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Governance Information Mar 31, 2017

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Governance Information

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RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI RELATIVA ALL'ESERCIZIO 2016 Approvata dal Consiglio di Amministrazione di ENAV S.p.A. in data 16 marzo 2017

Redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF

WWW.ENAV.IT

Glossario 4
1. Premessa 5
2. Modello Di Governo Societario 6
3. Informazioni Sugli Assetti Proprietari 7
3.1. Struttura Del Capitale Sociale 7
3.2. Partecipazioni Rilevanti Nel Capitale 7
3.3. Titoli Che Conferiscono Diritti Speciali 7
3.4. Partecipazione Azionaria Dei Dipendenti: Meccanismo Di Esercizio Dei Diritti Di Voto 7
3.5. Restrizioni Al Diritto Di Voto 7
3.6. Poteri Dello Stato Italiano 8
3.7. Accordi Tra Azionisti 10
3.8. Clausole Di Change Of Control E Disposizioni Statutarie In Materia Di Opa 10
3.9. Deleghe Ad Aumentare Il Capitale Sociale E Autorizzazioni All'acquisto Di Azioni Proprie 12
3.10. Attività Di Direzione E Coordinamento 12
3.11. Indennità Degli Amministratori In Caso Di Dimissioni, Licenziamento O Cessazione Del
Rapporto A Seguito Di Un'offerta Pubblica Di Acquisto 12
3.12. Nomina E Sostituzione Degli Amministratori E Modifiche Statutarie 12
4. Compliance 13
5. Consiglio Di Amministrazione 14
5.1. Nomina E Sostituzione 14
5.2. Requisiti Di Professionalità E Onorabilità E Cause Di Ineleggibilità E Incompatibilità Degli
Amministratori 15
5.3. Piani Di Successione 16
5.4. Composizione Del Consiglio Di Amministrazione 16
5.5. Cumulo Massimo Di Incarichi Ricoperti In Altre Società 17
5.6. Induction Programme 18
5.7. Ruolo Del Consiglio Di Amministrazione 18
5.8. Organi Delegati 21
5.9. Amministratori Non Esecutivi 23
5.10. Amministratori Indipendenti 23
5.11. Lead Independent Director 23
6. Comitati Interni Al Consiglio Di Amministrazione 24
6.1. Comitato Remunerazioni E Nomine 24
6.2. Comitato Controllo E Rischi E Parti Correlate 25
7. Interessi Degli Amministratori E Operazioni Con Parti Correlate 28
7.1. Procedura Per Le Operazioni Di Maggiore Rilevanza 28
7.2. Procedura Per Le Operazioni Di Minore Rilevanza 30
7.3. Casi Di Esclusione 31
8. Sistema Di Controllo Interno E Di Gestione Dei Rischi 32
8.1. L'amministratore Incaricato Del Sistema Di Controllo Interno E Di Gestione Dei Rischi 33
8.2. Il Responsabile Della Funzione Audit 33
8.3. Il Modello Organizzativo Ex D. Lgs. 231 Del 2001 35
8.4. Società Di Revisione 37
8.5. Il Dirigente Preposto Alla Redazione Dei Documenti Contabili 37
9. Remunerazione Degli Amministratori 39
10. Collegio Sindacale 40
10.1. Nomina E Sostituzione Dei Sindaci 40
10.2. Composizione E Funzionamento Del Collegio Sindacale 41
11. Trattamento Delle Informazioni Societarie 43
12. Rapporti Con Gli Azionisti 44
13. Assemblea 45
13.1. Convocazione Dell'assemblea 45
13.2. Legittimazione All'intervento In Assemblea 45
13.3. Svolgimento Dell'assemblea 46
13.4. Intervento In Assemblea 46
14. Ulteriori Pratiche Di Governo Societario 47
14.1. Codice Etico 47
15. Cambiamenti Dalla Chiusura Dell'esercizio Di Riferimento 48

GLOSSARIO

Assemblea L'Assemblea degli azionisti di ENAV
Codice o Codice di
Autodisciplina
Il Codice di Autodisciplina delle società quotate, approvato dal Comitato per la
di Borsa Italiana
S.p.A. nel marzo 2006, come
Corporate Governance
successivamente modificato o integrato.
Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale di ENAV
Consiglio
di
Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di ENAV
Data di Quotazione La data di inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie di ENAV S.p.A. sul
Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.,
ovvero il 26 luglio 2016
ENAV o la Società ENAV S.p.A.
Esercizio L'esercizio sociale 2016
Istruzioni
al
Regolamento
di
Borsa
Le Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana
S.p.A.
Regolamento
di
Borsa
Il Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.
Regolamento
Emittenti
Il Regolamento emanato dalla CONSOB con deliberazione n. 11971 del 14
maggio 1999 in materia di emittenti, come successivamente modificato e
integrato
Regolamento
Mercati
Il Regolamento emanato dalla CONSOB con deliberazione n. 16191 del 29
ottobre 2007 in materia di mercati, come successivamente modificato e
integrato
Regolamento
Parti
Correlate
Il Regolamento emanato dalla CONSOB con deliberazione n. 17221 del 12
marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate, come successivamente
modificato e integrato
Relazione La presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta ai
sensi dell'art. 123-bis del TUF
Società Controllate Le società controllate da ENAV ai sensi dell'art. 2359 del codice civile e dell'art.
93 del Testo Unico della Finanza
Società di Revisione EY S.p.A.
Statuto Lo statuto sociale di ENAV in vigore alla data della Relazione
Testo
Unico
della
Finanza o TUF
Il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 come successivamente
modificato e integrato

1. PREMESSA

A seguito dei prescritti provvedimenti autorizzativi rilasciati dalle competenti autorità di borsa e di mercato – - e precisamente (i) del provvedimento n. 8226 del 29 giugno 2016 con cui Borsa Italiana ha disposto l'ammissione delle azioni di ENAV S.p.A. alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito dalla stessa Borsa Italiana (nel prosieguo anche "MTA"), e (ii) a) del provvedimento n. 0061337/16 del 1 luglio 2016 con cui la CONSOB ha approvato il Documento di Registrazione, b) del provvedimento n. 0063396/16 del 7 luglio 2016 con cui la CONSOB ha approvato la Nota di Sintesi e la Nota Informativa, che insieme costituiscono il prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di vendita e ammissione a quotazione di azioni della Società sul MTA (come integrato dal Supplemento approvato da CONSOB in data 19 luglio 2016, il "Prospetto Informativo") – le azioni della Società risultano quotate e negoziate presso il MTA a decorrere dal 26 luglio 2016.

Avuto riguardo a quanto sopra, a partire dal primo semestre dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, ENAV ha intrapreso, mediante l'adozione delle procedure, policy, delibere ed ulteriori azioni prescritte, un processo di adeguamento e transizione del proprio assetto di corporate governance dall'originario modello - tipico di una società interamente controllata dallo Stato – ad un assetto conforme alle raccomandazioni (principi, criteri applicativi e commenti) contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana – cui la Società ha deciso di aderire con deliberazione assunta dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 febbraio 2016 – ovvero alle disposizioni (anche di carattere regolamentare) di riferimento per le società quotate, tra cui si richiamano in particolare il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (nel prosieguo anche "Testo Unico della Finanza" o "TUF") e la Deliberazione CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 (nel prosieguo anche "Regolamento Emittenti CONSOB").

La presente Relazione illustra il sistema di corporate governance di ENAV in vigore dal 26 luglio 2016, data di inizio delle negoziazioni delle azioni della Società sul MTA. Tale sistema è articolato in una serie di principi, regole e procedure che risultano in linea con i principi contenuti nel Codice di Autodisciplina, nonché con le raccomandazioni formulate dalla CONSOB in materia e, più in generale, con la best practice riscontrabile in ambito internazionale.

Il sistema di corporate governance di ENAV, anche tenuto conto della rilevanza sociale dell'attività svolta dalla Società, risulta orientato al perseguimento dell'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo ed all'adeguato bilanciamento e valorizzazione di tutti gli interessi coinvolti.

2. MODELLO DI GOVERNO SOCIETARIO

Il sistema di governo societario di ENAV è strutturato secondo il modello tradizionale di amministrazione e controllo e si caratterizza per la presenza:

  • del Consiglio di Amministrazione, investito dei poteri per la gestione della Società e per il compimento di tutte le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale;
  • del Collegio Sindacale, chiamato a vigilare (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; (ii) sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di propria competenza, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; (iii) sulle concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina; (iv) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del TUF; (v) sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio, sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e sull'indipendenza della società di revisione legale; (vi) sulla conformità delle procedure adottate dalla Società in materia di operazioni con parti correlate ai principi indicati nel Regolamento Parti Correlate nonché sulla loro osservanza;
  • dell'Assemblea, competente a deliberare sulle materie riservate alla stessa dalla legge o dallo Statuto.

L'attività di revisione legale dei conti della Società e delle Società Controllate viene svolta dalla Società di Revisione, iscritta nell'apposito registro dei revisori legali e nominata dalle rispettive Assemblee.

3. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

3.1. Struttura del capitale sociale

Alla data della Relazione, il capitale sociale sottoscritto e versato di ENAV è pari a Euro 541.744.385, rappresentato da n. 541.744.385 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale.

Le azioni ENAV sono nominative, indivisibili e ogni azione dà diritto ad un voto. Le azioni sono liberamente trasferibili.

ENAV non ha emesso altre categorie di azioni né strumenti finanziari convertibili o scambiabili con azioni.

Per informazioni sulla struttura del capitale sociale di ENAV si rinvia alla tabella 1 allegata alla Relazione.

3.2. Partecipazioni rilevanti nel capitale

Alla data della Relazione, sulla base delle risultanze del libro soci della Società e tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle altre informazioni pervenute, nessun soggetto – ad eccezione del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"), che detiene il 53,373% del capitale sociale – risulta possedere, direttamente o indirettamente, azioni ENAV in misura superiore al 3% del capitale sociale.

3.3. Titoli che conferiscono diritti speciali

La Società non ha emesso titoli che conferiscano diritti speciali.

3.4. Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

L'art. 137 del TUF prevede che lo statuto delle società con azioni quotate possa contemplare disposizioni atte ad agevolare l'espressione del voto tramite delega da parte degli azionisti dipendenti.

Nell'ottica di favorire pertanto il coinvolgimento di tale categoria di azionisti nei processi decisionali assembleari, l'art. 8.1 dello Statuto prevede che, al fine di facilitare la raccolta di deleghe presso gli azionisti, dipendenti della Società o delle sue controllate, associati ad associazioni di azionisti che rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia, sono messi a disposizione delle medesime associazioni, secondo i termini e le modalità di volta in volta concordati con i loro legali rappresentanti, spazi da utilizzare per la comunicazione e per lo svolgimento dell'attività di raccolta di deleghe.

Alla data della Relazione non è stata notificata alla Società la costituzione di alcuna associazione di azionisti dipendenti.

3.5. Restrizioni al diritto di voto

L'art. 6.5 dello Statuto prevede, in conformità a quanto stabilito dall'art. 3 del D.L. 31 maggio 1994 n. 332, convertito con modificazioni con Legge 30 luglio 1994 n. 474, un limite al possesso azionario che comporti una partecipazione superiore al 5% del capitale sociale di ENAV. Tale disposizione non si applica alla partecipazione al capitale della Società detenuta dal MEF, da Enti pubblici o da soggetti da questi controllati.

Il limite massimo di possesso azionario è calcolato anche tenendo conto delle partecipazioni azionarie complessive facenti capo: (i) al controllante, persona fisica o giuridica, ente o società; a tutte le controllate dirette o indirette nonché alle controllate da uno stesso soggetto controllante; (ii) ai soggetti collegati nonché alle persone fisiche legate da rapporti di parentela o di affinità fino al secondo grado o di coniugio, sempre che si tratti di coniuge non legalmente separato.

Il controllo ricorre, anche con riferimento a soggetti diversi dalle società, nei casi previsti dall'art. 2359, commi 1 e 2, c.c. Il collegamento ricorre nelle ipotesi di cui all'art. 2359, comma 3, c.c., nonché tra soggetti che, direttamente o indirettamente, tramite controllate, diverse da quelle esercenti fondi comuni di investimento, aderiscano, anche con terzi, ad accordi relativi all'esercizio del diritto di voto o al trasferimento di azioni o quote di società terze o comunque ad accordi o patti di cui all'art. 122 del TUF, di tempo in tempo vigente o come eventualmente sostituito, in relazione a società terze, qualora tali accordi o patti riguardino almeno il 10% del capitale con diritto di voto, se si tratta di società quotate, o il 20% se si tratta di società non quotate.

Il diritto di voto e gli altri diritti aventi contenuto diverso da quello patrimoniale inerenti alle azioni detenute in eccedenza rispetto al limite massimo del 5% non possono essere esercitati.

Nel caso in cui il limite massimo di possesso azionario sia superato da più soggetti, si riduce proporzionalmente il diritto di voto che sarebbe spettato a ciascuno dei soggetti ai quali sia riferibile il limite di possesso azionario, salvo preventive indicazioni congiunte dei soci interessati.

In caso di inosservanza, la deliberazione è impugnabile ai sensi dell'art. 2377 c.c. se la maggioranza richiesta non sarebbe stata raggiunta senza i voti in eccedenza rispetto al limite massimo sopra indicato.

Le azioni per le quali non può essere esercitato il diritto di voto sono comunque computate ai fini della regolare costituzione dell'Assemblea.

Ai sensi del citato art. 3 del D.L. 31 maggio 1994 n. 332, il predetto limite del 5% decade qualora sia superato per effetto di un'offerta pubblica di acquisto a condizione che l'offerente venga a detenere, a seguito dell'offerta, una partecipazione almeno pari al 75% del capitale con diritto di voto nelle deliberazioni riguardanti la nomina o la revoca degli amministratori o dei componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza.

3.6. Poteri dello Stato Italiano

La Società è soggetta alla disciplina del Decreto Legge n. 21 del 15 marzo 2012, convertito con modificazioni in Legge 11 maggio 2012, n. 56 ("D.L. 21/2012"), in materia di poteri speciali dello Stato (cc.dd. golden powers) inerenti gli attivi strategici nel settore (i) dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni e (ii) della difesa e della sicurezza nazionale. In particolare l'assunzione di determinate delibere societarie da parte della Società ovvero l'acquisto di determinate partecipazioni azionarie rilevanti nel capitale sociale di ENAV potrebbero essere limitati da tali poteri speciali.

ENAV esercita alcune tra le attività di rilevanza strategica nel settore dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni di cui al precedente punto (i), ed è pertanto soggetta alla disciplina dell'art. 2 del D.L. 21/2012 e delle relative disposizioni di attuazione.

In particolare, l'art. 2 del D.L. 21/2012 stabilisce che lo Stato può:

  • a) esprimere il veto nei confronti di delibere, atti e operazioni che avendo per effetto modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità degli attivi medesimi o il cambiamento della loro destinazione - danno luogo a una situazione eccezionale, non disciplinata dalla normativa nazionale ed europea di settore, di minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti;
  • b) condizionare l'efficacia dell'acquisto a qualsiasi titolo da parte in un soggetto esterno all'Unione europea - di partecipazioni di rilevanza tale da determinare l'insediamento stabile dell'acquirente in ragione dell'assunzione del controllo della società la cui partecipazione è oggetto dell'acquisto, ai sensi dell'art. 2359 c.c. e dell'art. 93 del TUF, se tale acquisto comporta una minaccia di grave pregiudizio per gli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti, all'assunzione da parte dell'acquirente di impegni diretti a garantire la tutela di tali interessi; e
  • c) opporsi qualora l'acquisto di cui alla lettera (b) comporti eccezionali rischi per la tutela degli interessi pubblici relativi alla sicurezza e al funzionamento delle reti e degli impianti e alla continuità degli approvvigionamenti, non eliminabili attraverso l'assunzione da parte dell'acquirente di impegni diretti a garantire la tutela di tali interessi.

Inoltre, ENAV detiene taluni asset nell'ambito degli attivi strategici nel settore della difesa e della sicurezza nazionale e, pertanto, è soggetta alla disciplina dell'art. 1 del D.L. 21/2012 e delle relative disposizioni di attuazione.

Con riferimento alle società che detengono uno o più degli attivi strategici nel settore della difesa e della sicurezza nazionale di cui al precedente punto (b), l'art. 1 del D.L. 21/2012 stabilisce che lo Stato, in caso di minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale può:

  • (i) imporre specifiche condizioni relative alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla sicurezza delle informazioni, ai trasferimenti tecnologici, al controllo delle esportazioni nel caso di acquisto, a qualsiasi titolo, di partecipazioni in tali imprese;
  • (ii) esprimere il veto all'adozione di delibere dell'assemblea o degli organi di amministrazione di tali imprese, aventi ad oggetto la fusione o la scissione della società, il trasferimento dell'azienda o di rami di essa o di società controllate, il trasferimento all'estero della sede sociale, il mutamento dell'oggetto sociale, lo scioglimento della società, la modifica di clausole statutarie eventualmente adottate ai sensi dell'art. 2351, comma 3, c.c. ovvero introdotte ai sensi dell'art. 3, comma 1, del Decreto Legge 332/1994, le cessioni di diritti reali o di utilizzo relative a beni materiali o immateriali o l'assunzione di vincoli che ne condizionino l'impiego; e
  • (iii) opporsi all'acquisto, a qualsiasi titolo, di partecipazioni in tali imprese da parte di un soggetto diverso dallo Stato italiano, enti pubblici italiani o soggetti da questi controllati, qualora l'acquirente venga a detenere, direttamente o indirettamente, anche attraverso acquisizioni successive, per interposta persona o tramite soggetti altrimenti collegati, un livello della partecipazione al capitale con diritto di voto in grado di compromettere nel caso specifico gli interessi della difesa e della sicurezza nazionale. A tale fine si considera altresì ricompresa la partecipazione detenuta da terzi con i quali l'acquirente ha stipulato uno dei patti di cui all'art. 122 del TUF, e successive modificazioni, ovvero di quelli di cui all'art. 2341-bis c.c.

Chiunque, ad esclusione dello Stato italiano, di enti pubblici italiani o di soggetti da questi controllati, acquisisce una partecipazione in imprese che svolgono attività di rilevanza strategica per il settore di difesa e sicurezza nazionale superiore alla soglia prevista dall'art. 120, comma 2, del TUF, o una partecipazione che supera le soglie del 5%, 10%, 15%, 20% e del 25%, o il soggetto esterno all'Unione Europea che acquisisce una partecipazione in imprese che svolgono attività di rilevanza strategica per il settore dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni di rilevanza tale da determinare l'insediamento stabile dell'acquirente in ragione dell'assunzione del controllo in tale società, ai sensi dell'art. 2359 c.c. e del TUF, è tenuto a notificare tale acquisto, entro dieci giorni dalla sua esecuzione, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, unitamente a ogni informazione utile alla descrizione generale del progetto di acquisizione dell'acquirente e del suo ambito di operatività. La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica l'eventuale imposizione di condizioni o l'esercizio del potere di opposizione, entro quindici giorni dalla notifica. Qualora si renda necessario richiedere informazioni alla società, tale termine è sospeso, per una sola volta, fino al ricevimento delle informazioni richieste, che sono rese entro il termine di dieci giorni. Eventuali richieste di informazioni successive alla prima non sospendono i termini, decorsi i quali l'acquisto può essere effettuato.

Fino alla notifica e, successivamente, comunque fino al decorso del termine per l'imposizione di condizioni o per l'esercizio del potere di opposizione, i diritti di voto e comunque quelli aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni che rappresentano la partecipazione rilevante, sono sospesi.

Qualora la Presidenza del Consiglio dei Ministri eserciti il potere di imporre condizioni, in caso di eventuale inadempimento o violazione delle condizioni imposte all'acquirente, per tutto il periodo in cui perdura l'inadempimento o la violazione sono sospesi i diritti di voto, o comunque i diritti aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni o quote che rappresentano la partecipazione rilevante. Le delibere eventualmente adottate con il voto determinante di tali azioni o quote, nonché le delibere o gli atti adottati con violazione o inadempimento delle condizioni imposte, sono nulli.

L'acquirente che non osservi le condizioni imposte è, altresì, soggetto, salvo che il fatto costituisca reato, a una sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del valore dell'operazione e comunque non inferiore all'1% del fatturato realizzato nell'ultimo esercizio per il quale sia stato approvato il bilancio.

