Management Reports • Nov 15, 2017
Management Reports
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Il 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha preso atto dell'inizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi S.A..
Il 13 settembre 2017 Consob ha comunicato di "ritenere che Vivendi eserciti il controllo di fatto su TIM ai sensi dell'art. 2359 Codice Civile e ai sensi dell'art.93 del Testo Unico della Finanza, nonché ai sensi della disciplina parti correlate."
Il presente Resoconto intermedio di gestione è pertanto redatto conformemente alle disposizioni in materia, indicando quale "Controllante" Vivendi S.A. e TIM S.p.A. quale società soggetta ad attività di direzione e coordinamento.
| Il Gruppo TIM ____________ 4 | |
|---|---|
| Highlights dei primi nove mesi del 2017 ________ 6 | |
| Andamento economico consolidato ____________ 8 | |
| Andamento economico consolidato del terzo trimestre 2017 _______ 14 | |
| Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM ___ 16 | |
| Andamento patrimoniale e finanziario consolidato _________ 26 | |
| Tabelle di dettaglio – Dati consolidati ________ 34 | |
| Eventi successivi al 30 settembre 2017 ____________ 43 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017 _________ 43 | |
| Principali rischi e incertezze __________ 44 | |
| Principali variazioni del contesto normativo _________ 48 | |
| Organi sociali al 30 settembre 2017 _________ 52 | |
| Macrostruttura organizzativa al 30 settembre 2017 ________ 54 | |
| Informazioni per gli investitori ________ 55 | |
| Operazioni con parti correlate e attivita' di direzione e coordinamento _____ 57 | |
| Eventi e operazioni significativi non ricorrenti ________ 58 | |
| Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali _______ 58 | |
| Indicatori alternativi di performance _________ 59 |
| Indice ________________ 62 | |
|---|---|
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ______ 63 | |
| Conto economico separato consolidato ____________ 65 | |
| Conto economico complessivo consolidato _________ 66 | |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato_________ 67 | |
| Rendiconto finanziario consolidato __________ 68 | |
| Note al Bilancio consolidato abbreviato ____________ 70 | |
| Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ___ 110 |
La Business Unit Domestic opera con consolidata leadership di mercato nell'ambito dei servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale).
In campo internazionale opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America).
Olivetti, oggi parte del segmento Business di Core Domestic, opera nell'ambito dei prodotti e servizi per l'Information Technology.
INWIT S.p.A. opera nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori.
La Business Unit Brasile (gruppo Tim Brasil) offre servizi di telefonia mobile con tecnologia UMTS, GSM e LTE. Inoltre, con le acquisizioni e le successive integrazioni nel gruppo di Intelig Telecomunicações (oggi TIM S.A.) e di Tim Fiber RJ e Tim Fiber SP, il portafoglio dei servizi si è ampliato con l'offerta di trasmissione dati su fibra ottica in tecnologia full IP come DWDM e MPLS e con l'offerta di servizi di banda larga residenziale.
Tim Brasil Serviços e Participações S.A.
| Presidente | Arnaud Roy de Puyfontaine |
|---|---|
| Vice Presidente | Giuseppe Recchi |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale |
Amos Genish |
| Consiglieri | Camilla Antonini (indipendente) |
| Franco Bernabè (indipendente) | |
| Ferruccio Borsani (indipendente) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Frédéric Crépin | |
| Dario Frigerio (indipendente) | |
| Félicité Herzog (indipendente) | |
| Anna Jones (indipendente) | |
| Marella Moretti (indipendente) | |
| Hervé Philippe | |
| Danilo Vivarelli (indipendente) | |
| Segretario | Agostino Nuzzolo |
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Gabriella Chersicla | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo |
Sotto il profilo economico - finanziario, per i primi nove mesi del 2017, si evidenzia quanto segue:
L'EBITDA del terzo trimestre 2017 si attesta a 2 miliardi di euro, in calo del 2,5% rispetto al terzo trimestre 2016. In termini organici, ed escludendo l'impatto dei citati oneri non ricorrenti, la variazione sarebbe stata positiva e pari allo 0,7%.
• Il Risultato Operativo (EBIT) ammonta a 2,8 miliardi di euro, registra un incremento del 2,4% rispetto ai primi nove mesi del 2016 (+1,5% in termini organici) e sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 252 milioni di euro (144 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, a parità di tassi di cambio), in assenza dei quali la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata pari a +5,1%.
L'EBIT del terzo trimestre 2017 ammonta a circa 1 miliardo di euro, in riduzione del 10,9% rispetto al terzo trimestre 2016. In termini organici e in assenza di oneri netti non ricorrenti la riduzione rispetto al terzo trimestre 2016 sarebbe stata pari a -2,1%.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | Reported | Organica | |
| (a) | (b) | (a/b) | ||||
| Ricavi | 4.907 | 4.843 | 14.679 | 13.939 | 5,3 | 2,7 |
| EBITDA (1) |
2.099 | 2.152 | 6.213 | 5.878 | 5,7 | 3,8 |
| EBITDA Margin | 42,8% | 44,4% | 42,3% | 42,2% | 0,1pp | |
| EBITDA Margin Organico | 42,8% | 44,6% | 42,3% | 41,9% | 0,4pp | |
| EBIT (1) |
963 | 1.081 | 2.834 | 2.768 | 2,4 | 1,5 |
| EBIT Margin | 19,6% | 22,3% | 19,3% | 19,9% | (0,6)pp | |
| EBIT Margin Organico | 19,6% | 22,4% | 19,3% | 19,5% | (0,2)pp | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | 47 | ||
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
437 | 477 | 1.033 | 1.495 | (30,9) | |
| Investimenti Industriali (CAPEX) |
1.825 | 1.124 | 3.881 | 3.107 | 24,9 | |
| 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazione assoluta | ||||
| Indebitamento finanziario (1) netto rettificato |
26.228 | 25.119 | 1.109 |
(1) Per i relativi dettagli si rimanda a quanto riportato nel capitolo "Indicatori alternativi di performance".
Ammontano, nei primi nove mesi del 2017, a 14.679 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai primi nove mesi del 2016 (13.939 milioni di euro). La crescita di 740 milioni di euro è principalmente attribuibile alla Business Unit Domestic (276 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (467 milioni di euro, comprensivo di un effetto cambio positivo di 353 milioni di euro).
La variazione organica dei ricavi consolidati registra un incremento del 2,7% (+386 milioni di euro), ed è calcolata come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | assolute | % | |
| RICAVI REPORTED | 14.679 | 13.939 | 740 | 5,3 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | 354 | (354) | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| RICAVI ORGANICI | 14.679 | 14.293 | 386 | 2,7 |
L'effetto della variazione dei cambi (1) è essenzialmente attribuibile alla Business Unit Brasile; non si è invece verificata alcuna variazione apprezzabile del perimetro di consolidamento (2).
| L'analisi dei ricavi ripartiti per settore operativo è la seguente: | |||
|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 | 1.1 - 30.9 2016 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic | 11.312 | 77,1 | 11.036 | 79,2 | 276 | 2,5 | 2,5 |
| Core Domestic | 10.500 | 71,5 | 10.239 | 73,5 | 261 | 2,5 | 2,5 |
| International Wholesale | 995 | 6,8 | 1.003 | 7,2 | (8) | (0,8) | (0,9) |
| Brasile | 3.389 | 23,1 | 2.922 | 21,0 | 467 | 16,0 | 3,5 |
| Altre Attività | − | − | 10 | 0,1 | (10) | ||
| Rettifiche ed elisioni | (22) | (0,2) | (29) | (0,3) | 7 | ||
| Totale consolidato | 14.679 | 100,0 | 13.939 | 100,0 | 740 | 5,3 | 2,7 |
E' pari a 6.213 milioni di euro (5.878 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e si incrementa di 335 milioni di euro (+5,7%) rispetto ai primi nove mesi del 2016 con un'incidenza sui ricavi del 42,3% (42,2% nei primi nove mesi del 2016; +0,1 punti percentuali).
L'EBITDA organico evidenzia una variazione positiva per 226 milioni di euro (+3,8%) rispetto ai primi nove mesi del 2016, con un'incidenza sui ricavi in aumento di 0,4 punti percentuali, passando dal 41,9% dei primi nove mesi del 2016 al 42,3% dei primi nove mesi del 2017.
Il Gruppo TIM ha registrato nei primi nove mesi del 2017 oneri operativi non ricorrenti per complessivi 222 milioni di euro (155 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, a parità di tassi di cambio); tali oneri sono connessi a eventi e operazioni che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa, sono evidenziati in quanto di ammontare significativo e comprendono,
(1) I tassi di cambio medi utilizzati per la conversione in euro (espressi in termini di unità di valuta locale per 1 euro) sono per il dollaro americano pari a 1,11340 nei primi nove mesi del 2017 e a 1,11603 nei primi nove mesi del 2016; per il real brasiliano sono pari a 3,53378 nei primi nove mesi del 2017 e a 3,96106 nei primi nove mesi del 2016. L'impatto della variazione dei tassi di cambio è calcolato applicando al periodo posto a confronto i tassi di conversione delle valute estere utilizzati per il periodo corrente.
(2) La variazione del perimetro di consolidamento è calcolata escludendo dal dato posto a confronto la contribuzione delle società uscite e/o aggiungendo la contribuzione stimata delle società entrate nel perimetro di consolidamento.
essenzialmente, oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, da contenziosi e da transazioni commerciali.
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +4,8%, con un'incidenza sui ricavi del 43,8% in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2016. Per maggiori dettagli si rinvia alla al capitolo "Eventi ed operazioni significativi non ricorrenti" della presente Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | assolute | % | |
| EBITDA REPORTED | 6.213 | 5.878 | 335 | 5,7 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | 109 | (109) | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBITDA ORGANICO | 6.213 | 5.987 | 226 | 3,8 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (222) | (153) | (69) | |
| Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta | (2) | 2 | ||
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 6.435 | 6.142 | 293 | 4,8 |
L'effetto della variazione dei cambi si riferisce alla Business Unit Brasile.
Il dettaglio dell'EBITDA e dell'incidenza percentuale del margine sui ricavi, ripartiti per settore operativo, è il seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 | 1.1 - 30.9 2016 | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | assolute | % | % organica | |||
| Domestic | 5.055 | 81,4 | 4.995 | 85,0 | 60 | 1,2 | 1,2 |
| % sui Ricavi | 44,7 | 45,3 | (0,6) pp | (0,6) pp | |||
| Brasile | 1.170 | 18,8 | 900 | 15,3 | 270 | 30,0 | 16,0 |
| % sui Ricavi | 34,5 | 30,8 | 3,7 pp | 3,7 pp | |||
| Altre Attività | (12) | (0,2) | (15) | (0,3) | 3 | ||
| Rettifiche ed elisioni | − | − | (2) | − | 2 | ||
| Totale consolidato | 6.213 | 100,0 | 5.878 | 100,0 | 335 | 5,7 | 3,8 |
| % sui Ricavi | 42,3 | 42,2 | 0,1 pp | 0,4 pp |
Sull'EBITDA hanno inciso in particolare gli andamenti delle voci di seguito analizzate:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| Acquisti di beni | 1.312 | 1.109 | 203 |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di | |||
| interconnessione | 1.524 | 1.505 | 19 |
| Costi commerciali e di pubblicità | 1.043 | 894 | 149 |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 937 | 912 | 25 |
| Affitti e locazioni | 560 | 520 | 40 |
| Altre spese per servizi | 805 | 770 | 35 |
| Totale acquisti di materie e servizi | 6.181 | 5.710 | 471 |
| % sui Ricavi | 42,1 | 41,0 | 1,1 pp |
L'incremento complessivo degli Acquisti di materie e servizi include un effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile pari a 183 milioni di euro, in assenza del quale la voce avrebbe evidenziato un incremento di 288 milioni di euro.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| Costi del personale Italia | 1.924 | 2.035 | (111) |
| Costi e oneri del personale ordinari | 1.905 | 1.921 | (16) |
| Oneri di ristrutturazione e altro | 19 | 114 | (95) |
| Costi del personale Estero | 279 | 268 | 11 |
| Costi e oneri del personale ordinari | 279 | 254 | 25 |
| Oneri di ristrutturazione e altro | - | 14 | (14) |
| Totale costi del personale | 2.203 | 2.303 | (100) |
| % sui Ricavi | 15,0 | 16,5 | (1,5) pp |
Si evidenziano di seguito i principali elementi che hanno influito sulla riduzione di 100 milioni di euro:
Nei primi nove mesi del 2016 erano stati accantonati oneri di natura non ricorrente per l'applicazione dell'art. 4 della c.d. "Legge Fornero" a personale dirigente e/o non dirigente e del piano di ristrutturazione manageriale, per complessivi 114 milioni di euro (di cui 76 milioni di euro relativi alla Capogruppo e 38 milioni di euro relativi a Olivetti e a TI Information Technology, successivamente fusa in TIM S.p.A.;
– l'incremento della componente estera dei costi del personale come risultante del saldo tra l'effetto cambio (essenzialmente riferibile alla Business Unit Brasile e che ha comportato maggiori costi per circa 30 milioni di euro) e il minor costo correlato da un lato alla riduzione della forza media retribuita per 1.744 unità medie e dall'altro al venir meno degli oneri di ristrutturazione presenti invece nei primi nove mesi del 2016.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Indennità di ritardato pagamento dei servizi telefonici | 45 | 41 | 4 |
| Recupero costi del personale, acquisti e prestazioni di servizi | 16 | 26 | (10) |
| Contributi in conto impianti e in conto esercizio | 35 | 23 | 12 |
| Risarcimenti, penali e recuperi vari | 29 | 17 | 12 |
| Contratti di Partnership | 76 | 9 | 67 |
| Altri | 115 | 49 | 66 |
| Totale | 316 | 165 | 151 |
Gli Altri proventi comprendono alcuni contributi derivanti da contratti di Partnership stipulati con primari fornitori tecnologici. Tali accordi sono volti a sviluppare la collaborazione fra le parti, al fine di rafforzare e stabilizzare nel tempo la Partnership commerciale e industriale, contribuendo attivamente al piano di marketing di TIM per lo sviluppo e l'utilizzo di taluni servizi strategici, in Italia e in Brasile. La voce comprende inoltre alcuni indennizzi assicurativi e rettifiche di partite debitorie verso la clientela per traffico prepagato non utilizzato.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 265 | 242 | 23 |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 239 | 100 | 139 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni |
269 | 268 | 1 |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 88 | 76 | 12 |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 20 | 27 | (7) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages |
11 | 12 | (1) |
| Altri | 41 | 32 | 9 |
| Totale | 933 | 757 | 176 |
L'incremento complessivo degli Altri costi operativi include un effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile pari a 43 milioni di euro, in assenza del quale la voce avrebbe evidenziato un incremento di 133 milioni di euro.
