Annual Report • Mar 20, 2017
Annual Report
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I risultati dell'anno appena concluso proiettano l'Azienda verso un futuro di forte consolidamento geografico e crescente dinamismo collaborativo con i suoi clienti in tutto il mondo. Pur mantenendo il proprio cuore in Italia, i grandi successi che Brembo ha registrato sono il frutto di un'azienda che continua ad investire e produrre in quattro continenti, valorizzando al massimo i fattori di competitività in cui è in grado di eccellere. Perseguendo l'efficacia della sua strategia di espansione globale, il Gruppo ha infatti alimentato la sua crescita consolidando la propria presenza sia nei mercati in forte sviluppo, come la Cina e l'India, sia in quelli di riferimento per Brembo, come il Nord America e l'Europa. L'ampliamento dello stabilimento polacco di Dabrowa, l'inaugurazione in tempi record del nuovo plant messicano di Escobedo insieme all'avviamento dei lavori per l'attigua fonderia di ghisa, il completamento del nuovo impianto di Homer negli USA, che si avvia alla piena produzione, e infine l'avvio dei lavori per un nuovo plant che produrrà pinze in alluminio a Nanchino in Cina, non solo rappresentano i segni tangibili della determinazione di Brembo a svilupparsi sempre più in questi mercati, ma sono anche opere significative che dimostrano l'impegno del Gruppo nel coniugare visione globale e presenza locale, a supporto dei suoi clienti in qualsiasi paese si trovino. Ricerca e sviluppo sono la chiave del successo di Brembo, insieme alla grande capacità di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e alla dinamicità e reattività con cui si prepara ad affrontare le future sfide tecnologiche e di mercato.
BREMBO relazione finanziaria annuale 2016
L'ampliamento della nuova fonderia polacca a Dabrowa.
I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria e straordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 2, 24040 Stezzano (Bergamo) il giorno 20 Aprile 2017 alle ore 10.30, in unica convocazione, per deliberare sul seguente
Stezzano, 3 marzo 2017
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
| Letter a del Pre sidente |
8 |
|---|---|
| Cariche sociali | 12 |
| Sintesi dei risultati del Gruppo | 14 |
| RELAZIONE SULLA GESTI ONE |
17 |
| Brembo e il mercato | 18 |
| Ricavi per area geografica e applicazione | 24 |
| Risultati consolidati di Brembo | 26 |
| Struttura del Gruppo | 32 |
| Brembo nel mondo | 34 |
| Andamento delle società di Brembo | 36 |
| Investimenti | 42 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 46 |
| Politica di gestione dei rischi | 52 |
| Risorse umane e organizzazione | 60 |
| Ambiente, sicurezza e salute | 62 |
| Rapporti con parti correlate | 64 |
| Altre informazioni | 65 |
| Prevedibile evoluzione della gestione | 68 |
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari | 70 |
| Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. | 71 |
PALMARES 77
| Bilancio consol idato dell 'eser cizio 2016 |
85 |
|---|---|
| Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2016 | 86 |
| Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 | 96 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 162 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
164 |
| Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 |
166 |
| BILANCI O SEPARATO dell 'eser cizio 2016 |
169 |
| Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2016 | 170 |
| Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2016 | 178 |
| Allegati al Bilancio separato | 228 |
| Relazione del Collegio Sindacale | 240 |
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
248 |
l'attività economica mondiale, a cui Brembo deve guardare con sempre maggior interesse in ragione della sua crescente internazionalizzazione, dopo un avvio piuttosto deludente ha mostrato nel secondo semestre 2016 un andamento superiore alle attese e, secondo l'FMI, dovrebbe continuare a rafforzarsi, seppure a un ritmo inferiore a quello precedente alla crisi. Anche in Italia la crescita è stata più incoraggiante di quanto previsto, benché ancora lontana dai risultati registrati nei maggiori paesi europei. Nella zona euro l'economia sta accelerando e le imprese si espandono al tasso più veloce da quasi sei anni. Tuttavia, permangano interrogativi su una reale uscita dai problemi in cui ormai da un decennio si dibattono i paesi più avanzati: la crescita dell'Europa è considerata ancora fragile; il Giappone stenta a ripartire; negli Stati Uniti, malgrado una fiammata nel terzo trimestre, c'è stato nel 2016 un inatteso rallentamento e l'elezione del nuovo presidente ha creato nuove incertezze sullo scenario mondiale. Sul fronte dei principali paesi in via di sviluppo, i cosiddetti BRI C (Brasile, Russia, India e Cina), da tempo qualcosa si è inceppato: il Brasile e la Russia hanno smesso di crescere e sono caduti in recessione; la Cina, che peraltro continua a fare da traino all'economia mondiale, ha rallentato la sua corsa e solo l'India sembra procedere a passo spedito.
In questo scenario, il mercato globale dei veicoli leggeri, da cui provengono oltre tre quarti del fatturato di Brembo, ha registrato nel 2016 un progresso del 4,6%, più del doppio dell'anno precedente, grazie soprattutto alla Cina e, sorprendentemente, all'Europa. La Cina, primo mercato mondiale per l'auto, è tornato ad un incremento a due cifre (+12,3%). Nel vecchio continente l'area dell'Est Europa (EU 12) ha fatto ancora meglio (+15,9%), seguita dall'Italia (+15,8%) e dalla Spagna (+10,9%), mentre la Germania, pur con un aumento più limitato, si è confermata come primo paese europeo per volumi di nuove immatricolazioni. Quasi piatto il mercato USA e ancora in flessione gli altri principali mercati quali Russia, Brasile, Argentina e Giappone.
Brembo ha continuato nella sua crescita, che ha caratterizzato il Gruppo anche negli anni turbolenti della crisi mondiale. Il fatturato ha superato i 2.279 milioni di euro, in aumento del 9,9% sul 2015; il margine operativo lordo è di quasi 444 milioni di euro, con un incremento del 23,3%; l'utile netto è di oltre 240 milioni di euro, in aumento del 30,8%. Il maggiore contributo alla crescita è venuto dalle applicazioni per autovetture, ma significativi incrementi si sono registrati anche nelle applicazioni per veicoli commerciali e per motociclette.
A livello geografico, l'incremento dei ricavi ha riguardato tutte le aree in cui il Gruppo opera, con la sola eccezione del Sudamerica, che è risultato ancora in calo ma ha registrato nel quarto trimestre un +23,8% che lascia intravedere una possibile inversione di tendenza. In Europa, la Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo con il 23,2% delle vendite, ha registrato un incremento del 9,7% e buoni risultati ci sono stati anche nel Regno Unito, in Italia e Francia. Il Nord America (Usa, Messico e Canada), primo mercato per Brembo con il 28% delle vendite, ha segnato un incremento del 5,9%. In Estremo Oriente, al buon incremento delle vendite in India e Giappone, si accompagna la crescita record in Cina dove il fatturato è aumentato del 67,9%, anche grazie all'apporto della neo-acquisita Asimco Meilian Braking Systems (a parità di perimetro di consolidamento l'aumento dei ricavi sarebbe stato del 29,7%).
Oltre che per gli ottimi risultati, il 2016 ha segnato un punto di svolta nell'entità dell'espansione industriale di Brembo, incentrata sul radicamento geografico in prossimità delle aziende clienti per una più efficace, diretta e dinamica collaborazione. Nel corso di un solo anno nei nostri principali mercati sono stati inaugurati o avviati nuovi poli produttivi che, una volta entrati a pieno regime, incrementeranno la capacità fusoria del Gruppo di oltre 300.000 tonnellate annue. I cinque stabilimenti entrati in produzione o in corso di realizzazione tra Stati Uniti, Messico, Cina, Italia e Polonia rispondono ai più avanzati standard tecnologici in termini costruttivi, di processo produttivo, logistico e di sostenibilità. L'innovazione costante di processi e prodotti, che riguarda anche i poli produttivi già esistenti in I talia e in altri paesi, riflette le nuove ed emergenti opportunità legate all'industria 4.0 sia in ottica di digitalizzazione di specifiche fasi produttive, sia nella formazione di avanguardia delle attuali e nuove figure professionali.
Nel corso dell'anno abbiamo avuto, fra l'altro, un significativo aumento del personale, cresciuto di quasi 1.200 unità, sia attraverso nuove assunzioni per far fronte all'aumentato livello delle attività produttive, sia per l'inclusione di 660 dipendenti di Asimco Meilian Braking Systems. Oggi il Gruppo conta oltre 9.000 persone, fra manager, quadri, impiegati e operai che collaborano in 15 paesi di 3 continenti con competenza, passione, impegno e intelligenza per mantenere costante quel primato tecnologico di Brembo che è la base del nostro successo.
Gli obiettivi raggiunti dal Gruppo in termini economici, ma anche in ottica di capitalizzazione e di dimensioni geografiche e operative, hanno reso opportuno e coerente proporre l'uscita volontaria dal segmento STAR di Borsa I taliana, all'interno del quale l' A zienda è cresciuta con successo per molti anni, ma che ad oggi non è più rappresentativo del reale perimetro dimensionale raggiunto da Brembo. E ' un altro passo che facciamo guardando al futuro, verso un'ulteriore fase di crescita e di creazione di valore per tutti i nostri stakeholder.
I l Presidente I ng. A lberto Bombassei
Costruito in tempi record, il nuovo plant integrato per la produzione di pinze in alluminio a Escobedo rafforza la presenza nell'area nordamericana del Gruppo. La sua capacità fusoria, pari a circa 15.000 tonnellate annue, permetterà la realizzazione di 2 milioni di pinze in alluminio all'anno.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 29 aprile 2014 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale).
| Presidente | Alberto Bombassei (1) (9) |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Matteo Tiraboschi (2) (9) |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale A | ndrea Abbati Marescotti (3) (9) |
| Consiglieri | Cristina Bombassei (4) (9) Barbara Borra (5) Giovanni Cavallini (5) Giancarlo Dallera (6) Bianca Maria Martinelli (5) (7) Umberto Nicodano (8) Pasquale Pistorio (5) (10) Gianfelice Rocca (5) |
| COLLEGIO SINDACA LE (11) |
|
| Presidente | Raffaella Pagani (7) |
| Sindaci effettivi | Sergio Pivato Milena T. Motta |
| Sindaci supplenti | Marco Salvatore Myriam Amato (7) |
| SOCIETÀ DI REVISIONE | EY S.p.A. (12) |
| DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDA ZIONE DEI DOCUMENTI CONTA BILI SOCIETARI |
Matteo Tiraboschi (13) |
| Comitato Controllo e Rischi (14) (15) | Pasquale Pistorio (Presidente) Giovanni Cavallini Bianca Maria Martinelli (7) |
|---|---|
| Comitato Remunerazione e Nomine | Barbara Borra (Presidente) Giovanni Cavallini Umberto Nicodano |
| Organismo di Vigilanza | Raffaella Pagani (Presidente Collegio Sindacale) (7) Sergio Pivato (Sindaco Effettivo) Milena T. Motta (Sindaco Effettivo) Alessandra Ramorino (16) Mario Bianchi (17) Mario Tagliaferri (18) |
(1) Al Presidente spetta la rappresentanza legale della società, con attribuzione dei poteri di ordinaria amministrazione, salvo le limitazioni di legge.
(15) Con decorrenza dal 1° gennaio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. ha deliberato una nuova composizione del Comitato Controllo e Rischi a seguito del superamento dei limiti di anzianità previsti dal Codice di Autodisciplina di Brembo S.p.A, da parte del Consigliere Presidente G. Cavallini e da parte del Consigliere membro G. Dallera.
Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163
| (in migliaia di euro) | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | % 2016/2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 1.388.637 | 1.566.143 | 1.803.335 | 2.073.246 | 2.279.096 | 9,9% |
| Margine operativo lordo | 171.709 | 213.502 | 279.800 | 359.919 | 443.714 | 23,3% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 12,4% | 13,6% | 15,5% | 17,4% | 19,5% | |
| Margine operativo netto | 89.543 | 122.848 | 178.449 | 251.282 | 327.464 | 30,3% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 6,4% | 7,8% | 9,9% | 12,1% | 14,4% | |
| Risultato prima delle imposte | 82.853 | 104.385 | 164.916 | 243.499 | 312.208 | 28,2% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 6,0% | 6,7% | 9,1% | 11,7% | 13,7% | |
| Risultato netto di periodo | 77.845 | 89.016 | 129.054 | 183.962 | 240.632 | 30,8% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 5,6% | 5,7% | 7,2% | 8,9% | 10,6% | |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | % 2016/2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale netto investito (1) | 741.221 | 776.735 | 839.510 | 878.569 | 1.110.693 | 26,4% |
| Patrimonio netto | 393.824 | 429.207 | 536.330 | 687.547 | 882.310 | 28,3% |
| Indebitamento finanziario netto (1) | 320.694 | 320.489 | 270.387 | 160.688 | 195.677 | 21,8% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | % 2016/2015 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale a fine periodo (n.) | 6.937 | 7.241 | 7.690 | 7.867 | 9.042 | 14,9% |
| Fatturato per dipendente | 200,2 | 216,3 | 234,5 | 263,5 | 252,1 | -4,4% |
| Investimenti | 140.601 | 133.078 | 126.776 | 155.908 | 263.570 | 69,1% |
| 31.12.2012 | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo netto/Ricavi | |||||
| delle vendite e delle prestazioni | 6,4% | 7,8% | 9,9% | 12,1% | 14,4% |
| Risultato prima delle imposte/Ricavi | |||||
| delle vendite e delle prestazioni | 6,0% | 6,7% | 9,1% | 11,7% | 13,7% |
| Investimenti/Ricavi delle vendite | |||||
| e delle prestazioni | 10,1% | 8,5% | 7,0% | 7,5% | 11,6% |
| Indebitamento finanziario netto/Patrimonio | |||||
| netto | 81,4% | 74,7% | 50,4% | 23,4% | 22,2% |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/Ricavi | |||||
| delle vendite e delle prestazioni | 0,8% | 0,7% | 0,7% | 0,6% | 0,4% |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/Margine | |||||
| operativo netto | 12,9% | 9,1% | 7,1% | 4,9% | 3,0% |
| ROI (2) |
12,1% | 15,8% | 21,3% | 28,6% | 29,5% |
| ROE (3) |
19,7% | 20,8% | 24,0% | 27,0% | 27,5% |
Note:
(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla gestione. (2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).
(3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/ giorni del periodo di rendicontazione).
(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.
Per meglio valutare le performance ottenute da Brembo nell'esercizio 2016 proponiamo una panoramica sullo scenario macroeconomico mondiale, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera.
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicate nel World Economic Outlook di gennaio 2017, il prodotto interno lordo (PIL ) mondiale dovrebbe crescere del 3,4% nel 2017 e del 3,6% nel 2018. Lo stesso FMI ha rivisto al rialzo le stime per Cina, Regno Unito, Stati Uniti ed Eurozona, mentre ha tagliato quelle di Italia e Messico. Per le economie più avanzate le stime risultano, nel complesso, in lieve rialzo, principalmente per l'effetto positivo apportato dall'andamento dell'economia nella seconda metà del 2016 e per l'aspettativa di uno stimolo di bilancio da parte del nuovo Governo degli Stati Uniti. Per quanto riguarda l'Eurozona, l'FMI stima una crescita del PIL dell'1,6% sia nel 2017 (dopo il +1,7% del 2016) sia nel 2018. Tra i principali paesi dell'area euro, gli economisti di Washington vedono il PIL della Germania salire dell'1,5%, sia quest'anno che il prossimo; il PIL della Francia in aumento dell'1,3% nel 2017 e dell'1,6% nel 2018 e quello della Spagna in aumento rispettivamente del 2,3% e del 2,1%.
Il nuovo polo produttivo di Nanchino (Cina).
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Per l'Eurozona, a gennaio 2017 l'indice PMI (Purchasing Manager's Index) composito si è attestato a 54,3 punti mantenendosi, sebbene in lieve rallentamento rispetto ai 54,4 punti di dicembre, ampiamente oltre la soglia dei 50 punti e indicando, quindi, una fase di espansione dell'attività dell'area. L'economia italiana crescerà, secondo l'FMI, dello 0,7% nel 2017 (dopo lo 0,9% del 2016), con una riduzione nelle previsioni dello 0,2% rispetto all'ottobre scorso, e dello 0,8% nel 2018, con un taglio dello 0,3% rispetto alle stime precedenti. Quello prospettato per l'Italia è l'unico taglio tra le grandi economie avanzate che, nel complesso, sono invece viste in rialzo dell'1,9% nel 2017 e del 2,0% nel 2018, con un incremento rispettivamente di 0,1 e 0,2 punti percentuali sulle precedenti stime. Da parte sua, la Banca d'Italia conferma una crescita del PIL italiano pari allo 0,9% sia per il 2016 che per il 2017, segnalando valori elevati nell'andamento della produzione industriale, nei consumi elettrici e nel trasporto merci, oltre che un positivo andamento degli indicatori di fiducia delle imprese.
La produzione industriale nell'Eurozona ha segnato a novembre una crescita dell'1,5% rispetto al mese precedente; lo indica Eurostat specificando, inoltre, che rispetto a novembre 2015 la crescita è stata del 3,2%. Andamento positivo per la produzione anche in Italia dove, su base mensile, la crescita è stata dello 0,7%, mentre in 12 mesi è aumentata del 3,2% (+2,3% in Germania, +2,0% in Francia). Dati positivi sono stati confermati anche dalla Banca d'Italia nel Bollettino di gennaio 2017, secondo cui quest'anno il tasso di disoccupazione rimarrà all'11,6%, come nel 2016, per poi calare all'11,3% nel 2018 e al 10,9% nel 2019.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l'incertezza sulle politiche della nuova amministrazione USA e sulle sue ramificazioni globali è la ragione principale della minore affidabilità delle previsioni. Nel terzo trimestre 2016 il prodotto interno lordo ha accelerato oltre il previsto, toccando un +3,5% su base annua (dall'1,4% del periodo precedente), grazie soprattutto al contributo delle esportazioni nette e della variazione delle scorte, oltre che all'espansione dei consumi privati che si è mantenuta robusta, anche se gli investimenti hanno continuato a ristagnare. Le informazioni sul quarto trimestre, in particolare quelle relative al mercato del lavoro e agli indicatori anticipatori, delineano una dinamica dell'attività economica ancora sostenuta. Secondo quanto reso noto dalla Federal Reserve, la produzione industriale USA a dicembre è aumentata più delle previsioni e al passo più rapido da oltre due anni, grazie al buon andamento nel settore manifatturiero e delle utilities, ulteriore segnale di una crescita economica costante, segnando un aumento dello 0,8%: il rialzo più sostenuto dal novembre 2014.
Secondo il Bollettino della Banca d'Italia, in Giappone il PIL ha rallentato la sua crescita all'1,3% (dall'1,8%) su base annua, risentendo della persistente debolezza di consumi e investimenti. I dati più recenti riguardanti i mesi autunnali mostrano un quadro ancora incerto. In prospettiva le misure di bilancio espansive approvate in estate potrebbero rilanciare la domanda nazionale.
In Cina il PIL è cresciuto del 6,7% nel 2016 e, pur fermandosi al livello più basso dal 1990, centra gli obiettivi del Governo che, nel piano quinquennale, ha fissato un obiettivo tra il +6,5% e il +7% all'anno. L'FMI nel rapporto World Economic Outlook ha rivisto al rialzo di 0,3 punti percentuali, portandole al 6,5%, le previsioni di crescita del PIL della Cina nel 2017, lasciando tuttavia invariate al 6,0% le stime per il 2018.
L'economia del Brasile è rimasta in recessione, anche se le prospettive sono positive, in quanto gli esperti dell'FMI affermano che gli effetti degli shock economici e politici che hanno caratterizzato 2015 e 2016 si attenueranno nel corso del 2017. Il 2016 chiude con le stime sull'andamento del PIL riviste al ribasso (rispettivamente -0,2% e -0,3% per 2016 e 2017) sul terzo trimestre, segnando un decremento pari a -3,5% sull'intero 2016.
Per i paesi più colpiti dal calo dei prezzi delle materie prime, la recente solidità di mercato offre qualche sollievo, ma rimane urgente un intervento per la stabilità macroeconomica globale. Questo implica, nei paesi che non possono contare su un tasso di cambio fisso, l'implementazione di una politica monetaria restrittiva, per poter rispondere al costante aumento dell'inflazione e garantire il consolidamento fiscale. Secondo quanto pubblicato dall'FMI, la media aritmetica delle quotazioni del petrolio delle tre qualità Brent, Dubai e West Texas Intermediate (WTI) è scesa del 15,9%. Per il 2017 si prevede una ripresa delle quotazioni, con una crescita stimata in 19,9 punti percentuali.
Il dollaro americano, dopo aver aperto il 2016 a quota 1,0465 (2 gennaio), ha perso terreno contro l'euro sino a metà febbraio, per poi recuperare valore nel mese di marzo e tornare a deprezzarsi nuovamente sino a toccare il livello di 1,1569 il 3 maggio. Da giugno la moneta statunitense ha attraversato una fase di recupero graduale di valore sino alla metà di ottobre, quando è tornata a deprezzarsi oltre la media annua di 1,106598. Dal 9 novembre, con l'elezione di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti d'America, il dollaro si è apprezzato bruscamente raggiungendo il livello di 1,0364 in data 20 dicembre. Chiusura: 1,0541.
Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese, dopo aver aperto l'anno a quota 0,7381 (4 gennaio), ha seguito un trend di deprezzamento costante sino ad aprile per poi tornare a recuperare terreno contro l'euro sino al 27 giugno, data in cui ha subito un forte deprezzamento in seguito alla Brexit, portandosi a 0,834. La flessione sull'euro è diventata più marcata nel secondo semestre, toccando quota 0,90485 (17 ottobre), registrando poi un'inversione di tendenza fino alla fine di novembre. Chiusura: 0,85618, valore al di sopra della media annua di 0,818896.
Lo zloty polacco, dopo aver aperto il 2016 in deprezzamento sull'euro, ha seguito un trend di progressivo apprezzamento sino a toccare la quota di 4,234 (4 aprile), per poi tornare a perdere terreno fino a giugno. Dopo una fase altalenante nel terzo trimestre, l'ultimo trimestre è stato caratterizzato da un deprezzamento costante, che ha portato la divisa polacca a raggiungere il livello di 4,5005 (5 dicembre) sull'euro. Chiusura: 4,4103, valore al di sopra della media annua di 4,363633.
La corona ceca ha aperto il 2016 a quota 27,023 per poi compiere un movimento laterale caratterizzato dall'alternarsi di fasi di deprezzamento e apprezzamento, fino a toccare la quota di 27,151 (27 giugno). Nel mese di luglio la moneta ha recuperato valore contro l'euro sino al livello di 27,014 (19 luglio), per poi attestarsi su valori al di sotto della media annua di 27,034311. Chiusura: 27,021.
La corona svedese ha iniziato l'anno in deprezzamento sull'euro, per poi recuperare terreno dalla seconda metà di febbraio sino a raggiungere la quota di 9,1381 (22 aprile). Successivamente ha seguito un trend di costante deprezzamento fino al 9 novembre, toccando il livello di 10,0025, per tornare ad apprezzarsi nel mese di dicembre. Chiusura: 9,5525, valore al di sopra della media annua di 9,467312.
Ad oriente, lo yen giapponese ha subito a inizio anno una fase di progressivo deprezzamento sull'euro toccando la quota di 132,25 (29 gennaio). Successivamente ha recuperato valore percorrendo un movimento di costante apprezzamento sino al raggiungimento della quota di 111,17 (8 luglio). Nella seconda metà dell'anno la moneta giapponese, dopo aver avuto un andamento altalenante sino a fine ottobre, ha imboccato una fase di costante flessione nei mesi di novembre e dicembre. Chiusura: 123,4, valore superiore alla media annua di 120,313774.
Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 2016 a quota 7,1208 sull'euro (4 gennaio) ed ha poi registrato sino ad aprile fasi alternanti di deprezzamento e apprezzamento, prevalentemente al di sotto della media annua di 7,349579. Dal mese di maggio la valuta cinese, dopo essersi inizialmente apprezzata, ha seguito un movimento laterale attestandosi per lo più su valori al di sopra della media annua e raggiungendo il livello di 7,5341 il 19 agosto. Nell'ultimo trimestre la moneta si è nuovamente apprezzata, chiudendo l'anno a quota 7,3202.
La rupia indiana ha seguito un andamento simile a quello dello yuan/renminbi cinese. Ha aperto l'anno a quota 72,617 sull'euro (4 gennaio), per poi seguire un andamento di complessivo deprezzamento sino al livello di 77,655 (11 febbraio). La moneta indiana è quindi tornata ad apprezzarsi, per poi perdere di nuovo terreno in aprile. Successivamente ha percorso un movimento laterale, attestandosi prevalentemente su valori al di sopra della media annua di 74,355278. Nell'ultimo trimestre dell'anno si è apprezzata sino a toccare la quota di 70,5475 in data 20 dicembre. Chiusura: 71,5935.
In Sud America, il real brasiliano ha aperto il 2016 percorrendo un movimento laterale nell'intorno di 4,4 rispetto all'euro sino alla fine del mese di gennaio, toccando il livello di 4,523. La valuta brasiliana ha poi recuperato costantemente terreno sino a raggiungere la quota di 3,3872 (25 ottobre). Chiusura: 3,4305, valore inferiore alla media annua di 3,861627.
Il peso messicano, dopo aver aperto l'anno a quota 18,5798, ha alternato fasi di deprezzamento e di apprezzamento sino a maggio; ha quindi seguito un movimento laterale con limitate oscillazioni sino a settembre, mese in cui ha perso valore contro l'euro recuperando poi in ottobre. A novembre la valuta messicana si è deprezzata nuovamente sino a raggiungere il livello di 22,7062 (11 novembre). Chiusura: 21,7719, valore al di sopra della media annua di 20,654970.
Il peso argentino ha proseguito anche nei primi due mesi del 2016 il trend di deprezzamento registrato nell'ultimo trimestre del 2015 e dovuto all'introduzione di un regime di "cambi flessibili" volto a liberalizzare l'economia del paese. La moneta argentina ha aperto l'anno a quota 14,220418 sull'euro ed ha raggiunto il livello di 17,280551 in data 1° marzo. Da aprile a giugno la divisa ha invertito il trend, recuperando parzialmente terreno sull'euro per poi perderlo nuovamente nel mese di luglio e attestarsi, nella restante parte dell'anno, su valori al di sopra della media di periodo di 16,333592. Chiusura: 16,7488.
Il rublo russo ha registrato una fase di deprezzamento contro l'euro a inizio anno, toccando il livello di 91,766 (21 gennaio), per poi invertire bruscamente il trend e recuperare costantemente valore fino a raggiungere la quota di 62,9938 (28 dicembre). Chiusura: 64,3, valore al di sotto della media annua di 74,222360.
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 9.000 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso del 2016, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.279.096 migliaia, in crescita del 9,9% rispetto a € 2.073.246 migliaia del 2015.
Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.
Il mercato globale dei veicoli leggeri ha registrato nel 2016 una crescita complessiva delle vendite del 4,6% rispetto al 2015, grazie soprattutto alla Cina e all'Europa, sia Occidentale che Orientale.
Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso in positivo per il terzo anno consecutivo, con le immatricolazioni di autovetture a +5,8% rispetto al 2015. Tutti i principali mercati europei hanno contribuito alla crescita, registrando aumenti nelle vendite: +4,5% in Germania, +2,3% nel Regno Unito, +5,1% in Francia, +15,8% in Italia e +10,9% in Spagna. La Germania si conferma primo paese europeo per volumi di vendita. Anche nell'Est Europa (EU12) il trend nelle immatricolazioni di auto è stato positivo, segnando un incremento del 15,9% rispetto al 2015.
In Russia è proseguito il trend negativo iniziato nel 2013, a causa della grave crisi economica attraversata dal paese, e le immatricolazioni di veicoli leggeri sono diminuite nel 2016 dell'11,0% rispetto all'anno precedente.
Negli Stati Uniti la crescita degli ultimi anni nelle vendite di veicoli leggeri ha subito un rallentamento, segnando un incremento limitato allo 0,5% rispetto al 2015. Ancora in flessione i mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2016 con un decremento complessivo delle vendite del 14,1%.
Nei mercati asiatici, la Cina, dopo il rallentamento del 2015, è tornata a un incremento a due cifre nelle vendite di veicoli leggeri, registrando un +12,3% e confermandosi ancora una volta primo mercato mondiale. In recupero, ma ancora negativo, l'andamento del mercato giapponese, che nel 2016 ha visto una diminuzione delle vendite dell'1,9% (a fronte del -10,0% dell'anno precedente).
In questo contesto, nel 2016 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 1.736.159 migliaia, pari al 76,2% del fatturato di Gruppo, in crescita del 12,3% rispetto al 2015. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati del 2016 l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., la variazione delle vendite nette per questo segmento sarebbe stata +9,3%.
Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa Occidentale le immatricolazioni hanno fatto registrare nel 2016 un aumento del 12,5% rispetto all'anno precedente. Tutti i principali mercati hanno contribuito alla crescita. Particolarmente positivo l'incremento registrato in Spagna (+18,9%), seguita da Germania (+13,4%), Regno Unito (+13,4%), Italia (+13,3%) e Francia (+5,3%).
Nell'insieme dei paesi dell'Europa Occidentale il segmento con il maggior incremento di immatricolazioni è stato l'enduro (+45,7%) seguito dallo sport touring (+30,3%), mentre sono risultate in decremento le touring (-8,3%). Particolarmente elevato il dato di crescita per le moto con cilindrata compresa tra 900cc e 1000cc che hanno segnato un +55,4%.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) hanno registrato un decremento complessivo del 3,3% rispetto al 2015. Il calo più consistente ha riguardato il segmento degli scooter (-12,0%) e degli ATV (-4,7%), seguiti dal segmento Dual (-4,4%) e dalle moto ON -HWY (-4,2%). L'unico segmento in crescita risulta essere l'OFF -HWY (+7,7%).
In Giappone le nuove immatricolazioni di motocicli hanno subito complessivamente un decremento pari a -9,3%, che si riduce a -1,6% se si considerano solo i veicoli a due ruote con cilindrata superiore a 50cc.
In Brasile il decremento è stato pari a -21,6%, quasi il doppio dell'anno precedente (-11,0%).
In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2016 sono stati pari a € 205.099 migliaia, in crescita del 5,8% rispetto a € 193.878 migliaia realizzati nel precedente esercizio.
Nel 2016 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU15+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha visto una crescita delle immatricolazioni pari all'11,4%.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente dell'11,3% rispetto al 2015. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita, l'Italia ha fatto registrare un aumento più che significativo rispetto allo scorso anno (+50,0%). Anche tutti gli altri principali paesi risultano in crescita: +8,5% la Germania, +11,2% la Spagna, +8,2% la Francia e +1,0% il Regno Unito. Nei paesi dell'Est Europa l'incremento delle vendite è stato del 15,6% rispetto al 2015.
Anche il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) ha visto in Europa un andamento positivo nel 2016, chiudendo a +11,0% sull'anno precedente. Tutti i principali mercati europei per volume di vendita sono risultati in crescita: Italia al top con +54,4%, Francia +12,6%, Spagna +10,1%, Germania +3,1% e Regno Unito +1,5%. Nei paesi dell'Est Europa le vendite 2016 di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate hanno segnato un +17,1% rispetto all'anno precedente.
