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Telecom Italia Rsp

Quarterly Report Aug 9, 2017

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2017

SOMMARIO

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2017

Il Gruppo TIM ____________3
Highlights del primo semestre 2017 ___________5
Andamento economico consolidato____________8
Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM ___ 14
Andamento patrimoniale e finanziario consolidato _________ 23
Tabelle di dettaglio – Dati consolidati ________ 31
Eventi successivi al 30 giugno 2017 _________ 39
Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017 _________ 39
Principali rischi e incertezze __________ 40
Principali variazioni del contesto normativo _________ 44
Organi sociali al 30 giugno 2017____________ 47
Macrostruttura organizzativa al 30 giugno 2017 ___________ 49
Informazioni per gli investitori ________ 50
Operazioni con parti correlate ________ 52
Indicatori alternativi di performance _________ 53
La sostenibilita' ______________ 55
Ricerca e sviluppo e servizi innovativi ________ 56
Tutela dell'ambiente __________ 60
Le Persone di TIM ____________ 62

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2017 DEL GRUPPO TIM_____________________________ 67

Indice ________________ 68
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata______ 69
Conto economico separato consolidato ____________ 71
Conto economico complessivo consolidato _________ 72
Movimenti del patrimonio netto consolidato_________ 73
Rendiconto finanziario consolidato __________ 74
Note al Bilancio consolidato__________ 76
Attestazione al Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi
dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni ____________ 150
Relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata del Bilancio
consolidato semestrale abbreviato _________ 151

IL GRUPPO TIM

LE BUSINESS UNIT

DOMESTIC

La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).

In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).

Olivetti, oggi parte del segmento Business di Core Domestic, opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology.

INWIT S.p.A. opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori.

CORE DOMESTIC

  • Consumer
  • Business
  • Wholesale
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto)

INTERNATIONAL WHOLESALE

Gruppo Telecom Italia Sparkle

  • Telecom Italia Sparkle S.p.A.
  • Gruppo TI Sparkle Ireland Telecommunications

BRASILE

La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi di telefonia mobile con tecnologia UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.

Tim Brasil Serviços e Participações S.A.

  • Tim Participações S.A.
  • Intelig Telecomunicações Ltda
  • Tim Celular S.A.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine
Vice Presidente Giuseppe Recchi
Amministratore Delegato Flavio Cattaneo (*)
Consiglieri Camilla Antonini (indipendente)
Franco Bernabè (indipendente)
Ferruccio Borsani (indipendente)
Lucia Calvosa (indipendente)
Francesca Cornelli (indipendente)
Frédéric Crépin
Dario Frigerio (indipendente)
Félicité Herzog (indipendente)
Anna Jones (indipendente)
Marella Moretti (indipendente)
Hervé Philippe
Danilo Vivarelli (indipendente)
Segretario Agostino Nuzzolo

(*) Flavio Cattaneo è cessato dalla carica di Amministratore Delegato il 28 luglio 2017

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Vincenzo Cariello
Paola Maiorana
Gianluca Ponzellini
Ugo Rock
Sindaci Supplenti Francesco Di Carlo
Gabriella Chersicla
Piera Vitali
Riccardo Schioppo

Il 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha preso atto dell'inizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi S.A..

4

HIGHLIGHTS DEL PRIMO SEMESTRE 2017

Sotto il profilo economico - finanziario, per il primo semestre 2017, si evidenzia quanto segue:

  • Il Fatturato consolidato si attesta a 9,8 miliardi di euro, in aumento rispetto al primo semestre 2016 del 7,4% (+3,2% in termini organici). Il dato del secondo trimestre 2017 evidenzia un incremento del 6,4% (+3,7% in termini organici).
  • L'EBITDA ammonta a 4,1 miliardi di euro, in aumento del 10,4% rispetto al primo semestre 2016 (+7,2% in termini organici); l'EBITDA Margin organico è pari al 42,1%, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2016. L'EBITDA del primo semestre 2017 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (93 milioni di euro nel primo semestre 2016, a parità di tassi di cambio), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata del +7,0%, con un'incidenza sui ricavi del 43,1%, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2016.

L'EBITDA del secondo trimestre 2017 si attesta a 2,1 miliardi di euro, in miglioramento del 5,5% rispetto al secondo trimestre 2016. In termini organici, ed escludendo l'impatto dei citati oneri non ricorrenti, l'incremento sarebbe del 6,1%.

• Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 1,9 miliardi di euro, registra un incremento del 10,9% rispetto al primo semestre 2016 (+9,3% in termini organici) e sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 96 milioni di euro (82 milioni di euro nel primo semestre 2016), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a +9,6%.

L'EBIT del secondo trimestre 2017 ammonta a 1 miliardo di euro, in crescita del 2,3% rispetto al secondo trimestre 2016.

  • L'Utile del periodo attribuibile ai soci della Controllante è di 0,6 miliardi di euro (1 miliardo di euro nel primo semestre 2016); in termini comparabili - escludendo l'impatto degli oneri netti non ricorrenti e, nel primo semestre 2016, l'impatto positivo della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario convertito in azioni TIM a fine 2016 - il risultato del primo semestre 2017 sarebbe superiore di oltre 100 milioni di euro rispetto a quello dell'analogo periodo del 2016.
  • Gli Investimenti industriali del primo semestre 2017 sono pari a 2.056 milioni di euro (1.983 milioni nel primo semestre 2016) e confermano l'approccio di selettività degli investimenti tramite l'individuazione di progetti con redditività maggiore e dedicati all'innovazione/trasformazione con contestuale spinta sui livelli di copertura UBB e sulla qualità del servizio.
  • L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 25.104 milioni di euro al 30 giugno 2017, in riduzione di 15 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (25.119 milioni di euro): la positiva dinamica della gestione operativa ha garantito la copertura dei fabbisogni derivanti dal pagamento degli oneri finanziari, dei dividendi per complessivi 218 milioni di euro e dal pagamento di 257 milioni di euro effettuato dalla Business Unit Brasile al consorzio che provvede alla liberazione (clean up) dello spettro 700 MHz, di cui la Business Unit acquisì il diritto d'uso nel 2014.

Highlights finanziari

(milioni di euro) 2° Trimestre 2° Trimestre 1° Semestre 1° Semestre Variazione %
2017 2016 2017 2016 Reported Organica
(a) (b) (a/b)
Ricavi 4.953 4.656 9.772 9.096 7,4 3,2
EBITDA
(1)
2.124 2.014 4.114 3.726 10,4 7,2
EBITDA Margin
(1)
42,9% 43,3% 42,1% 41,0% 1,1pp
EBITDA Margin Organico 42,9% 43,0% 42,1% 40,5% 1,6pp
EBIT
(1)
1.006 983 1.871 1.687 10,9 9,3
EBIT Margin
(1)
20,3% 21,1% 19,1% 18,5% 0,6pp
EBIT Margin Organico 20,3% 20,8% 19,1% 18,1% 1,0pp
Utile (perdita) da Attività
cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute 47
Utile (perdita) del periodo
attribuibile ai Soci della
Controllante 396 585 596 1.018 (41,5)
Investimenti Industriali
(CAPEX)
1.225 1.039 2.056 1.983 3,7
30.6.2017 31.12.2016 Variazione assoluta
Indebitamento finanziario
(1)
netto rettificato
25.104 25.119 (15)

(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".

Highlights non finanziari

Il Gruppo TIM è da sempre attento ai temi di responsabilità sociale delle imprese e da anni fornisce, su base volontaria, informazioni di carattere non finanziario in materia di sostenibilità. A partire dalla Relazione Finanziaria annuale per l'esercizio 2017, con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016 che recepisce la Direttiva 2014/95/UE, la comunicazione di informazioni non finanziarie e sulla diversità diventerà obbligatoria per legge per talune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Sono di seguito riportate alcune informazioni in merito alle attività svolte dal Gruppo TIM in materia di sostenibilità, e in particolare di alcune delle iniziative di welfare del primo semestre 2017. Esse sono intese a creare le condizioni affinché tutto il personale possa dare il migliore contributo possibile alla creazione di valore.

12.349 Persone
coinvolte
7.129 Fruitori TIM ha coperto il 100% della spesa,
per un valore di € 3,7 milioni.
58% Delle persone
coinvolte
$\epsilon$ 21,3
milioni
Budget annuo
totale
Il tasso d'interesse applicato è
€5,9
milioni
Erogati quello ufficiale di rifinanziamento
della Banca Centrale Europea.
Al 31,12,16 era pari allo 0%.
648 Richieste
Posti
disponibili
331 Iscritti A fronte di un costo complessivo di
€ 815.000, TIM ha coperto circa il
51% della spesa.
68% Dei posti
disponibili
6.500 Ragazzi A fronte di un costo complessivo di
circa € 8,3 milioni dei soggiorni
estivi, TIM coprirà circa il 72% della
spesa.
93% Della
domanda
potenziale
Le attività TIM Estate 2017 sono
state progettate per fare
sperimentare il significato concreto
dell'inclusione e la consapevolezza
del valore di TIM.
milioni Premio
pagato da TIM
19 Sussidi erogati
$\epsilon$ 478
mila
Valore dei
sussidi erogati

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

RICAVI

Ammontano, nel primo semestre 2017, a 9.772 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al primo semestre 2016 (9.096 milioni di euro). La crescita di 676 milioni di euro è attribuibile, al lordo delle elisioni intercompany, alla Business Unit Domestic per 247 milioni di euro e alla Business Unit Brasile per 435 milioni di euro.

La variazione organica dei ricavi consolidati registra un incremento del 3,2% (+299 milioni di euro), ed è calcolata come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2017 2016 assolute %
RICAVI REPORTED 9.772 9.096 676 7,4
Effetto conversione bilanci in valuta 377 (377)
Effetto variazione perimetro di consolidamento
RICAVI ORGANICI 9.772 9.473 299 3,2

L'effetto della variazione dei cambi (1) è essenzialmente attribuibile alla Business Unit Brasile; non si è invece verificata alcuna variazione apprezzabile del perimetro di consolidamento (2) .

(milioni di euro) 1° Sem. 2017 1° Sem. 2016 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic 7.494 76,7 7.247 79,7 247 3,4 3,3
Core Domestic 6.965 71,3 6.736 74,1 229 3,4 3,4
International Wholesale 646 6,6 649 7,1 (3) (0,5) (1,2)
Brasile 2.293 23,5 1.858 20,4 435 23,4 2,9
Altre Attività 9 0,1 (9)
Rettifiche ed elisioni (15) (0,2) (18) (0,2) 3
Totale consolidato 9.772 100,0 9.096 100,0 676 7,4 3,2

L'analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente:

EBITDA

E' pari a 4.114 milioni di euro (3.726 milioni di euro nel primo semestre 2016) e si incrementa di 388 milioni di euro (+10,4%) rispetto al primo semestre 2016 con un'incidenza sui ricavi del 42,1% (41,0% nel primo semestre 2016; +1,1 punti percentuali).

L'EBITDA organico evidenzia una variazione positiva per 275 milioni di euro (+7,2%) rispetto al primo semestre 2016, con un'incidenza sui ricavi in aumento di 1,6 punti percentuali, passando dal 40,5% del primo semestre 2016 al 42,1% del primo semestre 2017.

(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il dollaro americano pari a 1,08279 nel primo semestre 2017 e a 1,11572 nel primo semestre 2016; per il real brasiliano sono pari a 3,44195 nel primo semestre 2017 e a 4,13001 nel primo semestre 2016. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.

(2) La variazione del perimetro di consolidamento è calcolata escludendo dal dato posto a confronto la contribuzione delle società uscite e/o aggiungendo la contribuzione stimata delle società entrate nel perimetro di consolidamento.

Il Gruppo TIM ha registrato nel primo semestre 2017 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (93 milioni di euro nel primo semestre 2016, a parità di tassi di cambio); tali oneri sono connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa, sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono, essenzialmente, oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, da contenziosi e da transazioni commerciali.

In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +7,0%, con un'incidenza sui ricavi del 43,1% in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al primo semestre 2016. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota "Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.

Il positivo andamento dell'EBITDA dimostra che i benefici derivanti dalle azioni di "cost recovery plan", avviate sin dal secondo trimestre 2016 per la Business Unit Domestic e dal terzo trimestre 2016 in Brasile, si stanno trasformando in miglioramenti strutturali.

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
Variazioni
2017 2016 assolute %
EBITDA REPORTED 4.114 3.726 388 10,4
Effetto conversione bilanci in valuta 113 (113)
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBITDA ORGANICO 4.114 3.839 275 7,2
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (95) (91) (4)
Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta (2) 2
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente 4.209 3.932 277 7,0

L'effetto della variazione dei cambi si riferisce sostanzialmente alla Business Unit Brasile.

Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:

(milioni di euro) 1° Sem. 2017 1° Sem. 2016 Variazioni
peso % peso % assolute % % organica
Domestic 3.361 81,7 3.184 85,5 177 5,6 5,5
% sui Ricavi 44,8 43,9 0,9 pp 0,9 pp
Brasile 762 18,5 556 14,9 206 37,1 14,3
% sui Ricavi 33,2 29,9 3,3 pp 3,3 pp
Altre Attività (9) (0,2) (11) (0,3) 2
Rettifiche ed elisioni (3) (0,1) 3
Totale consolidato 4.114 100,0 3.726 100,0 388 10,4 7,2
% sui Ricavi 42,1 41,0 1,1 pp 1,6 pp

Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:

• Acquisti di materie e servizi (4.136 milioni di euro; 3.783 milioni di euro nel primo semestre 2016):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
Acquisti di beni 910 752 158
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione
991 978 13
Costi commerciali e di pubblicità 700 586 114
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 617 591 26
Affitti e locazioni 380 339 41
Altre spese per servizi 538 537 1
Totale acquisti di materie e servizi 4.136 3.783 353
% sui Ricavi 42,3 41,6 0,7 pp

L'incremento complessivo degli Acquisti di materie e servizi include un effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile pari a 196 milioni di euro, in assenza del quale la voce avrebbe evidenziato un incremento di 157 milioni di euro.

• Costi del personale (1.530 milioni di euro; 1.551 milioni di euro nel primo semestre 2016):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
Costi del personale Italia 1.339 1.377 (38)
Costi e oneri del personale ordinari 1.329 1.310 19
Oneri di ristrutturazione e altro 10 67 (57)
Costi del personale Estero 191 174 17
Costi e oneri del personale ordinari 191 166 25
Oneri di ristrutturazione e altro - 8 (8)
Totale costi del personale 1.530 1.551 (21)
% sui Ricavi 15,7 17,1 (1,4) pp

Si evidenziano di seguito i principali elementi che hanno influito su tale variazione:

  • l'incremento di 19 milioni di euro della componente italiana dei costi ordinari del personale; si rammenta che nel primo semestre 2016, a seguito del mancato raggiungimento delle condizioni di erogazione del Premio di risultato ai dipendenti, si era proceduto allo storno dell'accantonamento effettuato nel bilancio 2015, per 66 milioni di euro. Escludendo tale effetto, si sarebbe registrata una riduzione del costo, principalmente derivante dalla contrazione della consistenza media retribuita (-1.541 unità);
  • l'iscrizione di oneri di natura non ricorrente (accantonamenti a Fondi per il personale e altri oneri) per complessivi 10 milioni di euro: 7 milioni di euro sono relativi prevalentemente alle ricongiunzioni delle posizioni INPS, a seguito di domande presentate da dipendenti della Capogruppo e di Telecom Italia Sparkle interessati dall'applicazione dell'art. 4 della c.d. "Legge Fornero"; 3 milioni di euro sono relativi ad accantonamenti delle società Telecontact e INWIT, a seguito della sottoscrizione nei mesi di maggio e giugno 2017 di accordi per l'uscita anticipata del personale sempre in applicazione dell'art. 4 della c.d. "Legge Fornero".

Nel primo semestre 2016 erano stati accantonati oneri di natura non ricorrente per l'applicazione dell'art. 4 della c.d. "Legge Fornero" a personale dirigente e/o non dirigente, per complessivi 67 milioni di euro (di cui 40 milioni di euro relativi alla Capogruppo e 27 milioni di euro relativi a TI Information Technology - poi fusa in TIM S.p.A. - e Olivetti);

– l'incremento della componente estera dei costi del personale. In particolare ha influito su tale andamento un effetto cambio riferibile alla Business Unit Brasile che ha comportato maggiori costi per circa 32 milioni di euro; al netto di tale effetto, la riduzione dei costi è essenzialmente correlata alla riduzione della forza media retribuita per 2.296 unità medie.

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazione
Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici 31 27 4
Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi 50 18 32
Contributi in conto impianti e in conto esercizio 23 8 15
Risarcimenti, penali e recuperi vari 22 10 12
Contratti di Partnership 59 59
Altri proventi 32 44 (12)
Totale 217 107 110

• Altri proventi operativi (217 milioni di euro; 107 milioni di euro nel primo semestre 2016):

Gli Altri proventi comprendono alcuni contributi derivanti da contratti di Partnership stipulati con primari fornitori tecnologici. Tali accordi sono volti a sviluppare la collaborazione fra le parti, al fine di rafforzare e stabilizzare nel tempo la Partnership commerciale e industriale, contribuendo attivamente al piano di marketing di TIM per lo sviluppo e l'utilizzo di taluni servizi strategici, in Italia e in Brasile.

• Altri costi operativi (576 milioni di euro; 501 milioni di euro nel primo semestre 2016):

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 177 161 16
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 109 70 39
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di
telecomunicazioni
182 168 14
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 58 50 8
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 15 22 (7)
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e
stages
8 8
Altri oneri 27 22 5
Totale 576 501 75

L'incremento complessivo degli Altri costi operativi include un effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile pari a 45 milioni di euro, in assenza del quale la voce avrebbe evidenziato un incremento di 30 milioni di euro.

Ammortamenti

Sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazione
Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita 907 843 64
Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing 1.342 1.204 138
Totale 2.249 2.047 202

Svalutazioni nette di attività non correnti

Sono nulle nel primo semestre 2017 (5 milioni di euro nel primo semestre 2016).

L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.

Al 30 giugno 2017 la capitalizzazione di borsa di TIM risultava inferiore al valore di Patrimonio Netto; per altro, tenuto conto del positivo andamento del consuntivo dei primi sei mesi dell'anno, in linea con le previsioni di piano, dell'assenza di nuovi e ulteriori indicatori di natura esogena e delle risultanze in termini di valore recuperabile emerse con il processo di Impairment test effettuato ai fini del Bilancio 2016, non si è ritenuto necessario effettuare una nuova determinazione del valore recuperabile e sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle singole Cash Generating Unit in sede di Bilancio consolidato 2016.

EBIT

E' pari a 1.871 milioni di euro (1.687 milioni di euro nel primo semestre 2016) in aumento di 184 milioni di euro (+10,9%) rispetto al primo semestre 2016 con un'incidenza sui ricavi del 19,1% (18,5% nel primo semestre 2016, +0,6 punti percentuali).

L'EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 159 milioni di euro (+9,3%) con un'incidenza sui ricavi pari al 19,1% (18,1% nel primo semestre 2016).

L'EBIT del primo semestre 2017 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 96 milioni di euro (82 milioni di euro nel primo semestre 2016). In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata positiva per 173 milioni di euro (+9,6%), con un'incidenza sui ricavi del 20,1%, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al primo semestre 2016.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2017 2016 assolute %
EBIT REPORTED 1.871 1.687 184 10,9
Effetto conversione bilanci in valuta 25 (25)
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBIT ORGANICO 1.871 1.712 159 9,3
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (96) (82) (14)
Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente 1.967 1.794 173 9,6

L'effetto della variazione dei cambi è sostanzialmente attribuibile alla Business Unit Brasile.

Saldo dei proventi/(oneri) da partecipazioni

Nel primo semestre 2017 è negativo per 19 milioni di euro ed accoglie essenzialmente l'imputazione a conto economico della Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere relativa alla partecipata Tierra Argentea S.A. di cui si è conclusa la liquidazione.

Nel primo semestre 2016 la voce era positiva per 7 milioni di euro e si riferiva a dividendi.

Saldo dei proventi/(oneri) finanziari

Il saldo negativo dei proventi/(oneri) finanziari è aumentato di 595 milioni di euro, passando da 145 milioni di euro del primo semestre 2016 a 740 milioni di euro del primo semestre 2017.

Il saldo registrato nel primo semestre 2017 risente:

  • del venir meno dell'impatto positivo per 620 milioni di euro relativo alla valutazione al fair value attraverso il conto economico, effettuata in modo separato rispetto alla sua componente patrimoniale passiva, dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, emesso da Telecom Italia Finance S.A. a fine 2013, per un importo pari a 1,3 miliardi di euro ("Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of TIM S.p.A.");
  • di minori oneri finanziari derivanti da una riduzione dell'esposizione debitoria del Gruppo e del livello dei tassi di interesse.

Imposte sul reddito

Ammontano a 457 milioni di euro, in aumento di 32 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016 (489 milioni di euro). Le imposte del primo semestre 2017 comprendono in particolare un accantonamento di 93 milioni di euro relativi alla vicenda Telecom Italia Sparkle; a tale maggior onere si è contrapposta la flessione principalmente correlata alla minor base imponibile della Capogruppo TIM S.p.A..

UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

E' così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Utile (perdita) del periodo 654 1.105
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 596 1.021
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (3)
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 596 1.018
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 58 37
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 50
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza 58 87

L'Utile del primo semestre 2017 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 596 milioni di euro (1.018 milioni di euro nel primo semestre 2016) e sconta oneri netti non ricorrenti per 173 milioni di euro. In termini comparabili, escludendo cioè le partite non ricorrenti nonché, nel primo semestre 2016, l'impatto positivo della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, l'Utile attribuibile ai Soci della Controllante del primo semestre 2017 risulterebbe superiore di oltre 100 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI E OPERATIVI DELLE BUSINESS UNIT DEL GRUPPO TIM

DOMESTIC

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazioni
assolute % % organica
Ricavi 7.494 7.247 247 3,4 3,3
EBITDA 3.361 3.184 177 5,6 5,5
% sui Ricavi 44,8 43,9 0,9 pp 0,9 pp
EBIT 1.685 1.581 104 6,6 6,5
% sui Ricavi 22,5 21,8 0,7 pp 0,7 pp
Personale a fine periodo (unità) 51.095 (1) 51.280 (185) (0,4)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016

Fisso

30.06.2017 31.12.2016 30.06.2016
Accessi fisici a fine periodo (migliaia) (1) 19.066 18.963 19.074
di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) 11.185 11.285 11.468
Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) (2) 9.687 9.206 8.992
di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) 7.419 7.191 7.088
Infrastruttura di rete in Italia:
rete di accesso in rame (milioni di km coppia,
distribuzione e giunzione)
114,4 114,4 115,6
rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di
km fibra)
13,4 12,6 11,7
Totale traffico:
Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): 32,6 69,1 35,9
Traffico nazionale 26,3 55,6 29,0
Traffico internazionale 6,3 13,5 6,9
Volumi Broadband (Pbyte) (3) 3.642 5.774 2.690

(1) Non include OLO full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.

(2) Non include OLO ULL e NAKED, satellite, full infrastructured e FWA.

(3) Volumi traffico DownStream e UpStream.

Mobile

30.06.2017 31.12.2016 30.06.2016
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (1) 29.952 29.617 29.742
Variazione delle linee (%) 1,1 (1,3) (0,9)
Churn rate (%) (2) 12,8 22,8 10,9
Totale traffico:
Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) 24,4 44,9 22,2
Traffico Retail uscente e entrante (miliardi di minuti) 37,5 69,6 34,3
Traffico Browsing (PByte) (3) 175,3 258,5 119,2
Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU (4) 12,2 12,4 11,8

(1) il dato include le SIM utilizzate su piattaforme per erogazione di servizi Machine to Machine. (2) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della consistenza media dei clienti.

(3) Traffico nazionale escluso Roaming.

(4) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2017 sono pari a 7.494 milioni di euro e presentano un incremento, rispetto al primo semestre 2016, di 247 milioni di euro (+3,4%), confermando il trend di miglioramento osservato nel corso del precedente esercizio. Il secondo trimestre mostra, infatti, una crescita del +4,0% rispetto al corrispondente periodo del 2016, in accelerazione rispetto ai trimestri precedenti (primo trimestre 2017 +2,8%, quarto trimestre 2016 +2,5%, terzo trimestre +1,0%, secondo trimestre -1,2%, primo trimestre -2,3%). Analoga dinamica si osserva nei ricavi da servizi, pari a 6.842 milioni di euro (+21 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016), con un'inversione nel segno del trend che diventa positivo, registrando un +0,3% nel semestre (+0,9% nel secondo trimestre 2017, -0,3% nel primo trimestre 2017 e -1,3% nel quarto trimestre 2016). Tale trend di miglioramento è trainato dalla crescita della customer base sia Mobile sia Fisso Broadband, dall'incremento dei livelli di ARPU (grazie alla maggiore adozione di servizi di connettività ultrabrodband Fibra e LTE e di servizi digitali e ICT), accompagnati anche dai maggior volumi di connected device venduti (Smartphone, SmartTV, SmartHome, Modem, ecc).

In dettaglio:

  • i ricavi da servizi del mercato Fisso sono pari a 4.932 milioni di euro e risultano in leggera contrazione rispetto al primo semestre 2016 (-39 milioni di euro, -0,8%), ma con un trend di costante recupero già osservato nei trimestri precedenti (secondo trimestre 2017 +0,8%, rispetto a -2,4% nel primo trimestre 2017, -3,0% nel quarto trimestre 2016, -3,6% nel terzo e -4,8% nel secondo trimestre 2016). La flessione è interamente correlata alla riduzione dei ricavi sui servizi tradizionali voce (-162 milioni di euro per effetto della riduzione degli accessi tradizionali), oltre che alla riduzione dei prezzi regolamentati su alcuni servizi wholesale (-44 milioni di euro). Tali impatti sono compensati in particolare dal continuo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi per connettività dati (+128 milioni di euro, +14,2%), trainato soprattutto dalla crescita dei clienti Ultra-Broadband, che si incrementano nel periodo di 723 mila unità, superando così gli 1,5 milioni di accessi retail e i 2 milioni in totale. Si segnala inoltre l'incremento dei ricavi da soluzioni ICT (+28 milioni di euro, +9,8%).
  • i ricavi da servizi del mercato Mobile sono pari a 2.228 milioni di euro con un incremento di 51 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (+2,3%). Tale andamento è sostenuto dalla buona performance competitiva, che ha comportato la crescita della customer base, l'incremento dei clienti LTE (che incidono per il 72% sul totale dei clienti Internet Mobile, 62% a fine 2016) e dei livelli di ARPU. Si conferma quindi la serie storica di performance stabilmente positiva (+2,5% nel secondo trimestre 2017, +2,2% nel primo trimestre 2017, +3,0% nel quarto trimestre 2016, +1,1% nel terzo trimestre, +0,7% nel secondo trimestre).

I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 652 milioni di euro nel primo semestre 2017(+226 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016) e riflettono il costante incremento della vendita di smartphone e connected devices (smart TV, prodotti Smart Home, modem, set top box, ecc).

EBITDA

L'EBITDA della Business Unit Domestic nel primo semestre 2017 è pari a 3.361 milioni di euro, in aumento di 177 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016 (+5,6%), con un'incidenza sui ricavi pari al 44,8% (+0,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente). In termini organici l'incremento è pari al +5,5%. Il primo semestre 2017 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (83 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) relativi a oneri per transazioni e su contenziosi, nonché per esodi di personale.

In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +5,7%, con un'incidenza sui ricavi del 46,1%, in aumento di 1 punto percentuale rispetto al primo semestre 2016. L'andamento dell'EBITDA beneficia, oltre che del miglioramento dei risultati commerciali e delle dinamiche sui ricavi, anche degli impatti positivi del programma di cost transformation e semplificazione dei processi aziendali, che ha avuto impulso a partire dal secondo trimestre 2016. Come già segnalato nel primo trimestre 2017, si conferma la focalizzazione delle risorse sulle attività di marketing, a sostegno dell'azione commerciale e di gestione del cliente, con riduzione dei costi industriali e generali di funzionamento.

L'EBITDA organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazioni
assolute %
EBITDA REPORTED 3.361 3.184 177 5,6
Effetto conversione bilanci in valuta 2 (2)
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBITDA ORGANICO 3.361 3.186 175 5,5
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (95) (83) (12)
EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente 3.456 3.269 187 5,7

Gli Altri proventi ammontano a 199 milioni di euro e aumentano di 101 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016. La voce include alcuni contributi derivanti da contratti di partnership già commentati con riferimento all'andamento economico consolidato.

In relazione alle dinamiche delle principali voci di costo si evidenzia quanto segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazione
Acquisti di materie e servizi 2.976 2.812 164
Costi del personale 1.348 1.384 (36)
Altri costi operativi 311 276 35

• gli Acquisti di materie e servizi registrano un incremento di 164 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016, e presentano il seguente dettaglio:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
Acquisti di beni 775 615 160
Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di
interconnessione 743 742 1
Costi commerciali e di pubblicità 360 315 45
Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing 472 485 (13)
Affitti e locazioni 211 224 (13)
Altre spese per servizi 415 431 (16)
Totale acquisti di materie e servizi 2.976 2.812 164
% sui Ricavi 39,7 38,8 0,9 pp
  • i Costi del personale sono pari a 1.348 milioni di euro con una diminuzione di 36 milioni di euro sostanzialmente determinata dagli stessi fenomeni che hanno inciso sui Costi del personale a livello di Gruppo e alla cui analisi si rimanda;
  • gli Altri costi operativi, pari a 311 milioni di euro, presentano un incremento di 35 milioni di euro. Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazione
Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti 134 127 7
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 66 35 31
Contributi e canoni per l'esercizio di attività di
telecomunicazioni
26 24 2
Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse 47 48 (1)
Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative 15 22 (7)
Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e
stages
7 7
Altri oneri 16 13 3
Totale 311 276 35

EBIT

L'EBIT del primo semestre 2017 della Business Unit Domestic è pari a 1.685 milioni di euro (1.581 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016), con un aumento di 104 milioni di euro (+6,6%) e un'incidenza sui ricavi del 22,5% (21,8% nel primo semestre 2016). L'andamento dell'EBIT riflette principalmente il miglioramento dell'EBITDA precedentemente illustrato, attenuato parzialmente dall'aumento degli ammortamenti (+78 milioni di euro). In termini organici l'incremento è pari al 6,5%. L'EBIT del primo semestre 2017 sconta l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 95 milioni di euro (83 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari al 6,9% con un'incidenza sui ricavi del 23,8%.

L'EBIT organico è calcolato come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazioni
assolute %
EBIT REPORTED 1.685 1.581 104 6,6
Effetto conversione bilanci in valuta 1 (1)
Effetto variazione perimetro di consolidamento
EBIT ORGANICO 1.685 1.582 103 6,5
di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti (95) (83) (12)
EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente 1.780 1.665 115 6,9

Principali dati economici delle Cash Generating Unit di Domestic

I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash Generating Unit (CGU):

  • Core Domestic: in tale ambito vengono ricomprese tutte le attività di telecomunicazioni inerenti il mercato italiano. I ricavi sono articolati in base alla contribuzione netta di ciascun segmento di mercato ai risultati della CGU, al netto cioè dei rapporti infrasegmento. I segmenti di mercato commerciali definiti in base al modello organizzativo "customer – centric" sono indicati di seguito:
  • Consumer: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia e internet gestiti e sviluppati per le persone e le famiglie nel Fisso e nel Mobile e dalla telefonia pubblica; attività di caring, supporto credito operativo, loyalty e retention, attività di vendita di competenza e gestione amministrativa dei clienti; sono incluse le società 4G, Persidera e Noverca.
  • Business: il perimetro di riferimento è costituito dall'insieme dei servizi e prodotti di fonia, dati, internet e soluzioni ICT gestiti e sviluppati per la clientela delle PMI (Piccole e medie imprese), SOHO (Small Office Home Office), Top, Public Sector, Large Account ed Enterprise nel Fisso e nel Mobile; è inclusa la società Olivetti.
  • Wholesale: il perimetro di riferimento è costituito dalla gestione e sviluppo del portafoglio dei servizi wholesale, regolamentati e non, diretti agli operatori di telecomunicazioni del mercato domestico sia del Fisso sia del Mobile ed alle attività svolte dalla componente Open Access per i processi di delivery e assurance dei servizi alla clientela.
  • Other (INWIT S.p.A. e Strutture di supporto): il perimetro di riferimento è costituito da:
    • INWIT S.p.A.: dal mese di aprile 2015 opera in ambito Operations nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori;
    • Altre strutture Operations: presidio dell'innovazione tecnologica e dei processi di sviluppo, ingegneria, realizzazione ed esercizio delle infrastrutture di rete, IT, impiantistiche ed immobiliari di competenza;
    • Staff & Other: servizi e prestazioni svolte dalle funzioni di Staff e altre attività di supporto effettuate da società minori del Gruppo anche verso il mercato e le altre Business Unit.
  • International Wholesale gruppo Telecom Italia Sparkle: in tale ambito sono ricomprese le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle che opera nel mercato dei servizi internazionali voce, dati e Internet destinati agli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili, agli ISP/ASP (mercato Wholesale) e alle aziende multinazionali attraverso reti proprietarie nei mercati Europei, nel Mediterraneo e in Sud America.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti nel primo semestre 2017 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio 2016.

Core Domestic

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
Variazioni
2016
assolute %
Ricavi 6.965 6.736 229 3,4
Consumer 3.767 3.572 195 5,5
Business 2.280 2.200 80 3,6
Wholesale 834 863 (29) (3,4)
Other 84 101 (17) (16,8)
EBITDA 3.278 3.093 185 6,0
% sui Ricavi 47,1 45,9 1,2 pp
EBIT 1.657 1.540 117 7,6
% sui Ricavi 23,8 22,9 0,9 pp
Personale a fine periodo (unità) (*) 50.307 (1) 50.527 (220) (0,4)

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016

(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 0 unità al 30.6.2017 (1 unità al 31.12.2016).

