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Brembo

Annual Report Mar 21, 2016

4472_10-k-afs_2016-03-21_94874efa-aceb-4bd1-9b81-a0c074567760.pdf

Annual Report

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Diamo forma e senso ai nostri prodotti guidati dal design e dall'innovazione continua. Perché la bellezza viene da sé, quando si usano i materiali giusti e le forme adeguate. Brembo è l'unica azienda di

componentistica ad aver ricevuto il Premio Compasso d'Oro ADI è il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design.

La creatività italiana è apprezzata nel mondo per l'alto contenuto qualitativo, la cura dei dettagli e, non ultimo, la bellezza dei prodotti che sa generare. È naturale, quindi, che Brembo, azienda italiana, sia stata la prima del suo settore a credere nell'importanza anche dell'estetica dei sistemi frenanti.

Dopo anni di impegno e passione trascorsi a conciliare performance e design nei propri prodotti, è poi arrivato un importante riconoscimento anche dagli Stati Uniti: lo scorso anno, in occasione del Salone americano SEMA, la pinza Brembo B-M8 ha infatti ricevuto il Premio Best Engineered

New Product Award, assegnato grazie alle sue caratteristiche innovative nel campo ingegneristico, tecnologico e del design.

BREMBO relazione finanziaria annuale 2015

Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna

Illustrazione ispirata a Victor Vasarely, Op Art.

Se non fosse un freno sarebbe una scultura degna di qualunque museo d'arte moderna

Motivazione dell'Associazione Disegno Industriale all'atto della consegna del premio Compasso d'Oro per l'impianto frenante, pinza e disco freno in carbonio ceramico.

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA e straordinaria

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria e straordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 2, 24040 Stezzano (Bergamo) il giorno 21 Aprile 2016 alle ore 10.30, in prima convocazione ed occorrendo, il giorno 22 Aprile 2016 stessi luogo ed ora, in seconda convocazione, per deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte ordinaria

    1. Presentazione del Bilancio d'esercizio di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2015, corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Proposta di destinazione dell'utile di esercizio. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Presentazione del Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2015, corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale, della Relazione della Società di Revisione e dell'Attestazione del Dirigente Preposto.
    1. Autorizzazione all'acquisto e alla vendita di azioni proprie. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Esame della Relazione sulla Remunerazione di Brembo S.p.A. Deliberazioni ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Parte straordinaria

  1. Proposta di modifica dello Statuto sociale, con riferimento agli articoli 4 (Oggetto sociale), 5 (Capitale sociale), 10 (Convocazione), 10-bis (Integrazione dell'ordine del giorno), 11 (Intervento e rappresentanza in assemblea), 13 (Costituzione e deliberazioni dell'Assemblea), 15 (Composizione del Consiglio di Amministrazione), 15-bis (Nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione), 18 (Riunioni del Consiglio), 22 (Composizione e nomina del Collegio Sindacale) e con inserimento di nuovo articolo 10ter (Diritto di porre domande prima dell'Assemblea). Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Stezzano, 18 marzo 2016

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

Indice

Letter
a del
Pre
sidente
8
Cariche sociali 10
Sintesi dei risultati del Gruppo 12
RELAZIONE SULLA GESTI
ONE
15
Brembo e il mercato 16
Ricavi per area geografica e applicazione 22
Risultati consolidati di Brembo 24
Struttura del Gruppo 30
Brembo nel mondo 32
Andamento delle società di Brembo 34
Attività di ricerca e sviluppo 40
Investimenti 45
Politica di gestione dei rischi 46
Risorse umane e organizzazione 54
Ambiente, sicurezza e salute 56
Rapporti con parti correlate 58
Altre informazioni 59
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 62
Prevedibile evoluzione della gestione 62
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 64
Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. 65

Nota sull'andamento del titolo di Brembo S.p.A. 68

Palmares 2015 71

Bilancio consol
idato dell
'eser
cizio 2015
80
Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015 82
Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 92
Relazione del Collegio Sindacale 154
Relazione della Società di revisione
ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39
156
Attestazione del Bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98
158
BILANCI
O SEPARAT
O dell
'eser
cizio 2015
161
Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2015 162
Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2015 170
Allegati al Bilancio separato 218
Relazione del Collegio Sindacale 230
Relazione della Società di revisione
ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39
236

LETTERA DEL PRESIDENTE

Signori Azionisti,

il 2015 ha finalmente avviato il nostro paese verso l'uscita dalla recessione, anche se i segnali di ripresa, dopo gli anni di crisi seguiti al crollo della Lehman Brothers del 2007, risultano ancora timidi, non solo per l'Italia ma per l'intero sistema economico mondiale. Nel corso dell'anno abbiamo assistito a un ulteriore rallentamento delle economie emergenti, Brasile in testa, e al forte indebolimento della Russia. Per non parlare della crisi della Cina, che rimane il paese che influenza maggiormente lo sviluppo mondiale e che, pur viaggiando ancora, insieme all'India, su tassi di crescita ben superiori a quelli delle economie occidentali, risulta in lenta ma costante frenata. Gli Stati Uniti, al contrario, hanno riconfermato di essere ormai in una fase di crescita stabile, ancorché moderata, mentre i paesi dell'euro, Germania inclusa, non hanno ancora ritrovato lo slancio necessario per una vera ripresa, capace di portare fuori dalle sabbie mobili il vecchio continente.

Il mercato dell'auto, da cui provengono i tre quarti del fatturato di Brembo, ha segnato a livello globale un incremento del 2%, quasi la metà dell'anno precedente ma pur sempre positivo, grazie soprattutto alla Cina, all'Europa Occidentale e agli Stati Uniti. Quello cinese si è confermato come il primo mercato mondiale dell'auto, anche se con una crescita più contenuta (+5,3%) rispetto a quella degli ultimi anni. L'Europa Occidentale ha consolidato l'inversione di rotta iniziata nel 2014 ed ha quasi raddoppiato il tasso di crescita (+9%), con punte particolarmente elevate in Italia e in Spagna, e con la Germania al primo posto per volumi di vendita. Nei paesi dell'Est Europa, a parte la Russia in caduta di quasi il 36%, l'aumento è stato ancora a due cifre (+12,1%) ma inferiore a quello del 2014. Negli Stati Uniti è proseguito un trend positivo (+5,8%) mentre, fra gli altri mercati più significativi, hanno registrato una decisa flessione il Brasile, l'Argentina e il Giappone.

Per Brembo il 2015 è stato un altro anno decisamente positivo, a conferma della capacità del Gruppo di proseguire il suo cammino di crescita e di creazione di valore, pur in un contesto economico mondiale ancora turbolento. I ricavi dell'esercizio, più che raddoppiati nel giro di cinque anni, sono superiori ai 2.073 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto al 2014. Il margine operativo lordo sfiora i 360 milioni, in crescita del 28,6%, e l'utile netto tocca i 184 milioni, con un incremento del 42,5% sull'esercizio precedente. L'indebitamento a fine anno è pari a 160,7 milioni di euro, in miglioramento di 109,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Da questi dati emerge, fra l'altro, come la profittabilità del Gruppo sia cresciuta significativamente più del fatturato, a conferma dell'efficacia di Brembo nell'ottimizzare i propri processi produttivi.

A tali risultati hanno contribuito sia le componenti italiane ed euro-

pee del business, sia quelle attive in altre aree geografiche di riferimento, come gli Stati Uniti e la Cina, dove Brembo ha sviluppato negli ultimi anni un'accorta strategia di investimenti, imponendosi come player globale, capace di operare sui mercati di tutto il mondo. Oggi il Gruppo conta quasi 10.000 dipendenti - fra i quali alcune centinaia di nuovi assunti, di cui 270 solo in Italia - ed è presente con propri insediamenti industriali e commerciali in 15 paesi di 3 continenti. L'attività produttiva è distribuita, oltre che in Italia, in Germania, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Messico, Brasile, Argentina, Cina e India. Nel solo 2015 sono stati investiti ulteriori 154 milioni di euro, di cui oltre 40 in Italia, che resta uno dei paesi in cui Brembo investe di più in ricerca e sviluppo e per mantenere gli stabilimenti tecnologicamente all'avanguardia, e il resto principalmente in Centro-Nord America, Cina, Polonia e Repubblica Ceca.

In Nord America è stata quasi ultimata la realizzazione di una fonderia di ghisa in Michigan, in un'area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, il cui avvio è previsto per i primi mesi del 2016 e che consentirà a Brembo di realizzare anche negli Usa un processo di integrazione verticale della propria capacità produttiva. In Messico sono stati inaugurati nell'ottobre 2015 una nuova fonderia e uno stabilimento per la lavorazione e il montaggio di pinze in alluminio, per fornire in primo equipaggiamento i principali costruttori europei, asiatici e centro-nord americani.

Nell'Est Europa sono tuttora in corso investimenti per aumentare la capacità produttiva dei poli industriali integrati di Dabrowa Gornicza (Polonia) e Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca), dedicati rispettivamente alla fusione e lavorazione di dischi freno per auto e veicoli commerciali, e alla fusione, lavorazione e montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio. Contemporaneamente continua il piano di investimenti, che abbraccia gli esercizi compresi tra il 2014 e il 2017 per un totale di circa 34 milioni di euro, per l'avvio di un nuovo stabilimento a Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.

In Cina, dove Brembo è già saldamente presente da anni con propri impianti produttivi, è stato siglato a settembre 2015 un accordo per l'acquisizione della maggiornaza di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani.

L'elevata generazione di cassa, di cui il Gruppo si è mostrato capace, ci permette di affrontare con forza un nuovo ciclo di investimenti a sostegno della futura crescita, puntando sia su un ulteriore incremento della capacità produttiva, soprattutto in Cina e Usa, sia sulla ricerca e sviluppo, per mantenere e consolidare quel primato nell'innovazione tecnologica che da sempre ci contraddistingue. Su questo fronte, l'attenzione di Brembo è principalmente focalizzata sui sistemi meccatronici per gli impianti del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali. Il che significa porre le basi per affrontare il prossimo decennio, che vedrà una forte elettrificazione dei veicoli con una notevole integrazione del sistema frenante e una continua ricerca di alleggerimento dei prodotti. I risultati raggiunti e le nuove opportunità che caratterizzano il settore automotive ci consentono di guardare avanti con prudente ottimismo. Anche perché dietro ai numeri positivi c'è il forte impegno di tutto il management Brembo e di tutte le persone che, in Italia e nel mondo, lavorano nel Gruppo con capacità, passione e intelligenza, per raggiungere sempre nuovi e sfidanti traguardi.

Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

CARICHE SOCIALI

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 29 aprile 2014 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).

STRUTTURA DEL CONSI GLIO DI AMMINIST RAZIONE, DEI COMITATI E DELLE PRINCI PALI FUNZIONI DI GOVERNANC E AL 31.12.2015

Presidente Alberto Bombassei (1) (8)
Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi (2) (8)
Amministratore Delegato e Direttore Generale A ndrea Abbati Marescotti (3) (8)
Consiglieri Cristina Bombassei (4) (8)
Barbara Borra (5)
Giovanni Cavallini (5)
Giancarlo Dallera (5)
Bianca Maria Martinelli (5) (6)
Umberto Nicodano (7)
Pasquale Pistorio (5) (9)
Gianfelice Rocca (5)
COLLEGIO SINDACA
LE (10)
Presidente Raffaella Pagani (6)
Sindaci effettivi Sergio Pivato
Milena T. Motta
Sindaci supplenti Marco Salvatore
Myriam Amato (6)
SOCIETÀ DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. (11)
DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDA
ZIONE
DEI DOCUMENTI
CONTA
BILI SOCIETA RI
Matteo Tiraboschi (12)

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

COMITATI

Comitato Controllo e Rischi (13) (14) Giovanni Cavallini (Presidente)
Giancarlo Dallera
Bianca Maria Martinelli (6)
Comitato Remunerazione e Nomine Barbara Borra (Presidente)
Giovanni Cavallini
Umberto Nicodano
Organismo di Vigilanza Raffaella Pagani (Presidente Collegio Sindacale) (6)
Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
Milena T. Motta (Sindaco Effettivo)
Alessandra Ramorino (15)
Mario Bianchi (16)
Mario Tagliaferri (17)
  • (1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.
  • (2) Il Vice Presidente Esecutivo ha la rappresentanza legale della società; il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito specifici poteri per la gestione della società stessa.
  • (3) All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri per la gestione della società nonché la delega ai sensi dell'art. 2381 c.c. in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (ai sensi del D.Lgs. 81/2008, modificato dal D. Lgs. 106/2009) ed in tema di tutela ambientale e di gestione dei rifiuti.
  • (4) Il Consigliere riveste anche la carica di Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi e di CSR Officer.
  • (5) Amministratori non esecutivi ed indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF (come richiesto dagli artt. 147-ter, comma 4, e 147-quater del TUF medesimo) e dell'art. 2.2.3, comma 3, del Regolamento Borsa Italiana S.p.A. e del Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A. (art. 3.C.1).
  • (6) Amministratore/Sindaco eletto dalla lista depositata da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolare complessivamente del 2,11% del capitale sociale).
  • (7) Amministratore non esecutivo.
  • (8) Amministratori esecutivi.
  • (9) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director.
  • (10) Ricopre il ruolo di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ex art. 19 D. Lgs. 39/2010.
  • (11) L'Assemblea degli Azionisti nella riunione del 23 aprile 2013 ha conferito l'incarico fino all'approvazione del Bilancio d'esercizio 2021.
  • (12) Nominato dal Consiglio di Amministrazione il 29 aprile 2014; riveste anche la carica di Investor Relator.
  • (13) Tale Comitato svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate.

(14) Con decorrenza dal 1° gennaio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato una nuova composizione del Comitato Controllo e Rischi a seguito del superamento dei limiti di anzianità previsti dal Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A, da parte del Consigliere Presidente G. Cavallini e da parte del Consigliere membro G. Dallera.

  • (15) Direttore Internal Audit Gruppo Brembo.
  • (16) Avvocato, libero professionista, Studio Castaldi Mourre & Partners, Milano.
  • (17) Dottore Commercialista e Revisore Legale, Libero professionista, Studio Lexis Dottori Commercialisti associati in Crema.

Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163

SINTESI DEI RISULTATI DEL GRUPPO

Risultati economici

(in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 % 2015/2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.254.513 1.388.637 1.566.143 1.803.335 2.073.246 15,0%
Margine operativo lordo 148.785 171.709 213.502 279.800 359.919 28,6%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 11,9% 12,4% 13,6% 15,5% 17,4%
Margine operativo netto 73.347 89.543 122.848 178.449 251.282 40,8%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 5,8% 6,4% 7,8% 9,9% 12,1%
Risultato prima delle imposte 54.696 82.853 104.385 164.916 243.499 47,7%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 4,4% 6,0% 6,7% 9,1% 11,7%
Risultato netto di periodo 42.937 77.845 89.016 129.054 183.962 42,5%
% sui ricavi delle vendite e delle prestazioni 3,4% 5,6% 5,7% 7,2% 8,9%

Risultati patrimoniali

(in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 % 2015/2014
Capitale netto investito (1) 669.516 741.221 776.735 839.510 878.569 4,7%
Patrimonio netto 330.689 393.824 429.207 536.330 687.547 28,2%
Indebitamento finanziario netto (1) 315.003 320.694 320.489 270.387 160.688 -40,6%

Personale e investimenti

(in migliaia di euro) 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015 % 2015/2014
Personale a fine periodo (n.) 6.735 6.937 7.241 7.690 7.867 2,3%
Fatturato per dipendente 186,3 200,2 216,3 234,5 263,5 12,4%
Investimenti 165.326 140.601 133.078 126.776 155.908 23,0%

Principali indicatori

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 31.12.2014 31.12.2015
Margine operativo netto/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni 5,8% 6,4% 7,8% 9,9% 12,1%
Risultato prima delle imposte/Ricavi
delle vendite e delle prestazioni 4,4% 6,0% 6,7% 9,1% 11,7%
Investimenti/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni 13,2% 10,1% 8,5% 7,0% 7,5%
Indebitamento finanziario netto/Patrimonio
netto 95,3% 81,4% 74,7% 50,4% 23,4%
Oneri finanziari netti(*)/Ricavi delle vendite
e delle prestazioni 0,9% 0,8% 0,7% 0,7% 0,6%
Oneri finanziari netti(*)/Margine operativo
netto 14,8% 12,9% 9,1% 7,1% 4,9%
ROI
(2)
11,0% 12,1% 15,8% 21,3% 28,6%
ROE
(3)
13,1% 19,7% 20,8% 24,0% 27,0%

Note:

(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla Gestione. (2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione). (3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).

(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.

Relazione sulla gestione

Opera ispirata a Edward Hopper, Realismo Americano. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Brembo e il mercato

Scenario macroeconomico

Per poter correttamente valutare le performance ottenute da Brembo nel corso del 2015 proponiamo una panoramica sullo scenario macroeconomico mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.

Secondo le ultime stime presenti nel World Economic Outlook Update pubblicato a gennaio 2016 dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il prodotto interno lordo (PIL) mondiale del 2015 ha registrato una crescita del 3,1%, confermando un controllato incremento dell'attività economica globale. Tuttavia le previsioni per il 2016 e 2017, rispettivamente +3,4% e +3,6%, sono state riviste al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto a quanto pubblicato a ottobre 2015. Questa revisione al ribasso riflette, soprattutto, anche se non esclusivamente, un indebolimento della ripresa dei paesi emergenti rispetto a quanto previsto in precedenza. Infatti, per il quinto anno consecutivo si è registrata una diminuzione del tasso di crescita di questi paesi, mentre si è assistito a una sostanziale ripresa delle economie dei paesi avanzati. Da segnalare, in particolare, la discesa dei prezzi petroliferi, che ha contribuito all'insorgere di nuovi rischi al ribasso per inflazione e crescita, diventati più evidenti negli ultimi mesi.

Nell'ultimo trimestre dell'anno, l'Eurozona ha fatto registrare un'ulteriore crescita economica dello 0,7%, portando a +1,5% la previsione di crescita annuale, supportata anche dall'aumento dei consumi privati, da un abbassamento del prezzo del petrolio e da una maggiore facilità d'accesso ai finanziamenti. L'incremento del PIL nell'Eurozona per il 2016 è stimato dall'FMI all'1,7% e nel solo primo trimestre la crescita prevista è dello 0,5%. L'indice PMI (Purchasing Managers' Index) manifatturiero è salito al suo valore più alto dall'aprile 2014, con una media di 52,8. In Italia l'indice ha raggiunto il valore di 55,6, il massimo registrato negli ultimi 57 mesi, mentre in Germania si è attestato a quota 53,2. In generale tutti i paesi monitorati hanno superato la soglia minima di 50 punti, che separa

l'espansione economica dalla contrazione. Per quanto riguarda il nostro paese, il Bollettino Economico della Banca d'Italia di gennaio segnala che la ripresa prosegue gradualmente. Alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto bene l'attività negli ultimi quattro anni risentono ora della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi e ricostituzione delle scorte. Secondo quanto pubblicato dall'FMI, l'economia italiana ha registrato nel 2015 un aumento del PIL dello 0,8% e per il 2016 è prevista un'ulteriore crescita dell'1,3%.

Secondo i dati Eurostat, durante il mese di ottobre 2015 la produzione industriale nell'Eurozona (EU19) è cresciuta dello 0,6% rispetto a settembre dello stesso anno e un andamento analogo è stato registrato per EU28. Rispetto allo stesso mese del 2014, la crescita registrata è stata del +1,9% nell'area euro e del +2,8% nell'EU28. Per quanto riguarda i principali paesi europei, la produzione industriale risulta in crescita nel Regno Unito (+2,1%), in Francia (+2,8%) e in Italia (+2,9%), mentre in Germania c'è stata una lieve diminuzione (-0,1%).

Il tasso di disoccupazione nell'area euro (EU19) è in costante flessione: dall'11,5% di novembre 2014 al 10,5% dello stesso mese del 2015. Anche il tasso di disoccupazione dell'EU28 è in calo ed è passato dal 10,0% di novembre 2014 al 9,1% di novembre 2015. Analogo andamento per l'Italia, dove il tasso di disoccupazione è passato dal 12,2% di gennaio 2015 all'11,3% di novembre 2015, scendendo di quasi un punto percentuale. Il dato italiano rimane tuttavia piuttosto elevato se confrontato a quello tedesco, il cui valore si è assestato sotto la soglia del 5,0%, segnalandosi come il miglior tasso di disoccupazione a livello europeo, insieme a quello della Repubblica Ceca.

Negli Stati Uniti, secondo le ultime stime di gennaio 2016 dell'FMI, il 2015 dovrebbe essersi chiuso con una crescita del PIL pari al 2,5% e si prevede una crescita ulteriore del 2,6% sia nel 2016 che nel 2017. Malgrado la previsione per i prossimi due anni sia inferiore di 0,2% punti percentuali rispetto alle precedenti stime, si conferma per gli USA una stabile attività economica a fronte della facilità d'accesso ai finanziamenti e del rafforzamento del mercato immobiliare e del lavoro. Secondo la Federal Reserve la produzione industriale 2015 ha segnato una crescita annuale pari a +3,4%, anche se a dicembre si è registrata una lieve flessione (-0,4%) rispetto al mese precedente per effetto dei tagli nel settore dei servizi e dell'attività estrattiva-mineraria.

In Giappone, le ultime stime dell'FMI indicano un lieve incremento del PIL a fine 2015 (+0,6%) e un'ulteriore crescita dell'1,0% nel 2016, confermando le previsioni dello scorso ottobre. Nel quarto trimestre 2015 il PIL giapponese è cresciuto dell'1,5%, grazie al supporto fiscale dello Stato, ai bassi prezzi del petrolio, alle accomodanti condizioni di finanziamento e all'aumento delle entrate statali.

L'economia cinese nell'ultimo trimestre dell'anno ha fatto registrare un aumento del PIL del 6,8%, il ritmo più basso dal 2009, principalmente attribuibile al settore finanziario. Su base annua il PIL 2015 ha segnato un +6,9% rispetto al 2014, quasi in linea con l'obiettivo del Governo del 7,0%. Le previsioni per il 2016 e 2017, seppur positive, segnalano una crescita con tassi costantemente decrescenti: +6,3% nel 2016 e +6,0% nel 2017. Una conferma del rallentamento della crescita cinese viene dal PMI, che ha registrato un valore sotto la soglia neutrale di 50 punti, assestandosi a 48,2 nel dicembre 2015, cioè 0,4 punti in meno rispetto al mese precedente. È il dato più basso registrato negli ultimi 10 mesi del 2015 e sottolinea come l'economia cinese stia incontrando ostacoli lungo il suo percorso.

L'FMI in gennaio ha rivisto verso il basso le previsioni di crescita dei paesi emergenti: +4,3% (da +4,5%) nel 2016 e +4,7% (da +4,9%) nel 2017, in linea con le stime di dicembre del Centro Studi Confindustria. In Russia, la diminuzione del prezzo del petrolio costringerà il Governo a nuove misure di austerità, anche a causa del budget statale 2016 impostato in autunno con un prezzo del petrolio a 50 dollari. In Brasile le stime del PIL a fine 2015, secondo l'FMI, registrano una flessione del 3,8% su base annua e le previsioni per il 2016 sono state riviste al ribasso di oltre due punti percentuali rispetto a quanto pubblicato a ottobre, prefigurando un ulteriore indebolimento dell'economia brasiliana (-3,5%), segnalato anche dall'andamento del quarto trimestre 2015 che ha registrato un calo del 5,6%. Secondo la Banca Centrale del Brasile, il tasso di inflazione a fine 2015 era pari al 10,8%, ben al di sopra del tetto massimo previsto del 6,5% anche se, secondo quanto dichiarato dall'Istituto stesso, si prevede una costante diminuzione dell'inflazione lungo tutto il 2016 e 2017, fino a raggiungere il valore target del 4,5% nel quarto trimestre del 2017.

Per quanto concerne l'andamento delle materie prime, il prezzo medio del petrolio è sensibilmente e progressivamente diminuito nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno. Secondo quanto pubblicato dall'FMI la media aritmetica delle quotazioni delle tre qualità Brent, Dubai e West Texas Intermediate (WTI) è scesa a 42,2 dollari al barile, in calo del 13,5% rispetto al trimestre precedente e addirittura del 43,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Mercati valutari

Il dollaro americano, dopo aver aperto il 2015 a quota 1,2043 (2 gennaio), ha seguito un trend di apprezzamento costante con il raggiungimento del livello di 1,0552 in data 13 aprile. Nei mesi successivi la valuta ha percorso un movimento laterale, caratterizzato da un'alternanza di deprezzamenti e apprezzamenti con una banda di oscillazione compresa tra 1,15 e 1,08. Nell'ultimo trimestre dell'anno la moneta statunitense, dopo un apprezzamento fra ottobre e novembre, è tornata a perdere terreno sull'euro chiudendo a quota 1,0887, inferiore alla media annua di 1,109625.

Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello commerciale e industriale, la sterlina inglese ha aperto in data 6 gennaio a quota 0,7842 e ha seguito un trend di apprezzamento costante nel primo trimestre dell'anno, per poi percorrere un movimento laterale sino a raggiungere il livello di 0,6963 (5 agosto). L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un deprezzamento fra settembre e ottobre, seguito da un nuovo recupero di valore nei confronti dell'euro nel mese di novembre, che ha lasciato il posto a una perdita di terreno in chiusura d'anno, portando la moneta a toccare la quota di 0,73395, sopra la media annua di 0,725986.

Il trend di apprezzamento sull'euro con cui lo zloty polacco ha aperto il 2015 è durato sostanzialmente sino ad aprile, mese in cui la moneta ha raggiunto quota 3,9683 (21 aprile). Nella restante parte dell'anno la valuta polacca è tornata a perdere terreno nei confronti dell'euro, toccando il livello di massimo deprezzamento a 4,3658 in data 14 dicembre, per poi chiudere l'anno a 4,2639, valore al di sopra della media di periodo di 4,182785.

La corona ceca ha seguito nel corso dell'anno un trend di progressivo apprezzamento, che si è aperto con il livello di 28,405 in data 13 gennaio ed ha raggiunto quota 27,021 (12 agosto) per poi chiudere il periodo a 27,023, valore inferiore alla media annua di 27,285003.

La corona svedese, dopo essersi apprezzata nel mese di gennaio, ha perso valore a febbraio per tornare poi a recuperare terreno contro l'euro sino al 12 marzo, quando ha toccato il livello di 9,1141. Da aprile a luglio la valuta ha mostrato un movimento laterale oscillante, seguito da un deprezzamento culminato il 26 agosto a quota 9,6557. L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un costante recupero nei confronti dell'euro, che ha portato la moneta svedese a chiudere a quota 9,1895, valore inferiore alla media annua di 9,354485.

Ad oriente, lo yen giapponese, dopo aver aperto l'anno a 145,21 in data 2 gennaio, ha vissuto una fase di apprezzamento costante con il raggiungimento della quota di 126,52 (15 aprile). Dalla seconda metà di aprile sino a giugno la valuta giapponese ha perso terreno contro l'euro, per poi percorrere un movimento laterale prevalentemente al di sopra della media di periodo di 134,286506 fino ad ottobre, quando è tornata ad apprezzarsi per poi chiudere l'anno a quota 131,07.

Lo yuan/renminbi cinese ha seguito sostanzialmente il trend euro/dollaro. Dopo aver aperto l'anno a quota 7,4759 (2 gennaio), si è apprezzato raggiungendo il livello di 6,5552 (13 aprile). Dalla seconda metà di aprile la valuta ha iniziato a percorrere un movimento laterale, con una banda di oscillazione compresa tra 7,05 e 6,75, per poi perdere nuovamente terreno in agosto, in seguito all'inattesa svalutazione decisa dalla People's Bank of China, e attestarsi sino a fine ottobre su valori al di sopra della media di periodo di 6,972997. Gli ultimi due mesi dell'anno sono stati caratterizzati da un recupero di terreno nei confronti dell'euro, seguito da un nuovo deprezzamento che ha portato la valuta a chiudere a 7,0608.

La rupia indiana, dopo un iniziale apprezzamento nei confronti dell'euro, culminato con il raggiungimento della quota di 65,8671 il 13 aprile, ha perso terreno nel mese di maggio per poi attestarsi su valori attorno alla media annua di 71,17522 sino a giugno. A fine agosto, in seguito a un nuovo deprezzamento culminato con il raggiungimento del livello di 76,7681 (24 agosto), la moneta indiana ha recuperato valore sino a novembre per poi tornare a deprezzarsi, chiudendo l'anno a 72,0215.

Nelle Americhe il real brasiliano, dopo aver aperto il 2015 in apprezzamento sull'euro toccando la quota di 2,9057 il 23 gennaio, ha vissuto una fase di deprezzamento costante sino a settembre, quando ha raggiunto il livello di 4,7304 (24 settembre). Nell'ultimo trimestre dell'anno il trend in discesa ha lasciato il posto ad una fase di recupero, che ha portato la valuta brasiliana a chiudere a 4,3117, a fronte di una media annua di 3,691603.

Il peso messicano ha mostrato un andamento di costante apprezzamento, culminato con il raggiungimento della quota di 16,0487 (10 aprile). Dalla seconda metà di aprile la moneta messicana ha iniziato a perdere gradualmente valore contro l'euro, raggiungendo quota 19,6875 in data 24 agosto. Nell'ultimo trimestre, dopo un apprezzamento nel mese di novembre, la valuta è tornata a deprezzarsi, chiudendo il periodo a 18,9145, valore superiore alla media annua di 17,599483.

Nel corso del 2015 il peso argentino si è attestato su valori pressoché in linea con la media annua di 10,249537, con un leggero apprezzamento nel mese di marzo sino al livello di 9,277746 (16 marzo). Il 18 dicembre la valuta ha raggiunto la quota di 14,482041, chiudendo l'anno a 14,0972. Tra il 17 e il 18 dicembre 2015 la moneta argentina ha perso circa il 38% del suo valore in seguito alla decisione del neo-eletto presidente Mauricio Macri di stabilire un regime di "cambi flessibili" al fine di liberalizzare l'economia del paese.

Infine, il rublo russo ha mostrato un trend di costante apprezzamento fino ad aprile, mese in cui ha raggiunto il livello di 53,4111 (16 aprile). Dopo aver percorso un movimento laterale costante nel mese di maggio, la moneta russa ha iniziato a perdere terreno contro l'euro fino alla quota di 81,442 (24 agosto). L'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un apprezzamento sino al mese di novembre, che ha lasciato il posto a una nuova perdita di terreno sul finire dell'anno portando la valuta a chiudere a quota 80,6736, valore superiore alla media annua di 68,006843.

Attività del Gruppo e mercato di riferimento

Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 7.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim e Santo Antônio de Posse), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.

Nel corso del 2015, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.073.246 migliaia, in crescita del 15,0% rispetto a € 1.803.335 migliaia del 2014.

Di seguito vengono forniti dati e informazioni sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.

Autovetture

Il mercato globale dei veicoli leggeri ha chiuso il 2015 con una crescita complessiva delle vendite del 2,0% rispetto al 2014, grazie soprattutto alla Cina, all'Europa Occidentale e agli Stati Uniti.

Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso in positivo per il secondo anno consecutivo, con le immatricolazioni di autovetture a +9,0% rispetto al 2014. Tutti i principali mercati europei hanno contribuito alla crescita, registrando aumenti nelle vendite: +5,6% in Germania, +6,3% nel Regno Unito, +6,8% in Francia, +15,8% in Italia e +20,9% in Spagna. La Germania si conferma primo paese europeo per volumi di vendita. Anche nell'Est Europa (EU12) si è registrato un trend positivo nelle immatricolazioni di auto, con un incremento del 12,1% rispetto al 2014.

In Russia, le immatricolazioni di veicoli leggeri hanno proseguito il trend negativo iniziato nel 2013 e hanno chiuso il 2015 con una diminuzione del 35,7% rispetto allo scorso anno, riflettendo la grave crisi economica in corso nel paese.

Negli Stati Uniti è continuato il trend positivo degli ultimi anni, con le vendite di veicoli leggeri cresciute complessivamente del 5,8% rispetto al 2014. Ancora negativo, invece, il trend per i mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2015 con una flessione complessiva delle vendite del 22,4%.

Nei mercati asiatici, la Cina, pur rallentando la sua crescita rispetto agli ultimi anni, ha chiuso positivamente il 2015 con le vendite di veicoli leggeri a +5,3% rispetto al 2014, confermandosi ancora una volta primo mercato mondiale. Negativo, invece, l'andamento del mercato giapponese, che nel 2015 ha visto una diminuzione delle vendite del 10,0%.

In questo contesto, nel 2015 Brembo ha realizzato

vendite nette di applicazioni per auto per € 1.546.193 migliaia, pari al 74,6% del fatturato di Gruppo, in crescita del 18,8% rispetto al 2014.

Motocicli

Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.

In Europa Occidentale le immatricolazioni hanno fatto registrare nel 2015 una crescita pari all'8,6% rispetto all'anno precedente. Tutti i principali mercati hanno contribuito alla crescita, ad eccezione della Francia che ha chiuso il 2015 con un decremento dell'1,3%. La crescita maggiore si è registrata in Spagna (+19,6%), seguita da Regno Unito (+15,6%), Italia (+9,5%) e Germania (+6,5%).

Sempre a livello ovest europeo, il segmento che ha ottenuto i migliori risultati è stato lo sport touring (+25,5%) seguito dalle naked (+19,0%), mentre sono risultate in decremento le touring (-19,0%), le street (-18,8%), il trial (-14,5%) e il trike (-12,0%). Per le moto con cilindrata compresa tra 750cc e 1000cc le immatricolazioni hanno segnato un +22,5%.

Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) hanno registrato un incremento complessivo del 2,2% rispetto al 2014.

La crescita più consistente ha riguardato il segmento Dual (+7,8%), seguito dalle moto ON-HWY (+4,9%) e dalle fuoristrada e OFF-HWY (+1,9%). In decremento gli scooter, che hanno perso il 10,3% rispetto al 2014.

Il mercato giapponese ha subito nel suo complesso un decremento pari a -10,6%, che si riduce a -4,8% se si considerano solo i veicoli a due ruote con cilindrata superiore ai 50cc.

In Brasile le immatricolazioni hanno visto un decremento dell'11,0% rispetto all'anno precedente.

In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2015 sono stati pari a € 193.878 migliaia, in crescita dell'11,6% rispetto a € 173.649 migliaia realizzati nel precedente esercizio.

Veicoli commerciali e industriali

Nel 2015 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU15+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari all'11,2%. Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente dell'11,6% rispetto all'analogo periodo del 2014, con tutti i principali mercati in crescita: +12,0% l'Italia, +4,2% la Germania, +15,6% il Regno Unito, +2,0% la Francia e ben +36,1% la Spagna. Nei paesi dell'Est Europa questo segmento ha segnato un incremento del 17,2% rispetto al 2014.

Anche il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha visto in Europa un andamento positivo nel 2015, chiudendo a +13,3% rispetto all'anno precedente. Tutti i principali mercati europei per volume di vendita sono risultati in crescita: Germania +4,4%, Italia +20,4%, Regno Unito +24,5% e, ancora una volta, Spagna al top con +38,4%. Nei paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate hanno chiuso il 2015 con un +27,3% rispetto all'anno precedente.

