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Eni

Annual Report Aug 1, 2017

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Annual Report

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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017

Missione

Siamo un'impresa dell'energia. Lavoriamo per costruire un futuro in cui tutti possano accedere alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile. Fondiamo il nostro lavoro sulla passione e l'innovazione. Sulla forza e lo sviluppo delle nostre competenze. Sul valore della persona, riconoscendo la diversità come risorsa. Crediamo nella partnership di lungo termine con i Paesi e le comunità che ci ospitano.

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017

Disclaimer

La Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata contiene dichiarazioni previsionali (forwardlooking statements), in particolar e nella sezione "Evoluzione prevedibile della gestione", relative a: piani di investimento, dividendi, allocazione dei flussi di cassa futuri generati dalla gestione, evoluzione della struttura finanziaria, performance gestionali future, obiettivi di crescita delle produzioni e delle vendite, esecuzione dei progetti. I forward-looking statements hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno differire in misura anche significativa rispetto a quelli annunciati in relazione a una molteplicità di fattori, tra cui: l'avvio effettivo di nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale, la capacità del management nell'esecuzione dei piani industriali e il successo nelle trattative commerciali, l'evoluzione futura della domanda, dell'offerta e dei prezzi del petrolio, del gas naturale e dei prodotti petroliferi, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, fattori geopolitici quali le tensioni internazionali e l'instabilità sociopolitica e i mutamenti del quadro economico e normativo in molti dei Paesi nei quali Eni opera, l'impatto delle regolamenta-zioni dell'industria degli idrocarburi, del settore dell'energia elettrica e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business, l'azione della concorrenza.

Per Eni si intende Eni SpA e le imprese incluse nell'area di consolidamento.

Per il Glossario si rinvia al sito internet eni.com

Relazione intermedia sulla gestione

Highlight
Andamento operativo
Exploration & Production
Gas & Power
Refining & Marketing e Chimica
Commento ai risultati e altre informazioni
Commento ai risultati economico-finanziari
Conto economico
Stato patrimoniale riclassificato
Rendiconto finanziario riclassificato
Fattori di rischio e incertezza
Evoluzione prevedibile della gestione
Altre informazioni

Bilancio consolidato semestrale abbreviato

Schemi contabili
  • Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato
  • Attestazione del management
  • Relazione della Società di revisione

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

  • Partecipazioni di Eni SpA al 30 giugno 2017
  • Variazioni dell'area di consolidamento verificatesi nel semestre

Highlight

Risultati adjusted > L'utile operativo adjusted del semestre è quasi quadruplicato a €2,85 miliardi rispetto al primo semestre 2016, per effetto oltre che della ripresa del prezzo del petrolio (+30% il riferimento Brent), della crescita delle produzioni d'idrocarburi e dell'eccellente performance dei business mid e downstream grazie alle rinegoziazioni dei contratti gas e alle ristrutturazioni eseguite negli esercizi passati che hanno consentito di catturare in modo pieno lo scenario più favorevole.

Risultato netto adjusted: €1,21 miliardi (+€1,52 miliardi). Risultato netto reported: €0,98 miliardi (+€1,81 miliardi rispetto al 2016).

Cash flow > Robusta generazione di cassa operativa a €4,64 miliardi, +50% rispetto al semestre 2016. Su base adjusted, prima della variazione del circolante ed escludendo l'utile/perdita di magazzino il flusso di cassa operativa si ridetermina in €4,88 miliardi.

Ottimizzazione dei capex e autofinanziamento > Investimenti pari a €4,97 miliardi nel semestre (€4,27 miliardi su base pro-forma1) finalizzati al completamento dei grandi progetti avviati come da programma nella prima parte nel 2017. Nel semestre copertura organica capex pro-forma a circa il 110%. Su base annua prevista riduzione dei capex 2017 su base pro-forma di circa il 18% vs 2016.

Free cash flow > Generati circa €700 milioni a copertura del dividendo.

Cash neutrality > Confermata copertura organica degli investimenti e del dividendo allo scenario Brent di circa 60 \$/barile nel 2017.

Dismissioni > Definita la cessione del 25% dell'Area 4 in Mozambico a ExxonMobil per il corrispettivo di circa \$2,8 miliardi. A luglio perfezionata la cessione delle attività di vendita retail di gas e di power in Belgio. Complessivamente nel 2017 sono state definite dismissioni per circa €2,9 miliardi pari al 60% del target minimo di cessioni annunciate nel piano industriale '17-'20.

Leverage > Al 30 giugno 2017 leverage pari a 0,32, in aumento rispetto allo 0,28 al 31 dicembre 2016; ben al di sotto dello 0,30 a fine anno sulla base delle assunzioni Eni di scenario, per effetto della gestione e delle dismissioni definite.

Acconto dividendo > Sulla base dei risultati del primo semestre 2017 e dell'outlook della Compagnia, proposto un acconto dividendo di €0,40 per azione.

Produzione di idrocarburi > 1,783 milioni di boe/giorno nel primo semestre 2017, in crescita del 2,8%. Escludendo l'effetto prezzo negativo nei contratti PSA e i tagli OPEC (complessivamente 50 mila boe/giorno), la produzione è in crescita del 6,1%. Per l'intero 2017 confermato il target di 1,84 milioni boe/giorno (+5% rispetto al 2016) grazie agli avvii di nuovi progetti e ai ramp-up dei giacimenti avviati nel 2016.

Successi esplorativi > Nel semestre 2017 è proseguito il track-record di successi esplorativi. Perforati con successo due pozzi nell'Area di scoperta Amoca, nell'offshore del Messico, incrementando fino a 1,3 miliardi di barili di olio in posto le risorse dell'intera Area 1. Prevista entro fine anno la definizione del piano

1 Al netto dei rimborsi associati alle cessioni e l'incasso di anticipi da parte di partner di Stato previsti in relazione al progetto Zohr.

di sviluppo. Conseguiti ulteriori successi esplorativi in Libia, Indonesia e Norvegia, per un totale di circa 500 milioni di boe di riserve esplorative.

Mozambico > Entra nella fase esecutiva il progetto gas Coral South nell'Area 4 offshore del Mozambico grazie alla firma dei contratti di costruzione del mezzo di LNG floating production e di project financing.

East Hub > Eni ha avviato, in anticipo di 5 mesi rispetto al piano di sviluppo e con un time-to-market tra i migliori dell'industria la produzione dell'East Hub Development Project, nel Blocco 15/06 del deep offshore angolano.

OCTP > Avviato in soli 2 anni e mezzo e in anticipo di 3 mesi rispetto al piano di sviluppo l'Integrated Oil&Gas Development Project del blocco Offshore Cape Three Points Block (OCTP) in Ghana con riserve di oltre 770 milioni di barili di olio equivalente.

Jangkrik > Avviato, in anticipo rispetto ai piani, la produzione a gas del progetto in acque profonde "Jangkrik Development Project", in Indonesia. La produzione ha raggiunto il target produttivo di 13 milioni di metri cubi di gas al giorno, equivalenti a 85 mila boe/giorno.

Avvii produttivi > Complessivamente gli avvii dei nuovi giacimenti e il ramp-up dei progetti del 2016 hanno contribuito nel semestre con 192 mila boe/giorno.

Gli start up realizzati testimoniano la validità del modello operativo Eni finalizzato al miglioramento continuo del time-to-market.

Zohr > Progress Zohr: 80%, confermato start-up entro dicembre.

Acreage > Acquisite licenze esplorative in Cipro, Costa d'Avorio e Norvegia, per una superficie complessiva di circa 11.000 chilometri quadrati.

Val d'Agri > Il 18 luglio 2017 Eni ha riavviato l'attività petrolifera presso il Centro Olio Val d'Agri ("COVA") dopo aver ricevuto le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Basilicata, una volta completati gli accertamenti e le verifiche che hanno confermato l'integrità dell'impianto e la presenza delle condizioni di sicurezza.

Sicurezza delle persone > Migliorato l'indice di frequenza degli infortuni totali registrabili (-20,1% rispetto al periodo di confronto 2016), in riduzione sia per i dipendenti (-9,5%) sia per i contrattisti (- 24,6%), grazie all'implementazione di progetti specifici di formazione e sensibilizzazione delle persone Eni in materia di salute e sicurezza.

Emissioni GHG > Incrementate del 2,3% rispetto al primo semestre 2016 per la crescita della produzione nei settori E&P e G&P. L'indice delle emissioni di metano, in miglioramento del 15,6%, ha beneficiato della conclusione delle attività di monitoraggio e contenimento delle emissioni fuggitive in Kazakhstan e in altre realtà del Gruppo.

Principali dati ed indicatori economici e finanziari
Primo semestre
2017 2016
Ricavi della gestione caratteristica (€ milioni) 33.690 26.760
Utile (perdita) operativo 2.674 325
Utile (perdita) operativo adjusted 2.853 771
Utile (perdita) netto adjusted 1.207 (315)
‐ per azione (a) (€) 0,34 (0,09)
‐ per ADR (a) (b) (\$) 0,74 (0,20)
Utile (perdita) netto (c) (d) 983 (1.242)
‐ per azione (a) (€) 0,27 (0,23)
‐ per ADR (a)(b) (\$) 0,58 (0,51)
Utile (perdita) complessivo (c) (€ milioni) (2.725) (1.761)
Flusso di cassa netto da attività operativa (€ milioni) 4.638 3.100
Flusso di cassa netto da attività operativa adjusted (e) 4.881 2.477
Investimenti (tecnici e in partecipazioni) 4.973 6.031
di cui: ricerca esplorativa 284 170
sviluppo riserve di idrocarburi 4.309 4.293
Totale attività a fine periodo 117.820 122.341
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi a fine periodo 48.929 52.303
Indebitamento finanziario netto a fine periodo 15.467 13.814
Capitale investito netto a fine periodo 64.396 66.117
di cui: Exploration & Production 54.455 55.181
Gas & Power 3.949 5.526
Refining & Marketing e Chimica 7.003 6.545
Leverage 0,32 0,26
Coverage 5,5 1,1
Current ratio 1,3 1,6
Debt coverage 30,0 22,4
Prezzo delle azioni a fine periodo (€) 13,2 14,5
Numero medio ponderato di azioni in circolazione (milioni) 3.601,1 3.601,1
Capitalizzazione di borsa (f) (€ milia rdi ) 47,4 52,0

(a) Interamente dilui to. Calcola to come ra pporto tra l'utile ne tto/ca s h flow e il numero medio di azioni in ci rcolazione nell'eserci zio.

(b) Un ADR ra ppresenta due azioni. L'ammonta re in dolla ri è converti to sulla base del cambio medio di periodo rileva to dalla BCE. (c) Di compe tenza Eni.

(d) La perdi ta 2016 comprende il ri s ul ta to delle continuing opera tions e delle di s continued opera tions ra ppresenta te dalla minusvalenza sulla rileva zione iniziale dell'interes t residuo in Saipem a segui to della ces sione del controllo.

(e) Mi sura Non‐GAAP. Flusso di cas sa ne tto da a ttivi tà opera tiva prima della va ria zione del ca pi tale di eserci zio ed es cludendo l'utile/perdi ta di magazzino.

(f) Prodotto del numero delle azioni in ci rcola zione per il prezzo di ri ferimento di borsa di fine periodo.

Principali indicatori di performance
Primo semestre
2017 2016
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 33.227 33.882
di cui: ‐ donne 7.741 7.776
‐ all'estero 12.388 12.883
Donne in posizioni manageriali (dirigenti e quadri) (%) 24,3 23,6
Indice di frequenza infortuni totali registrabili (TRIR) (infortuni totali regi s trabili /ore lavora te ) x 1.000.000 0,33 0,41
‐ dipendenti 0,30 0,33
‐ contrattisti
Emissioni dirette di gas serra
0,34
20,03
0,45
19,58
di cui: ‐ da combustione e processo (milioni di tonnella te di CO2 eq) 15,12 14,68
‐ da metano 1,02 1,21
‐ da flaring 3,02 2,85
‐ da venting 0,87 0,84
Costi di ricerca e sviluppo (€ milioni) 72 69
Exploration & Production
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 12.186 12.670
Produzione di idrocarburi (a) (migliaia di boe/giorno) 1.783 1.734
‐ petrolio e condensati (migliaia di ba rili /giorno) 830 871
‐ gas naturale (milioni di me tri cubi /giorno) 147 133
Produzione venduta (a) (milioni di boe) 301 299
Prezzi medi di realizzo degli idrocarburi (a) (\$/boe ) 32,73 26,69
Acqua di formazione reiniettata (%) 60,2 56,7
Emissioni dirette di gas serra (milioni di tonnella te di CO2eq) 10,64 10,15
Community investment (€ milioni) 27 22
Gas & Power
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 4.219 4.338
Vendite gas mondo (milia rdi di metri cubi ) 41,91 43,77
‐ in Italia 19,88 19,42
‐ internazionali 22,03 24,35
Vendite di energia elettrica (te rawa ttora ) 17,76 18,09
Emissioni dirette di gas serra (milioni di tonnella te di CO2eq) 5,57 5,19
Refining & Marketing e Chimica
Dipendenti in servizio a fine periodo (numero) 10.915 10.977
Lavorazioni in conto proprio (milioni di tonnella te ) 11,45 12,09
Vendite di prodotti petroliferi Rete Europa 4,19 4,21
Erogato medio per stazione di servizio Rete Europa (migliaia di li tri ) 869 839
Produzioni di prodotti petrolchimici (migliaia di tonnella te ) 3.033 2.898
Vendite di prodotti petrolchimici 2.066 1.931
Tasso di utilizzo medio degli impianti (%) 77 73
Emissioni dirette di gas serra (milioni di tonnella te di CO2 eq) 3,82 4,24
Emissioni di SOx
(ossidi di zolfo)
(migliaia di tonnella te di SO2 eq) 2,50 2,10

(a ) Include la quota Eni delle joint venture e collega te valuta te con il me todo del pa trimonio netto.

Exploration & Production

Avviati i grandi progetti a elevato cash flow di East Hub in Angola, Jangkrik in Indonesia e OCTP in Ghana. Confermato lo start-up di Zohr in Egitto a fine 2017.

Continua il track record di successi esplorativi con un totale di circa 500 milioni di boe di riserve esplorative. Confermato il target 2017 di nuove risorse esplorative di 0,8 miliardi di boe al costo unitario di circa 1 \$/boe.

Portafoglio minerario e attività di esplorazione

Nel primo semestre 2017 Eni ha condotto operazioni in 44 paesi dei cinque continenti. Al 30 giugno 2017 il portafoglio minerario di Eni consiste in 763 titoli (in esclusiva o in compartecipazione) per l'esplorazione e lo sviluppo con una superficie totale di 328.053 chilometri quadrati in quota Eni (323.896 chilometri quadrati in quota Eni al 31 dicembre 2016). Nel primo semestre 2017 le principali variazioni derivano: (i) dall'acquisto di nuovi titoli principalmente in Cipro, Costa d'Avorio e Norvegia, per una superficie di circa 11.000 chilometri quadrati; (ii) dal rilascio di licenze principalmente in Egitto e Kenya per circa 4.700 chilometri quadrati; (iii) dalla riduzione di superficie netta per rilascio parziale in Gabon e Pakistan e per variazione di quota in Egitto, per circa 2.100 chilometri quadrati.

Nel semestre sono stati ultimati 7 nuovi pozzi esplorativi (4,7 in quota Eni), a fronte di 8 pozzi (4,8 in quota Eni) del primo semestre 2016.

Produzione

La produzione di idrocarburi del primo semestre 2017 è stata di 1,783 milioni di boe/giorno con una crescita del 2,8% rispetto al primo semestre 2016. La performance riflette gli avvii di nuovi giacimenti e il ramp-up dei progetti del 2016 in particolare in Angola, Egitto, Ghana, Indonesia, Kazakhstan e Norvegia (per un contributo di 192 mila boe/giorno) nonché la circostanza che il corrispondente periodo del 2016 registrava maggiori fermate per attività manutentive. Tali fattori sono stati parzialmente compensati dai tagli produttivi OPEC, dall'effetto prezzo e dal declino di giacimenti maturi. Escludendo l'effetto prezzo negativo nei contratti PSA e i tagli OPEC (complessivamente circa 50 mila boe/giorno), la produzione è in crescita del 6,1%.

La produzione di petrolio è stata di 830 mila barili/giorno nel primo semestre 2017, in riduzione del 4,7% rispetto al corrispondente periodo del 2016. Le fermate produttive e il declino dei giacimenti maturi sono stati parzialmente compensati dagli start-up e ramp-up del periodo in particolare in Angola, Ghana, Kazakhstan e Norvegia.

La produzione di gas naturale è stata di 147 milioni di metri cubi/giorno nel primo semestre 2017, in crescita del 10,5% rispetto al corrispondente periodo del 2016. Gli start-up e ramp-up produttivi sono stati parzialmente compensati dal declino di giacimenti maturi.

La produzione venduta di idrocarburi è stata di 301 milioni di boe. La differenza di 21,7 milioni di boe rispetto alla produzione di 322,7 milioni di boe è dovuta essenzialmente ai volumi di gas destinati all'autoconsumo (16,6 milioni di boe), alla variazione delle rimanenze e altri fattori.

Produzione di idrocarburi (a) (b)
Primo semestre
(migliaia di boe/giorno) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Italia 127 125 2 1,6
Resto d'Europa 210 189 21 11,1
Africa Settentrionale 692 634 58 9,1
Africa Sub‐Sahariana 324 346 (22) (6,4)
Kazakhstan 139 104 35 33,7
Resto dell'Asia 101 136 (35) (25,7)
America 168 176 (8) (4,5)
Australia e Oceania 22 24 (2) (8,3)
1.783 1.734 49 2,8
Produzione venduta (milioni di boe) 301,0 299,0 2,0 0,7
Produzione di petrolio e condensati (a)
Primo semestre
(migliaia di barili/giorno) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Italia 46 40 6 15,0
Resto d'Europa 116 94 22 23,4
Africa Settentrionale 219 246 (27) (11,0)
Africa Sub‐Sahariana 227 260 (33) (12,7)
Kazakhstan 86 58 28 48,3
Resto dell'Asia 57 86 (29) (33,7)
America 76 84 (8) (9,5)
Australia e Oceania 3 3
830 871 (41) (4,7)
Produzione di gas naturale (a) (b)
Primo semestre
(milioni di metri cubi/giorno) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Italia 12 13 (1) (7,7)
Resto d'Europa 15 15
Africa Settentrionale 73 60 13 21,7
Africa Sub‐Sahariana 15 13 2 15,4
Kazakhstan 8 7 1 14,3
Resto dell'Asia 7 8 (1) (12,5)
America 14 14
Australia e Oceania 3 3
147 133 14 10,5

(a) Include la quota Eni della produzione delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto.

(b) Comprende la quota di gas naturale utilizzata come autoconsumo (14,2 e 12,7 milioni di metri cubi rispettivamente nel primo semestre 2017 e 2016).

Principali iniziative di esplorazione e di sviluppo

Italia

Il 18 luglio 2017 Eni ha riavviato l'attività petrolifera presso il Centro Olio Val d'Agri ("COVA") avendo ricevuto le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Basilicata, una volta completati gli accertamenti e le verifiche che hanno confermato l'integrità dell'impianto e la presenza delle condizioni di sicurezza. L'interruzione dell'attività del COVA avveniva il 18 aprile 2017. Nel periodo dell'interruzione Eni ha eseguito tutte le prescrizioni dell'Ente, compresa la dotazione di un doppio fondo al serbatoio che aveva dato origine allo sversamento. Maggiori informazioni sono fornite nella nota 29 "Garanzie, impegni e rischi" al Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Nell'offshore Adriatico le iniziative di sviluppo hanno riguardato: (i) la manutenzione e l'ottimizzazione della produzione principalmente nei campi di Barbara e Porto Garibaldi-Agostino; (ii) l'avvio del progetto Poseidon, realizzato in collaborazione con Enti e Istituti scientifici nazionali, con l'obiettivo di convertire alcune piattaforme in stazioni scientifiche per lo studio dell'ambiente marino.

Nell'ambito del Protocollo d'Intesa per l'area di Gela, firmato nel novembre 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, proseguono le attività per lo sviluppo dei giacimenti offshore Argo e Cassiopea. È stato presentato alle competenti autorità un progetto di ottimizzazione delle attività con l'obiettivo di minimizzare l'impatto migliorando significativamente gli indicatori ambientali con l'azzeramento dell'impatto visivo e l'abbattimento delle emissioni e allo stesso tempo promuovendo il contenuto locale e il rilancio delle attività. L'ottimizzazione del piano di sviluppo prevede importanti sinergie con la Raffineria di Gela attraverso il recupero di alcune aree già bonificate per la realizzazione degli impianti di trattamento del gas. Le attività programmate sono in attesa di autorizzazione da parte delle competenti autorità.

Inoltre nell'ambito del rilancio e riqualifica delle attività socioeconomiche del territorio, in accordo con il Comune di Gela e la Regione Siciliana, sono state completate le attività relative al primo anno del progetto Obiettivo Scuola, tra cui i progetti Alternanza Scuola-Lavoro, Apprendistato di Primo Livello, iniziative contro la dispersione scolastica e borse di studio universitarie.

Resto d'Europa

Norvegia L'attività esplorativa ha avuto esito positivo: (i) con la scoperta Cape Vulture a gas e olio nelle licenze PL128/128D (Eni 11,5%) nel Mare di Norvegia, in prossimità delle facility produttive del giacimento Norne (Eni 6,9%). La scoperta è stimata in circa 130 milioni di boe; e (ii) con la scoperta Kayak nella licenza PL532 (Eni 30%), mineralizzata a olio. Il pozzo si trova in prossimità dell'area in sviluppo denominata Johan Castberg sempre nella medesima licenza. Le stime preliminari delle dimensioni della scoperta Kayak sono tra i 100 e 180 milioni di barili di olio in posto.

Le recenti scoperte rappresentano un altro importante risultato della strategia near field che, permette in caso di successo la veloce messa in produzione delle riserve, grazie alle sinergie con le infrastrutture produttive.

Le attività di sviluppo hanno riguardato principalmente: (i) la perforazione di un nuovo pozzo iniettore e l'avvio della perforazione di un pozzo produttore nel giacimento di Goliat (Eni 65%, operatore); (ii) attività di infilling a sostegno della produzione nei giacimenti Ekofisk e Eldfisk (Eni 12,39%) nel Mare del Nord e Heidrun (Eni 5,2%) e Norne (Eni 6,9%) nel Mare Norvegese; e (iii) la prosecuzione delle attività di pre-execution del progetto Johan Castberg (Eni 30%) nel Mare di Barents, la cui autorizzazione è prevista entro la fine dell'anno.

Africa Settentrionale

Algeria Nel giugno 2017 è stato firmato l'accordo di estensione contrattuale per 15 anni dei giacimenti del Blocco 403 (Eni 50%). L'accordo prevede la possibilità di sviluppo del potenziale gas dell'area anche attraverso l'utilizzo delle facility di trattamento del progetto MLE del Blocco 405b (Eni 75%). Inoltre è prevista la possibilità di estensione contrattuale per ulteriori 10 anni. L'efficacia dell'accordo è attesa entro la fine del 2017, all'avverarsi di tutte le necessarie condizioni previste dal Paese.

È stato completato l'impianto di trattamento, con capacità pari a 32 mila barili/giorno, del progetto CAFC olio nel Blocco 405b, in produzione alla fine del 2016. Sono proseguite le attività di perforazione dei pozzi di sviluppo. Il ramp-up produttivo è atteso nel 2018 con il completamento delle attività di drilling e allacciamento dei pozzi di sviluppo pianificati.

Egitto Nel febbraio 2017, con l'approvazione del governo egiziano, è stata perfezionata la cessione a BP di una quota del 10% della scoperta di Zohr nella licenza operata di Shorouk. L'accordo per la cessione di una quota del 30% a Rosneft sarà perfezionato nei prossimi mesi e soggetto all'approvazione del governo del Paese. Gli accordi raggiunti garantiscono l'opzione per l'acquisto da parte di ciascuno dei nuovi partner di un'ulteriore quota del 5% alle medesime condizioni.

Lo sviluppo della scoperta giant a gas di Zohr è proseguito nel corso del primo semestre con le attività di perforazione e completamento dei pozzi produttori, di costruzione dell'impianto onshore di trattamento del gas e di installazione delle facility offshore. Lo start-up è previsto a fine 2017.

Nel marzo 2017 è stata avviata la seconda unità di trattamento del progetto Nidoco nell'ambito della Great Nooros Area nella concessione Abu Madi West (Eni 75%). Il progetto ha raggiunto il target produttivo di circa 30 milioni di metri cubi/giorno grazie al completamento del pozzo NW-4, undicesimo pozzo produttivo dell'area.

Le altre attività di sviluppo hanno riguardato attività di infilling e ottimizzazione della produzione nelle concessioni a olio di Sinai 12 (Eni 100%) e Meleiha (Eni 76%) per sostenere la capacità produttiva.

Nel corso del primo semestre 2017 Eni ha proseguito il programma a supporto dello sviluppo socioeconomico e sanitario delle comunità locali, in particolare nell'area di Port Said. Il progetto rientra negli accordi previsti dal Memorandum of Understanding firmati nel marzo 2017, che affianca alle attività di sviluppo del progetto Zohr, la realizzazione di diversi programmi di community investment a medio-lungo termine, in corso di definizione con tutti gli stakeholder locali. È in corso di completamento l'attività di ristrutturazione della clinica di El Garabaa che consentirà il rafforzamento dei servizi di emergenza e di assistenza sanitaria primaria, in particolare nell'ambito della salute materna e infantile.

Libia L'attività esplorativa ha avuto esito positivo nell'area contrattuale D (Eni 50%) con una nuova scoperta a gas e condensati. La scoperta è situata in prossimità dei campi in produzione di Bouri (Eni 50%) e di Bahr Essalam (Eni 50%). Il successo esplorativo rientra nella strategia Eni di esplorazione near field che, in caso di successo, permette di sfruttare le sinergie con le infrastrutture produttive esistenti riducendo il tempo di messa in produzione della scoperta e permettendo di fornire nuova produzione di gas destinata al mercato locale e all'export. Nell'aprile 2017, le autorità del Paese hanno esteso il periodo esplorativo della licenza fino al 2019, non inserendo ulteriori attività di commitment.

Nel marzo 2017 è stato firmato un Memorandum of Understanding per la realizzazione di interventi nell'ambito della salute ed educazione nelle comunità locali prossime all'area operativa dell'impianto di Mellitah. In particolare sono stati definiti i primi due programmi di intervento: (i) ristrutturazione della clinica presso l'area di Jalo; (ii) la realizzazione di una pipeline per l'impianto di desalinizzazione per fornire acqua potabile alle comunità dell'area.

Africa Sub-sahariana

Angola Nel febbraio 2017, è stata avviata la produzione del progetto East Hub nel Blocco 15/06 (Eni 36,84%, operatore), in anticipo di 5 mesi rispetto ai piani di sviluppo e con un time-to-market tra i migliori dell'industria. Lo start-up è stato conseguito con il collegamento del campo di Cabaça South East alla FPSO Armada Olombendo. Nel medesimo Blocco è in produzione dalla fine del 2014 anche il progetto West Hub. Con l'avvio del progetto East Hub, nell'area sono state messe in produzione 5 scoperte. Lo sviluppo dell'East Hub, nel rispetto della policy zero flaring e zero water discharge, include pozzi di iniezione acqua e gas.

Continua l'attività di perforazione dei pozzi di sviluppo del progetto in produzione Mafumeira Sul nel Blocco 0 (Eni 9,8%).

Le altre attività di sviluppo hanno riguardato il progetto Kizomba Satellite Fase 2 nel Blocco 15 (Eni 20%) che farà leva sulle facility produttive e di trattamento presenti nell'area.

Congo Sono proseguite le attività di sviluppo sul progetto in produzione Nené Marine Fase 2A nel blocco Marine XII (Eni 65%, operatore). Le attività hanno riguardato lo start-up di due ulteriori pozzi produttivi, il collegamento alle piattaforme di Kitina e Litchendjili presenti nell'area e l'installazione di un ulteriore piattaforma produttiva. A seguito del completamento delle attività, è atteso il ramp-up produttivo del blocco entro la fine del 2017.

Nell'aprile 2017 è stata firmata l'estensione del gas sale agreement che regola le forniture del blocco Marine XII alla centrale elettrica CEC (Eni 20%). La fornitura addizionale prevista dal 2019 sarà necessaria per l'espansione della capacità della stessa centrale.

Sono in corso di definizione le attività della seconda fase del Progetto Integrato Hinda (PIH), con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione che risiede nel Distretto di Hinda. Il progetto definito prevede diverse iniziative per incentivare lo sviluppo socio-economico della popolazione attraverso programmi di educazione primaria, salute e accesso all'energia e all'acqua.

Ghana È stato avviato in soli 2 anni e mezzo, in anticipo di 3 mesi rispetto al piano di sviluppo e con un time-to-market record, l'Integrated Oil&Gas Development Project, nel blocco Offshore Cape Three Points Block (OCTP) operato da Eni con una quota del 44,44%.

Il progetto OCTP ha messo in produzione i campi di Sankofa Main, Sankofa East e Gye-Nyame, che comprendono complessivamente volumi per oltre 770 milioni di boe, di cui 500 milioni di barili di olio in posto e 270 milioni di boe di gas non-associato (circa 40 miliardi di metri cubi). Il progetto include lo sviluppo dei campi a gas, la cui produzione sarà dedicata interamente al mercato domestico. Il progetto mediante l'utilizzo di una FPSO, produrrà fino a 85 mila boe/giorno attraverso 18 pozzi sottomarini. Tramite un gasdotto sottomarino, il gas arriverà alle facility onshore, dove verrà raccolto, compresso e trasmesso sulla rete nazionale, con una fornitura di circa 5 milioni di metri cubi/giorno.

Il progetto OCTP è stato sviluppato in conformità ai requisiti più stringenti in materia ambientale, zero gas flaring e re-iniezione dell'acqua prodotta, compresi i Performance Standards on Environmental and Social Sustainability dell'International Finance Corporation (IFC) parte della World Bank Group.

Mozambico Nel marzo 2017 ExxonMobil ed Eni hanno firmato un accordo di compravendita per l'acquisto di una partecipazione indiretta del 25% nell'Area 4, nell'offshore del Mozambico, tramite cessione di una quota del 35,7% della società Eni East Africa. Le condizioni concordate prevedono un prezzo di circa \$2,8 miliardi. L'acquisizione è soggetta a una serie di condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle autorità del Mozambico e di altri enti regolatori. A seguito del completamento della transazione, Eni East Africa sarà controllata pariteticamente da Eni ed ExxonMobil, ciascuna con il 35,7% di partecipazione azionaria, mentre CNPC deterrà il 28,6%. Eni continuerà a gestire il progetto Coral South FLNG e tutte le operazioni upstream nell'Area 4, mentre ExxonMobil guiderà la costruzione e la gestione degli impianti di liquefazione di gas naturale a terra. Questo modello operativo consentirà l'utilizzo delle migliori competenze tecniche sia di Eni sia di ExxonMobil, ognuna delle quali si concentrerà su ambiti distinti e scopi chiaramente definiti pur mantenendo i vantaggi di un progetto completamente integrato.

Nel giugno 2017 è stata avviata la fase realizzativa del progetto Coral South FLNG. Sono stati firmati tutti i contratti per la perforazione, la costruzione e installazione delle facility di produzione, nonché gli accordi con i finanziatori e il governo mozambicano per il project financing ed il quadro regolatorio del progetto. Si tratta del primo progetto per la messa in sviluppo e produzione delle importanti risorse a gas scoperte da Eni nell'Area 4 del bacino di Rovuma. Questo risultato è stato conseguito a soli tre anni dalla perforazione dell'ultimo pozzo esplorativo.

Il progetto Coral South FLNG prevede la messa in produzione di 140 miliardi di metri cubi di gas attraverso la realizzazione di un impianto galleggiante ("Coral South FLNG") per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas con una capacità di circa 3,4 milioni di tonnellate all'anno, equivalenti a circa 5 miliardi di metri cubi annui, alimentato da 6 pozzi sottomarini con start-up nel 2022. La costruzione del Coral South FLNG verrà finanziata tramite Project Finance a copertura del 60% dell'investimento. Si tratta del primo caso al mondo di project finance per una unità galleggiante di liquefazione. L'accordo di finanziamento è stato sottoscritto da 15 istituti di credito di primaria importanza e garantito da 5 agenzie di Export Credit.

Sulla base dell'accordo vincolante siglato nell'ottobre 2016 si prevede la vendita di tutto il GNL che sarà prodotto alla società BP.

Nella provincia di Cabo Delgado e a Maputo, Eni è impegnata in un vasto programma di attività a favore della popolazione, tra cui programmi di accesso all'energia, accesso all'acqua, salute pubblica, nonché attività di istruzione e formazione.

Nigeria Nel gennaio 2017 è stato firmato con la Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) un Memorandum of Understanding che promuove nuove attività in grado di contribuire in misura significativa allo sviluppo economico e sociale del Paese. In particolare l'accordo di cooperazione include: (i) un maggior focus delle attività di esplorazione e sviluppo nelle aree onshore, offshore e offshore ultraprofondo; (ii) i termini della cooperazione per la ristrutturazione e l'ampliamento della raffineria di Port Harcourt; (iii) l'ampliamento della centrale a ciclo combinato di Okpai con il raddoppio della capacità di generazione elettrica; (iv) la valutazione di ulteriori progetti per assicurare l'accesso all'energia anche nelle aree più remote del Paese e le possibili applicazioni di nuove tecnologie nel campo delle energie rinnovabili.

Nel corso del secondo semestre 2017 è atteso lo start-up produttivo della seconda fase di sviluppo del giacimento Forcados-Yokri nel blocco OML 43 (Eni 5%).

Kazakhstan

Nel giugno 2017, Eni ha raggiunto una serie di accordi strategici di cooperazione negli ambiti upstream ed energie rinnovabili nel Paese.

Eni e KazMunayGas (KMG) hanno firmato un accordo che rinnova le condizioni per il trasferimento a Eni di una quota del 50% dei diritti per la ricerca e la produzione di idrocarburi del blocco di Isatay, situato nelle acque kazake del Mar Caspio. Il perfezionamento dell'accordo avverrà una volta ottenute le approvazioni di legge richieste. Il blocco, che si stima abbia un notevole potenziale di risorse petrolifere, sarà operato da una joint operating company paritetica tra Eni e KMG. Le due società hanno firmato un ulteriore accordo per espandere la cooperazione tecnologica in ambito upstream e valutare potenziali sviluppi congiunti in nuovi progetti.

Eni, KMG e il Comitato Kazako di Geologia, insieme ad altri partner, hanno firmato un Memorandum of Understanding con il Ministero dell'Energia della Repubblica del Kazakhstan per valutare i termini futuri di cooperazione nel bacino Precaspico Kazako-Russo, dove sono state effettuate numerose scoperte di giacimenti di petrolio di dimensioni considerevoli.

Inoltre Eni e General Electric (GE) hanno siglato un accordo con il Ministero dell'Energia della Repubblica del Kazakhstan per promuovere lo sviluppo di progetti di generazione di energia da fonte rinnovabile nel Paese. In particolare Eni e GE coopereranno per valutare la realizzazione di un impianto eolico della capacità di circa 50 MW e per identificare ulteriori possibili future iniziative.

Kashagan Prosegue il ramp-up e la stabilizzazione della produzione del giacimento Kashagan (Eni 16,81%). Nel secondo semestre sarà avviata la parziale re-iniezione del gas prodotto che permetterà, entro la fine del 2017, di raggiungere il target produttivo di 370 mila barili/giorno.

Continuano gli studi per l'ottimizzazione del progetto di re-iniezione gas CC01 che, attraverso l'installazione di facility per la compressione addizionale permetterà il raggiungimento di 450 mila barili/giorno al 2022.

Nell'ambito degli accordi raggiunti con le Autorità locali, prosegue il programma di formazione professionale di risorse locali nel settore Oil & Gas, oltre alla realizzazione di infrastrutture a scopo sociale.

Karachaganak Nell'ambito dei progetti di ampliamento della capacità di trattamento gas degli impianti del giacimento di Karachaganak (Eni 29,25%) è in corso di finalizzazione lo sviluppo dell'ingegneria di dettaglio del progetto Karachaganak Debottlenecking con Final Investment Decision (FID) prevista entro la fine del 2017. Capacità di re-iniezione addizionale sarà garantita negli anni successivi dall'installazione di facility di re-iniezione di gas che si aggiungerà a quelle esistenti. Il progetto è in fase di FEED e le principali attività sono state avviate per assicurare la FID nel 2018.

Prosegue l'impegno di Eni a sostegno delle comunità presso l'area del giacimento di Karachaganak. In particolare continuano gli interventi in ambito di: (i) formazione professionale; e (ii) realizzazione di asili, manutenzione di ospedali e strade, costruzione di impianti di riscaldamento e di centri sportivi.

Inoltre, a seguito della ridefinizione della Sanitary Protection Zone (SPZ) associata allo sviluppo del giacimento ed in conformità alle best practice e standard internazionali, proseguono le attività di rilocazione degli abitanti dei villaggi di Berezovka e Bestau, avviato nel 2015. Il completamento è previsto nel secondo semestre del 2017.

Sono proseguite le attività di monitoraggio su biodiversità ed ecosistemi presso le aree produttive.

Resto dell'Asia

Indonesia L'attività esplorativa ha avuto esito positivo con il pozzo di appraisal Merakes 2 che ha confermato l'estensione dell'omonima scoperta a gas nella parte occidentale del Blocco East Sepinggan (Eni 85%, operatore).

È stata avviata, in anticipo rispetto a quanto previsto, la produzione a gas del progetto Jangkrik nel blocco Muara Bakau (Eni 55%, operatore). La produzione, assicurata da dieci pozzi sottomarini collegati all'Unità Galleggiante di Produzione (FPU), ha già raggiunto il target produttivo dei 13 milioni di metri cubi/giorno, equivalenti a 85 mila boe/giorno. Il gas prodotto, dopo essere stato trattato dalla FPU, viene spedito tramite pipeline all'impianto onshore, per poi raggiungere l'impianto di liquefazione di Bontang. Il gas prodotto è venduto con contratti di lungo termine, sia alla compagnia di stato Indonesiana Pertamina sia alla stessa Eni che lo commercializzerà nell'ambito dell'accordo raggiunto con la società statale Pakistan LNG contribuendo alla fornitura di oltre 11 milioni di tonnellate di GNL per 15 anni.

Sono in corso diverse iniziative sui temi di protezione ambientale, sanitario e scolastico per le comunità locali nelle aree operative del Kalimantan orientale, di Papua e del Nord Sumatra.

Oman Nel maggio 2017, Eni e la società di stato Oman Oil Company (OOC) hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per valutare le opportunità di cooperazione nel settore del petrolio e del gas. Inoltre, a seguito di gara internazionale, è stata comunicata l'assegnazione ad Eni dell'operatorship del Blocco 52 (Eni 85%) nell'offshore del Paese. La ratifica è soggetta all'approvazione delle competenti autorità.

America

Messico L'attività esplorativa ha avuto esito positivo con la perforazione dei pozzi di appraisal Amoca-2 e Amoca-3 mineralizzati a olio nell'Area 1 (Eni 100%), nell'offshore del Messico. La campagna di drilling nell'Area 1 proseguirà con la perforazione di ulteriori due pozzi sulle scoperte di Mitzon e Tecoalli con lo scopo di delineare il giacimento e verificare ulteriore potenziale addizionale.

Nel giugno 2017 Eni si è aggiudicata l'operatorship del Blocco 10 (Eni 100%), del Blocco 14 (Eni 60%) e del Blocco 7 (Eni 45%) nell'offshore del Messico. I nuovi blocchi sono vicini all'Area 1 e permetteranno, in caso di successo esplorativo, sinergie operative nell'attività di sviluppo.

Investimenti

Gli investimenti tecnici del settore Exploration & Production (€4.615 milioni) hanno riguardato in particolare gli investimenti di sviluppo (€4.309 milioni), realizzati prevalentemente all'estero in particolare in Egitto, Ghana, Angola, Congo, Iraq e Indonesia. In Italia gli investimenti di sviluppo hanno riguardato interventi di sidetrack e workover nelle aree mature, in particolare nell'offshore Adriatico e in Val d'Agri, nonché attività di manutenzione straordinaria e asset integrity.

Gli investimenti di ricerca esplorativa (€284 milioni) hanno riguardato le attività all'estero, in particolare in Cipro, Norvegia, Libia, Egitto e Messico.

Al netto dei rimborsi di capex previsti nell'ambito della cessione definita delle quote dei progetti Area 4 nell'offshore del Mozambico e Zohr, nonché degli anticipi incassati dai partner di stato nel progetto Zohr, gli investimenti tecnici si rideterminano in €3.910 milioni.

Investimenti tecnici
Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Italia 109 250 (141) (56,4)
Resto d'Europa 308 351 (43) (12,3)
Africa Settentrionale 2.323 1.339 984 73,5
Africa Sub‐Sahariana 1.160 1.297 (137) (10,6)
Kazakhstan 84 392 (308) (78,6)
Resto dell'Asia 492 753 (261) (34,7)
America 134 123 11 8,9
Australia e Oceania 5 4 1 25,0
4.615 4.509 106 2,4

Gas & Power

Perfezionata a luglio la cessione delle attività di vendita retail in Belgio.

Utile operativo adjusted di €192 milioni, pari a oltre il triplo del semestre di confronto (+€136 milioni).

Previsto risultato strutturale positivo dal 2017.

Gas naturale

Approvvigionamenti di gas naturale

I volumi di gas naturale approvvigionati dalle società consolidate sono stati di 40,00 miliardi di metri cubi con un calo di 1,02 miliardi di metri cubi, pari al 2,5%, rispetto al primo semestre del 2016.

I volumi di gas approvvigionati all'estero (37,48 miliardi di metri cubi dalle società consolidate), importati in Italia o venduti sui mercati esteri, pari a circa il 94% del totale, sono diminuiti di 0,63 miliardi di metri cubi rispetto al primo semestre 2016 (-1,7%), per effetto dei minori volumi approvvigionati nei Paesi Bassi (-2,74 miliardi di metri cubi), in Russia (-0,54 miliardi di metri cubi), parzialmente compensati dai maggiori acquisti effettuati in Algeria (+1,36 miliardi di metri cubi). Gli approvvigionamenti in Italia (2,52 miliardi di metri cubi) sono in calo del 13,4% rispetto al periodo di confronto per effetto di minori forniture equity.

Approvvigionamenti di gas naturale
Primo semestre
(miliardi di metri cubi) 2017 2016 Var. ass. Var. %
ITALIA 2,52 2,91 (0,39) (13,4)
Russia 13,86 14,40 (0,54) (3,8)
Algeria (incluso il GNL) 7,49 6,13 1,36 22,2
Libia 2,38 2,41 (0,03) (1,2)
Paesi Bassi 2,50 5,24 (2,74) (52,3)
Norvegia 4,06 4,42 (0,36) (8,1)
Regno Unito 1,29 0,86 0,43 50,0
Ungheria 0,02 0,01 0,01
Qatar (GNL) 1,22 1,49 (0,27) (18,1)
Altri acquisti di gas naturale 3,65 2,22 1,43 64,4
Altri acquisti di GNL 1,01 0,93 0,08 8,6
ESTERO 37,48 38,11 (0,63) (1,7)
TOTALE APPROVVIGIONAMENTI DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE 40,00 41,02 (1,02) (2,5)
Prelievi (immissioni) da (a) stoccaggio 0,83 1,58 (0,75) (47,5)
Perdite di rete, differenze di misura ed altre variazioni (0,30) (0,03) (0,27)
DISPONIBILITÀ PER LA VENDITA DELLE SOCIETÀ CONSOLIDATE 40,53 42,57 (2,04) (4,8)
Disponibilità per la vendita delle società collegate 1,38 1,20 0,18 15,0
TOTALE DISPONIBILITÀ PER LA VENDITA 41,91 43,77 (1,86) (4,2)

Vendite di gas naturale

Vendite di gas per mercato
Primo semestre
(miliardi di metri cubi) 2017 2016 Var. ass. Var. %
ITALIA 19,88 19,42 0,46 2,4
Grossisti 5,08 3,99 1,09 27,3
PSV e borsa 5,75 6,40 (0,65) (10,2)
Industriali 2,29 2,29
PMI e terziario 0,52 1,01 (0,49) (48,5)
Termoelettrici 0,53 0,30 0,23 76,7
Residenziali 2,72 2,59 0,13 5,0
Autoconsumi 2,99 2,84 0,15 5,3
VENDITE INTERNAZIONALI 22,03 24,35 (2,32) (9,5)
Resto d'Europa 19,76 21,66 (1,90) (8,8)
Importatori in Italia 1,93 2,12 (0,19) (9,0)
Mercati europei 17,83 19,54 (1,71) (8,8)
Penisola Iberica 2,51 2,45 0,06 2,4
Germania/Austria 3,51 4,18 (0,67) (16,0)
Benelux 2,75 4,04 (1,29) (31,9)
Ungheria 0,87 (0,87)
Regno Unito 1,25 0,72 0,53 73,6
Turchia 3,81 2,98 0,83 27,9
Francia 3,57 3,91 (0,34) (8,7)
Altro 0,43 0,39 0,04 10,3
Mercati extra europei 2,27 2,69 (0,42) (15,6)
TOTALE VENDITE GAS MONDO 41,91 43,77 (1,86) (4,2)

In uno scenario caratterizzato dalla crescente pressione competitiva, le vendite di gas naturale del primo semestre 2017 di 41,91 miliardi di metri cubi (inclusi gli autoconsumi e la quota Eni delle vendite delle società collegate valutate a equity) hanno evidenziato un calo di 1,86 miliardi di metri cubi rispetto al semestre 2016 (-4,2%).