Qualora la Presidenza del Consiglio dei Ministri eserciti il potere di opporsi all'acquisto della partecipazione, il cessionario non può esercitare i diritti di voto e comunque quelli aventi contenuto diverso da quello patrimoniale, legati alle azioni che rappresentano la partecipazione rilevante, e dovrà cedere le stesse azioni entro un anno. In caso di mancata ottemperanza, il tribunale, su richiesta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ordina la vendita delle suddette azioni secondo le procedure previste dall'art. 2359-ter c.c. Le deliberazioni assembleari eventualmente adottate con il voto determinante di tali azioni sono nulle.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2016, con il quale la Presidenza del Consiglio ha acconsentito all'operazione di quotazione delle azioni di ENAV sul Mercato Telematico Azionario, ha prescritto alla Società di individuare, prima del completamento dell'operazione, strumenti di governance a tutela dell'integrità delle informazioni, con l'adozione di opportune misure interne di natura organizzativa finalizzate a disciplinare l'obbligo di riservatezza per tutelare l'accesso e la confidenzialità dei dati sensibili ai fini della sicurezza dello Stato.

A tal riguardo, si precisa che la Società ha in essere misure finalizzate a disciplinare l'obbligo di riservatezza per tutelare l'accesso e la confidenzialità dei dati sensibili ai fini della sicurezza dello Stato, le quali sono anche conformi alla disciplina che regola tale materia. In particolare, la Società è dotata di un "Regolamento Interno di Sicurezza" che disciplina il funzionamento dell'Organo Centrale di Sicurezza di ENAV al fine di assicurare la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate e a diffusione esclusiva. Il suddetto "Regolamento Interno di Sicurezza" è costantemente aggiornato e sottoposto al processo di approvazione da parte della Presidenza del Consiglio, a mezzo del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza - Ufficio Centrale per la Segretezza, in linea con quanto disposto dalla normativa applicabile, e in particolare dal Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri n. 5 del 6 novembre 2015.

3.7. Accordi tra azionisti

Alla data della Relazione non sussistono accordi tra gli azionisti ai sensi dell'art. 122 del TUF.

3.8. Clausole di change of control in accordi significativi e disposizioni statutarie in materia di OPA

a) Finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti

Nel mese di ottobre 2014 è stata deliberata da BEI-Banca Europea degli Investimenti (di seguito anche "Banca" o "BEI") una linea di credito per complessivi Euro 250 milioni al fine di finanziare lo sviluppo e l'esecuzione di una serie di investimenti connessi ai servizi di controllo del traffico aereo, di cui Euro 180 milioni da contrattualizzare direttamente e Euro 70 milioni da intermediare eventualmente con il sistema bancario.

In data 5 dicembre 2014, è stato concluso il contratto con BEI (Primo contratto di Prestito) per l'importo di Euro 180 milioni - di cui utilizzati Euro 100 milioni- che prevede una durata di 15 anni (scadenza 19 dicembre 2029) ed un periodo di disponibilità per l'utilizzo della linea fino al 15 dicembre 2017.

In data 12 ottobre 2016, si è proceduto con la contrattualizzazione diretta anche della linea di credito residua, pari a Euro 70 milioni che, a parità di tutte le altre condizioni, prevede un periodo di disponibilità sino al 1 ottobre 2019 con una durata della linea di 16 anni.

In entrambi i contratti di prestito con la BEI, la Società si è impegnata ad informare prontamente la Banca nel caso in cui si verifichi, o sia probabile che si verifichi, un change of control che riguardi la Società stessa. In qualsiasi momento successivo al verificarsi di un change of control, la Banca può, mediante comunicazione alla Società, cancellare la porzione non erogata del prestito e chiedere il rimborso anticipato degli importi erogati, unitamente agli interessi maturati e ad ogni altra somma maturata o dovuta ai sensi del contratto di finanziamento.

Un change of control si verifica nei casi in cui:

(i) un soggetto o un gruppo di soggetti, agendo di concerto, acquisiscano il controllo della Società; o

(ii) la Repubblica italiana cessi di controllare la Società.

Per "agire di concerto" si intende agire coordinatamente in esecuzione di un accordo o di un'intesa (formali o non formali) e per "controllo" s'intende il potere di indirizzare la gestione e le politiche di una società, sia tramite la detenzione del capitale avente diritto di voto, per mezzo di un contratto o altrimenti.

b) Finanziamenti con Unicredit

Nel corso del 2008, ENAV ha sottoscritto due contratti con UniCredit Corporate Banking S.p.A. (oggi UniCredit S.p.A.) (la "Banca") con i quali sono stati concessi finanziamenti di importo massimo complessivo in linea capitale rispettivamente pari a Euro 100 milioni ed Euro 40 milioni. Entrambi i finanziamenti prevedono una durata complessiva di 60 mesi (cinque anni) dalla data di stipula dei contratti, con un rimborso integrale alla scadenza ("bullet"), fatta salva la possibilità da parte della Società di esercitare un'opzione, contrattualmente prevista, per estendere la durata dei finanziamenti per ulteriori 60 mesi. La Società, in data 30 giugno 2013, ha esercitato l'opzione di estensione sopra descritta, prolungando la durata dei finanziamenti di ulteriori cinque anni con scadenza rispettivamente il 30 giugno 2018 per il finanziamento di 100 milioni di Euro ed il 30 novembre 2018 per il finanziamento di 40 milioni di Euro.

I contratti di finanziamento prevedono il rimborso anticipato del finanziamento nell'ipotesi di change of control conseguente alla diminuzione della partecipazione diretta o indiretta nella Società da parte del MEF con perdita del controllo del diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie e, in ogni caso, la perdita del controllo sulla Società da parte del MEF.

c) Finanziamento con Banca del Mezzogiorno – Medio Credito Centrale S.p.A.

Nel mese di maggio 2013, ENAV ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Banca del Mezzogiorno - Medio Credito Centrale S.p.A. (la "Banca") per un importo pari a Euro 10 milioni (il cui debito residuo è pari a circa 5 milioni di Euro al 31 dicembre 2016) con scadenza il 31 maggio 2018. Il contratto di finanziamento prevede che la Società rimborsi il finanziamento in cinque anni, di cui i primi due anni di preammortamento. Pertanto l'ammortamento del finanziamento avverrà attraverso il pagamento di sei rate consecutive semestrali, da pagarsi senza interruzione in conformità ad un piano di ammortamento. Il contratto di finanziamento prevede, inter alia, che fino alla totale estinzione di tutte le ragioni creditizie da parte della Banca finanziatrice relative al finanziamento, la Società si obblighi a fornire alla Banca le informazioni e la documentazione necessarie o utili per il monitoraggio della evoluzione della situazione societaria di ENAV, tra le quali informazioni su eventuali rilevanti mutamenti della compagine sociale.

d) Prestito obbligazionario collocato attraverso private placement nel 2015

Nel mese di agosto 2015, ENAV ha emesso un prestito obbligazionario "senior unsecured", riservato ad investitori istituzionali, per complessivi Euro 180 milioni (il "Prestito Obbligazionario"). Il Prestito Obbligazionario è stato collocato attraverso un private placement ed i titoli sono quotati presso la Borsa del Lussemburgo. Il Prestito Obbligazionario, collocato con un prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale dei titoli, prevede il rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022.

Il regolamento del Prestito Obbligazionario prevede inoltre la facoltà dei titolari del prestito di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni al 101% del valore nominale ed il pagamento degli interessi maturati e non corrisposti nel caso in cui si verifichi un cambio di controllo ("change of control") ossia la circostanza in cui un soggetto diverso da, inter alia, la Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il MEF) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Per "controllo" si intende:

  • (i) nei confronti di un individuo, che è una società, o di una società per azioni:
  • (a) il potere (sia a titolo di proprietà di azioni, delega, contratti, agenzia o altrimenti) di: (1) esercitare, o controllare l'esercizio di, più della metà del numero massimo di voti che potrebbero essere espressi nell'assemblea degli azionisti di tale individuo; o (2) nominare o rimuovere tutti o la maggioranza dei membri del suo consiglio di amministrazione (o altro organo equivalente); o (3) impartire indicazioni relative al funzionamento e alle politiche economiche di tale ente, le quali devono essere rispettate da tutti o dalla maggioranza dei membri del suo consiglio di amministrazione (o altro organo equivalente); o
  • (b) la capacità di esercitare un'influenza dominante (ai sensi dell'articolo 2359 del Codice Civile) su tale individuo o una società controllante tale individuo, sia in virtù dei diritti di voto espressi nell'assemblea degli azionisti o in un organo equivalente, sia in virtù di rapporti contrattuali;
  • (ii) nei confronti di qualsiasi altra persona (diversa da una società o di una società per azioni), il possesso, direttamente o indirettamente, del potere di dirigere o controllare la gestione delle politiche di tale individuo, sia attraverso la titolarità del diritto di voto, per contratto o per altra modalità.

e) Linea di credito "committed" con BNL – Gruppo BNP Paribas

Nel mese di dicembre 2016, ENAV ha sottoscritto un contratto di finanziamento con BNL – Gruppo BNP Paribas (la "Banca") per un importo di Euro 70 milioni, con decorrenza 1 gennaio 2017 e durata 18 mesi meno un giorno (rinnovabile di pari periodo) che potrà essere utilizzato dalla debitrice ENAV su base rotativa.

Il contratto prevede, inter alia, che nel caso in cui un soggetto o gruppi di soggetti diversi da un azionista qualificato abbiano ottenuto il controllo della società (di seguito Cambiamento di Controllo), la Società ne dia pronta comunicazione alla Banca.

Per azionista qualificato si indica, in relazione alla Società, il MEF.

Qualora la Banca, entro 20 giorni dalla comunicazione, ritenga ragionevolmente che detto Cambiamento di Controllo possa avere un effetto sostanzialmente pregiudizievole, ne darà pronta comunicazione alla Società, che dovrà procedere all'integrale rimborso dell'importo del finanziamento utilizzato entro 30 giorni successivi.

Passivity rule e regole di neutralizzazione

Lo Statuto non prevede deroghe alla passivity rule di cui all'art. 104, commi 1 e 1-bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui all'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

3.9. Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non è stato delegato ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 c.c. né può emettere strumenti finanziari partecipativi.

Inoltre, alla data della presente Relazione, l'Assemblea non ha autorizzato l'acquisto di azioni proprie. In proposito, si rappresenta che il Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, di conferire al Consiglio di Amministrazione l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ai sensi dell'art. 2357 c.c., anche in connessione con i piani di incentivazione di lungo termine per l'Amministratore Delegato nonché per eventuali Dirigenti con Responsabilità Strategiche e dirigenti di ENAV e di società controllate.

3.10. Attività di direzione e coordinamento

ENAV non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 c.c. da parte del MEF, secondo quanto disposto all'art. 19, comma 6, del Decreto Legge n. 78 del 1 luglio 2009 (convertito con Legge n. 102 del 3 agosto 2009), che ha chiarito che allo Stato italiano non trova applicazione la disciplina contenuta nel codice civile in materia di direzione e coordinamento di società.

3.11. Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Per maggiori informazioni sulle indennità degli amministratori nonché sugli effetti della cessazione del rapporto, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione, redatta ai sensi degli artt. 123-ter del TUF e 84-quater del Regolamento Emittenti, e messa a disposizione del pubblico sul sito internet della Società www.enav.it, nonché con le altre modalità previste dalla normativa vigente.

3.12. Nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie

Per informazioni sulla nomina e sostituzione degli amministratori si veda la Sezione 5, paragrafo 5.1, della Relazione ("Consiglio di Amministrazione. Nomina e Sostituzione").

Le modificazioni statutarie sono adottate dall'Assemblea straordinaria della Società con le maggioranze previste dalla legge.

Fermo quanto precede, l'art. 17 dello Statuto attribuisce la competenza al Consiglio di Amministrazione a deliberare, tra l'altro, sull'adeguamento dello Statuto che sia espressamente richiesto da disposizioni di legge.

4. COMPLIANCE

Il Consiglio di Amministrazione in data 17 febbraio 2016 ha approvato l'adesione della Società al Codice di Autodisciplina, ritenendo che l'allineamento della corporate governance di ENAV alla best practice internazionale, cui il Codice di Autodisciplina è ispirato, costituisca presupposto fondamentale per la realizzazione degli obiettivi della Società. Il Codice di Autodisciplina è disponibile sul sito internet di Borsa Italiana al seguente indirizzo

http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/regolamenti/corporategovernance/codice2015.pdf.

La Società non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzino la sua struttura di corporate governance.

5. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

5.1. Nomina e Sostituzione

Ai sensi dell'art. 11 dello Statuto, la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a cinque e non superiore a nove. L'Assemblea ne determina il numero entro i limiti suddetti.

I componenti del Consiglio di Amministrazione durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea di approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica.

L'assunzione della carica di amministratore è subordinata al possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari vigenti e dall'art. 11-bis.1 dello Statuto.

Gli amministratori vengono nominati dall'assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo.

Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che da soli o insieme ad altri azionisti rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale o la misura stabilita dalla CONSOB con proprio regolamento, pari, per l'anno 2017, all'1% del capitale sociale di ENAV (cfr. delibera CONSOB n. 19856 del 25 gennaio 2017). Ciascuna lista deve includere almeno due candidati in possesso dei requisiti di indipendenza menzionando distintamente tali candidati e indicando uno di essi al primo posto della lista. Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono inoltre includere candidati di genere diverso, secondo quanto indicato nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, in modo da garantire una composizione del Consiglio di Amministrazione rispettosa di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.

Le liste, a pena di inammissibilità, devono essere composte, depositate presso la sede sociale e pubblicate in conformità con la normativa vigente e con lo Statuto.

Ogni azionista può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista. I soggetti che lo controllano, le società da essi controllate e quelle sottoposte a comune controllo non possono presentare né concorrere alla presentazione di altre liste né votarle, nemmeno per interposta persona o per il tramite di società fiduciarie, intendendosi per controllate le società di cui all'art. 93 del TUF, di tempo in tempo vigente o come eventualmente sostituito. Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Unitamente al deposito di ciascuna lista, a pena di inammissibilità della medesima, devono depositarsi il curriculum professionale di ogni candidato e le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti di onorabilità, professionalità ed eventuale indipendenza prescritti dalla normativa vigente per le rispettive cariche. Gli amministratori nominati devono comunicare immediatamente al Consiglio di Amministrazione la perdita dei requisiti da ultimo indicati, nonché la sopravvenienza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità. Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.

All'elezione degli amministratori si procede come segue:

  • a) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti espressi vengono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, i tre quarti degli amministratori da eleggere, con arrotondamento, in caso di numero frazionario, all'unità inferiore;
  • b) i restanti amministratori vengono tratti dalle altre liste; a tal fine, i voti ottenuti dalle altre liste sono divisi successivamente per uno, due, tre e così via, secondo il numero degli amministratori da eleggere. I quozienti così ottenuti sono assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l'ordine dalle stesse rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste vengono disposti in unica graduatoria decrescente. Risultano eletti coloro che hanno ottenuto i quozienti più elevati. Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun amministratore o che abbia eletto il minor numero di amministratori. Nel caso in cui nessuna di tali liste abbia ancora eletto un amministratore ovvero tutte abbiano eletto lo stesso numero di amministratori, nell'ambito di tali liste risulta eletto il candidato di quella che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente, si procede a nuova votazione da parte dell'intera assemblea risultando eletto il candidato che ottenga la maggioranza semplice dei voti;

  • c) ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si tiene conto dei candidati indicati nelle liste che abbiano ottenuto un numero di voti inferiore alla metà della percentuale richiesta per la presentazione delle liste stesse;

  • d) nel caso in cui non risulti eletto il numero minimo necessario di amministratori indipendenti e/o di amministratori appartenenti al genere meno rappresentato, gli amministratori della lista più votata contraddistinti dal numero progressivo più alto e privi dei requisiti in questione sono sostituiti dai successivi candidati aventi il requisito o i requisiti richiesti tratti dalla medesima lista.

Qualora anche applicando tale criterio non sia possibile individuare degli amministratori aventi le predette caratteristiche, il criterio di sostituzione indicato si applicherà alle liste di minoranza via via più votate dalle quali siano stati tratti dei candidati eletti; qualora anche applicando i criteri di sostituzione qui previsti non siano individuati idonei sostituti, l'assemblea delibera a maggioranza semplice. In tale ipotesi le sostituzioni verranno effettuate a partire dalle liste via via più votate e dai candidati contraddistinti dal numero progressivo più alto;

  • e) al termine delle operazioni sopra indicate, il presidente procede alla proclamazione degli eletti;
  • f) per la nomina di amministratori, che per qualsiasi ragione non vengano eletti ai sensi del procedimento sopra previsto, l'assemblea delibera con le maggioranze di legge in modo da assicurare comunque la presenza del numero necessario di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza, nonché il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi. Il procedimento del voto di lista si applica solo in caso di rinnovo dell'intero Consiglio di Amministrazione.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, si provvede ai sensi dell'art. 2386 c.c. secondo quanto segue. Se uno o più degli amministratori cessati erano stati tratti da una lista contenente anche nominativi di candidati non eletti, la sostituzione viene effettuata nominando, secondo l'ordine progressivo, persone tratte dalla lista cui apparteneva l'amministratore venuto meno e che siano tuttora eleggibili e disposte ad accettare la carica. In ogni caso la sostituzione dei consiglieri cessati viene effettuata da parte del Consiglio di Amministrazione assicurando la presenza del numero necessario di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza, nonché garantendo il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi. Se viene meno la maggioranza dei consiglieri nominati dall'assemblea, si intende dimissionario l'intero consiglio e l'assemblea deve essere convocata senza indugio dagli amministratori rimasti in carica per la ricostituzione dello stesso.

5.2. Requisiti di professionalità e onorabilità e cause di ineleggibilità e incompatibilità degli amministratori

Gli amministratori devono possedere i requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari vigenti e dallo Statuto.

In particolare, ai sensi dell'art. 11-bis.1 dello Statuto:

  • 1) gli amministratori devono essere scelti secondo criteri di professionalità e competenza tra persone che abbiano maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio attraverso l'esercizio di:
  • a) attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso imprese,
  • b) attività professionali o di insegnamento universitario in materie giuridiche, economiche, finanziarie o tecnico - scientifiche, attinenti o comunque funzionali all'attività di impresa, ovvero,
  • c) funzioni amministrative o dirigenziali, presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni, operanti in settori attinenti a quello di attività dell'impresa, ovvero presso enti o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori purché le funzioni comportino la gestione di risorse economico-finanziarie.
  • 2) il Consiglio di Amministrazione esprime orientamenti, anche attraverso l'emanazione di appositi regolamenti consiliari, secondo i principi e i criteri stabiliti dal Codice di Autodisciplina, qualora la Società dichiari di aderirvi, in merito al numero massimo di incarichi di amministratore in altre società che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della Società.
  • 3) costituisce causa di ineleggibilità o decadenza per giusta causa, senza diritto al risarcimento danni, dalle funzioni di amministratore, l'emissione a suo carico di una sentenza di condanna, anche non definitiva e fatti salvi gli effetti della riabilitazione, per taluno dei delitti previsti:
  • a) dalle norme che disciplinano l'attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme in materia di mercati e valori mobiliari, di strumenti di pagamento;

  • b) dal titolo XI del libro V del codice civile e dal Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267;

  • c) dalle norme che individuano i delitti contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l'ordine pubblico, contro l'economia pubblica ovvero in materia tributaria;
  • d) dall'art. 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale nonché dall'art. 73 del Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309.

Costituisce altresì causa di ineleggibilità l'emissione del decreto che disponga il giudizio o del decreto che disponga il giudizio immediato per taluno dei delitti di cui al primo periodo, lettere a), b), c) e d), senza che sia intervenuta una sentenza di proscioglimento anche non definitiva, ovvero l'emissione di una sentenza di condanna definitiva che accerti la commissione dolosa di un danno erariale.

Gli amministratori che nel corso del mandato dovessero ricevere la notifica del decreto che dispone il giudizio o del decreto che dispone il giudizio immediato per taluno dei delitti di cui al primo periodo, lettere a), b), c) e d), ovvero di una sentenza di condanna definitiva che accerti la commissione dolosa di un danno erariale devono darne immediata comunicazione all'organo di amministrazione, con obbligo di riservatezza. Il Consiglio di Amministrazione verifica, nella prima riunione utile e comunque entro i dieci giorni successivi alla conoscenza dell'emissione dei provvedimenti di cui al terzo periodo, l'esistenza di una delle ipotesi ivi indicate.

