Annual Report • Mar 21, 2016
Annual Report
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Diamo forma e senso ai nostri prodotti guidati dal design e dall'innovazione continua. Perché la bellezza viene da sé, quando si usano i materiali giusti e le forme adeguate. Brembo è l'unica azienda di
componentistica ad aver ricevuto il Premio Compasso d'Oro ADI è il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design.
La creatività italiana è apprezzata nel mondo per l'alto contenuto qualitativo, la cura dei dettagli e, non ultimo, la bellezza dei prodotti che sa generare. È naturale, quindi, che Brembo, azienda italiana, sia stata la prima del suo settore a credere nell'importanza anche dell'estetica dei sistemi frenanti.
Dopo anni di impegno e passione trascorsi a conciliare performance e design nei propri prodotti, è poi arrivato un importante riconoscimento anche dagli Stati Uniti: lo scorso anno, in occasione del Salone americano SEMA, la pinza Brembo B-M8 ha infatti ricevuto il Premio Best Engineered
New Product Award, assegnato grazie alle sue caratteristiche innovative nel campo ingegneristico, tecnologico e del design.
BREMBO relazione finanziaria annuale 2015
Illustrazione ispirata a Victor Vasarely, Op Art.
Motivazione dell'Associazione Disegno Industriale all'atto della consegna del premio Compasso d'Oro per l'impianto frenante, pinza e disco freno in carbonio ceramico.
I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria e straordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 2, 24040 Stezzano (Bergamo) il giorno 21 Aprile 2016 alle ore 10.30, in prima convocazione ed occorrendo, il giorno 22 Aprile 2016 stessi luogo ed ora, in seconda convocazione, per deliberare sul seguente
Stezzano, 18 marzo 2016
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
| Letter a del Pre sidente |
8 |
|---|---|
| Cariche sociali | 10 |
| Sintesi dei risultati del Gruppo | 12 |
| RELAZIONE SULLA GESTI ONE |
15 |
| Brembo e il mercato | 16 |
| Ricavi per area geografica e applicazione | 22 |
| Risultati consolidati di Brembo | 24 |
| Struttura del Gruppo | 30 |
| Brembo nel mondo | 32 |
| Andamento delle società di Brembo | 34 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 40 |
| Investimenti | 45 |
| Politica di gestione dei rischi | 46 |
| Risorse umane e organizzazione | 54 |
| Ambiente, sicurezza e salute | 56 |
| Rapporti con parti correlate | 58 |
| Altre informazioni | 59 |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio | 62 |
| Prevedibile evoluzione della gestione | 62 |
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari | 64 |
| Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. | 65 |
Palmares 2015 71
| Bilancio consol idato dell 'eser cizio 2015 |
80 |
|---|---|
| Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 | 82 |
| Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 | 92 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 154 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
156 |
| Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 |
158 |
| BILANCI O SEPARAT O dell 'eser cizio 2015 |
161 |
| Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2015 | 162 |
| Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2015 | 170 |
| Allegati al Bilancio separato | 218 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 230 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
236 |
il 2015 ha finalmente avviato il nostro paese verso l'uscita dalla recessione, anche se i segnali di ripresa, dopo gli anni di crisi seguiti al crollo della Lehman Brothers del 2007, risultano ancora timidi, non solo per l'Italia ma per l'intero sistema economico mondiale. Nel corso dell'anno abbiamo assistito a un ulteriore rallentamento delle economie emergenti, Brasile in testa, e al forte indebolimento della Russia. Per non parlare della crisi della Cina, che rimane il paese che influenza maggiormente lo sviluppo mondiale e che, pur viaggiando ancora, insieme all'India, su tassi di crescita ben superiori a quelli delle economie occidentali, risulta in lenta ma costante frenata. Gli Stati Uniti, al contrario, hanno riconfermato di essere ormai in una fase di crescita stabile, ancorché moderata, mentre i paesi dell'euro, Germania inclusa, non hanno ancora ritrovato lo slancio necessario per una vera ripresa, capace di portare fuori dalle sabbie mobili il vecchio continente.
Il mercato dell'auto, da cui provengono i tre quarti del fatturato di Brembo, ha segnato a livello globale un incremento del 2%, quasi la metà dell'anno precedente ma pur sempre positivo, grazie soprattutto alla Cina, all'Europa Occidentale e agli Stati Uniti. Quello cinese si è confermato come il primo mercato mondiale dell'auto, anche se con una crescita più contenuta (+5,3%) rispetto a quella degli ultimi anni. L'Europa Occidentale ha consolidato l'inversione di rotta iniziata nel 2014 ed ha quasi raddoppiato il tasso di crescita (+9%), con punte particolarmente elevate in Italia e in Spagna, e con la Germania al primo posto per volumi di vendita. Nei paesi dell'Est Europa, a parte la Russia in caduta di quasi il 36%, l'aumento è stato ancora a due cifre (+12,1%) ma inferiore a quello del 2014. Negli Stati Uniti è proseguito un trend positivo (+5,8%) mentre, fra gli altri mercati più significativi, hanno registrato una decisa flessione il Brasile, l'Argentina e il Giappone.
Per Brembo il 2015 è stato un altro anno decisamente positivo, a conferma della capacità del Gruppo di proseguire il suo cammino di crescita e di creazione di valore, pur in un contesto economico mondiale ancora turbolento. I ricavi dell'esercizio, più che raddoppiati nel giro di cinque anni, sono superiori ai 2.073 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 2014. Il margine operativo lordo sfiora i 360 milioni, in crescita del 28,6%, e l'utile netto tocca i 184 milioni, con un incremento del 42,5% sull'esercizio precedente. L'indebitamento a fine anno è pari a 160,7 milioni di euro, in miglioramento di 109,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Da questi dati emerge, fra l'altro, come la profittabilità del Gruppo sia cresciuta significativamente più del fatturato, a conferma dell'efficacia di Brembo nell'ottimizzare i propri processi produttivi.
A tali risultati hanno contribuito sia le componenti italiane ed euro-
pee del business, sia quelle attive in altre aree geografiche di riferimento, come gli Stati Uniti e la Cina, dove Brembo ha sviluppato negli ultimi anni un'accorta strategia di investimenti, imponendosi come player globale, capace di operare sui mercati di tutto il mondo. Oggi il Gruppo conta quasi 10.000 dipendenti - fra i quali alcune centinaia di nuovi assunti, di cui 270 solo in Italia - ed è presente con propri insediamenti industriali e commerciali in 15 paesi di 3 continenti. L'attività produttiva è distribuita, oltre che in Italia, in Germania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Messico, Brasile, Argentina, Cina e India. Nel solo 2015 sono stati investiti ulteriori 154 milioni di euro, di cui oltre 40 in Italia, che resta uno dei paesi in cui Brembo investe di più in ricerca e sviluppo e per mantenere gli stabilimenti tecnologicamente all'avanguardia, e il resto principalmente in Centro-Nord America, Cina, Polonia e Repubblica Ceca.
In Nord America è stata quasi ultimata la realizzazione di una fonderia di ghisa in Michigan, in un'area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, il cui avvio è previsto per i primi mesi del 2016 e che consentirà a Brembo di realizzare anche negli Usa un processo di integrazione verticale della propria capacità produttiva. In Messico sono stati inaugurati nell'ottobre 2015 una nuova fonderia e uno stabilimento per la lavorazione e il montaggio di pinze in alluminio, per fornire in primo equipaggiamento i principali costruttori europei, asiatici e centro-nord americani.
Nell'Est Europa sono tuttora in corso investimenti per aumentare la capacità produttiva dei poli industriali integrati di Dabrowa Gornicza (Polonia) e Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca), dedicati rispettivamente alla fusione e lavorazione di dischi freno per auto e veicoli commerciali, e alla fusione, lavorazione e montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio. Contemporaneamente continua il piano di investimenti, che abbraccia gli esercizi compresi tra il 2014 e il 2017 per un totale di circa 34 milioni di euro, per l'avvio di un nuovo stabilimento a Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.
In Cina, dove Brembo è già saldamente presente da anni con propri impianti produttivi, è stato siglato a settembre 2015 un accordo per l'acquisizione della maggiornaza di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani.
L'elevata generazione di cassa, di cui il Gruppo si è mostrato capace, ci permette di affrontare con forza un nuovo ciclo di investimenti a sostegno della futura crescita, puntando sia su un ulteriore incremento della capacità produttiva, soprattutto in Cina e Usa, sia sulla ricerca e sviluppo, per mantenere e consolidare quel primato nell'innovazione tecnologica che da sempre ci contraddistingue. Su questo fronte, l'attenzione di Brembo è principalmente focalizzata sui sistemi meccatronici per gli impianti del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali. Il che significa porre le basi per affrontare il prossimo decennio, che vedrà una forte elettrificazione dei veicoli con una notevole integrazione del sistema frenante e una continua ricerca di alleggerimento dei prodotti. I risultati raggiunti e le nuove opportunità che caratterizzano il settore automotive ci consentono di guardare avanti con prudente ottimismo. Anche perché dietro ai numeri positivi c'è il forte impegno di tutto il management Brembo e di tutte le persone che, in Italia e nel mondo, lavorano nel Gruppo con capacità, passione e intelligenza, per raggiungere sempre nuovi e sfidanti traguardi.
Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 29 aprile 2014 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).
| Presidente | Alberto Bombassei (1) (8) |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Matteo Tiraboschi (2) (8) |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale A | ndrea Abbati Marescotti (3) (8) |
| Consiglieri | Cristina Bombassei (4) (8) Barbara Borra (5) Giovanni Cavallini (5) Giancarlo Dallera (5) Bianca Maria Martinelli (5) (6) Umberto Nicodano (7) Pasquale Pistorio (5) (9) Gianfelice Rocca (5) |
| COLLEGIO SINDACA LE (10) |
|
| Presidente | Raffaella Pagani (6) |
| Sindaci effettivi | Sergio Pivato Milena T. Motta |
| Sindaci supplenti | Marco Salvatore Myriam Amato (6) |
| SOCIETÀ DI REVISIONE | Reconta Ernst & Young S.p.A. (11) |
| DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDA ZIONE DEI DOCUMENTI CONTA BILI SOCIETA RI |
Matteo Tiraboschi (12) |
| Comitato Controllo e Rischi (13) (14) | Giovanni Cavallini (Presidente) Giancarlo Dallera Bianca Maria Martinelli (6) |
|---|---|
| Comitato Remunerazione e Nomine | Barbara Borra (Presidente) Giovanni Cavallini Umberto Nicodano |
| Organismo di Vigilanza | Raffaella Pagani (Presidente Collegio Sindacale) (6) Sergio Pivato (Sindaco Effettivo) Milena T. Motta (Sindaco Effettivo) Alessandra Ramorino (15) Mario Bianchi (16) Mario Tagliaferri (17) |
(14) Con decorrenza dal 1° gennaio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato una nuova composizione del Comitato Controllo e Rischi a seguito del superamento dei limiti di anzianità previsti dal Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A, da parte del Consigliere Presidente G. Cavallini e da parte del Consigliere membro G. Dallera.
Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163
| (in migliaia di euro) | 31.12.2011 | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | % 2015/2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 1.254.513 | 1.388.637 | 1.566.143 | 1.803.335 | 2.073.246 | 15,0% |
| Margine operativo lordo | 148.785 | 171.709 | 213.502 | 279.800 | 359.919 | 28,6% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 11,9% | 12,4% | 13,6% | 15,5% | 17,4% | |
| Margine operativo netto | 73.347 | 89.543 | 122.848 | 178.449 | 251.282 | 40,8% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 5,8% | 6,4% | 7,8% | 9,9% | 12,1% | |
| Risultato prima delle imposte | 54.696 | 82.853 | 104.385 | 164.916 | 243.499 | 47,7% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 4,4% | 6,0% | 6,7% | 9,1% | 11,7% | |
| Risultato netto di periodo | 42.937 | 77.845 | 89.016 | 129.054 | 183.962 | 42,5% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 3,4% | 5,6% | 5,7% | 7,2% | 8,9% | |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2011 | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | % 2015/2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale netto investito (1) | 669.516 | 741.221 | 776.735 | 839.510 | 878.569 | 4,7% |
| Patrimonio netto | 330.689 | 393.824 | 429.207 | 536.330 | 687.547 | 28,2% |
| Indebitamento finanziario netto (1) | 315.003 | 320.694 | 320.489 | 270.387 | 160.688 | -40,6% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2011 | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | % 2015/2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale a fine periodo (n.) | 6.735 | 6.937 | 7.241 | 7.690 | 7.867 | 2,3% |
| Fatturato per dipendente | 186,3 | 200,2 | 216,3 | 234,5 | 263,5 | 12,4% |
| Investimenti | 165.326 | 140.601 | 133.078 | 126.776 | 155.908 | 23,0% |
| 31.12.2011 | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo netto/Ricavi delle vendite | |||||
| e delle prestazioni | 5,8% | 6,4% | 7,8% | 9,9% | 12,1% |
| Risultato prima delle imposte/Ricavi | |||||
| delle vendite e delle prestazioni | 4,4% | 6,0% | 6,7% | 9,1% | 11,7% |
| Investimenti/Ricavi delle vendite | |||||
| e delle prestazioni | 13,2% | 10,1% | 8,5% | 7,0% | 7,5% |
| Indebitamento finanziario netto/Patrimonio | |||||
| netto | 95,3% | 81,4% | 74,7% | 50,4% | 23,4% |
| Oneri finanziari netti(*)/Ricavi delle vendite | |||||
| e delle prestazioni | 0,9% | 0,8% | 0,7% | 0,7% | 0,6% |
| Oneri finanziari netti(*)/Margine operativo | |||||
| netto | 14,8% | 12,9% | 9,1% | 7,1% | 4,9% |
| ROI (2) |
11,0% | 12,1% | 15,8% | 21,3% | 28,6% |
| ROE (3) |
13,1% | 19,7% | 20,8% | 24,0% | 27,0% |
Note:
(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla Gestione. (2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione). (3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).
(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.
Opera ispirata a Edward Hopper, Realismo Americano. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Per poter correttamente valutare le performance ottenute da Brembo nel corso del 2015 proponiamo una panoramica sullo scenario macroeconomico mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.
Secondo le ultime stime presenti nel World Economic Outlook Update pubblicato a gennaio 2016 dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il prodotto interno lordo (PIL) mondiale del 2015 ha registrato una crescita del 3,1%, confermando un controllato incremento dell'attività economica globale. Tuttavia le previsioni per il 2016 e 2017, rispettivamente +3,4% e +3,6%, sono state riviste al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto a quanto pubblicato a ottobre 2015. Questa revisione al ribasso riflette, soprattutto, anche se non esclusivamente, un indebolimento della ripresa dei paesi emergenti rispetto a quanto previsto in precedenza. Infatti, per il quinto anno consecutivo si è registrata una diminuzione del tasso di crescita di questi paesi, mentre si è assistito a una sostanziale ripresa delle economie dei paesi avanzati. Da segnalare, in particolare, la discesa dei prezzi petroliferi, che ha contribuito all'insorgere di nuovi rischi al ribasso per inflazione e crescita, diventati più evidenti negli ultimi mesi.
Nell'ultimo trimestre dell'anno, l'Eurozona ha fatto registrare un'ulteriore crescita economica dello 0,7%, portando a +1,5% la previsione di crescita annuale, supportata anche dall'aumento dei consumi privati, da un abbassamento del prezzo del petrolio e da una maggiore facilità d'accesso ai finanziamenti. L'incremento del PIL nell'Eurozona per il 2016 è stimato dall'FMI all'1,7% e nel solo primo trimestre la crescita prevista è dello 0,5%. L'indice PMI (Purchasing Managers' Index) manifatturiero è salito al suo valore più alto dall'aprile 2014, con una media di 52,8. In Italia l'indice ha raggiunto il valore di 55,6, il massimo registrato negli ultimi 57 mesi, mentre in Germania si è attestato a quota 53,2. In generale tutti i paesi monitorati hanno superato la soglia minima di 50 punti, che separa
l'espansione economica dalla contrazione. Per quanto riguarda il nostro paese, il Bollettino Economico della Banca d'Italia di gennaio segnala che la ripresa prosegue gradualmente. Alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto bene l'attività negli ultimi quattro anni risentono ora della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi e ricostituzione delle scorte. Secondo quanto pubblicato dall'FMI, l'economia italiana ha registrato nel 2015 un aumento del PIL dello 0,8% e per il 2016 è prevista un'ulteriore crescita dell'1,3%.
Secondo i dati Eurostat, durante il mese di ottobre 2015 la produzione industriale nell'Eurozona (EU19) è cresciuta dello 0,6% rispetto a settembre dello stesso anno e un andamento analogo è stato registrato per EU28. Rispetto allo stesso mese del 2014, la crescita registrata è stata del +1,9% nell'area euro e del +2,8% nell'EU28. Per quanto riguarda i principali paesi europei, la produzione industriale risulta in crescita nel Regno Unito (+2,1%), in Francia (+2,8%) e in Italia (+2,9%), mentre in Germania c'è stata una lieve diminuzione (-0,1%).
Il tasso di disoccupazione nell'area euro (EU19) è in costante flessione: dall'11,5% di novembre 2014 al 10,5% dello stesso mese del 2015. Anche il tasso di disoccupazione dell'EU28 è in calo ed è passato dal 10,0% di novembre 2014 al 9,1% di novembre 2015. Analogo andamento per l'Italia, dove il tasso di disoccupazione è passato dal 12,2% di gennaio 2015 all'11,3% di novembre 2015, scendendo di quasi un punto percentuale. Il dato italiano rimane tuttavia piuttosto elevato se confrontato a quello tedesco, il cui valore si è assestato sotto la soglia del 5,0%, segnalandosi come il miglior tasso di disoccupazione a livello europeo, insieme a quello della Repubblica Ceca.
Negli Stati Uniti, secondo le ultime stime di gennaio 2016 dell'FMI, il 2015 dovrebbe essersi chiuso con una crescita del PIL pari al 2,5% e si prevede una crescita ulteriore del 2,6% sia nel 2016 che nel 2017. Malgrado la previsione per i prossimi due anni sia inferiore di 0,2% punti percentuali rispetto alle precedenti stime, si conferma per gli USA una stabile attività economica a fronte della facilità d'accesso ai finanziamenti e del rafforzamento del mercato immobiliare e del lavoro. Secondo la Federal Reserve la produzione industriale 2015 ha segnato una crescita annuale pari a +3,4%, anche se a dicembre si è registrata una lieve flessione (-0,4%) rispetto al mese precedente per effetto dei tagli nel settore dei servizi e dell'attività estrattiva-mineraria.
In Giappone, le ultime stime dell'FMI indicano un lieve incremento del PIL a fine 2015 (+0,6%) e un'ulteriore crescita dell'1,0% nel 2016, confermando le previsioni dello scorso ottobre. Nel quarto trimestre 2015 il PIL giapponese è cresciuto dell'1,5%, grazie al supporto fiscale dello Stato, ai bassi prezzi del petrolio, alle accomodanti condizioni di finanziamento e all'aumento delle entrate statali.
L'economia cinese nell'ultimo trimestre dell'anno ha fatto registrare un aumento del PIL del 6,8%, il ritmo più basso dal 2009, principalmente attribuibile al settore finanziario. Su base annua il PIL 2015 ha segnato un +6,9% rispetto al 2014, quasi in linea con l'obiettivo del Governo del 7,0%. Le previsioni per il 2016 e 2017, seppur positive, segnalano una crescita con tassi costantemente decrescenti: +6,3% nel 2016 e +6,0% nel 2017. Una conferma del rallentamento della crescita cinese viene dal PMI, che ha registrato un valore sotto la soglia neutrale di 50 punti, assestandosi a 48,2 nel dicembre 2015, cioè 0,4 punti in meno rispetto al mese precedente. È il dato più basso registrato negli ultimi 10 mesi del 2015 e sottolinea come l'economia cinese stia incontrando ostacoli lungo il suo percorso.
L'FMI in gennaio ha rivisto verso il basso le previsioni di crescita dei paesi emergenti: +4,3% (da +4,5%) nel 2016 e +4,7% (da +4,9%) nel 2017, in linea con le stime di dicembre del Centro Studi Confindustria. In Russia, la diminuzione del prezzo del petrolio costringerà il Governo a nuove misure di austerità, anche a causa del budget statale 2016 impostato in autunno con un prezzo del petrolio a 50 dollari. In Brasile le stime del PIL a fine 2015, secondo l'FMI, registrano una flessione del 3,8% su base annua e le previsioni per il 2016 sono state riviste al ribasso di oltre due punti percentuali rispetto a quanto pubblicato a ottobre, prefigurando un ulteriore indebolimento dell'economia brasiliana (-3,5%), segnalato anche dall'andamento del quarto trimestre 2015 che ha registrato un calo del 5,6%. Secondo la Banca Centrale del Brasile, il tasso di inflazione a fine 2015 era pari al 10,8%, ben al di sopra del tetto massimo previsto del 6,5% anche se, secondo quanto dichiarato dall'Istituto stesso, si prevede una costante diminuzione dell'inflazione lungo tutto il 2016 e 2017, fino a raggiungere il valore target del 4,5% nel quarto trimestre del 2017.
Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, il prezzo medio del petrolio è sensibilmente e progressivamente diminuito nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno. Secondo quanto pubblicato dall'FMI la media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità Brent, Dubai e West Texas Intermediate (WTI) è scesa a 42,2 dollari al barile, in calo del 13,5% rispetto al trimestre precedente e addirittura del 43,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Il dollaro americano, dopo aver aperto il 2015 a quota 1,2043 (2 gennaio), ha seguito un trend di apprezzamento costante con il raggiungimento del livello di 1,0552 in data 13 aprile. Nei mesi successivi la valuta ha percorso un movimento laterale, caratterizzato da un'alternanza di deprezzamenti e apprezzamenti con una banda di oscillazione compresa tra 1,15 e 1,08. Nell'ultimo trimestre dell'anno la moneta statunitense, dopo un apprezzamento fra ottobre e novembre, è tornata a perdere terreno sull'euro chiudendo a quota 1,0887, inferiore alla media annua di 1,109625.
Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello commerciale e industriale, la sterlina inglese ha aperto in data 6 gennaio a quota 0,7842 e ha seguito un trend di apprezzamento costante nel primo trimestre dell'anno, per poi percorrere un movimento laterale sino a raggiungere il livello di 0,6963 (5 agosto). L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un deprezzamento fra settembre e ottobre, seguito da un nuovo recupero di valore nei confronti dell'euro nel mese di novembre, che ha lasciato il posto a una perdita di terreno in chiusura d'anno, portando la moneta a toccare la quota di 0,73395, sopra la media annua di 0,725986.
Il trend di apprezzamento sull'euro con cui lo zloty polacco ha aperto il 2015 è durato sostanzialmente sino ad aprile, mese in cui la moneta ha raggiunto quota 3,9683 (21 aprile). Nella restante parte dell'anno la valuta polacca è tornata a perdere terreno nei confronti dell'euro, toccando il livello di massimo deprezzamento a 4,3658 in data 14 dicembre, per poi chiudere l'anno a 4,2639, valore al di sopra della media di periodo di 4,182785.
La corona ceca ha seguito nel corso dell'anno un trend di progressivo apprezzamento, che si è aperto con il livello di 28,405 in data 13 gennaio ed ha raggiunto quota 27,021 (12 agosto) per poi chiudere il periodo a 27,023, valore inferiore alla media annua di 27,285003.
La corona svedese, dopo essersi apprezzata nel mese di gennaio, ha perso valore a febbraio per tornare poi a recuperare terreno contro l'euro sino al 12 marzo, quando ha toccato il livello di 9,1141. Da aprile a luglio la valuta ha mostrato un movimento laterale oscillante, seguito da un deprezzamento culminato il 26 agosto a quota 9,6557. L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un costante recupero nei confronti dell'euro, che ha portato la moneta svedese a chiudere a quota 9,1895, valore inferiore alla media annua di 9,354485.
Ad oriente, lo yen giapponese, dopo aver aperto l'anno a 145,21 in data 2 gennaio, ha vissuto una fase di apprezzamento costante con il raggiungimento della quota di 126,52 (15 aprile). Dalla seconda metà di aprile sino a giugno la valuta giapponese ha perso terreno contro l'euro, per poi percorrere un movimento laterale prevalentemente al di sopra della media di periodo di 134,286506 fino ad ottobre, quando è tornata ad apprezzarsi per poi chiudere l'anno a quota 131,07.
Lo yuan/renminbi cinese ha seguito sostanzialmente il trend euro/dollaro. Dopo aver aperto l'anno a quota 7,4759 (2 gennaio), si è apprezzato raggiungendo il livello di 6,5552 (13 aprile). Dalla seconda metà di aprile la valuta ha iniziato a percorrere un movimento laterale, con una banda di oscillazione compresa tra 7,05 e 6,75, per poi perdere nuovamente terreno in agosto, in seguito all'inattesa svalutazione decisa dalla People's Bank of China, e attestarsi sino a fine ottobre su valori al di sopra della media di periodo di 6,972997. Gli ultimi due mesi dell'anno sono stati caratterizzati da un recupero di terreno nei confronti dell'euro, seguito da un nuovo deprezzamento che ha portato la valuta a chiudere a 7,0608.
La rupia indiana, dopo un iniziale apprezzamento nei confronti dell'euro, culminato con il raggiungimento della quota di 65,8671 il 13 aprile, ha perso terreno nel mese di maggio per poi attestarsi su valori attorno alla media annua di 71,17522 sino a giugno. A fine agosto, in seguito a un nuovo deprezzamento culminato con il raggiungimento del livello di 76,7681 (24 agosto), la moneta indiana ha recuperato valore sino a novembre per poi tornare a deprezzarsi, chiudendo l'anno a 72,0215.
Nelle Americhe il real brasiliano, dopo aver aperto il 2015 in apprezzamento sull'euro toccando la quota di 2,9057 il 23 gennaio, ha vissuto una fase di deprezzamento costante sino a settembre, quando ha raggiunto il livello di 4,7304 (24 settembre). Nell'ultimo trimestre dell'anno il trend in discesa ha lasciato il posto ad una fase di recupero, che ha portato la valuta brasiliana a chiudere a 4,3117, a fronte di una media annua di 3,691603.
Il peso messicano ha mostrato un andamento di costante apprezzamento, culminato con il raggiungimento della quota di 16,0487 (10 aprile). Dalla seconda metà di aprile la moneta messicana ha iniziato a perdere gradualmente valore contro l'euro, raggiungendo quota 19,6875 in data 24 agosto. Nell'ultimo trimestre, dopo un apprezzamento nel mese di novembre, la valuta è tornata a deprezzarsi, chiudendo il periodo a 18,9145, valore superiore alla media annua di 17,599483.
Nel corso del 2015 il peso argentino si è attestato su valori pressoché in linea con la media annua di 10,249537, con un leggero apprezzamento nel mese di marzo sino al livello di 9,277746 (16 marzo). Il 18 dicembre la valuta ha raggiunto la quota di 14,482041, chiudendo l'anno a 14,0972. Tra il 17 e il 18 dicembre 2015 la moneta argentina ha perso circa il 38% del suo valore in seguito alla decisione del neo-eletto presidente Mauricio Macri di stabilire un regime di "cambi flessibili" al fine di liberalizzare l'economia del paese.
Infine, il rublo russo ha mostrato un trend di costante apprezzamento fino ad aprile, mese in cui ha raggiunto il livello di 53,4111 (16 aprile). Dopo aver percorso un movimento laterale costante nel mese di maggio, la moneta russa ha iniziato a perdere terreno contro l'euro fino alla quota di 81,442 (24 agosto). L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un apprezzamento sino al mese di novembre, che ha lasciato il posto a una nuova perdita di terreno sul finire dell'anno portando la valuta a chiudere a quota 80,6736, valore superiore alla media annua di 68,006843.
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 7.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim e Santo Antônio de Posse), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso del 2015, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.073.246 migliaia, in crescita del 15,0% rispetto a € 1.803.335 migliaia del 2014.
Di seguito vengono forniti dati e informazioni sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.
Il mercato globale dei veicoli leggeri ha chiuso il 2015 con una crescita complessiva delle vendite del 2,0% rispetto al 2014, grazie soprattutto alla Cina, all'Europa Occidentale e agli Stati Uniti.
Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso in positivo per il secondo anno consecutivo, con le immatricolazioni di autovetture a +9,0% rispetto al 2014. Tutti i principali mercati europei hanno contribuito alla crescita, registrando aumenti nelle vendite: +5,6% in Germania, +6,3% nel Regno Unito, +6,8% in Francia, +15,8% in Italia e +20,9% in Spagna. La Germania si conferma primo paese europeo per volumi di vendita. Anche nell'Est Europa (EU12) si è registrato un trend positivo nelle immatricolazioni di auto, con un incremento del 12,1% rispetto al 2014.
In Russia, le immatricolazioni di veicoli leggeri hanno proseguito il trend negativo iniziato nel 2013 e hanno chiuso il 2015 con una diminuzione del 35,7% rispetto allo scorso anno, riflettendo la grave crisi economica in corso nel paese.
Negli Stati Uniti è continuato il trend positivo degli ultimi anni, con le vendite di veicoli leggeri cresciute complessivamente del 5,8% rispetto al 2014. Ancora negativo, invece, il trend per i mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2015 con una flessione complessiva delle vendite del 22,4%.
Nei mercati asiatici, la Cina, pur rallentando la sua crescita rispetto agli ultimi anni, ha chiuso positivamente il 2015 con le vendite di veicoli leggeri a +5,3% rispetto al 2014, confermandosi ancora una volta primo mercato mondiale. Negativo, invece, l'andamento del mercato giapponese, che nel 2015 ha visto una diminuzione delle vendite del 10,0%.
In questo contesto, nel 2015 Brembo ha realizzato
vendite nette di applicazioni per auto per € 1.546.193 migliaia, pari al 74,6% del fatturato di Gruppo, in crescita del 18,8% rispetto al 2014.
Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa Occidentale le immatricolazioni hanno fatto registrare nel 2015 una crescita pari all'8,6% rispetto all'anno precedente. Tutti i principali mercati hanno contribuito alla crescita, ad eccezione della Francia che ha chiuso il 2015 con un decremento dell'1,3%. La crescita maggiore si è registrata in Spagna (+19,6%), seguita da Regno Unito (+15,6%), Italia (+9,5%) e Germania (+6,5%).
Sempre a livello ovest europeo, il segmento che ha ottenuto i migliori risultati è stato lo sport touring (+25,5%) seguito dalle naked (+19,0%), mentre sono risultate in decremento le touring (-19,0%), le street (-18,8%), il trial (-14,5%) e il trike (-12,0%). Per le moto con cilindrata compresa tra 750cc e 1000cc le immatricolazioni hanno segnato un +22,5%.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) hanno registrato un incremento complessivo del 2,2% rispetto al 2014.
La crescita più consistente ha riguardato il segmento Dual (+7,8%), seguito dalle moto ON-HWY (+4,9%) e dalle fuoristrada e OFF-HWY (+1,9%). In decremento gli scooter, che hanno perso il 10,3% rispetto al 2014.