In aumento le vendite in Italia (19,88 miliardi di metri cubi) per maggiori consumi e per l'effetto di nuovi contratti. In lieve calo i ritiri degli importatori in Italia (-0,19 miliardi di metri cubi) a seguito della ridotta disponibilità di gas libico.

Le vendite sui mercati europei di 17,83 miliardi di metri cubi sono diminuite dell'8,8% principalmente a causa del calo delle vendite in Germania, Benelux e Francia ed in Ungheria per la cessione nel 2016 del portafoglio clienti, parzialmente compensate da maggiori vendite in Turchia, per maggiori ritiri da parte di Botas, e dall'aumento dei volumi commercializzati in Regno Unito.

In calo le vendite nei mercati extra europei (-0,42 miliardi di metri cubi) a seguito delle minori vendite di GNL in Giappone, Argentina ed Emirati Arabi.

Vendite di gas per entità
Primo semestre
(miliardi di metri cubi) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Vendite delle società consolidate 40,17 42,36 (2,19) (5,2)
Italia (inclusi autoconsumi) 19,88 19,42 0,46 2,4
Resto d'Europa 18,61 20,76 (2,15) (10,4)
Extra Europa 1,68 2,18 (0,50) (22,9)
Vendite delle società collegate (quota Eni) 1,74 1,41 0,33 23,4
Resto d'Europa 1,15 0,90 0,25 27,8
Extra Europa 0,59 0,51 0,08 15,7
TOTALE VENDITE GAS MONDO 41,91 43,77 (1,86) (4,2)

Le vendite di GNL (6,0 miliardi di metri cubi) sono in lieve calo rispetto al primo semestre 2016 (-0,1 miliardi di metri cubi) a causa di minori vendite in Giappone, Argentina ed Emirati Arabi.

Le vendite di GNL del settore Gas & Power (3,5 miliardi di metri cubi, incluse nelle vendite gas mondo) hanno riguardato principalmente il GNL proveniente dal Qatar, Nigeria, Oman ed Algeria e commercializzato principalmente in Europa, Far East, Kuwait ed Egitto.

Vendite di GNL
Primo semestre
(miliardi di metri cubi) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Vendite G&P 3,5 3,9 (0,4) (10,3)
Resto d'Europa 2,5 2,6 (0,1) (3,8)
Extra Europa 1,0 1,3 (0,3) (23,1)
Vendite E&P 2,5 2,2 0,3 13,2
Terminali:
Soyo (Angola) 0,3
Bontang (Indonesia) 0,2 0,2
Point Fortin (Trinidad & Tobago) 0,3 0,4 (0,1) (16,5)
Bonny (Nigeria) 1,5 1,3 0,1 9,8
Darwin (Australia) 0,2 0,3 (0,0) (14,8)
6,0 6,1 (0,1) (1,8)

Energia elettrica

Disponibilità di energia elettrica

Nel primo semestre 2017, la produzione di energia elettrica è stata di 10,71 terawattora, in aumento di 0,83 terawattora rispetto al primo semestre 2016 per minori fermate agli impianti. Al 30 giugno 2017 la potenza installata in esercizio delle centrali Enipower di 4,7 gigawatt è immutata rispetto al 31 dicembre 2016. In diminuzione gli acquisti (-1,16 terawattora) per effetto dell'ottimizzazione del portafoglio fonti/impieghi.

Primo semestre
2017 2016 Var. ass. Var. %
Acquisti di gas naturale (milioni di metri cubi) 2.103 1.987 116 5,8
Acquisti di altri combustibili (migliaia di tep) 196 182 14 7,7
Produzione di energia elettrica (terawattora) 10,71 9,88 0,83 8,4
Produzione di vapore (migliaia di tonnellate) 3.928 4.254 (326) (7,7)

Vendite di energia elettrica

Nel primo semestre 2017 le vendite di energia elettrica (17,76 TWh) sono state destinate ai clienti del mercato libero (74%), borsa elettrica (16%), siti industriali (8%) e altro (2%). Le vendite di energia elettrica nel primo semestre 2017 sono in calo di 0,33 TWh, pari all'1,8%, per effetto della diminuzione delle vendite al middle market (-0,91 TWh), al residenziale (-0,31 TWh) e alle PMI (-0,28 TWh), parzialmente compensate dall'aumento delle vendite ai clienti large (+1,00 TWh) e ai grossisti (+0,17 TWh).

Disponibilità di energia elettrica
Primo semestre
(terawattora) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Produzione di energia elettrica
Acquisti di energia elettrica (a)
10,71
7,05
9,88
8,21
0,83
(1,16)
8,4
(14,1)
17,76 18,09 (0,33) (1,8)
Mercato libero 13,13 13,46 (0,33) (2,5)
Borsa elettrica 2,80 2,79 0,01 0,4
Siti 1,50 1,57 (0,07) (4,5)
Altro (a) 0,33 0,27 0,06 22,2
Vendite di energia elettrica 17,76 18,09 (0,33) (1,8)

(a) Include gli sbilanciamenti di rete positivi e negativi (differenza fra energia elettrica effettivamente immessa rispetto a quella programmata).

Investimenti tecnici

Nel primo semestre 2017 gli investimenti tecnici di €49 milioni hanno riguardato essenzialmente le iniziative relative all'attività di commercializzazione del gas (€34 milioni) e le iniziative di flessibilizzazione e upgrading delle centrali a ciclo combinato per la generazione elettrica (€14 milioni).

Investimenti tecnici
Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Mercato 48 41 7 17,1
Mercato 34 29 5 17,2
Italia 15 12 3 25,0
Estero 19 17 2 11,8
Generazione elettrica 14 12 2 16,7
Trasporto internazionale 1 3 (2) (66,7)
49 44 5 11,4
di cui:
Italia 29 24 5 20,8
Estero 20 20

Refining & Marketing e Chimica

Confermato margine di raffinazione 2017 di breakeven inferiore a 4 \$/barile (media annua).

Utile operativo adjusted R&M di €231 milioni, +110% nonostante la parziale indisponibilità della Raffineria di Sannazzaro.

Utile operativo adjusted record della Chimica di €310 milioni, +39%.

Raffinazione

Le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio in Europa nel primo semestre 2017 sono state di 11,45 milioni di tonnellate con una flessione del 5,3% rispetto al corrispondente periodo del 2016 (- 0,64 milioni di tonnellate).

In Italia il decremento dei volumi processati (-5,8%) riflette l'indisponibilità di alcuni impianti a Sannazzaro e la fermata di Taranto, parzialmente compensati dalle maggiori lavorazioni della raffineria di Milazzo.

All'estero le lavorazioni in conto proprio di 1,39 milioni di tonnellate sono in lieve calo rispetto all'anno precedente (-1,4%), a causa di alcune fermate presso la raffineria di Bayern Oil in Germania nel primo trimestre 2017.

Il 13% del petrolio lavorato è di produzione Eni, in calo di circa 1 punto percentuale rispetto al primo semestre 2016 (14%).

Sostanzialmente stabili rispetto al 2016 i volumi di green feedstock processati presso Venezia. Il forte incremento produttivo (+60%) registrato nel secondo trimestre è stato compensato dagli effetti della fermata di manutenzione programmata nel primo trimestre 2017.

Disponibilità di prodotti petroliferi
Primo semestre
(milioni di tonnellate) 2017 2016 Var. ass. Var. %
ITALIA
Lavorazioni sulle raffinerie di proprietà 7,58 8,72 (1,14) (13,1)
Lavorazioni in conto terzi (0,15) (0,07) (0,08)
Lavorazioni sulle raffinerie di terzi 2,63 2,03 0,60 29,6
Lavorazioni in conto proprio 10,06 10,68 (0,62) (5,8)
Consumi e perdite (0,59) (0,76) 0,17 (22,4)
Prodotti disponibili da lavorazioni 9,47 9,92 (0,45) (4,5)
Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte 3,50 3,06 0,44 14,4
Prodotti finiti trasferiti al ciclo estero (0,21) (0,20) (0,01) 5,0
Consumi per produzione di energia elettrica (0,17) (0,18) 0,01 (5,6)
Prodotti venduti 12,59 12,60 (0,01) (0,1)
Totale Lavorazioni Green 0,10 0,09 0,01 11,1
ESTERO
Lavorazioni in conto proprio 1,39 1,41 (0,02) (1,4)
Consumi e perdite (0,11) (0,11)
Prodotti disponibili da lavorazioni 1,28 1,30 (0,02) (1,5)
Acquisti prodotti finiti e variazioni scorte 2,10 2,29 (0,19) (8,3)
Prodotti finiti trasferiti dal ciclo Italia 0,21 0,20 0,01 5,0
Prodotti venduti 3,59 3,79 (0,20) (5,3)
Lavorazioni in conto proprio in Italia e all'estero 11,45 12,09 (0,64) (5,3)
di cui: lavorazioni in conto proprio di greggi equity 1,38 1,59 (0,21) (13,2)
Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all'estero 16,18 16,39 (0,21) (1,3)
Vendite di greggi 0,48 0,12 0,36
TOTALE VENDITE 16,66 16,51 0,15 0,9

Distribuzione di prodotti petroliferi

Nel primo semestre 2017, le vendite di prodotti petroliferi (16,18 milioni di tonnellate) sono diminuite di 0,21 milioni di tonnellate rispetto al corrispondente periodo del 2016, con un decremento dell'1,3%.

Vendite di prodotti petroliferi in Italia e all'estero
Primo semestre
(milioni di tonnellate) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Rete 2,96 2,87 0,09 3,1
Extrarete 3,66 3,85 (0,19) (4,9)
Petrolchimica 0,40 0,52 (0,12) (23,1)
Altre vendite 5,57 5,36 0,21 3,9
Vendite in Italia 12,59 12,60 (0,01) (0,1)
Rete resto d'Europa 1,23 1,34 (0,11) (8,2)
Extrarete resto d'Europa 1,46 1,50 (0,04) (2,7)
Extrarete mercati extra europei 0,22 0,21 0,01 4,8
Altre vendite 0,68 0,74 (0,06) (8,1)
Vendite all'estero 3,59 3,79 (0,20) (5,3)
VENDITE DI PRODOTTI PETROLIFERI IN ITALIA E ALL'ESTERO 16,18 16,39 (0,21) (1,3)

Vendite rete Italia

Nel primo semestre 2017, le vendite sulla rete in Italia (2,96 milioni di tonnellate) risultano superiori al corrispondente periodo del 2016 (+3,1%) in un contesto di consumi sostanzialmente stabili, grazie a mirate azioni di marketing e alla differenziazione dell'offerta. La quota di mercato media del primo semestre 2017 è del 25%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (24,1%).

Al 30 giugno 2017, la rete di distribuzione in Italia è costituita da 4.359 stazioni di servizio, con un decremento rispetto all'anno precedente (4.396 stazioni di servizio al 31 dicembre 2016) per effetto del saldo negativo tra acquisizioni e risoluzioni di contratti di convenzionamento (31 unità) e chiusure di impianti a basso erogato (6 unità).

L'erogato medio (777 mila litri) è in crescita di 31 mila litri rispetto al primo semestre 2016 (746 mila litri), a seguito delle iniziative commerciali.

Vendite rete Resto d'Europa

Le vendite rete nel resto d'Europa pari a 1,23 milioni di tonnellate sono in calo (-8,2%) rispetto al corrispondente periodo precedente, per effetto delle attività cedute nell'Europa dell'Est.

Al 30 giugno 2017 la rete di distribuzione nel Resto d'Europa è costituita da 1.228 stazioni di servizio (+ 2 unità rispetto al 31 dicembre 2016).

L'erogato medio (1.183 mila litri) è in aumento di 66 mila litri rispetto all'anno precedente.

Vendite sul mercato extrarete e altre vendite

Le vendite extrarete in Italia di 3,66 milioni di tonnellate hanno registrato un decremento di circa 0,19 milioni di tonnellate, pari al 4,9%. Le minori vendite di gasolio e bunker sono state solo parzialmente compensate dai maggiori volumi di jet fuel.

Le vendite al settore Petrolchimica (0,40 milioni di tonnellate) registrano un decremento del 23,1% riferibile alle minori forniture di feedstock.

Le vendite extrarete nel resto d'Europa, pari a 1,46 milioni di tonnellate, sono diminuite del 2,7% rispetto al primo semestre 2016 per effetto delle attività cedute nell'Europa dell'Est.

Le altre vendite in Italia e all'estero (6,25 milioni di tonnellate) sono aumentate di circa 0,15 milioni di tonnellate, pari al 3,9%, per effetto delle maggiori vendite ad altre società petrolifere.

Vendite rete ed extrarete per prodotto/canale
Primo semestre
(milioni di tonnellate) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Italia 6,62 6,72 (0,10) (1,5)
Vendite rete 2,96 2,87 0,09 3,1
Benzina 0,74 0,74
Gasolio 2,01 1,94 0,07 3,6
GPL 0,19 0,17 0,02 11,8
Altri prodotti 0,02 0,02
Vendite extrarete 3,66 3,85 (0,19) (4,9)
Gasolio 1,65 1,73 (0,08) (4,6)
Oli combustibili 0,04 0,07 (0,03) (42,9)
GPL 0,11 0,11
Benzina 0,22 0,23 (0,01) (4,3)
Lubrificanti 0,04 0,04
Bunker 0,42 0,51 (0,09) (17,6)
Jet fuel 0,87 0,83 0,04 4,8
Altri prodotti 0,31 0,33 (0,02) (6,1)
Estero (rete + extrarete) 2,90 3,06 (0,16) (5,2)
Benzina 0,58 0,63 (0,05) (7,9)
Gasolio 1,57 1,71 (0,14) (8,2)
Jet fuel 0,26 0,26
Oli combustibili 0,07 0,08 (0,01) (12,5)
Lubrificanti 0,05 0,05
GPL 0,25 0,24 0,01 4,2
Altri prodotti 0,12 0,09 0,03 33,3
9,52 9,78 (0,26) (2,7)

Chimica

Disponibilità di prodotti
Primo semestre
(migliaia di tonnellate) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Intermedi 1.802 1.755 47 2,7
Polimeri 1.231 1.143 88 7,7
Produzioni 3.033 2.898 135 4,7
Consumi e perdite (1.191) (1.115) (76) 6,8
Acquisti e variazioni rimanenze 93 148 (55) (37,1)
Vendite 1.935 1.931 4 0,2

Le vendite di prodotti petrolchimici di 1.935 mila tonnellate sono sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre del 2016 (+4 mila tonnellate, pari allo 0,2%). In aumento le vendite di polietilene (+16,7%) per la maggiore disponibilità di prodotto rispetto al 2016 penalizzato dalle fermate accidentali degli impianti di Ragusa e Ferrara, e di stirenici (+4,7%) per maggiori vendite di polistirolo espandibile per fermata non programmata dell'impianto produttivo di Mantova nel 2016. In calo le vendite di etilene negli intermedi (-10,8%) per effetto della circostanza che nel semestre 2016 le citate fermate accidentali avevano favorito la vendita diretta al mercato. In aumento le vendite di butadiene trainate dallo scenario favorevole.

I prezzi medi unitari sono stati complessivamente superiori del 23% rispetto al primo semestre del 2016. I prezzi dei monomeri (+39%), in particolare del butadiene (+187%) e del benzene (+44%), riflettono la forte ripresa del mercato, così come i prezzi dei polimeri (+18%), in particolare negli elastomeri (+38%) e negli stirenici (+15%).

Le produzioni di prodotti petrolchimici di 3.033 mila tonnellate sono aumentate di 135 mila tonnellate (+4,7%). I principali incrementi hanno riguardato i siti di Oberhausen (+33,7%) grazie all'ottimizzazione degli impianti produttivi e Grangemouth (+19,5%) grazie all'entrata in esercizio della nuova linea produttiva di gomma butadiene-based. In flessione le produzioni di sito di Dunastyr (-14,5%) per fermata accidentale e Porto Torres (-5,9%).

Investimenti tecnici

Nel primo semestre 2017, gli investimenti tecnici del settore di €251 milioni hanno riguardato principalmente: (i) l'attività di raffinazione in Italia e all'estero (€141 milioni), finalizzati essenzialmente al mantenimento dell'affidabilità degli impianti, nonché interventi in materia di salute, sicurezza e ambiente; (ii) obblighi di legge e stay in business della rete di distribuzione di prodotti petroliferi in Italia e nel resto d'Europa (€38 milioni); (iii) investimenti di varia natura nella Chimica (€72 milioni).

Investimenti tecnici
Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Refining 141 107 34 31,8
Marketing 38 33 5 15,2
179 140 39 27,9
Chimica 72 72
251 212 39,0 18,4

Commento ai risultati economico-finanziari

Conto economico

2017 2016 Var. ass. Var. %
33.690 26.760 6.930 25,9
626 502 124 24,7
(27.628) (22.964) (4.664) (20,3)
17 1 16
(3.777) (3.705) (72) (1,9)
(61) (148) 87 58,8
(193) (121) (72) (59,5)
2.674 325 2.349 722,8
(485) (288) (197) (68,4)
147 78 69 88,5
2.336 115 2.221
(1.351) (939) (412) (43,9)
57,8
985 (824) 1.809
(413) 413
985 (1.237) 2.222
983 (1.242) 2.225
983 (829) 1.812
(413) 413
2 5 (3) (60,0)
2 5 (3) (60,0)
(€ milioni) Primo semestre

Risultato netto

Nel primo semestre 2017 l'utile netto reported di competenza degli azionisti Eni è stato €983 milioni che si confronta con la perdita di €1.242 milioni nel primo semestre 2016 dovuta allo scenario depresso degli idrocarburi e alla minusvalenza sulla partecipazione Saipem di circa €413 milioni rilevata per effetto della cessione del controllo. Nel complesso il primo semestre 2017 ha beneficiato di un prezzo del Brent aumentato del 30% rispetto al primo semestre 2016, della crescita delle produzioni e del significativo miglioramento della performance dei business mid e downstream grazie alle rinegoziazioni dei contratti long-term e alle ristrutturazioni eseguite negli esercizi passati che hanno consentito di catturare in modo pieno lo scenario più favorevole. Questi driver hanno determinato un incremento di oltre il 700% dell'utile operativo reported (+€2,35 miliardi). Tuttavia l'andamento del primo semestre 2017 non è stato lineare, con l'utile realizzato interamente nel primo trimestre, riflettendo la volatilità delle quotazioni del greggio che nei primi tre mesi dell'anno sono state sostenute dall'effetto annuncio dei tagli OPEC per poi rallentare in modo significativo nel secondo trimestre a causa delle incertezze del mercato circa i tempi di riequilibrio dei fondamentali. Inoltre il risultato in valore assoluto è stato penalizzato dalla fermata protrattasi per quasi l'intero periodo del secondo trimestre del centro olio Val d'Agri per effetto di fattori HSE (tale evento non rileva nel confronto anno su anno poiché il primo semestre 2016 era stato anch'esso penalizzato da una fermata del COVA per un periodo analogo sempre in relazione a cause HSE).

Infine alla variazione dell'utile netto ha contribuito la normalizzazione del tax rate che si attesta al 57,8% rispetto a un dato non significativo nel 2016 come commentato nel paragrafo che segue.

Risultati adjusted

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Utile (perdita) operativo adjusted ‐ continuing operations 2.853 771 2.082
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni ‐ continuing
operations
983 (829) 1.812
Eliminazione (utile) perdita di magazzino (6) 101
Esclusione special item 230 413
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni ‐
continuing operations
1.207 (315) 1.522
Tax rate (%) 55,4

L'utile operativo adjusted di €2.853 milioni è quasi quadruplicato rispetto al primo semestre 2016 (+€2.082 milioni) grazie alla solida performance di tutti i settori di business. La E&P ha quintuplicato l'utile operativo con un incremento di €1.810 milioni, trainato dalla crescita produttiva e dalla ripresa dello scenario petrolifero (+30% l'incremento del prezzo di riferimento del Brent). G&P chiude con l'utile operativo di €192 milioni, pari a oltre il triplo del risultato 2016, grazie agli effetti positivi delle rinegoziazioni sulla posizione di costo, che hanno consentito di catturare l'andamento positivo dello scenario nel primo trimestre. I business R&M e Chimica hanno realizzato performance record, con incrementi dell'utile operativo adjusted rispettivamente del 110% e del 39%, per effetto delle azioni di riduzione del margine di breakeven e di upgrading dell'assetto impiantistico e del portafoglio prodotti che hanno consentito di catturare appieno il moderato miglioramento dello scenario e altre opportunità di mercato. Le principali cause dello scostamento dell'utile operativo tra il primo semestre 2017 e il primo semestre 2016 sono state: la ripresa dello scenario per +€1,9 miliardi e la crescita dei volumi e delle azioni di efficienza e ottimizzazioni per +€0,2 miliardi.

Il risultato netto adjusted di €1.207 milioni si confronta la perdita di €315 milioni registrata nel primo semestre 2016 (+€1.522 milioni). Tale miglioramento riflette il forte incremento della redditività operativa, nonché la normalizzazione del tax rate che si attesta al 55,4% come commentato precedentemente nel risultato netto per effetto della migliorata redditività che consente una migliore valorizzazione dei costi riconosciuti anche nei contratti di PSA, nonché della rilevazione di imposte differite attive in connessione con l'avvio della fase esecutiva del progetto Coral in Mozambico e con lo start-up produttivo in Ghana.

Gli special item dell'utile operativo sono rappresentati da oneri netti di €186 milioni nel semestre, relativi principalmente a:

  • (i) la plusvalenza netta realizzata sulla cessione della quota del 10% dell'asset Zohr (€339 milioni);
  • (ii) la rettifica per allineare l'utile operativo adjusted del business di vendita retail, facente parte del reportable segment G&P, al criterio contabile dell'expected loss nella valutazione dei crediti commerciali in luogo del criterio corrente della perdita sostenuta (€33 milioni), nonché la revisione di stima di crediti per fatture da emettere relativi a esercizi precedenti (€42 milioni);
  • (iii) svalutazioni relative agli investimenti di periodo nel settore R&M relativi a CGU interamente svalutate in precedenti reporting period, prive di prospettive di redditività (€58 milioni);
  • (iv) un accantonamento a fondo rischi a fronte di un arbitrato con una controparte contrattuale (€82 milioni);
  • (v) oneri ambientali (€42 milioni) e oneri per incentivazione all'esodo (€45 milioni);
  • (vi) la componente valutativa di derivati su commodity privi dei requisiti per essere contabilizzati in hedge accounting (oneri di €235 milioni);
  • (vii) altri proventi di €12 milioni.

Gli special item non operativi comprendono principalmente l'effetto d'imposta di quelli operativi e la quota di competenza Eni degli oneri straordinari/svalutazioni rilevati dalla partecipata Saipem (€62 milioni).

L'analisi dell'utile netto adjusted per settore di attività è riportata nella seguente tabella:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 1.191 (338) 1.529
Gas & Power 77 3 74
Refining & Marketing e Chimica 354 248 106 42,7
Corporate e altre attività (510) (325) (185) (56,9)
Effetto eliminazione utili interni e altre elisioni di consolidato (a) 97 102 (5) (4,9)
Utile (perdita) netto adjusted ‐ continuing operations 1.209 (310) 1.519
di competenza:
‐ interessenze di terzi 2 5 (3) (60,0)
‐ azionisti Eni 1.207 (315) 1.522

(a) Gli utili interni riguardano gli utili sulle cessioni intragruppo di prodotti, servizi e beni materiali e immateriali esistenti a fine periodo nel patrimonio dell'impresa acquirente.

Nel primo semestre 2017 i risultati di Eni sono stati realizzati in uno scenario caratterizzato dalla ripresa del prezzo di riferimento del Brent (+30%) in particolare nel primo trimestre grazie all'effetto annuncio dei tagli OPEC ai quali hanno aderito anche paesi non membri. Nei mesi successivi la dinamica del Brent ha registrato un evidente rallentamento a causa del ramp-up più rapido del previsto delle produzioni di Libia e Nigeria (paesi OPEC esonerati dal contingentamento) e della ripresa di quelle unconventional USA che hanno fatto riaffiorare incertezza nel mercato globale circa i tempi di riequilibrio dei fondamentali. I prezzi del gas di produzione sono stati favoriti dalla ripresa dei mercati di riferimento (USA ed Europa).

Il margine benchmark dell'attività di raffinazione Eni (Standard Eni Refining Margin – SERM) che approssima il sistema e i bilanci materia delle raffinerie Eni si è apprezzato del 6,8% attestandosi a 4,7 \$/bl. L'incremento del margine di scenario si colloca in un quadro di tenuta degli spread dei prodotti rispetto alla carica petrolifera.

Il cambio euro/dollaro pari a 1,083 fa registrare un deprezzamento (-3%) rispetto al cambio medio registrato nel primo semestre 2016.

Primo semestre
2017 2016 Var. %
Prezzo medio del greggio Brent dated (a) 51,81 39,73 30,4
Cambio medio EUR/USD (b) 1,083 1,116 (3,0)
Prezzo medio in euro del greggio Brent dated 47,84 35,60 34,4
Standard Eni Refining Margim (SERM)(c) 4,7 4,4 6,8
PSV (d) 206 156 32,1
TTF (d) 180 138 30,4
Euribor ‐ euro a tre mesi (%) (0,33) (0,22) 50,0
Libor ‐ dollaro a tre mesi (%) 1,14 0,63 81,0

(a) In USD per barile. Fonte: Platt's Oilgram.

(b) Fonte: BCE.

(c) In USD per barile. Fonte: elaborazioni Eni. Consente di approssimare il margine del sistema di raffinazione Eni tenendo conto dei bilanci materia e delle rese in prodotti delle raffinerie.

(d) In Euro per migliaia di metri cubi.

Analisi delle voci del conto economico

Ricavi

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 9.326 7.243 2.083 28,8
Gas & Power 25.652 19.764 5.888 29,8
Refining & Marketing e Chimica 10.859 8.698 2.161 24,8
‐ Refining & Marketing 8.461 6.802 1.659 24,4
‐ Chimica 2.601 2.102 499 23,7
‐ Elisioni (203) (206)
Corporate e altre attività 687 629 58 9,2
Elisioni di consolidamento (12.834) (9.574)
Ricavi della gestione caratteristica 33.690 26.760 6.930 25,9
Altri ricavi e proventi 626 502 124 24,7
Totale ricavi 34.316 27.262 7.054 25,9

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica conseguiti nel primo semestre 2017 (€33.690 milioni) sono aumentati di €6.930 milioni rispetto al primo semestre 2016 (+25,9%) grazie alla ripresa dei prezzi delle commodity energetiche.

I ricavi del settore Exploration & Production (€9.326 milioni) sono aumentati di €2.083 milioni (+28,8%) per effetto della ripresa dei prezzi di realizzo in dollari del petrolio e del gas (+33,5% e +10%, rispettivamente) in relazione all'andamento del marker Brent e della ripresa dei mercati di riferimento.

I ricavi del settore Gas & Power (€25.652 milioni) sono aumentati di €5.888 milioni (+29,8%) per effetto della ripresa del prezzo del gas e dell'elettricità e, per quanto riguarda il trading di commodity, anche per effetto dell'incremento dei prezzi di olio e prodotti petroliferi. Sui ricavi del business retail ha inciso la revisione di stima di crediti per fatture da emettere relativi a esercizi precedenti (€42 milioni).

I ricavi del settore Refining & Marketing e Chimica (€10.859 milioni) sono aumentati di €2.161 milioni (+24,8%) per effetto della ripresa delle quotazioni di riferimento delle commodity. In aumento del 23% i prezzi medi unitari di vendita della chimica per effetto del processo di ottimizzazione e ribilanciamento del portafoglio prodotti su segmenti a maggiore valore che hanno consentito di cattuare il positivo andamento dello scenario.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi di €626 milioni comprendono le plusvalenze sulla cessione di immobilizzazioni tecniche e proventi miscellanei. Rispetto al 2016, il saldo di tale voce aumenta del 24,7% per effetto della rilevazione della plusvalenza realizzata sulla cessione della quota del 10% dell'asset Zohr (€339 milioni).

Costi operativi

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 26.066 21.420 4.646 21,7
di cui: ‐ altri special item 179 102 77
Costo lavoro 1.562 1.544 18 1,2
di cui: ‐ incentivi per esodi agevolati e altro 45 11 34
27.628 22.964 4.664 20,3

I costi operativi sostenuti nel primo semestre 2017 (€27.628 milioni) sono aumentati di €4.664 milioni rispetto al primo semestre 2016, pari al 20,3%. Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (€26.066 milioni) sono aumentati del 21,7% (+€4.646 milioni) per effetto essenzialmente dell'aumento del costo degli idrocarburi approvvigionati (gas da contratti long-term e cariche petrolifere e petrolchimiche).

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi includono special item di €179 milioni (€102 milioni nel primo semestre 2016) relativi principalmente a un accantonamento a fondo rischi a fronte di un arbitrato con una controparte contrattuale e oneri ambientali.

Il costo lavoro (€1.562 milioni) è sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2016 (+1,2%).

Ammortamenti, svalutazioni, riprese di valore e radiazioni

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 3.404 3.323 81 2,4
Gas & Power 177 174 3 1,7
Refining & Marketing e Chimica 179 185 (6) (3,2)
‐ Refining & Marketing 152 175
‐ Chimica 27 10
Corporate e altre attività 31 37 (6) (16,2)
Effetto eliminazione utili interni (14) (14)
Totale ammortamenti 3.777 3.705 72 1,9
Svalutazioni (riprese di valore) nette 61 148 (87) (58,8)
Ammortamenti, svalutazioni (riprese di valore) nette 3.838 3.853 (15) (0,4)
Radiazioni 193 121 72 59,5
4.031 3.974 57 1,4

Gli ammortamenti (€3.777 milioni) sono in lieve aumento di €72 milioni (+1,9%) rispetto al primo semestre 2016 principalmente nel settore Exploration & Production per effetto degli avvii e ramp-up di nuovi progetti parzialmente compensato dall'apprezzamento dell'euro.

Le svalutazioni (riprese di valore) nette (€61 milioni) si riferiscono principalmente a svalutazioni relative agli investimenti di periodo nel settore R&M e Chimica relativi a CGU prive di prospettive di redditività (€58 milioni).

Le radiazioni (€193 milioni) si riferiscono principalmente ai write-off di pozzi esplorativi di insuccesso per il mancato rinvenimento di quantità sufficienti di risorse da giustificarne lo sviluppo principalmente in Egitto e Norvegia.

L'analisi delle svalutazioni (riprese di valore) nette per tipologia e per settore di attività è la seguente:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 1 105 (104) (99,0)
Gas & Power (6) (6)
Refining & Marketing e Chimica 58 34 24 70,6
Corporate e altre attività 8 9 (1) (11,1)
Svalutazioni (riprese di valore) nette 61 148 (87) (58,8)

Utile operativo

Di seguito si riporta l'analisi dell'utile operativo per settore di attività:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 2.479 288 2.191
Gas & Power (11) (71) 60 84,5
Refining & Marketing e Chimica 397 363 34 9,4
Corporate e altre attività (345) (260) (85) (32,7)
Effetto eliminazione utili interni 154 5 149
Utile (perdita) operativo 2.674 325 2.349

Utile operativo adjusted

Di seguito si riporta l'analisi dell'utile operativo adjusted per settore di attività:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Utile (perdita) operativo ‐ continuing operations 2.674 325 2.349
Eliminazione (utile) perdita di magazzino (7) 149
Esclusione special item 186 297
Utile (perdita) operativo adjusted ‐ continuing operations 2.853 771 2.082
Dettaglio per settore di attività:
Exploration & Production 2.260 450 1.810
Gas & Power 192 56 136
Refining & Marketing e Chimica 541 333 208 62,5
Corporate e altre attività (275) (216) (59) (27,3)
Effetto eliminazione utili interni e altre elisioni di consolidato 135 148
2.853 771 2.082

L'utile operativo adjusted è stato di €2.853 milioni, quasi quadruplicato rispetto al periodo di confronto (+€2.082 milioni), grazie a performance robuste e in forte crescita in tutti i settori di business (v. commenti ai risultati per settore). L'utile operativo adjusted esclude l'utile di magazzino di €7 milioni e special item costituiti da oneri netti per un totale di €186 milioni.

Proventi (oneri) finanziari netti

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (425) (398) (27)
‐ Interessi e altri oneri su debiti finanziari a breve e lungo temine (381) (375) (6)
‐ Interessi attivi verso banche 4 5 (1)
‐ Proventi (oneri) netti su attività finanziarie destinate al trading (51) (53) 2
‐ Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli non strumentali all'attività operativa 3 25 (22)
Proventi (oneri) su strumenti finanziari derivati 524 (5) 529
‐ Strumenti finanziari derivati su valute 503 (12) 515
‐ Strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 21 (17) 38
‐ Opzioni 24 (24)
Differenze di cambio (517) 154 (671)
Altri proventi (oneri) finanziari (104) (99) (5)
‐ Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività
operativa
66 75 (9)
‐ Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (accretion discount) (144) (157) 13
‐ Altri proventi (oneri) finanziari (26) (17) (9)
(522) (348) (174)
Oneri finanziari imputati all'attivo patrimoniale 37 60 (23)
(485) (288) (197)

Gli oneri finanziari netti di €485 milioni aumentano di €197 milioni rispetto al primo semestre 2016. I principali driver sono stati: (i) la variazione negativa delle differenze cambio al netto del fair value positivo dei derivati su cambi (€156 milioni) le cui variazioni sono imputate a conto economico essendo privi dei requisiti formali per essere qualificati come "hedges" in base allo IAS 39, tale fenomeno riflette la repentina svalutazione del dollaro USA nella parte finale del semestre; e (ii) la circostanza che il primo semestre 2016 registrava il fair value positivo dell'opzione implicita nel bond convertibile in azioni Snam per €26 milioni dovuto al rigiro per chiusura a conto economico del valore al 31 dicembre 2015 dell'opzione implicita sul prestito obbligazionario convertibile.

Proventi (oneri) netti su partecipazione

L'analisi degli oneri netti su partecipazioni relativa al primo semestre 2017 è illustrata nella tabella seguente:

Primo semestre 2017
(€ milioni)
Exploration &
Production
Gas &
Power
Refining & Marketing e
Chimica
Corporate e
altre attività
Gruppo
Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto 126 (3) (4) (34) 85
Dividendi 59 10 69
Altri proventi (oneri) netti 2 (6) (3) (7)
187 (9) 3 (34) 147

I proventi netti su partecipazioni ammontano a €147 milioni e riguardano:

  • (i) le quote di competenza dei risultati di periodo delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto che hanno riportato un utile netto complessivo di €85 milioni, in particolare il settore Exploration & Production (€126 milioni). Sulla partecipazione del 30,76% in Saipem valutata all'equity è stato registrato nel segmento Corporate e altre attività un onere da valutazione di €34 milioni che riflette gli esiti dell'impairment test e di altre poste straordinarie rilevati dalla partecipata nella semestrale al 30 giugno. Al netto di tali componenti straordinarie la valutazione della partecipazione Saipem è positiva per €28 milioni;
  • (ii) i dividendi delle partecipazioni valutate al costo (€69 milioni), in particolare la Nigeria LNG Ltd (€53 milioni).

L'analisi per tipologia di provento/onere è illustrata nella tabella seguente:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto 85 81 4
Dividendi 69 55 14
Minusvalenze nette da cessione di partecipazioni (27) 27
Altri proventi (oneri) netti (7) (31) 24
147 78 69

Il miglioramento rispetto al primo semestre 2016 è dovuto principalmente ai maggiori dividendi della Nigeria LNG Ltd per €31 milioni e alla circostanza che il corrispondente periodo del 2016 registrava oneri per €23 milioni relativi a conguaglio prezzo su partecipazioni cedute in esercizi precedenti.

Risultati per settore di attività1

Exploration & Production

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Utile (perdita) operativo 2.479 288 2.191
Esclusione special item: (219) 162
‐ svalutazioni di asset e altre attività 1 105
‐ radiazioni pozzi esplorativi per abbandono progetti 7
‐ plusvalenze nette su cessione di asset (342) 1
‐ oneri per incentivazione all'esodo 5 4
‐ accantonamenti a fondo rischi 88
‐ derivati su commodity 15
‐ differenze e derivati su cambi (12) 25
‐ altro 41 5
Utile (perdita) operativo adjusted 2.260 450 1.810
Proventi (oneri) finanziari netti (a) 28 (115)
Proventi (oneri) su partecipazioni (a) 187 37
Imposte sul reddito (a) (1.284) (710)
Tax rate (%) 51,9 190,9
Utile (perdita) netto adjusted 1.191 (338) 1.529
I risultati includono:
costi di ricerca esplorativa: 321 240 81 33,8
‐ costi di prospezioni, studi geologici e geofisici 139 114 25 21,9
‐ radiazione di pozzi di insucesso (b) 182 126 56 44,4
Prezzi medi di realizzo
Petrolio (c) 46,90
(\$/barile)
35,14 11,76 33,5
Gas naturale
(\$/migliaia di metri cubi)
124,61 113,33 11,28 10,0
Idrocarburi 32,73
(\$/boe)
26,69 6,04 22,6

(a) Escludono gli special item.

(b) Include anche la radiazione di diritti esplorativi unproved, laddove presenti, associati ai progetti con esito negativo.

(c) Include condensati.

Nel primo semestre 2017, il settore Exploration & Production ha conseguito l'utile operativo adjusted di €2.260 milioni, quintuplicando il suo valore, con un aumento di €1.810 milioni rispetto al primo semestre 2016, grazie all'aumento dei prezzi di realizzo in dollari del petrolio e del gas (+33,5% e +10% rispettivamente) in relazione all'andamento del marker di riferimento Brent (+30%) e alla riduzione del differenziale del paniere di greggi equity rispetto al marker, nonché alla crescita delle produzioni. Tali fenomeni sono stati parzialmente compensati dai maggiori costi di radiazione di pozzi esplorativi.

Per il commento agli special items v. pag. 25

L'utile netto adjusted è stato di €1.191 milioni, rispetto alla perdita di €338 milioni registrata nel semestre 2016 (+€1.529 milioni) dovuto al forte incremento della performance operativa e alla normalizzazione del tax rate per effetto della migliorata redditività che consente una migliore valorizzazione dei costi riconosciuti anche nei contratti di PSA, nonché della rilevazione di imposte differite attive in connessione con l'avvio della fase esecutiva del progetto Coral in Mozambico e con lo start-up produttivo in Ghana.

1 Note esplicative illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance in linea con gli Orientamenti dell'ESMA sugli Indicatori Alternativi di Performance (Orientamenti ESMA/2015/1415) pubblicati in data 5 ottobre 2015. Per la definizione di questi indicatori alternativi di performance v. sezione "Indicatori alternativi di performance" alle pagine seguenti della presente relazione.

Gas & Power

(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Utile (perdita) operativo (11) (71) 60 84,5
Esclusione (utile) perdita di magazzino (44) 158
Esclusione special item: 247 (31)
‐ svalutazioni (riprese di valore nette) (6)
‐ plusvalenze nette su cessione di asset (1)
‐ oneri per incentivazione all'esodo 34 1
‐ derivati su commodity 243 (144)
‐ differenze e derivati su cambi (94) (40)
‐ altro 70 153
Utile (perdita) operativo adjusted 192 56 136
Proventi (oneri) finanziari netti (a) 6 4
Proventi (oneri) su partecipazioni (a) (3) (2)
Imposte sul reddito (a) (118) (55)
Tax rate (%) 60,5 94,8
Utile (perdita) netto adjusted 77 3 74

(a) Escludono gli special item.

Nel primo semestre 2017 il settore G&P ha conseguito l'utile operativo adjusted di €192 milioni, pari a oltre il triplo del risultato del 2016 (+€136 milioni), grazie ai benefici associati alle rinegoziazioni dei contratti di acquisto long-term, compresa la termination di alcuni, parzialmente compensati dai minori proventi one-off legati alle rinegoziazioni finalizzate nel primo semestre 2016 con effetto retroattivo.

Per il commento agli special items v. pag. 25

L'esercizio chiude con un utile netto adjusted di €77 milioni grazie al miglioramento della performance operativa.

Refining & Marketing e Chimica

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Utile (perdita) operativo 397 363 34 9,4
‐ Refining & Marketing 52 231 (179) (77,5)
‐ Chimica 345 132 213
Esclusione (utile) perdita di magazzino 56 (152)
Esclusione special item: 88 122
‐ oneri ambientali 24 67
‐ svalutazioni (riprese di valore nette) 58 34
‐ plusvalenze nette su cessione di asset (2) (4)
‐ oneri per incentivazione all'esodo 3 4
‐ derivati su commodity (8) 14
‐ differenze e derivati su cambi (7) (3)
‐ altro 20 10
Utile (perdita) operativo adjusted 541 333 208 62,5
‐ Refining & Marketing 231 110 121 110,0
‐ Chimica 310 223 87 39,0
Proventi (oneri) finanziari netti (a) 2
Proventi (oneri) su partecipazioni (a) 1 20
Imposte sul reddito (a) (190) (105)
Tax rate (%) 34,9 29,7
Utile (perdita) netto adjusted 354 248 106 42,7

(a) Escludono gli special item.

Nel primo semestre 2017 il settore Refining & Marketing e Chimica ha conseguito l'utile operativo adjusted di €541 milioni che rappresenta un miglioramento di €208 milioni rispetto al primo semestre 2016, pari al 62,5%.

Il business Refining & Marketing ha registrato un utile operativo adjusted di €231 milioni, più che raddoppiato rispetto al primo semestre 2016 (+€121 milioni, +110%) grazie al recupero di quota di mercato sulla rete Italia e alle continue azioni di riduzione del margine di raffinazione di breakeven, attualmente stimato inferiore a 4 \$/barile in media per il 2017, che hanno consentito di beneficiare appieno del positivo andamento dello scenario nel corso del semestre. Le azioni di ottimizzazione definite hanno consentito di limitare le perdite attese dovute all'indisponibilità di alcuni impianti a Sannazzaro e alla fermata di Taranto.

La Chimica ha registrato una performance record con €310 milioni di utile operativo adjusted (+39% rispetto al primo semestre 2016) pari all'intero 2015, anno di picco della storia recente della chimica Eni. Tale risultato riflette le profonde ristrutturazioni eseguite negli esercizi passati con l'ottimizzazione della base impiantistica dei siti core, il ribilanciamento del portafoglio prodotti su segmenti a maggiore valore e la chiusura dei siti marginali che hanno consentito di catturare il positivo andamento dello scenario, in particolare nelle olefine, e di realizzare efficienze di costo e recuperi di volume.

Per il commento agli special items v. pag. 25

L'utile netto adjusted di €354 milioni aumenta di €106 milioni per effetto del miglioramento della performance operativa.

Indicatori alternativi di performance (Non-GAAP measure)

Il management valuta le performance underlying dei settori di business sulla base di misure di risultato non previste dagli IFRS ("Misure alternative di performance") che escludono dall'utile operativo e dall'utile netto reported una serie di oneri e proventi straordinari (special items) rispettivamente before e after tax che comprendono in particolare: le svalutazioni di asset, le plusvalenze da cessione, gli accantonamenti al fondo rischi ambientale e altri fondi, gli oneri delle ristrutturazioni, il fair value dei derivati di copertura privi dei requisiti formali per l'hedge accounting e le svalutazioni delle attività per imposte anticipate. Inoltre è oggetto di esclusione il cosiddetto profit/loss on stock dato dalla differenza tra il costo corrente delle quantità vendute e quello determinato sulla base del criterio contabile IFRS del costo medio ponderato per la valutazione delle giacenze di fine periodo. Tali misure di risultato sono definite utile operativo adjusted e utile netto adjusted.

