08% | 33,70% | |
| Risultato prima delle imposte | 8.011 | 25.075 | (68,1%) |
| Risultato del periodo | 5.291 | 39.825 | (86,7%) |
| Risultato netto Adjusted (8) | 5.291 | 18.191 | (70,9%) |
| Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) | 30 giugno 2024 | 30 giugno 2023 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni | 6.291 | 15.397 |
| di cui investimenti in esplorazione | 110 | 187 |
| Capitale circolante netto | (1.968) | (6.633) |
| Capitale investito netto (A) + (B) | 257.332 | 271.972 |
| Totale indebitamento finanziario (A) | 30.129 | 49.488 |
| Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) | 227.203 | 222.484 |
| Indici patrimoniali ed economici | 30 giugno 2024 | 30 giugno 2023 |
| ROI (5) | 11,52% | 34,63% |
| ROE (6) | 6,53% | 26,38% |
| Utile (perdita) per azione | 0,12 | 0,91 | |
|---|---|---|---|
| PFN / EBITDA (7) | 0,57 | 0,45 | |
| Totale indebitamento finanziario (A) / Patrimonio netto (B) | 0,13 | 0,22 | |
| Gearing (A/A+B) | 12% | 18% |
(1) fonte: Reuters.
(2) fonte: ICIS.
(3) fonte: BCE.
(4) fonte: European Money Markets Institute.
(5) = Risultato operativo annualizzato / capitale investito netto medio.
(6) = Risultato annualizzato / patrimonio netto medio.
(7) = Posizione finanziaria netta / EBITDA annualizzato.
(8) = Per la definizione dei risultati adjusted si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance ".
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024
I costi operativi sono stati determinati come somma dei costi per materie prime e materiali di consumo, costi per servizi ed altri e costo del personale.
EBITDA è stato determinato come somma del risultato operativo, ammortamenti e oneri/proventi diversi.
EBIT è stato determinato come somma del risultato operativo e oneri/proventi diversi.
L'utile (la perdita) per azione è stato determinato in conformità alla previsione del principio contabile IAS 33. Il "Totale indebitamento finanziario" recepisce l'orientamento ESMA, pubblicato il 4 marzo 2021, che la Consob
richiede di adottare a partire dal 5 maggio 2021 con il "Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021".
L'EBITDA, l'EBIT e il Totale indebitamento finanziario, come sopra definiti, sono misure utilizzate dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificate come misura contabile nell'ambito degli IFRS; pertanto, non devono essere considerate una misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato, della situazione patrimoniale e finanziaria e dei flussi di cassa del Gruppo. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
come già in precedenza illustrato l'anno 2024 rappresenta per il Gruppo un anno di transizione rispetto a due principali variabili, la prima rappresentata dall'assestamento dei prezzi del gas su valori inferiori alle punte di prezzo del 2022 ed ai livelli comunque elevati del 2023 (la produzione di petrolio ha infatti un peso limitato nel mix del Gruppo) e l'altra dal prossimo avvio produttivo del principale progetto in Italia, il "Progetto Longanesi", avvio previsto nei primi mesi del prossimo anno, con volumi produttivi a regime paragonabili come ordine di grandezza alle attuali produzioni complessive del Gruppo stesso.
I risultati del primo semestre riflettono quindi il consistente calo di marginalità dell'attività E&P, ma solo transitorio grazie al prossimo avvio di Longanesi nonché, sia pure per volumi più limitati, ai previsti interventi su altri siti produttivi maturi in Italia che stanno registrando flessioni produttive. Relativamente al "Progetto Longanesi" sono terminate le opere di sottosuolo e, come già comunicato al mercato, è stata ottenuta l'autorizzazione ad effettuare prove di produzione di lunga durata (LPT) con adduzione del gas prodotto alla rete nazionale. Nel corso del primo trimestre del 2025, in concomitanza alla realizzazione degli impianti di superficie e, in particolare, della centrale di trattamento gas, avrà pertanto inizio, tramite le strutture provvisorie adibite alle suddette prove, la produzione di gas della relativa concessione.
Positivi ed in crescita rispetto al 2023 i risultati delle Business Unit Network e Retail.
Si segnala infine una forte riduzione della posizione finanziaria netta, destinata a crescere per i residui investimenti su Longanesi, ma in termini più contenuti rispetto alle previsioni pregresse potendo contare dopo i primi mesi del prossimo anno sui flussi di cassa derivanti dalla sua messa in produzione.
Il semestre si è chiuso con un EBITDA di 23,9 milioni di euro rispetto ai 41,9 milioni di euro del 2023 con una flessione da attribuire prevalente alla progressiva riduzione dei prezzi energetici. L'EBIT ha invece raggiunto i 13,2 milioni di euro contro i 30,3 milioni di euro del 2023, dopo ammortamenti per 10,7 milioni di euro rispetto agli 11,7 milioni di euro del 2023. Data l'assenza di oneri e proventi diversi nel semestre il Risultato Operativo ha assunto lo stesso valore dell'EBIT.
A valle del Risultato Operativo gli oneri finanziari netti, in un contesto ancora caratterizzato da elevati tassi d'interesse, hanno evidenziato un calo contenuto (5,2 milioni di euro contro 5,5 milioni di euro del 2023) non riflettendo in apparenza la forte riduzione dell'indebitamento netto. Tali oneri comprendono tuttavia oneri di attualizzazione fondi per 2,8 milioni di euro (2,9 milioni di euro nel 2023).
Le imposte sul reddito hanno assunto un valore negativo di 2,7 milioni di euro rispetto ad un valore positivo di 14,7 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023. In tale periodo le stesse avevano beneficiato della modifica normativa in ordine al contributo straordinario di solidarietà in Romania (già contabilizzato per 21,6 milioni di euro nel bilancio 2022) che aveva eliminato l'obbligo di versamento del suddetto contributo per la società del Gruppo operante in tale nazione e di conseguenza determinato un corrispondente provento non ricorrente da iscrivere a conto economico.
Il semestre si è chiuso infine con un utile netto di 5,3 milioni di euro rispetto ad un utile netto di 39,8 milioni di euro del 2023 (utile netto adjusted di 18,2 milioni di euro ossia utile al netto degli effetti della modifica del regime del contributo di solidarietà in Romania).
Sotto il profilo patrimoniale e finanziario, la struttura del Gruppo si conferma solida ed equilibrata.
Gli investimenti, terminate le attività di sottosuolo del progetto "Longanesi" e ancora in fase di avvio quelle di superficie, sono risultati in calo rispetto al dato del 2023 (6,3 milioni di euro contro 15,4 milioni di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente), e hanno riguardato in prevalenza le attività di sviluppo E&P (5,0 milioni di euro contro 13,0 milioni di euro del 2023). Tali investimenti sono stati finanziati tramite il cash flow delle attività operative.
Al termine del primo semestre del 2024 l'indebitamento finanziario ha registrato una significativa flessione, attestandosi a 30,1 milioni di euro rispetto ai 50,5 milioni di euro di fine 2023 grazie ai positivi flussi di cassa di tutte le attività del Gruppo. L'indebitamento finanziario include per 3,3 milioni di euro gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16.
A conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo, il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,13) è stato ancora in calo rispetto al contenuto dato di fine 2023 (0,22).
La decorsa parte del 2024 è stata caratterizza da un'alta forbice di volatilità, con oscillazioni di prezzo al TTF ad oggi comprese tra i 25 e i 41 Euro MWh che hanno determinato nel primo semestre dell'anno un prezzo largamente inferiore al corrispondente periodo del 2023. Non c'è stato l'atteso rimbalzo dei consumi europei, poco al di sopra del minimo storico del 2023 (da 465 a 469 miliardi di mc) e gli stoccaggi europei hanno raggiunto il 90% della capacità già a fine agosto.
Il mercato dei futures sembra indicare al momento il raggiungimento di un nuovo equilibrio, con prezzi sino a tutto il 2025 sostanzialmente stabili intorno ai 40 Euro MWh o di poco inferiori.
L'equilibrio non è però necessariamente stabile ed una serie di fattori potrebbe contribuire ad innescare nuova volatilità, con qualche contingente pulsione rialzista.
Il rialzo dei consumi asiatici è previsto tra il 2,1 e il 2,5% per il 2024, e se accelerasse nel 2025 potrebbe superare la nuova capacità disponibile (+2,4%) e mandare in tensione i prezzi. Le forniture di gas dalla Russia (peraltro mai sanzionate, se non per il risibile divieto di riesportazione del gnl importato) dovrebbero a fine 2024 attestarsi intorno al 15% dell'importato europeo; ma sono per il loro proseguire nel 2025 comunque oggetto di rischio geopolitico, laddove come visto nelle ultime settimane il puro "effetto annuncio" (chiusura del transito dall'Ucraina) è sufficiente a generare spinte sul prezzo. Oltre a Cina e Russia va infine considerato l'andamento metereologico, infatti un inverno, dopo tempo, rigido potrebbe portare a sensibili sbilanciamenti di mercato. L'outlook viene ritenuto stabile ma con rischi anche pronunciati di spinte rialziste.
A inizio settembre 2023 il petrolio ha superato i 93 dollari a barile e ad inizio settembre 2024 è sceso vicinissimo ai 70.
Le proiezioni sul futuro lontano sono le più disparate, ma sul futuro vicino convergono sino al 2025 a proiettare un nuovo massimo storico di produzione e consumi con una crescita di uno/due milioni di barili giorno che porterebbe la domanda globale intorno ai 102 milioni; e con la maggior parte degli analisti che indicano una fascia di prezzo tra gli 80 e i 90 dollari/barile.
Almeno due variabili possono però influire sui consumi ed introdurre uno stato di volatilità anche estremamente ampio. La prima è sulla prosecuzione di Opec + (e dunque dell'intesa/cartello tra Opec e Russia, che insieme valgono poco meno del 50% della produzione mondiale) e sulle politiche che vorrà conseguentemente adottare. Opec + in tempi recenti ha privilegiato i prezzi sui volumi, difendendoli con sensibili tagli alla produzione. Se verranno mantenuti i tagli la fascia 80/90 dollari è realistica, mentre il suo superamento richiederebbe eventi di natura assolutamente eccezionale (in punto di rischio geopolitico, il prezzo ha assorbito, restando sotto i 90 dollari, quasi in contemporanea l'invasione dell'Ucraina, la crisi di Gaza e la chiusura di Suez causata dagli Houthi). Se si tornasse invece a privilegiare la difesa dei volumi, come storicamente ha fatto Opec, la possibilità che almeno temporaneamente il prezzo cada ben sotto i 70 dollari è più che realistica.
La seconda variabile è la Cina. Gli analisti attribuiscono il prezzo oggi a 70 dollari, nonostante i tagli di Opec +, in buona parte a consumi cinesi inferiori alle attese, anche per i forti progressi nella sua sostituzione con altre fonti energetiche (a maggio 2024 per la prima volta in Cina le auto con motore termico hanno rappresentato meno del 50% delle nuove immatricolazioni e qualche proiezione suggerisce che il dato potrebbe ripetersi anche su base annuale).
Tale dato potrebbe marginalmente influire al ribasso su volumi e prezzi già nell'anno a venire e per certo in quello successivo.
L'outlook non può essere che volatile.
Nel 2024 la media del cambio €/\$ si è attestata a 1,081 confermando i valori del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del gas naturale (TTF) e del Brent, espresso in dollari ed euro al barile.



Grafico 2 – Trend Prezzo del Brent (USD)

Grafico 3 – Trend Prezzo del Brent (EUR)

Nel corso del primo semestre, e tuttora, il titolo incontra difficoltà ad apprezzarsi, nonostante i positivi risultati del 2023, la tenuta del prezzo della materia prima e la migliorata liquidità.
Il volume medio delle transazioni del periodo si è attestato attorno alle 60 mila azioni al giorno e il prezzo è oscillato tra Euro 2,26 e Euro 2,60.
L'evoluzione del prezzo risulta in linea con l'andamento di alcuni dei principali operatori del settore energetico.
Continua però la profonda divergenza tra il valore del patrimonio netto e la capitalizzazione di borsa che stenta a chiudersi.
Anche la conclusione della smobilitazione di posizioni di peso concluse nei mesi scorsi non ha contribuito a dare un diverso stimolo alla negoziazione del titolo sul mercato.
Molto dipende forse dal fatto che i nostri azionisti sono per la gran parte cassettisti e quindi poco propensi a muovere il portafoglio ed a seguire l'evoluzione dei dati aziendali che, dopo un periodo difficile, hanno cominciato a dare soddisfazione con il ritorno a un dividendo di un certo interesse e ad una prospettiva di crescita importante.
L'attenzione di investitori istituzionali potrebbe nel prossimo periodo contribuire a migliorare la negoziazione del titolo in Borsa.
Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus nel periodo in esame.


