Pre-Annual General Meeting Information • Jun 6, 2017
Pre-Annual General Meeting Information
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Tim Brasil rimane un asset strategico per il Gruppo Telecom Italia.
Le difficoltà macroeconomiche, politiche e di mercato che il Brasile sta attraversando sono nondimeno importanti. E' richiesto un forte impegno per ricondurre l'azienda verso i risultati che si merita. La società ha da poco cambiato il suo top management, che sta lavorando su un piano di efficienza, secondo un percorso di generazione di valore durevole nel medio-lungo termine.
L'ammontare complessivo degli oneri finanziari netti rimane superiore ai 2 miliardi di euro, ma occorre evidenziare che in questo ammontare confluiscono, secondo i principi contabili internazionali, diverse componenti valutative di natura contabile, che non sono direttamente correlate al debito finanziario o meglio non sono la derivazione del calcolo di tasso d'interesse ed esposizione. Depurando da queste componenti e analizzando la sola componente "correlata" al debito, i valori del 2015 sono inferiori di circa 600 milioni di euro rispetto al dato del 2006; il bilancio 2006 è stato il primo redatto secondo i principi contabili IFRS, per cui è l'anno più lontano con cui sia possibile un confronto analitico omogeneo.
In particolare l'ammontare di oneri finanziari netti al 31 dicembre 2015 risulta elevato per effetto di due componenti: la valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria (Mandatory Convertible Bond), negativa per euro 454 milioni, e gli effetti delle operazioni di riacquisto di obbligazioni proprie (euro 379 milioni), derivanti dal differenziale fra i prezzi di riacquisto delle passività e i benefici di alcuni derivati di copertura correlati ai titoli riacquistati.
Senza considerare questi effetti di natura "non recurring", che sono puramente contabili o saranno riassorbiti da futuri risparmi, gli oneri finanziari netti sono pari a euro 1.687 milioni (euro 2.3 miliardi nel 2006).
L'obiettivo principale per il 2016 è di almeno stabilizzare l'EBITDA domestico.
Una volta raggiunto questo importante obiettivo, e lasciato alle spalle il picco massimo degli investimenti nelle reti di nuova generazione, con il sostegno del nuovo piano di efficiency e con le nuove iniziative sui ricavi il cash flow di Telecom Italia migliorerà in modo durevole. Ciò permetterà di valutare il ritorno a una adeguata e sostenibile politica di dividendi per le azioni ordinarie.
In questo momento non sono definiti un anno o un importo: prima si procederà con la recovery nei risultati, il resto seguirà.
Il mercato delle TLC in Italia nel corso degli ultimi 7 anni ha perso strutturalmente circa 1/3 del proprio valore, ovvero circa 10 miliardi di euro, per effetto di una feroce competizione infra-industry. In questo contesto il regolatore ha privilegiato un modello reseller-oriented, ritenendo che avrebbe sostenuto la realizzazione di reti concorrenti, ciò che ha concorso a determinare la riduzione del fatturato di Telecom Italia.
Si ipotizza oggi che il mercato delle TLC in Italia tornerà a crescere dal 2018.
In questo scenario Telecom Italia consoliderà la sua posizione di leader, facendo leva sulla qualità della sua infrastruttura di ultima generazione. Al 2018 la customer base in fibra sarà un multiplo di quella attuale (674.000 clienti di fine 2015, saliti a 842.000 nel 1Q'16), con l'ARPU BB in crescita (il riferimento attuale è euro 21.5 nel 1Q'16). Per quanto riguarda il mobile, si prevede che sempre più clienti opteranno per pacchetti bundle a maggior contenuto di dati, rendendo più prevedibili e meno volatili i ricavi aziendali. Lo strutturale decremento dei ricavi tradizionali, che ha caratterizzato gli ultimi anni, sarà più che compensato dalla crescita dei ricavi innovativi.
La remunerazione del management viene confrontata periodicamente con le best practice nazionali e internazionali al fine di allineare gradualmente il posizionamento retributivo individuale alla mediana del mercato di riferimento.
La struttura retributiva del management si compone di tre diversi elementi:
Il Piano di Stock Option 2014-2016, strumento di incentivazione di lungo termine, destinato ad una parte selezionata di managers, è strettamente collegato all'andamento di un parametro azionario: il Total Shareholder Return relativo di Telecom Italia, misurato rispetto ad un peer group internazionale. A tale parametro è legato l'esercizio del 50% delle opzioni assegnate, come specificato nella Relazione sulla remunerazione.
Si premette che la qualificazione di Telco come "socio di controllo" non è esatta, non avendo mai l'allora azionista di maggioranza relativa esercitato il controllo, di diritto o di fatto, su Telecom Italia. Non si conosce poi la definizione di "legame" (tra le persone dei Consiglieri in carica e Telco) al quale il socio fa riferimento.
Ciò nondimeno, si rammenta che l'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea del 16 aprile 2014 (fatta salva successiva integrazione con deliberazione dell'Assemblea del 15 dicembre 2015). In allora, la nomina è avvenuta a fronte della presentazione di due liste, di cui una – appunto – da parte di Telco S.p.A.
La proposta di riduzione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione da 17 a 16 deriva dall'opportunità derivante dalla sostituzione nel ruolo di Amministratore Delegato di Marco Patuano (cessato per dimissioni) con altro Consigliere già in carica, Flavio Cattaneo.
Come rappresentato nell'apposita relazione, a fronte di questa circostanza il Consiglio di Amministrazione, valutata l'adeguatezza della propria attuale composizione, non ha ritenuto di nominare per cooptazione il Consigliere necessario per riportare la compagine al numero stabilito dall'Assemblea (15 dicembre 2015), proponendone la rideterminazione in 16, cioè nel numero dei Consiglieri effettivamente già in carica.
L'eventuale riduzione a un numero inferiore, nei limiti di cui in Statuto, potrà essere deliberata dall'Assemblea in sede di rinnovo dell'organo collegiale, per scadenza di mandato (Assembla di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016).
Facendo riferimento all'ODG si chiede di integrarlo relativamente allo stacco cedola delle azioni ordinarie per le quali l'ultimo stacco cedola risale al 2013 ben 3 anni fa; modalità di voto elettronico dell'ODG delle assemblee allegando un pdf relativamente all'oggetto per cui si sta esprimendo il voto in lingua ita/ing/fra o quanto informando debitamente gli azionisti; che ci si informi se Telecontact Center sia azienda in crisi vista l'impossibilità dello scrivente di passare a 6 ore
In merito alla richiesta di integrazione dell'ordine del giorno assembleare, si segnala che il diritto è esercitabile per legge da soci che rappresentino almeno il 2,5% del capitale avente diritto di voto, entro il termine di 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione della riunione.
La richiesta di integrazione formulata dal socio Di Domenico è dunque irricevibile, per carenza di legittimazione. ***
In merito alla domanda sul c.d. voto elettronico, e sull'allegazione di documentazione in formato pdf, in più lingue, sull'oggetto del voto, si rappresenta che le relazioni illustrative delle proposte del Consiglio di Amministrazione sugli argomenti all'ordine del giorno sono state tutte rese disponibili entro i termini e con le modalità applicabili, ivi inclusa la pubblicazione sul sito della Società, in formato pdf, in lingua italiana e traduzione in inglese. La traduzione in inglese (e non anche in francese) della documentazione ufficiale redatta nella lingua del Paese della Società risponde a una prassi costante, comune agli emittenti i cui strumenti finanziari risultano diffusi sui mercati internazionali.
Qualora poi il socio Di Domenico avesse inteso far riferimento all'introduzione della possibilità, per il votante elettronicamente, di caricare sulla piattaforma di voto elettronico – a mo' di "dichiarazione di voto" – un proprio documento, si conferma che questa opportunità non è allo stato prevista. ***
In ultimo il socio Di Domenico fa riferimento a una questione afferente al rapporto di lavoro dipendente da lui intrattenuto con la controllata Telecontact Center.
Al riguardo si precisa che Telecontact Center non è un'"azienda in crisi", e che la risposta ricevuta alla richiesta di modifica del suo orario lavorativo va collocata nel contesto delle esigenze di gestione operativa delle risorse che operano all'interno dell'organizzazione e di funzionalità delle attività della società.
L'accordo del 27 ottobre 2015 ha previsto il ricorso all'art. 4 legge n. 92/2012 (c.d. legge Fornero) per Telecom Italia S.p.A.. La norma prevede che l'Azienda versi mensilmente all'INPS, a favore dei dipendenti interessati, un importo corrispondente al trattamento pensionistico coerente con la situazione previdenziale al momento della cessazione (c.d. isopensione) e la contribuzione correlata per il periodo intercorrente tra la risoluzione del rapporto di lavoro e la decorrenza pensionistica (entro un massimo di 48 mesi).
In applicazione della norma gli importi sono stati calcolati nel seguente modo:
L'importo complessivo iscritto in bilancio 2015 di Telecom Italia S.p.A. è pari a 317,6 milioni di euro.
L'accordo del 27 ottobre 2015 ha definito un accompagnamento alla pensione ex art. 4 della legge n. 92/2012 per un massimo di 3.287 dipendenti che esprimano il consenso entro il 31 dicembre 2018 e che maturino i requisiti necessari nei 4 anni successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro.
L'applicazione dell'art. 4 della legge n. 92/2012 si configura quale strumento da utilizzare per la gestione delle ricadute sui livelli occupazionali derivanti dalle criticità del mercato delle TLC e del contesto macroeconomico di riferimento.
Ad oggi l'operazione di cambio marchio su tutti i touch point in Italia (divise, insegne, bolletta, sito,…) è costata 5,4 milioni di euro, ed è in corso di completamento per quanto riguarda le insegne dei negozi e delle sedi (che rappresenta la spesa più consistente, stimata in circa 8,4 milioni di euro).
Il nuovo Vertice ha avviato un aggiornamento del piano di efficientamento della struttura dei costi che ha individuato, anche sulla base di analisi pregresse, una serie di azioni di breve termine e strutturali che produrranno una significativa riduzione della base costi (inclusi gli investimenti) rispetto al 2015, valutata in complessivi circa 1.6 miliardi di euro (di cui 1.0 miliardi di euro incrementali rispetto al piano presentato nello scorso febbraio), così come illustrato alla comunità finanziaria in data 16 maggio 2016.
Ai fini della presentazione dell'offerta non vincolante, Metroweb è stata valutata secondo gli usuali criteri di valutazione, ivi incluso il metodo dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri. Premesso che non è uso della Società commentare operazioni in corso, al momento si prevede di finanziarie l'eventuale acquisizione con la generazione dei flussi di cassa previsti nel piano.
Si veda la risposta precedente. In particolare, gli investimenti per lo sviluppo della rete UBB non costituiscono un'alternativa all'investimento nel capitale di rischio di Metroweb.
1) Vorrei chiedere al dott. Flavio Cattaneo come si concili la lettera ai dirigenti di fare benzina in modalità self service, con i rilevanti emolumenti che abbiamo elargito nel 2015 al Direttore Finanziario del Gruppo, dott. Peluso e soprattutto con gli emolumenti che elargiremo allo stesso CEO, sol considerando che si parli di buonuscita pari a una quarantina di milioni, tant'é che lo stesso Collegio Sindacale ha espresso parere contrario!
Il Socio chiede un confronto fra due fenomeni disomogenei: la remunerazione del management (sulla quale è invitato a fare riferimento alla Relazione sulla remunerazione della Società, pubblicata in vista dell'Assemblea) e una (non certo la principale) delle iniziative intraprese per il risparmio dei costi. Non esiste un nesso fra le due vicende, se non il principio generale per cui Telecom Italia esclude – in ogni campo – gli sprechi.
Tanto premesso, la policy in questione è estesa a tutti i dipendenti TIM che fanno uso di auto aziendali e non solo ai dirigenti. L'azione – che peraltro consente di conseguire da sola un risparmio di diversi milioni di euro – rientra in un piano molto ampio e capillare di cost trasformation che ha un obiettivo complessivo al 2018 di una riduzione dei costi rispetto alla base 2015 di circa 800 milioni di euro (opex). Tale Piano – che darà maggiore solidità e sostenibilità finanziaria all'Azienda – è articolato in numerose azioni di efficienza su tutti i processi aziendali, grazie al re-engineering degli stessi, all'automazione delle attività più ricorsive, alla revisione delle policy e all'analisi delle priorità delle singole attività/iniziative con un approccio "zero base budget" e con logiche rigorosamente ROI analysis.
Il Dottor Peluso si qualifica come dirigente con responsabilità strategiche, ai sensi del Testo Unico della Finanza. I compensi complessivi riconosciuti a questa categoria di dirigenti sono riportati nella Relazione sulla remunerazione; Telecom Italia non dà disclosure dei dati relativi ai compensi di singoli dirigenti, là dove non richiesto dalla disciplina applicabile.
2) Vero che il dott. Peluso risulta imputato per concorso alla dissipazione del patrimonio della holding IMCO e che l'ipotesi dell'accusa è che un anno prima del passaggio in Fondiaria Sai, l'allora alto dirigente di Unicredit abbia contribuito al dissesto della holding azionista della compagnia attraverso Premafin? con le aggravanti di aver commesso più fatti di bancarotta fraudolenta e di aver causato un danno patrimoniale di rilevante gravità??
Le imputazioni riguardano asserite condotte non riconducibili all'attività svolta dal Dottor Peluso per il Gruppo Telecom Italia.
Nel mese di febbraio 2016, il Tribunale di Milano ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti del Dottor Peluso e altre 11 persone in relazione a un'indagine originata dal fallimento della Imco S.p.A. nel 2012. L'accusa principale nei confronti del Dottor Peluso consiste nel fatto che, nella sua qualità di amministratore delegato di UniCredit Corporate Banking S.p.A. (la posizione che ha ricoperto prima di entrare in Telecom Italia nel settembre 2012), avrebbe approvato una complessa operazione la quale, secondo l'ipotesi del Pubblico Ministero, avrebbe avuto l'effetto di diminuire il valore del patrimonio netto di Imco. Il processo è iniziato in aprile.
Il procedimento penale è in corso e non si sono verificati fatti tali da determinare il venir meno dei requisiti per la carica in capo al Dottor Peluso o della fiducia del Board nei suoi confronti. Non sussistono dunque motivazioni per l'assunzione da parte della Società di alcuna iniziativa nei confronti della sua persona.
Il budget di spesa della direzione Business Support Office è di circa 1,2 miliardi di euro, con un perimetro gestito esteso a immobili, servizi alle persone, logistica ed energia.
L'Istituto Bruno Leoni non risulta un utente dei servizi erogati dalla Società. La ragione sociale Istituto Bruno Leoni (e il codice fiscale presente sul relativo sito web) non corrisponde ad alcun contratto di servizi forniti da Telecom Italia. Non si può peraltro escludere che vi siano contratti intestati ad altre ragioni sociali, di cui l'Istituto benefici.
Alberto Mingardi riveste l'incarico di Vicepresidente della Fondazione Telecom Italia (attribuito il 14 luglio 2014 con scadenza all'approvazione del bilancio 2016), che è un ente con personalità giuridica autonoma, non soggetto a controllo di Telecom Italia né oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo.
Tanto premesso, e fermo quanto infra al numero 6), il Dottor Mingardi non detiene cariche in società del Gruppo Telecom Italia.
Si premette che la Fondazione Telecom Italia è un ente con personalità giuridica autonoma, non soggetto a controllo di Telecom Italia né oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo, e che la policy della Società rispetto alla remunerazione di singoli individui è di circoscrivere la disclosure a quanto previsto dalla disciplina applicabile.
Tanto precisato, la carica di Direttore Generale della Fondazione Telecom Italia non è remunerata.
3.3) Marcella Logli é dirigente Telecom, perché non riversa sulla capogruppo gli emolumenti percepiti in Fondazione Telecom?
Cfr. risposta al quesito precedente.
3.4) Qual é stato il compenso complessivo percepito di Marcella Logli nella Fondazione Telecom, a parte l'incarico di Direttore Generale?
Cfr. risposta ai quesiti precedenti: la Dottoressa Logli non percepisce alcun compenso dalla Fondazione Telecom Italia.
4) Il Gruppo Telecom e Fondazione Telecom, per quali importi complessivi hanno erogato denaro ad associazioni e/o persone giuridiche di cui fa parte Alberto Mingardi?
Inoltre, nel gennaio 2015 la controllata Persidera ha emesso un ordine di acquisto di euro 2.000 verso lo stesso Istituto Bruno Leoni, per l'acquisizione di un parere.
Il Dottor Mingardi è altresì componente dell'advisory board della società di consulenza Cattaneo Zanetto S.p.A., di cui Telecom Italia è cliente.
Il Dottor Mingardi intrattiene con Telecom Italia un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. La policy della Società rispetto ai compensi di singoli individui è di circoscrivere la disclosure a quanto previsto dalla disciplina applicabile.
Si premette che la Fondazione Telecom Italia è un ente con personalità giuridica autonoma, non soggetto a controllo di Telecom Italia né oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo, e che la policy della Società rispetto alla remunerazione di singoli individui è di circoscrivere la disclosure a quanto previsto dalla disciplina applicabile.
Ciò detto, si tratta di carica non remunerata.
I procedimenti penali rilevanti nei quali la Società è coinvolta sono illustrati nella Nota 24 al bilancio consolidato del Gruppo. Fra di essi non vi sono procedimenti del genere di quelli evocati nella domanda.
Come riportato nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società, il ruolo di Organismo di Vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001 in Telecom Italia è svolto dallo stesso Collegio Sindacale, che per questa attività non percepisce compenso addizionale. Si ricorda che l'emolumento dei Sindaci è stato stabilito dall'Assemblea del 20 maggio 2015 in 95.000 euro annui per ciascuno dei Sindaci effettivi e in 135.000 euro annui per il Presidente del Collegio Sindacale.
Si premette che la Fondazione Telecom Italia è un ente con personalità giuridica autonoma, non soggetto a controllo di Telecom Italia né oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo, e che la policy della Società rispetto alla remunerazione di singoli individui è di circoscrivere la disclosure a quanto previsto dalla disciplina applicabile.
Ciò detto, si tratta di carica non remunerata.
11) Quali incarichi mantiene nel Gruppo il dott. Marco Patuano? Nessuno.
Incarichi consulenziali/professionali e cariche sociali sono stati talvolta conferiti a docenti universitari. La c.d. Legge anti-corruzione (legge n. 190/2012) ha inserito nell'art. 53 del DLGS n. 165/2001 il comma 16-ter, in base al quale i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal suddetto comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni, con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti o accertati ad essi riferiti.
Al riguardo, nel Questionario di autocertificazione 231, di cui la Funzione aziendale Purchasing richiede la compilazione da parte di tutti i fornitori in sede di inserimento in Anagrafica Fornitori e in fase di aggiornamento periodico, è inserita apposita domanda. Eventuali casi di riscontro positivo (al momento non ve ne sono stati) sono esaminati e valutati dalla Funzione Compliance.
Attualmente non sono in corso arbitrati a livello nazionale. Gli arbitri nominati dal Gruppo nei procedimenti avanti alla International Chamber of Commerce sono avvocati di fama internazionale, abitualmente indicati dall'ICC stessa per ricoprire funzioni giudicanti. Per quanto riguarda il procedimento avanti alla Camera de Arbitragem do Mercado (cfr. pag. 277 del fascicolo di bilancio 2015), gli arbitri – anch'essi avvocati e docenti universitari di chiara fama – provengono da un'apposita lista tenuta dalla Camara de Arbitragem do Mercado.
Per la stampa quotidiana sono state utilizzate le principali testate nazionali di informazione (Corriere della Sera, Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Messaggero, La Stampa, QN, Il Giornale, La Gazzetta dello Sport, Milano Finanza e Italia Oggi, Libero, Avvenire, Il Foglio); per le campagne geolocalizzate sono state utilizzate le testate locali leader in base all'area d'interesse (quali Corriere del Mezzogiorno, Il Tempo, Corriere Adriatico, Il Mattino, Il Quotidiano del Sud, la Gazzetta del Mezzogiorno, Il Quotidiano di Sicilia).
Non sono state effettuate sponsorizzazioni di testate giornalistiche.
Il c.d. "conflitto d'interessi" è una situazione da valutare caso per caso, con riferimento a specifiche operazioni: nessuno è stabilmente in conflitto d'interessi con un altro. Peraltro il Consigliere Cioli è parte correlata di Telecom Italia, e per il suo tramite sono parti correlate della Società alcune persone fisiche e giuridiche.
Tanto premesso, Telecom Italia applica la disciplina degli interessi degli Amministratori di cui all'art. 2391 c.c. e l'apposita procedura per l'effettuazione di operazioni con parti correlate (consultabile, fra l'altro, sul sito internet della Società), redatta in ottemperanza alla disciplina Consob in vigore.
Rispetto al Consiglio di Amministrazione in carica, si sono qualificati come indipendenti all'atto della candidatura, ma hanno poi perso il requisito in relazione alle cariche loro attribuite, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Recchi, e l'Amministratore Delegato della Società, Flavio Cattaneo.
Il Consigliere Cioli ha ottenuto alcuni rimborsi per spese di trasporto (taxi), per poche centinaia di euro.
RCS è una delle principali concessionarie italiane con cui Telecom Italia intrattiene rapporti storici per l'acquisto di spazi pubblicitari (tramite il centro media Maxus) su stampa (Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, La Stampa e altri) e web (Corriere.it, La Stampa.it., Gazzetta.it e altri).
Le consulenze direzionali, escluse quindi le prestazione professionali a contenuto più operativo/specialistico (ad esempio le prestazioni legali), nel 2015 sono state pari a 14 milioni di euro, di cui circa 12 milioni di euro sul perimetro domestico. Il valore è in riduzione di circa il 12% rispetto al 2014. Su tale specifica voce di spesa (e più in generale su tutte le prestazioni professionali) nel piano di cost transformation è stato introdotto un approccio "zero base budget", con l'obiettivo di una significativa riduzione (oltre il 50%).
