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A2a

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 18, 2017

4202_10-k-afs_2017-04-18_fccf218a-4e3e-4002-8707-ff5824fdc0d7.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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www.a2a.eu Bilancio Separato 2016

Indice

3 Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria
0.1 Prospetti di bilancio
14 Situazione patrimoniale-finanziaria
16 Conto economico
17 Conto economico complessivo
18 Rendiconto finanziario
20 Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto
0.2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera
Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
24 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob
n. 17221 del 12 marzo 2010
26 Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
0.3 Note illustrative
28 Informazioni di carattere generale relative ad A2A S.p.A.
30 Schemi di bilancio
31 Criteri di redazione
32 Variazioni di principi contabili internazionali
40 Principi contabili e criteri di valutazione
58 Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria
84 Indebitamento finanziario netto
85 Note illustrative alle voci di Conto economico
105 Nota sui rapporti con le parti correlate
111 Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
114 Garanzie ed impegni con terzi
115 Altre informazioni

0.4 Allegati

154 1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali
156 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali
158 3/a. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese controllate
160 3/b. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese collegate
162 3/c. Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in altre imprese (AFS)
164 4/a. Elenco delle partecipazioni in società controllate
166 4/b. Elenco delle partecipazioni in società collegate
168 Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate
redatti secondo la normativa IAS/IFRS (ai sensi dell'art. 2429 comma 4°
del codice civile)
170 Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate
redatti secondo la normativa ITALIAN GAAP (ai sensi dell'art. 2429 comma 4°
del codice civile)
172 Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art 154-bis comma 5
del D.Lgs. 58/98
173 0.5 Relazione della Società di Revisione

0.6 Relazione del Collegio Sindacale

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

A2A S.p.A.

La Capogruppo è responsabile dell'indirizzo strategico, della pianificazione, del controllo, della gestione finanziaria e del coordinamento delle attività del Gruppo A2A. Fornisce inoltre alle società del Gruppo servizi a supporto del business e delle attività operative (servizi amministrativi, legali, di approvvigionamento, di gestione del personale, di information technology e di comunicazione) al fine di ottimizzare le risorse disponibili e utilizzare, in modo efficiente, il know-how esistente. Tali servizi sono regolati da appositi contratti di servizio intercompany.

Infine, A2A S.p.A. mette a disposizione delle società controllate l'uso di spazi per uffici e per aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo.

3

A2A S.p.A. è proprietaria di alcuni impianti idroelettrici situati in Valtellina, del nucleo idroelettrico della Calabria, nonché degli impianti idroelettrici del nucleo di Udine e del nucleo di Mese (ex Edipower S.p.A.).

In coerenza con l'esecuzione del Piano Industriale 2015-2019 e del successivo 2016-2020, il Gruppo A2A ha dato corso nell'esercizio 2016 ad una pluralità di operazioni societarie, soprattutto inerenti la Business Unit Generazione e Trading, volte a riorganizzare gli asset produttivi in specifiche società aventi impianti tra loro omogenei.

A seguito delle operazioni straordinarie sopra descritte i contenuti della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico al 31 dicembre 2016 risultano pertanto non omogenei e quindi difficilmente comparabili con quelli della chiusura dell'esercizio precedente in quanto comprendono:

  • la fusione per incorporazione della società controllata A2A Trading S.r.l., con efficacia 1° gennaio 2016, ad esclusione del ramo d'azienda relativo ai titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) scisso a favore della controllata A2A Calore & Servizi S.r.l. con efficacia 1° luglio 2016; in relazione al ramo dei titoli energetici gli effetti economici rilevati in A2A S.p.A. si riferiscono al solo periodo gennaio/giugno 2016;
  • la fusione per incorporazione della società controllata Edipower S.p.A., con efficacia 1° gennaio 2016, per la gestione degli impianti idroelettrici e di alcune funzioni di staff, mentre

nel corso dell'esercizio dalla società Edipower S.p.A. sono stati scissi:

  • con efficacia 1° gennaio 2016 il cosiddetto "Ramo Cellina" a favore di Cellina Energy S.r.l. (società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina S.p.A.) in applicazione dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015, il cui effetto economico risulta iscritto alla voce "Risultato da transazioni non ricorrenti";
  • con efficacia 1° luglio 2016 il ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT (Sermide, Piacenza, Chivasso) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A.;
  • con efficacia 1° luglio 2016 il ramo d'azienda relativo agli altri impianti termoelettrici (Brindisi, San Filippo del Mela) a favore della controllata A2A Energiefuture S.p.A..

L'effetto economico, rilevato in A2A S.p.A., relativo ai rami d'azienda scissi di Edipower S.p.A., si riferisce al solo periodo gennaio/giugno 2016;

  • il conferimento del ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT (Mincio e Cassano D'Adda) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016; gli effetti economici relativi al periodo gennaio/giugno 2016 sono compresi nel Conto economico di A2A S.p.A.;
  • il conferimento ad A2A Energiefuture S.p.A. del ramo d'azienda relativo all'impianto termoelettrico della centrale di Monfalcone con efficacia a far data dal 31 dicembre 2016; nel periodo dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2016, era in vigore un contratto di affitto di ramo d'azienda tra A2A S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A. per lo stesso impianto; gli effetti economici rilevati in A2A S.p.A. relativi al ramo d'azienda conferito si riferiscono al periodo gennaio/giugno 2016.

4

Anno 2015 Anno 2016
1° semestre 2016 (*) 2° semestre 2016
Nucleo idroelettrico Valtellina Nucleo idroelettrico Valtellina Nucleo idroelettrico Valtellina
Nucleo idroelettrico Calabria Nucleo idroelettrico Calabria Nucleo idroelettrico Calabria
Centrale di Cassano D'Adda Centrale di Cassano D'Adda -
Centrale di Ponti sul Mincio Centrale di Ponti sul Mincio -
Centrale di Monfalcone Centrale di Monfalcone (**)
Nucleo idroelettrico di Mese Nucleo idroelettrico di Mese
Nucleo idroelettrico di Udine Nucleo idroelettrico di Udine
Centrale di Piacenza -
Centrale di Sermide -
Centrale di Chivasso -
Centrale di Brindisi -

Di seguito si riepilogano, per periodo, gli impianti compresi nel bilancio separato di A2A S.p.A.:

(*) Il cosiddetto "Ramo Cellina" di proprietà di Edipower S.p.A. è stato ceduto a Cellina Energy S.r.l. con efficacia 1° gennaio 2016. (**) La Centrale di Monfalcone è stata ceduta con effetto 31 dicembre 2016, nel periodo transitorio tra il 1° di luglio 2016 e il 31 dicembre 2016 era in vigore un contratto di affitto di ramo d'azienda tra A2A S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A..

Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria

Situazione economica

Milioni di euro 01 01 2016
31 12 2016
01 01 2015
31 12 2015
Variazioni
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 2.554,2 466,0 2.088,2
Altri ricavi operativi 206,7 28,0 178,7
Totale ricavi 2.760,9 494,0 2.266,9
Costi operativi (2.326,2) (290,9) (2.035,3)
Costi per il personale (151,7) (119,7) (32,0)
Margine operativo lordo 283,0 83,4 199,6
Ammortamenti e svalutazioni (333,2) (85,8) (247,4)
Accantonamenti (27,6) (46,2) 18,6
Risultato operativo netto (77,8) (48,6) (29,2)
Risultato da transazioni non ricorrenti 48,3 - 48,3
Oneri/Proventi netti da gestione finanziaria 258,4 (71,8) 330,2
Risultato al lordo delle imposte 228,9 (120,4) 349,3
Proventi/Oneri per imposte sui redditi 45,2 46,9 (1,7)
Risultato di attività operative
in esercizio al netto delle imposte
274,1 (73,5) 347,6
Risultato netto da attività operative cessate - - -
Risultato d'esercizio 274,1 (73,5) 347,6

Nell'esercizio in esame A2A S.p.A. evidenzia ricavi per complessivi 2.760,9 milioni di euro (494,0 milioni di euro nell'esercizio precedente). I ricavi di vendita (2.380,9 milioni di euro) si riferiscono principalmente alle vendite di energia elettrica a grossisti, a operatori istituzionali, anche sui mercati IPEX (Italian Power Exchange) e a società controllate, alla vendita di gas e combustibili a terzi e a società controllate, nonché alla vendita di certificati ambientali. I ricavi per prestazioni di servizi (173,3 milioni di euro) si riferiscono principalmente a prestazioni a società controllate di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica, nonché ai ricavi verso il Comune di Milano per i servizi di manutenzione e gestione degli impianti di Illuminazione Pubblica. Gli altri ricavi (206,7 milioni di euro) comprendono, a partire dal 1° gennaio 2016, gli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili, i ricavi relativi al reintegro costi della centrale San Filippo del Mela per il regime di essenzialità da gennaio a maggio 2016.

I costi operativi risultano pari a 2.326,2 milioni di euro (290,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e si riferiscono ai costi per materie prime (1.882,6 milioni di euro) relativi essenzialmente agli acquisti di energia e combustibili, sia per la produzione elettrica sia per la rivendita, agli acquisti di materiali e di certificati ambientali; ai costi per servizi (201,2 milioni di euro) che si riferiscono ai costi per il trasporto e lo stoccaggio di gas naturale, ai costi per le manutenzioni degli impianti nonché a costi per prestazioni professionali e tecniche; agli altri costi operativi (242,4 milioni di euro) che comprendono la contrattualizzazione degli impianti di produzione termoelettrica "tolling agreement" sia di società controllate che collegate, nonché a canoni di derivazione d'acqua, danni e penalità.

Il costo del personale è risultato pari a 151,7 milioni di euro (119,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015). L'incremento è prevalentemente riconducibile all'effetto delle operazioni straordinarie dell'esercizio.

Per le dinamiche sopra evidenziate il "Margine Operativo Lordo" si attesta a 283,0 milioni di euro (83,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" dell'esercizio ammontano a 360,8 milioni di euro (132,0 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e includono gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali e materiali per 333,2 milioni di euro (85,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e accantonamenti per 27,6 milioni di euro (46,2 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

La posta comprende 203,3 milioni di euro relativi essenzialmente alla svalutazione dell'impianto termoelettrico di Monfalcone a seguito dei risultati emersi dalla perizia eseguita da un perito esterno indipendente nell'ambito dell'operazione di conferimento alla controllata A2A Energiefuture S.p.A.. La voce comprende 23,1 milioni di euro di accantonamenti per fondi rischi, principalmente relativi a canoni di derivazione d'acqua pubblica e oneri contrattuali, nonché 4,5 milioni di euro relativi ad accantonamenti per rischi su crediti.

6

Il "Risultato Operativo Netto" risulta negativo per 77,8 milioni di euro (negativo per 48,6 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il "Risultato da transazioni non ricorrenti" risulta pari a 48,3 milioni di euro (nessun valore al 31 dicembre 2015) e recepisce il provento derivante dalla scissione del cosiddetto "Ramo Cellina" (ex Edipower S.p.A.) a favore di Cellina Energy S.r.l. che ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2016 a seguito dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015, come meglio specificato nel paragrafo "Eventi di rilievo dell'esercizio" nel fascicolo della Relazione sulla gestione.

La gestione finanziaria presenta un saldo positivo pari a 258,4 milioni di euro (negativa per 71,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Tale posta accoglie dividendi da partecipate per circa 446,9 milioni di euro (234,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015), la svalutazione delle partecipazioni detenute in A2A gencogas S.p.A., per 54,0 milioni di euro, in Rudnik Uglja Ad Pljevlja, per 5,0 milioni di euro effettuate in seguito ai risultati dell'Impairment Test (nel 2015 le svalutazioni di partecipazioni ammontavano a 221,4 milioni di euro), nonchè oneri finanziati netti per 129,5 milioni di euro (85,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il "Risultato al lordo delle imposte" risulta positivo per 228,9 milioni di euro (negativo per 120,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Gli "Oneri per imposte sui redditi", risultano positivi per 45,2 milioni di euro (positivi per 46,9 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

La fiscalità positiva deriva essenzialmente dall'iscrizione di i) imposte correnti positive a titolo di remunerazione per il trasferimento al consolidato fiscale di interessi passivi, ii) diminuzione di imposte differite passive a seguito del riversamento delle differenze temporanee di esercizi precedenti, in parte compensate da diminuzione di imposte anticipate dovute anch'esse, in primo luogo, al riversamento delle differenze temporanee di esercizi precedenti e, in secondo luogo, allo specifico riversamento di parte delle imposte anticipate IRAP per adeguarle ai futuri redditi imponibili di piano.

A seguito delle dinamiche sopra esposte il "Risultato d'esercizio" è positivo per 274,1 milioni di euro (negativo per 73,5 milioni di euro nell'esercizio precedente).

* * *

Gli investimenti dell'esercizio sono risultati pari a 127,3 milioni di euro e hanno riguardato in particolare interventi sugli impianti idroelettrici, migliorie su beni di terzi, investimenti sui sistemi informativi del Gruppo, nonché investimenti su partecipazioni per l'acquisizione del 51% di Linea Group Holding S.p.A..

Situazione patrimoniale e finanziaria

Milioni di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazioni
CAPITALE INVESTITO
Capitale immobilizzato netto 4.926,6 4.992,4 (65,8)
- Immobilizzazioni materiali 1.193,1 1.266,7 (73,6)
- Immobilizzazioni immateriali 115,8 52,6 63,2
- Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti (*) 3.905,3 3.894,7 10,6
- Altre attività/passività non correnti (*) (16,9) 0,4 (17,3)
- Attività/passività per imposte anticipate/differite 73,4 48,3 25,1
- Fondi rischi, oneri e passività per discariche (179,6) (144,3) (35,3)
- Benefici a dipendenti (164,5) (126,0) (38,5)
di cui con contropartita il Patrimonio netto (47,3) (16,4)
Capitale di funzionamento 116,8 (32,2) 149,0
- Rimanenze 71,6 4,8 66,8
- Crediti commerciali e altre attività correnti (*) 1.020,8 235,6 785,2
- Debiti commerciali e altre passività correnti (*) (1.001,2) (269,7) (731,5)
- Attività per imposte correnti/debiti per imposte 25,6 (2,9) 28,5
di cui con contropartita il Patrimonio netto 8,1 -
Attività/Passività destinate alla vendita (*) - 0,5 (0,5)
di cui con contropartita il Patrimonio netto - - -
TOTALE CAPITALE INVESTITO 5.043,4 4.960,7 82,7
FONTI DI COPERTURA
Patrimonio netto 2.316,5 2.161,6 154,9
Totale posizione finanziaria oltre l'esercizio successivo 2.530,4 2.599,6 (69,2)
Totale posizione finanziaria entro l'esercizio successivo 196,5 199,5 (3,0)
Totale Posizione finanziaria netta 2.726,9 2.799,1 (72,2)
di cui con contropartita il Patrimonio netto (10,9) (27,2)
TOTALE FONTI 5.043,4 4.960,7 82,7

(*) Al netto dei saldi inclusi nella Posizione finanziaria netta.

Al 31 dicembre 2016 il "Capitale Investito" è pari a 5.043,4 milioni di euro, alla cui copertura contribuiscono il "Patrimonio netto" per 2.316,5 milioni di euro e l'indebitamento finanziario netto per 2.726,9 milioni di euro.

Per effetto delle operazioni straordinarie precedentemente descritte i dati al 31 dicembre 2016 non risultano comparabili con i dati al 31 dicembre 2015, di seguito si riportano le principali voci che compongono il Capitale Investito.

Il Capitale immobilizzato netto risulta pari a 4.926,6 milioni di euro e comprende:

• immobilizzazioni materiali per 1.193,1 milioni di euro principalmente riferite agli impianti idroelettrici della Valtellina, del nucleo della Calabria del nucleo di Mese e di Udine;

  • immobilizzazioni immateriali per 115,8 milioni di euro che comprendono licenze software e progetti di sviluppo dei sistemi informatici, avviamento e rimanenze dei certificati ambientali relative al portafoglio industriale;
  • partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti per 3.905,3 milioni di euro che includono le partecipazioni in società controllate (3.854,9 milioni di euro), compresa l'acquisizione del 51% di Linea Group Holding S.p.A. perfezionata nell'esercizio, in società collegate (46,7 milioni di euro) che includono la partecipazione in ACSM-AGAM S.p.A. e in altre partecipazioni minori (3,7 milioni di euro);
  • altre attività/passività non correnti (-16,9 milioni di euro) che si riferiscono principalmente al debito verso i soci di minoranza di Linea Group Holding S.p.A.;
  • attività/passività per imposte anticipate/differite per 73,4 milioni di euro sia IRES che IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali;
  • fondi rischi, oneri e passività per discariche per 179,6 milioni di euro che si riferiscono a fondi fiscali (3,9 milioni di euro) a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario; a fondi per cause legali e contenziosi col personale (31,6 milioni di euro) in particolare riferiti a contenziosi in essere con Enti Previdenziali e terzi; ad altri fondi rischi (144,1 milioni di euro) che comprendono il fondo inerente l'onerosità delle obbligazioni contrattuali presenti nel contratto di tolling con la società Ergosud S.p.A., i fondi relativi ai canoni di derivazione d'acqua pubblica, i fondi relativi ad oneri contrattuali, nonché altri fondi rischi;

• benefici a dipendenti per 164,5 milioni di euro che comprendono il fondo di trattamento di fine rapporto maturato nei confronti dei dipendenti per 27,6 milioni di euro e gli altri fondi benefici per 136,9 milioni di euro.

Il Capitale di funzionamento risulta pari a 116,8 milioni di euro e comprende:

  • rimanenze per 71,6 milioni di euro che si riferiscono principalmente alle rimanenze di combustibili, anche stoccati presso terzi, per la produzione elettrica, nonché le rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio dello stesso;
  • crediti commerciali e altre attività correnti per 1.020,8 milioni di euro che comprendono crediti commerciali sia verso terzi sia verso società del Gruppo per complessivi 650,1 milioni di euro e altre attività correnti per complessivi 370,7 milioni di euro che includono principalmente: attività per strumenti derivati su commodity (260,4 milioni di euro); crediti verso società controllate per consolidato fiscale (59,6 milioni di euro); crediti tributari per IVA, accise e ritenute (21,3 milioni di euro); anticipi a fornitori (6,9 milioni di euro); crediti verso Ergosud S.p.A. inerenti quote di diritti di emissione per l'impianto di Scandale (9,1 milioni di euro); nonché crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali relativi alla conclusione del meccanismo inerente la Deliberazione 196/2013/R/gas (5,8 milioni di euro);
  • debiti commerciali e altre passività correnti per 1.001,2 milioni di euro che comprendono debiti commerciali sia verso terzi sia verso società del Gruppo per complessivi 667,5 milioni di euro e altre passività correnti per complessivi 333,7 milioni di euro che includono prin-

cipalmente: passività per strumenti derivati su commodity (247,4 milioni di euro); debiti verso società controllate per consolidato fiscale (28,5 milioni di euro); debiti verso Istituti di Previdenza e verso il personale (30,5 milioni di euro); debiti per trasparenza fiscale verso la società Ergosud S.p.A. (7,2 milioni di euro); nonché debiti tributari per accise e ritenute (5,4 milioni di euro);

• attività per imposte correnti/debiti per imposte per 25,6 milioni di euro che includono attività per imposte correnti per 51,4 milioni di euro riferite ai crediti IRAP, ai crediti IRES per importi chiesti a rimborso e crediti per Robin Tax versata nei precedenti esercizi, in parte compensate dai debiti per imposte correnti IRES per 25,8 milioni di euro.

La "Posizione finanziaria netta", pari a 2.726,9 milioni di euro, è in miglioramento di 72,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 e comprende l'effetto delle operazioni straordinarie dell'esercizio negativo per complessivi 70,2 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio la gestione operativa ha generato risorse per 373,3 milioni di euro, parzialmente compensata dalle risorse assorbite dalle attività di investimento netto in immobilizzazioni materiali e immateriali e in partecipazioni per 121,3 milioni di euro e dai dividendi pagati ai soci per 125,9 milioni di euro.

Milioni di euro 31 12 2016 31 12 2015
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (2.799,1) (2.854,0)
APPORTO DA OPERAZIONI STRAORDINARIE (70,2) -
Risultato d'esercizio (**) 219,7 (73,5)
Ammortamenti 129,9 80,8
Imposte nette pagate/crediti per imposte cedute 8,0 44,0
Svalutazioni di partecipazioni e immobilizzazioni 265,5 227,1
Variazioni delle attività e delle passività (*) (249,8) (57,7)
Flussi finanziari netti da attività operativa 373,3 220,7
Flussi finanziari netti impiegati nell'attività di investimento (121,3) (76,5)
Utile distribuito (125,9) (112,7)
Variazione delle attività/passività finanziarie con contropartita il
Patrimonio netto
16,3 23,4
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (2.726,9) (2.799,1)

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto.

(**) Al netto delle plusvalenze per cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni.

Di seguito si riporta il dettaglio della Posizione finanziaria netta:

Milioni di euro 31 12 2016 Effetto
operazioni
straordinarie
31 12 2015
Indebitamento a medio e lungo termine 2.937,0 - 3.001,1
Crediti finanziari a medio e lungo termine (406,6) - (401,5)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 2.530,4 - 2.599,6
Indebitamento a breve termine 857,4 (89,5) 1.408,0
Crediti finanziari a breve termine (382,7) 187,8 (621,5)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (278,2) (28,1) (587,0)
Totale indebitamento finanziario corrente netto 196,5 70,2 199,5
Indebitamento finanziario netto 2.726,9 70,2 2.799,1

0.1 Prospetti di bilancio

Situazione patrimoniale-finanziaria (1 )

Attività

Valori all'euro Note 31 12 2016 31 12 2015
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 1.193.119.976 1.266.693.752
Immobilizzazioni immateriali 2 115.786.296 52.605.327
Partecipazioni 3 3.901.566.008 3.890.927.319
Altre attività finanziarie non correnti 3 406.463.302 405.362.171
Attività per imposte anticipate 4 73.426.087 48.261.061
Altre attività non correnti 5 4.453.710 452.429
Totale attività non correnti 5.694.815.379 5.664.302.059
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 71.635.325 4.777.441
Crediti commerciali 7 650.195.136 146.947.980
Altre attività correnti 8 370.735.926 104.703.500
Attività finanziarie correnti 9 382.645.017 605.367.617
Attività per imposte correnti 10 51.359.537 38.987.274
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 278.207.406 587.049.592
Totale attività correnti 1.804.778.347 1.487.833.404
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12 - 469.000
TOTALE ATTIVO 7.499.593.726 7.152.604.463

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio separato sono evidenziati nei prospetti contabili della sezione 0.2 e commentati nella Nota 35. Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio separato sono evidenziati alla Nota 36 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Patrimonio netto e passività

Valori all'euro Note 31 12 2016 31 12 2015
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 13 1.629.110.744 1.629.110.744
(Azioni proprie) 14 (53.660.996) (60.891.196)
Riserve 15 466.984.916 666.859.220
Risultato d'esercizio 16 274.049.714 (73.487.107)
Patrimonio netto 2.316.484.378 2.161.591.661
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 17 2.922.181.214 2.973.930.319
Benefici a dipendenti 18 164.559.678 125.996.516
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 19 179.628.845 144.313.123
Altre passività non correnti 20 32.261.924 27.231.315
Totale passività non correnti 3.298.631.661 3.271.471.273
Passività correnti
Debiti commerciali 21 667.474.444 162.012.623
Altre passività correnti 21 333.766.188 115.139.335
Passività finanziarie correnti 22 857.449.886 1.400.512.790
Debiti per imposte 23 25.787.169 41.876.781
Totale passività correnti 1.884.477.687 1.719.541.529
Totale passività 5.183.109.348 4.991.012.802
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ
NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 7.499.593.726 7.152.604.463

Conto economico (1 )

Valori all'euro Note 01 01 2016
31 12 2016
01 01 2015
31 12 2015
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 2.554.203.010 465.963.699
Altri ricavi operativi 206.691.561 28.044.921
Totale ricavi 25 2.760.894.571 494.008.620
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 2.083.797.799 221.374.062
Altri costi operativi 242.403.978 69.493.703
Totale costi operativi 26 2.326.201.777 290.867.765
Costi per il personale 27 151.699.176 119.732.850
Margine operativo lordo 28 282.993.618 83.408.005
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 29 360.854.186 132.013.925
Risultato operativo netto 30 (77.860.568) (48.605.920)
Risultato da transazioni non ricorrenti 31 48.336.439 -
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 491.423.599 299.498.071
Oneri finanziari 233.065.225 371.305.323
Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) - -
Totale gestione finanziaria 32 258.358.374 (71.807.252)
Risultato al lordo delle imposte 228.834.245 (120.413.172)
Proventi/Oneri per imposte sui redditi 33 (45.215.469) (46.926.065)
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 274.049.714 (73.487.107)
Risultato netto da attività operative cessate - -
RISULTATO D'ESERCIZIO 34 274.049.714 (73.487.107)

(1) Come previsto dalla Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 gli effetti dei rapporti con le parti correlate nel bilancio separato sono evidenziati nei prospetti contabili della sezione 0.2 e commentati nella Nota 35. Gli effetti degli eventi e operazioni significative non ricorrenti nel bilancio separato sono evidenziati alla Nota 36 come previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Conto economico complessivo

Valori all'euro 31 12 2016 31 12 2015
Risultato d'esercizio (A) 274.049.714 (73.487.107)
Utili/(perdite) attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto (36.144.144) 6.086.047
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) attuariali 11.214.346 (1.544.790)
Totale utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (B) (24.929.798) 4.541.257
Parte efficace degli utili/(perdite) sugli strumenti di copertura
degli strumenti finanziari ("cash flow hedge")
24.378.320 23.443.082
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) (6.302.733) (5.052.274)
Totale altri utili/(perdite) al netto dell'effetto fiscale (C) 18.075.587 18.390.808
Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili
per la vendita ("available for sale")
- (248)
Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) - 145.942
Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili
per la vendita ("available for sale") (D)
- 145.694
Totale risultato d'esercizio complessivo (A) + (B) + (C) + (D) 267.195.503 (50.409.348)

Con esclusione degli effetti attuariali su benefici a dipendenti iscritti a Patrimonio netto, gli altri effetti sopra esposti verranno rigirati a Conto economico negli esercizi successivi.

Rendiconto finanziario

Valori all'euro 31 12 2016 31 12 2015
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 587.049.592 410.501.055
Apporto da operazioni straordinarie 28.102.900 -
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 615.152.492 410.501.055
Attività operativa
Risultato d'esercizio (**) 219.713.275 (73.487.107)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 121.488.437 74.160.540
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 8.429.260 6.664.143
Svalutazioni/smobilizzi immobilizzazioni materiali e immateriali 205.394.156 5.716.663
Svalutazioni/smobilizzi di partecipazioni 60.130.442 221.372.219
Imposte nette pagate/crediti per imposte cedute (a) 7.958.109 44.053.403
Variazione delle attività e delle passività al lordo delle imposte pagate (b) (249.871.300) (57.747.217)
Totale variazione delle attività e delle passività (a+b) (*) (241.913.191) (13.693.814)
Flussi finanziari netti da attività operativa 373.242.379 220.732.644
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (27.568.056) (39.532.919)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali e avviamento (10.650.456) (5.908.823)
Investimenti in partecipazioni e titoli (*) (89.067.015) (35.802.787)
Cessione di immobilizzazioni e partecipazioni 6.010.000 4.788.391
Flussi finanziari netti da attività di investimento (121.275.527) (76.456.138)
FREE CASH FLOW 251.966.852 144.276.506
Attività di finanziamento
Variazione delle attività finanziarie (*) 22.501.414 96.644.887
Variazione delle passività finanziarie (*) (380.884.578) 150.497.221
Interessi finanziari netti pagati (104.618.280) (102.122.725)
Dividendi pagati (125.910.494) (112.747.352)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (588.911.938) 32.272.031
VARIAZIONE DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (336.945.086) 176.548.537
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 278.207.406 587.049.592

(*) Al netto dei saldi con contropartita il Patrimonio netto e altre voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.

(**) Al netto delle plusvalenze nette per cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni.

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto

Descrizione
Valori all'euro
Capitale
Sociale
nota 13
Azioni
Proprie
nota 14
Patrimonio netto al 31.12.2014 1.629.110.744 (60.891.196)
Destinazione risultato 2014
Distribuzione dividendo ordinario
Riserve IAS 32 e IAS 39 (*)
Riserve IAS 19 Revised Benefici a dipendenti (*)
Altre variazioni
Risultato d'esercizio (*)
Patrimonio netto al 31.12.2015 1.629.110.744 (60.891.196)
Destinazione risultato 2015
Distribuzione dividendo ordinario
Effetto operazioni straordinarie 2016
Operazioni su azioni proprie 7.230.200
Riserve IAS 32 e IAS 39 (*)
Riserve IAS 19 Revised Benefici a dipendenti (*)
Altre variazioni
Risultato d'esercizio (*)
Patrimonio netto al 31.12.2016 1.629.110.744 (53.660.996)
Disponibilità delle Riserve di Patrimonio netto
A:
Per aumento di capitale sociale
B:
Per copertura perdite
C:
Per distribuzione ai soci - disponibile per euro 214.940.217 (**)
D:
Riserve non disponibili

(*) Concorrono alla formazione del Conto economico complessivo.

(**) Di cui soggetto a sospensione moderata di imposta pari a euro 124.783.022.

Bilancio separato – Anno 2016

Prospetto delle variazioni dei conti di Patrimonio netto

Riserve
nota 15
Riserva
Cash flow
hedge
nota 15
Riserva
available
for sale
nota 15
Risultato
d'esercizio
nota 16
Totale
Patrimonio netto
787.947.001 (39.068.957) (607.840) 8.257.733 2.324.747.485
8.257.733 (8.257.733) -
(112.747.352) (112.747.352)
18.390.808 145.694 18.536.502
4.541.257 4.541.257
876 876
(73.487.107) (73.487.107)
687.999.515 (20.678.149) (462.146) (73.487.107) 2.161.591.661
(73.487.107) 73.487.107
(125.910.494) (125.910.494)
(4.770.421) (3.981.983) 48.336.439 39.584.035
2.833.104 10.063.304
22.057.570 22.057.570
(16.614.973) (16.614.973)
225.713.275 225.713.275
470.049.624 (2.602.562) (462.146) 274.049.714 2.316.484.378
A-B-C D

0.2 Prospetti contabili ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Situazione patrimoniale-finanziaria

ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Attività

Valori all'euro 31 12 2016 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
31 12 2015 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1.193.119.976 1.266.693.752
Immobilizzazioni immateriali 115.786.296 52.605.327
Partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio netto 3.901.566.008 3.901.566.008 3.890.927.319 3.890.927.319
Altre attività finanziarie non correnti 406.463.302 402.792.009 405.362.171 401.596.232
Attività per imposte anticipate 73.426.087 48.261.061
Altre attività non correnti 4.453.710 452.429
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 5.694.815.379 5.664.302.059
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 71.635.325 4.777.441
Crediti commerciali 650.195.136 171.861.525 146.947.980 144.179.706
Altre attività correnti 370.735.926 59.593.634 104.703.500 78.456.910
Attività finanziarie correnti 382.645.017 381.245.017 605.367.617 605.367.617
Attività per imposte correnti 51.359.537 38.987.274
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 278.207.406 587.049.592
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 1.804.778.347 1.487.833.404
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA - - 469.000 469.000
TOTALE ATTIVO 7.499.593.726 7.152.604.463

Patrimonio netto e passività

Valori all'euro 31 12 2016 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
31 12 2015 di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1.629.110.744 1.629.110.744
(Azioni proprie) (53.660.996) (60.891.196)
Riserve 466.984.916 666.859.220
Risultato d'esercizio 274.049.714 (73.487.107)
Patrimonio netto 2.316.484.378 2.161.591.661
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie non correnti 2.922.181.214 2.973.930.319
Benefici a dipendenti 164.559.678 125.996.516
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 179.628.845 94.019.372 144.313.123 33.350.586
Altre passività non correnti 32.261.924 27.231.315
Totale passività non correnti 3.298.631.661 3.271.471.273
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali 667.474.444 79.573.486 162.012.623 83.737.545
Altre passività correnti 333.766.188 36.420.057 115.139.335 46.948.578
Passività finanziarie correnti 857.449.886 562.985.047 1.400.512.790 732.742.345
Debiti per imposte 25.787.169 41.876.781
Totale passività correnti 1.884.477.687 1.719.541.529
Totale passività 5.183.109.348 4.991.012.802
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ
NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
- -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 7.499.593.726 7.152.604.463

Conto economico

ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

Valori all'euro 01 01 2016
31 12 2016
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
01 01 2015
31 12 2015
di cui
Parti
Correlate
(nota n. 35)
Ricavi
Ricavi di vendita e prestazioni 2.554.203.010 840.687.784 465.963.699 459.633.982
Altri ricavi operativi 206.691.561 9.790.621 28.044.921 7.320.088
Totale ricavi 2.760.894.571 494.008.620
Costi operativi
Costi per materie prime e servizi 2.083.797.799 136.621.523 221.374.062 127.195.934
Altri costi operativi 242.403.978 123.250.578 69.493.703 7.651.241
Totale costi operativi 2.326.201.777 290.867.765
Costi per il personale 151.699.176 2.714.228 119.732.850 2.461.994
Margine operativo lordo 282.993.618 83.408.005
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 360.854.186 132.013.925
Risultato operativo netto (77.860.568) (48.605.920)
Risultato da transazioni non ricorrenti 48.336.439 -
Gestione finanziaria
Proventi finanziari 491.423.599 471.792.883 299.498.071 273.920.071
Oneri finanziari 233.065.225 63.569.466 371.305.323 226.017.077
Risultato da cessione di altre partecipazioni (AFS) - -
Totale gestione finanziaria 258.358.374 (71.807.252)
Risultato al lordo delle imposte 228.834.245 (120.413.172)
Proventi/Oneri per imposte sui redditi (45.215.469) (46.926.065)
Risultato di attività operative in esercizio al netto delle imposte 274.049.714 (73.487.107)
Risultato netto da attività operative cessate - -
RISULTATO D'ESERCIZIO 274.049.714 (73.487.107)

0.3 Note illustrative

Informazioni di carattere generale relative ad A2A S.p.A.

A2A S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento della Repubblica Italiana.

A2A S.p.A. e le sue controllate ("Gruppo") operano sia sul territorio nazionale che estero. All'estero, in particolare, il Gruppo A2A è presente in Montenegro a seguito dell'acquisizione di una partecipazione di controllo nella società EPCG avvenuta nel 2009.

In particolare la società, definita "Capogruppo", è responsabile dell'indirizzo strategico, dell'amministrazione, pianificazione e controllo, della gestione finanziaria e del coordinamento delle attività del Gruppo A2A.

Pertanto le società del Gruppo usufruiscono di servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, di gestione del personale, degli approvvigionamenti e di comunicazione, al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito del Gruppo e utilizzare, in modo efficiente, il know how esistente in una logica di convenienza economica.

A seguito delle operazioni straordinarie dell'esercizio la società ha incrementato le sue attività operative.

Il Gruppo A2A è principalmente impegnato nei settori della:

  • produzione, vendita e distribuzione di energia elettrica;
  • vendita e distribuzione del gas;

28

  • produzione, distribuzione e vendita di calore tramite reti di teleriscaldamento;
  • gestione dei rifiuti (dalla raccolta e spazzamento allo smaltimento) e nella realizzazione, gestione e messa a disposizione ad altri operatori di impianti e sistemi integrati per lo smaltimento dei rifiuti;
  • gestione del ciclo idrico integrato.

La valuta di presentazione del bilancio separato di A2A S.p.A. è l'euro, che coincide anche con la moneta funzionale delle economie in cui la società opera. In particolare, le seguenti Note illustrative sono presentate in migliaia di euro.

Il bilancio separato di A2A S.p.A. al 31 dicembre 2016 è stato predisposto in ipotesi di funzionamento e continuità aziendale ed è composto dai prospetti della Situazione patrimoniale - finanziaria, Conto economico, Conto economico complessivo, Rendiconto finanziario, dal Prospetto dei movimenti del Patrimonio netto e dalle presenti Note illustrative.

Tale bilancio è stato redatto in conformità con i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) promulgati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, includendo tra questi sia gli "International Accounting Standards" (IAS) che gli "International Financial Reporting Standards" (IFRS), oltre alle interpretazioni dell'"International Financial Reporting Interpretation Committee" (IFRIC) nonché i provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Le presenti Note illustrative, esplicative ed integrative, includono anche l'informativa complementare richiesta dalla normativa civilistica, dalle Delibere Consob n. 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e dalla comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

Nel presente fascicolo sono stati utilizzati alcuni Indicatori Alternativi di Performance (AIP) che sono differenti dagli indicatori finanziari espressamente previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla società, per il dettaglio di tali indicatori si rimanda allo specifico paragrafo "Indicatori Alternativi di Performance (AIP)" nel fascicolo della "Relazione sulla gestione".

