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Eni

Annual Report Apr 12, 2017

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Annual Report

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Fact Book 2016

Missione

Siamo un'impresa dell'energia. Lavoriamo per costruire un futuro in cui tutti possano accedere alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile. Fondiamo il nostro lavoro sulla passione e l'innovazione. Sulla forza e lo sviluppo delle nostre competenze. Sul valore della persona, riconoscendo la diversità come risorsa. Crediamo nella partnership di lungo termine con i Paesi e le comunità che ci ospitano.

4 Eni in sintesi
6 Performance e strategia
8 Principali dati
12 Exploration & Production
39 Gas & Power
47 Refining & Marketing e Chimica
Tavole
60 Dati Economico-Finanziari
72 Personale
73 Informazioni supplementari sulle attività
Oil & Gas
93 Dati infrannuali

Il Fact Book Eni è un supplemento alla Relazione Finanziaria Annuale e fornisce informazioni finanziarie e operative integrative alla stessa. Il Fact Book contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) relative a: piani di investimento, dividendi e allocazione dei flussi di cassa futuri generati dalla gestione, evoluzione della struttura finanziaria, performance gestionali future, obiettivi di crescita delle produzioni e delle vendite, esecuzione dei progetti. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno differire in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati in relazione a una molteplicità di fattori, tra cui: l'avvio effettivo di nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale, la capacità del management nell'esecuzione dei piani industriali e il successo nelle trattative commerciali, l'evoluzione futura della domanda, dell'offerta e dei prezzi del petrolio, del gas naturale e dei prodotti petroliferi, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, fattori geopolitici quali le tensioni internazionali e l'instabilità socio-politica e i mutamenti del quadro economico e normativo in molti dei Paesi nei quali Eni opera, l'impatto delle regolamentazioni dell'industria degli idrocarburi, del settore dell'energia elettrica e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business, l'azione della concorrenza.

Eni in sintesi

Eni è un'impresa dell'energia, attiva in 73 Paesi con 33.536 dipendenti. È attiva nell'esplorazione, sviluppo ed estrazione di olio e gas naturale principalmente in Italia, Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Libia, Mozambico, Nigeria, Norvegia, Kazakhstan, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela, per complessivi 44 Paesi1 .

Eni commercializza gas, energia elettrica, GNL e prodotti in Europa e in mercati extraeuropei grazie anche alle attività di trading. Le disponibilità sono assicurate dalle produzioni di petrolio e gas upstream, da contratti long-term, da un parco di centrali elettriche cogenerative, dal sistema di raffinazione Eni e dagli impianti chimici Versalis. L'approvvigionamento di materia prima è ottimizzato dal trading.

Eni vanta un solido posizionamento competitivo grazie alle competenze e ai successi dell'esplorazione, all'elevata incidenza delle riserve gas, alla riduzione del full-cycle cost del barile prodotto compatibile con scenari depressi, alla sostenibilità dei business mid e downstream e, nel lungo termine, alla possibilità di crescere nelle rinnovabili grazie alle sinergie con gli asset industriali Eni che favoriranno l'evoluzione del business model verso uno scenario low carbon.

Performance e strategia

Con il 2016 si chiude un triennio durante il quale Eni ha completato un processo di profondo cambiamento che ha consentito di affrontare un contesto tra i più difficili nella storia dell'industria Oil & Gas, rilanciando le prospettive di crescita e preservando la solidità patrimoniale del Gruppo. Le prospettive di crescita sono basate sugli importanti risultati che abbiamo ottenuto: la produzione di 1,759 milioni di boe/giorno, il rimpiazzo record delle riserve certe, una serie importante di nuovi progetti a elevato valore che contribuiranno alla crescita del 4,5% della produzione 2017 e l'avanzata ristrutturazione dei business mid-downstream. È stata nel contempo preservata la solidità patrimoniale, mantenendo il debito ed il leverage a livelli di assoluta sostenibilità. In particolare Eni è stata l'unica major a ridurre il leverage nel periodo 2014-2016. Per il futuro la politica di remunerazione è confermata crescente in funzione dell'atteso miglioramento dello scenario e degli utili.

Esplorazione

Prosegue la serie record di successi nell'esplorazione: scoperte risorse per 1,1 miliardi di boe nel 2016 a un costo di esplorazione unitario di 0,6 \$/boe. Le risorse esplorative scoperte negli ultimi 3 anni ammontano quindi a 3,4 miliardi di boe per un costo unitario di 1 \$/boe. Previste nel prossimo futuro attività esplorative in nuove promettenti licenze. Ceduto il 40% di Zohr, confermando la validità del "dual exploration model".

Ottimizzazione capex

Migliorate le prospettive di crescita organica della produzione per i prossimi 4 anni pur avendo ridotto del 19% i capex 2016 vs. 2015.

Efficienza E&P

Oltre le aspettative: costi operativi unitari ridotti a 6,2 \$/boe rispetto a 7,2 \$/boe nel 2015.

Dismissioni

Dismissioni nell'anno per €2,6 miliardi, pari a circa il 40% dell'obiettivo annunciato nel marzo 2016 per gli anni 2016-2019 (€7 miliardi).

Cash flow

Flusso di cassa operativo normalizzato ad anno intero pari a €8,3 miliardi in grado di autofinanziare oltre il 90% dei capex 2016 ridotti da €9,2 miliardi a €8,7 miliardi se considerati al netto di quelli oggetto di rimborso per effetto della cessione di Zohr (€0,5 miliardi). I business mid e downstream hanno ottenuto una generazione di cassa positiva.

Strategia

Dall'inizio del downturn petrolifero nel 2014, la strategia Eni è stata rifondata su tre pilastri: un'esplorazione di successo caratterizzata da bassi costi unitari ed un rapido time-to-market, la gestione dei successi esplorativi secondo "il dual exploration model" che con la cessione di quote di questi successi anticipa la trasformazione delle risorse minerarie in flussi finanziari conciliando crescita organica e solidità patrimoniale, un focus continuo sul profilo dei costi con l'obiettivo di adattare il modello di business ad un mercato caratterizzato da bassi prezzi dell'energia sia nell'upstream, sia nel downstream. Nel prossimo quadriennio l'obiettivo primario della strategia di crescita di Eni sarà la costruzione di un portafoglio ad alto margine di cassa, perseguito attraverso le seguenti leve:

  • ➤ l'ampliamento del portafoglio tramite l'esplorazione ad alto impatto su bacini convenzionali, prossimi ad aree già sviluppate e ai mercati di sbocco;
  • ➤ lo sviluppo di progetti con l'approccio design-to-cost e modulare, al fine di accelerare l'avvio delle produzioni e la riduzione dell'esposizione finanziaria;
  • ➤ la massimizzazione del valore attraverso l'integrazione del portafoglio con le attività di marketing del gas (con un crescente ruolo del GNL), il miglioramento dei business mid-downstream, e la gestione "attiva" del portafoglio fondata sul Dual Exploration Model.

Progetti E&P

Prosegue la realizzazione dei progetti di sviluppo previsti in avvio nel 2017 (Jangkrik - Indonesia, OCTP oil - Ghana e Zohr - Egitto). Il progetto East Hub in Angola e già stato avviato lo scorso febbraio con 5 mesi di anticipo rispetto alle previsioni. Questi progetti, unitamente al ramp-up di Kashagan e Goliat, assicureranno un solido contributo alla crescita della generazione di cassa 2017 e anni successivi. In tre anni ridotto in misura significativa il break-even del portafoglio progetti grazie alla strategia esplorativa, guidata dall'obiettivo di ottimizzazione dei costi nel convertire le risorse in produzioni, all'efficacia del modello di sviluppo e alla riduzione dei costi operativi.

Nooros

La produzione del progetto Nooros in Egitto ha raggiunto 85,5 mila boe/giorno in quota Eni, risultato record conseguito a soli 13 mesi dalla scoperta avvenuta a luglio 2015 e in anticipo rispetto alle previsioni. Con la perforazione di ulteriori pozzi di sviluppo, si prevede che il campo possa raggiungere la capacità produttiva massima di circa 160 mila boe/giorno nel corso del 2017. Nooros è un importante successo della strategia esplorativa near-field di Eni, finalizzata all'incremento della base riserve in prossimità di infrastrutture esistenti.

Mozambico

Prima fase dello sviluppo di Coral approvata da parte delle autorità del Mozambico per la messa in produzione di 140 miliardi di metri cubi di gas. I partner dell'Area 4 (Eni East Africa, joint operation tra Eni e CNPC, Galp, Kogas e ENH) e BP hanno firmato l'accordo vincolante per la fornitura ventennale di circa 3,3 milioni di tonnellate/anno di GNL (equivalenti a circa 5 miliardi di metri cubi), che sarà prodotto dall'impianto galleggiante Coral South. Nel marzo 2017 ExxonMobil ed Eni hanno firmato un accordo di compravendita per l'acquisto della partecipazione del 25% nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico. Le condizioni concordate prevedono un prezzo di circa \$2,8 miliardi. L'acquisizione è soggetta a una serie di condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle autorità del Mozambico e di altri enti regolatori.

Sicurezza delle persone

Nel 2016 è stata avviata la nuova fase del programma di comunicazione e formazione "Eni in Safety" con l'obiettivo di diffondere a tutti i livelli aziendali le lesson learnt connesse a near miss ed incidenti. L'iniziativa e gli altri investimenti nel campo della sicurezza hanno consentito di registrare una riduzione del 21% del total recordable injury rate della forza lavoro (-11% per i dipendenti e -25% per i contrattisti), confermando il trend di miglioramento degli ultimi anni.

Emissioni GHG

Le emissioni di GHG del 2016 sono diminuite del 3,5% rispetto al 2015 grazie alle minori emissioni da combustione (-0,9 milioni di tonnellate), al contenimento delle emissioni di metano (-0,3 milioni di tonnellate) conseguito grazie alle campagne sulle emissioni fuggitive e ai progetti di efficienza energetica. L'indice di emissione rispetto alla produzione del settore upstream è migliorato del 9%.

Oil spill operativi

I barili sversati a seguito di oil spill operativi (maggiori di un barile), riconducibili per l'88% al settore E&P, sono diminuiti del 29% rispetto al 2015; il settore R&M e Chimica evidenzia un significativo miglioramento (-69%, 134 barili sversati rispetto a 427 del 2015). In Nigeria è in corso un piano di sostituzione dei gusci posizionati sui fori da effrazioni che costituiscono un potenziale punto debole.

Energie rinnovabili

Definiti progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia e nei Paesi di presenza. Il "Progetto Italia" ha come obiettivo la realizzazione di progetti nell'ambito delle rinnovabili (produzione di energia da destinare prevalentemente all'autoconsumo) utilizzando aree industriali di proprietà per una capacità complessiva prevista di circa 220 MWp. All'estero, Eni ha siglato accordi per lo sviluppo di nuovi progetti per la produzione di energia rinnovabile prevalentemente da fotovoltaico in Algeria, Tunisia e Ghana.

Principali dati

Principali dati economico-finanziari ()(*) (€ milioni) 2012 2013 2014 2015 2016
Ricavi della gestione caratteristica 127.109 104.117 98.218 72.286 55.762
Utile (perdita) operativo 15.208 9.876 8.965 (3.076) 2.157
Special items 4.692 3.046 1.912 7.648 333
Utile (perdita) da magazzino (17) 716 1.460 1.136 (175)
Utile (perdita) operativo adjusted(b) 19.883 13.638 12.337 5.708 2.315
di cui: Exploration & Production 18.537 14.643 11.679 4.182 2.494
Gas & Power 398 (622) 168 (126) (390)
Refining & Marketing e Chimica (772) (859) (412) 695 583
Ingegneria & Costruzioni 1.485 (99)
Corporate e altre attività (547) (542) (443) (369) (452)
Eliminazione utili interni e altre elisioni 782 1.117 1.345 1.326 80
Utile (perdita) netto di Gruppo(a) 7.790 5.160 1.303 (8.778) (1.464)
di cui: continuing operations 4.200 5.648 1.720 (7.952) (1.051)
discontinuing operations 3.590 (488) (417) (826) (413)
Utile (perdita) netto adjusted(a)(b) 7.325 4.430 3.723 803 (340)
di cui: continuing operations 7.130 4.921 4.199 1.317 (340)
discontinuing operations 195 (491) (476) (514)
Flusso di cassa netto da attività operativa(b) 12.567 11.026 14.742 11.649 7.673
di cui: continuing operations 12.552 11.547 14.469 12.875 7.673
discontinuing operations 15 (521) 273 (1.226)
Investimenti tecnici 13.561 (12.800) 11.872 11.302 9.180
di cui: continuing operations 12.805 (11.898) 11.178 10.741 9.180
discontinued operations 756 (902) 694 561
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi 62.417 61.049 65.641 57.409 53.086
Indebitamento finanziario netto 15.069 14.963 13.685 16.871 14.776
Leverage 0,24 0,25 0,21 0,29 0,28
Capitale investito netto 77.486 76.012 79.326 74.280 67.862
di cui: Exploration & Production 42.369 45.699 51.061 53.968 57.910
Gas & Power 10.597 8.462 9.031 5.803 4.100
Refining & Marketing e Chimica 11.428 11.393 9.711 6.986 6.981

(*) Da continuing operations. I risultati del settore Saipem, oggetto di deconsolidamento nel gennaio 2016 a seguito della perdita del controllo, sono stati rilevati come discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS5 negli esercizi 2013, 2014 e 2015. I risultati dell'esercizio 2012 rilevano come discontinued operations i soli Business Regolati Italia ceduti nel 2012.

(**) Dal 1° gennaio 2016 Eni ha modificato, su base volontaria, il criterio di valutazione dei costi relativi all'attività esplorativa adottando il metodo dello "sforzo coronato da successo" - Successful Effort Method (SEM). Ai sensi delle disposizioni dello IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", l'applicazione del SEM rappresenta una modifica volontaria di una accounting policy, giustificata dall'allineamento alle prassi di settore, da applicare retroattivamente. Conseguentemente i dati economici, patrimoniali e finanziari dei comparative periods del bilancio 2016 sono stati riesposti. L'effetto della modifica è stato rilevato come variazione del saldo di apertura delle voci interessate in contropartita alla voce "Utili portati a nuovo" del patrimonio netto al 1° gennaio 2014. La modifica ha comportato in particolare un incremento dei saldi iniziali delle voci immobili, impianti e macchinari di €3.524 milioni; delle attività immateriali di €860 milioni e del patrimonio netto Eni di €3.001 milioni. Altre variazioni hanno riguardato le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite e altre voci minori. Con riferimento all'esercizio 2015, l'adozione del SEM ha comportato un peggioramento dell'utile operativo reported di €815 milioni. Maggiori informazioni sono fornite nelle note al bilancio consolidato della Relazione Finanziaria Annuale 2016. (a) Di competenza Eni.

(b) Misure di risultato non-GAAP. I dati di confronto, ad eccezione del 2012, sono elaborati su base standalone cioè escludono del tutto e non limitatamente ai rapporti con terzi, il contributo di Saipem alle continuing operations, assumendo pertanto il deconsolidamento della stessa.

2016
(\$/barile) 111,58 108,66 98,99 52,46 43,69
1,285 1,328 1,329 1,11 1,107
(€) 86,83 81,82 74,48 47,26 39,47
(\$) 4,1 2,4 3,2 8,3 4,2
(€/mgl di metri cubi) 265 286 221 210 148
(€/mgl di metri cubi) 304 296 246 234 168
2012 2013 2014 2015

(a) Fonte: Platt's Oilgram.

(b) Fonte: Reuters (WMR).

(c) Fonte: elaborazioni Eni. Consente di approssimare il margine del sistema di raffinazione Eni tenendo conto dei bilanci materia e delle rese in prodotti delle raffinerie.

Principali indicatori di performance(a) 2012 2013 2014 2015 2016
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 36.018 36.678 34.846 34.196 33.536
di cui: donne 7.955 8.291 8.076 7.960 7.700
all'estero 13.807 14.436 13.639 13.316 12.626
Dipendenti all'estero locali (%) 87 86 86 85 85
Donne in posizioni manageriali (dirigenti e quadri) 23 23 23 24 24
Pay gap (donne vs uomini) 98 96 97 97 97
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) (infortuni registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 1,26 0,94 0,71 0,45 0,35
di cui: dipendenti 1,13 0,78 0,56 0,41 0,36
contrattisti 1,33 1,01 0,79 0,47 0,35
Fatality index (dipendenti e contrattisti) (infortuni mortali/ore lavorate) x 100.000.000 1,27 0,00 1,03 1,46 0,72
Near miss(b) (numero) 1.557 1.620 1.729 1.489 1.644
Spese in formazione (€ milioni) 39,3 57,6 39,1 29,1 26,6
Ore di formazione (migliaia di ore) 1.400 1.750 1.213 1.099 939
di cui e-learning 52 149 120 183 197
Volumi totali Oil spill (>1 barile) (barili) 12.419 7.891 15.562 16.481 5.648
di cui: da atti di sabotaggio e terrorismo 8.669 6.002 14.401 14.847 4.489
operativi 3.750 1.889 1.161 1.634 1.159
Emissioni dirette di gas serra (GHG) (milioni di tonnellate di CO2
eq)
52,14 47,60 42,02 41,56 40,10
di cui: CO2
equivalente da combustione e da processo
35,15 33,07 30,92 31,49 30,60
CO2
equivalente da flaring
9,46 9,13 5,73 5,51 5,40
CO2
equivalente da metano incombusto e da emissioni fuggitive
5,33 3,47 3,48 2,77 2,42
CO2
equivalente da venting
2,20 1,92 1,89 1,80 1,67
Spese in R&S(c) (€ milioni) 196 181 174 176 161
di cui: new energy 51
Domande di primo deposito brevettuale (numero) 61 45 64 33 40
di cui: depositi sulle fonti rinnovabili 21 28 29 16 12
Fornitori utilizzati (numero) 15.784 14.770 13.145 11.380 10.041
Procurato totale (€ milioni) 18.752 19.842 24.068 20.350 13.249
di cui: locale 12.933 14.466 15.183 13.412 10.390
Interventi sul territorio derivanti da accordi, convenzioni e PSA (community investment) (€ milioni) 61 56 65 76 67
2012 2013 2014 2015 2016
Exploration & Production
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 11.304 12.352 12.777 12.821 12.494
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) (infortuni registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 0,83 0,60 0,56 0,34 0,34
di cui: dipendenti 0,51 0,30 0,20 0,22 0,34
contrattisti 0,95 0,71 0,68 0,39 0,34
Riserve certe di idrocarburi
Vita utile residua delle riserve certe
(milioni di boe)
(anni)
7.166
11,5
6.535
11,1
6.602
11,3
6.890
10,7
7.490
11,6
Produzione di idrocarburi(d) (migliaia di boe/giorno) 1.701 1.619 1.598 1.760 1.759
Tasso di rimpiazzo organico delle riserve 147 105 112 148 193
Profit per boe(e)(f) (\$/boe) 14,8 16,1 14,5 7,4 2,7
Opex per boe(e) 7,1 8,3 8,4 7,2 6,2
Cash flow per boe(d) 32,8 31,9 30,1 20,9 12,9
Finding & Development cost per boe(d)(f) 17,4 19,2 21,5 19,3 13,2
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
29,4 27,4 23,4 22,8 20,4
Emissioni di CO2
eq/produzione lorda di idrocarburi (100% operata)(g)
(tonnellate di CO2
eq/tep)
0,230 0,232 0,201 0,182 0,166
% di acqua di formazione reiniettata (%) 49 55 56 56 58
Volume di gas inviato a flaring (milioni di metri cubi) nd 3.450 1.767 1.989 1.950
di cui: di processo nd 3.320 1.678 1.564 1.530
Oil spill operativi (>1 barile) (barili) 3.015 1.728 936 1.177 1.025
Interventi sul territorio derivanti da accordi, convenzioni e PSA (community investment) (€ milioni) 60 53 63 72 63

(a) Relativi alle continuing operations. I dati del triennio 2014-2016 escludono il contributo Saipem, il cui controllo è stato ceduto nel 2016. I dati del 2012 non includono il contributo dei soli Business Regolati Italia, ceduti nello stesso anno.

(b) Al netto dei costi generali e amministrativi.

(c) Comprensivi di investimenti per il territorio a favore delle comunità, liberalità, contributi assicurativi, sponsorizzazioni, contributi a Fondazione Eni Enrico Mattei e a Eni Foundation.

(d) Include la quota Eni delle joint venture e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto.

(e) Relativo alle società consolidate. (f) Media triennale.

(g) Produzione di idrocarburi da giacimenti interamente operati da Eni (100%) pari a: 122 mln di tep, 125 mln di tep e 117 mln di tep, rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014.

2012 2013 2014 2015 2016
Gas & Power
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 4.836 4.616 4.561 4.484 4.261
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) (infortuni registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 2,23 1,48 0,82 0,89 0,28
di cui: dipendenti 1,77 1,39 0,87 0,91 0,27
contrattisti 3,98 1,80 0,70 0,81 0,31
Vendite gas mondo (miliardi di metri cubi) 95,32 93,17 89,17 90,88 88,93
di cui: in Italia 34,78 35,86 34,04 38,44 38,43
internazionali 60,54 57,31 55,13 52,44 50,50
Clienti in Italia (milioni) 7,45 8,00 7,93 7,88 7,76
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
12,8 11,3 10,1 10,6 11,2
Emissioni di GHG/energia elettrica equivalente (EniPower) (gCO2
eq/kWheq)
400 407 409 409 398
Capacità installata centrali elettriche (GW) 5,30 4,80 4,90 4,90 4,70
Energia elettrica prodotta (terawattora) 23,58 21,38 19,55 20,69 21,78
Vendite di energia elettrica 42,58 35,05 33,58 34,88 37,05
2012 2013 2014 2015 2016
Refining & Marketing e Chimica
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 14.276 14.146 11.884 10.995 10.858
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) totale (infortuni registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 3,03 2,33 1,51 1,07 0,38
di cui: dipendenti 2,76 2,12 1,60 0,97 0,44
contrattisti 3,32 2,56 1,40 1,17 0,32
Oil spill operativi (>1 barile) (barili) 735 161 225 427 134
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
9,80 8,90 8,45 8,19 8,50
Emissioni SOx (ossidi di zolfo) (migliaia di tonnellate di SO2
eq)
19,18 12,33 6,84 6,17 4,35
Lavorazioni in conto proprio (milioni di tonnellate) 30,01 27,38 25,03 26,41 24,52
Quota di mercato rete in Italia (%) 31,2 27,5 25,5 24,5 24,3
Vendite di prodotti petroliferi Rete Europa (milioni di tonnellate) 10,87 9,69 9,21 8,89 8,59
Stazioni di servizio rete Europa a fine periodo (numero) 6.384 6.386 6.220 5.846 5.622
Erogato medio per stazione di servizio Rete Europa (migliaia di litri) 2.064 1.828 1.725 1.754 1.742
Capacità bilanciata delle raffinerie (mgl barili/g) 767 787 617 548 548
Capacità delle bioraffinerie (migliaia di tonnellate/anno) 360 360 360
Produzione di biocarburanti (migliaia di tonnellate) 105 179 191
Emissioni di GHG/lavorazioni di greggio e semilavorati (raffinerie tradizionali)(h) (tonnellate CO2
eq/kt)
271 252 287 237 272
Produzioni di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnellate) 6.090 5.817 5.283 5.700 5.646
Vendite di prodotti petrolchimici 3.953 3.785 3.463 3.801 3.759
Tasso di utilizzo medio degli impianti (%) 67 65 71 73 72

(h) Nel 2014: Livorno, Sannazzaro, Taranto, Gela e dal 2015: Livorno, Sannazzaro e Taranto.

Dati per azione 2012 2013 2014 2015 2016
Utile (perdita) netto(a)(b)(*) (€) 1,16 1,56 0,48 (2,21) (0,29)
Dividendo 1,08 1,10 1,12 0,80 0,80
Dividendi pagati nell'esercizio(c) 3.840 3.949 4.006 3.457 2.881
Cash flow(*) 3,46 3,19 4,01 3,58 2,13
Dividendo yield(d) (%) 5,9 6,5 7,6 5,7 5,4
Utile (perdita) netto per ADR(b)(e)(*) (\$) 2,98 4,14 1,27 (4,90) (0,65)
Dividendo per ADR(e) 2,82 2,99 2,65 1,77 1,77
Cash flow per ADR(e) 8,77 8,47 10,66 7,95 4,72
Dividend yield per ADR(d)(e) (%) 5,9 6,5 7,6 5,7 5,4
Pay-out 50 77 310 (33) (197)
Numero di azioni a fine periodo (milioni) 3.634,2 3.634,2 3.634,2 3.634,2 3.634,2
Numero medio di azioni in circolazione nell'esercizio(f) (interamente diluito) 3.622,8 3.622,8 3.610,4 3.601,1 3.601,1
Total Shareholder Return (TSR) (%) 22,0 1,3 (11,9) 1,1 19,2

(*) Da continuing operations. I risultati del settore Saipem, oggetto di deconsolidamento nel gennaio 2016 a seguito della perdita del controllo, sono stati rilevati nei periodi di confronto 2013-2015 come discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS5.

(a) Calcolato sul numero medio delle azioni di Eni in circolazione durante l'esercizio.

(b) Di competenza degli azionisti Eni.

(c) L'importo 2016 è stimato.

(d) Rapporto tra dividendo di competenza e media delle quotazioni del mese di dicembre.

(e) Un ADR rappresenta 2 azioni. I dati di utile e cash flow in \$ sono convertiti ai cambi medi. I dati sui dividendi in dollari sono convertiti al cambio di pagamento.

(f) Calcolato con esclusione delle azioni proprie in portafoglio.

Informazioni riguardanti le azioni 2012 2013 2014 2015 2016
Prezzo per azione - Borsa di Milano
Massimo (€) 18,70 19,48 20,41 17,43 15,47
Minimo 15,25 15,29 13,29 13,14 10,93
Medio 17,18 17,57 17,83 15,47 13,42
Fine periodo 18,34 17,49 14,51 13,8 15,47
Prezzo per ADR(a) - New York Stock Exchange
Massimo (\$) 49,44 52,12 55,30 39,29 33,33
Minimo 36,85 40,39 32,81 29,28 25,00
Medio 44,24 46,68 47,37 34,31 29,74
Fine periodo 49,14 48,49 34,91 29,8 32,24
Media giornaliera degli scambi (mln di azioni) 15,63 15,44 17,21 20,30 18,41
Controvalore (€ milioni) 267,0 271,4 304,0 312,0 246,0
Numero azioni in circolazione nell'anno(b) (mln di azioni) 3.622,8 3.622,8 3.610,4 3.601,1 3.601,1
Capitalizzazioni di borsa(c)
EUR (mld) 66,4 63,4 52,4 50,2 56,2
USD 87,7 87,4 63,6 55,7 59,3

(a) Il rapporto di conversione tra ADR e azioni ordinarie è 1 ADR per 2 azioni ordinarie Eni.

(b) Con esclusione delle azioni proprie in portafoglio.

(c) Prodotto del numero delle azioni in circolazione a fine periodo per il prezzo di riferimento di borsa di fine periodo.

Informazioni riguardanti i collocamenti delle azioni 1995 1996 1997 1998 2001
Prezzi di collocamento (€/azione) 5,42 7,40 9,90 11,80 13,60
Numero di azioni collocate (mln di azioni) 601,9 647,5 728,4 608,1 200,1
di cui: per attribuzione bonus share (mln di azioni) 1,9 15,0 24,4 39,6
Percentuale del capitale sociale(a) (%) 15,0 16,2 18,2 15,2 5,0
Incasso (€ milioni) 3.254 4.596 6.869 6.714 2.721

(a) Riferita al capitale sociale al 31 dicembre 2016.

Exploration & Production

Principali indicatori di performance

2014 2015 2016
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) (infortuni registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 0,56 0,34 0,34
di cui: dipendenti 0,20 0,22 0,34
contrattisti 0,68 0,39 0,34
Ricavi della gestione caratteristica(a) (€ milioni) 28.488 21.436 16.089
Utile (perdita) operativo 10.727 (959) 2.567
Utile (perdita) operativo adjusted 11.679 4.182 2.494
Utile (perdita) netto adjusted 4.569 991 508
Investimenti tecnici 10.156 9.980 8.254
Profit per boe(b)(c) (\$/boe) 14,5 7,4 2,7
Opex per boe(b) 8,4 7,2 6,2
Cash Flow per boe(d) 30,1 20,9 12,9
Finding & Development cost per boe(c)(d) 21,5 19,3 13,2
Prezzi medi di realizzo degli idrocarburi(d) 65,49 36,47 29,14
Produzione di idrocarburi(d) (migliaia di boe/giorno) 1.598 1.760 1.759
Riserve certe di idrocarburi(d) (milioni di boe) 6.602 6.890 7.490
Vita utile residua delle riserve certe(d) (anni) 11,3 10,7 11,6
Tasso di rimpiazzo organico delle riserve(d) (%) 112 148 193
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 12.777 12.821 12.494
Oil spill operativi (>1 barile) (barili) 936 1.177 1.025
Acqua di formazione reiniettata (%) 56 56 58
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
23,4 22,8 20,4
Emissioni di CO2
eq/produzione lorda di idrocarburi (100% operata)(e)
(tonnellate di CO2
eq/tep)
0,201 0,182 0,166
Interventi sul territorio derivanti da accordi, convenzioni e PSA (community investment) (€ milioni) 63 72 63

(a) Prima dell'eliminazione dei ricavi infrasettoriali.

(b) Relativo alle società consolidate.

(c) Media triennale.

(d) Include la quota Eni delle joint venture e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto.

(e) Produzione di idrocarburi da giacimenti interamente operati da Eni (100%) pari a: 122 mln di tep, 125 mln di tep e 117 mln di tep, rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014.

Performance dell'anno

  • ➤ Il trend della performance della sicurezza si conferma positivo, con l'indice di frequenza infortuni totali registrabili (TRIR) pari allo 0,34 (in linea con il 2015). Eni continua a mantenere elevati i livelli di attenzione alla sicurezza di tutte le attività anche grazie alle continue campagne di sensibilizzazione HSE attraverso l'implementazione di progetti specifici.
  • ➤ Le emissioni di gas serra risultano in riduzione dell'11% rispetto all'esercizio di confronto grazie alle continue azioni di efficienza energetica, ottimizzazione della logistica e al proseguimento di progetti di contenimento delle emissioni fuggitive, in particolare in alcuni siti in Egitto, Kazakhstan, Regno Unito, Ecuador e Stati Uniti. Nel marzo 2016 è entrata in produzione in Norvegia la piattaforma Goliat che, grazie all'utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate, ha contribuito ulteriormente al contenimento delle emissioni da combustione. L'indice di emissione rispetto alla produzione è migliorato del 9% e risulta migliore rispetto al target di fine anno fissato.
  • ➤ Il trend di acqua re-iniettata continua ad attestarsi su ottimi livelli per l'industria (58% nel 2016), anche grazie alle continue campagne avviate in diversi siti produttivi, in particolare nel 2016 in Ecuador, Egitto e Congo.
  • ➤ Nel 2016 il settore E&P registra una riduzione del 40% di utile operativo adjusted rispetto al 2015, dovuta alla flessione dei prezzi di realizzo in dollari del petrolio e gas (-20%), nonché all'impatto del fermo di circa quattro mesi e mezzo della produzione in Val d'Agri. Tali effetti sono stati in parte compensati dalla maggiore produzione in altre aree, e da recuperi di efficienza operativa con costi operativi unitari ridotti a 6,2 \$/boe (-14% rispetto al 7,2 \$/boe nel 2015) e minori DD&A1 (-16% rispetto al 2015).
  • ➤ La produzione di idrocarburi nel 2016 è stata di 1.759 mila boe/giorno, in linea con il 2015, nonostante il fermo in Val d'Agri. Il contributo da avvii/ramp-up è stato di circa 280 mila boe/giorno nel 2016. Produzione prevista in crescita nel 2017 al livello record di 1,84 milioni di boe/giorno (circa + 5% rispetto al 2016).
  • ➤ Le riserve certe di idrocarburi al 31 dicembre 2016 ammontano a 7,5 miliardi di boe, determinate sulla base del prezzo del marker Brent di 42,8 \$/barile. Il tasso di rimpiazzo organico delle riserve certe sale al 193% nel 2016, record storico per Eni. Anche considerando pro-forma la cessione del 40% di Zohr, il tasso di rimpiazzo rimane eccellente al 139%. La vita utile residua delle riserve è di 11,6 anni (10,7 anni nel 2015).

Esplorazione

➤ Nell'ambito dell'applicazione del dual exploration model, che consente di perseguire contemporaneamente al rapido sviluppo delle riserve scoperte, la loro parziale diluizione al fine di anticiparne la monetizzazione del valore e di ridurre l'esposizione degli investimenti di sviluppo, sono stati firmati due accordi per la cessione a Bp e Rosneft di una quota complessiva del 40% della scoperta giant di Zohr nel blocco operato di Shoruk (Eni 100%) in Egitto. Gli accordi hanno efficacia economica dal 1° gennaio 2016 e prevedono il rimborso a Eni degli investimenti sostenuti nel periodo e fino al closing. Ai nuovi partner è attribuita l'opzione per l'acquisto di un'ulteriore quota del 5% alle stesse condizioni dell'accordo. La prima delle due transazioni ha ottenuto il closing nel febbraio 2017 grazie all'ottenimento delle autorizzazioni da parte del governo egiziano; la seconda è prevista perfezionarsi entro la metà del 2017. Il valore dell'operazione al 1° gennaio 2017 è pari a circa €2 miliardi che comprende il rimborso dei costi sostenuti da Eni nel 2016. Eni, in applicazione del dual exploration model, dal 2013 ha ottenuto €5,4 miliardi.

  • ➤ Prosegue la serie record di successi nell'esplorazione con risorse addizionali di 1,1 miliardi di boe nel 2016 a un costo di esplorazione unitario di \$0,6 per boe. Le risorse esplorative scoperte negli ultimi 3 anni ammontano a 3,4 miliardi di boe per un costo unitario di \$1 per boe. Previste nel prossimo futuro attività esplorative in nuove, promettenti licenze.
  • ➤ In Marocco, firmato un accordo con Chariot Oil & Gas (Farm-Out Agreement) che prevede l'assegnazione a Eni del ruolo di operatore e una quota del 40% nei permessi esplorativi I-VI nella licenza "Rabat Deep Offshore".
  • ➤ In Montenegro, ottenuta la licenza esplorativa relativa a quattro blocchi offshore per una superficie complessiva di 1.228 chilometri quadrati. La licenza sarà operata da Eni con un interest del 50% in joint venture con Novatek.
  • ➤ Finalizzato nel marzo 2017 un farm-in agreement per l'acquisto del 50% del Blocco 11, operato da Total, nell'offshore di Cipro. Il blocco esplorativo di 2.215 chilometri quadrati è prossimo alla scoperta di Zohr.
  • ➤ Sono stati firmati quattro accordi con le compagnie di stato del Bahrein per studiare e valutare il potenziale di alcuni asset offshore e onshore di esplorazione e produzione nel Paese. Conclusi gli studi di valutazione, le autorità del Bahrein valuteranno insieme a Eni la possibilità di future iniziative per ulteriori sviluppi delle risorse energetiche del Paese.
  • ➤ Il portafoglio esplorativo è stato rinnovato attraverso l'acquisizione di circa 10.500 chilometri quadrati in quota Eni di nuovo acreage in paesi di consolidata presenza, in particolare in Egitto, Ghana, Norvegia e Regno Unito, e l'ingresso in nuove aree, quali i già citati Montenegro e Marocco.
  • ➤ Gli investimenti nell'esplorazione dell'anno ammontano a €417 milioni e hanno riguardato il completamento di 16 nuovi pozzi esplorativi (10,2 in quota Eni). Il tasso di successo commerciale si porta a livelli top dell'industria (50% in quota Eni). A fine esercizio risultano 79 pozzi in progress (40 in quota Eni).