In dettaglio:

  • Consumer: i ricavi del primo semestre 2017 del segmento Consumer sono pari a 3.767 milioni di euro, con un incremento di 195 milioni di euro (+5,5%) rispetto allo stesso periodo del 2016; tale dinamica conferma il trend di recupero già intrapreso nel corso del precedente esercizio. In particolare:
  • i ricavi del Mobile sono pari a 1.847 milioni di euro, in crescita rispetto al primo semestre 2016 (+70 milioni di euro, +4,0%), in particolare sui ricavi da servizi che registrano un incremento di 51 milioni di euro (+3,3% rispetto al primo semestre 2016). Si conferma, quindi, il trend di miglioramento già osservato nei precedenti trimestri (+4,1% nel secondo trimestre 2017; +3,9% nel primo trimestre 2017; +4,8% nel quarto trimestre 2016) e dovuto alla progressiva stabilizzazione e poi miglioramento della market share e alla costante crescita dell'Internet mobile e dei servizi digitali, che hanno sostenuto i livelli di ARPU;
  • i ricavi del Fisso sono pari a 1.903 milioni di euro, con un incremento di 130 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016 (+7,3%), in un trend di continuo miglioramento rispetto ai precedenti trimestri (+11,2% nel secondo trimestre 2017; +3,5% nel primo trimestre 2017; +2,0% nel quarto trimestre 2016), grazie al contenimento delle line losses, al positivo andamento della customer base Broadband e Ultra Broadband (che compensa la perdita di accessi solo voce), alla crescita dei livelli di ARPU e alle buone performance sulla vendita dei connected device.
  • Business: i ricavi del segmento Business sono pari a 2.280 milioni di euro con un incremento di 80 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016 (+3,6%).

In dettaglio:

  • i ricavi del Mobile evidenziano una performance in linea rispetto al primo semestre 2016 (+0,1%); in particolare, la continua contrazione dei servizi mobili tradizionali (-9,0% sulla componente voce e messaging rispetto al primo semestre 2016), determinata dalla dinamica di riposizionamento dei clienti (sia Privati che Pubbliche Amministrazioni) su offerte a minor livello di ARPU, è interamente recuperata dalla performance positiva dei nuovi servizi digitali (+9,6% rispetto al primo semestre 2016);
  • i ricavi del Fisso crescono di 77 milioni di euro (+4,6% rispetto al primo semestre 2016) grazie al costante incremento dei ricavi da servizi ICT (+9,8%), che ha più che compensato la

contrazione dei prezzi e ricavi su servizi tradizionali e gli effetti derivanti dalla sostituzione tecnologica verso sistemi VoIP.

• Wholesale: il segmento Wholesale presenta nel primo semestre 2017 ricavi pari a 834 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-29 milioni di euro, -3,4%). L'impatto sui ricavi è interamente riconducibile alla riduzione dei prezzi regolamentati, che ha determinato un effetto negativo di -44 milioni di euro, parzialmente compensato dalla crescita delle quantità sui comparti NGN, SULL e Colocazione.

International Wholesale – gruppo Telecom Italia Sparkle

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
2017
1° Semestre
2016
2016
assolute Variazioni
%
% Organica
Ricavi 646 649 (3) (0,5) (1,2)
di cui verso terzi 549 539 10 1,9 0,9
EBITDA 89 97 (8) (8,2) (10,1)
% sui Ricavi 13,8 14,9 (1,1) pp (1,3) pp
EBIT 29 41 (12) (29,3) (31,0)
% sui Ricavi 4,5 6,3 (1,8) pp (1,9) pp
Personale a fine periodo (unità) (*) 788 (1) 753 35 4,6

(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016

(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 1 unità al 30.6.2017 (3 unità al 31.12.2016).

I ricavi del primo semestre 2017 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 646 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli rilevati nel primo semestre 2016 (-3 milioni di euro, -0,5%). Tale risultato è determinato dalla riduzione dei ricavi per i servizi IP/Data (-11 milioni di euro, -7,5%), ascrivibile principalmente alla contrazione di ricavi afferenti il bacino del Mediterraneo per effetto della scadenza di vecchi contratti pluriennali, parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi per servizi Fonia (+8 milioni di euro, +1,8%).

BRASILE

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazioni
assolute %
(a) (b) (c) (d) (c-d) (c-d)/d
Ricavi 2.293 1.858 7.894 7.674 220 2,9
EBITDA 762 556 2.624 2.296 328 14,3
% sui Ricavi 33,2 29,9 33,2 29,9 3,3pp
EBIT 194 121 669 498 171 34,3
% sui Ricavi 8,5 6,5 8,5 6,5 2,0pp
Personale a fine periodo (unità) 9.471 (1) 9.849 (378) (3,8)

(1) La consistenza del personale si riferisce al 31 dicembre 2016

1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) 60.831 (1)63.418
MOU (minuti/mese) (*) 106,7 118,4
ARPU (reais) 19,2 17,2

(1) Consistenza al 31 dicembre 2016, incluse le linee sociali

(*) Al netto dei visitors

Ricavi

I ricavi del primo semestre 2017 sono pari a 7.894 milioni di reais e risultano in aumento di 220 milioni di reais (+2,9%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 7.494 milioni di reais, con un incremento di 305 milioni di reais rispetto ai 7.189 milioni di reais del primo semestre 2016 (+4,2%). I risultati confermano il continuo miglioramento del trend, registrando una crescita positiva nel secondo trimestre 2017 sia sui ricavi totali (+3,2% rispetto al +2,5% del primo trimestre 2017 e al -1,7% del quarto trimestre 2016) che sui ricavi da servizi (+5,0% rispetto al +3,5% del primo trimestre 2017 e al -0,7% del quarto trimestre 2016).

L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) del primo semestre 2017 è pari a 19,2 reais in crescita rispetto ai 17,2 reais del primo semestre 2016 (+11,6%) per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-pagato e di nuove iniziative commerciali volte a incrementare l'utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.

Le linee complessive al 30 giugno 2017 sono pari a 6O.831 migliaia e presentano un decremento di 2.587 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 (63.418 migliaia), con una market share del 25,1% a giugno 2017 (26,0% al 31 dicembre 2016). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-3.540 migliaia) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+953 migliaia), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-pagati rappresentano il 26,0% della base clienti al 30 giugno 2017, con un incremento di 2,5 punti percentuali rispetto a dicembre 2016 (23,5%).

I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 400 milioni di reais (485 milioni di reais nel primo semestre 2016, (-17,5%). La riduzione riflette il cambiamento della politica commerciale, focalizzata più sul valore che sull'incremento dei volumi venduti; i principali obiettivi di tale strategia sono lo sviluppo dell'acquisto dei nuovi terminali abilitanti alla fruizione dei servizi broadband sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione sulla clientela post pago a più alto valore. Tale nuova strategia si riflette in una crescita del prezzo medio dei terminali del +7,7% rispetto al primo semestre 2016 e in un incremento della penetrazione degli smartphone sul totale della propria base clienti che ha raggiunto nel mese di maggio 2017 il 77% (70% a giugno 2016).

EBITDA

L'EBITDA è pari a 2.624 milioni di reais, superiore di 328 milioni di reais rispetto al primo semestre 2016 (+14,3%). La crescita dell'EBITDA è attribuibile sia al positivo andamento dei ricavi sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi, avviati nella seconda metà del 2016, con un trend in miglioramento nel secondo trimestre (+15,8% rispetto al +12,6% del primo trimestre 2017 e al +5,8% del quarto trimestre 2016).

L'EBITDA margin è pari al 33,2%, superiore di 3,3 punti percentuali rispetto al primo semestre 2016. Si rammenta inoltre che i costi del personale del primo semestre 2016 accoglievano oneri non ricorrenti per esodi pari a 34 milioni di reais.

Anche escludendo l'impatto degli oneri non ricorrenti, l'EBITDA del primo semestre 2017 evidenzia una variazione positiva (+12,6%) nel confronto con il primo semestre 2016, confermando nel secondo trimestre il trend di progressivo miglioramento (+15,7% rispetto al +9,4% del primo trimestre 2017 e al +2,1% del quarto trimestre 2016).

Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Variazione
(a) (b) (c) (d) (c-d)
Acquisti di materie e servizi 1.169 978 4.025 4.041 (16)
Costi del personale 178 161 613 663 (50)
Altri costi operativi 262 224 901 925 (24)
Variazione delle rimanenze (5) (8) (18) (31) 13

EBIT

L'EBIT ammonta a 669 milioni di reais con un miglioramento di +171 milioni di reais (+34,3%) rispetto al primo semestre 2016 (pari a 498 milioni di reais). Tale risultato beneficia della maggiore contribuzione dell'EBITDA (+328 milioni di reais) a cui si contrappongono maggiori ammortamenti (+119 milioni di reais) in relazione allo sviluppo dell'infrastruttura industriale, ed un minore impatto delle plusvalenze nette su cessioni di immobilizzazioni (-38 milioni di reais), principalmente riconducibili alle torri di telecomunicazione. A tale proposito si segnala che nel secondo trimestre 2017 ha avuto luogo l'ultima cessione parziale di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil; l'operazione ha comportato un incasso e un impatto economico non significativi.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO CONSOLIDATO

ATTIVO NON CORRENTE

  • Avviamento: si riduce di 101 milioni di euro, da 29.612 milioni di euro di fine 2016 a 29.511 milioni di euro al 30 giugno 2017 per effetto della variazione negativa dei tassi di cambio delle società brasiliane (1) . Per una più dettagliata analisi si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Avviamento" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.
  • Altre attività immateriali: si riducono di 357 milioni di euro, da 6.951 milioni di euro di fine 2016 a 6.594 milioni di euro al 30 giugno 2017, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+673 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-907 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto negativo di 123 milioni di euro).
  • Attività materiali: si riducono di 318 milioni di euro, da 16.360 milioni di euro di fine 2016 a 16.042 milioni di euro al 30 giugno 2017, quale saldo fra le seguenti partite:
  • investimenti industriali (+1.383 milioni di euro);
  • variazione dei contratti di leasing finanziari (+30 milioni di euro);
  • ammortamenti del periodo (-1.342 milioni di euro);
  • dismissioni, differenze cambio, riclassifiche e altre variazioni (per un saldo netto negativo di 389 milioni di euro).

PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

E' pari a 23.619 milioni di euro (23.553 milioni di euro al 31 dicembre 2016), di cui 21.404 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (21.207 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e 2.215 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (2.346 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
A inizio periodo 23.553 21.333
Correzione per errori (84)
A inizio periodo rivisto 23.553 21.249
Utile (perdita) complessivo del periodo 269 2.801
Dividendi deliberati da: (205) (204)
TIM S.p.A. (166) (166)
Altre società del Gruppo (39) (38)
Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto 4 1
Conversione del Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 1.300
Cessione gruppo Sofora - Telecom Argentina (1.582)
Altri movimenti (2) (12)
A fine periodo 23.619 23.553

(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 3,77532 al 30 giugno 2017 ed era pari a 3,43542 al 31 dicembre 2016.

FLUSSI FINANZIARI

L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è attestato a 25.104 milioni di euro, in riduzione di 15 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (25.119 milioni di euro).

Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2017 sono di seguito esposte:

Variazione dell'Indebitamento finanziario netto rettificato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
EBITDA 4.114 3.726 388
Investimenti industriali di competenza (2.056) (1.983) (73)
Variazione del capitale circolante netto operativo: (1.130) (1.078) (52)
Variazione delle rimanenze (44) (40) (4)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per
lavori su commessa
(52) (130) 78
Variazione dei debiti commerciali (*) (692) (635) (57)
Altre variazioni di crediti/debiti operativi (342) (273) (69)
Variazione dei fondi relativi al personale (7) 40 (47)
Variazione dei fondi operativi e altre variazioni 37 (34) 71
Operating free cash flow netto 958 671 287
% sui Ricavi 9,8 7,4 2,4 pp
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni 9 732 (723)
Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori 6 6
Investimenti finanziari (1) (9) 8
Pagamento dividendi (218) (227) 9
Variazioni di contratti di leasing finanziari (30) (123) 93
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non
operativi
(709) (1.242) 533
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato delle attività in funzionamento
15 (198) 213
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere
cedute
(38) 38
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
15 (236) 251

(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento.

Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato del primo semestre 2017 le seguenti voci:

Investimenti industriali di competenza

Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:

(milioni di euro) 1° Sem. 2017 1° Sem. 2016 Variazione
peso % peso %
Domestic 1.626 79,1 1.575 79,4 51
Brasile 430 20,9 408 20,6 22
Altre Attività
Rettifiche ed elisioni
Totale consolidato 2.056 100,0 1.983 100,0 73
% sui Ricavi 21,0 21,8 (0,8) pp

Nel primo semestre 2017 gli investimenti industriali sono pari a 2.056 milioni di euro, in aumento di 73 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016. In particolare:

  • La Business Unit Domestic presenta investimenti pari a 1.626 milioni di euro in aumento di 51 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016; tale incremento è imputabile principalmente alla componente innovativa (+266 milioni di euro rispetto al primo semestre 2016) e riflette, in particolare, l'accelerazione negli investimenti dedicati allo sviluppo di reti e servizi di nuova generazione e la flessione registrata nelle altre tipologie di investimento. E' pertanto ribadita la selettività e attenzione alle scelte di capital allocation su logiche di priorità strategiche e redditività.
  • La Business Unit Brasile registra investimenti nel primo semestre 2017 in incremento di 22 milioni di euro (comprensivi di un effetto cambio positivo pari a 82 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2016; gli investimenti del semestre sono stati indirizzati principalmente all'evoluzione dell'infrastruttura industriale.

Variazione del Capitale circolante netto operativo

La variazione del Capitale circolante netto operativo del primo semestre 2017 è stata negativa per 1.130 milioni di euro (negativa per 1.078 milioni di euro nel primo semestre 2016). In particolare:

  • la dinamica del magazzino e la gestione dei crediti commerciali hanno generato un impatto negativo rispettivamente pari a 44 milioni di euro e a 52 milioni di euro;
  • la variazione dei debiti commerciali (-692 milioni di euro) accoglie il pagamento di circa 257 milioni di euro effettuato dalla Business Unit Brasile al consorzio che provvede alla pulizia dello spettro 700 MHz (clean up), di cui la Business Unit acquisì il diritto d'uso nel 2014. L'andamento dei debiti commerciali è inoltre influenzato dalla stagionale dinamica degli esborsi relativi al fatturato passivo;
  • le altre variazioni di crediti/debiti operativi (-342 milioni di euro) includono gli effetti negativi, per 134 milioni di euro, derivanti dal pagamento dei contributi per l'esercizio di attività di telecomunicazioni da parte della Business Unit Brasile, il cui versamento è di norma effettuato entro la fine di marzo di ciascun anno; è inoltre presente un incremento del debito per IVA la cui liquidazione è avvenuta nel mese di luglio.

Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni

E' positivo per 9 milioni di euro nel primo semestre 2017 e si riferisce a dismissioni di immobilizzazioni avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo.

Nel primo semestre 2016 era positivo per 732 milioni di euro e si riferiva sostanzialmente alla cessione del gruppo Sofora – Telecom Argentina avvenuta in data 8 marzo 2016.

Investimenti finanziari

Nel primo semestre 2017 ammontano a 1 milione di euro.

Nel primo semestre 2016 la voce era pari a 9 milioni di euro e si riferiva per circa 6 milioni di euro all'esborso effettuato da INWIT S.p.A., al netto della cassa acquisita, per l'acquisizione delle partecipazioni in Revi Immobili S.r.l., Gestione Immobili S.r.l. e Gestione Due S.r.l. e per circa 3 milioni di euro alla sottoscrizione dell'aumento di capitale nella partecipazione di minoranza Northgate.

Variazione dei contratti di leasing

Nel primo semestre 2017 la voce è pari a 30 milioni di euro. Nel primo semestre 2016 la variazione era pari a 123 milioni e si riferiva a TIM S.p.A.. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.

Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi

La voce, pari a 709 milioni di euro, comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso del primo semestre 2017, degli oneri finanziari netti e delle imposte, nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.

Indebitamento finanziario netto

La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 Variazione
(a) (b) (a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni 19.587 20.369 (782)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 6.944 7.656 (712)
Passività per locazioni finanziarie 2.356 2.444 (88)
28.887 30.469 (1.582)
Passività finanziarie correnti (*)
Obbligazioni 3.022 2.595 427
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.625 1.269 356
Passività per locazioni finanziarie 197 192 5
4.844 4.056 788
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale debito finanziario lordo 33.731 34.525 (794)
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1) 1
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (2.185) (2.697) 512
(2.185) (2.698) 513
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.102) (1.519) 417
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (630) (389) (241)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (4.086) (3.964) (122)
(5.818) (5.872) 54
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Totale attività finanziarie (8.003) (8.570) 567
Indebitamento finanziario netto contabile 25.728 25.955 (227)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(624) (836) 212
Indebitamento finanziario netto rettificato 25.104 25.119 (15)
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 32.002 32.574 (572)
Totale attività finanziarie rettificate (6.898) (7.455) 557
(*) di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni 3.022 2.595 427
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 853 670 183
Passività per locazioni finanziarie 197 192 5

Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo TIM tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.

Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.

Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto si è ritenuto, a partire dal 2009, di presentare, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti indotti dall'introduzione dal 1° gennaio 2013 del principio IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

Cessioni di crediti a società di factoring

Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nel primo semestre 2017 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 pari a 969 milioni di euro (1.091 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Debito finanziario lordo

Obbligazioni

Le obbligazioni al 30 giugno 2017 sono iscritte per un importo pari a 22.609 milioni di euro (22.964 milioni di euro al 31 dicembre 2016). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 22.310 milioni di euro, con un decremento di 107 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (22.417 milioni di euro).

Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel primo semestre 2017 si segnala quanto segue:

(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di emissione
Nuove emissioni
Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 2,500% scadenza 19/7/2023 Euro 1.000 19/1/2017
(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di rimborso
Rimborsi
Telecom Italia S.p.A. 545 milioni di euro 7,000% (1)
(1) Al netto dei riacquisti per 455 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.
Euro 545 20/1/2017

Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 giugno 2017 è pari a 200 milioni di euro (valore nominale) e diminuisce di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (201 milioni di euro).

Revolving Credit Facility e Term Loan

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2017:

(miliardi di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 4,0 - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 3,0 - 3,0 -
Totale 7,0 - 7,0 -

TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Inoltre, TIM dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con Banca Regionale Europea dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2019, completamente utilizzato;
  • due Term Loan bilaterali con Mediobanca rispettivamente dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzati;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 120 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato;
  • una linea Hot money con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2017, completamente utilizzata.

In data 6 marzo 2017 TIM S.p.A. ha siglato un accordo integrativo con Mediobanca in base al quale in data 3 luglio 2017 è stato rimborsato anticipatamente un importo pari a 75 milioni di euro del Term Loan bilaterale dell'importo originario di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, finanziamento completamente utilizzato.

Scadenze delle passività finanziarie e costo medio del debito

La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,71 anni.

Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 5,0%.

Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.

Attività finanziarie correnti e margine di liquidità

Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM al 30 giugno 2017 è pari a 12.188 milioni di euro, equivalente alla somma della "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e dei "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 5.188 milioni di euro (5.483 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e delle già citate linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.

In particolare:

Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 4.086 milioni di euro (3.964 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2017 sono così analizzabili:

  • Scadenze: gli impieghi hanno una durata massima di tre mesi;
  • Rischio controparte: gli impieghi delle società europee sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie, finanziarie e industriali con elevato merito di credito. Gli impieghi delle società in Sud America sono stati effettuati con primarie controparti locali;
  • Rischio Paese: gli impieghi sono stati effettuati sulle principali piazze finanziarie europee.

Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.102 milioni di euro (1.519 milioni di euro al 31 dicembre 2016): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 613 milioni di euro di Titoli di Stato acquistati rispettivamente da TIM S.p.A. (256 milioni di euro) e Telecom Italia Finance S.A. (357 milioni di euro) nonché 488 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato da agosto 2012.

Nel secondo trimestre del 2017 l'indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 131 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2017 (25.235 milioni di euro) per effetto della positiva dinamica operativa-finanziaria che ha garantito la copertura del fabbisogno derivante in particolare dal citato pagamento di dividendi per 218 milioni di euro.

(milioni di euro) 30.6.2017 31.3.2017 Variazione
(a) (b) (a-b)
Indebitamento finanziario netto contabile 25.728 25.923 (195)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(624) (688) 64
Indebitamento finanziario netto rettificato 25.104 25.235 (131)
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 32.002 32.796 (794)
Totale attività finanziarie rettificate (6.898) (7.561) 663

TABELLE DI DETTAGLIO – DATI CONSOLIDATI

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM è stata redatta nel rispetto dell'art. 154–ter (Relazioni finanziarie) del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza - TUF) e successive modifiche e integrazioni e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.

La Relazione finanziaria comprende:

  • la Relazione intermedia sulla gestione;
  • il Bilancio consolidato semestrale abbreviato;
  • l'attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016, cui si rimanda. Si precisa che non ci sono nuovi principi e interpretazioni recepiti dalla UE e in vigore dal 1° gennaio 2017.

Il Gruppo TIM, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.

Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore della presente Relazione finanziaria semestrale non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO

Nel corso del primo semestre 2017 non si sono verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento.

Nel corso del 2016 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:

  • TIMVISION S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita il 28 dicembre 2016;
  • Noverca S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 28 ottobre 2016 TIM S.p.A. ha acquisito il 100% della società;
  • Flash Fiber S.r.l. (Business Unit Domestic): è stata costituita il 28 luglio 2016;
  • Gruppo Sofora - Telecom Argentina: classificato come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) è stato ceduto in data 8 marzo 2016;
  • Revi Immobili S.r.l., Gestione Due S.r.l. e Gestione Immobili S.r.l. (Business Unit Domestic): in data 11 gennaio 2016 INWIT S.p.A. ha acquisito il 100% delle società, successivamente oggetto di fusione per incorporazione.

Conto economico separato consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre Variazioni
2017 2016 (a-b)
(a) (b) assolute %
Ricavi 9.772 9.096 676 7,4
Altri proventi 217 107 110
Totale ricavi e proventi operativi 9.989 9.203 786 8,5
Acquisti di materie e servizi (4.136) (3.783) (353) (9,3)
Costi del personale (1.530) (1.551) 21 1,4
Altri costi operativi (576) (501) (75) (15,0)
Variazione delle rimanenze 50 33 17 51,5
Attività realizzate internamente 317 325 (8) (2,5)
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
4.114 3.726 388 10,4
Ammortamenti (2.249) (2.047) (202) (9,9)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti 6 13 (7) (53,8)
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti (5) 5
Risultato operativo (EBIT) 1.871 1.687 184 10,9
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate
e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
(1) (2) 1 50,0
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni (19) 7 (26)
Proventi finanziari 1.110 2.012 (902) (44,8)
Oneri finanziari (1.850) (2.157) 307 14,2
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento 1.111 1.547 (436) (28,2)
Imposte sul reddito (457) (489) 32 6,5
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 654 1.058 (404) (38,2)
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
47 (47)
Utile (perdita) del periodo 654 1.105 (451) (40,8)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 596 1.018 (422) (41,5)
Partecipazioni di minoranza 58 87 (29) (33,3)

Conto economico complessivo consolidato

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Utile (perdita) del periodo
(a)
654 1.105
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali 33 (118)
Effetto fiscale (8) 32
(b) 25 (86)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate
con il metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(c)
Totale altre componenti che non saranno successivamente
riclassificate nel conto economico separato consolidato
(d=b+c)
25 (86)
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 34 76
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (37) (69)
Effetto fiscale 2 (4)
(e) (1) 3
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (331) (327)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 497 245
Effetto fiscale (43) (2)
(f) 123 (84)
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (551) 618
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto
economico separato consolidato
19 304
Effetto fiscale
(g) (532) 922
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate
con il metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(h)
Totale altre componenti che saranno successivamente
riclassificate nel conto economico separato consolidato
(i=e+f+g+h)
(410) 841
Totale altre componenti del conto economico complessivo
consolidato
(k=d+i)
(385) 755
Utile (perdita) complessivo del periodo
(a+k)
269 1.860
Attribuibile a:
Soci della Controllante 367 1.726
Partecipazioni di minoranza (98) 134
(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 29.511 29.612 (101)
Attività immateriali a vita utile definita 6.594 6.951 (357)
36.105 36.563 (458)
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.671 13.947 (276)
Beni in locazione finanziaria 2.371 2.413 (42)
16.042 16.360 (318)
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto 17 18 (1)
Altre partecipazioni 48 46 2
Attività finanziarie non correnti 2.185 2.698 (513)
Crediti vari e altre attività non correnti 2.324 2.222 102
Attività per imposte anticipate 525 877 (352)
5.099 5.861 (762)
Totale Attività non correnti (a) 57.246 58.784 (1.538)
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 314 270 44
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 5.617 5.426 191
Crediti per imposte sul reddito 45 94 (49)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre
attività finanziarie correnti
1.732 1.908 (176)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 4.086 3.964 122
5.818 5.872 (54)
Sub-totale Attività correnti 11.794 11.662 132
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Totale Attività correnti (b) 11.794 11.662 132
Totale Attività (a+b) 69.040 70.446 (1.406)
(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 21.404 21.207 197
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
2.215 2.346 (131)
Totale Patrimonio netto (c) 23.619 23.553 66
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 28.887 30.469 (1.582)
Fondi relativi al personale 1.336 1.355 (19)
Fondo imposte differite 323 293 30
Fondi per rischi e oneri 813 830 (17)
Debiti vari e altre passività non correnti 1.594 1.607 (13)
Totale Passività non correnti (d) 32.953 34.554 (1.601)
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 4.844 4.056 788
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 7.056 7.646 (590)
Debiti per imposte sul reddito 568 637 (69)
Sub-totale Passività correnti 12.468 12.339 129
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale Passività correnti (e) 12.468 12.339 129
Totale Passività (f=d+e) 45.421 46.893 (1.472)
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 69.040 70.446 (1.406)

Rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 654 1.058
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.249 2.047
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
10 5
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 336 257
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(6) (13)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
1 2
Variazione dei fondi relativi al personale (7) 40
Variazione delle rimanenze (44) (40)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (52) (130)
Variazione dei debiti commerciali 44 (141)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 72 95
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività (119) (687)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) 3.138 2.493
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali (673) (709)
Acquisti di attività materiali (1.413) (1.397)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (2.086) (2.106)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (707) (371)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.793) (2.477)
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
(6)
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (1) (3)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie 695 364
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e
di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
492
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
9 29
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) (2.090) (1.601)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (663) (262)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 1.256 2.061
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (1.200) (3.094)
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 6
Dividendi pagati (218) (227)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) (819) (1.522)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(d) (45)
Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) 229 (675)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) 3.952 3.216
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g) (95) 159
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) 4.086 2.700

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (27) (104)
Interessi pagati (1.198) (1.327)
Interessi incassati 432 516
Dividendi incassati 7

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.964 3.559
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (12) (441)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
98
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.952 3.216
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 4.086 2.707
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (7)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
4.086 2.700

ALTRE INFORMAZIONI

Consistenza media retribuita del personale

(unità equivalenti) 1° Semestre 1° Semestre Variazione
2017 2016
Consistenza media retribuita–Italia 45.907 47.448 (1.541)
Consistenza media retribuita–Estero 9.392 11.688 (2.296)
Totale consistenza media retribuita (1) 55.299 59.136 (3.837)
Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere
cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina
- 5.161 (5.161)
Totale consistenza media retribuita – comprese Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
55.299 64.297 (8.998)

1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 3 unità medie nel primo semestre 2017 (2 in Italia e 1 all'estero). Nel primo semestre 2016 comprendeva 4 unità medie (2 in Italia e 2 all'estero).

Organico a fine periodo

(unità) 30.6.2017 31.12.2016 Variazione
Organico – Italia 50.926 51.125 (199)
Organico – Estero 9.726 10.104 (378)
Totale organico a fine periodo (1) 60.652 61.229 (577)

1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 1 unità al 30.6.2017 e 4 unità al 31.12.2016.

Organico a fine periodo – dettaglio per Business Unit

(unità) 30.6.2017 31.12.2016 Variazione
Domestic 51.095 51.280 (185)
Brasile 9.471 9.849 (378)
Altre attività 86 100 (14)
Totale 60.652 61.229 (577)

EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2017

Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 giugno 2017" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE PER L'ESERCIZIO 2017

Come previsto nel Piano 2017–2019, TIM proseguirà nel suo percorso di profonda trasformazione della Società. Tale processo è caratterizzato da una forte disciplina finanziaria a sostegno dello sviluppo, puntando sia a creare maggiori spazi per investimenti per nuove reti e piattaforme (Fibra e UltraBroadband mobile, Cloud) eliminando cash costs a minor valenza strategica, sia a massimizzare il ritorno degli investimenti. L'obiettivo è quello di garantire una strutturale crescita del fatturato e dell'EBITDA ed affermare TIM quale punto di riferimento del mercato in termini di leadership tecnologica, qualità delle reti ed eccellenza nel servizio nel Fisso e nel Mobile. Gli elementi caratterizzanti di questo approccio sono innovazione, convergenza, contenuti esclusivi e prossimità al Cliente.

Nel segmento Fisso Domestico, TIM prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti – con azzeramento delle line losses entro il 2018 – grazie all'accelerazione nella diffusione e conseguente adozione della fibra. Fondamentale sarà anche la strategia commerciale volta a mantenere e sviluppare la clientela attraverso, ad esempio, la fornitura di dispositivi ed elettrodomestici per la Smart-Home connessi alla rete domestica e pagabili direttamente in bolletta.

Nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo che sarà sempre più polarizzato e segmentato, TIM - in particolare sul mercato high-end caratterizzato da sempre maggiore consumo di dati – farà leva sulla capillarità della sua rete 4G (copertura della popolazione prevista nel 2019 superiore al 99%) e sulla diffusione di servizi convergenti e contenuti di qualità. Il second brand "nofrills" Kena (lanciato ad aprile) permetterà di competere sui segmenti maggiormente price sensitive.

La gestione sarà caratterizzata da una massima selettività e priorità nelle scelte di investimento e da azioni di recupero di efficienza attraverso programmi strutturali di ottimizzazione dei costi. Nel contempo, la trasformazione e semplificazione organizzativa e processiva - combinate con gli sviluppi commerciali e l'attesa crescita del fatturato - garantiranno al Gruppo una crescita dell'EBITDA (low single digit) e una generazione di cassa necessaria a ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed EBITDA reported, che nel 2018 è atteso al di sotto di 2,7x.

In Brasile, il Piano prevede il proseguimento del rilancio di Tim Brasil, con un nuovo posizionamento della controllata basato sulla qualità della rete e dell'offerta, per permettere alla società di confermare la leadership nel segmento prepagato e competere con successo nel segmento postpagato. È inoltre confermato e rafforzato il Piano di contenimento dei costi lanciato nel 2016 che consentirà di conseguire una solida profittabilità e generazione di cassa. In particolare, sarà dato ulteriore impulso alla realizzazione dell'infrastruttura UBB mobile – a fine Piano la rete 4G raggiungerà il 95% della popolazione con la copertura in circa 3.600 città – e allo sviluppo di offerte convergenti, grazie anche ad accordi con i principali produttori di contenuti premium.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Il governo dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo TIM ha adottato un Modello Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.

L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017 potrebbe essere influenzata nella seconda parte dell'anno da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

In particolare occorre segnalare alcuni elementi di discontinuità, quali modifiche di talune posizioni apicali, il cambiamento del contesto di mercato, con l'avvio di procedimenti da parte della Autorità antitrust sui progetti per lo sviluppo delle reti a banda ultra larga e in fibra ottica, così come la possibile revisione delle strategie di business della componente contenuti. Tali elementi di rischio potranno riversare i loro effetti – al momento non prevedibili – in termini di scelte strategiche adottate dalla società e potrebbero avere un impatto, a titolo esemplificativo, sui piani di sviluppo dell'ultra broadband e sul modello di evoluzione adottato sul mercato multimediale.

Alla luce dei rischi sopra evidenziati, dell'andamento atteso del mercato domestico e degli impatti derivanti dal nuovo modello di tariffe sul roaming così come di alcune dinamiche di business non ripetibili relative al terzo trimestre del 2016 (con una non perfetta omogeneità di confronto nella seconda parte dell'anno), il management ha confermato le guidance prospettate per l'intero anno 2017 e per l'arco di Piano (e.g. crescita Domestic EBITDA low-single digit), pur a fronte di un positivo andamento del secondo trimestre del 2017.

Di seguito sono riportati in maniera analitica i principali rischi afferenti l'attività di business del Gruppo TIM, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.

RISCHI STRATEGICI

Rischi connessi ai fattori macroeconomici

La situazione economico-finanziaria del Gruppo TIM è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione del tasso di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. I risultati attesi potranno essere influenzati, sul mercato domestico, dall'irrobustimento della ripresa economica: il 2016 ha chiuso con una crescita di circa l'1% (una crescita bassa se rapportata a quella media dei Paesi UEM) e per il 2017 si prefigura una crescita superiore, sia pur di poco. Il ciclo dei consumi sta ritrovando slancio, dopo il rallentamento nella seconda metà del 2016, nonostante l'erosione di potere d'acquisto causata dall'accelerazione dell'inflazione. Migliora, al contempo, il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Permane un elevato tasso di disoccupazione, nonostante la significativa diminuzione registrata a partire dal secondo trimestre del 2016, con conseguenti possibili ricadute sul reddito disponibile per il consumo.

Sul mercato brasiliano i risultati attesi potranno essere influenzati significativamente dal contesto macroeconomico e politico. Dopo 8 trimestri di calo del PIL, che hanno segnato la crisi più lunga e profonda della sua storia, il Brasile già nel primo trimestre del 2017 è tornato a crescere (+1%). Il 2017 dovrebbe chiudersi con un dato di crescita di poco superiore allo zero. Al di là di questo dato positivo, permane una situazione di forte instabilità politica, così come una situazione occupazionale molto complicata (con un totale di più 14 milioni di disoccupati ed un tasso di disoccupazione dell'ordine del 14% nel primo trimestre del 2017) che frena sensibilmente la ripresa dei consumi interni.

Rischi connessi alle dinamiche competitive

Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della quota di mercato negli ambiti geografici in cui opera il Gruppo TIM e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è, da una parte sui prodotti e servizi innovativi, dall'altra sul prezzo dei servizi tradizionali; inoltre sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per TIM in particolare negli anni di piano successivi al 2017 e anche oltre l'orizzonte di Piano.

