AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Compagnia Immobiliare Azionaria SpA

Governance Information Apr 6, 2017

4121_rns_2017-04-06_2df68acf-24df-4007-9b8a-9add0e32f4bf.pdf

Governance Information

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI 2016

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

ai sensi dell'art. 123 bis TUF (modello di amministrazione e controllo tradizionale)

Emittente: Compagnia Immobiliare Azionaria – CIA S.p.A. Sito web: www.c-i-a.it Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2016 Data approvazione della Relazione: 22 marzo 2017

Indice

1. PROFILO DELL'EMITTENTE 5
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 22 MARZO 2017 5
a) Struttura del capitale sociale 5
b) Restrizioni al trasferimento di titoli 5
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale 5
d) Titoli che conferiscono diritti speciali 6
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto 6
f) Restrizioni al diritto di voto 6
g) Accordi tra Azionisti 6
h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di OPA 6
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazione all'acquisto di azioni proprie 6
j) Attività di direzione e coordinamento 7
3. COMPLIANCE 7
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 7
4.1 Nomina e sostituzione degli Amministratori 7
4.2 Composizione del Consiglio di Amministrazione 9
4.3 Ruolo del Consiglio di Amministrazione 11
4.4 Organi delegati 12
4.5 Altri Consiglieri Esecutivi 13
4.6 Amministratori Indipendenti 13
4.7 Lead Indipendent Director 13
5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 14
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO 14
7. COMITATO PER LE NOMINE 14
8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 14
9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 15
10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI 16
11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 17
11.1 Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 18
11.2 Responsabile della funzione di Internal Audit 19
11.3 Modello di organizzazione gestione e controllo ex DLgs 231/01 20
11.4 Società di Revisione 20
11.5 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili 20
11.6 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 21
12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 21
13. NOMINA DEI SINDACI 21
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE 23
15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 24
16. ASSEMBLEE 24
17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 26
18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 26
TABELLA 1: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27
TABELLA 2: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE 28

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

La presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è stata redatta sulla base della nuova edizione, la sesta, del format promosso da Borsa Italiana (edizione gennaio 2017), che recepisce le modifiche al Codice di Autodisciplina approvato nel luglio 2015.

La presente relazione rappresenta il sistema di corporate governance di Compagnia Immobiliare Azionaria S.p.A., nella sua attuale configurazione, in linea con le raccomandazioni di Borsa Italiana in merito (Codice di Autodisciplina delle società quotate – edizione luglio 2015) e con le disposizioni legislative e regolamentari che negli anni hanno delineato il quadro di riferimento normativo per la compliance delle società quotate.

Compagnia Immobiliare Azionaria S.p.A. (di seguito "CIA") è nata nel dicembre 2002 per effetto della scissione di Class Editori S.p.A., finalizzata alla separazione dei cespiti immobiliari dall'attività editoriale che costituisce l'attività tipica di Class Editori S.p.A.

CIA, coerentemente con il progetto industriale dal quale è nata, orienta il proprio intervento verso l'attività immobiliare (attiva nella locazione e nella compravendita di immobili, nella gestione di multiproprietà e nell'offerta di servizi di facility management, tra i quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, servizi di manutenzione ordinaria, di adeguamento delle strutture e degli impianti, di servizi accessori) e nell'attività di investimento mobiliare in prevalenza nel settore agricolo e agrituristico (assunzioni di partecipazioni ed interessenze in altre società o imprese).

L'attività mobiliare e finanziaria risulta disgiunta da quella immobiliare ed è indirizzata verso quelle attività e valori mobiliari che costituiscono o potrebbero costituire una profittevole opportunità di investimento.

Il modello di corporate governance adottato è, per sua natura, in continuo divenire, così come il panorama normativo nell'ambito del quale il modello stesso è chiamato ad operare e si pone, pertanto, l'obiettivo di recepire le novità apportate in materia dal legislatore attraverso la novazione di fonti diverse (es. TUF, Regolamento Emittenti etc.) nel contesto del proprio sistema operativo aziendale.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 22 MARZO 2017

a) Struttura del capitale sociale

Il capitale sociale è di euro 922.952,60, interamente versato, rappresentato da n. 92.295.260 azioni da euro 0,01 nominali cadauna.

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
N. azioni %
rispetto
al c.s.
Quotato / non quotato Diritti e obblighi
Azioni ordinarie 92.295.260 100% Quotato MTA Come per legge e Statuto

b) Restrizioni al trasferimento di titoli

Le azioni sono liberamente trasferibili.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale

Si indicano qui di seguito le partecipazioni rilevanti nel capitale, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, aggiornate al … in base alle informazioni disponibili alla Società.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE SOCIALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su capitale
votante
Compagnie Foncière du Vin S.p.A. Compagnie Foncière du Vin S.p.A. 49,487% 49,487%
Panerai Paolo Andrea Panerai Paolo Andrea 11,537% 11,537%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali

Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo o poteri speciali ai sensi delle disposizioni normative e statutarie vigenti.

Lo Statuto non prevede azioni a voto plurimo o maggiorato.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti che prevede un meccanismo di esercizio dei diritti di voto diverso da quello previsto per la generalità degli Azionisti.

f) Restrizioni al diritto di voto

Non sono previste restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra Azionisti

La Società non è a conoscenza dell'esistenza di accordi tra gli Azionisti ai sensi dell'art. 122 TUF.

h) Clausole di change of control e disposizioni statutarie in materia di OPA

Clausole di change of control

Non sono stati stipulati accordi significativi dalla Società o da sue Controllate, che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente.

Disposizioni statutarie in materia di OPA

Lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104, commi 1 e 1-bis, del TUF. Lo Statuto non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazione all'acquisto di azioni proprie

Deleghe ad aumentare il capitale sociale

L'Assemblea Straordinaria del 29 aprile 2013 ha deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile la facoltà di aumentare il capitale sociale, in una o più volte, entro il termine massimo di 5 anni dalla data della delibera medesima, per un importo massimo di nominali euro 922.952,60, mediante emissione di 92.295.260 azioni ordinarie, da offrire in opzione agli Azionisti.

La medesima Assemblea ha deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento (anche con sovrapprezzo) o gratuitamente, in una o più volte, il capitale sociale, per un importo massimo di nominali euro 18.500, entro il termine di cinque anni dalla data della delibera medesima, mediante emissione di 1.850.000 azioni ordinarie da attribuire ai dipendenti ed ai collaboratori della Società e sue Controllate, ai sensi degli art. 2441 e/o 2349 del Codice Civile anche per quanto attiene alla previsione in Statuto di tale facoltà. In caso di assegnazione gratuita di azioni, il loro controvalore dovrà essere prelevato dalle riserve disponibili, compresi eventualmente gli utili portati a nuovo, risultanti dall'ultimo bilancio approvato dalla Società.

L'Assemblea Straordinaria del 27 aprile 2012, ha altresì attribuito agli Amministratori, ai sensi dell'art. 2443, primo comma, secondo periodo del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale in una o più volte, entro il termine massimo di cinque anni dalla data della medesima delibera per un importo massimo pari al 10% del capitale attuale e così per un importo massimo di euro 92.295,20 mediante emissione di massimo numero 9.229.520 azioni, del valore nominale di euro 0,01, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dei commi IV e V dell'art. 2441 del Codice Civile. Detto aumento sarà da offrire in sottoscrizione a terzi che, in proprio o tramite società da loro Controllate, svolgano attività nel medesimo settore in cui opera la Società e che, con attestazione del Consiglio di Amministrazione, siano ritenute strategiche all'attività sociale, stabilendo di volta in volta il prezzo di emissione, che dovrà corrispondere al valore di mercato delle azioni ed essere confermato da apposita relazione della società incaricata della revisione contabile.

Autorizzazione all'acquisto di azioni proprie

L'Assemblea non ha autorizzato l'acquisto di azioni proprie ai sensi degli artt. 2357 e seguenti del Codice Civile.

j) Attività di direzione e coordinamento

CIA non è soggetta a direzione e coordinamento ex art. 2497 del Codice Civile.

CIA ha un'autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori. Il Consiglio di Amministrazione si compone di 12 membri di cui cinque posseggono i requisiti di indipendenza stabiliti dal TUF e dal Codice di Autodisciplina e gestisce ogni rapporto di tesoreria e di finanza in completa autonomia dalla controllante e a condizioni di mercato.

* * *

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i), "gli accordi tra la Società e gli Amministratori, che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto", sono contenute nella Relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l), "le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello Statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva", sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione.