Gli immobili a uso residenziale di proprietà aziendale (nessuno dei quali occupato) sono in totale 18, e sono rappresentati esclusivamente da ex foresterie, per lo più presso complessi a uso industriale.
La gestione degli immobili di cui al punto precedente è affidata alle strutture aziendali di Service Center Real Estate in ambito Business Support Office o di Infrastructures & Energy in ambito Network/Technology, a seconda che le ex-foresterie siano ubicate in stabili a prevalente uso civile o industriale.
Dei 18 immobili sopra indicati 17 sono stati mappati per rilevare l'eventuale presenza di Materiale Contenente Amianto (c.d. MCA), e per l'ultimo la verifica è in corso. In 9 casi è stato riscontrato MCA in alcuni manufatti dell'immobile, limitatamente agli ambienti dedicati ad impianti tecnologici. Tutte le conseguenti azioni di messa in sicurezza previste dalle normative vigenti sono state immediatamente attuate dalla Società.
Telecom Italia non è proprietaria di immobili a uso residenziale in Milano.
Circa 8.400 degli 11.000 edifici in uso sono stati sottoposti a mappatura per verificare la presenza, la tipologia e l'ubicazione di eventuale Materiale Contenente Amianto. 6.000 circa dei predetti 8.400 edifici sono risultati "amianto free". In caso di presenza di MCA, sono state adottate tutte le attività di messa in sicurezza stabilite dal decreto ministeriale del 6 settembre 1994: rimozione, confinamento, incapsulamento, monitoraggio del materiale, ecc. E' in corso la mappatura dei restanti 2.600 edifici, costituiti da immobili ad uso industriale di proprietà di terzi, non occupati in via stabile da personale e perlopiù di contenute metrature.
Per quanto riguarda gli immobili occupati stabilmente da personale, sono stati tutti sottoposti a mappatura e, in caso di presenza di MCA, interessati dai conseguenti interventi di messa in sicurezza.
Quelli descritti sono gli esiti di una nuova campagna che la Società ha avviato dal 2013, per dissipare ogni possibile dubbio sulla presenza di MCA nelle sedi aziendali. Infatti la problematica è stata oggetto di massima attenzione fin dall'entrata in vigore della nuova normativa (anno 1994), attraverso una continua serie di iniziative via via più mirate ed approfondite, in coerenza con la crescente sensibilità sviluppatasi in materia e del progressivo affinamento del quadro normativo.
Alla data odierna le cause che vedono coinvolta la Società per il decesso di dipendenti asseritamente a causa di esposizione ad amianto sono 11 davanti al Giudice del Lavoro e una in sede penale.
24) Vorrei conoscere quali e quanti sono stati i casi ritenuti in conflitto di interessi per cui i consiglieri di Vivendì hanno dovuto assentarsi dal Consiglio di amministrazione?
L'informazione richiesta afferisce al funzionamento interno del Consiglio di Amministrazione, e non è pubblica. In ogni caso, si osserva che né la disciplina sugli interessi degli Amministratori né quella sulle operazioni con parti correlate prevedono che il Consigliere portatore di un interesse extrasociale si assenti dalla riunione.
25) Vorrei conoscere i consiglieri di amministrazione che hanno votato per l'attuale contratto del nuovo amministratore delegato Cattaneo
Premesso che il Consiglio di Amministrazione è un organo che si esprime in forma collegiale, l'informazione richiesta afferisce al funzionamento interno dell'organo, e non è pubblica.
26) Il voto del Collegio Sindacale espresso contro il mega stipendio del dott. Cattaneo, é stato unanime? Valgono le considerazioni già svolte innanzi.
Come riportato nel bilancio di sostenibilità, il valore del 2015, calcolato secondo le linee guida del London Benchmarking Group, è pari a circa 300.000 euro, di cui circa 200.000 euro erogati da TIM Partecipacoes e circa 100.000 euro dalle attività italiane.
Tra le più importanti iniziative in Brasile si ricordano la Fundação Amazonas Sustentável e la Escola Técnica Redentorista. In Italia il più significativo è il contributo per l'organizzazione di 2 corsi di formazione per Conciliatori.
Si precisa che detti importi escludono le liberalità della Fondazione Telecom Italia, che è un ente con personalità giuridica autonoma, non soggetto a controllo di Telecom Italia né oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo
Le strutture organizzative che insistono nella Regione Sicilia fanno riferimento alle rispettive funzioni centrali. Conseguentemente, il personale dirigente operante nell'isola – 6 risorse – riporta alle strutture Consumer & Small Enterprise Market, Open Access e ICT Solutions & Service Platforms.
Laureato in Economia presso l'Università Bocconi nel 1996, giornalista pubblicista dal 1995, ha acquisito nel tempo importanti e sempre più significative competenze di comunicazione. In particolare, dal 2000 al 2005 è stato Responsabile dell'Ufficio Stampa di Pirelli; dal 2005 al 2008 ha operato in Edison come Responsabile delle Relazioni con i Media e Comunicazione Internet; dal 2008 al 2012 è stato Group Corporate Communication Director di Luxottica; nel 2013 ha operato in Yoox Group, società di internet retail per i principali brand della moda e del lusso; infine, nel 2014 è stato Communication Director di AbbVie (società biofarmaceutica).
Il budget di spesa della Funzione Institutional Communication (di cui è responsabile il Dottor Dompè) è pari a circa 8 milioni di euro.
Con decorrenza 23 maggio 2016 la responsabilità di People Value è stata assunta ad interim dal dott. Francesco Micheli, che ha mantenuto altresì la responsabilità dei Progetti Speciali di Gruppo.
Il Dottor Di Loreto si è dimesso in data 4 maggio 2016 e non è stato previsto nessun importo di buona uscita.
Nel Gruppo Telecom Italia vi sono circa 70 dirigenti c.d. "professional". Essi si caratterizzano per il fatto di essere detentori di un elevato know-how specialistico che consente di essere un punto di riferimento professionale nell'ambito dei loro mestieri e delle loro attività. Le strutture di Telecom Italia esercitano un costante monitoraggio sul livello di competenze di tale dirigenza e sulla capacità di rispondere nel tempo alle esigenze aziendali.
I dirigenti che gestiscono fino a 5 collaboratori sono 85.
La risposta è affermativa: cfr. sul punto la Relazione sulla remunerazione.
La contrazione dei clienti residenziali è un fenomeno che caratterizza il segmento fisso in tutta Europa. Come ex-incumbent Telecom Italia ha perso, e in parte continua a perdere, clienti solo-voce. A questo trend si contrappone una crescita in continuo miglioramento dei clienti BB. Ai clienti c.d. voice-only Telecom Italia ha offerto tariffe flat, a cui ha aderito circa l'80% degli interessati. Nel frattempo, sta offrendo con efficacia pacchetti convergenti (fisso, BB, mobile e TV) che fanno leva sulla qualità della rete fissa e mobile e su contenuti premium. Un esempio è l'offerta SMART che sta conseguendo ottimi risultati in termini di adozione, retention e value creation.
La divisione Consumer sotto la guida del Dottor De Angelis ha conseguito nel 2015 importanti obiettivi in termini di protezione e crescita della customer base, grazie ad offerte premium e di qualità, e di difesa dell'ARPU e della profittabilità.
Il segmento consumer nel 2015 ha raggiunto un importante traguardo: dopo anni di contrazione, i ricavi totali ed i ricavi da servizi mobili sono tornati a crescere; il trend è stato confermato dalla performance del 1Q16. Inoltre, grazie alla qualità della rete mobile e a una ricca offerta di contenuti premium, i clienti BB mobili consumer sono cresciuti nel 2015 di 1,3 milioni (+15.6%): a fine anno erano pari a 9.7 milioni, mentre i clienti LTE sono cresciuti di 2.6 milioni, attestandosi a 3.6 milioni a fine 2015. Ciò si è tradotto in un incremento dell'ARPU BB.
Sul segmento fisso l'introduzione di offerte flat e la semplificazione tariffaria hanno spinto i clienti verso l'adozione di offerte all-inclusive e convergenti. Ciò ha permesso di far crescere l'ARPU retail fisso. Inoltre la disponibilità di contenuti premium attraverso le reti fisse si è dimostrata uno strumento efficace per aumentare la penetrazione del BB. I clienti BroadBand consumer sono cresciuti del 3,1% year on year, attestandosi a più di 5,5 milioni.
I fatti sono riconducibili alle aree di responsabilità della Direzione Commerciale Consumer.
34.3) I dirigenti competenti di cui al punto che precede hanno subito un qualche procedimento disciplinare? http://www.repubblica.it/economia/2016/05/18/news/cliente\_perde\_la\_sim\_ma\_il\_call\_center\_e\_un \labirinto\_il\ garante\_multa\_tim\_per\_360\_mila\_euro-140030762/?
Il procedimento sanzionatorio intrapreso dall'AGCOM non è definitivo. Eventuali, conseguenti azioni disciplinari verranno valutate al completamento dell'iter.
35) "Tim multata da Agcom per 2 milioni, "utenti danneggiati dal passaggio al flat". In arrivo altro procedimento" (art. di Repubblica, 1/3/2016). Vorrei conoscere a quanto ammonti l'altro provvedimento e se qualche dirigente di quelli responsabili sia stato minimamente sanzionato, a parte il fatto che a pagare ovviamente saremo sicuramente noi!
Telecom Italia non condivide la censura oggetto della recente delibera Agcom n. 169/15/Cons, con la quale l'Autorità ha riaffermato di ritenere la manovra tariffaria non conforme alla normativa vigente. Pertanto la Società ha impugnato avanti al TAR il provvedimento e con esso la sanzione inflitta, di euro 2 milioni, di cui contesta presupposti ed ammontare. Il procedimento di impugnativa è nelle fasi iniziali, ferma la convinzione della Società di aver operato nel rispetto della normativa vigente e dei diritti degli utenti. Ad oggi non sono stati notificati ulteriori procedimenti delle Autorità su Tutto Voce.
35.1) Il Presidente Recchi, che da me è stato avvertito del punto di cui sopra in data 26 marzo 2016, quali provvedimenti ha ritenuto di assumere in merito nella qualità di Presidente?
Il Presidente, coerentemente con il suo ruolo di supervisione sulle attività di gestione dell'Azienda, ha verificato con Amministratore Delegato e manager interessati la correttezza del processo decisionale alla base della manovra tariffaria.
36) Rispondendo alla domanda preassembleare n. 3 del 2015, Telecom mi informava che a proposito dei servizi VAS di messaggistica non richiesti, una mia denuncia ex art. 2408 c.c., erroneamente da codesta sede definita "segnalazione", era stata girata dal competente Collegio Sindacale alla Direzione Audit. Bene, con quali conclusioni da parte dell'audit e del Collegio Sindacale?
Dall'intervento della Funzione Audit è emerso che il processo di commercializzazione dei servizi VAS è stato oggetto nel 2015 di importanti interventi sui sistemi di supporto, introdotti anche a seguito dei provvedimenti AGCM del 2014-2015 (nei quali si contestava a Telecom Italia la mancata adozione di misure per l'acquisizione del consenso consapevole dei clienti). In particolare, è stata realizzata una soluzione software (denominata VAS Tracking) per l'acquisizione diretta da parte di Telecom Italia dei consensi del cliente in sede di attivazione ("doppio click" di conferma). I citati interventi hanno comportato una significativa riduzione del rischio di attivazioni non consapevoli di servizi VAS, oggi possibili solo in caso di comportamenti fraudolenti da parte dei Content Service Providers.
36.1) Con riferimento a un articolo di Repubblica, del 21/01/2015, in cui si dava conto di una multa milionaria a varie compagnie, tra cui TIM, vorrei sapere quale ne é stata la conclusione e quali conseguenze ci siano state nei confronti del dott. De Angelis, che presumo ne fosse stato l'ideatore. http://www.repubblica.it/tecnologia/2015/01/21/news/telecomunicazioni\da\_antitrust\_multe\_da\_1\ 7milioni\_a\_telecom\_e\_h3g\_800mila\_a\_wind\_e\_vodafone-105468240/
L'articolo del quotidiano La Repubblica si riferisce a una serie di procedimenti che l'Autorità Antitrust ha svolto nei confronti dei principali 4 operatori mobili nel 2014, riguardanti le modalità di attivazione dei servizi premium. Telecom Italia nell'ambito del ricorso amministrativo al TAR ha evidenziato le responsabilità dei c.d. Content Service Provider in quanto fornitori dei servizi contestati. In ogni caso, a valle dei procedimenti dell'Antitrust, è stata posta in essere una serie di correttivi sulle modalità di attivazione dei servizi premium al fine di superare le criticità rilevate dall'Autorità. La principale novità riguarda il controllo diretto di TIM sulla fase finale di attivazione del servizio stesso.
37) Secondo Un articolo de La Stampa, datato 23/12/2015, Tim è stata multata dall'Antitrust per un importo di 21 milioni di euro, unitamente ad altre sei società. Come si é concluso il ricorso Al TAR? L'articolo di stampa fa riferimento alla sanzione inflitta alla Società da AGCM nel provvedimento conclusivo del procedimento I761, di cui la Società ha già fornito ampia informativa, sin dalla notifica
iniziale, in tutte le situazioni patrimoniali di periodo e anche nella Nota integrativa del bilancio 2015. Con tale provvedimento, a dicembre 2015 AGCM ha ritenuto accertata un'intesa restrittiva tra Telecom Italia e sei imprese di rete avente ad oggetto i servizi di manutenzione correttiva sulle linee ULL e irrogato una sanzione pari a 21,5 milioni di euro. Telecom Italia ritiene non condivisibili i presupposti della censura AGCM e la sanzione inflitta ed ha presentato ricorso al TAR Lazio per il suo annullamento e, con esso, per l'annullamento della sanzione inflitta.
La Società contesta le prospettazioni di AGCM e le conclusioni cui la medesima è pervenuta con il provvedimento conclusivo del procedimento I761, che è stato infatti impugnato avanti al TAR Lazio per ottenerne l'annullamento.
Il ricorso è pendente e in esso la Società dispiegherà ogni difesa in ordine alla legittimità del proprio operato. Ogni ulteriore informazione è disponibile nella Nota 24 al bilancio consolidato del Gruppo.
TIM ha reso a pagamento i servizi di reperibilità nel 2015 anche a fronte dei continui incrementi inflattivi naturali della base costi. Oggi i servizi di reperibilità sono a pagamento per tutti gli operatori, con schemi di prezzo diversificati. In questo TIM ha fatto una scelta di massima trasparenza verso i suoi clienti con un prezzo semplice senza sorprese. Inoltre il cliente è sempre libero di disattivare il servizio senza alcun costo, nonché riattivarlo in ogni momento in modo semplice a fronte di mutate esigenze.
Se il socio intende fare riferimento a Luca Rossetto, dottore in economia aziendale, ex responsabile della Direzione Consumer, si precisa che l'interessato ha risolto il rapporto di lavoro con Telecom Italia a dicembre 2014, dando contestualmente le dimissioni da tutte le cariche ricoperte nel Gruppo.
In relazione alla sua responsabilità nella Direzione Consumer & Small Enterprise Market il Dottor De Angelis si qualificava come dirigente con responsabilità strategiche, ai sensi del Testo Unico della Finanza. I compensi complessivi riconosciuti a questa categoria di dirigenti sono riportati nella Relazione sulla remunerazione; Telecom Italia non dà disclosure dei dati relativi ai compensi di singoli dirigenti, là dove non richiesto dalla disciplina applicabile.
In relazione alla sua responsabilità nella Direzione Consumer & Small Enterprise Market il Dottor De Angelis si qualificava come dirigente con responsabilità strategiche, ai sensi del Testo Unico della Finanza. Le misure di remunerazione riconosciute a questa categoria di dirigenti sono descritte nella Relazione sulla remunerazione (in questo caso, il riferimento è alla relazione dello scorso anno); Telecom Italia non dà disclosure dei dati relativi alla remunerazione (o alle misure di incentivazione) di singoli dirigenti, là dove non richiesto dalla disciplina applicabile.
40) In Tim non esiste una policy che garantisca un'azione di regresso nei confronti della dirigenza per il recupero delle multe. Vorrei proporla io. Cosa ne pensano il Presidente e l'AD?
41) Dunque non esiste una policy per azione di regresso. Almeno, esistendo le procedure disciplinari, qualche quanti dirigenti sono stati sottoposti a procedimento disciplinare nel 2015 e...
Si conferma che non esiste una policy "standard" sull'azione di regresso. La proposta del socio sarà debitamente valutata, ma si osserva che in Telecom Italia ogni vicenda viene analizzata nelle sue peculiarità. Nel 2015 non sono stati irrogati provvedimenti disciplinari al personale dirigente.
Telecom Italia contesta la prospettazione AGCM posta a fondamento delle censure mosse alla Società con il provvedimento conclusivo del Procedimento I761 e ha già depositato impugnativa al Tar Lazio per l'annullamento di detto provvedimento, come illustrato in Nota 24 al bilancio consolidato del Gruppo.
Si rinvia alla risposta alla domanda precedente.
Nel processo di qualificazione all'Albo dei fornitori Telecom Italia è richiesto al candidato di rispondere alla domanda se qualcuno dei titolari, dei soci e/o degli amministratori del fornitore ha rivestito negli ultimi 3 anni posizioni di responsabilità in Telecom Italia e/o in società da questa controllate. Attualmente tale verifica avviene anche in fase di compilazione del Questionario di autocertificazione 231 e quindi il processo riguarda anche i fornitori minori, con ordinato inferiore a 500.000 euro, che chiedono accesso in Anagrafica.
Si aggiunge che, ai sensi dell'apposita procedura per la gestione dei conflitti di interesse, sono pervenute alla Funzione Compliance un totale di 54 segnalazioni da parte di dirigenti, aventi per oggetto familiarità presso fornitori. Tutte queste segnalazioni sono state individualmente esaminate assumendo, ove opportuno, specifici provvedimenti (quali il monitoraggio da parte del responsabile gerarchico sull'operato del segnalante o il divieto di contrattazione).
Eventuali società controllate e/o gestite da Amministratori di Telecom Italia sono infine censite quali parti correlate della Società e l'effettuazione di operazioni con le medesime è soggetta all'apposita procedura.
Non risultano situazioni di trasferimenti di dirigenti per situazioni di "conflitto di interesse", a causa di relazioni con fornitori.
Le segnalazioni di conflitti d'interesse sono effettuate verso la Funzione Compliance, ai sensi della procedura per la gestione dei conflitti di interesse, dagli stessi interessati.
La Funzione Audit ha altresì ricevuto 22 segnalazioni di presunti conflitti di interesse, di cui 17 anonime.
Telecom Italia ha in essere un sistema di controllo per garantire che i fornitori rispettino le condizioni contrattuali in termini di tempistica, documentazione e livelli di qualità di fornitura di prodotti e servizi; il controllo è basato su KPI (Key Performance Indicators) e SLA (Service Level Agreements) monitorati con controlli in campo o tramite sistemi informatici dedicati. Per le forniture di prodotti sono effettuate specifiche verifiche di Qualità Entrante con tecniche di collaudo secondo normative internazionali.
Inoltre, per le merceologie più significative in termini di volume di ordinato e rischiosità, si effettua il monitoraggio di Vendor Rating. Il Vendor Rating è definito in modo differenziato per i comparti merceologici dell'Albo Fornitori ed è basato su linee guida comuni che prevedono diversi livelli di approfondimento con la valutazione della qualità tecnica, commerciale ed amministrativa dei Fornitori.
A fronte dei risultati dei controlli effettuati sulle performance dei fornitori, oltre alle azioni di immediata riconduzione ai livelli di prestazione e qualità contrattualmente previsti, nell'anno 2015 sono state applicate penali a 87 fornitori per un importo di 6.252.000 euro, principalmente per mancato rispetto dei livelli di performance contrattualizzati in relazione, ad esempio, a tempi di consegna di prodotti, requisiti tecnici dei prodotti, KPI e SLA.
Al 31 dicembre 2015 i prospetti informativi presentati da Telecom Italia, Telecom Italia Information Technology e Olivetti riportano scoperture, rispettivamente, per 979, 114 e 23 lavoratori (di cui 1 ex art. 18 della legge n. 68/1999). Nei confronti di queste società gli obblighi di assunzione sono tuttavia sospesi in applicazione dell'art. 3 della legge n. 68/1999.
Per Telecom Italia Sparkle, per la quale vige una convenzione ex art. 11 della citata legge, al 31 dicembre 2015 le scoperture sono 15.
Fermo restando quanto indicato sopra in merito alla sospensione degli obblighi di assunzione, al 31 dicembre 2015 per Telecom Italia le coperture relative ai disabili sono pari al 3,6% della base di riferimento (al netto della quota di riserva ex art. 18 della legge n. 68/1999, interamente saturata).
Il sito esistente presso la centrale Telecom Italia in Via Amari a Randazzo, attivo dal 23 aprile 1997 in tecnologia GSM e dal 12 dicembre 2005 in tecnologia UMTS, è stato oggetto nel 2015 di richiesta di upgrade alla tecnologia LTE.
A fronte delle richieste di ARPA e del Comune di integrazione della documentazione progettuale ed autorizzativa, la richiesta iniziale di autorizzazione (acquisita dall'ARPA il 2 marzo 2015) è stata integrata in due fasi successive: la prima con protocollo del 21 aprile 2015 e la seconda con protocollo dell'11 dicembre 2015. In data 26 febbraio 2016 l'ARPA ha rilasciato il parere tecnico preventivo favorevole e in data 8 aprile 2016 è stata effettuata comunicazione di fine lavori.
Al momento il professionista incaricato è in attesa della comunicazione della data per l'effettuazione, congiuntamente all'ARPA, delle necessarie misure ad impianto attivo.