Il bilancio separato al 31 dicembre 2016 è oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 3 aprile 2017, che ne ha autorizzato la pubblicazione, ed è assoggettato a revisione legale da parte di EY S.p.A. in base all'incarico conferito con delibera dell'Assemblea del 11 giugno 2015 per il novennio 2016-2024.

Schemi di bilancio

La società A2A S.p.A. ha adottato per la "Situazione patrimoniale-finanziaria" la forma di presentazione che prevede la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti, secondo quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello "IAS 1".

Il "Conto economico" è scalare con le singole poste analizzate per natura, forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta presentazione per destinazione di spesa. La forma scelta è infatti conforme con le modalità di presentazione dei maggiori competitors ed è in linea con la prassi internazionale.

30

Ai fini di identificare in modo più chiaro e immediato i risultati derivanti da transazioni non ricorrenti riferibili alle attività operative in esercizio, distinguendoli dai risultati da attività operative cessate, nello schema di Conto economico sono presenti le voci specifiche "Risultato da transazioni non ricorrenti" e "Risultato da cessione altre partecipazioni (AFS)". In particolare, si segnala che la voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi. Tale voce è posizionata tra il Risultato operativo netto e la Gestione finanziaria. In tal modo il Risultato operativo netto non viene inquinato da operazioni non ricorrenti, consentendo una migliore misurabilità dell'andamento della normale gestione operativa.

Il "Rendiconto finanziario" è predisposto utilizzando il metodo indiretto, come consentito dallo IAS 7.

Il "Prospetto dei movimenti di Patrimonio netto" è stato predisposto secondo le disposizioni dello "IAS 1".

Si precisa che gli schemi di bilancio presentati sono invariati rispetto a quelli utilizzati in sede di predisposizione del bilancio separato al 31 dicembre 2015.

Criteri di redazione

Il Bilancio separato al 31 dicembre 2016 è stato redatto in base al principio del costo storico, con l'eccezione delle voci che secondo gli IFRS devono o possono essere valutate al valore equo (fair value), come meglio indicato nei criteri di valutazione.

I principi contabili, i criteri e le stime di valutazione adottati nella redazione del Bilancio separato sono omogenei con quelli utilizzati in sede di predisposizione del Bilancio separato al 31 dicembre 2015, fatto salvo quanto di seguito specificato.

Variazioni di principi contabili internazionali

Ai sensi dello IAS 8, nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio" sono indicati e brevemente illustrati gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2016.

Nei paragrafi a seguire, "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea" e "Principi contabili omologati dall'Unione Europea ma applicabili in esercizi successivi" vengono invece dettagliati i principi contabili ed interpretazioni già emessi, sia non ancora omologati sia omologati dall'Unione Europea, e pertanto non applicabili per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, i cui eventuali impatti saranno quindi recepiti a partire dai bilanci dei prossimi esercizi.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dalla società dal presente esercizio

A decorrere dal 1° gennaio 2016 sono state applicate alcune integrazioni conseguenti a specifici paragrafi dei principi contabili internazionali già adottati dalla società nei precedenti esercizi, nessuna delle quali ha determinato, rispetto al 31 dicembre 2015, un effetto sui risultati economici e finanziari della società né sulle modalità espositive.

Le variazioni principali sono di seguito illustrate:

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• IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto": emesso dallo IASB in data 6 maggio 2014, l'emendamento al principio in esame fornisce le linee guida relative al trattamento contabile da adottare in caso di acquisizioni di partecipazioni in accordi a controllo congiunto, la cui attività incontri la definizione di "business" così come definito dall'IFRS 3 "Aggregazioni di imprese". La modifica in oggetto è applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2016. Non si rilevano impatti per la società perché al 31 dicembre 2016 tale fattispecie non è presente. Nello specifico, con l'entrata in vigore della modifica all'IFRS 11, la società ha effettuato un'analisi delle proprie partecipazioni a controllo congiunto o joint venture, analizzando per ognuna il tipo di accordo a controllo congiunto e verificando l'eventuale esistenza dei requisiti previsti dal principio per l'identificazione delle joint operations;

  • IAS 1 "Presentazione del bilancio": emanata dallo IASB in data 18 dicembre 2014 e applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2016, la modifica al principio in esame chiarisce esplicitamente che l'informativa non significativa non deve essere fornita anche se espressamente richiesta da uno specifico IFRS. In merito alle note esplicative al bilancio, non è previsto uno specifico ordine e quindi la società potrebbe anche decidere di presentare le note per singola voce di bilancio, commentando il contenuto e le variazioni del periodo insieme alla descrizione del principio contabile applicato per quella voce. La modifica al principio in oggetto intende inoltre fornire chiarimenti in merito alla aggregazione o disaggregazione di voci di bilancio qualora il loro importo sia rilevante o "materiale". In particolare, la modifica al principio richiede che non si proceda con l'aggregazione di poste di bilancio con caratteristiche differenti o con la disaggregazione di voci di bilancio che renda difficoltosa l'informativa e la lettura del bilancio stesso. Inoltre, con riferimento all'esposizione della posizione finanziaria di una entità, l'emendamento chiarisce la necessità di disaggregare alcune voci previste dai paragrafi 54 (Posizione finanziaria) e 82 (Conto economico) dello IAS 1. Non si rilevano impatti per la società, in quanto l'informativa del bilancio separato al 31 dicembre 2016 risulta conforme alle modifiche introdotte al presente principio;
  • IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e IAS 38 "Attività immateriali": questa modifica ai due principi riportati, emessa dallo IASB il 12 maggio 2014, chiarisce che un processo di ammortamento basato sui ricavi non può essere applicato con riferimento agli elementi di immobili, impianti e macchinari, in quanto tale metodo si basa su fattori (ad esempio volumi e prezzi di vendita) che non rappresentano l'effettivo consumo dei benefici economici dell'attività sottostante. Il divieto sopra indicato è stato incluso anche nello IAS 38, in base al quale le attività immateriali potranno essere ammortizzate sulla base dei ricavi solo se si riesce a dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici dell'attività immateriale sono altamente correlati. Non si rilevano impatti poiché la società non ha mai applicato tale metodologia;
  • con le modifiche ai principi contabili internazionali IAS 41 "Agricoltura" e IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari", lo IASB ha stabilito che le piante fruttifere, utilizzate esclusivamente per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, dovrebbero essere soggette allo stesso trattamento contabile riservato ad immobili, impianti e macchinari a norma dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari", in quanto il "funzionamento" è simile a quello della produzione manifatturiera. Le modifiche in esame sono applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Non si rilevano impatti poiché la società non ha mai applicato tale metodologia;
  • IAS 27 Revised "Bilancio separato": l'emendamento al principio in esame, emanato dallo IASB in data 12 agosto 2014 e applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2016, consente ad un'entità di utilizzare il metodo del Patrimonio netto per contabilizzare nel bilancio separato gli investimenti in società controllate, joint ventures e in imprese collegate. La società, in continuità con gli esercizi precedenti, ha deciso di non avvalersi di tale facoltà;

  • IAS 28 "Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures": in data 18 dicembre 2014 il presente principio è stato modificato in merito a partecipazioni detenute in società collegate o joint ventures che siano "investment entities": tali partecipazioni possono essere valutate al fair value o con il metodo del Patrimonio netto. Tale modifica è applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Non si rilevano impatti per la società perché al 31 dicembre 2016 tale fattispecie non è presente;

  • modifiche annuali agli IFRS 2012-2014: in data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato una serie di emendamenti ad alcuni principi contabili internazionali, applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Le modifiche riguardano:
  • (i) IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate";
  • (ii) IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative";
  • (iii) IAS 19 "Benefici a dipendenti";
  • (iv) IAS 34 "Bilanci intermedi".

Per quanto riguarda il primo punto, la modifica chiarisce che non si deve ricorrere alla riesposizione dei dati di bilancio qualora una attività o un gruppo di attività disponibili per la vendita venga riclassificata come "detenuta per essere distribuita", o viceversa. Non si rilevano impatti per la società perché al 31 dicembre 2016 tale fattispecie non è presente.

Con riferimento all'IFRS 7, l'emendamento in oggetto stabilisce che qualora un'entità trasferisca un'attività finanziaria a condizioni tali da consentire la "derecognition" dell'attività stessa, viene richiesta l'informativa riguardante il coinvolgimento residuo dell'entità stessa nell'attività trasferita, qualora abbia sottoscritto dei contratti di servizio che evidenziano una interessenza dell'entità nella futura performance delle attività finanziarie trasferite. Non si rilevano impatti per la società perché al 31 dicembre 2016 tale fattispecie non è presente.

La modifica dello IAS 19 proposta, chiarisce che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, sia determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e, nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" di tali titoli, siano utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. Non si rilevano impatti perché la società applica già tale trattamento contabile.

L'emendamento proposto allo IAS 34 richiede l'indicazione di riferimenti incrociati tra i dati riportati nel bilancio intermedio e l'informativa ad essi associata. Non si rilevano impatti perché la società, in sede di redazione dei bilanci intermedi, applica già quanto viene richiesto dalla modifica al principio in oggetto.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

I seguenti principi ed emendamenti a principi preesistenti sono tuttora in corso di omologazione da parte dell'Unione Europea e pertanto non risultano applicabili da parte della società. Le date indicate riflettono la data di efficacia attesa e statuita nei principi stessi; tale data è tuttavia soggetta all'effettiva omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea:

  • in data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 10 "Bilancio consolidato" e IAS 28 "Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures", al fine di risolvere il conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10. Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, l'IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione o un conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente (o conferente) dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute (o conferite) costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Per tali modifiche non è ancora stata stabilita una data di prima applicazione;
  • IFRS 14 "Poste di bilancio differite di attività regolamentate": il nuovo principio transitorio, emesso dallo IASB il 30 gennaio 2014, consente all'entità che adotta per la prima volta i principi contabili internazionali IAS/IFRS, di continuare ad applicare le precedenti GAAP accounting policies in merito alla valutazione (incluso impairment) e l'eliminazione dei regulatory deferral accounts. Il presente principio, ancora in attesa di omologazione, sarà applicabile con effetto retroattivo a decorrere dal 1° gennaio 2016;
  • Modifica all'IFRS 15 "Ricavi da contratti con i clienti": la modifica, emessa in data 12 aprile 2016 e applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2018, ha la finalità di chiarire le linee guida per l'identificazione di una obbligazione a vendere un bene o a prestare uno o più servizi, e intende inoltre fornire chiarimenti in merito alla contabilizzazione di licenze riferite a proprietà intellettuali;
  • IFRS 16 "Leasing": il presente principio, emesso dallo IASB in data 13 gennaio 2016, sostituisce lo IAS 17 e stabilisce i criteri per la rilevazione, valutazione e presentazione dei contratti di leasing. L'IFRS 16 è applicabile a partire dal 1° gennaio 2019, ma è consentita adozione

anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15. Sono in corso di valutazione eventuali impatti circa l'adozione del principio sul bilancio separato;

  • IAS 7 "Informazioni integrative in bilancio sugli strumenti finanziari": la modifica al principio, applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2017, è stata emessa dallo IASB in data 29 gennaio 2016 e richiede che un'entità dia un'informativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di valutare le variazioni delle passività che scaturiscano da attività finanziarie;
  • IAS 12 "Imposte sul reddito": in data 19 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato alcune modifiche che mirano a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di debito misurati al fair value. Le modifiche sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2017;
  • IFRS 4 "Contratti assicurativi": la modifica emessa dallo IASB in data 12 settembre 2016 disciplina gli effetti derivanti dall'applicazione del principio in oggetto unitamente a quelli legati all'adozione dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" nei bilanci delle società emittenti contratti assicurativi. Tale emendamento è applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2018;
  • in data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso alcune modifiche ai principi omologati nel triennio 2014-2016 in particolare l'IFRS1 "Prima adozione dei principi contabili internazionali", l'IFRS 12 "Informativa sulle partecipazioni in altre entità" e lo IAS 28 "Partecipazioni in società collegate":

  • (i) Con riferimento all'IFRS 1, vengono eliminate alcune esenzioni previste da specifici paragrafi del principio;

  • (ii) L'emendamento allo IAS 18 prevede che, nel caso in cui la controllante sia una società di venture capital, questa ha la facoltà di valutare le proprie partecipazioni in imprese collegate e joint ventures al fair value con iscrizione delle variazioni a Conto economico;
  • (iii) Con la modifica all'IFRS 12 si stabilisce che i requisiti di informativa si applicano anche nei casi in cui le partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures siano classificate alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita" ai sensi dell'IFRS 5;
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso una modifica allo IAS 40 "Investimenti immobiliari", che chiarisce quando un'entità debba trasferire la proprietà degli immobili (inclusi quelli in costruzione). Viene inoltre stabilito che la sola intenzione del management di modificare l'uso di un immobile non costituisce evidenza di un cambiamento di destinazione dell'investimento immobiliare. La modifica al principio in oggetto, pur essendo prevista un'adozione anticipata, è applicabile retrospettivamente con decorrenza dal 1° gennaio 2018;
  • IFRIC 22 "Operazioni e acconti in valuta estera": questa interpretazione è stata emessa dallo IASB in data 8 dicembre 2016 ed è volta a chiarire la contabilizzazione di operazioni che includano il pagamento o l'incasso di acconti in valuta diversa dall'euro. In particolare la presente interpretazione regola il tasso di cambio da adottare per le transazioni in valuta estera in cui sorgono attività e passività non monetarie legate all'incasso o al versamento di acconti, prima della rilevazione delle relative attività, costi o ricavi. L'interpretazione in esame è applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2018.

Principi contabili omologati dall'Unione Europea ma applicabili in esercizi successivi

I seguenti principi sono stati omologati da parte dell'Unione Europea ma troveranno applicazione a partire dal 2018: pertanto non risultano applicabili da parte della società nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

• IFRS 9 "Strumenti finanziari": il presente principio, omologato dall'Unione Europea in data 29 novembre 2016, sostituisce interamente lo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione" e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. Le principali novità introdotte dall'IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie - al "fair value" oppure al "costo ammortizzato". Scompaiono quindi le categorie dei "loans and receivables", delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie "held to maturity". La classificazione all'interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell'entità e in relazione alle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un'attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell'entità prevede che l'attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell'attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario l'attività finanziaria deve essere misurata al fair value. Le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell'attività finanziaria che lo "ospita".

Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quotati che non quotati - devono essere valutati al fair value (lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo).

L'entità ha l'opzione di presentare nel Patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patrimonio netto al Conto economico. I dividendi invece continuano ad essere rilevati in Conto economico.

L'IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una modifica nel modello di business dell'entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente.

Infine l'informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione ed alle regole di valutazione introdotte dall'IFRS 9. In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emendamento al principio in esame, che riguarda principalmente i seguenti aspetti:

  • (i) la sostanziale revisione del cd. "Hedge accounting", che consentirà alle società di riflettere meglio le loro attività di gestione dei rischi nell'ambito del bilancio;
  • (ii) è consentita la modifica di trattamento contabile delle passività valutate al fair value: in particolare gli effetti di un peggioramento del rischio di credito della società non verranno più iscritti a Conto economico;
  • (iii) viene prorogata la data di entrata in vigore del principio in oggetto, fissata inizialmente con decorrenza dal 1° gennaio 2015.

Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una parziale modifica del principio, con l'introduzione, in tema di valutazione di classi di strumenti finanziari, del modello basato sulla perdita attesa del credito che sostituisce il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate. Tale modello di impairment utilizza informazioni di tipo "forward looking" al fine di ottenere un riconoscimento anticipato delle perdite su crediti rispetto al modello "incurred loss" che posticipa il riconoscimento della perdita fino alla manifestazione dell'evento con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, ai crediti derivanti da contratti di leasing, nonché ad attività derivanti da contratti e ad alcuni impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria.

L'emendamento in esame è applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2018.

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L'impatto dell'adozione di tale principio sul bilancio separato è attualmente oggetto di analisi, tuttavia la società non si attende effetti significativi dall'applicazione dello stesso sulle operazioni ricorrenti;

• IFRS 15 "Ricavi da contratti con i clienti": il principio, emesso dallo IASB in data 28 maggio 2014 ed omologato dall'Unione Europea in data 29 ottobre 2016, è il risultato di uno sforzo di convergenza tra lo IASB e il FASB ("Financial Accounting Standard Board", l'organo deputato all'emissione di nuovi principi contabili negli Stati Uniti) al fine di raggiungere un unico modello di riconoscimento dei ricavi applicabile sia in ambito IFRS che US GAAP. Il nuovo principio sarà applicabile a tutti i contratti con la clientela, includendo i lavori in corso su commessa, e dunque sostituirà gli attuali IAS 18 – Ricavi e IAS 11 – Commesse a lungo termine e tutte le relative interpretazioni. L'elemento cardine dell'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia effettuata per un ammontare che rifletta il corrispettivo che la società prevede avrà diritto a ricevere a fronte del trasferimento di beni e/o servizi.

Il principio in oggetto trova applicazione qualora ricorrano contemporaneamente i seguenti criteri:

  • (i) le parti hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad eseguire le rispettive obbligazioni;
  • (ii) i diritti di ciascuna delle parti riguardanti i beni e i servizi da trasferire nonché i termini di pagamento sono stati identificati;

  • (iii) il contratto stipulato ha sostanza commerciale (i rischi, la tempistica o l'ammontare dei flussi di cassa futuri dell'entità possono modificarsi quale risultato del contratto);

  • (iv) sussiste la probabilità di incassare e pagare gli importi legati alla esecuzione del contratto.

L'IFRS 15 include anche obblighi di informativa significativamente più estesi rispetto al principio esistente, in merito alla natura, agli ammontari, alle tempistiche e all'incertezza dei ricavi e dei flussi di cassa derivanti dai contratti con la clientela.

Sulla base di tali considerazioni, e di un'analisi preliminare condotta sui principali contratti in essere, si ritiene che l'applicazione dell'IFRS 15 non produrrà impatti significativi sul bilancio separato di A2A S.p.A.. Le disposizioni contenute nell'IFRS 15, successivamente alle modifiche apportate con l'amendment emesso in data 11 settembre 2015, saranno efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2018; allo stato attuale A2A S.p.A. non prevede di esercitare la facoltà di adozione anticipata concessa dal principio. Lo standard prevede obbligatoriamente un'applicazione retroattiva e la transizione può avvenire secondo due possibili modalità: retroattivamente a ciascun esercizio precedente presentato conformemente allo IAS 8 (full retrospective approach) oppure retroattivamente contabilizzando l'effetto cumulativo dalla data dell'applicazione iniziale (modified restrospective approach). In caso di scelta del secondo approccio, l'IFRS 15 viene applicato retroattivamente solo ai contratti che non sono conclusi alla data dell'applicazione iniziale (1° gennaio 2018). A2A sta valutando quale delle due opzioni di applicazione retroattiva adottare.

Ai fini dell'implementazione dell'IFRS 15 la società prevede il completamento delle proprie analisi entro la fine dell'anno 2017, in tempo per la valutazione degli aspetti quantitativi dell'adozione del nuovo principio, da esporre nel bilancio annuale al 31 dicembre 2017.

Principi contabili e criteri di valutazione

Conversione delle poste espresse in valuta estera

Le operazioni espresse in valuta diversa dall'euro sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere il giorno della data della transazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite in euro al cambio della data di chiusura del bilancio.

Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di rilevazione dell'operazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Immobilizzazioni materiali

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Gli immobili strumentali sono iscritti tra le "Immobilizzazioni materiali", mentre quelli non strumentali sono classificati come "Immobili detenuti per investimento".

Nel bilancio sono rilevati al costo storico, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del cespite (ad esempio: trasporti, dazi doganali, costi di installazione e collaudo, spese notarili e catastali e l'eventuale IVA indetraibile), incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni, del valore attuale del costo stimato per il ripristino ambientale del sito oppure dello smantellamento. Gli oneri finanziari, se direttamente imputabili all'acquisizione o costruzione del bene, vengono capitalizzati come parte del costo del bene stesso se la natura del bene ne giustifica la capitalizzazione.

Qualora delle componenti rilevanti delle immobilizzazioni materiali presentino delle vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzate separatamente mediante l'attribuzione a ciascuna componente della propria vita utile al fine del calcolo degli ammortamenti (cosiddetto Component Approach).

I terreni, sia annessi a fabbricati civili e industriali che privi di costruzione, non sono ammortizzati in quanto la loro vita utile è illimitata, ad eccezione dei terreni utilizzati nell'attività produttiva che sono soggetti a deperimento nel corso del tempo (ad esempio: discariche, cave).

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati integralmente al Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri per le manutenzioni effettuate a intervalli regolari sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e sono ammortizzati in relazione alla specifica residua possibilità di utilizzo degli stessi.

I beni acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria vengono contabilizzati in conformità alle disposizioni dello IAS 17 "Leasing", che comporta l'iscrizione dei beni oggetto del contratto tra le "Immobilizzazioni materiali" e la rilevazione nel passivo dello stato patrimoniale di un debito finanziario di pari importo. Il debito viene progressivamente ridotto in base al piano di rimborso delle quote capitale incluso nei canoni contrattualmente previsti mentre il valore del bene viene sistematicamente ammortizzato in funzione della vita economico-tecnica del bene stesso oppure, solo nel caso in cui non vi è una ragionevole certezza sul passaggio di proprietà dei beni alla scadenza del contratto, il periodo di ammortamento sarà il minore tra la durata del contratto di leasing e la vita utile del bene.

Con riferimento ai beni detenuti in leasing dalle società del Gruppo, trovano applicazione le indicazioni dell'interpretazione IFRIC 4 "Determinare se un accordo contiene un leasing", che regola gli accordi che, pur non assumendo la forma esplicita di un leasing finanziario, prevedono il trasferimento sostanziale dei benefici e rischi connessi alla proprietà dei beni oggetto dell'accordo.

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L'applicazione dell'interpretazione in oggetto comporta lo stesso trattamento contabile previsto dallo IAS 17 "Leasing".

Le immobilizzazioni materiali sono esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali svalutazioni. L'ammortamento è calcolato a decorrere dall'entrata in esercizio del singolo bene in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa. Il valore di presunto realizzo che si ritiene di recuperare al termine della vita utile non è ammortizzato. La vita utile di ogni bene viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati al fine di una corretta iscrizione del valore del bene stesso. Nel corso dell'esercizio in esame sono state riviste le vite utili degli impianti CCGT, come meglio descritto alla nota "1) Immobilizzazioni materiali".

Le discariche sono ammortizzate sulla base della percentuale di riempimento determinata come rapporto tra volumetria occupata alla fine del periodo e volumetria complessivamente autorizzata.

Le principali aliquote economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

fabbricati ____________ 1,7 % - 33,3 %
impianti di produzione ______ 1,7 % - 50,0 %
linee di trasporto ___________ 1,4 % - 100,0 %
stazioni di trasformazione _________ 6,7 %
reti di distribuzione _________ 1,4 % - 10,0 %
attrezzature diverse_________ 4,8 % - 14,3 %
telefoni cellulari ____________ 100,0 %
mobili ed arredi ____________ 10,0 % - 12,5 %
macchine per ufficio elettriche ed elettroniche____ 10,0 %
mezzi di trasporto __________ 10,0 % - 12,5 %
migliorie su beni in locazione_______ 5 % - 10,9 %

In presenza di indicatori specifici tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che le hanno determinate.

Al momento della alienazione o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, lo stesso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a Conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Immobilizzazioni immateriali

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Le immobilizzazioni immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento, quando acquisito a titolo oneroso.

L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'immobilizzazione immateriale acquisita dall'avviamento; questo requisito è soddisfatto di norma quando: (i) l'immobilizzazione immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'immobilizzazione è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre immobilizzazioni.

Il controllo dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'immobilizzazione e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri.

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, determinato con le stesse modalità indicate per le immobilizzaBilancio separato – Anno 2016 Principi contabili e criteri di valutazione

zioni materiali. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita, vengono iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite durevoli di valore determinate con le stesse modalità precedentemente indicate per le immobilizzazioni materiali. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'immobilizzazione immateriale sono conseguiti dall'entità, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono rilevate a Conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'immobilizzazione immateriale.

In presenza di indicatori specifici di perdita del valore, le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test") secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni"; le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore qualora vengano meno le ragioni che hanno condotto alla loro svalutazione.

Le immobilizzazioni immateriali aventi vita utile indefinita e quelle non ancora disponibili per l'utilizzo sono sottoposte ad Impairment Test con frequenza almeno annuale, indipendentemente dalla presenza di specifici indicatori di perdita di valore, secondo le modalità illustrate nel successivo paragrafo "Perdita di valore delle immobilizzazioni". Le eventuali svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una immobilizzazione immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione e il valore di carico e sono rilevati a Conto economico al momento della cessione.

Per le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita si applicano le seguenti percentuali di ammortamento:

diritti di brevetto industriale e utilizzazione opere dell'ingegno __ 12,5 % - 33,3 %
concessioni, licenze e marchi ________ 6,7 % - 33,3 %

Accordi per servizi in concessione

L'IFRIC 12 dispone che in presenza di determinate caratteristiche dell'atto di concessione, le infrastrutture asservite all'erogazione di servizi pubblici in concessione siano iscritte nelle attività immateriali e/o nelle attività finanziarie a seconda se rispettivamente il concessionario abbia diritto a un corrispettivo da parte del cliente per il servizio fornito e/o abbia diritto a riceverlo dall'ente pubblico concedente.

Perdita di valore delle immobilizzazioni

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In presenza di indicatori tali da far supporre l'esistenza di una perdita del valore, le immobilizzazioni materiali e le immobilizzazioni immateriali sono soggette ad una verifica di perdita di valore ("Impairment Test").

Nel caso dell'avviamento, di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita o di immobilizzazioni non disponibili per l'uso, l'Impairment Test è effettuato almeno annualmente o più frequentemente ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'immobilizzazione possa aver subìto una perdita di valore.

La verifica consiste nel confronto tra il valore contabile iscritto in bilancio e la stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione.

Il valore recuperabile di un'immobilizzazione è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Per determinare il valore d'uso di un'immobilizzazione la società calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, sulla base di piani aziendali predisposti dal management al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'immobilizzazione. Se il valore recuperabile di un'immobilizzazione è inferiore al valore contabile viene rilevata una perdita a Conto economico. Quando successivamente una perdita registrata su un'attività, diversa dall'avviamento, dovesse venir meno o ridursi, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile, che non può comunque eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto economico.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile della singola attività, il valore recuperabile è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari (CGU - Cash Generating Unit) o all'insieme di CGU cui tale attività appartiene e/o può essere allocata ragionevolmente.

Le CGU sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività a esse imputabili.

Titoli ambientali: quote di emissione e Certificati Verdi

Si applicano criteri di valutazione differenziati tra quote/certificati detenuti per own-use, ossia a fronte del proprio fabbisogno ("Portafoglio Industriale") e quelli detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading").

Bilancio separato – Anno 2016 Principi contabili e criteri di valutazione

Le quote/certificati detenuti per own-use ("Portafoglio Industriale") eccedenti il fabbisogno, determinato in relazione alle obbligazioni maturate a fine esercizio ("surplus"), sono iscritte tra le altre immobilizzazioni immateriali al costo sostenuto. I certificati assegnati gratuitamente sono invece iscritti ad un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento ma ad Impairment Test. Il valore recuperabile viene identificato come il maggiore fra il valore d'uso e quello di mercato. Qualora invece il fabbisogno ecceda le quote/certificati in portafoglio alla data di bilancio ("deficit"), si procede allo stanziamento in bilancio dell'onere necessario per far fronte all'obbligazione residua, stimato sulla base di eventuali contratti d'acquisto, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, delle quotazioni di mercato.

Le quote/certificati detenuti con intento di trading ("Portafoglio di trading") vengono invece iscritte tra le rimanenze di magazzino e valutate al minore tra il costo d'acquisto e il valore di presumibile realizzazione desumibile dall'andamento del mercato. I certificati assegnati gratuitamente sono iscritti ad un valore nullo. Il valore di mercato è definito con riferimento a eventuali contratti di vendita, anche a termine, già sottoscritti alla data di bilancio e, in via residuale, alle quotazioni di mercato.

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Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures

Sono controllate le società in cui A2A S.p.A. esercita il controllo in quanto "è esposta, ovvero ha diritto, a risultati variabili derivanti dal proprio coinvolgimento nell'entità ed è in grado di influenzare tali risultati attraverso il proprio potere sull'entità stessa", così come definito dall'I-FRS 10.

Sono imprese collegate le imprese su cui la società esercita una influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell'impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l'influenza notevole si presume quando A2A S.p.A. detiene, direttamente e indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell'assemblea ordinaria.

Una joint venture è un accordo contrattuale con il quale due o più parti intraprendono un'attività economica sottoposta a controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint ventures sono valutate nel bilancio separato al costo di acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate effettuando l'Impairment Test.

Qualora l'eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo nel caso in cui la società abbia l'obbligo di risponderne.

Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.

Contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione

I contratti di costruzione pluriennali in corso di esecuzione sono valutati sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento e la metodologia denominata cost to cost, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza in proporzione allo stato di avanzamento lavori. La differenza positiva o negativa tra valore dei contratti e gli acconti ricevuti è iscritta rispettivamente nell'attivo o nel passivo della Situazione patrimoniale-finanziaria.

I ricavi di commessa oltre ai corrispettivi contrattuali includono le varianti, le revisioni dei prezzi e il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi che possano essere determinati con attendibilità. Le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino di materiali e combustibili sono valutate al minore tra il costo medio ponderato ed il valore di mercato alla data della chiusura contabile. Il costo medio ponderato viene determinato per periodo di riferimento relativamente ad ogni codice di magazzino. Il costo medio ponderato include gli oneri accessori di competenza (ad esempio: noli navi, oneri doganali, assicurazioni, stallie e controstallie nell'acquisto di combustibili). Le rimanenze di magazzino vengono costantemente monitorate e, qualora necessario, si procede alla svalutazione delle rimanenze obsolete con imputazione a Conto economico.

Strumenti finanziari

Includono le partecipazioni (escluse le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate) detenute per la negoziazione (cd. partecipazioni di trading) o disponibili per la vendita, i crediti e i finanziamenti non correnti e le altre attività finanziarie non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dall'operatività dell'impresa e le altre attività finanziarie correnti, come le disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Queste ultime si riferiscono ai depositi bancari e postali, ai titoli prontamente negoziabili che rappresentano investimenti temporanei di liquidità e ai crediti finanziari esigibili entro tre mesi. Infine gli strumenti finanziari includono anche i debiti finanziari (finanziamenti bancari e prestiti obbligazionari), i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie nonché gli strumenti derivati.

Le attività e le passività finanziarie vengono rilevate contabilmente all'insorgere dei diritti e obblighi contrattuali previsti dallo strumento.

Le attività e le passività finanziarie sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione".

Inizialmente tutte le attività e passività finanziarie sono rilevate al fair value aumentato, nel caso di attività e passività diverse da quelle valutate al fair value a Conto economico, degli oneri accessori (costi d'acquisizione/emissione).

La valutazione successiva alla rilevazione iniziale dipende dalla classificazione dello strumento in una delle seguenti categorie:

  • attività e passività finanziarie non derivate al fair value con variazioni imputate a Conto economico, che riguardano:
  • attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione, ovvero con l'intento di essere rivendute/riacquistate nel breve termine (HFT – "Held For Trading");

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  • passività finanziarie che in fase di rilevazione iniziale sono state designate come al fair value rilevato a Conto economico;
  • altre attività e passività finanziarie non derivate, che comprendono:
  • finanziamenti e crediti (L&R "Loan and Receivables");
  • investimenti detenuti fino a scadenza (HTM "Held To Maturity");
  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività disponibili per la vendita (AFS "Available For Sale");
  • strumenti derivati.

Di seguito vengono descritti in dettaglio i criteri di valutazione applicati nella valutazione successiva alla rilevazione iniziale per ognuna delle categorie summenzionate:

  • le attività e passività finanziarie non derivate al fair value (valore equo) rilevato a Conto economico sono valutate al valore corrente (fair value) con iscrizione delle variazioni a Conto economico;
  • le altre attività e passività finanziarie, diverse dai derivati e dalle partecipazioni, con pagamenti fissi o determinabili, sono valutate al costo ammortizzato. Le eventuali spese di transazione sostenute in fase di acquisizione/vendita sono portate a diretta rettifica del valore nominale dell'attività/passività (per esempio, aggio e disaggio di emissione, costi per l'acquisizione dei finanziamenti, ecc.), mentre i proventi/oneri finanziari sono rideterminati sulla base del metodo del tasso effettivo d'interesse. Per le attività finanziarie sono regolar-

Bilancio separato – Anno 2016 Principi contabili e criteri di valutazione

mente effettuate valutazioni al fine di verificare l'eventuale esistenza di evidenze obiettive che le stesse abbiano subìto una riduzione di valore. In particolare, nella valutazione dei crediti si tiene conto della solvibilità dei creditori nonché delle caratteristiche di rischio creditizio che è indicativo della capacità di pagamento dei singoli debitori. Le eventuali perdite di valore vengono rilevate come costo nel Conto economico del periodo. In tale categoria rientrano gli investimenti detenuti con l'intento e la capacità di essere mantenuti sino alla scadenza, i crediti e finanziamenti non correnti, i crediti commerciali e gli altri crediti originati dalle attività dell'impresa, i debiti finanziari, i debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività finanziarie;

• le attività disponibili per la vendita sono rappresentate da attività finanziarie, esclusi gli strumenti derivati, che non sono classificate come attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico o altre attività finanziarie; sono quindi una posta residuale. Sono valutate al valore corrente (fair value) e gli utili o le perdite che si determinano sono iscritti direttamente a Patrimonio netto fino al momento della svalutazione o dell'effettivo realizzo allorché si riversano a Conto economico. Le perdite rilevate nel Patrimonio netto vengono comunque stornate e contabilizzate a Conto economico, anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata, quando sussistono evidenze obiettive che l'attività abbia subìto una riduzione di valore. Le partecipazioni non quotate e con fair value non misurabile attendibilmente sono invece valutate al costo ridotto per perdite di valore. Le svalutazioni vengono stornate negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che le avevano originate, fatta eccezione per le svalutazioni riguardanti strumenti rappresentativi di capitale. Tale categoria comprende essenzialmente le altre partecipazioni (non di controllo anche congiunto o di collegamento), ad eccezione di quelle detenute per la negoziazione (partecipazioni di trading);

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• gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, sono valutati al valore corrente (fair value) con iscrizione delle variazioni a Conto economico qualora non soddisfino le condizioni per essere qualificati come di copertura. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli elementi oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto. Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli elementi oggetto di copertura (cash flow hedge), la porzione efficace delle variazioni del fair value dei derivati viene rilevata direttamente a Patrimonio netto, mentre quella inefficace viene rilevata a Conto economico. Gli importi che sono stati rilevati direttamente nel Patrimonio netto vengono riflessi nel Conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'elemento coperto.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a Conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura sui tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di Conto economico "Proventi/oneri finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di Conto economico "Altri proventi/oneri operativi".

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie) viene cancellata quando:

  • scadono o sono estinti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari; in particolare il riferimento temporale per la derecognition è correlato alla "data valuta";
  • la società conserva il diritto a ricevere i flussi finanziari delle attività ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli senza ritardi ad una terza parte;
  • la società ha trasferito il diritto a ricevere i flussi dell'attività e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata in bilancio nella misura del coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende forma di una garanzia sull'attività trasferita, viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività ed il valore massimo del corrispettivo che la società potrebbe essere tenuta a corrispondere. Vengono altresì eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria i crediti commerciali considerati definitivamente irrecuperabili dopo che tutte le necessarie procedure di recupero sono state completate.

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni significativamente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a Conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Il fair value di strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato alla data di bilancio. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione. In particolare, ai fini della valutazione del fair value dei derivati finanziari relativi a energia elettrica si segnala che, in assenza di una curva forward di mercato, sono state effettuate stime interne utilizzando modelli basati sulla best practice di settore.