3. COMPLIANCE

CIA ha aderito al Codice di Autodisciplina emesso da Borsa Italiana S.p.A. nel marzo 2006 da ultimo aggiornato nel luglio 2015, secondo le modalità e i termini di seguito illustrati.

In particolare, come previsto dall'edizione luglio 2015, CIA applicherà le modifiche apportate all'art. 8 del Codice di Autodisciplina (Sindaci) a decorrere dal primo rinnovo dell'organo di controllo successivo alla fine dell'esercizio che inizia nel 2015 e quindi a partire dall'approvazione del bilancio al 31.12.2017.

Il Codice di Autodisciplina è accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm.

CIA o sue Controllate con rilevanza strategica, non sono soggette a disposizioni di legge non italiane tali da influenzarne la governance.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1 Nomina e sostituzione degli Amministratori

La nomina e la sostituzione degli Amministratori è disciplinata dall'art. 15 dello Statuto sociale che si riporta integralmente qui di seguito:

Art. 1. Amministrazione della Società

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da non meno di 3 (tre) e non più di 15 (quindici) membri, anche non Soci, eletti dall'Assemblea, i quali durano in carica fino a tre esercizi e sono rieleggibili, decadono e si sostituiscono a norma di legge.

La determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione è fatta dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea sulla base di liste presentate dagli Azionisti nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo e nelle quali, al fine di assicurare l'equilibrio dei generi all'interno del Consiglio e sempre che la lista indichi non meno di tre nominativi, almeno un quinto dei candidati per il primo mandato successivo dall'entrata in vigore della L. 120/2011 (Consiglio da nominarsi con l'approvazione del bilancio al 2012) ed un terzo dei candidati per i mandati successivi (il tutto con arrotondamento all'unità superiore in caso di numero non divisibile per il quoziente di cui sopra) deve appartenere al genere meno rappresentato e detti candidati devono essere posti in capo alla lista medesima dal secondo posto in avanti; le liste di candidati, sottoscritte dagli Azionisti che le presentano, devono essere depositate presso la sede della Società almeno venticinque giorni prima di

quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione e messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità previste dalla Consob con proprio regolamento almeno 21 giorni prima della data dell'Assemblea.

Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri Azionisti, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale o la diversa misura che venisse determinata a sensi di legge; la titolarità della quota minima di partecipazione è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso l'Emittente; la relativa certificazione può essere prodotta anche successivamente al deposito purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte dell'Emittente.

Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.

Nessun Azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli Azionisti che siano assoggettati a comune controllo ai sensi dell'art. 2359 C.C. o quelli che partecipano ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere a presentare una sola lista.

Ogni Azionista può votare una sola lista.

Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Unitamente a ciascuna lista, entro il termine di cui sopra, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l'esistenza dei requisiti eventualmente prescritti dalla legge e dai regolamenti per i membri del Consiglio di Amministrazione nonché un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e dell'idoneità a qualificarsi come Amministratore indipendente a sensi di legge o di regolamento.

Eventuali incompletezze o irregolarità relative a singoli candidati comporteranno esclusivamente l'eliminazione del nominativo del candidato dalla lista che verrà messa in votazione.

Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazione devono ottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi del presente articolo per la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenuto conto.

All'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:

a) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti Consiglieri che rappresentino la totalità di quelli da eleggere meno uno;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante Consigliere, nella persona del candidato elencato al primo posto di tale lista, che dovrà essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determina la decadenza dalla carica.

Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i Consiglieri sono tratti da tale lista.

Nel caso in cui non sia stata presentata alcuna lista oppure risulti eletto un numero di Amministratori inferiore al numero determinato dall'Assemblea, l'Assemblea stessa dovrà essere riconvocata per la nomina dell'intero Consiglio di Amministrazione.

Qualora, per dimissioni o per altre cause, venga a mancare la maggioranza degli Amministratori nominati dall'Assemblea, cessa l'intero Consiglio di Amministrazione e gli Amministratori rimasti in carica dovranno convocare d'urgenza l'Assemblea per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione; negli altri casi si procederà alla loro sostituzione ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, nominando un nuovo Consigliere sempre assicurando il rispetto dei generi.

Il Consiglio, ancorché cessato, resta in carica per il compimento dei soli atti di ordinaria amministrazione fino all'accettazione da parte dei nuovi Amministratori.

* * *

Si precisa che, da ultimo con delibera n.19856 del 25 gennaio 2017, la Consob, fatta salva l'eventuale minor quota prevista dallo Statuto, ha determinato la quota di partecipazione richiesta a CIA nella misura del 4,5%, per l'elezione degli organi di amministrazione e controllo ai sensi dell'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti.

Oltre alle norme previste dal TUF, CIA non è soggetta a ulteriori norme (ad esempio la normativa di settore) in materia di composizione del C.d.A. (in particolare con riferimento alla rappresentanza delle minoranze azionarie o al numero e caratteristiche degli amministratori).

* * *

Piani di successione

Il Consiglio di Amministrazione ha valutato di non adottare un piano per la successione degli Amministratori esecutivi, in quanto CIA ritiene che le candidature debbano pervenire dagli Azionisti tramite liste.

In caso di sostituzione anticipata di un Amministratore, è il Consiglio medesimo l'organo deputato ad istruire e gestire la sostituzione anticipata.

4.2 Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione della Società è stato nominato dall'Assemblea Ordinaria del 30 aprile 2015 e resterà in carica sino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

All'atto della nomina è stata presentata un'unica lista da parte dell'azionista di maggioranza Compagnie Fonciere Du Vin S.p.A., rappresentante il 49,487% del capitale sociale. All'unanimità sono stati nominati tutti i Consiglieri indicati nella lista, ovvero i Signori: Paolo Andrea Panerai, Angelo Riccardi, Luca Panerai, Nicoletta Costa Novaro, Beatrice Panerai, Marco Fanfani, Maria Grazia Vassallo, Maurizio Carfagna, Andrea Morante, Giovanni Battista Cattaneo della Volta, Vincenzo Manes, Umberto Vitiello.

La nomina è avvenuta ai sensi dell'art. 15 dello Statuto, nel rispetto della disciplina sull'equilibrio tra i generi di cui alla Legge 12 luglio 2011, n. 120. Trattandosi della prima applicazione di detta disposizione e così del primo mandato successivo all'entrata in vigore della suddetta legge ed ai sensi della medesima Legge, al genere meno rappresentato è stata riservata una quota pari ad almeno un quinto degli Amministratori eletti, con arrotondamento all'unità superiore in caso di numero non divisibile per il quoziente di cui sopra.

Al 31 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione di CIA risulta pertanto così composto:

  • Angelo Riccardi Presidente
  • Paolo Andrea Panerai Vice Presidente
  • Luca Nicolò Panerai Amministratore Delegato
  • Marco Fanfani Amministratore Delegato
  • Maurizio Carfagna Consigliere
  • Giovanni Battista Cattaneo della Volta Consigliere
  • Nicoletta Costa Novaro Consigliere
  • Vincenzo Manes Consigliere
  • Andrea Morante Consigliere
  • Beatrice Panerai Consigliere
  • Maria Grazia Vassallo Consigliere
  • Umberto Vitiello Consigliere

Gli Amministratori esecutivi sono quattro: Angelo Riccardi (Presidente), Paolo Andrea Panerai (Vice Presidente), Marco Fanfani (Amministratore Delegato) e Luca Nicolò Panerai (Amministratore Delegato).

Gli Amministratori non esecutivi sono otto: Maurizio Carfagna (indipendente), Giovanni Battista Cattaneo della Volta (indipendente), Nicoletta Costa Novaro, Vincenzo Manes (indipendente), Andrea Morante (indipendente), Beatrice Panerai, Maria Grazia Vassallo (indipendente) e Umberto Vitiello.

Per ulteriori dettagli sulla composizione del Consiglio di Amministrazione, sulle qualifiche di indipendenza e sull'anzianità di carica dalla prima nomina, si rinvia alla Tabella 1 della presente relazione.

Sul sito www.c-i-a.it sono riportate le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore. Non si sono verificati cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio né dalla chiusura dell'esercizio.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Nella seduta del 27 marzo 2008 il Consiglio di Amministrazione ha indicato in dieci il numero massimo di incarichi in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, compatibili con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore, tenuto conto della partecipazione dei Consiglieri ai Comitati costituiti all'interno del Consiglio. Il numero è stato determinato in relazione alle dimensioni della Società.