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2015, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 207.038 migliaia, in aumento del 10,0% rispetto a € 187.605 migliaia dell'anno precedente.

Competizioni

Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).

Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2015, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 124.924 migliaia, in calo del 4,7% rispetto a € 131.061 migliaia del 2014, anche per effetto dell'uscita dal perimetro di consolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. (società attive nella produzione di cinture di sicurezza e sedili per auto di alta gamma e da competizione). A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti sarebbe stata +10,8%.

Dischi freno Brembo MotoGP, ispirato a Andy Warhol, Pop Art. Illustrazione di Maurizio Tacqui.

Questi dischi in carbonio si distinguono per le tolleranze strettissime, ammesse solo nell'ordine di pochi micron. La speciale conformazione permette di trasmettere la coppia frenante in modo più efficace, offrendo anche una migliore resistenza agli stress termo-meccanici.

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA e APPLICAZIONE

Ripartizione ricavi netti per area e applicazione

AREA GEOGRAFICA
(in migliaia di euro) 31.12.2015 % 31.12.2014 % Variazione %
Italia 247.652 11,9% 242.130 13,4% 5.522 2,3%
Germania 481.439 23,2% 432.823 24,0% 48.616 11,2%
Francia 80.906 3,9% 81.893 4,5% (987) -1,2%
Regno Unito 167.533 8,1% 144.621 8,0% 22.912 15,8%
Altri paesi Europa 203.732 9,8% 180.734 10,0% 22.998 12,7%
India 51.824 2,5% 41.025 2,3% 10.799 26,3%
Cina 120.333 5,8% 93.127 5,2% 27.206 29,2%
Giappone 32.268 1,6% 23.209 1,3% 9.059 39,0%
Altri paesi Asia 9.683 0,5% 9.709 0,5% (26) -0,3%
Sud America (Argentina e Brasile) 62.484 3,0% 79.130 4,4% (16.646) -21,0%
Nord America (USA, Messico e Canada) 601.754 29,1% 463.060 25,7% 138.694 30,0%
Altri paesi 13.638 0,6% 11.874 0,7% 1.764 14,9%
Totale 2.073.246 100,0% 1.803.335 100,0% 269.911 15,0%

APPLICAZIONE

(in migliaia di euro) 31.12.2015 % 31.12.2014 % Variazione %
Auto 1.546.193 74,6% 1.301.888 72,2% 244.305 18,8%
Moto 193.878 9,4% 173.649 9,6% 20.229 11,6%
Veicoli Commerciali 207.038 10,0% 187.605 10,4% 19.433 10,4%
Racing 124.924 5,9% 131.061 7,3% (6.137) -4,7%
Varie 1.213 0,1% 9.132 0,5% (7.919) -86,7%
Totale 2.073.246 100,0% 1.803.335 100,0% 269.911 15,0%

RICAVI NETTI PER APPLICAZIONE (percentuale)

RISULTATI CONSOLIDATI DI BREMBO

Risultati economici

24

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazione %
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2.073.246 1.803.335 269.911 15,0%
Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti * (1.366.349) (1.200.393) (165.956) 13,8%
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 9.391 6.442 2.949 45,8%
Costi per il personale (356.369) (329.584) (26.785) 8,1%
MARGINE OPERATIVO LORDO 359.919 279.800 80.119 28,6%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 17,4% 15,5%
Ammortamenti e svalutazioni (108.637) (101.351) (7.286) 7,2%
MARGINE OPERATIVO NETTO 251.282 178.449 72.833 40,8%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 12,1% 9,9%
Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni (7.783) (13.533) 5.750 -42,5%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 243.499 164.916 78.583 47,7%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 11,7% 9,1%
Imposte (57.694) (36.232) (21.462) 59,2%
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESS
I DI TERZI
185.805 128.684 57.121 44,4%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 9,0% 7,1%
Interessi di terzi (1.843) 370 (2.213) -598,1%
RISULTATO NETTO 183.962 129.054 54.908 42,5%
% su ricavi delle vendite e delle prestazioni 8,9% 7,2%
Risultato per azione base/diluito (in euro) 2,83 1,98

* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".

L'andamento delle vendite nel corso dell'anno è stato molto positivo e conferma ancora una volta un trend di costante incremento del fatturato del Gruppo. I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a € 2.073.246 migliaia, in crescita del 15,0% rispetto all'analogo periodo del 2014.

Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il contributo maggiore è venuto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso l'esercizio con un incremento del 18,8%, ma incrementi significativi si sono registrati anche nelle applicazioni per motociclette (+11,6%) e in quelle dei veicoli commerciali (+10,4%), mentre il settore racing ha avuto una flessione del 4,7% dovuta all'uscita di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. dal perimetro di consolidamento. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti per questo segmento sarebbe stata +10,8%.

A livello geografico, la crescita ha riguardato quasi tutte le aree in cui il Gruppo opera. In Europa, la Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo con il 23,2% delle vendite, ha registrato un incremento dell'11,2% rispetto al 2014; buone performance anche nel Regno Unito (+15,8%), mentre in Italia la crescita è stata più contenuta (+2,3%) e in Francia si è registrata una lieve flessione (-1,2%). Il Nord America, dal 2014 primo mercato di riferimento per Brembo con il 29,1% delle vendite, ha segnato un incremento del 30,0%, mentre il Sud America ha fatto registrare una variazione negativa del 21,0%. Per quanto riguarda i principali mercati asiatici, i risultati dell'anno sono stati particolarmente positivi in Cina (+29,2%), India (+26,3%) e Giappone (+39,0%).

Nel 2015 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.366.349 migliaia, con un'incidenza del 65,9% sulle vendite, in leggero calo rispetto al 66,6% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 11.982 migliaia e si confrontano con € 10.720 migliaia del 2014.

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 9.391 migliaia e sono riconducibili per € 8.841 migliaia (€ 6.442 migliaia nel 2014) al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (la cui attività rientra nella gestione operativa del Gruppo), per € 3.122 migliaia alla plusvalenza realizzata in seguito alla cessione a terzi della società Belt & Buckle S.r.o. e per € 2.572 migliaia alla minusvalenza derivante dalla cessione della società Sabelt S.p.A. agli azionisti di minoranza.

I costi per il personale nel 2015 sono pari a € 356.369 migliaia con un'incidenza sui ricavi (17,2%) in diminuzione rispetto all'esercizio precedente (18,3%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 è di 7.867 e si raffronta con un dato di 7.690 al 31 dicembre 2014. La variazione in aumento di 177 unità trova riscontro nella necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive connesse all'incremento di fatturato.

Il margine operativo lordo nell'anno è pari a € 359.919 migliaia, a fronte di € 279.800 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 17,4% (15,5% nel 2014).

Il margine operativo netto è pari a € 251.282 migliaia (12,1% dei ricavi) rispetto a € 178.449 migliaia (9,9% dei ricavi) del 2014, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 108.637 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2014 pari a € 101.351 migliaia. L'incremento della voce "ammortamenti e svalutazioni" è soprattutto correlato all'avvio del processo di ammortamento dei nuovi investimenti produttivi recentemente realizzati.

L'ammontare degli oneri finanziari netti è pari a € 7.801 migliaia (nel 2014 € 13.678 migliaia), composto da differenze cambio nette positive per € 4.600 migliaia (nel 2014 negative per € 1.000 migliaia) e da altri oneri finanziari netti pari a € 12.401 migliaia (€ 12.678 migliaia nel precedente esercizio).

I proventi finanziari da partecipazioni ammontano a € 18 migliaia (€ 145 migliaia nel 2014) e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 243.499 migliaia, contro € 164.916 migliaia dell'esercizio precedente. La stima delle imposte risulta pari a € 57.694 migliaia, con un tax rate del 23,7% a fronte del 22,0% del 2014.

Il risultato netto di Gruppo è pari a € 183.962 migliaia, in aumento del 42,5% rispetto a € 129.054 migliaia del precedente esercizio.

Situazione patrimoniale e finanziaria

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Immobilizzazioni materiali 589.777 539.977 49.800
I
mmobilizzazioni immateriali
99.291 99.158 133
A
ttività finanziarie nette
36.630 29.356 7.274
A
ltri crediti e passività non correnti
59.642 47.332 12.310
(a) Capitale immobilizzato 785.340 715.823 69.517
9,7%
R
imanenze
247.661 230.655 17.006
Crediti commerciali 311.217 286.893 24.324
A
ltri crediti e attività correnti
36.386 38.559 (2.173)
Passività correnti (470.910) (407.572) (63.338)
F
ondi per rischi e oneri/Imposte differite
(31.125) (24.848) (6.277)
(b) Capitale di esercizio netto 93.229 123.687 (30.458)
(24,6%)
(c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) 878.569 839.510 39.059
4,7%
(d) Patrimonio netto 687.547 536.330 151.217
(e) T.F.R. e altri fondi per il personale 30.334 32.793 (2.459)
I
ndebitamento finanziario a m/l termine
215.149 277.277 (62.128)
I
ndebitamento finanziario netto a breve termine
(54.461) (6.890) (47.571)
(f) Indebitamento finanziario netto 160.688 270.387 (109.699)
(40,6%)
(g) COPERTURA (d)+(e)+(f) 878.569 839.510 39.059
4,7%

Risultato netto

(in milioni di euro)

fatturato per dipenden te

(in migliaia di euro)

La Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:

  • le "Attività finanziarie nette" sono composte dalle voci: "Partecipazioni" e "Altre attività finanziarie";
  • la voce "Altri crediti e passività non correnti" è composta dalle voci: "Crediti e altre attività non correnti", "Imposte anticipate" e "Altre passività non correnti";
  • l'"Indebitamento finanziario netto" accoglie le voci correnti e non correnti dei debiti verso le banche e delle altre passività finanziarie al netto delle disponibilità liquide e delle attività finanziarie correnti.

Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 878.569 migliaia, con un incremento di € 39.059 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 quando era pari a € 839.510 migliaia. L'Indebitamento finanziario netto del 2015 è pari a € 160.688 migliaia rispetto a € 270.387 migliaia del 31 dicembre 2014.

La riduzione di € 109.699 migliaia dell'Indebitamento finanziario netto registrata nell'esercizio è principalmente riconducibile ai seguenti aspetti:

  • effetto positivo del margine operativo lordo per € 359.919 migliaia, con una variazione negativa del capitale circolante pari a € 1.674 migliaia;
  • attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali, complessivamente pari a € 154.101 migliaia;
  • pagamento da parte della Capogruppo del dividendo ordinario e straordinario deliberato, pari a € 52.030 migliaia;
  • pagamento delle imposte, per un importo di € 61.186 migliaia.

Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.

Flussi finanziari

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(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) (270.387) (320.489)
Margine operativo netto 251.282 178.449
Ammortamenti e svalutazioni 108.637 101.351
Margine operativo lordo 359.919 279.800
Investimenti in immobilizzazioni materiali (137.511) (109.417)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (18.397) (17.359)
Investimenti in immobilizzazioni finanziarie (209) 0
Incassi (pagamenti) relativi a variazioni nelle interessenze di minoranza 0 1.700
Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate,
al netto delle disponibilità liquide dismesse 12.396 0
Disinvestimenti 1.807 3.367
Investimenti netti (141.914) (121.709)
Variazioni rimanenze (27.502) (26.093)
Variazioni crediti commerciali (37.021) (36.938)
Variazioni debiti commerciali 54.207 7.392
Variazione di altre passività 12.322 14.964
Variazione crediti verso altri e altre attività (8.607) 3.756
Riserva di conversione non allocata su specifiche voci 4.927 14.923
Variazioni del capitale circolante (1.674) (21.996)
Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi 11.823 7.291
Flusso di cassa operativo 228.154 143.386
Proventi e oneri finanziari (7.012) (12.687)
Imposte correnti pagate (61.186) (32.515)
Versamenti in c/capitale in società consolidate da parte degli azionisti di minoranza 0 640
(Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti 2.629 (6.442)
Dividendi pagati (52.030) (32.519)
Flusso di cassa netto 110.555 59.863
Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta (856) (9.761)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) (160.688) (270.387)

(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.

Disco freno auto Brembo CCM, ispirato a René Magritte, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Il carbonio ceramico garantisce vantaggi in termini di performance su asciutto e bagnato, peso, comfort, resistenza alla corrosione e lunga durata.

struttura del gruppo

BREMBO S.P.A.

Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.

30

Pompa freno moto Brembo 14 RCS, ispirata a Giorgio De Chirico, Metafisica. Illustrazione di Fabrizio Spadini

Frenata potente o modulabile a seconda delle condizioni della strada, delle condizioni meteo, della propria sensibilità e del feeling che si ha con la moto grazie al sistema RCS (Ratio Click System).

brembo nel mondo

32

33

ANDAMENTO DELLE SOCIETÀ DI BREMBO

I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

BREMBO S.P.A. CURNO (ITALIA)

Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.

Il 2015 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 780.802 migliaia, in aumento del 9,5% rispetto a € 713.357 migliaia del 2014. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 32.984 migliaia nel 2015 contro € 26.904 migliaia del 2014, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 11.326 migliaia.

Il margine operativo lordo è passato da € 85.832 migliaia (12,0% sui ricavi) nel 2014 a € 112.156 migliaia (14,4% sui ricavi) nel 2015, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 34.859 migliaia, si è chiuso a € 77.297 migliaia rispetto a € 48.713 migliaia dell'esercizio precedente.

La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 3.767 migliaia che si confrontano con € 6.330 migliaia del 2014. I proventi da partecipazione, pari a € 54.508 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd., Brembo Russia LLC. e Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A.).

Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 103.313 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2014 l'utile era stato di € 68.824 migliaia.

Il numero degli addetti al 31 dicembre 2015 è pari a 2.971 unità, in aumento di 111 unità rispetto alle 2.860 unità presenti a fine esercizio 2014.

Società consolidate integralmente

AP RACING LTD. COVENTRY (REGNO UNITO)

Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.

AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.

La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.

I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a Gbp 38.083 migliaia (€ 52.457 migliaia) e si confrontano con Gbp 36.700 migliaia (€ 45.509 migliaia) del 2014. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 3.882 migliaia (€ 5.348 migliaia), a fronte di Gbp 3.906 migliaia (€ 4.844 migliaia) nel 2014.

Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2015 è di 126 unità, invariati rispetto a fine 2014.

BREMBO ARGENTINA S.A.

BUENOS AIRES (ARGENTINA)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.

I ricavi netti sono stati di Ars 191.205 migliaia (€ 18.655 migliaia), con una perdita netta di Ars 29.447 migliaia (€ 2.873 migliaia); nel 2014 i ricavi netti erano stati di Ars 199.546 migliaia (€ 18.520 migliaia), con una perdita netta di Ars 13.188 migliaia (€ 1.224 migliaia).

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2015 è di 124 unità, una in più rispetto al 31 dicembre 2014.

BREMBO BEIJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD. PECHINO (CINA)

Attività: promozione e sviluppo del mercato cinese.

La società, controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel corso del 2014 ha ceduto alla Capogruppo la propria quota di partecipazione del 31,12% nella società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. In seguito ha modificato la propria ragione sociale da Brembo China Brake Systems Co. Ltd. all'attuale Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd.

Al 31 dicembre 2015 la società non ha realizzato ricavi. La perdita registrata al 31 dicembre 2015 è pari a Cny 365 migliaia (€ 52 migliaia), a fronte di un utile di Cny 26.141 migliaia (€ 3.193 migliaia) del 2014 relativo alla plusvalenza derivante dalla cessione delle quote di BNBS Co. Ltd a Brembo S.p.A.

A fine periodo non ha personale alle dipendenze.

BREMBO BRAKE INDIA PVT. LTD. PUNE (INDIA)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di sistemi frenanti per motocicli.

La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.

Nel 2015 la società ha registrato ricavi netti delle vendite pari a Inr 3.959.154 migliaia (€ 55.625 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 278.236 migliaia (€ 3.909 migliaia); nel 2014 i ricavi netti delle vendite erano stati pari a Inr 3.581.747 migliaia (€ 44.182 migliaia), con un utile netto di Inr 276.109 migliaia (€ 3.406 migliaia).

Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2015 è di 232 unità, che si confrontano con le 230 unità presenti al 31 dicembre 2014.

BREMBO CZECH S.R.O.

OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)

Attività: fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto.

La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.

Nel 2015 ha realizzato ricavi per Czk 6.428.851 migliaia (€ 235.618 migliaia) a fronte di ricavi per Czk 5.066.962 migliaia (€ 184.013 migliaia) nel 2014 ed ha chiuso con un utile di Czk 437.062 migliaia (€ 16.018 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 247.214 migliaia (€ 8.978 migliaia) registrato nel 2014.

I dipendenti in forza al 31 dicembre 2015 sono 788, in aumento rispetto alle 614 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO DEUTSCHLAND GMBH

LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)

Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali.

La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, nonché di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti.

Al 31 dicembre 2015 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 209 migliaia (€ 200 migliaia nel 2014), con un utile netto di € 28 migliaia (€ 60 migliaia nel 2014).

Non ha dipendenti e si avvale esclusivamente dell'attività di consulenti esterni.

BREMBO DO BRASIL LTDA. BETIM (BRASILE)

Attività: produzione e vendita di dischi freno e volani motore per il primo equipaggiamento.

La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di promuovere la presenza di Brembo sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento di dischi freno per auto. La società produce anche volani motore per l'industria automobilistica nello stabilimento di Santo Antônio de Posse.

I ricavi netti del 2015 sono pari a Brl 156.642 migliaia (€ 42.432 migliaia), con una perdita di Brl 76.134 migliaia (€ 20.624 migliaia); nel 2014 le vendite erano state pari a Brl 186.704 migliaia (€ 59.788 migliaia), con una perdita netta di Brl 38.705 migliaia (€ 12.394 migliaia).

Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 333 unità, rispetto alle 503 unità alla stessa data dell'anno precedente.

BREMBO JAPAN CO. LTD.

TOKYO (GIAPPONE)

Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.

Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.

I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a Jpy 587.030 migliaia (€ 4.371 migliaia), contro Jpy 595.475 migliaia (€ 4.242 migliaia) del 2014. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 54.342 migliaia (€ 405 migliaia), contro quello del 2014 di Jpy 50.246 migliaia (€ 358 migliaia).

L'organico al 31 dicembre 2015 è di 15 unità, una in meno rispetto a quello in forza a fine 2014.

BREMBO MEXICO S.A. DE C.V.

APODACA (MESSICO)

Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.

I ricavi netti del 2015 sono stati pari a Usd 103.948 migliaia (€ 93.679 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 4.554 migliaia (€ 4.104 migliaia).

Nel 2014 le vendite erano state pari a Usd 98.035 migliaia (€ 73.774 migliaia) con un utile pari a Usd 7.029 migliaia (€ 5.290 migliaia).

Al 31 dicembre 2015 il numero dei dipendenti è di 353, contro le 263 unità presenti a fine 2014.

BREMBO NANJING BRAKE SYSTEMS CO. LTD.

NANCHINO (CINA)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.

Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2015 a Cny 756.262 migliaia (€ 108.456 migliaia), con una perdita di Cny 701 migliaia (€ 101 migliaia); nel 2014 le vendite erano state pari a Cny 667.154 migliaia (€ 81.477 migliaia), con una perdita di Cny 6.377 migliaia (€ 779 migliaia).

Al 31 dicembre 2015 il numero dei dipendenti è di 284, rispetto alle 222 unità a fine 2014.

BREMBO NANJING FOUNDRY CO. LTD. NANCHINO (CINA)

Attività: produzione e vendita di prodotti di fonderia per il mercato automotive compreso il mercato del ricambio.

La società, costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel 2010 ha acquistato le attività di fonderia dalla società cinese Donghua per la realizzazione, con la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.

Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2015 a Cny 335.378 migliaia (€ 48.097 migliaia) a fronte delle quali si registra un utile di Cny 4.364 migliaia (€ 626 migliaia), che si confrontano con ricavi netti di Cny 359.999 migliaia (€ 43.965 migliaia) e un utile di Cny 87.258 migliaia (€ 10.657 migliaia) del 2014.

Al 31 dicembre 2015 la società conta 207 dipendenti, rispetto ai 175 a fine 2014.

BREMBO NORTH AMERICA INC.

WILMINGTON-DELAWARE (USA)

Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.

Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design, avvalendosi del supporto degli staff tecnici di Brembo S.p.A. e locali.

I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a Usd 467.501 migliaia (€ 421.314 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 422.649 migliaia (€ 318.058 migliaia).

Il risultato netto al 31 dicembre 2015 evidenzia un utile di Usd 34.361 migliaia (€ 30.966 migliaia) a fronte di un utile di Usd 20.921 migliaia (€ 15.744 migliaia) registrato nel 2014.

Il personale alla fine del periodo è di 560 unità, 34 in più rispetto alla fine del 2014.

BREMBO POLAND SPOLKA ZO.O.

DABROWA-GÓRNICZA (POLONIA)

Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.

Dal 1° ottobre 2014 è effettiva la fusione per incorporazione di Brembo Spolka Zo.o. in Brembo Poland Spolka Zo.o., entrambe detenute al 100% da Brembo S.p.A. L'operazione è volta ad una maggiore semplificazione societaria, flessibilità organizzativa e razionalizzazione dei costi di struttura.

La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.

I ricavi netti realizzati nel 2015 ammontano a Pln 1.559.500 migliaia (€ 372.838 migliaia) contro Pln 1.421.046 migliaia (€ 339.600 migliaia) del 2014. L'utile netto al 31 dicembre 2015 è di Pln 343.609 migliaia (€ 82.148 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 272.547 migliaia (€ 65.133 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.

Il personale a fine periodo è di 1.581 unità, rispetto alle 1.562 presenti alla fine del 2014.

BREMBO RUSSIA LLC.

MOSCA (RUSSIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società, costituita nel mese di luglio 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il mercato del ricambio.

I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 24.965 migliaia (€ 367 migliaia) rispetto a Rub 6.195 migliaia (€ 121 migliaia) nel 2014; il risultato netto è di Rub 8.697 migliaia (€ 128 migliaia) che si confronta con Rub 304 migliaia (€ 6 migliaia) al 31 dicembre 2014.

A fine periodo l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto a fine 2014.

BREMBO SCANDINAVIA A.B.

GÖTEBORG (SVEZIA)

Attività: promozione della vendita di dischi freno per auto.

La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.

I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 8.404 migliaia (€ 898 migliaia), con un utile netto di Sek 2.845 migliaia (€ 304 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 6.710 migliaia (€ 738 migliaia) e con Sek 1.080 migliaia (€ 119 migliaia) conseguiti nel 2014.

Il personale al 31 dicembre 2015 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.

CORPORACION UPWARDS '98 S.A. SARAGOZZA (SPAGNA)

Attività: vendita di dischi freno e tamburi freno per auto, distribuzione del kit ganasce e pastiglie.

La società svolge esclusivamente attività commerciale.

I ricavi netti delle vendite 2015 ammontano a € 26.942 migliaia, contro € 20.853 migliaia, realizzati nel 2014. Il risultato netto evidenzia un utile di € 420 migliaia, a fronte di un utile di € 1.509 migliaia registrato nel 2014.

Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 71 unità, contro le 69 a fine 2014.

LA.CAM (LAVORAZIONI CAMUNE) S.R.L. STEZZANO (ITALIA)

Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.

La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo Brembo in difficoltà finanziaria, con l'obiettivo di salvaguardare la continuità delle forniture, il know-how e il patrimonio tecnologico acquisito da queste società nel corso della loro pluriennale collaborazione con il Gruppo. L'operazione di affitto ha riguardato Immc S.n.c. e Iral S.r.l., aziende specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 La.Cam. ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.

I ricavi netti delle vendite del 2015 sono pari a € 35.872 migliaia rispetto a € 32.329 migliaia del 2014, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2015 è di € 993 migliaia, contro un utile di € 489 migliaia a fine 2014.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2015 sono 198, contro i 205 dell'esercizio precedente.

QINGDAO BREMBO TRADING CO. LTD. QINGDAO (CINA)

Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.

Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao.

Nel corso del 2015 ha realizzato ricavi per Cny 150.372 migliaia (€ 21.565 migliaia), che si confrontano con Cny 130.452 migliaia (€ 15.932 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 4.414 migliaia (€ 633 migliaia), in aumento rispetto all'utile di Cny 3.228 migliaia (€ 394 migliaia) del 2014.

Al 31 dicembre 2015 la società ha 21 dipendenti, 6 in più rispetto alla stessa data del 2014.

Società valutate con il metodo del patrimonio netto

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES S.P.A.

STEZZANO (ITALIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.

A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.

Le vendite nette al 31 dicembre 2015 ammontano a € 52.784 migliaia, in aumento rispetto a € 44.689 migliaia del 2014. Nell'esercizio registra un utile di € 7.746 migliaia che si confronta con un utile di € 12.161 migliaia del 2014.

I dipendenti della società al 31 dicembre 2015 sono 130, 19 in più rispetto a fine 2014.

BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES GMBH

MEITINGEN (GERMANIA)

Attività: progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di dischi freno in carbonio ceramico.

La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.

Le vendite nette del 2015 ammontano a € 91.693 migliaia, in aumento rispetto a € 79.416 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2015 si registra un utile pari a 11.148 migliaia, a fronte di un utile di € 7.953 migliaia nell'anno precedente.

Il personale in forza al 31 dicembre 2015 è di 296 unità, contro le 275 a fine 2014.

PETROCERAMICS S.P.A. MILANO (ITALIA)

Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.

Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.

I ricavi netti realizzati nel 2015 sono pari a € 1.594 migliaia, con un utile di € 58 migliaia. Nel 2014 la società aveva realizzato ricavi pari a € 1.840 migliaia, con un utile di € 372 migliaia.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Per Brembo le attività di R&D si possono ricondurre ad un unico concetto di "sistema attrito", a cui sono legate le specificità di ogni singola Divisione o Business Unit. Secondo questo concetto ogni singolo componente (pinza, disco, pastiglia, sospensione) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante ("sistema attrito" come elemento che integra tutti i componenti) che viene costantemente perfezionata sotto tutti gli aspetti: non solo come pura prestazione, ma anche come comfort, durata, estetica, ecc.

In molti settori si stanno sempre più diffondendo i prodotti meccatronici, dove trovano applicazione le competenze sviluppate da Brembo con attività di ricerca fin dal 2000 (Electric Parking Brake e Brake By Wire).

Per rispondere alle richieste del mercato, che chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti per i nuovi prodotti, un notevole impegno viene posto da Brembo nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione virtuale, parallelamente a processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo presenti in Italia, Nord America e Cina.

Nel 2015 le principali attività di ricerca e sviluppo per i vari settori hanno riguardato gli aspetti descritti di seguito.

Per i dischi in ghisa è continuato lo sviluppo di nuove metodologie di calcolo e simulazione focalizzate sull'individuazione e ottimizzazione di parametri tecnici e di processo. Gli enti R&D (tecnici e di fonderia) hanno iniziato congiuntamente lo sviluppo di una metodologia di simulazione che include anche parametri di processo, che possono influenzare le capacità vibratorie del disco (frequenze proprie). Nel corso del secondo semestre 2015 sono state completate le prime simulazioni con risultati positivi, che permetteranno in futuro a Brembo di definire con ancor maggiore accuratezza, già in fase di progetto, le prerogative che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante.

È continuato, inoltre, lo sviluppo di una nuova soluzione tecnica volta a ridurre notevolmente le problematiche legate al comfort del veicolo, con la realizzazione di prototipi per uno sviluppo applicativo attualmente in fase di sperimentazione.

Sono proseguite anche le attività per migliorare le performance dei dischi in ghisa dei veicoli commerciali pesanti. Lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione della massa e il miglioramento della capacità di raffreddamento e ventilazione del disco, con una conseguente riduzione delle temperature d'esercizio del sistema frenante. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate e sono in fase di sviluppo applicativo con diversi clienti.

Per i dischi in ghisa per applicazioni auto proseguono le attività di miglioramento di prodotto e di processo, che verranno successivamente introdotte nei normali sviluppi applicativi per le più importanti case automobilistiche mondiali.

Particolare attenzione viene posta alla riduzione di peso del disco, che si traduce in una diminuzione del consumo di carburante e del conseguente impatto ambientale della vettura (minor emissione di CO2 ), linea guida del mercato automotive e di tutte le attività di sviluppo di Brembo.

Al riguardo va ricordato il nuovo concetto di disco, la cui produzione si sta estendendo a tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, che prevede l'accoppiamento di due diversi materiali: ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana, garantendo una riduzione di peso fino al 15%. Nel corso del 2015 si è rivolta particolare attenzione anche all'estetica dei dischi, con un esercizio di stile eseguito per il disco cofuso che, in futuro, potrebbe essere esteso a tutta la gamma dei prodotti.

Sono in costante progresso le attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni non convenzionali, che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto, da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri". Queste attività prevedono lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli di nuova generazione, con particolare attenzione alle caratteristiche di impatto ambientale (emissione di CO2 e polveri sottili, minimizzando l'usura dei dischi).

Di estrema importanza è anche lo sviluppo di materiali d'attrito innovativi, conformi ai futuri limiti legislativi, studiati per questi tipi di dischi. Brembo si può ritenere l'unico costruttore ad avere internamente le competenze per questo tipo di sviluppo.

Per quanto riguarda le motociclette stradali, è in corso la sperimentazione su dischi moto in carbonio ceramico prodotti con nuove formulazioni. La sperimentazione prevede anche l'identificazione dei migliori accoppiamenti con materiali d'attrito che verranno definiti nella prima metà del 2016.

Il progetto di pompe anteriori di gamma media è positivamente arrivato a conclusione, con il conseguente deposito di una domanda di brevetto, e nei primi mesi del 2016 verranno approntati i prototipi per la validazione funzionale. I clienti hanno apprezzato, fra gli altri vantaggi, anche la possibilità di intervenire sulla personalizzazione della pompa con investimenti contenuti.

Il concetto di impianto combinato per moto, con freno a tamburo posteriore e disco anteriore, ha riscontrato grande interesse sul mercato indiano, anche in relazione alla proposta di normativa che prevede per quel paese l'obbligatorietà di impianti combinati su veicoli di cilindrata inferiore a 125cc. Sono state quindi avviate sperimentazioni su più veicoli, con l'obiettivo di poter effettuare le forniture di serie entro il primo trimestre del 2017.

Infine, nel corso dell'anno sono state validate per applicazioni stradali le leve freno in lega di magnesio e sono stati definiti alcuni concetti per le future pinze top di gamma, mentre è in via di sviluppo un concetto di disco dal quale si attendono vantaggi in termini di feeling e comfort.

Per quanto riguarda le attività previste per i primi mesi del 2016 sulle applicazioni moto: saranno completate le attività di acquisizione di know-how sulla dinamica del veicolo, con la definizione di competenze fondamentali per gli sviluppi futuri; verranno approfondite le valutazioni su BBW (Brake By Wire) per moto in termini di sicurezza, sia tramite attività interne che tramite la condivisione con i clienti; verrà deciso se avviare lo sviluppo della prima pinza ECS per moto, adottando concetti e componenti derivati dalle esperienze su applicazioni auto.

Nell'ambito delle applicazioni racing è terminata la fase di messa a punto del nuovo materiale in carbonio per applicazioni F1 e GT e, per la prima volta dal 1999, viene nuovamente utilizzato in pista un materiale sviluppato interamente da Brembo. Tale materiale è diventato un riferimento per prestazioni in tutte le categorie dove è permesso l'utilizzo del carbonio: F1, GT, IRL (Indy Racing League). Il focus del 2015 è stato la stabilizzazione della catena produttiva e il miglioramento delle caratteristiche meccaniche, senza ridurre le prestazioni del sistema. Queste attività saranno ancora le principali aree di lavoro per tutto il 2016.

Il nuovo concetto di trascinamento disco utilizzato in F1, denominato WS (Wide Spline), ha permesso di utilizzare il materiale composito garantendo margini di sicurezza più elevati rispetto al vecchio trascinamento e, negli ultimi mesi del 2015, è stato proposto con successo sulle vetture LMP1 (Le Mans Prototype 1). Un top team di questa categoria inizierà la stagione 2016 direttamente con il nuovo concetto. Si procede, inoltre, con la parte di simulazione meccanica del disco composito per applicazioni F1/LMP1, dopo che sono state affinate le prime metodologie di simulazione sui fenomeni termoelastici del materiale disco e pastiglia.

A livello di sistemi, i nuovi prodotti sviluppati e messi a punto negli ultimi mesi continuano ad essere utilizzati con successo dai vari team. In particolare i nuovi sistemi idraulici, che Brembo ha proposto per rispondere alle richieste dei clienti sul tema della frenata "by wire", che si integrano con le nuove power unit e con i sistemi di recupero energia attualmente concessi dai regolamenti F1 e LMP1.

Sono in fase realizzativa sistemi BBW su 5 team di F1 e, con uno di questi, verrà realizzato un sistema BBW completo (un Brake By Wire di tipo elettroidraulico con elettrovalvola integrata) che sarà il prodotto Brembo più completo e rappresentativo per tali sistemi di controllo della frenata.

In campo motociclistico, nella classe MotoGP, un team sta utilizzando in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno contenente due concetti fortemente innovativi che si sono dimostrati particolarmente interessanti e che saranno proposti nel 2016 anche ad altre squadre.

Il 2016 porterà parecchi cambi regolamentari nella classe MotoGP e il più importante sarà l'abolizione delle leghe di alluminio-litio dalle pinze freno. Questa modifica al regolamento ha obbligato Brembo a rifare completamente tutti gli impianti del 2016 e il ritorno al materiale "tradizionale" non è stato indolore: sono serviti due cicli di sviluppo per ottenere le stesse prestazioni dell'impianto in alluminio-litio.

In collaborazione con il Politecnico di Milano e un suo spin-off continua lo sviluppo del sistema "ruota strumentata" (anteriore e posteriore). Si tratta di un sistema che permette ai tecnici di ricavare informazioni sulle coppie e sulle forze trasmesse a terra dal pneumatico, dimostratosi un ottimo strumento di sviluppo per correlare le misurazioni di telemetria, il feeling del pilota e le forze realmente trasmesse.

Sempre con il Politecnico di Milano è in corso un'attività di ricerca volta a migliorare le prestazioni finali del sistema cerchio-pneumatico, cercando di analizzare i due componenti in maniera congiunta e non come due oggetti separati.

Nel 2016 cambierà nella MotoGP il fornitore degli pneumatici (da Bridgestone a Michelin) e la ruota strumentata Brembo permetterà al team, che la sta sviluppando con l'ufficio tecnico del Gruppo, di avere informazioni preziose sul comportamento della motocicletta con i nuovi pneumatici.

Per il progetto Aeronautico, dopo l'ottenimento nel 2014 della certificazione tecnica "APDOA" da parte dell'EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza del Volo), Brembo ha avviato nei primi mesi del 2015 l'iter di certificazione anche sul processo produttivo tramite l'Agenzia nazionale ENA C. Il progetto del sistema frenante completo (pinza, dischi, ruote, parking brake e pompe), ufficialmente assegnato a Brembo nel giugno 2014, continua nel suo sviluppo secondo il piano concordato con Agusta ed ha superato nei primi mesi del 2015 la Preliminary Design Review (PDR). A Brembo è stato inoltre assegnato un nuovo progetto, relativo all'impianto frenante completo per un idrovolante in classe CS 23.