Al 30 settembre 2017 la voce include oneri di natura non ricorrente per 199 milioni di euro (25 milioni di euro al 30 settembre 2016) attribuibili alla Business Unit Domestic.
Sono così dettagliati:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita | 1.349 | 1.283 | 66 |
| Ammortamento delle attività materiali di proprietà e in leasing | 2.009 | 1.833 | 176 |
| Totale | 3.358 | 3.116 | 242 |
Sono pari a 30 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 (8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e si riferiscono prevalentemente alla svalutazione di immobilizzazioni immateriali.
Con riferimento all'avviamento si precisa che, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.
In particolare, al 30 settembre 2017, per quanto attiene alla Business Unit Brasile, non sono stati individuati eventi di natura esogena o endogena tali da far ritenere necessario effettuare un nuovo impairment test.
Per quanto riguarda la Business Unit Domestic, si segnala una differenza negativa fra Capitalizzazione di Borsa e Patrimonio Netto in un contesto generale di elevata dinamicità dello scenario regolamentare e competitivo; per altro i principali indicatori economico finanziari della Business Unit nei primi nove mesi del 2017 hanno registrato un andamento positivo, in linea con le previsioni di piano.
Sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle Cash Generating Units; l'aggiornamento della verifica di recuperabilità del valore dell'avviamento (impairment test) sarà realizzato in concomitanza con la redazione del Bilancio annuale 2017.
E' pari a 2.834 milioni di euro (2.768 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) in aumento di 66 milioni di euro (+2,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2016 con un'incidenza sui ricavi del 19,3% (19,9% nei primi nove mesi del 2016, -0,6 punti percentuali).
L'EBIT organico evidenzia una variazione positiva di 41 milioni di euro (+1,5%) con un'incidenza sui ricavi pari al 19,3% (19,5% nei primi nove mesi del 2016).
L'EBIT dei primi nove mesi del 2017 sconta l'impatto negativo di oneri netti non ricorrenti, incluse svalutazioni di asset, per complessivi 252 milioni di euro (144 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata positiva per 149 milioni di euro (+5,1%), con un'incidenza sui ricavi del 21,0%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2016.
L'EBIT organico è calcolato come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | assolute | % | |
| EBIT REPORTED | 2.834 | 2.768 | 66 | 2,4 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | 25 | (25) | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBIT ORGANICO | 2.834 | 2.793 | 41 | 1,5 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (252) | (144) | (108) | |
| Effetto conversione Proventi/(Oneri) non ricorrenti in valuta | − | − | ||
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 3.086 | 2.937 | 149 | 5,1 |
L'effetto della variazione dei cambi è relativo alla Business Unit Brasile.
Nei primi nove mesi del 2017 è negativo per 18 milioni di euro (positivo per 6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e accoglie essenzialmente l'imputazione a conto economico della Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere relativa alla partecipata Tierra Argentea S.A. di cui si è conclusa la liquidazione.
Il saldo negativo dei proventi/(oneri) finanziari è aumentato di 616 milioni di euro, passando da 510 milioni di euro dei primi nove mesi del 2016 a 1.126 milioni di euro dei primi nove mesi del 2017. Il saldo registrato nei primi nove mesi del 2017 risente:
Ammontano a 559 milioni di euro, in calo di 140 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016 (699 milioni di euro), essenzialmente a causa della minor base imponibile della Capogruppo TIM S.p.A., a cui si è contrapposto un accantonamento di 37 milioni di euro relativo alla vicenda Telecom Italia Sparkle.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Utile (perdita) del periodo | 1.130 | 1.610 |
| Attribuibile a: | ||
| Soci della controllante: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.033 | 1.498 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | (3) |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante | 1.033 | 1.495 |
| Partecipazioni di minoranza: | ||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 97 | 65 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | 50 |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile alle Partecipazioni di minoranza | 97 | 115 |
L'Utile dei primi nove mesi del 2017 attribuibile ai Soci della Controllante si attesta a 1.033 milioni di euro (1.495 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e sconta oneri netti non ricorrenti per 233 milioni di euro. In termini comparabili, escludendo cioè le partite non ricorrenti nonché, nei primi nove mesi del 2016, l'impatto positivo della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, l'Utile attribuibile ai Soci della Controllante dei primi nove mesi del 2017 risulterebbe superiore di quasi 100 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo dell'anno precedente.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| assolute | % | % organica | |||
| Ricavi | 4.907 | 4.843 | 64 | 1,3 | 1,8 |
| EBITDA | 2.099 | 2.152 | (53) | (2,5) | (2,3) |
| EBITDA Margin | 42,8% | 44,4% | (1,6) pp | ||
| EBITDA Margin organico | 42,8% | 44,6% | (1,8) pp | ||
| EBIT | 963 | 1.081 | (118) | (10,9) | (10,9) |
| EBIT Margin | 19,6% | 22,3% | (2,7) pp | ||
| EBIT Margin organico | 19,6% | 22,4% | (2,8) pp | ||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
578 | 715 | (137) | (19,2) | |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
476 | 505 | (29) | (5,7) | |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | - | |
| Utile (perdita) del periodo | 476 | 505 | (29) | (5,7) | |
| Utile (perdita) del periodo attribuibile ai Soci della Controllante |
437 | 477 | (40) | (8,4) |
Sono di seguito esposte alcune informazioni gestionali di dettaglio relative all'andamento della gestione nei singoli trimestri del 2017, in raffronto con quelli del 2016. Ai fini di fornire una migliore comprensione dell'andamento del business nel periodo corrente è esposta la crescita Organic "like for like", calcolata escludendo quelle partite organiche che per loro natura o a seguito di modifiche di legge o per motivi commerciali, si manifestano in maniera non lineare o non ripetitiva nel periodo corrente o in quello posto a confronto. Tali partite attengono esclusivamente al mercato Domestico e non devono essere considerate sostitutive delle informazioni economiche finanziarie di cui forniscono una riclassifica, non sono soggette a revisione contabile e sono prodotte a soli fini esplicativi.
| (milioni di euro) | 1 Trimestre | 2 Trimestre | 3 Trimestre | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 |
| REPORTED | +8,5% | -12,1% | +6,4% | -7,7% | +1,3% | +1,4% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | +2,6% | -5,6% | +3,7% | -4,3% | +1,8% | -1,2% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | +1,3% | -5,6% | +3,0% | -4,8% | +3,9% | -3,8% |
| Ricavi per servizi | ||||||
| REPORTED | +6,4% | -10,4% | +4,4% | -6,1% | +1,6% | +0,9% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | +0,6% | -4,2% | +1,8% | -2,7% | +2,0% | -1,3% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | +0,6% | -4,2% | +2,4% | -3,3% | +3,1% | -1,9% |
| Ebitda | ||||||
| REPORTED | +16,2% | -15,8% | +5,5% | +25,4% | -2,5% | +8,5% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | +8,1% | -7,5% | +6,1% | +4,0% | +0,7% | +6,6% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | +5,0% | -7,4% | +7,3% | -1,3% | +6,5% | +0,9% |
La ricostruzione dei valori "Like for Like" è fornita nel capitolo "Tabelle di dettaglio".
I ricavi consolidati del terzo trimestre 2017 aumentano di 64 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2016 (+1,3%); in termini organici, la variazione percentuale, escludendo l'effetto cambio relativo alla Business Unit Brasile, è pari a +1,8%.
L'EBITDA del terzo trimestre 2017 ammonta a 2.099 milioni di euro, in calo di 53 milioni di euro (-2,5%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (2.152 milioni di euro). L'incidenza sui ricavi è pari al 42,8% (44,4% nel terzo trimestre 2016).
In termini organici e in assenza di oneri non ricorrenti (127 milioni di euro nel terzo trimestre 2017 e 62 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016), la variazione sarebbe stata positiva e pari a +0,7% con un'incidenza sui ricavi del 45,4% (45,9% nel terzo trimestre 2016). La Business Unit Domestic evidenzia, sempre in termini organici ed escludendo gli oneri non ricorrenti, un'incidenza sui ricavi del 47,7%.
L'EBIT consolidato del terzo trimestre 2017 è pari a 963 milioni di euro (1.081 milioni di euro nel terzo trimestre 2016), in riduzione del 10,9% rispetto al terzo trimestre 2016 e con un'incidenza sui ricavi del 19,6% (22,3% nel terzo trimestre 2016).
In termini organici e in assenza di oneri netti non ricorrenti (156 milioni di euro nel terzo trimestre 2017 e 62 milioni di euro nell'analogo periodo del 2016), la riduzione rispetto al terzo trimestre 2016 sarebbe stata pari a -2,1% con un'incidenza sui ricavi del 22,8% (23,7% nel terzo trimestre 2016).
L'utile del terzo trimestre 2017 attribuibile ai Soci della Controllante ammonta a 437 milioni di euro (477 milioni di euro al 30 settembre 2016).
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
1.1 – 30.9 2017 |
1.1 – 30.9 2016 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | organica (c/d) |
|
| Ricavi | 3.818 | 3.789 | 11.312 | 11.036 | 0,8 | 2,5 | 2,5 |
| EBITDA | 1.694 | 1.811 | 5.055 | 4.995 | (6,5) | 1,2 | 1,2 |
| % sui Ricavi | 44,4 | 47,8 | 44,7 | 45,3 | (3,4)pp (0,6)pp (0,6)pp | ||
| EBIT | 822 | 994 | 2.507 | 2.575 | (17,3) | (2,6) | (2,6) |
| % sui Ricavi | 21,5 | 26,2 | 22,2 | 23,3 | (4,7)pp | (1,1)pp (1,1)pp | |
| Personale a fine periodo (unità) | 50.488 | (1) 51.280 | (1,5) |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016.
| 30.09.2017 | 31.12.2016 | 30.09.2016 | |
|---|---|---|---|
| Accessi fisici a fine periodo (migliaia) (1) | 19.029 | 18.963 | 18.968 |
| di cui Accessi fisici retail a fine periodo (migliaia) | 11.137 | 11.285 | 11.368 |
| Accessi BroadBand a fine periodo (migliaia) (2) | 9.872 | 9.206 | 9.042 |
| di cui Accessi BroadBand retail a fine periodo (migliaia) | 7.559 | 7.191 | 7.123 |
| Infrastruttura di rete in Italia: | |||
| rete di accesso in rame (milioni di km coppia, distribuzione e giunzione) |
114,4 | 114,4 | 115,6 |
| rete di accesso e trasporto in fibra ottica (milioni di km fibra) |
13,7 | 12,6 | 12,3 |
| Totale traffico: | |||
| Minuti di traffico su rete fissa (miliardi): | 47,9 | 69,1 | 52,1 |
| Traffico nazionale | 37,9 | 55,6 | 41,7 |
| Traffico internazionale | 10,0 | 13,5 | 10,4 |
| Volumi Broadband (Pbyte) (3) | 5.625 | 5.774 | 4.112 |
(1) Non include OLO full infrastructured e FWA-Fixed Wireless Access.