Da ultimo nella seduta del 22 marzo 2017, il Consiglio di Amministrazione ha compiuto l'annuale valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, non rilevando esigenze di modifica dell'attuale assetto. In particolare, ha rilevato che il numero di incarichi di Amministratore o Sindaco, attualmente ricoperti dagli Amministratori della Società in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, possa considerarsi compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società, tenuto conto della partecipazione ai Comitati costituiti all'interno del Consiglio.

Di seguito si riporta il numero di cariche ricoperte dagli Amministratori in altre società quotate in mercati regolamentati anche esteri, ovvero in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, alla data del 31 dicembre 2016:

Amministratore Incarichi
Angelo Riccardi – Presidente Class Editori S.p.A. (quotata) – Consigliere
Paolo Panerai – Vice Presidente Class Editori S.p.A (quotata) – Vice Presidente e
Amministratore Delegato
Luca Panerai – Amministratore Delegato Class Editori S.p.A. (quotata) – Vice Presidente
Marco Fanfani – Amministratore Delegato /
Maurizio Carfagna Mediolanum S.p.A. (quotata) – Consigliere
Banca Esperia S.p.A. – Consigliere
Duemme Sgr S.p.A. – Consigliere
Nomisma S.p.A. – Consigliere
Giovanni Battista Cattaneo della Volta /
Nicoletta Costa Novaro Class Editori S.p.A. (quotata) – Consigliere
Vincenzo Manes Intek Group S.p.A. (quotata) – Presidente
I2 Capital Partners SGR S.p.A. – Presidente
KME A.G- Membro Esecutivo del Consiglio di Gestione
Tod's Group (quotata) – Consigliere
Class Editori S.p.A. (quotata) – Consigliere
422 Holding B.V. – Membro del Consiglio di Sorveglianza
Beatrice Panerai Class Editori S.p.A. (quotata) – Consigliere
Umberto Vitiello /
Andrea Morante /
Maria Grazia Vassallo Class Editori S.p.A. (quotata) – Consigliere

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data di chiusura dell'esercizio 2016, rispetta i criteri sopra descritti in materia di cumulo massimo degli incarichi ricoperti in altre società.

Induction Programme

Considerata l'esperienza accumulata da Amministratori e Sindaci e le loro specifiche competenze personali e professionali, non si è ritenuta necessaria la loro partecipazione, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro adeguata conoscenza del settore in cui opera CIA, delle dinamiche aziendali e loro evoluzione, nonché dei principi di corretta gestione dei rischi, del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. La partecipazione ai Consigli di Amministrazione e ai

Comitati garantisce infatti il continuo aggiornamento di Amministratori e Sindaci sulla realtà aziendale e di mercato.

4.3 Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno trimestralmente ed è investito dei più ampi poteri, salvo quelli che la legge riserva all'Assemblea.

Nel corso del 2016, le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono state quattro, della durata media di due ore: 22 marzo 2016, 13 maggio 2016, 28 settembre 2016 e 14 novembre 2016.

Per l'esercizio in corso sono previste quattro riunioni, tra cui, già tenuta, quella di approvazione della presente relazione, il 22 marzo 2017.

Le riunioni hanno visto la regolare partecipazione degli Amministratori nonché dei componenti del Collegio Sindacale, come analiticamente indicato nelle tabelle riassuntive cui si rinvia (tabella 1 e tabella 2).

In occasione di ogni riunione vengono fornite agli Amministratori, con ragionevole anticipo, la documentazione di supporto illustrativa delle materie da trattare e le informazioni necessarie perché il Consiglio possa esprimersi al riguardo con piena consapevolezza.

La documentazione con gli elementi utili per la discussione e le deliberazioni, viene trasmessa a Consiglieri e Sindaci, salvo eccezionali casi di urgenza e di particolare riservatezza, in tempo utile per una consapevole partecipazione alle riunioni.

Ove, in casi specifici, non sia possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il presidente cura che siano effettuati puntuali adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Il Presidente cura che agli argomenti posti all'ordine del giorno sia dedicato il tempo necessario per consentire un dibattito costruttivo, incoraggiando contributi da parte dei Consiglieri.

Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, in ragione degli argomenti all'ordine del giorno, possono partecipare soggetti esterni (ad esempio Dirigenti dell'Emittente o del Gruppo). Tale partecipazione è richiesta dal Presidente, anche su istanza di altri Amministratori, agli Amministratori Delegati i quali assicurano che i Dirigenti si tengano a disposizione per gli interventi.

All'inizio di ogni esercizio e conformemente a quanto previsto dal Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana Spa, CIA pubblica il calendario annuale in cui sono stabilite, tra l'altro, le date delle riunioni di Consiglio di Amministrazione per l'approvazione dei risultati di periodo, nonché la data prevista per l'Assemblea di approvazione del bilancio. Il documento è disponibile sulla homepage del sito internet www.c-i-a.it.

L'art. 20 del vigente Statuto dispone che, oltre alle attribuzioni non delegabili a norma di legge, sono riservate alla esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione:

  • la valutazione, sulla base delle informazioni ricevute dagli organi delegati, dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società;
  • l'esame dei piani strategici, industriali e finanziari della Società.

Il Consiglio di Amministrazione, oltre ai compiti di legge e di Statuto:

  • 1) approva i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo e monitora periodicamente la loro attuazione.
  • 2) definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo.
  • 3) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle Controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. CIA effettua tale valutazione annualmente sulla base delle informazioni ricevute dal Collegio Sindacale, dal Comitato Controllo e Rischi e dalla funzione di Internal Audit.
  • 4) valuta il generale andamento della gestione tenendo in considerazione le informazioni, almeno trimestrali, ricevute dal Vice Presidente e dagli Amministratori Delegati, confrontando i risultati conseguiti con quelli programmati. Per i dettagli, si rinvia alla Relazione degli Amministratori approvata dal Consiglio e

allegata, rispettivamente, al progetto di bilancio di esercizio, al bilancio annuale e al bilancio consolidato di CIA.

  • 5) delibera in merito alle operazioni dell'Emittente e delle sue Controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente stesso. A tal fine stabilisce criteri generali per individuare le operazioni di significativo rilievo (CIA applica i criteri di legge); in particolare esamina ed approva preventivamente le operazioni della Società e delle Controllate quando riguardano operazioni straordinarie come fusioni, scissioni, operazioni sul capitale di particolare rilevanza economica e strategica, prestando particolare attenzione alle situazioni di conflitto di interesse e alle operazioni con parti correlate.
  • 6) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.
  • 7) stabilisce la periodicità con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite. In CIA tale periodicità è stata stabilita almeno trimestrale.
  • 8) effettua annualmente una valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio e dei Comitati, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. CIA effettua tale valutazione ogni anno, in occasione dell'approvazione del bilancio di esercizio, avvalendosi di un questionario di autovalutazione. Il questionario è articolato in più sezioni (dimensione,

composizione, funzionamento, compiti e valutazione generale) e per ciascuna domanda si richiede di indicare il grado di soddisfazione. I risultati del questionario sono rapportati all'anno del mandato. Al fine di effettuare l'autovalutazione, il Consiglio non si avvale di consulenti esterni, ma della collaborazione di uno dei propri componenti.

L'ultima valutazione è stata condotta in data 22 marzo 2017 con esito positivo, sia per i criteri dimensionali sia per i criteri qualitativi utilizzati.

Tenuto conto dell'esito della valutazione, il Consiglio di Amministrazione non esprime agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna in quanto ritiene che le proposte di nomina debbano pervenire dagli Azionisti tramite le liste dei candidati.

L'Assemblea degli Azionisti non ha autorizzato, in via generale e preventiva, deroghe al divieto di concorrenza a carico degli Amministratori, previsto dall'art. 2390 del c.c.

4.4 Organi delegati

Amministratori Delegati

Sono state conferite le seguenti deleghe gestionali:

  • al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Angelo Riccardi, oltre alla legale rappresentanza come da Statuto, tutti i poteri di ordinaria amministrazione e straordinaria amministrazione;
  • al Vice Presidente, Paolo Panerai, oltre alla legale rappresentanza come da Statuto, tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione;
  • all'Amministratore Delegato, Marco Fanfani, oltre alla legale rappresentanza della Società di fronte ai terzi e in giudizio, sono stati conferiti tutti i poteri di ordinaria amministrazione;
  • all'Amministratore Delegato, Luca Nicolò Panerai, oltre alla legale rappresentanza della Società di fronte ai terzi e in giudizio, sono stati conferiti tutti i poteri di ordinaria amministrazione.

Tra i Consiglieri Delegati non è qualificabile un principale responsabile della gestione dell'impresa (Chief Executive Officer).