Nel caso in cui la verifica sia positiva, l'amministratore decade dalla carica per giusta causa, senza diritto al risarcimento danni, salvo che il Consiglio di Amministrazione, entro il termine di dieci giorni di cui sopra, proceda alla convocazione dell'assemblea, da tenersi entro i successivi sessanta giorni, al fine di sottoporre a quest'ultima la proposta di permanenza in carica dell'amministratore medesimo, motivando tale proposta sulla base di un preminente interesse della società alla permanenza stessa. Se la verifica da parte del Consiglio di Amministrazione è effettuata dopo la chiusura dell'esercizio sociale, la proposta è sottoposta all'Assemblea convocata per l'approvazione del relativo bilancio, fermo restando il rispetto dei termini previsti dalla normativa vigente.

Nel caso in cui l'Assemblea non approvi la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione, l'amministratore decade con effetto immediato dalla carica per giusta causa, senza diritto al risarcimento danni. Fermo restando quanto previsto dai precedenti periodi, l'amministratore delegato che sia sottoposto: (a) ad una pena detentiva o (b) ad una misura cautelare di custodia cautelare o di arresti domiciliari, all'esito del procedimento di cui all'art. 309 o all'art. 311, comma 2, c.p.p., ovvero dopo il decorso dei relativi termini di instaurazione, decade automaticamente per giusta causa, senza diritto al risarcimento danni, dalla carica di amministratore, con contestuale cessazione delle deleghe conferitegli. Analoga decadenza si determina nel caso in cui l'amministratore delegato sia sottoposto ad altro tipo di misura cautelare personale il cui provvedimento non sia più impugnabile, qualora tale misura sia ritenuta da parte del Consiglio di Amministrazione tale da rendere impossibile lo svolgimento delle deleghe conferite.

Ai fini dell'applicazione delle predette disposizioni dello Statuto, la sentenza di applicazione della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p. è equiparata alla sentenza di condanna, salvo il caso di estinzione del reato. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione accerta la sussistenza delle situazioni ivi previste, con riferimento a fattispecie disciplinate in tutto o in parte da ordinamenti esteri, sulla base di una valutazione di equivalenza sostanziale.

5.3. Piani di successione

Il Consiglio di Amministrazione della Società del 21 giugno 2016 ha valutato di non procedere all'adozione di un piano per la successione degli amministratori esecutivi, avuto riguardo a considerazioni inerenti la struttura della compagine sociale nonché alla circostanza che, per legge e per Statuto, gli amministratori sono nominati dall'Assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti.

5.4. Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione è composto dai seguenti sette membri: Ferdinando Franco Falco Beccalli, Roberta Neri, Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione, Alessandro Tonetti, Stefano Siragusa e Mario Vinzia.

In particolare, l'Assemblea del 19 settembre 2014 ha nominato membri del Consiglio di Amministrazione i sigg. Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione e Alessandro Tonetti per il triennio 2014-2016 con scadenza fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016. La stessa Assemblea ha nominato Maria Teresa Di Matteo quale Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Successivamente, in data 30 giugno 2015, l'Assemblea degli azionisti ha deliberato di aumentare il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione a 5 nominando i sigg. Ferdinando Franco Falco Beccalli, in qualità di Presidente, e Roberta Neri, con scadenza fino all'approvazione del bilancio di esercizio per l'anno 2016. In pari data il consigliere Roberta Neri è stata nominata Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione.

In data 29 aprile 2016, l'Assemblea ha deliberato di ampliare il numero dei consiglieri a 7 e ha nominato Stefano Siragusa e Mario Vinzia, che resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio di esercizio per l'anno 2016.

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione resterà in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

La seguente tabella riporta la composizione del Consiglio di Amministrazione alla data della Relazione e la rispettiva carica.

Nominativo Carica
Ferdinando Franco Falco Beccalli Presidente
Roberta Neri Amministratore Delegato
Maria Teresa Di Matteo Non esecutivo
Nicola Maione Indipendente
Alessandro Tonetti Non esecutivo
Stefano Siragusa Indipendente
Mario Vinzia Non esecutivo

Nell'Allegato 1 alla Relazione sono riportate in forma sintetica le informazioni personali e professionali che si riferiscono ai singoli componenti il Consiglio di Amministrazione.

5.5. Cumulo massimo di incarichi ricoperti in altre società

Gli amministratori di ENAV accettano la carica e la mantengono quando ritengono di potere dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, tenendo conto sia dell'impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali sia del numero e della qualità degli incarichi rivestiti negli organi di amministrazione e di controllo in società quotate e in società che operano nei settori finanziario, bancario o assicurativo ovvero di rilevanti dimensioni.

A tale riguardo, in data 1° marzo 2017 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine ha approvato una policy in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco considerato compatibile con un efficace e diligente svolgimento dell'incarico di amministratore della Società.

Seguendo le indicazioni fornite dal Codice di Autodisciplina, la menzionata policy considera a tal fine rilevanti i soli incarichi rivestiti negli organi di amministrazione e di controllo delle seguenti tipologie di società ("Società Rilevanti"):

(i) le società con azioni quotate in mercati regolamentati, anche esteri;

(ii) le altre società, italiane o estere, con azioni non quotate in mercati regolamentati che operano nei settori finanziario, bancario o assicurativo ovvero che hanno un attivo patrimoniale superiore a Euro 1.000 milioni e/o ricavi superiori a Euro 1.700 milioni in base all'ultimo bilancio approvato.

Nel rispetto di quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, la policy elaborata dal consiglio di amministrazione individua quindi limiti differenziati al cumulo degli incarichi (resi misurabili attraverso un sistema di "pesi" specifici per ciascun tipo di incarico) in funzione (i) dell'impegno connesso al ruolo ricoperto da ciascun interessato sia nel Consiglio di Amministrazione di ENAV sia negli organi di amministrazione e di controllo di altre Società Rilevanti, nonché (ii) della natura delle società presso cui vengono svolti gli altri incarichi, escludendo dal relativo computo quelli rivestiti nelle società controllate, direttamente e/o indirettamente, ovvero collegate a ENAV.

È inoltre espressamente previsto – in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina – che l'amministratore delegato di ENAV non possa ricoprire la carica di amministratore di un altro emittente, non appartenente al medesimo gruppo, di cui sia amministratore delegato un amministratore di ENAV.

Il Consiglio di Amministrazione di ENAV può accordare deroghe motivate ai predetti limiti, anche in ragione delle caratteristiche e della complessità dell'incarico.

Alla Data della Relazione, in base alle comunicazioni effettuate dagli amministratori della Società il numero di incarichi ricoperto attualmente dagli amministratori di ENAV in organi di amministrazione e di controllo di altre Società Rilevanti risulta compatibile con i limiti posti dalla policy.

5.6. Induction Programme

Il Codice di Autodisciplina raccomanda che, a corredo del generale obbligo legislativo degli Amministratori di agire secondo la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e delle loro specifiche competenze, gli stessi siano a conoscenza dei compiti e delle responsabilità inerenti alla loro carica.

Al fine di rafforzare il livello di competenza e professionalità dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, il criterio applicativo 2.C.2 prevede che "il presidente del Consiglio di Amministrazione cura che gli amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente alla nomina e durante il mandato, nelle forme più opportune, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi di corretta gestione dei rischi nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento".

In ottemperanza alle prescrizioni del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione di ENAV nel corso della seduta dell'8 giugno 2016 ha deliberato che venissero curati, nelle forme più opportune, iniziative ed eventi finalizzati a fornire agli organi sociali un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dei principi di corretta gestione dei rischi nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.

A tal fine, con il supporto di Governance Consulting - società esperta del settore e già fornitore di altre primarie società pubbliche quotate - il 10 novembre 2016 è stato tenuto un primo incontro di induction, relativo in particolare alle tematiche di corporate governance nelle società quotate.

Successivamente, in data 1° marzo 2017, gli Organi sociali hanno partecipato ad una sessione di induction relativa ai profili di business operativo, inclusiva di un modulo presso l'ACC (Area Control Center) di Roma Ciampino.

La Società ha inoltre favorito la partecipazione di membri del Collegio Sindacale ad iniziative formative e di induction inerenti temi di governance nelle società quotate organizzati da primarie istituzioni ed associazioni.

5.7. Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Ai sensi dell'art. 17.1 dello Statuto, la gestione dell'impresa spetta esclusivamente agli amministratori i quali compiono le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nella governance della Società, risultando titolare – come meglio illustrato nel prosieguo – di poteri inerenti la definizione degli indirizzi e delle strategie aziendali, dell'assetto organizzativo generale della Società, nonché di accordi strategici eccedenti la normale operatività.

L'art. 17.2 dello Statuto prevede che, oltre ad esercitare i poteri che sono allo stesso attribuiti dalla legge, il Consiglio di Amministrazione deliberi sulle seguenti materie, ferma restando la facoltà attribuita allo stesso di sottoporre tali deliberazioni all'Assemblea straordinaria:

  • la fusione e la scissione, nei casi previsti dalla legge;
  • l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie;
  • la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di uno o più soci;
  • l'adeguamento dello statuto espressamente richiesto da disposizioni di legge;
  • il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.

Oltre alle attribuzioni ad esso spettanti ai sensi di legge e di Statuto, al Consiglio di Amministrazione è riservata in via esclusiva la competenza in relazione alle operazioni della Società e del Gruppo più rilevanti sotto il profilo strategico, economico e patrimoniale o finanziario. Il Consiglio di Amministrazione del 7 luglio 2015 ha deliberato l'attribuzione al Consiglio medesimo di ogni decisione inerente a:

  • (a) delibere in merito agli indirizzi ed alle strategie aziendali, anche su proposta dell'Amministratore Delegato;
  • (b) approvazione su proposta dell'Amministratore Delegato, dell'assetto organizzativo generale della Società, di piani e programmi annuali e pluriennali, quali - a titolo esemplificativo – budget, ivi incluso quello del personale, Piano Industriale, Piano Investimenti, Piano di Performance nonché di accordi strategici eccedenti la normale operatività;
  • (c) approvazione di Contratti di Servizio e di Contratti di Programma con la Pubblica Amministrazione;
  • (d) costituzione, fusione, scissione e liquidazione di società o soggetti partecipati; assunzione o cessione di partecipazioni in società o soggetti, aziende e rami d'azienda;
  • (e) approvazione delle operazioni di approvvigionamento di servizi, forniture e lavori a fronte di esborsi per importi superiori a Euro 6 milioni;
  • (f) compravendita di immobili, stipula di contratti di locazione di durata eccedente i limiti di legge e prestazione di garanzie reali;
  • (g) concessione di fidejussioni, ed effettuazione di operazioni finanziarie attive e passive, ivi incluse le coperture assicurative e finanziarie dei relativi rischi, a medio e lungo termine per importi superiori a Euro 6 milioni, nonché a breve termine per importi superiori a Euro 60 milioni;
  • (h) affidamento di consulenze e di incarichi professionali di importi superiori a Euro 100.000;
  • (i) nomina del Direttore Generale e determinazione delle relative mansioni ed attribuzioni, su proposta dell'Amministratore Delegato, nonché revoca del Direttore Generale, sentito l'Amministratore Delegato;
  • (j) decisioni in merito all'esercizio dei diritti del socio inerenti alle società e soggetti partecipati e del diritto di voto nelle relative Assemblee, limitatamente ai principali atti strategici riservati a ENAV dalla legge e dagli statuti delle partecipate;
  • (k) autorizzazione alla stipula, da parte di società e soggetti partecipati, di contratti passivi per l'approvvigionamento di servizi, forniture e lavori a fronte di esborsi per importi superiori a Euro 6 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione sovrintende alle attività di controllo interno e a quelle rimesse all'organo di indirizzo politico ai sensi della Legge 6 novembre 2012 n. 190 e successive modifiche e integrazioni.

Ai sensi dello Statuto il Consiglio di Amministrazione si riunisce di regola ogni mese e comunque ogni qualvolta che il presidente lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta dall'amministratore delegato oppure da almeno un terzo dei suoi membri, o dal collegio sindacale. La convocazione è fatta con lettera raccomandata o telegramma o telefax o posta elettronica o con qualsiasi altro mezzo idoneo a fornire la prova dell'avvenuto ricevimento contenente l'indicazione della data, ora e luogo della riunione nonché degli argomenti che debbono essere trattati, da spedirsi almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione o, in caso di urgenza, da spedirsi almeno ventiquattro ore prima, al domicilio di ciascun amministratore e di ciascun sindaco.

L'informativa pre-consiliare è normalmente tempestiva e completa di tutta la documentazione utile al fine di rendere i consiglieri ampiamente edotti delle tematiche sottoposte alla loro attenzione. Di norma con la convocazione, sempre tempestiva ai termini dello statuto, viene pertanto trasmessa tutta la documentazione di supporto, salvo rare eccezioni dovute alla necessità di integrazioni, le quali sono chiaramente segnalate in sede di convocazione.

In occasione del Consiglio di Amministrazione del 19 maggio 2016 è stato condiviso che, fermo restando l'invio della convocazione delle riunioni consiliari almeno cinque giorni prima di ciascuna seduta, come da Statuto, la relativa documentazione di supporto può essere messa a disposizione dei consiglieri fino ad almeno tre giorni prima della seduta medesima, come peraltro da prassi consolidata di numerosi organi consiliari. Nel corso dell'esercizio 2016 i termini per l'invio dell'informativa pre-consiliare sono stati sempre rispettati. Inoltre, il Presidente cura che siano effettuati puntuali ed adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari in merito agli argomenti all'ordine del giorno.

Nel corso del 2016 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 15 volte, con una durata media delle sedute di circa 2 ore e 40 minuti e con una presenza media di circa il 99% dei membri del Consiglio di Amministrazione e del 100% degli amministratori indipendenti. Per maggiori informazioni circa la partecipazione alle riunioni di ciascun membro del Consiglio di Amministrazione si rinvia alla tabella 2 allegata alla Relazione.

Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno partecipato, in funzione delle materie all'ordine del giorno, i responsabili delle funzioni aziendali competenti i quali hanno provveduto a fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti in discussione.

Con riferimento all'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha:

  • - approvato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, le linee guida del SCIGR e valutato l'adeguatezza dell'assetto del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto;
  • - individuato l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato;
  • - nominato il responsabile della funzione Internal Audit, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità;
  • - adottato la "Procedura per la gestione interna e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate", la "Procedura per l'istituzione e l'aggiornamento del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate", la "Procedura di internal dealing", la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate";
  • - istituito i comitati consiliari conformemente alle prescrizioni del Codice di Autodisciplina, nominandone i rispettivi componenti;
  • - approvato, sentito il Collegio Sindacale, il piano delle attività dell'Internal Audit a valere sull'Esercizio.

Con riferimento ai primi mesi del 2017, il Consiglio di Amministrazione ha:

  • - approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il piano delle attività di Internal Audit per il 2017 e la programmazione triennale di tali attività. In particolare, il piano, sulla base delle best practice e degli standard promossi dall'IAA (International Auditors Association) si fonda su una metodologia risk based ed ha come obiettivo quello di sottoporre a verifica e coprire tutti i major process identificati nell'arco di un triennio;
  • - definito, su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine, il proprio orientamento in merito al cumulo massimo degli incarichi di amministratore e sindaco considerato compatibile con un efficace e diligente svolgimento dell'incarico di amministratore della Società;
  • - valutato positivamente, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, l'adeguatezza e l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto;
  • - valutato positivamente, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile di ENAV nonché dei poteri e dei mezzi a disposizione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • - esaminato la relazione periodica predisposta dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate con riferimento all'attività dallo stesso svolta e all'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • - esaminato la relazione periodica predisposta dal responsabile della funzione Internal Audit contenente anche la valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • - approvato il budget della Società per il 2017;
  • - previo parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, approvato la procedura di impairment e i relativi esiti;

Con riferimento all'esercizio 2017, alla data della Relazione, il Consiglio di Amministrazione ha programmato 9 riunioni, di cui 4 svoltesi nel periodo che va dal 1 gennaio 2017 alla data della presente Relazione.

Valutazione del funzionamento del Consiglio di Amministrazione

Nei mesi di gennaio e febbraio 2017 il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha effettuato un'autovalutazione sul proprio funzionamento, avvalendosi del supporto esterno di GC Governance Consulting, società specializzata nell'assistenza su tematiche di corporate governance. La Board Evaluation relativa al Consiglio in carica e riferita all'esercizio 2016 è stata condotta attraverso la compilazione di un questionario adattato dalla società di consulenza alla tipologia di azienda e di Consiglio di Amministrazione di ENAV - anche alla luce delle indicazioni ricevute dal Comitato Remunerazioni e Nomine – alla cui compilazione sono seguite interviste individuali di approfondimento con ciascun Amministratore. Il questionario e le interviste qualitative hanno riguardato:

  • (i) principali responsabilità del Consiglio di Amministrazione;
  • (ii) funzionamento del Consiglio di Amministrazione;
  • (iii) clima e dinamiche del Consiglio di Amministrazione;
  • (iv) ruolo del Presidente;
  • (v) ruolo dell'Amministratore Delegato;
  • (vi) composizione, competenze professionali e dimensioni del Consiglio di Amministrazione;
  • (vii) consiglieri esecutivi e assetto organizzativo;
  • (viii) valutazione dei comitati endoconsiliari;
  • (ix) comitato controllo rischi e parti correlate;
  • (x) comitato remunerazioni e nomine;
  • (xi) rapporti con il management;
  • (xii) autovalutazione dei consiglieri; e
  • (xiii) proposte per il miglioramento delle attività del Consiglio di Amministrazione.

L'esito della valutazione del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati mostra un quadro complessivamente positivo. A valle del buon esito dello sfidante e impegnativo iter di quotazione di ENAV, il Consiglio ha manifestato la volontà di proseguire nell'azione di focalizzazione sul business industriale e sullo sviluppo commerciale. La maggioranza dei Consiglieri ritiene che il mix delle competenze degli amministratori è in linea con le esigenze del Gruppo, e ritiene anche che la dimensione del Consiglio è adeguata, pur non mostrando pregiudizio qualora si volesse ampliare il numero degli amministratori con uno o due innesti, privilegiando nell'ottica di un'eventuale integrazione dei profili industriali. Infine, il Consiglio ha valutato che le riunioni avvengono in un clima costruttivo in cui i consiglieri possono esprimere liberamente la propria opinione apportando il proprio contributo, nel quadro di riunioni consiliari aventi durata e frequenza adeguata ai contenuti trattati.

5.8. Organi Delegati

L'Amministratore Delegato

Ai sensi dell'art. 18 dello Statuto, l'Amministratore Delegato cura che l'assetto organizzativo e contabile sia adeguato alla natura e alle dimensioni dell'impresa.

Nella riunione del 7 luglio 2015, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di attribuire all'Amministratore Delegato, dott.ssa Roberta Neri, tutti i poteri per l'ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, compresa la legale rappresentanza e la firma sociale disgiunta in giudizio di fronte a qualunque autorità giudiziaria e amministrativa - comprensiva della facoltà di firmare atti di citazione, ricorsi, denunce, querele ed analoghi, nonché del potere di conciliare e di transigere in ogni controversia, anche di lavoro, di delegare a sua volta legali, dipendenti o terzi a porre in essere ogni attività di carattere processuale, tra cui quella di rispondere all'interrogatorio libero delle parti in giudizi instaurati dalla Società ovvero nei suoi confronti, di rinunciare alle azioni e di accettare rinunce - esclusi soltanto quelli di legge, di Statuto, ovvero diversamente conferiti in base alla menzionata deliberazione.