Il posizionamento delle antenne di telefonia mobile è definito, in base alle strategie tecnico/commerciali e alle regole stabilite a livello di Direzione Generale, dalle funzioni territoriali di TIM, che presentano le richieste di autorizzazione ai competenti uffici in ottemperanza alla vigente normativa nazionale.
Non si ha evidenza diretta di reclami da parte della cittadinanza, ma si è in attesa che il comune definisca il nuovo Piano regolatore, che dovrebbe portare alla firma di una nuova convenzione per il posizionamento definitivo dei siti aziendali.
A fronte di reclami per la copertura della zona, nel corso del 2013 si è ipotizzata l'installazione di una Stazione Radio Base in area Sant'Alessio. Presentata l'istanza nel giugno 2013, una volta formalizzatasi l'autorizzazione, sia sanitaria che urbanistica, si è provveduto ad iniziare i lavori nel gennaio 2015. Sono seguiti quindi diversi provvedimenti di interruzione dei lavori e conseguenti ricorsi al TAR con ordinanze favorevoli a TIM. A fronte dell'ultimo provvedimento di annullamento dell'autorizzazione (ordine di rispristino dei luoghi e spegnimento dell'impianto) a dicembre 2015, è stato avanzato ricorso al Presidente del TAR, che ha consentito il mantenimento in funzione dell'impianto. L'impianto è stato quindi riacceso. A marzo 2016 si è ottenuta nuova Ordinanza del TAR Toscana favorevole, nonostante i pareri negativi dalla Sovrintendenza e dall'Autorità di Bacino. La trattazione del merito è stata fissata per il 14 dicembre 2016
La ESV – Event Sponsorhip Evaluation non è una società. È un sistema di valutazione delle sponsorizzazione e degli eventi, che viene utilizzato in modo innovativo da TIM per dimensionare gli acquisti di sponsorizzazione: il tool, elaborato insieme al Centro Media Maxus, consente di valutare il controvalore economico della visibilità e del valore aggiunto che si può ottenere da una determinata sponsorizzazione, prima di attivarne il processo d'acquisto.
Il Centro Media effettua, con informazioni sull'evento e con dettagli utili alla valutazione dei possibili ritorni (es.: audience attesa, stima del pubblico di riferimento, visibilità garantita allo sponsor, etc), un'analisi dell'iniziativa e predispone una specifica scheda riassuntiva.
La metodologia dell'elaborazione del tool tiene conto di:
Nel 2015 sono stati raccolti oltre 16 milioni di euro attraverso 114 campagne di raccolte fondi (96 tramite rete mobile e 18 tramite rete fissa), di cui due a carattere emergenziale, finalizzate all'emergenza in Nepal e all'alluvione in Veneto.
La selezione delle iniziative a cui aprire le numerazioni solidali avviene tramite un tavolo tra operatori, sulla base di precise regole anche amministrative e fiscali.
Le campagne che hanno raccolto singolarmente oltre 500.000 euro sono state 7, con una raccolta complessiva di circa 8 milioni di euro, e hanno riguardato: Telethon, Trenta ore per la vita, La partita del cuore, Francesco d'Assisi, Ass. Una Voce per Padre Pio, AIRC, AIL.
Tutte le informazioni sono recuperabili al link:
https://www.tim.it/browse/ricerca.jsp?Ntt=tim+sostiene+2014+-+2015
Il capo della Security è Daniele Gulinatti, nominato il 17 giugno 2015, con la responsabilità di assicurare, a livello di Gruppo, la sicurezza e la tutela delle risorse umane, materiali, immateriali e delle infrastrutture, nonché le attività di Fraud Management.
A novembre 2015 ha preso avvio il dibattimento nei confronti di 33 imputati ed è in corso l'esame dei testi e dei consulenti del Pubblico Ministero. Il procedimento è illustrato nella Nota 24 al bilancio consolidato del Gruppo.
Il costo "all-in" dell'evento assembleare (dalla pubblicazione dell'estratto dell'avviso sui quotidiani all'allestimento dell'evento e servizi correlati) si attesta nell'intorno dei 100.000 euro.
L'appello si è concluso il 7 gennaio 2016 e la sentenza è stata riformata parzialmente a favore dell'Azienda: la condanna iniziale a euro 1.394.613,83 è stata ridotta di circa 340.000 euro. Sono ancora in corso i termini per la proposizione del ricorso presso la Corte di Cassazione.
54) Con la domanda preassemblere n. 38, a proposito del director consumer Stefano De Angelis, domandavo quanti clienti residenziali avessimo perso nel 2014- Non c'é stata una risposta. Lo richiedo adesso e chiedo anche quanti ne abbiamo nel 2015, evidentemente grazie a chi non si occupa di una policy aziendale finalizzata a far rimanere i clienti in Telecom, senza dover necessariamente indirizzare le offerte ai nuovi clienti?
Nel 2015 la Divisione Consumer ha registrato un saldo netto degli accessi alla rete fissa negativo per 516 mila clienti, interamente ascrivibile alla contrazione strutturale della clientela che utilizza i soli servizi voce. Nel 2014 il saldo netto era stato negativo per 503 mila clienti.
Ai clienti con oltre 10 anni di fedeltà sono state rivolte in passato campagne con offerte di upselling che prevedevano:
E' stato inoltre avviato un percorso di rewarding dei vecchi clienti anche su logiche che prescindono dal puro prezzo, ad esempio con l'iniziativa TIM Protezione Casa, con cui è stato fatto omaggio di un'assicurazione sulla casa a tutti i clienti con anzianità di almeno 10 anni.
Tanto premesso, il trend dei prezzi del BB è in calo e di questo stanno beneficiando anche i vecchi clienti, molti dei quali si sono già riposizionati spontaneamente sull'offerta TIM Smart.
I benefit di Presidente e Amministratore Delegato sono indicati nella Relazione sulla remunerazione.
La presidenza del Cralt Tim, per accordo tra le parti istitutive, viene riconosciuta alle organizzazioni sindacali. Attualmente la carica è ricoperta della Signora Clotilde Fontana (Fistel-Cisl), il cui mandato scadrà a luglio 2017.
I finanziamenti erogati al Cralt per l'anno 2015 sono stati:
A titolo di sanzioni tributarie, Telecom Italia S.p.A. ha pagato all'Agenzia delle Entrate, nel corso dell'esercizio 2015, euro 0,4 milioni.
Si precisa inoltre che la controllata olandese TI International NV ha versato nel 2015 all'Agenzia delle Entrate, a titolo di sanzioni, 18 milioni di euro per la definizione di una contestazione relativa ad una presunta esterovestizione, come riportato a pag. 268 del fascicolo di bilancio.
58) Bonus riconosciuto alle persone ricoprenti i vertici amministrativi di Telecom Italia Riporto testuale da Mf: Cattaneo, oltre alla normale retribuzione percepirà un lauto premio: lo special award potrebbe arrivare fino a 40 milioni. Una decisione che è stata bocciata dal collegio sindacale e ha anche scatenato le invettive dei proxy advisor in vista dell'assemblea. Non solo, il neo ad anche in caso di licenziamento per giusta causa o per cambio degli assetti proprietari percepirebbe
La misura del c.d. special award, nelle sue caratteristiche, condizioni e motivazioni, è fatta oggetto di attenzione in più documenti: la relazione del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea, il documento informativo ex art. 114-bis TUF, la relazione sulla remunerazione e – da ultimo – la risposta alla richiesta di diffusione di informazioni formulata dalla Consob ex art. 114 TUF, alla quale la Società ha ottemperato mediante pubblicazione di apposito fascicolo. A questa documentazione viene fatto rinvio. Si precisa peraltro che non risponde al vero l'asserzione per cui lo special award sarebbe riconosciuto all'Amministratore Delegato "anche in caso di licenziamento per giusta causa": il trattamento in caso di early termination è ampiamente descritto nel materiale illustrativo citato innanzi.
Lo special award è una componente del compensation package dell'Amministratore Delegato di Telecom Italia. Come tale non è chiaro come possa rappresentare una "poison pill" per un concorrente del socio di maggioranza relativa della Società (sempre che il socio intendesse fare riferimento al concetto di "poison pill" là dove parla di "puason avvelenata").
Quanto a una presunta "sudditanza" (verso Vivendi) derivante dall'"offerta" (apparentemente: dello special award), si precisa che la proposta del trattamento economico dell'Amministratore Delegato è stata formulata al Consiglio di Amministrazione dal Comitato per le nomine e la remunerazione, non già dal socio Vivendi.
58.3) Non è che questa proposta fatta approvare da Vivendi che come detto dimostra ampi conflitti d'interesse soprattutto date le intercorrenze con Telefonica in Italia, Spagna, Brasile e di cui pure è azionista direttamente non siano propedeutiche ad un ammorbidimento della dirigenza stessa?
Come già precisato sopra, si ribadisce che la proposta di special award è stata formulata al Consiglio di Amministrazione dal Comitato per le nomine e la remunerazione, non già dal socio Vivendi.
58.4) La stessa via preferenziale nella distribuzione dei contenuti della Vivendì non confligge con la precedente politica di carrier puro dei contenuti di tutti, da Netflix a Skay ecc, legandoci strettamente e in regime di sudditanza ad altri interessi di parte e conducendoci alla maggior vulnerabilità nei confronti della concorrenza su quello che dovrebbe essere il nostro lavoro di semplici trasportatori?
Gli accordi di distribuzione di contenuti per il palinsesto TIMvision sono coerenti con il posizionamento di TIM quale hub di servizi di terzi. La pluralità rappresenta infatti un punto di forza dell'Azienda sia nei confronti della concorrenza che per il consumatore, e quindi un eventuale arricchimento del portafoglio di nuovi servizi e/o contenuti consente di arricchire il ruolo di TIM, che aspira ad essere un abilitatore all'intrattenimento digitale più che un "semplice trasportatore".
Eventuali accordi di distribuzione di contenuti Vivendi per il palinsesto TIMvision sono valutati in termini di costi/benefici analogamente a quanto avviene per tutti i produttori di contenuti locali ed internazionali e rientrano quindi nelle naturali logiche di mercato. In ogni caso, la conclusione di accordi commerciali con Vivendi è soggetta alla procedura per l'effettuazione di operazioni con parti correlate.
58.5) Chi ci garantisce che il favore fatto a Vivendi venga poi equiparatamente distribuito tra i due gruppi, visto il palese conflitto d'interessi dove il primo controlla Tim solo con il 25% mentre una equa distribuzione degli utili dovrebbe essere al 50%?
Si precisa che (i) non risultano "favori" di Telecom Italia a Vivendi e che (ii) Vivendi non si qualifica come socio di controllo di Telecom Italia.
La scelta di cedere Telecom Argentina, a fronte dell'offerta unsolicited ricevuta a fine 2013, è stata frutto di un approfondito assessment strategico, industriale e finanziario, che ha tenuto conto della focalizzazione degli investimenti del Gruppo sul mercato domestico e brasiliano, in un contesto di disciplina finanziaria, nonché del protratto stato di criticità del quadro macroeconomico e politico in cui versava l'Argentina.
Telecom Argentina è una società quotata nel mercato domestico e presso il NYSE ed i termini economici della cessione, coerenti rispetto al mercato, sono stati supportati dalle opinioni di congruità rilasciate a suo tempo da primari advisor finanziari internazionali (Citigroup e Barclays).
La quotazione di Telecom Argentina al NYSE nel frattempo risulta essersi contratta (circa 18 USD per azione verso i 20,14 USD del 1 novembre 2013).
La cessione dell'intera partecipazione residua detenuta dal Gruppo Telecom Italia in Telecom Argentina si è perfezionata in data 8 marzo 2016, con la vendita al Gruppo Fintech del 51% del capitale sociale di Sofora Telecomunicaciones (controllante Nortel, holding di controllo di Telecom Argentina). Come previsto dagli accordi firmati dalle parti il 24 ottobre 2014, la vendita di tale quota di controllo è avvenuta previa approvazione da parte di Enacom, l'autorità regolatoria argentina per le comunicazioni. L'importo complessivo riveniente dalla cessione è di oltre 960 milioni di dollari, tra cui:
L'impatto positivo sulla Posizione Finanziaria Netta del Gruppo Telecom Italia della cessione del 51% di Sofora, nel corso del primo trimestre del 2016, è stato complessivamente pari a 704 milioni di euro (circa 545 milioni di euro a titolo di prezzo e 159 milioni di euro a fronte del deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario netto). In termini di impatto a conto economico consolidato, la cessione del 51% di Sofora ha determinato una plusvalenza pari a 307 milioni di euro, a cui si sono contrapposte imposte sul reddito per 15 milioni di euro. La perdita del controllo ha inoltre comportato l'imputazione a conto economico della Riserva per differenze di conversione di attività estere, negativa per 304 milioni di euro.
Le precedenti cessioni perfezionatesi nel 2014 e nel 2013, non avendo comportato la perdita del controllo della partecipata, hanno avuto la natura di operazioni fra i soci e sono pertanto state oggetto di iscrizione diretta a Patrimonio Netto.
La cessione della quota di controllo del Gruppo Telecom Argentina (detenuta attraverso la partecipazione del 51% in Sofora) si è perfezionata in data 8 marzo 2016 ed i relativi impatti contabili sono stati inclusi nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016.
60) Prospettive tecnologiche Chiedo al CdA se e cosa ci sia di vero circa la notizia per la quale esiste una tecnologia italiana per la trasmissione in banda ultralarga su raggio laser che potrebbe sostituire la fibra su grandi distanze e con costi di posa del 90% inferiori; la cosa è stata considerata in possibile contrapposizione ai forti investimenti richiesti e ormai mancato coordinamento con Enel che ovviamente si troverà in vantaggio competitivo (data l'insipienza pregressa e continuativa dei nostri dirigenti)? Naturalmente si pùò far la figura dello struzzo e far finta di non vedere per preservare la nostra attuale posizione dominante nella cablatura a media e lunga distanza; politica già ben utilizzata in passato e di cui oggi raccogliamo i generosi cachi fradici.
La tecnologia in questione è chiamata Free Space Optics (FSO) e consiste in un laser utilizzato per trasmettere informazioni direttamente attraverso l'etere, senza la fibra. L'affidabilità dell'FSO è stata sempre un limite per le telecomunicazioni commerciali, in quanto la stabilità e la qualità del collegamento è altamente dipendente da fattori quali la pioggia, la nebbia, la polvere e le turbolenze atmosferiche.
Questa tecnologia ha una lunga storia: nel 1976 è stato condotto un primo esperimento in TIM, seguito da un secondo nel periodo tra il 2000 e il 2002. Nel 2013 TIM ha contattato 2 vendor, fSONA e AOptix, per verificare l'evoluzione della tecnologia con un trial, che ha sottolineato i limiti di questa tecnologia, in particolare dovuti alla ridotta distanza supportata e al peso fisico eccessivo del sistema (inadatto ai tralicci standard). Al momento, solamente fSONA sembra essere ancora attiva, con un prodotto laser che garantisce un bitrate di 2.5 Gbit/s su una distanza massima di 500 metri, con un peso dell'apparato di 10 chilogrammi. Ma in questo range di distanza abbiamo alcune alternative: ad esempio il sistema Vband (60 GHz) a micro-onde raggiunge 1 Gbit/s con un peso di 2 chilogrammi. Un sistema V-band è attualmente in fase di trial nel campus TIM Lab.
Non appare del tutto chiaro che tipo di innovazione porti il prototipo "Laserwan" citato di recente dalla stampa, ma studi teorici e la suddetta esperienza con FSO hanno dimostrato che questa tecnologia può offrire buone performance solo su distanze ridotte e in aree in cui le condizioni atmosferiche sono molto favorevoli e stabili (caratteristiche che, sfortunatamente, l'Italia non possiede).
61) Affare Metroweb Sappiamo di un'offerta per Metroweb di 820 milioni quando solo lo scorso anno si parlava di cifre tra 500 e 600; naturalmente allora non vi era la concorrenza Enel. Di più, allora la stessa Enel forniva possibilità di interessanti convergenze sulla cablatura; la Telecom non solo tergiversava o rifiutava ma ha tranquillamente dato ampio spazio all'ingresso dei concorrenti creandosi la stessa Enel come concorrente; questo nonostante le notevoli sinergie e risparmi sulla posa dei cavi ottenibili in collaborazione. Naturalmente in tanto tergiversare si è perso tempo e favorito l'azione della concorrenza e una costante erosione della clientela su offerte migliori o di natura economica ma, soprattutto, di natura tecnica. Tutto questo a naturale esempio della superficialità e insufficienza gestionale; è pur vero che il dg si è dimesso ma tutto il resto pare sostanzialmente invariato a cominciare dal presidente Recchi. Ricordo che oltretutto veniva caldeggiata anche un'aquisizione parziale che, a mio parere, ci avrebbe consentito una molto minore spesa (circa 250 mlni) con gli stessi effetti sostanziali (il problema era soprattutto di natura politica e tattica quanto non tanto esclusivamente industriale). Ad oggi quindi ci si trova a giocare di rimessa contro Enel, Governo, Concorrenza e utilizzando trovatine ricatttorie di bassa lega come l'allearsi con Edison o l'Acea: vedi conquistare Sagunto per perdere Roma (piuttosto che Milano, Bologna ecc). Bell'esempio di capacità e lungimiranza. Chiedo pertanto al CdA un commento documentato ed analitico che spieghi a me ed agli azionisti tutti l'operato dello stesso.
Il dibattito in Consiglio di Amministrazione sulla potenziale acquisizione di Metroweb è stato ampio e completo. Alla luce degli eventi recenti riguardanti gli scenari possibili di concorrenza infrastrutturale, il Consiglio ha ritenuto opportuno sottoporre un'offerta non vincolante per il capitale di Metroweb. Non è uso della Società commentare le operazioni in corso.
62) Contenziosi Telecom Italia Nello scorso anno la Telecom ha transato con diversi attori, causa riconosciuta concorrenza sleale, parecchi milioni di euro riferentesi ad anni precedenti (facenti seguito alla multa dell'antitrust per concorrenza sleale) e omessi nel precedente bilancio come poste a riserva (trattandosi di richieste superiori al miliardo). Chiedo pertanto al CdA: a quanto e a chi oggi è stato pagato;
Telecom Italia ha sempre fornito tempestiva e adeguata informativa agli azionisti e al mercato sui contenziosi risarcitori passivi material (ivi inclusi quelli follow-on di provvedimenti AGCM sfavorevoli alla Società), in sede di rendiconto finanziario.
Per ulteriori dettagli si rinvia a quanto descritto nella Nota 24 al bilancio consolidato del Gruppo.
La società incaricata di valutare la congruità del concambio (Reconta Ernst & Young S.p.A.) ha svolto la propria attività in linea con la migliore prassi di mercato, basandosi sulle informazioni consuntive e prospettiche delle due società oggetto di fusione disponibili alla data della redazione del parere di congruità, nonché sulle informazioni contabili, extracontabili e gestionali utili ai fini del rilascio del parere. Ogni contenzioso era quindi stato accuratamente considerato nell'ambito della documentazione analizzata sulla base delle informazioni e valutazioni disponibili alla data. RE&Y ha inoltre discusso con le competenti funzioni aziendali le principali caratteristiche ed i criteri utilizzati per il processo di previsione, raccogliendo inoltre informazioni circa gli eventi di rilievo successivi alle situazioni patrimoniali disponibili alla data.
Alla luce delle informazioni raccolte e delle successive verifiche ed analisi critiche, RE&Y ha rilasciato il proprio parere di congruità, confermando l'adeguatezza della metodologia utilizzata dai Consigli di Amministrazione di Telecom Italia e Telecom Italia Media ai fini della determinazione dei valori di concambio.
L'accordo transattivo è stato raggiunto dopo che si sono definiti favorevolmente per Telecom Italia Media i due contenziosi che erano rimasti ancora pendenti con il Gruppo Cecchi Gori e in pendenza del termine per impugnare avanti la Suprema Corte di Cassazione l'ultima delle decisioni ottenute (vale a dire la sentenza della Corte d'Appello di Milano avente ad oggetto la nullità dell'atto di pegno). Il Fallimento FIN.MA.VI. è stato autorizzato con provvedimento del Tribunale di Roma a concludere l'intesa transattiva con Telecom Italia Media a definitiva chiusura di ogni controversia insorta o che potesse ulteriormente insorgere tra le parti.
Sulle attività svolte dalla società incaricata di valutare la congruità del concambio (Reconta Ernst & Young S.p.A.) valgono le considerazioni svolte in risposta alla domanda 62.3.
64) Banda 700 muh Chiedo al CdA: cosa ne è della banda 700 muh e quali sono le prospettive e lo stato dell'arte sulla trasformazione in banda Telefonica? A che punto è la causa sul mancato muh (come ben sappiamo ora passato in sede europea)? Quali sono i tempi prevedibili per la conclusione del contenzioso? Qual è la previsione dei legali che ci assistono circa l'esito della causa?
La banda 694-790 MHz (c.d. banda 700 MHz) è attualmente assegnata in uso al servizio di televisione digitale terrestre e, quindi, prima di poter essere utilizzata per i servizi mobili deve essere "liberata", analogamente a quanto già accaduto in passato per la banda a 800 MHz. I tempi di questa transizione da utilizzo televisivo a utilizzo per comunicazioni mobili saranno dettati dalle Istituzioni europee:
La decisione finale, che scaturirà dal compromesso tra la Commissione europea, il Consiglio UE e il Parlamento UE, è attesa entro fine 2016.
In Italia, a differenza degli altri Paesi UE, la banda a 700 MHz è intensamente utilizzata dai servizi televisivi, il che potrebbe rendere complesso liberarla prima della scadenza ultima che verrà fissata in sede europea.