(2) Non include OLO ULL e NAKED, satellite, full infrastructured e FWA.
(3) Volumi traffico DownStream e UpStream.
| 30.09.2017 | 31.12.2016 | 30.09.2016 | |
|---|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (1) | 30.285 | 29.617 | 29.549 |
| Variazione delle linee (%) | 2,3 | (1,3) | (1,5) |
| Churn rate (%) (2) | 19,8 | 22,8 | 16,8 |
| Totale traffico: | |||
| Traffico Retail uscente (miliardi di minuti) | 37,2 | 44,9 | 33,3 |
| Traffico Retail uscente e entrante (miliardi di minuti) | 56,9 | 69,6 | 51,5 |
| Traffico Browsing (PByte) (3) | 294,6 | 258,5 | 187,4 |
| Ricavo medio mensile per linea (euro) - ARPU (4) | 12,4 | 12,4 | 12,2 |
(1) il dato include le SIM utilizzate su piattaforme per erogazione di servizi Machine to Machine.
(2) I dati si riferiscono al totale linee. Il churn rate rappresenta il numero di clienti mobili cessati durante il periodo espresso in percentuale della consistenza media dei clienti.
(3) Traffico nazionale escluso Roaming.
(4) I valori sono calcolati sulla base dei ricavi da servizi (inclusi i ricavi da carte prepagate) rapportati alla consistenza media delle linee.
Sono di seguito esposte alcune informazioni gestionali di dettaglio relative all'andamento della gestione nei singoli trimestri del 2017, in raffronto con quelli del 2016. Ai fini di fornire una migliore comprensione dell'andamento del business nel periodo corrente è esposta la crescita Organic "like for like", calcolata escludendo quelle partite organiche che per loro natura o a seguito di modifiche di legge o per motivi commerciali, si manifestano in maniera non lineare o non ripetitiva nel periodo corrente o in quello posto a confronto. Tali partite attengono esclusivamente al mercato Domestico e non devono essere considerate sostitutive delle informazioni economiche finanziarie di cui forniscono una riclassifica, non sono soggette a revisione contabile e sono prodotte a soli fini esplicativi.
| (milioni di euro) | 1 Trimestre | 2 Trimestre | 3 Trimestre | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 |
| REPORTED | +2,8% | -2,3% | +4,0% | -1,2% | +0,8% | +1,0% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | +2,7% | -2,3% | +3,9% | -1,1% | +0,9% | +1,0% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | +1,0% | -2,3% | +3,0% | -1,8% | +3,6% | -2,5% |
| Ricavi per servizi | ||||||
| REPORTED | -0,3% | -2,4% | +0,9% | -1,1% | +0,7% | -0,4% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | -0,4% | -2,5% | +0,8% | -1,0% | +0,8% | -0,4% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | -0,4% | -2,5% | +1,6% | -1,7% | +2,2% | -1,3% |
| Ebitda | ||||||
| REPORTED | +11,0% | -9,3% | +1,0% | +39,4% | -6,5% | +7,9% |
| ORGANICO esclusa componente non ricorrente | +7,6% | -5,2% | +4,1% | +6,9% | -2,4% | +7,8% |
| ORGANIC LIKE for LIKE | +3,8% | -5,1% | +5,4% | +0,6% | +4,3% | +0,8% |
La ricostruzione dei valori "Like for Like" è fornita nel capitolo "Tabelle di dettaglio".
I ricavi dei primi nove mesi del 2017 sono pari a 11.312 milioni di euro e presentano un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2016, di 276 milioni di euro (+2,5%), confermando il trend di recupero già avviato nel corso del precedente esercizio. Il terzo trimestre, seppur in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2016 (+0,8%) mostra un rallentamento del trend, attribuibile sia all'introduzione a metà giugno del nuovo regolamento roaming in ambito EU, con un effetto di riduzione dei ricavi, sia a fenomeni non replicabili in ambito Wholesale che avevano positivamente inciso sul dato consuntivato nel terzo trimestre 2016.
I ricavi da servizi sono pari a 10.393 milioni di euro con una crescita di 47 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016 (+0,5%), confermata anche nel terzo trimestre (+0,7%) nonostante il citato impatto dell'introduzione della nuova regolamentazione roaming in ambito EU. Tale trend di miglioramento è trainato dalla crescita della customer base sia Mobile sia Fisso Broadband, nonché dall'incremento dei livelli di ARPU (grazie alla maggiore adozione di servizi di connettività ultrabrodband Fibra e LTE e di servizi digitali e ICT), accompagnato anche dai maggior volumi di terminali abilitanti venduti (Smartphone, SmartTV, SmartHome, Modem, ecc.).
In dettaglio:
I ricavi da vendita prodotti, inclusa la variazione dei lavori in corso, sono pari a 919 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 (+229 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016) e riflettono il costante incremento della vendita di smartphone e altri terminali abilitanti (smart TV, prodotti Smart Home, modem, set top box, ecc).
L'EBITDA della Business Unit Domestic nei primi nove mesi del 2017 è pari a 5.055 milioni di euro, in aumento di 60 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016 (+1,2%), con un'incidenza sui ricavi pari al 44,7% (-0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente). I primi nove mesi del 2017 scontano l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 221 milioni di euro (139 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) relativi a oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, da contenziosi e da transazioni commerciali.
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBITDA sarebbe risultata pari a +2,8%, con un'incidenza sui ricavi del 46,6%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.
L'andamento dell'EBITDA beneficia, oltre che del miglioramento dei risultati commerciali e delle dinamiche sui ricavi, anche degli impatti positivi del programma di riduzione costi, che ha avuto impulso a partire dal secondo trimestre 2016, con focalizzazione delle risorse sulle attività di marketing, a sostegno dell'azione commerciale e di gestione del cliente e conseguente riduzione dei costi industriali e generali di funzionamento.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBITDA REPORTED | 5.055 | 4.995 | 60 | 1,2 |
| Effetto conversione bilanci in valuta | − | − | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBITDA ORGANICO | 5.055 | 4.995 | 60 | 1,2 |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (221) | (139) | (82) | |
| EBITDA ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 5.276 | 5.134 | 142 | 2,8 |
Gli Altri proventi ammontano a 284 milioni di euro e aumentano di 136 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016. La voce include alcuni contributi derivanti da contratti di Partnership, indennizzi assicurativi e rettifiche di partite debitorie verso la clientela già commentati con riferimento all'andamento economico consolidato.
In relazione alle dinamiche delle principali voci di costo si evidenzia quanto segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di materie e servizi | 4.518 | 4.210 | 308 |
| Costi del personale | 1.937 | 2.046 | (109) |
| Altri costi operativi | 543 | 401 | 142 |
• gli Acquisti di materie e servizi registrano un incremento di 308 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, e presentano il seguente dettaglio:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Acquisti di beni | 1.136 | 906 | 230 |
| Quote di ricavo da riversare ad altri operatori e costi di interconnessione |
1.173 | 1.144 | 29 |
| Costi commerciali e di pubblicità | 551 | 471 | 80 |
| Energia, manutenzioni, servizi in outsourcing | 725 | 741 | (16) |
| Affitti e locazioni | 316 | 336 | (20) |
| Altre spese per servizi | 617 | 612 | 5 |
| Totale acquisti di materie e servizi | 4.518 | 4.210 | 308 |
| % sui Ricavi | 39,9 | 38,1 | 1,8 pp |
• i Costi del personale sono pari a 1.937 milioni di euro con una diminuzione di 109 milioni di euro sostanzialmente determinata dagli stessi fenomeni che hanno inciso sui costi del personale a livello di Gruppo e alla cui analisi si rimanda;
• gli Altri costi operativi, pari a 543 milioni di euro, presentano un incremento di 142 milioni di euro. Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazioni e oneri connessi alla gestione dei crediti | 197 | 189 | 8 |
| Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri | 181 | 45 | 136 |
| Contributi e canoni per l'esercizio di attività di telecomunicazioni |
41 | 41 | − |
| Oneri e accantonamenti per imposte indirette e tasse | 70 | 71 | (1) |
| Penali, indennizzi per transazioni e sanzioni amministrative | 20 | 27 | (7) |
| Quote e contributi associativi, elargizioni, borse di studio e stages |
10 | 11 | (1) |
| Altri | 24 | 17 | 7 |
| Totale | 543 | 401 | 142 |
| EBIT |
L'EBIT dei primi nove mesi del 2017 della Business Unit Domestic è pari a 2.507 milioni di euro (2.575 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016), con una diminuzione di 68 milioni di euro (-2,6%) e un'incidenza sui ricavi del 22,2% (23,3% nei primi nove mesi del 2016).
I primi nove mesi del 2017 scontano l'impatto negativo di oneri non ricorrenti per complessivi 251 milioni di euro (139 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) relativi a oneri derivanti da processi di riorganizzazione/ristrutturazione aziendale, da contenziosi e da transazioni commerciali, nonché alla svalutazione di immobilizzazioni immateriali.
In assenza di tali oneri la variazione organica dell'EBIT sarebbe risultata positiva e pari a +1,6%, con un'incidenza sui ricavi del 24,4%.
L'andamento dell'EBIT risente dell'aumento degli ammortamenti (+109 milioni di euro), parzialmente compensato dal miglioramento dell'EBITDA precedentemente illustrato.
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| assolute | % | |||
| EBIT REPORTED | 2.507 | 2.575 | (68) | (2,6) |
| Effetto conversione bilanci in valuta | − | − | ||
| Effetto variazione perimetro di consolidamento | − | − | ||
| EBIT ORGANICO | 2.507 | 2.575 | (68) | (2,6) |
| di cui Proventi/(Oneri) non ricorrenti | (251) | (139) | (112) | |
| EBIT ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 2.758 | 2.714 | 44 | 1,6 |
I principali dati economico-operativi della Business Unit sono riportati distinguendo due Cash Generating Unit (CGU):
Nelle tabelle seguenti sono riportati i principali risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2017 dalla Business Unit Domestic per segmento di clientela/aree di attività, posti a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio 2016.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
1.1 – 30.9 2017 |
1.1 – 30.9 2016 |
Variazioni % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |
| Ricavi | 3.535 | 3.503 | 10.500 | 10.239 | 0,9 | 2,5 |
| Consumer | 1.946 | 1.832 | 5.713 | 5.404 | 6,2 | 5,7 |
| Business | 1.118 | 1.096 | 3.398 | 3.296 | 2,0 | 3,1 |
| Wholesale | 424 | 507 | 1.258 | 1.370 | (16,4) | (8,2) |
| Other | 47 | 68 | 131 | 169 | (30,9) | (22,5) |
| EBITDA | 1.662 | 1.766 | 4.940 | 4.859 | (5,9) | 1,7 |
| % sui Ricavi | 47,0 | 50,4 | 47,0 | 47,5 | (3,4)pp | (0,5)pp |
| EBIT | 813 | 975 | 2.470 | 2.515 | (16,6) | (1,8) |
| % sui Ricavi | 23,0 | 27,8 | 23,5 | 24,6 | (4,8)pp | (1,1)pp |
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 49.725 | (1) 50.527 | (1,6) |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: nessuna unità al 30.9.2017 (1 unità al 31.12.2016).
In dettaglio:
• Wholesale: il segmento Wholesale presenta nei primi nove mesi del 2017 ricavi pari a 1.258 milioni di euro, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-112 milioni di euro, -8,2%). L'andamento è riconducibile al venir meno di fenomeni non replicabili relativi alla vendita di infrastrutture (canalizzazioni e dark fiber/Backbone) ad altri operatori che avevano positivamente inciso sul dato del terzo trimestre 2016 e alla chiusura del contratto di roaming con H3G. La riduzione dei prezzi regolamentati, pari a -47 milioni di euro, è più che compensata dalla crescita soprattutto del comparto NGN (+55 milioni di euro).