Nell'ambito dei poteri attribuiti all'Amministratore Delegato rientrano, a titolo esemplificativo e non tassativo, i seguenti:

  • (i) dare esecuzione alle delibere del Consiglio di Amministrazione;
  • (ii) proporre al Consiglio di Amministrazione gli indirizzi, le strategie aziendali ed i programmi della Società, nonché le direttive di indirizzo strategico nei confronti delle società o dei soggetti controllati;
  • (iii) curare la predisposizione di piani annuali e pluriennali, quali a titolo esemplificativo budget, ivi incluso quello del personale, piano industriale, piano investimenti, piano di performance, da sottoporre per l'approvazione al Consiglio di Amministrazione;
  • (iv) proporre al Consiglio di Amministrazione l'assetto organizzativo generale della Società;
  • (v) concedere fidejussioni ed effettuare tutte le operazioni finanziarie attive e passive a medio e lungo termine, ivi incluse le coperture assicurative e finanziarie dei relativi rischi, fino all'importo di Euro 6

milioni, ed a breve termine fino all'importo di Euro 60 milioni per operazione, nonché, in caso d'urgenza, oltre detti limiti, riferendo al Consiglio di Amministrazione nella prima seduta utile;

  • (vi) definire l'organizzazione aziendale nell'ambito dell'assetto organizzativo generale approvato dal Consiglio di Amministrazione; assumere il personale di ogni ordine e grado, ivi compresi i dirigenti, adottando i relativi provvedimenti di carriera; dirigere la struttura organizzativa aziendale;
  • (vii) sospendere e licenziare il personale di ogni ordine e grado, ivi compresi i dirigenti, adottando i relativi provvedimenti, anche disciplinari;
  • (viii) curare i rapporti nei confronti delle organizzazioni sindacali e di categoria;
  • (ix) approvare le operazioni di approvvigionamento di servizi, forniture e lavori a fronte di esborsi per importi fino a Euro 6 milioni (per gli approvvigionamenti pluriennali si terrà conto dell'importo annuo), nonché, in caso di urgenza, oltre detto limite riferendo al Consiglio di Amministrazione nella prima seduta utile;
  • (x) stipulare contratti e convenzioni di ogni genere e natura e di qualsiasi importo, nonché, per quanto concerne in particolare gli approvvigionamenti di servizi, forniture e lavori per importi superiori a Euro 6 milioni, nel rispetto di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione;
  • (xi) stipulare contratti di locazione di durata non eccedente i limiti di legge;
  • (xii) prestare garanzie personali;
  • (xiii) affidare consulenze e incarichi professionali di importo fino a Euro 100.000, proponendo all'approvazione del Consiglio di Amministrazione quelle di importo superiore;
  • (xiv) proporre al Consiglio di Amministrazione le decisioni in merito all'esercizio dei diritti del socio inerenti le società partecipate e del diritto di voto nelle relative Assemblee, limitatamente ai principali atti strategici riservati ad ENAV dalla legge e dagli statuti delle partecipate;
  • (xv) proporre al Consiglio di Amministrazione le decisioni in merito all'autorizzazione alla stipula di contratti passivi con cui le società partecipate si approvvigionano di servizi, forniture e lavori a fronte di esborsi per importi superiori a Euro 6 milioni, ed in merito all'autorizzazione alla nomina ed alla revoca del direttore generale di tali partecipate;
  • (xvi) adottare le decisioni in merito all'esercizio dei diritti del socio inerenti alle società partecipate, relativamente alla generalità degli atti di gestione, non rientranti tra quelli indicati ai punti (xiv) e (xv) di competenza del Consiglio di Amministrazione, riservati ad ENAV dalla legge e dagli statuti delle partecipate e, in particolare, la stipula di contratti passivi con cui queste ultime si approvvigionano di servizi, forniture e lavori a fronte di esborsi per importi superiori ai limiti di poteri attribuiti agli organi amministrativi delle partecipate ed inferiori o pari a Euro 6 milioni;
  • (xvii) intrattenere i rapporti con la pubblica amministrazione, con enti ed organismi pubblici e privati, nazionali ed internazionali, nonché con qualsiasi istituzione, associazione o consorzio;
  • (xviii) curare le attività di carattere legale della Società;
  • (xix) curare le attività di relazioni esterne e di comunicazione della Società ed i rapporti con i mezzi di informazione, nazionali ed esteri;
  • (xx) comunicare ad autorità, enti e uffici la nomina o la sostituzione dei direttori responsabili per le pubblicazioni della Società (tra le quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, Cleared ed AIP Italia);
  • (xxi) proporre al Consiglio di Amministrazione la nomina e la determinazione delle mansioni e delle attribuzioni del Direttore Generale e, nel caso, proporne la revoca.

Ai sensi dell'art. 18.6 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono informati, anche a cura dell'Amministratore Delegato, sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle società controllate. L'informativa viene effettuata tempestivamente e comunque con periodicità almeno trimestrale, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione ovvero mediante nota scritta.

Avuto riguardo all'art. 1.C.1, lett. d) del Codice di Autodisciplina, in ossequio a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione il 26 settembre 2016, su proposta del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, l'Amministratore Delegato informa il Consiglio, con cadenza almeno trimestrale, circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe conferite.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, qualora non vi abbia provveduto l'Assemblea, elegge fra i suoi membri un Presidente. Il Presidente convoca il Consiglio di Amministrazione, ne fissa l'ordine del giorno, ne coordina i lavori e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno vengano fornite a tutti gli amministratori ed ai sindaci.

Il Presidente ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

Oltre ai poteri previsti dalla legge e dallo Statuto per quanto concerne il funzionamento degli organi sociali e la legale rappresentanza della Società, il Consiglio di Amministrazione in data 20 luglio 2015, ha deliberato di attribuire al Presidente le seguenti deleghe:

  • (i) coordinare le attività di auditing, sovraintendendo all'operato delle rispettive strutture dedicate;
  • (ii) curare, in raccordo con l'Amministratore Delegato, le relazioni istituzionali nazionali ed internazionali.

Tenuto conto che il Presidente del Consiglio non ha ricevuto deleghe gestionali e che egli non riveste alcuno specifico ruolo nell'elaborazione delle strategie aziendali (Criterio Applicativo 2.C.1 del Codice di Autodisciplina), il Presidente si qualifica come amministratore non esecutivo.

5.9. Amministratori non esecutivi

Il Consiglio si compone per la maggior parte di componenti non esecutivi. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze professionali ed esperienziali alle discussioni consiliari, prestando particolare attenzione a che le decisioni del Consiglio siano adeguatamente ponderate e motivate, in particolare nelle aree in cui possano manifestarsi conflitti di interesse.

Il numero di amministratori non esecutivi, la loro competenza e disponibilità di tempo sono tali da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nelle decisioni consiliari.

5.10. Amministratori indipendenti

Alla data della Relazione il Consiglio di Amministrazione è composto da 2 amministratori indipendenti.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione, nelle riunioni del 29 marzo 2016 e 8 giugno 2016, ha valutato la sussistenza dei requisiti di cui all'art. 148, comma 3, TUF e del principio 3 del Codice di Autodisciplina in capo ai consiglieri Nicola Maione e Stefano Siragusa.

Contestualmente alle verifiche compiute dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha dichiarato di aver verificato – sulla base della documentazione disponibile – la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

Gli amministratori indipendenti si sono riuniti in assenza degli altri amministratori e hanno avuto modo di procedere ad uno scambio di valutazioni circa le modalità di funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

5.11. Lead Independent Director

ENAV non ha provveduto a nominare un amministratore in qualità di lead independent director, tenuto conto del fatto che, alla data della Relazione, non ricorrono le condizioni di cui al criterio applicativo 2.C.3 del Codice di Autodisciplina; infatti, il Presidente del Consiglio di Amministrazione non è il principale responsabile della gestione della Società, né il soggetto che controlla ENAV.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

6.1. Comitato Remunerazioni e Nomine

In data 7 luglio 2015, antecedentemente alla Data di Quotazione, era stato istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione il Comitato Remunerazioni composto da tre amministratori non esecutivi (Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione ed Alessandro Tonetti) con il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione per la determinazione della retribuzione da riconoscersi agli amministratori con deleghe della Società ai sensi dell'art. 2389 cod. civ. e alla stregua della applicabile normativa, oltre che con possibili funzioni consultive, su richiesta dell'Amministratore Delegato, quanto alla politica generale di remunerazione e di incentivazione del top management aziendale.

Alla stregua delle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, nella seduta dell'8 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione ha istituito, con efficacia dalla Data di Quotazione, il Comitato Remunerazioni e Nomine.

Il Comitato Remunerazioni e Nomine di ENAV è composto da 3 membri, in maggioranza indipendenti: Stefano Siragusa (Presidente), Nicola Maione e Alessandro Tonetti.

La composizione del Comitato Remunerazioni e Nomine garantisce la presenza del numero necessario di componenti in possesso dei requisiti di professionalità richiesti dal Codice di Autodisciplina.

In data 21 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione ha adottato, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alla negoziazione delle azioni della Società sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., il regolamento del Comitato Remunerazioni e Nomine (il "Regolamento"), che ne disciplina la composizione, i compiti ed il funzionamento.

AI sensi dell'art. 2 del Regolamento al Comitato Remunerazioni e Nomine, in linea con quanto previsto dal principio 5 del Codice di Autodisciplina, sono attribuiti i seguenti compiti, di natura propositiva e consultiva:

  • (a) formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso ed esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna nonché sugli argomenti di cui ai criteri applicativi 1.C.3 (orientamenti del Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco) e 1.C.4 (deroghe al divieto di concorrenza ex art. 2390 cod. civ.) del Codice di Autodisciplina;
  • (b) proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire amministratori indipendenti.

Inoltre, ai sensi dell'art. 3 del Regolamento, in conformità a quanto previsto dal principio 6 del Codice di Autodisciplina, al Comitato Remunerazioni e Nomine sono attribuiti i seguenti compiti, di natura propositiva e consultiva:

  • (a) valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni fornite dagli amministratori delegati;
  • (b) presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione;
  • (c) monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal consiglio stesso verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento di obiettivi di performance.

Per lo svolgimento delle predette funzioni, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine, sentito il Collegio Sindacale, ha previsto un budget annuale pari a Euro 50.000.

Nessun Amministratore prende parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione, salvo che si tratti di proposte che riguardano la generalità dei componenti i Comitati costituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione.

Ai sensi del Regolamento, il Presidente del Comitato riferisce al primo Consiglio di Amministrazione utile in merito alle riunioni svolte dal Comitato.

Nel corso del 2016 il Comitato Remunerazioni e Nomine si è riunito 8 volte, con una durata media delle riunioni di circa 1 ora e 15 minuti e con una presenza media del 100% dei propri membri. Per maggiori informazioni circa la partecipazione alle riunioni dei membri del Comitato Remunerazioni e Nomine si rinvia alla tabella 2 allegata alla Relazione. Alle riunioni del comitato ha normalmente partecipato il Presidente del Collegio Sindacale, solo in un caso sostituito da altro Sindaco. Nel corso delle sue attività il Comitato ha ritenuto opportuno invitare alle riunioni alcuni dirigenti, con particolare riguardo al Responsabile della funzione Risorse Umane, a volte anche con il supporto di consulenti esterni, per l'approfondimento di alcune tematiche.

In particolare, il Comitato Remunerazioni e Nomine, nel corso dell'Esercizio e nei primi mesi del 2017 ha:

  • formulato al Consiglio proposte sugli assetti di retribuzione degli amministratori esecutivi della Società, nonché proposte per la definizione di un sistema di incentivazione variabile di breve termine collegato a obiettivi di performance: in particolare la proposta di definizione del compenso, ai sensi dell'art. 2389 c.3 c.c., nonché la proposta per la definizione degli obiettivi di breve termine (c.d. target Bonus) in termini di parametri e sotto-soglia, curve di incentivazione, ovvero per l'assegnazione del transaction bonus relativo all'operazione di IPO;
  • formulato al Consiglio proposte di linee guida per la definizione di un sistema di incentivazione a medio-lungo termine per gli Amministratori esecutivi e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, laddove individuati, della Società, con particolare riferimento alla tipologia di piano, agli indicatori di misurazione della performance ed alla percentuale di valore;
  • verificato il raggiungimento degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato per l'Esercizio;
  • proposto al Consiglio l'approvazione della Relazione sulla Remunerazione (contenente tra l'altro la descrizione della Politica di Remunerazione per l'esercizio 2017 e delle modalità di esercizio delle funzioni del Comitato) da presentare all'Assemblea;
  • assistito il Consiglio, anche a valle del processo di autovalutazione, nella valutazione che la dimensione e la composizione del Consiglio e dei Comitati fossero idonee al fine dello svolgimento delle funzioni agli stessi attribuite;
  • formulato al Consiglio proposte relativamente alle modalità ed ai termini di effettuazione della valutazione annuale del Consiglio di Amministrazione;
  • proposto la policy in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco considerato compatibile con un efficace e diligente svolgimento dell'incarico di amministratore della Società.

Nell'esercizio delle proprie funzioni, il Comitato Remunerazioni e Nomine ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per un adeguato adempimento dei propri compiti.

Con riferimento all'esercizio 2017, alla data della Relazione, il Comitato Remunerazioni e Nomine ha programmato 14 riunioni, di cui 5 svoltesi nel periodo che va dal 1 gennaio 2017 alla data della presente Relazione.

Le riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine sono state tutte regolarmente verbalizzate.

6.2. Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate di ENAV è composto da 3 membri, in maggioranza indipendenti: Nicola Maione (Presidente), Stefano Siragusa e Mario Vinzia.

La composizione del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate garantisce la presenza del numero necessario di componenti in possesso dei requisiti di professionalità richiesti dal Codice di Autodisciplina.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

In data 21 giugno 2016 il Consiglio di Amministrazione ha adottato, con efficacia a decorrere dalla Data di Quotazione, il regolamento del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (il "Regolamento"), che ne disciplina la composizione, i compiti ed il funzionamento.

Ai sensi dell'art. 2 del Regolamento, al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate sono affidati i seguenti compiti:

  • (a) valutare, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti la Società di revisione e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione delle relazioni finanziarie periodiche;
  • (b) esprimere pareri su specifici aspetti inerenti l'identificazione dei principali rischi aziendali;
  • (c) esaminare le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema controllo interno e gestione dei rischi e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla Funzione Internal Audit;
  • (d) monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione Internal Audit;
  • (e) riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema controllo interno e gestione dei rischi;
  • (f) supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza;
  • (g) svolgere gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

In aggiunta, in linea con quanto previsto dal criterio applicativo 7.C.1 del Codice di Autodisciplina ed ai sensi del predetto art. 2 del Regolamento, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate esprime il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione:

  • (a) sulle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi approvate dal Consiglio di Amministrazione e periodicamente aggiornate, in modo che i principali rischi concernenti ENAV e le società da essa controllate – ivi inclusi i vari rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo - risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati;
  • (b) sul grado di compatibilità dei rischi di cui alla precedente lettera (a) con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • (c) sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché circa l'efficacia del sistema stesso;
  • (d) sul piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione Internal Audit;
  • (e) sulla descrizione, contenuta nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, ivi compresa la valutazione sull'adeguatezza del sistema stesso;
  • (f) sui risultati esposti dalla società di revisione nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • (g) sulla proposta relativa alla nomina, alla revoca e alla remunerazione del Responsabile della Funzione Internal Audit, nonché circa l'adeguatezza delle risorse assegnate a quest'ultimo per l'espletamento delle proprie funzioni.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi dell'art. 2.5 del Regolamento il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate svolge le funzioni attribuite dal Regolamento Parti Correlate e dalla Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate della Società, in merito alla quale il Comitato può altresì proporre modifiche ed integrazioni.

Per lo svolgimento delle predette funzioni, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, ha previsto un budget annuale pari a Euro 50.000.

Ai sensi del Regolamento, il Presidente del Comitato riferisce al primo Consiglio di Amministrazione utile in merito alle riunioni svolte dal Comitato.

Nel corso del 2016 il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate si è riunito 7 volte, con una durata media delle riunioni di circa 2 ore e 33 minuti e con una presenza media del 100% dei propri membri. Per maggiori informazioni circa la partecipazione alle riunioni dei membri del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate si rinvia alla tabella 2 allegata alla Relazione. A tutte le riunioni del Comitato ha preso parte anche il Presidente del Collegio Sindacale. Alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, per quanto concerne le attività inerenti il controllo dei rischi, partecipa di regola l'Amministratore Incaricato del Sistema di controllo e di gestione dei rischi. Inoltre, il Comitato ha ritenuto di richiedere la partecipazione alle riunioni dei dirigenti di diverse strutture aziendali, per la trattazione di tematiche specifiche, tra cui quelle inerenti alle competenze in materia di parti correlate. Infine, alle riunioni del Comitato ha sempre preso parte anche il Responsabile della funzione Internal Audit.

In particolare, nel corso dell'Esercizio e nei primi mesi del 2017, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha:

  • valutato, previa audizione del Responsabile della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, del Dirigente Preposto e della Società di Revisione, il corretto utilizzo dei principi contabili societari e della loro omogeneità ai fini della redazione delle relazioni finanziarie periodiche;
  • espresso pareri su specifici aspetti inerenti l'identificazione dei principiali rischi aziendali, in occasione degli incontri, rispettivamente, con (i) il Responsabile della funzione Risk Management, (ii) il Responsabile della funzione Sviluppo Commerciale, (iii) il Direttore Generale, (iv) il Responsabile della funzione Strategie Internazionali e (v) la Responsabile della funzione Affari Legali e Societari;
  • esaminato il piano delle attività di Internal Audit per il 2017 e la programmazione triennale di tali attività; esprimendo il proprio parere positivo sugli stessi;
  • espresso parere positivo al Consiglio di Amministrazione sulla procedura di impairment e sui relativi esiti;
  • valutato positivamente l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile di ENAV con particolare riferimento al Sistema di Controllo Interno e di Gestione Dei Rischi nonché l'adeguatezza dei poteri e dei mezzi a disposizione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • valutato positivamente l'adeguatezza e l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei rischi, rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto;
  • preso positivamente atto della descrizione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, contenuta nella presente Relazione;
  • esaminato le relazioni periodiche, aventi ad oggetto la valutazione del Sistema di CIGR e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit, in occasione degli incontri con (i) il Responsabile della funzione Risk Management, (ii) il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e con la Società di Revisione, (iii) il Responsabile della funzione Internal Audit, che partecipa alle sedute del Comitato e riferisce almeno trimestralmente in ordine agli audit di cui al Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione, (iv) l'Organismo di Vigilanza, (v) il Responsabile della funzione Safety e il Responsabile della funzione Security ed (vi) ha inoltre provveduto all'esame della Relazione annuale del Responsabile della funzione Internal Audit a supporto della valutazione sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • monitorato l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione Internal Audit;
  • predisposto la propria relazione periodica con riferimento all'attività dallo stesso svolta e all'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi;
  • analizzato i presidi di controllo interni; ed
  • espresso i pareri prescritti in materia di operazioni con parti correlate.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha avuto la possibilità di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini del budget stabilito dal Consiglio di Amministrazione.

Con riferimento all'esercizio 2017, alla data della Relazione, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha programmato 15 riunioni, di cui 6 nel periodo che va dal 1 gennaio 2017 alla data della presente Relazione.

Le riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate sono state tutte regolarmente verbalizzate.

7. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In data 21 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" (la "Procedura OPC") ai sensi dell'art. 2391-bis c.c. e del Regolamento Parti Correlate.

La Procedura OPC disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate realizzate da ENAV, direttamente o per il tramite di società controllate, nonché determina i criteri e le modalità per l'identificazione e la mappatura delle parti correlate della Società, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni stesse.

In particolare, la Procedura OPC distingue tra:

  • operazioni di importo esiguo: le operazioni con parti correlate che abbiano un controvalore non superiore a Euro 200.000 se concluse con persone fisiche e a Euro 600.000 se concluse con persone giuridiche, purché non presentino elementi di rischio per gli investitori connessi alle caratteristiche dell'operazione stessa e sempre che tali operazioni non possano avere un impatto significativo sulla situazione patrimoniale della Società, avuto riguardo alle sue dimensioni. Tale soglia si intende superata anche a seguito del cumulo di più operazioni omogenee con la medesima parte correlata, con riferimento alle operazioni che determinano tale superamento nell'anno solare (le "Operazioni di Importo Esiguo");
  • operazioni di maggiore rilevanza: le operazioni con parti correlate in cui almeno uno degli indici di rilevanza di cui alla Procedura OPC, applicabili a seconda della specifica operazione, risulti superiore alla soglia del 5% e le operazioni con parti correlate che, anche se inferiori alle soglie sopra individuate, hanno contenuto strategico rilevante o incidono sull'autonomia gestionale della Società o sue controllate (le "Operazioni di Maggiore Rilevanza");
  • operazioni di minore rilevanza: le operazioni con parti correlate diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e dalle operazioni di importo esiguo (le "Operazioni di Minore Rilevanza");
  • operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard: le operazioni che rientrano nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria della Società concluse a condizioni analoghe a quelle usualmente praticate nei confronti di parti non correlate per operazioni di corrispondente natura, entità e rischio, ovvero basate su tariffe regolamentate o su prezzi imposti ovvero quelle praticate a soggetti con cui ENAV (o le società da essa direttamente e/o indirettamente controllate) è obbligata per legge a contrarre a un Determinato corrispettivo.

La Procedura OPC è disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it.

