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Quarterly Report May 18, 2020

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Quarterly Report

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ALLEGATI AL COMUNICATO STAMPA

GRUPPO TIM – HIGHLIGHTS FINANZIARI _________ 2
GRUPPO TIM – SCHEMI RICLASSIFICATI __________ 3
CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM__________ 3
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM_______ 4
SITUAZIONE PATRIMONIALE–FINANZIARIA CONSOLIDATA DEL GRUPPO TIM _______ 5
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM ________ 7
MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM _____ 9
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DEL GRUPPO TIM ___________ 10
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO ____ 11
INFORMAZIONI PER SETTORE OPERATIVO DEL GRUPPO TIM ________ 12
DOMESTIC _____________ 12
BRASILE _______________ 14
PERSONALE DEL GRUPPO TIM __________ 15
GRUPPO TIM – IMPATTO SULLE SINGOLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO
CONSOLIDATO DEGLI EVENTI E OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE ______ 16
GRUPPO TIM - STRUTTURA DEL DEBITO, EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE E OBBLIGAZIONI IN
SCADENZA_______________ 17
CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI _______ 19
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE__________ 25

GRUPPO TIM – HIGHLIGHTS FINANZIARI

(milioni di euro) 1° Trimestre 1° Trimestre Variazioni %
2020 2019 organica
esclusi non
ricorrenti
(a) (b) (a-b)
Ricavi 3.964 4.471 (11,3) (8,4)
EBITDA
(1)
1.735 1.946 (10,8) (7,5)
EBITDA Margin 43,8% 43,5% 0,3pp
EBITDA Margin Organico esclusi
non ricorrenti
44,6% 44,1% 0,5pp
EBIT
(1)
533 683 (22,0) (18,2)
EBIT Margin 13,4% 15,3% (1,9)pp
EBIT Margin Organico esclusi non
ricorrenti
14,4% 16,1% (1,7)pp
Utile (perdita) del periodo attribuibile ai
Soci della Controllante
560 165 -
Investimenti industriali & spectrum 599 607 (1,3)
31.3.2020 31.12.2019 Variazione assoluta
(a) (b) (a-b)
Indebitamento finanziario netto
rettificato
(1)
26.745 27.668 (923)

(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".

GRUPPO TIM – SCHEMI RICLASSIFICATI

Gli schemi riclassificati di Conto Economico Separato Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Situazione Patrimoniale–Finanziaria Consolidata, Rendiconto Finanziario Consolidato, Movimenti del Patrimonio Netto Consolidato nonché l'Indebitamento Finanziario Netto Consolidato del Gruppo TIM, nel seguito presentati, sono coerenti con gli schemi di bilancio consolidato inclusi nella Relazione finanziaria annuale e nella Relazione finanziaria semestrale. Tali schemi non sono stati oggetto di verifica da parte della società di revisione.

I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili emesse dallo IASB ed in vigore a partire dal 1°gennaio 2020.

CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM

(milioni di euro) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Variazioni
(a-b)
(a) (b) assolute %
Ricavi 3.964 4.471 (507) (11,3)
Altri proventi operativi 40 46 (6) (13,0)
Totale ricavi e proventi operativi 4.004 4.517 (513) (11,4)
Acquisti di materie e servizi (1.454) (1.595) 141 8,8
Costi del personale (715) (740) 25 3,4
Altri costi operativi (272) (309) 37 12,0
Variazione delle rimanenze 33 (64) 97
Attività realizzate internamente 139 137 2 1,5
Risultato operativo ante ammortamenti,
plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di
valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
1.735 1.946 (211) (10,8)
Ammortamenti (1.201) (1.264) 63 5,0
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non
correnti
(1) 1 (2)
Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti
Risultato operativo (EBIT) 533 683 (150) (22,0)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate
e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio
netto
(4) 4
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 441 441
Proventi finanziari 410 354 56 15,8
Oneri finanziari (711) (737) 26 3,5
Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle
attività in funzionamento
673 296 377
Imposte sul reddito (82) (109) 27 24,8
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 591 187 404
Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti
destinate ad essere cedute
Utile (perdita) del periodo 591 187 404
Attribuibile a:
Soci della Controllante 560 165 395
Partecipazioni di minoranza 31 22 9 40,9

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM

Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) è di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.

(milioni di euro) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Utile (perdita) del periodo
(a)
591 187
Altre componenti del conto economico complessivo consolidato
Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value (10) 3
Effetto fiscale
(b) (10) 3
Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19):
Utili (perdite) attuariali
Effetto fiscale
(c)
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Effetto fiscale
(d)
Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate
nel conto economico separato consolidato
(e=b+c+d)
(10) 3
Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto
economico separato consolidato
Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti
di conto economico complessivo:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value
(21) 21
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato 3 (3)
Effetto fiscale (1) (1)
(f) (19) 17
Strumenti derivati di copertura:
Utili (perdite) da adeguamento al fair value 868 204
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato (104) (189)
Effetto fiscale (185) (4)
(g) 579 11
Differenze cambio di conversione di attività estere:
Utili (perdite) di conversione di attività estere (1.125) 70
Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al conto economico
separato consolidato
Effetto fiscale
(h) (1.125) 70
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il
metodo del patrimonio netto:
Utili (perdite)
Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato
Effetto fiscale
(i)
Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel
conto economico separato consolidato
(k=f+g+h+i)
(565) 98
Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato
(m=e+k)
(575) 101
Utile (perdita) complessivo del periodo
(a+m)
16 288
Attribuibile a:
Soci della Controllante 331 246
Partecipazioni di minoranza (315) 42

SITUAZIONE PATRIMONIALE–FINANZIARIA CONSOLIDATA DEL GRUPPO TIM

(milioni di euro) 31.3.2020 31.12.2019 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Attività
Attività non correnti
Attività immateriali
Avviamento 22.908 23.083 (175)
Attività immateriali a vita utile definita 7.119 7.667 (548)
30.027 30.750 (723)
Attività materiali
Immobili, impianti e macchinari di proprietà 13.287 14.011 (724)
Diritti d'uso su beni di terzi 5.276 5.494 (218)
Altre attività non correnti
Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
3.408 11 3.397
Altre partecipazioni 44 52 (8)
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione
attiva
51 51
Altre attività finanziarie non correnti 3.065 2.100 965
Crediti vari e altre attività non correnti 2.387 2.585 (198)
Attività per imposte anticipate 937 942 (5)
9.892 5.741 4.151
Totale Attività non correnti (a) 58.482 55.996 2.486
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 282 260 22
Crediti commerciali, vari e altre attività correnti 4.889 4.857 32
Crediti per imposte sul reddito 49 149 (100)
Attività finanziarie correnti
Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva 43 58 (15)
Titoli diversi dalle partecipazioni, altri crediti finanziari e
altre attività finanziarie correnti
985 999 (14)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 3.265 3.138 127
4.293 4.195 98
Sub-totale Attività correnti 9.513 9.461 52
Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad
essere cedute
di natura finanziaria 65 (65)
di natura non finanziaria 4.582 (4.582)
4.647 (4.647)
Totale Attività correnti (b) 9.513 14.108 (4.595)
Totale Attività (a+b) 67.995 70.104 (2.109)

La società non ha evidenziato elementi che possano far presumere perdite durevoli di valore delle attività a vita indefinita rispetto a quanto valutato ai fini del Bilancio 2019.