Sviluppi di portafoglio e di sostenibilità

  • ➤ Conseguiti avvii di produzione da progetti rilevanti, tra cui:
  • il giacimento norvegese Goliat (Eni 65%, operatore) nel Mare di Barents, con la produzione che ha raggiunto il plateau di 100 mila boe/giorno (65 mila boe/giorno in quota Eni);
  • il riavvio della produzione a Kashagan (Eni 16,81%) dopo il completamento delle operazioni di sostituzione delle pipeline danneggiate. La produzione è prevista raggiungere la capacità produttiva di 370 mila barili/giorno entro il 2017;
  • l'avvio della produzione dei giacimenti di M'Pungi e M'Pungi Nord nell'ambito del progetto modulare West Hub Development del Blocco 15/06 (Eni 36,84%, operatore) nell'offshore dell'Angola, che ha portato la produzione complessiva dell'hub a circa 81 mila barili/giorno;
  • nel febbraio 2017, il progetto East Hub Development del Blocco 15/06, in anticipo di 5 mesi rispetto ai piani di sviluppo e con un time-to-market tra i migliori dell'industria. Il programma, con uno schema di sviluppo simile a quello del West Hub, prevede la messa in produzione del reservoir nella parte nord est dell'area;
  • la Great Nooros Area (Eni 75%) in Egitto, con il conseguimento del picco produttivo di 85,5 mila boe/giorno in quota Eni. Si tratta di un risultato record, conseguito a soli 13 mesi dalla scoperta e in anticipo rispetto alle previsioni. Inoltre, grazie al contesto maturo e alla natura convenzionale del progetto, la produzione presenta costi tra i più bassi del portafoglio di Eni.
  • ➤ Prosegue la realizzazione dei progetti di sviluppo previsti in avvio nel 2017 (Jangkrik in Indonesia, OCTP oil in Ghana, e i citati Zohr ed East Hub). Questi progetti unitamente al ramp-up di Kashagan e Goliat, assicureranno un solido contributo alla generazione di cassa 2017 e anni successivi.
  • ➤ Firmato in Mozambico tra i partner dell'Area 4 e BP l'accordo vincolante per la fornitura ventennale di circa 3,3 milioni di tonnellate/anno di GNL (equivalenti a circa 5 miliardi di metri cubi), che sarà prodotto

dall'impianto galleggiante Coral South. L'accordo costituisce un passo fondamentale per la final investment decision di Coral, che prevede la messa in produzione di 140 miliardi di metri cubi di gas.

  • ➤ Nel marzo 2017 ExxonMobil ed Eni hanno firmato un accordo di compravendita per l'acquisto della partecipazione del 25% nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico. Le condizioni concordate prevedono un prezzo di circa \$2,8 miliardi. L'acquisizione è soggetta a una serie di condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle autorità del Mozambico e di altri enti regolatori.
  • ➤ Il modello di cooperazione di Eni è volto a supportare lo sviluppo delle comunità locali, a contribuire a limitare le disuguaglianze socioeconomiche nelle aree in cui opera e ad assicurare il coinvolgimento di tutti gli stakeholder. In questo senso, Eni è impegnata nella produzione di energia per il mercato domestico, nella diffusione dell'accesso all'energia, nella diversificazione del mix energetico e delle economie locali, nel trasferimento di know how e tecnologia e nello sviluppo locale negli ambiti della salute e dell'educazione.
  • ➤ La strategia integrata di lungo termine elaborata da Eni per intraprendere il proprio percorso verso gli obiettivi di decarbonizzazione è basata sull'abbattimento delle emissioni di CO2 e ulteriore incremento dell'efficienza delle attività operative; mantenimento di un portafoglio di progetti a basso potenziale di emissioni di CO2 e promozione dell'utilizzo del gas come fonte di transizione per la generazione elettrica e di alimentazione per il trasporto.
  • ➤ Sono stati investiti €7.770 milioni (-16,8% rispetto al 2015) nell'avanzamento di importanti progetti di sviluppo e nel mantenimento dei plateau produttivi, in particolare in Egitto, Angola, Kazakhstan, Indonesia, Iraq, Ghana e Norvegia.
  • ➤ Nel 2016 la spesa complessiva in attività di Ricerca e Sviluppo del settore Exploration & Production è stata di €62 milioni (€78 milioni nel 2015).

Italia

Eni opera in Italia dal 1926. Nel 2016 la produzione di petrolio e gas naturale in quota Eni è stata di 133 mila boe/giorno. L'attività è condotta nel Mare Adriatico e Ionio, nell'Appennino Centro-Meridionale, nell'onshore e nell'offshore siciliano e nella Val Padana per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 20.818 chilometri quadrati (16.767 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività operate di esplorazione e produzione sono regolate da contratti di concessione (50 nell'onshore e 64 nell'offshore) e permessi di ricerca (12 nell'onshore e 9 nell'offshore).

Mare Adriatico e Ionio

Produzione I giacimenti hanno fornito nel 2016 il 52% della produzione Eni in Italia, principalmente gas. I principali sono Barbara, Cervia/Arianna, Annamaria, Luna, Angela-Angelina, Hera Lacinia, Bonaccia e Porto Garibaldi. La produzione è operata attraverso 72 piattaforme fisse (di cui 3 presidiate) installate presso i giacimenti principali alle quali sono collegati i giacimenti satelliti attraverso infrastrutture sottomarine. La produzione è convogliata mediante sealine sulla terraferma per essere immessa nella rete di trasporto nazionale del gas. Il sistema è continuamente sottoposto a rigorosi controlli di sicurezza, attività manutentiva e ottimizzazione della produzione.

Sviluppo Le iniziative di sviluppo hanno riguardato: (i) la manutenzione e l'ottimizzazione della produzione principalmente nei campi di Barbara, Cervia/Arianna e Morena; e (ii) lo start-up del progetto di sviluppo Clara NW.

Appennino Centro-Meridionale

Produzione Eni è operatore della concessione Val d'Agri (Eni 60,77%) in Basilicata. La produzione proveniente dai giacimenti Monte Alpi, Monte Enoc e Cerro Falcone è trattata presso il centro olio di Viggiano. Il 12 agosto 2016 le attività del centro oli di Viggiano sono state progressivamente riavviate a seguito della notifica di dissequestro definitivo da parte del GIP di Potenza e dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto da parte dell'Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse del Ministero dello Sviluppo Economico. La ripresa della produzione è conseguenza del completamento nel giugno 2016 di alcune modifiche non sostanziali all'impianto, autorizzate dal competente dipartimento del Ministero dello Sviluppo Economico, volte a risolvere quanto contestato dalla Procura nell'ambito del procedimento penale per presunti reati ambientali.

Sviluppo Nel 2016 è proseguito il programma di sviluppo oggetto di accordo con la Regione Basilicata, in particolare: (i) l'attuazione del Piano di Monitoraggio Ambientale che costituisce un progetto di assoluta eccellenza a tutela dell'ambiente; e (ii) le azioni per la promozione della cultura, della valorizzazione delle attività agricole e sviluppo socio-economico dell'area.

Sicilia

Produzione Eni è operatore in 12 concessioni di coltivazione nell'onshore e 3 nell'offshore siciliano, che nel 2016 hanno prodotto circa il 12% della produzione Eni in Italia. I principali giacimenti sono Gela, Ragusa, Tresauro, Giaurone, Fiumetto e Prezioso.

Nell'ambito del Protocollo d'Intesa per l'area di Gela, firmato nel novembre 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, proseguono le attività di sviluppo dei giacimenti offshore Argo e Cassiopea. È stato presentato alle competenti autorità un progetto di ottimizzazione delle attività con l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale, di massimizzare lo sviluppo economico e occupazionale locale e di recuperare le aree della Raffineria Eni già bonificate per la realizzazione degli impianti di trattamento. Le attività programmate sono in attesa di autorizzazione da parte delle competenti autorità. Inoltre, il Protocollo d'Intesa include la realizzazione di interventi per lo sviluppo sostenibile del territorio, per complessivi €32 milioni. Sono stati firmati 3 protocolli attuativi, di cui il primo, completato, ha riguardato la realizzazione di una sala espositiva presso il Museo Archeologico di Gela. Gli altri interventi definiti riguardano progetti a sostegno dell'imprenditoria giovanile e interventi di riqualifica e potenziamento del porto di Gela.

Resto d'Europa

Norvegia

Eni è presente in Norvegia dal 1965. L'attività è condotta nel Mare di Norvegia, nel Mare del Nord norvegese e nel Mare di Barents per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 8.356 chilometri quadrati (2.608 chilometri quadrati in quota Eni). Nel 2016 la produzione Eni nel Paese è stata di 133 mila boe/giorno.

Le attività di esplorazione e produzione sono regolate da Production License (PL) che autorizza il detentore a effettuare rilievi sismografici, attività di perforazione e produzione sino alla scadenza contrattuale, con possibilità di rinnovo.

Mare di Norvegia

Produzione Eni partecipa in 10 licenze produttive. I principali giacimenti sono Åsgard (Eni 14,82%), Kristin (Eni 8,25%), Heidrun (Eni 5,17%), Mikkel (Eni 14,9%), Tyrihans (Eni 6,2%), Marulk (Eni 20%, operatore) e Morvin (Eni 30%) che nel 2016 hanno fornito il 56% della produzione Eni del Paese. Le facility di Åsgard raccolgono la produzione gas dei giacimenti della zona per il successivo trasferimento via pipeline al centro di trattamento di Karsto e da lì in Europa presso il terminale di Dornum in Germania. La produzione di liquidi dell'area, ottenuta prevalentemente mediante FPSO, è venduta FOB.

Sviluppo Le attività hanno riguardato la manutenzione e l'ottimizzazione della produzione nei giacimenti di Åsgard, Heidrun e Norne Outside (Eni 11,5%).

Esplorazione Eni partecipa in 30 licenze con quote comprese tra il 5% e il 50%, quattro delle quali operate.

Eni si è aggiudicata due licenze esplorative: (i) PL 128D con una quota dell'11,5% nel 2016; e (ii) PL 128E con una quota dell'11,5% nel gennaio 2017.

L'attività esplorativa ha avuto esito positivo a inizio 2017, con una nuova scoperta a gas e olio nelle licenze PL 128/128D, in prossimità delle facility produttive del giacimento Norne (Eni 6,9%) in linea con la strategia di esplorazione near-field che permette in caso di successo la veloce messa in produzione delle riserve.

Mare del Nord norvegese

Produzione Eni partecipa in 2 licenze produttive. Il principale giacimento è Ekofisk nella PL 018 (Eni 12,39%), che nel 2016 ha prodotto circa 16 mila boe/giorno in quota Eni, rappresentando il 12% della produzione Eni del Paese. La produzione di Ekofisk e dei satelliti è trasportata via pipeline presso il terminale di Teesside nel Regno Unito per il petrolio e il terminale di Emden in Germania per il gas.

Sviluppo Le attività hanno riguardato la perforazione di pozzi di infilling a sostegno della produzione dei giacimenti Ekofisk ed Eldfisk nella licenza PL 018.

Esplorazione Eni partecipa in 8 licenze con quote comprese tra il 12,39% e il 45%, una delle quali operate.

Nel 2016 Eni si è aggiudicata l'operatorship della PL 816 con una quota del 70%.

Mare di Barents

Eni partecipa in 17 licenze, di cui 11 come operatore nel Mare di Barents. Si tratta di un'area strategica considerata l'entità delle risorse in sviluppo. In considerazione degli specifici temi di protezione ambientale nella regione, le attività sono pianificate e svolte nel rispetto dei più rigorosi standard di sicurezza e tutela delle persone e dell'ambiente.

Produzione Nel marzo 2016 è stata avviata la produzione del giacimento di Goliat (Eni 65%, operatore) nel Mare di Barents. La produzione ha raggiunto il target di 100 mila boe/giorno (65 mila boe/giorno in quota Eni) e, nel corso del 2016, il picco produttivo di circa 114 mila boe/giorno (circa 74 mila boe/giorno in quota Eni). Secondo le stime il giacimento contiene riserve pari a circa 180 milioni di barili di olio. La produzione avviene attraverso un sistema sottomarino composto da 22 pozzi allacciati al più grande e sofisticato impianto di produzione e stoccaggio cilindrico del mondo (FPSO) attraverso un sistema di condotte sottomarine per la produzione e per l'iniezione. L'utilizzo delle più avanzate tecnologie, l'alimentazione elettrica della piattaforma dalla terraferma, la re-iniezione in giacimento di acqua e gas e nessun flaring di gas in normale produzione consentono di minimizzare l'impatto ambientale.

Esplorazione Eni si è aggiudicata le seguenti licenze esplorative: (i) nel corso del 2016, le licenze PL 229D (Eni 65%, operatore) e PL 849 (Eni 30%); e (ii) nel gennaio 2017, le licenze PL 900 (Eni 90%, operatore) e PL 901 (Eni 30%).

Regno Unito

Eni è presente nel Regno Unito dal 1964. L'attività è condotta nel Mare del Nord inglese e nel Mare d'Irlanda per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 6.841 chilometri quadrati (6.328 chilometri quadrati in quota Eni). Nel 2016, la produzione in quota Eni nel Paese è stata di 63 mila boe/giorno.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni nel Regno Unito sono regolate da contratti di concessione.

Produzione Eni partecipa in 5 aree produttive, di cui come operatore in Liverpool Bay (Eni 100%) e Hewett Area (Eni 89,3%). Gli altri principali giacimenti sono Elgin/Franklin (Eni 21,87%), J-Block e Jasmine (Eni 33%) e Jade (Eni 7%) che nel 2016 hanno fornito il 63% della produzione Eni del Paese.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato il completamento della Fase 2 del giacimento West Franklin con raggiungimento del picco produttivo di 61 mila boe/giorno (13 mila boe/giorno in quota Eni).

Esplorazione Eni partecipa in 18 blocchi esplorativi, di cui due in corso di sviluppo, con quote comprese tra il 7% e il 100%, 11 dei quali operati.

Nel 2016 è stata ottenuta l'assegnazione con una quota del 100% e l'operatorship delle tre licenze esplorative PL2287, PL2288 e PL2292 nel Mare d'Irlanda e nella Liverpool Bay Area, adiacenti ad asset produttivi operati da Eni.

Africa Settentrionale

Algeria

Eni è presente in Algeria dal 1981; nel 2016 la produzione di petrolio e gas in quota Eni è stata di 98 mila boe/giorno. La superficie complessiva sviluppata e non sviluppata è di 3.409 chilometri quadrati (1.179 chilometri quadrati in quota Eni).

L'attività è concentrata nel deserto di Bir Rebaa, nell'area centro orientale del Paese, nei seguenti blocchi di esplorazione e sviluppo, operati da Eni: (i) i blocchi 403a/d (Eni dal 65% al 100%); (ii) il blocco ROM Nord (Eni 35%); (iii) i blocchi 401a/402a (Eni 55%); (iv) il blocco 403 (Eni 50%); (v) il blocco 405b (Eni 75%); e (vi) il blocco 212 (Eni 22,38%) in cui sono state effettuate scoperte esplorative.

Inoltre Eni partecipa nei blocchi non operati 404 e 208 con una quota del 12,25%.

Le attività di esplorazione e produzione Eni in Algeria sono regolate da contratti di Production Sharing Agreement (PSA) e di concessione.

Blocchi 403a/d e ROM Nord

Produzione Nel 2016 l'area ha fornito circa il 21% della produzione in quota Eni nel Paese, principalmente dai giacimenti HBN e ROM e satelliti. La produzione di ROM e satelliti (ZEA, ZEK e REC) è raccolta presso la Central Production Facilities (CPF) di ROM e inviata all'impianto di trattamento di BRN per il trattamento finale; la produzione del campo HBN è trattata nel centro olio HBNS operato dal Groupement Berkine.

Blocchi 401a/402a

Produzione Nel 2016 l'area ha fornito circa il 17% della produzione Eni nel Paese, principalmente dai giacimenti ROD/SFNE e satelliti.

Nel corso del 2016 è stato finalizzato l'accordo di unitizzazione dei giacimenti SF-SFNE nei Blocchi 401a/402a (Eni 55%) ed è stata ottenuta l'estensione contrattuale di 10 anni per tutti i giacimenti dell'area.

Le altre attività hanno riguardato azioni di infilling e ottimizzazione della produzione nel giacimento di Rod (Eni 66%, operatore) anche attraverso l'implementazione della tecnologia Enhanced Oil Recovery WAG (Water Alternate Gas injection).

Blocco 403

Produzione Nel 2016 l'area ha fornito circa il 9% della produzione Eni nel Paese, principalmente dai giacimenti BRN, BRW e BRSW.

Blocco 404

Produzione Nel 2016 l'area ha fornito circa il 21% della produzione Eni nel Paese, principalmente dai giacimenti HBN e HBNS.

Blocco 405b

Produzione Nel 2016 l'area ha fornito circa il 13% della produzione Eni nel Paese, principalmente dal progetto MLE-CAFC. L'impianto di trattamento ha una capacità produttiva su base giornaliera di 9 milioni di metri cubi di gas, 15 mila barili di olio e condensato e 12 mila barili di GPL. L'export dei prodotti avviene attraverso quattro pipeline collegate al network del Paese.

È stata avviata la produzione del progetto CAFC olio alla fine del 2016, con la messa in produzione di 6 pozzi attraverso le facility di trattamento di MLE presenti nell'area. Il completamento delle attività del progetto è previsto nel corso del 2017.

Sviluppo Proseguono le attività di sviluppo e ottimizzazione nei campi gas di MLE e CAFC con operazioni di construction, infilling e ottimizzazione della produzione.

Blocco 208

Produzione Nel 2016 il blocco ha fornito circa il 18% della produzione Eni nel Paese, principalmente dal giacimento El Merk. La produzione è trattata presso un impianto della capacità di 17 milioni di metri cubi/giorno di gas e con due treni di trattamento olio da 65 mila barili/giorno ciascuno.

Egitto

Eni è presente in Egitto dal 1954; nel 2016 la produzione di idrocarburi è stata di 185 mila boe/giorno in quota Eni, rappresentando circa il 10% della produzione annuale Eni di idrocarburi. Eni opera su una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 28.031 chilometri quadrati (10.665 chilometri quadrati in quota Eni). Le principali attività produttive Eni sono condotte: (i) nel Golfo di Suez, principalmente nel giacimento Belayim (Eni 100%) e nel Western Desert, essenzialmente nella concessione Melehia (Eni 76%) e Ras Qattara (Eni 75%) con produzione di petrolio e condensati; (ii) nelle concessioni del Delta del Nilo di North Port Said (Eni 100%), di El Temsah (Eni 50%, operatore), di Baltim (Eni 50%, operatore), di Ras el Barr (Eni 50%) e di Abu Madi West (Eni 75%) con produzione prevalentemente a gas. Nel 2016, la produzione di queste concessioni ha rappresentato circa il 98% della produzione in quota Eni del Paese.

Inoltre Eni opera il blocco offshore di Shorouk (Eni 100%), dove è localizzata la scoperta giant a gas di Zohr.

Nel dicembre 2016 sono stati firmati due nuovi accordi di concessione per i blocchi di North El Hammad (Eni 37,5%, operatore) e North Ras El Esh (Eni 50%), situati nelle acque convenzionali dell'offshore egiziano del Mediterraneo.

Nel corso del 2016 Eni ha promosso l'avvio di iniziative per il supporto dello sviluppo socio-economico e sanitario delle comunità locali, in particolare nell'area di Port Said. In accordo con il Ministero del Petrolio e il Ministero della Salute, è stato definito un primo intervento in ambito sanitario nella zona di Al Garabaa, ad ovest di Port Said. Il programma prevede interventi per il miglioramento e rafforzamento dei servizi di emergenza e di assistenza sanitaria primaria.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni in Egitto sono regolate da contratti di Production Sharing Agreement.

Blocco Shorouk

Nel febbraio 2016 il Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie egiziano ha approvato l'assegnazione a Eni del Zohr Development Lease che sancisce l'avvio dello sviluppo della scoperta giant a gas di Zohr sulla cui base è stata presa la FID e sono state iscritte le riserve certe. Il first gas è previsto a fine 2017. Le prime prove di produzione effettuate su due pozzi e le attività di drilling di delineazione e di sviluppo eseguite hanno confermato il potenziale della scoperta di 850 miliardi di metri cubi di gas in posto. Le attività di perforazione proseguiranno nel 2017 mentre sono in corso le attività di costruzione dell'impianto onshore di trattamento del gas e di installazione delle facility offshore.

Nell'ambito della strategia Eni di "dual exploration" che consente di perseguire contemporaneamente al rapido sviluppo delle riserve scoperte, la loro parziale diluizione al fine di anticiparne la monetizzazione del valore, sono stati firmati due accordi per la cessione di una quota complessiva del 40% della scoperta di Zohr. Gli accordi sono relativi alla cessione di: (i) una quota del 10% a BP, per un ammontare pari a \$375 milioni e il rimborso pro quota degli investimenti sostenuti ad oggi per circa \$150 milioni; (ii) una quota del 30% a Rosneft, per un ammontare di \$1.125 milioni e il rimborso pro quota degli investimenti sostenuti ad oggi per circa \$450 milioni. L'accordo riconosce ai nuovi partner l'opzione per l'acquisto di un'ulteriore quota del 5% alle medesime condizioni. Nel febbraio 2017, con l'approvazione del governo egiziano, è stata perfezionata la cessione a BP; l'accordo con Rosneft è previsto perfezionarsi entro la prima metà del 2017 e soggetto all'approvazione del governo del Paese.

Golfo di Suez

Produzione La produzione dell'area è fornita principalmente dal giacimento Belayim, la prima grande scoperta a olio nel Paese, che ha prodotto circa 88 mila barili/giorno (48 mila in quota Eni) nel 2016. Sviluppo Sono state eseguite attività di infilling e ottimizzazione della produzione nelle concessioni Sinai 12 e Ashrafi (Eni 25%) per soste-

Delta del Nilo

nere la capacità produttiva.

North Port Said

Produzione Nel 2016 la produzione della concessione è stata di circa 22 mila boe/giorno (circa 15 mila in quota Eni), circa 2 milioni di metri cubi/giorno di gas e circa 1,4 mila barili/giorno di condensati. Parte della produzione della concessione è destinata all'impianto di proprietà United Gas Derivatives Co (Eni 33,33%) con una capacità di trattamento di 37 milioni di metri cubi di gas/giorno e una produzione annua di circa 380 mila tonnellate di propano, 305 mila tonnellate di GPL e 1,5 milioni di barili di condensati.

Baltim

Produzione Nel 2016 la produzione della concessione è stata di circa 29 mila boe/giorno (circa 9 mila boe in quota Eni); circa 1,2 milioni di metri cubi/giorno di gas e circa 1,2 mila barili/giorno di condensati. È stato rivisto al rialzo il potenziale della scoperta esplorativa Baltim South West nell'offshore convenzionale, che è ora stimato

contenere oltre 28 miliardi di metri cubi di gas in posto. La revisione avviene a seguito dei risultati della perforazione di un pozzo di delineazione. Il giacimento è situato in prossimità della Great Nooros Area.

Abu Madi West

Produzione La produzione è fornita principalmente dal progetto Nidoco NW e satelliti nell'ambito della Great Nooros Area. Nel corso dell'anno è stato raggiunto il picco produttivo di 85,5 mila boe/giorno in quota Eni. Si tratta di un risultato record, conseguito a soli 13 mesi dalla scoperta avvenuta nel Luglio 2015 e in anticipo rispetto alle previsioni, grazie al successo degli ultimi pozzi esplorativi perforati nell'area di Nooros e dalla perforazione di nuovi pozzi di sviluppo. Con il completamento del programma di sviluppo, si prevede il raggiungimento della capacità produttiva di 160 mila boe/giorno nel corso del 2017.

Ras el Barr

Produzione Nel 2016 la produzione dell'area è stata di circa 67 mila boe/giorno (circa 20 mila in quota Eni), principalmente gas proveniente dai giacimenti Ha'py, Akhen, Taurt e Seth.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato la prosecuzione delle attività del progetto di sviluppo sub-sea END Phase 3 con la perforazione e il completamento di due pozzi.

El Temsah

Produzione La concessione comprende principalmente i campi di Temsah, Denise, Tuna e DEKA la cui produzione nel 2016 è stata di circa 73 mila boe/giorno (circa 19 mila in quota Eni); circa 3 milioni di metri cubi/giorno di gas e circa 1.000 barili/giorno di condensati in quota Eni.

Western Desert

Produzione Altre attività produttive operate da Eni sono condotte nel Western Desert, in particolare nei permessi di sviluppo di Meleiha, Ras Qattara, West Abu Gharadig (Eni 45%) e West Razzak (Eni 100%) prevalentemente di petrolio. Nel 2016, le concessioni localizzate nel Western Desert hanno fornito circa il 14% della produzione in quota Eni del Paese.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato la concessione Meleiha con: (i) attività di infilling e ottimizzazione della produzione per sostenere la capacità produttiva; e (ii) l'avvio di un impianto di trattamento gas.

Libia

Eni è presente in Libia dal 1959. L'attività è condotta nell'offshore mediterraneo di fronte a Tripoli e nel deserto libico per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 26.635 chilometri

quadrati (13.294 chilometri quadrati in quota Eni). L'attività di esplorazione e sviluppo è raggruppata in 6 contratti; onshore: (i) Area A, comprendente l'ex Concessione 82 (Eni 50%); (ii) Area B, ex-Concessione 100 (Bu Attifel) e il Blocco NC 125 (Eni 50%); (iii) Area E, con il giacimento El Feel (Elephant) (Eni 33,3%); e (iv) Area F con il Blocco 118 (Eni 50%); offshore: (i) Area C con il giacimento a olio di Bouri (Eni 50%); (ii) Area D con i Blocchi NC 41 e NC 169 (onshore), facenti parte del Western Libyan Gas Project (Eni 50%).

Nella fase esplorativa, Eni è operatore nelle Aree Contrattuali onshore A e B e offshore D.

Nel recente passato la Libia è stato uno dei Paesi maggiormente esposti a rischio politico per Eni. Dopo la rivoluzione del 2011 e la caduta del regime, la frammentarietà del quadro politico che ne ha fatto seguito e le conseguenti tensioni sociali sfociate in disordini, scioperi, proteste e il ritorno del conflitto interno, hanno talvolta comportato interruzioni precauzionali delle nostre attività industriali. Nel 2016 l'attività produttiva in Libia è stata in linea con quanto pianificato e l'equity di Eni nel Paese è stata di 353 mila boe/giorno, il livello più elevato dal 2010. Nonostante alcuni fattori positivi, si ritiene che il quadro socio-politico della Libia continuerà a costituire un fattore di rischio d'incertezza per il prossimo futuro. Nell'ipotesi di sviluppi geopolitici di maggiore rilevanza quali la ripresa del conflitto interno, atti di guerra, sabotaggi, tensioni sociali, proteste di massa e altri disordini civili Eni potrebbe essere costretta per il venir meno delle condizioni di sicurezza a interrompere in parte o in tutto le attività produttive presso gli impianti localizzati nel Paese per periodi più o meno prolungati, il che potrebbe determinare gravi ricadute sui risultati economici, il cash flow e le prospettive del business.

Le attività Eni in Libia sono regolate da contratti di Exploration and Production Sharing (EPSA) che hanno durata fino al 2042 per le produzioni a olio e al 2047 per quelle a gas.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato: (i) la manutenzione programmata presso l'impianto di trattamento di Mellitah, della piattaforma produttiva di Sabratha e delle facility di trattamento di Wafa nell'ambito del Western Libyan Gas Project; (ii) il posizionamento, l'installazione e il collegamento di una nuova FSO presso il giacimento in produzione di Bouri. Lo start-up è avvenuto nei primi mesi del 2017; (iii) la seconda fase di sviluppo del giacimento di Bahr Essalam (Eni 50%) con il completamento della campagna di perforazione offshore di 10 pozzi, di cui 9 perforati nel 2016. È stato assegnato il contratto EPCI per la fornitura e l'installazione delle flowline. Il first gas è previsto nel 2018; e (iv) il collegamento di un pozzo produttore presso il giacimento Wafa (Eni 50%) e l'esecuzione delle attività per contrastare il naturale declino produttivo dell'area.

Tunisia

Eni è presente in Tunisia dal 1961; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 11 mila boe/giorno. L'attività è concentrata nelle aree desertiche del sud e nell'offshore mediterraneo di fronte a Hammamet, per una superficie complessiva sviluppata di 3.600 chilometri quadrati (1.558 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività d'esplorazione e produzione di Eni nel Paese sono regolate da contratti di concessione.

Produzione La produzione è fornita principalmente dai blocchi offshore di Maamoura e Baraka (entrambi operati con una quota del 49%) e onshore di Adam (Eni 25%, operatore), Oued Zar (Eni 50%, operatore), Djebel Grouz (Eni 50%, operatore), MLD (Eni 50%) ed El Borma (Eni 50%).

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato interventi di ottimizzazione sulle concessioni in produzione per contrastare il naturale declino produttivo.

Esplorazione L'attività esplorativa ha avuto esito positivo con il pozzo di scoperta Laarich Est-1, già allacciato alle facility di produzione del centro di trattamento della concessione MLD.

Africa Sub-Sahariana

Angola

Eni è presente in Angola dal 1980; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 124 mila boe/giorno. L'attività è concentrata nell'offshore convenzionale e profondo per una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 21.052 chilometri quadrati (4.367 in quota Eni). Il principale asset nel Paese è il Blocco 15/06 (Eni 36,84%, operatore) con il progetto West Hub avviato nel 2014 ed il progetto East Hub avviato nel febbraio 2017.

Altri blocchi produttivi partecipati da Eni sono: (i) il Blocco 0 (Eni 9,8%) in Cabinda nel nord della costa angolana; (ii) le Development Area dell'ex Blocco 3 (Eni 12%) nell'offshore del bacino del Congo; (iii) le Development Area del Blocco 14 (Eni 20%) nell'offshore profondo a ovest del Blocco 0; (iv) la Development Area Lianzi nel Blocco 14K /A IMI (Eni 10%) dove è stata completata l'unitizzazione con l'area del Congo-Brazzaville; e (v) le Development Area dell'ex Blocco 15 (Eni 20%) nell'offshore profondo del bacino del Congo.

Eni partecipa in concessioni non in produzione, in particolare nel Blocco 35/11 (Eni 30%, operatore), nel Blocco 3/05-A (Eni 12%),

nell'onshore di Cabinda North (Eni 15%) e nelle Open Areas del Blocco 2 del Progetto Gas con il 20%.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni in Angola sono regolate da contratti di concessione e da Production Sharing Agreement.

Blocco 15/06

Le attività dell'area riguardano la messa in produzione di circa 450 milioni di barili di riserve di petrolio attraverso i due progetti West Hub, sanzionato nel dicembre 2010, ed East Hub, sanzionato nel settembre del 2013.

Il progetto West Hub rappresenta la prima attività produttiva operata da Eni nel Paese. Lo schema di sviluppo prevede l'allacciamento sequenziale alla FPSO N'goma delle numerose scoperte dell'hub a sostegno del plateau produttivo. Nel corso del 2016 è stata avviata la produzione dei campi M'Pungi e M'Pungi Nord, il cui ramp-up ha portato la produzione complessiva dell'hub a circa 81 mila barili/giorno (circa 28 mila barili in quota Eni). Il progetto include lo sviluppo di ulteriori 5 giacimenti con completamento previsto nel 2019. Lo sviluppo, nel rispetto della policy zero flaring, include pozzi di iniezione acqua e gas.

Nel febbraio 2017, è stato avviato il progetto East Hub, in anticipo di 5 mesi rispetto ai piani di sviluppo e con un time-to-market tra i migliori dell'industria. Lo start-up è stato conseguito con il collegamento del campo di Cabaça South East alla FPSO Armada Olombendo. Con l'avvio del progetto, nel blocco sono state messe in produzione 5 scoperte, ed ulteriori 2 verranno avviate entro il 2018.

Blocco 0

Produzione Il blocco è suddiviso nelle due Aree A e B. Nel 2016 la produzione di petrolio del blocco è stata di circa 272 mila barili/giorno (circa 27 mila in quota Eni) fornita principalmente dai giacimenti Takula, Malongo e Mafumeira nell'Area A (circa 16 mila barili/giorno in quota Eni) e dai giacimenti di Bomboco, Kokongo, Lomba, N'Dola, Nemba e Sanha nell'Area B (circa 11 mila barili in quota Eni).

È stato avviato in early production il progetto Mafumeira Sul. Le attività di sviluppo proseguono, con completamento atteso nel corso del 2017. Il picco produttivo è stimato in 100 mila boe/giorno.

Nel corso dell'anno è stato firmato con la compagnia di stato angolana Sonagas il Malembo Gas Supply Agreement per la fornitura del gas associato alla produzione del Blocco 0 alla centrale elettrica nell'area di Malongo. È stato completato il progetto Congo River Crossing per l'esportazione del gas prodotto dai Blocchi 0 e 14 all'impianto di liquefazione Angola LNG (v. di seguito).

Per contrastare il naturale declino dell'area, sono in corso attività di infilling.

Blocco 3

Produzione Il Blocco 3 è suddiviso in tre aree produttive offshore. Il petrolio è inviato ad una nave di stoccaggio, tramite il terminale di Palanca, prima di essere esportato. Nel 2016 la produzione complessiva dell'area è stata di circa 51 mila boe/giorno (circa 5 mila in quota Eni).

Blocco 14

Produzione Nel 2016 le Development Area del Blocco 14 hanno prodotto circa 104 mila boe/giorno (circa 15 mila in quota Eni). Si tratta di una delle aree più prolifiche dell'offshore dell'Africa Occidentale, annoverando a oggi 9 scoperte commerciali.

I principali giacimenti in produzione sono Kuito, Landana e Tombua nonché Benguela-Belize/Lobito-Tomboco. Il gas associato prodotto nell'area viene trasportato attraverso il Congo River Crossing (v. Blocco 0) all'impianto di liquefazione A-LNG (v. di seguito).

Blocco 15

Produzione Nel 2016 il blocco ha prodotto circa 329 mila boe/giorno (circa 41 mila in quota Eni). I principali giacimenti in produzione localizzati nell'area di scoperta denominata Kizomba sono: (i) Hungo/Chocalho, avviati nell'agosto 2004 nell'ambito della fase A di sviluppo delle riserve di Kizomba; (ii) Kissanje/Dikanza, avviati nel luglio 2005 nell'ambito della fase B di Kizomba; (iii) il progetto Kizomba satelliti-fase 1, avviato nel 2012, e fase 2, avviato nel 2015. Nel 2016 i giacimenti dell'area Kizomba hanno prodotto complessivamente circa 224 mila boe/giorno (circa 29 mila in quota Eni). Altri importanti giacimenti del Blocco 15 sono Mondo e Saxi/Batuque, che nel 2016 hanno prodotto complessivamente circa 105 mila boe/giorno (circa 12 mila in quota Eni). Lo sfruttamento dei giacimenti avviene attraverso l'impiego di unità FPSO. Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato il progetto Kizomba Satellite Fase 2 che farà leva sulle facility produttive e di trattamento presenti nell'area.