| GRUPPO GAS PLUS | |
|---|---|
| Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 |
Di seguito viene commentato l'andamento delle singole business unit nel corso del primo semestre dell'anno.
Nella seguente tabella, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono esposti i risultati delle singole società facenti parte della Business Unit E&P ed operanti in Italia (B.U. E&P Italia), ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito GPI) e Società Padana Energia S.r.l. (di seguito SPE), e in aggregato quelli delle società attive all'estero (B.U. E&P Estero).
| 30/06/2024 | ||||
|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | ESTERO | TOTALE | |
| Produzione netta (MSmce) | 21,0 | 31,4 | 55,7 | 108,1 |
| Ricavi (mln €) | 9,0 | 13,1 | 16,6 | 38,7 |
| EBITDA (mln €) | 2,4 | 4,3 | 10,5 | 17,2 |
| Investimenti esplorativi (mln €) | 0,1 | - | - | 0,1 |
| Investimenti di sviluppo (mln €) | - | 4,6 | 0,3 | 4,9 |
| 30/06/2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | ESTERO | TOTALE | ||
| Produzione netta (MSmce) | 24,1 | 36,4 | 54,9 | 115,3 | |
| Ricavi (mln €) | 15,9 | 25,5 | 25,9 | 67,3 | |
| EBITDA (mln €) | 8,9 | 13,1 | 15,0 | 37,0 | |
| Investimenti esplorativi (mln €) | - | - | 0,2 | 0,2 | |
| Investimenti di sviluppo (mln €) | 1,1 | 11,7 | - | 12,8 |
Sotto il profilo dell'andamento economico, il primo semestre del 2024 è stato caratterizzato da una riduzione dei ricavi (-19,3 milioni di euro) legata principalmente alla flessione (37,5%) dei prezzi di vendita del gas, comprensivi di coperture, ed anche alla diminuzione (13,3%) dei volumi venduti.
L'Ebitda ha raggiunto i 6,7 milioni di euro contro i 22,0 milioni di euro del corrispondente periodo del 2023 a fronte principalmente del summenzionato calo dei ricavi.
Nel primo semestre 2024 la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 53,7 MSmce, di cui 21,4 MSmce relativi a GPI e 32,3 MSmce relativi a SPE.
In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata
pari a 44,1 MSmc contro 51,6 MSmc del primo semestre 2023.
Tale riduzione è dovuta principalmente ai seguenti fattori:
al ridotto apporto di produzione di una concessione gestita da altro operatore per la quale sono allo studio interventi di manutenzione;
ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con conseguenti fermi produttivi sulla concessione operata di Spilamberto; tali attività, che quest'anno penalizzeranno la produzione del campo, entro la fine del corrente esercizio saranno completate con l'istallazione di una unità di compressione i cui benefici, in termini di produzione, saranno visibili dall'inizio del prossimo anno;
al naturale declino produttivo dei campi maturi.
La produzione di petrolio e condensati è stata invece pari a 9,6 MSmce contro 11,5 MSmce del primo semestre 2023; quest'ultimo decremento è dovuto alla minore produzione della concessione "Mirandola".
| 2024 | 2023 | Differenza 2024-2023 |
2024 | 2023 | Differenza 2024-2023 |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GPI | 21,1 | 25,6 | (4,5) | GPI (*) |
0,3 | 0,3 | - |
| SPE | 23,0 | 26,0 | (3,0) | SPE | 9,3 | 11,2 | (1,9) |
| Totale | 44,1 | 51,6 | (7,5) | Totale | 9,6 | 11,5 | (1,9) |
* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.
Nel primo semestre 2024, per quanto concerne la concessione "Longanesi", si sono conclusi i lavori per la posa della rete di raccolta che avevano avuto inizio nel quarto trimestre 2023. Sono inoltre proseguite le gare per la realizzazione degli impianti di superficie ed è stata ottenuta l'autorizzazione per l'esecuzione di una prova di esercizio dei pozzi del giacimento, con inizio previsto nel primo trimestre 2025 e consegna del gas prodotto alla rete SNAM.
Sempre nel primo semestre 2024, sono proseguite inoltre le attività necessarie alla ripresa della produzione di alcuni giacimenti del parco titoli della Business Unit.
Per alcuni di tali giacimenti si segnala che sono inoltre pendenti iter autorizzativi per il riavvio di concessioni attualmente non produttive nonché valutazioni per interventi di potenziamento di concessioni già produttive (in regime ordinario ovvero nel contesto del provvedimento cd. "Gas Release").
Si sono concluse le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15 nella concessione Mirandola. Sono proseguite le attività preliminari al ripristino delle aree dei pozzi Palmori 1 e Palmori 4 della concessione Masseria Acquasalsa.
Sono proseguite le revisioni sismiche e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione.
Nel primo semestre del 2024 non si sono registrate variazioni nel patrimonio titoli del Gruppo. Pertanto il numero complessivo delle concessioni di coltivazione e la loro tipologia rimane invariato e pari a 42, di cui 29 concessioni con il Gruppo in veste di operatore e 13 in veste di partner non operatore.
| Gruppo operatore | Terzi operatori | Totale | |
|---|---|---|---|
| Istanze di concessione | 0 | 1 | 1 |
| Concessioni di coltivazione | 29* | 13 | 42 |
* di cui n.10 concessioni di Società Padana Energia S.r.l. e n. 19 concessioni di Gas Plus Italiana S.r.l.
Le riserve 2P complessive di idrocarburi al termine del primo semestre 2024 sono stimate nelle seguenti quantità:
| 31/12/2023 | 30/06/2024 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | Totale | GPI | SPE | Totale | |
| Gas naturale (milioni di metri cubi) |
957,8 | 2.063,4 | 3.021,2 | 936,7 | 2.040,4 | 2.977,1 |
| Petrolio e condensati (milioni metri cubi equivalenti) |
6,0 | 223,4 | 229,4 | 5,7 | 214,1 | 219,8 |
| Totale idrocarburi (milioni metri cubi equivalenti)* |
963,8 | 2.286,8 | 3.250,6 | 942,4 | 2.254,5 | 3.196,9 |
* Il barile di petrolio ed i condensati sono stati convertiti in metri cubi di gas equivalente utilizzando rispettivamente il coefficiente divisore di 0,00602 e di 0,00636
Per quanto riguarda l'entità delle riserve si segnala che, a conclusione del 2023, era stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente (Studio di Ingegneria Mineraria - SIM) che aveva rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P di idrocarburi al 31 dicembre 2023 in 3.250,6 milioni di metri cubi equivalenti. Tale certificazione era stata svolta in linea con gli
aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.
Le riserve al termine del primo semestre del 2024, non essendo state rilevate variazioni, risultano pari a quelle certificate, a conclusione del 2023, dall'esperto indipendente meno la produzione del periodo di riferimento.
Relativamente alla concessione di Garaguso, la cui attività produttiva è ripresa all'inizio del 2019, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, lo stesso Operatore destituito ha impugnato detto lodo dapprima davanti al Tribunale di Milano con esito negativo e successivamente alla Corte di Appello di Milano che ha rigettato l'appello, condannando in solido le appellanti (Energean Italy S.p.A., prima Edison E&P S.p.A. e Edison S.p.A.) al pagamento a favore di Gas Plus Italiana S.r.l. delle spese legali e di un ulteriore importo quale risarcimento per la condotta processuale delle appellanti considerata dalla Corte "…oggettivamente valutabile alla stregua di "un abuso del processo" per aver agito pretestuosamente…".
Gli appellanti hanno successivamente presentato ricorso in Corte di Cassazione, notificato il 27 febbraio 2023, contro la predetta sentenza della Corte di Appello di Milano, rispetto al quale Gas Plus Italiana S.r.l. ha presentato controricorso chiedendo alla Corte di dichiarare inammissibile e/o infondato il ricorso avversario.
È inoltre in discussione la valorizzazione di alcune poste con l'operatore Energean relative ad un titolo a mare gestito dallo stesso.
Si rimanda poi a quanto riportato nella Relazione al Bilancio 2023 al paragrafo "Sicurezza e Ambiente" in ordine ad alcuni procedimenti amministrativi di natura ambientale ed ai giudizi instaurati, precisando che ad oggi non vi sono stati eventi che abbiano materialmente modificato la situazione descritta nella citata Relazione.
Per quanto concerne invece gli interventi normativi e legislativi con un potenziale impatto sulle attività della B.U. E&P si rinvia a quanto esposto al paragrafo "Rischi normativi e regolatori" della presente relazione.
Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente quelle in Romania (tramite Gas Plus Dacia S.r.l.).
I ricavi del primo semestre 2024 sono stati pari a 16,6 milioni di euro (25,9 milioni di euro nel 2023) a fronte di produzioni in lieve crescita rispetto a quelle del corrispondente periodo dell'anno precedente ma di prezzi in forte calo.
L'Ebitda ha raggiunto i 10,5 milioni di euro (15,0 milioni di euro nel 2023) ed ha scontato oneri fiscali (royalties e windfall tax) per 2,3 milioni di euro (6,6 milioni di euro nel 2023).
La produzione è proseguita sui livelli previsti dall'Operatore e, in quota Gas Plus (10%), su base giornaliera è stata pari a circa 0,3 milioni standard metri cubi per una produzione netta complessiva nel primo semestre 2024 di circa 55,7 milioni di metri cubi, in aumento rispetto alla produzione dello stesso semestre del 2023 che ammontava a 54,9 milioni di metri cubi.
E' in corso il processo, relativamente alle attività del settore delle rinnovabili, avviato nel mese di luglio 2023 di permitting per un power corridor nel Mar Nero rumeno lungo l'infrastruttura già esistente del Progetto MGD, per collegare i futuri parchi eolici offshore alla rete elettrica nazionale Transelectrica (SEN). Con una capacità progettata di 3GW e 126 km di lunghezza, questo primo passaggio riguarda il primo power corridor in fase di permitting nel Mar Nero rumeno.
Il Progetto MGD - con la sua infrastruttura esistente, terreni e diritti di passaggio - è particolarmente adatto come power corridor per servire la produzione eolica offshore e le necessarie strutture di ricezione e connessione alla rete elettrica nazionale (SEN) come sottostazioni e, se necessario, convertitori. La realizzazione del power corridor sbloccherà un requisito chiave per lo sviluppo dell'energia eolica offshore in Romania, che contribuirà ad una maggiore sicurezza energetica e ad un aumento della capacità di produzione da fonti rinnovabili, aiutando quindi il Paese a raggiungere i nuovi obiettivi europei di produzione di energia da fonti di energia rinnovabile (FER).
L'operatore BSOG ha aggiornato le riserve dei giacimenti Ana e Doina al mese di dicembre 2023 tramite un certificatore indipendente. Le riserve 2P dei due giacimenti, al netto della produzione del 2023, sono state certificate in 688,1 milioni di standard metri cubi per la quota del 10% d'interesse di Gas Plus.
Non è stato ancora emesso da parte dell'Operatore l'aggiornamento mid-year 2024 delle riserve. Le riserve al termine del primo semestre del 2024, non essendo state rilevate variazioni, risultano pertanto pari a quelle certificate, a conclusione del 2023, dal certificatore indipendente meno la produzione del periodo di riferimento ossia pari a 631,94 milioni di standard metri cubi.
Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 n. 6, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività relative alle funzioni comuni e servizi centralizzati della capogruppo Gas Plus S.p.A. (nel seguito "Gas Plus", la "Società" o la "Capogruppo"). L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento e pertanto non consegue ancora ricavi. Da segnalare inoltre che la Business Unit non consuntiva significativi valori patrimoniali e significativi costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, dopo aver imputato, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.
Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 90% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.
Nel corso del 2014 erano stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.
Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA era stato impugnato da alcuni cittadini avanti al TAR Lazio, che hanno poi presentato un ricorso per motivi aggiunti a ridosso dell'udienza fissata per il 10 gennaio 2024 impugnando il decreto di diniego della proroga della VIA di cui infra. All'esito di tale giudizio il TAR, con sentenza parziale, ha dichiarato estinto per tardività il ricorso principale contro il decreto VIA, fissando per il 19 giugno 2024 l'udienza per la discussione
dei motivi aggiunti. Stante l'avvenuta cancellazione dal ruolo di tale udienza, si è ora in attesa della fissazione della nuova udienza pubblica.
Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, erano state presentate da Gas Plus Storage le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.
In relazione all'istanza di proroga della VIA per il progetto San Benedetto, con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica, di concerto con il Ministro della Cultura, del 13 luglio 2022 è stata negata la proroga al termine di efficacia della VIA. A fronte di un vaglio legale e tecnico, il provvedimento di diniego è stato impugnato davanti al TAR Lazio da Gas Plus Storage e, a seguito della presentazione di una istanza di trattazione congiunta, all'udienza fissata per il 21 giugno 2023 sono stati discussi nel merito sia il giudizio in questione sia il ricorso promosso dal Comune di San Benedetto avverso un provvedimento del Ministero dell'Ambiente di diniego alla riapertura dell'istruttoria VIA richiesta dal Comune. All'esito dell'udienza il TAR Lazio con sentenza pubblicata il 27 giugno 2023 ha dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso presentato dal Comune di San Benedetto e, con sentenza pubblicata il 3 luglio 2023, ha accolto il ricorso di Gas Plus Storage, annullando il provvedimento del MiTE di diniego della proroga della VIA, condannando in solido il Comune di San Benedetto ed i Ministeri resistenti al pagamento delle spese legali liquidate in 5.000 euro oltre accessori di legge ed al rimborso del contributo unificato. Il Comune di San Benedetto ha poi appellato al Consiglio di Stato entrambe le sentenze di cui sopra. Per i due appelli presentati dal Comune di San Benedetto è stata fissata l'udienza pubblica per il 18 aprile 2024 e, con sentenze pubblicate il 16 e il 17 luglio 2024, il Consiglio di Stato ha respinto entrambi gli appelli presentati dal Comune di San Benedetto.
Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche e, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti, di rilevanza energetica nazionale.
I principali dati economici della Business Unit Retail per il primo semestre del 2024 sono i seguenti:
| 30/06/24 | 30/06/23 | ||
|---|---|---|---|
| Volumi venduti (MSmc) Ricavi (mln €) |
27,1 22,9 |
29,8 23,3 |
|
| EBITDA (mln €) | 3,2 | 2,0 |
Il primo semestre dell'anno evidenzia un leggero calo dei consumi. La curva termica del semestre non ha fatto registrare significative differenze rispetto all'anno precedente, il calo dei volumi venduti è quindi riconducibile ai minori consumi residenziali registrati, con il parco clienti costituito prevalentemente da un mercato domestico, sia dalla variazione del numero dei clienti serviti a seguito della liberalizzazione del mercato non vulnerabile.
I risultati economici del primo semestre dell'anno mostrano un leggero calo in termini di ricavi che si sono infatti attestati a 22,9 milioni di euro rispetto ai 23,3 milioni di euro del 2023.Tale riduzione è legata alla riduzione dei prezzi unitari del gas ed in parte sui minori volumi venduti come rappresentato in precedenza.
La marginalità si conferma in crescita e l'Ebitda ha raggiunto i 3,2 milioni di euro rispetto ai 2,0 milioni di euro del 2023. L'aumento è dovuto alla migliore marginalità complessiva sul mix del parco clienti.
Si confermano i focus sul tentativo di invertire la tendenza circa il calo di numerosità dei Clienti serviti mediante azioni commerciali mirate, sulla costante osservazione del mercato nazionale, al fine di monitorare su base mensile le proposte commerciali dei principali concorrenti e di poter così redigere offerte che, pur mantenendosi competitive, assicurino le migliori performances in termini di marginalità e sull'oramai consolidata prassi di massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato sull'attenta valutazione della loro affidabilità creditizia.
La Business Unit Network opera, al 30 giugno 2024 direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 Comuni. I principali dati economici della Business Unit Network relativi al primo semestre 2024 sono i seguenti:
| 30/06/24 | 30/06/23 | |||
|---|---|---|---|---|
| Volumi distribuiti (MSmc) | 104,6 | 100,8 | ||
| Ricavi (mln €) | 9,6 | 8,7 | ||
| EBITDA (mln €) | 4,8 | 4,1 | ||
| Investimenti (mln €) | 1,1 | 2,3 |
I ricavi del primo semestre 2024 si sono attestati a 9,6 milioni di euro rispetto agli 8,7 milioni di euro del 2023, mentre l'Ebitda ha raggiunto i 4,8 milioni di euro rispetto a 4,1 milioni di euro del 2023 grazie alla crescita del Vincolo Ricavi (VRT) ed al contenimento dei costi operativi.
Nel corso del primo semestre la Business Unit Network ha distribuito 104,6 MSmc di gas rispetto ai 100,8 MSmc del 2023, in lieve aumento (+3,8%) rispetto al 2023 legato in particolari ai maggior consumi produttivi/industriali.
In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.
Con il "DDL Concorrenza 2022" (approvato con la Legge n. 118/2022), sono previsti interventi destinati alle gare per il servizio di distribuzione gas naturale: in particolare, la principale novità riguarda il riconoscimento, a favore degli Enti concedenti, del valore di rimborso dei cespiti di proprietà pubblica, calcolato tramite l'applicazione delle Linee Guida MISE (DM 22/05/2022).
Al 30 giugno 2024 sono stati pubblicati 40 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.
Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che,
nell'ATEM di "Milano 1", la Stazione appaltante ha assegnato, a valle di ampio contenzioso, (con ricorsi presentati da entrambi i partecipanti) l'aggiudicazione definitiva, a cui ha fatto seguito la stipula del nuovo contratto, ad Unareti S.p.A. (gruppo A2A).
Negli ATEM di "Torino 1", "Torino 2", "Belluno", "Valle d'Aosta", "La Spezia" e "Catanzaro-Crotone" le relative Stazioni appaltanti hanno provveduto all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A..
Nell'ATEM di "Napoli 1", a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, è stata confermata l'aggiudicazione a favore della Società 2i Rete Gas S.p.A..
Nell'ATEM di "Udine 2", l'aggiudicazione è stata assegnata all'incumbent AcegasApsAmga S.p.A. (gruppo Hera).
I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito nella legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.
La Business Unit continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.
In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici si è conclusa con successo, entro il 31 dicembre 2023, la campagna di sostituzione prevista dall'ARERA di una quota pari al 85% dei misuratori G4 e G6 con smart meters. Ad oggi l'Autorità non ha posto in capo agli esercenti nuovi obblighi.
La Business Unit prosegue, comunque, sia l'installazione di smart meters gas presso i nuovi PdR, sia la campagna di sostituzione dei restanti contatori tradizionali. Al 30 giugno 2024 risultano posati n. 86.384 G4-G6 elettronici, pari ad oltre l'85% del totale.
La Business Unit, nel corso del primo semestre dell'anno 2024, ha effettuato investimenti sugli impianti di distribuzione gas per 1,1 milioni di euro.
In data 31 Maggio 2021 è stato approvato, da parte del Ministero per la Transizione Energetica, il decreto ministeriale contenente l'indicazione dei nuovi obblighi previsti per gli anni
2021-2024, oltre alla rideterminazione degli obblighi previsti per l'anno 2020.
Anche a causa della forte contrazione dell'offerta, con conseguente rialzo dei prezzi di acquisto (300 €/TEE), il nuovo decreto ha approvato, da un lato, la forte riduzione degli obblighi in capo ai distributori di gas ed energia elettrica e, dall'altro lato, ha introdotto un meccanismo di aste (dal quale sono esclusi i soggetti obbligati).
Il Decreto ha, infatti, previsto una riduzione del 60% degli obblighi 2020 (diminuiti dagli iniziali 28.521 a 11.423 TEE) con un positivo impatto sul conto economico ed ha considerevolmente tagliato gli obblighi 2021-2024. La stima dell'obbligo riferito all'anno 2024 ammonta a 9.800 titoli.
Importi in migliaia di euro
| 30/06/2024 | 30/06/2023 | |
|---|---|---|
| Ricavi | 63.798 | 88.427 |
| Altri ricavi e proventi | 1.904 | 2.386 |
| TOTALE RICAVI | 65.702 | 90.813 |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | (14.796) | (24.937) |
| Costi per servizi ed altri |
(22.692) | (20.024) |
| Costo del personale | (4.297) | (3.904) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 23.917 | 41.948 |
| Ammortamenti | (10.722) | (11.673) |
| EBIT | 13.195 | 30.275 |
| Proventi diversi | - | 331 |
| RISULTATO OPERATIVO | 13.195 | 30.606 |
| Proventi finanziari | 292 | 42 |
| Oneri finanziari | (5.476) | (5.573) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 8.011 | 25.075 |
| Imposte sul reddito | (2.720) | 14.750 |
| RISULTATO DEL PERIODO | 5.291 | 39.825 |
L'andamento economico del primo semestre dell'esercizio ha risentito della significativa flessione dei prezzi di vendita del gas che ha ridotto in particolar modo i ricavi di vendita dell'area E&P.
I ricavi sono infatti passati da 88.427 migliaia di euro del 2023 a 63.798 migliaia di euro del 2024 ed hanno prevalentemente riguardato l'attività di esplorazione e produzione di gas metano, petrolio e condensati proveniente dai giacimenti del Gruppo (B.U. E&P) e la vendita di gas a clienti finali (B.U. Retail). L'attività di distribuzione gas (B.U. Network) è infatti tuttora svolta prevalentemente nei confronti di una società del Gruppo ed il relativo contributo in termini di ricavi risulta limitato dalla conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.
L'attività di esplorazione e produzione di gas (B.U. E&P), a fronte di produzioni in lieve calo rispetto al 2023 ma soprattutto di prezzi inferiori di vendita, ha generato ricavi per 30.385 migliaia di euro (51.438 migliaia di euro nel 2023) di cui 13.798 migliaia di euro (25.512 migliaia di euro nel 2023) conseguiti in Italia e 16.587 migliaia di euro (25.926 migliaia di euro nel 2023) all'estero. Tali ricavi sono comprensivi dell'effetto positivo delle coperture sulla commodity per 443 migliaia di euro (2.082 migliaia di euro nel 2023).
Sempre in ambito E&P, l'attività di esplorazione e produzione di petrolio e condensati, per effetto invece delle minori quantità prodotte, ha visto a sua volta scendere i propri ricavi da 3.736 migliaia di euro del 2023 a 3.380 migliaia di euro del 2024.
Anche l'attività di vendita gas a clienti finali (B.U. Retail) ha registrato un calo complessivo, seppur più contenuto, dei ricavi che sono passati da 22.145 migliaia di euro del 2023 a 21.867 migliaia di euro del 2024 in questo caso a fronte, inoltre, di una riduzione dei volumi venduti (circa l'8,9%). La flessione dei ricavi risulta decisamente più contenuta rispetto a quella degli altri settori di attività per la diminuzione e/o il termine di alcune agevolazioni ai clienti finali introdotte nel corso del 2023 (in materia, ad esempio, di bonus gas e di oneri di sistema) che ha riportato l'impatto economico di tali componenti a livelli più elevati nel 2024.
Infine, l'attività di distribuzione gas metano (B.U. Network), che ha avuto tra l'altro un aumento dei volumi distribuiti di gas (circa il 3,8%), ha invece registrato ricavi in crescita per 4.644 migliaia di euro contro 3.739 migliaia di euro del 2023, grazie all'aumento del vincolo ricavi (VRT).
La voce altri ricavi e proventi ha registrato una lieve riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2023 (1.904 migliaia di euro contro 2.386 migliaia di euro del 2023). Le principali componenti della voce in esame sono costituite dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai contributi per l'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi in lieve calo rispetto al 2023 (1.349 migliaia di euro contro 1.419 migliaia di euro del 2023).
Dal lato dei costi, si sono ridotti i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 24.937 migliaia di euro del 2023 a 14.796 migliaia di euro del 2024 con una riduzione complessiva di 10.141 migliaia di euro. In questo ambito si è registrata la riduzione dei costi d'acquisto del gas metano, la principale materia prima, (-9.953 migliaia di euro) per la flessione degli scenari dei prezzi energetici e quella dei costi per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico – TEE (-76 migliaia di euro), in linea con l'andamento dei connessi ricavi.
Un aumento hanno invece registrato i costi per servizi ed altri il cui importo è stato pari a 22.692 migliaia di euro contro 20.024 migliaia di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (+2.668 migliaia di euro rispetto al 2023). In questo ambito, l'entità dei costi di traporto gas ha risentito dei provvedimenti legislativi che nel 2023 avevano temporaneamente azzerato gli oneri di sistema. Tale attività, nel 2024, ha infatti determinato costi per 3.717 migliaia di euro mentre, nel 2023, proventi netti per 5.631 migliaia di euro
A causa della flessione dei prezzi di vendita, si sono significativamente ridotte le royalties gravanti sulle produzioni di idrocarburi in Italia (-647 migliaia di euro rispetto al 2023) e le royalties e la windfall tax per le attività svolte in Romania (-4.260 migliaia di euro rispetto al 2023).
Si sono mantenuti invece sui livelli del 2023 gli oneri per perdite su crediti, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione (235 migliaia di euro contro 257 migliaia di euro del 2023).
I costi del personale sono risultati superiori al valore del corrispondente periodo precedente (4.297 migliaia di euro contro 3.904 migliaia di euro del 2023) pur a fronte di una riduzione dell'organico, per la minore quota dei relativi costi attribuibile ad attività di investimento.
L'EBITDA ha registrato pertanto una significativa flessione passando da 41.948 migliaia di euro del 2023 a 23.917 migliaia di euro del 2024 con una riduzione in valore assoluto di 18.031 migliaia di euro.
Gli ammortamenti si sono attestati a 10.722 migliaia di euro rispetto a 11.673 migliaia di euro del 2023. In entrambi i periodi non sono state effettuate riprese di valore e svalutazioni degli assets iscritti a bilancio, non essendo emersi indicatori di impairment che potessero influire sul loro attuale valore recuperabile.
L'EBIT è sceso a 13.195 migliaia di euro rispetto a 30.275 migliaia di euro del corrispondente periodo del 2023 con una riduzione di 17.080 migliaia di euro, riflettendo sostanzialmente l'andamento dell'EBITDA.
Data l'assenza di proventi ed oneri diversi il risultato operativo è stato pari all'EBIT. Nel 2023 tale componente aveva recepito la distribuzione di dividendi da parte della partecipata Serenissima Gas S.p.A. la cui quota di partecipazione è stata ceduta a terzi nel mese di dicembre dello scorso anno.
Il saldo negativo della gestione finanziaria ha raggiunto l'importo di 5.184 migliaia di euro contro 5.531 migliaia di euro del 2023.
In quest'ambito i proventi finanziari sono rimasti di entità contenuta (292 migliaia di euro contro 42 migliaia di euro del 2023).
Gli oneri finanziari (passati da 5.573 migliaia di euro del 2023 a 5.476 migliaia di euro del 2024) hanno visto invece l'aumento degli interessi passivi sulle linee a breve termine (729 migliaia di euro contro 574 migliaia di euro del 2023) e la riduzione di quelli sulle linee a medio lungo termine (1.415 migliaia di euro contro 1.547 migliaia di euro del 2023) riflettendo l'andamento dei tassi di interesse e, solo parzialmente, il minor indebitamento a medio lungo termine.
Le commissioni sui finanziamenti hanno registrato un significativo decremento (171 migliaia di euro del 2024 contro 436 migliaia di euro del 2023). Nel 2023 avevano scontato gli effetti della scadenza (al termine del primo semestre) del periodo di disponibilità della linea di finanziamento Capex e della cancellazione anticipata (nel corso del primo trimestre) della linea di finanziamento RBL.
Gli oneri per attualizzazione fondi sono rimasti sostanzialmente in linea con il 2023 (2.825 migliaia di euro del 2024 contro 2.867 migliaia di euro del 2023), non essendo intervenute rilevanti variazioni nel relativo tasso di interesse.
Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo negativo complessivamente pari a 2.720 migliaia di euro contro un saldo positivo di 14.750 migliaia di euro del 2023. Le imposte del 2023 avevano risentito della non debenza del contributo di solidarietà che era stato istituito, a fine 2022, in Romania sulle attività di estrazione del gas ed iscritto nel bilancio consolidato 2022 per l'importo di 21.646 migliaia di euro. L'ambito di applicazione di tale contributo era stato successivamente oggetto di una modifica, apportata nel maggio 2023 in sede di conversione dell'originario provvedimento in materia, che aveva previsto di escludere dal pagamento (sia per il 2022 che per il 2023) i soggetti che avevano iniziato a produrre a partire dal 2022 (come Gas Plus Dacia S.r.l. del Gruppo Gas Plus) e di conseguenza determinato un corrispondente provento non ricorrente da iscrivere a conto economico tra le imposte sul reddito.
Il primo semestre dell'esercizio 2024 si è chiuso infine con un utile netto di 5.291 migliaia di euro rispetto ad un utile netto di 39.825 migliaia di euro del corrispondente periodo del 2023, che comprendeva però l'effetto positivo della modifica, sopra descritta, del regime del contributo di solidarietà in Romania.
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Importi in migliaia di euro
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 248.933 | 252.841 |
| Immobilizzazioni materiali | 137.300 | 140.132 |
| Altre attività e passività non correnti | (1.696) | (1.445) |
| Totale | 384.537 | 391.528 |
| Capitale circolante netto | ||
| Rimanenze | 3.911 | 4.093 |
| Crediti commerciali | 23.549 | 31.201 |
| Debiti commerciali | (18.687) | (25.350) |
| Altri debiti e crediti correnti | (10.741) | 4.360 |
| Totale | (1.968) | 14.304 |
| Fondi rischi per oneri e imposte differite nette | (120.623) | (121.663) |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (4.614) | (4.719) |
| Capitale investito netto | 257.332 | 279.450 |
| Patrimonio netto | 227.203 | 228.955 |
| Indebitamento finanziario netto | 30.129 | 50.495 |
| Coperture | 257.332 | 279.450 |
La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato del precedente esercizio (257.332 migliaia di euro contro 279.450 migliaia di euro del 31 dicembre 2023).
Il capitale immobilizzato risulta pari a 384.537 migliaia di euro contro 391.528 migliaia di euro del 2023 e registra una riduzione complessiva di 6.991 migliaia di euro.
Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 248.933 migliaia di euro e si riducono complessivamente di 3.908 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2023, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 137.300 migliaia di euro e si riducono di 2.832 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (6.740 migliaia di euro) è determinata dal saldo tra gli incrementi netti (3.982 migliaia di euro) e gli ammortamenti del periodo (10.722 migliaia di euro).
Il saldo tra le altre attività e passività non correnti presenta ancora un valore negativo (-1.696 migliaia di euro contro -1.445 migliaia di euro del 2023). Tale aggregato comprende gli anticipi corrisposti per le future gare d'ambito (398 migliaia di euro), la quota non corrente relativa ad alcuni crediti di imposta (10 migliaia di euro) e depositi cauzionali attivi (284 migliaia di euro) e passivi (2.388 migliaia di euro).
A differenza del dato al termine del precedente esercizio il capitale circolante netto presenta un saldo negativo di 1.968 migliaia di euro rispetto ad un saldo positivo di 14.304 migliaia di euro di fine 2023.
Al suo interno sono in lieve calo le rimanenze (3.911 migliaia di euro contro 4.093 migliaia di euro del 2023) e, in particolare, quelle di gas naturale. A causa dei minori prezzi di vendita e dei consueti minori consumi al termine del periodo invernale hanno registrato una flessione più rilevante i crediti commerciali (23.549 migliaia di euro contro 31.201 migliaia di euro del 2023) ed i debiti commerciali (18.687 migliaia di euro contro 25.350 migliaia di euro del 2023). La riduzione complessiva delle suddette voci è pari a 1.171 migliaia di euro e pertanto molto inferiore a quella complessiva registrata dal capitale circolante (-16.272 migliaia di euro).
L'importo del capitale circolante netto resta infatti condizionato dal saldo tra gli altri debiti e crediti correnti che, al termine del semestre, ha assunto un valore negativo di 10.741 migliaia di euro rispetto ad un valore positivo di 4.360 migliaia di euro del 2023. Gli altri debiti e crediti correnti comprendono i debiti per dividendi deliberati ma non ancora distribuiti al termine del semestre (pari a 6.536 migliaia di euro nel 2024), il fair vale dei derivati di copertura e, per il restante importo, prevalentemente crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties, ecc.) e nei confronti di enti pubblici, quali la CSEA, che risentono generalmente dell'andamento economico del periodo e/o dell'ultimo esercizio e del differente relativo periodo di liquidazione nel corso dell'anno.
In questo ambito, come al termine del precedente esercizio, è di segno positivo (454 migliaia di euro) ma in riduzione il fair value netto dei derivati di copertura sulle commodity (fair value positivo per 2.418 migliaia di euro a fine 2023) e quello dei derivati a copertura dei tassi d'interesse (214 migliaia di euro contro 495 migliaia di euro di fine 2023). Tali derivati, che hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili, sono stati contabilizzati con contropartita una riserva di patrimonio netto ed il relativo importo sarà pertanto recepito nel conto economico dei successivi periodi unitamente agli effetti economici positivi e negativi che saranno generati dagli elementi coperti.
Relativamente invece alle componenti di natura tributaria, registrano innanzitutto una forte variazione rispetto al dato di fine 2023 il saldo dell'imposta di consumo che passa da un credito netto di 2.851 migliaia di euro ad un debito netto di 1.770 migliaia di euro e la posizione netta dell'Iva che passa da un credito netto di 6.033 migliaia di euro ad un credito netto di 2.093 migliaia di euro. Aumentano inoltre i debiti netti per imposte sui redditi (6.047 migliaia di euro contro 4.413 migliaia di euro del 2023) per effetto delle imposte a carico del risultato del periodo. A tale proposito si segnala che i versamenti delle imposte a titolo di saldo del 2023 e di acconto del 2024 sono stati effettuati, nei termini di legge, all'inizio del mese di luglio per circa 6,4 milioni di euro.
La voce "altri crediti e debiti correnti" comprende infine i debiti per royalties e windfall tax sulle produzioni di idrocarburi (2.503 migliaia di euro contro 5.031 migliaia di euro del 2023) ed i crediti per i contributi a fronte dei titoli di efficienza energetica - TEE - (+1.349 migliaia di euro) per gli ulteriori obblighi del periodo in capo alle società di distribuzione del Gruppo.
I fondi rischi per oneri e imposte differite nette, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti, dal fondo oneri ambientali e dal fondo imposte differite nette, presentano complessivamente una riduzione di 1.040 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (120.623 migliaia di euro contro 121.663 migliaia di euro del 2023) a causa degli accantonamenti e degli utilizzi del periodo. Nell'ambito di questa voce aumenta il saldo positivo tra le imposte differite attive e passive, che risulta pari a 29.322 migliaia di euro contro 27.929 migliaia di euro della fine del precedente esercizio. Anche il fondo smantellamento e ripristino siti risulta in lieve crescita (144.481 migliaia di euro contro 144.304 migliaia di euro del precedente esercizio) per effetto degli oneri di attualizzazione a carico del periodo e dell'aggiornamento di alcuni parametri di stima. Non presenta invece variazioni rilevanti il fondo per oneri ambientali (-24 migliaia di euro rispetto al 2023).
I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 4.614 migliaia di euro (4.719 migliaia di euro nel 2023) e risultano in decremento rispetto al dato del 2023 per le variazioni dell'organico registrate nel periodo.
L'indebitamento finanziario netto risulta invece in forte calo rispetto allo scorso esercizio ed ammonta a 30.129 migliaia di euro contro 50.495 migliaia di euro di fine 2023. Si segnala che il livello dell'indebitamento risente anche degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per 3.342 migliaia di euro, in riduzione di 282 migliaia di euro rispetto al 2023.
Nell'ambito dell'indebitamento finanziario netto, grazie ai positivi flussi di cassa delle attività operative, si registra un aumento della liquidità che passa da 21.550 migliaia di euro a 29.311 migliaia di euro del 2024.
Risulta invece in flessione rispetto al dato di fine 2023 l'indebitamento finanziario corrente, che passa da 60.555 migliaia di euro a 50.170 migliaia di euro e comprende la parte corrente dei debiti finanziari non correnti per 3.979 migliaia di euro. L'entità di tale componente è da attribuire alla scadenza a fine 2024 dei principali contratti di finanziamento in essere e la riduzione rispetto al dato di fine 2023 è da attribuire ai rimborsi effettuati nel corso del semestre.
E' in riduzione anche l'indebitamento finanziario non corrente che passa da 11.490 migliaia di euro a 9.270 del 2024 e comprende esclusivamente la quota non corrente dei finanziamenti assunti nel 2021 sulla base delle disposizioni del Decreto Liquidità (Decreto Legge 8 aprile 2020).
Relativamente alla situazione finanziaria del Gruppo si segnala infine che:
Il patrimonio netto ammonta a 227.203 migliaia di euro contro 228.955 migliaia di euro al 31 dicembre 2023 e presenta un decremento di 1.752 migliaia di euro rispetto al dato di fine esercizio scorso per effetto della delibera, assunta nello scorso mese di giugno, di distribuzione dei dividendi (6.536 migliaia di euro) il cui importo risulta superiore al risultato netto del semestre.
Il Gruppo migliora la propria struttura patrimoniale e finanziaria con un rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto (0,13) che si riduce rispetto al contenuto dato di fine 2023 (0,22).
Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.
Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto e in particolare:
Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance (esercizio 2023) per maggiori dettagli in merito.
Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (attività della B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.
Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.
La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale la cui maggioranza risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. Network gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. Network riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione (VIR) che sono superiori ai valori contabili.
La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.
La capacità commerciale della B.U. Retail può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e condizioni che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA. Una delle principali aree di rischio della B.U. Retail è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).
Altri fattori di rischio che interessano la B.U. Retail riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in acquisto e vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. Retail avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.
I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione del gas (B.U. Network) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività di coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).
In generale, le attività svolte dal Gruppo sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.
Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessari
per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto delle disposizioni di legge durante le fasi di esercizio e di smantellamento e ripristino dei siti minerari (ivi incluso l'obbligo di esecuzione di interventi di bonifica e ripristino ambientale a seguito di eventuali contaminazioni occorse durante l'esecuzione delle attività). Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.
In relazione alle attività della B.U. E&P in Italia si segnala in particolare, con riferimento al Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PITESAI"), approvato con D.M. n. 548 del 28 dicembre 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il successivo 11 febbraio 2022 ed oggetto di estesa illustrazione nella Relazione sulla gestione relativa al Bilancio 2022, che il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi di vari operatori, tra i quali quelli delle due controllate del Gruppo (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.r.l.), disponendo l'annullamento dello stesso PITESAI.
Le ripercussioni di tali provvedimenti, di primo grado, sono al vaglio degli operatori del settore.
Con riferimento poi alle procedure per l'approvvigionamento di lungo termine di gas naturale di produzione nazionale (la cosiddetta "gas release") inizialmente approvate con l'art. 16 del D.L. 1 marzo 2022, n. 17, convertito nella legge del 27 aprile 2022, n. 34, e da ultimo commentate nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023, si segnala che recentemente, con il D.L. 181/2023 (convertito con modificazioni dalla L. n° 11 del 2 febbraio 2024), al fine di superare le criticità rilevate nell'attuazione della disposizione e di rafforzarne ulteriormente l'idoneità a conseguire gli obiettivi previsti, l'articolo 16 è stato nuovamente soggetto ad una serie di modifiche ed integrazioni, tra cui: (i) la previsione che, ai fini dell'accesso a dette procedure di approvvigionamento, si terrà conto solo dei vincoli classificati come assoluti dal PiTESAI garantendo comunque il rispetto della normativa europea e degli accordi internazionali, (ii) l'indicazione delle modalità e del contenuto delle manifestazioni di interesse che devono essere presentate dai concessionari, (iii) la previsione di un procedimento unico per l'ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, comprensivo delle valutazioni ambientali, (iv) l'individuazione delle modalità con cui il GSA procederà ad offrire mediante aste il gas a prezzi ragionevoli ai clienti finali industriali a forte consumo di gas, nonché (v) i nuovi criteri per la definizione del prezzo di offerta, basato sui costi di produzione "asseverati". Rispetto alla versione precedente è stato altresì ridotto a 5 anni il periodo in cui devono essere messi a disposizione da parte dei concessionari i diritti sul gas.
La procedura così aggiornata allo stato non è ancora stata concretamente attivata, si ritiene anche in relazione al fatto che taluni aspetti della stessa fanno riferimento al PITESAI, che, come esposto in precedenza, è stato recentemente annullato dal TAR Lazio.
Si richiamano infine le ulteriori evoluzioni connesse ad altre normative riguardanti i settori in cui è operativo il Gruppo:
solo nel caso in cui almeno il 75% dei ricavi dell'anno 2022 derivasse dalle attività sopra elencate era stato stabilito nella misura del 50% del reddito imponibile ai fine IRES dell'esercizio 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi imponibili conseguiti nei quattro anni precedenti. L'ammontare massimo dello stesso non poteva superare il 25% del patrimonio netto dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 della società soggetta al versamento. Le società della B.U. E&P Italia hanno provveduto al versamento di tale contributo nel corso del 2023 e stanno valutando le eventuali iniziative da assumere;
versamento di detto contributo, già peraltro contabilizzato nel bilancio 2022, in quanto soggetto escluso dall'ambito di applicazione;
Le aliquote royalties già esistenti, che differiscono in base ai diversi scaglioni di produzione e andavano da un minimo del 3,5% ad un massimo del 13%, hanno subito un aumento passando da un minimo del 4,5% ad un massimo del 15% applicabili già dal 27 ottobre 2023. Tuttavia Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, ritiene che tali aumenti non siano loro applicabili poiché il Concession Agreement stipulato con le autorità rumene includeva una clausola di invarianza del regime fiscale e delle royalties per la sua durata. A fine marzo 2024 Gas Plus Dacia, come anche gli altri Partner della Joint Venture Midia, ha depositato un'impugnazione contro la lettera con cui l'Autorità Nazionale per la Regolazione Energetica (ANRE) ha chiesto il pagamento delle royalties aumentate, presentando contestualmente anche motivi di incostituzionalità della EGO 91/2023. Alla fine del mese di giugno 2024, è stata votata presso la Camera dei Deputati del Parlamento rumeno una bozza di legge con la quale si conferma la non applicabilità del nuovo regime royalties alle concessioni già esistenti che abbiano aliquote royalties già definite nel loro Concession Agreement (come nel caso della nostra Concessione Midia/Pelican). In data 21 luglio 2024 la bozza di legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale rumena come Law no. 228/2024 ed è entrata ed è ora in vigore nello stesso giorno. Rimane in essere la vertenza con ANRE per il pagamento delle royalties aumentate per il periodo dal 27 ottobre 2023 al 21 luglio 2024.
Al di là delle modificazioni normative appena citate, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legale, a tutela del proprio patrimonio.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:
Il rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso le società del Gruppo alle scadenze pattuite.
L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione. In entrambi i casi, tale rischio è al momento estremamente contenuto per lo standing delle controparti e per il numero ridotto di posizioni.
In ambito Retail, in particolare, l'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.
Si valuta inoltre, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.
Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.
Le società del Gruppo accantonano un fondo svalutazione crediti che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. Le svalutazioni generiche vengono determinate anche sulla base dell'esperienza storica.
Si segnala infine che alcune società del Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, hanno sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Intesa Sanpaolo per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto, che nel corso dell'esercizio 2023 è stato ulteriormente rinnovato sino al mese di aprile del 2028 prevede nei limiti del plafond contrattualmente previsto la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.
Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari vengono effettuate solo con istituzioni finanziarie primarie.
In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie e commerciali.
Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.
I contratti di finanziamento a medio lungo termine in essere prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 alla nota n. 20 Debiti finanziari correnti e non correnti, a cui si rimanda.
Per quanto concerne infine l'attuale struttura finanziaria e le iniziative assunte e/o in corso a fronte della prossima scadenza di alcuni contratti di finanziamento si rimanda a quanto già esposto a commento dell'indebitamento finanziario netto nell'ambito del paragrafo "Stato patrimoniale sintetico riclassificato".
Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario possano fluttuare in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la direzione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento dell'attività o dello strumento finanziario.
Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.
È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.
In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.
Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.
Per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, tale rischio afferisce agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.
Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.
Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento in essere con Intesa Sanpaolo e Banco BPM, la Capogruppo ha stipulato, per l'80% della linea a medio lungo termine e per il 31% degli utilizzi effettuati sulla linea "capex", contratti di Interest Rate Swap. c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi dell'attività di produzione e di vendita, oltreché sui relativi flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.
La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Capogruppo.
L'attività di gestione di tale rischio prevede l'impiego di strumenti finanziari derivati per limitare l'esposizione complessiva entro determinati valori.
Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso del primo semestre degli esercizi 2024 e 2023 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.
Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.
La transizione energetica è il processo di evoluzione dell'economia globale verso un modello di sviluppo "low carbon", cioè a contenute/zero emissioni nette di gas serra (GHG), attraverso la progressiva sostituzione dei combustibili fossili nel mix energetico con fonti rinnovabili e altri vettori energetici a basso impatto climatico, grazie anche all'impiego su larga scala di tecnologie di abbattimento delle emissioni (es. carbon capture, use and storage).
Considerati i settori di attività del Gruppo, il cambiamento climatico rappresenta un rischio strategico per Gas Plus, potendo tra l'altro determinare una riduzione della domanda di idrocarburi e un aumento dei costi operativi. A tale proposito si segnala in ogni caso che il gas metano è attualmente considerato un elemento fondamentale per accompagnare il sistema energetico verso la decarbonizzazione, riducendo di conseguenza le emissioni di gas serra e mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Inoltre il Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas, sulla base delle attuali previsioni di esplorazione e sfruttamento prevede di utilizzare entro il 2035 oltre il 90% delle riserve gas dei siti che attualmente sono state accertate e sono in produzione e/o si prevede saranno messe in produzione. Tale periodo rientra in quello generalmente previsto per la transizione energetica individuato negli accordi di Parigi. L'effetto delle eventuali mancate produzioni nei periodi successivi al 2035, se non sarà più consentita, è pertanto di entità contenuta.
L'urgenza di agire per mitigare il cambiamento climatico è basata sulle evidenze scientifiche prodotte dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che già nel 2018 aveva raccomandato di limitare l'incremento della temperatura globale a 1,5°C verso l'epoca preindustriale, al fine di evitare conseguenze irreversibili sull'ecosistema, riconoscendo che tale traguardo richiede un'accelerazione nei tempi di realizzazione e un ampliamento nella portata degli obiettivi fissati dai Paesi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.
Nel corso della COP27 del 2022 è stato inoltre rilevato che, sulla base dei piani di mitigazione e adattamento (NDC) presentati dai Paesi entro settembre 2022, permane un gap emissivo di 20-23 GtCO2 eq al 2030 rispetto alla traiettoria compatibile con l'obiettivo di limitare l'incremento della temperatura media globale a 1,5°C. Le iniziative di decarbonizzazione annunciate o avviate dai governi di molti Paesi al fine di traguardare gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, la spinta della società civile, delle ONG e del sistema finanziario, nonché l'evoluzione delle preferenze dei consumatori e il diffondersi di una crescente sensibilità al tema del cambiamento climatico e della salvaguardia degli ecosistemi naturali richiedono una partecipata attenzione da parte degli operatori.
A questo scopo Gas Plus, in particolare, ha partecipato ad uno specifico Gruppo di Lavoro su tali tematiche dell'associazione di settore (Assorisorse) unitamente ai principali operatori italiani, la cui attività si è incentrata sui seguenti obiettivi:
Relativamente all'avvio delle attività del settore delle rinnovabili, come già segnalato nel paragrafo relativo alla B.U. E&P Estero, nel mese di luglio 2023 è stato avviato il processo di permitting per un power corridor nel Mar Nero rumeno lungo l'infrastruttura già esistente del Progetto MGD, per collegare i futuri parchi eolici offshore alla rete elettrica nazionale Transelectrica (SEN).
Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria, effettuati a valori di mercato e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.
Il Gruppo non rientra nell'ambito di applicazione di cui all'art. 2, D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Non ha pertanto predisposto una "dichiarazione di carattere non finanziario", in quanto non soggetta agli obblighi in materia di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario, di cui al menzionato D.lgs. n. 254/2016.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2024 non riflette componenti di reddito e poste
patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.
Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.
Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:
Oltre a quanto già commentato nei paragrafi precedenti non si segnalano altri eventi significativi nel primo semestre dell'esercizio 2024.
Oltre a quanto già segnalato nel corso della presente relazione non si segnalano altri eventi o fatti di rilievo dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2024.
Considerati il rafforzamento dei prezzi del gas determinatosi nel periodo estivo e gli attuali scenari per i residui mesi del corrente anno si prevede per il secondo semestre 2024 un miglioramento della marginalità delle attività E&P rispetto al primo semestre ed un andamento positivo e stabile per le attività downstream sia per il Network che per il Retail.
Su tali basi, nonostante la temporanea flessione dei risultati per il corrente anno, si conta di poter conseguire, al netto di componenti non ricorrenti, un risultato netto tale da consentire un livello di dividendo analogo a quello del precedente esercizio 2023.
Al tempo stesso si prevede di mantenere un contenuto livello di indebitamento, pur se in lieve crescita rispetto al dato di fine 2023, proseguendo gli investimenti su Longanesi.
Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo vengono predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo nel bilancio consolidato.
Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi (IAP) rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del bilancio consolidato e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento dei risultati del Gruppo; tali indicatori sono presentati nel rispetto degli orientamenti dell'ESMA (European Security and market Authority) e della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) 1 e sono da considerarsi come complementari, non sostitutivi, alle informazioni finanziarie contenute nei bilanci predisposti secondo gli IFRS.
Nel seguito sono forniti, in linea con gli orientamenti dell'ESMA richiamati dalla CONSOB, i criteri utilizzati per determinare gli indicatori alternativi di performance e per individuare partite che il management valuta non ricorrenti, non frequenti o inusuali, che sono da escludere e/o evidenziare al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo:
1 In tal senso, l'ESMA, in data 5 ottobre 2015, ha pubblicato i propri orientamenti (ESMA/2015/1415) in merito ai criteri per la presentazione degli indicatori alternativi di performance che sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, le raccomandazioni del CESR/05- 178b, recepiti nel nostro ordinamento con Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015 della CONSOB. Inoltre, l'ESMA, in data 4 marzo 2021, ha pubblicato gli orientamenti sui requisiti di informativa dal nuovo Regolamento Prospetto (Regulation EU 2017/1129 e Regolamenti Delegati EU 2019/980 e 2019/979), che aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013). A partire dal 5 maggio 2021, su richiamo d'attenzione CONSOB n. 5/21, i sopracitati orientamenti dell'ESMA sostituiscono anche le raccomandazioni CESR in materia di indebitamento; pertanto, in base alle nuove previsioni, gli emittenti quotati hanno dovuto presentare, nelle note illustrative dei bilanci annuali e delle semestrali, pubblicate a partire dal 5 maggio 2021, un nuovo prospetto in materia di indebitamento da redigere secondo le indicazioni contenute nei paragrafi 175.ss. dei suddetti orientamenti ESMA.
Debiti Commerciali e del saldo netto delle altre attività e passività correnti, escludendo le voci considerate nella determinazione dell'Indebitamento Finanziario Netto.