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Al Presidente, oltre alla legale rappresentanza nei confronti dei terzi e in giudizio, sono state conferite le deleghe gestionali di cui sopra, in ragione di una più flessibile capacità gestionale. Il Presidente non è il principale responsabile della gestione dell'Emittente (CEO) né azionista di controllo.

Comitato Esecutivo

Non è stato costituito un comitato esecutivo in seno al Consiglio di amministrazione.

Informativa al Consiglio di Amministrazione

Gli organi delegati riferiscono al Consiglio di Amministrazione sull'esercizio delle deleghe almeno trimestralmente.

4.5 Altri Consiglieri Esecutivi

In CIA non vi sono altri Consiglieri da considerarsi esecutivi, in quanto non vi sono Consiglieri che ricoprono la carica di amministratore delegato o di presidente esecutivo in Società Controllate aventi rilevanza strategica né che ricoprono incarichi direttivi nell'Emittente o in Società Controllate aventi rilevanza strategica o nella Controllante e l'incarico riguardi anche l'Emittente.

4.6 Amministratori Indipendenti

Il Consiglio di Amministrazione accerta, nella prima occasione utile dopo la nomina, e successivamente verifica annualmente, la sussistenza dei requisiti di indipendenza richiesti dalla disciplina vigente, ivi incluso il Codice di Autodisciplina, in capo agli Amministratori dichiaratisi tali.

Il Consiglio nella seduta del 13 maggio 2016, come da comunicato stampa, ha riconosciuto la sussistenza dei requisiti di indipendenza, in base alla normativa vigente e al codice di autodisciplina, in capo a 5 amministratori, ovvero Maurizio Carfagna, Giovanni Battista Cattaneo della Volta, Vincenzo Manes, Andrea Morante e Maria Grazia Vassallo.

Da ultimo la verifica è stata condotta in data 22 marzo 2017.

Criteri di valutazione

Per quanto attiene ai requisiti di indipendenza, il Consiglio ha adottato due gradi di indipendenza: il primo segue i requisiti stabiliti dall'art. 147-ter del TUF (la cui perdita determina la decadenza della carica); il secondo grado di indipendenza segue criteri più flessibili stabiliti dal Codice di autodisciplina, ma non inseriti nello Statuto. Più in dettaglio, il Consiglio, esaminati i criteri sub 3.C.1., ha deliberato di soprassedere all'applicazione dell'ipotesi e), secondo la quale non sarebbe indipendente colui che sia stato Amministratore dell'Emittente per più di nove degli ultimi dodici anni. Il Consiglio ha ritenuto che la durata anche lunga dell'esperienza maturata da un Amministratore, che abbia sempre operato in posizione d'indipendenza, può essere infatti motivo non già d'indebolimento, bensì di rafforzamento di tale caratteristica (laddove non intervengano altri fattori di segno contrario) e ciò a tutto vantaggio della Società in termini di contributo dell'Amministratore al corretto svolgimento dei processi decisionali.

Il Collegio Sindacale ha verificato con esito positivo, da ultimo nella seduta consiliare del 22 marzo 2017, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza degli Amministratori.

Nell'esercizio 2016 , gli Amministratori indipendenti non si sono riuniti, in assenza degli altri Consiglieri, se non informalmente, non avendo riscontrato situazioni meritevoli di chiarimenti o approfondimenti.

Gli Amministratori che, nelle liste per la nomina del Consiglio, abbiano indicato l'idoneità a qualificarsi come indipendenti, si sono impegnati a mantenere l'indipendenza per la durata del mandato.

4.7 Lead Indipendent Director

Non ricorrendo i presupposti previsti dal Codice di Autodisciplina, non è stato designato un Lead Indipendent Director.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Regolamento per il trattamento e la comunicazione delle informazioni privilegiate

Il Vice Presidente Paolo Panerai sovrintende alla comunicazione al pubblico ed alle autorità dei fatti che accadono nella sfera di attività della Società e delle sue Controllate.

La comunicazione all'esterno dei documenti e informazioni, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate, viene curata dalle funzioni all'uopo preposte.

I Dipendenti, Amministratori e Sindaci sono tenuti a mantenere riservati i documenti e le informazioni acquisiti nello svolgimento dei loro compiti.

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un regolamento per la gestione delle informazioni riservate, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate, come definite dalla normativa vigente. Il documento è accessibile sul sito internet www.c-i-a.it.

Alla luce delle previsioni normative e regolamentari in materia di Market Abuse e Internal Dealing, la Società ha provveduto a introdurre il cosiddetto Registro degli Insider, in conformità con gli articoli 152-bis e seguenti del Regolamento Emittenti.

Codice di Internal Dealing

Il Consiglio di Amministrazione dal 2006 ha adottato e costantemente aggiornato alle novità normative, il Codice di Internal Dealing individuando come persone rilevanti soggette agli obblighi di comunicazione relativi all'Internal Dealing, tra gli altri, gli Amministratori, i Sindaci, i soggetti che svolgono funzioni di direzione, i Dirigenti che abbiano regolare accesso a informazioni privilegiate, nonché chiunque detenga una partecipazione calcolata ai sensi dell'art. 118 del Regolamento Emittenti, pari almeno al 10% del capitale sociale di CIA rappresentato da azioni con diritto di voto, nonché ogni altro soggetto che controlla CIA. Il documento è accessibile sul sito internet www.c-i-a.it, sezione documenti.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO

Il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla costituzione del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato per le Remunerazioni. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì individuato nel Comitato Controllo e Rischi l'organo preposto alla valutazione delle operazioni con le parti correlate poste in essere dalla Società. Le caratteristiche dei citati Comitati sono descritte nei successivi paragrafi.

Non è stato costituito alcun Comitato che svolga funzioni di due o più dei Comitati previsti nel Codice né sono state distribuite funzioni tra i Comitati, in modo diverso rispetto a quanto raccomandato dal Codice né le funzioni di uno o più Comitati sono state riservate al Consiglio di Amministrazione.

7. COMITATO PER LE NOMINE

Il Consiglio di Amministrazione non ha previsto l'istituzione di un Comitato per le proposte di nomina alla carica di Amministratore, né ha attribuito le relative competenze ad altro Comitato o al Consiglio medesimo, ritenendo che tali proposte di nomina debbano pervenire dagli Azionisti tramite le liste di candidati.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Composizione e funzionamento

Il Consiglio di Amministrazione del 28 maggio 2007 ha istituito il Comitato per la Remunerazione.

Il Comitato per la Remunerazione, come da delibera del 13 maggio 2016, è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti: Maria Grazia Vassallo (Presidente), Maurizio Carfagna e Giovanni Battista Cattaneo della Volta.

Tutti i componenti del Comitato per la Remunerazione hanno una conoscenza ed esperienza in materia finanziaria e di remunerazione, ritenuta adeguata dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.

Le riunioni del Comitato, coordinate dal Presidente, sono verbalizzate e ad esse possono partecipare anche soggetti che non ne sono membri in relazione alle materie da trattare. Tale partecipazione avviene su invito del Comitato e su singoli punti all'ordine del giorno.

Delle riunioni il Presidente fornisce informativa nel primo CdA utile.

Alle riunioni del Comitato partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco.

È previsto che gli Amministratori non prendano parte alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate le proposte al Consiglio relative alla loro remunerazione.

Funzioni

Le competenze del Comitato per la Remunerazione consistono nel:

(i) formulare al Consiglio proposte per la definizione della politica per la remunerazione degli Amministratori esecutivi, degli altri Amministratori che ricoprono cariche particolari e dei Dirigenti con responsabilità strategiche;

(ii) valutare periodicamente l'adeguatezza, coerenza e applicazione di tale politica. Con specifico riferimento ai Dirigenti con responsabilità strategiche, per tale valutazione il Comitato si avvale delle informazioni fornite dagli Amministratori Delegati, formulando proposte al Consiglio in materia.

(iii) presentare al Consiglio proposte sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche e monitorare l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso.

Il Comitato non presenta proposte al Consiglio in materia di obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione, in quanto in CIA non è prevista alcuna componente variabile.

Il Comitato non si avvale dei servizi di un consulente al fine di ottenere informazioni sulle pratiche di mercato in materia di politiche retributive.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.

CIA mette a disposizione del Comitato risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti. Il Comitato per la Remunerazione, nonostante CIA non abbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzare spese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant'altro con un massimale di euro 20.000.