Il management ritiene che tali misure di performance consentano di facilitare l'analisi dell'andamento dei business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati nel tempo, avuto riguardo alla presenza di fenomeni non ricorrenti, e, agli analisti finanziari, di valutare i risultati di Eni sulla base dei loro modelli previsionali. L'informativa finanziaria Non-GAAP deve essere considerata come complementare e non sostituisce le informazioni redatte secondo gli IFRS. Le altre compagnie possono adottare metodologie differenti per il calcolo delle Non-GAAP measures.

Di seguito la descrizione delle principali misure alternative di performance; le misure di seguito rappresentate sono afferenti a risultati consuntivati:

L'utile operativo e l'utile netto adjusted sono ottenuti escludendo dall'utile operativo e dall'utile netto reported gli special item e l'utile/perdita di magazzino, nonché, nella determinazione dell'utile netto dei settori di attività, gli oneri/proventi finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto. Ai fini della determinazione dei risultati adjusted dei settori, sono classificati nell'utile operativo gli effetti economici relativi agli strumenti finanziari derivati attivati per la gestione del rischio connesso all'esposizione dei margini industriali e dei debiti e crediti commerciali in valuta ai movimenti dei tassi di cambio e le relative differenze di cambio di traduzione. L'effetto fiscale correlato alle componenti escluse dal calcolo dell'utile netto adjusted è determinato sulla base della natura di ciascun componente di reddito oggetto di esclusione, con l'eccezione degli oneri/proventi finanziari per i quali è applicata convenzionalmente l'aliquota statutory delle società italiane.

Gli oneri/proventi finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto esclusi dall'utile netto adjusted di settore sono rappresentati dagli oneri finanziari sul debito finanziario lordo e dai proventi sulle disponibilità e sugli impieghi di cassa non strumentali all'attività operativa. Pertanto restano inclusi nell'utile netto adjusted di settore gli oneri/proventi finanziari correlati con gli asset finanziari operati dal settore, in particolare i proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa e gli oneri finanziari derivanti dall'accretion discount di passività rilevate al valore attuale (in particolare le passività di smantellamento e ripristino siti nel settore Exploration & Production).

Utile/perdita di magazzino

L'utile/perdita di magazzino deriva dalla differenza tra il costo corrente dei prodotti venduti e quello risultante dall'applicazione del costo medio ponderato prevista dagli IFRS.

Special item

Le componenti reddituali sono classificate tra gli special item, se significative, quando: (i) derivano da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività; (ii) derivano da eventi o da operazioni non rappresentativi della normale attività del business, come nel caso degli oneri di ristrutturazione e ambientali, nonché di oneri/proventi connessi alla valutazione o alla dismissione di asset, anche se si sono verificati negli esercizi precedenti o è probabile si verifichino in quelli successivi. In tale ambito, dal ciclo di reporting 2017, è compresa la rettifica per allineare l'utile operativo adjusted del business di vendita retail di gas ed energia elettrica, facente parte del reportable segment G&P, al criterio contabile dell'expected loss nella valutazione dei crediti commerciali che sarà adottato nei conti GAAP con efficacia 1 gennaio 2018. Tale rettifica di risultato è coerente con le modalità con le quali il management valuta le performance di questo business e migliora rispetto al passato la correlazione tra ricavi e costi di competenza del periodo; oppure (iii) differenze e derivati in cambi sono relativi alla gestione commerciale e non finanziaria, come avviene in particolare per i derivati in cambi posti in essere per la gestione del rischio di cambio implicito nelle formule prezzo delle commodity. In tal caso gli stessi, ancorché gestiti unitariamente sul mercato, sono riclassificati nell'utile operativo adjusted variando corrispondentemente gli oneri/proventi finanziari. In applicazione della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, le componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti sono evidenziate, quando significative, distintamente nei commenti del management e nell'informativa finanziaria. Inoltre, sono classificati tra gli special item gli strumenti derivati su commodity privi dei requisiti formali per essere trattati in hedge accounting (inclusa la porzione inefficace dei derivati di copertura), nonché quella dei derivati impliciti nelle formule prezzo di alcuni contratti di fornitura gas di lungo termine del settore Exploration & Production.

Leverage

Il leverage è una misura Non-GAAP della struttura finanziaria del Gruppo, evidenziando il grado di indebitamento, ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto comprensivo delle interessenze di terzi azionisti. Il leverage è utilizzato per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria.

Flusso di cassa netto da attività operativa adjusted

Flusso di cassa netto da attività operativa prima della variazione del capitale di esercizio ed escludendo l'utile/perdita di magazzino.

Free cash flow

Il Free cash flow è la misura che consente il collegamento tra il rendiconto finanziario, che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema di rendiconto finanziario obbligatorio, e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema di rendiconto finanziario riclassificato. Il "free cash flow" rappresenta l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti e chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

Net borrowings

Net borrowings is calculated as total finance debt less cash, cash equivalents and certain very liquid investments not related to operations, including among others non-operating financing receivables and securities not related to operations. Financial activities are qualified as "not related to operations" when these are not strictly related to the business operations.

Coverage

Misura di equilibrio finanziario, calcolato come rapporto tra utile operativo e gli oneri finanziari netti.

Current ratio

Indica la capacità dell'impresa di far fronte alle obbligazioni in scadenza ed è calcolato come rapporto tra le attività correnti e le passività correnti.

Debt coverage

Misura chiave utilizzata dalle società di rating per valutare la sostenibilità del debito. Rappresenta il rapporto tra il flusso di cassa netto da attività operativa e l'indebitamento finanziario netto, detraendo dai debiti finanziari le disponibilità liquide e gli impieghi finanziari non funzionali all'attività operativa.

Nelle tavole seguenti sono rappresentati l'utile operativo e l'utile netto adjusted consolidati e a livello di settore di attività e la riconciliazione con l'utile netto di competenza Eni delle continuing operations.

Effetto eliminazione
Corporate e altre
Production
& Power
Exploration
utili interni
&
Refining
Chimica
Gruppo
attività
Gas
(€ milioni)
&
Utile (perdita) operativo
2.479
(11)
397
(345)
154
2.674
Esclusione (utile) perdita di magazzino
(44)
56
(19)
(7)
Esclusione special item:
‐ oneri ambientali
24
18
42
‐ svalutazioni (riprese di valore) nette
1
(6)
58
8
61
‐ plusvalenze nette su cessione di asset
(342)
(2)
(344)
‐ accantonamenti a fondo rischi
88
49
137
‐ oneri per incentivazione all'esodo
5
34
3
3
45
‐ derivati su commodity
243
(8)
235
‐ differenze e derivati su cambi
(12)
(94)
(7)
(113)
‐ altro
41
70
20
(8)
123
Special item dell'utile (perdita) operativo
(219)
247
88
70
186
Utile (perdita) operativo adjusted
2.260
192
541
(275)
135
2.853
Proventi (oneri) finanziari netti (a)
28
6
2
(390)
(354)
Proventi (oneri) su partecipazioni (a)
187
(3)
1
28
213
Imposte sul reddito (a)
(1.284)
(118)
(190)
127
(38)
(1.503)
Tax rate (%)
51,9
60,5
34,9
55,4
Utile (perdita) netto adjusted
1.191
77
354
(510)
97
1.209
di competenza:
Primo semestre 2017
Marketing e
‐ azionisti Eni
1.207
‐ interessenze di terzi 2
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni
983
Esclusione (utile) perdita di magazzino
(6)
Esclusione special item
230
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni
1.207

(a) Escludono gli special item.

Primo semestre 2016
(€ milioni)
Production
Exploration
&
& Power
Gas
Marketing e Chimica
&
Refining
Corporate e altre
attività
Effetto eliminazione
utili interni
Gruppo DISCONTINUED
OPERATIONS
CONTINUING
OPERATIONS
Utile (perdita) operativo 288 (71) 363 (260) 5 325 325
Esclusione (utile) perdita di magazzino 158 (152) 143 149 149
Esclusione special item:
‐ oneri ambientali 67 34 101 101
‐ svalutazioni (riprese di valore) nette 105 34 9 148 148
‐ radiazione pozzi esplorativi per abbandono progetti 7 7 7
‐ plusvalenze nette su cessione di asset 1 (1) (4) (4) (4)
‐ accantonamenti a fondo rischi 1 1 1
‐ oneri per incentivazione all'esodo 4 1 4 2 11 11
‐ derivati su commodity 15 (144) 14 (115) (115)
‐ differenze e derivati su cambi 25 (40) (3) (18) (18)
‐ altro 5 153 10 (2) 166 166
Special item dell'utile (perdita) operativo 162 (31) 122 44 297 297
Utile (perdita) operativo adjusted 450 56 333 (216) 148 771 771
Proventi (oneri) finanziari netti (a) (115) 4 (155) (266) (266)
Proventi (oneri) su partecipazioni (a) 37 (2) 20 3 58 58
Imposte sul reddito (a) (710) (55) (105) 43 (46) (873) (873)
Tax rate (%) 94,8 29,7
Utile (perdita) netto adjusted (338) 3 248 (325) 102 (310) (310)
di competenza:
‐ interessenze di terzi
‐ azionisti Eni
5
(315)
5
(315)
Utile (perdita) netto di competenza azionisti Eni (1.242) 413 (829)
Esclusione (utile) perdita di magazzino 101 101
Esclusione special item 826 (413) 413
Utile (perdita) netto adjusted di competenza azionisti Eni (315) (315)

(a) Escludono gli special item.

Dettaglio degli special item

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016
Special item dell'utile (perdita) operativo 186 297
‐ oneri ambientali 42 101
‐ svalutazioni (riprese di valore) nette 61 148
‐ radiazione pozzi esplorativi per abbandono progetti 7
‐ plusvalenze nette su cessione di asset (344) (4)
‐ accantonamenti a fondo rischi 137 1
‐ oneri per incentivazione all'esodo 45 11
‐ derivati su commodity 235 (115)
‐ differenze e derivati su cambi (113) (18)
‐ altro 123 166
Oneri (proventi) finanziari 131 72
di cui:
‐ riclassifica delle differenze e derivati su cambi nell'utile (perdita) operativo 113 18
Oneri (proventi) su partecipazioni 66 343
di cui:
‐ plusvalenze da cessione (7)
‐ svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni 68 373
Imposte sul reddito (153) 114
di cui:
‐ svalutazione imposte anticipate imprese italiane 149
‐ fiscalità su special item dell'utile operativo e altro (153) (35)
Totale special item dell'utile (perdita) netto 230 826

Stato patrimoniale riclassificato

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema statutory secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento. Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e mezzi di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio. Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Stato patrimoniale riclassificato (a)

(€ milioni) 30 giugno
2017
31 dicembre
2016
Var. ass.
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari 67.585 70.793 (3.208)
Rimanenze immobilizzate ‐ scorte d'obbligo 1.147 1.184 (37)
Attività immateriali 3.043 3.269 (226)
Partecipazioni 4.178 4.316 (138)
Crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa 1.868 1.932 (64)
Debiti netti relativi all'attività di investimento (1.876) (1.765) (111)
75.945 79.729 (3.784)
Capitale di esercizio netto
Rimanenze 4.858 4.637 221
Crediti commerciali 9.744 11.186 (1.442)
Debiti commerciali (9.381) (11.038) 1.657
Debiti tributari e fondo imposte netto (3.286) (3.073) (213)
Fondi per rischi e oneri (14.044) (13.896) (148)
Altre attività (passività) d'esercizio 1.275 1.171 104
(10.834) (11.013) 179
Fondi per benefici ai dipendenti (880) (868) (12)
Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili 165 14 151
CAPITALE INVESTITO NETTO 64.396 67.862 (3.466)
Patrimonio netto degli azionisti Eni 48.881 53.037 (4.156)
Interessenze di terzi 48 49 (1)
Patrimonio netto 48.929 53.086 (4.157)
Indebitamento finanziario netto 15.467 14.776 691
COPERTURE 64.396 67.862 (3.466)

(a) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori".

L'apprezzamento registrato nel cambio puntuale euro/dollaro rispetto al 31 dicembre 2016 (cambio EUR/USD 1,141 al 30 giugno 2017, contro 1,054 al 31 dicembre 2016, +8,3%) ha determinato, nella conversione dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro ai cambi del 30 giugno 2017, una riduzione del capitale investito netto di circa €4.350 milioni, del patrimonio netto di circa €3.500 milioni e del debito di circa €850 milioni.

Il capitale immobilizzato (€75.945 milioni) è diminuito di €3.784 milioni rispetto al 31 dicembre 2016. La voce "immobili, impianti e macchinari" evidenzia una riduzione di €3.208 milioni. L'effetto cambio negativo, gli ammortamenti (€3.777 milioni) e le radiazioni di attività esplorative sono stati parzialmente compensati dagli investimenti tecnici (€4.923 milioni).

Le attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili (€165 milioni) riguardano essenzialmente il business retail gas & power in Belgio, la cui cessione è stata perfezionata il 10 luglio u.s.; e comprendono la società di scopo Coral South FLNG DMCC, temporaneamente controllata da Eni, per finanziare tramite project financing la realizzazione dell'unità di produzione LNG. È in corso la cessione delle quote di competenza agli altri partner del progetto. Maggiori informazioni sono fornite alla nota 26 del Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Riconduzione dell'utile complessivo

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016
Utile (perdita) netto dell'esercizio 985 (1.237)
Componenti riclassificabili a conto economico (3.708) (519)
Differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro
Variazione fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita
(3.512)
2
(875)
Variazione fair value strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge
Quota di pertinenza delle "altre componenti dell'utile (perdita) complessivo" delle
(325) 428
partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 51 34
Effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile (perdita) complessivo 76 (106)
Totale altre componenti dell'utile (perdita) complessivo (3.708) (519)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (2.723) (1.756)
di competenza:
Azionisti Eni (2.725) (1.761)
‐ continuing operations (2.725) (1.348)
‐ discontinued operations (413)
Interessenze di terzi 2 5
‐ continuing operations 2 5
‐ discontinued operations

Patrimonio netto

(€ milioni)
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi al 1 gennaio 2016 57.409
Totale utile (perdita) complessivo (1.756)
Dividendi distribuiti agli azionisti Eni (1.440)
Deconsolidamento minority Saipem (1.872)
Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate (4)
Altre variazioni (34)
Totale variazioni (5.106)
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi al 30 giugno 2016 52.303
di competenza:
‐ azionisti Eni 52.257
‐ interessenze di terzi 46
Patrimonio netto compresi interessi di terzi azionisti al 1 gennaio 2017 53.086
Totale utile (perdita) complessivo (2.723)
Dividendi distribuiti agli azionisti Eni (1.440)
Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate (3)
Altre variazioni 9
Totale variazioni (4.157)
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi al 30 giugno 2017 48.929
di competenza:
‐ azionisti Eni 48.881
‐ interessenze di terzi 48

Il patrimonio netto comprese le interessenze di terzi (€48.929 milioni) è diminuito di €4.157 milioni per effetto delle differenze negative di cambio da conversione dei bilanci delle controllate aventi il dollaro come valuta funzionale (€3.512 milioni), del pagamento del saldo dividendo 2016 (€1.440 milioni) e della variazione della riserva di cash flow hedge (€325 milioni).

Indebitamento finanziario netto e Leverage

Il "leverage" misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto comprensivo delle interessenze di terzi azionisti. Il management Eni utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria.

30 giugno 31 dicembre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Debiti finanziari e obbligazionari 27.075 27.239 (164)
Debiti finanziari a breve termine 7.042 6.675 367
Debiti finanziari a lungo termine 20.033 20.564 (531)
Disponibilità liquide ed equivalenti (4.939) (5.674) 735
Titoli held for trading e altri titoli non strumentali all'attività operativa (6.305) (6.404) 99
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (364) (385) 21
Indebitamento finanziario netto 15.467 14.776 691
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi 48.929 53.086 (4.157)
Leverage 0,32 0,28 0,04

L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 è pari a €15.467 milioni con un aumento di €691 milioni rispetto al primo semestre 2016. Atteso in riduzione ad anno intero con la finalizzazione delle dismissioni definite.

I debiti finanziari e obbligazionari ammontano a €27.075 milioni, di cui €7.042 milioni a breve termine (comprensivi delle quote in scadenza entro 12 mesi dei debiti finanziari a lungo termine di €4.191 milioni) e €20.033 milioni a lungo termine.

Il leverage – rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto comprese le interessenze di terzi – è pari allo 0,32 al 30 giugno 2017, in aumento rispetto allo 0,28 del 31 dicembre 2016 per effetto essenzialmente della riduzione del total equity.

Rendiconto finanziario riclassificato

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema statutory al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario, che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio, e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow" cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

Rendiconto finanziario riclassificato(a)

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Utile (perdita) netto ‐ continuing operations 985 (824) 1.809
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) netto al flusso di cassa netto da attività operativa:
‐ ammortamenti e altri componenti non monetari 4.522 3.852 670
‐ plusvalenze nette su cessioni di attività (336) (27) (309)
‐ dividendi, interessi e imposte 1.523 1.083 440
Variazione del capitale di esercizio (250) 772 (1.022)
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (1.806) (1.756) (50)
Flusso di cassa netto da attività operativa 4.638 3.100 1.538
Investimenti tecnici (4.923) (4.879) (44)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda (50) (1.152) 1.102
Dismissioni di partecipazioni consolidate, rami d'azienda, attività materiali e immateriali e
partecipazioni
624 951 (327)
Altre variazioni relative all'attività di investimento 239 (43) 282
Free cash flow 528 (2.023) 2.551
Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa(b) (104) 5.199 (5.303)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti 322 (1.822) 2.144
Flusso di cassa del capitale proprio (1.443) (1.444) 1
Variazioni area di consolidamento, differenze cambio sulle disponibilità (38) (20) (18)
FLUSSO DI CASSA NETTO (735) (110) (625)

Variazione dell'indebitamento finanziario netto

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Free cash flow 528 (2.023) (2.551)
Debiti e crediti finanziari società disinvestite 5.820 5.820
Differenze cambio su debiti e crediti finanziari e altre variazioni 224 704 480
Flusso di cassa del capitale proprio (1.443) (1.444) (1)
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (691) 3.057 3.748

(a) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori".

(b) La voce include gli investimenti e i disinvestimenti (su base netta) in titoli held-for-trading e altri investimenti/disinvestimenti in strumenti di impiego a breve delle disponibilità che sono portati in detrazione dei debiti finanziari ai fini della determinazione dell'indebitamento finanziario netto. Il flusso di cassa di questi investimenti è il seguente:

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass.
Investimenti:
‐ titoli (74) (1.220) 1.146
‐ crediti finanziari (77) (173) 96
(151) (1.393) 1.242
Disinvestimenti:
‐ titoli 24 24
‐ crediti finanziari 23 6.592 (6.569)
47 6.592 (6.545)
Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività (104) 5.199 (5.303)

Il flusso di cassa netto da attività operativa è stato di €4,64 miliardi che si ridetermina in €4,88 miliardi prima della variazione del capitale circolante e della riconduzione del magazzino al valore di ricostituzione.

I fabbisogni per gli investimenti del periodo di €4,97 miliardi risentono del picco di spending legato alla finalizzazione di alcuni grandi progetti avviati come da programma nel corso del primo semestre 2017 (Angola, Ghana e Indonesia).

Su base pro-forma, escludendo cioè la quota di investimenti di competenza degli operatori che hanno acquisito quote di asset esplorativi in sviluppo con retrodatazione degli effetti economici (Egitto e Mozambico) e che saranno rimborsati al closing delle relative transazioni, nonché gli anticipi incassati dai partner di stato nel progetto Zohr, gli investimenti del semestre si rideterminano in €4,27 miliardi. L'eccedenza rispetto ai €4,88 miliardi di flusso di cassa organica contribuisce per circa €0,70 miliardi alla copertura del dividendo. Gli incassi da dismissioni di €0,62 miliardi sono relativi principalmente al closing avvenuto nel primo trimestre della transazione con BP per la cessione del 10% dell'asset Zohr (€0,56 miliardi) e comprendono il rimborso degli investimenti sostenuti dal 1° gennaio 2016 (la quota 2017 è di \$64 milioni). Sul flusso di cassa del semestre ha inoltre inciso il minor volume di crediti commerciali ceduti a società di factoring con scadenza successiva al reporting period rispetto al periodo di confronto (circa €0,29 miliardi).

Investimenti tecnici

Primo semestre
(€ milioni) 2017 2016 Var. ass. Var. %
Exploration & Production 4.615 4.509 106 2,4
‐ acquisto di riserve proved e unproved 2 (2)
‐ ricerca esplorativa 284 170 114
‐ sviluppo 4.309 4.293 16
‐ altro 22 44 (22)
Gas & Power 49 44 5 11,4
Refining & Marketing e Chimica 251 212 39 18,4
‐ Refining & Marketing 179 140 39 27,9
‐ Chimica 72 72
Corporate e altre attività 16 20 (4) (20,0)
Effetto eliminazione utili interni (8) 94
Investimenti tecnici 4.923 4.879 44 0,9

Nel primo semestre 2017 gli investimenti tecnici di €4.923 milioni (€4.879 milioni nel primo semestre 2016) hanno riguardato essenzialmente:

  • lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi (€4.309 milioni) in particolare in Egitto, Ghana, Angola, Congo, Iraq e Indonesia. Le attività di ricerca esplorativa (€284 milioni) hanno riguardato in particolare in Cipro, Norvegia, Libia, Egitto e Messico;

  • l'attività di raffinazione (€141 milioni) finalizzati essenzialmente al mantenimento dell'affidabilità degli impianti, nonché interventi in materia di salute, sicurezza e ambiente; nel marketing per obblighi di legge e stay in business della rete di distribuzione di prodotti petroliferi in Italia e nel resto d'Europa (€38 milioni);

  • iniziative relative all'attività di commercializzazione del gas (€34 milioni) nonché iniziative di flessibilizzazione e upgrading delle centrali a ciclo combinato per la generazione elettrica (€14 milioni).

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

30 giugno 2017 31 dicembre 2016
Voci dello stato patrimoniale riclassificato
(dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta
direttamente dallo schema legale)
Rif. alle note al
Bilancio consolidato
semestrale
Valori
da schema
legale
Valori da
schema
riclassificato
Valori
da schema
legale
Valori da
schema
riclassificato
(€ milioni) abbreviato
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari 67.585 70.793
Rimanenze immobilizzate ‐ scorte d'obbligo
Attività immateriali
1.147
3.043
1.184
3.269
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto
e Altre partecipazioni 4.178 4.316
Crediti finanziari e Titoli strumentali all'attività operativa (vedi nota 7 e nota 14) 1.868 1.932
Debiti netti relativi all'attività di investimento, composti da: (1.876) (1.765)
‐ crediti relativi all'attività di investimento/disinvestimento (vedi nota 7) 321 171
‐ crediti relativi all'attività di investimento/disinvestimento (vedi nota 16) 326 222
non correnti
‐ debiti per attività di investimento (vedi nota 18) (2.523) (2.158)
Totale Capitale immobilizzato 75.945 79.729
Capitale di esercizio netto
Rimanenze
4.858 4.637
Crediti commerciali (vedi nota 7) 9.744 11.186
Debiti commerciali (vedi nota 18) (9.381) (11.038)
Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: (3.286) (3.073)
‐ passività per imposte sul reddito correnti (426) (426)
‐ passività per altre imposte correnti (1.948) (1.293)
‐ passività per imposte differite (6.228) (6.667)
‐ passività per altre imposte non correnti (vedi nota 24) (31) (44)
‐ debiti per consolidato fiscale (vedi nota 18) (5) (8)
‐ crediti per consolidato fiscale (vedi nota 7) 1
‐ attività per imposte sul reddito correnti 303 383
‐ attività per altre imposte correnti
‐ attività per imposte anticipate
433
4.084
689
3.790
‐ altre attività per imposte (vedi nota 16) 532 502
Fondi per rischi ed oneri (14.044) (13.896)
Altre attività (passività), composte da: 1.275 1.171
‐ crediti finanziari strumentali all'attività operativa (vedi nota 7) 63 86
‐ altri crediti (vedi nota 7) 5.269 5.692
‐ altre attività (correnti) 1.432 2.591
‐ altri crediti e altre attività (vedi nota 16) 671 624
‐ acconti e anticipi, altri debiti (vedi nota 18) (3.047) (3.499)
‐ altre passività (correnti) (1.547)
(1.566)
(2.599)
(1.724)
‐ altri debiti, altre passività
Totale Capitale di esercizio netto
(vedi nota 24) (10.834) (11.013)
Fondi per benefici ai dipendenti (880) (868)
Attività destinate alla vendita e passività direttamente
associabili 165 14
composte da:
‐ attività destinate alla vendita 355 14
‐ passività direttamente associabili ad attività destinate alla vendita (190)
CAPITALE INVESTITO NETTO 64.396 67.862
Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi 48.929 53.086
Indebitamento finanziario netto
Debiti finanziari e obbligazioni, composti da: 27.075 27.239
‐ passività finanziarie a lungo termine 20.033 20.564
‐ quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 4.191 3.279
‐ passività finanziarie a breve termine
a dedurre:
2.851 3.396
Disponibilità liquide ed equivalenti (4.939) (5.674)
Titoli held‐for‐trading e altri titoli non strumentali all'attività (vedi nota 5 e nota 6) (6.305) (6.404)
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (vedi nota 7) (364) (385)
Totale Indebitamento finanziario netto (a) 15.467 14.776
COPERTURE 64.396 67.862

(a) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto si veda anche la nota 21 al Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Rendiconto finanziario riclassificato

Primo semestre
2017
2016
Voci del Rendiconto Finanziario Riclassificato e
confluenze/riclassifiche delle voci dello schema legale Valori
da schema
legale
Valori da
schema
riclassificato
Valori
da schema
legale
Valori da
schema
riclassificato
(€ milioni)
Utile (perdita) netto ‐ continuing operations 985 (824)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) netto al flusso di cassa netto da
attività operativa:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 4.522 3.852
‐ ammortamenti 3.777 3.705
‐ svalutazioni (riprese di valore) nette 61 148
‐ radiazioni 193 121
‐ effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (85) (81)
‐ altre variazioni 546 (49)
‐ variazione fondo per benefici ai dipendenti 30 8
Plusvalenze nette su cessioni di attività (336) (27)
Dividendi, interessi e imposte
‐ dividendi
(69) 1.523 (55) 1.083
‐ interessi attivi (98) (120)
‐ interessi passivi 339 319
‐ imposte sul reddito 1.351 939
Variazione del capitale di esercizio (250) 772
‐ rimanenze (356) 30
‐ crediti commerciali 1.032 1.537
‐ debiti commerciali (1.323) (40)
‐ fondi per rischi e oneri 133 (953)
‐ altre attività e passività 264 198
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (1.806) (1.756)
‐ dividendi incassati 102 87
‐ interessi incassati 23 67
‐ interessi pagati (311) (394)
‐ imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati
Flusso di cassa netto da attività operativa
(1.620) 4.638 (1.516) 3.100
Investimenti tecnici (4.923) (4.879)
‐ attività materiali (4.796) (4.847)
‐ attività immateriali (127) (32)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda (50) (1.152)
‐ partecipazioni (50) (1.152)
‐ imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate 624 62
‐ attività materiali 563 9
‐ imprese consolidate e rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide (415) 889
ed equivalenti cedute
‐ partecipazioni 61 468
Altre variazioni relative all'attività di investimento 239 (43)
‐ investimenti finanziari: titoli (74) (1.225)
‐ investimenti finanziari: crediti finanziari (384) (624)
‐ variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento e
imputazione di ammortamenti all'attivo patrimoniale 543 31
riclassifica: investimenti finanziari in titoli e crediti finanziari 151 1.393
non strumentali all'attività operativa
‐ disinvestimenti finanziari: titoli 25 7
‐ disinvestimenti finanziari: crediti finanziari
‐ variazione debiti e crediti relativi all'attività di disinvestimento
331
(306)
6.916
51
riclassifica: disinvestimenti finanziari di titoli e crediti finanziari (47) (6.592)
non strumentali all'attività operativa
Free cash flow
528 (2.023)

segue Rendiconto finanziario riclassificato

Primo semestre
2017 2016
Voci del Rendiconto Finanziario Riclassificato e confluenze/riclassifiche
delle voci dello schema legale
Valori
Valori da
parziali
schema
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
Valori da
schema
riclassificato
(€ milioni)
Free cash flow 528 (2.023)
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento
riclassifica: investimenti finanziari in titoli e crediti finanziari
(104) 5.199
non strumentali all'attività operativa
riclassifica: disinvestimenti finanziari di titoli e crediti finanziari
(151) (1.393)
non strumentali all'attività operativa 47 6.592
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti 322 (1.822)
‐ assunzione debiti finanziari non correnti 755 2.103
‐ rimborsi di debiti finanziari non correnti (269) (1.969)
‐ incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (164) (1.956)
Flusso di cassa del capitale proprio (1.443) (1.444)
‐ dividendi distribuiti agli azionisti Eni (1.440) (1.440)
‐ dividendi distribuiti ad altri azionisti (3) (4)
Effetto delle differenze di cambio da conversione sulle disponibilità
liquide ed equivalenti (45) (45) (19) (19)
Effetto delle disponibilità liquide ed equivalenti relative alle
discontinued operations
Effetto della variazione dell'area di consolidamento
889
(inserimento/esclusione di imprese divenute rilevanti/irrilevanti) 7 7 (1) (1)
Flusso di cassa netto (735) (735) (110) (110)

Fattori di rischio e incertezza

Premessa

In questa sezione sono illustrati i principali rischi ai quali è esposto il Gruppo nell'ordinaria gestione delle attività industriali. Per la descrizione dei rischi finanziari (mercato, controparte e liquidità) si rinvia alla nota n. 29 – Garanzie, impegni e rischi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Rischi connessi alla ciclicità del settore Oil & Gas

I risultati dell'Eni, principalmente del settore Exploration & Production, sono esposti alla volatilità dei prezzi del petrolio e del gas. La riduzione dei prezzi degli idrocarburi ha effetti negativi sui ricavi, l'utile operativo e il cash flow a livello consolidato e determina la flessione dei risultati nel confronto anno su anno; viceversa, in caso di aumento dei prezzi. L'esposizione al rischio prezzo riguarda circa il 50% della produzione di petrolio e gas di Eni. Tale esposizione per scelta strategica non è oggetto di attività di gestione e/o di copertura economica, salvo particolari situazioni aziendali o di mercato. La parte restante della produzione non è esposta al rischio prezzo in considerazione della significativa presenza di contratti PSA nel portafoglio Eni che garantisce alla compagnia petrolifera il recupero dei costi sostenuti, esponendola al rischio volume (vedi di seguito). Sulla base del portafoglio corrente di asset Oil & Gas, il management stima che rispetto al prezzo di piano per il 2017 di 55 \$/bbl, per ogni variazione di -/+ 1 \$/bbl l'utile netto consolidato di Gruppo diminuisce/aumenta di circa €200 milioni e il flusso di cassa dopo gli investimenti ("free cash flow") si contrae/incrementa di un ammontare equivalente.

Nel corso del primo semestre 2017, il settore petrolifero ha registrato andamenti contrapposti, sintomo dell'incertezza diffusa tra i market participants circa i tempi di riequilibrio dei fondamentali della domanda e dell'offerta globale di greggio. Nel primo trimestre i prezzi del petrolio hanno mantenuto un trend crescente, sostenuto dall'effetto annuncio dei tagli OPEC. Nel secondo trimestre si è assistito a un'inversione di tendenza con le quotazioni del marker di riferimento Brent scese fino a 10 \$/bbl in meno rispetto alla media di 54\$ del primo trimestre a causa dell'inaspettata accelerazione dell'offerta produttiva da parte di Libia e Nigeria, paesi aderenti al cartello ma esonerati dai tagli, della tenuta produttiva del tight oil USA e dell'elevato livello delle scorte. Eni ritiene che tale inversione di tendenza nell'andamento del prezzo del petrolio sia di natura temporanea, poiché nella seconda metà dell'anno si dispiegherà il pieno effetto dei tagli OPEC e dei 10 paesi produttori (tra i quali in particolare la Russia) che hanno aderito all'iniziativa del cartello. I tagli saranno in vigore fino al marzo 2018 e riguardano una produzione di 1,8 milioni di barili/giorno rispetto al livello dell'ottobre 2016 rispetto al quale tutti i paesi dell'accordo sono arrivati spingendo al massimo le produzioni. Pertanto il 2017 alla luce delle più recenti stime della IEA e delle previsioni aggiornate Eni presenta un importante deficit produttivo, anche se lo scostamento tra offerta e domanda globale diminuisce da -0,8 Mb/g a -0,6 Mb/g a causa della revisione di stima della crescita domanda (da +1,4 a +1,3 Mb/g) e dell'inaspettata rapidità di rientro sul mercato delle produzioni di Libia e Nigeria nel secondo trimestre. In particolare sono mantenuti invariati i deficit produttivi del terzo e quarto trimestre 2017 (superiori al milione di boe/d). Su queste basi Eni conferma la previsione di prezzo di 55 \$/bbl per il 2017 (consuntivo primo semestre 51,8 \$/bbl), invariata rispetto alle proiezioni del piano industriale '17-'20. La previsione Eni è in linea con il consensus di mercato costituito dalle previsioni delle principali banche d'affari.

Guardando al medio-lungo termine, il management prevede il progressivo rafforzamento del prezzo del petrolio sulla base dell'analisi dei fondamentali della domanda e dell'offerta, considerando il probabile deficit produttivo che comporterà massicci tagli agli investimenti fatti dalle compagnie petrolifere internazionali in risposta alla contrazione dei cash flow ai livelli correnti di prezzo. In tale ottica il management intende mantenere per il prossimo esercizio di pianificazione industriale l'assunzione di prezzo di lungo termine di 70 \$/bbl al 2020 (72\$ al 2021 che incorpora l'inflazione di lungo termine pari a circa il 2%). Tuttavia valutati i rischi e le incertezze di tali scenari globali, relativi in particolare all'effettivo rispetto degli impegni di riduzione dell'output da parte dei Paesi del cartello e della Russia, l'evoluzione dei costi marginali e dei rendimenti per rig delle produzioni unconventional USA e l'andamento macroeconomico globale, la direzione aziendale conferma un approccio prudenziale nelle decisioni d'investimento adottando una rigorosa "capital discipline". Per il 2017, Eni prevede un livello di spending di €7,8 miliardi, al netto dei rimborsi connessi alle dismissioni e degli anticipi da parte delle società di Stato partner previsti in relazione al progetto Zohr in Egitto, in calo del 16% rispetto al 2016. Nonostante la riduzione degli investimenti, il tasso di crescita della produzione d'idrocarburi nel 2017 è previsto pari al 5%, in coerenza con il target di incremento medio annuo del 3% post portafoglio nell'arco del prossimo quadriennio. Nel coniugare crescita e contenimento dei costi, il management ha fatto leva in particolare sull'approccio modulare nella realizzazione dei grandi progetti, sulle rinegoziazioni dei contratti per la fornitura di beni d'investimento e servizi petroliferi e sulla riduzione del capitale inattivo attraverso l'ottimizzazione del time-to-market delle riserve. Tali azioni, unitamente alla ristrutturazione dei business mid e donwstream e al ridimensionamento dei costi corporate, hanno l'obiettivo di ridurre il livello di prezzo del Brent al quale la Compagnia consegue la cash neutrality, cioè la copertura dei fabbisogni per investimenti e il pagamento del dividendo base (floor dividend) attraverso il cash flow operativo, stimata a circa 60 \$/bbl per il 2017.

Nell'attuale fase di debolezza della commodity, il contenimento degli investimenti rimane la variabile cruciale per il conseguimento dell'equilibrio patrimoniale, considerato che l'attività Oil & Gas è un settore capital-intensive che necessita di ingenti risorse finanziarie per l'esplorazione, lo sviluppo, l'estrazione e la produzione delle riserve d'idrocarburi. Nonostante il taglio del 18% degli investimenti previsto per il 2017 (-14% realizzato nel primo semestre), nella seconda metà dell'anno il management potrebbe ulteriormente riconsiderare il livello dei capex in funzione dell'evoluzione delle condizioni di mercato. Storicamente i nostri investimenti tecnici sono stati finanziati attraverso l'autofinanziamento, gli incassi da dismissioni e ricorrendo a nuovo indebitamento e all'emissione di bond e commercial paper per coprire eventuali deficit. Nonostante la riduzione del livello di Brent che consente l'autofinanziamento degli investimenti tecnici (per il 2017 stimato al di sotto dei 45 \$/bbl), il nostro cash flow operativo è soggetto a numerose variabili: (i) il rischio prezzo; (ii) i volumi di petrolio e gas che saranno effettivamente estratti dai nostri pozzi di produzione; (iii) la nostra capacità e il time-to-market nello sviluppare le riserve; (iv) i rischi politici; (v) l'efficiente gestione del circolante.

Nel caso in cui il nostro cash flow operativo non sia in grado di finanziare il 100% degli investimenti tecnici "committed", la Compagnia si vedrebbe costretta a ridimensionare le riserve di liquidità o a emettere nuovi strumenti di debito. Nella programmazione dei flussi finanziari Eni ha considerato i fabbisogni per il pagamento dei dividendi agli azionisti. Alla data della presente relazione semestrale, Eni dispone di una riserva di liquidità dimensionata in modo da rispondere agli obiettivi di: i) far fronte a shock esogeni (drastici mutamenti di scenario, restrizioni nell'accesso al mercato dei capitali); ii) assicurare un adeguato livello di elasticità operativa ai programmi di sviluppo Eni.

Sulla base di tali considerazioni, una fase prolungata di prezzi depressi delle commodity potrebbe avere effetti negativi significativi sulle nostre prospettive di business, sui risultati operativi, il cash flow, la liquidità, la capacità di finanziare i nostri programmi di investimento e di far fronte ai nostri committments e i ritorni per l'azionista in termini di ammontare del dividendo e di andamento in borsa del titolo Eni. Inoltre, la Compagnia potrebbe rivedere la recuperabilità futura dei valori di bilancio delle proprietà Oil & Gas con la necessità di rilevare significative svalutazioni, nonché riconsiderare i piani di investimento a più lungo termine in funzione dell'impatto della flessione dei prezzi sulla redditività dei progetti di sviluppo, alla luce del rischio che i prezzi correnti potrebbero attestarsi su livelli inferiori rispetto a quelli assunti in sede di valutazione. Questo potrebbe comportare la cancellazione, il rinvio o la differente modulazione dei progetti con ricadute negative sui tassi di crescita e sull'autofinanziamento disponibile per la crescita futura. Considerata la complessità del processo valutativo e i lunghi tempi di realizzazione di tali progetti, Eni, al pari di altre compagnie petrolifere internazionali, adotta ai fini della valutazione e selezione degli investimenti, scenari di prezzo di lungo termine, definiti sulla base della migliore stima fatta dal management dei fondamentali della domanda e dell'offerta.

Infine, la volatilità del prezzo del petrolio/gas rappresenta un elemento d'incertezza nel conseguimento degli obiettivi operativi Eni in termini di crescita della produzione e rimpiazzo delle riserve prodotte per effetto del peso importante dei contratti di Production Sharing (PSA) nel portafoglio Eni. In tali schemi di ripartizione della produzione, a parità di costi sostenuti per lo sviluppo di un giacimento, la quota di produzione e di riserve destinata al recupero dei costi aumenta al diminuire del prezzo di riferimento del barile e viceversa. Sulla base dell'attuale portafoglio di asset Eni, il management ha stimato che l'effetto prezzo nei PSA ha determinato nel 2016 maggiori entitlement di produzione rispetto al 2015, pari a circa 20 mila boe/giorno, o 1.900 barili/giorno per ogni dollaro/barile di aumento delle quotazioni del petrolio. Tuttavia tale ratio non può essere estrapolato in un contesto di scenario del Brent marcatamente differente poiché può condurre a risultati sensibilmente diversi.

I risultati del business Refining & Marketing e Chimica dipendono principalmente dai trend nell'offerta e nella domanda dei prodotti e dai relativi margini di vendita. L'impatto dei movimenti del prezzo del petrolio sui risultati di tali business varia in funzione dei ritardi temporali con i quali le quotazioni dei prodotti si adeguano alle variazioni del costo della materia prima.

Rischio Paese

Al 31 dicembre 2016 circa l'85% delle riserve certe di idrocarburi e circa il 60% degli approvvigionamenti long-term di gas di Eni provenivano da Paesi non OCSE, principalmente da Africa, Russia, Asia Centrale e America Meridionale. Questi Paesi sono caratterizzati per ragioni storiche e culturali da un minore grado di stabilità politica, sociale ed economica rispetto ai Paesi sviluppati dell'OCSE. Pertanto Eni è esposta ai rischi di possibili evoluzioni negative del quadro politico, sociale e macroeconomico che possono sfociare in eventi destabilizzanti quali conflitti interni, rivoluzioni, instaurazione di regimi non democratici e altre forme di disordine civile, contrazione dell'attività economica e difficoltà finanziarie dei governi locali con ricadute sulla solvibilità degli Enti di Stato che ritirano la produzione nei progetti di sviluppo nei quali sono partner di Eni, elevati livelli di inflazione, svalutazione della moneta e fenomeni similari tali da compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di Eni di operare in condizioni economiche, e di assicurarsi l'accesso alle riserve di idrocarburi e l'approvvigionamento di gas.

Altri rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o Enti di Stato; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset Eni, disinvestimenti forzosi, nazionalizzazioni ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di esplorazione, produzione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) percezione negativa di alcuni stakeholder locali e internazionali sulle attività dell'industry Oil & Gas con impatti anche a livello mediatico; (vi) conflitti sociali interni che sfociano in guerre, atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vii) difficoltà di reperimento di fornitori internazionali in contesti operativi critici; (viii) complessi iter di rilascio di autorizzazioni e permessi che impattano sul time-to-market dei progetti di sviluppo.

Nel recente passato la Libia è stato uno dei Paesi di presenza Eni maggiormente esposti a questo tipo di rischio, in conseguenza del vasto movimento politico e sociale che ha interessato il Medio Oriente e l'Africa Settentrionale noto come "Primavera Araba". In Libia questo ha determinato l'acuirsi delle tensioni politiche interne sfociate in una rivoluzione armata e nel cambio di regime, ai quali ha fatto seguito un lungo conflitto civile interno e un quadro politico e sociale frammentato e instabile. Da circa un paio d'anni le attività petrolifere Eni nel Paese marciano con una certa regolarità ed in linea con i piani aziendali; nel primo semestre 2017 la produzione equity Eni è stata di 367 mila boe/giorno, rispetto alla media di 353 mila boe/giorno del 2016 che costituisce il livello più elevato dal 2010. Nonostante questo e altri sviluppi positivi, come la riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli, si ritiene che la situazione geopolitica della Libia continuerà a costituire un fattore di rischio e d'incertezza per il prossimo futuro. Attualmente la Libia rappresenta oltre il 20% della produzione d'idrocarburi complessiva di Eni; tale incidenza rimarrà significativa nel medio termine. Nell'ipotesi di eventi avversi di maggiore rilevanza quali la ripresa del conflitto interno, atti di guerra, sabotaggi, tensioni sociali, proteste di massa e altri disordini civili, Eni potrebbe essere costretta per il venir meno delle condizioni di sicurezza a interrompere in parte o in tutto le attività produttive presso gli impianti localizzati nel Paese per periodi più o meno prolungati, il che potrebbe determinare gravi ricadute sui risultati economici, il cash flow e le prospettive del business.

Per quanto riguarda l'Egitto, Paese in cui Eni investirà significativamente nell'arco del prossimo piano quadriennale, in particolare nel giacimento di Zohr, la situazione politica e sociale sta evolvendo verso una certa stabilità. Il governo ha recentemente introdotto una serie di provvedimenti economici, concordati con il FMI, allo scopo di stabilizzare le finanze dello Stato che sono state impattate dopo gli eventi della primavera araba, dalla riduzione del turismo e dalla svalutazione della moneta. Le operazioni di Eni nel Paese non hanno registrato a oggi nessuna interruzione per fattori geopolitici; inoltre si registrano importanti progressi nel recupero dei crediti scaduti per le forniture di idrocarburi di produzione Eni alle compagnie petrolifere di Stato.

Altro Paese dove si sono verificati nel passato recente episodi di "disruption" è la Nigeria, sotto forma di atti di sabotaggio, furti, attentati alla sicurezza e altre forme di danni dirette alle installazioni produttive della Società in particolare nell'area onshore del Delta del Niger, con ricadute negative sulla continuità produttiva. Per scontare possibili rischi di sviluppi geopolitici sfavorevoli in Libia ma anche in altri Paesi dove Eni conduce le operazioni upstream, che potrebbero determinare interruzioni più o meno prolungate delle attività di sviluppo e produzione degli idrocarburi in dipendenza della gravità di tali sviluppi come potrebbero essere conflitti interni, tensioni sociali, violenza, atti di guerra e altri disordini civili o rischi upstream di altro tipo (ad esempio ambientali o legati alla complessità delle operazioni), il management ha applicato ai livelli produttivi target del piano quadriennale 2017- 2020 un taglio lineare ("haircut") quantificato sulla base del proprio apprezzamento di tali tipi di rischi, dell'esperienza passata e di altri fattori. Tuttavia tale contingency sulle produzioni future non copre le conseguenze di eventi di portata straordinaria (cosiddetto "worst case scenario") ai quali sono associabili interruzioni delle attività produttive per periodi rilevanti.