Prospetti contabili e note esplicative
| SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA SEMESTRALE 51 | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO SEMESTRALE 52 | ||
| CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO SEMESTRALE 53 | ||
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO SEMESTRALE 54 | ||
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SEMESTRALE 55 | ||
| NOTE ESPLICATIVE 56 | ||
| 1. | Informazioni societarie 56 | |
| 2. | Criteri di redazione e principi contabili adottati 56 | |
| 3. | Stagionalità dell'attività 58 | |
| 4. | Totale indebitamento finanziario 58 | |
| 5. | Utilizzo di stime 59 | |
| 6. | Dividendi 60 | |
| 7. | Informativa di settore 60 | |
| 8. | Impairment test ai sensi dello IAS 36 63 | |
| 9. | Immobili, impianti e macchinari 64 | |
| 10. | Diritti d'uso 65 | |
| 11. | Avviamento 66 | |
| 12. | Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 66 | |
| 13. | Altre attività finanziarie 67 | |
| 14. | Rimanenze 67 | |
| 15. | Crediti commerciali 68 | |
| 16. | Altri crediti 69 | |
| 17. | Fair value (derivati finanziari attivi) 69 | |
| 18. | Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 70 | |
| 19. | Patrimonio netto 70 | |
| 20. | Debiti finanziari correnti e non correnti 71 | |
| 21. | Debiti finanziari per lease correnti e non correnti 72 | |
| 22. | Fondo per benefici ai dipendenti 73 | |
| 23. | Fondi per rischi e oneri 73 | |
| 24. | Debiti commerciali 74 | |
| 25. | Fair value (derivati finanziari passivi) 75 | |
| 26. | Altri debiti correnti e non correnti 75 | |
| 27. | Ricavi 76 | |
| 28. | Costi operativi 76 | |
| 29. | Costi per il personale 77 | |
| 30. | Proventi diversi 78 | |
| 31. | Proventi ed oneri finanziari 78 | |
| 32. | Imposte 79 | |
| 33. | Rapporti con parti correlate 80 | |
| 34. | Strumenti e rischi finanziari 81 | |
| 35. | Eventi successivi alla data del bilancio intermedio 84 |
| Importi in migliaia di Euro | Note | 30/06/2024 | 31/12/2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con | di cui con parti | ||||
| parti correlate | correlate | ||||
| ATTIVITÀ | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 9 | 125.499 | 126.447 | ||
| Diritti d'uso | 10 | 11.801 | 986 | 13.685 | 1.195 |
| Avviamento | 11 | 884 | 884 | ||
| Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali | 12 | 248.049 | 251.957 | ||
| Altre attività finanziarie | 13 | 692 | 953 | ||
| Imposte differite attive | 32 | 40.000 | 39.504 | ||
| Totale attività non correnti | 426.925 | 433.430 | |||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 14 | 3.911 | 4.093 | ||
| Crediti commerciali | 15 | 23.549 | 1 | 31.201 | 7 |
| Crediti per imposte sul reddito | 32 | 211 | 240 | ||
| Altri crediti | 16 | 17.924 | 20.943 | ||
| Fair value (derivati finanziari attivi) | 17 | 851 | 2.962 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 18 | 29.097 | 21.055 | ||
| Totale attività correnti | 75.543 | 80.494 | |||
| TOTALE ATTIVITÀ | 513.924 | ||||
| 502.468 | |||||
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | |||||
| Capitale sociale | 19 | 23.353 | 23.353 | ||
| Riserve | 19 | 95.858 | 96.351 | ||
| Utili a nuovo | 19 | 112.167 | 69.484 | ||
| Azioni proprie | 19 | (9.600) | (9.600) | ||
| Risultato del periodo | 19 | 5.293 | 49.219 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 227.071 | 228.807 | |||
| Patrimonio netto di Terzi | 132 | 148 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI | 227.203 | 228.955 | |||
| TERZI | |||||
| PASSIVITÀ | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 20 | 6.730 | 8.732 | ||
| Debiti finanziari per lease | 21 | 2.540 | 563 | 2.758 | 711 |
| Fondo per benefici ai dipendenti | 22 | 4.614 | 4.719 | ||
| Passività per imposte differite | 32 | 10.678 | 11.575 | ||
| Altri debiti | 26 | 2.388 | 2.398 | ||
| Fondi per rischi e oneri | 23 | 149.945 | 149.592 | ||
| Totale passività non correnti | 176.895 | 179.774 | |||
| Passività correnti | |||||
| Debiti commerciali | 24 | 18.687 | 5 | 25.350 | 8 |
| Debiti finanziari | 20 | 49.368 | 59.689 | ||
| Fair value (derivati finanziari passivi) | 25 | 183 | 49 | ||
| Debiti finanziari per lease | 21 | 802 | 345 | 866 | 446 |
| Altri debiti | 26 | 23.072 | 4.973 | 14.588 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 32 | 6.258 | 4.653 | ||
| Totale passività correnti | 98.370 | 105.195 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ | 275.265 | 284.969 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 502.468 | 513.924 |