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2016, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 224.480 migliaia, in aumento dell'8,4% rispetto a € 207.038 migliaia dell'anno precedente.
Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2016, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 112.279 migliaia, in calo del 10,1% rispetto a € 124.924 migliaia del 2015, anche per effetto dell'uscita dal perimetro di consolidamento di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti sarebbe stata +4,6%.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | % | 31.12.2015 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 256.646 | 11,3% | 247.652 | 11,9% | 8.994 | 3,6% |
| Germania | 528.299 | 23,2% | 481.439 | 23,2% | 46.860 | 9,7% |
| Francia | 83.425 | 3,7% | 80.906 | 3,9% | 2.519 | 3,1% |
| Regno Unito | 188.251 | 8,3% | 167.533 | 8,1% | 20.718 | 12,4% |
| Altri paesi Europa | 205.860 | 9,0% | 203.732 | 9,8% | 2.128 | 1,0% |
| India | 55.770 | 2,4% | 51.824 | 2,5% | 3.946 | 7,6% |
| Cina | 202.085 | 8,9% | 120.333 | 5,8% | 81.752 | 67,9% |
| Giappone | 36.256 | 1,6% | 32.268 | 1,6% | 3.988 | 12,4% |
| Altri paesi Asia | 12.496 | 0,5% | 9.683 | 0,5% | 2.813 | 29,1% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 56.016 | 2,5% | 62.484 | 3,0% | (6.468) | -10,4% |
| Nord America (USA, Messico e Canada) | 637.458 | 28,0% | 601.754 | 29,1% | 35.704 | 5,9% |
| Altri paesi | 16.534 | 0,6% | 13.638 | 0,6% | 2.896 | 21,2% |
| Totale | 2.279.096 | 100,0% | 2.073.246 | 100,0% | 205.850 | 9,9% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | % | 31.12.2015 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Autovetture | 1.736.159 | 76,2% | 1.546.193 | 74,6% | 189.966 | 12,3% |
| Motocicli | 205.099 | 9,0% | 193.878 | 9,4% | 11.221 | 5,8% |
| Veicoli Commerciali | 224.480 | 9,8% | 207.038 | 10,0% | 17.442 | 8,4% |
| Competizioni | 112.279 | 5,0% | 124.924 | 5,9% | (12.645) | -10,1% |
| Varie | 1.079 | 0,0% | 1.213 | 0,1% | (134) | -11,0% |
| Totale | 2.279.096 | 100,0% | 2.073.246 | 100,0% | 205.850 | 9,9% |
RICAVI NETT I PER APPLICAZIONE
(percentuale)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 2.279.096 | 2.073.246 | 205.850 | 9,9% |
| Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti* | (1.458.752) | (1.366.349) | (92.403) | 6,8% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 11.010 | 9.391 | 1.619 | 17,2% |
| Costi per il personale | (387.640) | (356.369) | (31.271) | 8,8% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 443.714 | 359.919 | 83.795 | 23,3% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 19,5% | 17,4% | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (116.250) | (108.637) | (7.613) | 7,0% |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 327.464 | 251.282 | 76.182 | 30,3% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 14,4% | 12,1% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni | (15.256) | (7.783) | (7.473) | 96,0% |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 312.208 | 243.499 | 68.709 | 28,2% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 13,7% | 11,7% | ||
| Imposte | (69.213) | (57.694) | (11.519) | 20,0% |
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESS I DI TERZI |
242.995 | 185.805 | 57.190 | 30,8% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10,7% | 9,0% | ||
| Interessi di terzi | (2.363) | (1.843) | (520) | 28,2% |
| RISULTATO NETTO | 240.632 | 183.962 | 56.670 | 30,8% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10,6% | 8,9% | ||
| Risultato per azione base/diluito (in euro) | 3,70 | 2,83 | ||
* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".
Anche nel 2016 il Gruppo ha registrato un andamento delle vendite molto positivo, confermando un trend di costante crescita del fatturato che prosegue da anni. I ricavi netti realizzati nel 2016 ammontano a € 2.279.096 migliaia, in aumento del 9,9% rispetto all'esercizio precedente. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati del 2016 l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. e da quelli del 2015 gli apporti di Sabelt S.p.A. e di Belt & Buckle S.r.o. cedute lo scorso anno, il fatturato del Gruppo risulterebbe in crescita dell'8,6%.
Pressoché tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il contributo maggiore è venuto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso l'esercizio con un incremento del 12,3% rispetto al 2015 (+9,3% non considerando l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.), seguito rispettivamente da quelli delle applicazioni per veicoli commerciali (+8,4%) e per motociclette (+5,8%), mentre il settore delle competizioni ha avuto una flessione del 10,1% dovuta all'uscita di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o. dal perimetro di consolidamento. A parità di perimetro, la variazione dei ricavi netti per quest'ultimo segmento sarebbe stata +4,6%.
A livello geografico, la crescita ha riguardato quasi tutte le aree in cui il Gruppo opera. In Europa, la Germania, secondo mercato di riferimento per Brembo con il 23,2% delle vendite, ha registrato un incremento del 9,7% rispetto al 2015; buone performance anche nel Regno Unito (+12,4%), mentre in Italia e Francia la crescita è stata più contenuta (rispettivamente +3,6% e +3,1%). Il Nord America (USA, Messico e Canada), primo mercato di riferimento per Brembo con il 28,0% delle vendite, ha segnato un incremento del 5,9%, mentre il Sud America ha fatto registrare una variazione negativa del 10,4%. In Estremo Oriente la crescita di Brembo è stata particolarmente elevata in Cina (+67,9%), anche grazie all'apporto della neo acquisita Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. (a parità di perimetro la crescita sarebbe stata del 29,7%). Positivi risultati anche in India (+7,6%) e Giappone (+12,4%).
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti relativi al 2016 ammontano a € 1.458.752 migliaia, con un'incidenza del 64,0% sulle vendite, in leggero calo rispetto al 65,9% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 18.971 migliaia e si confrontano con € 11.982 migliaia del 2015.
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 11.010 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2015 € 8.841 migliaia, oltre a € 550 migliaia relativi all'operazione di cessione di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o).
I costi per il personale nel 2016 ammontano a € 387.640 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,0% in lieve flessione rispetto all'esercizio precedente (17,2%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2016 è di 9.042 a fronte di 7.867 presenti al 31 dicembre 2015. Il significativo incremento del personale del Gruppo (+1.175 unità) è da ricondursi, oltre che alla necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive connesse alla crescita del fatturato, all'inclusione di 660 dipendenti di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. il cui controllo è stato acquisito nel corso dell'esercizio.
Il margine operativo lordo nell'anno è di € 443.714 migliaia, a fronte di € 359.919 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 19,5% (17,4% nel 2015).
Il margine operativo netto è pari a € 327.464 migliaia (14,4% dei ricavi) rispetto a € 251.282 migliaia (12,1% dei ricavi) del 2015, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 116.250 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2015 pari a € 108.637 migliaia.
Gli oneri finanziari netti sono pari a € 15.367 migliaia (€ 7.801 migliaia nel 2015), composti da differenze cambio nette negative per € 5.483 migliaia (nel 2015 positive per € 4.600 migliaia) e da altri oneri finanziari netti pari a € 9.884 migliaia (€ 12.401 migliaia nel precedente esercizio).
I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 111 migliaia (€ 18 migliaia nel 2015) e sono principalmente riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 312.208 migliaia, contro € 243.499 migliaia dell'esercizio precedente. La stima delle imposte risulta pari a € 69.213 migliaia, con un tax rate del 22,2% a fronte del 23,7% del 2015.
Il risultato netto di Gruppo è pari a € 240.632 migliaia, in aumento del 30,8% rispetto a € 183.962 migliaia del precedente esercizio.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 V | ariazione |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 746.932 | 589.777 | 157.155 |
| Immobilizzazioni immateriali | 190.263 | 99.291 | 90.972 |
| Attività finanziarie nette | 33.856 | 36.630 | (2.774) |
| Altri crediti e passività non correnti | 53.832 | 59.642 | (5.810) |
| (a) Capitale immobilizzato | 1.024.883 | 785.340 | 239.543 |
| 30,5% | |||
| Rimanenze | 283.191 | 247.661 | 35.530 |
| Crediti commerciali | 357.392 | 311.217 | 46.175 |
| Altri crediti e attività correnti | 43.830 | 36.386 | 7.444 |
| Passività correnti | (542.767) | (470.910) | (71.857) |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | (55.836) | (31.125) | (24.711) |
| (b) Capitale di esercizio netto | 85.810 | 93.229 | (7.419) |
| (8,0%) | |||
| (c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) | 1.110.693 | 878.569 | 232.124 |
| 26,4% | |||
| (d) Patrimonio netto | 882.310 | 687.547 | 194.763 |
| (e) T.F.R. e altri fondi per il personale | 32.706 | 30.334 | 2.372 |
| Indebitamento finanziario a m/l termine | 215.904 | 215.149 | 755 |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | (20.227) | (54.461) | 34.234 |
| (f) Indebitamento finanziario netto | 195.677 | 160.688 | 34.989 |
| 21,8% | |||
| (g) COPERTURA (d)+(e)+(f) | 1.110.693 | 878.569 | 232.124 |
| 26,4% | |||
Risul tato ne tto
(in milioni di euro)
(in migliaia di euro)
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:
Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 1.110.693 migliaia, con un incremento di € 232.124 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 quando era pari a € 878.569 migliaia. L'Indebitamento finanziario netto del 2016 è pari a € 195.677 migliaia rispetto a € 160.688 migliaia al 31 dicembre 2015. L'incremento di € 34.989 migliaia dell'Indebitamento finanziario netto registrata nell'esercizio è principalmente riconducibile ai seguenti aspetti:
• effetto positivo del margine operativo lordo per € 443.714 migliaia, con una variazione negativa del capitale circolante pari a € 19.013 migliaia;
Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
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| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) | (160.688) | (270.387) |
| Margine operativo netto | 327.464 | 251.282 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 116.250 | 108.637 |
| Margine operativo lordo | 443.714 | 359.919 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (231.431) | (137.511) |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (32.139) | (18.397) |
| Investimenti in immobilizzazioni finanziarie | 0 | (209) |
| Disinvestimenti | 2.821 | 1.807 |
| Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto della relativa posizione finanziaria netta |
(72.801) | 12.396 |
| Investimenti netti | (333.550) | (141.914) |
| Variazioni rimanenze | (35.070) | (27.502) |
| Variazioni crediti commerciali | (26.637) | (37.021) |
| Variazioni debiti commerciali | 54.051 | 54.207 |
| Variazione di altre passività | (19.311) | 12.322 |
| Variazione crediti verso altri e altre attività | 5.807 | (8.607) |
| Riserva di conversione non allocata su specifiche voci | 2.147 | 4.927 |
| Variazioni del capitale circolante | (19.013) | (1.674) |
| Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi | 21.275 | 11.823 |
| Flusso di cassa operativo | 112.426 | 228.154 |
| Proventi e oneri finanziari | (14.617) | (7.012) |
| Imposte correnti pagate | (69.944) | (61.186) |
| (Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (2.010) | 2.629 |
| Dividendi pagati nel periodo | (52.030) | (52.030) |
| Dividendi pagati nel periodo a azionisti di minoranza | (800) | 0 |
| Flusso di cassa netto | (26.975) | 110.555 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta | (8.014) | (856) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) | (195.677) | (160.688) |
(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla Gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
32
BREMBO S.P.A.
Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.
34
35
I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.
Il 2016 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 843.630 migliaia, in aumento dell'8,0% rispetto a € 780.802 migliaia del 2015. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 40.819 migliaia nel 2016 contro € 32.984 migliaia del 2015, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 17.055 migliaia.
Il margine operativo lordo è passato da € 112.156 migliaia (14,4% sui ricavi) nel 2015 a € 143.628 migliaia (17,0% sui ricavi) nel 2016, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 35.816 migliaia, si è chiuso a € 107.812 migliaia rispetto a € 77.297 migliaia dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 3.378 migliaia che si confrontano con € 3.767 migliaia del 2015. I proventi da partecipazione, pari a € 68.447 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd., Corporacion Upwards '98 S.A. e Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A.).
Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 138.393 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2015 l'utile era stato di € 103.313 migliaia.
Il numero degli addetti al 31 dicembre 2016 è pari a 3.034 unità, in aumento di 63 unità rispetto alle 2.971 unità presenti a fine esercizio 2015.
COVENTRY (REGNO UNITO)
Attività: produzione e vendita di impianti frenanti e frizioni per veicoli da competizione e da strada.
AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.
La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.
I ricavi netti realizzati nel 2016 sono pari a Gbp 45.075 migliaia (€ 55.044 migliaia) e si confrontano con Gbp 38.083 migliaia (€ 52.457 migliaia) del 2015. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 4.390 migliaia (€ 5.361 migliaia), a fronte di Gbp 3.882 migliaia (€ 5.348 migliaia) nel 2015.
Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2016 è di 134 unità, in aumento di 8 unità rispetto a fine 2015.
Attività: fusione, produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha chiuso l'operazione di acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il contratto prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità delle città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.
I ricavi netti conseguiti dal 1° maggio 2016 sono stati di Cny 337.913 migliaia (€ 45.977 migliaia), con un utile netto di Cny 49.751 migliaia (€ 6.769 migliaia).
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2016 sono 660.
BUENOS AIRES (ARGENTINA)
La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.
I ricavi netti sono stati di Ars 325.524 migliaia (€ 19.930 migliaia), con una perdita netta di Ars 51.032 migliaia (€ 3.124 migliaia); nel 2015 i ricavi netti erano stati di Ars 191.205 migliaia (€ 18.655 migliaia), con una perdita netta di Ars 29.447 migliaia (€ 2.873 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2016 è di 114 unità, 10 in meno rispetto al 31 dicembre 2015.
La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.
Nel 2016 la società ha registrato ricavi netti delle vendite pari a Inr 4.726.954 migliaia (€ 63.573 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 365.242 migliaia (€ 4.912 migliaia); nel 2015 i ricavi netti delle vendite erano stati pari a Inr 3.959.154 migliaia (€ 55.625 migliaia), con un utile netto di Inr 278.236 migliaia (€ 3.909 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2016 è di 262 unità, che si confrontano con le 232 unità presenti al 31 dicembre 2015.
OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)
La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.
Nel 2016 ha realizzato ricavi per Czk 7.423.202 migliaia (€ 274.584 migliaia) a fronte di ricavi per Czk 6.428.851 migliaia (€ 235.618 migliaia) nel 2015 ed ha chiuso con un utile di Czk 527.984 migliaia (€ 19.530 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 437.062 migliaia (€ 16.018 migliaia) registrato nel 2015.
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2016 sono 891, in aumento rispetto alle 788 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.
LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)
Attività: acquisto e rivendita di vetture, servizi tecnico-commerciali, nonché promozione della vendita di dischi freno per auto.
La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
Al 31 dicembre 2016 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 1.859 migliaia (€ 209 migliaia nel 2015), con un utile netto di € 376 migliaia (€ 28 migliaia nel 2015).
La società ha 8 dipendenti.
Attività: produzione e vendita di dischi freno per il primo equipaggiamento.
La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.
I ricavi netti del 2016 sono pari a Brl 133.767 migliaia (€ 34.640 migliaia), con una perdita di Brl 31.848 migliaia (€ 8.247 migliaia); nel 2015 le vendite erano state pari a Brl 156.642 migliaia (€ 42.432 migliaia), con una perdita netta di Brl 76.134 migliaia (€ 20.624 migliaia).
Il personale in forza al 31 dicembre 2016 è di 242 unità, rispetto alle 333 unità alla stessa data dell'anno precedente.
TOKYO (GIAPPONE)
Attività: commercializzazione di impianti frenanti per il settore delle competizioni e del primo equipaggiamento auto.
Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.
I ricavi netti realizzati nel 2016 sono pari a Jpy 613.614 migliaia (€ 5.100 migliaia), contro Jpy 587.030 migliaia (€ 4.371 migliaia) del 2015. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 67.651 migliaia (€ 562 migliaia), contro quello del 2015 di Jpy 54.342 migliaia (€ 405 migliaia).
L'organico al 31 dicembre 2016 è di 17 unità, 2 in più rispetto a quello in forza a fine 2015.
APODACA (MESSICO)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.
I ricavi netti del 2016 sono stati pari a Usd 133.722 migliaia (€ 120.841 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 6.390 migliaia (€ 5.774 migliaia).
Nel 2015 le vendite erano state pari a Usd 103.948 migliaia (€ 93.679 migliaia) con un utile pari a Usd 4.554 migliaia (€ 4.104 migliaia).
Al 31 dicembre 2016 il numero dei dipendenti è di 500, contro le 353 unità presenti a fine 2015.
La società, posseduta al 100% da Brembo S.p.A., è stata costituita nell'aprile 2016 e, a regime, si occuperà di fusione, lavorazione e assemblaggio di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali. Brembo sta infatti realizzando un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino, in Cina, in prossimità dell'attuale stabilimento. Il nuovo polo produttivo, che occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli, sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi.
Al 31 dicembre 2016 la società ha chiuso con una perdita di Cny 3.234 migliaia (€ 440 migliaia) e conta 13 dipendenti.
NANCHINO (CINA)
Attività: sviluppo, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.
Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2016 a Cny 1.055.582 migliaia (€ 143.625 migliaia), con un utile di Cny 3.314 migliaia (€ 451 migliaia); nel 2015 le vendite erano state pari a Cny 756.262 migliaia (€ 108.456 migliaia), con una perdita di Cny 701 migliaia (€ 101 migliaia).
Al 31 dicembre 2016 il numero dei dipendenti è di 318, rispetto alle 284 unità a fine 2015.
NANCHINO (CINA)
Attività: produzione e vendita di prodotti di fonderia per il mercato automotive compreso il mercato del ricambio.
La società, costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., nel 2010 ha acquistato le attività di fonderia dalla società cinese Donghua per la realizzazione, con la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd., di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.
Le vendite nette ammontano al 31 dicembre 2016 a Cny 437.458 migliaia (€ 59.522 migliaia) a fronte delle quali si registra un utile di Cny 128.551 migliaia (€ 17.491 migliaia), che si confrontano con ricavi netti di Cny 335.378 migliaia (€ 48.097 migliaia) e un utile di Cny 4.364 migliaia (€ 626 migliaia) del 2015.
Al 31 dicembre 2016 la società conta 221 dipendenti, rispetto ai 207 a fine 2015.
WILMINGTON-DELAWARE (USA)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.
Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Dal 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design, avvalendosi del supporto degli staff tecnici di Brembo S.p.A. e locali.
I ricavi netti realizzati nel 2016 ammontano a Usd 484.108 migliaia (€ 437.474 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 467.501 migliaia (€ 421.314 migliaia).
Il risultato netto al 31 dicembre 2016 evidenzia un utile di Usd 21.568 migliaia (€ 19.491 migliaia) a fronte di un utile di Usd 34.361 migliaia (€ 30.966 migliaia) registrato nel 2015.
Il personale alla fine del periodo è di 666 unità, 106 in più rispetto alla fine del 2015.
DABROWA-GÓRNICZA (POLONIA)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno e sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.
I ricavi netti realizzati nel 2016 ammontano a Pln 1.790.093 migliaia (€ 410.230 migliaia) contro Pln 1.559.500 migliaia (€ 372.838 migliaia) del 2015. L'utile netto al 31 dicembre 2016 è di Pln 402.473 migliaia (€ 92.233 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 343.609 migliaia (€ 82.148 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.
Il personale a fine periodo è di 1.672 unità, rispetto alle 1.581 presenti alla fine del 2015.
MOSCA (RUSSIA)
La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 33.418 migliaia (€ 450 migliaia) rispetto a Rub 24.965 migliaia (€ 367 migliaia) nel 2015; il risultato netto è di Rub 11.856 migliaia (€ 160 migliaia) che si confronta con Rub 8.697 migliaia (€ 128 migliaia) al 31 dicembre 2015.
A fine periodo l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto a fine 2015.
GÖTEBORG (SVEZIA)
La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.
I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 6.832 migliaia (€ 722 migliaia), con un utile netto di Sek 1.664 migliaia (€ 176 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 8.404 migliaia (€ 898 migliaia) e con Sek 2.845 migliaia (€ 304 migliaia) conseguiti nel 2015.
Il personale al 31 dicembre 2016 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti delle vendite 2016 ammontano a € 27.889 migliaia, contro € 26.942 migliaia, realizzati nel 2015. Il risultato netto evidenzia un utile di € 1.785 migliaia, a fronte di un utile di € 420 migliaia registrato nel 2015.
Il personale in forza al 31 dicembre 2016 è di 75 unità, contro le 71 a fine 2015.
Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.
La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.
I ricavi netti delle vendite del 2016 sono pari a € 39.151 migliaia rispetto a € 35.872 migliaia del 2015, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2016 è di € 1.952 migliaia, contro un utile di € 993 migliaia a fine 2015.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2016 sono 189, contro i 198 dell'esercizio precedente.
Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.
Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.
Nel corso del 2016 ha realizzato ricavi per Cny 262.413 migliaia (€ 35.704 migliaia), che si confrontano con Cny 150.372 migliaia (€ 21.565 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 14.302 migliaia (€ 1.946 migliaia) è in aumento rispetto all'utile di Cny 4.414 migliaia (€ 633 migliaia) del 2015.
Al 31 dicembre 2016 la società ha 23 dipendenti, 2 in più rispetto alla stessa data del 2015.
STEZZANO (ITALIA)
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.
A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.
Le vendite nette al 31 dicembre 2016 ammontano a € 52.054 migliaia, in linea con il 2015 a € 52.784 migliaia. Nell'esercizio registra un utile di € 12.927 migliaia che si confronta con un utile di € 7.746 migliaia del 2015.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2016 sono 125, 5 in meno rispetto a fine 2015.
MEITINGEN (GERMANIA)
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di dischi freno in carbonio ceramico.
La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.
Le vendite nette del 2016 ammontano a € 103.608 migliaia, in aumento rispetto a € 91.693 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2016 si registra un utile pari a € 14.935 migliaia, a fronte di un utile di € 11.148 migliaia nell'anno precedente.
Il personale in forza al 31 dicembre 2016 è di 301 unità, contro le 296 a fine 2015.
Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.
Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.
I ricavi netti realizzati nel 2016 sono pari a € 2.439 migliaia, con un utile di € 556 migliaia. Nel 2015 la società aveva realizzato ricavi pari a € 1.594 migliaia, con un utile di € 58 migliaia.
In continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata anche nel 2016 mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto, sullo scenario internazionale.
Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Nord America (42%), in Italia (22%), in Polonia (18%) e in Cina (13%).
Per quanto riguarda l'Italia, gli investimenti hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione, oltre a € 17.055 migliaia relativi a costi di sviluppo.
Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo della presenza di Brembo sullo scenario mondiale, sono continuati gli investimenti del Gruppo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione sul mercato nordamericano. Diversi programmi di investimento sono attualmente in corso in quest'area:
metri quadrati ed ha comportato un investimento pari a € 32 milioni. Nel corso della cerimonia di inaugurazione Brembo ha inoltre annunciato l'avvio della costruzione di una fonderia di ghisa, adiacente al nuovo impianto, che si estenderà su una superficie di 25 mila metri quadrati, sarà operativa entro il 2017 ed avrà una capacità fusoria a regime di circa 100 mila tonnellate annue. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, americani e asiatici presenti in Messico con stabilimenti produttivi. L'investimento totale, che si concluderà nel 2017, sarà pari a € 85 milioni.
Nell'area dell'Est Europa prosegue il piano di investimenti, la cui conclusione è prevista nel 2017, per la costruzione e l'avvio del nuovo stabilimento di Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti. Brembo ha inoltre dato il via al progetto di espansione del polo produttivo di Dabrowa Gornicza (Polonia), che prevede la realizzazione di una terza linea fusoria e di nuove linee di lavorazione meccanica su una superficie coperta di ulteriori 22 mila metri quadrati. Il nuovo impianto, che comporterà un incremento della capacità fusoria di 100 mila tonnellate l'anno, produrrà sia ghisa "grigia" (utilizzata per i dischi freno) sia ghisa "sferoidale" (utilizzata per le pinze destinate ai veicoli commerciali leggeri) in risposta al costante aumento della domanda di dischi freno e pinze flottanti registrato in Europa.
Sempre nell'ambito della strategia di espansione internazionale, Brembo ha in corso un investimento di circa € 100 milioni, nell'arco dei tre esercizi compresi tra il 2016 e il 2018, per la realizzazione di un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino (Cina), in prossimità dello stabilimento già esistente. Il nuovo polo produttivo, che sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi, occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi.
Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2016 presso tutte le unità operative è stato pari a € 263.570 migliaia di cui € 231.431 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 32.139 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
Dabrowa, Polonia.
Una volta completato, il nuovo polo produttivo di Nanchino sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi. Lo stabilimento, che occupa una superficie di circa 40.000 metri
quadrati, darà lavoro a 450 collaboratori.
Seguire costantemente l'evoluzione dei mezzi di trasporto e ricercare il miglior sistema frenante per i nuovi veicoli del futuro. Questo è il principio guida delle attività di R&D di Brembo in base al quale ogni singolo componente del sistema frenante (pinza, disco, pastiglia, sospensione, unità di controllo) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che viene costantemente perfezionata in tutti i suoi aspetti: prestazione, comfort, durata, estetica, sostenibilità.
Ai prodotti meccatronici, che hanno crescente diffusione nel settore automotive, Brembo ha dedicato fin dal 2000 specifiche attività di ricerca, sviluppando competenze che ormai da anni trovano applicazione in sistemi quali Electric Parking Brake e Brake By Wire (BBW). Per rispondere alle richieste del mercato, che chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti, grande impegno viene dedicato da Brembo nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione virtuale, così come processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo presenti in Italia, Nord America, Cina e India.
Nel 2016 le attività di ricerca e sviluppo hanno principalmente riguardato gli aspetti di seguito descritti.
Per i dischi in ghisa è continuato, congiuntamente tra gli enti R&D di Divisione, lo sviluppo di una nuova metodologia di simulazione, che include anche parametri di processo in grado di influenzare le capacità vibratorie del disco (frequenze proprie). Nel corso dell'anno è stata positivamente completata la fase di verifica su un esteso numero di simulazioni, che permettono a Brembo di definire con molta più accuratezza, e già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante.
Con riguardo ai dischi in ghisa dei veicoli commerciali pesanti, segmento applicativo di particolare interesse per Brembo, sono proseguite le attività volte a migliorarne le performance e sono stati intensificati i contatti con nuovi potenziali clienti. Fra i risultati ottenuti, lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione della massa e il miglioramento della capacità di raffreddamento e ventilazione del disco, con conseguente riduzione delle temperature
d'esercizio del sistema frenante. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate ed equipaggeranno veicoli la cui produzione inizierà nel corso del 1° semestre 2017.
Per i dischi in ghisa per applicazioni auto sono continuate le attività di miglioramento di prodotto e di processo, che verranno successivamente introdotte nei normali sviluppi applicativi per le più importanti case automobilistiche mondiali. Inoltre, si stanno ulteriormente approfondendo metodologie per il calcolo fluidodinamico dei dischi, considerando i flussi d'aria all'interno dell'intero lato ruota.
Particolare attenzione viene posta alla riduzione di peso del disco, che si traduce in una diminuzione del consumo di carburante e del conseguente impatto ambientale della vettura (minor emissione di CO2 ), linea guida del mercato automotive e di tutte le attività di sviluppo di Brembo. A questo proposito, va ricordato il nuovo concetto di disco, la cui produzione si sta estendendo a tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, che prevede l'accoppiamento di due diversi materiali: ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana, garantendo una riduzione di peso fino al 15%.
Oggetto di studi e miglioramenti è stato anche l'aspetto estetico dei dischi, con un esercizio di stile che ha riguardato in particolare il disco cofuso e che, in futuro, potrebbe essere esteso a tutta la gamma dei prodotti Brembo. I risultati di quest'attività sono stati presentati nelle più importanti fiere di settore, riscuotendo elevato successo.
Le attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni non convenzionali sono in costante progresso ed hanno portato al deposito di varie domande di brevetto, da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri". Queste attività prevedono lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli di nuova generazione, con particolare attenzione alle caratteristiche di impatto ambientale (emissione di CO2 e polveri sottili), minimizzando l'usura dei dischi.
Di estrema importanza è anche lo sviluppo di materiali d'attrito innovativi, conformi ai futuri limiti legislativi, studiati per questi tipi di dischi. In questo campo Brembo si può ritenere l'unico costruttore che possiede internamente le competenze utili a portare avanti nuove soluzioni.
Per quanto riguarda il settore moto, lo sviluppo di materiali compositi per utilizzo su dischi di serie prosegue secondo due linee direttrici che prevedono differenti tecnologie. A gennaio 2017 sono iniziate le prove con materiali d'attrito formulati per l'utilizzo con dischi in carbonio ceramico.
Nel corso del 2016 è stato configurato il primo progetto applicativo di pompa anteriore con il concetto "Gamma Media" per il quale è prevista l'entrata in serie a fine 2018. Un prototipo con gli stessi concetti, integrati in un design innovativo, è stato inoltre realizzato per un importante cliente, che sta attualmente valutando le eventuali applicazioni in serie.
Prosegue il progetto applicativo della pompa posteriore con il microinterruttore integrato ed hanno avuto esito positivo le prove congiunte del nuovo attuatore CBS con due importanti clienti indiani: i contratti di fornitura sono in via di definizione e, in parallelo, sono stati avviati contatti con un nuovo cliente per lo sviluppo della versione CBS per scooter.
Un nuovo sistema frenante che impiega il concetto di pinza recentemente brevettato, è stato testato positivamente su veicolo e presentato ad un cliente di riferimento per avere le sue valutazioni. Contestualmente si sta studiando l'applicazione del nuovo concetto anche su altre tipologie di moto.
Per l'inizio del 2017 sono previste le prove del nuovo concetto di disco flottante in versione con campana, mentre proseguono le prove su veicolo della versione con fascia flottante.
Nel 2016 è stato inoltre avviato lo studio di una pinza freno anteriore di nuovo concetto per veicoli di bassa cilindrata, con forti contenuti di riduzione di peso e di costi; le prove dei prototipi sono previste per il primo trimestre 2017 ed è già in preparazione la domanda di brevetto.
La nuova pinza anteriore per veicoli top di gamma, caratterizzata da una forte riduzione di peso abbinata alla riduzione della temperatura di esercizio, ha completato positivamente la prima fase di prova e l'avvio della produzione è pianificato per fine 2017.
Infine, presso la sede indiana di Brembo è in avvio di produzione una nuova gamma di pompe anteriori, studiata per le nuove generazioni di veicoli prodotti anche per il mercato europeo, sia in versione monodisco che in versione bi-disco.