7.1. Procedura per le Operazioni di Maggiore Rilevanza

Operazioni di Maggiore Rilevanza di competenza del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione approva le Operazioni di Maggiore Rilevanza previo motivato parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Tale parere esprime, in modo chiaro ed esaustivo, le valutazioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate sull'interesse della Società al compimento dell'Operazione di Maggiore Rilevanza nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

L'Amministratore Delegato di ENAV, per il tramite della funzione Affari Legali e Societari, provvede a fornire tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate informazioni complete e adeguate in merito a ciascuna Operazione di Maggiore Rilevanza, avendo cura di fornire gli opportuni successivi aggiornamenti.

A tal riguardo, nella fase delle trattative, la struttura aziendale coinvolta nell'Operazione di Maggiore Rilevanza e/o i soggetti delegati alla conduzione delle trattative forniscono alla funzione Affari Legali e Societari una sintetica descrizione dell'Operazione di Maggior Rilevanza e dell'interesse della Società al compimento della stessa, l'individuazione della Parte Correlata coinvolta e la natura della correlazione. Detta comunicazione è integrata in fase di istruttoria.

Nel caso in cui la maggiore rilevanza dell'Operazione di Maggiore Rilevanza derivi dal cumulo di più operazioni compiute nel corso dell'esercizio con una stessa parte correlata, o con soggetti correlati sia a quest'ultima sia alla Società, le informazioni devono essere fornite con riferimento a tutte le predette operazioni.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, ovvero uno o più componenti dallo stesso delegati, hanno facoltà di (i) richiedere informazioni e formulare osservazioni alla struttura aziendale coinvolta e/o ai soggetti delegati alla conduzione dell'istruttoria e (ii) farsi assistere da uno o più esperti indipendenti. In ogni caso, le informazioni richieste vengono fornite al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate rilascia il proprio parere, di norma, almeno 7 (sette) giorni prima della riunione del Consiglio di Amministrazione della Società convocata per l'approvazione dell'Operazione di Maggiore Rilevanza ed entro lo stesso termine provvede a trasmetterlo alla funzione Affari Legali e Societari.

Di norma almeno 5 giorni prima della riunione del Consiglio di Amministrazione della Società convocato per l'approvazione dell'Operazione di Maggiore Rilevanza, la funzione Affari Legali e Societari provvede a trasmettere ai componenti del Consiglio di Amministrazione stesso e al Collegio Sindacale adeguata documentazione informativa sulle medesime Operazioni di Maggiore Rilevanza, comprensiva del parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Il parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate è considerato:

  • a) favorevole, quando esprime l'integrale condivisione dell'Operazione di Maggiore Rilevanza;
  • b) favorevole ma condizionato, quando l'integrale condivisione dell'Operazione di Maggiore Rilevanza risulta subordinata all'accoglimento di determinati rilievi espressamente formulati all'interno del medesimo parere. In questo caso il Consiglio di Amministrazione può
  • (i) approvare l'Operazione di Maggiore Rilevanza, senza la necessità del rilascio di un nuovo parere da parte del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, solo a condizione che i suddetti rilievi siano recepiti in sede di conclusione o esecuzione dell'Operazione di Maggiore Rilevanza; ovvero
  • (ii) approvare l'Operazione di Maggiore Rilevanza, nonostante l'avviso contrario del, ovvero senza tenere conto dei rilievi formulati dal, Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate a condizione che il compimento dell'Operazione di Maggiore Rilevanza sia autorizzato dall'Assemblea; o infine
  • (iii) non approvare l'Operazione di Maggiore Rilevanza.
  • c) negativo, quando contiene rilievi anche solo su un singolo aspetto dell'Operazione di Maggiore Rilevanza, salvo che il medesimo parere rechi una espressa, diversa indicazione al compimento dell'Operazione di Maggiore Rilevanza. In quest'ultimo caso il parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate deve esporre le ragioni per le quali si ritiene che i predetti rilievi non inficino il complessivo giudizio sull'interesse della Società al compimento dell'Operazione di Maggiore Rilevanza, nonché sulla convenienza e correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In caso di parere negativo del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, il Consiglio di Amministrazione, come previsto dall'art. 10 dello Statuto, può sottoporre l'Operazione di Maggiore Rilevanza all'autorizzazione dell'Assemblea ordinaria. In tal caso l'Operazione di Maggiore Rilevanza, fermo il rispetto dei quorum costitutivo e deliberativo richiesti per l'adozione delle delibere assembleari e salve le previsioni statutarie eventualmente richieste dalla legge, non potrà essere realizzata qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario sulla stessa, sempre che questi ultimi rappresentino in assemblea almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto. A tal fine, prima dell'inizio dei lavori assembleari, gli aventi diritto di voto sono tenuti a comunicare (i) di non essere controparte della specifica Operazione di Maggiore Rilevanza posta all'ordine del giorno e (ii) l'eventuale esistenza di un rapporto di correlazione rispetto alla controparte e alla Società.

I verbali delle deliberazioni con cui il Consiglio di Amministrazione approva l'Operazione di Maggiore Rilevanza recano adeguata motivazione in merito all'interesse di ENAV al compimento dell'operazione nonché alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni. Negli stessi devono essere indicati i nominativi di coloro che hanno votato a favore o contro l'Operazione di Maggiore Rilevanza, ovvero si sono astenuti, specificando le motivazioni degli eventuali dissensi o astensioni.

Operazioni di Maggiore Rilevanza di competenza dell'Assemblea

Alle Operazioni di Maggiore Rilevanza che sono attribuite alla competenza dell'Assemblea dalla legge o dallo Statuto trova applicazione, in quanto compatibile, la procedura precedentemente descritta per la fase delle trattative, la fase istruttoria e la fase di approvazione della proposta di deliberazione da sottoporre all'Assemblea.

La proposta di deliberazione da sottoporre all'Assemblea può essere approvata dal Consiglio di Amministrazione anche in presenza di un parere negativo del Comitato Controllo e rischi e Parti Correlate. In tal caso l'Operazione di Maggiore Rilevanza, fermo il rispetto dei quorum costitutivo e deliberativo richiesti per l'adozione delle delibere assembleari di natura ordinaria e straordinaria e salve le previsioni statutarie eventualmente richieste dalla legge, non potrà essere realizzata qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario sulla stessa, sempre che questi ultimi rappresentino in assemblea almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto. A tal fine, prima dell'inizio dei lavori assembleari, gli aventi diritto di voto sono tenuti a comunicare (i) di non essere controparte della specifica Operazione di Maggiore Rilevanza posta all'ordine del giorno e (ii) l'eventuale esistenza di un rapporto di correlazione rispetto alla controparte e alla Società.

7.2. Procedura per le Operazioni di Minore Rilevanza

Operazioni di Minore Rilevanza di competenza del Consiglio di Amministrazione o di organi delegati

Il Consiglio di Amministrazione, ovvero l'organo delegato competente, approvano le Operazioni di Minore Rilevanza previo motivato parere non vincolante del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate sull'interesse della Società al compimento dell'Operazione di Minore Rilevanza nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Qualora la correlazione sussista con l'organo delegato competente, ovvero con una parte correlata per suo tramite, questo si astiene dal compimento dell'Operazione di Minore Rilevanza investendo della stessa l'organo delegante.

L'Amministratore Delegato di ENAV ovvero la funzione proponente, per il tramite della funzione Affari Legali e Societari, provvede a fornire al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate con congruo anticipo e, comunque, di norma, almeno 5 giorni prima della data prevista per il rilascio del parere da parte del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, informazioni complete e adeguate in merito a ciascuna Operazione di Minore Rilevanza, avendo cura di fornire gli opportuni successivi aggiornamenti.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha la facoltà, qualora lo ritenga necessario, di farsi assistere da uno o più esperti indipendenti.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate rilascia il proprio parere, di norma, almeno 7 giorni prima della riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per l'approvazione dell'Operazione di Minore Rilevanza ovvero, ove la competenza ad approvare l'Operazione di Minore Rilevanza sia di un organo delegato, entro 15 giorni dalla data di richiesta del parere al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Entro i medesimi termini, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate provvede a trasmettere il parere alla funzione Affari Legali e Societari.

Di norma almeno 5 giorni prima della riunione del Consiglio di Amministrazione della Società convocato per l'approvazione dell'Operazione di Minore Rilevanza – ovvero, ove la competenza ad approvare l'Operazione sia di un organo delegato, entro 5 giorni dalla data di ricezione del parere al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate – la funzione Affari Legali e Societari provvede a trasmettere ai componenti del Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale – ovvero, rispettivamente, a fornire all'organo delegato competente – adeguata documentazione informativa sulle medesime Operazioni di Minore Rilevanza, comprensiva del parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Il parere è considerato favorevole anche in presenza di una o più condizioni, purché tali condizioni vengano effettivamente rispettate nella deliberazione ed effettuazione dell'Operazione di Minore Rilevanza. Nel caso in cui venga meno il rispetto delle suddette condizioni, il parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate è da intendersi come negativo.

Il verbale di approvazione dell'Operazione di Minore Rilevanza da parte del Consiglio di Amministrazione – ovvero la determinazione assunta dall'organo delegato competente – reca adeguata motivazione in merito all'interesse della Società al compimento dell'Operazione di Minore Rilevanza, alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni, nonché le risultanze del parere espresso dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Operazioni di Minore Rilevanza di competenza dell'Assemblea

Alle Operazioni di Minore Rilevanza che sono attribuite alla competenza dell'Assemblea dalla legge o dallo Statuto trova applicazione, in quanto compatibile, la procedura precedentemente descritta per la fase istruttoria e la fase di approvazione della proposta di deliberazione da sottoporre all'Assemblea.

7.3. Casi di esclusione

La Procedura OPC non si applica alle:

  • a) Operazioni di Importo Esiguo;
  • b) deliberazioni assembleari relative ai compensi spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione di cui all'art. 2389, comma 1, c.c.;
  • c) deliberazioni in materia di remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea, ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c.;
  • d) deliberazioni assembleari relative ai compensi spettanti ai membri del Collegio Sindacale, di cui all'art. 2402 c.c.

Sono inoltre escluse dall'applicazione della Procedura OPC, fermo restando quanto previsto in materia di obblighi informativi:

  • a) i piani di compensi basati su strumenti finanziari approvati dall'assemblea degli azionisti della Società ai sensi dell'art. 114-bis del TUF e le relative operazioni esecutive;
  • b) le deliberazioni in materia di remunerazione degli amministratori e consiglieri investiti di particolari cariche nonché degli altri dirigenti con responsabilità strategiche a condizione che:
  • (i) la Società abbia adottato una politica di remunerazione;
  • (ii) nella definizione della politica di remunerazione sia stato coinvolto un comitato costituito esclusivamente da amministratori o consiglieri non esecutivi in maggioranza indipendenti;
  • (iii) sia stata sottoposta all'approvazione o al voto consultivo dell'Assemblea una relazione che illustri la politica di remunerazione;
  • (iv) la remunerazione assegnata sia coerente con tale politica;
  • c) le operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, fermi gli obblighi informativi previsti dall'art. 114, comma 1, TUF, ENAV è comunque tenuta a:
  • (i) comunicare alla CONSOB, entro 7 giorni dall'approvazione dell'operazione da parte dell'organo competente (ovvero, qualora l'organo competente deliberi di presentare una proposta contrattuale, entro 7 giorni dal momento in cui il contratto, anche preliminare, sia concluso in base alla disciplina applicabile), la controparte, l'oggetto e il corrispettivo delle operazioni che hanno beneficiato dell'esclusione dagli obblighi di pubblicazione del documento informativo di cui all'art. 5 del Regolamento Parti Correlate, in quanto superano individualmente taluna delle soglie indicate nell'Allegato 1 alla Procedura OPC;
  • (ii) indicare nella relazione intermedia sulla gestione e nella relazione sulla gestione annuale, nell'ambito delle informazioni previste dall'art. 5, comma 8, del Regolamento Parti Correlate quali tra le operazioni soggette agli obblighi informativi indicati in tale ultima disposizione siano state concluse avvalendosi dell'esclusione di cui alla lettera c);
  • d) le operazioni con o tra società controllate, anche congiuntamente, da ENAV nonché le operazioni con società collegate a ENAV, a condizione che nelle Società Controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi significativi di altre parti correlate della Società.

8. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Le Linee Guida del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), descrivono il sistema di controllo interno adottato dall'Emittente con riferimento a tutte le attività della Società.

In particolare, il SCIGR di ENAV è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi e l'implementazione di controlli per il raggiungimento degli obiettivi aziendali di:

  • salvaguardia del patrimonio sociale;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità dell'informativa finanziaria; rispetto delle leggi, dei regolamenti, dello Statuto e delle normative aziendali.

Il SCIGR si articola su tre distinti livelli di controllo interno:

  • (i) controlli di "primo livello" o "controlli di linea" (risk ownership), costituiti dall'insieme delle attività di controllo che le singole strutture aziendali e del Gruppo compiono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Tali attività di controllo sono demandate alla responsabilità primaria del management e sono considerate parte integrante di ogni processo aziendale. Le strutture aziendali sono, quindi, le prime responsabili del processo di controllo interno e di gestione dei rischi. Le strutture identificano, misurano, valutano, gestiscono, monitorano e riportano, giornalmente, i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con le procedure interne;
  • (ii) controlli di "secondo livello", affidati a strutture allo scopo preposte, autonome e distinte dalle strutture aziendali di primo livello, con compiti specifici e responsabilità di controllo su diverse aree/tipologie di rischio. Esse monitorano i rischi aziendali, propongono linee guida sui relativi sistemi di controllo e verificano l'adeguatezza degli stessi al fine di assicurare efficienza ed efficacia nelle operazioni di controllo e di gestione dei rischi;
  • (iii) controlli di "terzo livello", svolti dalla Funzione Internal Audit, che fornisce assurance indipendente ed obiettiva sull'adeguatezza ed operatività effettiva dei controlli di primo e secondo livello e, più in generale, sul SCIGR. La Funzione Internal Audit ha, quindi, il compito di verificare la struttura e la funzionalità del SCIGR nel suo complesso, anche mediante un'azione di monitoraggio dei controlli di linea nonché delle attività di controllo di secondo livello sia di ENAV sia del Gruppo.

ENAV ha identificato i seguenti organi/principali soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi:

  • Consiglio di Amministrazione della Capogruppo o Organo di Governo delle società controllate;
  • Collegio Sindacale della Capogruppo e delle società controllate (ove presente);
  • Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate;
  • Organismo di Vigilanza della Capogruppo e delle società controllate (ove presente);
  • Magistrato della Corte dei Conti;
  • Internal Audit;
  • Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari;
  • Risk Management;

Per quanto attiene alle modalità di coordinamento, sono state intraprese le seguenti principali iniziative:

  • alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate è invitato il Collegio Sindacale nella sua totalità, il Responsabile della Funzione Internal Audit nonché l'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • alle riunioni del Collegio Sindacale è invitato il Magistrato della Corte dei Conti;
  • sono previsti almeno due incontri annuali tra Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza;
  • sono previsti almeno due incontri all'anno tra il Collegio Sindacale di ENAV ed il Collegio Sindacale della società controllata Techno Sky;
  • sono previsti incontri periodici del Collegio Sindacale di ENAV con il Responsabile dell'Internal Audit, il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari, il Responsabile Risk Management;

è prevista la presenza di un componente interno degli Organismi di Vigilanza nella persona del Responsabile dell'Internal Audit.

Per quanto attiene i coordinamenti tra le funzioni di controllo di II e III livello, sono state intraprese le seguenti iniziative:

  • inclusione del Responsabile Risk Management e del Dirigente Preposto tra i destinatari dei report di audit trasmessi dal Responsabile Internal Audit ai soggetti auditati;
  • conduzione di incontri periodici tra Responsabile Risk Management, Dirigente preposto e Responsabile Internal Audit finalizzati a mettere a fattore comune le informazioni presenti sui progetti di rafforzamento del SCIGR;
  • conduzione di incontri periodici tra Responsabile Risk Management, Responsabile funzione Safety, Responsabile funzione Security, finalizzati a garantire la necessaria integrazione e coerenza del sistema di Enterprise Risk Management di gestione dei rischi aziendali.

8.1. L'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Amministratore Delegato, dr.ssa Roberta Neri, quale Amministratore Incaricato del SCIGR.

L'Amministratore Incaricato:

  • (i) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche dell'attività della Società e del gruppo ad essa facente capo, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • (ii) dà esecuzione alle linee guida del SCIGR, curandone la progettazione, realizzazione e gestione e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • (iii) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • (iv) formula al Consiglio di Amministrazione, d'intesa con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, le proposte in merito alla nomina, alla revoca e alla remunerazione del Responsabile della Funzione Internal Audit, assicurando che quest'ultimo sia dotato delle risorse adeguate per l'espletamento delle proprie responsabilità;
  • (v) esamina, d'intesa con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, il piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione Internal Audit, trasmettendo le proprie valutazioni in proposito al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare il piano medesimo;
  • (vi) può chiedere alla Funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e al Presidente del Collegio Sindacale; e
  • (vii) riferisce tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto notizia, affinché il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (o il Consiglio di Amministrazione) possa prendere le opportune iniziative.

Nel corso dell'Esercizio e nei primi mesi del 2017, l'Amministratore Incaricato del SCIGR ha svolto le seguenti attività:

  • ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio;
  • ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, la realizzazione e la gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia, anche alla luce delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

8.2. Il Responsabile della Funzione Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione ha attribuito all'Ing. Devan de Paolis la responsabilità della funzione Internal Audit.

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato; in particolare:

  • (i) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del SCIGR, attraverso il piano di audit e lo svolgimento di specifiche verifiche non pianificate;
  • (ii) predispone con cadenza almeno annuale il piano di audit, basato su un processo strutturato di analisi e individuazione delle priorità dei principali rischi, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione;
  • (iii) effettua specifiche attività di verifica, ove lo ritenga opportuno ovvero su richiesta del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, dell'Amministratore Incaricato del SCIGR o del Collegio Sindacale.

La Funzione Internal Audit ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico e predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del SCIGR, con riferimento alle attività di audit di cui al piano di audit e alle eventuali ulteriori verifiche richieste.

Per l'assolvimento dei propri compiti il Responsabile della Funzione Audit dispone di risorse finanziarie rientranti nel budget della funzione, necessarie per lo svolgimento delle attività in autonomia o tramite il supporto di soggetti esterni.

La Funzione Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione con cui comunica direttamente per il tramite del Presidente del Consiglio di Amministrazione.

La Funzione Internal Audit predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmette le proprie relazioni periodiche e quelle su eventi di particolare rilevanza ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione, all'Amministratore Incaricato del SCIGR ed al Dirigente Preposto per quanto attiene gli ambiti di sua competenza. Inoltre, verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Alla data della Relazione sono stati previsti meccanismi d'incentivazione per il Responsabile della Funzione Internal Audit. I meccanismi d'incentivazione del Responsabile della Funzione Internal Audit sono coerenti con i compiti assegnati. In particolare, le politiche di incentivazione e remunerazione del Responsabile della funzione Audit e di tutta la dirigenza della Società – articolate in componenti fisse e variabili – si fondano su un lavoro di classificazione e pesatura dei ruoli organizzativi (certificato periodicamente da una società esterna) che consente il confronto con il mercato esterno (retribuzione fissa, variabile e benefit); i sistemi sono inoltre strettamente correlati con il processo annuale di valutazione della performance definita attraverso un sistema d'incentivazione manageriale di breve termine (c.d. MBO).

Il Responsabile della Funzione Internal Audit è componente interno dell'Organismo di Vigilanza.

Avuto riguardo all'entrata in vigore della L. 190/2012 e del D. Lgs. 33/2013 ENAV ha pro tempore adottato i presidi anticorruzione ivi indicati per le società partecipate da amministrazioni pubbliche, nominando un responsabile della prevenzione della corruzione in persona del Responsabile della funzione Audit, oltre ad adottare un piano triennale anticorruzione. Avuto riguardo alle elaborazioni medio tempore intervenute quanto agli ambiti applicativi di tale normativa, di cui tra l'altro alla Determinazione ANAC n. 8 del 17 giugno 2015, nonché alle modifiche normative intervenute con riferimento al perimetro di applicazione della predetta normativa, di cui da ultimo anche alla Delibera ANAC n. 1310 del 28.12.2016, e tenuto conto dell'avvenuta emissione da parte della Società di prestito obbligazionario quotato su mercato regolamentato e dell'avvio delle negoziazioni delle azioni di ENAV S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., trova oggi applicazione ad ENAV la diversa disciplina prevista per le società quotate.