Attività non correnti destinate alla dismissione, gruppi in dismissione e attività operative cessate – IFRS 5

Le attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo, sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. In particolare, per gruppo in dismissione (disposal group) si intende un insieme di attività e passività direttamente correlate destinate alla dismissione nell'ambito di un'unica operazione. Le attività operative cessate (discontinued operations) sono, invece, costituite da una significativa componente del gruppo, quale ad esempio un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività o una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita.

In conformità agli IFRS, i dati relativi alle attività non correnti destinate alla dismissione, i gruppi in dismissione e le attività operative cessate vengono presentati in due specifiche voci della Situazione patrimoniale-finanziaria: attività destinate alla vendita e passività direttamente associate ad attività destinate alla vendita.

Le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita; l'eventuale differenza tra il valore di iscrizione e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a Conto economico come svalutazione.

Con esclusivo riferimento alle attività operative cessate, i risultati economici netti da esse conseguite nelle more del processo di dismissione, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla dismissione stessa e i corrispondenti dati comparativi dell'esercizio/periodo precedente vengono presentati in una specifica voce del Conto economico: utile (perdita) netto da attività cessate/ destinate ad essere cedute.

Benefici ai dipendenti

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Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al Conto economico nella voce costo del lavoro, mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a Conto economico tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti.

A seguito della Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutato ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

I benefici garantiti ai dipendenti, erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, attraverso programmi a benefici definiti (sconto energia, assistenza sanitaria, altri benefici) o benefici a lungo termine (premio di fedeltà), sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata da attuari indipendenti sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici.

Gli utili e le perdite derivanti dall'effettuazione del calcolo attuariale sono imputati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

Fondi per rischi, oneri e passività per discariche

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che, alla data di chiusura dell'esercizio, sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Se la passività è relativa ad immobilizzazioni materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo iniziale è rilevato in contropartita alle immobilizzazioni a cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del Patrimonio netto. In particolare, il valore delle azioni proprie è contabilizzato in una specifica voce evidenziata in negativo all'interno del Patrimonio netto.

Contributi

I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore viene iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati a diretta riduzione delle immobilizzazioni stesse e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento dei beni cui si riferiscono.

I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto economico nel momento in cui sono soddisfatte le condizioni per la loro iscrizione.

Ricavi e costi

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I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinarne attendibilmente il valore (fair value) ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti, con il trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. Secondo la tipologia di operazione, i ricavi sono rilevati sulla base dei criteri specifici di seguito riportati:

  • i ricavi per vendita e trasporto di energia elettrica e gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura dei consumi. Tali ricavi si basano, ove applicabili, sulle tariffe e sui relativi vincoli tariffari in vigore nel corso dell'esercizio previsti dai provvedimenti di legge dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico italiana e organismi analoghi esteri;
  • i contributi di allacciamento versati dagli utenti, qualora non siano a fronte di costi sostenuti per estensione della rete, vengono rilevati a Conto economico al momento del loro incasso alla voce "ricavi per prestazioni di servizi";
  • i ricavi fatturati agli utenti a fronte di estensione della rete di gas sono contabilizzati a riduzione del valore delle immobilizzazioni e vengono riconosciuti a Conto economico a ridu-

zione del valore degli ammortamenti in relazione alla vita utile del costo capitalizzato per l'estensione della rete;

  • i ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori alle quote di spettanza sono valorizzati ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita;
  • i ricavi per prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento delle attività sulla base dei medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Nel caso in cui non sia possibile determinare attendibilmente il valore dei ricavi, questi ultimi sono rilevati fino a concorrenza dei costi sostenuti che si ritiene saranno recuperati;
  • i ricavi per la vendita di certificati sono contabilizzati al momento delle cessioni.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

I costi sono correlati a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o derivanti dalla ripartizione sistematica, ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi, sono riconosciuti ed imputati direttamente a Conto economico.

Risultato da transazioni non ricorrenti

La voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" è destinata ad accogliere le plusvalenze/minusvalenze rilevate a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come "held for sale" ai sensi dell'IFRS 5, i risultati da cessione di partecipazioni in società controllate e collegate e altri oneri/proventi non operativi.

Proventi ed oneri finanziari

Sono rilevati come proventi finanziari, a seguito dell'accertamento, gli interessi attivi di competenza registrati utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, che è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri attesi in base alla vita attesa dello strumento finanziario.

Gli oneri finanziari si rilevano a Conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento e sono classificati nel Conto economico tra i proventi finanziari.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

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Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio sono determinate sulla base della stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d'imposta eventualmente spettanti. Si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'attivazione nell'ambito del Gruppo del consolidato fiscale nazionale.

Imposte anticipate e differite

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra il valore attribuito ad attività e passività in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le aliquote applicate sono quelle stimate che saranno in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. Le imposte anticipate sono iscritte solo nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore contabile dei crediti per imposte anticipate viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile. Nella valutazione delle imposte anticipate si tiene conto del periodo di pianificazione aziendale per il quale sono disponibili piani aziendali approvati.

Quando i risultati sono rilevati direttamente a Patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono anch'esse imputate direttamente al Patrimonio netto. Le imposte differite sugli utili non distribuiti da società del Gruppo sono stanziate solo se vi è la reale intenzione di distribuire tali utili e, comunque, se la tassazione non viene annullata dalla presenza di un consolidato fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Le imposte sono compensabili quando sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi sia un diritto legale di compensazione e sia attesa la liquidazione del saldo netto.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività che nella valutazione delle attività e passività potenziali. I risultati a posteriori che deriveranno dal verificarsi degli eventi potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono state utilizzate nella valutazione dell'Impairment Test, per determinare alcuni ricavi di vendita, per i fondi per rischi e oneri, i fondi rischi su crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, le valutazioni degli strumenti derivati, i benefici ai dipendenti e le imposte. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente iscritti a Conto economico.

Di seguito vengono illustrate le principali assunzioni utilizzate dal management nel processo di valutazione delle predette stime contabili. La criticità insita in tali stime è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

Impairment Test

Il valore contabile delle attività non correnti (ivi compreso l'avviamento e le altre immobilizzazioni immateriali) e delle attività destinate alla dismissione viene sottoposto a verifica periodica e ogni qualvolta le circostanze o gli eventi ne richiedano una più frequente verifica. Qualora si ritenga che il valore contabile di un gruppo di attività immobilizzate abbia subìto una perdita di valore, lo stesso è svalutato fino a concorrenza del relativo valore recuperabile, stimato con riferimento al suo utilizzo o alla cessione futura, in relazione a quanto precisato nei più recenti piani aziendali. Si ritiene che le stime di tali valori recuperabili siano ragionevoli, tuttavia possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo dei predetti valori recuperabili potrebbero produrre valutazioni diverse. Per ulteriori dettagli sulle modalità di esecuzione e sui risultati dell'Impairment Test si rinvia allo specifico paragrafo.

Rilevazione dei ricavi

I ricavi delle vendite ai clienti al dettaglio o all'ingrosso sono rilevati secondo il principio della competenza. I ricavi delle vendite di energia elettrica e gas ai clienti sono rilevati al momento della fornitura, in base a letture periodiche; comprendono, inoltre, una stima del valore dei consumi di energia elettrica e gas dalla data di ultima lettura alla fine dell'esercizio di riferimento. I ricavi tra la data di ultima lettura e la fine dell'esercizio si basano su stime del consumo giornaliero del cliente, fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.

Fondi rischi e oneri

L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni caso per caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. La stima degli accantonamenti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management della società. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun stanziamento.

Passività per discariche

Il fondo passività per discariche rappresenta quanto stanziato per far fronte ai costi che dovranno essere sostenuti per la gestione del periodo di chiusura e post chiusura delle discariche attualmente in uso. Gli esborsi futuri, desunti per ciascuna discarica da una specifica perizia di stima, sono stati attualizzati in ottemperanza a quanto disposto dallo IAS 37.

Fondo rischi su crediti

Il fondo rischi su crediti riflette le stime delle perdite connesse al portafoglio crediti della società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di specifiche situazioni di insolvenza, nonché in relazione a perdite attese su crediti stimate in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia.

Pur ritenendo congruo il fondo stanziato, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche, a maggior ragione in questo periodo caratterizzato da una congiuntura economica negativa, potrebbero riflettersi in variazioni del fondo rischi su crediti.

Ammortamenti

L'ammortamento delle immobilizzazioni costituisce un costo rilevante per la società. Le immobilizzazioni sono ammortizzate in modo sistematico lungo la loro vita utile stimata. La vita utile economica delle immobilizzazioni della società è determinata dagli amministratori, con l'ausilio di esperti tecnici, nel momento in cui l'immobilizzazione è stata acquistata. La società valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore, gli oneri di smantellamento/chiusura e il valore di recupero per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.

Valutazione degli strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati utilizzati sono valutati a fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del bilancio, qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano quotazioni di prezzo forward ufficiali e liquide. Nel caso in cui il mercato non presenti quotazioni forward, vengono utilizzate curve di prezzo previsionali basate su modelli di simulazione sviluppati internamente alla società. Gli effetti a consuntivo dei derivati potrebbero tuttavia differire dalle valutazioni effettuate.

Si segnala che le forti turbolenze sui mercati di riferimento delle commodities energetiche trattate dalla società, dei cambi e dei tassi di interesse potrebbero determinare maggiore volatilità nei cash flows e nei risultati attesi.

Benefici ai dipendenti

I calcoli delle spese e delle passività associate sono basati su ipotesi attuariali. Gli effetti derivanti da eventuali modifiche di tali ipotesi attuariali sono rilevati in una specifica riserva di Patrimonio netto.

57

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a Conto economico. Nel processo di attribuzione A2A S.p.A. si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne.

Imposte correnti e recupero futuro di imposte anticipate

Le incertezze esistenti sulle modalità applicative di alcune norme fiscali hanno comportato da parte della società l'assunzione, in sede di stanziamento delle imposte correnti ai fini di bilancio, di posizioni interpretative che potrebbero essere smentite a seguito di chiarimenti ufficiali da parte dell'amministrazione finanziaria.

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

La Situazione patrimoniale-finanziaria di A2A S.p.A. recepisce, rispetto alla situazione al 31 dicembre 2015, l'effetto delle seguenti operazioni straordinarie:

  • la fusione per incorporazione della società controllata A2A Trading S.r.l., con efficacia 1° gennaio 2016, ad esclusione del ramo d'azienda relativo ai titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) scisso a favore della controllata A2A Calore & Servizi S.r.l. con efficacia 1° luglio 2016;
  • la fusione per incorporazione della società controllata Edipower S.p.A., con efficacia 1° gennaio 2016, per la gestione degli impianti idroelettrici e di alcune funzioni di staff, mentre nel corso dell'esercizio dalla società Edipower S.p.A. sono stati scissi:

58

  • con efficacia 1° gennaio 2016 il cosiddetto "Ramo Cellina" a favore di Cellina Energy S.r.l. (società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina S.p.A.) in applicazione dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015;
  • con efficacia 1° luglio 2016, il ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT (Sermide, Piacenza, Chivasso) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A.;
  • con efficacia 1° luglio 2016, il ramo d'azienda relativo agli altri impianti termoelettrici (Brindisi, San Filippo del Mela) a favore della controllata A2A Energiefuture S.p.A.;
  • il conferimento del ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT (Mincio e Cassano D'Adda) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016;
  • il conferimento ad A2A Energiefuture S.p.A. del ramo d'azienda relativo all'impianto termoelettrico della centrale di Monfalcone con efficacia a far data dal 31 dicembre 2016; nel periodo dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2016, era in vigore un contratto di affitto di ramo d'azienda tra A2A S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A. per lo stesso impianto.

La partecipazione in SEASM S.r.l. detenuta al 67% da A2A S.p.A., riclassificata nell'esercizio precedente alla voce "Attività non correnti destinate alla vendita" trattandosi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5 a seguito della decisione del management di cedere la stessa, nel corso dell'esercizio 2016 è stata riportata alla voce "Partecipazioni in controllate" non essendosi perfezionata l'operazione di cessione.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

ATTIVITÀ

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

Migliaia di euro Valore Effetto
operazioni
Variazioni dell'esercizio Valore
al
31 12 2015
straordi
narie
4.027
Investi
menti
Altre
variazioni
Dismis
sioni
al netto
fondo
Ammorta
menti
e svaluta
zioni
Totale
variazioni
al
31 12 2016
Terreni 29.672 2 (1.009) (1.007) 32.692
Fabbricati 263.328 25.776 1.029 420 (1.628) (40.361) (40.540) 248.564
Impianti e macchinario 909.955 174.972 1.962 52.128 (445) (276.802) (223.157) 861.770
Attrezzature industriali e commerciali 1.373 302 254 (593) (339) 1.336
Altri beni 2.284 29 644 (2) (1.152) (510) 1.803
Immobilizzazioni in corso e acconti 35.246 3.219 17.789 (35.131) (20) (2.663) (20.025) 18.440
Migliorie su beni di terzi 24.836 5.888 (2.209) 3.679 28.515
Totale immobilizzazioni materiali 1.266.694 208.325 27.568 17.415 (2.093) (324.789) (281.899) 1.193.120
di cui:
Costo storico 3.453.795 (622.213) 27.568 17.415 (34.485) 10.498 2.842.080
Fondo ammortamento (2.044.040) 850.150 32.392 (121.489) (89.097) (1.282.987)
Svalutazioni (143.061) (19.612) (203.300) (203.300) (365.973)

Le "Immobilizzazioni materiali" al 31 dicembre 2016 sono pari a 1.193.120 migliaia di euro (1.266.694 migliaia di euro nel precedente esercizio) e comprendono l'effetto delle operazioni straordinarie dell'esercizio per complessivi 208.325 migliaia di euro.

Le "Immobilizzazioni materiali" presentano nell'esercizio 2016, al netto delle operazioni straordinarie, un decremento di 281.899 migliaia di euro risultante dalle seguenti operazioni:

  • investimenti per 27.568 migliaia di euro;
  • altre variazioni positive per 17.415 migliaia di euro, che comprendono, principalmente l'incremento del fondo decommissioning, effettuato nei primi 6 mesi dell'esercizio per l'adeguamento di tasso di attualizzazione, su alcuni impianti termoelettrici successivamente oggetto delle operazioni straordinarie di conferimento a A2A gencogas S.p.A. e A2A Enegiefuture S.p.A.;
  • dismissioni di cespiti, al netto dei relativi fondi ammortamento, per 2.093 migliaia di euro;
  • svalutazioni per 203.300 migliaia di euro che hanno interessato per 202.000 migliaia di euro la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Monfalcone in conseguenza ai risultati emersi dalla perizia eseguita da un perito esterno indipendente nell'ambito dell'operazione di conferimento alla controllata A2A Enegiefuture S.p.A. e per 1.300 migliaia di euro alla svalutazione effettuata su alcuni impianti nel primo semestre 2016 dalla società ex Edipower S.p.A.;
  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 121.489 migliaia di euro.

Per una dettagliata analisi delle movimentazioni avvenute nell'esercizio si rimanda all'allegato "1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali".

Gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio si riferiscono a:

  • "Terreni" per complessivi 2 migliaia di euro, riferiti all'acquisto di un nuovo terreno a Mese;
  • "Fabbricati" per complessivi 1.029 migliaia di euro che si riferiscono principalmente ad interventi vari sui fabbricati di Via della Signora, Piazza Trento, Via Orobia, Via Canavese e Piazza Po a Milano, nonché ad investimenti nella sede di Via Lamarmora a Brescia;
  • "Impianti e macchinari" per 1.962 migliaia di euro che si riferiscono principalmente ad interventi sulle centrali di Monfalcone, Chivasso, Piacenza e Sermide, effettuati nei primi sei mesi dell'esercizio, nonché ad interventi sulle centrali dei Nuclei idroelettrici della Calabria, e della Valtellina;
  • "Attrezzature industriali e commerciali" per 254 migliaia di euro;
  • "Altri beni" relativi a mobili e arredi, apparecchiature informatiche e beni di importo inferiore a 516 euro, per 644 migliaia di euro;
  • "Immobilizzazioni in corso ed acconti" per 17.789 migliaia di euro;

60

• "Migliorie su beni di terzi" per 5.888 migliaia di euro relativi alla sostituzione delle lampade dell'illuminazione pubblica di Milano, Bergamo e Cassano d'Adda, con nuove sorgenti luminose a tecnologia led.

Nel valore complessivo delle "Immobilizzazioni materiali" sono comprese, per 18.440 migliaia di euro (35.246 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), "Immobilizzazioni in corso e acconti", che presentano, al netto delle operazioni straordinarie, un decremento pari a 20.025 migliaia di euro risultante dall'effetto contrapposto delle seguenti voci:

  • l'incremento di 17.789 migliaia di euro è riconducibile principalmente a opere su fabbricati nelle sedi di Via Lamarmora a Brescia e di Via della Signora e Piazza Trento a Milano; ad interventi su impianti e macchinari della centrali termoelettriche nei primi sei mesi dell'esercizio; ad interventi sulle centrali idroelettriche della Calabria, Valtellina, Mese e Udine nonché all'acquisto dei server che verranno installati nel nuovo CED;
  • il decremento dovuto al passaggio in esercizio è pari a 35.201 migliaia di euro ed è riconducibile principalmente ad interventi sugli impianti di produzione (di cui 3.922 migliaia di euro per gli impianti idroelettrici della Calabria, 24.630 migliaia di euro per la centrale di Monfalcone, 1.373 migliaia di euro sugli impianti della Valtellina, 1.493 migliaia di euro sugli impianti di Mese e Udine, 1.955 migliaia di euro sugli impianti di Chivasso, Piacenza e Sermide, 680 migliaia di euro per la centrale di Cassano d'Adda, nonché 690 migliaia di euro su reti dati, elettriche e telefoniche in Valtellina);
  • il decremento netto di 2.613 migliaia di euro per altre variazioni dell'esercizio.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Migliaia di euro Valore Effetto
Variazioni dell'esercizio
Valore
al
31 12 2015
operazioni
straordi
narie
Investi-
menti
Altre
variazioni
Ammorta
menti
Totale
variazioni
al
31 12 2016
Diritti di brevetto e ut. opere dell'ingegno 4.139 3.090 2.475 1.496 (4.246) (275) 6.954
Concessioni, licenze marchi e diritti simili 9.529 (21) 4.361 562 (4.152) 771 10.279
Avviamento 37.480 37.480
Immobilizzazioni in corso 1.323 8 3.814 (2.239) 1.575 2.906
Altre Immobilizzazioni immateriali 134 54.404 3.660 (31) 3.629 58.167
Totale immobilizzazioni immateriali 52.605 57.481 10.650 3.479 (8.429) 5.700 115.786

2) Immobilizzazioni immateriali

Le "Immobilizzazioni immateriali" alla data di bilancio sono pari a 115.786 migliaia di euro (52.605 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e comprendono l'effetto delle operazioni straordinarie dell'esercizio per complessivi 57.481 migliaia di euro. Si segnala che in applicazione dell'IFRIC 12, a partire dall'esercizio 2010 le immobilizzazioni immateriali comprendono anche il valore dei beni in concessione.

L'incremento dell'esercizio, al netto delle operazioni straordinarie, è pari a 5.700 migliaia di euro e risulta dall'effetto combinato delle seguenti componenti:

  • investimenti per 10.650 migliaia di euro;
  • variazioni positive per 3.479 migliaia di euro, relativi principalmente alla variazione dei certificati ambientali e a quote CO2 industriali;
  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 8.429 migliaia di euro.

In particolare, gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio si riferiscono:

  • per 2.475 migliaia di euro a diritti di brevetto e utilizzazione opere dell'ingegno riguardanti principalmente progetti di sviluppo informatici;
  • per 4.361 migliaia di euro a concessioni, licenze, marchi e diritti simili relativi all'acquisto di software;
  • per 3.814 migliaia di euro a immobilizzazioni immateriali in corso.

Nel valore complessivo delle "Immobilizzazioni immateriali" sono comprese per 2.906 migliaia di euro (1.323 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) "Immobilizzazioni in corso", che, al netto delle operazioni straordinarie, presentano un incremento pari a 1.575 migliaia di euro risultante dall'effetto contrapposto delle seguenti voci:

  • l'incremento di 3.814 migliaia di euro riguarda principalmente progetti informatici;
  • il decremento di 2.239 migliaia di euro è dovuto al passaggio in esercizio di software ed applicazioni informatiche.

Per una disamina più completa si rinvia all'allegato "2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali".

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Avviamento

Migliaia di euro Valore Variazioni dell'esercizio Valore
al
31 12 2015
Investi-
menti
Altre
variazioni
Riclassifi
cazioni
Smobil./
svaluta
zioni
Ammorta
menti
Totale
variazioni
al
31 12 2016
Avviamento 37.480 - - - - - - 37.480
Totale avviamento 37.480 - - - - - - 37.480

L'avviamento, pari a 37.480 migliaia di euro, si è formato per effetto di operazioni straordinarie con soggetti terzi.

Lo IAS 36 prevede che il valore dell'avviamento, in quanto bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortizzato ma soggetto ad una verifica del valore da effettuarsi almeno annualmente (cd. "Impairment Test"). Poiché l'avviamento non genera flussi di cassa indipendenti né può essere ceduto autonomamente, lo IAS 36 prevede una verifica del suo valore recuperabile in via residuale, determinando i flussi di cassa generati da un insieme di attività che individuano i complessi aziendali cui esso appartiene: le Cash Generating Unit (CGU).

La verifica del valore recuperabile è stata effettuata nell'ambito della più ampia attività di Impairment Test delle diverse GCU effettuata per il Bilancio Consolidato, all'interno delle quali l'avviamento in questione si colloca.

Dal Test di Impairment effettuato il valore recuperabile delle GCU non ha evidenziato necessità di svalutazioni. Più nello specifico, i flussi finanziari prospettici associati all'avviamento della A2A S.p.A. permettono la recuperabilità dello stesso.

I parametri utilizzati ai fini dell'Imparment Test sono evidenziati alla nota 2 della Relazione finanziaria annuale consolidata a cui si rinvia per ulteriori approfondimenti.

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
nette
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
31 12 2015 31 12 2016
Partecipazioni in imprese controllate 3.839.327 (42.805) 58.358 3.854.880 - -
Partecipazioni in imprese collegate 51.600 - (4.914) 46.686 - -
Altre attività finanziarie non correnti 405.362 5 1.096 406.463 401.554 402.749
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti 4.296.289 (42.800) 54.540 4.308.029 401.554 402.749

3) Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti

Partecipazioni in imprese controllate

Le "Partecipazioni in imprese controllate" sono pari a 3.854.880 migliaia di euro (3.839.327 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

La seguente tabella evidenzia le variazioni dell'esercizio:

Partecipazioni in imprese controllate - Migliaia di euro Totale
Valori al 31 dicembre 2015 3.839.327
Effetto operazioni straordinarie (42.805)
Variazioni dell'esercizio:
- acquisizioni ed aumenti di capitale 112.929
- cessioni e decrementi (10)
- rivalutazioni -
- svalutazioni (55.030)
- altre variazioni -
- riclassificazioni 469
Totale variazioni nette dell'esercizio 58.358
Valori al 31 dicembre 2016 3.854.880

Il valore delle partecipazioni in imprese controllate presenta, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie dell'esercizio 2016 negativo per 42.805 migliaia di euro, un incremento complessivo di 58.358 migliaia di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente ed è riconducibile:

  • per 112.929 migliaia di euro alle acquisizioni dell'esercizio in particolare per 112.779 migliaia di euro all'acquisizione del 51% del capitale sociale di Linea Group Holding S.p.A., avvenuta nel mese di agosto, sulla base di quanto previsto dal contratto di partnership industriale sottoscritto nel mese di marzo tra A2A S.p.A. e AEM Cremona, ASM Pavia, ASTEM Lodi, Cogeme e SCS Crema, come meglio descritto al paragrafo "Eventi di rilievo dell'esercizio" nel fascicolo della Relazione sulla gestione; per 50 migliaia di euro alla costituzione della società A2A Energiefuture S.p.A. e per 100 migliaia di euro alla costituzione della società A2A Illuminazione Pubblica S.r.l.;
  • per 55.030 migliaia di euro alla svalutazione delle seguenti partecipazioni: in A2A gencogas S.p.A. per 54.000 migliaia di euro, a seguito dei risultati dell'Impairment Test specifico effettuato da un perito esterno sulle partecipazioni riconducibili alla CGU Energia Elettrica, nonché alla svalutazione della società A2A Alfa S.r.l. per 1.030 migliaia di euro;
  • per 10 migliaia di euro al decremento derivante dalla cessione della partecipazione in Unareti servizi metrici S.r.l. alla controllata Unareti S.p.A.;
  • per 469 migliaia di euro alla riclassificazione della partecipazione in SEASM S.r.l. detenuta al 67% da A2A S.p.A., dalla voce "Attività non correnti destinate alla vendita" in quanto la prevista operazione di cessione della stessa non si è più perfezionata.

Si rimanda all'allegato n. 3/a per il dettaglio delle movimentazioni che hanno interessato le partecipazioni in società controllate e all'allegato n. 4/a per il confronto tra il valore di carico delle partecipazioni e le corrispondenti frazioni di Patrimonio netto.

Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures

Le "Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures" sono pari a 46.686 migliaia di euro (51.600 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Si espongono di seguito le movimentazioni avvenute nell'esercizio:

Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures - Migliaia di euro Totale
Valori al 31 dicembre 2015 51.600
Variazioni dell'esercizio:
- effetto operazioni straordinarie -
- acquisizioni ed aumenti di capitale 86
- cessioni e decrementi -
- rivalutazioni -
- svalutazioni (5.000)
- riclassificazioni -
Totale variazioni nette dell'esercizio (4.914)
Valori al 31 dicembre 2016 46.686

Le partecipazioni in imprese collegate al 31 dicembre 2016 presentano, rispetto al precedente esercizio, un decremento complessivo di 4.914 migliaia di euro riconducibile all'effetto delle seguenti operazioni di segno opposto:

  • per 86 migliaia di euro l'incremento derivante dall'acquisto di un ulteriore 2,5% del capitale sociale della società Ge.S.I. S.r.l.;
  • per 5.000 migliaia di euro la diminuzione relativa alla svalutazione della partecipazione nella società Rudnik Uglja Ad Pljevlja a seguito dei risultati dell'Impairment Test specifico effettuato internamente.

Si rimanda agli allegati n. 3/b e n. 4/b per il dettaglio delle partecipazioni in società collegate.

Impairment partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint ventures

Il valore recuperabile delle partecipazioni è stato determinato sulla base del valore attuale dei corrispondenti flussi di cassa netti attesi attribuibili alle partecipate da A2A S.p.A.. I flussi di cassa utilizzati sono coerenti con quelli utilizzati per l'Impairment Test delle CGU nell'ambito del Bilancio consolidato. Altrettanto dicasi per l'approccio metodologico e i tassi di attualizzazione adottati meglio dettagliati nella Relazione finanziaria annuale consolidata (nota 2).

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Di seguito sono riportati i valori di carico delle singole partecipazioni sottoposte a Impairment Test, effettuato da un perito esterno, specificando per ciascuna la tipologia e i tassi di attualizzazione utilizzati. Si ricorda che l'Impairment Test viene svolto per tutte le partecipazioni che presentano un valore di carico superiore rispetto alla corrispondente frazione di Patrimonio netto di competenza e/o in presenza di impairment indicators specifici.

Partecipazioni
Milioni di euro
Valori
pre Impair
ment Test
al 31 12 2016
Valore recu
perabile (va
lore d'uso)
al 31 12 2016
Svalutazione WACC Tasso di
crescita g
A2A gencogas S.p.A. 564,3 510,3 (54,0) 9,9% 1,0%
Rudnik Uglja Ad Pljevlja 12,1 7,1 (5,0) 12,9% 1,0%
Partecipazioni
Milioni di euro
Valori
pre Impair
ment Test
al 31 12 2015
Valore recu
perabile (va
lore d'uso)
al 31 12 2015
Svalutazione WACC Tasso di
crescita g
Edipower S.p.A. 854,6 737,6 (117,0) 9,0% 1,0%
EPCG 376,0 279,0 (97,0) 10,3% 1,0%

Pur in presenza di un risultato dell'Impairment Test superiore al valore di carico della partecipazione in EPCG non si è ritenuto prudente ripristinare il valore precedentemente svalutato.

Le altre partecipazioni non hanno evidenziato la necessità di effettuare alcuna svalutazione. Si precisa che per A2A Ciclo Idrico S.p.A. l'Impairment Test 2016 non è stato effettuato in assenza di impariment indicators.

Partecipazioni
Milioni di euro
Valori
pre
Impairment Test
al 31 12 2016
Valore
recuperabile
(valore d'uso)
al 31 12 2016
WACC Tasso di
crescita g
Aspem S.p.A. 26,5 39,0 7,3% - 8,9% - 7,0%(*) 1,0%
EPCG 279,0 283,0 9,9% 1,0%

(*) I valori inseriti si riferiscono rispettivamente alle tre filiere in cui opera la società (reti gas-ambiente-idrico).

Partecipazioni
Milioni di euro
Valori
pre
Impairment Test
al 31 12 2015
Valore
recuperabile
(valore d'uso)
al 31 12 2015
WACC Tasso di
crescita g
Aspem S.p.A. 26,5 49,0 7,3% - 8,3% - 6,2%(*) 1,0%
A2A Ciclo Idrico S.p.A. 167,0 295,0 6,3% 1,0%
Ergosud S.p.A. - - 9,0% 1,0%

(*) I valori inseriti si riferiscono rispettivamente alle tre filiere in cui opera la società (reti gas-ambiente-idrico).

Altre attività finanziarie non correnti

66

Le "Altre attività finanziarie non correnti", che comprendono l'effetto delle operazioni straordinarie per 5 migliaia di euro, presentano un saldo pari a 406.463 migliaia di euro (405.362 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) di cui:

  • attività finanziarie possedute sino alla scadenza per 96 migliaia di euro (invariate rispetto al precedente esercizio) rappresentate da titoli di Stato;
  • attività finanziarie verso parti correlate per 402.653 migliaia di euro (401.458 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Tale voce si riferisce sia a crediti finanziari verso società controllate, in particolare a un finanziamento fruttifero verso A2A gencogas S.p.A. (398.000 migliaia di euro), concesso in data 31 dicembre 2013 a Edipower S.p.A. e trasferito tramite l'operazione di scissione di ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT a A2A gencogas S.p.A., a SEASM S.r.l. (549 migliaia di euro) e ad A2A Montenegro d.o.o. (400 migliaia di euro), sia a crediti verso il Comune di Brescia in applicazione dell'IFRIC 12 (3.704 migliaia di euro);
  • attività finanziarie disponibili per la vendita pari a 3.714 migliaia di euro (3.808 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), che presentano, al netto delle operazioni straordinarie, un decremento di 99 migliaia di euro dovuto alle svalutazioni dell'esercizio in esame e sono costituite da altre partecipazioni minoritarie.

4) Attività per imposte anticipate

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Attività per imposte anticipate 48.261 (5.573) 30.738 73.426

La voce, pari a 73.426 migliaia di euro, accoglie l'effetto netto delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite a titolo di IRES e IRAP su variazioni e accantonamenti effettuati esclusivamente ai fini fiscali. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili IRES sufficienti per l'assorbimento delle differenze temporanee che andranno a riversarsi; per gli anni di piano in cui i redditi imponibili IRAP non sono previsti in misura sufficiente per assorbire le differenze temporanee IRAP, si è provveduto a riversare le relative imposte differite attive e passive IRAP.

Le imposte anticipate sono state determinate utilizzando l'aliquota fiscale vigente al momento del rilevamento.

67

I valori al 31 dicembre 2016 relativi alle attività per imposte anticipate/passività per imposte differite sono stati esposti al netto (cd. "Offsetting") in applicazione dello IAS 12.

Di seguito si riporta la tabella di dettaglio della composizione della voce:

Migliaia di euro Valore al
31 12 2016
Valore al
31 12 2015
Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali 171.511 81.922
Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) 5.592 5.592
Differenze di valore delle Immobilizzazioni immateriali 2.886 5.633
Trattamento di fine rapporto 1.226 187
Importi da riversare nell'esercizio 2016 - 1.571
Altre imposte differite 6.103 3.976
Passività per imposte differite (A) 187.318 98.881
Perdite fiscali pregresse - -
Fondi rischi tassati 93.488 62.196
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni 89.989 31.808
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) 359 6.889
Fondo rischi su crediti 2.008 1.816
Contributi 2.654 2.654
Avviamento 65.914 31.039
Importi da riversare nell'esercizio 2016 (1) 5.259
Altre imposte anticipate 6.333 5.481
Attività per imposte anticipate (B) 260.744 147.142
Effetto netto attività per imposte anticipate (B-A) 73.426 48.261

Per maggiori dettagli ed informazioni, si rinvia alla posta di Conto economico "Oneri/Proventi per imposte sui redditi".

5) Altre attività non correnti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Strumenti derivati non correnti - - 3.868 3.868 - 3.868
Altre attività non correnti 453 197 (64) 586 - -
Totale altre attività non correnti 453 197 3.804 4.454 - 3.868

Le "Altre attività non correnti" risultano pari a 4.454 migliaia di euro (453 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) con un incremento, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 197 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente di 3.804 migliaia di euro e risultano così composte:

  • gli strumenti derivati non correnti presentano un saldo pari a 3.868 migliaia di euro (nessun valore al 31 dicembre 2015) e si riferiscono alla valutazione a fair value di uno strumento finanziario alla chiusura dell'esercizio; tale strumento derivato presentava al 31 dicembre 2015 una valutazione a fair value iscritta tra le passività non correnti;
  • 586 migliaia di euro per altre attività non correnti relative ad altri crediti (453 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Attività correnti

6) Rimanenze

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
- Materiali 9.022 (7.883) 187 1.326
- Fondo obsolescenza materiali (4.290) 5.548 (1.766) (508)
Totale materiali 4.732 (2.335) (1.579) 818
- Combustibili 45 82.703 (18.994) 63.754
- Altre (comprendono i certificati ambientali) - 21.505 (21.497) 8
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.777 101.873 (42.070) 64.580
Combustibili presso terzi - 3.264 3.791 7.055
Totale rimanenze 4.777 105.137 (38.279) 71.635

Le rimanenze al 31 dicembre 2016 sono pari a 71.635 migliaia di euro (4.777 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e comprendono l'effetto netto delle operazioni straordinarie positivo per 105.137 migliaia di euro, mentre le variazioni dell'esercizio sono risultate negative e pari a 38.279 migliaia di euro.

Tale posta comprende:

  • le rimanenze di materiali, per 818 migliaia di euro, al netto del relativo fondo obsolescenza pari a 508 migliaia di euro;
  • le rimanenze di combustibili, per 63.754 migliaia di euro, che comprendono le rimanenze di combustibili per la produzione di energia elettrica, nonché le rimanenze di gas per l'attività di vendita e stoccaggio dello stesso;
  • le rimanenze di certificati ambientali relativi al portafoglio di trading, per 8 migliaia di euro;
  • i combustibili presso terzi, per 7.055 migliaia di euro, riferiti a carbone presso il magazzino di Capodistria non ancora sdoganati in Italia.
Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Crediti commerciali fatture emesse 40.501 107.427 (45.116) 102.812
Crediti commerciali fatture da emettere 110.194 162.294 285.465 557.953
Fondo rischi su crediti (3.747) (4.613) (2.210) (10.570)
Totale Crediti commerciali 146.948 265.108 238.139 650.195

7) Crediti commerciali

Al 31 dicembre 2016 i crediti commerciali risultano pari a 650.195 migliaia di euro (146.948 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e presentano, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 265.108 migliaia di euro, un incremento di 238.139 migliaia di euro. Tali crediti comprendono:

  • per 478.340 migliaia di euro a crediti verso clienti;
  • per 171.855 migliaia di euro a crediti verso le società controllate, a crediti verso gli enti controllanti e verso società collegate.

I crediti commerciali comprendono al 31 dicembre 2016 i crediti relativi alle attività di trading nonché i crediti per la commercializzazione di energia elettrica e gas conseguenti l'incorporazione di A2A Trading S.r.l. con effetto dal 1° gennaio 2016.

Alla data del bilancio il fondo rischi su crediti ammonta a 10.570 migliaia di euro e presenta un incremento, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie pari a 4.613 migliaia di euro, di 2.210 migliaia di euro. Tale fondo è ritenuto congruo rispetto al rischio cui si riferisce.

