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Telecom Italia Rsp

Quarterly Report Aug 10, 2016

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Quarterly Report

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REL A AZI S L 3 ONE SEME 30 GI E FIN ESTR IUGN NAN RALE NO 2 NZIAR E 2016 RIA 6

SOMMARIO

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2016

Il Gruppo Telecom Italia _________3
Highlights del primo semestre 2016 ___________ 5
Andamento economico consolidato ____________ 8
Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia _______ 14
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute ____ 23
Andamento patrimoniale e finanziario consolidato _________ 24
Tabelle di dettaglio – Dati consolidati ________ 32
Eventi successivi al 30 giugno 2016 _________ 40
Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016 _________ 40
Principali rischi e incertezze __________ 42
Principali variazioni del contesto normativo _________ 45
Organi sociali al 30 giugno 2016 ____________ 48
Macrostruttura organizzativa al 30 giugno 2016 ___________ 50
Informazioni per gli investitori ________ 51
Operazioni con parti correlate ________ 53
Indicatori alternativi di performance _________ 54
Sostenibilità ____________ 56
Digitalizzazione, connettività e innovazione sociale _________ 56
Ricerca e Sviluppo ____________ 57
Tutela dell'ambiente __________ 60
Cultura digitale _______________ 62
Le persone di Telecom Italia __________ 63
L'impegno di Fondazione TIM _________ 72

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2016 DEL GRUPPO TELECOM ITALIA ______________________________ 75

Indice ________________ 76
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ______ 77
Conto economico separato consolidato ____________ 79
Conto economico complessivo consolidato _________ 80
Movimenti del patrimonio netto consolidato_________ 81
Rendiconto finanziario consolidato __________ 82
Note al Bilancio consolidato __________ 84
Attestazione al Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 ai sensi
dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni ____________ 169
Relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata del bilancio
consolidato semestrale abbreviato _________ 170

NOTIZIE UTILI _________________________________________________ 171

IL GRUPPO TELECOM ITALIA

LE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).

In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).

Olivetti, oggi parte del segmento Business di Core Domestic, opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology.

INWIT S.p.A. opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di Telecom Italia sia di altri operatori.

CORE DOMESTIC

  • Consumer
  • Business
  • Wholesale
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto)

INTERNATIONAL WHOLESALE

Gruppo Telecom Italia Sparkle

  • Telecom Italia Sparkle S.p.A.
  • Gruppo Lan Med Nautilus

BRASILE

La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi nelle tecnologie UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.

Tim Brasil Serviços e Participações S.A.

  • Tim Participações S.A.
  • Intelig Telecomunicações Ltda
  • Tim Celular S.A.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giuseppe Recchi
Vice Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine
Amministratore Delegato Flavio Cattaneo
Consiglieri Tarak Ben Ammar
Davide Benello (indipendente)
Lucia Calvosa (indipendente)
Laura Cioli (indipendente)
Francesca Cornelli (indipendente)
Arnaud Roy de Puyfontaine
Jean Paul Fitoussi
Giorgina Gallo (indipendente)
Félicité Herzog (indipendente)
Denise Kingsmill (indipendente)
Luca Marzotto (indipendente)
Hervé Philippe
Stéphane Roussel
Giorgio Valerio (indipendente)
Segretario Antonino Cusimano

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Vincenzo Cariello
Paola Maiorana
Gianluca Ponzellini
Ugo Rock
Sindaci Supplenti Francesco Di Carlo
Gabriella Chersicla
Piera Vitali
Riccardo Schioppo

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2016

Nel corso del secondo trimestre 2016 è stato rivisto e accelerato il Cost Recovery Plan, relativo alla Business Unit Domestic, già previsto nel Piano strategico 2016 - 2018, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la performance economica e dare maggiore flessibilità operativa e finanziaria all'azienda. Tale piano si basa su un approccio fortemente discontinuo sul controllo dei costi, sulla semplificazione e trasformazione di tutti processi e filiere produttive e sull'ottimizzazione delle politiche di sourcing, con programmi e piani d'azione puntuali costantemente monitorati. In particolare, le efficienze complessive, pari a 1,6 miliardi di euro nel triennio, saranno raggiunte sul fronte dei costi operativi, attraverso:

  • l'ottimizzazione dei costi di acquisizione e advertising, a parità di performance acquisitive, qualità, presenza e visibilità sui media;
  • l'incremento della produttività e la semplificazione delle piattaforme di rete e IT;
  • la semplificazione dell'organizzazione e dei processi, grazie alla digitalizzazione e alla spinta nell'utilizzo di strumenti di automazione, con il reimpiego del personale per insourcing di attività affidate all'esterno;
  • il contenimento della spesa energetica, di supporto e di locazione, attraverso l'ottimizzazione degli spazi e l'implementazione dell' approccio "zero base budget";
  • la diminuzione del costo del lavoro anche con la rivisitazione delle politiche di rewarding.

Le efficienze sugli investimenti, a fronte del mantenimento dei livelli di copertura Ultra BroadBand e di qualità del servizio, saranno perseguite attraverso la semplificazione delle architetture di rete al fine di ottimizzare la spesa effettuando una allocazione mirata sulla base del ritorno degli investimenti.

Il secondo trimestre 2016 evidenzia già gli effetti di tale piano che saranno consolidati nel corso del secondo semestre 2016 e proseguiranno per tutto l'arco di Piano 2016 - 2018.

Il 25 luglio 2016 il gruppo Tim Brasil ha comunicato l'aggiornamento del proprio Piano Industriale 2016- 2018 che prevede un target di efficienze espresso in termini di riduzione dei cash cost al 2018 rispetto al 2015 di 1,5 miliardi di reais (di cui minori costi operativi per 0,6 miliardi di reais e minori investimenti per 0,9 miliardi di reais per anno), in miglioramento di 1,6 miliardi di reais rispetto al vecchio piano. Nel triennio di piano è prevista una riduzione cumulata dei cash cost, differenziali rispetto al precedente piano e pari a 4,5 miliardi di reais (di cui minori costi operativi per 3,4 miliardi di reais e minori investimenti per 1,1 miliardi di reais). Le principali azioni di efficienza riguarderanno un adeguamento organizzativo, il miglioramento dei processi e dei sistemi E2E e la digitalizzazione di alcuni processi commerciali. Sul fronte dell'offerta, si conferma il focus sul segmento Mobile, supportato da offerte innovative e differenziate, e da un'accelerazione della copertura broadband mobile.

Nel primo semestre del 2016 e del 2015 il Gruppo Telecom Italia ha registrato oneri operativi non ricorrenti connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e che sono evidenziati in quanto di ammontare significativo. Comprendono, fra gli altri, oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai suddetti oneri, oneri per vertenze con ex personale dipendente e passività con clienti e/o fornitori.

Nel prosieguo sono dettagliati gli impatti dei seguenti oneri/proventi non ricorrenti sui principali livelli intermedi di risultato:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Costo del personale
Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione (75) (30)
Altri oneri ed accantonamenti
Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività
correlate ai suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex
dipendente e passività con clienti e fornitori (16) (369)
Impatto su EBITDA (91) (399)
Plusvalenza cessione Torri Brasile 9 277
Impatto su EBIT (82) (122)

Si ricorda infine che l'8 marzo 2016 si è perfezionata la cessione della partecipazione di controllo ancora detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina, classificata come Discontinued operations.

GLI HIGHLIGHTS FINANZIARI

Sotto il profilo economico finanziario, per il primo semestre 2016, si evidenzia quanto segue:

  • Il Fatturato consolidato si attesta a 9,1 miliardi di euro, in riduzione rispetto al primo semestre 2015 del 9,9% (-4,9% in termini organici).
  • L'EBITDA ammonta a 3,7 miliardi di euro, in aumento del 2,4% rispetto al primo semestre 2015 (+7,0% in termini organici); l'EBITDA Margin organico è pari al 41,0%, in aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. L'EBITDA del primo semestre 2016 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 91 milioni di euro (399 milioni di euro nel primo semestre 2015), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -1,7%, con un'incidenza sui ricavi del 42,0% in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015.

L'EBITDA del secondo trimestre del 2016 ammonta a 2 miliardi di euro, in aumento del 25,4% rispetto al secondo trimestre 2015 e del 17,6% rispetto al primo trimestre 2016.

  • Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 1,7 miliardi di euro, registra un decremento del 5,6% rispetto al primo semestre 2015 (+0,7% in termini organici) e sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 82 milioni di euro (122 milioni di euro nel primo semestre 2015), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -1,6%, con un'incidenza sui ricavi del 19,4% in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015.
  • L'Utile del periodo attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 1 miliardo di euro (33 milioni di euro nel primo semestre 2015).
  • Gli Investimenti industriali del primo semestre 2016 sono pari a 1.983 milioni di euro (2.146 milioni di euro nel primo semestre 2015). Nel secondo trimestre è stato avviato il piano di efficienze sugli investimenti che consentirà di incrementare significativamente l'efficacia degli investimenti a fronte del mantenimento dei livelli di copertura UBB e di qualità del servizio. Il piano di investimenti sul mercato domestico, dedicati allo sviluppo delle infrastrutture di nuova generazione, ha consentito di raggiungere con la fibra ottica (NGN) il 51% della popolazione e con la rete mobile 4G (LTE) il 94% della popolazione.
  • L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 27.514 milioni di euro al 30 giugno 2016, in aumento di 236 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (27.278 milioni di euro). Nel primo semestre 2016 i benefici derivanti dalla conclusione dell'operazione di cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina con l'incasso del prezzo e il deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario, unitamente alla positiva dinamica della gestione operativa, hanno solo parzialmente consentito di coprire il fabbisogno derivante dalla gestione finanziaria, dal pagamento dei dividendi e dall'effetto di alcuni contenziosi, dal pagamento di sanzioni di carattere regolatorio, dal progetto immobiliare e dalla rinegoziazione di contratti di leasing. Il livello di debito è stato altresì negativamente influenzato dall'andamento del tasso di cambio del Real brasiliano.

Highlights finanziari (*)

(milioni di euro) 2° Trimestre 2° Trimestre 1° Semestre 1° Semestre Variazione %
2016 2015 2016 2015 Reported Organica
(a) (b) (a/b)
Ricavi 4.656 5.047 9.096 10.101 (9,9) (4,9)
EBITDA
(1)
2.014 1.606 3.726 3.639 2,4 7,0
EBITDA Margin 43,3% 31,8% 41,0% 36,0% 5,0pp
EBITDA Margin Organico 43,3% 31,9% 41,0% 36,4% 4,6pp
EBIT
(1)
983 807 1.687 1.788 (5,6) 0,7
EBIT Margin 21,1% 16,0% 18,5% 17,7% 0,8pp
EBIT Margin Organico 21,1% 15,1% 18,5% 17,5% 1,0pp
Utile (perdita) da Attività
cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
161 47 330 (85,8)
Utile (perdita) del periodo
attribuibile ai Soci della
Controllante
585 (49) 1.018 33 -
Investimenti Industriali
(CAPEX)
1.039 1.182 1.983 2.146 (7,6)
30.6.2016 31.12.2015 Variazione assoluta
Indebitamento finanziario netto
(1)
rettificato
27.514 27.278 236

(*) Nell'ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato un'errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato. Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per il primo semestre 2015, con impatti non significativi.

(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

RICAVI

Ammontano, nel primo semestre 2016, a 9.096 milioni di euro, in calo del 9,9% rispetto al primo semestre 2015 (10.101 milioni di euro). La riduzione di 1.005 milioni di euro è attribuibile principalmente alla Business Unit Brasile per 833 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per 128 milioni di euro.

La variazione organica dei ricavi consolidati registra un decremento del 4,9% (-472 milioni di euro), ed è calcolata come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2016 2015 assolute %
RICAVI REPORTED 9.096 10.101 (1.005) (9,9)
Effetto conversione bilanci in valuta (533) 533
Effetto variazione perimetro di consolidamento
RICAVI ORGANICI 9.096 9.568 (472) (4,9)

L'effetto della variazione dei cambi(1) è interamente attribuibile alla Business Unit Brasile; non si è invece verificata alcuna variazione del perimetro di consolidamento (2).

L'analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente:

(milioni di euro) 1° Sem. 2016 1° Sem. 2015 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic (*) 7.247 79,7 7.375 73,0 (128) (1,7) (1,7)
Core Domestic (**) 6.736 74,1 6.893 68,2 (157) (2,3) (2,3)
International Wholesale 649 7,1 635 6,3 14 2,2 2,2
Brasile 1.858 20,4 2.691 26,6 (833) (31,0) (13,9)
Altre Attività 9 0,1 57 0,6 (48)
Rettifiche ed elisioni (18) (0,2) (22) (0,2) 4
Totale consolidato 9.096 100,0 10.101 100,0 (1.005) (9,9) (4,9)

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione i ricavi Domestic del primo semestre 2016 sarebbero risultati pari a 7.210 milioni di euro. (**) Dal 1° gennaio 2016 comprende anche la società Olivetti. I dati del periodo posti a confronto sono stati coerentemente modificati.

EBITDA

E' pari a 3.726 milioni di euro (3.639 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si incrementa di 87 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 con un'incidenza sui ricavi del 41,0% (36,0% nel primo semestre 2015, +5,0 punti percentuali).

L'EBITDA organico evidenzia una variazione positiva per 243 milioni di euro (+7,0%) rispetto al primo semestre 2015, con un'incidenza sui ricavi in aumento di 4,6 punti percentuali, passando dal 36,4 del primo semestre 2015 al 41,0% del primo semestre 2016.

L'EBITDA del primo semestre 2016 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 91 milioni di euro (399 milioni di euro nel primo semestre 2015); in assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a -1,7%, con un'incidenza sui ricavi del 42,0% in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota "Eventi ed

(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il dollaro americano pari a 1,11572 nel primo semestre 2016 e a 1,11609 nel primo semestre 2015; per il real brasiliano sono pari a 4,13001 nel primo semestre 2016 e a 3,31144 nel primo semestre 2015. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

(2) La variazione del perimetro di consolidamento è calcolata escludendo dal dato posto a confronto la contribuzione delle società uscite e/o aggiungendo la contribuzione stimata delle società entrate nel perimetro di consolidamento.

operazioni significativi non ricorrenti" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

L'EBITDA del secondo trimestre 2016 ammonta a 2.014 milioni di euro, in aumento di 408 milioni di euro (+25,4%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (1.606 milioni di euro). In termini organici e in assenza di oneri non ricorrenti, l'incremento sarebbe stato di 79 milioni di euro, ovvero +4% rispetto al secondo trimestre 2015.

Il positivo andamento dell'EBITDA sia in valori assoluti sia in termini di redditività percentuale sui ricavi, beneficia dell'avvio delle azioni relative al piano di "cost recovery plan", già annunciate nei mesi scorsi e destinate a consolidarsi nel corso del secondo semestre 2016 per poi proseguire nell'intero arco di Piano. Inoltre nel secondo trimestre del 2016 l'EBITDA ha beneficiato di alcuni eventi non strutturali, relativi in particolare al costo del lavoro, di seguito più ampiamente dettagliati.

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2016 2015 assolute %
EBITDA REPORTED 3.726 3.639 87 2,4
Effetto conversione bilanci in valuta (156) 156
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBITDA ORGANICO 3.726 3.483 243 7,0
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (91) (399) 308
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente 3.817 3.882 (65) (1,7)

L'effetto della variazione dei cambi è interamente attribuibile alla Business Unit Brasile.

Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

(milioni di euro) 1° Sem. 2016 1° Sem. 2015 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic (*) 3.184 85,5 2.846 78,2 338 11,9 11,9
% sui Ricavi 43,9 38,6 5,3 pp 5,3 pp
Brasile 556 14,9 790 21,7 (234) (29,6) (12,3)
% sui Ricavi 29,9 29,4 0,5 pp 0,5 pp
Altre Attività (11) (0,3) 2 0,1 (13)
Rettifiche ed elisioni (3) (0,1) 1 (4)
Totale consolidato 3.726 100,0 3.639 100,0 87 2,4 7,0
% sui Ricavi 41,0 36,0 5,0 pp 4,6 pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l'EBITDA Domestic del primo semestre 2016 sarebbe risultato pari a 3.164 milioni di euro.

Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:

• Acquisti di materie e servizi (3.783 milioni di euro; 4.372 milioni di euro nel primo semestre 2015):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2016 2015
Acquisti di beni 752 994 (242)
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione
978 1.077 (99)
Costi commerciali e di pubblicità 586 711 (125)
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 591 648 (57)
Affitti e locazioni 339 365 (26)
Altre spese per servizi 537 577 (40)
Totale acquisti di materie e servizi 3.783 4.372 (589)
% sui Ricavi 41,6 43,3 (1,7) pp

• Costi del personale (1.551 milioni di euro; 1.705 milioni di euro nel primo semestre 2015): registrano una riduzione di 154 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015.

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
Costi del personale Italia 1.377 1.498 (121)
Costi e oneri del personale ordinari 1.310 1.468 (158)
Oneri di ristrutturazione e altro 67 30 37
Costi del personale Estero 174 207 (33)
Costi e oneri del personale ordinari 166 207 (41)
Oneri di ristrutturazione e altro 8 - 8
Totale costi del personale 1.551 1.705 (154)
% sui Ricavi 17,1 16,9 0,2

Si evidenziano di seguito i principali elementi che hanno influito su tale variazione:

  • un decremento di 158 milioni di euro della componente italiana dei costi ordinari del personale. In termini di consistenza media retribuita si registra un decremento di 1.253 unità medie (riferite per 1.004 unità medie all'applicazione del "contratto di Solidarietà"). Inoltre il secondo trimestre del 2016 ha beneficiato di alcuni eventi non strutturali connessi in particolare allo storno dell'accantonamento, effettuato nel bilancio 2015 per 66 milioni di euro, a seguito del mancato raggiungimento delle condizioni di erogazione del Premio di risultato ai dipendenti; l'importo stornato relativo alla Capogruppo è di 58 milioni di euro;
  • l'iscrizione di oneri di natura non ricorrente (accantonamenti a Fondi per il personale e altri oneri), da parte delle società domestiche, per complessivi 67 milioni di euro. In particolare la Capogruppo ha iscritto oneri per circa 40 milioni di euro correlati sostanzialmente all'accoglimento delle manifestazione di interesse da parte del personale dirigente riferite all'applicazione dell'art. 4, commi 1-7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 c.d. "legge Fornero" (ex accordo 19 giugno 2015) e all'avvio di un piano di ristrutturazione manageriale legato alla revisione degli assetti organizzativi aziendali in atto. Inoltre, Telecom Italia Information Technology e Olivetti hanno accantonato complessivamente 27 milioni di euro per l'applicazione dell'art. 4 "legge Fornero" per il personale non dirigente. Si rammenta che nel 2015 furono iscritti oneri non ricorrenti per complessivi 30 milioni di euro, correlati all'applicazione dell'art. 4 c.d. "legge Fornero" per il personale dirigente e alla ristrutturazione aziendale di Olivetti;
  • un decremento di 33 milioni di euro della componente estera dei costi del personale, comprensivo di un effetto cambio negativo di 38 milioni di euro. Escludendo tale impatto l'incremento di 5 milioni di euro è sostanzialmente relativo all'iscrizione di oneri non ricorrenti per 8 milioni di euro, per l'attuazione del piano di ristrutturazione aziendale avviato dalla Business Unit Brasile, cui si è contrapposto l'effetto del decremento della forza media retribuita (-383 unità medie).

• Altri proventi (107 milioni di euro; 131 milioni di euro nel primo semestre 2015):

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici 27 31 (4)
Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi 18 15 3
Contributi in conto impianti e in conto esercizio 8 14 (6)
Risarcimenti, penali e recuperi vari 10 14 (4)
Altri proventi 44 57 (13)
Totale 107 131 (24)

• Altri costi operativi (501 milioni di euro; 888 milioni di euro nel primo semestre 2015):

si riducono di 387 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 che includeva oneri di natura non ricorrente per 369 milioni di euro.

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2016 2015
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 161 160 1
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 70 404 (334)
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di
telecomunicazioni
168 198 (30)
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 50 56 (6)
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 22 43 (21)
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e
stages
8 9 (1)
Altri oneri 22 18 4
Totale 501 888 (387)

Ammortamenti

Sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2016 2015
Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita 843 930 (87)
Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing 1.204 1.200 4
Totale 2.047 2.130 (83)

Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti

Nel primo semestre 2016 la voce è pari a 13 milioni di euro e si riferisce sostanzialmente alla plusvalenza non ricorrente pari a 37 milioni di reais (circa 9 milioni di euro) realizzata dalla Business Unit Brasile e derivante dalla cessione della quarta tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil.

Nel primo semestre 2015 la voce era pari a 279 milioni di euro e accoglieva principalmente la plusvalenza non ricorrente pari a 918 milioni di reais (circa 277 milioni di euro), a seguito della cessione della prima tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil.

Svalutazioni nette di attività non correnti

Sono pari a 5 milioni di euro nel primo semestre 2016 (pari a zero nel primo semestre 2015) e si riferiscono a immobilizzazioni materiali.

L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.

Al 30 giugno 2016 la capitalizzazione di borsa di Telecom Italia risultava inferiore al valore di Patrimonio Netto; il Gruppo ha pertanto effettuato per la Cash Generating Unit Core Domestic l'esercizio di Impairment test. Tale processo non ha evidenziato alcuna perdita per riduzione di valore, in quanto la stima del valore recuperabile della CGU è risultata superiore al rispettivo valore di carico.

Con riferimento alle altre Cash Generating Unit, al 30 giugno 2016 non sono stati individuati eventi che possano determinare variazioni significative rispetto al valore recuperabile definito in sede di bilancio annuale al 31 dicembre 2015, non si è quindi ritenuto necessario effettuare un nuovo impairment test; i valori dell'Avviamento attribuiti alle singole Cash Generating Unit sono pertanto confermati.

EBIT

E' pari a 1.687 milioni di euro (1.788 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si riduce di 101 milioni di euro (-5,6%) rispetto al primo semestre 2015 con un'incidenza sui ricavi del 18,5% (17,7% nel primo semestre 2015, +0,8 punti percentuali).

L'EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 12 milioni di euro (+0,7%) con un'incidenza sui ricavi pari al 18,5% (17,5% nel primo semestre 2015).

L'EBIT del primo semestre 2016 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 82 milioni di euro (122 milioni di euro nel primo semestre 2015); in assenza di tali oneri netti non ricorrenti la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a -1,6%, con un'incidenza sui ricavi del 19,4% in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota "Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2016 2015 assolute %
EBIT REPORTED 1.687 1.788 (101) (5,6)
Effetto conversione bilanci in valuta (113) 113
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBIT ORGANICO 1.687 1.675 12 0,7
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (82) (122) 40
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente 1.769 1.797 (28) (1,6)

L'effetto della variazione dei cambi è interamente attribuibile alla Business Unit Brasile.

Saldo dei proventi/(oneri) finanziari

Il saldo negativo dei proventi/(oneri) finanziari è diminuito di 1.337 milioni di euro, passando da 1.482 milioni di euro del primo semestre 2015 a 145 milioni di euro del primo semestre 2016. Il saldo registrato nel primo semestre 2016 risente:

  • dell'impatto positivo per 620 milioni di euro (negativo per 360 milioni di euro nel primo semestre 2015) relativo alla valutazione al fair value attraverso il conto economico, effettuata in modo separato rispetto alla sua componente patrimoniale passiva, dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, emesso da Telecom Italia Finance S.A. a fine 2013, per un importo pari a 1,3 miliardi di euro ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A.");
  • degli effetti della variazione di alcune partite non monetarie di natura valutativa e contabile, connesse in particolare alla contabilizzazione dei derivati;
  • dell'effetto positivo delle operazioni di riacquisto di obbligazioni proprie effettuate nell'anno precedente che avevano generato nel semestre 2015 un effetto negativo di 275 milioni di euro derivante dal prezzo di riacquisto al netto dei benefici della conseguente chiusura di alcuni derivati di copertura correlati ai titoli riacquistati.

Imposte sul reddito

Ammontano a 489 milioni di euro, con un incremento di 294 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (195 milioni di euro), principalmente a causa della maggior base imponibile della Capogruppo Telecom Italia, parzialmente controbilanciata dalla minor base imponibile della Business Unit Brasile.

UTILE (PERDITA) DA ATTIVITÀ CESSATE/ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE A ESSERE CEDUTE

Nel primo semestre 2016 la voce è positiva per 47 milioni di euro (330 milioni di euro nel primo semestre 2015) e si riferisce alla contribuzione positiva (59 milioni di euro) al risultato consolidato da parte del gruppo Sofora - Telecom Argentina per il periodo 1° gennaio – 8 marzo, a cui si sommano gli effetti della cessione che ha comportato un impatto negativo, comprensivo delle relative imposte sul reddito, pari a 12 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Attività cessate/Attività non correnti destinate a essere cedute" della presente Relazione intermedia sulla gestione e alla Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

E' così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Utile (perdita) del periodo 1.105 445
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.021 (15)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (3) 48
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 1.018 33
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 37 130
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 50 282
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza 87 412

L'utile attribuibile ai Soci della Controllante del primo semestre 2016 si attesta a 1.018 milioni di euro (33 milioni di euro nel primo semestre 2015) beneficia, oltre che dell'andamento dei margini, delle partite precedentemente illustrate, aventi natura meramente valutativa e contabile, che non generano regolazione finanziaria, ed in particolare della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso a fine 2013, con durata triennale. In assenza di tali impatti l'utile del primo semestre 2016 attribuibile ai Soci della Controllante sarebbe risultato di circa 650 milioni di euro, in linea con quello dell'analogo periodo del 2015 ricostruito in termini omogenei.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI E OPERATIVI DELLE BUSINESS UNIT DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

DOMESTIC

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute % % organica
Ricavi 7.247 7.375 (128) (1,7) (1,7)
EBITDA 3.184 2.846 338 11,9 11,9
% sui Ricavi 43,9 38,6 5,3 pp 5,3 pp
EBIT 1.581 1.222 359 29,4 29,4
% sui Ricavi 21,8 16,6 5,2 pp 5,2 pp
Personale a fine periodo (unità) 52.622 (1) 52.644 (22)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.

Fisso

30.6.2016 31.12.2015 30.6.2015
Accessi fisici a fine periodo (migliaia) (1) 19.074 19.209 19.455
di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) 11.468 11.742 12.080
Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) (2) 8.992 8.890 8.821
di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) 7.088 7.023 6.971
Infrastruttura di rete in Italia:
rete di accesso in rame (milioni di km coppia, distribuzione e
giunzione) (3)
115,6 115,6 115,4
rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km fibra) 11,7 10,4 9,0
Totale traffico:
Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): 35,9 76,9 40,3
Traffico nazionale 29,0 62,5 33,0
Traffico internazionale 6,9 14,4 7,3
Traffico Broadband (PByte) (4) 2.690 4.126 1.927

(1) Non include OLO full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.

(2) Non include OLO ULL e NAKED, satellite, full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.

(3) Il dato è relativo al 31 dicembre 2015.

(4) Volumi traffico DownStream e UpStream

Mobile

30.6.2016 31.12.2015 30.6.2015
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) 29.742 30.007 30.075
Variazione delle linee (%) (0,9) (1,1) (0,9)
Churn rate (%) (1) 10,9 23,4 11,9
Totale traffico:
Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) 22,2 43,6 21,8
Traffico Retail uscente ed entrante (miliardi di minuti) 34,3 66,1 32,8
Traffico Browsing (PByte) (2) 119,2 182,6 81,2
Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU(3) 11,8 12,1 11,6

(1) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della consistenza media dei clienti.

(2) Traffico nazionale escluso Roaming. (3) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.

A partire dal 1° gennaio 2016 la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic. Lo sviluppo delle offerte convergenti quadruple Play, attraverso la fruizione di contenuti video differenziati e arricchiti, rappresenterà uno dei principali driver strategici di crescita del Piano Industriale 2016 – 2018 e verrà realizzato sia attraverso partnership con i principali fornitori di contenuti, sia attraverso una propria piattaforma di servizio distintiva (TIM Vision). In tale contesto, Persidera svolge un importante ruolo di supporto allo sviluppo dei servizi di TIM Vision, potenziando le proprie competenze distintive nelle attività di Head End (gestione e distribuzione dei segnali televisivi sulla piattaforma via cavo) e di Play Out (attività di emissione per la messa in onda dei programmi televisivi). Inoltre, la realizzazione da parte di Telecom Italia di partnership strategiche con fornitori di contenuti che non hanno una struttura proprietaria trasmissiva (Multiplex) sulla televisione Free to Air e che perseguono una strategia di distribuzione multipiattaforma, rappresenterà un rilevante elemento sinergico per garantire la stabilizzazione/crescita dei ricavi di affitto banda di Persidera nel medio termine.

L'impostazione del Piano Industriale 2016 – 2018 e il nuovo assetto di governance di Persidera sono coerenti con tale scenario prospettico che evidenzia una sempre più stretta correlazione fra l'industria delle TLC e quella dei Media/Contenuti per supportare la crescita dei servizi ultrabroadband nel segmento Consumer.

A seguito di tale modifica di perimetro, viene di seguito fornita anche la vista della Business Unit Domestic nel primo semestre 2016, predisposta secondo la precedente configurazione, con esclusione quindi della Business Unit Media:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute % % organica
Ricavi 7.210 7.375 (165) (2,2) (2,2)
EBITDA 3.164 2.846 318 11,2 11,2
% sui Ricavi 43,9 38,6 5,3 pp 5,3 pp
EBIT 1.571 1.222 349 28,6 28,6
% sui Ricavi 21,8 16,6 5,2 pp 5,2 pp
Personale a fine periodo (unità) 52.559 (1) 52.644 (85) (0,2)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015.

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2016 sono pari a 7.247 milioni di euro e presentano una riduzione, rispetto al primo semestre 2015, di 128 milioni di euro (-1,7%) ma con un trend di miglioramento rispetto alla prima parte dell'esercizio (secondo trimestre –1,2% e primo trimestre -2,3%). I ricavi da servizi presentano, rispetto allo stesso periodo del 2015, un andamento analogo a quella dei ricavi totali (-120 milioni di euro, -1,7%; secondo trimestre -1,1% e primo trimestre -2,4%), anch'essi con un trend di ripresa sostenuto in particolare da uno strutturale miglioramento sui ricavi Mobile.

In particolare si segnala che:

  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 2.176 milioni di euro con un incremento di 14 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+0,6%); tale dinamica conferma il trend di costante miglioramento già osservato nei trimestri precedenti (secondo trimestre +0,7%, primo trimestre +0,6%, quarto trimestre 2015 +0,1%) grazie ad un miglioramento delle dinamiche competitive;
  • i ricavi da servizi del mercato Fisso nel primo semestre sono pari a 4.971 milioni di euro e risultano in contrazione di 238 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-4,6%); tale flessione è interamente correlata alla riduzione dei ricavi sui servizi voce (-279 milioni di euro per effetto della perdita di accessi tradizionali), comunque con un trend in attenuazione rispetto ai periodi precedenti. Tale contrazione è solo in parte compensata dal continuo sviluppo dei clienti Broadband e Ultra-Broadband, che traina la crescita sui servizi innovativi da connettività (+59 milioni di euro pari a +5,2%). Sui risultati del Fisso incide anche la riduzione dei prezzi sui servizi wholesale; al netto di tale impatto (pari a 35 milioni di euro) la flessione dei ricavi da servizi sarebbe stata del -3,9 % rispetto al primo semestre 2015.

I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 426 milioni di euro nel primo semestre 2016 sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2015 (-8 milioni di euro); va peraltro segnalata la sensibile crescita dei ricavi da vendita di smartphone (+46 milioni di euro, interamente trainata dalla vendita di device LTE, +69 milioni di euro) a sostegno dello sviluppo dei servizi digitali (connettività internet e servizi di intrattenimento).

EBITDA

L'EBITDA della Business Unit Domestic nel primo semestre 2016 è pari a 3.184 milioni di euro e registra un incremento di 338 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (+11,9%), con un'incidenza sui ricavi pari al 43,9% (+5,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente). Il primo semestre 2016 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti - come già definiti nel paragrafo Highlights della presente Relazione - per complessivi 83 milioni di euro, di cui:

  • 67 milioni di euro relativi al costo del personale (24 milioni di euro nel primo semestre 2015),
  • 16 milioni di euro relativi a oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività ad essi correlate, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e passività con clienti e fornitori (369 milioni di euro nel primo semestre 2015).

In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +0,9%, con un'incidenza sui ricavi del 45,1%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre 2015, con una positiva inversione di trend rispetto al primo trimestre (+6,9% nel secondo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015, a fronte di un -5,2% nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015).

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute %
EBITDA REPORTED 3.184 2.846 338 11,9
Effetto conversione bilanci in valuta - -
Effetto variazione perimetro di consolidamento - -
EBITDA ORGANICO 3.184 2.846 338 11,9
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (83) (393) 310
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente 3.267 3.239 28 0,9

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

Tale miglioramento di performance è attribuibile a una significativa riduzione dei costi operativi, così analizzabile con riferimento alle principali voci di costo:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
Acquisti di materie e servizi 2.812 2.838 (26)
Costi del personale 1.384 1.494 (110)
Altri costi operativi 276 608 (332)

Tale andamento risente degli impatti positivi conseguenti al citato Cost Recovery Plan, finalizzato al miglioramento dell'efficienza e alla maggiore flessibilità operativa e finanziaria dell'azienda, che ha avuto un particolare impulso soprattutto nel secondo trimestre del 2016. In particolare:

  • gli Acquisti di materie e servizi registrano una diminuzione di 26 milioni di euro (-0,9%) rispetto al primo semestre 2015, determinata principalmente da minori costi per advertising (-29 milioni di euro), spazi d'ufficio (-44 milioni di euro) e consulenze e prestazioni professionali (-16 milioni di euro), solo parzialmente compensati da maggiori costi per terminali e prodotti (+50 milioni di euro), in relazione ai maggiori volumi di prodotti venduti e alla maggiore spinta sulle leve commerciali;
  • I Costi del personale sono pari a 1.384 milioni di euro nel primo semestre 2016, con una diminuzione di 110 milioni di euro determinata dagli stessi fenomeni che hanno inciso sui Costi del personale a livello di Gruppo e alla cui analisi si rimanda;
  • gli Altri costi operativi, pari a 276 milioni di euro nel primo semestre 2016, registrano una flessione di 332 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2015, principalmente connessa a minori accantonamenti e oneri non ricorrenti per contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio. Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 127 122 5
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 35 359 (324)
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni 24 18 6
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 48 49 (1)
Altri oneri 42 60 (18)
Totale 276 608 (332)

Gli Altri proventi ammontano a 98 milioni di euro e diminuiscono di 13 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015.

EBIT

L'EBIT del primo semestre 2016 è pari a 1.581 milioni di euro (1.222 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015), con un incremento di 359 milioni di euro (+29,4%) e un'incidenza sui ricavi del 21,8% (16,6% nel primo semestre 2015). L'andamento dell'EBIT riflette principalmente il positivo andamento dell'EBITDA precedentemente illustrato, nonché la diminuzione degli ammortamenti, pari a 26 milioni di euro.

L'EBIT del primo semestre 2016 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 83 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a +3,0% con un'incidenza sui ricavi del 23%.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute %
EBIT REPORTED 1.581 1.222 359 29,4
Effetto conversione bilanci in valuta - -
Effetto variazione perimetro di consolidamento - -
EBIT ORGANICO 1.581 1.222 359 29,4
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (83) (393) 310
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente 1.664 1.615 49 3,0

Principali dati economici delle Cash Generating Unit di Domestic

I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash Generating Unit (CGU):

  • Core Domestic: in tale ambito vengono ricomprese tutte le attività di telecomunicazioni inerenti il mercato italiano. I ricavi sono articolati in base alla contribuzione netta di ciascun segmento di mercato ai risultati della CGU, al netto cioè dei rapporti infrasegmento. I segmenti di mercato commerciali definiti in base al modello organizzativo "customer – centric" sono indicati di seguito:
  • Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; sono incluse le società 4G e Persidera;
  • Business: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile; anche a seguito della fusione per incorporazione di Telecom Italia Digital Solutions in Olivetti, quest'ultima è confluita nel perimetro Business a far data dal 1° gennaio 2016;
  • Wholesale: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso sia del Mobile ed alle attività svolte dalla componente Open Access per i processi di delivery e assurance dei servizi alla clientela;
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto): il perimetro di riferimento è costituito da:
    • INWIT S.p.A.: dal mese di aprile 2015 opera in ambito Operations nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di Telecom Italia sia di altri operatori;
    • Altre strutture Operations: presidio dell'innovazione tecnologica e dei processi di sviluppo, ingegneria, realizzazione ed esercizio delle infrastrutture di rete, impiantistiche ed immobiliari di competenza; definizione della strategia, delle linee guida e del piano di information technology;
    • Staff & Other: servizi e prestazioni svolte dalle funzioni di Staff e altre attività di supporto effettuate da società minori del Gruppo anche verso il mercato e le altre Business Unit.
  • International Wholesale gruppo Telecom Italia Sparkle: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e Internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fissi e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti nel primo semestre del 2016 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con l'analogo periodo del 2015.

Core Domestic

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute %
Ricavi (1) 6.736 6.893 (157) (2,3)
Consumer 3.572 3.523 49 1,4
Business (2) 2.203 2.380 (177) (7,4)
Wholesale 866 910 (44) (4,8)
Other 95 80 15 18,7
EBITDA 3.093 2.759 334 12,1
% sui Ricavi 45,9 40,0 5,9 pp
EBIT 1.540 1.181 359 30,4
% sui Ricavi 22,9 17,1 5,8 pp
Personale a fine periodo (unità) () (*) 51.876 (3) 51.741 135 0,3

(1) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione, i ricavi di Core Domestic ammonterebbero a 6.700 milioni di euro, 6.893 milioni di euro nel primo semestre 2015)

(2) A seguito della nuova vista organizzativa, il segmento Business dal 1° gennaio 2016 comprende anche Olivetti. I dati del periodo posto a confronto sono stati coerentemente modificati.

(3) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015

(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 1 unità al 30.6.2016 (nessuna unità al 31.12.2015).

(**) In assenza della variazione conseguente al citato accorpamento della Business Unit Media alla Business Unit Domestic (Domestic Core), l'organico a fine periodo di Core Domestic sarebbe risultato pari a 51.813 unità.

In dettaglio:

• Consumer: i ricavi del primo semestre 2016 del segmento Consumer sono pari a 3.572 milioni di euro, con un incremento di 49 milioni di euro (+1,4%) rispetto allo stesso periodo del 2015; tale dinamica conferma il trend di recupero avviato già nel corso del 2015, grazie allo strutturale miglioramento sui ricavi Mobile, per effetto sia di una tenuta della market share che di una stabilizzazione dei livelli di ARPU.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • i ricavi del Mobile sono pari a 1.777 milioni di euro e presentano una dinamica di significativa crescita rispetto al primo semestre 2015 (+121 milioni di euro, +7,3%), confermando il trend di miglioramento già osservato nei trimestri precedenti (secondo trimestre +5,8%, primo trimestre +8,9%, quarto trimestre 2015 +2,5%). I ricavi da servizi registrano un incremento di 61 milioni di euro (+4,1% rispetto al primo semestre 2015), confermando l'importante recupero avviato già a partire dallo scorso anno (secondo trimestre +3,4%, primo trimestre +4,9%, quarto trimestre 2015 +1,5%), attribuibile ad un miglioramento delle dinamiche competitive, con progressiva stabilizzazione della market share e costante crescita dell'Internet mobile e dei servizi digitali a sostegno dei livelli di ARPU;
  • i ricavi del Fisso sono pari a 1.772 milioni di euro, con una diminuzione di 113 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-6,0%), con una stabilizzazione del rallentamento registrato negli ultimi trimestri (secondo trimestre -6,0%, primo trimestre -6,0%). Tale contrazione, in linea con quanto osservato nei trimestri precedenti, è sempre attribuibile alla perdita di accessi solo voce (dinamica comunque in attenuazione, in particolare negli ultimi due trimestri) e alla maggiore pressione sui livelli di ARPU, in parte compensate da una crescita sui servizi innovativi, grazie al positivo andamento della Customer Base Broadband e della crescente penetrazione di offerte Fibra.

  • Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 2.203 milioni di euro con una riduzione di 177 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015 (-7,4%), di cui 104 milioni di euro (-4,9%) sulla componente servizi e 73 milioni di euro (-28,6%) sulla componente prodotti. Relativamente ai ricavi dei servizi:

  • i ricavi dei servizi Mobile registrano una flessione di 39 milioni di euro (-6,7% rispetto al primo semestre 2015). In particolare, la continua contrazione dei servizi mobili tradizionali (-16,2% sulla componente voce e messaging rispetto al primo semestre 2015), determinata dalla dinamica di riposizionamento dei clienti su formule bundle a minor livello complessivo di ARPU e dalla migrazione dei clienti della Pubblica Amministrazione verso la nuova offerta Consip (con prezzi unitari più contenuti), è solo marginalmente compensata dalla performance positiva dei nuovi servizi digitali (+2,6% rispetto al 2015);
  • i ricavi da servizi del Fisso si riducono di 66 milioni di euro (-4,2% rispetto al primo semestre 2015); nonostante la costante crescita dei ricavi da servizi ICT (+1,8%), in particolare sui servizi Cloud, il segmento continua a risentire negativamente della lenta ripresa del contesto congiunturale, della contrazione dei prezzi sui servizi tradizionali voce e dati e della sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP.
  • Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2016 ricavi pari a 866 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al corrispondente periodo 2015 (-44 milioni di euro, -4,8%), quasi interamente attribuibile ad una riduzione dei prezzi regolamentati. Al netto di tale impatto (pari a 35 milioni di euro), la flessione sarebbe stata pari a -0,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
assolute % % organica
Ricavi 649 635 14 2,2 2,2
di cui verso terzi 539 509 30 5,9 5,9
EBITDA 97 93 4 4,3 4,3
% sui Ricavi 14,9 14,6 0,3 pp 0,3 pp
EBIT 41 40 1 2,5 2,5
% sui Ricavi 6,3 6,3
Personale a fine periodo (unità) (*) 746 (1) 645 101 15,7

International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015 (*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 2 unità al 30.6.2016 (2 unità al 31.12.2015).

I ricavi del primo semestre 2016 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 649 milioni di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2015 (+14 milioni di euro, +2,2%). Tale risultato è determinato dall'incremento dei ricavi per servizi Fonia (+8 milioni di euro + 1,9%) e dalla crescita dei ricavi per i servizi IP/Data inclusi Cloud e Data Center (+5,3 milioni di euro, +3,6%). Restano sostanzialmente stabili le altre linee di business.

BRASILE

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
Rivisto Rivisto assolute %
(a) (b) (c) (d) (c-d) (c-d)/d
Ricavi 1.858 2.691 7.674 8.912 (1.238) (13,9)
EBITDA 556 790 2.296 2.617 (321) (12,3)
% sui Ricavi 29,9 29,4 29,9 29,4 0,5pp
EBIT 121 574 498 1.902 (1.404) (73,8)
% sui Ricavi 6,5 21,3 6,5 21,3 (14,8pp)
Personale a fine periodo (unità) 12.087 (1)13.042 (955) (7,3)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2015

1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (*) 63.988 (1)66.234
MOU (minuti/mese) (**) 118,4 119,5
ARPU (reais) 17,2 16,4

(1) Consistenza al 31 dicembre 2015

(*) Stima. Include le linee sociali.

(**) Al netto dei visitors.

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2016 sono pari a 7.674 milioni di reais e risultano in calo di 1.238 milioni di reais (-13,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 7.189 milioni di reais, con una riduzione di 547 milioni di reais rispetto ai 7.736 milioni di reais del primo semestre 2015 (-7,1.%). L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo semestre 2016 è pari a 17,2 reais a fronte dei 16,4 reais dello stesso periodo dell'esercizio precedente (+4,9%).

I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 485 milioni di reais (1.176 milioni di reais nel primo semestre 2015, -58,8%), riflettendo una politica commerciale meno focalizzata sulla vendita di handsets oltre che l'impatto della crisi macroeconomica brasiliana sulla propensione alla spesa delle famiglie.

Le linee complessive al 30 giugno 2016 sono pari a 64 milioni, presentano una riduzione di 2,2 milioni (-3,4%) rispetto al 31 dicembre 2015; la market share a fine maggio 2016 era del 25,6% (25,7% al 31 dicembre 2015).

EBITDA

L'EBITDA è pari a 2.296 milioni di reais, inferiore di 321 milioni di reais rispetto al primo semestre 2015 (-12,3%). La flessione dell'EBITDA è attribuibile alla contrazione dei ricavi, in parte compensata dal dispiegarsi di interventi di efficienza e dalla riduzione, fra gli altri, dei costi per quote da riversare ad altri operatori; si incrementano invece i costi del personale (+3,4%) principalmente a causa dell'adeguamento dei salari all'inflazione e della presenza di oneri non ricorrenti per esodi pari a 34 milioni di reais.

L'EBITDA margin è pari al 29,9%, superiore di 0,5 punti percentuali rispetto al primo semestre 2015. Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
(a) (b) (c) (d) (c-d)
Acquisti di materie e servizi 978 1.514 4.041 5.014 (973)
Costi del personale 161 194 663 641 22
Altri costi operativi 224 272 925 902 23
Variazione delle rimanenze (8) (20) (31) (64) 33

EBIT

L'EBIT ammonta a 498 milioni di reais con un peggioramento di 1.404 milioni di reais rispetto al primo semestre dell'esercizio 2015. Tale risultato sconta la minor contribuzione dell'EBITDA, l'effetto dei maggiori ammortamenti (+217 milioni di reais) e il minor beneficio derivante dalla vendita delle Torri di telecomunicazione che nel 2015 aveva comportato una plusvalenza di 918 milioni di reais a fronte di una plusvalenza di 37 milioni di reais nel primo semestre 2016.

Accordo per la cessione di torri di telecomunicazione

Si rammenta che è in corso di esecuzione il contratto che Tim Celular aveva sottoscritto il 21 novembre 2014 con American Tower do Brasil per la cessione di parte dell'infrastruttura mobile (6.481 torri di telecomunicazione), per un valore complessivo di circa 3 miliardi di reais. L'accordo di vendita fu firmato congiuntamente a un contratto di locazione "Master Lease Agreement" della durata di 20 anni, configurando pertanto l'operazione come un parziale "sale and lease back".

Nel corso del secondo trimestre 2016 si è perfezionata la quarta vendita parziale relativa a 270 torri e per un corrispettivo di circa 110 milioni di reais, pari a circa 27 milioni di euro. La plusvalenza realizzata a titolo definitivo, già al netto di oneri accessori, è pari a 37 milioni di reais (circa 9 milioni di euro al cambio medio al 30 giugno 2016); l'ammontare delle immobilizzazioni riacquisite in leasing finanziario è pari a 74 milioni di reais (circa 18 milioni di euro al cambio medio al 30 giugno 2016).

Nel corso del 2015 si erano perfezionate le vendite dei primi tre blocchi, per complessive 5.483 torri, come illustrato nel Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2015.

ATTIVITÀ CESSATE/ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE AD ESSERE CEDUTE

In data 8 marzo 2016, a seguito dell'approvazione da parte di Enacom, l'autorità regolatoria argentina per le comunicazioni, il Gruppo Telecom Italia ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione residua nel gruppo Sofora – Telecom Argentina.

Di seguito, una sintesi degli impatti economici derivanti dal gruppo Sofora - Telecom Argentina e dalla sua cessione; i valori del 2016 sono stati convertiti al cambio medio del periodo 1° gennaio – 8 marzo (15,7981 pesos per 1 euro) mentre i valori del primo semestre 2015 sono stati convertiti al relativo cambio medio (9,83978 pesos per 1 euro).

(milioni di euro) 1.1 - 8.3 1° Semestre
2016 2015
Effetti economici da Attività cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute:
Ricavi 504 1.880
EBITDA 133 520
% sui Ricavi 26,4 27,6
Risultato operativo (EBIT) 133 520
% sui Ricavi 26,4 27,7
Saldo oneri/proventi finanziari (42) (7)
Risultato prima delle imposte derivante da Attività cessate/Attività
non correnti destinate ad essere cedute
91 513
Imposte sul reddito (32) (179)
Risultato dopo le imposte derivante da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(a)
59 334
Altre partite minori
(b)
(4)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(c=a+b)
59 330
Effetti economici sulle entità cedenti:
Plusvalenza netta relativa alla cessione 307
Trasferimento a conto economico separato della Riserva per differenze
cambio di conversione di attività estere
(304)
Imposte sul reddito relative alla cessione (15)
(d) (12)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(c+d)
47 330
Attribuibile a:
Soci della Controllante (3) 48
Partecipazioni di minoranza 50 282

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO CONSOLIDATO

ATTIVO NON CORRENTE

  • Avviamento: si incrementa di 183 milioni di euro, da 29.383 milioni di euro di fine 2015 a 29.566 milioni di euro al 30 giugno 2016 per effetto della variazione positiva dei tassi di cambio delle società brasiliane(1) per 175 milioni di euro e per l'iscrizione dell'avviamento provvisorio, pari a 8 milioni di euro, derivante dalle acquisizioni effettuate nel mese di gennaio 2016 da INWIT S.p.A.. Per una più dettagliata analisi si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato semestale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.
  • Altre attività immateriali: aumentano di 297 milioni di euro, da 6.480 milioni di euro di fine 2015 a 6.777 milioni di euro al 30 giugno 2016, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+702 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-842 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto positivo di 437 milioni di euro).
  • Attività materiali: aumentano di 642 milioni di euro, da 14.867 milioni di euro di fine 2015 a 15.509 milioni di euro al 30 giugno 2016, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+1.281 milioni di euro);
  • variazione dei contratti di leasing finanziari (+116 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-1.204 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto positivo di 449 milioni di euro).

PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

E' pari a 21.327 milioni di euro (21.249 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 19.106 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (17.554 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 2.221 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (3.695 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:

(milioni di euro) 30.6.2016
A inizio periodo 21.333
Rettifica per errori (84)
A inizio periodo rivisto 21.249
Utile (perdita) complessivo del periodo 1.860
Dividendi deliberati da: (192)
Telecom Italia S.p.A. (166)
Altre società del Gruppo (26)
Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto 3
Cessione gruppo Sofora - Telecom Argentina (1.582)
Altri movimenti (11)
A fine periodo 21.327

(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 3,56352 al 30 giugno 2016 ed era pari a 4,25116 al 31 dicembre 2015.

FLUSSI FINANZIARI

L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è attestato a 27.514 milioni di euro, in aumento di 236 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (27.278 milioni di euro); la variazione include l'effetto del deconsolidamento dell'indebitamento finanziario netto del gruppo Sofora – Telecom Argentina avvenuto a seguito della cessione perfezionatasi l'8 marzo 2016.

Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2016 sono di seguito esposte:

Variazione dell'Indebitamento finanziario netto rettificato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2016 2015
EBITDA 3.726 3.639 87
Investimenti industriali di competenza (1.983) (2.146) 163
Variazione del capitale circolante netto operativo: (1.078) (1.124) 46
Variazione delle rimanenze (40) (54) 14
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per
lavori su commessa
(130) (128) (2)
Variazione dei debiti commerciali (*) (635) (912) 277
Altre variazioni di crediti/debiti operativi (273) (30) (243)
Variazione dei fondi relativi al personale 40 19 21
Variazione dei fondi operativi e altre variazioni (34) 313 (347)
Operating free cash flow netto 671 701 (30)
% sui Ricavi 7,4 6,9 0,5 pp
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni 732 1.379 (647)
Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori 186 (186)
Investimenti finanziari (9) (24) 15
Pagamento dividendi (227) (204) (23)
Variazioni di contratti di leasing finanziari (123) (984) 861
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non
operativi
(1.242) (1.217) (25)
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato delle attività in funzionamento
(198) (163) (35)
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere
cedute
(38) (178) 140
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
(236) (341) 105

(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento.

Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2016 le seguenti voci:

Investimenti industriali di competenza

Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro) 1° Sem. 2016 1° Sem. 2015 Variazione
peso % peso %
Domestic (*) 1.575 79,4 1.506 70,2 69
Brasile 408 20,6 637 29,7 (229)
Altre Attività 3 0,1 (3)
Rettifiche ed elisioni
Totale consolidato 1.983 100,0 2.146 100,0 (163)
% sui Ricavi 21,8 21,2 0,6 pp

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione gli investimenti di Domestic del primo semestre 2016 sarebbero risultati pari a 1.572 milioni di euro.

Nel primo semestre 2016 gli investimenti industriali sono pari a 1.983 milioni di euro, in riduzione di 163 milioni di euro (-7,6%) rispetto al primo semestre 2015. Nel secondo trimestre 2016 è stato avviato il piano di efficienze sugli investimenti che consentirà di incrementare significativamente l'efficacia degli investimenti a fronte del mantenimento dei livelli di copertura UBB e di qualità del servizio. In particolare:

  • la Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 1.575 milioni di euro in aumento di 69 milioni di euro rispetto al primo semestre 2015. Su tale incremento incidono in particolare l'accelerazione e la crescita degli investimenti innovativi dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione (+184 milioni di euro), che raggiungono il 49% degli investimenti complessivi (39% nell'analogo periodo del 2015).
  • la Business Unit Brasile registra una riduzione di 229 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio negativo pari a 127 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2015; tali investimenti sono stati indirizzati principalmente all'evoluzione dell'infrastruttura industriale e alle piattaforme di supporto alle vendite.

Variazione del Capitale circolante netto operativo

La variazione del Capitale circolante netto operativo del primo semestre 2016 è stata negativa per 1.078 milioni di euro (negativa per 1.124 milioni di euro nel primo semestre 2015). In particolare:

  • la dinamica del magazzino e la gestione dei crediti commerciali hanno generato un impatto negativo rispettivamente pari a 40 milioni di euro e a 130 milioni di euro;
  • la variazione dei debiti commerciali (-635 milioni di euro) è influenzata dalla stagionale dinamica degli esborsi relativi al fatturato passivo. L'ultimo trimestre dell'esercizio presenta, infatti, un'elevata concentrazione della spesa per investimenti e per costi esterni la cui manifestazione finanziaria è in larga parte rimandata al trimestre successivo a causa dei normali tempi di pagamento previsti contrattualmente;
  • le altre variazioni di crediti/debiti operativi (-273 milioni di euro) includono gli effetti negativi per circa 144 milioni di euro - derivanti dal pagamento di contributi connessi all'esercizio di attività di telecomunicazioni da parte della Business Unit Brasile, il cui versamento è di norma effettuato entro la fine del mese di marzo di ciascun anno.

Variazione dei fondi relativi al personale, dei fondi operativi e altre variazioni

La variazione dei fondi del personale risente principalmente dei citati accantonamenti non ricorrenti effettuati nel primo semestre 2016.

Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni

E' positivo per 732 milioni di euro nel primo semestre 2016 e si riferisce alla cessione del gruppo Sofora

fronte del deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario netto) e per l'importo residuo a dismissioni di attività avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo.

Nel primo semestre 2015 era positivo per 1.379 milioni di euro e si riferiva principalmente all'incasso, già al netto degli oneri accessori, di 784 milioni di euro per il collocamento azionario sul mercato del 36,33% del capitale di Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (INWIT) e all'incasso per 1.897 milioni di reais (pari a circa 585 milioni di euro) realizzato dalla Business Unit Brasile a seguito della cessione della prima tranche di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil.

Aumenti/Rimborsi di capitale, comprensivi di oneri accessori

Nel primo semestre 2016 la voce è pari a zero.

Nel primo semestre 2015 la voce ammontava a 186 milioni di euro e si riferiva all'opzione di conversione del Prestito obbligazionario 1,125% unsecured equity-linked di importo pari a 2 miliardi di euro, emesso il 26 marzo 2015 con scadenza 26 marzo 2022.

Investimenti finanziari

Nel primo semestre 2016 la voce è pari a 9 milioni di euro ed è relativa per circa 6 milioni di euro all'esborso effettuato da INWIT S.p.A., al netto della cassa acquisita, per l'acquisizione delle partecipazioni in Revi Immobili S.r.l., Gestione Immobili S.r.l. e Gestione Due S.r.l. e per circa 3 milioni di euro alla sottoscrizione dell'aumento di capitale nella partecipazione di minoranza Northgate. Nel primo semestre 2015 la voce era pari a 24 milioni di euro e si riferiva sostanzialmente all'esborso effettuato per l'acquisto del 50% del capitale sociale della società Alfiere S.p.A., società immobiliare che possiede alcuni fabbricati nella zona EUR di Roma.

Variazione di contratti di leasing finanziari

La voce, pari a 123 milioni di euro, è essenzialmente rappresentata dal maggior valore delle Attività materiali in locazione finanziaria, espressione anche dei connessi maggiori debiti finanziari iscritti a seguito delle rinegoziazioni contrattuali intervenute nel corso del primo semestre 2016 da parte di Telecom Italia S.p.A. nell'ambito del progetto di trasformazione del patrimonio immobiliare e della rinegoziazione dei contratti di noleggio di autovetture.

Nel primo semestre 2015 la voce ammontava a 984 milioni di euro e si riferiva per 676 milioni di euro a Telecom Italia S.p.A. e per 977 milioni di reais (circa 301 milioni di euro) al gruppo Tim Brasil su parte delle torri di telecomunicazioni cedute e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi

La voce, pari a 1.242 milioni di euro, comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso del primo semestre 2016, degli oneri finanziari netti e delle imposte, nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.

Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle Attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute

La voce evidenzia il flusso finanziario assorbito dal gruppo Sofora – Telecom Argentina, pari a 38 milioni di euro, prima del perfezionamento della cessione e del conseguente deconsolidamento dell'indebitamento finanziario netto avvenuto l'8 marzo 2016. Nel primo semestre 2015 la voce era negativa per 178 milioni di euro.

Indebitamento finanziario netto

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 Variazione
(a) (b) (a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni 20.692 19.883 809
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 7.944 8.364 (420)
Passività per locazioni finanziarie 2.391 2.271 120
31.027 30.518 509
Passività finanziarie correnti (*)
Obbligazioni 2.246 3.681 (1.435)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.796 2.390 (594)
Passività per locazioni finanziarie 167 153 14
4.209 6.224 (2.015)
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
348 (348)
Totale debito finanziario lordo 35.236 37.090 (1.854)
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1) (3) 2
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (3.128) (2.986) (142)
(3.129) (2.989) (140)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.083) (1.488) 405
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (247) (352) 105
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (2.707) (3.559) 852
(4.037) (5.399) 1.362
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(227) 227
Totale attività finanziarie (7.166) (8.615) 1.449
Indebitamento finanziario netto contabile 28.070 28.475 (405)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(556) (1.197) 641
Indebitamento finanziario netto rettificato 27.514 27.278 236
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 32.920 34.602 (1.682)
Totale attività finanziarie rettificate (5.406) (7.324) 1.918
(*) di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni 2.246 3.681 (1.435)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.206 1.482 (276)
Passività per locazioni finanziarie 167 153 14

Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo Telecom Italia tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.

Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.

Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto si è ritenuto, a partire dal 2009, di presentare, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti indotti dall'introduzione dal 1° gennaio 2013 del principio IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

Cessioni di crediti a società di factoring

Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nel primo semestre 2016 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 pari a 826 milioni di euro (1.106 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Debito finanziario lordo

Obbligazioni

Le obbligazioni al 30 giugno 2016 sono iscritte per un importo pari a 22.938 milioni di euro (23.564 milioni di euro al 31 dicembre 2015). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 22.466 milioni di euro, con una riduzione di 481 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (22.947 milioni di euro).

Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel primo semestre 2016 si segnala quanto segue:

(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di emissione
Nuove emissioni
Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 3,625% scadenza 19/1/2024 Euro 750 20/1/2016
Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,625% scadenza 25/5/2026 Euro 1.000 25/5/2016
(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di rimborso
Rimborsi
Telecom Italia S.p.A. 663 milioni di euro 5,125% (1) Euro 663 25/1/2016
Telecom Italia S.p.A. 708 milioni di euro 8,250% (2) Euro 708 21/3/2016
Telecom Italia S.p.A. 400 milioni di euro Euribor 3 mesi + 0,79% Euro 400 7/6/2016
(1) Al netto dei riacquisti per 337 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e 2015.
(2) Al netto dei riacquisti per 142 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014.
Denominazione del Titolo Ammontare nominale Ammontare Prezzo di Data di
in circolazione prima nominale riacquisto riacquisto
del riacquisto riacquistato
(GBP) (GBP)
Riacquisti
Telecom Italia S.p.A. - 400 milioni di sterline
inglesi, scadenza maggio 2023, cedola 5,875% 400.000.000 25.000.000 111,000% 29/6/2016

Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 giugno 2016 è pari a 200 milioni di euro (valore nominale) ed è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2015.

Revolving Credit Facility e Term Loan

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2016:

(miliardi di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 4,0 - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 3,0 - 3,0 -
Totale 7,0 - 7,0 -

Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. Inoltre, Telecom Italia dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con Banca Regionale Europea dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2019, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Cassa Depositi e Prestiti dell'importo di 100 milioni di euro con scadenza aprile 2019, completamente utilizzato;
  • due Term Loan bilaterali con Mediobanca rispettivamente dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzati;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 120 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato;
  • una linea di denaro caldo con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2016, completamente utilizzata.

Scadenze delle passività finanziarie e costo medio del debito

La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,94 anni.

Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,1%.

Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

Attività finanziarie correnti e margine di liquidità

Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2016 è pari a 10.790 milioni di euro, equivalente alla somma della "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e dei "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 3.790 milioni di euro (5.047 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e delle già citate linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.

In particolare:

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 2.707 milioni di euro (3.559 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2016 sono così analizzabili:

  • Scadenze: gli impieghi hanno una durata massima di tre mesi;
  • Rischio controparte: gli impieghi delle società europee sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie, finanziarie e industriali con elevato merito di credito. Gli impieghi delle società in Sud America sono stati effettuati con primarie controparti locali;
  • Rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati sulle principali piazze finanziarie europee.

Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.083 milioni di euro (1.488 milioni di euro al 31 dicembre 2015): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 259 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia S.p.A., 126 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia Finance S.A., 5 milioni di euro di Certificati di Credito del Tesoro (assegnati a Telecom Italia S.p.A. in quanto titolare di crediti commerciali, come da Decreto del 3/12/2012 del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e 555 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato e CCT, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo Telecom Italia si è dotato da agosto 2012. Inoltre, la Business Unit Brasile ha effettuato un impiego per un controvalore di 138 milioni di euro in un fondo monetario che investe quasi interamente in strumenti in dollari USA.

Nel secondo trimestre del 2016 l'indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 375 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2016 (27.139 milioni di euro) per effetto del pagamento di dividendi, di alcuni contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e dell'andamento del tasso di cambio del Real brasiliano

(milioni di euro) 30.6.2016 31.3.2016 Variazione
(a) (b) (a-b)
Indebitamento finanziario netto contabile 28.070 28.233 (163)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(556) (1.094) 538
Indebitamento finanziario netto rettificato 27.514 27.139 375
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 32.920 32.296 624
Totale attività finanziarie rettificate (5.406) (5.157) (249)

TABELLE DI DETTAGLIO – DATI CONSOLIDATI

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è stata redatta nel rispetto dell'art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

La Relazione finanziaria comprende:

  • (1) la Relazione intermedia sulla gestione;
  • (2) il Bilancio consolidato semestrale abbreviato;
  • (3) l'attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015, cui si rimanda, fatti salvi i nuovi Principi/Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016 che peraltro non hanno comportato alcun effetto sul Bilancio consolidato di Gruppo.

Nell'ambito della Business Unit Brasile il management ha individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei Ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato. Tale errata contabilizzazione, che non ha avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, ha invece comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi rispetto al traffico prepagato e non ancora consumato. Si è pertanto provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per il primo semestre 2015, con impatti non significativi sui dati economici a confronto.

Il Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.

Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore della presente Relazione finanziaria semestrale non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

Nel corso del primo semestre 2016 si sono verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:

  • Gruppo Sofora Telecom Argentina: classificato come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) è stato ceduto in data 8 marzo 2016;
  • Revi Immobili S.r.l., Gestione Due S.r.l. e Gestione Immobili S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 11 gennaio 2016 INWIT S.p.A. ha acquisito il 100% delle società, che sono pertanto entrate nel perimetro di consolidamento del Gruppo.

Nel corso del 2015 si sono verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:

  • INWIT S.p.A. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di gennaio 2015;
  • Alfabook S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 1° luglio 2015 Telecom Italia Digital Solution S.p.A. (ora incorporata in Olivetti S.p.A.) ha acquisito il 100% della società che è pertanto entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
  • TIM Real Estate S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita nel mese di novembre 2015.

Conto economico separato consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazioni
(a-b)
Rivisto
(a) (b) assolute %
Ricavi 9.096 10.101 (1.005) (9,9)
Altri proventi 107 131 (24) (18,3)
Totale ricavi e proventi operativi 9.203 10.232 (1.029) (10,1)
Acquisti di materie e servizi (3.783) (4.372) 589 13,5
Costi del personale (1.551) (1.705) 154 9,0
Altri costi operativi (501) (888) 387 43,6
Variazione delle rimanenze 33 58 (25) (43,1)
Attività realizzate internamente 325 314 11 3,5
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
3.726 3.639 87 2,4
Ammortamenti (2.047) (2.130) 83 3,9
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
13 279 (266) (95,3)
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti (5) (5)
Risultato operativo (EBIT) 1.687 1.788 (101) (5,6)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate
e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
(2) (2)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 7 4 3 75,0
Proventi finanziari 2.012 1.581 431 27,3
Oneri finanziari (2.157) (3.063) 906 29,6
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
1.547 310 1.237
Imposte sul reddito (489) (195) (294)
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.058 115 943
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
47 330 (283) (85,8)
Utile (perdita) del periodo 1.105 445 660
Attribuibile a:
Soci della Controllante 1.018 33 985
Partecipazioni di minoranza 87 412 (325) (78,9)

Conto economico complessivo consolidato

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Rivisto
Utile (perdita) del periodo
(a)
1.105 445
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali (118) 56
Effetto fiscale 32 (15)
(b) (86) 41
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(c)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(d=b+c)
(86) 41
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 76 (21)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (69) (63)
Effetto fiscale (4) 18
(e) 3 (66)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (327) 1.168
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 245 (812)
Effetto fiscale (2) (98)
(f) (84) 258
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere 618 (380)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
304 (1)
Effetto fiscale
(g) 922 (381)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(h)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(i=e+f+g+h)
841 (189)
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato
(k=d+i)
755 (148)
Utile (perdita) complessivo del periodo
(a+k)
1.860 297
Attribuibile a:
Soci della Controllante 1.726 (13)
Partecipazioni di minoranza 134 310

Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria consolidata

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Rivisto
Variazioni 1.1.2015
Rivisto
(a) (b) (a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 29.566 29.383 183 29.943
Attività immateriali a vita utile definita 6.777 6.480 297 6.827
36.343 35.863 480 36.770
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.211 12.659 552 12.544
Beni in locazione finanziaria 2.298 2.208 90 843
15.509 14.867 642 13.387
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
39 41 (2) 36
Altre partecipazioni 38 45 (7) 43
Attività finanziarie non correnti 3.129 2.989 140 2.445
Crediti vari e altre attività non correnti 2.048 1.778 270 1.614
Attività per imposte anticipate 735 853 (118) 1.118
5.989 5.706 283 5.256
Totale Attività non correnti
(a)
57.841 56.436 1.405 55.413
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 294 254 40 313
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 5.683 5.112 571 5.617
Crediti per imposte sul reddito 69 163 (94) 101
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre
attività finanziarie correnti
1.330 1.840 (510) 1.611
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.707 3.559 (852) 4.812
4.037 5.399 (1.362) 6.423
Sub-totale Attività correnti 10.083 10.928 (845) 12.454
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
di natura finanziaria 227 (227) 165
di natura non finanziaria 3.677 (3.677) 3.564
3.904 (3.904) 3.729
Totale Attività correnti
(b)
10.083 14.832 (4.749) 16.183
Totale Attività
(a+b)
67.924 71.268 (3.344) 71.596
(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 Variazioni 1.1.2015
Rivisto Rivisto
(a) (b) (a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 19.106 17.554 1.552 18.068
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
2.221 3.695 (1.474) 3.516
Totale Patrimonio netto (c) 21.327 21.249 78 21.584
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 31.027 30.518 509 32.325
Fondi relativi al personale 1.580 1.420 160 1.056
Fondo imposte differite 434 323 111 438
Fondi per rischi e oneri 569 551 18 720
Debiti vari e altre passività non correnti 1.207 1.110 97 697
Totale Passività non correnti (d) 34.817 33.922 895 35.236
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 4.209 6.224 (2.015) 4.686
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 7.445 7.882 (437) 8.536
Debiti per imposte sul reddito 126 110 16 36
Sub-totale Passività correnti 11.780 14.216 (2.436) 13.258
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
di natura finanziaria 348 (348) 43
di natura non finanziaria 1.533 (1.533) 1.475
1.881 (1.881) 1.518
Totale Passività correnti (e) 11.780 16.097 (4.317) 14.776
Totale Passività (f=d+e) 46.597 50.019 (3.422) 50.012
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 67.924 71.268 (3.344) 71.596

Rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 2016 1° Semestre 1° Semestre
2015
Rivisto
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.058 115
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.047 2.130
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
5 4
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 257 3
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(13) (279)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
2
Variazione dei fondi relativi al personale 40 19
Variazione delle rimanenze (40) (54)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (130) (128)
Variazione dei debiti commerciali (141) (564)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 95 132
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività (687) 390
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
2.493 1.768
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali (709) (879)
Acquisti di attività materiali (1.397) (2.251)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (2.106) (3.130)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (371) 637
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.477) (2.493)
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
(6)
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (3) (24)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie 364 (639)
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e
di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
492
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
29 595
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
(1.601) (2.561)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (262) 696
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 2.061 3.325
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (3.094) (3.931)
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 186
Dividendi pagati (227) (204)
Variazioni di possesso in imprese controllate 784
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
(c)
(1.522) 856
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(d)
(45) 21
Flusso monetario complessivo
(e=a+b+c+d)
(675) 84
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f)
3.216
4.910
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g)
159 (106)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
(h=e+f+g)
2.700 4.888

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016
2015
Rivisto
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (104) (33)
Interessi pagati (1.327) (1.485)
Interessi incassati 516 573
Dividendi incassati 7 2

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Rivisto
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.559 4.812
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (441) (19)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
98 117
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.216 4.910
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 2.707 4.752
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (7) (2)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
138
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
2.700 4.888

ALTRE INFORMAZIONI

Consistenza media retribuita del personale

(unità equivalenti) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Variazione
Consistenza media retribuita–Italia 47.448 48.701 (1.253)
Consistenza media retribuita–Estero 11.688 12.071 (383)
Totale consistenza media retribuita(1) 59.136 60.772 (1.636)
Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo
Sofora - Telecom Argentina
5.161 15.515 (10.354)
Totale consistenza media retribuita - comprese Attività non
correnti destinate ad essere cedute
64.297 76.287 (11.990)

1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 unità medie nel primo semestre 2016 (2 in Italia e 2 all'estero). Nel primo semestre 2015 comprendeva 3 unità medie (2 in Italia e 1 all'estero).

Organico a fine periodo

(unità) 30.6.2016 31.12.2015 Variazione
Organico – Italia 52.498 52.555 (57)
Organico – Estero 12.354 13.312 (958)
Totale organico a fine periodo (1) 64.852 65.867 (1.015)
Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo
Sofora - Telecom Argentina
- 16.228 (16.228)
Totale organico a fine periodo - comprese Attività non
correnti destinate ad essere cedute
64.852 82.095 (17.243)

1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 unità al 30.6.2016 e 3 unità al 31.12.2015.

Organico a fine periodo – dettaglio per Business Unit

(unità) 30.6.2016 31.12.2015 Variazione
Domestic (*) 52.622 52.644 (22)
Brasile 12.087 13.042 (955)
Media 0 64 (64)
Altre attività 143 117 26
Totale 64.852 65.867 (1.015)

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic (Domestic Core) a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione l'organico a fine periodo di Domestic sarebbe risultato pari a 52.559 unità.

EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2016

Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 giugno 2016" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2016

Come previsto nel Piano Industriale, nel 2016 sul perimetro Domestic si prevede un costante progressivo miglioramento nella performance operativa combinato con un percorso di progressiva riduzione dell'indebitamento, grazie anche alla conversione del Mandatory Convertible Bond (contrattualmente prevista nel novembre del 2016 per 1,3 miliardi di euro).

Le dinamiche di sviluppo commerciale e industriale, accompagnate da un rafforzamento e grande accelerazione del programma di efficienza e riduzione costi, rappresentano le basi per un ulteriore miglioramento della performance operativa, con l'obiettivo di raggiungere nell'anno 2016 per l'EBITDA Domestic una crescita organica "low single digit".

In dettaglio, Telecom Italia prosegue nel percorso di trasformazione e transizione da Telco tradizionale a Digital Telco, abilitatrice della vita digitale del Paese: un modello di business basato sullo sviluppo di infrastrutture innovative ed un servizio di elevata qualità al cliente, che punta sempre più sulla diffusione di servizi e contenuti digitali premium.

  • Nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo dove si stanno verificando un progressivo raffreddamento della leva prezzo, maggiore attenzione al livello del servizio e una forte continua crescita del consumo di dati, Telecom Italia punterà sulla sempre maggiore adozione del 4G da parte della propria clientela, incoraggiata dalla crescente penetrazione degli smartphones e di offerte bundle con contenuti digitali distintivi. Questo consentirà alla Società di aumentare l'ARPU e di rafforzarsi come leader di mercato.
  • Nel segmento Fisso Domestico Telecom Italia prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti già dal 2016, grazie all'accelerazione nella diffusione della fibra, alla convergenza e al rafforzamento del posizionamento sui servizi con contenuti digitali (Video, Music, Gaming e Publishing). Telecom Italia continuerà altresì ad affiancare le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale con i propri servizi ICT e Cloud, mediante un approccio differenziato a seconda delle caratteristiche della clientela, traguardando un posizionamento distintivo sui mercati verticali ritenuti di maggior interesse.

In Brasile il Piano tiene conto e risente delle profonde modifiche di contesto macroeconomico, politico e di mercato, intervenute negli ultimi mesi.

In tale contesto TIM Brasil si pone l'obiettivo di difendere e incrementare la propria market share sui ricavi e di migliorare la redditività (EBITDA Margin) grazie ad un importante piano di investimenti (in particolare sul 4G dove TIM già oggi è leader), ad un rinnovato posizionamento commerciale e competitivo ed alla grande attenzione all'efficienza, come elemento strutturale e necessario a dare equilibrio e sostenibilità finanziaria al Piano.

In particolare le ultime stime sull'andamento dell'economia mostrano un ulteriore progressivo deterioramento per tutto il 2016 dei suoi principali indicatori: si prevede una flessione del GDP di quasi il 4%, e un tasso di inflazione - anche a seguito di una serie d'interventi al rialzo sulle tariffe in settori regolamentati – ancora elevato e con grande volatilità. L'accelerazione dell'inflazione potrà avere un impatto sempre più importante sul potere di acquisto delle famiglie, con conseguente peggioramento delle condizioni economiche, in particolare per le fasce a più basso reddito. Inoltre il tasso di cambio con il dollaro ha raggiunto e superato quota 4,0 Real/USD nel corso del 2015, con previsioni di crescita nel corso del Piano fino a 4,20 Real/USD.

L'intero comparto delle telecomunicazioni (in particolare quello Mobile prepagato) è risultato molto esposto a tale scenario, con una contrazione del valore complessivo del mercato anche per effetto di una sua sostanziale maturità e saturazione. In tale contesto a giugno Oi, il quarto maggiore gruppo di telecomunicazioni del Brasile, esposto con oltre 65 miliardi di Reais di debito e nell'impossibilità di trovare un accordo con i creditori, ha presentato domanda per l'accesso alle procedure fallimentari ed è entrata in amministrazione controllata, con ripercussioni competitive e riflessi sul mercato ancora incerti.

L'evoluzione del mercato presenta e conferma un trend di costante e forte crescita dell'utilizzo dei dati, con una intensità anche maggiore rispetto a quanto registrato negli altri maggiori Paesi. Questo fenomeno è accompagnato da una contemporanea riduzione del traffico voce e del messaging, guidato dall'obiettivo di ottimizzazione e riduzione della spesa da parte dei clienti, che stanno privilegiando l'utilizzo dei servizi offerti dagli OTT come alternativa alle modalità tradizionali di fruizione dei servizi.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2016 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

Il governo dei rischi diventa in tale contesto uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo Telecom Italia ha adottato un Modello Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.

Di seguito vengono riportati i principali rischi afferenti all'attività di business del Gruppo Telecom Italia, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

RISCHI STRATEGICI

Rischi connessi ai fattori macroeconomici

La situazione economico-finanziaria del Gruppo è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione del tasso di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. I risultati attesi possono essere influenzati, sul mercato domestico, dalla difficoltà della ripresa economica associata a un alto tasso di disoccupazione, con la conseguente riduzione del reddito disponibile per il consumo. Sul mercato brasiliano i risultati attesi possono essere influenzati dall'ulteriore peggioramento del contesto macroeconomico, che ad oggi vede il Paese in recessione, e dal contestuale deterioramento delle dinamiche operative. Tali fattori non consentono di escludere conseguenti svalutazioni dell'avviamento. Inoltre il Gruppo Telecom Italia sta ponendo in essere progetti e operazioni anche societarie, di natura straordinaria, la cui realizzabilità e completamento potrebbero essere influenzati da fattori esterni al controllo dal management, quali fattori politici, di natura regolatoria, restrizioni di natura valutaria, normativa, burocratica etc.; pertanto gli esiti finanziari di tali progetti e operazioni potrebbero differire anche in maniera significativa rispetto alle aspettative.

Rischi connessi alle dinamiche competitive

Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della nostra quota negli ambiti geografici in cui operiamo e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è, da una parte, sui prodotti e servizi innovativi, dall'altra sul prezzo dei servizi tradizionali; inoltre sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per Telecom Italia in particolare negli anni di piano successivi al 2016 e anche oltre l'orizzonte di Piano. Sul mercato Brasiliano il trend dell'industria delle telecomunicazioni sta cambiando velocemente, amplificato dal deterioramento dello scenario macroeconomico. Il rischio competitivo è rappresentato da una più accentuata accelerazione del processo di sostituzione dei servizi tradizionali con servizi innovativi e di razionalizzazione dei consumi da parte della clientela (es. riduzione della clientela multi-SIM). In tale contesto, il gruppo Tim Brasil potrebbe essere ulteriormente impattato nel breve termine in misura maggiore rispetto ai principali competitor, in relazione alla più alta incidenza della clientela con servizi prepagati, che più di altri risente dell'attuale situazione macroeconomica.

RISCHI OPERATIVI

I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi e/o nelle piattaforme di rete.

Rischi connessi alla continuità di business

Il nostro successo dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi che eroghiamo attraverso le infrastrutture informatiche e di rete. Le infrastrutture sono sensibili alle interruzioni dovute ai guasti delle tecnologie informative e comunicative, alla mancanza di elettricità, alle alluvioni, alle tempeste e agli errori umani. Problemi inaspettati alle strutture, guasti di sistema, guasti hardware e software, virus dei computer o attacchi cyber potrebbero influenzare la qualità dei servizi e causare interruzioni di servizio. Ciascuno di questi eventi potrebbe tradursi in riduzione del traffico e riduzione dei ricavi e/o in un aumento dei costi di ripristino, impattando negativamente sul livello di soddisfazione dei clienti e sul numero dei clienti, nonché sulla nostra reputazione.

Rischi associati allo sviluppo delle reti fisse e mobili

Per mantenere ed espandere il nostro portafoglio clienti in ognuno dei mercati in cui operiamo, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi. Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:

  • aggiornare le funzionalità delle reti per offrire ai clienti servizi sempre più vicini alle loro esigenze; in tal senso il Gruppo potrà essere impegnato nella partecipazione a gare per frequenze trasmissive i cui esiti, in termini di fabbisogni finanziari, potranno differire anche in maniera significativa rispetto alle aspettative;
  • aumentare la copertura geografica dei servizi innovativi;
  • aggiornare la struttura dei sistemi e delle reti per adattarla alle nuove tecnologie.

Rischi di frode interna/esterna

Il Gruppo si è dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tuttavia l'implementazione di tale modello non può assicurare la totale mitigazione del rischio. Attività disoneste, atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.

Rischi associati a controversie e contenziosi

Il Gruppo deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.

RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo; l'esito del referendum su "Brexit" nel Regno Unito incrementa la probabilità di rischio sistemico. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo Telecom Italia ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.

RISCHI DI COMPLIANCE E REGOLATORIO

Rischi di natura regolatoria

Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'ente regolatore e cambiamenti nel contesto regolatorio, possono incidere sui risultati attesi del Gruppo. Più nello specifico, gli elementi che introducono incertezza sono:

  • mancanza di prevedibilità nei tempi di introduzione e dei conseguenti risultati di nuovi procedimenti;
  • decisioni con effetto retroattivo (i.e. revisioni dei prezzi relative ad anni precedenti in seguito a una sentenza amministrativa) con potenziale impatto sui tempi di ritorno degli investimenti;
  • decisioni che possano condizionare le scelte tecnologiche effettuate o da effettuare, con potenziale impatto sui tempi di ritorno degli investimenti.

E' in corso di implementazione il progetto, attivato da Telecom Italia nel 2015, al fine di ampliare ulteriormente le garanzie sulla parità di trattamento tra clienti retail e clienti wholesale. Tale progetto è volto ad intervenire sia sul modello di equivalence che sulla strumentazione per la valutazione del processo di fornitura dei servizi all'ingrosso. Il progetto e la relativa roadmap di implementazione sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia del 5 novembre 2015. Il rischio è correlato alla valutazione da parte degli organismi preposti (AGCom e AGCM) sull'efficacia del progetto di Telecom Italia; la verifica positiva della realizzazione del progetto di equivalence è condizione necessaria per l'archiviazione del procedimento per inottemperanza A428 con conseguente azzeramento del rischio sanzionatorio associato.