(milioni di euro) 31.3.2020 31.12.2019 Variazioni
(a) (b) (a-b)
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante 20.623 20.280 343
Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di
minoranza
1.388 2.346 (958)
Totale Patrimonio netto (c) 22.011 22.626 (615)
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti per contratti di
finanziamento e altri
25.396 25.605 (209)
Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione
passiva
4.380 4.576 (196)
Fondi relativi al personale 1.179 1.182 (3)
Passività per imposte differite 419 248 171
Fondi per rischi e oneri 688 725 (37)
Debiti vari e altre passività non correnti 3.104 3.214 (110)
Totale Passività non correnti (d) 35.166 35.550 (384)
Passività correnti
Passività finanziarie correnti per contratti di finanziamento
e altri
3.523 3.182 341
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione
passiva
679 639 40
Debiti commerciali, vari e altre passività correnti 6.573 7.218 (645)
Debiti per imposte sul reddito 43 84 (41)
Sub-totale Passività correnti 10.818 11.123 (305)
Passività direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
di natura finanziaria 655 (655)
di natura non finanziaria 150 (150)
805 (805)
Totale Passività correnti (e) 10.818 11.928 (1.110)
Totale Passività (f=d+e) 45.984 47.478 (1.494)
Totale Patrimonio netto e passività (c+f) 67.995 70.104 (2.109)

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM

(milioni di euro) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Flusso monetario da attività operative:
Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 591 187
Rettifiche per:
Ammortamenti 1.201 1.264
Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
16 4
Variazione netta delle attività (passività) per imposte anticipate (differite) (1) (76)
Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse
partecipazioni)
(439) (1)
Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures
valutate con il metodo del patrimonio netto
4
Variazione dei fondi relativi al personale (8) (13)
Variazione delle rimanenze (22) 64
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa 258 (230)
Variazione dei debiti commerciali (394) (124)
Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito 64 176
Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività 1.104 230
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) 2.370 1.485
Flusso monetario da attività di investimento:
Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi per
cassa
(1.136) (1.177)
Contributi in conto capitale incassati 23 5
Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle
disponibilità acquisite
Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (2)
Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie (esclusi i derivati
attivi di copertura e non)
27 (81)
Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e
di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute
(33)
Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali,
materiali e di altre attività non correnti
2
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) (1.119) (1.253)
Flusso monetario da attività di finanziamento:
Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (200) (226)
Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 976 1.824
Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (1.109) (1.086)
Variazione Derivati Attivi/Passivi di copertura e non (732) (253)
Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate)
Dividendi pagati (40) (25)
Variazioni di possesso in imprese controllate (1)
Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) (1.106) 234
Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(d)
Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) 145 466
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) 3.202 1.631
Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide
equivalenti nette
(g) (83) 6
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) 3.264 2.103

Acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di terzi

(milioni di euro) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Acquisti di attività immateriali (226) (146)
Acquisti di attività materiali (367) (458)
Acquisti di diritti d'uso su beni di terzi (570) (51)
Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di
terzi per competenza
(1.163) (655)
Variazione debiti per acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti
d'uso su beni di terzi
27 (522)
Totale acquisti di attività immateriali, attività materiali e diritti d'uso su beni di
terzi per cassa
(1.136) (1.177)

Informazioni aggiuntive del rendiconto finanziario consolidato

1° Trimestre 1° Trimestre
(milioni di euro) 2020 2019
Imposte sul reddito (pagate)/incassate (37) (20)
Interessi pagati (499) (521)
Interessi incassati 77 75
Dividendi incassati

Analisi della cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette

1° Trimestre 1° Trimestre
(milioni di euro) 2020 2019
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.138 1.917
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (1) (286)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
65
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.202 1.631
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento 3.265 2.103
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento (1)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
3.264 2.103

MOVIMENTI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO DEL GRUPPO TIM

Movimenti del Patrimonio netto consolidato dal 1° gennaio 2019 al 31 marzo 2019

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezz
o azioni
Riserva per
attività
finanziarie
valutate al fair
value rilevato
nelle altre
componenti di
conto
economico
complessivo
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversion
e di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2018 11.587 2.094 30 (563) (1.340) (90) 7.810 19.528 2.219 21.747
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati (166) (166) (55) (221)
Utile (perdita) complessivo del
periodo
20 11 50 165 246 42 288
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
1 1 1
Altri movimenti 3 3 1 4
Saldo al 31 marzo 2019 11.587 2.094 50 (552) (1.290) (90) 7.813 19.612 2.207 21.819

Movimenti del Patrimonio netto consolidato dal 1° gennaio 2020 al 31 marzo 2020

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante
(milioni di euro) Capitale Riserva da
sovrapprezz
o azioni
Riserva per
attività
finanziarie
valutate al fair
value rilevato
nelle altre
componenti di
conto
economico
complessivo
Riserva per
adeguamento
al fair value
degli
strumenti
derivati di
copertura
Riserva per
differenze
cambio di
conversion
e di attività
estere
Riserva per
rimisurazione
piani per i
dipendenti a
benefici
definiti (IAS
19)
Altri utili
(perdite) di
imprese
collegate e
Joint
Ventures
valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Altre riserve e
utili (perdite)
accumulati,
incluso l'utile
(perdita) del
periodo
Totale Patrimonio
netto
attribuibile alle
partecipazioni
di minoranza
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2019 11.587 2.094 19 (440) (1.417) (124) 8.561 20.280 2.346 22.626
Movimenti di patrimonio
netto del periodo:
Dividendi deliberati
Utile (perdita) complessivo del
periodo
(29) 579 (779) 560 331 (315) 16
Emissione di strumenti
rappresentativi di patrimonio
netto
(5) (5) (5)
Inwit - deconsolidamento (644) (644)
Altri movimenti 17 17 1 18
Saldo al 31 marzo 2020 11.587 2.094 (10) 139 (2.196) (124) 9.133 20.623 1.388 22.011