La movimentazione dettagliata dei fondi rettificativi dei valori dei crediti per vendite di energia e prestazioni di servizi viene evidenziata nel seguente prospetto:

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Accantona
menti
Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2016
Fondo rischi su crediti 3.747 4.613 2.592 (382) - 10.570

Si riporta di seguito l'aging dei crediti commerciali:

Migliaia di euro 31 12 2015 31 12 2016
Crediti commerciali di cui: 146.948 650.195
Correnti 28.753 32.428
Scaduti di cui: 11.748 70.384
- Scaduti fino a 30 gg 618 45.302
- Scaduti da 31 a 180 gg 5 2.137
- Scaduti da 181 a 365 gg 3.068 3.109
- Scaduti oltre 365 gg 8.057 19.836
Fatture da emettere 110.194 557.953
Fondo rischi su crediti (3.747) (10.570)

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

8) Altre attività correnti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Strumenti derivati correnti 16.096 38.675 205.662 260.433 16.096 65
Altre attività correnti di cui: 88.608 (11.135) 32.830 110.303 - -
- crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e
Ambientali
- - 5.827 5.827
- anticipi a fornitori 272 4.878 1.808 6.958
- crediti verso il personale 308 22 (112) 218
- crediti tributari 1.974 953 18.424 21.351
- crediti di competenza di esercizi futuri 1.826 (1.804) 941 963
- crediti verso controllate per consolidato fiscale 78.457 (35.321) 16.458 59.594
- crediti verso enti previdenziali 981 52 (1) 1.032
- crediti per canoni derivazione acqua 980 - (927) 53
- Ufficio del bollo 130 - (2) 128
- crediti per depositi cauzionali - 1.003 (521) 482
- crediti verso Ergosud - 19.000 (9.864) 9.136
- crediti per coperture - - 2.750 2.750
- altri crediti diversi 3.680 82 (1.951) 1.811
Totale altre attività correnti 104.704 27.540 238.492 370.736 16.096 65

Le "Altre attività correnti" presentano un saldo pari a 370.736 migliaia di euro (104.704 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 238.492 migliaia di euro al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 27.540 migliaia di euro.

Gli "Strumenti derivati correnti", pari a 260.433 migliaia di euro si riferiscono essenzialmente alla valutazione a fair value di derivati su commodity al termine dell'esercizio in esame derivanti dall'incorporazione di A2A Trading S.r.l. con effetto 1° gennaio 2016; al 31 dicembre 2015 tale voce recepiva la valutazione a fair value di derivati di copertura finanziaria, riferibili principalmente a contratti di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del rischio di variazione sfavorevole dei tassi di interesse sui prestiti obbligazionari scaduti nell'esercizio.

I crediti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali, pari a 5.827 migliaia di euro (nessun valore al 31 dicembre 2015), si riferiscono ai crediti relativi alla conclusione del meccanismo inerente la Deliberazione 196/2013/R/gas.

I crediti tributari, pari a 21.351 migliaia di euro, si riferiscono principalmente a crediti verso l'Erario per IVA, accise e ritenute.

I crediti verso Ergosud, pari a 9.136 migliaia di euro, si riferiscono al credito spettante per gli impianti nuovi entranti (centrale di Scandale), inerenti le quote di diritti di emissione come previsto dalle Delibere dell'AEEGSI ARG/elt n. 194/10 e n. 117/10.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

9) Attività finanziarie correnti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
Variazioni
operazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Attività finanziarie vs terzi - - 1.400 1.400 - 1.400
Attività finanziarie vs parti correlate 605.367 (187.858) (36.264) 381.245 605.367 381.245
Totale attività finanziarie correnti 605.367 (187.858) (34.864) 382.645 605.367 382.645

Le "Attività finanziarie correnti" ammontano a 382.645 migliaia di euro e si riferiscono:

  • per 1.400 migliaia di euro, ai crediti finanziari verso terzi;
  • per 373.380 migliaia di euro, ai crediti finanziari verso società controllate per il saldo dei conti correnti infragruppo su cui si applicano tassi, a condizioni di mercato, a base variabile Euribor con specifici spread per società.
  • per 7.865 migliaia di euro, a crediti finanziari verso società collegate.

Tale voce, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie negativo per 187.858 migliaia di euro, presenta un decremento pari a 34.864 migliaia di euro e si riferisce principalmente ai minori crediti maturati sul conto corrente di corrispondenza intrattenuto con le società controllate.

10) Attività per imposte correnti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Attività per imposte correnti 38.987 13.719 (1.346) 51.360

Al 31 dicembre 2016 tale posta risulta pari a 51.360 migliaia di euro (38.987 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) ed è riferita ai crediti IRAP (13.863 migliaia di euro), nonché a crediti IRES (25.015 migliaia di euro), riferiti a importi richiesti a rimborso su versamenti di esercizi precedenti, e al credito residuo per Robin Tax (12.482 migliaia di euro) versata nei precedenti esercizi che sarà recuperato negli anni successivi.

11) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 587.050 28.103 (336.946) 278.207 587.050 278.207

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" al 31 dicembre 2016 risultano pari a 278.207 migliaia di euro (587.050 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), con un decremento di 336.946 migliaia di euro rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 28.103 migliaia di euro. I depositi bancari includono gli interessi maturati ma non ancora accreditati alla fine dell'esercizio in esame.

12) Attività non correnti destinate alla vendita

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Attività non correnti destinate alla vendita 469 - (469) -

La voce "Attività non correnti destinate alla vendita" al 31 dicembre 2016 presenta un saldo pari a zero mentre al 31 dicembre 2015 risultava pari a 469 migliaia di euro e si riferiva alla riclassificazione della partecipazione in SEASM S.r.l., detenuta al 67% da A2A S.p.A., trattandosi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5 a seguito della decisione del management di cedere la stessa; nel corso dell'esercizio 2016 la partecipazione è stata riportata alla voce "Partecipazioni in controllate" non essendosi perfezionata l'operazione di cessione.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ

Patrimonio netto

La composizione del Patrimonio netto, il cui valore al 31 dicembre 2016 risulta pari a 2.316.485 migliaia di euro (2.161.592 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), è dettagliata nella seguente tabella:

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.629.111 - - 1.629.111
(Azioni proprie) (60.891) - 7.230 (53.661)
Riserve 666.859 (8.752) (191.122) 466.985
Risultato d'esercizio (73.487) 48.336 299.201 274.050
Totale Patrimonio netto 2.161.592 39.584 115.309 2.316.485

13) Capitale sociale

74

Al 31 dicembre 2016 il "Capitale sociale" ammonta a 1.629.111 migliaia di euro ed è composto da n. 3.132.905.277 azioni ordinarie del valore unitario di 0,52 euro ciascuna.

14) Azioni proprie

Le "Azioni proprie" sono pari a 53.661 migliaia di euro (60.891 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), e si riferiscono a n. 23.721.421 azioni proprie detenute dalla società (n. 26.917.609 azioni proprie al 31 dicembre 2015). Nei mesi di febbraio e marzo 2016 la società A2A S.p.A. aveva effettuato l'acquisto di n. 35.000.000 di azioni proprie con un controvalore pari a 37.177 migliaia di euro nell'ambito del programma di buy back deliberato dall'Assemblea degli Azionisti in data 11 giugno 2015. Le azioni proprie acquisite nel corso dell'esercizio e una ulteriore quota già detenuta nel precedente esercizio sono state utilizzate come parte della corresponsione dell'acquisto del 51% del capitale sociale di LGH S.p.A. da parte di A2A S.p.A. avvenuto nel mese di agosto 2016 con un controvalore pari a 47.241 migliaia di euro. L'adeguamento del valore delle azioni proprie al valore di costo, rispetto al valore di mercato alla data dell'operazione, ha determinato una variazione positiva per 2.833 migliaia di euro che è stata iscritta, come contropartita, nelle riserve di Patrimonio netto come previsto dai principi internazionali IAS/IFRS.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

15) Riserve

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Riserve 666.859 (8.752) (191.122) 466.985
di cui:
Variazione fair value derivati
Cash flow hedge
(27.208) (5.523) 29.901 (2.830)
Effetto fiscale 6.530 1.541 (7.844) 227
Riserve di Cash flow hedge (20.678) (3.982) 22.057 (2.603)
Variazione riserve IAS 19 Revised -
Benefici a dipendenti
(29.579) (12.760) (23.384) (65.723)
Effetto fiscale 7.511 4.445 6.770 18.726
Riserve IAS 19 Revised - Benefici
a dipendenti
(22.068) (8.315) (16.614) (46.997)
Variazione riserve Available for sale (608) - - (608)
Effetto fiscale 146 - - 146
Variazione Available for sale (462) - - (462)

Le variazioni delle "Riserve", che al 31 dicembre 2016 presentano un saldo pari a 466.985 migliaia di euro (666.859 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), al netto delle operazioni straordinarie negative per 8.752 migliaia di euro, sono risultate negative per 191.122 migliaia di euro principalmente per effetto della distribuzione del dividendo e della copertura della perdita dell'esercizio 2015.

La posta in esame comprende le seguenti riserve non disponibili:

  • per 109.430 migliaia di euro la riserva derivante dall'operazione di separazione societaria avvenuta nell'esercizio 1999. Tale riserva si renderà disponibile alla distribuzione in quote nei prossimi esercizi in ragione degli ammortamenti effettuati dalle società conferitarie sui maggiori valori che hanno determinato la plusvalenza da conferimento;
  • per 2.603 migliaia di euro, la riserva negativa di Cash flow hedge che comprende la valutazione a fair value dei derivati di copertura al netto dell'effetto fiscale;
  • per 46.997 migliaia di euro, la riserva negativa relativa agli effetti dell'adozione delle modifiche allo IAS 19 Revised – Benefici a dipendenti che prevedono la rilevazione degli utili e delle perdite attuariali direttamente tra le riserve incluse nel Patrimonio netto al netto dell'effetto fiscale;
  • per 462 migliaia di euro, la riserva negativa Available for sale che comprende la valutazione a fair value di alcune partecipazioni available for sale al netto dell'effetto fiscale;
  • per 186.468 migliaia di euro la riserva legale.

Si segnala che nel corso del 2016 sono stati distribuiti dividendi per 125.910 migliaia di euro che corrispondono a 0,041 euro per azione, così come approvato dall'Assemblea del 7 giugno 2016.

16) Risultato d'esercizio

Risulta positivo per 274.050 migliaia di euro ed accoglie il risultato dell'esercizio in esame.

Si precisa che il totale degli accantonamenti e rettifiche di valore effettuati ai sensi dell'art. 109 co. 4 lett. B del T.U.I.R. ammontano a 74.518 migliaia di euro, al netto del fondo imposte differite correlato agli importi dedotti.

PASSIVITÀ

76

Passività non correnti

17) Passività finanziarie non correnti

Migliaia di euro Valore al
Effetto
31 12 2015
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Obbligazioni non convertibili 2.430.953 - (248.387) 2.182.566 2.430.953 2.182.566
Debiti verso banche 542.977 - 196.638 739.615 542.977 739.615
Totale passività finanziarie non correnti 2.973.930 - (51.749) 2.922.181 2.973.930 2.922.181

Le "Passività finanziarie non correnti" ammontano a 2.922.181 migliaia di euro (2.973.930 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), con un decremento pari a 51.749 migliaia di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" sono relative ai seguenti prestiti obbligazionari, contabilizzati al costo ammortizzato:

  • 565.331 migliaia di euro, con scadenza novembre 2019 e cedola del 4,50%, il cui valore nominale al 31 dicembre 2016, al netto del riacquisto parziale effettuato a dicembre 2016 per 182.475 migliaia di euro nominali, è pari a 567.525 migliaia di euro;
  • 426.903 migliaia di euro, con scadenza gennaio 2021 e cedola del 4,375%, il cui valore nominale al 31 dicembre 2016, al netto del riacquisto parziale effettuato a dicembre 2016 per 70.020 migliaia di euro nominali, è pari a 429.980 migliaia di euro;
  • 497.056 migliaia di euro, con scadenza gennaio 2022 e cedola del 3,625%, il cui valore nominale è pari a 500.000 migliaia di euro;
  • 298.997 migliaia di euro, Private Placement con scadenza dicembre 2023 e cedola del 4,00%, il cui valore nominale è pari a 300.000 migliaia di euro;
  • 296.695 migliaia di euro, con scadenza febbraio 2025 e cedola dell'1,75%, il cui valore nominale è pari a 300.000 migliaia di euro;
  • 97.584 migliaia di euro, Private Placement in yen con scadenza agosto 2036 e tasso fisso del 5,405%.

Il decremento della componente non corrente delle "Obbligazioni non convertibili", pari a 248.387 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015, è dovuto al parziale riacquisto dei bond con scadenza 2019 e 2021 in linea con la strategia del Gruppo di ottimizzazione del profilo temporale delle scadenze e alle conseguenti variazioni di costi ammortizzati.

I "Debiti verso banche" non correnti ammontano a 739.615 migliaia di euro e presentano un incremento di 196.638 migliaia di euro, principalmente dovuto ai nuovi finanziamenti BEI.

18) Benefici a dipendenti

Alla data di chiusura dell'esercizio i "Benefici a dipendenti" risultano pari a 164.560 migliaia di euro (125.997 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) con le seguenti variazioni nella composizione:

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Accantona
menti
Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2016
Trattamento fine rapporto 30.560 (849) 5.892 (3.683) (4.241) 27.679
Benefici a dipendenti 95.437 21.988 - (5.775) 25.231 136.881
Totale benefici a dipendenti 125.997 21.139 5.892 (9.458) 20.990 164.560

Le altre variazioni si riferiscono principalmente ai versamenti effettuati all'INPS e ai Fondi pensionistici integrativi, nonché alla rilevazione delle differenze attuariali che comprendono l'incremento derivante dal service cost per 236 migliaia di euro e l'incremento derivante dall'interest cost per 2.141 migliaia di euro, nonché l'incremento derivante dall'actuarial gains/losses per 24.276 migliaia di euro.

Si precisa che le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi sotto descritte:

2016 2015
Tasso di attualizzazione da 0,0% a 1,3% da 0,24% a 2,03%
Tasso di inflazione annuo da 1,5% a 2,0% da 1,5% a 2,0%
Tasso annuo incremento dei premi anzianità 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento delle mensilità aggiuntive 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento del costo dell'energia elettrica 2,0% 2,0%
Tasso annuo incremento del costo del gas 0,0% 0,0%
Tasso annuo incremento salariale 1,0% 1,0%
Tasso annuo incremento TFR da 2,6% a 3,0% da 2,6% a 3,0%
Tasso annuo medio di incremento delle pensioni integrative 1,1% 1,5%
Frequenze annue di turnover da 2,0% a 5,0% da 2,0% a 5,0%
Frequenze annue di anticipazioni TFR da 2,0% a 2,5% da 2,0% a 2,5%

Si segnala che:

78

  • il tasso di attualizzazione applicato dal Gruppo varia per società in base alla durata media finanziaria dell'obbligazione. Il tasso di attualizzazione utilizzato è quello corrispondente all'Iboxx Corporate AA;
  • la curva relativa al tasso di inflazione in forza dell'attuale situazione economica, che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici, è stato modificato così come riportato in tabella. Tale ipotesi è stata desunta dal "Documento di Economia e Finanza 2015 – Aggiornamento Settembre 2015 Sez. II-Tab II.2" emanato dal MEF e da "Le tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 16" pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato;
  • il tasso annuo di incremento salariale applicato esclusivamente per le società con in media meno di 50 dipendenti nel corso del 2006 è stato determinato in base ai dati di riferimento comunicati dalle società del Gruppo;
  • il tasso annuo di incremento del TFR, come previsto dall'art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali;
  • le frequenze annue di anticipazione e di turnover sono desunte dalle esperienze storiche del Gruppo e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'Attuario su un rilevante numero di aziende analoghe;
  • per le basi tecniche demografiche si segnala che:
  • per il "decesso" sono state utilizzate le tabelle TG62 (Premungas) e AS62 (altri piani);
  • per l'"inabilità" sono state utilizzate le tavole INPS distinte per età e sesso;
  • per il "pensionamento" è stato utilizzato il parametro 100% al raggiungimento dei requisiti AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria);
  • per la "probabilità di lasciare famiglia" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
  • per la "frequenza delle diverse strutture di nuclei superstiti ed età media dei componenti" è stata utilizzata la tavola nel modello INPS per le proiezioni al 2010.

Di seguito si riportano, come previsto dallo IAS 19, le sensitivity per i benefici a dipendenti post-employment:

Migliaia di euro Tasso di
turnover
+ 1%
Tasso di
turnover
- 1%
Tasso di
inflazione
+ 0,25%
Tasso di
inflazione
- 0,25%
Tasso di
attualizzazione
+ 0,25%
Tasso di
attualizzazione
- 0,25%
TFR 27.436 27.729 27.887 27.268 27.085 28.082
Migliaia di euro Tasso di
attualizzazione
+ 0,25%
attualizzazione Tasso di
- 0,25%
Tavola
di mortalità
aumentata
del 10%
Tavola di
mortalità
ridotta
del 10%
Premungas 26.332 27.337 25.584 28.221
Sconto energia elettrica e gas 72.172 76.231 76.388 72.115
Mensilità aggiuntive 13.398 14.218 n.s. n.s.

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Accantona
menti
Rilasci Utilizzi Altre
variazioni
Valore al
31 12 2016
Fondi decommissioning 25.444 (42.649) - - (855) 18.060 -
Fondi fiscali 2.012 22.816 3.118 (12.835) (6.029) (5.170) 3.912
Fondi cause legali e contenziosi
del personale
67.212 714 1.273 - (38.535) 977 31.641
Altri fondi rischi 49.645 69.936 31.834 (282) (12.187) 5.130 144.076
Fondi rischi, oneri e passività
per discariche
144.313 50.817 36.225 (13.117) (57.606) 18.997 179.629

19) Fondi rischi, oneri e passività per discariche

I "Fondi decommissioning" risultano pari a zero, mentre al 31 dicembre 2015 risultavano pari a 25.444 migliaia di euro e accoglievano gli oneri per i costi di smantellamento e ripristino dei siti produttivi relativi alle centrali termoelettriche. Nei primi sei mesi dell'esercizio le altre variazioni pari a 18.060 migliaia di euro si riferivano all'adeguamento dei tassi di attualizzazione. Al 1° di luglio 2016 tali fondi per effetto delle operazioni straordinarie sono stati interamente trasferiti alle società controllate A2A Energiefuture S.p.A. e A2A gencogas S.p.A..

I "Fondi fiscali", che risultano pari a 3.912 migliaia di euro, si riferiscono agli accantonamenti effettuati a fronte di contenziosi in essere o potenziali verso l'Erario o enti territoriali per tributi e per imposte dirette e indirette. Le movimentazioni dell'esercizio hanno riguardato gli effetti delle operazioni straordinarie per 22.816 migliaia di euro, gli accantonamenti per 3.118 migliaia di euro e i rilasci per 12.835 migliaia di euro, relativi principalmente al contenzioso ICI/IMU con alcuni enti territoriali. Gli utilizzi, per 6.029 migliaia di euro, si riferiscono agli esborsi dell'esercizio derivanti dalla chiusura di alcuni contenziosi per i quali la società è risultata soccombente. Le altre variazioni, negative per 5.170 migliaia di euro, si riferiscono alla riclassificazione alla voce "Altri debiti correnti" delle quote di fondo che verranno utilizzate nei primi mesi dell'esercizio successivo per le quali sono già stati ricevuti gli avvisi di pagamento.

I "Fondi cause legali e contenziosi del personale" risultano pari a 31.641 migliaia di euro e si riferiscono a cause in essere con Istituti Previdenziali, per contributi non corrisposti, per 16.085 migliaia di euro; a cause con terzi per 14.477 migliaia di euro, e con dipendenti per 1.079 migliaia di euro, a copertura delle passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziarie in corso. Le operazioni straordinarie hanno portato un effetto positivo pari a 714 migliaia di euro. Gli accantonamenti dell'esercizio, per 1.273 migliaia di euro, si riferiscono principalmente a cause in essere con Istituti Previdenziali. Gli utilizzi, per 38.535 migliaia di euro, si riferiscono principalmente al pagamento effettuato a fronte della causa in corso con Pessina Costruzioni in relazione al contenzioso per Asm Novara S.p.A. come meglio descritto nel paragrafo "Altre informazioni – Asm Novara S.p.A. contenzioso". Le altre variazioni risultano pari a 977 migliaia di euro.

Gli "Altri fondi rischi", pari a 144.076 migliaia di euro, si riferiscono al fondo inerente l'onerosità delle obbligazioni attuali presenti nel contratto di tolling in essere con la società Ergosud S.p.A., per 88.866 migliaia di euro (ex A2A Trading S.r.l.); ai fondi relativi ai canoni derivazione d'acqua pubblica, per 29.215 migliaia di euro; al fondo mobilità relativo all'onere derivante dal piano di ristrutturazione aziendale correlato alle future uscite dei dipendenti per mobilità, per 545 migliaia di euro; ai fondi per oneri contrattuali per 14.570 migliaia di euro e ad altri fondi rischi per 10.880 migliaia di euro. Le operazioni straordinarie hanno portato un effetto positivo pari a 69.936 migliaia di euro. Gli accantonamenti netti dell'esercizio sono risultati pari a 31.834 migliaia di euro e si riferiscono principalmente ad accantonamenti ai fondi relativi ai canoni derivazione d'acqua pubblica e oneri contrattuali. I rilasci sono risultati pari a 282 migliaia di euro. Gli utilizzi, pari a 12.187 migliaia di euro, sono riferibili principalmente agli esborsi dell'esercizio per canoni di derivazione d'acqua pubblica, fondo mobilità dipendenti e contratti onerosi. Le altre variazioni sono risultate positive e pari a 5.130 migliaia di euro.

20) Altre passività non correnti

80

Migliaia di euro Valore al
Effetto
31 12 2015
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Altre passività non correnti 23 3.402 14.025 17.450 - -
Strumenti derivati non correnti 27.208 - (12.396) 14.812 27.208 14.812
Totale altre passività non correnti 27.231 3.402 1.629 32.262 27.208 14.812

Le "Altre passività non correnti" ammontano a 32.262 migliaia di euro, compreso l'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 3.402 migliaia di euro, e si riferiscono:

  • per 14.812 migliaia di euro alla valutazione al fair value dei derivati finanziari a fronte del rischio di tasso di interesse su mutui a tasso variabile e su prestiti obbligazionari;
  • per 13.885 migliaia di euro al debito verso i soci di minoranza di Linea Group Holding S.p.A. iscritto in base agli accordi contrattuali sottoscritti da A2A S.p.A., regolati da specifiche e ben identificate clausole di earn-out il cui verificarsi si ritiene probabile, in cui si è pattuito che entro il terzo anno a decorrere dalla data del closing dell'operazione di acquisizione e all'avverarsi di precise condizioni si procederà a versare fino ad un massimo di 13.885 migliaia di euro;
  • per 3.354 migliaia di euro a passività non correnti legate ai contratti di Long Term Service Agreement relativi alla manutenzione degli impianti;
  • per 211 migliaia di euro ad "Altre passività non correnti".

Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Passività correnti

21) Debiti commerciali e altre passività correnti

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
straordinarie 31 12 2015 31 12 2016
Acconti 319 (311) (1) 7 - -
Debiti verso fornitori 78.082 468.020 42.169 588.271 - -
Debiti commerciali verso parti correlate: 83.612 (60.069) 55.653 79.196 - -
- verso controllate 83.076 (60.107) 41.477 64.446 - -
- verso controllanti 456 - 23 479 - -
- verso collegate 80 38 14.153 14.271 - -
Totale debiti commerciali 162.013 407.640 97.821 667.474 - -
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 13.956 2.019 (3.292) 12.683 - -
Strumenti derivati correnti 7.474 43.697 196.201 247.372 7.474 -
Altri debiti: 93.709 (9.925) (10.073) 73.711 - -
- debiti per consolidato fiscale 37.748 (24.032) 14.778 28.494 - -
- debiti per trasparenza fiscale 8.438 - (1.271) 7.167 - -
- debiti verso il personale 17.876 3.666 (3.701) 17.841 - -
- debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali 3 10.558 (10.558) 3 - -
- debiti tributari 12.621 (3.860) (3.295) 5.466 - -
- debiti per passività di competenza dell'esercizio
successivo
1.958 (9) (1.454) 495 - -
- debiti per incassi da destinare 3.480 573 2.115 6.168 - -
- debiti verso assicurazioni 1.400 - (247) 1.153 - -
- debiti verso clienti per lavori da eseguire 3.136 - (2.853) 283 - -
- debiti per canoni derivazione acqua 116 - (116) - - -
- debiti verso comuni rivieraschi 1.250 - (143) 1.107 - -
- altri 5.683 3.179 (3.328) 5.534 - -
Totale altre passività correnti 115.139 35.791 182.836 333.766 7.474 -
Totale debiti commerciali e altre passività correnti 277.152 443.431 280.657 1.001.240 7.474 -

I "Debiti commerciali e le altre passività correnti" risultano pari a 1.001.240 migliaia di euro (277.152 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e presentano al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie positivo per 443.431 migliaia di euro, un incremento complessivo di 280.657 migliaia di euro.

I "Debiti commerciali" risultano pari a 667.474 migliaia di euro e comprendono sia l'esposizione debitoria nei confronti di fornitori terzi (588.278 migliaia di euro) sia i debiti commerciali verso parti correlate (79.196 migliaia di euro). I debiti commerciali comprendono al 31 dicembre 2016 i debiti relativi alle attività di trading conseguenti l'incorporazione di A2A Trading S.r.l. con effetto dal 1° gennaio 2016.

I "Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" risultano pari a 12.683 migliaia di euro e riguardano la posizione debitoria della società nei confronti di Istituti Previdenziali e Assistenziali, relativi ai contributi della mensilità di dicembre 2016 non ancora liquidati.

Gli "Strumenti derivati correnti" risultano pari a 247.372 migliaia di euro e si riferiscono alla valorizzazione a fair value dei derivati su commodity derivanti dall'incorporazione di A2A Trading S.r.l. con effetto dal 1° gennaio 2016.

Le "Altre passività correnti" si riferiscono principalmente a:

  • debiti verso le società controllate per il regime di consolidato fiscale e IVA di Gruppo per 28.494 migliaia di euro;
  • debiti per trasparenza fiscale per 7.167 migliaia di euro nei confronti della società collegata Ergosud S.p.A.;
  • debiti verso il personale per 17.841 migliaia di euro relativi ai debiti verso i dipendenti per il premio di produttività maturato nell'esercizio, nonché all'onere per le ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2016;
  • debiti tributari per 5.466 migliaia di euro e si riferiscono principalmente ai debiti verso l'Erario per accise e ritenute;
  • debiti verso clienti per lavori da eseguire per 283 migliaia di euro e si riferiscono a preventivi già incassati dai clienti per lavori che non sono ancora stati completati.

22) Passività finanziarie correnti

82

Migliaia di euro Valore al
Effetto
31 12 2015
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
di cui comprese
nella PFN
31 12 2015 31 12 2016
Obbligazioni non convertibili 571.586 - (526.104) 45.482 571.586 45.482
Debiti verso banche 96.184 - 152.798 248.982 96.184 248.982
Debiti finanziari verso parti correlate 732.743 (89.585) (80.173) 562.985 732.743 562.985
Totale passività finanziarie correnti 1.400.513 (89.585) (453.479) 857.449 1.400.513 857.449

Le "Passività finanziarie correnti" ammontano a 857.449 migliaia di euro e presentano, al netto dell'effetto delle operazioni straordinarie (-89.585 migliaia di euro), un decremento di 453.479 migliaia di euro.

Le "Obbligazioni non convertibili" presentano un decremento di 526.104 migliaia di euro dovuto principalmente al rimborso del bond avente scadenza novembre 2016.

Al 31 dicembre 2016 sui prestiti obbligazionari sono maturate cedole per interessi pari a 45.482 migliaia di euro (52.861 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

I "Debiti verso le banche" correnti sono incrementati nell'esercizio di 152.798 migliaia di euro, principalmente per l'utilizzo di linee a breve termine.

I "Debiti finanziari verso parti correlate" risultano pari a 562.985 migliaia di euro e si riferiscono a conti correnti infragruppo sui quali si applicano tassi di interesse variabili, a condizioni di mercato, su base variabile Euribor con specifici spread per società.

23) Debiti per imposte

Migliaia di euro Valore al
31 12 2015
Effetto
operazioni
straordinarie
Variazioni
dell'esercizio
Valore al
31 12 2016
Debiti per imposte 41.876 591 (16.680) 25.787

Al 31 dicembre 2016 tale posta risulta pari a 25.787 migliaia di euro (41.876 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e si riferiscono al debito per IRES corrente.

Indebitamento finanziario netto

24) Indebitamento finanziario netto

84

(ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 e ESMA/2013/319)

Di seguito si riportano i dettagli dell'indebitamento finanziario netto:

Migliaia di euro Note 31 12 2016 Effetto
operazioni
straordinarie
31 12 2015
Obbligazioni-quota non corrente 17 2.182.566 - 2.430.953
Finanziamenti bancari non correnti 17 739.615 - 542.977
Altre passività non correnti 20 14.812 - 27.208
Totale indebitamento a medio e lungo termine 2.936.993 - 3.001.138
Attività finanziarie verso parti correlate non correnti 3 (402.653) - (401.458)
Altre attività finanziarie non correnti e altre attività
non correnti
3-5 (3.964) - (96)
Totale crediti finanziari a medio e lungo termine (406.617) - (401.554)
Totale indebitamento finanziario non corrente netto 2.530.376 - 2.599.584
Obbligazioni-quota corrente 22 45.482 - 571.586
Finanziamenti bancari correnti 22 248.982 - 96.184
Altre passività correnti 21 - - 7.474
Passività finanziarie verso parti correlate correnti 22 562.985 (89.585) 732.743
Totale indebitamento a breve termine 857.449 (89.585) 1.407.987
Altre attività correnti 8 (65) - (16.096)
Attività finanziarie verso terzi correnti 9 (1.400) - -
Attività finanziarie verso parti correlate correnti 9 (381.245) 187.858 (605.367)
Totale crediti finanziari a breve termine (382.710) 187.858 (621.463)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 (278.207) (28.103) (587.050)
Totale indebitamento finanziario corrente netto 196.532 70.170 199.474
Indebitamento finanziario netto 2.726.908 70.170 2.799.058

Note illustrative alle voci di Conto economico

A seguito delle operazioni straordinarie sotto descritte i contenuti del Conto economico al 31 dicembre 2016 risultano non omogenei e quindi non comparabili con quelli della chiusura dell'esercizio precedente. Infatti nell'esercizio 2016 sono rilevati ricavi e costi per attività che non erano presenti nel perimetro di A2A S.p.A. nell'esercizio 2015; inoltre, considerato che alcune attività hanno prodotto effetti economici in A2A S.p.A. limitatamente al primo semestre 2016, anche il conto economico dell'esercizio 2017 non sarà comparabile con quanto rilevato nell'esercizio 2016. Il Conto economico al 31 dicembre 2016 comprende:

  • gli effetti economici dell'intero esercizio 2016 della società A2A Trading S.r.l., oggetto di fusione per incorporazione in A2A S.p.A., ad esclusione del ramo d'azienda relativo ai titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) che ha prodotto effetti economici in A2A Trading S.r.l. solo per il periodo gennaio/giugno 2016 a seguito della scissione a favore della controllata A2A Calore & Servizi S.r.l. avente efficacia 1° luglio 2016;
  • gli effetti economici della società Edipower S.p.A., oggetto di fusione per incorporazione in A2A S.p.A. relativamente a:
  • l'intero esercizio 2016 per la gestione degli impianti idroelettrici e di alcune funzioni di staff;
  • il periodo gennaio/giugno 2016 per la gestione degli impianti termoelettrici CCGT (centrale di Sermide, centrale di Piacenza e centrale di Chivasso) oggetto di scissione a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016;
  • il periodo gennaio/giugno 2016 per la gestione degli impianti termoelettrici (centrale di San Filippo del Mela e centrale di Brindisi) oggetto di scissione a favore della controllata A2A Energiefuture S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016;
  • l'effetto iscritto alla voce "Risultato da transazioni non ricorrenti" del provento derivante dalla scissione del cosiddetto "Ramo Cellina" a favore di Cellina Energy S.r.l. che ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2016 a seguito dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015;
  • gli effetti economici per il periodo gennaio/giugno 2016 per la gestione degli impianti termoelettrici CCGT (centrale di Ponti sul Mincio e centrale di Cassano D'Adda) oggetto di conferimento a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016;

• gli effetti economici per il periodo gennaio/giugno 2016 per la gestione dell'impianto termoelettrico della centrale di Monfalcone oggetto di un contratto di affitto di ramo d'azienda tra A2A S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A. per il periodo dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2016 e successivamente conferito ad A2A Energiefuture S.p.A. con efficacia 31 dicembre 2016.

25) Ricavi

I ricavi dell'esercizio 2016 risultano pari a 2.760.895 migliaia di euro (494.009 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Di seguito si riporta il dettaglio delle componenti di ricavo più significative:

Ricavi - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Ricavi di vendita 2.380.908 121.554 2.259.354
Ricavi da prestazioni 173.295 344.410 (171.115)
Totale ricavi di vendita e prestazioni 2.554.203 465.964 2.088.239
Altri ricavi operativi 206.692 28.045 178.647
Totale ricavi 2.760.895 494.009 2.266.886

Di seguito il dettaglio delle voci più significative:

Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Vendita energia elettrica di cui: 1.658.868 7.664 1.651.204
- clienti terzi 1.377.429 551 1.376.878
- controllate 280.309 7.113 273.196
- collegate 1.130 - 1.130
Vendite gas e combustibili di cui: 656.931 - 656.931
- clienti terzi 312.866 - 312.866
- controllate 344.065 - 344.065
Vendite calore di cui: 463 303 160
- clienti terzi 22 - 22
- controllate 441 303 138
Vendita materiali di cui : 4.312 3.486 826
- clienti terzi 797 329 468
- controllate 3.444 3.120 324
- collegate 71 37 34
Vendita di certificati e diritti di emissione di cui: 60.334 110.101 (49.767)
- clienti terzi e variazione rimanenze 17.046 263 16.783
- controllate 43.288 109.838 (66.550)
Totale ricavi di vendita 2.380.908 121.554 2.259.354
Prestazioni di servizi di cui:
- clienti terzi 5.365 5.201 164
- controllate 129.513 299.230 (169.717)
- Comuni di Milano e Brescia 36.959 38.629 (1.670)
- collegate 1.458 1.350 108
Totale ricavi per prestazioni di servizi 173.295 344.410 (171.115)
Totale ricavi di vendita e prestazioni 2.554.203 465.964 2.088.239
Altri ricavi operativi di cui:
Altri ricavi da controllate 9.759 7.320 2.439
Altri ricavi da collegate 32 - 32
Reintegro costi centrale S.Filippo del Mela (impianto Unità
essenziale - periodo gennaio/maggio 2016)
41.755 - 41.755
Risarcimenti danni 3.086 13.948 (10.862)
Sopravvenienze attive 20.591 4.427 16.164
Incentivi alla produzione da fonti rinnovabili (feed-in-tariff) 94.894 - 94.894
Plusvalenze da dismissione immobilizzazioni materiali 6.271 3 6.268
Altri ricavi diversi 30.304 2.347 27.957
Totale altri ricavi operativi 206.692 28.045 178.647
Totale ricavi 2.760.895 494.009 2.266.886

I "Ricavi di vendita e prestazioni" ammontano complessivamente a 2.554.203 migliaia di euro (465.964 migliaia di euro nel 2015).

I ricavi di vendita ammontano a 2.380.908 migliaia di euro e si riferiscono principalmente alla vendita di energia elettrica (1.658.868 migliaia di euro) a grossisti e a operatori istituzionali (Gestore Mercato Elettrico S.p.A. e Terna S.p.A.), anche mediante vendite sui mercati IPEX (Italian Power Exchange) nonché a società controllate e collegate per complessivi 25.577 milioni di kWh, alla vendita di gas e combustibili a terzi e a società controllate (656.931 migliaia di euro) derivanti dalla commercializzazione di 1.787 milioni di metri cubi di gas, alla vendita di calore e materiali in particolare a società controllate (4.775 migliaia di euro), nonché alla vendita di certificati ambientali a terzi e a società controllate (60.334 migliaia di euro).

I ricavi per prestazioni di servizi ammontano a 173.295 migliaia di euro e si riferiscono principalmente ai ricavi per prestazioni a società controllate relativi alle prestazioni di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica e ai ricavi verso il Comune di Milano relativamente ai servizi di manutenzione e gestione degli impianti di Illuminazione Pubblica.

