Annual / Quarterly Financial Statement • May 6, 2016
Annual / Quarterly Financial Statement
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Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
| Cariche sociali | 3 |
|---|---|
| Relazione sulla gestione | 5 |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea dei soci | 32 |
| Prospetti di Bilancio | 33 |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | 34 |
| Conto Economico | 35 |
| Conto Economico Complessivo | 36 |
| Rendiconto finanziario | 37 |
| Prospetto delle variazioni dei conti di patrimonio netto | 38 |
| Note Illustrative | 39 |
| Informazioni di carattere generale relative ad A2A Trading S.r.l. | 41 |
| Schemi di bilancio | 42 |
| Variazioni di principi contabili internazionali e di accounting policy | 43 |
| Principi contabili e criteri di valutazione | 48 |
| Note illustrative alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria | 59 |
| Indebitamento finanziario netto | 68 |
| Note illustrative alle voci di Conto economico | 69 |
| Nota rapporti con le parti correlate | 84 |
| Operazioni non ricorrenti | 85 |
| Garanzie ed impegni con terzi | 86 |
| Altre informazioni | 87 |
| Allegati alle note illustrative | 101 |
| Allegato n. 1 Prospetto delle variazioni delle immobilizzazioni immateriali | 102 |
| Allegato n. 2 Principali dati patrimoniali ed economici dell'ultimo bilancio approvato della | |
| Controllante A2A S.p.A. | 103 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 105 |
| Relazione della Società di Revisione | 113 |
Presidente Masi Massimiliano Spiridione
Amministratori Annamaria Arcudi Maria Ester Benigni Paolo Franco Pedergnana Carmelo Geniale
Presidente Francesco Orioli
Sindaci effettivi Antonio Fezzi Mauro Segalini
Sindaci supplenti Lorenzo Cavallini Alessandra Ungaro
Società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
La società è a socio unico ed è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di A2A S.p.A.
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| Vendite elettricità (Milioni di kWh) | 49.736 | 49.632 |
|---|---|---|
Signori soci,
il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stato redatto secondo le disposizioni di legge in materia di bilancio ed è sottoposto a revisione legale completa da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Il capitale sociale di A2A Trading S.r.l., risulta pari a 1.000 migliaia di euro interamente sottoscritto e versato da A2A S.p.A..
Il risultato d'esercizio è risultato positivo per 88.727 migliaia di euro.
A2A Trading S.r.l. è la società a cui è affidata la gestione del portafoglio energetico del Gruppo A2A, ivi inclusa l'attività di compravendita di energia elettrica e di combustibili gassosi e non gassosi sui mercati all'ingrosso nazionali ed internazionali. Nei paragrafi a seguire vengono illustrati lo scenario macroeconomico e il quadro normativo e tariffario dei settori di riferimento in cui opera la Vostra società.
Il 2105 è stato un anno nel quale l'economia globale ha scontato gli effetti di diversi fattori di instabilità. La crescita economica a livello mondiale registra una battuta d'arresto attestandosi a +3,1% contro un +3,3% del 2014, secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Tale ribasso è ascrivibile alla frenata della crescita in Cina e nelle economie emergenti quali Brasile e Russia, al calo del prezzo del petrolio ed alla stretta monetaria avviata dalla Federal Reserve (FED) a fine anno.
I dati sul PIL cinese nel quarto trimestre 2015 certificano la discesa del ritmo di espansione dell'economia di Pechino sotto la soglia del 7%. Nell'intero 2015 l'espansione è stata del 6,9% che per la Cina corrisponde a un record negativo: si tratta del risultato peggiore da ben 25 anni, al minimo dal 1990. Il rallentamento dell'economia è legato soprattutto alle attività manifatturiere. La produzione dell'acciaio è scesa del 2,3% nel 2015, quella di energia elettrica dello 0,2% così come quella del carbone. Il calo della produzione di acciaio riflette il rallentamento in settori come la meccanica, l'edilizia e la cantieristica navale. Gli Stati Uniti hanno ripreso ad essere la "locomotiva" principale dell'economia dei paesi industrializzati con una crescita del 2,6% nel 2015 ed una attesa del 2,8% per il 2016. Gli Stati Uniti si sono lasciati definitivamente alle spalle la crisi del 2008-2009 riuscendo anche a contenere la disoccupazione.
Nell'anno 2015 il PIL dell'Eurozona si attesta all'1,5% grazie all'incremento dei consumi privati sostenuti dalla caduta del prezzo del petrolio e dall'aumento dei redditi da lavoro dipendente. Da segnalare la crescita dell'economia tedesca nel 2015 con il PIL in rialzo dell'1,7% rispetto al 2014, registrando così il sesto aumento consecutivo (Fonte: FMI).
Relativamente all'Italia, l'Istat conferma le stime di ottobre con una crescita del PIL a +0,8% nel 2015 caratterizzata dal recupero della domanda interna. Rimangono invece deboli gli investimenti delle aziende. Segnali di lento miglioramento arrivano anche dal mercato del lavoro con l'occupazione in crescita dello 0,9% nel 2015.
L'inflazione mondiale è rimasta sostanzialmente inalterata su bassi livelli nelle principali economie avanzate. Al di fuori dell'OCSE perdurano generali pressioni deflazionistiche in Cina ed India, mentre l'indice dei prezzi al consumo si mantiene elevato in Russa e in Brasile.
L'inflazione resta fiacca nell'Area Euro con l'indice dei prezzi al consumo di dicembre che si attesta a +0,2%, lontanissimo dall'obiettivo europeo del 2%. A lasciare il segno è stato, soprattutto nella seconda parte dell'anno, il crollo dei prezzi del petrolio e quindi della componente energetica, che la politica monetaria della BCE è riuscita solo parzialmente a contrastare.
Relativamente all'Italia l'inflazione rallenta per il terzo anno consecutivo, portandosi a +0,1% nel 2015 da +0,2% del 2014. (Fonte: Istat).
Con riferimento ai tassi di interesse si segnala che il rialzo, deciso nella riunione del 15 e 16 dicembre della Federal Reserve (FED), ha avuto effetti complessivamente contenuti sui rendimenti a lungo termine. Nella riunione di dicembre 2015, il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di non intervenire e ha così mantenuto il tasso di riferimento allo 0,05%, il tasso sui depositi a un 0,3% mentre quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale è stato confermato allo 0,3%. L'accentuazione della politica monetaria espansiva della BCE e l'avvio del rialzo dei tassi negli Stati Uniti si sono riflessi in maniera contenuta sul cambio EUR/USD, che dalla metà di ottobre si è deprezzato di circa il 4% nei confronti del dollaro. Il tasso di cambio medio EUR/USD si è attestato a 1,11 dollari nell'anno 2015, in contrazione del 16% rispetto al 2014.
Le prospettive di crescita dell'economia mondiale si sono indebolite e la ripresa sarà più graduale, in particolare nei mercati emergenti e nei Paesi in via di sviluppo, di quanto previsto in precedenza.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) le attuali previsioni di crescita globale sono soggette a rischi di ribasso collegati agli aggiustamenti in atto: un generalizzato rallentamento delle economie emergenti, il riequilibrio della Cina, il calo dei prezzi delle materie prime e la graduale uscita da condizioni monetarie straordinariamente accomodanti negli Stati Uniti (la politica monetaria della FED). Se queste sfide non fossero gestite con successo la crescita globale potrebbe deviare dalle attese previste.
Per quanto riguarda le stime il FMI prevede che l'economia mondiale crescerà rispettivamente del 3,4% nel 2016 e del 3,6% l'anno successivo, le economie avanzate viaggeranno invece ad un ritmo del 2,1% sia nel 2016 che nel 2017. Per quanto concerne gli Stati Uniti è previsto un +2,6% in entrambi gli anni condizionato dal rafforzamento del dollaro. Confermate le stime di crescita per la Cina: +6,3% nel 2016 e +6,0% nel 2017. Per quanto riguarda le economie emergenti, il prodotto interno lordo della Russia si contrarrà quest'anno più del previsto (calo dell'1,0%), per tornare a crescere nel 2017. Il FMI ha drasticamente rivisto al ribasso le già pessime previsioni economiche sul Brasile: per quest'anno si attende una recessione pari al 3,5% del PIL dopo il pesantissimo - 3,8% già accusato nel 2015. Per il 2017 invece, l'istituzione prevede una stagnazione, con una variazione nulla del PIL. Confermate ed in controtendenza invece le stime per l'India, con una crescita prevista al +7,5% sia nel 2016 che nel 2017.
Con riferimento all'Eurozona, il FMI ha elaborato una previsione di crescita nel 2016 pari all'1,7%, così come per il 2017. Andando nel dettaglio delle maggiori economie europee, la Germania dovrebbe crescere dell'1,7% sia nel 2016 che nel 2017, mentre la Francia dovrebbe registrare un +1,3% e +1,5% rispettivamente. Continua la ripresa della Spagna: dopo il +3,2% del 2015, il PIL segnerà un +2,7% nel 2016 ed un +2,3% nel 2017.
Confermati i dati sull'Italia, per la quale il FMI prevede un incremento del PIL pari all'1,3% nel 2016 ed all'1,2% nel 2017. Numeri più contenuti rispetto alle stime fatte dal Governo che, nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF), ha previsto una crescita dell'1,6% per quest'anno. Secondo il FMI, il motore della crescita è rappresentato dalla domanda interna più forte rispetto agli anni precedenti, ma permane grande incertezza relativamente agli investimenti, che in Italia ed in Europa potrebbero essere rinviati nel caso in cui aumentassero i timori per il possibile scoppio di una "bolla edilizia" in Cina e le quotazioni del greggio dovessero continuare a scendere.
La persistente debolezza dei prezzi dell'energia e delle commodity pone importanti rischi al ribasso sulla previsione di inflazione nelle principali economie avanzate per gli anni 2016-2017. Relativamente ai paesi emergenti, in Cina ed India continueranno le pressioni deflazionistiche mentre in Brasile e in Russia si registreranno elevati tassi di inflazione per effetto della svalutazione delle rispettive monete locali.
Per quanto concerne l'Area Euro, gli esperti della BCE hanno tagliato le stime sull'inflazione sia per quest'anno che per l'anno prossimo. Per il 2016 la stima sull'inflazione è tagliata allo 0,7% dall'1% precedente e per il 2017 è limata all'1,4% dall'1,5%. Nel 2018 il tasso si dovrebbe poi attestare all'1,6%.
Relativamente all'Italia la BCE prevede una crescita dei prezzi al consumo dell'1,0% nel 2016 grazie ad un graduale ripresa dei consumi delle famiglie e delle imprese.
Secondo la Banca d'Italia, la disoccupazione italiana si attesterà all'11,1% quest'anno e al 10,7% nel 2016 per effetto delle migliori prospettive di domanda e, in parte, delle misure di riduzione del costo del lavoro introdotte dal governo.
Il tasso di cambio EUR/USD mantiene un trend ribassista attestandosi, nei primi 20 giorni di gennaio 2016, ad un valore medio di 1,09 dollari, dopo che lo scorso dicembre la Federal Reserve (FED) ha avviato il rialzo dei tassi dopo anni di denaro a costo zero. Nel programma varato dalla FED a dicembre, si parla di quattro rialzi di un quarto di punto nel 2016. Nella riunione di fine gennaio la Federal Reserve ha mantenuto i tassi fermi, procrastinando la discussione su come e quanto alzarli all'incontro di marzo. Al momento la previsione è di un tasso di cambio EUR/USD all'1,09-1,10 per il biennio 2016-2017.
La Banca Centrale Europea (BCE), nella riunione del 21 gennaio 2016 ha deciso di mantenere i tassi invariati allo 0,05%, confermando l'intenzione di lasciarli tali per un lungo periodo di tempo a supporto di un rialzo dei listini europei. I tassi sui depositi bancari rimangono negativi allo -0,3% ed i tassi marginali allo 0,3%. L'obiettivo dell'azione della BCE è quello di portare l'inflazione vicino al 2% e per questo ha fissato una riunione a marzo per il possibile varo di nuovi stimoli monetari e per la revisione del programma di acquisti di titoli (Quantitative Easing) lanciato lo scorso anno; una revisione dai contorni ancora indefiniti.
Nell'anno 2015 le quotazioni delle commodity energetiche hanno risentito fortemente delle incertezze del quadro macroeconomico mondiale e della debolezza dei fondamentali di domanda ed offerta dei mercati di riferimento.
Il prezzo medio del Brent nell'anno 2015 si è attestato a 53,7 \$/bbl, registrando una riduzione di circa il 46% rispetto a quanto consuntivato lo scorso anno (99,5 \$/bbl). L'andamento al ribasso ha visto una progressiva accelerazione dall'inizio dell'estate con un picco nel mese di dicembre quando il Brent ha raggiunto il livello più basso da giugno 2004 con un valore medio pari a 38,9 \$/bbl. Il prezzo del greggio ha proseguito nella discesa anche nei primi giorni del 2016, scendendo al di sotto dei 30 \$/bbl per poi risalire sensibilmente.
L'agenzia statunitense Energy Information Administration (EIA) prevede che il Brent sarà in media sui 40 \$/bbl durante il 2016 e sui 50 nel 2017. A tenere bassi i prezzi è un'offerta che anche nel 2016 continuerà a sorpassare la domanda, facendo così crescere le scorte. Nel 2015 sono stati soprattutto gli Stati Uniti la fonte principale dell'incremento della produzione. Nel 2016 e nel 2017, invece, la crescita sarà ascrivibile ai Paesi OPEC, soprattutto grazie alla ripresa delle esportazioni dell'Iran. La potenza mediorientale infatti, con la sospensione delle sanzioni, dovrebbe riprendere a pieno regime le estrazioni di greggio. Nel 2016 la produzione dei Paesi non-OPEC, secondo la EIA, calerà di 0,6 mb/g, ovvero la prima riduzione dal 2008. Circa i due terzi di questa diminuzione sarà imputabile agli Stati Uniti e sarà soprattutto la produzione di tight oil a crollare, il petrolio non convenzionale; questa tipologia di greggio per essere economicamente sostenibile richiederebbe prezzi del barile più alti di quelli attuali e di quelli previsti nel breve periodo ed è inoltre caratterizzata da tassi di declino molto elevati. La EIA si aspetta che il consumo di petrolio e dei combustibili liquidi cresca di 1,4 mb/g sia nel 2016 che nel 2017.
Sul mercato europeo del carbone non si è registrata alcuna ripresa nel corso del 2015. Le quotazioni si mantengono, con l'eccezione di febbraio e marzo, su valori sensibilmente inferiori ai 60 \$/tonn con un trend lievemente decrescente che, nel mese di dicembre, raggiunge il minimo storico degli ultimi undici anni pari a 47,9 \$/tonn. Il prezzo medio del carbone con delivery nei porti di Amsterdam-Rotterdam-Anversa (Coal CIF ARA) è stato pari a 56,5 \$/tonn nel 2015, in calo del 25% circa rispetto all'anno 2014.
Per quanto attiene lo scenario del mercato elettrico nazionale, il fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nell'anno 2015 è stato pari a 315.234 GWh (fonte: Terna), in aumento dell'1,5% rispetto al 2014 (310.535 GWh). In termini decalendarizzati la variazione risulta pari a +1,3%.
La produzione netta di energia elettrica si attesta nel 2015 a 270.703 GWh, in aumento dello 0,6% rispetto all'anno 2014. La normalizzazione dell'idraulicità ha determinato una forte contrazione della produzione da fonte idroelettrica, che si attesta a 44.751 GWh, registrando una diminuzione del 24,9% rispetto al 2014. Di tale diminuzione ha beneficiato la produzione di energia termoelettrica, che risulta in aumento dell'8,3% rispetto al 2014 attestandosi a 180.871 GWh. In aumento anche le produzioni da fonte fotovoltaica e geotermoelettrica, rispettivamente del +13,0% e +4,5%. In sensibile calo la produzione eolica, che registra una diminuzione del 3,3% rispetto al 2014. Le ore medie di funzionamento stimate a livello nazionale per tutte le tecnologie termoelettriche per l'anno 2015 sono risultate in aumento dell'8% rispetto all'anno precedente. La produzione nazionale, al netto dei consumi da pompaggio, ha coperto l'85% della richiesta di energia elettrica, mentre le importazioni nette hanno soddisfatto la parte restante.
Sul fronte dei prezzi il PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load, nell'anno 2015, registra un lieve aumento (+0,5%) rispetto all'anno precedente attestandosi a 52,3 €/MWh contro i 52,1 €/MWh del 2014. Il prezzo nelle ore di alto carico diminuisce dello 0,3% rispetto all'anno precedente (PUN Peak Load a 58,7 €/MWh vs 58,9 €/MWh), mentre il prezzo nelle ore a basso carico registra un aumento dell'1,0% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (PUN Off-Peak a 48,73 €/MWh vs 48,26 €/MWh).
Il rapporto prezzo picco/baseload resta allineato ai livelli del 2014 con un differenziale 2015 di circa 6,4 €/MWh.
Nell'anno 2015 la domanda di gas naturale è aumentata del 9,0% rispetto al 2014, attestandosi a 66.944 Mmc (fonte: Snam Rete Gas). Il fattore climatico si conferma il driver principale: nei mesi estivi si sono registrati consistenti incrementi di domanda imputabili principalmente alla produzione di energia da fonte termoelettrica, mentre nell'ultimo trimestre dell'anno l'incremento è dovuto a temperature decisamente più basse rispetto all'anno precedente.
Nel 2015 a sostenere la crescita sono stati il segmento residenziale e commerciale, che ha evidenziato un incremento del 9,8% rispetto al 2014, nonché il settore termoelettrico che, con un aumento del 15,3%, si è attestato a 20.495 Mmc. Al contrario, il settore industriale continua a mostrare segni di debolezza risultando l'unico segmento che, nell'anno 2015, ha fatto registrare un segno negativo (-2.8%) rispetto al 2014.
L'import ha rappresentato circa il 90,4% del fabbisogno al netto dell'andamento dello stoccaggio mentre la produzione nazionale ha coperto la restante parte attestandosi a 6.446 Mmc (-6,4% rispetto al 2014), con valori in calo ai minimi storici. I maggiori volumi importati arrivano principalmente dal Nord Europa con un significativo aumento del contributo del gas in arrivo a Passo Gries.
Il prezzo del gas al PSV (mercato spot di riferimento del gas in Italia) nell'anno 2015 è stato pari a 22,0 €/MWh, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno 2014, mentre il prezzo del gas al TTF (mercato spot di riferimento del gas in nord Europa) è stato pari a 19,8 €/MWh, in diminuzione del 5,1% rispetto all'anno precedente. La simile entità delle flessioni ha determinato un differenziale PSV-TTF 2015 pari a 2,21 €/MWh, in linea rispetto al differenziale 2014, pari a 2,27 €/MWh.
Il Decreto Legislativo 79/1999 (di seguito Decreto Bersani) ha liberalizzato la produzione di energia elettrica: al fine di favorire la concorrenza nel mercato, ha disposto che dal gennaio 2003 nessun produttore possa generare o importare direttamente o indirettamente più del 50% dell'energia elettrica complessivamente prodotta e importata nel nostro Paese.
Il Decreto Bersani ha inoltre previsto, nell'esercizio delle attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica, l'obbligo di utilizzo prioritario a parità di prezzo offerto dell'energia elettrica prodotta a mezzo di fonti energetiche rinnovabili, oltre che di quella prodotta mediante cogenerazione (priorità di dispacciamento).
A decorrere dal 2001, gli importatori e i soggetti responsabili degli impianti che, in ciascun anno, importano o producono più di 100 GWh di energia elettrica da fonti non rinnovabili, hanno l'obbligo di immettere nel sistema elettrico nazionale, nell'anno successivo, una quota di energia elettrica prodotta da impianti da fonti rinnovabili, al netto della cogenerazione, degli autoconsumi di centrale e delle esportazioni, inizialmente pari al 2% del totale importato/prodotto. Tali soggetti possono adempiere all'obbligo anche acquistando, in tutto o in parte, l'equivalente quota o i relativi diritti (i Certificati Verdi, che attestano la produzione di un determinato ammontare di energia elettrica certificata in quanto prodotta da rinnovabili) da altri produttori o dal GRTN (ora GSE).
Con Decreto Legislativo n. 387/03, di attuazione della Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità, sono state successivamente dettate ulteriori disposizioni in materia, tra cui:
Con Legge 244/07 (legge finanziaria per il 2008) è stata, inoltre, introdotta una Tariffa Onnicomprensiva, che costituisce il meccanismo di incentivazione, alternativo ai Certificati Verdi, riservato agli impianti qualificati IAFR (Impianto Alimentato da Fonti Rinnovabili), di potenza nominale media annua non superiore a 1 MW, o 0,2 MW per gli impianti eolici. La legge ha, inoltre, rivisto alcune disposizioni in materia di Certificati Verdi.