Rischi di Compliance

Il Gruppo Telecom Italia può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto, codice etico) ed esterna (leggi e regolamenti), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.

Il Gruppo ha come obiettivo la compliance dei processi, procedure, sistemi e comportamenti aziendali rispetto alle normative di legge. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari per rendere compliant i processi qualora venga rilevata una mancanza di conformità.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL CONTESTO NORMATIVO

DOMESTIC

Mercati fissi wholesale

Offerte di Riferimento di Telecom Italia

A conclusione delle consultazioni pubbliche avviate dall'Autorità nel corso del 2015, sono state definitivamente approvate e pubblicate tutte le Offerte di Riferimento di Telecom Italia relative all'anno 2014. Le Offerte di Riferimento per l'anno 2015 sono ancora in fase di approvazione.

Servizi di Accesso wholesale

Nel dicembre 2015 (cfr. delibera n. 623/15/CONS), l'Autorità ha delineato il quadro delle regole di accesso alla rete fissa in rame e fibra per gli anni 2015-17 che conferma la dimensione nazionale degli obblighi in capo a Telecom Italia, nonostante il crescente sviluppo della competizione infrastrutturata in determinate aree geografiche del Paese.

Le misure di maggior rilievo adottate dall'Autorità riguardano:

  • la sostanziale tenuta dei prezzi ULL associata ad una riduzione dei prezzi SLU;
  • la fornitura disaggregata dei servizi di manutenzione e attivazione delle linee in unbundling e subloop unbundling, con modalità operative definite in un procedimento ad hoc ancora in corso;
  • l'introduzione di nuove misure di equivalence (coerentemente con il Nuovo Modello di Equivalence);
  • vincoli più stringenti sulla qualità dei servizi wholesale (SLA e penali);
  • l'impegno di AGCom a definire regole di switch-off della rete in rame di Telecom Italia che incentivino il passaggio alla fibra.

Inoltre, l'Autorità ha abrogato per Telecom Italia la qualifica di operatore SPM – con Significativo Potere di Mercato- nel mercato dell'accesso al dettaglio alla rete telefonica fissa, revocando i previgenti obblighi ex ante, ad eccezione di quelli relativi alla verifica di "replicabilità" delle offerte retail (test di prezzo) e all'autorizzazione preventiva del lancio commerciale.

Il 17 giugno si è conclusa la fase di consultazione pubblica, avviata dall'Autorità per la valutazione delle proposte presentate a febbraio da Telecom Italia e relative a: (i) estensione del modello di System Unico (SU) e (ii) rafforzamento delle garanzie di parità di trattamento (Nuovo Modello di Equivalence), che comprende anche misure "volontarie", finalizzate a garantire che l'accesso all'ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia ("TI"), da parte di TI stessa e degli altri Operatori, avvenga agli stessi termini e condizioni e utilizzando i medesimi processi. La proposta di provvedimento AGCom dovrà essere notificata alla Commissione Europea prima della sua approvazione definitiva.

Reti di Nuova Generazione

Lo scorso 22 aprile 2016, con Delibera 120/16/CONS, AGCom ha pubblicato le linee guida in merito alle condizioni di accesso all'ingrosso alle reti destinatarie di contributi pubblici.

In particolare, le linee guida dell'Autorità definiscono le condizioni di accesso wholesale alle reti sussidiate a banda ultra larga, sia a livello di servizi attivi che passivi. Ai sensi delle Linee Direttrici sugli aiuti di Stato della Commissione UE, infatti, le reti sussidiate dovranno essere rese disponibili ai soggetti terzi garantendo il massimo livello di disaggregazione dei servizi.

Con particolare riferimento al modello di intervento "diretto", che è stato scelto dal Governo per la realizzazione del piano Ultrabroadband, AGCom ha stabilito che i prezzi di accesso dovranno essere fissati dalla stazione appaltante sulla base di una formula che prevede la remunerazione totale dei soli costi di gestione (Opex) a cui dovrà aggiungersi un onere concessorio stabilito, di volta in volta, dalla stessa stazione appaltante.

Servizi di interconnessione su rete fissa

Il 20 aprile 2015, l'Autorità ha avviato il procedimento relativo al 3° ciclo di analisi dei mercati dei servizi d'interconnessione su rete telefonica fissa e, il 4 maggio 2016, Telecom Italia ha trasmesso il proprio contributo alla consultazione pubblica. La proposta di provvedimento AGCom dovrà essere notificata alla Commissione Europea prima della sua approvazione definitiva.

Bando Infratel per il sussidio delle reti a Banda Ultra Larga

In data 3 giugno 2016, Infratel Italia ha pubblicato un bando di gara che prevede la realizzazione di reti abilitanti l'offerta di servizi a Banda Ultra Larga (da 30 a 100 Mbit/s) nelle "Aree Bianche" dei comuni di alcune Regioni italiane (Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto). Il bando interessa più di 3 milioni di unità immobiliari e circa 6,5 milioni di cittadini, con un investimento pubblico complessivo pari a circa 1,4 miliardi di euro. L'infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica e sarà data in concessione per 20 anni. La gara verrà effettuata in due fasi. Nella "Fase 1" (prequalifica dei concorrenti, della durata di 45 giorni) gli operatori interessati devono fornire informazioni sui requisiti minimi di partecipazione e sulle infrastrutture che intendono utilizzare. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione era previsto per il 18 luglio 2016. Nella "Fase 2" (valutazione delle offerte) i concorrenti ammessi a partecipare alla gara presenteranno l'offerta tecnica ed economica.

Mercati fissi retail

Test di prezzo

A fine 2015 AGCom, dopo la conclusione dell'analisi dei mercati dell'accesso fisso (Delibera n. 623/15/CONS), ha riavviato il procedimento per l'aggiornamento dei "test di prezzo" per la verifica di replicabilità delle offerte retail di servizi fissi (stand alone o in bundle).

Il testo in consultazione prevede due alternative: (i) conferma della vigente metodologia o (ii) aggiornamento. La proposta di provvedimento AGCom con la nuova metodologia dovrà essere notificata alla Commissione Europea prima della sua approvazione definitiva, attesa entro fine 2016.

Servizio Universale

Il procedimento di riesame degli obblighi di servizio universale, avviato dal Ministero delle Sviluppo Economico (MISE) nel corso del 2014, è ancora sospeso.

Nel marzo 2016, l'Autorità ha avviato un procedimento finalizzato a fornire un parere tecnico al MISE in merito alla eventuale introduzione dell'accesso a banda larga tra gli obblighi del Servizio Universale. Gli esiti della consultazione pubblica saranno trasmessi al MISE per le determinazioni di competenza.

Sempre a marzo 2016 l'Autorità ha avviato un procedimento sull'accessibilità dei prezzi del Servizio Universale di telefonia fissa, finalizzato alla definizione del metodo più efficace e adeguato per garantirne la fornitura ad un prezzo accessibile.

Per quanto riguarda il contenzioso in essere sulla remunerazione del costo netto del Servizio Universale, sostenuto da Telecom Italia per gli anni 1999-2003 si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2016.

Mercati mobili wholesale

Roaming internazionale

Le norme del Regolamento UE 2015/2120 del 25 novembre 2015 c.d. "Regolamento TSM" (Telecom Single Market) in tema di Roaming intra-europeo sono diventate applicabili a partire dal 30 aprile 2016. Il Regolamento TSM ha introdotto, in particolare, il principio del c.d. "Roam-Like-At-Home" che prevede l'applicazione della tariffa nazionale per il traffico voce/SMS/dati generato negli Stati membri della UE a partire dal 15 giugno 2017. Il suddetto Regolamento prevede, inoltre, un periodo transitorio (dal 30 aprile 2016 al 14 giugno 2017), durante il quale i fornitori di roaming possono continuare ad applicare un sovrapprezzo (c.d. surcharge) sui vigenti prezzi nazionali per la fornitura di servizi di roaming al dettaglio. A tal fine, l'Autorità ha pubblicato il 31 maggio scorso un atto di indirizzo volto alla corretta applicazione del suddetto Regolamento UE per la parte relativa al roaming intra-europeo.

Contributo AGCom

Per il calcolo del contributo relativo all'anno 2016, AGCom ha confermato la metodologia previgente, nonostante la sentenza del TAR Lazio e la successiva sentenza del Consiglio di Stato, pubblicate nel corso del 2015. In particolare, l'Autorità ha confermato quale base imponibile il totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni del conto economico ed ha innalzato il tasso di contribuzione all'1,4 per mille rispetto all'1,15 per mille del 2015 (Decisione 668/15/CONS del mese di dicembre 2015 e Decisione 34/16/CONS). Il 1° aprile 2016 Telecom Italia ha corrisposto, con riserva, un ammontare pari a 19,8 milioni di euro per il contributo AGCom 2016, opponendo al tempo stesso ricorso rispetto alle delibere di riferimento.

Antitrust

Con riferimento alle vertenze in corso, relative ai procedimenti A428 e I761, si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2016.

ORGANI SOCIALI AL 30 GIUGNO 2016

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 ha nominato il Consiglio di Amministrazione della Società per il triennio 2014-2016 (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016), fissandone la composizione in 13 amministratori. La stessa Assemblea ha altresì nominato Giuseppe Recchi Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società.

Successivamente, l'Assemblea ordinaria del 15 dicembre 2015 ha deliberato l'incremento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 13 a 17, nominando quattro nuovi amministratori come da proposta del socio Vivendi S.A. (Arnaud Roy de Puyfontaine, Stéphane Roussel, Hervé Philippe e Félicité Herzog), con durata del mandato allineato a quello dei consiglieri in carica.

Con efficacia dal 22 marzo 2016, si è dimesso l'Amministratore Delegato Marco Patuano (che era stato nominato il 18 aprile 2014). Al suo posto, il Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2016 ha nominato Amministratore Delegato Flavio Cattaneo, già consigliere di amministrazione della Società.

In data 27 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Vice Presidente della Società il consigliere Arnaud de Puyfontaine, senza attribuirgli deleghe.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 30 giugno 2016 risultava così composto:

Presidente Giuseppe Recchi
Vice Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine
Amministratore Delegato Flavio Cattaneo
Consiglieri Tarak Ben Ammar
Davide Benello (indipendente)
Lucia Calvosa (indipendente)
Laura Cioli (indipendente)
Francesca Cornelli (indipendente)
Jean Paul Fitoussi
Giorgina Gallo (indipendente)
Félicité Herzog (indipendente)
Denise Kingsmill (indipendente)
Luca Marzotto (indipendente)
Hervé Philippe
Stéphane Roussel
Giorgio Valerio (indipendente)
Segretario Antonino Cusimano

Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di Telecom Italia a Milano, Via G. Negri 1.

Al 30 giugno 2016 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:

  • Comitato per il Controllo e Rischi: composto dai Consiglieri: Lucia Calvosa (Presidente nominata nella riunione dell'8 maggio 2014), Laura Cioli, Francesca Cornelli, Giorgina Gallo, Félicité Herzog (nominata dal Consiglio di Amministrazione del 15 febbraio 2016, che ha anche deciso l'incremento da 5 a 6 componenti) e Giorgio Valerio;
  • Comitato per le Nomine e la Remunerazione: composto dai Consiglieri: Davide Benello (Presidente nominato nella riunione del 9 maggio 2014), Luca Marzotto, Arnaud de Puyfontaine e Stéphane Roussel (nominati dal Consiglio di Amministrazione del 15 febbraio 2016, che ha preso atto delle dimissioni di Jean Paul Fitoussi ed ha anche deciso l'incremento da 4 a 5 componenti), Giorgio Valerio (nominato dal Consiglio di Amministrazione del 20 giugno 2016 in sostituzione del consigliere Denise Kingsmill, dimessosi in data 15 giugno 2016).

Il Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2016, a supporto del programma di turnaround intrapreso dalla Società, ha deliberato la costituzione di un Comitato Strategico, chiamando a farne parte il Presidente del Consiglio di Amministrazione Giuseppe Recchi, l'Amministratore Delegato Flavio Cattaneo oltre al Vice Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine e ai Consiglieri Davide Benello e Laura Cioli. Il nuovo Comitato:

  • assicura un supporto in materie di rilevanza strategica;
  • a richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato e in coordinamento con le prerogative delle loro funzioni e poteri, svolge valutazioni preliminari in materia di scelte strategiche del Gruppo;
  • fornisce pareri e formula raccomandazioni sulle proposte di piano industriale da portare al Consiglio di Amministrazione.

La versione aggiornata dei Principi di autodisciplina della Società e il Regolamento di funzionamento del Comitato Strategico sono in corso di pubblicazione sul sito internet www.telecomitalia.com.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto alla nomina del Lead Independent Director per l'esercizio in corso, individuandolo nella persona del Consigliere Davide Benello, che succede nella carica al Consigliere Giorgio Valerio.

Come già fatto negli ultimi due esercizi, la durata della carica di Lead Independent Director è annuale, con scadenza in occasione dell'Assemblea chiamata all'approvazione del bilancio dell'esercizio corrispondente.

COLLEGIO SINDACALE

L'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2015 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2017.

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Vincenzo Cariello
Paola Maiorana
Gianluca Ponzellini
Ugo Rock
Sindaci Supplenti Francesco Di Carlo
Gabriella Chersicla
Piera Vitali
Riccardo Schioppo

Il Collegio Sindacale della Società risulta ad oggi così composto:

SOCIETÀ DI REVISIONE

L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di Telecom Italia del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 18 aprile 2014 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Telecom Italia.

MACROSTRUTTURA ORGANIZZATIVA AL 30 GIUGNO 2016

VICE PRESIDENTE

ARNAUD DE PUYFONTAINE

INFORMAZIONI PER GLI INVESTITORI

Il Gruppo attribuisce grande importanza alla qualità dell'informazione sulle proprie attività che viene rivolta al mercato finanziario, agli investitori e a tutti gli stakeholder. Ferme restando le esigenze di riservatezza richieste dalla conduzione del business e i vincoli statutari, tale comunicazione avviene nel pieno rispetto dei criteri di trasparenza, correttezza, chiarezza, tempestività e parità di accesso. La Società ha inoltre attivato canali di ascolto dedicati agli azionisti, agli obbligazionisti e agli altri stakeholder interessati ad avere informazioni sui dati, finanziari e non, del Gruppo.

CAPITALE SOCIALE TELECOM ITALIA S.P.A. AL 30 GIUGNO 2016

Capitale Sociale euro 10.740.236.908,50
Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) 13.499.911.771
Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) 6.027.791.699
Numero azioni proprie ordinarie di Telecom Italia S.p.A. 37.672.014
Numero azioni ordinarie Telecom Italia possedute da Telecom Italia Finance S.A. 126.082.374
Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale 0,84%
Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di giugno 2016) 14.553 milioni di euro

In merito alla trattazione sui mercati regolamentati dei titoli azionari emessi da società del Gruppo, sono quotate in Italia (indice FTSE) le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A., così come le azioni ordinarie di INWIT S.p.A., mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).

Le azioni ordinarie e di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di Telecom Italia S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..

AZIONISTI

Composizione dell'azionariato al 30 giugno 2016 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):

A far data dal 17 giugno 2015 si è determinato lo scioglimento del patto parasociale intercorrente fra i soci di Telco S.p.A., come da avvisi pubblicati ai sensi della disciplina in vigore. Non sussistono pertanto più accordi parasociali rilevanti per Telecom Italia ai sensi dell'art. 122 del D. Lgs. 58/1998.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Al 30 giugno 2016, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di Telecom Italia S.p.A.:

Soggetto Tipologia di possesso Quota % su capitale ordinario
Vivendi S.A. Diretto 24,68%
JPMorgan Chase & Co. Indiretto (*) 2,14%
People's Bank of China Diretto 2,07%

(*) Oltre a un ulteriore 2,69% senza diritto di voto.

Si segnala che BlackRock Inc. ha comunicato alla Consob la disponibilità indiretta, in data 12 marzo 2014, in quanto società di gestione del risparmio, di una quantità di azioni ordinarie pari al 4,78% del totale delle azioni ordinarie di Telecom Italia al 30 giugno 2016.

Si segnala infine che J.P.Morgan Chase & Co. ha comunicato di avere ridotto il 1°luglio 2016 la propria partecipazione indiretta ad una quota pari allo 0,82% del capitale ordinario di Telecom Italia.

RAPPRESENTANTI COMUNI

  • L'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 16 giugno 2016 ha confermato Dario Trevisan rappresentante comune della categoria per tre esercizi, fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.
  • Con decreto dell'11 aprile 2014, il Tribunale di Milano ha confermato Enrico Cotta Ramusino (già nominato con decreto del 7 marzo 2011) rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. 2002-2022 a Tasso Variabile, Serie Speciale Aperta, Riservato in Sottoscrizione al Personale del Gruppo Telecom Italia, in servizio e in quiescenza", con mandato per il triennio 2014-2016.
  • Con decreto del 12 giugno 2015, il Tribunale di Milano ha nominato Monica Iacoviello rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. Euro 1.250.000.000 5,375 per cent. Notes due 2019" fino all'approvazione del bilancio 2017.

RATING AL 30 GIUGNO 2016

Al 30 giugno 2016, le tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – hanno espresso il seguente giudizio su Telecom Italia:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Stabile
MOODY'S Ba1 Negativo
FITCH RATINGS BBB- Stabile

DEROGA ALL'OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI PER OPERAZIONI STRAORDINARIE

In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi dell'art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 concernente le "operazioni con parti correlate" e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, nel primo semestre 2016 non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall'art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento nonché altre operazioni con parti correlate che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo Telecom Italia del primo semestre 2016.

Inoltre, non sono intervenute modifiche o sviluppi delle operazioni con parti correlate descritte nella Relazione sulla gestione dell'esercizio 2015 che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo Telecom Italia del primo semestre 2016.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; inoltre, la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto di apposita procedura interna (consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono presentate negli Schemi di bilancio e nella Nota "Operazioni con parti correlate" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nella presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che vengono anche presentati nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:

• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da Telecom Italia come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+ Oneri finanziari
- Proventi finanziari
+/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
EBIT- Risultato Operativo
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+ Ammortamenti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di
Attività non correnti

• Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.

Telecom Italia ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni viene anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito della presente Relazione finanziaria semestrale è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico".

  • EBITDA margin e EBIT margin: Telecom Italia ritiene che tali margini rappresentino degli utili indicatori della capacità del Gruppo, nel suo complesso e a livello di Business Unit, di generare profitti attraverso i suoi ricavi. L'EBITDA margin e l'EBIT margin misurano, infatti, la performance operativa di un'entità analizzando le percentuali dei ricavi che diventano, rispettivamente, EBITDA e EBIT. Questi indicatori sono utilizzati da Telecom Italia nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) per illustrare l'andamento della gestione economica anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.
  • Indebitamento Finanziario Netto: Telecom Italia ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito della presente Relazione finanziaria semestrale è inserita una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimoniale-finanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:

+ Passività finanziarie non correnti
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
A) Debito Finanziario lordo
+ Attività finanziarie non correnti
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
B) Attività Finanziarie
C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile
D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie
E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato

SEZIONE DI SOSTENIBILITÀ

Nel corso del 2016 il Gruppo ha proseguito il processo d'integrazione del Corporate Shared Value (CSV valore condiviso d'impresa), adottato nel 2014, all'interno della strategia aziendale, per creare valore economico e sociale attraverso la risposta ai bisogni espressi dalle realtà in cui il Gruppo opera, individuando tre aree di intervento:

  • digitalizzazione, connettività e innovazione sociale,
  • tutela dell'ambiente,
  • cultura digitale.

In modo coordinato e complementare rispetto al percorso di infrastrutturazione tecnologica del Paese, il Gruppo ha quindi implementato un piano di Corporate Shared Value che si propone anche di aumentare l'alfabetizzazione digitale della popolazione e la valorizzazione delle eccellenze del Paese attraverso le potenzialità offerte dalla rete.

Le competenze digitali hanno un ruolo cruciale nella nostra società e rappresentano uno dei principali fattori di vantaggio competitivo delle economie degli ultimi due decenni, come evidenziato in molti lavori realizzati dall'OCSE o promossi dalla Commissione Europea. Anche su questo tema l'Agenda Digitale chiede ai Paesi membri di intervenire per ampliare la conoscenza degli strumenti digitali e aumentare il numero di persone in possesso di competenze digitali evolute anche attraverso la diffusione di tecnologie ICT nelle scuole. In questa prospettiva, gli istituti scolastici devono compiere un cambiamento radicale sia del modo di progettare e proporre l'offerta formativa, sia del modo di rapportare alunni, insegnanti e famiglie. Proprio per l'importanza data al tema, la Commissione Europea monitora costantemente la velocità dell'introduzione delle tecnologie digitali nelle scuole e nei processi didattici. Denominatore comune di tutti i progetti è la costruzione di relazioni partecipative, eque e stabili e modelli d'intervento replicabili sia all'interno sia all'esterno.

DIGITALIZZAZIONE, CONNETTIVITÀ E INNOVAZIONE SOCIALE

Nel corso del semestre è continuata l'attività di WithYouWeDo, la piattaforma di crowdfunding che accoglie richieste di donazioni presentate da soggetti pubblici e privati che intendano realizzare progetti negli ambiti dell'innovazione sociale, tutela ambientale e cultura digitale. Per promuovere il crowdfunding, il Gruppo, oltre a mettere a disposizione la piattaforma tecnologica necessaria per la raccolta online (withyouwedo.telecomitalia.com), si impegna a contribuire per il 25% (fino ad un massimo di 10.000 euro) al finanziamento dei progetti che raggiungano il proprio obiettivo di raccolta (10 nel primo semestre 2016, per un ammontare di circa 64.000 euro) e sostiene, in termini di comunicazione, sia gli aspiranti progettisti (circa 1.500 quelli coinvolti nel tour che fino a giugno 2016 ha toccato 22 città italiane), sia i progetti selezionati per entrare nella piattaforma, anche attraverso una partnership in una trasmissione radiofonica nazionale.

L'innovazione sociale è protagonista anche di Start!, un programma televisivo in 10 puntate andato in onda su Rai2. Un factual entertainment che ruota attorno ai protagonisti, con opinioni e livelli di conoscenza differenti sul digitale e i cambiamenti in atto in questo mondo, che si ritrovano a dover affrontare piccoli e grandi problemi quotidiani e decidono di farlo andando a sperimentare e conoscere le idee, i progetti e i servizi che si sono sviluppati grazie a internet e alle nuove Reti, che realmente migliorano la vita delle persone.

RICERCA E SVILUPPO

Il settore delle telecomunicazioni ha conosciuto negli ultimi anni una veloce ma profonda trasformazione, caratterizzata dal declino dei tradizionali servizi voce ed SMS e dalla sempre maggiore crescita del BroadBand fisso e mobile e dei nuovi servizi da esso abilitati, contribuendo così alla rapida digitalizzazione della vita dei consumatori e dei processi delle aziende.

Il Gruppo ha avviato nel corso degli ultimi anni un proprio percorso di evoluzione, confermando il proprio ruolo di azienda di sistema nella fornitura di servizi e piattaforme e fornitrice di connettività con servizi digitali innovativi.

L'innovazione, sia tecnologica che di business, si conferma l'elemento centrale per rispondere al cambiamento del contesto tecnologico, di mercato e competitivo e adotta i principi della "Open Innovation". L'Open Innovation, infatti, permette di integrare i contributi di innovazione che si generano all'interno con sorgenti esterne di idee innovative. Di conseguenza, ai flussi di idee provenienti dall'ecosistema, sono state affiancate attività di:

  • co-innovazione, co-creation e generazione di idee e valore mediante nuovi modelli di partnership con i più rilevanti player globali;
  • attivazione di un flusso di idee innovative provenienti dal mondo accademico sviluppando i Joint Open Lab con alcune delle principali università italiane;
  • catalizzazione della capacità di innovazione delle startup attraverso il programma di accelerazione di TIM #Wcap e gli investimenti in equity attraverso TIM Venture;
  • semplificazione del processo di attivazione delle forniture erogate da startup innovative, mediante il cosiddetto "Albo Veloce", che consente la qualificazione all'albo fornitori di una startup con un iter semplificato e più rapido, e il "Basket Innovazione", un budget dedicato ad incentivare l'acquisto delle soluzioni delle startup inserite nell'Albo Veloce con una parziale copertura dei costi.

Sul fronte interno il Gruppo ha rinforzato i laboratori aziendali affiancando alla tradizionale innovazione infrastrutturale, una focalizzazione sull'innovazione digitale, che trova riscontro nell'attività dell'Innovation Center e della TIM Foundry, luoghi in cui le partnership con i principali player diventano servizi innovativi che possono essere sviluppati e collaudati.

I Joint Open Labs (JOL) sono luoghi fisici di open innovation in cui il Gruppo - insieme a università, startup e PMI - lavora per il co-development di soluzioni innovative sui temi dell'Internet of Things, Big Data & Personal Data, Wellness & Digital Health, Smart Spaces, Connected Robotics, Mobile Services Design and Interaction, in co-location in cinque università italiane. Con questo modello, denominato "Company on Campus", si intercettano temi di frontiera dell'innovazione con un approccio multidisciplinare coinvolgendo talenti dalle facoltà di ingegneria, matematica, psicologia, design e management. Oltre dieci idee innovative dei JOL si sono trasformate in proposizioni di business e opportunità commerciali per TIM, tra cui CitySensing (una piattaforma per la gestione di grandi eventi in aree urbane basata sulla raccolta di Big Data da social media e reti mobili), Cloud Robotics e Virgil (soluzioni di droni e robot di telepresenza connessi attraverso la rete 4G), sistemi Internet of Things tra cui Smart Agricolture (sviluppati con Olivetti). Oltre che contribuire a sviluppi interni all'Azienda, i JOL hanno anche sviluppato modelli di "spin up", lancio di startup che hanno ricevuto asset e diritti di sfruttamento di brevetti in cambio di opzioni di equity.

Negli ultimi tre anni il Gruppo ha ottenuto oltre 5 milioni di euro di finanziamenti europei e, nel solo 2015, ha depositato 33 brevetti originati dalle attività dei JOL; inoltre, ha collaborato con le più importanti università e centri di eccellenza europei e nordamericani. Sempre nell'ambito del rapporto con le università, negli ultimi quattro anni sono stati finanziati 133 PhD sponsorizzando master di primo livello presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (Management, Innovazione e Ingegneria dei Servizi e Digital Life & Smart Living) e l'Università di Tor Vergata (Big Data in business) e la cattedra TIM Chair in Market Innovation presso l'Università Bocconi di Milano.

Per sostenere la crescita di un vero e proprio ecosistema dell'innovazione nel Paese, il Gruppo ha ampliato le attività di Working Capital (ora ribattezzato TIM #Wcap), l'acceleratore di impresa diventato negli anni best in class a livello europeo1. Dal 2013 TIM #Wcap ha aperto quattro acceleratori collocati

1 TIM è stata inclusa nell'indice "Europe's 25 Startup Stars 2016" classificandosi al settimo posto.

nei punti nevralgici della digital innovation italiana: Roma, Milano, Bologna e Catania. Circa 4.000 mq di spazi offerti alle decine di startup selezionate ogni anno attraverso una "call for ideas", che ricevono un finanziamento e vengono guidate da consulenti ed esperti nel loro percorso di crescita, che va dallo sviluppo del prodotto al lancio sul mercato. Grazie a tale processo dal 2009 sono stati supportati ben 268 progetti. Negli ultimi due anni il Gruppo ha avviato, con startup provenienti da TIM #Wcap, 25 attività di collaborazione che hanno generato fatturato per le giovani imprese e rappresentano modelli riusciti di open innovation. Inoltre, sempre nello stesso periodo, sono stati creati 215 posti di lavoro.

Da novembre 2014 è operativo TIM Ventures, il corporate venture capital del Gruppo. La società, interamente e direttamente controllata da Telecom Italia, ha l'obiettivo di acquisire quote di minoranza nel capitale delle startup digitali più innovative, opportunamente selezionate in stretto legame con la strategia del Gruppo. TIM Ventures ha già realizzato 13 investimenti e partecipato a 2 round successivi di follow on. E' stata inserita tra i più attivi investitori venture capital europei nel secondo trimestre del 20151 e tra i 40 corporate venture capital più attivi nel mondo nel 20152.

Con riferimento all'innovazione tecnologica i progetti più degni di nota sono i seguenti:

  • e2Call: le tecnologie di comunicazione mobile a larga banda costituiscono una piattaforma abilitante per nuove funzionalità e servizi per la sicurezza stradale; in questo contesto sono particolarmente rilevanti la comunicazione di informazioni in tempo reale sulla situazione delle strade e le tecniche di localizzazione che permettono di individuare, con estrema precisione, la posizione dei veicoli. Da queste premesse nasce e2Call, con l'obiettivo di ricercare soluzioni innovative a bordo veicolo ed in rete. La responsabilità scientifica dello studio è stata affidata a un gruppo di lavoro congiunto guidato da Centro Ricerche Fiat e TIMLab di Trento, con il co-finanziamento della Provincia Autonoma di Trento. Il progetto si è chiuso il 31 maggio 2016 con un workshop di presentazione dei risultati tenutosi al Palazzo della Regione Trentino-Alto Adige a Trento.
  • TIM Personal: il Gruppo vuole avere un ruolo sempre più importante nella "trusted digital life" dei clienti, ossia quei servizi sensibili per il cittadino (quali trasporti, ticketing, pagamenti) per i quali è importante avere un robusto meccanismo di identificazione dell'utente. Il servizio TIM Personal unisce la solidità di un meccanismo di autenticazione digitale basato sul terminale mobile e sulla SIM (Digital Identity) alla possibilità di pagamenti sicuri, il tutto tramite un'unica App.
  • TIM Market Place: le cosiddette "Network API"3, che permettono l'interoperabilità tra moduli e piattaforme, consentono di aprire la rete intelligente verso applicazioni di provider esterni. Il TIM Market Place è lo strumento che, attraverso un approccio cooperativo con questi ultimi, combina l'intelligenza e le funzionalità della rete con servizi/contenuti esterni, e fa quindi parte del percorso di trasformazione del Gruppo verso una Platform Company, che si basa su un nuovo modello di "shared business".
  • TIM City forecast: i terminali mobili, data la loro pervasività, possono essere equiparati ad una rete capillare di sensori in grado di fornire in tempo reale dati accurati sulla distribuzione della popolazione sul territorio e sui suoi spostamenti (Mobility Pattern). I Mobility Pattern abilitano applicazioni legate al monitoraggio e alla gestione del territorio, dei servizi ad esso correlati e delle infrastrutture di mobilità, il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy tramite un'opportuna elaborazione anonima e aggregata dei dati. Ad esempio il servizio City forecast predice in tempo reale la distribuzione delle persone (per unità di area) sul territorio anche in presenza di eventi particolari, permettendo, per esempio, di quantificare la presenza di turisti. Le soluzioni sviluppate nel progetto TIM City forecast sono utilizzate dall'Agenzia Servizi per la Mobilità, società di Roma Capitale, come strumento di analisi per il monitoraggio della presenza e della mobilità della popolazione e dei visitatori, italiani e stranieri, in particolare nelle aree di interesse religioso e turistico, anche in relazione al Giubileo.
  • Advertising Hub: il Mobile Advertising è forse l'ambito che ha subito in maniera più determinante l'influenza delle nuove tecnologie. La pervasività del terminale mobile nella vita degli utenti lo rende lo strumento ideale di advertising per proporre nuovi prodotti. Grazie alla banda ultra-larga (LTE), si aprono le strade del video in alta risoluzione, con una fruizione più fluida dei contenuti e una "user experience" soddisfacente. L'Advertising Hub rappresenta un anello di congiunzione tra le aziende

1 Fonte: Venture Pulse Q2'15 – KPMG and CB Insights

2 Fonte: CB Insights, marzo 2016

3 API è l'acronimo di Application Programming Interface, traducibile in italiano con "interfaccia di programmazione di un'applicazione".

che operano sul mercato del Digital Advertising e il Gruppo al fine di valorizzare al meglio gli asset aziendali fornendo soluzioni abilitanti e supporto ai player di mercato.

Per quanto attiene l'innovazione di business, come accennato in precedenza, il Gruppo ha l'obiettivo di integrare la propria offerta di connettività con servizi innovativi che soddisfino i nuovi bisogni digitali.

In particolare, l'innovazione del business arricchisce quella "tradizionale" sia sviluppando internamente, tramite l'Innovation Center, percorsi di prototipazione e sperimentazione di soluzioni basate sulla profonda comprensione e soddisfazione dei nuovi bisogni di servizi digitali, sia aprendosi a sorgenti di idee esterne che contribuiscano alla costruzione di un modello di open innovation fondato su un prezioso reticolo di presidi (Joint Open Lab, TIM #Wcap, TIM Ventures, TIM Foundry, partnership, ecc.).

Un discorso a parte meritano le partnership, che rappresentano una modalità di sviluppo del business basato sulla valorizzazione degli asset propri del Gruppo. In quest'ottica, è stato sviluppato un "partnership program" che, partendo dagli input strategici dell'Azienda e mirando agli obiettivi di business, ha classificato le principali categorie di partner per sviluppare un approccio ottimizzato e consistente alle negoziazioni e alle collaborazioni. In tale contesto, il Gruppo presidia i differenti filoni dei servizi digitali, tra cui:

  • Cognitive Computing: TIM Foundry ha siglato un importante accordo di collaborazione con IBM, che mette a disposizione del Gruppo la piattaforma di Cognitive Computing denominata IBM Watson. Il cognitive computing è la branca dell'informatica che si propone di dotare le macchine di capacità di ragionamento e di interazione con gli esseri umani in maniera naturale. Watson è la tecnologia leader in questo settore ed è attualmente impiegata negli USA nell'analisi della diagnostica per immagini, oltre che per la realizzazione di agenti automatici, i cosiddetti chatbot, in grado di dialogare con i clienti in contesti di caring su argomenti che il sistema ha "appreso" in precedenza. I sistemi di cognitive computing imparano dalla lettura di documenti e dall'interazione con gli esseri umani e con l'ambiente: TIM Foundry e IBM hanno dato vita, d'intesa con le direzioni Customer Care e Open Access del Gruppo, a due progetti che intendono mettere il cognitive computing a servizio dei processi di assistenza tecnica e di caring commerciale dei clienti. I progetti operativi hanno l'obiettivo di realizzare due chatbot che guidino i clienti alla risoluzione di problemi tecnici legati alla fibra, in un caso, e alla risposta più adeguata a quesiti sulle offerte mobili, nell'altro. Dagli esiti della sperimentazione, che si concluderà entro fine anno sarà possibile dedurre indicatori importanti per l'impiego estensivo di questa tecnologia.
  • e-Commerce (Amazon): in partnership con Amazon, è stato sviluppato un modello di business innovativo che valorizza l'asset "proximity", inteso come capacità di "raggiungere" il cliente. In questo caso, la collaborazione è basata su una remunerazione condivisa con il partner, motivo per cui si considera questa partnership un esempio importante di ingresso del Gruppo nella value chain di una OTT1.
  • Partecipazione al progetto "The Next Nest"2: il Gruppo ha ideato con gli autori la componente interattiva dell'opera, realizzando un'astrazione digitale della tela di Daniele Galliano, esposta presso la mostra "The Next Nest" aperta da aprile a settembre 2016 nell'ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che consente ai visitatori di interagire in modo gestuale creando nuove versioni digitali dell'opera, uniche e irripetibili, scaricabili successivamente dal sito dell'installazione. Il modo in cui i visitatori interagiscono con l'opera ha forti profili di affinità con le modalità con cui, tramite i servizi di telecomunicazioni, il Gruppo aiuta le persone a vivere e condividere il sociale, la casa e la città, rendendo l'interazione naturale e facile e contribuendo a migliorare la qualità della vita domestica, sociale e urbana.
  • Big Data: in questo percorso di Open Innovation ed Evoluzione, imparare a raccogliere e analizzare efficacemente le enormi quantità di dati sia strutturati che destrutturati, creati dai propri sistemi aziendali o disponibili da altre fonti esterne, è diventato fondamentale per migliorare costantemente la qualità dei servizi e/o anticipare le esigenze della domanda. Perché la gestione dei dati abbia un'influenza positiva e permetta di estrarne valore, è necessario un percorso di trasformazione radicale non solo tecnologico ma soprattutto organizzativo, di processo e anche culturale e di talenti.

1 Acronimo di Over The Top – L'AGCOM le definisce come imprese che forniscono, attraverso la rete Internet, servizi, contenuti (soprattutto video) e applicazioni di tipo "rich media" (per esempio, le pubblicità che appaiono "sopra" la pagina di un sito web mentre lo si visita e che dopo una durata prefissata scompaiono). Le OTT traggono ricavo, in prevalenza, dalla vendita di contenuti e servizi agli utenti finali o di spazi pubblicitari. Essendo prive di una propria infrastruttura, agiscono al di sopra delle reti, da cui il termine over-the-top. 2 www.nest.city

In questa logica il Gruppo ha quindi avviato un percorso evolutivo fondato su diversi "cantieri" progettuali. All'interno di questi cantieri sono state avviate diverse iniziative già nel corso del 2015 e si stanno completando nel 2016 con lo sviluppo delle prime applicazioni "interne" (volte a migliorare la "customer experience"), il lancio dei primi servizi per il mercato business su dati anonimi, l'avvio del Competence Center TIM che avrà l'obiettivo di formare le competenze interne e fare scouting e la ricerca di nuove applicazioni e tecnologie Big Data lavorando in logica open con i principali player dell'industry. Inoltre, nei primi mesi del 2016, sono state avviate ulteriori iniziative volte in particolare ad aggregare soggetti di industry diverse e gestori di grandi quantità di dati per costruire modelli di data partnership con l'obiettivo di sviluppare applicazioni innovative rivolte sia alle città digitali (progetto Living Lab con il Comune di Torino) sia per creare servizi innovativi a supporto delle imprese private in campi diversi (ad esempio dal mondo assicurativo a quello della Connected Car).

TUTELA DELL'AMBIENTE

Energia

Gli sviluppi tecnologici che il Gruppo sta realizzando per la rete trasmissiva (quali FTTCab, LTE, OPM/EDGE/OPB) e le nuove installazioni sul mercato interno ed esterno in ambito IT comportano una significativa crescita dei consumi energetici in ambito fisso e mobile stimata, per l'anno in corso, in circa 190 GWh (pari ad un aumento del 9% del consumo complessivo di energia elettrica in Italia rispetto al 2015), di cui circa il 90% legato agli sviluppi delle reti. Nel corso del primo semestre sono state completate alcune azioni avviate in precedenza e individuati nuovi interventi di efficienza energetica con l'obiettivo di azzerare la crescita citata e di ridurre, nel contempo, l'incremento dei consumi.

L'autoproduzione di energia elettrica rappresenta una percentuale piccola ma non trascurabile di contributo al fabbisogno complessivo. Il primo semestre 2016 è stato caratterizzato da un incremento dell'autoproduzione di circa il 10% rispetto al corrispondente periodo del 2015, in conseguenza della messa a regime di alcuni impianti di dimensione significativa.

I sistemi di cogenerazione e trigenerazione consentono un risparmio energetico complessivo nell'ordine del 30% rispetto ai tradizionali sistemi di produzione dell'energia elettrica e svolgono un ruolo crescente per il Gruppo, in particolare nei siti industriali - tipicamente i centri elaborazione dati (CED) - che presentano fabbisogni energetici significativi ed elevate esigenze di riscaldamento/raffreddamento, consentendo anche di minimizzare le perdite dovute al trasferimento dal luogo di produzione al luogo di consumo.

Nel corso del primo semestre sono stati completati alcuni interventi di efficientamento mentre prosegue l'impegno su quelli a carattere pluriennale avviati in precedenza. Contestualmente sono state intraprese nuove azioni per la riduzione del consumo energetico.

In ambito industriale si segnalano:

  • Rete fissa: proseguono i progetti di virtualizzazione ed efficientamento dei server di rete. I benefici derivanti da tali interventi, avviati nel 2015, sono:
  • riduzione dei consumi energetici degli apparati di circa 2,5 GWh,
  • diminuzione di altri costi di gestione operativa,
  • recupero di indirizzi IPV4,
  • contenimento del rischio di guasti per obsolescenza.

Prosegue, inoltre, il piano SuperSGU, avviato nel 2015, che prevede lo smantellamento degli Stadi di Gruppo Urbano1 (SGU) mediante accorpamento degli stessi al fine di ottenere una significativa riduzione dei consumi di energia elettrica. Nel 2016 verranno interessati 25 SGU.

Rete mobile: proseguono i progetti di ammodernamento tecnologico ed efficientamento degli impianti a servizio delle centrali e delle stazioni radio base. Oltre alle già avviate soluzioni di

1 Le SGU sono le centrali telefoniche di commutazione che costituiscono il livello 2 della gerarchia di commutazione di TIM, e sono poste fra gli Stadi di Gruppo di Transito (SGT, rete interurbana) e gli Stadi di Linea (SL, che raccolgono l'utenza attraverso la rete di distribuzione).

maggiore efficienza energetica per le stazioni radio base GSM installate nella rete, nella seconda parte del semestre l'attività si è ampliata alle soluzioni per il 3G ed il 4G, per tutti i fornitori del Gruppo. Continuano, inoltre, le attività di ammodernamento dei nodi della rete di accesso mobile tramite l'adozione delle nuove tecnologie multistandard con stazioni integrate.