Gli "Altri ricavi operativi", pari a 206.692 migliaia di euro (28.045 migliaia di euro nel precedente esercizio), si riferiscono all'iscrizione, a partire dal 1° gennaio 2016, degli incentivi sulla produzione netta da fonti rinnovabili (94.894 migliaia di euro) per tutto il residuo periodo di diritto ai Certificati Verdi successivo al 2015 riconosciuti dal Gestore dei Servizi Energetici, in attuazione del Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012 relativamente agli impianti da fonti rinnovabili (entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012 e che abbiano maturato il diritto a fruire dei Certificati Verdi); ai ricavi relativi al reintegro dei costi della centrale termoelettrica di S. Filippo del Mela (41.755 migliaia di euro) che a partire dalla fine di maggio 2016 è rimasto in regime di essenzialità per il solo impianto da 150 kV; ai ricavi relativi alla conclusione del meccanismo di cui alla Deliberazione 196/2013/R/gas (26.395 migliaia di euro); nonché ad affitti verso società controllate e collegate, a sopravvenienze attive contabilizzate a seguito della differenza di stanziamenti di esercizi precedenti, a rimborsi per danni e penalità ricevuti da clienti, enti assicurativi e privati.

26) Costi operativi

I "Costi operativi" risultano pari a 2.326.202 migliaia di euro (290.868 migliaia di euro nel 2015). Si riporta, di seguito, il dettaglio delle principali componenti:

Costi operativi - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Costi per materie prime e di consumo 1.882.551 100.442 1.782.109
Costi per servizi 201.247 120.932 80.315
Totale costi per materie prime e servizi 2.083.798 221.374 1.862.424
Altri costi operativi 242.404 69.494 172.910
Totale costi operativi 2.326.202 290.868 2.035.334
Costi per materie prime e servizi - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Acquisti di energia e combustibili di cui: 1.776.216 19.612 1.756.604
- fornitori terzi 1.698.592 1.181 1.697.411
- controllate 77.178 18.431 58.747
- collegate 446 - 446
Variazione delle rimanenze di combustibili 18.991 68 18.923
Acquisti di acqua di cui: 383 303 80
- fornitori terzi 317 303 14
- controllate 66 - 66
Acquisti di materiali di cui: 11.114 7.593 3.521
- fornitori terzi 11.076 7.505 3.571
- controllate 38 88 (50)
Variazione delle rimanenze di materiali 1.582 681 901
Proventi da coperture su derivati operativi (19.255) - (19.255)
Oneri da coperture su derivati operativi 4.234 - 4.234
Acquisti di certificati e diritti di emissione di cui: 89.286 72.185 17.101
- fornitori terzi 64.020 432 63.588
- controllate 25.247 71.753 (46.506)
- collegate 19 - 19
Totale costi per materie prime e di consumo 1.882.551 100.442 1.782.109
Oneri di vettoriamento e trasmissione di cui: 65.555 8 65.547
- fornitori terzi 62.629 8 62.621
- controllate 2.926 - 2.926
Manutenzioni e riparazioni 36.957 25.095 11.862
Prestazioni di servizi di cui: 98.735 95.829 2.906
- fornitori terzi 68.902 59.639 9.263
- Comuni di Milano e Brescia 101 - 101
- controllate 29.433 35.881 (6.448)
- collegate 299 309 (10)
Totale costi per servizi 201.247 120.932 80.315
Totale costi per materie prime e servizi 2.083.798 221.374 1.862.424
Godimento beni di terzi: 173.977 13.005 160.972
- fornitori terzi 54.114 12.861 41.253
- controllate 100.528 144 100.384
- collegate 19.335 - 19.335
Altri costi operativi di cui: 68.427 56.489 11.938
Altri oneri da controllate 3.369 7.508 (4.139)
Canoni concessioni derivazione d'acqua 35.122 22.915 12.207
Danni e penalità 731 706 25
Sopravvenienze passive 3.142 1.232 1.910
Minusvalenze da dismissione di immobilizzazioni materiali 466 58 408
Oneri diversi di gestione 25.597 24.070 1.527
Totale altri costi operativi 242.404 69.494 172.910
Totale costi operativi 2.326.202 290.868 2.035.334

Per permettere una maggiore analisi, viene fornito il dettaglio delle componenti più rilevanti:

Bilancio separato – Anno 2016 Note illustrative alle voci di Conto economico

I "Costi per materie prime e servizi" ammontano a 2.083.798 migliaia di euro (221.374 migliaia di euro nel 2015).

I costi per materie prime e di consumo risultano pari a 1.882.551 migliaia di euro, e si riferiscono principalmente ai costi per gli acquisti di energia e combustibili (1.776.216 migliaia di euro) da terzi e da società controllate sia per la produzione elettrica sia per la rivendita a clienti e grossisti; alla variazione delle rimanenze di combustibili (18.991 migliaia di euro), all'effetto netto positivo degli oneri/proventi da copertura su derivati (-15.021 migliaia di euro); all'acquisto di materiali e acqua (13.079 migliaia di euro compresa la variazione delle rimanenze); nonché all'acquisto di certificati ambientali (89.286 migliaia di euro).

I costi per servizi ammontano a 201.247 migliaia di euro e si riferiscono ai costi di logistica per il trasporto sulla rete nazionale di gas naturale (65.555 migliaia di euro), ai costi per manutenzioni e riparazioni (36.957 migliaia di euro) legati sia agli impianti che ai sistemi informativi della società, nonché ai costi per servizi da terzi e da società controllate (98.735 migliaia di euro) che comprendono costi per prestazioni professionali amministrative e tecniche, costi per attività di certificazione, costi di stoccaggio del gas, spese per assicurazioni, sorveglianza, servizi bancari e altre prestazioni.

Gli "Altri costi operativi" ammontano a 242.404 migliaia di euro. Tale posta comprende il godimento dei beni di terzi per 173.977 migliaia di euro riferito essenzialmente alla contrattualizzazione degli impianti di produzione termoelettrica "tolling agreement" di proprietà delle controllate A2A Energiefuture S.p.A. e A2A gencogas S.p.A., ai costi relativi all'utilizzo di una quota della capacità elettrica di Ergosud S.p.A. nell'ambito del contratto di "tolling" e di somministrazione stipulato tra le parti, nonché alla contrattualizzazione dell'impianto di Bertonico (Lodi) nell'ambito dell'accordo stipulato nello scorso esercizio con le società Sorgenia S.p.A. e Sorgenia Power S.p.A.. Gli altri costi risultano pari a 68.427 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a canoni di derivazione d'acqua, danni e penalità e sopravvenineze passive.

Si segnala che nel corso dell'esercizio sono stati stanziati contributi alle Fondazioni AEM e ASM per un totale di 2.000 migliaia di euro.

Margine attività di trading

La tabella sottostante riporta i risultati derivanti dalle negoziazioni dei Portafogli di trading che si riferiscono alle attività di negoziazione sull'energia elettrica, sul gas e sui certificati ambientali.

Margine attività di trading - Migliaia di euro Note 31 12 2016
Ricavi 25 1.179.532
Costi operativi 26 (1.192.696)
Totale margine attività di trading (13.164)

Tale attività include tutte le operazioni volte alla stipula di contratti, fisici e finanziari, in acquisto e in vendita, sottoscritti allo scopo di beneficiare di differenze effettive o attese tra prezzo di vendita e di acquisto per ottenere un margine aggiuntivo rispetto a quello perseguibile con la sola attività industriale. I contratti di cui sopra hanno ad oggetto: energia elettrica, potenza, capacità di trasporto e gas naturale.

27) Costi per il personale

Al 31 dicembre 2016 il costo del lavoro, al netto degli oneri capitalizzati, è risultato complessivamente pari a 151.699 migliaia di euro (119.733 migliaia di euro nel precedente esercizio).

Nel dettaglio i "Costi per il personale" si compongono nel modo seguente:

Costi per il personale - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Salari e stipendi 98.499 76.479 22.020
Oneri sociali 32.867 26.386 6.481
Trattamento di fine rapporto 5.892 4.740 1.152
Altri costi 15.770 13.216 2.554
Totale costi per il personale al lordo delle capitalizzazioni 153.028 120.821 32.207
Costi per il personale capitalizzati (1.329) (1.088) (241)
Totale costi per il personale 151.699 119.733 31.966

Nella tabella sottostante si espone il numero medio di dipendenti rilevato nell'esercizio in esame ripartito per qualifica:

2016 2015 Variazione
Dirigenti 76 75 1
Quadri 198 189 9
Impiegati 866 912 (46)
Operai 156 200 (44)
Totale 1.296 1.376 (80)

Al 31 dicembre 2016 i dipendenti di A2A S.p.A. risultano pari a 1.410, comprensivi degli effetti di tutte le operazioni straordinarie dell'esercizio, mentre al 31 dicembre 2015 risultavano pari a 1.360.

Nella voce altri costi del personale sono iscritti incentivi all'esodo per 598 migliaia di euro (2.251 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

La voce comprende anche i compensi corrisposti da A2A S.p.A. ai componenti del Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio per complessivi 2.722 migliaia di euro, per un maggior dettaglio si rimanda allo specifico fascicolo "Relazione sulla Remunerazione - 2017".

28) Margine operativo lordo

92

Alla luce delle dinamiche sopra delineate, il "Margine operativo lordo" è pari a 282.994 migliaia di euro (83.408 migliaia di euro nel 2015).

29) Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Gli "Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni" sono pari a 360.854 migliaia di euro (132.014 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 8.429 6.664 1.765
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 121.489 74.161 47.328
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 203.300 4.955 198.345
Totale ammortamenti e svalutazioni 333.218 85.780 247.438
Accantonamento per rischi su crediti compresi nell'attivo
circolante e delle disponibilità liquide
4.528 (261) 4.789
Accantonamenti per rischi 23.108 46.495 (23.387)
Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni 360.854 132.014 228.840

Nella successiva tabella si evidenziano le poste di dettaglio:

In particolare, gli "Ammortamenti" risultano pari a 129.918 migliaia di euro (80.825 migliaia di euro nel 2015). Tale voce include, oltre all'effetto delle operazioni straordinarie, maggiori ammortamenti derivanti dagli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio in esame al netto di minori ammortamenti conseguenti la conclusione del processo di ammortamento di parti di impianto e di dismissioni intervenute nell'esercizio. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote economico-tecniche ritenute rappresentative delle residue possibilità di utilizzazione delle immobilizzazioni materiali.

Le svalutazioni di immobilizzazioni sono risultate pari a 203.300 migliaia di euro e riguardano per 202.000 migliaia di euro la svalutazione dell'impianto termoelettrico di Monfalcone a seguito dei risultati emersi dalla perizia eseguita da un perito esterno indipendente e per 1.300 migliaia di euro alla svalutazione effettuata su alcuni impianti nel primo semestre 2016 dalla società ex Edipower S.p.A..

Per quanto attiene il recepimento di quanto disposto dal cd. Decreto Sviluppo, volto alla determinazione del valore di riscatto relativo alle cosiddette "opere bagnate" delle concessioni idroelettriche, si segnala che ad oggi non sono stati ancora fissati dalle autorità competenti i parametri di calcolo (coefficienti di rivalutazione e vite utili) necessari per quantificare il valore di riscatto a fine concessione di tali beni. In tale contesto di vacatio normativa, la società aveva proceduto, a partire dal mese di giugno 2012, ad effettuare alcune simulazioni utilizzando i coefficienti ISTAT, che risultano essere gli unici dati utilizzabili, e le vite economico-tecniche stimate dei beni. I risultati delle simulazioni hanno evidenziato un range di variabilità piuttosto ampio, confermando che al momento non è possibile effettuare una stima attendibile dei valori di riscatto alla fine delle concessioni. Tuttavia per le concessioni prossime alla scadenza il valore netto contabile delle cd. "opere bagnate" è risultato significativamente inferiore rispetto al range dei risultati ottenuti. Pertanto, solo per le concessioni prossime alla scadenza la società ha bloccato gli ammortamenti al 30 giugno 2012, mentre per le restanti concessioni si è proceduto in continuità di criteri di valutazione rispetto al passato.

L'"Accantonamento per rischi su crediti" presenta un valore di 4.528 migliaia di euro (negativo per 261 migliaia di euro nel 2015), registrando un incremento di 4.789 migliaia di euro.

Gli "Accantonamenti per rischi" presentano un effetto netto pari a 23.108 migliaia di euro (46.495 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) dovuto agli accantonamenti dell'esercizio per 36.224 migliaia di euro, rettificati dal rilascio di fondi rischi accantonati nei precedenti esercizi per 13.116 migliaia di euro, a seguito del venir meno di alcuni contenziosi in essere. Gli accantonamenti dell'esercizio hanno riguardato per 31.833 migliaia di euro accantonamenti agli "Altri fondi rischi" riguardanti principalmente i canoni di derivazione d'acqua pubblica e per oneri contrattuali, per 1.273 migliaia di euro accantonamenti ai "Fondi cause legali e contenziosi del personale", per 3.118 migliaia di euro accantonamenti ai "Fondi fiscali"; i rilasci si riferiscono principalmente ai "Fondi fiscali" relativamente al contenzioso ICI/IMU. Per un maggior dettaglio si rimanda alla nota 19) Fondi rischi, oneri e passività per discariche.

30) Risultato operativo netto

Il "Risultato operativo netto" risulta negativo per 77.860 migliaia di euro (negativo per 48.606 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

31) Risultato da transazioni non ricorrenti

La voce in oggetto presenta al 31 dicembre 2016 un risultato pari a 48.336 migliaia di euro (al 31 dicembre 2015 presentava un saldo pari a zero) e recepisce il provento derivante dalla scissione del cosiddetto "Ramo Cellina" (ex Edipower S.p.A.) a favore di Cellina Energy S.r.l. che ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2016 a seguito dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015, come meglio specificato nel paragrafo "Eventi di rilievo dell'esercizio" nel fascicolo della Relazione sulla gestione.

32) Gestione finanziaria

La "Gestione finanziaria" presenta un saldo positivo di 258.358 migliaia di euro (negativo per 71.807 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e di seguito si riporta il dettaglio delle componenti più significative:

Proventi finanziari

94

Proventi finanziari - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Proventi su derivati 16.234 23.550 (7.316)
Proventi da attività finanziarie: 475.189 275.948 199.241
Proventi da dividendi: 449.127 236.559 212.568
- in imprese controllate 446.885 234.946 211.939
- in imprese collegate 1.014 1.392 (378)
- in altre imprese 1.228 221 1.007
Proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività non correnti: 4 2 2
- da altri 4 2 2
Proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività correnti: 24.848 39.302 (14.454)
- da imprese controllate 17.568 34.309 (16.741)
- da imprese collegate 192 74 118
- da imprese controllanti 6.134 3.200 2.934
- da altri: 954 1.719 (765)
a) su c/c bancari 484 918 (434)
b) su altri crediti 470 801 (331)
Utili su cambi 1.210 85 1.125
Totale proventi finanziari 491.423 299.498 191.925

I "Proventi finanziari" presentano un valore complessivo di 491.423 migliaia di euro (299.498 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e sono relativi ai proventi da attività finanziarie.

In particolare, i Proventi su derivati evidenziano un valore pari a 16.234 migliaia di euro (23.550 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e comprendono il positivo andamento dei fair value (7.618 migliaia di euro) e del realized (8.616 migliaia di euro) dei contratti sui derivati finanziari. I Proventi da attività finanziarie risultano pari a 475.189 migliaia di euro (275.948 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e riguardano:

  • i proventi da dividendi per 449.127 migliaia di euro (236.559 migliaia di euro nel precedente esercizio) che si riferiscono ai dividendi distribuiti dalle società controllate per 446.885 migliaia di euro, dalle società collegate per 1.014 migliaia di euro e da alcune società partecipate da A2A S.p.A. per 1.228 migliaia di euro;
  • i proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività non correnti per 4 migliaia di euro (2 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), relativi prevalentemente ad interessi su titoli a reddito fisso e depositi cauzionali;
  • i proventi da crediti/titoli iscritti nelle attività correnti per 24.848 migliaia di euro (39.302 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), che riguardano gli interessi verso le società controllate maturati sui conti correnti infragruppo per 17.568 migliaia di euro (34.309 migliaia di euro al 31 dicembre 2015); gli interessi da imprese collegate per 192 migliaia di euro (74 migliaia di euro al 31 dicembre 2015); i proventi verso il Comune di Brescia, in applicazione dell'interpretazione dell'IFRIC 12 relativamente agli impianti di illuminazione pubblica, per 6.134 migliaia di euro (3.200 migliaia di euro al 31 dicembre 2015); gli interessi su depositi bancari ed interessi su crediti diversi per 954 migliaia di euro (1.719 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • gli utili su cambi pari a 1.210 migliaia di euro (85 migliaia di euro nel precedente esercizio).
Oneri finanziari - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Oneri su attività finanziarie possedute per essere
negoziate
60.130 221.372 (161.242)
- Svalutazioni di partecipazioni 60.130 221.372 (161.242)
Oneri su derivati 4.609 5.174 (565)
Oneri da passività finanziarie 168.326 144.759 23.567
- da imprese controllate 3.539 5.016 (1.477)
- da imprese collegate - - -
- da controllante - - -
- altri: 164.787 139.743 25.044
a) interessi su prestiti obbligazionari 119.512 124.514 (5.002)
b) banche 5.784 12.822 (7.038)
c) oneri di attualizzazione 2.609 1.945 664
d) diversi 36.325 462 35.863
e) perdite su cambi 557 - 557
Totale oneri finanziari 233.065 371.305 (138.240)

Oneri finanziari

Gli "Oneri finanziari" ammontano complessivamente a 233.065 migliaia di euro (371.305 migliaia di euro nel 2015) e si riferiscono:

  • per 60.130 migliaia di euro (221.372 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) principalmente alla svalutazione della partecipazione detenuta in A2A gencogas S.p.A. nonché alle svalutazioni delle partecipazioni detenute in Rudnik Uglja Ad Pljevlja e in A2A Alfa S.r.l., come meglio descritto alla nota 3 "Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti";
  • per 4.609 migliaia di euro (5.174 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) ai "realized" negativi dei derivati finanziari;
  • per 168.326 migliaia di euro (144.759 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) a oneri da passività finanziarie così composti:
  • interessi verso le società controllate per 3.539 migliaia di euro (5.016 migliaia di euro nell'esercizio 2015) per gli oneri finanziari maturati sui conti correnti infragruppo;
  • altri oneri finanziari per 164.787 migliaia di euro (139.743 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) che si riferiscono agli interessi sui prestiti obbligazionari, agli interessi sulle linee revolving utilizzate con diversi istituti creditizi e ad altri oneri finanziari. Gli altri oneri finanziari comprendono, per 35.665 migliaia di euro, l'onere sostenuto dalla società per il riacquisto parziale delle obbligazioni con scadenza 2019 e 2021, per un importo rispettivamente di 182.475 migliaia di euro e 70.020 migliaia di euro; tale onere è determinato dalla differenza tra il prezzo di riacquisto ed il valore di iscrizione a bilancio dei bond oggetto dell'operazione.

La natura ed il contenuto dei derivati sono descritti al paragrafo "Altre Informazioni".

33) Proventi/oneri per imposte sui redditi

96

Proventi/oneri per imposte sui redditi - Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 Variazione
Ires corrente (17.572) (16.037) (1.535)
Irap corrente - - -
Effetto differenze imposte esercizi precedenti 3.560 (11.285) 14.845
Totale imposte correnti (14.012) (27.322) 13.310
Imposte anticipate 39.617 (4.263) 43.880
Imposte differite passive (70.821) (15.341) (55.480)
Totale proventi/oneri per imposte sui redditi (45.216) (46.926) 1.710

Si premette che ai fini dell'IRES la società ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86, con le principali società controllate.

A tal fine, con ciascuna società controllata, è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti.

Le imposte anticipate e differite calcolate in sede di determinazione del reddito delle controllate, sempre ai soli fini IRES, non vengono trasferite alla controllante A2A S.p.A. ma vengono fatte transitare nel Conto economico della singola controllata ogni qualvolta vi è un'effettiva divergenza tra imponibile fiscale e risultato civilistico, dovuta alla presenza di eventuali differenze temporanee. Le imposte anticipate e differite indicate sul Conto economico di A2A sono, pertanto, calcolate esclusivamente con riferimento alle divergenze tra il proprio reddito imponibile fiscale e il proprio utile civilistico.

L'IRES corrente di A2A S.p.A., in ossequio al disposto dell'appendice E del principio contabile OIC 25 dell'agosto 2014, è calcolato sul proprio reddito imponibile, al netto delle rettifiche di consolidamento fiscale.

Sempre nel rispetto del principio contabile OIC 25, i "proventi/oneri da consolidato", che costituiscono rispettivamente la remunerazione/contropartita per il trasferimento alla controllante A2A di una perdita fiscale o di un reddito imponibile positivo, sono rilevati a stato patrimoniale.

L'ammontare complessivo dell'IRAP viene determinato assoggettando il valore netto della produzione, opportunamente rettificato tramite le variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla normativa fiscale, all'aliquota del 5,57%.

Le imposte anticipate e differite ai fini IRAP sono iscritte a Conto economico al fine di rappresentare il carico fiscale di competenza dell'esercizio, tenuto conto degli effetti fiscali relativi alle differenze temporanee nella tassazione. Si ritiene probabile la recuperabilità delle "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio, in quanto i piani futuri prevedono redditi imponibili IRES sufficienti per l'assorbimento delle differenze temporanee che andranno a riversarsi; per gli anni di piano in cui i redditi imponibili IRAP non sono previsti in misura sufficiente per assorbire le differenze temporanee IRAP, si è provveduto a riversare le relative imposte differite attive e passive IRAP (con un effetto netto di circa 8.000 migliaia di euro di maggiori imposte nel corrente esercizio).

Sia ai fini IRES che IRAP non sono state escluse voci dal computo della fiscalità differita e le imposte differite e anticipate vengono rilevate secondo il metodo dello stato patrimoniale.

Al 31 dicembre 2016 le imposte sul reddito dell'esercizio (IRES e IRAP) sono pari a -45.216 migliaia di euro (-46.926 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente) e sono così distinte:

  • 12.553 migliaia di euro per IRES corrente dell'esercizio;
  • -30.407 migliaia di euro a titolo di remunerazione per il trasferimento al consolidato fiscale di interessi passivi;
  • 282 migliaia di euro per trasferimento a riserva di Patrimonio netto di parte delle imposte dell'esercizio;
  • 3.560 migliaia di euro relativi a imposte di esercizi precedenti;

  • -56.491 migliaia di euro per imposte differite passive a titolo di IRES;

  • -14.330 migliaia di euro per imposte differite passive a titolo di IRAP;
  • 29.599 migliaia di euro per imposte anticipate a titolo di IRES;
  • 10.018 migliaia di euro per imposte anticipate a titolo di IRAP.

Tra le principali variazioni in aumento ai fini IRES di carattere permanente si segnalano le svalutazioni di partecipazioni per 60.030 migliaia di euro, le sopravvenienze passive non deducibili per 6.288 migliaia di euro, nonché l'IMU per 12.203 migliaia di euro.

Di seguito i prospetti di riconciliazione tra l'onere fiscale teorico e l'onere fiscale effettivo ai fini IRES e IRAP.

IRES - riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo

Risultato al lordo delle imposte 228.834.245
Onere fiscale teorico 62.929.417
Differenze permanenti (294.425.819)
Risultato prima delle imposte rettificato dalle differenze permanenti (65.591.574)
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 186.984.958
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (21.215.749)
Rigiro differenze temporanee (54.530.133)
Imponibile fiscale 45.647.502
Imposte correnti sul reddito lordo dell'esercizio 12.553.063
a dedurre altri proventi da consolidato fiscale (30.407.147)
a dedurre imposte a Patrimonio netto 282.175
Totale imposte correnti sul reddito dell'esercizio (17.571.909)

IRAP - riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo

Differenza tra valore e costi della produzione 221.193.943
Costi non rilevanti ai fini IRAP 318.339.973
Totale (97.146.030)
Onere fiscale teorico (5,57%) (5.411.034)
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 182.833.574
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi (21.215.749)
Rigiro differenze temporanee da esercizi precedenti (64.471.795)
Imponibile IRAP -
IRAP corrente sul reddito dell'esercizio -

Di seguito si illustra la situazione analitica delle imposte differite attive e passive che, nel rispetto dei principi contabili internazionali, evidenzia la relativa movimentazione anche nelle riserve di patrimonio.

IRES - Imposte anticipate e differite di competenza

Differenze temporanee imponibili

Descrizione della fattispecie
Valori all'unità di euro
Imposte
differite
A2A
iniziali
Operazioni
straordinarie
2016
Imposte differite anno precedente Rettifiche Utilizzi anno in corso
Imponibile Imponibile Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali 304.455.389 377.281.120 681.736.509 24,0% 163.616.762 (27.295.076) 24,0% (6.550.818) 135.636.107 24,0% 32.552.666
Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) 19.903.842 - 19.903.842 24,0% 4.776.922 - 24,0% - - 24,0% -
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) - - - 24,0% - - 24,0% - - 24,0% -
Differenze di valore delle immobilizzazioni immateriali 23.470.724 (11.447.324) 12.023.400 24,0% 2.885.616 - 24,0% - - 24,0% -
Plusvalenze rateizzate - - - 24,0% - - 24,0% - - 24,0% -
Trattamento di fine rapporto 778.641 4.330.140 5.108.781 24,0% 1.226.107 - 24,0% - - 24,0% -
Importi da riversare nell'esercizio 2016 5.713.974 73.314.741 79.028.715 27,5% 21.732.897 55 27,5% 15 79.028.770 27,5% 21.732.912
Altre imposte differite 18.146.672 7.493.893 25.640.565 24,0% 6.153.736 (3.109.815) 24,0% (746.356) - 24,0% -
Totale 372.469.243 450.972.570 823.441.813 200.392.040 (30.404.836) (7.297.159) 214.664.877 54.285.577

Differenze temporanee deducibili

Descrizione della fattispecie
Valori all'unità di euro
Imposte
anticipate
A2A
iniziali
Operazioni
straordinarie
2016
Imposte anticipate anno precedente Rettifiche Utilizzi anno in corso
Imponibile Imponibile Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
Fondi rischi tassati 212.519.032 82.227.705 294.746.737 24,0% 70.739.217 (2.620.446) 24,0% (628.907) 60.775.943 24,0% 14.586.226
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni 107.287.909 248.960.289 356.248.198 24,0% 85.499.568 17.836.691 24,0% 4.280.806 57.155.075 24,0% 13.717.218
Applicazione del principio degli strumenti finanziari (IAS 39) 1.497.250 -
1.497.250
24,0% 359.340 - 24,0% - - 24,0% -
Fondo svalutazione crediti 7.565.781 3.015.184 10.580.965 24,0% 2.539.432 (3.415.469) 24,0% (819.713) - 24,0% -
Costi per aggregazioni aziendali - 24,0% - 24,0% - 24,0% -
Contributi 9.644.123 -
9.644.123
24,0% 2.314.590 - 24,0% - - 24,0% -
Avviamento 103.178.785 198.415.310 301.594.095 24,0% 72.382.583 (38.700.760) 24,0% (9.288.182) 1.217 24,0% 292
Importi da riversare nell'esercizio 2016 19.126.094 123.807.547 142.933.641 27,5% 39.306.751 6.623.490 27,5% 1.821.460 149.557.131 27,5% 41.128.211
Altre imposte anticipate 49.303.214 8.079.563 57.382.777 24,0% 13.771.867 - 24,0% - 1.704.783 24,0% 409.148
Totale 510.122.189 664.505.598 1.174.627.787 286.913.346 (20.276.494) (4.634.536) 269.194.149 69.841.095

Bilancio separato – Anno 2016

Note illustrative alle voci di Conto economico

Variazione aliquota Incrementi dell'esercizio Incrementi/utilizzi
a Patrimonio netto
Operazioni straordinarie
fine anno
Totale imposte differite
Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
24,0% 124.513.278 518.805.326 24,0% 124.513.278 21.215.749 24,0% 5.091.780 -
24,0%
- 86.878.244 24,0% 20.850.779 626.899.320 24,0% 150.455.837
24,0% 4.776.922 19.903.842 4.776.922 - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
- 19.903.842 24,0% 4.776.922
24,0% - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
- 24,0% -
24,0% 2.885.616 12.023.400 2.885.616 - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
- 12.023.400 24,0% 2.885.616
24,0% - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
- 24,0% -
24,0% 5.108.781 1.226.107 - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
-
5.108.781
24,0% 1.226.107
-
27,5%
- - 27,5% -
27,5%
- -
27,5%
- -
27,5%
-
24,0% 5.407.380 22.530.750 5.407.380 - 24,0% - -
24,0%
- -
24,0%
- 22.530.750 24,0% 5.407.380
138.809.304 578.372.100 138.809.304 21.215.749 5.091.780 - - 86.878.244 20.850.779 686.466.094 164.751.862
Imposte anticipate anno precedente
Rettifiche
Utilizzi anno in corso
Totale parziale Variazione aliquota Incrementi dell'esercizio Incrementi/utilizzi
a Patrimonio netto
Operazioni straordinarie
fine anno
Totale imposte anticipate
Imposta
Imponibile Aliquota
Imposta
Imponibile
Aliquota
Imposta
Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
24,0%
(628.907)
60.775.943
24,0% 14.586.226
231.350.349 24,0% 55.524.084 231.350.349 24,0% 55.524.084 63.924.985 24,0% 15.341.996 23.249.991 24,0% 5.579.998 - 24,0% - 318.525.325 24,0% 76.446.078
4.280.806
57.155.075
24,0% 13.717.218
316.929.814 24,0% 76.063.155 316.929.814 24,0% 76.063.155 121.078.840 24,0% 29.058.922 -
24,0%
- (115.121.756) 24,0% (27.629.221) 323.169.361 24,0% 77.560.647
24,0%
-
1.497.250 24,0% 359.340 1.497.250 24,0% 359.340 - 24,0% - -
24,0%
- - 24,0% - 1.497.250 24,0% 359.340
- 7.165.496 24,0% 1.719.719 7.165.496 24,0% 1.719.719 1.201.133 24,0% 288.272 24,0%
-
- - 24,0% - 8.366.629 24,0% 2.007.991
- 24,0% - 24,0% - 24,0% - 24,0% - - 24,0% - 24,0% -
- 9.644.123 24,0% 2.314.590 9.644.123 24,0% 2.314.590 - 24,0% - -
24,0%
- - 24,0% - 9.644.123 24,0% 2.314.590
292 262.892.118 24,0% 63.094.108 262.892.118 24,0% 63.094.108 - 24,0% - -
24,0%
- - 24,0% - 262.892.118 24,0% 63.094.108
27,5% 41.128.211 -
27,5%
- - 27,5% - - 27,5% -
27,5%
- 27,5% - - 27,5% -
409.148 55.677.994 24,0% 13.362.719 55.677.994 24,0% 13.362.719 780.000 24,0% 187.200 (28.875.093) 24,0% (6.930.022) - 24,0% - 27.582.901 24,0% 6.619.896
69.841.095 885.157.144 212.437.715 885.157.144 212.437.715 186.984.958 44.876.390 (5.625.102) (1.350.024) (115.121.756) (27.629.221) 951.677.707 228.402.650

IRAP - Imposte anticipate e differite di competenza

Differenze temporanee imponibili

Descrizione della fattispecie
Valori all'unità di euro
Imposte
differite
A2A
iniziali
Operazioni
straordinarie
2016
Imposte differite anno
precedente
Rettifiche Utilizzi anno in corso
Imponibile Imponibile Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
Differenze di valore delle immobilizzazioni materiali 136.222.209 425.846.582 562.068.790 5,57% 31.307.232 59.562.145 5,57% 3.317.611 152.613.580 5,57% 8.500.576
Applicazione del principio del leasing finanziario (IAS 17) 14.629.909 - 14.629.909 5,57% 814.886 - 5,57% - - 5,57% -
Differenze di valore delle immobilizzazioni immateriali 6.778 - 6.778 5,57% 378 2.111 5,57% 118 - 5,57% -
Altre imposte differite 15.906.434 5.550.286 21.456.721 5,57% 1.195.139 (1.108.302) 5,57% (61.732) 27.375.343 5,57% 1.524.807
Totale 166.765.330 431.396.868 598.162.198 33.317.634 58.455.954 3.255.997 179.988.923 10.025.383

Differenze temporanee deducibili

102 Descrizione della fattispecie
Valori all'unità di euro
Imposte
anticipate
A2A
iniziali
Operazioni
straordinarie
2016
Imposte anticipate anno
precedente
Rettifiche Utilizzi anno in corso
Imponibile Imponibile Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
Fondi rischi tassati 200.922.700 56.578.493 257.501.193 5,57% 14.342.816 23.104.384 5,57% 1.286.914 61.288.713 5,57% 3.413.781
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni 108.773.616 147.922.892 256.696.508 5,57% 14.297.996 148.276.761 5,57% 8.259.016 92.944.480 5,57% 5.177.008
Costi per aggregazioni aziendali - 5,57% - 5,57% - 5,57% -
Contributi 6.087.924 - 6.087.924 5,57% 339.097 - 5,57% - - 5,57% -
Avviamento 112.678.312 193.621.151 306.299.463 5,57% 17.060.880 60.507.560 5,57% 3.370.271 89.613.853 5,57% 4.991.492
Altre imposte anticipate 3.202.768 4.108.856 7.311.624 5,57% 407.257 1.735.037 5,57% 96.642 613.672 5,57% 34.182
Totale 431.665.320 402.231.392 833.896.712 46.448.047 233.623.742 13.012.842 244.460.718 13.616.462

Note illustrative alle voci di Conto economico

Totale parziale Rettifica aliquota Incrementi dell'esercizio Incrementi/utilizzi a
Patrimonio netto
Operazioni fine anno
e rigiro straordinario
Totale imposte differite
Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
469.017.355 5,57% 26.124.267 469.017.355 5,57% 26.124.267 3.556.506 5,57% 198.097 -
5,57%
- (94.559.836) 5,57% (5.266.983) 378.014.026 5,57% 21.055.381
14.629.909 5,57% 814.886 14.629.909 5,57% 814.886 - 5,57% - -
5,57%
- - 5,57% - 14.629.909 5,57% 814.886
8.889 5,57% 495 8.889 5,57% 495 - 5,57% - 5,57%
-
- - 5,57% - 8.889 5,57% 495
(7.026.924) 5,57% (391.400) (7.026.924) 5,57% (391.400) 17.659.243 5,57% 983.620 -
5,57%
- 1.848.488 5,57% 102.961 12.480.807 5,57% 695.181
476.629.229 26.548.248 476.629.229 26.548.248 21.215.749 1.181.717 - - (92.711.348) (5.164.022) 405.133.631 22.565.943
Totale parziale Rettifica aliquota Incrementi dell'esercizio Incrementi/utilizzi a
Patrimonio netto
Operazioni fine anno
e rigiro straordinario
Totale imposte differite 103
Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta Imponibile Aliquota Imposta
219.316.864 5,57% 12.215.949 219.316.864 5,57% 12.215.949 63.390.364 5,57% 3.530.843 23.249.991 5,57% 1.295.025 - 5,57% - 305.957.220 5,57% 17.041.817
312.028.789 5,57% 17.380.004 312.028.789 5,57% 17.380.004 119.411.353 5,57% 6.651.212
-
5,57% - (213.371.927) 5,57% (11.884.816) 223.132.721 5,57% 12.428.493
5,57% - 5,57% - 5,57% - 5,57% - - 5,57% - 5,57%
-
6.087.924 5,57% 339.097 6.087.924 5,57% 339.097 -
5,57%
-
-
5,57% - - 5,57% -
6.087.924
5,57%
339.097
277.193.170 5,57% 15.439.660 277.193.170 5,57% 15.439.660 5,57%
-
-
-
5,57% - (226.566.574) 5,57% (12.619.758) 50.626.596 5,57% 2.819.901
8.432.989 5,57% 469.717 8.432.989 5,57% 469.717 31.857 5,57% 1.774 (13.636.647) 5,57% (759.561) - 5,57% - (5.171.801) 5,57% (288.069)
823.059.736 45.844.427 823.059.736 45.844.427 182.833.574 10.183.830 9.613.344 535.463 (439.938.501) (24.504.575) 580.632.660 32.341.239

34) Risultato d'esercizio

104

Il risultato al netto delle imposte dell'esercizio, risulta positivo per 274.050 migliaia di euro (negativo per 73.487 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Nota sui rapporti con le parti correlate

35) Nota sui rapporti con le parti correlate

Devono ritenersi "parti correlate" quelle indicate dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (IAS 24 revised).

Rapporti con gli Enti controllanti e con le imprese controllate da questi ultimi

I Comuni di Milano e Brescia hanno sottoscritto in data 5 ottobre 2007 il Patto parasociale che disciplina gli assetti proprietari di A2A S.p.A., dando luogo a un controllo congiunto paritetico dei Comuni sulla società.