Con riferimento al mercato Mobile, Iliad S.A. sta per lanciare in Italia un nuovo operatore mobile con l'obiettivo di acquisire il 10 – 15% del mercato, come dalla stessa dichiarato, applicando le medesime strategie già utilizzate per il mercato francese. Dal canto suo TIM ha lanciato un nuovo operatore avente sistemi e caratteristiche autonome.

In aggiunta Open Fiber e Infratel hanno comunicato i loro piani di sviluppo di una rete di telecomunicazioni ultrabroadband alternativa a quella di TIM, rispettivamente nelle maggiori città italiane e nelle aree a c.d.fallimento di mercato.

Sul mercato Brasiliano il deterioramento dello scenario macroeconomico continua a impattare negativamente sul mercato delle telecomunicazioni. Il rischio competitivo è rappresentato sia dal deterioramento del business model legato ai servizi tradizionali senza una corrispondente sostituzione con servizi innovativi, sia dalla razionalizzazione dei consumi da parte della clientela a seguito della contrazione del proprio potere di acquisto. In tale contesto il gruppo Tim Brasil potrebbe essere ulteriormente impattato nel breve termine e in misura maggiore rispetto ai principali competitor, in relazione alla più alta incidenza della clientela con servizi prepagati, che più di altri risente dell'attuale situazione macroeconomica e di un rallentamento della loro sostituzione con clientela post paid.

RISCHI OPERATIVI

I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi e/o nelle piattaforme di rete.

Rischi connessi alla continuità di business

Il successo del Gruppo TIM dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi/prodotti che eroghiamo attraverso la disponibilità dei processi e dei relativi asset a supporto. In particolare le infrastrutture di Rete e i Sistemi Informativi sono sensibili a diverse minacce sia esogene sia endogene: mancanza di elettricità, alluvioni, tempeste, errori umani, guasti di sistema, guasti hardware e software, bug software, attacchi cyber, terremoti, guasti alle facility, scioperi, frodi, atti vandalici, terrorismo, etc... Ciascuno di questi eventi potrebbe generare un'interruzione nella fornitura dei servizi/prodotti offerti e tradursi in un potenziale impatto sul business aziendale sia diretto che indiretto, quali ad esempio: riduzione dei ricavi e/o aumento dei costi per l'eventuale ripristino o per penali e multe, diminuzione del livello di soddisfazione dei clienti, impatto negativo sulla Reputation.

Rischi associati allo sviluppo delle reti fisse e mobili

Per mantenere ed espandere il portafoglio clienti del Gruppo TIM in ognuno dei mercati in cui opera, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi. Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:

• aggiornare le funzionalità delle reti per offrire ai clienti servizi sempre più vicini alle loro esigenze; in tal senso il Gruppo TIM potrà essere impegnato nella partecipazione a gare per frequenze trasmissive;

  • aumentare la copertura geografica dei servizi innovativi;
  • aggiornare la struttura dei sistemi e delle reti per adattarla alle nuove tecnologie;
  • sostenere nel lungo termine il necessario livello di investimenti.

Rischi di frode interna/esterna

Il Gruppo TIM si è dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tuttavia l'implementazione di tale modello non può assicurare la totale mitigazione del rischio. Attività disoneste, atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.

Rischi associati a controversie e contenziosi

Il Gruppo TIM deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.

RISCHI FINANZIARI

Il Gruppo TIM può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo TIM. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo TIM ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo TIM ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.

In data 23 giugno 2016, si è tenuto nel Regno Unito un referendum, comunemente definito "Brexit", in cui gli elettori hanno approvato l'uscita del paese dall'Unione Europea. Il potenziale impatto della Brexit dipenderà, in parte, dal risultato delle negoziazioni su tariffe, commercio, aspetti regolatori e altro avviati nella seconda metà di giugno 2017. In esito al referendum, i mercati globali sono stati negativamente influenzati e si è inoltre registrato un forte calo della sterlina rispetto al dollaro americano e all'euro. La Brexit e i possibili cambiamenti nel corso del periodo delle trattative per l'uscita, potrebbero causare ulteriore instabilità nei mercati finanziari globali e incertezza per quanto riguarda le leggi e le normative dell'Unione Europea che il Regno Unito potrà decidere di sostituire con leggi e regolamenti nazionali. I potenziali effetti della Brexit potrebbero influenzare negativamente le nostre condizioni finanziarie, il nostro business nonché i correlati risultati economici e i flussi di cassa.

RISCHI DI COMPLIANCE E REGOLATORIO

Rischi di natura regolatoria

Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) possono determinare cambiamenti nel quadro delle regole che possono incidere sui risultati attesi del Gruppo. In particolare, i principali elementi che introducono incertezza sono:

  • mancanza di prevedibilità nei tempi di avvio e nelle conseguenti decisioni di nuovi procedimenti;
  • eventuali decisioni con effetto retroattivo (ad esempio, revisioni dei prezzi relative ad anni precedenti a seguito di sentenze del Giudice amministrativo);
  • eventuali decisioni che possano condizionare le scelte tecnologiche effettuate o da effettuare, con potenziale impatto sui tempi di ritorno degli investimenti infrastrutturali.

È intervenuto il completamento dell'implementazione del Nuovo Modello di Equivalence (NME), avviato da TIM nel 2015, al fine di migliorare ulteriormente l'efficacia delle garanzie sulla parità di trattamento tra le proprie divisioni commerciali e i competitors che acquistano servizi wholesale. Il NME e la relativa roadmap di implementazione sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di TIM del 5 novembre 2015. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e AGCom hanno valutato positivamente l'efficacia del NME e hanno deciso, rispettivamente, di chiudere il procedimento di inottemperanza A428C, riconoscendo che TIM ha ottemperato alla precedente decisione A428 e di archiviare i procedimenti sanzionatori in corso.

Rischi di Compliance

Il Gruppo TIM può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto, codice etico) ed esterna (leggi e regolamenti), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.

Il Gruppo TIM ha come obiettivo la compliance dei processi, e quindi delle procedure e dei sistemi informativi che li regolano, e dei comportamenti aziendali rispetto alle normative di riferimento. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari a rendere compliant i processi rispetto all'evoluzione normativa o qualora sia rilevata una mancanza di conformità.

PRINCIPALI VARIAZIONI DEL CONTESTO NORMATIVO

DOMESTIC

Mercati wholesale di rete fissa

Servizi di accesso wholesale

A seguito della Delibera 623/15/CONS, con cui AGCom ha richiesto a TIM di presentare una proposta finalizzata a migliorare l'efficacia del proprio modello di equivalence nei processi di fornitura dei servizi wholesale ai concorrenti e alle proprie divisioni commerciali, il 30 aprile 2017 TIM ha completato l'implementazione del Nuovo Modello di Equivalence (NME).

Nell'ambito della suddetta Delibera, AGCom ha, altresì, richiesto a TIM di presentare una proposta contenente le modalità operative finalizzate all'introduzione di un modello di disaggregazione dei servizi "accessori" connessi alle attività di delivery e assurance delle linee di accesso wholesale in local loop unbundling e sub-loop unbundling. La proposta di TIM si basa sull'estensione del System Unico (ossia, il ricorso a società esterne su richiesta degli operatori concorrenti) alle suddette attività di delivery e assurance. Il procedimento è ancora in corso e la decisione finale di AGCom, successiva alla notifica dello schema di provvedimento alla Commissione europea, è attesa entro il terzo trimestre del 2017.

Bandi Infratel per il sussidio delle reti a Banda Ultra Larga

Lo scorso 7 marzo 2017, Infratel Italia ha aggiudicato alla società Open Fiber (OF) tutti i cinque lotti della gara relativa alla realizzazione e la gestione di reti abilitanti l'offerta di servizi a Banda Ultra Larga (da 30 a 100 Mbit/s) nelle cosiddette "aree bianche" (nelle quali gli operatori privati non avevano previsto la realizzazione autonoma di infrastrutture ultrabroadband nell'arco dei successivi tre anni) dei comuni di sei regioni italiane (Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto). In data 20 marzo 2017 è stata pubblicata la sentenza sul giudizio di merito relativo al ricorso presentato da TIM sul suddetto bando con esito sfavorevole per TIM e in data 20 giugno 2017, TIM ha presentato ricorso al Consiglio di Stato.

Mercati retail di rete fissa

Servizio Universale

Con la Delibera 46/17/CONS del 26 gennaio 2017, AGCom introduce nuove misure in materia di condizioni economiche agevolate per l'accesso ai servizi fissi e mobili a beneficio di particolari categorie di clientela disabile. Le disposizioni del provvedimento, che si applicano ai sordi e ai ciechi totali e parziali, ampliano le attuali agevolazioni, sia in termini di servizi scontati (es. offerte flat voce e dati) che di categorie di disabili interessate (es. ciechi parziali).

A febbraio 2017 TIM ha presentato ricorso al TAR del Lazio contro la Delibera 456/16/CONS dell'ottobre 2016, con cui AGCom ha rigettato la proposta di TIM di un adeguamento dei prezzi dell'offerta «Voce» (l'offerta base di telefonia vocale) e ha introdotto una rigida procedura per le future variazioni dei prezzi del Servizio Universale, prevedendo, ad esempio, un intervallo temporale di almeno un anno tra due variazioni tariffarie successive e la possibilità di variare i prezzi solo con riferimento a: (i) aumento costi wholesale; (ii) recupero inflazione; (iii) condizioni socio-economiche. La prima udienza è fissata per il 22 novembre 2017.

Con la Delibera 163/17/CONS del 18 aprile 2017 AGCom ha comminato a TIM una sanzione di 232.000 euro per il mancato raggiungimento di 4 obiettivi di qualità del 2015.

Per quanto riguarda il contenzioso in essere sulla remunerazione del costo netto del Servizio Universale sostenuto da TIM per gli anni 1999-2003, ad esclusione del 2002, si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2016.

Mercati wholesale di rete mobile

Roaming internazionale

Il 15 giugno 2017 è entrata in vigore la disposizione del Regolamento Europeo 2015/2120 del 25 novembre 2015 (c.d. "Regolamento Telecom Single Market-TSM") che prevede l'applicazione della tariffa nazionale per il traffico voce, SMS e dati generato in roaming intra-UE.

Il 25 aprile 2017, il Parlamento Europeo e il Consiglio, hanno approvato un regolamento che fissa nuovi cap wholesale per il traffico roaming validi dal 15 giugno 2017 al 30 giugno 2022 (Voce: 3,2 centesimi di euro al minuto; SMS 1 centesimo di euro a SMS, dati: 7,7 euro/GByte nel 2017; 6 euro/GByte nel 2018; 4,5 euro/GByte nel 2019; 3,5 euro/GByte nel 2020; 3 euro/GByte nel 2021; 2,5 euro/GByte nel 2022).

Contributo AGCom

Il 31 marzo 2017 TIM ha corrisposto con riserva 19,3 milioni di euro per il contributo AGCom 2017. Il valore è stato calcolato applicando il tasso dell'1,4 per mille ai ricavi iscritti nel Bilancio 2015 della Società. Le linee guida per il calcolo del contributo, definite nelle Delibere AGCom 463/16/CONS e 62/17/CONS, non sono cambiate rispetto a quelle stabilite per il calcolo del contributo 2016.

Antitrust

Con riferimento alle vertenze legali in corso, relativamente ai procedimenti già conclusi da AGCM - A428 e I761 - si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.

Procedimento A500B

Ad aprile 2017, AGCM ha esteso a Telecom Italia Sparkle il procedimento A500B aperto nei confronti di TIM per possibili comportamenti abusivi nel mercato costituito dai servizi di invio massivo di SMS (c.d. Bulk SMS).

Procedimento "I799"

A febbraio 2017 AGCM ha avviato un procedimento istruttorio per possibile violazione dell'articolo 101 TFUE (divieto di intese restrittive della concorrenza) nei confronti di TIM S.p.A. e Fastweb S.p.A., a seguito della sottoscrizione di un accordo volto alla costituzione di una impresa comune cooperativa denominata Flash Fiber S.r.l.. Il termine del procedimento è fissato al 31 dicembre 2017.

Procedimento "A514"

Il 28 giugno 2017 AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di TIM per accertare possibili violazioni all'art. 102 TFUE a seguito di segnalazioni da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind-Tre. Per maggior dettaglio si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM.

BRASILE

700 MHz e switch off TV analogica

Nel mese di settembre 2014, TIM ha vinto la gara per l'aggiudicazione delle frequenze di banda 700MHz (4G/LTE), con un prezzo di 1,7 miliardi di reais, e impegni aggiuntivi per 1,2 miliardi di reais (in quattro rate annuali, corrette di inflazione) come contributo al consorzio previsto dal bando ("EAD") tra tutti gli operatori aggiudicatari (TIM, Algar, Claro e Vivo) per la gestione della liberazione della banda 700MHz attraverso lo switch off della TV analogica, la ridistribuzione dei canali e l'attenuazione delle interferenze. A tal fine, il primo pagamento (370 milioni di reais) è stato eseguito nel mese di aprile 2015 e i successivi due versamenti (per un totale di 860 milioni di reais) sono stati concentrati nel mese di gennaio 2017.

Nel mese di aprile 2017, le prime città a completare l'implementazione della rete 4G/LTE sono state Brasilia, Campo Grande e Teresina. Successivamente altre sette città hanno installato la nuova rete e si prevede l'avvio entro l'anno in ulteriori nove città del Paese.

ORGANI SOCIALI AL 30 GIUGNO 2017

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

L'assemblea degli azionisti ordinari della Società, riunitasi il 4 maggio 2017, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione determinando in 15 il numero dei suoi componenti e in tre esercizi la durata del mandato (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019). Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il successivo 5 maggio 2017 ha nominato Giuseppe Recchi Presidente del Consiglio, Arnaud Roy de Puyfontaine Vice Presidente e Flavio Cattaneo Amministratore Delegato della Società.

Nel Consiglio di Amministrazione del 1° giugno 2017 è stata deliberata una variazione delle cariche sociali, con la nomina di Arnaud Roy de Puyfontaine a Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Giuseppe Recchi quale Vice Presidente.

Il Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 30 giugno 2017 risultava così composto:

Presidente Arnaud Roy de Puyfontaine
Vice Presidente Giuseppe Recchi
Amministratore Delegato Flavio Cattaneo
Consiglieri Camilla Antonini (indipendente)
Franco Bernabè (indipendente)
Ferruccio Borsani (indipendente)
Lucia Calvosa (indipendente)
Francesca Cornelli (indipendente)
Frédéric Crépin
Dario Frigerio (indipendente)
Félicité Herzog (indipendente)
Anna Jones (indipendente)
Marella Moretti (indipendente)
Hervé Philippe
Danilo Vivarelli (indipendente)
Segretario Agostino Nuzzolo

Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di TIM a Milano, Via G. Negri 1.

Al 30 giugno 2017 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:

  • Comitato per il Controllo e Rischi: composto dai Consiglieri: Lucia Calvosa (Presidente nominata nella riunione del 22 giugno 2017), Francesca Cornelli, Frederic Crépin, Félicité Herzog e Marella Moretti;
  • Comitato per le Nomine e la Remunerazione: composto dai Consiglieri: Anna Jones (Presidente nominata nella riunione del 15 giugno 2017), Ferruccio Borsani, Frederic Crépin, Hervé Philippe e Danilo Vivarelli;
  • Comitato Strategico: composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Arnaud Roy de Puyfontaine, dall'Amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, dal Vice Presidente Giuseppe Recchi e dai Consiglieri Franco Bernabé e Dario Frigerio.

COLLEGIO SINDACALE

L'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2015 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2017.

Il Collegio Sindacale della Società risulta a oggi così composto:

Presidente Roberto Capone
Sindaci Effettivi Vincenzo Cariello
Paola Maiorana
Gianluca Ponzellini
Ugo Rock
Sindaci Supplenti Francesco Di Carlo
Gabriella Chersicla
Piera Vitali
Riccardo Schioppo

SOCIETÀ DI REVISIONE

L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di TIM del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 5 maggio 2017 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di TIM.

MACROSTRUTTURA ORGANIZZATIVA AL 30 GIUGNO 2017

Il 24 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha approvato un accordo transattivo avente a oggetto la cessazione, con effetto dal 28 luglio, del Dott. Flavio Cattaneo dalla carica di Amministratore Delegato e dal rapporto come Direttore Generale (con effetto dal 31 luglio).

Il 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione, coerentemente con il piano di successione della Società, ha temporaneamente conferito le deleghe dell'Amministratore Delegato al Presidente Esecutivo Mr. de Puyfontaine. Le deleghe relative alla Funzione Security e alla società Telecom Italia Sparkle sono state assegnate ad interim al Vice Presidente Giuseppe Recchi.

INFORMAZIONI PER GLI INVESTITORI

CAPITALE SOCIALE TIM S.P.A. AL 30 GIUGNO 2017

Capitale Sociale euro 11.677.002.855,10
Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) 15.203.122.583
Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) 6.027.791.699
Numero azioni proprie ordinarie di TIM S.p.A. 37.672.014
Numero azioni ordinarie TIM possedute da Telecom Italia Finance S.A. 126.082.374
Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale 0,77%
Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di giugno 2017) 16.577 milioni di euro

In merito alla trattazione sui mercati regolamentati dei titoli azionari emessi da società del Gruppo, sono quotate in Italia (indice FTSE) le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A., così come le azioni ordinarie di INWIT S.p.A., mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).

Le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di TIM S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..

AZIONISTI

Composizione dell'azionariato al 30 giugno 2017 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):

Non sussistono accordi parasociali rilevanti per TIM ai sensi dell'art. 122 del D. Lgs. 58/1998.

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

Al 30 giugno 2017, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di TIM S.p.A.:

Soggetto Tipologia di possesso Quota % su capitale ordinario
Vivendi S.A. Diretto 23,94% (*)

(*) Partecipazione desunta a seguito del ricevimento di una comunicazione di Vivendi S.A. ai sensi dell'art. 152 octies,comma 7, del Regolamento Emittenti di Consob.

Si segnala che BlackRock Inc. ha comunicato tra l'altro alla Consob la disponibilità indiretta, in data 15 novembre 2016, in quanto società di gestione del risparmio, di una quantità di azioni ordinarie pari al 3,10% del totale delle azioni ordinarie di TIM S.p.A. al 30 giugno 2017.

RAPPRESENTANTI COMUNI

  • L'assemblea speciale degli azionisti di risparmio del 16 giugno 2016 ha confermato Dario Trevisan rappresentante comune della categoria per tre esercizi, fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.
  • Con decreto del 9 giugno 2017, il Tribunale di Milano ha confermato Enrico Cotta Ramusino (già nominato con decreti dell'11 aprile 2014 e del 7 marzo 2011) rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. 2002-2022 a Tasso Variabile, Serie Speciale Aperta, Riservato in Sottoscrizione al Personale del Gruppo TIM, in servizio e in quiescenza", con mandato per il triennio 2017-2019.
  • Con decreto del 12 giugno 2015, il Tribunale di Milano ha nominato Monica Iacoviello rappresentante comune degli obbligazionisti per il prestito "Telecom Italia S.p.A. Euro 1.250.000.000 5,375 per cent. Notes due 2019" fino all'approvazione del bilancio 2017.

RATING AL 30 GIUGNO 2017

Al 30 giugno 2017, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Stabile
MOODY'S Ba1 Stabile
FITCH RATINGS BBB- Stabile

In data 12 luglio 2017 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha rivisto in positivo l'Outlook di TIM S.p.A. portandolo da "Stabile" a "Positivo".

DEROGA ALL'OBBLIGO DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI PER OPERAZIONI STRAORDINARIE

In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Ai sensi dell'art. 5, comma 8, del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 concernente le "operazioni con parti correlate" e della successiva Delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, nel primo semestre 2017 non si segnalano operazioni di maggiore rilevanza, così come definite dall'art. 4, comma 1, lett. a) del summenzionato regolamento che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM del primo semestre 2017.

Inoltre, non sono intervenute modifiche o sviluppi delle operazioni con parti correlate descritte nella Relazione sulla gestione dell'esercizio 2016 che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo TIM del primo semestre 2017.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; inoltre la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto dell'apposita procedura interna che ne definisce termini e modalità di verifica e monitoraggio.

Fino al 4 maggio 2017 sono state considerate tra le parti correlate di TIM anche le società dei gruppi Generali, Intesa SanPaolo, Mediobanca e Telefonica (soci della società Telco), in considerazione della previsione della procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate di TIM che ne prevede l'applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati". I componenti del Consiglio di Amministrazione di TIM in carica fino al 4 maggio 2017 erano infatti stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco. Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione tale circostanza è venuta meno ed è stato pertanto adeguato il perimetro delle Parti Correlate per il tramite di Amministratori.

In data 3 maggio e 1° giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato alcune modifiche alla Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate decidendo, in via volontaria e dunque in assenza di obblighi, di trattare Vivendi come fosse la controllante, ai sensi del Regolamento Consob. Il processo di individuazione delle nuove entità entrate a far parte del perimetro delle parti correlate ha portato sostanzialmente all'identificazione di tutti i soggetti con cui il Gruppo intrattiene rapporti significativi. L'elenco completo è in corso di definizione.

La nuova Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate è consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate richieste dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 sono presentate negli Schemi di bilancio e nella Nota "Operazioni con parti correlate" del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo TIM al 30 giugno 2017.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nella presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che sono presentati anche nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:

• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+ Oneri finanziari
- Proventi finanziari
+/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
EBIT- Risultato Operativo
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+ Ammortamenti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di
Attività non correnti

• Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.

TIM ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni è anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito della presente Relazione finanziaria semestrale è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico".

  • EBITDA margin ed EBIT margin: TIM ritiene che tali margini rappresentino degli utili indicatori della capacità del Gruppo, nel suo complesso e a livello di Business Unit, di generare profitti attraverso i suoi ricavi. L'EBITDA margin e l'EBIT margin misurano, infatti, la performance operativa di un'entità analizzando le percentuali dei ricavi che diventano, rispettivamente, EBITDA e EBIT. Questi indicatori sono utilizzati da TIM nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) per illustrare l'andamento della gestione economica anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.
  • Indebitamento Finanziario Netto: TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità del Gruppo di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito della presente Relazione finanziaria semestrale sono inserite delle tabelle che evidenziano i valori della situazione patrimoniale-finanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo.

Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

L'indebitamento finanziario netto è determinato come segue:

+ Passività finanziarie non correnti
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
A) Debito Finanziario lordo
+ Attività finanziarie non correnti
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
B) Attività Finanziarie
C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile
D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie
E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato

LA SOSTENIBILITA'

In passato i temi ambientali, sociali e di governance erano di interesse di una ristretta comunità di stakeholder; ora, sempre più, sono condizione essenziale per la prosperità delle aziende nel lungo termine. Avvicinare e integrare la responsabilità sociale nelle attività di business, in modo da valorizzarla come opportunità di creazione di valore, è una leva strategica per rafforzare la competitività dell'azienda.

A prova della crescente importanza dei temi di sostenibilità, a gennaio 2017 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 254 del 30 dicembre 2016, che recepisce la Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo1. Il Decreto rende, da volontaria ad obbligatoria, la comunicazione di informazioni non finanziarie e sulla diversità da parte di imprese e gruppi di grandi dimensioni a partire dall'esercizio 2017.

Il Decreto elenca i temi su cui le aziende sono chiamate a fornire informazioni, in particolare:

  • aspetti ambientali, tra cui l'utilizzo delle risorse energetiche, l'impiego dell'acqua, l'emissione di CO2;
  • aspetti sociali;
  • temi legati alla gestione del personale, tra cui le azioni avviate per assicurare la parità di genere e il dialogo con le parti sociali;
  • rispetto dei Diritti Umani e le azioni intraprese per ostacolare violazioni e condotte discriminatorie;
  • lotta alla corruzione, attiva e passiva.

Il contenuto del Decreto riconosce quanto sia sempre più sentita dalla comunità, finanziaria e non, la necessità di un'esauriente rappresentazione delle attività aziendali; fornisce infatti ulteriori strumenti che consentono agli stakeholder, compresi gli azionisti, di percepire il contributo che la sostenibilità può dare sia ai risultati economici aziendali che alla comunità in termini di valore sociale.

Il Gruppo TIM agisce nella convizione che le attività di business debbano essere svolte tenendo in considerazione le aspettative degli stakeholder, in linea con i principi stabiliti dagli standard riconosciuti a livello internazionale. Nella definizione e attuazione della strategia e dei programmi di sostenibilità, TIM si ispira alle linee guida emanate dai principali organismi mondiali di indirizzo e standardizzazione sulla Corporate Responsibility. Il bilancio di sostenibilità di TIM, predisposto secondo l'approccio triple bottom line2, viene redatto da quasi 20 anni e integrato nel bilancio consolidato a partire dal 2003. L'aderenza del bilancio di sostenibilità allo standard GRI G43, versione comprehensive, permette a TIM di essere già conforme al Decreto Legislativo 254.

1 Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, recante modifica della direttiva 2013/34/UE. La Direttiva riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni.

2 Tale approccio, definito per la prima volta da John Elkington nel 1994, prevede la rappresentazione dei dati economico-finanziari congiuntamente con quella dei risultati ambientali e sociali.

3 GRI: Global Reporting Initiative, standard setter sui temi di sostenibilità. La versione comprehensive è l'opzione di rendicontazione più completa in termini di indicatori utilizzati.

RICERCA E SVILUPPO E SERVIZI INNOVATIVI

Come conseguenza della crescente presenza e importanza della digitalizzazione nella vita di cittadini, consumatori e aziende, l'innovazione tecnologica e di business sono diventate strategiche per il posizionamento sul mercato e la competitività delle aziende, in particolar modo nel settore delle telecomunicazioni.

Il Gruppo, in considerazione di ciò, ha adottato una strategia che mira a:

  • promuovere le linee di innovazione interna, indirizzando la ricerca sui filoni fondamentali dell'evoluzione della rete fissa e mobile verso i futuri standard 5G e la banda ultra larga, sui temi delle piattaforme di servizio e dei nuovi sistemi di operations1;
  • realizzare iniziative come Idea Sharing2, per promuovere l'innovazione e la creatività dei dipendenti;
  • proseguire con progetti e attività di "Open Innovation" che permette l'osmosi tra innovazione interna all'Azienda e sorgenti esterne di idee innovative.

In questo contesto si inseriscono anche lo sviluppo di laboratori specificatamente aperti alla collaborazione industriale, in particolare nel contesto Internet of Things (IoT), e i Joint Open Lab (JOL), nati dalle collaborazioni con Università di eccellenza, e TIM #WCAP il Corporate Accelerator di TIM con circa 5 mila metri quadri su Roma, Milano, Bologna e Catania, completamente dedicati all'open innovation imprenditoriale.

Nell'ambito dei brevetti sono 9 i nuovi depositi per il primo semestre 2017. In particolare 2 di questi sono nati in stretta collaborazione con Università di Pisa e Università di Genova su specifiche tematiche Digital Home. Un'altra iniziativa tesa alla valorizzazione del mondo delle invenzioni si è svolta a marzo 2017 a Torino: "Techshare Day 2017", una giornata interamente dedicata alla condivisione delle conoscenze tecnologiche con aziende che vogliono introdurre forme di innovazione protette da brevetto e frutto di ricerca nelle loro specifiche attività.

Per le attività JOL 2017, focalizzate su temi infrastrutturali e su soluzioni applicative, sono in corso di finalizzazione specifici contratti di ricerca (16 con il Politecnico di Torino e 6 con il Politecnico di Milano) che impegnano circa 660.000 euro, oltre a 30 tecnici TIM e 50 ricercatori delle Università. Rispetto alla partecipazione congiunta a progetti finanziati nell'ambito del Programma europeo Horizon 20203 si stima nel 2017 un beneficio di circa un milione di euro come proventi derivanti dall'attività dei JOL.

Inoltre, grazie alla collaborazione e lo scambio tra TIM e il Politecnico di Torino quest'ultimo è diventato uno dei primi "campus 5G" d'Europa, un campus di tecnologie ma anche un Living Lab aperto agli studenti, ai ricercatori e ai possibili partner e vendor, coinvolgendo cosi energie di tutto il territorio italiano.

Infine, nel 2017 TIM #WCap rafforza il proprio ruolo come "tool" di innovazione, sempre in linea con la business strategy di TIM, completando il percorso di evoluzione che ha portato al lancio a maggio 2017 della "Call for Partners" per la selezione di startup ready to market focalizzata su specifici ambiti di particolare interesse aziendale: IOT Consumer, Payment & Digital Identity, Industry 4.0, Cyber Security per clientela Business. Le startup selezionate accedono al Programma di Co-Creation, finalizzato alla progettazione e realizzazione, con il coinvolgimento delle Business Unit, di Proof of Concept (POC) delle soluzioni digitali proposte. L'obiettivo, quindi, è soprattutto la velocità di integrazione di soluzioni digitali innovative nell'offerta o nella tecnologia TIM.

Con riferimento all'innovazione tecnologica i progetti più degni di nota sono:

• il supporto al lancio di numerosi servizi LTE Advanced a 225 Mbps e 300 Mbps e la prima sperimentazione "in campo" di servizi LTE Advanced con velocità fino a 700 Mbps in download e fino a 75 Mbps in upload, un nuovo traguardo che fa seguito al primato europeo realizzato per il lancio commerciale della tecnologia 4.5G fino a 500 Mbps. Il servizio fino a 700 Mbps sarà reso disponibile

1 Si definisce "operations" l'insieme dei processi che contribuiscono a realizzare e consegnare il valore al cliente, in genere tramite un mix di prodotti e servizi.

2 Idea Sharing è il progetto di internal crowdsourcing che ha l'ambizione di fare emergere il talento e la creatività del personale di TIM per stimolare e promuovere l'innovazione.

3 Horizon 2020 (H2020) è il Programma Quadro dell'Unione Europea (UE) per la ricerca e l'innovazione relativo al periodo 2014-2020.

ai clienti TIM nei prossimi mesi con l'arrivo di smartphone abilitati e con l'upgrade della rete 4.5G in corso nelle principali città;

  • il supporto al lancio di offerte 200M/20M su enhanced VDSL e l'offerta 1G/100M su FTTH;
  • Smart Farm la soluzione Olivetti che consente alle aziende agricole di migliorare la qualità del proprio raccolto e favorire l'aumento della redditività, sfruttando le più innovative tecnologie IoT. Smart Farm è basata su una piattaforma in cloud che offre alle aziende un sistema completo di strumenti e informazioni per monitorare con precisione i fattori che concorrono a determinare la salute delle piante, le esigenze di irrigazione, le condizioni climatiche. Attraverso una rete di sensori di campo, i dati vengono rilevati e trasmessi a un'applicazione, facile da usare e fruibile tramite un'interfaccia web, che consente di tenere sotto controllo tutti i parametri di interesse. In questo modo è possibile gestire al meglio le attività e intervenire in maniera tempestiva e mirata in caso di necessità;
  • Smart Energy è un servizio a valore aggiunto che si rivolge a clienti energivori connessi in bassa tensione e che permette di conoscere i consumi elettrici in tempo reale, ricevere suggerimenti per ottimizzare i consumi, per ridurre la bolletta elettrica e per scegliere la migliore offerta disponibile. Inoltre, se si dispone di impianto fotovoltaico, il servizio aiuta il cliente ad ottimizzarne l'uso e la rendita e a controllarne l'efficacia nel tempo. Le caratteristiche principali del servizio sono la semplicità di installazione in modalità DIY (do it yourself) e la capacità di realizzare un audit energetico automatico tramite indicatori comportamentali di consumo e tramite confronti social con utenti simili;
  • Energy Aggregation permette di gestire un aggregato di risorse energetiche di clienti industriali e di valorizzarle fornendo servizi elettrici remunerati sul Mercato dei Servizi del Dispacciamento1. Si basa su una piattaforma ICT dotata delle opportune interfacce per ricevere ordini di dispacciamento da Terna ed eseguirli su un aggregato di risorse energetiche, nonché per monitorare l'andamento degli ordini e misurare in ogni momento la capacità di flessibilità elettrica;
  • TIM ha realizzato a inizio 2017 i primi 50 Smart Retail distribuiti sul territorio nazionale, dotando i punti vendita della tecnologia beacon BLE (Bluetooth Low Energy), dispositivi di piccole dimensioni installati in angoli tematici (es. area TIM Vision, Apple corner, etc.) che vengono rilevati dagli attuali smartphone. Il cliente dotato di App MyTIM Mobile viene quindi guidato durante la visita in negozio, ricevendo messaggi (push notification) di benvenuto/arrivederci e di tipo informativo in relazione alla posizione all'interno del punto vendita. La soluzione va oltre i confini fisici del negozio, estendendo l'engagement del cliente all'area geografica prossima al punto vendita (geofence area) realizzando use cases di proximity marketing: il cliente dotato di App MyTIM Mobile, se nelle vicinanze di uno Smart Retail o di un negozio su cui è attiva una campagna di geofencing, riceve sul proprio smartphone un messaggio di invito a recarsi al vicino centro TIM per l'attivazione di un'offerta promozionale a condizioni particolarmente vantaggiose. Il tema rientra nel progetto aziendale New Concept Store di rinnovamento dei punti vendita sia in termini di layout fisico che di dotazioni tecnologiche.

INDUSTRY 4.0

Le innovazioni portate dalla Industry 4.0 vengono spesso rappresentate come la quarta rivoluzione industriale. I quattro principi tecnologici fondamentali dell'Industry 4.0 per la Smart Factory, così come definiti dai promotori di questa iniziativa (un working group del governo tedesco nato durante la Hannover Fair), sono:

  • Interoperabilità, vista come la capacità di comunicare tra smart devices, sensori e persone in modo trasparente e standard attraverso l'Internet delle cose e delle persone (anche denominata Internet of Everythings);
  • Information transparency, vista come la capacità di creare un'immagine cibernetica, virtuale e aggiornata in tempo reale, della Factory arricchita anche delle informazioni che provengono dagli smart devices, dai sensori, da banche dati Legacy e dalle persone che operano nella fabbrica;

1 La quantità di energia richiesta dall'insieme dei consumatori (famiglie e aziende) deve essere prodotta istante per istante, e deve essere trasmessa in modo che l'offerta e la domanda siano sempre in equilibrio, garantendo così la continuità e la sicurezza della fornitura del servizio. La gestione di questi flussi di energia sulla rete si chiama dispacciamento.