  • Piano Lighting: prosegue il piano di sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali al neon nelle centrali di rete fissa con tubi a tecnologia LED. Questo progetto, avviato nel 2015, ha già portato alla sostituzione di circa 100.000 tubi, con un risparmio energetico di circa 7 GWh. Nel primo semestre del 2016 è stato realizzato circa il 45% del piano che prevede un target annuo di 108.000 tubi. Va sottolineato che l'utilizzo dei tubi a LED, caratterizzati da emissione di luce fredda, permette anche di ottenere un risparmio dell'energia destinata al condizionamento.
  • Sistemi di alimentazione: è in fase di completamento il piano di sostituzione, avviato nel 2014, delle stazioni di energia (SE) di maggiori dimensioni ed a più basso rendimento, in esercizio da oltre 20 anni, con nuovi apparati a maggior rendimento: nel 2016 il piano interessa 235 SE nell'ambito della rete fissa. Su altre 253 SE in esercizio tra i 5 e i 20 anni sono in corso interventi di retrofit che prevedono la sola sostituzione dei raddrizzatori con nuovi moduli ad alta efficienza, mantenendo la struttura esistente e il cablaggio. Nel corso del primo semestre è stato realizzato circa il 60% del piano 2016.
  • Sistemi di condizionamento: è stato completato il piano di sostituzione dei gruppi frigoriferi e dei condizionatori obsoleti, avviato nel 2014, con nuovi apparati a maggior rendimento; nel primo semestre è stato realizzato il 100% del target 2016, che comprendeva 215 condizionatori e 83 gruppi frigoriferi nell'ambito della rete fissa. Inoltre, è in fase di completamento il progetto di gestione dei set point di taratura tramite il pulsante "benessere" che consente il temporaneo miglioramento della temperatura di sala per la durata dell'intervento da parte dei tecnici; nel primo semestre è stato realizzato il 60% del piano 2016. In generale, gli interventi previsti nel 2016 sui sistemi di alimentazione e di condizionamento dovrebbero permettere di ottenere una riduzione complessiva dei consumi di circa 20 GWh; ove possibile, verranno richiesti i relativi Titoli di Efficienza Energetica (certificati bianchi).
  • Centrali: per minimizzare i prelievi di energia nel periodo estivo, sono stati effettuati interventi su circa 400 centrali. Tali interventi includono l'applicazione di pellicole riflettenti sui vetri, l'oscuramento interno totale dell'infisso, la coibentazione dei cassoni del free cooling, del solaio di copertura e della parete, la chiusura delle forometrie e dei cavedi di passaggio impianti, l'installazione di chiudi-porta oleodinamici e di strumenti di monitoraggio. Il risparmio energetico stimato entro la fine dell'anno corrente è di 9 GWh.

Nell'ambito degli uffici sono stati realizzati i seguenti interventi:

  • Progetto Lighting LED: è in fase di conclusione il progetto di sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali a neon, avviato negli anni precedenti nei locali ad uso ufficio delle principali sedi aziendali, con nuove lampade a LED dotate di sensori di presenza e regolazione dell'intensità luminosa in funzione del livello di luminosità dell'ambiente esterno. Nel primo semestre è stato realizzato il 100% del target 2016.
  • Gruppi di continuità (UPS)1: il progetto di ottimizzazione del condizionamento degli uffici nasce dall'esigenza di rinnovamento del parco macchine con vita media superiore ai 10/15 anni e vetustà normativa. Nel primo semestre è stato realizzato il 100% dell'obiettivo 2016 con la sostituzione di 15 UPS.

Proseguono, inoltre, le analisi volte ad individuare nuovi ambiti di efficienza energetica.

Nel corso del primo semestre sono stati realizzati 2 dei 4 impianti di solar-cooling previsti per il 2016 in Puglia con l'obiettivo di coprire l'intero fabbisogno termico, in termini di raffreddamento, delle centrali a cui sono asserviti grazie all'abbinamento di pannelli solari termici e macchine frigorifere, in questo caso assorbitori a bromuro di litio.

A livello europeo, il Gruppo è attivo in diversi progetti e in enti di standardizzazione aventi il fine di ridurre consumi e impatti ambientali delle reti di telecomunicazioni fisse e mobili. L'obiettivo generale di tali partecipazioni è accelerare la disponibilità di apparati/sistemi a minor consumo energetico,

1 Gli UPS (Uninterruptible Power Supply) sono sistemi di accumulo di energia atti a garantire la continuità di funzionamento degli apparati a cui sono collegati in caso di interruzione nell'erogazione di energia elettrica. Rispetto a quelli statici, i gruppi di continutà dinamici sono caratterizzati da un elevato rendimento e sono particolarmente indicati nel caso di potenze elevate e ridotta disponibilità di spazio.

consentendo nel contempo ai fornitori di raggiungere maggiori economie di scala grazie a requisiti comuni di efficienza energetica, non più differenziati su base Paese.

Infine, al fine di promuovere una rinnovata sensibilità nei confronti dell'ambiente naturale, il Gruppo è partner tecnico del progetto Italian Limes, che analizza gli effetti del cambiamento climatico sullo scioglimento dei ghiacciai alpini e il conseguente spostamento dello spartiacque che definisce i confini nazionali. Il progetto prevede un'installazione interattiva presso il museo ZKM di Karlsruhe, in Germania, che fornisce una rappresentazione in tempo reale degli spostamenti dei confini e una piattaforma online con la documentazione completa della ricerca.

CULTURA DIGITALE

Il Gruppo partecipa, in qualità di partner Fondatore Mecenate, a Programma il Futuro, un'iniziativa del MIUR che favorisce l'introduzione del pensiero computazionale e del coding nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado. Il progetto è attuato dal CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica) e supporta tutte le attività attraverso tre tipologie d'interventi: sostegno economico, comunicazione e volontariato d'impresa, con oltre 400 dipendenti volontari che offrono supporto e attività di tutoraggio a docenti e studenti. I TIM Ambassador sono anche protagonisti di TIM4Coding, l'iniziativa aggiuntiva promossa direttamente dal Gruppo, che vede i dipendenti volontari al fianco dei docenti di tutta Italia per realizzare l'"Ora del Codice" e contribuire alla formazione dei professionisti del futuro.

Programma il Futuro e TIM4Coding sono parte del più ampio progetto nazionale EducaTI, che contribuisce fattivamente al raggiungimento degli obiettivi del piano di Governo denominato "La Buona Scuola". Tutte le iniziative infatti vengono realizzate in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) e con alcuni partner istituzionali di eccellenza.

TIMgirlsHackathon si propone di contribuire a colmare i gap di genere nell'ambito della cultura scientifica. Una maratona di circa 7 ore per avvicinare le ragazze ancora sui banchi di scuola al coding. La sfida è, in una sola giornata e senza competenza alcuna, realizzare una vera e propria App su un tema prestabilito. Una giornata di formazione fuori dall'aula in un ambiente stimolante e sfidante nel quale poter conoscere mentor eccezionali, testimonial di una leadership al femminile che ha saputo abbattere pregiudizi e vincoli culturali. Il tema dei #TIMgirlsHackathon è stato il cyberbullismo e l'uso consapevole del web.

Cultura digitale è inoltre l'ambito dei progetti finalizzati ad avvicinare contenuti culturali d'eccellenza e linguaggi digitali, capitalizzando le possibilità di interazione offerte dalla rete. In questo modo l'Azienda si attesta come partner innovativo del sistema culturale e artistico italiano assumendo un ruolo riconosciuto dagli interlocutori che la affiancano nei diversi settori culturali delle iniziative di diffusione digitale.

La partnership con Accademia Nazionale di Santa Cecilia si sviluppa nel progetto PappanoinWeb ideato per portare la grande musica classica al grande pubblico della rete. L'iniziativa, giunta alla sesta edizione nel 2016, si è arricchita quest'anno dell'esperienza della WebArena, uno spazio tecnologicamente allestito da TIM, dedicato ai giovani under 30. Durante i sei anni di programmazione i concerti proposti sono stati seguiti da oltre 200mila utenti streaming su telecomitalia.com/pappanoinweb, grazie anche alle guide all'ascolto, alle interviste esclusive e alla possibilità di interagire con un esperto musicologo dell'Accademia durante le dirette. Una grande prova aperta ha inoltre permesso a circa 2.000 dipendenti di vivere l'emozione del backstage con i protagonisti e assistere senza filtri alle difficoltà di una performance musicale di alto livello.

In ambito "storytelling & performing arts" si segnala la partnership con Scuola Holden di Torino fondata da Alessandro Baricco, che sperimenta nuovi modi di insegnare e di condividere idee, conoscenze, creatività attraverso il digitale. La rete diviene veicolo per mettere a disposizione lezioni con grandi maestri ed eventi speciali che accadono nella scuola. La collaborazione ha reso possibile la realizzazione di un laboratorio multimediale d'avanguardia e supporta inoltre, con un gruppo di lavoro formato dai migliori studenti, la comunicazione di alcuni progetti di sostenibilità del Gruppo.

LE PERSONE DI TELECOM ITALIA

A inizio giugno 2016, nel quadro delle azioni volte al contenimento dei costi e al miglioramento dell'efficienza e produttività aziendale, anche conseguibili attraverso una razionalizzazione delle strutture organizzative, la Funzione People Value ha assunto la denominazione Human Resources & Organizational Development.

Su tale base, alcune delle iniziative previste dalla precedente People Strategy potranno subire modifiche nella seconda parte dell'anno.

People Caring

Nel corso del primo semestre 2016 sono proseguite le seguenti iniziative:

Equilibro tra vita lavorativa e tempo libero

  • 20 asili nido: oltre ai 9 asili nido aziendali (presenti in 8 città), sono state attivate 11 convenzioni con altrettanti asili esterni ed è stata aperta una scuola materna aziendale a Roma;
  • Time saving disbrigo pratiche, lavanderia/calzoleria, edicole, aree benessere, convenzioni (di carattere immobiliare, viaggi e vacanze, banche ed istituti finanziari, pay-tv, autonoleggio, trasporti, varie);
  • 41 soggiorni estivi per i figli dei dipendenti (7.650 ragazzi);
  • Gestione della mobilità per agevolare le persone nel tragitto casa-lavoro attraverso car-pooling, navette aziendali e rastrelliere per biciclette nelle sedi;
  • Iniziative motivazionali: coinvolgimento e partecipazione dei colleghi e dei loro familiari ad iniziative in tema di sport, arte, cultura, musica, spettacoli ed eventi storici. Da inizio 2016 sono stati assegnati quasi 9.000 biglietti ed inviti per accedere agli eventi in aree esclusive;
  • Webinar di orientamento per figli dei dipendenti: il Gruppo ha aderito a "Push to open", un programma che avvicina i ragazzi al mondo del lavoro, attraverso un confronto diretto e interattivo con professionisti, esperti delle aziende e testimonianze di giovani in modalità online attraverso webcast e social network. Nel 2016 si è tenuta una sessione di 5 incontri che ha coinvolto 140 ragazzi.

Iniziative di volontariato dei dipendenti

  • "Programma il Futuro", iniziativa del MIUR volta a favorire l'introduzione della programmazione informatica nelle scuole primarie. L'iniziativa è attuata dal CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per Informatica) e Telecom Italia è partner "Mecenate". Per questo progetto Telecom Italia ha messo a disposizione il proprio personale volontario: oltre 400 colleghi di tutta Italia hanno operato in più di 2.000 classi per un massimo di 2 giornate a testa;
  • "Sosteniamo un bambino a distanza": circa 1.000 dipendenti hanno rinnovato l'impegno ad aiutare CIAI (Centro Italiano Aiuti all'Infanzia), Comunità di Sant'Egidio e Save the Children, dando la loro adesione all'adozione di bambini a distanza;
  • Gruppo Donatori Telecom Italia: sono state organizzate 70 giornate di donazione del sangue;
  • Banchetti della solidarietà: nelle sedi aziendali sono stati allestiti 93 stand ad opera di associazioni benefiche e onlus, con la partecipazione di dipendenti; è stato inoltre organizzato un roadshow di banchetti a sostegno del "Vietato Mollare Tour", giro d'Italia in moto realizzato da un collega affetto da sclerosi multipla insieme ad un pilota Ducati per raccogliere fondi per l'AISM.

Diversity Management

A Roma sono proseguite le attività della TIM Factory, un luogo fisico ma anche concettuale dedicato alla cultura del confronto, che ospita, praticamente ogni giorno, eventi di vario tipo sulla diversità: presentazioni di libri, formazione, gruppi di lavoro, performance, seminari, ma anche sede per la realizzazione di programmi e protocolli d'intesa con l'amministrazione comunale e i municipi. Nel corso del semestre sono stati realizzati più di 60 eventi dedicati alla diversity;

  • E' partito un progetto di ricerca/intervento, in partnership con il Consorzio Humanitas e l'Università LUMSA, articolato in più fasi:
  • analisi desk di tutti i progetti sinora realizzati,
  • ascolto di un campione di manager,
  • realizzazione di 5 gruppi di miglioramento territoriali interfunzionali, in altrettante città, con la partecipazione di 40 colleghi a gruppo, con l'obiettivo di continuare, su base allargata, la fase di ascolto, avviare una fase di progettazione di iniziative dal basso, verificare il link tra diversity management e motivazione,
  • coinvolgimento del diversity board per la valutazione e selezione dei progetti proposti.
  • Sul tema "disabilità" è stato lanciato il corso di formazione e-learning "gestire la disabilità", volto a comprendere meglio come relazionarsi con un collega o un collaboratore con disabilità.
  • E' stato realizzato un modulo di formazione in modalità "Action Learning program" dedicato a 15 "talent in action" con focus specifico sull'ageing. Il corso ha prodotto due progetti specifici per i quali è in corso la valutazione di fattibilità.
  • Per la valorizzazione della managerialità al femminile, sono state realizzate diverse attività:
  • un ciclo di 4 incontri di role model "LeadHERship al femminile" in cui alcune manager del Gruppo hanno potuto confrontarsi con manager di altre aziende per raccontare il loro percorso di carriera ed evidenziare opportunità e ostacoli ancora presenti;
  • un'intensa collaborazione con Valore D, associazione che raggruppa oltre 150 aziende, di cui siamo membri del CdA e con cui abbiamo organizzato:
    • la partecipazione ai Lab Smart Working, Piano Welfare 2.0, "Oltre il Welfare: il Total Welfare";
    • il Welfare Day;
    • la partecipazione al progetto di mentoring cross aziendale, inviando un nostro manager come mentor e una collega come mentee;
    • la partecipazione di 36 colleghe ai corsi organizzati da Valore D.
  • Con focus specifico sulla disabilità sono state realizzate iniziative finalizzate ad una migliore inclusione nella vita lavorativa e sociale, tra cui:
  • una policy che prevede l'adeguamento obbligatorio della postazione di lavoro, fissa o mobile, dei colleghi disabili;
  • il Progetto Comunico-IO che mira a favorire la comunicazione fra le persone affette da sordità e gli altri dipendenti, rafforzando la loro capacità di operare in piena autonomia mediante strumenti tecnologici evoluti - ha consentito l'integrazione delle persone sorde di Telecom Italia nei processi lavorativi più evoluti dando così origine al Progetto Banche Dati Sordi che consiste nell'impiego di queste risorse nell'ambito della funzione Banche Dati;
  • nell'ambito della comunicazione:
    • la e-convention viene erogata con una versione anche nel linguaggio dei segni;
    • i nuovi video pubblicati sulla intranet sono sempre sottotitolati;
    • gli eventi cui partecipano colleghi sordi dal vivo (inclusa la formazione, l'assegnazione e la consuntivazione degli obiettivi) prevedono sempre la presenza di un interprete LIS (Lingua Italiana dei Segni);
    • sono state attivate caselle di posta elettronica dedicate ai colleghi sordi per consentire loro di comunicare con i principali servizi aziendali (ASSILT, Telemaco, CRALT);
    • TIM #Wcap: gli acceleratori di Working Capital ospitano diverse start-up dedicate alla disabilità: Marioway (che ha brevettato un innovativo mezzo di trasporto per i disabili), Pedius (un servizio di comunicazione per le persone sorde), Horus (che sta progettando un dispositivo applicabile su qualunque tipo di occhiali che agevola ciechi e ipovedenti nello svolgimento delle loro attività quotidiane).
  • Sul tema dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, continua la nostra collaborazione con l'associazione di aziende PARKS Liberi e Uguali, di cui siamo membri del CdA.

  • L'aggiornamento delle nostre policy su permessi, congedi, fruzione di benefit e servizi di welfare in maniera equiparata per coppie LGBTI e etero, nonché l'estensione ai bambini presenti nel nucleo famigliare del dipendente della fruizione dei servizi rivolti a bambini e ragazzi.

  • Per la promozione del benessere psico-fisico è proseguito il servizio di counselling del Centro People Caring (CPC), gestito da psicologi professionisti su tutto il territorio nazionale. Dall'apertura del servizio (gennaio 2011), 420 dipendenti, tramite telefono o mail, hanno richiesto informazioni sul funzionamento del servizio. In totale 370 persone hanno usufruito del CPC: 300 hanno intrapreso un percorso di counselling e 70 sono i casi aziendali messi in contatto con il responsabile della funzione People Caring e presi in carico dalla funzione HR.
  • Nell'area intranet del CPC sono pubblicate informazioni, consigli e suggerimenti bibliografici per migliorare il proprio benessere psichico. Inoltre è stata creata una nuova "area benessere" sulla intranet che raccoglie tutti i servizi offerti da Telecom Italia per la salute, la prevenzione e il benessere fisico delle persone, in collaborazione con Fondazione TIM e Fondazione Veronesi.

Sviluppo

Modello di sviluppo di Telecom Italia

Attraverso l'integrazione di tutti i processi valutativi (recruiting, performance, potenziale, motivazione, knowledge), il Modello vuole garantire una conoscenza accurata delle persone per realizzare piani di sviluppo individuali, calibrati sulle caratteristiche di ciascuno e finalizzati al miglioramento e alla crescita manageriale e professionale. Il Modello di sviluppo (a partire dal Modello di Leadership) è in continuo aggiornamento e tiene conto delle evoluzioni della nostra Business Strategy, mantenendo costante il suo fine ultimo, cioè quello di migliorare "l'enterprise contribution" di ciascuno.

Il Modello verte principalmente sulle seguenti aree:

  • Recruiting e Selezione: nel febbraio 2016 è stata rilasciata la nuova procedura di Recruitment e Selezione, finalizzata ad integrare i processi di reperimento interno ed esterno delle competenze professionali e manageriali. Questo ha permesso di dare avvio alla fase di deployment del nuovo processo, la cui governance è affidata – in termini implementativi - alla "cabina di regia", finalizzata a garantire l'efficacia del processo di job mobility attraverso il continuo refinement del piano di variazione numerica. Sempre nell'ambito della reingegnerizzazione del processo, nel mese di marzo è stato rilasciato il modulo Recruiting sulla nuova piattaforma HR, denominata PeoplePlace. La piattaforma consentirà nel tempo la gestione di tutti i processi di selezione, sviluppo e formazione delle persone in Azienda.
  • La definizione dell'evoluzione delle new capabilities ha consentito di lavorare in modo mirato e sistemico sulle iniziative di employer branding e sulle partnership con il mondo accademico e scolastico, al fine di orientare gli investimenti formativi in coerenza ai fabbisogni aziendali. In tal senso, dall'inizio del 2016 sono state attivate 20 posizioni di tirocini formativi, di cui ne sono state chiuse 14, e 16 iniziative di employer branding, attraverso le quali è stato possibile incontrare oltre 3.700 giovani degli istituti superiori e del mondo accademico.
  • Rispetto all'External Recruiting, si è provveduto nei primi mesi del 2016 a completare il fabbisogno di competenze previsto nel Piano 2015, attraverso l'inserimento di 32 neolaureati/professionalizzati. Il processo di selezione ha coinvolto 330 candidati.
  • Con riferimento all'Internal Recruiting, sono state attivate 42 ricerche di profili professionali attraverso il job posting, di cui ne sono state chiuse 22; per tali job posting è stato possibile raccogliere un bacino di oltre 730 candidature di professionisti motivati a sviluppare la propria employability.
  • Programmi di Onboarding, per accelerare il "time to perform" delle persone che entrano in Azienda, favorendo l'engagement e la motivazione, elementi base per un rapporto duraturo. A maggio è stata avviata una tranche di onboarding training per 75 colleghi neoassunti nel periodo fine 2015-maggio 2016.
  • Performance Management: nel primo quadrimestre del 2016 si è concluso il processo di Performance Management che ha coinvolto l'intera Business Unit Domestic (circa 50.000 persone). Il processo prevedeva la valutazione degli obiettivi e dei comportamenti e ha interessato tutta la popolazione, manager, professional e impiegati. Il Performance Management prevedeva varie fasi, dall'assegnazione degli obiettivi al feedback e i piani di sviluppo. Nel primo semestre dell'anno si

sono concluse nei tempi previsti la fase di valutazione e la fase di feedback; si sta attualmente avviando la fase della definizione dei piani di sviluppo. Per quanto riguarda la fase di feedback, il 99% delle persone ha ricevuto il feedback da parte del responsabile e il 93,8% ha dichiarato di concordare con la valutazione.

  • Creazione dei piani di sviluppo individuali: è stato progettato un sistema di analisi ed elaborazione dati, il Playbook, che sulla base dei risultati del performance management, della motivazione e dell'esperienza professionale delle persone, supporta i capi nel definire per ciascun collaboratore il relativo piano di sviluppo individuale, composto da iniziative formative, azioni on field e job rotation. I piani di sviluppo sono attualmente in fase di avvio.
  • Sviluppo Manageriale: il sistema di assessment del potenziale, finalizzato alla costruzione e/o consolidamento dei piani individuali di sviluppo della leadership, è stato da un lato semplificato con la definizione di regole di processo più chiare e trasparenti e dall'altro differenziato in base alle diverse tipologie e possibilità di crescita manageriale in ambito organizzativo. E' stato inoltre ridefinito, in un'ottica di trasparenza e di engagement, tutto il processo di pre e post assessment fino all'elaborazione del piano di sviluppo e ai tempi e alle modalità di monitoraggio.
  • Percorsi di carriera/Motivation Review/Knowledge Review: sono stati progettati i modelli relativi ai tre diversi processi (Percorsi di carriera, Motivation Review, Knowledge Review), e realizzati/progettati i relativi pilot. Al momento sono in attivo i lavori per l'opportuno refinement e aggiornamento dei tre modelli, tenendo conto anche del riposizionamento della Business Strategy.

Formazione

In ambito formazione l'evento più significativo del primo semestre 2016 è stato il lancio della Corporate University: TIM Academy, nata con l'obiettivo di facilitare il processo di digital transformation e sviluppare un approccio innovativo all'apprendimento e alla condivisione del know how.

TIM Academy:

  • propone programmi, corsi e percorsi formativi in aula, on line e on the job;
  • favorisce la condivisione di know-how e skills attraverso community, workshop, seminari, think tank con docenti e testimonial qualificati a livello nazionale e internazionale;
  • progetta ed eroga nuovi format di apprendimento all digital: web based training, video, webinar, virtual learning, un catalogo di soluzioni formative sempre disponibili ed accessibili multidevice.

Nel complesso le attività formative di Telecom Italia hanno le seguenti principali finalità:

  • rafforzare gli stili di leadership per garantire le competenze manageriali a supporto dell'evoluzione strategica dell'Azienda nei prossimi anni;
  • accrescere le competenze individuali e collettive necessarie per competere nei nuovi scenari di business, con particolare attenzione alle competenze specialistiche del settore;
  • fornire alle persone le capacità per affrontare le sfide quotidiane;
  • accompagnare e sostenere la trasformazione della cultura e dell'identità organizzativa;
  • potenziare le competenze digitali e di social collaboration anche a supporto dell'evoluzione e della digitalizzazione del sistema Paese;
  • abbassare l'impatto ambientale delle attività di formazione attraverso l'uso di soluzioni di e-learning che riducono l'impronta CO2 dell'impiego di aule, pernottamenti e trasporti. Tali format innovativi rappresentano anche un impegno del Gruppo a migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti e contribuire al bilanciamento della vita personale e professionale.

Le attività formative sono articolate in quattro macro-categorie:

  • management education,
  • evoluzione delle competenze di ruolo, specialistiche e new capabilities,
  • sviluppo e empowerment,
  • istituzionale e cultura d'impresa.

Per ciascuno dei suddetti ambiti vengono di seguito riportate le principali attività realizzate nel primo semestre 2016.

Management education

La formazione sul target manageriale è fondamentale per il deployment degli indirizzi strategici aziendali e per la realizzazione dei processi di cambiamento tecnologico ed organizzativo.

  • "SALP Social Action Learning Program": il percorso formativo si pone come obiettivi principali l'apprendimento, la collaborazione e la generazione di idee.
  • "Library online": consente a tutti i manager di fruire di video, webinar e materiali di speakers nazionali e internazionali su temi – tra gli altri - di business, finance, tecnologia e leadership.

Evoluzione delle competenze di ruolo, specialistiche e new capabilities

La formazione per l'evoluzione delle competenze di ruolo, specialistiche e delle new capabilities è fondamentale per l'implementazione dei driver strategici, occupa quindi il ruolo centrale nel piano degli investimenti formativi di Telecom Italia.

  • "Front End Unico": la formazione accompagna la complessa trasformazione del Front End in ambito Network, garantendo l'effettiva operatività delle persone anche attraverso la misurazione dell'efficacia della formazione stessa.
  • "Skill improvement dei Tecnici on Field di Open Access": formazione blended per circa 9.000 tecnici on field, finalizzata a colmare i gap delle competenze tecniche emerse dallo skill assessment.
  • "Digital Educator di line": il progetto, nato dall'esigenza di Open Access di formare 92 trainer di line per lo skill improvement dei tecnici on field, è stato esteso anche ad altre funzioni coinvolgendo colleghi di Technology e di Health, Safety & Environment.
  • "Induction training/onboarding", già descritto, programma d'inserimento per persone provenienti dal mercato esterno o da aziende del Gruppo.
  • "Mantenimento e Sviluppo di Certificazioni aziendali": interventi abilitanti la partecipazione a gare e appalti in ambito privato e Pubblica Amministrazione Centrale e Locale.
  • "Offerta Business dei servizi ICT e Digital Market": attività mirate allo sviluppo di una cultura digitale per far emergere la domanda potenziale nei servizi ICT e rendere la customer experience una leva competitiva.

Sviluppo e empowerment

Questa tipologia di Education consente alle persone di potenziare le proprie capacità, in relazione all'evoluzione delle competenze richieste dal business e dal contesto organizzativo.

  • "Nuovi Modelli di Sviluppo, Leadership e Performance Management": rivolto a tutte le persone del Gruppo e articolato in diverse iniziative che mirano ad accrescere nelle persone di Telecom Italia la consapevolezza del cambiamento introdotto dai Nuovi Modelli, a promuovere la cultura necessaria per orientarne i comportamenti e a rafforzare la maturità della valutazione.
  • "Smart Working": percorso formativo finalizzato a rafforzare la consapevolezza delle persone sul processo di cambiamento generato dal progetto Smart Working nonché a sviluppare nuovi modelli culturali e nuove modalità lavorative.
  • "Formazione post-performance": il nuovo sistema di Performance Management prevede la definizione di percorsi di sviluppo individuali dedicati a ciascuno (azioni on field e attività di formazione in e-learning).
  • "Talent In Action": progetto di sviluppo e formazione destinato ad uno specifico segmento di popolazione "talent in action" di circa 1.000 persone, che prevede la definizione di piani di azione individuali. Nell'ambito di questo progetto i destinatari hanno a disposizione un'articolata offerta formativa customizzata sulle esigenze dei singoli che consta di circa 80 diverse iniziative. Le attività, che hanno preso avvio a novembre 2014, si concluderanno nel 2016.

Istituzionale e cultura d'impresa

Si tratta di formazione finalizzata a supportare la trasformazione della cultura organizzativa in coerenza con l'evoluzione del contesto sociale, ambientale ed economico e a diffondere le conoscenze sui contenuti richiesti dagli adempimenti di legge.

Nell'ambito di tale attività si inseriscono le iniziative di formazione promosse dalle funzioni Compliance (volte ad accrescere la consapevolezza e il rispetto dei valori del Gruppo, il miglioramento delle competenze su processi e procedure, nonché sulle metodologie e gli strumenti utilizzati a fini Compliance), Health, Safety & Environment (volte ad assicurare il rispetto delle normative di riferimento in tema di sicurezza sul lavoro), Regolatorio e Equivalence (per le tematiche relative ad Antitrust e Equivalence).

Sono state, inoltre, realizzate le seguenti attività:

  • Compliance Day: la funzione Compliance ha realizzato giornate di approfondimento sui temi della Compliance dedicate a specifiche funzioni aziendali.
  • Diritti umani: per la funzione Corporate Shared Value è stato realizzato un prodotto on line di sensibilizzazione del rispetto e della promozione dei Diritti Umani, per tutelare le categorie vulnerabili.
  • Antitrust: è stato realizzato un percorso blended, on line e in aula, con l'obiettivo di sensibilizzare i dipendenti sulla corretta applicazione della disciplina Antitrust nelle diverse funzioni operative aziendali per garantire la massima diffusione e consapevolezza dei rischi sanzionatori e risarcitori soprattutto per le funzioni che svolgono attività sensibili.
  • Sicurezza: in relazione agli obblighi previsti in attuazione delle misure di prevenzione e protezione aziendale derivanti dalla normativa vigente, sono stati erogati, in continuità con gli anni precedenti, una serie di interventi in materia finalizzati a garantire la tutela di tutte le figure professionali che frequentano i luoghi di lavoro di Telecom Italia. Sono stati coinvolti tutti i dipendenti sui moduli obbligatori sulla sicurezza; è stata inoltre realizzata la formazione per le conoscenze specifiche per il rischio medio e per i rischi specifici collegati al ruolo dei tecnici on field (impianti elettrici, primo soccorso, antincendio segnaletica stradale, movimentazione carichi, spazi e ambienti confinati, conduzione di piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE).

Knowledge Management

Nel 2016 è stato rafforzato e sviluppato il deploymet del Modello di Knowledge Management di Telecom Italia, il cui lancio è avvenuto nei primi mesi del 2015.

Il modello ha guidato la creazione di una piattaforma che garantisce e sostiene:

  • la patrimonializzazione, la trasmissione e lo sviluppo della conoscenza delle persone,
  • la ricerca e l'innovazione,
  • la competitività sui mercati.

In particolare, il modello si compone di una matrice di apprendimento, di un sistema di governance e di un set di strumenti di collaborazione social e in presenza che consentono la mappatura e la valorizzazione dinamica della conoscenza.

Inoltre, contestualmente al lancio della piattaforma tecnologica della TIM Academy, è stata aperta un'area di social collaboration dedicata ai percorsi di formazione e che consente a docenti e partecipanti dei singoli percorsi di condividere materiali, contenuti e conversazioni sulle tematiche oggetto di formazione.

Tale spazio comprenderà anche un'interazione con partecipanti esterni all'Azienda che fanno parte dell'ecosistema dei processi di business (es. partner retail, contact center esterni, studenti PhD).

Collaborazioni con le università

Il Gruppo ha avviato un nuovo modello di relazione con le principali università e centri di ricerca nazionali e internazionali che dà risalto alla valorizzazione del talento per il trasferimento dell'innovazione in Azienda. L'obiettivo è quello di rafforzare e accelerare la capacità del Gruppo di innovare e, allo stesso tempo, contribuire allo sviluppo dei giovani offrendo loro l'opportunità di acquisire nuove competenze ed esperienze.

Tra le iniziative, menzioniamo:

  • la collaborazione con le scuole secondarie, nell'ambito del progetto "Network Scuola Impresa", che nasce nel 2009 con l'intento di creare un rapporto strutturato con le scuole superiori anche al fine di valorizzare le nostre competenze interne, entrare in contatto con i giovani sul territorio nazionale e promuovere l'immagine aziendale;
  • il finanziamento di borse di studio per favorire il conseguimento di un titolo post–laurea a giovani laureati in ingegneria ed economia: dal 2011 al 2016 sono state assegnate 166 borse di dottorato

dedicate allo sviluppo di specifici progetti di ricerca di interesse aziendale, con temi che spaziano dal cloud computing al geomarketing, dai big data alla e-health, dall'LTE alla robotica, fino a ricomprendere tematiche attinenti al diritto e all'economia del web. Per il triennio 2017-2019 saranno previste ulteriori 6 borse di dottorato;

  • la collaborazione su corsi di studi post-universitari: attraverso 4 master, strettamente collegati al business, con i quali abbiamo stretto una partnership a maggior valore aggiunto;
  • Master Digital Life and Smart Living e Master in Management, Innovazione e Ingegneria dei Servizi MAINS, con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa;
  • Master Big Data in Business: discovering & leveraging for Value Creation in partenariato con Ericsson e Università Tor Vergata è interamente dedicato a formare nuove figure professionali con competenze solide e innovative così come richiesto dal business;
  • un osservatorio permanente a livello nazionale ed europeo su tematiche legate alla transizione scuola-lavoro e allo sviluppo di nuove competenze per i giovani;
  • la sponsorizzazione della Cattedra "TIM Chair in Market Innovation", presso l'Università Bocconi di Milano, come descritto precedentemente.
  • le iniziative per divulgare in Azienda fonti di sapere cutting edge sul tema della trasformazione digitale con lo scopo di trasferire la conoscenza atta a sostenere la trasformazione e l'evoluzione digitale, alimentare l'osservatorio delle new capabilities attraverso la partecipazione ad eventi di sharing, think tank con altre aziende, incontri con esperti, divulgazione di ricerche sul tema.

Comunicazione interna

Il percorso di comunicazione interna intrapreso, coerente al contesto di riferimento in continua evoluzione, ha comportato la conversione dai canali tradizionali verso forme più innovative, ripensato e progettato in base a logiche web centric, per favorire la bilateralità, lo scambio e il confronto tra tutti i componenti della comunità aziendale.

L'ambiente elettivo (web centric) per fare accadere occasioni di incontro e di ascolto, formali e informali, si conferma essere la intranet e il portale aziendale: strumenti fondamentali per fornire informazioni e attivare momenti di dialogo aperto.

Criterio guida continua ad essere ingaggiare le persone, per poter contare sulla loro energia, motivazione, creatività. E per favorire il «racconto positivo» e nuovi stili di storytelling (positive teller, progetto Archimede, contest Valori).

Di seguito, gli specifici obiettivi di comunicazione conseguiti nel primo semestre 2016:

  • definito e strutturato il nuovo processo editoriale, che ha previsto una rinnovata redazione diffusa, allargata alle diverse realtà di business aziendale, la pianificazione e stesura partecipata delle news da pubblicare in home page della social intranet, denominata TIM PEOPLE NET;
  • attuato il processo di rebranding gestito internamente, sia per l'Italia che per il Brasile;
  • è proseguito il cammino dei colleghi positive teller, attraverso incontri mirati e specifiche attività, per affiancare alle comunicazioni istituzionali, momenti di condivisione e diffusione delle informazioni partecipati da colleghi;
  • effettuato il lancio di "Idea sharing", il contest di internal crowdsourcing rivolto a tutti i colleghi di Caring Services, Customer Management & Relations, Strategy & Innovation, Wholesale e TILab. Il contest offre la possibilità di condividere la propria idea per avere l'opportunità di vederla realizzata. L'idea giudicata vincente verrà premiata con un premio "UT Special Award" per l'autore e per il team a supporto. Inoltre, l'autore dell'idea avrà la possibilità di essere distaccato dall'attività usuale per il periodo necessario a realizzarla;
  • avviato il progetto Smart Corners, iniziativa di condivisione delle conoscenze. Nati dall'idea di sette giovani neo assunti che hanno partecipato al contest #giocalenergiaXtutti, gli Smart Corners sono luoghi di scambio della conoscenza professionale, sale riunioni, auditorium, spazi aperti in cui i colleghi raccontano ad altri colleghi di argomenti legati ai temi di business su cui si sentono particolarmente preparati. Senza la necessità di spostamenti, grazie ad appositi Smart Corners, vengono esplorati temi quali Internet of Things, Fibra, Spid, Smart Cities, User Experience, che consentono di apprendere nuove competenze da colleghi esperti e trovare sinergie tra le diverse aree aziendali;

attuato il lancio della Web Tv, rinnovata e con una nuova grafica, in linea con TIMPEOPLENET. Si tratta di una Web TV di alta qualità, pratica e facile da usare, anche in mobilità.

Tutela della salute e della sicurezza

Telecom Italia S.p.A.

Nel primo semestre 2016 le principali aree di intervento sulla salute e la sicurezza sul lavoro hanno riguardato la pianificazione e lo sviluppo di una serie di iniziative informative e di sensibilizzazione atte a rafforzare la cultura della sicurezza in Azienda.

In particolare, sono stati definiti i contenuti di una campagna comunicazionale che prevede iniziative mirate al contenimento del fenomeno infortunistico anche attraverso azioni di miglioramento volte ad incidere sui comportamenti individuali oltre che sul processo lavorativo.

Proseguono le campagne di misure strumentali con riferimento a vibrazioni, rumore, campi elettromagnetici e microclima, per un puntuale monitoraggio delle misure di controllo dei rischi.

E' proseguito il costante impegno dell'Azienda sulla formazione in materia di sicurezza del personale aziendale: in quest'ambito sono stati avviati corsi di guida sicura dedicati al personale che utilizza auto aziendali.

Proseguono i "momenti per la sicurezza", incontri alla presenza della funzione Health, Safety & Environment nel corso dei quali responsabili e collaboratori affrontano tematiche quali infortuni occorsi, sorveglianza sanitaria, attrezzature e DPI1, per le quali vengono definite possibili azioni di miglioramento. Per il 2016 sono previsti 60 incontri, 15 per ogni area territoriale, e il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali.

Sul piano del rafforzamento della consapevolezza sui temi della salute e sicurezza anche da parte della filiera di fornitura, nel primo semestre 2016 sono state condotte 16 verifiche sui principali fornitori.

Sono proseguiti, con incontri periodici, sia le attività di benchmarking su tematiche di salute e sicurezza promosse da Telecom Italia con il coinvolgimento delle principali imprese a rete italiane (Enel, Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Terna, Anas, Autostrade per l'Italia, Vodafone, etc.), sia i workshop, organizzati dalle aziende partecipanti, ai quali hanno partecipato esperti del settore e enti istituzionali. In particolare i temi affrontati nel corso del primo semestre hanno riguardato le misure di controllo, il contenimento degli infortuni sul lavoro e specifici aspetti afferenti i controlli sanitari.

Relazioni industriali

Telecom Italia S.p.A.

Il primo semestre 2016 è stato caratterizzato da numerose sessioni di confronto e d'informazione con le parti sindacali, che hanno riguardato diverse funzioni aziendali.

Nell'ambito di tali incontri Azienda e Rappresentanze Sindacali hanno individuato soluzioni condivise per l'introduzione di nuovi turni di lavoro per le persone che operano in ambito Fraud Operations, che contribuiranno a migliorare ulteriormente il livello di presidio del servizio e a soddisfare le esigenze della clientela di riferimento.

Confronti significativi con le parti sindacali hanno riguardato anche le funzioni aziendali preposte alla supervisione dei servizi e delle piattaforme di rete, nonché all'assistenza tecnica, per stabilire presidi orari coerenti con i mutamenti organizzativi e con la volontà di offrire maggiori servizi e qualità alla clientela.

In particolare, per la funzione Network sono stati siglati gli accordi relativi ai turni del neo costituito 'Front End Unico', che ha concentrato nei due soli poli di Roma e Milano le attività fino ad allora

1 Dispositivi di protezione individuale.

assicurate da diversi presidi territoriali, il cui bagaglio di competenze è stato integralmente recuperato e attraverso una strutturata manovra di riconversione professionale che ha garantito il reimpiego di tutte le risorse.

Inoltre, sono stati sottoscritti specifici accordi sia a livello nazionale che a livello territoriale per consentire al personale interessato di fruire di un giorno di permesso retribuito in alternativa al riconoscimento economico contrattuale previsto per le festività nazionali e di Santo Patrono cadenti di domenica nel 2016.

Nel mese di giugno, Azienda e organizzazioni sindacali hanno rinnovato, con la sottoscrizione di uno specifico protocollo, la struttura del modello delle relazioni industriali di Telecom Italia, al fine di valorizzare ulteriormente il confronto nell'ambito dell'area dell'informazione, della consultazione e della negoziazione, sia a livello nazionale che territoriale.

In linea con il modello di relazioni sviluppato nel tempo, volto alla ricerca del dialogo e del confronto costruttivo, è stata confermata l'importanza della sede aziendale, quale sede idonea a individuare soluzioni atte ad accompagnare i processi di evoluzione organizzativa, anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze territoriali.