Angola GNL

Eni partecipa con la quota del 13,6% nel consorzio Angola LNG che gestisce un impianto di liquefazione, presso Soyo, in grado di processare 28,3 milioni di metri cubi/giorno producendo 5,2 milioni di tonnellate/anno di GNL oltre a 50 mila barili/giorno di condensati e GPL. Il progetto tratterà in 30 anni circa 300 miliardi di metri cubi di gas. L'avvio è stato conseguito nell'aprile 2016 con una produzione media annua di circa 6 mila boe/giorno in quota Eni.

Congo

Eni è presente in Congo dal 1968. La produzione in quota Eni nel 2016 è stata di 98 mila boe/giorno. L'attività è condotta nell'offshore convenzionale e profondo di fronte a Pointe-Noire e nell'onshore per una superficie sviluppata e non sviluppata di 2.451 chilometri quadrati (1.168 in quota Eni).

Nel Dicembre 2016 è stato firmato un accordo quadro con la Repubblica del Congo finalizzato ad uno sviluppo integrato e valorizzazione del gas prodotto nel Paese, lungo tre principali linee strategiche di accesso all'energia, industrializzazione del Paese e sviluppo delle riserve scoperte a zero flaring.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni in Congo sono regolate da Production Sharing Agreement.

Produzione La produzione è fornita principalmente dai giacimenti operati di Zatchi (Eni 56%), Loango (Eni 42,5%), Ikalou (Eni 100%), Djambala (Eni 50%), Foukanda e Mwafi (Eni 58%), Kitina (Eni 52%), Awa Paloukou (Eni 90%), M'Boundi (Eni 83%), Kouakouala (Eni 75%), Nené Marine (Eni 65%), Litchendjili (Eni 65%), Zingali e Loufika (Eni 100%), con una produzione nel 2016 di circa 89 mila boe/giorno (circa 74 mila in quota Eni). I giacimenti non operati situati nei permessi produttivi PEX, Pointe Noire Grand Fond e Likouala (Eni 35%) hanno fornito complessivamente circa 68 mila boe/giorno (circa 24 mila in quota Eni).

Nel dicembre 2016 è stata avviata la seconda fase dello sviluppo del giacimento Nené Marine, sanzionata nel 2015, nel blocco Marine XII. Sono proseguite le attività di sviluppo del giacimento Litchendjili nel blocco Marine XII, con il conseguimento del picco produttivo di circa 16 mila boe/giorno (circa 11 mila in quota Eni). La produzione gas del giacimento alimenta la centrale elettrica CEC (Eni 20%).

Nel 2016 sono state completate le attività del Progetto Integrato Hinda (PIH) che ha riguardato 22 villaggi nell'area di M'Boundi, coinvolgendo circa 25.000 persone. Nel periodo 2010-2016 le attività del PIH hanno visto programmi di assistenza nei campi dell'educazione primaria, dell'accesso all'acqua, della salute materno infantile e la realizzazione di un centro di formazione professionale per lo sviluppo dell'attività agricola.

Ulteriori progetti in corso includono la realizzazione di infrastrutture a supporto della valorizzazione della cultura locale, con interventi di ristrutturazione e riabilitazione nelle aree di Brazzaville, Pointe Noire e Makoua.

Ghana

Eni è presente in Ghana dal 2009 ed è attualmente l'operatore con una quota del 44,44% del permesso esplorativo Offshore Cape Three Points (OCTP) regolato da un accordo di concessione.

Nel marzo 2016 Eni si è aggiudicata l'operatorship della licenza esplorativa offshore Cape Three Points Block 4 (Eni 42,47%). Il blocco della superficie di circa 1.000 chilometri quadrati e una profondità d'acqua compresa tra 100 e 1.200 metri è localizzato in prossimità del blocco OCTP, e in caso di successo esplorativo beneficerà delle infrastrutture del progetto OCTP in esecuzione.

Sviluppo Le attività di sviluppo sono concentrate nello sviluppo delle riserve di olio e gas del progetto OCTP, con lo start-up della produzione di petrolio previsto nel 2017 e first gas nel 2018. Nel 2016 le at-

tività hanno riguardato il completamento delle attività di drilling dei 18 pozzi di sviluppo e la ristrutturazione di un'unità FPSO. Sono stati assegnati i contratti di installazione delle sealine e di costruzione dell'impianto gas onshore.

Il progetto OCTP sarà sviluppato in conformità ai requisiti più stringenti in materia ambientale compresi i Performance Standards on Environmental and Social Sustainability dell'International Finance Corporation (IFC) parte della World Bank Group. L'utilizzo delle più avanzate tecnologie, la re-iniezione di acqua e nessun flaring di gas in normale produzione consentiranno di minimizzare gli impatti ambientali. Inoltre, il gas non associato che sarà messo in produzione sarà utilizzato negli impianti esistenti per la generazione di elettricità e in futuro alimenterà nuove centrali elettriche.

È stato avviato il Livelihood Restoration Plan che coprirà il periodo 2016-2020 a sostegno della popolazione nelle aree adiacenti alle attività del progetto OCTP. L'obiettivo è di migliorare in modo sostenibile le condizioni della popolazione coinvolta attraverso progetti adeguati al contesto socio-economico. Sono previste iniziative nei campi dell'agricoltura, dell'allevamento, della pesca e della microimprenditoria.

Nel 2016 si è concluso il progetto di sostenibilità nella zona di Sanzule con la costruzione e la riabilitazione delle strutture sanitarie nonché la formazione del personale sanitario locale.

Mozambico

Eni è presente in Mozambico dal 2006 a seguito dell'acquisizione dell'Area 4 nel bacino offshore di Rovuma, localizzato nell'area settentrionale del Paese. Eni possiede indirettamente una quota del 50% nel blocco attraverso una partecipazione del 71,4% in Eni East Africa, operatore della concessione con il 70%. Gli altri partner sono Galp, Kogas e ENH con una partecipazione del 10% e CNPC con una partecipazione indiretta del 20%, attraverso Eni East Africa. Si tratta di una nuova frontiera nell'industria mondiale degli idrocarburi grazie alle straordinarie scoperte di gas che sono state realizzate a esito di un'intensa campagna esplorativa nell'arco di soli 3 anni. Ad oggi sono state accertate risorse in posto pari a circa 2.400 miliardi di metri cubi localizzate in differenti sezioni dell'area.

Inoltre Eni è operatore del blocco esplorativo offshore A-5A (Eni 34%) nelle acque profonde dello Zambesi.

Nel marzo 2017 ExxonMobil ed Eni hanno firmato un accordo di compravendita per l'acquisto della partecipazione del 25% nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico. Le condizioni concordate prevedono un prezzo di circa \$2,8 miliardi. L'acquisizione è soggetta a una serie di condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle autorità del Mozambico e di altri enti regolatori. A seguito del completamento della transazione, Eni East Africa sarà controllata pariteticamente da Eni ed ExxonMobil, ciascuna con il 35,7%, mentre CNPC deterrà il 28,6%. Eni continuerà a gestire il progetto Coral Floating LNG e tutte le operazioni upstream nell'Area 4, mentre ExxonMobil guiderà la costruzione e la gestione degli impianti di liquefazione di gas naturale a terra. Questo modello operativo consentirà l'utilizzo delle migliori competenze tecniche sia di Eni sia di ExxonMobil, ognuna delle quali si concentrerà su ambiti distinti e scopi chiaramente definiti pur mantenendo i vantaggi di un progetto completamente integrato.

Sviluppo Le fasi iniziali del programma di sviluppo hanno come target la scoperta di Coral e una parte delle risorse straddling di Mamba.

Il progetto Coral South Development, che è stato approvato dal Governo del Mozambico nel Febbraio 2016, prevede la realizzazione di un impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas con una capacità di oltre 3,3 milioni di tonnellate all'anno, equivalenti a circa 5 miliardi di metri cubi, alimentato da 6 pozzi. Eni prevede di produrre fino a 140 miliardi di metri cubi di gas, con start-up atteso nella metà del 2022. Nell'ottobre 2016 è stato firmato tra Eni, i partner dell'Area 4 e BP l'accordo vincolante per la fornitura per oltre 20 anni di tutto il GNL che sarà prodotto dal progetto Coral South. Nel novembre 2016 il progetto ha ottenuto l'approvazione dell'investimento da parte del CdA di Eni, ulteriore passo verso la FID che diverrà esecutiva con l'approvazione degli altri partner e la sottoscrizione del project financing in fase di finalizzazione.

Il programma di sviluppo del progetto Mamba prevede un piano indipendente ma coordinato con l'operatore dell'Area 1 (Anadarko). Le attività prevedono la realizzazione di due treni GNL onshore con una capacità complessiva di 10 milioni di tonnellate all'anno e la perforazione di 16 pozzi, con start-up nel 2023, per la produzione di 385 miliardi di metri cubi di gas. La FID è prevista nel 2018.

Sulla base del modello di cooperazione Eni è stato definito, anche attraverso il coinvolgimento degli stakeholder locali, un programma a medio-lungo termine a sostegno delle comunità del Paese parte integrante delle attività di sviluppo. Le linee guida prevedono diversi ambiti d'intervento con l'obiettivo di sviluppare le condizioni socioeconomiche delle popolazioni nel rispetto della biodiversità.

Nel corso del 2016 sono stati completati in particolare: (i) interventi nell'ambito dell'educazione primaria a Pemba con iniziative di formazione, programmi extrascolastici, fornitura di attrezzature e materiale didattico; (ii) riabilitazione della strada di collegamento per il mer-

cato del pesce a Palma; e (iii) interventi di formazione specialistica per medici, infermieri e tecnici ospedalieri.

Nigeria

Eni è presente in Nigeria dal 1962; nel 2016 la produzione di idrocarburi in quota Eni è stata di 117 mila boe/giorno. L'attività è condotta su di una superficie sviluppata e non sviluppata di 30.769 chilometri quadrati (7.370 chilometri quadrati in quota Eni) concentrata nelle aree onshore e offshore del Delta del Niger.

Nella fase di produzione/sviluppo Eni è operatore nell'onshore dei quattro Oil Mining Leases (OML) 60, 61, 62 e 63 (Eni 20%) e nell'offshore degli OML 125 (Eni 85%), OPL 245 (Eni 50%) e partecipa nell'OML 118 (Eni 12,5%), nonché nei service contract OMLs 116 e 119. Attraverso la SPDC JV, la principale joint venture petrolifera del Paese, Eni partecipa con una quota del 5% in 17 blocchi onshore e in 1 blocco nell'offshore convenzionale, nonché con una quota del 12,86% in 2 blocchi nell'offshore convenzionale. Nella fase esplorativa Eni è operatore delle OML 134 (Eni 85%) e OPL 2009 (Eni 49%) nell'offshore e dell'OPL 282 (Eni 90%) e OPL 135 (Eni 48%) nell'onshore. Inoltre partecipa nell'OML 135 (Eni 12,5%).

Nell'ambito del procedimento in corso in Nigeria, il 27 gennaio 2017 l'Autorità inquirente – l'Economic and Financial Crime Commission (EFCC) – ha ottenuto dalla Alta Corte Federale di Abuja, sia per la quota Eni, sia per la quota Shell, un ordine di sequestro temporaneo del titolo minerario relativo all'OPL 245. Il provvedimento di sequestro è stato tempestivamente impugnato sia da Eni che da Shell. Il 17 marzo 2017, la Corte nigeriana ha revocato il provvedimento di sequestro. Sulla base di tali sviluppi non sussistono allo stato le condizioni per una rettifica di valore dell'asset. Non appena avuto notizie nel luglio 2014 dell'avvio di indagini in Italia sull'acquisizione dell'OPL 245, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza Eni hanno affidato ad un primario studio legale statunitense una verifica indipendente in relazione all'acquisizione del titolo minerario in oggetto. Tale verifica, che ha considerato anche le evidenze documentali rese disponibili delle diverse Autorità giudiziarie, ha in sintesi concluso che non sono emerse evidenze di condotte illecite da parte di Eni in relazione alla predetta transazione. Maggiori informazioni sono fornite nella Relazione Finanziaria Annuale 2016, nelle note al bilancio consolidato n.16 "Immobili, Impianti e Macchinari" e n.38 "Garanzie, impegni e rischi". Nel gennaio 2017 è stato firmato con la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) un Memorandum of Understanding che promuove nuove attività in grado di contribuire in misura significativa allo sviluppo economico e sociale del Paese. In particolare l'accordo di cooperazione include: (i) un maggior focus delle attività di esplorazione e sviluppo nelle aree onshore, offshore e offshore ultra-profondo; (ii) i

termini della cooperazione per la ristrutturazione e l'ampliamento della raffineria di Port Harcourt; (iii) lo sviluppo accelerato della centrale a ciclo combinato di Okpai con il raddoppio della capacità di generazione elettrica; (iv) la valutazione di ulteriori progetti per assicurare l'accesso all'energia anche nelle aree più remote del Paese.

Nel 2016 sono proseguiti i programmi a sostegno della popolazione locale del Delta del Niger con iniziative nel settore delle infrastrutture pubbliche, servizi di educazione primaria, programmi sanitari e di accesso all'energia, nonché attività di training per lo sviluppo socioeconomico in particolare nel settore agricolo.

Nel novembre 2016 si è svolta la ventesima edizione del Green River Project Farmer Day. Il Green River Project, iniziato nel 1987, sostiene la nascita e la gestione efficiente di aziende agricole e centri di lavorazione di prodotti agricoli. Il progetto presente in 120 comunità ha visto il coinvolgimento di 35.000 agricoltori e oltre 500.000 persone hanno beneficiato delle iniziative del progetto.

L'attività Eni in Nigeria è regolata da Production Sharing Agreement e da contratti di concessione e, in due titoli, da contratti di servizio nei quali Eni agisce in qualità di contractor per conto delle compagnie di Stato.

Blocchi OMLs 60, 61, 62 e 63

Produzione Le quattro licenze onshore hanno fornito nel 2016 oltre il 41% della produzione Eni nel Paese, pari a circa 48 mila boe/giorno. La produzione di liquidi e gas è supportata dall'impianto di Obiafu-Obrikom della capacità di trattamento di circa 28 milioni di metri cubi/giorno di gas e dal terminale di carico delle petroliere a Brass con la capacità di stoccaggio di circa 3,5 milioni di barili di petrolio. Una parte significativa delle riserve di gas delle quattro licenze è destinata all'impianto di liquefazione di Bonny Island N-LNG (v. di seguito). Parte della produzione di gas alimenta la centrale termoelettrica a ciclo combinato di Kwale-Okpai della capacità di generazione di 480 megawatt. Nel 2016 le forniture alla centrale sono state di circa 1,5 milioni di metri cubi/giorno, pari a circa 10 mila boe/giorno (circa 2 mila boe/giorno in quota Eni).

Blocco OML 118

Produzione Nel 2016 il giacimento Bonga ha prodotto circa 20 mila boe/giorno in quota Eni. La produzione è supportata da un'unità FPSO della capacità di trattamento di 225 mila boe/giorno e di stoccaggio di 2 milioni di boe. Il gas associato è convogliato su una piattaforma di raccolta situata sul campo EA e da qui inviato all'impianto di liquefazione di Bonny.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato nel giacimento di Bonga, la perforazione e lo start-up produttivo di tre nuovi pozzi, due produttori e uno di iniezione di acqua.

Blocco OML 125

Produzione La produzione è fornita dal giacimento Abo che nel 2016 ha prodotto circa 20 mila boe/giorno in quota Eni. La produzione è supportata da un'unità FPSO della capacità di trattamento di 40 mila boe/giorno e di stoccaggio di 800 mila boe.

SPDC Joint Venture (NASE)

Nel 2016, la produzione fornita dalla SPDC JV ha rappresentato circa il 22% della produzione Eni nel Paese, pari a circa 25 mila boe/giorno. Le attività di sviluppo hanno riguardato: (i) nel blocco OML 28 (Eni 5%), le attività di drilling nell'ambito del progetto integrato nell'area di Gbaran-Ubie per la fornitura di gas naturale all'impianto di liquefazione di Bonny con start-up nel secondo semestre 2016; e (ii) nel blocco OML 43 (Eni 5%), il programma di sviluppo del giacimento Forcados-Yokri che prevede l'hook-up dei rimanenti 12 pozzi produttori dei 23 già perforati, l'upgrading delle flowstations esistenti e la realizzazione di facility di trasporto. Lo start-up è previsto nel corso del primo semestre del 2017.

Nigeria GNL

Eni partecipa con il 10,4% nella joint-venture Nigeria LNG Ltd che gestisce l'impianto di liquefazione di gas naturale di Bonny, nella zona orientale del Delta del Niger. L'impianto è in produzione con 6 treni della capacità produttiva di 22 milioni di tonnellate/anno di GNL, corrispondenti a circa 35 miliardi di metri cubi/anno di feed gas. Le forniture di gas all'impianto sono assicurate sulla base di un gas supply agreement dalle produzioni della SPDC JV e della NAOC JV dai blocchi OML 60, 61, 62 e 63 (Eni 20%) con un impegno contrattuale di fornitura media del prossimo quadriennio pari a circa 80 milioni di metri cubi/giorno (circa 7,5 milioni in quota Eni equivalenti a circa 49 mila boe/giorno). La produzione di GNL è venduta in base a contratti di lungo termine sui mercati statunitense, asiatico ed europeo attraverso la flotta di metaniere della società Bonny Gas Transport, interamente posseduta dalla Nigeria LNG Co.

Kazakhstan

Eni è presente in Kazakhstan dal 1992 dove è co-operatore del giacimento in produzione di Karachaganak, partecipa al consorzio North Caspian Sea PSA responsabile delle operazioni del giacimento Kashagan e con una quota del 50% per la ricerca e la produzione di idrocarburi del blocco di Isatay, situato nelle acque kazake del Mar Caspio.

Kashagan

Eni partecipa con il 16,81% nel North Caspian Sea Production Sharing Agreement (NCSPSA) che regola fino al 2041 i diritti di esplorazione, di sviluppo e di sfruttamento di un'area di circa 4.600 chilometri quadrati localizzata nella porzione settentrionale del Mar Caspio. Nell'area contrattuale è localizzato il giacimento giant Kashagan, scoperto nel 2000. Produzione Il 28 settembre 2016 è stata riavviata la produzione del giacimento Kashagan, dopo il completamento delle operazioni di sostituzione delle pipeline danneggiate che avevano costretto il consorzio a interrompere le operazioni alla fine del 2013. La produzione ha raggiunto il livello di 185 mila boe/giorno alla fine del 2016. La fase di ramp-up porterà la capacità produttiva fino al livello di 370 mila barili/giorno entro il 2017, in concomitanza all'avvio delle attività di iniezione di gas.

Nell'ambito degli accordi raggiunti con le Autorità locali, prosegue il programma di formazione professionale di risorse locali nel settore Oil & Gas, oltre alla realizzazione di infrastrutture civili.

Karachaganak

Localizzato onshore nella parte occidentale del Paese, Karachaganak (Eni 29,25%) è un giacimento giant che produce petrolio, condensati e gas naturale. Le operazioni condotte dal consorzio Karachaganak

Petroleum Operating (KPO) sono regolate da un Production Sharing Agreement. Eni e Shell sono co-operatori.

Produzione La produzione di Karachaganak nell'anno è stata di 231 mila barili/giorno di liquidi (61 mila in quota Eni) e 26 milioni di metri cubi/giorno di gas naturale (circa 7 milioni in quota Eni).

L'attività operativa è condotta producendo liquidi (condensati e olio) dalle parti più profonde del giacimento e utilizzando circa il 51% del gas prodotto per la vendita alla centrale di Orenburg in Russia, ed il restante volume per la re-iniezione nelle parti superiori del giacimento e per la produzione di fuel gas. Circa il 91% della produzione di liquidi è stabilizzata presso il Karachaganak Processing Complex (KPC) della capacità di circa 250 mila barili/giorno per la successiva commercializzazione sui mercati occidentali attraverso il Caspian Pipeline Consortium (Eni 2%) e tramite la pipeline Atyrau-Samara che si connette con i sistemi di esportazione russi. La rimanente parte di liquidi (circa 16 mila barili/giorno) viene inviata non stabilizzata alla centrale di Orenburg.

Sviluppo È allo studio l'Expansion Project attraverso la realizzazione, in stadi successivi, di impianti per il trattamento gas e per la re-iniezione al fine di mantenere il profilo produttivo di liquidi. Sono in corso le valutazioni tecniche e commerciali per la definizione della prima fase di sviluppo volta a incrementare la capacità di re-iniezione gas.

Prosegue l'impegno di Eni a sostegno delle comunità presso l'area del giacimento di Karachaganak. In particolare continuano gli interventi in ambito di: (i) formazione professionale; e (ii) realizzazione di asili, manutenzione di ospedali e strade, costruzione di impianti di riscaldamento e di centri sportivi.

Inoltre, a seguito della ridefinizione della Sanitary Protection Zone (SPZ) associata allo sviluppo del giacimento ed in conformità alle best practice e standard internazionali, proseguono le attività di rilocazione degli abitanti dei villaggi di Berezovka e Bestau, avviato nel 2015. Nel 2016 si è conclusa la prima fase di progetto che ha visto la rilocazione di parte della popolazione, la realizzazione di scuole e strade ed interventi per garantire la fornitura di gas e acqua. Sono state avviate le attività di costruzione per traferire la rimanente popolazione, il cui completamento è previsto nel corso del 2017.

Sono proseguite le attività di monitoraggio su biodiversità ed ecosistemi presso le aree produttive.

Resto dell'Asia

Indonesia

Eni è presente in Indonesia dal 2001; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 16 mila boe/giorno, prevalentemente gas. L'attività è concentrata nell'area offshore orientale e nell'onshore del Kalimantan orientale, nell'offshore dell'isola di Sumatra e nell'onshore/ offshore di West Timor e West Papua. La superficie complessiva sviluppata e non sviluppata è di 34.489 chilometri quadrati (25.181 chilometri quadrati in quota Eni) su un totale di 14 blocchi.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni nel Paese sono regolate da contratti di Production Sharing Agreement.

Produzione La produzione deriva dal permesso Sanga Sanga (Eni 37,8%), dove sono in produzione sette giacimenti prevalentemente a gas che alimentano l'impianto di liquefazione di Bontang, uno dei più grandi al mondo. Il gas liquefatto viene esportato in Giappone, Corea del Sud e Taiwan.

Nel 2016 è stato conseguito l'avvio produttivo del progetto di Bangka (Eni 20%) nel Kalimantan orientale.

Sviluppo Le attività di sviluppo in corso per assicurare le forniture all'impianto di Bontang riguardano il progetto Jangkrik (Eni 55%, operatore) nell'offshore del Kalimantan. Il progetto sta avviandosi verso la conclusione della fase esecutiva con tutti i pozzi di sviluppo sottomarini in offshore profondo perforati e con l'unità di produzione galleggiante (Floating Production Unit) ormai prossima al completamento. Sono anche in fase di completamento i sistemi di trasporto e le strutture di ricezione dell'onshore. Lo start-up è previsto nel 2017. Sono in corso diverse iniziative sui temi di protezione ambientale, sanitario e scolastico per le comunità locali nelle aree operative del Kalimantan orientale, di Papua e del Nord Sumatra.

Esplorazione L'attività esplorativa ha avuto esito positivo con il pozzo di appraisal Merakes 2 che ha confermato l'estensione dell'omonima scoperta nella parte occidentale del Blocco East Sepinggan (Eni 85%, operatore). La vicinanza della scoperta al campo di Jangkrik permetterà di sfruttare le sinergie e di ridurre i costi e le tempistiche di esecuzione del futuro piano di sviluppo sottomarino e rappresenta un ulteriore successo della strategia Eni di esplorazione e appraisal near-field.

Iraq

Eni è presente in Iraq dal 2009 con attività di sviluppo di idrocarburi su una superficie sviluppata di 1.074 chilometri quadrati (446 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività di produzione e sviluppo sono regolate da un technical service contract.

Produzione La produzione è fornita dal giacimento Zubair (Eni 41,6%) che nel 2016 ha prodotto 67 mila barili/giorno in quota Eni.

A inizio marzo 2016 sono stati avviati tre nuovi impianti di ultima generazione per il trattamento di olio, gas e acqua (Initial Production Facilities - IPF) che assieme ai cinque già esistenti, ristrutturati e ammodernati, hanno aumentato la capacità di trattamento dell'olio e del gas di Zubair a circa 650 mila barili/giorno e consentiranno anche di massimizzare l'utilizzo del gas associato. Oltre alle operazioni di trattamento, questi impianti hanno una capacità di iniezione di acqua in giacimento di 300 mila barili/giorno, che sarà determinante per aumentare la produzione di idrocarburi di Zubair e di raggiungere il plateau produttivo. Con l'avvio dei nuovi impianti la fase iniziale di sviluppo (Rehabilitation Plan) è stata completata.

Sviluppo Proseguono le attività relative ad un'ulteriore fase di sviluppo del giacimento (Enhanced Redevelopment Plan) che consentiranno di raggiungere il plateu di 700 mila barili/giorno e di massimizzare l'utilizzo del gas associato per la produzione di energia elettrica. Continuano le iniziative a supporto delle comunità locali. Le attività hanno riguardato interventi infrastrutturali volti al rafforzamento dei servizi di base, progetti a supporto delle attività didattiche, ristrutturazione di edifici scolastici, programmi di accesso all'acqua e nell'ambito dei servizi igienico-sanitari nonché la costruzione di strade. Inoltre nel corso del 2016 è stata inaugurata una scuola primaria nella zona di Al Barjazia.

Pakistan

Eni è presente in Pakistan dal 2000; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 32 mila boe/giorno, prevalentemente gas, su di una superficie complessiva sviluppata e non sviluppata di 21.663 chilometri quadrati (8.746 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività di esplorazione e produzione di Eni sono regolate da contratti di concessione (attività onshore) e Production Sharing Agreement (attività offshore).

Produzione I principali permessi partecipati da Eni sono Bhit/Badhra (Eni 40%, operatore), Latif (Eni 33,33%) e Zamzama (Eni 17,75%) che nel 2016 hanno prodotto circa il 79% della produzione Eni nel Paese. Sviluppo Le attività dell'anno hanno riguardato la perforazione di nuovi pozzi di sviluppo sui giacimenti in produzione al fine di contrastare il declino produttivo.

Turkmenistan

Eni è presente in Turkmenistan dal 2008 a seguito dell'acquisizione di Burren Energy Plc. L'attività è condotta nel blocco onshore Nebit Dag nella parte occidentale del Paese per una superficie sviluppata di 200 chilometri quadrati (180 chilometri quadrati in quota Eni), suddivisa in quattro aree. Nel 2016, la produzione in quota Eni è stata di 10 mila boe/giorno. Le operazioni sono regolate da un Production Sharing Agreement.

Produzione La produzione è fornita essenzialmente dal giacimento a olio di Burun. L'olio prodotto è trattato dalla locale Raffineria di Turkmenbashi. Eni viene compensata dalle Autorità Turkmene con un'equivalente quantità, in valore, di greggio al terminale di Okarem, sulla costa meridionale del Mar Caspio, dove è venduta FOB. Il gas prodotto è utilizzato per consumi interni e per gas lift. L'ammontare residuo è trasportato da Turkmenneft, tramite il grid locale.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato: (i) interventi finalizzati a contrastare il declino produttivo dell'area; (ii) attività mirate al miglioramento delle condizioni di sicurezza, efficienza e tutela ambientale.

America

Ecuador

Eni è presente in Ecuador dal 1988, nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 10 mila barili/giorno. L'attività è condotta nel Blocco 10 (Eni 100%) situato nella Foresta Amazzonica, per una superficie sviluppata di 1.985 chilometri quadrati in quota Eni.

Le attività di Eni nel Paese sono regolate da un contratto di servizio. Produzione La produzione è fornita dal giacimento a olio di Villano, avviato nel 1999. Lo sfruttamento del giacimento avviene tramite una Central Production Facility collegata via pipeline alle facility di stoccaggio sulla costa pacifica.

Sviluppo Nel Dicembre 2016, le attività di sviluppo del progetto Villano Fase VI sono state avviate con la perforazione del primo di due pozzi di infilling.

Stati Uniti

Eni è presente negli Stati Uniti dal 1968 e opera nel Golfo del Messico, Alaska e nell'onshore del Texas. La superficie sviluppata e non sviluppata si estende per 2.317 chilometri quadrati (1.186 chilometri quadrati in quota Eni). Nel 2016 la produzione di petrolio e gas in quota Eni è stata di 93 mila boe/giorno.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni negli Stati Uniti sono regolate da contratti di concessione.

Golfo del Messico

Eni partecipa in 84 blocchi di esplorazione e sviluppo nell'offshore profondo e convenzionale del Golfo del Messico, di cui 44 come operatore. Produzione I principali giacimenti operati sono Allegheny e Appaloosa (Eni 100%); Pegasus (Eni 85%); Longhorn, Devils Towers e Triton (Eni 75%). Inoltre Eni partecipa nei giacimenti non operati di Europa (Eni 32%), Hadrian South (Eni 30%), Medusa (Eni 25%), Lucius (Eni 8,5%), K2 (Eni 13,4%), Frontrunner (Eni 37,5%) e Heidelberg (Eni 12,5%).

Nel corso dell'anno è stato conseguito: (i) l'avvio produttivo del progetto Heidelberg nell'offshore profondo del Golfo del Messico, con una produzione attuale di circa 3 mila boe/giorno in quota Eni. Nel corso del 2017 è previsto il completamento delle attività di sviluppo pianificate; (ii) il completamento e conseguente start-up della Fase 2 del programma di sviluppo del campo di Lucius, che ha portato il livello produttivo a 100 mila boe/giorno (8 mila in quota Eni); e (iii) lo start-up produttivo del pozzo Devil's Tower South-West nell'ambito dello sviluppo del giacimento operato Devil's Tower, con una produzione di circa 2 mila boe/giorno.

Texas

Produzione La produzione è fornita essenzialmente dall'area Alliance (Eni 27,5%), nel bacino di Fort Worth, asset acquisito a seguito dell'accordo con Quicksilver, contenente riserve di gas non convenzionale (shale gas). La produzione nell'anno è stata pari a oltre 4 mila boe/giorno in quota Eni.

Alaska

Eni partecipa in 43 blocchi di esplorazione e sviluppo con quote comprese tra il 30% e il 100%, dei quali 27 operati.

Produzione I principali giacimenti sono Nikaitchuq (Eni 100%, operatore) e Oooguruk (Eni 30%) con una produzione complessiva pari a circa 24 mila barili/giorno in quota Eni nel 2016.

Trinidad e Tobago

Eni è presente in Trinidad e Tobago dal 1970; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 2 milioni di metri cubi/giorno (pari a 13 mila boe/giorno). L'attività è concentrata nell'offshore settentrionale di Trinidad, per una superficie sviluppata di 382 chilometri quadrati (66 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività di esplorazione e produzione di Eni in Trinidad e Tobago sono regolate da Production Sharing Agreement.

Produzione La produzione è fornita dai giacimenti a gas di Chaconia, Ixora, Hibiscus, Poinsettia, Bougainvillea e Heliconia nel Blocco

North Coast Marine Area 1 (Eni 17,3%). Lo sfruttamento dei giacimenti avviene mediante l'utilizzo di due piattaforme fisse collegate alle facility di trattamento di Hibiscus. Il gas prodotto è utilizzato per alimentare i treni 2, 3 e 4 dell'impianto di liquefazione Atlantic LNG, destinati principalmente al mercato statunitense in base a contratti di lungo termine.

Venezuela

Eni è presente in Venezuela dal 1998; nel 2016 la produzione in quota Eni è stata di 61 mila boe/giorno. L'attività è concentrata nell'offshore del Golfo del Venezuela e Golfo di Paria e nell'onshore dell'Orinoco per una superficie sviluppata e non sviluppata di 2.804 chilometri quadrati (1.066 chilometri quadrati in quota Eni).

Le attività di esplorazione e produzione dei giacimenti Junin 5 e Corocoro di Eni in Venezuela sono regolate dal regime di "Impresa Mista". Nel regime di Impresa Mista una società di diritto venezuelano è titolare dei relativi diritti minerari, svolge direttamente le operazioni petrolifere ed è partecipata da CVP (Corporación Venezuelana de Petróleo) o altra affiliata di PDVSA con una quota minima pari al 60%. Il giacimento a gas di Perla è operato dalla joint venture Cardon IV, 50%-50% tra Eni e Repsol.

Produzione La produzione è fornita dai giacimenti giant a gas di Perla, localizzato nel Golfo di Venezuela, dal giant Junin 5 (Eni 40%), situato nella Faja dell'Orinoco, e da Corocoro (Eni 26%), nel Golfo di Paria.

Sviluppo Le attività di sviluppo hanno riguardato: (i) il proseguimento delle attività di drilling sul giacimento Junin 5. Sono in corso di valutazione possibili ottimizzazioni del programma di sviluppo; e (ii) il completamento della prima fase di sviluppo del giacimento di Perla. Il programma di sviluppo prevede due ulteriori fasi di sviluppo per il raggiunEsplorazione Eni partecipa con una quota del 19,5% nel blocco Petrolera Güiria per l'esplorazione di risorse di petrolio e con una quota del 40% nel blocco Golfo de Paria Ovest e Punta Pescador, nell'offshore orientale del Paese, per l'esplorazione di risorse di gas naturale.

Australia e Oceania

Australia

Eni è presente in Australia dal 2001; nel 2016 la produzione di petrolio e gas naturale in quota Eni è stata di 24 mila boe/giorno. L'attività è concentrata nell'offshore convenzionale e profondo per una superficie sviluppata e non sviluppata di 16.868 chilometri quadrati (10.383 chilometri quadrati in quota Eni).

Le principali aree di produzione partecipate da Eni si trovano nei Blocchi WA-33-L (Eni 100%) e JPDA 03-13 (Eni 10,99%). Nella fase di appraisal/sviluppo Eni partecipa nelle aree NT/RL8 (Eni 100%) e NT/RL7 (Eni 32,5%). Inoltre Eni detiene quote in ulteriori 6 licenze esplorative, di cui una in JPDA.

Le attività di esplorazione e produzione di Eni in Australia sono regolate da contratti di concessione e, limitatamente alla zona di cooperazione tra Australia e Timor Leste (JPDA), da Production Sharing Agreement.

Blocco WA-33-L

Produzione Il giacimento a gas Blacktip, in produzione dal 2009, ha prodotto 634 milioni di metri cubi/anno nel 2016 (pari a circa 11 mila boe/giorno). Lo sfruttamento del giacimento avviene tramite una piattaforma di produzione collegata attraverso una pipeline della lunghezza di 108 chilometri a un impianto di trattamento del gas onshore della capacità di 1,2 miliardi di metri cubi/anno. Il gas è fornito alla società australiana Power & Water Utility Co per l'alimentazione di una centrale di generazione elettrica sulla base di un contratto della durata di 25 anni.

Blocco JPDA 03-13

Produzione Il giacimento a gas e liquidi di Bayu Undan, in produzione dal 2004, ha prodotto 140 mila boe/giorno (circa 13 mila boe in quota Eni) nel 2016. La produzione di liquidi è supportata da tre piattaforme di trattamento e da un'unità FSO. Il gas è trattato presso l'impianto di liquefazione di Darwin della capacità di 3,6 milioni di tonnellate/anno di GNL (equivalenti alla carica di 5 miliardi di metri cubi/anno di gas naturale) collegato attraverso un gasdotto della lunghezza di circa 500 chilometri. Il GNL è venduto a operatori elettrici giapponesi sulla base di contratti di lungo termine.