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
1.1 – 30.9 2017 |
1.1 – 30.9 2016 |
Variazioni % | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | organica (c/d) |
|
| Ricavi | 349 | 354 | 995 | 1.003 | (1,4) | (0,8) | (0,9) |
| di cui verso terzi | 296 | 300 | 845 | 839 | (1,3) | 0,7 | 0,6 |
| EBITDA | 35 | 48 | 124 | 145 | (27,1) | (14,5) | (14,5) |
| % sui Ricavi | 10,0 | 13,6 | 12,5 | 14,5 | (3,6)pp | (2,0)pp | (1,9)pp |
| EBIT | 8 | 19 | 37 | 60 | (57,9) | (38,3) | (38,3) |
| % sui Ricavi | 2,3 | 5,4 | 3,7 | 6,0 | (3,1) pp | (2,3)pp | (2,3)pp |
| Personale a fine periodo (unità) (*) | 763 | (1) 753 | 1,3 |
(1) La consistenza del personale è relativa al 31 dicembre 2016
(*) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: nessuna unità al 30.9.2017 (3 unità al 31.12.2016).
I ricavi dei primi nove mesi del 2017 del gruppo Telecom Italia Sparkle - International Wholesale sono pari a 995 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli rilevati nello stesso periodo del 2016 (-8 milioni di euro, -0,8%). Tale risultato è determinato dalla riduzione dei ricavi per i servizi IP/Data (-28 milioni di euro, -12,2%), ascrivibile principalmente alla contrazione di ricavi afferenti il bacino del Mediterraneo per effetto della scadenza di vecchi contratti pluriennali, parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi per servizi Fonia (+18 milioni di euro, +2,5%).
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 3° Trim. 2017 |
3° Trim. 2016 |
1.1–30.9 2017 |
1.1–30.9 2016 |
3° Trim. 2017 |
3° Trim. 2016 |
1.1–30.9 2017 |
1.1 – 30.9 2016 |
Variazioni % | ||
| (a) | (b) | (c) | (d) | (a/b) | (c/d) | |||||
| Ricavi | 1.096 | 1.064 | 3.389 | 2.922 | 4.083 | 3.900 | 11.977 | 11.574 | 4,7 | 3,5 |
| EBITDA | 408 | 344 | 1.170 | 900 | 1.512 | 1.270 | 4.136 | 3.566 | 19,1 | 16,0 |
| % sui Ricavi | 37,0 | 32,6 | 34,5 | 30,8 | 37,0 | 32,6 | 34,5 | 30,8 | 4,4pp | 3,7pp |
| EBIT | 146 | 89 | 340 | 210 | 533 | 334 | 1.202 | 832 | 59,6 | 44,5 |
| % sui Ricavi | 13,1 | 8,6 | 10,0 | 7,2 | 13,1 | 8,6 | 10,0 | 7,2 | 4,5pp | 2,8pp |
| Personale a fine periodo (unità) | 9.393 | (1) 9.849 | (4,6) |
(1) La consistenza del personale si riferisce al 31 dicembre 2016.
| 30.9.2017 | 30.9.2016 | |
|---|---|---|
| Consistenza linee a fine periodo (migliaia) (*) | 59.390 | (1)63.418 |
| MOU (minuti/mese) (**) | 108,1 | 117,7 |
| ARPU (reais) | 19,6 | 17,6 |
(1) Consistenza al 31 dicembre 2016.
(*) Include le linee sociali.
(**) Al netto dei visitors.
I ricavi dei primi nove mesi del 2017 sono pari a 11.977 milioni di reais e risultano in aumento di 403 milioni di reais (+3,5%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi da servizi si attestano a 11.399 milioni di reais, con un incremento di 521 milioni di reais rispetto ai 10.878 milioni di reais dei primi nove mesi del 2016 (+4,8%). I risultati confermano il continuo miglioramento del trend, registrando una crescita positiva nel terzo trimestre 2017 sia sui ricavi totali (+4,7% rispetto al +3,2% del secondo trimestre 2017, al +2,5% del primo trimestre 2017 e al -1,7% del quarto trimestre 2016) sia sui ricavi da servizi (+5,9% rispetto al +5,0% del secondo trimestre 2017, al +3,5% del primo trimestre 2017 e al -0,7% del quarto trimestre 2016).
L'ARPU mobile (Average Revenue Per User) dei primi nove mesi del 2017 è pari a 19,6 reais in crescita rispetto ai 17,6 reais dei primi nove mesi del 2016 (+11,4%) per effetto di un generale riposizionamento sul segmento post-pagato e di nuove iniziative commerciali volte a incrementare l'utilizzo dei dati e la spesa media per cliente.
Le linee complessive al 30 settembre 2017 sono pari a 59.390 migliaia e presentano un decremento di 4.028 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 (63.418 migliaia), con una market share del 24,6% a settembre 2017 (26,0% al 31 dicembre 2016). Tale riduzione è riconducibile interamente al segmento prepagato (-5.918 migliaia) ed è solo in parte compensata dalla crescita sul segmento post-pagato (+1.890 migliaia), anche per effetto del consolidamento in atto sul mercato delle seconde SIM. I clienti post-pagati rappresentano il 28,2% della base clienti al 30 settembre 2017, con un incremento di 4,7 punti percentuali rispetto a dicembre 2016 (23,5%).
I ricavi da vendita di prodotti si attestano a 578 milioni di reais (696 milioni di reais nei primi nove mesi del 2016; -17,0%). La riduzione riflette il cambiamento della politica commerciale, focalizzata più sul valore che sull'incremento dei volumi venduti; i principali obiettivi di tale strategia sono lo sviluppo dell'acquisto dei nuovi terminali abilitanti alla fruizione dei servizi broadband sulle reti 3G/4G da parte dei clienti TIM e il supporto alle nuove offerte di fidelizzazione sulla clientela post pago a più alto valore.
L'EBITDA è pari a 4.136 milioni di reais, superiore di 570 milioni di reais rispetto ai primi nove mesi del 2016 (+16,0%). La crescita dell'EBITDA è attribuibile sia al positivo andamento dei ricavi sia ai benefici derivanti dai progetti di efficienza sulla struttura dei costi operativi, avviati nella seconda metà del 2016, con un trend in miglioramento nel terzo trimestre 2017 (+19,1% rispetto al +15,8% del secondo trimestre 2017, al +12,6% del primo trimestre 2017 e al +5,8% del quarto trimestre 2016).
L'EBITDA margin è pari al 34,5%, superiore di 3,7 punti percentuali rispetto ai primi nove mesi del 2016. Si rammenta inoltre che i costi del personale dei primi nove mesi del 2016 accoglievano oneri non ricorrenti per esodi pari a 56 milioni di reais.
Anche escludendo l'impatto degli oneri non ricorrenti, l'EBITDA dei primi nove mesi del 2017 evidenzia una variazione positiva (+14,2%) nel confronto con i primi nove mesi del 2016, confermando nel terzo trimestre 2017 il trend di progressivo miglioramento (+17,0% rispetto al +15,7% del secondo trimestre 2017, al +9,4% del primo trimestre 2017 e al +2,1% del quarto trimestre 2016).
Sono di seguito evidenziate le dinamiche delle principali voci di costo:
| (milioni di euro) | (milioni di reais) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 – 30.9 2017 |
1 .1 – 30.9 2016 |
1.1 – 30.9 2017 |
1 .1 – 30.9 2016 |
Variazione | |
| (a) | (b) | (c) | (d) | (c-d) | |
| Acquisti di materie e servizi | 1.675 | 1.511 | 5.918 | 5.984 | (66) |
| Costi del personale | 261 | 248 | 922 | 982 | (60) |
| Altri costi operativi | 387 | 355 | 1.367 | 1.407 | (40) |
| Variazione delle rimanenze | 7 | (8) | 26 | (32) | 58 |
L'EBIT ammonta a 1.202 milioni di reais con un miglioramento di +370 milioni di reais (+44,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2016 (pari a 832 milioni di reais). Tale risultato beneficia della maggiore contribuzione dell'EBITDA (+570 milioni di reais) a cui si contrappongono maggiori ammortamenti (+169 milioni di reais) in relazione allo sviluppo dell'infrastruttura industriale, e un minore impatto delle plusvalenze nette su cessioni di immobilizzazioni (-31 milioni di reais), principalmente riconducibili all'operazione sulle torri di telecomunicazione. A tale proposito si segnala che nel secondo trimestre 2017 ha avuto luogo l'ultima cessione parziale di torri di telecomunicazioni ad American Tower do Brasil; l'operazione ha comportato un incasso e un impatto economico non significativi.
E' pari a 24.059 milioni di euro (23.553 milioni di euro al 31 dicembre 2016), di cui 21.781 milioni di euro attribuibili ai Soci della Controllante (21.207 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e 2.278 milioni di euro attribuibili alle partecipazioni di minoranza (2.346 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Più in dettaglio, le variazioni del patrimonio netto sono le seguenti:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| A inizio periodo | 23.553 | 21.333 |
| Correzione per errori | − | (84) |
| A inizio periodo rivisto | 23.553 | 21.249 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo | 710 | 2.801 |
| Dividendi deliberati da: | (205) | (204) |
| TIM S.p.A. | (166) | (166) |
| Altre società del Gruppo | (39) | (38) |
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto | (6) | 1 |
| Conversione del Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 | − | 1.300 |
| Cessione gruppo Sofora - Telecom Argentina | − | (1.582) |
| Altri movimenti | 7 | (12) |
| A fine periodo | 24.059 | 23.553 |
(1) Il tasso di cambio puntuale utilizzato per la conversione in euro del real brasiliano (espresso in termini di unità di valuta locale per 1 euro) è pari a 3,74014 al 30 settembre 2017 ed era pari a 3,43542 al 31 dicembre 2016.
L'Indebitamento Finanziario Netto rettificato si è attestato a 26.228 milioni di euro, in aumento di 1.109 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (25.119 milioni di euro).
Le principali operazioni che hanno inciso sull'andamento dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2017 sono di seguito esposte:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | Variazione |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| EBITDA | 6.213 | 5.878 | 335 |
| Investimenti industriali di competenza | (3.881) | (3.107) | (774) |
| Variazione del capitale circolante netto operativo: | (1.427) | (830) | (597) |
| Variazione delle rimanenze | (64) | (71) | 7 |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa |
9 | (31) | 40 |
| Variazione dei debiti commerciali (*) | (998) | (425) | (573) |
| Altre variazioni di crediti/debiti operativi | (374) | (303) | (71) |
| Variazione dei fondi relativi al personale | (34) | 12 | (46) |
| Variazione dei fondi operativi e altre variazioni | 127 | (45) | 172 |
| Operating free cash flow netto | 998 | 1.908 | (910) |
| % sui Ricavi | 6,8 | 13,7 | (6,9) pp |
| Flusso cessione di partecipazioni e altre dismissioni | 26 | 737 | (711) |
| Aumenti/Rimborsi di capitale comprensivi di oneri accessori | 16 | − | 16 |
| Investimenti finanziari | (1) | (11) | 10 |
| Pagamento dividendi | (219) | (227) | 8 |
| Variazioni di contratti di leasing finanziari | (45) | (178) | 133 |
| Flusso oneri finanziari, imposte e altri fabbisogni netti, non operativi |
(1.884) | (1.648) | (236) |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato delle attività in funzionamento |
(1.109) | 581 | (1.690) |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto delle attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | (38) | 38 |
| Riduzione/(Incremento) dell'Indebitamento finanziario netto rettificato |
(1.109) | 543 | (1.652) |
(*) Comprende la variazione dei debiti commerciali per attività d'investimento.
Oltre a quanto già precedentemente dettagliato con riferimento all'EBITDA, hanno in particolare inciso sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto rettificato dei primi nove mesi del 2017 le seguenti voci:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 | 1.1 - 30.9 2016 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|---|
| peso % | peso % | ||||
| Domestic | 3.177 | 81,9 | 2.398 | 77,2 | 779 |
| Brasile | 704 | 18,1 | 709 | 22,8 | (5) |
| Altre Attività | − | − | − | − | − |
| Rettifiche ed elisioni | − | − | − | − | − |
| Totale consolidato | 3.881 | 100,0 | 3.107 | 100,0 | 774 |
| % sui Ricavi | 26,4 | 22,3 | 4,1 pp | ||
Gli investimenti industriali sono così ripartiti per settore operativo:
Nei primi nove mesi del 2017 gli investimenti industriali sono pari a 3.881 milioni di euro, in aumento di 774 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016. In particolare:
La variazione del Capitale circolante netto operativo dei primi nove mesi del 2017 è stata negativa per 1.427 milioni di euro (negativa per 830 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). In particolare:
E' positivo per 26 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 e si riferisce a dismissioni di immobilizzazioni avvenute nell'ambito del normale ciclo operativo per 13 milioni di euro e all'incasso della componente differita del prezzo di una partecipazione di minoranza ceduta in esercizi precedenti per ulteriori 13 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2016 era positivo per 737 milioni di euro e si riferiva sostanzialmente alla cessione del gruppo Sofora – Telecom Argentina avvenuta in data 8 marzo 2016.