Le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), recentemente rielette, sono presenti in modo capillare in tutte le regioni italiane; con il nuovo Protocollo, si pongono le basi per sviluppare ulteriormente le relazioni a livello locale, ricercando adeguati momenti di confronto decentrato al fine di meglio cogliere e coniugare, nel rispetto dei ruoli reciproci, le specifiche esigenze e opportunità che contraddistinguono le diverse realtà territoriali.

Politica di remunerazione

La politica di remunerazione del Gruppo è costruita in modo da garantire i necessari livelli di competitività dell'impresa sul mercato del lavoro. La competitività si traduce nel sostenere gli obiettivi strategici, perseguire la sostenibilità dei risultati nel lungo termine e tendere al giusto equilibrio tra le esigenze di unitarietà del Gruppo e di differenziazione dei diversi mercati di riferimento. Ne consegue un'architettura retributiva prioritariamente finalizzata a garantire il corretto bilanciamento della componente fissa e della componente variabile, di breve e di lungo termine, cui si affianca il sistema dei benefit e welfare, in ottica di Total Rewarding

Più in particolare, la componente fissa riflette l'ampiezza e la strategicità del ruolo ricoperto ed è ancorata all'andamento dei mercati riferimento.

La retribuzione variabile a breve termine (MBO) è invece finalizzata a rendere trasparente il legame tra riconoscimento economico e grado di raggiungimento degli obiettivi annuali. A tal fine gli obiettivi sono fissati con riferimento a indicatori di natura quali-quantitativa, rappresentativi e coerenti con le priorità strategiche e di piano industriale, misurati secondo criteri predefiniti e oggettivi. Nel 2015 il meccanismo di "cancello", è stato soglia di accesso ai soli obiettivi macro-aziendali: in caso di mancato raggiungimento dell'obiettivo "cancello", questo meccanismo non consentiva la maturazione del premio correlato al consuntivo dei restanti obiettivi macro-aziendali.

Nel 2016 il meccanismo è stato modificato nel suo funzionamento:

  • per l'Amministratore Delegato, il mancato raggiungimento del livello minimo dell'obiettivo gate comporterà una decurtazione del 50% del premio target su cui calcolare la valorizzazione dei restanti obiettivi;
  • per il Presidente, a partire dal 2016, il cancello viene previsto con lo stesso meccanismo dell'Amministratore Delegato;
  • per tutti gli altri destinatari, il cancello rimarrà condizione di accesso al conseguimento dei soli obiettivi macro-aziendali.

La componente variabile di lungo termine è finalizzata a promuovere l'allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti attraverso la partecipazione al rischio d'impresa; al riguardo si evidenzia che è stato adottato il piano di Stock Option 2014-2016 che ha interessato l'Amministratore Delegato, il Top Management e un bacino selezionato della dirigenza.

In un'ottica di Total Rewarding, ai tradizionali strumenti di tipo monetario, sono stati affiancati strumenti non monetari come benefit e welfare, finanziati attraverso lo spostamento di risorse economiche dalle componenti retributive monetarie e a parità di costo totale per l'Azienda.

In sede di nomina dell'Amministratore Delegato in carica, Flavio Cattaneo (30 marzo 2016), è stata decisa l'introduzione di una nuova misura premiale, aggiuntiva, volta a perseguire l'obiettivo di discontinuità e turnaround aziendale. Lo Special Award prevede, per l'Amministratore Delegato e per una parte di dirigenza da lui selezionata, che, a fronte dell'over-performance su alcuni kpi economicofinanziari definiti, venga maturato un premio costituito dall'80% in azioni e 20% in cash.

L'IMPEGNO DI FONDAZIONE TIM

Il primo semestre del 2016 è stato un periodo molto importante per FTIM, ricco di cambiamenti e di attività. Nel 2016 sono proseguite le "Lezioni sul progresso": un progetto che, attraverso 9 tappe (3 già realizzate nel 2015), ha l'obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura scientifica. L'idea di questo format è nata dalla volontà di dar vita ad un modo nuovo di parlare di scienza con uno stile più fruibile, contrapponendo la spiegazione tecnica di uno scienziato a quella più diretta di un personaggio lontano dal mondo accademico e capace di avvicinare temi e messaggi scientifici a un target giovanile. I temi delle lezioni sono scelti tra i più attuali, delicati e dibattuti in campo scientifico e tecnologico, in particolare per le 6 del 2016 sono stati i seguenti:

  • "La società dei Robot: nuovi amici o antichi schiavi?": i protagonisti di questa lezione sono stati Giorgio Metta, Direttore dell'iCub Facility all'Istituto italiano di Tecnologia di Genova e il cantautore Elio. Il tema discusso è stato l'interazione, in un prossimo futuro, tra uomo e robot, questi ultimi sempre più sofisticati negli aspetti cognitivi come in quelli emotivi.
  • "Sempre meglio! Come la genetica continua a migliorare la vita umana: a che prezzo?": Giuseppe Novelli, Rettore dell'Università Tor Vergata di Roma e genetista, e l'attrice Francesca Reggiani hanno dibattuto sulla genetica che, dopo avere sostanzialmente trasformato l'approccio alle malattie semplici, sta aiutando a comprendere l'ereditabilità delle malattie complesse. Nei prossimi anni queste conoscenze saranno destinate ad impattare sulla sanità pubblica, personalizzando la medicina, rendendo possibile l'identificazione delle suscettibilità genetiche individuali, disegnando farmaci su misura e fornendo indicazioni sugli stili di vita più appropriati.
  • "Tutti sani nel Futuro?": in questa lezione le opinioni di Luca Pani, medico specialista in psichiatria esperto di farmacologia e biologia molecolare, Direttore Generale dell'Agenzia Generale del Farmaco (AIFA) e Carlo Verdone, regista, attore, sceneggiatore affascinato dalla medicina. Luca Pani ha condotto il pubblico in un viaggio nella mente umana, descrivendo i meccanismi che gestiscono le emozioni, ma anche quelli che producono le ossessioni, insonnie e depressioni e le sostanze che aiutano a sopportarle.
  • "Emozioni e scelte: le basi biologiche del senso morale. Niente più scuse per i nostri errori": Pietro Pietrini, Direttore della scuola IMT Alti Studi Lucca e Professore ordinario di biochimica clinica e biologia molecolare clinica e l'attore Francesco Montanari hanno dibattuto sui cosiddetti "dilemmi morali". In questa lezione sono state spiegate le basi biologiche del senso morale, il legame delle scelte con la genetica e il significato del libero arbitrio.
  • "Il drone e la bici, muoversi a livelli: eviteremo gli incidenti?": Paolo Santi, ricercatore scientifico presso il Senseable City Lab del MIT e ricercatore capo presso l'Istituto di Informatica e Telematica del CNR, e Vittorio Brumotti, campione di guida "estrema" di bicicletta, hanno dato la loro visione di quelli che potrebbero essere i mezzi di trasporto del futuro, anche in ottica di riduzione degli incidenti stradali.
  • "Cellule staminali: cure o cloni?": Elena Cattaneo, farmacologa, biologa e senatrice della Repubblica Italiana e Virginia Raffaele, attrice, hanno dibattuto sulla ricerca in ambito cellule staminali, delineando uno scenario di possibile evoluzione degli studi e di impiego delle stesse.

Altri progetti

Dislessia 2.0 Soluzione Digitale

A inizio 2016 Fondazione TIM ha avviato il progetto Dislessia 2.0 Soluzione Digitale: un innovativo progetto digitale integrato per la realizzazione di strumenti tecnologici in risposta a specifiche esigenze per la dislessia, accessibili a famiglie, docenti, studenti e pediatri attraverso un portale unico.

Fondazione TIM è in prima linea sul tema della dislessia fin dal 2009 con un programma pluriennale, che ha permesso la realizzazione di protocolli di screening, campus informatici, libri digitali e la diffusione di un approccio più inclusivo nelle scuole.

Il progetto è costituito da tre iniziative, sviluppate da Fondazione TIM in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l'Associazione Italiana Dislessia (AID):

  • Smart@pp: attraverso il portale e un'apposita App, sviluppata dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l'Istituto di Scienze Applicate & Sistemi Intelligenti del CNR, le famiglie potranno effettuare uno screening ultra-precoce dei disturbi della comunicazione e sarà possibile, attraverso l'acquisizione di dati puntuali, individuare, secondo protocolli standard, i casi di bambini a rischio.
  • Dislessia Online: per i bambini in età scolare, ragazzi e adulti sarà possibile, sempre accedendo alla medesima piattaforma, effettuare una valutazione a distanza elaborata dall'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, un eventuale percorso di recupero on line per le difficoltà di lettura e una sessione finale con verifica dell'apprendimento.
  • Dislessia Amica: in continuità con gli interventi già effettuati in collaborazione con AID, saranno realizzate apposite sessioni di e-learning per i docenti e il personale scolastico, basate su un protocollo "standard" elaborato con il MIUR, che vedrà coinvolti il 30% circa degli istituti scolastici.

Oltre al tema specifico della dislessia, Fondazione TIM è fortemente impegnata nell'ambito più ampio dei disagi della comunicazione e del neurosviluppo. Nel corso del primo semestre 2016 sono stati presentati alla comunità i risultati di due importanti progetti per l'autismo: "SI DO RE MI", realizzato con l'ISTI1 CNR di Pisa, e "Tecnologia fa breccia", realizzato con l'associazione Una breccia nel muro. Di seguito si forniscono maggiori dettagli dei due progetti.

SI DO RE MI

L'autismo interessa in Italia un bambino su 150. La popolazione dei bambini in età compresa tra 1 e 12 anni è pari a oltre 6,2 milioni. La stima del numero di bambini interessati al progetto è quindi pari a oltre 41.000. Il progetto prevede la messa a punto di un sistema orientato, tramite l'utilizzo del cloud computing, al controllo di suoni e musica generati in maniera gestuale da bambini affetti da autismo. Il feedback acustico che si viene a creare ha l'obiettivo di enfatizzare e stimolare l'interazione con il mondo circostante. I dati relativi al movimento dei bambini che interagiscono con il sistema vengono monitorati in remoto da specialisti per analizzare l'andamento del disturbo.

Tecnologia fa breccia

E' stato realizzato un software per consentire ai genitori di inviare in tempo reale al centro di supervisione i dati relativi allo sviluppo del bambino autistico in ambiente naturale (casa, scuola, etc) allo scopo di facilitare e aumentare la comunicazione tra le famiglie di bambini affetti da autismo, i terapisti e i supervisori. E' stato, inoltre, realizzato un set di 80 App che integra il lavoro terapeutico svolto quotidianamente. L'uso delle App su tablet aumenta nei bambini autistici la motivazione verso l'apprendimento di alcune abilità tipicamente deficitarie nella sindrome (comunicazione, interazione sociale, sfera di interessi). I dati raccolti vengono analizzati e utilizzati per affinare il trattamento terapeutico del singolo bambino, offrendo loro stimoli individualizzati sempre più efficaci.

Nel primo semestre, inoltre, nell'area istruzione si sono conclusi due importanti progetti: Curriculum Mapping e I linguaggi della contemporaneità.

Il progetto Curriculum Mapping prevede la realizzazione di una piattaforma per la mappatura dei corsi di studio: uno strumento utile per facilitare la condivisione dei programmi tra docenti della stessa disciplina e tra scuole dello stesso network educativo, la loro supervisione da parte dei coordinatori

1 Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione.

didattici, la fruizione ordinata e integrata dei contenuti didattici digitali da parte degli studenti, oltre al monitoraggio, aggiornamento e adattamento dell'andamento della programmazione disciplinare in tempo reale.

Mappare il curriculum significa rendere intelligibile, condivisibile e trasparente il curriculum scolastico e le sue componenti.

Con Curriculum Mapping possono essere visualizzati in modo sinottico i valori educativi fondamentali della scuola, le competenze di riferimento e la loro applicazione nei diversi assi culturali e livelli o gradi di scuola, la programmazione annuale per ogni anno e ciclo scolastico, la strutturazione delle unità formative della programmazione. Nato come approccio innovativo negli USA dove è largamente diffuso, Curriculum Mapping si sposa con la programmazione per competenze avviata nelle scuole italiane ed europee.

Il progetto I linguaggi della contemporaneità ha l'obiettivo principale di rinvigorire e aggiornare la didattica della storia contemporanea nelle scuole superiori, oltrepassando i limiti del binomio manualelezione frontale attraverso un'appropriata integrazione delle strategie narrative tratte da fonti televisive, cinematografiche, teatrali, fotografia, letterarie.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2016 DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

INDICE

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2016 DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
_____
77
Conto economico separato consolidato
______
79
Conto economico complessivo consolidato
_________
80
Movimenti del patrimonio netto consolidato
________
81
Rendiconto finanziario consolidato
__________
82
Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale _______ 84
Nota 2 Principi contabili _____________ 88
Nota 3 Area di consolidamento _____________ 92
Nota 4 Avviamento ___________ 94
Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita _______ 96
Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria) _____ 97
Nota 7 Partecipazioni _________ 99
Nota 8 Attività finanziarie (non correnti e correnti)_________ 100
Nota 9 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti _____ 102
Nota 10 Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute _______ 104
Nota 11 Patrimonio netto___________ 107
Nota 12 Passività finanziarie (non correnti e correnti) ______ 109
Nota 13 Indebitamento finanziario netto __________ 117
Nota 14 Strumenti derivati _________ 118
Nota 15 Informazioni integrative su strumenti finanziari __________ 119
Nota 16 Fondi relativi al personale _________ 121
Nota 17 Fondi per rischi e oneri ___________ 122
Nota 18 Debiti commerciali, vari e altre passività correnti ________ 123
Nota 19 Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie ______ 124
Nota 20 Proventi finanziari e Oneri finanziari _______ 131
Nota 21 Utile (perdita) del periodo _________ 134
Nota 22 Risultato per azione ________ 135
Nota 23 Informativa per settore operativo _________ 138
Nota 24 Operazioni con parti correlate ____________ 143
Nota 25 Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale ________ 156
Nota 26 Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti __________ 158
Nota 27 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali _____ 160
Nota 28 Altre informazioni __________ 161
Nota 29 Eventi successivi al 30 giugno 2016 ______ 163
Nota 30 Le imprese del Gruppo Telecom Italia ___________ 165

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Attività

(milioni di euro) note 30.6.2016 di cui con
parti
correlate
31.12.2015 di cui con
parti
correlate
1.1.2015 di cui con
parti
correlate
Rivisto Rivisto
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 4) 29.566 29.383 29.943
Attività immateriali a vita utile definita 5) 6.777 6.480 6.827
36.343 35.863 36.770
Attività materiali 6)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.211 12.659 12.544
Beni in locazione finanziaria 2.298 2.208 843
15.509 14.867 13.387
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint
Ventures valutate con il metodo del
patrimonio netto
7) 39 41 36
Altre partecipazioni 7) 38 45 43
Attività finanziarie non correnti 8) 3.129 601 2.989 549 2.445 374
Crediti vari e altre attività non correnti 2.048 1.778 1.614
Attività per imposte anticipate 735 853 1.118
5.989 5.706 5.256
Totale Attività non correnti (a) 57.841 56.436 55.413
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 294 254 313
Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti 9) 5.683 140 5.112 137 5.617 152
Crediti per imposte sul reddito 69 163 101
Attività finanziarie correnti 8)
Titoli diversi dalle partecipazioni,
crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
1.330 65 1.840 63 1.611 66
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti 2.707 255 3.559 72 4.812 174
4.037 320 5.399 135 6.423 240
Sub-totale Attività correnti 10.083 10.928 12.454
Attività cessate/ Attività non correnti
destinate ad essere cedute
10)
di natura finanziaria 227 165
di natura non finanziaria 3.677 23 3.564 19
3.904 3.729
Totale Attività correnti (b) 10.083 14.832 16.183
Totale Attività (a+b) 67.924 71.268 71.596

Patrimonio netto e Passività

(milioni di euro) note 30.6.2016 di cui con
parti
correlate
31.12.2015
Rivisto
di cui con
parti
correlate
1.1.2015
Rivisto
di cui con
parti
correlate
Patrimonio netto 11)
Capitale emesso 10.740 10.740 10.723
meno: Azioni proprie (90) (90) (89)
Capitale 10.650 10.650 10.634
Riserva da sovrapprezzo azioni 1.731 1.731 1.725
Altre riserve e utili (perdite) accumulati,
incluso l'utile (perdita) del periodo
6.725 5.173 5.709
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della
Controllante
19.106 17.554 18.068
Patrimonio netto attribuibile alle
partecipazioni di minoranza
2.221 3.695 3.516
Totale Patrimonio netto (c) 21.327 21.249 21.584
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 12) 31.027 1.047 30.518 937 32.325 469
Fondi relativi al personale 16) 1.580 1.420 1.056
Fondo imposte differite 434 323 438
Fondi per rischi e oneri 17) 569 551 720
Debiti vari e altre passività non correnti 1.207 1.110 697 1
Totale Passività non correnti (d) 34.817 33.922 35.236
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 12) 4.209 70 6.224 168 4.686 107
Debiti commerciali, vari e altre passività
correnti
18) 7.445 204 7.882 217 8.536 213
Debiti per imposte sul reddito 126 110 36
Sub-totale Passività correnti 11.780 14.216 13.258
Passività direttamente correlate ad
Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
10)
di natura finanziaria 348 43
di natura non finanziaria 1.533 16 1.475 16
1.881 1.518
Totale Passività correnti (e) 11.780 16.097 14.776
Totale Passività (f=d+e) 46.597 50.019 50.012
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 67.924 71.268 71.596

CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

note 1° Semestre di cui 1° Semestre di cui
(milioni di euro) 2016 con parti 2015 con parti
correlate Rivisto correlate
Ricavi 9.096 164 10.101 234
Altri proventi 107 2 131
Totale ricavi e proventi operativi 9.203 10.232
Acquisti di materie e servizi (3.783) (110) (4.372) (143)
Costi del personale (1.551) (66) (1.705) (54)
Altri costi operativi (501) (888)
Variazione delle rimanenze 33 58
Attività realizzate internamente 325 314
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
3.726 3.639
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 26) (91) (399)
Ammortamenti (2.047) (2.130)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
13 279
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti (5)
Risultato operativo (EBIT) 1.687 1.788
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 26) (82) (122)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese
collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del
patrimonio netto
(2)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 7 4
Proventi finanziari 20) 2.012 60 1.581 72
Oneri finanziari 20) (2.157) (67) (3.063) (47)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
1.547 310
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 26) (93) (139)
Imposte sul reddito (489) (195)
Utile (perdita) derivante dalle attività in
funzionamento
1.058 115
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
10) 47 9 330 39
Utile (perdita) del periodo 21) 1.105 445
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 26) (78) (111)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 1.018 33
Partecipazioni di minoranza 87 412
(euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Rivisto
Risultato per azione:
Risultato per azione (Base) 22)
Risultato per azione (Base)
22)
Azione ordinaria 0,05 0,00
Azione di risparmio 0,06 0,00
di cui:
da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante
azione ordinaria 0,05 0,00
azione di risparmio 0,06 0,00
Risultato per azione (Diluito)
Azione ordinaria 0,03 0,00
Azione di risparmio 0,04 0,00
di cui:
da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante
azione ordinaria 0,03 0,00
azione di risparmio 0,04 0,00

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Nota 11

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Rivisto
Utile (perdita) del periodo (a) 1.105 445
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali (118) 56
Effetto fiscale 32 (15)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
(b) (86) 41
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(c)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(d=b+c) (86) 41
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 76 (21)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (69) (63)
Effetto fiscale (4) 18
(e) 3 (66)
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (327) 1.168
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 245 (812)
Effetto fiscale (2) (98)
(f) (84) 258
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere 618 (380)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
304 (1)
Effetto fiscale
(g) 922 (381)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(h)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(i=e+f+g+h) 841 (189)
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (k=d+i) 755 (148)
Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) 1.860 297
Attribuibile a:
Soci della Controllante 1.726 (13)
Partecipazioni di minoranza 134 310

MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Movimenti dal 1° gennaio 2015 al 30 giugno 2015

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2014 10.634 1.725 75 (637) (350) (96) 6.794 18.145 3.554 21.699
(77) (115)
Saldo rettificato al 31
dicembre 2014
10.634 1.725 75 (637) (322) (96) 6.689 18.068 3.516 21.584
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
(166) (250)
(13) 297
253 762
186 186
17 17
(1) (4)
Saldo al 30 giugno 2015 10.634 1.725 9 (379) (601) (55) 7.011 18.344 4.248 22.592

Movimenti dal 1° gennaio 2016 al 30 giugno 2016 Nota 11

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Totale Patrimonio
netto
attribuibile
alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2015 10.650 1.731 32 (249) (1.459) (87) 6.992 17.610 3.723 21.333
(56) (84)
Saldo rettificato al 31
dicembre 2015
10.650 1.731 32 (249) (1.413) (87) 6.890 17.554 3.695 21.249
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
(166) (192)
1.726 1.860
(1.582)
3 3
(11) (11)
Saldo al 30 giugno 2016 10.650 1.731 35 (333) (538) (173) 7.734 19.106 2.221 21.327

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) note 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Rivisto
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.058 115
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.047 2.130
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) 5 4
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 257 3
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(13) (279)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
2
Variazione dei fondi relativi al personale 40 19
Variazione delle rimanenze (40) (54)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (130) (128)
Variazione dei debiti commerciali (141) (564)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 95 132
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività (687) 390
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) 2.493 1.768
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali 5) (709) (879)
Acquisti di attività materiali 6) (1.397) (2.251)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (*) (2.106) (3.130)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (371) 637
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.477) (2.493)
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
(6)
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (3) (24)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie 364 (639)
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di
rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
492
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali
e di altre attività non correnti
29 595
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) (1.601) (2.561)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (262) 696
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 2.061 3.325
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (3.094) (3.931)
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 186
Dividendi pagati (*) (227) (204)
Variazioni di possesso in imprese controllate 784
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) (1.522) 856
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non 10)
correnti destinate ad essere cedute (d) (45) 21
Flusso monetario complessivo
(e=a+b+c+d)
(675) 84
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) 3.216 4.910
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g) 159 (106)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
(h=e+f+g)
2.700 4.888
(*) di cui verso parti correlate
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza 63 69
Dividendi pagati

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Rivisto
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (104) (33)
Interessi pagati (1.327) (1.485)
Interessi incassati 516 573
Dividendi incassati 7 2

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Rivisto
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.559 4.812
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (441) (19)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute 98 117
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
3.216 4.910
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 2.707 4.752
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (7) (2)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute 138
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
2.700 4.888

NOTA 1 FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FORMA E CONTENUTO

Telecom Italia (la "Capogruppo") e le sue società controllate formano il "Gruppo Telecom Italia" o il "Gruppo". Telecom Italia è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

La sede legale della Capogruppo Telecom Italia è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.

La durata di Telecom Italia S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.

Il Gruppo Telecom Italia opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.

Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.

In particolare, il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia redatto per l'esercizio 2015.

Per ragioni di confronto sono stati presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2015 nonché i dati di conto economico separato consolidato, di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato del primo semestre 2015.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).

La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2016.

CORREZIONE DI ERRORI

Nell'ambito della Business Unit Brasile il Management di Tim Brasil ha recentemente individuato una errata contabilizzazione, effettuata negli esercizi precedenti, relativamente al riconoscimento dei ricavi da servizi derivanti dalla cessione di traffico prepagato.

Tale errata contabilizzazione, che trae origine dal modello di business adottato in Brasile sul traffico prepagato in esercizi non recenti, ha comportato una anticipazione temporale nel riconoscimento dei ricavi e la conseguente sottostima della passività per traffico prepagato e non ancora consumato; non ha invece avuto alcun impatto né in termini di Posizione finanziaria netta né sulla Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti.

Così come previsto dallo IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori), nel valutare la significatività dell'errore ai fini della relativa rappresentazione in bilancio, si è anche fatto riferimento alla normativa contabile statunitense e alle relative guidance.

In particolare, sulla base di questa analisi l'impatto dell'errore è stato valutato non significativo sui singoli conti economici consolidati degli esercizi 2015, 2014 e 2013, mentre la correzione dell'errore cumulato al 31 dicembre 2015 avrebbe potuto avere un impatto significativo sul conto economico consolidato dell'intero esercizio 2016, se riflessa integralmente a carico di tale esercizio.

Alla luce di quanto sopra, e ai fini della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016, si è provveduto alla revisione dei dati comparativi al 31 dicembre 2015 e per il primo semestre 2015, ivi compresa l'informativa per

settore operativo. Inoltre, così come previsto dallo IAS 1 e dallo IAS 8 è presentata anche la situazione patrimonialefinanziaria consolidata al 1° gennaio 2015.

Sono di seguito dettagliati i principali impatti economico finanziari derivanti dalla correzione degli errori:

Conto economico separato consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre Rettifiche 1° Semestre
2015 2015
Storico Rivisto
(a) (b) (a+b)
Ricavi 10.097 4 10.101
Acquisti di materie e servizi (4.374) 2 (4.372)
Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e
ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
3.633 6 3.639
Risultato operativo (EBIT) 1.782 6 1.788
Proventi finanziari 1.579 2 1.581
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
302 8 310
Imposte sul reddito (193) (2) (195)
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 109 6 115
Utile (perdita) del periodo 439 6 445
Attribuibile a:
Soci della Controllante 29 4 33
Partecipazioni di minoranza 410 2 412

Risultato per azione

La revisione dei valori dei periodi comparativi posti a confronto non ha comportato effetti sul risultato per azione, base e diluito.

Conto economico complessivo consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre Rettifiche 1° Semestre
2015 2015
Storico Rivisto
(a) (b) (a+b)
Utile (perdita) del periodo 439 6 445
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (389) 9 (380)
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
(1) (1)
Effetto fiscale
Utile (perdita) complessivo del periodo 282 15 297
Attribuibile a:
Soci della Controllante (23) 10 (13)
Partecipazioni di minoranza 305 5 310

Prospetto della situazione patrimoniale–finanziaria consolidata

(milioni di euro) 31.12.2015 31.12.2015 1.1.2015 1.1.2015
Storico Rettifiche Rivisto Storico Rettifiche Rivisto
(a) (b) (a+b) (a) (b) (a+b)
Attività
Attività non correnti
Crediti vari e altre attività non correnti 1.744 34 1.778 1.571 43 1.614
Attività correnti
Crediti commerciali, vari e altre attività
correnti 5.110 2 5.112 5.615 2 5.617
Totale Attività 71.232 36 71.268 71.551 45 71.596
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci
della Controllante 17.610 (56) 17.554 18.145 (77) 18.068
Patrimonio netto attribuibile alle
partecipazioni di minoranza 3.723 (28) 3.695 3.554 (38) 3.516
Totale Patrimonio netto 21.333 (84) 21.249 21.699 (115) 21.584
Passività correnti
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti 7.762 120 7.882 8.376 160 8.536
Totale Patrimonio netto e passività 71.232 36 71.268 71.551 45 71.596

L'incremento della voce "Debiti commerciali, vari e altre passività correnti" è principalmente attribuibile alla maggiore passività per traffico prepagato e non ancora consumato iscritta per correggere l'errore conseguente al riconoscimento anticipato di detto traffico tra i ricavi. Inoltre, si è tenuto conto delle connesse variazioni delle imposte indirette e dirette e sono stati rideterminati anche i costi per provvigioni e i relativi debiti.

Rendiconto finanziario consolidato

La revisione dei valori dei periodi comparativi posti a confronto non ha comportato effetti sul "Flusso monetario complessivo" del rendiconto finanziario del Gruppo Telecom Italia e in particolare sul "Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative".

SCHEMI DI BILANCIO

Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stata predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il Conto economico separato consolidato è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business del Gruppo, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con la prassi del settore industriale di riferimento. Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti). In particolare, Telecom Italia utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni

interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit). L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+ Oneri finanziari
- Proventi finanziari
+/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto
EBIT- Risultato Operativo
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+ Ammortamenti
  • il Conto economico complessivo consolidato comprende, oltre all'utile (perdita) del periodo, come da Conto economico separato consolidato, le altre variazioni dei movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il Rendiconto finanziario consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto finanziario).

Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico separato consolidato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (operazioni non ricorrenti) sono specificatamente identificati ed i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono evidenziati separatamente, quando significativi. In particolare, tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono inclusi, a titolo non esaustivo: proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili, impianti e macchinari, di rami d'azienda e di partecipazioni; oneri derivanti da processi/progetti di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale anche connessi ad operazioni societarie (fusioni, scissioni, ecc.); oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a correlate passività; altri accantonamenti a fondi rischi e oneri e relativi storni; oneri per definizioni in via transattiva di contenziosi; impairment losses sull'avviamento e/o su altre attività immateriali e materiali.

Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti di bilancio consolidato gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.

INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

Un settore operativo è una componente di una entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità (per Telecom Italia il Consiglio di Amministrazione) ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • per la quale sono disponibili informazioni economico-patrimoniali separate.

In particolare, i settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).

Il gruppo Sofora - Telecom Argentina, ceduto in data 8 marzo 2016, è iscritto tra le Discontinued operations.

Il termine "settore operativo" è da intendersi come sinonimo di "business unit".

I settori operativi del Gruppo Telecom Italia sono i seguenti:

• Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) ed altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (International wholesale), le attività di Olivetti (prodotti e servizi per l'Information Technology) nonché INWIT S.p.A. (società operante nel business delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche) e le strutture di supporto al settore Domestic.

A partire dal 1° gennaio 2016, a seguito della mutata missione operativa di Persidera, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic. Per ulteriori dettagli si fa rimando al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo Telecom Italia – Business Unit Domestic" della Relazione intermedia sulla gestione;

  • Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni mobili (Tim Celular) e fisse (Tim Celular e Intelig) in Brasile;
  • Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al "core business" del Gruppo Telecom Italia.

NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI

CONTINUITÀ AZIENDALE

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che Telecom Italia continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).

In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:

  • i principali rischi e incertezze (per la maggior parte di natura esogena) a cui il Gruppo e le varie attività del Gruppo Telecom Italia sono esposti:
  • i mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato italiano, europeo e brasiliano nonché la volatilità dei mercati finanziari della "zona Euro" anche all'esito del referendum su "Brexit" nel Regno Unito;
  • le variazioni delle condizioni di business anche in relazione alle dinamiche competitive;
  • i mutamenti delle norme legislative e regolatorie (variazioni dei prezzi e delle tariffe o decisioni che possano condizionare le scelte tecnologiche);
  • gli esiti di controversie e contenziosi con autorità regolatorie, concorrenti ed altri soggetti;
  • i rischi finanziari (andamento dei tassi di interesse e/o dei tassi di cambio, variazioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating);
  • il mix considerato ottimale tra capitale di rischio e capitale di debito nonché la politica di remunerazione del capitale di rischio, così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015 nel paragrafo "Informativa sul capitale" nell'ambito della Nota "Patrimonio netto";
  • la politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, rischio di credito e rischio di liquidità) così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015 nella Nota "Gestione dei rischi finanziari".

Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene, allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.

CRITERI CONTABILI E PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015, ai quali si rimanda, fatta eccezione per:

  • l'utilizzo dei nuovi Principi / Interpretazioni adottati dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2016 e più avanti descritti;
  • gli adattamenti richiesti dalla natura delle rilevazioni semestrali.

Inoltre in sede di bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate e classificate a rettifica del "Fondo imposte differite"; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".

USO DI STIME CONTABILI

La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.

Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2015.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI RECEPITI DALLA UE E IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2016

Ai sensi dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2016.

• Modifiche all'IFRS 11 (Accordi a Controllo Congiunto): Contabilizzazione dell'acquisizione di partecipazioni in Attività a Controllo Congiunto

In data 24 novembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2173 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, all'IFRS 11 (Accordi a Controllo Congiunto). L'IFRS 11 disciplina la contabilizzazione delle partecipazioni in Joint Ventures e in Joint Operation. Le modifiche in oggetto aggiungono nuove linee guida su come contabilizzare l'acquisizione di una partecipazione in una Joint Operation che costituisce un business (come definito nell'IFRS 3 – Aggregazioni Aziendali).

Le modifiche in oggetto specificano il trattamento contabile appropriato per tali acquisizioni. L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016.

• Modifiche allo IAS 16 (Immobili, Impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività Immateriali)

In data 2 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2231 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 16 (Immobili, impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività immateriali).

Sia lo IAS 16 che lo IAS 38 prevedono come principio base per l'ammortamento il consumo atteso dei benefici economici futuri di un asset.

La modifica chiarisce che è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016.

• Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2012–2014)

In data 15 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2343 che ha recepito a livello comunitario una raccolta di miglioramenti agli IFRS per il ciclo 2012–2014; per quanto riguarda dette modifiche si segnala:

  • IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate: dette modifiche riguardano i cambiamenti nei metodi di dismissione (da piano di vendita a piano di distribuzione ai soci e viceversa);
  • IFRS 7 Strumenti finanziari informazioni integrative: dette modifiche riguardano la disclosure sui contratti di servicing, in termini di continuing involvement, e l'applicabilità della disclosure prevista dall'IFRS 7 in tema di compensazione tra attività e passività finanziarie ai bilanci infrannuali;
  • IAS 19 Benefici per i dipendenti: oggetto dell'emendamento è il tasso di sconto (con riferimento all'area di mercato);
  • IAS 34 Bilanci intermedi: la modifica chiarisce come le informazioni incluse nel bilancio infrannuale possano essere integrate da altre informazioni disponibili anche contenute in altre sezioni dell'Interim Report (ad es. Relazione intermedia sulla gestione) attraverso la tecnica dell'incorporazione mediante riferimento.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016.

• Modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio) – Iniziativa di informativa

In data 18 dicembre 2015 è stato emesso il regolamento UE n. 2015/2406 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio) - Iniziativa di informativa. In particolare, le modifiche, che sono parte di una più ampia iniziativa di miglioramento della presentazione e della disclosure di bilancio, includono aggiornamenti nelle seguenti aree:

  • materialità: viene precisato che il concetto di materialità si applica al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni immateriali può inficiare l'utilità dell'informativa finanziaria;
  • disaggregazione e subtotali: viene chiarito che le specifiche voci di Conto economico separato, di Conto economico complessivo e della situazione patrimoniale e finanziaria possono essere disaggregate. Sono introdotti, inoltre, nuovi requisiti per l'utilizzo dei subtotali;
  • struttura delle note: viene precisato che le società hanno un certo grado di flessibilità circa l'ordine di presentazione delle note di bilancio. Nello stabilire tale ordine, la società deve tenere conto dei requisiti della comprensibilità e della comparabilità del bilancio;
  • partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto: la quota delle Altre componenti del conto economico complessivo relativa alle partecipazioni in collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto deve essere suddivisa tra la parte riclassificabile e quella non riclassificabile a Conto economico separato.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato alcun effetto sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI RECEPITI DALLA UE MA NON ANCORA IN VIGORE

Non esistono principi IFRS recepiti dalla UE ma non ancora in vigore.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB E NON ANCORA RECEPITI DALLA UE

Alla data di redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, i seguenti nuovi Principi/Interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora stati recepiti dalla UE.

Applicazione
obbligatoria
a partire dal
Modifiche allo IAS 12 (Imposte sul reddito) – Rilevazione di attività per imposte anticipate su
perdite non realizzate
1/1/2017
Modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario) - Disclosure Initiative 1/1/2017
IFRS 9 (Strumenti finanziari) 1/1/2018
IFRS 15 (Revenue from Contracts with Customers, incluse le relative modifiche) 1/1/2018
IFRS 16 (Leasing) 1/1/2019
Modifiche all'IFRS 10 (Bilancio Consolidato) e allo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate
e joint venture): Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata/joint
venture
Applicazione differita a
data da definire
Chiarimenti all'IFRS 15 (Revenue from Contracts with Customers) 1/1/2018
Modifiche all'IFRS 2 (Classificazione e valutazione dei pagamenti basati su azioni) 1/1/2018

Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti da dette modifiche sono in corso di valutazione.

NOTA 3 AREA DI CONSOLIDAMENTO

Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 giugno 2016, rispetto al 31 dicembre 2015, sono di seguito elencate.

Attività in funzionamento:

Società controllate entrate /oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento:

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Entrate:
GESTIONE DUE S.r.l. Nuova acquisizione Domestic Gennaio 2016
GESTIONE IMMOBILI S.r.l. Nuova acquisizione Domestic Gennaio 2016
REVI IMMOBILI S.r.l. Nuova acquisizione Domestic Gennaio 2016
Fusione:
TELECOM ITALIA DIGITAL SOLUTIONS S.p.A. Fusa in Olivetti S.p.A. Domestic Gennaio 2016
EMSA SERVIZI S.p.A. Fusa in Telecom Italia S.p.A. Domestic Aprile 2016
OFI CONSULTING S.r.l Fusa in Telecom Italia S.p.A. Domestic Aprile 2016

Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute:

Società uscite dal perimetro di consolidamento, già classificate come Discontinued Operations

Società Mese
Uscite:
MICRO SISTEMAS S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
NORTEL INVERSORA S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
NUCLEO S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
PERSONAL ENVIOS S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
SOFORA TELECOMUNICACIONES S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
TELECOM ARGENTINA S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
TELECOM ARGENTINA USA Inc. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016
TELECOM PERSONAL S.A. Ceduta Gruppo Sofora – Telecom Argentina Marzo 2016

Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 giugno 2016 rispetto al 30 giugno 2015 sono di seguito elencate.

Società controllate entrate /oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Entrate:
ALFABOOK S.r.l. Nuova acquisizione Domestic Luglio 2015
TIM CARING S.r.l. Nuova costituzione Domestic Luglio 2015
TIM REAL ESTATE S.r.l. Nuova costituzione Domestic Novembre 2015
Fusione:
TELECOM ITALIA MEDIA S.p.A. Fusa in Telecom Italia S.p.A. Domestic Settembre 2015

Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo Telecom Italia, è così ripartito:

30.6.2016
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 26 50 76
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 18 - 18
Totale imprese 45 50 95
31.12.2015
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale(*) 26 58 84
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 18 - 18
Totale imprese 45 58 103
30.6.2015
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale(*) 24 58 82
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 18 - 18
Totale imprese 43 58 101

NOTA 4 AVVIAMENTO

Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi sei mesi del 2016:

(milioni di euro) 31.12.2015 30.6.2016
28.447 29 8 28.484
907 175 1.082
29 (29)
Totale 29.383 8 175 29.566

In particolare si evidenzia quanto segue:

  • la riclassifica del valore dell'avviamento precedentemente attribuito alla Business Unit Media per 29 milioni di euro è conseguenza della ridefinizione delle Business Unit del Gruppo come illustrato nella Nota "Informativa per settore operativo";
  • l'incremento relativo alla Business Unit Domestic è conseguenza dell'iscrizione dell'avviamento, pari a 7,8 milioni di euro, derivante dall'acquisizione del controllo (100%) di Revi Immobili S.r.l., Gestione Immobili S.r.l. e Gestione Due S.r.l., acquistate da INWIT S.p.A. nel corso del mese di gennaio 2016 per un corrispettivo di 8,3 milioni di euro. A fronte di tali acquisizioni sono stati iscritti avviamenti provvisori, così come consentito dall'IFRS 3.

Con riferimento all'acquisizione della società Alfabook avvenuta il 1° luglio 2015, si segnala che l'avviamento provvisoriamente iscritto nel 2015 e pari a 4 milioni di euro è stato confermato a seguito del completamento del processo di allocazione del prezzo previsto dall'IFRS 3.

L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.

Al 30 giugno 2016 la capitalizzazione di borsa di Telecom Italia risultava inferiore al valore di Patrimonio Netto; il Gruppo ha pertanto effettuato per la Cash Generating Unit Core Domestic l'esercizio di Impairment test. Tale processo non ha evidenziato alcuna perdita per riduzione di valore, in quanto la stima del valore recuperabile della CGU è risultata superiore al rispettivo valore di carico.

Con riferimento alle altre Cash Generating Unit, al 30 giugno 2016 non sono stati individuati eventi che possano determinare variazioni significative rispetto al loro valore recuperabile definito in sede di bilancio annuale al 31 dicembre 2015; non si è quindi ritenuto necessario effettuare un nuovo impairment test.

La configurazione di valore utilizzata per determinare il valore recuperabile della CGU Core Domestic è il valore d'uso. La stima del valore recuperabile è stata effettuata in continuità di metodo rispetto al precedente impairment test annuale a dicembre 2015, aggiornando i relativi input (flussi di risultato al 30 giugno 2016, costo del capitale, saggio di crescita a lungo termine, tasso di investimento). I flussi di previsione analitica hanno coperto il periodo secondo semestre 2016-2020 e sono basati su Budget 2016, Piano 2017-2018 ed estrapolazione di dati per 2019-2020. Inoltre in sede di stima dei valori d'uso i dati del piano sono rettificati, secondo il c.d. approccio dei flussi finanziari attesi, sulla base delle informazioni ragionevolmente disponibili, ove peggiorative, al fine di attribuire maggior peso a parametri osservabili e a evidenze provenienti dall'esterno che si ritengono rilevanti nella prospettiva dell'operatore di mercato.