Il mercato giapponese ha subito nel suo complesso un decremento pari a -10,6%, che si riduce a -4,8% se si considerano solo i veicoli a due ruote con cilindrata superiore ai 50cc.
In Brasile le immatricolazioni hanno visto un decremento dell'11,0% rispetto all'anno precedente.
In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2015 sono stati pari a € 193.878 migliaia, in crescita dell'11,6% rispetto a € 173.649 migliaia realizzati nel precedente esercizio.
Nel 2015 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU15+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari all'11,2%. Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente dell'11,6% rispetto all'analogo periodo del 2014, con tutti i principali mercati in crescita: +12,0% l'Italia, +4,2% la Germania, +15,6% il Regno Unito, +2,0% la Francia e ben +36,1% la Spagna. Nei paesi dell'Est Europa questo segmento ha segnato un incremento del 17,2% rispetto al 2014.
Anche il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha visto in Europa un andamento positivo nel 2015, chiudendo a +13,3% rispetto all'anno precedente. Tutti i principali mercati europei per volume di vendita sono risultati in crescita: Germania +4,4%, Italia +20,4%, Regno Unito +24,5% e, ancora una volta, Spagna al top con +38,4%. Nei paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate hanno chiuso il 2015 con un +27,3% rispetto all'anno precedente.
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2015, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 207.038 migliaia, in aumento del 10,0% rispetto a € 187.605 migliaia dell'anno precedente.
Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2015, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 124.924 migliaia, in calo del 4,7% rispetto a € 131.061 migliaia del 2014, anche per effetto dell'uscita dal perimetro di consolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. (società attive nella produzione di cinture di sicurezza e sedili per auto di alta gamma e da competizione). A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti sarebbe stata +10,8%.
Questi dischi in carbonio si distinguono per le tolleranze strettissime, ammesse solo nell'ordine di pochi micron. La speciale conformazione permette di trasmettere la coppia frenante in modo più efficace, offrendo anche una migliore resistenza agli stress termo-meccanici.
| AREA GEOGRAFICA | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | % | 31.12.2014 | % | Variazione | % |
| Italia | 247.652 | 11,9% | 242.130 | 13,4% | 5.522 | 2,3% |
| Germania | 481.439 | 23,2% | 432.823 | 24,0% | 48.616 | 11,2% |
| Francia | 80.906 | 3,9% | 81.893 | 4,5% | (987) | -1,2% |
| Regno Unito | 167.533 | 8,1% | 144.621 | 8,0% | 22.912 | 15,8% |
| Altri paesi Europa | 203.732 | 9,8% | 180.734 | 10,0% | 22.998 | 12,7% |
| India | 51.824 | 2,5% | 41.025 | 2,3% | 10.799 | 26,3% |
| Cina | 120.333 | 5,8% | 93.127 | 5,2% | 27.206 | 29,2% |
| Giappone | 32.268 | 1,6% | 23.209 | 1,3% | 9.059 | 39,0% |
| Altri paesi Asia | 9.683 | 0,5% | 9.709 | 0,5% | (26) | -0,3% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 62.484 | 3,0% | 79.130 | 4,4% | (16.646) | -21,0% |
| Nord America (USA, Messico e Canada) | 601.754 | 29,1% | 463.060 | 25,7% | 138.694 | 30,0% |
| Altri paesi | 13.638 | 0,6% | 11.874 | 0,7% | 1.764 | 14,9% |
| Totale | 2.073.246 | 100,0% | 1.803.335 | 100,0% | 269.911 | 15,0% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | % | 31.12.2014 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 1.546.193 | 74,6% | 1.301.888 | 72,2% | 244.305 | 18,8% |
| Moto | 193.878 | 9,4% | 173.649 | 9,6% | 20.229 | 11,6% |
| Veicoli Commerciali | 207.038 | 10,0% | 187.605 | 10,4% | 19.433 | 10,4% |
| Racing | 124.924 | 5,9% | 131.061 | 7,3% | (6.137) | -4,7% |
| Varie | 1.213 | 0,1% | 9.132 | 0,5% | (7.919) | -86,7% |
| Totale | 2.073.246 | 100,0% | 1.803.335 | 100,0% | 269.911 | 15,0% |
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| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 2.073.246 | 1.803.335 | 269.911 | 15,0% |
| Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti * | (1.366.349) | (1.200.393) | (165.956) | 13,8% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 9.391 | 6.442 | 2.949 | 45,8% |
| Costi per il personale | (356.369) | (329.584) | (26.785) | 8,1% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 359.919 | 279.800 | 80.119 | 28,6% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 17,4% | 15,5% | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (108.637) | (101.351) | (7.286) | 7,2% |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 251.282 | 178.449 | 72.833 | 40,8% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 12,1% | 9,9% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni | (7.783) | (13.533) | 5.750 | -42,5% |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 243.499 | 164.916 | 78.583 | 47,7% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 11,7% | 9,1% | ||
| Imposte | (57.694) | (36.232) | (21.462) | 59,2% |
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESS I DI TERZI |
185.805 | 128.684 | 57.121 | 44,4% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 9,0% | 7,1% | ||
| Interessi di terzi | (1.843) | 370 | (2.213) | -598,1% |
| RISULTATO NETTO | 183.962 | 129.054 | 54.908 | 42,5% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 8,9% | 7,2% | ||
| Risultato per azione base/diluito (in euro) | 2,83 | 1,98 |
* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".
L'andamento delle vendite nel corso dell'anno è stato molto positivo e conferma ancora una volta un trend di costante incremento del fatturato del Gruppo. I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a € 2.073.246 migliaia, in crescita del 15,0% rispetto all'analogo periodo del 2014.
Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il contributo maggiore è venuto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso l'esercizio con un incremento del 18,8%, ma incrementi significativi si sono registrati anche nelle applicazioni per motociclette (+11,6%) e in quelle dei veicoli commerciali (+10,4%), mentre il settore racing ha avuto una flessione del 4,7% dovuta all'uscita di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. dal perimetro di consolidamento. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti per questo segmento sarebbe stata +10,8%.
A livello geografico, la crescita ha riguardato quasi tutte le aree in cui il Gruppo opera. In Europa, la Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo con il 23,2% delle vendite, ha registrato un incremento dell'11,2% rispetto al 2014; buone performance anche nel Regno Unito (+15,8%), mentre in Italia la crescita è stata più contenuta (+2,3%) e in Francia si è registrata una lieve flessione (-1,2%). Il Nord America, dal 2014 primo mercato di riferimento per Brembo con il 29,1% delle vendite, ha segnato un incremento del 30,0%, mentre il Sud America ha fatto registrare una variazione negativa del 21,0%. Per quanto riguarda i principali mercati asiatici, i risultati dell'anno sono stati particolarmente positivi in Cina (+29,2%), India (+26,3%) e Giappone (+39,0%).
Nel 2015 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.366.349 migliaia, con un'incidenza del 65,9% sulle vendite, in leggero calo rispetto al 66,6% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 11.982 migliaia e si confrontano con € 10.720 migliaia del 2014.
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 9.391 migliaia e sono riconducibili per € 8.841 migliaia (€ 6.442 migliaia nel 2014) al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (la cui attività rientra nella gestione operativa del Gruppo), per € 3.122 migliaia alla plusvalenza realizzata in seguito alla cessione a terzi della società Belt & Buckle S.r.o. e per € 2.572 migliaia alla minusvalenza derivante dalla cessione della società Sabelt S.p.A. agli azionisti di minoranza.
I costi per il personale nel 2015 sono pari a € 356.369 migliaia con un'incidenza sui ricavi (17,2%) in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (18,3%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 è di 7.867 e si raffronta con un dato di 7.690 al 31 dicembre 2014. La variazione in aumento di 177 unità trova riscontro nella necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive connesse all'incremento di fatturato.
Il margine operativo lordo nell'anno è pari a € 359.919 migliaia, a fronte di € 279.800 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 17,4% (15,5% nel 2014).
Il margine operativo netto è pari a € 251.282 migliaia (12,1% dei ricavi) rispetto a € 178.449 migliaia (9,9% dei ricavi) del 2014, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 108.637 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2014 pari a € 101.351 migliaia. L'incremento della voce "ammortamenti e svalutazioni" è soprattutto correlato all'avvio del processo di ammortamento dei nuovi investimenti produttivi recentemente realizzati.
L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 7.801 migliaia (nel 2014 € 13.678 migliaia), composto da differenze cambio nette positive per € 4.600 migliaia (nel 2014 negative per € 1.000 migliaia) e da altri oneri finanziari netti pari a € 12.401 migliaia (€ 12.678 migliaia nel precedente esercizio).
I proventi finanziari da partecipazioni ammontano a € 18 migliaia (€ 145 migliaia nel 2014) e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 243.499 migliaia, contro € 164.916 migliaia dell'esercizio precedente. La stima delle imposte risulta pari a € 57.694 migliaia, con un tax rate del 23,7% a fronte del 22,0% del 2014.
Il risultato netto di Gruppo è pari a € 183.962 migliaia, in aumento del 42,5% rispetto a € 129.054 migliaia del precedente esercizio.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 589.777 | 539.977 | 49.800 |
| I mmobilizzazioni immateriali |
99.291 | 99.158 | 133 |
| A ttività finanziarie nette |
36.630 | 29.356 | 7.274 |
| A ltri crediti e passività non correnti |
59.642 | 47.332 | 12.310 |
| (a) Capitale immobilizzato | 785.340 | 715.823 | 69.517 |
| 9,7% | |||
| R imanenze |
247.661 | 230.655 | 17.006 |
| Crediti commerciali | 311.217 | 286.893 | 24.324 |
| A ltri crediti e attività correnti |
36.386 | 38.559 | (2.173) |
| Passività correnti | (470.910) | (407.572) | (63.338) |
| F ondi per rischi e oneri/Imposte differite |
(31.125) | (24.848) | (6.277) |
| (b) Capitale di esercizio netto | 93.229 | 123.687 | (30.458) |
| (24,6%) | |||
| (c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) | 878.569 | 839.510 | 39.059 |
| 4,7% | |||
| (d) Patrimonio netto | 687.547 | 536.330 | 151.217 |
| (e) T.F.R. e altri fondi per il personale | 30.334 | 32.793 | (2.459) |
| I ndebitamento finanziario a m/l termine |
215.149 | 277.277 | (62.128) |
| I ndebitamento finanziario netto a breve termine |
(54.461) | (6.890) | (47.571) |
| (f) Indebitamento finanziario netto | 160.688 | 270.387 | (109.699) |
| (40,6%) | |||
| (g) COPERTURA (d)+(e)+(f) | 878.569 | 839.510 | 39.059 |
| 4,7% | |||
Risultato netto
(in milioni di euro)
(in migliaia di euro)
La Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:
Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 878.569 migliaia, con un incremento di € 39.059 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 quando era pari a € 839.510 migliaia. L'Indebitamento finanziario netto del 2015 è pari a € 160.688 migliaia rispetto a € 270.387 migliaia del 31 dicembre 2014.
La riduzione di € 109.699 migliaia dell'Indebitamento finanziario netto registrata nell'esercizio è principalmente riconducibile ai seguenti aspetti:
Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
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| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) | (270.387) | (320.489) |
| Margine operativo netto | 251.282 | 178.449 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 108.637 | 101.351 |
| Margine operativo lordo | 359.919 | 279.800 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (137.511) | (109.417) |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (18.397) | (17.359) |
| Investimenti in immobilizzazioni finanziarie | (209) | 0 |
| Incassi (pagamenti) relativi a variazioni nelle interessenze di minoranza | 0 | 1.700 |
| Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate, | ||
| al netto delle disponibilità liquide dismesse | 12.396 | 0 |
| Disinvestimenti | 1.807 | 3.367 |
| Investimenti netti | (141.914) | (121.709) |
| Variazioni rimanenze | (27.502) | (26.093) |
| Variazioni crediti commerciali | (37.021) | (36.938) |
| Variazioni debiti commerciali | 54.207 | 7.392 |
| Variazione di altre passività | 12.322 | 14.964 |
| Variazione crediti verso altri e altre attività | (8.607) | 3.756 |
| Riserva di conversione non allocata su specifiche voci | 4.927 | 14.923 |
| Variazioni del capitale circolante | (1.674) | (21.996) |
| Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi | 11.823 | 7.291 |
| Flusso di cassa operativo | 228.154 | 143.386 |
| Proventi e oneri finanziari | (7.012) | (12.687) |
| Imposte correnti pagate | (61.186) | (32.515) |
| Versamenti in c/capitale in società consolidate da parte degli azionisti di minoranza | 0 | 640 |
| (Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | 2.629 | (6.442) |
| Dividendi pagati | (52.030) | (32.519) |
| Flusso di cassa netto | 110.555 | 59.863 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta | (856) | (9.761) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) | (160.688) | (270.387) |
(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
Disco freno auto Brembo CCM, ispirato a René Magritte, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Il carbonio ceramico garantisce vantaggi in termini di performance su asciutto e bagnato, peso, comfort, resistenza alla corrosione e lunga durata.
BREMBO S.P.A.
Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.
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Pompa freno moto Brembo 14 RCS, ispirata a Giorgio De Chirico, Metafisica. Illustrazione di Fabrizio Spadini
Frenata potente o modulabile a seconda delle condizioni della strada, delle condizioni meteo, della propria sensibilità e del feeling che si ha con la moto grazie al sistema RCS (Ratio Click System).
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I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.
Il 2015 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 780.802 migliaia, in aumento del 9,5% rispetto a € 713.357 migliaia del 2014. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 32.984 migliaia nel 2015 contro € 26.904 migliaia del 2014, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 11.326 migliaia.
Il margine operativo lordo è passato da € 85.832 migliaia (12,0% sui ricavi) nel 2014 a € 112.156 migliaia (14,4% sui ricavi) nel 2015, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 34.859 migliaia, si è chiuso a € 77.297 migliaia rispetto a € 48.713 migliaia dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 3.767 migliaia che si confrontano con € 6.330 migliaia del 2014. I proventi da partecipazione, pari a € 54.508 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd., Brembo Russia LLC. e Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A.).
Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 103.313 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2014 l'utile era stato di € 68.824 migliaia.
Il numero degli addetti al 31 dicembre 2015 è pari a 2.971 unità, in aumento di 111 unità rispetto alle 2.860 unità presenti a fine esercizio 2014.
AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.
La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.
I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a Gbp 38.083 migliaia (€ 52.457 migliaia) e si confrontano con Gbp 36.700 migliaia (€ 45.509 migliaia) del 2014. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 3.882 migliaia (€ 5.348 migliaia), a fronte di Gbp 3.906 migliaia (€ 4.844 migliaia) nel 2014.
Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2015 è di 126 unità, invariati rispetto a fine 2014.
BUENOS AIRES (ARGENTINA)
La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.
I ricavi netti sono stati di Ars 191.205 migliaia (€ 18.655 migliaia), con una perdita netta di Ars 29.447 migliaia (€ 2.873 migliaia); nel 2014 i ricavi netti erano stati di Ars 199.546 migliaia (€ 18.520 migliaia), con una perdita netta di Ars 13.188 migliaia (€ 1.224 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2015 è di 124 unità, una in più rispetto al 31 dicembre 2014.
Attività: promozione e sviluppo del mercato cinese.
La società, controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel corso del 2014 ha ceduto alla Capogruppo la propria quota di partecipazione del 31,12% nella società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. In seguito ha modificato la propria ragione sociale da Brembo China Brake Systems Co. Ltd. all'attuale Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd.
Al 31 dicembre 2015 la società non ha realizzato ricavi. La perdita registrata al 31 dicembre 2015 è pari a Cny 365 migliaia (€ 52 migliaia), a fronte di un utile di Cny 26.141 migliaia (€ 3.193 migliaia) del 2014 relativo alla plusvalenza derivante dalla cessione delle quote di BNBS Co. Ltd a Brembo S.p.A.
A fine periodo non ha personale alle dipendenze.
Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.
La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.
Nel 2015 la società ha registrato ricavi netti delle vendite pari a Inr 3.959.154 migliaia (€ 55.625 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 278.236 migliaia (€ 3.909 migliaia); nel 2014 i ricavi netti delle vendite erano stati pari a Inr 3.581.747 migliaia (€ 44.182 migliaia), con un utile netto di Inr 276.109 migliaia (€ 3.406 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2015 è di 232 unità, che si confrontano con le 230 unità presenti al 31 dicembre 2014.
OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)
La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.
Nel 2015 ha realizzato ricavi per Czk 6.428.851 migliaia (€ 235.618 migliaia) a fronte di ricavi per Czk 5.066.962 migliaia (€ 184.013 migliaia) nel 2014 ed ha chiuso con un utile di Czk 437.062 migliaia (€ 16.018 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 247.214 migliaia (€ 8.978 migliaia) registrato nel 2014.
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 sono 788, in aumento rispetto alle 614 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.
LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)
La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, nonché di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti.
Al 31 dicembre 2015 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 209 migliaia (€ 200 migliaia nel 2014), con un utile netto di € 28 migliaia (€ 60 migliaia nel 2014).
Non ha dipendenti e si avvale esclusivamente dell'attività di consulenti esterni.
Attività: produzione e vendita di dischi freno e volani motore per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di promuovere la presenza di Brembo sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento di dischi freno per auto. La società produce anche volani motore per l'industria automobilistica nello stabilimento di Santo Antônio de Posse.
I ricavi netti del 2015 sono pari a Brl 156.642 migliaia (€ 42.432 migliaia), con una perdita di Brl 76.134 migliaia (€ 20.624 migliaia); nel 2014 le vendite erano state pari a Brl 186.704 migliaia (€ 59.788 migliaia), con una perdita netta di Brl 38.705 migliaia (€ 12.394 migliaia).
Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 333 unità, rispetto alle 503 unità alla stessa data dell'anno precedente.
TOKYO (GIAPPONE)
Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.
Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.
I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a Jpy 587.030 migliaia (€ 4.371 migliaia), contro Jpy 595.475 migliaia (€ 4.242 migliaia) del 2014. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 54.342 migliaia (€ 405 migliaia), contro quello del 2014 di Jpy 50.246 migliaia (€ 358 migliaia).
L'organico al 31 dicembre 2015 è di 15 unità, una in meno rispetto a quello in forza a fine 2014.
APODACA (MESSICO)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.
I ricavi netti del 2015 sono stati pari a Usd 103.948 migliaia (€ 93.679 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 4.554 migliaia (€ 4.104 migliaia).
Nel 2014 le vendite erano state pari a Usd 98.035 migliaia (€ 73.774 migliaia) con un utile pari a Usd 7.029 migliaia (€ 5.290 migliaia).
Al 31 dicembre 2015 il numero dei dipendenti è di 353, contro le 263 unità presenti a fine 2014.
NANCHINO (CINA)
Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.
Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2015 a Cny 756.262 migliaia (€ 108.456 migliaia), con una perdita di Cny 701 migliaia (€ 101 migliaia); nel 2014 le vendite erano state pari a Cny 667.154 migliaia (€ 81.477 migliaia), con una perdita di Cny 6.377 migliaia (€ 779 migliaia).
Al 31 dicembre 2015 il numero dei dipendenti è di 284, rispetto alle 222 unità a fine 2014.
La società, costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel 2010 ha acquistato le attività di fonderia dalla società cinese Donghua per la realizzazione, con la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.
Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2015 a Cny 335.378 migliaia (€ 48.097 migliaia) a fronte delle quali si registra un utile di Cny 4.364 migliaia (€ 626 migliaia), che si confrontano con ricavi netti di Cny 359.999 migliaia (€ 43.965 migliaia) e un utile di Cny 87.258 migliaia (€ 10.657 migliaia) del 2014.
Al 31 dicembre 2015 la società conta 207 dipendenti, rispetto ai 175 a fine 2014.
WILMINGTON-DELAWARE (USA)
Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.
Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design, avvalendosi del supporto degli staff tecnici di Brembo S.p.A. e locali.
I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a Usd 467.501 migliaia (€ 421.314 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 422.649 migliaia (€ 318.058 migliaia).
Il risultato netto al 31 dicembre 2015 evidenzia un utile di Usd 34.361 migliaia (€ 30.966 migliaia) a fronte di un utile di Usd 20.921 migliaia (€ 15.744 migliaia) registrato nel 2014.
Il personale alla fine del periodo è di 560 unità, 34 in più rispetto alla fine del 2014.
DABROWA-GÓRNICZA (POLONIA)
Dal 1° ottobre 2014 è effettiva la fusione per incorporazione di Brembo Spolka Zo.o. in Brembo Poland Spolka Zo.o., entrambe detenute al 100% da Brembo S.p.A. L'operazione è volta ad una maggiore semplificazione societaria, flessibilità organizzativa e razionalizzazione dei costi di struttura.
La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.
I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a Pln 1.559.500 migliaia (€ 372.838 migliaia) contro Pln 1.421.046 migliaia (€ 339.600 migliaia) del 2014. L'utile netto al 31 dicembre 2015 è di Pln 343.609 migliaia (€ 82.148 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 272.547 migliaia (€ 65.133 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.
Il personale a fine periodo è di 1.581 unità, rispetto alle 1.562 presenti alla fine del 2014.
MOSCA (RUSSIA)
La società, costituita nel mese di luglio 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il mercato del ricambio.
I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 24.965 migliaia (€ 367 migliaia) rispetto a Rub 6.195 migliaia (€ 121 migliaia) nel 2014; il risultato netto è di Rub 8.697 migliaia (€ 128 migliaia) che si confronta con Rub 304 migliaia (€ 6 migliaia) al 31 dicembre 2014.
A fine periodo l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto a fine 2014.
GÖTEBORG (SVEZIA)
La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.
I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 8.404 migliaia (€ 898 migliaia), con un utile netto di Sek 2.845 migliaia (€ 304 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 6.710 migliaia (€ 738 migliaia) e con Sek 1.080 migliaia (€ 119 migliaia) conseguiti nel 2014.
Il personale al 31 dicembre 2015 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.
La società svolge esclusivamente attività commerciale.
I ricavi netti delle vendite 2015 ammontano a € 26.942 migliaia, contro € 20.853 migliaia, realizzati nel 2014. Il risultato netto evidenzia un utile di € 420 migliaia, a fronte di un utile di € 1.509 migliaia registrato nel 2014.
Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 71 unità, contro le 69 a fine 2014.
Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.
La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo Brembo in difficoltà finanziaria, con l'obiettivo di salvaguardare la continuità delle forniture, il know-how e il patrimonio tecnologico acquisito da queste società nel corso della loro pluriennale collaborazione con il Gruppo. L'operazione di affitto ha riguardato Immc S.n.c. e Iral S.r.l., aziende specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 La.Cam. ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.
I ricavi netti delle vendite del 2015 sono pari a € 35.872 migliaia rispetto a € 32.329 migliaia del 2014, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2015 è di € 993 migliaia, contro un utile di € 489 migliaia a fine 2014.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2015 sono 198, contro i 205 dell'esercizio precedente.
Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao.
Nel corso del 2015 ha realizzato ricavi per Cny 150.372 migliaia (€ 21.565 migliaia), che si confrontano con Cny 130.452 migliaia (€ 15.932 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 4.414 migliaia (€ 633 migliaia), in aumento rispetto all'utile di Cny 3.228 migliaia (€ 394 migliaia) del 2014.
Al 31 dicembre 2015 la società ha 21 dipendenti, 6 in più rispetto alla stessa data del 2014.
STEZZANO (ITALIA)
A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.
Le vendite nette al 31 dicembre 2015 ammontano a € 52.784 migliaia, in aumento rispetto a € 44.689 migliaia del 2014. Nell'esercizio registra un utile di € 7.746 migliaia che si confronta con un utile di € 12.161 migliaia del 2014.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2015 sono 130, 19 in più rispetto a fine 2014.
MEITINGEN (GERMANIA)
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di dischi freno in carbonio ceramico.
La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.
Le vendite nette del 2015 ammontano a € 91.693 migliaia, in aumento rispetto a € 79.416 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2015 si registra un utile pari a 11.148 migliaia, a fronte di un utile di € 7.953 migliaia nell'anno precedente.
Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 296 unità, contro le 275 a fine 2014.
Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.
Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.
I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a € 1.594 migliaia, con un utile di € 58 migliaia. Nel 2014 la società aveva realizzato ricavi pari a € 1.840 migliaia, con un utile di € 372 migliaia.
Per Brembo le attività di R&D si possono ricondurre ad un unico concetto di "sistema attrito", a cui sono legate le specificità di ogni singola Divisione o Business Unit. Secondo questo concetto ogni singolo componente (pinza, disco, pastiglia, sospensione) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante ("sistema attrito" come elemento che integra tutti i componenti) che viene costantemente perfezionata sotto tutti gli aspetti: non solo come pura prestazione, ma anche come comfort, durata, estetica, ecc.
In molti settori si stanno sempre più diffondendo i prodotti meccatronici, dove trovano applicazione le competenze sviluppate da Brembo con attività di ricerca fin dal 2000 (Electric Parking Brake e Brake By Wire).
Per rispondere alle richieste del mercato, che chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti per i nuovi prodotti, un notevole impegno viene posto da Brembo nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione virtuale, parallelamente a processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo presenti in Italia, Nord America e Cina.
Nel 2015 le principali attività di ricerca e sviluppo per i vari settori hanno riguardato gli aspetti descritti di seguito.
Per i dischi in ghisa è continuato lo sviluppo di nuove metodologie di calcolo e simulazione focalizzate sull'individuazione e ottimizzazione di parametri tecnici e di processo. Gli enti R&D (tecnici e di fonderia) hanno iniziato congiuntamente lo sviluppo di una metodologia di simulazione che include anche parametri di processo, che possono influenzare le capacità vibratorie del disco (frequenze proprie). Nel corso del secondo semestre 2015 sono state completate le prime simulazioni con risultati positivi, che permetteranno in futuro a Brembo di definire con ancor maggiore accuratezza, già in fase di progetto, le prerogative che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante.
È continuato, inoltre, lo sviluppo di una nuova soluzione tecnica volta a ridurre notevolmente le problematiche legate al comfort del veicolo, con la realizzazione di prototipi per uno sviluppo applicativo attualmente in fase di sperimentazione.
Sono proseguite anche le attività per migliorare le performance dei dischi in ghisa dei veicoli commerciali pesanti. Lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione della massa e il miglioramento della capacità di raffreddamento e ventilazione del disco, con una conseguente riduzione delle temperature d'esercizio del sistema frenante. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate e sono in fase di sviluppo applicativo con diversi clienti.
Per i dischi in ghisa per applicazioni auto proseguono le attività di miglioramento di prodotto e di processo, che verranno successivamente introdotte nei normali sviluppi applicativi per le più importanti case automobilistiche mondiali.
Particolare attenzione viene posta alla riduzione di peso del disco, che si traduce in una diminuzione del consumo di carburante e del conseguente impatto ambientale della vettura (minor emissione di CO2 ), linea guida del mercato automotive e di tutte le attività di sviluppo di Brembo.
Al riguardo va ricordato il nuovo concetto di disco, la cui produzione si sta estendendo a tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, che prevede l'accoppiamento di due diversi materiali: ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana, garantendo una riduzione di peso fino al 15%. Nel corso del 2015 si è rivolta particolare attenzione anche all'estetica dei dischi, con un esercizio di stile eseguito per il disco cofuso che, in futuro, potrebbe essere esteso a tutta la gamma dei prodotti.
Sono in costante progresso le attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni non convenzionali, che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto, da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri". Queste attività prevedono lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli di nuova generazione, con particolare attenzione alle caratteristiche di impatto ambientale (emissione di CO2 e polveri sottili, minimizzando l'usura dei dischi).
Di estrema importanza è anche lo sviluppo di materiali d'attrito innovativi, conformi ai futuri limiti legislativi, studiati per questi tipi di dischi. Brembo si può ritenere l'unico costruttore ad avere internamente le competenze per questo tipo di sviluppo.
Per quanto riguarda le motociclette stradali, è in corso la sperimentazione su dischi moto in carbonio ceramico prodotti con nuove formulazioni. La sperimentazione prevede anche l'identificazione dei migliori accoppiamenti con materiali d'attrito che verranno definiti nella prima metà del 2016.
Il progetto di pompe anteriori di gamma media è positivamente arrivato a conclusione, con il conseguente deposito di una domanda di brevetto, e nei primi mesi del 2016 verranno approntati i prototipi per la validazione funzionale. I clienti hanno apprezzato, fra gli altri vantaggi, anche la possibilità di intervenire sulla personalizzazione della pompa con investimenti contenuti.
Il concetto di impianto combinato per moto, con freno a tamburo posteriore e disco anteriore, ha riscontrato grande interesse sul mercato indiano, anche in relazione alla proposta di normativa che prevede per quel paese l'obbligatorietà di impianti combinati su veicoli di cilindrata inferiore a 125cc. Sono state quindi avviate sperimentazioni su più veicoli, con l'obiettivo di poter effettuare le forniture di serie entro il primo trimestre del 2017.
Infine, nel corso dell'anno sono state validate per applicazioni stradali le leve freno in lega di magnesio e sono stati definiti alcuni concetti per le future pinze top di gamma, mentre è in via di sviluppo un concetto di disco dal quale si attendono vantaggi in termini di feeling e comfort.
Per quanto riguarda le attività previste per i primi mesi del 2016 sulle applicazioni moto: saranno completate le attività di acquisizione di know-how sulla dinamica del veicolo, con la definizione di competenze fondamentali per gli sviluppi futuri; verranno approfondite le valutazioni su BBW (Brake By Wire) per moto in termini di sicurezza, sia tramite attività interne che tramite la condivisione con i clienti; verrà deciso se avviare lo sviluppo della prima pinza ECS per moto, adottando concetti e componenti derivati dalle esperienze su applicazioni auto.
Nell'ambito delle applicazioni racing è terminata la fase di messa a punto del nuovo materiale in carbonio per applicazioni F1 e GT e, per la prima volta dal 1999, viene nuovamente utilizzato in pista un materiale sviluppato interamente da Brembo. Tale materiale è diventato un riferimento per prestazioni in tutte le categorie dove è permesso l'utilizzo del carbonio: F1, GT, IRL (Indy Racing League). Il focus del 2015 è stato la stabilizzazione della catena produttiva e il miglioramento delle caratteristiche meccaniche, senza ridurre le prestazioni del sistema. Queste attività saranno ancora le principali aree di lavoro per tutto il 2016.
Il nuovo concetto di trascinamento disco utilizzato in F1, denominato WS (Wide Spline), ha permesso di utilizzare il materiale composito garantendo margini di sicurezza più elevati rispetto al vecchio trascinamento e, negli ultimi mesi del 2015, è stato proposto con successo sulle vetture LMP1 (Le Mans Prototype 1). Un top team di questa categoria inizierà la stagione 2016 direttamente con il nuovo concetto. Si procede, inoltre, con la parte di simulazione meccanica del disco composito per applicazioni F1/LMP1, dopo che sono state affinate le prime metodologie di simulazione sui fenomeni termoelastici del materiale disco e pastiglia.