In attuazione delle previsioni di cui alla Direttiva Europea n. 2009/28/EC, con Decreto Legislativo n. 28/2011, sono stati normati i criteri per la definizione dei regimi incentivanti volti al conseguimento degli obiettivi di produzione da rinnovabili al 2020, poi attuati con il Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012. Le disposizioni definite nel decreto trovano applicazione nei confronti degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili diversi dagli impianti fotovoltaici, aventi potenza non inferiore a 1 kW, ai quali vengono riconosciute tariffe incentivanti cui accedono direttamente per potenze al di sotto dei valori di soglia definiti dalla norma, o in esito a procedure d'asta per potenze superiori. Il decreto prevede inoltre, relativamente agli impianti che producono energia elettrica da fonte rinnovabile entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 che abbiano maturato il diritto a fruire dei Certificati Verdi, il riconoscimento di un incentivo sulla produzione netta per il residuo periodo di diritto successivo al 2015. Pertanto, a partire dall'anno 2016, gli incentivi spettanti alla produzione di energia elettrica degli impianti, in continuità con le tempistiche previste per il ritiro dei Certificati Verdi, verranno erogati dal GSE sulla base della sottoscrizione di un'apposita convenzione.
La Legge n. 116/14 dell'11 agosto 2014, di conversione del Decreto Legge n. 91/04 (cd. D.L. Competitività), tra le altre misure volte alla riduzione delle bollette elettriche a favore dei clienti finali forniti in bassa e media tensione (art. 23), ha previsto (comma 3-bis) che, fino all'entrata in operatività dell'elettrodotto 380 kV "Sorgente-Rizziconi" di collegamento tra la Sicilia e il Continente e degli altri interventi finalizzati al significativo incremento della capacità di interconnessione tra la rete elettrica siciliana e quella peninsulare, tutte le unità di produzione di energia elettrica di potenza superiore a 50 MW ubicate in Sicilia, con esclusione di quelle rinnovabili non programmabili, siano considerate risorse essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, con obbligo di offerta sul mercato del giorno prima.
Dal 1° gennaio 2015 e fino alla data di entrata in operatività dell'elettrodotto (prevista per il primo semestre 2016), le modalità di offerta e remunerazione di tali unità sono state pertanto definite dall'AEEGSI rispettivamente con le Deliberazioni nn. 521 (di definizione del cd. regime 91/14) e 500/2014/R/eel.
In particolare, ai fini della definizione del regime 91/14, l'Autorità ha proposto di adottare l'impostazione della reintegrazione dei costi (art. 65 Deliberazione n. 111/06), che consente un riconoscimento puntuale dei costi, ivi inclusa l'equa remunerazione del capitale investito.
A seguito della presentazione da parte di EDIPOWER dell'istanza per il riconoscimento del corrispettivo di reintegro dei costi per l'anno 2014 per gli impianti San Filippo del Mela 150 kV e San Filippo del Mela 220 kV, con Deliberazione 612/2015/R/eel l'AEEGSI ha disposto l'erogazione di un ulteriore acconto per il 2014 pari a 53 MIO€.
In data 30 dicembre 2014 la società Terna S.p.A. ha pubblicato l'elenco degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico valido per l'anno 2015, confermando l'inclusione degli impianti di San Filippo del Mela 150 e 220 kV tra le unità essenziali al funzionamento del mercato elettrico. Con Deliberazione 453/2015/R/eel l'Autorità ha poi di fatto rinnovato il regime di essenzialità per tutti gli impianti siciliani oltre i 50 MW (esclusi i FER), come previsto dal D.L. 91/2014, aggiornando contestualmente il corrispettivo di reintegrazione dei costi di generazione.
Con Deliberazione 663/2015/R/eel l'Autorità ha infine riconosciuto l'essenzialità del gruppo SFM 150 kV anche per tutto il 2016, e del gruppo SFM 220 kV fino all'entrata in esercizio del potenziamento del cavo c.d. Sorgente-Rizziconi.
Il meccanismo attualmente vigente in Italia per la remunerazione della capacità produttiva è il cd. Capacity Payment che fu introdotto dal D.Lgs. n. 379 del 2003 come sistema transitorio e regolato dall'Autorità nel 2004. Si tratta di un meccanismo di tipo amministrato il cui scopo è garantire l'adeguatezza del sistema elettrico a fronte della domanda complessiva nazionale soprattutto nei giorni, definiti critici, in cui la differenza tra offerta e domanda potrebbe essere ai livelli minimi.
La regolazione attuale prevede che l'Autorità definisca ex ante un gettito che viene erogato nei confronti della capacità produttiva esistente ed abilitata alla fornitura di servizi di dispacciamento.
Il citato D.Lgs. n. 379 del 2003 stabilisce che la remunerazione della capacità a regime debba essere basata su un meccanismo di mercato disciplinato dalla Delibera ARG/elt 98/11: un sistema ad asta in cui gli operatori vincitori acquisiscono il diritto a ricevere un premio (in €/MW/anno) e l'obbligo di offrire tutta la capacità aggiudicata sui mercati dell'energia e dei servizi e a restituire alla controparte (Terna) la differenza tra i prezzi di riferimento e i prezzi strike.
Inizialmente il Capacity Market prevedeva aste triennali con un orizzonte di pianificazione quadriennale, la prima asta era attesa per il 2017. Con la Deliberazione 95/2015/I/eel l'Autorità ha, però, proposto al MSE di anticipare la prima asta già a fine 2015 con periodo di consegna già nel 2017 e con un contratto di durata annuale (cd. Fase di prima attuazione).
Nell'ambito del procedimento avviato con Deliberazione 6/2014/R/eel, con Deliberazione 320/2014/R/eel l'AEEGSI ha esteso al Ministro dello Sviluppo Economico (MSE) una proposta per l'integrazione della disciplina del meccanismo transitorio di remunerazione della capacità produttiva di energia elettrica, in attuazione delle previsioni di cui alla Legge di stabilità, in vigore dal 1° gennaio 2014, relativamente alla fornitura di servizi di flessibilità.
Ad agosto 2015 il Governo italiano ha pre-notificato alla DG Competition il meccanismo a regime ma non quello attuale, transitorio. La Commissione ha richiesto alcuni approfondimenti, forniti dal Governo a fine novembre. In attesa dell'approvazione da parte della UE alcuni provvedimenti dell'AEEGSI non sono stati ancora attuati (Deliberazione 320/2014/R/eel e Deliberazione 95/2015/R/eel).
Con Deliberazione 63/2015/R/eel l'Autorità ha provveduto alla liquidazione degli importi derivanti dall'applicazione del meccanismo compensativo sull'onere medio CCT 2004 in esito alla Sentenza del Consiglio di Stato n. 463/15.
In particolare, si stabilisce che Terna e GSE diano attuazione alle disposizioni di cui alla Deliberazione 299/2012/R/eel inerente la regolazione delle partite economiche afferenti l'applicazione del meccanismo compensativo CCT disponendo che Terna, entro e non oltre il 31 marzo 2015, versi al GSE l'importo di 9,8 milioni di euro al fine di procedere al versamento degli importi spettanti agli operatori: le società del gruppo interessate hanno complessivamente incassato 1.623.564 euro.
La Deliberazione n. 111/06 che definisce le regole e i metodi di calcolo e valorizzazione degli sbilanciamenti elettrici è stata oggetto di diversi interventi di modifica da parte dell'AEEGSI al fine di allineare la regolazione alla necessità di una efficiente configurazione di mercato che spingesse gli operatori a realizzare al meglio le previsioni di produzione e consumo e che evitasse fenomeni di speculazione o di distorsione del mercato. Le deliberazioni n. 342/2012, n.239/2013 e n.285/2013 di modifica delle suddetta disciplina sono state oggetto di ricorso da parte di alcuni operatori, tra cui il gruppo A2A, che hanno portato al loro annullamento con potenziali effetti retroattivi dal luglio 2012.
Al fine di recepire le indicazioni del Consiglio di Stato, l'Autorità ha pubblicato, nel 2015, due documenti di consultazione, il n. 445 e il 623 allo scopo di recepire le indicazioni del Consiglio di Stato ma anche l'esigenza degli utenti del servizio di dispacciamento che, nel periodo di applicazione della predetta disciplina, avevano adottato la regolazione degli sbilanciamenti –
qual è quella annullata – coerente con le finalità e le funzioni del servizio di dispacciamento. È attesa per i primi mesi dell'anno 2016 la pubblicazione definitiva della disciplina cui seguirà la definizione delle partite economiche.
Con Deliberazioni 45/2015/R/eel e 52/2015/R/eel l'Autorità ha introdotto disposizioni funzionali alla gestione del market coupling con riferimento alle frontiere con Francia, Austria e Slovenia per il 2015, avviato dalla data del 24 febbraio 2015.
Con la Deliberazione 511/2015/R/eel l'AEEGSI ha prorogato, per l' anno 2016, la suddivisione della rete elettrica rilevante in zone in ragione , del nuovo Regolamento UE n. 2015/1222 del 24 luglio 2015, recante orientamenti in materia di allocazione della capacità di gestione della congestione (CACM) in tema di zone di mercato. Tale proroga segue la precedente introdotta dalla Deliberazione 424/2014/R/eel la quale aveva prorogato per l'anno 2015 la validità della suddivisione della rete rilevante in zone in vigore per il triennio 2012-2014.
L'Emission Trading Scheme (ETS) è il principale sistema di controllo delle emissioni di gas climalteranti europeo al fine del raggiungimento degli obiettivi ambientali al 2020 e al 2030. Tale meccanismo è stato introdotto dalla Direttiva 2003/87/CE (Direttiva EU ETS) che obbliga i grandi impianti (sia di produzione termoelettrica che industriali) a limitare le emissioni dei gas effetto serra entro un "tetto" massimo stabilito. La direttiva EU ETS è stata modificata dalla Direttiva 2008/101/CE del 19 novembre 2008 e dalla Direttiva 2009/29/CE del 23 aprile 2009, con l'obiettivo di perfezionare il sistema EU ETS e di estenderlo sia ad attività ulteriori e diverse rispetto a quelle considerate inizialmente, sia a gas diversi dal biossido di carbonio.
Il meccanismo è di tipo cap and trade e prevede la fissazione di un cap alle emissioni di CO2 a livello europeo e l'obbligo, per tutti gli impianti rientranti nell'ambito delineato dalla normativa, di disporre ogni anno di un determinato numero di permessi di emissione (quota di CO2) pari alle tonnellate emesse in atmosfera. A partire dal 2013 è entrata in esercizio la Terza Fase (Fase I: 2005/2007, fase II: 2008/2012).
Al fine rendere il meccanismo dell'ETS in grado di adattarsi alle mutate condizioni economiche ed industriali dei recenti anni, e di mantenerne l'efficacia in relazione alla riduzione delle emissioni, il Parlamento Europeo – in data 7 luglio 2015 - e la Commissione Europea – in data 6 ottobre 2015 hanno introdotto la Market Stability Reserve (MSR) tramite cui l'offerta di permessi diventa flessibile e potrà essere aggiustata per mantenere i prezzi dei permessi stabili all'interno di un range desiderato. La MSR entrerà in funzione nel 2019.
A dicembre 2015, nell'ambito della Legge di Stabilità 2016, è stata introdotta una norma che prevede di prorogare fino alla completa liquidazione i tempi per il rimborso da parte dello Stato di un importo pari al valore, interessi inclusi, delle "quote CO2" non assegnate durante la Fase II in seguito all'esaurimento della Riserva dedicata ai nuovi impianti.
Con Deliberazione 470/2015/R/Gas, l'Autorità approva la proposta di modifica del Codice di Rete di Snam Rete Gas relativamente all'attività di bilanciamento, al fine di recepire i principi previsti dal Regolamento Europeo 312/2014. Con il medesimo provvedimento l'Autorità accoglie altresì la richiesta della società di posticipare l'avvio del nuovo regime di bilanciamento previsto dal Regolamento per il 1 ottobre 2015. La definizione del termine per l'avvio del nuovo regime di verrà fissata con successivo provvedimento, non prima di tre mesi dal completamento delle attività necessarie per l'attuazione del nuovo sistema, tenendo conto della preferenza espressa dagli operatori per l'avviamento nel periodo estivo, e comunque non oltre il limite ultimo previsto dal Regolamento del 1 ottobre 2016.
Con Decreto del 6 febbraio 2015, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha definito le quantità ed i criteri di conferimento della capacità di stoccaggio per il periodo aprile 2015-marzo 2016, confermando l'asta competitiva quale modalità di assegnazione di tale capacità.
Con Deliberazione 49/2015/R/gas l'Autorità, a valle di quanto previsto dal sopra citato decreto, ha provveduto a definire i relativi criteri di svolgimento delle aste per il conferimento della capacità di stoccaggio e le modalità di determinazione dei corrispettivi applicati ai servizi di cui al D.Lgs. 130/10.
Tale capacità è stata interamente conferita (l'ultima capacità di modulazione uniforme disponibile è stata allocata nell'ambito della procedura d'asta dello scorso 16 giugno).
Il Ministero ha, infine, confermato, anche per il periodo aprile 2015-marzo 2016, il livello di stoccaggio strategico pari a 4,62 miliardi di mc.
Con la Deliberazione 436/2015/R/gas l'Autorità per l'energia ha approvato le modifiche alla convenzione tra GME e Snam Rete Gas ed alle condizioni di accesso al PSV, consentendo di rendere operativo l'accesso delle 'Borse terze' di altri paesi europei al mercato nazionale italiano, allargando così l'offerta di prodotti a termine con consegna fisica del gas. Le nuove regole introducono la possibilità di offrire tali prodotti a termine da parte dei soggetti (le cd. 'Borse terze') che gestiscono piattaforme su cui sono negoziati prodotti con consegna fisica presso i principali hub del continente.
A seguito dell'approvazione nel dicembre 2014 da parte della Commissione UE, nel mese di gennaio 2015 è entrato in vigore il regolamento di esecuzione n. 1348/2014 concernente l'integrità e la trasparenza del mercato.
Il regolamento stabilisce le norme per la trasmissione dei dati all'Agenzia per la cooperazione dei regolatori energetici europei (Acer) e definisce le informazioni dettagliate da segnalare relativamente ai prodotti energetici all'ingrosso e ai dati fondamentali. Sono inoltre indicati i canali per la segnalazione dei dati e i tempi e la periodicità della loro segnalazione. Tali obblighi avranno decorrenza dal 7 ottobre 2015 relativamente alle informazioni relative ai contratti conclusi sui mercati organizzati, e dal 7 aprile 2016 relativamente alle altre tipologie di transazioni considerate (OTC, dati tecnici fondamentali inerenti le infrastrutture).
Sono al momento, invece, esclusi dai presenti obblighi di segnalazione i contratti infragruppo, i contratti per la consegna fisica dell'elettricità prodotta da unità di produzione con capacità pari o inferiore a 10 MW, i contratti per la fornitura fisica di gas prodotto da un solo impianto di produzione con capacità pari o inferiore a 20 MW, ed i contratti di servizi di bilanciamento.
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento, l'Autorità con Deliberazione 86/2015/E/com ha provveduto ad istituire il Registro nazionale degli operatori di mercato (Registro REMIT). Sono tenuti all'obbligo di registrazione tutti i soggetti che concludono transazioni sui mercati all'ingrosso dell'energia (o i soggetti che agiscono per loro conto), i TSO e gestori di infrastrutture di produzione (>10 MW), trasporto, stoccaggio, GNL, nonché le unità di consumo oltre i 600 GWh/anno (o i soggetti che agiscono per loro conto).
A2A Trading S.r.l. ("A2A Trading"), controllata al 100% da A2A S.p.A. ed operativa dal 1° ottobre 2001, è la società a cui è affidata la gestione del portafoglio impianti di generazione del Gruppo e l'attività di compravendita sui mercati all'ingrosso nazionali ed esteri di commodities tra le quali l'energia elettrica, i combustibili gassosi e non gassosi e i titoli ambientali.
A tal fine la società opera attraverso la stipula di contratti bilaterali (OTC) direttamente con altre controparti commerciali e sulle maggiori piattaforme di brokeraggio ma è anche presente sulle principali borse organizzate spot e a termine in Italia e all'estero (tra cui: IPEX, IDEX, EPEX ed EEX per l'energia elettrica, PB-Gas, P-Gas, ICE-Endex, Powernext e CEGH Gas Exchange per il gas naturale e ECX, EEX e per i diritti di emissione).
Con riferimento all'ottimizzazione del parco di generazione di proprietà, A2A Trading ha sottoscritto con A2A S.p.A. accordi aventi ad oggetto la contrattualizzazione degli impianti termoelettrici ed idroelettrici dei quali programma e commercializza all'ingrosso la produzione. Tali contratti - detti, rispettivamente, di tolling e di somministrazione - riguardano:
le centrali termoelettriche di Cassano d'Adda (760 MW), di Monfalcone (300 MW) e il 45% della centrale di Ponti sul Mincio (400 MW), in comproprietà con altri soci;
i Nuclei Idroelettrici dell'Alta Valtellina (per complessivi 780 MW installati) e della Calabria (480 MW).
Analoghi contratti sono stati sottoscritti con Abruzzenergia S.p.A. per la centrale termoelettrica di Gissi (CH) e con Ergosud S.p.A. (partecipata al 50% da A2A S.p.A. e al 50% da Energetický a Průmyslový Holding "EPH") per la centrale termoelettrica di Scandale (KR).
Dal 1° novembre 2015 per effetto di due contratti di gestione stipulati rispettivamente tra Abruzzoenergia e Sorgenia S.p.A. e tra A2A Trading e Sorgenia Power S.p.A., A2A Trading è diventata utente del dispacciamento della centrale di Bertonico (Lodi) (800 MW), di proprietà di Sorgenia Power, mentre Sorgenia S.p.A é diventata utente del dispacciemento della centrale di Gissi (CH) (800 MW) di proprietà Abruzzoenergia che quindi è uscita dal portafoglio impianti gestito da A2A Trading. In virtù di tale accordo, A2A Trading per tutta la durata del contratto di gestione dell'impianto di Gissi, si obbliga a corrispondere mensilmente ad Abruzzoenergia la differenza tra:
Per l'esercizio 2015 il costo sostenuto da A2A Trading è risultato pari a 456 migliaia di euro.
Rientrano nel portafoglio impianti gestito dalla società anche le centrali di cogenerazione di Lamarmora, Tecnocity, Famagosta, Canavese e Novate di proprietà della correlata A2A Calore & Servizi S.r.l., i termoutilizzatori di Silla (MI), Brescia e Corteolona (PV) di A2A Ambiente S.p.A., nonché quello di Filago (BG) di proprietà di Ecolombardia 4 per i quali, per quest'ultimo solo per una quota pari al 78% della potenza totale, è terminato il periodo di ritiro dedicato da parte del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. ("GSE") a seguito dello scadere delle convenzioni CIP 6.
Con riferimento ad Edipower S.p.A. ("Edipower"), la società ha in essere un contratto di tolling per gli impianti termoelettrici di Chivasso, Piacenza e Sermide e un diritto di ritiro dell'energia idroelettrica prodotta dagli impianti idroelettrici dei Nuclei di Mese e di Udine in virtù di un contratto di somministrazione in essere.
La centrale termoelettrica di San Filippo del Mela (ME) – in ottemperanza agli impegni assunti di fronte all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato – è gestita, invece, direttamente da Edipower perché ritenuta "impianto essenziale per la sicurezza del sistema elettrico" e, pertanto, rientra nella disciplina di cui agli articoli 63.11 e 65bis della delibera 111/06 dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas e il sistema idrico.
Si evidenzia inoltre, a tale proposito che il decreto legge 91/14 prevede che dal 1 gennaio 2015 tutti gli impianti in Sicilia di potenza superiori a 50 MW siano considerati essenziali per la sicurezza del sistema elettrico, sino alla data di completamento da parte della società Terna, dell'intervento "Sorgente-Rizziconi".
È rimasto valido anche per l'anno 2015 l'"incarico per la prestazione dei servizi di energy management" sottoscritto il 31 gennaio 2014 tra A2A Trading e Edipower attraverso cui Edipower si serve di A2A Trading per l'esecuzione di alcune attività che, per effetto del processo di integrazione tra le strutture di Edipower e quelle di A2A Trading, non è più possibile svolgere in Edipower quali, ad esempio, l'attività di programmazione e bidding, l'approvvigionamento di combustibili, l'acquisto dei titoli ambientali e l'attività di back office nonché la gestione dei rapporti con i soggetti istituzionali il tutto a fronte di un corrispettivo riconosciuto ad A2A Trading. In base a tale contratto di servizio A2A Trading, in nome e per conto di Edipower negozia, stipula e gestisce gli approvvigionamenti di combustibili liquidi per la Centrale di San Filippo del Mela. In particolare nel corso del 2015 sono state acquistate 629.667 tonnellate di olio combustibile.
Per ciò che concerne l'attività sulla borsa elettrica spot italiana (IPEX), A2A Trading è Operatore di Mercato, sia lato domanda che lato offerta, agendo in qualità di "mandataria" delle produzioni contrattualizzate, nonché dei clienti finali riforniti dalla società di vendita del Gruppo. Agisce anche quale controparte di clienti grossisti e/o produttori in contratti bilaterali di compravendita negoziati al di fuori del mercato regolamentato.
A2A Trading è, inoltre, iscritta al mercato elettrico future organizzato da Borsa Italiana e denominato IDEX che prevede la negoziazione di prodotti a termine standard.
Nell'ambito, invece, della presenza sui mercati elettrici esteri la società è da anni operatore riconosciuto ed abilitato in Francia, Svizzera, Germania e Austria mentre, sulla frontiera italoslovena, svolge attività di puro import/export. All'attività sui mercati organizzati si affianca l'attività OTC sulle piattaforme dei principali broker con la firma di accordi quadro.