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DEL GRUPPO TIM

(milioni di euro) 31.3.2020 31.12.2019 Variazione
(a) (b) (a-b)
Passività finanziarie non correnti
Obbligazioni 19.343 19.773 (430)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 6.053 5.832 221
Passività finanziarie non correnti per contratti di locazione
passiva 4.380 4.576 (196)
29.776 30.181 (405)
Passività finanziarie correnti (*)
Obbligazioni 1.604 1.958 (354)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 1.919 1.224 695
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva 679 639 40
4.202 3.821 381
Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività
cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute
655 (655)
Totale debito finanziario lordo 33.978 34.657 (679)
Attività finanziarie non correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni
Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva (51) (51)
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (3.065) (2.100) (965)
(3.116) (2.151) (965)
Attività finanziarie correnti
Titoli diversi dalle partecipazioni (824) (877) 53
Crediti finanziari correnti per contratti di locazione attiva (43) (58) 15
Crediti finanziari e altre attività finanziarie (161) (122) (39)
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti (3.265) (3.138) (127)
(4.293) (4.195) (98)
Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non
correnti destinate ad essere cedute
(65) 65
Totale attività finanziarie (7.409) (6.411) (998)
Indebitamento finanziario netto contabile 26.569 28.246 (1.677)
Storno valutazione al fair value di derivati e correlate
passività/attività finanziarie 176 (578) 754
Indebitamento finanziario netto rettificato 26.745 27.668 (923)
Così dettagliato:
Totale debito finanziario lordo rettificato 32.040 32.782 (742)
Totale attività finanziarie rettificate (5.295) (5.114) (181)
(*) di cui quota corrente del debito a M/L termine:
Obbligazioni 1.604 1.958 (354)
Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie 441 446 (5)
Passività finanziarie correnti per contratti di locazione passiva 679 639 40

VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO RETTIFICATO

(milioni di euro) 1° Trimestre 1° Trimestre Variazione
2020 2019
(a) (b) (a-b)
EBITDA 1.735 1.946 (211)
Investimenti industriali di competenza (599) (607) 8
Variazione del capitale circolante netto operativo: (229) (633) 404
Variazione delle rimanenze (22) 64 (86)
Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per
lavori su commessa
258 (230) 488
Variazione dei debiti commerciali (931) (695) (236)
Altre variazioni di crediti/debiti operativi 466 228 238
Variazione dei fondi relativi al personale (8) (13) 5
Variazione dei fondi operativi e altre variazioni (111) (3) (108)
Operating free cash flow netto 788 690 98
% sui Ricavi 19,9 15,4 4,5 pp
Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni 618 618
Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori
Investimenti finanziari (5) (5)
Pagamento dividendi (40) (25) (15)
Incrementi di contratti di leasing finanziari (564) (48) (516)
Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non
operativi
126 (377) 503
Impatto applicazione IFRS 16 al 1.1.2019 (3.553) 3.553
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato delle attività in funzionamento
923 (3.313) 4.236
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere
cedute
Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto
rettificato
923 (3.313) 4.236

INFORMAZIONI PER SETTORE OPERATIVO DEL GRUPPO TIM

DOMESTIC

(milioni di euro) 1° Trimestre 1° Trimestre Variazioni
2020 2019
assolute % % organica
esclusi non
ricorrenti
Ricavi 3.113 3.502 (389) (11,1) (10,6)
EBITDA 1.346 1.534 (188) (12,3) (11,1)
% sui Ricavi 43,2 43,8 (0,6) pp (0,2) pp
EBIT 430 584 (154) (26,4) (23,5)
% sui Ricavi 13,8 16,7 (2,9) pp (2,5) pp
Personale a fine periodo (unità) (°) 45.380 (*) 45.496 (116) (0,3)

(°) Comprende il personale con contrato di lavoro somministrato: 4 unità al 31 marzo 2020 (5 unità al 31 dicembre 2019)

(*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2019

Fisso

31.3.2020 31.12.2019 31.3.2019
Accessi totali TIM Retail (migliaia) 8.981 9.166 9.931
di cui NGN (1) 3.789 3.670 3.400
Accessi totali TIM Wholesale (migliaia) 8.003 8.051 8.093
di cui NGN 3.549 3.309 2.616
Accessi broadband TIM Retail attivi (migliaia) 7.567 7.592 7.354
ARPU Consumer (€/mese) (2) 33,8 34,9 35,6
ARPU Broadband (€/mese) (3) 25,6 27,7 29,0

(1) Accessi UltraBroadband in modalità FTTx e FWA, incluse anche le linee "solo dati".

(2) Ricavi da servizi retail organici Consumer rapportati alla consistenza media degli accessi Consumer.

(3) Ricavi da servizi broadband organici rapportati alla consistenza media degli accessi broadband TIM retail attivi.

Mobile

31.3.2020 31.12.2019 31.3.2019
Consistenza linee a fine periodo (migliaia) 30.522 30.895 31.748
di cui Human 20.424 21.003 22.256
Churn rate (%) (4) 5,3 20,4 5,2
Users broadband (migliaia) (5) 12.673 12.823 13.125
ARPU Retail (€/mese) (6) 8,3 8,7 8,7
ARPU Human (€/mese) (7) 12,3 12,6 12,4

(4) Percentuale di linee totali cessate nel periodo rispetto alla consistenza media totale.

(5) Linee mobili che utilizzano servizi dati.

(6) Ricavi da servizi retail organici (visitors e MVNO esclusi) rapportati alla consistenza media totale linee.

(7) Ricavi da servizi retail organici (visitors e MVNO esclusi) rapportati alla consistenza media linee human.

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio dei ricavi conseguiti nel primo trimestre 2020 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con il primo trimestre 2019.

(milioni di euro) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Variazioni
assolute % % organica
esclusi non
ricorrenti
Ricavi 3.113 3.502 (389) (11,1) (10,6)
Consumer 1.473 1.693 (220) (13,0) (12,7)
Business 985 1.141 (156) (13,7) (12,8)
Wholesale National Market 437 423 14 3,3 3,3
Wholesale International Market 221 238 (17) (7,1) (7,5)
Other (3) 7 (10)

***

BRASILE

(milioni di euro) (milioni di reais)
1° Trimestre 1° Trimestre 1° Trimestre 1° Trimestre
2020 2019 2020 2019 Variazioni
assolute % % organica
esclusi non
ricorrenti
(a) (b) (c) (d) (c-d) (c-d)/d
Ricavi 859 979 4.215 4.191 24 0,6 0,6
EBITDA 390 414 1.916 1.772 144 8,1 8,1
% sui Ricavi 45,5 42,3 45,5 42,3 3,2 pp 3,2 pp
EBIT 105 101 515 434 81 18,7 18,7
% sui Ricavi 12,2 10,4 12,2 10,4 1,8 pp 1,8 pp
Personale a fine periodo (unità) 9.576 (*)9.689 (113) (1,2)

(*) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2019.

PERSONALE DEL GRUPPO TIM

Consistenza media retribuita del personale

(unità equivalenti) 1° Trimestre
2020
1° Trimestre
2019
Variazione
Consistenza media retribuita–Italia 41.271 42.768 (1.497)
Consistenza media retribuita–Estero 9.387 9.204 183
Totale consistenza media retribuita (1) 50.658 51.972 (1.314)

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 unità medie in Italia nel primo trimestre 2020; 4 unità in Italia nel primo trimestre 2019.

Organico a fine periodo

(unità) 31.3.2020 31.12.2019 Variazione
Organico – Italia 45.146 45.266 (120)
Organico – Estero 9.823 9.932 (109)
Totale organico a fine periodo (1) 54.969 55.198 (229)

(1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 4 unità in Italia al 31.3.2020; 5 unità in Italia al 31.12.2019.