Nei primi nove mesi del 2017 ammontano a 1 milione di euro.
Nei primi nove mesi del 2016 la voce era pari a 11 milioni di euro e si riferiva principalmente per circa 6 milioni di euro all'esborso effettuato da INWIT S.p.A., al netto della cassa acquisita, per l'acquisizione delle partecipazioni in Revi Immobili S.r.l., Gestione Immobili S.r.l. e Gestione Due S.r.l. e per circa 3 milioni di euro alla sottoscrizione dell'aumento di capitale nella partecipazione di minoranza Northgate.
Nei primi nove mesi del 2017 la voce è pari a 45 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2016 la variazione era pari a 178 milioni e si riferiva a TIM S.p.A.. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota "Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
La voce, pari a 1.884 milioni di euro, comprende principalmente il pagamento, effettuato nel corso dei primi nove mesi del 2017, degli oneri finanziari netti e delle imposte, nonché la variazione dei debiti e crediti di natura non operativa.
La composizione dell'indebitamento finanziario netto è la seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Passività finanziarie non correnti | |||
| Obbligazioni | 19.417 | 20.369 | (952) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 6.831 | 7.656 | (825) |
| Passività per locazioni finanziarie | 2.344 | 2.444 | (100) |
| 28.592 | 30.469 | (1.877) | |
| Passività finanziarie correnti (*) | |||
| Obbligazioni | 2.525 | 2.595 | (70) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 1.587 | 1.269 | 318 |
| Passività per locazioni finanziarie | 195 | 192 | 3 |
| 4.307 | 4.056 | 251 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − |
| Totale debito finanziario lordo | 32.899 | 34.525 | (1.626) |
| Attività finanziarie non correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | − | (1) | 1 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (1.916) | (2.697) | 781 |
| (1.916) | (2.698) | 782 | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.043) | (1.519) | 476 |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie | (463) | (389) | (74) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (2.519) | (3.964) | 1.445 |
| (4.025) | (5.872) | 1.847 | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − |
| Totale attività finanziarie | (5.941) | (8.570) | 2.629 |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 26.958 | 25.955 | 1.003 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(730) | (836) | 106 |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.228 | 25.119 | 1.109 |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 31.173 | 32.574 | (1.401) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (4.945) | (7.455) | 2.510 |
| (*) di cui quota corrente del debito a M/L termine: | |||
| Obbligazioni | 2.525 | 2.595 | (70) |
| Debiti verso banche, altri debiti e passività finanziarie | 913 | 670 | 243 |
| Passività per locazioni finanziarie | 195 | 192 | 3 |
Le politiche di gestione dei rischi finanziari del Gruppo TIM tendono alla minimizzazione dei rischi di mercato, all'integrale copertura del rischio di cambio e all'ottimizzazione dell'esposizione ai tassi di interesse attraverso opportune diversificazioni di portafoglio, attuate anche mediante l'utilizzo di selezionati strumenti finanziari derivati. Si sottolinea che tali strumenti non hanno fini speculativi e che hanno tutti un titolo sottostante, oggetto di copertura.
Si evidenzia inoltre che, al fine di determinare la propria esposizione ai tassi di interesse, il Gruppo definisce una composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile e utilizza gli strumenti finanziari derivati al fine di tendere alla prestabilita composizione del debito. Tenuto conto dell'attività operativa del Gruppo, la combinazione ritenuta più idonea nel medio-lungo termine delle passività finanziarie non correnti è stata individuata, sulla base del valore nominale, nel range 65% - 75% per la componente a tasso fisso e 25% - 35% per la componente a tasso variabile.
Nella gestione dei rischi di mercato il Gruppo si è dotato di Linee Guida "Gestione e controllo dei rischi finanziari" e utilizza principalmente gli strumenti finanziari derivati IRS e CCIRS.
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'indebitamento finanziario netto si è ritenuto, a partire dal 2009, di presentare, oltre al consueto indicatore (ridefinito "Indebitamento finanziario netto contabile"), anche una misura denominata "Indebitamento finanziario netto rettificato", che sterilizza gli effetti causati dalla volatilità dei mercati finanziari. Considerando che alcune componenti della valutazione al fair value dei derivati (contratti per determinare il tasso di cambio e di interesse di flussi contrattuali) e di derivati embedded in altri strumenti finanziari, non comportano un effettivo regolamento monetario, l'"Indebitamento finanziario netto rettificato" esclude tali effetti meramente contabili e non monetari (compresi gli effetti indotti dall'introduzione dal 1° gennaio 2013 del principio IFRS 13 – Valutazione del fair value) dalla valutazione dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
Le cessioni di crediti commerciali a società di factoring perfezionate nei primi nove mesi del 2017 hanno comportato un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 pari a 1.139 milioni di euro (1.091 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
Le obbligazioni al 30 settembre 2017 sono iscritte per un importo pari a 21.942 milioni di euro (22.964 milioni di euro al 31 dicembre 2016). In termini di valore nominale di rimborso sono pari a 21.475 milioni di euro, con una riduzione di 942 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (22.417 milioni di euro).
Relativamente all'evoluzione dei prestiti obbligazionari nei primi nove mesi del 2017 si segnala quanto segue:
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di emissione |
|---|---|---|---|
| Nuove emissioni | |||
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 2,500% scadenza 19/7/2023 | Euro | 1.000 | 19/1/2017 |
| (milioni di valuta originaria) | Valuta | Importo | Data di rimborso |
| Rimborsi | |||
| Telecom Italia S.p.A. 545 milioni di euro 7,000% (1) | Euro | 545 | 20/1/2017 |
| Telecom Italia S.p.A. 628 milioni di euro 4,500% (2) (1) Al netto dei riacquisti per 455 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015. |
Euro | 628 | 20/9/2017 |
(2) Al netto dei riacquisti per 372 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.
Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 settembre 2017 è pari a 203 milioni di euro (valore nominale) e aumenta di 2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (201 milioni di euro).
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2017:
| (miliardi di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Accordato Utilizzato |
Accordato | Utilizzato | |||
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 | 4,0 | - | 4,0 | - | |
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 | 3,0 | - | 3,0 | - | |
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Inoltre, TIM dispone di:
La scadenza media delle passività finanziarie non correnti (inclusa la quota del medio-lungo termine scadente entro dodici mesi) è pari a 7,65 anni.
Il costo medio del debito di Gruppo, inteso come costo di periodo calcolato su base annua e derivante dal rapporto tra oneri correlati al debito ed esposizione media, è pari a circa il 4,9%.
Per quanto riguarda il dettaglio delle scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, si rimanda a quanto riportato nella Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
Il margine di liquidità disponibile per il Gruppo TIM al 30 settembre 2017 è pari a 10.562 milioni di euro, equivalente alla somma della "Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti" e dei "Titoli correnti diversi dalle partecipazioni" per complessivi 3.562 milioni di euro (5.483 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e delle già citate linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo pari a 7.000 milioni di euro. Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza almeno per i prossimi 24 mesi.
In particolare:
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti per 2.519 milioni di euro (3.964 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Le differenti forme tecniche di impiego delle disponibilità liquide al 30 settembre 2017 sono così analizzabili:
Titoli correnti diversi dalle partecipazioni per 1.043 milioni di euro (1.519 milioni di euro al 31 dicembre 2016): tali forme di investimento rappresentano un'alternativa all'impiego della liquidità con l'obiettivo di migliorarne il rendimento. Comprendono 479 milioni di euro di Titoli di Stato acquistati, rispettivamente, da TIM S.p.A. (257 milioni di euro) e Telecom Italia Finance S.A. (222 milioni di euro) nonchè 453 milioni di euro di titoli obbligazionari acquistati da Telecom Italia Finance S.A. con differenti scadenze, tutti con un mercato di riferimento attivo e quindi facilmente liquidabili. Gli acquisti dei suddetti Titoli di Stato, che ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, rappresentano impieghi in "Titoli del debito sovrano", sono stati effettuati nel rispetto delle Linee guida per la "Gestione e controllo dei rischi finanziari" di cui il Gruppo TIM si è dotato da agosto 2012.
Nel terzo trimestre 2017 l'indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 1.124 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2017 (25.104 milioni di euro): le risorse derivanti dalla positiva dinamica operativa-finanziaria hanno consentito solo una parziale copertura dei fabbisogni derivanti dai versamenti relativi alle imposte sul reddito e al rinnovo dei diritti d'uso delle frequenze di telefonia mobile.
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 30.6.2017 | Variazione |
|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |
| Indebitamento finanziario netto contabile | 26.958 | 25.728 | 1.230 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(730) | (624) | (106) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | 26.228 | 25.104 | 1.124 |
| Così dettagliato: | |||
| Totale debito finanziario lordo rettificato | 31.173 | 32.002 | (829) |
| Totale attività finanziarie rettificate | (4.945) | (6.898) | 1.953 |
TIM redige e pubblica in via volontaria i Resoconti Intermedi di Gestione del primo e del terzo trimestre di ciascun esercizio.
Il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM comprende il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 predisposto in conformità ai principi contabili IFRS emessi dallo IASB e recepiti dalla UE e, in particolare, allo IAS 34 Bilanci intermedi. Il Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 non è sottoposto a revisione contabile.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di Bilancio Consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2016, ai quali si rimanda.
Il Gruppo TIM utilizza, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. In particolare, gli indicatori alternativi di performance si riferiscono a: EBITDA; EBIT; variazione organica dei ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT; EBITDA margin e EBIT margin; indebitamento finanziario netto contabile e rettificato.
Si segnala inoltre che il capitolo "Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017" contiene dichiarazioni previsionali (forward-looking statements) riguardanti intenzioni, convinzioni o attuali aspettative del Gruppo in relazione ai risultati finanziari e ad altri aspetti delle attività e strategie del Gruppo. Il lettore del presente Resoconto Intermedio di Gestione non deve porre un indebito affidamento su tali dichiarazioni previsionali in quanto i risultati consuntivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette previsioni come conseguenza di molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
Nel corso dei primi nove mesi del 2017 non si sono verificate variazioni significative del perimetro di consolidamento.
Nel corso del 2016 si erano verificate le seguenti variazioni del perimetro di consolidamento:
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazioni (a-b) |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | assolute | % | |||
| Ricavi | 4.907 | 4.843 | 14.679 | 13.939 | 740 | 5,3 |
| Altri proventi | 99 | 58 | 316 | 165 | 151 | 91,5 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 5.006 | 4.901 | 14.995 | 14.104 | 891 | 6,3 |
| Acquisti di materie e servizi | (2.045) | (1.927) | (6.181) | (5.710) | (471) | (8,2) |
| Costi del personale | (673) | (752) | (2.203) | (2.303) | 100 | 4,3 |
| Altri costi operativi | (357) | (256) | (933) | (757) | (176) | (23,2) |
| Variazione delle rimanenze | 24 | 32 | 74 | 65 | 9 | 13,8 |
| Attività realizzate internamente | 144 | 154 | 461 | 479 | (18) | (3,8) |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non |
||||||
| correnti (EBITDA) | 2.099 | 2.152 | 6.213 | 5.878 | 335 | 5,7 |
| Ammortamenti Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di |
(1.109) | (1.069) | (3.358) | (3.116) | (242) | (7,8) |
| attività non correnti | 3 | 1 | 9 | 14 | (5) | (35,7) |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
(30) | (3) | (30) | (8) | (22) | − |
| Risultato operativo (EBIT) | 963 | 1.081 | 2.834 | 2.768 | 66 | 2,4 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | (1) | (2) | 1 | 50,0 |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 1 | (1) | (18) | 6 | (24) | − |
| Proventi finanziari | 386 | 309 | 1.496 | 2.321 | (825) | (35,5) |
| Oneri finanziari | (772) | (674) | (2.622) | (2.831) | 209 | 7,4 |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
578 | 715 | 1.689 | 2.262 | (573) | (25,3) |
| Imposte sul reddito | (102) | (210) | (559) | (699) | 140 | 20,0 |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
476 | 505 | 1.130 | 1.563 | (433) | (27,7) |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | 47 | (47) | − |
| Utile (perdita) del periodo | 476 | 505 | 1.130 | 1.610 | (480) | (29,8) |
| Attribuibile a: | ||||||
| Soci della Controllante | 437 | 477 | 1.033 | 1.495 | (462) | (30,9) |
| Partecipazioni di minoranza | 39 | 28 | 97 | 115 | (18) | (15,7) |
Ai sensi dello IAS 1 (Presentazione del bilancio) viene di seguito esposto il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, comprensivo, oltre che dell'Utile (perdita) del periodo, come da Conto Economico Separato Consolidato, delle altre variazioni dei Movimenti di Patrimonio Netto diverse dalle transazioni con gli Azionisti.