Al 31 dicembre 2015 sono stati prodotti attraverso gli impianti contrattualizzati 10.664 GWh (+4,8% rispetto al 2014), di cui 4.439 GWh da fonte idroelettrica e 6.225 GWh da fonte termoelettrica.
Ad integrazione della disponibilità produttiva di proprietà, A2A Trading ha acquistato ulteriori 39.072 GWh, così suddivisi:
Al 31 dicembre 2015 la disponibilità complessiva di A2A Trading è risultata quindi, al netto delle perdite di trasformazione, pari a 49.736 GWh (+0,2% rispetto all'anno precedente).
Dal punto di vista degli impieghi, ed in relazione al totale delle disponibilità, le vendite sono risultate:
A2A Trading ha, infine, anche svolto l'attività di sleeve (transazioni concluse su mandato esplicito di società terze verso altre controparti senza rischio di mercato) su tutti i mercati in cui è presente per ulteriori 562 GWh.
Nel 2015 la società, al fine di soddisfare le esigenze del proprio portafoglio industriale, ha acquistato complessivamente 2.653 milioni di metri cubi di gas naturale (a 38,1 MJ/m3) iniettando in stoccaggio, al netto della giacenza di fine marzo, 495 milioni di metri cubi. La rimanenza in magazzino al 31/12/2015 è risultata essere di 394 milioni di metri cubi.
Gli acquisti sono stati effettuati da molteplici fornitori principalmente attraverso contratti annuali ed infrannuali e ricorrendo al mercato del bilanciamento istituito presso il GME.
La società ha in portafoglio un contratto pluriennale, acquisito nel 2014 dalla società Plurigas SpA in liquidazione, per un volume limitato di gas. Ad aprile 2015 è stata conclusa la rinegoziazione di tale contratto di approvvigionamento con il fornitore straniero che ha permesso di riallineare il prezzo ai valori di mercato.
A2A Trading, al fine di fornire gas ai clienti presenti nel proprio portafoglio, ha sottoscritto contratti annuali di trasporto con Snam Rete Gas S.p.A. ed altre imprese minori conferendo capacità presso i punti di uscita da rete regionale e riconsegna.
La capacità di trasporto annuale e infrannuale presso i punti di importazione della rete italiana interconnessi con l'estero, in particolare Tarvisio, è stata conferita attraverso la partecipazione a procedure d'asta presso la piattaforma comune europea PRISMA.
La società al fine di assicurare la modulazione ai propri clienti ha sottoscritto un contratto annuale di stoccaggio con Stogit S.p.A. conferendo, mediante un'unica procedura ad asta, un magazzino complessivo pari a 500 milioni di metri cubi (a 38,1 MJ/m3). Si evidenzia che, unitamente allo spazio di stoccaggio, vengono conferite punte di iniezione ed erogazione necessarie ad immettere e prelevare gas da magazzino.
La società ha, inoltre, sottoscritto con Stogit S.p.A. un contratto annuale per il servizio di stoccaggio strategico al fine di ottemperare all'obbligo ministeriale posto in capo a tutti i soggetti importatori di gas naturale.
A2A Trading, essendo titolare di stoccaggio, è obbligata a partecipare al mercato del bilanciamento, così come previsto dalla Delibera ARG/gas 45/2011 e successive integrazioni. Tale obbligo si concretizza attraverso la presentazione di offerte di gas in acquisto e in vendita, al fine di compensare lo sbilancio di sistema. L'Autorità, con delibera 538/2012/R/gas e successive modifiche, ha istituito, con partenza 15 novembre 2013, un'ulteriore sessione al mercato del bilanciamento (mercato locational/G-1), al fine di reperire ulteriori risorse oltre lo stoccaggio per garantire l'equilibrio della rete. A2A Trading, essendo utente del trasporto, ha la facoltà di partecipare a tale mercato.
A2A Trading è abilitata ad operare presso il Punto Virtuale di Scambio (PSV) attraverso la sottoscrizione dell'idonea documentazione prevista da Snam Rete Gas S.p.A.. Il PSV è un punto, virtualmente collocato all'interno della rete nazionale dei gasdotti, che permette la compravendita di gas tra gli operatori abilitati.
Attualmente il PSV rappresenta per A2A Trading il delivery point del maggior numero di contratti di approvvigionamento.
La società, nell'ambito del proprio portafoglio industriale, al fine di importare gas in Italia opera come utente della rete di trasporto in Austria ed è iscritta alla borsa gas Cegh Exchange come "passive member".
Il portafoglio gas di A2A Trading è stato destinato per il 33% al consumo termoelettrico presso le centrali di A2A S.p.A. ed Edipower S.p.A., per il 47% ad usi finali industriali, cogenerativi e civili delle altre società di proprietà del Gruppo A2A, mentre il restante 20% è stato venduto a terzi nell'ambito di contratti di somministrazione annuali e pluriennali oltre a contratti di fornitura presso hub di scambio virtuali.
La società, al fine di minimizzare il prezzo medio di approvvigionamento, attua una gestione ottimizzata dei contratti flessibili presenti in portafoglio e si attiva sui mercati spot e sul mercato del bilanciamento al fine di cogliere le opportunità che si vengono a creare.
In relazione all'approvvigionamento di gas naturale per gli esercizi 2010 e 2011 presso la centrale termoelettrica di Scandale si segnala che, nel corso del 2012, A2A Trading quale utilizzatrice del gas per la produzione di energia elettrica ha proposto istanza di rimborso delle maggiori imposte versate. La maggiore accisa versata all'Erario è stata completamente rimborsata mentre non è ancora stato ottenuto il rimborso della maggiore addizionale regionale versata quantificabile in 1.133 migliaia di euro, così suddiviso: 440 migliaia di euro per il 2010 e 693 migliaia euro per il 2011.
Nel corso del 2013 è stata presentata una ulteriore istanza di rimborso, quantificabile in 102 migliaia di euro per accisa e 75 migliaia di euro per addizionale. Per il solo importo delle accise si è ricevuto da parte dell'Agenzia delle Dogane il nullaosta al rimborso, ma l'importo non risulta ad oggi accreditato. La maggiore addizionale versata non ha ancora ottenuto il relativo rimborso.
Nel corso di un'attività di verifica interna è emerso che:
La Società ha inteso sanare la posizione debitoria nei confronti degli Uffici delle Dogane coinvolti nel rispetto dei principi di buona fede e leale collaborazione fornendo tutta la documentazione a supporto della ricostruzione dei volumi di gas utilizzati.
Non sono state versate sanzioni e interessi per gli anni 2012 e 2013 in quanto non era possibile usufruire dello strumento del ravvedimento operoso. Per tale ragione, la società resta in attesa che i vari Uffici delle Dogane coinvolti liquidino le sanzioni, interessi ed indennità di mora per i tardivi versamenti in esame.
A2A Trading opera sul mercato del gas più liquido a livello continentale (il punto di scambio virtuale olandese, denominato TTF) con la principale finalità di trading. A2A Trading ha intermediato in Olanda un volume totale pari a 17.849 GWh
Il Punto di Scambio Virtuale ha visto un incremento dei volumi scambiati anche su prodotti forward. Questo ha portato A2A Trading ad intraprendere l'attività di trading anche su tale mercato, sia con modalità direzionale sia come spread con il TTF o il VTP.
A2A Trading ha, infine, anche svolto l'attività di sleeve (transazioni concluse su mandato esplicito di società terze verso altre controparti senza rischio di mercato) su tutti i mercati in cui è presente per 3.796 GWh.
A2A Trading cura l'approvvigionamento e la filiera logistica del carbone, sia per gli impianti in Tolling (Centrale di Monfalcone), sia per altri impianti del gruppo (Centrale Lamarmora di A2A Calore e Servizi).Nel 2015 sono state acquistate 916.295 tonnellate di carbone così destinate:
A seguito di notizie inizialmente acquisite in via confidenziale A2A ha appreso di significative, e ripetute nel tempo, irregolarità nelle forniture di biomasse alla Centrale di Monfalcone. Operati riscontri del caso, la situazione è stata segnalata all'A.G. Le indagini preliminari esperite hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio di 22 imputati per 22 imputazioni.
Nell'udienza preliminare avanti il GUP Tribunale di Trieste, è stata ammessa la costituzione di A2A Trading e A2A S.p.a., quali parti civili. In alcuni casi il giudizio di primo grado si è già concluso con sentenze di condanna. Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti il Tribunale di Gorizia. Il dibattimento è iniziato. Al momento non sono disponibili informazioni per individuare gli effetti sul bilancio della società di eventuali condotte illecite accertate a carico dei fornitori dell'impianto.
L'importanza strategica e la rilevanza economica degli obblighi derivanti dalle normative ambientali italiane basate su meccanismi cosiddetti di Cap & Trade (Certificati Verdi, Certificati Bianchi e Diritti di Emissione) hanno spinto il Gruppo A2A a dotarsi di un sistema di procedure interne volte ad assicurare, innanzitutto, il rispetto degli obiettivi di legge e, in secondo luogo, il raggiungimento di tali obiettivi prescritti nel modo più efficiente possibile. Il Gruppo A2A ha, infatti, adottato 4 procedure basate su un business model che prevede la costituzione di un portafoglio unico dei titoli ambientali coordinato da A2A Trading al fine di permettere una migliore gestione del rischio e delle opportunità. Tali procedure coinvolgono più di 15 società e la totalità degli impianti produttivi (che possono essere sia soggetti obbligati sia generatori di titoli ambientali).
Continua nell'anno 2015 l'attività sull'efficienza energetica ai fini della generazione presso società del Gruppo A2A e presso soggetti industriali terzi di Certificati Bianchi ottenuti a partire da interventi di efficienza riconosciuti e qualificati dal GSE. A2A Trading affianca il cliente nell'ottenimento dei Certificati Bianchi in tutte le sue fasi: dalla progettazione alla redazione dei progetti, dall'iter procedurale di approvazione presso il GSE fino all'ottenimento e al rilascio dei titoli. Grazie alla presenza sul mercato, dove opera fin dall'avvio di questo meccanismo, offre supporto al cliente anche nella gestione e vendita dei Certificati ottenuti, massimizzandone il controvalore economico, anche in anticipo rispetto ai rilasci così da permettere ulteriori possibilità di finanziamento.
| 01.01.2015 | 01.01.2014 | var. | ||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31.12.2015 | 31.12.2014 | var. | % |
| Ricavi | ||||
| Ricavi di vendita e prestazioni | 2.464.883 | 2.566.549 | (101.666) | (4,0) |
| Altri ricavi operativi | 10.246 | 17.253 | (7.007) | (40,6) |
| Totale ricavi | 2.475.129 | 2.583.802 | (108.673) | (4,2) |
| Costi operativi | (2.325.105) | (2.729.278) | 404.173 | (14,8) |
| Costi per il personale | (7.841) | (8.462) | 621 | (7,3) |
| Margine Operativo Lordo | 142.183 | (153.938) | 296.121 | (192,4) |
| Ammortamenti | (756) | (928) | 172 | - |
| Accantonamenti e svalutazioni | (255) | 26 | (281) | (1.080,8) |
| Risultato Operativo Netto | 141.172 | (154.840) | 296.012 | (191,2) |
| Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria | (5.982) | (11.047) | 5.065 | (45,8) |
| Risultato ante imposte | 135.190 | (165.887) | 301.077 | (181,5) |
| Imposte di competenza | (46.463) | 47.378 | (93.841) | (198,1) |
| Risultato dell'esercizio | 88.727 | (118.509) | 207.236 | (174,9) |
L'esercizio 2015 ha evidenziato ricavi pari a 2.475.129 migliaia di euro (2.583.802 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) ed un margine operativo lordo positivo per 142.183 migliaia di euro (negativo per 153.938 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
La tabella che segue riporta il dettaglio del fatturato:
| Valori in migliaia di euro | 2015 | 2014 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi | |||
| Vendita energia ad altre imprese | 773.825 | 687.662 | 12,5% |
| Vendita energia Borsa elettrica | 629.030 | 695.858 | -9,6% |
| Vendita energia a società correlate | 283.662 | 354.041 | -19,9% |
| Vendite di gas | 598.293 | 599.202 | -0,2% |
| Vendita di altri combustibili | 8.097 | 8.957 | -9,6% |
| Ricavi per prestazione, servizi e altri ricavi | 182.222 | 238.082 | -23,5% |
| Totale | 2.475.129 | 2.583.802 | -4,2% |
Rispetto al precedente esercizio, la società riporta una riduzione dei ricavi (-4,2%), dopo l'apposizione dei netting sui portafogli di trading, da attribuire principalemente alla riduzione delle quantità di energia elettrica complessivamente vendute.
L'incremento dei ricavi derivanti dalla vendita di energia elettrica ad altre imprese e sull'IPEX è da attribuire all'incremento dei prezzi unitari di vendita nonostante le quantità vendute abbiano registrato un decremento di circa l'11%.
Le vendite di energia elettrica a società correlate registrano un decremento del 20%. Tale decremento è da attribuire sia alle minori quantità vendute alla correlata A2A Energia S.p.A. (-7%) per minori vendite ai clienti finali rispetto all'esercizio precedente sia ai più bassi prezzi di vendita registrati nel corso dell'esercizio.
I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale rimangono invece allineati al precedente esercizio grazie all'incremento delle quantità vendute (+10%) che compensano la riduzione dei prezzi unitari di vendita.
Gli altri ricavi, pari a 182.222 migliaia di euro, includono la valorizzazione di Certificati Verdi per 96.707 migliaia di euro, vendita delle quote di diritti di emissione di CO2 per 21.410 e titoli di efficienza energetica (TEE) a terzi ed a società correlate per 42.953 migliaia di euro. Nella stessa voce sono inclusi ricavi non ricorrenti per 3.102 migliaia di euro, relativi a conguagli di competenza di esercizi precedenti, nonché ricavi per prestazioni di servizi e altri ricavi per 18.050 migliaia di euro.
| Valori in migliaia di euro | 2015 | 2014 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Costi Operativi | |||
| Acquisto energia elettrica e combustibili | 1.870.589 | 1.954.665 | -4,3% |
| Contrattualizzazione Impianti | 212.461 | 515.117 | -58,8% |
| Costi per servizi, prestazioni e altri costi | 242.055 | 259.496 | -6,7% |
| Totale | 2.325.105 | 2.729.278 | -14,8% |
I Costi operativi ammontano a 2.325.105 migliaia di euro, in riduzione rispetto all'anno precedente (2.729.278 migliaia di euro), come riportato nella tabella seguente:
I costi di approvvigionamento di energia elettrica e combustibili sono in riduzione rispetto all'esercizio 2014 (-4,3%), dopo l'apposizione dei netting sui portafoglio di trading, principalmente a causa sia delle minori quantità di energia elettrica acquistate sui mercati OTC, sia dei più bassi prezzi medi di acquisto, mentre i costi acquisto di gas naturale si incrementano per effetto delle maggiori quantità approvvigionate nel corso dell'esercizio che hanno più che compensato la riduzione dei prezzi unitari di acquisto.
I costi per la contrattualizzazione degli impianti si riducono rispetto all'esercizio 2014 per effetto sia del rilascio del fondo oneri futuri (di seguito definito contratto oneroso) pari a 97.800 migliaia di euro relativamente al contratto di Tolling per l'utilizzo degli impianti termoelettrici di proprietà di Edipower S.p.A., sia per l'utilizzo nel corso dell'esercizio, per un importo pari a 20.105 migliaia di euro, del fondo oneri futuri, relativo all'onerosità del contratto con Ergosud, iscritto sul bilancio al 31 dicembre 2014 per un importo pari 73.000 migliaia di euro.
Il rilascio, relativo al contratto di tolling con Edipower S.p.A., è stato consentito grazie al venir meno dei presupposti di impossibilità di rinegoziazione dei contratti a seguito dell'accordo sottoscritto tra A2A S.p.A. e Cellina Energy, società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina S.p.A., che ha approvato il progetto di scissione non proporzionale di Edipower S.p.A. avente come obiettivo la riorganizzazione complessiva degli assetti proprietari della società cosicché ad esito dell'operazione A2A S.p.A. venga a detenere il 100% di Edipower S.p.A..
Il fondo oneri futuri relativo al contratto di tolling con Ergosud S.p.A., nel corso dell'esercizio è stato adeguato al margine negativo atteso dal dispacciamento dell'impianto di Scandale di un importo pari a 39.205 migliaia di euro, pertanto il fondo oneri futuri attualmente iscritto in bilancio ammonta a 92.200 migliaia di euro. La valorizzazione è stata definita da un perito indipendente incaricato dalla controllante A2A S.p.A. all'interno del processo di Impairment Test effettuato in fase di redazione del bilancio al 31 dicembre 2015. Al netto delle operazioni di accantonamento, utilizzo e rilascio del fondo oneri futuri, i costi per contrattualizzazione impianti si riducono rispetto al precedente esercizio di 53.156 migliaia di euro per effetto del minore ribaltamento di costi fissi e oneri finanziari sottostanti al contratto verso Edipower S.p.A., mentre la disponibilità pagata agli altri impianti è in linea con l'esercizio 2014.
Per effetto degli accordi con Sorgenia S.p.A. e Sorgenia Power S.p.A., nel corso del 2015 la società ha rilevato minori costi per la contrattualizzazione verso Abruzzoenergia S.p.A. per 4.168 migliaia di euro, mentre ha sostenuto costi per la contrattualizzazione dell'impianto di Bertonico (Lodi) per 8.815 migliaia di euro.
La riduzione dei costi per servizi, prestazioni ed altri costi, pari a 17.441 migliaia di euro, è principalmente dovuto alla riduzione dei costi di acquisto di titoli ambientali (CV, CO2 e TEE) da terze controparti e da società correlate (-25.168 migliaia di euro) e alla riduzione degli oneri sostenuti per il trasporto e lo stoccaggio del gas natuale (-393 migliaia di euro). Nella stessa voce sono inclusi costi non ricorrenti per 7.232 migliaia di euro (2.458 migliaia di euro nel 2014) relativi a conguagli di competenza di esercizi precedenti, nonché costi per prestazioni di servizi e altri costi per 10.714 migliaia di euro (7.367 migliaia di euro nel 2014).
Il costo del lavoro, comprensivo degli oneri sociali e del trattamento di fine rapporto, è risultato pari a 7.841 migliaia di euro (8.462 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). Il personale dipendente della società al 31 dicembre 2015 risulta pari a 94 unità.
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, il margine operativo lordo al 31 dicembre 2015 risulta positivo e pari a 142.183 migliaia di euro (negativo per 153.938 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Lo stanziamento di ammortamenti è risultato pari a 756 migliaia di euro (928 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), le svalutazioni di immobilizzazioni si sono attestate a 35 migliaia di euro, mentre gli accantonamenti per l'anno 2015 sono risultati pari a 220 migliaia di euro (positivi per 26 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono sia all'accantonamento per fondi rischi sia all'accantonamento per rischi su crediti.
Quale conseguenza delle dinamiche sopra esposte il risultato operativo netto è positivo e pari a 141.172 migliaia di euro (negativo per 154.840 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Il risultato della gestione finanziaria al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 5.982 migliaia di euro (negativo per 11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Il risultato prima delle imposte risulta positivo e pari a 135.190 migliaia di euro (negativo per 165.887 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Le imposte sul reddito sono risultate pari a 46.463 migliaia di euro (positive per 47.378 migliaia di euro nel 2014) e recepiscono per 1.785 migliaia di euro, l'adeguamento delle imposte anticipate e differite IRES a seguito della previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione del 3,5 % dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016.
Al netto delle imposte sul reddito, il risultato dell'esercizio 2015 è positivo per 88.727 migliaia di euro (negativo per 118.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Situazione patrimoniale e finanziaria
L'andamento patrimoniale del 2015 della società è sintetizzato nella tabella che segue:
| (migliaia di euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| CAPITALE INVESTITO | ||
| Capitale immobilizzato netto | 8.048 | (25.389) |
| - Immobilizzazioni immateriali | 73.993 | 87.699 |
| - Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti | 1.031 | 1.031 |
| - Altre attività/passività non correnti | 143 | 143 |
| - Attività/passività per imposte anticipate/differite | 26.988 | 58.722 |
| - Fondi rischi e oneri | (92.621) | (171.052) |
| - Benefici a dipendenti | (1.486) | (1.932) |
| di cui con contropartita il patrimonio netto | 1.495 | 5.285 |
| Capitale di funzionamento | 104.775 | 63.260 |
| - Rimanenze | 115.580 | 204.313 |
| - Crediti commerciali e altre attività correnti (*) | 588.841 | 619.701 |
| - Debiti commerciali e altre passività correnti (*) | (605.230) | (768.670) |
| - Attività per imposte correnti/debiti per imposte | 5.584 | 7.916 |
| di cui con contropartita il patrimonio netto | (5.496) | (17.399) |
| TOTALE CAPITALE INVESTITO | 112.823 | 37.871 |
| FONTI DI COPERTURA | ||
| Patrimonio netto | 86.701 | (109.547) |
| Totale posizione finanziaria | ||
| oltre l'esercizio successivo | - | - |
| Totale posizione finanziaria | ||
| entro l'esercizio successivo | 26.122 | 147.418 |
| Totale posizione finanziaria netta | 26.122 | 147.418 |
| di cui con contropartita il patrimonio netto | ||
| TOTALE FONTI | 112.823 | 37.871 |
(*) Al netto dei saldi inclusi nella posizione finanziaria netta.
| Variazione Posizione finanziaria netta | 01/01/2015 31/12/2015 |
01/01/2014 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO | ||
| DELL'ESERCIZIO | -147.418 | -244.711 |
| Apporto da operazioni straordinarie | 0 | 1.880 |
| Risultato d'esercizio | 88.727 | -118.509 |
| Imposte pagate/Crediti per imposte cedute | -35.709 | 49.577 |
| Ammortamenti | 756 | 928 |
| Svalutazioni immobilizzazioni immateriali | 35 | |
| Variazioni delle attività e delle passività (*) | -31.264 | 164.021 |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 22.545 | 96.017 |
| Flussi finanziari da attività di investimento | -684 | -604 |
| Free cash flow | 21.861 | 95.413 |
| Dividendi pagati | ||
| Incasso copertura perdite da A2A S.p.A. | 99.435 | |
| Cash flow da distribuzione dividendi/incassi copertura | ||
| perdite | 99.435 | 0 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE | ||
| DELL'ESERCIZIO | -26.122 | -147.418 |
(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio Netto.