Organico a fine periodo – dettaglio per Business Unit

(unità) 31.3.2020 31.12.2019 Variazione
Domestic 45.380 45.496 (116)
Brasile 9.576 9.689 (113)
Altre attività 13 13 0
Totale 54.969 55.198 (229)

GRUPPO TIM – IMPATTO SULLE SINGOLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO DEGLI EVENTI E OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DME/RM/9081707 del 16 settembre 2009, vengono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sulle singole voci di Conto Economico Separato Consolidato degli eventi e operazioni non ricorrenti:

(milioni di euro) 1° Trimestre 1° Trimestre
2020 2019
Ricavi:
Rettifiche ricavi (15) (14)
Acquisti di materie e servizi, Variazione delle rimanenze:
Consulenze, prestazioni professionali e altri costi (9) (2)
Costi del personale:
Oneri connessi a processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale e altri (4) (1)
Altri costi operativi:
Altri oneri e accantonamenti (11) (17)
Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e
Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA)
(39) (34)
Impatto su Risultato operativo (EBIT) (39) (34)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni:
Plusvalenza netta operazione Inwit 441
Oneri finanziari:
Altri oneri finanziari (1) (3)
Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in
funzionamento
401 (37)
Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti 12 5
Impatto sull'Utile (perdita) del periodo 413 (32)

GRUPPO TIM - STRUTTURA DEL DEBITO, EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE E OBBLIGAZIONI IN SCADENZA

Revolving Credit Facility e Term Loan

Nella tabella sottostante sono riportate le linee di credito committed disponibili al 31 marzo 2020:

(miliardi di euro) 31.03.2020 31.12.2019
Accordato Utilizzato Accordato Utilizzato
Revolving Credit Facility – scadenza gennaio 2023 5,0 - 5,0 -
Totale 5,0 - 5,0 -

Al 31 marzo 2020 TIM dispone di Term Loan bilaterali con diverse controparti bancarie per complessivi 1.750 milioni di euro e di linee Hot Money per 690 milioni di euro interamente utilizzate.

Obbligazioni

Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nel primo trimestre 2020 si segnala quanto segue

(milioni di valuta originaria) Valuta Importo Data di rimborso
Rimborsi
Telecom Italia S.p.A. 719 milioni di euro 4,000% (1) Euro 719 21/1/2020
(1)
Al netto dei riacquisti per 281 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.

Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 31 marzo 2020 è pari a 206 milioni di euro (valore nominale), in aumento di 1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (205 milioni di euro).

Il valore nominale di rimborso, al netto dei titoli propri riacquistati, dei prestiti obbligazionari in scadenza nei 18 mesi successivi al 31 marzo 2020 emessi da TIM S.p.A., Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A. (con garanzia piena e incondizionata da parte di TIM S.p.A.) è pari a 1.287 milioni di euro. Il dettaglio dei rimborsi è il seguente:

  • 175,6 milioni di euro (controvalore di 1.000 milioni di BRL), scadenza 15 luglio 2020;
  • 547,5 milioni di euro, scadenza 25 settembre 2020;
  • 563,6 milioni di euro, scadenza 25 gennaio 2021.

I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo TIM non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che comportino il rimborso anticipato automatico dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM(1) ; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A..

Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").

Con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 31 marzo 2020 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 950 milioni di euro, di cui 850 milioni di euro a rischio diretto e 100 milioni di euro garantiti.

Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 850 milioni di euro firmati in data 14 dicembre 2015 e in data 25 novembre 2019 si rilevano i seguenti covenant:

▪ nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente

(1) Il caso di change of controlpuò comportare il rimborso anticipato del prestito obbligazionario convertibile di TIM S.p.A., come più oltre dettagliato.

previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);

▪ TIM si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo diverse da TIM S.p.A., e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e irrevocabilmente garantito da TIM S.p.A., sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo.

In tutti i finanziamenti BEI, sia assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI sia a rischio diretto, sono previsti alcuni covenant, tra cui si segnala:

  • "Clausola per inclusione", ai sensi della quale, nel caso in cui TIM si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari (e per il finanziamento a rischio diretto del 2015, anche alcune clausole più stringenti, tra cui, ad esempio, cross default ed impegni di limitazione alla vendita di beni) che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere qualora reputi, a proprio ragionevole giudizio, che tali modifiche possano avere conseguenze negative sulla capacità finanziaria di TIM, la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI;
  • "Evento Rete", ai sensi della quale a fronte di una cessione totale o di una porzione sostanzialmente rilevante (in ogni caso superiore alla metà in termini quantitativi) della rete fissa in favore di soggetti terzi non controllati oppure nel caso di cessione della partecipazione di controllo nella società a cui la rete o una sua porzione sostanzialmente rilevante sia stata precedentemente ceduta, TIM dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento o una soluzione alternativa.

I contratti di finanziamento di TIM S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere.

Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.

Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano, a discrezione degli investitori, l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata per cassa o per azioni e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti.

Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.

Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.

Si segnala infine, che al 31 marzo 2020, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.

CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 31 marzo 2020, nonché quelli chiusi nel corso del periodo.

Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 603 milioni di euro.

Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'Informativa finanziaria al 31 marzo 2020 e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potesse pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.

Infine, relativamente ai procedimenti con l'Autorità Antitrust, si rammenta che in base all'art. 15, comma 1, della Legge n. 287/1990 ("Norme per la tutela della concorrenza e del mercato"), l'Autorità ha la facoltà di comminare una sanzione amministrativa commisurata al fatturato del Gruppo, nei casi di infrazioni ritenute gravi.

A) PRINCIPALI CONTENZIOSI E AZIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019:

  • Contestazione di illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 per la c.d. Vicenda Security di TIM;
  • Procedimento Golden Power;
  • Procedimento Antitrust A428;
  • Contenziosi Vodafone, Colt Technology Services, COMM 3000, Teleunit, Siportal, MC-Link (connessi al procedimento Antitrust A428);
  • Procedimento Antitrust I761;
  • Wind (I761);
  • Vodafone (I761);
  • Procedimento Antitrust A514;
  • Procedimento Antitrust I799;
  • Vodafone;
  • Eutelia e Voiceplus;
  • Procedimento Garante Privacy;
  • Contenzioso Vodafone Servizio Universale;
  • Contenzioso per "Conguagli su canoni di concessione" per gli anni 1994-1998;
  • Poste;
  • Fallimento Elinet S.p.A.;
  • Brasile arbitrato Opportunity.

Contenziosi fiscali e regolatori internazionali

Al 31 marzo 2020 le società della Business Unit Brasile risultano coinvolte in contenziosi di natura fiscale o regolatoria il cui esito è valutato di possibile soccombenza per un ammontare complessivo di circa 16,6 miliardi di reais (16,2 miliardi di reais al 31 dicembre 2019). Sono di seguito evidenziate le principali tipologie di contenzioso, classificate in base all'imposta cui fanno riferimento.