  • Technical Assistance, vista come l'aggregazione di informazioni anche con tecniche di realtà aumentata per supportare i tecnici che devono risolvere problemi e intervenire urgentemente all'interno della Factory;
  • Controllo remoto e decentralizzazione delle decisioni che possono anche venire prese automaticamente dai CPS (Cyber-Physical Systems) in locale, ma con una supervisione da una control room non necessariamente collocata nello stesso edificio e nella stessa area geografica.

I casi d'uso legati all'Industry 4.0 in corso di sviluppo sono rappresentati dall'introduzione di tecnologie Internet e IoT all'interno dei processi produttivi dell'industria manifatturiera. Si basano essenzialmente sui CPS ovvero smart devices utilizzati nei processi produttivi visti come l'evoluzione degli attuali e largamente utilizzati PLC (Programmable Logic Controller)1. L'obiettivo è creare una smart factory, modulare e a isole, che possa essere telecontrollata da remoto e che sia rappresentata attraverso un'immagine virtuale. Attraverso l'IoT i CPS (evoluzione dei PLC) comunicano e cooperano tra di loro e con gli esseri umani in tempo reale e, sempre attraverso Internet (la Future Internet come definita per esempio nel Program FI-PPP2 della Commissione Europea) espongono servizi sia a strutture interne alla manifatturiera che a enti esterni.

Immersive Technologies

Le tecnologie immersive, basate cioè su ambienti realizzati intorno all'utilizzatore in cui quest'ultimo letteralmente si "immerge", legate a virtual, augmented e mixed reality stanno diventando sempre più pervasive e potrebbero rappresentare nel prossimo futuro una nuova rivoluzionaria computing platform, così come lo sono stati i PC e gli smartphones negli anni passati.

Il panorama delle tecnologie immersive è articolato. La Virtual Reality (VR) ha come obiettivo quello di sostituire alcune percezioni sensoriali (vista e udito in primo luogo) con contenuti e simulazioni digitali talmente realistiche da convincere l'utilizzatore a livello subconscio della credibilità dei mondo virtuale in cui questo viene immerso. Utilizzando degli opportuni visori (HMD – Head Mounted Display) il campo visivo dell'utente viene interamente sostituito con immagini elaborate digitalmente, che seguono accuratamente i movimenti della testa dell'utente. L'impressione è quella di trovarsi realmente in un luogo diverso da una simulazione dell'abitacolo di una stazione spaziale, a un cartone animato fantastico, a un documentario su paesi lontani.

Si parla invece di Augmented e Mixed Reality (AR e MR) quando la realtà percepita dall'utente, anziché essere completamente sostituita da un mondo virtuale, viene integrata con informazioni e contenuti digitali. Già disponibili da tempo attraverso applicazioni su smartphone e tablet, queste tecnologie ora consentono di sovrapporre i contenuti direttamente sul campo visivo dell'utente attraverso particolari occhiali.

Grazie alla grande disponibilità di potenza di elaborazione offerta dai dispositivi attuali e alla riduzione dei costi di alcuni componenti, quali ad esempio i display LCD, queste tecnologie, finora riservate a mercati di nicchia e ad ambiti industriali, sono ora accessibili anche al mercato consumer e si apprestano a fare parte delle vite quotidianamente di tutti noi.

TIM è attiva nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni che utilizzano Virtual e Augmented Reality in molteplici ambiti:

• Social VR, Interpersonal Communication, Collaboration: la VR ad una prima analisi potrebbe sembrare una tecnologia che isola le persone, ma in realtà ha le potenzialità per essere la piattaforma più social mai sperimentata. Grazie all'integrazione con la rete, i mondi virtuali non sono esperienze solitarie ma luoghi in cui incontrare persone reali, con cui è possibile interagire e discutere con la stessa naturalezza (o quasi) con cui accade nella realtà. Qualunque applicazione, gioco o contenuto, può diventare un'esperienza da condividere con i propri amici. Le applicazioni

1 Il Controllore a Logica Programmabile o Programmable Logic Controller (PLC) è un controllore per industria specializzato in origine nella gestione o controllo dei processi industriali.

2 Future Internet Public-Private Partnership Programme.

relative al social networking, alla comunicazione interpersonale, alla collaboration di tipo aziendale sono molteplici, e tutte da esplorare.

  • Digital entertainment: molte delle principali applicazioni di VR e AR saranno legate, soprattutto in una prima fase, all'ambito dell'entertainment. Le tecnologie immersive rivoluzionano completamente gli strumenti attuali per fare storytelling e porteranno alla nascita di forme di espressione artistica nuove e inattese. Lo streaming di video immersivi a 360° in 3D e ad alta qualità è una tematica sfidante da un punto di vista tecnologico e le potenzialità offerte dalle reti 4G LTE TIM e le future innovazioni della rete wireless mobile giocheranno un ruolo chiave nel rendere disponibili ovunque questi contenuti.
  • Cultura e eTourism: le potenzialità di queste tecnologie legate al mondo dell'istruzione, della cultura e del turismo sono molteplici. Si pensi ad esempio alla possibilità di portare un'intera classe di studenti a vedere le piramidi in Egitto, la superficie di Marte e la barriera corallina, tutto in una sola giornata. Il framework bHERE, nato dallo sviluppo di questa applicazione, consentirà la creazioni di esperienze museali virtuali e di narrazione di questo tipo fruibili in futuro anche in VR.
  • VR eCommerce: le tecnologie immersive consentiranno di offrire tutta la comodità delle soluzioni di commercio elettronico attuali unita ai vantaggi di trovarsi in un negozio reale: si avrà la possibilità di visionare e toccare i prodotti (repliche in scala 1:1), interagire con un vero commesso in ambiente virtuale, eliminando persino le fastidiose file di attesa.

TUTELA DELL'AMBIENTE

Efficienza Energetica

Gli interventi finalizzati al miglioramento dell'efficienza degli apparati tecnologici e alla riduzione dei consumi di energia elettrica, con conseguente riduzione delle emissioni di gas serra, sono sempre parte integrante della strategia ambientale di TIM.

Il 2017 si caratterizza per una significativa crescita degli sviluppi tecnologici in ambito Network che comportano una significativa crescita dei consumi energetici in ambito fisso e mobile stimata, per l'anno in corso, in circa 200 GWh. Pertanto nel corso del primo semestre sono stati valutati e predisposti ulteriori nuovi interventi di adeguamento ed efficientamento delle strutture di centrale di rete fissa, da realizzare nella seconda parte dell'anno, con l'obiettivo di annullare la crescita citata e nel contempo ridurre l'incremento dei consumi. Sono stati presi in considerazione tutti quei siti non interessati dai piani di efficientamento già avviati (dismissioni e decommissioning di edifici industriali). Sono stati analizzati anche interventi per ridurre i consumi negli altri ambiti (sale Data Center e uffici).

I principali interventi la cui realizzazione è già iniziata o è prevista per i prossimi mesi sono:

  • Rete fissa
  • Reengineering Centrali: è in fase di deployment un piano di interventi di adeguamento sia di alimentazione sia di condizionamento delle infrastrutture delle centrali, finalizzato all'aumento dell'efficienza energetica, alla riduzione della potenza elettrica attiva e alla minimizzazione della potenza elettrica reattiva1. Si prevede di intervenire, nella seconda metà del 2017, sulle 100 centrali (SGU2 e POP3) più energivore (su una consistenza totale di 10.500 centrali) che rappresentano indicativamente l'11% del totale dei consumi delle centrali, pari a circa 159 GWh annui (105 GWh apparati per telecomunicazioni e 54 GWh infrastrutture) con un obiettivo di saving a regime di circa 21 GWh.
  • Revamping Apparati: è in fase di deployment un piano di interventi di razionalizzazione, compattamento e ottimizzazione atti a ridurre il consumo energetico nelle centrali SGU in ambito Metropolitano con un saving iniziale stimato a regime di circa 4 GWh.
  • Summer Efficency Trial: al fine di gestire situazioni di consumi anomali è stato pianificato l'avviamento di un monitoraggio estivo su 80 centrali di rete fissa.
  • Data Center
  • Ottimizzazione raffrescamento sale: si prevede di ridurre i consumi legati al raffrescamento delle sale tramite lo spegnimento selettivo delle macchine installando una particolare soluzione di ottimizzazione dinamica del raffrescamento già collaudata negli anni precedenti. Nella fase iniziale si prevede di intervenire su un Data Center dell'area di Roma caratterizzato da consumi significativi, ottenendo un saving annuo stimato superiore a 1 GWh.
  • Soluzione Eco4Cloud: si prevede di ampliare il parco macchine su cui è attivo lo spegnimento controllato e dinamico in real-time dei server delle "farm in the cloud4" basate su virtualizzazione VMware5 con ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse fisiche (CPU e RAM) e conseguente saving energetico. La soluzione, la cui efficienza è stata già collaudata, porta ad un miglior funzionamento delle farm IT in termini di prestazioni e di "capacity planning", consentendo di

1 La potenza "attiva", o reale, è quella effettivamente consumata da un carico, mentre la potenza "reattiva" non dà consumi, essendo un'energia di scambio fra la linea di alimentazione ed il carico induttivo (motore, lampade fluorescenti, ecc.). Ridurre la potenza reattiva significa in pratica aumentare la capacità del sistema di utilizzare l'energia per svolgere lavoro utile riducendo il riscaldamento del carico e dei cavi con perdite di energia per effetto Joule. 2 Le SGU, o Stadi di Gruppo Urbano, sono le centrali telefoniche di commutazione che costituiscono il livello 2 della gerarchia di commutazione di TIM, e sono poste fra gli Stadi di Gruppo di Transito (SGT, rete interurbana) e gli Stadi di Linea (SL che raccolgono l'utenza attraverso la rete di distribuzione). 3 Nelle telecomunicazioni il POP, o Point of Presence, è un punto di accesso alla rete (router) lungo la rete di accesso, fornito da un Internet Service Provider (ISP), in grado di instradare il traffico agli utenti finali ad esso connessi.

4 Una "farm in the cloud" è una "fattoria" o serie di server collocati in un unico ambiente in modo da poterne centralizzare la gestione, la manutenzione e la sicurezza. Le varie farm sono distribuite nel cloud.

5 Si tratta di una serie disoftware sviluppati dalla VMware Inc. che consentono di eseguire più sistemi operativi in un ambiente virtuale. Ciò dà la possibilità di implementare su una piattaforma con sistema operativo Windows o Linux e relativo hardware un numero "n" di altre macchine virtuali con sistema operativo diverso.

ottimizzare lo sviluppo fisico delle piattaforme IT a seguito di aumenti del carico elaborativo richiesto.

  • Uffici
  • Efficientamento energetico su sedi ad uso ufficio attraverso il Building Energy Management System (BEMS), cioé un sistema di gestione dell'edificio, in ottica dinamica, che ha l'obiettivo di perseguire il minor consumo di energia durante il funzionamento e per l'intero ciclo di vita dell'insieme edificio-impianto1; si prevede di intervenire sui 20 uffici più energivori non oggetto di dismissione nei prossimi 3 anni.

Come anticipato, sono proseguite inoltre nella prima metà del 2017 le iniziative di decommissioning di piattaforme tecnologiche "obsolete" già avviate negli anni precedenti che hanno riguardato principalmente i seguenti progetti:

  • PSTN2: il progetto prevede la migrazione degli accessi tradizionali (ad eccezione di quelli ISDN) verso piattaforme VoIP. Ciò permette di ridurre i consumi energetici, l'occupazione degli spazi, la manutenzione ed in generale di superare l'obsolescenza degli impianti tradizionali. Il piano 2017 prevede lo spegnimento di 3,6 milioni di porte con un avanzamento a giugno superiore del 50% rispetto a quanto pianificato.
  • SuperSGU: l'iniziativa prevede il compattamento di apparati di rete fissa concentrando le funzioni di alcuni SGU su un ridotto numero di "SuperSGU" con beneficio diretto sulla riduzione dei consumi energetici. Il piano 2017 prevede l'intervento su 25 SGU con un avanzamento a giugno pari a circa il 50% del pianificato.
  • ATM3: il Progetto prevede l'ottimizzazione degli accessi Dati con una progressiva dismissione degli apparati ATM e spostamento su apparati a tecnologia IP. Ciò permette di ridurre i consumi energetici ed in generale di superare l'obsolescenza degli impianti tradizionali. Il piano 2017 prevede lo spegnimento di 1,3 milioni di porte con un avanzamento a giugno pari a circa il 30% del pianificato.

1 V. anche la norma UNI EN 15232 - "Prestazione energetica degli edifici - Incidenza dell'automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici" che definisce i metodi per la valutazione del risparmio energetico conseguibile in edifici all'interno dei quali siano impiegate tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti tecnologici e dell'impianto elettrico.

2 PSTN è l'acronimo di Public Switched Telephone Network; viene chiamata anche RTG (Rete Telefonica Generale) o rete telefonica pubblica commutata. 3 Con ATM, o Asynchronous Transfer Mode, si individua una serie di protocolli di rete sviluppata a partire dagli anni '90 in grado di offrire un servizio di telecomunicazioni unico integrato, capace di unificare i servizi voce con servizi dati di vario genere .

LE PERSONE DI TIM

L'evoluzione della industry delle TLC verso i modelli di Digital Telco, l'evoluzione tecnologica delle infrastrutture e le sfide del mercato legate allo sviluppo di nuovi servizi digitali e innovativi, si inseriscono nel quadro di un mercato del lavoro in profonda trasformazione. La Digital Transformation, che TIM sta operando, è pervasiva e impone di ripensare processi e servizi e di far evolvere nuove competenze e figure professionali che siano in grado di interpretare al meglio le nuove opportunità.

In particolare in TIM, l'evoluzione verso un modello di business centrato sulla Digital Innovation, la conseguente necessità di un remix di competenze in linea con l'ampliamento della gamma di offerta e il posizionamento sul mercato, e l'allungamento della vita lavorativa, sono le sfide che hanno maggiormente inciso sulla definizione della nuova strategia HR, avviata lo scorso anno e attualmente in fase di piena applicazione con particolare enfasi sulle seguenti aree di intervento prioritario:

Efficienza: anche nel primo semestre 2017, sono continuate le azioni volte alla razionalizzazione dei costi, la semplificazione della struttura organizzativa e dei processi, il miglioramento degli indici di produttività.

Welfare: è stato riprogettato il modello di riferimento con una proposta rinnovata di servizi che pone particolare attenzione al fenomeno della "work longevity". Tra le varie azioni previste, quelle a sostegno della valorizzazione di caratteristiche professionali funzionali alla crescita del valore aziendale a prescindere dall'età anagrafica, in una logica di equità, inclusione e sostenibilità.

Competenze: sono in corso programmi numericamente significativi di riqualificazione professionale (job center), con particolare attenzione alla digitalizzazione dei mestieri; piani individuali di sviluppo professionale e manageriale, per assicurare l'allineamento dei profili di competenze al nuovo orientamento strategico.

Modello Di Sviluppo

Il Modello di Sviluppo TIM, rispetto allo scorso anno, è stato ulteriormente affinato nelle sue singole componenti in modo da supportare la persona nelle varie fasi del percorso aziendale.

In particolare, nel primo semestre sono continuate le attività relative ai programmi di onboarding che hanno coinvolto colleghi neolaureati e junior professional già inseriti in Azienda anche nell'ottica di supportarli ulteriormente nel loro percorso professionale in coerenza alle evoluzioni del contesto.

Rispetto agli altri processi valutativi - Performance, Motivation e Knowledge Review - che costituiscono la fonte primaria per la costruzione dei piani di sviluppo «aperti a tutti» destinati all'intera popolazione aziendale, sono state svolte rispettivamente le seguenti attività:

  • Performance: nel mese di febbraio si è svolta la fase di "scelta dei valutatori" da parte dei capi per la valutazione in logica multirater; nel mese di marzo si è svolta la fase di valutazione che ha coinvolto tutte le persone del Gruppo; in aprile è stata poi attivata la fase di feedback (a partire dai destinatari di MBO1) che si è conclusa per tutta la popolazione nel mese di giugno.
  • Motivation Review: un nuovo processo di valutazione finalizzato a rilevare l'energia che le persone esprimono nella propria attività lavorativa. Nel mese di febbraio è stata avviata la fase di sperimentazione per la validazione scientifica dello strumento; saranno coinvolte quattro aziende del Gruppo (TCC, Sparkle, HRS, INWIT)
  • Knowledge Review: nel mese di maggio si è conclusa la progettazione del processo di assessment delle conoscenze critiche i cui esiti costituiranno la base per la definizione di piani di sviluppo della Leadership Professionale finalizzati al riconoscimento dei Knowledge Holder quali detentori del know-how strategico per il business aziendale attuale e futuro.

1 Management by Objectives

Infine, nel semestre in corso è stata rivisitata complessivamente la strumentazione relativa ai processi di Assessment del potenziale e sono state avviate le relative attività di valutazione volte alla definizione dei piani di sviluppo della Leadership Manageriale.

Formazione

Proseguendo la strada della valorizzazione e dello sviluppo delle competenze interne, iniziata a partire da luglio 2016, la strategia dello sviluppo delle competenze si delinea attraverso i seguenti principali pilastri:

  • Riqualificazione e valorizzazione professionale
  • Sviluppo del profilo manageriale
  • Evoluzione e digitalizzazione delle skills
  • Piani di sviluppo individuale

In coerenza con tali driver, si sta procedendo al consolidamento della TIM Academy e del modello Sviluppo, per garantire strumenti e metodologie che possano supportare i dipendenti in questo delicato momento di trasformazione aziendale.

Le attività formative sono articolate in quattro macro-categorie, rispetto alle quali vengono riportate le principali attività realizzate nel primo semestre:

Management Education: la formazione rivolta ai manager è fondamentale per accelerare il turnaround aziendale e garantire la realizzazione del piano strategico 2017-2019. E' stato definito un percorso di Management Education 2017/2018, che coinvolgerà complessivamente circa 700 manager, proponendo programmi mirati e differenziati in base alla complessità dei ruoli gestiti dai partecipanti. A giugno è stata completata la progettazione e sono in fase di avvio i primi programmi. Il piano, sviluppato in modalità blended, prevede: sessioni di Webinar, sessioni di Coaching on Line, Pillole formative e video-talks, laboratori esperienziali, workshop e seminari su tematiche strategiche con speaker di rilievo.

Evoluzione delle competenze di ruolo, specialistiche e new capabilities: la formazione per l'evoluzione delle competenze di ruolo, specialistiche e delle new capabilities occupa il ruolo centrale nel piano degli investimenti formativi di TIM. I principali progetti avviati nel primo semestre sono:

  • "Skill improvement dei Tecnici on Field di Open Access": formazione blended per circa 9.000 tecnici on field, finalizzata a colmare i gap delle competenze tecniche emerse dallo skill assessment.
  • "Mantenimento e Sviluppo di Certificazioni aziendali": interventi abilitanti la partecipazione a gare e appalti in ambito privato e di Pubblica Amministrazione Centrale e Locale.
  • "Big Data Transformation": percorso di sviluppo delle competenze "Big Data" a supporto della trasformazione in corso in TIM.
  • "Field Management Training": formazione manageriale per 52 manager di coordinatori Access Network Assurance & Delivery Integrated (Field Force) in ambito Open Access.

Sviluppo e empowerment

I cambiamenti organizzativi e le evoluzioni delle competenze legate al business impongono nuovi strumenti a supporto del cambiamento e della consapevolezza delle persone di TIM.

E' stato realizzato il percorso e-learning "Il Modello di Competenze" che mira ad accrescerne la consapevolezza e a promuovere la cultura necessaria per orientarne i comportamenti.

Istituzionale e cultura d'impresa

La formazione istituzionale è obbligatoria e, coinvolgendo tutta la popolazione, mira a sensibilizzare e diffondere le conoscenze sui contenuti richiesti dagli adempimenti di legge e supportare la trasformazione della cultura organizzativa. I principali progetti del primo semestre sono:

  • Nuovo modello di Equivalence (NME): dedicato al personale delle funzioni commerciali per facilitare la transizione verso il Nuovo Modello.
  • Sicurezza: in relazione agli obblighi previsti derivanti dalla normativa vigente, sono coinvolti circa 100 dirigenti "apicali" nel progetto formativo "Sicuri Adesso".

• Anticorruzione e Whistleblowing: è stato realizzato un modulo di apprendimento digitale, che sta coinvolgendo tutta la popolazione aziendale e di Gruppo per favorire l'adozione di comportamenti di trasparenza, correttezza e buona fede da parte di tutta l'Azienda.

Job Center e lo sviluppo delle competenze interne

Relativamente ai percorsi di riqualificazione in corso, sono proseguite le attività di riconversione professionale nell'ambito del Progetto Job Center che persegue i seguenti principali obiettivi:

  • riposizionare le persone attualmente dedicate ad attività di supporto verso attività ad impatto diretto sul business e sui clienti;
  • qualificare professionalmente le persone da reimpiegare nelle attività precedentemente affidate ad aziende esterne ed oggi internalizzate;
  • rappresentare un'opportunità professionale che, da un lato, permetta all'azienda di aprirsi al mercato in maniera più efficace ed efficiente con energia, competenze e professionalità e, dall'altro, permetta alle persone di mantenere costantemente aggiornato il proprio profilo professionale.

A fine giugno sono state coinvolte nel Job Center oltre 2.700 persone.

HR Partnerships

Nel corso del 2017 TIM ha implementato il nuovo modello di relazione con l'ecosistema educativo (mondo accademico, scuole, business schools, enti istituzionali e sociali) collaborando proattivamente alla definizione di progetti formativi, alla docenza su tematiche distintive del business e alla implementazione di specifici percorsi di Alternanza Scuola Lavoro con Istituti Tecnici e Licei distribuiti sul territorio nazionale.

L'obiettivo del nuovo modello di partnership è quello di generare valore nel breve-medio periodo da un lato per l'organizzazione, attraverso la contaminazione con saperi diversi, e dall'altro per i giovani mettendo a disposizione il nostro know-how.

People Caring

TIM ritiene che essere un'Azienda inclusiva, capace di prendersi cura delle sue persone, di realizzare soluzioni che mettono ognuno in condizione di dare il meglio di sé, sia alla base della sostenibilità economica e sociale. In tale contesto, anche nel 2017 numerose sono state le iniziative in vari e diversi ambiti, tutti connessi dal fil-rouge del porre la persona al centro riconducibili alle seguenti quattro macro aree:

  • Work-life balance e Family Care (tra cui asili nido, soggiorni estivi per figli dei dipendenti, gestione della mobilità, biglietti gratuiti e sperimentazione lavoro agile);
  • Iniziative di volontariato dei dipendenti (tra cui giornate di donazione del sangue organizzate presso le sedi aziendali, stand ospitati presso le sedi aziendali per la vendita di prodotti solidali e partecipazioni ad attività benefiche);
  • Equity & Inclusion Management (in cui rientrano iniziative in ambito disability management e longevity management);
  • Promozione e supporto della persona e del suo benessere (come ad esempio erogazione di sussidi economici per il supporto ai dipendenti in condizione di particolare disagio economico, erogazione di borse di studio per soggiorni all'estero e rimborso delle tasse universitarie, per l'iscrizione al primo anno di Università del ciclo unico e di selezionate lauree magistrali per i figli meritevoli dei dipendenti).

Tutela della salute e della sicurezza

Nel primo semestre le principali aree di intervento sulla salute e la sicurezza sul lavoro hanno riguardato il rimodellamento del processo di individuazione e valutazione dei rischi in coerenza con il passaggio di TIM a un modello cosiddetto «multi-datoriale», da cui consegue la rivisitazione dell'impalcatura organizzativa e procedurale legata alla gestione degli aspetti prevenzionistici.

Sono proseguite le campagne di monitoraggio degli agenti fisici, attraverso rilievi strumentali con particolare riferimento a vibrazioni, rumore, campi elettromagnetici; sul versante formativo sono stati pianificati ed è stata avviata l'erogazione di interventi formativi verso tutto il personale aziendale ed in particolare nei confronti del personale tecnico operativo sempre più interessato dall'applicazione di nuove tecnologie e coinvolto in nuovi scenari operativi.

Nell'ambito delle iniziative informative e di sensibilizzazione volte a rafforzare la cultura della sicurezza è stata avviata la progettazione di un video dedicato alla gestione delle emergenze in caso di eventi sismici.

Con riferimento al monitoraggio del fenomeno infortunistico è proseguita nel primo semestre la puntuale analisi degli eventi e l'eventuale individuazione di azioni correttive ed è stato rafforzato il coinvolgimento diretto delle linee interessate, per una maggiore sinergia.

Sono inoltre in fase di sviluppo una serie di progetti digitali in collaborazione con le linee tecniche finalizzati ad applicare le nuove tecnologie anche in ambito Safety.

Relazioni Industriali

Nel primo semestre, in coerenza con il modello di Relazioni Industriali improntato alla ricerca del dialogo e del confronto costruttivo, nel rispetto degli assetti contrattuali, sono proseguite le sessioni di confronto e d'informazione con le parti sindacali, sia a livello nazionale che territoriale.

A livello nazionale TIM ha rappresentato in più occasioni il posizionamento strategico dell'Azienda in rapporto ai principali indicatori economico-produttivi e la conseguente esigenza di individuare misure orientate a sostenere il recupero della competitività e della redditività nonché il miglioramento della qualità del servizio, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e il perimetro aziendale.

In tale contesto, l'Azienda, nel mese di febbraio ha emanato un Regolamento aziendale che innova e ammoderna alcuni aspetti fondamentali del rapporto di lavoro inserendo, tra l'altro, sul versante retributivo specifici interventi di incentivazione individuale per il personale tecnico. Tale Regolamento è stato successivamente affinato e migliorato accogliendo le proposte ed i suggerimenti delle organizzazioni sindacali.

Nel mese di giugno, Azienda e Sindacato hanno raggiunto un'intesa che definisce la struttura del Premio di Risultato 2017/2019, per le aziende del Gruppo.

Il Premio ha una nuova veste: prevede infatti che i sistemi di incentivazione siano uguali per tutti, dai manager ai tecnici, e siano basati su risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati.

L'accordo, che conclude positivamente il percorso negoziale avviato con il sindacato, prevede che il premio di risultato sia composto da un premio:

  • di "base" che ha come indicatore l'Ebitda di Gruppo;
  • di" produzione" che ha come indicatore i ricavi da servizi del Gruppo al netto dei ricavi da prodotto;
  • di" miglioramento" che ha come indicatore il Customer Satisfaction Index;
  • di "funzione" legato agli obiettivi di funzione.

Gli obiettivi, mutuati dai sistemi di incentivazione manageriale, riconoscono l'apporto di tutti i lavoratori alla realizzazione dei risultati economici e di produttività previsti.

È stato inoltre definito il valore medio del Premio per TIM (1.300 euro annui), correlato e commisurato al raggiungimento degli obiettivi previsti.

L'erogazione riguarderà tutti i lavoratori, compreso chi ha un contratto di apprendistato e a tempo determinato, ma il premio scatterà se si raggiungerà prima di tutto la misura prevista per l'indicatore Ebitda di Gruppo.

Le parti hanno anche previsto l'opzione Welfare secondo la quale le persone potranno scegliere di fruire in tutto o in parte del premio in servizi di welfare, beneficiando del totale sgravio fiscale. L'elenco dei servizi comprende, tra gli altri, asili nido, tasse e libri scolastici, assistenza anziani, spese sanitarie, fondi pensione, mutui, buoni spesa, sport e tempo libero che sono solo una parte del capitolo welfare, per il quale TIM investe complessivamente oltre 100 milioni di euro ogni anno.

Per la gestione dell'accordo è stato istituito un organismo di consultazione a cui verranno comunicati gli obiettivi di anno in anno desunti dal processo di budget, in coerenza con il Piano Industriale.

A fronte dell'inversione di tendenza dei principali trend economici e reddituali dell'Azienda, riscontrata nel secondo semestre 2016, TIM ha riconosciuto al personale il contributo reso in termini di recupero di efficienza complessiva e di miglioramento dell'andamento economico dell'impresa. In tal senso alle persone di TIM è stato erogato un importo Una Tantum, diversificato per livello inquadramentale. L'apprezzamento ha interessato il personale delle altre aziende del Gruppo -cui si applica il CCNL delle Telecomunicazioni- con l'accordo sul Premio di Risultato scaduto per l'anno 2016.

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2017 DEL GRUPPO TIM

INDICE

BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2017 DEL GRUPPO TIM

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
_______
69
Conto economico separato consolidato
_________
71
Conto economico complessivo consolidato
______
72
Movimenti del patrimonio netto consolidato
____
73
Rendiconto finanziario consolidato
_______
74
Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale _______ 76
Nota 2 Principi contabili _____________ 79
Nota 3 Area di consolidamento _____________ 81
Nota 4 Avviamento ___________ 83
Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita _______ 84
Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)_____ 85
Nota 7 Partecipazioni _________ 87
Nota 8 Attività finanziarie (non correnti e correnti)__________ 88
Nota 9 Crediti commerciali, vari e altre attività correnti______ 90
Nota 10 Patrimonio netto____________ 92
Nota 11 Passività finanziarie (non correnti e correnti)_______ 94
Nota 12 Indebitamento finanziario netto __________ 101
Nota 13 Strumenti derivati _________ 102
Nota 14 Informazioni integrative su strumenti finanziari__________ 103
Nota 15 Fondi relativi al personale _________ 105
Nota 16 Fondi per rischi e oneri ___________ 106
Nota 17 Debiti commerciali, vari e altre passività correnti ________ 107
Nota 18 Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie ______ 108
Nota 19 Proventi finanziari e Oneri finanziari _______ 115
Nota 20 Utile (perdita) del periodo _________ 118
Nota 21 Risultato per azione ________ 119
Nota 22 Informativa per settore operativo _________ 122
Nota 23 Operazioni con parti correlate ____________ 125
Nota 24 Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale ________ 139
Nota 25 Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti __________ 141
Nota 26 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali _____ 143
Nota 27 Altre informazioni __________ 143
Nota 28 Eventi successivi al 30 giugno 2017 ______ 145
Nota 29 Le imprese del Gruppo TIM ________ 146

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Attività

(milioni di euro) note 30.6.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con
parti
correlate
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 4) 29.511 29.612
Attività immateriali a vita utile definita 5) 6.594 6.951
36.105 36.563
Attività materiali 6)
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.671 13.947
Beni in locazione finanziaria 2.371 2.413
16.042 16.360
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto 7) 17 18
Altre partecipazioni 7) 48 46
Attività finanziarie non correnti 8) 2.185 2.698 532
Crediti vari e altre attività non correnti 2.324 2.222
Attività per imposte anticipate 525 877
5.099 5.861
Totale Attività non correnti (a) 57.246 58.784
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 314 270
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 9) 5.617 15 5.426 136
Crediti per imposte sul reddito 45 94
Attività finanziarie correnti 8)
Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti
finanziari e altre attività finanziarie correnti 1.732 5 1.908 132
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 4.086 3.964 621
5.818 5 5.872 753
Sub-totale Attività correnti 11.794 11.662
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
Totale Attività correnti (b) 11.794 11.662
Totale Attività (a+b) 69.040 70.446

Patrimonio netto e Passività

(milioni di euro) note 30.6.2017 di cui con parti
correlate
31.12.2016 di cui con
parti
correlate
Patrimonio netto 10)
Capitale emesso 11.677 11.677
meno: Azioni proprie (90) (90)
Capitale 11.587 11.587
Riserva da sovrapprezzo azioni 2.094 2.094
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile
(perdita) del periodo
7.723 7.526
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della
Controllante
21.404 21.207
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
2.215 2.346
Totale Patrimonio netto (c) 23.619 23.553
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 11) 28.887 30.469 912
Fondi relativi al personale 15) 1.336 1.355
Fondo imposte differite 323 293
Fondi per rischi e oneri 16) 813 830
Debiti vari e altre passività non correnti 1.594 1.607 2
Totale Passività non correnti (d) 32.953 34.554
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 11) 4.844 4.056 133
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 17) 7.056 76 7.646 263
Debiti per imposte sul reddito 568 637
Sub-totale Passività correnti 12.468 12.339
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/
Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale Passività correnti (e) 12.468 12.339
Totale Passività (f=d+e) 45.421 46.893
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 69.040 70.446

CONTO ECONOMICO SEPA RATO CONSOLIDATO

note 1° Semestre di cui 1° Semestre di cui
(milioni di euro) 2017 con parti 2016 con parti
correlate correlate
Ricavi 9.772 118 9.096 164
Altri proventi 217 7 107 2
Totale ricavi e proventi operativi 9.989 9.203
Acquisti di materie e servizi (4.136) (99) (3.783) (110)
Costi del personale (1.530) (54) (1.551) (66)
Altri costi operativi (576) (501)
Variazione delle rimanenze 50 33
Attività realizzate internamente 317 325
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) 4.114 3.726
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 25) (95) (91)
Ammortamenti (2.249) (2.047)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti 6 13
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti (5)
Risultato operativo (EBIT) 1.871 1.687
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 25) (96) (82)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese
collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del
patrimonio netto (1) (2)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni (19) 7
Proventi finanziari 19) 1.110 37 2.012 60
Oneri finanziari 19) (1.850) (40) (2.157) (67)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
1.111 1.547
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 25) (110) (93)
Imposte sul reddito (457) (489)
Utile (perdita) derivante dalle attività in
funzionamento
654 1.058
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
47 9
Utile (perdita) del periodo 20) 654 1.105
di cui: impatto delle Partite di natura non ricorrente 25) (173) (78)
Attribuibile a:
Soci della Controllante 596 1.018
Partecipazioni di minoranza 58 87
(euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Risultato per azione: 21)
Risultato per azione (Base)
Azione ordinaria 0,03 0,05
Azione di risparmio 0,04 0,06
di cui:
da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante
azione ordinaria 0,03 0,05
azione di risparmio 0,04 0,06
Risultato per azione (Diluito)
Azione ordinaria 0,03 0,03
Azione di risparmio 0,04 0,04
di cui:
da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante
azione ordinaria 0,03 0,03

azione di risparmio 0,04 0,04

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Nota 10

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Utile (perdita) del periodo (a) 654 1.105
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali 33 (118)
Effetto fiscale (8) 32
(b) 25 (86)
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(c)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(d=b+c) 25 (86)
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 34 76
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (37) (69)
Effetto fiscale 2 (4)
(e) (1) 3
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (331) (327)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 497 245
Effetto fiscale (43) (2)
(f) 123 (84)
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (551) 618
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
19 304
Effetto fiscale
(g) (532) 922
Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(h)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(i=e+f+g+h) (410) 841
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (k=d+i) (385) 755
Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) 269 1.860
Attribuibile a:
Soci della Controllante 367 1.726
Partecipazioni di minoranza (98) 134

MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Movimenti dal 1° gennaio 2016 al 30 giugno 2016

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
adeguamento
al fair value
delle attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2015 10.650 1.731 32 (249) (1.459) (87) 6.992 17.610 3.723 21.333
Correzione per errori 46 (102) (56) (28) (84)
Saldo rettificato al 31
dicembre 2015
10.650 1.731 32 (249) (1.413) (87) 6.890 17.554 3.695 21.249
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati (166) (166) (26) (192)
Utile (perdita) complessivo del
periodo
3 (84) 875 (86) 1.018 1.726 134 1.860
Cessione gruppo Sofora -
Telecom Argentina
(1.582) (1.582)
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
3 3 3
Altri movimenti (11) (11) (11)
Saldo al 30 giugno 2016 10.650 1.731 35 (333) (538) (173) 7.734 19.106 2.221 21.327

Movimenti dal 1° gennaio 2017 al 30 giugno 2017 Nota 10

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva per
adeguamento
al fair value
delle attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversione
di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile
alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2016 11.587 2.094 39 (551) (366) (113) 8.517 21.207 2.346 23.553
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati (166) (166) (39) (205)
Utile (perdita) complessivo del
periodo
(1) 123 (376) 25 596 367 (98) 269
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
4 4 4
Altri movimenti (8) (8) 6 (2)
Saldo al 30 giugno 2017 11.587 2.094 38 (428) (742) (88) 8.943 21.404 2.215 23.619

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
note
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 654 1.058
Rettifiche per:
Ammortamenti 2.249 2.047
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) 10 5
Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 336 257
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) (6) (13)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate
con il metodo del patrimonio netto 1 2
Variazione dei fondi relativi al personale (7) 40
Variazione delle rimanenze (44) (40)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa (52) (130)
Variazione dei debiti commerciali 44 (141)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 72 95
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività (119) (687)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative
(a)
3.138 2.493
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali
5)
(673) (709)
Acquisti di attività materiali
6)
(1.413) (1.397)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (*) (2.086) (2.106)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (707) (371)
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (2.793) (2.477)
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità
acquisite (6)
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (1) (3)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie 695 364
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami
d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
492
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di
altre attività non correnti
9 29
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento
(b)
(2.090) (1.601)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (663) (262)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 1.256 2.061
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (1.200) (3.094)
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 6
Dividendi pagati (*) (218) (227)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento
(c)
(819) (1.522)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
(d)
(45)
Flusso monetario complessivo
(e=a+b+c+d)
229 (675)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
(f)
3.952 3.216
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
nette
(g)
(95) 159
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
(h=e+f+g)
4.086 2.700
(*) di cui verso parti correlate:
Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza 75 63
Dividendi pagati

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (27) (104)
Interessi pagati (1.198) (1.327)
Interessi incassati 432 516
Dividendi incassati 7

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.964 3.559
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (12) (441)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute 98
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
3.952 3.216
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 4.086 2.707
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (7)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
4.086 2.700

NOTA 1 FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

FORMA E CONTENUTO

Telecom Italia S.p.A. (la "Capogruppo"), denominata in forma sintetica anche "TIM S.p.A.", e le sue società controllate formano il "Gruppo TIM" o il "Gruppo".