| (milioni di euro) | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | 2017 | 2016 | |
| Utile (perdita) del periodo (a) |
476 | 505 | 1.130 | 1.610 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
||||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | 33 | (118) |
| Effetto fiscale | − | − | (8) | 32 |
| (b) | − | − | 25 | (86) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (c) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (d=b+c) |
− | − | 25 | (86) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 21 | 11 | 55 | 87 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
(18) | (2) | (55) | (71) |
| Effetto fiscale | − | − | 2 | (4) |
| (e) | 3 | 9 | 2 | 12 |
| Strumenti derivati di copertura: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (298) | (231) | (629) | (558) |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
194 | 67 | 691 | 312 |
| Effetto fiscale | 26 | 43 | (17) | 41 |
| (f) | (78) | (121) | 45 | (205) |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al |
40 | (87) | (511) | 531 |
| conto economico separato consolidato | − | − | 19 | 304 |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (g) | 40 | (87) | (492) | 835 |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (h) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (i=e+f+g+h) |
(35) | (199) | (445) | 642 |
| Totale altre componenti del conto economico complessivo consolidato (k=d+i) |
(35) | (199) | (420) | 556 |
| Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) |
441 | 306 | 710 | 2.166 |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 388 | 304 | 755 | 2.030 |
| Partecipazioni di minoranza | 53 | 2 | (45) | 136 |
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazioni | |
|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | ||
| Attività | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Attività immateriali | ||||
| Avviamento | 29.520 | 29.612 | (92) | |
| Attività immateriali a vita utile definita | 7.123 | 6.951 | 172 | |
| 36.643 | 36.563 | 80 | ||
| Attività materiali | ||||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 13.897 | 13.947 | (50) | |
| Beni in locazione finanziaria | 2.369 | 2.413 | (44) | |
| 16.266 | 16.360 | (94) | ||
| Altre attività non correnti | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures | ||||
| valutate con il metodo del patrimonio netto | 17 | 18 | (1) | |
| Altre partecipazioni | 49 | 46 | 3 | |
| Attività finanziarie non correnti | 1.916 | 2.698 | (782) | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 2.418 | 2.222 | 196 | |
| Attività per imposte anticipate | 705 | 877 | (172) | |
| 5.105 | 5.861 | (756) | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 58.014 | 58.784 | (770) |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze di magazzino | 333 | 270 | 63 | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.472 | 5.426 | 46 | |
| Crediti per imposte sul reddito | 52 | 94 | (42) | |
| Attività finanziarie correnti | ||||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
1.506 | 1.908 | (402) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 2.519 | 3.964 | (1.445) | |
| 4.025 | 5.872 | (1.847) | ||
| Sub-totale Attività correnti | 9.882 | 11.662 | (1.780) | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | |
| Totale Attività correnti | (b) | 9.882 | 11.662 | (1.780) |
| Totale Attività | (a+b) | 67.896 | 70.446 | (2.550) |
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (a-b) | |||
| Patrimonio netto e Passività | |||||
| Patrimonio netto | |||||
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 21.781 | 21.207 | 574 | ||
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
2.278 | 2.346 | (68) | ||
| Totale Patrimonio netto | (c) | 24.059 | 23.553 | 506 | |
| Passività non correnti | |||||
| Passività finanziarie non correnti | 28.592 | 30.469 | (1.877) | ||
| Fondi relativi al personale | 1.317 | 1.355 | (38) | ||
| Fondo imposte differite | 313 | 293 | 20 | ||
| Fondi per rischi e oneri | 833 | 830 | 3 | ||
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.600 | 1.607 | (7) | ||
| Totale Passività non correnti | (d) | 32.655 | 34.554 | (1.899) | |
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie correnti | 4.307 | 4.056 | 251 | ||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 6.727 | 7.646 | (919) | ||
| Debiti per imposte sul reddito | 148 | 637 | (489) | ||
| Sub-totale Passività correnti | 11.182 | 12.339 | (1.157) | ||
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | ||
| Totale Passività correnti | (e) | 11.182 | 12.339 | (1.157) | |
| Totale Passività | (f=d+e) | 43.837 | 46.893 | (3.056) | |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 67.896 | 70.446 | (2.550) |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 | |
|---|---|---|---|
| 2017 | 2016 | ||
| Flusso monetario da attività operative: | |||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.130 | 1.563 | |
| Rettifiche per: | |||
| Ammortamenti | 3.358 | 3.116 | |
| Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
40 | 9 | |
| Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) | 178 | 459 | |
| Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) |
(10) | (15) | |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
1 | 2 | |
| Variazione dei fondi relativi al personale | (34) | 12 | |
| Variazione delle rimanenze | (64) | (71) | |
| Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa | 9 | (31) | |
| Variazione dei debiti commerciali | (829) | (65) | |
| Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito | (445) | 85 | |
| Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività | (85) | (774) | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative | (a) | 3.249 | 4.290 |
| Flusso monetario da attività di investimento: | |||
| Acquisti di attività immateriali | (1.635) | (1.125) | |
| Acquisti di attività materiali | (2.291) | (2.160) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza | (3.926) | (3.285) | |
| Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali | (125) | (180) | |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa | (4.051) | (3.465) | |
| Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite |
− | (6) | |
| Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni | (1) | (5) | |
| Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie | 1.159 | (96) | |
| Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute |
− | 492 | |
| Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti |
26 | 33 | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento | (b) | (2.867) | (3.047) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento: | |||
| Variazione delle passività finanziarie correnti e altre | (895) | (140) | |
| Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | 1.365 | 3.313 | |
| Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) | (2.072) | (3.267) | |
| Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) | 16 | − | |
| Dividendi pagati | (219) | (227) | |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento | (c) | (1.805) | (321) |
| Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(d) | − | (45) |
| Flusso monetario complessivo | (e=a+b+c+d) | (1.423) | 877 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | (f) | 3.952 | 3.216 |
| Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette |
(g) | (99) | 182 |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | (h=e+f+g) | 2.430 | 4.275 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (804) | (117) |
| Interessi pagati | (1.514) | (1.701) |
| Interessi incassati | 534 | 624 |
| Dividendi incassati | − | 7 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|
| 2017 | 2016 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.964 | 3.559 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (12) | (441) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 98 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 3.952 | 3.216 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 2.519 | 4.275 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (89) | − |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 2.430 | 4.275 |
| (unità equivalenti) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
Variazione |
|---|---|---|---|
| Consistenza media retribuita–Italia | 45.807 | 47.344 | (1.537) |
| Consistenza media retribuita–Estero | 9.310 | 11.054 | (1.744) |
| Totale consistenza media retribuita (1) | 55.117 | 58.398 | (3.281) |
| Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute - gruppo Sofora - Telecom Argentina |
- | 3.441 | (3.441) |
| Totale consistenza media retribuita – comprese Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
55.117 | 61.839 | (6.722) |
1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 2 unità medie nei primi nove mesi del 2017 (1 in Italia e 1 all'estero). Nei primi nove mesi del 2016 comprendeva 4 unità medie (2 in Italia e 2 all'estero).
| (unità) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Organico – Italia | 50.337 | 51.125 | (788) |
| Organico – Estero | 9.624 | 10.104 | (480) |
| Totale organico a fine periodo (1) | 59.961 | 61.229 | (1.268) |
1) Comprende il personale con contratto di lavoro somministrato: 0 unità al 30.9.2017 e 4 unità al 31.12.2016.
| (unità) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Domestic | 50.488 | 51.280 | (792) |
| Brasile | 9.393 | 9.849 | (456) |
| Altre attività | 80 | 100 | (20) |
| Totale | 59.961 | 61.229 | (1.268) |
| RICAVI CONSOLIDATI | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | Variazione % YoY | |||||||
| (milioni di euro) | 1Trim'16 2Trim'16 3Trim'16 | 1Trim'17 2Trim'17 3Trim'17 | 1Trim | 2Trim | 3Trim | ||||
| 1. REPORTED | 4.440 | 4.656 | 4.843 | 4.819 | 4.953 | 4.907 | +8,5% +6,4% +1,3% | ||
| Effetto conversione bilanci in valuta | 258 | 119 | -23 | ||||||
| 2. ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 4.698 | 4.775 | 4.820 | 4.819 | 4.953 | 4.907 | +2,6% +3,7% +1,8% | ||
| - Non Linear Items | 0 | 26 | 128 | 61 | 63 | 31 | |||
| 3. ORGANIC LIKE for LIKE | 4.698 | 4.749 | 4.692 | 4.758 | 4.890 | 4.876 | +1,3% +3,0% +3,9% |
| EBITDA CONSOLIDATO | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | Variazione % YoY | |||||||
| (milioni di euro) | 1Trim'16 2Trim'16 3Trim'16 | 1Trim'17 2Trim'17 3Trim'17 | 1Trim | 2Trim | 3Trim | ||||
| 1. REPORTED | 1.712 | 2.014 | 2.152 | 1.990 | 2.124 | 2.099 | +16,2% | +5,5% | -2,5% |
| Effetto conversione bilanci in valuta e Non recurring items | 151 | 55 | 58 | 24 | 71 | 127 | |||
| 2. ORGANIC esclusa componente non ricorrente | 1.863 | 2.069 | 2.210 | 2.014 | 2.195 | 2.226 | +8,1% | +6,1% | +0,7% |
| - Non Linear Items | 0 | 108 | 124 | 58 | 91 | 5 | |||
| 3. ORGANIC LIKE for LIKE | 1.863 | 1.961 | 2.086 | 1.956 | 2.104 | 2.221 | +5,0% | +7,3% | +6,5% |
| RICAVI DOMESTIC | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | Variazione % YoY | |||||||
| (milioni di euro) | 1Trim'16 2Trim'16 3Trim'16 | 1Trim'17 2Trim'17 3Trim'17 | 1Trim | 2Trim | 3Trim | ||||
| 1. REPORTED | 3.548 | 3.699 | 3.789 | 3.647 | 3.847 | 3.818 | +2,8% +4,0% +0,8% | ||
| Effetto conversione bilanci in valuta | 3 | 2 | -4 | ||||||
| 2. ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 3.551 | 3.701 | 3.785 | 3.647 | 3.847 | 3.818 | +2,7% +3,9% +0,9% | ||
| - Non Linear Items | 0 | 26 | 128 | 61 | 63 | 31 | |||
| 3. ORGANIC LIKE for LIKE | 3.551 | 3.675 | 3.657 | 3.586 | 3.784 | 3.787 | +1,0% +3,0% +3,6% |
| RICAVI per SERVIZI DOMESTIC | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | Variazione % YoY | |||||||
| (milioni di euro) | 1Trim'16 | 2Trim'16 | 3Trim'16 | 1Trim'17 | 2Trim'17 | 3Trim'17 | 1Trim | 2Trim | 3Trim |
| 1. REPORTED | 3.352 | 3.468 | 3.526 | 3.342 | 3.500 | 3.552 | -0,3% | +0,9% | +0,7% |
| Effetto conversione bilanci in valuta | 3 | 2 | -4 | ||||||
| 2. ORGANICO esclusa componente non ricorrente | 3.355 | 3.470 | 3.522 | 3.342 | 3.500 | 3.552 | -0,4% | +0,8% | +0,8% |
| - Non Linear Items | 0 | 26 | 27 | 0 | 0 | -18 | |||
| 3. ORGANIC LIKE for LIKE | 3.355 | 3.444 | 3.494 | 3.342 | 3.500 | 3.570 | -0,4% | +1,6% | +2,2% |
| EBITDA DOMESTIC | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | 2017 | Variazione % YoY | |||||||
| (milioni di euro) | 1Trim'16 2Trim'16 3Trim'16 | 1Trim'17 2Trim'17 3Trim'17 | 1Trim | 2Trim | 3Trim | ||||
| 1. REPORTED | 1.461 | 1.723 | 1.811 | 1.621 | 1.740 | 1.694 | +11,0% | +1,0% | -6,5% |
| Effetto conversione bilanci in valuta e Non recurring items | 68 | 17 | 54 | 24 | 71 | 126 | |||
| 2. ORGANIC esclusa componente non ricorrente | 1.529 | 1.740 | 1.865 | 1.645 | 1.811 | 1.820 | +7,6% | +4,1% | -2,4% |
| - Non Linear Items | 0 | 108 | 124 | 58 | 91 | 5 | |||
| 3. ORGANIC LIKE for LIKE | 1.529 | 1.632 | 1.741 | 1.587 | 1.720 | 1.815 | +3,8% | +5,4% | +4,3% |
Si rimanda all'apposita Nota "Eventi successivi al 30 settembre 2017" del Bilancio consolidato abbreviato del Gruppo TIM.