In considerazione di quanto sopra, ed anche sulla base di un raffronto con la migliore prassi di altre realtà assimilabili, ENAV ha ritenuto opportuno procedere all'adozione di un modello alternativo per la gestione del rischio corruzione oltre che di quello di frode, in linea con le best practice riscontrabili nelle società quotate e coerente con la normativa vigente in materia. Sulla base di tale scelta, si è provveduto a revocare la nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, a eliminare la sezione trasparenza dal sito internet della Società, a disapplicare il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione, a creare una figura unica di Gruppo per la prevenzione della corruzione estendendo il perimetro della prevenzione anche alle fattispecie di frode e conferendo alla funzione Internal Audit le connesse responsabilità di gestione del nuovo modello anticorruzione e antifrode.

Nell'ambito del modello anticorruzione e antifrode adottato da ENAV, il Mandato di Internal Audit conferisce ampio raggio di azione alla funzione su tali tematiche. ENAV, inoltre, ha individuato misure alternative di contrasto alla corruzione, tra cui, l'emissione di Linee Guida Anticorruzione, il sistema di whistleblowing per la gestione delle segnalazioni, tenendo anche conto degli standard ISO 37.001 in linea con le best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale, che garantisca un canale informativo specifico e riservato nonché l'anonimato del segnalante.

Nel corso dell'Esercizio e nei primi mesi del 2017, il Responsabile della Funzione Internal Audit ha svolto le seguenti attività:

  • definito un piano di lavoro per il 2016 in vista del processo di quotazione che tenesse in considerazione le attività maggiormente rischiose;
  • completato 13 audit report derivanti sia dalle attività previste a piano, sia dalle richieste del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e dell'Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • monitorato periodicamente lo stato di avanzamento dei lavori inerenti le azioni raccomandate;
  • relazionato periodicamente al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ed al Collegio Sindacale sulle attività svolte e sullo stato di avanzamento dei lavori;
  • definito un progetto per il presidio della prevenzione della corruzione e della frode secondo le best practice di riferimento;
  • avviato un progetto di Business Process Risk Assessment e definito su tale base il piano triennale delle attività di Internal Audit;
  • raccolto ed analizzato le segnalazioni pervenute (Whistleblowing) anche attraverso indagini e verifiche mirate;
  • organizzato sessioni di formazione in aula su tematiche anticorruzione, in collaborazione con l'Organismo di Vigilanza;
  • portato all'approvazione del Consiglio di Amministrazione il mandato di Internal Audit;
  • formalizzato il manuale interno per le attività di Internal Audit.

8.3. Il sistema di controllo dei rischi e di controllo sull'informativa finanziaria

Il sistema di controllo del Gruppo ENAV sull'informativa finanziaria ("SCIF"), che è parte integrante del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale ("SCIGR"), è finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza e affidabilità dell'informativa finanziaria.

L'articolazione del SCIF è definita coerentemente al modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission" (c.d. "COSO Report"), il quale prevede 5 componenti (ambiente di controllo, rischi e attività di controllo, informazione e comunicazione e monitoraggio) che, in relazione alle loro caratteristiche, operano sia a livello di entità sia a livello di processo.

La responsabilità di attuare e mantenere un adeguato SCIF è affidata al Dirigente Preposto di ENAV, figura prevista nello statuto sociale a partire dal 2007.

L'istituzione, il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria sono garantiti attraverso un processo strutturato che prevede le seguenti fasi:

  • a) definizione del perimetro delle società e dei processi rilevanti (attività di Scoping);
  • b) analisi e valutazione dei controlli a livello di entità del Gruppo (ELC Entity level Control);
  • c) analisi e valutazione dei controlli a livello di processo mediante Risk Assessment, definizione dei controlli e identificazione dei controlli chiave (Key Controls);
  • d) monitoraggio dell'operatività dei controlli;
  • e) valutazione delle carenze, approvazione e monitoraggio delle azioni di rimedio e aggiornamento delle procedure amministrative e contabili;

f) rilascio dell'attestazione sui bilanci e sulla Relazione sulla gestione, dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto.

Ciascuna delle fasi indicate è descritta sinteticamente qui di seguito.

a) Il Dirigente Preposto di ENAV identifica le società rilevanti nell'ambito del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, secondo un approccio top-down e risk based, al fine di garantire un adeguato presidio sulle aree maggiormente esposte al rischio di errori o frodi rilevanti sul bilancio. Nello specifico, l'individuazione delle società rilevanti dal punto di vista quantitativo è effettuata sia sulla base della contribuzione delle diverse entità a determinati valori del bilancio consolidato (totale attività, totale indebitamento, ricavi netti, risultato prima delle imposte), sia considerando l'esistenza di processi che presentano rischi specifici il cui verificarsi potrebbe compromettere l'affidabilità e l'accuratezza dell'informativa finanziaria (quali rischi di frode).

Nell'ambito delle società rilevanti vengono successivamente identificati i processi significativi, ossia quei processi che alimentano le voci di bilancio rilevanti per ammontare, perché superiori alla soglia definita di selezione (cosiddetta soglia di materialità), o ritenuti tali in considerazione di parametri qualitativi (processi rischiosi non collegati a conti rilevanti per complessità del trattamento contabile o processi di valutazione e stima).

A fronte di quanto sopra, delle società e dei processi rilevanti vengono identificati i relativi rischi, ossia gli eventi potenziali il cui verificarsi può compromettere il raggiungimento degli obiettivi di controllo inerenti l'informativa finanziaria (es. asserzioni di bilancio). L'attività di valutazione dei rischi si articola in modo differente a seconda che si tratti di rischi identificati a livello di entità ovvero a livello di processo. Nel primo caso, i rischi individuati sono considerati ad impatto comunque rilevante sull'informativa finanziaria in considerazione della loro pervasività, a prescindere dalla probabilità di accadimento. Nel secondo caso, i rischi sono invece valutati, a prescindere dai relativi controlli (valutazione del rischio inerente), in termini di potenziale impatto e di probabilità di accadimento, sulla base di parametri sia quantitativi che qualitativi.

A valle dell'individuazione e valutazione dei rischi è definito un sistema di controlli finalizzato a ridurre ad un livello accettabile la possibilità di accadimento dei rischi, sia a livello di entità sia a livello di processo.

  • b) La struttura dei controlli a livello di entità è costituita dall'insieme strutturato dei processi e dei controlli che operano in maniera trasversale all'interno di un'organizzazione e che consentono di indirizzare, definire e monitorare il disegno e l'operatività del generale sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.
  • c) La struttura dei controlli a livello di processo prevede controlli specifici e di monitoraggio, intesi come l'insieme delle attività, manuali o automatizzate, volte a prevenire, individuare e correggere errori o irregolarità che si verificano nello svolgimento delle attività operative. Per i processi a supporto dell'informativa finanziaria inclusi nel perimetro, sono inoltre identificati i cosiddetti controlli chiave (Key Controls) ossia quei controlli che rilevano maggiormente ai fini della corretta rappresentazione in bilancio. Tra gli elementi strutturali che supportano la corretta esecuzione delle attività operative e dei relativi presidi, ricopre un ruolo rilevante la Segregation of Duties (SOD) che ha lo scopo di assicurare la segregazione dei ruoli aziendali ritenuti incompatibili allo scopo di ridurre il rischio di errore.
  • d) Il Dirigente preposto al fine di verificare e garantire l'operatività del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria svolge specifiche attività di verifica (test) e monitoraggio, sia a livello di entità, sia a livello di processo, avvalendosi in taluni casi anche del supporto della Funzione Internal Audit che, in aggiunta alle eventuali richieste di verifica da parte del Dirigente Preposto, sulla base del Piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione svolge interventi di compliance, financial e operational audit, le cui risultanze riguardanti valutazioni sull'idoneità del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria sono trasmesse al Dirigente preposto.

Le verifiche a livello di entità sono svolte con cadenza triennale e comunque in occasione di cambiamenti significativi.

e) A seguito delle verifiche effettuate o di eventuali cambiamenti significativi (anche organizzativi), nel caso in cui dalle valutazioni emergano carenze del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, vengono individuate le relative azioni correttive atte a consentire il raggiungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa stessa. Di conseguenza il Dirigente Preposto aggiorna o se necessario predispone le relative procedure amministrativo-contabili e le pubblica sull'intranet aziendale, previa condivisione dei process owner.

Sulla base delle risultanze emerse dall'attività di monitoraggio, il Dirigente Preposto redige una relazione sull'adeguatezza del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. La relazione condivisa con l'Amministratore Delegato è comunicata al Consiglio di Amministrazione, previo esame del Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate, in occasione dell'approvazione del progetto di bilancio annuale e della relazione finanziaria semestrale, al fine di consentire le valutazioni di propria competenza sul sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria.

f) Sulla base del consolidamento dei risultati ottenuti e della valutazione complessiva del Sistema di controllo sull'informativa finanziaria il Dirigente Preposto, unitamente all'Amministratore Delegato, rilasciano l'attestazione circa l'efficacia e il funzionamento delle procedure amministrativo-contabili, nonché sulla veridicità e correttezza dell'informativa finanziaria. L'attestazione riguardante il bilancio di esercizio, il bilancio consolidato annuale e il bilancio intermedio semestrale con le relative Relazioni sulla gestione è supportata anche dal flusso di lettere di attestazione interne semestrali rilasciate dai Responsabili delle funzioni aziendali di ENAV coinvolte nella redazione del Bilancio, dal Dirigente Preposto della società Techno Sky e dai Responsabili Amministrativi delle altre società controllate.

8.4. Il Modello organizzativo ex D. Lgs. 231 del 2001

Ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001 l'Organismo di Vigilanza ha il compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo e del Codice Etico, nonché di curarne l'aggiornamento riguardo all'evolversi della struttura organizzativa o del contesto normativo di riferimento.

Il Modello Organizzativo di ENAV in vigore alla data della presente Relazione è articolato come segue:

  • una parte generale, incentrata su profili di governance e di business aziendale nonché sull'impostazione degli aspetti di governo del sistema di prevenzione dei "Reati 231" implementato in azienda, ivi compreso il sistema sanzionatorio;
  • 9 parti speciali, predisposte a fronte delle famiglie di reato previsti dal D. Lgs. n. 231 del 2001, applicabili al contesto in cui la Società opera e contenenti la declinazione delle attività potenzialmente esposte ai diversi rischi-reato, delle regole comportamentali riconducibili a ciascun ambito di interesse, nonché dei principi di controllo specifici recepiti negli strumenti normativi aziendali;
  • una matrice delle aree a rischio reato (analisi del profilo di rischio) che reca altresì un elenco dei processi strumentali ossia dei processi aziendali in cui potrebbero verificarsi le condizioni per la commissione degli stessi;
  • un Allegato recante l'elenco dei reati 231 che schematizza le ipotesi ex D. Lgs. n. 231 del 2001 quanto alla tipologia dei reati e degli illeciti amministrativi destinati a comportare la responsabilità amministrativa a carico degli enti.

Il Modello Organizzativo di ENAV è disponibile sul sito internet della Società, www.enav.it.

L'Organismo di Vigilanza in carica alla data della Relazione è stato nominato in data 19 maggio 2016 ed è composto da due membri esterni, Francesco Alfonso (Presidente) e Giovanni Fiori, e un membro interno, Devan De Paolis; l'Organismo di Vigilanza resterà in carica sino all'approvazione del bilancio 2018 e comunque sino alla nomina del nuovo Organismo di Vigilanza.

Per quanto concerne, invece, la formazione ai dipendenti, è stato avviato e concluso nel corso del 2016 un piano di formazione rivolto al personale con inquadramento da Dirigente e Quadro di ENAV e della controllata Techno Sky. Il programma, suddiviso in circa 20 sessioni d'aula ha interessato oltre l'80% della popolazione target.

8.5. La Società di Revisione

In data 29 aprile 2016 l'Assemblea ha conferito alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. (ora EY S.p.A.), l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio di ENAV, del bilancio consolidato del Gruppo ENAV e della relazione semestrale consolidata del Gruppo ENAV, per gli esercizi 2016-2024.

8.6. Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili

In conformità a quanto previsto dall'art. 18-bis dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha nominato previo parere favorevole del Collegio Sindacale, la dottoressa Loredana Bottiglieri quale Dirigente Preposto per il triennio 2014-2016, fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016.

Nello svolgimento della sua attività, il Dirigente Preposto predispone adeguate procedure contabili, ne verifica l'effettiva e corretta applicazione e attesta con un'apposita relazione – allegata al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato – la corrispondenza di queste alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione, il Dirigente Preposto può:

  • (i) accedere ai dati contabili che contribuiscono alla definizione della situazione economico-patrimoniale della Società e delle Società Controllate;
  • (ii) individuare ed apportare le necessarie modifiche procedurali e strutturali ai fini della formazione del bilancio e del corretto adempimento dei suoi compiti;
  • (iii) valutare l'opportunità di proporre al Consiglio di Amministrazione la creazione di una struttura ad hoc per l'adempimento dei suoi compiti;
  • (iv) rapportarsi autonomamente con gli organi di amministrazione e controllo della Società e delle Società Controllate.

Inoltre, il Dirigente Preposto deve attuare i controlli previsti dalla legge circa il rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili, nonché compiere comunque quanto necessario a garantire la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

Il Dirigente Preposto partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nelle quali sono previsti all'ordine del giorno argomenti che hanno impatto sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della Società e del gruppo a cui fa capo la Società nei casi in cui sono discussi argomenti pertinenti la sua attività e che possa accedere a tutti i documenti e alle delibere degli organi sociali che hanno riflessi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Alla data della Relazione non sono previsti meccanismi di incentivazione per la figura del Dirigente Preposto.

8.7. Il Controllo della Corte dei conti

La Società è soggetta al controllo sulla gestione del bilancio e del patrimonio da parte della Corte dei conti che riferisce annualmente al Parlamento ai sensi dell'articolo 12 della Legge n. 259 del 21 marzo 1958 in merito alla legittimità e alla regolarità delle gestioni e sul funzionamento dei controlli interni.

A dicembre 2016 è stata pubblicata la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ENAV per l'esercizio finanziario 2015. Il magistrato delegato al controllo della Società, nella persona del Presidente Angelo Buscema, partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Le informazioni sulla remunerazione degli amministratori, dei sindaci, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche e primarie responsabilità sono contenute nella Relazione sulla Remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e disponibile sul sito internet della Società www.enav.it.

10. COLLEGIO SINDACALE

10.1. Nomina e sostituzione dei Sindaci

Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto, l'Assemblea nomina il Collegio Sindacale costituito da tre sindaci effettivi, fra i quali elegge il Presidente, e da due supplenti. La composizione del Collegio Sindacale deve assicurare il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia di equilibrio tra i generi, ove applicabili.

Se nel corso del mandato vengono a mancare uno o più sindaci effettivi, subentrano i sindaci supplenti nell'ordine atto a garantire il rispetto delle suddette disposizioni di legge e regolamentari in materia di equilibrio tra i generi.

I sindaci restano in carica per tre esercizi, e scadono alla data dell'assemblea di approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. I componenti il collegio sindacale sono scelti tra coloro che siano in possesso dei requisiti di professionalità e di onorabilità indicati nella normativa anche regolamentare vigente. Si considerano strettamente attinenti all'ambito di attività della Società le materie inerenti il diritto commerciale ed il diritto tributario, l'economia aziendale e la finanza aziendale, nonché le materie ed i settori di attività inerenti le comunicazioni, la telematica e l'informatica, l'attività bancaria, finanziaria e assicurativa.

Per quanto riguarda la composizione del Collegio Sindacale, le situazioni di ineleggibilità ed i limiti al cumulo degli incarichi di amministrazione e controllo che possono essere ricoperti da parte dei componenti il collegio sindacale, trovano applicazione le disposizioni di legge e di regolamento vigenti.

Il Collegio Sindacale verifica annualmente, tramite un processo di autovalutazione appositamente formalizzato in un regolamento interno, l'adeguatezza della propria composizione e l'efficacia del proprio funzionamento.

I sindaci effettivi e i sindaci supplenti sono nominati dall'Assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo e devono risultare in numero non superiore ai componenti da eleggere. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che da soli o insieme ad altri azionisti rappresentino almeno il 2,5% del capitale sociale o la misura stabilita dalla CONSOB con regolamento per la presentazione delle liste di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione, pari, per l'anno 2017, all'1% del capitale sociale di ENAV (cfr. delibera CONSOB n. 19856 del 25 gennaio 2017). Unitamente al deposito di ciascuna lista, a pena di inammissibilità della medesima, devono depositarsi il curriculum professionale di ogni candidato e le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura ed attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza prescritti dalla normativa vigente.

I sindaci effettivi nominati devono comunicare senza indugio la perdita dei requisiti da ultimo indicati, nonché la sopravvenienza di cause di ineleggibilità o di incompatibilità.

Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.

Per la presentazione, il deposito e la pubblicazione delle liste si applica la normativa vigente.

Le liste si articolano in due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo e l'altra per i candidati alla carica di sindaco supplente. Almeno il primo dei candidati di ciascuna sezione deve essere iscritto nel registro dei revisori legali ed avere esercitato l'attività di controllo legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni.

Dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti vengono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista stessa, due sindaci effettivi e un sindaco supplente. Il restante sindaco effettivo e il restante sindaco supplente sono nominati ai sensi della normativa vigente e con le modalità previste dall'articolo 11-bis.3, lett. b), dello Statuto, da applicare distintamente a ciascuna delle sezioni in cui le altre liste sono articolate.

Per la nomina di sindaci che per qualsiasi ragione non vengano eletti in base a liste, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge e senza osservare il procedimento sopra previsto, ma comunque in modo tale da assicurare una composizione del collegio sindacale conforme alle vigenti disposizioni di legge, regolamentari ed amministrative pertinenti ed in grado di assicurare altresì il rispetto del principio di rappresentanza delle minoranze e della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi.

La presidenza del Collegio Sindacale spetta al sindaco effettivo nominato con le modalità previste dall'art. 11 bis.3, lett. b), dello Statuto, in caso di sostituzione del presidente, tale carica è assunta dal sindaco supplente anch'egli nominato con le modalità previste dall'art. 11-bis.3, lett. b), dello Statuto.

In caso di sostituzione di uno dei sindaci tratti dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti, subentra il primo dei sindaci supplenti tratto dalla stessa lista. Nel caso in cui il subentro non consenta di ricostituire un collegio sindacale conforme alla normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi, subentra il secondo dei sindaci supplenti tratto dalla stessa lista. Qualora successivamente si renda necessario sostituire l'altro sindaco tratto dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti, subentra in ogni caso l'ulteriore sindaco supplente tratto dalla medesima lista.

I Sindaci possono in qualsiasi momento procedere, anche individualmente, ad atti di ispezione e controllo.

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento, nonché sull'adeguatezza e sulla funzionalità del complessivo sistema di gestione e controllo dei rischi. Il Collegio Sindacale è parte integrante del complessivo sistema di controllo interno. Il Collegio Sindacale può chiedere agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari.

10.2. Composizione e funzionamento del Collegio Sindacale

In data 29 aprile 2016, l'Assemblea ha nominato Franca Brusco (in qualità di Presidente), Donato Pellegrino e Gennaro Pappacena, quali sindaci effettivi, e Maria Teresa Cuomo e Ivano Strizzolo, quali sindaci supplenti.

In data 16 giugno 2016 sono pervenute le dimissioni del sindaco effettivo Gennaro Pappacena e, in data 17 giugno 2016, le dimissioni del sindaco supplente Ivano Strizzolo. In data 20 giugno 2016, l'Assemblea in forma totalitaria ha integrato il Collegio Sindacale nominando Mattia Berti in qualità di sindaco effettivo fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017 ha deliberato di proporre all'Assemblea l'integrazione del Collegio Sindacale con la nomina di un secondo sindaco supplente.

I membri del Collegio Sindacale resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

La seguente tabella riporta la composizione del Collegio Sindacale alla data della Relazione e la rispettiva carica.

Nominativo Carica
Franca Brusco Presidente
Mattia Berti Sindaco effettivo
Donato Pellegrino Sindaco effettivo
Maria Teresa Cuomo Sindaco supplente

Nell'Allegato 2 alla Relazione sono riportate sintetiche informazioni sulle caratteristiche personali e professionali dei singoli componenti il Collegio Sindacale.

È ammessa la possibilità che le riunioni del Collegio Sindacale si tengano a mezzo di sistemi di collegamento audiovisivi e teleconferenza o altri similari sistemi di telecomunicazione, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito seguire la discussione in tempo reale nella trattazione degli argomenti affrontati nonché ricevere e trasmettere documenti. Verificandosi tali requisiti, il Collegio Sindacale si considera riunito nel luogo in cui si trova il presidente.