Per quanto riguarda il contenzioso per la mancata assegnazione del MUX a Telecom Italia Media Broadcasting (TIMB), oggi Persidera, con ordinanza del 17 dicembre 2015, il Consiglio di Stato ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione europea e in data 29 marzo 2016 la cancelleria della Corte di giustizia ha notificato l'ordinanza di rinvio pregiudiziale. La conclusione del contenzioso è attesa non prima del 2017. Stante la complessità della vicenda, in quanto i quesiti afferiscono alla compatibilità della normativa nazionale in tema di conversione delle frequenze da analogico a digitale, non è possibile formulare alcuna previsione in ordine all'esito del contenzioso.
65) Conversione delle azioni di risparmio Stante la mai prematura dipartita del dott Patuano mi rivolgerei al solo rimasto Dott. Recchi chiedendo spiegazione sul dilettantesco tentativo e, professionalmente parlando inquietante, di conversione delle azioni di risparmio. Penso che normalmente una simile operazione andrebbe concordata con l'azionista di controllo e qui a me sovvengono solo due ipotesi alternative che sinceramente mi paiono esaustive: A) non si sono attivati preventive informative (e allora trattiamo di persone quantomeno superficiali o incompetenti); B) vi è stato un cambio di indirizzo posteriore a cose fatte, cosa forse ancor più grave. Chiedo pertanto al CdA di esplicitare a tutti gli azionisti se e quale delle due ipotesi sia quella che si è effettivamente realizzata, ovvero se la realtà possa essere ancora diversa, ed allora di voler esplicitare con esaustività quanto effettivamente accaduto e le sue motivazioni. Dal punto di vista del sistema, non credo ci voglia un genio per intuire che quanto sopra ha probabilmente favorito eventuali insider ed aggiotaggio. Di certo infatti vi è stata: C) una turbativa di mercato, e questo si nota dagli scostamenti delle quotazioni e dagli strani andamenti sul mercato dei premi D) mancato intervento Consob (come da sua missione istituzionale, per altro). Le considerazioni svolte dal socio appaiono ingenerose e destituite di fondamento.
Era ed è tuttora opinione del management che la conversione delle azioni di risparmio, quando realizzata in un momento opportuno, possa creare valore per l'azienda e per tutti gli azionisti. Ad oggi, tuttavia, non sussistono le condizioni per poterla riproporre, considerando anche il meccanismo previsto per legge in Italia sul diritto di recesso.
Quanto alle modalità che sono state seguite in occasione del progetto di conversione annunciato lo scorso novembre, è stata in ogni fase seguita la best practice sia a livello corporate che a livello di mercato. Ciò nondimeno l'operazione (come per legge: una proposta del Consiglio di Amministrazione ai soci) non ha raccolto i voti necessari per poter proseguire in occasione dell'Assemblea del 15 dicembre 2015.
Premesso che l'ipotesi di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione e respinta dall'Assemblea dei Soci, organo sovrano e deputato ad approvare tali operazioni, il costo relativo a consulenze e perizie è stato pari a circa 3 milioni di euro.
ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI ORDINARI DI TELECOM ITALIA S.P.A. 4 MAGGIO 2017
DOMANDE PRE ASSEMBLEARI
Tutti i contributi dovuti verso l'INPS risultano versati secondo i termini e le scadenze previste.
2) "La Consob approfondirà e andrà avanti sul ruolo di Vivendi in TIM". Lo ha detto la settimana scorsa il presidente di Consob, Giuseppe Vegas, rispondendo a una domanda dopo i chiarimenti richiesti a Telecom Italia, e dalla società dati alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa stessa, sulla diversa valutazione del Collegio Sindacale e del board della compagnia telefonica sul ruolo del primo socio francese. Il CdA del Gruppo di tlc di cui è presidente Giuseppe Recchi, differentemente dal Collegio, ritiene che il Gruppo francese guidato da Vincent Bolloré non influenzi le decisioni di TIM. Alla domanda se la Consob si fosse ritenuta soddisfatta dall'ultimo comunicato di quest'ultima, Vegas ha risposto: "Credo che bisognerà andare avanti. E' ragionevole pensare che ci sarà un seguito, approfondiremo". Se Consob desse ragione al Collegio, potrebbe comminare sanzioni a Telecom Italia per violazione del regolamento parti correlate. In particolare, secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore di venerdì scorso, per un "contratto con Havas (controllata appunto da Vivendi), anche se – continua l'articolo – per maggiori garanzie è già stato sottoposto al vaglio del Comitato Manageriale". Quest'ultimo sovrintende ad appalti, appunto con parti correlate, superiori ai 5 milioni di euro. L'insight del Sole 24 Ore dovrebbe essere riferito all'assegnazione ad Havas Media – avvenuta al termine di una gara – dell'incarico per il planning della compagnia, relativo a un budget di 60 milioni di euro?
Telecom Italia per prassi non commenta le considerazioni della stampa quotidiana su tematiche di natura tecnica.
Telecom Italia è una azienda privata che investe a fronte di ipotesi di ritorni positivi. La selezione delle città su cui investire per la realizzazione dell'FTTH è stata fatta tenendo conto della reddittività economica prospettica, considerando – nel novero delle analisi che vengono condotte – anche simulazioni di presenza di infrastruttura alternativa. Peraltro lo sviluppo dell'FTTH viene realizzato in associazione con un player broadband molto rilevante sul mercato italiano, che evidentemente condivide anch'esso la logica e le ipotesi di ritorni che sono state fatte.
L'FTTC, al netto del fatto che l'infrastruttura di primaria è in larga parte riutilizzabile per future soluzioni FTTH, presenta gli indiscussi vantaggi di una maggiore efficienza in termini di capex, un tempo di implementazione di gran lunga inferiore, una risposta adeguata a molte delle prevedibili esigenze di banda dei clienti anche nel medio termine. Il suo sviluppo anche in selezionate aree soggette a bandi Infratel permetterà di anticipare la concorrenza e difendere la base clienti sia retail che wholesale. I tempi di ritorno dell'investimento non differiscono da quelli tipici dell'industry.
4) PERCHE' vi è stato l'evento non strutturale connesso in particolare allo storno dell'accantonamento, effettuato nel Bilancio 2015, per 66 milioni di euro, a seguito del mancato raggiungimento delle condizioni di erogazione del Premio di Risultato ai dipendenti; l'importo stornato relativo alla sola Capogruppo è di 58 milioni di euro ?
Il PdR (Premio di Risultato), come previsto dall'art. 44 del CCNL, collega le erogazioni economiche ad incrementi di produttività, qualità, redditività, nonché ai risultati e all'andamento economico dell'impresa.
Nell'esercizio 2015, anno cui faceva riferimento l'erogazione economica prevista per il 2016, i risultati economici e qualitativi conseguiti da TIM non sono stati sufficienti a raggiungere gli obiettivi fissati dall'Accordo del 27 marzo 2013. In particolare, non è stato raggiunto il valore minimo fissato per l'indicatore EBITDA (che misura la ricchezza prodotta dall'Azienda), che in base alle regole fissate dall'accordo del 2013 era anche una "soglia d'accesso" al Premio, necessaria per valorizzare e remunerare gli altri obiettivi (Ricavi e Customer Satisfaction Index). In base alle regole definite, quindi, non è stato possibile erogare il PdR.
L'importo di 58 milioni di euro fa riferimento alla Capogruppo TIM SpA, cui si aggiungono 8 milioni di euro relativi ad altre società del Gruppo
5) Come mai negli accordi organizzativi aziendali in atto (accordo del 19 giugno 2015 ed accordo del 25 luglio 2016) in cui si concretizza nell'applicazione al personale dirigente dell'art. 4, commi 1-7ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92 c.d. "legge Fornero" (33 milioni di euro) si sono avute forme di indennizzo relative alla risoluzione del rapporto di lavoro (42 milioni di euro) che per gli altri dipendenti non vi sono state ? quanto e' stato dato per ciascun dirigente ? quanti dirigenti sono stati licenziati ?
Per l'avvio del piano di ristrutturazione manageriale (accordo del 19 giugno 2015 ed accordo del 25 luglio 2016, che prevedono complessive 170 riduzioni) sono stati accantonati 33 milioni per art. 4 "legge Fornero" (ad integrazione dei 20 milioni già accantonati nel bilancio 2015) e 42 milioni per risoluzioni di rapporto di lavoro ad altro titolo.
Per le cessazioni ex art. 4 "legge Fornero" non ci sono state erogazioni di indennizzi (il costo è relativo al trattamento di isopensione e contribuzione da versare all'INPS). Per risoluzioni di rapporto di lavoro ad altro titolo del personale dirigente, sono stati erogati importi calcolati nel rispetto di quanto fissato
nell'accordo del 25 luglio 2016. che prevede indennità di preavviso e mensilità supplementari in misura inferiore a quanto stabilito dal CCNL. Anche al personale non dirigente che ha risolto il rapporto di lavoro ad altro titolo rispetto all'art. 4 sono state erogate indennità secondo le policy vigenti Nell'ambito dell'accordo, nel 2016, sono cessati per licenziamento 24 dirigenti
| Gruppo TIM | Principali dati economico-finanziari del Gruppo TIM 20 | |||
|---|---|---|---|---|
| Altri proventi (311 milioni di euro; 287 milioni di euro nell'esercizio 2015): | ||||
| (milioni di euro) | 2016 | 2015 | Variazione | |
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 60 | 59 | $\mathbf{1}$ | |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 33 | 32 | $\mathbf{1}$ | |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 36 | 33 | 3 | |
| Risarcimenti, penali e recuperi vari | 24 | 25 | (1) | |
| Proventizzazione fondi e altre partite debitorie | 45 | 75 | (30) | |
| Altri proventi | 113 | 63 | 50 |
Nell'ambito del Bilancio Consolidato, nell'esercizio 2016 gli Altri proventi comprendono principalmente:
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|---|---|---|---|---|---|---|---|
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| ارارا ا $^{(+)}$ $(-)$ 433 100% Œ. 30 (↓) |
閛 | T $\mathbb{F}^n$ |
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||||
| maggiore flessibilità operativa e finanziaria dell'azienda, che ha avuto un particolare impulso a partire dal secondo trimestre 2016. In dettoglio: gli Acquisti di materie e servizi registrano una diminuzione di 261 milioni di euro rispetto al 2015. Tale riduzione, interamente registrata a partire dal secondo trimestre, è stata conseguita senza incidere sulle leve commerciali, grazie alle azioni di recupero di produttività, efficienza e selettività, in particolare sulle componenti relative all'occupazione spazi, consulenze e prestazioni professionali, gestione del parco informatico e altri costi generali; |
$\left \bullet \right $ | ||||||
| i Costi del personale sono pari a 2.759 milioni di euro con una diminuzione di 447 milioni di euro determinata dagli stessi fenomeni che hanno inciso sui Costi del personale a livello di Gruppo e alla cui analisi si rimanda; gli Altri costi operativi, pari a 574 milioni di euro nel 2016, registrano una flessione di 425 milioni di euro rispetto al 2015, principalmente connessa a minori accantonamenti e oneri non ricorrenti per contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio. Il dettaglio è riportato nella tabella seguente: |
|||||||
| (milioni di euro) | 2016 | 2015 | Variazione | ||||
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 266 | 270 | (4) | ||||
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 51 | 236 | (185) | ||||
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 54 | 56 | (2) | ||||
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 94 | 100 | (6) | ||||
| Altri oneri | 109 | 337 | (228) | ||||
| Totale | 574 | 999 | (425) | ||||
| Gli Altri proventi ammontano a 259 milioni di euro e aumentano di 1 milione di euro rispetto al 2015. | $\blacksquare$ | ||||||
| lG. Start |
Ω | 12:54 01/05/2017 |
Gli Altri oneri (109 milioni di euro) compresi negli Altri costi operativi della BU Domestic fanno riferimento
a:
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| ⊠ ርቀጋ |
Œ. $(\downarrow)$ 433 36 |
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넡 125% |
₩ ☑ ⊕ |
D ⊜ |
|||
| attività di telecomunicazioni. | $\blacktriangle$ | |||||||
| L'EBITDA margin è pari al 32,7%, superiore di 1,4 punti percentuali rispetto al 2015. | ||||||||
| Escludendo l'impatto degli oneri non ricorrenti, l'EBITDA del guarto trimestre 2016 conferma il miglioramento del trend rispetto allo stesso periodo del 2015, evidenziando una variazione positiva del +2,1%, dopo il +0,5% del terzo trimestre, il -6,7% del secondo trimestre e il -15,0% del primo trimestre 2016. |
||||||||
| Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo: | ||||||||
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | |||||||
| 2016 | 2015 | 2016 | 2015 | Variazione | ||||
| (a) | (b) | (c) | (d) | $(c-d)$ | ||||
| Acquisti di materie e servizi | 2.028 | 2.443 | 7.826 | 9.033 | (1.207) | |||
| Costi del personale | 336 | 349 | 1.296 | 1.289 | 7 | |||
| Altri costi operativi | 505 | 470 | 1.948 | 1.736 | 212 | |||
| Variazione delle rimanenze | (1) | 33 | (2) | 122 | (124) | |||
| 210 x 297 mm $\blacktriangleleft$ |
EBIT | |||||||
| F Start IO) |
B $\pmb{\hat{\mathbf{x}}}$ |
01/05/2017 |
E' di seguito riportato il dettaglio degli altri costi operativi della BU Brasile pari a 505 milioni d euro nel 2016.
| BU BRASILE | 2016 | 2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | |||
| Oneri connessi alla gestione dei crediti | 69 | 62 | 7 |
| Accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri | 93 | 86 | 7 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni | 319 | 285 | 34 |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 5 | 14 | (9) |
| Quote e contributi associativi | 2 | 2 | 0 |
| Altri oneri | 17 | 21 | (4) |
| Totale Altri costi operativi | 505 | 470 | 35 |
9) Come e da chi sono state fatte le valutazioni degli investimenti finanziari ?
Le valutazioni degli investimenti per l'acquisto di partecipazioni vengono effettuate sulla base delle metodologie normalmente adottate dagli esperti di settore per definire il Capitale Economico della società (Enterprise Value), che possono variare in funzione – tra l'altro – dell'industria di appartenenza della società target; nella maggior parte dei casi si ricorre alla metodologia dei Discounted Cash Flow, con verifiche di coerenza legate all'analisi dei multipli di mercato e delle transazioni comparabili.
Ai fini di tali analisi TIM si avvale normalmente dei principali esperti nazionali e internazionali presenti sul mercato, sia per ciò che concerne le verifiche di due diligence condotte prima dell'acquisizione (studi legali, società di revisione, esperti tributari ecc), che per le attività di valutazione economico-finanziaria; le analisi svolte in sede di due diligence si riflettono poi in ambito valutativo e nelle previsioni contrattuali che disciplinano l'acquisizione. Nei casi particolarmente rilevanti, TIM si avvale anche di fairness opinion rilasciate da terzi specializzati a supporto delle attività di valutazione.
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|---|---|---|---|
| 博 Ï P. T. 433 ί+. 125% |
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| Cessioni di crediti a società di factoring | |||
| Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nell'esercizio 2016 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 pari a 1.091 milioni di euro (1.106 milioni di euro al 31 dicembre 2015). |
|||
| Debito finanziario lordo Obbligazioni |
|||
| Le obbligazioni al 31 dicembre 2016 sono iscritte per un importo pari a 22.964 milioni di euro (23.564 milioni di euro al 31 dicembre 2015). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 22.417 milioni di euro, con una riduzione di 530 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (22.947 milioni di euro). |
|||
| Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nell'esercizio 2016 si segnala quanto seque: | |||
| Data di emissione Valuta (milioni di valuta originaria) Importo |
|||
| Nuove emissioni | |||
| Telecom Italia S.p.A. 750 milioni di euro 3,625% scadenza 19/1/2024 750 20/1/2016 Euro |
Le cessioni di credito che hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento sono effettuate a titolo pro soluto
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|---|---|---|---|---|---|
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| ርተጋ | $\left( +\right)$ F) ا اللہ 433 54 (一) |
⊕ ☑ 冒 125% $\mathbf{v}$ |
豐 $\mathscr{Q}$ ⊜ |
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| Revolving Credit Facility e Term Loan Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 31 dicembre 2016: |
$\blacktriangle$ | ||||
| (miliardi di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 | |||
| Accordato Utilizzato |
Accordato | Utilizzato | |||
| Revolving Credit Facility - scadenza maggio 2019 | 4,0 | 4.0 | |||
| Revolving Credit Facility - scadenza marzo 2020 | 3,0 | 3,0 | |||
| Totale | 7,0 | 7,0 | |||
| TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. Inoltre, TIM dispone di: |
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| 210 x 297 mm | |||||
| ld, A J Start |
$\hat{B}$ | 22:18 01/05/2017 |
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| ⊠ | 흼 罒 ⊡ ⊡ $\mathscr{Q}$ $\left( \widehat{\mathbf{T}}_{\mathbf{r}}\right)$ را ا ال $^{(+)}$ 54 /433 $\omega$ $(-)$ 125% $\mathbf{v}$ |
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| TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Con efficacia 4 gennaio 2016, sono entrate in vigore le modifiche migliorative dei termini economici delle Revolving Credit Facility e l'estensione della scadenza delle stesse di due anni. |
$\blacktriangle$ | |||||
| Inoltre, TIM dispone di: п un Term Loan bilaterale con Banca Regionale Europea dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2019, completamente utilizzato; |
||||||
| un Term Loan bilaterale con Cassa Depositi e Prestiti dell'importo di 100 milioni di euro con scadenza aprile 2019, completamente utilizzato; |
||||||
| п due Term Loan bilaterali con Mediobanca rispettivamente dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzati; |
||||||
| un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 120 milioni di euro con scadenza luglio 2020, п completamente utilizzato; |
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| un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato; |
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| una linea Hot money con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2017, completamente utilizzata. |
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| 210 x 297 mm $\blacktriangleleft$ |
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| Start | $\hat{B}$ |
Al 31 dicembre 2016 le due Revolving Credit Facilities non erano utilizzate. Nel caso di utilizzo è prevista l'applicazione di un tasso EURIBOR + 0,11%, fermo restando l'attuale rating attribuito a TIM S.p.A.. Per quanto riguarda i Term Loan, i tassi di interesse sono in funzione delle varie scadenze, con un costo medio pari allo 1,34% al 31/12/16.
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$\overline{\mathbb{L}}$ ⊕ ⊡ |
$\mathscr{Q}$ ନ୍ତ |
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| $\blacktriangle$ | ||||||
| (milioni di euro) | 2016 | 2015 | Variazione | |||
| Acquisti di beni | 1.259 | 1.208 | 51 | |||
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di interconnessione |
668 | 722 | (54) | |||
| Costi commerciali e di pubblicità | 655 | 743 | (88) | |||
| Consulenze e prestazioni professionali | 83 | 182 | (99) | |||
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 1.009 | 1.079 | (70) | |||
| Costi per godimento di beni di terzi | 865 | 840 | 25 | |||
| Altri | 512 | 612 | (100) | |||
| Totale acquisti di materie e servizi | 5.051 | 5.386 | (335) | |||
| % sui Ricavi | 36,9 | 39,0 | $(2,1)$ pp | |||
| 210 x 297 mm | Costi del personale | |||||
| lo, Fy Start |
S. | $\cdot$ 8 $\pi$ | 23:25 01/05/2017 |
Nell'ambito degli Acquisti di materie e servizi del Bilancio consolidato, la componente "Altri" include principalmente costi di diversa natura di TIM S.p.A., tra i quali: costi per installazione, traslochi e cessazioni impianti abbonati, le spese invio fatture elenchi, i canoni di gestione impianti, i canoni e le spese gestione autoveicoli, i canoni di gestione servizi di igiene ambientale, i costi assicurativi, i costi di formazione, i costi per buoni pasto, le spese viaggio e soggiorno, i costi per lavorazioni esterne, i costi di distribuzione e logistica, le spese telefoniche e trasmissione dati.
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| 國 ⊞ $\mathbb{R}^n$ 冒 D $^{(+)}$ (↓ 81 / 433 125% $\left( =\right)$ $(-)$ |
||
| Plusvalenze (minusvalenze) da realizzo di attività non correnti Le plusvalenze/minusvalenze da realizzo di attività non correnti sono negative per 6 milioni di euro (positive per 5 milioni di euro nell'esercizio 2015), e sono principalmente determinate da 11 milioni di euro di minusvalenze (riferite soprattutto alle dismissioni di beni a noleggio per 7 milioni di euro e agli abbandoni di lavori in corso per 2 milioni di euro), compensate da 5 milioni di euro di plusvalenze (principalmente per la vendita di un immobile a Casoria). Svalutazioni di attività non correnti Le svalutazioni nette di attività non correnti, pari a 3 milioni di euro (assenti nel 2015), sono dovute per 2 |
$\left \bullet \right $ | |
| milioni di euro alla svalutazione per adequamento al valore di perizia di un terreno sito in Treviso e per 1 milione a svalutazioni di magazzino impianti. In sede di Bilancio 2016 la Società ha effettuato il processo di impairment test sull'Avviamento. Le risultanze di tale valutazione, effettuata nel rispetto della specifica procedura di cui il Gruppo si è dotato, hanno confermato i valori dell'Avviamento attribuito alle attività domestiche del Gruppo. Per una più dettagliata analisi si rimanda a guanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio separato al 31 dicembre 2016 di TIM S.p.A |
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| 210 x 297 mm IO) Start |
EBIT $\blacktriangleleft$ |
Il commento indicato si riferisce al bilancio consolidato del Gruppo.
Le "Minusvalenze da realizzo di attività non correnti" (11 milioni di euro) e le "Svalutazioni di attività non correnti" (3 milioni di euro) rientrano nel normale "ciclo operativo" dell'impresa e discendono dall'applicazione dei principi contabili di riferimento e delle correlate procedure interne per la valutazione delle immobilizzazioni. In particolare si richiamano:
No.
Il progetto non è attualmente allo studio.