Data l'entità delle riserve di Eni situate in tali Paesi, la Compagnia è particolarmente esposta a questo tipo di rischio nelle attività upstream. Eni monitora in maniera costante i rischi di natura politica, sociale ed economica degli oltre 70 Paesi dove ha investito o intende investire, al fine della valutazione economico finanziaria e della selezione degli investimenti di cui il rischio Paese è parte integrante. Ferma restando la loro natura imprevedibile, tali eventi possono avere impatti negativi significativi sui risultati economico- finanziari attesi di Eni, anche in termini di recupero dei crediti erogati ad Enti di Stato per finanziare i progetti di sviluppo.

Nello scenario corrente, il declino del prezzo del petrolio rappresenta una criticità per la situazione finanziaria di alcuni importanti Paesi, in particolare Venezuela e Nigeria, con l'aumento del rischio default e di conseguenza dell'instabilità politica, sociale ed economica. Eni è partner delle società petrolifere di tali Stati nell'esecuzione di progetti di sviluppo; inoltre in numerosi ambiti Eni fornisce quote importanti di produzione equity alle società petrolifere di Stato. A protezione di Eni, gli accordi di jv prevedono generalmente "clausole di default" a tutela dei partner non defaulting che prevedono che questi ultimi possano rivalersi sulle quote di produzione dei partner in default o subentrare nei diritti. Inoltre il Gruppo con riferimento a situazioni creditorie di particolare criticità ha definito, d'accordo con le controparti di Stato, dei pacchetti di "securitization" o piani di rientro delle esposizioni commerciali o per "chiamate fondi" che prevedono il rimborso in più tranche degli ammontari dovuti a Eni attraverso gli introiti della vendita di produzioni di proprietà delle controparti di Stato in iniziative operate da Eni o di altra provenienza. In alcuni casi i piani di rientro prevedono il rimborso a valere su produzioni da iniziative di sviluppo incrementali, pertanto soggette al rischio minerario. In tali circostanze, Eni rileva a conto economico gli oneri da attualizzazione del flusso futuro di rimborsi dei crediti utilizzando come fattore di sconto il WACC del relativo Paese per riflettere tale maggiore rischiosità rispetto alla semplice attualizzazione finanziaria. È possibile che nei futuri reporting period il Gruppo possa incorrere in nuove perdite su tali esposizioni qualora il quadro finanziario di tali Paesi si deteriori ulteriormente. Anche il Mozambico è in una situazione di stress finanziario, tuttavia l'esposizione Eni verso il Paese è a oggi non significativa, fatti salvi i rischi di carattere generale descritti nel presente paragrafo.

Rischi specifici dell'attività di ricerca e produzione di idrocarburi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione d'idrocarburi comportano elevati investimenti e sono soggette a rischi di carattere economico e operativo, inclusi quelli minerari riguardanti le caratteristiche fisiche dei giacimenti di petrolio e di gas.

L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo connesso alla perforazione di pozzi sterili o alla scoperta di quantità d'idrocarburi privi dei requisiti di commerciabilità. I livelli futuri di produzione Eni dipendono intrinsecamente dalla capacità dell'azienda di rimpiazzare le riserve prodotte attraverso l'esplorazione di successo, l'efficacia e l'efficienza delle attività di sviluppo, l'applicazione di miglioramenti tecnologici in grado di massimizzare i tassi di recupero dei giacimenti in produzione e l'esito dei negoziati con gli Stati detentori delle riserve. Nel caso in cui Eni non consegua un adeguato tasso di rimpiazzo delle riserve, le prospettive di crescita del Gruppo sarebbero penalizzate con impatti negativi sui cash flow e i risultati attesi.

L'attività upstream è esposta per sua natura ai rischi operativi di eventi dannosi a carico dell'ambiente, della salute e della sicurezza delle persone e delle comunità circostanti, nonché danni alla proprietà. Considerata l'instabilità degli idrocarburi e la complessità delle operazioni di giacimento, Eni è esposta al rischio di incidenti quali fuoriuscite d'idrocarburi, esplosioni, collisioni marine, rischi geologici quali inattese condizioni di pressione e temperatura nel giacimento, malfunzionamenti delle apparecchiature e altri eventi negativi di gravità tale da poter causare potenzialmente perdite di vite umane, disastri ambientali, danni alla proprietà, inquinamento e altre ricadute e conseguentemente oneri e passività di ammontare straordinario con impatti negativi rilevanti sul business, sui risultati economici e finanziari, sulle prospettive di sviluppo del Gruppo e sulla sua reputazione, nonché sui ritorni per gli azionisti (andamento dell'azione Eni e flusso di dividendi).

Tali rischi sono particolarmente avvertiti nelle operazioni deep offshore, per la ricerca e sfruttamento di idrocarburi liquidi per le quali è oggettivamente più difficoltoso intervenire in caso di incidenti, in modo speciale in ecosistemi sensibili quali il Golfo del Messico, il Mar Caspio e l'Artico (che comprende il Mare di Barents e l'Alaska), dove il Gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo d'idrocarburi.

Nel 2016 Eni ha derivato circa il 53% della produzione di idrocarburi dell'anno da installazioni offshore.

Il time-to-market delle riserve è un fattore critico per la redditività dell'oil industry considerata la complessità tecnologica e realizzativa dei progetti. Il processo di sviluppo è in genere un periodo piuttosto lungo, che comprende la definizione degli accordi commerciali con i partner industriali dell'iniziativa compresa la first party di Stato, l'ottenimento delle autorizzazioni da parte dello Stato a un determinato schema di sviluppo delle riserve, la fase di ingegneria di front end e di dettaglio e la realizzazione di pozzi e impianti, piattaforme, unità di floating production, centri di trattamento, linee di export e altre facilities critiche.

La redditività dei progetti è inoltre esposta alla volatilità del prezzo del petrolio, che potrebbe attestarsi su livelli inferiori rispetto a quello sulla cui base Eni ha preso la decisione finale di investimento (FID) e al rischio di aumento dei costi di sviluppo e produzione. Le condizioni esterne rappresentano un fattore di rischio aggiuntivo, considerato che Eni è impegnata nella realizzazione di progetti di sviluppo nell'offshore profondo e in ambienti sensibili, dove i fattori ambientali e climatici possono incidere sulla programmazione ed esecuzione delle attività realizzative. I giacimenti d'idrocarburi sono talora localizzati in ecosistemi e habitat naturali sensibili (Artico, Mar Caspio, Golfo del Messico, Mare del Nord, Mozambico e altri) nei quali la necessità di adottare i sistemi più avanzati di monitoraggio e di tutela ambientale comporta la dilatazione dei tempi di sviluppo e l'aumento dei costi. L'implementazione negli ultimi anni di alcune azioni strategiche mirate, di standard operativi rigorosi e di tecnologie innovative ha contribuito alla mitigazione dei rischi sopra descritti, consentendo di conseguire contestualmente evidenti benefici in termini di riduzione del time-to-market dei progetti e di contenimento dei costi. A titolo esemplificativo rientrano tra queste iniziative: la fasatura dei progetti, le attività di insourcing dell'ingegneria nelle fasi iniziali e di front end del progetto e un maggior grip sulla gestione di costruzione e commissioning. Ulteriori azioni sono state indirizzate al miglioramento della supply chain, consentendo lo sfruttamento di nuove opportunità derivanti dal mercato (i.e. utilizzo di early production facilities e facilities refurbished).

Sulle attività di perforazione, Eni adotta sistemi operativi e gestionali finalizzati a mitigare per quanto possibile il rischio di blowout. La Società mantiene un controllo rigoroso sulle analisi del rischio geologico, ingegneria e conduzione delle operazioni di perforazione dei pozzi critici, operati e non operati, di tipologia HP/HT o acque profonde, o pozzi PEE (potenziale esposizione economica) con focus sulle tecnologie e procedure avanzate di controllo e monitoraggio, inclusa la visualizzazione e il trasferimento dei dati in tempo reale dagli impianti alla sede centrale (Real Time Drilling Center) e il potenziamento dei programmi di formazione.

Detto questo, Eni possiede un portafoglio di pozzi caratterizzato da un contenuto rischio operativo in virtù della loro localizzazione nell'onshore o in acque poco profonde e della bassa incidenza dei pozzi caratterizzati da condizioni di elevata pressione ed elevata temperatura, che implicano un aumento della complessità operativa, del rischio associato e dell'esposizione economica. In particolare Eni prevede un'incidenza del 16% di tale tipologia di pozzi sul totale di quelli in programma nel prossimo quadriennio.

La conduzione diretta (operatorship) delle attività consente a Eni di dispiegare le competenze, i sistemi di gestione e le pratiche operative considerate di eccellenza nella gestione e mitigazione dei rischi. Nel prossimo quadriennio il management prevede di incrementare la produzione operata gross del 40% circa rispetto ai livelli correnti a circa 4 milioni di boe/giorno con l'obiettivo di ridurre il rischio indiretto derivante dalla conduzione delle operazioni da parte di terzi come nel caso dei progetti in joint venture.

Rischio operation e connessi rischi in materia di HS&E

Le attività industriali Eni in Italia e all'estero nei settori della ricerca, sviluppo e produzione d'idrocarburi, raffinazione e trasporto di carburanti e altri prodotti infiammabili e produzioni petrolchimiche sono esposte per loro natura a rischi operativi con potenziali conseguenze dannose per le persone, per l'ambiente e per la proprietà. Guasti tecnici, malfunzionamenti di apparecchiature e impianti, errori umani, atti di sabotaggio, perdite di contenimento, collisioni navali, eventi atmosferici avversi possono innescare eventi dannosi quali esplosioni, incendi, fuoriuscite di greggio e gas da pozzi, pipeline, depositi e condutture, rilascio di contaminanti, emissioni nocive. Tali rischi sono influenzati dalla geografia e dalle condizioni climatiche degli ambiti territoriali nei quali sono condotte le operazioni, dalla presenza di ecosistemi sensibili e di specie protette, dalla complessità tecnica delle attività industriali e dalle oggettive difficoltà tecniche nell'esecuzione degli interventi di recupero e contenimento degli idrocarburi o altre sostanze chimiche liquide o gassose anche in funzione della delicatezza degli ecosistemi circostanti (ad esempio onshore vs offshore, habitat sensibili quali l'Artico, il Golfo del Messico, il Mar Caspio, raffinerie localizzate in prossimità di aree urbane). Per questi motivi le attività del settore petrolifero sono sottoposte a una severa regolamentazione a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza, sia a livello nazionale sia da protocolli e convenzioni internazionali.

Le norme impongono restrizioni e divieti di varie tipologie, prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti in aria, acqua e suolo, limitano il gas flaring e il venting, prescrivono la corretta gestione dei rifiuti e degli scarti industriali, oltre che la conservazione di specie, habitat e servizi ecosistemici, richiamando gli operatori ad adempimenti sempre più rigorosi e stringenti in termini di controlli, monitoraggi ambientali e misure di prevenzione. Gli oneri e i costi associati alle necessarie azioni da mettere in atto per rispettare gli obblighi previsti dalle normative che regolamentano le attività industriali nel campo degli idrocarburi costituiscono una voce di costo significativa nell'esercizio corrente e in quelli futuri. Eni si è dotata di sistemi gestionali integrati, standard di sicurezza e pratiche operative di elevata qualità e affidabilità per assicurare il rispetto della regolamentazione ambientale e per tutelare l'integrità delle persone, dell'ambiente, delle operations, della proprietà e delle comunità interessate. L'accadimento di eventi del tipo di quelli descritti che potrebbero assumere proporzioni anche catastrofiche, è in grado di comportare potenzialmente rilevanti impatti sulla gestione Eni, sui risultati economici e finanziari, sulle prospettive e sulla reputazione, nonché sui ritorni per gli azionisti (in termini di impatti sul corso dell'azione Eni e sul flusso dei dividendi). Le leggi ambientali prevedono che chi inquina debba bonificare e ripristinare lo stato dei suoli e delle acque contaminate dai residui delle attività industriali o a seguito d'incidenti, sversamenti e perdite di varia natura. Eni è esposta in misura rilevante a tali rischi presso tutte le localizzazioni dove svolge le proprie attività industriali considerata la rischiosità intrinseca nel produrre, trattare e movimentare gli idrocarburi e i loro derivati, con possibili conseguenze negative anche rilevanti sui risultati della gestione, il cash flow, la reputazione e i ritorni per l'azionista. In tale ambito si registra l'interruzione dell'attività petrolifera presso il Centro Olio Val d'Agri ("COVA") protrattasi per quasi un intero trimestre (18 aprile-18 luglio), che è stata disposta da un provvedimento amministrativo dell'Ente territoriale Regione Basilicata motivato dal rinvenimento di tracce di idrocarburi nelle aree antistanti il COVA. Nonostante la tempestività e l'efficacia delle misure di remediation attuate dall'Eni, la fermata del COVA ha avuto un impatto non trascurabile sui risultati semestrali dell'Eni.

Inoltre con particolare riguardo all'Italia, Eni è esposta al rischio di passività e oneri ambientali in relazione a certi siti oggi inattivi dove ha condotto in passato attività minero-metallurgiche e chimiche che sono state progressivamente dismesse, chiuse, smantellate o riconvertite. Nei siti dismessi Eni è stata chiamata da vari enti pubblici (Ministero dell'Ambiente, enti locali o altri), attraverso la citazione innanzi alla giustizia amministrativa o civile, a realizzare interventi di bonifica dei terreni e delle falde e di ripristino dell'ambiente in base agli standard e parametri previsti dalla legislazione ambientale corrente. In alcuni casi Eni è parte di procedimenti penali (ad esempio per asseriti reati in materia ambientale quali omessa bonifica, disastro ambientale).

Nonostante Eni abbia reso la dichiarazione di "proprietario non colpevole" poiché non si ritiene responsabile per il superamento di parametri d'inquinamento tollerati dalle leggi di allora e sia subentrato in molti casi ad altri operatori nella gestione di tali siti, non si può escludere che Eni non possa incorrere in tali passività ambientali. Il bilancio Eni accoglie i costi che dovrà sostenere in futuro per eseguire le bonifiche e i ripristini di aree contaminate a causa delle proprie attività industriali dove esiste un'obbligazione legale o di alto tipo e per i quali è possibile stimare l'ammontare dei relativi oneri in modo attendibile (anche questo costituisce comunque, nelle fasi realizzative, un fattore di incertezza in relazione alla complessità della materia), a prescindere dall'eventuale quota di responsabilità di altri operatori ai quali Eni è subentrato.

È ancora possibile che in futuro possano essere rilevate passività addizionali in relazione ai risultati delle caratterizzazioni in corso sui siti d'interesse in base alla normativa ambientale corrente o a futuri sviluppi regolatori e all'esito dei procedimenti amministrativi o giudiziali in corso e ad altri fattori di rischio.

Con specifico riferimento all'attività di ricerca e produzione degli idrocarburi in base alle normative applicabili in tutte le giurisdizioni dove Eni opera, la Società è tenuta a sostenere i costi relativi allo smantellamento di piattaforme e altre attrezzature di estrazione e di ripristino delle aree al termine delle attività petrolifere. Il bilancio consolidato accoglie la migliore stima dei costi che Eni dovrà sostenere in futuro a fronte di tali obblighi. Tali stime sono soggette a rischi e incertezze di varia natura (accuratezza della stima, cost overrun, ampiezza dell'orizzonte temporale di stima, inasprimento delle normative locali, sviluppo di nuove tecnologie, ecc.).

Maggiori informazioni sui rischi HSE compresi i rischi legati al climate-change e sulle modalità Eni di gestione e controllo si rinvia alla sezione "Fattori di rischio e incertezza" della Relazione Finanziaria Annuale 2016.

Rischi e incertezze associati con il quadro competitivo del settore europeo del gas

Le prospettive del settore europeo del gas rimangono deboli a causa dell'eccesso di offerta, alimentato dalla crescente disponibilità di GNL su scala globale, e della debole dinamica della domanda penalizzata dalla competizione da altre fonti energetiche in particolare lo sviluppo delle rinnovabili e l'economicità del carbone, nonché del quadro incerto delle politiche europee in materia di energia, compreso il ruolo del nucleare, e ambiente. Tra il 2017 e il 2020 si prevede una sostanziale stabilità della domanda gas in Italia e in Europa. L'aumento dei consumi nel settore termoelettrico, calmierato dalla crescita delle rinnovabili, sarà compensato da una riduzione dei consumi nei settori finali, a causa degli interventi di efficienza energetica prevalentemente concentrata nel segmento civile.

Considerato il difficile scenario competitivo del settore gas, il management ha periodicamente rinegoziato il prezzo e le condizioni di prelievo dei contratti di approvvigionamento long-term che prevedono clausole di take-or-pay (v. paragrafo successivo sui rischi dei contratti di take-or-pay). Per effetto del round di rinegoziazioni finalizzate tra il 2013 e 2016, il portafoglio di approvvigionamento Eni è attualmente indicizzato per circa il 70% alle quotazioni hub in luogo delle precedenti formule oil-linked, riducendo il rischio commodity derivante dal diverso mix di indicizzazione tra prezzi di vendita hub-related e i costi d'acquisto.

Il management prevede che nel prossimo quadriennio il debole andamento della domanda a causa delle incertezze macroeconomiche e il permanere di offerta abbondante determinerà una notevole pressione competitiva. In particolare i risultati del business wholesale sono esposti alla volatilità del differenziale tra quotazioni spot presso gli hub europei, alle quali è indicizzato la maggior parte del gas approvvigionato, e il prezzo spot all'hub virtuale italiano (PSV) principale riferimento dei prezzi di vendita Eni. In tale scenario il management continuerà nella strategia di rinegoziare i contratti di approvvigionamento longterm con l'obiettivo di allineare costantemente il costo del gas alle condizioni di mercato e di ridurre i vincoli di prelievo.

L'esito delle rinegoziazioni in corso è incerto in relazione sia all'entità dei benefici economici, sia al timing di rilevazione a conto economico. Inoltre, in caso di mancato accordo tra le parti, i contratti di norma prevedono la possibilità per ciascuna controparte di ricorrere all'arbitrato per la definizione delle controversie commerciali; questo rende maggiormente incerto l'esito delle stesse. Analoghe considerazioni valgono per i contratti di vendita con riferimento ai quali sono in corso o si prevedono rinegoziazioni per allineare il prezzo di vendita e le altre condizioni di fornitura al mercato.

I trend negativi in atto nel quadro competitivo del settore gas rappresentano un fattore di rischio nell'adempimento degli obblighi previsti dai contratti di acquisto take-or-pay

Per assicurarsi un'adeguata disponibilità di gas nel medio/lungo termine a sostegno dei programmi di vendita, contribuendo alla sicurezza di approvvigionamento del mercato europeo in generale e di quello italiano in particolare, Eni ha stipulato nel passato contratti di acquisto di lungo termine con i principali Paesi produttori che riforniscono il sistema europeo. Tali contratti di approvvigionamento prevedono la clausola di take-or-pay in base alla quale l'acquirente è obbligato a pagare al prezzo contrattuale, o a una frazione di questo, la quantità minima di gas prevista dal contratto, anche se non ritirata, avendo la facoltà di prelevare negli anni contrattuali successivi il gas pagato ma non ritirato a un prezzo che tiene conto della frazione di prezzo contrattuale già corrisposto. Il meccanismo degli anticipi contrattuali espone l'impresa sia a un rischio prezzo (e conseguentemente anche a un'opportunità), sia a un rischio volume. Nel medio termine questo rischio sarà mitigato dalla riduzione degli impegni contrattuali d'acquisto dovuto alla scadenza di alcuni contratti. Analoghe considerazioni si applicano agli impegni contrattuali di lungo termine ship-or-pay attraverso i quali Eni si è assicurata l'accesso alle capacità di trasporto lungo le principali dorsali europee che convogliano il gas dai luoghi di produzione ai mercati di consumo.

In tale scenario, il management è impegnato nella rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento long-term e in azioni di ottimizzazione del portafoglio, quali leve per gestire il rischio take-or-pay e l'associato rischio finanziario. Grazie agli esiti delle rinegoziazioni e delle azioni eseguite, Eni è stata in grado di recuperare una parte significativa dei volumi di gas prepagati nel corso del downturn del settore gas a causa dell'obbligo take-or-pay, riducendo l'ammontare del deferred cost iscritto all'attivo patrimoniale da un massimo di €2,4 miliardi a fine 2012 a €0,3 miliardi alla data della presente relazione semestrale. Il management ritiene che i volumi di gas prepagati residui saranno quasi completamente ritirati entro l'orizzonte di piano nel rispetto dei termini contrattuali con il conseguente recupero dell'anticipo corrisposto.

Coinvolgimento in procedimenti legali e indagini anticorruzione

Eni è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Oltre al fondo rischi per contenziosi stanziato in bilancio, è possibile che in futuro Eni possa sostenere altre passività, anche significative, in aggiunta agli ammontari già stanziati in bilancio per contenziosi legali a causa di: (i) incertezza rispetto all'esito finale di ciascun procedimento; (ii) il verificarsi di ulteriori sviluppi che il management potrebbe non aver preso in considerazione al momento della valutazione del probabile esito del contenzioso sulla cui base fu fatto l'accantonamento al fondo rischi nel più recente reporting period; (iii) l'emergere di nuove evidenze e informazioni; e (iv) inaccuratezza delle stime dovuta al fatto che la stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte del management. Alcuni procedimenti legali in cui Eni o le sue controllate sono coinvolte riguardano la presunta violazione di leggi e regolamenti anticorruzione nonché violazioni del Codice Etico. Violazioni del Codice Etico e di leggi e regolamenti, incluse le norme in materia di anticorruzione, da parte di Eni, dei suoi partner commerciali, agenti o altri soggetti che agiscono in suo nome o per suo conto, possono esporre Eni e i suoi dipendenti al rischio di sanzioni penali e civile potrebbero danneggiare la reputazione della Società e il valore per gli azionisti.

Evoluzione prevedibile della gestione

Exploration & Production

Confermato il target 2017 di nuove risorse esplorative: 0,8 miliardi di boe al costo unitario di circa 1 \$/barile.

Produzione 2017: confermato il target di 1,84 milioni boe/g (+5% rispetto al 2016) grazie agli avvii di nuovi progetti (Indonesia, Angola e Ghana) e ai ramp-up dei giacimenti avviati nel 2016, principalmente in Kazakhstan, Egitto e Norvegia. L'imprevista interruzione dell'attività produttiva in Val d'Agri protrattasi per quasi un intero trimestre e gli effetti dei tagli OPEC saranno compensati dalle ulteriori iniziative di ottimizzazione della produzione messe in atto e dall'avvio anticipato dei grandi progetti in Angola, Indonesia e Ghana.

Gas & Power

Previsto risultato strutturale positivo dal 2017.

Confermati i miglioramenti attesi della posizione di costo attraverso interventi sui contratti longterm in gran parte già finalizzati nel corso del primo semestre.

Obiettivo di mantenimento della quota di mercato nei segmenti "large" e "retail" incrementando il valore della base clienti grazie allo sviluppo di offerte commerciali innovative, ai servizi integrati e all'ottimizzazione dei processi commerciali e operativi.

Refining & Marketing e Chimica

Confermato il target del margine di raffinazione di breakeven a 3 \$/barile nel 2018.

Lavorazioni in conto proprio attese in leggero calo a causa dell'indisponibilità di alcuni impianti presso la raffineria Sannazzaro e della fermata di Taranto, in parte compensati da maggiori volumi a Livorno e Milazzo. In un contesto di forte pressione competitiva, Eni prevede di mantenere i volumi venduti di prodotti petroliferi rete e la quota di mercato in Italia, facendo leva sulla differenziazione dell'offerta e sull'innovazione. In Europa volumi a perimetro omogeneo in leggera crescita.

Nella Chimica volumi di vendita in leggero aumento grazie alla maggiore disponibilità da produzione. Margini in flessione nel cracker e nel polietilene.

Gruppo

Confermato l'obiettivo di riduzione dei capex 2017 su base proforma di circa il 18% vs 2016, cioè al netto dei rimborsi connessi alle dismissioni e agli anticipi da parte dei partner di Stato nel progetto Zohr in Egitto.

Cash neutrality: confermata copertura organica degli investimenti e del dividendo allo scenario Brent di circa 60 \$/barile nel 2017.

Leverage a fine 2017: in netta riduzione rispetto al 2016 anche grazie al perfezionamento di operazioni di portafoglio, tra cui in particolare la cessione del Mozambico.

Altre informazioni

Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute nell'esercizio da Eni e dalle imprese incluse nell'area di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le proprie imprese controllate, con le imprese a controllo congiunto e con le imprese collegate, nonché lo scambio di beni e la prestazione di servizi con altre società possedute o controllate dallo Stato. Questi rapporti rientrano nell'ordinaria gestione dell'impresa e sono regolati generalmente a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Ai sensi delle disposizioni della normativa applicabile, la Società ha adottato procedure interne per assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate, realizzate dalla Società stessa o dalle sue società controllate.

Gli amministratori e sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.

Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate, la descrizione della tipologia delle operazioni più rilevanti, nonché l'incidenza di tali rapporti e operazioni sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari, sono evidenziati nella nota 37 al bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le società sottoposte a direzione e coordinamento di Eni ex art. 2497 e ss. del Codice Civile indicano, nel paragrafo "Rapporti con il soggetto dominante e con le imprese soggette alla sua attività di direzione e coordinamento", l'effetto, le motivazioni nonché le ragioni e gli interessi oggetto di valutazione in sede di assunzione di decisioni aziendali influenzate dal soggetto che esercita attività di direzione e coordinamento. Inoltre, in presenza di operazioni atipiche e/o inusuali1 è fornita la descrizione delle operazioni nonché degli effetti prodotti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'impresa e, nel caso di operazioni infragruppo e di operazioni con parti correlate, l'indicazione dell'interesse della società al compimento dell'operazione.

1 Secondo le disposizioni Consob (comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006), "Per operazioni atipiche e/o inusuali si intendono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza."

Art. 36 del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 16191/2007 e successive modifiche): condizioni per la quotazione in borsa di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • alla data del 30 giugno 2017 le prescrizioni regolamentari dell'art. 36 del Regolamento Mercati si applicano alle società controllate: Eni Congo SA, Eni Norge AS, Eni Petroleum Co Inc, Nigerian Agip Oil Co Ltd, Nigerian Agip Exploration Ltd, Eni Finance USA Inc, Eni Trading & Shipping Inc, Eni Canada Holding Ltd, Eni Turkmenistan Ltd ed Eni Ghana Exploration and Production Ltd;

  • sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre

I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre sono indicati nel commento all'andamento operativo dei settori di attività.

Bilancio consolidato semestrale abbreviato

  • Schemi contabili 60
  • Note al bilancio consolidato 67
  • Attestazione del management 117
  • Relazione della Società di revisione 118

Stato patrimoniale

30.06.2017 31.12.2016
(€ milioni) Note Totale di cui verso
parti correlate
Totale di cui verso
parti correlate
ATTIVITA'
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 4.939 5.674
Attività finanziarie destinate al trading (5) 6.082 6.166
Attività finanziarie disponibili per la vendita (6) 223 238
Crediti commerciali e altri crediti (7) 15.836 988 17.593 1.100
Rimanenze (8) 4.858 4.637
Attività per imposte sul reddito correnti 303 383
Attività per altre imposte correnti 433 689
Altre attività correnti (9) (25) 1.432 24 2.591 57
34.106 37.971
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (10) 67.585 70.793
Rimanenze immobilizzate-scorte d'obbligo 1.147 1.184
Attività immateriali (11) 3.043 3.269
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (13) 3.944 4.040
Altre partecipazioni (13) 234 276
Altre attività finanziarie (14) 1.793 1.317 1.860 1.349
Attività per imposte anticipate (15) 4.084 3.790
Altre attività non correnti (16) (25) 1.529 13 1.348 13
83.359 86.560
Attività destinate alla vendita (26) 355 35 14
TOTALE ATTIVITA' 117.820 124.545
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (17) 2.851 182 3.396 191
Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine (21) 4.191 3.279
Debiti commerciali e altri debiti (18) 14.956 2.611 16.703 2.289
Passività per imposte sul reddito correnti (19) 426 426
Passività per altre imposte correnti 1.948 1.293
Altre passività correnti (20) (25) 1.547 55 2.599 88
25.919 27.696
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (21) 20.033 20.564
Fondi per rischi e oneri (22) 14.044 13.896
Fondi per benefici ai dipendenti 880 868
Passività per imposte differite (23) 6.228 6.667
Altre passività non correnti (24) (25) 1.597 23 1.768 23
42.782 43.763
Passività direttamente associabili ad attività destinate alla vendita (26) 190
TOTALE PASSIVITA' 68.891 71.459
PATRIMONIO NETTO (27)
Interessenze di terzi 48 49
Patrimonio netto di Eni:
Capitale sociale 4.005 4.005
Riserve cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale (60) 189
Altre riserve 44.534 52.329
Azioni proprie (581) (581)
Acconto sul dividendo (1.441)
Utile (perdita) netto del periodo 983 (1.464)
Totale patrimonio netto di Eni 48.881 53.037
TOTALE PATRIMONIO NETTO 48.929 53.086
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 117.820 124.545

Conto economico

I semestre 2017 I semestre 2016
di cui verso di cui verso
(€ milioni) Note Totale parti correlate Totale parti correlate
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (30) 33.690 990 26.760 607
Altri ricavi e proventi 626 4 502 17
Totale ricavi 34.316 27.262
COSTI OPERATIVI (31)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 26.066 5.049 21.420 3.957
Costo lavoro 1.562 11 1.544 18
Altri proventi (oneri) operativi 17 183 1 111
Ammortamenti 3.777 3.705
Svalutazioni (riprese di valore) nette 61 148
Radiazioni 193 121
UTILE (PERDITA) OPERATIVO 2.674 325
PROVENTI (ONERI) FINANZIARI (32)
Proventi finanziari 2.272 67 3.190 75
Oneri finanziari (3.230) (19) (3.420) (13)
Proventi (oneri) netti su attività finanziarie destinate al trading (51) (53)
Strumenti finanziari derivati 524 (5)
(485) (288)
PROVENTI (ONERI) SU PARTECIPAZIONI (33)
Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto 85 81
Altri proventi (oneri) su partecipazioni 62 (3)
147 78
UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE 2.336 115
Imposte sul reddito (34) (1.351) (939)
Utile (perdita) netto del periodo - Continuing operations 985 (824)
Utile (perdita) netto del periodo - Discontinued operations (413)
Utile (perdita) netto del periodo 985 (1.237)
Di competenza Eni:
- continuing operations 983 (829)
- discontinued operations (413)
983 (1.242)
Interessenze di terzi:
- continuing operations 2 5
- discontinued operations
2 5
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) netto
di competenza degli azionisti Eni
(ammontari in € per azione) (35)
- semplice 0,27 (0,34)
- diluito 0,27 (0,34)
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) netto
di competenza degli azionisti Eni - Continuing operations
(ammontari in € per azione) (35)
- semplice 0,27 (0,23)
- diluito 0,27 (0,23)

Prospetto dell'utile (perdita) complessivo

(€ milioni) Note I semestre 2017 I semestre 2016
Utile (perdita) netto del periodo 985 (1.237)
Altre componenti dell'utile (perdita) complessivo:
Componenti riclassificabili a conto economico
Differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (3.512) (875)
Variazione fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita (27) 2
Variazione fair value strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge (27) (325) 428
Quota di pertinenza delle "altre componenti dell'utile (perdita) complessivo" delle partecipazioni
valutate con il metodo del patrimonio netto
(27) 51 34
Effetto fiscale (27) 76 (106)
Totale altre componenti dell'utile (perdita) complessivo (3.708) (519)
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (2.723) (1.756)
Di competenza Eni:
- continuing operations (2.725) (1.348)
- discontinued operations (413)
(2.725) (1.761)
Interessenze di terzi:
- continuing operations 2 5
- discontinued operations
2 5

Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto

Patrimonio netto di Eni
(€ milioni) Note Capitale sociale Riserva legale Riserva per acquisto azioni proprie Riserva fair value strumenti finanziari derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
Riserva fair value strumenti finanziari disponibili
per la vendita al netto dell'effetto fiscale
Riserva per piani a benefici definiti per i
dipendenti al netto dell'effetto fiscale
Altre riserve Riserva per differenze cambio da conversione Azioni proprie Utili relativi a esercizi precedenti Acconto sul dividendo Utile (perdita) netto del periodo Altre componenti dell'utile (perdita) complessivo
relative alle discontinued operations
Totale Interessenze di terzi Totale patrimonio netto
Saldi 31 dicembre 2015 4.005 959 581 (474) 8 (101) 180 9.129 (581) 51.985 (1.440) (8.778) 20 55.493 1.916 57.409
Utile (perdita) del primo semestre 2016 (1.242) (1.242) 5 (1.237)
Altre componenti dell'utile (perdita)
complessivo
Componenti riclassificabili a conto economico
Differenze cambio da conversione dei bilanci in
moneta diversa dall'euro (1) (874) (875) (875)
Variazione fair value strumenti finanziari derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale 322 322 322
Quota di pertinenza delle "Altre componenti dell'utile
(perdita) complessivo" delle partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto 34 34 34
322 (1) 34 (874) (519) (519)
Utile (perdita) complessivo del periodo 322 (1) 34 (874) (1.242) (1.761) 5 (1.756)
Operazioni con gli azionisti
Attribuzione del dividendo di Eni SpA (€0,40 per
azione a saldo dell'acconto 2015 di €0,40 per
azione) 1.440 (2.880) (1.440) (1.440)
Attribuzione del dividendo di altre società
Destinazione utile residuo 2015
(11.658) 11.658 (4) (4)
(11.658) 1.440 8.778 (1.440) (4) (1.444)
Altri movimenti di patrimonio netto
Esclusione dell'area di consolidamento del gruppo
Saipem per cessione del controllo (1.872) (1.872)
Rigiro effetti relativi alle discontinued operations (8) (20) (28) (28)
Altre variazioni (19) 12 (7) 1 (6)
(19) 4 (20) (35) (1.871) (1.906)
Saldi al 30 giugno 2016 4.005 959 581 (152) 8 (102) 195 8.255 (581) 40.331 (1.242) 52.257 46 52.303
Utile (perdita) del secondo semestre 2016
Altre componenti dell'utile (perdita)
(222) (222) 2 (220)
complessivo
Componenti non riclassificabili a conto
economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i
dipendenti al netto dell'effetto fiscale (19) (19) (19)
(19) (19) (19)
Componenti riclassificabili a conto economico
Differenze cambio da conversione dei bilanci in
moneta diversa dall'euro 9 2.064 2.073 2.073
Variazione fair value strumenti finanziari disponibili
per la vendita al netto dell'effetto fiscale
(4) (4) (4)
Variazione fair value strumenti finanziari derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale 341 341 341
Quota di pertinenza delle "Altre componenti dell'utile
(perdita) complessivo" delle partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto 341 (4) 9 (2)
(2)
2.064 (2)
2.408
(2)
2.408
Utile (perdita) complessivo del periodo 341 (4) (10) (2) 2.064 (222) 2.167 2 2.169
Operazioni con gli azionisti
Acconto sul dividendo (€0,40 per azione) (1.441) (1.441) (1.441)
(1.441) (1.441) (1.441)
Altri movimenti di patrimonio netto
Altre variazioni 18 36 54 1 55
18 36 54 1 55
Saldi al 31 dicembre 2016 (27) 4.005 959 581 189 4 (112) 211 10.319 (581) 40.367 (1.441) (1.464) 53.037 49 53.086

segue Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto

Rendiconto finanziario

(€ milioni) Note I semestre 2017 I semestre 2016
Utile (perdita) netto del periodo - Continuing operations 985 (824)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) netto al flusso di cassa da attività operative:
Ammortamenti (31) 3.777 3.705
Svalutazioni (riprese di valore) nette (31) 61 148
Radiazioni (31) 193 121
Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (33) (85) (81)
Plusvalenze nette su cessioni di attività (336) (27)
Dividendi (33) (69) (55)
Interessi attivi (98) (120)
Interessi passivi 339 319
Imposte sul reddito (34) 1.351 939
Altre variazioni 546 (49)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze (356) 30
- crediti commerciali 1.032 1.537
- debiti commerciali (1.323) (40)
- fondi per rischi e oneri 133 (953)
- altre attività e passività 264 198
Flusso di cassa del capitale di esercizio (250) 772
Variazione fondo per benefici ai dipendenti 30 8
Dividendi incassati 102 87
Interessi incassati 23 67
Interessi pagati (311) (394)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (1.620) (1.516)
Flusso di cassa netto da attività operativa 4.638 3.100
-di cui verso parti correlate (37) (1.660) (1.654)
Investimenti:
- attività materiali (10) (4.796) (4.847)
- attività immateriali (11) (127) (32)
- partecipazioni (13) (50) (1.152)
- titoli (74) (1.225)
- crediti finanziari (384) (624)
- variazione debiti relativi all'attività di investimento e imputazione di ammortamenti all'attivo
patrimoniale
543 31
Flusso di cassa degli investimenti (4.888) (7.849)
Disinvestimenti:
- attività materiali 563 9
- imprese consolidate e rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti cedute (28) (415)
- partecipazioni 61 468
- titoli 25 7
- crediti finanziari 331 6.916
- variazione crediti relativi all'attività di disinvestimento (306) 51
Flusso di cassa dei disinvestimenti 674 7.036
Flusso di cassa netto da attività di investimento (4.214) (813)
-di cui verso parti correlate (37) (1.660) 5.445

segueRendiconto finanziario

(€ milioni) Note I semestre 2017 I semestre 2016
Assunzione di debiti finanziari non correnti (21) 755 2.103
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (21) (269) (1.969)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (17) (164) (1.956)
322 (1.822)
Dividendi pagati ad azionisti Eni (1.440) (1.440)
Dividendi pagati ad altri azionisti (3) (4)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (1.121) (3.266)
- di cui verso parti correlate (37) (1) 160
Effetto della variazione dell'area di consolidamento
(inserimento/esclusione di imprese divenute rilevanti/irrilevanti) 7 (1)
Effetto delle disponibilità liquide ed equivalenti delle discontinued operations 889
Effetto delle differenze di cambio da conversione e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed
equivalenti (45) (19)
Flusso di cassa netto del periodo (735) (110)
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo (escluse discontinued operations) 5.674 5.209
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo (escluse discontinued operations) 4.939 5.099

Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato

1 Criteri di redazione

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato (di seguito "bilancio semestrale") è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi". Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nell'ultima Relazione Finanziaria Annuale.

Nel bilancio semestrale sono applicati gli stessi principi di consolidamento e criteri di valutazione illustrati in sede di redazione dell'ultima Relazione Finanziaria Annuale, a cui si fa rinvio.

Le note al bilancio sono presentate in forma sintetica.

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base dell'imponibile fiscale alla data di chiusura del periodo. I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle Autorità fiscali applicando le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo e le aliquote stimate su base annua.

Le imprese consolidate, le imprese controllate non consolidate, le joint venture, le partecipazioni in joint operation e le imprese collegate sono distintamente indicate nell'allegato "Partecipazioni di Eni SpA al 30 giugno 2017" che fa parte integrante delle presenti note. Nello stesso allegato è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento verificatasi nel periodo.

Il bilancio semestrale al 30 giugno 2017, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Eni nella riunione del 27 luglio 2017 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della EY SpA.

La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

2 Modifica dei criteri contabili

Non vi sono state modifiche nei criteri contabili.

3Stime contabili e giudizi significativi

Con riferimento alle stime contabili e ai giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indicato nell'ultima Relazione Finanziaria Annuale.

4 Principi contabili di recente emanazione

Con riferimento alla descrizione dei principi contabili di recente emanazione, oltre a quanto indicato nell'ultima Relazione Finanziaria Annuale, a cui si rinvia, si segnala quanto segue.

In data 18 maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 "Insurance Contracts" (di seguito IFRS 17) che definisce l'accounting dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2021.

In data 7 giugno 2017, lo IASB ha emesso l'IFRIC 23 "Uncertainty over Income Tax Treatments" (di seguito IFRIC 23), contenente indicazioni in merito all'accounting di attività e passività fiscali (correnti e/o differite) relative a imposte sul reddito in presenza di incertezze nell'applicazione della normativa fiscale. Le disposizioni dell'IFRIC 23 sono efficaci a partire dagli esercizi aventi inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2019.

Allo stato Eni sta analizzando i principi contabili di recente emanazione e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

Al riguardo, si segnala che, con riferimento all'implementazione delle disposizioni dell'IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con clienti" (di seguito IFRS 15) e dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" (di seguito IFRS 9), nel corso del primo semestre 2017 è proseguita l'attività, avviata nell'esercizio 2016, volta ad individuarne i potenziali impatti. In particolare, relativamente all'IFRS 15, da un lato, è proseguita la mappatura delle fattispecie potenzialmente impattate dal principio, confermando nella sostanza gli ambiti di interesse già indicati nell'ultima Relazione Finanziaria Annuale (v. nota n. 7 "Principi contabili di recente emanazione") a cui si rinvia; dall'altro, per le casistiche individuate, sono state attivate le analisi per identificare gli effetti connessi con l'applicazione delle nuove disposizioni. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, sulla base delle analisi sin ora condotte e che proseguiranno nel secondo semestre, gli ambiti interessati riguardano essenzialmente: (i) per il settore Exploration & Production, la rappresentazione dei rapporti con i partner delle iniziative minerarie in relazione alla loro eventuale qualificazione come soggetti differenti da clienti. La fattispecie interessa in particolare la rappresentazione dei ritiri di prodotto superiori o inferiori alla quota di spettanza nell'iniziativa mineraria (cd. production imbalance) con la rilevazione dei ricavi in base alle effettive quantità vendute (cd. sales method) anziché sulla base delle quote di spettanza (cd. entitlement method); (ii) per il settore Gas & Power, la capitalizzazione dei costi per acquisizione della clientela, purché ne sia dimostrata la recuperabilità, e il relativo ammortamento sulla base della durata stimata del contratto; (iii) l'eventuale rappresentazione di alcune fattispecie di ricavi in altre voci del conto economico senza impatti sul risultato operativo e sul risultato netto.

Con riferimento all'IFRS 9, sulla base delle analisi sin ora condotte, gli ambiti oggetto di impatto del nuovo principio riguardano essenzialmente: (i) l'adozione dell'expected credit loss model per l'impairment delle attività finanziarie, in luogo del modello dell'incurred loss previsto dalle disposizioni dello IAS 39; (ii) per le partecipazioni minoritarie, l'allineamento del relativo valore al fair value, nei casi in cui il costo non rappresenti un'adeguata approssimazione del fair value.

Nel corso del secondo semestre proseguiranno le analisi per l'assessment dei possibili impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 15 e dell'IFRS 9, nonché per l'identificazione delle modalità di rappresentazione degli effetti in sede di prima adozione dei nuovi principi, tenuto anche conto delle opzioni previste. Ad ogni modo, sulla base delle analisi sin ora condotte, considerando i valori in essere al 31 dicembre 2016, le disposizioni dell'IFRS 15 e quelle dell'IFRS 9 non determinano impatti complessivamente significativi sul patrimonio netto.

Attività correnti

5Attività finanziarie destinate al trading

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Titoli quotati emessi da Stati Sovrani 997 996
Altri titoli 5.085 5.170
6.082 6.166

Le attività finanziarie destinate al trading di €6.082 milioni (€6.166 milioni al 31 dicembre 2016) possedute principalmente da Eni SpA, costituiscono una riserva di liquidità strategica avente l'obiettivo di assicurare al Gruppo la necessaria flessibilità finanziaria in particolari situazioni di mercato o per far fronte a fabbisogni imprevisti. L'attività di gestione di tale liquidità punta all'ottimizzazione del rendimento, nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati, con il vincolo di tutela del capitale e disponibilità immediata dei fondi.

Gli altri titoli di €5.085 milioni (€5.170 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano essenzialmente titoli emessi da imprese industriali per €2.762 milioni (€2.575 milioni la 31 dicembre 2016) e da Istituti finanziari e assicurativi per €2.314 milioni (€2.587 milioni al 31 dicembre 2016).

Le attività finanziarie destinate al trading comprendono operazioni di prestito titoli per €876 milioni (€665 milioni al 31 dicembre 2016).

Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1.