TIM è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana.

La sede legale della Capogruppo TIM è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.

La durata di TIM S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.

Il Gruppo TIM opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.

Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo TIM redatto per l'esercizio 2016.

Per ragioni di confronto vengono presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2016, i dati di conto economico separato consolidato, di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato del primo semestre 2016.

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).

La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2017 del Gruppo TIM è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2017.

SCHEMI DI BILANCIO

Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:

  • la Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata è stata predisposta classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
  • il Conto economico separato consolidato è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, in quanto tale forma di esposizione è ritenuta più idonea a rappresentare lo specifico business del Gruppo, risulta conforme alle modalità di reporting interno ed è in linea con la prassi del settore industriale di riferimento.

Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).

In particolare, TIM utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit). L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:

    • Oneri finanziari
  • Proventi finanziari
  • +/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni

+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto

EBIT- Risultato Operativo

+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti

+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti

  • Ammortamenti

EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti

  • il Conto economico complessivo consolidato comprende, oltre all'utile (perdita) del periodo, come da Conto economico separato consolidato, le altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il Rendiconto finanziario consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il "metodo indiretto", come consentito dallo IAS 7 (Rendiconto finanziario).

Inoltre, come richiesto dalla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, nel contesto del conto economico separato consolidato, i proventi e gli oneri derivanti da operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa (operazioni non ricorrenti) sono specificatamente identificati e i relativi effetti sui principali livelli intermedi di risultato sono evidenziati separatamente, quando significativi. In particolare, tra gli oneri/proventi non ricorrenti sono inclusi, a titolo non esaustivo: proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili, impianti e macchinari, di rami d'azienda e di partecipazioni; oneri derivanti da processi/progetti di ristrutturazione e razionalizzazione aziendale anche connessi a operazioni societarie (fusioni, scissioni, ecc.); oneri conseguenti a contenziosi e sanzioni di carattere regolatorio e a correlate passività; altri accantonamenti a fondi rischi e oneri e relativi storni; oneri per definizioni in via transattiva di contenziosi; impairment losses sull'avviamento e/o su altre attività immateriali e materiali.

Sempre in relazione alla citata delibera Consob, nei prospetti di bilancio consolidato gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate sono stati evidenziati separatamente.

INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

Un settore operativo è una componente di un'entità:

  • che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);
  • i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità (per TIM il Consiglio di Amministrazione) ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; e
  • per la quale sono disponibili informazioni economico-patrimoniali separate.

In particolare, i settori operativi del Gruppo TIM sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).

Il gruppo Sofora - Telecom Argentina, ceduto in data 8 marzo 2016, è iscritto tra le Discontinued operations.

Il termine "settore operativo" è da intendersi come sinonimo di "business unit".

I settori operativi del Gruppo TIM sono i seguenti:

Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (International wholesale) che, in campo internazionale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America), opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale, le attività di Olivetti (prodotti e servizi per l'Information Technology) nonché INWIT S.p.A. (società operante nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori) e le strutture di supporto al settore Domestic.

Per ulteriori dettagli si fa rimando al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM – Business Unit Domestic" della Relazione intermedia sulla gestione;

  • Brasile: comprende le attività di telecomunicazioni mobili (Tim Celular) e fisse (Tim Celular e Intelig) in Brasile;
  • Altre attività: comprendono le imprese finanziarie e le altre società minori non strettamente legate al "core business" del Gruppo TIM.

NOTA 2 PRINCIPI CONTABILI

CONTINUITÀ AZIENDALE

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che TIM continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).

In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:

  • i principali rischi e incertezze (per la maggior parte di natura esogena) a cui il Gruppo e le varie attività del Gruppo TIM sono esposti:
  • i mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato italiano, europeo e brasiliano nonché la volatilità dei mercati finanziari della "zona Euro" anche all'esito del referendum su "Brexit" nel Regno Unito;
  • le variazioni delle condizioni di business anche in relazione alle dinamiche competitive;
  • i mutamenti delle norme legislative e regolatorie (variazioni dei prezzi e delle tariffe o decisioni che possano condizionare le scelte tecnologiche);
  • gli esiti di controversie e contenziosi con autorità regolatorie, concorrenti ed altri soggetti;
  • i rischi finanziari (andamento dei tassi di interesse e/o dei tassi di cambio, variazioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating);
  • il mix considerato ottimale tra capitale di rischio e capitale di debito nonché la politica di remunerazione del capitale di rischio, così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016 nel paragrafo "Informativa sul capitale" nell'ambito della Nota "Patrimonio netto";
  • la politica di gestione dei rischi finanziari (rischio di mercato, rischio di credito e rischio di liquidità) così come descritti nel bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016 nella Nota "Gestione dei rischi finanziari".

Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene che allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.

CRITERI CONTABILI E PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016, ai quali si rimanda, fatta eccezione per gli adattamenti richiesti dalla natura delle rilevazioni infrannuali.

Inoltre in sede di bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte nel "Fondo imposte differite" al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".

USO DI STIME CONTABILI

La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.

Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI RECEPITI DALLA UE E IN VIGORE A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2017

Non ci sono principi e interpretazioni recepiti dalla UE e in vigore a partire dal 1° gennaio 2017.

NUOVI PRINCIPI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB MA NON ANCORA APPLICABILI

Alla data di redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato sono stati emessi dallo IASB, ma non ancora entrati in vigore, i seguenti nuovi Principi / Interpretazioni:

Applicazione
obbligatoria a
partire dal
Nuovi Principi / Interpretazioni recepiti dalla UE
IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) 1/1/2018
IFRS 9 (Strumenti Finanziari) 1/1/2018
Nuovi Principi / Interpretazioni non ancora recepiti dalla UE
IFRS 16 (Leasing) 1/1/2019
Modifiche all'IFRS 10 (Bilancio Consolidato) e allo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint Applicazione
venture): Vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata/joint venture differita
indefinitamente
Modifiche allo IAS 12 (Imposte sul reddito - Rilevazione di attività per imposte anticipate su perdite
non realizzate) 1/1/2017
Modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario - Iniziativa di informativa) 1/1/2017
Chiarimenti all'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) 1/1/2018
Modifiche all'IFRS 2 (Classificazione e misurazione dei pagamenti basati su azioni) 1/1/2018
Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2014-2016) – Modifiche all'IFRS 12 e allo IAS 28 1/1/2017
per IFRS 12
1/1/2018
per IAS 28
IFRIC 22 (Operazioni in valuta estera con pagamento anticipato / acconto ricevuto) 1/1/2018
Modifiche allo IAS 40 (Investimenti immobiliari) 1/1/2018
IFRIC 23 – Incertezza sul trattamento delle imposte sul reddito 1/1/2019

Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi Principi / Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione. In particolare, si segnala che per l'adozione dell'IFRS 15, dell'IFRS 16 e dell'IFRS 9 sono stati attivati specifici progetti a livello di Gruppo e che pertanto una stima attendibile degli effetti quantitativi sarà possibile solo a completamento di ciascun progetto.

Per ulteriori dettagli sugli specifici progetti si fa rimando a quanto illustrato alla Nota "Principi contabili" del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016.

NOTA 3 AREA DI CONSOLIDAMENTO

Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 giugno 2017, rispetto al 31 dicembre 2016 sono di seguito elencate.

Società controllate uscite dal perimetro di consolidamento:

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Uscite:
TIERRA ARGENTEA S.A. Liquidata Altre Attività Maggio 2017

Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 giugno 2017 rispetto al 30 giugno 2016 sono di seguito elencate.

Società controllate entrate /uscite/oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento

Società Business Unit di
riferimento
Mese
Entrate:
FLASH FIBER S.r.l. Nuova costituzione Domestic Luglio 2016
TI SPARKLE RUSSIA LLC Nuova acquisizione Domestic Luglio 2016
NOVERCA S.r.l. Nuova acquisizione Domestic Ottobre 2016
TIMVISION S.r.l. Nuova costituzione Domestic Dicembre 2016
Uscite:
PURPLE TULIP B.V. Liquidata Altre Attività Luglio 2016
Fusione:
TELECOM ITALIA INTERNATIONAL N.V. Fusa in Telecom Italia Finance
S.A.
Altre Attività Agosto 2016
TELECOM ITALIA DEUTSCHLAND HOLDING
Gmbh
Fusa in TIM S.p.A. Altre Attività Agosto 2016
GESTIONE DUE S.r.l. Fusa in INWIT S.p.A. Domestic Settembre 2016
GESTIONE IMMOBILI S.r.l. Fusa in INWIT S.p.A. Domestic Settembre 2016
REVI IMMOBILI S.r.l. Fusa in INWIT S.p.A. Domestic Settembre 2016
TELECOM ITALIA INFORMATION TECHNOLOGY
S.p.A.
Fusa in TIM S.p.A. Domestic Dicembre 2016

Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo TIM, è così ripartito:

30.6.2017
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 25 47 72
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 20 - 20
Totale imprese 46 47 93
31.12.2016
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 25 48 73
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 19 - 19
Totale imprese 45 48 93
30.6.2016
Imprese: Italia Estero Totale
controllate consolidate con il metodo integrale 26 50 76
Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 - 1
collegate valutate con il metodo del patrimonio netto 18 - 18
Totale imprese 45 50 95

Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Le imprese del Gruppo TIM".

NOTA 4 AVVIAMENTO

Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi sei mesi del 2017:

(milioni di euro) 31.12.2016 Riclassifiche Incrementi Decrementi Svalutazioni Differenze
cambio
30.6.2017
Domestic 28.489 28.489
Core Domestic 28.077 28.077
International Wholesale 412 412
Brasile 1.123 (101) 1.022
Altre attività
Totale 29.612 (101) 29.511

L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.

Al 30 giugno 2017 la capitalizzazione di borsa di TIM risultava inferiore al valore di Patrimonio Netto; per altro, tenuto conto del positivo andamento del consuntivo dei primi sei mesi dell'anno, in linea con le previsioni di piano, dell'assenza di nuovi e ulteriori indicatori di natura esogena e delle risultanze in termini di valore recuperabile emerse con il processo di Impairment test effettuato ai fini del Bilancio 2016, non si è ritenuto necessario effettuare una nuova determinazione del valore recuperabile e sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle singole Cash Generating Unit in sede di Bilancio consolidato 2016.

NOTA 5 ATTIVITÀ IMMATERIALI A VITA UTILE DEFINITA

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 357 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2016 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni)
/ Ripristini
Dismissioni Differenze
cambio
Oneri
finanziari
capitalizzati
Altre
variazioni
30.6.2017
Diritti di brevetto industriale e
diritti di utilizzazione delle
opere dell'ingegno
2.458 255 (645) (101) 318 2.285
Concessioni, licenze, marchi e
diritti simili
2.854 7 (198) (53) 30 2.640
Altre attività immateriali 109 76 (64) (3) 1 119
Attività immateriali in corso e
acconti
1.530 335 (106) 45 (254) 1.550
Totale 6.951 673 (907) (263) 45 95 6.594

Gli investimenti dei primi sei mesi del 2017 comprendono 133 milioni di euro di attività realizzate internamente (147 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016).

I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 giugno 2017 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso a tempo indeterminato e si riferiscono prevalentemente a TIM S.p.A. (1.240 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (1.021 milioni di euro).

Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 giugno 2017 si riferiscono principalmente:

  • al costo residuo delle licenze di telefonia e diritti assimilabili (1.823 milioni di euro per TIM S.p.A., 383 milioni di euro per la Business Unit Brasile);
  • agli Indefeasible Rights of Use IRU (319 milioni di euro) che si riferiscono alle società del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale (215 milioni di euro) e alla Capogruppo (104 milioni di euro);
  • alle frequenze televisive della società Persidera (Core Domestic) per 115 milioni di euro.

Le altre attività immateriali al 30 giugno 2017 comprendono essenzialmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs - SAC) pari a 103 milioni di euro (70 milioni di euro riferiti alla Capogruppo e 33 milioni di euro alla Business Unit Brasile) rappresentati, principalmente, dalle provvigioni alla rete di vendita per alcune offerte commerciali che vincolano il cliente per un periodo determinato.

Le attività immateriali in corso e acconti aumentano di 20 milioni di euro; si rammenta che la voce accoglie l'ammontare del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz, acquisito nel 2014 dal gruppo Tim Brasil per complessivi 2,9 miliardi di reais (pari a circa 1 miliardo di euro). Poiché il periodo di tempo necessario affinché i beni risultino pronti per l'uso è superiore ai 12 mesi, anche nel primo semestre 2017 sono stati capitalizzati i relativi oneri finanziari, pari a 45 milioni di euro, in quanto direttamente imputabili all'acquisizione stessa. Il tasso d'interesse annuo utilizzato per la capitalizzazione degli oneri finanziari in reais è pari al 10,28%. Gli oneri finanziari capitalizzati sono stati portati a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari - Interessi passivi a banche". Si segnala che nel corso del secondo trimestre 2017 è stata completata l'implementazione della rete 4G/LTE nelle città di Brasilia, e altre nove città e si è quindi provveduto a riclassificare una prima parte dell'importo alla voce Concessioni, licenze, marchi e diritti simili.

NOTA 6 ATTIVITÀ MATERIALI (DI PROPRIETÀ E IN LOCAZIONE FINANZIARIA)

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÀ

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 276 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2016 Investimenti Ammortamenti (Svalutazioni) /
Ripristini
Dismissioni Differenze
cambio
Altre
variazioni
30.6.2017
Terreni 203 1 (1) 3 206
Fabbricati civili e industriali 509 1 (23) (2) 3 488
Impianti e macchinari 11.709 824 (1.140) (3) (217) 249 11.422
Attrezzature industriali e
commerciali
38 4 (8) 1 35
Altri beni 391 21 (82) (3) (12) 64 379
Attività materiali in corso e
acconti
1.097 479 (19) (416) 1.141
Totale 13.947 1.330 (1.253) (6) (251) (96) 13.671

Gli investimenti dei primi sei mesi del 2017 comprendono 184 milioni di euro di attività realizzate internamente (178 milioni di euro nei primi sei mesi del 2016).

La voce Terreni comprende sia i terreni edificati, che i terreni disponibili e non è soggetta ad ammortamento. Il saldo al 30 giugno 2017 si riferisce, in prevalenza, a TIM S.p.A. (119 milioni di euro) e a TIM Real Estate S.r.l. (55 milioni di euro).

La voce Fabbricati civili e industriali comprende quasi esclusivamente gli immobili ad uso industriale adibiti a centrali telefoniche o a uso ufficio, e le costruzioni leggere. Il saldo al 30 giugno 2017 si riferisce principalmente a TIM S.p.A. (228 milioni di euro) e a TIM Real Estate S.r.l. (212 milioni di euro).

La voce Impianti e macchinari comprende l'insieme di tutte quelle strutture adibite al funzionamento del traffico telefonico voce/dati. Il saldo al 30 giugno 2017 è prevalentemente attribuibile a TIM S.p.A. (8.671 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (2.101 milioni di euro).

La voce Attrezzature industriali e commerciali comprende gli strumenti e gli attrezzi impiegati per l'esercizio e la manutenzione degli impianti e macchinari; è sostanzialmente invariata rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente ed è riferita prevalentemente a TIM S.p.A..

La voce Altri beni comprende principalmente hardware per il funzionamento dei Data Center e per postazioni di lavoro, mobili e arredi e, in misura minimale, mezzi di trasporto e macchine d'ufficio.

La voce Attività materiali in corso e acconti comprende i costi (interni ed esterni) sostenuti per l'acquisizione o la produzione interna di attività materiali, per le quali non risulta ancora avviato il processo di utilizzazione economica.

BENI IN LOCAZIONE FINANZIARIA

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 42 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:

(milioni di euro) 31.12.2016 Investimenti Variazioni di
contratti di
leasing
finanziari
Ammortamenti Differenze
cambio
Altre
variazioni
30.6.2017
Terreni in leasing 16 16
Fabbricati civili e industriali 1.835 6 2 (64) 10 1.789
Impianti e macchinari 365 40 8 (10) (32) 14 385
Altri beni 125 20 (15) (1) (1) 128
Attività materiali in corso e acconti 72 7 (26) 53
Totale 2.413 53 30 (89) (33) (3) 2.371

Gli investimenti sono rappresentati dall'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU, stante l'integrale regolazione finanziaria a inizio contratto, e da migliorie e spese incrementative sostenute con riferimento a beni mobili o immobili di terzi utilizzati sulla base di contratti di locazione finanziaria.

Nella voce Fabbricati civili e industriali sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto "long rent" e relativi adattamenti edili, quasi esclusivamente riferibili a TIM S.p.A..

La voce Impianti e macchinari accoglie prevalentemente l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario. Gli investimenti si riferiscono all'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU da parte della Capogruppo.

La voce Altri beni accoglie prevalentemente i contratti di locazione finanziaria su autoveicoli.

Le Altre variazioni includono dismissioni per complessivi 3 milioni di euro, oltre che riclassifiche fra le voci.

NOTA 7 PARTECIPAZIONI

Le Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto comprendono:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Tiglio I 7 8
NordCom 5 5
W.A.Y. 3 3
Altre 2 2
Totale Imprese collegate 17 18
Alfiere - -
Totale Joint Ventures - -
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 17 18

L'elenco delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è riportato nella Nota "Le imprese del Gruppo TIM".

Le Altre partecipazioni sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Assicurazioni Generali 3 2
Fin.Priv. 18 17
Northgate Telecom Innovations Partners L.P. 14 14
Altre 13 13
Totale 48 46

Il Gruppo TIM non detiene partecipazioni in entità strutturate.

NOTA 8 ATTIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Attività finanziarie (non correnti e correnti) sono così dettagliate:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Attività finanziarie non correnti
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni 1
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 90 101
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
1.886 2.497
Crediti verso il personale 46 48
Derivati non di copertura 13 39
Altri crediti finanziari 150 12
Totale attività finanziarie non correnti
(a)
2.185 2.698
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Posseduti per la negoziazione 1 140
Posseduti fino alla scadenza
Disponibili per la vendita 1.101 1.379
1.102 1.519
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali (con
scadenza superiore a 3 mesi)
250 100
Crediti verso il personale 15 15
Crediti finanziari per contratti di locazione attiva 57 59
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
287 185
Derivati non di copertura 18 28
Altri crediti finanziari a breve 3 2
630 389
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 4.086 3.964
Totale attività finanziarie correnti
(b)
5.818 5.872
Attività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività
non correnti destinate ad essere cedute
(c)
Totale attività finanziarie non correnti e correnti
(a+b+c)
8.003 8.570

I crediti finanziari per contratti di locazione attiva si riferiscono:

  • ai contratti di leasing stipulati negli anni passati da Teleleasing direttamente con la clientela e di cui TIM è garante;
  • alla quota dei contratti di noleggio con prestazioni di servizi accessori;
  • contratti attivi di locazione finanziaria su diritti d'uso e apparati.

I derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria afferiscono principalmente alla componente di valutazione spot mark to market dei derivati di copertura, mentre i Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria includono essenzialmente i ratei attivi su tali contratti derivati.

I derivati non di copertura comprendono la componente di valutazione spot mark to market dei derivati non di copertura della Business Unit Brasile.

Per ulteriori dettagli si fa rimando alla Nota "Strumenti derivati".

I titoli diversi dalle partecipazioni inclusi nelle attività correnti si riferiscono:

  • per 1.101 milioni di euro a titoli quotati, classificati come disponibili per la vendita scadenti oltre tre mesi. Sono costituiti da 613 milioni di euro di Titoli di Stato, acquistati rispettivamente da TIM S.p.A. (256 milioni di euro) e Telecom Italia Finance S.A. (357 milioni di euro), e da 488 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato da agosto 2012, sostituendo le precedenti policy;
  • per 1 milione di euro a titoli classificati come posseduti per la negoziazione, relativi a un impiego effettuato dalla Business Unit Brasile in un fondo monetario che investe quasi interamente in strumenti in dollari USA.

La cassa e altre disponibilità liquide equivalenti aumentano di 122 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 e sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 3.123 2.491
Assegni, cassa e altri crediti e depositi per elasticità di cassa 1 1
Titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) 962 1.472
Totale 4.086 3.964

Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 giugno 2017 hanno le seguenti caratteristiche:

  • scadenze: tutti i depositi scadranno entro tre mesi;
  • rischio controparte: i depositi sono stati effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie con elevato merito di credito con una classe di rating almeno pari a BBB- per l'agenzia di rating Standard & Poor's per quanto concerne l'Europa e con primarie controparti locali relativamente agli impieghi in Sud America;
  • rischio Paese: i depositi sono stati effettuati essenzialmente sulle principali piazze finanziarie europee.

I titoli diversi dalle partecipazioni (con scadenza non superiore a 3 mesi) si riferiscono per 893 milioni di euro (1.471 milioni di euro al 31 dicembre 2016) a certificati di deposito bancari brasiliani (Certificado de Depósito Bancário) effettuati con primarie istituzioni bancarie e finanziarie locali da parte delle società della Business Unit Brasile e per 68 milioni di euro a Euro Commercial Papers effettuati da Telecom Italia Finance S.A. (con rating dell'emittente pari a BBB- per S&P's).

NOTA 9 CREDITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2016, di 191 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Crediti per lavori su commessa 29 33
Crediti commerciali:
Crediti verso clienti 3.083 3.110
Crediti verso altri gestori di telecomunicazioni 888 815
3.971 3.925
Crediti vari e altre attività correnti:
Crediti verso altri 703 784
Risconti attivi di natura commerciale e varia 914 684
1.617 1.468
Totale 5.617 5.426

I crediti commerciali ammontano a 3.971 milioni di euro (3.925 milioni di euro al 31 dicembre 2016), e sono al netto del relativo fondo svalutazione crediti pari a 592 milioni di euro (648 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I crediti commerciali sono relativi, in particolare, a TIM S.p.A. (2.817 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (712 milioni di euro); comprendono inoltre 64 milioni di euro (82 milioni di euro al 31 dicembre 2016) di quota a medio/lungo termine, essenzialmente per contratti di cessione di Indefeasible Rights of Use – IRU.

I crediti verso altri ammontano a 703 milioni di euro (784 milioni di euro al 31 dicembre 2016), sono al netto di un fondo svalutazione pari a 73 milioni di euro (72 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e sono così analizzabili:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Anticipi a fornitori 64 41
Crediti verso il personale 32 26
Crediti tributari 189 228
Crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici 202 242
Partite diverse 216 247
Totale 703 784

I crediti tributari comprendono, fra gli altri, 156 milioni di euro relativi alla Business Unit Brasile principalmente connessi a imposte indirette locali e 34 milioni di euro relativi alla Business Unit Domestic in parte rappresentati da importi a credito risultanti da dichiarazioni fiscali, da crediti per tributi, nonché dal credito IVA sulle acquisizioni di autoveicoli e relativi accessori chiesta a rimborso ai sensi del D.L. n. 258/2006 convertito con modificazioni dalla Legge n. 278/2006.

I crediti per contributi da Stato ed Enti pubblici (202 milioni di euro) afferiscono principalmente ai progetti denominati Banda Ultra Larga-BUL e Banda Larga-BL. Il riconoscimento a conto economico di detti contributi avviene al momento dell'entrata in esercizio degli impianti cui i contributi si riferiscono, previa verifica del soddisfacimento delle specifiche previsioni di ciascun bando.

Le partite diverse comprendono in particolare:

  • i crediti verso società di factoring, pari a 50 milioni di euro.
  • i crediti verso enti previdenziali e assistenziali di TIM S.p.A. per 27 milioni di euro;
  • i crediti vari di TIM S.p.A. verso altri operatori di TLC per 43 milioni di euro.

I risconti attivi di natura commerciale e varia sono prevalentemente attinenti al differimento di costi relativi ad attivazioni di nuovi contratti con la clientela (467 milioni di euro), a canoni per affitto immobili (34 milioni di euro), a canoni di noleggio e manutenzione (78 milioni euro) e a premi assicurativi (16 milioni di euro).

NOTA 10 PATRIMONIO NETTO

È così composto:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante 21.404 21.207
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza 2.215 2.346
Totale 23.619 23.553

La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Capitale 11.587 11.587
Riserva da sovrapprezzo azioni 2.094 2.094
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
7.723 7.526
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie
disponibili per la vendita
38 39
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di
copertura
(428) (551)
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere (742) (366)
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS
19)
(88) (113)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto
Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del
periodo
8.943 8.517
Totale 21.404 21.207

Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 4 maggio 2017, l'utile dell'esercizio 2016 quale risultante dal bilancio della Capogruppo TIM S.p.A. è stato destinato:

  • per 166 milioni di euro alla distribuzione agli Azionisti di risparmio di un dividendo privilegiato di 0,0275 euro per ciascuna azione di risparmio, al lordo delle ritenute di legge;
  • per 95 milioni di euro alla riserva legale;
  • per 1.636 milioni di euro a utili portati a nuovo.

Le movimentazioni nel primo semestre 2017 del Capitale, pari a 11.587 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:

Riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 e il numero delle azioni in circolazione al 30 giugno 2017

(numero azioni) al 31.12.2016 Emissione
azioni
al 30.6.2017 % sul Capitale
Azioni ordinarie emesse (a) 15.203.122.583 15.203.122.583 71,61%
meno: azioni proprie (b) (163.754.388) (163.754.388)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 15.039.368.195 15.039.368.195
Azioni di risparmio emesse e in
circolazione
(d) 6.027.791.699 6.027.791.699 28,39%
Totale azioni emesse da TIM S.p.A. (a+d) 21.230.914.282 21.230.914.282 100,00%
Totale azioni in circolazione di TIM
S.p.A.
(c+d) 21.067.159.894 21.067.159.894

Riconciliazione tra il valore delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016 e il valore delle azioni in circolazione al 30 giugno 2017

(milioni di euro) Capitale al
31.12.2016
Variazioni di
capitale
Capitale al
30.6.2017
Azioni ordinarie emesse (a) 8.362 8.362
meno: azioni proprie (b) (90) (90)
Azioni ordinarie in circolazione (c) 8.272 8.272
Azioni di risparmio emesse e in circolazione (d) 3.315 3.315
Totale Capitale emesso da TIM S.p.A. (a+d) 11.677 11.677
Totale Capitale in circolazione di TIM S.p.A. (c+d) 11.587 11.587

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Per quanto riguarda i dettagli delle "Variazioni potenziali future di capitale" si rimanda a quanto illustrato nella Nota "Risultato per azione".

NOTA 11 PASSIVITÀ FINANZIARIE (NON CORRENTI E CORRENTI)

Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Debiti finanziari a medio/lungo termine:
Obbligazioni 17.740 18.537
Obbligazioni convertibili 1.847 1.832
Debiti verso banche 4.916 5.461
Altri debiti finanziari 173 306
24.676 26.136
Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine 2.356 2.444
Altre passività finanziarie a medio/lungo termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività non correnti di natura finanziaria
1.849 1.876
Derivati non di copertura 6 13
Altre passività
1.855 1.889
Totale passività finanziarie non correnti (a)
28.887
30.469
Debiti finanziari a breve termine:
Obbligazioni 3.016 2.589
Obbligazioni convertibili 6 6
Debiti verso banche 1.438 1.072
Altri debiti finanziari 107 117
4.567 3.784
Passività per locazioni finanziarie a breve termine 197 192
Altre passività finanziarie a breve termine:
Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le
attività/passività correnti di natura finanziaria
77 69
Derivati non di copertura 3 11
Altre passività
80 80
Totale passività finanziarie correnti (b)
4.844
4.056
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
(c)
Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo)
(a+b+c)
33.731 34.525

L'indebitamento finanziario lordo per valuta originaria dell'operazione è il seguente:

30.6.2017 31.12.2016
(milioni di valuta
estera)
(milioni di euro) (milioni di valuta
estera)
(milioni di euro)
USD 7.209 6.317 7.504 7.119
GBP 2.007 2.282 2.017 2.356
BRL 7.449 1.973 7.128 2.075
JPY 20.031 157 20.032 162
EURO 23.002 22.813
Totale 33.731 34.525

Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Fino a 2,5% 4.846 5.041
Da 2,5% a 5% 10.313 9.368
Da 5% a 7,5% 11.555 12.629
Da 7,5% a 10% 3.772 3.918
Oltre 10% 641 673
Ratei/risconti, MTM e derivati 2.604 2.896
Totale 33.731 34.525

A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Fino a 2,5% 11.767 9.410
Da 2,5% a 5% 6.181 7.775
Da 5% a 7,5% 9.652 10.586
Da 7,5% a 10% 2.018 1.430
Oltre 10% 1.509 2.428
Ratei/risconti, MTM e derivati 2.604 2.896
Totale 33.731 34.525

Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:

Dettaglio delle scadenze delle Passività finanziarie – al valore nominale di rimborso:

con scadenza entro il 30.6 dell'anno:
(milioni di euro) 2018 2019 2020 2021 2022 Oltre
2022
Totale
Prestiti obbligazionari 2.667 3.047 720 1.111 3.084 11.681 22.310
Loans ed altre passività finanziarie 721 1.837 1.267 622 590 474 5.511
Passività per locazioni finanziarie 144 115 110 110 93 1.919 2.491
Totale 3.532 4.999 2.097 1.843 3.767 14.074 30.312
Passività finanziarie correnti 769 769
Totale 4.301 4.999 2.097 1.843 3.767 14.074 31.081

Le principali componenti delle passività finanziarie vengono nel seguito commentate.

Le obbligazioni sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Quota non corrente 17.740 18.537
Quota corrente 3.016 2.589
Totale valore contabile 20.756 21.126
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato
(446) (709)
Totale valore nominale di rimborso 20.310 20.417

Le obbligazioni convertibili sono rappresentate dal prestito obbligazionario unsecured equity-linked, 2.000 milioni di euro, tasso 1,125% emesso da TIM S.p.A. convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione con scadenza 2022.

Sono così composte:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Quota non corrente 1.847 1.832
Quota corrente 6 6
Totale valore contabile 1.853 1.838
Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni
al costo ammortizzato 147 162
Totale valore nominale di rimborso 2.000 2.000

In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 22.310 milioni di euro e diminuiscono di 107 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (22.417 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni e rimborsi intervenuta nel corso del primo semestre 2017.

Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo TIM e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:

Valuta Ammontare
(milioni)
Valore
nominale di
rimborso
(milioni di
euro)
Cedola Data di
emissione
Data di
scadenza
Prezzo di
emissione (%)
Prezzo di
mercato al
30.6.17
(%)
Valore di
mercato al
30.6.17
(milioni di euro)
Obbligazioni emesse da TIM S.p.A.
Euro 628,2 628,2 4,500% 20/9/12 20/9/17 99,693 100,969 634
GBP 750 852,9 7,375% 26/5/09 15/12/17 99,608 102,862 877
Euro 592,9 592,9 4,750% 25/5/11 25/5/18 99,889 104,243 618
Euro 581,9 581,9 6,125% 15/6/12 14/12/18 99,737 108,894 634
Euro 832,4 832,4 5,375% 29/1/04 29/1/19 99,070 108,361 902
GBP 850 966,6 6,375% 24/6/04 24/6/19 98,850 109,320 1.057
Euro 719,5 719,5 4,000% 21/12/12 21/1/20 99,184 109,243 786
Euro 547,5 547,5 4,875% 25/9/13 25/9/20 98,966 114,211 625
Euro 563,6 563,6 4,500% 23/1/14 25/1/21 99,447 114,230 644
Euro (b) 200,5 200,5 Euribor 6 mesi (base 365) 1/1/02 1/1/22 100 100 200
Euro 883,9 883,9 5,250% 10/2/10 10/2/22 99,295 119,865 1.059
Euro (c) 2.000 2.000 1,125% 26/3/15 26/3/22 100 99,237 1.985
Euro 1.000 1.000 3,250% 16/1/15 16/1/23 99,446 110,480 1.105
GBP 375 426,5 5,875% 19/5/06 19/5/23 99,622 115,482 492
Euro 1.000 1.000 2,500% 19/1/17 19/7/23 99,288 105,373 1.054
Euro 750 750 3,625% 20/1/16 19/1/24 99,632 111,427 836
USD 1.500 1.314,4 5,303% 30/5/14 30/5/24 100 107,716 1.416
Euro 1.000 1.000 3,000% 30/9/16 30/9/25 99,806 106,289 1.063
Euro 1.000 1.000 3,625% 25/5/16 25/5/26 100 111,489 1.115
Euro 670 670 5,250% 17/3/05 17/3/55 99,667 108,387 726
Sub – Totale 16.530,8 17.828
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da TIM S.p.A.
Euro 1.015 1.015 7,750% 24/1/03 24/1/33 (a) 109,646 138,906 1.410
Sub – Totale 1.015 1.410
Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da TIM S.p.A.
USD (d) 676,6 592,9 6,999% 4/6/08 4/6/18 100 104,560 620
USD (d) 759,7 665,6 7,175% 18/6/09 18/6/19 100 109,292 728
USD 1.000 876,3 6,375% 29/10/03 15/11/33 99,558 107,946 946
USD 1.000 876,3 6,000% 6/10/04 30/9/34 99,081 105,714 926
USD 1.000 876,3 7,200% 18/7/06 18/7/36 99,440 116,327 1.019
USD 1.000 876,3 7,721% 4/6/08 4/6/38 100 121,229 1.062
Sub – Totale 4.763,7 5.301
Totale 22.309,5 24.539

(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.

(b) Riservato ai dipendenti.

(c) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione TIM S.p.A.

(d) Al netto dei titoli riacquistati da TIM S.p.A. in data 20 luglio 2015.

Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo TIM sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.

Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso del primo semestre 2017:

Nuove emissioni

(milioni di valuta originaria) valuta importo data di emissione
Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 2,500% scadenza 19/7/2023 Euro 1.000 19/1/2017
Rimborsi
(milioni di valuta originaria)
valuta importo data di rimborso
Telecom Italia S.p.A. 545 milioni di euro 7,000% (1) Euro 545 20/1/2017

(1) Al netto dei riacquisti per 455 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.

I debiti verso banche a medio/lungo termine di 4.916 milioni di euro (5.461 milioni di euro al 31 dicembre 2016) diminuiscono di 545 milioni di euro. I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.438 milioni di euro (1.072 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e comprendono 758 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine. Inoltre, si evidenzia che Telecom Italia Finance S.A. ha in essere repurchase agreements ("Repo") su titoli governativi per 250 milioni di euro con scadenza luglio 2017.

Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 173 milioni di euro (306 milioni di euro al 31 dicembre 2016) diminuiscono di 133 milioni di euro (a seguito del rimborso anticipato in data 10 aprile 2017 del Term Loan bilaterale con Cassa Depositi e Prestiti dell'importo di 100 milioni di euro con scadenza aprile 2019) e comprendono 152 milioni di euro di finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per 20.000 milioni di JPY con scadenza 2029. Gli altri debiti finanziari a breve termine di 107 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2016) diminuiscono di 10 milioni di euro e comprendono 15 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine.

Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.356 milioni di euro (2.444 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17. Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 197 milioni di euro (192 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 1.849 milioni di euro (1.876 milioni di euro al 31 dicembre 2016). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 77 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti ammontano a 6 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2016). I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 3 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Includono inoltre la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.

"COVENANTS" E "NEGATIVE PLEDGES" IN ESSERE AL 30.6.2017

I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo TIM non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..

Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").

Con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 giugno 2017 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 1.950 milioni di euro, di cui 800 milioni di euro a rischio diretto e 1.150 milioni di euro garantiti.

Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 800 milioni di euro, si rilevano i seguenti covenant:

  • nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);
  • nel finanziamento di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, TIM si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo diverse da TIM S.p.A., e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e

irrevocabilmente garantito da TIM S.p.A., sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo.

Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.150 milioni di euro e nei finanziamenti a rischio diretto, rispettivamente, di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 e di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, sono previsti alcuni covenant:

  • "Clausola per inclusione", complessivamente prevista su 1.650 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale, nel caso in cui TIM si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari (e per i finanziamenti a rischio diretto del 2014 e 2015, anche alcune clausole più stringenti, tra cui, ad esempio, cross default ed impegni di limitazione alla vendita di beni) che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere qualora reputi, a proprio ragionevole giudizio, che tali modifiche possano avere conseguenze negative sulla capacità finanziaria di TIM, la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI;
  • "Evento Rete", clausola complessivamente prevista su 1.350 milioni di euro di finanziamenti, ai sensi della quale a fronte di una cessione totale o di una porzione sostanzialmente rilevante (in ogni caso superiore alla metà in termini quantitativi) della rete fissa in favore di soggetti terzi oppure nel caso di cessione della partecipazione di controllo nella società a cui la rete o una sua porzione sostanzialmente rilevante sia stata precedentemente ceduta, TIM dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento o una soluzione alternativa.

I contratti di finanziamento di TIM S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere. Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.

Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.

Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.

Si segnala, infine, che al 30 giugno 2017, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.

REVOLVING CREDIT FACILITY

Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 giugno 2017:

(miliardi di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Accordato Accordato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 4,0 - 4,0 -
Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 3,0 - 3,0 -
Totale 7,0 - 7,0 -

TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Inoltre, TIM dispone di:

  • un Term Loan bilaterale con Banca Regionale Europea dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2019, completamente utilizzato;
  • due Term Loan bilaterali con Mediobanca rispettivamente dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza novembre 2019 e di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzati;
  • un Term Loan bilaterale con ICBC dell'importo di 120 milioni di euro con scadenza luglio 2020, completamente utilizzato;
  • un Term Loan bilaterale con Intesa Sanpaolo dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza agosto 2021, completamente utilizzato;
  • una linea Hot Money con Banca Popolare dell'Emilia Romagna dell'importo di 200 milioni di euro con scadenza luglio 2017, completamente utilizzata.

In data 6 marzo 2017 TIM S.p.A. ha siglato un accordo integrativo con Mediobanca in base al quale in data 3 luglio 2017 ha rimborsato anticipatamente un importo pari a 75 milioni di euro del Term Loan bilaterale dell'importo di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020, finanziamento completamente utilizzato.

RATING DI TIM AL 30 GIUGNO 2017

Al 30 giugno 2017, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:

Rating Outlook
STANDARD & POOR'S BB+ Stabile
MOODY'S Ba1 Stabile
FITCH RATINGS BBB- Stabile

In data 12 luglio 2017 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha rivisto in positivo l'Outlook di TIM S.p.A., portandolo da "Stabile" a "Positivo".

NOTA 12 INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa. Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.

Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo TIM.

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Passività finanziarie non correnti 28.887 30.469
Passività finanziarie correnti 4.844 4.056
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Totale debito finanziario lordo (a) 33.731 34.525
Attività finanziarie non correnti (°)
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva (90) (101)
Derivati attivi di copertura - non correnti (1.886) (2.497)
(b) (1.976) (2.598)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (1.102) (1.519)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti (630) (389)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (4.086) (3.964)
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(c) (5.818) (5.872)
Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob
n.DEM/6064293/2006 (ESMA)
(d=a+b+c) 25.937 26.055
Attività finanziarie non correnti (°)
Titoli diversi dalle partecipazioni (1)
Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie (209) (99)
(e) (209) (100)
Indebitamento finanziario netto (*) (f=d+e) 25.728 25.955
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie
(g) (624) (836)
Indebitamento finanziario netto rettificato (f+g) 25.104 25.119

(°) Al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 2.185 milioni di euro e a 2.698 milioni di euro.

(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".

NOTA 13 STRUMENTI DERIVATI

Gli strumenti derivati perfezionati dal Gruppo TIM si prefiggono la copertura dell'esposizione al rischio di cambio, la gestione del rischio di tasso di interesse, nonché una diversificazione dei parametri di indebitamento che consenta la minimizzazione del costo e della volatilità entro prefissati limiti gestionali.

Le operazioni con prodotti derivati in essere al 30 giugno 2017 sono legate principalmente alla gestione dell'indebitamento, come interest rate swaps (IRS) per ricondurre al profilo di rischio ritenuto più opportuno i prestiti bancari e obbligazionari a tasso fisso e a tasso variabile, nonché operazioni quali cross currency and interest rate swaps (CCIRS), currency forwards e foreign exchange options per convertire finanziamenti/crediti contratti in valute diverse nelle divise di riferimento delle varie società del Gruppo.

Rispettivamente gli IRS prevedono o possono comportare, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi o variabili concordati.

Ciò vale anche per i CCIRS, che possono prevedere, oltre alla liquidazione dei flussi di interesse periodici, lo scambio dei capitali di riferimento, nelle rispettive divise di denominazione, a scadenza ed eventualmente a pronti.

Nella seguente tabella sono riportati gli strumenti finanziari derivati del Gruppo TIM al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016, suddivisi per tipologia (per i Cross Currency and Interest Rate Swap l'importo nozionale si riferisce alla copertura sintetica):

Tipologia
(milioni di euro)
Rischio coperto Nozionale al
30.6.2017
Nozionale al
31.12.2016
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
30.6.2017
Mark to Market
Spot* (Clean
Price) al
31.12.2016
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse 3.734 3.334 (7) 42
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
851 851 12 46
Totale derivati in Fair Value Hedge** 4.585 4.185 5 88
Interest rate swaps Rischio tasso di interesse - - - -
Cross Currency and
Interest Rate Swaps
Rischio tasso di interesse
e rischio di cambio
7.952 7.952 170 551
Totale derivati in Cash Flow Hedge** 7.952 7.952 170 551
Totale derivati Non in Hedge Accounting 184 484 23 51
Totale derivati Gruppo TIM 12.721 12.621 198 690

* Il Mark to Market Spot sopra riportato rappresenta la valutazione di mercato del derivato al netto della quota maturata del flusso in corso.

** Si precisa che sull'emissione in GBP 2009 insistono due coperture, in FVH e CFH; pertanto, pur trattandosi di un'unica emissione, il valore nozionale della copertura è compreso in entrambi i raggruppamenti FVH e CFH.

NOTA 14 INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI

VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:

  • Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
  • Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
  • Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 giugno 2017.

Legenda Categorie IAS 39

Acronimo
Finanziamenti e crediti Loans and Receivables LaR
Attività possedute fino a scadenza Financial assets Held-to-Maturity HtM
Attività finanziarie disponibili per la vendita Financial assets Available-for-Sale AfS
Attività e passività al fair value rilevato a conto
economico possedute per la negoziazione
Financial Assets/Liabilities Held for Trading FAHfT e FLHfT
Passività al costo ammortizzato Financial Liabilities at Amortised Cost FLAC
Derivati di copertura Hedge Derivatives HD
Non applicabile Not applicable n.a.
Livelli di gerarchia
(milioni di euro) Categorie
IAS 39
Note Valore di
bilancio al
30.6.2017
Livello 1 (*) Livello 2 (*) Livello 3 (*)
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Altre partecipazioni AfS 7) 48 3 18
Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non
correnti
di cui titoli AfS 8) - -
di cui derivati di copertura HD 8) 1.886 1.886
di cui derivati non di copertura FAHfT 8) 13 13
(a) 1.947 3 1.917 -
Attività correnti
Titoli
di cui disponibili per la vendita AfS 8) 1.101 1.101
di cui detenuti per la negoziazione FAHfT 8) 1 1
Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti
di cui derivati di copertura HD 8) 287 287
di cui derivati non di copertura FAHfT 8) 18 18
(b) 1.407 1.102 305 -
Totale (a+b) 3.354 1.105 2.222 -
PASSIVITÀ
Passività non correnti
di cui derivati di copertura HD 11) 1.849 1.849
di cui derivati non di copertura FLHfT 11) 6 6
(c) 1.855 - 1.855 -
Passività correnti
di cui derivati di copertura HD 11) 77 77
di cui derivati non di copertura FLHfT 11) 3 3
(d) 80 - 80 -
Totale (c+d) 1.935 - 1.935 -

Livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutate al fair value al 30.6.2017

(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.

Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.

Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.

NOTA 15 FONDI RELATIVI AL PERSONALE

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 26 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2016 Incrementi/
Attualizzazione
Decrementi Differenze
cambio e altre
variazioni
30.6.2017
Fondo Trattamento di Fine Rapporto (a) 1.009 (26) (8) - 975
Fondi per piani pensionistici e altri 28 7 (1) - 34
Fondi per esodi agevolati 348 10 (8) - 350
Totale altri fondi relativi al personale (b) 376 17 (9) - 384
Totale (a+b) 1.385 1.359
di cui:
quota non corrente 1.355 1.336
quota corrente (*) 30 23

(*) La quota corrente è riferibile ai soli Altri fondi relativi al personale.

Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto (T.F.R.) si riferisce alle sole società italiane e diminuisce complessivamente di 34 milioni di euro. I "Decrementi" di 8 milioni di euro si riferiscono agli utilizzi del periodo per liquidazioni al personale cessato e per anticipazioni. La variazione negativa di 26 milioni di euro registrata negli "Incrementi/Attualizzazione" è così composta:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti (*) - -
Oneri finanziari 7 10
(Utili) perdite attuariali nette del periodo (33) 118
Totale (26) 128
Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano non sono presenti attività al
servizio del piano

(*) A seguito della riforma previdenziale del 2007, le quote destinate al Fondo Tesoreria INPS o alle forme di previdenza complementare sono state contabilizzate, nell'ambito dei "Costi del personale", negli "Oneri sociali" e non come "Trattamento di fine rapporto"; nella voce restano iscritte le sole quote relative alle società con meno di 50 dipendenti.

Gli utili attuariali netti registrati al 30 giugno 2017 sono pari a 33 milioni di euro (perdite attuariali nette per 118 milioni di euro nel primo semestre 2016), sono essenzialmente connessi alla variazione del tasso di attualizzazione che si attesta all'1,67% dall'1,31% utilizzato al 31 dicembre 2016, mentre il tasso di inflazione è stato considerato pari all'1,5% per tutto l'orizzonte temporale (curva di dicembre 2016: 1,1% per 2017; 1,3% per 2018; 1,5% dal 2019 in poi).

I Fondi per piani pensionistici e altri ammontano a 34 milioni di euro al 30 giugno 2017 (28 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e sono prevalentemente rappresentativi di piani pensionistici attivati da società estere del Gruppo.

I Fondi per esodi agevolati aumentano complessivamente di 2 milioni di euro e accolgono la rilevazione degli impatti netti conseguenti ai vari accordi con le Organizzazioni Sindacali siglati nel corso del 2015 e del 2016 da TIM S.p.A. e da TI Information Technology (poi fusa in TIM S.p.A.) e da altre società della Business Unit Domestic. Tali accordi rientrano nell'ambito del percorso relazionale finalizzato alla gestione delle eccedenze di personale dovute ai processi di razionalizzazione che stanno riguardando tutte le società operanti nel mondo delle TLC.

Il saldo si riferisce alla Capogruppo per 326 milioni di euro, a Telecom Italia Sparkle S.p.A. per 10 milioni di euro, a Olivetti S.p.A per 9 milioni di euro e ad altre società della Business Unit Domestic per complessivi 5 milioni di euro.

NOTA 16 FONDI PER RISCHI E ONERI

Si incrementano rispetto al 31 dicembre 2016, di 160 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 31.12.2016 Incrementi Utilizzo a
conto
economico
Utilizzo diretto Differenze
cambio e
altre
variazioni
30.6.2017
Fondo imposte e rischi fiscali 119 104 (11) (4) 208
Fondo per oneri di ripristino 326 4 (2) (2) 326
Fondo vertenze legali 457 127 (1) (62) 4 525
Fondo rischi commerciali 46 1 (1) (6) 40
Fondo per rischi e oneri su
partecipazioni e operazioni
societarie
28 6 34
Altri fondi rischi e oneri 8 4 (1) 11
Totale 984 240 (1) (77) (2) 1.144
di cui:
quota non corrente 830 813
quota corrente 154 331

Il fondo imposte e rischi fiscali si incrementa, rispetto al 31 dicembre 2016, di 89 milioni di euro. L'incremento è principalmente dovuto all'accantonamento di 93 milioni di euro da parte di Telecom Italia Sparkle S.p.A. come descritto nella Nota Passività potenziali. Il saldo al 30 giugno 2017 è attribuibile prevalentemente alla Business Unit Domestic (144 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (61 milioni di euro).

Il fondo per oneri di ripristino si riferisce agli accantonamenti dei costi previsti per lo smantellamento di cespiti (in particolare: batterie, palificazioni in legno e apparati) nonché per il ripristino dei siti utilizzati nell'ambito della telefonia mobile dalle società; è riconducibile alle società della Business Unit Domestic per 322 milioni di euro.

Il fondo vertenze legali accoglie gli stanziamenti a fronte di vertenze con il personale, gli Enti previdenziali, i clienti, le autorità regolatorie e altre controparti.

Il saldo del fondo al 30 giugno 2017 è attribuibile alla Business Unit Domestic per 443 milioni di euro e alla Business Unit Brasile per 82 milioni di euro.

Il fondo per rischi commerciali è attribuibile alle società della Business Unit Domestic.

NOTA 17 DEBITI COMMERCIALI, VARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 590 milioni di euro, e sono così composti:

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016
Debiti per lavori su commessa
(a)
26 25
Debiti commerciali
Debiti verso fornitori 3.820 4.532
Debiti verso altri gestori di telecomunicazioni 349 323
(b) 4.169 4.855
Debiti tributari
(c)
503 292
Debiti vari e altre passività correnti
Debiti per compensi al personale 377 319
Debiti verso istituti di previdenza 146 215
Risconti passivi di natura commerciale e varia 537 488
Acconti 25 53
Poste connesse alla clientela 713 847
Debiti relativi al "Contributo per l'esercizio di attività di TLC" 16 15
Dividendi deliberati, ma ancora da corrispondere ad azionisti 17 33
Altre passività correnti 173 320
Fondi relativi al personale (ad eccezione del T.F.R.) per le quote che si
prevede verranno liquidate entro 12 mesi
23 30
Fondi per rischi e oneri, per le quote che si prevede verranno liquidate
entro 12 mesi
331 154
(d) 2.358 2.474
Totale
(a+b+c+d)
7.056 7.646

I debiti commerciali, pari a 4.169 milioni di euro (4.855 milioni di euro al 31 dicembre 2016), si riferiscono principalmente a TIM S.p.A. (3.007 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (797 milioni di euro).

I debiti tributari si riferiscono in particolare a TIM S.p.A. e sono relativi al debito IVA (311 milioni di euro), al debito per la tassa di concessione governativa (25 milioni di euro) e al debito verso Erario per le trattenute operate quale sostituto d'imposta (39 milioni di euro). Comprendono inoltre altri debiti tributari della Business Unit Brasile per 113 milioni di euro.

Nell'ambito dei debiti vari e altre passività correnti si segnala in particolare che:

  • i risconti passivi di natura commerciale e varia comprendono principalmente 268 milioni di euro per canoni di interconnessione, 175 milioni di euro per il differimento dei ricavi da attivazione del servizio telefonico, 17 milioni di euro per traffico e canoni, 78 milioni di euro per canoni di noleggio e manutenzione;
  • le poste connesse alla clientela comprendono in gran parte gli anticipi ricevuti dalla Capogruppo TIM S.p.A. dai propri clienti di telefonia fissa per versamenti in conto conversazioni e per canoni di abbonamento ad addebito anticipato;
  • le altre passività correnti sono principalmente relative a posizioni debitorie della Capogruppo TIM S.p.A..

NOTA 18 PASSIVITÀ POTENZIALI, ALTRE INFORMAZIONI, IMPEGNI E GARANZIE

Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 30 giugno 2017, nonché quelli chiusi nel corso del periodo. Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 520 milioni di euro.

A) PRINCIPALI CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:

  • contenziosi fiscali e regolatori internazionali;
  • contestazione di illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 per la c.d. Vicenda Security di TIM;
  • irregolarità in merito a operazioni di leasing/noleggio di beni.

Telecom Italia Sparkle - Rapporti con I-Globe, Planetarium, Acumen, Accrue Telemedia e Diadem: indagine della Procura della Repubblica di Roma

La Procura Generale di Roma ha impugnato la sentenza del Tribunale di Roma dell'ottobre 2013 con la quale sono stati assolti con formula piena tre ex manager di Telecom Italia Sparkle dalle imputazioni di associazione a delinquere transnazionale finalizzata all'evasione fiscale e dichiarazione infedele mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (c.d. "frode carosello"), anche relativamente alla posizione degli esponenti Telecom Italia Sparkle; allo stato, il giudizio è pendente innanzi alla Corte d'Appello di Roma. Telecom Italia Sparkle risulta tuttora indagata per l'illecito amministrativo ex D.Lgs. 231/2001, avente quale presupposto il reato di associazione a delinquere e riciclaggio transnazionale.

A seguito dell'esito del giudizio immediato, la Società ha integralmente rilasciato a conto economico nel corso del 2014 i fondi rischi accantonati e ha ottenuto dall'Autorità Giudiziaria il dissequestro e la restituzione integrale delle somme rilasciate a garanzia degli eventuali obblighi derivanti dall'applicazione del D.Lgs. 231/2001; resta ancora soggetto a sequestro l'importo di 1.549.000 euro, che corrisponde alla sanzione pecuniaria massima prevista per l'illecito amministrativo.

Per quanto riguarda i rischi di natura fiscale, si ricorda che, nel mese di febbraio 2014, l'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale del Lazio) ha notificato tre atti di contestazione di sanzioni per gli anni 2005, 2006 e 2007, sull'assunto dell'inesistenza del traffico telefonico nell'ambito della "frode carosello". L'importo delle sanzioni – pari al 25% dei "costi da reato" indebitamente dedotti – ammonta complessivamente a 280 milioni di euro. A tale riguardo la Società ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale nel mese di aprile 2014. La Commissione ha respinto il ricorso con decisione depositata a maggio 2016.

La Società ha presentato ricorso in Commissione Tributaria Regionale a ottobre 2016 opponendosi alla sentenza di primo grado, chiedendo la sospensione dell'esecutività della sentenza di prime cure, previa presentazione di apposita garanzia fideiussoria. Nel mese di dicembre 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha concesso tale sospensiva fissando l'udienza per la trattazione nel merito per il mese di aprile 2017.

In data 5 aprile 2017 è stato discusso l'appello dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale del Lazio. Il 26 aprile 2017 è stata depositata la sentenza di secondo grado (2310/2017 - sez. 11) che ha respinto l'appello della Società.

Nel corso dello stesso mese di aprile è stata presentata istanza di rottamazione della cartella – emessa da Equitalia a seguito della sentenza sfavorevole pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma – relativa alla richiesta di pagamento dei 2/3 della sanzione irrogata a suo tempo dall'Agenzia delle Entrate; è pertanto confermato in 93 milioni di euro il rischio probabile, già oggetto di accantonamento nel primo trimestre 2017.

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Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente documento e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.

Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:

  • Procedimento Antitrust I-761;
  • WIND (I-761);
  • VODAFONE (A428);
  • VODAFONE;
  • COLT TECHNOLOGY SERVICES;
  • KPNQ West Italia S.p.A.;
  • EUTELIA e VOICEPLUS;
  • Contenzioso Vodafone Servizio Universale;
  • Olivetti Esposizione amianto;
  • POSTE;
  • Fallimento Elinet S.p.A.;
  • Contenzioso per "Conguagli su canoni di concessione" per gli anni 1994-1998;
  • Brasile Arbitrato Docas/JVCO;
  • Brasile Arbitrato CAM JVCO.

Procedimento Antitrust A428

A conclusione del procedimento A428, nel mese di maggio 2013 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato - AGCM ha comminato a TIM due sanzioni amministrative, per 88.182.000 euro e 15.612.000 euro, per abuso di posizione dominante. La Società (i) avrebbe ostacolato o ritardato l'attivazione dei servizi di accesso richiesti dagli OLO tramite rifiuti ingiustificati e pretestuosi; (ii) avrebbe offerto i propri servizi di accesso ai clienti finali a condizioni economiche e tecniche asseritamente non eguagliabili da parte dei concorrenti che acquistano servizi di accesso all'ingrosso dalla stessa TIM, nelle sole aree geografiche del Paese in cui sono disponibili i servizi di accesso disaggregato alla rete locale e dove, quindi, gli altri operatori possono svolgere un'azione concorrenziale più efficace nei confronti della Società.

TIM ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio, con istanza di sospensiva del pagamento della sanzione. In particolare ha contestato: la lesione dei diritti di difesa all'interno del procedimento, la circostanza che le presunte scelte organizzative contestate da AGCM e asseritamente alla base dell'abuso in materia di processi di provisioning verso gli OLO fossero state oggetto di specifici provvedimenti dell'Autorità di settore (AGCom), la circostanza che la disamina comparata dei processi di provisioning interni/esterni portasse invero a risultanze migliorative per gli OLO rispetto alla direzione retail di TIM, essendo quindi assente ogni forma di disparità di trattamento e/o di comportamenti opportunistici da parte di TIM, nonché (con riferimento al secondo abuso) la inidoneità strutturale delle condotte contestate a determinare una compressione dei margini degli OLO.

Nel maggio 2014, è stata pubblicata la sentenza con la quale il TAR Lazio ha respinto il ricorso di TIM confermando le sanzioni statuite nel provvedimento impugnato. Avverso tale decisione la Società ha presentato, a settembre 2014, ricorso in appello.

Con sentenza n. 2497/15 del mese di maggio 2015, il Consiglio di Stato ha ritenuto la decisione di primo grado immune dai vizi denunciati da TIM e confermato quanto stabilito dall'AGCM. La società aveva provveduto, già in precedenza, al pagamento delle sanzioni e dei relativi interessi.

Con provvedimento notificato nel luglio 2015, l'AGCM ha infine avviato nei confronti di TIM un procedimento di inottemperanza per verificare se la Società abbia rispettato la diffida a non porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell'infrazione accertata con il provvedimento di conclusione del procedimento A428 del maggio 2013.

Il 13 gennaio 2017 è stata notificata a TIM la valutazione conclusiva dell'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (AGCM), che riconosce che TIM ha pienamente ottemperato al provvedimento A428 e, dunque, che non sussistono i presupposti per l'irrogazione di alcuna sanzione per inottemperanza.

AGCM riconosce, altresì, che il comportamento di TIM successivo al provvedimento del 2013 è stato orientato ad un continuo miglioramento delle performance nella fornitura dei servizi di accesso wholesale che ha riguardato, non solo i servizi oggetto dell'istruttoria, ma anche i nuovi servizi di accesso ultrabroadband. Nella valutazione di ottemperanza AGCM ha riconosciuto l'impatto positivo dell'implementazione, ancorché non ancora conclusa, del Nuovo Modello di Equivalence (NME) di TIM. La decisione AGCM impone a TIM di: (i) proseguire nell'attuazione del NME, fino al suo completamento previsto entro il 30 aprile 2017; (ii) informare l'Autorità sui livelli di prestazione dei sistemi di fornitura dei servizi di accesso wholesale e sul completamento del relativo progetto di riorganizzazione interna entro maggio 2017. Entrambe le imposizioni sono state oggetto di tempestivo adempimento.

Vodafone, ha impugnato innanzi al TAR Lazio il provvedimento finale del procedimento di inottemperanza adottato da AGCM. TIM si è costituita in giudizio, così come negli ulteriori giudizi intentati nel mese di marzo 2017 dagli operatori CloudItalia, Kpnqwest e Digitel.

VODAFONE (I-761)

Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, Vodafone ha convenuto in giudizio TIM e alcune imprese di rete, avanzando pretese risarcitorie nei confronti della Società per circa 193 milioni di euro, a titolo di danni conseguenti ad asserite condotte anticoncorrenziali oggetto di censura del noto procedimento AGCM I-761 (in tema di manutenzione correttiva), riferite all'arco temporale dal 2011 al 2017.

Come già Wind, con la quale è pendente analogo giudizio, Vodafone contesta l'abuso di posizione dominante asseritamente attuato da TIM, nei mercati all'ingrosso dell'accesso alla propria rete fissa (linee ULL; Bitstream; WLR), mediante un'intesa illecita con le imprese di manutenzione per il mantenimento del monopolio sull'offerta dei servizi di manutenzione correttiva sulla propria rete. In particolare tale intesa restrittiva avrebbe riguardato il coordinamento, da parte della Società, delle condizioni economiche contenute nelle offerte formulate dalle suddette imprese nei confronti degli OLO, per il servizio di manutenzione, a prezzi artificiosamente elevati rispetto al costo della manutenzione ricompresa nel canone di accesso regolamentato, allo scopo di far ritenere come non conveniente la disaggregazione del servizio stesso. La Società si costituirà in giudizio contestando integralmente le richieste di controparte.

TELEUNIT

Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma Teleunit ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di TIM per 35,4 milioni di euro fondando la propria azione sul noto provvedimento Antitrust che ha definito il procedimento A428. In particolare la controparte lamenta di aver subito da parte di TIM, nel periodo 2009/2010, sia condotte abusive di boicottaggio tecnico (rifiuti di attivazione dei servizi di accesso alla rete – Ko) sia pratiche anticoncorrenziali di "margin squeeze" (eccesso di compressione dei margini di sconto ritenuti abusivi in quanto non replicabili dai concorrenti). La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le tesi di controparte.

Con atto di citazione dell'ottobre 2009 innanzi alla Corte d'Appello di Milano, Teleunit ha chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di TIM, nel mercato dei servizi premium. L'attrice ha quantificato i danni in un importo di circa 362 milioni di euro. TIM si è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte.

A seguito della sentenza del gennaio 2014 con la quale la Corte d'Appello ha dichiarato la propria incompetenza, in favore del Tribunale, Teleunit ha riassunto, nel successivo mese di aprile, il giudizio innanzi al Tribunale di Milano. TIM si è costituita nel giudizio riassunto confutando le tesi di controparte. Con sentenza del maggio 2017 il Tribunale di Milano ha integralmente rigettato la domanda di Teleunit, condannando la stessa alla rifusione delle spese di lite. Tale sentenza è stata impugnata da Teleunit, nel mese di giugno 2017, innanzi alla Corte d'Appello di Milano. La Società si costituirà nel giudizio d'appello confutando le argomentazioni di controparte e chiedendo l'integrale conferma della sentenza di primo grado.

Procedimento Antitrust A514

Nel mese di giugno 2017 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato il procedimento A514 nei confronti di TIM per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alle rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l'AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l'ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii) accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti.

A seguito dell'avvio del procedimento, nel mese di luglio 2017 è stata svolta un'ispezione da parte dei funzionari dell'Autorità presso alcune sedi di TIM. Il procedimento, all'interno del quale la società farà valere tutte le proprie argomentazioni a supporto della correttezza del proprio operato, dovrà concludersi entro il 31 ottobre 2018.

SKY

TIM ha promosso un'azione giudiziale civile avanti il Tribunale di Milano nei confronti di SKY Italia, ai fini dell'accertamento della nullità, per abuso di posizione dominante imputabile alla controparte, del contratto di partnership stipulato tra le società ad aprile 2014 per la veicolazione e commercializzazione, nel periodo 2015-2019, dell'offerta SKY IPTV (Internet Protocol Television) sulla piattaforma IPTV di TIM.

La Società ha anche richiesto, in subordine, la riduzione a equità degli importi pretesi da SKY a titolo di c.d. Minimi Garantiti ("penali") stabiliti a vantaggio di SKY e correlati a predeterminate soglie di acquisizione di clientela e di churn-rate nel quinquennio della partnership.

Sky si è costituita in giudizio a febbraio 2017, contestando la richiesta di TIM e chiedendo il pagamento dei Minimi Garantiti asseritamente maturati, richiesta cui la Società si è opposta. Il giudizio prosegue: la prossima udienza è fissata nel mese di maggio 2018.

Indagini della Procura della Repubblica di Monza

È stato recentemente definito dal Tribunale di Monza un procedimento penale avente a oggetto alcune operazioni di fornitura in leasing e/o di vendita di beni. All'esito dell'udienza preliminare il Giudice per l'udienza preliminare aveva emesso decreto che dispone il giudizio per alcune ipotesi di truffa aggravata e reati tributari nei confronti di un ex dipendente della Società, al contempo dichiarando la prescrizione di altre contestazioni; in apertura del dibattimento, il Tribunale ha dichiarato la prescrizione di tutti i reati residui. Nell'ambito di tale procedimento TIM, che nel 2011 aveva depositato un atto di denunciaquerela contro ignoti, si era costituita parte civile quale persona offesa e danneggiata da reato.

Brasile - arbitrato Opportunity

Nel maggio 2012, TIM e Telecom Italia International N.V. (oggi fusa in Telecom Italia Finance) hanno ricevuto la notifica di un procedimento arbitrale promosso dal gruppo Opportunity per il risarcimento di danni asseritamente subiti per la presunta violazione di un accordo transattivo firmato nel 2005. Nella prospettazione di parte attrice, i danni sarebbero riconducibili a circostanze emerse nell'ambito dei procedimenti penali innanzi al Tribunale di Milano aventi, fra l'altro, a oggetto attività illecite poste in essere da ex dipendenti di TIM.

Conclusasi la fase istruttoria, nel mese di novembre 2014 si è tenuta l'udienza di discussione, a seguito della quale le parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali in vista della decisione del caso.