Non sono in programma cessioni; il piano industriale punta al contrario a proteggere ed accrescere il valore degli asset di cui si dispone, anche valutando selettivamente opportunità di partnership e sviluppo. In questo momento, in particolare, l'Azienda è concentrata sui progetti per la fibra UBB e continua a considerare con attenzione opportunità inorganiche di creazione di valore che risultino sinergiche e sostenibili
No
No, la Società non ha attualmente intenzione di trasferire la sede legale o fiscale in altri paesi.
No, al momento non sono allo studio ipotesi di modifiche statutarie per l'introduzione del voto maggiorato.
TIM non possiede call center al di fuori del territorio nazionale.
TIM ha contratti diretti solamente con partner italiani. Alcuni partner utilizzano consociate estere per meglio gestire il traffico che ricevono (picchi di risposte, festivi, etc.), nel rispetto delle procedure aziendali in materia di subappalto.
Trattandosi di outsourcing, oggetto di fornitura è un servizio, indipendentemente dal numero di risorse coinvolte per la sua erogazione da parte del fornitore, con tariffazione secondo una metrica Euro/minuto.
TIM è iscritta ed intende rimanere iscritta a Confindustria. Le quote associative corrisposte nel 2016 riconducibili al sistema Confindustria (inclusivo del totale Unione degli Industriali, Asstel e Assinform) ammontano a circa 4,7 milioni di Euro.
L'indebitamento finanziario netto contabile al 31 dicembre 2016 è pari a 25.955 milioni di euro (28.475 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.119 milioni di euro al 31 dicembre 2016, in diminuzione di 2.159 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 (27.278 milioni di euro). Nell'esercizio 2016, la riduzione dell'indebitamento è stata garantita dalla positiva dinamica della gestione operativa, dai benefici derivanti dalla conclusione dell'operazione di cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina (con l'incasso del prezzo e il conseguente deconsolidamento del relativo indebitamento finanziario) e dal rafforzamento patrimoniale derivante dalla conversione in azioni ordinarie TIM, nel mese di novembre 2016, del Mandatory Convertible Bond per 1,3 miliardi di euro emesso dalla controllata TI Finance nel 2013, con conversione obbligatoria in azioni ordinarie della Capogruppo, come approvato dall'Assemblea del 20 dicembre 2013. Il livello di debito è stato per converso influenzato negativamente dall'andamento del tasso di cambio del Brasile.
Nel 2016 sono stati incassati contributi a fondo perduto per totali euro 124 milioni circa, di cui euro 114 milioni circa a fronte di progetti infrastrutturali, euro 7 milioni circa per progetti di ricerca e innovazione ed euro 3 milioni per progetti di formazione. La quasi totalità degli incentivi è stata incassata da TIM S.p.A.
Le funzioni dell'Organismo di Vigilanza di cui al decreto legislativo n.231/2001 sono svolte dal Collegio Sindacale della Società. Il compenso annuo attribuito dall'Assemblea al Collegio Sindacale è omnicomprensivo, dunque non è previsto separato emolumento per lo svolgimento delle funzioni dell'Organismo di Vigilanza.
Il Meeting di Cl non è stato oggetto di sponsorizzazione.
Expo: la sponsorizzazione è iniziata nel luglio 2012, si è conclusa ad ottobre 2015. A fronte della concessione da parte di Expo dei Diritti di Partnership, Telecom ha corrisposto ad Expo un corrispettivo totale pari a € 42.100.000, di cui:
a) Euro 10.000.000 in denaro;
b) Euro 32.100.000 attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali di comunicazione
I 10 milioni di euro complessivi sono relativi per il 70 % al ritorno di visibilità in quanto Global Sponsor e per il 30% sono stati assegnati su base dei ritorni di visibilità misurati attraverso le Event Sponsorship Valuation fornite da ente esterno sulle iniziative di marketing e comunicazione effettuate da EXPO. In merito ad "altre Sponsorizzazioni" segnaliamo i due comparti principali:
Trattasi di sponsorizzazioni ad alta visibilità e notiziabilità, da cui derivano importanti benefits e strumenti di incentivazione utilizzati come leva di Business nonché per iniziative motivazionali.
TIM non ha effettuato nel 2016 alcun versamento a partiti, fondazioni politiche o politici italiani o esteri.
No.
Al 31/12/16 l'investimento in titoli di stato italiani ammonta a nominali euro 800 milioni, di cui 250 milioni di euro di titoli di stato italiani acquistati da Telecom Italia e 550 milioni di euro di titoli di stato italiani acquistati da Telecom Italia Finance, oltre a 8 milioni di euro in titoli emessi da Cassa Depositi e Prestiti.
Investimento in titoli di emittenti appartenenti al settore della GDO: 10 milioni di euro. Nessun investimento in titoli "CDO" (Collateralized Debt Obligation).
Il servizio titoli (inteso come attività inerenti ordinariamente all'aggiornamento del libro dei soci, al pagamento del dividendo e al supporto allo svolgimento dell'assemblea) è svolto da funzioni aziendali ed il costo rientra nell'ambito degli oneri di funzionamento della Società.
Le riduzioni di personale previste nel Piano Organici TIM sono riconducibili alle normali dinamiche di turnover e all'applicazione dell'art. 4 della "legge Fornero", che consente il ricorso alla misura di accompagnamento alla pensione, attraverso la risoluzione del rapporto di lavoro, con un anticipo massimo di 48 mesi rispetto alla data di maturazione dei requisiti minimi per il pensionamento.
L'Azienda ha implementato il progetto Job Center per garantire continuità di occupazione in un contesto fortemente competitivo in cui occorre orientare efficacemente le conoscenze e le capacità delle persone su mestieri core e con maggior prospettiva di sviluppo, al fine di ridurre costi esterni e/o incrementare i ricavi. Si tratta di progetti di riqualificazione e riconversione professionale realizzati attraverso percorsi specifici di formazione e sviluppo delle competenze, definiti nell'ambito della TIM Academy
Relativamente alle "ristrutturazioni", in coerenza con gli obiettivi di piano, si prevede di proseguire nel focus sulla semplificazione dei processi, delle procedure e degli assetti/meccanismi di funzionamento aziendali.
Non sono infine previsti progetti di de-localizzazione di attività. Nell'ambito delle attività inerenti ai processi in atto in materia di razionalizzazione e semplificazione dell'organizzazione aziendale e nella prospettiva di valorizzare ogni sostenibile sinergia, anche attraverso una più razionale distribuzione delle risorse umane e tecniche, è stato deciso di avviare un piano di graduale accentramento di alcune attività, oggi collocate sul territorio.
32) C'è un impegno di riacquisto di prodotti da clienti dopo un certo tempo? Come viene contabilizzato? Non ci sono impegni di riacquisto di prodotti da clienti derivanti da contratti di vendita.
Si rinvia alla nota di bilancio avente ad oggetto le passività potenziali, nella quale vengono descritti i contenziosi material del Gruppo.
Si segnala che un ex Presidente e amministratore della Società, imputato per il delitto di ricettazione, di recente è stato assolto dalla Corte d'Appello di Milano. Si precisa che la sentenza di assoluzione non è ancora definitiva, in quanto è stato presentato ricorso per Cassazione dal Pubblico Ministero. La Società resta al momento costituita parte civile.
Non sono previste indennità di fine carica per i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, ivi incluso il Presidente. Relativamente all'Amministratore Delegato, si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Remunerazione.
Gli immobili sono iscritti in bilancio al costo di acquisto o di produzione. Ad ogni data di chiusura di bilancio il Gruppo verifica se esistano indicazioni che le attività materiali a vita utile definita possano aver subito una riduzione di valore, al fine di confermare che tutte le attività materiali, di cui gli immobili sono una parte, siano iscritte ad un valore non superiore al loro valore di recupero. Tale valutazione è svolta internamente sulla base di apposite procedure di cui il Gruppo si è dotato, considerano sia fonti interne sia fonti esterne di informazione. Qualora si verifichi che l'attività materiale a vita utile definita abbia subito una riduzione di valore, in coerenza con i Principi contabili di riferimento viene rilevata una svalutazione nel conto economico separato.
36) Esiste una assicurazione D&O (garanzie offerte importi e sinistri coperti, soggetti attualmente coperti, quando è stata deliberata e da che organo, componente di fringe-benefit associato, con quale broker è stata stipulata e quali compagnie la sottoscrivono, scadenza ed effetto scissione su polizza) e quanto ci costa ?
Esiste una polizza c.d. D&O, di cui è data evidenza nella ordinaria reportistica della Società. La polizza assicura la responsabilità civile personale dei consiglieri di amministrazione (Directors) e del personale direttivo (Officers) di Telecom Italia S.p.A. e di tutte le società da essa controllate, nello svolgimento delle loro attività professionali. Assicura inoltre le stesse Società, ove debbano rispondere per conto del proprio personale direttivo. Infine, assicura le stesse società anche per richieste di danni derivanti
da Securities related claims. Date queste caratteristiche, la copertura assicurativa non si qualifica come fringe benefit.
L'attuale limite di risarcimento complessivo è di 225 milioni di euro, a fronte di un premio annuo nell'intorno di 2,7 milioni di euro. La polizza, di durata annuale, è stata stipulata con numerose compagnie ed strutturata in più layers: la compagnia delegataria della Primary Policy (a cui si collegano tutti i layer successivi) è AIG.
37) Sono state stipulate polizze a garanzia dei prospetti informativi (relativamente ai prestiti obbligazionari)?
No
38) Quali sono gli importi per assicurazioni non finanziarie e previdenziali (differenziati per macroarea, differenziati per stabilimento industriale, quale struttura interna delibera e gestisce le polizze, broker utilizzato e compagnie)?
Il portafoglio assicurativo del Gruppo TIM prevede premi complessivi per euro 71,4 milioni, di cui euro 43,3 milioni per le società italiane. Il broker è Asscom Insurance Brokers S.r.l., società partecipata da TI per il 20% e da Aon per l'80%. Le principali compagnie sono Generali, UnipolSai, AIG, Zurich, Allianz. La gestione assicurativa è affidata alla funzione Assicurazioni, che opera all'interno di Finanza.
39) Vorrei sapere Quale è l'utilizzo della liquidità (composizione ed evoluzione mensile, tassi attivi, tipologia strumenti, rischi di controparte, reddito finanziario ottenuto, politica di gestione, ragioni dell'incomprimibilità, quota destinata al TFR e quali vincoli, giuridico operativi, esistono sulla liquidità)
| Depositi bancari |
Titoli di State |
Titoli negoziabili e altro |
GRUPPO | Rendimento medio |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q |
1.711 1.790 3.254 2.492 |
265 390 746 806 |
1.424 1.610 1.767 2.185 |
3.400 3.790 5.767 5.483 |
4,5% 3,5% 3,7% 3,5% |
| Z017 | 1 Q 2 Q 3 Q 4 Q |
3.274 | 557 | 1.699 | 5.530 | 3,3% |
La gestione della liquidità del Gruppo si ispira a criteri prudenziali e si articola principalmente nelle seguenti attività:
Al fine di contenere il rischio di inadempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte, i depositi delle società europee sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie con rating non inferiore ad investment grade e gli impieghi delle società in Sud America sono stati effettuati con primarie controparti locali. Inoltre, i depositi sono solitamente effettuati per periodi inferiori a tre mesi. Relativamente agli altri impieghi temporanei di liquidità si evidenzia una gestione di un portafoglio obbligazionario i cui investimenti sono caratterizzati da un contenuto livello di rischio. Tutti gli impieghi sono stati effettuati nel rispetto delle Linee Guida del Gruppo "Gestione e controllo dei rischi finanziari".
Il Gruppo, nell'ottica di minimizzazione del rischio di credito, persegue, inoltre, una politica di diversificazione dei propri impieghi di liquidità e di assegnazione delle posizioni creditizie tra le differenti controparti bancarie: non si evidenziano, pertanto, posizioni significative verso singole controparti.
Alternativamente, la liquidità è utilizzata per il riacquisto o il rimborso di obbligazioni proprie, diminuendo conseguentemente l'ammontare di cassa e altre disponibilità liquide. Sono state perfezionate operazioni di riacquisto di obbligazioni proprie nel corso del 2016 per 25milioni di sterline inglesi.
La liquidità del Gruppo Telecom Italia al 31 dicembre 2016 è pari a circa 3.85 euro miliardi; tale liquidità è costituita per circa 2.47 euro miliardi da cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, 0.81 euro miliardi da titoli di Stato, 0.57 euro miliardi da obbligazioni. La liquidità del Gruppo Telecom Italia al 30 settembre 2016 è pari a circa 4.60 euro miliardi; tale liquidità è costituita per circa 3.24 euro miliardi da cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, 0.75 euro miliardi da titoli di Stato, 0.61 euro miliardi da obbligazioni. La liquidità del Gruppo Telecom Italia al 30 giugno 2016 è pari a circa 2.72 euro miliardi; tale liquidità è costituita per circa 1.77 euro miliardi da cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, 0.39 euro miliardi da titoli di Stato, 0.56 euro miliardi da obbligazioni. La liquidità del Gruppo Telecom Italia al 31 marzo 2016 è pari a circa 2.31 euro miliardi; tale liquidità è costituita per circa 1.71 euro miliardi da cassa e altre disponibilità liquide equivalenti, 0.27 euro miliardi da titoli di Stato, 0.34 euro miliardi da obbligazioni.
L'allocazione della liquidità è sistematicamente assoggettata a limiti di concentrazione che consentono la diversificazione del rischio di controparte. Inoltre il rischio di controparte è specificamente contenuto attraverso limiti di esposizione stabiliti per ogni singola controparte sulla base del suo giudizio di rating (investment grade) ed ulteriormente verificati sulla base della volatilità del suo merito di credito e delle sensitivities delle posizioni in derivati.
Il reddito finanziario ottenuto è positivo e commisurato ai rendimenti medi dei comparti considerati.
Gli impieghi di liquidità, unitamente alle linee di credito "committed" non utilizzate dal Gruppo, rappresentano le risorse finanziarie di immediata disponibilità per il Gruppo. Il livello di liquidità mantenuto è coerente con l'obiettivo di mantenere un adeguato livello di flessibilità finanziaria, assicurando la copertura del debito per una congrua serie di scadenze.
Al fondo TFR non corrisponde segregazione di liquidità.
Coerentemente con l'obiettivo di preservare risorse finanziarie di immediata disponibilità per il Gruppo, la gestione della liquidità avviene nel rispetto di una conservativa policy interna di gestione e controllo dei rischi finanziari che individua vincoli operativi più stringenti di quelli posti dalle disposizioni normative e dai regolamenti applicabili.
Nel 2016 non sono stati effettuati investimenti per energie rinnovabili.
Per quanto concerne le sponsorizzazioni nazionali non ci sono stati scostamenti particolari, anche in considerazione della durata pluriennale dei contratti a portafoglio.
Per quanto concerne gli investimenti pubblicitari nazionali il 2016 ha visto una riduzione complessiva pari a circa il 20% rispetto l'anno precedente; nonostante ciò, grazie ai risultati delle varie negoziazioni con le concessionarie e con il centro media, sono state mantenute pressioni da leader di mercato, con riduzioni di prezzo e miglioramento della qualità degli spazi acquistati.
Le azioni intraprese troveranno naturale continuazione sul 2017 dove, a fronte di contrazione della spesa, si manterranno le consuete soglie di visibilità. La stessa recente operazione di domination del Festival di Sanremo è stata realizzata all'interno della predetta contrazione degli investimenti.
Premesso che la Società rispetta tutta la normativa in materia di lavoro, si segnala che fra i dipendenti non vi sono minori.
Il Gruppo ha varie certificazioni; nello specifico Open Access ha conseguito le certificazioni SA8000 sulla Responsabilità Sociale ed ISO 14001 sulla Responsabilità Ambientale.
No
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.235 milioni di euro al 31 marzo 2017, in aumento di 116 milioni di euro rispetto a fine 2016 (25.119 milioni di euro). Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,1%. Il tasso medio attivo sulla posizione di liquidità (disponibilità liquide e titoli negoziabili) è pari a 3,5%.
L'indebitamento finanziario netto contabile al 31 marzo 2017 è pari a 25.923 milioni di euro (25.955 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,0%. Il tasso medio attivo sulla posizione di liquidità (disponibilità liquide e titoli negoziabili) è pari a 3,3%.
Le sanzioni rilevanti sono oggetto di disclousure nelle comunicazioni sociali di volta in volta pubblicate.
La Società ha regolarmente effettuato i propri adempimenti ai fini fiscali; non risultano pertanto imposte, né interessi o sanzioni non pagate.
Laddove siano state riscontrate irregolarità la Società ha proceduto alla relativa regolarizzazione; in caso di contestazioni, se ritenute infondate o di esito incerto, ha provveduto a presentare ricorso presso le opportune sedi o a negoziare con l'ente impositore una chiusura in via precontenziosa; negli altri casi ha provveduto al pagamento.
Le Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto comprendono:
| (milioni di euro) | 31.3.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Tiglio I | 8 | 8 |
| NordCom | 5 | 5 |
| W.A.Y. | 3 | 3 |
| Altre | 2 | 2 |
| Totale Imprese collegate | 18 | 18 |
| Alfiere | − | − |
| Totale Joint Ventures | − | − |
| Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 18 | 18 |
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Investimenti | Cessioni rimborsi capitale |
e di |
Valutazione con il metodo del patrimonio netto |
31.3.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tiglio I | 8 | 8 | ||||
| Nordcom | 5 | 5 | ||||
| W.A.Y. | 3 | 3 | ||||
| Altre | 2 | 2 | ||||
| Totale Imprese collegate | 18 | − | 18 | |||
| Alfiere | − | − | ||||
| Totale Joint Ventures | − | − | − | |||
| Totale partecipazioni valutate con il metodo | ||||||
| del patrimonio netto | 18 | − | − | − | 18 |
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Investimenti | Cessioni e rimborsi di capitale |
Valutazione con il metodo del fair value |
Altre variazioni |
31.3.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Assicurazioni Generali | 2 | 1 | 3 | |||
| Fin.Priv. | 17 | 1 | 18 | |||
| Northgate Telecom |
||||||
| Innovations Partners L.P. | 14 | 14 | ||||
| Altre | 13 | 13 | ||||
| Totale | 46 | 1 | − | 1 | − | 48 |
TIM S.p.A. ha effettuato nel corso del primo trimestre 2017 un versamento in conto capitale di un milione di euro a Timvision S.r.l..
Il Gruppo non effettua attività di trading su titoli azionari quotati in borsa. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari quotati, la classificazione contabile AFS ne prevede l'esposizione al fair value con contropartita a riserva di patrimonio netto, per cui le plusvalenze/minusvalenze si realizzano a P&L nel momento della liquidazione dei titoli stessi. Inoltre, gli interessi percepiti sui titoli – non catturati dalla dinamica sopra descritta – sono parte integrante degli effetti complessivi dell'investimento e contribuiscono a determinarne il rendimento. A fronte di minime minusvalenze realizzate sul P&L 2016, il rendimento dell'intero portafoglio obbligazionario del Gruppo 2016 è stato positivo (~1%).
L'analisi dei ricavi del primo trimestre 2017 ripartiti per settore operativo è la seguente:
| (milioni di euro) | 1° Trim. 2017 | peso % | 1° Trim. 2016 | peso % | Variazioni assolute |
% | % organica |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Domestic | 3.647 | 75,7 | 3.548 | 79,9 | 99 | 2,8 | 2,7 |
| Core Domestic | 3.395 | 70,5 | 3.310 | 74,5 | 85 | 2,6 | 2,6 |
| International Wholesale | 310 | 6,4 | 311 | 7,0 | (1) | (0,3) | (1,3) |
| Brasile | 1.181 | 24,5 | 897 | 20,2 | 284 | 31,7 | 2,5 |
| Altre Attività | − | − | 6 | 0,1 | (6) | ||
| Rettifiche ed elisioni | (9) | (0,2) | (11) | (0,2) | 2 | ||
| Totale consolidato | 4.819 | 100,0 | 4.440 | 100,0 | 379 | 8,5 | 2,6 |
51) Vorrei conoscere ad oggi trading su azioni proprie e del gruppo effettuato anche per interposta società o persona sensi art.18 drp.30/86 in particolare se è stato fatto anche su azioni d'altre società, con intestazione a banca estera non tenuta a rivelare alla Consob il nome del proprietario, con riporti sui titoli in portafoglio per un valore simbolico, con azioni in portage.
Nel corso del 2016 non sono state effettuate operazioni su azioni proprie.
52) Vorrei conoscere prezzo di acquisto azioni proprie e data di ogni lotto, e scostamento % dal prezzo di borsa
Nel corso del 2016 non sono state effettuate operazioni su azioni proprie
53) Vorrei conoscere nominativo dei primi 20 azionisti presenti in sala con le relative % di possesso, dei rappresentanti con la specifica del tipo di procura o delega.
Il dato relativo agli azionisti partecipanti all'Assemblea, in proprio o per delega, sarà reso disponibile nel corso dei lavori. Come previsto dalla normativa applicabile, il dato completo sulle partecipazioni in sede assembleare sarà altresì allegato al verbale della riunione.
L'elenco delle testate giornalistiche accreditate sarà reso disponibile successivamente all'apertura dei lavori assembleari. La Società non intrattiene, direttamente o indirettamente, rapporti di consulenza con giornalisti, né concede "benefit" a soggetti diversi dai propri collaboratori.
56) Vorrei conoscere come sono suddivise le spese pubblicitarie per gruppo editoriale, per valutare l'indice d'indipendenza ? Vi sono stati versamenti a giornali o testate giornalistiche ed internet per studi e consulenze?
Nel 2016 il Gruppo Telecom Italia ha mantenuto rispetto all'anno 2015 quote di investimento pressoché invariate per ciascun gruppo editoriale, con una riduzione complessiva dell'investimento del 43% (da 10,5M€ a 5,95M€). Tutti i gruppi editoriali hanno dunque visto una riduzione in termini assoluti dell'investimento pubblicitario. Non ci sono stati versamenti a giornali o testate giornalistiche ed internet per studi e consulenze.