Nel corso del 2016 il Comitato per la Remunerazione si è riunito in data 10 maggio 2016. La riunione ha valutato periodicamente l'adeguatezza, coerenza e applicazione della politica di remunerazioni, con specifico riferimento ai Dirigenti con responsabilità strategiche. Alla riunione era presente il Presidente e i due consiglieri indipendenti. Per il 2017 è prevista una riunione.

Per indicazioni in merito alla partecipazione effettiva di ciascun componente alle riunioni, si rinvia alla tabella 1 della presente Relazione.

Per maggiori dettagli sulla politica di remunerazione adottata si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Politica generale

Il Consiglio di Amministrazione definisce una politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche. Tale politica è conforme alla normativa in materia di operazioni con parti correlate ed alla conseguente procedura adottata in data 30 novembre 2010, da ultimo aggiornata con delibera del CdA del 28 agosto 2014.

Nella remunerazione di Amministratori (esecutivi e non) e dei Dirigenti con responsabilità strategiche, non è prevista alcuna parte variabile legata ai risultati economici conseguiti dalla Società e/o al raggiungimento di obiettivi specifici preventivamente indicati dal Consiglio. La remunerazione è fissa per evitare comportamenti volti alla massimizzazione dei risultati a breve a svantaggio dei risultati di lungo periodo.

L'indennità eventualmente prevista per la cessazione anticipata del rapporto di amministrazione o per il suo mancato rinnovo è definita in modo tale che il suo ammontare complessivo non superi un determinato importo o un determinato numero di anni di remunerazione. Tale indennità non è comunque prevista se la cessazione del rapporto di lavoro è dovuta al raggiungimento di risultati obiettivamente inadeguati.

Piani di remunerazione/incentivazione basati su azioni

In CIA non sono previsti piani di remunerazione/incentivazione basati su azioni.

Meccanismi di incentivazione del responsabile della funzione di Internal Audit e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Non sono stati stipulati accordi tra l'Emittente e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni, licenziamento/revoca senza giusta causa o se il rapporto cessa a seguito di offerta pubblica di acquisto.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate cessazioni dalla carica o scioglimento del rapporto con un Amministratore Esecutivo o un Direttore Generale.

* * *

Per maggiori dettagli sulla politica di remunerazione, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Composizione e funzionamento

Il Consiglio di Amministrazione del 28 maggio 2007 ha istituito il Comitato per il Controllo Interno, denominato Comitato Controllo e Rischi dall'esercizio 2012.

Il Comitato Controllo e Rischi, da ultimo rinnovato con delibera del 13 maggio 2016, è attualmente composto da tre Amministratori non esecutivi di cui due indipendenti: Maria Grazia Vassallo, Presidente (indipendente), Umberto Vitiello e Andrea Morante (indipendente).

Tutti e tre hanno esperienza in materia contabile e finanziaria, valutata dal Consiglio di Amministrazione in sede di nomina.

Nel corso dell'esercizio 2016, il Comitato Controllo e Rischi si è riunito tre volte: il 17 marzo, il 10 maggio e il 22 settembre. Le sedute hanno avuto durata media di 60 minuti.

Per il 2017 sono state programmate altre tre riunioni, di cui una già tenutasi in data 20 marzo.

Delle riunioni il Presidente fornisce informativa nel primo CdA utile.

Per i dettagli sulla partecipazione effettiva di ciascun componente alle riunioni del Comitato, si rinvia alla tabella 1 allegata.

Le riunioni del suddetto Comitato, coordinate dal Presidente, sono verbalizzate e ad esse hanno partecipato e partecipano il Presidente e/o gli altri membri del Collegio Sindacale, nonché, su invito e su singoli punti all'Ordine del Giorno, il Consigliere esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e l'Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché l'Internal Audit.

In relazione alle materie da trattare e su singoli punti all'Ordine del Giorno, il Comitato invita a partecipare alle riunioni altri soggetti esterni al Comitato, tra cui, Amministratori esecutivi e Dirigenti della Società preposti a specifiche funzioni.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.

CIA mette a disposizione del Comitato Controllo e Rischi risorse finanziarie adeguate per l'adempimento dei propri compiti.

Il Comitato Controllo e Rischi, nonostante CIA non abbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzare spese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant'altro.

Funzioni

Il Comitato Controllo e Rischi è incaricato di:

  • fornire al Consiglio un parere preventivo per l'espletamento dei compiti a quest'ultimo affidati dal Codice in materia di controllo interno e gestione dei rischi; il parere del Comitato Controllo e Rischi è vincolante quando il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sentito il Collegio Sindacale, deve deliberare in tema di nomina, revoca, remunerazione e dotazione di risorse in capo al responsabile della funzione di Internal Audit;
  • valutare, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprimere pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • esaminare le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Internal Audit;
  • monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di Internal Audit;
  • chiedere alla funzione di Internal Audit ove ne ravvisi l'esigenza lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • riferire almeno semestralmente al Consiglio, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supportare con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio stesso sia venuto a conoscenza.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì individuato nel Comitato Controllo e Rischi l'organo preposto alla valutazione delle operazioni con le parti correlate poste in essere dalla Società.

Nel corso del 2016, il Comitato Controllo e Rischi ha svolto le seguenti attività:

  • ha contribuito al processo di attuazione degli strumenti di corporate governance della Società, partecipando all'analisi, alla definizione ed all'aggiornamento degli stessi, nonché del Manuale delle procedure interne e dei periodici aggiornamenti del Modello di Organizzazione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001
  • ha monitorato il lavoro svolto dal Responsabile Internal Audit relativamente alla verifica dell'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno esaminando le relazioni sui risultati di audit e la documentazione inviata.
  • ha inoltre verificato l'applicazione della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, nonché l'applicazione del Codice di comportamento in materia di Internal Dealing.

Nel corso dell'attività sopra descritta, non sono emersi fatti di particolare rilievo da segnalare e il Comitato ha ritenuto il sistema di controllo interno adeguato.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Anche nel corso dell'esercizio 2016, la Società ha proseguito le attività volte al rafforzamento del proprio sistema di controllo interno, individuato come l'insieme delle regole, procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa sana, corretta, trasparente e coerente con gli obiettivi prefissati, ritenuti fondamenti dell'agire d'impresa della Società e come statuito dal Codice etico e di condotta adottato.

Questo sistema, oggetto di continua verifica in prospettiva del suo progressivo miglioramento, è finalizzato ad assicurare l'efficienza della gestione, la sua conoscibilità e verificabilità, l'affidabilità dei dati contabili e gestionali, il rispetto delle leggi applicabili e dei regolamenti e la salvaguardia degli asset dell'impresa, anche al fine di prevenire frodi a danno della Società e dei mercati finanziari.

Il Consiglio di Amministrazione, in quanto responsabile del sistema di controllo interno, definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio lungo periodo dell'attività della Società e fissa le linee di indirizzo del sistema di controllo interno, verificandone l'adeguatezza, l'efficacia e il corretto funzionamento, così che i principali rischi aziendali (operativi, di compliance, economici, di natura finanziaria) siano correttamente identificati e gestiti nel tempo.

Inoltre il Consiglio di Amministrazione assicura che le proprie valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno, alla approvazione dei Bilanci, delle Relazioni Finanziarie trimestrali e semestrali ed ai rapporti tra la Società ed il revisore esterno siano supportate da un'adeguata attività istruttoria.

Il Consiglio di Amministrazione approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 22 marzo 2017 contestualmente alla presentazione della relazione annuale e semestrale, ha valutato l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche della Società e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia. La valutazione ha dato esito positivo.

Caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria

Il "Regolamento per il trattamento e comunicazione delle informazioni privilegiate" definisce le norme e le metodologie per la progettazione, istituzione, il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria di CIA, recependo la legge 262/2005 "Disposizioni sulla tutela del risparmio e disciplina dei mercati finanziari", che ha introdotto l'art. 154-bis nel Testo Unico della Finanza (TUF).

Il Regolamento è valido sia per CIA sia per le imprese Controllate direttamente e indirettamente, in considerazione della loro significatività ai fini della predisposizione dell'informativa finanziaria. Detto regolamento disciplina anche la gestione del flusso delle informazioni privilegiate, ai fini della quale è istituito l'apposito Registro.