Il costo del capitale utilizzato per lo sconto dei flussi finanziari previsionali nelle stime di valore d'uso è stato definito come segue:

  • è stato stimato con il modello denominato CAPM Capital Asset Pricing Model, che costituisce un criterio applicativo di generale accettazione richiamato dal principio contabile IAS 36;
  • riflette le stime correnti del mercato circa il valore temporale del denaro e i rischi specifici dei gruppi di attività; include premi di rendimento appropriati per il rischio paese;
  • è stato calcolato utilizzando parametri comparativi di mercato per stimare il "coefficiente Beta" e il coefficiente di ponderazione delle componenti del capitale proprio e del capitale di debito.

Si riportano nel seguito il costo medio ponderato del capitale utilizzato per lo sconto dei flussi finanziari previsionali (c.d. tasso WACC), il tasso equivalente al lordo dell'effetto fiscale, il tasso di crescita utilizzato per la stima del valore residuo dopo il periodo di previsione esplicita (c.d. tassi g) ed infine il tasso di capitalizzazione implicito che risulta dalla differenza tra il costo del capitale, al netto delle imposte, e il tasso di crescita g.

PARAMETRI RILEVANTI AI FINI DELLE STIME DI VALORE D'USO

WACC 6,6%
WACC prima delle imposte 8,8%
Tasso di crescita oltre il periodo esplicito (g) 0,5%
Tasso di capitalizzazione (WACC-g) 8,3%
Investimenti/Ricavi, % in perpetuo 19%

Il tasso di crescita nel valore terminale "g" si colloca all'interno dell'intervallo dei tassi di crescita applicati dagli analisti che seguono il titolo Telecom Italia. Il livello di investimenti necessari a sostenere lo sviluppo perpetuo dei flussi finanziari nel periodo successivo a quello di previsione esplicita è stato desunto dal mercato.

La differenza fra il valore d'uso e il valore netto contabile si conferma in linea con quanto indicato in sede di Bilancio 2015 e pertanto maggiore di 4 miliardi di euro.

In sede di stima del valore d'uso si sono svolte analisi di simulazione dei risultati al variare dei parametri di tasso rilevanti. Nel seguito si riportano i parametri che rendono, se singolarmente considerati, il valore recuperabile delle attività della CGU Core Domestic uguale al valore netto contabile.

PARAMETRI CHE RENDONO IL VALORE D'USO PARI AL VALORE CONTABILE

WACC prima delle imposte 9,5%
Tasso di capitalizzazione (WACC-g) 9,0%
Investimenti/Ricavi, % in perpetuo 22%

NOTA 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 297 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2015 30.6.2016
2.070 315 7 (597) 160 286 2.241
2.829 23 (192) 63 240 2.963
83 52 (54) 3 3 87
1.498 312 (1) 166 34 (523) 1.486
Totale 6.480 702 7 (843) (1) 392 34 6 6.777

Gli investimenti dei primi sei mesi del 2016 comprendono 147 milioni di euro di attività realizzate internamente (149 milioni di euro nei primi sei mesi del 2015).

Le variazioni di contratti di leasing finanziari sono integralmente riferite alla Business Unit Brasile.

I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 giugno 2016 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso a tempo indeterminato e si riferiscono prevalentemente a Telecom Italia S.p.A. (1.216 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (988 milioni di euro).

Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 giugno 2016 si riferiscono principalmente:

  • al costo residuo delle licenze di telefonia e diritti assimilabili (2.126 milioni di euro per Telecom Italia S.p.A., 414 milioni di euro per la Business Unit Brasile); rispetto al 31 dicembre 2015 aumentano principalmente a seguito dell'entrata in esercizio dei diritti d'uso delle frequenze nella banda L (1452-1492 MHz) per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche, assegnati in via definitiva a Telecom Italia S.p.A. nel mese di dicembre 2015, a seguito della partecipazione alla gara indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico;
  • agli Indefeasible Rights of Use IRU (300 milioni di euro) che si riferiscono principalmente alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle (International Wholesale);
  • alle frequenze televisive della società Persidera (Domestic Core) per 123 milioni di euro.

Le altre attività immateriali a vita utile definita al 30 giugno 2016 comprendono essenzialmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs - SAC) pari a 73 milioni di euro (57 milioni di euro riferiti alla Capogruppo e 16 milioni di euro alla Business Unit Brasile) rappresentati, principalmente, dalle provvigioni alla rete di vendita per alcune offerte commerciali che vincolano il cliente per un periodo determinato.

Le attività immateriali in corso e acconti diminuiscono, prevalentemente a seguito del citato avvio in esercizio dei diritti d'uso delle frequenze nella banda L (1452-1492 MHz).

Si rammenta che la voce accoglie l'ammontare del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz, acquisito nel 2014 dal gruppo Tim Brasil per complessivi 2,9 miliardi di reais. Poiché il periodo di tempo necessario affinché i beni risultino pronti per l'uso è superiore ai 12 mesi, anche nel primo semestre 2016 sono stati capitalizzati i relativi oneri finanziari, pari a 34 milioni di euro, in quanto direttamente imputabili all'acquisizione stessa. Il tasso d'interesse annuo utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari in reais è pari al 13,30%. Gli oneri finanziari capitalizzati sono stati portati a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari - Interessi passivi a banche".

NOTA 6 ATTIVITÀ MATERIALI (DI PROPRIETÀ E IN LOCAZIONE FINANZIARIA)

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÀ

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 552 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2015 30.6.2016
171 16 2 10 199
444 79 (24) 3 22 524
10.909 771 (1.023) (7) 360 346 11.356
41 4 (8) 2 39
378 18 (74) (2) 22 44 386
716 377 (5) (1) 26 (406) 707
Totale 12.659 1.265 (1.129) (5) (10) 413 18 13.211

Gli investimenti dei primi sei mesi del 2016 comprendono 178 milioni di euro di attività realizzate internamente (165 milioni di euro nei primi sei mesi del 2015).

Con riferimento al Progetto Immobiliare avviato a fine 2014, nel corso del primo semestre 2016 sono stati acquistati due ulteriori immobili e relativi terreni, precedentemente oggetto di contratti di locazione finanziaria, per un esborso complessivo di 114 milioni di euro; l'acquisizione in proprietà ha determinato investimenti alla voce "Fabbricati civili e industriali" per 77 milioni di euro e alla voce "Terreni" per 13 milioni di euro. In aggiunta, la colonna "Altre variazioni" accoglie, per 25 milioni di euro, la riclassifica del valore residuo di detti immobili e delle relative migliorie apportate, dai beni in locazione finanziaria.

BENI IN LOCAZIONE FINANZIARIA

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 90 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2015 30.6.2016
16 16
1.880 7 32 (62) (15) 1.842
284 18 (8) 57 351
7 66 (5) 1 69
21 9 (10) 20
Totale 2.208 16 116 (75) 57 (24) 2.298

Gli investimenti sono rappresentati da migliorie e spese incrementative sostenute con riferimento a beni mobili o immobili di terzi utilizzati sulla base di contratti di locazione finanziaria.

Nella voce Fabbricati civili e industriali sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto "long rent" e relativi adattamenti edili, quasi esclusivamente riferibili a Telecom Italia S.p.A..

Con riferimento al Progetto immobiliare si evidenzia che nel primo semestre 2016:

  • sono stati acquisiti in proprietà due immobili di importanza strategica, in relazione al loro attuale o prevedibile utilizzo, in funzione dell'evoluzione tecnologica della rete e dei nuovi servizi ICT. La colonna "Altre variazioni" accoglie pertanto la riclassifica del valore residuo di detti immobili e delle relative migliorie apportate, per complessivi 25 milioni di euro. Cinque altri immobili erano già stati acquisiti in proprietà o con leasing finanziario con clausola di riscatto nel 2015;
  • per quasi 200 contratti di locazione immobiliare (circa 750 nel 2015) si sono concluse le rinegoziazioni e/o le stipule di nuovi contratti. Prima di tali rinegoziazioni, in applicazione dello IAS 17 (Leasing), parte di tali contratti era classificata come locazione operativa con conseguente rilevazione del canone di locazione nei costi per godimento dei beni di terzi nel conto economico. La rinegoziazione e/o la stipula di nuovi contratti ha comportato da un lato la modifica della classificazione da locazioni operative a locazioni finanziarie; dall'altro - relativamente agli immobili i cui contratti erano già classificati come locazioni finanziarie - la "rimisurazione" del valore degli immobili e del relativo debito. Ciò ha determinato complessivamente un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2016 di 32 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali (Terreni e Fabbricati) e relativi debiti per locazioni finanziarie.

La voce Impianti e macchinari accoglie l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario; la cessione della quarta tranche, avvenuta nel primo semestre 2016, ha comportato retrolocazioni per 74 milioni di reais (circa 18 milioni di euro).

La voce Altri beni accoglie gli effetti della rinegoziazione dei contratti di locazione operativa su autoveicoli che ne ha comportato il riconoscimento come locazioni finanziarie. Analogamente a quanto precedentemente descritto, si è determinato un impatto sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2016 di 66 milioni di euro in termini di maggiori attività materiali e relativi debiti per locazioni finanziarie.

NOTA 7 PARTECIPAZIONI

Le Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto comprendono:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Tiglio I 7 8
NordCom 5 4
W.A.Y. 3 3
Altre 2 3
Totale Imprese collegate 17 18
Alfiere 22 23
Totale Joint Ventures 22 23
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 39 41

L'elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nella Nota "Le imprese del Gruppo Telecom Italia".

Le Altre partecipazioni sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Assicurazioni Generali 2 3
Fin.Priv. 11 19
Northgate Telecom Innovations Partners L.P. 11 9
Altre 14 14
Totale 38 45

Il Gruppo Telecom Italia non detiene partecipazioni in entità strutturate.

NOTA 8 ATTIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Attività finanziarie (non correnti e correnti) sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Attività finanziarie non correnti
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni 1 3
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 79 70
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
2.949 2.755
Crediti verso il personale 46 39
Derivati non di copertura 44 115
Altri crediti finanziari 10 7
Totale attività finanziarie non correnti
(a)
3.129 2.989
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Posseduti per la negoziazione 138 491
Posseduti fino alla scadenza
Disponibili per la vendita 945 997
1.083 1.488
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali (con
scadenza superiore a 3 mesi)
Crediti verso il personale 14 14
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 33 35
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
121 152
Derivati non di copertura 77 150
Altri crediti finanziari a breve 2 1
247 352
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 2.707 3.559
Totale attività finanziarie correnti
(b)
4.037 5.399
Attività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività
non correnti destinate ad essere cedute
(c)
227
Totale attività finanziarie non correnti e correnti
(a+b+c)
7.166 8.615

I crediti finanziari per contratti di locazione attiva si riferiscono:

  • ai contratti di leasing stipulati negli anni passati da Teleleasing direttamente con la clientela e di cui Telecom Italia è garante;
  • alla quota dei contratti di noleggio con prestazioni di servizi accessori;
  • contratti attivi di locazione finanziaria su diritti d'uso (Business Unit Brasile).

I Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria afferiscono principalmente alla componente di valutazione spot mark to market dei derivati di copertura, mentre i Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria includono essenzialmente i ratei attivi su tali contratti derivati.

I Derivati non di copertura comprendono la componente di valutazione spot mark to market dei derivati non di copertura della Business Unit Brasile e 55 milioni di euro relativi al valore dell'opzione implicita nel prestito obbligazionario di 1,3 miliardi di euro a conversione obbligatoria emesso da Telecom Italia Finance S.A. ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."), che al 31 dicembre 2015 risultava, invece, nelle passività finanziarie correnti (565 milioni di euro). Al 30 giugno 2016 la valutazione dell'opzione implicita ha comportato l'iscrizione a conto economico di un provento pari a 620 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Strumenti derivati".

I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi nelle attività correnti si riferiscono:

  • per 945 milioni di euro a titoli quotati, classificati come disponibili per la vendita scadenti oltre tre mesi. Sono costituiti da 259 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia S.p.A., 126 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia Finance S.A., 5 milioni di euro di Certificati di Credito del Tesoro (assegnati a Telecom Italia S.p.A. in quanto titolare di crediti commerciali, come da Decreto del 3/12/2012 del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e 555 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato e CCT, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo Telecom Italia si è dotato da agosto 2012, sostituendo le precedenti policy;
  • per 138 milioni di euro a titoli classificati come posseduti per la negoziazione scadenti oltre tre mesi, relativi a un impiego effettuato dalla Business Unit Brasile in un fondo monetario che investe quasi interamente in strumenti in dollari USA.

La cassa e altre disponibilità liquide equivalenti diminuiscono di 852 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 ed è così composta:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 1.789 2.048
Assegni, cassa e altri crediti e depositi per elasticità di cassa 1 1
Titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) 917 1.510
Totale 2.707 3.559

Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2016 sono così analizzabili:

  • scadenze: tutti i depositi scadranno entro tre mesi;
  • rischio controparte: i depositi sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie con elevato merito di credito con una classe di rating almeno pari a BBB- per l'agenzia di rating Standard & Poor's per quanto concerne l'Europa e con primarie controparti locali relativamente agli impieghi in Sud America;
  • rischio Paese: i depositi sono stati effettuati essenzialmente sulle principali piazze finanziarie europee.

I titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) si riferiscono per 916 milioni di euro (1.414 milioni di euro al 31 dicembre 2015) a certificati di deposito bancari brasiliani (Certificado de Depósito Bancário) effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie locali da parte delle società della Business Unit Brasile.

NOTA 9 CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 571 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Crediti per lavori su commessa 38 42
Crediti commerciali:
Crediti verso clienti 2.951 2.893
Crediti verso altri gestori di telecomunicazioni 827 767
3.778 3.660
Crediti vari e altre attività correnti:
Crediti verso altri 1.006 816
Risconti attivi di natura commerciale e varia 861 594
1.867 1.410
Totale 5.683 5.112

I crediti commerciali ammontano a 3.778 milioni di euro (3.660 milioni di euro al 31 dicembre 2015), e sono al netto del relativo fondo svalutazione crediti pari a 631 milioni di euro (614 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I crediti commerciali sono relativi, in particolare, a Telecom Italia S.p.A. (2.528 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (780 milioni di euro); comprendono inoltre 87 milioni di euro (107 milioni di euro al 31 dicembre 2015) di quota a medio/lungo termine, essenzialmente per contratti di cessione di Indefeasible Rights of Use – IRU.

I crediti verso altri ammontano a 1.006 milioni di euro (816 milioni di euro al 31 dicembre 2015), sono al netto di un fondo svalutazione pari a 91 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e sono così analizzabili:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Anticipi a fornitori 55 24
Crediti verso il personale 31 24
Crediti tributari 307 300
Crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici 296 233
Partite diverse 317 235
Totale 1.006 816

I crediti tributari comprendono, fra gli altri, 278 milioni di euro relativi alla Business Unit Brasile principalmente connessi a imposte indirette locali e 13 milioni di euro relativi a Telecom Italia S.p.A. in parte rappresentati da importi a credito risultanti da dichiarazioni fiscali, da crediti per tributi, nonché dal credito IVA sulle acquisizioni di autoveicoli e relativi accessori chiesta a rimborso ai sensi del DL n. 258/2006 convertito con modificazioni dalla L. n. 278/2006.

Le partite diverse comprendono in particolare:

i crediti verso società di factoring, pari a 118 milioni di euro, di cui 52 milioni di euro verso Mediofactoring (società del gruppo Intesa Sanpaolo) e 66 milioni di euro verso altre società di factoring;

  • i crediti di Telecom Italia S.p.A. verso enti previdenziali e assistenziali per 41 milioni di euro;
  • i crediti vari di Telecom Italia S.p.A. verso altri operatori di TLC (44 milioni di euro).

I risconti attivi di natura commerciale e varia sono prevalentemente attinenti ai canoni per affitto immobili, ai canoni di noleggio e manutenzione, nonché al differimento di costi correlati ai contratti di attivazione dei servizi di telecomunicazioni. In particolare, i risconti attivi di natura commerciale si riferiscono per 627 milioni di euro alla Capogruppo Telecom Italia e sono principalmente relativi a: differimento di costi connessi all'attivazione di nuovi contratti (385 milioni di euro), canoni di affitto immobili (33 milioni di euro), canoni di noleggio e manutenzione (82 milioni di euro), premi assicurativi (18 milioni di euro).

NOTA 10 ATTIVITÀ CESSATE/ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE AD ESSERE CEDUTE

In data 8 marzo 2016, a seguito dell'approvazione da parte di Enacom, l'autorità regolatoria argentina per le comunicazioni, il Gruppo Telecom Italia ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione residua in Sofora - Telecom Argentina.

L'importo complessivo derivante dall'intera operazione è di oltre 960 milioni di dollari, tra cui:

  • l'incasso avvenuto in data 8 marzo 2016 di 550,6 milioni di dollari per la partecipazione in Sofora; l'impatto in termini di Rendiconto finanziario (voce "Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute") è pari a 492 milioni di euro;
  • l'incasso, sempre avvenuto in data 8 marzo 2016, da altri azionisti di Sofora, di ulteriori 50 milioni di dollari a fronte di accordi accessori all'operazione;
  • la somma complessiva di 329,5 milioni di dollari incassata in precedenza, in relazione a cessioni di partecipazioni e altri attivi accessori a Fintech avvenute tra dicembre 2013 e ottobre 2014; e
  • l'importo di 30 milioni di dollari riveniente dalla messa a disposizione delle società del gruppo Telecom Argentina di servizi tecnici di supporto, garantito da pegno su titolo di debito e non ancora incassato.

— • —

Di seguito, una sintesi degli impatti economici derivanti dal gruppo Sofora - Telecom Argentina e dalla sua cessione; i valori del primo semestre 2016 sono stati convertiti al cambio medio del periodo 1° gennaio – 8 marzo (15,7981 pesos per 1 euro) mentre i valori del primo semestre 2015 sono stati convertiti al relativo cambio medio (9,83978 pesos per 1 euro):

1.1 - 8.3 1° Semestre
2016 2015
504 1.880
1 1
(372) (1.361)
133 520
(42) (7)
91 513
(32) (179)
59 334
(4)
59 330
307
(304)
(15)
(12)
47 330
(3) 48
50 282

Il risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute, relativo al primo semestre 2016 e al primo semestre 2015 è evidenziato nella seguente tabella:

(euro) 1.1 - 8.3
2016
1° Semestre
2015
Risultato per azione da Attività cessate/Attività non correnti destinate
ad essere cedute
(Base=Diluito)
azione ordinaria 0,00 0,02
azione di risparmio 0,00 0,02

— • —

Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 del Gruppo Telecom Italia Nell'ambito del Rendiconto finanziario consolidato gli impatti netti, espressi in termini di contribuzione al consolidato, delle "Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute" sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1.1 - 8.3
2016
1° Semestre
2015
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute :
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative 130 388
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (117) (541)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (58) 174
Totale (45) 21

NOTA 11 PATRIMONIO NETTO

È così composto:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante 19.106 17.554
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza 2.221 3.695
Totale 21.327 21.249

La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Capitale 10.650 10.650
Riserva da sovrapprezzo azioni 1.731 1.731
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
6.725 5.173
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita
35 32
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di
copertura
(333) (249)
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere (538) (1.413)
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS
19)
(173) (87)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto
Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
7.734 6.890
Totale 19.106 17.554

Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 25 maggio 2016, la perdita dell'esercizio 2015 quale risultante dal bilancio della Capogruppo Telecom Italia S.p.A., è stata oggetto di copertura mediante l'utilizzo di utili portati a nuovo (363 milioni di euro) e di riserve (93 milioni di euro). Con prelievo per 166 milioni di euro da riserve è stato riconosciuto agli Azionisti di risparmio un dividendo privilegiato di 0,0275 euro per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle ritenute di legge.

Le movimentazioni nel primo semestre 2016 del Capitale, pari a 10.650 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 e il numero delle azioni in circolazione al 30 giugno 2016

(numero azioni) al 31.12.2015 Emissione
azioni
al 30.6.2016 % sul Capitale
Azioni ordinarie emesse (a) 13.499.911.771 13.499.911.771 69,13%
meno: azioni proprie (b) (163.754.388) (163.754.388)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 13.336.157.383 13.336.157.383
Azioni di risparmio emesse e in
circolazione
(d) 6.027.791.699 6.027.791.699 30,87%
Totale azioni emesse da Telecom
Italia S.p.A.
(a+d) 19.527.703.470 19.527.703.470 100,00%
Totale azioni in circolazione di
Telecom Italia S.p.A.
(c+d) 19.363.949.082 19.363.949.082

Riconciliazione tra il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 e il valore delle azioni in circolazione al 30 giugno 2016

(milioni di euro) Capitale al
31.12.2015
Variazioni di
capitale
Capitale al
30.6.2016
Azioni ordinarie emesse (a) 7.425 7.425
meno: azioni proprie (b) (90) (90)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 7.335 7.335
Azioni di risparmio emesse e in circolazione (d) 3.315 3.315
Totale Capitale emesso da Telecom Italia S.p.A. (a+d) 10.740 10.740
Totale Capitale in circolazione di Telecom Italia S.p.A. (c+d) 10.650 10.650

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Per quanto riguarda i dettagli delle "Variazioni potenziali future di capitale" si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Risultato per azione".

NOTA 12 PASSIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
Obbligazioni 18.875 18.081
Obbligazioni convertibili 1.817 1.802
Debiti verso banche 5.398 5.778
Altri debiti finanziari 338 991
26.428 26.652
Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine 2.391 2.271
Altre passività finanziarie a medio/lungo termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
2.190 1.595
Derivati non di copertura 18
Altre passività
2.208 1.595
Totale passività finanziarie non correnti (a) 31.027 30.518
Debiti finanziari a breve termine:
Obbligazioni 870 2.318
Obbligazioni convertibili 1.376 1.363
Debiti verso banche 1.483 1.482
Altri debiti finanziari 217 233
3.946 5.396
Passività per locazioni finanziarie a breve termine 167 153
Altre passività finanziarie a breve termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
77 84
Derivati non di copertura 19 591
Altre passività
96 675
Totale passività finanziarie correnti (b) 4.209 6.224
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
(c) 348
Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) (a+b+c) 35.236 37.090

L'indebitamento finanziario lordo per valuta originaria dell'operazione è il seguente:

30.6.2016 31.12.2015
(milioni di valuta
estera)
(milioni di euro) (milioni di valuta
estera)
(milioni di euro)
USD 7.579 6.826 8.463 7.774
GBP 2.003 2.424 2.041 2.781
BRL 6.460 1.813 6.442 1.515
JPY 20.855 183 20.036 153
EURO 23.990 24.519
Totale escluse Discontinued
Operations
35.236 36.742
Discontinued Operations 348
Totale 35.236 37.090

Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Fino a 2,5% 5.740 7.165
Da 2,5% a 5% 8.204 6.536
Da 5% a 7,5% 13.785 14.719
Da 7,5% a 10% 3.786 4.542
Oltre 10% 556 483
Ratei/risconti, MTM e derivati 3.165 3.297
Totale escluse Discontinued Operations 35.236 36.742
Discontinued Operations 348
Totale 35.236 37.090

A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Fino a 2,5% 10.672 9.835
Da 2,5% a 5% 7.723 6.760
Da 5% a 7,5% 10.191 12.617
Da 7,5% a 10% 1.396 2.371
Oltre 10% 2.089 1.862
Ratei/risconti, MTM e derivati 3.165 3.297
Totale escluse Discontinued Operations 35.236 36.742
Discontinued Operations 348
Totale 35.236 37.090

Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:

con scadenza entro il 30.06 dell'anno:
(milioni di euro) 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre
2021
Totale
Prestiti obbligazionari (*) 545 2.738 3.127 719 1.111 12.926 21.166
Loans ed altre passività finanziarie 1.113 537 1.936 1.392 328 952 6.258
Passività per locazioni finanziarie 124 101 91 86 86 2.019 2.507
Totale 1.782 3.376 5.154 2.197 1.525 15.897 29.931
Passività finanziarie correnti 587 587
Totale 2.369 3.376 5.154 2.197 1.525 15.897 30.518

Dettaglio delle scadenze delle Passività finanziarie – al valore nominale di rimborso:

(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond emesso a fine 2013 con scadenza 2016 e classificato fra le "Obbligazioni convertibili", non è stato considerato il rimborso per cassa in quanto la sua estinzione avverrà con conversione obbligatoria in azioni ordinarie di Telecom Italia S.p.A..

Le principali componenti delle passività finanziarie vengono nel seguito commentate.

Le obbligazioni sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Quota non corrente 18.875 18.081
Quota corrente 870 2.318
Totale valore contabile 19.745 20.399
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato (579) (752)
Totale valore nominale di rimborso 19.166 19.647

Le obbligazioni convertibili comprendono:

  • il Mandatory Convertible Bond "Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A.", 1.300 milioni di euro, emesso da Telecom Italia Finance S.A.;
  • il prestito obbligazionario unsecured equity-linked, 2.000 milioni di euro, tasso 1,125% emesso da Telecom Italia S.p.A. convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione con scadenza 2022. Sono così composte:
(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Quota non corrente 1.817 1.802
Quota corrente 1.376 1.363
Totale valore contabile 3.193 3.165
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato 107 135
Totale valore nominale di rimborso (*) 3.300 3.300

(*) Relativamente al Mandatory Convertible Bond, l'effettivo rimborso a scadenza avverrà mediante consegna di azioni ordinarie Telecom Italia S.p.A..

In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 22.466 milioni di euro e diminuiscono di 481 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (22.947 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni e rimborsi intervenuta nel corso del primo semestre 2016.

Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo Telecom Italia e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:

Valuta Ammontare Valore
nominale di
rimborso
Cedola Data di
emissione
Data di
scadenza
Prezzo di
emissione
Prezzo di
mercato al
30.6.16
Valore di
mercato al
30.6.16

(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.

(b) Riservato ai dipendenti.

(c) Mandatory Convertible Bond.

(d) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione Telecom Italia S.p.A.

(e) Al netto dei titoli riacquistati da Telecom Italia S.p.A. in data 20 luglio 2015.

Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo Telecom Italia sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.

Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso del primo semestre 2016:

Nuove emissioni

(milioni di valuta originaria) valuta importo data di emissione
Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 3,625% scadenza 19/1/2024 Euro 750 20/1/2016
Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 3,625% scadenza 25/5/2026 Euro 1.000 25/5/2016

Rimborsi

(milioni di valuta originaria) valuta importo data di rimborso
Telecom Italia S.p.A. 663 milioni di euro 5,125% (1) Euro 663 25/1/2016
Telecom Italia S.p.A. 708 milioni di euro 8,250% (2) Euro 708 21/3/2016
Telecom Italia S.p.A. 400 milioni di euro Euribor 3 mesi + 0,79% Euro 400 7/6/2016

(1) Al netto dei riacquisti per 337 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014 e 2015.

(2) Al netto dei riacquisti per 142 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2014.

Riacquisti

Denominazione del Titolo Ammontare nominale Ammontare Prezzo di Data di
in circolazione prima nominale riacquisto riacquisto
del riacquisto riacquistato
(GBP)
(GBP)
Telecom Italia S.p.A. - 400 milioni di sterline
inglesi, scadenza maggio 2023, cedola 5,875% 400.000.000 25.000.000 111,000% 29/6/2016

I debiti verso banche a medio/lungo termine di 5.398 milioni di euro (5.778 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 380 milioni di euro. I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.483 milioni di euro (1.482 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e comprendono 1.004 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine.

Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 338 milioni di euro (991 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 653 milioni di euro e comprendono:

  • 100 milioni di euro di finanziamento di Telecom Italia S.p.A. da Cassa Depositi e Prestiti con scadenza aprile 2019;
  • 178 milioni di euro di finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per 20.000 milioni di JPY con scadenza 2029;
  • 30 milioni di USD (pari a 27 milioni di euro) relativi all'emissione da parte di Telecom Italia International N.V. di un titolo di debito con scadenza ottobre 2020 a favore del gruppo Fintech al servizio del perfezionamento di alcuni accordi commerciali con Telecom Argentina, derivanti dalla cessione dell'intera partecipazione residua detenuta dal Gruppo Telecom Italia nel gruppo Sofora - Telecom Argentina. A garanzia dell'esatta esecuzione di detti accordi da parte del gruppo Fintech, il titolo in oggetto è stato costituito in pegno a favore di Telecom Italia S.p.A. e Telecom Italia International N.V.. Si ricorda che a seguito del perfezionamento della citata cessione, avvenuta in data 8 marzo 2016, era stato integralmente rimborsato un titolo di debito da 600,6 milioni di USD (pari a 544 milioni di euro) emesso da Telecom Italia International N.V. sempre a garanzia dell'operazione di cessione.

Gli altri debiti finanziari a breve termine di 217 milioni di euro (233 milioni di euro al 31 dicembre 2015) diminuiscono di 16 milioni di euro e comprendono 107 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine (di cui 93 milioni di euro si riferiscono al debito residuo del finanziamento contratto da Telecom Italia S.p.A. con il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte dell'acquisto dei diritti d'uso relativi alle frequenze 800, 1800 e 2600 MHz con scadenza ottobre 2016). Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.391 milioni di euro (2.271 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17.

Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 167 milioni di euro (153 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 2.190 milioni di euro (1.595 milioni di euro al 31 dicembre 2015). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 77 milioni di euro (84 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti ammontano a 18 milioni di euro (zero milioni di euro al 31 dicembre 2015), mentre i derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 19 milioni di euro (591 milioni di euro al 31 dicembre 2015, di cui 565 milioni di euro si riferivano al valore dell'opzione implicita nel prestito obbligazionario di 1,3 miliardi di euro a conversione obbligatoria emesso da Telecom Italia Finance S.A. ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."). Includono la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.

"COVENANTS" E "NEGATIVE PLEDGES" IN ESSERE AL 30 GIUGNO 2016

I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo Telecom Italia non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo Telecom Italia; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da Telecom Italia S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..

Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").

Con riferimento ai finanziamenti accesi da Telecom Italia S.p.A. ("Telecom Italia") con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 giugno 2016 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 2.550 milioni di euro, di cui 1.100 milioni di euro a rischio diretto e 1.450 milioni di euro garantiti.

Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 1.100 milioni di euro, si rilevano i seguenti covenant:

  • nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);
  • nel finanziamento di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, Telecom Italia si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo diverse da Telecom Italia S.p.A., e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e irrevocabilmente garantito da Telecom Italia S.p.A., sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo.

Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.450 milioni di euro e nei finanziamenti a rischio diretto, rispettivamente, di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 e di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, sono previsti alcuni covenant:

• "Clausola per inclusione", complessivamente prevista su 1.650 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale, nel caso in cui Telecom Italia si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari (e per i finanziamenti a rischio diretto del 2014 e 2015, anche alcune clausole più stringenti, tra cui, ad esempio, cross default ed impegni di limitazione alla vendita di beni) che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere qualora reputi, a proprio ragionevole giudizio, che tali modifiche possano avere conseguenze negative sulla capacità finanziaria di Telecom Italia, la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI;

• "Evento Rete", clausola complessivamente prevista su 1.350 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale a fronte di una cessione totale o di una porzione sostanzialmente rilevante (in ogni caso superiore alla metà in termini quantitativi) della rete fissa in favore di soggetti terzi oppure nel caso di cessione della partecipazione di controllo nella società a cui la rete o una sua porzione sostanzialmente rilevante sia stata precedentemente ceduta, Telecom Italia dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento o una soluzione alternativa.

I contratti di finanziamento di Telecom Italia S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere.

Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.

Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, Telecom Italia è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di Telecom Italia, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.

Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.

Si segnala, infine, che al 30 giugno 2016, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.

REVOLVING CREDIT FACILITY

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2016:

(miliardi di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 4,0 - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 3,0 - 3,0 -
Totale 7,0 - 7,0 -

Telecom Italia dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. Inoltre, Telecom Italia dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con Banca Regionale Europea dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2019, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Cassa Depositi e Prestiti dell'importo di 100 milioni di euro con scadenza aprile 2019, completamente utilizzato;
  • due Term Loan bilaterali con Mediobanca rispettivamente dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzati;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 120 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato;
  • una linea di denaro caldo con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2016, completamente utilizzata.

RATING DI TELECOM ITALIA AL 30 GIUGNO 2016

Al 30 giugno 2016, il giudizio su Telecom Italia delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Stabile
MOODY'S Ba1 Negativo
FITCH RATINGS BBB- Stabile

NOTA 13 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa. Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.

Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo Telecom Italia.

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Passività finanziarie non correnti 31.027 30.518
Passività finanziarie correnti 4.209 6.224
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
348
Totale debito finanziario lordo (a) 35.236 37.090
Attività finanziarie non correnti (°)
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva (79) (70)
Derivati attivi di copertura - non correnti (2.949) (2.755)
(b) (3.028) (2.825)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.083) (1.488)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti (247) (352)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (2.707) (3.559)
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(227)
(c) (4.037) (5.626)
Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob
n.DEM/6064293/2006 (ESMA)
(d=a+b+c) 28.171 28.639
Attività finanziarie non correnti (°)
Titoli diversi dalle partecipazioni (1) (3)
Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie (100) (161)
(e) (101) (164)
Indebitamento finanziario netto(*) (f=d+e) 28.070 28.475
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(g) (556) (1.197)
Indebitamento finanziario netto rettificato (f+g) 27.514 27.278

(°) Al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 3.129 milioni di euro e a 2.989 milioni di euro.

(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".

NOTA 14 STRUMENTI DERIVATI

Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo Telecom Italia si prefiggono la copertura dell'esposizione al rischio di cambio, la gestione del rischio di tasso di interesse, nonché una diversificazione dei parametri di indebitamento che consenta la minimizzazione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.

Le operazioni con prodotti derivati in essere al 30 giugno 2016 sono legate principalmente alla gestione dell'indebitamento, come interest rate swaps (IRS) per ricondurre al profilo di rischio ritenuto più opportuno i prestiti bancari e obbligazionari a tasso fisso e a tasso variabile, nonché operazioni quali cross currency and interest rate swaps (CCIRS) e currency forwards per convertire finanziamenti/crediti contratti in valute diverse nelle divise di riferimento delle varie società del Gruppo.

Rispettivamente gli IRS prevedono o possono comportare, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi o variabili concordati.

Ciò vale anche per i CCIRS, che possono prevedere, oltre alla liquidazione dei flussi di interesse periodici, lo scambio dei capitali di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione, a scadenza ed eventualmente a pronti.

Tipologia
(milioni di euro)
Rischio coperto Nozionale al
30.06.2016
Nozionale al
31.12.2015
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
30.06.2016
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
31.12.2015
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse 3.239 2.889 112 35
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
851 851 91 215
Totale derivati in Fair Value Hedge** 4.090 3.740 203 250
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse - 800 - (8)
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
7.996 8.521 529 889
Forward and FX
Options
Rischio di cambio - 455 - -
Totale derivati in Cash Flow Hedge** 7.996 9.776 529 881
Totale derivati Non in Hedge Accounting 1.786 2.319 92 (316)
Totale derivati Gruppo Telecom Italia 13.872 15.835 824 815

Nella seguente tabella sono riportati gli strumenti finanziari derivati del Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015, suddivisi per tipologia:

* Il Mark to Market Spot sopra riportato rappresenta la valutazione di mercato del derivato al netto della quota maturata del flusso in corso.

** Si precisa che sull'emissione in GBP 2009 insistono due coperture, in FVH e CFH; pertanto, pur trattandosi di un'unica emissione, il valore nozionale della copertura è compreso in entrambi i raggruppamenti FVH e CFH.

La categoria degli strumenti "derivati Non in Hedge Accounting" comprende anche la componente opzionale del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria emesso dalla controllata Telecom Italia Finance S.A. da 1,3 miliardi di euro. Tale componente, implicita nello strumento finanziario, ha un nozionale di riferimento pari all'importo del prestito.

NOTA 15 INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI

VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 giugno 2016.

Legenda Categorie IAS 39

Acronimo
Finanziamenti e crediti Loans and Receivables LaR
Attività possedute fino a scadenza Financial assets Held-to-Maturity HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita Financial assets Available-for-Sale AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto
economico possedute per la negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading FAHfT e FLHfT
Passività al costo ammortizzato Financial Liabilities at Amortised Cost FLAC
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable n.a.
Livelli di gerarchia
(milioni di euro) Categorie
IAS 39
Note Valore di
bilancio al
30.6.2016
Livello 1 () Livello 2 () Livello 3 (*)
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Altre partecipazioni
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non
correnti
(a) 3.032 3 3.004 -
Attività correnti
Titoli
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
(b) 1.281 1.083 198 -
Totale (a+b) 4.313 1.086 3.202 -
PASSIVITÀ
Passività non correnti
(c) 2.208 - 2.208 -
Passività correnti
(d) 96 - 96 -
Totale (c+d) 2.304 - 2.304 -

Livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutate al fair value al 30.6.2016

(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.

Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.

Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

NOTA 16 FONDI RELATIVI AL PERSONALE

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2015, di 177 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2015 30.6.2016
Fondo Trattamento di Fine Rapporto (a) 1.018 128 (8) 1.138
Fondi per piani pensionistici 23 2 (1) 24
Fondi per esodi agevolati 413 59 (3) 469
Totale altri fondi relativi al personale (b) 436 61 (4) 493
Totale (a+b) 1.454 189 (12) 1.631
di cui:
quota non corrente 1.420 1.580
quota corrente (*) 34 51

(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) si riferisce alle sole società italiane ed aumenta complessivamente di 120 milioni di euro. La diminuzione di 8 milioni di euro registrata nei "Decrementi" si riferisce agli utilizzi del periodo per liquidazioni al personale cessato e per anticipazioni. La variazione positiva di 128 milioni di euro registrata negli "Incrementi/Attualizzazione" è così dettagliata:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti(*) - -
Oneri finanziari 10 10
(Utili) perdite attuariali nette del periodo 118 (56)
Totale 128 (46)
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano non sono presenti attività al
servizio del piano

(*) A seguito della riforma previdenziale del 2007, le quote destinate al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza complementare sono state contabilizzate, nell'ambito dei "Costi del personale", negli "Oneri sociali" e non come "Trattamento di fine rapporto"; nella voce restano iscritte le sole quote relative alle società con meno di 50 dipendenti.

Le perdite attuariali nette registrate al 30 giugno 2016 e pari a 118 milioni di euro (utili attuariali netti per 56 milioni di euro nel primo semestre 2015), sono essenzialmente connesse alla variazione del tasso di attualizzazione che si attesta all'1,05% dal 2,03% utilizzato al 31 dicembre 2015, mentre i tassi di inflazione utilizzati nei singoli anni sono rimasti invariati.

I Fondi per piani pensionistici sono prevalentemente rappresentativi di piani pensionistici attivati da società estere del Gruppo.

I Fondi per esodi agevolati aumentano complessivamente di 56 milioni di euro a seguito della rilevazione – per 59 milioni di euro – degli impatti conseguenti all'applicazione del piano di ristrutturazione del personale dirigente avviato dalla Capogruppo e dagli accordi siglati nel corso del 2016 da Telecom Italia Information Technology e Olivetti S.p.A. con le Organizzazioni Sindacali, nell'ambito del percorso relazionale finalizzato alla gestione delle eccedenze di personale dovute ai processi di razionalizzazione che stanno riguardando tutte le società operanti nel mondo delle TLC.

NOTA 17 FONDI PER RISCHI E ONERI

Si decrementano rispetto al 31 dicembre 2015, di 21 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2015 Incrementi Utilizzo a
conto
economico
Utilizzo diretto Differenze
cambio e altre
variazioni
30.6.2016
Fondo imposte e rischi fiscali 119 (1) (2) 10 126
Fondo per oneri di ripristino 332 4 (4) (1) 331
Fondo vertenze legali 472 65 (98) 10 449
Fondo rischi commerciali 15 10 (2) 23
Fondo per rischi e oneri su
partecipazioni e operazioni
societarie
40 (10) (1) 29
Altri fondi rischi e oneri 19 2 (1) (2) 18
Totale 997 81 (11) (108) 17 976
di cui:
quota non corrente 551 569
quota corrente 446 407

Il fondo imposte e rischi fiscali si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2015, di 7 milioni di euro. Il saldo al 30 giugno 2016 è attribuibile principalmente alle società della Business Unit Domestic (62 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (60 milioni di euro).

Il fondo per oneri di ripristino si riferisce agli accantonamenti dei costi previsti per lo smantellamento di cespiti (in particolare: batterie, palificazioni in legno e apparati) nonché per il ripristino dei siti utilizzati nell'ambito della telefonia mobile prevalentemente dalle società della Business Unit Domestic (324 milioni di euro).

Il fondo vertenze legali accoglie gli stanziamenti a fronte di vertenze con il personale, con gli Enti previdenziali, autorità regolatorie e altre controparti.

Il saldo del fondo al 30 giugno 2016 è attribuibile essenzialmente alla Business Unit Domestic per 394 milioni di euro e alla Business Unit Brasile per 54 milioni di euro. Gli utilizzi sono relativi alla Business Unit Brasile per 40 milioni di euro e alla Business Unit Domestic per 58 milioni di euro e derivano essenzialmente della definizione di accordi transattivi.

Il fondo per rischi commerciali, si incrementa di 8 milioni di euro ed è sostanzialmente attribuibile alle società della Business Unit Domestic (22 milioni di euro).