Riserve certe di idrocarburi per area geografica (milioni di boe)

Italia d'Europa
Resto
Settentrionale*
Africa
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan dell'Asia
Resto
America e Oceania
Australia
Totale
(al 31 dicembre)
2014
Riserve certe di idrocarburi 503 544 1.756 1.320 1.069 290 960 160 6.602
Società consolidate 503 544 1.740 1.239 1.069 285 232 160 5.772
Società in joint venture e collegate 16 81 5 728 830
Sviluppate 401 335 919 725 589 115 214 135 3.433
Società consolidate 401 335 904 702 589 112 188 135 3.366
Società in joint venture e collegate 15 23 3 26 67
Non sviluppate 102 209 837 595 480 175 746 25 3.169
Società consolidate 102 209 836 537 480 173 44 25 2.406
Società in joint venture e collegate 1 58 2 702 763
2015
Riserve certe di idrocarburi 465 495 1.708 1.369 1.198 426 1.079 150 6.890
Società consolidate 465 495 1.694 1.282 1.198 422 269 150 5.975
Società in joint venture e collegate 14 87 4 810 915
Sviluppate 362 404 1.024 786 689 161 482 115 4.023
Società consolidate 362 404 1.010 764 689 159 217 115 3.720
Società in joint venture e collegate 14 22 2 265 303
Non sviluppate 103 91 684 583 509 265 597 35 2.867
Società consolidate 103 91 684 518 509 263 52 35 2.255
Società in joint venture e collegate 65 2 545 612
2016
Riserve certe di idrocarburi 354 426 2.446 1.293 1.399 1.221 493 1.006 145 7.490
Società consolidate 354 426 2.432 1.293 1.317 1.221 491 227 145 6.613
Società in joint venture e collegate 14 82 2 779 877
Sviluppate 287 374 971 352 835 966 177 554 111 4.275
Società consolidate 287 374 957 352 809 966 175 205 111 3.884
Società in joint venture e collegate 14 26 2 349 391
Non sviluppate 67 52 1.475 941 564 255 316 452 34 3.215
Società consolidate 67 52 1.475 941 508 255 316 22 34 2.729
Società in joint venture e collegate 56 430 486
(al 31 dicembre) Italia d'Europa
Resto
Settentrionale*
Africa
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan dell'Asia
Resto
America e Oceania
Australia
Totale
2014
Riserve certe di petrolio e condensati 243 331 790 756 697 132 264 13 3.226
Società consolidate 243 331 776 739 697 131 147 13 3.077
Società in joint venture e collegate 14 17 1 117 149
Sviluppate 184 174 534 477 306 64 142 12 1.893
Società consolidate 184 174 521 470 306 64 116 12 1.847
Società in joint venture e collegate 13 7 26 46
Non sviluppate 59 157 256 279 391 68 122 1 1.333
Società consolidate 59 157 255 269 391 67 31 1 1.230
Società in joint venture e collegate 1 10 1 91 103
2015
Riserve certe di petrolio e condensati 228 305 834 803 771 262 347 9 3.559
Società consolidate 228 305 821 787 771 262 189 9 3.372
Società in joint venture e collegate 13 16 158 187
Sviluppate 171 237 555 517 355 126 178 9 2.148
Società consolidate 171 237 542 511 355 126 149 9 2.100
Società in joint venture e collegate 13 6 29 48
Non sviluppate 57 68 279 286 416 136 169 1.411
Società consolidate 57 68 279 276 416 136 40 1.272
Società in joint venture e collegate 10 129 139
2016
Riserve certe di petrolio e condensati 176 264 748 281 824 767 307 303 9 3.398
Società consolidate 176 264 735 281 809 767 307 163 9 3.230
Società in joint venture e collegate 13 15 140 168
Sviluppate 132 228 505 205 515 556 124 165 8 2.233
Società consolidate 132 228 492 205 507 556 124 143 8 2.190
Società in joint venture e collegate 13 8 22 43
Non sviluppate 44 36 243 76 309 211 183 138 1 1.165
Società consolidate 44 36 243 76 302 211 183 20 1 1.040
Società in joint venture e collegate 7 118 125

Riserve certe di petrolio e condensati per area geografica (milioni di barili)

Riserve certe di gas naturale per area geografica (milioni di metri cubi)

(al 31 dicembre) Italia d'Europa
Resto
Settentrionale*
Africa
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan dell'Asia
Resto
America e Oceania
Australia
Totale
2014
Riserve certe di gas naturale 40.484 33.196 150.288 87.608 58.013 24.488 108.189 22.821 525.087
Società consolidate 40.484 33.196 149.869 77.651 58.013 23.978 13.246 22.821 419.258
Società in joint venture e collegate 419 9.957 510 94.943 105.829
Sviluppate 33.754 25.125 60.170 38.520 43.966 7.666 11.286 19.102 239.589
Società consolidate 33.754 25.125 59.755 35.980 43.966 7.393 11.141 19.102 236.216
Società in joint venture e collegate 415 2.540 273 145 3.373
Non sviluppate 6.730 8.071 90.118 49.088 14.047 16.822 96.903 3.719 285.498
Società consolidate 6.730 8.071 90.114 41.671 14.047 16.585 2.105 3.719 183.042
Società in joint venture e collegate 4 7.417 237 94.798 102.456
2015
Riserve certe di gas naturale 36.905 29.594 136.244 87.823 66.649 25.223 113.818 21.793 518.049
Società consolidate 36.905 29.594 135.881 76.856 66.649 24.864 12.419 21.793 404.961
Società in joint venture e collegate 363 10.967 359 101.399 113.088
Sviluppate 29.757 26.034 73.031 41.743 51.832 5.485 47.240 16.562 291.684
Società consolidate 29.757 26.034 72.668 39.367 51.832 5.225 10.549 16.562 251.994
Società in joint venture e collegate 363 2.376 260 36.691 39.690
Non sviluppate 7.148 3.560 63.213 46.080 14.817 19.738 66.578 5.231 226.365
Società consolidate 7.148 3.560 63.213 37.489 14.817 19.639 1.870 5.231 152.967
Società in joint venture e collegate 8.591 99 64.708 73.398
2016
Riserve certe di gas naturale 27.648 24.889 262.602 156.316 88.790 70.349 28.544 108.626 20.964 632.412
Società consolidate 27.648 24.889 262.188 156.316 78.369 70.349 28.395 9.993 20.964 522.795
Società in joint venture e collegate 414 10.421 149 98.633 109.617
Sviluppate 23.925 22.674 72.098 22.630 49.696 63.391 8.060 60.025 15.822 315.691
Società consolidate 23.925 22.674 71.684 22.630 46.769 63.391 7.911 9.580 15.822 261.756
Società in joint venture e collegate 414 2.927 149 50.445 53.935
Non sviluppate 3.723 2.215 190.504 133.686 39.094 6.958 20.484 48.601 5.142 316.721
Società consolidate 3.723 2.215 190.504 133.686 31.600 6.958 20.484 413 5.142 261.039
Società in joint venture e collegate 7.494 48.188 55.682
Produzione di idrocarburi per Paese(a) (migliaia di boe/giorno) 2014 2015 2016
Italia 179 169 133
Resto d'Europa 190 185 201
Croazia 7 4 5
Norvegia 112 105 133
Regno Unito 71 76 63
Africa Settentrionale 567 662 647
Algeria 109 96 98
Egitto 206 189 185
Libia 239 365 353
Tunisia 13 12 11
Africa Sub-Sahariana 325 341 339
Angola 84 101 124
Congo 106 103 98
Nigeria 135 137 117
Kazakhstan 88 95 111
Resto dell'Asia 98 135 127
Cina 4 3 2
India 1 1
Indonesia 16 17 16
Iran 1 22
Iraq 21 40 67
Pakistan 45 41 32
Turkmenistan 10 11 10
America 125 147 177
Ecuador 12 11 10
Stati Uniti 92 98 93
Trinidad e Tobago 11 13 13
Venezuela 10 25 61
Australia e Oceania 26 26 24
Australia 26 26 24
Totale estero 1.419 1.591 1.626
1.598 1.760 1.759
di cui società in joint venture e collegate 22 34 75
Angola 2 6
Indonesia 5 5 4
Tunisia 5 4 4
Venezuela 10 25 61

(a) Comprende la quota di gas naturale utilizzata come autoconsumo (13,5, 11,2, e 12,5 milioni di metri cubi/giorno, rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014).

Produzione venduta di idrocarburi 2014 2015 2016
Produzione di idrocarburi (milioni di boe) 583,1 642,4 643,8
Variazione rimanenze/altre (4,2) (1,9) (3,1)
Autoconsumi di gas (29,4) (26,4) (32,1)
Produzione venduta di idrocarburi (b) 549,5 614,1 608,6
petrolio (milioni di barili) 299,78 330,12 320,13
- di cui ai settori mid-downstream 184,74 201,92 216,24
gas naturale (miliardi di metri cubi) 38,83 44,17 44,58
- di cui a settore G&P 10,51 11,17 9,82

(b) Include 24 milioni di boe di produzione venduta dalle società in joint venture e collegate nel 2016 (11,4 e 6,1 milioni di boe nel 2015 e 2014, rispettivamente).

Produzione di petrolio e condensati per Paese (migliaia di barili/giorno) 2014 2015 2016
Italia 73 69 47
Resto d'Europa 93 85 109
Norvegia 62 57 86
Regno Unito 31 28 23
Africa Settentrionale 252 272 244
Algeria 83 79 77
Egitto 88 96 76
Libia 73 89 84
Tunisia 8 8 7
Africa Sub-Sahariana 231 256 248
Angola 75 96 109
Congo 80 78 71
Nigeria 76 82 68
Kazakhstan 52 56 65
Resto dell'Asia 37 78 79
Cina 4 3 2
Indonesia 2 3 4
Iran 1 22
Iraq 21 40 64
Turkmenistan 9 10 9
America 84 87 83
Ecuador 12 11 10
Stati Uniti 62 64 59
Venezuela 10 12 14
Australia e Oceania 6 5 3
Australia 6 5 3
Totale estero 755 839 831
828 908 878
di cui società in joint venture e collegate 15 17 19
Angola 1
Indonesia 1 1 1
Tunisia 4 4 3
Venezuela 10 12 14
Produzione di idrocarburi disponibile per la vendita(a) (migliaia di boe/giorno) 2014 2015 2016
Italia 171 161 127
Resto d'Europa 184 179 195
Africa Settentrionale 532 635 611
Africa Sub-Sahariana 307 324 316
Kazakhstan 85 92 107
Resto dell'Asia 91 128 118
America 122 144 174
Australia e Oceania 25 25 23
1.517 1.688 1.671
di cui società in joint venture e collegate 20 33 71
Africa Settentrionale 4 4 3
Africa Sub-Sahariana 2 4
Resto dell'Asia 4 5 4
America 10 24 60

(a) Non comprende la produzione di gas autoconsumato.

Produzione di gas naturale per Paese(a) (milioni di metri cubi/giorno) 2014 2015 2016
Italia 16,5 15,5 13,3
Resto d'Europa 15,2 15,6 14,1
Croazia 1,1 0,6 0,7
Norvegia 7,8 7,5 7,3
Regno Unito 6,3 7,5 6,1
Africa Settentrionale 48,8 60,7 62,2
Algeria 4,0 2,7 3,3
Egitto 18,4 14,4 16,9
Libia 25,8 43,0 41,5
Tunisia 0,6 0,6 0,5
Africa Sub-Sahariana 14,7 13,3 14,0
Angola 1,4 0,9 2,2
Congo 4,1 3,9 4,2
Nigeria 9,2 8,5 7,6
Kazakhstan 5,7 6,2 7,2
Resto dell'Asia 9,4 8,9 7,6
India 0,1 0,1
Indonesia 2,1 2,2 2,0
Iraq 0,5
Pakistan 7,0 6,4 4,9
Turkmenistan 0,2 0,2 0,2
America 6,2 9,2 14,5
Stati Uniti 4,5 5,3 5,3
Trinidad e Tobago 1,7 2,0 2,0
Venezuela 1,9 7,2
Australia e Oceania 3,1 3,2 3,2
Australia 3,1 3,2 3,2
Totale estero 103,1 117,1 122,8
119,6 132,6 136,1
di cui società in joint venture e collegate 1,1 2,8 8,7
Angola 0,3 0,8
Indonesia 0,7 0,7 0,6
Tunisia 0,1 0,2 0,1
Venezuela 1,9 7,2

(a) Comprende la produzione di gas naturale utilizzato come autoconsumo (13,5, 11,2 e 12,5 milioni di metri cubi/giorno, rispettivamente nel 2016, 2015 e 2014).

Produzione di gas naturale disponibile per la vendita(b) (milioni di metri cubi/giorno) 2014 2015 2016
Italia 15 14 12
Resto d'Europa 14 14 13
Africa Settentrionale 44 56 57
Africa Sub-Sahariana 12 11 11
Kazakhstan 5 6 7
Resto dell'Asia 8 8 6
America 6 9 14
Australia e Oceania 3 3 3
107 121 123
di cui società in joint venture e collegate 1 3 8
Africa Sub-Sahariana 1
Resto dell'Asia 1 1
America 2 7

(b) Non comprende la produzione di gas autoconsumato.

Prezzi medi di realizzo 2014 2015 2016
Petrolio e condensati CONS JV CONS JV CONS JV
(\$/barile)
Italia 87,80 43,46 33,19
Resto d'Europa 88,80 45,88 39,97
Africa Settentrionale 88,99 17,94 46,66 18,03 39,43 17,93
di cui: Egitto 33,05
Africa Sub-Sahariana 93,45 49,91 41,92
Kazakhstan 91,86 48,26 39,61
Resto dell'Asia 77,99 65,90 40,10 27,89 36,89 34,95
America 79,13 81,48 43,36 38,18 34,86 32,39
Australia e Oceania 91,61 45,84 37,96
88,90 70,56 46,46 35,15 39,33 30,85
Gas naturale
(\$/migliaia di metri cubi)
Italia 308,47 244,54 174,28
Resto d'Europa 299,86 222,60 158,84
Africa Settentrionale 285,40 214,74 165,54 133,63 116,11 65,21
di cui: Egitto 134,90
Africa Sub-Sahariana 74,92 52,72 49,83
Kazakhstan 21,98 16,60 11,96
Resto dell'Asia 218,15 552,34 170,43 327,51 123,73 209,02
America 139,73 77,73 149,83 68,71 147,40
Australia e Oceania 263,30 178,87 127,12
241,31 499,05 160,17 187,09 113,20 150,03
Idrocarburi
(\$/boe)
Italia 64,80 40,36 29,27
Resto d'Europa 67,87 40,21 33,27
Africa Settentrionale 65,36 21,43 34,61 18,60 26,46 16,27
di cui: Egitto 26,29
Africa Sub-Sahariana 73,18 40,92 35,08
Kazakhstan 57,20 30,02 24,52
Resto dell'Asia 52,75 83,12 35,18 49,42 31,18 32,76
America 59,94 81,48 31,71 30,72 25,45 24,95
Australia e Oceania 52,46 31,51 22,00
65,36 72,19 36,54 31,95 29,30 25,05
Gruppo Eni 2014 2015 2016
Petrolio e condensati (\$/barile) 88,71 46,30 39,18
Gas Naturale (\$/migliaia di metri cubi) 242,80 160,78 115,51
Idrocarburi (\$/boe) 65,49 36,47 29,14
Superficie netta sviluppata e non sviluppata (chilometri quadrati) 2014 2015 2016
Europa 44.842 45.123 45.380
Italia 17.297 16.975 16.767
Resto d'Europa 27.545 28.148 28.613
Africa 159.341 157.441 152.676
Africa Settentrionale 21.693 25.699 29.392
Africa Sub-Sahariana 137.648 131.742 123.284
Asia 109.237 117.183 109.761
Kazakhstan 869 869 869
Resto dell'Asia 108.368 116.314 108.892
America 7.943 6.628 5.696
Australia e Oceania 13.376 16.333 10.383
Totale 334.739 342.708 323.896

Principali aree sviluppate e non sviluppate al 31 dicembre 2016

Inizio
operazioni
Numero
titoli
Sup. lorda(a)(b)
sviluppata
Sup. netta(a)(b)
sviluppata
Sup. lorda(a)
non sviluppata
Sup. netta(a)
non sviluppata
Tipo
di giacimenti/
superficie
Numero
di giacimenti
in produzione
Numero di
giacimenti
non in
produzione
EUROPA 295 15.693 10.827 51.758 34.553 117 88
Italia 1926 146 10.498 8.775 10.320 7.992 Onshore/Offshore 78 60
Resto d'Europa 149 5.195 2.052 41.438 26.561 39 28
Cipro 2013 3 12.523 10.018 Offshore
Croazia 1996 2 1.975 987 Offshore 10 3
Groenlandia 2013 2 4.890 1.909 Offshore
Montenegro 2016 4 1.228 614 Offshore
Norvegia 1965 57 2.311 452 6.045 2.156 Offshore 19 23
Portogallo 2014 3 4.547 3.182 Offshore
Regno Unito 1964 67 909 613 5.932 5.715 Offshore 10 2
Altri Paesi 11 6.273 2.967 Onshore/Offshore
AFRICA 264 46.384 11.729 264.600 140.947 263 121
Africa Settentrionale 121 14.292 5.738 54.122 23.654 104 54
Algeria 1981 42 3.222 1.148 187 31 Onshore 36 7
Egitto 1954 57 5.508 2.074 22.523 8.591 Onshore/Offshore 41 23
Libia 1959 11 1.962 958 24.673 12.336 Onshore/Offshore 6 20
Marocco 2016 1 6.739 2.696 Offshore
Tunisia 1961 10 3.600 1.558 Onshore/Offshore 21 4
Africa Sub-Sahariana 143 32.092 5.991 210.478 117.293 159 67
Angola 1980 57 8.160 1.024 12.892 3.343 Onshore/Offshore 57 19
Congo 1968 25 1.794 971 657 197 Onshore/Offshore 23 2
Costa d'Avorio 2015 1 954 286 Offshore
Gabon 2008 4 6.217 6.217 Onshore/Offshore 1
Ghana 2009 3 1.353 579 Offshore 1
Kenya 2012 7 61.363 41.173 Offshore
Liberia 2012 1 2.341 585 Offshore
Mozambico 2007 6 3.911 1.956 Offshore 6
Nigeria 1962 34 22.138 3.996 8.631 3.374 Onshore/Offshore 79 38
Sud Africa 2014 1 65.696 26.279 Offshore
Altri Paesi 4 46.463 33.304 Onshore
ASIA 59 18.165 6.016 198.024 103.745 26 17
Kazakhstan 1992 6 2.391 442 2.542 427 Onshore/Offshore 2 4
Resto dell'Asia 53 15.774 5.574 195.482 103.318 24 13
Cina 1984 8 77 13 7.056 7.056 Offshore 5
India 2005 1 13.110 5.244 Offshore
Indonesia 2001 14 4.246 1.603 30.243 23.578 Onshore/Offshore 8 12
Iraq 2009 1 1.074 446 Onshore 1
Myanmar 2014 4 24.080 13.558 Onshore/Offshore
Pakistan 2000 14 10.177 3.332 11.486 5.414 Onshore/Offshore 8 1
Russia 2007 3 62.592 20.862 Offshore
Timor Leste 2006 1 1.538 1.230 Offshore
Turkmenistan 2008 1 200 180 Onshore 2
Vietnam 2013 5 30.777 23.132 Offshore
Altri Paesi 1 14.600 3.244 Offshore
AMERICA 148 4.948 3.208 8.154 2.488 52 11
Ecuador 1988 1 1.985 1.985 Onshore 1 2
Messico 2015 3 67 67 Offshore 3
Stati Uniti 1968 129 1.320 660 997 526 Onshore/Offshore 42 4
Trinidad e Tobago 1970 1 382 66 Offshore 6
Venezuela 1998 6 1.261 497 1.543 569 Onshore/Offshore 3 1
Altri Paesi 8 5.547 1.326 Offshore 1
AUSTRALIA E OCEANIA 14 1.140 709 15.728 9.674 2 4
Australia
Totale
2001 14
780
1.140
86.330
709
32.489
15.728
538.264
9.674
291.407
Offshore 2
460
4
241

(a) Chilometri quadrati.

(b) La superficie sviluppata si riferisce a quei titoli per i quali almeno una porzione dell'area è in produzione o contiene riserve certe sviluppate.

Investimenti tecnici (€ milioni) 2014 2015 2016
Acquisto di riserve proved e unproved 2
Africa Settentrionale 2
Esplorazione 1.030 566 417
Italia 1
Resto d'Europa 132 133 11
Africa Settentrionale 177 232 312
Africa Sub-Sahariana 511 157 30
Resto dell'Asia 89 15 57
America 109 29 7
Australia e Oceania 11
Sviluppo 9.021 9.341 7.770
Italia 880 679 407
Resto d'Europa 1.574 1.264 590
Africa Settentrionale 832 1.570 2.447
Africa Sub-Sahariana 3.085 2.998 2.176
Kazakhstan 521 835 707
Resto dell'Asia 1.105 1.333 1.213
America 921 637 220
Australia e Oceania 103 25 10

Altro 105 73 65

Vita utile residua delle riserve (anni) 2014 2015 2016
Italia 7,7 7,5 7,2
Resto d'Europa 7,8 7,3 5,8
Africa Settentrionale 8,5 7,1 10,4
Africa Sub-Sahariana 11,1 11,0 11,2
Kazakhstan 33,4 34,5 30,5
Resto dell'Asia 8,1 8,6 10,5
America 21,3 20,1 15,5
Australia e Oceania 17,8 16,0 16,1
11,3 10,7 11,6
Tasso di rimpiazzo delle riserve (%) 2014 2015 2016
organico all sources organico all sources organico all sources
Italia 106 106 38 38
Resto d'Europa 77 81 28 28 5 5
Africa Settentrionale 78 78 80 80 413 413
Africa Sub-Sahariana 182 176 153 139 124 124
Kazakhstan 206 206 473 473 158 158
Resto dell'Asia 156 156 375 375 243 243
America 87 87 324 322
Australia e Oceania 44 44
112 112 148 145 193 193

10.156 9.980 8.254

Perforazione esplorativa

Pozzi in progress(b)
2014 2015 2016 2016
(numero) successo
commerciale
sterili(c) successo
commerciale
sterili(c) successo
commerciale
sterili(c) totale in quota Eni
Italia 0,6 1,0 4,0 2,3
Resto d'Europa 4,3 2,2 0,1 0,4 9,0 2,3
Africa Settentrionale 3,5 4,3 3,3 5,8 6,0 1,8 16,0 12,3
Africa Sub-sahariana 7,3 7,3 0,6 2,9 0,1 1,1 32,0 17,0
Kazakhstan 6,0 1,1
Resto dell'Asia 1,3 4,3 3,4 0,9 8,0 3,2
America 2,0 1,4 1,0 0,3 1,0 3,0 1,5
Australia e Oceania 0,9 1,0 0,3
14,1 23,1 4,9 14,6 6,2 6,2 79,0 40,0

Perforazione di sviluppo

Pozzi completati(a)
2014 2015 2016 2016
(numero) produttivi sterili(c) produttivi sterili(c) produttivi sterili(c) totale in quota Eni
Italia 12,5 6,0 4,0 1,0 1,0
Resto d'Europa 9,8 1,0 10,2 0,1 5,6 4,0 0,6
Africa Settentrionale 54,5 1,0 30,5 2,8 38,6 1,2 18,0 10,0
Africa Sub-Sahariana 31,6 22,0 2,5 21,2 0,2 36,0 14,0
Kazakhstan 1,5 4,7 4,6 3,0 0,8
Resto dell'Asia 54,2 1,6 29,7 5,9 31,6 0,5 2,0 0,3
America 22,1 0,7 17,4 0,1 9,9 1,3 4,0 1,9
Australia e Oceania 0,1 0,4 0,5
186,3 4,7 121,0 11,4 115,5 3,2 68,0 28,6

Pozzi produttivi(d)

2016
Petrolio Gas naturale
(numero) totali in quota Eni totali in quota Eni
Italia 243,0 197,1 616,0 532,4
Resto d'Europa 395,0 72,5 160,0 88,1
Africa Settentrionale 1.813,0 963,8 225,0 98,1
Africa Sub-Sahariana 3.020,0 590,3 350,0 28,8
Kazakhstan 204,0 54,8
Resto dell'Asia 727,0 479,1 1.036,0 393,2
America 264,0 133,3 321,0 98,5
Australia e Oceania 7,0 3,8 18,0 3,8
6.673,0 2.494,7 2.726,0 1.242,9

(a) Numero di pozzi in quota Eni.

(b) Includono i pozzi temporaneamente sospesi e in attesa di valutazione.

(c) Un pozzo sterile è un pozzo esplorativo o di sviluppo dal quale non è possibile produrre una quantità sufficiente di petrolio o gas naturale tale da giustificarne il completamento.

(d) Include 2.128 (741,9 in quota Eni) pozzi dove insistono più completamenti sullo stesso foro (pozzi a completamento multiplo). L'attività perforativa a completamento multiplo consente di produrre temporaneamente da diverse formazioni di idrocarburi mineralizzate a petrolio e gas attraverso un unico pozzo.

Principali indicatori di performance

2014 2015 2016
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) totale (infortuni totali registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 0,82 0,89 0,28
di cui: dipendenti 0,87 0,91 0,27
contrattisti 0,70 0,81 0,31
Ricavi della gestione caratteristica(a) (€ milioni) 73.434 52.096 40.961
Utile (perdita) operativo 64 (1.258) (391)
Utile (perdita) operativo adjusted 168 (126) (390)
Utile (perdita) netto adjusted 86 (168) (330)
Investimenti tecnici 172 154 120
Vendite gas mondo(b) (miliardi di metri cubi) 89,17 90,88 88,93
Vendite di GNL(c) 13,3 13,5 12,4
Clienti in Italia (milioni) 7,93 7,88 7,76
Vendite di energia elettrica (terawattora) 33,58 34,88 37,05
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 4.561 4.484 4.261
di cui: all'estero 2.494 2.461 2.229
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
10,12 10,57 11,22
Grado soddisfazione clienti(d) (scala da 0 a 100) 81,4 85,6 86,2

(a) Prima dell'eliminazione dei ricavi infrasettoriali.

(b) Include le vendite di gas del settore Exploration & Production pari a 2,62 miliardi di metri cubi (3,16 e 3,06 miliardi di metri cubi nel 2015 e 2014).

(c) Si riferiscono alle vendite di GNL delle società consolidate e collegate del settore Gas & Power (già incluse nelle vendite gas mondo) e del settore Exploration & Production.

(d) Valutazione media data dai risultati ottenuti dalle interviste ai clienti sulle performance relative a chiarezza, cortesia e attesa.

Performance dell'anno

  • ➤ Nel 2016 l'indice di frequenza infortuni totali registrabili (TRIR) ha registrato un rilevante miglioramento (-68%) rispetto all'anno precedente attestandosi a 0,28, grazie al contributo dei dipendenti (-70%) e dei contrattisti (-61%).
  • ➤ Nel 2016 le emissioni di gas serra sono aumentate di circa il 6%, coerentemente con la crescita delle produzioni di energia elettrica (+5,3%) e dei quantitativi di gas trasportato.
  • ➤ Le emissioni di GHG/kWheq riferite alla produzione di energia elettrica hanno registrato una riduzione del 3% rispetto all'anno precedente grazie al proseguimento degli interventi di energy savings.
  • ➤ Nel 2016 il settore Gas & Power ha registrato la perdita operativa adjusted di €390 milioni con un peggioramento di €264 milioni, penalizzato dallo scenario negativo in particolare nel GNL e da

minori effetti economici una tantum rilevati nel 2015. Tali effetti sono stati compensati da azioni di ottimizzazione e maggiori performance nel trading.

  • ➤ Le vendite di gas nel mondo sono state di 88,93 miliardi di metri cubi, con una flessione del 2,1% rispetto al 2015 (-1,95 miliardi di metri cubi). Stabili le vendite in Italia (38,43 miliardi di metri cubi).
  • ➤ Le vendite di energia elettrica evidenziano un incremento del 6,2% (+2,17 terawattora) rispetto al 2015, per effetto principalmente dei maggiori volumi commercializzati nel segmento grossisti.
  • ➤ Gli investimenti tecnici di €120 milioni hanno riguardato essenzialmente iniziative relative all'attivita di commercializzazione del gas e di flessibilizzazione e upgrading delle centrali a ciclo combinato per la generazione elettrica.

1.1 Gas naturale

Attività di approvvigionamento

L'attività di approvvigionamento è attività libera, non soggetta a regolamentazione. I prezzi sono determinati dall'incontro tra domanda e offerta a seguito di libere negoziazioni tra le società di commercializzazione e i produttori di gas naturale. Per assicurarsi un'adeguata disponibilità di gas nel medio/lungo termine a sostegno dei programmi di vendita, contribuendo alla sicurezza di approvvigionamento del mercato europeo in generale e di quello italiano in particolare, Eni ha stipulato contratti di acquisto di lungo termine con i principali Paesi produttori che riforniscono il sistema europeo. Negli ultimi anni sono stati rinegoziati i contratti di approvvigionamento gas a lungo termine, ottenendo un miglior allineamento dei livelli e delle dinamiche dei prezzi alle mutate condizioni di mercato. Il 90% del portafoglio di approvvigionamento gas risulta caratterizzato da formule prezzo con indice hub. Ulteriori punti di forza Eni sono rappresentati dalla disponibilità di produzioni equity, dalla presenza in tutte le fasi della filiera del GNL (liquefazione, shipping e rigassificazione) e accesso alle infrastrutture, dalle attività di trading e risk management. Complessivamente, il fabbisogno di gas di Eni è soddisfatto con forniture provenienti da diciotto Paesi sulla base di contratti di approvvigionamento di lungo termine o forniture dell'attività upstream Eni, e dall'accesso ai mercati spot dell'Europa continentale.

I volumi di gas naturale approvvigionati dalle societa consolidate sono stati di 82,64 miliardi di metri cubi in riduzione di 2,75 miliardi di metri cubi,

pari al -3,2%, rispetto al 2015. I volumi di gas approvvigionati all'estero (76,64 miliardi di metri cubi dalle societa consolidate), importati in Italia o venduti sui mercati esteri, pari a circa il 93% del totale, sono diminuiti rispetto al 2015 (-2,02 miliardi di metri cubi; -2,6%) per effetto dei minori volumi approvvigionati in Libia (-2,38 miliardi di metri cubi), in Russia (-2,34 miliardi di metri cubi) e nei Paesi Bassi (-2,13 miliardi di metri cubi), parzialmente compensati dai maggiori acquisti effettuati in Algeria (+6,85 miliardi di metri cubi). Gli approvvigionamenti in Italia (6 miliardi di metri cubi) sono in calo del 10,8% rispetto al periodo di confronto per effetto dell'impatto dell'interruzione delle attivita produttive in Val d'Agri nei mesi di aprile-agosto 2016.

Commercializzazione in Italia ed Europa

Eni opera in un mercato dell'energia liberalizzato, nel quale i consumatori possono scegliere liberamente il fornitore di gas, valutare la qualità dei servizi e selezionare le offerte piu adatte alle proprie esigenze di consumo. Eni rifornisce piu di 9 milioni di clienti in Italia ed in Europa. In particolare sono circa 7,8 milioni i clienti tra famiglie, professionisti, piccole e medie imprese ed enti pubblici dislocati su tutto il territorio nazionale. In un contesto di mercato caratterizzato da un lieve recupero della domanda nel 2016 (+0,4% e +7,3% i consumi nazionali e nell'Unione Europea rispetto al 2015, rispettivamente) ma ancora depresso e caratterizzato dalla crescente pressione competitiva, Eni ha posto in essere una serie di operazioni (rinegoziazioni di contratti di fornitura, azioni di efficienza e di ottimizzazione) atte a preservare la redditività del business pur in presenza di ancora deboli fondamentali di mercato.

Vendite e quote di mercato per segmento di utilizzo (miliardi di metri cubi) 2015 2016
Volumi
venduti
Quota di
mercato (%)
Volumi
venduti
Quota di
mercato (%)
Var. % 2016
vs 2015
Italia a terzi 32,56 48,2 32,33 45,6 (0,7)
Grossisti 4,19 3,83 (8,6)
PSV e borsa 16,35 17,08 4,5
Industriali 4,66 4,54 (2,6)
PMI e terziario 1,58 1,72 8,9
Termoelettrici 0,88 0,77 (12,5)
Residenziali 4,90 4,39 (10,4)
Autoconsumi 5,88 6,10 3,7
TOTALE ITALIA 38,44 56,9 38,43 54,2
Domanda Gas(a) 67,50 70,90 5,0

(a) Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico.

Vendite di gas per mercato (miliardi di metri cubi) 2014 2015 2016
ITALIA 34,04 38,44 38,43
Grossisti 4,05 4,19 3,83
PSV e borsa 11,96 16,35 17,08
Industriali 4,93 4,66 4,54
PMI e terziario 1,60 1,58 1,72
Termoelettrici 1,42 0,88 0,77
Residenziali 4,46 4,90 4,39
Autoconsumi 5,62 5,88 6,10
VENDITE INTERNAZIONALI 55,13 52,44 50,50
Resto d'Europa 46,22 42,89 42,43
Importatori in Italia 4,01 4,61 4,37
Mercati europei 42,21 38,28 38,06
Penisola Iberica 5,31 5,40 5,28
Germania/Austria 7,44 5,82 7,81
Benelux 10,36 7,94 7,03
Ungheria 1,55 1,58 0,93
Regno Unito 2,94 1,96 2,01
Turchia 7,12 7,76 6,55
Francia 7,05 7,11 7,42
Altro 0,44 0,71 1,03
Mercati extra europei 5,85 6,39 5,45
E&P in Europa e nel Golfo del Messico 3,06 3,16 2,62
TOTALE VENDITE GAS MONDO 89,17 90,88 88,93

Di seguito è descritta la presenza Eni nei principali mercati europei.

Benelux

Attraverso una presenza diretta garantita dalla branch Gas & Power locale e dalla società Eni Gas & Power NV/SA, Eni vanta una posizione chiave nei Paesi del Benelux (Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo), in particolare in Belgio, nodo strategico del mercato spot del gas dell'Europa Occidentale, grazie alla posizione geografica e all'elevato grado di inter-connessione delle reti di transito del gas dell'Europa Continentale. Nel 2016, le vendite Eni di gas naturale nel Benelux ai segmenti industriali, grossista, termoelettrico e retail ammontano a 7,03 miliardi di metri cubi, in calo di 0,91 miliardi di metri (pari al 11,5%) per minori vendite spot.

Francia

Eni è presente in Francia in tutti i segmenti di mercato attraverso le proprie strutture commerciali dirette e la società Eni Gas & Power France SA. Nel 2016, le vendite in Francia di Eni sono state complessivamente di 7,42 miliardi di metri cubi con un incremento di 0,31 miliardi di metri cubi, pari al 4,4%, rispetto al 2015.