6Attività finanziarie disponibili per la vendita

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati Sovrani 200 210
Titoli quotati emessi da Istituti finanziari 23 28
223 238

I titoli non strumentali all'attività operativa di €223 milioni (€238 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano titoli della società assicurativa di Gruppo Eni Insurance DAC.

Gli effetti della valutazione al fair value dei titoli sono indicati alla nota n. 27 – Patrimonio netto.

Il fair value dei titoli disponibili per la vendita è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1.

7Crediti commerciali e altri crediti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Crediti commerciali 9.744 11.186
Crediti finanziari:
- strumentali all'attività operativa - breve termine 63 86
- strumentali all'attività operativa - quote a breve di crediti a lungo termine 75 72
- non strumentali all'attività operativa 364 385
502 543
Altri crediti:
- attività di disinvestimento 321 171
- altri 5.269 5.693
5.590 5.864
15.836 17.593

Il decremento dei crediti commerciali di €1.442 milioni è riferito al settore Gas & Power per €1.156 milioni per effetto della stagionalità delle vendite di gas.

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di €2.411 milioni (€2.371 milioni al 31 dicembre 2016):

(€ milioni) Crediti
commerciali
Crediti
finanziari
Altri
crediti
Totale fondo
svalutazione
Valore al 31.12.2016 1.817 68 486 2.371
Accantonamenti 191 8 199
Utilizzi (82) (1) (83)
Altre variazioni (40) (5) (31) (76)
Valore al 30.06.2017 1.886 62 463 2.411

L'accantonamento al fondo svalutazione crediti commerciali di €191 milioni è riferito al settore Gas & Power per €162 milioni ed è relativo, in particolare, alla clientela retail. Eni ha adottato le necessarie azioni per mitigare il rischio di controparte attraverso capillari azioni di recupero dei crediti in contenzioso anche tramite il ricorso a service esterni specialistici.

L'utilizzo del fondo svalutazione crediti commerciali di €82 milioni è riferito al settore Gas & Power per €76 milioni ed è relativo principalmente alla rilevazione di perdite su crediti del business retail.

Nel corso del primo semestre 2017 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto di crediti commerciali con scadenza successiva al 30 giugno 2017 di €1.482 milioni (€1.769 milioni nell'esercizio 2016 con scadenza 2017). Le cessioni hanno riguardato crediti commerciali relativi al settore Gas & Power (€1.139 milioni) e al settore Refining & Marketing & Chimica (€343 milioni).

I crediti commerciali al 30 giugno 2017 del settore Exploration & Production di €1.298 milioni (€1.764 milioni al 31 dicembre 2016) comprendono: (i) crediti per forniture di idrocarburi equity alle controparti di Stato in Egitto per €310 milioni (€611 milioni al 31 dicembre 2016) dove, per effetto della progressiva attuazione di un piano di rientro dello scaduto e di altri accordi industriali e commerciali con le suddette controparti, nel corso del semestre è stato azzerato l'outstanding dello scaduto pari a circa €420 milioni al 31 dicembre 2016; tra questi accordi rientra l'incasso di anticipi dai partner di Stato a valere sulle forniture future di gas del progetto Zohr in fase di sviluppo (€40 milioni al 30 giugno 2017) che riducono ulteriormente l'esposizione Eni verso il Paese; (ii) crediti per il recupero di investimenti pregressi nei confronti di controparti di Stato dell'Iran per €155 milioni rilevati sulla base del settlement agreement definito nel 2015 che si riducono, rispetto al saldo di €264 milioni al 31 dicembre 2016, in attuazione di un piano di rientro mediante incassi derivanti dalla vendita di produzioni equity delle controparti.

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di €138 milioni (€158 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano per €34 milioni finanziamenti concessi a società in joint venture e collegate per l'esecuzione di progetti industriali di interesse Eni (€28 milioni al 31 dicembre 2016).

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di €364 milioni (€385 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano principalmente: (i) depositi vincolati presso controparti bancarie di Eni Trading & Shipping SpA

per €96 milioni (€137 milioni al 31 dicembre 2016) per operazioni su contratti derivati; (ii) depositi di Eni Insurance DAC per €225 milioni (stesso ammontare al 31 dicembre 2016).

Gli altri crediti per attività di disinvestimento di €321 milioni (€171 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano: (i) per €157 milioni (€166 milioni al 31 dicembre 2016) la quota a breve termine del credito derivante dalla cessione avvenuta nel 2008 della quota dell'1,71% nel progetto Kashagan al partner kazakho KazMunayGas. La riscossione del credito è prevista a dicembre 2017; (ii) la quota a breve termine di €162 milioni del credito relativo alla cessione della quota del 10% dell'asset Zohr in Egitto perfezionata a febbraio 2017. La riscossione del credito è prevista in parte nel 2017 e in parte a giugno 2018. Le quote a lungo termine dei crediti sono indicate alla nota n. 16 – Altre attività non correnti.

Gli altri crediti di €5.269 milioni (€5.693 milioni al 31 dicembre 2016) comprendono crediti di €3.842 milioni (€4.111 milioni al 31 dicembre 2016) nei confronti di enti e società partner di Eni nei progetti di ricerca e sviluppo degli idrocarburi. L'esposizione maggiore riguarda i partner in Nigeria (€1.663 milioni) in particolare la società di Stato NNPC in relazione a: (i) crediti per il recupero di costi di investimento per €318 milioni (€382 milioni al 31 dicembre 2016) relativi a due progetti petroliferi (di cui uno operato) oggetto di arbitrato per il riconoscimento contrattuale di tali costi. Dopo l'emissione dei lodi arbitrali, sostanzialmente favorevoli alla società, è in corso la negoziazione di un accordo transattivo per il riconoscimento a Eni di una parte del valore già riconosciuto in sede di lodo arbitrale. L'importo in corso di definizione sarà rimborsato attraverso l'assegnazione a Eni di carichi di greggio di proprietà della società di Stato in un arco temporale di tre anni; (ii) crediti pregressi per €638 milioni (€716 milioni al 31 dicembre 2016) che Eni vanta in qualità di operatore per i costi in quota NNPC in qualità di partner per i quali è stato definito un accordo che prevede il rimborso in dollari USA e l'attribuzione a Eni di parte dei proventi derivanti dalla vendita degli idrocarburi prodotti da iniziative di sviluppo a ridotto rischio minerario ("rigless") con l'obiettivo di azzerare il credito in un arco temporale massimo di 5 anni; il saldo si riduce di €78 milioni rispetto all'outstanding al 31 dicembre 2016 per effetto dell'incasso dei crediti maturati nel 2016 di €30 milioni e delle differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro di €48 milioni.

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza e le condizioni di remunerazione.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 – Rapporti con parti correlate.

30.06.2017 31.12.2016
(€ milioni) Greggio,
gas
naturale
e prodotti
petroliferi
Prodotti
chimici
Altre Totale Greggio,
gas
naturale
e prodotti
petroliferi
Prodotti
chimici
Altre Totale
Materie prime, sussidiarie e di consumo 693 157 1.839 2.689 550 135 1.903 2.588
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 88 7 1 96 99 9 1 109
Lavori in corso su ordinazione 20 20 2 2
Prodotti finiti e merci 1.466 478 56 2.000 1.394 389 86 1.869
Certificati e diritti di emissione 53 53 69 69
2.247 642 1.969 4.858 2.043 533 2.061 4.637

8Rimanenze

Le altre rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo di €1.839 milioni (€1.903 milioni al 31 dicembre 2016) sono riferite al settore Exploration & Production per €1.625 milioni (€1.699 milioni al 31 dicembre 2016) e riguardano principalmente materiali per le attività di perforazione e manutenzione degli impianti e infrastrutture.

I certificati e diritti di emissione di €53 milioni (€69 milioni al 31 dicembre 2016) sono valutati al fair value determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1.

Eni Bilancio consolidato semestrale abbreviato 72

Note al bilancio

La variazione delle rimanenze e del fondo svalutazione si analizza come segue:

30.06.2017
(€ milioni) Rimanenze
lorde
Fondo
svalutazione
Rimanenze
nette
Rimanenze
lorde
Fondo
svalutazione
Rimanenze
nette
Valore iniziale 4.892 (255) 4.637 4.887 (308) 4.579
Variazione del periodo 508 508 (29) (29)
Accantonamenti (127) (127) (125) (125)
Utilizzi 12 12 163 163
Differenze di cambio da conversione (170) 13 (157) 61 (5) 56
Altre variazioni (28) 13 (15) (27) 20 (7)
Valore finale 5.202 (344) 4.858 4.892 (255) 4.637

La variazione del periodo di €508 milioni è riferita principalmente alle linee di business Chimica (€193 milioni) e Refining & Marketing (€94 milioni). Gli accantonamenti di €127 milioni sono riferiti alla linea di business Refining & Marketing per €69 milioni.

9Altre attività correnti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Fair value su strumenti finanziari derivati 1.059 2.248
Altre attività 373 343
1.432 2.591

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota n. 25 - Strumenti finanziari derivati.

Le altre attività di €373 milioni (€343 milioni al 31 dicembre 2016) comprendono: (i) per circa €290 milioni il credito commerciale relativo a forniture pregresse di gas alla società di Stato venezuelana che la controllata Eni Venezuela BV ha acquistato dalla joint venture Cardón IV; (ii) per €63 milioni il costo d'iscrizione del gas prepagato in esercizi precedenti per effetto della clausola take-or-pay dei contratti di fornitura long-term, i cui volumi sottostanti Eni prevede di ritirare entro i prossimi 12 mesi (€90 milioni al 31 dicembre 2016). La quota che Eni prevede di recuperare oltre l'orizzonte temporale di 12 mesi è indicata alla nota n. 16 – Altre attività non correnti.

I rapporti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 – Rapporti con parti correlate.

Attività non correnti

10Immobili, impianti e macchinari

(€ milioni) Immobili, impianti
e macchinari
Valore lordo al 31.12.2016 197.272
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2016 126.479
Valore netto al 31.12.2016 70.793
Investimenti 4.796
Ammortamenti (3.631)
Riprese di valore (svalutazioni) nette (61)
Radiazioni (183)
Differenze di cambio da conversione (4.504)
Altre variazioni 375
Valore netto al 30.06.2017 67.585
Valore lordo al 30.06.2017 190.805
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2017 123.220

Gli investimenti sono riferiti ai seguenti settori di attività:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Investimenti
Exploration & Production 4.524 4.502
Gas & Power 25 26
Refining & Marketing e Chimica 243 208
Corporate e Altre attività 12 17
Rettifiche per utili interni (8) 94
4.796 4.847

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro di €4.504 milioni sono riferite ad imprese con moneta funzionale dollaro USA per €4.190 milioni.

Le altre variazioni di €375 milioni comprendono: (i) la rilevazione iniziale e variazione stima del fondo abbandono e ripristino siti del settore Exploration & Production per €596 milioni per effetto del decremento della curva dei tassi di attualizzazione, in particolare il dollaro USA, dell'iscrizione delle nuove obbligazioni sorte nel periodo e della revisione in aumento delle stime dei costi di abbandono; (ii) cessioni di un valore di libro di €216 milioni relative essenzialmente alla quota del 10% dell'asset in sviluppo Zohr in Egitto.

Gli immobili, impianti e macchinari comprendono i costi relativi all'attività esplorativa e di appraisal nonché altre immobilizzazioni in corso del settore Exploration & Production come segue:

(€ milioni) Pozzi esplorativi in
corso
completati in attesa
Pozzi esplorativi
di esito
Pozzi esplorativi di
successo in corso
Attività esplorativa e
di appraisal
Unproved mineral
interest
Pozzi e impianti di
sviluppo in corso
Costi di abbandono immobilizzazioni in
corso
Altre
Totale
Valori al 31.12.2016 221 1.684 913 2.818 2.450 11.690 82 14.222 17.040
Investimenti 196 196 4.361 4.361 4.557
Riprese di valore (svalutazioni) nette (1) (1) (1)
Radiazioni (4) (168) (172) (1) (5) (6) (178)
Riclassifiche (262) 265 (248) (245) (5.088) (11) (5.099) (5.344)
Altre variazioni e differenze di cambio
da conversione (9) (126) (80) (215) (186) (957) (10) (1.153) (1.368)
Valori al 30.06.2017 142 1.655 585 2.382 2.264 10.004 56 12.324 14.706

Le riclassifiche di €5.344 milioni riguardano: (i) per €5.088 milioni pozzi e impianti di sviluppo; (ii) per €248 milioni pozzi esplorativi di successo a seguito dell'avvio in produzione nel semestre dei relativi progetti in Indonesia, Angola e Ghana.

Nell'ambito delle attività esplorative e di appraisal nel corso del semestre sono state rilevate: (i) riclassifiche da pozzi esplorativi in costruzione a pozzi esplorativi completati e in attesa dell'esito per €262 milioni; (ii) radiazioni per €172 milioni riguardanti essenzialmente pozzi che non hanno rinvenuto un quantitativo sufficiente di riserve commerciali da giustificarne lo sviluppo principalmente in Egitto e Norvegia.

Gli unproved mineral interest si analizzano come segue:

(€ milioni) Congo Nigeria Turkmenistan USA Egitto Totale
Valori al 31.12.2016 1.254 938 138 113 7 2.450
Altre variazioni e differenze di cambio
da conversione (95) (71) (10) (9) (1) (186)
Valori al 30.06.2017 1.159 867 128 104 6 2.264

Gli impegni contrattuali in essere per l'acquisto di attività materiali sono indicati alla nota n. 29 – Garanzie, impegni e rischi – Rischio liquidità.

11Attività immateriali

(€ milioni) Attività
immateriali a vita
utile definita
Attività
immateriali a vita
utile indefinita:
Goodwill
Totale
Valore lordo al 31.12.2016 8.949
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2016 7.000
Valore netto al 31.12.2016 1.949 1.320 3.269
Investimenti 127 127
Ammortamenti (147) (147)
Radiazioni (10) (10)
Differenze di cambio da conversione (74) (15) (89)
Altre variazioni (14) (93) (107)
Valore netto al 30.06.2017 1.831 1.212 3.043
Valore lordo al 30.06.2017 7.347
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2017 5.516

Gli investimenti di €127 milioni (€32 milioni nel primo semestre 2016) comprendono bonus di firma per €87 milioni (€2 milioni nel primo semestre 2016) relativi a nuovi acreage esplorativi in Cipro, Myanmar e Costa d'Avorio.

Gli ammortamenti di €147 milioni (€123 milioni nel primo semestre 2016) sono relativi ai costi di acquisizione di licenze esplorative nelle quali sono state rinvenute riserve certe e bonus di firma minori ammortizzati su base lineare per €36 milioni (€12 milioni nel primo semestre 2016).

Le altre variazioni del goodwill di €93 milioni riguardano la riclassifica ad attività destinate alla vendita del goodwill relativo alla Eni Gas & Power NV.

Il saldo finale delle attività immateriali a vita utile definita comprende diritti e potenziale esplorativo che si analizzano per tipologia di attività come segue:

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Diritti esplorativi proved 435 497
Diritti esplorativi unproved 617 579
Altri diritti esplorativi 8 16
1.060 1.092

Il saldo finale della voce goodwill di €1.212 milioni (€1.320 milioni al 31 dicembre 2016) è al netto di svalutazioni cumulate per un totale di €2.502 milioni (€2.524 milioni al 31 dicembre 2016). Il goodwill per settore di attività si analizza come segue:

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Gas & Power 932 1.025
Exploration & Production 187 202
Refining & Marketing 93 93
1.212 1.320

Relativamente al settore Gas & Power che presenta valori di goodwill significativi l'allocazione alle CGU è stata effettuata come segue:

Settore Gas & Power

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Mercato Gas Italia 835 835
Mercato Gas Estero 97 190
- di cui Mercato Gas Europeo 95 188
932 1.025

Nel semestre non sono stati rilevati impairment indicator in relazione ai goodwill iscritti in bilancio.

12Svalutazioni e riprese di valore di attività materiali e immateriali

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Svalutazioni:
- attività materiali 83 185
83 185
a dedurre:
- riprese di valore di attività materiali (22) (37)
61 148

Il quadro degli impairment indicator dei prezzi/margini delle commodity energetiche della relazione semestrale 2017 si presenta sostanzialmente stabile rispetto a quello che ha fatto da framework alle valutazioni del bilancio 2016. Nonostante la volatilità del mercato petrolifero nel corso del primo semestre

2017, il management conferma la view interna di progressivo bilanciamento dei fondamentali del settore, considerando il probabile deficit di offerta petrolifera che si paleserà a medio termine a causa dei massicci tagli agli investimenti fatti dalle compagnie petrolifere internazionali in risposta alla contrazione dei cash flow ai livelli correnti di prezzo. Su queste basi, il management mantiene la previsione di prezzo long-term del marker di riferimento Brent a 70 \$/bl al 2020 (72\$ al 2021 considerata l'inflazione al 2%), analoga a quella adottata ai fini della valutazione di recuperabilità dei valori d'iscrizione delle proprietà oil&gas nella relazione finanziaria annuale 2016. Le previsioni dei principali analisti sul prezzo di lungo termine sono comprese in un range 60-80 \$/bl.

Confermate le aspettative di tenuta dei margini di raffinazione in un intervallo compreso tra i 4-5 \$/bl nonostante i fattori di debolezza strutturale del settore europeo a causa dell'eccesso di capacità e della pressione competitiva; tali valori sono compatibili con il margine di breakeven delle raffinerie Eni pianificato a medio termine. Previsioni invariate anche per i prezzi del gas ai principali hub europei e negli USA grazie alla stabilità dei fondamentali. Più incerto lo scenario dei margini della produzione e vendita all'ingrosso dell'energia elettrica a causa della crescente competizione da parte delle rinnovabili.

L'aggiornamento della stima del costo medio ponderato del capitale di Gruppo (WACC), sulla cui base sono determinati applicando i country risk premium i tassi di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa associati all'uso delle CGU, non evidenzia variazioni rispetto al valore del bilancio 2016. Considerata la sostanziale assenza di impairment indicator di scenario, il progress dei principali progetti di sviluppo delle riserve in linea o in anticipo rispetto ai piani aziendali e la conferma del target di crescita delle produzioni di idrocarburi annunciato per il 2017, Eni non ha eseguito la verifica di recuperabilità dei valori di libro delle attività materiali e immateriali ad eccezione di quanto segue.

Le centrali power sono state sottoposte ad una analisi di sensitività in occasione di questa relazione semestrale sulla base di uno nuovo scenario margini senza evidenziare criticità.

Le uniche svalutazioni del semestre hanno riguardato gli investimenti di periodo eseguiti per finalità di sicurezza e stay-in-business relativi alle CGU del business Refining & Marketing (in particolare alcune raffinerie) integralmente svalutate in esercizi precedenti, delle quali è stata confermata l'assenza di prospettive di redditività (€58 milioni).

Per quanto riguarda la fermata del Centro Olio Val d'Agri a causa di una fuoriuscita di idrocarburi da parte di uno dei serbatoi di stoccaggio come meglio descritto nel relativo procedimento legale nella sezione "Contenziosi", l'headroom della CGU consente di assorbire ampiamente la relativa posticipazione del cash flow. La proprietà OPL 245 in Nigeria che comprende i costi di acquisizione del titolo minerario e i costi capitalizzati di esplorazione e pre-sviluppo (per un totale di circa €1,2 miliardi al 30 giugno 2017) e relativamente alla cui assegnazione a Eni sono in corso procedimenti giudiziari da parte delle Autorità italiane e nigeriane come meglio descritto nel relativo procedimento legale nella sezione "Contenziosi", allo stato si ritiene che non sussista alcuna ipotesi ragionevole di congelamento dell'attività di sviluppo tale da comportare rettifiche di valore dell'asset. Infine è stata verificata la recuperabilità del valore di libro della raffineria di Sannazzaro alla luce della criticità rappresentata dalla fermata di alcune linee di produzione senza riscontrare perdite di valore.

Al 30 giugno 2017 il valore di libro dei net asset consolidati di €48,9 miliardi registrava un'eccedenza di circa il 3% rispetto alla capitalizzazione di borsa dell'Eni alla stessa data (€47,4 miliardi). Considerato che il management in occasione delle relazione semestrale ha confermato lo scenario prezzi degli idrocarburi, in particolare il riferimento di lungo termine del Brent a 70 \$/bl al 2020, e in assenza di impairment indicator industriali non si ravvisano al 30 giugno 2017 scostamenti nei value-in-use delle principali CGU oil&gas rispetto ai valori determinati in occasione del bilancio 2016, che mostravano nel complesso un importante headroom rispetto ai valori di libro. In sintesi, il management ritiene che lo scostamento del book value dell'Eni rispetto alla capitalizzazione di borsa sia di natura temporanea e rifletta l'incertezza da parte degli investitori e dei mercati finanziari circa i tempi di riequilibrio dei fondamentali del settore petrolifero.

I criteri adottati nell'individuazione delle Cash Generating Unit (CGU) e nell'esecuzione della verifica della recuperabilità dei valori d'iscrizione degli asset sono invariati rispetto alla Relazione Finanziaria Annuale 2016 alla quale si rinvia (v. nota n. 19 – Svalutazioni e riprese di valore di attività materiali e immateriali del bilancio consolidato 2016).

13Partecipazioni

(€ milioni) Partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Altre
partecipazioni
Totale
Valore al 31.12.2016 4.040 276 4.316
Acquisizioni e sottoscrizioni 50 50
Cessioni e rimborsi (53) (8) (61)
Valutazione al patrimonio netto 80 80
Decremento per dividendi (46) (46)
Differenze di cambio da conversione (174) (14) (188)
Altre variazioni 47 (20) 27
Valore al 30.06.2017 3.944 234 4.178

Le acquisizioni e sottoscrizioni relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di €50 milioni riguardano per €45 milioni l'aumento di capitale di Lotte Versalis Elastomers Co Ltd.

Le cessioni e i rimborsi di €61 milioni riguardano rimborsi di capitale e sono relativi per €28 milioni alla United Gas Derivatives Co e per €25 milioni alla Angola LNG Ltd.

La valutazione con il metodo del patrimonio netto della Saipem SpA ha comportato l'iscrizione di una perdita di €34 milioni dovuta alla rilevazione da parte della partecipata di oneri di ristrutturazione e svalutazioni di attività materiali principalmente nel business perforazioni offshore maggiormente esposto all'andamento dello scenario petrolifero. Al 30 giugno 2017 il valore di libro della partecipazione di €1.482 milioni, allineato alla corrispondente frazione dei net assets dell'investee, eccedeva di circa il 32% il fair value rappresentato dalla quota della capitalizzazione di borsa del titolo Saipem. La sottocapitalizzazione riflette le incertezze degli investitori circa il riequilibrio dei fondamentali del settore petrolifero e la ripresa degli investimenti da parte delle società clienti del settore Ingegneria & Costruzioni. L'impairment test eseguito ha confermato il valore di libro dell'asset.

Il decremento per dividendi di €46 milioni è riferito per €21 milioni a Unimar Llc e per €12 milioni a Gas Distribution Company of Thessaloniki – Thessaly SA.

Le differenze di cambio da conversione di €188 milioni riguardano essenzialmente imprese con moneta funzionale dollaro USA (€141 milioni).

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e rilevanti al 30 giugno 2017 sono indicate nell'allegato "Partecipazioni di Eni SpA al 30 giugno 2017" che costituisce parte integrante delle presenti note.

14Altre attività finanziarie

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 1.719 1.785
Titoli strumentali all'attività operativa 74 75
1.793 1.860

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa sono esposti al netto del fondo svalutazione di €466 milioni (€480 milioni al 31 dicembre 2016):

(€ milioni) Fondo
svalutazione
crediti finanziari
Valore al 31.12.2016 480
Accantonamenti 15
da conversione (27)
Altre variazioni (2)
Valore al 30.06.2017 466

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di €1.719 milioni (€1.785 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano finanziamenti concessi principalmente dai settori Exploration & Production (€1.412 milioni), Gas & Power (€127 milioni) e Refining & Marketing e Chimica (€109 milioni). I finanziamenti sono concessi a società in joint venture e collegate per €1.318 milioni (€1.350 milioni al 31 dicembre 2016).

L'esposizione maggiore è nei confronti della joint venture Cardón IV SA (Eni 50%) in Venezuela che opera il giacimento a gas di Perla. Al 30 giugno 2017 l'esposizione Eni verso la joint venture è pari a €1.011 milioni (€1.054 milioni al 31 dicembre 2016). Il credito, che matura interessi a tassi di mercato, sarà rimborsato attraverso i flussi di cassa generati dalla vendita del gas prodotto alla compagnia di Stato venezuelana PDVSA sulla base di un GSA con scadenza 2036. La recuperabilità del credito è stata valutata in occasione della relazione finanziaria annuale sulla base del valore attuale del progetto industriale sottostante e degli associati cash flow scontati al WACC paese che riflette i rischi minerari e quelli associati al contesto operativo venezuelani, nonché sulla base degli accordi di securitization in essere. Nella presente relazione semestrale non sono emerse evidenze di perdite di valore rispetto alla situazione 2016, considerato anche che PDVSA ha pagato una parte delle forniture di gas della joint venture per l'anno corrente.

Il fair value dei crediti finanziari strumentali all'attività operativa ammonta a €1.727 milioni ed è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri con tassi di sconto compresi tra lo -0,1 % e il 2,5% (-0,2% e 2,6% al 31 dicembre 2016).

Il valore di mercato dei titoli è determinato sulla base delle quotazioni di mercato.

I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37– Rapporti con parti correlate.

15Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili di €3.896 milioni (€4.286 milioni al 31 dicembre 2016).

Fondo
svalutazione
(€ milioni) Attività per
imposte anticipate
attività per
imposte anticipate
Totale
Valore al 31.12.2016 9.412 (5.622) 3.790
Incrementi netti 312 (53) 259
Differenze di cambio da conversione (532) 130 (402)
Altre variazioni 426 11 437
Valore al 30.06.2017 9.618 (5.534) 4.084

Le attività per imposte anticipate sono riferite per €2.068 milioni (€1.690 milioni al 31 dicembre 2016) a Eni SpA e alle consociate italiane facenti parte del consolidato fiscale nazionale e sono state stanziate sulla perdita di periodo e sulla rilevazione di costi a deducibilità differita nei limiti degli ammontari che si prevede di recuperare negli esercizi futuri in base alla capienza dei redditi imponibili attesi.

Le passività per imposte differite sono indicate alla nota n. 23 – Passività per imposte differite.

Le imposte sono indicate alla nota n. 34 - Imposte sul reddito.

16Altre attività non correnti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Attività per imposte correnti 532 502
Crediti per attività di disinvestimento 326 222
Altri crediti 58 52
Fair value su strumenti finanziari derivati 80 108
Altre attività 533 464
1.529 1.348

I crediti per attività di disinvestimento di €326 milioni (€222 milioni al 31 dicembre 2016) comprendono: (i) la quota a lungo termine di €157 milioni (€166 milioni al 31 dicembre 2016) del credito relativo alla cessione nel 2008 della quota dell'1,71% nel progetto Kashagan al partner kazakho KazMunayGas sulla base degli accordi tra i partner internazionali del consorzio North Caspian Sea PSA e le Autorità kazakhe che attuarono il nuovo schema contrattuale e di governance del progetto. Il rimborso della prima delle tre rate del credito è avvenuto nel quarto trimestre 2016 con il conseguimento del livello commerciale target concordato tra le parti; (ii) la quota a lungo termine di €117 milioni del credito relativo alla cessione della quota del 10% dell'asset Zohr in Egitto perfezionata a febbraio 2017. Le quote a breve termine dei crediti sono indicate alla nota n. 7 – Crediti commerciali e altri crediti.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota n. 25 – Strumenti finanziari derivati.

Le altre attività di €533 milioni (€464 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano per €146 milioni (€113 milioni al 31 dicembre 2016) le quantità di gas non prelevate da Eni in esercizi precedenti fino a concorrenza del minimum take dei relativi contratti di fornitura long-term, che hanno fatto scattare l'obbligo di pagare in anticipo in tutto o in parte il prezzo contrattuale di fornitura in adempimento della clausola take-or-pay, con facoltà di ritiro negli anni contrattuali successivi. Nonostante il difficile outlook del mercato gas a causa della debolezza della domanda e dell'oversupply, il management prevede di completare il recupero dei volumi pre-pagati quasi interamente entro l'orizzonte temporale di piano.

I rapporti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 – Rapporti con parti correlate.

Passività correnti

17Passività finanziarie a breve termine

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Debiti finanziari rappresentati da titoli di credito 2.042 2.738
Banche 294 155
Altri finanziatori 515 503
2.851 3.396

Il decremento di €545 milioni delle passività finanziarie a breve termine è dovuto essenzialmente a rimborsi netti per €164 milioni e alle differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese operanti in aree diverse dall'euro e da allineamento al cambio di fine periodo per €310 milioni.

I debiti finanziari rappresentati da titoli di credito di €2.042 milioni (€2.738 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano l'emissione di commercial paper da parte delle società finanziarie Eni Finance USA Inc per €1.442 milioni (€1.750 milioni al 31 dicembre 2016) ed Eni Finance International SA per €600 milioni (€988 milioni al 31 dicembre 2016).

Al 30 giugno 2017 Eni dispone di linee di credito committed e uncommitted non utilizzate rispettivamente per €41 milioni e €11.514 milioni (rispettivamente €41 milioni e €12.267 milioni al 31 dicembre 2016). Questi contratti prevedono interessi e commissioni di mancato utilizzo in linea con le normali condizioni di mercato.

Al 30 giugno 2017 non risultano inadempimenti di clausole contrattuali connesse a contratti di finanziamento.

La valutazione al fair value delle passività finanziarie a breve termine non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza e le condizioni di remunerazione.

I debiti verso parti correlate sono indicate alla nota n. 37 – Rapporti con parti correlate.

18Debiti commerciali e altri debiti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Debiti commerciali 9.381 11.038
Acconti e anticipi 459 526
Altri debiti:
- relativi all'attività di investimento 2.523 2.158
- altri debiti 2.593 2.981
5.116 5.139
14.956 16.703

Il decremento dei debiti commerciali di €1.657 milioni è riferito principalmente al settore Gas & Power (€1.061 milioni) e al settore Exploration & Production (€477 milioni).

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

I debiti verso parti correlate sono indicate alla nota n. 37 – Rapporti con parti correlate.

19Passività per imposte sul reddito correnti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Imprese italiane 98 97
Imprese estere 328 329
426 426

Le imposte sono indicate alla nota n. 34 – Imposte sul reddito.

20Altre passività correnti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Fair value su strumenti finanziari derivati 1.036 2.108
Altre passività 511 491
1.547 2.599

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota n. 25 - Strumenti finanziari derivati. Le altre passività di €511 milioni comprendono la quota a breve termine di €72 milioni (€73 milioni al 31 dicembre 2016) relativa agli anticipi incassati dal partner Suez a fronte di forniture di lungo termine di gas ed energia elettrica.

I rapporti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 - Rapporti con parti correlate.

Passività non correnti

21Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività finanziarie a lungo termine

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, si analizzano come segue:

30.06.2017 31.12.2016
(€ milioni) Quote a lungo
termine
Quote a breve
termine
Totale Quote a lungo
termine
Quote a breve
termine
Totale
Banche 3.883 266 4.149 4.014 272 4.286
Obbligazioni ordinarie 15.689 3.884 19.573 16.044 2.959 19.003
Obbligazioni convertibili 385 385 383 383
Altri finanziatori 76 41 117 123 48 171
20.033 4.191 24.224 20.564 3.279 23.843

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, di €24.224 milioni (€23.843 milioni al 31 dicembre 2016) aumentano di €381 milioni essenzialmente per effetto del saldo tra le nuove accensioni per €755 milioni e i rimborsi per €269 milioni nonché, in diminuzione, differenze di cambio da conversione e da allineamento al cambio di fine periodo dei debiti in moneta diversa da quella funzionale per complessivi €133 milioni.

Al 30 giugno 2017 Eni ha rispettato tutti i covenants in essere su determinati rapporti di finanziamento a lungo termine con istituzioni terze. Tali covenants prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Eni o il mantenimento di un rating minimo.

Le obbligazioni ordinarie di €19.573 milioni (€19.003 milioni al 31 dicembre 2016) riguardano il programma di Euro Medium Term Notes per complessivi €17.156 milioni e altri prestiti obbligazionari per complessivi €2.417 milioni.

L'analisi delle obbligazioni ordinarie per emittente e per valuta con l'indicazione della scadenza e del tasso di interesse è la seguente:

Importo Disaggio di emissione
e rateo di interesse
Totale Valuta Scadenza Tasso (%)
(€ milioni) da a da a
Società emittente
Euro Medium Term Notes
Eni SpA 1.500 46 1.546 EUR 2019 4,125
Eni SpA 1.250 37 1.287 EUR 2017 4,750
Eni SpA 1.200 39 1.239 EUR 2025 3,750
Eni SpA 1.000 23 1.023 EUR 2023 3,250
Eni SpA 1.000 15 1.015 EUR 2020 4,250
Eni SpA 1.000 14 1.014 EUR 2018 3,500
Eni SpA 1.000 8 1.008 EUR 2029 3,625
Eni SpA 1.000 (1) 999 EUR 2026 1,500
Eni SpA 1.000 (1) 999 EUR 2020 4,000
Eni SpA 900 (4) 896 EUR 2024 0,625
Eni SpA 800 12 812 EUR 2021 2,625
Eni SpA 800 (9) 791 EUR 2028 1,625
Eni SpA 750 750 EUR 2024 1,750
Eni SpA 750 (1) 749 EUR 2019 3,750
Eni SpA 750 (2) 748 EUR 2027 1,500
Eni SpA 700 (2) 698 EUR 2022 0,750
Eni SpA 600 (3) 597 EUR 2028 1,125
Eni Finance International SA 513 10 523 GBP 2018 2021 4,750 6,125
Eni Finance International SA 295 2 297 EUR 2028 2043 3,875 5,441
Eni Finance International SA 164 1 165 YEN 2019 2037 1,955 2,810
16.972 184 17.156
Altri prestiti obbligazionari
Eni SpA 1.109 38 1.147 EUR 2017 4,875
Eni SpA 395 3 398 USD 2020 4,150
Eni SpA 307 307 USD 2040 5,700
Eni SpA 215 1 216 EUR 2017 variabile
Eni USA Inc 350 (1) 349 USD 2027 7,300
2.376 41 2.417
19.348 225 19.573

Le obbligazioni ordinarie che scadono nei prossimi diciotto mesi ammontano a €3.840 milioni e riguardano Eni SpA per €3.664 milioni ed Eni Finance International SA per €176 milioni. Nel corso del primo semestre 2017 Eni SpA ha emesso nuove obbligazioni ordinarie per €748 milioni.

(€ milioni) Importo Disaggio di emissione
e rateo di interesse
Totale Valuta Scadenza Tasso
(%)
Società emittente
Eni SpA 400 (15) 385 EUR 2022 0,000
400 (15) 385

Le informazioni relative al prestito obbligazionario convertibile emesso da Eni SpA sono le seguenti:

Tale prestito obbligazionario prevede una formula equity-linked cash-settled non diluitivo con valore di rimborso legato al prezzo di mercato delle azioni Eni. Gli obbligazionisti potranno esercitare un diritto di conversione in determinati periodi e/o in presenza di determinati eventi, fermo restando che le obbligazioni saranno regolate mediante cassa, senza effetto diluitivo per gli azionisti. Al fine di gestire l'esposizione al rischio di prezzo delle azioni Eni, sono state acquistate opzioni call sulle azioni Eni che saranno regolate su base netta per cassa (cd cash-settled call options).

Il prestito obbligazionario convertibile è valutato al costo ammortizzato; l'opzione di conversione, implicita negli strumenti finanziari emessi, e le opzioni call sulle azioni Eni acquistate sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Al 30 giugno 2017 Eni dispone di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per €6.065 milioni (€6.236 milioni al 31 dicembre 2016), di cui €850 scadenti nel 2017. Questi contratti prevedono interessi e commissioni di mancato utilizzo in linea con le normali condizioni di mercato. Al 30 giugno 2017 non sono state utilizzate le linee di credito committed in essere presso le banche in considerazione delle riserve di liquidità mantenute da Eni.

Eni ha in essere un programma di Euro Medium Term Notes, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali fino a €20 miliardi; al 30 giugno 2017 il programma risulta utilizzato per €17 miliardi.

Standard & Poor's assegna ad Eni il rating BBB+ con outlook Stable per il debito a lungo termine e A-2 per il breve; Moody's assegna ad Eni il rating Baa1 con outlook Stable per il debito a lungo e P-2 per il debito a breve. Il rating Eni è legato, oltre a variabili prettamente endogene e di mercato, al rating sovrano dell'Italia. A tale proposito, sulla base delle metodologie utilizzate da Standard & Poor's e Moody's, un downgrade del rating sovrano italiano potrebbe potenzialmente ripercuotersi sul rating delle società emittenti italiane, tra cui Eni.

Il fair value dei debiti finanziari a lungo termine, comprensivi della quota a breve termine, ammonta a €25.121 milioni (€25.358 milioni al 31 dicembre 2016) e si analizza come segue:

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Obbligazioni ordinarie 20.463 20.501
Obbligazioni convertibili 400 435
Banche 4.139 4.244
Altri finanziatori 119 178
25.121 25.358

Il fair value dei debiti finanziari è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri con tassi di sconto compresi tra -0,1% e 2,5% (-0,2% e 2,6% al 31 dicembre 2016).

Al 30 giugno 2017 non vi sono passività finanziarie garantite da depositi vincolati.

Analisi dell'indebitamento finanziario netto

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione intermedia sulla gestione" è la seguente:

30.06.2017 31.12.2016
Non Non
(€ milioni) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide ed equivalenti 4.939 4.939 5.674 5.674
B. Attività finanziarie destinate al trading 6.082 6.082 6.166 6.166
C. Attività finanziarie disponibili per la vendita 223 223 238 238
D. Liquidità (A+B+C) 11.244 11.244 12.078 12.078
E. Crediti finanziari 364 364 385 385
F. Passività finanziarie a breve termine verso banche 294 294 155 155
G. Passività finanziarie a lungo termine verso banche 266 3.883 4.149 272 4.014 4.286
H. Prestiti obbligazionari 3.884 16.074 19.958 2.959 16.427 19.386
I. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate 182 182 191 191
L. Altre passività finanziarie a breve termine 2.375 2.375 3.050 3.050
M. Altre passività finanziarie a lungo termine 41 76 117 48 123 171
N. Indebitamento finanziario lordo (F+G+H+I+L+M) 7.042 20.033 27.075 6.675 20.564 27.239
O. Indebitamento finanziario netto (N-D-E) (4.566) 20.033 15.467 (5.788) 20.564 14.776

Le attività finanziarie destinate al trading di €6.082 milioni (€6.166 milioni al 31 dicembre 2016) si riferiscono ad Eni SpA per €5.962 milioni e ad Eni Insurance DAC per €120 milioni. Maggiori informazioni sono riportate alla nota n. 5 – Attività finanziarie destinate al trading.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita di €223 milioni (€238 milioni al 31 dicembre 2016) non strumentali all'attività operativa si riferiscono alla società assicurativa di Gruppo Eni Insurance DAC.

I crediti finanziari di €364 milioni (€385 milioni al 31 dicembre 2016) sono a breve termine e non strumentali all'attività operativa.

22Fondi per rischi e oneri

(€ milioni) ripristino siti e social
Fondo abbandono e
project
Fondo rischi ambientali Fondo rischi per
contenziosi
Fondo per imposte Fondo riserva sinistri e
premi compagnie di
assicurazione
Fondo esodi agevolati Fondo contratti onerosi Fondo copertura perdite
di imprese partecipate
assicurazione OIL
Fondo mutua
Fondo dismissioni e
ristrutturazioni
Altri fondi (*) Totale
Valore al 31.12.2016 8.419 2.691 954 732 207 176 165 153 88 58 253 13.896
Accantonamenti 51 197 77 68 2 1 52 448
Rilevazione iniziale e variazione stima 610 610
Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo 141 1 1 1 144
Utilizzi a fronte oneri (99) (97) (10) (72) (50) (5) (51) (7) (52) (443)
Utilizzi per esuberanza (2) (6) (3) (3) (9) (8) (31)
Differenze cambio da conversione (428) (1) (51) (45) (5) (4) (1) (6) (541)
Altre variazioni (8) (9) (5) (4) (5) 4 1 (13) (39)
Valore al 30.06.2017 8.635 2.634 1.079 685 220 173 110 143 88 51 226 14.044

(*) Di importo unitario inferiore a €50 milioni.

La rilevazione iniziale e variazione stima del fondo abbandono e ripristino siti di €610 milioni comprende gli effetti del decremento della curva dei tassi di attualizzazione, in particolare il dollaro USA, dell'iscrizione delle nuove obbligazioni sorte nel periodo e la revisione in aumento delle stime dei costi di abbandono.

23Passività per imposte differite

Le passività per imposte differite sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili di €3.896 milioni (€4.286 milioni al 31 dicembre 2016).

(€ milioni) Passività per
imposte differite
Valore al 31.12.2016 6.667
Decrementi netti (90)
Differenze di cambio da conversione (693)
Altre variazioni 344
Valore al 30.06.2017 6.228

Le passività per imposte differite e le attività per imposte anticipate si analizzano come segue:

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Passività per imposte differite 10.124 10.953
Attività per imposte anticipate compensabili (3.896) (4.286)
6.228 6.667
Attività per imposte anticipate non compensabili (4.084) (3.790)
Passività per imposte differite nette 2.144 2.877

24Altre passività non correnti

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Fair value su strumenti finanziari derivati 119 161
Passività per imposte sul reddito 26 35
Altri debiti verso l'Amministrazione finanziaria 5 9
Altri debiti 46 51
Altre passività 1.401 1.512
1.597 1.768

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota n. 25 - Strumenti finanziari derivati. I rapporti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 - Rapporti con parti correlate.

25Strumenti finanziari derivati

30.06.2017 31.12.2016
Gerarchia del Gerarchia del
Fair value Fair value fair value - Fair value Fair value fair value -
(€ milioni) attivo passivo Livello attivo passivo Livello
Contratti derivati non di copertura
Contratti su valute
- Currency swap 289 84 2 188 268 2
- Interest currency swap 36 58 2 38 83 2
- Outright 5 8 2 17 15 2
330 150 243 366
Contratti su interessi
- Interest currency swap 9 11 2 10 12 2
9 11 10 12
Contratti su merci
- Future 770 708 1 624 611 2
- Over the counter 111 102 2 133 120 1
- Opzioni 1 2
- Altro 1 2 4 5 2
882 810 761 737
1.221 971 1.014 1.115
Contratti derivati di negoziazione
Contratti su merci
- Over the counter 621 736 2 1.495 1.490 2
- Future 221 273 1 561 574 1
- Opzioni 92 105 2 211 157 2
934 1.114 2.267 2.221
Contratti derivati cash flow hedge
Contratti su merci
- Over the counter 31 118 2 309 150 2
- Future 1 1 1 18 1
32 118 310 168
Opzioni implicite su prestiti obbligazionari convertibili 17 17 2 46 46 2
Totale contratti derivati lordi 2.204 2.220 3.637 3.550
Compensazione (1.065) (1.065) (1.281) (1.281)
Totale contratti derivati netti 1.139 1.155 2.356 2.269
Di cui:
- correnti 1.059 1.036 2.248 2.108
- non correnti 80 119 108 161

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è calcolato sulla base di quotazioni di mercato fornite da primari info-provider; per gli strumenti non quotati, sulla base di tecniche di valutazione generalmente adottate in ambito finanziario.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura riguarda strumenti finanziari derivati privi dei requisiti formali per essere trattati in hedge accounting secondo gli IFRS in quanto stipulati su importi corrispondenti all'esposizione netta dei rischi su cambi, su tassi di interesse e sui prezzi delle commodity pertanto non direttamente riconducibili alle transazioni commerciali o finanziarie originarie.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati di negoziazione riguarda operazioni sui prezzi delle commodity e per attività di trading proprietario.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente operazioni in derivati su commodity poste in essere nel settore Gas & Power con l'obiettivo di minimizzare il rischio di variabilità dei cash flow futuri associati a vendite attese con elevata probabilità o a vendite già contrattate derivanti dalla differente indicizzazione dei contratti di somministrazione rispetto ai contratti di approvvigionamento. La medesima logica è utilizzata nell'ambito delle strategie di riduzione del rischio di cambio. Gli effetti della valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati cash flow hedge sono indicati alle note n. 27 – Patrimonio netto e n. 31 – Costi operativi. Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e alle politiche di hedging sono indicate alla nota n. 29 – Garanzie, impegni e rischi – Gestione dei rischi finanziari.