La situazione patrimoniale, redatta secondo lo schema delle fonti e degli impieghi evidenzia un capitale investito al 31 dicembre 2015 pari a 112.823 migliaia di euro (37.871 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). La variazione rispetto all'esercizio precedente è fortemente influenzata dalle minori rimanenze di certificati ambientali sia del portafoglio industriale, comprese nelle immobilizzazioni immateriali, sia del portafoglio di trading, comprese nella voce "Rimanenze", dalla diminuzione dei fondi rischi, come effetto netto del rilascio dell'accantonamento effettuato nello scorso esercizio in ragione dell'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nei contratti di tolling in essere con la società correlata Edipower S.p.A. in parte compensato dall'utilizzo e dal successivo adeguamento del fondo dell'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nei contratti di tolling in essere con la società Ergosud S.p.A., al netto del relativo effetto fiscale, come meglio descritto nel commento dei costi operativi, nonché minori debiti commerciali e crediti commerciali rispetto alla chiusura dell'esercizio 2014. Il patrimonio netto risulta pari a 86.701 migliaia di euro (negativo per 109.547 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), per effetto sia dell'iscrizione dell'utile dell'esercizio sia del versamento a copertura perdite ricevuto dalla capogruppo A2A S.p.A., mentre la posizione finanziaria netta risulta negativa per 26.122 migliaia di euro (negativa per 147.418 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2015 risulta negativo per 26.122 migliaia di euro (negativo per 147.418 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presenta un miglioramento pari a 121.296 migliaia di euro derivante principalmente dalla miglior gestione operativa della società che, al netto degli accantonamenti/rilasci effettuati in ragione dell'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nei contratti di tolling in essere, avrebbe chiuso l'esercizio 2015 con un Margine operativo lordo positivo per 63.484 migliaia di euro (positivo per 16.862 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) in miglioramento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente di 46.622 migliaia di euro.
Si riportano di seguito i principali indicatori reddituali e di liquidità della società:
| Indicatori reddituali | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
|---|---|---|
| Roi (Return on investment) | n.s. | n.s. |
| Roe (Return on equity) | n.s. | n.s. |
| Ros (Return on sales) | n.s. | n.s. |
| Indicatori di liquidità | 31.12.2015 | 31.12.2014 |
| Indice di liquidità primaria: Attività correnti – Scorte di magazzino Passività correnti |
0,94 | 0,69 |
| Indice di liquidità secondaria: Attività correnti Passività correnti |
1,12 | 0,91 |
| Margine di tesoreria (migliaia di euro): Attività correnti – Scorte di magazzino – Passività correnti |
-36.927 | -288.471 |
Ai sensi dell'articolo 2428 del codice civile, si precisa che la società, in linea con la specifica attività gestionale, non svolge attività di ricerca e sviluppo e non possiede al 31 dicembre 2015 quote proprie, né ha effettuato acquisti o cessioni di tali quote nel corso dell'esercizio, né direttamente, né indirettamente per tramite di società controllate o collegate, né per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Con riferimento all'articolo 2428 6bis del Codice Civile, si segnala che nel corso dell'esercizio la società non ha provocato alcun danno ambientale e quindi non è stata condannata al pagamento di alcuna sanzione.
Non si segnalano casi di morte sul lavoro e cause di mobbing per cui la società è stata dichiarata definitivamente responsabile.
La società non ha istituito sedi secondarie.
Con riferimento all'articolo 2427 16bis del Codice Civile, si segnala che nel corso dell'esercizio la società ha corrisposto alla società di revisione legale per la revisione legale dei conti annuali e gli altri servizi di verifica svolti un corrispettivo pari a 68.975 euro.
Per l'informativa sui rischi si rimanda allo specifico paragrafo delle "Altre informazioni" della nota illustrativa al bilancio.
A2A Trading ha già collocato sul 2016 circa 11 TWh di vendite di energia elettrica con contratti bilaterali stabilizzando parte dei ricavi e, conseguentemente, dei margini. Tali vendite includono la fornitura alla correlata A2A Energia S.p.A. nonché vendite all'ingrosso di prodotti standard e di profili per l'ottimizzazione e l'hedging del portafoglio elettrico a termine. E' anche iniziata l'attività di hedging sul 2017, vendendo circa 1,7 TWh di energia elettrica con contratti bilaterali.
Nel contempo sono stati anche effettuati acquisti di energia elettrica, sul 2016 per circa 5 TWh e sul 2017 per circa 0,4 TWh, finalizzati ad operazioni di ottimizzazione del portafoglio industriale.
Per quanto riguarda la filiera Ambiente, A2A Trading ha provveduto a vendere sul 2016 circa 0,3 TWh di energia proveniente dai termovalorizzatori che si stima in circa 1 TWh, stabilizzando una parte dei loro ricavi.
E' continuata l'attività sui mercati elettrici esteri con la partecipazione della società alle procedure per l'assegnazione della capacità di interconnessione import/export 2016 su tutte le frontiere con l'Italia. In considerazione dell'andamento degli spread Italia-estero e delle ridotte quantità messe a disposizione nell'asta annuale, la società ha scelto ridurre il profilo di rischio sul lungo periodo con l'acquisto di un numero contenuto di diritti di capacità annuale (MW), preferendo concentrare l'attività di cross-border su base mensile e giornaliera.
Con riferimento al rischio connesso ai costi di congestione sulla rete rilevante, A2A Trading ha sottoscritto con Terna S.p.A. strumenti di copertura a prezzo fisso per l'anno 2016 ("CCC") relativi prevalentemente alla Zona Nord sia a tutela delle immissioni degli impianti che dell'energia importata. Il meccanismo prevede il diritto per la società di pagare/ricevere un prezzo fisso di congestione (ovvero di differenziale tra il prezzo della Zona Nord ed il PUN) a fronte del prezzo variabile che ogni ora si forma su IPEX.
A2A Trading ha già veduto sul 2016 2.030 milioni di metri cubi di gas naturale con contratti bilaterali, stabilizzando tramite specifici approvvigionamenti una consistente parte dei ricavi e, conseguentemente, dei margini. Tali vendite includono le forniture alle società del gruppo ed a clienti terzi con i quali la società ha consolidato rapporti commerciali anche su base pluriennale.
A2A Trading ha approvvigionato circa il 58% del fabbisogno annuo previsto per il 2016 di carbone.
A partire dalla seconda parte del 2015, a seguito della riorganizzazione aziendale, si è modificata l'attività di ottimizzazione del portafoglio industriale. Questa rivisitazione della struttura interna consente una maggiore integrazione tra tutte le commodity nel portafoglio della Società nel medio/lungo termine e una stretta interazione con le funzioni aziendali preposte allo scheduling ed al bidding di breve periodo.
Nel dicembre 2014 sono stati approvati gli atti implementativi del Regolamento UE N. 1227/2011 relativo all'integrità e trasparenza del mercato all'ingrosso (REMIT). Questo ha fissato la data di avvio dell'attività di reporting verso ACER al 7 ottobre 2015 per i contratti standard e al 7 aprile 2016 per tutti gli altri. A2A Trading si avvale, come già per la reportistica inerente EMIR, del prodotto "Complete", sviluppato e gestito da Trayport quale sistema di interfaccia per la trasmissione dei dati al database di ACER. A2A Trading ha adempiuto agli obblighi di reporting rispettando le scadenze richieste e preparandosi per la trasmissione delle informazioni relative ai contratti non standard previsti per il prossimo aprile.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del bilancio
Non si segnalano eventi significativi successivi al 31 dicembre 2015 tali da richiedere modifiche o integrazioni a quanto riportato nel Bilancio d'esercizio.
Nell'invitarVi ad approvare il presente bilancio Vi segnalo che l'utile dell'esercizio 2015 pari a 88.727.137 euro è stato utilizzato per 32.349.058 euro, corrispondente al risultato del primo trimestre 2015, a copertura delle riserve negative, per la quota rimanente disponibile pari a 56.378.079 euro Vi propongo di destinarla come segue:
Vi propongo inoltre di distribuire 24.323.401 euro prelevandoli della riserva sovrapprezzo azioni e 8.676.599 prelevandoli dalle altre riserve disponibili portando così l'ammontare complessivo del dividendo da versare alla capogruppo a 85.000.000 euro.
Il Presidente Masi Massimiliano Spiridione
| A2A Trading S.r.l. | BILANCIO | BILANCIO | |
|---|---|---|---|
| SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA | Note | AL 31/12/2015 | AL 31/12/2014 |
| (valori espressi in euro) | |||
| ATTIVITA' | |||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||
| Immobilizzazioni materiali | |||
| Immobilizzazioni immateriali | 1 | 73.993.360 | 87.698.963 |
| Partecipazioni | 2 | 1.030.797 | 1.030.797 |
| Attività per imposte anticipate Altre attività non correnti |
3 4 |
26.987.670 142.862 |
58.722.589 142.862 |
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 102.154.689 | 147.595.211 | |
| ATTIVITA' CORRENTI | |||
| Rimanenze | 5 | 115.579.965 | 204.313.116 |
| Crediti commerciali | 6 | 509.960.309 | 532.615.477 |
| Altre attività correnti | 7 | 78.880.315 | 87.085.457 |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Attività per imposte correnti | 8 | 6.174.918 | 7.915.987 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 9 | 27.740.489 | 4.402.007 |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 738.335.996 | 836.332.044 | |
| ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA | |||
| TOTALE ATTIVO | 840.490.685 | 983.927.255 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale Riserve |
10 11 |
1.000.000 -3.025.854 |
1.000.000 7.962.233 |
| Risultato d'esercizio | 12 | 88.727.137 | -118.509.111 |
| Patrimonio netto | 86.701.283 | -109.546.878 | |
| PASSIVITA' | |||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | |||
| Benefici a dipendenti | 13 | 1.485.964 | 1.931.811 |
| Fondi rischi e oneri | 14 | 92.620.672 | 171.051.915 |
| Totale passività non correnti | 94.106.636 | 172.983.726 | |
| PASSIVITA' CORRENTI | |||
| Debiti commerciali | 15 | 534.450.971 | 666.364.954 |
| Altre passività correnti | 15 | 70.778.357 | 102.305.578 |
| Passività finanziarie correnti Debiti per imposte |
16 17 |
53.862.074 591.364 |
151.819.875 |
| Totale passività correnti | 659.682.766 | 920.490.407 | |
| Totale passività | 753.789.402 | 1.093.474.133 | |
| PASSIVITA' DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD | |||
| ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 840.490.685 | 983.927.255 | |
| A2A Trading S.r.l. | 01/01/2015 | 01/01/2014 | |
|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | Note | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
| (valori espressi in euro) | |||
| RICAVI | |||
| RICAVI DI VENDITA E PRESTAZIONI | 2.464.883.498 | 2.566.548.743 | |
| ALTRI RICAVI OPERATIVI | 10.246.063 | 17.252.932 | |
| TOTALE RICAVI | 19 | 2.475.129.561 | 2.583.801.675 |
| COSTI OPERATIVI | |||
| COSTI PER MATERIE PRIME PROD FINITI E SERVIZI | 2.104.501.895 | 2.210.356.218 | |
| ALTRI COSTI OPERATIVI | 220.603.319 | 518.921.673 | |
| TOTALE COSTI OPERATIVI | 20 | 2.325.105.214 | 2.729.277.891 |
| COSTI PER IL PERSONALE | 21 | 7.840.651 | 8.462.070 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 22 | 142.183.696 | -153.938.286 |
| AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI | 23 | 1.011.223 | 901.612 |
| RISULTATO OPERATIVO NETTO | 24 | 141.172.473 | -154.839.898 |
| GESTIONE FINANZIARIA | |||
| PROVENTI FINANZIARI | 557.925 | 186.566 | |
| ONERI FINANZIARI | 6.540.458 | 11.234.308 | |
| TOTALE GESTIONE FINANZIARIA | 25 | -5.982.533 | -11.047.742 |
| UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 135.189.940 | -165.887.640 | |
| ONERI PER IMPOSTE SUI REDDITI | 26 | 46.462.803 | -47.378.529 |
| UTILE DI ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE | 88.727.137 | -118.509.111 | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 27 | 88.727.137 | -118.509.111 |
| A2A Trading S.r.l. CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO |
BILANCIO AL 31/12/2015 |
BILANCIO AL 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (valori espressi in euro) | ||
| Risultato d'esercizio (A) | 88.727.137 | -118.509.111 |
| Utile/(perdite) attuariali su Benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto | 208.222 | -115.230 |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali Totale Altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale (B) |
-75.628 132.594 |
12.705 -102.525 |
| Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura degli strumenti finanziari | ||
| ("cash flow hedge") | 11.876.249 | -17.266.461 |
| Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) | -3.922.443 | 5.413.047 |
| Totale Altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale (C) | 7.953.806 | -11.853.414 |
| Totale risultato d'esercizio complessivo (A) + (B) + (C) | 96.813.537 | -130.465.050 |
Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.
| A2A Trading S.r.l. RENDICONTO FINANZIARIO DI CASH FLOW |
BILANCIO AL 31/12/2015 |
BILANCIO AL 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (valori espressi in euro) | ||
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO Apporto da operazioni straordinarie DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO |
4.402.007 4.402.007 |
19.758.748 1.880.000 21.638.748 |
| Attività operativa | ||
| Risultato d'esercizio Imposte pagate/crediti per imposte cedute Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali Variazione delle attività e delle passività di funzionamento (*) Flussi finanziari netti da attività operativa |
88.727.137 -35.708.677 755.700 35.100 -31.263.534 22.545.726 |
-118.509.111 49.576.757 927.510 0 164.021.702 96.016.858 |
| Attività di investimento | -13.475.396 | |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento Flussi finanziari netti da attività di investimento |
-684.067 -684.067 |
-603.787 -603.787 |
| FREE CASH FLOW | 21.861.659 | 95.413.071 |
| Attività di finanziamento | ||
| Variazione delle passività finanziarie Dividendi pagati Incasso copertura perdite da A2A S.p.A. |
-91.148.825 0 99.434.624 |
-100.922.262 |
| Interessi finanziari netti pagati | -6.808.976 | -11.727.550 |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | 1.476.823 | -112.649.812 |
| VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE | 23.338.482 | -17.236.741 |
| DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO | 27.740.489 | 4.402.007 |
(*) Al netto dei saldi con contropartita il patrimonio netto e altre voci di stato patrimoniale
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO (valori espressi in euro) A2A Trading S.r.l. |
Capitale Sociale |
Cash Flow Hedge |
Riserva Legale |
Riserve Altre |
d'esercizio Risultato |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto al 31.12.2013 | 1.000.000 | -82.375 | 1.001.529 | 34.171.766 | -15.172.748 | 20.918.172 |
| Riserva IAS 19 Benefici a dipendenti () Variazioni dell'esercizio 2014: Destinazione del risultato 2013 Riserve IAS 32 e 39 () Risultato d'esercizio |
-11.853.414 | -15.172.748 -102.525 |
15.172.748 -118.509.111 |
-11.853.414 -102.525 -118.509.111 |
||
| Patrimonio netto al 31.12.2014 | 1.000.000 | -11.935.789 | 1.001.529 | 18.896.493 | -118.509.111 | -109.546.878 |
| Versamento copertura perdite da A2A S.p.A. Riserva IAS 19 Benefici a dipendenti () Variazioni dell'esercizio 2015: Riserve IAS 32 e 39 () Risultato d'esercizio Copertura perdite |
7.953.806 | -1.001.529 | 99.434.624 -117.507.582 132.594 |
88.727.137 118.509.111 |
99.434.624 7.953.806 132.594 88.727.137 |
|
| Patrimonio netto al 31.12.2015 | 1.000.000 | -3.981.983 | 956.129 | 88.727.137 | 86.701.283 | |
| Possibilità di utilizzazione | A - B - C | |||||
| (*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo. |
Legenda
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci
D : per distribuzione ai soci, per la quota eccedente il 20% del capitale sociale
A2A Trading S.r.l. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento legislativo della Repubblica Italiana. A2A Trading S.r.l. è la società a cui è affidata la gestione del portafoglio energetico del Gruppo A2A, ivi inclusa l'attività di compravendita di energia elettrica e di combustibili gassosi e non gassosi sui mercati all'ingrosso nazionali ed internazionali. Dal 1° aprile 2012 la società A2A Trading è diventata gestore unico del portafoglio fuel del Gruppo subentrando alla correlata Plurigas S.p.A. nella gestione dell'attività di approvvigionamento, logistica e stoccaggio del gas.
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La società è sottoposta all'attività di direzione e coordinamento da parte della controllante A2A S.p.A.. Nella presente nota illustrativa è presente un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della società controllante.
La valuta di presentazione del bilancio di A2A Trading S.r.l. è l'euro, che coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui la società opera. In particolare, le seguenti note illustrative sono presentate in migliaia di euro.
In bilancio di A2A Trading S.r.l. al 31 dicembre 2015 è stato predisposto in ipotesi di funzionamento e continuità aziendale ed è composto dal Prospetto delle Situazione Patrimoniale-Finanziaria, Prospetto di Conto Economico, Prospetto di Conto Economico Complessivo, Rendiconto Finanziario, Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio Netto, e dalle presenti Note Illustrative.
Tale bilancio è stato redatto in conformità con i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) promulgati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, includendo tra questi sia gli "International Accounting Standards" (IAS) che gli "International Financial Reporting Standards" (IFRS), oltre alle interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretation Committee" (IFRIC) nonché i provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Il bilancio al 31 dicembre 2015 è oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione il 4 marzo 2016, che ne ha autorizzato la pubblicazione, ed è assoggettato a revisione legale da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A..
La società A2A Trading S.r.l. ha adottato per la "Situazione patrimoniale - finanziaria" la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1 revised.
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Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.
Il "Rendiconto finanziario" è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo IAS 7.
Il "Prospetto dei movimenti del patrimonio netto" è stato predisposto secondo le disposizioni dello IAS 1 revised.
Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono invariati rispetto a quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014.
Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal Gruppo dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2015.
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Nei paragrafi a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall'Unione Europea ma applicabili successivamente al 31 dicembre 2015" e "Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea", vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, ma non ancora entrati in vigore, oppure non ancora omologati dall'Unione Europea e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2015, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.
A decorrere dal 1° gennaio 2015 sono state applicate alcune integrazioni conseguenti a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dal Gruppo nei presedenti esercizi, nessuna delle quali ha determinato un effetto significativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.
Le variazioni principali sono di seguito illustrate.
• IAS 19 Revised "Benefici a dipendenti": le modifiche apportate allo IAS 19 in data 21 novembre 2013 consentono (ma non rendono obbligatoria) la contabilizzazione in diminuzione del "current service cost" del periodo dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell'allocazione di tali contributi lungo l'arco temporale cui il servizio è reso. Tali contributi devono presentare le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano; (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente; (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione, oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente).
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Potranno essere adottati nei prossimi esercizi, qualora ne dovessero ricorrere i presupposti, i seguenti principi contabili ed interpretazioni già omologati dall'Unione Europea e attualmente non applicati dal Gruppo:
l'informativa non significativa non deve essere fornita anche se espressamente richiesta da uno specifico IFRS. In merito alle note esplicative al bilancio, non è previsto uno specifico ordine e quindi la società potrebbe anche decidere di presentare le note per singola voce di bilancio, commentando il contenuto e le variazioni del periodo insieme alla descrizione del principio contabile applicato per quella voce. La modifica al principio in oggetto intende inoltre fornire chiarimenti in merito alla aggregazione o disaggregazione di voci di bilancio qualora il loro importo sia rilevante o "materiale". In particolare, la modifica al principio richiede che non si proceda con l'aggregazione di poste di bilancio con caratteristiche differenti o con la disaggregazione di voci di bilancio che renda difficoltosa l'informativa e la lettura del bilancio stesso. Inoltre, con riferimento all'esposizione della posizione finanziaria di una entità, l'emendamento chiarisce la necessità di disaggregare alcune voci previste dai paragrafi 54 (Posizione finanziaria) e 82 (Conto economico) dello IAS 1;
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Per quanto riguarda il primo punto, la modifica chiarisce che non si deve ricorrere alla riesposizione dei dati di bilancio qualora una attività o un gruppo di attività disponibili per la vendita venga riclassificata come "detenuta per essere distribuita", o viceversa.