Imposte federali

In data 22 marzo 2011 TIM Celular S.A. (società incorporata in TIM S.A. a far data dal 31 ottobre 2018) ha ricevuto notifica di un accertamento fiscale emesso dall'Amministrazione Fiscale Federale del Brasile, per un importo complessivo pari, alla data di contestazione, a 1.265 milioni di reais, incluse le sanzioni e gli interessi, in esito all'ultimazione di una verifica fiscale relativa agli esercizi 2006, 2007, 2008 e 2009 per le società TIM Nordeste Telecomunicações S.A. e TIM Nordeste S.A. (precedentemente denominata Maxitel), società che sono state progressivamente incorporate in TIM Celular con l'obiettivo di razionalizzare la struttura societaria in Brasile.

L'avviso di accertamento include varie rettifiche; le contestazioni principali sono così sintetizzabili:

  • disconoscimento degli effetti fiscali della fusione tra TIM Nordeste Telecomunicações S.A. e Maxitel S.A.;
  • disconoscimento della deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo all'acquisizione di Tele Nordeste Celular Participações S.A. ("TNC");
  • disconoscimento di talune compensazioni fiscali;
  • diniego del beneficio fiscale territoriale SUDENE, in ragione di pretese irregolarità nella gestione e nella rendicontazione del beneficio stesso.

Le rettifiche incluse nell'avviso di accertamento sono state contestate da TIM Celular, in sede amministrativa, con la presentazione di una prima difesa in data 20 aprile 2011. Il 20 aprile 2012, TIM Celular ha ricevuto la notifica della decisione di primo grado amministrativo che ha confermato i rilievi dell'avviso di accertamento; contro tale decisione, TIM Celular ha presentato tempestivo appello, sempre in sede amministrativa, in data 21 maggio 2012.

La società, come confermato da appositi pareri legali, non ritiene probabile che ci si possa attendere esborsi significativi.

Sempre in relazione al livello federale dell'imposizione, si segnalano i seguenti, ulteriori filoni vertenziali:

  • contestazioni in ordine alle compensazioni con le perdite fiscali pregresse;
  • ulteriori contestazioni in ordine alla deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento;
  • assoggettamento ad imposizione sul reddito di talune tipologie di differenze di cambio;
  • assoggettamento a ritenute alla fonte di talune tipologie di pagamenti effettuati verso l'estero (ad esempio, i pagamenti per roaming internazionale);
  • ulteriori contestazioni in ordine alle compensazioni effettuate tra imposte a debito, e posizioni fiscali creditorie delle società del gruppo.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 4,4 miliardi di reais (4,3 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).

Imposte statali

Nell'ambito del prelievo statale, si segnalano molteplici contestazioni in materia di ICMS, ed in particolare:

  • contestazioni riguardanti l'abbattimento della base imponibile del tributo, a fronte di sconti concessi ai clienti, oltre a contestazioni in merito all'utilizzo dei crediti fiscali dichiarati dalle società del gruppo, a fronte della restituzione di terminali telefonici dati in comodato, ed a seguito della rilevazione di frodi da sottoscrizione ai danni delle società;
  • assoggettamento ad ICMS di talune tipologie di canoni, maturati a favore delle società del gruppo e da queste classificati come corrispettivi per servizi diversi da quelli di telecomunicazione;
  • contestazioni sull'utilizzo del beneficio fiscale "PRO-DF" originariamente concesso da taluni Stati, e successivamente dichiarato incostituzionale (la contestazione si riferisce all'effettiva spettanza del credito per ICMS, dichiarato dalla società TIM Celular sulla base delle predette disposizioni agevolative);
  • contestazioni relative all'utilizzo dei crediti per ICMS, rilevati dalle società del gruppo in esito alle acquisizioni di immobilizzazioni materiali, ed in relazione alle somministrazioni di energia elettrica a favore delle società, oltre che in applicazione delle disposizioni in materia di sostituzione d'imposta;
  • sanzioni irrogate alle società del gruppo per irregolarità negli adempimenti dichiarativi.

Nel mese di febbraio 2018, lo Stato di San Paolo ha notificato nei confronti di TIM Celular due avvisi di accertamento in materia di ICMS, per un importo complessivo pari a 679 milioni di reais (alla data di contestazione, incluse le sanzioni e gli interessi). Il primo accertamento (344 milioni di reais) reca una contestazione sui crediti per ICMS in relazione alla procedura di sostituzione d'imposta, prevista nei casi di acquisto e distribuzione di apparati tra Stati diversi. Il secondo avviso di accertamento (335 milioni di reais) contesta i crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti pre-paid, quale anticipazione delle successive ricariche.

Nel mese di giugno 2018, lo Stato di San Paolo ha emesso un ulteriore avviso di accertamento nei confronti di TIM Celular, sempre in materia di ICMS, per un importo complessivo di 369 milioni di reais (alla data della contestazione, comprese sanzioni e interessi). Anche questa contestazione è relativa – oltre che all'irrogazione di sanzioni per violazioni nel comparto dell'ICMS - a crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla società ai clienti prepagati come anticipazione delle successive ricariche. La società ha deciso – per una parte minoritaria della contestazione complessiva – di dare corso al pagamento di quanto richiesto, in alternativa all'instaurazione del contenzioso, beneficiando di un abbattimento delle sanzioni. La controversia procede quindi per l'importo residuo, pari a 296 milioni di reais.

Da ultimo, a fine marzo 2020, lo Stato di San Paolo ha emesso un ulteriore avviso di accertamento nei confronti della Società (i.e. TIM S.A. quale incorporante di TIM Celular) per un importo complessivo (alla data di contestazione, incluse le sanzioni e gli interessi) di 362 milioni di reais. L'accertamento si basa su due presunte infrazioni: (i) la contestazione dei crediti per ICMS derivanti dallo "special credit" riconosciuto dalla Società ai

clienti prepagati come anticipazione della successiva ricarica, per il periodo aprile - ottobre 2015; e (ii) la discrepanza tra le informazioni trasmesse con le comunicazioni periodiche e i dati sulle imposte versate (discrepanza dovuta a divergenze nelle modalità di rendicontazione).

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 8,5 miliardi di reais (8,2 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).

Imposte municipali

Tra i contenziosi con un grado di rischio classificato come "possibile", vi sono alcune controversie relative alle imposte comunali (Municipal Taxes) il cui importo complessivo ammonta a circa 0,7 miliardi di reais (circa 0,7 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).

FUST e FUNTTEL

Le principali contestazioni in materia di contribuzioni all'ente regolatorio (Anatel), e in particolare in termini di FUST e FUNTTEL, riguardano l'assoggettamento a tali prelievi dei ricavi da interconnessione.

Complessivamente il rischio per tali fattispecie, ritenuto possibile, ammonta a 3 miliardi di reais (3 miliardi di reais al 31 dicembre 2019).

***

Con riferimento ai crediti fiscali iscritti a seguito dell'esito favorevole di contenziosi fiscali relativi all'inclusione dell'ICMS nella base di calcolo della contribuzione PIS/COFINS si rimanda a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019. Peraltro, anche nel corso del primo trimestre 2020, TIM S.A. ha proceduto con l'utilizzo dei crediti d'imposta iscritti, in conformità alle procedure di certificazione formale previste dalle autorità fiscali brasiliane.