| Importi in migliaia di Euro | Note | 1° Semestre 2024 | 1° Semestre 2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| di cui con parti correlate |
di cui con parti correlate |
||||
| Ricavi di vendita | 27 | 63.798 | 5 | 88.427 | 3 |
| Altri ricavi e proventi | 27 | 1.904 | 2.386 | ||
| Totale Ricavi | 65.702 | 90.813 | |||
| Costi per materie prime e materiali di consumo | 28 | (14.796) | (24.937) | ||
| Costi per servizi ed altri | 28 | (22.692) | (4) | (20.024) | (2) |
| Costo del personale | 29 | (4.297) | (3.904) | ||
| Proventi diversi | 30 | - | 331 | ||
| Ammortamenti | 9-10-12 | (10.722) | (11.673) | ||
| RISULTATO OPERATIVO | 13.195 | 30.606 | |||
| Proventi finanziari | 31 | 292 | 42 | ||
| Oneri finanziari | 31 | (5.476) | (7) | (5.573) | (7) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 8.011 | 25.075 | |||
| Imposte sul reddito | 32 | (2.720) | 14.750 | ||
| RISULTATO DEL PERIODO | 5.291 | 39.825 | |||
| Attribuibile a: | |||||
| Gruppo | 5.293 | 39.826 | |||
| Terzi | (2) | (1) | |||
| Risultato per azione base (importi in Euro) | 0,12 | 0,91 | |||
| Importi in migliaia di Euro | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 | |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | 5.291 | 39.825 | |
| Altre componenti di conto economico complessivo | |||
| che saranno riclassificate nel risultato di esercizio: | |||
| Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge accounting | (848) | (1.885) | |
| Imposte | 241 | 507 | |
| (607) | (1.378) | ||
| Differenze di conversione di bilanci esteri | (14) | (270) | |
| Altre componenti di conto economico complessivo | |||
| che non saranno riclassificate nel risultato di esercizio: | |||
| Utili / (perdite) attuariali sui fondi per benefici ai dipendenti | 185 | (34) | |
| Imposte | (57) | 8 | |
| 128 | (26) | ||
| Risultato di conto economico complessivo al netto delle imposte | (493) | (1.674) | |
| Totale risultato complessivo al netto delle imposte | 4.798 | 38.151 | |
| Attribuibile a: | |||
| Gruppo | 4.800 | 38.152 | |
| Terzi | (2) | (1) |