Con riferimento all'IFRS 7, l'emendamento in oggetto stabilisce che qualora un'entità trasferisca un'attività finanziaria a condizioni tali da consentire la "derecognition" dell'attività stessa, viene richiesta l'informativa riguardante il coinvolgimento residuo dell'entità stessa nell'attività trasferita, qualora abbia sottoscritto dei contratti di servizio che evidenziano una interessenza dell'entità nella futura performance delle attività finanziarie trasferite.
La modifica dello IAS 19 proposta, chiarisce che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro sia determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei
titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" di tali titoli siano utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici.
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L'emendamento proposto allo IAS 34 richiede l'indicazione di riferimenti incrociati tra i dati riportati nel bilancio intermedio e l'informativa ad essi associata.
I seguenti principi ed emendamenti a principi preesistenti sono tuttora in corso di omologazione da parte dell'Unione Europea e pertanto non risultano applicabili da parte del Gruppo. Le date indicate riflettono la data di efficacia attesa e statuita nei principi stessi; tale data è tuttavia soggetta all'effettiva omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea.:
• IFRS 9 "Strumenti finanziari": il presente principio rappresenta la prima parte di un processo per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le principali novità introdotte dall'IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie - al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". Scompaiono quindi le categorie dei "loans and receivables", delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie "held to maturity". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell'attività finanziaria che lo "ospita".
Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo).
L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.
L'IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell'entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente.
Infine l'informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di valutazione introdotte dall'IFRS 9. In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda principalmente i seguenti aspetti:
i. la sostanziale revisione del cd. "Hedge accounting", che consentirà alle società di riflettere meglio le loro attività di gestione dei rischi nell'ambito del bilancio;
ii. è consentita la modifica di trattamento contabile delle passività valutate al fair value: in particolare gli effetti di un peggioramento del rischio di credito della società non verranno più iscritti a Conto economico;
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iii. viene prorogata la data di entrata in vigore del principio in oggetto, fissata inizialmente con decorrenza dal 1° gennaio 2015.
Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l'introduzione, in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate. L'emendamento in esame è applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2018;
L'IFRS 15 include anche obblighi di informativa significativamente più estesi rispetto al principio esistente, in merito alla natura, agli ammontari, alle tempistiche e all'incertezza dei ricavi e dei flussi di cassa derivanti dai contratti con la clientela.
In data 11 settembre 2015 lo IASB ha emesso una modifica al principio in oggetto, posticipandone la data di applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2018;
Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value), come meglio indicato nei criteri di valutazione.
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I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del bilancio sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014, fatto salvo quanto di seguito specificato.
Le operazioni espresse in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere il giorno della data della transazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite in euro al cambio della data di chiusura del bilancio.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione dell'operazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento, quando acquisito a titolo oneroso.
L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'immobilizzazione immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l'immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni.
Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita, vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'immobilizzazione immateriale sono conseguiti dall'entità, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'immobilizzazione immateriale.
In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno condotto alla loro svalutazione.
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Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore, secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni". Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico e sono rilevati a Conto economico al momento della cessione.
Per le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita, quali i diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno, si applicano le percentuali di ammortamento pari a 12,5% - 33,3%.
In presenza di indicatori tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test").
Nel caso dell'avviamento, di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita o di immobilizzazioni non disponibili per l'uso, l'Impairment Test è effettuato almeno annualmente o più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore.
La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione.
Il valore recuperabile di un'immobilizzazione è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'immobilizzazione la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, sulla base di piani aziendali predisposti dal management al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'immobilizzazione. Se il valore recuperabile di un'immobilizzazione è inferiore al valore contabile viene rilevata una perdita a Conto economico. Quando successivamente una perdita registrata su un'attività, diversa dall'avviamento, dovesse venir meno o ridursi, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto economico.
Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari (CGU - Cash Generating Unit) o all'insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente.
Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.
Titoli ambientali: quote di emissione e certificati verdi e certificati bianchi
Si applicano criteri di valutazione differenziati tra quote/certificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno ("Portafoglio Industriale") e quelli detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading").
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Le quote/certificati detenuti per own-use ("Portafoglio Industriale") eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio ("surplus"), sono iscritte tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma ad impairment test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio ("deficit"), si procede allo stanziamento in bilancio dell'onere necessario per far fronte all'obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d'acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.
Le quote/certificati detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading") vengono invece iscritte tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d'acquisto e il valore di presumibile realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. I certificati assegnati gratuitamente sono iscritti ad un valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, alle quotazioni di mercato.
Sono imprese controllate le imprese su cui la società ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell'impresa al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando si detiene, direttamente e indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria, considerando anche i cosiddetti voti potenziali cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.
Sono imprese collegate le imprese su cui la società esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando la società detiene, direttamente e indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.
Una joint venture è un accordo contrattuale per il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate nel bilancio separato al costo di acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore.
Qualora l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo nel caso in cui la società abbia l'obbligo di risponderne.
Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
Le rimanenze di magazzino di materiali e combustibili sono valutate al minore tra il costo medio ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio ponderato include gli oneri accessori di competenza (ad esempio: noli navi, oneri doganali, assicurazioni, stallie e controstallie e nell'acquisto di combustibili), riferiti agli acquisti dell'esercizio. Le rimanenze di magazzino vengono costantemente monitorate e, qualora necessario, si procede alla svalutazione delle rimanenze obsolete con imputazione a Conto economico.
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Le attività e le passività finanziarie sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 – "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione".
Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) o disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'operatività dell'impresa e le altre attività finanziarie correnti, come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste ultime si riferiscono ai depositi bancari e postali, ai titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e ai crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Infine gli strumenti finanziari includono anche i debiti finanziari (finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari), i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.
Le attività e le passività finanziarie vengono rilevate contabilmente all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.
Inizialmente tutte le attività e passività finanziarie sono rilevate al fair value aumentato, nel caso di attività e passività diverse da quelle valutate al fair value a Conto economico, degli oneri accessori (costi d'acquisizione/emissione).
La valutazione successiva alla rilevazione iniziale è correlata alla classificazione dello strumento finanziario in una delle seguenti categorie:
Di seguito vengono descritti in dettaglio i criteri di valutazione applicati nella valutazione successiva alla rilevazione iniziale per ognuna delle categorie summenzionate:
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le attività e passività finanziarie non derivate al fair value (valore equo) rilevato a Conto economico sono valutate al valore corrente (fair value) con iscrizione delle variazioni a Conto economico;
le altre attività e passività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili, diverse dalle partecipazioni, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell'attività/passività (es. aggio e disaggio di emissione, costi per l'acquisizione dei finanziamenti, ecc.), mentre i proventi/oneri finanziari sono rideterminati sulla base del metodo del tasso effettivo d'interesse. Per le attività finanziarie sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subito una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio indicativi della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore vengono rilevate come costo nel Conto economico dell'esercizio. In tale categoria rientrano gli investimenti detenuti con l'intento e la capacità di essere mantenuti sino alla scadenza, i crediti e i finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dalle attività dell'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie;
le attività disponibili per la vendita sono rappresentate da attività finanziarie non derivate che non sono classificate come attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico o altre attività finanziarie: sono quindi una posta residuale; sono valutate al valore corrente (fair value) e gli utili o le perdite che si determinano sono iscritti direttamente a Patrimonio netto fino al momento della svalutazione o dell'effettivo realizzo allorché si riversano a Conto economico. Le perdite rilevate nel Patrimonio netto vengono comunque stornate e contabilizzate a Conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata quando sussistono evidenze obiettive che l'attività abbia subito una riduzione di valore. Le partecipazioni non quotate e con fair value non misurabile attendibilmente sono invece valutate al costo ridotto per perdite di valore. Le svalutazioni vengono stornate negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che le avevano originate, fatta eccezione per le svalutazioni riguardanti strumenti rappresentativi di capitale. Tale categoria comprende essenzialmente le altre partecipazioni (non di controllo anche congiunto o di collegamento), ad eccezione di quelle detenute per la negoziazione (partecipazioni di trading);
gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono valutati al valore corrente (fair value) con iscrizione delle variazioni a Conto economico qualora non soddisfino le condizioni per essere qualificati come di copertura. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (cash flow hedge), la porzione efficace delle variazioni del fair value dei derivati viene rilevata direttamente a Patrimonio netto, mentre quella inefficace viene rilevata a Conto economico. Gli importi che sono stati rilevati direttamente nel Patrimonio netto vengono riflessi nel Conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.
Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al valore corrente dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a Conto economico.
Un'attività finanziaria (o ove applicabile parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie) viene cancellata quando:
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Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata in bilancio nella misura del coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende forma di una garanzia sull'attività trasferita, viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività ed il valore massimo del corrispettivo che la società potrebbe essere tenuta a corrispondere. Vengono altresì eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria i crediti commerciali considerati definitivamente irrecuperabili dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.
Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.
Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni significativamente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a Conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.
Il fair value di strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione. In particolare, ai fini della valutazione del fair value dei derivati finanziari relativi a energia elettrica si segnala che, in assenza di una curva forward di mercato, sono state effettuate stime interne utilizzando modelli basati sulla best practice di settore.
Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al Conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati in una apposita riserva di Patrimonio netto tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.
A seguito della Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutato ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.
I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, attraverso programmi a benefici definiti (sconto energia, assistenza sanitaria, altri benefici) o benefici a lungo termine (premio di fedeltà), sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.
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La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata da attuari indipendenti sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.
Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati a Conto economico come costo o ricavo.
La società ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione, i crediti vantati verso la società ad un istituto finanziatore. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore e la società; tali dilazioni possono essere sia di natura onerosa che non onerosa.
In presenza di dilazioni, viene eseguita un'analisi quantitativa finalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali, tramite predisposizione del test quantitativo in accordo con quanto previsto dallo IAS 39 AG 62. In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l'eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commercial
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell'esercizio, sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.
Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Se la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita all'attività a cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.
La voce accoglie, altresì, gli accantonamenti effettuati in ragione dell'onerosità delle obbligazioni attuali presenti in contratti onerosi.
I ricavi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:
• i ricavi per vendita e trasporto di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura. Tali ricavi si basano, ove applicabili, sulle tariffe e i relativi vincoli tariffari previsti dai provvedimenti di legge e dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas italiana e organismi analoghi esteri, in vigore nel corso dell'esercizio;
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I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.
La voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.
Sono rilevati come proventi finanziari a seguito dell'accertamento gli interessi attivi di competenza registrati utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario.
Gli oneri finanziari si rilevano a Conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.
I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento e sono classificati nel Conto economico tra i proventi finanziari.
Gli oneri per imposte dell'esercizio rappresentano la somma delle imposte correnti e differite. Ai fini IRES la società ha aderito al cd. "consolidato nazionale", di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86, con la controllante A2A S.p.A..
A tal fine è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Le imposte anticipate e differite ai fini dell'IRES non vengono trasferite alla controllante e quindi transitano nel conto economico della società ogni qualvolta si manifesta una effettiva divergenza temporanea nella tassazione.
La contrattualizzazione della fiscalità consolidata corrente porta quindi a contabilizzare un "provento/onere da consolidato" che è riferito alla regolazione dei rapporti intercorrenti con la controllante in luogo dell'IRES corrente.
Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio sono determinate sulla base della stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti.
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Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le aliquote applicate sono quelle stimate che saranno in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile dei crediti per imposte anticipate viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali.
Quando i risultati sono rilevati direttamente a Patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al Patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le imposte sono compensabili quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi sia un diritto legale di compensazione e sia attesa la liquidazione del saldo netto.
La redazione del bilancio e delle note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività che nella valutazione delle attività e passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono state utilizzate nella valutazione per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi rischi su crediti e gli altri fondi svalutazioni, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefici ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a conto economico.
Di seguito, vengono illustrate le principali assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di valutazione delle predette stime contabili. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è svalutato fino a concorrenza del relativo valore recuperabile, stimato con riferimento al suo utilizzo o alla cessione futura, in relazione a quanto precisato nei più recenti piani aziendali. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, tuttavia possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'impairment test si rinvia allo specifico paragrafo.
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I ricavi delle vendite ai clienti al dettaglio o all'ingrosso sono rilevati secondo il principio della competenza. I ricavi delle vendite di energia elettrica e gas ai clienti sono rilevati al momento della fornitura in base a letture periodiche; comprendono, inoltre, una stima del valore dei consumi di energia elettrica e gas dalla data di ultima lettura alla fine dell'esercizio di riferimento. I ricavi tra la data di ultima lettura e la fine dell'esercizio si basano su stime del consumo giornaliero del cliente, fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.
L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management della società. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.
Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.
Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.
L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per la società. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni della società è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Gli strumenti finanziari derivati utilizzati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente alle società del Gruppo. Gli effetti a consuntivo dei derivati potrebbero tuttavia differire dalle valutazioni effettuate.
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Si segnala che le forti turbolenze sui mercati di riferimento delle commodities energetiche trattate dalla società, dei cambi e dei tassi di interesse potrebbero determinare maggiore volatilità nei cash flows e nei risultati attesi.
I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati interamente a Conto economico.
Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte della società l'assunzione in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria.
La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
| (migliaia di euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e utilizzo op.dell'ingegno | 2.081 | 1.795 |
| Avviamento | - | 35 |
| Immobilizzazioni in corso | 8 | 489 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 71.904 | 85.380 |
| Totale immobilizzazioni immateriali | 73.993 | 87.699 |
Al 31 dicembre 2015 le "Immobilizzazioni immateriali" sono pari, al netto delle quote di ammortamento dell'esercizio che ammontano a 756 migliaia di euro, a 73.993 migliaia di euro (al 31 dicembre 2014 la voce risultava pari a 87.699 migliaia di euro) e si riferiscono alla capitalizzazione di costi aventi utilità pluriennale. Esse sono relative in particolare:
Nel corso dell'esercizio è stato svalutato l'avviamento iscritto nel 2014 per l'acquisizione del ramo d'azienda da Edipower S.p.A. per 35 migliaia di euro.
La composizione della voce "Immobilizzazioni immateriali" e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono esposte in un apposito prospetto allegato alle presenti Note Illustrative.
| (migliaia di euro) | Valore al 31/12/2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31/12/2015 |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni in imprese controllate | 1.031 | - | 1.031 |
| Totale partecipazioni | 1.031 | - | 1.031 |
Partecipazioni in imprese controllate
Le "Partecipazioni in imprese controllate", invariate rispetto all'esercizio precedente, sono pari a 1.031 migliaia di euro e si riferiscono alla partecipazione, pari al 70% del capitale sociale, nella società A2A Alfa S.r.l. acquisita per il 100% nel corso dell'esercizio 2008 e della quale è stata ceduta una quota pari al 30% a IREN Mercato S.p.A. nel mese di novembre 2009.
A2A Alfa S.r.l. a sua volta detiene una partecipazione pari al 50% del capitale sociale di PremiumGas S.p.A., che A2A Alfa S.r.l. controlla congiuntamente con Gazprom Germania GmbH. A2A Alfa S.r.l. ha chiuso l'esercizio 2015 con una perdita pari a 36 migliaia di euro e un patrimonio netto pari a 1.467 migliaia di euro. Pertanto il valore esposto in bilancio risulta superiore di 4 migliaia di euro alla quota di patrimonio netto.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Attività per imposte anticipate | 58.722 | (31.734) | 26.988 |
Le "Attività per imposte anticipate" ammontano a 26.988 migliaia di euro (58.722 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). La voce accoglie l'effetto netto delle passività per imposte differite e delle attività per imposte anticipate a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili futuri sufficienti per l'utilizzo della attività fiscali differite.
Le imposte anticipate sono state determinate, per quanto attiene all'IRAP utilizzando l'aliquota fiscale vigente. Per quanto riguarda l'IRES, a seguito della previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione di 3,5 punti percentuali dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, nel presente bilancio si è provveduto ad adeguare la consistenza della fiscalità anticipata e differita alla nuova aliquota (24%).
I valori al 31 dicembre 2015 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.
Di seguito si riporta la tabella di dettaglio della composizione della voce:
| Bilancio | Bilancio | |
|---|---|---|
| 31/12/2015 | 31/12/2014 | |
| (migliaia di euro) | ||
| Differenze di valore delle Immobilizzazioni materiali | 1 | |
| Altre imposte differite | 1.240 | 1.421 |
| Passività per Imposte differite (A) | 1.240 | 1.422 |
| Fondi rischi tassati | 25.855 | 53.738 |
| Fondo svalutazione crediti | 724 | 829 |
| Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) | 1.541 | 5.463 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 9 | |
| Altre imposte anticipate | 99 | 114 |
| Attività per imposte anticipate (B) | 28.228 | 60.144 |
| Effetto netto imposte differite attive/passive (B-A) | 26.988 | 58.722 |
Per maggiori informazioni si rimanda al commento della voce "Oneri per imposte sui redditi" nelle Note Illustrative di Conto Economico.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Altre attività non correnti | 143 | 0 | 143 |
La voce in esame accoglie i crediti per depositi cauzionali, pari a 143 migliaia di euro, invariati rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, che si riferiscono principalmente al versamento per la partecipazione al mercato austriaco del gas.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Rimanenze | 204.313 | (88.733) | 115.580 |
| - Combustibili - Altre |
103.141 94.127 |
(12.329) (72.622) |
90.812 21.505 |
| - Merci presso terzi | 7.045 | (3.782) | 3.263 |
Al 31 dicembre 2015 le "Rimanenze" sono pari 115.580 migliaia di euro (204.313 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). Tale voce è composta dalle rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica, dalle rimanenze per l'attività di vendita e stoccaggio del gas, dalle rimanenze di certificati ambientali relativi al portafoglio di trading, nonché dalle merci presso terzi riferite a carbone presso il magazzino di Capodistria non ancora sdoganate in Italia. Il decremento è dovuto sia alle minori rimanenze finali di certificati ambientali relativi al portafoglio di trading sia alla diminuzione delle rimanenze di gas.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Crediti verso clienti | |||
| Crediti verso clienti | 349.855 | (41.942) | 307.913 |
| Fondo rischi su crediti | (4.573) | 93 | (4.480) |
| Totale crediti verso clienti | 345.282 | (41.849) | 303.433 |
| Crediti vs parti correlate | |||
| - verso controllante | 2.418 | 37.494 | 39.912 |
| - verso correlate | 184.915 | (18.299) | 166.616 |
| Totale crediti verso parti correlate | 187.333 | 19.195 | 206.528 |
| Totale Crediti commerciali | 532.615 | (22.654) | 509.961 |
Al 31 dicembre 2015 i "Crediti commerciali" risultano pari a 509.961 migliaia di euro (532.615 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento netto pari a 22.654 migliaia di euro principalmente relativo:
Al 31 dicembre 2015 il fondo rischi su crediti ammonta a 4.480 migliaia di euro e presenta un decremento pari a 93 migliaia di euro, a seguito del rilascio di parte del fondo precedentemente accantonato.
La movimentazione dei fondi rettificativi dei valori dei crediti viene evidenziata nel seguente prospetto:
| Valore al | Accanton. | Utilizzi | Altre variazion |
Valore al | |
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | i | 31/12/2015 | ||
| Fondo rischi su crediti | 4.573 | (93) | - | - | 4.480 |
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro ) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Strumenti derivati correnti | 51.030 | (12.355) | 38.675 |
| Altre attività correnti | 36.056 | 4.149 | 40.205 |
| Totale Altre attività correnti | 87.086 | (8.206) | 78.880 |
Le "Altre attività correnti" presentano al 31 dicembre 2015 un saldo pari a 78.880 migliaia di euro e presentano un decremento netto dell'esercizio pari a 8.206 migliaia di euro dovuto all'effetto delle seguenti variazioni:
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercio | 31/12/2015 |
| Attività per imposte correnti | 7.916 | (1.741) | 6.175 |
Al 31 dicembre 2015 tale posta risulta pari a 6.175 migliaia di euro (7.916 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferisce ai crediti verso l'Erario per IRES (Robin Tax) versata nel corso degli esercizio precedenti.
| Valore al | Variazioni | Valore al | di cui comprese nella PFN | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 | 31/12/2014 | 31/12/2015 |
| Disponibilità liquide e mezzi |
|||||
| equivalenti | 4.402 | 23.338 | 27.740 | 4.402 | 27.740 |
Al 31 dicembre 2015 sono pari a 27.740 migliaia di euro (4.402 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono al saldo del conto corrente aperto al fine di regolare le operazioni sia sulla Borsa Elettrica Francese sia sulla Borsa Elettrica Tedesca.
La composizione del patrimonio netto, il cui valore al 31 dicembre 2015 risulta pari a 86.701 migliaia di euro (negativo per 109.547 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), è dettagliata nella seguente tabella:
| (migliaia di euro) | Valore al 31/12/2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31/12/2015 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 1.000 | - | 1.000 |
| Riserve | 7.962 | (10.988) | (3.026) |
| Risultato d'esercizio | (118.509) | 207.236 | 88.727 |
| Totale patrimonio netto | (109.547) | 196.248 | 86.701 |
Al 31 dicembre 2015 il "Capitale sociale" ammonta a 1.000 migliaia di euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2014. Nel corso dell'esercizio la società ha utilizzato completamente il capitale sociale a parziale copertura della perdita dell'esercizio 2014, contestualmente è stato ricostituito grazie al versamento effettuato dalla capogruppo A2A S.p.A..
| (migliaia di euro) | Valore al 31/12/2014 |
Variazioni dell'esercizio |
Valore al 31/12/2015 |
|---|---|---|---|
| Riserve | 7.962 | (10.988) | (3.026) |
| di cui: | |||
| Variazione fair value derivati Cash flow hedge | (17.399) | 11.876 | (5.523) |
| Effetto fiscale | 5.463 | (3.922) | 1.541 |
| Riserve di Cash flow hedge | (11.936) | 7.954 | (3.982) |
| Variazione riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti | (212) | 208 | (4) |
| Effetto fiscale | 34 | (75) | (41) |
| Riserve IAS 19 Revised - Benefici a dipendenti | (178) | 133 | (45) |
Le riserve, che al 31 dicembre 2015 presentano un saldo negativo pari a 3.026 migliaia di euro (7.962 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e un decremento complessivo pari a 10.988 migliaia di euro.