Fatturazione a 28 giorni

Con la delibera 121/17/CONS AGCom ha introdotto disposizioni sulla cadenza della fatturazione per la telefonia, prescrivendo per la telefonia fissa che essa dovesse essere su base mensile o suoi multipli e per la telefonia mobile su base almeno quadrisettimanale. TIM ha impugnato dinanzi al TAR la delibera n. 121/17/CONS. A febbraio 2018 è stato pubblicato il dispositivo di sentenza che respinge il ricorso. Tale sentenza è stata impugnata da TIM innanzi al Consiglio di Stato in data 18 giugno 2018 e l'udienza per la discussione del merito è fissata al 7 maggio 2020.

AGCom, con la delibera 499/17/CONS, accertata la violazione della delibera 121/17/CONS ha applicato a TIM una sanzione di 1.160.000 euro, diffidandola a provvedere – in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o di multipli del mese - a stornare gli importi corrispondenti al corrispettivo per il numero di giorni che, a partire dal 23 giugno 2017, non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile. TIM ha impugnato dinanzi al TAR Lazio anche questa seconda delibera con richiesta di sospensione cautelare che, in data 22 febbraio 2018, è stata accolta dal TAR limitatamente alla parte relativa agli ordini di rimborso.

Successivamente la Legge 4 dicembre 2017 n. 172 ha stabilito che i contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica prevedano obbligatoriamente la cadenza di rinnovo delle offerte e della fatturazione dei servizi su base mensile o di multipli del mese. TIM si è adeguata a tale dispositivo nei tempi previsti dalla legge, e cioè entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore (5 aprile 2018).

A marzo 2018 con la delibera n. 112/18/CONS AGCom ha (i) diffidato TIM a posticipare, limitatamente ai servizi di telefonia fissa, la data di decorrenza delle fatture emesse dopo il ripristino della fatturazione con cadenza mensile di un numero di giorni pari a quelli presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale; e (ii) revocato la precedente delibera 499/17/CONS nella parte in cui TIM veniva diffidata a stornare gli importi presuntivamente erosi a partire dal 23 giugno 2017 con il ciclo di fatturazione quadrisettimanale. Anche tale delibera è stata impugnata con atto di motivi aggiunti innestato nell'ambito del ricorso contro la delibera 499/17/CONS con richiesta di misure cautelari monocratiche, accolte in via provvisoria fino alla camera di consiglio dell'11 aprile 2018 con decreto presidenziale pubblicato il 26 marzo 2017.

AGCom, con il decreto presidenziale n. 9/18/PRES, ha modificato la delibera n. 112/18/CONS nelle parti in cui prevedeva che il differimento della fatturazione dovesse avvenire in sede di ripristino del ciclo di fatturazione con cadenza mensile o suoi multipli disponendo, altresì, che le tempistiche entro cui adempiere alla diffida sarebbero state individuate a seguito di audizioni con gli operatori e le principali associazioni dei consumatori. TIM e gli altri operatori interessati dal decreto presidenziale hanno rinunciato all'istanza cautelare verso la delibera 112/18/CONS. A maggio 2018 TIM ha quindi impugnato il decreto presidenziale AGCom n. 9/18/PRES e la relativa delibera n. 187/18/CONS di ratifica.

A luglio 2018 AGCom con la delibera 269/18/CONS ha fissato al 31 dicembre 2018 il termine entro cui gli operatori debbono restituire alla clientela di rete fissa un numero di giorni di servizio pari a quelli erosi per effetto della fatturazione a 28 giorni oppure proporre alla clientela interessata eventuali misure compensative alternative, previa comunicazione all'AGCom. TIM, in continuità con le azioni intraprese e le argomentazioni già spese, ha impugnato anche tale delibera.

A settembre 2018 TIM ha impugnato la delibera 297/18/CONS con cui AGCom le ha comminato la sanzione di euro 696.000 per aver continuato ad applicare – in violazione della delibera AGCom 121/17/CONS – una

fatturazione e rinnovo quadrisettimanale delle offerte consumer a decorrere dal 16 febbraio 2018 (e fino al 31 marzo 2018).

Con dispositivo di sentenza pubblicato nel mese di novembre 2018 il TAR ha annullato la sanzione pecuniaria amministrativa di 1,16 milioni di euro comminata con la delibera 499/17/CONS ed ha confermato l'obbligo di restitutio in integrum alla clientela di rete fissa entro il 31 dicembre 2018. TIM ha presentato appello cautelare dinnanzi al Consiglio di Stato per la sospensione della esecutività di tale decisione e, con ordinanza del 20 dicembre 2018, il Consiglio di Stato, accogliendo l'appello di TIM, ha sospeso l'efficacia del suddetto dispositivo, limitatamente all'ordine di storno, fino al 31 marzo 2019.

A novembre 2018 AGCom ha pubblicato la delibera 521/18/CONS, con cui ha comminato a TIM una sanzione di 1.044.000 euro. La sanzione è stata imposta per violazione delle regole di trasparenza e dei diritti di recesso nella modifica delle condizioni contrattuali delle offerte mobili applicate ai clienti dal 8 aprile 2018 a seguito del ripristino della fatturazione mensile. TIM a gennaio 2019 ha impugnato dinnanzi al TAR anche tale delibera. A seguito di una nuova istanza formulata da TIM il Consiglio di Stato, con ordinanza pubblicata il 20 marzo 2019, ha prolungato l'effetto della misura cautelare di sospensione degli effetti del dispositivo della sentenza fino al 21 maggio 2019, in attesa della pubblicazione delle motivazioni della sentenza.

Nella camera di consiglio del 21 maggio 2019, preso atto della intervenuta pubblicazione delle motivazioni della sentenza avvenuta il 10 maggio 2019, è stato disposto il differimento della trattazione della domanda cautelare alla camera di consiglio del 4 luglio 2019, per consentire a TIM la finalizzazione dei motivi aggiunti con una nuova istanza cautelare. A seguito di tale udienza, con ordinanza pubblicata il 5 luglio 2019, il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di TIM di sospensione dell'esecutività della sentenza del TAR, che quindi è operativa dal 21 maggio 2019. Si attende ad oggi ancora la fissazione dell'udienza per la trattazione del merito del ricorso introduttivo e dei motivi aggiunti nel frattempo presentati da TIM. Il 12 luglio 2019 sono stati pubblicati i dispositivi di sentenza con cui il Consiglio di Stato ha respinto gli analoghi appelli proposti da Vodafone, Wind Tre e Fastweb e nel corso del mese di febbraio 2020 sono state pubblicate le relative sentenze contenenti le motivazioni.

A settembre 2019 TIM ha impugnato dinnanzi al TAR anche la delibera 221/19/CONS con cui la sanzione di cui alla Delibera 499/17/CONS, annullata dal TAR del Lazio, è stata rideterminata in 580.000,00 euro, applicando il massimo edittale previsto dall'art. 98, comma 16 del CCE vigente all'epoca dei fatti.