| Riserve | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importi in migliaia di Euro | Capitale sociale |
Riserva legale |
Riserva sovrap. azioni |
Versamenti c/ capitale |
Riserva di copertura derivati |
Riserva di conversione cambi |
Riserva differenze attuariali fondi benefici dipendenti |
Totale riserve |
Utili (perdite) a nuovo |
Azioni Proprie (1) |
Risultato del periodo |
Totale patrimonio netto di gruppo |
Totale patrimonio di terzi |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 1° gennaio 2023 | 23.353 | 4.671 | 85.605 | 7.042 | 1.986 | (1.456) | (376) | 97.472 | 71.784 | (9.600) | 3.354 | 186.363 | 153 | 186.516 |
| Destinazione utile | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.354 | - | (3.354) | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | (2.178) | - | - | (2.178) | (5) | (2.183) |
| Variazioni altre riserve | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | - | - | (1) | 1 | - |
| Risultato di periodo al 30 giugno 2023 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 39.826 | 39.826 | (1) | 39.825 |
| Variazioni del risultato complessivo |
- | - | - | - | (1.378) | (270) | (26) | (1.674) | - | - | - | (1.674) | - | (1.674) |
| Saldo al 30 giugno 2023 | 23.353 | 4.671 | 85.605 | 7.042 | 608 | (1.726) | (402) | 95.798 | 72.959 | (9.600) | 39.826 | 222.336 | 148 | 222.484 |
| Saldo al 1° gennaio 2024 | 23.353 | 4.671 | 85.605 | 7.042 | 1.009 | (1.540) | (436) | 96.351 | 69.484 | (9.600) | 49.219 | 228.807 | 148 | 228.955 |
| Destinazione utile | - | - | - | - | - | - | - | - | 49.219 | - | (49.219) | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | (6.536) | - | - | (6.536) | (14) | (6.550) |
| Risultato di periodo al 30 giugno 2024 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 5.293 | 5.293 | (2) | 5.291 |
| Variazioni del risultato complessivo |
- | - | - | - | (607) | (14) | 128 | (493) | - | - | - | (493) | - | (493) |
| Saldo al 30 giugno 2024 | 23.353 | 4.671 | 85.605 | 7.042 | 402 | (1.554) | (308) | 95.858 | 112.167 | (9.600) | 5.293 | 227.071 | 132 | 227.203 |
(1) = al 30 giugno 2024, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un costo complessivo di 9.600 migliaia di Euro.
| Importi in migliaia di Euro | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Flussi finanziari dell'attività operativa | ||
| Risultato del periodo | 5.291 | 39.825 |
| Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari | 6.078 | 5.144 |
| Ammortamenti dei diritti d'uso | (405) | 831 |
| Ammortamenti delle concessioni e delle altre immobilizzazioni immateriali | 5.049 | 5.698 |
| (Utilizzo) altri fondi non monetari | (517) | (155) |
| (Proventi) diversi non monetari | - | (331) |
| Attualizzazione fondo smantellamento e ripristino siti | 2.751 | 2.783 |
| Altri (proventi) oneri finanziari complessivi | 2.433 | 2.748 |
| Imposte sul reddito | 2.720 | (14.750) |
| Incrementi/decrementi delle attività e passività operative | ||
| Variazione rimanenze | 683 | (916) |
| Variazione crediti commerciali verso terzi e correlate | 8.844 | 34.664 |
| Variazione debiti commerciali verso terzi e correlate | (6.663) | (24.985) |
| Oneri di smantellamento e ripristino siti sostenuti | (80) | (53) |
| Variazione fondi per benefici ai dipendenti | 8 | (24) |
| Dividendi incassati | - | 331 |
| Oneri finanziari netti pagati nel periodo | (2.434) | (2.358) |
| Imposte sul reddito nette pagate | (890) | (5.013) |
| Variazione delle altre passività e attività operative | 3.891 | (27.777) |
| Flussi finanziari netti generati dall'attività operativa | 26.759 | 15.662 |
| Flussi finanziari dell'attività di investimento | ||
| Acquisto beni materiali | (5.148) | (12.882) |
| Acquisto beni immateriali | (1.143) | (2.515) |
| Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento | (6.291) | (15.397) |
| Flussi finanziari dell'attività finanziamento | ||
| Nuovi finanziamenti bancari | 5.000 | 17.400 |
| Finanziamenti rimborsati | (17.387) | (15.141) |
| Rimborso dei debiti per lease | (488) | (499) |
| Dividendi pagati | (14) | (5) |
| Rimborso debiti bancari per cartolarizzazione | 16 | (60) |
| Altre variazioni delle passività finanziarie | 450 | (104) |
| Flussi finanziari netti generati dall'attività di finanziamento | (12.423) | 1.591 |
| Effetto cambi traduzione bilanci di società estere | (3) | (42) |
| Incremento (decremento) delle disponibilità liquide | 8.042 | 1.814 |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 21.055 | 30.198 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 29.097 | 32.012 |
Gas Plus S.p.A. (la "Società") è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A. La Società è costituita in Italia, iscritta al registro delle Imprese di Milano.
Le principali attività del Gruppo Gas Plus (il "Gruppo") sono:
Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (B.U.) un settore di attività.
La società capogruppo Gas Plus S.p.A. è controllata da US. Fin S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.
La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo per il periodo di sei mesi al 30 giugno 2024 è stata autorizzata con delibera degli Amministratori del 10 settembre 2024.
Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è inoltre assoggettato a revisione contabile limitata da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea del 25 giugno 2024 per il novennio 2024-2032.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.
Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 non include operazioni non ricorrenti.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Gas Plus al 30 giugno 2024 include i dati della capogruppo Gas Plus S.p.A. e quelli delle società controllate sulle quali Gas Plus S.p.A. esercita direttamente o indirettamente il controllo. Non sono intervenute variazioni nell'area di consolidamento nel corso del primo semestre 2024.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo è stato redatto in osservanza del D. Lgs. 58/1998 (art. 154-ter) e successive modifiche, nonché del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob; la forma e il
Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
contenuto sono preparati in conformità con i principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Comunità Europea ai sensi del regolamento n. 1606/2002. Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto, in forma sintetica, in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi". Tale bilancio semestrale abbreviato non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al bilancio annuale predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
In considerazione delle caratteristiche proprie dei business in cui opera il Gruppo, dell'ininterrotta prosecuzione delle attività operative, nonché dei risultati delle analisi condotte circa gli impatti relativi alla situazione di crisi del Medioriente e al perdurare del conflitto Russia – Ucraina, non sono stati ravvisati elementi che richiedessero un approfondimento riguardo la validità del presupposto della continuità aziendale.
Il Gruppo continuerà comunque a monitorare l'evoluzione della situazione: grazie al contenuto livello di indebitamento, lo stesso mantiene una struttura finanziaria solida e può attingere a risorse adeguate a supportare sia le necessità operative, sia i piani di sviluppo del business.
I principi contabili, i criteri e le procedure di consolidamento adottati per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, per la cui descrizione si fa rinvio, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2024.
Le seguenti modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2024 indicate nel paragrafo "Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2023" nella Relazione Finanziaria Annuale 2023, sono state applicate per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024, senza tuttavia avere effetti sul bilancio consolidato semestrale abbreviato:
Al 30 giugno 2024, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione del seguente emendamento e dei seguenti principi:
Il Gruppo sta analizzando l'emendamento ed i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto sul bilancio del Gruppo.
Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
La maggioranza dei ricavi (circa l'80%) è rappresentata dalla vendita del gas naturale a clienti grossisti, industriali e civili.
La vendita di gas per i clienti civili è soggetta a variazioni stagionali influenzate dalle condizioni climatiche. In linea con i dati storici, i volumi di gas venduti ai clienti civili per i primi sei mesi sono pari a circa il 60% dei volumi venduti nell'intero anno.
Le voci patrimoniali che accolgono i crediti ed i debiti derivanti dalla vendita e dall'approvvigionamento del gas sono, rispettivamente, Crediti commerciali e Debiti commerciali.
Si segnala peraltro che il saldo al 30 giugno 2024 dei Crediti commerciali e Debiti Commerciali è inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2023, grazie anche ai maggiori flussi di cassa realizzati nel secondo trimestre 2024 rispetto al quarto trimestre 2023, legati alla stagionalità sopra evidenziata.
Il totale indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 giugno 2024, conforme agli orientamenti ESMA del 4 marzo 2021 ed al "Richiamo di attenzione n. 5/21" del 29 aprile 2021 emesso da CONSOB, è dettagliato come segue:
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| A. Disponibilità liquide | 29.097 | 21.055 |
| B. Mezzi equivalenti e disponibilità liquide | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 214 | 495 |
| D. Liquidità (A +B + C) | 29.311 | 21.550 |
| E. Debito finanziario corrente (1) | 46.191 | 56.627 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 3.979 | 3.928 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | 50.170 | 60.555 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G -D) | 20.859 | 39.005 |
| I. Debito finanziario non corrente (2) | 9.270 | 11.490 |
| J. Strumenti di debito | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 9.270 | 11.490 |
| M. Totale indebitamento finanziario (H + L) | 30.129 | 50.495 |
Note:
(1) Al 30 giugno 2024 include per Euro 802 la quota a breve dei debiti per lease (Euro 866 al 31 dicembre 2023).
(2) Al 30 giugno 2024 include per Euro 2.540 la quota a medio/lungo termine dei debiti per lease (Euro 2.758 al 31 dicembre 2023).
L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 30.129 Euro, in forte diminuzione rispetto al valore del 31 dicembre 2023 (50.495 Euro).
Nel primo semestre 2024 si registra un notevole incremento della liquidità, che passa da 21.550 Euro a 29.311 Euro per i positivi flussi di cassa generati da tutte le B.U. operative del Gruppo.
L'indebitamento finanziario corrente e non corrente si decrementa invece, rispettivamente, da 60.555 Euro a 50.170 Euro e da 11.490 Euro a 9.270 Euro, per effetto del rimborso secondo i termini contrattuali delle rate in scadenza dei finanziamenti in essere.
Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale al 31 dicembre 2023 ed il saldo finale al 30 giugno 2024 del totale indebitamento finanziario.