Nel corso dell'esercizio, come da atto notarile del 4 maggio 2015, la società ha utilizzato per la copertura del risultato negativo dell'esercizio 2014 e delle riserve negative IAS 32/39 e IAS 19 tutte le riserve disponibili, il versamento effettuato dalla capogruppo A2A S.p.A., nonché il risultato del 1° trimestre 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione e, contestualmente, si è iscritta una riserva sovrapprezzo azioni.
Al 31 dicembre 2015, la riduzione delle riserve IAS 32/39 e IAS 19 ha reso possibile l'iscrizione di altre riserve disponibili per 9.027 migliaia di euro, pari al valore delle stesse al 31 marzo 2015.
Le riserve Cash Flow Hedge e le riserve IAS 19 Revised relativi ai "Benefici a dipendenti", hanno prodotto i seguenti effetti:
Risulta positivo per 88.727 migliaia di euro ed accoglie il risultato dell'esercizio 2015.
Si precisa che il totale degli accantonamenti e rettifiche di valore effettuati ai sensi dell'art. 109 co. 4 lett. B del T.U.I.R. ammontano a 3.591 migliaia di euro, al netto del fondo imposte differite correlato agli importi dedotti.
Al 31 dicembre 2015 tale posta risulta pari a 1.486 migliaia di euro (1.932 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presenta le seguenti variazioni dell'esercizio:
| Valore al | Accanto- | Utilizzi | Riclassif. | Altre | Valore al | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | namento | Variazioni 31/12/2015 | |||
| Trattamento fine rapporto Benefici a dipendenti |
1.532 400 |
329 | (88) (21) |
(522) (144) |
1.251 235 |
|
| Totale | 1.932 | 329 | (109) | - | (666) | 1.486 |
Le principali assunzioni utilizzate nella stima attuariale del TFR e dei fondi benefici a dipendenti sono le seguenti:
| 2015 | 2014 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | dallo 0,24% al 2,03% | 1,49% |
| Tasso di inflazione annuo | dall' 1,5% al 2% | dallo 0,6% al 2% |
| (migliaia di euro) | Valore al 31/12/2014 |
Accant. | Utilizzi | Altre variazioni |
Valore al 31/12/2015 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi rischi | 171.052 | 313 | (20.149) | (58.595) | 92.621 |
Figurano a bilancio per 92.621 migliaia di euro (171.052 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento netto pari a 78.431 migliaia di euro riferito principalmente al rilascio dell'accantonamento effettuato nel corso dell'esercizio 2014 per l'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nei contratti di tolling in essere con la società correlata Edipower S.p.A., per il venir meno dei presupposti dello stesso, in parte compensato dall'adeguamento dell'accantonamento effettato per l'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nei contratti di tolling in essere con la società Ergosud S.p.A., come meglio descritto alla nota "19) Costi operativi" delle Note illustrative di Conto Economico. Relativamente al contratto di tolling con Abruzzoenergia non sono emerse criticità relativamente all'onerosità dello stesso.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercizio | 31/12/2015 |
| Debiti verso fornitori | 508.113 | (81.119) | 426.994 |
| Debiti commerciali verso parti correlate: | 158.252 | (50.795) | 107.457 |
| - verso controllante | 99.979 | (21.357) | 78.622 |
| - verso correlate | 58.273 | (29.438) | 28.835 |
| Totale debiti commerciali | 666.365 | (131.914) | 534.451 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza | |||
| sociale | 424 | 9 | 433 |
| Altri debiti: | 34.417 | (7.768) | 26.649 |
| - debiti per consolidato fiscale | 31.808 | (19.315) | 12.493 |
| - debiti verso il personale | 1.520 | (216) | 1.304 |
| - debiti per IVA e diversi | 266 | 1.200 | 1.466 |
| - altri | 823 | 10.563 0 |
11.386 |
| Strumenti derivati correnti | 67.464 | (23.767) | 43.697 |
| Totale Altre passività correnti | 102.305 | (31.526) | 70.779 |
| Totale | 768.670 | (163.440) | 605.230 |
I debiti commerciali e le altre passività correnti risultano pari a 605.230 migliaia di euro (768.670 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento complessivo pari a 163.440 migliaia di euro dovuto:
La società a partire dall'esercizio 2014 ha implementato alcuni accordi di factoring, tipicamente nella forma tecnica di reverse factoring, come più ampiamente descritto al paragrafo "principi contabili e criteri di valutazione", a cui si rinvia. Tali operazioni, poiché non hanno comportato una modifica dell'obbligazione primaria e non hanno comportato una sostanziale modifica nei termini medi di pagamento per la società, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificate tra le passività commerciali. Al 31 dicembre 2015 il valore dei debiti commerciali oggetto di adesione a schemi di reverse factoring è pari a 95.465 migliaia di euro (119.742 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
| Valori al | Variazioni | Valori al | di cui comprese nella PFN | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'eserczio | 31/12/2015 | 31/12/2014 | 31/12/2015 |
| Passività finanziarie vs controllante | 151.820 | (97.958) | 53.862 | 151.820 | 53.862 |
Tale voce presenta, al 31 dicembre 2015, un saldo pari a 53.862 migliaia di euro (151.820 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) si riferisce al debito di natura finanziaria rappresentato dal saldo del conto corrente infragruppo intrattenuto dalla società con la controllante A2A S.p.A.. Si segnala che i tassi di interesse sul conto corrente infragruppo sono ottenuti applicando uno spread all'Euribor a tre mesi.
| Valore al | Variazioni | Valore al | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31/12/2014 | dell'esercio | 31/12/2015 |
| Debiti per imposte | - | 591 | 591 |
La voce presenta un saldo pari a 591 migliaia di euro al 31 dicembre 2015 (nessun valore al 31 dicembre 2014) e si riferisce ai debiti verso l'Erario per IRAP.
| Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto | |||
|---|---|---|---|
| Note | 31/12/2015 | 31/12/2014 | |
| (migliaia di euro) | |||
| Passività finanziarie verso controllante | 16 | 53.862 | 151.820 |
| Totale indebitamento a breve termine | 53.862 | 151.820 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 9 | (27.740) | (4.402) |
| Totale indebitamento finanziario corrente netto | 26.122 | 147.418 | |
| Indebitamento finanziario netto | 26.122 | 147.418 |
I "Ricavi" al 31 dicembre 2015 risultano pari a 2.475.129 migliaia di euro (2.583.802 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento pari a 108.673 migliaia di euro. Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti di ricavo più significative.
| Ricavi (migliaia di euro) |
31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Ricavi di vendita Ricavi da prestazioni |
2.454.136 10.747 |
2.556.009 10.540 |
| Totale ricavi di vendita e prestazioni | 2.464.883 | 2.566.549 |
| Altri ricavi operativi | 10.246 | 17.253 |
| Totale ricavi | 2.475.129 | 2.583.802 |
Di seguito il dettaglio delle voci più significative:
| Ricavi | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Vendite di energia elettrica di cui: | 1.686.517 | 1.737.561 |
| - clienti terzi | 1.402.855 | 1.383.520 |
| - controllante | ||
| - correlate | 283.662 | 354.041 |
| Vendite gas e combustibili di cui: | 606.390 | 608.159 |
| - clienti terzi | 220.720 | 160.616 |
| - controllante | - | - |
| - correlate | 385.670 | 447.543 |
| Proventi da coperture su derivati operativi | - | - |
| Oneri da coperture su derivati operativi | - | - |
| Vendita certificati e diritti di emissione di cui: | 161.229 | 210.289 |
| - clienti terzi e variazione rimanenze | 58.324 | 83.115 |
| - controllante | 35.799 | 74.531 |
| - correlate | 67.106 | 52.643 |
| Totale ricavi di vendita | 2.454.136 | 2.556.009 |
| Prestazioni di servizi di cui: | ||
| - clienti terzi | 2.716 | 2.399 |
| - controllante | 4.792 | 5.187 |
| - correlate | 3.239 | 2.954 |
| Totale ricavi per prestazioni | 10.747 | 10.540 |
| Totale ricavi di vendita e prestazioni | 2.464.883 | 2.566.549 |
| Altri Ricavi operativi di cui : | ||
| - controllante | 6.930 | |
| - correlate | 896 | 310 |
| Altri ricavi diversi | 2.420 | 16.943 |
| Totale altri ricavi operativi | 10.246 | 17.253 |
| Totale ricavi | 2.475.129 | 2.583.802 |
Di seguito vengono analizzate le principali variazioni dell'esercizio:
I "Costi operativi" al 31 dicembre 2015 risultano pari a 2.325.105 migliaia di euro (2.729.278 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un decremento pari a 404.173 migliaia di euro. Di seguito si riporta il dettaglio delle principali componenti.
| Costi operativi | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Costi per materie prime e di consumo | 2.030.586 | 2.139.822 |
| Costi per servizi | 73.916 | 70.534 |
| Totale costi per materie prime e servizi | 2.104.502 | 2.210.356 |
| Altri costi operativi | 220.603 | 518.922 |
| Totale costi operativi | 2.325.105 | 2.729.278 |
Di seguito il dettaglio delle voci più significative:
| Costi operativi | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Acquisti di energia e combustibili di cui: | 1.859.827 | 1.955.714 |
| - fornitori terzi | 1.673.658 | 1.704.335 |
| - controllante | 7.113 | 6.994 |
| - correlate | 179.056 | 244.385 |
| Variazione delle rimanenze di combustibili | 12.329 | 3.485 |
| Acquisti di materiali di cui: | 9 | 1 |
| - fornitori terzi | 1 | - |
| - controllante | 8 | |
| Proventi da coperture su derivati operativi di cui: | (8.042) | (6.403) |
| - terzi | (8.042) | (6.403) |
| Oneri da coperture su derivati operativi di cui: | 6.475 | 1.869 |
| - terzi | 6.475 | 1.869 |
| Acquisti di certificati e diritti di emissione di cui: | 159.988 | 185.156 |
| - fornitori terzi | 72.434 | 45.844 |
| - controllante | 73.828 | 122.290 |
| - correlate | 13.726 | 17.022 |
| Totale costi per materie prime e di consumo | 2.030.586 | 2.139.822 |
| Spese per dispacciamento/vettoriamento: | 57.037 | 50.401 |
| - fornitori terzi | 54.247 | 48.102 |
| - controllante | ||
| - correlate | 2.790 | 2.299 |
| Prestazioni di servizi di cui: | 16.879 | 20.133 |
| - fornitori terzi | 8.790 | 15.093 |
| - controllante | 4.349 | 4.943 |
| - correlate | 3.740 | 97 |
| Totale costi per servizi | 73.916 | 70.534 |
| Totale costi per materie prime e servizi | 2.104.502 | 2.210.356 |
| Altri Costi operativi di cui : | ||
| - controllante | 160.920 | 158.685 |
| - correlate | (1.756) | 258.664 |
| Altri costi operativi | 61.439 | 101.573 |
| Totale altri costi operativi | 220.603 | 518.922 |
| Totale costi operativi | 2.325.105 | 2.729.278 |
I costi operativi, nell'esercizio in esame, sono pari a 2.325.105 migliaia di euro (2.729.278 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono:
Abruzzoenergia S.p.A. per 4.168 migliaia di euro, mentre ha sostenuto costi per la contrattualizzazione dell'impianto di Bertonico (Lodi) per 8.815 migliaia di euro.
La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading; tali risultati si riferiscono ai Portafogli di trading sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.
| Note | 31/12/2015 | 31/12/2014 | |
|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | |||
| Margine attività di trading | |||
| Ricavi | 19 | 1.145.428 | 1.908.254 |
| Costi operativi | 20 | (1.136.343) | (1.892.529) |
| Totale Margine di attività di trading | 9.085 | 15.725 |
Al 31 dicembre 2015 il costo del lavoro è risultato complessivamente pari a 7.841 migliaia di euro (8.462 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presenta un decremento di 621 migliaia di euro principalmente dovuto al decremento del numero dei dipendenti in forza. Di seguito si riporta il dettaglio delle principali componenti:
| Costi del personale (migliaia di euro) |
31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Altri costi |
5.585 1.784 311 161 |
5.792 1.861 329 480 |
| Totale costi del personale | 7.841 | 8.462 |
La tabella qui di seguito espone il numero medio di dipendenti rilevato nell'esercizio in esame ripartito per qualifica:
| 2015 | 2014 | |
|---|---|---|
| Dirigenti | 7 | 8 |
| Quadri | 20 | 18 |
| Impiegati | 67 | 70 |
| Totale | 94 | 96 |
Tale posta comprende inoltre il compenso corrisposto da A2A Trading S.r.l. al Consiglio di Amministrazione per 40 migliaia di euro.
Alla luce delle dinamiche sopra delineate, il "Margine operativo lordo" al 31 dicembre 2015 presenta un saldo positivo pari a 142.183 migliaia di euro (negativo per 153.938 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni al 31 dicembre 2015 sono pari a 1.011 migliaia di euro (902 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presentano un incremento pari a 109 migliaia di euro. Di seguito si riporta il dettaglio delle principali componenti:
| Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| (migliaia di euro) | ||
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 756 | 928 |
| Totale ammortamenti | 756 | 928 |
| Altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 35 | |
| Accantonamento per rischi su crediti compresi nell'attivo circolante | (93) | (48) |
| Accantonamenti per rischi | 313 | 22 |
| Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni | 1.011 | 902 |
Gli ammortamenti risultano pari a 756 migliaia di euro e si riferiscono alla quota a carico dell'esercizio dei beni immateriali aventi utilità pluriennale in particolare relativi a software.
Le svalutazioni di immobilizzazioni si riferiscono all'Avviamento del Ramo d'azienda acquisito nel precedente esercizio da Edipower S.p.A..
L'accantonamento per rischi su crediti risulta negativo e pari a 93 migliaia di euro (negativo per 48 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e riguarda il rilascio, precedentemente accantonato, di parte del fondo rischi su crediti a rettifica dei crediti verso clienti.
Nel corso dell'esercizio in esame sono stati effettuati accantonamenti per rischi per 313 migliaia di euro (22 migliaia di euro nell'esercizio precedente) in relazione a contenziosi di natura fiscale.
Il risultato operativo netto risulta positivo e pari a 141.172 migliaia di euro (negativo e pari a 154.840 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
La gestione finanziaria presenta un saldo negativo pari a 5.982 migliaia di euro (negativo per 11.047 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative.
| Proventi finanziari (migliaia di euro) |
31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività correnti: - da imprese controllante |
52 - |
55 - |
| - da altri: a) su c/c bancari |
52 | 55 1 |
| b) su altri crediti | 52 | 54 |
| Utili su cambi | 506 | 132 |
| Totale proventi finanziari | 558 | 187 |
I proventi finanziari presentano un valore complessivo pari a 558 migliaia di euro (187 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono a:
| Oneri finanziari (migliaia di euro) |
31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Oneri da passività finanziarie - da imprese controllante - da altri: |
6.540 5.632 908 |
11.234 10.354 880 |
| Totale oneri finanziari | 6.540 | 11.234 |
Gli oneri finanziari ammontano complessivamente a 6.540 migliaia di euro (11.234 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono ad oneri da passività finanziarie così composti:
| Oneri/proventi per imposte sui redditi (migliaia di euro) |
31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 18.699 | 4.907 |
| Imposte anticipate | (181) | (51.950) |
| Imposte differite passive | 27.945 | (335) |
| Totale oneri/proventi per imposte sui redditi | 46.463 | (47.378) |
Si premette che ai fini dell'IRES la società ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86, con la controllante A2A S.p.A.. A tal fine è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Le imposte anticipate e differite ai fini dell'IRES non vengono trasferite alla controllante e vengono fatte transitare nel conto economico della società ogni qualvolta vi è un'effettiva divergenza tra imponibile fiscale e risultato civilistico, dovuta alla presenza di eventuali differenze temporanee.
Pertanto nel seguito si darà separata indicazione del cd. "provento/onere da consolidato", riferito appunto alle regolazioni relative ai rapporti intercorrenti con la controllante, in luogo dell'IRES corrente, e dell'IRES differita.
L'IRAP, sia corrente che differita, è sempre presente nel conto economico della società, in quanto non influenzata dal consolidato fiscale.
Al 31 dicembre 2015 i proventi/oneri e le imposte differite relative alle poste IRES e le imposte sul reddito dell'esercizio (IRAP) sono pari a 46.463 migliaia di euro (-47.378 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente) e sono così distinte:
L'onere di consolidamento corrente costituisce la remunerazione da corrispondere alla controllante per il versamento delle imposte sul reddito trasferito dalla società. Tale onere è determinato in misura pari all'aliquota IRES del 27,5%, attualmente vigente, applicata sul reddito trasferito.
A seguito del nuovo contratto di consolidato, stipulato con la controllante A2A S.p.A., alla società non è più riconosciuta alcuna remunerazione sugli eventuali interessi passivi/eccedenze di ROL trasferite in base all'art. 96, co. 7, D.P.R. 917/86.
L'ammontare complessivo dell'IRAP è stato determinato assoggettando il valore netto della produzione, opportunamente rettificato tramite le variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale, all'aliquota del 3,90%.
Le imposte differite sono iscritte a conto economico al fine di rappresentare il carico fiscale di competenza dell'esercizio, tenuto conto degli effetti fiscali relativi alle differenze temporanee nella tassazione.
Si segnala che la società, ai sensi dell'art. 96 del D.P.R. 917/86, ha eccedenze di ROL ai fini IRES (al 31 dicembre 2014), non trasferite al consolidato fiscale, per un ammontare di circa 1,7 milioni di euro. Su dette eccedenze, che costituiscono un beneficio potenziale per la società, non sono state stanziate imposte anticipate.
A seguito della previsione dell'art. 1, co. 61, della Legge 208/2015, che ha disposto la riduzione del 3,50% dell'aliquota IRES a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, nel presente bilancio si è provveduto ad adeguare la consistenza della fiscalità anticipata e differita alla nuova aliquota (24%). L'effetto netto è pari a 1.785 migliaia di euro di maggiori imposte.
Si segnala inoltre che non sono state escluse voci dal computo della fiscalità differita e che tali imposte differite e anticipate vengono rilevate secondo il metodo dello stato patrimoniale.