Nel mese di settembre 2015, il Tribunale Arbitrale ha dichiarato la chiusura del procedimento in vista del deposito del lodo.

Successivamente, il Tribunale Arbitrale ha consentito alle parti uno scambio di brevi memorie e la Corte ICC ha prorogato il termine per il deposito del lodo.

Nel settembre 2016 la Corte ICC ha comunicato alle parti il lodo, mediante il quale il Tribunale Arbitrale ha respinto tutte le pretese del gruppo Opportunity e ha deciso per la compensazione fra le parti delle spese legali, per gli esperti e amministrative.

Ad aprile 2017 il gruppo Opportunity ha presentato appello contro il lodo arbitrale avanti alla Corte d'Appello di Parigi.

Processo verbale di constatazione nei confronti di TIM S.p.A.

In data 29 ottobre 2015 la Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale nei confronti di TIM S.p.A., avviata nell'anno 2013 e riguardante le annualità dal 2007 al 2014. Il Processo Verbale di Constatazione (PVC) contiene due rilievi sostanziali. Il primo è relativo al presunto mancato addebito di royalties alla propria controllata indiretta Tim Brasil, per l'uso del marchio "TIM". Il secondo riguarda l'asserita mancata applicazione di ritenute alla fonte sugli interessi pagati alla controllata Telecom Italia Capital S.A..

Al riguardo, nel dicembre 2015, sulla base del predetto processo verbale, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato alla società degli avvisi di accertamento per il periodo d'imposta 2010, mentre nel dicembre 2016, ha notificato degli avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2007 e 2011.

La Società, pur ritenendo, anche sulla base di pareri rilasciati da autorevoli professionisti, di aver correttamente operato nell'adempimento di tutti gli obblighi fiscali, ha esperito un tentativo di adesione con l'Agenzia delle Entrate. Non essendo pervenuta a un accordo, la Società, come già avvenuto in merito al periodo d'imposta 2010, ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale anche avverso gli avvisi di accertamento relativi ai periodi di imposta 2007 e 2011, non escludendo comunque di poter addivenire a una conciliazione giudiziale con l'Agenzia delle Entrate allo scopo di chiudere le contestazioni anche per gli altri periodi d'imposta in via precontenziosa.

B) ALTRE INFORMAZIONI

Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:

  • Contenzioso canone di concessione per l'anno 1998;
  • Vodafone (già TELETU).

Telefonia mobile - procedimenti penali

Nel marzo 2012 TIM ha ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, dal quale risultava che la Società era indagata dalla Procura della Repubblica di Milano ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 per i delitti di ricettazione e di falso, commessi, in ipotesi d'accusa, da quattordici dipendenti del c.d. "canale etnico", in concorso con alcuni dealer, allo scopo di ottenere indebite provvigioni da TIM.

La Società che, nel corso del 2008 e del 2009 aveva già presentato due atti di querela in quanto persona offesa e danneggiata da simili condotte, e che aveva provveduto a sospendere i dipendenti coinvolti nel procedimento penale (sospensione alla quale è seguito il licenziamento), ha depositato una prima memoria difensiva corredata da una consulenza tecnica di parte, richiedendo l'archiviazione della propria posizione e l'iscrizione degli indagati anche per il delitto di truffa aggravata ai suoi danni. Nel dicembre 2012 la Procura della Repubblica ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 89 imputati e della stessa Società.

Nel corso dell'udienza preliminare, la Società è stata ammessa come parte civile nel processo e, nel novembre 2013, sono state depositate le conclusioni nell'interesse della parte civile, ribadendo nel merito la totale estraneità di TIM agli addebiti mossi.

All'esito dell'udienza preliminare, svoltasi nel marzo 2014, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (inclusa TIM) che non hanno richiesto la definizione della propria posizione con riti alternativi, ritenendo necessario "il vaglio dibattimentale". Ad aprile 2016, all'esito dell'istruttoria dibattimentale, il P.M. ha chiesto la condanna di TIM a una sanzione amministrativa pecuniaria di 900 mila euro, mentre ha ritenuto di non chiedere alcuna confisca del presunto profitto dei reati (che in sede di richiesta di rinvio a giudizio era stato quantificato in una somma di diversi milioni di euro), sull'assunto che TIM abbia comunque posto rimedio alle presunte carenze organizzative. La Società, pur dando atto del considerevole ridimensionamento del quadro accusatorio, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti in questione. Nel mese di novembre 2016 il Tribunale ha pronunciato sentenza di assoluzione della Società perché il fatto non sussiste. Sono, inoltre, stati assolti, a vario titolo, anche tutti gli imputati persone fisiche. La sentenza di assoluzione non è definitiva, poiché è stata impugnata in aprile 2017 dal Pubblico Ministero che ha promosso ricorso avanti alla Corte di Cassazione.

C) IMPEGNI E GARANZIE

Le garanzie personali prestate, al netto di controgaranzie ricevute, sono pari a 21 milioni di euro.

Le garanzie altrui prestate per obbligazioni delle aziende del Gruppo, pari a 5.356 milioni di euro, si riferiscono a fideiussioni prestate da terzi sia a fronte di finanziamenti (1.688 milioni di euro) sia a garanzia del corretto adempimento di obbligazioni contrattuali (3.668 milioni di euro).

Tra le garanzie altrui prestate per obbligazioni di TIM S.p.A. si segnala in particolare la fideiussione rilasciata a favore del Ministero dello Sviluppo Economico di 38 milioni di euro, a fronte dell'impegno assunto dalla Società a realizzare reti di apparati secondo caratteristiche di eco-sostenibilità ambientale. In particolare, la Società si è impegnata a raggiungere, in 5 anni, un risparmio energetico, per le nuove tecnologie LTE, pari al 10% nelle parti infrastrutturali e al 20% negli apparati trasmissivi (rispetto all'energia usata dalle tecnologie esistenti).

Si segnala, altresì, una fideiussione rilasciata a ottobre 2016 nell'interesse di Telecom Italia Sparkle, a favore dell'Agenzia delle Entrate Direzione regionale del Lazio, di 198 milioni di euro, all'esito dell'ordinanza di sospensione cautelare dell'esecuzione provvisoria della sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che aveva respinto il ricorso della società avverso gli atti di irrogazione di sanzioni emessi dalla Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Lazio per un ammontare complessivo pari a 280 milioni di euro (vedasi precedente paragrafo a) - Principali contenziosi e azioni giudiziarie pendenti). La garanzia è emessa a norma dell'art. 68 del D.Lgs. 546/1992 che dà titolo all'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, a fronte dell'appello presentato dalla società, a riscuotere un importo pari ai 2/3 dell'originaria pretesa.

Principali fideiussioni relative ai finanziamenti al 30 giugno 2017

Emittente
Importo
(milioni di euro)
BBVA - Banco Bilbao Vizcaya Argentaria 368
SACE 368
Intesa Sanpaolo 220
Cassa Depositi e Prestiti 158
Barclays Bank 105
Ing 105
Unicredit 105
Commerzbank 57
Banco Santander 52
Sumitomo Mitsui Banking 52
Bank of Tokyo - Mitsubishi UFJ 52

Gli importi in tabella sono relativi a finanziamenti erogati da BEI a fronte dei Progetti TIM Broadband Digital Divide, TIM Ricerca e Sviluppo Banda Larga, TIM Rete Mobile a Banda Larga, TIM RDI for Broadband Services.

Si specifica che le garanzie:

  • di Bank of Tokyo Mitsubishi UFJ pari a 52 milioni di euro,
  • di BBVA Banco Bilbao Vizcaya Argentaria pari a 157 milioni di euro,
  • di Intesa Sanpaolo pari a 105 milioni di euro,

relative al finanziamento erogato da BEI a fronte del Progetto TIM Broadband Digital Divide/B, rimborsato anticipatamente il 27 dicembre 2016 per 300 milioni di euro, restano valide per 13 mesi successivi al rimborso così come previsto nel contratto per tutela dal rischio di revocatoria.

Si specifica anche che la garanzia di Barclays Bank pari a 105 milioni di euro, relativa al finanziamento erogato da BEI a fronte del Progetto Digital Divide /C, è scaduta il 17 Aprile 2017 e sostituita, così come dato facoltà a TIM, con altra Banca garante. La garanzia resta valida per 3 mesi successivi alla scadenza così come previsto nel contratto per tutela rischio revocatoria.

Sono inoltre presenti fideiussioni connesse ai servizi di telecomunicazioni in Brasile per 571 milioni di euro.

D) ATTIVITÀ DATE A GARANZIA DI PASSIVITÀ FINANZIARIE

A fronte di contratti di finanziamento agevolati concessi dalla Banca di Sviluppo Brasiliana BNDES (Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social) a Tim Celular per un controvalore totale di 1.487 milioni di euro, sono stati rilasciati specifici covenant. Nel caso di mancato rispetto di tali covenant, BNDES avrà facoltà di rivalersi sugli incassi che transitano sui conti correnti della società.

NOTA 19 PROVENTI FINANZIARI E ONERI FINANZIARI

PROVENTI FINANZIARI

Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2016, di 902 milioni di euro e sono così composti:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Interessi attivi e altri proventi finanziari:
Proventi da crediti finanziari iscritti fra le Attività non correnti
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività non
correnti
Proventi da titoli diversi dalle partecipazioni iscritti fra le Attività correnti 6 8
Proventi diversi dai precedenti:
Interessi attivi 75 62
Utili su cambi 518 613
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 32 31
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente
tasso)
290 344
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 8 6
Proventi finanziari diversi 12 25
(a) 941 1.089
Adeguamenti positivi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 77
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
88 124
Strumenti finanziari derivati non di copertura 81 722
(b) 169 923
Ripristini di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni
(c)
Totale
(a+b+c)
1.110 2.012

ONERI FINANZIARI

Diminuiscono, rispetto al primo semestre 2016, di 307 milioni di euro e sono così composti:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2017 2016
Interessi passivi ed altri oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri su prestiti obbligazionari 552 566
Interessi passivi a banche 57 57
Interessi passivi ad altri 133 122
742 745
Commissioni 44 49
Perdite su cambi 498 382
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento al fair value
degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge (componente
tasso) 244 304
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura 17 34
Altri oneri finanziari 118 113
(a) 1.663 1.627
Adeguamenti negativi al fair value relativi a:
Strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 82 124
Attività e passività finanziarie sottostanti i derivati di copertura in fair
value hedge
- 75
Strumenti finanziari derivati non di copertura 105 331
(b) 187 530
Riduzioni di valore di attività finanziarie diverse dalle partecipazioni (c)
Totale (a+b+c) 1.850 2.157

Per maggior chiarezza espositiva, nella tabella seguente vengono riassunti gli effetti netti a saldi aperti relativi agli strumenti finanziari derivati:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2017 2016
Utili su cambi 518 613
Perdite su cambi (498) (382)
Risultato netto sui cambi 20 231
Proventi da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge 32 31
Oneri da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value hedge
Risultato netto da strumenti finanziari derivati di copertura in fair value
hedge
(a) 32 31
Effetto positivo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
290 344
Effetto negativo del rigiro a conto economico della Riserva per
adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash
flow hedge (componente tasso)
(244) (304)
Effetto netto del rigiro a conto economico della Riserva per adeguamento
al fair value degli strumenti derivati di copertura in cash flow hedge
(componente tasso)
(b) 46 40
Proventi da strumenti finanziari derivati non di copertura 8 6
Oneri da strumenti finanziari derivati non di copertura (17) (34)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati non di copertura (c) (9) (28)
Risultato netto da strumenti finanziari derivati (a+b+c) 69 43
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati di
copertura in fair value hedge
77
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
(75)
Adeguamenti netti al fair value (d) 2
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Attività e passività finanziarie
sottostanti i derivati di copertura in fair value hedge
88 124
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
di copertura in fair value hedge
(82) (124)
Adeguamenti netti al fair value (e) 6
Adeguamenti netti al fair value di derivati di copertura in fair value
hedge e relativi sottostanti
(d+e) 6 2
Adeguamenti positivi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(f) 81 722
Adeguamenti negativi al fair value relativi a Strumenti finanziari derivati
non di copertura
(g) (105) (331)
Adeguamenti netti al fair value di derivati non di copertura (f+g) (24) 391

NOTA 20 UTILE (PERDITA) DEL PERIODO

L'utile del periodo diminuisce, rispetto al primo semestre 2016, di 451 milioni di euro ed è così analizzabile:

1° Semestre 1° Semestre
(milioni di euro) 2017 2016
Utile (perdita) del periodo 654 1.105
Attribuibile a:
Soci della controllante:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 596 1.021
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (3)
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 596 1.018
Partecipazioni di minoranza:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 58 37
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 50
Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza 58 87

NOTA 21 RISULTATO PER AZIONE

1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Risultato per azione base
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 596 1.018
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66) (66)
(milioni di euro) 530 952
Numero medio azioni ordinarie e risparmio (milioni) 21.067 21.126
Risultato per azione base – Azione ordinaria (euro) 0,03 0,05
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione base – Azione di risparmio (euro) 0,04 0,06
Risultato per azione base da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
596 1.021
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66) (66)
(milioni di euro) 530 955
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 21.067 21.126
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro) 0,03 0,05
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione base da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro) 0,04 0,06
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro) 47
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 21.067 21.126
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro)
Risultato per azione base da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro)
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Numero medio di azioni ordinarie 15.039.368.195 15.098.152.504
Numero medio di azioni di risparmio 6.027.791.699 6.027.791.699
Totale 21.067.159.894 21.125.944.203
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Risultato per azione diluito
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante 596 1.018
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
(*)
29 (437)
Meno: maggiorazione del dividendo per le azioni di risparmio
(euro 0,011 per azione e comunque fino a capienza)
(66) (66)
(milioni di euro) 559 515
Numero medio azioni ordinarie e risparmio (milioni) 22.219 19.364
Risultato per azione diluito – Azione ordinaria (euro) 0,03 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione diluito – Azione di risparmio (euro) 0,04 0,04
Risultato per azione diluito da attività in funzionamento
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile
ai Soci della Controllante
596 1.021
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
(*)
29 (437)
Meno: quota della maggiorazione del dividendo per le azioni di
risparmio
(66) (66)
(milioni di euro) 559 518
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 22.219 19.364
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione
ordinaria
(euro) 0,03 0,03
Più: maggiorazione del dividendo per Azione di risparmio 0,01 0,01
Risultato per azione diluito da Attività in funzionamento - Azione di
risparmio
(euro) 0,04 0,04
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad
essere cedute
(milioni di euro) 47
Effetto diluitivo da piani di stock options e obbligazioni convertibili
Numero medio azioni ordinarie e di risparmio (milioni) 22.219 19.364
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione ordinaria
(euro)
Risultato per azione diluito da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute – Azione di risparmio
(euro)
1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Numero medio di azioni ordinarie (*) 16.191.454.392 13.336.157.383
Numero medio di azioni di risparmio 6.027.791.699 6.027.791.699
Totale 22.219.246.091 19.363.949.082

(*) Il numero medio di azioni ordinarie include anche le potenziali azioni ordinarie relative ai piani di partecipazione al capitale dei dipendenti per i quali risultano soddisfatte le condizioni di performance (di mercato e non), nonché il numero teorico di azioni emettibili a seguito della conversione del prestito obbligazionario convertibile unsecured equity-linked. Conseguentemente, anche l'"Utile (perdita) netto del periodo attribuibile ai Soci della Controllante" e l'"Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante" sono stati rettificati per escludere gli effetti, al netto delle imposte, correlati ai piani di cui sopra e al prestito obbligazionario convertibile (+29 milioni di euro nel 1° semestre 2017).

VARIAZIONI POTENZIALI FUTURE DI CAPITALE

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da TIM S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 giugno 2017 e delle opzioni e dei diritti assegnati per piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora in essere al 30 giugno 2017:

n. Azioni massime
emettibili
Capitale
(migliaia di
euro)
Sovrapprezzo
(migliaia di
euro)
Prezzo di
sottoscrizione
per azione
(euro)
Ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
Piano di Stock Option 2014-2016
133.042
343.069
893.617
13.555.651
73
189
492
7.455
80
158
393
5.287
1,15
1,01
0,99
0,94
Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati
(azioni ordinarie)
14.925.379 8.209 5.918
Aumenti già deliberati (azioni ordinarie)
Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni
ordinarie) (*)
1.082.485.386 2.000.000 n.d. n.d.
Prestiti obbligazionari 2.000.000
Totale 2.008.209

(*) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.

Per ulteriori informazioni si rimanda alle Note "Passività finanziarie (non correnti e correnti) e "Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale".

NOTA 22 INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

A) INFORMATIVA PER SETTORE OPERATIVO

L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:

  • Domestic
  • Brasile
  • Altre attività

Conto economico separato consolidato per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem. 1° Sem.
2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016 2017 2016
Ricavi da terzi 7.480 7.231 2.292 1.857 8 9.772 9.096
Ricavi infragruppo 14 16 1 1 1 (15) (18)
Ricavi di settore 7.494 7.247 2.293 1.858 9 (15) (18) 9.772 9.096
Altri proventi 199 98 18 10 1 (2) 217 107
Totale ricavi e proventi operativi 7.693 7.345 2.311 1.868 10 (15) (20) 9.989 9.203
Acquisti di materie e servizi (2.976) (2.812) (1.169) (978) (2) (5) 11 12 (4.136) (3.783)
Costi del personale (1.348) (1.384) (178) (161) (4) (7) 1 (1.530) (1.551)
di cui: accantonamento TFR (1) (1) (1) (1)
Altri costi operativi (311) (276) (262) (224) (3) (2) 1 (576) (501)
di cui: svalutazioni e oneri su crediti,
accantonamenti a fondi
(200) (162) (86) (69) (286) (231)
Variazione delle rimanenze 45 32 5 8 (7) 50 33
Attività realizzate internamente 258 279 55 43 4 3 317 325
EBITDA 3.361 3.184 762 556 (9) (11) (3) 4.114 3.726
Ammortamenti (1.675) (1.596) (575) (450) 1 (1) (2.249) (2.047)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività
non correnti
(1) (2) 7 15 6 13
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non
correnti
(5) (5)
EBIT 1.685 1.581 194 121 (9) (11) 1 (4) 1.871 1.687
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese
collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del
patrimonio netto
(1) (2) (1) (2)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni (19) 7
Proventi finanziari 1.110 2.012
Oneri finanziari (1.850) (2.157)
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento 1.111 1.547
Imposte sul reddito (457) (489)
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 654 1.058
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute 47
Utile (perdita) del periodo 654 1.105
Attribuibile a:
Soci della Controllante 596 1.018
Partecipazioni di minoranza 58 87

Ricavi per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
Ricavi da Vendite prodotti-terzi 655 430 116 118 8 771 556
Ricavi da Vendite prodotti-infragruppo 1 (1)
Totale ricavi da Vendite prodotti 655 430 116 118 9 (1) 771 556
Ricavi da Prestazioni e servizi-terzi 6.827 6.804 2.176 1.739 9.003 8.543
Ricavi da Prestazioni e servizi-infragruppo 14 16 1 1 (15) (17)
Totale ricavi da Prestazioni e servizi 6.841 6.820 2.177 1.740 (15) (17) 9.003 8.543
Ricavi da Lavori in corso su ordinazione-terzi (2) (3) (2) (3)
Ricavi da Lavori in corso su ordinazione-infragruppo
Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione (2) (3) (2) (3)
Totale Ricavi da terzi 7.480 7.231 2.292 1.857 8 9.772 9.096
Totale Ricavi infragruppo 14 16 1 1 1 (15) (18)
Totale ricavi di settore 7.494 7.247 2.293 1.858 9 (15) (18) 9.772 9.096

Acquisti di Attività immateriali e materiali per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
1° Sem.
2017
1° Sem.
2016
Acquisti di attività immateriali 436 465 237 244 673 709
Acquisti di attività materiali 1.212 1.208 201 189 1.413 1.397
Totale acquisti di attività immateriali e
materiali
1.648 1.673 438 433 2.086 2.106
di cui: investimenti industriali 1.626 1.575 430 408 2.056 1.983
di cui: variazioni di contratti di leasing
finanziari
22 98 8 25 30 123

Distribuzione organici per settore operativo

(numero unità) Domestic Brasile Altre attività Totale consolidato
30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016
Organici 51.095 51.280 9.471 9.849 86 100 60.652 61.229

Attività e passività per settore operativo

(milioni di euro) Domestic Brasile Altre attività Rettifiche ed Elisioni Totale consolidato
30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016 30.6.2017 31.12.2016
Attività operative non correnti 47.508 47.428 6.958 7.711 4 5 1 1 54.471 55.145
Attività operative correnti 4.780 4.472 1.129 1.209 14 16 8 (1) 5.931 5.696
Totale Attività operative 52.288 51.900 8.087 8.920 18 21 9 60.402 60.841
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio
netto
17 18 17 18
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute
Attività non allocate 8.621 9.587
Totale Attività 69.040 70.446
Totale Passività operative 8.970 8.968 1.646 2.397 51 57 (5) (16) 10.662 11.406
Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Passività non allocate 34.759 35.487
Patrimonio netto 23.619 23.553
Totale Patrimonio netto e passività 69.040 70.446

B) INFORMATIVA PER AREA GEOGRAFICA

Ricavi Attività operative non correnti
(milioni di euro) Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
dei clienti Ripartizione in base alla localizzazione Ripartizione in base alla localizzazione
delle attività
1° Sem. 2017 1° Sem. 2016 1° Sem. 2017 1° Sem. 2016 30.6. 2017 31.12. 2016
Italia (a) 7.312 7.079 6.878 6.620 47.080 46.948
Estero (b) 2.460 2.017 2.894 2.476 7.391 8.197
Totale (a+b) 9.772 9.096 9.772 9.096 54.471 55.145

C) INFORMAZIONI IN MERITO AI PRINCIPALI CLIENTI

Nessuno dei clienti del Gruppo TIM supera il 10% dei ricavi consolidati.

NOTA 23 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.

Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010.

Fino al 4 maggio 2017 sono state considerate tra le parti correlate di TIM anche le società dei gruppi Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Telefonica (soci della società Telco), in considerazione della previsione della procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate di TIM che ne prevede l'applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati". I componenti del Consiglio di Amministrazione di TIM in carica fino al 4 maggio 2017 erano infatti stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco. Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione tale circostanza è venuta meno ed è stato pertanto adeguato il perimetro delle parti correlate per il tramite di Amministratori.

In data 3 maggio e 1° giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha approvato alcune modifiche alla Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate decidendo, in via volontaria e dunque in assenza di obblighi, di trattare Vivendi come fosse la controllante, ai sensi del Regolamento Consob. Il processo di individuazione delle nuove entità entrate a far parte del perimetro delle parti correlate ha portato sostanzialmente all'identificazione di tutti i soggetti con cui il Gruppo intrattiene rapporti significativi. L'elenco completo è in corso di definizione.

La nuova Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate è consultabile sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.

Si rammenta infine che la partecipazione detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina, classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, è stata ceduta in data 8 marzo 2016.

Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per il primo semestre 2017 e 2016 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2017

(milioni di euro) Totale
Società
collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi Pensione Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
(a) (b) (b/a)
Ricavi 9.772 2 116 118 1,2
Altri proventi 217 3 4 7 3,2
Acquisti di materie e servizi 4.136 11 88 99 2,4
Costi del personale 1.530 1 40 13 54 3,5
Proventi finanziari 1.110 37 37 3,3
Oneri finanziari 1.850 9 31 40 2,2

(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui la stessa appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2016

(milioni di euro) Totale Società
collegate,
controllate
di collegate
e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi
Pensione
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
dell'impresa
Totale
parti
correlate
Rapporti delle
Discontinued
Operations
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
(a) (b) (b/a)
Ricavi 9.096 2 185 187 (23) 164 1,8
Altri proventi 107 2 2 2 1,9
Acquisti di materie e servizi 3.783 11 113 124 (14) 110 2,9
Costi del personale 1.551 1 41 24 66 66 4,3
Proventi finanziari 2.012 60 60 60 3,0
Oneri finanziari 2.157 67 67 67 3,1
Utile (perdita) da Attività
cessate/Attività non
correnti destinate ad essere
cedute
47 (1) 10 9

(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.

Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata del Gruppo al 30 giugno 2017 e al 31 dicembre 2016 sono riportati qui di seguito:

(milioni di euro) Totale
Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi Pensione Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
(a) (b) (b/a)
Indebitamento finanziario
netto
Attività finanziarie non
correnti
(2.185)
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
(1.102) (5) (5) 0,5
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
(630)
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
(4.086)
Attività finanziarie correnti (5.818) (5) (5) 0,1
Passività finanziarie non
correnti
28.887
Passività finanziarie
correnti
4.844
Totale indebitamento
finanziario netto
25.728 (5) (5)
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
5.617 15 15 0,3
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
7.056 24 25 27 76 1,1

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 30.6.2017

(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui la stessa appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31.12.2016

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Società
collegate,
controllate
di collegate
e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi
pensione
Totale
parti
correlate
Rapporti delle
Discontinued
Operations
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
(a) (b) (b/a)
Indebitamento
finanziario netto
Attività finanziarie non
correnti
(2.698) (12) (520) (532) (532) 19,7
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
(1.519) (110) (110) (110) 7,2
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
(389) (22) (22) (22) 5,7
Cassa e altre disponibilità
liquide equivalenti
(3.964) (621) (621) (621) 15,7
Attività finanziarie
correnti
(5.872) (753) (753) (753) 12,8
Passività finanziarie non
correnti
30.469 912 912 912 3,0
Passività finanziarie
correnti
4.056 133 133 133 3,3
Totale indebitamento
finanziario netto
25.955 (12) (228) (240) (240) (0,9)
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
5.426 9 127 136 136 2,5
Debiti vari e altre passività non
correnti
1.607 2 2 2 0,1
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
7.646 37 200 26 263 263 3,4

(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.

Gli effetti sulle voci rilevanti di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per il primo semestre 2017 e 2016 sono riportati qui di seguito:

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2017

Società collegate,
controllate di
collegate e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi Pensione Totale parti
correlate
Incidenza % sulla
voce di bilancio
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
(a)
2.086
75 (b)
75
(b/a)
3,6

(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui la stessa appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 1° SEMESTRE 2016

(milioni di euro) Totale Parti correlate
Società
collegate,
controllate
di collegate
e joint
ventures
Altre parti
correlate (*)
Fondi
Pensione
Totale
parti
correlate
Rapporti delle
Discontinued
Operations
Totale parti
correlate al
netto delle
Discontinued
Operations
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
(a) (b) (b/a)
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
2.106 63 63 63 3,0

(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.

OPERAZIONI VERSO SOCIETÀ COLLEGATE, CONTROLLATE DI COLLEGATE E JOINT VENTURES

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Italtel 1 1 Fornitura di apparati in noleggio, servizi di fonia fissa
e mobile e connettività in outsourcing.
NordCom S.p.A. 1 Servizi di fonia fissa e mobile, collegamenti rete dati
ed outsourcing, prodotti e servizi ICT.
Altre minori 1
Totale ricavi 2 2
Altri proventi 3 Contributi regolati da contratti di Partnership e
penali verso il gruppo Italtel.
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Italtel 9 9 Fornitura e manutenzione di apparati per
commutazione, sviluppo software e adeguamento
piattaforme, fornitura e servizi personalizzati
nell'ambito di offerte TIM per la clientela, estensione
servizi professionali per il nuovo Data Center Video
Multimediale per l'erogazione del servizio TIMvision.
W.A.Y. S.r.l. 2 1 Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica
per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito
di offerte a clienti TIM.
Altre minori 1
Totale acquisti di materie e servizi 11 11
Oneri finanziari 9 Svalutazione del credito finanziario verso Alfiere.
VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Attività finanziarie non correnti 12 Finanziamento soci verso Alfiere S.p.A
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Alfiere S.p.A. 1 Contratti di project management, di service
amministrativo-societario-compliance e riaddebiti
vari.
Gruppo Italtel 12 6 Fornitura di apparati in noleggio, servizi di fonia
fissa e mobile e connettività in outsourcing.
W.A.Y. S.r.l. 1 1 Fornitura di fonia fissa, ICT e mobile.
Altre minori 1 2
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
15 9
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo Italtel 21 33 Rapporti di fornitura connessi all'attività di
investimento e di esercizio.
Dono per… S.c.a.r.l. 1 Debito per chiamate da fisso e mobile effettuate da
clienti TIM per iniziative solidali.
Movenda S.p.A. 1 Fornitura e certificazione SIM-card ed evoluzione
funzionale di piattaforme IT.
NordCom S.p.A. 1 Acquisto e sviluppo di soluzioni informatiche, servizi
personalizzati nell'ambito di offerte TIM per la
clientela finale, affitti passivi per ospitalità SRB.
W.A.Y. S.r.l. 1 2 Fornitura, allestimenti e servizi di assistenza tecnica
per apparecchiature di geolocalizzazione nell'ambito
di offerte a clienti TIM.
Altre minori 1
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
24 37

VOCI DI RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
TIPOLOGIA CONTRATTI
Acquisti di attività immateriali e
materiali per competenza
Gruppo Italtel 74 63 Acquisti di apparati di telecomunicazione.
Altre minori 1
Totale acquisti di attività
immateriali e materiali per
competenza
75 63

Il finanziamento soci verso Alfiere S.p.A. presente al 31 dicembre 2016 è stato incrementato nel primo semestre 2017 per 3 milioni di euro e successivamente convertito in partecipazione per 6 milioni di euro. Il valore residuo, pari a 9 milioni di euro, è stato integralmente svalutato.

Al 30 giugno 2017 TIM S.p.A. ha prestato garanzie nell'interesse della joint venture Alfiere S.p.A. per 1 milione di euro.

OPERAZIONI VERSO ALTRE PARTI CORRELATE (SIA PER IL TRAMITE DI AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA, SIA IN QUANTO PARTECIPANTI AI PATTI PARASOCIALI AI SENSI DELL'ART. 122 DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA)

Sono di seguito esposti i rapporti con:

  • Società (e relativi gruppi) già azioniste di Telco S.p.A. (in breve "Società ex Telco") quali: gruppo Mediobanca, gruppo Generali, gruppo Intesa Sanpaolo e gruppo Telefonica. – Fino al 4 maggio 2017;
  • Società correlate per il tramite di Amministratori cessati il 4 maggio 2017;
  • Gruppo Vivendi e società del gruppo a cui la stessa appartiene (per effetto delle delibere del Consiglio di Amministrazione di Tim S.p.A. del 3 maggio e del 1 giugno 2017);
  • Società correlate per il tramite di Amministratori nominati il 4 maggio 2017.

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Ricavi
Gruppo Generali 12 25 Servizi di fonia e trasmissione dati, reti dati
periferiche, collegamenti, storage, prodotti e servizi
di telecomunicazioni.
Gruppo Intesa Sanpaolo 31 34 Servizi di fonia, rete dati MPLS e internazionale,
servizi ICT, licenze Microsoft, connettività internet e
collegamenti ad alta velocità.
Gruppo Mediobanca 3 3 Servizi di fonia, rete dati MPLS, commercializzazione
apparati dati e commercializzazione apparati per
rete fissa e mobile.
Gruppo RCS Media Group 2 Servizi di fonia fissa.
Gruppo Telefónica Servizi di interconnessione, roaming, broadband
access fees, fornitura di capacità trasmissiva "IRU" e
di software.
Totale ricavi 70
116
121
185
Altri proventi 4 2 Risarcimento danni gruppo Generali.
Acquisti di materie e servizi
Gruppo Bollorè-Havas 12 Ideazione, programmazione e realizzazione di
campagne pubblicitarie relative a prodotti e servizi
per il Gruppo TIM.
Gruppo Generali 7 11 Premi assicurativi e locazioni immobiliari.
Gruppo Intesa Sanpaolo 5 6 Commissioni di factoring, compensi per
ricarica/attivazione carte tecnologiche e
commissioni per i servizi di domiciliazione delle
bollette e incassi a mezzo carta di credito.
Gruppo Mediobanca 1 1 Attività di recupero crediti.
Gruppo RCS Media Group 1 Fornitura di contenuti e servizi editoriali digitali e
compensi per servizi di ricarica telefonica.
Gruppo Telefónica 59 91 Servizi di interconnessione, servizi di roaming, site
sharing, accordi di co-billing, broadband linesharing
e unbundling.
Gruppo Vivendi 4 3 Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi
(TIMmusic e TIMvision) e fornitura di giochi cloud
D&P (TIMgames).
Totale acquisti di materie e servizi 88 113
Costi del personale 1 1 Assicurazioni connesse all'attività lavorativa del
personale stipulate con il gruppo Generali.
Proventi finanziari
Gruppo Intesa Sanpaolo 27 47 Conti correnti, depositi bancari e derivati di
copertura.
Gruppo Mediobanca 8 10 Conti correnti, depositi bancari e derivati di
copertura.
Gruppo Telefónica 2 3 Locazione finanziaria.
Totale proventi finanziari 37 60
Oneri finanziari
Gruppo Intesa Sanpaolo 23 54 Term Loan Facility, Revolving Credit Facility, derivati
di copertura, finanziamenti e conti correnti.
Gruppo Mediobanca 8 13 Term Loan Facility, Revolving Credit Facility e derivati
di copertura.
Totale oneri finanziari 31 67

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Indebitamento finanziario netto
Attività finanziarie non correnti 520 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Titoli diversi dalle partecipazioni
(attività correnti)
Società ex Telco 105 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Gruppo Vivendi 5 5 Titoli obbligazionari.
Totale Titoli diversi dalle
partecipazioni (attività correnti)
5 110
Crediti finanziari e altre attività
finanziarie correnti
Società ex Telco 22 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Totale crediti finanziari e altre
attività finanziarie correnti
22
Cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti
Società ex Telco 621 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Totale cassa e altre disponibilità
liquide equivalenti
621
Passività finanziarie non correnti
Società ex Telco 912 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Totale passività finanziarie non
correnti
912
Passività finanziarie correnti
Società ex Telco 133 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016 del
Gruppo Tim.
Totale passività finanziarie
correnti
133
(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Altre partite patrimoniali
Crediti commerciali, vari e altre
attività correnti
Società ex Telco 127 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016
del Gruppo Tim.
Totale crediti commerciali vari e
altre attività correnti
127
Debiti vari e altre passività non
correnti
Società ex Telco 2 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016
del Gruppo Tim.
Totale debiti vari e altre passività
non correnti
2
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Gruppo Bollorè-Havas 22 Ideazione, programmazione e realizzazione di
campagne pubblicitarie relative a prodotti e servizi
per il Gruppo TIM.
Società ex Telco 196 Si veda la Nota 40 del Bilancio consolidato 2016
del Gruppo Tim.
Gruppo Vivendi 3 4 Acquisto di contenuti digitali musicali e televisivi
(TIMmusic e TIMvision).
Totale debiti commerciali, vari e
altre passività correnti
25 200

OPERAZIONI VERSO FONDI PENSIONE

I valori più significativi sono così sintetizzabili:

VOCI DI CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
TIPOLOGIA CONTRATTI
Costi del personale Contribuzione ai fondi pensione.
Fontedir 5 6
Telemaco 33 34
Altri fondi pensione 2 1
Totale costi del personale 40 41

VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

(milioni di euro) 30.6.2017 31.12.2016 TIPOLOGIA CONTRATTI
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
Debiti relativi alla contribuzione ai fondi pensione
ancora da versare.
Fontedir 3 4
Telemaco 22 21
Altri fondi pensione 2 1
Debiti commerciali, vari e altre
passività correnti
27 26

COMPENSI A DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE DELL'IMPRESA

Nel primo semestre 2017, i compensi contabilizzati per competenza da TIM o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 12,7 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel primo semestre 2016) suddivisi come segue:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Compensi a breve termine 5,5 7,6
Compensi a lungo termine 2,7 0,5
Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro 12,5
Pagamenti in azioni (*) 4,5 3,0
12,7 23,6

(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 giugno, dei Diritti sui piani di incentivazione di TIM S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Piano SOP 2014/2016, Special Award e Piani SOP delle società controllate sudamericane).