Le opzioni implicite su prestiti obbligazionari convertibili riguardano il prestito obbligazionario equity-linked cash-settled. Maggiori informazioni sono riportate alla nota n. 21 – Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività finanziarie a lungo termine.

Nel corso del primo semestre 2017 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.

26Attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Le attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili, rispettivamente di €355 milioni e €190 milioni riguardano essenzialmente la società consolidata di Eni Gas & Power NV e della sua controllata Eni Wind Belgium NV che operano nelle attività Gas & Power Retail in Belgio per le quali alla data del 30 giugno era in essere un accordo vincolante di cessione con il gruppo Eneco. Il perfezionamento della transazione è avvenuto nel mese di luglio. I valori d'iscrizione di tali attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili ammontano rispettivamente a €263 milioni (di cui attività correnti €149 milioni) e €119 milioni (di cui passività correnti €104 milioni).

Inoltre le attività destinate alla vendita comprendono la società di scopo Coral South FLNG DMCC temporaneamente controllata da Eni avente a oggetto la raccolta dei fondi tramite project financing da destinare alla Coral FLNG SA per finanziare la costruzione dell'unità di produzione di LNG del progetto. È in corso la cessione delle quote di competenza di Coral South FLNG DMCC agli altri Concessionari dell'Area 4 in Mozambico, al perfezionamento della quale Eni perderà il controllo del veicolo che sarà classificato al pari della Coral FLNG SA quale entità collegata.

27Patrimonio netto

Interessenze di terzi

Il risultato netto e il patrimonio netto relativo alle interessenze di terzi sono riferiti alle seguenti società:

Risultato netto del I semestre Patrimonio netto
(€ milioni) 2017 2016 30.06.2017 31.12.2016
EniPower Mantova SpA 2 3 21 21
Serfactoring SpA (2) 13 15
Altre 2 2 14 13
2 5 48 49

Patrimonio netto di Eni

Il patrimonio netto di Eni si analizza come segue:

(€ milioni) 30.06.2017 31.12.2016
Capitale sociale 4.005 4.005
Riserva legale 959 959
Riserva per acquisto di azioni proprie 581 581
Riserva fair value strumenti finanziari derivati cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale (60) 189
Riserva fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale 6 4
Riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale (112) (112)
Altre riserve 262 211
Riserva per differenze cambio da conversione 6.807 10.319
Azioni proprie (581) (581)
Utili relativi a esercizi precedenti 36.031 40.367
Acconto sul dividendo (1.441)
Utile (perdita) netto 983 (1.464)
48.881 53.037

Capitale sociale

Al 30 giugno 2017, il capitale sociale di Eni SpA, interamente versato, ammonta a €4.005.358.876 ed è rappresentato da n. 3.634.185.330 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale (stessi ammontari al 31 dicembre 2016).

Il 13 aprile 2017, l'Assemblea ordinaria degli azionisti di Eni SpA ha deliberato la distribuzione del dividendo di €0,40 per azione, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola, a saldo dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2016 di €0,40 per azione; il saldo del dividendo è stato messo in pagamento il 26 aprile 2017, con data di stacco il 24 aprile 2017 e record date il 25 aprile 2017. Il dividendo complessivo per azione dell'esercizio 2016 ammonta perciò a €0,80.

Riserva legale

La riserva legale di Eni SpA rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. La riserva ha raggiunto l'ammontare massimo richiesto dalla legge.

Riserva fair value strumenti finanziari derivati cash flow hedge, riserva fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita e riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti

Le riserve per valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge, per valutazione al fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita e per piani a benefici definiti per i dipendenti, al netto del relativo effetto fiscale, si analizzano come segue:

Strumenti finanziari derivati
di copertura cash flow hedge
Strumenti finanziari
disponibili per la vendita
Riserva per piani a benefici
definiti per i dipendenti
Totale
(€ milioni) Riserva
lorda
Effetto
fiscale
Riserva
netta
Riserva
lorda
Effetto
fiscale
Riserva
netta
Riserva
lorda
Effetto
fiscale
Riserva
netta
Riserva
lorda
Effetto
fiscale
Riserva
netta
Riserva al 31.12.2016 246 (57) 189 5 (1) 4 (99) (13) (112) 152 (71) 81
Variazione del periodo (354) 83 (271) (354) 83 (271)
Differenze cambio (4) 4 (4) 4
Rigiro a conto economico 29 (7) 22 2 2 31 (7) 24
Riserva al 30.06.2017 (79) 19 (60) 7 (1) 6 (103) (9) (112) (175) 9 (166)

La riserva relativa agli strumenti finanziari disponibili per la vendita al netto dell'effetto fiscale di €6 milioni (€4 milioni al 31 dicembre 2016) è riferita alla valutazione al fair value di titoli.

Altre riserve

Le altre riserve di €262 milioni (€211 milioni al 31 dicembre 2016) aumentano di €51 milioni per effetto delle "Altre componenti dell'utile complessivo" delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio.

28Altre informazioni

Informazioni supplementari del Rendiconto finanziario

(€ milioni) I semestre 2016
Analisi dei disinvestimenti di imprese consolidate e di rami d'azienda ceduti
Attività correnti 6.500
Attività non correnti 8.550
Disponibilità finanziarie nette (indebitamento finanziario netto) (5.392)
Passività correnti e non correnti (6.310)
Effetto netto dei disinvestimenti 3.348
Valore corrente della quota di partecipazioni mantenute dopo la cessione del controllo (1.006)
Plusvalenza (minusvalenza) per disinvestimenti 5
Interessenze di terzi (1.872)
Totale prezzo di vendita 475
a dedurre:
Disponibilità liquide ed equivalenti (890)
Imprese consolidate e rami d'azienda al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti cedute (415)

I disinvestimenti del primo semestre 2016 hanno riguardato essenzialmente la cessione del controllo (12,503%) di Saipem SpA con un incasso di €463 milioni.

Nel rendiconto finanziario del comparative period (I semestre 2016) le disponibilità liquide di Saipem cedute per effetto del deconsolidamento (€889 milioni) sono state portate in deduzione del flusso di cassa dei disinvestimenti relativi alle imprese consolidate, in coerenza con la rappresentazione adottata nella Relazione finanziaria 2016.

29Garanzie, impegni e rischi

L'ammontare delle garanzie e degli impegni e rischi al 30 giugno 2017 non ha subito variazioni significative rispetto a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2016 ad eccezione delle garanzie e impegni di seguito riportati.

Il 1° giugno 2017 il progetto della prima fase di sviluppo delle riserve gas della scoperta Coral situata nel permesso Area 4 nell'offshore del Mozambico (di cui Eni con una quota del 50% del progetto industriale è Operatore attraverso la joint operation Eni East Africa) è entrato nella fase esecutiva con la firma rispettivamente: i) del contratto di Engineering Procurement Construction Installation and Commissioning (EPCIC) per la realizzazione dell'impianto galleggiante di liquefazione del gas (Floating LNG – FLNG) con il consorzio TJS (Technip - JGC - Samsung Heavy Industries) del valore di \$5.248 milioni, pari a €4.601 milioni; ii) degli accordi di project financing con Export Credit Agencies (Sace, BPI, K-Exim, K-Sure e Sinosure) e banche commerciali dell'ammontare complessivo di circa \$4.680 milioni, pari a €4.103 milioni. L'impianto FLNG della capacità di produzione di circa 3,37 milioni di tonnellate/anno di LNG sarà di proprietà della società di scopo Coral FLNG SA partecipata da Eni al 50%. Tale società di scopo eseguirà un servizio di liquefazione del gas, stoccaggio e caricamento su navi metaniere a beneficio dei Concessionari. Il gas liquefatto sarà venduto alla società petrolifera BP sulla base di un contratto di lungo termine con clausola di take-or-pay della durata di 20 anni con l'opzione di estenderne la durata per altri dieci anni (LNG Sale and Purchase Agreement). A copertura degli obblighi contrattuali derivanti dall'assegnazione del contratto EPCIC, Eni tramite una propria controllata ha emesso a beneficio del Consorzio TJS una Parent Company Guarantee pro-quota a copertura di eventuali pagamenti non onorati da parte di Coral FLNG SA, pertanto fino all'ammontare massimo di \$2.624 milioni, pari a €2.301 milioni, corrispondenti al 50% del valore del contratto. Il valore della garanzia decresce nel corso della durata del contratto in accordo alla struttura dei pagamenti. Nella fase relativa alla costruzione e messa in esercizio dell'impianto FLNG, il project financing sarà assistito dalla garanzia di rimborso (cosiddetta "Debt Service Undertaking" – "DSU") che è stata emessa da Eni tramite una propria controllata in proporzione alla quota di partecipazione all'iniziativa industriale (50%). Nella fase di esercizio dell'impianto, una volta superati tutti i performance test richiesti dai Lender, tale garanzia sarà rilasciata e il finanziamento diventerà interamente non recourse nei confronti dei Concessionari. Nella fase di esercizio, le garanzie a favore dei Lender saranno limitate alla sola unità FLNG e ai contratti di titolarità Coral FLNG SA, senza impegnare le riserve gas, con rimborso del finanziamento e dei costi accessori in base al meccanismo del "pay-when-paid", secondo cui il rimborso avverrà in base agli incassi derivanti dalle vendite dell'LNG al long-term buyer, senza obbligo per Eni e per gli altri Concessionari di ripianare eventuali deficit. Inoltre, i Concessionari hanno sottoscritto un accordo di carry, impegnandosi ognuno pro-quota a (i) finanziare gli esborsi equity di competenza di ENH e (ii) garantire quanto da quest'ultima dovuto ai soggetti finanziatori per le obbligazioni da essa assunte nell'ambito della DSU emessa, per l'importo massimo stimato di \$640 milioni, pari a €561 milioni (\$355,56 milioni pari a €311,74 milioni in quota Eni). Tali garanzie emesse dall'Eni saranno proporzionalmente ridotte al perfezionamento della cessione della metà della quota Eni in Eni East Africa (e nelle altre società di progetto tra cui Coral SA), corrispondente a un interesse del 25% nell'iniziativa industriale, ad ExxonMobil. Infine, in base a quanto previsto dal contratto petrolifero che regola le attività di ricerca e produzione di idrocarburi dell'Area 4, Eni SpA in qualità di Parent Company dell'operatore ha emesso contestualmente all'approvazione del primo piano di sviluppo, una garanzia irrevocabile a beneficio del Governo del Mozambico e di terze parti a copertura di eventuali danni o violazioni contrattuali derivanti dalle attività petrolifere eseguite nell'area contrattuale, comprese le attività svolte da società di scopo quali la Coral FLNG. La garanzia a favore del Governo del Mozambico è di ammontare illimitato, mentre per la parte a copertura di claims di parti terze prevede un massimale di \$1.500 milioni, pari a €1.315 milioni. La garanzia avrà efficacia fino al completamento delle attività di decommissioning relative sia al piano di sviluppo Coral sia ad altri progetti dell'Area 4 (quali in particolare Mamba). In concomitanza all'emissione di tale garanzia al 100% sono state emesse a favore di Eni SpA delle controgaranzie da parte degli altri Concessionari (Kogas, Galp e ENH) e del socio cinese di Eni in Eni East Africa, ciascuno proporzionalmente al proprio participating interest, diretto o indiretto, nell'EPCC di Area 4. Tale garanzia emessa dall'Eni sarà proporzionalmente controgarantita anche da ExxonMobil al perfezionamento della cessione della metà della

quota Eni in Eni East Africa (e nelle altre società di progetto tra cui Coral SA), corrispondente a un interesse del 25% nell'iniziativa industriale.

L'avvio dei progetti di sviluppo in Angola e in Ghana operati attraverso navi FPSO acquisite in leasing operativo ha comportato l'iscrizione dei canoni futuri non cancellabili nella tabella "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali" della presente sezione, con conseguente azzeramento degli impegni outstanding al 31 dicembre 2016 assunti dal settore Exploration & Production a fronte della costruzione di tali navi FPSO (€4.344 milioni).

Gestione dei rischi finanziari

Rischi finanziari

La gestione dei rischi finanziari si basa su linee di indirizzo emanate dal CdA di Eni SpA nell'esercizio del suo ruolo di indirizzo e di fissazione dei limiti di rischio, con l'obiettivo di uniformare e coordinare centralmente le politiche Eni in materia di rischi finanziari ("Linee di indirizzo in materia di gestione e controllo dei rischi finanziari"). Le "Linee di indirizzo" definiscono per ciascuno dei rischi finanziari le componenti fondamentali del processo di gestione e controllo, quali l'obiettivo di risk management, la metodologia di misurazione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e mitigazione.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalle sopra indicate "Linee di indirizzo" e da procedure che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie, basato sulle Strutture di Finanza Operativa (Finanza Eni Corporate, Eni Finance International SA, Eni Finance USA Inc e Banque Eni SA, quest'ultima nei limiti imposti dalla normativa bancaria in tema di "Concentration Risk") nonché su Eni Trading & Shipping per quanto attiene alle attività in derivati su commodity. In particolare Finanza Eni Corporate ed Eni Finance International SA garantiscono, rispettivamente per le società italiane ed estere Eni, la copertura dei fabbisogni e l'assorbimento dei surplus finanziari; su Finanza Eni Corporate sono accentrate tutte le operazioni in cambi e in derivati finanziari non commodity di Eni. Il rischio di prezzo delle commodity associato alle esposizioni commerciali è trasferito dalle singole unità di business (Linee di Business di Eni SpA/Consociate) alla linea di business Midstream che gestisce la componente di rischio mercato in un'ottica di portafoglio, mentre Eni Trading & Shipping SpA assicura la negoziazione sui mercati dei relativi derivati di copertura sulle commodity attraverso l'attività di execution. Eni SpA ed Eni Trading & Shipping SpA (anche per tramite della propria consociata Eni Trading & Shipping Inc) svolgono la negoziazione di derivati finanziari sia su tutte le trading venue esterne, quali mercati regolamentati europei e non europei, Multilateral Trading Facility (MTF), Organised Trading Facility (OTF) e piattaforme di intermediazione in genere (ad es. SEF), sia su base bilaterale Over the Counter, con le controparti esterne. Le altre entità legali di Eni che hanno necessità di derivati finanziari attivano tali operazioni per il tramite di Eni Trading & Shipping ed Eni SpA sulla base delle asset class di competenza.

I contratti derivati sono stipulati con l'obiettivo di minimizzare l'esposizione ai rischi di tasso di cambio transattivo e di tasso di interesse e di gestire il rischio di prezzo delle commodity associato alle esplosizioni commerciali e il connesso rischio di cambio economico in un'ottica di ottimizzazione. Il rischio commodity avente valenza strategica, in particolare quello associato al programma di produzione e vendita delle riserve di idrocarburi, non è oggetto di sistematica attività di gestione/copertura, che è eventualmente effettuata solo in particolari condizioni aziendali o di mercato.

Nel caso in cui dal monitoraggio risulti che alcuni derivati non sono risk reducing, questi vengono riclassificati nel trading proprietario. L'attività di trading proprietario è segregata ex ante dalle altre attività in appositi portafogli di Eni Trading & Shipping e la relativa esposizione è soggetta a specifici controlli, sia in termini di VaR e Stop Loss, sia in termini di nozionale lordo. Il nozionale lordo delle attività di trading proprietario, a livello di Eni, è confrontato con i limiti imposti dalle normative internazionali rilevanti.

Lo schema di riferimento definito attraverso le "Linee di indirizzo" prevede che la misurazione e il controllo dei rischi di mercato si basino sulla determinazione di un set di limiti massimi di rischio accettabile espressi in termini di Stop Loss, ossia della massima perdita realizzabile per un determinato portafoglio in un determinato orizzonte temporale, e di Soglie di revisione strategia, ossia del livello di Profit&Loss che, se superato, attiva un processo di revisione della strategia utilizzata, e in termini di Value at Risk (VaR), che misura la massima perdita potenziale del portafoglio esposto al rischio, dati un determinato livello di confidenza e un holding period, ipotizzando variazioni avverse nelle variabili di mercato e tenuto conto della correlazione esistente tra le posizioni detenute in portafoglio.

Con riferimento ai rischi di tasso di interesse e di tasso di cambio, i limiti (espressi in termini di VaR) sono definiti in capo alle Strutture di Finanza Operativa che centralizzano le posizioni a rischio di Eni a livello consolidato, massimizzando ove possibile i benefici del netting. Le metodologie di calcolo e le tecniche di misurazione utilizzate sono conformi alle raccomandazioni del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria e i limiti di rischio sono definiti in base a un approccio prudenziale nella gestione degli stessi nell'ambito di un gruppo industriale. Alle società operative è indicato di adottare politiche finalizzate alla minimizzazione del rischio, favorendone il trasferimento alle Strutture di Finanza Operativa.

Per quanto riguarda il rischio di prezzo delle commodity, le "Linee di indirizzo" definiscono le regole per una gestione finalizzata all'ottimizzazione dell'attività "core" e al perseguimento degli obiettivi di stabilità relativi ai margini commerciali/industriali. In questo caso sono definiti limiti massimi di rischio espressi in termini di VaR, di Soglie di revisione strategia, di Stop Loss e di volumi con riferimento all'esposizione di natura commerciale e di trading proprietario, consentita in via esclusiva a Eni Trading & Shipping. La delega a gestire il rischio di prezzo delle commodity prevede un meccanismo di allocazione e sub-allocazione dei limiti di rischio alle singole unità di business esposte. Eni Trading & Shipping, oltre a gestire il rischio riveniente dalla propria attività (di natura commerciale e di trading), accentra le richieste di copertura in strumenti derivati delle esposizioni commerciali Eni, garantendo i servizi di execution nell'ambito dei mercati di riferimento.

Nell'ambito degli obiettivi di struttura finanziaria contenuti nel Piano Finanziario approvato dal CdA, Eni ha definito la costituzione e il mantenimento di una riserva di liquidità all'interno della quale si individua l'ammontare di liquidità strategica, per consentire di far fronte a eventuali fabbisogni straordinari, gestita dalla funzione finanza di Eni SpA con l'obiettivo di ottimizzazione del rendimento pur garantendo la massima tutela del capitale e la sua immediata liquidabilità nell'ambito dei limiti assegnati. L'attività di gestione della liquidità strategica comporta per Eni l'assunzione di rischio mercato riconducibile all'attività di asset management realizzata tramite operazioni in conto proprio in ottica di ottimizzazione finanziaria del rendimento, pur nel rispetto di specifici limiti di rischio autorizzati, e con gli obiettivi di tutela del capitale e disponibilità immediata della liquidità.

Nel corso del primo semestre 2017 non sono intervenute variazioni nel framework dell'Eni di gestione e controllo dei rischi mercato. Maggiori informazioni sono riportate nell'analoga sezione della Relazione Finanziaria Annuale 2016.

Le seguenti tabelle riportano i valori registrati nel I semestre 2017 in termini di VaR (raffrontati con quelli dell'esercizio 2016) per quanto attiene ai rischi tasso di interesse e di cambio, nella prima parte, nonché al rischio di prezzo delle commodity (aggregato per tipologia di esposizione). Per quanto riguarda l'attività di gestione della liquidità strategica, la sensitivity a variazioni dei tassi di interesse viene espressa riportando i valori di "Dollar Value per Basis Point" (DVBP).

(Value at Risk - approccio parametrico varianze/covarianze; holding period: 20 giorni; intervallo di confidenza: 99%)

I semestre 2017 2016
Fine Fine
(€ milioni) Massimo Minimo Media esercizio Massimo Minimo Media esercizio
Tasso di interesse (a) 3,44 1,72 2,41 2,33 5,27 2,55 3,62 3,42
Tasso di cambio (a) 0,43 0,08 0,19 0,19 0,34 0,04 0,14 0,17

(a) I valori relativi al VaR di Tasso di interesse e di cambio comprendono le seguenti strutture di Finanza operativa: Finanza Operativa Eni Corporate, Eni Finance International SA, Banque Eni SA e Eni Finance USA Inc.

(Value at Risk - approccio simulazione storica; holding period: 1 giorno; intervallo di confidenza: 95%)

I semestre 2017
2016
Fine Fine
(€ milioni) Massimo Minimo Media esercizio Massimo Minimo Media esercizio
Portfolio Management Esposizioni Commerciali (a) 21,14 9,87 14,75 10,46 19,03 4,23 10,24 9,41
Trading (b) 1,57 0,44 0,97 0,83 2,58 0,27 0,87 1,35

(1) Il perimetro consiste nell'area di business Midstream (esposizioni originanti dalle aree Gas & Power e Refining & Marketing), Eni Trading & Shipping portafoglio commerciale, consociate estere delle linee di business operative e, a partire da ottobre 2016, dell'area di business Retail Market Gas & Power. Per quanto riguarda le aree di business Gas & Power, a seguito dell'approvazione del CdA Eni in data 12 Dicembre 2013, il VaR è calcolato sulla cosiddetta vista Statutory, con orizzonte temporale coincidente con l'esercizio di bilancio, includendo tutti i volumi con consegna nell'anno e tutti i derivati finanziari di copertura di competenza. Di conseguenza l'andamento del VaR di Midstream e del Retail Market Gas & Power nel corso dell'anno risulta decrescente per il graduale consuntivarsi delle posizioni all'interno dell'orizzonte annuo fissato.

(b) L'attività di trading proprietario cross-commodity, sia su contratti fisici che in strumenti derivati finanziari, fa capo a Eni Trading & Shipping SpA (branch di Londra, Bruxelles e Singapore) e a Eni Trading & Shipping Inc (Houston).

(Sensitivity - Dollar Value of 1 basis point - DVBP)

I semestre 2017 2016
Fine Fine
(€ milioni) Massimo Minimo Media esercizio Massimo Minimo Media esercizio
Liquidità strategica 0,40 0,42 0,34 0,41 0,42 0,23 0,35 0,35

Rischio di credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.

Le modalità di gestione e controllo del rischio controparte sono invariate rispetto al framework illustrato nell'analoga sezione della Relazione Finanziaria Annuale 2016 a cui si rinvia.

Rischio di liquidità

Il rischio liquidità è il rischio che l'impresa non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento a causa della difficoltà di reperire fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk). La conseguenza del verificarsi di detto evento è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale.

Gli obiettivi di risk management Eni è mantenere un ammontare adeguato di risorse prontamente disponibili per far fronte a shock esogeni (drastici mutamenti di scenario, restrizioni nell'accesso al mercato dei capitali) ovvero per assicurare un adeguato livello di elasticità operativa ai programmi di sviluppo Eni. A tal

fine Eni mantiene una riserva di liquidità strategica costituita da strumenti finanziari a breve termine e alta liquidabilità, privilegiando un profilo di rischio molto contenuto.

Allo stato attuale, la Società ritiene, attraverso la disponibilità di attivi finanziari e di linee di credito nonché l'accesso, tramite il sistema creditizio e i mercati dei capitali, a un'ampia gamma di tipologie di finanziamento a costi competitivi, di disporre di fonti di finanziamento adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Eni ha in essere un programma di Euro Medium Term Notes, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali fino a €20 miliardi; al 30 giugno 2017 il programma risulta utilizzato per circa €17 miliardi.

Standard & Poor's assegna ad Eni il rating BBB+ con outlook Stable per il debito a lungo termine e A-2 per il breve; Moody's assegna ad Eni il rating Baa1 con outlook Stable per il debito a lungo e P-2 per il debito a breve. Il rating Eni è legato, oltre a variabili prettamente endogene e di mercato, al rating sovrano dell'Italia. A tale proposito, sulla base delle metodologie utilizzate da Standard & Poor's e Moody's, un downgrade del rating sovrano italiano potrebbe potenzialmente ripercuotersi sul rating delle società emittenti italiane, tra cui Eni.

Nel primo semestre 2017 sono stati emessi bond per €0,75 miliardi nell'ambito del programma EMTN.

Al 30 giugno 2017, Eni dispone di linee di credito non utilizzate a breve termine di €11.555 milioni di cui €41 milioni committed. Le linee di credito non utilizzate a lungo termine committed sono pari a €6.065 milioni, di cui €850 milioni scadenti entro 12 mesi; i relativi contratti prevedono interessi e commissioni di mancato utilizzo, negoziati sulla base delle normali condizioni di mercato.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi e alle passività per strumenti finanziari derivati.

Anni di scadenza
(€ milioni) 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 2.840 2.088 3.983 2.878 1.281 11.027 24.097
Passività finanziarie a breve termine 2.851 2.851
Passività per strumenti derivati 1.116 18 3 17 1.154
6.807 2.106 3.986 2.895 1.281 11.027 28.102
Interessi su debiti finanziari 392 560 494 395 287 1.648 3.776
Garanzie finanziarie 329 329

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte dei debiti commerciali e diversi.

Anni di scadenza
Anni
(€ milioni) 2017 successivi Totale
Debiti commerciali 9.381 9.381
Altri debiti e anticipi 5.575 46 5.621
14.956 46 15.002

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

In aggiunta ai debiti finanziari e commerciali rappresentati nello stato patrimoniale, Eni ha in essere obbligazioni contrattuali non annullabili o il cui annullamento comporta il pagamento di una penale, il cui adempimento comporterà esborsi negli esercizi futuri. Tali obbligazioni sono valorizzate in base al costo netto per l'impresa di terminazione del contratto, costituito dall'importo minimo tra i costi di adempimento dell'obbligazione contrattuale e l'ammontare dei risarcimenti/penalità contrattuali connesse al mancato adempimento.

Le principali obbligazioni contrattuali sono relative ai contratti take-or-pay in base ai quali Eni ha l'obbligo di ritirare volumi minimi di gas o di pagare un ammontare equivalente di denaro con la possibilità di ritirare i

volumi sottostanti negli esercizi successivi. Gli ammontari dovuti sono stati calcolati sulla base delle assunzioni di prezzo di acquisto del gas e dei servizi formulate nel piano industriale quadriennale approvato dalla Direzione Aziendale e per gli esercizi successivi sulla base delle assunzioni di lungo termine del management. Altre obbligazioni contrattuali di importo significativo riguardano il leasing operativo di unità FPSO nel settore E&P, tra le quali in particolare le FPSO che operano i progetti Offshore Cape Three Points in Ghana e il blocco 15/06 in Angola della durata compresa tra i 14 e i 16 anni.

Nella tabella che segue sono rappresentati i pagamenti non attualizzati dovuti da Eni negli esercizi futuri a fronte delle principali obbligazioni contrattuali in essere.

Anni di scadenza
(€ milioni) 2017 2018 2019 2020 2021 Oltre Totale
Contratti di leasing operativo non annullabili (a) 698 722 519 413 303 2.271 4.926
Costi di abbandono e ripristino siti (b) 218 513 396 379 183 14.006 15.695
Costi relativi a fondi ambientali 174 311 276 221 203 1.452 2.637
Impegni di acquisto (c) 5.730 9.950 8.958 8.086 8.167 70.373 111.264
- Gas
Take-or-pay 4.501 8.752 7.945 7.402 7.538 67.574 103.712
Ship or pay 773 870 716 494 468 1.813 5.134
- Altri impegni di acquisto con clausola ship-or-pay 54 99 96 91 76 217 633
- Altri impegni di acquisto (d) 402 229 201 99 85 769 1.785
Altri Impegni 9 3 2 2 2 111 129
- Memorandum di intenti Val d'Agri 9 3 2 2 2 111 129
6.829 11.499 10.151 9.101 8.858 88.213 134.651

(a) I contratti di leasing operativo riguardano principalmente asset per attività di perforazione e produzione, time charter e noli di navi a lungo termine, terreni, stazioni di servizio e immobili per ufficio. Questi contratti possono prevedere opzioni di rinnovo. Non ci sono significative restrizioni imposte ad Eni dagli accordi di leasing operativo con riferimento alla distribuzione di dividendi, alla disponibilità degli asset o alla capacità di indebitarsi.

(b) Il fondo abbandono e ripristino siti accoglie principalmente i costi che si presume di sostenere al termine dell'attività di produzione di idrocarburi per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

(c) Riguardano impegni di acquisto di beni e servizi che l'impresa è obbligata ad adempiere in quanto vincolanti in base a contratto.

(d) Riguardano l'acquisto della capacità di rigassificazione di alcuni impianti negli Stati Uniti per €1.065 milioni.

Impegni per investimenti

Nel prossimo quadriennio Eni prevede di eseguire un programma d'investimenti tecnici e in partecipazioni di €31,6 miliardi. Nella tabella che segue sono rappresentati con riferimento alla data di bilancio gli investimenti a vita intera relativi ai progetti committed. Un progetto è considerato committed quando ha ottenuto le necessarie approvazioni da parte del management e per il quale normalmente sono stati già collocati o sono in fase di finalizzazione i contratti di procurement.

Anni di scadenza
(€ milioni) 2017 2018 2019 2020 Oltre Totale
Impegni per investimenti committed 6.733 6.679 4.218 2.441 3.685 23.756
(€ milioni) Ammontare lordo
delle attività e passività
finanziarie
Ammontare lordo
delle attività e passività
finanziarie compensate
Ammontare netto delle attività e
passività finanziarie rilevate nello
schema di stato patrimoniale
31.12.2016
Attività finanziarie
Crediti commerciali e altri crediti 18.489 896 17.593
Altre attività correnti 3.872 1.281 2.591
Passività finanziarie
Debiti commerciali e altri debiti 17.599 896 16.703
Altre passività correnti 3.880 1.281 2.599
30.06.2017
Attività finanziarie
Crediti commerciali e altri crediti 16.414 578 15.836
Altre attività correnti 2.497 1.065 1.432
Passività finanziarie
Debiti commerciali e altri debiti 15.534 578 14.956
Altre passività correnti 2.612 1.065 1.547

Informazioni sulla compensazione di strumenti finanziari

La compensazione di attività e passività finanziarie riguarda: (i) per €1.065 milioni (€1.281 milioni al 31 dicembre 2016) la compensazione di attività e passività correnti per strumenti finanziari derivati di Eni Trading & Shipping SpA per €946 milioni (€1.145 milioni al 31 dicembre 2016) e di Eni Trading & Shipping Inc per €119 milioni (€136 milioni al 31 dicembre 2016); (ii) per €512 milioni la compensazione di crediti e debiti verso enti di Stato del settore Exploration & Production (€845 milioni al 31 dicembre 2016) e crediti e debiti commerciali di Eni Trading & Shipping Inc per €66 milioni (€51 milioni al 31 dicembre 2016).

Contenziosi

Eni è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, tenuto conto dei fondi stanziati e rappresentando che in alcuni casi non è possibile una stima attendibile dell'onere eventuale, Eni ritiene che verosimilmente da tali procedimenti ed azioni non deriveranno effetti negativi rilevanti. Oltre a quanto indicato nella nota n. 22 – Fondi per rischi e oneri – di seguito sono sintetizzati i procedimenti più significativi avviati nel corso del primo semestre 2017 o per i quali sono intervenuti sviluppi rispetto a quanto rappresentato nella Relazione Finanziaria Annuale alla quale si rinvia per tutti gli altri procedimenti pendenti, con indicazione dell'eventuale fondo stanziato.

1. Procedimenti in materia di salute, sicurezza e ambiente

1.1. Contenziosi in materia di salute, sicurezza e ambiente di natura penale

(i) Syndial SpA – Clorosoda. Pende innanzi al Tribunale di Gela un procedimento avviato nei confronti di 17 ex dipendenti di società riconducibili al Gruppo Eni. Il procedimento ha ad oggetto i reati di omicidio colposo e lesioni personali gravi e/o gravissime in relazione al decesso di 12 ex dipendenti e a presunte malattie professionali dei dipendenti che avevano prestato servizio presso l'impianto Clorosoda, gestito dalle società anzidette. I fatti contestati riguardano il periodo che va dal 1969, anno di messa in esercizio dell'impianto Clorosoda, al 1998, anno in cui sono terminate le operazioni di bonifica dell'impianto. La Procura ha chiesto e ottenuto dal GIP lo svolgimento di un incidente probatorio consistente in una perizia medico-legale su oltre cento lavoratori che hanno prestato la propria attività lavorativa presso l'impianto. La relazione predisposta dai periti nominati dal GIP esclude la presenza di elementi scientificamente apprezzabili per ritenere che le patologie lamentate per tutti i casi sottoposti all'accertamento siano conseguenza dell'esposizione alle sostanze proprie del ciclo produttivo dell'impianto clorosoda-dicloroetano. I periti hanno, inoltre, affermato che non si riscontrano violazioni della normativa in materia di controllo e igiene industriale. In data 23 gennaio 2015 il Giudice per le Indagini Preliminari ha dichiarato concluso l'incidente probatorio. La Procura della Repubblica ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari disponendo di non dover chiedere l'archiviazione solo in relazione alla specifica vicenda che riguarda un ex-lavoratore nel frattempo deceduto rispetto all'iniziale contestazione che aveva ad oggetto numerosi (oltre cento) casi di lesioni personali e omicidio colposo. Il procedimento dunque si è ridimensionato rispetto all'iniziale contestazione. La residuale ipotesi accusatoria, tuttavia, non trova conforto in quanto accertato dai periti nominati dal GIP. In esito alla perizia la Procura di Gela ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini preliminari in relazione a 4 casi, contestando il reato di lesioni personali e formulato la richiesta di rinvio a giudizio in relazione al solo caso di un lavoratore nel frattempo deceduto.

All'udienza preliminare del 28 giugno 2017 il GUP ha accolto le argomentazioni difensive ed ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste per tutti gli imputati. Risulta tuttora pendente il procedimento stralcio.

  • (ii) Syndial SpA procedimento amianto Ravenna. E' pendente dinnanzi al Tribunale di Ravenna un procedimento penale avente ad oggetto presunte responsabilità di ex dipendenti di società riconducibili oggi, dopo varie operazioni societarie, a Syndial SpA, per decessi e lesioni da amianto che si sono verificate a partire dal 1991. Le persone offese indicate nel capo di imputazione sono 77. I reati contestati sono omicidio colposo plurimo (589 c.p.), disastro ambientale (534 c.p.). Sono costituite parti civili, oltre a numerosi familiari delle persone decedute, anche l'ASL di Ravenna, l'INAIL di Ravenna, la CGIL, CISL e UIL Provinciali, Legambiente ed altre associazioni ambientaliste. Syndial è costituita in giudizio quale responsabile civile. Le difese degli imputati hanno chiesto la pronuncia di intervenuta prescrizione del reato di disastro ambientale e per alcuni dei casi di malattie e decessi. Il GUP di Ravenna ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati riconoscendo invece la prescrizione solo per alcune ipotesi di lesioni colpose. Syndial ha concluso alcuni accordi transattivi. Il 24 novembre 2016 il Giudice, a scioglimento della riserva, ha assolto tutti gli imputati per 76 dei 77 casi contestati, ha emesso sentenza di condanna per 6 dei 15 imputati per un solo caso di asbestosi. Le difese degli imputati, il PM e le parti civili hanno proposto appello.
  • (iii) Indagine Val d'Agri. La Procura della Repubblica di Potenza ha avviato un'indagine penale per accertare la sussistenza di un traffico illecito di rifiuti prodotti dal Centro Oli di Viggiano e smaltiti in impianti di depurazione su territorio nazionale. Dopo due anni di indagine, i Magistrati hanno disposto gli arresti domiciliari per cinque dipendenti Eni e posto sotto sequestro alcuni impianti funzionali all'attività produttiva in Val d'Agri, che conseguentemente è stata interrotta, per poi riprendere in data 10 agosto 2016. L'interruzione ha riguardato una produzione di circa 60 mila barili/giorno in quota Eni. La difesa, nel corso delle indagini, ha condotto degli accertamenti tecnici indipendenti avvalendosi di esperti di livello internazionale i quali hanno accertato la rispondenza dell'impianto alle Best Available Technologies e alle Best Practice internazionali.

Parallelamente alle iniziative in sede giurisdizionale che non hanno avuto esito, la Società ha individuato una soluzione tecnica che prevede modifiche non sostanziali all'impianto, per il convogliamento delle acque risultanti dal processo di trattamento delle linee gas, con la finalità di eliminare l'azione di "miscelazione" nei termini contestati dalla Procura. Tale soluzione è stata approvata dalla Procura che ha emesso provvedimento temporaneo di dissequestro degli impianti per l'esecuzione delle modifiche. La Società ha successivamente ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte dei competenti dipartimenti del Ministero per lo Sviluppo Economico necessarie per l'esecuzione delle modifiche impiantistiche proposte. I lavori di adeguamento dell'impianto si sono conclusi nel luglio 2016; successivamente i Carabinieri del NOE, coadiuvati dal Consulente Tecnico della Procura, hanno condotto il sopralluogo in impianto per verificare lo stato dei luoghi e la rispondenza di quanto effettuato al progetto autorizzato. A valle della relazione che il Consulente Tecnico ha predisposto in esito al sopralluogo, la Procura ha emesso provvedimento di dissequestro definitivo e la Regione ha

preso atto del provvedimento per quanto di competenza. Il 10 agosto 2016 si è proceduto con il riavvio degli impianti con anche reiniezione nel pozzo Costa Molina2. Parallelamente al riavvio degli impianti la Società ha avviato l'iter di riesame dell'AIA presentando i documenti entro la scadenza del 14 agosto 2016. La prima udienza del dibattimento è fissata al 6 novembre 2017.

(iv) Procedimento penale Val D'Agri - Spill Serbatoio. Il 3 febbraio 2017 i NOE del reparto di Potenza rinvenivano un flusso di acqua contaminata da tracce di idrocarburi con provenienza non nota che scorreva all'interno di un pozzetto grigliato ubicato in area esterna rispetto al confine del Centro Olio Val D'Agri, sottoposto a sequestro giudiziario.

Le attività eseguite dall'Eni all'interno del COVA finalizzate a ricostruire l'origine della contaminazione hanno individuato le cause nella mancata tenuta di un serbatoio, mentre all'esterno del COVA a seguito dei monitoraggi ambientali implementati emergeva il rischio – allo stato scongiurato – dell'estensione della contaminazione dell'area a valle dello stesso stabilimento. Nell'esecuzione di tali attività Eni ha provveduto ad eseguire le comunicazioni previste dal D.Lgs. 152/06 e ad avviare le operazioni di messa in sicurezza d'emergenza in corrispondenza dei punti esterni al COVA oggetto di contaminazione. Inoltre, è in corso il piano di caratterizzazione delle aree interne ed esterne al COVA, che è stato approvato da tutti gli Enti competenti.

A seguito di tale evento veniva aperta un'indagine penale per i reati di inquinamento colposo e scarico non autorizzato nei confronti del precedente e dell'attuale Responsabile del COVA. Le indagini sono in corso.

In data 18 aprile 2017 Eni ha di propria iniziativa sospeso l'attività industriale presso il COVA anticipando quanto disposto dalla Delibera della Giunta Regionale del 19 aprile. Il 18 luglio 2017 Eni ha riavviato l'attività petrolifera presso il COVA, avendo ricevuto le necessarie autorizzazioni da parte della Regione Basilicata una volta completati gli accertamenti e le verifiche che hanno confermato l'integrità dell'impianto e la presenza delle condizioni di sicurezza. Nel periodo dell'interruzione Eni ha eseguito tutte le prescrizioni degli Enti competenti, compresa la dotazione di un doppio fondo al serbatoio che aveva dato origine allo sversamento.

1.2. Contenziosi in materia di salute, sicurezza e ambiente di natura civile o amministrativa

(i) Syndial SpA e Versalis SpA – Citazione per danno ambientale da parte del Comune di Melilli. Nel maggio 2014 è stato notificato a Syndial e Versalis un atto di citazione in giudizio da parte del Comune di Melilli per asserito danno ambientale connesso, a suo dire, ad attività di gestione e smaltimento illecito di rifiuti e discarica abusiva da parte delle società citate. In particolare, l'atto inquadra la responsabilità di Syndial e Versalis nel loro ruolo di produttore dei rifiuti e committente in quanto, nell'ambito dei procedimenti penali sorti negli anni 2001/2003 intorno al cd. caso Mare Rosso, sarebbe stata accertata la provenienza di rifiuti pericolosi (in particolare rifiuti con alte concentrazioni di mercurio e traversine ferroviarie dismesse) dai siti industriali di Priolo e Gela. Tali rifiuti sarebbero stati smaltiti illegittimamente presso una discarica di proprietà di un terzo non autorizzata (la discarica si trova a circa 2 km dall'abitato di Melilli). La pretesa ammonta a €500 milioni, richiesta in via solidale alle due società del Gruppo e alla società SMA.RI., quale gestore della discarica ricevente i rifiuti. Con sentenza pubblicata il 26 giugno 2017, il Giudice ha accolto tutte le istanze difensive Syndial e Versalis ritenendo le richieste del Comune inammissibili per carenza di legittimazione attiva e comunque infondate o non provate, tanto da condannare parte attrice al rimborso delle spese di giudizio.

2. Procedimenti in materia di responsabilità penale/amministrativa di impresa

  • (i) Algeria. Sono pendenti in Italia ed all'estero procedimenti su presunti pagamenti corruttivi in relazione ad alcuni contratti aggiudicati dall'ex controllata Saipem in Algeria. In data 4 febbraio 2011, Eni ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano una "richiesta di consegna" di documentazione relativa ad attività di società del gruppo Saipem in Algeria (contratto GK3 e contratto Galsi/Saipem/Technip in relazione ad opere di ingegneria nella posa di un gasdotto). Eni ha inoltrato l'atto per competenza a Saipem che in data 16 febbraio 2011 ha depositato i documenti oggetto di richiesta. Il reato di "corruzione internazionale" indicato nella richiesta è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 in merito alla responsabilità degli enti che prevede sanzioni pecuniarie ed interdittive in capo alla società e la confisca del profitto. Eni ha provveduto al deposito di documentazione relativa al progetto MLE (al quale partecipa la Divisione E&P di Eni) su base volontaria, non essendo tali documenti oggetto di richiesta della Procura. In data 22 novembre 2012, la Procura ha notificato a Saipem informativa di garanzia per illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25 comma 2 e 3 D.Lgs. n. 231/2001, unitamente ad un'ulteriore richiesta di consegna di documentazione contrattuale per attività in Algeria. Tale procedimento risultava riunito ad altro filone di indagini (cd. Iraq – Kazakhstan) avente ad oggetto attività del Gruppo Eni in Iraq e Kazakhstan. Successivamente, la Procura ha emesso ulteriori richieste e decreti notificati a Saipem volti ad acquisire documentazione in relazione a contratti di intermediazione e sub-contratti stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. Anche ex dipendenti di Saipem risultavano indagati per il medesimo procedimento. In particolare, l'ex Amministratore Delegato, dimissionario nel dicembre 2012 a seguito degli sviluppi delle indagini, e l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction, licenziato da Saipem ad inizio 2013. In data 7 febbraio 2013, presso le sedi di Eni in San Donato Milanese e Roma sono state effettuate attività di perquisizione e sequestro da parte della Guardia di Finanza, disposte dalla Procura della Repubblica di Milano. Contestualmente è stata notificata ad Eni ex art. 25 comma 3 e 4 D.Lgs. 231/0rmativa di garanzia. Dagli atti si è appreso che la Procura ha esteso le indagini oltre che a carico di Eni, anche nei confronti del suo ex Amministratore Delegato, di un dirigente e dell'ex CFO di Eni (che aveva precedentemente ricoperto il ruolo di CFO di Saipem anche nel periodo di riferimento della presunta corruzione oggetto di indagine da parte della Procura e prima di essere nominato CFO di Eni in data 1° agosto 2008). Eni, pur ritenendosi estranea ai fatti oggetto di indagine, ha avviato una propria indagine interna, con l'assistenza di consulenti esterni, in aggiunta alle analisi e alle attività di verifica svolte dagli organi di vigilanza e controllo interni e da un gruppo di lavoro dedicato alla specifica vicenda. Nel corso del 2013, i consulenti esterni hanno effettuato:
  • verifica dei documenti sequestrati dalla Procura di Milano e l'analisi della documentazione in possesso delle unità approvvigionamenti interne in relazione ai rapporti con i fornitori e non sono emerse prove dell'esistenza di contratti di intermediazione o di qualsivoglia altra natura tra Eni e le terze parti oggetto di indagine; i contratti di intermediazione precedentemente individuati sono stati stipulati da Saipem o sue controllate o società incorporate;
  • la verifica interna volontaria inerente il Progetto MLE (unico progetto tra quelli sotto indagine in cui il committente è una società del Gruppo Eni) e non sono emerse evidenze della commissione di fatti illeciti da parte di personale di Eni nell'aggiudicazione a Saipem dei due maggiori contratti relativi a detto Progetto (EPC e Drilling).