Di seguito si riportano i prospetti esplicativi della determinazione delle imposte IRAP, dei proventi/oneri di consolidamento e delle imposte correlate all'IRES sia correnti che di competenza dell'esercizio, nonché i prospetti di riconciliazione tra l'onere fiscale da bilancio e l'onere fiscale teorico, come stabilito dai principi contabili.
| (valori all'unità di euro) | IRES- Proventi/oneri di consolidamento determinati sul reddito imponibile |
|---|---|
| Utile ante imposte | 135.189.941 |
| Variazioni operate in applicazione di norme tributarie | -75.586.067 |
| Reddito imponibile | 59.603.874 |
| Provento/onere da consolidamento (al 27,5%) | 16.391.065 |
| IRAP- Determinazione sul | |
|---|---|
| (valori all'unità di euro) | valore della produzione |
| Valore netto della produzione | 148.907.656 |
| Variazioni operate in applicazione della normativa IRAP | -86.259.247 |
| Reddito imponibile | 62.648.409 |
| IRAP al 3,90% | 2.443.288 |
| (valori all'unità di euro) | ||
|---|---|---|
| IRES corrente sul reddito dell'esercizio (voce 22a del C.E.) | 16.391.065 | |
| Rettifica imposte correnti per trasferimento a PN | -27.022 | |
| IRES da esercizi precedenti | -108.399 | |
| -Imposte IRES anticipate per differenze temporanee | -9.504.422 | |
| dell'esercizio | ||
| + Adeguamento crediti per imposte anticipate | 1.966.120 | |
| +/- Rettifiche relative a esercizi precedenti | 1.338 | |
| + Rigiro imposte anticipate per differenze temporanee | 32.441.484 | |
| relative ad esercizi precedenti | ||
| TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE | 24.904.520 | |
| +Imposte IRES differite passive per differenze temporanee | 468 | |
| dell'esercizio | ||
| - Adeguamento fondo imposte differite | -180.800 | |
| +/- Rettifiche relative a esercizi precedenti | -1.073 | |
| - Rigiro imposte differite passive per differenze temporanee | 0 | |
| relative ad esercizi precedenti | ||
| TOTALE IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE | -181.405 | |
| = Imposte IRES di competenza dell'esercizio | 40.978.759 |
| 2.443.288 | |
|---|---|
| 0 | |
| 0 | |
| -16.479 | |
| 3.040.832 | |
| 0 | |
| -152 | |
| -76 | |
| 5.484.044 | |
| -1.543.481 4.600.792 76 0 |
| Risultato prima delle imposte | 135.189.941 | |
|---|---|---|
| Onere fiscale teorico | 37.177.234 | |
| Differenze permanenti | 2.783.159 | |
| Risultato prima delle imposte rettificato dalle differenze permanenti | 137.973.100 | |
| Proventi/oneri correnti sul reddito dell'esercizio | 37.942.602 | |
| Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 39.601.757 | |
| Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi | -1.950 | |
| Rigiro differenze temporanee | -117.969.033 | |
| Imponibile fiscale | 59.603.874 | |
| Proventi/oneri correnti sul reddito dell'esercizio | 16.391.065 |
| Differenza tra valore e costi della produzione | 148.907.656 | |
|---|---|---|
| Costi non rilevanti ai fini IRAP | -7.864.696 | |
| Totale | 141.042.960 | |
| Onere fiscale teorico (3,90%) | 5.500.675 | |
| Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi | 39.576.432 | |
| Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi | -1.950 | |
| Rigiro differenze temporanee da esercizi precedenti | -117.969.033 | |
| Imponibile IRAP | 62.648.409 | |
| IRAP corrente sul reddito dell'esercizio | 2.443.288 |
Ai sensi dell'art. 2427, n. 14, del c.c., nel seguito si illustra la situazione delle imposte anticipate/differite, con riferimento a:
________________________________________________________________________________________________
| Descrizione delle fattispecie | Imposte differite anno precedente | Rettifiche (+/-) | Utilizzi anno in corso | Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a PN | Totale imposte differite | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Aliquota Imponibile |
Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | ||
| Plusvalenze rateizzate (beni) rilevanti ai fini IRAP | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||
| TFR attualizzazione IAS FTA | 191.350 | 27,5% | 52.621 | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 191.350 | 27,5% | 52.621 | 191.350 | 24,0% | 45.924 | 24,0% | - | 24,0% | - | 191.350 | 24,0% | 45.924 | |||
| Avviamento dedotto fiscalmente | 1.950 | 27,5% | 536 | (3.900) | 27,5% | (1.073) | - | 27,5% | - | (1.950) | 27,5% | (536) | (1.950) | 24,0% | (468) | 1.950 | 24,0% | 468 | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |
| Plusvalenze straordinarie rateizzate (rami az.) | - | 27,5% | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||
| Riserva IAS 19 | - | 27,5% | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Utili su cambi non realizzati | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||
| Interessi di mora | 23.570 | 27,5% | 6.482 | 27,5% | - | 27,5% | - | 23.570 | 27,5% | 6.482 | 23.570 | 24,0% | 5.657 | 24,0% | - | 24,0% | - | 23.570 | 24,0% | 5.657 | ||||
| Ded. extracont art. 109 TUIR: ammortamenti | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||
| Ded. extracont art. 109 TUIR: accant. per rischi crediti | 4.952.741 | 27,5% | 1.362.004 | 27,5% | - | 27,5% | - | 4.952.741 | 27,5% | 1.362.004 | 4.952.741 | 24,0% | 1.188.658 | - | 24,0% | - | 24,0% | - | 4.952.741 | 24,0% | 1.188.658 | |||
| Riserva IAS derivati a PN | - | 27,5% | - | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 24,0% | - | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Totale | 5.169.611 | 1.421.643 | (3.900) | (1.073) | - | - | 5.165.711 | 1.420.571 | 5.165.711 | 1.239.771 | 1.950 | 468 | - | - | 5.167.661 | 1.240.239 | ||||||||
| (180.800) | ||||||||||||||||||||||||
| Descrizione delle fattispecie | Imposte anticipate anno precedente | Rettifiche (+/-) | Utilizzi anno in corso | Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a PN | Totale imposte anticipate | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Imposta Aliquota |
Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | |
| Spese di rappresentanza | 27,5% - |
- | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Ammortamenti civilistici eccedenti i fiscali | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Accant. Fondo rischi contenzioso IVA | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Accant. fondo obsolescenza materiali | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Accant. fondo cause con terzi | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Accantonamento fondo rischi tasse CCGG Tim | 27,5% 108 |
30 | 27,5% | - | 27,5% | - | 108 | 27,5% | 30 | 24,0% 108 |
26 | 24,0% - |
- | 24,0% | - | 108 | 24,0% | 26 | |||||
| Fondo rischi affitto immobile via Ceresio | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Ammortamento Famagosta (contributi) | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Ammortamento avviamento | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Riserva Ias derivati a PN | 17.399.112 | 27,5% | 4.784.756 | 27,5% | - | 27,5% | - | 17.399.112 | 4.784.756 27,5% |
17.399.112 | 24,0% | 4.175.787 | 24,0% | - | (11.876.249) | 24,0% | (2.850.300) | 5.522.863 | 24,0% | 1.325.487 | |||
| Accantonamento fondo cause dipendenti | 27,5% - |
- | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Accantonamento fondo rischi preavviso | 27,5% 52.038 |
14.310 | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 52.038 | 27,5% | 52.038 14.310 |
24,0% | 12.489 | 20.542 | 24,0% | 4.930 | (48.913) | 24,0% | (11.739) | 23.667 | 24,0% | 5.680 | ||
| Accantonamento fondo svalut. Crediti eccedente | 3.015.184 | 27,5% | 829.176 | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 3.015.184 | 829.176 27,5% |
3.015.184 | 24,0% | 723.644 | 24,0% - |
- | 24,0% | - | 3.015.184 | 24,0% | 723.644 | |||
| Premio di produzione e oneri | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Fondo esodo mobilità | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Fondo rischio accise gas | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
318.256 - |
24,0% | 76.381 | 24,0% | - | 318.256 | 24,0% | 76.381 | |||||
| Compenso amministratori non corrisposto nell'anno | 27,5% - |
- | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Perdite su cambi non realizzate | 27,5% - |
- | 27,5% | - | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Fondo rischi fiscale | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% | - | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Fondo contratti onerosi impianti Edipower | 97.800.000 | 27,5% | 26.895.000 | 27,5% | - | 97.800.000 | 27,5% 26.895.000 | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | ||||
| Fondo contratti onerosi impianti Ergosud | 73.000.000 | 27,5% | 20.075.000 | 27,5% | - | 20.105.024 | 27,5% | 5.528.882 | 52.894.976 | 27,5% 14.546.118 | 52.894.976 | 24,0% 12.694.794 | 39.205.024 | 24,0% | 9.409.206 | 24,0% | - | 92.100.000 | 24,0% | 22.104.000 | |||
| Accant per costi relativi al personale dipendente | 251.914 | 27,5% | 69.276 | 27,5% (967) |
(266) | 59.221 | 27,5% | 16.286 | 191.726 | 27,5% | 191.726 52.725 |
24,0% | 46.014 | 9.722 | 24,0% | 2.333 | 24,0% | - | 201.448 | 24,0% | 48.347 | ||
| Accantonamento fondo preavviso certo | 27,5% - |
- | 27,5% | - | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 24,0% - |
- | 24,0% - |
- | 24,0% | - | - | 24,0% | - | |||||
| Accantonamento fondo benefici dp premi anzianità | 27,5% 81.546 |
22.425 | 27,5% | - | 4.788 | 27,5% | 1.317 | 76.758 | 27,5% | 76.758 21.108 |
24,0% | 18.422 | 8.330 | 24,0% | 1.999 | 24,0% | - | 85.088 | 24,0% | 20.421 | |||
| Accantonamento fondo benefici dp sconto e.e. | 27,5% 2.774 |
763 | 27,5% | - | - | 27,5% | - | 2.774 | 27,5% | 2.774 763 |
24,0% | 666 | 4.783 | 24,0% | 1.148 | (61.045) | 24,0% | (14.651) | (53.488) | 24,0% | (12.837) | ||
| Svalutazione immobilizzazioni immateriali (avviamento) | 27,5% (0) |
(0) | (3.900) | 27,5% | (1.073) | 27,5% | - | (3.900) | 27,5% | (1.073) | 24,0% (3.900) |
(936) | 35.100 | 24,0% | 8.424 | 24,0% | - | 31.200 | 24,0% | 7.488 | |||
| TFR | 413.815 | 27,5% | 113.799 | 27,5% | - | 27,5% | - | 413.815 | 113.799 27,5% |
413.815 | 24,0% | 99.316 | 24,0% | - | 24,0% | - | 413.815 | 24,0% | 99.316 | ||||
Totale 192.016.491 52.804.535 (4.867) (1.338) 117.969.033 32.441.484 74.042.591 20.361.713 74.042.591 17.770.222 39.601.757 9.504.422 (11.986.207) (2.876.690) 101.658.141 24.397.954
(2.591.491)
________________________________________________________________________________________________
| Descrizione delle fattispecie | Imposte differite anno precedente | Rettifiche (+/-) | Utilizzi anno in corso | Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a PN | Totale imposte differite | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | |
| Plusvalenze rateizzate (beni) rilevanti ai fini IRAP | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | ||
| - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | |||
| - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | |||
| Ammortamento avviamento | 1.950 | 3,90% | 76 | (3.900) | 3,90% | (152) | 3,90% | - | (1.950) | 3,90% | (76) | (1.950) | 3,90% | (76) | 1.950 | 3,90% | 76 | 3,90% | - | - | 3,90% | - | ||
| Ded. extracont art. 109 TUIR:ammortamenti | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | |
| Riserve IAS 19 a PN | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | |||||
| Riserva IAS derivati a PN | - | 3,90% | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | - | 3,90% | - | |||
| Totale | 1.950 | 76 | (3.900) | (152) | - | - | (1.950) | (76) | (1.950) | (76) | 1.950 | 76 | - | - | - | - | ||||||||
| - | ||||||||||||||||||||||||
| Differenze temporanee deducibili |
| (11.876.249) (48.913) (61.045) - Imponibile - - - - - - - - - - - - - - - - - 12.412 379 325 1.369 Imposta 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% Aliquota - - - - - - - - - 318.256 9.722 8.330 35.100 - 39.205.024 Imponibile - - - - - - - - - - - - - (0) 4 (152) 678.565 2.029 7.477 2.994 108 2.062.904 Imposta 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% Aliquota (0) (3.900) - - - - 108 - - - 17.399.112 - 52.038 - - 191.726 - - - 76.758 2.774 52.894.976 Imponibile - - - - - - - - - - - - - (0) 4 (152) 678.565 2.029 7.477 2.994 108 2.062.904 Imposta 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% Aliquota 0 (3.900) - - - - 108 - - - 17.399.112 - 52.038 - - 191.726 - - - 76.758 2.774 52.894.976 Imponibile - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.310 187 3.814.200 Imposta Aliquota 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% - - 4.788 - 97.800.000 20.105.024 59.221 Imponibile - - - - - - - - - - - - - - - - (152) 2.029 9.787 3.180 108 Imposta Aliquota 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% (3.900) 52.038 - - 250.947 - 81.546 2.774 Imponibile - - - - - - - - - - - - - - - - - (0) 4 678.565 3.814.200 Imposta 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% Aliquota 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% 3,90% - - - - - (0) - 108 - 17.399.112 - 97.800.000 Imponibile Svalutazione immobilizzazioni immateriali (avviamento) Accantonamento fondo benefici dp premi anzianità Accant per costi relativi al personale dipendente Accantonamento fondo rischi tasse CCGG Tim Accantonamento fondo benefici dp sconto e.e. Ammortamenti civilistici eccedenti i fiscali Fondo rischi affitto immobile via Ceresio Accantonamento fondo rischi preavviso Ammortamento Famagosta (contributi) Accantonamento fondo preavviso certo Accant. Fondo rischi contenzioso IVA Accant. fondo obsolescenza materiali Fondo contratti onerosi Edipower Accant. fondo cause con terzi Ammortamento avviamento Fondo rischio accise gas Spese di rappresentanza Riserva Ias derivati a PN Fondo esodo mobilità Fondo rischi fiscale |
Descrizione delle fattispecie | Imposte anticipate anno precedente | Rettifiche (+/-) | Utilizzi anno in corso | Totale parziale | Variazione aliquota | Incrementi dell'esercizio | Incrementi/utilizzi a PN | Totale imposte anticipate | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Aliquota | Imposta | Imponibile | Aliquota | Imposta | |||||||||||||||
| 3,90% | - | (0) | 3,90% | (0) | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | 108 | 3,90% | 4 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | (463.174) | 5.522.863 | 3,90% | 215.392 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | (1.908) | 3.125 | 3,90% | 122 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | 318.256 | 3,90% | 12.412 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | 201.448 | 3,90% | 7.856 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | 85.088 | 3,90% | 3.318 | |||||||||||||||
| 3,90% | (2.381) | (58.271) | 3,90% | (2.273) | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| 3,90% | - | 31.200 | 3,90% | 1.217 | |||||||||||||||
| 3,90% | - | - | 3,90% | ||||||||||||||||
| Fondo contratti onerosi Ergosud | 73.000.000 | 2.847.000 | - | 784.096 | 1.528.996 | 3,90% | - | 92.100.000 | 3,90% | 3.591.900 | |||||||||
| (11.986.207) 1.543.481 39.576.432 2.753.930 70.613.592 2.753.930 70.613.592 4.600.792 117.969.033 14.953 383.405 7.339.770 188.199.220 Totale |
(467.462) | 98.203.817 | 3.829.949 | ||||||||||||||||
| - |
Il risultato d'esercizio risulta positivo e pari a 88.727 migliaia di euro (negativo per 118.509 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
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I rapporti finanziari con la controllante riguardano il servizio di tesoreria centralizzata con la quale la capogruppo, attraverso conti correnti intrattenuti tra le parti, svolge le operazione di incasso e pagamento per conto della controllata sulla base di un mandato conferitole da quest'ultima. Tali rapporti sono regolati a tassi di mercato.
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La capogruppo A2A S.p.A. fornisce alla controllata servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica, al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse del Gruppo. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente tra le Parti.
I rapporti con società del Gruppo riguardano prestazioni a carattere tecnico impiantistico e sono regolate da appositi contratti stipulati tra le parti a valori di mercato.
Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con la società controllante A2A S.p.A. e le società del Gruppo. Le voci patrimoniali ed economiche non includono i rapporti verso i Comuni di Milano e Brescia.
| di cui verso parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA (migliaia di euro) |
TOTALE 31/12/2015 |
Controllate | Controllante | Correlate | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
| TOTALE ATTIVITA' DI CUI: | 840.491 | 1.031 | 47.190 | 166.636 | 214.857 | 25,6% |
| ATTIVITA' NON CORRENTI | 102.155 | 1.031 | - | - | 1.031 | 1,0% |
| PARTECIPAZIONI | 1.031 | 1.031 | - | - | 1.031 | 100,0% |
| ATTIVITA' CORRENTI | 738.336 | - | 47.190 | 166.636 | 213.826 | 29,0% |
| CREDITI COMMERCIALI | 509.961 | - | 39.912 | 166.616 | 206.528 | 40,5% |
| ALTRE ATTIVITA' CORRENTI | 78.880 | - | 7.278 | 20 | 7.298 | 9,3% |
| TOTALE PASSIVITA' DI CUI: | 753.790 | - | 236.092 | 57.670 | 293.762 | 39,0% |
| PASSIVITA' CORRENTI | 659.683 | - | 144.977 | 28.835 | 173.812 | 26,3% |
| DEBITI COMMERCIALI | 534.451 | - | 78.622 | 28.835 | 107.457 | 20,1% |
| ALTRE PASSIVITA' CORRENTI | 70.799 | - | 12.493 | 12.493 | 17,6% | |
| PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI | 53.862 | - | 53.862 | 53.862 | 100,0% |
| di cui verso parti correlate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | TOTALE | Controllate | Controllante | Correlate | Totale parti |
Incidenza % sulla voce |
| (migliaia di euro) | 31/12/2015 | correlate | di bilancio | |||
| RICAVI | 2.475.129 | - | 47.521 | 740.573 | 788.094 | 31,8% |
| Ricavi di vendita e prestazioni | 2.464.883 | - | 40.591 | 739.677 | 780.268 | 31,7% |
| Altri ricavi operativi | 10.246 | - | 6.930 | 896 | 7.826 | 76,4% |
| COSTI OPERATIVI | 2.325.105 | - | 246.218 | 197.556 | 443.774 | 19,1% |
| Costi per materie prime e servizi | 2.104.502 | - | 85.298 | 199.312 | 284.610 | 13,5% |
| Altri costi operativi | 220.603 | - | 160.920 | (1.756) | 159.164 | 72,1% |
| Oneri finanziari | 6.540 | - | 5.632 | 5.632 | 86,1% |
L'esercizio in esame non è stato interessato da operazioni atipiche e/o inusuali.
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| (migliaia di euro) | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Conti d'ordine | 1.147.503 | 949.939 |
Al 31 dicembre 2015 ammontano a 96.650 migliaia di euro (101.300 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono alle fidejussioni ricevute dai clienti a garanzia dei corretti pagamenti delle forniture di energia elettrica.
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Al 31 dicembre 2015 ammontano a 1.050.853 migliaia di euro (848.639 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riferiscono alle fidejussioni concesse a fornitori e a Terna S.p.A. a garanzia dei corretti pagamenti per gli acquisti di energia elettrica e di combustibili, sia sul mercato italiano che sui mercati esteri, e alle garanzie richieste per le operazioni svolte nei mercati gestiti dalla Borsa Elettrica Francese.
Per la descrizione di tali eventi si rinvia alle "Relazione sulla gestione".
Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:
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Il rischio prezzo delle commodities è il rischio connesso alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ETS, certificati verdi, certificati bianchi, ecc). Esso consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.
Il rischio di tasso di interesse è il rischio legato alla possibilità di conseguire un incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.
Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.
Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.
Il rischio di default e covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.
Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui A2A Trading S.r.l. è esposta.
A2A Trading S.r.l. è esposta al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.
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Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario di A2A Trading S.r.l. e del Gruppo A2A, il Gruppo stesso si è dotato di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Euroeletric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria approvati nel giugno 2004 (c.d. Basilea 2) e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto Economico e della Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.
Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.
Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.
Ai fini del monitoraggio dei rischi, vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.
Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.
Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy e alla definizione di attività "held for trading" come da Principio Contabile Internazionale IAS 39 che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover .
Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.
I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa di Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).
Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante ha sui derivati finanziari sottoscritti da A2A Trading ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR1 o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello
1 Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.
di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima perdita attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2015 risulta pari a 50.789 migliaia di euro (18.475 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
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Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:
Valori espressi in migliaia di euro
| 31.12.2015 | 31.12.2014 | |||
|---|---|---|---|---|
| Profit at Risk (PaR) | worst case | best case | worst case | best case |
| Livello di confidenza 99% | -50.789 | 62.560 | -18.475 | 18.200 |
Ciò significa che A2A Trading si attende, con una probabilità del 99% di non perdere, rispetto al fair value al 31 dicembre 2015, più di 50.789 migliaia di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities. Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.
Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti da A2A Trading ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo strumento del VaR2 o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 1 giorno e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il c.d. stress test analysis.
Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 1 giorno, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2015 risulta pari a 1.067 migliaia di euro (1.606 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
A2A Trading S.r.l. è esposta al rischio di cambio che è concentrato nelle formule di acquisto e di vendita del gas e di energia, e può quindi essere ricompreso all'interno del rischio prezzo: per la gestione attuata dalla società si rimanda quindi al paragrafo antecedente.
La società è esposta al rischio di tasso di interesse in misura correlata al conto corrente di corrispondenza, il cui tasso di interesse è indicizzato all'Euribor: a tal proposito le esposizioni al tasso di interesse sono governate centralmente, all'interno della gestione accentrata della tesoreria.
2 Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.
L'esposizione al rischio credito è connessa in modo preponderante all'attività commerciale della società. Al fine di controllare tale rischio, la cui gestione operativa è demandata specificatamente alla funzione di Credit Management allocata centralmente nella Direzione Amministrazione, da tempo è stata implementata centralmente una Credit Policy che disciplina la valutazione del credit standing della clientela, il monitoraggio dei relativi flussi di incassi attesi, le opportune azioni di sollecito, l'eventuale concessione di dilazioni anche supportate da adeguate garanzie e le eventuali azioni di recupero. In funzione del merito creditizio, la Credit Policy prevede la richiesta alla clientela di procurare il rilascio di garanzie bancarie o assicurative, di primario standing creditizio, a prima richiesta e senza possibilità di sollevare alcuna eccezione (art.1945 del Codice Civile). E' in corso il processo di implementazione della Credit Policy anche per la società A2A Trading S.r.l.. Le controparti per la gestione di risorse finanziarie temporaneamente in eccesso e per la stipula di contratti di copertura finanziaria (strumenti derivati) sono sempre di elevato standing creditizio.
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I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze in linea con la normativa applicabile e con gli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del Tasso di Mora ex D.Lgs. 231/2002).