Con alcune Università, fra cui il già citato Politecnico di Milano e l'Università di Padova, sono in corso accordi di collaborazione con obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico: dai sistemi a controllo elettronico allo sviluppo di nuovi concetti di impianto, dalla simulazione di componenti in carbonio ai test per componenti aeronautici, e altro ancora.

Oltre a pinze e dischi freno, Brembo fornisce anche pastiglie con elevate prestazioni, grande affidabilità e qualità. Brembo Friction è una realtà solida e stabile, che sta continuando a sviluppare nuovi materiali che rispecchiano sempre meglio la filosofia Brembo di innovazione e di sviluppo tecnologico.

I materiali d'attrito senza rame (copper-free), scelti da diversi clienti per le elevate performance, sono adatti sia sul mercato europeo (più esigente in termini di prestazioni), sia su quello americano (più esigente nel comfort). Questi materiali sono stati sviluppati sia per applicazioni che utilizzano i dischi in ghisa, sia per quelle che montano dischi in materiale carbo-ceramico.

Congiuntamente ai materiali per applicazioni tradizionali, Brembo Friction sta sviluppando materiali per seguire le esigenze delle più recenti pinze Brembo come, ad esempio, quelle per gli stazionamenti elettrici.

La ricerca Brembo è impegnata anche a individuare soluzioni alle future esigenze dei mercati: motocicli, veicoli commerciali pesanti e veicoli per applicazioni speciali richiedono dischi con prestazioni molto elevate e, quindi, lo sviluppo sempre più intenso di materiali d'attrito non convenzionali.

Anche per le pastiglie freno il focus aziendale è indirizzato a mettere a punto materiali più leggeri e componenti innovativi in grado di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale e dell'emissione di CO2 e di polveri sottili nell'atmosfera.

Ciò vale anche per le pinze freno, con lo sviluppo di nuove soluzioni fra cui: l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze a pari prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza grazie a nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto.

Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, come anche la ricerca di soluzioni volte alla riduzione della massa,

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all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile. Nel primo semestre dell'anno si è concluso lo studio di una nuova tipologia di pinza atta ad acquisire nuovi segmenti di mercato: è terminata la fase di delibera concetto ed è in corso lo sviluppo applicativo con un importante cliente europeo.

Nel 2016 Brembo sarà in grado di produrre in serie una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico (temperatura inferiore a quella di fusione). Il processo utilizzato, per il quale è stato depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo semi-solid metal casting). Con questa tecnologia il risparmio di peso, a parità di prestazione, va dal 5 al 10% e dipende dalla geometria della pinza stessa.

La crescita programmata dei Centri Tecnici di Sviluppo, destinati a supportare l'espansione di Brembo in Cina e USA, procede coerentemente con l'acquisizione di importanti commesse in questi due mercati.

È in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti Brembo dei prodotti meccatronici, ossia degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali. In questo ambito, Brembo è stata scelta da un'importante cliente europeo quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo commerciale. L'inizio della produzione è programmato per il 2018.

L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto friction, avendo quindi la capacità di produrre al proprio interno avanzati materiali di attrito, rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.

Le attività di Advanced R&D sono incentrate sui sistemi meccatronici per gli impianti frenanti del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali strutturali. Con queste attività Brembo si sta predisponendo alle richieste del mercato previste per i prossimi anni, quando la forte spinta all'elettrificazione dei veicoli porterà ad una notevole integrazione del sistema frenante con il resto del veicolo e ad una continua ricerca di minor peso.

L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi veicolo, quali motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione-sterzo, permettendo un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.

In questa direzione Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema Brake By Wire, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Questo concetto d'impianto potrà avere applicazione su tutti i veicoli del futuro: non solo auto, ma anche veicoli commerciali e motociclette. Ulteriori sviluppi di integrazione di sistemi sono da tempo in fase di studio, ad esempio con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In fase avanzata di studio è anche un'innovativa architettura lato ruota veicolo con motore elettrico di trazione, freni Brake By Wire integrati e controllati elettronicamente, presentata all'ultimo Salone dell'automobile di Francoforte.

Anche nell'ambito dell'Advanced R&D sono proseguite le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.

In quest'ambito trova spazio il progetto Rebrake, finanziato dall'Unione Europea nel quadro del programma Marie Curie e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei

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fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito, con un'attenzione particolare al PM10 per il quale si punta a una riduzione del 50%.

La logica prosecuzione del progetto Rebrake è rappresentata dal progetto LowBraSys, anch'esso finanziato dall'Unione Europea, sviluppato nell'ambito del programma Horizon 2020. Il progetto è iniziato nel secondo semestre 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner che vede Brembo nel ruolo di coordinatore. In questo programma si applicheranno ad alcuni veicoli le metodologie e i prodotti in parte sviluppati nel progetto Rebrake, con l'obiettivo di dimostrarne concretamente l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.

Prosegue anche il progetto COBRA, avviato nel 2014 e finanziato nell'ambito dei programmi europei "Life +", in collaborazione con i partner del Kilometro Rosso, Italcementi e Istituto Mario Negri, e con la società di consulenza PNO Italia. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di una tecnologia a basso impatto ambientale, mirante alla riduzione del consumo di acqua ed energia nel ciclo di vita del componente pastiglia, sostituendo i leganti di origine organica (fenolici) con leganti cementizi.

Infine, è dei primi mesi del 2015 il finanziamento del progetto "LIBRA", il cui obiettivo è lo sviluppo di pastiglie freno che utilizzano piastrine in materiale composito (tipicamente resina) anziché acciaio, con un conseguente vantaggio in termini di leggerezza.

INVESTIMENTI

La politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata, anche nel 2015, in continuità con gli indirizzi seguiti nei più recenti esercizi, mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto, sullo scenario internazionale.

Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Italia (27%), in Nord America (40%), in Polonia (15%), in Cina (9%) e in Repubblica Ceca (6%)

Gli investimenti effettuati in Italia hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature per la produzione, oltre a € 11.644 migliaia relativi a costi di sviluppo.

Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo sullo scenario mondiale, sono continuati e tuttora proseguono gli investimenti di Brembo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione e l'internalizzazione del Gruppo sul mercato nordamericano. Diversi i programmi di investimento attualmente in corso in quest'area:

  • realizzazione di una fonderia di ghisa in Michigan, in un'area adiacente ai nuovi stabilimenti di Homer, che consentirà a Brembo di realizzare anche negli Stati Uniti un processo di integrazione verticale della propria capacità produttiva; i lavori sono iniziati nel corso dell'anno e si concluderanno nel 2017, consentendo di localizzare tutte le fasi di produzione in un unico sito e garantendo una migliore efficienza del processo produttivo; il programma di investimenti, pari a € 74 milioni, sarà finanziato attraverso la generazione di cassa del Gruppo e usufruirà di incentivi promossi dallo Stato del Michigan;
  • apertura di una nuova fonderia e di uno stabilimento per la lavorazione e montaggio di pinze in alluminio in Messico, nei pressi di Monterrey; il 21 ottobre 2015 il Presidente ha tagliato il nastro del

nuovo impianto di oltre 35 mila metri quadrati che a regime sarà in grado di realizzare una produzione di circa 2 milioni di pinze di alluminio all'anno, destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) in Europa, Asia, Stati Uniti e Messico. L'investimento totale, che coprirà il triennio 2015 – 2017, sarà pari a € 32 milioni.

Nell'area dell'Est Europa sono tuttora in corso investimenti destinati ad aumentare la capacità produttiva dei poli industriali integrati di Dabrowa Gornicza (Polonia) e Ostrava-Hrabová (Repubblica Ceca), dedicati rispettivamente alla fusione e lavorazione di dischi freno per auto e veicoli commerciali e alla fusione, lavorazione e montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio. Contemporaneamente continua il piano di investimenti, che abbraccia gli esercizi compresi tra il 2014 e il 2017 per un totale di circa € 34 milioni, per l'avvio di un nuovo stabilimento a Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.

Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2015 presso tutte le unità operative è stato pari a € 155.909 migliaia di cui € 137.512 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 18.397 migliaia in immobilizzazioni immateriali.

POLITICA DI GESTIONE DEI RISCHI

L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. Al fine di ottimizzare tale valore, il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) è conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel luglio 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.

Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.

Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:

  • il Comitato Controllo e Rischi, che ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione su temi connessi al controllo interno e alla gestione dei rischi;
  • l'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, che ha il compito di identificare i principali rischi aziendali, dando esecuzione alle linee guida in tema di gestione dei rischi e verificandone l'adeguatezza;
  • il Comitato Rischi Manageriale, che ha il compito di identificare e ponderare i macro-rischi e di coadiuvare gli attori del sistema per mitigarli;
  • il Risk Manager, che ha il compito di garantire, insieme al management, che i principali rischi afferenti a Brembo e alle sue controllate risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti, monitorati ed integrati con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici.

Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di

1 Si veda "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per la Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi"(documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici)

Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella politica e procedura di gestione del rischio, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.

L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.

La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D. Lgs. n. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.

Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della nuova politica di gestione dei rischi sono le seguenti:

  • a. Rischi esterni
  • b. Rischi strategici
  • c. Rischi operativi
  • d. Rischi finanziari

Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.

Rischi esterni

Rischio paese

In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.

Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.

Rischi strategici

Innovazione

Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti che su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.

Mercato

Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.

Investimenti

Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.

Rischi operativi

I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.

Supply Chain

Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.

Business Interruption

Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.

Qualità Prodotto

Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).

Ambiente, Sicurezza e Salute

Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:

  • insufficiente tutela della salute e della sicurezza dei collaboratori, che si può manifestare attraverso l'accadimento di gravi infortuni o di malattie professionali;
  • fenomeni di inquinamento ambientale legati, ad esempio, ad emissioni incontrollate, a non adeguato smaltimento di rifiuti o a spandimenti sul terreno di sostanze pericolose;
  • mancato o incompleto rispetto di norme e leggi di settore.

L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.

Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.

Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:

  • "Piani di Gestione" per la Sicurezza e Ambiente che stabiliscono gli obiettivi da raggiungere;
  • "Piani di Sorveglianza" che riportano tutte le attività da espletare in quanto previste dalle leggi di settore o da norme interne al Gruppo (eventuali rinnovi di autorizzazioni, controlli periodici, dichiarazioni ai diversi enti pubblici, ecc.);
  • "Piani di Audit" che monitorano l'effettivo grado di applicazione del Sistema e stimolano il miglioramento continuo.

Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.

Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.

Legal & Compliance

Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.

Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.

Con riferimento agli altri rischi di compliance, compresi quelli derivanti dall'appartenenza al Segmento Star di Borsa Italiana, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e sugli assetti proprietari disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:

    1. Rischio derivante dal D.Lgs. 231/2001 applicabile a Brembo S.p.A. e alle società italiane del Gruppo e alla possibile risalita della responsabilità alla Capogruppo per reati "231" commessi all'estero;
    1. Rischio derivante dalle norme locali in tema di responsabilità dell'ente ed applicabile a ciascuna società controllata;
    1. Rischio derivante da norme extraterritoriali in tema di responsabilità dell'ente (quali FCPA e Bribery Act) applicabile sia a Brembo S.p.A. che alle sue controllate.

Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:

  • regolamentazioni diverse per ciascun paese, fondate su sistemi giuridici diversi, spesso complesse e di non facile interpretazione;
  • mancanza negli ordinamenti giuridici esteri di un sistema esimente della responsabilità simile a quello in vigore in Italia;
  • sistemi di informazione/comunicazione non sempre tempestivi da parte delle società controllate verso la Capogruppo;
  • rilevanza strategica di alcuni mercati locali;
  • diversità culturale e possibili criticità nella gestione del personale locale.

La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal codice penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo, o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.

Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:

  • Mappatura (e periodico aggiornamento) da parte della Direzione Legale e Societario delle normative che prevedono una responsabilità amministrativa per le società, vigenti in tutti i paesi esteri in cui il Gruppo opera;
  • Reporting ai Country Committee delle controllate, tramite apposito "Cruscotto", sulle principali tematiche trattate in materia di compliance, governance, legale/contratti e litigation;
  • Adozione e implementazione (attraverso sessioni formative) di un sistema di compliance articolato su più livelli:
  • i Brembo Corporate & Compliance Tools (come, ad esempio, il Codice Etico, il Codice Antibribery, le procedure gestionali rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001, le matrici autorizzative, ecc), con diffusione e applicazione a livello globale, volti a definire le linee guida etiche e di comportamento nella gestione dei rapporti con gli stakeholder, anche in funzione dell'applicazione extraterritoriale di alcune norme quali ad esempio FCPA (USA) e Bribery Act (UK);
  • avvio di specifici programmi di compliance a livello locale, al fine di verificare l'adeguatezza delle misure volte a prevenire la commissione di illeciti;
  • Brembo Compliance Guidelines e Policy/Procedure di Gruppo emesse dalla Capogruppo con diffusione e applicazione a livello globale;
  • Modello 231 predisposto dalla Capogruppo ex D.lgs. 231/2001 da cui sono state estratte le Brembo Compliance Guidelines diffuse a tutto il

Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.

Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.

Planning and Reporting

Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

• Gestione del rischio dei tassi d'interesse

L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 19,32% della posizione finanziaria lorda.

L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.

• Gestione del rischio di cambio

Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre tempestivamente in essere le eventuali azioni necessarie (reperimento di linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc.);
  • ottenimento di adeguate linee di credito;
  • ottimizzazione della liquidità, dove è fattibile, tramite strutture di cash pooling;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto rispetto agli investimenti effettuati;
  • corretta ripartizione fra indebitamento a breve termine e a medio-lungo termine.

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato; il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.

Processo di gestione del rischio: risk financing

Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della politica di gestione dei rischi, Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.

Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.

Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: Property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.

L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.

Illustrazione di Luca Savorani.

Disco freno auto Brembo PVT Plus e pastiglia freno

ispirati a Giacomo Balla Futurismo

Leggerezza, maggiore resistenza alle cricche termiche e minor usura delle pastiglie freno sono i benefici della nuova camera di ventilazione di questo disco freno.

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

Nel corso del 2015 Brembo ha implementato le necessarie modifiche organizzative in coerenza con la situazione dei mercati, l'evoluzione del business, l'innovazione continua e la crescita.

Nell'ambito delle Direzioni Centrali, la Direzione Tecnica e Advanced R&D, al fine di garantire una sempre maggiore efficacia dei processi di delibera delle applicazioni e sviluppare sinergie ed efficienze tra i differenti business, ha ridisegnato l'organizzazione dell'area Testing & Validation creando un centro di competenza a livello corporate per la gestione dei banchi dinamici.

Ha inoltre rafforzato la struttura organizzativa dell'area Testing & Validation Sistemi, con la creazione di ruoli di project management per un miglior coordinamento fra le aree di prova e la Direzione Tecnica Sistemi. Parallelamente l'area Meccatronica ha rivisto la sua struttura e creato un team inter-funzionale dedicato ai progetti meccatronici, con il compito di prepararne la produzione in serie, valutarne le soluzioni tecniche e individuare i partner necessari.

La Direzione Amministrazione e Finanza ha proseguito il processo di riorganizzazione avviato a fine 2014 andando a rafforzare la struttura delle aree contabili delle società italiane e il presidio internazionale dell'area fiscale.

Nella Direzione Qualità e Ambiente è stata creata una nuova funzione di Warranties Management con il compito di assicurare uniformità nella gestione delle garanzie a livello globale e interdivisionale. Inoltre, nella stessa Direzione, la funzione Sicurezza e Ambiente ha rivisto la propria struttura a livello centrale, mirando a una maggiore focalizzazione sulle specifiche tematiche ambientali e di sicurezza, oltre che a una sempre migliore gestione del coordinamento globale dei Responsabili Sicurezza e Ambiente di stabilimento. Infine, la Direzione Comunicazione ha visto l'avvicendamento del vertice.

Per le aree di business, nelle Direzioni Operations della Divisione Sistemi sono state create due posizioni di Know-How Leader: una legata all'industrializzazione

per le attività di lavorazione, trattamenti e montaggio, l'altra focalizzata sui processi delle fonderie di alluminio. La struttura dell'area Tecnologie Fonderie Alluminio è stata rivista in un'ottica di ottimizzazione dei processi di coordinamento internazionale delle attività di progettazione, sviluppo prodotto e industrializzazione di fonderia, nonché di maggiore focalizzazione sui progetti divisionali e interdivisionali. È stato anche creato un ruolo di Project Management volto a stimolare l'elaborazione e l'implementazione di progetti di miglioramento nelle varie aree degli stabilimenti di lavorazione e montaggio della divisione a livello globale. Sempre nella Divisione Sistemi è stata focalizzata l'attenzione sul business dei veicoli commerciali (Ve.Co.) con la creazione di due nuove funzioni: un ruolo di Direttore Mercato Ve.Co. e uno di Coordinatore Progetti Pilota e Ve.Co. nell'ambito della Direzione Commerciale; un ruolo di Responsabile Sviluppo Applicazioni Progetti Pilota e Ve.Co. nella Direzione Tecnica. Inoltre, nella Direzione Tecnica Sistemi è entrato il nuovo Responsabile Progettazione.

Anche la Divisione Dischi ha rivisto la struttura delle Direzioni Operations, sia Lavorazione che Fonderia: in entrambe sono state riorganizzate le aree di Project Management e le strutture delle Tecnologie per assicurare un sempre miglior presidio globale dei relativi processi. Nell'ambito delle Fonderie di ghisa è stato creato un ruolo di Launch Management, per supervisionare la fase di lancio dei nuovi siti industriali, e uno di Know-How Leader Manufacturing. Sempre nella Divisione Dischi è stato potenziato il presidio dei clienti per i mercati Industrial & Commercial Vehicles.

Per quanto concerne le società estere del Gruppo, l'area Cina ha visto un cambio al vertice con l'arrivo del nuovo CEO; ha centralizzato la gestione della qualità ed ha rafforzato la struttura industriale dopo un articolato processo di revisione organizzativa, che ha portato alla creazione di due aree specifiche, Dischi e Sistemi, nello stabilimento di lavorazione e montaggio di Nanchino. In Brembo Argentina è cambiato il vertice aziendale con l'ingresso di un nuovo General Manager.

In merito alla formazione, dall'inizio dell'anno gli sforzi sono stati indirizzati alla ricerca di nuovi strumenti e metodologie, con l'obiettivo di offrire alla popolazione aziendale competenze essenziali per supportare e anticipare le richieste del mercato.

Base del catalogo dell'offerta formativa è, tra l'altro, il percorso "finance" per non specialisti, che quest'anno si è arricchito di un ulteriore livello (il terzo) sul cost management: un investimento importante per offrire alle risorse del Gruppo strumenti efficaci per la lettura e la gestione economico-finanziaria del business. Altro caposaldo del catalogo è il Project Management, disegnato per dare strumenti, metodologie e punti di vista innovativi a quanti gestiscono progetti complessi. Inoltre, poiché da sempre il prezioso know-how tecnico-specialistico viene valorizzato in quanto punto focale dell'azienda, è continuato l'impegno di Brembo Academy: una vera e propria scuola di formazione aziendale. Certificata ISO 9001 a fine 2014 e riconfermata alla fine dell'anno appena concluso, questa "Facoltà" aziendale persegue l'obiettivo di valorizzare e trasmettere in maniera strutturata il sapere Brembo basandosi unicamente su docenti interni. Fondamentale strumento di Brembo Academy è il percorso di Knowledge Management, completamente rinnovato e rilanciato nel 2015: tre giornate d'aula, dove teoria e pratica si alternano in un mix studiato per preparare i formatori della stessa Brembo Academy.

Per quanto riguarda la formazione tecnico-specialistica sono state proposte diverse novità, che coniugano le specifiche competenze necessarie alle diverse fasi di avanzamento del business. Partendo dall'area R&D si possono trovare nuovi corsi di statistica, tribologia e nuove frontiere della progettazione. Al contempo, l'ormai tradizionale R&D Academy è sempre attiva ed è stata preparata per essere "esportata" nei Centri Tecnici Brembo di tutto il mondo. Di nuova progettazione il percorso di logistica in cinque livelli che, mediante aule internazionali, ha coinvolto le Supply Chain delle Divisioni Sistemi e Dischi offrendo a persone di tutto il mondo approfondite competenze in ambito logistico. Altro percorso fondamentale è la formazione Six Sigma, che nel 2015 ha coinvolto alcune decine di specialisti preparandoli affinché possano offrire al cliente prodotti e servizi di sempre migliore qualità. Durante l'anno sono partiti due team, che hanno lavorato ad altrettanti progetti aziendali, con l'obiettivo di certificarsi Six Sigma Green Belt.

La formazione Brembo mira a coinvolgere sempre più le risorse aziendali anche in ottica di auto-sviluppo. A tal fine un progetto strategico è stato, nel 2015, il rifacimento completo del portale Training e Development, sia in lingua italiana che in lingua inglese, sempre più user friendly grazie ad un'interfaccia accattivante e ricco di informazioni preziose per chi vuole crescere in azienda.

Per quanto riguarda lo Sviluppo, vanno segnalati il rinnovo dello strumento e del processo di gestione della prestazione BYR (Brembo Yearly Review) e l'implementazione del relativo nuovo formato elettronico, che hanno registrato un elevato interesse, con un aumento del 20% della redemption totale. Ciò rappresenta la base per un processo globale di Talent Management e Succession Planning sempre più rigoroso e basato su elementi oggettivi di valutazione delle prestazioni.

La rilevazione dei Fabbisogni Formativi del prossimo anno, lanciata a fine 2015, conferma sostanzialmente i trend formativi dell'anno appena concluso, avvalorandone ulteriormente la validità.

In sintesi, le iniziative formative del 2015 sono state 784 per un totale di 361 corsi e 57.664 ore di formazione erogate, con un totale di 4.933 partecipanti.

AMBIENTE, SICUREZZA E SALUTE

Tutti i siti produttivi del Gruppo applicano il medesimo sistema di gestione Health, Safety, Environment (HSE): questo approccio integrato verso gli aspetti di salute, sicurezza del lavoro e ambiente, permette il miglioramento continuo delle prestazioni degli stabilimenti. Tale miglioramento si raggiunge attraverso una definizione univoca in tutto il Gruppo delle attività preventive, volte sia alla riduzione dei rischi sul lavoro, sia alla riduzione dell'impatto ambientale.

La definizione a livello Corporate di linee guida sui principali aspetti di HSE, l'utilizzo efficiente delle risorse naturali, l'ottimizzazione dei flussi logistici, la gestione dei near miss (ovvero dei "quasi infortuni") sono alcuni degli esempi di come Brembo traduce nella pratica il suo intendimento.

La funzione HSE a livello Corporate definisce e controlla i sistemi, le attività e i programmi volti a garantire la sicurezza, la salute, il benessere dei dipendenti e il rispetto dell'ambiente; inoltre, supporta le organizzazioni locali nell'attuazione dei programmi di miglioramento e di investimento, tenendo conto delle specificità di ciascun sito produttivo e delle diverse realtà geografiche.

Nel corso del 2015 la Direzione Qualità e Ambiente ha affinato uno strumento utile a migliorare sia l'efficacia nel processo di reazione a seguito di accadimento di un incidente (anche di origine ambientale), infortunio o near miss, sia l'efficienza nel processo di condivisione dei casi di incidenti tra i vari siti del Gruppo. La condivisione dei casi consente ai siti non coinvolti nell'incidente di agire preventivamente, risolvendo le cause che potrebbero portare all'accadimento di eventi similari. Lo strumento, nella parte di analisi delle cause che determinano l'incidente, si ispira ai principi definiti dalla metodologia nota come "problem solving".

Un idoneo software distribuito ai siti li supporta quindi nel:

  • guidare il processo di analisi dell'evento e di individuazione delle cause radice;
  • raccogliere e strutturare le informazioni in un database univoco;
  • condividere con tutti i siti del Gruppo le informazioni raccolte;
  • interagire direttamente con gli utenti della piattaforma nel caso sorga la necessità di avere maggiori in-

formazioni o dati di maggior dettaglio relativamente ad un evento accaduto.

Per favorire l'uso della piattaforma di analisi, l'ente Sicurezza e Ambiente di Corporate ha predisposto, oltre a istruzioni operative sull'utilizzo dello strumento, un piano di formazione mirato verso tutti i Responsabili Sicurezza e Ambiente di sito del Gruppo. Lo strumento è stato messo a disposizione dei siti all'inizio del 2015 e, dopo una prima fase di sperimentazione, è ora utilizzato in modo continuativo.

Lo strumento utilizzato per l'analisi degli incidenti permette anche la raccolta dei dati ambientali e di sicurezza sul lavoro (numero e giorni di infortunio, tonnellate di rifiuti prodotti, energia consumata, ecc.).

Obiettivo di questa nuova piattaforma, che sostituisce quella usata in precedenza, è di avere a disposizione uno strumento più strutturato, che renda più rapida ed efficiente la raccolta delle informazioni dai siti, nonché la successiva elaborazione dei dati e degli indicatori di Gruppo. Nel definire il nuovo standard sono state introdotte anche delle modifiche rispetto alla precedente versione, al fine di rendere più efficace e completo tale strumento: ad esempio, l'aggiornamento del pacchetto di indicatori è stato definito facendo riferimento a standard internazionali, come il GRI (Global Reporting Initiative).

Anche nel 2015 Brembo ha deciso di aderire volontariamente al progetto implementato da Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione indipendente e no profit che lavora per prevenire il riscaldamento globale della terra e proteggere le risorse naturali. Il progetto prevede che vengano raccolti e rendicontati (relativamente all'anno di calendario precedente) i dati dei siti Brembo sulle emissioni di gas a effetto serra (es. anidride carbonica o CO2 ) che sono ritenuti responsabili del riscaldamento globale del pianeta. Le attività svolte possono essere così riassunte:

  • definizione delle possibili fonti emissive;
  • determinazione del modello di raccolta e rendicontazione dati;
  • calcolo dei quantitativi di gas a effetto serra emessi in atmosfera.

I dati confluiscono successivamente in un report che fotografa anche come l'azienda si sia strutturata per gestire l'emissione dei gas serra e quali azioni abbia implementato per ridurre il proprio impatto ambientale. Il report viene quindi inviato a CDP che si fa carico, dopo idonea valutazione, di consuntivare e pubblicare (a livello sia italiano che mondiale) i risultati ottenuti dalle aziende partecipanti all'iniziativa. Nel corso del 2015 Brembo ha ulteriormente affinato la metodologia di definizione e raccolta dei dati dai siti: ad esempio, è stata allargata la casistica delle attività aziendali che emettono gas serra, inserendo le emissioni dovute ai voli aerei utilizzati per lavoro dai dipendenti.

Per Brembo questa attività rappresenta un'ulteriore e importante passo in avanti verso una sempre più attenta gestione dei propri impatti ambientali, anche al di là degli obblighi legislativi vigenti.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.

Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.

Nel rimandare al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commenta in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento intercorse nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse al punto 32 delle Note illustrative al Bilancio consolidato.

ALTRE INFORMAZIONI

Fatti significativi avvenuti nell'esercizio

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. riunitasi il 23 aprile 2015 ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2014 e la distribuzione agli azionisti di:

  • un dividendo lordo ordinario di € 0,6 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
  • in occasione del ventesimo anniversario della quotazione in Borsa della società, un dividendo lordo straordinario di € 0,2 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie.

Il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società slovacca Belt & Buckle S.r.o. Pertanto, a partire dal 1° maggio 2015 il business infanzia (0,1%, del fatturato consolidato di Brembo nel 2014) è uscito dal perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il 12 giugno 2015 Brembo S.p.A. ha firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della propria partecipazione di controllo del 65% in Sabelt S.p.A., società attiva nella produzione di cinture di sicurezza e sedili per auto di alta gamma e da competizione. L'accordo, che ha avuto efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, ha segnato l'uscita del business di Sabelt S.p.A. (1,8%, del fatturato consolidato di Brembo nel 2014) dal perimetro di consolidamento del Gruppo.

Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A., è stata posta in liquidazione per volontà unanime dei soci. La società è pertanto uscita dal perimetro del Gruppo con decorrenza 1° gennaio 2015.

Piani di acquisto e vendita di azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2015 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:

  • compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  • eseguire, coerentemente con le linee strategiche della società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto o disposizione;
  • acquistare azioni proprie in un'ottica di investimento a medio e lungo termine.

Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 che, sommato alle 1.747.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale di Brembo S.p.A. Il prezzo minimo e massimo d'acquisto è rispettivamente € 0,52 (cinquantadue centesimi di euro) e € 40,00 (quaranta euro), per un esborso massimo previsto di € 64.000.000. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Nel corso del 2015 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.

Deroga agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi (Regime di opt-out)

La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Società controllate costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea – Obblighi di cui agli artt. 36 e 39 del regolamento mercati

In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 5 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.

Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.

Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.

Prospetto di raccordo patrimonio netto/risultato di Brembo S.p.A. con i dati consolidati

Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2015 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 372.389 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e il risultato netto consolidato, pari a € 183.962 migliaia, è superiore di € 80.649 migliaia a quello di Brembo S.p.A.

(in migliaia di euro) Utile netto
2015
Patrimonio Netto
al 31.12.2015
Utile netto
2014
Patrimonio Netto
al 31.12.2014
Brembo S.p.A. 103.313 309.463 68.824 257.476
Rettifiche di consolidamento:
Patrimonio Netto delle società consolidate e attribuzione
del risultato delle stesse 124.967 617.033 107.691 531.502
Avviamenti e altri plusvalori allocati 0 8.696 (2.387) 8.162
Eliminazione dividendi infragruppo (56.480) 0 (53.838) 0
Valore di carico delle partecipazioni consolidate 0 (263.152) (3.489) (272.688)
Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV
valutate con il metodo del Patrimonio Netto (2.683) 1.661 6.562 4.354
Eliminazione degli utili infragruppo 84 (6.001) (369) (5.811)
Altre rettifiche di consolidamento 16.604 19.847 5.690 13.335
Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi (1.843) (5.695) 370 (5.357)
Totale rettifiche di consolidamento 80.649 372.389 60.230 273.497
VALORI CONSOLIDATI 183.962 681.852 129.054 530.973

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da jointventure tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.

In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.

Prevedibile evoluzione della gestione

I dati relativi ai primi mesi dell'anno ci consentono di guardare al futuro con prudente ottimismo, sebbene in un quadro globale di forte volatilità.

Pinza freno moto Brembo M-50, ispirata a Pablo Picasso, Cubismo. Illustrazione di Luca Savorani.

Questa pinza è il risultato dell'impiego di sofisticati programmi di calcolo di "ottimizzazione topologica" che consente di rimuovere materiale dalle zone della pinza ove esso non serve, in modo da avvicinarsi il più possibile alla struttura ottimale, che abbina la massima rigidezza alla massima leggerezza.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).

INFORMATIVA SU PROPOSTA DI DIVIDENDO DI BREMBO S.P.A.

Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 103.312.836,52 come segue:

  • agli Azionisti, un dividendo lordo ordinario di € 0,8 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le azioni proprie (pagamento a partire dal 25 maggio 2016, stacco cedola il 23 maggio 2016 e record date - giornata contabile al termine della quale le evidenze dei conti fanno fede ai fini della legittimazione al pagamento del dividendo - il 24 maggio 2016);
  • alla riserva ex art. 6 c. 2 D.Lgs. 38/2005 € 276.530,85;
  • riportato a nuovo il rimanente.

Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Disco e pinza moto Harley Davidson Night Rod Special

ispirato a Keith Haring Graffitismo

Sicurezza e controllo, potenza di frenata e alte prestazioni in ogni situazione. Il sensore di velocità è stato abilmente stilizzato garantendo alla moto un design efficiente, con il classico stile Harley.

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO DI BREMBO S.P.A.

Il titolo Brembo chiude l'anno 2015 a € 44,68 segnando una crescita del 61,4% rispetto ad inizio anno. Il titolo ha registrato quindi una performance estremamente positiva, toccando un minimo di periodo il giorno 12 gennaio a € 26,42 ed un massimo a € 44,96 il 1° dicembre. Brembo, nel corso dell'anno, ha avuto un andamento migliore sia rispetto all'indice FTSE MIB che ha chiuso in rialzo dell' 11,93% sia all'indice italiano del segmento Star (+38,25%) nonchè all'indice europeo Euro Stoxx Total Market Value Small (+12,17%).

II titolo Brembo, in tutto il 2015, ha inoltre avuto una performance superiore anche all'indice della Componentistica Automobilista Europea (BBG EMEA Automobiles Parts), che chiude l'anno in rialzo del 12,94%.

Durante il corso del 2015 l'andamento dei più rappresentativi indici azionari è stato moderatamente positivo. Il nodo più spinoso del 2015 è stato il rallentamento delle economie dei paesi emergenti; gli ultimi mesi dell'anno hanno mostrato un quadro molto diversificato: a fronte dei segnali di stabilizzazione emersi in Cina, la situazione è rimasta preoccupante in altri paesi, come il Brasile e la Russia.

Il 2016 si è aperto con notevoli incertezze a livello macroeconomico e di settore, che si sono riflesse nell'andamento borsistico del titolo, arrivato a perdere oltre il 25% ad inizio febbraio. Successivamente il titolo ha gradualmente recuperato i livelli di fine 2015 arrivando a chiudere il 9 marzo a € 43,55.

Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:

31.12.2015 31.12.2014
Capitale sociale (euro) 34.727.914 34.727.914
N. azioni ordinarie 66.784.450 66.784.450
Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) 206.149.731 188.652.168
Utile netto del periodo (euro) 103.312.837 68.824.318
Prezzo di Borsa (euro)
Minimo 26,420 18,880
Massimo 44,960 29,660
Fine esercizio 44,680 27,700
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro)
Minimo 1.764 1.261
Massimo 3.002 1.981
Fine esercizio 2.984 1.850
Dividendo lordo unitario 0,8 (*) 0,8

(*) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 21 aprile 2016

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relator: Matteo Tiraboschi.