Germania/Austria

Eni è presente nel mercato tedesco del gas naturale attraverso una struttura commerciale diretta. Complessivamente, nel 2016 Eni ha venduto 7,81 miliardi di metri cubi di gas nei mercati di Germania e Austria con un incremento di 1,99 miliardi di metri cubi, pari al 34,2% rispetto all'anno precedente, grazie ai maggiori volumi venduti dalle strutture commerciali e a seguito di attività di ottimizzazione.

Spagna

Eni è presente nel mercato spagnolo del gas naturale sia con una struttura commerciale diretta, che commercializza le proprie disponibilità di GNL, sia attraverso la joint venture Unión Fenosa Gas ("UFG" - Eni 50%), attiva nell'approvvigionamento e nella vendita di gas naturale ai clienti del settore industriale, grossisti e termoelettrico. Nel 2016 le vendite di gas di UFG in Europa sono state di 3,48 miliardi di metri cubi (1,74 miliardi in quota Eni).

UFG partecipa con l'80% nell'impianto di liquefazione di Damietta sulla costa egiziana, nonché con il 7,36% a un impianto di liquefazione in Oman. Nel 2016, le vendite in Spagna di Eni sono state 5,28 miliardi di metri cubi, in calo di 0,12 miliardi di metri cubi (-2,2%).

Turchia

Eni commercializza gas naturale di provenienza russa trasportato attraverso il gasdotto Blue Stream. Nel 2016, le vendite sono state di 6,55 miliardi di metri cubi di gas, con un decremento di 1,21 miliardi di metri cubi, pari al 15,6% rispetto al 2015 per effetto dei minori ritiri effettuati da Botas.

Regno Unito

Eni commercializza nel Regno Unito gas naturale attraverso la consociata ETS che, tra l'altro, vende il gas equity prodotto dai giacimenti Eni nel Mare del Nord e opera nei principali hub del Nord Europa (NBP, Zeebrugge, TTF). Nel 2016, le vendite Eni sono state di 2,01 miliardi di metri cubi con un leggero aumento pari al 2,6% rispetto all'anno precedente.

1.2 GNL

Eni è presente in tutte le fasi della filiera del GNL: liquefazione, gas feeding, shipping, rigassificazione e vendita attraverso una presenza diretta e tramite società collegate e joint venture. Il business del GNL ha registrato una buona redditività sfruttando la crescente richiesta energetica in Asia e Sud America. Nei prossimi anni Eni intende aumentare i volumi commercializzati nei mercati a premio dirottando le disponibilità attraverso l'ottimizzazione del portafoglio e una sempre maggior integrazione con l'upstream.

Le vendite di GNL (12,4 miliardi di metri cubi) sono in flessione rispetto al 2015 (-1,1 miliardi di metri cubi) a causa principalmente del calo delle vendite sui mercati del Far East a seguito della scadenza di alcuni contratti. Le vendite di GNL del settore Gas & Power (8,1 miliardi di metri cubi, incluse nelle vendite gas mondo) hanno riguardato principalmente il GNL proveniente dal Qatar, Nigeria, Oman ed Algeria e commercializzato principalmente in Europa, Far East, Kuwait ed Egitto.

1.3 Generazione elettrica

Eni produce energia elettrica principalmente presso i siti di Ferrera Erbognone, Ravenna, Mantova, Brindisi, Ferrara e Bolgiano.

Nel 2016, la produzione di energia elettrica è stata di 21,78 terawattora in aumento di 1,09 terawattora rispetto al 2015, pari al 5,3%, beneficiando della ripresa dei consumi. Al 31 dicembre 2016, la potenza installata in esercizio è di 4,7 gigawatt (4,9 gigawatt al 31 dicembre 2015).

A completamento della produzione, Eni ha acquistato 15,27 terawattora di energia elettrica (+7,6% rispetto al 2015) perseguendo l'ottimizzazione del portafoglio fonti/impieghi.

Nel 2016 le vendite di energia elettrica (37,05 terawattora) sono state destinate ai clienti del mercato libero (74%), borsa elettrica (15%), siti industriali (9%) e altro (2%). La crescita di 2,17 TWh pari al 6,2% rispetto al 2015 è dovuta ai maggiori volumi commercializzati ai clienti grossisti e middle-market, parzialmente compensati dalle minori vendite alle PMI e ai clienti large.

2. Trasporto internazionale

Eni, in qualità di shipper, dispone dei diritti di trasporto su di un sistema di gasdotti europei e nord africani funzionale all'importazione e alla commercializzazione in Italia e in Europa del gas naturale proveniente dalle aree di produzione di Russia, Algeria, Mare del Nord, inclusi Paesi Bassi, Norvegia e Libia. Inoltre Eni partecipa al capitale di società che operano i gasdotti o ne gestiscono i diritti di trasporto. Di seguito viene fornita una descrizione dei principali gasdotti attualmente partecipati o operati da Eni:

  • il gasdotto TTPC per l'importazione di gas algerino dello sviluppo complessivo di 740 chilometri (due linee lunghe ciascuna 370 chilometri) e della capacità di trasporto di 34,3 miliardi di metri cubi/anno. Dotato di cinque stazioni di compressione, attraversa il territorio tunisino dalla località di Oued Saf Saf, punto di consegna del gas alla frontiera algerina, fino alla località di Cap Bon, sul Canale di Sicilia, dove si connette con il gasdotto TMPC;
  • il gasdotto TMPC per l'importazione di gas algerino dello sviluppo complessivo di 775 chilometri (cinque linee lunghe ciascuna 155 chilometri) e della capacità di trasporto di 33,5 miliardi di metri cubi/

anno. Realizza l'attraversamento sottomarino del Canale di Sicilia da Cap Bon a Mazara del Vallo, punto di ingresso in Italia;

  • il gasdotto Green Stream per l'importazione del gas libico prodotto dai giacimenti di Wafa e Bahr Essalam operati da Eni. Il gasdotto, composto da una linea di 520 chilometri, realizza l'attraversamento sottomarino del Mar Mediterraneo collegando l'impianto di trattamento di Mellitah sulla costa libica con Gela in Sicilia, punto di ingresso nella rete nazionale di gasdotti. La capacità del gasdotto ammonta a circa 8 miliardi di metri cubi/anno;
  • Eni partecipa con il 50% al gasdotto sottomarino Blue Stream che collega la Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero. Posato a profondità record (oltre 2.150 metri), il gasdotto sviluppa complessivamente 774 chilometri su due linee e ha una capacità di trasporto di 16 miliardi di metri cubi/anno. Blue Stream è una joint venture per vendere il gas proveniente dalla Russia su mercato turco. Questi asset generano un flusso stabile di utile operativo, grazie alla vendita su base long-term dei relativi diritti di trasporto.
Approvvigionamento di gas naturale (miliardi di metri cubi) 2014 2015 2016
Italia 6,92 6,73 6,00
Estero
Russia 26,68 30,33 27,99
Algeria (incluso il GNL) 7,51 6,05 12,90
Libia 6,66 7,25 4,87
Paesi Bassi 13,46 11,73 9,60
Norvegia 8,43 8,40 8,18
Regno Unito 2,64 2,35 2,08
Ungheria 0,38 0,21 0,02
Qatar (GNL) 2,98 3,11 3,28
Altri acquisti di gas naturale 5,56 7,21 5,81
Altri acquisti di GNL 1,69 2,02 1,91
75,99 78,66 76,64
Totale approvvigionamenti delle società consolidate 82,91 85,39 82,64
Prelievi (immissioni) da (a) stoccaggio (0,20) 1,40
Perdite di rete, differenze di misura e altre variazioni (0,25) (0,34) (0,21)
DISPONIBILITÀ PER LA VENDITA DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE 82,46 85,05 83,83
DISPONIBILITÀ PER LA VENDITA DELLE SOCIETÀ COLLEGATE 3,65 2,67 2,48
E&P in Europa e nel Golfo del Messico 3,06 3,16 2,62
TOTALE DISPONIBILITÀ PER LA VENDITA 89,17 90,88 88,93
Vendite di gas per entità (miliardi di metri cubi) 2014 2015 2016
Vendite delle società consolidate 81,73 84,94 83,34
Italia (inclusi autoconsumi) 34,04 38,44 38,43
Resto d'Europa 43,07 41,14 40,52
Extra Europa 4,62 5,36 4,39
Vendite delle società collegate (quota Eni) 4,38 2,78 2,97
Italia
Resto d'Europa 3,15 1,75 1,91
Extra Europa 1,23 1,03 1,06
E&P in Europa e nel Golfo del Messico 3,06 3,16 2,62
TOTALE VENDITE GAS MONDO 89,17 90,88 88,93
Vendite di GNL (miliardi di metri cubi) 2014 2015 2016
Vendite G&P 8,9 9,0 8,1
Resto d'Europa 5,0 4,8 5,2
Extra Europa 3,9 4,2 2,9
Vendite E&P 4,4 4,5 4,3
Terminali:
Soyo (Angola) 0,1 0,1
Bontang (Indonesia) 0,5 0,5 0,4
Point Fortin (Trinidad & Tobago) 0,6 0,7 0,7
Bonny (Nigeria) 2,8 2,8 2,6
Darwin (Australia) 0,4 0,5 0,5
Totale vendite di GNL 13,3 13,5 12,4
Vendite di energia elettrica (terawattora) 2014 2015 2016
Mercato libero 24,86 25,90 27,49
Borsa elettrica 4,71 5,09 5,64
Siti 3,17 3,23 3,11
Altro(a) 0,84 0,66 0,81
Vendite di energia elettrica 33,58 34,88 37,05
Produzione di energia elettrica 19,55 20,69 21,78
Acquisti di energia elettrica(a) 14,03 14,19 15,27

(a) Include gli sbilanciamenti di rete positivi e negativi (differenza fra energia elettrica effettivamente immessa rispetto a quella programmata).

Capacità installata(a) Entrata
Centrali elettriche al 31/12/2016 (MW) in esercizio Tecnologia Alimentazione
Brindisi 1.321 2006 CCGT Gas
Ferrera Erbognone 1.030 2004 CCGT Gas/syngas
Mantova 836 2005 CCGT Gas
Ravenna 972 2004 CCGT Gas
Ferrara(b) 429 2008 CCGT Gas
Bolgiano 64 2012 Centrale elettrica Gas
Impianti fotovoltaici 10 2011-2014 Fotovoltaico Fotovoltaico
4.662

(a) Capacità disponibile a conclusione delle attività di smantellamento degli impianti obsoleti.

(b) Capacità in quota Eni.

2014 2015 2016
4.074 4.270 4.334
338 313 360
19,55 20,69 21,78
9.010 9.318 7.974
4,9 4,9 4,7

Infrastrutture di trasporto

Tratta Linee Lunghezza
complessiva
Diametro Capacità di
trasporto(a)
Capacità di
transito(b)
Stazioni di
compressione
(n.) (km) (pollici) (mld mc/a) (mld mc/a) (n.)
TTPC (Oued Saf Saf-Cap Bon) 2 linee da 370 km 740 48 34,3 33,2 5
TMPC (Cap Bon-Mazara del Vallo) 5 linee da 155 km 775 20/26 33,5 33,5
Greenstream (Mellitah-Gela) 1 linea da 520 km 520 32 8,0 8,0 1
Blue Stream (Beregovaya-Samsun) 2 linee da 387 km 774 24 16,0 16,0 1

(a) Comprende sia la capacità di transito sia il quantitativo destinato ai mercati locali e prelevato in vari punti lungo il gasdotto.

(b) È la massima portata provenienete dai vari punti di immissione del gasdotto e trasportata fino alla struttura di trasporto immediatamente a valle.

Investimenti tecnici (€ milioni) 2014 2015 2016
Italia 128 100 73
Estero 44 54 47
172 154 120
Mercato 164 138 110
Mercato 66 69 69
Italia 30 31 32
Estero 36 38 37
Generazione elettrica 98 69 41
Trasporto internazionale 8 16 10
172 154 120

Refining & Marketing

e Chimica

Principali indicatori di performance

2014 2015 2016
TRIR (Indice di frequenza infortuni totali registrabili) totale (infortuni totali registrabili/ore lavorate) x 1.000.000 1,51 1,07 0,38
di cui: dipendenti 1,60 0,97 0,44
contrattisti 1,40 1,17 0,32
Ricavi della gestione caratteristica(a) (€ milioni) 28.994 22.639 18.733
Utile (perdita) operativo (2.811) (1.567) 723
Utile (perdita) operativo adjusted (412) 695 583
- Refining & Marketing (65) 387 278
- Chimica (347) 308 305
Utile (perdita) netto adjusted (319) 512 419
- Refining & Marketing (41) 282 157
- Chimica (278) 230 262
Investimenti tecnici 819 628 664
Lavorazioni in conto proprio (milioni di tonnellate) 25,03 26,41 24,52
Grado di conversione del sistema (%) 51 48 50
Capacità bilanciata delle raffinerie (migliaia di barili/giorno) 617 548 548
Lavorazioni green (migliaia di tonnellate) 127 204 212
Vendite di prodotti petroliferi rete Europa (milioni di tonnellate) 9,21 8,89 8,59
Stazioni di servizio rete Europa a fine periodo (numero) 6.220 5.846 5.622
Erogato medio per stazioni di servizio Rete Europa (migliaia di litri) 1.725 1.754 1.742
Grado di efficienza della rete (%) 1,19 1,14 1,10
Produzione di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnellate) 5.283 5.700 5.646
Vendite di prodotti petrolchimici 3.463 3.801 3.759
Tasso di utilizzo medio degli impianti (%) 71 73 72
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 11.884 10.995 10.858
di cui: all'estero 2.598 2.360 2.281
Emissioni dirette di GHG (milioni di tonnellate di CO2
eq)
8,45 8,19 8,50
Emissioni di SOx (ossidi di zolfo) (migliaia di tonnellate SO2
eq)
6,84 6,17 4,35
Emissioni GHG/lavorazioni di greggio e semilavorati(b) (tonnellate CO2
eq/kt)
287 237 272

(a) Prima dell'eliminazione dei ricavi infrasettoriali.

(b) L'indicatore è riferito alle lavorazioni delle sole raffinerie tradizionali.

Performance dell'anno

  • ➤ Nel 2016 prosegue il trend di miglioramento dell'indice di frequenza infortuni della forza lavoro totale (-64% rispetto all'anno prima), grazie al contributo sia dei dipendenti (-54%) che dei contrattisti (-73%).
  • ➤ Le emissioni di SOx si riducono del 29,5% rispetto al 2015 per l'utilizzo di un diverso mix di combustibili presso le raffinerie di Livorno, Taranto e Sannazzaro; sul trend ha inoltre influito la fermata programmata dell'impianto Versalis di Dunkerque nella seconda parte dell'anno.
  • ➤ Nel 2016 il settore Refining & Marketing e Chimica ha conseguito l'utile operativo adjusted di €583 milioni, che rappresenta un peggioramento di €112 milioni rispetto al 2015 (-16,1%). Il business Refining & Marketing ha registrato l'utile operativo adjusted di €278 milioni con un peggioramento del 28% dovuto principalmente all'attivita di raffinazione penalizzata da uno scenario margini sfavorevole (-49,4% il riferimento SERM che passa da 8,3 \$/bl nel 2015 a 4,2 \$/bl nel 2016), dalla minore disponibilita di greggio della Val d'Agri e dai maggiori interventi di manutenzione programmata. Questi fattori negativi sono stati parzialmente compensati dalla maggiore efficienza e ottimizzazioni. Migliorato il margine di break-even della raffinazione a 4,2 \$/bl medio annuo, rispetto ad un obiettivo per il 2016 di 4,5 \$/bl. I risultati del marketing hanno registrato una flessione principalmente a causa di minori margini (per maggiore pressione competitiva) e della cessione delle consociate in Slovenia e Ungheria.

La Chimica ha conseguito l'utile operativo adjusted di €305 milioni essenzialmente in linea rispetto al 2015 che chiudeva con un utile di €308 milioni. Il peggioramento generalizzato dello scenario commodity con la flessione del margine del cracker, del polietilene e degli stirenici è stato compensato dalla tenuta dei volumi di vendita e dalle azioni di efficienza e ottimizzazione diffuse.

  • ➤ Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio nel 2016 sono state di 24,52 milioni di tonnellate, in riduzione del 7,2% rispetto al periodo di confronto, a causa dell'indisponibilita di greggio della Val d'Agri lavorato presso la raffineria di Taranto e delle fermate delle raffinerie di Livorno e Milazzo, i cui effetti sono stati parzialmente compensati dalle maggiori lavorazioni di Sannazzaro, nonostante l'incidente occorso alla raffineria nel mese di dicembre. A perimetro omogeneo, escludendo l'effetto della dismissione della quota di partecipazione nella raffineria CRC in Repubblica Ceca finalizzata il 30 aprile 2015, la riduzione complessiva delle lavorazioni nell'anno si ridetermina in 4,5%.
  • ➤ In aumento i volumi di lavorazione di oli vegetali per la produzione di biocarburanti presso la green refinery di Venezia (0,21 milioni di tonnellate; +5% rispetto al 2015).
  • ➤ Le vendite sulla rete in Italia (5,93 milioni di tonnellate) sono in leggero calo rispetto al 2015 (circa 30 mila tonnellate, -0,5%).
  • ➤ Le vendite rete nel resto d'Europa (2,66 milioni di tonnellate) sono diminuite del 9,2% rispetto al 2015 per effetto essenzialmente della cessione delle attivita in Repubblica Ceca e Slovacchia, nel luglio

2015, nonché della Slovenia e dell'Ungheria nel secondo semestre 2016. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dai maggiori volumi commercializzati in Francia, Austria e Germania.

  • ➤ Le vendite dei prodotti petrolchimici di 3,76 milioni di tonnellate hanno evidenziato un leggero calo (1,1% rispetto al 2015) per effetto della lenta ripresa dei consumi. In aumento le vendite nel segmento degli intermedi, compensati dalla riduzione nelle altre linee di business.
  • ➤ Gli investimenti tecnici del settore di €664 milioni hanno riguardato principalmente l'attivita di raffinazione in Italia e all'estero (€298 milioni), finalizzati essenzialmente al mantenimento dell'affidabilita degli impianti, nonché interventi in materia di salute, sicurezza e ambiente; l'attivita di marketing (€123 milioni) per obblighi di legge e stay in business della rete di distribuzione in Italia e resto d'Europa.

Progetto integrato per la riconversione di Gela

È proseguito nel 2016 l'impegno di Eni per il conseguimento degli obiettivi programmatici del Protocollo d'Intesa del 2014 con il Ministero dello sviluppo economico e le Autorità locali. Nel mese di aprile con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni, è stato avviato il cantiere del progetto Green Refinery, uno degli assi portanti del Protocollo, con una capacità di lavorazione di olio vegetale per circa 750 kton/anno. La conversione utilizzerà la tecnologia proprietaria ecofining, sviluppata e brevettata da Eni, che consentirà la produzione di green diesel, biocarburante a elevata sostenibilità ambientale, e sarà in grado di processare anche materie prime di seconda generazione. Quello di Gela è il primo progetto trasversale e integrato che Eni mette in campo in Italia per costruire con il territorio un nuovo programma industriale coniugando esigenze d'impresa con lo sviluppo delle comunità locali. Gli altri punti dell'accordo comprendono: i) l'avvio di nuove attività di esplorazione e produzione di idrocarburi nel territorio delle Regione Sicilia e nell'offshore; ii) realizzazione di un polo logistico per la spedizione dei greggi di produzione locale e dei carburanti green prodotti nel sito; studi di fattibilità di progetti di stoccaggio e trasporto GNL e CNG a Gela e di un'iniziativa per la produzione dei lattici naturali partendo da prodotti naturali con il relativo sviluppo della filiera agricola; iii) realizzazione in loco di un centro di competenza focalizzato in materia di safety; iv) attività di risanamento ambientale di impianti e aree che dovessero progressivamente rivelarsi non funzionali alle attività.

Chimica verde

Si conferma la trasformazione del sito di Porto Marghera con lo sviluppo di una nuova piattaforma tecnologica integrata di chimica da fonti rinnovabili, in partnership con la società americana Elevance Renewable Sciences con cui Versalis ha siglato, nel 2015, accordi che prevedono attività di ricerca, sviluppo tecnologico e ingegnerizzazione di processi per i nuovi impianti. Da questi nuovi impianti si produrranno additivi BIO per i chemicals utilizzati nelle perforazioni petrolifere e green diesel per la bioraffineria Eni, e altri prodotti come detergenti e bio-lubrificanti.

Refining & Marketing

1. Raffinazione

Eni è attiva nel settore della raffinazione in Italia e in Germania. Inoltre, in Italia, Eni ha convertito l'ex raffineria di Venezia in green refinery (primo esempio al mondo di trasformazione in bioraffineria) e ha avviato il progetto di riconversione green anche presso il sito industriale dell'ex raffineria di Gela.

Nel 2016, la capacità bilanciata del sistema di raffinazione Eni è stata di circa 27,4 milioni di tonnellate (548 mila barili/giorno) con un indice di conversione del 50%.

La capacità bilanciata delle raffinerie di proprietà è stata di 19,4 milioni di tonnellate (388 mila barili/giorno), con un indice di conversione del 49%. Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio nel 2016 sono state di 24,52 milioni di tonnellate in riduzione del 7,2% rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-1,89 milioni di tonnellate).

n Italia

Il sistema di raffinazione Eni in Italia è costituito da 3 raffinerie di proprietà (Sannazzaro, Livorno e Taranto) e dalla quota di partecipazione del 50% nella raffineria di Milazzo. Ciascuna delle raffinerie Eni ha una propria connotazione operativa e strategica finalizzata a massimizzare il valore associato alla struttura impiantistica, al posizionamento geografico rispetto ai mercati di sbocco e all'integrazione con le attività Eni.

Sistema di raffinazione 2015

Quota di
partecipazione
Capacità
di raffinazione
bilanciata
(quota Eni)
Tasso di utilizzo
della capacità
bilanciata
(quota Eni)
Conversione
equivalente(a)
Cracking
catalitico a letto
fluido - FCC(b)
Residue
Conversion(b)
Hydrocracking(b) Visbreaking/ Thermal
Cracking(b)
(%) (mgl bbl/g) (mgl bbl/g) (%) (mgl bbl/g) (mgl bbl/g) (mgl bbl/g) (mgl bbl/g)
Raffinerie di proprietà 388 90 49 34 16 90 29
Italia
Sannazzaro 100 200 98 71 34 16 51 29
Taranto 100 104 73 38 39
Livorno 100 84 91 11
Raffinerie partecipate 160 93 52 143 25 75 27
Italia
Milazzo 50 100 90 60 45 25 32
Germania
Vohburg/Neustadt (Bayernoil) 20 41 96 36 49
Schwedt 8,33 19 100 42 49 43 27
TOTALE RAFFINERIE 548 90 50 177 41 165 56

(a) Conversione equivalente: capacità equivalente cracking catalitico/capacità topping (%wt).

(b) Le capacità degli impianti di conversione sono al 100%.

Sannazzaro ha una capacità di raffinazione primaria bilanciata di 200 mila barili/giorno e un indice di conversione del 71%. Situata nella Pianura Padana, è una delle raffinerie più efficienti d'Europa e la sua elevata flessibilità consente di lavorare un'ampia varietà di greggi. La raffineria dispone di due impianti di distillazione primaria e di relative facilities, in particolare tre unità di desolforazione. La conversione si attua attraverso l'unità di cracking catalitico a letto fluido (FCC), due unità di conversione distillati medi hydrocracking (HDC), e l'unità di conversione termica visbreaking alla quale è associata un'unità di gassificazione del tar (residuo pesante da visbreaker) per la produzione di gas di sintesi destinato alla produzione di energia elettrica. Infine, nel 2013, è stato avviato il primo impianto di conversione basato sulla tecnologia proprietaria EST (Eni Slurry Technology) per la produzione a partire da greggi pesanti (vacuum e visbreaking tar), di nafta e distillati medi pregiati (in particolare gasolio) con un fattore di conversione del 95%.

Taranto ha una capacità di raffinazione primaria bilanciata di 104 mila barili/giorno e un indice di conversione del 38%. Tale raffineria gode di una posizione di forza sul mercato in quanto è l'unico impianto presente nell'Italia meridionale continentale, essendo inoltre integrata col segmento upstream attraverso i giacimenti della Val d'Agri in Basilicata (Eni 60,77%) collegati a Taranto attraverso un oleodotto. La raffineria è dotata di un'unità di topping-vacuum, un impianto di hydrocraking, un platforming nonché di due unità di desulfurizzazione.

Livorno ha una capacità di raffinazione primaria bilanciata di 84 mila barili/giorno e un indice di conversione dell'11%. Tale raffineria produce lubrificanti e specialties ed è connessa tramite un oleodotto al deposito di Calenzano (Firenze). È dotata di un'unità di topping-vacuum, un platforming, due unità di desulfurizzazione, un'unità di dearomatizzazione (DEA) per la produzione di carburanti, un impianto di deasphalting a propano (PDA), un'unità per l'estrazione degli aromatici e dewaxing utilizzate per la produzione di basi lubrificanti nonché di un impianto di blending e filling per la produzione di lubrificanti finiti.

Milazzo: partecipata in forma paritaria da Eni e Kuwait Petroleum Italia, con una capacità di raffinazione primaria bilanciata in quota Eni di 100 mila barili/giorno e un indice di conversione del 60%, è situata sulla costa settentrionale della Sicilia. Dispone, oltre che di due impianti di distillazione primaria, di un'unità di cracking catalitico a letto fluido (FCC), di un'unità di conversione distillati medi hydrocracking (HDCK) e di un'unità di trattamento dei residui (LC-Finer).

n Estero

In Germania, Eni possiede una partecipazione dell'8,3% nella raffineria di Schwedt e una partecipazione del 20% in Bayernoil, un polo di raffinazione integrato che comprende le raffinerie di Vohburg e Neustadt. La capacità di raffinazione in quota Eni è di circa 60 mila barili/giorno utilizzata per l'approvvigionamento delle reti di distribuzione in Baviera e nella Germania Orientale.

2. Bioraffinazione1

Bioraffinerie Quota
di partecipazione
Capacità
(2016)
Capacità
(a regime)
Lavorazioni
(2016)
Interamente possedute (%) (mgl t/a) (mgl t/a) (mgl t/a)
Venezia 100 360 560 212
Gela 100 - 750 -
Totale 360 1.310 212

Qualità del Green Diesel

Il Green Diesel prodotto dal processo EcofiningTM può essere aggiunto senza problemi al gasolio fino al 30%; per queste caratteristiche è un componente che si presta alla formulazione di prodotti top quality. Rispetto al FAME (Fatty Acid Methyl Esters) tradizionale, il Green Diesel presenta: - Maggior contenuto energetico

  • Non aumenta la diluizione olio
  • Buona compatibilità con materiali automotive
  • Buone proprietà di blending
  • Ottima stabilità all'ossidazione
  • Proprietà a freddo modulabili
  • Assenza di zolfo e di aromatici/poliaromatici - Alto numero di cetano

Venezia (Porto Marghera): nel giugno 2014 è stata avviata la bioraffineria di Porto Marghera, della capacità di circa 360 mila tonnellate/anno di green diesel prodotto da oli vegetali raffinati con tecnologia Eni (EcofiningTM). Un'ulteriore fase di sviluppo è in corso. A regime, la produzione sarà in grado di soddisfare circa la metà del fabbisogno Eni di biocarburanti in linea con i requisiti richiesti dalle normative comunitarie in materia ambientale volte a ridurre le emissioni di CO2 .

Gela: nel novembre 2014 è stato concordato con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Sicilia e le parti sociali, il piano di rilancio del sito di Gela. Il punto chiave dell'accordo è la riconversione della raffineria in bioraffineria. Le relative attività di riconversione sono in corso ed in linea con le fasi previste dall'accordo siglato con la parti. La produzione di prodotti raffinati sarà trasportata attraverso le facilities della raffineria.

3. Logistica

Eni è uno dei principali operatori in Italia nello stoccaggio e nel trasporto di prodotti petroliferi disponendo di una struttura logistica integrata composta da una rete di oleodotti e da un sistema di 17 depositi di proprietà a gestione diretta distribuiti sul territorio nazionale. La logistica Eni è organizzata in tre hub (Italia meridionale, centrale e settentrionale), con 5 aree principali che attraverso il monitoraggio e la centralizzazione dei flussi di movimentazione assicurano un maggior recupero di efficienza, in particolare nelle attività di raccolta ed evasione ordini. Eni partecipa in 7 joint venture con i più importanti produttori petroliferi nazionali (Sigemi, Petrolig, Petroven, Petra, Seram, Disma e Toscopetrol), con l'obiettivo di ridurre i costi e migliorare l'efficienza gestionale. Da inizio 2017 la joint-venture Petrolig è cessata. Eni, inoltre, opera nel settore del trasporto di petrolio e di prodotti petroliferi: (i) via mare, mediante l'utilizzo di navi cisterna con contratti di noleggio spot e long-term; (ii) via terra, attraverso una rete di oleodotti della quale 1.462 chilometri di proprietà. La distribuzione secondaria dei prodotti per il mercato rete ed extrarete è affidata a società terze, proprietarie anche dei mezzi.

4. Ossigenati

Eni, attraverso la controllata Ecofuel (100% Eni), ha venduto circa 1 milione di tonnellate/anno di ossigenati, principalmente eteri (circa il 3% della domanda mondiale) e metanolo. La disponibilità di prodotto è assicurata per l'80% da produzioni proprie ottenute negli stabilimenti in Italia (Ravenna), in Arabia Saudita (in joint venture con Sabic) ed in Venezuela (in joint venture con Pequiven) e per il 20% da acquisti.

Marketing

1. Rete Italia

In Italia, Eni è leader nella distribuzione rete di prodotti petroliferi con una quota di mercato del 24,3% in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2015. Nel 2016, le vendite sulla rete in Italia (5,93 milioni di tonnellate) sono in flessione rispetto al 2015 (circa 30 mila tonnellate, -0,5%) per effetto del calo delle vendite nel segmento autostradale, compensate da una lieve crescita sulla rete di proprietà. L'erogato medio riferito a benzina e gasolio (1.551 mila litri) ha registrato una diminuzione di circa 20 mila litri rispetto al 2015.

Al 31 dicembre 2016 la rete di distribuzione in Italia è costituita da 4.396 stazioni di servizio con un decremento di 24 unità rispetto al 31 dicembre 2015 (4.420 stazioni di servizio) per effetto della chiusura di impianti a basso erogato (27 unità), compensato dal saldo positivo tra aperture e risoluzioni di contratto di convenzionamento (3 unità).

2. Rete Europa

Le vendite rete nel Resto d'Europa pari a 2,66 milioni di tonnellate hanno registrato una flessione del 9,2% rispetto al periodo di confronto. Tale risultato riflette essenzialmente la cessione delle attività in Repubblica Ceca e Slovacchia, finalizzate nel luglio 2015, nonché della Slovenia e dell'Ungheria nel corso del secondo semestre 2016. A struttura omogenea, escludendo l'effetto delle citate dismissioni nell'Europa dell'Est, le vendite evidenziano un leggero incremento (+1%). Al 31 dicembre 2016 la rete di distribuzione nel Resto d'Europa è costituita da 1.226 stazioni di servizio, con un numero di distributori in calo di 200 unità rispetto al 31 dicembre 2015 per effetto principalmente delle sopra citate dismissioni. L'erogato medio (2.340 mila litri) è aumentato di 68 mila litri rispetto al 2015 (2.272 mila litri).

3. Commercializzazione extrarete

Nel mercato extrarete, Eni commercializza carburanti e combustibili: GPL, nafta, benzina, gasolio, jet fuel, lubrificanti, oli combustibili e bitumi. I clienti sono i rivenditori, le imprese industriali, le società di servizi, gli enti pubblici e le imprese municipalizzate e i consumatori finali (trasportatori, condomini, operatori del settore agricolo e della pesca, ecc.). Eni mette al servizio della clientela la propria esperienza nel campo dei carburanti e dei combustibili con una gamma di prodotti che copre tutte le esigenze del mercato. L'assistenza ai clienti e la distribuzione dei prodotti sono assicurate dalla capillare organizzazione commerciale e logistica presente su tutto il territorio nazionale articolata in una struttura diretta (uffici territoriali vendite) e una rete indiretta di agenti e rivenditori/concessionari.

Le vendite extrarete in Italia pari a 8,16 milioni di tonnellate hanno registrato una crescita di circa 0,32 millioni di tonnellate, pari al 4,1% rispetto al 2015 per effetto dei maggiori volumi commercializzati di jet fuel, gasoli e benzine in parte compensati dalle minori vendite di bunker.

Le vendite al settore Petrolchimica (1,02 milioni di tonnellate) hanno registrato una diminuzione del 12,8% riferibile alle minori produzioni di virgin nafta rispetto al periodo di confronto.

Le vendite extrarete nel Resto d'Europa, pari a 3,18 milioni di tonnellate, sono diminuite del 17% rispetto al 2015 per effetto delle citate dismissioni nell'Europa dell'Est.

Le altre vendite in Italia e all'estero (12,03 milioni di tonnellate) sono diminuite di circa 1,05 milioni di tonnellate, pari all'8%, per effetto delle minori vendite ad altre società petrolifere.

L'attività di commercializzazione del GPL in Italia è supportata dalla produzione del circuito di raffinazione Eni, dalla disponibilità di 5 stabilimenti di imbottigliamento e un deposito secondario di proprietà e dall'importazione di prodotto sui 3 depositi costieri di Livorno, Napoli e Ravenna. Il GPL è utilizzato come combustibile per impianti di riscaldamento nonché nell'autotrazione. Nel 2016 la quota di mercato Eni sul mercato domestico è stata pari al 17,5%. All'estero, il mercato più rilevante per Eni è l'Ecuador, con una quota di mercato pari al 38%.

Eni dispone di 6 impianti per la produzione di lubrificanti finiti e grassi in Italia, Spagna, Germania, Nord America, Africa ed Estremo Oriente alcuni dei quali in compartecipazione. Con una gamma di prodotti composta da oltre 650 miscele differenti, Eni vanta un know-how tra i più elevati in campo internazionale nella formulazione di prodotti destinati sia all'autotrazione (oli motore, fluidi speciali e oli trasmissione) sia all'industria (sistemi idraulici, ingranaggi industriali, lavorazioni dei metalli). In Italia, Eni è leader nella produzione e nella commercializzazione di basi lubrificanti. La produzione di oli base è realizzata presso la raffineria di Livorno. Eni possiede anche uno stabilimento per la produzione di additivi per lubrificanti presso Robassomero (TO). Nel 2016 la quota di mercato detenuta da Eni nel segmento lubrificanti è stata pari al 21% in Italia, al 3% in Europa e allo 0,6% su base mondiale. Eni opera in più di 80 Paesi attraverso consociate, contratti di licensing e distributori.

Approvvigionamento di greggi (milioni di tonnellate) 2014 2015 2016
Greggi equity 5,81 5,04 3,43
Altri greggi 17,21 19,76 19,92
Totale acquisti di greggi 23,02 24,80 23,35
Acquisti di semilavorati 2,02 1,66 1,35
Acquisti di prodotti 11,07 10,68 11,20
TOTALE ACQUISTI 36,11 37,14 35,90
Consumi per produzione di energia elettrica (0,57) (0,41) (0,37)
Altre variazioni(a) (0,62) (1,22) (1,92)
34,92 35,51 33,61

(a) Include le variazioni delle scorte, i cali di trasporto, i consumi e le perdite.