La progettazione, l'istituzione e il mantenimento del sistema di controllo sull'informativa finanziaria sono garantiti attraverso la mappatura dei rischi, l'individuazione dei controlli, la valutazione dei controlli, i flussi informativi. Le entità organizzative che rientrano nell'ambito del sistema di controllo sull'informativa

finanziaria sono individuate sulla base del loro contributo a determinati valori del bilancio consolidato e della loro rilevanza. In particolare, sono state realizzate le procedure P-26 (Corretta tenuta della contabilità), P-28 (Gestione dei rapporti con Consob e Borsa) e P-29 (Procedura Gestione Informazioni Finanziarie). La struttura del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria prevede due tipologie di controlli: a livello di entità (capogruppo / singola società) e a livello di processo. I controlli a livello di processo sono specifici e strutturali. L'attività di controllo è affidata al management competente e all'Internal Audit.

11.1 Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Vice Presidente Paolo Panerai è stato incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Nel corso dell'esercizio e nell'ambito della suddetta funzione:

• cura l'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance) tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle Controllate, sottoponendoli periodicamente all'esame del Consiglio;

  • dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza;
  • si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • riferisce tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato prenda le opportune iniziative.

L'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale.

11.2 Responsabile della funzione di Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione del 29 agosto 2013, ha nominato quale Responsabile della funzione di Internal Audit il Dottor Vieri Chimenti, incaricandolo di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Si tratta di un soggetto esterno all'Emittente, senza legami societari con l'Emittente e dotato dei requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.

La nomina, la definizione della remunerazione e la dotazione di risorse adeguate sono avvenute su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale.

Coerentemente con le politiche aziendali, il Responsabile della funzione di Internal Audit è dotato dal Consiglio delle risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti, senza un budget assegnato, ma con la facoltà di spesa se le circostanze lo richiedono.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit:

  • a) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritarizzazione dei principali rischi;
  • b) non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione;
  • c) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • d) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • e) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
  • f) trasmette le relazioni di cui ai punti d) ed e) ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • g) verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Nel corso del 2016 il Responsabile della funzione di Internal Audit ha condotto analisi che hanno comportato lo svolgimento di analisi di conformità e di validità relativamente a poste contabili oggetto di selezione in base alla significatività ed in base all'inerenza con quanto pianificato.

11.3 Modello di organizzazione gestione e controllo ex DLgs 231/01

Nel 2004, con delibera del Consiglio di Amministrazione, CIA ha adottato il proprio Codice Etico e un modello di organizzazione, gestione e controllo (il "Modello"), in tema di responsabilità amministrativa delle imprese, idoneo a prevenire la commissione dei reati rilevanti ai sensi del Dlgs 231/2001.

Il Modello viene costantemente aggiornato al fine di comprendere od ampliare ulteriori fattispecie di reato di cui al Dlgs 231/2001 e al fine di adeguarlo ad eventuali cambiamenti organizzativi e procedurali. In particolare, il Modello è stato sottoposto a una integrale revisione, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 marzo 2011.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione ha approvato ulteriori aggiornamenti del Modello in particolare:

  • delibera del 25 agosto 2011 di approvazione dell'aggiornamento del Modello ai c.d. reati ambientali, introdotti con Dlgs 121/2011;
  • delibera del 21 marzo 2012 di approvazione dell'aggiornamento del Modello alla nuova struttura organizzativa;
  • delibera del 14 novembre 2012 di approvazione dell'aggiornamento del Modello al reato di impiego di cittadini stranieri il cui soggiorno è irregolare, introdotti con Dlgs 109/2012;
  • delibera del 22 marzo 2013, di approvazione dell'aggiornamento del Modello alle novità introdotte con Legge 190/2012 in materia di corruzione;
  • delibera del 13 novembre 2013 di approvazione dell'aggiornamento del Modello alle novità introdotte con Decreto Legge 93/2013, contenente disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere (aggiornamento revocato con delibera del 21 marzo 2014 a seguito della mancata conversione del citato Decreto Legge).
  • delibera del 20 marzo 2015 di approvazione dell'aggiornamento del Modello alla previsione del reato di autoriciclaggio (Legge n. 186 del 15.12.2014) e a seguito di verifica della coerenza dell'analisi dei rischi;
  • delibera del 27 agosto 2015 di approvazione dell'aggiornamento del Modello alle novità introdotte in materia di reati ambientali (Legge n. 68 del 22.05.2015) e in materia di delitti contro la PA, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio (Legge n. 69 del 27.05.2015)

Le regole di comportamento contenute nel Modello integrano e rafforzano i sistemi di controllo aziendali. L'Organismo deputato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del è monocratico e dotato dei requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d'azione, nonché dei mezzi organizzativi necessari per l'esercizio della suddetta funzione. Un estratto del Modello è consultabile sul sito internet della Società.

11.4 Società di Revisione

La società di revisione incaricata è BDO Italia Spa. Si fa presente che PKF Italia S.p.A. società precedentemente incaricata con delibera assembleare del 29 aprile 2013, in data 31 gennaio 2017 ha ceduto a BDO Italia S.p.A., società operante nello stesso settore di PKF Italia S.p.A. e aderente al network internazionale BDO, un ramo d'azienda comprendente, inter alia, l'incarico di revisione legale di CIA. L'incarico, conferito per nove esercizi, scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

11.5 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili

Il Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2015 ha provveduto alla nomina del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. La persona nominata è il Dott. Walter Villa.

Il Dirigente preposto svolge i compiti previsti dall'art. 154-bis del TUF, per il cui espletamento il Consiglio di Amministrazione gli ha attribuito i necessari poteri e dispone di risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità.

Il Dirigente preposto, come previsto dall'art. 22 dello Statuto sociale, ha maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio ininterrotto in compiti direttivi nei settori di amministrazione e/o finanza e/o controllo presso enti pubblici o presso primarie società del settore industriale, commerciale o finanziario.

11.6 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

CIA ha previsto modalità di coordinamento tra vari i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ovvero il Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Comitato Controllo e Rischi, l'Internal Audit, il preposto alla redazione dei documenti contabili, l'Organismo di Vigilanza 231 e il Collegio Sindacale. Per maggiori dettagli sulle singole figure coinvolte, si rinvia alle relative sezioni del presente documento.

L'attività di coordinamento avviene attraverso l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nel corso delle riunioni periodiche del Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio di Amministrazione in data 30 novembre 2010, in ottemperanza con quanto previsto dal Regolamento adottato, ai sensi dell'art. 2391 bis cod. civ., dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato, e tenuto conto delle indicazioni e chiarimenti forniti dalla CONSOB con comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010, ha adottato la procedura per le operazioni con le parti correlate.

L'ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 28 agosto 2014. La procedura è accessibile al pubblico dal sito Internet della Società, www.c-i-a.it, nella sezione documenti.

13. NOMINA DEI SINDACI

La nomina e la sostituzione dei Sindaci è disciplinata dall'art. 23 dello Statuto sociale che, si riporta integralmente qui di seguito:

Art 23

Ogni triennio l'Assemblea nomina, a termini di legge, il Collegio Sindacale, composto di tre Sindaci effettivi, due supplenti e ne designa il Presidente.

Possono essere nominati sindaci della Società coloro che siano in possesso dei requisiti di cui alla vigente normativa anche regolamentare; a tal fine si considereranno strettamente attinenti all'attività della Società i settori industriali, finanziario bancario e, in genere, dei servizi.

Non possono essere nominati sindaci della Società coloro che non siano in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme applicabili o che già rivestano la carica di sindaco effettivo in oltre cinque società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani od in quel minor numero di società quotate sui mercati regolamentati italiani determinato à sensi di legge o, comunque, che superino i limiti al cumulo degli incarichi che venissero determinati à sensi di legge.

La nomina dei Sindaci viene effettuata sulla base di liste presentate dagli Azionisti, con la procedura qui di seguito descritta al fine di assicurare alla minoranza la nomina di un Sindaco effettivo e di un Sindaco supplente.

Le liste contengono un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere, elencati mediante un numero progressivo e, al fine di assicurare l'equilibrio dei generi all'interno del Consiglio, nelle liste presentate uno dei candidati a sindaco effettivo deve appartenere al genere meno rappresentato ed essere posto al primo o al secondo posto della lista medesima Hanno diritto di presentare le liste gli Azionisti che da soli o insieme ad altri Azionisti rappresentino almeno un quarantesimo delle azioni con diritto di voto nell'Assemblea Ordinaria o la diversa misura stabilita dai regolamenti vigenti.

Ogni socio - direttamente o indirettamente a mezzo di società fiduciaria o per interposta persona - ed i soggetti appartenenti ad uno stesso gruppo (per tali intendendosi il soggetto - anche in forma non societaria - controllante, le controllate e le controllate da uno stesso soggetto), nonché i soggetti tra i quali intercorra

un patto di cui all'articolo 122 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, possono presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista.