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| 31 dicembre | Flussi monetari | Flussi non monetari | 30 giugno | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | Variazione fair value |
Altre variazioni |
2024 | ||
| Debiti finanziari correnti | 60.555 | (12.387) | - | 2.002 | 50.170 |
| Debiti finanziari non correnti | 11.490 | - | - | (2.220) | 9.270 |
| Fair value interest rate swap | (495) | 338 | (57) | - | (214) |
| Passività nette derivanti da attività di finanziamento |
71.550 | (12.049) | (57) | (218) | 59.226 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
21.055 | 8.042 | - | - | 29.097 |
| Totale indebitamento finanziario | 50.495 | (20.091) | (57) | (218) | 30.129 |
La redazione del bilancio consolidato intermedio abbreviato richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio, effettuate con metodologie coerenti con il bilancio al 31 dicembre 2023.
Se nel futuro tali stime e assunzioni, basate sulla miglior valutazione attualmente disponibile, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo conseguente nel periodo di variazione delle circostanze stesse.
In particolare, le stime sono utilizzate per rilevare quote di ricavi e rimanenze di competenza, ammortamenti, benefici ai dipendenti, imposte, accantonamenti a fondi e per valutare la recuperabilità degli investimenti relativi all'attività E&P.
Ai fini della valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni materiali e immateriali della B.U. Exploration & Production e della determinazione dei relativi ammortamenti ed eventuali svalutazioni, oltre che della tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti minerari, rileva la valutazione delle riserve di idrocarburi che si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà, effettuata con il supporto di esperti indipendenti. Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste viene data dalla direzione aziendale.
Altre significative stime sono quelle relative agli obblighi derivanti dallo smantellamento delle attività materiali e dal relativo ripristino ambientale. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici con il supporto di esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi. I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico.
Per una descrizione dettagliata degli altri valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e ricavi influenzati dalle valutazioni discrezionali e stime contabili effettuate dalla Direzione si rimanda alla nota n. 5, Utilizzo di stime contenuta nella nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
In data 25 giugno 2024, l'Assemblea degli Azionisti di Gas Plus S.p.A. ha deliberato di distribuire agli Azionisti, a titolo di dividendo e al lordo delle ritenute di legge, l'importo unitario di Euro 15 centesimi per ciascuna delle azioni (al netto delle azioni proprie) ordinarie in circolazione, per l'importo complessivo di Euro 6.536. Il pagamento è avvenuto alla fine del mese di luglio.
L'informativa primaria di Gruppo è fornita per settori di attività. Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:
Con riferimento alle "altre attività", il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali, in funzione della complessità tecnica del settore e dei necessari iter autorizzativi. Per tale motivo non viene fornita una separata informativa di settore.
La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi e risultati economici riguardanti i segmenti di business del Gruppo per i periodi di sei mesi chiusi rispettivamente al 30 giugno 2024 e 2023.
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Exploration & Production |
Network | Retail | Altre attività e attività non allocate |
Rettifiche ed elisioni |
Totale consolidato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Informazioni di natura economica | ||||||
| Vendite a clienti | 37.145 | 6.316 | 22.198 | 43 | - | 65.702 |
| Vendite infrasettoriali | 1.588 | 3.248 | 661 | 2.193 | (7.690) | - |
| Totale ricavi | 38.733 | 9.564 | 22.859 | 2.236 | (7.690) | 65.702 |
| EBITDA | 17.176 | 4.802 | 3.209 | (1.270) | - | 23.917 |
| Ammortamenti | (8.305) | (2.197) | (36) | (184) | - | (10.722) |
| EBIT | 8.871 | 2.605 | 3.173 | (1.454) | - | 13.195 |
| Proventi diversi | - | - | - | - | - | - |
| Risultati operativi di settore | 8.871 | 2.605 | 3.173 | (1.454) | - | 13.195 |
| Oneri finanziari netti | (5.184) | |||||
| Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza |
8.011 | |||||
| Imposte sul reddito | (2.720) | |||||
| Utile netto del semestre | 5.291 | |||||
| Altre informazioni di settore | ||||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali |
4.931 | 104 | - | 113 | - | 5.148 |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) |
- | 1.024 | - | 9 | - | 1.033 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali |
(5.988) | (57) | (3) | (30) | - | (6.078) |
| Ammortamenti dei diritti d'uso | 704 | (130) | (23) | (146) | - | 405 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) |
(2.911) | (2.010) | (10) | (8) | - | (4.939) |
| Investimenti in attività di esplorazione | 110 | - | - | - | - | 110 |
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Exploration & Production |
Network | Retail | Altre attività e attività non allocate |
Rettifiche ed elisioni |
Totale consolidato |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Informazioni di natura economica | ||||||
| Vendite a clienti | 45.014 | 5.501 | 22.446 | 17.852 | - | 90.813 |
| Vendite infrasettoriali | 22.247 | 3.152 | 820 | 2.062 | (28.281) | - |
| Totale ricavi | 67.261 | 8.653 | 23.266 | 19.914 | (28.281) | 90.813 |
| EBITDA | 37.014 | 4.123 | 2.046 | (1.235) | - | 41.948 |
| Ammortamenti | (9.329) | (2.128) | (35) | (181) | - | (11.673) |
| EBIT | 27.685 | 1.995 | 2.011 | (1.416) | - | 30.275 |
| Proventi diversi | - | 331 | - | - | - | 331 |
| Risultati operativi di settore | 27.685 | 2.326 | 2.011 | (1.416) | - | 30.606 |
| Oneri finanziari netti | (5.531) | |||||
| Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza |
25.075 | |||||
| Imposte sul reddito | 14.750 | |||||
| Utile netto del semestre | 39.825 | |||||
| Altre informazioni di settore | ||||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali |
12.845 | 2 | 17 | 18 | - | 12.882 |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali (*) |
- | 2.295 | 15 | 18 | - | 2.328 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali |
(5.063) | (61) | (3) | (17) | - | (5.144) |
| Ammortamenti dei diritti d'uso | (535) | (134) | (23) | (139) | - | (831) |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) |
(3.544) | (1.933) | (9) | (25) | - | (5.511) |
| Investimenti in attività di esplorazione | 187 | - | - | - | - | 187 |
(*) Esclusa attività di ricerca e di esplorazione
Le tabelle seguenti presentano l'informativa di settore secondario per settore geografici della Business Unit E&P, mostrando i ricavi e risultati economici in Italia ed all'Estero rispettivamente al 30 giugno 2024 e 2023.
| Italia | Estero | Business Unit E&P | |
|---|---|---|---|
| Informazioni di natura economica | |||
| Vendite a clienti | 20.533 | 16.612 | 37.145 |
| Vendite infrasettoriali | 1.588 | - | 1.588 |
| Totale ricavi | 22.121 | 16.612 | 38.733 |
| EBITDA | 6.699 | 10.477 | 17.176 |
| Ammortamenti | (4.123) | (4.182) | (8.305) |
| EBIT | 2.576 | 6.295 | 8.871 |
| Proventi diversi | - | - | - |
| Risultati operativi per area geografica | 2.576 | 6.295 | 8.871 |
| Altre informazioni di settore | |||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 4.662 | 269 | 4.931 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali | (2.461) | (3.527) | (5.988) |
| Ammortamento diritto d'uso | 962 | (258) | 704 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) | (2.538) | (373) | (2.911) |
| Investimenti in attività di esplorazione | 86 | 24 | 110 |
(*) Esclusa attività di ricerca e di esplorazione
| Italia | Estero | Business Unit E&P | |
|---|---|---|---|
| Informazioni di natura economica | |||
| Vendite a clienti | 19.088 | 25.926 | 45.014 |
| Vendite infrasettoriali | 22.247 | - | 22.247 |
| Totale ricavi | 41.335 | 25.926 | 67.261 |
| EBITDA | 22.022 | 14.992 | 37.014 |
| Ammortamenti | (4.440) | (4.889) | (9.329) |
| EBIT | 17.582 | 10.103 | 27.685 |
| Proventi diversi | - | - | - |
| Risultati operativi per area geografica | 17.582 | 10.103 | 27.685 |
| Altre informazioni di settore | |||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 12.845 | - | 12.845 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali | (978) | (4.085) | (5.063) |
| Ammortamento diritto d'uso | (313) | (222) | (535) |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali (*) | (3.118) | (426) | (3.544) |
| Investimenti in attività di esplorazione | 42 | 145 | 187 |
(*) Esclusa attività di ricerca e di esplorazione
Il contesto economico e politico di riferimento (in particolare, la situazione di crisi in Medioriente ed il perdurare della guerra tra Russia e Ucraina, la permanente incertezza e volatilità sul mercato del gas ed il cambio delle politiche monetarie da parte delle banche centrali a seguito del rallentamento dell'inflazione) non ha presentato significative variazioni rispetto a quello utilizzato per le analisi di recuperabilità del valore degli assets effettuate in sede di redazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023.
Il Gruppo ha comunque condotto le consuete analisi al fine di identificare eventuali indicatori di impairment che potessero influire sul valore recuperabile degli assets delle C.G.U. dei propri settori di attività ossia:
B.U. E&P;
B.U. Network;
Per quanto concerne invece la B.U. Altre attività, che comprende le attività relative alle funzioni comuni e ai servizi centralizzati della Capogruppo e le iniziative relative all'attività di stoccaggio gas, attualmente in fase di start up, con una limitata esposizione ai rischi di mercato e con un valore di carico delle attività materiali non rilevante, si conferma che la stessa non ha attività non correnti da assoggettare a test di impairment.
Con riferimento alla struttura delle C.G.U. si segnala inoltre che la stessa non è stata modificata rispetto al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e si rinvia pertanto, per l'individuazione delle stesse, alle relative note esplicative.
Relativamente al primo semestre dell'esercizio sono state quindi analizzate le principali variabili economiche e di scenario di breve e medio termine, oltreché i risultati economici conseguiti dalle controllate, nonché i principali dati operativi delle stesse.
Nel semestre sono rimasti i fattori di incertezza geopolitica derivanti soprattutto dai conflitti di cui sopra ma, a differenza del 2023, si è assistito ad una prima riduzione dei tassi di interesse con previsioni di ulteriori successive discese e ad un rallentamento dell'inflazione.
I prezzi del gas, seppur in diminuzione rispetto al 2023 come tra l'altro previsto in sede di effettuazione dei test di impairment di tale esercizio, continuano ad essere elevati e, al momento, con previsioni di crescita già a partire dal secondo semestre dell'anno in quadro di possibile nuova volatilità. Tale contesto, unitamente alla conferma delle assunzioni economico-tecniche ipotizzate in sede di impairment test al 31 dicembre 2023, contribuisce ancora positivamente alla recuperabilità del valore delle attività iscritte a bilancio, in special modo di quelle della B.U. E&P.
Per quanto concerne poi i restanti settori di attività si segnala che non risultano iscritti a bilancio assets relativi alle attività della B.U. Retail, mentre il valore contabile delle attività della B.U. Network, ai fini delle future gare d'ambito, è tuttora sensibilmente inferiore al valore industriale residuo (VIR).
Considerata l'assenza di indicatori di impairment, il Gruppo ha ritenuto pertanto di non procedere alla verifica della recuperabilità degli assets delle singole C.G.U. (in particolare di quelli della B.U. E&P) con le modalità del bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023, confermando in tal modo le valutazioni effettuate in tale sede.
Per quanto concerne invece gli effetti della transizione energetica e del cambiamento climatico si manda a quanto già esposto nelle note esplicative al bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
Infine, per quanto concerne la capitalizzazione di borsa del titolo Gas Plus, la stessa rimane inferiore a quella del patrimonio netto consolidato. Tale andamento riflette senza dubbio l'attuale situazione di incertezza ma continua ad essere fortemente penalizzato dalla bassa liquidità del titolo.
Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 125.499 al 30 giugno 2024 e sono dettagliabili come segue:

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari (E&P) |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobil. in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2024 | |||||||
| Saldo iniziale lordo | 9.201 | 3.693 | 205.385 | 467 | 5.489 | 66.631 | 290.866 |
| Fondo ammortamento e svalutazione |
- | (1.874) | (147.995) | (419) | (5.173) | (8.958) | (164.419) |
| Saldo iniziale netto | 9.201 | 1.819 | 57.390 | 48 | 316 | 57.673 | 126.447 |
| Investimenti | 40 | - | 170 | 54 | 70 | 4.814 | 5.148 |
| Ammortamenti | - | (61) | (5.956) | (8) | (53) | - | (6.078) |
| Altre variazioni | - | - | (9) | - | - | (9) | (18) |
| Saldo finale netto | 9.241 | 1.758 | 51.595 | 94 | 333 | 62.478 | 125.499 |
| Saldo finale lordo | 9.241 | 3.693 | 205.546 | 521 | 5.559 | 71.436 | 295.996 |
| Fondo ammortamento e svalutazione |
- | (1.935) | (153.951) | (427) | (5.226) | (8.958) | (170.497) |
| Saldo finale netto | 9.241 | 1.758 | 51.595 | 94 | 333 | 62.478 | 125.499 |
Le immobilizzazioni materiali presentano un decremento complessivo pari ad Euro 948, dovuto all'effetto congiunto principalmente di:
Per quanto riguarda le aliquote di ammortamento utilizzate si fa riferimento a quanto riportato nei principi adottati per la redazione del bilancio annuale del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 11.801 al 30 giugno 2024 e sono dettagliabili come segue:
| Software | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari (E&P) |
Altri beni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2024 | ||||||
| Saldo iniziale lordo | 203 | 17.947 | 5.007 | 386 | 131 | 23.674 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | (115) | (6.373) | (3.013) | (357) | (131) | (9.989) |
| Saldo iniziale netto | 88 | 11.574 | 1.994 | 29 | - | 13.685 |
| Nuovi contratti e modifiche contrattuali | - | 1 | 73 | 109 | 23 | 206 |
| Ammortamenti | (26) | 777 | (300) | (35) | (11) | 405 |
| Rilevazione iniziale e variazione di stima dei costi di smantellamento e ripristino siti |
- | (2.495) | - | - | - | (2.495) |
| Saldo finale netto | 62 | 9.857 | 1.767 | 103 | 12 | 11.801 |
| Saldo finale lordo | 125 | 15.453 | 5.080 | 495 | 29 | 21.182 |
| Fondo ammortamento e svalutazioni | (63) | (5.596) | (3.313) | (392) | (17) | (9.381) |
| Saldo finale netto | 62 | 9.857 | 1.767 | 103 | 12 | 11.801 |
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo.
Nel primo semestre 2024, la voce presenta un decremento complessivo pari ad Euro 1.884 principalmente per l'effetto congiunto:
Tra i fabbricati sono inclusi per Euro 986 (Euro 1.195 al 31 dicembre 2023), i diritti d'uso relativi ai contratti d'affitto in essere con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l. aventi per oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative ad agli uffici del Gruppo.
L'avviamento ha un valore netto di Euro 884 al 30 giugno 2024 (senza variazioni rispetto al 31 dicembre 2023) ed è riferito all'acquisizione della società Rete Gas Fidenza S.r.l. avvenuta nel 2019. La società acquisita è attiva nel servizio di distribuzione nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.
La relativa concessione di distribuzione è inclusa nella C.G.U. ATEM Parma ed il valore di bilancio degli assets di tale C.G.U. risulta tuttora ampiamente inferiore all'indennizzo che verrà riconosciuto al gestore in caso di mancata assegnazione della gara d'ambito. Per una disamina sulla metodologia utilizzata per tale verifica, si rimanda alla nota n. 7, Impairment test ai sensi dello IAS 36 inclusa nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 248.049 al 30 giugno 2024 e sono dettagliabili come segue:
| Concessioni di coltivazione |
Costi di esplorazione |
Beni in concessione (IFRIC 12) |
Concessioni di distribuzione gas e altre |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2024 | |||||
| Saldo iniziale lordo | 384.429 | - | 124.021 | 10.082 | 518.832 |
| Fondo ammortamento e svalutazione | (203.466) | - | (53.303) | (9.806) | (266.575) |
| Saldo iniziale netto | 180.963 | - | 70.718 | 276 | 251.957 |
| Investimenti | - | 110 | 1.009 | 24 | 1.143 |
| Ammortamenti | (2.901) | (110) | (1.944) | (94) | (5.049) |
| Altre variazioni | (2) | - | - | - | (2) |
| Saldo finale netto | 178.060 | - | 69.783 | 206 | 248.049 |
| Saldo finale lordo | 384.427 | 110 | 125.030 | 10.106 | 519.673 |
| Fondo ammortamento e svalutazione |
(206.367) | (110) | (55.247) | (9.900) | (271.624) |
| Saldo finale netto | 178.060 | - | 69.783 | 206 | 248.049 |
Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Le immobilizzazioni immateriali presentano un decremento complessivo pari ad Euro 3.908 da attribuire a:
Nel primo semestre del 2024 sono stati sostenuti costi di ricerca ed esplorazione che sono stati completamente ammortizzati nell'esercizio per Euro 110 (di cui Euro 24 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero).
Le altre attività finanziarie pari al 30 giugno 2024 ad Euro 692 sono dettagliate nella seguente tabella con il relativo confronto con il saldo al 31 dicembre 2023:
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | ||
|---|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 284 | 274 | |
| Anticipi per gare d'ambito | 398 | 398 | |
| Crediti d'imposta | 10 | 281 | |
| Totale altre attività finanziarie non correnti | 692 | 953 |
Le rimanenze pari al 30 giugno 2024 ad Euro 3.911 sono dettagliate nella seguente tabella con il relativo confronto con il saldo al 31 dicembre 2023:
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gas Naturale | Altre | Totale | Gas Naturale | Altre | Totale | |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | - | 2.582 | 2.582 | - | 2.356 | 2.356 |
| Prodotti finiti e merci | 262 | 1.067 | 1.329 | 1.156 | 1.082 | 2.338 |
| Svalutazione magazzino | - | - | - | (501) | - | (501) |
| Totale | 262 | 3.649 | 3.911 | 655 | 3.438 | 4.093 |
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.
Le rimanenze di prodotti finiti e merci includono il gas naturale in stoccaggio presso Stoccaggi Gas Italia S.p.A. della società controllata Gas Plus Vendite S.r.l. per complessivi 0,8 milioni di standard metri cubi (MSmc) al 30 giugno 2024 (2,4 Mscm al 31 dicembre 2023) e il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.r.l..