I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.

Gli importi esposti in tabella non accolgono:

  • nel primo semestre 2017, gli effetti dell'accantonamento di un importo complessivo pari a 4,9 milioni di euro - a titolo di compensi Special Award 2016/2019 per la quota oggetto di assegnazione discrezionale ai manager e/o amministratori di TIM o delle controllate e di conseguenza ad alcuni Dirigenti con Responsabilità Strategiche;
  • nel primo semestre 2016, gli effetti dello storno degli accertamenti relativi ai costi del Piano di Stock Option 2014/2016 per –1,6 milioni di euro.

Inoltre nel corso del primo semestre 2017, sono stati individuati i beneficiari dello Special Award relativamente alla quota dell'1,5% dell'over-performance 2016, già oggetto di accantonamento nel 2016.

Ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, destinatari di tale bonus, è stato assegnato un valore complessivo pari a 1.850.000 euro (rappresentato per 1.480.000 euro da n. 1.897.434 azioni ordinarie TIM). La liquidazione è prevista successivamente all'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019.

Nel primo semestre 2017 i contributi versati per piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da TIM S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a 47.000 euro (46.000 euro nel primo semestre 2016).

De Nel primo semestre 2017 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo TIM, compresi gli amministratori, sono così individuati:

Amministratori:
Arnaud Roy de Puyfontaine (1) Presidente Esecutivo TIM S.p.A.
Giuseppe Recchi (2) Presidente Esecutivo TIM S.p.A.
Flavio Cattaneo Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di TIM S.p.A.
Direttore Generale di TIM S.p.A.
Dirigenti:
Stefano De Angelis Diretor Presidente Tim Participações S.A.
Stefano Azzi Responsabile Consumer & Small Enterprise
Stefano Ciurli Responsabile Wholesale
Giovanni Ferigo Responsabile Technology
Lorenzo Forina Responsabile Business & Top Clients
Francesco Micheli (3) Responsabile Human Resources & Organizational Development
Cristoforo Morandini Responsabile Regulatory Affairs and Equivalence
Agostino Nuzzolo (4) Responsabile Legale
Piergiorgio Peluso (5) Responsabile Administration, Finance and Control

(1) dal 1 giugno 2017;

(2) fino al 31 maggio 2017;

(3) la responsabilità della funzione Human Resources & Organizational Development è affidata ad interim al Responsabile dei Progetti Speciali di Gruppo, Francesco Micheli;

(4) dal 10 gennaio 2017;

(5) al Chief Financial Officer della Società Piergiorgio Peluso è affidata ad interim la responsabilità della funzione Business Support Office.

NOTA 24 PIANI RETRIBUTIVI SOTTO FORMA DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE

I piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale, in essere al 30 giugno 2017 sono utilizzati a fini di retention e di incentivazione a lungo termine dei manager e del personale del Gruppo. Peraltro, si segnala che detti piani non hanno effetto significativo sul risultato economico e sulla situazione patrimoniale e finanziaria al 30 giugno 2017.

DESCRIZIONE DEI PIANI DI STOCK OPTION

Per quanto concerne la descrizione di:

  • Piano di Stock Option 2014-2016 di TIM S.p.A.,
  • Piano di Stock Option 2011–2013 di Tim Participações S.A.,

già presenti al 31 dicembre 2016, si fa rimando al Bilancio consolidato del Gruppo TIM a tale data.

Altri Piani di Stock Option di Tim Participações S.A.

• Piano 2014-2016

Il 10 aprile 2014 è stato approvato dall'Assemblea Generale degli Azionisti di Tim Participações S.A. il piano di incentivazione a lungo termine a favore di dirigenti operanti in posizioni chiave della società e delle sue controllate.

L'esercizio delle opzioni non è condizionato al raggiungimento di obiettivi specifici di performance, ma il prezzo di esercizio è rivisto al rialzo o al ribasso in relazione alla performance delle azioni Tim Participações S.A. in un ranking di Total Shareholder Return, dove sono comparate, durante ogni anno di vigenza del piano, le imprese del settore delle Telecomunicazioni, Information Technology e Media. Nel caso in cui, nei 30 giorni antecedenti il 29 settembre di ogni anno, la performance delle azioni Tim Participações S.A. si collochi all'ultimo posto di detto ranking il partecipante perde il diritto al 25% delle opzioni in corso di maturazione in quel momento.

Il periodo di vesting è di 3 anni (un terzo per anno), la vigenza delle opzioni è di 6 anni e la società non ha l'obbligo giuridico di riacquistare o di regolare le opzioni in contanti o in qualsiasi altra forma.

Anno 2014

Il 29 settembre 2014, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 1.687.686 azioni.

Al 31 dicembre 2016 sono considerate decadute 623.027 opzioni per mancanza delle condizioni minime di esercizio previste dal Piano, mentre 502.097 delle residue 1.064.659 opzioni, sono considerate "vested". Non sono state esercitate opzioni. Al 30 giugno 2017 sono decadute ulteriori 285.487 opzioni.

Anno 2015

Il 16 ottobre 2015, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.355.229 azioni.

Al 31 dicembre 2016, sono considerate decadute 780.144 opzioni, mentre 338.266 opzioni sono considerate vested.

Al 30 giugno 2017, sono state esercitate 157.663 opzioni al prezzo di 8,7341 reais (prezzo iniziale di 8,4526 reais corretto del 3,33%, in coerenza con il posizionamento nel benchmarking). Sono invece decadute ulteriori 387.197 opzioni.

Anno 2016

L'8 novembre 2016, agli assegnatari delle opzioni è stato concesso il diritto di acquistare complessivamente 3.922.204 azioni. Al 30 giugno 2017, non ci sono opzioni passibili di esercizio e sono decadute 381.444 opzioni.

DESCRIZIONE DEGLI ALTRI PIANI RETRIBUTIVI DI TIM S.p.A.

Per quanto riguarda la descrizione dello Special Award 2016-2019, lanciato nel 2016, si rimanda al Bilancio consolidato 2016 del Gruppo TIM.

Nel corso del primo semestre 2017, sono stati individuati i beneficiari dello Special Award relativamente alla quota dell'1,5% dell'over-performace 2016.

Ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, destinatari di tale bonus, è stato assegnato un valore complessivo pari a 1.850.000 euro (rappresentato per 1.480.000 euro da n. 1.897.434 azioni ordinarie TIM S.p.A.). La liquidazione è prevista successivamente all'approvazione del Bilancio per l'esercizio 2019.

In data 24 luglio 2017, a seguito delle dimissioni del Dottor Cattaneo è stato raggiunto un accordo fra le parti che prevede l'erogazione dell'ammontare lordo di 22,9 milioni di euro a titolo di transazione; tale importo tiene in considerazione, in particolare ma non esclusivamente, lo Special Award.

NOTA 25 EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVI NON RICORRENTI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo TIM, degli eventi e operazioni non ricorrenti del primo semestre 2017. Gli effetti non ricorrenti su Patrimonio Netto e Utile (perdita) del periodo sono espressi al netto degli impatti fiscali.

(milioni di euro) Patrimonio
Netto
Utile (perdita)
del periodo
Indebitamento
finanziario
netto
Flussi
finanziari
contabile (*)
Valore di bilancio (a) 23.619 654 25.728 229
Acquisti di materie e servizi - Oneri connessi ad accordi e
allo sviluppo di progetti non ricorrenti
(1) (1) 8 (8)
Costo del personale - Oneri connessi ai processi di
ristrutturazione e razionalizzazione
(7) (7) 65 (65)
Altri costi operativi - Oneri conseguenti a contenziosi e
sanzioni di carattere regolatorio e a passività correlate ai
suddetti oneri, oneri connessi a vertenze con personale ex
dipendente e passività con clienti e fornitori (61) (61) 103 (103)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti (1) (1)
Oneri finanziari - Altri oneri finanziari correlati a contenziosi (10) (10)
Accantonamento fondo rischi fiscali vicenda Sparkle (93) (93)
Totale effetti non ricorrenti (b) (173) (173) 176 (176)
Valore figurativo di bilancio (a-b) 23.792 827 25.552 405

(*) I flussi finanziari si riferiscono all'aumento (diminuzione) nel periodo della Cassa e disponibilità liquide equivalenti.

L'impatto sulle singole voci di conto economico separato consolidato delle partite di natura non ricorrente, è così dettagliato:

(milioni di euro) 1° Semestre 1° Semestre
2017 2016
Acquisti di materie e servizi:
Oneri diversi (2)
Costi del personale:
Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione (10) (75)
Altri costi operativi:
Altri oneri e accantonamenti (83) (16)
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e
Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(95) (91)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti:
Plusvalenza da realizzo di attività non correnti 9
Minusvalenze da realizzo di attività non correnti (1)
Impatto su Risultato operativo (EBIT) (96) (82)
Oneri finanziari:
Interessi passivi ed altri oneri finanziari (14) (11)
Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
(110) (93)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti 30 27
Accantonamento fondo rischi fiscali vicenda Sparkle (93)
Attività cessate - Effetto della cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina (12)
Impatto sull'Utile (perdita) del periodo (173) (78)

NOTA 26 POSIZIONI O TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre 2017 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

NOTA 27 ALTRE INFORMAZIONI

A) TASSI DI CAMBIO UTILIZZATI PER LA CONVERSIONE DEI BILANCI DELLE IMPRESE ESTERE(*)

Cambi di fine periodo Cambi medi del periodo
(poste patrimoniali) (poste economiche e flussi finanziari)
(unità di valuta locale per 1 euro) 30.6.2017 31.12.2016 1° Semestre 2017 1° Semestre 2016
Europa
BGN Bulgarian Lev 1,95580 1,95580 1,95580 1,95580
CZK Corona ceca 26,19700 27,02100 26,78393 27,03985
CHF Franco svizzero 1,09300 1,07390 1,07656 1,09582
TRY Lira turca 4,01340 3,70720 3,93800 3,25790
GBP Lira sterlina 0,87933 0,85618 0,86027 0,77859
RON Leu Romania 4,55230 4,53900 4,53675 4,49533
RUB Russian Ruble 67,54500 64,30000 62,75611 78,30656
Nord America
USD Dollaro USA 1,14120 1,05410 1,08279 1,11572
America Latina
VEF Bolivar venezuelano 15,40620 14,23035 14,57744 15,02350
BOB Boliviano 7,88569 7,28383 7,48209 7,70963
PEN Nuevo sol peruviano 3,70976 3,54020 3,54696 3,77419
ARS Peso argentino 18,88510 16,74880 17,00284 15,98614
CLP Peso cileno 758,21400 704,94500 714,60792 769,03591
COP Peso colombiano 3.478,65000 3.169,49000 3.164,52430 3.481,92257
BRL Real brasiliano 3,77532 3,43542 3,44195 4,13001
Altri paesi
ILS Shekel israeliano 3,98880 4,04770 3,96243 4,30633

(*) Fonte: Elaborazione su dati Banca Centrale Europea, Reuters e principali Banche Centrali.

B) RICERCA E SVILUPPO

I costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo sono rappresentati da costi esterni, costo del personale dedicato e ammortamenti e sono così dettagliati:

(milioni di euro) 1° Semestre
2017
1° Semestre
2016
Costi per attività di ricerca e sviluppo spesati nel periodo 24 25
Costi di sviluppo capitalizzati 846 722
Totale costi (spesati e capitalizzati) di ricerca e sviluppo 870 747

Si segnala inoltre che nel conto economico separato consolidato del primo semestre 2017 sono iscritti ammortamenti per costi di sviluppo, capitalizzati nel periodo e in esercizi precedenti, per un importo di 401 milioni di euro.

Le attività di ricerca e sviluppo effettuate dal Gruppo TIM sono dettagliate nella Relazione sulla gestione (Sezione "Ricerca e sviluppo").

NOTA 28 EVENTI SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2017

CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON L'AMMINISTRATORE DELEGATO E CONSEGUENTE ACCORDO TRANSATTIVO

Il 24 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha approvato a maggioranza (previo parere favorevole a maggioranza del Comitato Nomine e Remunerazione, espresso anche ai sensi della Procedura per l'approvazione di Operazioni con Parti Correlate di minore rilevanza, stante la qualifica come parte correlata dell'Amministratore Delegato) un accordo transattivo avente a oggetto la cessazione, con effetto dal 28 luglio 2017, del Dott. Flavio Cattaneo dalla carica di Amministratore Delegato (in quanto tale membro altresì del Comitato Strategico) e dal rapporto come Direttore Generale (con effetto dal 31 luglio 2017). Il Collegio Sindacale ha espresso parere non favorevole, non vincolante.

L'accordo prevede l'erogazione al Dott. Cattaneo, alla cessazione del rapporto, dell'ammontare lordo di 22,9 milioni di euro a titolo di transazione riferito ai compensi dovuti al Dott. Cattaneo sulla base del suo contratto con la Società, considerati in particolare il cosiddetto Special Award e l'MBO, in relazione all'attività già resa come Amministratore e al valore che risulta creato sulla base dei dati disponibili. L'accordo, inoltre, prevede l'erogazione al Dott. Cattaneo dell'importo lordo di 2,1 milioni di euro a titolo di corrispettivo di un patto di non concorrenza, di non sollecitazione e non storno della durata di un anno nei confronti dei principali concorrenti di TIM in Italia e in Brasile, soggetto a claw-back in caso di violazione di tali obblighi (nonché il trasferimento di alcuni strumenti aziendali).

DELIBERAZIONI IN MATERIA DI GOVERNANCE

Il 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha preso atto dell'inizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi S.A..

In relazione alla cessazione del Dottor Cattaneo dalle cariche di Amministratore Delegato e di Consigliere, il Consiglio, coerentemente con il piano di successione della Società, ha temporaneamente conferito le sue deleghe al Presidente Esecutivo Mr. de Puyfontaine che, con il supporto del management della Società, guiderà il Gruppo in linea con gli indirizzi del piano strategico. Le deleghe relative alla Funzione Security e alla società Telecom Italia Sparkle sono state assegnate ad interim al Vice Presidente, Giuseppe Recchi.

NOTA 29 LE IMPRESE DEL GRUPPO TIM

Ai sensi della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 di seguito viene riportato l'elenco delle imprese del Gruppo. Nell'elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di rapporto di partecipazione, modalità di consolidamento e per settore operativo.

Per ogni impresa sono evidenziati: la denominazione, la sede, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate la quota di partecipazione sul capitale, la percentuale di voto nell'assemblea ordinaria dei soci, se diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale e l'evidenza delle imprese partecipanti.

Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
IMPRESA CONTROLLANTE
TIM S.p.A. MILANO EUR 11.677.002.85
5
IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE
BU DOMESTIC
4G RETAIL S.r.l.
(commercializzazione di prodotti e servizi nel campo delle
telecomunicazioni fisse e mobili e di tutti i mezzi di diffusione analogici e
digitali)
MILANO EUR 2.402.241 100,0000 TIM S.p.A
ADVANCED CARING CENTER S.r.l.
(attività e sviluppo di telemarketing ricerche di mercato e sondaggi)
ROMA EUR 600.000 100,0000 TELECONTACT CENTER S.p.A.
ALFABOOK S.r.l. TORINO EUR 100.000 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione on line di testi digitali)
BEIGUA S.r.l.
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di impianti per la
riparazione e distribuzione di programmi radiotelevisivi)
ROMA EUR 51.480 100,0000 PERSIDERA S.p.A.
CD FIBER S.r.l. ROMA EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
(attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di
infrastrutture reti servizi e sistemi di comunicazione elettronica ad alta
velocità)
FLASH FIBER S.r.l.
(progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura della rete in fibra
MILANO EUR 30.000 80,0000 TIM S.p.A
sul territorio italiano)
H.R. SERVICES S.r.l.
(attività di formazione e servizi per il personale)
L'AQUILA EUR 500.000 100,0000 TIM S.p.A
INFRASTRUTTURE WIRELESS ITALIANE S.p.A.
(installazione ed esercizio di impianti e infrastrutture per la gestione e la
commercializzazione dei servizi di telecomunicazione elettronica)
MILANO EUR 600.000.000 60,0333 TIM S.p.A
MED 1 SUBMARINE CABLES Ltd RAMAT GAN ILS 55.886.866 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(manutenzione e gestione del cavo lev1) (ISRAELE)
NOVERCA S.r.l.
(sviluppo e svolgimento di attività nel settore delle TLC e della
multimedialità in Italia e all'estero)
ROMA EUR 10.000 100,0000 TIM S.p.A
OLIVETTI MULTISERVICES S.p.A.
(gestione immobiliare)
MILANO EUR 20.337.161 100,0000 TIM S.p.A
OLIVETTI S.p.A. IVREA EUR 10.000.000 100,0000 TIM S.p.A
(produzione e commercializzazione di prodotti e servizi per l'information
technology)
(TORINO)
PERSIDERA S.p.A. ROMA EUR 21.428.572 70,0000 TIM S.p.A
(acquisto, vendita, gestione e manutenzione di impianti per la
riparazione e distribuzione di programmi radiotelevisivi)
TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A. BORGO MAGGIORE EUR 1.808.000 100,0000 TIM S.p.A
(gestione telecomunicazioni San Marino) (SAN MARINO)
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(espletamento e gestione di servizi di telecomunicazioni ad uso pubblico
e privato)
ROMA EUR 200.000.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA TRUST TECHNOLOGIES S.r.l.
(altre attività dei servizi connesse alle tecnologie dell'informatica NCA)
POMEZIA
(ROMA)
EUR 7.000.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(holding di partecipazioni)
MILANO EUR 10.000 100,0000 TIM S.p.A
TELECONTACT CENTER S.p.A. NAPOLI EUR 3.000.000 100,0000 TIM S.p.A
(servizi di telemarketing)
TELEFONIA MOBILE SAMMARINESE S.p.A. BORGO MAGGIORE EUR 78.000 51,0000 TELECOM ITALIA SAN MARINO S.p.A.
(realizzazione e gestione di impianti e servizi di telecomunicazioni mobili) (SAN MARINO)
TELENERGIA S.r.l.
(attività di importazione, esportazione, acquisto, vendita e scambio di
energia elettrica)
ROMA EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
TELSY ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI S.p.A.
(produzione e vendita di apparecchi e sistemi elettronici di
TORINO EUR 390.000 100,0000 TIM S.p.A
telecomunicazioni crypto)
TI SPARKLE NETHERLANDS B.V.
AMSTERDAM EUR 18.200 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (PAESI BASSI)
TI SPARKLE AMERICAS Inc.
(servizi di "managed bandwidth")
MIAMI
(STATI UNITI
D'AMERICA)
USD 10.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE ARGENTINA S.A.
(servizi di "managed bandwidth")
BUENOS AIRES
(ARGENTINA)
ARS 9.998.000 95,0000
5,0000
TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE AUSTRIA gmbh
(servizi di telecomunicazioni)
VIENNA
(AUSTRIA)
EUR 2.735.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE BELGIUM S.P.R.L. - B.V.B.A BRUXELLES EUR 2.200.000 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (BELGIO) 0,0001 TI SPARKLE UK Ltd
TI SPARKLE BOLIVIA S.r.l. LA PAZ BOB 1.747.600 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di "managed bandwidth") (BOLIVIA) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda
(holding di partecipazioni)
RIO DE JANEIRO
(BRASILE)
BRL 71.563.866 99,9999
0,0001
TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BRASIL TELECOMUNICAÇÕES Ltda RIO DE JANEIRO BRL 69.337.363 99,9999 TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda
(servizi di "managed bandwidth") (BRASILE) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE BULGARIA EOOD
(attività di telecomunicazioni)
SOFIA
(BULGARIA)
BGN 100.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE CHILE SPA
(servizi di "managed bandwidth")
SANTIAGO
(CILE)
CLP 5.852.430.960 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE COLOMBIA Ltda BOGOTA' COP 5.246.906.000 99,9999 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (COLOMBIA) 0,0001 TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE CZECH S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
PRAGA
(REPUBBLICA
CECA)
CZK 6.720.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE FRANCE S.A.S. PARIGI EUR 18.295.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(installazione e gestione di servizi di telecomunicazioni per la rete fissa e
le attività afferenti)
(FRANCIA)
TI SPARKLE GERMANY GmbH
(servizi di telecomunicazioni)
FRANCOFORTE
(GERMANIA)
EUR 25.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE GREECE S.A.
(attività di telecomunicazioni)
ATENE
(GRECIA)
EUR 368.760 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd DUBLINO USD 1.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni, installazione e gestione cavi sottomarini
per l'offerta di servizi di "managed bandwidth")
(IRLANDA)
TI SPARKLE ISRAEL Ltd
(servizi di telecomunicazioni internazionali wholesale)
RAMAT GAN
(ISRAELE)
ILS 1.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE MED SpA ROMA EUR 3.100.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(possesso e gestione cavi sottomarini)
TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc
(servizi di telecomunicazioni e attività di rappresentanza)
NEW YORK
(STATI UNITI
D'AMERICA)
USD 15.550.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE PANAMA S.A.
(servizi di "managed bandwidth")
PANAMA USD 10.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
TI SPARKLE PERU' S.A. LIMA PEN 57.101.788 99,9999 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di "managed bandwidth")
TI SPARKLE PUERTO RICO LLC
(PERÙ)
SAN JUAN
USD 50.000 0,0001
100,0000
TI SPARKLE AMERICAS Inc.
TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (PORTO RICO)
TI SPARKLE ROMANIA S.r.l.
(servizi di telecomunicazioni)
BUCAREST
(ROMANIA)
RON 3.021.560 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE RUSSIA LLC MOSCA RUB 8.520.000 99,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) (RUSSIA) 1,0000 TI SPARKLE UK Ltd
TI SPARKLE SINGAPORE Pte.Ltd SINGAPORE USD 5.121.120 99,9999 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni) 0,0001 TI SPARKLE NORTH AMERICA, Inc
TI SPARKLE SLOVAKIA S.R.O.
(servizi di telecomunicazioni)
BRATISLAVA
(SLOVACCHIA)
EUR 300.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE SPAIN Telecommunications S.L.
(servizi di telecomunicazioni)
MADRID
(SPAGNA)
EUR 1.687.124 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE St. Croix LLC ISOLE VERGINI USD 10.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (STATI UNITI
D'AMERICA)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione % Voto Imprese partecipanti
Capitale
TI SPARKLE SWITZERLAND GMBH ZURIGO CHF 2.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
(servizi di telecomunicazioni)
TI SPARKLE TURKEY TELEKOMÜNIKASYON ANONIM SIRKETI
(SVIZZERA)
YENISBONA
TRY 40.600.000 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di telecomunicazioni) ISTANBUL
(TURCHIA)
TI SPARKLE UK Ltd
(offerta di servizi di valore aggiunto e di networking)
LONDRA
(REGNO UNITO)
EUR 3.983.254 100,0000 TELECOM ITALIA SPARKLE S.p.A.
TI SPARKLE VENEZUELA CA. CARACAS VEF 981.457 100,0000 TI SPARKLE IRELAND TELECOMMUNICATIONS Ltd
(servizi di "managed bandwidth") (VENEZUELA)
TIM REAL ESTATE S.r.l. MILANO EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
(immobiliare)
TIMB2 S.r.l.
(gestione del diritto d'uso su frequenze televisive)
ROMA EUR 10.000 99,0000
1,0000
PERSIDERA S.p.A.
TIM S.p.A
TIMVISION S.r.l. ROMA EUR 50.000 100,0000 TIM S.p.A
(produzione, coproduzione, ideazione e realizzazione di programmi, film
e contenuti audiovisivi, anche multimediali e interattivi)
TMI TELEMEDIA INTERNATIONAL DO BRASIL Ltda SAN PAOLO BRL 8.909.639 100,0000 TI SPARKLE BRASIL PARTIÇIPAÇÕES Ltda
(servizi di telecomunicazioni e attivita' di rappresentanza) (BRASILE)
TN FIBER S.r.l.
(progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura di rete ottica di
TRENTO EUR 55.918.000 100,0000 TIM S.p.A
accesso agli operatori sul territorio della provincia di Trento)
BU BRASILE
INTELIG TELECOMUNICAÇÕES Ltda RIO DE JANEIRO BRL 4.041.956.045 99,9999 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
(servizi di telecomunicazioni) (BRASILE) 0,0001 TIM CELULAR S.A.
TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A. RIO DE JANEIRO BRL 7.169.029.859 99,9999 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(holding di partecipazioni) (BRASILE) 0,0001 TIM S.p.A
TIM CELULAR S.A.
(servizi di telecomunicazioni)
SAN PAOLO
(BRASILE)
BRL 9.434.215.720 100,0000 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
TIM PARTICIPAÇÕES S.A. RIO DE JANEIRO BRL 9.913.414.422 66,5819 TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
(holding di partecipazioni) (BRASILE) 0,0264 TIM PARTICIPAÇÕES S.A.
ALTRE ATTIVITA'
OLIVETTI DEUTSCHLAND GmbH
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio)
NURNBERG
(GERMANIA)
EUR 25.600.000 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
OLIVETTI ESPANA S.A. (in Liquidazione) BARCELLONA EUR 1.229.309 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
(commercializzazione e manutenzione prodotti per ufficio, consulenza e (SPAGNA)
gestione reti telematiche)
OLIVETTI UK Ltd.
(commercializzazione di prodotti e accessori per ufficio)
NORTHAMPTON
(REGNO UNITO)
GBP 6.295.712 100,0000 OLIVETTI S.p.A.
TELECOM ITALIA CAPITAL S.A. LUSSEMBURGO EUR 2.336.000 100,0000 TIM S.p.A
(società finanziaria)
TELECOM ITALIA FINANCE IRELAND Ltd (in liquidazione)
(società fianziaria)
DUBLINO
(IRLANDA)
EUR 1.360.000.000 100,0000 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
TELECOM ITALIA FINANCE S.A. LUSSEMBURGO EUR 1.818.691.979 100,0000 TIM S.p.A
(società finanziaria)
TELECOM ITALIA LATAM PARTICIPAÇÕES E GESTÃO ADMINISTRATIVA
Ltda
SAN PAOLO BRL 118.925.803 100,0000 TIM S.p.A
(prestazioni di servizi di telecomunicazioni e di rappresentanza) (BRASILE)
TIAUDIT COMPLIANCE LATAM S.A. (in liquidazione) RIO DE JANEIRO BRL 1.500.000 69,9996 TIM S.p.A
(servizi di revisione interna) (BRASILE) 30,0004 TIM BRASIL SERVIÇOS E PARTICIPAÇÕES S.A.
TIESSE S.c.p.A.
(installazione e assistenza di apparecchiature elettroniche,
IVREA
(TORINO)
EUR 103.292 61,0000 OLIVETTI S.p.A.
informatiche, telematiche e di telecomunicazioni)
TIM TANK S.r.l. MILANO EUR 16.600.000 100,0000 TIM S.p.A
(investimento in fondi e titoli mobiliari)
Denominazione sociale Sede Valuta Capitale sociale % Partecipazione
Capitale
% Voto Imprese partecipanti
IMPRESE COLLEGATE E JOINT VENTURES VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
ALFIERE S.p.A. (*)
(immobiliare)
ROMA EUR 9.250.000 50,0000 TIM S.p.A
AREE URBANE S.r.l. (in liquidazione)
(gestione immobiliare)
MILANO EUR 100.000 32,6200 TIM S.p.A
ASSCOM INSURANCE BROKERS S.r.l.
(mediazione assicurativa)
MILANO EUR 100.000 20,0000 TIM S.p.A
BALTEA S.r.l. (in fallimento) IVREA EUR 100.000 49,0000 OLIVETTI S.p.A.
(produzione e commercializzazione di prodotti per ufficio e servizi
informatici e delle telecomunicazioni)
(TORINO)
CLOUDESIRE.COM S.r.l.
(progettazione ,realizzazione e commercializzazione di piattaforma di
marketplace per la vendita di applicazioni di modalità as-a-service)
PISA EUR 11.671 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
CONSORZIO ANTENNA COLBUCCARO Società Consortile a RL
(installazione, gestione e manutenzione di tralicci metallici completi di
postazioni di ricovero apparati)
ASCOLI PICENO EUR 121.000 20,0000 PERSIDERA S.p.A.
CONSORZIO ANTENNA MONTECONERO Società Consortile a RL
(attività multimediale)
SIROLO
(ANCONA)
EUR 51.100 22,2211 PERSIDERA S.p.A.
CONSORZIO E O (in liquidazione)
(servizi per la formazione)
ROMA EUR 30.987 50,0000 TIM S.p.A
DONO PERS.C.A.R.L. (in liquidazione)
(raccolta e distribuzione di fondi a scopo di beneficienza o di
ROMA EUR 30.000 33,3333 TIM S.p.A
finanziamento di partiti o movimenti di natura politica o sociale)
ECO4CLOUD S.r.l .
RENDE EUR 19.532 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi
innovativi ad alto valore tecnologico)
(COSENZA)
ITALTEL GROUP S.p.A. SETTIMO
MILANESE
EUR 825.695 34,6845 19,3733 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(holding di partecipazioni) (MILANO)
ITALTEL S.p.A SETTIMO
MILANESE
EUR 2.000.000 (**) TIM S.p.A
(sistemi di telecomunicazione)
KOPJRA S.r.l.
(MILANO)
SCHIO
EUR 16.207 22,8491 TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
(sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi
innovativi ad alto valore tecnologico)
(VICENZA)
MOVENDA S.p.A. ROMA EUR 133.333 24,9998 TELECOM ITALIA FINANCE S.A.
(ideazione, realizzazione e diffusione di siti internet, prodotti e supporti
informatici)
NORDCOM S.p.A.
(application service provider)
MILANO EUR 5.000.000 42,0000 TIM S.p.A
OILPROJECT S.r.l.
(ricerca, sviluppo, commercializzazione e brevettazione di tutte le opere
dell'ingegno legate alla tecnologia, all'informatica e alle TLC)
MILANO EUR 13.556 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
PEDIUS S.r.l.
(erogazione di applicazioni di telecomunicazioni specializzate, di servizi
di telecomunicazione su connessioni telefoniche, di servizi voip)
ROMA EUR 159 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.
TIGLIO I S.r.l.
(gestione di immobili)
MILANO EUR 5.255.704 47,8019 TIM S.p.A
TIGLIO II S.r.l. (in liquidazione)
(gestione di immobili)
MILANO EUR 10.000 49,4700 TIM S.p.A
W.A.Y. S.r.l. TORINO EUR 136.383 39,9999 OLIVETTI S.p.A.
(sviluppo e commercializzazione di prodotti e sistemi di
geolocalizzazione per la sicurezza e la logistica)
WIMAN S.r.l.
(sviluppo, gestione ed implementazione di piattaforme per
autenticazione wi-fi su base social)
MATTINATA
(FOGGIA)
EUR 21.568 (**) TELECOM ITALIA VENTURES S.r.l.

(*) Joint Venture.

(**) Società collegata su cui TIM S.p.A. esercita direttamente o indirettamente un'influenza notevole ai sensi dello IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture).

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO AI SENSI DELL'ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Arnaud Roy de Puyfontaine, in qualità di Presidente, Flavio Cattaneo, in qualità di Amministratore Delegato, e Piergiorgio Peluso, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di TIM S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato nel corso del periodo 1°gennaio – 30 giugno 2017.

    1. TIM ha adottato come framework di riferimento per la definizione e la valutazione del proprio sistema di controllo interno, con particolare riferimento ai controlli interni per la formazione del bilancio, il modello Internal Control - Integrated Framework (2013) emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 (International Financial Reporting Standards – IFRS), nonché alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia anche con particolare riferimento ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio 2017 e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2017, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio 2017. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

NOTIZIE UTILI

Copie gratuite del presente fascicolo possono essere richieste:

Chiamando il Numero Verde 800.020.220 (per chiamate dall'Italia)
oppure +39 011 2293603 (per chiamate dall'estero)
a disposizione per informazioni ed assistenza agli azionisti
E-mail [email protected]
Internet Gli utenti
possono consultare
la Relazione Finanziaria semestrale 2017
accedendo al sito telecomitalia.com/Bilanci-Relazioni
Possono inoltre ricevere informazioni su TIM al sito www.telecomitalia.com e
informazioni su prodotti e servizi al sito www.tim.it
Investor Relations +39 02 8595 4131 (centralino)
+39 02 85954132 (fax)
[email protected]

TIM S.p.A. Direzione e coordinamento Vivendi S.A. Sede Legale in Milano Via G. Negri n. 1 Direzione Generale e Sede Secondaria in Roma Corso d'Italia n. 41 Casella PEC: [email protected] Capitale sociale euro 11.677.002.855,10 interamente versato Codice Fiscale/Partita Iva e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 00488410010

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