Ad agosto 2019 è stato avviato da parte di AGCom un nuovo procedimento sanzionatorio (CONT 12/19/DTC) per inottemperanza all'ordine di restituzione dei giorni erosi dalla fatturazione a 28 giorni per i clienti di rete fissa e convergente, secondo le modalità stabilite nelle delibere nn. 112/18/CONS e 269/18/CONS. Con la delibera n. 75/20/CONS l'Autorità a conclusione di tale procedimento ha accertato l'inottemperanza di TIM alle delibere sopra indicate comminandole una sanzione di 3 milioni di euro. TIM impugnerà al TAR tale provvedimento.

Da giugno 2019, TIM comunque aveva deciso di offrire ai propri clienti di rete fissa, attivi da prima del 31 marzo 2018 e che sono stati oggetto di fatturazione a 28 giorni, la possibilità di aderire ad una soluzione compensativa, alternativa alla restituzione dei giorni erosi di cui alla delibera AGCom n. 269/18/CONS. Successivamente, da settembre 2019, TIM ha deciso di accogliere anche le richieste di rimborso dei giorni erosi. In entrambi i casi TIM ha provveduto ad informare la clientela con diversi messaggi in fattura, sul web e sulle principali testate giornalistiche. Le iniziative appena descritte sono state comunicate ad AGCom nell'ambito del sopra richiamato procedimento sanzionatorio.

Procedimento Antitrust I820

In data 19 febbraio 2018 l'AGCM ha avviato il procedimento istruttorio I820 nei confronti delle società TIM, Vodafone, Fastweb, Wind Tre e dell'Associazione di categoria Asstel per verificare l'ipotesi della sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza tra i principali operatori di telefonia fissa e mobile al fine di coordinare le rispettive strategie commerciali, violando in tal modo l'art. 101 TFUE.

Il presunto coordinamento, secondo il provvedimento di apertura del procedimento da parte di AGCM, si sarebbe concretizzato nelle modalità di attuazione dell'obbligo introdotto dall'articolo 19 quinquiesdecies del D.L. n. 148/2017 (convertito dalla L. n. 172/2017) che impone agli operatori di servizi di comunicazione elettronica una cadenza mensile (o di multipli del mese) per la fatturazione e il rinnovo delle offerte dei servizi fissi e mobili.

In data 21 marzo 2018, AGCM ha emanato una misura cautelare provvisoria nei confronti di tutti gli operatori coinvolti nel procedimento con cui ha ordinato di sospendere, nelle more del procedimento, l'attuazione dell'intesa concernente la determinazione del repricing comunicato agli utenti in occasione della rimodulazione del ciclo di fatturazione in ottemperanza alla Legge 172/17 e di rideterminare autonomamente la propria strategia commerciale. Con provvedimento n. 27112 dell'11 aprile 2018 AGCM ha confermato la misura cautelare.

Il 12 giugno 2018 TIM ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento di tale provvedimento.

L'Autorità nell'adunanza del 27 giugno 2018 ha preso atto della relazione presentata da TIM in merito all'ottemperanza alla misura cautelare.

Il 17 luglio 2019 AGCM ha deliberato la proroga del termine di conclusione del procedimento al 31 gennaio 2020.

Nelle risultanze istruttorie (CRI) comunicate da AGCM a TIM, gli Uffici confermano la sussistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza unica, complessa e continuata tra Telecom, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, con l'agevolazione dell'Associazione di categoria Asstel.

Il 10 ottobre TIM ha depositato la sua memoria finale ed il successivo 15 ottobre si è tenuta l'audizione finale presso AGCM.

Il 31 gennaio 2020 a TIM è stato notificato il provvedimento di chiusura dell'istruttoria, con il quale AGCM ha deliberato la sussistenza dell'intesa tra Telecom, Vodafone, Fastweb e WindTre, escludendo invece dai partecipanti all'intesa l'associazione Asstel. La sanzione irrogata a TIM per la partecipazione all'intesa anticoncorrenziale è pari a 114.398.325 euro. TIM ha impugnato il provvedimento sanzionatorio senza istanza di sospensione cautelare in quanto il termine per il pagamento della sanzione è stato prorogato dall'Autorità al 1° ottobre 2020.

Wind Tre

Con atto di citazione dinnanzi al Tribunale di Milano, notificato nel mese di aprile 2019, Wind Tre S.p.A. ha convenuto in giudizio TIM avanzando pretese risarcitorie quantificate in complessivi 255 milioni di euro, per asserite condotte anticoncorrenziali e abusive attuate negli anni 2014-2018. In particolare, secondo Wind Tre, TIM avrebbe utilizzato illecitamente attraverso la propria divisione commerciale informazioni ottenute nella fornitura delle prestazioni di provisioning e assurance di servizi wholesale convincendo i clienti a tornare in TIM o ad attivare la nuova utenza con TIM; effettuato attività di promozione commerciale in favore di TIM attraverso il proprio personale tecnico in concomitanza degli interventi di riparazione di guasti o di attivazione di utenze Wind Tre; attuato altri comportamenti sleali volti ad ottenere il passaggio a TIM di clienti Wind Tre. A sostegno delle proprie argomentazioni Wind Tre adduce anche alcuni elementi emersi durante l'istruttoria del procedimento AGCM A514. TIM si è costituita in giudizio contestando integralmente le pretese di controparte e formulando domanda riconvenzionale, fondata su fatti analoghi a quelli dedotti dall'attrice riservandosi di quantificare i danni subiti. Nelle prime memorie istruttorie, Wind Tre ha esteso le proprie domande fino a giugno 2019 e ha riquantificato i danni richiesti in ca. 346 milioni di euro; TIM ha precisato la propria domanda riconvenzionale chiedendo un importo di ca. 20 milioni di euro a titolo di danno all'immagine commerciale, oltre al danno da perdita di clienti da quantificare in corso di causa anche in via equitativa.

Procedimento Antitrust PS11379 – azioni di winback nel mobile

Avviato il 26 febbraio 2019 su segnalazione di Iliad, il procedimento ha ad oggetto la presunta scorrettezza delle azioni mobili di winback. Gli aspetti contestati riguardano l'ingannevolezza della comunicazione effettuata verso il target di riferimento e l'aggressività della condotta, in quanto ad avviso dell'Autorità AGCM nelle offerte proposte ai clienti sarebbero presenti servizi pre-attivati. TIM ritiene che la proposizione commerciale delle proprie offerte mobili sia corretta, ma per garantire una sempre migliore trasparenza nei confronti della propria clientela, nel corso del procedimento TIM ha presentato degli impegni principalmente volti a migliorare l'informativa relativamente alle componenti dell'offerta oggetto di contestazione. Nonostante il rigetto degli impegni, a dimostrazione della buona fede e correttezza della propria condotta, TIM ha avviato l'implementazione dei rimedi proposti. Procedimenti sono stati avviati anche nei confronti di altri maggiori operatori. Il procedimento si è concluso in data 20 dicembre 2019 con l'accertamento della scorrettezza delle condotte contestate sanzionando TIM a 4,8 milioni di euro (Vodafone sanzionata per 6 milioni di euro e Wind Tre a 4,3 milioni di euro). Il provvedimento è stato impugnato al TAR.