Per quanto riguarda le attività legate al mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/Carbon per applicazioni racing" (F1, Le Mans Prototype 1 LMP1, Indy Racing League IRL e Super-Formula) si articola in tre distinte aree di attività:
Nel settore delle competizioni l'utilizzo della simulazione è ancora più massiccio che in altri settori e nel 2017, per la prima volta, molti impianti saranno deliberati con una doppia validazione: sperimentale e a calcolo. Alcuni Top Team di F1 e LMP1 richiedono, infatti, calcoli meccanici completi per la pinza da integrarsi nel calcolo del porta-mozzo, il calcolo completo del disco in CC e calcoli CFD (Computational Fluid Dynamics) completi di tutto l'impianto.
Sempre in ambito simulazione, continua la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con CFD).
Queste attività danno un'idea del quadro di sviluppo delle metodologie di calcolo, a cui Brembo ha iniziato a lavorare sin dal 2012.
Nel 2016 un'altra importante area di lavoro è stata la messa a punto del primo sistema BBW completo che Brembo ha fornito ad un team di F1. Fino al 2014-2015, infatti, Brembo realizzava sistemi BBW la cui parte di controllo dell'attuazione idraulica veniva integrata dal team di F1. Nel 2016 è stato invece realizzato, per la prima volta, il sistema BBW completamente integrato, nel quale la funzionalità idraulica dei freni è integrata con il controllo idraulico della vettura. Per questo progetto, e per le sue evoluzioni già previste, si rende necessario affinare ulteriormente l'efficienza e la velocità della fase finale di montaggio e collaudo (attualmente eseguita presso una nota azienda di componenti idraulici aeronautici americana con sede italiana a Varese) e, a questo fine, verrà realizzata in Brembo nei primi mesi del 2017 un'apposita "clean room" (stanza a pressione atmosferica ed inquinamento particellare controllati).
In campo motociclistico, nella classe Moto GP un team continua ad utilizzare in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno messa a punto da Brembo contenente due concetti fortemente innovativi, che si sono dimostrati particolarmente interessanti e che saranno proposti durante la nuova stagione anche ad altre squadre. Sotto il profilo regolamentare, il 2016 ha portato parecchie novità nella classe Moto GP, la più importante delle quali è l'abolizione delle leghe di alluminio-litio dalle pinze freno. Questa modifica al regolamento ha obbligato Brembo a rifare completamente tutti gli impianti del 2016 e il ritorno al materiale "tradizionale" non è stato indolore: sono serviti due cicli di sviluppo per tornare alle prestazioni dell'impianto in alluminio-litio. Tuttavia, lo sforzo fatto a fine 2015 è stato ripagato: infatti, nelle gare del 2016 non sono stati riscontrati problemi.
Va anche ricordato che nel 2016 è cambiato il fornitore degli pneumatici e un team, con un rapporto di esclusiva, sta utilizzando in prova una ruota strumentata studiata da Brembo, in grado di ricavare i principali coefficienti che descrivono, attraverso modelli matematici, il comportamento dello pneumatico. Altri team stanno richiedendo queste ruote per accelerare lo sviluppo delle rispettive motociclette.
Infine, sempre per quanto riguarda il settore delle competizioni, nel 2016 sono terminati, con la realizzazione di prototipi, gli studi della consociata AP Racing su frizioni in carbonio di tipo motociclistico per valutarne le potenziali prestazioni. I prototipi hanno funzionato perfettamente anche su motocicletta e il prossimo passo consisterà nell'esplorare le prospettive per future evoluzioni, anche meccatroniche.
A livello di sviluppi OE (Original Equipment) va segnalato il lavoro svolto, ancora con AP Racing, su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro parte dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto (come avviene con le vetture da corsa) e si potrebbe concludere con la messa in produzione del nuovo disco Carbo-Ceramico di Brembo (CCMR). Brembo può infatti offrire ai suoi clienti il primo disco CCMR sviluppato nel 2010/2011 ma, parallelamente, ne sta sviluppando una nuova versione, attualmente in prova.
Per quanto riguarda la collaborazione con le Università sono confermati i rapporti in essere, fra cui quelli con il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, con obiettivi importanti in diversi campi di sviluppo tecnico. In particolare, è partito un programma sullo studio e sulla simulazione dei processi di densificazione del carbonio su preforme ossidate; con questo programma, per la prima volta, la simulazione "chimica" entra nel mondo di Brembo.
Per il Progetto Aeronautico è da segnalare come stia continuando con soddisfazione il percorso per arrivare alla certificazione produttiva di Brembo tramite l'agenzia nazionale ENAC. Si tratta della seconda certificazione (la prima era necessaria per lo sviluppo tecnico ed era stata ottenuta tramite lo sviluppo dei sedili elicotteristici) che Brembo sta sostenendo con le agenzie europea (EASA) e italiana (ENAC) che sorvegliano la sicurezza dei voli.
In questo contesto due sono i progetti confermati: uno è in pieno sviluppo, con parziale consegna nel corso del 2017, e il secondo, dopo una breve pausa richiesta dal cliente, ripartirà verso la fine dell'estate. Un terzo progetto è stato quotato recentemente ed è attualmente in fase di valutazione da parte del cliente. Infine, a febbraio 2016 Brembo ha partecipato al bando del progetto europeo "Clean Sky 2" per la sezione "sviluppo materiali e sistemi avanzati per impianti frenanti per velivoli leggeri (aerei ed elicotteri)" il cui esito non è ancora noto.
La necessità da parte di Brembo di offrire al cliente un prodotto sempre più integrato ed efficiente, come è nella filosofia del Gruppo, si esprime pienamente con la realizzazione dell'intero impianto frenante, comprensivo di dischi, pinze e pastiglie. Brembo Friction, struttura dedicata allo studio ed alla produzione di pastiglie freno, si pone l'obiettivo di realizzare quest'ultimo fondamentale componente del sistema freno, accanto ai più tradizionali prodotti pinze e dischi che caratterizzano storicamente il know-how di Brembo. Grazie ad una costante attività di ricerca, oggi Brembo Friction può vantare un'offerta ampia e variegata, con materiali progettati "su misura" in grado di coprire le esigenze di una vasta gamma di clienti, che sempre più apprezzano e richiedono pastiglie Brembo all'interno delle loro pinze. Il catalogo di materiali Brembo abbraccia categorie di prodotto più tradizionali per utilizzo su dischi di ghisa, con soluzioni specializzate sia per il mercato europeo, più attento alle prestazioni, che per quelli americano e asiatico, più focalizzati sul comfort. Si estende, inoltre, ad applicazioni particolari come dischi carboceramici per vetture da corsa, riuscendo a rispondere alle esigenze più diverse, mantenendo in ogni settore elevati standard di qualità e performance.
Seguendo le più recenti direttive legislative, già da alcuni anni Brembo Friction è inoltre impegnata nella ricerca e sviluppo di materiali privi di rame (copperfree), attività che ha portato all'assegnazione con successo di alcuni progetti, sia per il mercato europeo che per quelli asiatico e statunitense, la cui produzione di serie inizierà nel corso del 2017. L'innovazione continua che caratterizza Brembo Friction, come tutto il Gruppo Brembo, non si limita alle esigenze interne e alle richieste dei clienti, ma si estende a progetti condivisi sinergicamente con altre divisioni aziendali; progetti che, più di ogni altro, riescono ad esprimere le potenzialità di un sistema frenante realizzato completamente in casa. Fanno parte di questo filone di ricerca: lo sviluppo di materiali per pinze di stazionamento elettriche, sempre più presenti sugli autoveicoli moderni; la ricerca su materiali per dischi in ghisa rivestita con carburi di cromo e tungsteno, che promettono di raggiungere leggerezza e resistenza all'usura ad oggi non ottenibili con dischi in ghisa convenzionali; lo sviluppo di mescole per dischi cofusi in acciaio; la ricerca di materiali per dischi carbo-ceramici rivestiti in silicio e carburo di silicio per il mercato tedesco.
L'ottenimento di prestazioni sempre migliori non è, tuttavia, l'unico motore della continua ricerca e innovazione che caratterizza Brembo Friction: un obiettivo importante è anche la riduzione degli agenti inquinanti e delle emissioni di gas serra del componente pastiglia freno. Un importante supporto per queste attività è il laboratorio Friction, che ha beneficiato negli ultimi anni di significativi investimenti in termini di attrezzature ed è oggi in grado di effettuare analisi avanzate su differenti aspetti del sistema pastiglia e delle materie prime. Ulteriori investimenti sono previsti per il futuro ma, già oggi, il laboratorio è uno strumento prezioso per raggiungere gli obiettivi sempre più ambiziosi che Brembo Friction si pone.
Per contribuire, tramite l'impianto frenante, alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili, Brembo persegue lo sviluppo di nuove soluzioni. Fra queste: l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze senza ridurne le prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto.
Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, così come la ricerca di soluzioni volte alla riduzione di massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile. In questo ambito è in corso lo sviluppo di una nuova pinza, studiata specificamente per autovetture ad alte prestazioni, il cui scopo è ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, incrementando conseguentemente le prestazioni del sistema.
La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Una prima tipologia di pinza con caratteristiche innovative ha ottenuto la delibera interna di concetto da parte di Brembo e da parte di un importante cliente europeo, mentre lo sviluppo applicativo è attualmente in corso. Una seconda tipologia di pinza innovativa è in fase di studio e la delibera di concetto è prevista per fine 2017.
Nel 1° semestre 2016 è iniziata la produzione in piccola serie di una pinza realizzata utilizzando una lega di alluminio allo stato tixotropico (temperatura inferiore alla fusione). Il processo utilizzato da Brembo prende il nome di BSSM (Brembo Semi-Solid Metal casting) ed il relativo brevetto è già stato depositato. Con questa tecnologia la riduzione di peso a pari prestazione va dal 5% al 10% a seconda della geometria della pinza stessa.
È in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti Brembo dei prodotti meccatronici, ossia degli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali. In questo ambito, Brembo è stata scelta da un importante cliente statunitense quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per un veicolo commerciale, l'inizio della produzione è programmato per il 2018. Sui veicoli di nuova concezione con trazione elettrica il sistema frenante subirà evoluzioni importanti, in particolare per quanto riguarda la gestione della frenata e l'interfaccia con il veicolo. I sistemi BBW, da tempo allo studio in Brembo, hanno raggiunto un elevato grado prestazionale e funzionale. La fase di industrializzazione e di pianificazione per un lancio in produzione è già iniziata e si potrà concretizzare non appena l'interesse di alcuni clienti sarà confermato a livello contrattuale.
L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto friction, avendo quindi la capacità di produrre al proprio interno avanzati materiali di attrito, rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.
L'evoluzione dei veicoli si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.
La crescita programmata dei Centri Tecnici di Sviluppo, destinati a supportare l'espansione di Brembo in Cina e USA, procede coerentemente con l'acquisizione di importanti commesse in questi due mercati.
Da parte loro, le attività di Advanced R&D, in cui per la simulazione e lo sviluppo prodotto trovano sempre maggiore applicazione le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata, sono incentrate sui sistemi meccatronici per gli impianti frenanti dei veicoli del futuro e sullo sviluppo di nuovi materiali strutturali. In questa direzione Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema BBW, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Continuano, inoltre, ulteriori sviluppi di integrazione di sistemi intelligenti, ad esempio con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In avanzata fase di studio è anche un'innovativa architettura lato ruota veicolo con motore elettrico di trazione, freni BBW integrati e controllati elettronicamente, già presentata al Salone dell'Automobile di Francoforte a settembre 2015.
Anche nell'Advanced R&D sono proseguite le collaborazioni con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, in termini sia di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.
In quest'ambito trova spazio il progetto "Rebrake", finanziato dall'Unione Europea nel quadro del programma Marie Curie e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito, con un'attenzione particolare al PM10 per il quale si punta a una riduzione del 50%. Il progetto è iniziato a marzo 2013 ed è ormai giunto agli ultimi mesi di attività, con termine a febbraio 2017. Le competenze acquisite verranno applicate in molti nuovi progetti che troveranno applicazione nei prossimi anni e le relazioni con le Università e i Centri di Ricerca coinvolti nel "Rebrake" proseguiranno ben oltre il termine del progetto stesso.
La logica prosecuzione del progetto "Rebrake" è rappresentata dal progetto "LowBraSys", anch'esso finanziato dall'Unione Europea, sviluppato nell'ambito del programma Horizon 2020. Questo progetto è iniziato nel secondo semestre 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner che vede Brembo nel ruolo di coordinatore. In questo programma si applicheranno ad alcuni veicoli le metodologie e i prodotti in parte sviluppati nel progetto "Rebrake", con l'obiettivo di dimostrarne concretamente l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.
Prosegue anche il progetto "COBRA", avviato nel 2014 e finanziato nell'ambito dei programmi europei "Life +", in collaborazione con i partner del Kilometro Rosso, Italcementi e Istituto Mario Negri, e con la società di consulenza PNO Italia. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di una tecnologia a basso impatto ambientale, che mira alla riduzione del consumo di acqua ed energia nel ciclo di vita del componente pastiglia, sostituendo i leganti di origine organica (fenolici) con leganti cementizi.
Infine, è dei primi mesi del 2015 il finanziamento del progetto "LIBRA", tuttora in corso, il cui obiettivo è lo sviluppo di pastiglie freno che utilizzano piastrine in materiale composito (tipicamente resina) anziché in acciaio, con conseguenti vantaggi in termini di riduzione del peso.
Escobedo, Messico.
L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. Al fine di ottimizzare tale valore, il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) è conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.
Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR , in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:
Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di
1 Si vedano in proposito i seguenti documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici: "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi".
Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella politica e procedura di gestione del rischio, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.
L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.
La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D. Lgs. n. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.
Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della politica di gestione dei rischi sono le seguenti:
Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.
In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.
Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.
Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti che su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.
Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.
Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.
I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.
Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.
Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA ).
Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.
Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.
Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.
Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.
Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.
Per quanto concerne il rischio di compliance sui
temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.
Con riferimento agli altri rischi di compliance, compresi quelli derivanti dall'appartenenza al Segmento Star di Borsa Italiana, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e sugli assetti proprietari disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:
Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.
Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:
il Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.
Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.
Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).
Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 16,0% della posizione finanziaria lorda.
L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.
Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2016 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.
Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.
Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della politica di gestione dei rischi Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.
Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.
Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.
L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.
Il plant di Escobedo è uno dei più moderni e all'avanguardia del Gruppo, da poco inaugurato dal Presidente Alberto Bombassei. L'impianto, che si estende su una superficie di 35.000 metri quadrati, creerà circa 500 nuovi posti di lavoro.
Nel corso del 2016 sono state poste in essere modifiche organizzative atte a garantire l'innovazione dei processi e la sostenibilità del sistema organizzativo, garantendo un costante equilibrio tra le tre principali dimensioni aziendali (business, funzioni, geografie) al fine di assicurare la migliore gestione del Gruppo.
Per quanto concerne le Direzioni Centrali, alla luce del contesto di business competitivo in cui Brembo opera, della complessità industriale assunta dal Gruppo e della crescente necessità di garantire il costante miglioramento dell'efficienza dei processi produttivi a livello globale e di dare nuovo impulso all'innovazione di tecnologie e processi industriali, è stato creato il nuovo ruolo di Chief Manufacturing Officer. Tale ruolo è a diretto riporto del CEO ed ha funzione di indirizzo, guida e controllo sulle aree Operations e Ottimizzazione, mantenendo una responsabilità condivisa con i Direttori di Divisione/BU sulla prima area ed una responsabilità primaria ed esclusiva sulla seconda. Inoltre, nel quadro di una gestione crossbusiness dell'area manufacturing e avendo come obiettivo lo sviluppo di professionalità e competenze della relativa famiglia professionale, si è dato corso ad una rotazione dei vertici degli stabilimenti Moto di Curno (Italia), Sistemi di Czestochowa (Polonia) e Lavorazione Dischi di Mapello (Italia), Dabrowa (Polonia) e Nanchino (Cina).
Da ultimo, alla luce degli sfidanti obiettivi di crescita organica e non organica fissati dall'azienda e in coerenza con i piani strategici e le attività di sviluppo delle Divisioni e delle Business Unit, è stato deciso di modificare la collocazione organizzativa della Direzione Business Development & Marketing ponendola a riporto del Vice Presidente Esecutivo, nonché di ampliarne l'attuale perimetro attraverso la creazione di un'area Merger & Acquisition.
Per quanto riguarda le aree di business, nella Divisione Sistemi è stata introdotta la figura del Responsabile Analisi di Mercato e Pianificazione di Prodotto con il compito di assicurare una costante analisi dello stato del mercato dei veicoli prodotti dalla Divisione Sistemi e di valutare i fabbisogni di prodotti innovativi
che emergono dalla continua relazione con i clienti. Per quanto concerne il Performance Group, al fine di garantire possibili sinergie interne alle sue diverse aree che hanno sede nell'headquarter e nel rispetto delle specificità dei singoli business, sono state create le funzioni Commerciale, Tecnica, Operations, Assicurazione Qualità e Acquisti di Brembo Performance.
In merito alle società del Gruppo, in Cina è stata rivista la struttura organizzativa dell'area tecnica con la creazione di un ruolo di China Technical Center Manager, che sovrintende le funzioni di progettazione, ingegneria di progetto e testing. Sempre in quest'area è stato creato il nuovo ruolo di APAC Aftermarket Director con responsabilità diretta su tutte le attività Aftermarket della regione Asia-Pacific e del sito di Qingdao. In AP Racing, infine, è cambiato il vertice aziendale con l'ingresso di un nuovo Managing Director.
Nel 2016 si è lavorato per rinnovare, come di consueto, l'offerta formativa e di sviluppo, al fine di renderla sempre più in grado di anticipare quanto richiesto dal business.
Con questo obiettivo, in occasione del lancio della rilevazione dei fabbisogni formativi 2016-2017, è stato predisposto il nuovo catalogo corsi, integrato da tanti nuovi e diversi interventi formativi e di sviluppo, soprattutto in ambito R&D e Manufacturing. Per l'ambito Manufacturing è partito ad inizio anno uno strutturato progetto di mappatura delle competenze tecnico-specialistiche, dal quale è emersa una chiara fotografia dei fabbisogni formativi, anche in un'ottica di digitalizzazione dei siti produttivi di Brembo in tutto il mondo: un aspetto cruciale per essere protagonisti della rivoluzione industriale 4.0, come Brembo intende essere.
Di particolare rilievo per la formazione manageriale 2016, in aggiunta alla consueta erogazione dei corsi a catalogo, è stato il percorso di sviluppo per gli Executive di nuova nomina o di recente assunzione dall'esterno del Gruppo. Giunto alla sua XII edizione, "Leaders in Action" ha offerto ai neo-manager competenze strategiche, economico-finanziarie, di leadership e business planning. Iniziato nel mese di maggio, questo piano formativo si è concluso a fine anno con la presentazione di reali progetti di business – elaborati come parte integrante del processo di sviluppo – davanti al top management che ha manifestato grande soddisfazione.
Altro evento cardine, come ogni anno, è stato il Brembo Induction Programme (BIP), che in ben 30 ore d'aula distribuite nell'arco di due mesi, ha offerto ai neoassunti (impiegati, quadri e dirigenti) dell'anno una panoramica completa dell'azienda raccontata da manager e specialisti. Giunto alla XIV edizione, per la prima volta il BIP è stato tradotto simultaneamente e mandato in diretta streaming sul portale Intranet.
La formazione manageriale "a catalogo" ha riscontrato grande partecipazione in particolare per le aule di "Finance per non specialisti" (su tutti e 3 i livelli), e "Sviluppo delle relazioni interpersonali" (su 2 livelli). Nel 2016, infine, alcuni percorsi formativi, come quelli più focalizzati sulla gestione dei collaboratori, sono stati estesi ad alcune delle società europee del Gruppo.
La formazione tecnico-specialistica ha registrato grande interesse sia verso le competenze specifiche per la meccantronica in ambito "safety" (con percorsi formativi differenziati in base ai diversi ruoli, professionalità e responsabilità in area R&D) sia verso l'R&D Academy della Divisione Sistemi, che ad ogni edizione viene integrata con le ultime innovazioni di Ricerca e Sviluppo.
Inoltre, nell'ambito delle diversificate attività che Brembo svolge con vari Atenei italiani nel più ampio programma di University Relations, particolare riscontro è stato ottenuto dalla terza edizione dell'Accademia del Freno, percorso sviluppato in 8 lezioni tenute dagli specialisti dell'R&D di Brembo agli studenti del Politecnico di Milano.
Il risultato della formazione è ampiamente monitorato attraverso i dati di gradimento ed efficacia rilevati sia dai questionari di feedback di fine corso, sia dal delta tra il test di conoscenze in ingresso e in uscita compilato dai partecipanti a ogni attività formativa. Entrambi questi strumenti, misurati ed analizzati insieme ad una serie di altri indicatori, hanno garantito anche quest'anno alla struttura della Brembo Academy la Certificazione ISO 2008/EA 37.
Sempre in ambito Brembo Academy nel 2016 è stato avviato il processo di certificazione dei docenti interni: specialisti e detentori interni di prezioso knowhow che, dopo un attento processo di reclutamento, formazione e assessment, gestiscono la formazione in aula con la stessa qualità e gli stessi indicatori di gradimento registrati dai professionisti esterni.
Per quanto riguarda lo Sviluppo, merita un cenno lo strumento e il processo di gestione della prestazione BYR (Brembo Yearly Review) che è alla base di un processo globale di Talent Management e Succession Planning sempre più efficace, rigoroso e basato su elementi oggettivi di valutazione delle prestazioni.
In sintesi, le iniziative formative 2016 sono state 727 per un totale di 357 corsi e 58.545 ore di formazione erogate, coinvolgendo 5.772 partecipanti.
I risultati del 2016 confermano la consistenza della strategia adottata da Brembo per affrontare i temi di sicurezza e ambiente come elemento integrato nel modello di business sostenibile, avendo come obiettivo il soddisfacimento delle aspettative di tutti gli stakeholder interni ed esterni.
Di seguito sono sinteticamente illustrati i principali risultati conseguiti nell'esercizio.
Nel 2016 sia l'indice di gravità infortuni1 che l'indice di frequenza2 hanno registrato una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti. Gli indicatori utilizzati in Brembo per il monitoraggio del fenomeno infortunistico hanno registrato globalmente un calo sia degli eventi sia delle giornate mediamente perse per infortunio.
Questo risultato, assai positivo, è stato ottenuto rafforzando non solo le attività reattive (lagging), ma anche e soprattutto quelle di prevenzione (leading). Tre aspetti hanno maggiormente contribuito alla riduzione degli indici infortunistici:
Al fine di perseguire ulteriori miglioramenti in questo ambito è in corso anche un'attività di affinamento del software che gestisce l'analisi degli eventi e l'individuazione delle azioni di miglioramento e che supporta i siti nel:
Fra le attività più significative in ambito di sostenibilità ambientale figura l'adesione, come già in passato, alla campagna Carbon Disclosure Project (CDP), un'iniziativa internazionale lanciata nel 2000 il cui obiettivo è valutare le strategie di risposta alla sfida del cambiamento climatico da parte delle aziende. Come negli anni precedenti, Brembo ha risposto al questionario Climate Change relativo alle emissioni di CO2 e, per la prima volta, anche al questionario Water sull'utilizzo dell'acqua.
In sintesi, le principali novità rispetto agli anni precedenti sono state:
• l'estensione del perimetro di rendicontazione, sia per le emissioni di anidride carbonica che per l'utilizzo di acqua, a tutti i siti produttivi del Gruppo; infatti, dopo aver inserito gradualmente negli anni nuovi siti nell'attività di monitoraggio e rendicontazione, quest'anno l'attività è stata estesa a tutti i siti produttivi del Gruppo. Ciò ha permesso di avere un quadro completo non solo delle emissioni di CO2 ,
1 Indice di gravità infortuni: numero medio dei giorni di calendario persi per infortunio da ciascun lavoratore nell'arco di un anno.
2 Indice di frequenza: numero di infortuni accaduti in un anno, ogni 100 dipendenti.
ma anche delle azioni di mitigazione volte a ridurre l'impatto ambientale realizzate dai siti nel corso dell'anno: sono oltre 20 i progetti significativi portati a termine che hanno consentito di ridurre in modo significativo l'emissione di gas a effetto serra;
• la partecipazione per la prima volta, come sopra accennato e sempre in forma volontaria, ad una ulteriore iniziativa promossa da CDP e relativa alle risorse idriche; anche in questo caso, come per le emissioni di gas serra, Brembo ha rendicontato per tutti i siti del Gruppo, rispondendo al questionario Water, i consumi annuali di acqua ed i relativi utilizzi: acque civili, industriali, per raffreddamento impianti, ecc.
Il questionario Climate Change4 è stato valutato con A-, posizionando Brembo tra i best performer nel settore di riferimento in cui la società è collocata (consumer discretionary); il questionario Water è stato valutato con B.
Oltre ad aderire al Carbon Disclosure Project, Brembo è costantemente impegnata da anni su più fronti per garantire uno sviluppo ecosostenibile del proprio business. Non a caso, ad esempio, le fabbriche di più recente costruzione nascono con le migliori tecnologie disponibili, precedentemente collaudate nei siti già operativi, consentendo una significativa riduzione dell'impatto ambientale.
4 Lo score indicato è riferito all'esercizio 2015 in quanto il dato è fornito da CDP nel mese di ottobre dell'anno successivo a quello di riferimento.
Dabrowa, Polonia.
3 Valore relativo elle emissioni classificate Scope 1 e Scope 2.
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.
Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2016 e previo parere favorevole e unanime del Comitato Controllo e Rischi, è stato approvato l'aggiornamento della Procedura per Operazioni con Parti Correlate per recepire unicamente le modifiche riguardanti gli aspetti organizzativi inerenti la Direzione Amministrazione e Finanza della società.
Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento intercorse nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
Si evidenzia che il Comitato Controllo e Rischi, nella sua veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, si è incontrato il 5 maggio 2016 per esaminare preventivamente la proposta di accordo transattivo con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Valutati gli interessi della società al raggiungimento della transazione, la convenienza e la correttezza sostanziale delle relative condizioni ed esaminati i possibili rischi, il Comitato ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione dell'atto transattivo tra le parti le cui condizioni sono specificate al punto 4 delle Note illustrative al Bilancio consolidato.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 21 aprile 2016 ha approvato il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 103.313 migliaia come segue:
Il 19 maggio 2016, in seguito all'ottenimento delle previste autorizzazioni da parte dell'antitrust, del socio pubblico, del MOFCOM (Ministero del Commercio) e dell'AIC (Administration for Industry and Commerce), ha avuto luogo il closing dell'operazione di acquisto da parte di Brembo S.p.A. del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. L'accordo alla base di questa acquisizione, siglato il 28 settembre 2015, prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità della città di Langfang.
Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.
L'Assemblea degli Azionisti del 21 aprile 2016 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:
Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 che, sommato alle 1.747.000 azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale della Società. Il prezzo minimo e massimo d'acquisto è rispettivamente € 0,52 (cinquantadue centesimi di euro) e € 60,00 (sessanta euro), per un esborso massimo previsto di € 96.000.000. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.
Nel corso del 2016 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Società controllate costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea – Obblighi di cui agli artt. 36 e 39 del regolamento mercati
In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 6 società controllate, con sede in 4 paesi non apparte-
Escobedo, Messico.
nenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.
Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.
Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.
Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2016 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 463.199 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 240.632 migliaia, che è superiore di € 102.239 migliaia a quello di Brembo S.p.A.
| (in migliaia di euro) | Utile netto 2016 |
Patrimonio Netto al 31.12.2016 |
Utile netto 2015 |
Patrimonio Netto al 31.12.2015 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | 138.393 | 394.714 | 103.313 | 309.463 | |
| Rettifiche di consolidamento: | |||||
| Patrimonio Netto delle società consolidate | |||||
| e attribuzione del risultato delle stesse | 164.774 | 761.575 | 124.967 | 617.033 | |
| Avviamenti e altri plusvalori allocati | 0 | 54.698 | 0 | 8.696 | |
| Eliminazione dividendi infragruppo | (79.593) | 0 | (56.480) | 0 | |
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | 0 | (364.377) | 0 | (263.152) | |
| Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV | |||||
| valutate con il metodo del Patrimonio Netto | 2.121 | 3.631 | (2.683) | 1.661 | |
| Eliminazione degli utili infragruppo | (576) | (6.624) | 84 | (6.001) | |
| Altre rettifiche di consolidamento | 17.876 | 38.693 | 16.604 | 19.847 | |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi | (2.363) | (24.397) | (1.843) | (5.695) | |
| Totale rettifiche di consolidamento | 102.239 | 463.199 | 80.649 | 372.389 | |
| VALORI CONSOLIDATI | 240.632 | 857.913 | 183.962 | 681.852 | |
I dati relativi ai primi mesi dell'anno ci consentono di guardare al futuro con cauto ottimismo, sebbene in un quadro globale di forte volatilità.
Nanchino, Cina.
La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 138.392.654,82 come segue:
Stezzano, 3 marzo 2017 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
Homer, Michigan.
Il nuovo stabilimento integrato di Nanchino produrrà pinze in alluminio con una capacità fusoria di oltre 15.000 tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno (tra pinze e fuselli).
Il titolo Brembo ha chiuso il 2016 a € 57,50 segnando una crescita del 31,12% rispetto ad inizio anno. Il titolo ha registrato una performance estremamente positiva, toccando un minimo di periodo l'8 febbraio a € 32,78 ed un massimo a € 57,50 il 30 dicembre. Nel corso dell'anno Brembo ha avuto un andamento migliore sia rispetto all'indice FTSE MIB, che ha chiuso in ribasso del 7,24%, sia all'indice europeo Euro Stoxx Total Market Value Small (+2,82%), nonché rispetto all'indice della Componentistica Automobilistica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts), che a fine anno ha registrato una flessione dello 0,37%.
Durante il 2016 l'andamento degli indici azionari più rappresentativi sui mercati finanziari è stato positivo, ad eccezione dell'Italia. Il 2016 verrà sicuramente ricordato per gli eventi legati al referendum sulla "Brexit" nel Regno Unito, per l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti e per la vittoria del "no" al nostro Referendum Costituzionale. Eventi le cui ripercussioni avranno presumibilmente seguito anche nel 2017.
Per il 2017 la crescita mondiale è prevista in miglioramento, malgrado il rallentamento di Eurozona e Cina.
Nei primi mesi del 2017 il titolo Brembo ha registrato un ulteriore rialzo di 15,56 punti percentuali, chiudendo il 14 marzo 2017 ad un nuovo massimo di € 66,45.
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 34.727.914 | 34.727.914 |
| N. azioni ordinarie | 66.784.450 | 66.784.450 |
| Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) | 256.321.515 | 206.149.731 |
| Utile netto del periodo (euro) | 138.392.655 | 103.312.837 |
| Prezzo di Borsa (euro) | ||
| Minimo | 32,78 | 26,42 |
| Massimo | 57,50 | 44,96 |
| Fine esercizio | 57,50 | 44,68 |
| Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) | ||
| Minimo | 2.189 | 1.764 |
| Massimo | 3.840 | 3.002 |
| Fine esercizio | 3.840 | 2.984 |
| Dividendo lordo unitario | 1,0 (*) | 0,8 |
(*) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 20 aprile 2017.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relator: Matteo Tiraboschi.