Disponibilità di prodotti petroliferi
(milioni di tonnellate)
2014 2015 2016
ITALIA
Lavorazioni sulle raffinerie di proprietà 16,24 18,37 17,37
Lavorazioni in conto terzi (0,58) (0,38) (0,27)
Lavorazioni sulle raffinerie di terzi 4,26 4,73 4,51
Lavorazioni in conto proprio 19,92 22,72 21,61
Consumi e perdite (1,33) (1,52) (1,53)
Prodotti disponibili da lavorazioni 18,59 21,20 20,08
Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte 7,19 6,22 6,28
Prodotti finiti trasferiti al ciclo estero (0,72) (0,48) (0,39)
Consumi per produzione di energia elettrica (0,57) (0,41) (0,37)
Prodotti venduti 24,49 26,53 25,60
TOTALE LAVORAZIONI GREEN 0,13 0,20 0,21
ESTERO
Lavorazioni in conto proprio 5,11 3,69 2,91
Consumi e perdite (0,21) (0,23) (0,22)
Prodotti disponibili da lavorazioni 4,90 3,46 2,69
Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte 4,48 4,77 4,72
Prodotti finiti trasferiti dal ciclo Italia 0,72 0,48 0,40
Prodotti venduti 10,10 8,71 7,81
Lavorazioni in conto proprio in Italia e all'estero 25,03 26,41 24,52
Lavorazioni in conto proprio di greggi equity 5,81 5,04 3,43
Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all'estero 34,59 35,24 33,41
Vendite di greggi 0,33 0,27 0,20
TOTALE VENDITE 34,92 35,51 33,61
Produzioni e vendite per prodotto (milioni di tonnellate) 2014 2015 2016
Produzioni:
Benzina 6,07 6,36 6,13
Gasolio 10,31 10,66 9,93
Jet fuel/Cherosene 1,45 1,51 1,49
Olio combustibile 2,04 2,46 2,43
GPL 0,49 0,44 0,39
Lubrificanti 0,54 0,54 0,44
Cariche petrolchimiche 1,67 1,86 1,46
Altri prodotti 0,92 0,84 0,49
Totale produzioni 23,49 24,67 22,77
Vendite:
Italia 24,48 26,53 25,60
Benzina 2,00 1,97 2,02
Gasolio 7,61 7,64 7,69
Jet fuel/Cherosene 1,59 1,60 1,82
Olio combustibile 0,12 0,12 0,13
GPL 0,59 0,58 0,58
Lubrificanti 0,09 0,08 0,08
Cariche petrolchimiche 0,89 1,17 1,02
Altri prodotti 11,59 13,37 12,26
Resto d
'Europa
9,69 8,29 7,38
Benzina 1,80 1,51 1,27
Gasolio 4,48 3,98 3,44
Jet fuel/Cherosene 0,55 0,65 0,62
Olio combustibile 0,18 0,17 0,13
GPL 0,14 0,10 0,07
Lubrificanti 0,09 0,09 0,08
Altri prodotti 2,45 1,79 1,77
Extra Europa 0,42 0,42 0,43
GPL 0,41 0,41 0,42
Lubrificanti 0,01 0,01 0,01
Mondo
Benzina 3,80 3,48 3,29
Gasolio 12,09 11,62 11,13
Jet fuel/Cherosene 2,14 2,25 2,44
Olio combustibile 0,30 0,29 0,26
GPL 1,14 1,09 1,07
Lubrificanti 0,19 0,18 0,17
Cariche petrolchimiche 0,89 1,17 1,02
Altri prodotti 14,04 15,16 14,03
Totale vendite 34,59 35,24 33,41
Rete
6,14
5,96
Extrarete
7,57
7,84
13,71
13,80
Petrolchimica
0,89
1,17
Altre vendite
9,89
11,56
Vendite in Italia
24,49
26,53
Rete resto d'Europa
3,07
2,93
Extrarete resto d'Europa
4,60
3,83
Extrarete mercati extra europei
0,43
0,43
Rete ed extrarete estero
8,10
7,19
Altre vendite
2,00
1,52
Vendite all'estero
10,10
8,71
TOTALE VENDITE
34,59
35,24
Vendite di prodotti petroliferi per canale (milioni di tonnellate) 2014 2015 2016
5,93
8,16
14,09
1,02
10,49
25,60
2,66
3,18
0,43
6,27
1,54
7,81
33,41
Vendite per prodotto/canale (milioni di tonnellate) 2014 2015 2016
Italia 13,71 13,80 14,09
Vendite rete 6,14 5,96 5,93
Benzina 1,71 1,60 1,53
Gasolio 4,07 3,96 3,99
GPL 0,32 0,36 0,36
Altri prodotti 0,04 0,04 0,04
Vendite extrarete 7,57 7,84 8,16
Gasolio 3,54 3,69 3,70
Oli combustibili 0,12 0,12 0,14
GPL 0,28 0,22 0,22
Benzina 0,30 0,38 0,49
Lubrificanti 0,09 0,07 0,08
Bunker 0,91 1,07 1,01
Jet fuel 1,59 1,60 1,82
Altri prodotti 0,74 0,69 0,70
Estero (rete + extrarete) 8,10 7,19 6,27
Benzina 1,80 1,51 1,27
Gasolio 4,48 3,98 3,44
Jet fuel 0,56 0,65 0,62
Oli combustibili 0,18 0,17 0,13
Lubrificanti 0,10 0,10 0,10
GPL 0,55 0,51 0,49
Altri prodotti 0,43 0,27 0,22
TOTALE 21,81 20,99 20,36
Stazioni di servizio (numero) 2014 2015 2016
Italia 4.592 4.420 4.396
Impianti ordinari 4.468 4.297 4.273
Impianti autostradali 124 123 123
Estero 1.628 1.426 1.226
Germania 469 472 472
Francia 160 154 156
Austria/Svizzera 591 604 598
Europa orientale 408 196
Impianti che commercializzano prodotti Blu 5.749 4.466 4.405
Impianti "Multi-Energy" 6 6 4
Impianti che commercializzano GPL e metano 1.206 1.176 1.073
Vendite non-oil (€ milioni) 151 143 146
Erogato medio (migliaia di litri/numero stazioni di servizio) 2014 2015 2016
Italia 1.534 1.569 1.551
Germania 3.299 3.351 3.325
Francia 2.139 2.244 2.360
Austria/Svizzera 1.891 1.923 1.939
Europa orientale 1.979 1.802
Erogato medio complessivo 1.725 1.754 1.742
Quote di mercato in Italia (%) 2014 2015 2016
Rete 25,6 24,5 24,3
Benzina 22,3 21,1 20,7
Gasolio 27,9 26,5 26,4
GPL (per autotrazione) 20,1 22,2 21,6
Lubrificanti 25,1 24,5 38,5
Extrarete 26,4 27,5 28,3
Gasolio 27,1 27,1 27,1
Oli combustibili 13,6 11,1 18,3
Bunker 39,1 40,8 34,2
Lubrificanti 23,2 19,4 20,5
Quota rete + extrarete Italia 26,3 26,2 26,6
Quote di mercato rete all'estero (%) 2014 2015 2016
Centro Europa
Austria 12,1 12,6 12,4
Svizzera 7,3 8,3 8,3
Germania 3,2 3,3 3,3
Francia 0,8 0,8 0,9
Europa orientale
Ungheria 11,9 12,1
Repubblica Ceca 8,9 8,5
Slovacchia 9,5 9,1
Slovenia 2,4 2,4
Investimenti tecnici
(€ milioni)
2014 2015 2016
Italia 466 349 363
Estero 71 59 58
537 408 421
Raffinazione, supply e logistica 362 282 298
Italia 357 274 293
Estero 5 8 5
Marketing 175 126 123
Italia 109 75 70
Estero 66 51 53
537 408 421

Eni attraverso Versalis svolge attività di produzione e commercializzazione di prodotti petrolchimici (chimica di base e polimeri), potendo contare su una gamma di 250 tecnologie proprietarie, 71 impianti all'avanguardia, nonché di una rete distributiva capillare ed efficiente presente in 21 Paesi.

Il portafoglio dei brevetti e delle tecnologie proprietarie di Versalis si estende su tutto il campo dei prodotti base e dei polimeri: fenolo e derivati, polietilene, stirenici ed elastomeri, nonché catalizzatori e prodotti chimici speciali. Versalis, come produttore di intermedi, di tutti i tipi di polietilene, di un'ampia gamma di elastomeri/lattici e di tutta la linea dei prodotti stirenici, continua a sviluppare le sue tecnologie proprietarie con l'esperienza diretta, maturata nei propri centri di ricerca e di sviluppo e presso gli impianti produttivi. Questo tipo di approccio ha permesso di ottimizzare la progettazione delle singole apparecchiature e degli impianti, delle prestazioni di questi, dei catalizzatori proprietari e dei prodotti, conseguendo tempi di realizzazione più rapidi e risultati di eccellenza in tutte le tecnologie dei business societari per poter competere nel mercato mondiale. Rivestono un ruolo chiave i catalizzatori proprietari più innovativi, in particolare quelli a base di zeoliti, disponibili a livello mondiale, sviluppati da Versalis come "elementi fondamentali" di alcune delle sue più avanzate tecnologie licenziabili.

ottengono attraverso un ciclo produttivo che prevede diverse fasi di lavorazione. La virgin nafta, materia prima che deriva dalla raffinazione del petrolio, attraverso il processo dello steam-cracking subisce una scissione termica. Le molecole che la compongono si spezzano in molecole più semplici: i monomeri (etilene, propilene, butadiene, ecc.) e miscele di composti aromatici. I monomeri sono poi ricostituiti in molecole più complesse: i polimeri. Dai polimeri si ottengono: polietilene, stirenici ed elastomeri impiegati dalle aziende trasformatrici per realizzare numerosi prodotti di uso quotidiano utilizzati in un'infinità di applicazioni. Le miscele di composti aromatici, debitamente trattate, portano alla produzione degli intermedi, utilizzati nella preparazione di prodotti di uso quotidiano.

Nella chimica di base l'obiettivo principale del business è quello di garantire l'adeguata disponibilità di monomeri (etilene, butadiene e benzene) a copertura delle necessità dei business a valle del processo: in particolare le olefine sono integrate principalmente con i business polietilene ed elastomeri, gli aromatici garantiscono la disponibilità di benzene necessaria agli intermedi utilizzati per la produzione di resine, fibre artificiali e polistiroli. Nei polimeri, Versalis è tra i principali produttori europei di elastomeri, dove è presente in quasi tutti i principali settori (in particolare industria automobilistica), di polistiroli e di polietilene, il cui maggiore impiego è nell'ambito dell'imballaggio flessibile.

Nella "chimica verde" l'impegno di Versalis è partito con Matrìca – joint venture paritetica con Novamont – unica società a filiera integrata europea a produrre a livello industriale e commercializzare prodotti di origine vegetale. Con Matrìca si è dato il via a un grande progetto di riconversione del sito industriale di Porto Torres. Versalis ha stretto accordi nell'area agro e biotech con Genomatica per la produzione di bio-butadiene da fonti rinnovabili, con Elevance Renewable Sciences per lo sviluppo di una piattaforma tecnologica per produzioni da oli vegetali e con Solazyme per soluzioni green destinate all'industria petrolifera. Ha inoltre avviato un grande progetto per la produzione di gomma naturale da guayule.

Le attività del settore Chimica sono concentrate principalmente in Italia (Brindisi, Ferrara, Mantova, Porto Marghera, Porto Torres, Priolo, Ragusa, Ravenna) e, nell'Europa Occidentale, in Francia (Dunkerque), in Germania (Oberhausen), in Gran Bretagna (Grangemouth) e in Ungheria (Szàzhalombatta).

1. Aree di business

Le vendite di prodotti petrolchimici di 3.759 mila tonnellate sono in leggera riduzione rispetto al 2015 (-42 mila tonnellate; -1,1%) a causa principalmente della stagnazione della domanda in Europa. Le flessioni più significative si sono registrate nel polietilene (-9,8%) e negli stirenici (-9,1%) a causa delle minori produzioni per fermate agli impianti di Ragusa e Mantova, in parte compensate dalle maggiori vendite di derivati tra gli intermedi (+14,8%) e di elastomeri (+6,7%), trainate dalla ripresa della domanda del settore Tyre. I prezzi medi unitari sono stati complessivamente inferiori del 10% rispetto al 2015. I prezzi dei monomeri, in particolare del butadiene (-2%) e del benzene (-6%), riflettono la debolezza del mercato e la sovraccapacità produttiva. Nel business Polimeri, in diminuzione sia i prezzi degli stirenici (-6,3%), penalizzati dal calo delle quotazioni delle materie prime, sia degli elastomeri (-6,7%), che hanno risentito della competizione di prezzo dei prodotti di importazione asiatica. In calo anche i prezzi del polietilene (-3,2%). Le produzioni di prodotti petrolchimici di 5.646 mila tonnellate sono diminuite di 54 mila tonnellate (-0,9%) per effetto principalmente del calo registrato nel business del polietilene (-8,6%) a causa della contrazione della domanda; negli stirenici (-7,2%) a causa delle fermate programmate e non programmate degli impianti di Mantova. In controtendenza le produzioni di derivati (+10,2%) e degli elastomeri (+7,1%) per il recupero delle vendite rispetto allo scorso anno. Le principali flessioni produttive si sono registrate presso i siti di Ragusa (-45%) per un disservizio occorso allo stabilimento, di Ravenna e Dunkerque (olefine), Ferrara (elastomeri) e Mantova (stirene) per effetto delle fermate programmate degli impianti. In miglioramento le produzioni di Brindisi (+15,7%) e Grangemouth (+20,7%), per l'entrata in marcia della nuova linea di produzione di gomma butadiene-based. La capacità produttiva nominale è in linea con il 2015. Il tasso di utilizzo medio degli impianti, calcolato sulla capacità nominale, è risultato pari al 71,4% leggermente inferiore al dato del 2015 (72,7%).

2. Intermedi

La petrolchimica di base è uno degli assi portanti del business di Versalis in quanto origina prodotti destinati a rilevanti impieghi industriali quali il polietilene, polipropilene, PVC e polistirolo. Inoltre, vengono utilizzati nella produzione di altri intermedi petrolchimici che confluiscono, a loro volta, in produzioni diverse: plastiche, gomme, fibre, solventi e lubrificanti.

I ricavi degli intermedi (€1.688 milioni) sono in flessione dell'11,1% (-€211 milioni rispetto al 2015) a causa del calo delle quotazioni dei prodotti petroliferi che condizionano i prezzi medi unitari dei principali prodotti della business Unit. Le vendite sono aumentate del 4,6%, in particolare di Etilene (+19,3%). In aumento del 14,8% anche i volumi commercializzati di derivati grazie all'effetto combinato di aumento della domanda e maggiore disponibilità di prodotto. I prezzi medi unitari di vendita sono calati complessivamente dell'11,1%, con una riduzione del 7% dei prezzi degli aromatici (in particolare del benzene), del 7,7% dei derivati e del 17,8% delle olefine, alla luce della debolezza di mercato e della sovraccapacità produttiva in Europa. Le produzioni di Intermedi (3.417 migliaia di tonnellate) hanno registrato un aumento del 2,5% rispetto al 2015: in aumento gli aromatici (+2,7%) e i derivati (+10,2%), stabili le olefine (+0,8%).

3. Polimeri

Nel business dei polimeri Versalis è attiva nella produzione di:

  • polietilene, che costituisce circa il 40% della produzione mondiale del volume totale di materie plastiche. Nello specifico il polietilene è un materiale plastico di base usato dalle industrie trasformatrici per realizzare un'ampia gamma di prodotti;
  • stirenici, materiali polimerici a base stirenica utilizzati in un elevatissimo numero di settori applicativi attraverso diverse tecnologie di trasformazione. Le principali applicazioni riguardano imballaggi industriali e per alimenti, piccoli e grandi elettrodomestici, isolanti per edilizia, apparecchiature elettriche ed elettroniche, casalinghi, componenti per auto, giocattoli;
  • elastomeri, polimeri che possiedono elasticità, ossia la capacità di riprendere la propria forma originaria dopo aver subito deformazioni anche di grande entità. La posizione di assoluto rilievo di Versalis in questo settore è sostenuta da un'ampia gamma di prodotti che trovano il loro impiego nei seguenti settori: pneumatici, calzature, adesivi, componenti per edilizia, tubi, cavi elettrici, componenti e guarnizioni per auto, elettrodomestici; modificanti materie plastiche e bitumi, additivi per oli lubrificanti (elastomeri solidi); sottofondo tappeti, patinatura della carta, schiuma stampata (lattici sintetici). Versalis è uno dei maggiori produttori di elastomeri e lattici sintetici a livello mondiale.

I ricavi dei polimeri (€2.380 milioni) sono diminuiti dell'11,5% (-€310 milioni rispetto al 2015) per effetto principalmente del calo dei prezzi medi unitari (-5,5%) e dei volumi venduti (-6,7%) trainati dalla persistente debolezza della domanda nei mercati di sbocco automotive e dei bassi prezzi dei prodotti provenienti dal mercato asiatico. Tale performance è stata inoltre penalizzata dal calo dei prezzi medi degli stirenici (-6,3%), con volumi di vendita in contrazione del 9,1%, anche per effetto delle minori produzioni dovute alla fermata dell'impianto di Mantova. In diminuzione i volumi di vendita (-9,8%) ed i prezzi medi (-3,2%) del polietilene.

Nelle vendite degli elastomeri, si è registrata una ripresa in tutti i segmenti: gomme commodities (BR +12,6%), SBR (+7,8%), gomme termoplastiche (+5,9%), gomme speciali EPDM (+3,6%) e lattici (+2%). La flessione dei volumi degli stirenici è attribuibile in particolare ai minori volumi commercializzati di polistirolo compatto (-13,8%), per effetto di una debole domanda nei settori del packaging alimentare, del monouso e dell'edilizia, e di polistirolo espandibile (-14,4%), solo in parte compensati da maggiori vendite di ABS e SAN (+11,4%) trainate dalla ripresa della domanda e di stirolo monomero (+5,9%). Complessivamente in calo i volumi venduti di polietilene (-9,8%) a causa delle minori vendite principalmente di EVA (-10,6%) e LDPE (-24,4%). In aumento i volumi di HDPE (+7,8%). Le produzioni dei polimeri (2.229 mila tonnellate) si riducono del 5,8% rispetto al 2015. In calo le produzioni degli stirenici (-7,2%), a seguito della fermata programmata dell'impianto di Mantova con minori volumi prodotti di stirolo (-6,4%) e di polistirolo compatto (-11,2%), parzialmente compensate dalle maggiori produzioni di ABS/SAN (+9,9%). In diminuzione le produzioni di polietilene (-8,6%) a causa delle fermate programmate presso i siti di Ragusa, Ferrara e Dunkerque solo in parte compensati da maggiori produzioni di HDPE (+9,4%). In aumento le produzioni nel business elastomeri (+7,1%), in particolare delle gomme BR (+15,2%), trainate dall'aumento complessivo dei volumi venduti rispetto allo scorso anno.

Disponibilità di prodotti (milioni di tonnellate) 2014 2015 2016
Intermedi 2.972 3.334 3.417
Polimeri 2.311 2.366 2.229
Produzioni 5.283 5.700 5.646
Consumi e perdite (2.292) (1.908) (2.166)
Acquisti e variazioni rimanenze 472 9 279
3.463 3.801 3.759
Ricavi della gestione caratteristica per area geografica (€ milioni) 2014 2015 2016
Italia 2.565 2.154 1.930
Resto d'Europa 2.433 2.326 2.107
Asia 157 162 99
America 105 61 53
Africa 10 13 7
Altre aree 14
5.284 4.716 4.196
Ricavi della gestione caratteristica per prodotto (€ milioni) 2014 2015 2016
Olefine 1.305 1.275 1.087
Aromatici 610 327 290
Intermedi 394 297 311
Elastomeri 628 543 539
Stirenici 745 764 647
Polietilene 1.428 1.383 1.194
Altro 174 126 128
5.284 4.716 4.196
Investimenti tecnici (€ milioni) 2014 2015 2016
282 220 243
di cui:
- manutenzione 26 33 34
- efficienza impiantistica 161 141 162
- HSE 30 36 37
- recupero energetico 28 3 5

Dati Economico-Finanziari

Conto economico (€ milioni) 2014 2015 2016
Ricavi della gestione caratteristica 98.218 72.286 55.762
Altri ricavi e proventi 1.079 1.252 931
Totale ricavi 99.297 73.538 56.693
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (77.404) (56.848) (44.124)
Costo lavoro (2.929) (3.119) (2.994)
Totale costi operativi (80.333) (59.967) (47.118)
Altri proventi (oneri) operativi 145 (485) 16
Ammortamenti (7.676) (8.940) (7.559)
Svalutazioni (riprese di valore) nette (1.270) (6.534) 475
Radiazioni (1.198) (688) (350)
Utile (perdita) operativo 8.965 (3.076) 2.157
Proventi (oneri) finanziari netti (1.167) (1.306) (885)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 476 105 (380)
Utile (perdita) prima delle imposte 8.274 (4.277) 892
Imposte sul reddito (6.466) (3.122) (1.936)
Tax rate (%) 78,1
Utile (perdita) netto - continuing operations 1.808 (7.399) (1.044)
di competenza:
- azionisti Eni 1.720 (7.952) (1.051)
- interessenze di terzi 88 553 7
Utile (perdita) netto - discontinued operations (949) (1.974) (413)
di competenza:
- azionisti Eni (417) (826) (413)
- interessenze di terzi (532) (1.148)
Utile (perdita) netto 859 (9.373) (1.457)
di competenza:
- azionisti Eni 1.303 (8.778) (1.464)
- interessenze di terzi (444) (595) 7
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni - continuing operations 1.720 (7.952) (1.051)
Esclusione (utile) perdita di magazzino 1.008 782 (120)
Esclusione special item 1.471 8.487 831
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni - continuing operations 4.199 1.317 (340)
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni - discontinued operations (343) (642)
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni 3.856 675 (340)
Misure di risultato su base standalone (€ milioni) 2014 2015 2016
Utile (perdita) operativo - continuing operations 8.965 (3.076) 2.157
Eliminazione (utile) perdita di magazzino 1.460 1.136 (175)
Esclusione special item 1.912 7.648 333
Utile (perdita) operativo adjusted - continuing operations 12.337 5.708 2.315
Ripristino elisioni transazioni intercompany vs. discontinued operations (1.114) (1.222)
Utile (perdita) operativo adjusted - continuing operations su base standalone 11.223 4.486 2.315
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni - continuing operations 1.720 (7.952) (1.051)
Eliminazione (utile) perdita di magazzino 1.008 782 (120)
Esclusione special item 1.471 8.487 831
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni - continuing operations 4.199 1.317 (340)
Ripristino elisioni transazioni intercompany vs. discontinued operations (476) (514)
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni su base standalone 3.723 803 (340)
Tax rate (%) 65,9 82,4 120,6
Stato patrimoniale (€ milioni) 31 Dic. 2014 31 Dic. 2015 31 Dic. 2016
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari 75.991 68.005 70.793
Rimanenze immobilizzate - scorte d'obbligo 1.581 909 1.184
Attività immateriali 4.420 3.034 3.269
Partecipazioni 5.187 3.513 4.316
Crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa 1.881 2.273 1.932
Debiti netti relativi all'attività di investimento (1.971) (1.284) (1.765)
87.089 76.450 79.729
Capitale di esercizio netto
Rimanenze 7.555 4.579 4.637
Crediti commerciali 19.709 12.616 11.186
Debiti commerciali (15.015) (9.605) (11.038)
Debiti tributari e fondo imposte netto (3.330) (4.137) (3.073)
Fondi per rischi e oneri (15.882) (15.375) (13.896)
Altre attività (passività) di esercizio 222 1.827 1.171
(6.741) (10.095) (11.013)
Fondi per benefici ai dipendenti (1.313) (1.123) (868)
Discontinued operations e attività destinate alla vendita e connesso indebitamento finanziario netto 291 9.048 14
CAPITALE INVESTITO NETTO 79.326 74.280 67.862
Patrimonio netto
di competenza: - azionisti Eni 63.186 55.493 53.037
- interessenze di terzi 2.455 1.916 49
65.641 57.409 53.086
Indebitamento finanziario netto 13.685 16.871 14.776
COPERTURE 79.326 74.280 67.862
Rendiconto finanziario riclassificato (€ milioni) 2014 2015 2016
Utile (perdita) netto - continuing operations 1.808 (7.399) (1.044)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) netto al flusso di cassa netto da attività operativa:
- ammortamenti e altri componenti non monetari 10.898 17.216 7.773
- plusvalenze nette su cessioni di attività (224) (577) (48)
- dividendi, interessi e imposte 6.600 3.215 2.229
Variazione del capitale di esercizio 2.199 4.781 2.112
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (6.812) (4.361) (3.349)
Flusso di cassa netto da attività operativa - continuing operations 14.469 12.875 7.673
Flusso di cassa netto da attività operativa - discontinued operations 273 (1.226)
Flusso di cassa netto da attività operativa 14.742 11.649 7.673
Investimenti tecnici - continuing operations (11.178) (10.741) (9.180)
Investimenti tecnici - discontinued operations (694) (561)
Investimenti tecnici (11.872) (11.302) (9.180)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda (408) (228) (1.164)
Dismissioni di partecipazioni consolidate, rami d'azienda, attività materiali e immateriali e partecipazioni 3.684 2.258 1.054
Altre variazioni relative all'attività di investimento 435 (1.351) 465
Free cash flow 6.581 1.026 (1.152)
Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa (414) (300) 5.271
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti (628) 2.126 (766)
Flusso di cassa del capitale proprio (4.434) (3.477) (2.885)
Variazione area di consolidamento, differenze cambio sulle disponibilità e disponibilità relative alle discontinued operations 78 (780) (3)
FLUSSO DI CASSA NETTO 1.183 (1.405) 465
FLUSSO DI CASSA NETTO DELLE CONTINUING OPERATIONS SU BASE STANDALONE 13.544 12.155 7.673
Variazione indebitamento finanziario netto (€ milioni) 2014 2015 2016
Free cash flow 6.581 1.026 (1.152)
Debiti e crediti finanziari società acquisite (19)
Debiti e crediti finanziari società disinvestite 83 5.848
Differenze cambio su debiti e crediti finanziari e altre variazioni (850) (818) 284
Flusso di cassa del capitale proprio (4.434) (3.477) (2.885)
VARIAZIONE INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 1.278 (3.186) 2.095
Ricavi della gestione caratteristica (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 28.488 21.436 16.089
Gas & Power 73.434 52.096 40.961
Refining & Marketing e Chimica 28.994 22.639 18.733
Corporate e altre attività 1.429 1.468 1.343
Effetto eliminazione utili interni 54
Elisioni di consolidamento (34.181) (25.353) (21.364)
98.218 72.286 55.762
Ricavi da terzi (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 11.870 9.321 6.378
Gas & Power 59.183 42.179 32.063
Refining & Marketing e Chimica 26.952 20.632 17.128
Corporate e altre attività 159 154 193
Effetto eliminazione utili interni 54
98.218 72.286 55.762
Ricavi per area geografica di destinazione (€ milioni) 2014 2015 2016
Italia 29.234 24.405 21.280
Resto dell'Unione Europea 29.298 20.730 15.808
Resto dell'Europa 11.975 7.125 4.804
Americhe 5.763 4.217 3.212
Asia 12.840 9.086 5.619
Africa 8.786 6.482 4.865
Altre aree 322 241 174
Totale estero 68.984 47.881 34.482
98.218 72.286 55.762
Ricavi per area geografica di origine (€ milioni) 2014 2015 2016
Italia 66.763 47.287 37.515
Resto dell'Unione Europea 12.470 9.996 7.899
Resto dell'Europa 3.215 2.561 1.560
Africa 10.024 7.630 5.496
Americhe 3.528 2.893 2.257
Asia 1.912 1.687 862
Altre aree 306 232 173
Totale estero 31.455 24.999 18.247
98.218 72.286 55.762
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (€ milioni) 2014 2015 2016
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 60.987 39.812 27.783
Costi per servizi 12.414 13.197 12.727
Costi per godimento di beni di terzi 2.655 2.205 1.672
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 340 644 505
Oneri per variazione prezzi di vendita su operazioni overlifting e underlifting 409 278 240
Altri oneri 918 1.135 1.512
a dedurre:
incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (319) (423) (315)
77.404 56.848 44.124
Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione (€ migliaia) 2014 2015 2016
Revisione contabile 27.607 33.752 21.433
Servizi di audit 1.287 1.138 1.874
Servizi di consulenza fiscale 11 3
28.905 34.893 23.307
Costo lavoro (€ milioni) 2014 2015 2016
Salari e stipendi 2.590 2.648 2.491
Oneri sociali 445 453 445
Oneri per programmi a benefici ai dipendenti 73 85 81
Altri costi 160 182 202
a dedurre:
incrementi per lavori interni (339) (249) (225)
2.929 3.119 2.994
Ammortamenti, svalutazioni (riprese di valore) nette e radiazioni (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 6.916 8.080 6.772
Gas & Power 335 363 354
Refining & Marketing e Chimica 381 454 389
Corporate e altre attività 70 71 72
Effetto eliminazione utili interni (26) (28) (28)
Totale ammortamenti 7.676 8.940 7.559
Exploration & Production 851 5.212 (700)
Gas & Power 25 152 81
Refining & Marketing e Chimica 380 1.150 104
Corporate e altre attività 14 20 40
Svalutazioni (riprese di valore) nette 1.270 6.534 (475)
Amortamenti, svalutazioni (riprese di valore) nette 8.946 15.474 7.084
Radiazioni 1.198 688 350
10.144 16.162 7.434
Utile operativo per settore (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 10.727 (959) 2.567
Gas & Power 64 (1.258) (391)
Refining & Marketing e Chimica (2.811) (1.567) 723
Corporate e altre attività (518) (497) (681)
Effetto eliminazione utili interni 1.503 1.205 (61)
8.965 (3.076) 2.157

Non-GAAP measure

Indicatori alternativi di performance

Il management valuta le performance underlying dei settori di business sulla base di misure di risultato non previste dagli IFRS ("Misure alternative di performance") che escludono dall'utile operativo e dall'utile netto reported una serie di oneri e proventi straordinari (special item) rispettivamente before e after tax che comprendono in particolare: le svalutazioni di asset, le plusvalenze da cessione, gli accantonamenti al fondo rischi ambientale e altri fondi, gli oneri delle ristrutturazioni, il fair value dei derivati di copertura privi dei requisiti formali per l'hedge accounting e le svalutazioni delle attività per imposte anticipate. Inoltre è oggetto di esclusione il cosiddetto profit/loss on stock dato dalla differenza tra il costo corrente delle quantità vendute e quello determinato sulla base del criterio contabile IFRS del costo medio ponderato per la valutazione delle giacenze di fine periodo. Tali misure di risultato sono definite utile operativo adjusted e utile netto adjusted. Il management ritiene che tali misure di performance consentano di facilitare l'analisi dell'andamento dei business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati nel tempo, avuto riguardo alla presenza di fenomeni non ricorrenti, e, agli analisti finanziari, di valutare i risultati di Eni sulla base dei loro modelli previsionali. L'informativa finanziaria NON-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo gli IFRS. Le altre compagnie possono adottare metodologie differenti per il calcolo delle NON-GAAP measures.

Di seguito la descrizione delle principali misure alternative di performance; le misure di seguito rappresentate sono afferenti a risultati consuntivati:

Utile operativo e utile netto adjusted

L'utile operativo e l'utile netto adjusted sono ottenuti escludendo dall'utile operativo e dall'utile netto reported gli special item e l'utile/perdita di magazzino, nonché, nella determinazione dell'utile netto dei settori di attività, gli oneri/proventi finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto. Ai fini della determinazione dei risultati adjusted dei settori, sono classificati nell'utile operativo gli effetti economici relativi agli strumenti finanziari derivati attivati per la gestione del rischio connesso all'esposizione dei margini industriali e dei debiti e crediti commerciali in valuta ai movimenti dei tassi di cambio e le relative differenze di cambio di traduzione. L'effetto fiscale correlato alle componenti escluse dal calcolo dell'utile netto adjusted è determinato sulla base della natura di ciascun componente di reddito oggetto di esclusione, con l'eccezione degli oneri/proventi finanziari per i quali è applicata convenzionalmente l'aliquota statutory delle società italiane.

Gli oneri/proventi finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto esclusi dall'utile netto adjusted di settore sono rappresentati dagli oneri finanziari sul debito finanziario lordo e dai proventi sulle disponibilità e sugli impieghi di cassa non strumentali all'attività operativa. Pertanto restano inclusi nell'utile netto adjusted di settore gli oneri/proventi finanziari correlati con gli asset finanziari operati dal settore, in particolare i proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa e gli oneri finanziari derivanti dall'accretion discount di passività rilevate al valore attuale (in particolare le passività di smantellamento e ripristino siti nel settore Exploration & Production).

Utile/perdita di magazzino

L'utile/perdita di magazzino deriva dalla differenza tra il costo corrente dei prodotti venduti e quello risultante dall'applicazione del costo medio ponderato prevista dagli IFRS.

Special item

Le componenti reddituali sono classificate tra gli special item, se significative, quando: (i) derivano da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività; (ii) derivano da eventi o da operazioni non rappresentativi della normale attività del business, come nel caso degli oneri di ristrutturazione e ambientali, nonché di oneri/proventi connessi alla valutazione o alla dismissione di asset, anche se si sono verificati negli esercizi precedenti o è probabile si verifichino in quelli successivi; oppure (iii) differenze e derivati in cambi sono relativi alla gestione commerciale e non finanziaria, come avviene in particolare per i derivati in cambi posti in essere per la gestione del rischio di cambio implicito nelle formule prezzo delle commodity. In tal caso gli stessi, ancorché gestiti unitariamente sul mercato, sono riclassificati nell'utile operativo adjusted variando corrispondentemente gli oneri/proventi finanziari. In applicazione della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, le componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti sono evidenziate, quando significative, distintamente nei commenti del management e nell'informativa finanziaria. Inoltre, sono classificati tra gli special item gli strumenti derivati su commodity privi dei requisiti formali per essere trattati in hedge accounting (inclusa la porzione inefficace dei derivati di copertura), nonché quella dei derivati impliciti nelle formule prezzo di alcuni contratti di fornitura gas di lungo termine del settore Exploration & Production.

Utile operativo adjusted, utile netto adjusted e flusso di cassa netto da attività operativa su base standalone

In considerazione dell'importanza delle discontinued operations nei dati economico-finanziari 2015 utilizzati per il confronto, le misure di risultato adjusted, al fine di rimuovere le distorsioni dell'accounting dello IFRS5, escludono, oltre ai descritti utile/perdita di magazzino e special item, del tutto e non limitatamente a quello relativo ai rapporti con terzi, il contributo di Saipem alle continuing operations, pertanto tali misure assumono il totale deconsolidamento delle realtà in discontinuazione e sono denominate: utile operativo adjusted standalone, utile netto adjusted standalone, flusso di cassa netto da attività operativa standalone.

Profit per boe

Esprime la redditività per ogni barile di petrolio e gas naturale prodotto ed è calcolato come rapporto tra il risultato delle attività Oil & Gas (definiti secondo le disposizioni del FASB Extractive Activities - Oil & Gas Topic 932) e i volumi venduti.

Opex per boe

Indica l'efficienza della gestione operativa nell'attività upstream di sviluppo ed è calcolato come rapporto tra i costi operativi (definiti secondo le disposizioni del FASB Extractive Activities - Oil & Gas Topic 932) e i volumi prodotti.