Palmares 2015

Opera ispirata a Fortunato Depero, Futurismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

BREMBO Sistemi frenanti

AUTO

72

Campionati "ruote aperte"

Formula 1
Campionato piloti Lewis Hamilton - Mercedes
Campionato costruttori Mercedes
GP2
Campionato piloti Stoffel Vandoorne - ART
Campionato costruttori ART
GP3
Campionato piloti Esteban Ocon - ART
Campionato costruttori ART
World Series by Renault
Campionato piloti Oliver Rowland - Fortec
Campionato costruttori Fortec
F3 Euroseries
Campionato piloti Felix Rosenqvist - Prema
Campionato costruttori Prema
Verizon IndyCar Series
Campionato piloti Scott Dixon - Target Chip Ganassi Racing
Team Target Chip Ganassi Racing
500 miglia Indianapolis
Juan Pablo Montoya - Team Penske
Super Formula Giappone
Campionato piloti Hiroaki Ishiura - Tom's
Campionato costruttori Tom's
Campionato F3 Giappone
Campionato piloti Nick Cassidy - Tom's
Campionato costruttori Tom's

Campionati "ruote coperte"

AUTO

FIA World Endurance Championship
L
MP1
Campionato piloti: Hartley, Webber, Bernhard - Porsche
Team: Porsche
GTE PRO Campionato piloti: Lietz - Porsche Manthey
Team: Porsche Manthey
GTE AM Campionato piloti: Basov, Bertolini, Shaytar - Ferrari Italia SMP Racing
Team: Ferrari Italia SMP Racing
24 Hours of Le Mans
L
MP1
Bamber, Tandy, Hulkenberg - Porsche
L
MP2
Howson, Bradley, Lapierre - Oreca
GTE AM Basov, Bertolini, Shaytar - Ferrari
Tudor United SportsCar Championship
Prototype Team: João Barbosa, Christian Fittipaldi - #5 Action Express Racing Corvette DP
PC Team: Jon Bennett, Colin Braun - #54 CORE
Autosport Oreca FLM09
GTLM Team: Patrick Pilet, Bill Auberlen - #25 BMW Team RLL
BMW Z4 GTE
GTD Team: Townsend Bell, Bill Sweedler - #63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia GT3
Pirelli World Challenge GT Series
GT Team: Johnny O'Connell - #3 Cadillac Racing ATS-V R
GTA Team: Frankie Montecalvo - #66 Bayshore Racing DragonSpeed
Mercedes-Benz SLS AMG GT3
GT Cup Team: Colin Thompson - #11 Kelly-Moss Motorsport Porsche 911 GT3 Cup
GTS Team: Michael Cooper - #10 Blackdog Speed Shop Chevrolet Camaro
TC Team: Corey Fergus - #00 Motorsports Promotions Porsche Cayman
TCA Team: Jason Wolfe - #36 Wolfe Trucking Kinetic Motorsports Kia Forte Koup
TCB Team: Johan Schwartz - #25 TechSport/CASgroup/Promatex/Serengeti/
ZERO cancer Chevy Sonic
GT3 Blancpain Endurance Series
Campionato piloti Robin Frijns - Audi WRT
Campionato costruttori Audi WRT
ORE International Overall & Trophy Truck Class
Team Carlos 'Apdaly' Lopez - #5 RPM Racing Chevy Rally Ford F-150
ORE International Tecate SC ORE Baja 1000
Team Rob MacCachren - #11 Ford F-150
NASC
AR Xfinity Series
Campionato piloti Chris Buesher
Team Ford Roush Fenway Racing
Campionati Rally
WRC 2
Team Skoda Motorsport – Skoda Fabia R5

AP RACING Sistemi frenanti e frizioni

AUTO

Campionati "ruote aperte"
Formula 1
Campionato piloti Lewis Hamilton - Mercedes
Campionato costruttori Mercedes
IRL
Campionato piloti Scott Dixon - Target Chip Ganassi Racing
500 miglia Indianapolis
Will Power - Team Penske
GP2
Campionato piloti Stoffel Vandoorne - ART Grand Prix
GP3
Campionato piloti Esteban Ocon - ART Grand Prix
Formula3
E
uropean
Campionato piloti: Felix Rosenqvist - Prema Powerteam
Campionati "ruote coperte"
FIA World Endurance Championship
L
MP1 Privati
Campionato piloti: Beche, Imperatori, Prost - Rebellion - Oreca
L
MP2
Campionato piloti: Canal Rusinov - G-Drive Racing - Ligier
24 Hours of Le Mans
L
MP2
Campionato piloti: Howson, Lapierre, Bradley - HKG KCMG Oreca
05-Nissan
GTE Pro Class Campionato piloti: Gavin, Milner, Taylor - Corvette Racing C7 R
Nascar
Craftsman Truck Series Campionato piloti: Erik Jones - Kyle Busch Motorsports
Xfinity Series Campionato piloti: Chris Beuscher - Roush Fenway Racing
Tudor United SportsCar Championship
P Class Campionato piloti: Barbossa, Fittipaldi - Action Express - Coyote
L
MPC Class
Campionato piloti: Bennet, Braun - Core Autosport - Oreca LMPC
ELMS
LMP2 Campionato piloti: Wirdheim, Hirsch, Lancaster - Geaves Gibson
GTC Campionato piloti: Dermont - TDS BMW Z4
BLANCPAIN
GT Campionato piloti: Buncombe, Rep, Chiyo - Nissan GTR Nismo GT3
Campionato costruttori: RJN Nissan GTR Academy - Nissan GTR
Nismo GT3
GT Campionato piloti: Parante, Ramos - McLaren 650S
Campionato costruttori: Toes Martin Motorsport – McLaren 650S
Touring Car
British Campionato piloti: Sheddon - Team Dynamic Honda
Campionato costruttori: Honda Yuasa Racing - Team Dynamic Honda
DTM Campionato piloti: Wehrlein - Mercedes AMG C63 DTM
WTC Campionato piloti: Lopez - Citroen C-Elysee
A
ustralian V8 Supercar
Campionato piloti: Mark Winterbottom - Pepsi Max Crew
Campionato costruttori: Red Bull Racing Australia
I
nternational TCR
Campionato piloti: Comini - Seat Leon TCR
Campionato costruttori: Target Competition - Seat Leon TCR
Japanese Super GT
Classe 500 Campionato piloti: Matsuda, Quintarelli - Nismo Nissan GT-R
Campionato costruttori: Nismo Nissan GT-R
Classe 300 Campionato piloti: Couto, Chiyo - Gainer Nissan GTR
Campionato costruttori: Gainer Nissan GTR
Campionati Rally
FIA Rally Raid
Campionato piloti Nasser Al-Attiyah - Mini ALL
4 Racing X Raid
Dakar Sud America
Campionato piloti Nasser Al-Attiyah - Mini Qatar Raid Team

AUTO

BREMBO Sistemi frenanti

MOTO

Motomondiale

Moto GP
Campionato piloti Jorge Lorenzo - #99 Yamaha Movistar
Campionato costruttori Yamaha
Moto2
Campionato piloti Johann Zarco - #5 Ajo Motorsport
Campionato costruttori Kalex
Moto3
Campionato piloti Danny Kent - #52 Leopard Racing
Campionato costruttori Honda
Campionati Mondiali SBK
World Superbike
Campionato piloti Jonathan Rea - #65 Kawasaki
Campionato costruttori Kawasaki
World Superstock 1000
Campionato piloti Lorenzo Savadori - #32 Aprilia
Campionato costruttori Aprilia
American Superbike
Campionato piloti Cameron Beaubier
Campionato costruttori Yamaha Graves
JSB
Campionato piloti Katsuyuki Nakasuga
Campionato costruttori Yamaha
BSB
SBK Campionato piloti: Josh Brookes
Campionato costruttori: Milwaukee Yamaha
Supersport Campionato piloti: L.Stapleford
CIV
Moto3 Campionato piloti: Marco Bezzecchi - Team Minimoto
Portomaggiore - Mahindra MGP30
SBK Campionato piloti: Michele Pirro - Team Barni - Ducati 1199R
SS600 Campionato piloti: Massimo Roccoli - Team Laguna Motoracing -
MV Agusta F3
CEV
Moto3 Campionato piloti: Nicolo Bulega - KTM
Moto2 Campionato piloti: Edgar Pons - Pons Racing
M
F
SBK
Campionato piloti: Gregory Leblanc - Kawasaki SRC
F
SSP
Campionato piloti: Cedric Tangre - Suzuki GSXR-600
Endurance
Superstock Team Traqueur Louit Moto 33

Campionati Off-Road MOTO

Enduro
E
1
Campionato piloti: Eero Remes - TM 250
E
2
Campionato piloti: Antoine Meo - Ktm 250 sxf
E
3
Campionato piloti: Matthias Bellino - Husqvarna 300
E
J
Campionato piloti: Jamie MCcanney - Husqvarna 250
Trial
TR1 Mondiale Campionato piloti: Toni Bou - Montesa 4RT Solo pompe freno (vinto
anche mondiale indoor)
Rally Raid
Dakar Marc Coma - KTM
Road Race
N
orth West 200
Alistair Seeley - Tyco BMW
Grand Prix Macau Peter Hickman - Briges equipment BMW

MARCHESINI Ruote

MOTO

World Superbike
Campionato piloti Jonathan Rea – #65 Kawasaki
Campionato costruttori Kawasaki
JSB 1000
Campionato piloti Katsuyuki Nakasuga
Campionato costruttori Yamaha
J-GP2
Campionato piloti Yuuki Takahashi
Campionato costruttori Moriwaki
CIV
SBK Campionato piloti: Michele Pirro
Road Race
Grand Prix Macau Lee Hardy – RAF
Reserves BMW
Motocross
MX1 Campionato Italiano piloti Alessandro Lupino – Honda Team Assomotor

Pinza freno auto Brembo Extrema, ispirata a Renè Magritte, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

I tratti distintivi della pinza "Extrema" di Brembo sono frutto di un design asciutto ed essenziale, decisamente più aperto e scavato rispetto ai prodotti precedenti.

Bilancio consolidato dell'esercizio 2015

Opera ispirata a Salvador Dalì, Surrealismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2015

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

ATTIVO

82

di cui con parti di cui con parti
(in migliaia di euro) Note 31.12.2015 correlate 31.12.2014 correlate Variazione
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1 589.777 539.977 49.800
Costi di sviluppo 2 40.843 43.705 (2.862)
Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita 2 43.946 40.789 3.157
Altre attività immateriali 2 14.502 14.664 (162)
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 24.999 28.176 (3.177)
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese
e strumenti finanziari derivati)
4 11.631 9.710 1.180 10.451
Crediti e altre attività non correnti 5 5.116 6.123 (1.007)
Imposte anticipate 6 55.552 55.591 (39)
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 786.366 730.205 56.161
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 247.661 230.655 17.006
Crediti commerciali 8 311.217 3.302 286.893 3.353 24.324
Altri crediti e attività correnti 9 36.386 38.559 (2.173)
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 10 814 10.146 9.484 (9.332)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 202.104 14.405 206.024 19.904 (3.920)
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 798.182 772.277 25.905
TOTALE ATTIVO 1.584.548 1.502.482 82.066

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(in migliaia di euro) Note 31.12.2015 di cui con parti
correlate
31.12.2014 di cui con parti
correlate
Variazione
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 12 34.728 34.728 0
Altre riserve 12 137.250 109.269 27.981
Utili / (perdite) portati a nuovo 12 325.912 257.922 67.990
Risultato netto di periodo 12 183.962 129.054 54.908
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 681.852 530.973 150.879
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 5.695 5.357 338
TOTALE PATRIMONIO NETTO 687.547 536.330 151.217
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Debiti verso banche non correnti 13 211.886 1.796 271.079 14.212 (59.193)
Altre passività finanziarie non correnti e strumenti
finanziari derivati
13 3.263 6.198 (2.935)
Altre passività non correnti 14 1.026 14.382 4.945 (13.356)
Fondi per rischi e oneri non correnti 15 15.294 9.640 5.654
Fondi per benefici ai dipendenti 16 30.334 7.627 32.793 8.136 (2.459)
Imposte differite 6 13.001 14.563 (1.562)
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 274.804 348.655 (73.851)
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti verso banche correnti 13 147.398 16.878 202.605 33.363 (55.207)
Altre passività finanziarie correnti e strumenti
finanziari derivati
13 1.059 6.675 (5.616)
Debiti commerciali 17 349.941 9.740 308.977 14.491 40.964
Debiti tributari 18 14.052 14.385 (333)
Fondi per rischi e oneri correnti 15 2.830 645 2.185
Altre passività correnti 19 106.917 11.980 84.210 2.064 22.707
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 622.197 617.497 4.700
TOTALE PASSIVO 897.001 966.152 (69.151)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 1.584.548 1.502.482 82.066

Conto economico consolidato

84

(in migliaia di euro) Note 31.12.2015 di cui con parti
correlate
31.12.2014 di cui con parti
correlate
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 20 2.073.246 5.110 1.803.335 4.608 269.911
Altri ricavi e proventi 21 13.759 3.369 13.915 3.344 (156)
Costi per progetti interni capitalizzati 22 11.982 10.720 1.262
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci 23 (1.053.804) (74.762) (928.724) (64.078) (125.080)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria 24 9.391 6.442 2.949
Altri costi operativi 25 (338.286) (6.347) (296.304) (6.597) (41.982)
Costi per il personale 26 (356.369) (5.583) (329.584) (6.154) (26.785)
MARGINE OPERATIVO LORDO 359.919 279.800 80.119
Ammortamenti e svalutazioni 27 (108.637) (101.351) (7.286)
MARGINE OPERATIVO NETTO 251.282 178.449 72.833
Proventi finanziari 28 36.590 52.477 (15.887)
Oneri finanziari 28 (44.391) (66.155) 21.764
Proventi (oneri) finanziari netti 28 (7.801) (501) (13.678) (571) 5.877
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 29 18 145 (127)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 243.499 164.916 78.583
Imposte 30 (57.694) (36.232) (21.462)
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 185.805 128.684 57.121
Interessi di terzi (1.843) 370 (2.213)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 183.962 129.054 54.908
RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) 31 2,83 1,98

Conto economico consolidato complessivo

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazione
RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI 185.805 128.684 57.121
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 1.786 (6.752) 8.538
Effetto fiscale (585) 1.609 (2.194)
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo
del patrimonio netto
20 (410) 430
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo
1.221 (5.553) 6.774
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati 69 92 (23)
Effetto fiscale (19) (26) 7
Variazione della riserva di conversione 16.575 15.805 770
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo 16.625 15.871 754
RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 203.651 139.002 64.649
Quota di pertinenza:
– di terzi 1.841 (382) 2.223
– del Gruppo 201.810 139.384 62.426

Rendiconto finanziario consolidato

86

(in migliaia di euro)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO
Risultato prima delle imposte
Ammortamenti/Svalutazioni
Plusvalenze/Minusvalenze
31.12.2015
99.347
243.499
31.12.2014
42.511
164.916
108.637 101.351
(674) 284
Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti 2.611 (6.563)
Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale 789 967
Accantonamenti a fondi relativi al personale 802 1.374
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 13.612 9.650
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 369.276 271.979
Imposte correnti pagate (61.186) (32.515)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (2.591) (3.733)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (27.502) (26.093)
attività finanziarie (389) (964)
crediti commerciali (37.021) (36.938)
crediti verso altri e altre attività 1.150 4.544
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti commerciali 54.207 7.392
debiti verso altri e altre passività 12.788 17.025
Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante 3.550 11.396
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 312.282 212.093
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (18.397) (17.359)
materiali (137.511) (109.417)
finanziarie (partecipazioni) (209) 0
Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate, al netto delle disponibilità liquide dismesse 9.280 0
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni 2.481 3.083
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (144.356) (123.693)
Dividendi pagati nel periodo (52.030) (32.519)
Versamenti in c/capitale a società consolidate da parte degli azionisti di minoranza 0 640
Incassi (pagamenti) relativi a variazioni nelle interessenze di minoranza 0 1.700
Variazione di fair value di strumenti derivati (684) 429
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 130.002 112.503
Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine (233.657) (115.137)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (156.369) (32.384)
Flusso monetario complessivo 11.557 56.016
Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 913 820
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO 111.817 99.347

Variazioni di patrimonio netto consolidato

(in migliaia di euro) Capitale sociale Altre riserve Riserva
di Hedging (*)
Utili / (perdite)
portati a nuovo
Saldo al 1° gennaio 2014 34.728 93.513 (116) 207.209
Destinazione risultato esercizio precedente 56.497
Pagamento dividendi
Aumento di capitale in società consolidate da parte
di azionisti di minoranza
Operazione cessione quote Belt & Buckle a terzi azionisti (242)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti (5.132)
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo
alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
(410)
Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti
finanziari derivati (*)
66
Variazione della riserva di conversione 15.806
Risultato netto del periodo
Saldo al 1° gennaio 2015 34.728 109.319 (50) 257.922
Destinazione risultato esercizio precedente 357 76.667
Pagamento dividendi
Operazione cessione Belt & Buckle e Sabelt 1.129
Acquisto azioni proprie relativo alle imprese valutate
con il metodo del patrimonio netto
(30)
Riclassifiche (**) 10.997 (10.997)
Componenti del risultato complessivo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 1.201
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo
alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
20
Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti
finanziari derivati (*)
50
Variazione della riserva di conversione 16.577
Risultato netto del periodo
Saldo al 31 dicembre 2015 34.728 137.250 0 325.912

(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale;

88

(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito della delibera assembleare del 23 aprile 2015 per acquisto ulteriori azioni proprie.

Patrimonio Netto Patrimonio Netto
di terzi
Capitale e riserve
di terzi
Risultato di terzi Patrimonio Netto
di Gruppo
Risultato netto
di periodo
429.207 4.857 4.770 87 424.350 89.016
0 87 (87) 0 (56.497)
(32.519) 0 (32.519) (32.519)
640 640 640 0
242 242 (242)
(5.143) (11) (11) (5.132)
(410) 0 (410)
0 66
15.805 (1) (1) 15.806
128.684 (370) (370) 129.054 129.054
536.330 5.357 5.727 (370) 530.973 129.054
0 (370) 370 0 (77.024)
(52.030) 0 (52.030) (52.030)
(374) (1.503) (1.503) 1.129
(30) 0 (30)
0 0
1.201 0 1.201
0 20
0 50
16.575 (2) (2) 16.577
185.805 1.843 1.843 183.962 183.962
687.547 5.695 3.852 1.843 681.852 183.962

Illustrazione di Maurizio Tacqui.

Disco freno auto Brembo Sport

ispirato a Salvador Dalì Surrealismo

La particolare foratura sulla fascia frenante interrompe il velo d'acqua in caso di guida su bagnato, migliorando la risposta dell'impianto frenante.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2015

Attività di Brembo

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim e Santo Antônio de Posse), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.

Forma e contenuto del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

Introduzione

Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2015 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

In data 3 marzo 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.

Criteri di redazione e presentazione

Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2015, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A., e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.

Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:

  • per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le passività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • per il Conto economico, le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il Conto economico complessivo, è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario, è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la recuperabilità delle attività fiscali differite, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, i benefici ai dipendenti e gli impegni per leasing operativi. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

– Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.

  • Imposte: le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta pertanto un'attività di stima rilevante da parte del management per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale. Data l'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e del tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effetti sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota16 delle presenti Note illustrative.

Variazioni di principi contabili e informativa

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2015 ed omologati dall'Unione Europea.

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2015:

IFRIC 21 Tributi

L'IFRIC 21 chiarisce che un'entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. È richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21. Questa interpretazione non ha avuto impatti sul Bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 19 Piani a benefici definiti: employee contribution

La modifica allo IAS 19 chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni da parte dei dipendenti a piani a benefici definiti è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui è prestato, anziché allocare le contribuzioni sui periodi di servizio. L'applicazione del nuovo principio non ha avuto effetti sul Bilancio consolidato del Gruppo.

Piano annuale di miglioramento 2010 – 2012

Questi miglioramenti comprendono:

  • IFRS 2 Pagamenti basati su azioni
  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali
  • IFRS 8 Settori operativi
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali
  • IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate

Le modifiche all'IFRS 2, IFRS 3, IAS 16, IAS 38 e IAS 24 non sono applicabili al Gruppo. Per quanto riguarda le modifiche all'IFRS 8 le informazioni circa le valutazioni svolte dal management nell'applicare i criteri di aggregazione previsti dal paragrafo 12 dell'IFRS 8 sono presentate nella nota 33 delle presenti Note illustrative.

Piano annuale di miglioramento 2011– 2013

Questi miglioramenti comprendono:

  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali
  • IFRS 13 Valutazione del fair value
  • IAS 40 Investimenti immobiliari

Le modifiche all'IFRS 3, IFRS 13 e IAS 40 non sono applicabili al Gruppo.

Nella tabella di seguito rappresentata sono infine indicate le altre modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente bilancio:

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
IFRS 9 Financial Instruments NO 1 gennaio 2018
IFRS 14 Regulatory deferral accounts NO 1 gennaio 2016
IFRS 15 Revenue from contracts with customers NO 1 gennaio 2018
IFRS 16 Leases NO 1 gennaio 2019
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Applying the consolidation
exception (issued in December 2014)
NO 1 gennaio 2016
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between
an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014)
NO non definita
Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative (issued on 18 December 2014) SI 1 gennaio 2016
Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle (issued on September 2014) SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial
Statements (issued in August 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants (issued in June 2014) SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable
Methods of Depreciation and Amortisation (issued in May 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IFRS 11: Accounting for Acquisitions of Interests
in Joint Operations (issued in May 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses
(issued in January 2016)
NO 1 gennaio 2017
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) NO 1 gennaio 2017

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.

Principi di consolidamento

Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2015 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.

Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.

Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Area di consolidamento

L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato nella nota 33 delle presenti Note illustrative. Di seguito si riportano le operazioni societarie avvenute nel corso del 2015:

• il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società Belt & Buckle S.r.o. Pertanto, a partire dal 1° maggio 2015 il business infanzia (0,1%, del fatturato consolidato nel 2014) è uscito dal perimetro di consolidamento del Gruppo;

  • il 12 giugno 2015 Brembo S.p.A. ha firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della propria partecipazione di controllo del 65% in Sabelt S.p.A., società attiva nella produzione di cinture di sicurezza e sedili per auto di alta gamma e da competizione. L'accordo, che ha avuto efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, ha segnato l'uscita del business di Sabelt S.p.A. (1,8% del fatturato consolidato nel 2014) dal perimetro di consolidamento del Gruppo;
  • Innova Tecnologie S.r.l., partecipata al 30% da Brembo S.p.A., è stata posta in liquidazione per volontà unanime dei soci. La società pertanto è uscita dal perimetro del Gruppo con decorrenza 1° gennaio 2015.

Principi contabili e criteri di valutazione

Aggregazioni di imprese e avviamento

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).

Il Conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di Conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del Conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel Conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel Conto economico.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.

Conversione delle poste in valuta

Conversione dei bilanci delle imprese estere

I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.

Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di Conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a Conto economico.

Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):

Euro contro Valuta Al 31.12.2015 Medio
dicembre 2015
Al 31.12.2014 Medio
dicembre 2014
Dollaro statunitense 1,088700 1,109625 1,214100 1,328843
Yen giapponese 131,070000 134,286506 145,230000 140,377215
Corona svedese 9,189500 9,354485 9,393000 9,096886
Zloty polacco 4,263900 4,182785 4,273200 4,184466
Corona ceca 27,023000 27,285003 27,735000 27,535832
Peso messicano 18,914500 17,599483 17,867900 17,662094
Sterlina britannica 0,733950 0,725986 0,778900 0,806429
Real brasiliano 4,311700 3,691603 3,220700 3,122767
Rupia indiana 72,021500 71,175220 76,719000 81,068883
Peso argentino 14,097200 10,249537 10,275500 10,774471
Renminbi cinese 7,060800 6,972997 7,535800 8,188248
Rublo russo 80,673600 68,006843 72,337000 51,011253

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Terreni Indefinita
Fabbricati 10 – 35 anni
Impianti e macchinari 5 – 20 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5 – 10 anni
Altri beni 4 – 10 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

Leasing

I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

Costi di sviluppo e altre attività immateriali

Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dal Gruppo, ovvero la società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che il Gruppo fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Costi di Sviluppo 3 – 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")

L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.

Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

Fondi per rischi e oneri

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Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

Garanzia su prodotti

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

Benefici ai dipendenti

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.

Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

Valutazione del fair value

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno

parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto Economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.

Ricavi, altri ricavi e proventi

I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

  • avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;
  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici dell'attrezzatura, nel caso in cui lo stesso sia valuto come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con l'attrezzatura, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").

Proventi/oneri finanziari

Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

• l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;

• nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.

Dividendi

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I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Gestione dei Rischi Finanziari

Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.

Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo è esposto al rischio della loro fluttuazione.

Brembo pone in essere contratti di copertura del rischio di tasso (in particolare Interest rate swap) al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili relativamente alle coperture.

È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2015. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 750 migliaia (€ 1.446 migliaia al 31 dicembre 2014), al lordo degli effetti fiscali.

Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio trimestrale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile

Rischio di tasso di cambio

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2014 e 2015, si è applicata ai cambi medi del 2014 e 2015 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) % variazione Effetto
incremento
tassi di cambio
Effetto
decremento
tassi di cambio
% variazione Effetto
incremento
tassi di cambio
Effetto
decremento
tassi di cambio
EUR/CNY 2,74% (61,9) 65,4 4,26% (21,3) 23,1
EUR/GBP 2,45% 4,2 (4,4) 2,12% 5,1 (5,3)
EUR/JPY 2,39% 4,3 (4,5) 2,29% 29,6 (31,0)
EUR/PLN 1,96% (2,3) 2,4 0,79% 0,3 (0,3)
EUR/SEK 1,11% (0,7) 0,7 1,95% (4,2) 4,3
EUR/USD 2,59% (52,5) 55,3 3,96% (240,1) 259,9
EUR/INR 3,16% (0,5) 0,5 3,50% 0,3 (0,3)
EUR/CZK 1,00% 2,0 (2,0) 0,49% 0,1 (0,1)
EUR/CHF 3,20% 13,4 (14,3) 0,70% (0,2) 0,2
EUR/AUD 4,26% 0,1 (0,1) 2,72% 0,0 0,0
PLN/CNY 2,22% (4,6) 4,8 4,66% 0,0 0,0
PLN/EUR 1,98% (0,4) 0,4 0,79% 55,4 (56,2)
PLN/GBP 2,63% 0,5 (0,5) 2,34% (1,1) 1,1
PLN/USD 2,73% 5,3 (5,6) 4,35% (51,1) 55,8
PLN/CZK 2,36% 0,2 (0,2) 0,71% 0,0 0,0
PLN/CHF 2,68% (2,2) 2,3 1,25% 5,3 (5,4)
GBP/EUR 2,40% (2,5) 2,7 2,11% 9,3 (9,7)
GBP/USD 1,78% (2,0) 2,1 2,67% 0,7 (0,8)
GBP/AUD 4,79% (10,5) 11,5 1,87% 0,0 0,0
USD/CNY 1,41% 1,1 (1,1) 0,97% 3,0 (3,1)
USD/EUR 2,58% 113,5 (119,6) 4,08% 198,6 (215,4)
USD/MXN 5,10% 36,0 (39,9) 3,16% (67,7) 72,1
BRL/EUR 12,10% 124,0 (158,2) 3,38% 43,3 (46,3)
BRL/USD 13,02% 43,8 (56,9) 5,42% 22,0 (24,5)
JPY/EUR 2,40% 2,3 (2,4) 2,24% 2,0 (2,1)
JPY/USD 1,68% 0,3 (0,4) 5,06% 1,3 (1,4)
CNY/EUR 2,75% 178,6 (188,7) 4,35% 122,0 (133,1)
CNY/JPY 2,14% 1,1 (1,2) 5,63% 3,8 (4,2)
CNY/USD 1,40% (61,6) 63,3 0,97% (8,9) 9,1
INR/EUR 3,19% 19,5 (20,8) 3,51% (24,1) 25,9
INR/JPY 2,44% (8,2) 8,6 4,59% 0,2 (0,2)
INR/USD 2,53% 30,3 (31,9) 1,79% 22,1 (22,9)
CZK/EUR 0,99% 16,5 (16,9) 0,49% 27,4 (27,6)
CZK/GBP 1,91% 15,0 (15,5) 2,42% 2,7 (2,8)
CZK/PLN 2,34% 7,6 (8,0) 0,72% 2,5 (2,6)
CZK/USD 2,27% (49,4) 51,7 4,27% 232,1 (252,8)
ARS/BRL 9,80% 47,3 (57,5) 7,18% 48,4 (55,9)
ARS/EUR 6,67% (50,3) 57,5 4,93% 42,9 (47,4)
ARS/USD 6,87% 3,4 (3,9) 6,04% 0,8 (1,0)

Rischio di commodities

Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di Liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.

Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione delle società del Gruppo in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2015 più lo spread relativo.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Passività finanziarie:
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 90.287 90.287 90.287 0 0
Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) 268.997 282.410 61.589 186.783 34.038
Debiti verso altri finanziatori 4.316 5.177 990 3.135 1.052
Leasing finanziari 6 6 3 3 0
Debiti commerciali e altri debiti 360.846 360.846 360.846 0 0
Totale 724.452 738.726 513.715 189.921 35.090

Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:

  • debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo ≤3,5;
  • debiti finanziari netti/Patrimonio netto ≤1,7.

La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2015 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2015, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 79,18% del totale (totale linee di credito a disposizione € 434 milioni).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3
Attivita (passività) finanziarie valutate al fair value:
Contratti a termine in valuta 0 0 0 0 314 0
Interest rate swap 0 0 0 0 (68) 0
Derivato incorporato 0 0 864 0 0 (135)
Opzione Belt & Buckle S.r.o. 0 0 0 0 0 (1.700)
Totale attivita (passività) finanziarie valutate al fair value 0 0 864 0 246 (1.835)
Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value:
Debiti verso banche correnti e non correnti 0 (256.898) 0 0 (324.730) 0
Altre passività finanziarie correnti e non correnti 0 (4.307) 0 0 (5.502) 0
Totale attività (passività) per le quali
viene indicato il fair value 0 (261.205) 0 0 (330.232) 0

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

Saldo finale 864
Movimenti a conto economico 999
Movimenti a patrimonio netto 1.700
Saldo iniziale (1.835)
(in migliaia di euro) 31.12.2015

b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

Valore contabile Fair value
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Attività finanziarie disponibili per la rivendita 307 99 307 99
Finanziamenti e crediti e passività finanziarie
valutate a costo ammortizzato:
Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) 11.274 10.468 11.274 10.468
Crediti commerciali 311.217 286.893 311.217 286.893
Finanziamenti e crediti 32.931 38.200 32.931 38.200
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 202.104 206.024 202.104 206.024
Debiti verso banche correnti e non correnti (359.284) (473.684) (367.385) (489.457)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (4.322) (12.225) (4.322) (12.266)
Debiti commerciali (349.941) (308.977) (349.941) (308.977)
Altre passività correnti (106.917) (84.210) (106.917) (84.210)
Altre passività non correnti (1.026) (14.382) (1.026) (14.382)
Derivati 864 111 864 111
Totale (262.793) (351.683) (270.894) (367.497)

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori e finanziamenti intercompany con durata superiore ai 12 mesi sono stati calcolati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;
  • i leasing finanziari sono stati valutati al costo in quanto non rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39;
  • il fair value dei derivati è stato determinato sulla base delle tecniche di valutazione che prendono a suggerimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario;
  • il fair value delle opzioni di acquisto delle minoranze è stato determinato sulla base delle specifiche previsioni contrattuali, basate anche su moltiplicatori economici che tengono in considerazione l'andamento economico delle singole controllate e la loro posizione finanziaria netta.

Illustrazione di Maurizio Tacqui.

Pinza freno auto Brembo B-M8

ispirato a Tom Wesselmann Pop Art

La pinza Brembo B-M8 ha vinto l'Engineered New Product Award 2015 rappresentando un'innovazione nel campo ingegneristico e un avanzamento nello "stato dell'arte" nel campo tecnologico.

ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

1. Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.

Impianti e Attrezzature
industriali e
Immobilizzazioni
in corso
(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni e acconti Totale
Costo storico 23.833 186.470 721.461 157.592 30.220 20.699 1.140.275
Fondo ammortamento 0 (53.319) (419.954) (136.439) (25.546) 0 (635.258)
Fondo svalutazione 0 0 (1.430) 0 0 (445) (1.875)
Consistenza al 1° gennaio 2014 23.833 133.151 300.077 21.153 4.674 20.254 503.142
Variazioni:
Differenze di conversione (15) 453 9.451 (23) 121 (51) 9.936
Riclassifiche 128 6.666 (4.843) 9.685 1.740 (13.514) (138)
Acquisizioni 592 9.210 62.270 12.994 3.066 21.285 109.417
Alienazioni 0 (3) (1.602) (539) (17) (121) (2.282)
Ammortamenti 0 (8.753) (59.333) (9.340) (2.419) 0 (79.845)
Perdita di valore 0 (159) (9) (19) 0 (66) (253)
Totale variazioni 705 7.414 5.934 12.758 2.491 7.533 36.835
Costo storico 24.538 203.315 776.023 186.126 36.019 28.270 1.254.291
Fondo ammortamento 0 (62.595) (468.418) (152.207) (28.854) 0 (712.074)
Fondo svalutazione 0 (155) (1.594) (8) 0 (483) (2.240)
Consistenza al 1° gennaio 2015 24.538 140.565 306.011 33.911 7.165 27.787 539.977
Variazioni:
Differenze di conversione 55 2.211 7.700 577 198 439 11.180
Variazione area di consolidamento (559) (2.035) (1.001) (965) (69) (150) (4.779)
Riclassifiche 228 1.987 15.109 1.187 359 (18.820) 50
Acquisizioni 104 4.223 41.497 12.017 2.248 77.422 137.511
Alienazioni 0 (1) (1.375) (202) (26) 0 (1.604)
Altro 0 0 (655) 0 0 0 (655)
Ammortamenti 0 (9.780) (63.616) (12.493) (3.074) 0 (88.963)
Perdita di valore 0 (2.738) (201) 1 0 (2) (2.940)
Totale variazioni (172) (6.133) (2.542) 122 (364) 58.889 49.800
Costo storico 24.366 208.500 819.455 194.266 37.030 87.160 1.370.777
Fondo ammortamento 0 (71.568) (513.217) (160.233) (30.229) 0 (775.247)
Fondo svalutazione 0 (2.500) (2.769) 0 0 (484) (5.753)
Consistenza al 31 dicembre 2015 24.366 134.432 303.469 34.033 6.801 86.676 589.777

Nel corso del 2015 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 137.511 migliaia, di cui € 77.422 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.

Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia, Cina e Repubblica Ceca, oltre che in Italia.

I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 1.604 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.

Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2015 ammontano a € 88.963 migliaia (2014: € 79.845 migliaia).

Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) In leasing Non in leasing In leasing Non in leasing
Terreni 0 24.366 570 23.968
Fabbricati 0 134.432 11.779 128.786
Impianti e macchinari 104 303.365 2.011 304.000
Attrezzature industriali e commerciali 3 34.030 4 33.907
Altri beni 274 6.527 298 6.867
Immobilizzazioni in corso e acconti 0 86.676 0 27.787
Totale 381 589.396 14.662 525.315

2. Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)

I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.