Nel corso del 2016 il Collegio Sindacale si è riunito 21 volte, con una durata media delle riunioni di circa 2 ore e 39 minuti e con una presenza media del 94% dei membri del Collegio Sindacale. Per maggiori informazioni circa la partecipazione alle riunioni di ciascun membro del Collegio Sindacale si rinvia alla tabella 3 allegata alla Relazione.

Con riferimento all'esercizio 2017, alla data della Relazione, il Collegio Sindacale ha svolto 4 riunioni.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'indipendenza dei propri membri nella prima occasione utile dopo la loro nomina, applicando i criteri di valutazione relativi all'art. 144-novies, comma 1-bis, Regolamento Emittenti ed al Criterio applicativo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina; il Collegio ha verificato nel corso dell'Esercizio il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri.

Il presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato che i sindaci possano partecipare successivamente alla nomina e nel corso del mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera l'emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. In particolare, i sindaci hanno partecipato e parteciperanno alle medesime iniziative di induction organizzate per gli amministratori, di cui alla sezione 5.6 della presente Relazione, che hanno in alcuni casi cumulato con l'attività formativa organizzata da soggetti terzi.

Alle riunioni del Collegio è sempre invitato e partecipa di regola il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla Società.

Nell'ambito dei compiti a esso assegnati dalla legge e nel rispetto di quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, il collegio sindacale dispone del potere di chiedere alla funzione Internal Audit della Società lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali e del potere di scambiare tempestivamente con il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti.

Nello svolgimento della propria attività, il Collegio Sindacale si è costantemente coordinato con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, prendendo sempre parte alle relative riunioni.

Inoltre nello svolgimento della propria attività il Collegio:

  • ha incontrato l'Organismo di Vigilanza della Società, ricevendone informazioni e documentazione ed esaminandone la relazione sulle attività inerenti l'anno 2016;
  • ha svolto regolari incontri con l'Amministratore Incaricato del Controllo e dei Rischi, con il Dirigente Preposto alla redazione delle scritture contabili, con la società di revisione legale, con il collegio sindacale della controllata Techno Sky, con la struttura di Risk Management e con le altre strutture aziendali coinvolte nel sistema di controllo interno;
  • ha regolarmente partecipato alle riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine.

In linea con quanto previsto dal criterio applicativo 8.C.4 del Codice di Autodisciplina, il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società, informa tempestivamente e in modo esauriente gli atri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse. Nessuno dei sindaci ha avuto interesse, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione nonché nelle relative condotte poste in essere.

Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2016 ha svolto i propri compiti istituzionali ai sensi del Codice Civile, del D.lgs. n. 39/2010, del D.lgs. n. 58/1998 e delle indicazioni fornite dalla Consob. L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata condotta secondo le previsioni del Codice di autodisciplina delle società quotate, e delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. In particolare detta attività ha tra l'altro riguardato le verifiche inerenti:

  • gli adempimenti connessi alla quotazione della Società al Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.;
  • l'osservanza della legge e dello statuto;
  • il rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • l'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno;
  • l'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e dell'attività di revisione legale dei conti;
  • il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato;
  • le regole del governo societario;
  • i rapporti con le società controllate e con il MEF;
  • le operazioni con parti correlate.

11. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

In data 29 marzo 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Procedura per la gestione interna e la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate", successivamente modificata in data 6 luglio 2016 a seguito all'entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 596/2014 (la "Procedura Informazioni Privilegiate").

La Procedura Informazioni Privilegiate definisce i principi e le regole relativi sia alla gestione interna sia alla comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti ENAV e le Società Controllate, con particolare riferimento alle Informazioni Privilegiate. Le regole e i principi contenuti nella Procedura Informazioni Privilegiate sono finalizzati ad assicurare l'osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia e garantire il rispetto della massima riservatezza e confidenzialità delle Informazioni Privilegiate o comunque suscettibili di divenire tali, al fine di evitare che la comunicazione dei documenti e delle informazioni riguardanti ENAV e il Gruppo possa avvenire in forma selettiva, cioè possa esser rilasciata in via anticipata a determinati soggetti – quali per esempio azionisti, giornalisti o analisti - ovvero venga rilasciata intempestivamente, in forma incompleta o inadeguata.

La Procedura Informazioni Privilegiate è volta a garantire che i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo e i dipendenti della Società e delle società del Gruppo, nonché tutti i soggetti che, in ragione dell'attività lavorativa o professionale, che hanno accesso su base regolare o occasionale ad Informazioni Privilegiate relative alla Società o alle società del Gruppo (i "Destinatari"), (i) mantengano la massima riservatezza sulle informazioni acquisite nello svolgimento della propria attività lavorativa o professionale, funzione o ufficio, in particolare sulle informazioni privilegiate, o suscettibili di divenire tali, e a non diffonderle né a rivelarle ad alcuno, (ii) utilizzino le informazioni privilegiate o suscettibili di divenire tali solamente in relazione alla propria attività lavorativa o professionale, funzione o ufficio, e pertanto a non utilizzarle, per alcun motivo o causa, a fini personal, (iii) garantiscano la massima riservatezza e confidenzialità delle informazioni privilegiate o suscettibili di divenire tali, fino a quando le medesime non vengano comunicate al mercato secondo le modalità previste nella Procedura Informazioni Privilegiate e (iv) informare tempestivamente le funzioni competenti, incluse le funzioni Investor Relations, Comunicazione, Amministrazione, Finanza e Controllo, ed Affari Legali e Societari - in relazione alle informazioni di rispettiva pertinenza - di qualsivoglia atto, fatto od omissione che possa rappresentare una violazione della Procedura informazioni Privilegiate.

Inoltre, in data 29 marzo 2016, la Società ha adottato la "Procedura per l'istituzione e l'aggiornamento del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate", successivamente modificata in data 6 luglio 2016 a seguito all'entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 596/2014 (la "Procedura Registro").

La Procedura Informazioni Privilegiate e la Procedura Registro sono disponibili sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it.

12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

In linea con quanto raccomandato dal principio 9 del Codice di Autodisciplina, la Società ha istituito un'apposita sezione del sito internet dedicata agli azionisti, nella quale sono messe a disposizione le informazioni di maggior interesse per il mercato concernenti l'Emittente.

In particolare, nella sezione "Investor Relations" del sito internet di ENAV sono disponibili i principali documenti e dati di carattere economico-finanziario della Società ivi compresi i bilanci d'esercizio e le relazioni finanziarie periodiche. La comunicazione al mercato dei principali dati economico-finanziari periodici avviene attraverso la pubblicazione di appositi comunicati stampa pubblicati sul sito internet di ENAV e diffusi tramite SDIR.

Nella sezione "Governance" del sito internet sono invece pubblicati i principali documenti e le informazioni relative all'assetto societario di ENAV nonché le informazioni connesse alla partecipazione e allo svolgimento delle singole assemblee degli azionisti di ENAV.

Inoltre, ENAV ha istituito un'apposita funzione aziendale "Investor Relations", affidata a Stefano Raffaello Songini, con il compito di curare i rapporti con gli azionisti, gli analisti finanziari e gli stakeholders e gestire il corretto rilascio dell'informazione economico-finanziaria al mercato.

13. ASSEMBLEA

L'Assemblea degli azionisti è l'organo sociale attraverso cui gli azionisti partecipano alle decisioni della Società sui temi riservati alla loro competenza dalla legge o dallo Statuto.

L'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 sarà la prima assemblea successiva alla quotazione delle azioni dell'Emittente sul MTA.

In tale occasione, il Consiglio di Amministrazione riferirà sull'attività svolta e programmata e fornirà un'adeguata informativa agli azionisti per permettere loro di assumere decisioni consapevoli.

13.1. Convocazione dell'Assemblea

Ai sensi dell'art. 7 dello Statuto le assemblee, ordinarie e straordinarie, sono convocate mediante avviso pubblicato sul sito internet della Società nei termini di legge, nonché con le altre modalità ed entro i termini previsti dalla CONSOB con proprio regolamento, nella sede della Società o in altro luogo, in Italia.

L'assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all'anno entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio, ovvero entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio, quando lo richiedano particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della Società, secondo il disposto dell'art. 2364, ultimo comma, c.c.

L'assemblea straordinaria è convocata nei casi e per gli oggetti previsti dalla legge.

L'assemblea si tiene, di regola, in unica convocazione. Il Consiglio di Amministrazione può stabilire che l'assemblea sia tenuta in più convocazioni. Per la validità della costituzione dell'assemblea, sia ordinaria che straordinaria, e per la validità delle relative deliberazioni, si osservano le maggioranze previste dalle disposizioni di legge.

13.2. Legittimazione all'intervento in Assemblea

Ogni azionista che abbia il diritto di intervenire all'Assemblea può farsi rappresentare ai sensi di legge, mediante delega scritta, conferita anche a non azionisti. La delega può essere notificata alla Società anche in via elettronica, mediante invio nell'apposita sezione del sito internet della Società indicata nell'avviso di convocazione. Il medesimo avviso di convocazione può altresì indicare, nel rispetto della normativa vigente, ulteriori modalità di notifica in via elettronica della delega utilizzabili nella specifica assemblea cui l'avviso stesso si riferisce. Al fine di facilitare la raccolta di deleghe presso gli azionisti, dipendenti della Società o delle sue controllate, associati ad associazioni di azionisti che rispondano ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia, sono messi a disposizione delle medesime associazioni, secondo i termini e le modalità di volta in volta concordati con i loro legali rappresentanti, spazi da utilizzare per la comunicazione e per lo svolgimento dell'attività di raccolta di deleghe.

Il Consiglio di Amministrazione può prevedere, in relazione a singole assemblee, che coloro ai quali spetta la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto possano partecipare all'assemblea con mezzi di telecomunicazione elettronici. In tal caso, l'avviso di convocazione specificherà, anche mediante il riferimento al sito internet della Società, le predette modalità di partecipazione.

La Società può designare per ciascuna Assemblea un soggetto al quale i soci possono conferire, con le modalità previste dalla legge e dalle disposizioni regolamentari, entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea, anche in convocazione successiva alla prima, una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno. La delega non ha effetto con riguardo alle proposte per le quali non siano state conferite istruzioni di voto.

Spetta al Presidente dell'Assemblea constatare la regolarità delle singole deleghe e, in genere, il diritto di intervento e di voto. Egli dirige e regola la discussione.

Possono partecipare all'Assemblea dirigenti o dipendenti della Società o delle società del Gruppo ENAV, rappresentanti della società incaricata della revisione legale dei conti e altri soggetti la cui partecipazione sia ritenuta utile dal Presidente in relazione agli argomenti da trattare o per lo svolgimento dei lavori.

Inoltre, possono assistere all'Assemblea, con il consenso del Presidente, esperti, analisti finanziari e giornalisti accreditati, nonché altri soggetti che dovranno a tal fine far pervenire apposita richiesta alla Funzione Affari Legali e Societari, con le modalità e nei termini contenuti nell'avviso di convocazione.

Il Presidente, prima dell'illustrazione degli argomenti all'ordine del giorno, dà notizia all'Assemblea della partecipazione e dell'assistenza alla riunione dei predetti soggetti.

13.3. Svolgimento dell'Assemblea

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in sua assenza, dal vice presidente se nominato, ovvero da altra persona designata dall'Assemblea. Il Presidente dell'Assemblea è assistito da un segretario, anche non socio, designato dall'Assemblea. Quando richiesto dalla legge ed in ogni altro caso in cui lo ritenga opportuno, il Presidente si fa assistere da un notaio per la redazione del verbale.

Il Presidente dell'Assemblea verifica la regolarità della costituzione, accerta l'identità e la legittimazione dei presenti e, in genere, il diritto di intervento e di voto, regola lo svolgimento dei lavori assembleari ed accerta i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale.

Le deliberazioni dell'Assemblea, prese in conformità delle norme di legge e dello Statuto, vincolano tutti i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti.

Le deliberazioni dell'Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente dell'Assemblea e dal segretario o notaio.

La Società approva le operazioni con parti correlate nel rispetto delle previsioni di legge e regolamentari vigenti, delle proprie disposizioni statutarie e delle procedure adottate in materia.

Lo svolgimento delle Assemblee è disciplinato da apposito regolamento approvato con delibera dell'Assemblea ordinaria della Società del 10 marzo 2016 e disponibile sul sito internet di ENAV.

13.4. Intervento in Assemblea

Ai sensi del regolamento assembleare, il Presidente dell'Assemblea regola la discussione dando la parola agli amministratori, ai sindaci e a coloro che l'abbiano richiesta.

I legittimati all'esercizio del diritto di voto ed il rappresentante comune degli obbligazionisti possono chiedere la parola sugli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni e chiedendo informazioni. I legittimati all'esercizio del diritto di voto possono altresì formulare proposte. La richiesta di intervento può essere avanzata dal momento della costituzione dell'Assemblea e fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull'argomento oggetto della stessa. Al fine di garantire un ordinato svolgimento dei lavori assembleari, il Presidente ha facoltà di stabilire, in apertura o nel corso della discussione sui singoli argomenti, un termine per la presentazione delle richieste di intervento.

Il Presidente stabilisce le modalità di richiesta e di effettuazione degli interventi e l'ordine di svolgimento dei medesimi.

Il Presidente e, su suo invito, coloro che lo assistono all'adunanza, rispondono agli oratori al termine di tutti gli interventi sugli argomenti posti in discussione, ovvero dopo ciascun intervento, tenendo conto anche di eventuali domande formulate dai soci prima dell'assemblea cui non sia già stata data risposta da parte della Società.

Coloro che hanno chiesto la parola hanno facoltà di breve replica.

Il Presidente, tenuto conto dell'oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, nonché del numero dei richiedenti la parola e di eventuali domande formulate dai soci prima dell'Assemblea cui non sia già stata data risposta da parte della Società, predetermina la durata degli interventi e delle repliche – di norma non superiore a dieci minuti per gli interventi ed a cinque minuti per le repliche – al fine di garantire che l'assemblea possa concludere i propri lavori in un'unica riunione. Prima della prevista scadenza del termine dell'intervento o della replica, il Presidente invita l'oratore a concludere.

Esauriti gli interventi, le risposte e le eventuali repliche, il Presidente dichiara chiusa la discussione.

14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

14.1. Codice Etico

Le norme del Codice Etico si applicano senza eccezione alcuna agli organi sociali, al management, al personale dipendente, ai collaboratori esterni, ai partner commerciali, ai fornitori e a tutti coloro che intrattengono rapporti con la Società e, in generale, con le Società del Gruppo ENAV.

In particolare, il Codice Etico regola il complesso di diritti, doveri e responsabilità che ENAV assume espressamente nei confronti degli stakeholder con i quali si trova quotidianamente ad interagire nell'ambito dello svolgimento della propria attività.

L'adozione di alcuni principi di comportamento specifici, da osservare nei rapporti con i terzi, è manifestazione di impegno della Società anche in relazione alla prevenzione dei reati di cui al D. Lgs. 231 del 2001, nonché alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e di frode.

Inoltre, il Codice Etico aderisce ai principi del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, emanato dal Governo "al fine di assicurare, [..]il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico".

Il Codice Etico di ENAV riconosce i seguenti principi e valori fondamentali per l'affermazione della missione della Società, cui devono far riferimento i diversi stakeholders coinvolti per favorire il buon funzionamento, l'affidabilità e la reputazione della Società:

  • a) Legalità;
  • b) Safety;
  • c) Riservatezza;
  • d) Onestà e correttezza;
  • e) Responsabilità;
  • f) Uguaglianza;
  • g) Integrità;
  • h) Trasparenza;
  • i) Equità; e
  • j) Sostenibilità.

Le norme del Codice Etico costituiscono parte essenziale delle obbligazioni contrattuali del personale ai sensi e per gli effetti dell'art. 2104 c.c.

La Società valuta sotto il profilo disciplinare, ai sensi della normativa vigente, i comportamenti contrari ai principi sanciti nel Codice Etico applicando, nell'esercizio del potere proprio di imprenditore, le sanzioni che la diversa gravità dei fatti può giustificare.

In data 16 marzo 2017 il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Organismo di Vigilanza, ha approvato un aggiornamento al Codice Etico di ENAV, precedentemente aggiornato al 29 marzo 2016.

Il Codice Etico è a disposizione del pubblico sul sito internet della Società www.enav.it .

15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Dalla chiusura dell'esercizio 2016 fino alla data della presente Relazione non vi sono stati cambiamenti nella struttura di corporate governance di ENAV.

ALLEGATO 1: CURRICULUM VITAE DEI COMPONENTI IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Si riportano nel seguito i curricula relativi ai componenti del Consiglio di Amministrazione di ENAV.

Presidente

Ferdinando Franco Falco Beccalli, laureato in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino, è Senior Executive di Rhône Capital e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Neovia Logistics e di Ranpak Corp. Nel 1975, ha iniziato una lunga carriera in General Electric. Siede in diversi Consigli di Amministrazione di istituzioni di studio e ricerca in Italia e all'estero. Ha ricoperto il ruolo di Consulente internazionale dell'Università Bocconi di Milano ed è stato consulente del Primo Ministro francese Raffarin (1994-95) e del Ministro delle Finanze polacco nel 1995. Dopo aver lasciato a fine dicembre 2014 la carica di Presidente e Amministratore Delegato di General Electric Europa e Amministratore Delegato di General Electric Germania, si occupa di private equity e consulenza manageriale, attraverso la società denominata Falco Enterprises, con sede a Zurigo. Nel 2007, il Presidente della Repubblica italiano Napolitano l'ha nominato Cavaliere al Merito del Lavoro. Nel 2009, il Presidente della Repubblica francese Sarkozy gli ha conferito la Legion d'Onore.

In qualità di componente del Science & Technology Advisory Council è stato diretto consigliere del Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso.

Dal 30 giugno 2015 ricopre l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione di ENAV.

Amministratore Delegato

Roberta Neri, laureata in Economia e Commercio con lode presso l'università degli studi di Roma "La Sapienza", ha iniziato la sua carriera nel 1989 in Italsiel - Società Italiana Sistemi Informativi Elettronici - S.p.a., dove si è occupata di analisi, progettazione e realizzazione di progetti per la gestione informativa delle procedure aziendali. Nel 1991 entra in ACEA S.p.A., società quotata alla borsa valori di Milano dal 1999, dove rimane fino al 2009 con ruoli di crescente responsabilità, occupandosi di budget, controllo di gestione e pianificazione strategica, fino a ricoprire la carica di Chief Financial Officer.

Ha ricoperto l'incarico di consigliere di amministrazione in numerose società del settore energy e ambiente tra cui Acea Ato 2 S.p.A., Pubbliacqua S.p.A., Aceaelectrabel S.p.A., Aceaelectrabel Produzione S.p.A. e di Aceaelectrabel Trading e Tirreno Power S.p.A.

Dal 2009 è stata componente del Consiglio di Amministrazione della società Manesa S.r.l. (successivamente fusa per incorporazione in Byom S.r.l.) che svolge attività di consulenza tecnico/finanziaria e co-investimento in operazioni strutturate per investitori finanziari ed industriali, dapprima con la carica di Presidente e Amministratore Delegato e dal 2015 con la carica di consigliere.

A partire dal 23 aprile 2015 ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione della società Acea S.p.A., ove è anche Presidente del Comitato Controllo e Rischi, membro del Comitato Operazioni Parti Correlate e membro del Comitato per le Nomine e la Remunerazione. Dal 27 marzo 2015 è Consigliere di Amministrazione della Società Sorgenia S.p.A. Fino al 1 settembre 2015 è stata anche Consigliere di Amministrazione, nonché membro del Comitato Parti Correlate e del Comitato Controllo, Rischi e Corporate Governance di Autostrade Meridionali S.p.A. Da agosto 2015 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Techno Sky.

Con delibera del 30 giugno 2015, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Amministratore Delegato di ENAV Roberta Neri.