Il fondo per rischi e oneri su partecipazioni e operazioni societarie si decrementa di 11 milioni di euro essenzialmente a seguito di assorbimenti a conto economico.

Gli altri fondi rischi e oneri risultano invariati rispetto a fine 2015.

NOTA 18 DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2015, di 437 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015
Debiti per lavori su commessa (a) 25 29
Debiti commerciali
Debiti verso fornitori 3.400 4.000
Debiti verso altri gestori di telecomunicazioni 374 409
(b) 3.774 4.409
Debiti tributari (c) 616 265
Debiti vari e altre passività correnti
Debiti per compensi al personale 426 317
Debiti verso istituti di previdenza 118 172
Risconti passivi di natura commerciale e varia 829 790
Acconti 23 41
Poste connesse alla clientela 870 920
Debiti relativi al "Contributo per l'esercizio di attività di TLC" 15 24
Dividendi deliberati, ma ancora da corrispondere ad azionisti 20 53
Altre passività correnti 271 382
Fondi relativi al personale (ad eccezione del T.F.R.) per le quote che si
prevede verranno liquidate entro 12 mesi
51 34
Fondi per rischi e oneri, per le quote che si prevede verranno liquidate
entro 12 mesi
407 446
(d) 3.030 3.179
Totale (a+b+c+d) 7.445 7.882

I debiti commerciali pari a 3.774 milioni di euro (4.409 milioni di euro al 31 dicembre 2015) si riferiscono principalmente a Telecom Italia S.p.A. (2.223 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (1.014 milioni di euro).

I debiti tributari si riferiscono in particolare a Telecom Italia S.p.A. e sono relativi al debito IVA (372 milioni di euro), al debito per la tassa di concessione governativa (33 milioni di euro) e al debito verso Erario per le trattenute operate quale sostituto d'imposta (38 milioni di euro). Comprendono inoltre altri debiti tributari della Business Unit Brasile per 151 milioni di euro.

Nell'ambito dei debiti vari e altre passività correnti si segnala in particolare che:

  • i risconti passivi di natura commerciale e varia si riferiscono principalmente al differimento dei contributi di attivazione del servizio telefonico, nonché al differimento di canoni di abbonamento, traffico e canoni di interconnessione della Capogruppo Telecom Italia S.p.A.;
  • le poste connesse alla clientela comprendono in gran parte gli anticipi ricevuti dalla Capogruppo Telecom Italia S.p.A. dai propri clienti di telefonia fissa per versamenti in conto conversazioni e per canoni di abbonamento ad addebito anticipato;
  • le altre passività correnti sono principalmente relative a posizioni debitorie della Capogruppo Telecom Italia S.p.A. prevalentemente per rimborsi ai clienti, contributi allo Stato e sanzioni.

NOTA 19 PASSIVITÀ POTENZIALI, ALTRE INFORMAZIONI, IMPEGNI E GARANZIE

Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo Telecom Italia sono coinvolte al 30 giugno 2016, nonché quelli chiusi nel corso del periodo. Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo Telecom Italia ha iscritto passività per complessivi 393 milioni di euro.

A) PRINCIPALI CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:

  • Contenziosi fiscali e regolatori internazionali,
  • Irregolarità in merito a operazioni di leasing/noleggio di beni.

Telecom Italia Sparkle - Rapporti con I-Globe, Planetarium, Acumen, Accrue Telemedia e Diadem: indagine della Procura della Repubblica di Roma

La Procura Generale di Roma ha impugnato la sentenza del Tribunale di Roma dell' ottobre 2013 con la quale sono stati assolti con formula piena tre ex manager di Telecom Italia Sparkle dalle imputazioni di associazione a delinquere transnazionale finalizzata all'evasione fiscale e dichiarazione infedele mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (c.d. "frode carosello"), anche relativamente alla posizione degli esponenti Telecom Italia Sparkle; le udienze d'appello sono, allo stato, fissate fino al mese di dicembre 2016.

Telecom Italia Sparkle risulta tuttora indagata per l'illecito amministrativo ex D.Lgs. n. 231/2001, avente quale presupposto il reato di associazione a delinquere e riciclaggio transnazionale.

A seguito dell'esito del giudizio immediato, la Società ha integralmente rilasciato a conto economico nel corso del 2014 i fondi rischi accantonati e ha ottenuto dall'Autorità Giudiziaria il dissequestro e la restituzione integrale delle somme rilasciate a garanzia degli eventuali obblighi derivanti dall'applicazione del D.Lgs. 231/2001; resta ancora soggetto a sequestro l'importo di 1.549.000 euro, che corrisponderebbe alla sanzione pecuniaria massima prevista per l'illecito amministrativo.

Per quanto riguarda i rischi di natura fiscale, si ricorda che, nel mese di febbraio 2014, l'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale del Lazio) ha notificato tre atti di contestazione di sanzioni per gli anni 2005, 2006 e 2007, sull'assunto dell'inesistenza del traffico telefonico nell'ambito della "frode carosello". L'importo delle sanzioni – pari al 25% dei "costi da reato" indebitamente dedotti – ammonta complessivamente a 280 milioni di euro. A tale riguardo la Società ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale nel mese di aprile 2014. La Commissione ha respinto il ricorso con decisione depositata in data 30 maggio 2016.

La società, anche sulla base di autorevoli pareri professionali, ritiene che vi siano solide e numerose motivazioni per impugnare la decisione e sta predisponendo appello alla Commissione Tributaria Regionale del Lazio.

Per questi motivi e tenuto conto dell'esito favorevole dei processi penali legati alla stessa vicenda, si ritiene che il rischio sia solo possibile e, quindi, non sono stati disposti accantonamenti in bilancio.

─ ● ─

Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente documento e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di Telecom Italia o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.

Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:

  • Procedimento Antitrust A428,
  • Procedimento Antitrust I761,
  • VODAFONE,
  • COLT TECHNOLOGY SERVICES,
  • TELEUNIT,
  • EUTELIA e VOICEPLUS,
  • POSTE,
  • Fallimento Elinet S.p.A.,
  • Contenzioso per "Conguagli su canoni di concessione" per gli anni 1994-1998,
  • Processo verbale di constatazione nei confronti di Telecom Italia S.p.A.,
  • Brasile Arbitrato Opportunity,
  • Brasile Contenzioso JVCO.

WIND (I-761)

Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, Wind ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di Telecom Italia per circa 57 milioni di euro, a titolo di danni conseguenti ad asserite condotte anticoncorrenziali oggetto di censura del procedimento AGCM I-761 (in tema di manutenzione correttiva), riferite all'arco temporale 2012-2015. A dire della controparte tali condotte avrebbero ritardato e ostacolato la possibilità per la stessa di ottenere condizioni più favorevoli all'acquisto disaggregato dei servizi di riparazione guasti sulle linee di accesso ULL e i loro effetti si sarebbero protratti sino al dicembre 2015. L'udienza di prima comparizione è stata fissata nel mese di settembre 2016. Telecom Italia si costituirà in giudizio confutando le richieste di controparte.

Indagini della Procura della Repubblica di Monza

È pendente innanzi al Tribunale di Monza con prima udienza dibattimentale fissata per il mese di maggio 2017, il procedimento penale avente ad oggetto alcune operazioni di fornitura in leasing e/o di vendita di beni.

All'esito dell'udienza preliminare il Giudice per l'udienza preliminare ha emesso decreto che dispone il giudizio per ipotesi di truffa aggravata e reati tributari nei confronti di un ex dipendente della Società. Nell'ambito di tale procedimento Telecom Italia, che nel 2011 aveva depositato un atto di denunciaquerela contro ignoti, si è costituita parte civile quale persona offesa e danneggiata da reato.

BT ITALIA

Con atto di citazione del giugno 2015 BT Italia ha avanzato, innanzi al Tribunale di Milano, pretese risarcitorie di circa 638,6 milioni di euro nei confronti di Telecom Italia riferite ai danni asseritamente subiti nel periodo 2009 – 2014 per boicottaggio tecnico e "margin squeeze" (tali pretese sono riferibili al noto procedimento AGCM A428). La controparte, assumendo che la condotta illecita di Telecom Italia sarebbe a tutt'oggi in corso, propone anche l'aggiornamento della pretesa risarcitoria sino al mese di maggio 2015, rideterminandola in complessivi 662,9 milioni di euro. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le pretese di controparte.

Nell'ambito di un articolato accordo fra le Parti, il giudizio è stato recentemente conciliato.

KPNQ West Italia S.p.A.

Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma, KPNQ West Italia ha convenuto in giudizio Telecom Italia avanzando pretese risarcitorie quantificate in complessivi 38 milioni di euro, per asserite condotte abusive ed anticoncorrenziali attuate nel periodo 2009-2011, mediante boicottaggio tecnico (ko e rifiuti di attivazione dei servizi all'ingrosso); tali pretese sono fondate sui contenuti del provvedimento dell'Autorità Antitrust che ha definito il procedimento A428. L'udienza di prima comparizione si è svolta nel maggio 2016. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le tesi di controparte.

Contenzioso Vodafone - Servizio Universale

Con decisione pubblicata nel mese di luglio 2015, il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello proposto da AGCom e Telecom Italia avverso la sentenza del TAR Lazio in tema di finanziamento degli obblighi di servizio universale per il periodo 1999-2003; con tale sentenza il giudice amministrativo ha accolto i ricorsi proposti da Vodafone annullando le delibere AGCom nn.106, 107,109/11/CONS di rinnovazione dei procedimenti relativi, includendo anche Vodafone tra i soggetti tenuti al contributo, per un importo di circa 38 milioni di euro. La sentenza in sostanza afferma che l'Autorità non ha dimostrato quel certo grado di "sostituibilità" tra telefonia fissa e mobile propedeutica all'inclusione dei gestori mobili tra i soggetti tenuti a remunerare il costo del servizio universale, ciò che comporta per l'AGCom la necessità di emettere un nuovo provvedimento.

Telecom Italia ha presentato istanza di rinnovazione all'AGCom e ricorso in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato per eccesso di potere giurisdizionale.

Nel mese di aprile 2016 Vodafone ha proposto ricorso innanzi al Consiglio di Stato, contro il Ministero dello Sviluppo Economico e nei confronti di Telecom Italia, per l'ottemperanza della sentenza del Consiglio di Stato già impugnata da Telecom Italia. Tale ricorso si riferisce alla delibera AGCom n. 109/11/CONS (annualità 2003 per la quale Vodafone aveva versato la somma di circa 9 milioni di euro a titolo di contributo di cui chiede la restituzione).

Olivetti – Esposizione amianto

Nel mese di settembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha chiuso le indagini relative alla presunta esposizione ad amianto di 15 ex lavoratori delle società "Ing. C. Olivetti S.p.A." (oggi Telecom Italia S.p.A.), "Olivetti Controllo Numerico S.p.A", "Olivetti Peripheral Equipment S.p.A.", "Sixtel S.p.A." e "Olteco S.p.A" e ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini a 39 indagati (fra cui ex Amministratori delle società indicate).

Nel mese di dicembre 2014 la Procura della Repubblica di Ivrea ha formulato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 33 dei 39 indagati originari, chiedendo contestualmente l'archiviazione per 6 posizioni.

Nel corso dell'udienza preliminare, che ha preso avvio nel mese di aprile 2015, Telecom Italia ha assunto il ruolo di responsabile civile, essendo stata formalmente citata da tutte le 26 parti civili (enti e persone fisiche) costituite nel procedimento. All'esito dell'udienza preliminare, è stato disposto il rinvio a giudizio nei confronti di 18 degli originari 33 imputati. A novembre 2015 ha preso avvio il dibattimento e la Società, quale responsabile civile, ha raggiunto un accordo transattivo con 12 delle 18 persone fisiche (eredi/persone offese/familiari) costituite parte civile che, pertanto, hanno provveduto alla revoca della citazione del responsabile civile nei confronti di Telecom Italia.

All'esito del giudizio di primo grado, che si è concluso nel luglio 2016, sono stati condannati 13 dei 17 imputati persone fisiche con pene comprese fra 1 anno e 5 anni di reclusione. Gli imputati sono stati altresì condannati a risarcire in solido con il responsabile civile Telecom Italia una somma complessiva di circa 1,9 milioni di euro a titolo di provvisionale a favore dell'INAIL e dei 6 eredi che non hanno aderito alla proposta transattiva. E' stata viceversa inflitta una condanna generica al risarcimento del danno a favore delle restanti parti civili (enti/sindacati/associazioni), che dovranno dunque rivolgersi al giudice civile per la quantificazione del danno. Le motivazioni della sentenza non sono ancora disponibili.

Vendita irregolare di terminali verso Società di San Marino, Procure della Repubblica di Forlì e Milano

Nonostante una prima archiviazione da parte della Procura della Repubblica di Bologna, intervenuta nel 2011, nel settembre 2013 la Procura della Repubblica di Forlì depositava l'avviso di conclusione indagini nell'ambito di un procedimento riguardante la vendita di terminali a società di San Marino negli anni 2007-2009, in cui risultavano indagati, fra gli altri, un dipendente e tre ex dipendenti della Società. Ad avviso della Procura forlivese i fatti oggetto di indagini avrebbero integrato gli estremi dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di fatti di "dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti" e di "emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti" e i rispettivi reati fine, nonché del delitto di "ostacolo all'esercizio delle funzioni delle Autorità Pubbliche di vigilanza", relativamente alle comunicazioni trasmesse alla CONSOB. La medesima Procura trasmetteva altresì gli atti di indagine alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, ritenuta territorialmente competente.

Si precisa che i medesimi fatti erano già stati oggetto di uno specifico audit e del c.d. Progetto Greenfield, in esito ai quali la Società aveva già provveduto a regolarizzare autonomamente alcune fatture per le quali non erano stati assolti integralmente gli obblighi fiscali previsti.

La Procura di Milano chiedeva l'archiviazione del procedimento, ritenendo insussistenti alcune delle ipotesi di reato e rilevando l'intervenuta prescrizione per i fatti più risalenti.

Nel giugno 2016 il Gip presso il Tribunale di Milano ha definitivamente archiviato il procedimento.

Brasile - arbitrato Docas/JVCO

Nel mese di marzo 2013, le società brasiliane Docas Investimentos S.A. (Docas) e JVCO Participações Ltda. (JVCO) hanno avviato un procedimento arbitrale contro Tim Brasil Serviços e Participações S.A. (Tim Brasil), Tim Participações S.A. (Tim Participações) e Intelig Telecomunicações Ltda. (Intelig) chiedendo la restituzione delle azioni di Tim Participações detenute dal gruppo Tim Brasil a garanzia (cd. Alienaçao Fiduciaria) delle obbligazioni di indennizzo assunte dal gruppo Docas in occasione dell'acquisizione di Intelig (società controllata dal gruppo Docas) tramite fusione per incorporazione della sua controllante in Tim Participações, nonché il risarcimento dei danni per asserite violazioni dell'accordo di fusione e per asseriti illeciti di Tim Participações nella determinazione del concambio tra azioni Tim Participações e azioni Intelig, per un importo tuttora non specificato e da liquidarsi in corso di giudizio. A seguito della costituzione del collegio arbitrale, nel mese di maggio 2013, Tim Brasil, Tim Participações e Intelig hanno depositato la memoria di replica con formulazione di domanda riconvenzionale per il risarcimento dei danni nei confronti del gruppo Docas.

Nell'ottobre 2013, al fine di preservare lo status quo fino alla decisione del giudizio arbitrale, il Tribunale Arbitrale ha disposto la non escutibilità della garanzia rappresentata dalle citate azioni Tim Participações e la permanenza delle stesse in Alienação Fiduciaria nella custodia del Banco Bradesco. I diritti di voto connessi alle Azioni sono "congelati" e i pagamenti dei futuri dividendi devono essere effettuati su un conto deposito (escrow account).

Nel mese di dicembre 2013, Docas e JVCO hanno depositato il proprio Statement of Claim. A marzo 2014 è stata depositata la comparsa riconvenzionale di Tim Brasil, Tim Participações e Intelig e successivamente si è aperta la fase delle produzioni documentali. Nel febbraio 2015 sono stati depositati gli Statement of Defence di tutte le parti, in vista dell'udienza dibattimentale.

Nel mese di settembre 2015 si è svolta a Rio de Janeiro l'udienza dibattimentale durante la quale sono stati escussi i testimoni ed ascoltati gli esperti legali e finanziari.

Nel mese di dicembre 2015 le parti hanno depositato le rispettive memorie conclusionali. Il gruppo TIM, inoltre, ha chiesto il rigetto dell'istanza di JVCO di nomina di un esperto da parte del Tribunale.

Nel gennaio 2016 sono state depositate le memorie sui costi. Nel mese di giugno 2016, il Tribunale ha emesso il lodo, con cui ha respinto la domanda di Docas e JVCO relativa all'adeguamento del rapporto di concambio per la fusione Intelig, nonché la richiesta dell'esperto per accertare asseriti illeciti nella predisposizione dei bilanci per la fusione. Inoltre, Il Tribunale ha condannato Docas e JVCO, oltre che al pagamento di parte delle spese di causa sostenute da TIM, a risarcire TIM di parte delle perdite effettivamente subite (pari a oltre 5,8 milioni di reais, oltre interessi e penali) e ha dichiarato il diritto di TIM a trattenere azioni di Tim Participações (in Alienação Fiduciaria) a garanzia di tali perdite, come pure delle perdite potenziali derivanti da alcune specifiche passività individuate dal Tribunale (per un controvalore complessivo di circa 169,6 milioni di reais oltre interessi e penali). Il Tribunale ha riconosciuto a Docas e JVCO il diritto a ricevere il pagamento dei dividendi sulle azioni in garanzia per il periodo dicembre 2012 - 10 aprile 2014, oltre interessi. La decisione del Tribunale è immediatamente esecutiva.

Brasile – Arbitrato CAM JVCO

Nel mese di settembre 2015, JVCO Participações Ltda ha depositato una richiesta di arbitrato innanzi alla Camara de Arbitragem do Mercado (CAM) con sede a Rio de Janeiro nei confronti di Telecom Italia, Telecom Italia International, Tim Brasil Serviços e Participações S.A. e Tim Participações S.A. chiedendo il risarcimento di danni derivanti da un asserito abuso di potere di controllo su Tim Participações. Nel seguente mese di ottobre, tutte le società convenute si sono costituite mediante deposito di comparsa di risposta.

Successivamente è stato costituito il collegio arbitrale e nel mese di maggio 2016 si è svolta l'udienza preliminare, in cui sono stati sottoscritti i Terms of Reference. A valle dell'udienza, il Tribunale Arbitrale ha emesso un ordine procedurale, accogliendo l'istanza del Gruppo sull'esame preliminare della questione di legittimazione attiva di JVCO/Docas e fissando il calendario provvisorio dell'arbitrato. Nel mese di giugno le parti si sono scambiate le proprie memorie e nelle loro difese Telecom Italia, Telecom Italia International, Tim Brasil Serviços e Participações S.A. e Tim Participações S.A. hanno eccepito la legittimazione attiva di controparte e contestato la sussistenza dell'abuso di potere. Nel mese di luglio 2016 le parti hanno depositato le memorie di replica.

B) ALTRE INFORMAZIONI

Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2015:

  • Contenzioso canone di concessione per l'anno 1998,
  • VODAFONE (già TELETU).

Telefonia mobile - procedimenti penali

Nel marzo 2012 Telecom Italia ha ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, dal quale risultava che la Società era indagata dalla Procura della Repubblica di Milano ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 per i delitti di ricettazione e di falso, commessi, in ipotesi d'accusa, da quattordici dipendenti del c.d. "canale etnico", in concorso con alcuni dealer, allo scopo di ottenere indebite provvigioni da Telecom Italia.

La Società che, nel corso del 2008 e del 2009 aveva già presentato due atti di querela in quanto persona offesa e danneggiata da simili condotte, e che aveva provveduto a sospendere i dipendenti coinvolti nel procedimento penale (sospensione alla quale è seguito il licenziamento), ha depositato una prima memoria difensiva corredata da una consulenza tecnica di parte, richiedendo l'archiviazione della propria posizione e l'iscrizione degli indagati anche per il delitto di truffa aggravata ai suoi danni. Nel dicembre 2012 la Procura della Repubblica ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 89 imputati e della stessa Società.

Nel corso dell'udienza preliminare, la Società è stata ammessa come parte civile nel processo e, nel novembre 2013, sono state depositate le conclusioni nell'interesse della parte civile, ribadendo nel merito la totale estraneità di Telecom Italia agli addebiti mossi.

All'esito dell'udienza preliminare, svoltasi nel marzo 2014, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (inclusa Telecom Italia) che non hanno richiesto la definizione della propria posizione con riti alternativi, ritenendo necessario " il vaglio dibattimentale". Ad aprile 2016, all'esito dell'istruttoria dibattimentale, il P.M. ha chiesto la condanna di Telecom Italia a una sanzione amministrativa pecuniaria di 900 mila euro, mentre ha ritenuto di non chiedere alcuna confisca del presunto profitto dei reati (che in sede di richiesta di rinvio a giudizio era stato quantificato in una somma di diversi milioni di euro), sull'assunto che Telecom Italia abbia comunque posto rimedio alle presunte carenze organizzative. La Società, pur dando atto del considerevole ridimensionamento del quadro accusatorio, insisterà in sede dibattimentale affinché il Tribunale riconosca la sua totale estraneità ai fatti in questione.

C) IMPEGNI E GARANZIE

Le garanzie personali prestate, al netto di controgaranzie ricevute, sono pari a 10 milioni di euro.

Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, pari a 5.269 milioni di euro, si riferiscono a fideiussioni prestate da terzi sia a fronte di finanziamenti (1.982 milioni di euro) sia a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali (3.287 milioni di euro).

Tra le garanzie altrui prestate per obbligazioni di Telecom Italia S.p.A. si segnalano in particolare le due fideiussioni rilasciate a favore del Ministero dello Sviluppo Economico, a fronte della gara per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze a 800, 1800 e 2600 MHz. Le fideiussioni sono rispettivamente pari a 182 milioni di euro, a fronte della richiesta di rateazione per 5 anni del corrispettivo complessivamente dovuto, e a 38 milioni di euro, a fronte dell'impegno assunto dalla Società a realizzare reti di apparati secondo caratteristiche di eco-sostenibilità ambientale. In particolare, la Società si è impegnata a raggiungere, in 5 anni, un risparmio energetico, per le nuove tecnologie LTE, pari al 10% nelle parti infrastrutturali e al 20% negli apparati trasmissivi (rispetto all'energia usata dalle tecnologie esistenti).

A marzo 2014 il Ministero degli Interni ha rilasciato una fideiussione di 26 milioni di euro a Fastweb, come obbligato in solido con Telecom Italia a seguito dell'ordinanza del Consiglio di Stato, che - nel sospendere su appello della stessa Fastweb gli effetti della sentenza TAR Lazio che aveva dichiarato inefficace la "Convenzione Quadro" avente a oggetto la fornitura di tutti i servizi di comunicazioni elettroniche – ha previsto il rilascio di una fideiussione (o altra garanzia equivalente) pari al 5% del valore economico della Convenzione. Tale garanzia è funzionale all'eventuale corresponsione delle somme che il Consiglio di Stato potrebbe riconoscere a Fastweb nel giudizio di appello.

Si precisa che il Ministero degli Interni e Telecom Italia sono obbligate, in solido, a prestare la cauzione (o a costituire altra forma di garanzia), fermo restando che l'adempimento di detto obbligo ad opera di una di esse esonererà l'altra dalla costituzione di una seconda identica garanzia e che nel caso di escussione dell'obbligato principale, lo stesso conserverà la possibilità di agire in via di regresso nei confronti dell'altra parte.

Principali fideiussioni relative ai finanziamenti al 30 giugno 2016

Emittente

Importo
(milioni di euro)(1)
BBVA - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria 420
SACE 368
Intesa Sanpaolo 220
Cassa Depositi e Prestiti 158
Barclays Bank 105
Ing 105
Commerzbank 57
Banco Santander 52
Bank of Tokyo - Mitsubishi UFJ 52

Sono inoltre presenti fideiussioni connesse ai servizi di telecomunicazioni in Brasile per 949 milioni di euro.

D) ATTIVITÀ DATE A GARANZIA DI PASSIVITÀ FINANZIARIE

A fronte di contratti di finanziamento agevolati concessi dalla Banca di Sviluppo Brasiliana BNDES (Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social) a Tim Celular per un controvalore totale di 1.302 milioni di euro, sono stati rilasciati specifici covenant. Nel caso di mancato rispetto di tali covenant, BNDES avrà facoltà di rivalersi sugli incassi che transitano sui conti correnti della società.

NOTA 20 PROVENTI FINANZIARI E ONERI FINANZIARI

PROVENTI FINANZIARI

Aumentano, rispetto al primo semestre 2015, di 431 milioni di euro e sono così composti:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Interessi attivi e altri proventi finanziari:
Proventi da crediti finanziari iscritti fra le Attività non correnti
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività non
correnti
1
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività correnti 8 14
Proventi diversi dai precedenti:
Interessi attivi 62 97
Utili su cambi 613 691
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 31 58
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente
tasso)
344 370
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 6 7
Proventi finanziari diversi 25 86
(a) 1.089 1.324
Adeguamenti positivi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 77 149
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
124 38
Strumenti finanziari derivati non di copertura 722 70
(b) 923 257
Ripristini di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni
(c)
Totale
(a+b+c)
2.012 1.581

ONERI FINANZIARI

Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2015, di 906 milioni di euro e sono così composti:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2016 2015
Interessi passivi ed altri oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri su prestiti obbligazionari 566 939
Interessi passivi a banche 57 71
Interessi passivi ad altri 122 122
745 1.132
Commissioni 49 68
Perdite su cambi 382 706
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 8
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente
tasso) 304 299
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura 34 43
Altri oneri finanziari 113 174
(a) 1.627 2.430
Adeguamenti negativi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 124 40
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
75 156
Strumenti finanziari derivati non di copertura 331 437
(b) 530 633
Riduzioni di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni (c)
Totale (a+b+c) 2.157 3.063

Per maggior chiarezza espositiva, nella tabella seguente vengono riassunti gli effetti netti a saldi aperti relativi agli strumenti finanziari derivati:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2016 2015
Utili su cambi 613 691
Perdite su cambi (382) (706)
Risultato netto sui cambi 231 (15)
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 31 58
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge (8)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value
hedge
(a) 31 50
Effetto positivo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
344 370
Effetto negativo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
(304) (299)
Effetto netto del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento
al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge
(componente tasso)
(b) 40 71
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 6 7
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura (34) (43)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati non di copertura (c) (28) (36)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati (a+b+c) 43 85
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di
copertura in fair value hedge
77 149
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
(75) (156)
Adeguamenti netti al fair value (d) 2 (7)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
124 38
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
di copertura in fair value hedge
(124) (40)
Adeguamenti netti al fair value (e) (2)
Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value
hedge e relativi sottostanti
(d+e) 2 (9)
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(f) 722 70
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(g) (331) (437)
Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura (f+g) 391 (367)

NOTA 21 UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

L'utile del periodo aumenta rispetto al primo semestre 2015, di 660 milioni di euro ed è così analizzabile:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2016 2015
Utile (perdita) del periodo 1.105 445
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.021 (15)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (3) 48
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 1.018 33
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 37 130
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 50 282
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza 87 412

NOTA 22 RISULTATO PER AZIONE

1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Risultato per azione base
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 1.018 33
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66) (33)
(milioni di euro) 952
Numero medio azioni ordinarie e risparmio (milioni) 21.126 20.913
Risultato per azione base – Azione ordinaria (euro) 0,05
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01
Risultato per azione base – Azione di risparmio (euro) 0,06
Risultato per azione base da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
1.021 (15)
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66)
(milioni di euro) 955 (15)
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 21.126 20.913
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro) 0,05
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro) 0,06
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro) 47 330
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 21.126 20.913
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro) 0,02
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro) 0,02
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Numero medio di azioni ordinarie 15.098.152.504 14.887.325.076
Numero medio di azioni di risparmio 6.027.791.699 6.026.120.661
Totale 21.125.944.203 20.913.445.737

Ai fini del calcolo del "Risultato per azione - base":

  • il numero medio di azioni ordinarie include il numero teorico di azioni emettibili a seguito della conversione del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria;
  • il numero medio di azioni ordinarie altresì non considera il numero teorico di azioni eventualmente emettibili a fronte dello Special Award, non essendo definite le modalità di approvvigionamento delle azioni necessarie all'erogazione del premio;
  • L'"Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante", e l'"Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante", includono gli effetti, al netto delle imposte, derivanti dal prestito obbligazionario a conversione obbligatoria (+437 milioni di euro nel primo semestre 2016; -274 milioni di euro nel primo semestre 2015).
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Risultato per azione diluito
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 1.018 33
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili (437)
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66) (33)
(milioni di euro) 515
Numero medio azioni ordinarie e risparmio (milioni) 19.364 20.913
Risultato per azione diluito – Azione ordinaria (euro) 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01
Risultato per azione diluito – Azione di risparmio (euro) 0,04
Risultato per azione diluito da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
1.021 (15)
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili (437)
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66)
(milioni di euro) 518 (15)
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 19.364 20.913
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro) 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro) 0,04
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro) 47 330
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 19.364 20.913
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro) 0,02
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro) 0,02
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Numero medio di azioni ordinarie 13.336.157.383 14.887.325.076
Numero medio di azioni di risparmio 6.027.791.699 6.026.120.661
Totale 19.363.949.082 20.913.445.737

Ai fini del calcolo del "Risultato per azione - diluito":

  • il numero medio di azioni ordinarie esclude il numero teorico di azioni emettibili a seguito della conversione del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria;
  • il numero medio di azioni ordinarie altresì non considera il numero teorico di azioni eventualmente emettibili a fronte dello Special Award, non essendo definite le modalità di approvvigionamento delle azioni necessarie all'erogazione del premio;
  • l'"Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante", e l'"Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante", sono depurati degli effetti, al netto delle imposte, derivanti dal prestito obbligazionario a conversione obbligatoria (+437 milioni di euro nel primo semestre 2016); nel primo semestre 2015 non era stata apportata analoga correzione perché la valutazione dell'opzione implicita aveva comportato un onere.

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da Telecom Italia Finance S.A. a novembre 2013 del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A."), dell'emissione effettuata da Telecom Italia S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 giugno 2016 e delle opzioni e dei diritti assegnati per piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora in essere al 30 giugno 2016:

N. Azioni massime
emettibili
Capitale
(migliaia di
euro)(*)
Sovrapprezzo
(migliaia di
euro)
Prezzo di
sottoscrizione
per azione
(euro)
Ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
Piano di Stock Option 2014-2016 196.000.000 107.800 n.d. 0,94
Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
107.800
Aumenti già deliberati (azioni ordinarie)
Prestito obbligazionario 2013 a conversione
obbligatoria (azioni ordinarie)
– quota capitale n.d. 1.300.000 n.d. n.d.
– quota interessi n.d. 79.625 n.d. n.d.
Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni
ordinarie)(**)
1.082.485.386 2.000.000 n.d. n.d.
Prestiti obbligazionari 3.379.625
Totale 3.487.425

(*) Per gli aumenti di capitale connessi ai piani retributivi nonché al "Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.A." trattasi del "valore totale stimato" comprendente, ove applicabile, anche l'eventuale sovrapprezzo.

(**) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.

Per ulteriori informazioni si rimanda alle Note "Passività finanziarie (non correnti e correnti) e "Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale".

NOTA 23 INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

A) INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:

  • Domestic
  • Brasile
  • Media
  • Altre attività

A partire dal 1° gennaio 2016, la Business Unit Media è stata accorpata alla Business Unit Domestic.

Lo sviluppo delle offerte convergenti 4 Play, attraverso la fruizione di contenuti video differenziati e arricchiti, rappresenterà uno dei principali driver strategici di crescita del Piano Industriale 2016 – 2018 del Gruppo Telecom Italia, e sarà realizzato sia attraverso partnership con i principali fornitori di contenuti che attraverso una propria piattaforma di servizio distintiva (TIM Vision). In tale contesto Persidera svolge e svolgerà un importante ruolo di supporto allo sviluppo dei servizi di TIM Vision potenziando le proprie competenze distintive nelle attività di Head End (gestione e distribuzione dei segnali televisivi sulla piattaforma via cavo) e di Play Out (attività di emissione per la messa in onda dei programmi televisivi). Inoltre la realizzazione da parte di Telecom Italia di partnership strategiche con fornitori di contenuti che non hanno una struttura proprietaria trasmissiva (Multiplex) sulla televisione Free to Air e che perseguono una strategia di distribuzione multi-piattaforma, rappresenterà un rilevante elemento sinergico per garantire la stabilizzazione/crescita dei ricavi di affitto banda di Persidera nel medio termine.

L'impostazione del Piano Industriale 2016 – 2018 e il nuovo assetto di governance di Persidera sono coerenti con tale scenario prospettico che evidenzia una sempre più stretta correlazione fra l'industria delle TLC e quella dei Media/Contenuti per supportare la crescita dei servizi ultrabroadband nel segmento Consumer.

Conto economico separato consolidato per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Media Altre attività Rettifiche ed
Elisioni
Totale consolidato

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.

Sem.
2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015
Ricavi di settore 7.247 7.375 1.858 2.691 42 9 15 (18) (22) 9.096 10.101
Totale ricavi e proventi operativi 7.345 7.486 1.868 2.702 50 10 16 (20) (22) 9.203 10.232
EBITDA 3.184 2.846 556 790 20 (11) (18) (3) 1 3.726 3.639
EBIT 1.581 1.222 121 574 9 (11) (18) (4) 1 1.687 1.788
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento 1.547 310
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.058 115
Utile (perdita) del periodo 1.105 445
Soci della Controllante 1.018 33

Business Domestic 2016 (escludendo l'ex Business Unit Media)

Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con il primo semestre 2015:

(milioni di euro) Domestic
1° Sem.
2016
1° Sem.
2015
Ricavi di settore 7.210 7.375
Totale ricavi e proventi operativi 7.307 7.486
EBITDA 3.164 2.846
EBIT 1.571 1.222

Ricavi per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Media Altre attività Rettifiche ed
Elisioni
Totale consolidato

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015
Totale ricavi da Vendite prodotti 430 434 118 355 9 1 (1) 556 790
Totale ricavi da Prestazioni e servizi 6.820 6.940 1.740 2.336 42 14 (17) (22) 8.543 9.310
Totale ricavi da Lavori in corso su
ordinazione
(3) 1 (3) 1
Totale ricavi di settore 7.247 7.375 1.858 2.691 42 9 15 (18) (22) 9.096 10.101

Business Domestic 2016 (escludendo l'ex Business Unit Media)

Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con il primo semestre 2015:

(milioni di euro) Domestic
1° Sem.
2016
1° Sem.
2015
Totale ricavi da Vendite prodotti 430 434
Totale ricavi da Prestazioni e servizi 6.783 6.940
Totale ricavi da Lavori in corso su
ordinazione
(3) 1
Totale ricavi di settore 7.210 7.375

Acquisti di Attività immateriali e materiali per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile
Media
Altre attività Rettifiche ed
Elisioni
Totale consolidato

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015

Sem.
2016

Sem.
2015
Totale acquisti di attività immateriali e
materiali
1.673 2.189 433 938 3 2.106 3.130
di cui: investimenti industriali 1.575 1.506 408 637 3 1.983 2.146
di cui: variazioni di contratti di
leasing finanziari
98 683 25 301 123 984

Business Domestic 2016 (escludendo l'ex Business Unit Media)

Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con il primo semestre 2015:

(milioni di euro) Domestic
1° Sem.
2016
1° Sem.
2015
Totale acquisti di attività immateriali e
materiali
1.670 2.189
di cui: investimenti industriali 1.572 1.506
di cui: variazioni di contratti di
leasing finanziari
98 683

Distribuzione organici per settore operativo

(numero unità) Domestic (*) Brasile Media Altre attività Totale consolidato
30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015
Organici (**) 52.622 52.644 12.087 13.042 64 143 117 64.852 65.867

(*) A seguito della mutata mission di Persidera, la stessa è entrata a far parte della Business Unit Domestic a partire dal 1° gennaio 2016; in assenza di tale variazione la consistenza del personale a fine periodo di Domestic del primo semestre 2016 sarebbe risultata pari a 52.559 unità.

(**) La consistenza del personale a fine 2015 non tiene conto dell'organico relativo alle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.

Attività e passività per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Media Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015 30.6.2016 31.12.2015
Totale Attività 67.924 71.268
Totale Patrimonio netto e passività 67.924 71.268

Business Domestic 2016 (escludendo l'ex Business Unit Media)

Sono di seguito presentate le risultanze della Business Unit Domestic a parità di perimetro con il primo semestre 2015:

(milioni di euro) Domestic
30.6.2016 31.12.2015

B) INFORMATIVA PER AREA GEOGRAFICA

Ricavi Attività operative non correnti
(milioni di euro) Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
Ripartizione in base alla localizzazione
dei clienti
Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
1° Sem. 2016 1° Sem. 2015 1° Sem. 2016 1° Sem. 2015 30.6. 2016 31.12. 2015
Totale
(a+b)
9.096 10.101 9.096 10.101 53.900 52.508

C) INFORMAZIONI IN MERITO AI PRINCIPALI CLIENTI

Nessuno dei clienti del Gruppo Telecom Italia supera il 10% dei ricavi consolidati.

NOTA 24 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.

La procedura adottata dalla Società per la gestione delle operazioni con parti correlate trova espressamente applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati." Pertanto, poiché i componenti del Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia in carica (nominato dall'Assemblea ordinaria del 16 aprile 2014 e successivamente integrato dall'Assemblea ordinaria del 15 dicembre 2015) sono stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco, i cui azionisti (Gruppo Generali, Mediobanca S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Telefonica S.A.) erano all'epoca legati da un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del D.Lgs. n. 58/1998, si continuano a considerare parti correlate di Telecom Italia i partecipanti al suddetto patto (per quanto nel frattempo venuto meno) e le società da essi controllate.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della citata procedura interna (consultabile sul sito www.telecomitalia.com sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance), che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.

Il 13 novembre 2013 il Gruppo Telecom Italia ha accettato l'offerta di acquisto dell'intera partecipazione di controllo detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina; di conseguenza, a partire dal bilancio consolidato 2013, la partecipazione è stata classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute). La cessione si è perfezionata in data 8 marzo 2016.

Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per il primo semestre 2016 e 2015 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2016
--------------------------------------------------------------- -- --
(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
9.096 2 185 187 (23) 164 1,8
107 2 2 2 1,9
3.783 11 113 124 (14) 110 2,9
1.551 1 41 24 66 66 4,3
2.012 60 60 60 3,0
2.157 67 67 67 3,1
47 (1) 10 9

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2015

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
10.101 3 326 329 (95) 234 2,3
4.372 17 177 194 (51) 143 3,3
1.705 7 43 9 59 (5) 54 3,2
1.581 72 72 72 4,6
3.063 3 44 47 47 1,5
330 (3) 42 39

Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata del Gruppo al 30 giugno 2016 e al 31 dicembre 2015 sono riportati qui di seguito:

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 30.6.2016
------------------------------------------------------------------------- -- -- --
(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
Indebitamento finanziario
netto
Attività finanziarie non
correnti
(3.129) (10) (591) (601) (601) 19,2
(1.083) (45) (45) (45) 4,2
(247) (20) (20) (20) 8,1
(2.707) (255) (255) (255) 9,4
Attività finanziarie
correnti
(4.037) (320) (320) (320) 7,9
Passività finanziarie non
correnti
31.027 1.047 1.047 1.047 3,4
Passività finanziarie
correnti
4.209 70 70 70 1,7
Totale indebitamento
finanziario netto
28.070 (10) 206 196 196 0,7
Altre partite patrimoniali
5.683 5 135 140 140 2,5
7.445 16 160 28 204 204 2,7

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31.12.2015

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
Indebitamento finanziario
netto
Attività finanziarie non
correnti
(2.989) (7) (542) (549) (549) 18,4
(1.488) (47) (47) (47) 3,2
(352) (16) (16) (16) 4,5
(3.559) (72) (72) (72) 2,0
Attività finanziarie
correnti
(5.399) (135) (135) (135) 2,5
(227)
Passività finanziarie non
correnti
30.518 937 937 937 3,1
Passività finanziarie
correnti
6.224 168 168 168 2,7
348
Totale indebitamento
finanziario netto
28.475 (7) 428 421 421 1,5
Altre partite patrimoniali
5.112 2 158 160 (23) 137 2,7
3.677 23 23
7.882 32 176 25 233 (16) 217 2,8
1.533 11 5 16

Gli effetti sulle singole voci di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per il primo semestre 2016 e 2015 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2016

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
2.106 63 63 63 3,0

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2015

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Totale
parti
correlate
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
(a) (b) (b/a)
3.130 69 69 69 2,2

OPERAZIONI VERSO SOCIETÀ COLLEGATE, CONTROLLATE DI COLLEGATE E JOINT VENTURES

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Italtel 1 1 Fornitura di apparati in noleggio, servizi di fonia fissa e
mobile e connettività in outsourcing.
NordCom S.p.A. 1 1 Servizi di fonia fissa e mobile, collegamenti rete dati ed
outsourcing, prodotti e servizi ICT.
Teleleasing S.p.A. (in liquidazione) 1 Servizi di manutenzione e vendita apparati.
Totale ricavi 2 3
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Italtel 9 16 Fornitura e manutenzione di apparati per
commutazione, sviluppo software e adeguamento
piattaforme, fornitura e servizi personalizzati
nell'ambito di offerte Telecom Italia per la clientela.
NordCom S.p.A. 1 Acquisto e sviluppo di soluzioni informatiche, servizi
personalizzati nell'ambito di offerte Telecom Italia per
la clientela finale, affitti passivi per ospitalità SRB.
W.A.Y. S.r.l. 1 Fornitura e servizi di assistenza tecnica su
apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di
offerte a clienti Telecom Italia.
Altre minori 1
Totale acquisti di materie e servizi 11 17
Oneri finanziari 3 Interessi passivi per leasing finanziario di apparati e
locazioni finanziarie verso Teleleasing S.p.A

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Attività finanziarie non correnti 10 7 Finanziamento soci e management fee verso Alfiere
S.p.A
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Gruppo Italtel 3 Fornitura di apparati in noleggio, servizi di fonia fissa e
mobile e connettività in outsourcing.
W.A.Y. S.r.l. 1 Fornitura di fonia fissa, ICT e mobile.
Altre minori 1 2
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
5 2
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo Italtel 13 28 Rapporti di fornitura connessi all'attività di
investimento e di esercizio.
Movenda S.p.A. 1 Fornitura e supporto specialistico per lo sviluppo delle
SIM-card, evoluzione funzionale di piattaforme IT e
sviluppi software.
NordCom S.p.A. 1 Acquisto e sviluppo di soluzioni informatiche, servizi
personalizzati nell'ambito di offerte Telecom Italia per
la clientela finale, affitti passivi per ospitalità SRB.
W.A.Y. S.r.l. 2 2 Fornitura e servizi di assistenza tecnica su
apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito di
offerte a clienti Telecom Italia.
Altre minori 1
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
16 32

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
TIPOLOGIA CONTRATTI
Gruppo Italtel 63 68 Acquisti di apparati di telecomunicazione.
Movenda S.p.A. 1 Servizi informatici, licenze per GSMA Mobile Connect
Application.
Totale acquisti di attività
immateriali e materiali per
competenza
63 69

Al 30 giugno 2016 Telecom Italia S.p.A. ha prestato garanzie nell'interesse della joint venture Alfiere S.p.A. per 1 milione di euro.