I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto di eventuali svalutazioni; si ritiene che tale valore dia una corretta rappresentazione del fair value del monte crediti commerciali. Di seguito si riporta l'analisi dei crediti commerciali lordi e del relativo fondo rischi su crediti.
| * valori espressi in migliaia di euro | 31/12/2015 | 31/12/2014 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali verso terzi lordi | 307.913 | 349.855 |
| Fondo rischi su crediti (-) | (4.480) | (4.573) |
| Crediti commerciali verso controllante | 39.912 | 2.418 |
| Crediti commerciali verso correlate | 166.616 | 184.915 |
| Crediti commerciali | 509.961 | 532.615 |
| Di cui: | ||
| Crediti scaduti da 9 a 12 mesi | - | 141 |
| Di cui verso Enti Pubblici | - | - |
| Di cui verso il Gruppo | - | 46 |
| Crediti scaduti oltre i 12 mesi Di cui verso Enti Pubblici |
11.638 - |
11.357 - |
| Di cui verso il Gruppo | - | - |
I crediti commerciali scaduti da più di 12 mesi ammontano a 11.638 migliaia di euro e si riferiscono per 6.649 migliaia di euro al credito verso la società correlata Ergon Energia, che non presenta rischio di incasso e per 4.989 migliaia di euro a crediti verso privati che risultano in gran parte svalutati.
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all'azienda non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti. A2A Trading utilizza il servizio di tesoreria accentrata (cash pooling) del Gruppo A2A, servizio attraverso il quale la controllante ottimizza il fonte-impieghi di Gruppo, gestendo centralmente i flussi di liquidità, corrisposti alle controllate sul conto corrente di corrispondenza. A tal proposito si segnala che il Gruppo A2A non incontra problematiche di funding, avendo linee sia con primari istituti di credito che emissioni quotate.
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La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali) nel quale tutti i flussi indicati sono flussi di cassa nominali futuri non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, sia per la quota in conto capitale sia per la quota in conto interessi.
| Anno 2015 * valori espressi in migliaia di euro |
da 1 a 3 mesi | da 3 mesi a 1 anno |
oltre 1 anno |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori Debiti verso controllante |
99.786 22.667 |
3.005 | - |
| Debiti verso correlate Totale debiti commerciali |
122.453 | 3.005 | - |
| Anno 2014 * valori espressi in migliaia di euro |
da 1 a 3 mesi | da 3 mesi a 1 anno |
oltre 1 anno |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 150.032 | 10.091 | - |
| Debiti verso controllante | 38.110 | ||
| Debiti verso correlate | 3.879 | ||
| Totale debiti commerciali | 192.021 | 10.091 | - |
Una potenziale fonte di rischio rilevante è la costante evoluzione del contesto normativo e regolatorio di riferimento, che ha effetti essenzialmente sul funzionamento del mercato, sui piani tariffari, sui livelli di qualità del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi. Al riguardo A2A Trading S.r.l., attraverso il contratto di servizio con A2A, monitora i cambiamenti che intervengono di volta in volta, operando comunque per minimizzarne l'impatto economico eventualmente derivante, facendo leva sull'esperienza e le conoscenze della funzione Affari Legali e della funzione Affari Regolatori e Mercato della controllante.
Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IAS 39. In particolare:
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L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodity di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).
Gli strumenti finanziari derivati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione a fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.
Nella valutazione del fair value, A2A Trading utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IAS 39 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.
In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A Trading ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.
Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):
Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.
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L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni del fair value.
• Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura
L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (c.d. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura con primari istituti di credito sui contratti di acquisto di carbone e di gas con la finalità di proteggere il margine proveniente dalle vendite e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.
A2A Trading, nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), opera sulla borsa ICE ECX (European Climate Exchange), mediante l'utilizzo di contratti Futures. Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.
• Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura
Sempre in un'ottica di ottimizzazione del portafoglio industriale, sono stati stipulati da A2A Trading contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (c.d. contratti CCC). Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.
• Derivati del Portafoglio di Trading
A2A Trading ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (Idex, EEX) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. A2A Trading ha stipulato inoltre, con gli operatori di Rete dei Paesi limitrofi, contratti di Interconnessione, che si configurano come acquisti di opzioni. Sono stati stipulati contratti Futures sul prezzo di Borsa dei certificati ambientali EUA (ECX ICE), che consentono sia la consegna dei diritti al prezzo contrattuale che il pagamento per cassa (cash-settlement) del differenziale tra prezzo di mercato e prezzo contrattuale. Sempre con riferimento all'attività di Trading sono stati stipulati contratti Forward sul prezzo di Borsa del gas (APX-Endex, CEGH).
L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.
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In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:
Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Strumenti in essere al 31 dicembre 2015".
Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.
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| Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici |
Gerarchia Fair Value |
Unità di misura del valore nozionale |
Valore nozionale scadenza entro 1 anno |
Valore nozionale scadenza entro 2 anni |
Valore nozionale scadenza entro 5 anni |
Valore di stato patrimoniale (*) (migliaia di euro) 31/12/2015 |
Valore di stato patrimoniale (*) (migliaia di euro) 31/12/2014 |
Effetto progressivo a Patrimonio Netto (Riserva CFHA) (**) (migliaia di euro ) |
Effetto progressivo a conto economico (***) (migliaia di euro ) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A. a copertura di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi IAS 39 di cui: |
-5.523 | -17.399 | 11.876 | 0 | |||||
| - Elettricità | 1 | TWh | 4,1 | 0,5 | -4.744 | -16.686 | 11.942 | 0 | |
| - Elettricità | 2 | TWh | 0,0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| - Elettricità | 3 | TWh | 2,2 | -114 | 0 | -114 | 0 | ||
| - Petrolio | - | Bbl | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| - Carbone | - | Tonnellate | 280.357 | -807 | -1.370 | 563 | 0 | ||
| - Gas Naturale | - | Milioni di mc | 23,0 | -25 | 0 | -25 | 0 | ||
| - Cambio | - | Milioni di dollari | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| - Diritti di Emissione | 1 | Tonnellate | 1.327.000 | 167 | 657 | -490 | 0 | ||
| B. definibili di copertura (fair-value hedge) ai sensi IAS 39 |
- | - | - | ||||||
| C. non definibili di copertura ai sensi IAS 39 di cui |
501 | 965 | -464 | ||||||
| C.1 copertura del margine | 3 | 0 | 3 | ||||||
| - Elettricità | 1 | TWh | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Elettricità | 2 | TWh | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Elettricità | 3 | TWh | 0,0 | 3 | 0 | 3 | |||
| - Petrolio | - | Bbl | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Olio Combustibile | - | Tonnellate | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Gas Naturale | - | Mc | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Diritti di Emissione CO2 | 1 | Tonnellate | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Diritti di Emissione CO2 | 2 | Tonnellate | 0 | 0 | 0 | ||||
| - Cambio | - | Milioni di dollari | 0 | 0 | 0 | ||||
| C.2 operazioni di trading | 498 | 965 | -467 | ||||||
| - Elettricità | 1 | TWh | 32,8 | 4,7 | -419 | 2.047 | -2.466 | ||
| - Elettricità | 2 | TWh | 0 | 79 | -79 | ||||
| - Elettricità | 3 | TWh | 1,9 | 0,3 | 955 | 850 | 105 | ||
| - Gas Naturale | 1 | TWh | 8,0 | 0,6 | 169 | -32 | 201 | ||
| - Certificati Ambientali | 2 | MWh | 0 | 0 | 2 | -2 | |||
| - Certificati Ambientali | 2 | Tep | 0 | 0 | 26 | -26 | |||
| - Diritti di Emissione CO2 | 1 | Tonnellate | 1.022.000 | -207 | -2.007 | 1.800 | |||
| TOTALE | -5.022 | -16.434 | 11.876 | -464 |
(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto in stato patrimoniale a seguito della valutazione a fair value dei derivati
(**)Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a riserva di CFHA. Il valore è al lordo dell'effetto imposte.
(***) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale
Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3
Come richiesto dall'IFRS13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.
________________________________________________________________________________________________
| Strumento finanziario | Parametro | Variazione | Sensitivity |
|---|---|---|---|
| parametro | (migliaia di euro) | ||
| Derivati su Commodity | Probabilità di default (PD) | 1% | 0,3 |
| Derivati su Commodity | Loss Given Default (LGD) | 25% | 0,0 |
| Derivati su Commodity | Volatilità sottostante | 1% | 16,4 |
| capacità interconnessione | |||
| estero | |||
| Derivati su Commodity | Correlazione sottostante | 1% | -1,3 |
| capacità interconnessione | |||
| estero | |||
| Derivati su Commodity | Sottostante capacità | 1% | -18,2 |
| interconnessione zonale IDEX |
La tabella che segue evidenzia i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2015 inerenti la gestione dei derivati.
| (migliaia di euro) | Note | |
|---|---|---|
| ATTIVITA' | ||
| ATTIVITA' CORRENTI | 38.675 | |
| Altre attività correnti - Strumenti derivati | 7 | 38.675 |
| TOTALE ATTIVO | 38.675 | |
| PASSIVITA' | ||
| PASSIVITA' CORRENTI | 43.697 | |
| Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati | 15 | 43.697 |
| TOTALE PASSIVO | 43.697 |
| Note | Realizzati | Variazione Fair Value |
Valori iscritti a Conto |
|
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | nell'esercizio | dell'esercizio | Economico | |
| RICAVI RICAVI DI VENDITA |
20 | |||
| Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici | ||||
| e gestione del rischio cambio su commodity | ||||
| - definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | 0 | 0 | 0 | |
| - non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | 13.672 | -9.543 | 4.129 | |
| Totale ricavi di vendita | 13.672 | -9.543 | 4.129 | |
| COSTI OPERATIVI | 21 | |||
| COSTI PER MATERIE PRIME E SERVIZI | ||||
| Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici | ||||
| e gestione del rischio cambio su commodity | ||||
| - definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | 1.379 | 0 | 1.379 | |
| - non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 | -11.240 | 9.079 | -2.161 | |
| Totale costi per materie prime e servizi | -9.861 | 9.079 | -782 | |
| TOTALE ISCRITTO NEL MARGINE OPERATIVO LORDO (*) | 3.811 | -464 | 3.347 |
________________________________________________________________________________________________
(*) Tali dati non recepiscono l'effetto della c.d. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading
A completamento delle analisi richieste dall'IFRS7, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell' esposizione (conto economico o patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2015 dello strumento finanziario.
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| Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori espressi in migliaia di euro |
Strumenti finanziari valutati a fair value con variazioni di quest'ultimo iscritte a: |
Strumenti | |||||
| Tipologia di strumenti finanziari | Note | Conto economico |
Stato patrimoniale | finanz.valutati al costo ammortizzato |
Valore di bilancio al 31.12.15 |
Fair value al 31.12.15(*) |
|
| (1) | (2) | (3) | (4) | ||||
| ATTIVITA' | |||||||
| Altre attività non correnti | 4 | 143 | 143 | 143 | |||
| Crediti commerciali | 6 | 509.961 | 509.961 | 509.961 | |||
| Altre attività correnti (*) | 7 | 38.505 | 170 | 40.205 | 78.880 | 78.880 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
9 | 27.740 | 27.740 | 27.740 | |||
| PASSIVITA' | |||||||
| Passività finanziarie | |||||||
| Debiti commerciali | 15 | 534.451 | 534.451 | 534.451 | |||
| Altre passività correnti | 15 | 38.004 | 5.693 | 27.082 | 70.779 | 70.779 | |
| Passività finanziarie correnti | 16 | 53.862 | 53.862 | 53.862 |
(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il
corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso (1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a conto economico
(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge)
(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a patrimonio netto
(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Nel novembre 2011, l'Autorità Giudiziaria di Trieste ha emesso, nelle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia, provvedimenti restrittivi nei confronti di più persone, tra cui un dipendente della Centrale Termoelettrica di Monfalcone, per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ai danni del privato e falso ideologico, nonchè attività organizzata al traffico illecito di rifiuti.
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Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro - garantivano lo smaltimento di un traffico illecito di rifiuti speciali, la falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.
A2A S.p.A., proprietaria del sito produttivo, ha disposto la sospensione cautelare del dipendente coinvolto nonché il blocco dei pagamenti delle fatture emesse dalle società fornitrici di biomasse che, a sua conoscenza, sono coinvolte nelle indagini.
In ogni caso si evidenzia il danno a carico esclusivo del Gruppo A2A ed in particolare della società A2A Trading S.r.l. per quanto riguarda le difformità qualitative e quantitative delle biomasse, in quanto quest'ultima, in qualità di toller e di responsabile del dispacciamento dell'impianto, ha un rischio possibile che a conclusione della fase istruttoria ne possa risultare impattata in termini di maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e di maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non.
A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o dei titoli ambientali contabilizzati in più rispetto a quelli reali (ci si riferisce ai Certificati Verdi). Infatti la società potrebbe aver presentato, con riferimento agli anni 2009 e 2010, delle dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti, in quanto il conteggio avrebbe potuto essere affetto dall'errore di considerare un rapporto energia da biomassa su energia da fonte convenzionale superiore rispetto al reale.
In tal caso la società dovrebbe presentare delle rettifiche alle suddette dichiarazioni pregresse, nonché restituire i proventi o i titoli ambientali che potrebbero esserle stati riconosciuti in più.
Inoltre, A2A Trading S.r.l. ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi però i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.
Sono stati adottati alcuni provvedimenti nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.
L'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato ad A2A Trading S.r.l. in data 23 dicembre 2009 un avviso di accertamento IVA per l'anno 2004 contestando l'omessa fatturazione di operazioni imponibili con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, per complessivi 3,3 milioni di euro.
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In particolare, con l'accertamento in oggetto l'Agenzia delle Entrate ha sanzionato A2A Trading S.r.l. per aver omesso di fatturare nei confronti del Tollee (Edipower S.p.A.) presunte cessioni di Certificati Verdi.
Dopo gli opportuni approfondimenti, effettuati anche congiuntamente agli altri Tollers, si ritiene che le conclusioni dell'Agenzia delle Entrate non siano condivisibili. Infatti, nel regime del contratto di Tolling, i Tollers sono da un lato proprietari delle materie prime, compreso il combustibile, che forniscono al Tollee per la produzione di energia elettrica, dall'altro titolari "ab origine" dell'energia elettrica prodotta. La consegna dei Certificati Verdi al Tollee da parte dei Tollers non è quindi in alcun modo configurabile come trasferimento della proprietà degli stessi.
Nessuna violazione, pertanto, può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. e, conseguentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.
Per le stesse ragioni, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato il 16 dicembre 2010 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2005 e il 31 ottobre 2011 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2006 con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, rispettivamente per complessivi 5,2 milioni di euro e 11,2 milioni di euro. Come per il 2004, anche per il 2005 e per il 2006 nessuna violazione può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. e, conseguentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.
A2A Trading S.r.l. ha presentato ricorso nelle opportune sedi avverso i suddetti avvisi di accertamento chiedendo il totale annullamento della pretesa impositiva.
Per le controversie relative a tutte le annualità contestate la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto i ricorsi proposti dalla società.
Il 12 marzo 2013 l'Agenzia delle Entrate ha dichiarato, per il 2006, acquiescenza alla sentenza nella parte relativa al contenzioso sui Certificati Verdi e ha proposto appello per i restanti rilievi (283.454,16 euro). L'appello è stato respinto dalla Commissione Tributaria Regionale e l'Ufficio ha proposto ricorso avanti la Corte di Cassazione il 5 agosto 2014 a cui è seguito controricorso della società. Il 6 maggio 2013 l'Agenzia delle Entrate ha notificato la rinuncia all'appello e istanza di estinzione di giudizio per gli anni 2004 e 2005.
Si fa presente che a seguito della richiesta di documentazione relativa ai Certificati Verdi nell'ambito del medesimo contratto di Tolling per i periodi d'imposta dal 2007 al 2010, in data 28 ottobre 2011, la Guardia di Finanza – Nucleo di Milano – ha notificato il processo verbale di constatazione evidenziando le medesime violazioni di omessa fatturazione di operazioni imponibili per gli anni 2007, 2008 e 2010. Ad oggi non è stato notificato alcun avviso di accertamento.
La società non presenta al 31 dicembre 2015 alcuna attività potenziale.
ALLEGATI ALLE NOTE ILLUSTRATIVE
| ALLEGATO 1 - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEI CONTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (valori espressi in migliaia euro) A2A Trading s.r.l. |
|||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori al 31.12.2014 | Variazioni dell'esercizio | Valori al 31.12.2015 | |||||||||||||
| Variazioni | Smobilizzi/Cessioni | Totale | |||||||||||||
| Valore | Fondo | Valore | Acquisizioni | di | variazioni Altre |
Valore | Fondo | Svalutazioni | Ammortamenti | variazioni | Valore | Fondo | Valore | ||
| lordo | ammortamento | residuo | categoria | lordo | ammortamento | dell'esercizio | lordo | ammortamento | residuo | ||||||
| Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno | 3.382 | (1.587) | 1.795 | 1.042 | (756) | 286 | 4.424 | (2.343) | 2.081 | ||||||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 26 | (26) | - | - | 26 | (26) | - | ||||||||
| Avviamento | 35 | - | 35 | (35) | (35) | - | - | - | |||||||
| Immobilizzazioni in corso | 489 | - | 489 | 684 | (1.042) | (123) | (481) | 8 | - | 8 | |||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 85.380 | - | 85.380 | (13.476) | (13.476) | 71.904 | - | 71.904 | |||||||
| Totale immobilizzazioni immateriali | 89.312 | (1.613) | 87.699 | 684 | 0 | (13.599) | (35) | (756) | (13.706) | 76.362 | (2.369) | 73.993 |
102
(Valori all'euro)
| SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA | AL 31/12/2014 | AL 31/12/2013 |
|---|---|---|
| ATTIVITA' | ||
| ATTIVITA' NON CORRENTI | 5.914.861.619 | 6.251.877.411 |
| ATTIVITA' CORRENTI | 1.459.575.541 | 1.399.898.454 |
| ATTIVITA' NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA | - | - |
| TOTALE ATTIVO | 7.374.437.160 | 7.651.775.865 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | ||
| PATRIMONIO NETTO | ||
| Capitale sociale | 1.629.110.744 | 1.629.110.744 |
| (Azioni proprie) | (60.891.196) | (60.891.196) |
| Riserve | 748.270.204 | 874.376.650 |
| Risultato d'esercizio | 8.257.733 | 5.419.854 |
| Totale Patrimonio netto | 2.324.747.485 | 2.448.016.052 |
| PASSIVITA' | ||
| PASSIVITA' NON CORRENTI | 4.191.854.967 | 4.111.258.316 |
| PASSIVITA' CORRENTI | 857.834.708 | 1.092.501.497 |
| TOTALE PASSIVITA' | 5.049.689.675 | 5.203.759.813 |
| PASSIVITA' DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD | ||
| ATTIVITA' DESTINATE ALLA VENDITA | - | - |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 7.374.437.160 | 7.651.775.865 |
| CONTO ECONOMICO | 01/01/2014 31/12/2014 |
01/01/2013 31/12/2013 |
| RICAVI DI VENDITA E PRESTAZIONI | 553.616.259 | 414.558.491 |
| ALTRI RICAVI OPERATIVI | 24.539.144 | 14.644.794 |
| TOTALE RICAVI | 578.155.403 | 429.203.285 |
| COSTI OPERATIVI | 353.097.643 | 221.198.914 |
| COSTI PER IL PERSONALE | 131.530.088 | 122.223.138 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 93.527.672 | 85.781.233 |
| AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI | 207.946.812 | 224.897.807 |
| RISULTATO OPERATIVO NETTO | (114.419.140) | (139.116.574) |
| RISULTATO DA TRANSAZIONI NON RICORRENTI | 24.839.349 | 23.387.585 |
| GESTIONE FINANZIARIA | 70.858.732 | 58.140.582 |
| RISULTATO AL LORDO DELLE IMPOSTE | (18.721.059) | (57.588.407) |
| ONERI PER IMPOSTE SUI REDDITI | (26.978.792) | (63.008.261) |
| RISULTATO DI ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE |
8.257.733 | 5.419.854 |
| RISULTATO NETTO DA ATTIVITA' OPERTIVE CESSATE | ||
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 8.257.733 | 5.419.854 |
| Esercizio 2015 Escretzio 2 | ||
|---|---|---|
| TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI | 102.154.689 | 147.595.211 |
| TOTALE ATTIVITA' CORRENTI | 720.236.290 | 836.332.044 |
| TOTALE ATTIVO | 822.390.979 | 983.927.255 |
| Voce | The contract of a state of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the Escreizio Esercizio 2015 |
|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | 86 701 283 (-109 546 878) |
| TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI | 172.983.726 94.106.636 |
| TOTALE PASSIVITA' CORRENTI | 920.490.407 641.583.060 |
| TOTALE PASSIVITA' | 735.689.696 1.093.474.133 |
| Voce | Escreizio 2015 | Escretzio 2014. |
|---|---|---|
| TOTALE RICAVI | 2.475.129.561 | 2,583.801,675 |
| TOTALE COSTI OPERATIVI | 2.325.105.214 | 2.729.277.891 |
| COSTI PER IL PERSONALE | 7.840.651 | 8.462.070 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 142.183.696 | $(-153.938.286)$ |
| AMMORTAMENTI, ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI |
1.011.223 | 901.612 |
| RISULTATO OPERATIVO NETTO | 141.172.473 | $(-154.839.898)$ |
| TOTALE GESTIONE FINANZIARIA | $(-5.982.533)$ | $(-11.047.742)$ |
| UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE | 135.189.940 | $(-165.887.640)$ |
| ONERI PER IMPOSTE SUI REDDITI | 46.462.803 | $(-47.378.529)$ |
| UTILE DI ATTIIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO AL NETTO DELLE IMPOSTE |
88,727.137 | $(-118.509.111)$ |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 88.727.137 | $(-118.509.111)$ |
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