A livello di sistemi, i nuovi prodotti sviluppati e messi a punto negli ultimi mesi continuano ad essere utilizzati con successo dai vari team. In particolare i nuovi sistemi idraulici, che Brembo ha proposto per rispondere alle richieste dei clienti sul tema della frenata "by wire", che si integrano con le nuove power unit e con i sistemi di recupero energia attualmente concessi dai regolamenti F1 e LMP1.
Sono in fase realizzativa sistemi BBW su 5 team di F1 e, con uno di questi, verrà realizzato un sistema BBW completo (un Brake By Wire di tipo elettroidraulico con elettrovalvola integrata) che sarà il prodotto Brembo più completo e rappresentativo per tali sistemi di controllo della frenata.
In campo motociclistico, nella classe MotoGP, un team sta utilizzando in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno contenente due concetti fortemente innovativi che si sono dimostrati particolarmente interessanti e che saranno proposti nel 2016 anche ad altre squadre.
Il 2016 porterà parecchi cambi regolamentari nella classe MotoGP e il più importante sarà l'abolizione delle leghe di alluminio-litio dalle pinze freno. Questa modifica al regolamento ha obbligato Brembo a rifare completamente tutti gli impianti del 2016 e il ritorno al materiale "tradizionale" non è stato indolore: sono serviti due cicli di sviluppo per ottenere le stesse prestazioni dell'impianto in alluminio-litio.
In collaborazione con il Politecnico di Milano e un suo spin-off continua lo sviluppo del sistema "ruota strumentata" (anteriore e posteriore). Si tratta di un sistema che permette ai tecnici di ricavare informazioni sulle coppie e sulle forze trasmesse a terra dal pneumatico, dimostratosi un ottimo strumento di sviluppo per correlare le misurazioni di telemetria, il feeling del pilota e le forze realmente trasmesse.
Sempre con il Politecnico di Milano è in corso un'attività di ricerca volta a migliorare le prestazioni finali del sistema cerchio-pneumatico, cercando di analizzare i due componenti in maniera congiunta e non come due oggetti separati.
Nel 2016 cambierà nella MotoGP il fornitore degli pneumatici (da Bridgestone a Michelin) e la ruota strumentata Brembo permetterà al team, che la sta sviluppando con l'ufficio tecnico del Gruppo, di avere informazioni preziose sul comportamento della motocicletta con i nuovi pneumatici.
Per il progetto Aeronautico, dopo l'ottenimento nel 2014 della certificazione tecnica "APDOA" da parte dell'EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza del Volo), Brembo ha avviato nei primi mesi del 2015 l'iter di certificazione anche sul processo produttivo tramite l'Agenzia nazionale ENA C. Il progetto del sistema frenante completo (pinza, dischi, ruote, parking brake e pompe), ufficialmente assegnato a Brembo nel giugno 2014, continua nel suo sviluppo secondo il piano concordato con Agusta ed ha superato nei primi mesi del 2015 la Preliminary Design Review (PDR). A Brembo è stato inoltre assegnato un nuovo progetto, relativo all'impianto frenante completo per un idrovolante in classe CS 23.
Con alcune Università, fra cui il già citato Politecnico di Milano e l'Università di Padova, sono in corso accordi di collaborazione con obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico: dai sistemi a controllo elettronico allo sviluppo di nuovi concetti di impianto, dalla simulazione di componenti in carbonio ai test per componenti aeronautici, e altro ancora.
Oltre a pinze e dischi freno, Brembo fornisce anche pastiglie con elevate prestazioni, grande affidabilità e qualità. Brembo Friction è una realtà solida e stabile, che sta continuando a sviluppare nuovi materiali che rispecchiano sempre meglio la filosofia Brembo di innovazione e di sviluppo tecnologico.
I materiali d'attrito senza rame (copper-free), scelti da diversi clienti per le elevate performance, sono adatti sia sul mercato europeo (più esigente in termini di prestazioni), sia su quello americano (più esigente nel comfort). Questi materiali sono stati sviluppati sia per applicazioni che utilizzano i dischi in ghisa, sia per quelle che montano dischi in materiale carbo-ceramico.
Congiuntamente ai materiali per applicazioni tradizionali, Brembo Friction sta sviluppando materiali per seguire le esigenze delle più recenti pinze Brembo come, ad esempio, quelle per gli stazionamenti elettrici.
La ricerca Brembo è impegnata anche a individuare soluzioni alle future esigenze dei mercati: motocicli, veicoli commerciali pesanti e veicoli per applicazioni speciali richiedono dischi con prestazioni molto elevate e, quindi, lo sviluppo sempre più intenso di materiali d'attrito non convenzionali.
Anche per le pastiglie freno il focus aziendale è indirizzato a mettere a punto materiali più leggeri e componenti innovativi in grado di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale e dell'emissione di CO2 e di polveri sottili nell'atmosfera.
Ciò vale anche per le pinze freno, con lo sviluppo di nuove soluzioni fra cui: l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze a pari prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza grazie a nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto.
Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, come anche la ricerca di soluzioni volte alla riduzione della massa,
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all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile. Nel primo semestre dell'anno si è concluso lo studio di una nuova tipologia di pinza atta ad acquisire nuovi segmenti di mercato: è terminata la fase di delibera concetto ed è in corso lo sviluppo applicativo con un importante cliente europeo.
Nel 2016 Brembo sarà in grado di produrre in serie una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico (temperatura inferiore a quella di fusione). Il processo utilizzato, per il quale è stato depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo semi-solid metal casting). Con questa tecnologia il risparmio di peso, a parità di prestazione, va dal 5 al 10% e dipende dalla geometria della pinza stessa.
La crescita programmata dei Centri Tecnici di Sviluppo, destinati a supportare l'espansione di Brembo in Cina e USA, procede coerentemente con l'acquisizione di importanti commesse in questi due mercati.
È in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti Brembo dei prodotti meccatronici, ossia degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali. In questo ambito, Brembo è stata scelta da un'importante cliente europeo quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo commerciale. L'inizio della produzione è programmato per il 2018.
L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto friction, avendo quindi la capacità di produrre al proprio interno avanzati materiali di attrito, rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.
Le attività di Advanced R&D sono incentrate sui sistemi meccatronici per gli impianti frenanti del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali strutturali. Con queste attività Brembo si sta predisponendo alle richieste del mercato previste per i prossimi anni, quando la forte spinta all'elettrificazione dei veicoli porterà ad una notevole integrazione del sistema frenante con il resto del veicolo e ad una continua ricerca di minor peso.
L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi veicolo, quali motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione-sterzo, permettendo un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.
In questa direzione Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema Brake By Wire, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Questo concetto d'impianto potrà avere applicazione su tutti i veicoli del futuro: non solo auto, ma anche veicoli commerciali e motociclette. Ulteriori sviluppi di integrazione di sistemi sono da tempo in fase di studio, ad esempio con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In fase avanzata di studio è anche un'innovativa architettura lato ruota veicolo con motore elettrico di trazione, freni Brake By Wire integrati e controllati elettronicamente, presentata all'ultimo Salone dell'automobile di Francoforte.
Anche nell'ambito dell'Advanced R&D sono proseguite le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.
In quest'ambito trova spazio il progetto Rebrake, finanziato dall'Unione Europea nel quadro del programma Marie Curie e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei
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fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito, con un'attenzione particolare al PM10 per il quale si punta a una riduzione del 50%.
La logica prosecuzione del progetto Rebrake è rappresentata dal progetto LowBraSys, anch'esso finanziato dall'Unione Europea, sviluppato nell'ambito del programma Horizon 2020. Il progetto è iniziato nel secondo semestre 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner che vede Brembo nel ruolo di coordinatore. In questo programma si applicheranno ad alcuni veicoli le metodologie e i prodotti in parte sviluppati nel progetto Rebrake, con l'obiettivo di dimostrarne concretamente l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.
Prosegue anche il progetto COBRA, avviato nel 2014 e finanziato nell'ambito dei programmi europei "Life +", in collaborazione con i partner del Kilometro Rosso, Italcementi e Istituto Mario Negri, e con la società di consulenza PNO Italia. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di una tecnologia a basso impatto ambientale, mirante alla riduzione del consumo di acqua ed energia nel ciclo di vita del componente pastiglia, sostituendo i leganti di origine organica (fenolici) con leganti cementizi.
Infine, è dei primi mesi del 2015 il finanziamento del progetto "LIBRA", il cui obiettivo è lo sviluppo di pastiglie freno che utilizzano piastrine in materiale composito (tipicamente resina) anziché acciaio, con un conseguente vantaggio in termini di leggerezza.
La politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata, anche nel 2015, in continuità con gli indirizzi seguiti nei più recenti esercizi, mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto, sullo scenario internazionale.
Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (27%), in Nord America (40%), in Polonia (15%), in Cina (9%) e in Repubblica Ceca (6%)
Gli investimenti effettuati in Italia hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature per la produzione, oltre a € 11.644 migliaia relativi a costi di sviluppo.
Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo sullo scenario mondiale, sono continuati e tuttora proseguono gli investimenti di Brembo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione e l'internalizzazione del Gruppo sul mercato nordamericano. Diversi i programmi di investimento attualmente in corso in quest'area:
nuovo impianto di oltre 35 mila metri quadrati che a regime sarà in grado di realizzare una produzione di circa 2 milioni di pinze di alluminio all'anno, destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) in Europa, Asia, Stati Uniti e Messico. L'investimento totale, che coprirà il triennio 2015 – 2017, sarà pari a € 32 milioni.
Nell'area dell'Est Europa sono tuttora in corso investimenti destinati ad aumentare la capacità produttiva dei poli industriali integrati di Dabrowa Gornicza (Polonia) e Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca), dedicati rispettivamente alla fusione e lavorazione di dischi freno per auto e veicoli commerciali e alla fusione, lavorazione e montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio. Contemporaneamente continua il piano di investimenti, che abbraccia gli esercizi compresi tra il 2014 e il 2017 per un totale di circa € 34 milioni, per l'avvio di un nuovo stabilimento a Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.
Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2015 presso tutte le unità operative è stato pari a € 155.909 migliaia di cui € 137.512 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 18.397 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. Al fine di ottimizzare tale valore, il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) è conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel luglio 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.
Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:
Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di
1 Si veda "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per la Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi"(documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici)
Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella politica e procedura di gestione del rischio, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.
L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.
La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D. Lgs. n. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.
Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della nuova politica di gestione dei rischi sono le seguenti:
Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.
In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.
Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.
Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti che su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.
Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.
Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.
I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.
Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.
Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).
Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.
Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.
Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.
Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.
Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.
Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.
Con riferimento agli altri rischi di compliance, compresi quelli derivanti dall'appartenenza al Segmento Star di Borsa Italiana, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e sugli assetti proprietari disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:
Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal codice penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo, o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.
Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:
Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.
Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.
Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).
Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 19,32% della posizione finanziaria lorda.
L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.
Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.
Si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato; il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.
Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della politica di gestione dei rischi, Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.
Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.
Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: Property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.
L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.
Illustrazione di Luca Savorani.
Disco freno auto Brembo PVT Plus e pastiglia freno
ispirati a Giacomo Balla Futurismo
Leggerezza, maggiore resistenza alle cricche termiche e minor usura delle pastiglie freno sono i benefici della nuova camera di ventilazione di questo disco freno.
Nel corso del 2015 Brembo ha implementato le necessarie modifiche organizzative in coerenza con la situazione dei mercati, l'evoluzione del business, l'innovazione continua e la crescita.
Nell'ambito delle Direzioni Centrali, la Direzione Tecnica e Advanced R&D, al fine di garantire una sempre maggiore efficacia dei processi di delibera delle applicazioni e sviluppare sinergie ed efficienze tra i differenti business, ha ridisegnato l'organizzazione dell'area Testing & Validation creando un centro di competenza a livello corporate per la gestione dei banchi dinamici.
Ha inoltre rafforzato la struttura organizzativa dell'area Testing & Validation Sistemi, con la creazione di ruoli di project management per un miglior coordinamento fra le aree di prova e la Direzione Tecnica Sistemi. Parallelamente l'area Meccatronica ha rivisto la sua struttura e creato un team inter-funzionale dedicato ai progetti meccatronici, con il compito di prepararne la produzione in serie, valutarne le soluzioni tecniche e individuare i partner necessari.
La Direzione Amministrazione e Finanza ha proseguito il processo di riorganizzazione avviato a fine 2014 andando a rafforzare la struttura delle aree contabili delle società italiane e il presidio internazionale dell'area fiscale.
Nella Direzione Qualità e Ambiente è stata creata una nuova funzione di Warranties Management con il compito di assicurare uniformità nella gestione delle garanzie a livello globale e interdivisionale. Inoltre, nella stessa Direzione, la funzione Sicurezza e Ambiente ha rivisto la propria struttura a livello centrale, mirando a una maggiore focalizzazione sulle specifiche tematiche ambientali e di sicurezza, oltre che a una sempre migliore gestione del coordinamento globale dei Responsabili Sicurezza e Ambiente di stabilimento. Infine, la Direzione Comunicazione ha visto l'avvicendamento del vertice.
Per le aree di business, nelle Direzioni Operations della Divisione Sistemi sono state create due posizioni di Know-How Leader: una legata all'industrializzazione
per le attività di lavorazione, trattamenti e montaggio, l'altra focalizzata sui processi delle fonderie di alluminio. La struttura dell'area Tecnologie Fonderie Alluminio è stata rivista in un'ottica di ottimizzazione dei processi di coordinamento internazionale delle attività di progettazione, sviluppo prodotto e industrializzazione di fonderia, nonché di maggiore focalizzazione sui progetti divisionali e interdivisionali. È stato anche creato un ruolo di Project Management volto a stimolare l'elaborazione e l'implementazione di progetti di miglioramento nelle varie aree degli stabilimenti di lavorazione e montaggio della divisione a livello globale. Sempre nella Divisione Sistemi è stata focalizzata l'attenzione sul business dei veicoli commerciali (Ve.Co.) con la creazione di due nuove funzioni: un ruolo di Direttore Mercato Ve.Co. e uno di Coordinatore Progetti Pilota e Ve.Co. nell'ambito della Direzione Commerciale; un ruolo di Responsabile Sviluppo Applicazioni Progetti Pilota e Ve.Co. nella Direzione Tecnica. Inoltre, nella Direzione Tecnica Sistemi è entrato il nuovo Responsabile Progettazione.
Anche la Divisione Dischi ha rivisto la struttura delle Direzioni Operations, sia Lavorazione che Fonderia: in entrambe sono state riorganizzate le aree di Project Management e le strutture delle Tecnologie per assicurare un sempre miglior presidio globale dei relativi processi. Nell'ambito delle Fonderie di ghisa è stato creato un ruolo di Launch Management, per supervisionare la fase di lancio dei nuovi siti industriali, e uno di Know-How Leader Manufacturing. Sempre nella Divisione Dischi è stato potenziato il presidio dei clienti per i mercati Industrial & Commercial Vehicles.
Per quanto concerne le società estere del Gruppo, l'area Cina ha visto un cambio al vertice con l'arrivo del nuovo CEO; ha centralizzato la gestione della qualità ed ha rafforzato la struttura industriale dopo un articolato processo di revisione organizzativa, che ha portato alla creazione di due aree specifiche, Dischi e Sistemi, nello stabilimento di lavorazione e montaggio di Nanchino. In Brembo Argentina è cambiato il vertice aziendale con l'ingresso di un nuovo General Manager.
In merito alla formazione, dall'inizio dell'anno gli sforzi sono stati indirizzati alla ricerca di nuovi strumenti e metodologie, con l'obiettivo di offrire alla popolazione aziendale competenze essenziali per supportare e anticipare le richieste del mercato.
Base del catalogo dell'offerta formativa è, tra l'altro, il percorso "finance" per non specialisti, che quest'anno si è arricchito di un ulteriore livello (il terzo) sul cost management: un investimento importante per offrire alle risorse del Gruppo strumenti efficaci per la lettura e la gestione economico-finanziaria del business. Altro caposaldo del catalogo è il Project Management, disegnato per dare strumenti, metodologie e punti di vista innovativi a quanti gestiscono progetti complessi. Inoltre, poiché da sempre il prezioso know-how tecnico-specialistico viene valorizzato in quanto punto focale dell'azienda, è continuato l'impegno di Brembo Academy: una vera e propria scuola di formazione aziendale. Certificata ISO 9001 a fine 2014 e riconfermata alla fine dell'anno appena concluso, questa "Facoltà" aziendale persegue l'obiettivo di valorizzare e trasmettere in maniera strutturata il sapere Brembo basandosi unicamente su docenti interni. Fondamentale strumento di Brembo Academy è il percorso di Knowledge Management, completamente rinnovato e rilanciato nel 2015: tre giornate d'aula, dove teoria e pratica si alternano in un mix studiato per preparare i formatori della stessa Brembo Academy.
Per quanto riguarda la formazione tecnico-specialistica sono state proposte diverse novità, che coniugano le specifiche competenze necessarie alle diverse fasi di avanzamento del business. Partendo dall'area R&D si possono trovare nuovi corsi di statistica, tribologia e nuove frontiere della progettazione. Al contempo, l'ormai tradizionale R&D Academy è sempre attiva ed è stata preparata per essere "esportata" nei Centri Tecnici Brembo di tutto il mondo. Di nuova progettazione il percorso di logistica in cinque livelli che, mediante aule internazionali, ha coinvolto le Supply Chain delle Divisioni Sistemi e Dischi offrendo a persone di tutto il mondo approfondite competenze in ambito logistico. Altro percorso fondamentale è la formazione Six Sigma, che nel 2015 ha coinvolto alcune decine di specialisti preparandoli affinché possano offrire al cliente prodotti e servizi di sempre migliore qualità. Durante l'anno sono partiti due team, che hanno lavorato ad altrettanti progetti aziendali, con l'obiettivo di certificarsi Six Sigma Green Belt.
La formazione Brembo mira a coinvolgere sempre più le risorse aziendali anche in ottica di auto-sviluppo. A tal fine un progetto strategico è stato, nel 2015, il rifacimento completo del portale Training e Development, sia in lingua italiana che in lingua inglese, sempre più user friendly grazie ad un'interfaccia accattivante e ricco di informazioni preziose per chi vuole crescere in azienda.
Per quanto riguarda lo Sviluppo, vanno segnalati il rinnovo dello strumento e del processo di gestione della prestazione BYR (Brembo Yearly Review) e l'implementazione del relativo nuovo formato elettronico, che hanno registrato un elevato interesse, con un aumento del 20% della redemption totale. Ciò rappresenta la base per un processo globale di Talent Management e Succession Planning sempre più rigoroso e basato su elementi oggettivi di valutazione delle prestazioni.
La rilevazione dei Fabbisogni Formativi del prossimo anno, lanciata a fine 2015, conferma sostanzialmente i trend formativi dell'anno appena concluso, avvalorandone ulteriormente la validità.
In sintesi, le iniziative formative del 2015 sono state 784 per un totale di 361 corsi e 57.664 ore di formazione erogate, con un totale di 4.933 partecipanti.
Tutti i siti produttivi del Gruppo applicano il medesimo sistema di gestione Health, Safety, Environment (HSE): questo approccio integrato verso gli aspetti di salute, sicurezza del lavoro e ambiente, permette il miglioramento continuo delle prestazioni degli stabilimenti. Tale miglioramento si raggiunge attraverso una definizione univoca in tutto il Gruppo delle attività preventive, volte sia alla riduzione dei rischi sul lavoro, sia alla riduzione dell'impatto ambientale.
La definizione a livello Corporate di linee guida sui principali aspetti di HSE, l'utilizzo efficiente delle risorse naturali, l'ottimizzazione dei flussi logistici, la gestione dei near miss (ovvero dei "quasi infortuni") sono alcuni degli esempi di come Brembo traduce nella pratica il suo intendimento.
La funzione HSE a livello Corporate definisce e controlla i sistemi, le attività e i programmi volti a garantire la sicurezza, la salute, il benessere dei dipendenti e il rispetto dell'ambiente; inoltre, supporta le organizzazioni locali nell'attuazione dei programmi di miglioramento e di investimento, tenendo conto delle specificità di ciascun sito produttivo e delle diverse realtà geografiche.
Nel corso del 2015 la Direzione Qualità e Ambiente ha affinato uno strumento utile a migliorare sia l'efficacia nel processo di reazione a seguito di accadimento di un incidente (anche di origine ambientale), infortunio o near miss, sia l'efficienza nel processo di condivisione dei casi di incidenti tra i vari siti del Gruppo. La condivisione dei casi consente ai siti non coinvolti nell'incidente di agire preventivamente, risolvendo le cause che potrebbero portare all'accadimento di eventi similari. Lo strumento, nella parte di analisi delle cause che determinano l'incidente, si ispira ai principi definiti dalla metodologia nota come "problem solving".
Un idoneo software distribuito ai siti li supporta quindi nel:
formazioni o dati di maggior dettaglio relativamente ad un evento accaduto.
Per favorire l'uso della piattaforma di analisi, l'ente Sicurezza e Ambiente di Corporate ha predisposto, oltre a istruzioni operative sull'utilizzo dello strumento, un piano di formazione mirato verso tutti i Responsabili Sicurezza e Ambiente di sito del Gruppo. Lo strumento è stato messo a disposizione dei siti all'inizio del 2015 e, dopo una prima fase di sperimentazione, è ora utilizzato in modo continuativo.
Lo strumento utilizzato per l'analisi degli incidenti permette anche la raccolta dei dati ambientali e di sicurezza sul lavoro (numero e giorni di infortunio, tonnellate di rifiuti prodotti, energia consumata, ecc.).
Obiettivo di questa nuova piattaforma, che sostituisce quella usata in precedenza, è di avere a disposizione uno strumento più strutturato, che renda più rapida ed efficiente la raccolta delle informazioni dai siti, nonché la successiva elaborazione dei dati e degli indicatori di Gruppo. Nel definire il nuovo standard sono state introdotte anche delle modifiche rispetto alla precedente versione, al fine di rendere più efficace e completo tale strumento: ad esempio, l'aggiornamento del pacchetto di indicatori è stato definito facendo riferimento a standard internazionali, come il GRI (Global Reporting Initiative).
Anche nel 2015 Brembo ha deciso di aderire volontariamente al progetto implementato da Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione indipendente e no profit che lavora per prevenire il riscaldamento globale della terra e proteggere le risorse naturali. Il progetto prevede che vengano raccolti e rendicontati (relativamente all'anno di calendario precedente) i dati dei siti Brembo sulle emissioni di gas a effetto serra (es. anidride carbonica o CO2 ) che sono ritenuti responsabili del riscaldamento globale del pianeta. Le attività svolte possono essere così riassunte:
I dati confluiscono successivamente in un report che fotografa anche come l'azienda si sia strutturata per gestire l'emissione dei gas serra e quali azioni abbia implementato per ridurre il proprio impatto ambientale. Il report viene quindi inviato a CDP che si fa carico, dopo idonea valutazione, di consuntivare e pubblicare (a livello sia italiano che mondiale) i risultati ottenuti dalle aziende partecipanti all'iniziativa. Nel corso del 2015 Brembo ha ulteriormente affinato la metodologia di definizione e raccolta dei dati dai siti: ad esempio, è stata allargata la casistica delle attività aziendali che emettono gas serra, inserendo le emissioni dovute ai voli aerei utilizzati per lavoro dai dipendenti.
Per Brembo questa attività rappresenta un'ulteriore e importante passo in avanti verso una sempre più attenta gestione dei propri impatti ambientali, anche al di là degli obblighi legislativi vigenti.
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.
Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.
Nel rimandare al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commenta in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento intercorse nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. riunitasi il 23 aprile 2015 ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 e la distribuzione agli azionisti di:
Il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società slovacca Belt & Buckle S.r.o. Pertanto, a partire dal 1° maggio 2015 il business infanzia (0,1%, del fatturato consolidato di Brembo nel 2014) è uscito dal perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il 12 giugno 2015 Brembo S.p.A. ha firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della propria partecipazione di controllo del 65% in Sabelt S.p.A., società attiva nella produzione di cinture di sicurezza e sedili per auto di alta gamma e da competizione. L'accordo, che ha avuto efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, ha segnato l'uscita del business di Sabelt S.p.A. (1,8%, del fatturato consolidato di Brembo nel 2014) dal perimetro di consolidamento del Gruppo.
Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A., è stata posta in liquidazione per volontà unanime dei soci. La società è pertanto uscita dal perimetro del Gruppo con decorrenza 1° gennaio 2015.
L'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2015 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:
Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 che, sommato alle 1.747.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale di Brembo S.p.A. Il prezzo minimo e massimo d'acquisto è rispettivamente € 0,52 (cinquantadue centesimi di euro) e € 40,00 (quaranta euro), per un esborso massimo previsto di € 64.000.000. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.
Nel corso del 2015 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Società controllate costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea – Obblighi di cui agli artt. 36 e 39 del regolamento mercati
In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 5 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.
Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.
Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.
Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2015 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 372.389 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e il risultato netto consolidato, pari a € 183.962 migliaia, è superiore di € 80.649 migliaia a quello di Brembo S.p.A.
| (in migliaia di euro) | Utile netto 2015 |
Patrimonio Netto al 31.12.2015 |
Utile netto 2014 |
Patrimonio Netto al 31.12.2014 |
|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | 103.313 | 309.463 | 68.824 | 257.476 |
| Rettifiche di consolidamento: | ||||
| Patrimonio Netto delle società consolidate e attribuzione | ||||
| del risultato delle stesse | 124.967 | 617.033 | 107.691 | 531.502 |
| Avviamenti e altri plusvalori allocati | 0 | 8.696 | (2.387) | 8.162 |
| Eliminazione dividendi infragruppo | (56.480) | 0 | (53.838) | 0 |
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | 0 | (263.152) | (3.489) | (272.688) |
| Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV | ||||
| valutate con il metodo del Patrimonio Netto | (2.683) | 1.661 | 6.562 | 4.354 |
| Eliminazione degli utili infragruppo | 84 | (6.001) | (369) | (5.811) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 16.604 | 19.847 | 5.690 | 13.335 |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi | (1.843) | (5.695) | 370 | (5.357) |
| Totale rettifiche di consolidamento | 80.649 | 372.389 | 60.230 | 273.497 |
| VALORI CONSOLIDATI | 183.962 | 681.852 | 129.054 | 530.973 |
Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da jointventure tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.
In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.
I dati relativi ai primi mesi dell'anno ci consentono di guardare al futuro con prudente ottimismo, sebbene in un quadro globale di forte volatilità.
Pinza freno moto Brembo M-50, ispirata a Pablo Picasso, Cubismo. Illustrazione di Luca Savorani.
Questa pinza è il risultato dell'impiego di sofisticati programmi di calcolo di "ottimizzazione topologica" che consente di rimuovere materiale dalle zone della pinza ove esso non serve, in modo da avvicinarsi il più possibile alla struttura ottimale, che abbina la massima rigidezza alla massima leggerezza.
La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 103.312.836,52 come segue:
Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Disco e pinza moto Harley Davidson Night Rod Special
ispirato a Keith Haring Graffitismo
Sicurezza e controllo, potenza di frenata e alte prestazioni in ogni situazione. Il sensore di velocità è stato abilmente stilizzato garantendo alla moto un design efficiente, con il classico stile Harley.
Il titolo Brembo chiude l'anno 2015 a € 44,68 segnando una crescita del 61,4% rispetto ad inizio anno. Il titolo ha registrato quindi una performance estremamente positiva, toccando un minimo di periodo il giorno 12 gennaio a € 26,42 ed un massimo a € 44,96 il 1° dicembre. Brembo, nel corso dell'anno, ha avuto un andamento migliore sia rispetto all'indice FTSE MIB che ha chiuso in rialzo dell' 11,93% sia all'indice italiano del segmento Star (+38,25%) nonchè all'indice europeo Euro Stoxx Total Market Value Small (+12,17%).
II titolo Brembo, in tutto il 2015, ha inoltre avuto una performance superiore anche all'indice della Componentistica Automobilista Europea (BBG EMEA Automobiles Parts), che chiude l'anno in rialzo del 12,94%.
Durante il corso del 2015 l'andamento dei più rappresentativi indici azionari è stato moderatamente positivo. Il nodo più spinoso del 2015 è stato il rallentamento delle economie dei paesi emergenti; gli ultimi mesi dell'anno hanno mostrato un quadro molto diversificato: a fronte dei segnali di stabilizzazione emersi in Cina, la situazione è rimasta preoccupante in altri paesi, come il Brasile e la Russia.
Il 2016 si è aperto con notevoli incertezze a livello macroeconomico e di settore, che si sono riflesse nell'andamento borsistico del titolo, arrivato a perdere oltre il 25% ad inizio febbraio. Successivamente il titolo ha gradualmente recuperato i livelli di fine 2015 arrivando a chiudere il 9 marzo a € 43,55.
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 34.727.914 | 34.727.914 | |||
| N. azioni ordinarie | 66.784.450 | 66.784.450 | |||
| Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) | 206.149.731 | 188.652.168 | |||
| Utile netto del periodo (euro) | 103.312.837 | 68.824.318 | |||
| Prezzo di Borsa (euro) | |||||
| Minimo | 26,420 | 18,880 | |||
| Massimo | 44,960 | 29,660 | |||
| Fine esercizio | 44,680 | 27,700 | |||
| Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) | |||||
| Minimo | 1.764 | 1.261 | |||
| Massimo | 3.002 | 1.981 | |||
| Fine esercizio | 2.984 | 1.850 | |||
| Dividendo lordo unitario | 0,8 (*) | 0,8 |
(*) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 21 aprile 2016
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relator: Matteo Tiraboschi.