Come previsto nel Piano 2017–2019, TIM proseguirà nel suo percorso di profonda trasformazione della Società. Tale processo è caratterizzato da una forte disciplina finanziaria a sostegno dello sviluppo, puntando sia a creare maggiori spazi per investimenti per nuove reti e piattaforme (Fibra e UltraBroadband mobile, Cloud) eliminando cash costs a minor valenza strategica, sia a massimizzare il ritorno degli investimenti. L'obiettivo è di garantire una strutturale crescita del fatturato e dell'EBITDA ed affermare TIM quale punto di riferimento del mercato in termini di leadership tecnologica, qualità delle reti ed eccellenza nel servizio nel Fisso e nel Mobile.
Gli elementi caratterizzanti di questo approccio sono innovazione, convergenza, contenuti esclusivi e prossimità al Cliente. Nel segmento Fisso Domestico, TIM prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti – con azzeramento delle line losses entro il 2018 – grazie all'accelerazione nella diffusione e conseguente adozione della fibra. Fondamentale sarà anche la strategia commerciale volta a mantenere e sviluppare la clientela attraverso, ad esempio, la fornitura di dispositivi ed elettrodomestici per la Smart-Home connessi alla rete domestica e pagabili direttamente in bolletta. Nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo che sarà sempre più polarizzato e segmentato, TIM - in particolare sul mercato high-end caratterizzato da sempre maggiore consumo di dati – farà leva sulla capillarità della sua rete 4G (copertura della popolazione prevista nel 2019 superiore al 99%) e sulla diffusione di servizi convergenti e contenuti di qualità. Il second brand "no-frills" Kena (lanciato ad aprile) permetterà di competere sui segmenti maggiormente price sensitive.
Occorre per altro segnalare alcuni elementi di discontinuità, quali il cambiamento del contesto di mercato, con l'avvio di procedimenti da parte della Autorità Antitrust sui progetti per lo sviluppo delle reti a banda ultra larga e in fibra ottica, così come la revisione delle strategie di business della componente contenuti. Tali elementi di rischio potrebbero avere un impatto, a titolo esemplificativo, sui piani di sviluppo dell'ultra broadband e sul modello di evoluzione sul mercato multimediale.
La gestione sarà infine caratterizzata da una massima selettività e priorità nelle scelte di investimento e da azioni di recupero di efficienza attraverso programmi strutturali di ottimizzazione dei costi.
La trasformazione e semplificazione organizzativa e processiva - combinate con gli sviluppi commerciali e l'attesa crescita del fatturato – anche alla luce dell'andamento atteso del mercato domestico, degli impatti derivanti dal nuovo modello di tariffe sul roaming così come di alcune dinamiche di business non replicabili relative alla seconda metà del 2016, che comportano una non perfetta omogeneità di confronto con la seconda parte dell'anno 2017 - consentono al management di confermare in termini organici le guidance già prospettate per l'intero anno 2017 e per l'arco di Piano (crescita organica dell'EBITDA (low single digit) e generazione di cassa necessaria a ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed EBITDA reported, che nel 2018 è atteso al di sotto di 2,7x).
In Brasile, il Piano prevede il proseguimento del rilancio di Tim Brasil, con un nuovo posizionamento della controllata basato sulla qualità della rete e dell'offerta, per permettere alla società di confermare la leadership nel segmento prepagato e competere con successo nel segmento postpagato. È inoltre confermato e rafforzato il Piano di contenimento dei costi lanciato nel 2016 che consentirà di conseguire una solida profittabilità e generazione di cassa. In particolare, sarà dato ulteriore impulso alla realizzazione dell'infrastruttura UBB mobile – a fine Piano la rete 4G raggiungerà il 95% della popolazione con la copertura in circa 3.600 città – e allo sviluppo di offerte convergenti, grazie anche ad accordi con i principali produttori di contenuti premium.
Il governo dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. Il Gruppo TIM ha adottato un Modello Enterprise Risk Management ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (ERM CoSO Report), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, evidenziando potenziali sinergie tra gli attori coinvolti nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il processo ERM è progettato per individuare eventi potenziali che possono influire sull'attività d'impresa, per gestire il rischio entro limiti accettabili e per fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi aziendali.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2017 potrebbe essere influenzata nella seconda parte dell'anno da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori, la maggior parte dei quali è al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
In particolare occorre segnalare alcuni elementi di discontinuità, quali il cambiamento del contesto di mercato, con l'avvio di procedimenti da parte della Autorità antitrust sui progetti per lo sviluppo delle reti a banda ultra larga e in fibra ottica, così come la possibile revisione delle strategie di business della componente contenuti. Tali elementi di rischio potranno riversare i loro effetti – al momento non prevedibili – in termini di scelte strategiche adottate dalla società e potrebbero avere un impatto, a titolo esemplificativo, sui piani di sviluppo dell'ultra broadband e sul modello di evoluzione adottato sul mercato multimediale.
Di seguito sono riportati i principali rischi afferenti l'attività di business del Gruppo TIM, i quali possono incidere, anche in modo considerevole, sulla capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati.
La situazione economico-finanziaria del Gruppo TIM è soggetta all'influenza di molteplici fattori macroeconomici come la crescita economica, la stabilità politica, la fiducia dei consumatori, la variazione del tasso di interesse e dei tassi di cambio nei mercati in cui è presente. Dopo anni di crisi, la ripresa economica mondiale sembra aver preso slancio. Anche in Italia la ripresa economica sembra si stia rafforzando. Il 2016 ha chiuso con una crescita dell'1% circa (una crescita bassa se rapportata a quella media dei Paesi UEM) e per il 2017 si prefigura una crescita superiore (+1,5% secondo le recenti stime presentate dal Governo). Il ciclo dei consumi sta ritrovando slancio, dopo il rallentamento nella seconda metà del 2016, nonostante l'erosione di potere d'acquisto causata dal ripresentarsi dell'inflazione. Migliora significativamente il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese. Lo scenario macroeconomico italiano è sostanzialmente favorevole, ma la posizione del paese rimane delicata. Sul fronte del mercato del lavoro, permane inoltre un elevato tasso di disoccupazione, nonostante la diminuzione registrata nel secondo trimestre del 2017, con conseguenti possibili ricadute sul reddito disponibile per il consumo.
Sul mercato brasiliano i risultati attesi potranno essere influenzati significativamente dal contesto macroeconomico e politico. Dopo otto trimestri di calo del PIL, che hanno segnato la crisi più lunga e profonda della sua storia, il Brasile già nel primo trimestre del 2017 è tornato a crescere (+1%) e i dati del secondo trimestre confermano il trend positivo. Il 2017 dovrebbe chiudersi con un dato di crescita dello 0,7%. Il tasso di inflazione continua a diminuire (3,2% previsto nel 2017 rispetto al 9,4% del 2016) ed è in linea con gli obiettivi della banca centrale (+4,5% +/- 1,5 punti percentuali). I consumi delle famiglie sono tornati a crescere, beneficiando dell'aumentato potere di acquisto per la riduzione dell'inflazione e dei primi miglioramenti del mercato del lavoro. Al di là di questi dati positivi, permangono una situazione di instabilità politica e una situazione occupazionale delicata (con poco meno di 14 milioni di disoccupati e un tasso di disoccupazione dell'ordine del 13% nel secondo trimestre del 2017).
Il mercato delle telecomunicazioni è caratterizzato da una forte competizione che potrebbe comportare una riduzione della quota di mercato negli ambiti geografici in cui opera il Gruppo TIM e una riduzione dei prezzi e dei margini. La natura della competizione è da una parte sui prodotti e servizi innovativi, dall'altra sul prezzo dei servizi tradizionali. Sul fronte della competizione infrastrutturale lo sviluppo di operatori alternativi potrebbe rappresentare una minaccia per TIM in particolare negli anni di piano successivi al 2017 e anche oltre l'orizzonte di Piano.
Con riferimento al mercato Mobile, Iliad S.A. sta per lanciare in Italia un nuovo operatore mobile con l'obiettivo di acquisire il 10 – 15% del mercato, come dalla stessa dichiarato, applicando le medesime strategie già utilizzate per il mercato francese. Dal canto suo TIM ha lanciato un nuovo operatore avente sistemi e caratteristiche autonome.
In aggiunta Enel Open Fiber e Infratel hanno comunicato i loro piani per lo sviluppo di una rete di telecomunicazioni ultrabroadband alternativa a quella di TIM, rispettivamente nelle maggiori città italiane e nelle aree a c.d.fallimento di mercato.
Sul mercato Brasiliano il rischio competitivo è rappresentato sia dal deterioramento del business model legato ai servizi tradizionali senza una corrispondente sostituzione con servizi innovativi, sia dalla razionalizzazione dei consumi da parte della clientela a seguito della contrazione del proprio potere di acquisto anche mediante l'orientamento verso nuove offerte flat. In tale contesto il gruppo Tim Brasil potrebbe essere ulteriormente impattato nel breve termine e in misura maggiore rispetto ai principali competitor, in relazione alla più alta incidenza della clientela con servizi prepagati, che più di altri risente dell'attuale situazione macroeconomica e di un rallentamento della loro sostituzione con clientela post paid.
I rischi operativi inerenti al nostro business fanno riferimento a possibili inadeguatezze dei processi interni, fattori esterni, frodi, errori dei dipendenti, errori nel documentare correttamente le transazioni, perdite di dati critici o commercialmente sensibili e guasti nei sistemi e/o nelle piattaforme di rete.
Il successo del Gruppo TIM dipende fortemente dalla capacità di offrire in modo continuativo e ininterrotto i servizi/prodotti che eroghiamo attraverso la disponibilità dei processi e dei relativi asset a supporto. In particolare le infrastrutture di Rete e i Sistemi Informativi sono sensibili a diverse minacce sia esogene sia endogene: mancanza di elettricità, alluvioni, tempeste, errori umani, guasti di sistema, guasti hardware e software, bug software, attacchi cyber, terremoti, guasti alle facility, scioperi, frodi, atti vandalici, terrorismo, etc.. Ciascuno di questi eventi potrebbe generare un'interruzione nella fornitura dei servizi/prodotti offerti e tradursi in un potenziale impatto sul business aziendale sia diretto che indiretto, quali ad esempio: riduzione dei ricavi e/o aumento dei costi per l'eventuale ripristino o per penali e multe, diminuzione del livello di soddisfazione dei clienti, impatto negativo sulla Reputation.
Per mantenere ed espandere il portafoglio clienti del Gruppo TIM in ognuno dei mercati in cui opera, si rende necessario conservare, aggiornare e migliorare tempestivamente le reti esistenti. Una rete affidabile e di alta qualità è necessaria per mantenere la base clienti e minimizzare le cessazioni proteggendo i ricavi dell'azienda da fenomeni erosivi. Il mantenimento e il miglioramento delle strutture esistenti dipendono dalla nostra capacità di:
aumentare la copertura geografica dei servizi innovativi;
aggiornare la struttura dei sistemi e delle reti per adattarla alle nuove tecnologie;
Il Gruppo TIM si è dotato di un modello organizzativo per prevenire le frodi. Tuttavia l'implementazione di tale modello non può assicurare la totale mitigazione del rischio. Attività disoneste, atti illegali perpetrati da persone all'interno e all'esterno dell'organizzazione, potrebbero impattare negativamente sui risultati operativi, sulla struttura finanziaria e sull'immagine dell'azienda.
Il Gruppo TIM deve affrontare controversie e contenziosi con autorità fiscali, autorità di regolamentazione, autorità garanti della concorrenza, altri operatori di TLC ed altri soggetti. I possibili impatti di tali procedimenti sono generalmente incerti. Questi temi potrebbero, singolarmente o nel loro insieme, in caso di soluzione sfavorevole per il Gruppo, avere un effetto negativo anche significativo sui risultati operativi, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.