Procedimento Antitrust PS11532 – TIM in Nave

Avviato il 4 dicembre 2019 su segnalazione di alcuni consumatori, il procedimento ha ad oggetto il servizio "TIM in Nave" con la contestazione di profili Ingannevolezza sull'informativa al cliente e profili di aggressività . "TIM in Nave" non è un servizio accessorio, ma, in piena compliance con la regolamentazione di settore, una tipologia di tariffazione di roaming che si attiva quando il cliente è sotto la rete di copertura marittima. Sono stati presentati impegni consistenti nel migliorare gli aspetti informativi rendendo quindi il consumatore pienamente consapevole del funzionamento del "TIM in Nave". A seguito della sospensione dei termini disposta dal Decreto Legislativo del 17 marzo 2020 n. 18 in considerazione dell'attuale emergenza sanitaria, la chiusura della fase istruttoria del procedimento è rinviata a giugno 2020, per cui la chiusura del procedimento subirà un posticipo presumibilmente a luglio 2020. Analoghi procedimenti sono in corso anche nei confronti di altri maggiori operatori.

Procedimento Antitrust IP 327 - inottemperanza IBAN discrimination

Avviato il 23 dicembre 2019 su attività d'ufficio dell'Autorità, il procedimento ha ad oggetto la presunta inottemperanza al provvedimento del PV4 relativo alla IBAN Discrimination dell'aprile 2019. In particolare AGCM contesta che il processo di domiciliazione sul canale web non è ancora automatizzato e quindi il cliente non è autonomo per gestire tale attività. TIM ha eliminato ogni forma di discriminazione fra le domiciliazioni su banche italiane e banche dell'area SEPA con la completa automazione del processo di domiciliazione da web. A seguito della sospensione dei termini disposta dal Decreto legislativo del 17 marzo 2020 n. 18 in considerazione dell'attuale emergenza sanitaria, la chiusura della fase istruttoria del procedimento è rinviata a giugno 2020, per cui la chiusura del procedimento subirà un posticipo presumibilmente a luglio 2020. Analoghi procedimenti sono in corso anche nei confronti di altri maggiori operatori.

Open Fiber

Nel mese di marzo 2020 Open Fiber (OF) ha convenuto in giudizio TIM dinanzi al Tribunale di Milano, avanzando una pretesa risarcitoria pari a 1,5 miliardi di euro per danni causati da un presunto abuso di posizione dominante escludente nei confronti di OF. Le presunte condotte contestate consistono in: (i) investimenti pre-emptive in reti FTTC nelle aree bianche; (ii) avvio di azioni legali pretestuose per ostacolare le gare Infratel; (iii) repricing strumentale di alcuni servizi all'ingrosso; (iv) offerte commerciali di lock-in sul mercato retail; (v) comunicazione di informazioni false all'AGCom, in sede di approvazione di una offerta wholesale, e diffusione di voci circa un interesse di TIM ad acquisire OF; (vi) discriminazione nelle condizioni di accesso alle infrastrutture passive di TIM.

TIM si costituirà in giudizio contestando le argomentazioni di OF e impugnerà dinanzi al TAR la decisione di AGCM relativa al provvedimento A514, richiamata ampiamente da controparte nella citazione.

Iliad

Con atto di citazione notificato nel corso del primo trimestre 2020, Iliad Italia S.p.A. ha convenuto TIM dinanzi al Tribunale di Milano per presunte condotte anticoncorrenziali, adottate anche tramite il marchio Kena Mobile, asseritamente volte ad ostacolarne l'ingresso ed il consolidamento nel mercato della telefonia mobile in Italia, avanzando pretese risarcitorie per almeno 71,4 milioni di euro.

TIM si costituirà in giudizio per contestare integralmente le richieste di Iliad Italia.

B) ALTRE INFORMAZIONI

Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2019:

  • Telefonia mobile procedimenti penali;
  • Contenzioso canone di concessione per l'anno 1998;
  • Vodafone (già TELETU).

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente comunicato stampa, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo TIM. Tali indicatori, che sono presentati nelle relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare l'adozione dell'IFRS 16 ha indotto il Gruppo TIM ad utilizzare i seguenti indicatori alternativi di performance:

  • EBITDA adjusted After Lease ("EBITDA-AL"), calcolato rettificando l'EBITDA Organico al netto delle partite non ricorrenti, degli importi connessi al trattamento contabile dei contratti di leasing finanziari secondo l'IFRS 16 (applicato a partire dal 2019). Tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT;
  • Indebitamento finanziario netto rettificato After Lease, calcolato escludendo dall'Indebitamento finanziario netto rettificato le passività connesse al trattamento contabile dei contratti di leasing finanziari secondo l'IFRS 16 (applicato a partire dal 2019). TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria.

Gli altri indicatori alternativi di performance normalmente utilizzati sono nel seguito illustrati:

▪ EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:

Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
+ Oneri finanziari
- Proventi finanziari
+/- Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni
+/- Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto
EBIT- Risultato Operativo
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
+/- Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti
+ Ammortamenti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività
non correnti
  • Variazione organica e impatto delle partite non ricorrenti sui Ricavi, sull'EBITDA e sull'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo,
  • ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento, delle differenze cambio e degli eventi e operazioni di natura non ricorrente. TIM ritiene che tale modalità di presentazione permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); essa viene pertanto anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito del presente comunicato stampa è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico esclusa la componente non ricorrente".
  • EBITDA margin e EBIT margin: TIM ritiene che tali margini rappresentino degli utili indicatori della capacità del Gruppo, nel suo complesso e a livello di Business Unit di generare profitti attraverso i suoi ricavi. L'EBITDA margin e l'EBIT margin misurano, infatti, la performance operativa di un'entità analizzando le percentuali dei ricavi che diventano, rispettivamente, EBITDA e EBIT. Questi indicatori sono utilizzati da TIM nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) per illustrare l'andamento della gestione economica anche attraverso il confronto della redditività operativa del periodo di riferimento con quella dei periodi precedenti.

▪ Indebitamento Finanziario Netto: TIM ritiene che l'Indebitamento Finanziario Netto rappresenti un indicatore della capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni di natura finanziaria, rappresentate dal Debito Finanziario Lordo ridotto della Cassa e Altre Disponibilità Liquide Equivalenti e di altre Attività Finanziarie. Nell'ambito del presente comunicato stampa è inserita una tabella che evidenzia i valori della situazione patrimonialefinanziaria utilizzati per il calcolo dell'Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo. Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto il Gruppo TIM presenta, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura

denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'Indebitamento finanziario netto rettificato esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti dell'IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.

L'indebitamento finanziario netto viene determinato come segue:

+ Passività finanziarie non correnti
+ Passività finanziarie correnti
+ Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
A) Debito Finanziario lordo
+ Attività finanziarie non correnti
+ Attività finanziarie correnti
+ Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute
B) Attività Finanziarie
C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile
D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie
E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato

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