Opera ispirata a Fortunato Depero, Futurismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
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| Formula 1 | |
|---|---|
| Campionato piloti | Lewis Hamilton - Mercedes |
| Campionato costruttori | Mercedes |
| GP2 | |
| Campionato piloti | Stoffel Vandoorne - ART |
| Campionato costruttori | ART |
| GP3 | |
| Campionato piloti | Esteban Ocon - ART |
| Campionato costruttori | ART |
| World Series by Renault | |
| Campionato piloti | Oliver Rowland - Fortec |
| Campionato costruttori | Fortec |
| F3 Euroseries | |
| Campionato piloti | Felix Rosenqvist - Prema |
| Campionato costruttori | Prema |
| Verizon IndyCar Series | |
| Campionato piloti | Scott Dixon - Target Chip Ganassi Racing |
| Team | Target Chip Ganassi Racing |
| 500 miglia Indianapolis | |
| Juan Pablo Montoya - Team Penske | |
| Super Formula Giappone | |
| Campionato piloti | Hiroaki Ishiura - Tom's |
| Campionato costruttori | Tom's |
| Campionato F3 Giappone | |
| Campionato piloti | Nick Cassidy - Tom's |
| Campionato costruttori | Tom's |
AUTO
| FIA World Endurance Championship | |
|---|---|
| L MP1 |
Campionato piloti: Hartley, Webber, Bernhard - Porsche |
| Team: Porsche | |
| GTE PRO | Campionato piloti: Lietz - Porsche Manthey |
| Team: Porsche Manthey | |
| GTE AM | Campionato piloti: Basov, Bertolini, Shaytar - Ferrari Italia SMP Racing |
| Team: Ferrari Italia SMP Racing | |
| 24 Hours of Le Mans | |
| L MP1 |
Bamber, Tandy, Hulkenberg - Porsche |
| L MP2 |
Howson, Bradley, Lapierre - Oreca |
| GTE AM | Basov, Bertolini, Shaytar - Ferrari |
| Tudor United SportsCar Championship | |
| Prototype | Team: João Barbosa, Christian Fittipaldi - #5 Action Express Racing Corvette DP |
| PC | Team: Jon Bennett, Colin Braun - #54 CORE Autosport Oreca FLM09 |
| GTLM | Team: Patrick Pilet, Bill Auberlen - #25 BMW Team RLL BMW Z4 GTE |
| GTD | Team: Townsend Bell, Bill Sweedler - #63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia GT3 |
| Pirelli World Challenge GT Series | |
| GT | Team: Johnny O'Connell - #3 Cadillac Racing ATS-V R |
| GTA | Team: Frankie Montecalvo - #66 Bayshore Racing DragonSpeed |
| Mercedes-Benz SLS AMG GT3 | |
| GT Cup | Team: Colin Thompson - #11 Kelly-Moss Motorsport Porsche 911 GT3 Cup |
| GTS | Team: Michael Cooper - #10 Blackdog Speed Shop Chevrolet Camaro |
| TC | Team: Corey Fergus - #00 Motorsports Promotions Porsche Cayman |
| TCA | Team: Jason Wolfe - #36 Wolfe Trucking Kinetic Motorsports Kia Forte Koup |
| TCB | Team: Johan Schwartz - #25 TechSport/CASgroup/Promatex/Serengeti/ |
| ZERO | cancer Chevy Sonic |
| GT3 Blancpain Endurance Series | |
| Campionato piloti | Robin Frijns - Audi WRT |
| Campionato costruttori | Audi WRT |
| ORE International Overall & Trophy Truck Class | |
| Team | Carlos 'Apdaly' Lopez - #5 RPM Racing Chevy Rally Ford F-150 |
| ORE International Tecate SC | ORE Baja 1000 |
| Team | Rob MacCachren - #11 Ford F-150 |
| NASC AR Xfinity Series |
|
| Campionato piloti | Chris Buesher |
| Team | Ford Roush Fenway Racing |
| Campionati Rally | |
| WRC 2 | |
| Team | Skoda Motorsport – Skoda Fabia R5 |
| Campionati "ruote aperte" | |
|---|---|
| Formula 1 | |
| Campionato piloti | Lewis Hamilton - Mercedes |
| Campionato costruttori | Mercedes |
| IRL | |
| Campionato piloti | Scott Dixon - Target Chip Ganassi Racing |
| 500 miglia Indianapolis | |
| Will Power - Team Penske | |
| GP2 | |
| Campionato piloti | Stoffel Vandoorne - ART Grand Prix |
| GP3 | |
| Campionato piloti | Esteban Ocon - ART Grand Prix |
| Formula3 | |
| E uropean |
Campionato piloti: Felix Rosenqvist - Prema Powerteam |
| Campionati "ruote coperte" | |
| FIA World Endurance Championship | |
| L MP1 Privati |
Campionato piloti: Beche, Imperatori, Prost - Rebellion - Oreca |
| L MP2 |
Campionato piloti: Canal Rusinov - G-Drive Racing - Ligier |
| 24 Hours of Le Mans | |
| L MP2 |
Campionato piloti: Howson, Lapierre, Bradley - HKG KCMG Oreca |
| 05-Nissan | |
| GTE Pro Class | Campionato piloti: Gavin, Milner, Taylor - Corvette Racing C7 R |
| Nascar | |
| Craftsman Truck Series | Campionato piloti: Erik Jones - Kyle Busch Motorsports |
| Xfinity Series | Campionato piloti: Chris Beuscher - Roush Fenway Racing |
| Tudor United SportsCar Championship | |
| P Class | Campionato piloti: Barbossa, Fittipaldi - Action Express - Coyote |
| L MPC Class |
Campionato piloti: Bennet, Braun - Core Autosport - Oreca LMPC |
| ELMS | |
| LMP2 | Campionato piloti: Wirdheim, Hirsch, Lancaster - Geaves Gibson |
| GTC | Campionato piloti: Dermont - TDS BMW Z4 |
| BLANCPAIN | |
| GT | Campionato piloti: Buncombe, Rep, Chiyo - Nissan GTR Nismo GT3 |
| Campionato costruttori: RJN Nissan GTR Academy - Nissan GTR | |
| Nismo GT3 |
| GT | Campionato piloti: Parante, Ramos - McLaren 650S |
|---|---|
| Campionato costruttori: Toes Martin Motorsport – McLaren 650S | |
| Touring Car | |
| British | Campionato piloti: Sheddon - Team Dynamic Honda |
| Campionato costruttori: Honda Yuasa Racing - Team Dynamic Honda | |
| DTM | Campionato piloti: Wehrlein - Mercedes AMG C63 DTM |
| WTC | Campionato piloti: Lopez - Citroen C-Elysee |
| A ustralian V8 Supercar |
Campionato piloti: Mark Winterbottom - Pepsi Max Crew |
| Campionato costruttori: Red Bull Racing Australia | |
| I nternational TCR |
Campionato piloti: Comini - Seat Leon TCR |
| Campionato costruttori: Target Competition - Seat Leon TCR | |
| Japanese Super GT | |
| Classe 500 | Campionato piloti: Matsuda, Quintarelli - Nismo Nissan GT-R |
| Campionato costruttori: Nismo Nissan GT-R | |
| Classe 300 | Campionato piloti: Couto, Chiyo - Gainer Nissan GTR |
| Campionato costruttori: Gainer Nissan GTR | |
| Campionati Rally |
| FIA Rally Raid | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti | Nasser Al-Attiyah - Mini ALL 4 Racing X Raid |
|
| Dakar Sud America | ||
| Campionato piloti | Nasser Al-Attiyah - Mini Qatar Raid Team |
| Moto GP | |
|---|---|
| Campionato piloti | Jorge Lorenzo - #99 Yamaha Movistar |
| Campionato costruttori | Yamaha |
| Moto2 | |
| Campionato piloti | Johann Zarco - #5 Ajo Motorsport |
| Campionato costruttori | Kalex |
| Moto3 | |
| Campionato piloti | Danny Kent - #52 Leopard Racing |
| Campionato costruttori | Honda |
| Campionati Mondiali SBK | |
| World Superbike | |
| Campionato piloti | Jonathan Rea - #65 Kawasaki |
| Campionato costruttori | Kawasaki |
| World Superstock 1000 | |
| Campionato piloti | Lorenzo Savadori - #32 Aprilia |
| Campionato costruttori | Aprilia |
| American Superbike | |
| Campionato piloti | Cameron Beaubier |
| Campionato costruttori | Yamaha Graves |
| JSB | |
| Campionato piloti | Katsuyuki Nakasuga |
| Campionato costruttori | Yamaha |
| BSB | |
| SBK | Campionato piloti: Josh Brookes |
| Campionato costruttori: Milwaukee Yamaha | |
| Supersport | Campionato piloti: L.Stapleford |
| CIV | |
| Moto3 | Campionato piloti: Marco Bezzecchi - Team Minimoto |
| Portomaggiore - Mahindra MGP30 | |
| SBK | Campionato piloti: Michele Pirro - Team Barni - Ducati 1199R |
| SS600 | Campionato piloti: Massimo Roccoli - Team Laguna Motoracing - |
| MV Agusta F3 | |
| CEV | |
| Moto3 | Campionato piloti: Nicolo Bulega - KTM |
| Moto2 | Campionato piloti: Edgar Pons - Pons Racing |
| M | |
| F SBK |
Campionato piloti: Gregory Leblanc - Kawasaki SRC |
| F SSP |
Campionato piloti: Cedric Tangre - Suzuki GSXR-600 |
| Endurance | |
| Superstock | Team Traqueur Louit Moto 33 |
| Enduro | |
|---|---|
| E 1 |
Campionato piloti: Eero Remes - TM 250 |
| E 2 |
Campionato piloti: Antoine Meo - Ktm 250 sxf |
| E 3 |
Campionato piloti: Matthias Bellino - Husqvarna 300 |
| E J |
Campionato piloti: Jamie MCcanney - Husqvarna 250 |
| Trial | |
| TR1 Mondiale | Campionato piloti: Toni Bou - Montesa 4RT Solo pompe freno (vinto |
| anche mondiale indoor) | |
| Rally Raid | |
| Dakar | Marc Coma - KTM |
| Road Race | |
| N orth West 200 |
Alistair Seeley - Tyco BMW |
| Grand Prix Macau | Peter Hickman - Briges equipment BMW |
| World Superbike | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti | Jonathan Rea – #65 Kawasaki | |
| Campionato costruttori | Kawasaki | |
| JSB 1000 | ||
| Campionato piloti | Katsuyuki Nakasuga | |
| Campionato costruttori | Yamaha | |
| J-GP2 | ||
| Campionato piloti | Yuuki Takahashi | |
| Campionato costruttori | Moriwaki | |
| CIV | ||
| SBK | Campionato piloti: Michele Pirro | |
| Road Race | ||
| Grand Prix Macau | Lee Hardy – RAF Reserves BMW |
|
| Motocross | ||
| MX1 Campionato Italiano piloti | Alessandro Lupino – Honda Team Assomotor |
Pinza freno auto Brembo Extrema, ispirata a Renè Magritte, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
I tratti distintivi della pinza "Extrema" di Brembo sono frutto di un design asciutto ed essenziale, decisamente più aperto e scavato rispetto ai prodotti precedenti.
Opera ispirata a Salvador Dalì, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
82
| di cui con parti | di cui con parti | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2015 | correlate | 31.12.2014 | correlate | Variazione |
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 589.777 | 539.977 | 49.800 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 40.843 | 43.705 | (2.862) | ||
| Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita | 2 | 43.946 | 40.789 | 3.157 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 14.502 | 14.664 | (162) | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 3 | 24.999 | 28.176 | (3.177) | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 11.631 | 9.710 | 1.180 | 10.451 | |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 5.116 | 6.123 | (1.007) | ||
| Imposte anticipate | 6 | 55.552 | 55.591 | (39) | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 786.366 | 730.205 | 56.161 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 247.661 | 230.655 | 17.006 | ||
| Crediti commerciali | 8 | 311.217 | 3.302 | 286.893 | 3.353 | 24.324 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 36.386 | 38.559 | (2.173) | ||
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 814 | 10.146 | 9.484 | (9.332) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 202.104 | 14.405 | 206.024 | 19.904 | (3.920) |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 798.182 | 772.277 | 25.905 | |||
| TOTALE ATTIVO | 1.584.548 | 1.502.482 | 82.066 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2015 | di cui con parti correlate |
31.12.2014 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.728 | 34.728 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 137.250 | 109.269 | 27.981 | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 325.912 | 257.922 | 67.990 | ||
| Risultato netto di periodo | 12 | 183.962 | 129.054 | 54.908 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 681.852 | 530.973 | 150.879 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 5.695 | 5.357 | 338 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 687.547 | 536.330 | 151.217 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 211.886 | 1.796 | 271.079 | 14.212 | (59.193) |
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 3.263 | 6.198 | (2.935) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 1.026 | 14.382 | 4.945 | (13.356) | |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 15.294 | 9.640 | 5.654 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 30.334 | 7.627 | 32.793 | 8.136 | (2.459) |
| Imposte differite | 6 | 13.001 | 14.563 | (1.562) | ||
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 274.804 | 348.655 | (73.851) | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 147.398 | 16.878 | 202.605 | 33.363 | (55.207) |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 1.059 | 6.675 | (5.616) | ||
| Debiti commerciali | 17 | 349.941 | 9.740 | 308.977 | 14.491 | 40.964 |
| Debiti tributari | 18 | 14.052 | 14.385 | (333) | ||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 2.830 | 645 | 2.185 | ||
| Altre passività correnti | 19 | 106.917 | 11.980 | 84.210 | 2.064 | 22.707 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 622.197 | 617.497 | 4.700 | |||
| TOTALE PASSIVO | 897.001 | 966.152 | (69.151) | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 1.584.548 | 1.502.482 | 82.066 |
84
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2015 | di cui con parti correlate |
31.12.2014 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 2.073.246 | 5.110 | 1.803.335 | 4.608 | 269.911 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 13.759 | 3.369 | 13.915 | 3.344 | (156) |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 11.982 | 10.720 | 1.262 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (1.053.804) | (74.762) | (928.724) | (64.078) | (125.080) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 24 | 9.391 | 6.442 | 2.949 | ||
| Altri costi operativi | 25 | (338.286) | (6.347) | (296.304) | (6.597) | (41.982) |
| Costi per il personale | 26 | (356.369) | (5.583) | (329.584) | (6.154) | (26.785) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 359.919 | 279.800 | 80.119 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (108.637) | (101.351) | (7.286) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 251.282 | 178.449 | 72.833 | |||
| Proventi finanziari | 28 | 36.590 | 52.477 | (15.887) | ||
| Oneri finanziari | 28 | (44.391) | (66.155) | 21.764 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 28 | (7.801) | (501) | (13.678) | (571) | 5.877 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 29 | 18 | 145 | (127) | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 243.499 | 164.916 | 78.583 | |||
| Imposte | 30 | (57.694) | (36.232) | (21.462) | ||
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 185.805 | 128.684 | 57.121 | |||
| Interessi di terzi | (1.843) | 370 | (2.213) | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 183.962 | 129.054 | 54.908 | |||
| RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) | 31 | 2,83 | 1,98 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 185.805 | 128.684 | 57.121 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 1.786 | (6.752) | 8.538 |
| Effetto fiscale | (585) | 1.609 | (2.194) |
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
20 | (410) | 430 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
1.221 | (5.553) | 6.774 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | 69 | 92 | (23) |
| Effetto fiscale | (19) | (26) | 7 |
| Variazione della riserva di conversione | 16.575 | 15.805 | 770 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | |||
| nell'utile/(perdita) del periodo | 16.625 | 15.871 | 754 |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 203.651 | 139.002 | 64.649 |
| Quota di pertinenza: | |||
| – di terzi | 1.841 | (382) | 2.223 |
| – del Gruppo | 201.810 | 139.384 | 62.426 |
86
| (in migliaia di euro) DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO Risultato prima delle imposte Ammortamenti/Svalutazioni Plusvalenze/Minusvalenze |
31.12.2015 99.347 243.499 |
31.12.2014 42.511 164.916 |
|---|---|---|
| 108.637 | 101.351 | |
| (674) | 284 | |
| Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | 2.611 | (6.563) |
| Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale | 789 | 967 |
| Accantonamenti a fondi relativi al personale | 802 | 1.374 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 13.612 | 9.650 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 369.276 | 271.979 |
| Imposte correnti pagate | (61.186) | (32.515) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (2.591) | (3.733) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (27.502) | (26.093) |
| attività finanziarie | (389) | (964) |
| crediti commerciali | (37.021) | (36.938) |
| crediti verso altri e altre attività | 1.150 | 4.544 |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti commerciali | 54.207 | 7.392 |
| debiti verso altri e altre passività | 12.788 | 17.025 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante | 3.550 | 11.396 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 312.282 | 212.093 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (18.397) | (17.359) |
| materiali | (137.511) | (109.417) |
| finanziarie (partecipazioni) | (209) | 0 |
| Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate, al netto delle disponibilità liquide dismesse | 9.280 | 0 |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni | 2.481 | 3.083 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (144.356) | (123.693) |
| Dividendi pagati nel periodo | (52.030) | (32.519) |
| Versamenti in c/capitale a società consolidate da parte degli azionisti di minoranza | 0 | 640 |
| Incassi (pagamenti) relativi a variazioni nelle interessenze di minoranza | 0 | 1.700 |
| Variazione di fair value di strumenti derivati | (684) | 429 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 130.002 | 112.503 |
| Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine | (233.657) | (115.137) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (156.369) | (32.384) |
| Flusso monetario complessivo | 11.557 | 56.016 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 913 | 820 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | 111.817 | 99.347 |
| (in migliaia di euro) | Capitale sociale | Altre riserve | Riserva di Hedging (*) |
Utili / (perdite) portati a nuovo |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2014 | 34.728 | 93.513 | (116) | 207.209 | |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 56.497 | ||||
| Pagamento dividendi | |||||
| Aumento di capitale in società consolidate da parte di azionisti di minoranza |
|||||
| Operazione cessione quote Belt & Buckle a terzi azionisti | (242) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | |||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | (5.132) | ||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(410) | ||||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (*) |
66 | ||||
| Variazione della riserva di conversione | 15.806 | ||||
| Risultato netto del periodo | |||||
| Saldo al 1° gennaio 2015 | 34.728 | 109.319 | (50) | 257.922 | |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 357 | 76.667 | |||
| Pagamento dividendi | |||||
| Operazione cessione Belt & Buckle e Sabelt | 1.129 | ||||
| Acquisto azioni proprie relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(30) | ||||
| Riclassifiche (**) | 10.997 | (10.997) | |||
| Componenti del risultato complessivo: | |||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 1.201 | ||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
20 | ||||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (*) |
50 | ||||
| Variazione della riserva di conversione | 16.577 | ||||
| Risultato netto del periodo | |||||
| Saldo al 31 dicembre 2015 | 34.728 | 137.250 | 0 | 325.912 | |
(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale;
88
(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito della delibera assembleare del 23 aprile 2015 per acquisto ulteriori azioni proprie.
| Patrimonio Netto | Patrimonio Netto di terzi |
Capitale e riserve di terzi |
Risultato di terzi | Patrimonio Netto di Gruppo |
Risultato netto di periodo |
|---|---|---|---|---|---|
| 429.207 | 4.857 | 4.770 | 87 | 424.350 | 89.016 |
| 0 | 87 | (87) | 0 | (56.497) | |
| (32.519) | 0 | (32.519) | (32.519) | ||
| 640 | 640 | 640 | 0 | ||
| 242 | 242 | (242) | |||
| (5.143) | (11) | (11) | (5.132) | ||
| (410) | 0 | (410) | |||
| 0 | 66 | ||||
| 15.805 | (1) | (1) | 15.806 | ||
| 128.684 | (370) | (370) | 129.054 | 129.054 | |
| 536.330 | 5.357 | 5.727 | (370) | 530.973 | 129.054 |
| 0 | (370) | 370 | 0 | (77.024) | |
| (52.030) | 0 | (52.030) | (52.030) | ||
| (374) | (1.503) | (1.503) | 1.129 | ||
| (30) | 0 | (30) | |||
| 0 | 0 | ||||
| 1.201 | 0 | 1.201 | |||
| 0 | 20 | ||||
| 0 | 50 | ||||
| 16.575 | (2) | (2) | 16.577 | ||
| 185.805 | 1.843 | 1.843 | 183.962 | 183.962 | |
| 687.547 | 5.695 | 3.852 | 1.843 | 681.852 | 183.962 |
Illustrazione di Maurizio Tacqui.
ispirato a Salvador Dalì Surrealismo
La particolare foratura sulla fascia frenante interrompe il velo d'acqua in caso di guida su bagnato, migliorando la risposta dell'impianto frenante.
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim e Santo Antônio de Posse), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2015 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
In data 3 marzo 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.
Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2015, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A., e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.
Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la recuperabilità delle attività fiscali differite, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, i benefici ai dipendenti e gli impegni per leasing operativi. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
– Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2015 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2015:
L'IFRIC 21 chiarisce che un'entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. È richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21. Questa interpretazione non ha avuto impatti sul Bilancio consolidato del Gruppo.
La modifica allo IAS 19 chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni da parte dei dipendenti a piani a benefici definiti è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui è prestato, anziché allocare le contribuzioni sui periodi di servizio. L'applicazione del nuovo principio non ha avuto effetti sul Bilancio consolidato del Gruppo.
Questi miglioramenti comprendono:
Le modifiche all'IFRS 2, IFRS 3, IAS 16, IAS 38 e IAS 24 non sono applicabili al Gruppo. Per quanto riguarda le modifiche all'IFRS 8 le informazioni circa le valutazioni svolte dal management nell'applicare i criteri di aggregazione previsti dal paragrafo 12 dell'IFRS 8 sono presentate nella nota 33 delle presenti Note illustrative.
Questi miglioramenti comprendono:
Le modifiche all'IFRS 3, IFRS 13 e IAS 40 non sono applicabili al Gruppo.
Nella tabella di seguito rappresentata sono infine indicate le altre modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente bilancio:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| IFRS 9 Financial Instruments | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRS 14 Regulatory deferral accounts | NO | 1 gennaio 2016 |
| IFRS 15 Revenue from contracts with customers | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRS 16 Leases | NO | 1 gennaio 2019 |
| Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Applying the consolidation exception (issued in December 2014) |
NO | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | non definita |
| Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative (issued on 18 December 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle (issued on September 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements (issued in August 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants (issued in June 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (issued in May 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 11: Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations (issued in May 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses (issued in January 2016) |
NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) | NO | 1 gennaio 2017 |
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2015 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato nella nota 33 delle presenti Note illustrative. Di seguito si riportano le operazioni societarie avvenute nel corso del 2015:
• il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società Belt & Buckle S.r.o. Pertanto, a partire dal 1° maggio 2015 il business infanzia (0,1%, del fatturato consolidato nel 2014) è uscito dal perimetro di consolidamento del Gruppo;
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).
Il Conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di Conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del Conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel Conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel Conto economico.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.
Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di Conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a Conto economico.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):
| Euro contro Valuta | Al 31.12.2015 | Medio dicembre 2015 |
Al 31.12.2014 | Medio dicembre 2014 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dollaro statunitense | 1,088700 | 1,109625 | 1,214100 | 1,328843 | |||
| Yen giapponese | 131,070000 | 134,286506 | 145,230000 | 140,377215 | |||
| Corona svedese | 9,189500 | 9,354485 | 9,393000 | 9,096886 | |||
| Zloty polacco | 4,263900 | 4,182785 | 4,273200 | 4,184466 | |||
| Corona ceca | 27,023000 | 27,285003 | 27,735000 | 27,535832 | |||
| Peso messicano | 18,914500 | 17,599483 | 17,867900 | 17,662094 | |||
| Sterlina britannica | 0,733950 | 0,725986 | 0,778900 | 0,806429 | |||
| Real brasiliano | 4,311700 | 3,691603 | 3,220700 | 3,122767 | |||
| Rupia indiana | 72,021500 | 71,175220 | 76,719000 | 81,068883 | |||
| Peso argentino | 14,097200 | 10,249537 | 10,275500 | 10,774471 | |||
| Renminbi cinese | 7,060800 | 6,972997 | 7,535800 | 8,188248 | |||
| Rublo russo | 80,673600 | 68,006843 | 72,337000 | 51,011253 | |||
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 20 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
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Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno
parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto Economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
• l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
• nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
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I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.
Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo è esposto al rischio della loro fluttuazione.
Brembo pone in essere contratti di copertura del rischio di tasso (in particolare Interest rate swap) al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili relativamente alle coperture.
È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2015. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 750 migliaia (€ 1.446 migliaia al 31 dicembre 2014), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio trimestrale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2014 e 2015, si è applicata ai cambi medi del 2014 e 2015 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/CNY | 2,74% | (61,9) | 65,4 | 4,26% | (21,3) | 23,1 |
| EUR/GBP | 2,45% | 4,2 | (4,4) | 2,12% | 5,1 | (5,3) |
| EUR/JPY | 2,39% | 4,3 | (4,5) | 2,29% | 29,6 | (31,0) |
| EUR/PLN | 1,96% | (2,3) | 2,4 | 0,79% | 0,3 | (0,3) |
| EUR/SEK | 1,11% | (0,7) | 0,7 | 1,95% | (4,2) | 4,3 |
| EUR/USD | 2,59% | (52,5) | 55,3 | 3,96% | (240,1) | 259,9 |
| EUR/INR | 3,16% | (0,5) | 0,5 | 3,50% | 0,3 | (0,3) |
| EUR/CZK | 1,00% | 2,0 | (2,0) | 0,49% | 0,1 | (0,1) |
| EUR/CHF | 3,20% | 13,4 | (14,3) | 0,70% | (0,2) | 0,2 |
| EUR/AUD | 4,26% | 0,1 | (0,1) | 2,72% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/CNY | 2,22% | (4,6) | 4,8 | 4,66% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/EUR | 1,98% | (0,4) | 0,4 | 0,79% | 55,4 | (56,2) |
| PLN/GBP | 2,63% | 0,5 | (0,5) | 2,34% | (1,1) | 1,1 |
| PLN/USD | 2,73% | 5,3 | (5,6) | 4,35% | (51,1) | 55,8 |
| PLN/CZK | 2,36% | 0,2 | (0,2) | 0,71% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/CHF | 2,68% | (2,2) | 2,3 | 1,25% | 5,3 | (5,4) |
| GBP/EUR | 2,40% | (2,5) | 2,7 | 2,11% | 9,3 | (9,7) |
| GBP/USD | 1,78% | (2,0) | 2,1 | 2,67% | 0,7 | (0,8) |
| GBP/AUD | 4,79% | (10,5) | 11,5 | 1,87% | 0,0 | 0,0 |
| USD/CNY | 1,41% | 1,1 | (1,1) | 0,97% | 3,0 | (3,1) |
| USD/EUR | 2,58% | 113,5 | (119,6) | 4,08% | 198,6 | (215,4) |
| USD/MXN | 5,10% | 36,0 | (39,9) | 3,16% | (67,7) | 72,1 |
| BRL/EUR | 12,10% | 124,0 | (158,2) | 3,38% | 43,3 | (46,3) |
| BRL/USD | 13,02% | 43,8 | (56,9) | 5,42% | 22,0 | (24,5) |
| JPY/EUR | 2,40% | 2,3 | (2,4) | 2,24% | 2,0 | (2,1) |
| JPY/USD | 1,68% | 0,3 | (0,4) | 5,06% | 1,3 | (1,4) |
| CNY/EUR | 2,75% | 178,6 | (188,7) | 4,35% | 122,0 | (133,1) |
| CNY/JPY | 2,14% | 1,1 | (1,2) | 5,63% | 3,8 | (4,2) |
| CNY/USD | 1,40% | (61,6) | 63,3 | 0,97% | (8,9) | 9,1 |
| INR/EUR | 3,19% | 19,5 | (20,8) | 3,51% | (24,1) | 25,9 |
| INR/JPY | 2,44% | (8,2) | 8,6 | 4,59% | 0,2 | (0,2) |
| INR/USD | 2,53% | 30,3 | (31,9) | 1,79% | 22,1 | (22,9) |
| CZK/EUR | 0,99% | 16,5 | (16,9) | 0,49% | 27,4 | (27,6) |
| CZK/GBP | 1,91% | 15,0 | (15,5) | 2,42% | 2,7 | (2,8) |
| CZK/PLN | 2,34% | 7,6 | (8,0) | 0,72% | 2,5 | (2,6) |
| CZK/USD | 2,27% | (49,4) | 51,7 | 4,27% | 232,1 | (252,8) |
| ARS/BRL | 9,80% | 47,3 | (57,5) | 7,18% | 48,4 | (55,9) |
| ARS/EUR | 6,67% | (50,3) | 57,5 | 4,93% | 42,9 | (47,4) |
| ARS/USD | 6,87% | 3,4 | (3,9) | 6,04% | 0,8 | (1,0) |
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.
Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2015 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 90.287 | 90.287 | 90.287 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 268.997 | 282.410 | 61.589 | 186.783 | 34.038 |
| Debiti verso altri finanziatori | 4.316 | 5.177 | 990 | 3.135 | 1.052 |
| Leasing finanziari | 6 | 6 | 3 | 3 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 360.846 | 360.846 | 360.846 | 0 | 0 |
| Totale | 724.452 | 738.726 | 513.715 | 189.921 | 35.090 |
Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2015 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2015, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 79,18% del totale (totale linee di credito a disposizione € 434 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attivita (passività) finanziarie valutate al fair value: | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 0 | 0 | 0 | 0 | 314 | 0 |
| Interest rate swap | 0 | 0 | 0 | 0 | (68) | 0 |
| Derivato incorporato | 0 | 0 | 864 | 0 | 0 | (135) |
| Opzione Belt & Buckle S.r.o. | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.700) |
| Totale attivita (passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | 0 | 864 | 0 | 246 | (1.835) |
| Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value: | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (256.898) | 0 | 0 | (324.730) | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (4.307) | 0 | 0 | (5.502) | 0 |
| Totale attività (passività) per le quali | ||||||
| viene indicato il fair value | 0 | (261.205) | 0 | 0 | (330.232) | 0 |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| Saldo finale | 864 |
|---|---|
| Movimenti a conto economico | 999 |
| Movimenti a patrimonio netto | 1.700 |
| Saldo iniziale | (1.835) |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 |
b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| Attività finanziarie disponibili per la rivendita | 307 | 99 | 307 | 99 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 11.274 | 10.468 | 11.274 | 10.468 | |
| Crediti commerciali | 311.217 | 286.893 | 311.217 | 286.893 | |
| Finanziamenti e crediti | 32.931 | 38.200 | 32.931 | 38.200 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 202.104 | 206.024 | 202.104 | 206.024 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (359.284) | (473.684) | (367.385) | (489.457) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (4.322) | (12.225) | (4.322) | (12.266) | |
| Debiti commerciali | (349.941) | (308.977) | (349.941) | (308.977) | |
| Altre passività correnti | (106.917) | (84.210) | (106.917) | (84.210) | |
| Altre passività non correnti | (1.026) | (14.382) | (1.026) | (14.382) | |
| Derivati | 864 | 111 | 864 | 111 | |
| Totale | (262.793) | (351.683) | (270.894) | (367.497) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:
Illustrazione di Maurizio Tacqui.
ispirato a Tom Wesselmann Pop Art
La pinza Brembo B-M8 ha vinto l'Engineered New Product Award 2015 rappresentando un'innovazione nel campo ingegneristico e un avanzamento nello "stato dell'arte" nel campo tecnologico.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.
| Impianti e | Attrezzature industriali e |
Immobilizzazioni in corso |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | macchinari | commerciali | Altri beni | e acconti | Totale |
| Costo storico | 23.833 | 186.470 | 721.461 | 157.592 | 30.220 | 20.699 | 1.140.275 |
| Fondo ammortamento | 0 | (53.319) | (419.954) | (136.439) | (25.546) | 0 | (635.258) |
| Fondo svalutazione | 0 | 0 | (1.430) | 0 | 0 | (445) | (1.875) |
| Consistenza al 1° gennaio 2014 | 23.833 | 133.151 | 300.077 | 21.153 | 4.674 | 20.254 | 503.142 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | (15) | 453 | 9.451 | (23) | 121 | (51) | 9.936 |
| Riclassifiche | 128 | 6.666 | (4.843) | 9.685 | 1.740 | (13.514) | (138) |
| Acquisizioni | 592 | 9.210 | 62.270 | 12.994 | 3.066 | 21.285 | 109.417 |
| Alienazioni | 0 | (3) | (1.602) | (539) | (17) | (121) | (2.282) |
| Ammortamenti | 0 | (8.753) | (59.333) | (9.340) | (2.419) | 0 | (79.845) |
| Perdita di valore | 0 | (159) | (9) | (19) | 0 | (66) | (253) |
| Totale variazioni | 705 | 7.414 | 5.934 | 12.758 | 2.491 | 7.533 | 36.835 |
| Costo storico | 24.538 | 203.315 | 776.023 | 186.126 | 36.019 | 28.270 | 1.254.291 |
| Fondo ammortamento | 0 | (62.595) | (468.418) | (152.207) | (28.854) | 0 | (712.074) |
| Fondo svalutazione | 0 | (155) | (1.594) | (8) | 0 | (483) | (2.240) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 24.538 | 140.565 | 306.011 | 33.911 | 7.165 | 27.787 | 539.977 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 55 | 2.211 | 7.700 | 577 | 198 | 439 | 11.180 |
| Variazione area di consolidamento | (559) | (2.035) | (1.001) | (965) | (69) | (150) | (4.779) |
| Riclassifiche | 228 | 1.987 | 15.109 | 1.187 | 359 | (18.820) | 50 |
| Acquisizioni | 104 | 4.223 | 41.497 | 12.017 | 2.248 | 77.422 | 137.511 |
| Alienazioni | 0 | (1) | (1.375) | (202) | (26) | 0 | (1.604) |
| Altro | 0 | 0 | (655) | 0 | 0 | 0 | (655) |
| Ammortamenti | 0 | (9.780) | (63.616) | (12.493) | (3.074) | 0 | (88.963) |
| Perdita di valore | 0 | (2.738) | (201) | 1 | 0 | (2) | (2.940) |
| Totale variazioni | (172) | (6.133) | (2.542) | 122 | (364) | 58.889 | 49.800 |
| Costo storico | 24.366 | 208.500 | 819.455 | 194.266 | 37.030 | 87.160 | 1.370.777 |
| Fondo ammortamento | 0 | (71.568) | (513.217) | (160.233) | (30.229) | 0 | (775.247) |
| Fondo svalutazione | 0 | (2.500) | (2.769) | 0 | 0 | (484) | (5.753) |
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 24.366 | 134.432 | 303.469 | 34.033 | 6.801 | 86.676 | 589.777 |
Nel corso del 2015 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 137.511 migliaia, di cui € 77.422 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.
Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia, Cina e Repubblica Ceca, oltre che in Italia.
I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 1.604 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.
Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2015 ammontano a € 88.963 migliaia (2014: € 79.845 migliaia).
Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | In leasing | Non in leasing | In leasing | Non in leasing |
| Terreni | 0 | 24.366 | 570 | 23.968 |
| Fabbricati | 0 | 134.432 | 11.779 | 128.786 |
| Impianti e macchinari | 104 | 303.365 | 2.011 | 304.000 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3 | 34.030 | 4 | 33.907 |
| Altri beni | 274 | 6.527 | 298 | 6.867 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 86.676 | 0 | 27.787 |
| Totale | 381 | 589.396 | 14.662 | 525.315 |
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.
| Costi di sviluppo |
Avviamento | Immobilizzazioni a vita utile indefinita |
Subtotale | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | A+B | C | D | C+D | ||
| Costo storico | 105.886 | 57.660 | 1.033 | 58.693 | 30.080 | 69.506 | 99.586 | 264.165 |
| Fondo ammortamento | (59.832) | 0 | 0 | 0 | (25.574) | (57.999) | (83.573) | (143.405) |
| Fondo svalutazione | (721) | (19.134) | (3) | (19.137) | (505) | 0 | (505) | (20.363) |
| Consistenza al 1° gennaio 2014 | 45.333 | 38.526 | 1.030 | 39.556 | 4.001 | 11.507 | 15.508 | 100.397 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 57 | 3.620 | 0 | 3.620 | (3) | 223 | 220 | 3.897 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 113 | (270) | (157) | (157) |
| Acquisizioni | 11.667 | 0 | 0 | 0 | 1.089 | 4.603 | 5.692 | 17.359 |
| Alienazioni | (1.075) | 0 | 0 | 0 | (8) | (2) | (10) | (1.085) |
| Ammortamenti | (10.802) | 0 | 0 | 0 | (1.556) | (4.763) | (6.319) | (17.121) |
| Perdita di valore | (1.475) | (2.387) | 0 | (2.387) | 1 | (271) | (270) | (4.132) |
| Totale Variazioni | (1.628) | 1.233 | 0 | 1.233 | (364) | (480) | (844) | (1.239) |
| Costo storico | 115.238 | 62.154 | 1.033 | 63.187 | 31.217 | 72.492 | 103.709 | 282.134 |
| Fondo ammortamento | (70.678) | 0 | 0 | 0 | (27.076) | (61.465) | (88.541) | (159.219) |
| Fondo svalutazione | (855) | (22.395) | (3) | (22.398) | (504) | 0 | (504) | (23.757) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 43.705 | 39.759 | 1.030 | 40.789 | 3.637 | 11.027 | 14.664 | 99.158 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 118 | 3.157 | 0 | 3.157 | 3 | 231 | 234 | 3.509 |
| Variazione area di consolidamento | (4.260) | 0 | 0 | 0 | (531) | (2) | (533) | (4.793) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 20 | (63) | (43) | (43) |
| Acquisizioni | 12.141 | 0 | 0 | 0 | 1.034 | 5.222 | 6.256 | 18.397 |
| Alienazioni | (177) | 0 | 0 | 0 | (26) | 0 | (26) | (203) |
| Ammortamenti | (9.689) | 0 | 0 | 0 | (1.232) | (4.819) | (6.051) | (15.740) |
| Perdita di valore | (995) | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | (994) |
| Totale Variazioni | (2.862) | 3.157 | 0 | 3.157 | (731) | 569 | (162) | 133 |
| Costo storico | 119.162 | 57.038 | 1.033 | 58.071 | 29.849 | 71.964 | 101.813 | 279.046 |
| Fondo ammortamento | (77.931) | 0 | 0 | 0 | (26.439) | (60.368) | (86.807) | (164.738) |
| Fondo svalutazione | (388) | (14.122) | (3) | (14.125) | (504) | 0 | (504) | (15.017) |
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 40.843 | 42.916 | 1.030 | 43.946 | 2.906 | 11.596 | 14.502 | 99.291 |
118
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 119.162 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2015 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 9.689 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.
Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 18.473 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 11.982 migliaia (2014: € 10.720 migliaia).
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 995 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Dischi - Sistemi e Moto: | ||
| Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) | 15.678 | 14.059 |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) | 954 | 856 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 991 | 929 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 9.143 | 8.583 |
| After Market - Performance Group: | ||
| Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) | 2.006 | 2.006 |
| Ap Racing Ltd. | 14.144 | 13.326 |
| Totale | 42.916 | 39.759 |
Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2016-2018 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% a seconda dei casi. Il tasso di sconto utilizzato è pari a 6,9% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto.
In caso di variazione del WACC da 6,9% a 7,4% o del tasso di crescita da 1% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
La voce pari a € 1.030 migliaia è costituita dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards 98 S.A. In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.
Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 6.256 migliaia e si riferiscono per € 1.034 migliaia all'acquisto di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa alla graduale implementazione e sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning).
In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:
| 31.12.2014 | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
Dividendi | Altre variazioni | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | 27.789 | 8.841 | (12.000) | 20 | 24.650 |
| Petroceramics S.r.l. | 387 | 12 | (20) | (30) | 349 |
| Totale | 28.176 | 8.853 | (12.020) | (10) | 24.999 |
Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 140.413 | 119.499 | ||
| Altri ricavi e proventi | 1.687 | 1.156 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (44.842) | (40.244) | ||
| Altri costi operativi | (35.545) | (34.573) | ||
| Costi per il personale | (30.190) | (27.183) | ||
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 31.523 | 18.655 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (4.671) | (4.634) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 26.852 | 14.021 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (88) | 9 | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 26.764 | 14.030 | ||
| Imposte | (7.883) | (1.128) | ||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 18.881 | 12.902 | ||
| % possesso | 50% | 50% | ||
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (600) | (9) | ||
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 8.841 | 6.442 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 26.721 | 23.243 |
| Altre attività immateriali | 257 | 129 |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) | 131 | 127 |
| Imposte anticipate | 1.627 | 3.486 |
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 28.736 | 26.985 |
| Rimanenze | 16.880 | 15.850 |
| Crediti commerciali | 13.909 | 20.602 |
| Altri crediti e attività correnti | 2.209 | 2.139 |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 1 | 1 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 20.308 | 22.922 |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 53.307 | 61.514 |
| TOTALE ATTIVO | 82.043 | 88.499 |
| Capitale sociale | 4.000 | 4.000 |
| Altre riserve | 29.739 | 41.606 |
| Utili / (perdite) portati a nuovo | (3.943) | (4.752) |
| Risultato netto di periodo | 18.881 | 12.902 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 48.677 | 53.756 |
| Altre passività non correnti | 102 | 40 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 3.720 | 2.138 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 2.943 | 2.867 |
| Imposte differite | 5 | 572 |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 6.770 | 5.617 |
| Debiti commerciali | 16.853 | 20.933 |
| Debiti tributari | 4.127 | 2.548 |
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 15 |
| Altre passività correnti | 5.601 | 5.630 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 26.596 | 29.126 |
| TOTALE PASSIVO | 33.366 | 34.743 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 82.043 | 88.499 |
| % possesso | 50% | 50% |
| Avviamento | 1.033 | 1.033 |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (722) | (122) |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 24.650 | 27.789 |
| Petroceramics S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 1.594 | 1.840 | ||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 58 | 372 | ||
| % possesso | 20% | 20% | ||
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | 0 | 144 | ||
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 12 | 218 | ||
| Totale attività correnti | 2.667 | 2.581 | ||
| Totale attività non correnti | 269 | 508 | ||
| Totale passività correnti | 1.088 | 1.053 | ||
| Totale passività non correnti | 102 | 99 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.746 | 1.937 | ||
| % possesso | 20% | 20% | ||
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 349 | 387 | ||
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 307 | 99 |
| Crediti verso collegate | 9.710 | 0 |
| Strumenti derivati | 417 | 273 |
| Altro | 1.197 | 808 |
| Totale | 11.631 | 1.180 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., dell'1,20% nella società Fuji Co. e del 2,8% nella società E-novia S.r.l. (acquisita a marzo 2015).
Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, per € 9 milioni di nominale, e garantito dalla controllante di quest'ultima (Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A.) con una fidejussione a prima richiesta che prevede, tra l'altro, un impegno di pagamento diretto a favore di Brembo S.p.A. fino al 70% dell'importo dovuto da Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Il finanziamento è scaduto e, al fine di non pregiudicare le ragioni di Brembo S.p.A. nelle more di un possibile rinnovo del finanziamento per il quale sono tuttora in corso trattative, Brembo S.p.A. ha agito in via monitoria nei confronti di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e della garante Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. Pur includendolo tra le "Attività non correnti", si ritiene di mantenere l'iscrizione del credito in bilancio per il suo valore nominale (oltre interessi) in quanto non vi sono elementi che ostino al suo completo recupero.
La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 4.857 | 5.713 |
| Crediti tributari | 226 | 376 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 33 | 34 |
| Totale | 5.116 | 6.123 |
Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.
I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.
Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:
| Totale | 42.551 | 41.028 |
|---|---|---|
| Imposte differite | (13.001) | (14.563) |
| Imposte anticipate | 55.552 | 55.591 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.
Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 41.028 | 34.383 |
| Imposte differite generate | (1.384) | (1.807) |
| Imposte anticipate generate | 21.696 | 26.169 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (16.713) | (17.907) |
| Oscillazione cambi | (779) | (1.316) |
| Variazione aliquota | (682) | 0 |
| Riclassifiche | (301) | (76) |
| Variazione area di consolidamento | 293 | 0 |
| Altri movimenti | (607) | 1.582 |
| Saldo finale | 42.551 | 41.028 |
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature | 12.482 | 12.351 | 18.167 | 20.022 | (5.685) | (7.671) |
| Costi di sviluppo | 28 | 28 | 0 | 94 | 28 | (66) |
| Avviamento e altre attività a vita indefinita | 0 | 0 | 12 | 250 | (12) | (250) |
| Altre attività immateriali | 87 | 17 | 1.960 | 1.413 | (1.873) | (1.396) |
| Altre attività finanziarie | 0 | 0 | 0 | 130 | 0 | (130) |
| Crediti commerciali | 4.004 | 2.743 | 141 | 179 | 3.863 | 2.564 |
| Rimanenze | 10.269 | 9.434 | 72 | 72 | 10.197 | 9.362 |
| Altri crediti e attività correnti | 2 | 178 | 111 | 211 | (109) | (33) |
| Passività finanziarie | 0 | (142) | 0 | 0 | 0 | (142) |
| Altre passività finanziarie | 527 | 644 | 75 | (13) | 452 | 657 |
| Fondi per rischi e oneri | 6.451 | 3.577 | 0 | 0 | 6.451 | 3.577 |
| Fondi relativi al personale | 9.944 | 8.202 | 1.225 | 1.432 | 8.719 | 6.770 |
| Debiti commerciali | 437 | 377 | 3 | 0 | 434 | 377 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 10 | 0 | 0 | 0 | 10 | 0 |
| Altre passività | 4.549 | 3.641 | 0 | 0 | 4.549 | 3.641 |
| Altro | 12.804 | 14.785 | 1.903 | 1.203 | 10.901 | 13.582 |
| Perdite fiscali | 4.626 | 10.186 | 0 | 0 | 4.626 | 10.186 |
| Compensazioni imposte anticipate e differite | (10.668) | (10.430) | (10.668) | (10.430) | 0 | 0 |
| Totale | 55.552 | 55.591 | 13.001 | 14.563 | 42.551 | 41.028 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre il 50% dei propri investimenti dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026. La società, sulla base dei nuovi investimenti effettuati nell'esercizio, ha proceduto al calcolo di recuperabilità del beneficio dell'anno, sulla base anche della stima del beneficio utilizzabile nell'arco temporale di un periodo di tre esercizi, periodo di riferimento dei piani aziendali predisposti. La società ha pertanto iscritto imposte anticipate che al 31 dicembre 2015 ammontano a Pln 3.433 migliaia (€ 805 migliaia) e iscritti nella voce "altro" della tabella sopra riportata.
La società Brembo Czech Sro. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 368 milioni (scadenza 2018), e di Czk 133,7 milioni (scadenza 2021) su cui la società ha iscritto imposte anticipate pari a Czk 284,2 milioni. Al 13 dicembre 2015 il potenziale beneficio fiscale futuro non iscritto ammonta a Czk 217,5 milioni (pari a circa € 8 milioni) in quanto, sulla base delle attuali previsioni, non vi sono evidenze certe che detto beneficio possa essere utilizzato entro la scadenza.
Le società Brembo Czech Sro., Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., Brembo Argentina S.A. e Corporacion Upwards '98 S.A. vantano crediti per imposte anticipate sulle perdite dell'esercizio e dei precedenti, per un totale di € 4.626 migliaia, valutando l'esistenza di presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base di piani strategici aggiornati.
Si segnala inoltre che:
Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) 31.12.2015 Materie prime 98.906 Prodotti in corso di lavorazione 48.549 Prodotti finiti 82.413 Merci in viaggio 17.793 |
Totale | 247.661 | 230.655 |
|---|---|---|---|
| 13.874 | |||
| 77.004 | |||
| 43.647 | |||
| 96.130 | |||
| 31.12.2014 |
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Variazione area di consolidamento |
31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 32.605 | 12.810 | (8.501) | 443 | (1.742) | 35.615 |
Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.
Al 31 dicembre 2015 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:
| Totale | 311.217 | 286.893 |
|---|---|---|
| Crediti verso collegate e joint venture | 2.158 | 2.218 |
| Crediti verso clienti | 309.059 | 284.675 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività.
I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 6.110 migliaia, così movimentato:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Variazione area di consolidamento |
31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 5.808 | 3.431 | (2.395) | (6) | (728) | 6.110 |
La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati (con esclusione delle note credito e fatture da emettere al 31 dicembre 2015 pari a un valore netto negativo di € 43.583 migliaia). Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| Totale | 360.910 | 321.968 |
|---|---|---|
| Clienti non quotati | 150.754 | 113.358 |
| Clienti quotati | 210.156 | 208.610 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 | 31.12.2014 | Svalutazione 2014 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 187.005 | 39 | 183.843 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.282 | 79 | 4.359 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 11.932 | 26 | 7.696 | 308 |
| Scaduto da più di 60 gg | 8.937 | 2.082 | 12.712 | 1.562 |
| Totale | 210.156 | 2.226 | 208.610 | 1.870 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 10,0% | 11,0% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 20.964 | 22.897 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 | 31.12.2014 | Svalutazione 2014 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 142.244 | 403 | 100.942 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.244 | 0 | 5.003 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 2.328 | 195 | 2.845 | 396 |
| Scaduto da più di 60 gg | 3.938 | 3.286 | 4.568 | 3.542 |
| Totale | 150.754 | 3.884 | 113.358 | 3.938 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 3,3% | 7,5% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 5.029 | 8.478 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2016.
Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2016.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 8.345 | 6.106 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 16.862 | 23.034 |
| Altri crediti | 11.179 | 9.419 |
| Totale | 36.386 | 38.559 |
Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.951 migliaia.
Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) Crediti verso società collegate 0 Strumenti derivati 447 Depositi cauzionali 365 Altri crediti 2 Totale 814 |
||
|---|---|---|
| 10.146 | ||
| 0 | ||
| 175 | ||
| 486 | ||
| 9.485 | ||
| 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Il credito incluso al 31 dicembre 2014 nella voce "Crediti verso società collegate", derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l., per € 9 milioni di nominale (oltre interessi), è stato riclassificato alla voce "Altre attività finanziarie" commentate alla nota 4 delle presenti Note illustrative, in quanto la società è stata posta in liquidazione nel corso del secondo semestre 2015.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| nel rendiconto finanziario | 111.817 | 99.347 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati | ||
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari | (90.287) | (106.677) |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 202.104 | 206.024 |
| Denaro e valori in cassa | 124 | 124 |
| Depositi bancari e postali | 201.980 | 205.900 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 12.531 migliaia (nel 2014 € 14.694 migliaia).
Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015 aumenta di € 150.879 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.
128
Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2015 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie da € 0,52 nominali cadauna.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2014 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015:
| (n. di azioni) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 66.784.450 | 66.784.450 |
| Azioni proprie | (1.747.000) | (1.747.000) |
| Totale azioni in circolazione | 65.037.450 | 65.037.450 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2015 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 23 aprile 2015 della Capogruppo Brembo S.p.A., destinando l'utile dell'esercizio 2014, pari a € 68.824 migliaia come segue:
agli azionisti, in occasione del ventesimo anniversario della quotazione in Borsa della società, un dividendo lordo straordinario di € 0,2 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
alla riserva ex art. 6 comma 2 D.lgs. 38/2005 € 357 migliaia;
Le principali variazioni della voce sono legate alla cessione delle partecipazioni in Belt & Buckle S.r.o. e Sabelt S.p.A. a terzi azionisti.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) Debiti verso banche: |
Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| – c/c ordinario e c/anticipi | 90.287 | 0 | 90.287 | 106.677 | 0 | 106.677 |
| – mutui | 57.111 | 211.886 | 268.997 | 95.928 | 271.079 | 367.007 |
| Totale | 147.398 | 211.886 | 359.284 | 202.605 | 271.079 | 473.684 |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.059 | 3.263 | 4.322 | 6.405 | 5.820 | 12.225 |
| Strumenti finanziari derivati | 0 | 0 | 0 | 270 | 378 | 648 |
| Totale | 1.059 | 3.263 | 4.322 | 6.675 | 6.198 | 12.873 |
130
Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:
| Quote scadenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Importo originario |
Importo al 31.12.2014 |
Importo al 31.12.2015 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) |
50.000 | (150) | (150) | 0 | (150) | 0 |
| Mutuo Centrobanca (EUR 30 milioni) | 30.000 | 4.283 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Creberg (EUR 50 milioni) | 50.000 | 4.998 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Unicredit (EUR 10 milioni) | 10.000 | 1.249 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 25 milioni) |
25.000 | 10.034 | 5.019 | 5.033 | (14) | 0 |
| Mutuo Intesa San Paolo (EUR 30 milioni) | 30.000 | 4.982 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Intesa San Paolo (EUR 50 milioni) | 50.000 | 9.972 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) | 25.000 | 15.602 | 9.367 | 6.263 | 3.104 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 35 milioni) | 35.000 | 34.851 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 30 milioni) |
30.000 | 16.815 | 9.355 | 7.546 | 1.809 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 50 milioni) | 50.000 | 49.698 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) |
55.000 | 48.811 | 40.686 | 8.171 | 32.515 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 45 milioni) | 45.000 | 44.827 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 0 | 129.537 | (463) | 100.000 | 30.000 |
| Linea di credito Intesa San Paolo NY | 7.029 | 10.302 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) | 37.101 | 16.406 | 36.989 | 12.368 | 24.621 | 0 |
| Mutuo Unicredit NY (EUR 40 milioni) | 40.000 | 31.871 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Citibank Shanghai (RMB 200 milioni) |
22.727 | 7.234 | 2.574 | 2.574 | 0 | 0 |
| Mutuo Bank Handlowy (EUR 40 milioni) | 40.000 | 13.333 | 4.444 | 4.444 | 0 | 0 |
| Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) | 30.000 | 26.673 | 22.862 | 3.810 | 15.242 | 3.810 |
| BNP CAPEX LINE (CNY 50 milioni) |
5.902 | 4.697 | 4.862 | 4.862 | 0 | 0 |
| Mutuo Citibank Brazil (BRL 5 milioni) | 1.946 | 1.555 | 1.161 | 1.161 | 0 | 0 |
| Mutuo Santander (BRL 15 milioni) | 4.657 | 4.963 | 2.291 | 1.342 | 949 | 0 |
| Mutuo Bradesco (BRL 15 milioni) | 5.006 | 4.001 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 809.368 | 367.007 | 268.997 | 57.111 | 178.076 | 33.810 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82 | ||||||
| (Progetto CCM) | 2.371 | 578 | 296 | 313 | (17) | 0 |
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 253 | 229 | 76 | 153 | 0 |
| Prestito MIUR BB W |
2.443 | 1.875 | 1.565 | 249 | 1.316 | 0 |
| Debito verso factor | N.A. | 568 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| MCC L 598 Isofix | 120 | 110 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Ministerio Industria España | 3.237 | 2.269 | 2.070 | 262 | 1.053 | 755 |
| Debiti verso azionisti di minoranza di Belt & Buckle S.r.o. | 1.700 | 1.700 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Renault Argentina S.A. | 797 | 377 | 147 | 147 | 0 | 0 |
| Prestito FINA ME Brembo Do Brasil Ltda. |
433 | 157 | 9 | 9 | 0 | 0 |
| Debiti per leasing | 25.371 | 4.338 | 6 | 3 | 3 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 36.747 | 12.225 | 4.322 | 1.059 | 2.508 | 755 |
| TOTALE | 846.115 | 379.232 | 273.319 | 58.170 | 180.584 | 34.565 |
Nel corso del 2015 il debito relativo alla put option riservata ai terzi azionisti di Belt & Buckle S.r.o. pari a € 1,7 milioni (importo pari a quanto pagato dagli stessi terzi azionisti per l'acquisto del 30% della società) è stato azzerato in seguito all'esercizio da parte degli stessi terzi del diritto di acquisto del restante 70% della società.
Nel 2015 il Gruppo Brembo ha messo in atto alcune rinegoziazioni dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2014 per ottimizzare il suo indebitamento: rinegoziazione dei tre prestiti Mediobanca, che sono stati sostituiti da un unico finanziamento da € 130 milioni; conversione in dollari della tranche denominata in euro del finanziamento Unicredit in favore di Brembo North America Inc., ottenendo così un finanziamento unico del valore di Usd 40,3 milioni al 31 dicembre 2015.
Il Gruppo Brembo ha inoltre ottenuto dei finanziamenti agevolati non ancora erogati al 31 dicembre 2015: finanziamento agevolato connesso al progetto di ricerca "LIBRA LIght BRAke" da parte del Ministero dello Sviluppo Economico italiano; finanziamento agevolato per il progetto di R&S denominato "TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di nuova generazione" da parte del MIUR.
Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2015 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Rata | Quota interessi | Quota capitale | Rata | Quota interessi | Quota capitale |
| Meno di 1 anno | 3 | 0 | 3 | 3.186 | 77 | 3.109 |
| Tra 1 e 5 anni | 3 | 0 | 3 | 859 | 202 | 657 |
| Più di 5 anni | 0 | 0 | 0 | 572 | 0 | 572 |
| Totale | 6 | 0 | 6 | 4.617 | 279 | 4.338 |
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.
La variazione della quota capitale rispetto al 31 dicembre 2014 è legata all'estinzione, nel corso del 2015, di alcuni leasing finanziari del Gruppo Brembo e al deconsolidamento dei leasing finanziari della società Sabelt S.p.A. uscita dal perimetro di consolidamento.
Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonchè per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:
| (in migliaia di euro) 31.12.2015 Meno di 1 anno 21.727 Tra 1 e 5 anni 75.423 Più di 5 anni 107.977 Totale 205.127 |
|
|---|---|
| 172.945 | |
| 95.844 | |
| 58.120 | |
| 18.981 | |
| 31.12.2014 |
L'incremento rispetto all'esercizio precedente è attribuibile in via prevalente al nuovo plant produttivo messicano inaugurato nel quarto trimestre 2015.
31.12.2015 31.12.2014 (in migliaia di euro) Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale Euro 68.929 156.351 225.280 21.755 307.734 329.489 Dollaro USA 0 36.989 36.989 0 26.708 26.708 Renmimbi Cinese 0 7.436 7.436 0 11.931 11.931 Peso Argentino 147 0 147 377 35 412 Yen Giapponese 6 0 6 8 0 8 Real Brasiliano 1.170 2.291 3.461 1.721 8.963 10.684 Totale 70.252 203.067 273.319 23.861 355.371 379.232
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:
Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,95%, mentre quello fisso è pari a 1,69%.
Dal 2012 il Gruppo Brembo ha acceso un IRS, stipulato direttamente dalla Capogruppo Brembo S.p.A., a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; detto IRS che presenta le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (Cash Flow Hedge) si è estinto al 31 dicembre 2015.
Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Valore Iniziale | (68) | (159) |
| Rilasci riserva per fair value | (3) | (38) |
| Rilasci riserva per pagamenti/incassi differenziali | 71 | 129 |
| Valore Finale | 0 | (68) |
132
Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015, pari a € 160.688 migliaia, e al 31 dicembre 2014, pari a € 270.387 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 124 | 124 |
| B A | ltre disponibilità liquide | 201.980 | 205.900 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 447 | 486 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 202.551 | 206.510 |
| E | Crediti finanziari correnti | 367 | 9.660 |
| F | Debiti bancari correnti | 90.287 | 106.677 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 57.111 | 95.928 |
| H A | ltri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 1.059 | 6.675 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 148.457 | 209.280 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (54.461) | (6.890) |
| K | Debiti bancari non correnti | 211.886 | 271.079 |
| L O | bbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M A | ltri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 3.263 | 6.198 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 215.149 | 277.277 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 160.688 | 270.387 |
Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Totale | 1.026 | 14.382 |
|---|---|---|
| Altri debiti | 6 | 2.525 |
| Debiti verso dipendenti | 992 | 9.651 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 28 | 2.206 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la riclassificazione nella voce "Altre passività correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015, liquidabile nel corso del 2016.
La composizione di tale voce è la seguente:
| di cui correnti | 645 | 2.830 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 10.285 | 10.392 | (2.773) | (299) | (427) | 946 | 18.124 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Variazione area di consolidamento |
Riclassifiche | 31.12.2015 |
I fondi per rischi e oneri, pari a € 18.124 migliaia, comprendono principalmente il fondo garanzia prodotti per € 10.553 migliaia, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.
In seguito all'alluvione occorsa nel sito di Nanchino in Cina, nel secondo semestre sono state completate le operazioni di ripristino dell'attività produttiva senza arrecare alcun danno o ritardo nelle consegne ai clienti. Non è stato pertanto necessario mantenere l'accantonamento al fondo rischi previsto al 30 giugno 2015. Ad inizio 2016 si è finalizzato l'accordo con la compagnia assicuratrice per il risarcimento dei danni subiti.
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.
Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.
I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.
Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.
Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oneri finanziari |
Oscillazione cambi |
Variazione area di consolidamento |
Altro | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | 22.588 | 0 | (1.095) | 393 | 0 | (229) | (1.146) | 20.511 |
| Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine |
9.313 | 212 | (818) | 396 | 510 | 0 | (640) | 8.973 |
| Piani a contribuzione definita | 892 | 590 | (678) | 0 | 51 | (5) | 0 | 850 |
| Totale | 32.793 | 802 | (2.591) | 789 | 561 | (234) | (1.786) | 30.334 |
Le passività al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportate:
| (in migliaia di euro) | Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fine anno fiscale | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti |
||||||||||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente |
22.588 | 20.812 | 35.302 | 27.290 | 580 | 420 | 535 | 352 | 189 | 189 |
| 2. Costi previdenziali: | ||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 76 | 50 | 108 | 70 | 28 | 28 |
| 3. Oneri finanziari | 393 | 711 | 1.387 | 1.300 | 41 | 34 | 54 | 37 | 3 | 2 |
| 4. Flussi di cassa: | ||||||||||
| erogazioni da piani | 0 | 0 | (769) | (526) | 0 | 0 | (2) | (22) | 0 | 0 |
| erogazioni da parte del datore di lavoro |
(1.095) | (1.580) | 0 | 0 | (6) | (9) | (9) | (24) | (2) | (29) |
| 5. Altri eventi significativi: | ||||||||||
| incremento (decremento) per effetto di aggregazioni aziendali/ investimenti/disinvestimenti |
(229) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | 0 | 0 | (5) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(1.146) | 3.762 | (996) | 5.099 | 0 | 77 | (40) | 47 | 0 | 0 |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | (1.117) | (416) | 11 | 50 | 9 | (46) | 28 | 0 | 0 |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 2.163 | 2.128 | (39) | (1) | 34 | 47 | 20 | (1) |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo |
20.511 | 22.588 | 36.671 | 35.302 | 697 | 580 | 634 | 535 | 238 | 189 |
| (in migliaia di euro) | Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fine anno fiscale | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani |
|||||||||||
| 1. Fair value delle attività al servizio dei piani al termine del periodo precedente |
0 | 0 | 27.210 | 23.099 | 0 | 0 | 83 | 71 | 0 | 0 | |
| 2. Proventi finanziari | 0 | 0 | 1.078 | 1.111 | 0 | 0 | 11 | 6 | 0 | 0 | |
| 3. Flussi di cassa: | |||||||||||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro: |
|||||||||||
| contributi da parte del datore di lavoro |
0 | 0 | 625 | 544 | 0 | 0 | 97 | 19 | 0 | 0 | |
| pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro |
1.095 | 1.580 | 0 | 0 | 6 | 9 | 9 | 24 | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal piano | 0 | 0 | 0 | (526) | 0 | 0 | 0 | (22) | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal datore di lavoro |
0 | (1.580) | (769) | \0 | 0 | (9) | (2) | (24) | 0 | 0 | |
| pagamenti per estinzioni del piano |
(1.095) | 0 | 0 | 0 | (6) | 0 | (9) | 0 | 0 | 0 | |
| 5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
|||||||||||
| rendimento delle attività al servizio dei piani (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | (719) | 1.272 | 0 | 0 | (15) | 0 | 0 | 0 | |
| 6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 1.664 | 1.710 | 0 | 0 | 4 | 9 | 0 | 0 | |
| 7. Fair value delle attività al servizio dei piani a fine periodo |
0 | 0 | 29.089 | 27.210 | 0 | 0 | 178 | 83 | 0 | 0 | |
| E. Importi inclusi nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria |
|||||||||||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti |
20.511 | 22.588 | 36.671 | 35.302 | 697 | 580 | 634 | 535 | 238 | 189 | |
| 2. Fair value delle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | 29.089 | 27.210 | 0 | 0 | 178 | 83 | 0 | 0 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati | 20.511 | 22.588 | 7.582 | 8.092 | 697 | 580 | 456 | 452 | 238 | 189 | |
| 5. Valore netto delle passività/ (attività) |
20.511 | 22.588 | 7.582 | 8.092 | 697 | 580 | 456 | 452 | 238 | 189 |
136
| (in migliaia di euro) | Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fine anno fiscale | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| F. | Componenti dei costi previdenziali |
||||||||||
| 1. Costi previdenziali: | |||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 76 | 50 | 108 | 70 | 28 | 28 | |
| Totale costi previdenziali | 0 | 0 | 0 | 0 | 76 | 50 | 108 | 70 | 28 | 28 | |
| 2. Oneri finanziari netti: | |||||||||||
| oneri finanziari sui piani a benefici definiti |
393 | 711 | 1.387 | 1.300 | 41 | 34 | 54 | 37 | 3 | 2 | |
| (proventi) finanziari sulle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | (1.078) | (1.111) | 0 | 0 | (11) | (6) | 0 | 0 | |
| Totale oneri finanziari netti | 393 | 711 | 309 | 189 | 41 | 34 | 43 | 31 | 3 | 2 | |
| 3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (79) | 29 | 0 | 0 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico |
393 | 711 | 309 | 189 | 117 | 84 | 72 | 130 | 31 | 30 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del conto economico complessivo: |
|||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | 0 | 0 | (5) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(1.146) | 3.762 | (996) | 5.099 | 0 | 77 | (21) | 18 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | (1.117) | (416) | 11 | 50 | 9 | 14 | 28 | 0 | 0 | |
| rendimento delle attività al servizio del piano (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | 719 | (1.272) | 0 | 0 | 15 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(1.146) | 2.645 | (693) | 3.838 | 45 | 86 | 8 | 46 | 0 | 0 | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico e nelle altre componenti del conto |
|||||||||||
| economico complessivo | (753) | 3.356 | (384) | 4.027 | 162 | 170 | 80 | 176 | 31 | 30 |
| (in migliaia di euro) | Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fine anno fiscale | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| G. Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti |
|||||||||||
| 1. Passività (attivita) nette del piano a benefici definiti |
22.588 | 20.812 | 8.092 | 4.191 | 580 | 420 | 452 | 281 | 189 | 189 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto economico |
393 | 711 | 309 | 189 | 117 | 84 | 72 | 130 | 31 | 30 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(1.146) | 2.645 | (693) | 3.838 | 45 | 86 | 8 | 46 | 0 | 0 | |
| 4. Altri eventi significativi: | |||||||||||
| trasferimenti netti (inclusi gli effetti di aggregazioni aziendali/ cessioni) |
(229) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| 5. Flussi di cassa: | |||||||||||
| contributi del datore di lavoro | 0 | 0 | (625) | (544) | 0 | 0 | (97) | (19) | 0 | 0 | |
| benefici erogati direttamente dal datore di lavoro |
(1.095) | (1.580) | 0 | 0 | (6) | (9) | (9) | (24) | (2) | (29) | |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | 499 | 419 | (39) | (1) | 30 | 38 | 20 | (1) | |
| 8. Passività (attivita) netta alla fine del periodo |
20.511 | 22.588 | 7.582 | 8.093 | 697 | 580 | 456 | 452 | 238 | 189 | |
| H. Obbigazione a benefici definiti | |||||||||||
| 1. Obbigazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano: |
|||||||||||
| dipendenti in forza | 20.511 | 22.588 | 0 | 0 | 697 | 580 | 633 | 535 | 0 | 0 | |
| ex dipendenti titolari di un diritto ad una prestazione differita |
0 | 0 | 22.991 | 22.552 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| pensionati | 0 | 0 | 13.681 | 12.750 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| I. | Totale Attività al servizio dei piani |
20.511 | 22.588 | 36.672 | 35.302 | 697 | 580 | 633 | 535 | 0 | 0 |
| 1. Fair value delle attività: | |||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 10 | 108 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 17.182 | 15.725 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito | 0 | 0 | 11.899 | 11.379 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| attività presso società di assicurazioni |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 177 | 83 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 29.091 | 27.212 | 0 | 0 | 177 | 83 | 0 | 0 | |
| 2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato quotato |
|||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 10 | 108 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 17.182 | 15.725 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito | 0 | 0 | 11.899 | 11.379 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 29.091 | 27.212 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| (in migliaia di euro) | Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fine anno fiscale | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| J. Principali ipotesi attuariali | ||||||||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 2,10% | 1,80% | 3,85% | 3,70% | 7,00% | 7,00% | 7,75% | 8,00% | 0,85% | 1,00% |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | N/A | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 11,00% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 1,75% | 3,30% | 3,20% | 0,00% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | N/A | 3,30% | 3,20% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 2,00% | 2,00% |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare il costo previdenziale |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,80% | 3,50% | 3,70% | 4,65% | 7,00% | 8,00% | 8,00% | 9,10% | N/A | N/A |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 11,00% | 11,00% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 2,00% | 3,20% | 3,35% | 0,00% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,75% | 0,00% | 3,20% | 3,25% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,3 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 58,5 milioni.
La duration media dei piani è pari a 16,05 anni.
Al 31 dicembre 2015 i debiti commerciali risultano i seguenti:
| (in migliaia di euro) 31.12.2015 Debiti verso fornitori 341.581 Debiti verso collegate e joint venture 8.360 |
Totale | 349.941 | 308.977 |
|---|---|---|---|
| 12.630 | |||
| 296.347 | |||
| 31.12.2014 |
L'incremento della voce è legato all'aumento della normale attività di gestione dell'esercizio.
In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 14.052 | 14.385 |
140
Al 31 dicembre 2015 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 8.636 | 8.900 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 18.945 | 14.552 |
| Debiti verso dipendenti | 52.234 | 37.674 |
| Altri debiti | 27.102 | 23.084 |
| Totale | 106.917 | 84.210 |
Le voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" includono la riclassificazione dalle "altre passività non correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015, liquidabile nel corso del 2016.
La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi ad un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland Spolka Zo.o. per la costruzione della nuova fonderia che viene rilasciato a Conto economico coerentemente al relativo piano di ammortamento.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Italia | 247.652 | 242.130 |
| Estero | 1.825.594 | 1.561.205 |
| Totale | 2.073.246 | 1.803.335 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
Sono così costituiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 6.365 | 5.640 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 1.058 | 1.534 |
| Contributi vari | 2.217 | 2.872 |
| Altri ricavi | 4.119 | 3.869 |
| Totale | 13.759 | 13.915 |
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 11.982 migliaia (2014: € 10.720 migliaia).
La voce è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 958.662 | 848.432 |
| Acquisto materiale di consumo | 95.142 | 80.292 |
| Totale | 1.053.804 | 928.724 |
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 9.391 migliaia e sono riconducibili per € 8.841 migliaia (€ 6.442 migliaia nel 2014) al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (la cui attività rientra nella gestione operativa del Gruppo), per € 3.122 migliaia alla plusvalenza realizzata in seguito alla cessione a terzi della società Belt & Buckle S.r.o. e per € 2.572 migliaia alla minusvalenza derivante dalla cessione della società Sabelt S.p.A. agli azionisti di minoranza.
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Trasporti | 55.485 | 46.819 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 88.858 | 80.276 |
| Lavorazioni esterne | 66.389 | 61.961 |
| Affitti | 29.830 | 25.246 |
| Altri costi operativi | 97.724 | 82.002 |
| Totale | 338.286 | 296.304 |
La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 255.180 | 234.176 |
| Oneri sociali | 57.459 | 54.322 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 10.751 | 9.842 |
| Altri costi | 32.979 | 31.244 |
| Totale | 356.369 | 329.584 |
Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2015 | 111 | 2.392 | 5.337 | 7.840 |
| Media anno 2014 | 110 | 2.290 | 5.243 | 7.643 |
| Variazioni | 1 | 102 | 94 | 197 |
| Totale 31.12.2015 | 112 | 2.450 | 5.305 | 7.867 |
| Totale 31.12.2014 | 111 | 2.316 | 5.263 | 7.690 |
| Variazioni | 1 | 134 | 42 | 177 |
Il numero di addetti al 31 dicembre 2014 comprendeva anche 178 dipendenti delle società Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. non più incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2015.
La voce è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 9.689 | 10.802 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 940 | 1.156 |
| Concessioni, licenze e marchi | 292 | 400 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 4.819 | 4.763 |
| Totale | 15.740 | 17.121 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 9.751 | 8.295 |
| Fabbricati in leasing | 29 | 458 |
| Impianti e macchinari | 63.565 | 58.494 |
| Impianti e macchinari in leasing | 51 | 839 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 12.491 | 9.337 |
| Attrezzature commerciali ed industriali in leasing | 2 | 3 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 3.015 | 2.372 |
| Altre immobilizzazioni materiali in leasing | 59 | 47 |
| Totale | 88.963 | 79.845 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 2.940 | 253 |
| Immateriali | 994 | 4.132 |
| Totale | 3.934 | 4.385 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 108.637 | 101.351 |
Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 33.105 | 47.510 |
| Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | 1.077 | 1.110 |
| Proventi finanziari | 2.408 | 3.857 |
| Totale proventi finanziari | 36.590 | 52.477 |
| Differenze cambio passive | (28.505) | (48.510) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (1.866) | (2.077) |
| Oneri finanziari | (14.020) | (15.568) |
| Totale oneri finanziari | (44.391) | (66.155) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (7.801) | (13.678) |
Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 60.069 | 42.532 |
| Imposte (anticipate) e differite | (2.917) | (6.455) |
| Stima passività fiscali e imposte esercizi precedenti | 542 | 155 |
| Totale | 57.694 | 36.232 |
Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 53.607 | 38.050 |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | 542 | 85 |
| Effetto incentivi fiscali | (14.438) | (9.707) |
| Effetto DTA non stanziate |
7.440 | (4.699) |
| Altre differenze | 6.602 | 5.967 |
| Imposte correnti e differite (escluso IRAP) | 53.753 | 29.696 |
| IRAP corrente e differita | 3.941 | 6.536 |
| Totale | 57.694 | 36.232 |
Il tax rate del Gruppo è pari a 23,7% (31 dicembre 2014: 22,0%).
Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2015, pari a € 2,83 (31 dicembre 2014: € 1,98), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circo lazione nel 2015 pari a 65.037.450 (2014: 65.037.450). La media ponderata non si è modificata in quanto nell'esercizio non sono avvenute operazioni sul capitale.
L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.
All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale. Nel corso del 2015 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.
Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:
| 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Amministratori | Sindaci | Amministratori | Sindaci | ||
| 2.010 | 216 | 1.980 | 209 | ||
| 100 | 0 | 88 | 0 | ||
| 5.699 | 0 | 6.533 | 0 | ||
| 31.12.2015 |
La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2015 del piano triennale 2013- 2015, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.
Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:
| (in migliaia di euro) | 31.12. 2015 | 31.12.2014 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti | correlate | parti correlate |
||||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello situazione patrimoniale finanziaria |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti derivati) |
11.631 | 9.710 | 0 | 0 | 9.710 | 83,5% | 1.180 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Crediti commerciali | 311.217 | 3.302 | 1.144 | 2.081 | 77 | 1,1% | 286.893 | 3.353 | 1.135 | 2.155 | 63 | 1,2% |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
814 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 10.146 | 9.484 | 0 | 0 | 9.484 | 93,5% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
202.104 | 14.405 | 14.405 | 0 | 0 | 7,1% | 206.024 | 19.904 | 19.904 | 0 | 0 | 9,7% |
| Debiti verso banche non correnti | (211.886) | (1.796) | (1.796) | 0 | 0 | 0,8% | (271.079) | (14.212) | (14.212) | 0 | 0 | 5,2% |
| Altre passività non correnti | (1.026) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (14.382) | (4.945) | (4.945) | 0 | 0 | 34,4% |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (30.334) | (7.627) | (7.627) | 0 | 0 | 25,1% | (32.793) | (8.136) | (8.136) | 0 | 0 | 24,8% |
| Debiti verso banche correnti | (147.398) | (16.878) | (16.878) | 0 | 0 | 11,5% | (202.605) | (33.363) | (33.363) | 0 | 0 | 16,5% |
| Debiti commerciali | (349.941) | (9.740) | (1.380) | (8.099) | (261) | 2,8% | (308.977) | (14.491) | (1.861) | (12.369) | (261) | 4,7% |
| Altre passività correnti | (106.917) | (11.980) | (11.853) | (127) | 0 | 11,2% | (84.210) | (2.064) | (1.936) | (128) | 0 | 2,5% |
| 31.12. 2015 | 31.12.2014 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti | correlate | parti | correlate | |||||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del conto economico |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Ricavi delle vendite | ||||||||||||
| e delle prestazioni | 2.073.246 | 5.110 | 4.652 | 446 | 12 | 0,2% | 1.803.335 | 4.608 | 4.230 | 372 | 6 | 0,3% |
| Altri ricavi e proventi | 13.759 | 3.369 | 123 | 3.085 | 161 | 24,5% | 13.915 | 3.344 | 5 | 3.178 | 161 | 24,0% |
| Costo delle materie prime, | ||||||||||||
| materiale di consumo e merci | (1.053.804) | (74.762) | (221) | (74.010) | (531) | 7,1% | (928.724) | (64.078) | (404) | (63.343) | (331) | 6,9% |
| Altri costi operativi | (338.286) | (6.347) | (5.499) | (296) | (552) | 1,9% | (296.304) | (6.597) | (5.828) | (55) | (714) | 2,2% |
| Costi per il personale | (356.369) | (5.583) | (5.583) | 0 | 0 | 1,6% | (329.584) | (6.154) | (6.154) | 0 | 0 | 1,9% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (7.801) | (501) | (726) | (1) | 226 | 6,4% | (13.678) | (571) | (821) | (1) | 251 | 4,2% |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta Renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank Nanjing.
In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:
Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market. Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici
per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.
Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:
146
I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2015 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.
La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014:
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group Interdivisionali Non di settore |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| Vendite | 2.087.724 1.811.798 | 1.799.376 1.545.442 | 293.225 | 272.394 | (3.247) | (2.753) | (1.630) | (3.285) | ||
| Abbuoni e sconti | (25.436) | (18.941) | (9.881) | (6.807) | (15.552) | (12.133) | 0 | 0 | (3) | (1) |
| Vendite nette | 2.062.288 1.792.857 | 1.789.495 1.538.635 | 277.673 | 260.261 | (3.247) | (2.753) | (1.633) | (3.286) | ||
| Costi di trasporto | 16.437 | 17.245 | 12.583 | 13.460 | 3.854 | 3.785 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Costi variabili di produzione | 1.330.733 1.183.277 | 1.158.305 1.027.618 | 177.079 | 159.465 | (3.247) | (2.753) | (1.404) | (1.053) | ||
| Margine di contribuzione | 715.118 | 592.335 | 618.607 | 497.557 | 96.740 | 97.011 | 0 | 0 | (229) | (2.233) |
| Costi fissi di produzione | 268.432 | 239.512 | 246.940 | 216.040 | 17.478 | 23.041 | (7) | (6) | 4.021 | 437 |
| Margine operativo lordo di produzione |
446.686 | 352.823 | 371.667 | 281.517 | 79.262 | 73.970 | 7 | 6 | (4.250) | (2.670) |
| Costi personale di BU | 122.730 | 109.032 | 77.578 | 65.754 | 37.518 | 36.708 | 0 | 0 | 7.634 | 6.570 |
| Margine operativo lordo di BU |
323.956 | 243.791 | 294.089 | 215.763 | 41.744 | 37.262 | 7 | 6 | (11.884) | (9.240) |
| Costi personale delle direzioni centrali |
72.509 | 71.880 | 53.939 | 49.665 | 10.421 | 10.896 | 0 | 0 | 8.149 | 11.319 |
| Risultato operativo | 251.447 | 171.911 | 240.150 | 166.098 | 31.323 | 26.366 | 7 | 6 | (20.033) | (20.559) |
| Costi e ricavi straordinari | (4.328) | (969) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (4.328) | (969) |
| Costi e ricavi finanziari | (9.248) | (14.775) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (9.248) | (14.775) |
| Proventi e oneri da partecipazioni |
6.399 | 6.602 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6.399 | 6.602 |
| Costi e ricavi non operativi | (771) | 2.147 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (771) | 2.147 |
| Risultato prima delle imposte |
243.499 | 164.916 | 240.150 | 166.098 | 31.323 | 26.366 | 7 | 6 | (27.981) | (27.554) |
| Imposte | (57.694) | (36.232) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (57.694) | (36.232) |
| Risultato prima degli interessi di terzi |
185.805 | 128.684 | 240.150 | 166.098 | 31.323 | 26.366 | 7 | 6 | (85.675) | (63.786) |
| Interessi di terzi | (1.843) | 370 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1.843) | 370 |
| Risultato netto | 183.962 | 129.054 | 240.150 | 166.098 | 31.323 | 26.366 | 7 | 6 | (87.518) | (63.416) |
148
Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 2.073.246 | 1.803.335 |
| Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "costi variabili di produzione") |
(14.057) | (11.988) |
| Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in "Altri ricavi e proventi") |
490 | 911 |
| Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate | 670 | (151) |
| Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") | 2.777 | 3.719 |
| Altro | (838) | (2.969) |
| VENDITE NETTE | 2.062.288 | 1.792.857 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 251.282 | 178.449 |
| Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio | 9.135 | (925) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | (9.391) | (6.442) |
| Risarcimenti e sovvenzioni | (728) | (1.507) |
| Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
(470) | 256 |
| Differente classificazione dell'accantonamento per fondi rischi (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
0 | 500 |
| Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") |
1.453 | 1.082 |
| Altro | 166 | 498 |
| RISULTATO OPERATIVO | 251.447 | 171.911 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market/ Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| Immobilizzazioni materiali | 589.777 | 539.977 | 548.779 | 488.252 | 34.706 | 43.451 | 33 | 25 | 6.259 | 8.249 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 58.448 | 55.684 | 35.812 | 33.044 | 15.850 | 15.784 | 0 | 0 | 6.786 | 6.856 | |
| Immobilizzazioni finanziarie e altre attività/passività non correnti |
95.145 | 76.116 | 341 | 556 | 0 | 0 | 13.146 | 3.600 | 81.658 | 71.960 | |
| (a) Totale immobilizzazioni | 743.370 | 671.777 | 584.932 | 521.852 | 50.556 | 59.235 | 13.179 | 3.625 | 94.703 | 87.065 | |
| Rimanenze | 247.316 | 230.594 | 180.446 | 159.427 | 68.889 | 74.282 | (101) | (101) | (1.918) | (3.014) | |
| Attività correnti | 351.054 | 321.098 | 265.314 | 246.859 | 60.292 | 49.641 | (29.858) | (20.903) | 55.306 | 45.501 | |
| Passività correnti | (474.014) (403.439) (336.162) (287.761) | (62.328) | (56.240) | 29.858 | 20.903 (105.382) | (80.341) | |||||
| Fondi per rischi e oneri e altri fondi | (17.865) | (12.305) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (17.865) | (12.305) | |
| (b) Capitale Circolante Netto | 106.491 | 135.948 | 109.598 | 118.525 | 66.853 | 67.683 | (101) | (101) | (69.859) | (50.159) | |
| CAPITALE OPERATIVO NETTO INVESTITO (a+b) |
849.861 | 807.725 | 694.530 | 640.377 | 117.409 | 126.918 | 13.078 | 3.524 | 24.844 | 36.906 | |
| Aggiustamenti IAS | 28.708 | 31.785 | 53 | 32 | 0 | 4.250 | 0 | 0 | 28.655 | 27.503 | |
| CAPITALE NETTO INVESTITO | 878.569 | 839.510 | 694.583 | 640.409 | 117.409 | 131.168 | 13.078 | 3.524 | 53.499 | 64.409 | |
| Patrimonio netto di gruppo | 681.852 | 530.973 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 681.852 | 530.973 | |
| Patrimonio netto di terzi | 5.695 | 5.357 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5.695 | 5.357 | |
| (d) Patrimonio Netto | 687.547 | 536.330 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 687.547 | 536.330 | |
| (e) Fondi relativi al personale | 30.334 | 32.793 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 30.334 | 32.793 | |
| Indebitamento finanziario a medio/ lungo termine |
215.149 | 277.277 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 215.149 | 277.277 | |
| Indebitamento finanziario a breve termine |
(54.461) | (6.890) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (54.461) | (6.890) | |
| (f) Indebitamento finanziario netto |
160.688 | 270.387 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 160.688 | 270.387 | |
| (g) COPERTURA (d+e+f) | 878.569 | 839.510 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 878.569 | 839.510 |
Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014:
Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:
• Immobilizzazioni immateriali: sono prevalentemente rappresentate dai Costi di sviluppo;
150
I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | QUOTA POSSEDUTA DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | Curno (BG) | Italia | Eur | 34.727.914 | ||
| AP Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden Echterdingen |
Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware |
USA | Usd | 33.798.805 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 315.007.990 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca Czk | 605.850.000 | 100% | Brembo S.p.A. | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. | Pechino | Cina | Cny | 125.333.701 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 177.022.179 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Russia LLC. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 113.171.200 | 98,62% | Brembo S.p.A. |
| 1,38% | Brembo do Brasil Ltda. | |||||
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | 49% | Brembo S.p.A. |
| 51% | Brembo North America Inc. | |||||
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | 99,99% | Brembo S.p.A. |
| Brembo do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 37.803.201 | 99,99% | Brembo S.p.A. |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | 68% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | 50% | Brembo S.p.A. |
| Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione | Almenno S. Bartolomeo (BG) Italia |
Eur | 100.000 | 30% | Brembo S.p.A. | |
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 | 20% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen | Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. |
Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| – alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 210 | 222 |
| – alle società controllate | 0 | 16 |
| – alle società controllate (servizi forniti dal network) | 343 | 344 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| – alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 36 | 46 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi: | ||
| – alle società controllate (servizi forniti dal network) | 75 | 101 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| – per la Capogruppo Brembo S.p.A. | 101 | 97 |
| – altre prestazioni alle società controllate | 38 | 89 |
Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2015.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2015 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.
Il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società Belt & Buckle S.r.o. che, a partire dal 1° maggio 2015, è uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il 12 giugno 2015 Brembo S.p.A. ha firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della propria partecipazione di controllo del 65% in Sabelt S.p.A. L'accordo, che ha avuto efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, ha segnato l'uscita di Sabelt S.p.A. dal perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il dettaglio delle attività e passività cedute è il seguente:
| (in migliaia di euro) | BELT & BUCKLE S.R.O. | SABELT S.P.A. |
|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 354 | 4.425 |
| Immobilizzazioni immateriali | 153 | 4.640 |
| Attività finanziarie nette | 0 | 1 |
| Altri crediti e passività non correnti | (18) | 0 |
| Rimanenze | 654 | 5.090 |
| Crediti commerciali | 2.650 | 9.963 |
| Altri crediti e attività correnti | 94 | 1.244 |
| Passività correnti | (2.071) | (14.006) |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | 0 | (720) |
| Patrimonio netto di terzi | (419) | (1.654) |
| T.F.R. e altri fondi per il personale | (5) | (229) |
| Indebitamento finanziario a m/l termine | 0 | (1.416) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (414) | (4.266) |
| TOTALE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ CEDUTE | 978 | 3.072 |
| Corrispettivo | 4.100 | 500 |
| Plusvalenza (minusvalenza) iscritta nella voce "Proventi (oneri) | ||
| da partecipazioni di natura non finanziaria" | 3.122 | (2.572) |
| Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate | ||
| al netto delle disponibilità liquide dismesse | 4.514 | 4.566 |
I ricavi delle due società cedute, inclusi nel presente Bilancio consolidato fino alla data di cessione, ammontano complessivamente a € 17.571 pari allo 0,8% del fatturato di Gruppo.
Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.
In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.
Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
Cerchio moto Genesi Marchesini in alluminio, ispirato a Giacomo Balla, Futurismo. Illustrazione di Luca Savorani.
L'utilizzo della forgiatura multidirezionale della lega d'alluminio e l'uso di stampi ottimizzati sulla geometria finale della ruota consentono di ottenere un materiale molto leggero con caratteristiche meccaniche eccezionali.
Signori Azionisti della società Capogruppo Brembo S.p.A., la presente Relazione del Collegio Sindacale è relativa al Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo.
La Relazione è redatta in virtù dei compiti assegnati al Collegio Sindacale dal D.Lgs. del 24 febbraio 1998 n. 58 e dal D.Lgs. del 27 Gennaio 2010 n. 39 e per essi si fa riferimento alla Relazione relativa al bilancio al 31 dicembre 2015 della Capogruppo Brembo S.p.A.
Su tali premesse, il Collegio Sindacale:
Nel corso della globale attività di vigilanza non sono emersi fatti significativi tali da richiederne la segnalazione nella presente Relazione.
Il Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2014, emanati dalla International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai Regolamenti della Comunità Europea.
I dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono stati espressi secondo gli stessi principi adottati per i saldi al 31 dicembre 2015.
Il Bilancio Consolidato che viene sottoposto all'esame della prossima Assemblea degli Azionisti, presenta le seguenti risultanze riepilogative, con valori espressi in migliaia di euro:
| (in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Attività non correnti | 786.366 |
| Attività correnti | 798.182 |
| Attività non correnti possedute per la rivendita e/o Gruppi in dismissione e/o attività operative cessate | – |
| Totale attivo | 1.584.548 |
| Patrimonio Netto e Passivo | |
| Patrimonio netto | 687.547 |
| Passività non correnti | 274.804 |
| Passività correnti | 622.197 |
| Passività non correnti possedute per la vendita e/o incluse in attività operative cessate | – |
| Patrimonio Netto e Passività | 1.584.548 |
| Conto Economico | |
| (in migliaia di euro) | |
| Margine operativo lordo | 359.919 |
| Margine operativo netto | 251.282 |
| Risultato prima delle imposte | 243.499 |
Risultato netto prima degli interessi di terzi 185.805 Risultato netto di Gruppo 183.962
A nostro giudizio, il Bilancio Consolidato 2015 nel suo complesso esprime in modo corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 in conformità alle norme che disciplinano il Bilancio Consolidato richiamate in precedenza.
Il Collegio Sindacale ritiene infine che la Relazione sulla Gestione del Gruppo sia corretta ed esaustiva e risulti coerente con il Bilancio Consolidato. A completamento della presente relazione, peraltro, Vi rimandiamo alla relazione predisposta dal Collegio con riferimento al Bilancio Separato di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2015, nella quale sono riportate tutte le informazioni richieste dall'Autorità di Vigilanza e dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti.
Stezzano, 21 Marzo 2016
IL COLLEGIO SINDACALE
f.to Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) f.to Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) f.to Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
158
Pinza freno auto Brembo B-M8, ispirata a Roy Lichtenstein, Pop Art. Illustrazione di Fabrizio Spadini
La tecnologia 4D ha consentito a Brembo di progettare un design completamente diverso rispetto a quanto proposto solitamente per questa tipologia di pinze.
Opera ispirata a Mario Sironi, Novecento Italiano. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Bilancio separato dell'esercizio 2015
Situazione patrimoniale-finanziaria di Brembo S.p.A.