Nello specifico, pertanto, l'operazione di fusione in vigore a partire dal 1° gennaio 2008, a prescindere dalla struttura legale seguita, risultava nella realizzazione di una joint venture, il cui controllo congiunto era esercitato dal Comune di Brescia e dal Comune di Milano, che detenevano ciascuno una partecipazione pari al 27,5%.

In data 13 giugno 2014 l'Assemblea degli Azionisti ha modificato il sistema di governance della società passando dall'originario sistema dualistico, adottato dal 2007, ad un sistema di amministrazione e controllo cd. "tradizionale" mediante la nomina del Consiglio di Amministrazione.

Nel corso del mese di dicembre 2014 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una quota azionaria complessiva di A2A S.p.A. pari allo 0,51%, mentre nel corso dei primi due mesi dell'esercizio 2015 il Comune di Milano e il Comune di Brescia hanno venduto una ulteriore quota azionaria di A2A S.p.A. pari al 4,5%.

In data 4 ottobre 2016 i Comuni di Milano e di Brescia hanno rinnovato per un ulteriore triennio, con decorrenza dal 1° gennaio 2017, il Patto parasociale sottoscritto in data 30 dicembre 2013, avente ad oggetto n. 1.566.452.642 azioni ordinarie rappresentative del 50% più due azioni del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 20 maggio 2016 i due Comuni avevano proceduto a sottoscrivere un'appendice al Patto che prevedeva di accorciare da sei mesi a tre mesi il termine della scadenza dell'accordo entro il quale è possibile disdettare lo stesso.

In data 26 ottobre 2016 il Comune di Milano ha ricevuto da parte del Comune di Brescia la proposta, approvata dalla Giunta del predetto Comune in data 25 ottobre 2016, di modificare parzialmente gli accordi parasociali relativi ad A2A S.p.A. esistenti tra i due Comuni. Tale proposta prevede in particolare l'impegno dei due Comuni a mantenere sindacato e vincolato, nel nuovo patto, un numero di azioni, detenute in misura paritetica dagli stessi, complessivamente pari al 42% del capitale sociale di A2A S.p.A.. In data 4 novembre 2016 la Giunta del Comune di Milano, dopo avere esaminato favorevolmente la proposta del Comune di Brescia di una parziale modifica del Patto parasociale, ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta del nuovo Patto parasociale per le determinazioni finali di competenza.

In data 23 gennaio 2017 il Consiglio comunale di Milano ha approvato il nuovo Patto parasociale tra il Comune di Milano e il Comune di Brescia in merito alla partecipazione detenuta in A2A S.p.A. e ha fatto proprio l'impegno di non procedere all'alienazione di alcuna delle quote di proprietà del Comune di Milano.

Alla data di approvazione del presente Bilancio Separato al 31 dicembre 2016 i due azionisti detengono una quota partecipativa pari al 50% più due azioni che consente alle due municipalità di mantenere il controllo sulla società.

106

Tra le società del Gruppo A2A ed i Comuni di Milano e Brescia intercorrono rapporti di natura commerciale relativi alla fornitura di energia elettrica, gas, calore e acqua potabile, ai servizi di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e semaforici, ai servizi di gestione degli impianti di depurazione e fognatura, ai servizi di raccolta e spazzamento, nonché ai servizi di videosorveglianza.

Analogamente le società del Gruppo A2A intrattengono rapporti di natura commerciale con le società controllate dai Comuni di Milano e Brescia, quali a titolo esemplificativo Metropolitana Milanese S.p.A., ATM S.p.A., Brescia Mobilità S.p.A., Brescia Trasporti S.p.A. e Centrale del Latte di Brescia S.p.A., fornendo alle stesse energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione alle medesime tariffe vigenti sul mercato adeguate alle condizioni di fornitura e svolgendo le prestazioni dei servizi richiesti dalle stesse. Si sottolinea che tali società sono state considerate come parti correlate nella predisposizione dei prospetti riepilogativi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

I rapporti tra i Comuni di Milano e Brescia e il Gruppo A2A, relativi all'affidamento dei servizi connessi all'illuminazione pubblica, ai semafori, alla gestione e distribuzione di energia elettrica, gas, calore e servizi di fognatura e depurazione, sono regolati da apposite convenzioni e da specifici contratti.

I rapporti intercorsi con i soggetti controllati dai Comuni di Milano e Brescia, che si riferiscono alla fornitura di energia elettrica e gas, sono gestiti a normali condizioni di mercato.

Il 3 aprile 2014 Amsa S.p.A., società controllata da A2A S.p.A., ha sottoscritto con il Comune di Milano un contratto per la fornitura dei servizi di Raccolta Rifiuti, Pulizia Stradale e delle Aree Verdi, Servizi Speciali e Servizi a Richiesta (ad esempio: rimozione discariche abusive, bonifiche e servizio neve) per il periodo 1° gennaio 2014 – 31 dicembre 2016; è attualmente in corso di perfezionamento per il rinnovo di tale contratto.

Rapporti con le società controllate e collegate

La Capogruppo A2A S.p.A. opera come tesoreria centralizzata per la maggioranza delle società controllate.

I rapporti tra le società sono regolati attraverso conti correnti, intrattenuti tra la controllante e le controllate, su cui si applicano tassi, a condizioni di mercato, a base variabile Euribor, con specifici spread per società.

Anche per l'anno 2016 A2A S.p.A. e le società controllate hanno adottato la procedura dell'IVA di Gruppo.

Ai fini dell'IRES, A2A S.p.A. ha aderito al cd. "consolidato nazionale" di cui agli articoli da 117 a 129 del DPR 917/86 con le principali società controllate. A tal fine, con ciascuna società controllata aderente è stato stipulato un apposito contratto per la regolamentazione dei vantaggi/ svantaggi fiscali trasferiti, con specifico riferimento alle poste correnti. Tali contratti disciplinano anche il trasferimento di eventuali eccedenze di ROL come previsto dalla normativa vigente.

La Capogruppo fornisce alle società controllate e collegate servizi di natura amministrativa, fiscale, legale, direzionale e tecnica al fine di ottimizzare le risorse disponibili nell'ambito della società stessa e per utilizzare in modo ottimale il know-how esistente in una logica di convenienza economica. Tali prestazioni sono regolate da appositi contratti di servizio stipulati annualmente. A2A S.p.A. mette inoltre a disposizione delle proprie controllate e delle collegate, presso proprie sedi, spazi per uffici e aree operative, nonché i servizi relativi al loro utilizzo. Tali servizi sono regolati a condizioni di mercato.

Le società A2A gencogas S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A., a fronte di un corrispettivo mensile correlato alla effettiva disponibilità degli impianti termoelettrici, offrono alla Capogruppo il servizio di generazione elettrica.

I servizi di telecomunicazione sono forniti dalla società controllata A2A Smart City S.p.A..

Si evidenzia infine che a seguito della comunicazione Consob emanata il 24 settembre 2010 e recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, in data 11 novembre 2010 il Gruppo aveva approvato la Procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate, entrata in vigore il 1° gennaio 2011, volta ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere da A2A S.p.A. direttamente, ovvero per il tramite di società controllate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24 revised. Il Consiglio di Amministrazione del 20 giugno 2016 ha deliberato, previo parere favorevole del Comitato di Controllo Rischi, la revisione della procedura " Disciplina delle operazioni con Parti Correlate". La revisione della Procedura prevede in particolare la riduzione, introdotta in via facoltativa, della soglia per le operazioni con le controllate dei Comuni di Milano e Brescia, al di sopra della quale prevedere l'applicazione della Procedura stessa.

Di seguito vengono riportati i prospetti riepilogativi dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010:

Situazione Totale Di cui verso parti correlate
patrimonale-finanzaria
Migliaia di euro
31 12 2016 Imprese
control
late
Imprese
collegate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
TOTALE ATTIVITÀ DI CUI: 7.499.593 4.831.395 64.274 15.735 3 5.510 142 - 4.917.059 65,6%
Attività non correnti 5.694.815 4.253.829 46.686 - - 3.704 139 - 4.304.358 75,6%
Partecipazioni 3.901.566 3.854.880 46.686 - - - - - 3.901.566 100,0%
Altre attività finanziarie
non correnti
406.463 398.949 - - - 3.704 139 - 402.792 99,1%
Attività correnti 1.804.778 577.566 17.588 15.735 3 1.806 3 - 612.701 33,9%
Crediti commerciali 650.195 144.592 9.723 15.735 3 1.806 3 - 171.862 26,4%
Altre attività correnti 370.736 59.594 - - - - - - 59.594 16,1%
Attività finanziarie correnti 382.645 373.380 7.865 - - - - - 381.245 99,6%
TOTALE PASSIVITÀ DI CUI: 5.183.108 658.675 113.154 479 377 - - 312 772.997 14,9%
Passività non correnti 3.298.632 4.154 89.865 - - - - - 94.019 2,9%
Fondi rischi, oneri e passività
per discariche
179.629 4.154 89.865 - - - - - 94.019 52,3%
Passività correnti 1.884.476 654.521 23.289 479 377 - - 312 678.978 36,0%
Debiti commerciali 667.474 64.446 14.271 479 377 - - - 79.573 11,9%
Altre passività correnti 333.766 28.941 7.167 - - - - 312 36.420 10,9%
Passività finanziarie correnti 857.449 561.134 1.851 - - - - - 562.985 65,7%

Nota sui rapporti con le parti correlate

Conto economico Totale Di cui verso parti correlate
Migliaia di euro 31 12 2016 Imprese
control
late
Imprese
collegate
Comune
di Milano
Control
late
Comune
di Milano
Comune
di
Brescia
Control
late
Comune
di Brescia
Persone
fisiche
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
RICAVI 2.760.895 810.819 2.691 35.781 - 1.178 10 - 850.479 30,8%
Ricavi di vendita e prestazioni 2.554.203 801.060 2.659 35.781 - 1.178 10 - 840.688 32,9%
Altri ricavi operativi 206.692 9.759 32 - - - - - 9.791 4,7%
COSTI OPERATIVI 2.326.202 238.785 20.117 101 506 - 22 340 259.871 11,2%
Costi per materie prime e servizi 2.083.798 134.888 764 101 506 - 22 340 136.621 6,6%
Altri costi operativi 242.404 103.897 19.353 - - - - - 123.250 50,8%
COSTI PER IL PERSONALE 151.699 - - - - - - 2.525 2.525 1,7%
AMMORTAMENTI,
ACCANTONAMENTI
E SVALUTAZIONI
360.854 2.439 2.332 - - - - - 4.771 1,3%
GESTIONE FINANZIARIA 258.358 405.883 (3.794) - - 6.134 - - 408.223 n.s.
Proventi finanziari 491.423 464.453 1.206 - - 6.134 - - 471.793 96,0%
Oneri finanziari 233.065 58.570 5.000 - - - - - 63.570 27,3%

Nella sezione 0.2 del presente fascicolo sono riportati i prospetti completi ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010.

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

36) Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

L'esercizio in esame è stato interessato dalle seguenti operazioni straordinarie:

  • la fusione per incorporazione della società controllata A2A Trading S.r.l., con efficacia 1° gennaio 2016, ad esclusione del ramo d'azienda relativo ai titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) scisso a favore della controllata A2A Calore & Servizi S.r.l. con efficacia 1° luglio 2016;
  • la fusione per incorporazione della società controllata Edipower S.p.A., con efficacia 1° gennaio 2016, per la gestione degli impianti idroelettrici e di alcune funzioni di staff, mentre nel corso dell'esercizio dalla società Edipower S.p.A. sono stati scissi:
  • con efficacia 1° gennaio 2016, il cosiddetto "Ramo Cellina" a favore di Cellina Energy S.r.l. (società interamente partecipata da Società Elettrica Altoatesina S.p.A.) in applicazione dell'atto di scissione stipulato tra le parti in data 28 dicembre 2015, che ha portato un impatto positivo a conto economico pari a 48.336 migliaia di euro iscritti alla voce "Risultato da transazioni non ricorrenti";
  • con efficacia 1° luglio 2016, i rami d'azienda relativi agli impianti termoelettrici CCGT (Sermide, Piacenza, Chivasso) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. e agli altri impianti termoelettrici (Brindisi, San Filippo del Mela) a favore della controllata A2A Energiefuture S.p.A.;
  • il conferimento del ramo d'azienda relativo agli impianti termoelettrici CCGT (Mincio e Cassano D'Adda) a favore della controllata A2A gencogas S.p.A. con efficacia 1° luglio 2016;
  • il conferimento ad A2A Energiefuture S.p.A. dell'impianto termoelettrico della Centrale di Monfalcone che ha avuto efficacia a far data dal 31 dicembre 2016; nel periodo dal 1° luglio 2016 al 31 dicembre 2016, era in vigore un contratto di affitto di ramo d'azienda tra A2A S.p.A. e A2A Energiefuture S.p.A. per lo stesso impianto.

Di seguito si riporta la tabella con gli effetti delle operazioni straordinarie sopra descritte.

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Dettaglio delle operazioni straordinarie
Valori all'euro
Note Fusione
A2A Trading S.r.l.
al netto delle
operazioni straordinarie
dell'esercizio 2016
Fusione
Edipower S.p.A.
al netto delle operazioni
straordinarie
dell'esercizio 2016
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Immobilizzazioni materiali 1 488.309.541
Immobilizzazioni immateriali 2 56.493.261 1.008.940
Partecipazioni 3 1.030.797
Altre attività finanziarie non correnti 3 5.000
Attività per imposte anticipate 4 26.987.670 22.288.608
Altre attività non correnti 5 142.862 54.390
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 84.654.590 511.666.479
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 115.579.965 (6.014.261)
Crediti commerciali 7 469.562.633 467.265
Altre attività correnti 8 71.724.355 15.630.352
Attività finanziarie correnti 9 (2.032.195)
Attività per imposte correnti 10 6.174.918 7.543.537
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 27.740.489 365.561
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 690.782.360 15.960.259
ATTIVITÀ NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA 12
TOTALE ATTIVO 775.436.950 527.626.738
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 13 1.000.000 709.141.954
(Azioni proprie) 14 0
Riserve 15 561.338 (412.560.326)
Risultato d'esercizio 16 0 48.336.439
PATRIMONIO NETTO 1.561.338 344.918.067
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Passività finanziarie non correnti 17
Benefici a dipendenti 18 1.485.964 27.706.810
Fondi rischi, oneri e passività per discariche 19 92.620.672 17.403.745
Altre passività non correnti 20 3.402.071
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 94.106.636 48.512.626
PASSIVITÀ CORRENTI
Debiti commerciali 21 504.451.654 108.421.033
Altre passività correnti 21 70.778.357 25.775.012
Passività finanziarie correnti 22 103.947.601
Debiti per imposte 23 591.364
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 679.768.976 134.196.045
TOTALE PASSIVITÀ 773.875.612 182.708.671
PASSIVITÀ DIRETTAMENTE ASSOCIATE AD ATTIVITÀ
NON CORRENTI DESTINATE ALLA VENDITA
0 0
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 775.436.950 527.626.738

Bilancio separato – Anno 2016

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Effetto
operazioni
straordinarie
A2A S.p.A.
Conferimento ramo
d'azienda Impianto di
Monfalcone ad
A2A Energiefuture S.p.A.
31/12/2016
A2A S.p.A.
Affitto ramo d'azienda
Impianto di Monfalcone ad
A2A Energiefuture S.p.A.
01/07/2016 - 31/12/2016
A2A S.p.A.
conferimento ramo
d'azienda impianti CCGT
ad A2A gencogas S.p.A.
01/07/2016
Elisioni patrimoniali
tra:
A2A S.p.A.
A2A Trading S.r.l.
Edipower S.p.A.
208.325.172 (103.002.185) (13.570.532) (163.411.652)
57.481.199 (44.060) 33.559 (10.501)
(42.804.833) 133.100.000 164.756.000 (341.691.630)
5.000
(5.573.332) (53.259.759) 201.047 (1.790.898)
197.252
217.630.458 (23.206.004) (13.335.926) (457.051) (341.691.630)
105.136.916 (4.183.303) (209.068) (36.417)
265.108.357 (204.921.541)
27.540.148 (21.446) (440.328) (59.352.785)
(187.857.956) (206.969) 13.385.154 (5.471.180) (193.532.766)
13.718.455
28.102.900 (1.250) (1.900)
251.748.820 (4.390.272) 13.153.390 (5.949.825) (457.807.092)
469.379.278 (27.596.276) (182.536) (6.406.876) (799.498.722)
(710.141.954)
(8.752.404) 683.105 762.569 401.800.910
48.336.439
39.584.035 683.105 762.569 (308.341.044)
21.139.539 (3.613.010) (169.647) (4.270.578)
50.816.534 (23.601.170) (484.671) (1.771.456) (33.350.586)
3.402.071
75.358.144 (27.214.180) (654.318) (6.042.034) (33.350.586)
407.640.146 (311.000) (204.921.541)
35.790.754 (1.065.201) 471.782 (816.411) (59.352.785)
(89.585.165) (193.532.766)
591.364
354.437.099 (1.065.201) 471.782 (1.127.411) (457.807.092)
429.795.243 (28.279.381) (182.536) (7.169.445) (491.157.678)
469.379.278 (27.596.276) (182.536) (6.406.876) (799.498.722)

Garanzie ed impegni con terzi

Migliaia di euro 2016 2015
Garanzie ricevute 199.495 81.725
Garanzie prestate 278.706 169.358

Garanzie ricevute

L'entità delle garanzie ricevute è pari a 199.495 migliaia di euro (81.725 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e sono costituite per 63.270 migliaia di euro da fidejussioni e cauzioni rilasciate dalle imprese appaltatrici a fronte della corretta esecuzione dei lavori assegnati e per 136.225 migliaia di euro da fidejussoni e cauzioni ricevute da clienti a garanzia della regolarità dei pagamenti.

Garanzie prestate e impegni con terzi

L'entità delle garanzie prestate è pari a 278.706 migliaia di euro (169.358 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), di cui a fronte di obblighi assunti nei contratti di finanziamento pari a 118.996 migliaia di euro. Tali garanzie comprendono fidejussioni bancarie per 148.653 migliaia di euro, assicurative per 13.152 migliaia di euro e parent company guarantee relative a società collegate per 116.901 migliaia di euro.

Altre informazioni

1) Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2016

Per la descrizione degli eventi si rinvia alla Relazione sulla gestione.

2) Informazioni relative alle azioni proprie

Al 31 dicembre 2016 A2A S.p.A. possiede n. 23.721.421 azioni proprie (n. 26.917.609 al 31 dicembre 2015), pari allo 0,757% del Capitale sociale composto da n. 3.132.905.277 azioni. Nei primi tre mesi dell'esercizio si è registrato un incremento del numero di azioni proprie rispetto al 31 dicembre 2015 di n. 35.000.000 di azioni acquistate tra il 16 febbraio e il 31 marzo 2016 per un controvalore complessivo pari a circa 37 milioni di euro. Nel corso del mese di agosto una quota pari a n. 38.196.188 azioni proprie, per un controvalore pari a 47 milioni di euro, sono state cedute per l'acquisizione della quota di maggioranza di Linea Group Holding S.p.A..

Al 31 dicembre 2016 non sono detenute azioni proprie per il tramite di società controllate, società finanziarie o per interposta persona.

3) Informazioni relative alle attività non correnti possedute per la vendita e alle attività operative cessate (IFRS 5)

La voce "Attività non correnti destinate alla vendita" al 31 dicembre 2016 presenta un saldo pari a zero mentre al 31 dicembre 2015 risultava pari a 469 migliaia di euro e si riferiva alla riclassificazione della partecipazione in SEASM S.r.l., detenuta al 67% da A2A S.p.A., trattandosi di un'operazione di discontinued operation in conformità con quanto previsto dall'IFRS 5, a seguito della decisione del management di cedere la stessa; nel corso dell'esercizio 2016 la partecipazione è stata riportata alla voce "Partecipazioni in controllate" non essendosi perfezionata l'operazione di cessione.

4) Gestione dei rischi finanziari

La Capogruppo A2A S.p.A. gestisce centralmente i rischi anche per le controllate facenti parte del Gruppo.

Il Gruppo A2A opera nel mercato dell'energia elettrica, del gas naturale e del teleriscaldamento e, nell'esercizio della sua attività, è esposto a diversi rischi finanziari:

  • a) rischio commodity;
  • b) rischio di tasso di interesse;
  • c) rischio tasso di cambio non connesso a commodity;
  • d) rischio di liquidità;
  • e) rischio di credito;
  • f) rischio equity;
  • g) rischio di default e mancato rispetto covenants.

Il rischio prezzo delle commodities, connesso alla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche (gas, elettricità, olio combustibile, carbone, ecc.) e dei certificati ambientali (diritti di emissione EUA/ETS, certificati verdi, certificati bianchi, ecc.) consiste nei possibili effetti negativi che la variazione del prezzo di mercato di una o più commodities possono determinare sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito della società, incluso il rischio tasso di cambio relativo alle commodities stesse.

Il rischio di tasso di interesse è il rischio dell'incremento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

Il rischio tasso di cambio non connesso a commodity è il rischio di maggiori costi o minori ricavi derivanti da una variazione sfavorevole dei tassi di cambio fra le valute.

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e scadenze prestabiliti.

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali, di trading e finanziarie.

Il rischio equity è il rischio legato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una variazione sfavorevole del prezzo delle azioni.

Il rischio di default e covenants attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento o i regolamenti dei prestiti obbligazionari, in capo ad una o più società del Gruppo, contengano disposizioni che legittimano le controparti, siano esse banche o detentori di obbligazioni, a chiedere al debitore, al verificarsi di determinati eventi, l'immediato rimborso delle somme prestate.

Di seguito si evidenzia il dettaglio dei rischi cui A2A S.p.A. è esposta.

a. Rischio commodity

a.1) Rischio di prezzo delle commodities e del tasso di cambio connesso all'attività in commodities

A2A S.p.A. è esposta al rischio prezzo, ivi compreso il relativo rischio tasso di cambio, su tutte le commodities energetiche trattate, ossia energia elettrica, gas naturale, calore, carbone, olio combustibile e certificati ambientali; i risultati economici relativi alle attività di produzione, acquisto e vendita risentono delle relative fluttuazioni dei prezzi. Tali fluttuazioni agiscono tanto direttamente quanto indirettamente attraverso formule e indicizzazioni presenti nelle strutture di pricing.

Per stabilizzare i flussi di cassa e per garantire l'equilibrio economico e finanziario del Gruppo, A2A S.p.A. si è dotata di una Energy Risk Policy che definisce chiare linee guida per la gestione ed il controllo dei rischi sopramenzionati e che recepisce le indicazioni del Committee of Chief Risk Officers Organizational Independence and Governance Working Group ("CCRO") e del Group on Risk Management di Euroeletric. Sono stati presi a riferimento inoltre gli accordi del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria approvati nel giugno 2004 (cd. Basilea 2) e le prescrizioni sancite dai principi contabili internazionali riferiti alle modalità di rilevazione, sulle poste di Conto economico e sulla Situazione patrimoniale-finanziaria, della volatilità dei prezzi delle commodities e dei derivati finanziari.

Nel Gruppo A2A la valutazione del rischio in oggetto è centralizzata in capo alla holding, che ha istituito, all'interno della Struttura Organizzativa Amministrazione, Finanza e Controllo, l'Unità Organizzativa di Group Risk Management con il compito di gestire e monitorare il rischio mercato e di commodity, di elaborare e valutare i prodotti energetici strutturati, di proporre strategie di copertura finanziaria del rischio energetico, nonché di supportare i vertici aziendali nella definizione di politiche di Energy Risk Management di Gruppo.

Annualmente A2A S.p.A. definisce i limiti di rischio commodity del Gruppo, approvando PaR e VaR proposti in sede di Comitato Rischi, in concomitanza con l'approvazione del Budget/Piano Industriale; il Risk Management vigila sul rispetto di tali limiti e propone ai vertici aziendali le strategie di copertura volte a riportare il rischio entro i limiti definiti.

Il perimetro delle attività soggette al controllo del rischio riguarda il portafoglio costituito da tutte le posizioni sul mercato fisico dei prodotti energetici sia in acquisto/produzione che in vendita e da tutte le posizioni sul mercato dei derivati energetici delle società appartenenti al Gruppo.

Ai fini del monitoraggio dei rischi vengono segregati e gestiti in modo differente il Portafoglio Industriale da quello di Trading. In particolare si definisce Portafoglio Industriale l'insieme dei contratti sia fisici che finanziari direttamente connessi all'attività industriale del Gruppo, ossia che hanno come obiettivo la valorizzazione della capacità produttiva anche attraverso l'attività di commercializzazione all'ingrosso e al dettaglio di gas, energia elettrica e calore.

Il Portafoglio di Trading è costituito dall'insieme di tutti quei contratti, sia fisici che finanziari, sottoscritti con la finalità di ottenere un profitto aggiuntivo rispetto a quello ottenibile dall'attività industriale, ossia di tutti quei contratti che pur accessori all'attività industriale non sono strettamente necessari alla stessa.

Al fine di individuare l'attività di Trading, il Gruppo A2A si attiene alla Direttiva Capital Adequacy e alla definizione di attività "held for trading", come da Principio Contabile Internazionale IAS 39, che definisce tali le attività finalizzate a conseguire un profitto dalla variazione a breve termine nei prezzi e nei margini di mercato, senza scopo di copertura, e destinate a generare un portafoglio ad elevato turnover.

Data quindi la diversa finalità, i due Portafogli sono segregati e monitorati separatamente con strumenti e limiti specifici. In particolare, le attività di Trading sono soggette ad apposite procedure operative di controllo e gestione dei rischi, declinate nei Deal Life Cycle.

I vertici aziendali vengono aggiornati sistematicamente sull'evoluzione del rischio commodity del Gruppo dall'Unità Organizzativa di Group Risk Management che controlla l'esposizione netta, calcolata centralmente, sull'intero portafoglio di asset e di contratti e monitora il livello complessivo di rischio economico assunto dal Portafoglio Industriale e dal Portafoglio di Trading (Profit at Risk - PaR, Value at Risk – VaR, Stop Loss).

a.2) Strumenti derivati su commodity, analisi delle operazioni

Derivati del Portafoglio Industriale definibili di Copertura

118

L'attività di copertura dal rischio prezzo attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati è finalizzata alla protezione dalla volatilità del prezzo dell'energia elettrica sul mercato di Borsa (IPEX), alla stabilizzazione dei margini di vendita dell'energia elettrica sul mercato all'ingrosso con particolare attenzione alle vendite ed agli acquisti a prezzo fisso ed alla stabilizzazione delle differenze di prezzo derivanti dalle diverse indicizzazioni del prezzo del gas e dell'energia elettrica. A tal fine, nel corso dell'esercizio, sono stati conclusi contratti di copertura sui contratti di acquisto e vendita di energia elettrica e contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC); sono stati inoltre conclusi contratti di copertura con primari istituti di credito sui contratti di acquisto di carbone e di gas con la finalità di proteggere il margine proveniente dalle vendite e contestualmente mantenere il profilo di rischio entro i limiti definiti sulla base di quanto stabilito dalla Energy Risk Policy di Gruppo.

A2A S.p.A., nell'ambito dell'ottimizzazione del portafoglio dei diritti di emissione di gas serra (vedi Direttiva 2003/87/CE), ha stipulato contratti sia Future che Forward sul prezzo di Borsa ECX ICE (European Climate Exchange). Queste operazioni si configurano contabilmente come operazioni di copertura nel caso di eccedenze/deficit di quote dimostrabili.

Il fair value al 31 dicembre 2016 è pari a 8.114 migliaia di euro (-5.523 migliaia di euro al 31 dicembre 2015(1)).

Derivati del Portafoglio Industriale non definibili di Copertura

Sempre in un'ottica di ottimizzazione del Portafoglio Industriale, sono stati stipulati da A2A S.p.A. contratti di copertura del corrispettivo di utilizzo della capacità di trasporto di energia elettrica tra le zone del mercato IPEX (cd. contratti CCC), nonché contratti Forward sul prezzo di Borsa dei certificati ambientali EUA (ECX ICE). Queste operazioni non si configurano contabilmente come operazioni di copertura in quanto non sussistono i requisiti richiesti dai principi contabili.

Il fair value al 31 dicembre 2016 è pari a -248 migliaia di euro (3 migliaia di euro al 31 dicembre 2015(1)).

Derivati del Portafoglio di Trading

A2A S.p.A. ha stipulato, nell'ambito della sua attività di Trading, contratti Future sulle principali Borse europee dell'energia (EEX, Powernext) e contratti Forward sul prezzo dell'energia elettrica con consegna in Italia e nei paesi limitrofi, quali Francia, Germania e Svizzera. A2A S.p.A. ha stipulato inoltre, con gli operatori di Rete dei Paesi limitrofi, contratti di interconnessione, che si configurano come acquisti di opzioni. Sono stati stipulati contratti Forward sul prezzo di Borsa dei certificati ambientali EUA (ECX ICE) nonché contratti Future, che consentono sia la consegna dei diritti al prezzo contrattuale che il pagamento per cassa (cash-settlement) del differenziale tra prezzo di mercato e prezzo contrattuale. Sempre con riferimento all'attività di Trading sono stati stipulati sia contratti Future che Forward sul prezzo di Borsa del gas (ICE-Endex, CEGH).

Il fair value al 31 dicembre 2016 è pari a 5.130 migliaia di euro (498 migliaia di euro al 31 dicembre 2015(1)).

(1) Valori di A2A Trading S.r.l. al 31 dicembre 2015, incorporata in A2A S.p.A. a partire dal 1° gennaio 2016.

a.3) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati del Portafoglio Industriale

Per valutare l'impatto che le oscillazioni del prezzo di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti da A2A S.p.A. ascrivibili al Portafoglio Industriale, viene utilizzato lo strumento del PaR(2) o Profit at Risk, ossia la variazione del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento degli indici di mercato. Il PaR viene calcolato con il metodo Montecarlo (minimo 10.000 scenari) ed un livello di confidenza del 99% e prevede la simulazione di scenari per ogni driver di prezzo rilevante in funzione della volatilità e delle correlazioni ad essi associate utilizzando, come livello centrale, le curve forward di mercato alla data di Bilancio ove disponibili. Attraverso tale metodo, dopo aver ottenuto una distribuzione di probabilità associata alle variazioni di risultato dei contratti finanziari in essere, è possibile estrapolare la massima variazione attesa nell'arco temporale dato dall'esercizio contabile ad un prestabilito livello di probabilità. Sulla base della metodologia descritta, nell'arco temporale pari all'esercizio contabile ed in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità, la variazione negativa attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2016 risulta pari a 10.688 migliaia di euro (50.789 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate:

Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 (*)
Profit at Risk (PaR) Worst case Best case Worst case Best case
Livello di confidenza 99% (10.688) 13.551 (50.789) 62.560

(*) Valori di A2A Trading S.r.l. al 31 dicembre 2015, incorporata in A2A S.p.A. a partire dal 1° gennaio 2016.

Ciò significa che A2A S.p.A. si attende con una probabilità del 99%, di non avere variazioni rispetto al fair value al 31 dicembre 2016 superiori a 10.688 migliaia di euro sull'intero portafoglio degli strumenti finanziari in essere per effetto di eventuali oscillazioni avverse del prezzo delle commodities nei 12 mesi successivi. Nel caso si manifestassero variazioni negative dei fair value sui derivati, tali variazioni sarebbero compensate dalle variazioni del sottostante conseguente al variare dei prezzi di mercato.

a.4) Energy Derivatives, valutazione dei rischi dei derivati di Trading

Per valutare l'impatto che le oscillazioni dei prezzi di mercato del sottostante hanno sui derivati finanziari sottoscritti da A2A S.p.A. ascrivibili al Portafoglio di Trading, viene utilizzato lo

(2) Profit at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del margine di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

strumento del VaR(3) o Value at Risk, ossia la variazione negativa del valore del portafoglio di strumenti finanziari derivati entro ipotesi di probabilità prestabilite per effetto di uno spostamento avverso degli indici di mercato. Il VaR viene calcolato con la metodologia RiskMetrics, in un periodo di riferimento (holding period) pari a 1 giorno e un livello di confidenza pari al 99%. Per i contratti per i quali non è possibile effettuare la stima giornaliera del VaR vengono utilizzate metodologie alternative quali il cd. stress test analysis.

Sulla base della metodologia descritta, in caso di movimenti estremi dei mercati, corrispondenti ad un intervallo di confidenza del 99% di probabilità e con un periodo di riferimento pari a 1 giorno, la perdita attesa massima sui derivati in oggetto in essere al 31 dicembre 2016 risulta pari a 1.709 migliaia di euro (1.067 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Al fine di garantire un monitoraggio più stretto dell'attività, vengono inoltre fissati per ogni anno dei limiti di VaR e di Stop Loss (somma algebrica di VaR, P&L Realized e P&L Unrealized).

Di seguito si riportano i risultati delle valutazioni:

Migliaia di euro 31 12 2016 31 12 2015 (*)
Value at Risk (VaR) VaR Stop Loss VaR Stop Loss
Livello di confidenza 99%, holding
period 1 giorno
(1.709) (13.139) (1.067) (1.067)

(*) Valori di A2A Trading S.r.l. al 31 dicembre 2015, incorporata in A2A S.p.A. a partire dal 1° gennaio 2016.

b. Rischio di tasso di interesse

La volatilità degli oneri finanziari associata all'andamento dei tassi di interesse viene monitorata e mitigata tramite una politica di gestione del rischio tasso volta all'individuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso fisso e a tasso variabile e all'utilizzo di strumenti derivati di copertura che limitino gli effetti delle fluttuazioni dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2016 la struttura dei finanziamenti bancari e da altri finanziatori è la seguente:

Milioni di euro 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Senza
derivati
Con
derivati
% con
derivati
Senza
derivati
Con
derivati
% con
derivati
A tasso fisso 2.228 2.362 73% 3.003 3.155 87%
A tasso variabile 989 855 27% 639 487 13%
Totale 3.217 3.217 100% 3.642 3.642 100%

(3) Value at Risk: misura statistica del massimo scostamento potenziale negativo del fair value di un portafoglio di attività in caso di movimenti sfavorevoli dei mercati, in un dato orizzonte temporale e con un intervallo di confidenza definito.

Al 31 dicembre 2016 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sono i seguenti: Milioni di euro

Strumento di copertura Attività coperta 31 dicembre 2016 31 dicembre 2015
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
IRS+Collar Finanziamenti a tasso fisso - - 8,6 503,4
Collar Finanziamenti a tasso variabile (14,8) 133,3 (17,1) 152,4
Totale (14,8) 133,3 (8,5) 655,8

Con riferimento al trattamento contabile i derivati di copertura del rischio di tasso di interesse sono classificabili come segue:

Milioni di euro

Trattamento contabile Derivati Nozionale Fair Value attività Nozionale Fair Value passività
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
Cash flow hedge Collar - - - - 133,3 152,4 (14,8) (17,1)
Fair value hedge IRS - 503,4 - 16,2 - - - -
Fair value Collar - - - - - 503,4 - (7,6)
Totale - 16,2 (14,8) (24,7)

La tabella sotto indicata illustra il sottostante dei derivati esistenti al 31 dicembre 2016:

Finanziamento Derivato Accounting
Finanziamento A2A S.p.A. con BEI:
scadenza novembre 2023, debi
to residuo al 31 dicembre 2016 di
Collar a copertura integrale del
finanziamento e medesima sca
denza, con floor sul tasso Euribor
Il finanziamento è valutato a costo
ammortizzato.
Il collar è in cash flow hedge con
133,3 milioni di euro, a tasso varia
bile.
2,99% e cap 4,65%. Al 31 dicembre
2016 il fair value è negativo per
14,8 milioni di euro.
imputazione al 100% in apposita
riserva del Patrimonio netto.

Per l'analisi e la gestione dei rischi relativi al tasso di interesse è stato sviluppato internamente alla società un modello che permette di determinare l'esposizione al rischio tramite il metodo Montecarlo, valutando l'impatto che le oscillazioni dei tassi di interesse hanno sui flussi finanziari prospettici. L'impianto metodologico prevede la simulazione di almeno diecimila scenari per ogni variabile rilevante, in funzione delle volatilità e delle correlazioni ad essi associate, utilizzando come livelli prospettici le curve forward dei tassi di mercato. Si ottiene in questo modo una distribuzione di probabilità dei risultati dalla quale è possibile estrapolare il massimo scostamento negativo atteso (worst case scenario) e il massimo scostamento positivo atteso (best case scenario), con un intervallo di confidenza pari al 99%.