Nuovo stabilimento Testing, Stezzano (Italia).
| ico Rosberg - Mercedes AMG Petronas |
|---|
| Mercedes AMG Petronas |
| Pierre Gasly - Prema Racing |
| Prema |
| Charles Leclerc - ART Grand Prix |
| T |
| lexander Rossi - Andretti Autosport Honda |
| ance Stroll - Prema Powerteam |
| Prema Powerteam |
| Simon Pagenaud - #22 Team Penske |
| Team Penske |
| Tom Dillmann - AVF |
| rden Motorsport |
| Yuji Kunimoto - Team P.mu/Cerumo-Inging |
| P.mu/Cerumo-Inging |
| Kenta Yamashita - Team Tom's |
| Tom's |
La nuova fonderia di ghisa a Homer (Michigan).
AUTO
| FIA World Endurance Championship | |
|---|---|
| LMP1 | R. Dumas, M. Lieb, N. Jani - #2 Porsche 919 Hybrid |
| LMP2 | G. Menezes, N. Lapierre, S. Richelmi - #36 Signatech Alpine |
| GTE PRO N |
.Thiim, M. Sorensen - #95 Aston Martin Vantage |
| GTE AM F | . Perrodo, E. Collard, R. Aguas - #83 Ferrari 458 |
| 24 Hours of Le Mans | |
| LMP1 | R. Dumas, N. Jani, M. Lieb - #2 Porsche 919 Hybrid |
| LMP2 | G. Menezes, N. Lapierre, S. Richelmi - #36 Signatech Alpine |
| GTE PRO | J. Hand, D. Muller, S. Bourdais - #68 Ford GT |
| GTE AM | W. Sweedler, T. Bell, J. Segal - #62 Ferrari 458 |
| Blancpain GT Series | |
| Campionato piloti | D. Baumann, M. Buhk |
| Campionato team | Mercedes AMG - Team HTP Motorsport |
| IMSA WeatherTech SportsCar Championship | |
| LMPC | A. Popow, R. van der Zande - #8 LMPC Oreca FLM09 |
| GTD | C. Neilsen, A. Balzan - #63 Ferrari 488 |
| Pirelli World Challenge GT Series | |
| GTS | Campionato costruttori: Ford |
| GTA | Campionato piloti: Martin Fuentes - Ferrari 458 Italia GT3 |
| Sprint-X GT | Campionato piloti: D. Von Moltke |
| Sprint-X GTS | Campionato piloti: K. Wilson |
| Campionato team: TRG Aston Martin | |
| NASC | AR Camping World Truck Series |
| Campionato piloti | J. Sauter - #21 GMS Racing Allegiant Travel Chevrolet |
| ORE International Overall & Trophy Truck Class | |
| Campionato piloti | S. Eugenio - #7 Chevrolet Silverado |
| ORE International Tecate SC | ORE Baja 1000 |
| Team R |
. MacCachren - #11 Ford F-150 |
| Campionati Rally | |
| WRC2 | |
| Team E |
. Lappi, J. Ferme - Skoda Fabia R5 |
| Rally Raid - Dakar | |
| Team | S. Peterhansel, J.P. Cottret - Peugeot 2008 DKR |
| Formula 1 | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti N | ico Rosberg - Mercedes AMG Petronas | |
| Campionato costruttori Mercedes AMG Petronas | ||
| IRL | ||
| Campionato piloti | Simon Pagenaud - Team Penske | |
| 500 miglia Indianapolis | ||
| Campionato piloti A | lexander Rossi - Andretti Herta Motorsport | |
| GP2 | ||
| Campionato piloti | Pierre Gasly - Prema Racing | |
| GP3 | ||
| Campionato piloti | Charles Leclerc - ART Grand Prix | |
| European F3 Championship | ||
| Campionato piloti L | ance Stroll - Prema Powerteam | |
| Campionati "ruote coperte" | ||
| FIA World Endurance Championship | ||
| LMP1 | Campionato piloti R | . Dumas, N. Jani, M. Lieb - Porsche 919 Hybrid |
| LMP1 - Privati | Campionato piloti | D. Kraihamer, A. Imperatori, M. Tuscher - Rebellion Racing - Oreca |
| LMP2 | Campionato piloti | G. Menezes, N. Lapierre, S. Richelmi - Alpine A460 Nissan |
| 24 Hours of Le Mans | ||
| LMP1 | Campionato piloti R | . Dumas, N. Jani, M. Lieb - Porsche 919 Hybrid |
| LMP2 | Campionato piloti | G. Menezes, N. Lapierre, S. Richelmi - Alpine A460 Nissan |
| Nascar | ||
| Sprint Cup | Campionato piloti | J. Johnson - Hendricks Motorsport |
| Tudor United SportsCar Championship | ||
| P Class | Campionato piloti | D. Cameron, E. Curran - Action Express - Coyote |
| LMPC Class | Campionato piloti A | . Popow, R. van der Zande - Starworks Motorsport |
| GTLM Class | Campionato piloti O | . Gavin, T. Milner - Corvette |
| ELMS | ||
| L MP2 |
Campionato piloti | S. Dolan, H. Tincknell, G. van der Garde - Oreca 05 |
| Blancpain |
GT Campionato piloti A. Buncombe, W. Reip, K. Chiyo - Nissan GTR Nismo GT3
Campionato team RJN - Nissan GTR Academy - Nissan GTR Nismo GT3
| Open Class | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti A | . Parente, M. Ramos - McLaren 650S | |
| Campionato team | Toe Martin Motorsport - McLaren 650S | |
| Touring Car | ||
| British | Campionato piloti | G. Sheddon - Team Dynamic - Honda |
| Campionato | ||
| costruttori | Honda Yuasa Racing | |
| DTM | Campionato piloti | M. Wittmann - BMW Team RMG |
| WTC | Campionato piloti | J. M. Lopez - Citroën C-Elysee |
| Campionato team | Citroën Sport | |
| Australian V8 Supercar Campionato piloti | S. Van Gisbergen - Red Bull Racing Holden | |
| Campionato team | Triple Eight Racing | |
| International TCR | Campionato piloti | Stefano Comini - VW Golf GTI TCR |
| Campionato team L | eopard Racing | |
| Japanese Super GT | ||
| Classe 500 | Campionato piloti | H. Kovalainen, K. Hirate |
| Campionato team L | exus Team SARD | |
| Classe 300 | Campionato piloti | T. Tsuchiya, I. Matsui |
| Campionato team | Viva team | |
| Campionati Rally | ||
| FIA Rally Raid | ||
| FIA Rally Raid |
Campionato piloti N | asser Al-Attiyah - Mini All4 Racing X-Raid |
AUTO
| Moto GP | |
|---|---|
| Campionato piloti | Marc Márquez - #93 Repsol Honda Team |
| Moto2 | |
| Campionato piloti | Johann Zarco - #5 Ajo Motorsport |
| Campionato costruttori | Kalex |
| Moto3 | |
| Campionato piloti | Brad Binder - Red Bull KTM Ajo |
| Campionato costruttori | KTM |
| Campionati Mondiali SBK | |
| WSBK World Superbike | |
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki Provec Team |
| Campionato costruttori | Kawasaki |
| World Superstock 1000 | |
| Campionato piloti | Raffaele De Rosa - Althea Racing |
| BSB British Superbike | |
| Campionato piloti | Shane Byrne - Be Wiser Ducati |
| American Superbike | |
| Campionato piloti | Cameron Beaubier - Monster Energy Graves Yamaha |
| JSB Superbike Giappone | |
| Campionato piloti | Katsuyuki Nakasuga - Yamaha Factory |
| Tourist Trophy Senior Superbike | |
| Campionato piloti | Michael Dunlop - BMW Hawk Racing |
| North West 200 Senior Superbike | |
| Campionato piloti | Michael Dunlop - BMW Hawk Racing |
| Macau Road Race Superbike | |
| Campionato piloti | Peter Hickman - BMW Team Bathams |
| Endurance | |
| EWC | Anthony Delhalle - Suzuki Endurance Racing Team |
| Superstock | |
| Campionato piloti | Alex Cudlin - Moto Ain CRT Aprilia |
| Campionati Off-Road | |
| Motocross | |
| MX2 | Jeffrey Herlings - Red Bull Factory Team |
| Trial | |
| TR1 Mondiale | Toni Bou - Montesa - HRC |
| Rally Raid | |
| Dakar | Toby Price - KTM Factory Racing |
83
| World Superbike | MOTO | |
|---|---|---|
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki | |
| JSB | ||
| Campionato piloti | Katsuyuki Nakasuga - Yamaha | |
| GP2 | ||
| Campionato piloti | Yuuki Takahashi - Moriwaki | |
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
| di cui con parti | di cui con parti | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2016 | correlate | 31.12.2015 | correlate | Variazione |
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 746.932 | 589.777 | 157.155 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 49.324 | 40.843 | 8.481 | ||
| Avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita | 2 | 88.880 | 43.946 | 44.934 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 52.059 | 14.502 | 37.557 | ||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 3 | 26.969 | 24.999 | 1.970 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 6.887 | 5.676 | 11.631 | 9.710 | (4.744) |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 4.794 | 5.116 | (322) | ||
| Imposte anticipate | 6 | 57.691 | 55.552 | 2.139 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 1.033.536 | 786.366 | 247.170 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 283.191 | 4 | 247.661 | 35.530 | |
| Crediti commerciali | 8 | 357.392 | 2.711 | 311.217 | 3.302 | 46.175 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 43.830 | 7 | 36.386 | 7.444 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 901 | 814 | 87 | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 245.674 | 9.104 | 202.104 | 14.405 | 43.570 |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 930.988 | 798.182 | 132.806 | |||
| TOTALE ATTIVO | 1.964.524 | 1.584.548 | 379.976 |
Il nuovo plant integrato per la produzione di pinze in alluminio a Escobedo (Messico).
| Note | 31.12.2016 | di cui con parti correlate |
31.12.2015 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|
| 12 | 34.728 | 34.728 | 0 | ||
| 12 | 135.719 | 137.250 | (1.531) | ||
| 12 | 446.834 | 325.912 | 120.922 | ||
| 12 | 240.632 | 183.962 | 56.670 | ||
| 857.913 | 681.852 | 176.061 | |||
| 24.397 | 5.695 | 18.702 | |||
| 882.310 | 687.547 | 194.763 | |||
| 13 | 210.659 | 904 | 211.886 | 1.796 | (1.227) |
| 1.982 | |||||
| 7.627 | |||||
| 6.373 | |||||
| 16 | 32.706 | 7.397 | 30.334 | 7.627 | 2.372 |
| 18.621 | |||||
| 310.552 | 274.804 | 35.748 | |||
| 13 | 225.592 | 41.474 | 147.398 | 16.878 | 78.194 |
| (303) | |||||
| 78.589 | |||||
| (2.215) | |||||
| (283) | |||||
| (4.517) | |||||
| 149.465 | |||||
| 185.213 | |||||
| 379.976 | |||||
| 13 14 15 6 13 17 18 15 19 |
5.245 8.653 21.667 31.622 756 428.530 11.837 2.547 102.400 771.662 1.082.214 1.964.524 |
1.914 7.868 2.460 |
3.263 1.026 15.294 13.001 1.059 349.941 14.052 2.830 106.917 622.197 897.001 1.584.548 |
9.740 11.980 |
88
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2016 | di cui con parti correlate |
31.12.2015 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 2.279.096 | 5.002 | 2.073.246 | 5.110 | 205.850 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 28.117 | 3.230 | 13.759 | 3.369 | 14.358 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 18.971 | 11.982 | 6.989 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (1.125.968) | (81.037) | (1.053.804) | (74.762) | (72.164) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 24 | 11.010 | 9.391 | 1.619 | ||
| Altri costi operativi | 25 | (379.872) | (5.267) | (338.286) | (6.347) | (41.586) |
| Costi per il personale | 26 | (387.640) | (6.250) | (356.369) | (5.583) | (31.271) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 443.714 | 359.919 | 83.795 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (116.250) | (108.637) | (7.613) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 327.464 | 251.282 | 76.182 | |||
| Proventi finanziari | 28 | 36.156 | 36.590 | (434) | ||
| Oneri finanziari | 28 | (51.523) | (44.391) | (7.132) | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 28 | (15.367) | (740) | (7.801) | (501) | (7.566) |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 29 | 111 | 18 | 93 | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 312.208 | 243.499 | 68.709 | |||
| Imposte | 30 | (69.213) | (57.694) | (11.519) | ||
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 242.995 | 185.805 | 57.190 | |||
| Interessi di terzi | (2.363) | (1.843) | (520) | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 240.632 | 183.962 | 56.670 | |||
| RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) | 31 | 3,70 | 2,83 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 242.995 | 185.805 | 57.190 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | (2.609) | 1.786 | (4.395) |
| Effetto fiscale | 553 | (585) | 1.138 |
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(153) | 20 | (173) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
(2.209) | 1.221 | (3.430) |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto "hedge accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | 0 | 69 | (69) |
| Effetto fiscale | 0 | (19) | 19 |
| Variazione della riserva di conversione | (10.406) | 16.575 | (26.981) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | |||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | (10.406) | 16.625 | (27.031) |
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 230.380 | 203.651 | 26.729 |
| Quota di pertinenza: | |||
| - di terzi | 2.289 | 1.841 | 448 |
| - del Gruppo | 228.091 | 201.810 | 26.281 |
90
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | 111.817 | 99.347 |
| Risultato prima delle imposte | 312.208 | 243.499 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 116.250 | 108.637 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (654) | (674) |
| Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (2.121) | 2.611 |
| Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale | 750 | 789 |
| Accantonamenti a fondi relativi al personale | 1.935 | 802 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 22.827 | 13.612 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 451.195 | 369.276 |
| Imposte correnti pagate | (69.944) | (61.186) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (3.487) | (2.591) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (35.070) | (27.502) |
| attività finanziarie | 293 | (389) |
| crediti commerciali | (26.637) | (37.021) |
| crediti verso altri e altre attività | 5.119 | 1.150 |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti commerciali | 54.051 | 54.207 |
| debiti verso altri e altre passività | (17.712) | 12.788 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante | 3.052 | 3.550 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 360.860 | 312.282 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (32.139) | (18.397) |
| materiali | (231.431) | (137.511) |
| finanziarie (partecipazioni) | 0 | (209) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni | 3.475 | 2.481 |
| Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto delle disponibilità liquide |
(69.465) | 9.280 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (329.560) | (144.356) |
| Dividendi pagati nel periodo | (52.030) | (52.030) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | (800) | 0 |
| Variazione di fair value di strumenti derivati | 308 | (684) |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 50.000 | 130.002 |
| Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine | (69.649) | (233.657) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (72.171) | (156.369) |
| Flusso monetario complessivo | (40.871) | 11.557 |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | (7.017) | 913 |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO | 63.929 | 111.817 |
| Altre riserve | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Capitale sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili / (perdite) portati a nuovo |
| Saldo al 1° gennaio 2015 | 34.728 | 122.745 | (13.476) | 257.922 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 357 | 76.667 | ||
| Pagamento dividendi | ||||
| Operazione cessione Belt & Buckle S.r.o. e Sabelt S.p.A. | 1.129 | |||
| Acquisto azioni proprie relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(30) | |||
| Riclassifiche | 10.997 | (10.997) | ||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo |
1.201 | |||
| alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto | 20 | |||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati |
50 | |||
| Variazione della riserva di conversione | 16.577 | |||
| Risultato netto del periodo | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 34.728 | 150.726 | (13.476) | 325.912 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 277 | 131.655 | ||
| Pagamento dividendi | ||||
| Operazione acquisizione Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. |
||||
| Riclassifiche | 8.524 | (8.524) | ||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | (2.056) | |||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo | ||||
| alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto | (153) | |||
| Variazione della riserva di conversione | (10.332) | |||
| Risultato netto del periodo Saldo al 31 dicembre 2016 |
34.728 | 149.195 | (13.476) | 446.834 |
| 257.922 129.054 530.973 (370) 5.727 5.357 76.667 (77.024) 0 370 (370) 0 (52.030) (52.030) 0 1.129 1.129 (1.503) (1.503) (30) (30) 0 (10.997) 0 0 1.201 1.201 0 1.201 20 20 0 50 0 16.577 (2) (2) 183.962 183.962 1.843 1.843 325.912 183.962 681.852 1.843 3.852 5.695 131.655 (131.932) 0 (1.843) 1.843 0 (52.030) (52.030) (800) (800) 0 17.213 17.213 (8.524) 0 0 (2.056) (2.056) 0 (153) (153) 0 (153) (10.332) (74) (74) (10.406) 240.632 240.632 2.363 2.363 446.834 240.632 857.913 2.363 22.034 24.397 882.310 |
Patrimonio Netto | Patrimonio Netto di terzi |
Capitale e riserve di terzi |
Risultato di terzi | Patrimonio Netto di Gruppo |
Risultato netto di periodo |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 536.330 | ||||||
| 0 | ||||||
| (52.030) | ||||||
| (374) | ||||||
| (30) | ||||||
| 0 | ||||||
| 20 | ||||||
| 50 | ||||||
| 16.575 | ||||||
| 185.805 | ||||||
| 687.547 | ||||||
| 0 | ||||||
| (52.830) | ||||||
| 17.213 | ||||||
| 0 | ||||||
| (2.056) | ||||||
| 242.995 | ||||||
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2016 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2016, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
In data 3 marzo 2017, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.
Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2016, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.
Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti e la rilevazione del fair value delle attività e passività acquisite nell'ambito di aggregazioni aziendali. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
– Capitalizzazione dei costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2016 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2016:
Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto debba applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un'ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo in quanto nel periodo in esame non vi sono state acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto.
Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e nello IAS 38 Immobilizzazioni immateriali secondo cui i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo poiché non utilizza metodi basati sui ricavi per l'ammortamento delle proprie attività non correnti.
Questi miglioramenti, efficaci a partire dal 1° gennaio 2016, non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo e comprendono:
Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidono di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente, mentre in caso di prima adozione degli IFRS, la modifica dovrà essere applicata dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo.
Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul Gruppo.
Le modifiche trattano le problematiche sorte nell'applicazione dell'eccezione relativa alle entità di investimento prevista dall'IFRS 10 Bilancio Consolidato chiarendo che l'esenzione alla presentazione del bilancio consolidato si applica all'entità capogruppo che è la controllata di un'entità di investimento, quando l'entità di investimento stessa valuta tutte le proprie controllate al fair value. Le modifiche chiariscono inoltre che solo una controllata di un'entità di investimento che non è essa stessa un'entità di investimento e che fornisce servizi di supporto all'entità di investimento viene consolidata, mentre tutte le altre controllate sono valutate al fair value. Le modifiche allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint-venture permettono all'investitore di mantenere, nell'applicazione del metodo del patrimonio netto, la valutazione al fair value applicata dalle collegate o joint venture di un'entità di investimento nella valutazione delle proprie partecipazioni in società controllate. Queste modifiche devono essere applicate retrospetticamente e non hanno alcun impatto sul Gruppo in quanto questo non applica la consolidation exemption.
Sono di seguito illustrati principi contabili e interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La società intende adottare tali principi alla data di entrata in vigore.
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. Il Gruppo analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.
Il Gruppo ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, il Gruppo non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. Il Gruppo valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è nella fase preliminare di un piano di progetto che si svilupperà nel corso del 2017. In particolare, il Gruppo vende sistemi frenanti, attrezzature e attività di studio e progettazione sulla base di contratti scritti o impliciti nella prassi commerciale.
Non ci si attende che i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione abbiano un impatto con l'applicazione del nuovo principio. Il Gruppo si attende infatti che il riconoscimento dei ricavi avverrà nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, il Gruppo ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37).
Il Gruppo fornisce anche attrezzature e attività di studio e progettazione, venduti sia separatamente che unitamente ai sistemi frenanti. Attualmente il Gruppo considera gli stessi come elementi distinti e, generalmente, contabilizza tali ricavi al momento di trasferimento dei rischi e benefici al cliente. In accordo con l'IFRS 15 l'allocazione avverrà sulla base dei prezzi relativi al singolo servizio. Di conseguenza potrebbero aversi impatti sull'allocazione del prezzo e sulla tempistica della rilevazione dei ricavi relativi a queste vendite. In linea di massima, il Gruppo non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto, pur riservandosi comunque di svolgere, come sopra anticipato, un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni a sua disposizione.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IA S 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IA S 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IA S 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| IFRS 14 Regulatory deferral accounts | NO | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO N | on definita |
| Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses (issued in January 2016) |
NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) | NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based payment transactions (issued in June 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued on 12 September 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued in December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued in December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued In December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2016 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative. Di seguito si riportano le operazioni societarie avvenute nel corso del 2016:
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).
Il Conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di Conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del Conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel Conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel Conto economico.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.
Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di Conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a Conto economico.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):
| Euro contro Valuta | Al 31.12.2016 | Medio dicembre 2016 |
Al 31.12.2015 | Medio dicembre 2015 |
|---|---|---|---|---|
| Dollaro statunitense | 1,054100 | 1,106598 | 1,088700 | 1,109625 |
| Yen giapponese | 123,400000 | 120,313774 | 131,070000 | 134,286506 |
| Corona svedese | 9,552500 | 9,467312 | 9,189500 | 9,354485 |
| Zloty polacco | 4,410300 | 4,363633 | 4,263900 | 4,182785 |
| Corona ceca | 27,021000 | 27,034311 | 27,023000 | 27,285003 |
| Peso messicano | 21,771900 | 20,654970 | 18,914500 | 17,599483 |
| Sterlina britannica | 0,856180 | 0,818896 | 0,733950 | 0,725986 |
| Real brasiliano | 3,430500 | 3,861627 | 4,311700 | 3,691603 |
| Rupia indiana | 71,593500 | 74,355278 | 72,021500 | 71,175220 |
| Peso argentino | 16,748800 | 16,333592 | 14,097200 | 10,249537 |
| Renminbi cinese | 7,320200 | 7,349579 | 7,060800 | 6,972997 |
| Rublo russo | 64,300000 | 74,222360 | 80,673600 | 68,006843 |
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Terreni | Indefinita |
|---|---|
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 20 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto Economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha acquisito il 66% delle azioni con diritto di voto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società non quotata con sede a Langfang. La società cinese dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani.
L'operazione è stata contabilizzata seguendo il metodo dell'acquisizione ed il Gruppo ha deciso di misurare la partecipazione degli azionisti di minoranza nella società acquisita in base alla quota proporzionale della sua partecipazione nelle attività nette della società acquisita.
Il Bilancio consolidato incorpora il risultato di Asimco Meilian Brakings Systems (Langfang) Co. Ltd. a partire dal 1° maggio 2016, giorno convenzionalmente designato come data di acquisizione ai soli fini contabili, non essendo presenti variazioni significative tra questa data e quella di acquisizione effettiva ed essendo disponibile una situazione contabile a tale data.
Il dettaglio del fair value delle attività e passività alla data di acquisizione è il seguente:
| Fair value rilevato all'acquisizione | ||
|---|---|---|
| Attività nette | (in migliaia di Cny) | (in migliaia di euro) |
| Immobilizzazioni materiali | 213.134 | 29.259 |
| Immobilizzazioni immateriali | 239.709 | 32.908 |
| Altri crediti e passività non correnti | 2.432 | 334 |
| Rimanenze | 47.068 | 6.462 |
| Crediti commerciali | 148.240 | 20.351 |
| Altri crediti e attività correnti | 25.511 | 3.502 |
| Disponibilità liquide | 74.056 | 10.167 |
| Debiti commerciali | (178.739) | (24.538) |
| Altri debiti e passività correnti | (86.912) | (11.931) |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | (73.794) | (10.131) |
| TFR e altri fondi per il personale | (17.626) | (2.420) |
| Indebitamento finanziario a breve termine | (24.298) | (3.336) |
| Totale attività nette identificabili a fair value | 368.781 | 50.627 |
| Interessenze di minoranza (34% delle attività nette) | (125.386) | (17.213) |
| Patrimonio netto di spettanza (66% delle attività nette) | (243.395) | (33.414) |
| Corrispettivo concordato | 580.060 | 79.632 |
| Avviamento emergente dall'acquisizione | 336.665 | 46.218 |
| Flussi di cassa dall'acquisizione | ||
| Disponibilità liquide nette della controllata | 74.056 | 10.167 |
| Pagamenti effettuati | (580.060) | (79.632) |
| Flussi di cassa netti dall'acquisizione | (506.004) | (69.465) |
Il valore dei crediti commerciali ammonta a € 20,4 milioni e corrisponde al loro fair value, che rappresenta il valore che si attende di incassare dagli stessi.
L'avviamento riconosciuto è attribuibile alle sinergie ed altri benefici economici derivanti dall'aggregazione delle attività ed operazioni commerciali di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. con quelle del Gruppo.
Le attività immateriali identificate tramite il metodo dell'acquisizione sono evidenziate alla nota 2 ed il relativo fair value è stato determinato, dapprima in via provvisoria ai fini della redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ed ora in via definitiva, con il supporto di un advisor esterno, sulla base dei metodi comunemente utilizzati a tal fine dalla prassi valutativa internazionale (quali ad esempio il multi-period excess earnings method, per la Relazione con la Clientela ed il relief from royalty, per la Tecnologia e il Marchio). La vita utile della Relazione con la Clientela è stata stimata in 15 anni.
I costi di transazione pari a € 1,3 milioni (di cui € 1,1 milioni nel 2015) sono stati spesati nel conto economico nelle voci Consulenze e Spese legali e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi nel rendiconto finanziario.
Dalla data di acquisizione Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. ha generato ricavi per € 45.977 migliaia ed un utile netto per € 6.769 migliaia.
In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:
Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market.
Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.
Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:
I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2016 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.
La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Vendite | 2.292.679 | 2.087.724 | 1.980.193 | 1.799.376 | 310.654 | 293.225 | (3.239) | (3.247) | 5.071 | (1.630) |
| Abbuoni e sconti | (28.124) | (25.436) | (6.649) | (9.881) | (21.472) | (15.552) | 0 | 0 | (3) | (3) |
| Vendite nette | 2.264.555 | 2.062.288 | 1.973.544 | 1.789.495 | 289.182 | 277.673 | (3.239) | (3.247) | 5.068 | (1.633) |
| Costi di trasporto | 18.115 | 16.437 | 13.276 | 12.583 | 4.839 | 3.854 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Costi variabili di produzione | 1.433.489 | 1.330.733 | 1.244.123 | 1.158.305 | 185.652 | 177.079 | (3.239) | (3.247) | 6.953 | (1.404) |
| Margine di contribuzione | 812.951 | 715.118 | 716.145 | 618.607 | 98.691 | 96.740 | 0 | 0 | (1.885) | (229) |
| Costi fissi di produzione | 297.703 | 268.432 | 279.343 | 246.940 | 18.056 | 17.478 | (6) | (7) | 310 | 4.021 |
| Margine operativo lordo di produzione |
515.248 | 446.686 | 436.802 | 371.667 | 80.635 | 79.262 | 6 | 7 | (2.195) | (4.250) |
| Costi personale di BU | 137.169 | 122.730 | 89.189 | 77.578 | 37.270 | 37.518 | 0 | 0 | 10.710 | 7.634 |
| Margine operativo lordo di BU |
378.079 | 323.956 | 347.613 | 294.089 | 43.365 | 41.744 | 6 | 7 | (12.905) | (11.884) |
| Costi personale delle direzioni centrali |
80.636 | 72.509 | 63.232 | 53.939 | 8.829 | 10.421 | 0 | 0 | 8.575 | 8.149 |
| Risultato operativo | 297.443 | 251.447 | 284.381 | 240.150 | 34.536 | 31.323 | 6 | 7 | (21.480) | (20.033) |
| Costi e ricavi straordinari | 19.310 | (4.328) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 19.310 | (4.328) |
| Costi e ricavi finanziari | (16.301) | (9.248) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (16.301) | (9.248) |
| Proventi e oneri da partecipazioni |
11.121 | 6.399 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.121 | 6.399 |
| Costi e ricavi non operativi | 635 | (771) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 635 | (771) |
| Risultato prima delle imposte |
312.208 | 243.499 | 284.381 | 240.150 | 34.536 | 31.323 | 6 | 7 | (6.715) | (27.981) |
| Imposte | (69.213) | (57.694) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (69.213) | (57.694) |
| Risultato prima degli interessi di terzi |
242.995 | 185.805 | 284.381 | 240.150 | 34.536 | 31.323 | 6 | 7 | (75.928) | (85.675) |
| Interessi di terzi | (2.363) | (1.843) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (2.363) | (1.843) |
| Risultato netto | 240.632 | 183.962 | 284.381 | 240.150 | 34.536 | 31.323 | 6 | 7 | (78.291) | (87.518) |
118
Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 2.279.096 | 2.073.246 |
| Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "Costi variabili di produzione") |
(12.578) | (14.057) |
| Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in"Altri ricavi e proventi") |
539 | 490 |
| Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate | (1.057) | 670 |
| Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") | 1.229 | 2.777 |
| Altro | (2.674) | (838) |
| VENDITE NETTE | 2.264.555 | 2.062.288 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 327.464 | 251.282 |
| Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio | (16.238) | 9.135 |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | (11.010) | (9.391) |
| Risarcimenti e sovvenzioni | (4.340) | (728) |
| Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
12 | (470) |
| Differente classificazione dell'accantonamento per la svalutazione dei crediti Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") |
935 | 1.453 |
| Altro | 620 | 166 |
| RISULTATO OPERATIVO | 297.443 | 251.447 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market/ Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Immobilizzazioni materiali | 747.301 | 589.777 | 698.363 | 548.779 | 32.057 | 34.706 | 5 | 33 | 16.876 | 6.259 |
| Immobilizzazioni immateriali | 140.610 | 58.448 | 117.734 | 35.812 | 15.680 | 15.850 | 0 | 0 | 7.196 | 6.786 |
| Immobilizzazioni finanziarie e altre attività/passività non correnti |
60.719 | 70.146 | 0 | 341 | 0 | 0 | 0 | 0 | 60.719 | 69.805 |
| (a) Totale immobilizzazioni | 948.630 | 718.371 | 816.097 | 584.932 | 47.737 | 50.556 | 5 | 33 | 84.791 | 82.850 |
| Rimanenze | 283.206 | 247.316 | 205.107 | 178.528 | 78.099 | 68.889 | 0 | (101) | 0 | 0 |
| Attività correnti | 405.723 | 351.054 | 321.092 | 265.314 | 53.602 | 60.292 | (65.393) | (29.858) | 96.422 | 55.306 |
| Passività correnti | (547.208) | (474.014) | (449.966) (336.162) | (78.983) | (62.328) | 65.393 | 29.858 | (83.652) | (105.382) | |
| Fondi per rischi e oneri e altri fondi | (41.625) | (17.865) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (41.625) | (17.865) |
| (b) Capitale Circolante Netto | 100.096 | 106.491 | 76.233 | 107.680 | 52.718 | 66.853 | 0 | (101) | (28.855) | (67.941) |
| CAPITALE OPERATIVO NETTO INVESTITO (a+b) |
1.048.726 | 824.862 | 892.330 | 692.612 | 100.455 | 117.409 | 5 | (68) | 55.936 | 14.909 |
| Componenti extragestionali | 61.967 | 53.707 | 53 | 53 | 0 | 0 | 15.487 | 13.146 | 46.427 | 40.508 |
| CAPITALE NETTO INVESTITO | 1.110.693 | 878.569 | 892.383 | 692.665 | 100.455 | 117.409 | 15.492 | 13.078 | 102.363 | 55.417 |
| Patrimonio netto di gruppo | 857.913 | 681.852 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 857.913 | 681.852 |
| Patrimonio netto di terzi | 24.397 | 5.695 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.397 | 5.695 |
| (d) Patrimonio Netto | 882.310 | 687.547 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 882.310 | 687.547 |
| (e) Fondi relativi al personale | 32.706 | 30.334 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 32.706 | 30.334 |
| Indebitamento finanziario a medio/ lungo termine |
215.904 | 215.149 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 215.904 | 215.149 |
| Indebitamento finanziario a breve termine |
(20.227) | (54.461) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (20.227) | (54.461) |
| (f) Indebitamento finanziario netto | 195.677 | 160.688 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 195.677 | 160.688 |
| (g) COPERTURA (d+e+f) | 1.110.693 | 878.569 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.110.693 | 878.569 |
Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015:
Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:
Sviluppata su una superficie di circa 30.000 metri quadrati, la nuova fonderia di ghisa in Michigan assicurerà circa 250 nuovi posti di lavoro. La realizzazione di un polo integrato in Michigan conferma e rafforza l'interesse di Brembo per il mercato nord americano.
Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.
Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo è esposto al rischio della loro fluttuazione.
Brembo pone in essere contratti di copertura del rischio di tasso (in particolare Interest rate swap) al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili relativamente alle coperture.
È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2016. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 729 migliaia (€ 750 migliaia al 31 dicembre 2015), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio trimestrale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
122
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2015 e 2016, si è applicata ai cambi medi del 2015 e 2016 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Effetto | Effetto | Effetto | Effetto | |||
| (in migliaia di euro) | % variazione | incremento tassi di cambio |
decremento tassi di cambio |
% variazione | incremento tassi di cambio |
decremento tassi di cambio |
| EUR/CNY | 1,51% | (1,8) | 1,9 | 2,74% | (61,9) | 65,4 |
| EUR/GBP | 5,44% | (8,0) | 9,0 | 2,45% | 4,2 | (4,4) |
| EUR/JPY | 4,55% | (18,0) | 19,8 | 2,39% | 4,3 | (4,5) |
| EUR/PLN | 1,42% | (1,0) | 1,0 | 1,96% | (2,3) | 2,4 |
| EUR/SEK | 2,16% | 0,5 | (0,5) | 1,11% | (0,7) | 0,7 |
| EUR/USD | 2,26% | (47,2) | 49,3 | 2,59% | (52,5) | 55,3 |
| EUR/INR | 1,86% | 0,0 | 0,0 | 3,16% | (0,5) | 0,5 |
| EUR/CZK | 0,07% | 0,2 | (0,2) | 1,00% | 2,0 | (2,0) |
| EUR/CHF | 0,92% | 0,2 | (0,2) | 3,20% | 13,4 | (14,3) |
| EUR/AUD | 3,02% | 0,0 | 0,0 | 4,26% | 0,1 | (0,1) |
| PLN/CNY | 2,29% | 0,0 | 0,0 | 2,22% | (4,6) | 4,8 |
| PLN/EUR | 1,42% | 45,5 | (46,8) | 1,98% | (0,4) | 0,4 |
| PLN/GBP | 5,94% | 0,8 | (0,9) | 2,63% | 0,5 | (0,5) |
| PLN/SEK | 2,44% | 0,1 | (0,1) | 2,14% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/USD | 3,13% | (23,4) | 25,0 | 2,73% | 5,3 | (5,6) |
| PLN/CZK | 1,40% | 0,3 | (0,3) | 2,36% | 0,2 | (0,2) |
| PLN/CHF | 1,71% | 0,7 | (0,7) | 2,68% | (2,2) | 2,3 |
| GBP/EUR | 5,43% | 7,4 | (8,3) | 2,40% | (2,5) | 2,7 |
| GBP/USD | 6,25% | 44,8 | (50,8) | 1,78% | (2,0) | 2,1 |
| GBP/AUD | 7,98% | (6,4) | 7,5 | 4,79% | (10,5) | 11,5 |
| USD/CNY | 2,00% | 2,9 | (3,0) | 1,41% | 1,1 | (1,1) |
| USD/EUR | 2,30% | 131,9 | (138,1) | 2,58% | 113,5 | (119,6) |
| USD/MXN | 4,98% | (115,0) | 127,1 | 5,10% | 36,0 | (39,9) |
| BRL/EUR | 7,88% | 114,3 | (133,8) | 12,10% | 124,0 | (158,2) |
| BRL/JPY | 5,07% | 0,6 | (0,7) | N/A N | /A N | /A |
| BRL/USD | 7,59% | (13,5) | 15,7 | 13,02% | 43,8 | (56,9) |
| JPY/EUR | 4,53% | 2,6 | (2,8) | 2,40% | 2,3 | (2,4) |
| JPY/USD | 5,24% | 3,2 | (3,5) | 1,68% | 0,3 | (0,4) |
| CNY/EUR | 1,52% | 195,4 | (201,5) | 2,75% | 178,6 | (188,7) |
| CNY/JPY | 5,73% | 7,1 | (8,0) | 2,14% | 1,1 | (1,2) |
| CNY/USD | 1,97% | (225,9) | 234,9 | 1,40% | (61,6) | 63,3 |
| INR/EUR | 1,88% | 9,4 | (9,8) | 3,19% | 19,5 | (20,8) |
| INR/JPY | 4,91% | 18,2 | (20,1) | 2,44% | (8,2) | 8,6 |
| INR/USD | 0,93% | 14,5 | (14,8) | 2,53% | 30,3 | (31,9) |
| CZK/EUR | 0,07% | 8,5 | (8,5) | 0,99% | 16,5 | (16,9) |
| CZK/GBP | 5,46% | 26,0 | (29,0) | 1,91% | 15,0 | (15,5) |
| CZK/PLN | 1,40% | 3,3 | (3,4) | 2,34% | 7,6 | (8,0) |
| CZK/USD | 2,26% | (2,4) | 2,5 | 2,27% | (49,4) | 51,7 |
| ARS/BRL | 11,07% | 102,3 | (127,8) | 9,80% | 47,3 | (57,5) |
| ARS/EUR | 3,94% | 16,9 | (18,3) | 6,67% | (50,3) | 57,5 |
| ARS/USD | 4,39% | 1,8 | (2,0) | 6,87% | 3,4 | (3,9) |
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2016 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.
Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2016 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 181.745 | 181.745 | 181.745 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 254.506 | 263.741 | 47.202 | 216.539 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 6.001 | 6.566 | 614 | 2.304 | 3.648 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 440.999 | 440.999 | 440.999 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati: | |||||
| Derivati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 883.251 | 893.051 | 670.560 | 218.843 | 3.648 |
Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2016 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2016, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 63,02% del totale (totale linee di credito a disposizione € 492 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attività (passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Derivato incorporato | 0 | 0 | 556 | 0 | 0 | 864 |
| Totale attività (passività) finanziarie valutate al fair value | 0 | 0 | 556 | 0 | 0 | 864 |
| Attività (passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | 0 | (258.050) | 0 | 0 | (256.898) | 0 |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | 0 | (3.405) | 0 | 0 | (4.307) | 0 |
| Totale attività (passività) per le quali | ||||||
| viene indicato il fair value | 0 | (261.455) | 0 | 0 | (261.205) | 0 |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| Saldo finale | 556 |
|---|---|
| Movimenti a conto economico | (308) |
| Saldo iniziale | 864 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 |
b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Fair value | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||
| 307 | 307 | 307 | 307 | ||
| 6.925 | 11.274 | 6.925 | 11.274 | ||
| 357.392 | 311.217 | 357.392 | 311.217 | ||
| 32.071 | 32.931 | 32.071 | 32.931 | ||
| 245.674 | 202.104 | 245.674 | 202.104 | ||
| (436.251) | (359.284) | (444.793) | (367.385) | ||
| (6.001) | (4.322) | (6.001) | (4.322) | ||
| (428.530) | (349.941) | (428.530) | (349.941) | ||
| (102.400) | (106.917) | (102.400) | (106.917) | ||
| (8.653) | (1.026) | (8.653) | (1.026) | ||
| 556 | 864 | 556 | 864 | ||
| (338.910) | (262.793) | (347.452) | (270.894) | ||
| Valore contabile |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:
All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale. Nel corso del 2016 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.
Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Amministratori | Sindaci | Amministratori | Sindaci | |
| Emolumenti per la carica | 2.010 | 216 | 2.010 | 216 | |
| Partecipazione comitati e incarichi particolari | 100 | 0 | 100 | 0 | |
| Salari e altri incentivi | 4.701 | 0 | 5.699 | 0 |
La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2016 del piano triennale 2016- 2018 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.
Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:
| (in migliaia di euro) | 31.12. 2016 | 31.12.2015 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti | correlate | parti | correlate | |||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti derivati) |
6.887 | 5.676 | 0 | 0 | 5.676 | 82,4% | 11.631 | 9.710 | 0 | 0 | 9.710 | 83,5% |
| Rimanenze | 283.191 | 4 | 0 | 4 | 0 | 0,0% | 247.661 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Crediti commerciali | 357.392 | 2.711 | 812 | 1.833 | 66 | 0,8% | 311.217 | 3.302 | 1.144 | 2.081 | 77 | 1,1% |
| Altri crediti e attività correnti | 43.830 | 7 | 7 | 0 | 0 | 0,0% | 36.386 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
245.674 | 9.104 | 9.104 | 0 | 0 | 3,7% | 202.104 | 14.405 | 14.405 | 0 | 0 | 7,1% |
| Debiti verso banche non correnti | (210.659) | (904) | (904) | 0 | 0 | 0,4% | (211.886) | (1.796) | (1.796) | 0 | 0 | 0,8% |
| Altre passività non correnti | (8.653) | (1.914) | (1.914) | 0 | 0 | 22,1% | (1.026) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (32.706) | (7.397) | (7.397) | 0 | 0 | 22,6% | (30.334) | (7.627) | (7.627) | 0 | 0 | 25,1% |
| Debiti verso banche correnti | (225.592) | (41.474) | (41.474) | 0 | 0 | 18,4% | (147.398) | (16.878) | (16.878) | 0 | 0 | 11,5% |
| Debiti commerciali | (428.530) | (7.868) | (2.274) | (5.273) | (321) | 1,8% | (349.941) | (9.740) | (1.380) | (8.099) | (261) | 2,8% |
| Altre passività correnti | (102.400) | (2.460) | (2.333) | (127) | 0 | 2,4% | (106.917) | (11.980) | (11.853) | (127) | 0 | 11,2% |
| 31.12. 2016 parti correlate |
31.12.2015 parti |
correlate | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% | valore di bilancio |
totale | altre* | joint venture |
società collegate |
% |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
2.279.096 | 5.002 | 4.567 | 434 | 1 | 0,2% | 2.073.246 | 5.110 | 4.652 | 446 | 12 | 0,2% |
| Altri ricavi e proventi | 28.117 | 3.230 | 26 | 3.040 | 164 | 11,5% | 13.759 | 3.369 | 123 | 3.085 | 161 | 24,5% |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
(1.125.968) | (81.037) | (174) | (80.156) | (707) | 7,2% | (1.053.804) | (74.762) | (221) | (74.010) | (531) | 7,1% |
| Altri costi operativi | (379.872) | (5.267) | (4.353) | (85) | (829) | 1,4% | (338.286) | (6.347) | (5.499) | (296) | (552) | 1,9% |
| Costi per il personale | (387.640) | (6.250) | (6.250) | 0 | 0 | 1,6% | (356.369) | (5.583) | (5.583) | 0 | 0 | 1,6% |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (15.367) | (740) | (776) | 0 | 36 | 4,8% | (7.801) | (501) | (726) | (1) | 226 | 6,4% |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta Renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd., e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank Nanjing.
I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE sociale |
QUOTA POSSEDUTA DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | Curno (BG) | Italia | Eur | 34.727.914 | ||
| AP Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden Echterdingen |
Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware |
USA | Usd | 33.798.805 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 315.007.990 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca Czk | 605.850.000 | 100% | Brembo S.p.A. | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 177.022.179 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo Russia L.L.C. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components Co. Ltd. |
Nanchino | Cina | Cny | 101.484.000 | 100% | Brembo S.p.A. |
| 98,62% | Brembo S.p.A. | |||||
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | 1,38% | Brembo do Brasil Ltda. |
| 49% | Brembo S.p.A. | |||||
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | 51% | Brembo North America Inc. |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | 99,99% | Brembo S.p.A. |
| Brembo do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 103.803.201 | 99,99% | Brembo S.p.A. |
| Corporacion Upwards '98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | 68% | Brembo S.p.A. |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. |
Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | 66% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | 50% | Brembo S.p.A. |
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 | 20% | Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen | Germania | Eur | 25.000 | 100% | Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. |
Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 210 | 210 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 415 | 343 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 8 | 36 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 3 | 0 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 14 | 75 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| - per la Capogruppo Brembo S.p.A. | 83 | 101 |
| - altre prestazioni alle società controllate | 91 | 38 |
Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2016.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2016 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.
Non si segnalano altri fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2016 e fino alla data del 3 marzo 2017.
La fonderia di ghisa già attiva a Dabrowa verrà ampliata di 22.000 metri quadrati, incrementando così la sua capacità fusoria di 100.000 tonnellate annue.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.
| Impianti e | Attrezzature industriali e |
Immobilizzazioni in corso |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) Costo storico |
Terreni 24.538 |
Fabbricati 203.315 |
macchinari 776.023 |
commerciali 186.126 |
Altri beni 36.019 |
e acconti 28.270 |
Totale 1.254.291 |
| Fondo ammortamento | 0 | (62.595) | (468.418) | (152.207) | (28.854) | 0 | (712.074) |
| Fondo svalutazione | 0 | (155) | (1.594) | (8) | 0 | (483) | (2.240) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 24.538 | 140.565 | 306.011 | 33.911 | 7.165 | 27.787 | 539.977 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 55 | 2.211 | 7.700 | 577 | 198 | 439 | 11.180 |
| Variazione area di consolidamento | (559) | (2.035) | (1.001) | (965) | (69) | (150) | (4.779) |
| Riclassifiche | 228 | 1.987 | 15.109 | 1.187 | 359 | (18.820) | 50 |
| Acquisizioni | 104 | 4.223 | 41.497 | 12.017 | 2.248 | 77.422 | 137.511 |
| Alienazioni | 0 | (1) | (1.375) | (202) | (26) | 0 | (1.604) |
| Altro | 0 | 0 | (655) | 0 | 0 | 0 | (655) |
| Ammortamenti | 0 | (9.780) | (63.616) | (12.493) | (3.074) | 0 | (88.963) |
| Perdita di valore | 0 | (2.738) | (201) | 1 | 0 | (2) | (2.940) |
| Totale variazioni | (172) | (6.133) | (2.542) | 122 | (364) | 58.889 | 49.800 |
| Costo storico | 24.366 | 208.500 | 819.455 | 194.266 | 37.030 | 87.160 | 1.370.777 |
| Fondo ammortamento | 0 | (71.568) | (513.217) | (160.233) | (30.229) | 0 | (775.247) |
| Fondo svalutazione | 0 | (2.500) | (2.769) | 0 | 0 | (484) | (5.753) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 24.366 | 134.432 | 303.469 | 34.033 | 6.801 | 86.676 | 589.777 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 65 | (1.803) | (2.024) | (336) | (2) | 1.214 | (2.886) |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 11.293 | 16.836 | 361 | 544 | 225 | 29.259 |
| Riclassifiche | (136) | 41.663 | 27.146 | (5.419) | 953 | (64.399) | (192) |
| Acquisizioni | 3.681 | 28.713 | 129.649 | 14.964 | 3.031 | 51.393 | 231.431 |
| Alienazioni | (246) | 174 | (1.676) | (662) | (117) | (265) | (2.792) |
| Ammortamenti | 0 | (11.292) | (70.023) | (12.838) | (2.721) | 0 | (96.874) |
| Perdita di valore | 0 | (458) | (310) | (19) | 0 | (4) | (791) |
| Totale variazioni | 3.364 | 68.290 | 99.598 | (3.949) | 1.688 | (11.836) | 157.155 |
| Costo storico | 27.730 | 285.872 | 977.772 | 192.684 | 43.304 | 75.117 | 1.602.479 |
| Fondo ammortamento | |||||||
| Fondo svalutazione | 0 0 |
(82.799) (351) |
(572.277) (2.428) |
(162.600) 0 |
(34.815) 0 |
0 (277) |
(852.491) (3.056) |
Nel corso del 2016 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 231.431 migliaia, di cui € 51.393 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.
Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia e Cina, oltre che in Italia.
La variazione area di consolidamento, pari a € 29.259 migliaia, si riferisce all'entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.
I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 2.792 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.
Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2016 ammontano a € 96.874 migliaia (2015: € 88.963 migliaia).
Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | In leasing | Non in leasing | In leasing | Non in leasing |
| Terreni | 0 | 27.730 | 0 | 24.366 |
| Fabbricati | 0 | 202.722 | 0 | 134.432 |
| Impianti e macchinari | 0 | 403.067 | 104 | 303.365 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 30.084 | 3 | 34.030 |
| Altri beni | 222 | 8.267 | 274 | 6.527 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 74.840 | 0 | 86.676 |
| Totale | 222 | 746.710 | 381 | 589.396 |
Dabrowa, Polonia.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.
| Costi di sviluppo |
Avviamento | Immobilizzazioni a vita utile indefinita |
Subtotale | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | A+B | C | D | C+D | ||
| Costo storico | 115.238 | 62.154 | 1.033 | 63.187 | 31.217 | 72.492 | 103.709 | 282.134 |
| Fondo ammortamento | (70.678) | 0 | 0 | 0 | (27.076) | (61.465) | (88.541) | (159.219) |
| Fondo svalutazione | (855) | (22.395) | (3) | (22.398) | (504) | 0 | (504) | (23.757) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 43.705 | 39.759 | 1.030 | 40.789 | 3.637 | 11.027 | 14.664 | 99.158 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 118 | 3.157 | 0 | 3.157 | 3 | 231 | 234 | 3.509 |
| Variazione area di consolidamento | (4.260) | 0 | 0 | 0 | (531) | (2) | (533) | (4.793) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 20 | (63) | (43) | (43) |
| Acquisizioni | 12.141 | 0 | 0 | 0 | 1.034 | 5.222 | 6.256 | 18.397 |
| Alienazioni | (177) | 0 | 0 | 0 | (26) | 0 | (26) | (203) |
| Ammortamenti | (9.689) | 0 | 0 | 0 | (1.232) | (4.819) | (6.051) | (15.740) |
| Perdita di valore | (995) | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | (994) |
| Totale Variazioni | (2.862) | 3.157 | 0 | 3.157 | (731) | 569 | (162) | 133 |
| Costo storico | 119.162 | 57.038 | 1.033 | 58.071 | 29.849 | 71.964 | 101.813 | 279.046 |
| Fondo ammortamento | (77.931) | 0 | 0 | 0 | (26.439) | (60.368) | (86.807) | (164.738) |
| Fondo svalutazione | (388) | (14.122) | (3) | (14.125) | (504) | 0 | (504) | (15.017) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 40.843 | 42.916 | 1.030 | 43.946 | 2.906 | 11.596 | 14.502 | 99.291 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 14 | (1.680) | (3) | (1.683) | (8) | (146) | (154) | (1.823) |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 46.218 | 399 | 46.617 | 0 | 32.509 | 32.509 | 79.126 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 50 | 94 | 144 | 144 |
| Acquisizioni | 19.067 | 0 | 0 | 0 | 1.464 | 11.608 | 13.072 | 32.139 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (20) | (9) | (29) | (29) |
| Ammortamenti | (9.899) | 0 | 0 | 0 | (1.031) | (6.954) | (7.985) | (17.884) |
| Perdita di valore | (701) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (701) |
| Totale Variazioni | 8.481 | 44.538 | 396 | 44.934 | 455 | 37.102 | 37.557 | 90.972 |
| Costo storico | 137.593 | 99.560 | 1.429 | 100.989 | 31.267 | 116.557 | 147.824 | 386.406 |
| Fondo ammortamento | (87.881) | 0 | 0 | 0 | (27.403) | (67.859) | (95.262) | (183.143) |
| Fondo svalutazione | (388) | (12.106) | (3) | (12.109) | (503) | 0 | (503) | (13.000) |
| Consistenza al 31 dicembre 2016 | 49.324 | 87.454 | 1.426 | 88.880 | 3.361 | 48.698 | 52.059 | 190.263 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 137.593 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2016 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi
precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 9.899 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.
Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 24.642 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 18.971 migliaia (2015: € 11.982 migliaia).
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 701 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Dischi – Sistemi e Moto: | ||
| Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) | 16.193 | 15.678 |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) | 986 | 954 |
| Sistemi Cina (Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd.) | 956 | 991 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 9.198 | 9.143 |
| Dischi Cina (Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.) | 45.991 | 0 |
| After Market – Performance Group: | ||
| Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) | 2.006 | 2.006 |
| Ap Racing Ltd. | 12.124 | 14.144 |
| Totale | 87.454 | 42.916 |
La differenza rispetto al 31 dicembre 2015 è principalmente imputabile alla parte di prezzo pagato per l'acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. allocata ad avviamento, nonché alla variazione dei cambi di consolidamento.
Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2017-2019 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% a seconda dei casi. Il tasso di sconto di Gruppo utilizzato è pari a 7,4% (Group WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto. Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.
In caso di variazione del WACC da 7,4% a 7,9% o del tasso di crescita da 1% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
Con riferimento ad eventuali effetti prospettici conseguenti al referendum tenutosi nel Regno Unito sul tema della "Brexit", nelle more dell'incertezza circa le modalità con le quali il Regno Unito dovrebbe uscire dall'Unione Europea (che saranno oggetto di specifiche negoziazioni e la cui definizione è attesa nell'arco di due anni), Brembo ha valutato la situazione e verificato che gli effetti saranno probabilmente molto modesti, anche in virtù del fatto che la maggior parte delle esportazioni nel Regno Unito avvengono in euro o dollari e che la consociata presente in Inghilterra esporta circa il 61% del proprio fatturato. L'eventuale impatto sul Gruppo, anche in termini di impairment indicator, verrà comunque tenuto monitorato nei prossimi periodi anche in relazione a nuove informazioni che dovessero emergere su tale area.
La voce pari a € 1.030 migliaia è costituita dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards '98 S.A. In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione. La variazione area di consolidamento relativa all'acquisizione di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. pari a € 399 migliaia si riferisce al valore del Marchio.
Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 13.072 migliaia e si riferiscono per € 1.464 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre che all'acquisizione di altri applicativi informatici.
La variazione area di consolidamento relativa all'entrata nel perimetro della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. ammonta a € 32.509 migliaia e si riferisce principalmente al valore attribuito alla Customer Relationship (€ 25.776 migliaia), ai valori di Tecnologia (€ 1.510 migliaia) e al diritto d'uso del terreno (€ 5.049 migliaia).
In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:
| 31.12.2015 | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
Dividendi | Altre variazioni | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | 24.650 | 11.010 | (9.000) | (153) | 26.507 |
| Petroceramics S.r.l. | 349 | 111 | 0 | 2 | 462 |
| Totale | 24.999 | 11.121 | (9.000) | (151) | 26.969 |
Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 151.406 | 140.413 | |||
| Altri ricavi e proventi | 1.628 | 1.687 | |||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (49.661) | (44.842) | |||
| Altri costi operativi | (34.539) | (35.545) | |||
| Costi per il personale | (32.725) | (30.190) | |||
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 36.109 | 31.523 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | (4.688) | (4.671) | |||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 31.421 | 26.852 | |||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (128) | (88) | |||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 31.293 | 26.764 | |||
| Imposte | (9.441) | (7.883) | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 21.853 | 18.881 | |||
| % possesso | 50% | 50% | |||
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | 83 | (600) | |||
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 11.010 | 8.841 | |||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 30.444 | 26.721 | |||
| Altre attività immateriali | 350 | 257 | |||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) | 131 | 131 | |||
| Imposte anticipate | 2.343 | 1.627 | |||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 33.268 | 28.736 | |||
| Rimanenze | 16.639 | 16.880 | |||
| Crediti commerciali | 8.190 | 13.909 | |||
| Altri crediti e attività correnti | 2.758 | 2.209 | |||
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 0 | 1 | |||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31.484 | 20.308 | |||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 59.071 | 53.307 | |||
| TOTALE ATTIVO | 92.339 | 82.043 | |||
| Capitale sociale | 4.000 | 4.000 | |||
| Altre riserve | 19.495 | 29.739 | |||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 6.876 | (3.943) | |||
| Risultato netto di periodo | 21.853 | 18.881 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 52.224 | 48.677 | |||
| Altre passività non correnti | 141 | 102 | |||
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 2.225 | 3.720 | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 3.412 | 2.943 | |||
| Imposte differite | 2 | 5 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 5.780 | 6.770 | |||
| Debiti verso banche correnti | 2.323 | 0 | |||
| Debiti commerciali | 18.354 | 16.853 | |||
| Debiti tributari | 7.123 | 4.127 | |||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 15 | |||
| Altre passività correnti | 6.520 | 5.601 | |||
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 34.335 | 26.596 | |||
| TOTALE PASSIVO | 40.115 | 33.366 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 92.339 | 82.043 | |||
| % possesso | 50% | 50% | |||
| Avviamento | 1.033 | 1.033 | |||
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (638) | (722) | |||
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 26.507 | 24.650 |
| Petroceramics S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 2.439 | 1.594 | ||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 556 | 58 | ||
| % possesso | 20% | 20% | ||
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 111 | 12 | ||
| Totale attività correnti | 2.993 | 2.667 | ||
| Totale attività non correnti | 387 | 269 | ||
| Totale passività correnti | 927 | 1.088 | ||
| Totale passività non correnti | 141 | 102 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 2.312 | 1.746 | ||
| % possesso | 20% | 20% | ||
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 462 | 349 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 307 | 307 |
| Crediti verso collegate | 5.676 | 9.710 |
| Strumenti derivati | 0 | 417 |
| Altro | 904 | 1.197 |
| Totale | 6.887 | 11.631 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., del 2,8% nella società E-novia S.r.l. e dell'1,20% nella società Fuji Co.
Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale, e ora iscritto per € 5.676 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel mese di giugno con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.
Tale accordo, sottoposto all'approvazione del Comitato per Operazioni con Parti Correlate, prevede in estrema sintesi, (i) la rinuncia da parte di Brembo ad una quota parte del credito per il rimborso del finanziamento (pari a € 3.203 migliaia di capitale e a € 266 migliaia per interessi); (ii) il computo di interessi per il 2016, calcolati a tasso legale per un importo di € 35 migliaia, (iii) il pagamento a Brembo da parte di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione di una prima quota del credito residuo (pari a € 600 migliaia) (iv) il pagamento della quota residua del suddetto credito a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti e (v) l'immediata rinuncia da parte di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. (a fronte della restituzione della fideiussione a suo tempo rilasciata a favore di Brembo) a tutte le pretese nei confronti di Brembo. Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 4.670 | 4.857 |
| Crediti tributari | 91 | 226 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 33 | 33 |
| Totale | 4.794 | 5.116 |
Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.
I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.
Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 57.691 | 55.552 |
| Imposte differite | (31.622) | (13.001) |
| Totale | 26.069 | 42.551 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.
Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 42.551 | 41.028 |
| Variazione area di consolidamento | (9.678) | 293 |
| Imposte differite generate | (9.362) | (1.384) |
| Imposte anticipate generate | 24.081 | 21.696 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (20.481) | (16.713) |
| Oscillazione cambi | (1.595) | (779) |
| Riclassifiche | 0 | (301) |
| Variazione aliquota | 0 | (682) |
| Altri movimenti | 553 | (607) |
| Saldo finale | 26.069 | 42.551 |
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature | 11.869 | 12.482 | 30.613 | 18.167 | (18.744) | (5.685) |
| Costi di sviluppo | 28 | 28 | 0 | 0 | 28 | 28 |
| Avviamento e altre attività a vita indefinita | 0 | 0 | 0 | 12 | 0 | (12) |
| Altre attività immateriali | 96 | 87 | 9.022 | 1.960 | (8.926) | (1.873) |
| Altre attività finanziarie | 147 | 0 | 0 | 0 | 147 | 0 |
| Crediti commerciali | 7.456 | 4.004 | 53 | 141 | 7.403 | 3.863 |
| Rimanenze | 11.829 | 10.269 | 0 | 72 | 11.829 | 10.197 |
| Altri crediti e attività correnti | 863 | 2 | 134 | 111 | 729 | (109) |
| Altre passività finanziarie | 222 | 527 | 13 | 75 | 209 | 452 |
| Fondi per rischi e oneri | 9.123 | 6.451 | 0 | 0 | 9.123 | 6.451 |
| Fondi relativi al personale | 7.942 | 9.944 | 1.196 | 1.225 | 6.746 | 8.719 |
| Debiti commerciali | 7 | 437 | 0 | 3 | 7 | 434 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 10 | 10 | 0 | 0 | 10 | 10 |
| Altre passività | 7.458 | 4.549 | 2.055 | 0 | 5.403 | 4.549 |
| Altro | 13.569 | 12.804 | 2.100 | 1.903 | 11.469 | 10.901 |
| Perdite fiscali | 636 | 4.626 | 0 | 0 | 636 | 4.626 |
| Compensazioni imposte anticipate e differite | (13.564) | (10.668) | (13.564) | (10.668) | 0 | 0 |
| Totale | 57.691 | 55.552 | 31.622 | 13.001 | 26.069 | 42.551 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026 una percentuale dei propri investimenti compresa tra il 25% e il 50%. Al 31 dicembre 2016, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2015 oltre al credito maturato nell'anno 2016.
La società Brembo Czech Sro. gode di due piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 355,2 milioni (scadenza 2018), e di Czk 133,7 milioni (scadenza 2021) su cui la società ha iscritto imposte anticipate pari a Czk 422,1 milioni (di cui Czk 87,3 milioni utilizzati nel 2016). Al 31 dicembre 2016 il potenziale beneficio fiscale futuro non iscritto ammonta a Czk 66,85 milioni (pari a circa € 2,5 milioni) in quanto, sulla base delle attuali previsioni, non vi sono evidenze certe che detto beneficio possa essere utilizzato entro la scadenza.
Si segnala che:
140
• al 31 dicembre 2016, le differenze temporanee tra la quota della controllante nelle attività nette della controllata, collegata o partecipata, compreso il valore contabile dell'avviamento, ed il valore dell'investimento o della partecipazione (costo) (come indicato nel §38 dello IAS 12) sono pari a € 372 milioni e sono considerate come permanentemente reinvestite, dal momento che tali fondi sono utilizzati al fine di finanziare operazioni correnti e di crescita futura del business nei paesi in cui la stessa controllata risiede; di conseguenza, nessuna imposta differita passiva è stata rilevata sulla parte imponibile di tali differenze.
Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| Totale | 283.191 | 247.661 |
|---|---|---|
| Merci in viaggio | 23.340 | 17.793 |
| Prodotti finiti | 93.190 | 82.413 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 57.339 | 48.549 |
| Materie prime | 109.322 | 98.906 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
La variazione della voce è dovuta all'aumento del volume di attività del Gruppo e, per € 6.462 migliaia, all'inclusione nel perimetro del Gruppo di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Riclassifiche | Variazione area di consolidamento |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 35.615 | 14.758 | (7.968) | (788) | 0 | 36 | 41.653 |
Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.
Al 31 dicembre 2016 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 355.493 | 309.059 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.899 | 2.158 |
| Totale | 357.392 | 311.217 |
L'incremento dei crediti commerciali è legato all'aumento del volume di attività, oltre che dalla variazione dell'area ci consolidamento (€ 20.351 migliaia).
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività.
I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 6.923 migliaia, così movimentato:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 6.110 | 3.358 | (2.541) | (4) | 6.923 |
La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Clienti quotati | 259.947 | 174.518 |
| Clienti non quotati | 104.368 | 142.809 |
| Totale | 364.315 | 317.327 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 240.027 | 2 | 155.922 | 39 |
| Scaduto fino a 30 gg | 1.944 | 0 | 2.244 | 79 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 10.870 | 0 | 11.920 | 26 |
| Scaduto da più di 60 gg | 7.106 | 2.142 | 4.433 | 2.082 |
| Totale | 259.947 | 2.144 | 174.518 | 2.226 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 6,8% | 9,4% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 17.778 | 16.409 |
| 31.12.2016 | Svalutazione 2016 | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 |
|---|---|---|---|
| 97.817 | 302 | 134.738 | 403 |
| 1.486 | 0 | 1.983 | 0 |
| 998 | 0 | 2.329 | 195 |
| 4.067 | 4.477 | 3.760 | 3.286 |
| 104.368 | 4.779 | 142.809 | 3.884 |
| 2,0% | 3,2% | ||
| 2.073 | 4.590 | ||
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2017.
Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2017.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 16.462 | 8.345 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 13.203 | 16.862 |
| Altri crediti | 14.165 | 11.179 |
| Totale | 43.830 | 36.386 |
Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia, oltre al credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 pari a € 3.746 migliaia.
Nei "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" sono inclusi principalmente i crediti IVA e un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|
| 556 | 447 |
| 342 | 365 |
| 3 | 2 |
| 901 | 814 |
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 245.535 | 201.980 |
| Denaro e valori in cassa | 139 | 124 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 245.674 | 202.104 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari | (181.745) | (90.287) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati | ||
| nel rendiconto finanziario | 63.929 | 111.817 |
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
La variazione della voce si riferisce per € 69.465 migliaia al corrispettivo pagato per l'acquisizione della società Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. al netto delle disponibilità liquide della società stessa.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 9.975 migliaia (nel 2015 € 12.531 migliaia).
Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2016 è aumentato di € 176.061 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.
Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2016 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016:
| (n. di azioni) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 66.784.450 | 66.784.450 |
| Azioni proprie | (1.747.000) | (1.747.000) |
| Totale azioni in circolazione | 65.037.450 | 65.037.450 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2016 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 21 aprile 2016 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, destinando l'utile dell'esercizio 2015, pari a € 103.313 migliaia come segue:
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La voce si è incrementata per € 17.213 migliaia per effetto della quota di spettanza di terzi azionisti (pari al 34%) della società neo-acquisita Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno Totale |
Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | |
| 181.745 | 0 | 181.745 | 90.287 | 0 | 90.287 |
| 43.847 | 210.659 | 254.506 | 57.111 | 211.886 | 268.997 |
| 225.592 | 210.659 | 436.251 | 147.398 | 211.886 | 359.284 |
| 756 | 5.245 | 6.001 | 1.059 | 3.263 | 4.322 |
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 756 | 5.245 | 6.001 | 1.059 | 3.263 | 4.322 |
| 31.12.2015 |
Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:
| Importo | Importo al | Importo al | Quote scadenti entro l'esercizio |
Quote scadenti | Quote scadenti | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | originario | 31.12.2015 | 31.12.2016 | successivo | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) |
50.000 | (150) | 42.761 | 14.232 | 28.529 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 25 milioni) |
25.000 | 5.019 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) | 25.000 | 9.367 | 3.124 | 3.124 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 30 milioni) |
30.000 | 9.355 | 1.874 | 1.874 | 0 | 0 |
| Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) |
55.000 | 40.686 | 32.558 | 8.134 | 24.424 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 129.537 | 129.643 | (101) | 129.744 | 0 |
| Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) | 37.101 | 36.989 | 25.494 | 12.774 | 12.720 | 0 |
| Mutuo Citibank Shanghai (CNY 200 milioni) | 22.727 | 2.574 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Bank Handlowy (EUR 40 milioni) | 40.000 | 4.444 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) | 30.000 | 22.862 | 19.052 | 3.810 | 15.242 | 0 |
| BNP CAPEX LINE (CNY 50 milioni) |
5.902 | 4.862 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Citibank Brazil (BRL 5 milioni) | 1.946 | 1.161 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Santander (BRL 15 milioni) | 4.657 | 2.291 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 457.333 | 268.997 | 254.506 | 43.847 | 210.659 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Finanziam. Ministero Attività Produttive Legge 46/82 (Progetto CCM) |
2.371 | 296 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 229 | 166 | 65 | 101 | 0 |
| Prestito MIUR BB W |
2.443 | 1.565 | 1.241 | 337 | 904 | 0 |
| Ministerio Industria España | 3.237 | 2.070 | 1.907 | 263 | 1.052 | 592 |
| Mutuo Renault Argentina S.A. | 797 | 147 | 91 | 91 | 0 | 0 |
| Prestito municipalità di Langfang | 7.558 | 0 | 2.596 | 0 | 0 | 2.596 |
| Prestito FINA ME Brembo Do Brasil Ltda. |
433 | 9 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti per leasing | 20 | 6 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 17.134 | 4.322 | 6.001 | 756 | 2.057 | 3.188 |
| TOTALE | 474.467 | 273.319 | 260.507 | 44.603 | 212.716 | 3.188 |
Nel corso del 2016 Brembo S.p.A. ha completamente utilizzato il finanziamento concesso nel 2014 da BNL ammontante a € 50 milioni. In seguito all'acquisizione della partecipazione nella società Asimco Meilian Braking Systems Co. Ltd. è entrato nel perimetro di consolidamento anche un debito verso altri finanziatori in Cny (controvalore al 31 dicembre 2016 pari a € 2,6 milioni).
Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2016 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Rata | Quota interessi | Quota capitale | Rata | Quota interessi | Quota capitale | |
| Meno di 1 anno | 0 | 0 | 3 | 0 | 3 | ||
| Tra 1 e 5 anni | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 3 | |
| Più di 5 anni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 6 |
Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonché per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 25.186 | 21.727 |
| Tra 1 e 5 anni | 72.732 | 75.423 |
| Più di 5 anni | 75.726 | 107.977 |
| Totale | 173.644 | 205.127 |
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | ||
| Euro | 68.136 | 164.191 | 232.327 | 68.929 | 156.351 | 225.280 | ||
| Dollaro USA | 0 | 25.493 | 25.493 | 0 | 36.989 | 36.989 | ||
| Renmimbi Cinese | 2.596 | 0 | 2.596 | 0 | 7.436 | 7.436 | ||
| Peso Argentino | 91 | 0 | 91 | 147 | 0 | 147 | ||
| Yen Giapponese | 0 | 0 | 0 | 6 | 0 | 6 | ||
| Real Brasiliano | 0 | 0 | 0 | 1.170 | 2.291 | 3.461 | ||
| Totale | 70.823 | 189.684 | 260.507 | 70.252 | 203.067 | 273.319 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,26%, mentre quello fisso è pari a 1,67%.
Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016, pari a € 195.677 migliaia, e al 31 dicembre 2015, pari a € 160.688 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 139 | 124 |
| B A | ltre disponibilità liquide | 245.535 | 201.980 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 556 | 447 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 246.230 | 202.551 |
| E | Crediti finanziari correnti | 345 | 367 |
| F | Debiti bancari correnti | 181.745 | 90.287 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 43.847 | 57.111 |
| H A | ltri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 756 | 1.059 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 226.348 | 148.457 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (20.227) | (54.461) |
| K | Debiti bancari non correnti | 210.659 | 211.886 |
| L O | bbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M A | ltri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 5.245 | 3.263 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 215.904 | 215.149 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 195.677 | 160.688 |
Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 1.439 | 28 |
| Debiti verso dipendenti | 6.983 | 992 |
| Altri debiti | 231 | 6 |
| Totale | 8.653 | 1.026 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la passività relativa alla quota dell'anno del piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidabile nel corso del 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Variazione area di consolidamento |
Riclassifiche | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 7.571 | 1.156 | (1.257) | 353 | 0 | 51 | 7.874 |
| Fondo garanzia prodotto | 10.553 | 9.169 | (3.334) | (140) | 92 | 0 | 16.340 |
| Totale | 18.124 | 10.325 | (4.591) | 213 | 92 | 51 | 24.214 |
| di cui a breve | 2.830 | 2.547 |
I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 24.214 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.
Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.
I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.
Nei piani a contribuzione definita, in seguito al consolidamento di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. è entrato un piano valorizzato per € 2.420 migliaia relativo a circa 1.000 dipendenti pensionati ai quali viene garantito il pagamento di sussidi fino al compimento dell'85° anno di età e a circa 100 dipendenti in prepensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.
Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.
Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.
Le passività al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Variazione area di consolidamento |
Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oneri finanziari |
Oscillazione cambi |
Altro | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TFR | 20.511 | 0 | 0 | (878) | 421 | 0 | 1.492 | 21.546 |
| Piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine |
8.973 | 0 | 245 | (635) | 329 | (1.145) | 1.117 | 8.884 |
| Piani a contribuzione definita | 850 | 2.420 | 1.690 | (1.974) | 0 | (44) | (666) | 2.276 |
| Totale | 30.334 | 2.420 | 1.935 | (3.487) | 750 | (1.189) | 1.943 | 32.706 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti |
||||||||||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente |
20.511 | 22.588 | 36.671 | 35.302 | 697 | 580 | 634 | 535 | 238 | 189 |
| 2. Costi previdenziali: | ||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 130 | 76 | 94 | 108 | 50 | 28 |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 0 | (29) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 3. Oneri finanziari | 421 | 393 | 1.247 | 1.387 | 44 | 41 | 46 | 54 | 2 | 3 |
| 4. Flussi di cassa: | ||||||||||
| erogazioni da piani | 0 | 0 | (973) | (769) | 0 | 0 | (28) | (2) | 0 | 0 |
| erogazioni da parte del datore di lavoro |
(878) | (1.095) | 0 | 0 | (33) | (6) | (34) | (9) | (2) | (2) |
| Altri eventi significativi: | ||||||||||
| incremento (decremento) per effetto di aggregazioni aziendali/investimenti/ disinvestimenti |
0 | (229) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (794) | 0 | 0 | (5) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
1.492 | (1.146) | 8.739 | (996) | (111) | 0 | 37 | (40) | 0 | 0 |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | (2.061) | (416) | 48 | 50 | (6) | (46) | 0 | 0 |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (5.248) | 2.163 | (98) | (39) | 6 | 34 | 14 | 20 |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo |
21.546 | 20.511 | 37.581 | 36.671 | 648 | 697 | 749 | 634 | 302 | 238 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani |
|||||||||||
| 1. Fair value delle attività al servizio dei piani al termine del periodo precedente |
0 | 0 | 29.089 | 27.210 | 0 | 0 | 178 | 83 | 0 | 0 | |
| 2. Proventi finanziari | 0 | 0 | 996 | 1.078 | 0 | 0 | 12 | 11 | 0 | 0 | |
| 3. Flussi di cassa: | |||||||||||
| contributi da parte del datore di lavoro |
0 | 0 | 569 | 625 | 0 | 0 | 3 | 97 | 0 | 0 | |
| pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro |
878 | 1.095 | 0 | 0 | 33 | 6 | 34 | 9 | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal piano | 0 | 0 | (973) | (769) | 0 | 0 | (28) | (2) | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal datore di lavoro |
(878) | (1.095) | 0 | 0 | (33) | (6) | (34) | (9) | 0 | 0 | |
| 4. Altri eventi significativi: | |||||||||||
| 5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
|||||||||||
| rendimento delle attività al servizio dei piani (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | 4.727 | (719) | 0 | 0 | 1 | (15) | 0 | 0 | |
| 6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (4.179) | 1.664 | 0 | 0 | 1 | 4 | 0 | 0 | |
| 7. Fair value delle attività al servizio dei piani a fine periodo |
0 | 0 | 30.229 | 29.089 | 0 | 0 | 167 | 178 | 0 | 0 | |
| E. Importi inclusi nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria |
|||||||||||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti |
21.546 | 20.511 | 37.581 | 36.671 | 648 | 697 | 749 | 634 | 302 | 238 | |
| 2. Fair value delle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | 30.229 | 29.089 | 0 | 0 | 167 | 178 | 0 | 0 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati |
21.546 | 20.511 | 7.352 | 7.582 | 648 | 697 | 582 | 456 | 302 | 238 | |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) |
21.546 | 20.511 | 7.352 | 7.582 | 648 | 697 | 582 | 456 | 302 | 238 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| F. | Componenti dei costi previdenziali |
||||||||||
| 1. Costi previdenziali: | |||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 130 | 76 | 94 | 108 | 50 | 28 | |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 0 | (29) | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | |
| Totale costi previdenziali | 0 | 0 | 0 | 0 | 101 | 76 | 94 | 108 | 52 | 28 | |
| 2. Oneri finanziari netti: | |||||||||||
| oneri finanziari sui piani a benefici definiti |
421 | 393 | 1.247 | 1.387 | 44 | 41 | 46 | 54 | 0 | 2 | |
| (proventi) finanziari sulle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | (996) | (1.078) | 0 | 0 | (12) | (11) | 0 | 0 | |
| Totale oneri finanziari netti | 421 | 393 | 251 | 309 | 44 | 41 | 34 | 43 | 0 | 2 | |
| 3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 6 | (79) | 0 | 0 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico |
421 | 393 | 251 | 309 | 145 | 117 | 134 | 72 | 52 | 30 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del conto economico complessivo: |
|||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (794) | 0 | 0 | (5) | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
1.492 | (1.146) | 8.739 | (996) | (111) | 0 | 30 | (21) | 0 | 0 | |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | (2.061) | (416) | 48 | 50 | (6) | 14 | 0 | 0 | |
| rendimento delle attività al servizio del piano (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | (4.727) | 719 | 0 | 0 | (1) | 15 | 0 | 0 | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
1.492 | (1.146) | 1.157 | (693) | (63) | 45 | 23 | 8 | 0 | 0 | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico e nelle altre componenti del conto economico complessivo |
1.913 | (753) | 1.408 | (384) | 82 | 162 | 157 | 80 | 52 | 30 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| G. Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti |
|||||||||||
| 1. Passività (attivita) nette del piano a benefici definiti |
20.511 | 22.588 | 7.582 | 8.092 | 697 | 580 | 456 | 452 | 238 | 189 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto economico |
421 | 393 | 251 | 309 | 145 | 117 | 134 | 72 | 52 | 31 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
1.492 | (1.146) | 1.157 | (693) | (63) | 45 | 23 | 8 | 0 | 0 | |
| 4. Altri eventi significativi: | |||||||||||
| trasferimenti netti (inclusi gli effetti di aggregazioni aziendali/cessioni) |
0 | (229) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| 5. Flussi di cassa: | |||||||||||
| contributi del datore di lavoro | 0 | 0 | (569) | (625) | 0 | 0 | (3) | (97) | 0 | 0 | |
| benefici erogati direttamente dal datore di lavoro |
(878) | (1.095) | 0 | 0 | (33) | (6) | (34) | (9) | (2) | (2) | |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (1.069) | 499 | (98) | (39) | 8 | 30 | 14 | 20 | |
| 8. Passività (attivita) netta alla fine del periodo |
21.546 | 20.511 | 7.352 | 7.582 | 648 | 697 | 584 | 456 | 302 | 238 | |
| H. Obbigazione a benefici definiti | |||||||||||
| 1. Obbigazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano: |
|||||||||||
| dipendenti in forza | 21.546 | 20.511 | 0 | 0 | 648 | 697 | 751 | 633 | 0 | 0 | |
| ex dipendenti titolari di un diritto ad una prestazione differita |
0 | 0 | 22.626 | 22.991 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| pensionati | 0 | 0 | 14.955 | 13.681 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 21.546 | 20.511 | 37.581 | 36.672 | 648 | 697 | 751 | 633 | 0 | 0 | |
| I. | Attività al servizio dei piani | ||||||||||
| 1. Fair value delle attività: | |||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 51 | 10 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 17.631 | 17.182 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 12.549 | 11.899 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| attività presso società di assicurazioni |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 167 | 177 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 30.231 | 29.091 | 0 | 0 | 167 | 177 | 0 | 0 | |
| 2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato quotato |
|||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 51 | 10 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 17.631 | 17.182 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 12.549 | 11.899 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 30.231 | 29.091 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| J. Principali ipotesi attuariali | ||||||||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,50% | 2,10% | 2,70% | 3,85% | 8,25% | 7,00% | 6,90% | 7,75% | 0,60% | 0,85% |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,50% | 3,30% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,50% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 2,50% | 2,00% |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare il costo previdenziale |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 2,10% | 1,80% | 3,85% | 3,70% | 7,00% | 7,00% | 7,75% | 8,00% | N/A | N/A |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 11,00% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,30% | 3,20% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,75% | 3,30% | 3,20% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,5 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 60,5 milioni. La duration media dei piani è pari a 16,68 anni.
Dabrowa, Polonia.
Al 31 dicembre 2016 i debiti commerciali risultano i seguenti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 422.936 | 341.581 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 5.594 | 8.360 |
| Totale | 428.530 | 349.941 |
L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio, oltre alla variazione area di consolidamento per € 24.538 migliaia.
154
In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 11.837 | 14.052 |
Al 31 dicembre 2016 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 8.997 | 8.636 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 16.948 | 18.945 |
| Debiti verso dipendenti | 46.474 | 52.234 |
| Altri debiti | 29.981 | 27.102 |
| Totale | 102.400 | 106.917 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente il pagamento avvenuto nel mese di maggio della passività relativa al piano di incentivazione triennale 2013-2015 riservato al top management aziendale.
La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi a un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piani di ammortamento cui si riferiscono.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| Italia 256.646 |
247.652 |
|---|---|
| (in migliaia di euro) 31.12.2016 |
31.12.2015 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
Sono così costituiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 6.626 | 6.365 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 1.767 | 1.058 |
| Contributi vari | 6.952 | 2.217 |
| Altri ricavi | 12.772 | 4.119 |
| Totale | 28.117 | 13.759 |
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.866 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 3.746 migliaia, già commentato alla nota 9.
Nella voce "Altri ricavi" è incluso il rimborso assicurativo per € 7.816 migliaia relativo all'alluvione causata dal fiume Yun Tai Shan nei pressi di Nanchino, dove Brembo è presente con due insediamenti produttivi che comprendono una fonderia di ghisa, lavorazioni meccaniche e assemblaggio di dischi, tamburi e pinze freno.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 18.971 migliaia (2015: € 11.982 migliaia).
La voce è così composta:
| Totale | 1.125.968 | 1.053.804 |
|---|---|---|
| Acquisto materiale di consumo | 97.641 | 95.142 |
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 1.028.327 | 958.662 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 11.010 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2015 € 8.841 migliaia, oltre a € 550 migliaia relativi all'operazione di cessione di Sabelt S.p.A. e Belt & Buckle S.r.o).
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Trasporti | 54.681 | 55.485 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 104.123 | 88.858 |
| Lavorazioni esterne | 73.891 | 66.389 |
| Affitti | 35.628 | 29.830 |
| Altri costi operativi | 111.549 | 97.724 |
| Totale | 379.872 | 338.286 |
La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| Altri costi | 35.991 | 32.979 |
|---|---|---|
| TFR e altri fondi relativi al personale | 11.927 | 10.751 |
| Oneri sociali | 59.002 | 57.459 |
| Salari e stipendi | 280.720 | 255.180 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2016 | 125 | 2.609 | 5.914 | 8.648 |
| Media anno 2015 | 111 | 2.392 | 5.337 | 7.840 |
| Variazioni | 14 | 217 | 577 | 808 |
| Totale 31.12.2016 | 129 | 2.693 | 6.220 | 9.042 |
| Totale 31.12.2015 | 112 | 2.450 | 5.305 | 7.867 |
| Variazioni | 17 | 243 | 915 | 1.175 |
Il significativo incremento del personale del Gruppo (+1.175 unità) è da ricondursi, oltre che alla necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive connesse alla crescita del fatturato, all'inclusione di 660 dipendenti di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. il cui controllo è stato acquisito nel corso dell'esercizio.
| La voce è così composta: | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| Costi di sviluppo | 9.899 | 9.689 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 799 | 940 |
| Concessioni, licenze e marchi | 232 | 292 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 6.954 | 4.819 |
| Totale | 17.884 | 15.740 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Fabbricati | 11.292 | 9.751 |
| Fabbricati in leasing | 0 | 29 |
| Impianti e macchinari | 70.023 | 63.565 |
| Impianti e macchinari in leasing | 0 | 51 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 12.836 | 12.491 |
| Attrezzature commerciali ed industriali in leasing | 2 | 2 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 2.663 | 3.015 |
| Altre immobilizzazioni materiali in leasing | 58 | 59 |
| Totale | 96.874 | 88.963 |
| Perdite di valore: | ||
| Materiali | 791 | 2.940 |
| Immateriali | 701 | 994 |
| Totale | 1.492 | 3.934 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 116.250 | 108.637 |
Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 32.727 | 33.105 |
| Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | 996 | 1.077 |
| Proventi finanziari | 2.433 | 2.408 |
| Totale proventi finanziari | 36.156 | 36.590 |
| Differenze cambio passive | (38.210) | (28.505) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (1.746) | (1.866) |
| Oneri finanziari | (11.567) | (14.020) |
| Totale oneri finanziari | (51.523) | (44.391) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (15.367) | (7.801) |
Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 63.494 | 60.069 |
| Imposte (anticipate) e differite | 5.762 | (2.917) |
| Stima passività fiscali e imposte esercizi precedenti | (43) | 542 |
| Totale | 69.213 | 57.694 |
Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 70.752 | 53.607 | |||
| Imposte relative ad esercizi precedenti | (43) | 542 | |||
| Effetto incentivi fiscali | (19.269) | (14.438) | |||
| Effetto DTA non stanziate | 6.234 | 7.440 | |||
| Altre differenze | 6.508 | 6.602 | |||
| Imposte correnti e differite (escluso IRAP) | 64.182 | 53.753 | |||
| IRAP corrente e differita | 5.031 | 3.941 | |||
| Totale | 69.213 | 57.694 | |||
Il tax rate del Gruppo è pari a 22,2% (31 dicembre 2015: 23,7%).
Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2016, pari a € 3,70 (31 dicembre 2015: € 2,83), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2016 pari a 65.037.450 (2015: 65.037.450). La media ponderata non si è modificata in quanto nell'esercizio non sono avvenute operazioni sul capitale.
L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.
Stezzano, 3 marzo 2017 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
La nuova fonderia polacca a Dabrowa fornirà dischi all'adiacente stabilimento di lavorazione, oltre a pinze e staffe, con un'innovativa produzione di ghisa dalle caratteristiche meccaniche più avanzate. Una volta a regime, il nuovo impianto darà lavoro a circa 200 persone.
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016
Signori Azionisti della società Capogruppo Brembo S.p.A., la presente Relazione del Collegio Sindacale è relativa al Bilancio consolidato del Gruppo Brembo.
La Relazione è redatta in virtù dei compiti assegnati al Collegio Sindacale dal D.Lgs. 58/1998 e dal D.Lgs. 39/2010 come modificato dal Decreto Legislativo 135/2016 e per essi si fa riferimento alla Relazione relativa al bilancio al 31 dicembre 2016 della Capogruppo Brembo S.p.A.
Su tali premesse, il Collegio Sindacale1 :
Nel corso della globale attività di vigilanza non sono emersi fatti significativi tali da richiederne la segnalazione nella presente Relazione.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2016 è stato redatto secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2016, emanati dalla International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai Regolamenti della Comunità Europea.
I dati comparativi al 31 dicembre 2015 sono stati espressi secondo gli stessi principi adottati per i saldi al 31 dicembre 2016.
1 Si precisa che il Collegio Sindacale è stato identificato con il "Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile" in base al Decreto Legislativo n. 39/2010 (come modificato), il quale attribuisce funzioni di vigilanza sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e sull'indipendenza del revisore legale.
Il Bilancio consolidato che viene sottoposto all'esame della prossima Assemblea degli Azionisti, presenta le seguenti risultanze riepilogative, con valori espressi in migliaia di euro:
| (in migliaia di euro) | |
|---|---|
| Attività non correnti | 1.033.536 |
| Attività correnti | 930.988 |
| Attività non correnti possedute per la rivendita e/o Gruppi in dismissione e/o attività operative cessate | – |
| Totale attivo | 1.964.524 |
| Patrimonio Netto e Passivo | |
| Patrimonio netto | 882.310 |
| Passività non correnti | 310.552 |
| Passività correnti | 771.662 |
| Passività non correnti possedute per la vendita e/o incluse in attività operative cessate | – |
| Patrimonio Netto e Passività | 1.964.524 |
| Conto Economico | |
| (in migliaia di euro) | |
| Margine operativo lordo | 443.714 |
| Margine operativo netto | 327.464 |
| Risultato prima delle imposte | 312.208 |
A nostro giudizio, il Bilancio consolidato 2016 nel suo complesso esprime in modo corretto la Situazione patrimoniale e finanziaria ed il Risultato economico del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 in conformità alle norme che disciplinano il Bilancio consolidato richiamate in precedenza.
Risultato netto prima degli interessi di terzi 242.995 Risultato netto di Gruppo 240.632
Il Collegio Sindacale ritiene infine che la Relazione sulla gestione del Gruppo sia corretta ed esaustiva e risulti coerente con il Bilancio consolidato. A completamento della presente relazione, peraltro, Vi rimandiamo alla relazione predisposta dal Collegio con riferimento al Bilancio separato di Brembo S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2016, nella quale sono riportate tutte le informazioni richieste dall'Autorità di Vigilanza e dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti.
Stezzano, 20 marzo 2017
IL COLLEGIO SINDACALE
Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
164
| 计多运动 UR SIVALLY $40 - 40$ (2010), $1/2$ 44311 |
|
|---|---|
| RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DEGLI ARTT. 14 E 16 DEL D.LGS, 27 GENNAIO 2010, N. 39 |
|
| Agil Azionisti della Brembo 5,p.A. | |
| Relazione sul bllancio consolidato | |
| Abblamo svolto la revisione contable dell'allegato bilancio consellidato del Gruppo Brembo, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2016, dal contia economico, dai conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni dei patrimonio netto, dal reniliconto l'inanziario per l'esercizio chiuso a tale data, da una sinfesi del principi contabili significativi è dalle altre note lilustrative |
|
| Responsabilitä degli aroministratori per il bilancio consolidato | |
| Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornitica una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli international Financial Reporting Standards adoltati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lips. 28 féhmaio 2005, n. 38. |
|
| Responsabilità della società di revisione | |
| contenge errori significativi. | È nostra la responsabilità di esprimere un giudizio sul bilancio consolidate sulla bese della revisione contebite. Abbiamo svolto la revisiune contabile in conformità ai principi di revisione internazioneli (ISA Italia) etaborati al sensi dell'art. 11 del D.Lgs. 27 gennalo 2010, n. 39. Tall principi richiestono il rispetto di principi atici, nonché la pianiticazione e lo svolgimento delta revisione contabile al fine di acquisire una ragionevole sizurezza che il bilancio consolidato non |
| La revisione contabile comporte lo svolgimento di procedure volte ad acquisire elementi probabivi a supporto degli importi e delle informazioni contenuti nel bilancio consolidato. Le procedure scelte dipendono dal giudizio profassionale dei revisore, inclusa la valutazione dei rischi di errori significativi nel bilancio consolidato dovuti a frodi p a comportamenti o eventi non intenzionali. Nell'effettuare tali valutazioni del rischio, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione dei bilancio consolidato dell'impresa che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta al line di delinire procedure di revisione appropriate alle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno dell'impresa. La revisione contabile comprende altresi la valutazione dell'appropriatezza dei principi cartiabili sciellati. delle ragionevoluzza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, nonché la valutazione della presentazione del bilancio consolidato nel suo complesso; |
|
| $10.5 - 0.000$ ---- THE REMOVABLE OF . -- |
166
Brembo ha festeggiato i suoi 10 anni di presenza in India, inaugurando un nuovo grande spazio produttivo adiacente al già attivo stabilimento di Pune.