Finding & Development cost per boe

Rappresenta il costo di esplorazione e di sviluppo sostenuto per ogni boe di nuove riserve scoperte o accertate ed è ottenuto dal rapporto tra la somma degli investimenti di esplorazione e sviluppo e dei costi di acquisto di riserve probabili e possibili e gli incrementi delle riserve certe connesse a miglioramenti di recupero, a estensioni e nuove scoperte e a revisioni di precedenti stime (definiti secondo le disposizioni del FASB Extractive Activities - Oil & Gas Topic 932).

Leverage

Il leverage è una misura della struttura finanziaria del Gruppo, evidenziando il grado di indebitamento, ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto comprensivo delle interessenze di terzi azionisti. Il leverage è utilizzato per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria.

ROACE

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.

Free cash flow

Il Free cash flow è la misura che consente il collegamento tra il rendiconto finanziario, che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema di rendiconto finanziario obbligatorio, e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema di rendiconto finanziario riclassificato. Il "free cash flow" rappresenta l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti e chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

Indebitamento finanziario netto

L'indebitamento finanziario netto è calcolato come debito finanziario al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti, dei titoli held for trading e degli altri titoli non strumentali all'attività operativa, nonché dei crediti finanziari a breve termine non strumentali all'attività operativa. Assumono la qualificazioni di strumentali all'attività operativa le attività finanziarie funzionali allo svolgimento delle operations.

Coverage

Misura di equilibrio finanziario, calcolato come rapporto tra utile operativo e gli oneri finanziari netti.

Current ratio

Indica la capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni in scadenza ed è calcolato come rapporto tra le attività correnti e le passività correnti.

Debt coverage

Misura chiave utilizzata dalle società di rating per valutare la sostenibilità del debito. Rappresenta il rapporto tra il flusso di cassa netto da attività operativa e l'indebitamento finanziario netto, detraendo dai debiti finanziari le disponibilità liquide e gli impieghi finanziari non funzionali all'attività operativa.

Nelle tavole seguenti sono rappresentati l'utile operativo e l'utile netto adjusted consolidati a livello di settore di attività e la riconciliazione con l'utile netto di competenza Eni delle continuing operations.

2014

Discontinued operations
(€ milioni) Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing
e Chimica
Corporate e altre attività Ingegneria & Costruzioni Effetto eliminazione
utili interni
GRUPPO Ingegneria & Costruzioni Elisioni infragruppo TOTALE CONTINUING
OPERATIONS
Ripristino elisioni
vs. Discontinued
intercompany
operations
OPERATIONS - su base
CONTINUING
standalone
Utile (perdita) operativo 10.727 64 (2.811) (518) 18 398 7.878 (18) 1.105 1.087 8.965 7.860
Esclusione (utile) perdita di magazzino (119) 1.746 (167) 1.460 1.460 1.460
Esclusione degli special item:
oneri ambientali 138 41 179 179 179
svalutazioni (riprese di valore) nette 853 25 380 14 420 1.692 (420) (420) 1.272 1.272
plusvalenze nette su cessione di asset (70) 43 3 2 (22) (2) (2) (24) (24)
accantonamenti a fondo rischi (5) (42) 12 25 (10) (25) (25) (35) (35)
oneri per incentivazione all'esodo 24 9 (4) (25) 5 9 (5) (5) 4 4
derivati su commodity (28) (38) 41 9 (16) (9) 9 (16) (25)
differenze e derivati su cambi 6 205 18 229 229 229
altro 172 64 37 30 303 303 303
Special item dell'utile (perdita) operativo 952 223 653 75 461 2.364 (461) 9 (452) 1.912 1.903
Utile (perdita) operativo adjusted 11.679 168 (412) (443) 479 231 11.702 (479) 1.114 635 12.337 (1.114) 11.223
Proventi (oneri) finanziari netti(a) (273) 7 (12) (564) (6) (848) 6 40 46 (802) (40) (842)
Proventi (oneri) su partecipazioni(a) 333 49 64 (156) 21 311 (21) (21) 290 290
Imposte sul reddito(a) (7.170) (138) 41 311 (185) (79) (7.220) 185 (51) 134 (7.086) 51 (7.035)
Tax rate (%) 61,1 61,6 37,4 64,7 59,9 65,9
Utile (perdita) netto adjusted 4.569 86 (319) (852) 309 152 3.945 (309) 1.103 794 4.739 (1.103) 3.636
di competenza:
- interessenze terzi 89 451 540 (627) (87)
- azionisti Eni 3.856 343 4.199 (476) 3.723
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni 1.303 417 1.720 1.720
Esclusione (utile) perdita di magazzino 1.008 1.008 1.008
Esclusione special item 1.545 (74) 1.471 1.471
Ripristino elisioni intercompany vs. Discontinued operations (476)
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni 3.856 343 4.199 3.723

(a) Escludono gli special item.

2015

Discontinued operations
(€ milioni) Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing
e Chimica
Corporate e altre attività Ingegneria & Costruzioni Effetto eliminazione
utili interni
GRUPPO Ingegneria & Costruzioni Elisioni infragruppo TOTALE CONTINUING
OPERATIONS
Ripristino elisioni
vs. Discontinued
intercompany
operations
OPERATIONS - su base
CONTINUING
standalone
Utile (perdita) operativo (959) (1.258)(1.567) (497) (694) (23) (4.998) 694 1.228 1.922 (3.076) (4.304)
Esclusione (utile) perdita di magazzino 132 877 127 1.136 1.136 1.136
Esclusione degli special item:
oneri ambientali 137 88 225 225 225
svalutazioni (riprese di valore) nette 5.212 152 1.150 20 590 7.124 (590) (590) 6.534 6.534
radiazione pozzi esplorativi per abbandono
progetti
169 169 169 169
plusvalenze nette su cessione di asset (403) (8) 4 1 (406) (1) (1) (407) (407)
accantonamenti a fondo rischi 226 (5) (10) 211 211 211
oneri per incentivazione all'esodo 15 6 8 1 12 42 (12) (12) 30 30
derivati su commodity 12 90 68 (6) 164 6 (6) 164 170
differenze e derivati su cambi (59) (9) 5 (63) (63) (63)
altro 195 535 30 25 785 785 785
Special item dell'utile (perdita) operativo 5.141 1.000 1.385 128 597 8.251 (597) (6) (603) 7.648 7.654
Utile (perdita) operativo adjusted 4.182 (126) 695 (369) (97) 104 4.389 97 1.222 1.319 5.708 (1.222) 4.486
Proventi (oneri) finanziari netti(a) (272) 11 (2) (686) (5) (954) 5 24 29 (925) (24) (949)
Proventi (oneri) su partecipazioni(a) 254 (2) 69 285 17 623 (17) (17) 606 606
Imposte sul reddito(a) (3.173) (51) (250) 107 (212) (47) (3.626) 212 (53) 159 (3.467) 53 (3.414)
Tax rate (%) 76,2 32,8 89,4 64,3 82,4
Utile (perdita) netto adjusted 991 (168) 512 (663) (297) 57 432 297 1.193 1.490 1.922 (1.193) 729
di competenza:
- interessenze terzi (243) 848 605 (679) (74)
- azionisti Eni 675 642 1.317 (514) 803
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni (8.778) 826 (7.952) (7.952)
Esclusione (utile) perdita di magazzino 782 782 782
Esclusione special item 8.671 (184) 8.487 8.487
Ripristino elisioni intercompany vs. Discontinued operations (514)
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni 675 642 1.317 803

(a) Escludono gli special item.

2016

(€ milioni) Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing
e Chimica
Corporate e altre attività Effetto eliminazione
utili interni
GRUPPO DISCONTINUED
OPERATIONS
OPERATIONS
CONTINUING
Utile (perdita) operativo 2.567 (391) 723 (681) (61) 2.157 2.157
Esclusione (utile) perdita di magazzino 90 (406) 141 (175) (175)
Esclusione degli special item:
oneri ambientali 1 104 88 193 193
svalutazioni (riprese di valore) nette (684) 81 104 40 (459) (459)
radiazioni pozzi esplorativi per abbandono progetti 7 7 7
plusvalenze nette su cessione di asset (2) (8) (10) (10)
accantonamenti a fondo rischi 105 17 28 1 151 151
oneri per incentivazione all'esodo 24 4 12 7 47 47
derivati su commodity 19 (443) (3) (427) (427)
differenze e derivati su cambi (3) (19) 3 (19) (19)
altro 461 270 26 93 850 850
Special item dell'utile (perdita) operativo (73) (89) 266 229 333 333
Utile (perdita) operativo adjusted 2.494 (390) 583 (452) 80 2.315 2.315
Proventi (oneri) finanziari netti(a) (55) 6 1 (721) (769) (769)
Proventi (oneri) su partecipazioni(a) 68 (20) 32 (6) 74 74
Imposte sul reddito(a) (1.999) 74 (197) 188 (19) (1.953) (1.953)
Tax rate (%) 79,7 32,0 120,6 120,6
Utile (perdita) netto adjusted 508 (330) 419 (991) 61 (333) (333)
di cui:
- utile (perdita) netto adjusted delle interessenze di terzi 7 7
- utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni (340) (340)
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni (1.464) 413 (1.051)
Esclusione (utile) perdita di magazzino (120) (120)
Esclusione special item 1.244 (413) 831
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni (340) (340)

(a) Escludono gli special item.

(€ milioni) 2014 2015 2016
Flusso di cassa netto da attività operativa 14.742 11.649 7.673
Flusso di cassa netto da attività operativa - discontinued operations 273 (1.226)
Flusso di cassa netto da attività operativa - continuing operations 14.469 12.875 7.673
Rispristino elisioni intercompany verso discontinued operations (925) (720)
FLUSSO DI CASSA NETTO DELLE CONTINUING OPERATIONS SU BASE STANDALONE 13.544 12.155 7.673
Dettaglio degli special item (€ milioni) 2014 2015 2016
Special item dell'utile (perdita) operativo 2.364 8.251 333
- oneri ambientali 179 225 193
- svalutazioni (riprese di valore) nette 1.692 7.124 (459)
- radiazione pozzi esplorativi per abbandono progetti 169 7
- plusvalenze nette su cessione di asset (22) (406) (10)
- accantonamenti a fondo rischi (10) 211 151
- oneri per incentivazione all'esodo 9 42 47
- derivati su commodity (16) 164 (427)
- differenze e derivati su cambi 229 (63) (19)
- altro 303 785 850
Oneri (proventi) finanziari 203 292 166
di cui:
riclassifica delle differenze e derivati su cambi nell'utile (perdita) operativo (229) 63 19
Oneri (proventi) su partecipazioni (189) 488 817
di cui:
plusvalenza da cessione (159) (33) (57)
svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni (38) 506 896
Imposte sul reddito (300) (7) (72)
di cui:
svalutazione netta imposte anticipate imprese italiane 976 880 170
altri proventi netti di imposta (824)
adeguamento fiscalità differite su PSA 69
svalutazioni nette imposte differite estero upstream 860 6
fiscalità su special item dell'utile (perdita) operativo e altro (521) (1.747) (248)
Totale special item dell'utile (perdita) netto 2.078 9.024 1.244
di competenza:
- interessenze di terzi 533 353
- azionisti Eni 1.545 8.671 1.244
Utile operativo adjusted per settore (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 11.679 4.182 2.494
Gas & Power 168 (126) (390)
Refining & Marketing e Chimica (412) 695 583
Corporate e altre attività (443) (369) (452)
Effetto eliminazione utili interni e altre elisioni di consolidato 1.345 1.326 80
12.337 5.708 2.315
Utile netto adjusted per settore (€ milioni) 2014 2015 2016
Exploration & Production 4.569 991 508
Gas & Power 86 (168) (330)
Refining & Marketing e Chimica (319) 512 419
Corporate e altre attività (852) (663) (991)
Effetto eliminazione utili interni e altre elisioni di consolidamento 1.255 1.250 61
4.739 1.922 (333)
di cui:
Utile (perdita) netto adjusted di terzi azionisti 540 605 7
Utile (perdita) netto adjusted di competenza degli azionisti di Eni 4.199 1.317 (340)
Proventi (oneri) finanziari netti (€ milioni) 2014 2015 2016
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (802) (814) (726)
- Interessi e altri oneri su debiti finanziari a breve e lungo temine (871) (838) (757)
- Interessi attivi verso banche 19 19 15
- Proventi (oneri) netti su attività finanziarie destinate al trading 24 3 (21)
- Interessi e alri proventi su crediti finanziari e titoli non strumentali all'attività operativa 26 2 37
Proventi (oneri) su strumenti finanziari derivati 165 160 (482)
- Strumenti finanziari derivati su valute 51 96 (494)
- Strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 46 31 (12)
- Opzioni 68 33 24
Differenze di cambio (415) (354) 676
Altri proventi (oneri) finanziari (278) (464) (459)
- Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa 74 120 143
- Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (accretion discount) (293) (291) (312)
- Altri proventi (oneri) finanziari (59) (293) (290)
(1.330) (1.472) (991)
Oneri finanziari imputati all'attivo patrimoniale 163 166 106
(1.167) (1.306) (885)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (€ milioni) 2014 2015 2016
Plusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto 188 150 77
Minusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto (77) (615) (370)
Plusvalenze (minusvalenze) nette da cessioni 160 164 (14)
Dividendi 385 402 143
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto (1) (6) (33)
Altri proventi (oneri) netti (179) 10 (183)
476 105 (380)
Immobilizzazioni materiali (€ milioni) 2014 2015 2016
Immobilizzazioni materiali lorde
Exploration & Production 135.385 154.064 165.559
Gas & Power 5.985 6.169 6.276
Refining & Marketing e Chimica 23.425 23.818 24.119
Ingegneria & Costruzioni 13.657
Corporate e altre attività 2.201 1.854 1.886
Effetto eliminazione utili interni (572) (656) (568)
180.081 185.249 197.272
Immobilizzazioni materiali nette
Exploration & Production 60.683 61.495 64.428
Gas & Power 1.985 1.882 1.692
Refining & Marketing e Chimica 5.653 4.664 4.642
Ingegneria & Costruzioni 7.616
Corporate e altre attività 452 418 368
Effetto eliminazione utili interni (398) (454) (337)
75.991 68.005 70.793
Investimenti 2014
(€ milioni)
2015 2016
Exploration & Production 10.156 9.980 8.254
Gas & Power 172 154 120
Refining & Marketing e Chimica 819 628 664
Corporate e altre attività 113 64 55
Effetto eliminazione utili interni (82) (85) 87
Investimenti tecnici - continuing operations 11.178 10.741 9.180
Investimenti tecnici - discontinued operations 694 561
Investimenti tecnici 11.872 11.302 9.180
Investimenti in partecipazioni 408 228 1.164
Investimenti 12.280 11.530 10.344
Investimenti tecnici per area geografica di localizzazione (€ milioni) 2014 2015 2016
Italia 1.730 1.303 1.163
Resto dell'Unione Europea 571 444 331
Resto dell'Europa 1.346 1.101 460
Africa 4.658 5.009 5.004
America 1.039 674 233
Asia 1.717 2.186 1.978
Altre aree 117 24 11
Totale estero 9.448 9.438 8.017
Investimenti tecnici - continuing operations 11.178 10.741 9.180
Italia 27 17
Resto dell'Unione Europea 256 264
Resto dell'Europa 32 50
Africa 31 11
America 126 53
Asia 187 140
Altre aree 35 26
Totale estero 667 544
Investimenti tecnici - discontinued operations 694 561
Investimenti tecnici 11.872 11.302 9.180

Indebitamento finanziario netto (€ milioni)

Debiti finanziari
e obbligazioni
Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Titoli held for
trading e altri titoli
non strumentali
all'attività operativa
Crediti finanziari
non strumentali
all'attività operativa
Totale
2014
Breve termine 6.575 (6.614) (5.037) (555) (5.631)
Lungo termine 19.316 19.316
25.891 (6.614) (5.037) (555) 13.685
2015
Breve termine 8.396 (5.209) (5.028) (685) (2.526)
Lungo termine 19.397 19.397
27.793 (5.209) (5.028) (685) 16.871
2016
Breve termine 6.675 (5.674) (6.404) (385) (5.788)
Lungo termine 20.564 20.564
27.239 (5.674) (6.404) (385) 14.776

Personale

Personale a fine periodo (numero) 2014 2015 2016
Exploration & Production Italia 4.534 4.572 4.608
Estero 8.243 8.249 7.886
12.777 12.821 12.494
Gas & Power Italia 2.067 2.023 2.032
Estero 2.494 2.461 2.229
4.561 4.484 4.261
Refining & Marketing e Chimica Italia 9.286 8.635 8.577
Estero 2.598 2.360 2.281
11.884 10.995 10.858
Corporate e altre attività Italia 5.320 5.650 5.693
Estero 304 246 229
5.624 5.896 5.922
Totale occupazione a fine periodo Italia 21.207 20.880 20.910
Estero 13.639 13.316 12.626
34.846 34.196 33.536
di cui dirigenti 1.068 1.054 1.017
Dettaglio per qualifica (numero) 2014 2015 2016
Dirigenti 1.068 1.054 1.017
Quadri 9.103 9.295 9.244
Impiegati 18.229 17.897 17.232
Operai 6.446 5.950 6.043
Totale 34.846 34.196 33.536

Informazioni supplementari sulle attività Oil & Gas

Riserve di petrolio e gas naturale

Le definizioni utilizzate da Eni per la valutazione e classificazione delle riserve certe di petrolio e gas sono in accordo con la Regulation S-X 4-10 della US Securities and Exchange Commission.

Le riserve certe sono rappresentate secondo le disposizioni del FASB Extractive Activities - Oil & Gas (Topic 932).

Le riserve certe sono le quantità di idrocarburi che, attraverso l'analisi di dati geologici e di ingegneria, possono essere stimate economicamente producibili con ragionevole certezza in giacimenti noti, a partire da una certa data, secondo le condizioni economiche, i metodi operativi, e le norme governative esistenti, antecedenti le scadenze contrattuali, a meno che il rinnovo sia ragionevolmente certo, senza distinzione tra l'uso di metodi probabilistici o deterministici usati per la stima. Il progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve avere la ragionevole certezza che inizierà entro un tempo ragionevole.

Le condizioni economiche esistenti includono prezzi e costi usati per la determinazione della producibilità economica del giacimento. I prezzi sono determinati come media aritmetica semplice dei prezzi di chiusura rilevati il primo giorno di ciascuno dei 12 mesi dell'esercizio, salvo i casi in cui il loro calcolo derivi dall'applicazione di formule contrattuali in essere.

Nel 2016 il prezzo del marker Brent di riferimento è stato di 42,8 \$/barile. Le riserve certe non comprendono le quote di riserve e le royalty di spettanza di terzi.

Le riserve certe di petrolio e gas sono classificate come sviluppate e non-sviluppate.

Le riserve certe sviluppate sono le riserve recuperabili attraverso pozzi esistenti, con impianti e metodi operativi esistenti, oppure possono riguardare quei casi in cui i costi degli interventi da sostenere sui pozzi esistenti sono relativamente inferiori rispetto al costo di un nuovo pozzo. Le riserve certe non sviluppate sono le riserve recuperabili attraverso nuovi pozzi in aree non perforate, oppure da pozzi esistenti che richiedono costi consistenti per la loro messa in produzione.

Dal 1991 Eni attribuisce a società di ingegneri petroliferi indipendenti, tra i più qualificati sul mercato, il compito di effettuare una valutazione1 indipendente, parallela a quella interna, di una parte a rotazione delle riserve certe. Le descrizioni delle qualifiche tecniche delle persone responsabili della valutazione sono incluse nei rapporti rilasciati dalle società indipendenti2 . Le loro valutazioni sono basate su dati forniti da Eni e non verificati, con riferimento a titoli di proprietà, produzione, costi operativi e di sviluppo, accordi di vendita, prezzi e altre informazioni. Tali informazioni sono le stesse utilizzate da Eni nel proprio processo di determinazione delle riserve certe e includono: le registrazioni delle operazioni effettuate sui pozzi, le misure della deviazione, l'analisi dei dati PVT (pressione, volume e temperatura), mappe, dati di produzione e iniezione per pozzo/giacimento/campo, studi di giacimento, analisi tecniche sulla performance del giacimento, piani di sviluppo, costi operativi e di sviluppo futuri.

Per la determinazione delle riserve di spettanza Eni sono inoltre forniti i prezzi di vendita degli idrocarburi, le eventuali variazioni contrattuali future e ogni altra informazione necessaria alla valutazione. Le risultanze della valutazione indipendente condotta nel 2016 da Ryder Scott Company, DeGolyer and MacNaughton e Gaffney, Cline & Associates2 hanno confermato, come in passato, la ragionevolezza delle valutazioni interne.

In particolare nel 2016 sono state oggetto di valutazioni indipendenti riserve certe per circa il 41% delle riserve Eni al 31 dicembre 20163 . Nel triennio 2014-2016 le valutazioni indipendenti hanno riguardato il 94% del totale delle riserve certe. Al 31 dicembre 2016 i principali giacimenti non sottoposti a valutazione indipendente nell'ultimo

triennio sono Zubair (Iraq), Bu Attifel (Libia) e CAFC-MLE (Algeria). Eni opera tramite Production Sharing Agreement (PSA) in diversi Paesi esteri dove svolge attività di esplorazione e produzione di petrolio e gas. Le riserve certe relative ai PSA sono stimate in funzione dei costi da recuperare (Cost oil) e del Profit oil di spettanza Eni e includono le quote di idrocarburi equivalenti agli obblighi di imposte a carico di Eni assolte in suo nome e per suo conto dalle società petrolifere di Stato che partecipano alle attività di estrazione e produzione. Le riserve certe relative ai PSA rappresentano il 50%, il 52% e il 59% del totale delle riserve certe in barili di petrolio equivalenti rispettivamente per gli anni 2014, 2015 e 2016. Effetti analoghi a quelli dei PSA si producono nei contratti di service e buy-back; le riserve certe relative a tali contratti rappresentano il 3%, il 5% e il 5% del totale delle riserve certe in barili di petrolio equivalenti rispettivamente per gli anni 2014, 2015 e 2016. Sono inclusi nelle riserve: (i) i volumi di idrocarburi in eccesso rispetto ai costi da recuperare (Excess Cost Oil) che l'impresa ha l'obbligo di ritirare a titolo oneroso in base agli accordi con la società petrolifera di Stato in alcune fattispecie di PSA. Le riserve iscritte in base a tale obbligo rappresentano lo 0,6%, lo 0,6% e lo 1,8% del totale delle riserve certe in barili di olio equivalenti rispettivamente per gli anni 2014, 2015 e 2016; (ii) le quantità di gas naturale destinate all'autoconsumo; (iii) le quantità di idrocarburi afferenti all'impianto di liquefazione di Angola LNG.

I metodi di valutazione delle riserve certe, l'andamento delle produzioni future e degli investimenti per lo sviluppo hanno un margine di incertezza. L'accuratezza delle stime è funzione della qualità delle informazioni disponibili e delle valutazioni di tipo ingegneristico e geologico. I successivi risultati dei pozzi, delle verifiche e della produzione possono comportare delle revisioni, in aumento o in diminuzione, delle valutazioni iniziali. Anche le variazioni dei prezzi del petrolio e del gas naturale hanno un effetto sui volumi delle riserve certe perché le valutazioni delle riserve si basano sui prezzi e sui costi alla data in cui sono effettuate. Le valutazioni delle riserve potrebbero conseguentemente divergere anche in misura significativa dai volumi di petrolio e di gas naturale che saranno effettivamente prodotti.

Le tabelle che seguono indicano le variazioni annuali delle valutazioni delle riserve certe, sviluppate e non sviluppate, di petrolio (compresi condensati e liquidi di gas naturale) e di gas naturale di Eni per gli anni 2014, 2015 e 2016.

(3) Incluse le riserve delle società in joint venture e collegate.

(1) Dal 1991 al 2002 la società DeGolyer and MacNaughton a cui è stata affiancata, a partire dal 2003, la società Ryder Scott e dal 2015 la società Gaffney, Cline & Associates.

(2) I report degli ingegneri indipendenti sono disponibili sul sito Eni all'indirizzo eni.com nella sezione "Documentazione/Relazione finanziaria annuale 2016".

Riserve certe di idrocarburi

Resto d'Europa
Settentrionale Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di boe)
2014
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2013 499 557 1.783 1.155 1.035 263 240 176 5.708
di cui: sviluppate 408 343 1.003 701 566 90 153 123 3.387
non sviluppate 91 214 780 454 469 173 87 53 2.321
Acquisizioni 4 4
Revisioni di precedenti stime 68 53 154 110 64 45 26 (7) 513
Miglioramenti di recupero assistito 3 1 2 6
Estensioni e nuove scoperte 1 1 5 98 11 8 124
Produzione (65) (70) (205) (118) (32) (34) (42) (9) (575)
Cessioni (1) (7) (8)
Riserve al 31 dicembre 2014 503 544 1.740 1.239 1.069 285 232 160 5.772
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2013 19 75 7 726 827
di cui: sviluppate 19 3 18 40
non sviluppate 75 4 708 787
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (1) 7 5 11
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (2) (1) (2) (3) (8)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2014 16 81 5 728 830
Riserve al 31 dicembre 2014 503 544 1.756 1.320 1.069 290 960 160 6.602
Sviluppate 401 335 919 725 589 115 214 135 3.433
consolidate 401 335 904 702 589 112 188 135 3.366
joint venture e collegate 15 23 3 26 67
Non sviluppate 102 209 837 595 480 175 746 25 3.169
consolidate 102 209 836 537 480 173 44 25 2.406
joint venture e collegate 1 58 2 702 763

Riserve certe di idrocarburi

Resto d'Europa Settentrionale Sub-Sahariana Resto dell'Asia
(milioni di boe) Italia Africa Africa Kazakhstan America e Oceania
Australia
Totale
2015
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2014 503 544 1.740 1.239 1.069 285 232 160 5.772
di cui: sviluppate 401 335 904 702 589 112 188 135 3.366
non sviluppate 102 209 836 537 480 173 44 25 2.406
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 23 19 168 169 164 163 76 (1) 781
Miglioramenti di recupero assistito 2 2
Estensioni e nuove scoperte 1 24 14 21 6 66
Produzione (62) (68) (240) (124) (35) (47) (44) (9) (629)
Cessioni (16) (1) (17)
Riserve al 31 dicembre 2015 465 495 1.694 1.282 1.198 422 269 150 5.975
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2014 16 81 5 728 830
di cui: sviluppate 15 23 3 26 67
non sviluppate 1 58 2 702 763
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 6 1 91 98
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (2) (2) (9) (13)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2015 14 87 4 810 915
Riserve al 31 dicembre 2015 465 495 1.708 1.369 1.198 426 1.079 150 6.890
Sviluppate 362 404 1.024 786 689 161 482 115 4.023
consolidate 362 404 1.010 764 689 159 217 115 3.720
joint venture e collegate 14 22 2 265 303
Non sviluppate 103 91 684 583 509 265 597 35 2.867
consolidate 103 91 684 518 509 263 52 35 2.255
joint venture e collegate 65 2 545 612

Riserve certe di idrocarburi

Resto d'Europa Settentrionale*
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di boe)
2016
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2015 465 495 1.694 500 1.282 1.198 422 269 150 5.975
di cui: sviluppate 362 404 1.010 380 764 689 159 217 115 3.720
non sviluppate 103 91 684 120 518 509 263 52 35 2.255
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (62) 1 90 (20) 157 63 111 1 4 365
Miglioramenti di recupero assistito 1 1 2
Estensioni e nuove scoperte 2 882 881 3 887
Produzione (49) (73) (235) (68) (122) (40) (45) (43) (9) (616)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 354 426 2.432 1.293 1.317 1.221 491 227 145 6.613
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2015 14 87 4 810 915
di cui: sviluppate 14 22 2 265 303
non sviluppate 65 2 545 612
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 1 (2) (9) (10)
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (1) (3) (2) (22) (28)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 14 82 2 779 877
Riserve al 31 dicembre 2016 354 426 2.446 1.293 1.399 1.221 493 1.006 145 7.490
Sviluppate 287 374 971 352 835 966 177 554 111 4.275
consolidate 287 374 957 352 809 966 175 205 111 3.884
joint venture e collegate 14 26 2 349 391
Non sviluppate 67 52 1.475 941 564 255 316 452 34 3.215
consolidate 67 52 1.475 941 508 255 316 22 34 2.729
joint venture e collegate 56 430 486

Riserve certe di petrolio

Resto d'Europa Resto dell'Asia
Settentrionale Sub-Sahariana Kazakhstan
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di barili)
2014
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2013 220 330 830 723 679 128 147 22 3.079
di cui: sviluppate 177 179 561 465 295 38 96 20 1.831
non sviluppate 43 151 269 258 384 90 51 2 1.248
Acquisizioni 1 1
Revisioni di precedenti stime 49 35 32 70 35 16 22 (7) 252
Miglioramenti di recupero assistito 3 1 2 6
Estensioni e nuove scoperte 1 2 36 5 44
Produzione (27) (34) (91) (84) (19) (13) (27) (2) (297)
Cessioni (1) (7) (8)
Riserve al 31 dicembre 2014 243 331 776 739 697 131 147 13 3.077
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2013 16 15 1 116 148
di cui: sviluppate 16 19 35
non sviluppate 15 1 97 113
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (1) 3 5 7
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (1) (1) (4) (6)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2014 14 17 1 117 149
Riserve al 31 dicembre 2014 243 331 790 756 697 132 264 13 3.226
Sviluppate 184 174 534 477 306 64 142 12 1.893
consolidate 184 174 521 470 306 64 116 12 1.847
joint venture e collegate 13 7 26 46
Non sviluppate 59 157 256 279 391 68 122 1 1.333
consolidate 59 157 255 269 391 67 31 1 1.230
joint venture e collegate 1 10 1 91 103

Riserve certe di petrolio

Resto d'Europa
Settentrionale Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di barili)
2015
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2014 243 331 776 739 697 131 147 13 3.077
di cui: sviluppate 184 174 521 470 306 64 116 12 1.847
non sviluppate 59 157 255 269 391 67 31 1 1.230
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 10 5 139 143 94 159 64 (2) 612
Miglioramenti di recupero assistito 2 2
Estensioni e nuove scoperte 2 14 6 22
Produzione (25) (31) (98) (93) (20) (28) (28) (2) (325)
Cessioni (16) (16)
Riserve al 31 dicembre 2015 228 305 821 787 771 262 189 9 3.372
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2014 14 17 1 117 149
di cui: sviluppate 13 7 26 46
non sviluppate 1 10 1 91 103
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (1) 45 44
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (1) (1) (4) (6)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2015 13 16 158 187
Riserve al 31 dicembre 2015 228 305 834 803 771 262 347 9 3.559
Sviluppate 171 237 555 517 355 126 178 9 2.148
consolidate 171 237 542 511 355 126 149 9 2.100
joint venture e collegate 13 6 29 48
Non sviluppate 57 68 279 286 416 136 169 1.411
consolidate 57 68 279 276 416 136 40 1.272
joint venture e collegate 10 129 139

Riserve certe di petrolio

Settentrionale*
Resto d'Europa *Egitto (di cui) Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di boe)
2016
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2015 228 305 821 327 787 771 262 189 9 3.372
di cui: sviluppate 171 237 542 230 511 355 126 149 9 2.100
non sviluppate 57 68 279 97 276 416 136 40 1.272
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (35) (4) (7) (26) 113 20 73 (1) 1 160
Miglioramenti di recupero assistito 1 1 2
Estensioni e nuove scoperte 2 9 8 11
Produzione (17) (40) (89) (28) (91) (24) (28) (25) (1) (315)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 176 264 735 281 809 767 307 163 9 3.230
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2015 13 16 158 187
di cui: sviluppate 13 6 29 48
non sviluppate 10 129 139
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 1 (1) (13) (13)
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (1) (5) (6)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 13 15 140 168
Riserve al 31 dicembre 2016 176 264 748 281 824 767 307 303 9 3.398
Sviluppate 132 228 505 205 515 556 124 165 8 2.233
consolidate 132 228 492 205 507 556 124 143 8 2.190
joint venture e collegate 13 8 22 43
Non sviluppate 44 36 243 76 309 211 183 138 1 1.165
consolidate 44 36 243 76 302 211 183 20 1 1.040
joint venture e collegate 7 118 125

Riserve certe di gas naturale

Resto d'Europa Settentrionale Resto dell'Asia
Italia Africa Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di metri cubi)
2014
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2013 43.329 35.341 148.162 67.202 55.402 21.089 14.397 24.001 408.923
di cui: sviluppate 35.835 25.587 68.864 36.666 42.144 8.101 8.769 15.894 241.860
non sviluppate 7.494 9.754 79.298 30.536 13.258 12.988 5.628 8.107 167.063
Acquisizioni 607 607
Revisioni di precedenti stime 3.189 2.790 18.923 6.054 4.685 4.414 638 (37) 40.656
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte 8 549 9.646 1.683 464 12.350
Produzione (6.034) (5.531) (17.765) (5.245) (2.074) (3.208) (2.253) (1.143) (43.253)
Cessioni (19) (6) (25)
Riserve al 31 dicembre 2014 40.484 33.196 149.869 77.651 58.013 23.978 13.246 22.821 419.258
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2013 421 9.350 803 94.955 105.529
di cui: sviluppate 418 382 151 951
non sviluppate 3 9.350 421 94.804 104.578
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 53 713 (54) (3) 709
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (55) (106) (239) (9) (409)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2014 419 9.957 510 94.943 105.829
Riserve al 31 dicembre 2014 40.484 33.196 150.288 87.608 58.013 24.488 108.189 22.821 525.087
Sviluppate 33.754 25.125 60.170 38.520 43.966 7.666 11.286 19.102 239.589
consolidate 33.754 25.125 59.755 35.980 43.966 7.393 11.141 19.102 236.216
joint venture e collegate 415 2.540 273 145 3.373
Non sviluppate 6.730 8.071 90.118 49.088 14.047 16.822 96.903 3.719 285.498
consolidate 6.730 8.071 90.114 41.671 14.047 16.585 2.105 3.719 183.042
joint venture e collegate 4 7.417 237 94.798 102.456

Riserve certe di gas naturale

Resto d'Europa
Settentrionale Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di metri cubi)
2015
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2014 40.484 33.196 149.869 77.651 58.013 23.978 13.246 22.821 419.258
di cui: sviluppate 33.754 25.125 59.755 35.980 43.966 7.393 11.141 19.102 236.216
non sviluppate 6.730 8.071 90.114 41.671 14.047 16.585 2.105 3.719 183.042
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 1.948 2.101 4.606 4.144 10.893 663 1.941 128 26.424
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte 123 3.503 3.218 6.844
Produzione (5.650) (5.703) (22.097) (4.840) (2.257) (2.995) (2.659) (1.156) (47.357)
Cessioni (99) (109) (208)
Riserve al 31 dicembre 2015 36.905 29.594 135.881 76.856 66.649 24.864 12.419 21.793 404.961
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2014 419 9.957 510 94.943 105.829
di cui: sviluppate 415 2.540 273 145 3.373
non sviluppate 4 7.417 237 94.798 102.456
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (3) 1.019 98 7.168 8.282
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (53) (9) (249) (712) (1.023)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2015 363 10.967 359 101.399 113.088
Riserve al 31 dicembre 2015 36.905 29.594 136.244 87.823 66.649 25.223 113.818 21.793 518.049
Sviluppate 29.757 26.034 73.031 41.743 51.832 5.485 47.240 16.562 291.684
consolidate 29.757 26.034 72.668 39.367 51.832 5.225 10.549 16.562 251.994
joint venture e collegate 363 2.376 260 36.691 39.690
Non sviluppate 7.148 3.560 63.213 46.080 14.817 19.738 66.578 5.231 226.365
consolidate 7.148 3.560 63.213 37.489 14.817 19.639 1.870 5.231 152.967
joint venture e collegate 8.591 99 64.708 73.398

Riserve certe di gas naturale

Resto d'Europa Settentrionale*
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia
Italia Africa Africa America e Oceania
Australia
Totale
(milioni di metri cubi)
2016
Società consolidate
Riserve al 31 dicembre 2015 36.905 29.594 135.881 26.817 76.856 66.649 24.864 12.419 21.793 404.961
di cui: sviluppate 29.757 26.034 72.668 23.264 39.367 51.832 5.225 10.549 16.562 251.994
non sviluppate 7.148 3.560 63.213 3.553 37.489 14.817 19.639 1.870 5.231 152.967
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime (4.374) 495 14.040 710 6.324 6.334 5.657 228 352 29.056
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte 134.986 134.980 421 5 135.412
Produzione (4.883) (5.200) (22.719) (6.191) (4.811) (2.634) (2.547) (2.659) (1.181) (46.634)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 27.648 24.889 262.188 156.316 78.369 70.349 28.395 9.993 20.964 522.795
Società in joint venture e collegate
Riserve al 31 dicembre 2015 363 10.967 359 101.399 113.088
di cui: sviluppate 363 2.376 260 36.691 39.690
non sviluppate 8.591 99 64.708 73.398
Acquisizioni
Revisioni di precedenti stime 102 (244) (15) (126) (283)
Miglioramenti di recupero assistito
Estensioni e nuove scoperte
Produzione (51) (302) (195) (2.640) (3.188)
Cessioni
Riserve al 31 dicembre 2016 414 10.421 149 98.633 109.617
Riserve al 31 dicembre 2016 27.648 24.889 262.602 156.316 88.790 70.349 28.544 108.626 20.964 632.412
Sviluppate 23.925 22.674 72.098 22.630 49.696 63.391 8.060 60.025 15.822 315.691
consolidate 23.925 22.674 71.684 22.630 46.769 63.391 7.911 9.580 15.822 261.756
joint venture e collegate 414 2.927 149 50.445 53.935
Non sviluppate 3.723 2.215 190.504 133.686 39.094 6.958 20.484 48.601 5.142 316.721
consolidate 3.723 2.215 190.504 133.686 31.600 6.958 20.484 413 5.142 261.039
joint venture e collegate 7.494 48.188 55.682

Risultato delle attività di ricerca e produzione di idrocarburi

(€ milioni) Italia Resto d'Europa Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
Totale
2014
Società consolidate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate 3.028 2.721 2.010 4.716 346 589 1.691 67 15.168
- vendite a terzi 596 7.415 1.369 976 774 129 299 11.558
Totale ricavi 3.028 3.317 9.425 6.085 1.322 1.363 1.820 366 26.726
Costi operativi (423) (687) (694) (935) (208) (223) (357) (124) (3.651)
Imposte sulla produzione (293) (291) (648) (33) (15) (1.280)
Costi di ricerca (36) (245) (72) (681) (204) (171) (69) (1.478)
Ammortamenti e svalutazioni(a) (819) (1.082) (1.330) (1.985) (90) (860) (1.295) (175) (7.636)
Altri (oneri) proventi (184) (96) (773) (358) (251) (124) (78) (30) (1.894)
Totale risultato ante imposte attività
di esplorazione e produzione di idrocarburi
1.273 1.207 6.265 1.478 773 (81) (81) (47) 10.787
Imposte sul risultato (503) (785) (3.992) (1.155) (291) (102) 29 43 (6.756)
Totale risultato delle attività di esplorazione
e produzione di idrocarburi società consolidate
770 422 2.273 323 482 (183) (52) (4) 4.031
Società in joint venture e collegate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate
- vendite a terzi 19 87 232 338
Totale ricavi 19 87 232 338
Costi operativi (11) (11) (27) (49)
Imposte sulla produzione (3) (94) (97)
Costi di ricerca (1) (2) (31) (1) (35)
Ammortamenti e svalutazioni (1) (2) (40) (60) (103)
Altri (oneri) proventi (1) 1 (32) (3) (41) (76)
Totale risultato ante imposte attività di esplorazione
e produzione di idrocarburi
(3) 2 (32) 2 9 (22)
Imposte sul risultato (2) (23) (18) (43)
Totale risultato delle attività di esplorazione e produzione
di idrocarburi società in joint venture e collegate
(3) (32) (21) (9) (65)

(a) Include svalutazioni di attività per €851 milioni.