Di seguito si riportano i risultati della simulazione con le variazioni massime associate (worst case e best case scenario) per l'anno 2017 ed il confronto con l'anno 2016:

Milioni di euro Anno 2017
(base case: -90,8)
Anno 2016
(base case: -117,6)
Worst case Best case Worst case Best case
Variazione flussi finanziari attesi
(inclusi flussi coperture)
Livello di confidenza del 99%
(0,3) 0,3 (0,3) 0,3

Inoltre viene esposta un'analisi di sensitivity relativamente alle possibili variazioni del fair value dei derivati (escluso il cross currency swap) traslando la curva forward dei tassi di +50 bps e -50 bps:

Milioni di euro 31 12 2016
(base case: -14,8)
31 12 2015
(base case: -8,5)
-50 bps +50 bps -50 bps +50 bps
Variazione fair value derivati (2,6) 2,4 (3,3) 3,0
(di cui derivati Cash Flow Hedge) (2,6) 2,4 (3,3) 3,0
(di cui derivati Fair Value Hedge) - - 1,4 (1,4)

Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward dei tassi sul fair value dei derivati a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al rischio controparte – "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA) – introdotto nel calcolo del fair value in ottemperanza del principio contabile internazionale IFRS13.

c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, A2A valuta l'opportunità di effettuare azioni di copertura dal rischio di tasso di cambio.

Al 31 dicembre 2016 gli strumenti di copertura sul rischio di tasso di cambio sono i seguenti:

Milioni di euro
Strumento di copertura Attività coperta
31 dicembre 2016
31 dicembre 2015
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
3,9 98,0 (10,1) 98,0
Currency Forward Acquisti futuri in valuta estera 0,1 0,8 - -
Totale 4,0 98,8 (10,1) 98,0

Il trattamento contabile dei derivati sopra indicati è il seguente:

Milioni di euro

Trattamento contabile Derivati Nozionale Fair Value attività Nozionale Fair Value passività
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
al
31/12/2016
al
31/12/2015
Cash flow hedge CCIRS 98,0 - 3,9 - - 98,0 - (10,1)
Fair value Currency
forward
0,8 - 0,1 - - - - -
Totale 4,0 - - (10,1)

In particolare:

1) Cross Currency IRS

Il sottostante del derivato si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 31 dicembre 2016 il fair value della copertura è positivo per 3,9 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value migliorerebbe di 20,5 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 16,8 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

2) Currency Forward

Il sottostante del derivato si riferisce a pagamenti di fatture in valuta estera, denominati in USD, in relazione al contratto di manutenzione della centrale Sermide.

Tale derivato è contabilizzato come fair value poiché il sottostante è in capo alla controllata A2A gencogas S.p.A., mentre il derivato è contrattualizzato da A2A S.p.A..

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la società, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

Migliaia di euro Saldo Quote con Quote con Quota scadente entro il
contabile
31 12 2016
scadenza
entro
scadenza
oltre
31 12 2018 31 12 2019 31 12 2020 31 12 2021 Oltre
i 12 mesi i 12 mesi
Obbligazioni 2.228.048 45.482 2.182.566 - 565.330 - 426.903 1.190.333
Finanziamenti Bancari 988.597 248.982 739.615 46.585 51.506 57.683 79.956 503.885
TOTALE 3.216.645 294.464 2.922.181 46.585 616.836 57.683 506.859 1.694.218

Il profilo delle scadenze del debito lordo di A2A è di seguito riepilogato:

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

Al 31 dicembre 2016 la società ha a disposizione un totale di 1 miliardo di euro, così composto: (i) linee di credito revolving committed per 800 milioni di euro, con scadenza 200 milioni di euro nel 2017 e 600 milioni di euro nel 2019, utilizzate per 100 milioni di euro; (ii) finanziamenti a lungo termine non ancora utilizzati per un totale di 20 milioni di euro; (iii) disponibilità liquide per complessivi 280 milioni di euro.

Inoltre A2A mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui 1.902 milioni di euro ancora disponibile.

La tabella che segue analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali) nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi; sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse.

31 12 2016 Milioni di euro 1-3 mesi 4-12 mesi Oltre 12 mesi
Obbligazioni 45 40 2.627
Debiti e altre passività finanziarie 104 151 801
Totale flussi finanziari 149 191 3.428
Debiti verso fornitori 194 1 1
Totale debiti commerciali 194 1 1
31 12 2015 Milioni di euro 1-3 mesi 4-12 mesi Oltre 12 mesi
Obbligazioni 48 566 3.004
Debiti e altre passività finanziarie 50 54 601
Totale flussi finanziari 98 620 3.605
Debiti verso fornitori 40 1 -
Totale debiti commerciali 40 1 -

e. Rischio di credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del Tasso di Mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del fair value del monte crediti commerciali.

Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota 7) Crediti commerciali.

f. Rischio equity

Al 31 dicembre 2016 A2A S.p.A. non è esposta al rischio equity.

In particolare, si segnala che A2A S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2016, n. 23.721.421 azioni proprie pari allo 0,757% del capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Come disposto dagli IAS/IFRS le azioni proprie non costituiscono un rischio equity in quanto il loro costo di acquisto è portato in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, ha effetti sul Conto economico.

g. Rischio mancato rispetto covenants

I prestiti obbligazionari (valore contabile al 31 dicembre 2016 pari a 2.228 milioni di euro), i finanziamenti (valore contabile al 31 dicembre 2016 pari a 892 milioni di euro) e linee bancarie revolving committed (valore contabile al 31 dicembre 2016 pari a 97 milioni di euro) presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali A2A S.p.A. si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società controllate direttamente.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.128 milioni di euro emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 100 milioni di euro relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade).

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 765 milioni di euro, prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), di cui 632 milioni di euro - con scadenza oltre 2024 - includono anche una clausola di mutamento di controllo di A2A S.p.A., con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Infine il finanziamento sottoscritto con Unicredit, intermediato BEI, del valore contabile di 11 milioni di euro e scadenza giugno 2018, ha una clausola di Credit Rating che prevede l'impegno della società a mantenere per tutta la durata del finanziamento un rating pari ad investment grade. Nel caso in cui tale impegno non venga rispettato è previsto il rispetto, su base annuale, di alcuni covenants finanziari relativi al rapporto tra indebitamento ed equity, tra indebitamento e MOL, tra MOL ed oneri finanziari.

Con riferimento alle linee bancarie revolving committed disponibili, la linea da 600 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e quelle bilaterali per complessivi 200 milioni di euro con scadenza 2017, utilizzate al 31 dicembre 2016 per 100 milioni di euro, prevedono una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato. La linea da 600 milioni è soggetta inoltre al covenant finanziario PFN/EBITDA.

Al 31 dicembre non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants di A2A S.p.A..

A2A S.p.A. - Covenants finanziari al 31 dicembre 2016

Società Banca Livello di riferimento Livello rilevato Data di
rilevazione
A2A Pool RCF Pfn/Ebitda <=4,2 2,5 31/12/2016

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IAS 39. In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
  • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, A2A S.p.A. utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso EONIA (Euro OverNight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IAS 39 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A S.p.A. ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adjustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A S.p.A. presenti un credito nei confronti della controparte;
  • il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A S.p.A. sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A S.p.A..

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2016

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

Nel seguito sono evidenziate le analisi quantitative che riportano, come grandezze, l'outstanding dei contratti derivati stipulati e non scaduti entro la data di bilancio, analizzato per scadenza.

Migliaia di euro Valore nozionale (a)
scadenza entro un anno
Valore nozionale (a)
scadenza tra 1 e 5 anni
Valore
nozionale (a)
Valore
Situazione
Effetto
progressivo
Da ricevere Da pagare Da ricevere Da pagare scadenza oltre
5 anni
patrimoniale
finanziaria
(b)
a Conto
economico
al 31 12 2016
(c)
Gestione del rischio su tassi di
interesse
- a copertura di flussi di cassa
ai sensi IAS 39 (cash flow hedge)
19.048 76.190 38.095 (14.812)
- non definibili di copertura
ai sensi IAS 39
Totale derivati su tassi di interesse - 19.048 - 76.190 38.095 (14.812) -
Gestione del rischio su tassi
di cambio
- definibili di copertura
ai sensi IAS 39
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
98.000 3.868
- non definibili di copertura
ai sensi IAS 39
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
846 65
Totale derivati su cambi - - - - 98.846 3.933 -

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi.

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

(c) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Unità
di misura
del valore
nozionale
Valore
nozionale
migliaia
di euro
Valore
nozionale
scadenza
entro
un anno
Valore
nozionale
scadenza
entro
due anni
Valore
nozionale
scadenza
entro
cinque anni
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*) migliaia
di euro
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**) migliaia
di euro
Gestione del rischio prezzo di prodotti
energetici
A. A copertura di flussi di cassa (cash
flow hedge) ai sensi IAS 39 di cui:
8.113,8 -
-
Elettricità
TWh 107.161,4 3,4 4.357,4
-
Petrolio
Bbl
-
Carbone
Tonnellate
-
Gas Naturale
TWh 823,9 91,5
-
Gas Naturale
Milioni di
metri cubi
4.891,7 26,2 280,9
-
Cambio
Milioni di
dollari
-
Diritti di Emissione CO2
Tonnellate 10.065,3 2.052.000 3.384,0
B. Definibili di copertura (fair value
hedge) ai sensi IAS 39
- -
C. Non definibili di copertura ai sensi
IAS 39 di cui:
4.881,6 4.380,8
C.1 Copertura del margine (248,1) (250,8)
-
Elettricità
TWh 104,0 0,1 (0,3) (3,0)
-
Petrolio
Bbl
-
Gas Naturale
MWh
-
Gas Naturale
Milioni di
metri cubi
-
Diritti di Emissione CO2
Tonnellate 541,0 120.000 (247,8) (247,8)
-
Cambio
Milioni di
dollari
C.2 Operazioni di trading 5.129,8 4.631,5
-
Elettricità
TWh 1.907.354 56,9 3,6 4.513,4 3.977,1
-
Gas Naturale
TWh 453.503,2 27,0 0,6 614,0 445,1
-
Diritti di Emissione CO2
Tonnellate 1.098,4 200.000 2,4 209,3
-
Certificati Ambientali
MWh
-
Certificati Ambientali
Tep
Totale 12.995,4 4.380,8

(*) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria e a seguito della valutazione a fair value dei derivati. Valori di A2A Trading S.r.l. al 31 dicembre 2015, incorporata in A2A S.p.A. a partire dal 1° gennaio 2016.

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

C) Su partecipazioni

Al 31 dicembre 2016 non sussistono derivati su partecipazioni così come nell'esercizio precedente.

Risultati patrimoniali ed economici dell'attività in derivati nel 2016

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2016, inerenti la gestione dei derivati.

Dati patrimoniali

Migliaia di euro Note Totale
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI 3.868
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5 3.868
ATTIVITÀ CORRENTI 260.433
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 260.433
TOTALE ATTIVO 264.301
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 14.812
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 20 14.812
PASSIVITÀ CORRENTI 247.372
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 21 247.372
TOTALE PASSIVO 262.184

Dati economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2016, inerenti la gestione dei derivati.

Migliaia di euro Note Realizzati
nell'esercizio
Variazione
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto economico
RICAVI 25
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici e
gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 27.362 (285.115) (257.753)
Totale ricavi di vendita 27.362 (285.115) (257.753)
COSTI OPERATIVI 26
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici e
gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 9.628 - 9.628
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (52.128) 289.496 237.368
Totale costi per materie prime e servizi (42.500) 289.496 246.996
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) (15.138) 4.381 (10.757)
GESTIONE FINANZIARIA 32
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 - - -
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 8.616 7.618 16.234
Totale 8.616 7.618 16.234
Totale proventi finanziari 8.616 7.618 16.234
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (4.609) - (4.609)
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 - - -
Totale (4.609) - (4.609)
Totale Oneri finanziari (4.609) - (4.609)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA 4.007 7.618 11.625

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2016 dello strumento finanziario.

134

Migliaia di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari

Note
di
bilancio
Strumenti finanziari
valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo
iscritte a:
Partecip./
Titoli
convertibi
li in parte
Valore di
bilancio al
31 12 2016
Fair value al
31 12 2016
(*)
Conto
economico
Situazione
patrimoniale-finanziaria
ammortiz
zato
cipaz. non
quotate
valutate al
costo
(1) (2) (3) (4) (5)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Partecipazioni / Titoli convertibili in partecip.
disponibili per la vendita di cui:
- non quotate 3.714 3.714 n.d.
- quotate - -
Attività finanziarie possedute sino alla scadenza 96 96 96
Altre attività finanziarie non correnti 402.653 402.653 402.653
Totale altre attività finanziarie non correnti 3 406.463
Altre attività non correnti 5 3.868 586 4.454 4.454
Crediti commerciali 7 650.195 650.195 650.195
Altre attività correnti 8 252.314 8.119 110.303 370.736 370.736
Attività finanziarie correnti 9 382.645 382.645 382.645
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 278.207 278.207 278.207
Attività destinate alla vendita 12 - -
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti 17 2.182.566 2.182.566 2.182.566
Obbligazioni correnti (**) 22 45.482 45.482 45.482
Altre passività finanziarie non correnti e correnti 17 e 22 1.551.582 1.551.582 1.551.582
Altre passività non correnti 20 14.812 17.450 32.262 32.262
Debiti commerciali 21 667.474 667.474 667.474
Altre passività correnti 21 5 247.367 86.394 333.766 333.766

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso.

(**) Compreso il valore delle cedole in scadenza.

(1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

(5) Attività finanziarie disponibili per la vendita costituite da partecipazioni non quotate per cui il fair value non è misurabile in modo attendibile, sono valutate al costo eventualmente ridotto per perdite di valore.

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

Migliaia di euro Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività valutate a fair value available for sale 3 3.714 3.714
Altre attività non correnti 5 3.868 3.868
Altre attività correnti 8 258.299 346 1.788 260.433
TOTALE ATTIVITÀ 258.299 7.928 1.788 268.015
Altre passività non correnti 20 14.812 14.812
Altre passività correnti 21 247.185 187 247.372
TOTALE PASSIVITÀ 247.185 14.812 187 262.184

5) Concessioni

Le seguenti tabelle riportano le principali concessioni ottenute da A2A S.p.A.:

Concessioni idroelettriche

Impianti idroelettrici Scadenza
concessione
Ente concedente
Premadio II 31/12/2043
Generazione e Trading Premadio I(1) 31/12/2017
Braulio(1) 31/12/2017
San Giacomo(1) 31/12/2017
Nuovo Canale Viola(1) 31/12/2017
Valtellina Grosio(2) 31/12/2017
Lovero(3) 31/12/2017
Stazzona(3) 31/12/2017 Regione/Provincia
Grosotto(3) 31/12/2017
Sernio(3) 31/12/2017
Boscaccia 30/01/2037
Nucleo Calabria (n. 9 concessioni) 31/12/2029
Nucleo di Mese (n. 16 concessioni) 31/03/2029
Nucleo di Udine (n. 3 concessioni) 31/03/2029

(1) estensione del regime di prosecuzione temporanea fino al 31/12/2017 ai sensi del D.G.R. n. X/4225 del 23/10/15

(2) in regime di prosecuzione temporanea fino al 31/12/2017 ai sensi del D.G.R. n. X/5823 del 18/11/16

(3) estensione del regime di prosecuzione temporanea fino al 31/12/2017 ai sensi del D.G.R. n. X/4595 del 17/12/15

Altre concessioni di utilizzo della risorsa idrica non classificabili come idroelettriche

Impianti idroelettrici Scadenza
concessione
Ente concedente
Nucleo di
Mese
n.3 concessioni acqua uso igienico e assimilati 31/12/2027 Regione Lombardia
n. 2 concessioni Area Demaniale 31/03/2029 Autorità
di Bacino lacuali
Generazione e Trading Valtellina n.1 concessione acqua uso industriale iter di rinnovo
in corso
Regione Lombardia

Concessioni illuminazione pubblica e illuminazione semaforica

Area geografica Scadenza concessione Ente concedente
Reti e Calore Milano
Brescia
Durata indefinita (durata pari alla
vigenza della società)
Bergamo 2023 Comuni
altri 4 comuni - due comuni rispettivamente
al 2017 e al 2028
- due comuni con tacito rinnovo

6) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi. Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo la società ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Procedura di infrazione comunitaria

In data 5 giugno 2002 la Commissione Europea ha emesso la Decisione 2003/193/CE dichiarando l'incompatibilità con il diritto comunitario dell'esenzione triennale dall'imposta sul reddito disposta dall'art. 3, comma 70 della Legge 549/95, dall'art. 66, comma 14 del Decreto Legge 331/1993, convertito con Legge 427/93, in quanto ritenuta "aiuto di Stato" vietato dall'art. 87.1 del Trattato CE.

La società ha impugnato tale decisione davanti alle giurisdizioni comunitarie, ma i ricorsi proposti sono stati rigettati. Lo Stato italiano ha proceduto al recupero degli aiuti in tre diverse fasi, notificando diversi provvedimenti impositivi per i vari periodi d'imposta interessati.

L'iter delle varie impugnative, comunitarie e nazionali è stato dettagliatamente descritto nei bilanci fino al 2012 e nelle relazioni trimestrali, fino alla terza trimestrale 2013, cui per brevità si fa rinvio. Tutte le somme richieste, per capitale e interessi, sono state versate per evitare l'avvio di azioni esecutive.

La situazione del contenzioso ancora in essere è la seguente:

  • Giudizio relativo al cd. Primo recupero. Il giudizio è stato definito dopo la sentenza di primo grado, di rigetto del ricorso della società, che è passata in giudicato.
  • Giudizio relativo al cd. Secondo recupero. Dopo la sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale, la società ha proposto ricorso per cassazione. Il processo è in attesa di trattazione.
  • Giudizio relativo al cd. Terzo recupero. Dopo la sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale, la società ha proposto ricorso per cassazione. Il ricorso è stato trattato il 14 novembre 2013, davanti alla Sezione Tributaria. La Corte, con Ordinanza pubblicata il 13 febbraio 2014, ha sospeso il processo e disposto la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia Europea, sollevando questione pregiudiziale, ex art. 267, TFUE, in ordine alle corrette modalità di calcolo degli interessi dovuti sul recupero degli aiuti. La società si è costituita in giudizio depositando memoria; lo stesso hanno fatto lo Stato italiano e la Commissione Europea, che hanno assunto una posizione in contrasto con quella della società. Il relativo procedimento è iscritto a ruolo con il numero C-89/14.

Ad oggi, dunque, è ancora pendente in cassazione la questione relativa alla quantificazione degli interessi sulle somme da recuperare (se da calcolare con anatocismo, o no), relativamente

al Secondo e al Terzo recupero. Sul punto, l'interpretazione resa dalla Corte di Giustizia UE è vincolante per i giudici nazionali. L'Avvocato Generale presso la Corte di Giustizia Melchior Wathelet ha presentato il 26 marzo 2015 le proprie conclusioni non vincolanti alla Corte. Secondo l'Avvocato Generale, la normativa europea non osta a che una normativa nazionale preveda l'applicazione degli interessi composti ad una azione di recupero di aiuti vietati. Lo stesso Avvocato Generale ha però constatato che prima del 2008, né la normativa europea, né quella nazionale prevedevano per l'attività di recupero l'applicazione di interessi composti.

Con sentenza pronunciata il 3 settembre 2015, la Corte UE ha nella sostanza recepito il parere dell'Avvocato Generale, ritenendo che una normativa nazionale in materia di interessi sul recupero di aiuti di Stato, che prevede l'applicazione dell'anatocismo, non è in contrasto con il diritto europeo. La stessa Corte ha tuttavia evidenziato che – anteriormente al 2008 – nessuna normativa (europea e nazionale) prevedeva l'applicazione di interessi composti per il recupero di aiuti di Stato relativamente a Decisioni emesse – come nel caso di specie – prima dell'entrata in vigore del Reg. n. 794/2004.

A seguito di tale sentenza vincolante per il giudice a quo, il procedimento in cassazione relativo al Terzo recupero sospeso a seguito del rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia, ha ripreso il suo corso. La difesa della società ha presentato una memoria evidenziando che – in base ad una corretta lettura della sentenza della Corte UE - l'applicazione di interessi composti può avere luogo solo a partire dal novembre 2008. L'udienza di trattazione si è tenuta il 18 marzo 2016; il Procuratore Generale ha concluso per il rigetto del ricorso di parte. La sentenza non risulta ancora depositata.

In ogni caso, relativamente alla posizione di A2A, essendo state già da tempo pagate tutte le somme richieste, si ritiene che dall'esito delle controversie ancora pendenti non possano derivare nuovi oneri a titolo di recupero degli aiuti a carico della società.

Consult Latina/BAS S.p.A. (ora A2A S.p.A.)

Negli anni '90, l'acquisto della partecipazione in HISA da parte di BAS S.p.A. fu effettuato grazie alle prestazioni di una società di consulenza locale denominata Consult Latina.

Data la non univocità del testo contrattuale e la mancata acquisizione del 100% della partecipazione in HISA, BAS S.p.A. non pagò a Consult Latina il corrispettivo richiesto perché ritenne non applicabile la previsione contrattuale e quindi ingiustificata la richiesta di pagamento formulata. Consult Latina instaurò nel 1998 una causa legale per ottenere il pagamento del corrispettivo.

I legali confermano che da anni è finita la fase istruttoria e che si deve solo attendere l'emissione della sentenza.

A2A S.p.A., subentrata nel contenzioso dopo l'incorporazione di BAS S.p.A. nel 2005, ha reiteratamente conferito ai legali mandato per addivenire a transazione anche manifestando una disponibilità ad incrementare le precedenti offerte per coprire le spese di lite nonché ad ascoltare e soppesare anche richieste incrementali.

Il Tribunale ha convocato le parti in una camera di consiglio che si è svolta il 18 dicembre 2014 per verificare le condizioni di una conciliazione o transazione; in esito alla discussione il Tribunale ha fissato una nuova sessione di discussione al 19 febbraio 2015 e poi una nuova udienza di mediazione il 27 settembre 2016 nonché una il 27 dicembre 2016 e, in considerazione della mancata definizione di un accordo transattivo, una il 21 febbraio 2017. All'udienza le parti hanno informato il giudice dello stato avanzato delle trattative e dell'esigenza di ulteriore tempo per definire i dettagli del pagamento. La soluzione transattiva sarà accolta, al fine di comporre il contenzioso, senza riconoscimento di debito.

Nel tempo, Redengas, società controllata da HISA le cui azioni sono state pignorate in garanzia del pagamento da parte di A2A, da Consult Latina, ha radicato azioni per chiedere l'eliminazione di tale gravame, preannunciando anche causa risarcitoria contro A2A S.p.A. e Consult Latina. Tali danni costituirebbero ulteriore aggravio per A2A S.p.A..

Il Gruppo ha stanziato un fondo rischi di 1,3 milioni di euro.

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.

Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di S.F.C. S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e, all'udienza del 19 dicembre 2012, ha dichiarato la necessità di espletare CTU, fissando al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Dopo i rinvii chiesti dai periti, al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. L'udienza per esame elaborato peritale si è svolta dopo rinvio in data 1° aprile 2015 ed è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni. In tale udienza è stato ammesso il deposito del lodo emesso dalla Camera arbitrale di Milano nel marzo 2016 e sono stati fissati i termini per le memorie conclusionali e la replica prima di pervenire alla emissione della sentenza.

Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa.

Inchiesta Centrale di Monfalcone

Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro – erano responsabili di un traffico illecito di rifiuti speciali, della falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.

Ciò implica un danno verso il Gruppo A2A ed in particolare verso A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.). Il rischio, qualificabile, allo stato, come possibile, può concretizzarsi in maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non. A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o Certificati Verdi contabilizzati in più rispetto a quelli reali. La società potrebbe aver presentato, senza colpa, con riferimento agli anni 2009 e 2010, dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti.

Ad oggi il GSE, così come ha bloccato l'emissione dei titoli per le annualità successive, non ha rivolto richieste di restituzione per le annualità precedenti di competenza del Gruppo A2A (secondo semestre 2009-intera annualità 2010). Nel caso il GSE dovesse agire nei confronti del Gruppo A2A, questo valuterà le azioni, anche risarcitorie, idonee, considerando anche quanto già trattenuto ai fornitori terzi. A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso (non di A2A) incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.

In sede penale, sono stati adottati alcuni provvedimenti di condanna nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.

Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia.

La causa è in corso. All'ultima udienza del 23 febbraio 2017 sono stati sentiti alcuni testi del PM. La prossima udienza è fissata al 18 maggio 2017, sempre per attività istruttoria.

Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo in quanto ritiene di essere parte lesa nel procedimento.

Asm Novara S.p.A. contenzioso

Svolgimento del contenzioso arbitrale e deposito del lodo

In data 29 marzo 2013, Pessina Costruzioni ha notificato ad A2A S.p.A. nomina di arbitro e quesito arbitrale per radicare arbitrato, in esecuzione dei patti parasociali sottoscritti tra i soci nell'agosto del 2007, al fine di vedere condannata A2A S.p.A. al risarcimento danni per inadempimento obbligazioni parasociali.

La società A2A S.p.A., nel termine di 20 giorni, ha effettuato la nomina del proprio arbitro rigettando le richieste.

Dopo discussione sulle nomine e dopo una richiesta di nomina di un Arbitro Unico al Tribunale di Novara da parte di Pessina, le Parti hanno sottoscritto una scrittura in merito alla formazione del Collegio Arbitrale.

Gli arbitri così nominati sono gli Avvocati Bruna Gabardi Vanoli, Marco Praino (di nomina Pessina) e Salvatore Sanzo (di nomina A2A); è intervenuta al 1° luglio 2013 l'udienza di costituzione formale del collegio. Successivamente a tale adempimento preliminare le parti hanno precisato le domande di arbitrato. In esito a tale udienza, con ordinanza il collegio ha adempiuto gli adempimenti connessi alla costituzione del collegio ed all'inizio delle attività fissando i termini per le memorie e le istanze istruttorie e la data della prima udienza. I termini sono 15 ottobre e 20 dicembre 2013 e 21 febbraio 2014 per il deposito delle memorie e 5 marzo 2014 per la prima udienza. Con ordinanza 8 ottobre 2013, il Collegio Arbitrale ha posticipato i termini per il deposito delle memorie rispettivamente al 9 ottobre 2013, al 21 gennaio 2014 e al 25 marzo 2014. Conseguentemente l'udienza fissata in marzo 2014 è stata rinviata al 10 aprile 2014. La sede dell'arbitrato è posta nello studio del Presidente del Collegio Arbitrale in Milano. All'udienza del 10 aprile 2014, preceduta dal deposito delle memorie di parte, il collegio ha fissato tre nuovi termini per memorie (20 maggio per A2A, 17 giugno per Pessina e 26 giugno per A2A) e l'udienza di merito all'11 luglio 2014. Durante l'udienza l'attore ha chiesto di fissare udienza di precisazione conclusioni che, con ordinanza fuori udienza depositata il 22 luglio, è stata fissata per il 16 settembre 2014. In tale udienza, il collegio ha fissato i termini per il deposito delle comparse conclusionali e la data di udienza finale; su richiesta delle parti tali termini sono stati posticipati al 3 dicembre 2014 e 7 gennaio 2015 per le memorie e al 3 febbraio 2015 per l'udienza. In tale udienza il collegio ha disposto un allungamento del termine per il deposito del lodo a 120 giorni. Alla fine del mese di maggio 2015, A2A, avendo avuto notizie di elementi di familiarità e commensalità abituale tra il Presidente del Collegio Arbitrale e il legale dell'attore, ha depositato al tribunale di Milano istanza di ricusazione del Presidente del Collegio Arbitrale.

In considerazione della notizia del ricorso il collegio con Ordinanza 6 emessa fuori udienza in data 3 giugno 2015 ha sospeso il deposito del lodo fino al termine del procedimento, ovvero fino al giorno successivo alla notifica dell'esito del procedimento effettuata dalla parte più diligente.

Il Presidente Delegato ha emesso ordinanza di rigetto dell'istanza condannando A2A a spese di lite verso il Presidente del Collegio e verso Pessina.

In data 30 giugno 2015, Pessina ha notificato al collegio, in esecuzione dell'Ordinanza 6/15, l'ordinanza chiedendo al collegio di riassumere il processo arbitrale sospeso.

In data 30 giugno 2015 il collegio, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e conseguentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato.

Impugnazione del lodo

142

La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano. L'impugnazione riguarda: 1) nullità del Lodo per violazione dell'art. 829, 1° comma, n. 2, c.p.c., alla luce della mancanza di terzietà del Presidente del Collegio Arbitrale, Avv. Bruna Gabardi Vanoli; 2) nullità del Lodo, ai sensi dell'art. 829, n. 4, c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale pronunciato al di fuori dei limiti della convenzione d'arbitrato; 3) nullità del Lodo per violazione del principio del contraddittorio, ai sensi dell'art. 829, n. 9 c.p.c., nella parte in cui il Collegio Arbitrale ha fondato la propria decisione sull'art. III del Patto Parasociale; 4) omessa motivazione ex art. 829, n. 5 e 823, n. 5 c.p.c., e violazione del principio del contraddittorio ex art. 829, n. 9 c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale preso la propria decisione, escludendo, senza alcuna motivazione, la valutazione della documentazione depositata in giudizio da A2A; 5) nullità del Lodo per violazione del principio del contraddittorio, ai sensi dell'art. 829, n. 9 c.p.c., nella parte in cui il Collegio Arbitrale ha deciso sulla base dell'accoglimento del rilievo d'ufficio della liquidazione equitativa del danno, senza porre la questione al contraddittorio delle parti; 6) nullità del Lodo ex art. 829, n. 5 e 823, n. 5 c.p.c., per aver il Collegio Arbitrale quantificato i danni in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c., senza motivare la sussistenza del presupposto per l'applicabilità di tale norma, e senza motivare la sussistenza del danno; 7) nullità del Lodo ex art. 829, n. 3, per aver il Collegio Arbitrale quantificato i danni in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c., senza i necessari presupposti, in violazione dell'ordine pubblico. Pessina nel costituirsi in giudizio ha formulato appello incidentale. Dopo la prima udienza svoltasi il 16 dicembre 2015, è stata fissata udienza di precisazione conclusioni per il 3 maggio 2016. In occasione di tale udienza le parti hanno precisato le conclusioni e A2A ha formulato anche motivata istanza di rimessione in termini. La Corte ha rinviato l'udienza al 14 giugno. In tale udienza la Corte ha concesso i termini per il deposito di comparse conclusionali e repliche rispettivamente per il 5 settembre e per il 26 settembre 2016, dichiarando che l'istanza di rimessione in termini verrà esaminata e valutata nell'ambito delle conclusionali. Le parti nei termini hanno depositato la memoria conclusione e la relativa replica reiterando e precisando le rispettive istanze e argomentazioni. In data 23 novembre 2016 la Corte di Appello ha depositato la sentenza 4337/16 che dichiara inammissibili ed infondate le ragioni di impugnativa, con conseguente assorbimento delle richieste incidentali; pendono i termini per il ricorso in Cassazione.

Efficacia ed esecuzione del lodo

Nel luglio 2015, in modo contestuale al ricorso in appello, A2A ha depositato ricorso per la sospensione dell'efficacia esecutiva del Lodo. La Corte di Appello con decreto, emesso dal Presidente della Sezione 1^ Civile in data 10 luglio 2015, senza sentire le parti, ha sospeso l'esecutività del Lodo fino all'udienza davanti al Collegio fissata al 15 settembre 2015. Su istanza congiunta delle parti dell'11 settembre 2015, tale udienza è stata differita al 10 novembre 2015. Con ordinanza emessa fuori udienza in data 19 novembre 2015 è stato revocato il decreto emesso in data 10 luglio. Con provvedimento 3378 del 18 dicembre 2015, il Tribunale di Milano ha concesso la esecutorietà del Lodo richiesta da Pessina, subito sospesa in pari data da provvedimento emesso dal Presidente della Prima Sezione di Corte di Appello su istanza di A2A, fissando l'udienza al 19 gennaio 2016. Con ordinanza 26 gennaio 2016 notificata in data 4 febbraio 2016, la Corte di Appello ha revocato il decreto presidenziale 18 dicembre 2015 e ha rigettato l'istanza di sospensione del provvedimento impugnato. In data 24 febbraio 2016, Pessina ha notificato atto di precetto e in data 7 marzo 2016 ha notificato atto di pignoramento presso terzi (presso un primario istituto bancario su cui A2A ha aperto specifico conto corrente dedicato), con contestuale assunzione in capo al terzo pignorato degli obblighi che la legge impone al custode. In data 23 marzo 2016, il pignoramento è stato iscritto a ruolo e l'udienza per la dichiarazione del terzo è stata fissata dal Tribunale di Brescia al 23 maggio 2016. In data 15 aprile, i legali di Pessina hanno notificato ad A2A ed all'istituto bancario terzo pignorato il decreto di anticipazione dell'udienza emesso in data 6 aprile 2016 dal Tribunale di Brescia su istanza di Pessina che ha anticipato al 27 aprile 2016 l'udienza di dichiarazione di terzo. Successivamente a tale udienza, in data 2 maggio 2016, Pessina ha notificato al terzo pignorato identificazione del credito che è stato pagato l'11 maggio 2016 per il valore di 38.524.290,56 euro.

Vertenze canoni per derivazione acqua pubblica

144

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Con la Legge Regionale n. 22/2011 la Lombardia ha sostanzialmente raddoppiato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua pubblica, con ciò infrangendo i principi di gradualità e ragionevolezza nella determinazione dei canoni, già riconosciuti dalla giurisprudenza, e violando altresì il principio di parità di condizioni concorrenziali tra gli operatori sul territorio nazionale.

A fronte delle richieste di pagamento della Regione per gli anni 2012 e 2013, Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ha pertanto versato il canone considerando unicamente l'incremento riconducibile al tasso di inflazione programmato rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, per le annualità 2012 e 2013, la Regione ha emesso ingiunzioni di pagamento di quanto non versato dalla società; tali ingiunzioni sono state impugnate da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) avanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ("TRAP") di Milano, proponendo eccezione di incostituzionalità della norma regionale.

Identica condotta è stata adottata da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) per le annualità dei canoni 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, visto il consolidarsi di giurisprudenza sfavorevole e contraria alle tesi di Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) (cfr. sent. TSAP n. 138/2016 e sent. Corte cost. n. 158/2016), si è proceduto all'estinzione ex art. 309 c.p.c. della quasi totalità dei ricorsi instaurati da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) e al pagamento di quanto originariamente ingiunto, al fine di evitare l'incremento degli interessi legali e il rischio di condanna a ingenti spese legali, come accaduto ad altri operatori, pur mantenendo intatto il proprio diritto alla ripetizione di quanto risultasse pagato in eccesso. Sulla scorta di ciò, le ordinanze di ingiunzione di pagamento di ottobre 2016 relative alle annualità 2014-2015 non sono state opposte da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.), la quale ha proceduto a pagare, con riserva di ripetizione in caso di esito giudiziale favorevole, il quantum di canone demaniale non ancora versato. L'unico giudizio ("pilota") ancora pendente innanzi al TRAP Milano è quello afferente al canone demaniale 2013 relativo all'Asta Liro.

Identica questione concerne anche le grandi derivazioni in Lombardia di A2A, la quale sin dal principio, in considerazione di specifiche circostanze ad essa proprie, corrisponde integralmente ma con riserva di ripetizione il canone preteso dalla Regione e poi agisce in giudizio per la ripetizione dell'eccedenza. A dicembre 2016 si è peraltro concluso l'unico giudizio pendente per A2A innanzi al TRAP Milano concernente il "raddoppio" del canone demaniale, con la parziale soccombenza di A2A sotto questo profilo.

Inoltre, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione, fatta salva la richiesta di conguaglio all'esito delle valutazioni in corso da parte degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Si evidenzia che detto canone aggiuntivo è imposto retroattivamente sin dalla scadenza originaria di ciascuna concessione, e dunque per Grosotto, Lovero e Stazzona sin dal 1° gennaio 2011, per Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A, che ha sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità -in primis costituzionale- del citato comma 5, ha impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica il Gruppo ha stanziato al 31 dicembre 2016 fondi rischi per l'importo complessivo di 29.215 migliaia di euro pari all'intera pretesa delle controparti.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro per azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in conseguenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolarli (specificando che dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Le parti discuteranno l'ammissibilità e rilevanza delle rispettive istanze istruttorie alla prossima udienza del 26 settembre 2017. All'esito della discussione, il giudice adotterà una decisione sulle istanze istruttorie e, in particolare, sulla richiesta avversaria di disporre una consulenza tecnica d'ufficio.

Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

* * *

In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A S.p.A. – Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano – Ufficio Territoriale di Milano 1 – ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi.na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006, la Guardia di Finanza – Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano – ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'I-VA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate – Ufficio di Milano 3 – per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A., il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso. Per le annualità 2001 e 2002 non risultano ancora fissate le udienze di trattazione avanti la Corte di Cassazione. La società si è iscritta un fondo rischi per 1,6 milioni di euro.

A2A S.p.A. (ex A2A Trading S.r.l.) - Accertamenti IVA Certificati Verdi 2004 – 2010

L'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) in data 23 dicembre 2009 un avviso di accertamento IVA per l'anno 2004 contestando l'omessa fatturazione di operazioni imponibili con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, per complessivi 3,3 milioni di euro.

In particolare, con l'accertamento in oggetto l'Agenzia delle Entrate ha sanzionato A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) per aver omesso di fatturare nei confronti del Tollee (Edipower S.p.A.) presunte cessioni di Certificati Verdi.

Dopo gli opportuni approfondimenti, effettuati anche congiuntamente agli altri Tollers, si ritiene che le conclusioni dell'Agenzia delle Entrate non siano condivisibili. Infatti, nel regime del contratto di Tolling, i Tollers sono da un lato proprietari delle materie prime, compreso il combustibile, che forniscono al Tollee per la produzione di energia elettrica, dall'altro titolari "ab origine" dell'energia elettrica prodotta. La consegna dei Certificati Verdi al Tollee da parte dei Tollers non è quindi in alcun modo configurabile come trasferimento della proprietà degli stessi.

Nessuna violazione, pertanto, può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) e, conseguentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.

Per le stesse ragioni, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato il 16 dicembre 2010 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2005 e il 31 ottobre 2011 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2006 con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, rispettivamente per complessivi 5,2 milioni di euro e 11,2 milioni di euro. Come per il 2004, anche per il 2005 e per il 2006 nessuna violazione può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) e, conseguentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.

A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato ricorso nelle opportune sedi avverso i suddetti avvisi di accertamento chiedendo il totale annullamento della pretesa impositiva.

Per le controversie relative a tutte le annualità contestate la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto i ricorsi proposti dalla società.

Il 12 marzo 2013 l'Agenzia delle Entrate ha dichiarato, per il 2006, acquiescenza alla sentenza nella parte relativa al contenzioso sui Certificati Verdi e ha proposto appello per i restanti rilievi (283.454,16 euro). L'appello è stato respinto dalla Commissione Tributaria Regionale e l'Ufficio ha proposto ricorso avanti la Corte di Cassazione il 5 agosto 2014 a cui è seguito controricorso della società. Il 6 maggio 2013 l'Agenzia delle Entrate ha notificato la rinuncia all'appello e istanza di estinzione di giudizio per gli anni 2004 e 2005.

Si fa presente che a seguito della richiesta di documentazione relativa ai Certificati Verdi nell'ambito del medesimo contratto di Tolling per i periodi d'imposta dal 2007 al 2010, in data 28 ottobre 2011, la Guardia di Finanza – Nucleo di Milano – ha notificato il processo verbale di constatazione evidenziando le medesime violazioni di omessa fatturazione di operazioni imponibili per gli anni 2007, 2008 e 2010. Ad oggi non è stato notificato alcun avviso di accertamento.

Non è mai stato stanziato un fondo poiché la società ha ritenuto non fondate le pretese dell'amministrazione finanziaria.

7) Attività potenziali per certificati ambientali

A2A S.p.A. presenta al 31 dicembre 2016 un'eccedenza di certificati ambientali.

8) Compensi società di revisione legale

Con riferimento all'articolo 2427 16-bis del Codice Civile, si segnala che nel corso dell'esercizio la società ha corrisposto a EY S.p.A. per la revisione legale dei conti annuali e gli altri servizi di verifica svolti un corrispettivo pari a 290 migliaia di euro.

9) Sede legale

La sede legale della società è a Brescia in Via Lamarmora 230.

10) Indagine relativa ai contratti di servizio di EPCG

A2A S.p.A. ha acquisito la partecipazione - attualmente del 41,7% - in EPCG mediante gara internazionale svoltasi nel 2009, e in forza del cd. "EPCG Agreement" del 3 settembre 2009 ha acquisito il diritto di gestire la società, nominando l'Executive Director (CEO) e gli Executive Manager.

Nell'ambito della gestione di EPCG da parte di A2A S.p.A., anche al fine di rispettare gli specifici indicator previsti dall'EPCG Agreement, a far data dal 2010, A2A S.p.A. e, a far data dal 2011, Unareti S.p.A. (ex A2A Reti Elettriche S.p.A.), hanno prestato a favore di EPCG servizi miranti a migliorare l'organizzazione e le performance della stessa EPCG. Nell'ampio novero dei servizi erogati erano inclusi anche servizi di consulenza resi a beneficio di EPCG da società specializzate, esterne al Gruppo A2A, i costi dei quali venivano prima fatturati ad A2A S.p.A. nell'ambito di una più complessa e organica attività di consulenza prestata a favore dell'intero Gruppo A2A e, successivamente, da A2A S.p.A. addebitati a EPCG per le attività eseguite a favore della stessa.

In considerazione della rilevanza sinergica dei servizi infragruppo richiesti da EPCG ad A2A, EPCG ha richiesto e ottenuto, dalla Commissione statale per il Controllo delle Procedure di Public Procurement, una formale esenzione – datata 6 settembre 2010 – con la quale viene sancita la non necessità per EPCG di applicare le procedure previste dalla legge sul Public Procurement allo scopo di acquistare servizi da A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche e talune altre (nominativamente identificate) società controllate da A2A S.p.A..

Sotto un diverso profilo, i contratti di servizi tra EPCG e le società del Gruppo A2A - i quali, pur beneficiando della succitata esenzione, avrebbero necessitato dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di EPCG - non sarebbero stati esplicitamente approvati da tale organo, che ha comunque approvato il budget di ciascuna annualità in cui sono inclusi i costi summenzionati. Pertanto, i contratti di servizi relativi alle annualità 2010, 2011 e 2012 sono stati sottoscritti dal CEO pro tempore di EPCG. In esecuzione di tali contratti A2A S.p.A. ha fatturato con riferimento alle predette annualità un totale di 7,75 milioni di euro a carico di EPCG, la quale ne ha pagato solo una quota pari a 4,34 milioni di euro.

Per le annualità 2013, 2014, 2015 e 2016, in assenza di uno specifico accordo fra i soci in merito alla formalizzazione di uno specifico contratto di servizi, A2A non ha proceduto a fatturazioni, sebbene un ampio novero di servizi sia stato effettivamente reso a beneficio di EPCG anche in tali annualità, e A2A ne abbia sostenuto i relativi oneri.

Inoltre, verrebbero contestati taluni servizi di consulenza, relativi al periodo 2011 e 2012 e ammontanti a circa 2 milioni di euro, acquisiti da parte di EPCG direttamente da società di consulenza esterne al Gruppo A2A.

All'inizio del 2014 il locale "Partito dei Disabili e dei Pensionati" ha proposto un'interpellanza parlamentare e depositato un esposto al Procuratore Speciale in relazione ai contratti di servizi stipulati da EPCG con A2A e con società di consulenza esterne al Gruppo A2A. Successivamente, a novembre 2014 la Polizia montenegrina ha rivolto a EPCG una richiesta di documenti e dati che è stata pienamente riscontrata dal management di EPCG nel mese successivo. Due ulteriori richieste d'informazioni e di documentazione integrativa furono poi sottoposte a EPCG direttamente dal Procuratore Speciale ad agosto 2015 e a febbraio 2016, e in entrambi i casi il management di EPCG ha risposto in modo esaustivo alle richieste degli inquirenti.

Sino a tal momento pertanto EPCG aveva registrato unicamente richieste di documentazione alle quali aveva tempestivamente replicato, ed EPCG così come A2A non avevano quindi – sino al 15 aprile 2016 – ritenuto che da tali richieste d'informazioni potessero derivare azioni tali da configurare un rischio se non remoto – personale o patrimoniale – a carico dei propri dipendenti e/o delle società stesse.

Il 15 aprile 2016 l'ex CFO italiano nominato da A2A in EPCG, dimessosi da tale incarico solo qualche giorno prima per ragioni del tutto estranee al tema in esame, è stato arrestato dalla Polizia montenegrina su ordine del Procuratore Speciale. Gli atti d'indagine sono tuttora coperti da segreto istruttorio. Sulla base di quanto attualmente noto, l'ex CFO è accusato - insieme ad altri due precedenti manager italiani di EPCG di nomina A2A, e a tre funzionari montenegrini di EPCG - di abuso d'ufficio nella gestione dei contratti di servizi stipulati dalla stessa EPCG. In data 6 maggio 2016 l'ex CFO è stato liberato dietro versamento di una cauzione e il sequestro del passaporto. In data 7 dicembre 2016 ha potuto riavere il passaporto e fare ritorno in Italia. Tenuto conto del fatto che in Montenegro esiste una legge sulla responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi dai loro manager nell'interesse delle stesse, non si può inoltre escludere un'eventuale estensione delle indagini ad A2A S.p.A..

Sulla base delle valutazioni effettuate, di quanto precede e delle informazioni ad oggi disponibili, e tenuto altresì conto del fatto che A2A e altre società del Gruppo non sono al momento destinatarie di alcun provvedimento, A2A ritiene che il rischio di potenziali sanzioni applicabili e/o di azioni risarcitorie o di manleva, possa essere valutato come "possibile". Allo stato degli atti e per gli stessi motivi qui esposti risulta inoltre impossibile quantificare in termini attendibili l'importo delle stesse azioni risarcitorie o sanzionatorie, dirette o indirette.

In considerazione di quanto precede, la Società - in applicazione dello IAS 37 - ha ritenuto corretto trattare la fattispecie in questione fornendo adeguata informativa e non stanziando specifico fondo rischi.

1 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali
Migliaia di euro
Valori al 31 12 2015 Effetto operazioni straordinarie
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Fondo
Svaluta
zione
Valore
residuo
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Fondo
Svaluta
zione
Valore
residuo
Terreni 35.092 (5.170) (250) 29.672 7.293 2.425 (5.691) 4.027
Fabbricati 555.189 (277.197) (14.664) 263.328 (81.420) 99.559 7.637 25.776
Impianti e macchinario 2.746.299 (1.708.684) (127.660) 909.955 (544.539) 744.218 (24.707) 174.972
Attrezzature industriali e commerciali 22.084 (20.703) (8) 1.373 (3.974) 4.269 7 302
Altri beni 31.733 (29.431) (18) 2.284 332 (321) 18 29
Immobilizzazioni in corso ed acconti 35.707 (461) 35.246 95 3.124 3.219
Migliorie su beni di terzi 27.691 (2.855) 24.836 -
Totale Immobilizzazioni materiali 3.453.795 (2.044.040) (143.061) 1.266.694 (622.213) 850.150 (19.612) 208.325
Immobilizzazioni materiali
Migliaia di euro
Valori al 31 12 2014 Variazioni dell'esercizio
Valore Fondo Valore Acquisi Variazioni Riclassificazioni
lordo Ammorta
mento
residuo zioni di
categoria
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Terreni 34.805 (5.170) 29.635 39
Fabbricati 540.290 (264.997) 275.293 704 1.177
Impianti e macchinario 2.598.382 (1.651.154) 947.228 475 21.387
Attrezzature industriali e commerciali 21.923 (20.374) 1.549 161
Altri beni 31.634 (29.285) 2.349 362 160
Immobilizzazioni in corso ed acconti 26.669 26.669 31.377 (22.763)
Migliorie su beni di terzi 21.237 (1.178) 20.059 6.454
Totale Immobilizzazioni materiali 3.274.940 (1.972.158) 1.302.782 39.533 - - -

Bilancio separato – Anno 2016

1 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

Variazioni dell'esercizio Valori al 31 12 2016
Acquisi
Variazioni
Altre
Smobilizzi Svaluta Ammorta Totale Valore Fondo Fondo Valore
zioni di
categoria
variazioni Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
zioni menti variazioni
dell'eser
cizio
lordo Ammorta
mento
Svaluta
zione
residuo
2 (1.009) (1.007) 42.387 (2.745) (6.950) 32.692
1.029 423 (3) (2.744) 1.116 (24.358) (16.003) (40.540) 472.474 (192.525) (31.385) 248.564
1.962 34.774 17.354 (31.072) 30.627 (175.270) (101.532) (223.157) 2.224.778 (1.035.371) (327.637) 861.770
254 (178) 178 (593) (339) 18.186 (16.849) (1) 1.336
644 (2) (471) 471 (1.152) (510) 32.236 (30.433) 1.803
17.789 (35.201) 70 (20) (2.663) (20.025) 18.440 - - 18.440
5.888 (2.209) 3.679 33.579 (5.064) - 28.515
27.568 (4) 17.419 (34.485) 32.392 (203.300) (121.489) (281.899) 2.842.080 (1.282.987) (365.973) 1.193.120
Variazioni dell'esercizio Valori al 31 12 2015
Altre Smobilizzi Svaluta Ammorta Totale Valore Fondo Valore
variazioni Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
zioni menti variazioni
dell'eser
cizio
lordo Ammorta
mento
residuo
(2) 37 34.842 (5.170) 29.672
(1.362) 604 (284) (12.804) (11.965) 540.525 (277.197) 263.328
3.339 (1.228) 1.228 (3.716) (58.758) (37.273) 2.618.639 (1.708.684) 909.955
(8) 8 (337) (176) 22.076 (20.703) 1.373
(441) 439 (585) (65) 31.715 (29.431) 2.284
(37) 8.577 35.246 - 35.246
(1.677) 4.777 27.691 (2.855) 24.836
3.302 (3.041) 2.279 (4.000) (74.161) (36.088) 3.310.734 (2.044.040) 1.266.694

2 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali
Migliaia di euro
Valori al 31 12 2015 Effetto operazioni straordinarie
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Valore
residuo
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Valore
residuo
Diritti di brevetto industriale e ut. op. dell'ingegno 83.187 (79.048) 4.139 20.884 (17.794) 3.090
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 34.961 (25.432) 9.529 (547) 526 (21)
Avviamento 37.480 37.480
Immobilizzazioni in corso 1.323 1.323 8 8
Altre immobilizzazioni immateriali 1.307 (1.173) 134 54.404 54.404
Totale Immobilizzazioni immateriali 158.258 (105.653) 52.605 74.749 (17.268) 57.481
Immobilizzazioni immateriali
Migliaia di euro
Valori al 31 12 2014 Variazioni dell'esercizio Variazioni dell'esercizio
Valori al 31 12 2015
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Valore
residuo
Acquisi
zioni
Variazioni
di
categoria
Riclassificazioni
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Altre
Smobilizzi/Cessioni
Svaluta
Ammorta
Totale
Valore
Fondo
variazioni
zioni
menti
variazioni
lordo
Ammorta
Valore
Fondo
dell'eser
mento
lordo
Ammorta
cizio
mento
Diritti di brevetto industriale e ut. op. dell'ingegno 81.285 (75.730) 5.555 1.940 (38)
(3.318)
(1.416)
83.187
(79.048)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 31.846 (22.136) 9.710 2.247 872 (4)
(3.296)
(181)
34.961
(25.432)
Avviamento 38.435 38.435 (955)
(955)
37.480
Immobilizzazioni in corso 473 473 1.722 (872) 850
1.323
Altre immobilizzazioni immateriali 1.307 (1.123) 184 (50)
(50)
1.307
(1.173)
Totale Immobilizzazioni immateriali 153.346 (98.989) 54.357 5.909 (42)


(955)
(6.664)
(1.752)
158.258
(105.653)

Bilancio separato – Anno 2016

2 - Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

Valori al 31 12 2015
Effetto operazioni straordinarie
Variazioni dell'esercizio Valori al 31 12 2016
Valore
Fondo
Valore
Valore
Fondo
Valore
lordo
Ammorta
residuo
lordo
Ammorta
residuo
mento
mento
Acquisizioni Variazioni
di
categoria
Altre
variazioni
Ammorta
menti
Totale
variazioni
dell'eser
cizio
Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
Valore
residuo
Diritti di brevetto industriale e ut. op. dell'ingegno
83.187
(79.048)
4.139
20.884
(17.794)
3.090
2.475 1.506 (10) (4.246) (275) 108.042 (101.088) 6.954
34.961
(25.432)
9.529
(547)
526
(21)
4.361 737 (175) (4.152) 771 39.337 (29.058) 10.279
37.480 37.480 - 37.480
1.323
8
8
3.814 (2.239) 1.575 2.906 - 2.906
(1.173)
134
54.404
54.404
3.660 (31) 3.629 59.371 (1.204) 58.167
158.258
(105.653)
52.605
74.749
(17.268)
57.481
10.650 4 3.475 (8.429) 5.700 247.136 (131.350) 115.786
Valori al 31 12 2014
Variazioni dell'esercizio
Variazioni dell'esercizio Valori al 31 12 2015
Valore
Fondo
Valore
Acquisi
Variazioni
Riclassificazioni
lordo
Ammorta
Altre Smobilizzi/Cessioni Ammorta Totale Valore Fondo Valore
residuo
zioni
di
Valore
Fondo
mento
categoria
lordo
Ammorta
mento
variazioni Valore
lordo
Fondo
Ammorta
mento
zioni menti variazioni
dell'eser
cizio
lordo Ammorta
mento
residuo
5.555
1.940
(38) (3.318) (1.416) 83.187 (79.048) 4.139
2.247
872
(4) (3.296) (181) 34.961 (25.432) 9.529
(955) (955) 37.480 - 37.480
850 1.323 - 1.323
(50) (50) 1.307 (1.173) 134
(42) (955) (6.664) (1.752) 158.258 (105.653) 52.605

3/a - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni Valore Variazioni dell'esercizio 2016
Migliaia di euro a bilancio
31 12 2015
Incrementi Decrementi Effetto
Operazioni
Straordinarie
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Imprese controllate:
Edipower S.p.A. 737.552 (737.552)
A2A Trading S.r.l. 34.449 (34.449)
Unareti S.p.A. 696.280 685.601
A2A Reti Elettriche S.p.A. 668.333 (668.333)
A2A Logistica S.p.A. 17.268 (17.268)
Unareti servizi metrici S.r.l. 10 (10)
A2A Ambiente S.p.A. 634.894
Elektroprivreda Cnre Gore AD (EPCG) 279.017
A2A Calore & Servizi S.r.l. 334.477 140
A2A Ciclo Idrico S.p.A. 167.000
A2A gencogas S.p.A. 98.971 465.346
A2A Energiefuture S.p.A. - 50 262.680
A2A Energia S.p.A. 98.743
Retragas S.r.l. 30.105
Aspem S.p.A. 26.508
A2A Smart City S.p.A. 9.222
Proaris S.r.l. 3.557
Camuna Energia S.r.l. 1.467
Ecofert S.r.l. in liquidazione 802
Plurigas S.p.A. in liquidazione 560
SEASM S.r.l. -
A2A Alfa S.r.l. - 1.030
Linea Group Holding S.p.A. - 112.779
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. - 100
A2A Montenegro d.o.o. 102
Mincio Trasmissione S.r.l. 10
Ostros Energia S.r.l. in liquidazione -
Totale imprese controllate 3.839.327 112.929 (10) (42.805)
Partecipazioni destinate alla vendita
SEASM S.r.l. 469

Bilancio separato – Anno 2016

3/a - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese controllate

Variazioni dell'esercizio 2016 Valore Quota di Patrimonio netto
Svalutazioni Altre
variazioni
a bilancio
31 12 2016
%
di possesso
Patrimonio
netto al
31 12 2016
Ammontare
pro quota
- - - -
- - - -
1.381.881 100,00% 1.466.882 1.466.882
- - - -
- - - -
- - - -
634.894 100,00% 490.091 490.091
279.017 41,75% 740.269 309.062
334.617 100,00% 349.647 349.647
167.000 100,00% 213.273 213.273
(54.000) 510.317 100,00% 521.694 521.694
262.730 100,00% 308.181 308.181
98.743 100,00% 190.957 190.957
30.105 87,27% 40.699 35.518
26.508 90,00% 9.134 8.221
9.222 100,00% 13.736 13.736
3.557 60,00% 5.919 3.551
1.467 74,50% 1.062 791
802 47,00% 1.706 802
560 70,00% 3.210 2.247
469 469 67,00% 730 489
(1.030) - 70,00% 1.428 1.000
112.779 51,00% 195.615 99.764
100 100,00% 43 43
102 100,00% 102 102
10 100,00% 303 303
- 80,00% 4.315 3.452
(55.030) 469 3.854.880 4.558.996 4.019.806
(469) -

3/b - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese collegate

Partecipazioni Valore Variazioni dell'esercizio 2016
Migliaia di euro a bilancio
31 12 2015
Incrementi Decrementi Effetto
Operazioni
Straordinarie
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Imprese collegate:
ACSM-AGAM S.p.A. (**) 34.051
Rudnik Uglja Ad Pljevlja (*) 12.067
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. 3.383
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. (**) 837
SET S.p.A. (**) 466
Serio Energia S.r.l. (**) 400
Ge.S.I. S.r.l. 380 86
Visano Società Trattamento Reflui S.c.a.r.l. (**) 10
Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l.
in liquidazione
6
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione (**) -
Totale imprese collegate 51.600 86 - -

(*) Dati del bilancio al 31 dicembre 2014

(**) Dati del bilancio al 31 dicembre 2015

Bilancio separato – Anno 2016

3/b - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in imprese collegate

Variazioni dell'esercizio 2016 Valore Quota di Patrimonio netto
Svalutazioni Altre
variazioni
a bilancio
31 12 2016
%
di possesso
Patrimonio
netto al
31 12 2016
Ammontare
pro quota
34.051 23,94% 173.064 41.432
(5.000) 7.067 39,49% 19.517 7.707
3.383 48,77% 12.981 6.331
837 24,29% 3.178 772
466 49,00% 1.396 684
400 40,00% 1.950 780
466 47,00% 4.941 2.322
10 40,00% 26 10
6 45,00% 3.855 1.735
- 50,00% (143) (72)
(5.000) - 46.686 220.765 61.701

3/c - Prospetto delle variazioni delle partecipazioni in altre imprese (AFS)

Denominazione
Migliaia di euro
Quote
possedute
%
Azionista Valore di
carico al
31 12 2016
Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS)
Infracom S.p.A. 0,44% A2A S.p.A. 155
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 1,21% A2A S.p.A. 280
Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna S.p.A. (AEVV) 9,39% A2A S.p.A. 1.846
Altre:
AQM S.r.l. 7,52% A2A S.p.A.
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del Serio s.c. n.s. A2A S.p.A.
Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A.
Consorzio DIX.IT in liquidazione 14,28% A2A S.p.A.
Consorzio L.E.A.P. 8,57% A2A S.p.A.
Consorzio Milano Sistema in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Emittenti Titoli S.p.A. 1,85% A2A S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Isfor 2000 S.c.p.A. 4,94% A2A S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
DI.T.N.E. 1,45% A2A S.p.A.
SIRIO S.C.P.A. 0,02% A2A S.p.A.
ORIONE S.C.P.A. 0,22% A2A S.p.A.
Totale altre attività finanziarie 1.433
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita 3.714

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'innovazione della Valtellina sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a 50 euro.

4/a - Elenco delle partecipazioni in società controllate

Società
Migliaia di euro
Sede Valuta Capitale
sociale al
31 12 2016
Imprese controllate:
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
Elektroprivreda Cnre Gore AD (EPCG) (*) Nikšić (Montenegro) Euro 1.003.666
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A gencogas S.p.A. Gissi (CH) Euro 450.000
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 2.000
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Aspem S.p.A. Varese Euro 174
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.000
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Ecofert S.r.l. in liquidazione S.Gervasio Bresciano (BS) Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
Mincio Trasmissione S.r.l. Brescia Euro 10
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
Ostros Energia S.r.l. in liquidazione Brescia Euro 350
Linea Group Holding S.p.A. Brescia Euro 189.494
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 100

(*) Dati del bilancio al 31 dicembre 2015

Bilancio separato – Anno 2016

4/a - Elenco delle partecipazioni in società controllate

Delta
(a-b)
Valore a
bilancio
(b)
Ammontare
pro quota
(a)
%
di possesso
Risultato al
31 12 2016
Patrimonio
netto al
31 12 2016
85.001 1.381.881 1.466.882 100,00% 92.835 1.466.882
(144.803) 634.894 490.091 100,00% 86.949 490.091
30.045 279.017 309.062 41,75% 37.474 740.269
15.030 334.617 349.647 100,00% 16.537 349.647
46.273 167.000 213.273 100,00% 41.916 213.273
11.377 510.317 521.694 100,00% 21.313 521.694
92.214 98.743 190.957 100,00% 77.289 190.957
5.413 30.105 35.518 87,27% 1.927 40.699
(18.287) 26.508 8.221 90,00% 7.932 9.134
4.514 9.222 13.736 100,00% 3.706 13.736
(6) 3.557 3.551 60,00% 460 5.919
(676) 1.467 791 74,50% 88 1.062
20 469 489 67,00% 38 730
- 802 802 47,00% - 1.706
1.687 560 2.247 70,00% (16) 3.210
- 102 102 100,00% - 102
293 10 303 100,00% 56 303
45.451 262.730 308.181 100,00% 46.696 308.181
3.452 - 3.452 80,00% (36) 4.315
(13.015) 112.779 99.764 51,00% (3.037) 195.615
(57) 100 43 100,00% (57) 43

4/b - Elenco delle partecipazioni in società collegate

Società
Migliaia di euro
Sede Valuta Capitale
sociale al
31 12 2016
ACSM-AGAM S.p.A. (**) Monza Euro 76.619
Rudnik Uglja Ad Pljevlja (*) Pljevlja (Montenegro) Euro 21.493
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 6.000
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. (**) Iseo (BS) Euro 1.616
SET S.p.A. (**) Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Serio Energia S.r.l. (**) Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1.000
Ge.S.I. S.r.l. Brescia Euro 1.000
Visano Società Trattamento Reflui S.c.a.r.l. (**) Brescia Euro 25
Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l.
in liquidazione
Ponti sul Mincio (MN) Euro 11
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
(*)
Dati del bilancio al 31 dicembre 2014

(**) Dati del bilancio al 31 dicembre 2015

Bilancio separato – Anno 2016

4/b - Elenco delle partecipazioni in società collegate

Delta Valore a
bilancio
Ammontare
pro quota
%
di possesso
Risultato al
31 12 2016
Patrimonio
netto al
(a-b) (b) (a) 31 12 2016
7.381 34.051 41.432 23,94% 13.367 173.064
640 7.067 7.707 39,49% (19.840) 19.517
2.948 3.383 6.331 48,77% 1.154 12.981
(65) 837 772 24,29% 11 3.178
218 466 684 49,00% 120 1.396
380 400 780 40,00% 526 1.950
1.856 466 2.322 47,00% 1.004 4.941
- 10 10 40,00% - 26
1.729 6 1.735 45,00% (5.143) 3.855
(72) - (72) 50,00% (222) (143)

Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa IAS/IFRS

(ai sensi dell'art. 2429 comma 4° del codice civile)

CONTROLLATE A2A gencogas S.p.A. A2A Energiefuture S.p.A. A2A AMBIENTE S.p.A.
Capitale sociale: Euro 450.000.000 Euro 50.000.000 Euro 220.000.000
% di partecipazione: A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00%
Descrizione - Migliaia di euro 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15
Ricavi 97.390 34.512 112.297 - 371.988 382.849
Margine operativo lordo 50.982 19.491 47.521 - 150.341 133.730
Risultato operativo netto (53.537) (1.309) 67.030 - 103.083 96.998
Utile ante imposte (60.593) (6.861) 66.790 - 123.949 115.407
Risultato dell'esercizio (42.125) (6.710) 46.697 - 86.949 83.242
Attività 1.110.062 278.911 447.448 - 867.167 933.300
Passività 588.368 179.057 139.267 - 377.076 348.249
Patrimonio netto 521.694 99.854 308.181 - 490.091 585.051
Posizione finanziaria netta (359.045) (160.620) 74.946 - 253.958 343.365
COLLEGATE GE.S.I. S.r.l. AZIENDA SERVIZI
VALTROMPIA S.p.A.
ERGON ENERGIA S.r.l.
in liquidazione
Capitale sociale: Euro 1.000.000 Euro 6.000.000 Euro 600.000
% di partecipazione: A2A S.p.A. 47,00% A2A S.p.A.
Unareti S.p.A.
48,77%
0,38%
A2A S.p.A. 50,00%
Descrizione - Migliaia di euro 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15
Ricavi 6.573 5.087 13.800 15.850 5 84
Margine operativo lordo 699 688 2.874 4.810 (149) (49)
Risultato operativo netto 390 339 1.982 3.350 (214) (49)
Utile ante imposte 1.122 366 1.762 3.250 (222) (62)
Risultato dell'esercizio 1.004 288 1.154 2.189 (222) (62)
Attività 8.077 6.673 29.238 28.602 6.855 7.218
Passività 3.136 2.518 16.257 16.760 6.998 7.138
Patrimonio netto 4.941 4.155 12.981 11.842 (143) 80
Posizione finanziaria netta 1.851 931 (9.287) (7.525) (694) (900)

Bilancio separato – Anno 2016

Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa IAS/IFRS

A2A Energiefuture S.p.A.
A2A AMBIENTE S.p.A.
A2A Smart City S.p.A. RETRAGAS S.r.l. SEASM S.r.l. EPCG Linea Group Holding S.p.A.
50.000.000
Euro
220.000.000
Euro 3.000.000 Euro 34.494.650 Euro 700.000 Euro 1.003.666.058 Euro 189.494.116
A2A S.p.A.
100,00%
A2A S.p.A.
100,00%
A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A.
Unareti S.p.A.
87,27%
4,33%
A2A S.p.A. 67,00% A2A S.p.A. 41,75% A2A S.p.A. 51,00%
31 12 16
31 12 15
31 12 16
31 12 15
31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15
112.297
-
371.988
382.849
26.398 22.706 7.670 7.787 357 378 232.232 241.806 23.167 23.626
47.521
-
150.341
133.730
6.501 5.174 4.987 4.469 290 306 66.830 52.618 205 (188)
67.030
-
103.083
96.998
5.415 2.970 2.813 2.349 124 141 32.376 18.899 (6.626) (7.247)
66.790
-
123.949
115.407
5.338 2.845 2.835 2.356 64 70 41.204 24.588 (6.744) 1.019
46.697
-
86.949
83.242
1.837 1.837 1.927 1.486 38 11 37.474 21.874 (3.037) 4.457
-
867.167
933.300
29.999 23.177 43.602 44.187 1.884 2.102 954.485 1.154.218 635.200 670.693
-
377.076
348.249
16.263 11.274 2.903 4.007 1.154 1.410 214.216 240.027 439.585 467.970
490.091
585.051
13.736 11.903 40.699 40.180 730 692 740.269 914.191 195.615 202.723
253.958
343.365
(1.509) (639) 7.610 8.406 (1.124) (1.374) 192.288 147.408 (172.841) (160.739)

Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa ITALIAN GAAP

(ai sensi dell'art. 2429 comma 4° del codice civile)

CONTROLLATE Unareti S.p.A. A2A CALORE
& SERVIZI S.r.l.
A2A ENERGIA S.p.A.
Capitale sociale: Euro 965.250.000 Euro 150.000.000 Euro 2.000.000
% di partecipazione: A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 100,00%
Descrizione - Migliaia di euro 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15
Volume d'affari 519.477 211.177 223.257 231.828 1.325.981 1.300.743
Margine operativo lordo 222.077 104.142 75.675 71.255 138.008 99.494
Risultato operativo 141.778 77.453 34.073 40.679 114.846 80.448
Utile ante imposte 139.137 77.403 27.838 34.997 116.063 81.407
Risultato dell'esercizio 92.835 48.971 16.537 25.030 77.289 54.659
Attività 2.046.944 856.416 748.113 688.397 586.918 616.070
Passività 580.062 146.874 398.466 331.799 395.961 445.335
Patrimonio netto 1.466.882 709.542 349.647 356.598 190.957 170.735
Posizione finanziaria netta 24.211 49.314 (260.363) (194.468) 34.630 48.929
COLLEGATE PREMIUMGAS S.p.A.
Capitale sociale: Euro 120.000
% di partecipazione: A2A Alfa S.r.l.
50,00%
Descrizione - Migliaia di euro 31 12 16 31 12 15
Volume d'affari 91.914 11.558
Margine operativo lordo 1.353 (890)
Risultato operativo 1.345 (898)
Utile ante imposte 1.345 (898)
Risultato dell'esercizio 1.125 (831)
Attività 12.164 20.756
Passività 5.199 14.916
Patrimonio netto 6.965 5.840
Posizione finanziaria netta 2.121 244

Bilancio separato – Anno 2016

Dati essenziali dei bilanci delle principali società controllate e collegate redatti secondo la normativa ITALIAN GAAP

Unareti S.p.A.
A2A CALORE
A2A ENERGIA S.p.A.
& SERVIZI S.r.l.
A2A CICLO
IDRICO S.p.A.
ASPEM S.p.A. A2A ALFA S.r.l. PROARIS S.r.l. PLURIGAS S.p.A.
in liquidazione
965.250.000
Euro
150.000.000
Euro
2.000.000
Euro 70.000.000 Euro 173.785 Euro 100.000 Euro 1.875.000 Euro 800.000
A2A S.p.A.
100,00%
A2A S.p.A.
100,00%
A2A S.p.A.
100,00%
A2A S.p.A. 100,00% A2A S.p.A. 90,00% A2A S.p.A. 70,00% A2A S.p.A. 60,00% A2A S.p.A. 70,00%
31 12 16
31 12 15
31 12 16
31 12 15
31 12 16
31 12 15
31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15 31 12 16 31 12 15
223.257
231.828
1.325.981
1.300.743
129.812 76.494 44.426 41.378 - - 1.757 2.728 18 2.527
75.675
71.255
138.008
99.494
79.948 24.247 5.921 6.288 (54) (49) 117 295 (25) 1.043
34.073
40.679
114.846
80.448
64.443 11.800 4.382 4.986 (54) (49) 82 260 (25) 1.043
34.997
116.063
81.407
62.626 9.893 4.559 4.413 (54) (49) 87 269 (9) 1.146
25.030
77.289
54.659
41.916 7.781 3.048 2.993 (39) (36) 27 205 (16) 869
688.397
586.918
616.070
362.424 298.065 36.712 38.509 1.511 1.527 7.113 7.139 5.662 20.951
395.961
445.335
149.151 126.708 27.578 28.423 83 60 1.194 1.052 2.452 2.517
190.957
170.735
213.273 171.357 9.134 10.086 1.428 1.467 5.919 6.087 3.210 18.434
48.929 (70.165) (60.271) 3.640 2.906 105 134 2.353 2.312 3.578 18.735

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

0.5 Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione

Bilancio separato – Anno 2016 Relazione della Società di Revisione

0.6 Relazione del Collegio Sindacale

Relazione del Collegio Sindacale

PricewaterhouseCoopers S.p.A.
-- ------------------------------- --
Società del Descrizione attività Corrispettivi
gruppo a cui è
stato erogato il
servizio
S.p.A.
ASVT
e
di conformità e conseguente sottoscrizione
Verifiche
6.000
Bellisolina S.r.l. dichiarazioni fiscali ai fini della compensazione di crediti fiscali
(esercizio 2015)
Energia
A 2 A
Revisione legale dei dati inseriti nel file "Richiesta Dati" 30.000
S.p.A. allegato all'Istanza di ammissione al meccanismo di
compensazione oneri per la morosità dei clienti finali ai sensi
della deliberazione 659/2015 AEEGSI al periodo 1° ottobre
2011-30 settembre 2012
Società del gruppo a
cui è stato erogato il
servizio
Descrizione attività Corrispettivi
A2A S.p.A. Attività di attestazione inerenti all'aggiornamento del
programma EMTN di A2A S.p.A. effettuato a novembre
2016
30,000
Unareti S.p.A. Agreed upon procedures sul prospetto "Form C -
Financial Statements" relative al programma "Seventh
research framework - FP7"
7.500
Società del gruppo Descrizione attività Corrispettivi
a cui è stato
erogato il servizio
S.p.A.
e
Svolgimento delle verifiche sulla regolare tenuta della 94.000
società controllate contabilità sociale riguardanti i primi 2 trimestri dell'esercizio
2016 fino alla data di cessazione degli incarichi di revisione
legale per A2A (Euro 12.000) e le controllate italiane (Euro
82.000)

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Bilancio separato – Anno 2016 Relazione del Collegio Sindacale

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