In caso di violazione di questa regola non si tiene conto del voto dell'Azionista rispetto ad alcuna delle liste presentate.

Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le liste sottoscritte dagli Azionisti che le hanno presentate, dovranno essere depositate presso la sede sociale almeno venticinque giorni prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione e messe a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet e con le altre modalità previste dalla Consob con proprio Regolamento almeno 21 giorni prima dell'Assemblea.

Le liste devono essere corredate:

a) dalle informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato le liste, con l'indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta e di una certificazione dalla quale risulti la titolarità di tale partecipazione;

b) da una dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento previsti dall'articolo 144-quinquies con questi ultimi;

c) da un'esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché di una dichiarazione dei medesimi candidati attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge e della loro accettazione della candidatura.

Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di cui sopra sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci che risultano collegati tra loro, la soglia di cui al comma 6 del presente articolo, sarà ridotta alla metà con le modalità di presentazione previste dalle normative vigenti alla data della delibera di convocazione dell'Assemblea.

Ogni avente diritto al voto potrà votare una sola lista.

Dalla lista che avrà ottenuto il maggior numero di voti espressi dagli Azionisti saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, due Sindaci effettivi e uno supplente.

Il terzo Sindaco effettivo e l'altro supplente saranno tratti dalle altre liste, eleggendo rispettivamente il primo e il secondo candidato della lista che avrà riportato il quoziente più elevato. In caso di parità di voti tra due o più liste, risulterà eletto Sindaco il candidato più anziano di età.

Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall'Assemblea tra i Sindaci eletti dalla minoranza.

In caso di parità di voti tra due o più liste, sarà nominato Presidente il candidato più anziano di età.

In caso di sostituzione di un Sindaco effettivo, subentra il Sindaco supplente appartenente alla medesima lista del Sindaco da sostituire.

L'Assemblea che dovrà provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e supplenti necessari per l'integrazione del Collegio ai sensi dell'art. 2401 c.c. dovrà scegliere tra i nominativi della lista alla quale apparteneva il sindaco cessato dall'incarico e comunque nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze e dei generi.

L'Assemblea determina il compenso spettante ai Sindaci, oltre al rimborso delle spese sostenute per l'espletamento dell'incarico.

I poteri, i doveri e la durata dell'incarico dei Sindaci sono quelli stabiliti dalla legge.

Le riunioni del Collegio Sindacale sono validamente costituite anche quando tenute a mezzo di teleconferenza o videoconferenze, a condizione che tutti i partecipanti possano essere reciprocamente identificati da tutti gli intervenuti, che sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale nella trattazione degli argomenti discussi, che sia loro consentito lo scambio di documenti relativi a tali argomenti e che di tutto quanto sopra venga dato atto nel relativo verbale. Verificandosi tali presupposti, la riunione del Collegio si considera tenuta nel luogo di convocazione del Collegio, ove deve essere presente almeno un Sindaco.

Si precisa che, da ultimo con delibera n. 19856 del 25 gennaio 2017 , la Consob, fatta salva l'eventuale minor quota prevista dallo Statuto, ha determinato la quota di partecipazione richiesta a CIA nella misura del 4,5%, per l'elezione degli Organi di Amministrazione e Controllo ai sensi dell'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2015 e scadrà con l'approvazione del bilancio del 31 dicembre 2017.

In fase di nomina è stata presentata una sola lista dall'Azionista di maggioranza Compagnie Fonciere du Vin, rappresentante il 49,760% del capitale. All'unanimità sono stati nominati tutti i candidati proposti ovvero i Signori: Mario Medici, Laura Restelli, Vincenzo Truppa, Luciano Barbucci e Vieri Chimenti.

La nomina è avvenuta nel rispetto dell'art. 23 dello Statuto e nel rispetto della disciplina sull'equilibrio tra i generi di cui alla legge 12 luglio 2011, n. 120 e, trattandosi della prima applicazione di detta disposizione, ai sensi della citata legge, è riservata al genere meno rappresentato una quota pari ad almeno un quinto dei sindaci eletti.

Al 31 dicembre 2016, il Collegio Sindacale risulta pertanto così composto:

  • Mario Medici (Presidente)
  • Laura Restelli (Sindaco Effettivo)
  • Vincenzo Truppa (Sindaco Effettivo)
  • Luciano Barbucci (Sindaco Supplente)
  • Vieri Chimenti (Sindaco Supplente)

Per ulteriori dettagli sulla composizione del Collegio Sindacale si rinvia alla Tabella 1 della presente relazione. Sul sito www.c-i-a.it, sono riportate le caratteristiche personali e professionali di ciascun Sindaco. Tutti i Sindaci sono iscritti nel Registro dei Revisori Contabili.

Nel corso dell'esercizio 2016 il Collegio Sindacale ha tenuto sette riunioni nelle seguenti date: 24/02, 01/04, 06/04, 18/05, 21/07, 11/10 e 14/12.

Per il 2017 sono previste sette riunioni, di cui una già tenuta in data 21/02 La durata media delle riunioni è stata di tre ore.

Le riunioni hanno visto la regolare partecipazione dei Sindaci effettivi, come analiticamente indicato nell'allegata tabella n. 2 a cui si rinvia.

Nel corso dell'esercizio 2016 , non si sono verificate cessazioni dalla carica di Sindaco né si sono verificati cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale dalla chiusura dell'esercizio.

Nel rispetto dei criteri previsti dal Codice di Autodisciplina, il Collegio Sindacale verifica dopo la nomina e almeno annualmente il permanere in capo ai propri componenti dei requisiti d'indipendenza previsti dalla legge e dal Codice. L'esito delle verifiche è stato trasmesso al Consiglio di Amministrazione.

Da ultimo tale valutazione è stata effettuata con esito positivo in data 22 marzo 2017.

Per quanto attiene all'indipendenza dei Sindaci il Consiglio ha adottato i medesimi criteri descritti per gli Amministratori, cui si rinvia.

Di seguito indichiamo gli altri incarichi ricoperti dai sindaci in società quotate:

Nominativo Società
Mario Medici Class Editori S.p.A- Presidente Collegio Sindacale
Laura Restelli Class Editori S.p.A. – Sindaco Effettivo
Vincenzo Truppa /
Luciano Barbucci /
Vieri Chimenti Class Editori S.p.A. – Sindaco Supplente

Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato, con esito positivo, sull'indipendenza della Società di Revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati all'Emittente ed alle sue Controllate da parte della stessa Società di Revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.

Il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della Società informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.

Nello svolgimento della propria attività il Collegio Sindacale si è coordinato con la funzione di Internal Audit e con il Comitato Controllo e Rischi. In particolare, è previsto che i Sindaci possano:

  • chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali;
  • scambiare tempestivamente informazioni con il Comitato Controllo e Rischi per lo svolgimento dei rispettivi compiti.

Induction Programme

Considerata l'esperienza accumulata da Amministratori e Sindaci e le loro specifiche competenze personali e professionali, non si è ritenuta necessaria la loro partecipazione, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro adeguata conoscenza del settore in cui opera CIA, delle dinamiche aziendali e loro evoluzione, nonché dei principi di corretta gestione dei rischi, del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. La partecipazione ai Consigli di Amministrazione e ai Comitati garantisce infatti il continuo aggiornamento di Amministratori e Sindaci sulla realtà aziendale e di mercato.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

CIA ha istituito sul proprio sito internet un'apposita sezione nella quale mette a disposizione le informazioni che rivestono rilievo per i propri Azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti (www.c-i-a.it).

All'interno dell'organizzazione aziendale opera una specifica struttura di Investor Relations, avente il compito di favorire il dialogo con gli Azionisti e gli investitori istituzionali e che, nell'esercizio delle sue funzioni, fa riferimento al Vicepresidente Paolo Panerai.

In occasione delle adunanze assembleari vengono fornite a tutti gli Azionisti informazioni sulla Società e sulle sue prospettive. In particolare, il Consiglio di Amministrazione riferisce sull'attività svolta e programmata nel rispetto della normativa in tema di informazioni privilegiate.

Il Consiglio ai sensi dell'art. 125-ter entro il termine di pubblicazione dell'avviso di convocazione mette a disposizione del pubblico, presso la sede sociale, sul sito internet della Società (www.c-i-a.it) nonché con le altre modalità previste dalla Consob, la relazione concernente le materie poste all'ordine del giorno, al fine di garantire agli Azionisti un'adeguata informativa perché gli stessi possano esprimere il proprio voto in modo consapevole.