Situazione patrimoniale-finanziaria di Brembo S.p.A. imprese e strumenti finanziari derivati) 4 6.022.929 5.703.274 10.517.429 9.781.017 (4.494.500)
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI (in euro) |
Note | 31.12.2016 | di cui con parti correlate |
31.12.2015 | di cui con parti correlate |
547.062.370 Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| ATTIVITÀ CORRENTI Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature |
1 | 132.933.220 | 121.970.397 | 10.962.823 | ||
| Rimanenze Costi di sviluppo |
2 | 46.595.703 | 7 39.614.818 |
106.147.333 6.980.885 |
||
| Altre attività immateriali | 2 | 13.368.630 | 11.911.779 | 1.456.851 | ||
| Crediti commerciali Partecipazioni |
3 | 335.880.192 | 8 253.911.063 |
184.989.843 81.969.129 |
||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre altri crediti e attività correnti |
9 | 14.686.341 | ||||
| imprese e strumenti finanziari derivati) | 4 | 6.022.929 | 5.703.274 | 10.517.429 | 9.781.017 | (4.494.500) |
| Crediti e altre attività non correnti attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
5 | 124.616 | 178.783 10 |
(54.167) 12.478.280 |
||
| Imposte anticipate | 6 | 12.137.080 | 13.401.652 | (1.264.572) | ||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI |
547.062.370 | 11 451.505.921 |
55.920.067 95.556.449 |
|||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI Rimanenze |
7 | 106.147.333 | 100.359.043 | 374.221.864 5.788.290 |
||
| TOTALE ATTIVO Crediti commerciali |
8 | 184.989.843 | 80.090.041 | 155.475.372 | 45.405.823 | 921.284.234 29.514.471 |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 14.686.341 | 6.552 | 14.313.249 | 373.092 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 12.478.280 | 11.857.414 | 35.145.757 | 34.634.097 | (22.667.477) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 55.920.067 | 8.596.259 | 57.263.150 | 12.743.804 | (1.343.083) |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 374.221.864 | 362.556.571 | 11.665.293 | |||
| TOTALE ATTIVO | 921.284.234 | 814.062.492 | 107.221.742 | |||
La nuova fonderia di ghisa a Escobedo (Messico).
| Note | 31.12.2016 | di cui con parti correlate |
31.12.2015 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|
| 12 | 34.727.914 | 34.727.914 | 0 | ||
| 12 | 130.743.218 | 130.670.191 | 73.027 | ||
| 12 | 90.850.383 | 40.751.626 | 50.098.757 | ||
| 12 | 138.392.655 | 103.312.837 | 35.079.818 | ||
| 394.714.170 | 309.462.568 | 85.251.602 | |||
| 13 | 182.696.529 | 903.969 | 167.264.097 | 1.795.762 | 15.432.432 |
| 13 | 1.005.065 | 1.452.383 | (447.318) | ||
| 14 | 6.479.099 | 1.913.574 | 119.956 | 6.359.143 | |
| 15 | 10.159.150 | 5.804.993 | 4.354.157 | ||
| 16 | 21.075.472 | 46.458 | 20.048.037 | 45.775 | 1.027.435 |
| 221.415.315 | 194.689.466 | 26.725.849 | |||
| 13 | 76.050.391 | 17.211.819 | 43.172.228 | 12.378.280 | 32.878.163 |
| 13 | 13.584.838 | 13.182.650 | 45.472.010 | 44.834.103 | (31.887.172) |
| 17 | 159.405.982 | 16.339.202 | 144.270.442 | 17.157.978 | 15.135.540 |
| 18 | 2.001.867 | 6.822.538 | (4.820.671) | ||
| 15 | 2.547.371 | 2.830.000 | (282.629) | ||
| 19 | 51.564.300 | 2.355.553 | 67.343.240 | 11.675.668 | (15.778.940) |
| 305.154.749 | 309.910.458 | (4.755.709) | |||
| 526.570.064 | 504.599.924 | 21.970.140 | |||
| 921.284.234 | 814.062.492 | 107.221.742 | |||
172
| (in euro) | di cui con parti | di cui con parti | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Note | 31.12.2016 | correlate | 31.12.2015 | correlate | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 843.630.455 | 147.556.893 | 780.801.597 | 105.095.348 | 62.828.858 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 40.818.754 | 30.682.926 | 32.983.575 | 27.236.184 | 7.835.179 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 17.055.080 | 11.325.565 | 5.729.515 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (378.452.146) | (92.565.092) | (356.716.036) | (88.901.752) | (21.736.110) |
| Altri costi operativi | 24 | (172.717.688) | (14.603.470) | (156.520.325) | (14.912.265) | (16.197.363) |
| Costi per il personale | 25 | (206.706.244) | (6.249.540) | (199.718.431) | (5.583.567) | (6.987.813) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 143.628.211 | 112.155.945 | 31.472.266 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (35.816.397) | (34.858.836) | (957.561) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 107.811.814 | 77.297.109 | 30.514.705 | |||
| Proventi finanziari | 27 | 3.877.435 | 7.558.222 | (3.680.787) | ||
| Oneri finanziari | 27 | (7.255.792) | (11.325.464) | 4.069.672 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 27 | (3.378.357) | 288.547 | (3.767.242) | (441.901) | 388.885 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 28 | 68.447.346 | 86.333.234 | 54.507.855 | 71.378.612 | 13.939.491 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 172.880.803 | 128.037.722 | 44.843.081 | |||
| Imposte | 29 | (34.488.148) | (24.724.885) | (9.763.263) | ||
| RISULTATO NETTO | 138.392.655 | 103.312.837 | 35.079.818 |
| (in euro) | Note | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO | 138.392.655 | 103.312.837 | 35.079.818 | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 12 | (1.461.964) | 1.122.146 | (2.584.110) |
| Effetto fiscale | 12 | 350.872 | (468.116) | 818.988 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente | ||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | (1.111.092) | 654.030 | (1.765.122) | |
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/ (perdita) del periodo: |
||||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati | 12 | 0 | 67.829 | (67.829) |
| Effetto fiscale | 12 | 0 | (18.653) | 18.653 |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | ||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | 0 | 49.176 | (49.176) | |
| RISULTATO COMPLESSIVO | 137.281.563 | 104.016.043 | 33.265.520 |
| (in euro) | Note | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 11 | 40.640.878 | 95.524.769 |
| Risultato prima delle imposte | 172.880.803 | 128.037.722 | |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 35.816.397 | 34.858.836 | |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (407.762) | (330.792) | |
| Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni | 17.885.888 | 16.872.757 | |
| Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale | 411.438 | 381.460 | |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 12.128.507 | 5.451.090 | |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 238.715.271 | 185.271.073 | |
| Imposte correnti pagate | (35.268.127) | (32.418.686) | |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (845.968) | (921.043) | |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | |||
| rimanenze | (10.798.978) | (6.399.578) | |
| attività finanziarie | (3.433.795) | (2.100) | |
| crediti verso clienti e società del Gruppo | (29.089.815) | (20.325.045) | |
| crediti verso altri e altre attività | (2.690.230) | 692.096 | |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | |||
| debiti verso fornitori e società del Gruppo | 15.135.540 | 22.624.701 | |
| debiti verso altri e altre passività | (9.227.038) | 9.407.012 | |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 162.496.860 | 157.928.430 |
| (in euro) | Note | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | |||
| immateriali | (23.972.731) | (17.324.951) | |
| materiali | (32.571.659) | (22.178.697) | |
| finanziarie (partecipazioni) | 3 | (112.276.480) | (9.703.882) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali | 1.698.044 | 772.704 | |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni | 12.421.463 | 500.233 | |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (154.701.363) | (47.934.593) | |
| Dividendi pagati nel periodo | (52.029.960) | (52.029.960) | |
| Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata |
(4.797.027) | (55.776.768) | |
| Variazione valutazione fair value strumenti derivati | 307.551 | (684.214) | |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 50.000.000 | 130.002.439 | |
| Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine | (34.783.893) | (186.389.225) | |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | (41.303.329) | (164.877.728) | |
| Flusso monetario complessivo | (33.507.832) | (54.883.891) | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 11 | 7.133.046 | 40.640.878 |
| Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Capitale Sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili (Perdite) portati a nuovo |
Risultato di periodo |
Patrimonio Netto |
| Saldo al 1° gennaio 2015 | 34.727.914 | 132.742.625 | (13.475.897) | 34.657.526 | 68.824.318 | 257.476.486 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 357.168 | 16.437.190 | (16.794.358) | 0 | ||
| Pagamento dividendi | (52.029.960) | (52.029.960) | ||||
| Riclassifiche (**) | 10.997.119 | (10.997.119) | 0 | |||
| Arrotondamenti | (1) | (1) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti |
654.030 | 654.030 | ||||
| Effetto "Hedge Accounting" (cash flow hedge) di strumenti finanziari derivati (*) |
49.176 | 49.176 | ||||
| Risultato netto | 103.312.837 | 103.312.837 | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 34.727.914 | 144.146.088 | (13.475.897) | 40.751.626 | 103.312.837 | 309.462.568 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 276.531 | 51.006.346 | (51.282.877) | 0 | ||
| Pagamento dividendi | (52.029.960) | (52.029.960) | ||||
| Riclassifiche (***) | (203.504) | 203.504 | 0 | |||
| Arrotondamenti | (1) | (1) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti |
(1.111.092) | (1.111.092) | ||||
| Risultato netto | 138.392.655 | 138.392.655 | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2016 | 34.727.914 | 144.219.115 | (13.475.897) | 90.850.383 | 138.392.655 | 394.714.170 |
(*) riserva di Hedging al netto del relativo effetto fiscale.
176
(**) vincolo di parte degli utili portati a nuovo nella Riserva azioni proprie a seguito delibera Assemblea del 23 aprile 2015 per acquisto ulteriori azioni proprie
(***) parte della riserva vincolata ex. Art. 6 c.2 del D.Lgs. 38/2005 è stata riclassificata negli utili a nuovo essendo venuti meno i vincoli di indisponibilità
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.
Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2016 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2016, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 3 marzo 2017. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea dei Soci, che ha il potere di apportare le modifiche.
Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei benefici ai dipendenti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione.
– Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effetti sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 16 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2016 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2016:
Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto debba applicare i principi rilevanti dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un'ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sulla Società in quanto nel periodo in esame non vi sono state acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto.
Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e nello IAS 38 Immobilizzazioni immateriali secondo cui i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte) piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sulla Società poiché non utilizza metodi basati sui ricavi per l'ammortamento delle proprie attività non correnti.
Questi miglioramenti, efficaci a partire dal 1° gennaio 2016, non hanno avuto alcun impatto sulla Società e comprendono:
Le modifiche consentiranno alle entità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per contabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidono di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente, mentre in caso di prima adozione degli IFRS, la modifica dovrà essere applicata dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sulla Società.
Le modifiche allo IAS 1 chiariscono alcuni dei requisiti già esistenti. In particolare:
Queste modifiche sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2016 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sulla Società.
Nel seguito sono descritte modifiche a esistenti principi contabili e interpretazioni, ovvero specifiche previsioni contenute nei principi e nelle interpretazioni approvati dallo IASB, con indicazione di quelli omologati o non omologati dall'Unione Europea alla data di preparazione del presente bilancio:
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. La Società adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. La Società si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. La Società analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.
La Società ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, la Società non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. La Società valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è nella fase preliminare di un piano di progetto che si svilupperà nel corso del 2017. In particolare, la Società vende sistemi frenanti, attrezzature e attività di studio e progettazione sulla base di contratti scritti o impliciti nella prassi commerciale.
Non ci si attende che i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistemi frenante è la sola obbligazione abbiano un impatto con l'applicazione del nuovo principio. La Società si attende infatti che il riconoscimento dei ricavi avverrà nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente al momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, la Società ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37).
La Società fornisce anche attrezzature e attività di studio e progettazione, venduti sia separatamente che unitamente ai sistemi frenanti. Attualmente la Società considera gli stessi come elementi distinti e, generalmente, contabilizza tali ricavi al momento di trasferimento dei rischi e benefici al cliente. In accordo con l'IFRS 15 l'allocazione avverrà sulla base dei prezzi relativi al singolo servizio. Di conseguenza potrebbero aversi impatti sull'allocazione del prezzo e sulla tempistica della rilevazione dei ricavi relativi a queste vendite. In linea di massima, la Società non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto, pur riservandosi comunque di svolgere, come sopra anticipato, un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni a sua disposizione.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| IFRS 14 Regulatory deferral accounts | NO | 1 gennaio 2016 |
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO N | on definita |
| Amendments to IAS 12: Recognition of deferred tax assets for unrealized Losses (issued in January 2016) |
NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative (issued in January 2016) | NO | 1 gennaio 2017 |
| Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based payment transactions (issued in June 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued on 12 September 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued on 8 December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued on 8 December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued on 8 December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro
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dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.
La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10-35 anni |
| Impianti e macchinari | 5-10 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5-10 anni |
| Altri beni | 4-10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
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I beni in leasing finanziario (per i quali la Società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:
Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Vita utile |
|---|
| 3 – 5 anni |
| Indefinita |
| 5 – 10 anni |
| 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impai-
rment qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero
nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
a) riconoscimento dell'importo integrale in un'unica soluzione al momento del trasferimento dei rischi e benefici dell'attrezzatura, nel caso in cui lo stesso sia valuto come contratto separato rispetto alla successiva fornitura;
b) riconoscimento dell'importo attraverso un incremento del prezzo di vendita dei prodotti realizzati con l'attrezzatura, su un arco temporale variabile in relazione al numero dei prodotti venduti, nel caso in cui lo stesso sia valutato come contratto da combinare rispetto alla successiva fornitura ("multiple element").
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Poiché l'indebitamento finanziario di Brembo S.p.A. è in prevalenza regolato da tassi di interesse variabili, Brembo S.p.A. è esposta al rischio della loro fluttuazione.
Brembo S.p.A. stipula contratti di finanziamento a tasso fisso al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili.
Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2016. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 792 migliaia (€ 634 migliaia al 31 dicembre 2015), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario netto medio settimanale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.
La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf.
È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2015 e 2016, è stata applicata ai cambi medi del 2015 e 2016 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/USD | 2,26% | (46,0) | 48,2 | 2,59% | (55,1) | 58,0 |
| EUR/SEK | 2,16% | 0,5 | (0,5) | 1,11% | (0,7) | 0,7 |
| EUR/PLN | 1,42% | (1,0) | 1,0 | 1,96% | (2,3) | 2,4 |
| EUR/JPY | 4,55% | (18,0) | 19,8 | 2,39% | 4,3 | (4,6) |
| EUR/GBP | 5,44% | (8,1) | 9,0 | 2,45% | 4,2 | (4,4) |
| EUR/CNY | 1,51% | (1,8) | 1,9 | 2,74% | (61,9) | 65,4 |
| EUR/INR | 1,86% | 0,0 | 0,0 | 3,16% | (0,5) | 0,6 |
| EUR/CZK | 0,07% | 0,2 | (0,2) | 1,00% | 2,0 | (2,0) |
| EUR/CHF | 0,92% | 0,2 | (0,2) | 3,20% | 13,4 | (14,3) |
| EUR/AUD | 3,02% | 0,0 | 0,0 | 4,26% | 0,1 | (0,2) |
La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2016, così come nel corso del 2015, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
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Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A.
Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2016 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi Finanziari Contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 48.787 | 48.787 | 48.787 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) |
209.960 | 218.307 | 30.004 | 188.303 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.407 | 1.513 | 261 | 1.252 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 163.263 | 163.263 | 163.263 | 0 | 0 |
| Altri debiti finanziari | 13.183 | 13.183 | 13.183 | 0 | 0 |
| Totale | 436.600 | 445.053 | 255.498 | 189.555 | 0 |
Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2016 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2016, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 73,37% (2015: 92,07%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 183 milioni - nel 2015: € 210 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.
Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Derivato incorporato | 556 | 864 | ||||
| Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | - | - | 556 | - | - | 864 |
| Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (212.930) | (196.074) | ||||
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (1.407) | (2.090) | ||||
| Totale Attività (Passività) per le quali viene indicato | ||||||
| il fair value | - | (214.337) | - | - | (198.164) | - |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| Saldo finale | 556 |
|---|---|
| Movimenti a Conto economico | (308) |
| Saldo iniziale | 864 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 |
– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 307 | 307 | 307 | 307 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 17.638 | 44.492 | 17.638 | 44.492 | |
| Crediti commerciali | 184.990 | 155.475 | 184.990 | 155.475 | |
| Finanziamenti e crediti | 6.026 | 7.028 | 6.026 | 7.028 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 55.920 | 57.263 | 55.920 | 57.263 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (258.747) | (210.436) | (266.715) | (217.565) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (14.590) | (46.924) | (14.590) | (46.924) | |
| Debiti commerciali | (159.406) | (144.270) | (159.406) | (144.270) | |
| Altre passività correnti | (51.564) | (67.343) | (51.564) | (67.343) | |
| Altre passività non correnti | (6.479) | (120) | (6.479) | (120) | |
| Derivati | 556 | 864 | 556 | 864 | |
| Totale | (225.349) | (203.664) | (233.317) | (210.793) | |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.
Nello specifico:
La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.
I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.
Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.
Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.
Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato alla nota 32.
Ad aprile 2016 Brembo S.p.A. ha costituito la società Brembo Nanjing Automobile Components Co.Ltd versando un capitale sociale per USD 15.000 migliaia e impegnandosi a versare ulteriori USD 20.000 migliaia.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2016 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.
Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2016 e fino alla data del 3 marzo 2017.
202
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 19.664 | 69.849 | 242.327 | 123.504 | 21.755 | 1.733 | 478.832 |
| Fondo ammortamento | 0 | (33.902) | (195.105) | (111.326) | (18.566) | 0 | (358.899) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 19.664 | 35.947 | 47.222 | 12.178 | 3.189 | 1.733 | 119.933 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 42 | 1.041 | 486 | 78 | (1.687) | (40) |
| Acquisizioni | 104 | 996 | 10.464 | 8.128 | 984 | 1.503 | 22.179 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (14) | (9.488) | (835) | (1.435) | 0 | (11.772) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 13 | 9.222 | 756 | 1.365 | 0 | 11.356 |
| Ammortamenti | 0 | (2.447) | (10.510) | (5.796) | (933) | 0 | (19.686) |
| Totale variazioni | 104 | (1.410) | 729 | 2.739 | 59 | (184) | 2.037 |
| Costo storico | 19.768 | 70.873 | 244.344 | 131.283 | 21.382 | 1.549 | 489.199 |
| Fondo ammortamento | 0 | (36.336) | (196.393) | (116.366) | (18.134) | 0 | (367.229) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 19.768 | 34.537 | 47.951 | 14.917 | 3.248 | 1.549 | 121.970 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 73 | 1.108 | 122 | 6 | (1.356) | (47) |
| Acquisizioni | 189 | 1.151 | 16.399 | 7.220 | 953 | 6.660 | 32.572 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (91) | (10.705) | (2.316) | (380) | 0 | (13.492) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 40 | 9.727 | 2.088 | 366 | 0 | 12.221 |
| Ammortamenti | 0 | (2.520) | (9.934) | (6.908) | (929) | 0 | (20.291) |
| Totale variazioni | 189 | (1.347) | 6.595 | 206 | 16 | 5.304 | 10.963 |
| Costo storico | 19.957 | 72.006 | 251.146 | 136.309 | 21.961 | 6.853 | 508.232 |
| Fondo ammortamento | 0 | (38.816) | (196.600) | (121.186) | (18.697) | 0 | (375.299) |
| Consistenza al 31 dicembre 2016 | 19.957 | 33.190 | 54.546 | 15.123 | 3.264 | 6.853 | 132.933 |
Nel corso del 2016 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 32.572 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.
I decrementi netti per alienazioni, pari a € 1.271 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 426 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 18 migliaia.
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 20.291 migliaia, in leggero aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2015: € 19.686 migliaia).
La Società non detiene beni in leasing finanziario.
Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.
Escobedo, Messico.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:
| Costi di sviluppo | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | (A+B) | ||
| Costo storico | 106.706 | 26.929 | 63.971 | 90.900 | 197.606 |
| Fondo ammortamento | (68.114) | (23.754) | (55.451) | (79.205) | (147.319) |
| Fondo svalutazione | (388) | (504) | 0 | (504) | (892) |
| Consistenza al 1° gennaio 2015 | 38.204 | 2.671 | 8.520 | 11.191 | 49.395 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 6 | 6 | 6 |
| Acquisizioni | 11.326 | 965 | 5.034 | 5.999 | 17.325 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (41) | (5.862) | (5.903) | (5.903) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 15 | 5.862 | 5.877 | 5.877 |
| Ammortamenti | (9.011) | (1.026) | (4.233) | (5.259) | (14.270) |
| Perdita di valore | (904) | 1 | 0 | 1 | (903) |
| Totale Variazioni | 1.411 | (86) | 807 | 721 | 2.132 |
| Costo storico | 117.128 | 27.854 | 63.149 | 91.003 | 208.131 |
| Fondo ammortamento | (77.125) | (24.765) | (53.822) | (78.587) | (155.712) |
| Fondo svalutazione | (388) | (504) | 0 | (504) | (892) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 39.615 | 2.585 | 9.327 | 11.912 | 51.527 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 2 | 7 | 9 | 9 |
| Acquisizioni | 17.055 | 1.326 | 5.592 | 6.918 | 23.973 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (26) | 0 | (26) | (26) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 7 | 0 | 7 | 7 |
| Ammortamenti | (9.373) | (891) | (4.561) | (5.452) | (14.825) |
| Perdita di valore | (701) | 1 | 0 | 1 | (700) |
| Totale Variazioni | 6.981 | 419 | 1.038 | 1.457 | 8.438 |
| Costo storico | 133.482 | 29.156 | 68.748 | 97.904 | 231.386 |
| Fondo ammortamento | (86.498) | (25.649) | (58.383) | (84.032) | (170.530) |
| Fondo svalutazione | (388) | (503) | 0 | (503) | (891) |
| Consistenza al 31 dicembre 2016 | 46.596 | 3.004 | 10.365 | 13.369 | 59.965 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 133.482 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2016 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.373 migliaia.
Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 24.254 migliaia.
L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 17.055 migliaia.
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 701 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 1.326 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.
L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software, l'implementazione dell'ERP, oltre che altri applicativi informatici.
Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:
(in migliaia di euro)
| IMPRESE CONTROLLATE | 31.12.2015 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita/ Liquidazione |
Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | 30.720 | - | - | - | 30.720 |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) co. Ltd. | - | 79.632 | - | - | 79.632 |
| Brembo Argentina S.A. | 5.828 | 1.800 | - | (5.115) | 2.513 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 17.364 | - | - | - | 17.364 |
| Brembo Beijing Brake Systems Co. Ltd. | 12.210 | - | (12.210) | - | - |
| Brembo Czech S.R.O. | 31.221 | - | - | - | 31.221 |
| Brembo Deutschland GmbH | 24 | - | - | 121 | 145 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | - | 16.995 | - | (13.951) | 3.044 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | 79 | - | - | - | 79 |
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | 12.579 | - | - | - | 12.579 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 32.755 | - | - | - | 32.755 |
| Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. | - | 13.849 | - | - | 13.849 |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | 35.500 | - | - | - | 35.500 |
| Brembo North America Inc. | 24.367 | - | - | - | 24.367 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | 17.903 | - | - | - | 17.903 |
| Brembo Russia Llc | 26 | - | - | - | 26 |
| Brembo Scandinavia A.B. | 557 | - | - | - | 557 |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | 4.648 | - | - | - | 4.648 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | 3.252 | - | - | 848 | 4.100 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | 135 | - | - | - | 135 |
| Totale | 229.168 | 112.276 | (12.210) | (18.097) | 311.137 |
| Totale | 24.743 | - | - | - | 24.743 |
|---|---|---|---|---|---|
| Petroceramics S.p.A. | 500 | - | - | - | 500 |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | 24.243 | - | - | - | 24.243 |
| IMPRESE COLLEGATE | 31.12.2015 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2016 |
| (in migliaia di euro) |
Nel corso del 2016 sono stati effettuati versamenti per € 16.995 migliaia in Brembo do Brasil Ltda. e € 1.800 migliaia in Brembo Argentina S.A., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.
Il 19 maggio 2016, Brembo S.p.A. ha acquistato il 66% di Asimco Meilian Braking Systems Co.Ltd., società cinese che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione. Il prezzo dell'operazione è stato di Cny 580.060 migliaia, pari a € 79.632 migliaia.
In data 8 aprile 2016 è stata costituita la società Brembo Nanjing Automotive Components Co.Ltd a cui sono stati conferiti in momenti successivi USD 15.000 migliaia, pari a € 13.849 migliaia, necessari a finanziare il nuovo polo produttivo cinese della Divisione Sistemi.
Il 1° dicembre 2016 è stata liquidata la partecipazione in Brembo Beijing Brake Systems Co.Ltd generando una sopravvenienza di € 212 migliaia, rilevata nel Conto economico di periodo.
Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Nell'esercizio corrente sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate Brembo Argentina S.A., Brembo do Brasil Ltda., Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.
Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2017-2019 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1- 1,5%. Il tasso di sconto utilizzato è pari al 7,4% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 5.115 migliaia e in Brembo Do Brasil Ltda per € 13.951 migliaia.
Infine le partecipazione in La.cam Srl e in Brembo Deutschland GmbH sono state ripristinate al loro valore di costo originario eliminando le svalutazioni iscritte in anni precedenti, rispettivamente per € 848 migliaia e € 121 migliaia.
Nell'ipotesi di variazione del WACC da 7,4 a 7,9% o del tasso di crescita da 1% a 0,5%, la partecipazione in Brembo Argentina S.A. sarebbe stata svalutata rispettivamente di ulteriori € 691 migliaia e di € 604 migliaia; mentre la partecipazione in Brembo do Brasil Ltda. si sarebbe svalutata rispettivamente di ulteriori € 1.653 migliaia e di € 1.434 migliaia.
La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2016 è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 307 | 307 |
| Crediti verso controllanti/collegate/controllate/consociate | 5.704 | 9.781 |
| Strumenti derivati | 0 | 417 |
| Altro | 12 | 12 |
| Totale | 6.023 | 10.517 |
Nella voce vi è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9.000 migliaia nominale, e ora iscritto per € 5.676 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel mese di giugno con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.
Tale accordo, sottoposto all'approvazione del Comitato per Operazioni con Parti Correlate, prevede in estrema sintesi, (i) la rinuncia da parte di Brembo ad una quota parte del credito per il rimborso del finanziamento (pari a € 3.203 migliaia di capitale e a € 266 migliaia per interessi); (ii) il computo di interessi per il 2016, calcolati a tasso legale per un importo di € 36 migliaia, (iii) il pagamento a Brembo da parte di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione di una prima quota del credito residuo (pari a € 600 migliaia) (iv) il pagamento della quota residua del suddetto credito a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti e (v) l'immediata rinuncia da parte di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione e Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. (a fronte della restituzione della fideiussione a suo tempo rilasciata a favore di Brembo) a tutte le pretese nei confronti di Brembo.
Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
Il valore degli strumenti derivati è stato riclassificato nelle attività a breve termine.
Di seguito la composizione della voce:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 91 | 145 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Totale | 125 | 179 |
Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.
Al 31 dicembre 2016 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 14.497 | 16.409 |
| Imposte differite | (2.360) | (3.007) |
| Totale | 12.137 | 13.402 |
La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|
| 13.402 | 9.550 |
| (58) | (92) |
| 5.814 | 6.082 |
| (7.371) | (1.055) |
| 0 | (597) |
| 350 | (486) |
| 12.137 | 13.402 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
| Attivo | Passivo | Netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 0 | 0 | 1.099 | 1.641 | (1.099) | (1.641) |
| Crediti verso clienti e verso società del Gruppo | 123 | 108 | 52 | 141 | 71 | (33) |
| Rimanenze | 7.422 | 6.194 | 0 | 0 | 7.422 | 6.194 |
| Altre passività finanziarie | 196 | 527 | 13 | 0 | 183 | 527 |
| Fondi per rischi e oneri | 3.457 | 2.431 | 0 | 0 | 3.457 | 2.431 |
| Fondi relativi al personale | 3.261 | 7.102 | 1.196 | 1.225 | 2.065 | 5.877 |
| Altre passività | 5 | 8 | 0 | 0 | 5 | 8 |
| Altro | 33 | 39 | 0 | 0 | 33 | 39 |
| Totale | 14.497 | 16.409 | 2.360 | 3.007 | 12.137 | 13.402 |
Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| Prodotti finiti Merci in viaggio Totale |
5.529 106.147 |
4.320 100.359 |
|---|---|---|
| 44.835 | 42.540 | |
| Prodotti in corso di lavorazione | 24.543 | 26.421 |
| Materie prime | 31.240 | 27.078 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2016 a € 26.602 migliaia, è qui di seguito riportata:
| 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|
| 21.592 | 6.454 | (1.444) | 26.602 |
Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme diprodotti.
Al 31 dicembre 2016 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il periodo precedente, è così composto:
| Totale | 184.990 | 155.475 |
|---|---|---|
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.836 | 2.076 |
| Crediti verso controllate | 77.442 | 42.192 |
| Crediti verso clienti | 105.712 | 111.207 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.
Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 2.513 | 631 | (1.056) | 2.088 |
La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| Totale | 187.078 | 157.988 |
|---|---|---|
| Clienti non quotati | 36.120 | 49.130 |
| Clienti quotati | 150.958 | 108.858 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 144.552 | 0 | 103.858 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 616 | 0 | 960 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 3.284 | 0 | 2.911 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 2.506 | 362 | 1.129 | 348 |
| Totale | 150.958 | 362 | 108.858 | 348 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 4,00% | 4,27% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 6.044 | 4.652 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 | 31.12.2015 | Svalutazione 2015 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 31.962 | 0 | 45.871 | 9 |
| Scaduto fino a 30 gg | 975 | 0 | (171) | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 584 | 0 | 1.083 | 166 |
| Scaduto da più di 60 gg | 2.599 | 1.726 | 2.347 | 1.990 |
| Totale | 36.120 | 1.726 | 49.130 | 2.165 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 6.73% | 2,25% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 2.432 | 1.103 | ||
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.
Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2017.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 8.694 | 7.319 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 2.679 | 3.924 |
| Altri crediti | 3.313 | 3.070 |
| Totale | 14.686 | 14.313 |
La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Saldo Iniziale | 496 | (2.519) |
| Imposte correnti | (32.985) | (29.231) |
| Imposte correnti - anni precedenti | 112 | 168 |
| Pagamenti | 35.268 | 32.419 |
| Altri movimenti | 3.801 | (341) |
| Saldo Finale | 6.692 | 496 |
Tra i crediti tributari è compreso il credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27.05.2015, che per l'anno 2016 è pari ad € 3.746 migliaia.
In tale voce vi è anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia.
I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da crediti IVA e da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
La composizione di tale voce è la seguente:
212
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Crediti verso società controllate e collegate | 11.857 | 34.634 |
| Strumenti derivati | 556 | 447 |
| Depositi cauzionali | 65 | 65 |
| Totale | 12.478 | 35.146 |
La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti a società controllate e collegate, oltre che da crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Il saldo a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata al 31 dicembre 2016 è pari a € 11.161 migliaia. Le posizioni sono in euro e in usd.
Gli strumenti derivati si riferiscono a derivati incorporati in contratti commerciali con clienti a copertura del rischio cambio verso Usd e Jpy.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|
| 55.860 | 57.200 |
| 60 | 63 |
| 55.920 | 57.263 |
| (48.787) | (16.622) |
| 7.133 | 40.641 |
* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 3.605 migliaia (nel 2015 € 5.439 migliaia).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2016 è pari a € 394.714 migliaia, in aumento di € 85.252 migliaia rispetto al 2015.
Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio.
Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.
Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2016 a € 34.728 migliaia diviso in 66.784.450 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2015:
| (n. di azioni) 31.12.2016 Azioni ordinarie emesse 66.784.450 Azioni proprie (1.747.000) |
Totale azioni in circolazione | 65.037.450 | 65.037.450 |
|---|---|---|---|
| (1.747.000) | |||
| 66.784.450 | |||
| 31.12.2015 |
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2016 non sono state acquistate né vendute azioni della Società.
In virtù della formulazione in vigore dal 1 gennaio 2016 dell'articolo 2357 ter comma 3 del codice civile, non risulta più necessaria l'iscrizione di una riserva indisponibile pari all'ammontare delle azioni proprie. Quindi la riserva azioni proprie è stata interamente riversata nelle riserve disponibili da cui si era costituita.
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 21 aprile 2016 destinando l'utile dell'esercizio 2015, pari a € 103.313 migliaia come segue:
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| Debiti verso banche: | ||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 48.787 | 0 | 48.787 | 16.622 | 0 | 16.622 |
| - mutui | 27.263 | 182.697 | 209.960 | 26.550 | 167.264 | 193.814 |
| Totale | 76.050 | 182.697 | 258.747 | 43.172 | 167.264 | 210.436 |
| Debiti verso collegate e controllate | 13.183 | 0 | 13.183 | 44.834 | 0 | 44.834 |
| Debiti verso altri finanziatori | 402 | 1.005 | 1.407 | 638 | 1.452 | 2.090 |
| Totale | 13.585 | 1.005 | 14.590 | 45.472 | 1.452 | 46.924 |
Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 13.183 migliaia.
Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 8.032 | 8.048 |
| Tra 1 e 5 anni | 21.100 | 20.478 |
| Più di 5 anni | 16.825 | 21.032 |
| Totale | 45.957 | 49.558 |
La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo e valuta è la seguente:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale |
| Euro verso terzi | 66.229 | 145.138 | 211.367 | 66.859 | 129.045 | 195.904 |
| Euro verso società controllate | 0 | 0 | 0 | 10.466 | 0 | 10.466 |
| Totale | 66.229 | 145.138 | 211.367 | 77.325 | 129.045 | 206.370 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 1,12%, mentre quello fisso è pari a 1,61%.
Nel 2016 Brembo S.p.A. ha ottenuto i seguenti finanziamenti a medio lungo termine:
– finanziamento BNL pari a € 50.000.000,00, a tasso variabile e scadenza nel 2019.
Si segnala che, al 31 dicembre 2016, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Al 31 dicembre 2016 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:
| Importo originario |
Importo al 31.12.2015 |
Importo al 31.12.2016 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| 50.000 | (150) | 42.761 | 14.232 | 28.529 | 0 |
| 25.000 | 5.019 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 25.000 | 9.367 | 3.124 | 3.124 | 0 | 0 |
| 30.000 | 9.355 | 1.874 | 1.874 | 0 | 0 |
| 55.000 | 40.686 | 32.558 | 8.134 | 24.424 | 0 |
| 130.000 | 129.537 | 129.643 | (101) | 129.744 | 0 |
| 315.000 | 193.814 | 209.960 | 27.263 | 182.697 | 0 |
| 2.371 | 296 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 275 | 229 | 166 | 65 | 101 | 0 |
| 2.443 | 1.565 | 1.241 | 337 | 904 | 0 |
| 5.089 | 2.090 | 1.407 | 402 | 1.005 | 0 |
| N.A. | 34.368 | 13.183 | 13.183 | 0 | 0 |
| 8.774 | 10.466 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 8.774 | 44.834 | 13.183 | 13.183 | 0 | 0 |
| 328.863 | 240.738 | 224.550 | 40.848 | 183.702 | 0 |
| Quote scadenti |
Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 pari a € 204.939 migliaia e al 31 dicembre 2015 pari a € 164.951 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 60 | 63 |
| B A | ltre disponibilità liquide | 55.860 | 57.200 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 556 | 447 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 56.476 | 57.710 |
| E | Crediti finanziari correnti | 11.922 | 34.699 |
| F | Debiti bancari correnti | 48.787 | 16.622 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 27.263 | 26.550 |
| H A | ltri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 13.585 | 45.472 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 89.635 | 88.644 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | 21.237 | (3.765) |
| K | Debiti bancari non correnti | 182.697 | 167.264 |
| L O | bbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M A | ltri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 1.005 | 1.452 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 183.702 | 168.716 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 204.939 | 164.951 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 1.439 | 28 |
| Debiti verso dipendenti | 5.040 | 92 |
| Totale | 6.479 | 120 |
Le voci debiti verso istituti previdenziali e debiti verso dipendenti comprendono prevalentemente la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018, riservato al top management, liquidabile nel 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 5.218 | 843 | (654) | 5.407 |
| Fondo garanzia prodotto | 3.417 | 5.590 | (1.708) | 7.299 |
| Totale | 8.635 | 6.433 | (2.362) | 12.706 |
| di cui correnti | 2.830 | 2.547 |
I fondi per rischi e oneri, pari a € 12.706 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotti, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.
La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.
Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2016:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2015 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oneri finanziari | (Utile)/Perdita attuariale |
31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 20.048 | 0 | (846) | 411 | 1.462 | 21.075 |
Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.
Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Variazione delle obbligazioni a benefici definiti | ||
| Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente | 20.048 | 21.710 |
| Oneri finanziari | 411 | 381 |
| Flussi di cassa | ||
| Erogazioni da parte del datore di lavoro | (846) | (921) |
| Variazioni imputabili alla nuova valutazione | ||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | 1.462 | (1.122) |
| Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo | 21.075 | 20.048 |
| Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani | ||
| Flussi di cassa | ||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro | ||
| Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro | 846 | 921 |
| Benefici erogati dal datore di lavoro | (846) | (921) |
| Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria | ||
| Piani per obbligazioni a benefici definiti | 21.075 | 20.048 |
| Valore netto dei piani finanziati | 21.075 | 20.048 |
| Valore netto delle passività/(attività) | 21.075 | 20.048 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Componenti dei costi previdenziali | ||
| Oneri finanziari netti | ||
| Oneri finanziari sui piani a benefici definiti | 411 | 381 |
| Totale oneri finanziari netti | 411 | 381 |
| Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 411 | 381 |
| Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo | ||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | 1.462 | (1.122) |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | 1.462 | (1.122) |
| Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico e nelle altre componenti del Conto economico complessivo |
1.873 | (741) |
| Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti | ||
| Passività (attività) nette del piano a benefici definiti | 20.048 | 21.710 |
| Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 411 | 381 |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del Conto economico complessivo | 1.462 | (1.122) |
| Flussi di cassa | ||
| Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro | (846) | (921) |
| Passività (attività) netta alla fine del periodo | 21.075 | 20.048 |
| Obbligazione a benefici definiti | ||
| Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano | ||
| Dipendenti in forza | 21.075 | 20.048 |
| Totale | 21.075 | 20.048 |
| Principali ipotesi attuariali | ||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività | ||
| Tasso di sconto | 1,50% | 2,10% |
| Tasso di incremento retributivo | N/A N | /A |
| Tasso di incremento delle pensioni | N/A N | /A |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale | ||
| Tasso di sconto | 2,10% | 1,80% |
| Tasso di incremento retributivo | N/A N | /A |
| Tasso di incremento delle pensioni | N/A N | /A |
| Tasso di inflazione | 1,50% | 1,75% |
| Analisi di sensitività | ||
| Tasso di attualizzazione | 1,25% | 1,85% |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 21.718 | 20.656 |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,03 | 11,96 |
| Tasso di attualizzazione | 1,75% | 2,35% |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 20.451 | 19.458 |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,00 | 11,93 |
Al 31 dicembre 2016 i debiti commerciali risultano composti come segue:
| Totale | 159.406 | 144.270 |
|---|---|---|
| Debiti verso collegate e joint venture | 2.395 | 3.565 |
| Debiti verso controllate | 13.165 | 12.986 |
| Debiti verso fornitori | 143.846 | 127.719 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 2.002 | 6.823 |
Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.
Il decremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai maggiori acconti pagati per IRES anno 2016, calcolati con il metodo storico.
Al 31 dicembre 2016 le altre passività correnti sono così costituite:
| Totale | 51.564 | 67.343 |
|---|---|---|
| Altri debiti | 5.456 | 8.670 |
| Debiti verso dipendenti | 26.293 | 36.028 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 13.342 | 16.180 |
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 6.473 | 6.465 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.
I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2017, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.
I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2016, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato.
Rispetto all'esercizio 2015 la voce non comprende l'importo del piano di incentivazione triennale 2013-2015 riservato al top management, in quanto è stato liquidato nel corso dell'anno 2016, mentre il nuovo piano è stato classificato tra i debiti a lungo termine, come evidenziato nella nota 14.
220
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Ricavi lordi delle vendite di prodotti | 781.422 | 748.479 |
| Ricavi lordi per prestazioni | 78.355 | 44.057 |
| Abbuoni, sconti, resi | (16.147) | (11.734) |
| Totale | 843.630 | 780.802 |
La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 163.963 | 19,4% | 159.004 | 20,4% | 4.959 | 3,1% |
| Germania | 181.365 | 21,5% | 177.293 | 22,7% | 4.072 | 2,3% |
| Francia | 23.307 | 2,8% | 27.065 | 3,5% | (3.758) | -13,9% |
| Regno Unito | 84.312 | 10,0% | 66.041 | 8,5% | 18.271 | 27,7% |
| Altri paesi Europa | 187.198 | 22,2% | 169.649 | 21,7% | 17.549 | 10,3% |
| India | 3.441 | 0,4% | 2.493 | 0,3% | 948 | 38,0% |
| Cina | 8.183 | 1,0% | 3.468 | 0,4% | 4.715 | 136,0% |
| Giappone | 28.177 | 3,3% | 25.017 | 3,2% | 3.160 | 12,6% |
| Altri Paesi Asia | 8.920 | 1,1% | 6.907 | 0,9% | 2.013 | 29,1% |
| Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) | 144.883 | 17,2% | 137.301 | 17,6% | 7.582 | 5,5% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 1.292 | 0,2% | 1.109 | 0,1% | 183 | 16,5% |
| Altri paesi | 8.589 | 0,9% | 5.455 | 0,7% | 3.134 | 57,5% |
| Ricavi netti per area geografica | 843.630 | 100,0% | 780.802 | 100,0% | 62.828 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 585.518 | 69,4% | 565.591 | 72,4% | 19.927 | 3,5% |
| Moto | 126.910 | 15,0% | 124.284 | 15,9% | 2.626 | 2,1% |
| Corse | 55.238 | 6,6% | 53.079 | 6,8% | 2.159 | 4,1% |
| Veicoli Commerciali | 16.952 | 2,0% | 14.570 | 1,9% | 2.382 | 16,3% |
| Varie | 59.012 | 7,0% | 23.278 | 3,0% | 35.734 | 153,5% |
| Ricavi netti per applicazione | 843.630 | 100,0% | 780.802 | 100,0% | 62.828 |
| Totale | 40.819 | 32.984 |
|---|---|---|
| Altri ricavi | 3.557 | 2.770 |
| Contributi vari | 5.723 | 1.026 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 426 | 372 |
| Riaddebiti vari | 31.113 | 28.816 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| Sono costituiti da: |
Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 111 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.866 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 3.746 migliaia, già commentato alla nota 9.
In particolare in ottemperanza a quanto previsto all'art 5 lettera b) dei decreti di concessione agevolazioni sul Bando di Progetti di Innovazione Industriale "Mobilità Sostenibile" (D.M 19 marzo 2008) si segnala che, per il progetto "LIVE – Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati per il trasporto persone" Codice Domanda: MS01_00007, sono stati complessivamente sostenuti costi pari a € 959 migliaia.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 17.055 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 11.326 migliaia nell'esercizio 2015.
La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 355.952 | 335.743 |
| Acquisto materiale di consumo | 22.500 | 20.973 |
| Totale | 378.452 | 356.716 |
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Trasporti | 12.787 | 13.127 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 32.019 | 29.778 |
| Lavorazioni esterne | 43.560 | 40.845 |
| Affitti | 13.135 | 12.551 |
| Altri costi operativi | 71.217 | 60.219 |
| Totale | 172.718 | 156.520 |
La voce "altri costi operativi" comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| Totale | 206.706 | 199.718 |
|---|---|---|
| Altri costi | 18.554 | 18.515 |
| TFR e altri fondi relativi al personale | 9.641 | 8.349 |
| Oneri sociali | 40.468 | 40.721 |
| Salari e stipendi | 138.043 | 132.133 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
Il numero medio e di fine periodo degli addetti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2016 | 74 | 1.208 | 1.733 | 3.015 |
| Media anno 2015 | 69 | 1.137 | 1.749 | 2.955 |
| Variazioni | 5 | 71 | -16 | 60 |
| Totale 31.12.2016 | 75 | 1.230 | 1.729 | 3.034 |
| Totale 31.12.2015 | 71 | 1.165 | 1.735 | 2.971 |
| Variazioni | 4 | 65 | -6 | 63 |
Nanchino, Cina.
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 35.816 | 34.859 |
|---|---|---|
| Totale | 700 | 903 |
| Immateriali | 700 | 903 |
| Materiali | 0 | 0 |
| Perdite di valore: | ||
| Totale | 20.291 | 19.686 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 929 | 933 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 6.908 | 5.796 |
| Impianti e macchinari | 9.934 | 10.510 |
| Fabbricati | 2.520 | 2.447 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Totale | 14.825 | 14.270 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 4.561 | 4.233 |
| Concessioni, licenze e marchi | 91 | 92 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 800 | 934 |
| Costi di sviluppo | 9.373 | 9.011 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
| La voce è così costituita: |
Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 3.171 | 6.580 |
| Proventi finanziari | 707 | 978 |
| Totale proventi finanziari | 3.878 | 7.558 |
| Differenze cambio passive | (3.227) | (5.152) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (411) | (381) |
| Oneri finanziari | (3.618) | (5.792) |
| Totale oneri finanziari | (7.256) | (11.325) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (3.378) | (3.767) |
La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2016 dalle controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., Corporacion Upwards e AP Racing Ltd. complessivamente per € 77.333 migliaia e da quelli distribuiti dalla società collegata Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. per complessivi € 9.000 migliaia.
La voce accoglie inoltre la sopravvenienza pari a € 212 migliaia derivante dalla liquidazione della partecipazione in Brembo Beijing Brake Systems Co.Ltd, oltre alla rivalutazione e la svalutazione delle partecipazioni in alcune società controllate, già precedentemente commentate nella nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 32.985 | 29.231 |
| Imposte (anticipate) e differite | 1.615 | (4.338) |
| Stima passività fiscali e imposte esercizi precedenti | (112) | (168) |
| Totale | 34.488 | 24.725 |
Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:
| 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IRES | IRAP | IRES | IRAP 128.038 |
||
| Utile ante imposte | A | 172.881 | 172.881 | 128.038 | ||
| Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP | B | 138.344 | 146.375 | |||
| C = A +/- B | 172.881 | 311.225 | 128.038 | 274.413 | ||
| Aliquota applicabile (%) | D | 27,50% | 3,90% | 27,50% | 3,90% | |
| Imposte teoriche | E = D * C | 47.542 | 12.138 | 35.210 | 10.702 | |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | F | (2.806) | (7.422) | (886) | (6.933) | |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili |
G | (14.977) | 125 | (13.254) | 54 | |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | H | 482 | 2 | 1.270 | 2 | |
| Altre differenze temporanee | I | (2.452) | 353 | 2.898 | 168 | |
| Carico d'imposta corrente registrato | ||||||
| a Conto economico | M = somma (E - I) | 27.789 | 5.196 | 25.238 | 3.993 | |
| Imposte differite | (647) | 0 | (1.713) | 0 | ||
| (Imposte anticipate) | 1.752 | (355) | (3.052) | (170) | ||
| Variazione aliquota IRES | 865 | 0 | 597 | 0 | ||
| Accantonamento a fondo imposte e altre imposte | (112) | 0 | (168) | 0 | ||
| Totale (anticipate) e differite | N | 1.858 | (355) | (4.336) | (170) | |
| Carico d'imposta totale registrato | ||||||
| a Conto economico | M+N | 29.647 | 4.841 | 20.902 | 3.823 | |
L'aliquota fiscale effettiva del 2016 è pari a 19,9% (2015: 19,3%).
L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalle svalutazioni indeducibili delle partecipazioni.
Stezzano, 3 marzo 2017 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | |
| Brembo Czech S.R.O. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 | |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden-Echterdingen | Germania | Eur | 25.000 | |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | |
| Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 101.484.000 | |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 177.022.179 | |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 315.007.990 | |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware | USA | Usd | 33.798.805 | |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | |
| Brembo Russia Llc | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | |
| Brembo Do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 103.803.201 | |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co.Ltd. Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | ||
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS
La nuova sede del Reparto Testing a Stezzano (Italia).
| QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
CONTROVALORE IN EURO CAMBIO MEDIO 2016 |
RISULTATO D'ESERCIZIO | CONTROVALORE IN EURO CAMBIO 31.12.2016 |
PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|
| 100,00% | 5.360.979 | 4.390.085 | 19.897.755 | 17.036.059 |
| 100,00% | 19.530.144 | 527.983.987 | 56.163.219 | 1.517.586.321 |
| 100,00% | 376.434 | 376.434 | 549.429 | 549.429 |
| 100,00% | 562.288 | 67.650.974 | 3.717.632 | 458.756.047 |
| 100,00% | (439.967) | (3.233.571) | 13.421.823 | 98.250.429 |
| 100,00% | 450.850 | 3.313.558 | 26.890.862 | 196.846.499 |
| 100,00% | 17.490.986 | 128.551.385 | 45.576.570 | 333.629.608 |
| 100,00% | 19.490.502 | 21.568.151 | 144.698.621 | 152.526.816 |
| 100,00% | 92.233.487 | 402.473.090 | 272.819.233 | 1.203.214.665 |
| 100,00% | 159.736 | 11.855.971 | 339.083 | 21.803.022 |
| 100,00% | 175.716 | 1.663.556 | 739.447 | 7.063.556 |
| 100,00% | 1.951.963 | 1.951.963 | 6.762.401 | 6.762.401 |
| 100,00% | 1.945.943 | 14.301.861 | 8.400.093 | 61.490.356 |
| 99,99% | 4.912.124 | 365.242.373 | 31.590.888 | 2.261.702.299 |
| 99,99% | (8.247.245) | (31.847.784) | 1.458.790 | 5.004.376 |
| 98,62% | (3.124.337) | (51.031.641) | 1.963.882 | 32.892.669 |
| 68,00% | 1.785.047 | 1.785.047 | 17.956.879 | 17.956.879 |
| 66,00% | 11.035.074 | 81.103.149 | 27.207.564 | 199.164.807 |
| 49,00% | 5.774.237 | 6.389.759 | 40.003.412 | 42.167.596 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
| CAPITALE PATRIMONIO NETTO RISULTATO D'ESERCIZIO QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
VALORE DI BILANCIO (euro) |
|---|---|
| Eur 4.000.000 36.841.126 12.927.411 50,00% |
24.242.684 |
| Eur 123.750 2.284.680 514.478 20,00% |
500.000 |
Escobedo, Messico.
232
| (in euro) | Rivalutazioni | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Costo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2016 |
||
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||||
| Costi di sviluppo | 133.482.521 | 133.482.521 | ||||||
| Brevetti | 18.524.135 | 3.282.081 | 21.806.216 | |||||
| Marchio | 2.691.991 | 4.657.443 | 7.349.434 | |||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 68.747.570 | 775 | 68.748.345 | |||||
| Totale | 223.446.217 | 775 | 0 | 7.939.524 | 0 | 231.386.516 | ||
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||||
| Terreni | 19.957.779 | 19.957.779 | ||||||
| Fabbricati | 69.908.590 | 354.205 | 1.743.267 | 72.006.062 | ||||
| Impianti e macchinari | 247.913.293 | 810.721 | 2.421.776 | 251.145.790 | ||||
| Attrezzature industriali e commerciali | 133.233.702 | 207.216 | 2.868.298 | 136.309.216 | ||||
| Altri beni | 21.616.594 | 90.034 | 254.041 | 21.960.669 | ||||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 6.853.250 | 6.853.250 | ||||||
| Totale | 499.483.208 | 1.462.176 | 1.743.267 | 5.544.115 | 0 | 508.232.766 | ||
| Totale immobilizzazioni |
722.929.425 | 1.462.951 | 1.743.267 | 13.483.639 | 0 | 739.619.282 |
| (in euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Fondo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2016 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 86.886.818 | 86.886.818 | ||||
| Brevetti | 19.841.555 | 19.841.555 | ||||
| Marchio | 6.310.025 | 6.310.025 | ||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 58.383.785 | 58.383.785 | ||||
| Totale | 171.422.183 | 0 | 0 | 0 | 0 | 171.422.183 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Fabbricati | 38.798.233 | 17.626 | 38.815.859 | |||
| Impianti e macchinari | 203.067.096 | 810.721 | (7.277.489) | 196.600.328 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 127.814.358 | 207.216 | (6.835.330) | 121.186.244 | ||
| Altri beni | 18.607.081 | 90.034 | 18.697.115 | |||
| Totale | 388.286.768 | 1.125.597 | 0 | 0 | (14.112.819) | 375.299.546 |
| Totale fondi |
559.708.951 | 1.125.597 | 0 | 0 | (14.112.819) | 546.721.729 |
| TOTALE GENERALE | 192.897.554 |
Dettaglio origine, disponibilità e utilizzo delle poste di patrimonio netto
| (in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Natura e descrizione | Importo | Possibilità di utilizzo (*) | |
| Capitale sociale | 34.727.914 | – | |
| Riserve di utili | 195.354.765 | ||
| di cui: | |||
| Riserva legale | 6.945.584 | B | |
| Riserva straordinaria | 77.475.897 | A,B,C | |
| Riserva ammortamenti anticipati tassata | 556.823 | A,B,C | |
| First Time Adoption (FTA) | 9.737.121 | A,B,C | |
| Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 | 727.100 | B | |
| Avanzo di fusione | 9.061.857 | A,B,C | |
| Utili a nuovo | 90.850.383 | A,B,C | |
| Riserve di capitale | 26.238.837 | ||
| di cui: | |||
| Sovraprezzo azioni (**) | 26.650.263 | A,B,C | |
| Riserva di rivalutazione | 12.966.123 | A,B,C | |
| Riserva azioni proprie in portafoglio | (13.475.897) | ||
| Fondo L. 46/82 | 98.348 | A,B,C | |
| Utile dell'esercizio 2016 | 138.392.655 | ||
| Totale | 394.714.171 | ||
| Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2016 | |||
| Costi di sviluppo non ammortizzati | |||
| Riserve non distribuibili | |||
| Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio | |||
| Totale non distribuibile | |||
| Residua quota distribuibile |
Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU:
Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 18.816.852
234
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
Classificazione nel prospetto delle Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Importo Possibilità di utilizzo (*) |
Quota disponibile | per altre ragioni | per copertura perdite | di Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 | |
| 34.727.914 – |
– | Capitale Sociale | |||
| B | Altre riserve | ||||
| A,B,C | 77.475.897 | Altre riserve | |||
| A,B,C | 556.823 | Altre riserve | |||
| A,B,C | 9.737.121 | Altre riserve | |||
| B | 727.100 | Altre riserve | |||
| A,B,C | 9.061.857 | Altre riserve | |||
| A,B,C | 90.850.383 | Utili/(Perdite) portati a nuovo | |||
| A,B,C | 26.650.263 | Altre riserve | |||
| A,B,C | 12.966.123 | Altre riserve | |||
| Altre riserve | |||||
| A,B,C | 98.348 | Altre riserve | |||
| 138.392.655 | Risultato d'esercizio | ||||
| 366.516.570 (1) | Patrimonio netto | ||||
| 46.595.703 | |||||
| 727.100 | |||||
| 13.475.897 | |||||
| 60.798.700 (2) | |||||
| 305.717.870 (1) -(2) |
235
236
| (in euro) | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
valore di bilancio | totale | altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese | ||||||
| e strumenti finanziari derivati) | 6.022.929 | 5.703.274 | 0 | 5.703.274 | 94,69 | |
| Crediti commerciali | 184.989.843 | 80.090.041 | 812.200 | 79.277.842 | 43,29 | |
| Altri crediti e attività correnti | 14.686.341 | 6.552 | 6.552 | 0 | 0,04 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 12.478.280 | 11.857.414 | 0 | 11.857.414 | 95,02 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 55.920.067 | 8.596.259 | 8.596.259 | 0 | 15,37 | |
| Debiti verso banche non correnti | (182.696.529) | (903.969) | (903.969) | 0 | 0,49 | |
| Altre passività non correnti | (6.479.099) | (1.913.574) | (1.913.574) | 0 | 29,53 | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (21.075.472) | (46.458) | (46.458) | 0 | 0,22 | |
| Debiti verso banche correnti | (76.050.391) | (17.211.819) | (17.211.819) | 0 | 22,63 | |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | (13.584.838) | (13.182.650) | 0 | (13.182.650) | 97,04 | |
| Debiti commerciali | (159.405.982) | (16.339.202) | (779.050) | (15.560.152) | 10,25 | |
| Altre passività correnti | (51.564.300) | (2.355.553) | (2.228.565) | (126.988) | 4,57 | |
| 31.12.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
|||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
valore di bilancio | totale | altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 843.630.455 | 147.556.893 | 4.566.594 | 142.990.299 | 17,49 | ||
| Altri ricavi e proventi | 40.818.754 | 30.682.926 | 25.633 | 30.657.294 | 75,17 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (378.452.146) | (92.565.092) | (7.454) | (92.557.638) | 24,46 | ||
| Altri costi operativi | (172.717.688) | (14.603.470) | (3.960.773) | (10.642.697) | 8,46 | ||
| Costi per il personale | (206.706.244) | (6.249.540) | (6.249.540) | 0 | 3,02 | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (3.378.357) | 288.547 | (314.877) | 603.424 | -8,54 | ||
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 68.447.346 | 86.333.234 | 0 | 86.333.234 | 126,13 |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
| 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| parti correlate |
|||||
| totale | valore di bilancio | altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | |
| 10.517.429 | 9.781.017 | 0 | 9.781.017 | 93,00 | |
| 155.475.372 | 45.405.823 | 1.137.392 | 44.268.431 | 29,20 | |
| 0 | 14.313.249 | 0 | 0 | 0,00 | |
| 35.145.757 | 34.634.097 | 0 | 34.634.097 | 98,54 | |
| 57.263.150 | 12.743.804 | 12.743.804 | 0 | 22,25 | |
| (167.264.097) | (1.795.762) | (1.795.762) | 0 | 1,07 | |
| 0 | (119.956) | 0 | 0 | 0,00 | |
| (20.048.037) | (45.775) | (45.775) | 0 | 0,23 | |
| (43.172.228) | (12.378.280) | (12.378.280) | 0 | 28,67 | |
| (45.472.010) | (44.834.103) | 0 | (44.834.103) | 98,60 | |
| (144.270.442) | (17.157.978) | (606.794) | (16.551.184) | 11,89 | |
| (67.343.240) | (11.675.668) | (11.548.300) | (127.368) | 17,34 | |
| 31.12.2015 | |||
|---|---|---|---|
| parti correlate |
|||
| Società controllate, collegate e J.V. |
altre* | totale | valore di bilancio |
| 100.445.117 | 4.650.231 | 105.095.348 | 780.801.597 |
| 27.112.955 | 123.229 | 27.236.184 | 32.983.575 |
| (88.879.887) | (21.865) | (88.901.752) | (356.716.036) |
| (9.887.520) | (5.024.745) | (14.912.265) | (156.520.325) |
| (721) | (5.582.846) | (5.583.567) | (199.718.431) |
| 183.671 | (625.572) | (441.901) | (3.767.242) |
| 71.378.612 130,95 |
0 | 71.378.612 | 54.507.855 |
La produzione della nuova fonderia di dischi in ghisa adiacente al plant di Escobedo, sarà destinata al primo equipaggiamento (OE M) dei principali Costruttori europei, americani e asiatici presenti in Messico. La nuova struttura si estenderà su una superficie di 25.000 metri quadrati, dando lavoro a circa 200 persone.
la presente relazione riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale1 nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Il Collegio Sindacale, che termina il proprio mandato con l'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016 convocata per il 20 Aprile 2017, ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ. e dall'art. 149 del D.Lgs. 58/1998 e come Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile ha svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010 e successive modifiche, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione.
Nello svolgimento della propria funzione, il Collegio Sindacale:
Nella maggior parte dei casi le riunioni del Collegio Sindacale si sono tenute lo stesso giorno delle riunioni di Comitato Controllo e Rischi e Organismo di Vigilanza prevedendo una sezione di argomenti trattati congiuntamente al fine di ottimizzare lo scambio di informazioni e condividere i pareri tra i soggetti con compiti rilevanti in materia di controlli interni.
1 Il Collegio Sindacale composto da Raffaella Pagani (Presidente), Milena Motta (Sindaco Effettivo), Sergio Pivato (Sindaco Effettivo) è stato nominato dall'Assemblea tenutasi il 29 aprile 2014 per il triennio 2014 – 2016, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016. L'elezione è avvenuta sulla base delle due liste depositate rispettivamente dal socio di maggioranza Nuova FourB S.r.l. e da un raggruppamento di Società di Gestione del Risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente del 2,11% del capitale sociale). I membri del Collegio Sindacale sono anche membri dell'Organismo di Vigilanza.
Ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2459, comma 2, del codice civile, e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:
Contestualmente si dà atto della conclusione del processo di liquidazione della società cinese Brembo China Brake Systems Co. Ltd.; la cui deregistrazione è avvenuta a dicembre 2016.
Operazioni con Parti Correlate redatta in data 12 novembre 2010, in conformità al Regolamento Consob2 e non hanno evidenziato criticità riguardo alla loro congruità e rispondenza all'interesse della Società.
3 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 Aprile 2013, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione EY S.p.A. per gli esercizi dal 2013 al 2021.
2 Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010
fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria: il Collegio Sindacale ha accertato che i flussi informativi forniti dalle Società controllate Extra-UE, indicate ai sensi della predetta normativa, sono adeguati a far pervenire regolarmente alla Società ed al revisore i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato e consentono di condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali. Nello specifico, si segnala che alla data del 31 dicembre 2016 le Società a cui si applicano tali disposizioni sono quelle controllate indicate da Brembo come rilevanti ai fini del sistema di controllo sull'informativa finanziaria.
tale clausola consente alla Società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione (o di trattenere componenti oggetto di differimento), la cui assegnazione è stata determinata sulla base di dati o informazioni che si rivelino in seguito manifestamente errati o dovuti a casi di comportamenti fraudolenti o di colpa grave dei destinatari.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 210 | 210 |
| alle società controllate (servizi forniti dal network) | 415 | 343 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 8 | 36 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi: | ||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 3 | 0 |
| alle società controllate (servizi forniti dal network) | 14 | 75 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| per la Capogruppo Brembo S.p.A. | 83 | 101 |
| altre prestazioni alle società controllate | 91 | 38 |
Per quanto riguarda gli incarichi diversi da quelli di revisione ed il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione ed alla complessità dei lavori effettuati e quindi compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di revisione legale dei conti.
In base all'attività svolta ed alle informazioni ottenute, il Collegio Sindacale ritiene quindi di poter confermare che non sono state rilevate omissioni, fatti censurabili, irregolarità o comunque circostanze tali da richiedere la loro segnalazione alle Autorità di vigilanza o tali da essere menzionate nella presente Relazione. Il Collegio Sindacale esprime quindi parere favorevole all'approvazione del bilancio di Brembo al 31 dicembre 2016 ed alle proposte di destinazione dell'utile e di distribuzione del dividendo formulate dal Consiglio di Amministrazione.
Con la presente Assemblea il Collegio Sindacale scade per compiuto triennio. L'Assemblea è pertanto chiamata a nominare il nuovo Organo di Controllo per il triennio 2017/2019.
Stezzano, 20 marzo 2017
IL COLLEGIO SINDACALE f.to Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) f.to Dott.ssa Milena Motta (Sindaco Effettivo) f.to Prof. Sergio Pivato (Sindaco Effettivo)
250
| AB EN BITTER | a x | |
|---|---|---|
| ZHELEN YOUR MINES | ||
| GREEN |
BREMBO S.p.A. Headquarters c/o Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso Viale Europa, 2 - 24040 Stezzano (BG) Italia Tel. +39 035 605.2111 - www.brembo.com E-mail: [email protected] - [email protected]
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