Consiglieri

Maria Teresa Di Matteo, laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Roma "La Sapienza". Ha maturato esperienze professionali nel settore delle ferrovie locali, dei contratti, di trasferimento di funzioni agli enti locali, di funzionamento degli uffici periferici dell'Amministrazione. Dal 2003 come dirigente amministrativo ha diretto l'ufficio di supporto al Capo Dipartimento dei trasporti terrestri, curando, tra l'altro, la gestione economico finanziaria, l'organizzazione e la gestione del personale. Dal novembre 2011 è Vice Capo di Gabinetto per le questioni afferenti al settore dei trasporti, incarico svolto ancora ad oggi. Con decorrenza 5 luglio 2012 ha ricevuto l'incarico di funzioni di dirigenza generale con compiti di consulenza studio e ricerca nell'ambito del Dipartimento per i Trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici e successivamente con decorrenza 7 novembre 2014 ha avuto in conferimento l'incarico di funzione dirigenziale di livello generale di direzione del Comitato centrale per l'Albo nazionale degli Autotrasportatori che svolge tutt'ora. Dal 9 agosto 2012 al 29 maggio 2014 ha ricoperto l'incarico di consigliere di amministrazione di Ferrovie dello Stato.

Dal 19 settembre 2014 al 30 giugno 2015 ha ricoperto l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione di ENAV; dal 30 giugno 2015 è Consigliere di Amministrazione di ENAV; è stata componente del Comitato Remunerazioni di ENAV dal 7 luglio 2015 fino alla Data di Quotazione.

Nicola Maione, laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Roma "La Sapienza", avvocato cassazionista. Titolare dell'omonimo studio in Roma che assiste primarie società nei settori del diritto civile, societario e fallimentare. Ha ricoperto numerosi incarichi di curatore fallimentare e liquidatore giudiziale presso il Tribunale fallimentare di Roma ed è stato designato più volte dal MISE quale Commissario Governativo, Commissario Liquidatore di imprese cooperative e Commissario Giudiziale ex Decreto Legislativo n. 270 del 8 luglio 1999. Attualmente è anche componente del Comitato di Sorveglianza, in qualità di esperto, della Bernardi Group S.p.A., della Go Kids S.r.l e della Nuova Sofia S.r.l. in Amministrazione Straordinaria. È advisor legale in importanti operazioni di ristrutturazione aziendale, procedure concorsuali e gruppi societari anche in Amministrazione Straordinaria. Già Presidente dell'ODV di primaria società finanziaria specializzata nella cessione del quinto e Consigliere della Milano Assicurazioni S.p.A. e di Prelios Credit Servicing S.p.A. Inoltre, più volte, è stato Presidente in accordi bonari ex art. 240 D.Lgs 163/06. Ha maturato un'intensa attività accademica in diritto civile e corporate governance ed è autore di numerose pubblicazioni. Dal 19 settembre 2014 è Consigliere di Amministrazione di ENAV e dal 7 luglio 2015 è componente del già esistente Comitato Remunerazioni di Enav. Con delibera in data 8 giugno 2016 è stato nominato, con efficacia dalla Data di Quotazione, Presidente del Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate nonché componente del nuovo Comitato Remunerazione e Nomine di ENAV.

Stefano Siragusa, nato nel 1976, ingegnere elettrotecnico, è Senior Partner and Director di Bain&Company. Ha un profilo manageriale internazionale e ha ricoperto crescenti posizioni di rilievo in molteplici multinazionali. La sua esperienza professionale inizia come product manager nel 2000 in Siemens AG A&D in Germania. Nel 2002 si unisce a BCG-The Boston Consulting Group, multinazionale leader nel settore della consulenza manageriale, dove definisce strategie di creazione di valore per primari attori industriali dei settori aerospazio e difesa, acciaio, ferroviario, cantieristica e automotive sia in Europa e Asia Pacifica, ma soprattutto in Nord America. Nel 2011 viene nominato Partner & Managing Director della società, dapprima con la responsabilità di gestione della divisione beni industriali per il sistema mediterraneo e poi, nel 2012, con quella di coordinare anche la divisione Aereospazio&Difesa per il sistema Europa e Medio Oriente. Nel 2013 viene nominato membro del Global Operations Leadership Team di BCG e si trasferisce a New York dove gli viene affidato il coordinamento per tutto il Gruppo delle tematiche di restructuring e rilancio operativo. Nel dicembre 2013 lascia BCG per diventare CEO di Ansaldo STS S.p.A., società quotata alla borsa valori di Milano (STS.MI). Finalizzato il turnaround di AnsaldoSTS con il passaggio dal gruppo Finmeccanica –Leonardo al Gruppo Hitachi, lascia AnsaldoSTS per acquisire l'attuale incarico di Senior Partner and Director di Bain & Company con la responsabilità di lanciare la practice Special Situation and restructuring.

È stato membro del consiglio di amministrazione e del comitato governance di Saipem S.p.A., presidente di Metro5 e membro del Consiglio di Amministrazione di Marangoni S.p.A.

Dal 29 aprile 2016 è membro del Consiglio di Amministrazione di ENAV. Con delibera in data 8 giugno 2016 è stato nominato, con efficacia dalla Data di Quotazione, Presidente del Comitato Remunerazione e Nomine nonché componente del Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate di ENAV.

Stefano Siragusa si è laureato al Politecnico di Milano con lode in Ingegneria elettrotecnica. Ha completato la sua formazione professionale conseguendo un MBA con lode presso il MIP e presso HBS Harvard Business School. Insegna Corporate Strategy e M&A – Merger and Acquisition presso la LUISS Business School, è membro dell'Aspen Institute e di YPO – Young Presidents' Organization.

Alessandro Tonetti (1977) è Chief Legal Officer di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.

Laureato in Giurisprudenza con lode, ha vinto due borse di studio annuali di perfezionamento in scienze amministrative, con particolare riguardo al diritto pubblico dell'economia, sotto la direzione del Prof. Sabino Cassese. Successivamente, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto amministrativo e organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e il diploma di specializzazione in Diritto pubblico europeo presso l'Academy of European Public Law dell'Università di Capodistrian di Atene, approfondendo il tema della concorrenza e degli aiuti di Stato. Ha conseguito altresì l'abilitazione alla professione forense.

Dal giugno 2013 al febbraio 2016 ha assunto, prima, incarico di componente del Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica a supporto del Presidente del Consiglio dei Ministri, poi, a partire da marzo 2014, incarico di Vice Capo Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze. In rappresentanza del Ministero dell'economia e delle finanze è stato membro del Gruppo di coordinamento per l'attuazione della disciplina dei poteri speciali sugli assetti societari operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In precedenza, ha ricoperto incarichi di livello dirigenziale, anche generale, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato componente del Nucleo di consulenza per la regolazione dei servizi pubblici, nonché della Segreteria tecnica della Cabina di regia nazionale per la programmazione economica operanti presso la medesima Presidenza, a supporto dell'attività del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

Insegna al Master interuniversitario di II livello in Diritto Amministrativo presso l'Università degli Studi di "Roma Tre". In passato, ha tenuto un corso di Disciplina amministrativa per l'impresa presso la Facoltà di economia dell'Università degli studi della Tuscia ed è stato docente a contratto di Diritto della finanza pubblica presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha svolto, inoltre, lezioni presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione e la Scuola superiore di economia e finanza. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli su primarie riviste giuridiche in materia di diritto amministrativo nazionale ed europeo e di diritto pubblico dell'economia.

Dal 19 settembre 2014 è consigliere di amministrazione di ENAV. È stato, dal 7 luglio 2015 sino alla Data di Quotazione, Presidente del già esistente Comitato Remunerazioni. Con delibera dell'8 giugno 2016 è stato nominato, con efficacia dalla Data di Quotazione, componente del nuovo Comitato Remunerazioni e Nomine.

Dal 27 aprile 2016 è altresì consigliere di amministrazione di Snam S.p.A., ove, dall'11 maggio 2016, è componente del Comitato per la remunerazione e del Comitato nomine.

Mario Vinzia, laureato in economia aziendale presso l'Università Commerciale Bocconi di Milano. È autore di numerosi libri, articoli e pubblicazioni. È professore a contratto presso l'Area Amministrazione, Controllo, Finanza Aziendale e Immobiliare della Scuola di Direzione aziendale dell'Università Bocconi, con particolare riguardo alle tematiche di finanza aziendale, gestione dei rischi finanziari, pianificazione finanziaria, valutazione d'azienda e principi contabili IAS/IFRS. Presta attività quale consulente, prevalentemente nell'ambito di contenziosi civili e penali, in materia di derivati e più in generale di strumenti finanziari e di principi e trattamenti contabili.

Dal 2006 è Head of Finance and Control presso Eniservizi S.p.A. In precedenza, tra il 1986 e il 2006 è stato Head of Corporate Finance di Snamprogetti S.p.A., nonché Direttore Finanza e Amministrazione de Il Sole 24 ORE S.p.A., Direttore finanziario di Bull HN Information Systems Italia S.p.A., Group Treasurer di Zambon Group S.p.A. e Responsabile finanza agevolata di Ciba-Geigy S.p.A.

È stato consigliere di amministrazione di 24 ORE International S.A.

Dal 29 aprile 2016 è membro del Consiglio di Amministrazione di ENAV. Con delibera in data 8 giugno 2016 è stato nominato, con efficacia dalla Data di Quotazione, componente del Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate di ENAV.

ALLEGATO 2: CURRICULUM VITAE DEI COMPONENTI IL COLLEGIO SINDACALE

Franca Brusco, si è laureata presso l'Università degli Studi di Messina. Dal 2002 è iscritta all'albo dei Dottori Commercialisti nonché nel Registro dei Revisori Contabili e all'albo speciale Revisori Enti Locali Fascia 1. È titolare di Studio Commercialista in Roma e Milano e presta l'assistenza consulenziale in materia societaria, bilancistica e fiscale a favore di associazioni di categoria, enti pubblici, di società private e a partecipazione pubblica. Ha maturato esperienza prestando attività di consulenza, assistenza legale e tributaria di auditing e di vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/01, nelle società private del settore industriale, navale, servizi e non profit, negli enti pubblici economici e non economici. Diversi sono statti e sono gli incarichi in qualità di componente e/o Presidente di collegi sindacali di soggetti pubblici e privati.

Dal 2003 ad oggi è stata consulente, tra l'altro, di società di capitali ed enti "no profit" operanti nel settore delle infrastrutture navale e dell'antinquinamento, dell'energia rinnovabile, della logistica e del commercio. In tali ambiti ha supportato il management nella gestione amministrativa, finanziaria, contabile e fiscale, nella personalizzazione dell'impianto contabile; nella redazione del bilancio d'esercizio ordinario e consolidato; nella pianificazione economica e finanziaria con analisi degli scostamenti; nella revisione contabile, fornendo pareri su materie del diritto societario, fiscale e relative alla riorganizzazione aziendale.

In qualità di relatore/docente ha partecipato a incontri e corsi di formazione del personale riguardanti materie tributario, societario, contabili ivi incluso quelle di contabilità pubblica.

Dal 29 aprile 2016 è Presidente del Collegio Sindacale di ENAV.

Mattia Berti, laureato in Economia e Commercio e in Giurisprudenza a Bologna, in entrambi i casi con lode. È dottore commercialista e dal 2003 ricopre il ruolo di socio responsabile della sede di Bologna dello studio La Croce, occupandosi di consulenza ordinaria e straordinaria alle imprese. Ha ricevuto nomine di carattere giudiziale presso più Tribunali, come consulente tecnico d'ufficio, curatore fallimentare, commissario giudiziale e stimatore di imprese. Ha pubblicato in materia di concordato sia per Giuffrè sia per Giappichelli, ed è intervenuto come relatore a numerosi convegni e seminari in materia concorsuale. Dall'anno accademico 2015- 2016 è professore a contratto di "Tecnica ed analisi dei bilanci" presso l'università di Ferrara. Assume di frequente incarichi in società, come amministratore, liquidatore o sindaco, anche con attribuzione della revisione legale. È attualmente Presidente del Collegio Sindacale in Micoperi S.p.A., Cura Gas & Power S.p.A., Cerindustries S.p.A. e Geminiani S.p.A., mentre ha ricoperto la stessa carica in EN.E.R. S.p.a., Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, Primi sui Motori S.p.A., Liverani S.r.l. e Sub Sea Oil Services S.r.l. È amministratore senza deleghe presso Carimonte Holding S.p.A. e Soc. Coop. Lughese G. Mazzini, mentre è stato amministratore giudiziario di Rosa Real Estate S.p.A. È sindaco effettivo presso CO.R.A. S.p.A., Diemme Enologia S.p.A. e Futura S.p.A.; sindaco unico presso Aqseptence Group S.r.l. È stato sindaco effettivo presso ACER Ravenna e A.C.C. Soc. Coop. È componente del collegio dei revisori dei conti del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.

Dal 20 giugno 2016 è sindaco effettivo del collegio sindacale di ENAV.

Donato Pellegrino, laureato in Economia e Commercio presso l'Università "La Sapienza" di Roma, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e iscritto al Registro dei Revisori Contabili. È docente di ruolo nella scuola secondaria di secondo grado per l'insegnamento di discipline e tecniche commerciali e aziendali dal 1978. È stato Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e dei Servizi Reali di Lecce. È stato Componente della Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi di cui per otto anni è stato Vicepresidente. È stato Revisore dei Conti del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e dei Servizi Reali di Lecce e Revisore dei Conti dell'Agenzia delle Entrate. È stato Sindaco del Comune di San Donato di Lecce per quindici anni e Consigliere Regionale della Puglia in tre differenti Legislature. Già nominato sindaco effettivo del Collegio Sindacale di ENAV in data 20 luglio 2015 in sostituzione di sindaco dimissionario.

Dal 29 aprile 2016 è sindaco effettivo del collegio sindacale di ENAV.

Maria Teresa Cuomo, si è laureata a pieni voti nel 1996 in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Salerno, conseguendo il Dottorato di Ricerca in Economia Pubblica. Ricercatore universitario nel 2001, è attualmente Professore associato in "Economia e Gestione delle Imprese" presso l'Università degli Studi Milano "Bicocca", e presso l'Università degli Studi di Salerno. Ha conseguito l'Abilitazione di Professore Ordinariobando 2012. Ha svolto esperienze accademiche e di ricerca scientifica tra l'Italia e l'estero.

Dal 2015 è Sindaco Supplente di Leonardo-Finmeccanica (eletta nelle liste presentate dal MEF), e Componente dell'Organismo di valutazione dell'ASL di Salerno. Dal 2014 è Presidente dell'O.I.V. dell'Agenzia Regionale per l'Edilizia Residenziale- Provincia di Salerno. Già Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Nocera Inferiore e del Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione "CRIS" della Provincia di Salerno. Dal 2009 al 2012 è stata membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario di Economia Manageriale - CUEIM. Dal 2009 al 2011 è stata Presidente del Comitato Tecnico di Controllo dell'Ente di Ambito Ottimale Servizio Integrato Risorse Idriche della società ATO 4 Sele di Salerno. È editorialista del quotidiano: "Corriere del Mezzogiorno" -Gruppo RCS Corriere della Sera. Dal 2001 svolge attività di revisione contabile e consulenza in campo manageriale, finanziario e di mercato per numerose imprese private (es. Honda Palace spa, EDM spa, Seieffe Industrie).

È autrice di oltre 90 pubblicazioni scientifiche. È Delegato Italia presso la Global Innovation and Knowledge Academy, Stati Uniti. È inoltre componente del Comitato Editoriale della rivista scientifica "Journal of Innovation and Knowledge" di Elsevier. Nel 2016 è risultata vincitrice di un prestigioso premio internazionale di ricerca scientifica: "Best Paper Award", GIKA. È stata conference chair e relatore in numerosi workshop e convegni nazionali ed internazionali. Nominata quale sindaco supplente del Collegio Sindacale di ENAV in data 29 aprile 2016, ha svolto funzioni di sindaco effettivo, in sostituzione di sindaco dimissionario, fino all'integrazione dell'organo in occasione dell'assemblea del 20 giugno 2016.

TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Categoria Azioni N° azioni Diritti e obblighi
Le azioni sono indivisibili e ogni
100 Mercato azione dà diritto ad un voto. Le
Azioni ordinarie 541.744.385 Telematico azioni sono nominative e
Azionario liberamente trasferibili

Alla data della presente Relazione, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio. Il MEF detiene il 53,373% del capitale sociale; il flottante è pari al 46,627%.

Consiglio di Amministrazione Comitato Controllo
e Rischi e Parti
Correlate
Comitato
Remunerazioni
e Nomine
Carica Componenti Anno
di
nasci
ta
Data di
prima
nomina *
In carica da In carica fino a Lista
**
Esec. Non-esec. Indip.
Codice
Indip.
TUF
N. altri
incarichi
***
%
(*)
(*) (**) (*) (**)
Presidente Ferdinando
Falco
Beccalli
1949 30/06/2015 30/06/2015 approvazione
bilancio 2016
- - X - - 3 15/15 - - - -
Amministratore
delegato
(◊)(•)
Roberta Neri 1964 30/06/2015 30/06/2015 approvazione
bilancio 2016
- X - - - 1 15/15 3/7(in
qualità di
Amminist
ratore
Incaricato
SCIGR)
- - -
Amministratore Maria Teresa
Di Matteo
1958 19/09/2014 19/09/2014 approvazione
bilancio 2016
- - X - - 0 14/15 - - - -
Amministratore Nicola
Maione
1971 19/09/2014 19/09/2014 approvazione
bilancio 2016
- - X X X 0 15/15 7/7 P 8/8 M
Amministratore Alessandro
Tonetti
1977 19/09/2014 19/09/2014 approvazione
bilancio 2016
- - X - - 1 15/15 - - 8/8 M
Amministratore Stefano
Siragusa
1976 29/04/2016 29/04/2016 approvazione
bilancio 2016
- - X X X 0 10/10 7/7 M 8/8 P
Amministratore Mario Vinzia 1962 29/04/2016 29/04/2016 approvazione
bilancio 2016
- - X - - 0 10/10 7/7 M - -
N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 15
Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate: 7
Comitato Remunerazioni e Nomine:8
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 1%

TABELLA 2: STRUTTURA E COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINSTRAZIONE E DEI COMITATI

Nella colonna "Carica":

• questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

◊ questo simbolo indica il principale responsabile della gestione dell'emittente (Chief Executive Officer o CEO).

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Consiglio di Amministrazione di ENAV.

** Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della Relazione non è stato eletto con il meccanismo del voto di lista, in quanto la nomina è avvenuta prima dell'ammissione alla quotazione delle azioni della Società. Alla nomina con il voto di lista si procederà in occasione del prossimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione previsto in occasione dell'assemblea per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2016.

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella presente Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei comitati rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare.

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del Comitato: "P": presidente; "M": membro.

Collegio sindacale in carica
Carica Componenti Anno di
nascita
Data di
prima
nomina*
In carica da In carica fino a Lista
**
Indip. Codice Partecipazione alle
riunioni del Collegio
***
N. altri incarichi
****
Presidente Franca Brusco 1971 29/04/2016 29/04/2016 approvazione
bilancio 2018
- X 14/14 15
Sindaco
effettivo
Mattia Berti 1968 20/06/2016 21/06/2016 approvazione
bilancio 2018
- X 9/11 13
Sindaco
effettivo
Donato Pellegrino 1948 20/07/2015 20/07/2015 approvazione
bilancio 2018
- X 14/14 0
Sindaco
supplente
Maria Teresa Cuomoi 1973 29/04/2016 29/04/2016 approvazione
bilancio 2018
- X 0/1 2
----------------- Sindaci cessati durante l'esercizio di riferimento -----------------
Presidente Ferroni Paola 1950 11/06/2013 17/06/2013 29/04/2016 7/7 -
Sindaco
effettivo
Gennaro Pappacena 1967 20/07/2015 22/07/2015 16/06/2016 - - 8/9 -
Sindaco
supplente
Ivano Strizzolo 1952 29/04/2016 03/05/2016 17/06/2016 - - - -
Sindaco
supplente
Daniela De Vincenzo 1955 20/06/2013 17/06/2013 29/04/2016 - - - -
Sindaco
supplente
Riccardo Monaco 1967 11/06/2013 13/06/2013 29/04/2016 - - - -
Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 21
Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 1%

TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

NOTE

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale di ENAV.

** Il Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione non è stato eletto con il meccanismo del voto di lista, in quanto la nomina è avvenuta prima dell'ammissione alla quotazione delle azioni della Società. Alla nomina con il voto di lista si procederà in occasione del prossimo rinnovo dell'intero organo, previsto in occasione dell'assemblea di approvazione del bilancio per l'esercizio 2018. *** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare.

****In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti CONSOB. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla CONSOB sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti CONSOB.

i Nominata quale sindaco supplente del Collegio Sindacale di ENAV in data 29 aprile 2016, la dr.ssa Cuomo ha svolto funzioni di sindaco effettivo, in sostituzione di sindaco dimissionario Gennaro Pappacena, fino all'integrazione dell'organo in occasione dell'assemblea del 20 giugno 2016.

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