Costi di
sviluppo
Avviamento Immobilizzazioni
a vita utile
indefinita
Subtotale Diritti di
brevetto e
utilizzo opere
dell'ingegno
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale altre
attività
immateriali
Totale
(in migliaia di euro) A B A+B C D C+D
Costo storico 105.886 57.660 1.033 58.693 30.080 69.506 99.586 264.165
Fondo ammortamento (59.832) 0 0 0 (25.574) (57.999) (83.573) (143.405)
Fondo svalutazione (721) (19.134) (3) (19.137) (505) 0 (505) (20.363)
Consistenza al 1° gennaio 2014 45.333 38.526 1.030 39.556 4.001 11.507 15.508 100.397
Variazioni:
Differenze di conversione 57 3.620 0 3.620 (3) 223 220 3.897
Riclassifiche 0 0 0 0 113 (270) (157) (157)
Acquisizioni 11.667 0 0 0 1.089 4.603 5.692 17.359
Alienazioni (1.075) 0 0 0 (8) (2) (10) (1.085)
Ammortamenti (10.802) 0 0 0 (1.556) (4.763) (6.319) (17.121)
Perdita di valore (1.475) (2.387) 0 (2.387) 1 (271) (270) (4.132)
Totale Variazioni (1.628) 1.233 0 1.233 (364) (480) (844) (1.239)
Costo storico 115.238 62.154 1.033 63.187 31.217 72.492 103.709 282.134
Fondo ammortamento (70.678) 0 0 0 (27.076) (61.465) (88.541) (159.219)
Fondo svalutazione (855) (22.395) (3) (22.398) (504) 0 (504) (23.757)
Consistenza al 1° gennaio 2015 43.705 39.759 1.030 40.789 3.637 11.027 14.664 99.158
Variazioni:
Differenze di conversione 118 3.157 0 3.157 3 231 234 3.509
Variazione area di consolidamento (4.260) 0 0 0 (531) (2) (533) (4.793)
Riclassifiche 0 0 0 0 20 (63) (43) (43)
Acquisizioni 12.141 0 0 0 1.034 5.222 6.256 18.397
Alienazioni (177) 0 0 0 (26) 0 (26) (203)
Ammortamenti (9.689) 0 0 0 (1.232) (4.819) (6.051) (15.740)
Perdita di valore (995) 0 0 0 1 0 1 (994)
Totale Variazioni (2.862) 3.157 0 3.157 (731) 569 (162) 133
Costo storico 119.162 57.038 1.033 58.071 29.849 71.964 101.813 279.046
Fondo ammortamento (77.931) 0 0 0 (26.439) (60.368) (86.807) (164.738)
Fondo svalutazione (388) (14.122) (3) (14.125) (504) 0 (504) (15.017)
Consistenza al 31 dicembre 2015 40.843 42.916 1.030 43.946 2.906 11.596 14.502 99.291

Costi di sviluppo

118

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 119.162 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2015 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 9.689 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.

Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 18.473 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 11.982 migliaia (2014: € 10.720 migliaia).

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 995 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Avviamento

La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Dischi - Sistemi e Moto:
Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) 15.678 14.059
Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) 954 856
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 991 929
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 9.143 8.583
After Market - Performance Group:
Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) 2.006 2.006
Ap Racing Ltd. 14.144 13.326
Totale 42.916 39.759

Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2016-2018 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% a seconda dei casi. Il tasso di sconto utilizzato è pari a 6,9% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto.

In caso di variazione del WACC da 6,9% a 7,4% o del tasso di crescita da 1% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.

In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.

Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.

Immobilizzazioni immateriali a vita indefinita

La voce pari a € 1.030 migliaia è costituita dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards 98 S.A. In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.

Altre attività immateriali

Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 6.256 migliaia e si riferiscono per € 1.034 migliaia all'acquisto di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa alla graduale implementazione e sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning).

3. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (società collegate e joint venture)

In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:

31.12.2014 Rivalutazioni/
Svalutazioni
Dividendi Altre variazioni 31.12.2015
Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes 27.789 8.841 (12.000) 20 24.650
Petroceramics S.r.l. 387 12 (20) (30) 349
Totale 28.176 8.853 (12.020) (10) 24.999

Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:

Imprese a controllo congiunto

Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 140.413 119.499
Altri ricavi e proventi 1.687 1.156
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (44.842) (40.244)
Altri costi operativi (35.545) (34.573)
Costi per il personale (30.190) (27.183)
MARGINE OPERATIVO LORDO 31.523 18.655
Ammortamenti e svalutazioni (4.671) (4.634)
MARGINE OPERATIVO NETTO 26.852 14.021
Proventi (oneri) finanziari netti (88) 9
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 26.764 14.030
Imposte (7.883) (1.128)
RISULTATO NETTO DI PERIODO 18.881 12.902
% possesso 50% 50%
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento (600) (9)
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 8.841 6.442
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 26.721 23.243
Altre attività immateriali 257 129
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) 131 127
Imposte anticipate 1.627 3.486
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 28.736 26.985
Rimanenze 16.880 15.850
Crediti commerciali 13.909 20.602
Altri crediti e attività correnti 2.209 2.139
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 1 1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20.308 22.922
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 53.307 61.514
TOTALE ATTIVO 82.043 88.499
Capitale sociale 4.000 4.000
Altre riserve 29.739 41.606
Utili / (perdite) portati a nuovo (3.943) (4.752)
Risultato netto di periodo 18.881 12.902
TOTALE PATRIMONIO NETTO 48.677 53.756
Altre passività non correnti 102 40
Fondi per rischi e oneri non correnti 3.720 2.138
Fondi per benefici ai dipendenti 2.943 2.867
Imposte differite 5 572
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 6.770 5.617
Debiti commerciali 16.853 20.933
Debiti tributari 4.127 2.548
Fondi per rischi e oneri correnti 15 15
Altre passività correnti 5.601 5.630
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 26.596 29.126
TOTALE PASSIVO 33.366 34.743
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 82.043 88.499
% possesso 50% 50%
Avviamento 1.033 1.033
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento (722) (122)
VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO 24.650 27.789

Imprese collegate

Petroceramics S.p.A.
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.594 1.840
RISULTATO NETTO DI PERIODO 58 372
% possesso 20% 20%
Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento 0 144
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 12 218
Totale attività correnti 2.667 2.581
Totale attività non correnti 269 508
Totale passività correnti 1.088 1.053
Totale passività non correnti 102 99
TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.746 1.937
% possesso 20% 20%
VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO 349 387

4. Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati)

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Partecipazioni in altre imprese 307 99
Crediti verso collegate 9.710 0
Strumenti derivati 417 273
Altro 1.197 808
Totale 11.631 1.180

La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., dell'1,20% nella società Fuji Co. e del 2,8% nella società E-novia S.r.l. (acquisita a marzo 2015).

Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, per € 9 milioni di nominale, e garantito dalla controllante di quest'ultima (Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A.) con una fidejussione a prima richiesta che prevede, tra l'altro, un impegno di pagamento diretto a favore di Brembo S.p.A. fino al 70% dell'importo dovuto da Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Il finanziamento è scaduto e, al fine di non pregiudicare le ragioni di Brembo S.p.A. nelle more di un possibile rinnovo del finanziamento per il quale sono tuttora in corso trattative, Brembo S.p.A. ha agito in via monitoria nei confronti di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e della garante Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. Pur includendolo tra le "Attività non correnti", si ritiene di mantenere l'iscrizione del credito in bilancio per il suo valore nominale (oltre interessi) in quanto non vi sono elementi che ostino al suo completo recupero.

La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.

5. Crediti e altre attività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti verso altri 4.857 5.713
Crediti tributari 226 376
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 33 34
Totale 5.116 6.123

Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.

I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.

6. Imposte anticipate e differite

Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:

Totale 42.551 41.028
Imposte differite (13.001) (14.563)
Imposte anticipate 55.552 55.591
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.

Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Saldo iniziale 41.028 34.383
Imposte differite generate (1.384) (1.807)
Imposte anticipate generate 21.696 26.169
Utilizzo imposte differite ed anticipate (16.713) (17.907)
Oscillazione cambi (779) (1.316)
Variazione aliquota (682) 0
Riclassifiche (301) (76)
Variazione area di consolidamento 293 0
Altri movimenti (607) 1.582
Saldo finale 42.551 41.028
Attivo Passivo Netto
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature 12.482 12.351 18.167 20.022 (5.685) (7.671)
Costi di sviluppo 28 28 0 94 28 (66)
Avviamento e altre attività a vita indefinita 0 0 12 250 (12) (250)
Altre attività immateriali 87 17 1.960 1.413 (1.873) (1.396)
Altre attività finanziarie 0 0 0 130 0 (130)
Crediti commerciali 4.004 2.743 141 179 3.863 2.564
Rimanenze 10.269 9.434 72 72 10.197 9.362
Altri crediti e attività correnti 2 178 111 211 (109) (33)
Passività finanziarie 0 (142) 0 0 0 (142)
Altre passività finanziarie 527 644 75 (13) 452 657
Fondi per rischi e oneri 6.451 3.577 0 0 6.451 3.577
Fondi relativi al personale 9.944 8.202 1.225 1.432 8.719 6.770
Debiti commerciali 437 377 3 0 434 377
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 0 0 0 10 0
Altre passività 4.549 3.641 0 0 4.549 3.641
Altro 12.804 14.785 1.903 1.203 10.901 13.582
Perdite fiscali 4.626 10.186 0 0 4.626 10.186
Compensazioni imposte anticipate e differite (10.668) (10.430) (10.668) (10.430) 0 0
Totale 55.552 55.591 13.001 14.563 42.551 41.028

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre il 50% dei propri investimenti dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026. La società, sulla base dei nuovi investimenti effettuati nell'esercizio, ha proceduto al calcolo di recuperabilità del beneficio dell'anno, sulla base anche della stima del beneficio utilizzabile nell'arco temporale di un periodo di tre esercizi, periodo di riferimento dei piani aziendali predisposti. La società ha pertanto iscritto imposte anticipate che al 31 dicembre 2015 ammontano a Pln 3.433 migliaia (€ 805 migliaia) e iscritti nella voce "altro" della tabella sopra riportata.

La società Brembo Czech Sro. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 368 milioni (scadenza 2018), e di Czk 133,7 milioni (scadenza 2021) su cui la società ha iscritto imposte anticipate pari a Czk 284,2 milioni. Al 13 dicembre 2015 il potenziale beneficio fiscale futuro non iscritto ammonta a Czk 217,5 milioni (pari a circa € 8 milioni) in quanto, sulla base delle attuali previsioni, non vi sono evidenze certe che detto beneficio possa essere utilizzato entro la scadenza.

Le società Brembo Czech Sro., Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., Brembo Argentina S.A. e Corporacion Upwards '98 S.A. vantano crediti per imposte anticipate sulle perdite dell'esercizio e dei precedenti, per un totale di € 4.626 migliaia, valutando l'esistenza di presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base di piani strategici aggiornati.

Si segnala inoltre che:

  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo Argentina Ltda. sulle perdite dell'esercizio (di Ars 24,87 milioni) ammontano a Ars 8,71 milioni;
  • le imposte anticipate non contabilizzate da Brembo do Brasil Ltda. sulle perdite pregresse e dell'esercizio (di Brl 66,97 milioni) ammontano a Brl 22,77 milioni;
  • al 31 dicembre 2015 non sono state rilevate imposte differite passive per imposte su utili non distribuiti delle società controllate, collegate o joint venture, in quanto il Gruppo non ritiene, al momento, che tali utili saranno distribuiti in un prevedibile futuro ad eccezione di € 1.370 migliaia, rilevate tra le imposte differite passive.

7. Rimanenze

Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(in migliaia di euro)
31.12.2015
Materie prime
98.906
Prodotti in corso di lavorazione
48.549
Prodotti finiti
82.413
Merci in viaggio
17.793
Totale 247.661 230.655
13.874
77.004
43.647
96.130
31.12.2014

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
31.12.2015
Fondo svalutazione magazzino 32.605 12.810 (8.501) 443 (1.742) 35.615

Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.

8. Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2015 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:

Totale 311.217 286.893
Crediti verso collegate e joint venture 2.158 2.218
Crediti verso clienti 309.059 284.675
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività.

I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 6.110 migliaia, così movimentato:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
31.12.2015
Fondo svalutazione crediti 5.808 3.431 (2.395) (6) (728) 6.110

La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati (con esclusione delle note credito e fatture da emettere al 31 dicembre 2015 pari a un valore netto negativo di € 43.583 migliaia). Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

Totale 360.910 321.968
Clienti non quotati 150.754 113.358
Clienti quotati 210.156 208.610
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:

Clienti quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Svalutazione 2015 31.12.2014 Svalutazione 2014
Corrente 187.005 39 183.843 0
Scaduto fino a 30 gg 2.282 79 4.359 0
Scaduto da 30 a 60 gg 11.932 26 7.696 308
Scaduto da più di 60 gg 8.937 2.082 12.712 1.562
Totale 210.156 2.226 208.610 1.870
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 10,0% 11,0%
Totale scaduto e non svalutato 20.964 22.897

Clienti non quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Svalutazione 2015 31.12.2014 Svalutazione 2014
Corrente 142.244 403 100.942 0
Scaduto fino a 30 gg 2.244 0 5.003 0
Scaduto da 30 a 60 gg 2.328 195 2.845 396
Scaduto da più di 60 gg 3.938 3.286 4.568 3.542
Totale 150.754 3.884 113.358 3.938
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 3,3% 7,5%
Totale scaduto e non svalutato 5.029 8.478

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2016.

Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2016.

9. Altri crediti e attività correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 8.345 6.106
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 16.862 23.034
Altri crediti 11.179 9.419
Totale 36.386 38.559

Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.951 migliaia.

Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA.

10. Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro)
Crediti verso società collegate
0
Strumenti derivati
447
Depositi cauzionali
365
Altri crediti
2
Totale
814
10.146
0
175
486
9.485
31.12.2015 31.12.2014

Il credito incluso al 31 dicembre 2014 nella voce "Crediti verso società collegate", derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l., per € 9 milioni di nominale (oltre interessi), è stato riclassificato alla voce "Altre attività finanziarie" commentate alla nota 4 delle presenti Note illustrative, in quanto la società è stata posta in liquidazione nel corso del secondo semestre 2015.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

nel rendiconto finanziario 111.817 99.347
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati
Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (90.287) (106.677)
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 202.104 206.024
Denaro e valori in cassa 124 124
Depositi bancari e postali 201.980 205.900
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 12.531 migliaia (nel 2014 € 14.694 migliaia).

12. Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015 aumenta di € 150.879 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.

Capitale sociale

128

Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2015 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie da € 0,52 nominali cadauna.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2014 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015:

(n. di azioni) 31.12.2015 31.12.2014
Azioni ordinarie emesse 66.784.450 66.784.450
Azioni proprie (1.747.000) (1.747.000)
Totale azioni in circolazione 65.037.450 65.037.450

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2015 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.

Altre riserve e Utili/(perdite) portati a nuovo

Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 23 aprile 2015 della Capogruppo Brembo S.p.A., destinando l'utile dell'esercizio 2014, pari a € 68.824 migliaia come segue:

  • agli azionisti un dividendo lordo ordinario di € 0,6 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
  • agli azionisti, in occasione del ventesimo anniversario della quotazione in Borsa della società, un dividendo lordo straordinario di € 0,2 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;

  • alla riserva ex art. 6 comma 2 D.lgs. 38/2005 € 357 migliaia;

  • riportato a nuovo il rimanente.

Capitale e riserve di terzi

Le principali variazioni della voce sono legate alla cessione delle partecipazioni in Belt & Buckle S.r.o. e Sabelt S.p.A. a terzi azionisti.

13. Debiti finanziari e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro)
Debiti verso banche:
Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale
– c/c ordinario e c/anticipi 90.287 0 90.287 106.677 0 106.677
– mutui 57.111 211.886 268.997 95.928 271.079 367.007
Totale 147.398 211.886 359.284 202.605 271.079 473.684
Debiti verso altri finanziatori 1.059 3.263 4.322 6.405 5.820 12.225
Strumenti finanziari derivati 0 0 0 270 378 648
Totale 1.059 3.263 4.322 6.675 6.198 12.873

130

Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:

Quote scadenti
(in migliaia di euro) Importo
originario
Importo al
31.12.2014
Importo al
31.12.2015
entro l'esercizio
successivo
Quote scadenti
tra 1 e 5 anni
Quote scadenti
oltre 5 anni
Debiti verso banche:
Mutuo BNL
(EUR 50 milioni)
50.000 (150) (150) 0 (150) 0
Mutuo Centrobanca (EUR 30 milioni) 30.000 4.283 0 0 0 0
Mutuo Creberg (EUR 50 milioni) 50.000 4.998 0 0 0 0
Mutuo Unicredit (EUR 10 milioni) 10.000 1.249 0 0 0 0
Mutuo UBI
(EUR 25 milioni)
25.000 10.034 5.019 5.033 (14) 0
Mutuo Intesa San Paolo (EUR 30 milioni) 30.000 4.982 0 0 0 0
Mutuo Intesa San Paolo (EUR 50 milioni) 50.000 9.972 0 0 0 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) 25.000 15.602 9.367 6.263 3.104 0
Mutuo Mediobanca (EUR 35 milioni) 35.000 34.851 0 0 0 0
Mutuo UBI
(EUR 30 milioni)
30.000 16.815 9.355 7.546 1.809 0
Mutuo Mediobanca (EUR 50 milioni) 50.000 49.698 0 0 0 0
Mutuo BEI
R&D (EUR 55 milioni)
55.000 48.811 40.686 8.171 32.515 0
Mutuo Mediobanca (EUR 45 milioni) 45.000 44.827 0 0 0 0
Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) 130.000 0 129.537 (463) 100.000 30.000
Linea di credito Intesa San Paolo NY 7.029 10.302 0 0 0 0
Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) 37.101 16.406 36.989 12.368 24.621 0
Mutuo Unicredit NY (EUR 40 milioni) 40.000 31.871 0 0 0 0
Mutuo Citibank Shanghai (RMB
200 milioni)
22.727 7.234 2.574 2.574 0 0
Mutuo Bank Handlowy (EUR 40 milioni) 40.000 13.333 4.444 4.444 0 0
Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) 30.000 26.673 22.862 3.810 15.242 3.810
BNP CAPEX LINE
(CNY 50 milioni)
5.902 4.697 4.862 4.862 0 0
Mutuo Citibank Brazil (BRL 5 milioni) 1.946 1.555 1.161 1.161 0 0
Mutuo Santander (BRL 15 milioni) 4.657 4.963 2.291 1.342 949 0
Mutuo Bradesco (BRL 15 milioni) 5.006 4.001 0 0 0 0
Totale debiti verso banche 809.368 367.007 268.997 57.111 178.076 33.810
Debiti verso altri finanziatori:
Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82
(Progetto CCM) 2.371 578 296 313 (17) 0
Prestito Finlombarda MIUR 275 253 229 76 153 0
Prestito MIUR BB
W
2.443 1.875 1.565 249 1.316 0
Debito verso factor N.A. 568 0 0 0 0
MCC L 598 Isofix 120 110 0 0 0 0
Ministerio Industria España 3.237 2.269 2.070 262 1.053 755
Debiti verso azionisti di minoranza di Belt & Buckle S.r.o. 1.700 1.700 0 0 0 0
Mutuo Renault Argentina S.A. 797 377 147 147 0 0
Prestito FINA
ME Brembo Do Brasil Ltda.
433 157 9 9 0 0
Debiti per leasing 25.371 4.338 6 3 3 0
Totale debiti verso altri finanziatori 36.747 12.225 4.322 1.059 2.508 755
TOTALE 846.115 379.232 273.319 58.170 180.584 34.565

Nel corso del 2015 il debito relativo alla put option riservata ai terzi azionisti di Belt & Buckle S.r.o. pari a € 1,7 milioni (importo pari a quanto pagato dagli stessi terzi azionisti per l'acquisto del 30% della società) è stato azzerato in seguito all'esercizio da parte degli stessi terzi del diritto di acquisto del restante 70% della società.

Nel 2015 il Gruppo Brembo ha messo in atto alcune rinegoziazioni dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2014 per ottimizzare il suo indebitamento: rinegoziazione dei tre prestiti Mediobanca, che sono stati sostituiti da un unico finanziamento da € 130 milioni; conversione in dollari della tranche denominata in euro del finanziamento Unicredit in favore di Brembo North America Inc., ottenendo così un finanziamento unico del valore di Usd 40,3 milioni al 31 dicembre 2015.

Il Gruppo Brembo ha inoltre ottenuto dei finanziamenti agevolati non ancora erogati al 31 dicembre 2015: finanziamento agevolato connesso al progetto di ricerca "LIBRA LIght BRAke" da parte del Ministero dello Sviluppo Economico italiano; finanziamento agevolato per il progetto di R&S denominato "TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di nuova generazione" da parte del MIUR.

Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2015 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) Rata Quota interessi Quota capitale Rata Quota interessi Quota capitale
Meno di 1 anno 3 0 3 3.186 77 3.109
Tra 1 e 5 anni 3 0 3 859 202 657
Più di 5 anni 0 0 0 572 0 572
Totale 6 0 6 4.617 279 4.338

Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.

La variazione della quota capitale rispetto al 31 dicembre 2014 è legata all'estinzione, nel corso del 2015, di alcuni leasing finanziari del Gruppo Brembo e al deconsolidamento dei leasing finanziari della società Sabelt S.p.A. uscita dal perimetro di consolidamento.

Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonchè per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi.

Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:

(in migliaia di euro)
31.12.2015
Meno di 1 anno
21.727
Tra 1 e 5 anni
75.423
Più di 5 anni
107.977
Totale
205.127
172.945
95.844
58.120
18.981
31.12.2014

L'incremento rispetto all'esercizio precedente è attribuibile in via prevalente al nuovo plant produttivo messicano inaugurato nel quarto trimestre 2015.

31.12.2015 31.12.2014 (in migliaia di euro) Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale Euro 68.929 156.351 225.280 21.755 307.734 329.489 Dollaro USA 0 36.989 36.989 0 26.708 26.708 Renmimbi Cinese 0 7.436 7.436 0 11.931 11.931 Peso Argentino 147 0 147 377 35 412 Yen Giapponese 6 0 6 8 0 8 Real Brasiliano 1.170 2.291 3.461 1.721 8.963 10.684 Totale 70.252 203.067 273.319 23.861 355.371 379.232

La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:

Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,95%, mentre quello fisso è pari a 1,69%.

Dal 2012 il Gruppo Brembo ha acceso un IRS, stipulato direttamente dalla Capogruppo Brembo S.p.A., a copertura della variazione del rischio di interesse di uno specifico finanziamento in essere; detto IRS che presenta le caratteristiche previste dai principi contabili ai fini dell'applicazione dell'hedge accounting (Cash Flow Hedge) si è estinto al 31 dicembre 2015.

Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Valore Iniziale (68) (159)
Rilasci riserva per fair value (3) (38)
Rilasci riserva per pagamenti/incassi differenziali 71 129
Valore Finale 0 (68)

Posizione finanziaria netta

132

Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015, pari a € 160.688 migliaia, e al 31 dicembre 2014, pari a € 270.387 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
A Cassa 124 124
B A ltre disponibilità liquide 201.980 205.900
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 447 486
D LIQUIDITÀ (A+B+C) 202.551 206.510
E Crediti finanziari correnti 367 9.660
F Debiti bancari correnti 90.287 106.677
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 57.111 95.928
H A ltri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 1.059 6.675
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 148.457 209.280
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (54.461) (6.890)
K Debiti bancari non correnti 211.886 271.079
L O bbligazioni emesse 0 0
M A ltri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 3.263 6.198
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 215.149 277.277
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 160.688 270.387

Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.

14. Altre passività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

Totale 1.026 14.382
Altri debiti 6 2.525
Debiti verso dipendenti 992 9.651
Debiti verso istituti previdenziali 28 2.206
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la riclassificazione nella voce "Altre passività correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015, liquidabile nel corso del 2016.

15. Fondi per rischi e oneri

La composizione di tale voce è la seguente:

di cui correnti 645 2.830
Fondi per rischi e oneri 10.285 10.392 (2.773) (299) (427) 946 18.124
(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
Riclassifiche 31.12.2015

I fondi per rischi e oneri, pari a € 18.124 migliaia, comprendono principalmente il fondo garanzia prodotti per € 10.553 migliaia, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.

In seguito all'alluvione occorsa nel sito di Nanchino in Cina, nel secondo semestre sono state completate le operazioni di ripristino dell'attività produttiva senza arrecare alcun danno o ritardo nelle consegne ai clienti. Non è stato pertanto necessario mantenere l'accantonamento al fondo rischi previsto al 30 giugno 2015. Ad inizio 2016 si è finalizzato l'accordo con la compagnia assicuratrice per il risarcimento dei danni subiti.

16. Fondi per benefici ai dipendenti

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.

Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.

I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.

Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.

I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.

Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/
Rilasci
Oneri
finanziari
Oscillazione
cambi
Variazione area
di consolidamento
Altro 31.12.2015
TFR 22.588 0 (1.095) 393 0 (229) (1.146) 20.511
Piani a benefici definiti
e altri benefici a lungo termine
9.313 212 (818) 396 510 0 (640) 8.973
Piani a contribuzione definita 892 590 (678) 0 51 (5) 0 850
Totale 32.793 802 (2.591) 789 561 (234) (1.786) 30.334

Le passività al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportate:

Piani a benefici definiti

(in migliaia di euro) Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
Fine anno fiscale 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
A. Variazione delle obbligazioni
a benefici definiti
1. Obbligazioni a benefici definiti al
termine del periodo precedente
22.588 20.812 35.302 27.290 580 420 535 352 189 189
2. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 76 50 108 70 28 28
3. Oneri finanziari 393 711 1.387 1.300 41 34 54 37 3 2
4. Flussi di cassa:
erogazioni da piani 0 0 (769) (526) 0 0 (2) (22) 0 0
erogazioni da parte del datore
di lavoro
(1.095) (1.580) 0 0 (6) (9) (9) (24) (2) (29)
5. Altri eventi significativi:
incremento (decremento) per
effetto di aggregazioni aziendali/
investimenti/disinvestimenti
(229) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
6. Variazioni imputabili alla nuova
valutazione:
effetti dovuti alle variazione delle
ipotesi demografiche
0 0 0 0 (5) 0 0 0 0 0
effetti dovuti alle variazione delle
ipotesi finanziarie
(1.146) 3.762 (996) 5.099 0 77 (40) 47 0 0
effetti dovuti all'esperienza
(variazioni intercorse dalla
precedente valutazione non in
liena con le ipotesi)
0 (1.117) (416) 11 50 9 (46) 28 0 0
7. Effetto delle variazioni dei tassi
di cambio
0 0 2.163 2.128 (39) (1) 34 47 20 (1)
8. Obbligazioni a benefici
definiti a fine periodo
20.511 22.588 36.671 35.302 697 580 634 535 238 189
(in migliaia di euro) Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
Fine anno fiscale 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
B. Variazione del fair value delle
attività al servizio dei piani
1. Fair value delle attività al
servizio dei piani al termine
del periodo precedente
0 0 27.210 23.099 0 0 83 71 0 0
2. Proventi finanziari 0 0 1.078 1.111 0 0 11 6 0 0
3. Flussi di cassa:
Totale contributi versati
dal datore di lavoro:
contributi da parte del datore di
lavoro
0 0 625 544 0 0 97 19 0 0
pagamenti erogati direttamente
dal datore di lavoro
1.095 1.580 0 0 6 9 9 24 0 0
benefici erogati dal piano 0 0 0 (526) 0 0 0 (22) 0 0
benefici erogati dal datore di
lavoro
0 (1.580) (769) \0 0 (9) (2) (24) 0 0
pagamenti per estinzioni del
piano
(1.095) 0 0 0 (6) 0 (9) 0 0 0
5. Variazioni imputabili alla nuova
valutazione:
rendimento delle attività al
servizio dei piani (esclusi proventi
finanziari)
0 0 (719) 1.272 0 0 (15) 0 0 0
6. Effetto delle variazioni
dei tassi di cambio
0 0 1.664 1.710 0 0 4 9 0 0
7. Fair value delle attività
al servizio dei piani a fine
periodo
0 0 29.089 27.210 0 0 178 83 0 0
E. Importi inclusi nel prospetto della
situazione patrimoniale
e finanziaria
1. Piani per obbligazioni a benefici
definiti
20.511 22.588 36.671 35.302 697 580 634 535 238 189
2. Fair value delle attività al servizio
dei piani
0 0 29.089 27.210 0 0 178 83 0 0
3. Valore netto dei piani finanziati 20.511 22.588 7.582 8.092 697 580 456 452 238 189
5. Valore netto delle passività/
(attività)
20.511 22.588 7.582 8.092 697 580 456 452 238 189

136

(in migliaia di euro) Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
Fine anno fiscale 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
F. Componenti dei costi
previdenziali
1. Costi previdenziali:
costi previdenziali correnti 0 0 0 0 76 50 108 70 28 28
Totale costi previdenziali 0 0 0 0 76 50 108 70 28 28
2. Oneri finanziari netti:
oneri finanziari sui piani a benefici
definiti
393 711 1.387 1.300 41 34 54 37 3 2
(proventi) finanziari sulle attività al
servizio dei piani
0 0 (1.078) (1.111) 0 0 (11) (6) 0 0
Totale oneri finanziari netti 393 711 309 189 41 34 43 31 3 2
3. Effetto della nuova valutazione
sugli altri benefici a lungo termine
0 0 0 0 0 0 (79) 29 0 0
5. Costi dei piani a benefici definiti
inclusi nel conto economico
393 711 309 189 117 84 72 130 31 30
6. Rivalutazioni comprese nelle
altre componenti del conto
economico complessivo:
effetti dovuti alle variazione delle
ipotesi demografiche
0 0 0 0 (5) 0 0 0 0 0
effetti dovuti alle variazione delle
ipotesi finanziarie
(1.146) 3.762 (996) 5.099 0 77 (21) 18 0 0
effetti dovuti all'esperienza
(variazioni intercorse dalla
precedente valutazione non in
liena con le ipotesi)
0 (1.117) (416) 11 50 9 14 28 0 0
rendimento delle attività al
servizio del piano (esclusi
proventi finanziari)
0 0 719 (1.272) 0 0 15 0 0 0
Totale delle rivalutazioni incluse
nelIe altre componenti del conto
economico complessivo
(1.146) 2.645 (693) 3.838 45 86 8 46 0 0
7. Totale dei costi dei piani a
benefici definiti inclusi nel
conto economico e nelle
altre componenti del conto
economico complessivo (753) 3.356 (384) 4.027 162 170 80 176 31 30
(in migliaia di euro) Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
Fine anno fiscale 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
G. Riconciliazione della
passività (attività) netta
dei piani a benefici definiti
1. Passività (attivita) nette del piano
a benefici definiti
22.588 20.812 8.092 4.191 580 420 452 281 189 189
2. Costi del piano a benefici definiti
inclusi nel conto economico
393 711 309 189 117 84 72 130 31 30
3. Totale delle rivalutazioni incluse
nelIe altre componenti del conto
economico complessivo
(1.146) 2.645 (693) 3.838 45 86 8 46 0 0
4. Altri eventi significativi:
trasferimenti netti (inclusi gli
effetti di aggregazioni aziendali/
cessioni)
(229) 0 0 0 0 0 0 0 0 0
5. Flussi di cassa:
contributi del datore di lavoro 0 0 (625) (544) 0 0 (97) (19) 0 0
benefici erogati direttamente dal
datore di lavoro
(1.095) (1.580) 0 0 (6) (9) (9) (24) (2) (29)
7. Effetto delle variazioni dei tassi
di cambio
0 0 499 419 (39) (1) 30 38 20 (1)
8. Passività (attivita) netta alla
fine del periodo
20.511 22.588 7.582 8.093 697 580 456 452 238 189
H. Obbigazione a benefici definiti
1. Obbigazione a benefici definiti
in relazione allo status dei
partecipanti al piano:
dipendenti in forza 20.511 22.588 0 0 697 580 633 535 0 0
ex dipendenti titolari di un diritto
ad una prestazione differita
0 0 22.991 22.552 0 0 0 0 0 0
pensionati 0 0 13.681 12.750 0 0 0 0 0 0
I. Totale
Attività al servizio dei piani
20.511 22.588 36.672 35.302 697 580 633 535 0 0
1. Fair value delle attività:
disponibilità liquide 0 0 10 108 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 17.182 15.725 0 0 0 0 0 0
obbligazioni ed altri titoli di debito 0 0 11.899 11.379 0 0 0 0 0 0
attività presso società di
assicurazioni
0 0 0 0 0 0 177 83 0 0
Totale 0 0 29.091 27.212 0 0 177 83 0 0
2. Fair value delle attività con prezzo
su un mercato quotato
disponibilità liquide 0 0 10 108 0 0 0 0 0 0
azioni 0 0 17.182 15.725 0 0 0 0 0 0
obbligazioni ed altri titoli di debito 0 0 11.899 11.379 0 0 0 0 0 0
Totale 0 0 29.091 27.212 0 0 0 0 0 0
(in migliaia di euro) Piano
non finanziato (TFR)
Piano finanziato
(piano Ap Racing)
Piano
Brembo Mexico
Piano Brembo
Brake India
Piano
Brembo Japan
Fine anno fiscale 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
J. Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi
utilizzate per determinare la passività
1. Tassi di sconto 2,10% 1,80% 3,85% 3,70% 7,00% 7,00% 7,75% 8,00% 0,85% 1,00%
2. Aumenti retributivi 0,00% N/A N/A N/A 4,50% 4,50% 9,50% 11,00% N/A N/A
3. Tasso di inflazione 0,00% 1,75% 3,30% 3,20% 0,00% 3,50% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
4. Tasso di incremento retributivo
atteso
1,50% N/A 3,30% 3,20% 3,50% 0,00% 0,00% 0,00% 2,00% 2,00%
Media ponderata delle ipotesi
utilizzate per determinare il costo
previdenziale
1. Tassi di sconto 1,80% 3,50% 3,70% 4,65% 7,00% 8,00% 8,00% 9,10% N/A N/A
2. Aumenti retributivi 0,00% 0,00% N/A N/A 4,50% 4,50% 11,00% 11,00% N/A N/A
3. Tasso di inflazione 0,00% 2,00% 3,20% 3,35% 0,00% 3,50% 0,00% 0,00% N/A N/A
4. Tasso di incremento retributivo
atteso
1,75% 0,00% 3,20% 3,25% 3,50% 0,00% 0,00% 0,00% N/A N/A

Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,3 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 58,5 milioni.

La duration media dei piani è pari a 16,05 anni.

17. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2015 i debiti commerciali risultano i seguenti:

(in migliaia di euro)
31.12.2015
Debiti verso fornitori
341.581
Debiti verso collegate e joint venture
8.360
Totale 349.941 308.977
12.630
296.347
31.12.2014

L'incremento della voce è legato all'aumento della normale attività di gestione dell'esercizio.

18. Debiti tributari

In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari 14.052 14.385

140

19. Altre passività correnti

Al 31 dicembre 2015 le altre passività correnti sono così costituite:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 8.636 8.900
Debiti verso istituti previdenziali 18.945 14.552
Debiti verso dipendenti 52.234 37.674
Altri debiti 27.102 23.084
Totale 106.917 84.210

Le voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" includono la riclassificazione dalle "altre passività non correnti" della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015, liquidabile nel corso del 2016.

La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi ad un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland Spolka Zo.o. per la costruzione della nuova fonderia che viene rilasciato a Conto economico coerentemente al relativo piano di ammortamento.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Italia 247.652 242.130
Estero 1.825.594 1.561.205
Totale 2.073.246 1.803.335

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.

21. Altri ricavi e proventi

Sono così costituiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Riaddebiti vari 6.365 5.640
Plusvalenze da alienazione cespiti 1.058 1.534
Contributi vari 2.217 2.872
Altri ricavi 4.119 3.869
Totale 13.759 13.915

22. Costi per progetti interni capitalizzati

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 11.982 migliaia (2014: € 10.720 migliaia).

23. Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 958.662 848.432
Acquisto materiale di consumo 95.142 80.292
Totale 1.053.804 928.724

24. Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria

I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 9.391 migliaia e sono riconducibili per € 8.841 migliaia (€ 6.442 migliaia nel 2014) al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (la cui attività rientra nella gestione operativa del Gruppo), per € 3.122 migliaia alla plusvalenza realizzata in seguito alla cessione a terzi della società Belt & Buckle S.r.o. e per € 2.572 migliaia alla minusvalenza derivante dalla cessione della società Sabelt S.p.A. agli azionisti di minoranza.