Risultato delle attività di ricerca e produzione di idrocarburi

(€ milioni) Italia Resto d'Europa Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
Totale
2015
Società consolidate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate 2.124 1.828 1.403 3.514 231 628 1.118 29 10.875
- vendite a terzi 501 5.681 914 659 854 131 226 8.966
Totale ricavi 2.124 2.329 7.084 4.428 890 1.482 1.249 255 19.841
Costi operativi (403) (642) (948) (1.099) (239) (235) (453) (108) (4.127)
Imposte sulla produzione (184) (240) (405) (30) (9) (868)
Costi di ricerca (35) (205) (164) (216) (210) (35) (6) (871)
Ammortamenti e svalutazioni(a) (750) (2.022) (2.938) (3.835) (109) (1.491) (1.775) (111) (13.031)
Altri (oneri) proventi (215) (142) (564) (290) (156) (282) (9) (23) (1.681)
Totale risultato ante imposte attività
di esplorazione e produzione di idrocarburi
537 (682) 2.230 (1.417) 386 (766) (1.023) (2) (737)
Imposte sul risultato (182) 589 (2.148) 272 (142) 90 406 (25) (1.140)
Totale risultato delle attività di esplorazione
e produzione di idrocarburi società consolidate
355 (93) 82 (1.145) 244 (676) (617) (27) (1.877)
Società in joint venture e collegate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate
- vendite a terzi 19 68 248 335
Totale ricavi 19 68 248 335
Costi operativi (9) (13) (49) (71)
Imposte sulla produzione (3) (82) (85)
Costi di ricerca (16) (16)
Ammortamenti e svalutazioni (1) (3) (432) (77) (78) (591)
Altri (oneri) proventi (3) (1) (35) (6) (48) (93)
Totale risultato ante imposte attività
di esplorazione e produzione di idrocarburi
(4) 3 (467) (44) (9) (521)
Imposte sul risultato (3) 8 (29) (24)
Totale risultato delle attività di esplorazione e produzione
di idrocarburi società in joint venture e collegate
(4) (467) (36) (38) (545)

(a) Include svalutazioni di attività per €5.051 milioni.

Risultato delle attività di ricerca e produzione di idrocarburi

Resto d'Europa Settentrionale* *Egitto (di cui) Sub-Sahariana Resto dell'Asia
Kazakhstan e Oceania
Australia
(€ milioni) Italia Africa Africa America Totale
2016
Società consolidate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate 1.217 1.673 941 9 3.178 252 1.027 833 4 9.125
- vendite a terzi 432 4.312 1.471 485 606 114 102 165 6.216
Totale ricavi 1.217 2.105 5.253 1.480 3.663 858 1.141 935 169 15.341
Costi operativi (311) (599) (807) (356) (968) (269) (215) (325) (49) (3.543)
Imposte sulla produzione (96) (176) (282) (17) (5) (576)
Costi di ricerca (35) (40) (87) (42) (142) (39) (28) (3) (374)
Ammortamenti e svalutazioni(a) (923) (943) (1.366) (691) (1.093) (129) (952) (480) (67) (5.953)
Altri (oneri) proventi (342) (232) (466) (265) (917) (57) (130) (120) (8) (2.272)
Totale risultato ante imposte attività
di esplorazione e produzione di idrocarburi
(490) 291 2.351 126 261 403 (212) (18) 37 2.623
Imposte sul risultato 159 (1) (1.707) (89) 97 (139) 32 (9) (9) (1.577)
Totale risultato delle attività di esplorazione
e produzione di idrocarburi società consolidate
(331) 290 644 37 358 264 (180) (27) 28 1.046
Società in joint venture e collegate
Ricavi:
- vendite a imprese consolidate
- vendite a terzi 15 36 493 544
Totale ricavi 15 36 493 544
Costi operativi (9) (10) (54) (73)
Imposte sulla produzione (3) (121) (124)
Costi di ricerca (13) (13)
Ammortamenti e svalutazioni (1) (26) (32) (240) (299)
Altri (oneri) proventi (3) (1) (26) (16) (25) (71)
Totale risultato ante imposte attività
di esplorazione e produzione di idrocarburi
(3) 1 (52) (35) 53 (36)
Imposte sul risultato (2) (6) (162) (170)
Totale risultato delle attività di esplorazione
e produzione di idrocarburi società in joint venture
e collegate
(3) (1) (52) (41) (109) (206)

(a) Include svalutazioni (riprese di valore) nette per -€700 milioni.

Costi capitalizzati

Resto d'Europa Settentrionale* *Egitto (di cui) Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia e Oceania
(€ milioni) Italia Africa Africa America Australia Totale
2015
Società consolidate
Attività relative a riserve certe 15.280 15.110 26.904 35.241 3.364 10.424 16.156 2.037 124.516
Attività relative a riserve probabili e possibili 18 297 444 2.443 1 1.229 874 203 5.509
Attrezzature di supporto e altre immobilizzazioni 355 42 1.758 1.318 112 34 74 15 3.708
Immobilizzazioni in corso 1.114 3.501 2.280 4.932 8.900 1.665 729 123 23.244
Costi capitalizzati lordi 16.767 18.950 31.386 43.934 12.377 13.352 17.833 2.378 156.977
Fondi ammortamento e svalutazione (12.184) (11.431) (20.268) (25.235) (1.422) (9.691) (13.344) (1.122) (94.697)
Costi capitalizzati netti società consolidate(a) 4.583 7.519 11.118 18.699 10.955 3.661 4.489 1.256 62.280
Società in joint venture e collegate
Attività relative a riserve certe 3 89 23 624 2.010 2.749
Attività relative a riserve probabili e possibili 17 93 110
Attrezzature di supporto e altre immobilizzazioni 8 6 14
Immobilizzazioni in corso 10 5 1.508 23 112 1.658
Costi capitalizzati lordi 30 102 1.531 740 2.128 4.531
Fondi ammortamento e svalutazione (23) (77) (441) (628) (338) (1.507)
Costi capitalizzati netti società in joint
venture e collegate(a)
7 25 1.090 112 1.790 3.024
2016
Società consolidate
Attività relative a riserve certe 15.951 18.678 28.754 15.262 38.539 10.790 11.680 17.127 2.085 143.604
Attività relative a riserve probabili e possibili 18 301 471 55 2.461 1 1.155 903 210 5.520
Attrezzature di supporto e altre immobilizzazioni 357 42 1.830 203 1.375 111 37 77 15 3.844
Immobilizzazioni in corso 724 242 4.175 1.828 5.117 2.565 2.248 317 134 15.522
Costi capitalizzati lordi 17.050 19.263 35.230 17.348 47.492 13.467 15.120 18.424 2.444 168.490
Fondi ammortamento e svalutazione (13.022) (12.113) (22.396) (11.022) (27.264) (1.608) (11.000) (14.301) (1.227) (102.931)
Costi capitalizzati netti società consolidate(a) 4.028 7.150 12.834 6.326 20.228 11.859 4.120 4.123 1.217 65.559
Società in joint venture e collegate
Attività relative a riserve certe 2 82 14 657 2.037 2.792
Attività relative a riserve probabili e possibili 15 96 111
Attrezzature di supporto e altre immobilizzazioni 8 7 15
Immobilizzazioni in corso 9 5 1.596 24 253 1.887
Costi capitalizzati lordi 26 95 1.610 777 2.297 4.805
Fondi ammortamento e svalutazione (20) (72) (482) (682) (602) (1.858)
Costi capitalizzati netti società in joint
venture e collegate(a)
6 23 1.128 95 1.695 2.947

(a) Gli importi comprendono oneri finanziari capitalizzati netti per €1.029 milioni nel 2015 e per €1.090 milioni nel 2016 per le società consolidate e per €92 milioni nel 2015 e €95 milioni nel 2016 per le società in joint venture e collegate.

Costi sostenuti

Resto d'Europa Settentrionale* *Egitto (di cui) Sub-Sahariana Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
(€ milioni) Italia Africa Africa Totale
2014
Società consolidate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
Costi di ricerca 29 188 227 635 160 139 20 1.398
Costi di sviluppo(a) 1.382 2.395 955 3.479 572 1.118 1.169 122 11.192
Totale costi sostenuti società
consolidate
1.411 2.583 1.182 4.114 572 1.278 1.308 142 12.590
Società in joint venture
e collegate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
Costi di ricerca 2 33 1 36
Costi di sviluppo(b) 1 22 38 375 436
Totale costi sostenuti società
in joint venture e collegate
2 1 22 71 376 472
2015
Società consolidate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
Costi di ricerca 28 176 289 196 71 54 6 820
Costi di sviluppo(a) 207 1.006 1.574 2.957 819 1.332 745 18 8.658
Totale costi sostenuti società
consolidate
235 1.182 1.863 3.153 819 1.403 799 24 9.478
Società in joint venture
e collegate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
Costi di ricerca 1 14 1 16
Costi di sviluppo(b) 1 1 112 35 554 703
Totale costi sostenuti società
in joint venture e collegate
2 1 112 49 555 719
2016
Società consolidate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
2 2 2
Costi di ricerca 27 51 364 306 70 80 26 3 621
Costi di sviluppo(a) 387 437 2.446 1.752 2.019 651 1.232 (5) 1 7.168
Totale costi sostenuti società
consolidate
414 488 2.812 2.060 2.089 651 1.312 21 4 7.791
Società in joint venture
e collegate
Acquisizioni di riserve certe
Acquisizioni di riserve probabili
e possibili
Costi di ricerca 1 13 14
Costi di sviluppo(b) 1 28 12 95 136
Totale costi sostenuti società
in joint venture e collegate 1 1 28 25 95 150

(a) Gli importi indicati comprendono costi relativi all'abbandono delle attività per €2.062 milioni nel 2014, decrementi per €817 milioni nel 2015 e decrementi per €665 milioni nel 2016. (b) Gli importi indicati comprendono decrementi relativi all'abbandono delle attività per €47 milioni nel 2014, costi per €54 milioni nel 2015 e decrementi per €15 milioni nel 2016.

Valore standard dei flussi netti di cassa futuri attualizzati

I futuri flussi di cassa stimati rappresentano i ricavi ottenibili dalla produzione e sono determinati applicando alla stima delle produzioni future delle riserve certe i prezzi del petrolio e del gas medi dell'anno relativamente al 2014, 2015 e 2016. Futuri cambiamenti di prezzi sono considerati solo se previsti dai termini contrattuali. Le stime dei futuri costi di sviluppo e di produzione sono determinati sulla base delle spese da sostenere per sviluppare e produrre le riserve certe di fine anno. Non sono stati considerati né le possibili variazioni future dei prezzi, né i prevedibili cambiamenti futuri della tecnologia e dei metodi operativi.

Il valore standard è calcolato come il valore attuale, risultante dall'applicazione di un tasso di attualizzazione standard del 10% annuo, dell'eccedenza delle entrate di cassa future derivanti dalle riserve certe rispetto ai costi futuri di produzione e sviluppo delle riserve stesse e alle imposte sui redditi futuri.

I costi futuri di produzione includono le spese stimate relative alla produzione di riserve certe più ogni imposta di produzione senza tenere conto dell'effetto dell'inflazione futura. I costi futuri di sviluppo includono i costi stimati dei pozzi di sviluppo, dell'installazione di attrezzature produttive e il costo netto connesso allo smantellamento e all'abbandono dei pozzi e delle attrezzature, sulla base dei costi esistenti alla fine dell'esercizio, senza tenere conto dell'effetto dell'inflazione futura.

Le imposte sul reddito future sono state calcolate in accordo con la normativa fiscale dei Paesi nei quali Eni opera.

Il valore standard dei flussi netti di cassa futuri attualizzati, relativo alle riserve certe di petrolio e gas, è calcolato in accordo alle regole del FASB Extractive Activities - Oil & Gas (Topic 932).

Il valore standard non pretende di riflettere la stima del valore di realizzo o di mercato delle riserve certe di Eni. Una stima del valore di mercato considera, tra le altre cose, oltre alle riserve certe, anche le riserve probabili e possibili, cambiamenti futuri di costi e prezzi e un fattore di sconto rappresentativo dei rischi inerenti alle attività di esplorazione e produzione.

Valore standard dei flussi di cassa netti futuri attualizzati

(€ milioni) Italia Resto d'Europa Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
Totale
31 dicembre 2014
Società consolidate
Entrate di cassa future 24.951 29.140 96.372 65.853 55.740 13.664 10.955 4.849 301.524
Costi futuri di produzione (6.374) (6.856) (19.906) (18.236) (9.878) (4.158) (2.680) (1.092) (69.180)
Costi futuri di sviluppo e d'abbandono (4.698) (5.292) (9.673) (9.139) (4.576) (4.600) (1.892) (356) (40.226)
Flusso di cassa netto futuro prima
delle imposte sul reddito
13.879 16.992 66.793 38.478 41.286 4.906 6.383 3.401 192.118
Imposte sul reddito future (3.583) (10.595) (35.484) (20.514) (10.400) (1.462) (2.401) (989) (85.428)
Flusso di cassa netto futuro prima
dell'attualizzazione
10.296 6.397 31.309 17.964 30.886 3.444 3.982 2.412 106.690
Valore dell'attualizzazione al tasso
del 10%
(4.064) (1.464) (13.905) (7.164) (19.699) (1.900) (1.353) (1.106) (50.655)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
6.232 4.933 17.404 10.800 11.187 1.544 2.629 1.306 56.035
Società in joint venture e collegate
Entrate di cassa future 485 3.861 200 18.871 23.417
Costi futuri di produzione (165) (692) (33) (5.724) (6.614)
Costi futuri di sviluppo e d'abbandono (18) (104) (51) (2.032) (2.205)
Flusso di cassa netto futuro prima
delle imposte sul reddito
302 3.065 116 11.115 14.598
Imposte sul reddito future (23) (426) (45) (4.608) (5.102)
Flusso di cassa netto futuro prima
dell'attualizzazione
279 2.639 71 6.507 9.496
Valore dell'attualizzazione al tasso
del 10%
(158) (1.442) (11) (4.327) (5.938)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
121 1.197 60 2.180 3.558
Totale 6.232 4.933 17.525 11.997 11.187 1.604 4.809 1.306 59.593

Valore standard dei flussi di cassa netti futuri attualizzati

(€ milioni) Italia Resto d'Europa Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
Totale
31 dicembre 2015
Società consolidate
Entrate di cassa future 16.760 18.692 58.390 44.114 34.589 13.027 8.101 3.519 197.192
Costi futuri di produzione (4.995) (5.554) (13.481) (14.645) (8.846) (4.585) (3.091) (804) (56.001)
Costi futuri di sviluppo e d'abbandono (4.299) (4.379) (9.457) (9.359) (4.108) (4.964) (1.644) (218) (38.428)
Flusso di cassa netto futuro prima
delle imposte sul reddito
7.466 8.759 35.452 20.110 21.635 3.478 3.366 2.497 102.763
Imposte sul reddito future (1.657) (4.349) (17.195) (8.222) (4.682) (1.230) (933) (604) (38.872)
Flusso di cassa netto futuro prima
dell'attualizzazione
5.809 4.410 18.257 11.888 16.953 2.248 2.433 1.893 63.891
Valore dell'attualizzazione al tasso
del 10%
(2.077) (817) (7.844) (4.976) (10.561) (1.276) (970) (901) (29.422)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
3.732 3.593 10.413 6.912 6.392 972 1.463 992 34.469
Società in joint venture e collegate
Entrate di cassa future 313 3.047 85 18.519 21.964
Costi futuri di produzione (177) (1.021) (32) (5.370) (6.600)
Costi futuri di sviluppo e d'abbandono (5) (95) (22) (2.118) (2.240)
Flusso di cassa netto futuro prima
delle imposte sul reddito
131 1.931 31 11.031 13.124
Imposte sul reddito future (8) (251) (10) (4.088) (4.357)
Flusso di cassa netto futuro prima
dell'attualizzazione
123 1.680 21 6.943 8.767
Valore dell'attualizzazione al tasso
del 10%
(70) (1.016) (2) (4.358) (5.446)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
53 664 19 2.585 3.321
Totale 3.732 3.593 10.466 7.576 6.392 991 4.048 992 37.790

Valore standard dei flussi di cassa netti futuri attualizzati

(€ milioni) Italia Resto d'Europa Settentrionale*
Africa
*Egitto (di cui) Sub-Sahariana
Africa
Kazakhstan Resto dell'Asia America e Oceania
Australia
Totale
31 dicembre 2016
Società consolidate
Entrate di cassa future 9.627 12.898 64.371 33.524 38.271 26.903 12.263 5.789 2.815 172.937
Costi futuri di produzione (4.136) (5.240) (15.408) (7.927) (13.913) (9.247) (3.498) (2.935) (658) (55.035)
Costi futuri di sviluppo
e d'abbandono
(3.641) (3.575) (12.885) (6.981) (9.392) (3.268) (5.047) (1.313) (270) (39.391)
Flusso di cassa netto futuro
prima delle imposte sul reddito
1.850 4.083 36.078 18.616 14.966 14.388 3.718 1.541 1.887 78.511
Imposte sul reddito future (237) (1.308) (15.194) (5.941) (4.525) (2.596) (953) (298) (341) (25.452)
Flusso di cassa netto futuro
prima dell'attualizzazione
1.613 2.775 20.884 12.675 10.441 11.792 2.765 1.243 1.546 53.059
Valore dell'attualizzazione
al tasso del 10%
(241) (365) (12.115) (8.055) (4.594) (6.536) (1.266) (501) (724) (26.342)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
1.372 2.410 8.769 4.620 5.847 5.256 1.499 742 822 26.717
Società in joint venture e collegate
Entrate di cassa future 259 2.429 33 16.430 19.151
Costi futuri di produzione (143) (974) (20) (4.614) (5.751)
Costi futuri di sviluppo
e d'abbandono
(1) (64) (1.186) (1.251)
Flusso di cassa netto futuro
prima delle imposte sul reddito
115 1.391 13 10.630 12.149
Imposte sul reddito future (21) (115) (4) (3.667) (3.807)
Flusso di cassa netto futuro
prima dell'attualizzazione
94 1.276 9 6.963 8.342
Valore dell'attualizzazione
al tasso del 10%
(46) (734) (4.441) (5.221)
Valore standard attualizzato
dei flussi di cassa futuri
48 542 9 2.522 3.121
Totale 1.372 2.410 8.817 4.620 6.389 5.256 1.508 3.264 822 29.838

Variazioni del valore standard dei flussi netti di cassa futuri attualizzati

(€ milioni) consolidate
Società
in joint venture
e collegate
Società
Totale
Valore al 31 dicembre 2013 56.177 2.327 58.504
Aumenti (diminuzioni):
- vendite a terzi e a imprese consolidate, al netto dei costi di produzione (21.795) (192) (21.987)
- variazioni nette dei prezzi di vendita, al netto dei costi di produzione (12.053) (500) (12.553)
- estensioni, nuove scoperte e miglioramenti di recupero, al netto dei futuri costi di produzione e sviluppo 1.667 1.667
- revisioni di stime dei futuri costi di sviluppo e d'abbandono (6.047) 223 (5.824)
- costi di sviluppo sostenuti nell'esercizio, che riducono i futuri costi di sviluppo 8.745 451 9.196
- revisioni delle quantità stimate 8.085 (325) 7.760
- effetto dell'attualizzazione 11.064 512 11.576
- variazione netta delle imposte sul reddito 7.049 704 7.753
- acquisizioni di riserve 67 67
- cessioni di riserve (271) (271)
- variazioni dei profili temporali di produzione e altre variazioni 3.347 358 3.705
Saldo aumenti (diminuzioni) (142) 1.231 1.089
Valore al 31 dicembre 2014 56.035 3.558 59.593
Aumenti (diminuzioni):
- vendite a terzi e a imprese consolidate, al netto dei costi di produzione (14.846) (179) (15.025)
- variazioni nette dei prezzi di vendita, al netto dei costi di produzione (70.909) (2.858) (73.767)
- estensioni, nuove scoperte e miglioramenti di recupero, al netto dei futuri costi di produzione e sviluppo 524 524
- revisioni di stime dei futuri costi di sviluppo e d'abbandono (1.711) (241) (1.952)
- costi di sviluppo sostenuti nell'esercizio, che riducono i futuri costi di sviluppo 8.960 604 9.564
- revisioni delle quantità stimate 12.322 915 13.237
- effetto dell'attualizzazione 11.288 629 11.917
- variazione netta delle imposte sul reddito 29.530 530 30.060
- acquisizioni di riserve
- cessioni di riserve (114) (114)
- variazioni dei profili temporali di produzione e altre variazioni 3.390 363 3.753
Saldo aumenti (diminuzioni) (21.566) (237) (21.803)
Valore al 31 dicembre 2015 34.469 3.321 37.790
Aumenti (diminuzioni):
- vendite a terzi e a imprese consolidate, al netto dei costi di produzione (11.222) (347) (11.569)
- variazioni nette dei prezzi di vendita, al netto dei costi di produzione (24.727) (1.586) (26.313)
- estensioni, nuove scoperte e miglioramenti di recupero, al netto dei futuri costi di produzione e sviluppo 4.563 4.563
- revisioni di stime dei futuri costi di sviluppo e d'abbandono (2.357) 650 (1.707)
- costi di sviluppo sostenuti nell'esercizio, che riducono i futuri costi di sviluppo 7.578 151 7.729
- revisioni delle quantità stimate 2.840 (131) 2.709
- effetto dell'attualizzazione 5.705 514 6.219
- variazione netta delle imposte sul reddito 9.200 386 9.586
- acquisizioni di riserve
- cessioni di riserve
- variazioni dei profili temporali di produzione e altre variazioni 668 163 831
Saldo aumenti (diminuzioni) (7.752) (200) (7.952)
Valore al 31 dicembre 2016 26.717 3.121 29.838

Dati infrannuali

Principali dati economico-finanziari delle continuing operations(a)

2015 2016
(€ milioni) I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim. II trim. III trim. IV trim.
Ricavi della gestione caratteristica 21.038 20.279 15.903 15.066 72.286 13.344 13.416 13.195 15.807 55.762
Utile (perdita) operativo 1.770 1.605 248 (6.699) (3.076) 105 220 192 1.640 2.157
Utile (perdita) operativo adjusted: 1.795 1.823 943 1.147 5.708 583 188 258 1.286 2.315
Exploration & Production 1.080 1.585 919 598 4.182 95 355 644 1.400 2.494
Gas & Power 294 31 (469) 18 (126) 285 (229) (374) (72) (390)
Refining & Marketing e Chimica 121 105 335 134 695 177 156 175 75 583
Corporate e altre attività (89) (123) (56) (101) (369) (90) (126) (118) (118) (452)
Effetto eliminazione degli utili interni e altre elisioni 389 225 214 498 1.326 116 32 (69) 1 80
Utile (perdita) netto(b) 832 (97) (790) (8.723) (8.778) (796) (446) (562) 340 (1.464)
- continuing operations 787 498 (783) (8.454) (7.952) (383) (446) (562) 340 (1.051)
- discontinued operations 45 (595) (7) (269) (826) (413) (413)
Investimenti tecnici 2.684 3.150 2.210 2.697 10.741 2.455 2.424 2.051 2.250 9.180
Investimenti in partecipazioni 61 47 63 57 228 1.124 28 6 6 1.164
Indebitamento finanziario netto a fine periodo 15.140 16.477 18.414 16.871 16.871 12.222 13.814 16.008 14.776 14.776

(a) I dati infrannuali non sono oggetto di revisione contabile.

(b) Di competenza Eni.

Dati di scenario

2015 2016
I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim. II trim. III trim. IV trim.
Prezzo medio del greggio Brent dated(a) 53,97 61,92 50,26 43,69 52,46 33,89 45,57 45,85 49,46 43,69
Cambio medio EUR/USD(b) 1,126 1,105 1,112 1,095 1,110 1,102 1,129 1,116 1,078 1,107
Prezzo medio in euro del greggio Brent dated 47,93 56,04 45,20 39,90 47,26 30,75 40,36 41,08 45,88 39,47
Standard Eni Refining Margin (SERM)(c) 7,6 9,1 10,0 6,6 8,3 4,2 4,6 3,3 4,7 4,2

(a) In USD per barile. Fonte: Platt's Oilgram.

(b) Fonte BCE.

(c) In USD per barile. Fonte: elaborazioni Eni. Consente di approssimare il margine del sistema di raffinazione Eni tenendo conto dei bilanci materia e delle rese in prodotti delle raffinerie.

Principali dati operativi

2015 2016
I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim. II trim. III trim. IV trim.
Produzione di petrolio (mgl barili/giorno) 860 903 868 998 908 890 852 864 906 878
Produzione di gas naturale (mln mc/giorno) 130 132 130 138 133 134 133 131 147 136
Produzione di idrocarburi (mgl boe/giorno) 1.697 1.754 1.703 1.884 1.760 1.754 1.715 1.710 1.856 1.759
Italia 165 173 168 169 169 154 96 125 159 133
Resto d'Europa 186 181 182 192 185 190 188 187 240 201
Africa Settentrionale 638 681 647 684 662 616 651 638 680 647
Africa Sub-Sahariana 342 343 336 343 341 343 350 330 334 339
Kazakhstan 100 98 82 100 95 118 90 103 133 111
Resto dell'Asia 109 113 117 201 135 132 141 133 103 127
America 128 140 148 170 147 178 174 171 184 177
Australia e Oceania 29 25 23 25 26 23 25 23 23 24
Produzione venduta (mln boe) 144,5 153,6 149,8 166,2 614,1 151,5 147,5 148,5 161,1 608,6
Vendite di gas naturale a terzi (mld mc) 23,47 20,38 18,30 20,07 82,22 21,82 19,18 17,76 21,10 79,86
Autoconsumo di gas naturale 1,54 1,28 1,51 1,55 5,88 1,53 1,31 1,60 1,66 6,10
Vendite a terzi e autoconsumo 25,01 21,66 19,81 21,62 88,10 23,35 20,49 19,36 22,76 85,96
Vendite di gas naturale delle società
collegate (quota Eni)
0,61 0,73 0,68 0,76 2,78 0,75 0,66 0,65 0,91 2,97
Totale vendite e autoconsumi di gas
naturale 25,62 22,39 20,49 22,38 90,88 24,10 21,15 20,01 23,67 88,93
Vendite di energia elettrica (TWh) 8,47 8,35 9,00 9,06 34,88 9,45 8,64 9,17 9,79 37,05
Vendite di prodotti petroliferi (mln ton) 8,36 9,43 8,85 8,60 35,24 7,69 8,70 8,65 8,37 33,41
Rete Italia 1,36 1,51 1,58 1,51 5,96 1,37 1,50 1,59 1,48 5,93
Extrarete Italia 1,69 1,99 2,17 1,99 7,84 1,84 2,01 2,23 2,08 8,16
Rete resto d'Europa 0,69 0,79 0,77 0,68 2,93 0,63 0,71 0,72 0,61 2,66
Extrarete resto d'Europa 1,08 0,98 0,90 0,87 3,83 0,70 0,81 0,83 0,84 3,18
Extrarete altro estero 0,10 0,11 0,11 0,11 0,43 0,10 0,11 0,11 0,11 0,43
Altre vendite 3,44 4,05 3,33 3,43 14,25 3,05 3,57 3,17 3,26 13,05

Tabella di conversione dell'energia

Petrolio (densità media di riferimento 32,35 ° API, densità relativa 0,8636)
1 barile (bbl) 158,987 l petrolio(a) 0,159 m3 petrolio 162,602 m3
gas
5.458 ft3
gas
5.800.000 btu
1 barile/g (bbl/g) ~50 t/anno
1 metro cubo (m3
)
1.000 l petrolio 6,47 bbl 1.033 m3
gas
36.481 ft3
gas
1 tonnellata equivalente di petrolio (tep) 1.160,49 l petrolio 7,299 bbl 1,161 m3 petrolio 1.187 m3
gas
41.911 ft3
gas
Gas
1 metro cubo (m3
)
0,976 l petrolio 0,00647 bbl 35.314,67 btu 35.315 ft3
gas
1.000 piedi cubi (ft3
)
27,637 l petrolio 0,1742 bbl 1.000.000 btu 27,317 m3
gas
0,02386 tep
1.000.000 british thermal unit (btu) 27,4 l petrolio 0,17 bbl 0,027 m3
petrolio
28,3 m3
gas
1.000 ft3
gas
1 tonnellata di GNL (tGNL) 1,2 tep 8,9 bbl 52.000.000 btu 52.000 ft3
gas
Energia elettrica
1 megawattora=1.000 kWh (MWh) 93,532 l petrolio 0,5883 bbl 0,0955 m3 petrolio 94,488 m3
gas
3.412,14 ft3
gas
1 terajoule (Tj) 25.981,45 l petrolio 163,42 bbl 25,9814 m3 petrolio 26.939,46 m3
gas
947.826,7 ft3
gas
1.000.000 kilocalorie (kcal) 108,8 l petrolio 0,68 bbl 0,109 m3 petrolio 112,4 m3
gas
3.968,3 ft3
gas

(a) l petrolio: litri di petrolio.

Fattori di conversione delle masse

chilogrammo (kg) libbra (lb) tonnellata metrica (t)
kg 1 2,2046 0,001
lb 0,4536 1 0,0004536
t 1.000 22.046 1

Fattori di conversione delle lunghezze

metro (m) pollice (in) piede (ft) iarda (yd)
m 1 39,37 3,281 1,093
in 0,0254 1 0,0833 0,0278
ft 0,3048 12 1 0,3333
yd 0,9144 36 3 1

Fattori di conversione dei volumi

piede cubo (ft3
)
barile (bbl) litro (l) metro cubo (m3
)
ft3 1 0 28,32 0,02832
bbl 5,492 1 159 0,158984
l 0,035315 0,0063 1 0,001
m3 35,31485 6,2898 10 3 1

Ufficio rapporti con gli investitori

Piazza Ezio Vanoni, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. +39-0252051651 - Fax +39-0252031929 e-mail: [email protected]

Eni SpA

Sede legale in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1 Capitale sociale al 31 dicembre 2016: euro 4.005.358.876 interamente versato Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale 00484960588 partita IVA 00905811006 Sedi secondarie: San Donato Milanese (MI) - Via Emilia, 1 San Donato Milanese (MI) - Piazza Ezio Vanoni, 1

Pubblicazioni

Relazione Finanziaria Annuale redatta ai sensi dell'art. 154-ter c. 1 del D.Lgs. 58/1998 Integrated Annual Report Annual Report on Form 20-F redatto per il deposito presso la US Securities and Exchange Commission Fact Book (in italiano e in inglese) Eni in 2016 (in inglese) Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno redatta ai sensi dell'art. 154-ter c. 2 del D.Lgs. 58/1998 Interim consolidated report as of June 30 Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/1998 (in italiano e in inglese) Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del D.Lgs. 58/1998 (in italiano e in inglese)

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