OPERAZIONI VERSO ALTRE PARTI CORRELATE (SIA PER IL TRAMITE DI AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA, SIA IN QUANTO PARTECIPANTI AI PATTI PARASOCIALI AI SENSI DELL'ART. 122 DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA)

La "Procedura per l'effettuazione di operazioni con parti correlate" – nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni – dispone che la stessa si applichi anche ai soggetti che, a prescindere dalla loro qualificabilità come parti correlate ai sensi dei principi contabili, partecipano a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione di Telecom Italia, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati.

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Generali 25 54 Servizi di fonia e trasmissione dati, reti dati periferiche,
collegamenti, storage, prodotti e servizi di
telecomunicazioni.
Gruppo Intesa Sanpaolo 34 32 Servizi di fonia, rete dati MPLS e internazionale, servizi
ICT, licenze Microsoft, connettività internet e
collegamenti ad alta velocità.
Gruppo Mediobanca 3 3 Servizi di fonia, rete dati MPLS, commercializzazione
apparati dati e commercializzazione apparati per rete
fissa e mobile.
Gruppo RCS 2 Servizi di fonia fissa e outsourcing.
Gruppo Telefónica 121 237 Servizi di interconnessione, roaming, broadband
access fees, fornitura di capacità trasmissiva "IRU" e
di software.
Totale ricavi 185 326
Altri proventi 2 Risarcimento danni gruppo Generali.
Acquisti di materie e servizi
Gruppo CartaSì 3 Commissioni su incassi e su servizi di ricarica di
utenze mobili prepagate.
Gruppo Generali 11 13 Premi assicurativi e locazioni immobiliari.
Gruppo Intesa Sanpaolo 6 5 Commissioni di factoring, compensi per
ricarica/attivazione carte tecnologiche e commissioni
per i servizi di domiciliazione delle bollette e incassi a
mezzo carta di credito.
Gruppo Mediobanca 1 1 Attività di recupero crediti.
Gruppo RCS 1 Fornitura di contenuti e servizi editoriali digitali e
compensi per servizi di ricarica telefonica.
Gruppo Telefónica 91 155 Servizi di interconnessione, servizi di roaming, site
sharing, accordi di co-billing, broadband linesharing e
unbundling.
Gruppo Vivendi 3 Acquisto di contenuti digitali musicali (TIM MUSIC) e
ideazione campagne pubblicitarie.
Totale acquisti di materie e servizi 113 177
Costi del personale 1 7 Assicurazioni connesse all'attività lavorativa del
personale stipulate con il gruppo Generali.
Proventi finanziari
Gruppo Intesa Sanpaolo 47 59 Conti correnti, depositi bancari e derivati di copertura.
Gruppo Mediobanca 10 9 Conti correnti, depositi bancari e derivati di copertura.
Gruppo Telefónica 3 4 Locazione finanziaria.
Totale proventi finanziari 60 72
Oneri finanziari
Gruppo Intesa Sanpaolo 54 32 Term Loan Facility, Revolving Credit Facility, derivati di
copertura, finanziamenti e conti correnti.
Gruppo Mediobanca 13 12 Term Loan Facility, Revolving Credit Facility e derivati
di copertura.
Totale oneri finanziari 67 44

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Attività finanziarie non correnti
Gruppo Intesa Sanpaolo 478 424 Derivati di copertura.
Gruppo Mediobanca 57 71 Derivati di copertura.
Gruppo Telefónica 56 47 Locazione finanziaria.
Totale attività finanziarie non
correnti
591 542
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
Gruppo Intesa Sanpaolo 9 10 Titoli obbligazionari.
Gruppo Mediobanca 18 24 Titoli obbligazionari.
Gruppo Vivendi 5 Titoli obbligazionari.
Gruppo Telefónica 13 13 Titoli obbligazionari.
Totale Titoli diversi dalle
partecipazioni (attività correnti)
45 47
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
Gruppo Intesa Sanpaolo 18 14 Derivati di copertura.
Gruppo Mediobanca 1 1 Derivati di copertura.
Gruppo Telefónica 1 1 Locazione finanziaria.
Totale crediti finanziari e altre
attività finanziarie correnti
20 16
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
Gruppo Intesa Sanpaolo 255 67 Conti correnti e depositi bancari.
Gruppo Mediobanca 5 Conti correnti e depositi bancari.
Totale cassa e altre disponibilità
liquide equivalenti
255 72
Passività finanziarie non correnti
Gruppo Intesa Sanpaolo 600 497 Derivati di copertura e loans.
Gruppo Mediobanca 447 440 Derivati di copertura, loans e debiti finanziari.
Totale passività finanziarie non
correnti
1.047 937
Passività finanziarie correnti
Gruppo Intesa Sanpaolo 42 136 Rapporti di conto corrente, derivati di copertura e
debiti verso altri finanziatori.
Gruppo Mediobanca 28 32 Derivati di copertura e debiti finanziari.
Totale passività finanziarie correnti 70 168
(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Gruppo Generali 29 28 Servizi di fonia e trasmissione dati, reti dati periferiche,
collegamenti, storage, prodotti e servizi di
telecomunicazioni.
Gruppo Intesa Sanpaolo 79 64 Operazioni di factoring, servizi di fonia, rete dati MPLS
e internazionale, servizi ICT, licenze Microsoft,
connettività internet e collegamenti ad alta velocità.
Gruppo Mediobanca 1 Servizi di fonia, rete dati MPLS, commercializzazione
apparati dati, commercializzazione apparati per rete
fissa e mobile e crediti verso Teleleasing ceduta al
gruppo Mediobanca.
Gruppo RCS 1 2 Servizi di fonia fissa e outsourcing.
Gruppo Telefónica 26 63 Servizi di interconnessione, roaming, broadband
access fees, fornitura di capacità trasmissiva "IRU" e
di software.
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
135 158
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo Generali 5 8 Risconti passivi attinenti all'outsourcing delle reti dati e
dei sistemi di fonia centrali e periferici.
Gruppo Intesa Sanpaolo 111 121 Commissioni di factoring, debito derivante dall'incasso
dei crediti ceduti, compensi per ricarica/attivazione
carte tecnologiche e commissioni per i servizi di
domiciliazione delle bollette e incassi a mezzo carta di
credito.
Gruppo Mediobanca 14 7 Attività di recupero crediti.
Gruppo Telefónica 26 37 Servizi di roaming, interconnessione, site sharing,
accordi di co-billing, broadband linesharing e
unbundling.
Gruppo Vivendi 4 3 Acquisto di contenuti digitali musicali (TIM MUSIC).
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
160 176

OPERAZIONI VERSO FONDI PENSIONE

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
TIPOLOGIA CONTRATTI
Costi del personale Contribuzione ai fondi pensione.
Fontedir 6 6
Telemaco 34 35
Altri fondi pensione 1 2
Totale costi del personale 41 43

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2016 31.12.2015 TIPOLOGIA CONTRATTI
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Debiti relativi alla contribuzione ai fondi pensione
ancora da versare.
Fontedir 4 4
Telemaco 23 21
Altri fondi pensione 1
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
28 25

COMPENSI A DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA

Nel primo semestre del 2016, i compensi contabilizzati per competenza da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 23,6 milioni di euro (8,8 milioni di euro nel primo semestre del 2015) suddivisi come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Compensi a breve termine 7,6 5,2
Compensi a lungo termine 0,5
Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro 12,5
Pagamenti in azioni (*) 3,0 3,6
23,6 8,8

(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 giugno, dei Diritti sui piani di incentivazione di Telecom Italia S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Piano SOP 2014/2016 e Piani SOP delle società controllate sudamericane, Special Award e MBO deferred).

I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.

Gli importi relativi al primo semestre 2016 esposti in tabella non accolgono gli effetti derivanti dall'annullamento degli accertamenti del Piano di Stock Option 2014/2016. I relativi importi sono di seguito dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Piano di Stock Option 2014/2016 accertamenti 2014 – pagamenti in azioni (1,6) -

Nel primo semestre del 2016, i contributi versati ai piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da Telecom Italia S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a 46.000 euro (65.000 euro nel primo semestre del 2015).

Nel primo semestre del 2016 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo Telecom Italia, compresi gli amministratori, sono così individuati:

Amministratori:
Dirigenti:

NOTA 25 PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale, in essere al 30 giugno 2016 sono utilizzati a fini di retention e di incentivazione a lungo termine dei manager e del personale del Gruppo. Peraltro, si segnala che detti piani non hanno effetto significativo sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2016.

DESCRIZIONE DEI PIANI DI STOCK OPTION

Per quanto concerne la descrizione di:

  • Piano di Stock Option 2014-2016 di Telecom Italia S.p.A.,
  • Piano di Stock Option 2011–2013 di Tim Participações S.A.,
  • Piano di Stock Option 2014–2016 di Tim Participações S.A.

già presenti al 31 dicembre 2015, si fa rimando al Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia a tale data.

DESCRIZIONE DEGLI ALTRI PIANI RETRIBUTIVI DI TELECOM ITALIA S.P.A.

Per quanto concerne la descrizione dei Piani retributivi di Telecom Italia S.p.A. di seguito elencati e già presenti al 31 dicembre 2015, si fa rimando al bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia a tale data:

  • Long Term Incentive Plan 2010-2015 (Piano LTI 2010-2015),
  • MBO 2015 Deferred,
  • Piano di Azionariato Diffuso 2014.

Sono di seguito illustrati i Piani retributivi attribuiti nel corso del primo semestre 2016:

• Special Award 2016 - 2019

Il Piano di incentivazione è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società del 30 marzo 2016 e dell'Assemblea dei soci del 25 maggio 2016, per la parte da erogare in azioni.

Destinatari del Piano sono l'Amministratore Delegato e altri managers che egli stesso dovrà individuare.

Il Piano è stato attribuito all'Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 30 marzo 2016; al 30 giugno 2016 non sono stati individuati ulteriori beneficiari.

Lo Special Award prevede tre condizioni di performance, rappresentate dai miglioramenti (overperformance) ottenuti rispetto ai target di Gruppo definiti in sede di Piano industriale 2016 – 2018 (per l'esercizio 2019 si utilizzeranno gli stessi valori previsti a piano per il 2018):

  • EBITDA (peso 50%)
  • Riduzione Opex (peso 25%)
  • Posizione finanziaria netta (peso 25%)

Rispetto a ciascuno degli anni oggetto di incentivazione il premio consisterà per l'80% di azioni ordinarie Telecom Italia (il cui numero sarà determinato dividendo l'80% del bonus maturato nell'esercizio per il valore normale dell'azione alla data di accertamento della performance) e per il 20% sarà espresso in denaro.

Il risultato raggiunto sarà calcolato a parità di perimetro aziendale e applicando i medesimi criteri contabili, fiscali, tributari, economici e finanziari vigenti al tempo dell'approvazione del Piano Strategico 2016-2018 e al netto di pagamenti non preventivabili derivanti dalla gestione precedente al 30 marzo 2016 o da mutamenti del capitale sociale che incidano sulla risultanza dei parametri di calcolo.

A valle dell'approvazione consiliare della documentazione di bilancio 2019 (anno 2020), saranno erogati tutti i premi annuali maturati nell'intero periodo d'incentivazione, fermo il massimale (riferito all'intero quadriennio di riferimento e relativo al 5,5% dell'overperformance) di 55 milioni di euro lordi complessivi (di cui 40 milioni di euro lordi riservati all'Amministratore Delegato, pari al 4% dell'overperformance).

Al premio effettivamente erogato, in entrambe le sue componenti cash ed equity, saranno applicabili i meccanismi di claw-back al tempo in vigore.

E' prevista la facoltà per il Consiglio di Amministrazione di soddisfare, in tutto o in parte, per equivalente la porzione del premio espressa in azioni, sulla base del valore normale dell'azione al momento dell'erogazione del premio.

L'erogazione effettiva dello Special Award è condizionata al mantenimento della carica e alla prosecuzione del rapporto di lavoro con società del Gruppo Telecom Italia per l'intero periodo di incentivazione.

All'Amministratore Delegato, nell'ipotesi di cessazione dalla carica come good leaver (anche a seguito di mancata nomina quale Consigliere di Amministrazione in sede di rinnovo dell'organo collegiale) prima dell'erogazione, saranno corrisposti i premi annuali già maturati nonché lo Special Award a cui avrebbe avuto diritto operando una proiezione lineare sino al termine del periodo d'incentivazione dei risultati medi già ottenuti, ovvero, nel primo anno di mandato e in assenza di dati storici, prendendo a riferimento i risultati attestati dall'ultima relazione trimestrale approvata.

Per maggiori dettagli si rinvia al documento informativo redatto secondo lo schema del Regolamento Emittenti e disponibile sul sito www.telecomitalia.com.

NOTA 26 EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVI NON RICORRENTI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo Telecom Italia, degli eventi e operazioni non ricorrenti del primo semestre 2016. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali.

(milioni di euro) Patrimonio
Netto
Utile (perdita)
del periodo
Indebitamento
finanziario
netto
Flussi
finanziari
contabile (*)
Valore di bilancio (a) 21.327 1.105 28.070 (675)
Acquisti di materie e servizi - Oneri connessi ad accordi e
allo sviluppo di progetti non ricorrenti
32 (32)
Costo del personale - Oneri connessi ai processi di
ristrutturazione e razionalizzazione
(53) (53) 19 (19)
Altri costi operativi - Oneri conseguenti a contenziosi e
sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai
suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex
dipendente e passività con clienti e fornitori (11) (11) 151 (151)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 6 6 (9) 27
Oneri finanziari - Altri oneri finanziari correlati a contenziosi (8) (8)
Totale effetti non ricorrenti (b) (66) (66) 193 (175)
Proventi/(Oneri) connessi ad Attività cessate (c) (12) (12) (704) 492
Valore figurativo di bilancio (a-b-c) 21.405 1.183 28.581 (992)

(*) I flussi finanziari si riferiscono all'aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.

L'impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non ricorrente, è così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2016 2015
Costi del personale:
Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione (75) (30)
Altri costi operativi:
Oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a passività
correlate ai suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex dipendente e
passività con clienti e fornitori
(16) (369)
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e
Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(91) (399)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti:
Plusvalenza da realizzo di attività non correnti 9 277
Impatto su Risultato operativo (EBIT) (82) (122)
Oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri finanziari (11) (17)
Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
(93) (139)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti 27 28
Attività cessate - Effetto della cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina (12)
Impatto sull'Utile (perdita) del periodo (78) (111)

NOTA 27 POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre 2016 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

NOTA 28 ALTRE INFORMAZIONI

A) TASSI DI CAMBIO UTILIZZATI PER LA CONVERSIONE DEI BILANCI DELLE IMPRESE ESTERE(*)

Cambi di fine periodo Cambi medi del periodo
(poste patrimoniali) (poste economiche e flussi finanziari)
(unità di valuta locale per 1 euro) 30.6.2016 31.12.2015 1° Semestre 2016 1° Semestre 2015
Europa
BGN Bulgarian Lev 1,95580 1,95580 1,95580 1,95580
CZK Corona ceca 27,13100 27,02300 27,03985 27,50439
HUF Fiorino ungherese 317,06000 315,98000 312,76215 307,40868
CHF Franco svizzero 1,08670 1,08350 1,09582 1,05754
TRY Lira turca 3,20600 3,17650 3,25790 2,86259
GBP Lira sterlina 0,82650 0,73395 0,77859 0,73260
RON Leu Romania 4,52340 4,52400 4,49533 4,44749
Nord America
USD Dollaro USA 1,11020 1,08870 1,11572 1,11609
America Latina
VEF Bolivar venezuelano 14,98770 14,69745 15,02350 13,11080
BOB Boliviano 7,67148 7,52292 7,70963 7,71217
PEN Nuevo sol peruviano 3,65412 3,70833 3,77419 3,45827
ARS Peso argentino 16,58020 14,09720 15,98614 9,83978
CLP Peso cileno 735,50000 772,71300 769,03591 693,19708
COP Peso colombiano 3.244,47000 3.456,01000 3.481,92257 2.773,10550
MXN Peso messicano 20,63470 18,91450 20,15629 16,88979
BRL Real brasiliano 3,56352 4,25116 4,13001 3,31144
PYG Guarany paraguayano 6.233,43000 6.321,98000 6.359,76716 5.467,45773
UYU Peso uruguayano 33,84780 32,60440 35,03297 28,63802
Altri paesi
ILS Shekel israeliano 4,27610 4,24810 4,30633 4,36471

(*) Fonte: Elaborazione su dati Banca Centrale Europea, Reuters e principali Banche Centrali.

B) RICERCA E SVILUPPO

I costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo sono rappresentati da costi esterni, costo del personale dedicato e ammortamenti e sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
Costi per attività di ricerca e sviluppo spesati nel periodo 25 27
Costi di sviluppo capitalizzati 722 676
Totale costi (spesati e capitalizzati) di ricerca e sviluppo 747 703

Si segnala inoltre che nel conto economico separato consolidato del primo semestre 2016 sono iscritti ammortamenti per costi di sviluppo, capitalizzati nel periodo e in esercizi precedenti, per un importo di 332 milioni di euro.

Le attività di ricerca e sviluppo effettuate dal Gruppo Telecom Italia sono dettagliate nella Relazione intermedia sulla gestione (Sezione di Sostenibilità) al 30 giugno 2016.

NOTA 29 EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2016

TELECOM ITALIA: SIGLATA INTESA CON FEDERMANAGER PER GESTIONE 170 DIRIGENTI IN ESUBERO

Telecom Italia e Federmanager RSA Dirigenti hanno siglato in data 25 luglio 2016 un accordo per la gestione di personale dirigente in esubero quantificato in 170 unità, che lascerà l'azienda entro il 31 dicembre 2018.

Ad essere interessati saranno principalmente tutti coloro che abbiano maturato o che matureranno i requisiti per l'accesso a qualsiasi trattamento pensionistico entro la fine del 2018, ovvero al prepensionamento in base alla legge Fornero.

Il piano di esuberi si è reso necessario per consentire la riduzione dei costi garantendo al contempo il ricambio generazionale all'interno di un processo di profonda riorganizzazione e semplificazione delle strutture avviato dalla società.

Nell'ambito del quadro sopra tracciato, il dimensionamento qualitativo e quantitativo dei dirigenti assume un ruolo essenziale e costituisce il presupposto per futuri percorsi di valorizzazione e sviluppo delle risorse manageriali interne.

Le parti hanno convenuto di avviare una procedura collettiva ai sensi della legge 223/1991 assicurando trattamenti economici certi e omogenei a tutti i dirigenti coinvolti.

Inoltre, per il periodo di vigenza dell'accordo, l'azienda, in deroga al Contratto di Lavoro, riconoscerà ai dirigenti non pensionabili che aderiranno volontariamente all'accordo un'incentivazione all'esodo commisurata agli anni di servizio prestato.

Peraltro, nel caso in cui il riscatto della laurea o il ricongiungimento oneroso di periodi contributivi sia condizione per accedere al trattamento pensionistico, la società contribuirà al riscatto con un importo massimo di 50 mila euro.

Nel caso, invece, in cui un dirigente coinvolto dal piano intendesse avviare un'attività imprenditoriale/libero professionale, gli verrà riconosciuto un contributo a titolo integrazione TFR pari a 20 mila euro.

Con questo accordo Telecom Italia e Federmanager RSA hanno inteso individuare misure idonee ad attenuare l'impatto sociale del necessario adeguamento degli organici.

TELECOM ITALIA: PARTNERSHIP STRATEGICA CON FASTWEB PER ACCELERARE LA REALIZZAZIONE DELLA RETE IN FIBRA (FTTH) IN 29 CITTÀ

In data 25 luglio 2016 Telecom Italia e Fastweb hanno sottoscritto una partnership strategica finalizzata ad accelerare la realizzazione delle infrastrutture a banda ultralarga con tecnologia FTTH (Fiber to the Home) in 29 città italiane. La partnership prevede la costituzione di una società congiunta con l'80% del capitale detenuto da Telecom Italia e il 20% da Fastweb.

In particolare, la nuova società si occuperà di realizzare per conto di Telecom Italia e Fastweb, e successivamente di affittare alle medesime, la rete secondaria e i verticali fino a casa degli utenti. Il piano industriale della nuova società prevede quindi di collegare entro il 2020 circa 3 milioni di abitazioni con tecnologia FTTH, che permetterà velocità di collegamento di 1 Gigabit al secondo. L'investimento complessivo è di 1,2 miliardi di euro che la nuova società finanzierà in parte con equity e in parte con debito. La quota di spettanza di Telecom Italia è già inclusa fra gli investimenti previsti nel Piano Industriale 2016-2018.

Inoltre, nell'ambito della partnership, Telecom Italia acquisirà da Fastweb nei prossimi 18 mesi le infrastrutture con tecnologia FTTH che consentiranno di collegare alla propria rete circa 650 mila unità immobiliari in 6 città con un anno di anticipo rispetto al Piano Industriale.

La partnership strategica permetterà alle due società di realizzare in tempi più rapidi l'infrastruttura ad altissima velocità di ultima generazione, consentendo allo stesso tempo sinergie negli investimenti. In questo modo, Telecom Italia e Fastweb intendono unire i propri sforzi per realizzare l'infrastruttura di banda ultralarga che permetterà all'Italia di centrare gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea anche prima del termine indicato dalla UE.

Telecom Italia e Fastweb studieranno la possibilità di estendere la partnership anche ad altri settori di collaborazione per lo sviluppo congiunto di infrastrutture passive e di tecnologie per la rapida diffusione della banda ultralarga.

NOTA 30 LE IMPRESE DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 di seguito viene riportato l'elenco delle imprese del Gruppo. Nell'elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di rapporto di partecipazione, modalità di consolidamento e per settore operativo.

Per ogni impresa sono evidenziati: la denominazione, la sede, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota di partecipazione sul capitale, la percentuale di voto nell'assemblea ordinaria dei soci, se diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale e l'evidenza delle imprese partecipanti.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
IMPRESA CONTROLLANTE
TELECOM ITALIA S.p.A. MILANO EUR 10.740.236.909
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE
BU DOMESTIC
4G RETAIL S.r.l. MILANO EUR 2.402.241 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo delle
telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi di diffusione
analogici e digitali)
ADVANCED CARING CENTER S.r.l. ROMA EUR 600.000 100,0000 TELECONTACT CENTER S.p.A.
(attività e sviluppo di telemarketing ricerche di mercato e
sondaggi)
ALFABOOK S.r.l. TORINO EUR 100.000 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione on line di testi digitali)
BEIGUA S.r.l. ROMA EUR 51.480 100,0000 PERSIDERA S.p.A.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di impianti per la
riparazione e distribuzione di programmi radiotelevisivi)
CD FIBER S.r.l. (ex TIM CARING S.r.l.) ROMA EUR 50.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione
di infrastrutture reti servizi e sistemi di comunicazione elettronica
ad alta velocità)
GESTIONE DUE S.r.l. MILANO EUR 10.000 100,0000 INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A.
(attività edilizia e immobiliare)
GESTIONE IMMOBILI S.r.l. MILANO EUR 10.000 100,0000 INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A.
(attività edilizia e immobiliare)
H.R. SERVICES S.r.l. L'AQUILA EUR 500.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(attività di formazione e servizi per il personale)
INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A. MILANO EUR 600.000.000 60,0333 TELECOM ITALIA S.p.A.
(installazione ed esercizio di impianti e infrastrutture per la
gestione e la commercializzazione dei servizi di telecomunicazione
elettronica)
LAN MED NAUTILUS Ltd DUBLINO USD 1.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni, installazione e gestione cavi (IRLANDA)
sottomarini per l'offerta di servizi di "managed bandwidth")
LATIN AMERICAN NAUTILUS ARGENTINA S.A. BUENOS AIRES ARS 9.998.000 95,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (ARGENTINA) 5,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
LATIN AMERICAN NAUTILUS BOLIVIA S.R.L. LA PAZ BOB 1.747.600 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (BOLIVIA) 0,0001 LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL Ltda RIO DE JANEIRO BRL 6.850.598 99,9999 LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL
(servizi di "managed bandwidth") (BRASILE) 0,0001 PARTICIPAÇÕES Ltda
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL PARTICIPAÇÕES Ltda
(holding di partecipazioni)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL 8.844.866 99,9999
0,0001
LAN MED NAUTILUS Ltd
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
LATIN AMERICAN NAUTILUS CHILE S.A. SANTIAGO CLP 5.852.430.960 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (CILE)
LATIN AMERICAN NAUTILUS COLOMBIA Ltda BOGOTA' COP 5.246.906.000 99,9999 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (COLOMBIA) 0,0001 LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LATIN AMERICAN NAUTILUS PANAMA S.A. PANAMA USD 10.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth")
LATIN AMERICAN NAUTILUS PERU' S.A. LIMA PEN 16.109.788 99,9999 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (PERÙ) 0,0001 LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
LATIN AMERICAN NAUTILUS PUERTO RICO LLC SAN JUAN USD 50.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (PORTO RICO)
LATIN AMERICAN NAUTILUS ST. CROIX LLC ISOLE VERGINI USD 10.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (STATI UNITI
D'AMERICA)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
LATIN AMERICAN NAUTILUS USA Inc.
(servizi di "managed bandwidth")
MIAMI
(STATI UNITI
D'AMERICA)
USD 10.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
LATIN AMERICAN NAUTILUS VENEZUELA C.A.
(servizi di "managed bandwidth")
CARACAS
(VENEZUELA)
VEF 981.457 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd
(manutenzione e gestione del cavo lev1)
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS 55.886.866 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
MEDITERRANEAN NAUTILUS BULGARIA EOOD
(attività di telecomunicazioni)
SOFIA
(BULGARIA)
BGN 100.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS GREECE S.A.
(attività di telecomunicazioni)
ATENE
(GRECIA)
EUR 368.760 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS ISRAEL Ltd
(servizi di telecomunicazioni internazionali wholesale)
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS 1.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS ITALY S.p.A.
(possesso e gestione cavi sottomarini)
ROMA EUR 3.100.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
MEDITERRANEAN NAUTILUS TELEKOMÜNIKASYON HIZMETLERI
TICARET ANONIM SIRKETI
YENIBOSNA, ISTANBUL TRY 40.600.000 100,0000 LAN MED NAUTILUS Ltd
(servizi di telecomunicazioni)
OLIVETTI MULTISERVICES S.p.A.
(TURCHIA)
MILANO
EUR 20.337.161 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(gestione immobiliare)
OLIVETTI S.p.A.
IVREA EUR 10.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(produzione e commercializzazione di prodotti e servizi per
l'information technology)
(TORINO)
PERSIDERA S.p.A.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di impianti per la
riparazione e distribuzione di programmi radiotelevisivi)
ROMA EUR 21.428.572 70,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
REVI IMMOBILI S.r.l.
(attività edilizia ed immobiliare)
MILANO EUR 10.000 100,0000 INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A.
TELECOM ITALIA INFORMATION TECHNOLOGY S.r.l.
(pianificazione, progettazione, realizzazione e messa in esercizio di
servizi informatici)
ROMA EUR 3.400.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA NETHERLANDS B.V.
(servizi di telecomunicazioni)
AMSTERDAM
(PAESI BASSI)
EUR 18.200 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(gestione telecomunicazioni San Marino)
BORGO MAGGIORE
(SAN MARINO)
EUR 1.808.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA SPAIN SL UNIPERSONAL
(servizi di telecomunicazioni)
MADRID
(SPAGNA)
EUR 1.687.124 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE CZECH S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
PRAGA
(REPUBBLICA CECA)
CZK 6.720.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE EST S.R.L.
(servizi di telecomunicazioni)
BUCAREST
(ROMANIA)
RON 3.021.560 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE OF NORTH AMERICA, INC.
(servizi di telecomunicazioni e attività di rappresentanza)
NEW YORK
(STATI UNITI
USD 15.550.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(espletamento e gestione di servizi di telecomunicazioni ad uso
pubblico e privato)
D'AMERICA)
ROMA
EUR 200.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE SINGAPORE PTE. Ltd
(servizi di telecomunicazioni)
SINGAPORE USD 5.121.120 99,9999
0,0001
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA SPARKLE OF NORTH AMERICA,
INC.
TELECOM ITALIA SPARKLE SLOVAKIA S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
BRATISLAVA
(SLOVACCHIA)
EUR 300.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TELECOM ITALIA TRUST TECHNOLOGIES S.r.l.
(altre attività dei servizi connesse alle tecnologie dell'informatica
POMEZIA
(ROMA)
EUR 7.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
NCA)
TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
MILANO EUR 10.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(holding di partecipazioni)
TELECONTACT CENTER S.p.A.
NAPOLI EUR 3.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(servizi di telemarketing)
TELEFONIA MOBILE SAMMARINESE S.p.A.
BORGO MAGGIORE EUR 78.000 51,0000 TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(realizzazione e gestione di impianti e servizi di telecomunicazioni
mobili)
(SAN MARINO)
TELENERGIA S.r.l.
(attività di importazione, esportazione, acquisto, vendita e scambio
di energia elettrica)
ROMA EUR 50.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI S.p.A.
(produzione e vendita di apparecchi e sistemi elettronici di
telecomunicazioni crypto)
TORINO EUR 390.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TI BELGIUM S.P.R.L. - B.V.B.A
(servizi di telecomunicazioni)
BRUXELLES
(BELGIO)
EUR 2.200.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI GERMANY GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
FRANCOFORTE
(GERMANIA)
EUR 25.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SWITZERLAND GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
ZURIGO
(SVIZZERA)
CHF 2.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI TELECOM ITALIA (AUSTRIA) TELEKOMMUNIKATIONDIENSTE
GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
VIENNA
(AUSTRIA)
EUR 2.735.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TIM REAL ESTATE S.r.l.
(immobiliare)
MILANO EUR 50.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
TIMB2 S.r.l.
(gestione del diritto d uso su frequenze televisive)
ROMA EUR 10.000 99,0000
1,0000
PERSIDERA S.p.A.
TELECOM ITALIA S.p.A.
TIS FRANCE S.A.S. PARIGI EUR 18.295.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(installazione e gestione di servizi di telecomunicazioni per la rete
fissa e le attività afferenti)
(FRANCIA)
TMI - TELEMEDIA INTERNATIONAL Ltd LONDRA EUR 3.983.254 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(offerta di servizi di valore aggiunto e di networking) (REGNO UNITO)
TMI TELEMEDIA INTERNATIONAL DO BRASIL Ltda SAN PAOLO BRL 8.909.639 100,0000 LATIN AMERICAN NAUTILUS BRASIL
PARTICIPAÇÕES Ltda
(servizi di telecomunicazioni e attivita' di rappresentanza) (BRASILE)
TN FIBER S.r.l. (ex TRENTINO NGN S.r.l.) TRENTO EUR 55.918.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura di rete
ottica di accesso agli operatori sul territorio della provincia di
Trento)
BU BRASILE
INTELIG TELECOMUNICAÇÕES Ltda RIO DE JANEIRO BRL 4.041.956.045 99,9999 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(servizi di telecomunicazioni) (BRASILE) 0,0001 TIM CELULAR S.A.
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A. RIO DE JANEIRO BRL 7.169.029.859 99,9999 TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
(holding di partecipazioni) (BRASILE) 0,0001 TELECOM ITALIA S.p.A.
TIM CELULAR S.A. SAN PAOLO BRL 9.434.215.720 100,0000 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(servizi di telecomunicazioni) (BRASILE)
TIM PARTICIPAÇÕES S.A. RIO DE JANEIRO BRL 9.913.414.422 66,5819 TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
(holding di partecipazioni) (BRASILE) 0,0329 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
ALTRE ATTIVITA'
OLIVETTI DEUTSCHLAND GmbH NURNBERG EUR 25.600.000 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio) (GERMANIA)
OLIVETTI ESPANA S.A. BARCELLONA EUR 1.229.309 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione e manutenzione prodotti per ufficio, (SPAGNA)
consulenza e gestione reti telematiche)
OLIVETTI UK Ltd. NORTHAMPTON GBP 6.295.712 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio) (REGNO UNITO)
PURPLE TULIP B.V. AMSTERDAM EUR 18.000 100,0000 TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
(holding di partecipazioni) (PAESI BASSI)
TELECOM ITALIA CAPITAL S.A.
(società finanziaria)
LUSSEMBURGO EUR 2.336.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
TELECOM ITALIA DEUTSCHLAND HOLDING GmbH FRANCOFORTE EUR 25.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(holding di partecipazioni) (GERMANIA)
TELECOM ITALIA FINANCE IRELAND Ltd DUBLINO EUR 1.360.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(società fianziaria) (IRLANDA)
TELECOM ITALIA FINANCE S.A. LUSSEMBURGO EUR 542.090.241 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(società finanziaria)
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V. AMSTERDAM EUR 2.399.483.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(holding di partecipazioni) (PAESI BASSI)
TELECOM ITALIA LATAM PARTICIPAÇÕES E GESTÃO
ADMINISTRATIVA LTDA
SAN PAOLO BRL 118.925.804 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(prestazioni di servizi di telecomunicazioni e di rappresentanza) (BRASILE)
TIAUDIT COMPLIANCE LATAM S.A. (in liquidazione) RIO DE JANEIRO BRL 1.500.000 69,9996 TELECOM ITALIA S.p.A.
(servizi di revisione interna) (BRASILE) 30,0004 TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
TIERRA ARGENTEA S.A. (in liquidazione) BUENOS AIRES ARS 11.856.773 69,3702 TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V.
(holding di partecipazioni) (ARGENTINA) 30,6298 TELECOM ITALIA S.p.A.
TIESSE S.c.p.A. IVREA EUR 103.292 61,0000 OLIVETTI S.p.A.
(installazione e assistenza di apparecchiature elettroniche,
informatiche, telematiche e di telecomunicazioni)
(TORINO)
TIM TANK S.r.l. MILANO EUR 16.600.000 100,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(investimento in fondi e titoli mobiliari)
IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ALFIERE S.p.A. (*) ROMA EUR 9.250.000 50,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(gestione immobiliare)
AREE URBANE S.r.l. (in liquidazione) MILANO EUR 100.000 32,6200 TELECOM ITALIA S.p.A.
(gestione immobiliare)
ASSCOM INSURANCE BROKERS S.r.l. MILANO EUR 100.000 20,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(mediazione assicurativa)
BALTEA S.r.l. (in fallimento)
(produzione e commercializzazione di prodotti per ufficio e servizi
IVREA
(TORINO)
EUR 100.000 49,0000 OLIVETTI S.p.A.
informatici e delle telecomunicazioni)
CLOUDESIRE.COM S.r.l. PISA EUR 10.857 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(progettazione di piattaforma di marketplace per la vendita di
applicazioni in modalità as-a-service)
CONSORZIO ANTENNA COLBUCCARO ASCOLI PICENO EUR 200.000 20,0000 PERSIDERA S.p.A.
(installazione, gestione e manutenzione di tralicci metallici
completi di postazioni di ricovero apparati)
CONSORZIO E O (in liquidazione)
(servizi per la formazione)
ROMA EUR 30.987 50,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
DONO PERS.C.A.R.L. ROMA EUR 30.000 33,3333 TELECOM ITALIA S.p.A.
(raccolta e distribuzione di fondi a scopo di beneficienza o di
finanziamento di partiti o movimenti di natura politica o sociale)
ECO4CLOUD S.r.l . RENDE EUR 19.532 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi (COSENZA)
innovativi ad alto valore tecnologico)
ITALTEL GROUP S.p.A.
(holding di partecipazioni)
SETTIMO MILANESE
(MILANO)
EUR 825.695 34,6845 19,3733
TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
ITALTEL S.p.A. SETTIMO MILANESE EUR 2.000.000 (**) TELECOM ITALIA S.p.A.
(sistemi di telecomunicazione) (MILANO)
MOVENDA S.p.A. ROMA EUR 133.333 24,9998 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(realizzazione di piattaforme tecnologiche per lo sviluppo di servizi
di mobile internet)
NORDCOM S.p.A. MILANO EUR 5.000.000 42,0000 TELECOM ITALIA S.p.A.
(application service provider)
OILPROJECT S.r.l. MILANO EUR 13.556 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(formazione)
PEDIUS S.r.l.
(erogazione di applicazioni di telecomunicazioni specializzate, di
ROMA EUR 137 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
servizi di telecomunicazione su connessioni telefoniche, di servizi
voIP)
TIGLIO I S.r.l. MILANO EUR 5.255.704 47,8019 TELECOM ITALIA S.p.A.
(gestione di immobili)
TIGLIO II S.r.l. (in liquidazione) MILANO EUR 10.000 49,4700 TELECOM ITALIA S.p.A.
(gestione di immobili)
W.A.Y. S.r.l.
(sviluppo e commercializzazione di prodotti e sistemi di
TORINO EUR 136.383 39,9999 OLIVETTI S.p.A.
geolocalizzazione per la sicurezza e la logistica)
WIMAN S.r.l. MATTINATA EUR 19.275 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, gestione ed implementazione di piattaforme per
autenticazione Wi-Fi su base social)
(FOGGIA)

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione

(*) Joint Venture.

(**) Società collegata su cui Telecom Italia S.p.A. esercita direttamente o indirettamente un'influenza notevole ai sensi dello IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture).

Capitale % Voto Imprese partecipanti

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2016 AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Giuseppe Recchi, in qualità di Presidente, Flavio Cattaneo, in qualità di Amministratore Delegato, e Piergiorgio Peluso, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Telecom Italia S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo 1°gennaio – 30 giugno 2016.

    1. Telecom Italia ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework (2013) emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 (International Financial Reporting Standards – IFRS), nonché alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia anche con particolare riferimento ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio 2016 e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2016, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio 2016. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

26 luglio 2016 Il Presidente L'Amministratore Delegato Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

NOTIZIE UTILI

Copie gratuite del presente fascicolo possono essere richieste:

Chiamando il Numero Verde 800.020.220 (per chiamate dall'Italia) oppure +39 011 2293603 (per chiamate dall'estero) a disposizione per informazioni ed assistenza agli azionisti E-mail [email protected] Internet Gli utenti possono consultare la Relazione Finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 accedendo al sito telecomitalia.com/Bilanci-Relazioni. Possono inoltre ricevere informazioni su Telecom Italia al sito www.telecomitalia.com e informazioni su prodotti e servizi al sito www.tim.it Investor Relations +39 02 8595 1

+39 02 85954132 (fax)

investor\[email protected]

TELECOM ITALIA Sede Legale in Milano Via G. Negri n. 1 Direzione Generale e Sede Secondaria in Roma Corso d'Italia n. 41 Casella PEC: [email protected] Capitale sociale euro 10.740.236.908,50 interamente versato Codice Fiscale/Partita Iva e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 00488410010

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