25. Altri costi operativi

I costi sono così ripartiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Trasporti 55.485 46.819
Manutenzioni, riparazioni e utenze 88.858 80.276
Lavorazioni esterne 66.389 61.961
Affitti 29.830 25.246
Altri costi operativi 97.724 82.002
Totale 338.286 296.304

La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.

26. Costi per il personale

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Salari e stipendi 255.180 234.176
Oneri sociali 57.459 54.322
TFR e altri fondi relativi al personale 10.751 9.842
Altri costi 32.979 31.244
Totale 356.369 329.584

Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:

Dirigenti Impiegati Operai Totale
Media anno 2015 111 2.392 5.337 7.840
Media anno 2014 110 2.290 5.243 7.643
Variazioni 1 102 94 197
Totale 31.12.2015 112 2.450 5.305 7.867
Totale 31.12.2014 111 2.316 5.263 7.690
Variazioni 1 134 42 177

Il numero di addetti al 31 dicembre 2014 comprendeva anche 178 dipendenti delle società Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. non più incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2015.

27. Ammortamenti e svalutazioni

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 9.689 10.802
Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno 940 1.156
Concessioni, licenze e marchi 292 400
Altre immobilizzazioni immateriali 4.819 4.763
Totale 15.740 17.121
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 9.751 8.295
Fabbricati in leasing 29 458
Impianti e macchinari 63.565 58.494
Impianti e macchinari in leasing 51 839
Attrezzature commerciali ed industriali 12.491 9.337
Attrezzature commerciali ed industriali in leasing 2 3
Altre immobilizzazioni materiali 3.015 2.372
Altre immobilizzazioni materiali in leasing 59 47
Totale 88.963 79.845
Perdite di valore:
Materiali 2.940 253
Immateriali 994 4.132
Totale 3.934 4.385
TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE 108.637 101.351

Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

28. Proventi (oneri) finanziari netti

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Differenze cambio attive 33.105 47.510
Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale 1.077 1.110
Proventi finanziari 2.408 3.857
Totale proventi finanziari 36.590 52.477
Differenze cambio passive (28.505) (48.510)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (1.866) (2.077)
Oneri finanziari (14.020) (15.568)
Totale oneri finanziari (44.391) (66.155)
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI (7.801) (13.678)

29. Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni

Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.

30. Imposte

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Imposte correnti 60.069 42.532
Imposte (anticipate) e differite (2.917) (6.455)
Stima passività fiscali e imposte esercizi precedenti 542 155
Totale 57.694 36.232

Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Imposte sul reddito teoriche 53.607 38.050
Imposte relative ad esercizi precedenti 542 85
Effetto incentivi fiscali (14.438) (9.707)
Effetto DTA
non stanziate
7.440 (4.699)
Altre differenze 6.602 5.967
Imposte correnti e differite (escluso IRAP) 53.753 29.696
IRAP corrente e differita 3.941 6.536
Totale 57.694 36.232

Il tax rate del Gruppo è pari a 23,7% (31 dicembre 2014: 22,0%).

31. Utile per azione

Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2015, pari a € 2,83 (31 dicembre 2014: € 1,98), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circo lazione nel 2015 pari a 65.037.450 (2014: 65.037.450). La media ponderata non si è modificata in quanto nell'esercizio non sono avvenute operazioni sul capitale.

L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.

32. Parti correlate

All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale. Nel corso del 2015 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.

Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:

31.12.2014
Amministratori Sindaci Amministratori Sindaci
2.010 216 1.980 209
100 0 88 0
5.699 0 6.533 0
31.12.2015

La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2015 del piano triennale 2013- 2015, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.

Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:

(in migliaia di euro) 31.12. 2015 31.12.2014
parti correlate parti
correlate
a) Incidenza delle operazioni
o posizioni con parti correlate
sulle voci dello situazione
patrimoniale finanziaria
valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
% valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
%
Altre attività finanziarie (tra cui
investimenti in altre imprese e
strumenti derivati)
11.631 9.710 0 0 9.710 83,5% 1.180 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 311.217 3.302 1.144 2.081 77 1,1% 286.893 3.353 1.135 2.155 63 1,2%
Attività finanziarie correnti
e strumenti finanziari derivati
814 0 0 0 0 0,0% 10.146 9.484 0 0 9.484 93,5%
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
202.104 14.405 14.405 0 0 7,1% 206.024 19.904 19.904 0 0 9,7%
Debiti verso banche non correnti (211.886) (1.796) (1.796) 0 0 0,8% (271.079) (14.212) (14.212) 0 0 5,2%
Altre passività non correnti (1.026) 0 0 0 0 0,0% (14.382) (4.945) (4.945) 0 0 34,4%
Fondi per benefici ai dipendenti (30.334) (7.627) (7.627) 0 0 25,1% (32.793) (8.136) (8.136) 0 0 24,8%
Debiti verso banche correnti (147.398) (16.878) (16.878) 0 0 11,5% (202.605) (33.363) (33.363) 0 0 16,5%
Debiti commerciali (349.941) (9.740) (1.380) (8.099) (261) 2,8% (308.977) (14.491) (1.861) (12.369) (261) 4,7%
Altre passività correnti (106.917) (11.980) (11.853) (127) 0 11,2% (84.210) (2.064) (1.936) (128) 0 2,5%
31.12. 2015 31.12.2014
parti correlate parti correlate
b) Incidenza delle operazioni
o posizioni con parti correlate
sulle voci del conto economico
valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
% valore di
bilancio
totale altre* joint
venture
società
collegate
%
Ricavi delle vendite
e delle prestazioni 2.073.246 5.110 4.652 446 12 0,2% 1.803.335 4.608 4.230 372 6 0,3%
Altri ricavi e proventi 13.759 3.369 123 3.085 161 24,5% 13.915 3.344 5 3.178 161 24,0%
Costo delle materie prime,
materiale di consumo e merci (1.053.804) (74.762) (221) (74.010) (531) 7,1% (928.724) (64.078) (404) (63.343) (331) 6,9%
Altri costi operativi (338.286) (6.347) (5.499) (296) (552) 1,9% (296.304) (6.597) (5.828) (55) (714) 2,2%
Costi per il personale (356.369) (5.583) (5.583) 0 0 1,6% (329.584) (6.154) (6.154) 0 0 1,9%
Proventi (oneri) finanziari netti (7.801) (501) (726) (1) 226 6,4% (13.678) (571) (821) (1) 251 4,2%

* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta Renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank Nanjing.

33. Informativa di settore

In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:

    1. che intraprende attività imprenditoriali che generano costi e ricavi;
    1. i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale/operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
    1. per cui sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market. Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici

per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.

Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:

  1. Dischi - Sistemi - Moto;

146

  1. After market - Performance Group.

I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:

  • a) la natura dei prodotti (impianti frenanti);
  • b) la natura dei processi produttivi (processo fusorio, successiva lavorazione per finitura e assemblaggio);
  • c) la tipologia di clientela (costruttori per il gruppo 1 e distributori per gruppo 2);
  • d) i metodi usati per distribuire i prodotti (diretto su costruttori per il gruppo 1 e tramite catena distributiva per il gruppo 2);
  • e) le caratteristiche economiche (margini lordi medi e fatturati di lungo periodo).

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2015 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.

La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014:

Totale Dischi/Sistemi/Moto After Market /
Performance Group
Interdivisionali
Non di settore
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Vendite 2.087.724 1.811.798 1.799.376 1.545.442 293.225 272.394 (3.247) (2.753) (1.630) (3.285)
Abbuoni e sconti (25.436) (18.941) (9.881) (6.807) (15.552) (12.133) 0 0 (3) (1)
Vendite nette 2.062.288 1.792.857 1.789.495 1.538.635 277.673 260.261 (3.247) (2.753) (1.633) (3.286)
Costi di trasporto 16.437 17.245 12.583 13.460 3.854 3.785 0 0 0 0
Costi variabili di produzione 1.330.733 1.183.277 1.158.305 1.027.618 177.079 159.465 (3.247) (2.753) (1.404) (1.053)
Margine di contribuzione 715.118 592.335 618.607 497.557 96.740 97.011 0 0 (229) (2.233)
Costi fissi di produzione 268.432 239.512 246.940 216.040 17.478 23.041 (7) (6) 4.021 437
Margine operativo lordo
di produzione
446.686 352.823 371.667 281.517 79.262 73.970 7 6 (4.250) (2.670)
Costi personale di BU 122.730 109.032 77.578 65.754 37.518 36.708 0 0 7.634 6.570
Margine operativo lordo
di BU
323.956 243.791 294.089 215.763 41.744 37.262 7 6 (11.884) (9.240)
Costi personale delle
direzioni centrali
72.509 71.880 53.939 49.665 10.421 10.896 0 0 8.149 11.319
Risultato operativo 251.447 171.911 240.150 166.098 31.323 26.366 7 6 (20.033) (20.559)
Costi e ricavi straordinari (4.328) (969) 0 0 0 0 0 0 (4.328) (969)
Costi e ricavi finanziari (9.248) (14.775) 0 0 0 0 0 0 (9.248) (14.775)
Proventi e oneri da
partecipazioni
6.399 6.602 0 0 0 0 0 0 6.399 6.602
Costi e ricavi non operativi (771) 2.147 0 0 0 0 0 0 (771) 2.147
Risultato prima delle
imposte
243.499 164.916 240.150 166.098 31.323 26.366 7 6 (27.981) (27.554)
Imposte (57.694) (36.232) 0 0 0 0 0 0 (57.694) (36.232)
Risultato prima degli
interessi di terzi
185.805 128.684 240.150 166.098 31.323 26.366 7 6 (85.675) (63.786)
Interessi di terzi (1.843) 370 0 0 0 0 0 0 (1.843) 370
Risultato netto 183.962 129.054 240.150 166.098 31.323 26.366 7 6 (87.518) (63.416)

148

Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 2.073.246 1.803.335
Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione
dei "costi variabili di produzione")
(14.057) (11.988)
Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse
in "Altri ricavi e proventi")
490 911
Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate 670 (151)
Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") 2.777 3.719
Altro (838) (2.969)
VENDITE NETTE 2.062.288 1.792.857
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
MARGINE OPERATIVO NETTO 251.282 178.449
Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio 9.135 (925)
Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria (9.391) (6.442)
Risarcimenti e sovvenzioni (728) (1.507)
Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso
in "Costi e ricavi non operativi")
(470) 256
Differente classificazione dell'accantonamento per fondi rischi
(nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi")
0 500
Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso
in "Costi e ricavi finanziari")
1.453 1.082
Altro 166 498
RISULTATO OPERATIVO 251.447 171.911

La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.

Totale Dischi/Sistemi/Moto After Market/
Performance Group
Interdivisionali Non di settore
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Immobilizzazioni materiali 589.777 539.977 548.779 488.252 34.706 43.451 33 25 6.259 8.249
Immobilizzazioni immateriali 58.448 55.684 35.812 33.044 15.850 15.784 0 0 6.786 6.856
Immobilizzazioni finanziarie e altre
attività/passività non correnti
95.145 76.116 341 556 0 0 13.146 3.600 81.658 71.960
(a) Totale immobilizzazioni 743.370 671.777 584.932 521.852 50.556 59.235 13.179 3.625 94.703 87.065
Rimanenze 247.316 230.594 180.446 159.427 68.889 74.282 (101) (101) (1.918) (3.014)
Attività correnti 351.054 321.098 265.314 246.859 60.292 49.641 (29.858) (20.903) 55.306 45.501
Passività correnti (474.014) (403.439) (336.162) (287.761) (62.328) (56.240) 29.858 20.903 (105.382) (80.341)
Fondi per rischi e oneri e altri fondi (17.865) (12.305) 0 0 0 0 0 0 (17.865) (12.305)
(b) Capitale Circolante Netto 106.491 135.948 109.598 118.525 66.853 67.683 (101) (101) (69.859) (50.159)
CAPITALE OPERATIVO NETTO
INVESTITO (a+b)
849.861 807.725 694.530 640.377 117.409 126.918 13.078 3.524 24.844 36.906
Aggiustamenti IAS 28.708 31.785 53 32 0 4.250 0 0 28.655 27.503
CAPITALE NETTO INVESTITO 878.569 839.510 694.583 640.409 117.409 131.168 13.078 3.524 53.499 64.409
Patrimonio netto di gruppo 681.852 530.973 0 0 0 0 0 0 681.852 530.973
Patrimonio netto di terzi 5.695 5.357 0 0 0 0 0 0 5.695 5.357
(d) Patrimonio Netto 687.547 536.330 0 0 0 0 0 0 687.547 536.330
(e) Fondi relativi al personale 30.334 32.793 0 0 0 0 0 0 30.334 32.793
Indebitamento finanziario a medio/
lungo termine
215.149 277.277 0 0 0 0 0 0 215.149 277.277
Indebitamento finanziario a breve
termine
(54.461) (6.890) 0 0 0 0 0 0 (54.461) (6.890)
(f) Indebitamento finanziario
netto
160.688 270.387 0 0 0 0 0 0 160.688 270.387
(g) COPERTURA (d+e+f) 878.569 839.510 0 0 0 0 0 0 878.569 839.510

Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014:

Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:

• Immobilizzazioni immateriali: sono prevalentemente rappresentate dai Costi di sviluppo;

  • Immobilizzazioni finanziarie: si tratta principalmente del valore delle partecipazioni;
  • Attività e passività correnti: vengono allocate principalmente le attività e passività commerciali;
  • Fondi per rischi e oneri e altri fondi: non vengono allocati.

150

34. Informazioni sul Gruppo

I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE QUOTA POSSEDUTA
DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO
Brembo S.p.A. Curno (BG) Italia Eur 34.727.914
AP Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935 100% Brembo S.p.A.
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden
Echterdingen
Germania Eur 25.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo North America Inc. Wilmington,
Delaware
USA Usd 33.798.805 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 315.007.990 100% Brembo S.p.A.
Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000 100% Brembo S.p.A.
La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. Stezzano (BG) Italia Eur 100.000 100% Brembo S.p.A.
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700 100% Brembo S.p.A.
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500 100% Brembo S.p.A.
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. Pechino Cina Cny 125.333.701 100% Brembo S.p.A.
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 177.022.179 100% Brembo S.p.A.
Brembo Russia LLC. Mosca Russia Rub 1.250.000 100% Brembo S.p.A.
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 113.171.200 98,62% Brembo S.p.A.
1,38% Brembo do Brasil Ltda.
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836 49% Brembo S.p.A.
51% Brembo North America Inc.
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000 99,99% Brembo S.p.A.
Brembo do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 37.803.201 99,99% Brembo S.p.A.
Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043 68% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano (BG) Italia Eur 4.000.000 50% Brembo S.p.A.
Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Almenno
S. Bartolomeo (BG) Italia
Eur 100.000 30% Brembo S.p.A.
Petroceramics S.p.A. Milano Italia Eur 123.750 20% Brembo S.p.A.
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen Germania Eur 25.000 100% Brembo SGL Carbon
Ceramic Brakes S.p.A.

35. Compensi Società di Revisione

Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione:
– alla Capogruppo Brembo S.p.A. 210 222
– alle società controllate 0 16
– alle società controllate (servizi forniti dal network) 343 344
Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica
finalizzati all'emissione di un'attestazione:
– alla Capogruppo Brembo S.p.A. 36 46
Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi:
– alle società controllate (servizi forniti dal network) 75 101
Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione
per prestazione di servizi:
– per la Capogruppo Brembo S.p.A. 101 97
– altre prestazioni alle società controllate 38 89

36. Impegni

Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2015.

37. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2015 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.

38. Cessione di partecipazioni detenute ai sensi dell'ifrs 10

Il 30 aprile 2015 Sabelt S.p.A. ha ceduto agli azionisti di minoranza la propria quota di possesso del 70% nella società Belt & Buckle S.r.o. che, a partire dal 1° maggio 2015, è uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il 12 giugno 2015 Brembo S.p.A. ha firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della propria partecipazione di controllo del 65% in Sabelt S.p.A. L'accordo, che ha avuto efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, ha segnato l'uscita di Sabelt S.p.A. dal perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il dettaglio delle attività e passività cedute è il seguente:

(in migliaia di euro) BELT & BUCKLE S.R.O. SABELT S.P.A.
Immobilizzazioni materiali 354 4.425
Immobilizzazioni immateriali 153 4.640
Attività finanziarie nette 0 1
Altri crediti e passività non correnti (18) 0
Rimanenze 654 5.090
Crediti commerciali 2.650 9.963
Altri crediti e attività correnti 94 1.244
Passività correnti (2.071) (14.006)
Fondi per rischi e oneri/Imposte differite 0 (720)
Patrimonio netto di terzi (419) (1.654)
T.F.R. e altri fondi per il personale (5) (229)
Indebitamento finanziario a m/l termine 0 (1.416)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (414) (4.266)
TOTALE ATTIVITÀ/PASSIVITÀ CEDUTE 978 3.072
Corrispettivo 4.100 500
Plusvalenza (minusvalenza) iscritta nella voce "Proventi (oneri)
da partecipazioni di natura non finanziaria" 3.122 (2.572)
Corrispettivi ricevuti per la cessione di società controllate
al netto delle disponibilità liquide dismesse 4.514 4.566

I ricavi delle due società cedute, inclusi nel presente Bilancio consolidato fino alla data di cessione, ammontano complessivamente a € 17.571 pari allo 0,8% del fatturato di Gruppo.

39. Eventi successivi

Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.

In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.

Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

Cerchio moto Genesi Marchesini in alluminio, ispirato a Giacomo Balla, Futurismo. Illustrazione di Luca Savorani.

L'utilizzo della forgiatura multidirezionale della lega d'alluminio e l'uso di stampi ottimizzati sulla geometria finale della ruota consentono di ottenere un materiale molto leggero con caratteristiche meccaniche eccezionali.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio Consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015

Signori Azionisti della società Capogruppo Brembo S.p.A., la presente Relazione del Collegio Sindacale è relativa al Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo.

La Relazione è redatta in virtù dei compiti assegnati al Collegio Sindacale dal D.Lgs. del 24 febbraio 1998 n. 58 e dal D.Lgs. del 27 Gennaio 2010 n. 39 e per essi si fa riferimento alla Relazione relativa al bilancio al 31 dicembre 2015 della Capogruppo Brembo S.p.A.

Su tali premesse, il Collegio Sindacale:

  • ha acquisito informazioni e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, colloqui con i responsabili delle preposte funzioni aziendali e negli incontri con la Società di Revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. ai fini del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti;
  • ha ricevuto nei termini di legge dal Consiglio di Amministrazione la Relazione Finanziaria Annuale composta dalla Relazione sulla Gestione, dal Bilancio Separato dell'Esercizio 2015 della Capogruppo Brembo S.p.A. e dal Bilancio Consolidato 2015;
  • ha verificato l'osservanza delle norme di legge che disciplinano il Bilancio Consolidato e la Relazione sulla Gestione;
  • ha verificato che i Bilanci delle principali Società controllate sono stati assoggettati a controllo contabile da un revisore contabile;
  • ha preso conoscenza della Relazione della Società di Revisione emessa in data 21 Marzo 2016 che presenta un giudizio senza rilievi.

Nel corso della globale attività di vigilanza non sono emersi fatti significativi tali da richiederne la segnalazione nella presente Relazione.

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2014, emanati dalla International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai Regolamenti della Comunità Europea.

I dati comparativi al 31 dicembre 2014 sono stati espressi secondo gli stessi principi adottati per i saldi al 31 dicembre 2015.

Il Bilancio Consolidato che viene sottoposto all'esame della prossima Assemblea degli Azionisti, presenta le seguenti risultanze riepilogative, con valori espressi in migliaia di euro:

Situazione patrimoniale-finanziaria

(in migliaia di euro)
Attività non correnti 786.366
Attività correnti 798.182
Attività non correnti possedute per la rivendita e/o Gruppi in dismissione e/o attività operative cessate
Totale attivo 1.584.548
Patrimonio Netto e Passivo
Patrimonio netto 687.547
Passività non correnti 274.804
Passività correnti 622.197
Passività non correnti possedute per la vendita e/o incluse in attività operative cessate
Patrimonio Netto e Passività 1.584.548
Conto Economico
(in migliaia di euro)
Margine operativo lordo 359.919
Margine operativo netto 251.282
Risultato prima delle imposte 243.499

Risultato netto prima degli interessi di terzi 185.805 Risultato netto di Gruppo 183.962

A nostro giudizio, il Bilancio Consolidato 2015 nel suo complesso esprime in modo corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 in conformità alle norme che disciplinano il Bilancio Consolidato richiamate in precedenza.

Il Collegio Sindacale ritiene infine che la Relazione sulla Gestione del Gruppo sia corretta ed esaustiva e risulti coerente con il Bilancio Consolidato. A completamento della presente relazione, peraltro, Vi rimandiamo alla relazione predisposta dal Collegio con riferimento al Bilancio Separato di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2015, nella quale sono riportate tutte le informazioni richieste dall'Autorità di Vigilanza e dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti.

Stezzano, 21 Marzo 2016

IL COLLEGIO SINDACALE

f.to Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) f.to Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) f.to Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)

158

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Alberto Bombassei, in qualità di Presidente, e Matteo Tiraboschi, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradway Commission che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
  • 3.Si attesta inoltre che:
  • 3.1 il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Pinza freno auto Brembo B-M8, ispirata a Roy Lichtenstein, Pop Art. Illustrazione di Fabrizio Spadini

La tecnologia 4D ha consentito a Brembo di progettare un design completamente diverso rispetto a quanto proposto solitamente per questa tipologia di pinze.

Opera ispirata a Mario Sironi, Novecento Italiano. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Bilancio separato dell'esercizio 2015

Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2015

Situazione patrimoniale-finanziaria di Brembo S.p.A.

ATTIVO

162

(in euro) Note 31.12.2015 di cui con parti
correlate
31.12.2014 di cui con parti
correlate
Variazione
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature 1 121.970.397 119.933.069 2.037.328
Costi di sviluppo 2 39.614.818 38.203.645 1.411.173
Altre attività immateriali 2 11.911.779 11.190.906 720.873
Partecipazioni 3 253.911.063 261.790.170 (7.879.107)
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre
imprese e strumenti finanziari derivati)
4 10.517.429 9.781.017 543.499 162.485 9.973.930
Crediti e altre attività non correnti 5 178.783 178.783 0
Imposte anticipate 6 13.401.652 9.550.204 3.851.448
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 451.505.921 441.390.276 10.115.645
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 7 100.359.043 95.462.717 4.896.326
Crediti commerciali 8 155.475.372 45.405.823 136.009.230 39.777.548 19.466.142
Altri crediti e attività correnti 9 14.313.249 12.637.670 1.675.579
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 10 35.145.757 34.634.097 29.713.382 29.162.420 5.432.375
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 57.263.150 12.743.804 103.428.754 19.052.689 (46.165.604)
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 362.556.571 377.251.753 (14.695.182)
TOTALE ATTIVO 814.062.492 818.642.029 (4.579.537)

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

Note 31.12.2015 di cui con parti
correlate
31.12.2014 di cui con parti
correlate
Variazione
12 34.727.914 34.727.914 0
12 130.670.191 119.266.728 11.403.463
12 40.751.626 34.657.526 6.094.100
12 103.312.837 68.824.318 34.488.519
309.462.568 257.476.486 51.986.082
13 167.264.097 1.795.762 193.648.696 14.212.434 (26.384.599)
13 1.452.383 26.755.229 24.000.000 (25.302.846)
14 119.956 12.657.742 4.944.925 (12.537.786)
15 5.804.993 4.934.583 870.410
16 20.048.037 45.775 21.709.766 45.212 (1.661.729)
194.689.466 259.706.016 (65.016.550)
13 43.172.228 12.378.280 60.227.361 19.813.116 (17.055.133)
13 45.472.010 44.834.103 65.428.845 61.520.432 (19.956.835)
17 144.270.442 17.157.978 121.645.741 17.395.877 22.624.701
18 6.822.538 7.810.446 (987.908)
15 2.830.000 645.000 2.185.000
19 67.343.240 11.675.668 45.702.134 2.064.499 21.641.106
309.910.458 301.459.527 8.450.931
504.599.924 561.165.543 (56.565.619)
814.062.492 818.642.029 (4.579.537)

Conto economico di Brembo S.p.A.

164

(in euro) Note 31.12.2015 di cui con parti
correlate
31.12.2014 di cui con parti
correlate
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 20 780.801.597 105.095.348 713.356.511 96.250.803 67.445.086
Altri ricavi e proventi 21 32.983.575 27.236.184 26.904.277 20.907.932 6.079.298
Costi per progetti interni capitalizzati 22 11.325.565 9.600.541 1.725.024
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci 23 (356.716.036) (88.901.752) (336.148.309) (86.927.763) (20.567.727)
Altri costi operativi 24 (156.520.325) (14.912.265) (138.487.199) (12.001.386) (18.033.126)
Costi per il personale 25 (199.718.431) (5.583.567) (189.394.081) (6.149.302) (10.324.350)
MARGINE OPERATIVO LORDO 112.155.945 85.831.740 26.324.205
Ammortamenti e svalutazioni 26 (34.858.836) (37.118.770) 2.259.934
MARGINE OPERATIVO NETTO 77.297.109 48.712.970 28.584.139
Proventi finanziari 27 7.558.222 6.913.230 644.992
Oneri finanziari 27 (11.325.464) (13.243.075) 1.917.611
Proventi (oneri) finanziari netti 27 (3.767.242) (441.901) (6.329.845) (510.797) 2.562.603
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 28 54.507.855 71.378.612 43.438.622 53.620.590 11.069.233
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 128.037.722 85.821.747 42.215.975
Imposte 29 (24.724.885) (16.997.429) (7.727.456)
RISULTATO NETTO 103.312.837 68.824.318 34.488.519

Conto economico complessivo di Brembo S.p.A.

(in euro) Note 31.12.2015 31.12.2014 Variazione
RISULTATO NETTO 103.312.837 68.824.318 34.488.519
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti 12 1.122.146 (2.530.845) 3.652.991
Effetto fiscale 12 (468.116) 695.982 (1.164.098)
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 654.030 (1.834.863) 2.488.893
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) del periodo:
Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati 12 67.829 91.623 (23.794)
Effetto fiscale 12 (18.653) (25.196) 6.543
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo 49.176 66.427 (17.251)
RISULTATO COMPLESSIVO 104.016.043 67.055.882 36.960.161

166

Rendiconto finanziario di Brembo S.p.A.

(in euro) Note 31.12.2015 31.12.2014
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 11 95.524.769 53.020.668
Risultato prima delle imposte 128.037.722 85.821.747
Ammortamenti/Svalutazioni 34.858.836 37.118.770
Plusvalenze/Minusvalenze (330.792) (180.012)
Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni 16.872.757 10.181.968
Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale 381.460 684.204
Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi 5.451.090 6.531.405
Flusso monetario generato dalla gestione reddituale 185.271.073 140.158.082
Imposte correnti pagate (32.418.686) (15.794.524)
Utilizzi dei fondi relativi al personale (921.043) (1.545.069)
(Aumento) diminuzione delle attività a breve:
rimanenze (6.399.578) 2.501.650
attività finanziarie (2.100) 0
crediti verso clienti e società del Gruppo (20.325.045) (16.410.103)
crediti verso altri e altre attività 692.096 1.590.039
Aumento (diminuzione) delle passività a breve:
debiti verso fornitori e società del Gruppo 22.624.701 (7.778.305)
debiti verso altri e altre passività 9.407.012 11.365.645
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa 157.928.430 114.087.415
(in euro)
Note
31.12.2015 31.12.2014
Investimenti in immobilizzazioni:
immateriali (17.324.951) (14.958.199)
materiali (22.178.697) (24.428.393)
finanziarie (partecipazioni) (9.703.882) (24.192.764)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali 772.704 2.726.625
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni 500.233 0
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento (47.934.593) (60.852.731)
Dividendi pagati nel periodo (52.029.960) (32.518.725)
Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria
accentrata
(55.776.768) (9.012.498)
Variazione valutazione fair value strumenti derivati (684.214) 155.529
Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori 130.002.439 103.152.062
Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine (186.389.225) (72.506.951)
Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento (164.877.728) (10.730.583)
Flusso monetario complessivo (54.883.891) 42.504.101
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
11
40.640.878 95.524.769

Variazioni di patrimonio netto di Brembo S.p.A.

(in euro) Capitale Sociale Altre riserve Utili (Perdite)
portati a nuovo
Risultato
di periodo
Patrimonio Netto
Saldo al 1° gennaio 2014 34.727.914 119.200.301 27.619.779 41.391.335 222.939.329
Destinazione risultato esercizio precedente 8.872.610 (8.872.610) 0
Pagamento dividendi (32.518.725) (32.518.725)
Componenti del risultato complessivo:
Effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 19
emendato
(1.834.863) (1.834.863)
Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge)
di strumenti finanziari derivati (*)
66.427 66.427
Risultato netto 68.824.318 68.824.318
Saldo al 1° gennaio 2015 34.727.914 119.266.728 34.657.526 68.824.318 257.476.486
Destinazione risultato esercizio precedente 357.168 16.437.190 (16.794.358) 0
Pagamento dividendi (52.029.960) (52.029.960)
Riclassifiche (**) 10.997.119 (10.997.119) 0
Arrotondamenti (1) (1)
Componenti del risultato complessivo:
Effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 19
emendato
654.030 654.030
Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge)
di strumenti finanziari derivati (*)
49.176 49.176
Risultato netto 103.312.837 103.312.837
Saldo al 31 dicembre 2015 34.727.914 130.670.191 40.751.626 103.312.837 309.462.568

(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale.

(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito delibera Assemblea del 23 aprile 2015 per acquisto ulteriori azioni proprie.

Pinza freno auto Brembo B-M4, ispirata a Andy Warhol, Pop Art. Elaborazione grafica di Simona Bonora

Con il loro design esclusivo e innovativo, la pinza B-M4, insieme alla B-M8, sono le prime di una nuova famiglia di pinze che distingueranno i nuovi kit Brembo High Performance sul mercato.

Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2015

Attività di Brembo

Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.

La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.

Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.

Forma e contenuto del bilancio separato

Introduzione

Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2015, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).

Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 3 marzo 2016. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci, che ha il potere di apportare le modifiche.

Criteri di redazione e presentazione

Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio della società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.

Relativamente alla presentazione del bilancio, la società ha operato le seguenti scelte:

• per la Situazione patrimoniale-finanziaria sono esposte separatamente le attività correnti, non correnti, le pas-

sività correnti e non correnti. Le attività correnti, che includono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della società o nei dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;

  • per il Conto economico, le voci di costo e ricavo sono esposte in base alla natura degli stessi;
  • per il prospetto del Conto economico complessivo, è stato predisposto un prospetto distinto;
  • per il Rendiconto finanziario, è utilizzato il "metodo indiretto" come indicato nel principio IAS 7.

La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.

Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la recuperabilità delle attività fiscali differite, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, i benefici ai dipendenti e la valutazione circa la probabilità di realizzazione e gli impegni per leasing operativi. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.

In particolare si evidenziano i seguenti elementi:

  • Costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
  • Imposte: le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta pertanto un'attività di stima rilevante da parte del management per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale. Data l'ampia gamma di rapporti commerciali internazionali, la natura a lungo termine e la complessità dei vigenti accordi contrattuali, le differenze che derivano tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali assunzioni, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati.
  • Riduzioni di valore di attività non finanziarie: una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse

unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 2 delle presenti Note illustrative.

– Piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota16 delle presenti Note illustrative.

Variazioni di principi contabili e informativa

I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2015 ed omologati dall'Unione Europea.

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2015:

IFRIC 21 Tributi

L'IFRIC 21 chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. È richiesta l'applicazione retrospettiva per l'IFRIC 21. Questa interpretazione non ha avuto impatti sul bilancio.

Modifiche allo IAS 19 Piani a benefici definiti: employee contribution

La modifica allo IAS 19 chiarisce che, se l'ammontare delle contribuzioni da parte dei dipendenti a piani a benefici definiti è indipendente dal numero di anni di servizio, è permesso all'entità di rilevare queste contribuzioni come riduzione del costo del servizio nel periodo in cui è prestato, anziché allocare le contribuzioni sui periodi di servizio. L'applicazione del nuovo principio non ha avuto effetti sul bilancio.

Piano annuale di miglioramento 2010 – 2012

Questi miglioramenti comprendono:

  • IFRS 2 Pagamenti basati su azioni
  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali
  • IFRS 8 Settori operativi
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali
  • IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate

Le modifiche all'IFRS 2, IFRS 3, IAS 16, IAS 38 e IAS 24 non sono applicabili alla Società.

Piano annuale di miglioramento 2011– 2013

Questi miglioramenti comprendono:

  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali
  • IFRS 13 Valutazione del fair value
  • IAS 40 Investimenti immobiliari

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Le modifiche all'IFRS 3, IFRS 13 e IAS 40 non sono applicabili alla Società.

Nella tabella di seguito rappresentata sono infine indicate le altre modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente bilancio:

Descrizione Omologato alla data
del presente bilancio
Data di efficacia
prevista del principio
IFRS 9 Financial Instruments NO 1 gennaio 2018
IFRS 14 Regulatory deferral accounts NO 1 gennaio 2016
IFRS 15 Revenue from contracts with customers NO 1 gennaio 2018
IFRS 16 Leases NO 1 gennaio 2019
Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28: Applying the
consolidation exception (issued in December 2014)
NO 1 gennaio 2016
Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between
an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014)
NO non definita
Amendments to IAS 1: Disclosure Initiative (issued on 18 December 2014) SI 1 gennaio 2016
Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle (issued on September 2014) SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 27: Equity Method in Separate Financial
Statements (issued in August 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 41: Bearer Plants (issued in June 2014) SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 16 and IAS 38: Clarification of Acceptable
Methods of Depreciation and Amortisation (issued in May 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IFRS 11: Accounting for Acquisitions of Interests
in Joint Operations (issued in May 2014)
SI 1 gennaio 2016
Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses
(issued in January 2016)
NO 1 gennaio 2017
Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) NO 1 gennaio 2017

La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Principi contabili e criteri di valutazione

Aggregazione di imprese e avviamento

Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.

Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.

Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.

Operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale

Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.

Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

Rilevazione e valutazione

Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.

Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.

I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.

Spese successive

I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.

Ammortamenti

L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Terreni Indefinita
Fabbricati 10-35 anni
Impianti e macchinari 5-10 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2,5-10 anni
Altri beni 4-10 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

Leasing

I beni in leasing finanziario (per i quali la società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.

Migliorie su beni di terzi

Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.

Costi di sviluppo, e altre attività immateriali

La società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:

  • il bene è identificabile, ovvero separabile, ossia può essere separato o diviso dall'entità;
  • il bene è controllato dalla società, ovvero la società ha il potere di ottenere futuri benefici economici;
  • è probabile che la società fruirà dei benefici futuri attesi attribuibili al bene.

L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.

Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, in modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo;
  • la capacità di utilizzare l'attività immateriale generata.

Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.

I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".

Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:

Categorie Vita utile
Costi di Sviluppo 3 - 5 anni
Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita Indefinita
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 5 – 10 anni
Altre immobilizzazioni immateriali 3 – 5 anni

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")

L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.

Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.

Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.

Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.

Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.

Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o contrattuale) come risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria un'uscita di risorse per risolvere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima ragionevole dell'importo dell'obbligazione.

I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.

Garanzie sui prodotti

L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.

Benefici ai dipendenti

Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.

Piani a contribuzione definita

I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.

Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.

Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine

I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.

Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.

Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.

I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.

Valutazione del fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

  • nel mercato principale dell'attività o passività; o
  • in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Strumenti finanziari

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.

I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.

Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:

  • (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure
  • (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.

Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).

La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.

La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.

Ricavi, altri ricavi e proventi

I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

• avviene il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene;

  • il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
  • è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
  • i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:

  • a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici dell'attrezzatura, nel caso in cui lo stesso sia valuto come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
  • b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con l'attrezzatura, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valuto come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element")

Proventi/oneri finanziari

Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.

Imposte sul reddito

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.

Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.

Dividendi

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I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.

La società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Gestione dei Rischi Finanziari

Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.

La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.

Rischio di tasso di interesse

Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.

Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo S.p.A. è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo S.p.A. è esposta al rischio della loro fluttuazione.

Brembo S.p.A. stipula contratti di finanziamento a tasso fisso al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili.

Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2015. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 634 migliaia (€ 1.222 migliaia al 31 dicembre 2014), al lordo degli effetti fiscali.

Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.

Rischio di tasso di cambio

Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.

Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).

La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.

La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Inr, €/Czk, €/Chf, €/Aud.

È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.

In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2014 e 2015, è stata applicata ai cambi medi del 2014 e 2015 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) % variazione Effetto incremento
tassi di cambio
Effetto decremento
tassi di cambio
% variazione Effetto incremento
tassi di cambio
Effetto decremento
tassi di cambio
EUR/USD 2,59% (55,1) 58,0 3,96% (265,3) 287,2
EUR/SEK 1,11% (0,7) 0,7 1,95% (4,2) 4,3
EUR/PLN 1,96% (2,3) 2,4 0,79% 0,3 (0,3)
EUR/JPY 2,39% 4,3 (4,6) 2,29% 29,5 (30,9)
EUR/GBP 2,45% 4,2 (4,4) 2,12% 4,9 (5,1)
EUR/CNY 2,74% (61,9) 65,4 4,26% (21,3) 23,1
EUR/INR 3,16% (0,5) 0,6 3,50% 0,3 (0,4)
EUR/CZK 1,00% 2,0 (2,0) 0,49% 0,1 (0,1)
EUR/CHF 3,20% 13,4 (14,3) 0,70% (0,2) 0,2
EUR/AUD 4,26% 0,1 (0,2) N.A. N.A. N.A.

Rischio di commodities

La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2015, così come nel corso del 2014, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A.

Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:

  • verifica costante dei fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere le azioni necessarie tempestivamente (reperimento linee di credito aggiuntive, aumenti di capitale sociale, ecc);
  • ottenimento di linee di credito adeguate;
  • corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, vale a dire finanziare gli investimenti con i debiti a medio lungo termine (oltre ai mezzi propri), mentre coprire i fabbisogni di capitale circolante netto utilizzando linee di credito a breve termine;
  • inclusione della società in strutture di cash pooling al fine di ottimizzare eventuali eccessi di liquidità presenti presso le società partecipanti.

Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.

Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2015 più lo spread relativo.

(in migliaia di euro) Valore
contabile
Flussi Finanziari
Contrattuali
Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Passività finanziarie
Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c 16.622 16.622 16.622 0 0
Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) 193.814 205.211 29.890 145.100 30.221
Debiti verso altri finanziatori 2.090 2.275 571 1.704 0
Debiti commerciali e altri debiti 150.674 150.674 150.674 0 0
Altri debiti finanziari 44.834 44.834 44.834 0 0
Totale 408.034 419.616 242.591 146.804 30.221

Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.

In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:

  • Debiti finanziari netti/Margine Operativo Lordo ≤3,5
  • Debiti finanziari netti/Patrimonio netto ≤1,7.

La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.

Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2015 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.

Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

In particolare, alla data del 31 dicembre 2015, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 92,07% (2014: 96,67%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 210 milioni - nel 2014: € 237 milioni).

Rischio di credito

È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.

Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.

Valutazione del fair value

A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:

– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3
Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value
Contratti a termine in valuta 313
Interest rate swap (68)
Derivato incorporato 864 (134)
Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value 0 0 864 0 245 (134)
Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value
Debiti verso banche correnti e non correnti (196.074) (234.168)
Altre passività finanziarie correnti e non correnti (2.090) (36.227)
Totale Attività (Passività) per le quali viene indicato
il fair value 0 (198.164) 0 0 (270.395) 0

La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:

(in migliaia di euro) 31.12.2015
Saldo iniziale (134)
Movimenti a Conto economico 998
Saldo finale 864

– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:

Fair value
31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
307 97 307 97
44.492 29.400 44.492 29.400
155.475 136.009 155.475 136.009
7.028 7.381 7.028 7.381
57.263 103.429 57.263 103.429
(210.436) (253.876) (217.565) (267.406)
(46.924) (91.536) (46.924) (93.056)
(144.270) (121.646) (144.270) (121.646)
(67.343) (45.702) (67.343) (45.702)
(120) (12.658) (120) (12.658)
864 111 864 111
(203.664) (248.991) (210.793) (264.041)
Valore contabile

Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.

Nello specifico:

  • mutui, debiti verso altri finanziatori e finanziamenti intercompany con durata superiore ai 12 mesi sono stati valutati al fair value, determinato applicando la curva forward dei tassi di interesse lungo la durata residua del finanziamento;
  • crediti, debiti commerciali, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, debiti e crediti verso le banche entro i 12 mesi, sono stati valutati al valore contabile in quanto si ritiene che lo stesso approssimi il fair value;
  • il fair value dei derivati è stato determinato sulla base delle tecniche di valutazione che prendono a suggerimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario.

Illustrazione di Luca Savorani.

Impianto frenante Brembo F1

ispirato a Juan Gris Cubismo

Questo impianto è composto da un disco in carbonio e pinza freno a sei pistoni. Studi sinergici fra ingegneri Brembo e team di F1 hanno permesso un'estremizzazione nel disegno dei fori di ventilazione, con un evidente aumento dello smaltimento termico.

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ANALISI DELLE SINGOLE VOCI

Situazione patrimoniale - finanziaria

1. Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature

I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:

(in migliaia di euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
Costo storico 19.519 68.912 234.399 118.040 20.509 1.707 463.086
Fondo ammortamento 0 (31.471) (189.177) (107.090) (17.765) 0 (345.503)
Consistenza al 1° gennaio 2014 19.519 37.441 45.222 10.950 2.744 1.707 117.583
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 26 1.417 129 52 (1.703) (79)
Acquisizioni 145 914 13.894 6.381 1.365 1.729 24.428
Alienazioni Costo storico 0 (3) (7.383) (1.046) (171) 0 (8.603)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 0 6.055 915 170 0 7.140
Ammortamenti 0 (2.431) (11.983) (5.151) (971) 0 (20.536)
Totale variazioni 145 (1.494) 2.000 1.228 445 26 2.350
Costo storico 19.664 69.849 242.327 123.504 21.755 1.733 478.832
Fondo ammortamento 0 (33.902) (195.105) (111.326) (18.566) 0 (358.899)
Consistenza al 1° gennaio 2015 19.664 35.947 47.222 12.178 3.189 1.733 119.933
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 42 1.041 486 78 (1.687) (40)
Acquisizioni 104 996 10.464 8.128 984 1.503 22.179
Alienazioni Costo storico 0 (14) (9.488) (835) (1.435) 0 (11.772)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 13 9.222 756 1.365 0 11.356
Ammortamenti 0 (2.447) (10.510) (5.796) (933) 0 (19.686)
Totale variazioni 104 (1.410) 729 2.739 59 (184) 2.037
Costo storico 19.768 70.873 244.344 131.283 21.382 1.549 489.199
Fondo ammortamento 0 (36.336) (196.393) (116.366) (18.134) 0 (367.229)
Consistenza al 31 dicembre 2015 19.768 34.537 47.951 14.917 3.248 1.549 121.970

Nel corso del 2015 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 22.179 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.

I decrementi netti per alienazioni, pari a € 416 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti

e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 372 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 41 migliaia.

Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 19.686 migliaia, in diminuzione rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2014: € 20.536 migliaia).

La società non detiene beni in leasing finanziario, in quanto tutti i contratti di leasing sono stati riscattati nel corso dell'anno. Il valore netto contabile delle immobilizzazioni detenute in leasing finanziario ammontava al 31 dicembre 2014 a complessivi € 11.248 migliaia.

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) In leasing Non in leasing In leasing Non in leasing
Terreni 0 19.768 11 19.653
Fabbricati 0 34.537 9.858 26.089
Impianti e macchinari 0 47.951 1.379 45.843
Attrezzature industriali e commerciali 0 14.917 0 12.178
Altri beni 0 3.248 0 3.189
Immobilizzazioni in corso e acconti 0 1.549 0 1.733
Totale 0 121.970 11.248 108.685

Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.

2. Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)

I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:

Costi di sviluppo Diritti di brevetto
e utilizzo opere
dell'ingegno
Altre
immobilizzazioni
immateriali
Totale altre
attività
immateriali
Totale
(in migliaia di euro) A B (A+B)
Costo storico 99.438 25.999 59.543 85.542 184.980
Fondo ammortamento (58.185) (22.551) (51.261) (73.812) (131.997)
Fondo svalutazione (388) (505) 0 (505) (893)
Consistenza al 1° gennaio 2014 40.865 2.943 8.282 11.225 52.090
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 0 14 14 14
Acquisizioni 9.601 940 4.417 5.357 14.958
Alienazioni Costo storico (1.075) (10) (3) (13) (1.088)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 2 2 4 4
Ammortamenti (9.929) (1.205) (4.192) (5.397) (15.326)
Perdita di valore (1.258) 1 0 1 (1.257)
Totale Variazioni (2.661) (272) 238 (34) (2.695)
Costo storico 106.706 26.929 63.971 90.900 197.606
Fondo ammortamento (68.114) (23.754) (55.451) (79.205) (147.319)
Fondo svalutazione (388) (504) 0 (504) (892)
Consistenza al 1° gennaio 2015 38.204 2.671 8.520 11.191 49.395
Variazioni:
Riclassifiche Costo storico 0 0 6 6 6
Acquisizioni 11.326 965 5.034 5.999 17.325
Alienazioni Costo storico 0 (41) (5.862) (5.903) (5.903)
Alienazioni Fondo ammortamento 0 15 5.862 5.877 5.877
Ammortamenti (9.011) (1.026) (4.233) (5.259) (14.270)
Perdita di valore (904) 1 0 1 (903)
Totale Variazioni 1.411 (86) 807 721 2.132
Costo storico 117.128 27.854 63.149 91.003 208.131
Fondo ammortamento (77.125) (24.765) (53.822) (78.587) (155.712)
Fondo svalutazione (388) (504) 0 (504) (892)
Consistenza al 31 dicembre 2015 39.615 2.585 9.327 11.912 51.527

Costi di sviluppo

La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 117.128 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2015 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.011 migliaia.

Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 18.086 migliaia.

L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 11.326 migliaia.

Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 904 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.

Altre attività immateriali

La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 965 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.

L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'implementazione dell'ERP.

3. Partecipazioni

Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:

(in migliaia di euro)

IMPRESE CONTROLLATE 31.12.2014 Acquisizioni e
sottoscrizioni
Vendita Rivalutazioni/
Svalutazioni
31.12.2015
Ap Racing Ltd. 30.720 30.720
Brembo Argentina S.A. 5.401 2.200 (1.773) 5.828
Brembo Brake India Pvt. Ltd. 17.364 17.364
Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. 12.210 12.210
Brembo Czech S.r.o. 31.221 31.221
Brembo Deutschland GmbH 24 24
Brembo Do Brasil Ltda. 10.717 2.758 (13.475)
Brembo Japan Co. Ltd. 79 79
Brembo Mexico S.A. de C.V. 12.579 12.579
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. 28.219 4.536 32.755
Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. 35.500 35.500
Brembo North America Inc. 24.367 24.367
Brembo Poland Spolka Zo.o. 17.903 17.903
Brembo Russia Llc 26 26
Brembo Scandinavia A.B. 557 557
Corporacion Upwards 98 S.A. 4.648 4.648
La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl 3.252 3.252
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. 135 135
Sabelt S.p.A. 2.125 (2.125)
Totale 237.047 9.494 (2.125) (15.248) 229.168

(in migliaia di euro)

IMPRESE COLLEGATE e joint
venture
31.12.2014 Acquisizioni e
sottoscrizioni
Vendita Rivalutazioni/
Svalutazioni
31.12.2015
Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. 24.243 24.243
Petroceramics S.p.A. 500 500
Totale 24.743 24.743

Nel corso del 2015 sono stati effettuati aumenti di capitale per € 2.758 migliaia in Brembo do Brasil Ltda, € 4.536 migliaia in Brembo Nanjing Brake Systems Co.Ltd. e € 2.200 migliaia in Brembo Argentina S.A., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.

Per effetto del versamento in Brembo Argentina S.A. la percentuale di possesso nella stessa è salita al 98,62%, il restante 1,38% è detenuto da Brembo do Brasil Ltda.

In data 12 giugno 2015, con efficacia retroattiva dal 1° giugno 2015, è stato firmato un accordo con gli azionisti di minoranza per la cessione della partecipazione in Sabelt S.p.A. generando una minusvalenza di € 1.625 migliaia.

Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Per le altre partecipazioni in imprese controllate, jv e imprese collegate, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2016-2018 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1-1,5%. Il tasso di sconto utilizzato è pari all'6,9% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.

Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 1.773 migliaia e in Brembo Do Brasil Ltda per € 13.475 migliaia.

Nell'ipotesi di variazione del WACC da 6,9% a 7,4% o del tasso di crescita da 1% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1%), la partecipazione in Brembo Argentina S.A. sarebbe stata svalutata rispettivamente di ulteriori € 756 migliaia e di € 628 migliaia; mentre la partecipazione in Brembo do Brasil Ltda. si sarebbe svalutata rispettivamente di ulteriori € 1.812 migliaia e di € 1.475 migliaia.

4. Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati)

La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2015 è di seguito riportata:

Crediti verso controllanti/collegate/controllate/consociate 9.781 163
Strumenti derivati 417 273
Altro 12 10
Totale 10.517 543

Nell'esercizio 2015 è stata acquisita una nuova partecipazione nella società E-NOVIA per un importo pari a € 210 migliaia.

Nella voce vi è compreso inoltre il credito derivante dal finanziamento concesso a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, per € 9.000 migliaia di nominale, e garantito dalla controllante di quest'ultima (Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A.) con una fidejussione a prima richiesta che prevede, tra l'altro, un impegno di pagamento diretto a nostro favore fino al 70% dell'importo dovuto da Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Il finanziamento è scaduto e, al fine di non pregiudicare le nostre ragioni nelle more di un possibile rinnovo del finanziamento per il quale sono tuttora in corso trattative, Brembo S.p.A. ha agito in via monitoria nei confronti di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e della garante Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. Pur includendolo tra le "Attività non correnti", si ritiene di mantenere l'iscrizione del credito in bilancio per il suo valore nominale (oltre interessi) in quanto non vi sono elementi che ostino al suo completo recupero; nell'esercizio precedente il finanziamento era esposto tra i crediti finanziari a breve.

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5. Crediti e altre attività non correnti

Di seguito la composizione della voce:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 145 145
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 34 34
Totale 179 179

Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.

6. Imposte anticipate e differite

Al 31 dicembre 2015 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:

Totale 13.402 9.550
Imposte differite (3.007) (4.720)
Imposte anticipate 16.409 14.270
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Saldo iniziale 9.550 3.046
Accantonamento imposte differite (92) (180)
Accantonamento imposte anticipate 6.082 6.036
Utilizzo imposte differite ed anticipate (1.055) (23)
Variazione aliquota (597) 0
Altri movimenti (486) 671
Totale 13.402 9.550

Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.

La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:

Attivo Passivo Netto
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014
Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature 0 0 1.641 3.007 (1.641) (3.007)
Costi di sviluppo 0 0 0 94 0 (94)
Crediti verso clienti e verso società del Gruppo 108 80 141 179 (33) (99)
Rimanenze 6.194 6.308 0 0 6.194 6.308
Altre passività finanziarie 527 644 0 0 527 644
Fondi per rischi e oneri 2.431 1.623 0 0 2.431 1.623
Fondi relativi al personale 7.102 5.484 1.225 1.440 5.877 4.044
Altre passività 8 74 0 0 8 74
Altro 39 57 0 0 39 57
Totale 16.409 14.270 3.007 4.720 13.402 9.550

7. Rimanenze

Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Materie prime 27.078 28.869
Prodotti in corso di lavorazione 26.421 21.395
Prodotti finiti 42.540 41.294
Merci in viaggio 4.320 3.905
Totale 100.359 95.463

L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.

La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2015 a € 21.592 migliaia, è qui di seguito riportata:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31.12.2015
Fondo svalutazione magazzino 20.089 5.143 (3.640) 21.592

Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo.

8. Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2015 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il periodo precedente, è così composto:

Totale 155.475 136.009
Crediti verso collegate e joint venture 2.076 2.095
Crediti verso controllate 42.192 36.575
Crediti verso clienti 111.207 97.339
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31.12.2015
Fondo svalutazione crediti 1.654 1.132 (273) 2.513

La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.

Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.

Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati (con esclusione delle note credito da emettere a clienti terzi per € 17.887 migliaia e al netto di fatture da emettere a società controllate, collegate e joint venture per € 6.803 migliaia). Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.

Totale 169.072 148.440
Clienti non quotati 56.833 43.878
Clienti quotati 112.239 104.562
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.

Clienti quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Svalutazione 2015 31.12.2014 Svalutazione 2014
Corrente 102.963 0 98.525 0
Scaduto fino a 30 gg 960 0 508 0
Scaduto da 30 a 60 gg 2.911 0 1.808 0
Scaduto da più di 60 gg 5.405 348 3.721 437
Totale 112.239 348 104.562 437
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 7,95% 5,36%
Totale scaduto e non svalutato 8.928 5.600

Clienti non quotati

(in migliaia di euro) 31.12.2015 Svalutazione 2015 31.12.2014 Svalutazione 2014
Corrente 53.195 9 40.731 0
Scaduto fino a 30 gg 90 0 552 0
Scaduto da 30 a 60 gg 1.082 166 908 0
Scaduto da più di 60 gg 2.466 1.990 1.687 1.217
Totale 56.833 2.165 43.878 1.217
% Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione 2,61% 4,40%
Totale scaduto e non svalutato 1.482 1.930

Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.

Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2016.

9. Altri crediti e attività correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Crediti tributari 7.319 5.291
Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito 3.924 4.671
Altri crediti 3.070 2.676
Totale 14.313 12.638

La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:

Saldo Finale 496 (2.519)
Altri movimenti (341) 66
Pagamenti 32.419 15.795
Imposte correnti - anni precedenti 168 57
Imposte correnti (29.231) (22.887)
Saldo Iniziale (2.519) 4.450
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Tra i crediti tributari è compreso anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.951 migliaia.

I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da crediti IVA e da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.

10. Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro)
31.12.2015
Crediti verso società controllate e collegate
34.634
Strumenti derivati
447
Depositi cauzionali
65
Totale
35.146
29.713
65
486
29.162
31.12.2014

Il credito incluso al 31 dicembre 2014 nella voce "Crediti verso società controllate e collegate", derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l., per € 9.000 migliaia di nominale (oltre interessi), è stato riclassificato alla voce "Altre attività finanziarie" commentate alla nota 4 delle presenti Note illustrative, in quanto la società è stata posta in liquidazione nel corso del secondo semestre 2015.

La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita anche da prestiti a società controllate e collegate, oltre che da crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Il saldo a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata al 31 dicembre 2015 è pari a € 18.287 migliaia. Le posizioni sono in euro e in usd.

Gli strumenti derivati si riferiscono a derivati incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio cambio verso Usd e Jpy.

11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:

nel Rendiconto finanziario 40.641 95.525
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati
Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari (*) (16.622) (7.904)
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 57.263 103.429
Denaro e valori in cassa 63 68
Depositi bancari e postali 57.200 103.361
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.

Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 5.439 migliaia (nel 2014 € 8.479 migliaia).

12. Patrimonio Netto

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 è pari a € 309.463 migliaia, in aumento di € 51.986 migliaia rispetto al 2014.

Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio.

Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.

Capitale sociale

Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2015 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie da € 0,52 nominali cadauna.

Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2014:

Totale azioni in circolazione 65.037.450 65.037.450
Azioni proprie (1.747.000) (1.747.000)
Azioni ordinarie emesse 66.784.450 66.784.450
(n. di azioni) 31.12.2015 31.12.2014

Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2015 non sono state acquistate né vendute azioni della società.

Altre riserve

Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 23 aprile 2015 destinando l'utile dell'esercizio 2014, pari a € 68.824 migliaia come segue:

  • agli azionisti un dividendo lordo ordinario di € 0,6 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
  • agli azionisti, in occasione del ventesimo anniversario della quotazione in Borsa della società, un dividendo lordo straordinario di € 0,2 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, escluse le azioni proprie;
  • alla riserva ex art. 6 comma 2 D.lgs. 38/2005 € 357 migliaia;
  • riportato a nuovo il rimanente.

13. Debiti finanziari e strumenti finanziari derivati

La composizione di tale voce è la seguente:

31.12.2015 31.12.2014
Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale Esigibili
entro l'anno
Esigibili
oltre l'anno
Totale
16.622 0 16.622 7.904 0 7.904
26.550 167.264 193.814 52.323 193.649 245.972
43.172 167.264 210.436 60.227 193.649 253.876
44.834 0 44.834 61.521 24.000 85.521
638 1.452 2.090 3.638 2.377 6.015
0 0 0 270 378 648
45.472 1.452 46.924 65.429 26.755 92.184

Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 34.368 migliaia e per € 10.466 migliaia nei confronti di Brembo Beijing Brake Systems Co.Ltd.

Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".

Nel corso del 2015 si è estinto il leasing finanziario in essere al 31.12.2014 per € 2.741 migliaia.

Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Meno di 1 anno 8.048 7.595
Tra 1 e 5 anni 20.478 19.111
Più di 5 anni 21.032 25.200
Totale 49.558 51.906

La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo è la seguente:

Totale 77.325 129.045 206.370 27.482 266.311 293.793
Euro verso società controllate 10.466 0 10.466 9.806 32.000 41.806
Euro verso terzi 66.859 129.045 195.904 17.676 234.311 251.987
(in migliaia di euro) Tasso fisso Tasso variabile Totale Tasso fisso Tasso variabile Totale
31.12.2015 31.12.2014

Il tasso medio variabile dell'indebitamento della società è pari a 1,64%, mentre quello fisso è pari a 1,61%.

Nel 2015 Brembo S.p.A. ha ottenuto i seguenti finanziamenti a medio lungo termine:

  • finanziamento Mediobanca da 130 milioni che sostituisce i tre finanziamenti Mediobanca per pari importo totale in essere al 31 dicembre 2014;
  • finanziamento agevolato Finlombarda MIUR pari a € 2.439,25 ultima tranche.

Brembo S.p.A. nel 2015 ha inoltre ottenuto i seguenti finanziamenti agevolati non ancora erogati al 31.12.2015: finanziamento agevolato connesso al progetto di ricerca "LIBRA LIght BRAke" da parte del Ministero dello Sviluppo Economico; finanziamento agevolato per il progetto di R&S denominato "TIVANO - Tecnologie Innovative per Velivoli di Aviazione generale di Nuova generaziOne" da parte del MIUR.

Si segnala che, al 31 dicembre 2015, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali. Nel 2012 è stato stipulato un Interest Rate Swap, per il quale, ricorrendone i presupposti, trova applicazione

l'hedge accounting ("cash flow hedge"). L'Interest Rate Swap si è estinto al 31.12.2015.

Viene di seguito indicata la movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge, al lordo degli effetti fiscali:

Valore Finale 0 (68)
Rilasci riserva per regolazioni 71 129
Variazione di fair value (3) (38)
Valore Iniziale (68) (159)
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Al 31 dicembre 2015 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:

Quote scadenti
(in migliaia di euro) Importo
originario
Importo al
31.12.2014
Importo al
31.12.2015
entro l'esercizio
successivo
Quote scadenti
tra 1 e 5 anni
Quote scadenti
oltre 5 anni
Debiti verso banche:
Mutuo BNL
(EUR 50 milioni)
50.000 (150) (150) 0 (150) 0
Mutuo Centrobanca 3 (EUR 30 milioni) 30.000 4.283 0 0 0 0
Mutuo Creberg (EUR 50 milioni) 50.000 4.998 0 0 0 0
Mutuo Unicredit (EUR 10 milioni) 10.000 1.249 0 0 0 0
Mutuo UBI (EUR 25 milioni) 25.000 10.034 5.019 5.033 (14) 0
Mutuo Intesa San Paolo (EUR 30 milioni) 30.000 4.982 0 0 0 0
Mutuo Intesa San Paolo (EUR 50 milioni) 50.000 9.972 0 0 0 0
Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) 25.000 15.602 9.367 6.263 3.104 0
Mutuo Mediobanca (EUR 35 milioni) 35.000 34.851 0 0 0 0
Mutuo UBI (EUR 30 milioni) 30.000 16.815 9.355 7.546 1.809 0
Mutuo Mediobanca (EUR 50 milioni) 50.000 49.698 0 0 0 0
Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) 55.000 48.811 40.686 8.171 32.515 0
Mutuo Mediobanca (EUR 45 milioni) 45.000 44.827 0 0 0 0
Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) 130.000 0 129.537 (463) 100.000 30.000
Totale debiti verso banche 615.000 245.972 193.814 26.550 137.264 30.000
Debiti verso altri finanziatori:
Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82
(Progetto CCM)
2.371 578 296 313 (17) 0
Prestito Finlombarda MIUR 275 253 229 76 153 0
Prestito MIUR BBW 2.443 1.875 1.565 249 1.316 0
Debito verso factor N.A. 568 0 0 0 0
Debiti per leasing 20.788 2.741 0 0 0 0
Totale debiti verso altri finanziatori 25.877 6.015 2.090 638 1.452 0
Debiti verso società collegate/controllate:
Debiti verso società appartenenti al sistema
di tesoreria accentrata
N.A. 43.715 34.368 34.368 0 0
Debiti verso società controllate per finanziamenti
intercompany
40.000 32.000 0 0 0 0
Altri debiti verso società controllate 8.774 9.806 10.466 10.466 0 0
Totale debiti verso società collegate/controllate 48.774 85.521 44.834 44.834 0 0
TOTALE 689.651 337.508 240.738 72.022 138.716 30.000

Posizione finanziaria netta

Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 pari a € 164.951 migliaia e al 31 dicembre 2014 pari a € 212.918 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
A Cassa 63 68
B Altre disponibilità liquide 57.200 103.361
C Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione 447 486
D LIQUIDITÀ (A+B+C) 57.710 103.915
E Crediti finanziari correnti 34.699 29.227
F Debiti bancari correnti 16.622 7.904
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente 26.550 52.323
H Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati 45.472 65.429
I INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) 88.644 125.656
J INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) (3.765) (7.486)
K Debiti bancari non correnti 167.264 193.649
L O bbligazioni emesse 0 0
M Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati 1.452 26.755
N INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) 168.716 220.404
O INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) 164.951 212.918

14. Altre passività non correnti

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso istituti previdenziali 28 2.177
Debiti verso dipendenti 92 7.972
Altri debiti 0 2.509
Totale 120 12.658

Nell'esercizio precedente, i debiti verso istituti previdenziali, i debiti verso dipendenti e la voce altri debiti si riferivano al piano di incentivazione triennale 2013-2015, riclassificato quest'anno nelle passività correnti, in quanto verrà pagato nel corso del 2016.

15. Fondi per rischi ed oneri

206

La composizione di tale voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci 31.12.2015
Altri fondi per rischi e oneri 5.580 4.499 (1.444) 8.635
di cui correnti 645 2.830

Gli altri fondi per rischi e oneri, pari a € 8.635 migliaia, comprendono principalmente il fondo garanzia prodotti per € 3.417 migliaia, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.

16. Fondi per benefici ai dipendenti

La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.

I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.

Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2015:

(in migliaia di euro) 31.12.2014 Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Oneri finanziari Utile/(Perdita)
attuariale
31.12.2015
Trattamento di fine rapporto 21.710 0 (921) 381 (1.122) 20.048

Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.

Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Variazione delle obbligazioni a benefici definiti
Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente 21.710 20.040
Oneri finanziari 381 684
Flussi di cassa
Erogazioni da parte del datore di lavoro (921) (1.545)
Variazioni imputabili alla nuova valutazione
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie (1.122) 3.631
E
ffetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente
valutazione non in linea con le ipotesi)
0 (1.100)
Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo 20.048 21.710
Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani
Flussi di cassa
Totale contributi versati dal datore di lavoro
Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro 921 1.545
Benefici erogati dal datore di lavoro (921) (1.545)
Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria
Piani per obbligazioni a benefici definiti 20.048 21.710
Valore netto dei piani finanziati 20.048 21.710
Valore netto delle passività/(attività) 20.048 21.710
Componenti dei costi previdenziali
Oneri finanziari netti
Oneri finanziari sui piani a benefici definiti 381 684
T
otale oneri finanziari netti
381 684
Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico 381 684
Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo
Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie (1.122) 3.631
E
ffetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente
valutazione non in linea con le ipotesi)
0 (1.100)
Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo (1.122) 2.531
Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico
e nelle altre componenti del Conto economico complessivo
(741) 3.215
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti
Passività (attività) nette del piano a benefici definiti 21.710 20.040
Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico 381 684
Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo (1.122) 2.531
Flussi di cassa
Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro (921) (1.545)
Passività (attività) netta alla fine del periodo 20.048 21.710
Obbligazione a benefici definiti
Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano
Dipendenti in forza 20.048 21.710
T
otale
20.048 21.710
Principali ipotesi attuariali
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività
Tasso di sconto 2,10% 1,80%
Tasso di incremento retributivo N/A N /A
Tasso di incremento delle pensioni N/A N /A
Tasso di inflazione 1,50% 1,75%
Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale
Tasso di sconto 1,80% 3,50%
Tasso di incremento retributivo N/A N /A
Tasso di incremento delle pensioni N/A N /A
Tasso di inflazione 1,75% 2,00%
Analisi di sensitività
Tasso di attualizzazione 1,85% 1,55%
Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti 20.656 22.395
Durata media ponderata della passività (in anni) 11,96 12,45
Tasso di attualizzazione 2,35% 2,05%
Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti 19.458 21.053
Durata media ponderata della passività (in anni) 11,93 12,27

17. Debiti commerciali

Al 31 dicembre 2015 i debiti commerciali risultano composti come segue:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti verso fornitori 127.719 105.005
Debiti verso controllate 12.986 10.176
Debiti verso collegate e joint venture 3.565 6.465
Totale 144.270 121.646

18. Debiti tributari

In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari 6.823 7.810

Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.

Il decremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai maggiori acconti pagati per IRAP, che, per effetto dell'azzeramento del cuneo fiscale nel 2015, è risultata più bassa rispetto al 2014.

19. Altre passività correnti

210

Al 31 dicembre 2015 le altre passività correnti sono così costituite:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti 6.465 5.788
Debiti verso istituti previdenziali 16.180 11.765
Debiti verso dipendenti 36.028 24.143
Altri debiti 8.670 4.006
Totale 67.343 45.702

Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.

I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2016, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.

I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2015, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato, nonché l'intera quota del piano di incentivazione triennale che verrà liquidato nel corso del 2016 e che fino all'esercizio precedente era riportato fra i debiti a lungo termine come evidenziato nella nota 14.

Conto economico

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:

Totale 780.802 713.357
Abbuoni, sconti, resi (11.734) (9.201)
Ricavi lordi per prestazioni 44.057 33.117
Ricavi lordi delle vendite di prodotti 748.479 689.441
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Italia 159.004 20,4% 154.888 21,7% 4.116 2,7%
Germania 177.293 22,7% 160.565 22,5% 16.728 10,4%
Francia 27.065 3,5% 27.526 3,9% (461) -1,7%
Regno Unito 66.041 8,5% 53.165 7,5% 12.876 24,2%
Altri paesi Europa 169.649 21,7% 163.829 23,0% 5.820 3,6%
India 2.493 0,3% 2.185 0,3% 308 14,1%
Cina 3.468 0,4% 374 0,1% 3.094 827,3%
Giappone 25.017 3,2% 18.171 2,5% 6.846 37,7%
Altri Paesi Asia 6.907 0,9% 7.918 1,1% (1.011) -12,8%
Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) 137.301 17,6% 118.189 16,6% 19.112 16,2%
Sud America (Argentina e Brasile) 1.109 0,1% 685 0,1% 424 61,9%
Altri paesi 5.455 0,7% 5.862 0,7% (407) -6,9%
Totale 780.802 100,0% 713.357 100,0% 67.445
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014 Variazione
Auto 565.591 72,4% 506.809 71,0% 58.782 11,6%
Moto 124.284 15,9% 118.150 16,6% 6.134 5,2%
Corse 53.079 6,8% 49.708 7,0% 3.371 6,8%
Veicoli Commerciali 14.570 1,9% 13.934 2,0% 636 4,6%
Varie 23.278 3,0% 24.756 3,4% (1.478) -6,0%
Totale 780.802 100,0% 713.357 100,0% 67.445

21. Altri ricavi e proventi

Sono costituiti da:
--------------------- --
Altri ricavi
Totale
2.770
32.984
2.373
26.904
Contributi vari 1.026 1.657
Plusvalenze da alienazione cespiti 372 614
Riaddebiti vari 28.816 22.260
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.

Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 304 migliaia e per progetti di ricerca e sviluppo per € 722 migliaia.

In particolare in ottemperanza a quanto previsto all'art 5 lettera b) dei decreti di concessione agevolazioni sul Bando di Progetti di Innovazione Industriale "Mobilità Sostenibile" (D.M 19 marzo 2008) si segnala che, per il progetto "LIVE – Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati per il trasporto persone" Codice Domanda: MS01_00007, sono stati complessivamente sostenuti costi pari a € 959 migliaia.

22. Costi per progetti interni capitalizzati

Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 11.326 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 9.601 migliaia nell'esercizio 2014.

23. Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci

La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti 335.743 314.819
Acquisto materiale di consumo 20.973 21.329
Totale 356.716 336.148

24. Altri costi operativi

I costi sono così ripartiti:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Trasporti 13.127 12.480
Manutenzioni, riparazioni e utenze 29.778 28.397
Lavorazioni esterne 40.845 37.948
Affitti 12.551 10.816
Altri costi operativi 60.219 48.846
Totale 156.520 138.487

La voce "altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.

25. Costi per il personale

I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:

Totale 199.718 189.394
Altri costi 18.515 15.840
TFR e altri fondi relativi al personale 8.349 7.907
Oneri sociali 40.721 39.283
Salari e stipendi 132.133 126.364
(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014

Il numero medio e di fine periodo degli addetti della società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:

Dirigenti Impiegati Operai Totale
Media anno 2015 69 1.137 1.749 2.955
Media anno 2014 69 1.090 1.774 2.933
Variazioni 0 47 -25 22
Totale 31.12.2015 71 1.165 1.735 2.971
Totale 31.12.2014 67 1.094 1.699 2.860
Variazioni 4 71 36 111

26. Ammortamenti e svalutazioni

La voce è così costituita:
31.12.2015 31.12.2014
9.011 9.929
934 1.101
92 104
4.233 4.192
14.270 15.326
2.447 2.042
0 389
10.510 11.370
0 613
5.796 5.151
933 971
19.686 20.536
0 0
903 1.257
903 1.257
34.859 37.119

Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

27. Proventi (oneri) finanziari netti

Tale voce è così costituita:

(in migliaia di euro) 31.12.2015 31.12.2014
Differenze cambio attive 6.580 4.409
Proventi finanziari 978 2.504
Totale proventi finanziari 7.558 6.913
Differenze cambio passive (5.152) (4.054)
Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale (381) (684)
Oneri finanziari (5.792) (8.505)
Totale oneri finanziari (11.325) (13.243)
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI (3.767) (6.330)

28. Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni

La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2015 dalle controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., Brembo Russia Llc e AP Racing Ltd. complessivamente per € 59.354 migliaia e da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramis S.p.A. per complessivi € 12.025 migliaia.