57) Vorrei conoscere il numero dei soci iscritti a libro soci, e loro suddivisione in base a fasce significative di possesso azionario, e fra residenti in Italia ed all'estero
| Possesso azionario | Res. Italia | Res. estero Tot. | |
|---|---|---|---|
| da 1 a 100.000 | 473.934 | 3.499 | 477.433 |
| da 100.001 a 500.000 | 2.332 | 1.162 | 3.494 |
| da 500.001 a 1.000.000 | 182 | 565 | 747 |
| da 1.000.001 a 5.000.000 | 112 | 967 | 1.079 |
| da 5.000.001 a 10.000.000 | 23 | 228 | 251 |
| oltre 10.000.001 | 19 | 262 | 281 |
|---|---|---|---|
| Totale azionisti | 476.602 | 6.683 | 483.285 |
58) Vorrei conoscere sono esistiti nell'ambito del gruppo e della controllante e o collegate dirette o indirette rapporti di consulenza con il collegio sindacale e società di revisione o sua controllante. a quanto sono ammontati i rimborsi spese per entrambi?
Per quanto riguarda TIM S.p.A. e le altre società del Gruppo non ci sono stati rapporti di consulenza con la società di Revisione (PwC e relativo Network); gli unici rapporti intrattenuti sono quelli relativi a Servizi di revisione, Servizi di verifica con emissione di attestazione nonché Altri servizi correlati a quelli di revisione; il dettaglio è reperibile per il Gruppo TIM alla Nota 43 del Bilancio consolidato 2016 punto E) "Prospetto riepilogativo dei corrispettivi alla società di revisione e alle altre entità appartenenti alla sua rete", mentre per TIM S.p.A. si fa rimando alla Nota 40 del Bilancio separato 2016 contenente analogo prospetto. I rimborsi per spese vive del Gruppo TIM alla Società di Revisione (PwC e relativo Network) sono pari a 388.931 euro (di cui 225.956 euro di TIM S.p.A.).
Nessuno dei componenti del Collegio Sindacale di TIM intrattiene rapporti di consulenza con la stessa TIM o con sue controllate. Non risultano peraltro nemmeno rapporti di consulenza con società collegate "dirette o indirette".
59) Vorrei conoscere se vi sono stati rapporti di finanziamento diretto o indiretto di sindacati, partiti o movimenti fondazioni politiche (come ad esempio italiani nel mondo) , fondazioni ed associazioni di consumatori e/o azionisti nazionali o internazionali nell'ambito del gruppo anche attraverso il finanziamento di iniziative specifiche richieste direttamente?
TIM non eroga contributi ad associazioni o partiti politici, o fondazioni correlate. Neppure ha finanziato associazioni di consumatori e/o azionisti.
60) Vorrei conoscere se vi sono tangenti pagate da fornitori? e come funziona la retrocessione di fine anno all'ufficio acquisti e di quanto è ?
La Società opera nel rispetto della legge. Nei rapporti con i fornitori non sono previste forme di retrocessione all'ufficio Acquisti.
61) Vorrei conoscere se si sono pagate tangenti per entrare nei paesi emergenti in particolare Cina, Russia e India ?
No
62) Vorrei conoscere se si è incassato in nero?
Telecom Italia ha istituito per il presidio delle situazioni di conflitti di interessi relative al personale dipendente una specifica Procedura valida a livello di Gruppo. In relazione alle comunicazioni pervenute da parte dei dirigenti, risultano limitate interessenze con società fornitrici, valutate non di rilievo. Per gli Amministratori, si rinvia alla disclosure in materia di operazioni con parti correlate.
65) Quanto hanno guadagnato gli amministratori personalmente nelle operazioni straordinarie ?
Non sono stati effettuati agli Amministratori pagamenti aggiuntivi rispetto ai trattamenti ordinari, con riferimento ad operazioni straordinarie.
In coerenza con il modello London Benchmarking Group (LBG), standard di riferimento a livello mondiale per la classificazione dei contributi volontari delle aziende per misurare e rappresentare l'impegno delle aziende nei confronti della comunità, i contributi erogati dal Gruppo sono stati suddivisi nelle tre categorie:
dove nella prima prevale lo spirito di liberalità e la terza include le iniziative in cui, al beneficio verso la comunità, si affianca un interesse commerciale dell'Azienda.
In base a tale riclassificazione le liberalità effettuate nel 2016 ammontano a circa 130 mila euro, donati a Enti con fini assistenziali o con scopi di promozione dello sviluppo socio-economico, di tutela del territorio e dell'ambiente.
67) Vorrei conoscere se ci sono giudici fra consulenti diretti ed indiretti del Gruppo quali sono stati i magistrati che hanno composto collegi arbitrarli e qual'e' stato il loro compenso e come si chiamano?
Non risultano collegi arbitrali di cui facciano parte magistrati.
Si rinvia alla nota di bilancio avente ad oggetto le passività potenziali, nella quale vengono descritti i contenziosi material del Gruppo.
69) Vorrei conoscere se vi sono cause penali in corso con indagini sui membri attuali e del passato del CdA e o collegio sindacale per fatti che riguardano la società.
Si rinvia alla nota di bilancio avente ad oggetto le passività potenziali, nella quale vengono descritti i contenziosi material del Gruppo. Inoltre, un ex amministratore della Società è attualmente imputato avanti al Tribunale di Roma per il delitto di abuso di informazioni privilegiate. La Società, che era costituita parte civile, ha raggiunto con l'imputato un accordo transattivo e ottenuto un risarcimento. Esistono infine procedimenti minori, non significativi.
70) Vorrei conoscere se a quanto ammontano i Bond emessi e con quale banca (CREDIT SUISSE FIRST BOSTON, GOLDMAN SACHS, MONGAN STANLEY E CITIGROUP, JP MORGAN, MERRILL LYNCH,BANK OF AMERICA, LEHMAN BROTHERS, DEUTSCHE BANK, BARCLAYS BANK, CANADIA IMPERIAL BANK OF COMMERCE –CIBC-)
Nel 2016 e 2017, fino alla data corrente, sono stati emessi da Telecom Italia i seguenti bond in base al Programma Euro Medium Term Notes:
| Ammont | Data | |||
|---|---|---|---|---|
| / Mld | Cedola | Emiss. | Scadenza | Bookrunners |
| 1,000.00 | 2.500% | 19/01/17 | 19/07/23 | Societe Generale, BNP Paribas, Banca IMI, Mediobanca, Unicredit, Credit Agricole CIB, Natixis, HSBC, Mitsubishi UFJ, BBVA, Credit Suisse |
| 750.00 | 3.625% | 20/01/16 | 19/01/24 | Societe Generale, Deutsche Bank, Unicredit, Royal Bank of Scotland, Sumitomo Mitsui, Morgan Stanley, Commerzbank, Banca IMI, Mediobanca |
| 1,000.00 | 3.000% | 30/09/16 | 30/09/25 | Deutsche Bank, Banca IMI, Mediobanca, Morgan Stanley, Commerzbank, ING, Royal Bank of Scotland, Santander, UBS |
| 1,000.00 | 3.625% | 25/05/16 | 25/05/26 | Barclays, BNP Paribas, Credit Suisse, HSBC, Banca IMI, BBVA, Credit Agricole CIB, Mediobanca, Mitsubishi UFJ, Natixis |
Tale informazione non viene pubblicata dal Gruppo TIM in quanto lo stesso adotta una rappresentazione del Conto economico separato consolidato classificando i costi operativi per natura. Tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business del Gruppo, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con la prassi del settore industriale di riferimento.
Le spese sostenute in relazione all'acquisizione di partecipazioni effettuate nel 2016 sono state complessivamente pari a circa 200.000 euro.
Nell'esercizio 2016 per il presidio di tematiche ambientali sono stati realizzati investimenti per circa 8 milioni di euro. In particolare gli interventi hanno riguardato:
Il riconoscimento economico, che può avere natura monetaria (retribuzione fissa o variabile) ovvero non monetaria (benefit), è definito in relazione a diversi driver, che variano in funzione della tipologia del riconoscimento:
Il compenso dell'Amministratore Delegato – così come descritto nella Relazione sulla Remunerazione 2015 e 2016 – è stato determinato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le nomine e la remunerazione, in esito ad apposito negoziato, in data 30 marzo 2016, all'atto del conferimento dell'incarico di Amministratore Delegato al Consigliere Flavio Cattaneo. Tale compenso non ha sinora subito variazioni.
Per la restante popolazione aziendale, tutti gli interventi retributivi avvengono nell'ambito e nel rispetto delle cornici di budget approvate per le diverse categorie di dipendenti.
In generale, gli interventi sulla retribuzione fissa dei dirigenti e dei quadri con responsabilità organizzativa tengono conto della strategicità del ruolo, delle responsabilità e dei valori retributivi osservati nel panel di peers con cui TIM si confronta. Questa componente viene definita in coerenza con la complessità del ruolo affidato al Manager. Annualmente Tim verifica il suo posizionamento retributivo attraverso benchmark di mercato che analizzano sia il contesto nazionale che internazionale. L'allineamento tendenziale della retribuzione fissa ai riferimenti di mercato è perseguito secondo le necessarie gradualità. In ogni caso, gli interventi retributivi sono sempre selettivi e focalizzati sui casi di elevata qualità della risorsa e forte disallineamento verso il mercato di riferimento.
Per quanto riguarda la restante popolazione, le variazioni della retribuzione annua lorda, laddove non siano correlate ad automatismi contrattuali, sono sempre conseguenti ad un riconoscimento selettivo delle competenze e delle seniority, in funzione del raggiungimento degli obiettivi assegnati.
La Retribuzione Annua Lorda sia sul versante dei dirigenti che su quello dei non-dirigenti è risultata sostanzialmente invariata.
c. vorrei conoscere rapporto fra costo medio dei dirigenti/e non.
Il rapporto è pari 4 : 1.
| TOTALE 632 3.837 |
45.907 41.438 |
|---|---|
| 635 43 ΙT |
2.556 3.234 |
| TIM 589 3.202 |
38.882 42.673 |
| . QUADRI IMPIEGATI DIRIGENTI |
TOTALE |
Non vi sono state cause per mobbing o istigazione al suicidio. Quattro cause conseguenti ad infortunio sul lavoro sono ancora pendenti.
| RT.4 + MOBILITA' ANNO 2016 | ETA' MEDIA (aa.mm): | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| DIRIGENTI | LIVELLI | TOTALE | DIRIGENTI | LIVELLI | TOTALE | ||
| TIM | 16 | 1121 | 1137 | 60.11 | 59.08 | 59.09 | |
| ΙT | 2 | 44 | 46 | 61.08 | 61.07 | 61.07 | |
| TOTALE | 18 | 1165 | 1183 | 61.00 | 59.09 | 59.09 |
Non sono stati effettuati acquisti di questo tipo.
Nel corso dell'esercizio 2016 è stato rivisto ed accelerato il piano di cost transformation con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la performance economica e dare maggiore flessibilità operativa e finanziaria all'azienda. Tale piano consentirà all'azienda al 2019 di recuperare circa 1,9 miliardi di euro d'efficienze, grazie ad un approccio fortemente discontinuo sul controllo dei costi, alla semplificazione e alla trasformazione di tutti i processi e le filiere produttive e all'ottimizzazione delle politiche di sourcing, con programmi e piani d'azioni dettati dalle seguenti linee guida:
Nella Nota 7 "Partecipazioni" di Bilancio Consolidato 2016 viene esplicitato che il Gruppo TIM non detiene partecipazioni in entità strutturate consolidate e non (ad es. società veicolo).
L'acquisto del gas viene effettuato mettendo in competizione più fornitori presenti sul mercato.
Per l'anno 2016 la gara per la fornitura del gas ad uso industriale (utilizzato per impianti di cogenerazione) è stata vinta da EDISON ENERGIA ed il prezzo medio della materia prima è stato di 24,11 c€/Smc, mentre la gara per la fornitura del gas ad uso civile (utilizzato per riscaldamento) è stata vinta da ENEL ENERGIA ed il prezzo medio della materia prima è stato di 25,60 c€/Smc. I prezzi della materia prima si intendono fissi ed invariabili per tutto il 2016.
Nel 2016 sono stati effettuati pagamenti a fronte di consulenze prestate:
Gli investimenti in innovazione (incluso sviluppo di reti e piattaforme di nuova generazione) e R&D in Italia nel 2016 sono stati pari a 1,7 miliardi di euro
Per la riunione dell'Assemblea svolta nel maggio 2016 sono stati sostenuti costi complessivi per circa 80.000 euro. Per l'odierna Assemblea si prevedono costi in linea con quella dello scorso anno.
I costi per l'imposta di bollo nel 2016 si attestano ad euro 1.369.116.
Il processo di gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in TIM è regolato da apposite procedure che richiamano tutti i riferimenti legislativi applicabili. Il processo di gestione dei rifiuti comprende più fasi organizzative e operative che vanno dalla classificazione del rifiuto, alla gestione dello stesso nelle sedi aziendali fino al conferimento ad impresa autorizzata, compresa la gestione e tenuta delle scritture ambientali.
Tutti i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti da TIM sono registrati nei Registri di Carico e Scarico dei rifiuti, inoltre quelli pericolosi (come previsto normativamente) sono anche registrati nel Registro Cronologico del SISTRI. Il conferimento dei rifiuti viene effettuato, attraverso Trasportatori iscritti all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, verso Destinatari autorizzati alla gestione dei rifiuti. Ogni operazione di trasporto dei rifiuti è accompagnata dal Formulario di Identificazione dei rifiuti e per i soli rifiuti pericolosi (come previsto dalla norma) anche dalla scheda Area Movimentazione del SISTRI. Ogni anno vengono compilate e inviate le dichiarazioni ambientali sui rifiuti prodotti (MUD). Tutti gli adempimenti operativi relativi a tenuta, modalità e tempi di compilazione delle registrazioni e dei documenti di trasporto dei rifiuti sono anch'essi definiti in apposito documento procedurale.
27
L'Ingegner Recchi ed il Dottor Cattaneo sono destinatari di autovetture a uso promiscuo in linea con le policy aziendali e nel rispetto dei trattamenti fiscali e contributivi vigenti in materia.
84) Dettaglio per utilizzatore dei costi per uso o noleggio di elicotteri ed aerei. Quanti sono gli elicotteri utilizzati di che marca e con quale costo orario ed utilizzati da chi ? Se le risposte sono " Le altre domande non sono pertinenti rispetto ai punti all'ordine del giorno " denuncio tale reticenza al collegio sindacale ai sensi dell'art.2408 cc.
Nel corso del primo trimestre 2016 sono stati sostenuti costi per circa 700.000 euro relativi all'utilizzo di voli (aerei) privati. Non sono stati sostenuti altri costi di tale tipologia per la restante parte del 2016 ed per il 2017. Nel contratto che disciplina l'utilizzo di vettori privati non è ricompreso l'utilizzo/noleggio di elicotteri.
Segue dettaglio dei crediti scaduti con relativo aging
| di cui scaduti da: | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 31.12.2016 di | cui | di cui |
0-90 gg. | 91-180 | 181-365 | Oltre |
| non | scaduti | gg. | gg. | 365 gg. | |||
| scaduti | |||||||
| Crediti commerciali, vari e altre | |||||||
| attività correnti | 4.091 | 3.109 | 982 | 373 | 162 | 186 | 261 |
L'Azienda non dà contributi alle OOSS a nessun titolo. Il protocollo di relazioni industriali siglato il 23 giugno 2016 prevede esclusivamente il riconoscimento dei permessi sindacali ai sensi del vigente contratto collettivo e dello Statuto dei Lavoratori.
Al 31 dicembre 2016 gli oneri di factoring di TIM S.p.A. erano pari a circa 14 milioni di euro, ovvero lo 0.16% sui volumi di fatturato ceduti
88) C'è il preposto per il voto per delega e quanto costa? Se la risposta è : "Il relativo costo non è specificamente enucleabile in quanto rientra in un più ampio insieme di attività correlate all'assemblea degli azionisti." Oltre ad indicare gravi mancanze nel sistema di controllo , la denuncio al collegio sindacale ai sensi dell'art.2408 cc.
Come riportato nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla designazione di un rappresentante, ai sensi dell'art. 135-undecies del d.lgs. n. 58/1998.
Al 31 dicembre 2016 il Gruppo contava 258 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da TIM S.p.A. e 548 milioni di euro di Titoli di Stato italiani acquistati da Telecom Italia Finance S.A.
Il debito verso INPS (relativo principalmente all'art. 4 "legge Fornero", alle ricongiunzioni ex legge 58 e alla contribuzione ordinaria da versare nel mese successivo) è complessivamente pari a 269 milioni di euro al 31 dicembre 2016 (di cui 115 non correnti e 154 correnti).
Il debito verso l'Agenzia delle Entrate per imposte sul reddito è pari a 546 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2015).
TIM ha adottato il consolidato fiscale nazionale. Le perdite fiscali trasferite al consolidato fiscale e compensate con imponibili positivi per il periodo 2016 ammontano a circa 55 milioni di euro, con un corrispondente risparmio di IRES di circa 15 milioni di euro (aliquota 27,5%).
Il margine di contribuzione è una misura di performance economica non particolarmente significativa nel nostro settore (è prevalentemente utilizzato nel settore bancario e creditizio).
In ogni caso, nel 2016, il margine contribuzione sul mercato Domestico, inteso come ricavi meno costi diretti variabili, è stato pari a 11,6 miliardi di euro
DOMANDE PREASSEMBLEARI DELL'AZIONISTA FRANCESCA CORNELI (LEGITTIMATA CON 5.000 AZIONI)
1) Conoscere, rispetto alle singole componenti prese in considerazione ai fini del calcolo dell'EBITDA 2016, l'attribuzione (eventualmente per quote/parti) alla gestione Patuano o alla gestione Cattaneo, tenendo conto non del momento in cui si è prodotto il "risultato nella gestione" ma il momento in cui è stata formalizzata l'operazione (positiva o negativa). Ciò è necessario per correttamente valutare l'apporto differenziale dell'attuale AD. A solo titolo di esempio per il criterio richiesto (indipendentemente dal fatto che tale voce rientri o meno nell'EBITDA): come riportato nella Relazione finanziaria 2015, nel corso di tale anno si sono stipulati accordi ex legge 223/91 i cui effetti si sarebbero prodotti nel corso degli anni successivi. Pertanto, l'effetto di tale evento, nel 2016, risulta imputabile alla gestione precedente.
Poiché la gestione delle aziende è svolta in continuità, è molto complicato scomporre i risultati economico-finanziari sulle singole azioni/operazioni. Si ritiene eventualmente più opportuno legare la suddetta valutazione ("apporto differenziale" delle diverse gestioni) all'analisi dei trend YoY e delle performance rispetto alle guidance comunicate ai mercati sugli indicatori economico-finanziari e sui principali Kpis (riportati e commentati nella relazione sulla gestione e nelle presentazioni al Mercato finanziario.
In ogni caso, si osserva che la nomina del Dottor Cattaneo alla carica di Amministratore Delegato è venuta praticamente a coincidere con la chiusura del primo trimestre 2016 (riunione consiliare in data 30 marzo 2016).
2) Quali sono i dati economico-finanziari relativi alle società indicate nella relazione sulla retribuzione 2016 (p. 10) - ma già nella precedente per il 2015, ugualmente solo citati ma non riportati - come insieme di riferimento utilizzato per individuare lo special award, nonché i criteri di calcolo utilizzati.
Non è chiaro nel quesito il riferimento ai dati economico-finanziari relativi a società diverse da Tim.
Lo Special Award si basa sull'overperformance in ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 dei valori di EBITDA (peso 50%), riduzione OPEX (peso 25%) e PFN (peso 25%) rispetto al Budget/Piano Industriale 16/18 presentato ed approvato il 15 febbraio 2016. L'overperformance è calcolata a parità di cambio, perimetro e principi contabili. Per l'anno 2019 sono utilizzati gli stessi valori del Piano 2018.
Il premio dell'intero periodo di incentivazione è pari al 5,5% dell'over-performance e corrisponde ad un importo lordo massimo complessivo di 55 milioni di euro. Il 4% dell'over-performance è riservata all'Amministratore Delegato, mentre il restante 1,5% è oggetto di assegnazione discrezionale da
parte dell'Amministratore Delegato stesso a managers che abbiano contribuito al conseguimento del risultato. Ogni premio annuale consisterà per l'80% in azioni ordinarie e per il 20% cash.
3) In merito alla rinuncia, da parte del dottor Cattaneo, della propria quota all'incentivo equivalente al Piano di Stock Option 2017-2019 non adottato, quali sono le categorie di dipendenti che l'AD intende proporre, a tal fine, alla Società, quantomeno per l'anno in corso?
Il Dottor Cattaneo ha sin d'ora manifestato l'intenzione di rinunciare al percepimento della suddetta forma di remunerazione, ma non ha ancora definito le categorie di dipendenti del Gruppo a cui il corrispondente importo dovrebbe essere devoluto.
4) Se, oltre ai contenziosi civili, amministrativi e penali indicati nella Relazione finanziaria 2016, vi siano altre azioni giudiziarie in corso, promosse o subite ed, eventualmente, quali? Come mai non sono state inserite nella Relazione?
Nella relazione di bilancio sono illustrate le vertenze che hanno un livello di rilevanza tale da essere oggetto di disclousure. Le altre vertenze pendenti rientrano gestione nella gestione ordinaria.
5) Quale evoluzione hanno avuto le sanzioni Consob del 2015 per 432.000 e 275.000 (delibere n. 19296 e n. 19316 del 2015)? Sono state corrisposte, annullate, ridotte o è ancora in corso il contenzioso relativo al ricorso?