Inoltre, nel corso del 2014 sono stati completati approfondimenti sul tema della direzione e coordinamento di Eni nei confronti di Saipem, sia per aspetti giuridici che amministrativo-contabili, con l'assistenza di professionisti esperti di dette materie e consulenti esterni. Gli esiti delle analisi svolte confermano l'autonomia operativa di Saipem rispetto alla controllante Eni. I risultati delle attività di indagine interna sono stati portati a conoscenza dell'autorità giudiziaria, nello spirito di piena collaborazione con i magistrati inquirenti. In data 24 ottobre 2014, è stata notificata ad Eni una richiesta di incidente probatorio della Procura di Milano avente ad oggetto l'esame di due indagati: l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem e l'ex Presidente, Direttore Generale di Saipem Contracting Algerie. In data 14 gennaio 2015, è stato

emesso dalla Procura della Repubblica di Milano l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Eni, Saipem e otto persone fisiche (tra cui l'ex CEO e l'ex CFO di Eni, il Chief Upstream Officer di Eni, all'epoca dei fatti oggetto di indagine responsabile di Eni E&P per il Nord Africa). La Procura di Milano ha formulato l'avviso per ipotesi di corruzione internazionale, nei confronti di tutti gli indagati (incluse Eni e Saipem ai sensi del D.Lgs. 231/01), aventi ad oggetto la stipula da parte di Saipem di contratti di intermediazione per attività Saipem in Algeria. Inoltre, ad alcune persone fisiche (tra cui l'ex CEO e l'ex CFO di Eni, il Chief Upstream Officer di Eni) è contestato anche il reato tributario di dichiarazione fraudolenta di Saipem, in relazione al trattamento contabile di tali contratti per gli anni di imposta 2009-2010. Acquisiti dalla difesa di Eni gli atti processuali depositati in relazione alla "richiesta di incidente probatorio", i verbali dell'udienza camerale e gli atti depositati ai fini della conclusione delle indagini preliminari, Eni ha richiesto ai propri consulenti esterni un'ulteriore analisi ed approfondimento. All'esito, i consulenti incaricati hanno confermato le conclusioni raggiunte in precedenza. Il 12 febbraio 2015 la Procura ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli indagati per i reati indicati. Il 2 ottobre 2015, il Giudice per l'Udienza Preliminare del Tribunale di Milano ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Eni, dell'ex AD e del Chief Upstream Officer della Società per tutte le ipotesi di reato oggetto di contestazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, avverso il provvedimento di non luogo a procedere, ha annullato la sentenza impugnata ed ha disposto la trasmissione degli atti ad un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano. All'esito della nuova udienza preliminare, in data 27 luglio 2016 il Giudice ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati, inclusa Eni. Allo stato è pertanto in corso il giudizio di primo grado.

A seguito degli sviluppi delle indagini in Italia già alla fine del 2012, Eni ha preso contatto con le competenti autorità americane (SEC e DoJ) per avviare un'informativa volontaria sul tema. Facendo seguito a tale comunicazione informale, la SEC e il DoJ hanno avviato indagini, nel corso delle quali è stata prodotta (ed è in corso di ulteriore produzione) numerosa documentazione da parte di Eni, inclusi gli esiti delle verifiche interne sopra indicate, in risposta a richieste sia formali che informali.

(ii) Iraq – Kazakhstan. La Procura della Repubblica di Milano ha avviato indagini in merito a ipotesi di corruzione internazionale in relazione alle attività Eni in Kazakhstan riguardanti l'impianto di Karachaganak e il progetto Kashagan con riferimento alla gestione delle gare di appalto da parte dell'operatore Agip KCO. Nell'ambito di tale procedimento risultano indagati Eni, ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 ed alcuni dirigenti ed un ex dirigente della Società. Tale procedimento è stato successivamente riunito con altro (cd. Iraq) riguardante un parallelo filone di indagini riferite specificamente ad attività condotte dal Gruppo Eni in Iraq. Infatti, il 21 giugno 2011 si sono svolte perquisizioni disposte dalla Procura di Milano presso gli uffici di Eni Zubair SpA e presso gli uffici di Saipem SpA di Fano, con riferimento agli uffici di alcuni dipendenti del Gruppo e di società terze, in relazione a ipotesi di reato realizzate "al fine di influire illecitamente nell'aggiudicazione di gare all'estero" – in particolare, per attività in Iraq – "in cui sono coinvolte, come stazione appaltante, società del Gruppo Eni". I reati contestati sono associazione a delinquere e corruzione per attività di Eni Zubair in Iraq e di Saipem nel progetto "Jurassic" in Kuwait. Alla luce delle contestazioni descritte nell'atto, Eni Zubair, Eni e Saipem appaiono parti lese dai comportamenti contestati ai propri dipendenti, qualificati come "dirigenti infedeli del Gruppo Eni". Contestualmente al decreto di sequestro è stata notificata a Eni ed a Saipem informativa di garanzia ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Dalle successive notifiche degli atti di proroga indagini risultano altresì indagati un ulteriore dipendente della Società e altri fornitori. In data 24 aprile 2012, la Procura della Repubblica di Milano ha emesso richiesta di applicare a Eni la misura dell'interdizione per un anno e sei mesi dall'esercizio delle attività previste nel production sharing agreement. Il GIP di Milano ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura ritenendola infondata e il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto l'appello proposto dalla Procura con valutazioni su aspetti di merito, per la mancanza di indizi sufficientemente gravi a carico di Eni, ritenendo altresì più che ragionevole la tesi difensiva circa il fatto che Eni ha subito ingenti danni in conseguenza delle cattive perfomance di alcuni fornitori coinvolti nel progetto Kashagan. Inoltre, il Tribunale ha rilevato la mancanza delle esigenze cautelari in conseguenza del riassetto delle attività in Kazakhstan, dando atto altresì delle numerose iniziative di verifica e controllo interno tempestivamente adottate da Eni. L'ordinanza del Tribunale del Riesame non è stata ulteriormente impugnata dall'Ufficio del Pubblico Ministero.

Anche sulla base di tale provvedimento, in data 13 marzo 2014 la difesa penale di Eni ha presentato istanza di archiviazione motivata al Pubblico Ministero. La Procura ha presentato richiesta di archiviazione per le persone fisiche e, in data 5 gennaio 2017, la suddetta richiesta di archiviazione è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari che ha emesso il conseguente decreto di archiviazione. In data 21 marzo 2017 il Pubblico Ministero ha disposto l'archiviazione del procedimento anche per la persona giuridica Eni.

(iii) OPL 245 Nigeria. E pendente presso la Procura della Repubblica di Milano un procedimento penale avente ad oggetto un'ipotesi di corruzione internazionale per l'acquisizione nel 2011 del blocco esplorativo OPL 245 in Nigeria. In data 2 luglio 2014, la Procura di Milano ha notificato ad Eni SpA "informazione di garanzia" ai sensi del D.Lgs. 231/01. Contestualmente, e stata notificata alla Società una "richiesta di consegna" ex art. 248 c.p.p., emessa dalla Procura della Repubblica di Milano. Dalla lettura dell'atto è emerso che il procedimento risulta avviato a seguito di un esposto presentato dalla ONG ReCommon e verte su presunte condotte corruttive che, secondo la Procura, si sarebbero verificate "in correlazione con la stipula del Resolution Agreement 29 aprile 2011 relativo alla cd. "Oil Prospecting Licence" del giacimento offshore individuato nel blocco 245 in Nigeria". Eni assicura la massima cooperazione con la magistratura e ha provveduto tempestivamente a consegnare la documentazione richiesta. Inoltre, Eni ha preso contatto con le competenti autorità americane (SEC e DoJ) per avviare un'informativa volontaria sul tema. Nel luglio 2014, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza hanno deliberato il conferimento di un incarico congiunto ad uno studio legale statunitense indipendente esperto in ambito anticorruzione, affinché, previa informativa all'autorità giudiziaria, fosse espletata una verifica indipendente di natura forense sulla vicenda. I legali statunitensi, a conclusione della verifica, hanno in sintesi concluso che non sono emerse evidenze di condotte illecite da parte di Eni in relazione alla transazione con il governo nigeriano del 2011 per l'acquisizione della licenza OPL 245 in Nigeria. Gli esiti di tale verifica sono stati messi a disposizione dell'autorità giudiziaria.

In data 10 settembre 2014, la Procura di Milano ha notificato a Eni un "restraint order" di un giudice inglese che, a seguito di rogatoria richiesta da parte della Procura di Milano, ha disposto il sequestro di un conto bancario di terzi aperto presso una banca londinese. L'atto è stato notificato anche ad alcune persone fisiche, tra cui il CEO di Eni e il Chief Development, Operation & Technology Officer di Eni e l'ex CEO di Eni. Dai documenti notificati si è desunto che gli stessi erano stati iscritti nel registro degli indagati presso la Procura di Milano. All'udienza camerale del 15 settembre 2014, fissata presso la Corte di Londra, Eni e le due persone fisiche coinvolte hanno evidenziato la propria estraneità rispetto al conto corrente sequestrato. In esito all'udienza il sequestro e stato confermato.

In data 22 dicembre 2016 è stato notificato a Eni l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. A seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano nei confronti, tra gli altri, degli attuali CEO, Chief Development, Operation & Technology Officer e Direttore International Negotiations di Eni e dell'ex CEO di Eni, oltre che di Eni ai sensi del D.Lgs. 231/2001, in data 14 febbraio 2017 la difesa di Eni ha ricevuto notifica del decreto di fissazione dell'udienza preliminare che è stata svolta fino al 20 luglio.

A seguito della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato richiesto ai legali statunitensi indipendenti di accertare se i nuovi documenti resi disponibili dalla Procura di Milano potessero modificare le conclusioni delle verifiche condotte in precedenza. Agli stessi legali sono stati altresì resi disponibili i documenti depositati nel procedimento nigeriano più oltre descritto. I legali statunitensi hanno in sintesi concluso che le ulteriori verifiche da loro effettuate hanno confermato le conclusioni delle precedenti verifiche.

In data 27 gennaio 2017 la controllata Eni Nigerian Agip Exploration Ltd ("NAE") ha ricevuto copia di un provvedimento della Federal High Court di Abuja con il quale viene disposto su richiesta della Economic and Financial Crime Commission ("EFCC") un sequestro temporaneo ("Order") della licenza

OPL 245, in pendenza del procedimento per asseriti reati di corruzione e riciclaggio di denaro in corso in Nigeria. NAE, unitamente al suo partner, ha tempestivamente depositato presso la stessa Corte istanza di revoca del provvedimento di sequestro. Il 17 marzo 2017, la Corte nigeriana ha revocato il provvedimento di sequestro.

Recentemente Eni è venuta a conoscenza dell'avvenuto deposito delle contestazioni formulate da parte dello EFCC. Eni ha messo a disposizione dei legali statunitensi incaricati della verifica indipendente della transazione OPL 245 una copia di tali contestazioni. I legali statunitensi hanno in sintesi concluso che le ulteriori verifiche da loro effettuate hanno confermato le conclusioni delle precedenti verifiche in base alle quali non è emersa alcuna evidenza di condotta illecita da parte di Eni in relazione all'acquisizione della licenza OPL 245 dal Governo Nigeriano.

(iv) Congo. In data 14 marzo 2017 la Guardia di Finanza ha notificato a Eni una richiesta di consegna di documenti ex art 248 c.p.p. da cui si rileva che è stato aperto presso la Procura della Repubblica di Milano un fascicolo nei confronti di ignoti. La richiesta è relativa, in particolare, agli accordi sottoscritti da Eni Congo negli anni 2013/2014/2015 con il Ministero degli Idrocarburi, volti ad attività di esplorazione, sviluppo e produzione su alcuni permessi e alle modalità con cui fossero state individuate le imprese con cui Eni è entrata in partnership.

In data 6 luglio 2017 la Guardia di Finanza ha notificato a Eni una nuova richiesta di documentazione ex art. 248 c.p.p. e un'informazione di garanzia ai sensi del D.Lgs. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale. La richiesta fa espressamente seguito alla precedente richiesta di consegna di documenti notificata il 14 marzo 2017 e ha ad oggetto la verifica dei rapporti tra Eni e le sue controllate dal 2012 ad oggi con alcune società terze.

Eni ha preso contatto con le competenti autorità americane (SEC e DoJ) per avviare un'informativa volontaria sul tema.

3. Contenziosi fiscali

Italia

Eni SpA

(i) Accise. E' pendente un contenzioso tributario con l'Agenzia delle Dogane per asserita sottrazione al pagamento di accise (nel periodo 2003-2008) su 650 milioni smc, corrispondenti a €114 milioni di omesse imposte, alle quali si aggiungono interessi per €20 milioni e sanzioni per €34 milioni. Tale contestazione era parte di un più ampio procedimento penale avviato dal Tribunale di Milano nel 2010 che contestava la sottrazione al pagamento delle accise di un imponibile pari a 9,8 miliardi di smc di gas immessi al consumo da Eni, poi ridotti a 650 milioni per effetto delle evidenze fornite dalla società che attribuivano tale volume alla differenza di potere calorico (pcs) tra le quantità di gas naturale prodotte/acquistate e vendute. Il processo penale si concludeva con il proscioglimento dei manager Eni imputati di evasione fiscale, poiché il fatto non costituisce reato. Tuttavia pur riconoscendo da un punto di vista tecnico scientifico il fenomeno dell'influenza del potere calorico, l'Agenzia ha mantenuto la contestazione poiché tale fenomeno non ha ancora trovato espressa regolamentazione normativa o indicazioni di prassi. Tale posizione è stata da ultimo ribadita dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano alla quale Eni aveva fatto ricorso, che però a conferma della fondatezza delle argomentazioni Eni oltre a riconoscere prescritte le annualità 2003 e 2004 ha disapplicato interamente le sanzioni, riducendo la pretesa impositiva di 90 milioni (da 168 a 78). Nonostante le evidenti ragioni di illegittimità di una base imponibile comprensiva dei volumi determinati dalla differenza di potere calorico, Eni ha avviato discussioni con l'Agenzia delle Dogane per definire una chiusura transattiva del contenzioso, con conseguente stanziamento di un fondo rischi nel bilancio semestrale al 30 giugno 2017.

4. Contenziosi chiusi

Fiscali

(i) Angola. È stato definito tra le società petrolifere internazionali operanti in Angola, tra le quali Eni, e le Autorità tributarie del Paese un accordo transattivo globale che pone fine a una serie di dispute protrattesi per circa 15 anni in materia di deducibilità di alcuni costi sostenuti dai contrattisti nello svolgimento delle attività petrolifere in regime di PSA, nonché di timing di deducibilità degli investimenti in progress. Tale accordo prevede il riconoscimento alle Autorità angolane di parte dei maggiori imponibili contestati sotto forma di petroleum income taxes. Per quanto riguarda Eni, i fondi esistenti nell'opening balance del bilancio semestrale sono risultati capienti per sostenere gli oneri di competenza della suddetta transazione globale.

30Ricavi della gestione caratteristica

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi". I motivi delle variazioni più significative e una descrizione della stagionalità o ciclicità delle operazioni di vendita sono indicati nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione intermedia sulla gestione".

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 33.672 26.765
Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 18 (5)
33.690 26.760

I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono indicati al netto delle seguenti voci:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Accise 5.958 5.800
Vendite in conto permuta di prodotti petroliferi, escluse le accise 546 417
Prestazioni fatturate a partner per attività in joint venture 2.261 2.603
Vendite a gestori di impianti stradali per consegne fatturate a titolari di carte di credito 840 760
9.605 9.580

I ricavi netti della gestione caratteristica sono analizzati per settore di attività alla nota n. 36 - Informazioni per settore di attività.

I ricavi netti della gestione caratteristica verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 - Rapporti con parti correlate.

31Costi operativi

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi". I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione intermedia sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 18.493 13.457
Costi per servizi 5.991 6.473
Costi per godimento di beni di terzi 867 858
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 262 295
Altri oneri 564 553
26.177 21.636
a dedurre:
- incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (111) (216)
26.066 21.420

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi comprendono i costi geologici e geofisici dell'attività esplorativa del settore Exploration & Production che ammontano a €139 milioni (€114 milioni nel primo semestre 2016).

Costo lavoro

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Costo lavoro 1.658 1.672
a dedurre:
- incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (96) (128)
1.562 1.544

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

I semestre 2017 I semestre 2016
(numero) Controllate Joint operation Controllate Joint operation
Dirigenti 1.018 17 1.029 17
Quadri 9.099 108 9.167 106
Impiegati 17.115 378 17.382 375
Operai 5.688 288 5.667 297
32.920 791 33.245 795

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Altri proventi (oneri) operativi

Gli altri proventi (oneri) operativi relativi a strumenti finanziari derivati su commodity si analizzano come segue:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge (33) 3
Proventi (oneri) netti su altri strumenti finanziari derivati 50 (2)
17 1

I proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge riguardano la quota inefficace del fair value degli strumenti finanziari derivati su commodity posti in essere dal settore Gas & Power.

I proventi (oneri) netti su altri strumenti finanziari derivati riguardano: (i) gli effetti da regolamento e valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati su merci privi dei requisiti formali per essere trattati in base all'hedge accounting secondo gli IFRS, in quanto stipulati su importi corrispondenti all'esposizione netta del rischio commodity, di trading sui prezzi delle commodity e per attività di trading proprietario per €50 milioni di proventi netti (proventi netti per €13 milioni nel primo semestre 2016); (ii) la valutazione a fair value di derivati impliciti presenti nelle formule prezzo di contratti di fornitura di lungo termine di gas nel settore Exploration & Production per €15 milioni di oneri netti nel primo semestre 2016.

I costi operativi verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 - Rapporti con parti correlate.

Ammortamenti

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Ammortamenti 3.778 3.706
a dedurre:
- incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (1) (1)
3.777 3.705

Svalutazioni (riprese di valore) nette

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Svalutazioni 83 185
a dedurre:
- riprese di valore (22) (37)
61 148

Radiazioni

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Radiazioni:
- attività materiali 183 62
- attività immateriali 10 59
193 121

32Proventi (oneri) finanziari

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 2.272 3.190
Oneri finanziari (3.230) (3.420)
Proventi (oneri) netti su attività finanziarie destinate al trading (51) (53)
(1.009) (283)
Strumenti finanziari derivati 524 (5)
(485) (288)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto
Interessi e altri oneri su prestiti obbligazionari (331) (316)
Interessi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (50) (59)
Interessi attivi verso banche 4 5
Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli non strumentali all'attività operativa 3 25
Proventi (oneri) netti su attività finanziarie destinate al trading (51) (53)
(425) (398)
Differenze attive (passive) di cambio
Differenze attive di cambio 2.135 3.036
Differenze passive di cambio (2.652) (2.882)
(517) 154
Altri proventi (oneri) finanziari
Oneri finanziari imputati all'attivo patrimoniale 37 60
Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa 66 75
Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (a) (144) (157)
Altri proventi (oneri) finanziari (26) (17)
(67) (39)
(1.009) (283)

(a) La voce riguarda l'incremento dei fondi per rischi e oneri che sono indicati, ad un valore attualizzato, nelle passività non correnti del bilancio.

I proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati si analizzano come segue:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Strumenti finanziari derivati su valute 503 (12)
Strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 21 (17)
Opzioni 24
524 (5)

I proventi netti su strumenti finanziari derivati di €524 milioni (oneri netti di €5 milioni nel primo semestre 2016) comprendono la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati privi dei requisiti formali per essere trattati in base all'hedge accounting secondo gli IFRS in quanto stipulati su importi corrispondenti all'esposizione netta dei rischi su cambi e su tassi d'interesse e, pertanto, non sono riferibili a specifiche transazioni commerciali o finanziarie. Gli strumenti finanziari derivati su cambi comprendono la gestione del rischio di cambio economico implicito nelle formule prezzo delle commodity del settore Gas & Power. La stessa carenza di requisiti formali per considerare di copertura gli strumenti finanziari derivati comporta la rilevazione delle differenze attive nette di cambio in quanto gli effetti dell'adeguamento al cambio di fine periodo delle attività e passività in moneta diversa da quella funzionale non vengono contabilmente compensate dalla variazione dei fair value degli strumenti finanziari derivati.

I proventi netti su opzioni del primo semestre 2016 di €24 milioni riguardavano: (i) il fair value dell'opzione implicita nel bond convertibile in azioni Snam SpA per €26 milioni di proventi dovuto al rigiro per chiusura a conto economico del valore al 31 dicembre 2015 dell'opzione implicita sul prestito obbligazionario convertibile; (ii) il fair value dell'opzione implicita nel bond convertibile equity-linked non diluitivo per €2 milioni di oneri.

I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono indicati alla nota n. 37 - Rapporti con parti correlate.

33Proventi (oneri) su partecipazioni

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Plusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto 145 112
Minusvalenza da valutazione con il metodo del patrimonio netto (65) (31)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto 5
85 81

L'analisi delle plusvalenze e minusvalenze delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è indicata alla nota n. 13 - Partecipazioni.

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Dividendi 69 55
Plusvalenze (minusvalenze) nette da vendita (27)
Altri proventi (oneri) netti (7) (31)
62 (3)

I dividendi di €69 milioni riguardano la Nigeria LNG Ltd per €53 milioni e la Saudi European Petrochemical Co per €8 milioni.

I dividendi relativi al primo semestre 2016 di €55 milioni riguardavano la Nigeria LNG Ltd per €22 milioni e la Saudi European Petrochemical Co per €20 milioni.

Le minusvalenze nette da vendita relative al primo semestre 2016 di €27 milioni riguardavano la minusvalenza di €32 milioni relativa alla cessione del 2,22% (intera quota posseduta) del capitale sociale di Snam SpA e la plusvalenza di €5 milioni relativa alla cessione del 100% del capitale sociale di Eni Slovenija doo.

34Imposte sul reddito

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Imposte correnti:
- imprese italiane 151 107
- imprese estere 1.549 1.207
1.700 1.314
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane (211) 6
- imprese estere (138) (381)
(349) (375)
1.351 939

La riconciliazione tra l'onere fiscale teorico determinato applicando l'aliquota fiscale Ires vigente in Italia del 24% al risultato ante imposte e l'onere fiscale effettivo di €1.351 milioni, determina una maggiore imposta di €790 milioni. Tale fenomeno riflette essenzialmente la concentrazione dei risultati ante imposte positivi nelle consociate estere del settore Exploration & Production caratterizzati da tax rate mediamente più elevati.

35Utile per azione

L'utile per azione semplice è determinato dividendo l'utile del periodo di competenza Eni per il numero medio ponderato delle azioni Eni SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie.

Nel primo semestre 2017 il numero medio ponderato delle azioni in circolazione è di 3.601.140.133 (stesso ammontare nel primo semestre 2016).

Nei periodi considerati non ci sono azioni di potenziale emissione con effetti diluitivi sui risultati.

I semestre 2017 I semestre 2016
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile semplice e diluito 3.601.140.133 3.601.140.133
Utile netto di competenza Eni (€ milioni) 983 (1.242)
Utile (perdita) per azione semplice e diluito (ammontari in € per azione) 0,27 (0,34)
Utile netto di competenza Eni - continuing operations (€ milioni) 983 (829)
Utile (perdita) per azione semplice e diluito (ammontari in € per azione) 0,27 (0,23)
Utile netto di competenza Eni - discontinued operations (€ milioni) (413)
Utile (perdita) per azione semplice e diluito (ammontari in € per azione) (0,11)

36Informazioni per settore di attività

La segment information di Eni è determinata sulla base dei segmenti operativi i cui risultati sono rivisti periodicamente dal Chief Operating Decision Maker (il CEO) per la valutazione delle performance e le decisioni di allocazione delle risorse.

Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.

Al 30 giugno 2017 Eni è organizzata nei seguenti segmenti operativi:

Exploration & Production: comprende le attività di ricerca, sviluppo e produzione di petrolio e gas naturale, inclusa la partecipazione a progetti di conversione del gas naturale in GNL.

Gas & Power: comprende le attività di approvvigionamento e vendita di gas naturale all'ingrosso e al dettaglio, acquisto e commercializzazione di GNL e acquisto, produzione e vendita di energia elettrica all'ingrosso e al dettaglio. Il settore Gas & Power comprende anche l'attività di acquisto e commercializzazione di greggi e prodotti petroliferi in funzione delle esigenze dell'attività di raffinazione di Eni e l'attività di trading di commodity energetiche (petrolio, gas naturale, energia elettrica, certificati di emissione, ecc.) per finalità sia di copertura e stabilizzazione dei margini industriali e commerciali in un'ottica integrata sia di ottimizzazione.

Refining & Marketing e Chimica: comprende le attività di supply, lavorazione, distribuzione e marketing di carburanti e prodotti chimici.

Corporate e Altre attività: comprende le principali funzioni di supporto al business, in particolare le attività di holding, tesoreria accentrata, IT, risorse umane, servizi immobiliari, attività assicurative captive e l'attività di bonifica ambientale svolta dalla controllata Syndial. I risultati della Direzione Energy Solutions, impegnata nello sviluppo del business dell'energia da fonti rinnovabili, sono compresi nell'aggregato Corporate e Altre attività poiché tale segmento operativo non soddisfa la soglia di rilevanza quantitativa prevista dall'IFRS 8 per essere un autonomo reportable segment.

Le informazioni per settore di attività sono le seguenti:

(€ milioni) Exploration &
Production
Gas & Power Marketing e
Refining &
Chimica
Corporate e
Altre attività
Utili interni Totale
I semestre 2016
Ricavi netti della gestione caratteristica (a) 7.243 19.764 8.698 629
a dedurre: ricavi infrasettori (4.089) (4.231) (727) (527)
Ricavi da terzi 3.154 15.533 7.971 102 26.760
Risultato operativo 288 (71) 363 (260) 5 325
I semestre 2017
Ricavi netti della gestione caratteristica (a) 9.326 25.652 10.859 687
a dedurre: ricavi infrasettori (5.683) (5.457) (1.098) (596)
Ricavi da terzi 3.643 20.195 9.761 91 33.690
Risultato operativo 2.479 (11) 397 (345) 154 2.674

(a) Prima dell'eliminazione dei ricavi infrasettori.

Exploration & Gas & Power Marketing e Corporate e
Altre attività
Production Refining & Utili interni
Chimica Totale
(€ milioni)
31 dicembre 2016
Attività direttamente attribuibili (b) 75.716 12.014 10.712 1.146 (520) 99.068
Attività non direttamente attribuibili 25.477
Passività direttamente attribuibili (c) 17.433 8.923 3.968 3.939 (332) 33.931
Passività non direttamente attribuibili 37.528
30 giugno 2017
Attività direttamente attribuibili (b) 71.994 10.702 11.034 1.007 (377) 94.360
Attività non direttamente attribuibili 23.460
Passività direttamente attribuibili (c) 17.333 7.845 4.276 3.962 (342) 33.074
Passività non direttamente attribuibili 35.817

(b) Comprendono le attività connesse al risultato operativo.

(c) Comprendono le passività connesse al risultato operativo.

37Rapporti con parti correlate

Le operazioni compiute da Eni con le parti correlate riguardano principalmente:

  • (a) lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le joint venture, con le imprese collegate e con le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
  • (b) lo scambio di beni e la prestazione di servizi con altre società controllate dallo Stato italiano;
  • (c) il rapporto intrattenuto con Vodafone Italia SpA correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione. I suddetti rapporti riguardano essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per €2 milioni, assegnati a seguito di gara, e quindi esenti dall'applicazione della procedura interna Eni "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" emanata in attuazione della normativa Consob, ovvero, ove non esenti, valutati positivamente in applicazione della citata procedura;
  • (d) i contributi a soggetti non aventi natura societaria, riferibili a Eni, che perseguono iniziative di carattere umanitario, culturale e scientifico. In particolare con: (i) Eni Foundation, costituita, su iniziativa di Eni, senza scopo di lucro e con l'obiettivo di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale e umanitaria nei settori dell'assistenza, della sanità, dell'educazione, della cultura e dell'ambiente, nonché della ricerca scientifica e tecnologica; (ii) Fondazione Eni Enrico Mattei, costituita, su iniziativa di Eni, con lo scopo di contribuire, attraverso studi, ricerche e iniziative di formazione e informazione,

all'arricchimento delle conoscenze sulle problematiche riguardanti l'economia, l'energia e l'ambiente su scala locale e globale.

Tutte le operazioni sono state compiute nell'interesse della Società e, ad eccezione delle operazioni con gli enti che perseguono iniziative di carattere umanitario, culturale e scientifico, fanno parte dell'ordinaria gestione.

Le joint venture, le imprese collegate e le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento sono indicate nell'allegato "Partecipazioni di Eni SpA al 30 giugno 2017" che si considera parte integrante delle presenti note.

(€ milioni)
31.12.2016 I semestre 2016
Crediti
e altre
Debiti
e altre
Costi Ricavi Altri
proventi
(oneri)
Denominazione attività passività Garanzie Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro operativi
Joint venture e imprese collegate
Agiba Petroleum Co 1 50 101
Karachaganak Petroleum Operating BV 47 187 232 191 2 1 1
Mellitah Oil & Gas BV 7 134 237 14
Petrobel Belayim Petroleum Co 225 532 860
Saipem 64 224 8.094 276 5 21
Unión Fenosa Gas SA 57 42 (1)
Altre (*) 114 25 1 5 54 48 24 9 17
458 1.152 8.152 237 1.719 7 90 60 10 16
Imprese controllate escluse
dall'area di consolidamento
Eni BTC Ltd 192
Industria Siciliana Acido Fosforico - ISAF - SpA
(in liquidazione) 69 1 3
Altre (*) 9 16 51 1 10 1 1
78 17 246 1 10 1 1
536 1.169 8.398 237 1.720 7 100 61 11 16
Imprese controllate dallo Stato
Gruppo Enel 151 254 408 26 46 88
Gruppo Italgas 54 1
Gruppo Snam 44 541 1 69 1.005 3 50 7
Gruppo Terna 33 46 32 74 4 37 11 2 7
GSE - Gestore Servizi Energetici 58 32 119 1 13 165 36 1
Altre (*) 43 24 20 33 4 3
383 898 1 220 1.508 20 311 104 6 95
Fondi pensione e fondazioni 2 2 13
Groupement Sonatrach – Agip «GSA» e
Organe Conjoint des Opérations «OC SH/FCP»
176 331 243 5 4 27
1.095 2.400 8.399 457 3.473 45 415 192 17 111

Rapporti commerciali e diversi

(*) Per rapporti di importo inferiore a €50 milioni.

(€ milioni)

30.06.2017 I semestre 2017
Crediti
e altre
Debiti
e altre
Costi Ricavi Altri
proventi
(oneri)
Denominazione attività passività Garanzie Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro operativi
Joint venture e imprese collegate
Coral FLNG SA 2.301
Karachaganak Petroleum Operating BV 50 164 359 130 5 3 2
Mellitah Oil & Gas BV 6 143 5 228 2
Petrobel Belayim Petroleum Co 152 1.295 1.984 8
Saipem 59 125 7.726 303 2 16
Unión Fenosa Gas SA 10 57 1 2 125 1 14
Altre (*) 122 79 15 124 40 23 1
399 1.806 10.084 380 2.769 7 170 51 2 14
p
dall'area di consolidamento
Eni BTC Ltd 178
Industria Siciliana Acido Fosforico - ISAF - SpA
(in liquidazione)
73 1 5 1 3
Altre (*) 7 10 8 3 1 1 1
80 11 191 4 1 4 1
479 1.817 10.275 380 2.773 7 171 55 3 14
Imprese controllate dallo Stato
Gruppo Enel 104 206 8 298 88 36 160
Gruppo Italgas 56 61 454 1 1
Gruppo Snam 37 274 23 614 1 42 90
Gruppo Terna 38 28 38 58 4 40 20 8
GSE - Gestore Servizi Energetici 18 22 135 4 18 336 60 1 1
Altre (*) 33 14 1 21 2 23 3
286 605 205 1.449 26 530 209 1 169
Fondi pensione e fondazioni 1 2 2 11 1
Groupement Sonatrach – Agip «GSA» e
Organe Conjoint des Opérations «OC SH/FCP»
169 265 9 190 8 1 23
935 2.689 10.275 594 4.414 52 703 287 4 183

(*) Per rapporti di importo inferiore a €50 milioni.

I rapporti più significativi con le joint venture, le imprese collegate e controllate escluse dall'area di consolidamento riguardano:

  • la garanzia rilasciata pro-quota nell'interesse della società Coral FLNG SA a beneficio del Consorzio TJS a fronte degli obblighi contrattuali assunti con l'assegnazione del contratto EPCIC per la realizzazione dell'impianto galleggiante di liquefazione del gas (maggiori informazioni sono riportate alla nota n. 29 – Garanzie, impegni e rischi);
  • la quota di competenza Eni dei costi sostenuti nello sviluppo di giacimenti petroliferi dalle società Karachaganak Petroleum Operating BV, Mellitah Oil & Gas BV, Petrobel Belayim Petroleum Co, Groupement Sonatrach – Agip «GSA», Organe Conjoint des Opérations «OC SH/FCP» e, limitatamente alla Karachaganak Petroleum Operating BV, l'acquisto di greggi da parte di Eni Trading & Shipping SpA; i riaddebiti dalle collegate a Eni sono fatturati sulla base dei costi sostenuti;
  • la fornitura di servizi di ingegneria, di costruzione e di perforazione da parte del gruppo Saipem prevalentemente al settore Exploration & Production e le garanzie residue rilasciate da parte di Eni SpA principalmente a fronte di partecipazioni a gare di appalto e rispetto di accordi contrattuali;
  • la garanzia di performance rilasciata nell'interesse della società Unión Fenosa Gas SA a fronte degli impegni contrattuali connessi all'attività di gestione operativa e la vendita di GNL;
  • la garanzia rilasciata a favore della società Eni BTC Ltd a fronte della costruzione di un oleodotto;
  • la prestazione di servizi per risanamento ambientale alla società Industria Siciliana Acido Fosforico ISAF SpA (in liquidazione).
  • I rapporti più significativi con le società controllate dallo Stato riguardano:
  • la vendita di gasolio, di carburante tramite carte di pagamento, la compravendita di gas e il fair value degli strumenti finanziari derivati con il gruppo Enel;

  • l'acquisizione di servizi di trasporto, stoccaggio e servizi di distribuzione dal gruppo Italgas e gruppo Snam sulla base delle tariffe stabilite dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico nonché la compravendita di gas per esigenze di bilanciamento del sistema sulla base di corrispettivi legati all'andamento dei principali prodotti energetici;

  • l'acquisizione di servizi di dispacciamento e la compravendita di energia elettrica per esigenze di bilanciamento del sistema sulla base di corrispettivi legati all'andamento dei principali prodotti energetici e la stipula dei contratti derivati su commodity a copertura del rischio di volatilità del corrispettivo per l'assegnazione dei diritti di utilizzo della capacità di trasporto con il gruppo Terna;
  • la compravendita di energia elettrica, gas, titoli ambientali, la vendita di prodotti petroliferi e capacità di stoccaggio a GSE – Gestore Servizi Energetici per la costituzione delle scorte specifiche tenute dall'Organismo Centrale di Stoccaggio Italiano (OCSIT) in accordo al decreto legislativo n. 249/2012.

I rapporti verso i fondi pensione e le fondazioni riguardano:

  • i costi per contributi versati ai fondi pensione per €11 milioni;
  • i contributi erogati e la prestazione di servizi alla Fondazione Enrico Mattei per €2 milioni.

Rapporti di natura finanziaria

(€ milioni)
31.12.2016 I semestre 2016
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Oneri
finanziari
Proventi
finanziari
Joint venture e imprese collegate
Cardón IV SA 1.054 46
Matrìca SpA 125 4
Saipem 82 21
Shatskmorneftegaz Sàrl 69 7 2
Société Centrale Electrique du Congo SA 78
Unión Fenosa Gas SA 85
Altre (*) 52 2 5 2
1.378 85 84 12 75
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
Eni BTC Ltd 54
Altre (*) 46 52
46 106
Imprese controllate dallo Stato
Altre (*) 1
1
1.424 191 84 13 75

(*) Per rapporti di importo inferiore a €50 milioni.

(€ milioni)

30.06.2017 I semestre 2017
Denominazione Crediti Debiti Garanzie Oneri
finanziari
Proventi
finanziari
Joint venture e imprese collegate
Angola LNG Ltd 245
Cardón IV SA 1.011 45
Matrìca SpA 129 4
Saipem 74 9
Shatskmorneftegaz Sàrl 87 7 3
Société Centrale Electrique du Congo SA 73 14 1
Unión Fenosa Gas SA 77
Altre (*) 86 2 10 9 4
1.386 93 329 16 66
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
Eni BTC Ltd 52
Altre (*) 49 37 1
49 89 1
Imprese controllate dallo Stato
Altre (*) 7 3
7 3
1.442 182 329 19 67

(*) Per rapporti di importo inferiore a €50 milioni.

I rapporti più significativi con le joint venture, le imprese collegate e controllate escluse dall'area di consolidamento riguardano:

  • le garanzie rilasciate nell'interesse della Angola LNG Ltd per affidamenti bancari;
  • il finanziamento concesso alla società Cardón IV SA per le attività di esplorazione e sviluppo di un giacimento minerario in Venezuela;
  • il finanziamento concesso alla società Matrìca SpA nell'ambito del progetto "Chimica Verde" di Porto Torres;
  • le garanzie residue per affidamenti bancari concesse al gruppo Saipem;
  • il finanziamento concesso alla società Shatskmorneftegaz Sàrl per attività di esplorazione nel Mar Nero e alla Société Centrale Electrique du Congo SA per la costruzione di una centrale elettrica in Congo;
  • il deposito di disponibilità monetarie presso le società finanziarie di Gruppo per la Unión Fenosa Gas SA e per la Eni BTC Ltd.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella di sintesi:

(€ milioni)
30.06.2017 31.12.2016
Totale Entità
correlate
Incidenza
%
Totale Entità
correlate
Incidenza
%
Crediti commerciali e altri crediti 15.836 988 6,24 17.593 1.100 6,25
Altre attività correnti 1.432 24 1,68 2.591 57 2,20
Altre attività finanziarie non correnti 1.793 1.317 73,45 1.860 1.349 72,53
Altre attività non correnti 1.529 13 0,85 1.348 13 0,96
Attività destinate alla vendita 355 35 9,86 14
Passività finanziarie a breve termine 2.851 182 6,38 3.396 191 5,62
Debiti commerciali e altri debiti 14.956 2.611 17,46 16.703 2.289 13,70
Altre passività correnti 1.547 55 3,56 2.599 88 3,39
Altre passività non correnti 1.597 23 1,44 1.768 23 1,30

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:

(€ milioni)
I semestre 2017 I semestre 2016
Totale Entità
correlate
Incidenza
%
Totale Entità
correlate
Incidenza
%
Ricavi della gestione caratteristica 33.690 990 2,94 26.760 607 2,27
Altri ricavi e proventi 626 4 0,64 502 17 3,39
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi 26.066 5.049 19,37 21.420 3.957 18,47
Costo lavoro 1.562 11 0,70 1.544 18 1,17
Altri proventi (oneri) operativi 17 183 1 111
Proventi finanziari 2.272 67 2,95 3.190 75 2,35
Oneri finanziari (3.230) (19) 0,59 (3.420) (13) 0,38

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella di sintesi:

(€ milioni) I semestre 2017 I semestre 2016
Ricavi e proventi 994 624
Costi e oneri (2.747) (2.678)
Altri proventi (oneri) operativi 183 111
Variazione crediti e debiti commerciali e diversi (153) 215
Interessi 63 74
Flusso di cassa netto da attività operativa (1.660) (1.654)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (2.313) (1.297)
Disinvestimenti in partecipazione 463
Variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento 774 421
Variazione crediti finanziari (121) 5.858
Flusso di cassa netto da attività di investimento (1.660) 5.445
Variazione debiti finanziari (1) 160
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (1) 160
Totale flussi finanziari verso entità correlate (3.321) 3.951

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

(€ milioni)
I semestre 2017 I semestre 2016
Totale Entità
correlate
Incidenza
%
Entità
Totale
correlate
Incidenza
%
Flusso di cassa netto da attività operativa 4.638 (1.660) 3.100
(1.654)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (4.214) (1.660) 39,39 (813)
5.445
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (1.121) (1) 0,09 (3.266) 160

38Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Nel primo semestre 2017 e 2016 non si segnalano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti.

39Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Nel primo semestre 2017 e 2016 non si segnalano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

40Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del semestre.

Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis, comma 5 del D.Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

    1. I sottoscritti Claudio Descalzi e Massimo Mondazzi in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Eni SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017, nel corso del primo semestre 2017.
    1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Eni in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017:
  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

27 luglio 2017

Claudio Descalzi Massimo Mondazzi Amministratore Delegato Chief Financial Officer

/firma/ Claudio Descalzi /firma/ Massimo Mondazzi

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Allegati alle note del bilancio consolidato di Eni al 30 giugno 2017

Partecipazioni di Eni SpA al 30 giugno 2017

In conformità a quanto disposto dagli artt. 38 e 39 del D.Lgs. 127/1991 e della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono forniti di seguito gli elenchi delle imprese controllate, a controllo congiunto e collegate di Eni SpA al 30 giugno 2017, nonché delle altre partecipazioni rilevanti. di ciascun settore di attività, tra Italia ed estero e in ordine alfabetico. Per ogni impresa sono indicati: la denominazione, la sede legale, la sede operativa, il capitale, i soci e le rispettive percentuali di possesso; per le imprese consolidate è indicata la percentuale consolidata di pertinenza di Eni; per le imprese non consolidate partecipate da imprese consolidate è indicato il criterio di valutazione.

quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Paesi I codici delle valute indicati negli elenchi sono conformi

Al 30 giugno 2017 le imprese di Eni SpA sono così ripartite:

Imprese Controllate Imprese a Controllo
Congiunto e Collegate
Altre Partecipazioni Rilevanti (a)
Italia Estero Totale Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese consolidate con il metodo integrale 28 150 178
Imprese consolidate joint operation 8 5 13
Partecipazioni di imprese consolidate (b)
Valutate con il metodo del patrimonio netto 3 25 28 20 38 58
Valutate con il metodo del costo 4 7 11 3 31 34 4 24 28
7 32 39 23 69 92 4 24 28
Partecipazioni di imprese non consolidate
Possedute da imprese controllate
Possedute da imprese a controllo congiunto 3 3
3 3
Totale Imprese 35 182 217 31 77 108 4 24 28

Riguardano le partecipazioni in imprese diverse dalle controllate, controllate congiunte e collegate superiori al 2% o al 10% del capitale, rispettivamente se quotate o non quotate. Le partecipazioni in imprese controllate valutate con il metodo del patrimonio netto e con il metodo del costo riguardano le imprese non significative. (a) (b)

Società controllate e a controllo congiunto residenti in Stati o territori a regine fiscale privilegiato

La Legge 28 dicembre 2015, n. 208, (Legge di stabilità 2016), con decorrenza 1° gennaio 2016, ha modificato la nozione di Stato o del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. A seguito delle suddette modifiche i regimi fiscali, anche speciali, di Stati o territori si considerano privilegiati laddove il livello nominale di tassazione risulti inferiore al 50 per cento di quello applicabile in Italia, da Europea ovvero quelli appartenenti allo Spazio Economico assicuri un effettivo scambio di informazioni.

Al 30 giugno 2017 Eni controlla 10 società residenti in Stati o territori che applicano un regime fiscale privilegiato individuati regimi risultano applicabili. Di queste 10 società, 6 sono soggette ad imposizione in Italia perché incluse nella dichiarazione dei redditi di Eni. Le restanti 4 società non sono soggette a di tassazione cui sono sottoposte. Delle 10 società, 8 rivengono dalle acquisizioni di Lasmo Plc, di Burren Energy Plc, di attività congolesi della Maurel & Prom e di attività indonesiane di Hess Corporation. Nessuna società controllata residente o localizzata nei Paesi considerati a regime fiscale privilegiato ha emesso strumenti finanziari e tutti i bilanci 2017 saranno oggetto di revisione contabile da parte della Ernst & Young.

Imprese controllate

Exploration & Production

In Italia

Den
omi
naz
ione
Sed
e le
gale
Sed
e op
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Val
uta
Cap
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Soc
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di
ni
con
valu
soli
dam
Met
tazi
crite
ento
one
odo
rio d
(*)
di
o
i
Eni Angola SpA San Donato Milanese
(MI)
Angola EUR 20.200.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA Gela (CL) Italia EUR 5.200.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Mozambico SpA San Donato Milanese
(MI)
Mozambico EUR 200.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Timor Leste SpA San Donato Milanese
(MI)
Timor Est EUR 6.841.517 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni West Africa SpA San Donato Milanese
(MI)
Angola EUR 10.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Zubair SpA
(in liquidazione)
San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 120.000 Eni SpA 100,00 Co.
EniProgetti SpA
(ex Tecnomare - Società per lo Sviluppo
delle Tecnologie Marine SpA)
Venezia Marghera (VE) Italia EUR 2.064.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Floaters SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 200.120.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Ieoc SpA San Donato Milanese
(MI)
Egitto EUR 18.331.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Società Petrolifera Italiana SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 24.103.200 Eni SpA
Soci Terzi
99,96
0,04
99,96 C.I.