162
| (in euro) | Note | 31.12.2015 | di cui con parti correlate |
31.12.2014 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 121.970.397 | 119.933.069 | 2.037.328 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 39.614.818 | 38.203.645 | 1.411.173 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 11.911.779 | 11.190.906 | 720.873 | ||
| Partecipazioni | 3 | 253.911.063 | 261.790.170 | (7.879.107) | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 10.517.429 | 9.781.017 | 543.499 | 162.485 | 9.973.930 |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 178.783 | 178.783 | 0 | ||
| Imposte anticipate | 6 | 13.401.652 | 9.550.204 | 3.851.448 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 451.505.921 | 441.390.276 | 10.115.645 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 100.359.043 | 95.462.717 | 4.896.326 | ||
| Crediti commerciali | 8 | 155.475.372 | 45.405.823 | 136.009.230 | 39.777.548 | 19.466.142 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 14.313.249 | 12.637.670 | 1.675.579 | ||
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 35.145.757 | 34.634.097 | 29.713.382 | 29.162.420 | 5.432.375 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 57.263.150 | 12.743.804 | 103.428.754 | 19.052.689 | (46.165.604) |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 362.556.571 | 377.251.753 | (14.695.182) | |||
| TOTALE ATTIVO | 814.062.492 | 818.642.029 | (4.579.537) |
| Note | 31.12.2015 | di cui con parti correlate |
31.12.2014 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|
| 12 | 34.727.914 | 34.727.914 | 0 | ||
| 12 | 130.670.191 | 119.266.728 | 11.403.463 | ||
| 12 | 40.751.626 | 34.657.526 | 6.094.100 | ||
| 12 | 103.312.837 | 68.824.318 | 34.488.519 | ||
| 309.462.568 | 257.476.486 | 51.986.082 | |||
| 13 | 167.264.097 | 1.795.762 | 193.648.696 | 14.212.434 | (26.384.599) |
| 13 | 1.452.383 | 26.755.229 | 24.000.000 | (25.302.846) | |
| 14 | 119.956 | 12.657.742 | 4.944.925 | (12.537.786) | |
| 15 | 5.804.993 | 4.934.583 | 870.410 | ||
| 16 | 20.048.037 | 45.775 | 21.709.766 | 45.212 | (1.661.729) |
| 194.689.466 | 259.706.016 | (65.016.550) | |||
| 13 | 43.172.228 | 12.378.280 | 60.227.361 | 19.813.116 | (17.055.133) |
| 13 | 45.472.010 | 44.834.103 | 65.428.845 | 61.520.432 | (19.956.835) |
| 17 | 144.270.442 | 17.157.978 | 121.645.741 | 17.395.877 | 22.624.701 |
| 18 | 6.822.538 | 7.810.446 | (987.908) | ||
| 15 | 2.830.000 | 645.000 | 2.185.000 | ||
| 19 | 67.343.240 | 11.675.668 | 45.702.134 | 2.064.499 | 21.641.106 |
| 309.910.458 | 301.459.527 | 8.450.931 | |||
| 504.599.924 | 561.165.543 | (56.565.619) | |||
| 814.062.492 | 818.642.029 | (4.579.537) | |||
164
| (in euro) | Note | 31.12.2015 | di cui con parti correlate |
31.12.2014 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 780.801.597 | 105.095.348 | 713.356.511 | 96.250.803 | 67.445.086 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 32.983.575 | 27.236.184 | 26.904.277 | 20.907.932 | 6.079.298 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 11.325.565 | 9.600.541 | 1.725.024 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (356.716.036) | (88.901.752) | (336.148.309) | (86.927.763) | (20.567.727) |
| Altri costi operativi | 24 | (156.520.325) | (14.912.265) | (138.487.199) | (12.001.386) | (18.033.126) |
| Costi per il personale | 25 | (199.718.431) | (5.583.567) | (189.394.081) | (6.149.302) | (10.324.350) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 112.155.945 | 85.831.740 | 26.324.205 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (34.858.836) | (37.118.770) | 2.259.934 | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 77.297.109 | 48.712.970 | 28.584.139 | |||
| Proventi finanziari | 27 | 7.558.222 | 6.913.230 | 644.992 | ||
| Oneri finanziari | 27 | (11.325.464) | (13.243.075) | 1.917.611 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 27 | (3.767.242) | (441.901) | (6.329.845) | (510.797) | 2.562.603 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 28 | 54.507.855 | 71.378.612 | 43.438.622 | 53.620.590 | 11.069.233 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 128.037.722 | 85.821.747 | 42.215.975 | |||
| Imposte | 29 | (24.724.885) | (16.997.429) | (7.727.456) | ||
| RISULTATO NETTO | 103.312.837 | 68.824.318 | 34.488.519 |
| (in euro) | Note | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione |
|---|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO | 103.312.837 | 68.824.318 | 34.488.519 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 12 | 1.122.146 | (2.530.845) | 3.652.991 |
| Effetto fiscale | 12 | (468.116) | 695.982 | (1.164.098) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente | ||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | 654.030 | (1.834.863) | 2.488.893 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
||||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | 12 | 67.829 | 91.623 | (23.794) |
| Effetto fiscale | 12 | (18.653) | (25.196) | 6.543 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | ||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | 49.176 | 66.427 | (17.251) | |
| RISULTATO COMPLESSIVO | 104.016.043 | 67.055.882 | 36.960.161 |
166
| (in euro) | Note | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 11 | 95.524.769 | 53.020.668 |
| Risultato prima delle imposte | 128.037.722 | 85.821.747 | |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 34.858.836 | 37.118.770 | |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (330.792) | (180.012) | |
| Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni | 16.872.757 | 10.181.968 | |
| Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale | 381.460 | 684.204 | |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 5.451.090 | 6.531.405 | |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 185.271.073 | 140.158.082 | |
| Imposte correnti pagate | (32.418.686) | (15.794.524) | |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (921.043) | (1.545.069) | |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | |||
| rimanenze | (6.399.578) | 2.501.650 | |
| attività finanziarie | (2.100) | 0 | |
| crediti verso clienti e società del Gruppo | (20.325.045) | (16.410.103) | |
| crediti verso altri e altre attività | 692.096 | 1.590.039 | |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | |||
| debiti verso fornitori e società del Gruppo | 22.624.701 | (7.778.305) | |
| debiti verso altri e altre passività | 9.407.012 | 11.365.645 | |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 157.928.430 | 114.087.415 |
| (in euro) Note |
31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (17.324.951) | (14.958.199) |
| materiali | (22.178.697) | (24.428.393) |
| finanziarie (partecipazioni) | (9.703.882) | (24.192.764) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali | 772.704 | 2.726.625 |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni | 500.233 | 0 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (47.934.593) | (60.852.731) |
| Dividendi pagati nel periodo | (52.029.960) | (32.518.725) |
| Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata |
(55.776.768) | (9.012.498) |
| Variazione valutazione fair value strumenti derivati | (684.214) | 155.529 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 130.002.439 | 103.152.062 |
| Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine | (186.389.225) | (72.506.951) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (164.877.728) | (10.730.583) |
| Flusso monetario complessivo | (54.883.891) | 42.504.101 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 11 |
40.640.878 | 95.524.769 |
| (in euro) | Capitale Sociale | Altre riserve | Utili (Perdite) portati a nuovo |
Risultato di periodo |
Patrimonio Netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2014 | 34.727.914 | 119.200.301 | 27.619.779 | 41.391.335 | 222.939.329 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 8.872.610 | (8.872.610) | 0 | ||
| Pagamento dividendi | (32.518.725) | (32.518.725) | |||
| Componenti del risultato complessivo: | |||||
| Effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 19 emendato |
(1.834.863) | (1.834.863) | |||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (*) |
66.427 | 66.427 | |||
| Risultato netto | 68.824.318 | 68.824.318 | |||
| Saldo al 1° gennaio 2015 | 34.727.914 | 119.266.728 | 34.657.526 | 68.824.318 | 257.476.486 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 357.168 | 16.437.190 | (16.794.358) | 0 | |
| Pagamento dividendi | (52.029.960) | (52.029.960) | |||
| Riclassifiche (**) | 10.997.119 | (10.997.119) | 0 | ||
| Arrotondamenti | (1) | (1) | |||
| Componenti del risultato complessivo: | |||||
| Effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 19 emendato |
654.030 | 654.030 | |||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (*) |
49.176 | 49.176 | |||
| Risultato netto | 103.312.837 | 103.312.837 | |||
| Saldo al 31 dicembre 2015 | 34.727.914 | 130.670.191 | 40.751.626 | 103.312.837 | 309.462.568 |
(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale.
(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito delibera Assemblea del 23 aprile 2015 per acquisto ulteriori azioni proprie.
Pinza freno auto Brembo B-M4, ispirata a Andy Warhol, Pop Art. Elaborazione grafica di Simona Bonora
Con il loro design esclusivo e innovativo, la pinza B-M4, insieme alla B-M8, sono le prime di una nuova famiglia di pinze che distingueranno i nuovi kit Brembo High Performance sul mercato.
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.
Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 3 marzo 2016. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci, che ha il potere di apportare le modifiche.
Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio della società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Relativamente alla presentazione del bilancio, la società ha operato le seguenti scelte:
• per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le pas-
sività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la recuperabilità delle attività fiscali differite, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, i benefici ai dipendenti e la valutazione circa la probabilità di realizzazione e gli impegni per leasing operativi. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
– Piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota16 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2015 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2015:
L'IFRIC 21 chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. È richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21. Questa interpretazione non ha avuto impatti sul bilancio.
La modifica allo IAS 19 chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni da parte dei dipendenti a piani a benefici definiti è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui è prestato, anziché allocare le contribuzioni sui periodi di servizio. L'applicazione del nuovo principio non ha avuto effetti sul bilancio.
Questi miglioramenti comprendono:
Le modifiche all'IFRS 2, IFRS 3, IAS 16, IAS 38 e IAS 24 non sono applicabili alla Società.
Questi miglioramenti comprendono:
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Le modifiche all'IFRS 3, IFRS 13 e IAS 40 non sono applicabili alla Società.
Nella tabella di seguito rappresentata sono infine indicate le altre modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente bilancio:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| IFRS 9 Financial Instruments | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRS 14 Regulatory deferral accounts | NO | 1 gennaio 2016 |
| IFRS 15 Revenue from contracts with customers | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRS 16 Leases | NO | 1 gennaio 2019 |
| Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Applying the consolidation exception (issued in December 2014) |
NO | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | non definita |
| Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative (issued on 18 December 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle (issued on September 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements (issued in August 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants (issued in June 2014) | SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (issued in May 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 11: Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations (issued in May 2014) |
SI | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses (issued in January 2016) |
NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) | NO | 1 gennaio 2017 |
La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.
La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10-35 anni |
| Impianti e macchinari | 5-10 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5-10 anni |
| Altri beni | 4-10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
I beni in leasing finanziario (per i quali la società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
La società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la società è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 - 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:
Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
• avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
184
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo S.p.A. è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo S.p.A. è esposta al rischio della loro fluttuazione.
Brembo S.p.A. stipula contratti di finanziamento a tasso fisso al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili.
Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2015. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 634 migliaia (€ 1.222 migliaia al 31 dicembre 2014), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.
La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Inr, €/Czk, €/Chf, €/Aud.
È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2014 e 2015, è stata applicata ai cambi medi del 2014 e 2015 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/USD | 2,59% | (55,1) | 58,0 | 3,96% | (265,3) | 287,2 |
| EUR/SEK | 1,11% | (0,7) | 0,7 | 1,95% | (4,2) | 4,3 |
| EUR/PLN | 1,96% | (2,3) | 2,4 | 0,79% | 0,3 | (0,3) |
| EUR/JPY | 2,39% | 4,3 | (4,6) | 2,29% | 29,5 | (30,9) |
| EUR/GBP | 2,45% | 4,2 | (4,4) | 2,12% | 4,9 | (5,1) |
| EUR/CNY | 2,74% | (61,9) | 65,4 | 4,26% | (21,3) | 23,1 |
| EUR/INR | 3,16% | (0,5) | 0,6 | 3,50% | 0,3 | (0,4) |
| EUR/CZK | 1,00% | 2,0 | (2,0) | 0,49% | 0,1 | (0,1) |
| EUR/CHF | 3,20% | 13,4 | (14,3) | 0,70% | (0,2) | 0,2 |
| EUR/AUD | 4,26% | 0,1 | (0,2) | N.A. | N.A. | N.A. |
La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015, così come nel corso del 2014, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A.
Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2015 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi Finanziari Contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 16.622 | 16.622 | 16.622 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 193.814 | 205.211 | 29.890 | 145.100 | 30.221 |
| Debiti verso altri finanziatori | 2.090 | 2.275 | 571 | 1.704 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 150.674 | 150.674 | 150.674 | 0 | 0 |
| Altri debiti finanziari | 44.834 | 44.834 | 44.834 | 0 | 0 |
| Totale | 408.034 | 419.616 | 242.591 | 146.804 | 30.221 |
Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2015 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2015, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 92,07% (2014: 96,67%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 210 milioni - nel 2014: € 237 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.
Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | 313 | |||||
| Interest rate swap | (68) | |||||
| Derivato incorporato | 864 | (134) | ||||
| Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | 0 | 864 | 0 | 245 | (134) |
| Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (196.074) | (234.168) | ||||
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (2.090) | (36.227) | ||||
| Totale Attività (Passività) per le quali viene indicato | ||||||
| il fair value | 0 | (198.164) | 0 | 0 | (270.395) | 0 |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 |
|---|---|
| Saldo iniziale | (134) |
| Movimenti a Conto economico | 998 |
| Saldo finale | 864 |
– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Fair value | |||
|---|---|---|---|
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| 307 | 97 | 307 | 97 |
| 44.492 | 29.400 | 44.492 | 29.400 |
| 155.475 | 136.009 | 155.475 | 136.009 |
| 7.028 | 7.381 | 7.028 | 7.381 |
| 57.263 | 103.429 | 57.263 | 103.429 |
| (210.436) | (253.876) | (217.565) | (267.406) |
| (46.924) | (91.536) | (46.924) | (93.056) |
| (144.270) | (121.646) | (144.270) | (121.646) |
| (67.343) | (45.702) | (67.343) | (45.702) |
| (120) | (12.658) | (120) | (12.658) |
| 864 | 111 | 864 | 111 |
| (203.664) | (248.991) | (210.793) | (264.041) |
| Valore contabile |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.
Nello specifico:
Illustrazione di Luca Savorani.
ispirato a Juan Gris Cubismo
Questo impianto è composto da un disco in carbonio e pinza freno a sei pistoni. Studi sinergici fra ingegneri Brembo e team di F1 hanno permesso un'estremizzazione nel disegno dei fori di ventilazione, con un evidente aumento dello smaltimento termico.
192
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 19.519 | 68.912 | 234.399 | 118.040 | 20.509 | 1.707 | 463.086 |
| Fondo ammortamento | 0 | (31.471) | (189.177) | (107.090) | (17.765) | 0 | (345.503) |
| Consistenza al 1° gennaio 2014 | 19.519 | 37.441 | 45.222 | 10.950 | 2.744 | 1.707 | 117.583 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 26 | 1.417 | 129 | 52 | (1.703) | (79) |
| Acquisizioni | 145 | 914 | 13.894 | 6.381 | 1.365 | 1.729 | 24.428 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (3) | (7.383) | (1.046) | (171) | 0 | (8.603) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 0 | 6.055 | 915 | 170 | 0 | 7.140 |
| Ammortamenti | 0 | (2.431) | (11.983) | (5.151) | (971) | 0 | (20.536) |
| Totale variazioni | 145 | (1.494) | 2.000 | 1.228 | 445 | 26 | 2.350 |
| Costo storico | 19.664 | 69.849 | 242.327 | 123.504 | 21.755 | 1.733 | 478.832 |
| Fondo ammortamento | 0 | (33.902) | (195.105) | (111.326) | (18.566) | 0 | (358.899) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 19.664 | 35.947 | 47.222 | 12.178 | 3.189 | 1.733 | 119.933 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 42 | 1.041 | 486 | 78 | (1.687) | (40) |
| Acquisizioni | 104 | 996 | 10.464 | 8.128 | 984 | 1.503 | 22.179 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (14) | (9.488) | (835) | (1.435) | 0 | (11.772) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 13 | 9.222 | 756 | 1.365 | 0 | 11.356 |
| Ammortamenti | 0 | (2.447) | (10.510) | (5.796) | (933) | 0 | (19.686) |
| Totale variazioni | 104 | (1.410) | 729 | 2.739 | 59 | (184) | 2.037 |
| Costo storico | 19.768 | 70.873 | 244.344 | 131.283 | 21.382 | 1.549 | 489.199 |
| Fondo ammortamento | 0 | (36.336) | (196.393) | (116.366) | (18.134) | 0 | (367.229) |
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 19.768 | 34.537 | 47.951 | 14.917 | 3.248 | 1.549 | 121.970 |
Nel corso del 2015 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 22.179 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.
I decrementi netti per alienazioni, pari a € 416 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti
e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 372 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 41 migliaia.
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 19.686 migliaia, in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2014: € 20.536 migliaia).
La società non detiene beni in leasing finanziario, in quanto tutti i contratti di leasing sono stati riscattati nel corso dell'anno. Il valore netto contabile delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario ammontava al 31 dicembre 2014 a complessivi € 11.248 migliaia.
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | In leasing | Non in leasing | In leasing | Non in leasing |
| Terreni | 0 | 19.768 | 11 | 19.653 |
| Fabbricati | 0 | 34.537 | 9.858 | 26.089 |
| Impianti e macchinari | 0 | 47.951 | 1.379 | 45.843 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 14.917 | 0 | 12.178 |
| Altri beni | 0 | 3.248 | 0 | 3.189 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 1.549 | 0 | 1.733 |
| Totale | 0 | 121.970 | 11.248 | 108.685 |
Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:
| Costi di sviluppo | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | (A+B) | ||
| Costo storico | 99.438 | 25.999 | 59.543 | 85.542 | 184.980 |
| Fondo ammortamento | (58.185) | (22.551) | (51.261) | (73.812) | (131.997) |
| Fondo svalutazione | (388) | (505) | 0 | (505) | (893) |
| Consistenza al 1° gennaio 2014 | 40.865 | 2.943 | 8.282 | 11.225 | 52.090 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 14 | 14 | 14 |
| Acquisizioni | 9.601 | 940 | 4.417 | 5.357 | 14.958 |
| Alienazioni Costo storico | (1.075) | (10) | (3) | (13) | (1.088) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 2 | 2 | 4 | 4 |
| Ammortamenti | (9.929) | (1.205) | (4.192) | (5.397) | (15.326) |
| Perdita di valore | (1.258) | 1 | 0 | 1 | (1.257) |
| Totale Variazioni | (2.661) | (272) | 238 | (34) | (2.695) |
| Costo storico | 106.706 | 26.929 | 63.971 | 90.900 | 197.606 |
| Fondo ammortamento | (68.114) | (23.754) | (55.451) | (79.205) | (147.319) |
| Fondo svalutazione | (388) | (504) | 0 | (504) | (892) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 38.204 | 2.671 | 8.520 | 11.191 | 49.395 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 6 | 6 | 6 |
| Acquisizioni | 11.326 | 965 | 5.034 | 5.999 | 17.325 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (41) | (5.862) | (5.903) | (5.903) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 15 | 5.862 | 5.877 | 5.877 |
| Ammortamenti | (9.011) | (1.026) | (4.233) | (5.259) | (14.270) |
| Perdita di valore | (904) | 1 | 0 | 1 | (903) |
| Totale Variazioni | 1.411 | (86) | 807 | 721 | 2.132 |
| Costo storico | 117.128 | 27.854 | 63.149 | 91.003 | 208.131 |
| Fondo ammortamento | (77.125) | (24.765) | (53.822) | (78.587) | (155.712) |
| Fondo svalutazione | (388) | (504) | 0 | (504) | (892) |
| Consistenza al 31 dicembre 2015 | 39.615 | 2.585 | 9.327 | 11.912 | 51.527 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 117.128 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2015 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.011 migliaia.
Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 18.086 migliaia.
L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 11.326 migliaia.
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 904 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 965 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.
L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'implementazione dell'ERP.
Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:
(in migliaia di euro)
| IMPRESE CONTROLLATE | 31.12.2014 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | 30.720 | – | – | – | 30.720 |
| Brembo Argentina S.A. | 5.401 | 2.200 | – | (1.773) | 5.828 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 17.364 | – | – | – | 17.364 |
| Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. | 12.210 | – | – | – | 12.210 |
| Brembo Czech S.r.o. | 31.221 | – | – | – | 31.221 |
| Brembo Deutschland GmbH | 24 | – | – | – | 24 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | 10.717 | 2.758 | – | (13.475) | – |
| Brembo Japan Co. Ltd. | 79 | – | – | – | 79 |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | 12.579 | – | – | – | 12.579 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 28.219 | 4.536 | – | – | 32.755 |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | 35.500 | – | – | – | 35.500 |
| Brembo North America Inc. | 24.367 | – | – | – | 24.367 |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | 17.903 | – | – | – | 17.903 |
| Brembo Russia Llc | 26 | – | – | – | 26 |
| Brembo Scandinavia A.B. | 557 | – | – | – | 557 |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | 4.648 | – | – | – | 4.648 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | 3.252 | – | – | – | 3.252 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | 135 | – | – | – | 135 |
| Sabelt S.p.A. | 2.125 | – | (2.125) | – | – |
| Totale | 237.047 | 9.494 | (2.125) | (15.248) | 229.168 |
(in migliaia di euro)
| IMPRESE COLLEGATE e joint venture |
31.12.2014 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | 24.243 | – | – | – | 24.243 |
| Petroceramics S.p.A. | 500 | – | – | – | 500 |
| Totale | 24.743 | – | – | – | 24.743 |
Nel corso del 2015 sono stati effettuati aumenti di capitale per € 2.758 migliaia in Brembo do Brasil Ltda, € 4.536 migliaia in Brembo Nanjing Brake Systems Co.Ltd. e € 2.200 migliaia in Brembo Argentina S.A., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.
Per effetto del versamento in Brembo Argentina S.A. la percentuale di possesso nella stessa è salita al 98,62%, il restante 1,38% è detenuto da Brembo do Brasil Ltda.
In data 12 giugno 2015, con efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, è stato firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della partecipazione in Sabelt S.p.A. generando una minusvalenza di € 1.625 migliaia.
Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Per le altre partecipazioni in imprese controllate, jv e imprese collegate, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2016-2018 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1-1,5%. Il tasso di sconto utilizzato è pari all'6,9% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 1.773 migliaia e in Brembo Do Brasil Ltda per € 13.475 migliaia.
Nell'ipotesi di variazione del WACC da 6,9% a 7,4% o del tasso di crescita da 1% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1%), la partecipazione in Brembo Argentina S.A. sarebbe stata svalutata rispettivamente di ulteriori € 756 migliaia e di € 628 migliaia; mentre la partecipazione in Brembo do Brasil Ltda. si sarebbe svalutata rispettivamente di ulteriori € 1.812 migliaia e di € 1.475 migliaia.
La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2015 è di seguito riportata:
| Crediti verso controllanti/collegate/controllate/consociate | 9.781 | 163 |
|---|---|---|
| Strumenti derivati | 417 | 273 |
| Altro | 12 | 10 |
| Totale | 10.517 | 543 |
Nell'esercizio 2015 è stata acquisita una nuova partecipazione nella società E-NOVIA per un importo pari a € 210 migliaia.
Nella voce vi è compreso inoltre il credito derivante dal finanziamento concesso a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, per € 9.000 migliaia di nominale, e garantito dalla controllante di quest'ultima (Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A.) con una fidejussione a prima richiesta che prevede, tra l'altro, un impegno di pagamento diretto a nostro favore fino al 70% dell'importo dovuto da Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Il finanziamento è scaduto e, al fine di non pregiudicare le nostre ragioni nelle more di un possibile rinnovo del finanziamento per il quale sono tuttora in corso trattative, Brembo S.p.A. ha agito in via monitoria nei confronti di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e della garante Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. Pur includendolo tra le "Attività non correnti", si ritiene di mantenere l'iscrizione del credito in bilancio per il suo valore nominale (oltre interessi) in quanto non vi sono elementi che ostino al suo completo recupero; nell'esercizio precedente il finanziamento era esposto tra i crediti finanziari a breve.
198
Di seguito la composizione della voce:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 145 | 145 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Totale | 179 | 179 |
Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.
Al 31 dicembre 2015 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:
| Totale | 13.402 | 9.550 |
|---|---|---|
| Imposte differite | (3.007) | (4.720) |
| Imposte anticipate | 16.409 | 14.270 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 9.550 | 3.046 |
| Accantonamento imposte differite | (92) | (180) |
| Accantonamento imposte anticipate | 6.082 | 6.036 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (1.055) | (23) |
| Variazione aliquota | (597) | 0 |
| Altri movimenti | (486) | 671 |
| Totale | 13.402 | 9.550 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
| Attivo | Passivo | Netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
| Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature | 0 | 0 | 1.641 | 3.007 | (1.641) | (3.007) | |
| Costi di sviluppo | 0 | 0 | 0 | 94 | 0 | (94) | |
| Crediti verso clienti e verso società del Gruppo | 108 | 80 | 141 | 179 | (33) | (99) | |
| Rimanenze | 6.194 | 6.308 | 0 | 0 | 6.194 | 6.308 | |
| Altre passività finanziarie | 527 | 644 | 0 | 0 | 527 | 644 | |
| Fondi per rischi e oneri | 2.431 | 1.623 | 0 | 0 | 2.431 | 1.623 | |
| Fondi relativi al personale | 7.102 | 5.484 | 1.225 | 1.440 | 5.877 | 4.044 | |
| Altre passività | 8 | 74 | 0 | 0 | 8 | 74 | |
| Altro | 39 | 57 | 0 | 0 | 39 | 57 | |
| Totale | 16.409 | 14.270 | 3.007 | 4.720 | 13.402 | 9.550 |
Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Materie prime | 27.078 | 28.869 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 26.421 | 21.395 |
| Prodotti finiti | 42.540 | 41.294 |
| Merci in viaggio | 4.320 | 3.905 |
| Totale | 100.359 | 95.463 |
L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2015 a € 21.592 migliaia, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 20.089 | 5.143 | (3.640) | 21.592 |
Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo.
Al 31 dicembre 2015 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il periodo precedente, è così composto:
| Totale | 155.475 | 136.009 |
|---|---|---|
| Crediti verso collegate e joint venture | 2.076 | 2.095 |
| Crediti verso controllate | 42.192 | 36.575 |
| Crediti verso clienti | 111.207 | 97.339 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.
Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 1.654 | 1.132 | (273) | 2.513 |
La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati (con esclusione delle note credito da emettere a clienti terzi per € 17.887 migliaia e al netto di fatture da emettere a società controllate, collegate e joint venture per € 6.803 migliaia). Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| Totale | 169.072 | 148.440 |
|---|---|---|
| Clienti non quotati | 56.833 | 43.878 |
| Clienti quotati | 112.239 | 104.562 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 | 31.12.2014 | Svalutazione 2014 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 102.963 | 0 | 98.525 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 960 | 0 | 508 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 2.911 | 0 | 1.808 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 5.405 | 348 | 3.721 | 437 |
| Totale | 112.239 | 348 | 104.562 | 437 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 7,95% | 5,36% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 8.928 | 5.600 | ||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 | 31.12.2014 | Svalutazione 2014 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 53.195 | 9 | 40.731 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 90 | 0 | 552 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 1.082 | 166 | 908 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 2.466 | 1.990 | 1.687 | 1.217 |
| Totale | 56.833 | 2.165 | 43.878 | 1.217 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 2,61% | 4,40% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 1.482 | 1.930 | ||
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.
Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2016.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 7.319 | 5.291 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 3.924 | 4.671 |
| Altri crediti | 3.070 | 2.676 |
| Totale | 14.313 | 12.638 |
La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:
| Saldo Finale | 496 | (2.519) |
|---|---|---|
| Altri movimenti | (341) | 66 |
| Pagamenti | 32.419 | 15.795 |
| Imposte correnti - anni precedenti | 168 | 57 |
| Imposte correnti | (29.231) | (22.887) |
| Saldo Iniziale | (2.519) | 4.450 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Tra i crediti tributari è compreso anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.951 migliaia.
I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da crediti IVA e da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) 31.12.2015 Crediti verso società controllate e collegate 34.634 Strumenti derivati 447 Depositi cauzionali 65 Totale 35.146 |
|
|---|---|
| 29.713 | |
| 65 | |
| 486 | |
| 29.162 | |
| 31.12.2014 |
Il credito incluso al 31 dicembre 2014 nella voce "Crediti verso società controllate e collegate", derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l., per € 9.000 migliaia di nominale (oltre interessi), è stato riclassificato alla voce "Altre attività finanziarie" commentate alla nota 4 delle presenti Note illustrative, in quanto la società è stata posta in liquidazione nel corso del secondo semestre 2015.
La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita anche da prestiti a società controllate e collegate, oltre che da crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Il saldo a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata al 31 dicembre 2015 è pari a € 18.287 migliaia. Le posizioni sono in euro e in usd.
Gli strumenti derivati si riferiscono a derivati incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio cambio verso Usd e Jpy.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| nel Rendiconto finanziario | 40.641 | 95.525 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati | ||
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (*) | (16.622) | (7.904) |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 57.263 | 103.429 |
| Denaro e valori in cassa | 63 | 68 |
| Depositi bancari e postali | 57.200 | 103.361 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 5.439 migliaia (nel 2014 € 8.479 migliaia).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 è pari a € 309.463 migliaia, in aumento di € 51.986 migliaia rispetto al 2014.
Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio.
Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.
Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2015 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie da € 0,52 nominali cadauna.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2014:
| Totale azioni in circolazione | 65.037.450 | 65.037.450 |
|---|---|---|
| Azioni proprie | (1.747.000) | (1.747.000) |
| Azioni ordinarie emesse | 66.784.450 | 66.784.450 |
| (n. di azioni) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2015 non sono state acquistate né vendute azioni della società.
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 23 aprile 2015 destinando l'utile dell'esercizio 2014, pari a € 68.824 migliaia come segue:
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| 16.622 | 0 | 16.622 | 7.904 | 0 | 7.904 |
| 26.550 | 167.264 | 193.814 | 52.323 | 193.649 | 245.972 |
| 43.172 | 167.264 | 210.436 | 60.227 | 193.649 | 253.876 |
| 44.834 | 0 | 44.834 | 61.521 | 24.000 | 85.521 |
| 638 | 1.452 | 2.090 | 3.638 | 2.377 | 6.015 |
| 0 | 0 | 0 | 270 | 378 | 648 |
| 45.472 | 1.452 | 46.924 | 65.429 | 26.755 | 92.184 |
Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 34.368 migliaia e per € 10.466 migliaia nei confronti di Brembo Beijing Brake Systems Co.Ltd.
Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".
Nel corso del 2015 si è estinto il leasing finanziario in essere al 31.12.2014 per € 2.741 migliaia.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 8.048 | 7.595 |
| Tra 1 e 5 anni | 20.478 | 19.111 |
| Più di 5 anni | 21.032 | 25.200 |
| Totale | 49.558 | 51.906 |
La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo è la seguente:
| Totale | 77.325 | 129.045 | 206.370 | 27.482 | 266.311 | 293.793 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Euro verso società controllate | 10.466 | 0 | 10.466 | 9.806 | 32.000 | 41.806 |
| Euro verso terzi | 66.859 | 129.045 | 195.904 | 17.676 | 234.311 | 251.987 |
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale |
| 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento della società è pari a 1,64%, mentre quello fisso è pari a 1,61%.
Nel 2015 Brembo S.p.A. ha ottenuto i seguenti finanziamenti a medio lungo termine:
Brembo S.p.A. nel 2015 ha inoltre ottenuto i seguenti finanziamenti agevolati non ancora erogati al 31.12.2015: finanziamento agevolato connesso al progetto di ricerca "LIBRA LIght BRAke" da parte del Ministero dello Sviluppo Economico; finanziamento agevolato per il progetto di R&S denominato "TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di Nuova generaziOne" da parte del MIUR.
Si segnala che, al 31 dicembre 2015, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali. Nel 2012 è stato stipulato un Interest Rate Swap, per il quale, ricorrendone i presupposti, trova applicazione
l'hedge accounting ("cash flow hedge"). L'Interest Rate Swap si è estinto al 31.12.2015.
Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali:
| Valore Finale | 0 | (68) |
|---|---|---|
| Rilasci riserva per regolazioni | 71 | 129 |
| Variazione di fair value | (3) | (38) |
| Valore Iniziale | (68) | (159) |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Al 31 dicembre 2015 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:
| Quote scadenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Importo originario |
Importo al 31.12.2014 |
Importo al 31.12.2015 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) |
50.000 | (150) | (150) | 0 | (150) | 0 |
| Mutuo Centrobanca 3 (EUR 30 milioni) | 30.000 | 4.283 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Creberg (EUR 50 milioni) | 50.000 | 4.998 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Unicredit (EUR 10 milioni) | 10.000 | 1.249 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 25 milioni) | 25.000 | 10.034 | 5.019 | 5.033 | (14) | 0 |
| Mutuo Intesa San Paolo (EUR 30 milioni) | 30.000 | 4.982 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Intesa San Paolo (EUR 50 milioni) | 50.000 | 9.972 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) | 25.000 | 15.602 | 9.367 | 6.263 | 3.104 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 35 milioni) | 35.000 | 34.851 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 30 milioni) | 30.000 | 16.815 | 9.355 | 7.546 | 1.809 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 50 milioni) | 50.000 | 49.698 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) | 55.000 | 48.811 | 40.686 | 8.171 | 32.515 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 45 milioni) | 45.000 | 44.827 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 0 | 129.537 | (463) | 100.000 | 30.000 |
| Totale debiti verso banche | 615.000 | 245.972 | 193.814 | 26.550 | 137.264 | 30.000 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82 (Progetto CCM) |
2.371 | 578 | 296 | 313 | (17) | 0 |
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 253 | 229 | 76 | 153 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 2.443 | 1.875 | 1.565 | 249 | 1.316 | 0 |
| Debito verso factor | N.A. | 568 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti per leasing | 20.788 | 2.741 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 25.877 | 6.015 | 2.090 | 638 | 1.452 | 0 |
| Debiti verso società collegate/controllate: | ||||||
| Debiti verso società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata |
N.A. | 43.715 | 34.368 | 34.368 | 0 | 0 |
| Debiti verso società controllate per finanziamenti intercompany |
40.000 | 32.000 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Altri debiti verso società controllate | 8.774 | 9.806 | 10.466 | 10.466 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso società collegate/controllate | 48.774 | 85.521 | 44.834 | 44.834 | 0 | 0 |
| TOTALE | 689.651 | 337.508 | 240.738 | 72.022 | 138.716 | 30.000 |
Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 pari a € 164.951 migliaia e al 31 dicembre 2014 pari a € 212.918 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 63 | 68 |
| B | Altre disponibilità liquide | 57.200 | 103.361 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 447 | 486 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 57.710 | 103.915 |
| E | Crediti finanziari correnti | 34.699 | 29.227 |
| F | Debiti bancari correnti | 16.622 | 7.904 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 26.550 | 52.323 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 45.472 | 65.429 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 88.644 | 125.656 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (3.765) | (7.486) |
| K | Debiti bancari non correnti | 167.264 | 193.649 |
| L O | bbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 1.452 | 26.755 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 168.716 | 220.404 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 164.951 | 212.918 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 28 | 2.177 |
| Debiti verso dipendenti | 92 | 7.972 |
| Altri debiti | 0 | 2.509 |
| Totale | 120 | 12.658 |
Nell'esercizio precedente, i debiti verso istituti previdenziali, i debiti verso dipendenti e la voce altri debiti si riferivano al piano di incentivazione triennale 2013-2015, riclassificato quest'anno nelle passività correnti, in quanto verrà pagato nel corso del 2016.
206
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|
| Altri fondi per rischi e oneri | 5.580 | 4.499 | (1.444) | 8.635 |
| di cui correnti | 645 | 2.830 |
Gli altri fondi per rischi e oneri, pari a € 8.635 migliaia, comprendono principalmente il fondo garanzia prodotti per € 3.417 migliaia, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.
La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.
Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2015:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2014 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oneri finanziari | Utile/(Perdita) attuariale |
31.12.2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 21.710 | 0 | (921) | 381 | (1.122) | 20.048 |
Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.
Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Variazione delle obbligazioni a benefici definiti | ||
| Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente | 21.710 | 20.040 |
| Oneri finanziari | 381 | 684 |
| Flussi di cassa | ||
| Erogazioni da parte del datore di lavoro | (921) | (1.545) |
| Variazioni imputabili alla nuova valutazione | ||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (1.122) | 3.631 |
| E ffetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in linea con le ipotesi) |
0 | (1.100) |
| Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo | 20.048 | 21.710 |
| Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani | ||
| Flussi di cassa | ||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro | ||
| Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro | 921 | 1.545 |
| Benefici erogati dal datore di lavoro | (921) | (1.545) |
| Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria | ||
| Piani per obbligazioni a benefici definiti | 20.048 | 21.710 |
| Valore netto dei piani finanziati | 20.048 | 21.710 |
| Valore netto delle passività/(attività) | 20.048 | 21.710 |
| Componenti dei costi previdenziali | ||
| Oneri finanziari netti | ||
| Oneri finanziari sui piani a benefici definiti | 381 | 684 |
| T otale oneri finanziari netti |
381 | 684 |
| Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 381 | 684 |
| Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo | ||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (1.122) | 3.631 |
| E ffetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in linea con le ipotesi) |
0 | (1.100) |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | (1.122) | 2.531 |
| Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico e nelle altre componenti del Conto economico complessivo |
(741) | 3.215 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti | ||
| Passività (attività) nette del piano a benefici definiti | 21.710 | 20.040 |
| Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 381 | 684 |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | (1.122) | 2.531 |
| Flussi di cassa | ||
| Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro | (921) | (1.545) |
| Passività (attività) netta alla fine del periodo | 20.048 | 21.710 |
| Obbligazione a benefici definiti | ||
| Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano | ||
| Dipendenti in forza | 20.048 | 21.710 |
| T otale |
20.048 | 21.710 |
| Principali ipotesi attuariali | ||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività | ||
| Tasso di sconto | 2,10% | 1,80% |
| Tasso di incremento retributivo | N/A N | /A |
| Tasso di incremento delle pensioni | N/A N | /A |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,75% |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale | ||
| Tasso di sconto | 1,80% | 3,50% |
| Tasso di incremento retributivo | N/A N | /A |
| Tasso di incremento delle pensioni | N/A N | /A |
| Tasso di inflazione | 1,75% | 2,00% |
| Analisi di sensitività | ||
| Tasso di attualizzazione | 1,85% | 1,55% |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 20.656 | 22.395 |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 11,96 | 12,45 |
| Tasso di attualizzazione | 2,35% | 2,05% |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 19.458 | 21.053 |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 11,93 | 12,27 |
Al 31 dicembre 2015 i debiti commerciali risultano composti come segue:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 127.719 | 105.005 |
| Debiti verso controllate | 12.986 | 10.176 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 3.565 | 6.465 |
| Totale | 144.270 | 121.646 |
In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 6.823 | 7.810 |
Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.
Il decremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai maggiori acconti pagati per IRAP, che, per effetto dell'azzeramento del cuneo fiscale nel 2015, è risultata più bassa rispetto al 2014.
210
Al 31 dicembre 2015 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 6.465 | 5.788 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 16.180 | 11.765 |
| Debiti verso dipendenti | 36.028 | 24.143 |
| Altri debiti | 8.670 | 4.006 |
| Totale | 67.343 | 45.702 |
Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.
I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2016, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.
I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2015, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato, nonché l'intera quota del piano di incentivazione triennale che verrà liquidato nel corso del 2016 e che fino all'esercizio precedente era riportato fra i debiti a lungo termine come evidenziato nella nota 14.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| Totale | 780.802 | 713.357 |
|---|---|---|
| Abbuoni, sconti, resi | (11.734) | (9.201) |
| Ricavi lordi per prestazioni | 44.057 | 33.117 |
| Ricavi lordi delle vendite di prodotti | 748.479 | 689.441 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 159.004 | 20,4% | 154.888 | 21,7% | 4.116 | 2,7% |
| Germania | 177.293 | 22,7% | 160.565 | 22,5% | 16.728 | 10,4% |
| Francia | 27.065 | 3,5% | 27.526 | 3,9% | (461) | -1,7% |
| Regno Unito | 66.041 | 8,5% | 53.165 | 7,5% | 12.876 | 24,2% |
| Altri paesi Europa | 169.649 | 21,7% | 163.829 | 23,0% | 5.820 | 3,6% |
| India | 2.493 | 0,3% | 2.185 | 0,3% | 308 | 14,1% |
| Cina | 3.468 | 0,4% | 374 | 0,1% | 3.094 | 827,3% |
| Giappone | 25.017 | 3,2% | 18.171 | 2,5% | 6.846 | 37,7% |
| Altri Paesi Asia | 6.907 | 0,9% | 7.918 | 1,1% | (1.011) | -12,8% |
| Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) | 137.301 | 17,6% | 118.189 | 16,6% | 19.112 | 16,2% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 1.109 | 0,1% | 685 | 0,1% | 424 | 61,9% |
| Altri paesi | 5.455 | 0,7% | 5.862 | 0,7% | (407) | -6,9% |
| Totale | 780.802 | 100,0% | 713.357 | 100,0% | 67.445 | |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 565.591 | 72,4% | 506.809 | 71,0% | 58.782 | 11,6% |
| Moto | 124.284 | 15,9% | 118.150 | 16,6% | 6.134 | 5,2% |
| Corse | 53.079 | 6,8% | 49.708 | 7,0% | 3.371 | 6,8% |
| Veicoli Commerciali | 14.570 | 1,9% | 13.934 | 2,0% | 636 | 4,6% |
| Varie | 23.278 | 3,0% | 24.756 | 3,4% | (1.478) | -6,0% |
| Totale | 780.802 | 100,0% | 713.357 | 100,0% | 67.445 | |
| Sono costituiti da: | |
|---|---|
| --------------------- | -- |
| Altri ricavi Totale |
2.770 32.984 |
2.373 26.904 |
|---|---|---|
| Contributi vari | 1.026 | 1.657 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 372 | 614 |
| Riaddebiti vari | 28.816 | 22.260 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 304 migliaia e per progetti di ricerca e sviluppo per € 722 migliaia.
In particolare in ottemperanza a quanto previsto all'art 5 lettera b) dei decreti di concessione agevolazioni sul Bando di Progetti di Innovazione Industriale "Mobilità Sostenibile" (D.M 19 marzo 2008) si segnala che, per il progetto "LIVE – Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati per il trasporto persone" Codice Domanda: MS01_00007, sono stati complessivamente sostenuti costi pari a € 959 migliaia.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 11.326 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 9.601 migliaia nell'esercizio 2014.
La voce è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 335.743 | 314.819 |
| Acquisto materiale di consumo | 20.973 | 21.329 |
| Totale | 356.716 | 336.148 |
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Trasporti | 13.127 | 12.480 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 29.778 | 28.397 |
| Lavorazioni esterne | 40.845 | 37.948 |
| Affitti | 12.551 | 10.816 |
| Altri costi operativi | 60.219 | 48.846 |
| Totale | 156.520 | 138.487 |
La voce "altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| Totale | 199.718 | 189.394 |
|---|---|---|
| Altri costi | 18.515 | 15.840 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 8.349 | 7.907 |
| Oneri sociali | 40.721 | 39.283 |
| Salari e stipendi | 132.133 | 126.364 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
Il numero medio e di fine periodo degli addetti della società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2015 | 69 | 1.137 | 1.749 | 2.955 |
| Media anno 2014 | 69 | 1.090 | 1.774 | 2.933 |
| Variazioni | 0 | 47 | -25 | 22 |
| Totale 31.12.2015 | 71 | 1.165 | 1.735 | 2.971 |
| Totale 31.12.2014 | 67 | 1.094 | 1.699 | 2.860 |
| Variazioni | 4 | 71 | 36 | 111 |
| La voce è così costituita: | |
|---|---|
| 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|
| 9.011 | 9.929 |
| 934 | 1.101 |
| 92 | 104 |
| 4.233 | 4.192 |
| 14.270 | 15.326 |
| 2.447 | 2.042 |
| 0 | 389 |
| 10.510 | 11.370 |
| 0 | 613 |
| 5.796 | 5.151 |
| 933 | 971 |
| 19.686 | 20.536 |
| 0 | 0 |
| 903 | 1.257 |
| 903 | 1.257 |
| 34.859 | 37.119 |
Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 6.580 | 4.409 |
| Proventi finanziari | 978 | 2.504 |
| Totale proventi finanziari | 7.558 | 6.913 |
| Differenze cambio passive | (5.152) | (4.054) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (381) | (684) |
| Oneri finanziari | (5.792) | (8.505) |
| Totale oneri finanziari | (11.325) | (13.243) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (3.767) | (6.330) |
La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2015 dalle controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., Brembo Russia Llc e AP Racing Ltd. complessivamente per € 59.354 migliaia e da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramis S.p.A. per complessivi € 12.025 migliaia.
La voce accoglie inoltre la minusvalenza pari a € 1.625 migliaia derivante dalla vendita della partecipazione Sabelt S.p.A e la svalutazione delle partecipazioni in alcune società controllate, già precedentemente commentate nella nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|
| 29.231 | 22.887 |
| (4.338) | (5.833) |
| (168) | (57) |
| 24.725 | 16.997 |
Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |
| Utile ante imposte | A | 128.038 | 128.038 | 85.822 | 85.822 |
| Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP | B | 146.375 | 149.126 | ||
| C = A +/- B | 128.038 | 274.413 | 85.822 | 234.948 | |
| Aliquota applicabile (%) | D | 27,50% | 3,90% | 27,50% | 3,90% |
| Imposte teoriche | E = D * C | 35.210 | 10.702 | 23.601 | 9.163 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | F | (886) | (6.933) | (1.672) | (3.142) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili |
G | (13.254) | 54 | (11.145) | 249 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | H | 1.270 | 2 | 1.108 | 4 |
| Altre differenze temporanee | I | 2.898 | 168 | 4.478 | 243 |
| Carico d'imposta corrente | |||||
| registrato a Conto economico | M = somma (E - I) | 25.238 | 3.993 | 16.370 | 6.517 |
| Imposte differite | (1.713) | 0 | (1.093) | 0 | |
| (Imposte anticipate) | (3.052) | (170) | (4.493) | (247) | |
| Variazione aliquote | 597 | 0 | 0 | 0 | |
| Accantonamento a fondo imposte e altre imposte | (168) | 0 | (57) | 0 | |
| Totale (anticipate) e differite | N | (4.336) | (170) | (5.643) | (247) |
| Carico d'imposta totale registrato a Conto economico |
M+N | 20.902 | 3.823 | 10.727 | 6.270 |
L'aliquota fiscale effettiva del 2015 è pari a 19,3% (2014: 19,8%).
L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalle svalutazioni indeducibili delle partecipazioni.
La società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.
I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.
Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.
Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.
Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato alla nota 32.
Il Consiglio di Amministrazione del 12 Novembre 2015 ha deliberato la ricapitalizzazione di Brembo do Brasil, da eseguire nel corso del 2016, al fine di garantire alla stessa il sostegno finanziario necessario.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2015 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.
Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.
In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.
Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
Disco freno auto co-fuso, ispirato a Kazimir Severinovicˇ Malevicˇ, Suprematismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Realizzato in due materiali, la ghisa e l'alluminio, ne racchiude i vantaggi: il comportamento in temperatura della ghisa e la leggerezza dell'alluminio. Risponde all'esigenza di riduzione di peso, migliorando la sensazione di frenata negli utilizzi più estremi.
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | |
| Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. | Pechino | Cina | Cny | 125.333.701 | |
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 | |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden-Echterdingen | Germania | Eur | 25.000 | |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 177.022.179 | |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 315.007.990 | |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware | USA | Usd | 33.798.805 | |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | |
| Brembo Russia Llc | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | |
| Brembo Do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 37.803.201 | |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 113.171.200 | |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
218
| VALORE DI BILANCIO (euro) |
QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
CONTROVALORE IN EURO CAMBIO MEDIO 2015 |
RISULTATO D'ESERCIZIO | CONTROVALORE IN EURO CAMBIO 31.12.2015 |
PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|---|
| 30.719.578 | 100,00% | 5.347.571 | 3.882.262 | 19.701.495 | 14.459.911 |
| 12.209.745 | 100,00% | (52.373) | (365.194) | 13.045.159 | 92.109.261 |
| 31.221.692 | 100,00% | 16.018.410 | 437.062.364 | 36.620.743 | 989.602.334 |
| 24.000 | 100,00% | 27.808 | 27.808 | 172.995 | 172.995 |
| 78.953 | 100,00% | 404.675 | 54.342.432 | 2.983.938 | 391.105.073 |
| 32.755.134 | 100,00% | (100.569) | (701.267) | 27.409.491 | 193.532.943 |
| 35.500.000 | 100,00% | 625.881 | 4.364.266 | 29.044.615 | 205.078.220 |
| 24.366.972 | 100,00% | 30.966.396 | 34.361.087 | 120.289.029 | 130.958.664 |
| 17.902.583 | 100,00% | 82.148.451 | 343.609.310 | 264.016.880 | 1.125.741.575 |
| 25.636 | 100,00% | 127.885 | 8.697.052 | 123.300 | 9.947.052 |
| 557.400 | 100,00% | 304.140 | 2.845.075 | 897.229 | 8.245.075 |
| 3.251.606 | 100,00% | 993.203 | 993.203 | 4.833.485 | 4.833.485 |
| 134.998 | 100,00% | 632.942 | 4.413.506 | 6.683.166 | 47.188.495 |
| 17.364.178 | 99,99% | 3.764.890 | 267.966.881 | 26.347.567 | 1.897.591.363 |
| – | 99,99% | (20.623.558) | (76.133.989) | (6.760.294) | (29.148.362) |
| 5.829.051 | 98,62% | (2.873.047) | (29.447.402) | 3.766.018 | 53.090.308 |
| 4.647.800 | 68,00% | 419.953 | 419.953 | 18.671.832 | 18.671.832 |
| 12.579.053 | 49,00% | 4.103.762 | 4.553.637 | 32.820.383 | 35.731.550 |
| SEDE | |
|---|---|
| Stezzano (BG) | Italia |
| Almenno San Bartolomeo (BG) | Italia |
| Milano | Italia |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
* Esclusa dall'area di consolidamento.
220
| CAPITALE | PATRIMONIO NETTO | RISULTATO D'ESERCIZIO | QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ | VALORE DI BILANCIO (euro) | |
|---|---|---|---|---|---|
| Eur | 4.000.000 | 41.943.788 | 7.745.841 | 50,00% | 24.242.684 |
| Eur | 100.000 | (4.011.565) | (3.785.014) | 30,00% | 0 |
| Eur | 123.750 | 1.960.096 | 78.156 | 20,00% | 500.000 |
222
| (in euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Costo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2015 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 117.128.716 | 117.128.716 | ||||
| Brevetti | 17.769.929 | 3.282.081 | 21.052.010 | |||
| Marchio | 2.144.144 | 4.657.443 | 6.801.587 | |||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 63.148.120 | 775 | 63.148.895 | |||
| Totale | 200.190.909 | 775 | 0 | 7.939.524 | 0 | 208.131.208 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Terreni | 19.768.399 | 19.768.399 | ||||
| Fabbricati | 68.774.927 | 354.205 | 1.743.267 | 70.872.399 | ||
| Impianti e macchinari | 240.495.848 | 810.721 | 3.037.711 | 244.344.280 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 128.188.910 | 207.216 | 2.887.043 | 131.283.169 | ||
| Altri beni | 21.038.160 | 90.034 | 254.239 | 21.382.433 | ||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 1.548.736 | 1.548.736 | ||||
| Totale | 479.814.980 | 1.462.176 | 1.743.267 | 6.178.993 | 0 | 489.199.416 |
| Totale immobilizzazioni |
680.005.889 | 1.462.951 | 1.743.267 | 14.118.517 | 0 | 697.330.624 |
223
| (in euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Fondo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2015 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 77.513.898 | 77.513.898 | ||||
| Brevetti | 19.048.229 | 19.048.229 | ||||
| Marchio | 6.220.137 | 6.220.137 | ||||
| Altre imm.ni immateriali | 53.822.347 | 53.822.347 | ||||
| Totale | 156.604.611 | 0 | 0 | 0 | 0 | 156.604.611 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Fabbricati | 36.318.529 | 17.626 | 36.336.155 | |||
| Impianti e macchinari | 203.974.807 | 810.721 | (8.392.624) | 196.392.904 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 123.148.534 | 207.216 | (6.990.098) | 116.365.652 | ||
| Altri beni | 18.044.274 | 90.034 | 18.134.308 | |||
| Totale | 381.486.145 | 1.125.597 | 0 | 0 | (15.382.723) | 367.229.019 |
| Totale fondi |
538.090.756 | 1.125.597 | 0 | 0 | (15.382.723) | 523.833.630 |
| TOTALE GENERALE | 173.496.994 |
224
Dettaglio origine, disponibilità e utilizzo delle poste di patrimonio netto
| (in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Natura e descrizione | Importo | Possibilità di utilizzo (*) | |
| Capitale sociale | 34.727.914 | – | |
| Riserve di utili | 67.707.083 | ||
| di cui: | |||
| Riserva legale | 6.945.584 | B | |
| Riserva ammortamenti anticipati tassata | 556.823 | A,B,C | |
| First Time Adoption (FTA ) | 9.737.121 | A,B,C | |
| Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 | 654.072 | B | |
| Avanzo di fusione | 9.061.857 | A,B,C | |
| Utili a nuovo | 40.751.626 | A,B,C | |
| Riserve di capitale | 103.714.734 | ||
| di cui: | |||
| Sovraprezzo azioni (**) | 26.650.263 | A,B,C | |
| Riserva di rivalutazione | 12.966.123 | A,B,C | |
| Riserva azioni proprie | 77.475.897 | ||
| Riserva azioni proprie in portafoglio | (13.475.897) | ||
| Fondo L. 46/82 | 98.348 | A,B,C | |
| Utile dell'esercizio 2015 | 103.312.837 | ||
| Totale | 309.462.568 | ||
| Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2015: | |||
| Costi di sviluppo non ammortizzati | |||
| Riserve non distribuibili | |||
| Totale non distribuibile | |||
| Residua quota distribuibile | |||
Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU:
| Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale | 19.687.050 | |
|---|---|---|
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
Classificazione nel prospetto delle Variazioni |
|---|---|
| Quota disponibile per altre ragioni per copertura perdite |
di Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 |
| – | Capitale Sociale |
| Altre riserve | |
| 556.823 | Altre riserve |
| 9.737.121 | Altre riserve |
| 654.072 | Altre riserve |
| 9.061.857 | Altre riserve |
| 40.751.626 | Utili/(Perdite) portati a nuovo |
| 26.650.263 | Altre riserve |
| 12.966.123 | Altre riserve |
| Altre riserve | |
| Altre riserve | |
| 98.348 | Altre riserve |
| 103.312.837 | Risultato d'esercizio |
| 203.789.070 (1) | Patrimonio netto |
| 39.614.818 | |
| 654.072 | |
| 40.268.890 (2) | |
| 163.520.180 (1)-(2) |
225
226
| (in euro) | 31.12.2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio | totale | altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | |||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti | ||||||||
| in altre imprese e strumenti finanziari derivati) | 10.517.429 | 9.781.017 | 0 | 9.781.017 | 93,00 | |||
| Crediti commerciali | 155.475.372 | 45.405.823 | 1.137.392 | 44.268.431 | 29,20 | |||
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 35.145.757 | 34.634.097 | 0 | 34.634.097 | 98,54 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 57.263.150 | 12.743.804 | 12.743.804 | 0 | 22,25 | |||
| Debiti verso banche non correnti | (167.264.097) | (1.795.762) | (1.795.762) | 0 | 1,07 | |||
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
(1.452.383) | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |||
| Altre passività non correnti | (119.956) | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (20.048.037) | (45.775) | (45.775) | 0 | 0,23 | |||
| Debiti verso banche correnti | (43.172.228) | (12.378.280) | (12.378.280) | 0 | 28,67 | |||
| Altre passività finanziarie correnti | ||||||||
| e strumenti finanziari derivati | (45.472.010) | (44.834.103) | 0 | (44.834.103) | 98,60 | |||
| Debiti commerciali | (144.270.442) | (17.157.978) | (606.794) | (16.551.184) | 11,89 | |||
| Altre passività correnti | (67.343.240) | (11.675.668) | (11.548.300) | (127.368) | 17,34 | |||
| 31.12.2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
|||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio | totale | altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 780.801.597 | 105.095.348 | 4.650.231 | 100.445.117 | 13,46 | ||
| Altri ricavi e proventi | 32.983.575 | 27.236.184 | 123.229 | 27.112.955 | 82,57 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (356.716.036) | (88.901.752) | (21.865) | (88.879.887) | 24,92 | ||
| Altri costi operativi | (156.520.325) | (14.912.265) | (5.024.745) | (9.887.520) | 9,53 | ||
| Costi per il personale | (199.718.431) | (5.583.567) | (5.582.846) | (721) | 2,80 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (3.767.242) | (441.901) | (625.572) | 183.671 | 11,73 | ||
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 54.507.855 | 71.378.612 | 0 | 71.378.612 | 130,95 |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
| 31.12.2014 | ||||
|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
||||
| Società controllate, totale altre* collegate e J.V. |
valore di bilancio | % | ||
| 0 162.485 |
162.485 | 543.499 | 29,90 | |
| 1.107.902 38.669.646 |
39.777.548 | 136.009.230 | 29,25 | |
| 0 29.162.420 |
29.162.420 | 29.713.382 | 98,15 | |
| 19.052.689 0 |
19.052.689 | 103.428.754 | 18,42 | |
| (14.212.434) 0 |
(14.212.434) | (193.648.696) | 7,34 | |
| 0 (24.000.000) |
(24.000.000) | (26.755.229) | 89,70 | |
| (4.944.925) 0 |
(4.944.925) | (12.657.742) | 39,07 | |
| (45.212) 0 |
(45.212) | (21.709.766) | 0,21 | |
| (19.813.116) 0 |
(19.813.116) | (60.227.361) | 32,90 | |
| 0 (61.520.432) |
(61.520.432) | (65.428.845) | 94,03 | |
| (754.523) (16.641.354) |
(17.395.877) | (121.645.741) | 14,30 | |
| (1.936.497) (128.002) |
(2.064.499) | (45.702.134) | 4,52 |
| 31.12.2014 | |
|---|---|
| parti correlate |
|
| Società controllate, totale altre* collegate e J.V. |
valore di bilancio |
| 96.250.803 4.240.199 92.010.604 |
713.356.511 |
| 20.907.932 4.930 20.903.002 |
26.904.277 |
| (86.927.763) (7.651) (86.920.112) |
(336.148.309) |
| (12.001.386) (5.341.427) (6.659.959) |
(138.487.199) |
| (6.149.302) (6.153.603) 4.301 |
(189.394.081) |
| (510.797) (765.486) 254.689 |
(6.329.845) |
| 53.620.590 0 53.620.590 |
43.438.622 |
Illustrazione di Fabrizio Spadini.
Questa geometria garantisce una riduzione della massa dell'8%, grazie alla diminuzione del materiale nei punti meno stressati, permettendo di ridurre il consumo di carburante e le emissioni inquinanti.
Relazione del Collegio Sindacale per l'assemblea di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
in via preliminare Vi ricordiamo che l'Assemblea tenutasi il 29 aprile 20141 ha nominato, per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale composto da Raffaella Pagani (Presidente), Milena Motta (Sindaco Effettivo), Sergio Pivato (Sindaco Effettivo). I membri del Collegio Sindacale sono anche membri dell'Organismo di Vigilanza.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il Collegio Sindacale ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ., dall' art. 149 del D.Lgs. 58/1998 e dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 in merito al rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione.
Nello svolgimento della propria funzione il Collegio Sindacale:
Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2459, comma 2 del codice civile, e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:
1 Elezione avvenuta sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).
2 Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.
3 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 Aprile 2014, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. per gli esercizi dal 2014 al 2021.
232
attestazioni ai sensi dell'art. 154 del D.Lgs. 58/1998. L'effettiva applicazione e l'affidabilità delle procedure contabili ed amministrative è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi delle strutture interne competenti (la Funzione Internal Audit), attraverso un piano di monitoraggio che ha interessato sia l'ambiente di controllo e di Governance, sia i controlli chiave a livello di processo delle entità rilevanti e dei processi rilevanti. È stato, tra l'altro, aggiornato lo Schema di Riferimento per la Redazione dei documenti contabili e societari ex art. 154 bis (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 3 Marzo 2016, previo esame da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale) alla luce del rafforzamento, sia in termini qualitativi che quantitativi (nuove risorse coinvolte, nuove attività e strumenti informatici dedicati, ecc.), delle attività svolte in ambito 262, con particolare riferimento alle azioni implementate in tema di testing, di validazione e monitoraggio dei piani di miglioramento nonché agli strumenti di gestione e di consuntivazione delle verifiche tramite l'utilizzo di un portale dedicato.
Nel corso del 2015, il Collegio Sindacale ha avuto modo di esaminare e valutare positivamente due documenti significativi per l'attuazione del Sistema di controllo Interno e Gestione dei Rischi, che sono stati revisionati dalle proposte funzioni aziendali, quali le Linee guida per il sistema di controllo interno e rischi e le Politiche per l'attuazione del sistema di controllo interno e Rischi oltre all'aggiornamento di alcune procedure e istruzioni aziendali della Direzione Internal Audit, tra cui la "PG.W.IA-02 Processo di Audit" e la "PG.W.IA-03 Attività di Follow-up" e la "PG.W.IA-04 Control Risk Self Assessment".
Con riferimento alle Parti Speciali del Modello 231 la Società ha ritenuto adeguati i protocolli già esistenti ai fini della prevenzione dei reati oggetto di nuova introduzione e, pertanto, non sono state introdotte nuove Parti Speciali ad hoc, ad eccezione dell'integrazione della Parte Speciale già esistente per i reati di ricettazione e riciclaggio, in base ai risultati emersi dal risk assessment sui processi sensibili rispetto al nuovo reato presupposto di "Auto-riciclaggio" ex art. 648-ter 1 c.p. di cui all'art. 25-octies del D. Lgs. 231/2001, così come introdotto con Legge n. 186 del 15 dicembre 2014.
234
• in data 21 Marzo 2016 la relazione di cui al terzo comma dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, segnalando che non sono emerse questioni fondamentali in sede di revisione, né criticità significative nel sistema di controllo interno con riferimento al processo di informativa finanziaria;
In base all'attività svolta ed alle informazioni ottenute, il Collegio Sindacale ritiene quindi di poter confermare che non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze tali da richiedere la loro segnalazione alle Autorità di vigilanza o tali da essere menzionate nella presente Relazione. Il Collegio Sindacale esprime quindi parere favorevole all'approvazione del bilancio di Brembo al 31 dicembre 2015 ed alle proposte di destinazione dell'utile e di distribuzione del dividendo formulate dal Consiglio di Amministrazione.
Stezzano, 21 Marzo 2016
IL COLLEGIO SINDACALE f.to Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) f.to Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) f.to Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
| Via Brenitia, 25 24035 (3) RNO Borgamo (Raly) |
Vinhi Europa, 2 24040-STEZZANO Bergamo (Rolly) |
Tel: #39.035.605.1111 Fax +39 035 605 2300 Cap. Soc. C34 727 914 Export M BG 020000 |
R.E.A. 134667 Ronatro Impreso B Taxfino Finante e Pa n 00222620163 |
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BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]
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