Le sanzioni non sono ancora definitive essendo pendenti le relative azioni.
1) Nei confronti dello Studio Trevisan lo scorso marzo é stata fatta un'interrogazione parlamentare. Sembra che, cosa abbastanza inusuale, oltre il 90% dei fondi si siano rivolti a lui per le deleghe in Unicredit. E comunque pare che lo Studio abbia ruoli analoghi e di certo rilievo in altre società. Così Pressreader: "Mister 99% l'Uomo con Unicredit in Tasca. Anomalie la mega ricapitalizzazione decisa da una persona: il monopolista delle deleghe dei fondi"... "I numeri emergono dalla risposta del Ministero dell'Economia a un'interrogazione del deputato Alessio Villarosa. Fonti del Tesoro spiegano al Fatto che il tema é noto e bisogna intervenire ed é auspicabile intervenire con un tetto alle deleghe cumulabili".
(https://www.pressreader.com/italy/il-fatto-quotidiano/20170317/281921657858800).
1.1) In passato lo Studio Trevisan ha raccolto deleghe (e/o ne raccoglie a tutt'oggi) anche per i fondi Tim?
Là dove la domanda sia da intendere come richiesta di sapere se legali dello Studio Trevisan siano risultati portatori di deleghe di investitori istituzionali per la partecipazione all'Assemblea di Tim, la risposta è positiva.
L'Avvocato Dario Trevisan è rappresentante comune degli azionisti di risparmio Tim.
L'Avvocato Dario Trevisan è stato nominato rappresentante comune degli azionisti di risparmio Tim per il triennio 2016-2018 dall'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio svoltasi in data 16 giugno 2016 con il voto favorevole del 36,52% del capitale di categoria (presente in riunione il 40,72%).
1.4) E' vero che da tempo esiste una causa intentata da Tim nei confronti dell'ex Rappresentante Comune: per quali motivi e a che punto essa é ad oggi?
Non esiste alcun contenzioso promosso da TIM nei confronti del Dott. Radaelli, rappresentante comune degli azionisti di risparmio di TI Media S.p.A. fino alla data di efficacia della fusione per incorporazione della predetta società in Telecom Italia S.p.A.. Di contro, è pendente il giudizio promosso dal Dott. Radaelli nei confronti di TIM, con cui ha richiesto l'accertamento della invalidità della delibera di fusione per incorporazione in TIM adottata dall'assemblea TI Media del 30 aprile 2015 anche per quanto attiene i valori di concambio, unitamente al risarcimento del danno asseritamente arrecato alla categoria degli azionisti di risparmio TI Media e indicati in euro 4,3 milioni. Il giudizio è in corso.
I costi difensivi TIM per il contenzioso passivo promosso dal Dott. Radaelli ammontano a complessivi Euro 60.000. La Società ha comunque richiesto in giudizio la condanna del Dottor Radaelli per lite temeraria.
No
La difesa di Tim è affidata allo Studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners.
Il fondo comune degli azionisti di risparmio Tim al 31 dicembre 2016 ammonta a euro 1.831.354,70 euro (esclusa la componente derivante dalla fusione per incorporazione di TI Media nell'anno 2015).
Nell'anno 2016 non sono stati effettuati rimborsi al rappresentante comune degli azionisti di risparmio Tim.
La Società non ha evidenza di spese effettuate dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio nell'anno 2016.
Il compenso del rappresentante comune degli azionisti di risparmio Tim (sostenuto dalla Società, e non gravante sul fondo di categoria, come da Statuto) è stato stabilito nell'importo lordo annuo di 36.000 euro dall'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio svoltasi in data 16 giugno 2016.
Non consta un "conto corrente dei soci di Risparmio" Tim.
L'organizzazione dei lavori assembleari Tim avviene a cura degli uffici della Società.
2.2) Dare pane e salumi ai soci, in orario di pranzo, non confligge forse con l'art. 9, Relazione del governo societario? Ed infatti Tim dovrebbe promuovere "iniziative volte a favorire la partecipazione più ampia possibile degli azionisti alle assemblee (quando in realtà si cerca di prenderli per fame! n.d.r.) e a rendere agevole l'esercizio dei diritti dei soci".
Il riferimento alla relazione sul governo societario non è chiaro. Si esclude nondimeno che il diritto di partecipazione e voto alle assemblee sia correlabile alla qualità del servizio di catering offerto ai partecipanti ai lavori.
3) Vorrei conoscere i rapporti del Gruppo Tim con la persona dell'amministratore delegato di Mediobanca, dott. Nagel e della moglie Roberta Furcolo
Non constano specifici rapporti. Viste le caratteristiche e la natura del business aziendale, non si esclude che con le persone citate possano intercorrere rapporti di fornitura del servizio di telefonia.
Le presenze ai lavori assembleari, di cui la normativa richiede sia data evidenza. risultano dalla verbalizzazione dell'evento.
Si riporta per esteso, per pronto riferimento, l'informativa resa al riguardo dalla Società nell'ambito del c.d. Form 20F: "In February 2016, the District Court of Milan issued an indictment against Mr. Piergiorgio Peluso, and 11 other individuals in connection with an investigation stemming from the bankruptcy of Imco S.p.A. ("Imco") in 2012. The principal allegation against Mr. Peluso is that, as CEO of UniCredit Corporate Banking S.p.A. ("UniCredit") (the position he held before joining TIM in September 2012), he approved a complex restructuring transaction, which had, according with the allegation, the effect of decreasing the net asset value of Imco. The trial in this matter is scheduled to begin in June 2017".
gestione del debito finanziario e del credito commerciale. Sempre nello stesso periodo i cash costs gestiti dalla Funzione BSO (di cui il Dott. Peluso è responsabile ad interim) sono stati pari a circa 600 milioni di euro.
Il Dottor Peluso è responsabile della funzione Finance, Administration and Control nonché, ad interim, della funzione Business Support Office. Entrambe si qualificano come centri di costo, piuttosto che centri di ricavo; hanno comunque contribuito in modo rilevante al raggiungimento dei risultati 2016 attraverso un approccio di selettività ed efficiente allocazione delle risorse, massimizzando il ritorno degli investimenti ed eliminando i cash-costs improduttivi.
Per quanto riguarda peraltro i canoni di locazione attiva gestita da Business Support Office, cfr. riscontro al quesito 54.
5.5) Sembra che il presidente Recchi, non gradendo pubblicizzare le notizie assembleari, nel 2016 abbia disposto di annullare le videoregistrazioni delle assemblee. Non esiste quindi nemmeno una registrazione audio dell'assemblea 2016?
Come indicato in apertura dei lavori, e riportato a verbale, la registrazione del dibattito è stata effettuata ai soli fini di supporto all'attività di verbalizzazione.
Non è chiaro a quale firma faccia riferimento il quesito.
6) Il Gruppo Tim quanto ha erogato complessivamente all'Istituto Bruno Leoni nel 2016 e per quali motivi?
Nel 2016 risulta una erogazione liberale per euro 3.500.
Alberto Mingardi ha intrattenuto con il Gruppo Telecom Italia dal settembre 2014 all'aprile 2017 un rapporto di lavoro autonomo. Non è prevista disclosure del relativo compenso.
Il quesito non è chiaro. Peraltro l'informazione non sembra riguardare Tim.
Mingardi é in rapporti di consulenza con Cattaneo Zanetto spa, società a cui Tim assegna consulenze. Per quali importi complessivi anche nel 2016 abbiamo affidato consulenze a tale società e per quali ragioni?
La società Cattaneo Zanetto S.p.A. non risulta affidataria di consulenze nell'anno 2016.
8.1) L'amministratore delegato, dato che ha ridotto i costi con una circolare 2016, ha provveduto anche a ridurre le consulenze richieste a detto ufficio, considerato che nel 2015 gli abbiamo versati circa 300 mila euro?
Si veda risposta a domanda precedente.
9) Dopo aver appreso che il presidente Recchi dovrà andarsene ho stappato una bottiglia di spumante. Costui a chi sarà costretto a cedere il posto?
Là dove la domanda sia da intendere come richiesta di sapere chi sarà il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Tim a valle del rinnovo dell'organo da parte dell'Assemblea, non si conosce la risposta.
10) E' vero che il presidente Recchi si é presentato a varie riunioni di comitati nonostante non ne facesse parte?
Non è vero. Peraltro: (i) il Presidente del Consiglio di Amministrazione è componente del Comitato Strategico e (ii) i regolamenti dei restanti comitati interni prevedono che – fra gli altri – il Presidente del Consiglio di Amministrazione possa essere invitato a partecipare ai lavori, con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno.
Vedasi la risposta alla domanda precedente.
La Fondazione Telecom (rectius: Fondazione Tim) non è parte del Gruppo Tim. Peraltro le sue uscite nel 2016 ammontano a 3.151.083 di cui:
Non risultano rapporti tra Cattaneo Zanetto spa e Fondazione TIM
13) Fondazione Telecom che rapporti ha avuto con l'Istituto Bruno Leoni, di cui è stato fondatore il dott. Mingardi, peraltro vice presidente della Fondazione medesima? Non risultano rapporti tra l'istituto Bruno Leoni e Fondazione TIM.
Da Fondazione TIM il Dottor Mingardi non percepisce emolumenti.
Il Dottor Dompé si è laureato in Discipline Economiche e Sociali all'Università Commerciale "Luigi Bocconi" di Milano. E' entrato in TIM nel novembre del 2014 e sotto la sua guida la comunicazione istituzionale di TIM ha conseguito i migliori risultati in termini di reputazione aziendale (come misurata dalla società indipendente IPSOS) e qualità della visibilità sui media (come misurata dalla società indipendente EIKON) degli ultimi 13 anni.
Il Dottor Dompé è Responsabile della Direzione Institutional Communication da novembre 2014. Per completezza, si segnala che è membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione TIM dal 2016.
Dal verbale risulta la consegna al tavolo della Presidenza di "un elenco di domande al fine di agevolare le risposte". Il documento è stato utilizzato a detto scopo.
No, ma non sussiste neppure un obbligo di procedere all'allegazione a verbale della documentazione consegnata dai soci in riunione.
Non risulta che il Vice Presidente della Fondazione TIM utilizzi auto con autista né della Fondazione TIM, né di TIM.
Il Presidente Recchi e i membri del CdA non percepiscono benefit dalla Fondazione TIM.
Il CdA di Fondazione TIM ha approvato il bilancio 2016 lo scorso 26 aprile; il documento sarà pubblicato nei prossimi giorni.
22) Vorrei conoscere di quanto sia aumentato percentualmente lo stipendio e gli emolumenti di Marcella Elvira Elisabetta Logli, direttore generale della Fondazione
La Dottoressa Logli non percepisce retribuzione per l'incarico in Fondazione TIM.
23) A chi è stato venduto il prestigioso stabile di Tim dove attualmente c'è la sede sociale? L'immobile sito in Milano, Via Negri, è stato venduto a Fabrica SGR (Fondo Inarcassa).
Il prezzo di compravendita pagato da Fabrica SGR è stato di 75 milioni di euro.
È stato acquistato da Fabrica SGR (Fondo Inarcassa)
24) Oltre 260 dipendenti sono stati trasferiti da Milano a Roma: con quali agevolazioni di viaggio, soggiorno e vitto?
Il piano di accentramento interessa una parte del personale di staff che opera in specifici ambiti nelle sedi di Torino e Milano, appartenente a funzioni aziendali con sede primaria in Roma. Il pacchetto di trasferimento (definito in via straordinaria per la fattispecie in oggetto), che è concesso dopo un periodo di trasferta pari di norma a quattro mesi, prevede a carico dell'Azienda la locazione per 36 mesi nonché un'indennità di prima sistemazione.
I licenziamenti disciplinari sono stati complessivamente 25 nel 2016, per motivazioni diversificate, che vanno dall'inosservanza dell'orario di lavoro, al contegno scorretto, ai danni al patrimonio societario.
26) Il trasferimento del Personale da Milano a Roma é stato fatto in stabili di nostra proprietà? La Società occupa sia stabili in proprietà, sia stabili in affitto.
Dei 9.300 immobili mappati, circa 6.400 sono "amianto free" e circa 2.900 hanno presenza di amianto. L'amianto è stato rilevato di norma in manufatti non a diretto contatto delle persone (guarnizioni, flange, comignoli, ecc., posti in locali confinati o non accessibili).
In caso di presenza di amianto, sono state poste in essere tutte le azioni di messa in sicurezza stabilite dal decreto ministeriale del 6 settembre 1994: rimozione, confinamento, incapsulamento, monitoraggio del materiale, ecc.
Le c.d. domande pre-assemblari possono essere rivolte alla Società, e non a consoci.
Asstel è un'associazione cui sono iscritte anche le imprese di comunicazioni elettroniche che operano nel mercato nazionale, tra cui TIM; l'iscrizione a tale associazione comporta il versamento di un contributo annuale da parte di tutte le imprese aderenti.
La presenza di TIM in Asstel è assicurata per il tramite di personale aziendale all'interno degli organi statutari (Vice Presidenza, Consiglio direttivo, Collegio dei revisori e dei probi viri); inoltre, rappresentanti TIM partecipano assiduamente ai numerosi tavoli di lavoro organizzati per l'approfondimento di materie ed argomenti di interesse per il settore.
L'Ingegner Recchi non è mai stato Presidente di Asstel, bensì ricopre la carica di Vice Presidente da aprile 2016, incarico per il quale non percepisce alcun compenso.
Come indicato nella relazione illustrativa della richiesta avanzata da Tim per l'integrazione dell'ordine del giorno dell'Assemblea di Inwit svoltasi in data 20 aprile 2017, Tim ha modificato nel tempo la valutazione della strategicità della controllata all'interno del Gruppo. Da ciò è derivata anche la scelta di rafforzare la compagine consiliare di Inwit con nuove risorse, di ovvio standing, fra cui – in particolare – lo stesso Presidente della Capogruppo.
Attualmente no.
Il socio ha formulato analoga domanda rispetto ai comitati endoconsiliari. Si osserva che la partecipazione del presidente di una società in organi/organismi/comitati di cui tecnicamente non è componente può avere una pluralità di motivazioni e giustificazioni.
Si rinvia al riscontro al quesito 32.
32.2) Come hanno reagito gli organi in questione?
Si rinvia al riscontro al quesito 32.
Non è stato trovato un punto di sinergia con Enel in quanto il progetto Enel vede lo sviluppo di una rete sovrapposta a quella TIM ed Enel Open Fiber si caratterizza nei confronti di TIM come competitor, non partner, dichiarando un piano molto ambizioso che mira esplicitamente a sottrarre clienti wholesale a TIM. Tuttavia, come con gli altri operatori di Telecomunicazioni e società del settore Utility, esistono oggi situazioni (tipicamente regolate da accordi quadro) che, coerentemente con la vigente regolamentazione del settore, prevedono accesso ad infrastrutture esistenti dei vari operatori sul mercato.
TIM utilizza già oggi in qualche caso infrastrutture ENEL, cosi come altri operatori utilizzano quelle di TIM.
Circa il 30% dei dirigenti non ha raggiunto almeno un obiettivo.
E' in vigore una specifica Procedura valida a livello di Gruppo per il presidio di eventuali situazioni di conflitto di interessi relative al personale dipendente. In relazione alle comunicazioni pervenute da parte dei dirigenti interessati, risultano limitate interessenze (valutate non di rilievo) con società fornitrici.
Né l'Ingegner Recchi, né il Dottor Cattaneo risultano avere specifiche "interessenze" in società fornitrici di Tim. Si ricorda peraltro che i Soci possono prendere contezza delle operazioni con parti correlate (anche per il tramite delle persone dei Consiglieri) dalla lettura del bilancio, e che i CVs dei Consiglieri in carica (recanti fra l'altro l'indicazione delle cariche detenute) sono consultabili sul sito della Società.
Oltre al giudizio promosso dal Dott. Radaelli (cfr. sopra), è pendente il contenzioso promosso da due ex azionisti di risparmio di TI Media, con cui gli attori hanno contestato il concambio riservato alle azioni della categoria nell'operazione di fusione per incorporazione di TI Media in TI, nonché richiesto il risarcimento di asseriti danni indicati in Euro 200.000. La causa è nella fase di precisazione delle conclusioni, non avendo il Giudice accolto alcuna richiesta istruttoria degli attori anche ai fini della stima del presunto danno.
Il Responsabile della Funzione Legal Affairs e General Counsel di Tim è l'Avvocato Agostino Nuzzolo, che intrattiene con la Società un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Le sole operazioni con parti correlate di cui si abbia evidenza sono quelle di cui all'apposita nota a bilancio. Per quanto occorrer possa, si osserva che non tutti i dirigenti della Società si qualificano come sue parti correlate, in quanto il riconoscimento di un soggetto persona fisica quale parte correlata è conforme a quanto indicato dai Principi contabili Internazionali: "Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un'entità che redige il bilancio se tale persona: (i) ha il controllo o il controllo congiunto dell'entità che redige il bilancio; (ii) ha un'influenza notevole sull'entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità che redige il bilancio o di una sua controllante."
Nel 2016 vi è stato un ordinato TIM di 1.150 mila euro, di cui 200mila euro per prestazioni professionali e 950mila euro per fatturazione traffico da servizi di interconnessione (servizi di connettività wireless sui treni Italo). Inoltre TIM acquista, tramite agenzia di viaggi, biglietteria ferroviaria attraverso convenzioni con i principali vettori tra cui NTV: volume transato 2016 pari a 450mila euro.
Là dove la domanda sia da intendere come richiesta di conoscere quali siano le parti correlate di Tim per il tramite del suo Consigliere Laura Cioli, si tratta – come da disposizioni applicabili – dei relativi stretti famigliari, nonché delle società su cui il Consigliere e i relativi stretti famigliari esercitano il controllo o un'influenza notevole.
Il debito del Gruppo Marcegaglia nei confronti del nostro Gruppo risulta complessivamente pari a circa 22,6 mila euro.
TIM non ha propri rappresentanti negli organi sociali della Fondazione Teatro della Scala di Milano.
Nel 2016 sono pervenute 47.556 domande di conciliazione, con un tasso di conciliazione pari a circa l'88%. Le domande di conciliazione gestite dai soli CoReCom in prima istanza sono 32.604. Di queste al 31/12/16 quelle in attesa di discussione sono 3272.
Convocare le parti alle sedute di conciliazione e gestire le relative sedute di discussione, sottoscrivere congiuntamente alle parti i relativi verbali di accordo o mancato accordo. Il verbale che attesta l'accordo tra le parti costituisce titolo esecutivo.
Le procedure di prima istanza sono gestite dalle funzioni territoriali di Caring Operations, mentre le procedure di seconda istanza vengono gestite dalla funzione Legal Affairs, ad eccezione delle procedure relative alle quattro regioni (Valle d'Aosta, Sardegna, Veneto, Campania) che non hanno la delega dell'AGCom e che vengono gestite da Regulatory Affairs & Equivalence presso l'AGCom.
Laddove i clienti lamentano questioni relative al recesso è prevista la gestione del relativo reclamo e, se non risolta in tale sede, si procede alla trattazione in sede di conciliazione.
L'Avvocato Antonino Cusimano è un ex dirigente che ha risolto il rapporto di lavoro dipendente con la Società in via consensuale.
L'informazione non è oggetto di disclosure a titolo individuale.
48.2) Quanto ci è costato il patto di non concorrenza?
L'informazione non è oggetto di disclosure a titolo individuale.
Si rinvia al curriculum vitae, consultabile e scaricabile dal sito www.telecomitalia.com.
Il Dottor Dompé è entrato in TIM nel novembre del 2014 e sotto la sua guida la comunicazione istituzionale di TIM ha conseguito i migliori risultati in termini di reputazione aziendale (come misurata dalla società indipendente IPSOS) e qualità della visibilità sui media (come misurata dalla società indipendente EIKON) degli ultimi 13 anni.
Il Budget dei costi operativi ed investimenti industriali (c.d. cash costs) non è oggetto di disclosure.
52) A quanto ammontano complessivamente le ore di straordinario effettuate presso tale Direzione? Nel 2016 non risulta che presso la Direzione Institutional Communication siano state effettuate ore di straordinario.
Le uniche controllate del Gruppo TIM con sede in Spagna sono:
Business Support Office assicura il coordinamento dei processi di supporto al business rappresentati da supply chain, real estate, efficienza energetica e la gestione dei flussi di materiali per il Gruppo. I ricavi conseguiti nel corso del 2016 sono stati pari a circa 90 milioni di euro (affitto immobili e siti), per lo più verso le altre società del Gruppo.
Il fatto di avere un incarico non preclude la possibilità di avere un'altra responsabilità. Non è inusuale, in organizzazioni complesse, che vengano mantenute doppie responsabilità (anche attraverso "interim").
Nello specifico inoltre il percorso di turnaround che l'Azienda sta compiendo vede nel binomio Progetti Speciali e Human Resources due leve importanti e sinergiche funzionali al raggiungimento degli obiettivi definiti dal nuovo Vertice.
Tra i principali risultati relativi alle attività responsabilizzate al dr. Micheli, riportiamo:
Allo stato, non vi sono scoperture nel Gruppo Telecom Italia in quanto parte della Aziende è sospesa dagli obblighi assunzionali in applicazione della Legge n. 223/91 e parte ha utilizzato la compensazione territoriale, ovvero ha stipulato apposite convenzioni con i Servizi provinciali per l'impiego.
La Funzione Technology.
La Commissione Tributaria Regionale del Lazio, alla quale Telecom Italia Sparkle si era appellata, ha respinto l'appello della Società e confermato la sentenza sfavorevole resa ad esito del primo grado di giudizio.
La frode carosello era un meccanismo consistente nel porre in essere una catena di operazioni di acquisto e vendita di traffico telefonico tra più società, residenti sia in Italia che all'estero. Telecom Italia Sparkle era un soggetto cliente/fornitore di tali servizi, inconsapevole dei passaggi della catena a monte e a valle; essa versava correttamente l'IVA al proprio fornitore il quale, invece, non la versava all'Erario.