I crediti commerciali pari al 30 giugno 2024 ad Euro 23.549 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con il saldo al 31 dicembre 2023:
| Crediti commerciali: | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Vendita gas naturale | ||
| Utenti civili | 2.489 | 9.962 |
| Utenti industriali | 720 | 908 |
| Grossisti - Italia | 3.571 | 3.894 |
| Grossisti – Estero | 3.189 | 3.317 |
| Vendita greggio | 1.041 | 1.094 |
| Trattamento gas | 1.194 | 1.097 |
| Distribuzione gas naturale - società di vendita | 2.915 | 2.727 |
| Altri | 11.171 | 11.135 |
| Totale crediti | 26.290 | 34.134 |
| Fondo svalutazione | (2.741) | (2.933) |
| Crediti commerciali netti | 23.549 | 31.201 |
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti registrata nel primo semestre 2024:
| Fondo svalutazione crediti | 30 giugno 2024 | |
|---|---|---|
| Fondo al 1° gennaio 2024 | (2.933) | |
| Accantonamenti | - | |
| Rilascio per esubero | 57 | |
| Utilizzi | 135 | |
| Fondo al 30 giugno 2024 | (2.741) |
I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.
Il decremento nel corso del semestre dei crediti commerciali è legato ai maggiori flussi di cassa realizzati nel secondo trimestre 2024 rispetto al quarto trimestre 2023 dovuti alla stagionalità del business, oltre che alla riduzione nel primo semestre 2024 degli scenari dei prezzi energetici.
L'anzianità dei crediti commerciali al 30 giugno 2024 è dettagliata nella seguente tabella con il relativo confronto con i saldi al 31 dicembre 2023:
| Crediti commerciali: | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali totali | 26.290 | 34.134 |
| Fondo svalutazione crediti | (2.741) | (2.933) |
| Crediti commerciali netti | 23.549 | 31.201 |
| Crediti a scadere e scaduti da | ||
| meno di 60 gg. | 22.970 | 30.746 |
| Crediti scaduti da 60 a 180 gg. | 495 | 455 |
| Crediti scaduti da oltre 180 gg. | 84 | - |
| Crediti commerciali netti | 23.549 | 31.201 |
Gli altri crediti correnti, pari al 30 giugno 2024 ad Euro 17.924, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri crediti | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| IVA | 3.114 | 6.033 |
| Imposta di consumo | - | 2.851 |
| Crediti verso CSEA | 3.375 | 2.761 |
| Crediti verso consorzi | 3.191 | 2.735 |
| Crediti contributi ARERA - Progetto TEE | 3.983 | 2.634 |
| Note di credito da ricevere per acquisto gas | 2.608 | 2.608 |
| Ratei e risconti | 922 | 624 |
| Altri crediti d'imposta | 43 | 43 |
| Crediti diversi | 688 | 654 |
| Totale altri crediti | 17.924 | 20.943 |
Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore, crediti verso società di distribuzione terze e verso la Cassa Conguaglio dei Servizi Energetici (CSEA) e crediti per contributi da ricevere dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità. La voce diminuisce rispetto al 31 dicembre 2023 di Euro 3.019 principalmente per l'effetto congiunto:
I derivati finanziati attivi, pari al 30 giugno 2024 ad Euro 851 includono il fair value di alcuni strumenti derivati in essere, la cui tipologia è dettagliata nel seguente prospetto.
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| Derivati su commodity | 637 | 2.467 |
| Interest rate swap | 214 | 495 |
| Totale fair value attivo corrente | 851 | 2.962 |
Nel primo semestre 2024, il Gruppo non ha sottoscritto nuovi contratti per la copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse. Il fair value degli interest rate swap al 30 giugno 2024 è complessivamente positivo per Euro 214 e si riferisce esclusivamente ai contratti già in essere al 31 dicembre 2023. Tutti i contratti stipulati soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Nel primo semestre 2024, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha stipulato con alcuni istituti di credito diversi derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto

delle singole società esposte a tale rischio. Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso del primo semestre 2024 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliati:
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Cassa | 7 | 9 |
| Conti correnti bancari | 29.090 | 21.046 |
| Totale | 29.097 | 21.055 |
Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel periodo si rimanda al rendiconto finanziario.
Di seguito si forniscono indicazioni in merito alla natura e alla composizione delle principali componenti di patrimonio netto:
Non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2023.
Le riserve sono costituite da:
Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni immateriali costituiti dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.
Le azioni proprie non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2023. Al 30 giugno 2024, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari a 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600.

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per i semestri chiusi al 30 giugno 2024 e al 30 giugno 2023 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.
Altre componenti del conto economico complessivo
Nel primo semestre 2024, le altre componenti del conto economico complessivo includono:
Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo al 30 giugno 2024 e al 31 dicembre 2023 con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:
| Tipologia | Tasso interesse eff. % | Scadenza | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|---|---|
| A breve termine | ||||
| Scoperti bancari | A richiesta | 6 | 5 | |
| Banca IMI – incassi per crediti | ||||
| cartolarizzati | Quindicinale | 284 | 268 | |
| Finanziamento Revolving Banco BPM | Euribor 1/3m + spread | 10.000 | 15.000 | |
| Finanziamento Revolving ISP | Euribor 1/3m + spread | 5.000 | - | |
| Finanziamento Term ISP-BPM | Euribor 3/6m + spread | 5.500 | 11.000 | |
| Finanziamento Capex ISP-BPM | Euribor 3/6m + spread | 24.599 | 29.488 | |
| Finanziamenti D.L. Liquidità ISP-BPM | Euribor 3m + spread | 3.979 | 3.928 | |
| Totale debiti finanziari correnti | 49.368 | 59.689 | ||
| A lungo termine | ||||
| Finanziamenti D.L. Liquidità ISP-BPM | Euribor 3m + spread | 31/12/2026 | 6.730 | 8.732 |
| Totale debiti finanziari non correnti | 6.730 | 8.732 | ||
| Totale debiti finanziari | 56.098 | 68.421 |
Il Gruppo ha in essere con Intesa Sanpaolo un contratto di cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti della B.U. Retail, per un ammontare massimo di 20 milioni di Euro, con plafond rotativo. Nel corso dell'anno 2023, il relativo contratto è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2028.
Il debito per incassi di crediti cartolarizzati per Euro 284 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.
Alla data del 30 giugno 2024, tale finanziamento risulta utilizzato per Euro 10 milioni (al 31 dicembre 2023 era interamente utilizzato per Euro 15 milioni).
In data 6 marzo 2024, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Intesa Sanpaolo un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio termine per un importo complessivo di 30 milioni di euro, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 6 marzo 2026.
Alla data del 30 giugno 2024, tale finanziamento risulta utilizzato per Euro 5 milioni.
Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3/6m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo.
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Il contratto di finanziamento prevede un parametro finanziario (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2024, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità ali IFRS. Tale parametro finanziario risulta essere il Leverage Ratio (Posizione finanziaria netta / EBITDA).
Il Gruppo ha regolarmente rimborsato la rata del finanziamento a medio lungo termine prevista nel primo semestre 2024 per 5,5 milioni di Euro, secondo la scadenza contrattuale. L'ultima rata del piano di ammortamento concordato pari a 5,5 milioni di Euro è prevista per il 31 dicembre 2024.
b) Linea a medio lungo termine "Capex"
Nel primo semestre 2024 Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la rata del finanziamento prevista nel primo semestre 2024 per 4,9 milioni di Euro. L'ultima rata del piano di ammortamento concordato pari a 24,7 milioni di Euro è prevista per il 31 dicembre 2024.
Il contratto di finanziamento ISP-Banco BPM prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:
Si segnala che al 30 giugno 2024 tali parametri finanziari risultano rispettati.
Il Gruppo ha regolarmente rimborsato le rate dei finanziamenti in scadenza nel primo semestre 2024 per 2,0 milioni di Euro.
Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease correnti e non correnti del Gruppo:
| Totale debiti per lease |
Debiti per lease correnti |
Debiti per lease non correnti |
|
|---|---|---|---|
| Saldo finale al 1° gennaio 2024 | 3.624 | 866 | 2.758 |
| Nuovi contratti e modifiche contrattuali | 206 | ||
| Decrementi | (435) | ||
| Oneri finanziari | (53) | ||
| Saldo finale al 30 giugno 2024 | 3.342 | 802 | 2.540 |
In applicazione del principio IFRS 16, al 30 giugno 2024, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease correnti per 802 Euro (al 31 dicembre 2023 per Euro 866) e debiti finanziari per lease non correnti per 2.540 Euro (al 31 dicembre 2023 per Euro 2.758). Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della B.U. E&P Italia.
Il fondo per benefici ai dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2024 ammonta ad Euro 4.614 (al 31 dicembre 2023 era pari ad Euro 4.719) ed include quasi esclusivamente il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 30 giugno 2024 e al 31 dicembre 2023 sono i seguenti:
| 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,61% | 3,17% |
| Tasso annuo di inflazione | 2,00% | 2,00% |
| Tasso annuo di incremento TFR | 3,00% | 3,00% |
| Incremento annuo retribuzioni | 1,00% | 1,00% |
| Tasso annuo di rotazione del personale | 3,00% | 3,00% |
| Tasso annuo di anticipazioni | 2,00% | 2,00% |
Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo per benefici ai dipendenti relativa al primo semestre 2024:
| Fondi per benefici ai dipendenti | 30 giugno 2024 |
|---|---|
| Trattamento di fine rapporto - saldo iniziale | 4.623 |
| Benefici pagati | (119) |
| Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale | (119) |
| Costo del servizio | 123 |
| Interessi netti | 72 |
| Subtotale incluso nel conto economico | 195 |
| Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie | (165) |
| Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni demografiche | 1 |
| Aggiustamenti sulla base dell'esperienza | (21) |
| Subtotale incluso nel conto economico complessivo | (185) |
| Trattamento di fine rapporto - saldo finale | 4.514 |
| Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili | 100 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 4.614 |
I fondi per rischi e oneri hanno un valore netto di Euro 149.945 al 30 giugno 2024 e sono dettagliabili come segue:
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Fondo smantellamento e ripristino siti |
Fondo oneri ambientali |
Altri fondi | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2024 | 144.304 | 5.288 | - | 149.592 |
| Rilevazione iniziale e variazione di stima | (2.494) | - | - | (2.494) |
| Oneri finanziari per effetto attualizzazione | 2.751 | - | - | 2.751 |
| Accantonamento nel periodo | - | - | 200 | 200 |
| Utilizzo nel periodo | (80) | (24) | - | (104) |
| Saldo al 30 giugno 2024 | 144.481 | 5.264 | 200 | 149.945 |
Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione del gas o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.
I costi di smantellamento e di ripristino siti sono stati incrementati per effetto dell'inflazione che è stata ipotizzata pari al 2,4% nel 2024 per poi diminuire sino al 2,0% nel 2029 (in riduzione rispetto ai tassi di inflazione utilizzati al 31 dicembre 2023, che erano pari al 2,7% nel 2024 per poi diminuire sino al 2,1% nel 2028 – fonte: Banca Centrale Europea, Survey of Professional Forecasters) e successivamente attualizzati ad un tasso di interesse corrispondente alla curva forward Euribor 6 mesi, che prevede un tasso del 3,68% per il secondo semestre 2024 (in aumento rispetto al tasso di attualizzazione medio del 3,38% per l'anno 2024 utilizzato al 31 dicembre 2023) per poi diminuire sino al 2,28% nel 2028 (in linea con i tassi di attualizzazione utilizzati al 31 dicembre 2023).
Nel primo semestre 2024, i fondi si incrementano complessivamente di Euro 353 principalmente per l'effetto congiunto:
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 30 giugno 2024 e al 31 dicembre 2023:
| Debiti commerciali | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Fornitori Italia | 18.256 | 24.900 |
| Fornitori estero | 431 | 450 |
| Totale debiti commerciali | 18.687 | 25.350 |
I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas.
Il decremento nel corso del semestre dei debiti commerciali è legato ai minori acquisti di gas metano effettuati nel secondo trimestre 2024 rispetto al quarto trimestre 2023 a causa della stagionalità del business e, in aggiunta, della flessione durante il primo semestre 2024 degli scenari dei prezzi del gas metano.
I derivati finanziati passivi, pari al 30 giugno 2024 ad Euro 183 (Euro 49 al 31 dicembre 2023) includono esclusivamente il fair value di alcuni strumenti derivati su commodity in essere alla chiusura del semestre.
Nel primo semestre 2024, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha stipulato con alcuni istituti di credito diversi derivati (swap) per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas, per conto delle singole società esposte a tale rischio. Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Gli altri debiti correnti, pari al 30 giugno 2024 ad Euro 23.072, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri debiti correnti | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti per dividendi deliberati non distribuiti | 6.536 | - |
| Debiti per imposta di consumo | 1.770 | - |
| IVA | 1.021 | - |
| Debiti per royalties | 2.459 | 4.936 |
| Debiti verso consorzi | 2.552 | 3.038 |
| Debiti per windfall tax | 44 | 95 |
| Debiti verso il personale | 2.538 | 2.259 |
| Debiti verso istituti di previdenza | 1.183 | 1.102 |
| Debiti verso CSEA | 1.380 | 837 |
| Premi comunali | 529 | 382 |
| Ritenute | 335 | 362 |
| Acconti | 362 | 309 |
| Debiti per canoni di sfruttamento minerario | 902 | 202 |
| Amministratori e sindaci | 470 | 226 |
| Ratei e risconti passivi | 87 | 89 |
| Debiti diversi | 904 | 751 |
| Totale altri debiti correnti | 23.072 | 14.588 |
Gli altri debiti correnti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti per canoni di concessione di sfruttamento minerario, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di tredicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine del periodo.
La voce aumenta complessivamente di Euro 8.484 rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente in relazione:
Gli altri debiti non correnti, pari al 30 giugno 2024, ad Euro 2.388 (Euro 2.398 al 31 dicembre 2023) includono esclusivamente i depositi cauzionali versati dagli utenti. Si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.
Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento anche alla Nota n. 7, Informativa di settore. Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei ricavi relativi al primo semestre 2024 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| Ricavi di vendita | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Vendita di gas metano | ||
| utenti civili | 18.467 | 17.510 |
| utenti industriali | 3.400 | 4.635 |
| gas prodotto Italia | 13.798 | 25.512 |
| gas prodotto Estero | 16.587 | 25.926 |
| Vendita greggio | 3.272 | 3.610 |
| Vendita condensati | 108 | 126 |
| Trattamento gas | 226 | 251 |
| Ricavi da consorzi | 2.658 | 6.509 |
| Ricavi per distribuzione gas terzi | 5.599 | 4.493 |
| Cassa perequazione | (955) | (754) |
| Gestione calore e altri | 638 | 609 |
| Totale ricavi di vendita | 63.798 | 88.427 |
| Altri ricavi e proventi | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Contributi allacciamenti | 75 | 149 |
| Rimborso canone assicurativo | 66 | 74 |
| Servizi per utenti gas | 134 | 150 |
| Contributo ARERA - Progetto TEE | 1.349 | 1.419 |
| Altri ricavi di gestione | 280 | 594 |
| Totale altri ricavi e proventi | 1.904 | 2.386 |
| Totale ricavi | 65.702 | 90.813 |
La riduzione dei ricavi di vendita è principalmente legata all'attività di estrazione gas metano della B.U. E&P. A fronte di produzioni in lieve calo rispetto al primo semestre 2023, la marcata flessione dei prezzi di vendita del gas ha generato minori ricavi per 21.053 Euro (30.385 Euro al 30 giugno 2024 contro 51.438 Euro al 30 giugno 2023).
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi al primo semestre 2024 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 | |
|---|---|---|
| Costi per materie prime e materiali di consumo | ||
| Materie prime e di consumo | ||
| Gas metano | (12.466) | (22.419) |
| Costi progetto TEE | (1.377) | (1.453) |
| Altri | (529) | (2.082) |
| Variazione rimanenze | (424) | 1.017 |
| Totale costi per materie prime | (14.796) | (24.937) |