La voce accoglie inoltre la minusvalenza pari a € 1.625 migliaia derivante dalla vendita della partecipazione Sabelt S.p.A e la svalutazione delle partecipazioni in alcune società controllate, già precedentemente commentate nella nota 3 delle presenti Note illustrative.

29. Imposte

Tale voce è così costituita:

31.12.2015 31.12.2014
29.231 22.887
(4.338) (5.833)
(168) (57)
24.725 16.997

Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:

31.12.2015 31.12.2014
(in migliaia di euro) IRES IRAP IRES IRAP
Utile ante imposte A 128.038 128.038 85.822 85.822
Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP B 146.375 149.126
C = A +/- B 128.038 274.413 85.822 234.948
Aliquota applicabile (%) D 27,50% 3,90% 27,50% 3,90%
Imposte teoriche E = D * C 35.210 10.702 23.601 9.163
Effetto sulle agevolazioni fiscali F (886) (6.933) (1.672) (3.142)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri
ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili
G (13.254) 54 (11.145) 249
Effetto fiscale sulle differenze temporanee H 1.270 2 1.108 4
Altre differenze temporanee I 2.898 168 4.478 243
Carico d'imposta corrente
registrato a Conto economico M = somma (E - I) 25.238 3.993 16.370 6.517
Imposte differite (1.713) 0 (1.093) 0
(Imposte anticipate) (3.052) (170) (4.493) (247)
Variazione aliquote 597 0 0 0
Accantonamento a fondo imposte e altre imposte (168) 0 (57) 0
Totale (anticipate) e differite N (4.336) (170) (5.643) (247)
Carico d'imposta totale registrato
a Conto economico
M+N 20.902 3.823 10.727 6.270

L'aliquota fiscale effettiva del 2015 è pari a 19,3% (2014: 19,8%).

L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalle svalutazioni indeducibili delle partecipazioni.

30. Parti correlate

La società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.

Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.

I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.

Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.

Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.

Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato alla nota 32.

31. Impegni

Il Consiglio di Amministrazione del 12 Novembre 2015 ha deliberato la ricapitalizzazione di Brembo do Brasil, da eseguire nel corso del 2016, al fine di garantire alla stessa il sostegno finanziario necessario.

32. Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2015 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.

33. Eventi successivi

Il 28 settembre 2015 Brembo S.p.A. ha siglato un accordo per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking System Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il restante 34% del capitale sociale resterà sotto il controllo della società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. Il Gruppo ritiene di valutare come altamente probabile il closing dell'operazione entro il 1° trimestre 2016.

In aggiunta a tale aspetto, non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2015 e fino alla data del 3 marzo 2016.

Stezzano, 3 marzo 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei

Disco freno auto co-fuso, ispirato a Kazimir Severinovicˇ Malevicˇ, Suprematismo. Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Realizzato in due materiali, la ghisa e l'alluminio, ne racchiude i vantaggi: il comportamento in temperatura della ghisa e la leggerezza dell'alluminio. Risponde all'esigenza di riduzione di peso, migliorando la sensazione di frenata negli utilizzi più estremi.

ALLEGATI AL BILANCIO SEPARATO

Allegato 1

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

DENOMINAZIONE SEDE CAPITALE
Ap Racing Ltd. Coventry Regno Unito Gbp 135.935
Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. Pechino Cina Cny 125.333.701
Brembo Czech S.r.o. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca Czk 605.850.000
Brembo Deutschland GmbH Leinfelden-Echterdingen Germania Eur 25.000
Brembo Japan Co. Ltd. Tokyo Giappone Jpy 11.000.000
Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 177.022.179
Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. Nanchino Cina Cny 315.007.990
Brembo North America Inc. Wilmington, Delaware USA Usd 33.798.805
Brembo Poland Spolka Zo.o. Dabrowa Gornizca Polonia Pln 144.879.500
Brembo Russia Llc Mosca Russia Rub 1.250.000
Brembo Scandinavia A.B. Göteborg Svezia Sek 4.500.000
La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl Stezzano (BG) Italia Eur 100.000
Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Qingdao Cina Cny 1.365.700
Brembo Brake India Pvt. Ltd. Pune India Inr 140.000.000
Brembo Do Brasil Ltda. Betim Brasile Brl 37.803.201
Brembo Argentina S.A. Buenos Aires Argentina Ars 113.171.200
Corporacion Upwards 98 S.A. Saragozza Spagna Eur 498.043
Brembo Mexico S.A. de C.V. Apodaca Messico Usd 20.428.836

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

218

VALORE DI BILANCIO
(euro)
QUOTA POSSEDUTA
DALLA SOCIETÀ
CONTROVALORE IN EURO
CAMBIO MEDIO 2015
RISULTATO D'ESERCIZIO CONTROVALORE IN EURO
CAMBIO 31.12.2015
PATRIMONIO NETTO
30.719.578 100,00% 5.347.571 3.882.262 19.701.495 14.459.911
12.209.745 100,00% (52.373) (365.194) 13.045.159 92.109.261
31.221.692 100,00% 16.018.410 437.062.364 36.620.743 989.602.334
24.000 100,00% 27.808 27.808 172.995 172.995
78.953 100,00% 404.675 54.342.432 2.983.938 391.105.073
32.755.134 100,00% (100.569) (701.267) 27.409.491 193.532.943
35.500.000 100,00% 625.881 4.364.266 29.044.615 205.078.220
24.366.972 100,00% 30.966.396 34.361.087 120.289.029 130.958.664
17.902.583 100,00% 82.148.451 343.609.310 264.016.880 1.125.741.575
25.636 100,00% 127.885 8.697.052 123.300 9.947.052
557.400 100,00% 304.140 2.845.075 897.229 8.245.075
3.251.606 100,00% 993.203 993.203 4.833.485 4.833.485
134.998 100,00% 632.942 4.413.506 6.683.166 47.188.495
17.364.178 99,99% 3.764.890 267.966.881 26.347.567 1.897.591.363
99,99% (20.623.558) (76.133.989) (6.760.294) (29.148.362)
5.829.051 98,62% (2.873.047) (29.447.402) 3.766.018 53.090.308
4.647.800 68,00% 419.953 419.953 18.671.832 18.671.832
12.579.053 49,00% 4.103.762 4.553.637 32.820.383 35.731.550

Allegato 2

Elenco delle partecipazioni in imprese collegate e joint venture

SEDE
Stezzano (BG) Italia
Almenno San Bartolomeo (BG) Italia
Milano Italia

I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.

* Esclusa dall'area di consolidamento.

220

CAPITALE PATRIMONIO NETTO RISULTATO D'ESERCIZIO QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ VALORE DI BILANCIO (euro)
Eur 4.000.000 41.943.788 7.745.841 50,00% 24.242.684
Eur 100.000 (4.011.565) (3.785.014) 30,00% 0
Eur 123.750 1.960.096 78.156 20,00% 500.000

Allegato 3

222

Beni rivalutati

(in euro)
Categorie di beni Costo storico Art.10 L.72/83 Legge 413/91
e art. 2425 C.C.
Art. 2501 C.C. Legge 342/00
e 350/03
Valore iscritto
al 31.12.2015
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 117.128.716 117.128.716
Brevetti 17.769.929 3.282.081 21.052.010
Marchio 2.144.144 4.657.443 6.801.587
Altre immobilizzazioni immateriali 63.148.120 775 63.148.895
Totale 200.190.909 775 0 7.939.524 0 208.131.208
Immobilizzazioni materiali:
Terreni 19.768.399 19.768.399
Fabbricati 68.774.927 354.205 1.743.267 70.872.399
Impianti e macchinari 240.495.848 810.721 3.037.711 244.344.280
Attrezzature industriali e commerciali 128.188.910 207.216 2.887.043 131.283.169
Altri beni 21.038.160 90.034 254.239 21.382.433
Immobilizzazioni in corso e acconti 1.548.736 1.548.736
Totale 479.814.980 1.462.176 1.743.267 6.178.993 0 489.199.416
Totale
immobilizzazioni
680.005.889 1.462.951 1.743.267 14.118.517 0 697.330.624

223

Fondi rivalutati

(in euro)
Categorie di beni Fondo storico Art.10 L.72/83 Legge 413/91
e art. 2425 C.C.
Art. 2501 C.C. Legge 342/00
e 350/03
Valore iscritto
al 31.12.2015
Immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo 77.513.898 77.513.898
Brevetti 19.048.229 19.048.229
Marchio 6.220.137 6.220.137
Altre imm.ni immateriali 53.822.347 53.822.347
Totale 156.604.611 0 0 0 0 156.604.611
Immobilizzazioni materiali:
Fabbricati 36.318.529 17.626 36.336.155
Impianti e macchinari 203.974.807 810.721 (8.392.624) 196.392.904
Attrezzature industriali e commerciali 123.148.534 207.216 (6.990.098) 116.365.652
Altri beni 18.044.274 90.034 18.134.308
Totale 381.486.145 1.125.597 0 0 (15.382.723) 367.229.019
Totale
fondi
538.090.756 1.125.597 0 0 (15.382.723) 523.833.630
TOTALE GENERALE 173.496.994

Allegato 4

224

Dettaglio origine, disponibilità e utilizzo delle poste di patrimonio netto

(in euro)
Natura e descrizione Importo Possibilità di utilizzo (*)
Capitale sociale 34.727.914
Riserve di utili 67.707.083
di cui:
Riserva legale 6.945.584 B
Riserva ammortamenti anticipati tassata 556.823 A,B,C
First Time Adoption (FTA ) 9.737.121 A,B,C
Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 654.072 B
Avanzo di fusione 9.061.857 A,B,C
Utili a nuovo 40.751.626 A,B,C
Riserve di capitale 103.714.734
di cui:
Sovraprezzo azioni (**) 26.650.263 A,B,C
Riserva di rivalutazione 12.966.123 A,B,C
Riserva azioni proprie 77.475.897
Riserva azioni proprie in portafoglio (13.475.897)
Fondo L. 46/82 98.348 A,B,C
Utile dell'esercizio 2015 103.312.837
Totale 309.462.568
Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2015:
Costi di sviluppo non ammortizzati
Riserve non distribuibili
Totale non distribuibile
Residua quota distribuibile

Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU:

Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 19.687.050
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre precedenti esercizi
Classificazione nel prospetto delle Variazioni
Quota disponibile
per altre ragioni
per copertura perdite
di Patrimonio netto al 31 dicembre 2015
Capitale Sociale
Altre riserve
556.823 Altre riserve
9.737.121 Altre riserve
654.072 Altre riserve
9.061.857 Altre riserve
40.751.626 Utili/(Perdite) portati a nuovo
26.650.263 Altre riserve
12.966.123 Altre riserve
Altre riserve
Altre riserve
98.348 Altre riserve
103.312.837 Risultato d'esercizio
203.789.070 (1) Patrimonio netto
39.614.818
654.072
40.268.890 (2)
163.520.180 (1)-(2)
  • (*) Possibilità di utilizzo: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci
  • (**) La riserva per sovraprezzo azioni è distribuibile solo nel caso in cui la riserva legale raggiunga il quinto del capitale sociale.

225

Allegato 5

226

Incidenza delle operazioni con parti correlate

(in euro) 31.12.2015
parti
correlate
a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
valore di bilancio totale altre* Società
controllate,
collegate e J.V.
%
Altre attività finanziarie (tra cui investimenti
in altre imprese e strumenti finanziari derivati) 10.517.429 9.781.017 0 9.781.017 93,00
Crediti commerciali 155.475.372 45.405.823 1.137.392 44.268.431 29,20
Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati 35.145.757 34.634.097 0 34.634.097 98,54
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 57.263.150 12.743.804 12.743.804 0 22,25
Debiti verso banche non correnti (167.264.097) (1.795.762) (1.795.762) 0 1,07
Altre passività finanziarie non correnti
e strumenti finanziari derivati
(1.452.383) 0 0 0 0,00
Altre passività non correnti (119.956) 0 0 0 0,00
Fondi per benefici ai dipendenti (20.048.037) (45.775) (45.775) 0 0,23
Debiti verso banche correnti (43.172.228) (12.378.280) (12.378.280) 0 28,67
Altre passività finanziarie correnti
e strumenti finanziari derivati (45.472.010) (44.834.103) 0 (44.834.103) 98,60
Debiti commerciali (144.270.442) (17.157.978) (606.794) (16.551.184) 11,89
Altre passività correnti (67.343.240) (11.675.668) (11.548.300) (127.368) 17,34
31.12.2015
parti
correlate
b)
Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate
sulle voci del Conto economico
valore di bilancio totale altre* Società
controllate,
collegate e J.V.
%
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 780.801.597 105.095.348 4.650.231 100.445.117 13,46
Altri ricavi e proventi 32.983.575 27.236.184 123.229 27.112.955 82,57
Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci (356.716.036) (88.901.752) (21.865) (88.879.887) 24,92
Altri costi operativi (156.520.325) (14.912.265) (5.024.745) (9.887.520) 9,53
Costi per il personale (199.718.431) (5.583.567) (5.582.846) (721) 2,80
Proventi (oneri) finanziari netti (3.767.242) (441.901) (625.572) 183.671 11,73
Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni 54.507.855 71.378.612 0 71.378.612 130,95

* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.

31.12.2014
parti
correlate
Società
controllate,
totale
altre*
collegate e J.V.
valore di bilancio %
0
162.485
162.485 543.499 29,90
1.107.902
38.669.646
39.777.548 136.009.230 29,25
0
29.162.420
29.162.420 29.713.382 98,15
19.052.689
0
19.052.689 103.428.754 18,42
(14.212.434)
0
(14.212.434) (193.648.696) 7,34
0
(24.000.000)
(24.000.000) (26.755.229) 89,70
(4.944.925)
0
(4.944.925) (12.657.742) 39,07
(45.212)
0
(45.212) (21.709.766) 0,21
(19.813.116)
0
(19.813.116) (60.227.361) 32,90
0
(61.520.432)
(61.520.432) (65.428.845) 94,03
(754.523)
(16.641.354)
(17.395.877) (121.645.741) 14,30
(1.936.497)
(128.002)
(2.064.499) (45.702.134) 4,52
31.12.2014
parti
correlate
Società
controllate,
totale
altre*
collegate e J.V.
valore di bilancio
96.250.803
4.240.199
92.010.604
713.356.511
20.907.932
4.930
20.903.002
26.904.277
(86.927.763)
(7.651)
(86.920.112)
(336.148.309)
(12.001.386)
(5.341.427)
(6.659.959)
(138.487.199)
(6.149.302)
(6.153.603)
4.301
(189.394.081)
(510.797)
(765.486)
254.689
(6.329.845)
53.620.590
0
53.620.590
43.438.622

Illustrazione di Fabrizio Spadini.

Pinza freno auto Brembo quattro pistoni

ispirati a Giorgio De Chirico Metafisica

Questa geometria garantisce una riduzione della massa dell'8%, grazie alla diminuzione del materiale nei punti meno stressati, permettendo di ridurre il consumo di carburante e le emissioni inquinanti.

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione del Collegio Sindacale per l'assemblea di approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015

Signori Azionisti,

in via preliminare Vi ricordiamo che l'Assemblea tenutasi il 29 aprile 20141 ha nominato, per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale composto da Raffaella Pagani (Presidente), Milena Motta (Sindaco Effettivo), Sergio Pivato (Sindaco Effettivo). I membri del Collegio Sindacale sono anche membri dell'Organismo di Vigilanza.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il Collegio Sindacale ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ., dall' art. 149 del D.Lgs. 58/1998 e dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 in merito al rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nello svolgimento della propria funzione il Collegio Sindacale:

  • ha svolto nell'esercizio 2015 n. 8 incontri di verifica e partecipato a tutte le riunioni dell'Assemblea e del Consiglio di Amministrazione (n. 8 riunioni del Consiglio di Amministrazione e n.1 Assemblea degli Azionisti) ed, in trattazione congiunta, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi (n. 6 riunioni), nonché, tramite il Presidente del Collegio, agli incontri del Comitato Remunerazione e Nomine (n. 2 riunioni);
  • ha ricevuto periodicamente dagli Amministratori ampia e dettagliata informativa sull'andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle sue Società controllate, nonché sull'andamento delle attività e dei progetti strategici avviati.

Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2459, comma 2 del codice civile, e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:

    1. Sulla base delle informazioni disponibili, il Collegio Sindacale non ha rilevato violazioni della legge o dello Statuto, né operazioni manifestatamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi o in contrasto con le delibere assembleari assunte, o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale e la sua continuità.
    1. Tra le operazioni societarie di maggior rilievo avvenute nel corso dell'esercizio, che hanno avuto, tra l'altro, impatto sull'assetto organizzativo del Gruppo, segnaliamo:
  • la sottoscrizione di un accordo per l'acquisizione della partecipazione di maggioranza (66%) di ASIMCO Meilian Braking Systems, Società cinese operante nel mercato dei sistemi frenanti, il cui perfezionamento del closing è previsto nei prossimi mesi;

1 Elezione avvenuta sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).

  • la cessione, perfezionatasi in data 1° maggio 2015, del rimanente 70% della partecipazione in Belt & Buckle s.r.o. da Sabelt S.p.A. a Indiana Mills & Manufacturing Inc.;
  • la cessione, perfezionatasi in data 1° giugno 2015, del 65% della partecipazione detenuta dalla Società in Sabelt S.p.A. ai soci di minoranza (famiglia Marsiaj e Paolo d'Ormea);
  • l'acquisto di una partecipazione di minoranza (2,8% del capitale sociale) in E-Novia S.r.l., spin-off dell'Università di Bergamo/Politecnico di Milano.
    1. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, in merito a:
  • l'assetto organizzativo, che risulta adeguato ed idoneo rispetto alle dimensioni ed alla complessità gestionale ed operativa della Società e del Gruppo;
  • il funzionamento del sistema di controllo interno e di quello amministrativo-contabile, che consentono, in quanto adeguati ed affidabili, di rappresentare correttamente i fatti di gestione, nel pieno rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114 comma 2 del D.Lgs. 58/1998.
    1. Nel corso del 2015, la Società non ha compiuto operazioni atipiche o inusuali con terzi, con Società infragruppo o con parti correlate o operazioni in grado di incidere in maniera significativa sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
    1. Relativamente alle operazioni infragruppo o con parti correlate di natura ordinaria intervenute nel periodo, di cui la Società ha fornito specifiche e puntuali informazioni nelle relazioni finanziarie periodiche; diamo atto che dette operazioni sono state poste in essere nell'interesse della Società e nel rispetto della Procedura per Operazioni con Parti Correlate redatta in data 12 novembre 2010, in conformità al Regolamento Consob2 .
    1. Rispetto alla Procedura per Operazioni con Parti Correlate, segnaliamo che, in corso d'esercizio, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, sono stati aggiornati gli Indici delle Operazioni di maggiore Rilevanza sulla base dei Dati di Bilancio 2014 e confermato il Parametro "soglia" per l'identificazione delle Operazioni Esigue (Euro 250.000,00). Inoltre, a fine 2015, la Società, previo parere positivo del Comitato Controllo e Rischi, ha provveduto all'aggiornamento di alcuni paragrafi della Procedura Parti Correlate al fine di adeguarla alle modifiche organizzative intervenute all'interno della Direzione Amministrazione e Finanza.
    1. Nell'ambito del piano di acquisto e vendita di azioni proprie, deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 20 Aprile 2015, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, non sono state compiute operazioni di acquisto o di vendita. Alla data del 31 dicembre 2015 la Società detiene pertanto un totale di 1.747.000 azioni proprie, che rappresentano il 2,616% del capitale sociale, ad un prezzo medio di carico di € 7,71 e per un valore complessivo di € 13.475.897.
    1. Nel corso delle verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha incontrato il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione Internal Audit ed i rappresentanti della Società di Revisione 3 , per avere informazioni sull'attività svolta e sui programmi di controllo. Sul punto, non sono emersi dati ed informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati. Il Collegio ha inoltre scambiato costantemente e tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti con il Comitato Controllo e Rischi.
    1. Sul processo di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale ha verificato la costante attività di aggiornamento a livello di Gruppo del sistema di norme e procedure amministrativo-contabili a presidio del processo di formazione e diffusione delle relazioni ed informazioni finanziarie, che risultano idonee a consentire il rilascio delle

2 Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.

3 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 Aprile 2014, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. per gli esercizi dal 2014 al 2021.

232

attestazioni ai sensi dell'art. 154 del D.Lgs. 58/1998. L'effettiva applicazione e l'affidabilità delle procedure contabili ed amministrative è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi delle strutture interne competenti (la Funzione Internal Audit), attraverso un piano di monitoraggio che ha interessato sia l'ambiente di controllo e di Governance, sia i controlli chiave a livello di processo delle entità rilevanti e dei processi rilevanti. È stato, tra l'altro, aggiornato lo Schema di Riferimento per la Redazione dei documenti contabili e societari ex art. 154 bis (approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 3 Marzo 2016, previo esame da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale) alla luce del rafforzamento, sia in termini qualitativi che quantitativi (nuove risorse coinvolte, nuove attività e strumenti informatici dedicati, ecc.), delle attività svolte in ambito 262, con particolare riferimento alle azioni implementate in tema di testing, di validazione e monitoraggio dei piani di miglioramento nonché agli strumenti di gestione e di consuntivazione delle verifiche tramite l'utilizzo di un portale dedicato.

    1. Durante le verifiche periodiche, il Collegio Sindacale ha ricevuto costante informativa circa l'andamento della situazione finanziaria e dei finanziamenti ricevuti da istituti bancari. In corso d'esercizio, l'organo amministrativo ha altresì assunto delibere al fine di sostenere sotto il profilo economico-finanziario alcune Società del gruppo tramite la loro ricapitalizzazione (Brembo Argentina S.A. e Brembo do Brasil Ltd.) oppure anche attraverso il rilascio di Parent Guarantees per l'emissione di linee di credito a favore di Società controllate (Brembo Mexico sa de CV, Brembo North America Inc., Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., Brembo Nanjing Foundry Ltd. e Qingdao Trading Co. Ltd.). In merito agli aspetti finanziari, si precisa che le Società controllate operano sia con controparti bancarie, sia beneficiando di forme di tesoreria centralizzata dove questo è consentito dal punto di vista legale e fiscale; in particolare, sono in essere tre sistemi di cash pooling zero balance in EUR e USD, con Pooler Brembo S.p.A. e in CNY con Pooler Brembo Nanjing Foundry.
    1. Con riferimento alle disposizioni di cui all'art. 36, comma 1 del Regolamento Mercati (Delibera Consob n. 16191 del 20 ottobre 2007), che si applicano alle Società controllate identificate dalla Società come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria: il Collegio Sindacale ha accertato che i flussi informativi forniti dalle Società controllate Extra-UE, indicate ai sensi della predetta normativa, sono adeguati a far pervenire regolarmente alla Società ed al revisore i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato e consentono di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2015 le Società a cui si applicano tali disposizioni sono quelle controllate indicate da Brembo come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.
    1. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle raccomandazioni previste dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate di Borsa Italiana, cui la Società ha aderito, e dei requisiti di appartenenza al Segmento STA R, verificando la conformità del sistema di Corporate Governance di Brembo alle raccomandazione espresse dal suddetto codice e di cui è stata fornita una dettagliata informativa nell'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 3 marzo 2016 e disponibile sul sito internet della Società.
    1. Nel corso del 2015, in particolare, la Società ha preso atto delle modifiche intervenute nel Codice di Autodisciplina a luglio 2015 in tema di Corporate Social Responsability e di rafforzamento dei presidi aziendali di legalità e trasparenza ed, avendo il Consiglio di Amministrazione ritenuto il sistema di Governance di Brembo già allineato nella prassi operativa alle nuove raccomandazioni, le stesse sono state formalmente recepite nel Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A., disponibile nella sua versione aggiornata sul sito internet della Società.
    1. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare la sussistenza e la permanenza dei requisiti di professionalità e indipendenza dei propri membri e dei Sindaci stessi, prendendo atto delle diverse dichiarazioni rilasciate, i cui esiti sono descritti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF.
    1. Il Collegio Sindacale è stato inoltre informato sui risultati della Board Performance Evaluation 2015 condotta dal Lead Independent Director, focalizzata sulla verifica delle azioni implementate dalla Società per migliorare le criticità emerse dalla Board Performance Evaluation 2014; e dell'applicazione in Brembo delle nuove raccomandazioni introdotte dal Codice di Autodisciplina a luglio 2015, dalla quale è risultato un giudizio unanime positivo sul sistema di governo di Brembo e sul funzionamento del Consiglio e dei Comitati di Governance.
    1. Si dà atto che è proseguita nel 2015 l'attività di Induction intrapresa dalla Società a seguito del rinnovo delle cariche sociali, diretta ad approfondire la strategia di crescita del Gruppo di breve, medio e lungo periodo.
    1. Il Collegio Sindacale ha altresì accertato l'adeguatezza delle indicazioni di merito e procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni e Nomine (alle cui riunioni ha partecipato il Presidente del Collegio Sindacale) per la definizione e l'attuazione delle Politiche di remunerazione di medio-lungo periodo, nonché espresso parere favorevole alle politiche d' incentivazione monetaria, annuale e triennale, in riferimento all'Organo Amministrativo, agli Amministratori Esecutivi e all'Alta Dirigenza. Le Politiche di Remunerazione 2016, ivi incluse le caratteristiche del nuovo Piano di Incentivazione monetaria triennale (2016-2018), sono quindi state descritte nella Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'art. 123 ter del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2016 e sottoposta al voto consultivo della prossima Assemblea degli Azionisti. Si precisa che dal 2016 è stata inserita sia nel sistema incentivante di breve termine (MBO) che nel nuovo sistema incentivante di lungo termine (LTI P 2016-2018) la clausola di Clawback, così come richiesto dal Codice di Autodisciplina (punto f dell'art. 6.C.1); tale clausola consente alla Società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione (o di trattenere componenti oggetto di differimento), la cui assegnazione è stata determinata sulla base di dati o informazioni che si rivelino in seguito manifestamente errati o dovuti a casi di comportamenti fraudolenti o di colpa grave dei destinatari.
    1. Il Collegio Sindacale, unitamente al Comitato Controllo e Rischi (in talune occasioni ed in funzione di specifici argomenti, attraverso riunioni tenute in forma congiunta al fine di ottimizzare lo scambio di informazioni e condividere i rispettivi pareri), ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Gestione del Rischio attraverso:
  • incontri trimestrali con il Direttore Internal Audit, al fine di ricevere informazioni:
    • (i) sui risultati di audit finalizzati all'identificazione e valutazione dei principali rischi, alla verifica del Sistema di Controllo Interno, del rispetto della legge, delle procedure e dei processi aziendali, nonché sulle attività di implementazione dei relativi piani di miglioramento;
    • (ii) in merito allo stato di avanzamento del Piano di Audit 2015 e, tra l'altro, dei risultati delle verifiche periodiche svolte sui sistemi di rilevazione contabile anche in un'ottica di miglioramento dell'affidabilità dei sistemi informatici;
    • (iii) sul nuovo Piano triennale di Audit 2016-2018 ed il Budget 2016 della Funzione predisposti ed illustrati dal Direttore Internal Audit ed approvati dal Consiglio di Amministrazione il 3 Marzo 2016, previo positivo parere del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale stesso;
  • incontri periodici con il Risk Manager volti all'acquisizione periodica di informazioni sullo stato di avanzamento del progetto di Enterprise Risk Management con focus sui rischi ritenuti maggiormente rilevanti dal Top Management per il Gruppo Brembo, identificati attraverso un modello proattivo di governo dei rischi che risulta adeguato a fornire al Board e al Management uno strumento a supporto del processo decisionale, nonché ad anticipare, mitigare ovvero gestire le esposizioni a rischi significativi ed importanti per la Società.

Nel corso del 2015, il Collegio Sindacale ha avuto modo di esaminare e valutare positivamente due documenti significativi per l'attuazione del Sistema di controllo Interno e Gestione dei Rischi, che sono stati revisionati dalle proposte funzioni aziendali, quali le Linee guida per il sistema di controllo interno e rischi e le Politiche per l'attuazione del sistema di controllo interno e Rischi oltre all'aggiornamento di alcune procedure e istruzioni aziendali della Direzione Internal Audit, tra cui la "PG.W.IA-02 Processo di Audit" e la "PG.W.IA-03 Attività di Follow-up" e la "PG.W.IA-04 Control Risk Self Assessment".

    1. Dalle verifiche effettuate e dalle informazioni ricevute è emerso che il Sistema di Controllo e Gestione Rischi risulta adeguato nel suo complesso ed idoneo a perseguire la prevenzione dei rischi, nonché ad assicurare un'efficace applicazione delle norme di comportamento aziendale. Altresì, la struttura organizzativa del Sistema stesso garantisce il coordinamento tra i diversi soggetti e le funzioni coinvolte, anche attraverso un costante flusso informativo tra i vari attori, non sussistono pertanto rilievi da sottoporre all'Assemblea.
    1. Il Collegio Sindacale, i cui membri sono anche componenti dell'Organismo di Vigilanza, ha partecipato a tutti gli incontri svolti nel corso del 2015 (n. 5 riunioni), in modo da verificare costantemente i processi di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (di seguito "Modello 231"), il suo funzionamento, nonché l'idoneità e l'efficacia a prevenire ogni responsabilità in relazione ai c.d. reati presupposto, attraverso l'implementazione delle opportune procedure e misure preventive. I risultati di tali attività sono descritti in dettaglio nelle relazioni dell'Organismo svolte periodicamente al Consiglio di Amministrazione; in via generale l'Organismo di Vigilanza ha confermato la tenuta dell'impianto generale del Modello 231 anche rispetto alle modifiche legislative intervenute nel corso del 2015 e che le attività di assurance/monitoraggio svolte da Internal Audit, di Risk Assessment 231 e le azioni di diffusione e di formazione interna alla Società sul Modello 231 proseguono in modo costante.
    1. La Società ha infatti aggiornato il proprio Modello 231, attraverso la diffusione della Quinta Edizione (approvata del Consiglio di Amministrazione del 30 luglio 2015), le cui principali modifiche hanno riguardato, relativamente alla Parte Generale:
  • l'aggiornamento della lista dei reati in base alle novità normative introdotte dalla Legge 22 maggio 2015, n. 68 e dalla Legge 27 maggio 2015, n. 69 e l'allineamento alle Linee Guida Confindustria 2014;
  • la rafforzata descrizione dei ruoli organizzativi di Brembo S.p.A. coinvolti nelle attività di adeguamento e monitoraggio del Modello 231;
  • il richiamo alle Brembo Corporate & Compliance Tools (set di presidi e procedure di controllo atti a garantire l'efficacia del sistema di controllo preventivo predisposto in Brembo, rilevante anche ai fini del D. Lgs. 231/2001 ed applicabili alle Società italiane ed estere del Gruppo) ed ai programmi di local compliance del Gruppo.

Con riferimento alle Parti Speciali del Modello 231 la Società ha ritenuto adeguati i protocolli già esistenti ai fini della prevenzione dei reati oggetto di nuova introduzione e, pertanto, non sono state introdotte nuove Parti Speciali ad hoc, ad eccezione dell'integrazione della Parte Speciale già esistente per i reati di ricettazione e riciclaggio, in base ai risultati emersi dal risk assessment sui processi sensibili rispetto al nuovo reato presupposto di "Auto-riciclaggio" ex art. 648-ter 1 c.p. di cui all'art. 25-octies del D. Lgs. 231/2001, così come introdotto con Legge n. 186 del 15 dicembre 2014.

    1. Sono inoltre proseguiti i programmi di legal compliance presso le principali Società del gruppo, le quali, attraverso l'attività di risk assessment e di gap analysis, hanno consentito di verificare lo stato di conformità alle normative locali e definire gli eventuali piani di miglioramento.
    1. L'Organismo di Vigilanza ha inoltre monitorato costantemente il canale predisposto per ricevere segnalazioni su possibili violazioni del Modello 231, del Codice Etico e del Codice di Anticorruzione, esaminando di volta in volta le segnalazioni pervenute; dalle cui valutazione, non sono emersi casi di violazioni rilevanti ai fini di quanto previsto dal D. Lgs. 231/01.
    1. Il Collegio Sindacale ha incontrato con periodicità gli esponenti della Società di Revisione, Reconta Ernst & Young S.p.A., ricevendo costantemente informativa in merito ai piani di lavoro e di verifica predisposti, al loro stato avanzamento, ed ai relativi risultati, e non sono emersi dati e/o aspetti rilevanti in relazione a problematiche di competenza del Collegio Sindacale e tali da essere evidenziati.
    1. La Società di Revisione, Reconta Ernst & Young S.p.A., ha rilasciato:

234

• in data 21 Marzo 2016 la relazione di cui al terzo comma dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, segnalando che non sono emerse questioni fondamentali in sede di revisione, né criticità significative nel sistema di controllo interno con riferimento al processo di informativa finanziaria;

  • in data 21 Marzo 2016 la relazione prevista dall'art. 14 del D.Lgs. 39/2010, esprimendo un giudizio senza rilievi o carenze significative, che richiedano richiami d'informativa.
    1. Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione di cui all'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, verificando la natura e l'entità degli incarichi ricevuti da Brembo S.p.A. o dalle Società del Gruppo per servizi diversi dalla revisione legale, il cui dettaglio è fornito nelle Note Illustrative al bilancio consolidato, ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti in tema di pubblicità dei corrispettivi. Tali incarichi ed il relativo corrispettivo risultano adeguati alla dimensione ed alla complessità dei lavori effettuati e quindi compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di revisione legale dei conti.
    1. Il Collegio Sindacale dà atto, infine, che non sono state presentate denunce ex art. 2408 c.c., né sono pervenuti esposti di altro genere.

In base all'attività svolta ed alle informazioni ottenute, il Collegio Sindacale ritiene quindi di poter confermare che non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze tali da richiedere la loro segnalazione alle Autorità di vigilanza o tali da essere menzionate nella presente Relazione. Il Collegio Sindacale esprime quindi parere favorevole all'approvazione del bilancio di Brembo al 31 dicembre 2015 ed alle proposte di destinazione dell'utile e di distribuzione del dividendo formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Stezzano, 21 Marzo 2016

IL COLLEGIO SINDACALE f.to Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) f.to Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) f.to Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Alberto Bombassei, in qualità di Presidente, e Matteo Tiraboschi, in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Brembo S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso del periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 è basata su di un processo definito da Brembo S.p.A. in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Tradway Commission che rappresenta un frame work di riferimento generalmente accettato a livello internazionale. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

3 marzo 2016

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