All'estero

Agip Caspian Sea BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kazakhstan EUR 20.005 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Agip Energy and Natural Resources
(Nigeria) Ltd
Abuja
(Nigeria)
Nigeria NGN 5.000.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Agip Karachaganak BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kazakhstan EUR 20.005 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(#) Società con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell'UE.

122 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Imprese controllate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

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(*)
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Agip Oil Ecuador BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Ecuador EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Agip Oleoducto de Crudos Pesados
BV
Amsterdam
(Paesi Bassi)
Ecuador EUR 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Burren (Cyprus) Holdings Ltd
(in liquidazione)
Nicosia
(Cipro)
Cipro EUR 1.710 Burren En. (Berm) Ltd 100,00 Co.
Burren Energy (Bermuda) Ltd
(9)
Hamilton
(Bermuda)
Regno Unito USD 12.002 Burren Energy Plc 100,00 100,00 C.I.
Burren Energy (Egypt) Ltd Londra
(Regno Unito)
Egitto GBP 2 Burren Energy Plc 100,00 P.N.
Burren Energy Congo Ltd
(9)
Tortola
(Isole Vergini
Britanniche)
Repubblica del
Congo
USD 50.000 Burren En. (Berm) Ltd 100,00 100,00 C.I.
Burren Energy India Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 2 Burren Energy Plc 100,00 100,00 C.I.
Burren Energy Ltd
(in liquidazione)
Nicosia
(Cipro)
Cipro EUR 3.420 Burren En. (Berm) Ltd 100,00 100,00 C.I.
Burren Energy Plc Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 28.819.023 Eni UK Holding Plc
Eni UK Ltd
99,99
()
100,00 C.I.
Burren Energy Ship Management Ltd
(in liquidazione)
Nicosia
(Cipro)
Cipro EUR 3.420 Burren En. (Berm) Ltd
Burren (Cyp) H. Ltd (L)
50,00
50,00
Co.
Burren Energy Shipping and
Transportation Ltd
(in liquidazione)
Nicosia
(Cipro)
Cipro EUR 3.420 Burren En. (Berm) Ltd
Burren (Cyp) H. Ltd (L)
50,00
50,00
Co.
Burren Shakti Ltd
(8)
Hamilton
(Bermuda)
Regno Unito USD 65.300.000 Burren En. India Ltd 100,00 100,00 C.I.
Coral South FLNG DMCC
(8)
Dubai
(Emirati Arabi Uniti)
Emirati Arabi
Uniti
AED 500.000 Eni Mozambique LNG
H. BV
100,00 100,00 C.I.
Eni Abu Dhabi BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni AEP Ltd Londra
(Regno Unito)
Pakistan GBP 73.471.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Algeria Exploration BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Algeria EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Algeria Ltd Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Algeria USD 20.000 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Algeria Production BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Algeria EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Ambalat Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni America Ltd Dover, Delaware
(USA)
USA USD 72.000 Eni UHL Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Angola Exploration BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Angola EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Angola Production BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Angola EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Argentina Exploración y
Explotación SA
Buenos Aires
(Argentina)
Argentina ARS 24.136.336 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
95,00
5,00
P.N.
Eni Arguni I Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Australia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Australia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(8) Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell'accoglimento dell'istanza di interpello da parte dell'Agenzia delle Entrate. (9)

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Eni Australia Ltd Londra
(Regno Unito)
Australia GBP 20.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni BB Petroleum Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni BTC Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 34.000.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni Bukat Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Bulungan BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Indonesia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Canada Holding Ltd Calgary
(Canada)
Canada USD 1.453.200.001 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni CBM Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia USD 2.210.728 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I.
Eni China BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Cina EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Congo SA Pointe - Noire
(Repubblica del Congo)
Repubblica del
Congo
USD 17.000.000 Eni E&P Holding BV
Eni International BV
Eni Int. NA NV Sàrl
99,99
()
()
100,00 C.I.
Eni Côte d'Ivoire Ltd Londra
(Regno Unito)
Costa d'Avorio GBP 1 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Croatia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Croazia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Cyprus Ltd Nicosia
(Cipro)
Cipro EUR 2.004 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Dación BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 90.000 Eni Oil Holdings BV 100,00 P.N.
Eni Denmark BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Groenlandia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni do Brasil Investimentos em
Exploração e Produção de Petróleo
Ltda
Rio De Janeiro
(Brasile)
Brasile BRL 1.593.415.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,99
()
P.N.
Eni East Sepinggan Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Elgin/Franklin Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 100 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Energy Russia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Engineering E&P Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Exploration & Production
Holding BV
Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 29.832.777,12 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Gabon SA Libreville
(Gabon)
Gabon XAF 13.132.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Ganal Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Gas & Power LNG Australia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Australia EUR 10.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Ghana Exploration and
Production Ltd
Accra
(Ghana)
Ghana GHS 21.412.500 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Hewett Ltd Aberdeen
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 3.036.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.

124 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Imprese controllate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

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Eni Hydrocarbons Venezuela Ltd Londra
(Regno Unito)
Venezuela GBP 8.050.500 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I.
Eni India Ltd Londra
(Regno Unito)
India GBP 44.000.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Indonesia Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 100 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Indonesia Ots 1 Ltd
(8)
Grand Cayman
(Isole Cayman)
Indonesia USD 1,01 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni International NA NV Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Regno Unito USD 25.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Investments Plc Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 750.050.000 Eni SpA
Eni UK Ltd
99,99
()
100,00 C.I.
Eni Iran BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Iran EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Iraq BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Iraq EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Ireland BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Irlanda EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Isatay BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kazakhstan EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni JPDA 03-13 Ltd Londra
(Regno Unito)
Australia GBP 250.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni JPDA 06-105 Pty Ltd Perth
(Australia)
Australia AUD 80.830.576 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni JPDA 11-106 BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Australia EUR 50.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Kenya BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kenya EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Krueng Mane Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Lasmo Plc Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 337.638.724,25 Eni Investments Plc
Eni UK Ltd
99,99
()
100,00 C.I.
Eni Liberia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Liberia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Liverpool Bay Operating Co Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 5.001.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni LNS Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 80.400.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Marketing Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni Maroc BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Marocco EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni México S. de RL de CV Lomas De Chapultepec
Mexico City
(Messico)
Messico MXN 3.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,90
0,10
100,00 C.I.
Eni Middle East BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni Middle East Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1 Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni MOG Ltd
(in liquidazione)
Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 220.711.147,50 Eni Lasmo Plc
Eni LNS Ltd
99,99
()
100,00 C.I.
Eni Montenegro BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Montenegro EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(8) Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia.

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato Imprese controllate

All'estero

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Eni Mozambique Engineering Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Mozambique LNG Holding BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Muara Bakau BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Indonesia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Myanmar BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Myanmar EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Norge AS Forus
(Norvegia)
Norvegia NOK 278.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni North Africa BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Libia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni North Ganal Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Oil & Gas Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 100.800 Eni America Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Oil Algeria Ltd Londra
(Regno Unito)
Algeria GBP 1.000 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I.
Eni Oil Holdings BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 450.000 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Oman BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni Pakistan (M) Ltd Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Pakistan USD 20.000 Eni Oil Holdings BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Pakistan Ltd Londra
(Regno Unito)
Pakistan GBP 90.087 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Petroleum Co Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 156.600.000 Eni SpA
Eni International BV
63,86
36,14
100,00 C.I.
Eni Petroleum US Llc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 1.000 Eni BB Petroleum Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni Portugal BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Portogallo EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Rapak Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 2 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni RD Congo SA Kinshasa
(Repubblica
Democratica del
Congo)
Repubblica
Democratica del
Congo
CDF 750.000.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,99
()
P.N.
Eni South Africa BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Repubblica
Sudafricana
EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni South China Sea Ltd Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Cina USD 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni TNS Ltd Aberdeen
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1.000 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Togo BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 P.N.
Eni Trinidad and Tobago Ltd Port Of Spain
(Trinidad e Tobago)
Trinidad e
Tobago
TTD 1.181.880 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Tunisia BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Tunisia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Turkmenistan Ltd
(9)
Hamilton
(Bermuda)
Turkmenistan USD 20.000 Burren En. (Berm) Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni UHL Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1 Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell'accoglimento dell'istanza di interpello da parte dell'Agenzia delle Entrate. (9)

126 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Imprese controllate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

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Eni UK Holding Plc Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 424.050.000 Eni Lasmo Plc
Eni UK Ltd
99,99
()
100,00 C.I.
Eni UK Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 250.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni UKCS Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 100 Eni UK Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Ukraine Holdings BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Ukraine Llc Kiev
(Ucraina)
Ucraina UAH 42.004.757,64 Eni Ukraine Hold. BV
Eni International BV
99,99
0,01
100,00 C.I.
Eni Ukraine Shallow Waters BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Ucraina EUR 20.000 Eni Ukraine Hold. BV 100,00 P.N.
Eni ULT Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 93.215.492,25 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I.
Eni ULX Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 200.010.000 Eni ULT Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni US Operating Co Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 1.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni USA Gas Marketing Llc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 10.000 Eni Marketing Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni USA Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 1.000 Eni Oil & Gas Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni Venezuela BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Venezuela EUR 20.000 Eni Venezuela E&P H. 100,00 100,00 C.I.
Eni Venezuela E&P Holding SA Bruxelles
(Belgio)
Belgio USD 963.800.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,99
()
100,00 C.I.
Eni Ventures Plc
(in liquidazione)
Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 278.050.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,99
()
Co.
Eni Vietnam BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Vietnam EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni West Timor Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia GBP 1 Eni Indonesia Ltd 100,00 100,00 C.I.
Eni Yemen Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 1.000 Burren Energy Plc 100,00 P.N.
EniProgetti Egypt Ltd
(ex Tecnomare Egypt Ltd)
Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 50.000 EniProgetti SpA
Eni SpA
99,00
1,00
P.N.
Eurl Eni Algérie Algeri
(Algeria)
Algeria DZD 1.000.000 Eni Algeria Ltd Sàrl 100,00 P.N.
First Calgary Petroleums LP Wilmington
(USA)
Algeria USD 1 Eni Canada Hold. Ltd
FCP Partner Co ULC
99,99
0,01
100,00 C.I.
First Calgary Petroleums Partner Co
ULC
Calgary
(Canada)
Canada CAD 10 Eni Canada Hold. Ltd 100,00 100,00 C.I.
Ieoc Exploration BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Egitto EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Ieoc Production BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Egitto EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Lasmo Sanga Sanga Ltd
(9)
Hamilton
(Bermuda)
Indonesia USD 12.000 Eni Lasmo Plc 100,00 100,00 C.I.
Liverpool Bay Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito USD 29.075.343 Eni ULX Ltd 100,00 100,00 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: non soggetta a imposizione in Italia a seguito dell'accoglimento dell'istanza di interpello da parte dell'Agenzia delle Entrate. (9)

All'estero

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Nigerian Agip CPFA Ltd Lagos
(Nigeria)
Nigeria NGN 1.262.500 NAOC Ltd
Nigerian Agip E. Ltd
Agip En. Nat. Res. Ltd
98,02
0,99
0,99
Co.
Nigerian Agip Exploration Ltd Abuja
(Nigeria)
Nigeria NGN 5.000.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,99
0,01
100,00 C.I.
Nigerian Agip Oil Co Ltd Abuja
(Nigeria)
Nigeria NGN 1.800.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,89
0,11
100,00 C.I.
OOO 'Eni Energhia' Mosca
(Russia)
Russia RUB 2.000.000 Eni Energy Russia BV
Eni Oil Holdings BV
99,90
0,10
100,00 C.I.
Zetah Congo Ltd
(8)
Nassau
(Bahamas)
Repubblica del
Congo
USD 300 Eni Congo SA
Burren En. Congo Ltd
66,67
33,33
Co.
Zetah Kouilou Ltd
(8)
Nassau
(Bahamas)
Repubblica del
Congo
USD 2.000 Eni Congo SA
Burren En. Congo Ltd
Soci Terzi
54,50
37,00
8,50
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(8) Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia.

128 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Imprese controllate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Gas & Power

In Italia

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Eni gas e luce SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 6.655.992 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Gas Transport Services Srl San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 120.000 Eni SpA 100,00 Co.
Eni Trading & Shipping SpA Roma Italia EUR 60.036.650 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
EniPower Mantova SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 144.000.000 EniPower SpA
Soci Terzi
86,50
13,50
86,50 C.I.
EniPower SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 944.947.849 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
LNG Shipping SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 240.900.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Trans Tunisian Pipeline Co SpA San Donato Milanese
(MI)
Tunisia EUR 1.098.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.

All'estero

Adriaplin Podjetje za distribucijo
zemeljskega plina doo Ljubljana
Lubiana
(Slovenia)
Slovenia EUR 12.956.935 Eni gas e luce SpA
Soci Terzi
51,00
49,00
51,00 C.I.
Eni G&P France BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Francia EUR 20.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni G&P Trading BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Turchia EUR 70.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Gas & Power France SA Levallois Perret
(Francia)
Francia EUR 29.937.600 Eni gas e luce SpA
Soci Terzi
99,87
0,13
99,87 C.I.
Eni Gas & Power NV Vilvoorde
(Belgio)
Belgio EUR 31.925.264 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Trading & Shipping Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 36.000.000 Ets SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Wind Belgium NV Vilvoorde
(Belgio)
Belgio EUR 5.494.500 Eni Gas & Power NV 100,00 100,00 C.I.
Société de Service du Gazoduc
Transtunisien SA - Sergaz SA
Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 99.000 Eni International BV
Soci Terzi
66,67
33,33
66,67 C.I.
Société pour la Construction du
Gazoduc Transtunisien SA - Scogat
SA
Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 200.000 Eni International BV
Trans Tunis. P. Co SpA
LNG Shipping SpA
Eni SpA
99,85
0,05
0,05
0,05
100,00 C.I.
Tigáz Tiszántúli Gázszolgáltató
Zártkörûen Mûködõ
Részvénytársaság
Hajdúszoboszló
(Ungheria)
Ungheria HUF 8.486.070.500 Eni SpA
Soci Terzi
98,99
1,01
98,99 C.I.
Tigáz-Dso Földgázelosztó kft Hajdúszoboszló
(Ungheria)
Ungheria HUF 31.033.000.000 Tigáz Zrt 100,00 98,99 C.I.

Refining & Marketing e Chimica

Refining & Marketing

In Italia

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Consorzio AgipGas Sabina
(in liquidazione)
Cittaducale (RI) Italia EUR 5.160 Eni Fuel SpA 100,00 Co.
Ecofuel SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 52.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Fuel SpA Roma Italia EUR 58.944.310 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Raffineria di Gela SpA Gela (CL) Italia EUR 15.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Fondo Bombole Metano SpA Roma Italia EUR 13.580.000,20 Eni SpA 100,00 Co.

All'estero

Eni Austria GmbH Vienna
(Austria)
Austria EUR 78.500.000 Eni International BV
Eni Deutsch. GmbH
75,00
25,00
100,00 C.I.
Eni Benelux BV Rotterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 1.934.040 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Deutschland GmbH Monaco Di Baviera
(Germania)
Germania EUR 90.000.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
89,00
11,00
100,00 C.I.
Eni Ecuador SA Quito
(Ecuador)
Ecuador USD 103.142,08 Eni International BV
Esain SA
99,93
0,07
100,00 C.I.
Eni France Sàrl Lione
(Francia)
Francia EUR 56.800.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Iberia SLU Alcobendas
(Spagna)
Spagna EUR 17.299.100 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Lubricants Trading (Shanghai) Co
Ltd
Shanghai
(Cina)
Cina EUR 5.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni Marketing Austria GmbH Vienna
(Austria)
Austria EUR 19.621.665,23 Eni Mineralölh. GmbH
Eni International BV
99,99
()
100,00 C.I.
Eni Mineralölhandel GmbH Vienna
(Austria)
Austria EUR 34.156.232,06 Eni Austria GmbH 100,00 100,00 C.I.
Eni Schmiertechnik GmbH Wurzburg
(Germania)
Germania EUR 2.000.000 Eni Deutsch. GmbH 100,00 100,00 C.I.
Eni Suisse SA Losanna
(Svizzera)
Svizzera CHF 102.500.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Eni USA R&M Co Inc Wilmington
(USA)
USA USD 11.000.000 Eni International BV 100,00 100,00 C.I.
Esacontrol SA Quito
(Ecuador)
Ecuador USD 60.000 Eni Ecuador SA
Soci Terzi
87,00
13,00
P.N.
Esain SA Quito
(Ecuador)
Ecuador USD 30.000 Eni Ecuador SA
Tecnoesa SA
99,99
()
100,00 C.I.
Oléoduc du Rhône SA Valais
(Svizzera)
Svizzera CHF 7.000.000 Eni International BV 100,00 P.N.
OOO ''Eni-Nefto'' Mosca
(Russia)
Russia RUB 1.010.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,01
0,99
P.N.
Eni Relazione Finanziaria Semestrale 131
Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato Imprese controllate
Chimica
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Versalis SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 1.364.790.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.

In Italia

Consorzio Industriale Gas Naturale San Donato Milanese Italia EUR 124.000 Versalis SpA 53,55 P.N.
(in liquidazione) (MI) Raff. di Gela SpA 18,74
Eni SpA 15,37
Raff. Milazzo ScpA 11,58
Syndial SpA 0,76

All'estero

Dunastyr Polisztirolgyártó
Zártkoruen Mukodo
Részvénytársaság
Budapest
(Ungheria)
Ungheria HUF 8.092.160.000 Versalis SpA
Versalis Deutschland
GmbH
Versalis International SA
96,34
1,83
1,83
100,00 C.I.
Eni Chemicals Trading (Shanghai) Co
Ltd
(in liquidazione)
Shanghai
(Cina)
Cina USD 5.000.000 Versalis SpA 100,00 P.N.
Versalis Americas Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 100.000 Versalis International SA 100,00 100,00 C.I.
Versalis Congo Sarlu Pointe - Noire
(Repubblica del Congo)
Repubblica del
Congo
CDF 1.000.000 Versalis International SA 100,00 P.N.
Versalis Deutschland GmbH Eschborn
(Germania)
Germania EUR 100.000 Versalis SpA 100,00 100,00 C.I.
Versalis France SAS Mardyck
(Francia)
Francia EUR 126.115.582,90 Versalis SpA 100,00 100,00 C.I.
Versalis International SA Bruxelles
(Belgio)
Belgio EUR 15.449.173,88 Versalis SpA
Versalis Deutschland
GmbH
Dunastyr Zrt
Versalis France
59,00
23,71
14,43
2,86
100,00 C.I.
Versalis Kimya Ticaret Limited Sirketi Istanbul
(Turchia)
Turchia TRY 20.000 Versalis International SA 100,00 P.N.
Versalis Pacific (India) Private Ltd Mumbai
(India)
India INR 238.700 Versalis Pacific Trading
Soci Terzi
99,99
()
P.N.
Versalis Pacific Trading (Shanghai)
Co Ltd
Shanghai
(Cina)
Cina CNY 1.000.000 Versalis SpA 100,00 100,00 C.I.
Versalis UK Ltd Lyndhurst, Hampshire
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 4.004.042 Versalis SpA 100,00 100,00 C.I.

132 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Imprese controllate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Corporate e Altre attività

Corporate e società finanziarie

In Italia

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Agenzia Giornalistica Italia SpA Roma Italia EUR 2.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni Adfin SpA Roma Italia EUR 85.537.498,80 Eni SpA
Soci Terzi
99,65
0,35
99,65 C.I.
Eni Corporate University SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 3.360.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
EniServizi SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 13.427.419,08 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Serfactoring SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 5.160.000 Eni Adfin SpA
Soci Terzi
49,00
51,00
48,83 C.I.
Servizi Aerei SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 79.817.238 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.

All'estero

Banque Eni SA Bruxelles
(Belgio)
Belgio EUR 50.000.000 Eni International BV
Eni Oil Holdings BV
99,90
0,10
100,00 C.I.
Eni Finance International SA Bruxelles
(Belgio)
Belgio USD 2.474.225.632 Eni International BV
Eni SpA
66,39
33,61
100,00 C.I.
Eni Finance USA Inc Dover, Delaware
(USA)
USA USD 15.000.000 Eni Petroleum Co Inc 100,00 100,00 C.I.
Eni Insurance Designated Activity
Company
Dublino
(Irlanda)
Irlanda EUR 500.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 641.683.425 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Eni International Resources Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 50.000 Eni SpA
Eni UK Ltd
99,99
()
100,00 C.I.

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato Imprese controllate

Altre attività

In Italia

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Anic Partecipazioni SpA
(in liquidazione)
Gela (CL) Italia EUR 23.519.847,16 Syndial SpA
Soci Terzi
99,96
0,04
P.N.
Eni New Energy SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 5.000.000 Eni SpA 100,00 100,00 C.I.
Industria Siciliana Acido Fosforico -
ISAF - SpA
(in liquidazione)
Gela (CL) Italia EUR 1.300.000 Syndial SpA
Soci Terzi
52,00
48,00
P.N.
Ing. Luigi Conti Vecchi SpA Assemini (CA) Italia EUR 5.518.620,64 Syndial SpA 100,00 100,00 C.I.
Syndial Servizi Ambientali SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 424.818.703,05 Eni SpA
Soci Terzi
99,99
()
100,00 C.I.

All'estero

Oleodotto del Reno SA Coira
(Svizzera)
Svizzera CHF 1.550.000 Syndial SpA 100,00 P.N.
----------------------- --------------------- ---------- ----- ----------- ------------- -------- ------

Imprese a controllo congiunto e collegate

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Imprese a controllo congiunto e collegate

Exploration & Production

In Italia

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Eni East Africa SpA San Donato Milanese
(MI)
Mozambico EUR 20.000.000 Eni SpA
Soci Terzi
71,43
28,57
71,43 J.O.
Società Oleodotti Meridionali - SOM
SpA
San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 3.085.000 Eni SpA
Soci Terzi
70,00
30,00
70,00 J.O.

All'estero

Agiba Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Angola LNG Ltd Hamilton
(Bermuda)
Angola USD 11.077.085.000 Eni Angola Prod. BV
Soci Terzi
13,60
86,40
P.N.
Ashrafi Island Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Barentsmorneftegaz Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Russia USD 20.000 Eni Energy Russia BV
Soci Terzi
33,33
66,67
P.N.
Cabo Delgado Gas Development
Limitada
Maputo
(Mozambico)
Mozambico MZN 2.500.000 Eni Mozambique LNG
H. BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Cardón IV SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 17.210.000 Eni Venezuela BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Compañia Agua Plana SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 100 Eni Venezuela BV
Soci Terzi
26,00
74,00
Co.
Coral FLNG SA Maputo
(Mozambico)
Mozambico MZN 100.000.000 Eni Mozambique LNG
H. BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
East Delta Gas Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
37,50
62,50
Co.
East Kanayis Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
East Obaiyed Petroleum Company Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
El Temsah Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
El-Fayrouz Petroleum Co
(in liquidazione)
Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Exploration BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Enstar Petroleum Ltd Calgary
(Canada)
Canada CAD 0,10 Unimar Llc 100,00
Fedynskmorneftegaz Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Russia USD 20.000 Eni Energy Russia BV
Soci Terzi
33,33
66,67
P.N.
InAgip doo Zagabria
(Croazia)
Croazia HRK 54.000 Eni Croatia BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Karachaganak Petroleum Operating
BV
Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kazakhstan EUR 20.000 Agip Karachaganak BV
Soci Terzi
29,25
70,75
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

Imprese a controllo congiunto e collegate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

All'estero

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Karachaganak Project Development
Ltd (KPD)
Reading, Berkshire
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 100 Agip Karachaganak BV
Soci Terzi
38,00
62,00
P.N.
Khaleej Petroleum Co Wll Safat
(Kuwait)
Kuwait KWD 250.000 Eni Middle E. Ltd
Soci Terzi
49,00
51,00
P.N.
Liberty National Development Co Llc Wilmington
(USA)
USA USD 0
(a)
Eni Oil & Gas Inc
Soci Terzi
32,50
67,50
P.N.
Llc 'Westgasinvest' Lviv
(Ucraina)
Ucraina UAH 2.000.000 Eni Ukraine Hold. BV
Soci Terzi
50,01
49,99
P.N.
Mediterranean Gas Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Mellitah Oil & Gas BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Libia EUR 20.000 Eni North Africa BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Mozambique LNG Marine Terminal
SA
Maputo
(Mozambico)
Mozambico MZN 4.000 Eni Mozambique LNG
H. BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Mozambique MOF Company SA Maputo
(Mozambico)
Mozambico MZN 4.000 Eni Mozambique LNG
H. BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Nile Delta Oil Co Nidoco Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
37,50
62,50
Co.
North Bardawil Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Exploration BV
Soci Terzi
30,00
70,00
Co.
North El Burg Petroleum Company Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc SpA
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Petrobel Belayim Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
PetroBicentenario SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 379.000.000 Eni Lasmo Plc
Soci Terzi
40,00
60,00
P.N.
PetroJunín SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 2.402.100.000 Eni Lasmo Plc
Soci Terzi
40,00
60,00
P.N.
PetroSucre SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 220.300.000 Eni Venezuela BV
Soci Terzi
26,00
74,00
P.N.
Pharaonic Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Port Said Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Raml Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
22,50
77,50
Co.
Ras Qattara Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
37,50
62,50
Co.
Rovuma Basin LNG Land Limitada Maputo
(Mozambico)
Mozambico MZN 140.000 Eni East Africa SpA
Soci Terzi
33,33
66,67
Co.
Shatskmorneftegaz Sàrl Lussemburgo
(Lussemburgo)
Russia USD 20.000 Eni Energy Russia BV
Soci Terzi
33,33
66,67
P.N.
Shorouk Petroleum Company Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
45,00
55,00
Co.
Société Centrale Electrique du Congo
SA
Pointe - Noire
(Repubblica del Congo)
Repubblica del
Congo
XAF 44.732.000.000 Eni Congo SA
Soci Terzi
20,00
80,00
P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

(a) Azioni senza valore nominale.

136 Relazione Finanziaria Semestrale Eni

Imprese a controllo congiunto e collegate

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

All'estero

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Société Italo Tunisienne
d'Exploitation Pétrolière SA
Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 5.000.000 Eni Tunisia BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Sodeps - Société de Developpement
et d'Exploitation du Permis du Sud
SA
Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 100.000 Eni Tunisia BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Tapco Petrol Boru Hatti Sanayi ve
Ticaret AS
Istanbul
(Turchia)
Turchia TRY 7.850.000 Eni International BV
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Tecninco Engineering Contractors
Llp
Aksai
(Kazakhstan)
Kazakhstan KZT 29.478.455 EniProgetti SpA
Soci Terzi
49,00
51,00
P.N.
Thekah Petroleum Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Exploration BV
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Unimar Llc Houston
(USA)
USA USD 0
(a)
Eni America Ltd
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
United Gas Derivatives Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto USD 195.500.000 Eni International BV
Soci Terzi
33,33
66,67
P.N.
VIC CBM Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia USD 1.315.912 Eni Lasmo Plc
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Virginia Indonesia Co CBM Ltd Londra
(Regno Unito)
Indonesia USD 631.640 Eni Lasmo Plc
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Virginia Indonesia Co Llc Wilmington
(USA)
Indonesia USD 10 Unimar Llc 100,00
Virginia International Co Llc Wilmington
(USA)
Indonesia USD 10 Unimar Llc 100,00
West Ashrafi Petroleum Co
(in liquidazione)
Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Exploration BV
Soci Terzi
50,00
50,00
Co.
Zetah Noumbi Ltd Nassau
(Bahamas)
Repubblica del
Congo
USD 100 Burren En. Congo Ltd
Soci Terzi
37,00
63,00
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

(a) Azioni senza valore nominale.

Imprese a controllo congiunto e collegate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Gas & Power

In Italia

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Mariconsult SpA Milano Italia EUR 120.000 Eni SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Società EniPower Ferrara Srl San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 170.000.000 EniPower SpA
Soci Terzi
51,00
49,00
51,00 J.O.
Transmed SpA Milano Italia EUR 240.000 Eni SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.

All'estero

Blue Stream Pipeline Co BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Russia USD 22.000 Eni International BV
Soci Terzi
50,00
50,00
50,00 J.O.
Gas Distribution Company of
Thessaloniki - Thessaly SA
Ampelokipi - Menemeni
(Grecia)
Grecia EUR 247.127.605 Eni gas e luce SpA
Soci Terzi
49,00
51,00
P.N.
Gas Supply Company of
Thessaloniki-Thessalia SA
Thessaloniki
(Grecia)
Grecia EUR 13.761.788 Eni gas e luce SpA
Soci Terzi
49,00
51,00
P.N.
GreenStream BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Libia EUR 200.000.000 Eni North Africa BV
Soci Terzi
50,00
50,00
50,00 J.O.
Premium Multiservices SA Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 200.000 Sergaz SA
Soci Terzi
49,99
50,01
P.N.
SAMCO Sagl Lugano
(Svizzera)
Svizzera CHF 20.000 Transmed. Pip. Co Ltd
Eni International BV
Soci Terzi
90,00
5,00
5,00
P.N.
Transmediterranean Pipeline Co
Ltd
St. Helier
(Jersey)
Jersey USD 10.310.000 Eni SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
50,00 J.O.
Turul Gázvezeték Építõ es
Vagyonkezelõ Részvénytársaság
Tatabànya
(Ungheria)
Ungheria HUF 404.000.000 Tigáz Zrt
Soci Terzi
58,42
41,58
P.N.
Unión Fenosa Gas SA Madrid
(Spagna)
Spagna EUR 32.772.000 Eni SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

Società localizzata in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato di cui all'art. 167, comma 4 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917: il reddito di competenza di Gruppo è soggetto a tassazione in Italia. Partecipazione considerata di controllo ex art. 167, comma 3 del TUIR. (19)

Imprese a controllo congiunto e collegate

Refining & Marketing e Chimica

Refining & Marketing

In Italia

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Arezzo Gas SpA Arezzo Italia EUR 394.000 Eni Fuel SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
CePIM Centro Padano Interscambio
Merci SpA
Fontevivo (PR) Italia EUR 6.642.928,32 Ecofuel SpA
Soci Terzi
34,93
65,07
P.N.
Consorzio Operatori GPL di Napoli Napoli Italia EUR 102.000 Eni Fuel SpA
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Costiero Gas Livorno SpA Livorno Italia EUR 26.000.000 Eni Fuel SpA
Soci Terzi
65,00
35,00
65,00 J.O.
Disma SpA Segrate (MI) Italia EUR 2.600.000 Eni Fuel SpA
Soci Terzi
25,00
75,00
P.N.
PETRA SpA Ravenna Italia EUR 723.100 Ecofuel SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Petrolig Srl
(in liquidazione)
Genova Italia EUR 104.000 Ecofuel SpA
Soci Terzi
70,00
30,00
P.N.
Petroven Srl Genova Italia EUR 156.000 Ecofuel SpA
Soci Terzi
68,00
32,00
68,00 J.O.
Porto Petroli di Genova SpA Genova Italia EUR 2.068.000 Ecofuel SpA
Soci Terzi
40,50
59,50
P.N.
Raffineria di Milazzo ScpA Milazzo (ME) Italia EUR 171.143.000 Eni SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
50,00 J.O.
SeaPad SpA Genova Italia EUR 12.400.000 Ecofuel SpA
Soci Terzi
80,00
20,00
P.N.
Seram SpA Fiumicino (RM) Italia EUR 852.000 Eni SpA
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Servizi Milazzo Srl Milazzo (ME) Italia EUR 100.000 Raff. Milazzo ScpA 100,00 50,00 J.O.
Sigea Sistema Integrato Genova
Arquata SpA
Genova Italia EUR 3.326.900 Ecofuel SpA
Soci Terzi
35,00
65,00
P.N.
Termica Milazzo Srl Milazzo (ME) Italia EUR 100.000 Raff. Milazzo ScpA 100,00 50,00 J.O.

All'estero

AET -
Raffineriebeteiligungsgesellschaft
mbH
Schwedt
(Germania)
Germania EUR 27.000 Eni Deutsch. GmbH
Soci Terzi
33,33
66,67
P.N.
Bayernoil Raffineriegesellschaft
mbH
Vohburg
(Germania)
Germania EUR 10.226.000 Eni Deutsch. GmbH
Soci Terzi
20,00
80,00
20,00 J.O.
City Carburoil SA Rivera
(Svizzera)
Svizzera CHF 6.000.000 Eni Suisse SA
Soci Terzi
49,91
50,09
P.N.
Egyptian International Gas
Technology Co
Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 100.000.000 Eni International BV
Soci Terzi
40,00
60,00
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

Imprese a controllo congiunto e collegate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

All'estero

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ENEOS Italsing Pte Ltd Singapore
(Singapore)
Singapore SGD 12.000.000 Eni International BV
Soci Terzi
22,50
77,50
P.N.
FSH Flughafen Schwechat
Hydranten-Gesellschaft OG
Vienna
(Austria)
Austria EUR 7.098.752,57 Eni Marketing A. GmbH
Eni Mineralölh. GmbH
Eni Austria GmbH
Soci Terzi
14,29
14,29
14,28
57,14
Co.
Fuelling Aviation Services GIE Tremblay En France
(Francia)
Francia EUR 1 Eni France Sàrl
Soci Terzi
25,00
75,00
Co.
Mediterranée Bitumes SA Tunisi
(Tunisia)
Tunisia TND 1.000.000 Eni International BV
Soci Terzi
34,00
66,00
P.N.
Routex BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Paesi Bassi EUR 67.500 Eni International BV
Soci Terzi
20,00
80,00
P.N.
Saraco SA Meyrin
(Svizzera)
Svizzera CHF 420.000 Eni Suisse SA
Soci Terzi
20,00
80,00
Co.
Supermetanol CA Jose Puerto La Cruz
(Venezuela)
Venezuela VEF 12.086.744,84 Ecofuel SpA
Supermetanol CA
Soci Terzi
34,51
(b)
30,07
35,42
50,00 J.O.
TBG Tanklager Betriebsgesellschaft
GmbH
Salisburgo
(Austria)
Austria EUR 43.603,70 Eni Marketing A. GmbH
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Weat Electronic Datenservice GmbH Düsseldorf
(Germania)
Germania EUR 409.034 Eni Deutsch. GmbH
Soci Terzi
20,00
80,00
P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

(b) Quota di Controllo: Ecofuel SpA 50,00 Soci Terzi 50,00 140 Relazione Finanziaria Semestrale Eni

Imprese a controllo congiunto e collegate

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Chimica

In Italia

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Brindisi Servizi Generali Scarl Brindisi Italia EUR 1.549.060 Versalis SpA
Syndial SpA
EniPower SpA
Soci Terzi
49,00
20,20
8,90
21,90
P.N.
IFM Ferrara ScpA Ferrara Italia EUR 5.270.466 Versalis SpA
Syndial SpA
S.E.F. Srl
Soci Terzi
19,74
11,58
10,70
57,98
P.N.
Matrìca SpA Porto Torres (SS) Italia EUR 37.500.000 Versalis SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Newco Tech SpA Novara Italia EUR 500.000 Versalis SpA
Genomatica Inc.
80,00
20,00
P.N.
Novamont SpA Novara Italia EUR 13.333.500 Versalis SpA
Soci Terzi
25,00
75,00
P.N.
Priolo Servizi ScpA Melilli (SR) Italia EUR 28.100.000 Versalis SpA
Syndial SpA
Soci Terzi
33,16
4,38
62,46
P.N.
Ravenna Servizi Industriali ScpA Ravenna Italia EUR 5.597.400 Versalis SpA
EniPower SpA
Ecofuel SpA
Soci Terzi
42,13
30,37
1,85
25,65
P.N.
Servizi Porto Marghera Scarl Porto Marghera (VE) Italia EUR 8.695.718 Versalis SpA
Syndial SpA
Soci Terzi
48,44
38,39
13,17
P.N.

All'estero

Lotte Versalis Elastomers Co Ltd Yeosu
(Corea del Sud)
Corea del Sud KRW301.800.000.000 Versalis SpA
Soci Terzi
50,00
50,00
P.N.
Versalis Zeal Ltd Takoradi
(Ghana)
Ghana GHS 5.650.000 Versalis International SA
Soci Terzi
80,00
20,00
P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

L'impresa è a controllo congiunto.

Imprese a controllo congiunto e collegate Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Corporate e Altre attività

Altre attività

In Italia

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Filatura Tessile Nazionale Italiana -
FILTENI SpA
(in liquidazione)
Ferrandina (MT) Italia EUR 4.644.000 Syndial SpA
Soci Terzi
59,56 (b)
40,44
Co.
Ottana Sviluppo ScpA
(in liquidazione)
Nuoro Italia EUR 516.000 Syndial SpA
Soci Terzi
30,00
70,00
P.N.
Saipem SpA San Donato Milanese
(MI)
Italia EUR 2.191.384.693 Eni SpA
Saipem SpA
Soci Terzi
30,54
(c)
0,70
68,76
P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(#) Società con azioni quotate nei mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell'UE.

L'impresa è a controllo congiunto.

Syndial SpA 48,00
Soci Terzi 52,00
Eni SpA 30,76
Soci Terzi 69,24
(b) Quota di Controllo:
(c) Quota di Controllo:

142 Eni Relazione Finanziaria Semestrale

Altre partecipazioni rilevanti Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Altre Partecipazioni Rilevanti

Exploration & Production

In Italia

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Consorzio Universitario in Ingegneria
per la Qualità e l'Innovazione
Pisa Italia EUR 135.000 Eni SpA
Soci Terzi
16,67
83,33
Co.

All'estero

Administradora del Golfo de Paria
Este SA
Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 100 Eni Venezuela BV
Soci Terzi
19,50
80,50
Co.
Brass LNG Ltd Lagos
(Nigeria)
Nigeria USD 1.000.000 Eni Int. NA NV Sàrl
Soci Terzi
20,48
79,52
Co.
Darwin LNG Pty Ltd West Perth
(Australia)
Australia AUD 744.863.945,81 Eni G&P LNG Aus. BV
Soci Terzi
10,99
89,01
Co.
New Liberty Residential Co Llc West Trenton
(USA)
USA USD 0
(a)
Eni Oil & Gas Inc
Soci Terzi
17,50
82,50
Co.
Nigeria LNG Ltd Port Harcourt
(Nigeria)
Nigeria USD 1.138.207.000 Eni Int. NA NV Sàrl
Soci Terzi
10,40
89,60
Co.
Norsea Pipeline Ltd Woking Surrey
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 7.614.062 Eni SpA
Soci Terzi
10,32
89,68
Co.
North Caspian Operating Co NV Amsterdam
(Paesi Bassi)
Kazakhstan EUR 128.520 Agip Caspian Sea BV
Soci Terzi
16,81
83,19
Co.
OPCO - Sociedade Operacional
Angola LNG SA
Luanda
(Angola)
Angola AOA 7.400.000 Eni Angola Prod. BV
Soci Terzi
13,60
86,40
Co.
Petrolera Güiria SA Caracas
(Venezuela)
Venezuela VEF 1.000.000 Eni Venezuela BV
Soci Terzi
19,50
80,50
Co.
Point Fortin LNG Exports Ltd Port Of Spain
(Trinidad e Tobago)
Trinidad e
Tobago
USD 10.000 Eni T&T Ltd
Soci Terzi
17,31
82,69
Co.
SOMG - Sociedade de Operações e
Manutenção de Gasodutos SA
Luanda
(Angola)
Angola AOA 7.400.000 Eni Angola Prod. BV
Soci Terzi
13,60
86,40
Co.
Torsina Oil Co Il Cairo
(Egitto)
Egitto EGP 20.000 Ieoc Production BV
Soci Terzi
12,50
87,50
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(a) Azioni senza valore nominale.

Eni Relazione Finanziaria Semestrale
Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato Altre partecipazioni rilevanti
Gas & Power
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Angola LNG Supply Services Llc Wilmington
(USA)
USA USD 19.278.782 Eni USA Gas M. Llc
Soci Terzi
13,60
86,40
Co.
Norsea Gas GmbH Emden
(Germania)
Germania EUR 1.533.875,64 Eni International BV
Soci Terzi
13,04
86,96
Co.

Altre partecipazioni rilevanti Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Refining & Marketing e Chimica

Refining & Marketing

In Italia

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di
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Consorzio Nazionale per la Gestione
Raccolta e Trattamento degli Oli
Minerali Usati
(ex Consorzio Obbligatorio degli Oli
Usati)
Roma Italia EUR 36.149 Eni SpA
Soci Terzi
12,43
87,57
Co.
Società Italiana Oleodotti di Gaeta
(14)
SpA
Roma Italia ITL 360.000.000 Eni SpA
Soci Terzi
72,48
27,52
Co.

All'estero

BFS Berlin Fuelling Services GbR Amburgo
(Germania)
Germania EUR 145.758 Eni Deutsch. GmbH
Soci Terzi
12,50
87,50
Co.
Compania de Economia Mixta
'Austrogas'
Cuenca
(Ecuador)
Ecuador USD 3.028.749 Eni Ecuador SA
Soci Terzi
13,31
86,69
Co.
Dépot Pétrolier de Fos SA Fos Sur Mer
(Francia)
Francia EUR 3.954.196,40 Eni France Sàrl
Soci Terzi
16,81
83,19
Co.
Dépôt Pétrolier de la Côte d'Azur SAS Nanterre
(Francia)
Francia EUR 207.500 Eni France Sàrl
Soci Terzi
18,00
82,00
Co.
Joint Inspection Group Ltd Londra
(Regno Unito)
Regno Unito GBP 0
(a)
Eni SpA
Soci Terzi
12,50
87,50
Co.
S.I.P.G. Socété Immobilier Pétrolier de
Gestion Snc
Tremblay En France
(Francia)
Francia EUR 40.000 Eni France Sàrl
Soci Terzi
12,50
87,50
Co.
Sistema Integrado de Gestion de
Aceites Usados
Madrid
(Spagna)
Spagna EUR 175.713 Eni Iberia SLU
Soci Terzi
15,44
84,56
Co.
Tanklager - Gesellschaft Tegel (TGT)
GbR
Amburgo
(Germania)
Germania EUR 23 Eni Deutsch. GmbH
Soci Terzi
12,50
87,50
Co.
TAR - Tankanlage Ruemlang AG Ruemlang
(Svizzera)
Svizzera CHF 3.259.500 Eni Suisse SA
Soci Terzi
16,27
83,73
Co.
Tema Lube Oil Co Ltd Accra
(Ghana)
Ghana GHS 258.309 Eni International BV
Soci Terzi
12,00
88,00
Co.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

La società è stata sottoposta ad amministrazione straordinaria ai sensi della Legge n. 95 del 3 aprile 1979. La liquidazione si è conclusa il 28 aprile 2015 ed è stata depositata l'istanza di cancellazione che è in attesa di autorizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. (14)

(a) Azioni senza valore nominale.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co = valutazione al costo.

(b) Quota di Controllo: Eni SpA 10,08

Soci Terzi 89,92

146 Relazione Finanziaria Semestrale Eni

Variazioni dell'area di consolidamento verificatesi nel semestre

Allegati al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Variazioni dell'area di consolidamento verificatesi nel semestre

Imprese consolidate con il metodo integrale

Imprese incluse (n. 5)

Eni gas e luce SpA San Donato Milanese Gas & Power Sopravvenuta rilevanza
Eni New Energy SpA San Donato Milanese Altre attività Sopravvenuta rilevanza
Coral South FLNG DMCC Dubai Exploration & Production Costituzione
Eni Lubricants Trading (Shanghai) Co Ltd Shanghai Refining & Marketing Sopravvenuta rilevanza
Eni Montenegro BV Amsterdam Exploration & Production Sopravvenuta rilevanza

Imprese escluse (n. 4)

Burren Energy (Services) Limited
(in liquidazione)
Londra Exploration & Production Cancellazione
Distrigas LNG Shipping SA Bruxelles Gas & Power Cancellazione
Eni Dación BV Amsterdam Exploration & Production Sopravvenuta irrilevanza
Eni RD Congo SA Kinshasa Exploration & Production Sopravvenuta irrilevanza

Imprese consolidate joint operation

Imprese escluse (n. 1)

Petrolig Srl Genova Refining & Marketing Sopravvenuta irrilevanza
(in liquidazione)

Ufficio rapporti con gli investitori

Piazza Ezio Vanoni, 1 - 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. +39-0252051651 - Fax +39-0252031929 e-mail: [email protected]

Eni SpA

Sede legale in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1 Capitale sociale al 31 dicembre 2016: euro 4.005.358.876 interamente versato Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale 00484960588 partita IVA 00905811006 Sedi secondarie: San Donato Milanese (MI) - Via Emilia, 1 San Donato Milanese (MI) - Piazza Ezio Vanoni, 1

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