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 | |
|---|---|---|
| Servizi e altri | ||
| Trasporto / stoccaggio gas | (3.717) | 5.631 |
| Misurazione / trattamento gas | (320) | (348) |
| Amministratori e sindaci | (395) | (394) |
| Spese e consulenze professionali | (1.844) | (1.775) |
| Assicurazioni | (315) | (308) |
| Manutenzioni | (2.057) | (1.951) |
| Trattamento reflui e rifiuti | (158) | (255) |
| Servizi specialistici E&P | (3.349) | (4.632) |
| Riaddebito servizi da consorzi | (2.720) | (2.502) |
| Spese e commissioni bancarie | (103) | (113) |
| Altri affitti e locazioni | (367) | (418) |
| Royalties – Italia | (1.407) | (2.054) |
| Royalties – Estero | (2.254) | (4.264) |
| Windfall tax | (60) | (2.310) |
| Canoni concessioni sfruttamento minerario | (746) | (879) |
| Premi e concessioni gas | (442) | (505) |
| Accantonamenti e perdite su crediti | (235) | (257) |
| Altri servizi | (2.203) | (2.690) |
| Totale costi per servizi ed altri | (22.692) | (20.024) |
Nell'ambito dei costi per materie prime e materiali di consumo si è registrato un andamento in linea con i ricavi, con una consistente riduzione del costo d'acquisto del gas metano legato al decremento del costo di tale materia prima.
La voce costi per servizi ed altri ha registrato un incremento rispetto al primo semestre 2023 principalmente per effetto del valore di segno negativo assunto nel 2023 dai costi di "Trasporto / stoccaggio gas" a seguito del permanere fino ad aprile 2023 della componente tariffaria UG2c, prevista dall'ARERA nell'ambito delle modifiche normative volte a contenere gli effetti dei rialzi dei prezzi sugli utenti finali. Si segnala, invece, il decremento dei costi per "Royalties" e "Windfall tax" dovuti dalla B.U. E&P per effetto della flessione dei prezzi di vendita.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi al primo semestre 2024 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| Costo del personale | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Costo del personale | ||
| Salari e stipendi | (3.008) | (2.808) |
| Oneri sociali | (1.064) | (872) |
| TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili | (225) | (224) |
| Totale costo del personale | (4.297) | (3.904) |
I costi del personale sono risultati in aumento rispetto al dato del primo semestre 2023, a fronte della minor quota dei relativi costi attribuiti ad attività di investimento.

La voce proventi diversi nel primo semestre 2023 includeva solo i dividendi erogati dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. pari ad Euro 331. Tale partecipazione è stata ceduta nel mese di novembre 2023.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi al primo semestre 2024 ed il relativo confronto con l'analogo periodo dell'esercizio precedente.
| Proventi (Oneri) finanziari | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Interessi attivi bancari | 244 | 16 |
| Proventi finanziari da derivati su commodities | 5 | - |
| Proventi finanziari da interest rate swap | 9 | - |
| Altri proventi finanziari | 34 | 26 |
| Totale proventi finanziari | 292 | 42 |
| Oneri finanziari | ||
| Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine | (1.415) | (1.547) |
| Interessi passivi su finanziamenti a breve termine | (729) | (574) |
| Oneri finanziari per attualizzazione fondi | (2.825) | (2.867) |
| Commissioni su finanziamenti | (171) | (436) |
| Oneri finanziari da derivati su commodities | - | (5) |
| Oneri finanziari per lease | (53) | (34) |
| Altri oneri finanziari | (78) | (104) |
| Totale oneri finanziari | (5.271) | (5.567) |
| Utili (perdite) su cambi | (205) | (6) |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (5.184) | (5.531) |
Gli oneri finanziari netti hanno registrato un decremento complessivo pari ad Euro 347 riflettendo l'andamento dei tassi di interesse e il minor indebitamento a medio lungo termine nel periodo in esame. Sono in aumento gli interessi attivi bancari, per la crescita della liquidità disponibile sui conti correnti del Gruppo durante il primo semestre 2024, e in significativo decremento le commissioni sui finanziamenti che nel 2023 avevano dovuto scontare gli effetti della scadenza (alla fine del primo semestre 2023) del periodo di disponibilità della linea di finanziamento Capex ed alla cancellazione, nel primo trimestre 2023, della linea di finanziamento RBL.
La voce "Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine" include l'impatto delle coperture sul tasso di interesse consuntivate nel periodo (proventi per Euro 309 nel primo semestre 2024 contro Euro 376 nel primo semestre 2023).
La voce "Oneri finanziari per attualizzazione fondi" include principalmente gli oneri di attualizzazione del fondo smantellamento ripristino siti calcolati ad un tasso del 3,83% in Italia e del 6,60% in Romania, pari alla media nel primo semestre 2024 dei tassi di interesse dei rispettivi Titoli di Stato a 10 anni (al 31 dicembre 2023 tali oneri erano stati calcolati come media annua ad un tasso del 4,26% in Italia e del 7,04% in Romania).
I saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.
| Imposte differite attive | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Imposte differite attive, relative a: | ||
| Fondo abbandono | 28.046 | 28.006 |
| Ammortamenti civilistici eccedenti | 5.112 | 4.839 |
| Svalutazioni civilistiche eccedenti | 5.245 | 5.245 |
| Fondo svalutazione crediti | 589 | 589 |
| Fondo per benefici ai dipendenti | 24 | 14 |
| Fair value derivati in hedge accounting | 44 | - |
| Altro | 940 | 811 |
| Totale imposte differite attive | 40.000 | 39.504 |
| Passività per imposte differite | ||
| Passività per imposte differite, relative a: | ||
| Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P | (7.595) | (8.224) |
| Plusvalore delle concessioni di distribuzione | (2.533) | (2.582) |
| Fair value derivati in hedge accounting | (185) | (366) |
| Altro | (365) | (403) |
| Totale passività per imposte differite | (10.678) | (11.575) |
I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:
| Credito per imposte | Passività per imposte | |
|---|---|---|
| anticipate | differite | |
| Saldo al 1° gennaio 2024 | 39.504 | (11.575) |
| Accantonamenti | 659 | (6) |
| Utilizzi | (210) | 766 |
| Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo | 47 | 137 |
| Saldo al 30 giugno 2024 | 40.000 | (10.678) |
I saldi delle voci di crediti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:
| Crediti e (debiti) per imposte sul reddito | 30 giugno 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte correnti | 211 | 240 |
| Debiti per imposte correnti | (6.258) | (4.653) |
| Totale crediti e (debiti) per imposte sul reddito | (6.047) | (4.413) |
Si segnala che il Gruppo ha versato il saldo 2023 ed il primo acconto 2024 delle imposte sul reddito IRES ed IRAP in data 1° luglio 2024, nel rispetto delle relative scadenze fiscali, per un importo complessivo di circa 6,4 milioni di Euro.
Si riporta il dettaglio delle imposte sul reddito relativo al primo semestre 2024 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 1° semestre 2024 | 1° semestre 2023 |
|---|---|---|
| Risultato ante imposte | 8.011 | 25.075 |
| Imposte correnti | (3.929) | (7.261) |
| Provento per insussistenza contributo di solidarietà Romania | - | 21.634 |
| Imposte differite | 1.209 | 377 |
| Totale imposte sul reddito dell'esercizio | (2.720) | 14.750 |
| Aliquota effettiva d'imposta (tax rate) | 33,95% | (58,82%) |
L'entità delle imposte del primo semestre 2023 aveva risentito della non debenza del contributo di solidarietà che era stato istituito, a fine 2022, in Romania sulle attività di estrazione del gas ed iscritto nel bilancio consolidato 2022 per circa 21,6 milioni di Euro.
Con la legge n. 119 del 12 maggio 2023, infatti, era stato riformato il regime del contributo di solidarietà in Romania per le imprese attive nell'estrazione di greggio, gas naturale e carbone, nonché nella raffinazione, quale introdotto con l'Ordinanza Governativa d'Urgenza n. 186 del 28 dicembre 2022. Con tale riforma, sono state escluse dal contributo le imprese che non hanno prodotto idrocarburi nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021. Quindi, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. non rientrava più tra i soggetti tenuti al versamento del contributo di solidarietà, avendo avviato la propria attività produttiva in Romania a decorrere dalla metà del giugno 2022. Alla luce di tale modifica normativa, era stato cancellato il debito tributario iscritto al 31 dicembre 2022 tra i debiti per imposte correnti ed inclusa tra le imposte sul reddito la relativa componente positiva non ricorrente per complessivi Euro 21.634.
Le operazioni tra la Società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate consolidate, che sono entità correlate della Società stessa, sono state elise nel processo di consolidamento ai fini della redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato e non sono pertanto evidenziate in questa nota.
Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base di reciproca convenienza economica e a condizioni di mercato. Di seguito sono riepilogati i saldi patrimoniali al 30 giugno 2024 ed al 31 dicembre 2023 ed i saldi economici derivanti dalle operazioni effettuate nel corso del primo semestre 2024 e 2023 con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24.
| Parti correlate | Diritti d'uso | Crediti commerciali | Debiti commerciali | Debiti finanziari per lease |
Altri debiti | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Controllanti | 2024 | - | - | - | - | (4.973) |
| 2023 | - | 1 | - | - | - | |
| Altre parti correlate | 2024 | 986 | 1 | (5) | (908) | - |
| 2023 | (1.195) | 7 | (8) | (1.157) | - |
| Parti correlate | Ricavi delle vendite | Costi per servizi | Oneri finanziari | |
|---|---|---|---|---|
| Controllanti | 2024 | 1 | - | - |
| 2023 | 1 | - | - | |
| Altre parti correlate | 2024 | 4 | (4) | (7) |
| 2023 | 2 | (2) | (7) |
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
La voce altri debiti verso controllanti include esclusivamente il dividendo spettante alla società controllante US.Fin. S.r.l. alla luce della delibera del 25 giugno 2024 dell'Assemblea degli Azionisti. Tale dividendo è stato erogato alla fine del mese di luglio 2024.
Si segnala che la società controllante US.Fin. S.r.l. in data 6 maggio 2024, ha acquisito 960.664 azioni della società capogruppo Gas Plus S.p.A. Ad oggi, quindi, Gas Plus S.p.A. è controllata al 76,08% da US.FIN. S.r.l. (73,94% al 31 dicembre 2023).
La voce debiti finanziari verso altre parti correlate include esclusivamente debiti per lease verso la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l., contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS 16 – Lease. Tale voce include debiti finanziari a breve termine per 345 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 563 Euro, riferiti a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo. Nel primo semestre 2024, il Gruppo ha versato canoni contrattuali per complessivi 261 Euro.
Gli Amministratori del Gruppo hanno maturato nel primo semestre del 2024 compensi per Euro 251 (Euro 250 nel primo semestre 2023).
Di seguito si riporta un riepilogo degli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo al 30 giugno 2024 con il relativo raffronto tra valore contabile ed il fair value:
| Valore contabile |
Finanziamenti e crediti |
Attività finanziarie al fair value a conto economico |
Attività finanziarie in regime di hedge accounting |
Attività finanziarie al fair value al conto economico complessivo |
Totale voce contabile |
Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||||
| Altre attività non correnti | 692 | 692 | - | - | - | 692 | 692 |
| Totale Attivo non corrente | 692 | 692 | - | - | - | 692 | 692 |
| Fair value | 851 | - | - | 851 | - | 851 | 851 |
| Crediti commerciali | 23.549 | 23.549 | - | - | - | 23.549 | 23.549 |
| Crediti vs. altri | 3.879 | 3.879 | - | - | - | 17.924 | 3.879 |
| Disponibilità liquide | 29.097 | 29.097 | - | - | - | 29.097 | 29.097 |
| Totale Attivo corrente | 57.376 | 56.525 | - | 851 | - | 71.421 | 57.376 |
| Totale Attivo | 58.068 | 57.217 | - | 851 | - | 72.113 | 58.068 |
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Valore contabile |
Passività finanziarie al fair value a conto economico |
Passività finanziarie in regime di hedge accounting |
Altre passività |
Costo ammortizzato |
Totale voce contabile |
Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO | |||||||
| Debiti finanziari | 6.730 | - | - | - | 6.730 | 6.730 | 6.730 |
| Debiti finanziari per lease | 2.540 | - | - | - | 2.540 | 2.540 | 2.540 |
| Debiti vs. altri | 2.388 | - | - | 2.388 | - | 2.388 | 2.388 |
| Totale Passivo non corrente | 11.658 | - | - | 2.388 | 9.270 | 11.658 | 11.658 |
| Debiti finanziari | 49.368 | - | - | 15.290 | 34.078 | 49.368 | 49.368 |
| Fair value | 183 | - | 183 | - | - | 183 | 183 |
| Debiti finanziari per lease | 802 | - | - | - | 802 | 802 | 802 |
| Debiti commerciali | 18.687 | - | - | 18.687 | - | 18.687 | 18.687 |
| Debiti vs. altri correnti | 14.264 | - | - | 14.264 | - | 23.072 | 14.264 |
| Totale Passivo corrente | 83.304 | - | 183 | 48.241 | 34.880 | 92.112 | 83.804 |
| Totale Passivo | 94.962 | 183 | 50.629 | 44.150 | 103.770 | 94.962 |
Le variazioni di fair value degli strumenti finanziari elencati nella colonna "attività/passività finanziarie in regime di hedge accounting" sono rilevate nel conto economico complessivo e riguardano strumenti finanziari derivati designati come coperture dei flussi di cassa.
Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 10,4 milioni di euro, principalmente composte da:
Qui di seguito si segnalano le principali operazioni avvenute nel primo semestre 2024 con un significativo impatto sulla gestione del rischio del Gruppo. Per maggiori dettagli sulle politiche di gestione dei rischi finanziari si rimanda alla Nota Integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023.
Come già segnalato nella precedente nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti, il Gruppo ha in essere con Intesa Sanpaolo un'operazione di cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti della B.U. Retail, per un ammontare massimo di 20 milioni di Euro, con plafond rotativo. Nell'anno 2023 il relativo contratto è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2028.
Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2024 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
Tale operazione ha permesso al Gruppo di razionalizzare il rischio di credito dei segmenti di clientela civile ed industriale di tale Business Unit.
Con riferimento al rischio di liquidità si segnala che il Gruppo continua a mantenere adeguate linee di credito rispetto ai previsti fabbisogni, legati alle dinamiche del capitale circolante ed ai previsti investimenti nell'attività esplorativa e di sviluppo della B.U. E&P. Come già segnalato nella precedente nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti, il Gruppo ha regolarmente rimborsato tutte le rate dei finanziamenti in essere secondo le scadenze contrattuali previste.
I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento ISP-Banco BPM sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti, e alla nota n. 20, Debiti finanziari correnti e non correnti, della Nota Integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023.
Al 30 giugno 2024 il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:
Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento ISP-Banco BPM, la Società ha stipulato i contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio e lungo termine e per il 65% degli utilizzi della linea "Capex" effettuati nel secondo semestre 2019 e nel secondo semestre 2020 (corrispondenti al 31% degli utilizzi complessivi effettuati). Tali contratti soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Per mitigare il rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio, il Gruppo ha in essere ed ha stipulato nel corso del primo semestre 2024 una serie di contratti derivati di copertura su commodities. Tutti i contratti ancora in essere al 30 giugno 2024 rispettano i criteri per il trattamento in hedge accounting,
con l'imputazione delle variazioni di fair value nel conto economico complessivo.

| Totale di bilancio |
Livello 1 | Livello 2 Livello 3 | ||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||
| Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo Contratti derivati su commodities Contratti interest rate swap |
637 214 |
637 214 |
||
| PASSIVO Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico complessivo |
||||
| Contratti derivati su commodities | 183 | 183 |




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