Nell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio viene altresì illustrata agli Azionisti la relazione sulla gestione, contenente un'analisi della situazione della Società e dell'andamento della gestione, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti.

16. ASSEMBLEE

I meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti non sono diversi da quelli previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva.

Il Consiglio non ha ravvisato la necessità di adottare un regolamento assembleare, in quanto, per un ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni, si ritiene sufficiente quanto previsto dalla legge e dallo Statuto in materia.

Diritto di intervento

Ai sensi dell'art. 11 dello Statuto sociale hanno diritto ad intervenire in Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto secondo quanto risulta dalle apposite attestazioni rilasciate e comunicate dagli intermediari nei modi e termini di legge. A tale riguardo, ai sensi del citato articolo 11 dello Statuto, la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario di cui agli articoli 80 e seguenti del TUF, in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione. Le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Voto per delega

Ai sensi dell'art. 11 dello Statuto, ogni socio che abbia diritto di intervento all'Assemblea può farsi rappresentare per delega scritta da altra persona, socio o non socio, salve le limitazioni di legge. Nella delega può esser indicato un unico rappresentante per ciascuna Assemblea, salva la facoltà di indicare dei sostituti ovvero di indicare un rappresentante diverso per ciascuno dei conti destinati a registrare i movimenti degli strumenti finanziari a valere sui quali sia stata effettuata la comunicazione prevista dall'art. 83-sexies D.Lgs 58/98. Il delegato può farsi sostituire da un soggetto di propria scelta, solo se la delega prevede espressamente tale facoltà e sempre fermi la facoltà del rappresentato di indicare uno o più sostituti ed il rispetto delle limitazioni di legge.

In deroga a quanto sopra, qualora il soggetto indicato come titolare delle azioni nella comunicazione di cui all'art. 83-sexies D.Lgs. 58/1998 agisca, anche mediante intestazioni fiduciarie, per conto di propri clienti, questi può indicare come rappresentante i soggetti per conto dei quali esso agisce ovvero uno o più terzi designati da tali soggetti.

Il rappresentante dovrà consegnare l'originale della delega o, in luogo dell'originale, consegnare o trasmettere una copia, anche su supporto informatico, della delega attestando sotto la propria responsabilità la conformità della delega all'originale e l'identità del delegante; il rappresentante dovrà conservare l'originale della delega e tener traccia delle istruzioni di voto eventualmente ricevute per un anno a decorrere dalla conclusione dei lavori assembleari.

Ai sensi dell'art. 135-novies comma 6 D.Lgs. 58/98, i soci possono far pervenire la propria delega alla Società per posta elettronica inviata all'indirizzo che verrà indicato nell'avviso di convocazione.

Lo Statuto sociale non prevede procedure di voto per corrispondenza o con mezzi elettronici.

Domande sulle materie all'Ordine del Giorno.

Ai sensi dell'art. 127-ter del Testo Unico della Finanza i soci possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea. Le domande devono essere presentate al Presidente del Consiglio di Amministrazione per iscritto a mezzo raccomandata A.R. da inviare presso la sede sociale all'attenzione della struttura di Investor Relations ovvero mediante comunicazione via posta elettronica all'indirizzo [email protected]. Alle domande pervenute prima dell'Assemblea la Società può fornire risposte mediante pubblicazione sul sito internet ww.c-i-a.it o comunque, al più tardi, durante l'Assemblea stessa, con facoltà per la società di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto.

Integrazione dell'ordine del giorno

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti.

La richiesta di integrazione dell'ordine del giorno deve essere presentata al Presidente del Consiglio di Amministrazione per iscritto a mezzo raccomandata A.R. da inviare presso la sede sociale all'attenzione del Servizio Investor Relations ovvero mediante comunicazione via posta elettronica all'indirizzo [email protected].

Entro lo stesso termine e con le medesime formalità deve essere presentata, sempre all'organo di amministrazione, da parte degli eventuali soci proponenti, una relazione sulle materie di cui essi propongono la trattazione. Si ricorda che l'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Coloro che intendono intervenire durante l'Assemblea devono richiederlo al Presidente, a partire dal termine della lettura degli argomenti all'ordine del giorno e fintanto che il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull'argomento al quale si riferisce la domanda di intervento. Il Presidente e, su suo invito coloro che lo assistono, rispondono agli oratori dopo l'intervento di ciascuno di essi, ovvero dopo esauriti tutti gli interventi. Il Presidente, tenuto conto dell'oggetto e dell'importanza dei singoli argomenti all'ordine del giorno, determina il periodo di tempo a disposizione di ciascun oratore per svolgere il proprio intervento.

* * *

Il Consiglio di Amministrazione di CIA si adopera affinché sia assicurata agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari affinché essi possano assumere con cognizione di causa le decisioni di competenza assembleare. In particolare, sul sito istituzionale www.c-i-a.it sono disponibili i documenti e le informazioni di interesse degli Azionisti e degli investitori istituzionali, con particolare riferimento alle modalità per la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea, nonché alla documentazione relativa agli argomenti posti all'ordine del giorno, ivi incluse, in caso di nomine, le liste di candidati alle cariche di Amministratore e di Sindaco con l'indicazione delle relative caratteristiche personali e professionali.

* * *

Nel corso del 2016 si è tenuta una Assemblea Ordinaria, in data 29 aprile, cui erano presenti tre Amministratori.

Il Consiglio ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata, e si è adoperato per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari affinché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

Si rinvia a quanto indicato al Cap. 11 della presente relazione.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Non si sono verificati cambiamenti nella struttura di corporate governance, a far data dalla chiusura dell'esercizio.

.

Consiglio di Amministrazione Comitato
Controllo
e Rischi
Comitato
Remun.
Carica Componenti nascita
Data
di
Data di prima
nomina
In carica
dal
In carica
fino a
Lista Esecutivo Non esecutivo Ind. da codice Ind. da TUF part.
(%)
incarichi
N. altri
App. % part. App. % part.
Presidente Angelo
Riccardi
05/04/41 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M Si No No No 100 1 NO NO
Vice Presidente Paolo
Panerai
12/02/46 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M Si No No No 100 1 NO NO
Amministratore
Delegato
Luca
Panerai
25/10/75 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M Si No No No 0 1 NO NO
Amministratore
Delegato
Marco
Fanfani
04/08/55 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M Si No No No 75 NO NO
Consigliere Nicoletta
Costa Novaro
24/01/59 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si No No 100 1 NO NO
Consigliere Umberto
Vitiello
15/08/63 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si No No 100 SI 100 NO
Consigliere Andrea
Morante
03/08/49 30/04/09 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si Si Si 0 SI 100 NO
Consigliere Beatrice
Panerai
11/03/80 28/04/05 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si No No 75 1 NO NO
Consigliere Maurizio
Carfagna
13/11/47 23/12/02 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si Si Si 50 4 NO SI 100
Consigliere Giovanni
Cattaneo della
Volta
28/09/73 02/05/06 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si Si Si 100 NO SI 100
Consigliere Vincenzo
Manes
01/04/60 30/04/15 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si Si Si 75 6 NO NO
Consigliere Maria Grazia
Vassallo
27/10/52 30/04/15 30/04/2015 App. Bil
2017
M No Si Si Si 100 1 SI 100 SI 100

TABELLA 1: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel corso dell'esercizio di riferimento si sono svolte:

• 4 riunioni del Consiglio di Amministrazione;

• 3 riunioni del Comitato Controllo e Rischi

Carica Componenti Data di
nascita
Data di prima
nomina
In carica
dal
In carica
fino a
Lista
(M/m)
Indipendenza da
Codice
%
partecipazione
Numero
altri
incarichi
Presidente Mario
Medici
28/04/1965 30/04/2015 30/04/2015 Appr. Bil.
2017
M 100% 1
Sindaco
Effettivo
Laura
Restelli
17/11/1952 30/04/2015 30/04/2015 Appr. Bil.
2017
M 100% 1
Sindaco
Effettivo
Vincenzo
Truppa
05/04/1947 30/04/2015 30/04/2015 Appr. Bil.
2017
M 86%
Sindaco
Supplente
Luciano
Barbucci
12/09/1959 23/11/2002 30/04/2015 Appr. Bil.
2017
M --
Sindaco
Supplente
Vieri
Chimenti
23/10/1966 30/04/2015 30/04/2015 Appr. Bil.
2017
M -- 1

TABELLA 2: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

Nel corso dell'esercizio 2016 si sono tenute sette riunioni del Collegio Sindacale.

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.