Dei totali 124 milioni di euro circa incassati dal Gruppo come contributi a fondo perduto nel 2016, 4 milioni di euro sono relativi a Progetti di ricerca e innovazione europei finanziati direttamente dalla Commissione e 3 milioni di euro circa sono relativi a progetti di formazione finanziati da risorse nazionali. I restanti 117 milioni di euro circa, sono finanziati da risorse miste europee e nazionali.
63) A conclusione del procedimento Antitrust A428, nel mese di maggio 2013 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato - AGCM ha comminato a TIM due sanzioni amministrative, per 88.182.000 euro e 15.612.000 euro, per abuso di posizione dominante. Le relative impugnazioni davanti al TAR e al Consiglio di Stato sono state respinte. Tim ha mai avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei responsabili? In caso affermativo come si sono conclusi?
Per le sanzioni di cui al procedimento 428 non sono stati adottati provvedimenti di natura disciplinare, non essendo state rilevate responsabilità individuali.
Dagli esiti del suddetto provvedimento è derivata l'adozione del cd "Remediation Plan" finalizzato all'adozione del nuovo modello di equivalence.
La relazione di bilancio fornisce le informazioni ostensibili in materia ai sensi dei principi IAS.
Si veda risposta al quesito 63.
Nella nota 23 della relazione al bilancio è illustrato lo stato e l'impatto economico del procedimento penale avente ad oggetto Olivetti e la ipotesi di esposizione all'amianto di taluni lavoratori.
67) In data 29 ottobre 2015 la Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale nei confronti di TIM S.p.A., avviata nell'anno 2013 e riguardante le annualità̀dal 2007 al 2014. Il Processo Verbale di Constatazione (PVC) contiene due rilievi sostanziali. Il primo è relativo al presunto mancato addebito di royalties alla propria controllata indiretta Tim Brasil, per l'uso del marchio "TIM". Il secondo riguarda l'asserita mancata applicazione di ritenute alla fonte sugli interessi pagati alla controllata Telecom Italia Capital S.A.. Al riguardo, nel dicembre 2015, sulla base del predetto processo verbale, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato alla società̀ degli avvisi di accertamento per il periodo d'imposta 2010, mentre nel dicembre 2016, ha notificato degli avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2007 e 2011. A quanto ammontano complessivamente tali avvisi di accertamento?
Le maggiori imposte contestate dall'Agenzia delle Entrate ammontano a circa euro 205 milioni, oltre ad interessi e sanzioni.
Al riguardo la società, come già menzionato nella Relazione finanziaria annuale per il 2016, anche sulla base di pareri rilasciati da autorevoli professionisti, ritiene di aver correttamente operato nell'adempimento di tutti gli obblighi fiscali e ha per il momento impugnato gli avvisi accertamento relativi al periodo d'imposta 2010, dopo aver infruttuosamente esperito un tentativo di accertamento con adesione.
Nel frattempo Tim ha altresì intrapreso un confronto con l'Agenzia delle Entrate per definire tutte le contestazioni in via precontenziosa o tramite conciliazione giudiziale.
Nell'aprile 2017 il Pubblico Ministero ha depositato ricorso immediato per Cassazione (c.d. per saltum) ai sensi dell'art. 569 c.p.p. avverso la sentenza pronunciata dal Tribunale di Milano, in composizione collegiale.
Le posizioni espresse dai singoli componenti del Collegio Sindacale formano oggetto di verbalizzazione e costituiscono informazioni riservate che non sono nella disponibilità della Società, né divulgabili.
La Dottoressa Ponzoni ha rinunciato all'incarico in vista dell'assunzione di una responsabilità in INWIT S.p.A., nella quale dal 1° ottobre 2016 ricopre la posizione di responsabile Business Support.
Laureato in Economia e Commercio presso la Bocconi di Milano ha conseguito numerose certificazioni quale Internal Auditor, Fraud Examiner, Control Self Assessment.
Per l'esperienza maturata possiede una profonda conoscenza dei processi aziendali in realtà complesse ed internazionali, che nel tempo lo hanno portato ad assumere le responsabilità delle attività di Security e poi di Internal Auditing in Brasile dal 2000 al 2010 e, successivamente in Italia, le responsabilità di Fraud Management & Revenue Assurance, di Security e da settembre 2016 della Direzione Audit.
I compensi del Vice Presidente sono riportati analiticamente nella relazione sulla remunerazione, alla quale si fa rinvio.
Non esistono processi cui è sottoposto il Dottor Peluso per fatti connessi alla sua attività presso Telecom Italia.
Il rapporto di lavoro dipendente tra la Società e il Dottor Peluso è regolato dalla legge e dal contratto collettivo. Rispetto poi alla carica di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di Tim, che il Dottor Peluso allo stato riveste, si segnala che lo Statuto prevede per questa figura il possesso dei requisiti di onorabilità stabiliti per gli amministratori, precisando che la perdita dei requisiti comporta decadenza dalla carica. Ai sensi del c.d. TUF, tali requisiti sono gli stessi previsti per i componenti gli organi di controllo, che includono l'assenza di condanne irrevocabili (salvi gli effetti della riabilitazione) rispetto a determinate fattispecie di reato e per pene detentive superiori a determinate soglie.
Il Budget dei costi operativi ed investimenti industriali (c.d. cash costs) non è oggetto di disclosure ma possiamo senza dubbio confermare che il valore 2017 è in linea con i valori del 2016 a parità di perimetro.
Vale quanto già dichiarato per la funzione BSO, ovvero che Budget non è oggetto di disclosure; comunque i cash costs 2017 sono in linea con i valori 2016 a parità di perimetro.
Il verbale della riunione assembleare del 25 maggio 2016 è stato integralmente redatto nella forma dell'atto pubblico, a cura del Notaio Carlo Marchetti. Il Notaio ha dato atto nella parte introduttiva della verbalizzazione che le risposte alle domande pervenute in termini erano a disposizione in copia a stampa in sala: l'allegazione al verbale non è un requisito di legge. E' pertanto inesatto dire che "formavano oggetto di allegati al […] verbale", e dunque – a maggior ragione – che sono state "tolte" dal verbale medesimo.
Comunque, visto l'apparente interesse del socio alla diffusione di dette risposte, si è provveduto a pubblicarle nella sezione del sito internet della Società dedicata all'Assemblea in vista della quale sono state formulate.
77) Perché invece di togliere le domande, nel corso dell'anno non provate ad ascoltare i quesiti dei soci, di modo che non siano costretti a doverne porre? Come é noto informazioni che non siano rilevanti possono essere fornite, mentre invece il Gruppo attua una politica di totale isolamento dai piccoli risparmiatori!
Si rinvia al riscontro al quesito precedente. Si ritiene peraltro che il Socio non intenda porre una domanda, ma svolgere considerazioni, di cui la Società prende atto. Peraltro, come risulta dal riscontro al quesito successivo, si segnala che esiste in TIM un ufficio preposto alla relazione con i soci, grandi o piccoli.
Come riportato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, nell'ambito della Funzione Administration Finance and Control è identificato un responsabile incaricato della gestione dei rapporti con la comunità finanziaria e con tutti gli azionisti, istituzionali così come individuali, nella persona di Alex Pierre Bolis.
La domanda non è chiara.
79) Vorrei che si avvertisse Consob del fatto che siano state sottratte le domande preassembleari originariamente allegate a verbale. Potete darne formale comunicazione in assemblea al rappresentante Consob che sarà presente?
Se un rappresentante di Consob sarà presente in riunione, avrà la possibilità di acquisire copia del fascicolo contenente i quesiti posti dal socio e il riscontro che a essi fornisce la Società.
80) Con riferimento alla denuncia di un socio, circa le manovre tariffarie di flattizzazione delle offerte fisse residenziali e di rimodulazione dei contratti di telefonia mobile (cd. "Tim Prime), AGCM ci ha notificato una multa di due milioni di euro a causa della manovra tariffaria di "flattizzazione" delle offerte fisse residenziali e la diffida di AGCom a cessare la condotta consistente nella rimodulazione dei profili tariffari base di telefonia mobile. A che punto é la vicenda?
Il procedimento AGCM riguardante TIM Prime è stato archiviato ad agosto 2016 perché i correttivi posti in essere da TIM sono stati sufficienti a rendere la manovra commerciale compliant con la normativa di settore in tema di trasparenza e sulle pratiche commerciali scorrette.
Riguardo alla manovra di flattizzazione del 2015, TIM è convinta di aver rispettato il quadro regolamentare di riferimento in tema di repricing. La società ha impugnato la decisione dell'AGCom dinanzi al TAR Lazio, che ha rigettato il ricorso di TIM nell'aprile 2017. Pendono ora i termini per il ricorso presso il Consiglio di Stato.
Domanda non pertinente a Tim.
Anche per il 2016 non è presente ordinato e fatturato verso quella società.
83) Quali sono i procedimenti penali a carico del Gruppo, cosiddetti di minora rilevanza?
Si rinvia alla relazione di bilancio nella quale sono illustrati i procedimenti rilevanti; gli altri procedimenti rientrano nel c.d. ordinary course of business.
84) A quanto ammontano i rimborsi spese di Mingardi e Logli all'interno della Fondazione Telecom
Né la Dottoressa Logli né il Dottor Mingardi hanno percepito rimborsi spese per gli incarichi in Fondazione TIM
La risposta è affermativa.
Si tratta di consulenze per un importo complessivo inferiore agli 80.000 euro. Si esclude di fornirne il dettaglio.
Si rinvia al riscontro al quesito 41.
Si rinvia all'apposita nota a bilancio relativa alle operazioni con parti correlate.
Nel primo trimestre 2017 non vi sono rapporti con parti correlate per il tramite della Dott.sa Laura Cioli.
Il Consigliere Cioli non fornisce consulenze a TIM.
Il nuovo Piano Industriale di Real Estate prevede l'utilizzo di tutti gli spazi disponibili e in particolare la valorizzazione di tutti gli spazi liberi presenti negli immobili industriali. Esistono altri immobili (di cui probabilmente i 18 segnalati), in cui sono presenti porzioni accatastate come residenziali, fisicamente parte di centrali attive (generalmente ex Iritel). Esistono, infine, immobili uso residenziale di OMS inseriti in una attività di valorizzazione a prezzi di mercato.
Le manutenzioni degli immobili è gestita dai presidi territoriali di Real Estate con il supporto di imprese esterne.
Sono attualmente pendenti 6 cause per risarcimento danni per morte da amianto. Da inizio 2016 ne sono state decise o definite transattivamente 10. Si tratta di casi sostanzialmente riconducibili alla sola Olivetti per attività/lavorazioni da tempo dismesse.
Nel 2016, rispetto ad un piano iniziale di circa 1.070 mappature, ne sono state operate 1.245, superando quindi il target previsto.
Relativamente ai restanti 1.100 immobili circa, costituiti da unità di dimensioni ridotte con destinazione d'uso esclusivamente industriale e senza personale stanziale (centrali, locali impianti, ecc.), la loro mappatura sarà operata nel corso del 2017.
91) Quanti sono nel Gruppo i dirigenti cosiddetti professional, cioè coloro che dirigono se stessi?
Al 1° maggio abbiamo 48 dirigenti in posizioni professionali, di cui 27 in uscita entro la fine del 2018 secondo le regole dell'Accordo di luglio scorso sottoscritto con RSA dirigenti.
Il saldo netto clienti acquisiti-clienti cessati del 2016 è stato di -278.000 unità.
93) Perché non cerchiamo di mantenere i clienti residenziali, garantendo loro le stesse offerte che proponiamo ai nuovi clienti?
Si sta creando un percorso di valorizzazione per i clienti storici, garantendo loro l'accesso a offerte/promozioni riservate, quali Internet in regalo per i clienti voice only, l'upgrade gratuito e massivo a 20 mega per tutti i clienti in copertura e attivi a velocità inferiori. Si stanno altrsì definendo ulteriori iniziative, che vedranno la luce nei prossimi mesi, e che andranno oltre l'utilizzo della sola leva prezzo.
94) Ci sono obiettivi che il dott. Dompè, il dott. De Angeli e il dott. Micheli non abbiano conseguiti nel 2016?
Solo il Dottor De Angelis non ha raggiunto un obiettivo.
95) Lo scorso anno ho fatto rilevare un procedimento avviato dal Garante per E. 360.000. Ne era stata causa la Direzione guidata dal dott. De Angelis. Alla mia richiesta se fossero stati avviati procedimenti disciplinari mi è stato risposto che il procedimento era ancora in corso. A che punto è arrivato ad oggi?
Si tratta di un procedimento sanzionatorio (Delibera 104/16/CONS) con cui AGCom ha accertato la violazione a carico di TIM della normativa sui servizi di customer care ed in particolare per non aver reso possibile alla clientela il contatto in tempo reale con un addetto per gestire la presentazione di un reclamo o per segnalare il furto/smarrimento di un prodotto. La decisione AGCom è stata impugnata dinanzi al TAR Lazio e siamo fiduciosi che la questione si chiuda positivamente. Non è stato avviato alcun provvedimento disciplinare nei confronti del management coinvolto in questa tematica.
Ai sensi del Codice Etico, l'attività di Tim è informata al rispetto delle leggi vigenti, oltre che dei principi etici di universale accettazione, ispirati a trasparenza, correttezza e lealtà. Il Gruppo rifiuta e condanna il ricorso a comportamenti illegittimi o comunque scorretti.
Ove la domanda sia da intendere come richiesta di sapere se il Gruppo abbia messo in atto nel 2016 comportamenti in violazione della disciplina sulla concorrenza, la risposta è negativa.
Nel 2016 sono pervenute complessivamente 85 nuove segnalazioni in relazione alle quali sono stati ravvisati n. 26 casi di conflitto di interessi attuale/potenziale, tutti gestiti con provvedimento idoneo alla gestione della situazione.
Si rinvia a quanto segnalato a riscontro del quesito 93.
La contribuzione delle Aziende del Gruppo Telecom Italia al CRALT è stata di 2.352.000 euro nel 2016.
Il CRALT è gestito, come in passato, nel rispetto dell'articolo 11 della L. 300/70 da un Consiglio di Amministrazione composto da 6 membri eletti in rappresentanza dei soci iscritti lavoratori e pensionati e 5 eletti dai Soci Aziende.
I controlli sono di competenza del collegio sindacale (composto da 2 membri in rappresentanza dei Soci Aziende e 2 in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali). Le spese del CRALT sono soggette all'approvazione del Consiglio di Amministrazione e dei collegi territoriali. Inoltre il rendiconto economico annuale è certificato dalla società di revisione KPMG. L'attività delle associazioni riconosciute, infine, è soggetta a vigilanza da parte della Prefettura.
Al 30 aprile 2017 i dipendenti impegnati per attività CRALT sono complessivamente 48.
Sì.
E' dipendente di Tim con qualifica di impiegato e riveste la carica di dirigente sindacale dell'Organizzazione Sindacale Fistel-Cisl.
Le iscrizioni al CRALT TIM sono aperte esclusivamente ai dipendenti del Gruppo TIM ed ai pensionati . Sono ammesse partecipazioni alle singole iniziative anche di esterni solo se aggregati al socio, con una quota di partecipazione che non beneficia della contribuzione da parte del Circolo.
Non ci sono stati casi di esterovestizione.
In coerenza con il modello London Benchmarking Group (LBG), standard di riferimento a livello mondiale per la classificazione dei contributi volontari delle aziende per misurare e rappresentare il loro impegno nei confronti della comunità, i contributi erogati dal Gruppo sono stati suddivisi nelle tre categorie:
liberalità,
dove nella prima prevale lo spirito di liberalità e la terza include le iniziative in cui, al beneficio verso la comunità, si affianca un interesse commerciale dell'Azienda.
In base a tale riclassificazione le liberalità effettuate nel 2016 ammontano a circa 130 mila euro, donati a Enti con fini assistenziali o con scopi di promozione dello sviluppo socio-economico, di tutela del territorio e dell'ambiente.
L'importo delle sanzioni pagate all'Agenzia delle Entrate nel corso del 2016 ammonta a circa 385.000 euro.
106) Quali e quanti sono stati i casi di molestie sessuali nel Gruppo e quali ne sono state le conseguenze?
Nel corso del 2016 si è verificato un licenziamento per stalking.
Sponsorizzazioni complessive Telecom Italia Spa: circa 43,5 milioni di euro. I costi di sponsorizzazione attengono a contratti che hanno reciproci obblighi di riservatezza e quindi non possono essere resi noti nel dettaglio.
Le sponsorizzazioni sono gestite dalla funzione Sponsorship Management, all'interno della Direzione Brand, Strategy e Media di cui è responsabile Luca Josi.
108) Da Punto informatico di lunedì 8 agosto 2016: AGCM, Wind e Tim multate per le tariffe a 28 giorni L'Antitrust accoglie le proteste dei consumatori e sanziona Tim per 410mila euro e Wind per 455mila euro. L'indice è puntato contro i rinnovi tariffari che scattano ogni 4 settimane anziché ogni mese (http://punto-informatico.it/4332643/PI/News/agcm-wind-tim-multate-tariffe-28 giorni.aspx ).
La modifica della durata delle offerte a 28 giorni per utenze mobili prepagate è stata avviata nell'agosto del 2015 nel pieno rispetto dei principi generali del diritto e della normativa di settore. I rilievi successivi mossi da AGCM non incidono sulla legittimità complessiva di tale azione, ma soltanto su alcune specifiche modalità di recesso.
108.1) A me avete inviato una bolletta nel mese di febbraio 2017 con aumenti dell'8%, peccato che la richiesta fosse abusiva! E immagino l'abbiate mandata a tutti gli altri clienti, dimenticando di
Nel febbraio 2017 è stata inviata ai clienti la comunicazione avente ad oggetto la modifica del ciclo di fatturazione per i servizi e le offerte di linea fissa, effettuata nel pieno rispetto della tempistica prevista dalla normativa per esercitare il diritto di recesso in caso di disaccordo.
Su tale modifica è intervenuta l'AGCom contestando la natura della manovra sia a TIM che a tutti gli operatori che hanno introdotto un ciclo di fatturazione diverso da quello mensile. Tutti gli operatori e l'Associazione di Categoria hanno annunciato che impugneranno la Delibera AGCom per illegittimità del provvedimento.
AGCM ha avviato un procedimento al fine di verificare se le azioni di Telemarketing poste in essere da TIM siano corrette o meno. TIM è convinta che riuscirà a dimostrare la correttezza del proprio operato grazie alle attività di controllo che vengono svolte verso i Partner in tutte le fasi del Telemarketing (ex ante e ex post).
La realizzazione della società cooperativa Flash Fiber s.r.l. tra Telecom Italia S.p.A. e Fastweb S.p.A. è stata volontariamente comunicata dalle parti nel settembre 2016. Se la domanda si riferisce a chi dirige l'istruttoria AGCM, si informa che la stessa è stata avviata a gennaio 2017 per verificare la compatibilità della costituzione di Flash Fiber con il diritto comunitario. I relativi provvedimenti, disponibili sul sito dell'AGCM, sono pubblici: la responsabilità di gestione dell'istruttoria è della Direzione Comunicazioni di AGCM. Sul versante Telecom Italia, la direzione Regulatory Affairs & Equivalence con il supporto della direzione Legal Affairs sta interagendo con l'Autorità al fine di fornire i necessari chiarimenti.
Se la domanda si riferisce a chi dirige la società, si informa che l'Amministratore Delegato di Flash Fiber è attualmente il dott. Stefano Ciurli, che ricopre anche l'incarico di responsabile Wholesale di Telecom Italia S.p.A.
Sempre che la domanda sia interpretata correttamente, si precisa che non è prevista alcuna c.d. "buona uscita" per la persona dell'Ingegner Recchi, con riferimento alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione ricoperta nel triennio 2014-2016. L'informazione peraltro già risulta dalla descrizione del remuneration package del Presidente, contenuta nella relazione sulla remunerazione.
1. Quale potrebbe essere l'impatto dell'ingresso di ILIAD sul mercato alla luce delle politiche commerciali aggressive della stessa praticate in Francia e che hanno messo in difficoltà notevole gli operatori storici sul mobile, France Telecom, oggi Orange, Vivendi e Bouygues.
Occorre premettere che il mercato italiano presenta oggi caratteristiche profondamente diverse rispetto a quello francese al momento dell'ingresso di Iliad. Innanzitutto l'Arpu presente oggi in Italia risulta essere meno della metà rispetto all'Arpu Francese ante Iliad, il che lascia minori spazi di manovra a nuovi operatoti che intendono entrare nel mercato puntando alla competizione sui prezzi. E' opportuno segnalare che il modello Iliad non ha avuto altrettanto successo negli altri Paesi ove Xavier Niel ha tentato di esportarlo (Svizzera e Israele). A questo si aggiungano due fattori che svantaggiano l'operatore francese sul mercato italiano: una bassa propensione del consumatore all'acquisto e assistenza on-line (perno dell'azione commerciale di Iliad in Francia) e la crescente importanza della qualità della rete come elemento distintivo per il cliente.
Ciò premesso, il Piano Industriale predisposto dal management sull'arco di tre anni tiene conto della potenziale aggressività di Iliad e recepisce le valutazioni sugli elementi di rischio nonché le azioni di contrasto e risposta alla possibilità di una crescente pressione sul livello dei prezzi. Il lancio del Second Brand "Kena" con un'offerta "no frills" si inserisce così nel nuovo contesto competitivo che si sta delineando e grazie alla rapidità con cui è stato realizzato permetterà di testare gli effetti di specifiche azioni di marketing e manovre tariffarie in anticipo rispetto ai competitors, agendo per TIM come un "anticorpo" rispetto alle minacce competitive.
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