Il Gruppo TIM può essere esposto ai rischi di natura finanziaria come i rischi derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di interesse e dei tassi di cambio, rischio di credito, rischio di liquidità e a rischi legati all'andamento in generale dei mercati azionari di riferimento e – più specificamente - rischi legati all'andamento della quotazione delle azioni delle società del Gruppo TIM. Tali rischi possono impattare negativamente i risultati e la struttura finanziaria del Gruppo. Pertanto, per la loro gestione, il Gruppo TIM ha definito, a livello centralizzato, le linee guida alle quali deve essere ispirata la gestione operativa, l'individuazione degli strumenti finanziari più idonei a soddisfare gli obiettivi prefissati e il monitoraggio dei risultati conseguiti. In particolare per mitigare il rischio di liquidità, il Gruppo TIM ha l'obiettivo di mantenere un "adeguato livello di flessibilità finanziaria", in termini di disponibilità liquide e linee di credito sindacate committed, che consenta la copertura delle esigenze di rifinanziamento almeno dei successivi 12-18 mesi.
In data 23 giugno 2016 si è tenuto nel Regno Unito un referendum, comunemente definito "Brexit", in cui gli elettori hanno approvato l'uscita del paese dall'Unione Europea. Il potenziale impatto della Brexit dipenderà in parte dal risultato delle negoziazioni su tariffe, commercio, aspetti regolatori e altro, avviati nella seconda metà di giugno 2017. In esito al referendum, i mercati globali sono stati negativamente influenzati e si è inoltre registrato un forte calo della sterlina rispetto al dollaro americano e all'euro. La Brexit e i possibili cambiamenti nel corso del periodo delle trattative per l'uscita potrebbero causare ulteriore instabilità nei mercati finanziari globali e incertezza per quanto riguarda le leggi e le normative dell'Unione Europea che il Regno Unito potrà decidere di sostituire con leggi e regolamenti nazionali. I potenziali effetti della Brexit potrebbero influenzare negativamente le nostre condizioni finanziarie, il nostro business, nonché i correlati risultati economici e i flussi di cassa.
Il settore delle telecomunicazioni è fortemente regolamentato. In tale contesto, nuove decisioni da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) possono determinare cambiamenti nel quadro delle regole che possono incidere sui risultati attesi del Gruppo. In particolare, i principali elementi che introducono incertezza sono:
È intervenuto il completamento dell'implementazione del Nuovo Modello di Equivalence (NME), avviato da TIM nel 2015, al fine di migliorare ulteriormente l'efficacia delle garanzie sulla parità di trattamento tra le proprie divisioni commerciali e i competitors che acquistano servizi wholesale. Il NME e la relativa roadmap di implementazione sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di TIM del 5 novembre 2015. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e AGCom hanno valutato positivamente l'efficacia del NME e hanno deciso, rispettivamente, di chiudere il procedimento di inottemperanza A428C, riconoscendo che TIM ha ottemperato alla precedente decisione A428 e di archiviare i procedimenti sanzionatori in corso.
Il Gruppo TIM può essere esposto a rischi di non conformità, derivanti dall'inosservanza/violazione della normativa interna (c.d. autoregolamentazione come, ad esempio, statuto, codice etico) ed esterna (leggi e regolamenti), con conseguenti effetti sanzionatori di natura giudiziaria o amministrativa, perdite finanziarie o danni reputazionali.
Il Gruppo TIM ha come obiettivo la compliance dei processi, e quindi delle procedure e dei sistemi informativi che li regolano, e dei comportamenti aziendali rispetto alle normative di riferimento. Il rischio è associato agli eventuali ritardi temporali necessari a rendere compliant i processi rispetto all'evoluzione normativa o qualora sia rilevata una mancanza di conformità.
Servizi di accesso wholesale
Al termine di un procedimento avviato con la delibera 623/15/CONS, nel dicembre 2016, AGCM e AGCom hanno approvato il Nuovo Modello di Equivalence (NME) di TIM finalizzato a migliorare, in modo strutturale, l'efficacia della parità di trattamento nei processi di fornitura dei servizi di accesso wholesale regolati ai concorrenti e alle proprie divisioni commerciali. AGCom ha, altresì, stabilito che l'implementazione del NME avvenga entro dicembre 2017, avviando un tavolo tecnico per monitorare il processo.
Con la medesima delibera 623/15/CONS, AGCom ha richiesto a TIM di sottoporre due proposte alternative (modelli di disaggregazione e di esternalizzazione) relative ad una maggiore autonomia degli operatori alternativi nelle modalità di realizzazione della attività di delivery ed assurance delle linee in local loop unbundling (LLU) e sub-loop unbundling (SLU). Il 23 agosto 2017, con la Delibera 321/17/CONS, AGCom ha approvato un modello di disaggregazione che garantisce una maggiore trasparenza e flessibilità dei processi operativi dei suddetti processi di provisioning e assurance, dando la possibilità agli operatori alternativi di scegliere tra TIM e società esterne, sempre selezionate da TIM, ma nel pieno rispetto dei vincoli di integrità, funzionalità e sicurezza della rete.
Nel marzo 2017, Infratel Italia ha aggiudicato alla società Open Fiber (OF) i cinque lotti della gara relativa alla realizzazione e gestione di reti abilitanti l'offerta di servizi a Banda Ultra Larga (da 30 a 100 Mbit/s) nelle cosiddette "aree bianche" (nelle quali gli operatori privati non avevano previsto la realizzazione autonoma di infrastrutture ultrabroadband nell'arco dei successivi tre anni) appartenenti ai comuni di sei regioni italiane (Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto).
In data 20 marzo 2017 il TAR Lazio ha rigettato il ricorso presentato da TIM in relazione al suddetto bando e, pertanto, in data 20 giugno 2017, TIM ha impugnato la sentenza al Consiglio di Stato.
Nel luglio 2017, OF si è aggiudicata i sei lotti della seconda gara Infratel, relativi alle aree bianche di 10 regioni (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia) e della provincia autonoma di Trento. TIM ha impugnato anche gli esiti di questo secondo bando.
Il 2 ottobre 2017, Infratel ha avviato una consultazione pubblica sui piani di investimento degli operatori privati nelle aree bianche delle regioni Calabria, Puglia e Sardegna, al fine di pubblicare il terzo e ultimo bando per la copertura ultrabroadband, con modello diretto, nelle aree bianche di tali regioni.
Il 26 settembre 2017, AGCom ha avviato un procedimento sanzionatorio contro TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb. Secondo AGCom, gli operatori non hanno rispettato le disposizioni della Delibera di marzo 2017 n. 121/17/CONS, che fissava in 30 giorni il periodo minimo per il ciclo di abbonamento e fatturazione delle offerte al dettaglio di telefonia fissa o convergenti (servizi fissi e mobili). A partire dal 2016, infatti, i suddetti operatori avevano ridotto a 28 giorni il periodo di abbonamento e fatturazione delle offerte fisse precedentemente pari ad 1 mese (in particolare, TIM aveva introdotto la modifica da aprile 2017 per la clientela consumer e da maggio 2017 per la clientela business).
Nel maggio 2017, TIM ha impugnato la Delibera 121/17/CONS presso il TAR del Lazio. Anche l'associazione di settore ASSTEL ha presentato ricorso contro il provvedimento dell'Autorità. Il procedimento è ancora in corso e la sentenza è attesa tra marzo e aprile 2018.
A ottobre 2017, il Governo ha annunciato un intervento legislativo per imporre agli operatori l'obbligo di fatturazione a 30 giorni. Non sono ancora definiti i tempi di approvazione della norma e le tipologie di servizi (es. solo fissi, solo fissi consumer, inclusione dei servizi mobili, ecc.) che saranno oggetto dell'intervento; intervento che potrebbe contenere anche un ampliamento dei poteri di vigilanza e sanzione da parte di AGCom.
Con la Delibera 46/17/CONS del 26 gennaio 2017, AGCom introduce nuove misure in materia di condizioni economiche agevolate per l'accesso ai servizi fissi e mobili a beneficio di particolari categorie di clientela disabile. Le disposizioni del provvedimento, che si applicano ai sordi e ai ciechi totali e parziali, ampliano le attuali agevolazioni, sia in termini di servizi scontati (es. offerte flat voce e dati) che di categorie di disabili interessate (es. ciechi parziali).
A febbraio 2017 TIM ha presentato ricorso al TAR del Lazio contro la Delibera 456/16/CONS dell'ottobre 2016, con cui AGCom ha rigettato la proposta di TIM di un adeguamento dei prezzi dell'offerta "Voce" (l'offerta base di telefonia vocale) e ha introdotto una rigida procedura per le future variazioni dei prezzi del Servizio Universale, prevedendo, ad esempio, un intervallo temporale di almeno un anno tra due variazioni tariffarie successive e la possibilità di variare i prezzi solo con riferimento a: (i) aumento costi wholesale; (ii) recupero inflazione; (iii) condizioni socio-economiche. La prima udienza è fissata per il 22 novembre 2017.
Con la Delibera 163/17/CONS del 18 aprile 2017, AGCom ha comminato a TIM una sanzione di 232.000 euro per il mancato raggiungimento di 4 obiettivi di qualità del 2015.
Per quanto riguarda il contenzioso in essere sulla remunerazione del costo netto del Servizio Universale sostenuto da TIM per gli anni 1999-2003, ad esclusione del 2002, si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni, impegni e garanzie" del Bilancio consolidato del Gruppo TIM al 31 dicembre 2016.
In esito alla sentenza n. 4616/2015 del 2 ottobre 2015, con cui il Consiglio di Stato ha annullato la delibera n. 1/08/CIR limitatamente all'applicazione dei nuovi criteri metodologici per il calcolo del costo netto del servizio universale (USO) relativi al periodo 2004-2007, AGCom ha avviato i procedimenti di rinnovazione delle medesime annualità, incaricando un consulente indipendente della revisione del calcolo del USO, con delibera n. 145/17/CONS per gli anni 2006 e 2007 e con delibera n. 207/17/CONS per gli anni 2004 e 2005.
Il 15 giugno 2017 è entrata in vigore la disposizione del Regolamento Europeo 2015/2120 del 25 novembre 2015 (c.d. "Regolamento Telecom Single Market-TSM") che prevede l'applicazione della tariffa nazionale per il traffico voce, SMS e dati generato in roaming intra-UE.
Il 25 aprile 2017, il Parlamento Europeo e il Consiglio, hanno approvato un regolamento che fissa nuovi cap wholesale per il traffico roaming validi dal 15 giugno 2017 al 30 giugno 2022 (Voce: 3,2 centesimi di euro al minuto; SMS 1 centesimo di euro a SMS, dati: 7,7 euro/GByte nel 2017; 6 euro/GByte nel 2018; 4,5 euro/GByte nel 2019; 3,5 euro/GByte nel 2020; 3 euro/GByte nel 2021; 2,5 euro/GByte nel 2022).
Il 31 marzo 2017 TIM ha corrisposto con riserva 19,3 milioni di euro per il contributo AGCom 2017. Il valore è stato calcolato applicando il tasso dell'1,4 per mille ai ricavi iscritti nel Bilancio 2015 della Società. Le linee guida per il calcolo del contributo, definite nelle Delibere AGCom 463/16/CONS e 62/17/CONS, non sono cambiate rispetto a quelle stabilite per il calcolo del contributo 2016.
Con riferimento alle vertenze legali in corso, relativamente ai procedimenti AGCM - A428 e I761 - si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
Ad aprile 2017, AGCM ha esteso a Telecom Italia Sparkle il procedimento A500B aperto nei confronti di TIM per possibili comportamenti abusivi nel mercato costituito dai servizi di invio massivo di SMS (c.d. Bulk SMS). AGCM dovrà adottare la decisione finale entro il 31 dicembre 2017.
A febbraio 2017 AGCM ha avviato un procedimento istruttorio per possibile violazione dell'articolo 101 TFUE (divieto di intese restrittive della concorrenza) nei confronti di TIM S.p.A. e Fastweb S.p.A., a seguito della sottoscrizione di un accordo volto alla costituzione di una impresa comune cooperativa denominata Flash Fiber S.r.l.. TIM, d'intesa con Fastweb, ha presentato ad AGCM, sotto forma di proposta di impegni, alcune modifiche agli accordi sottoscritti, finalizzate a chiudere il procedimento senza accertare l'infrazione e, quindi, senza alcuna sanzione pecuniaria. Il termine del procedimento è fissato al 31 dicembre 2017.
Il 28 giugno 2017 AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di TIM per accertare possibili violazioni all'art. 102 TFUE a seguito di segnalazioni da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind-Tre. Il termine per la conclusione del procedimento è fissato al 31 ottobre 2018. Per maggior dettaglio si rimanda a quanto esposto nella Nota "Passività potenziali, altre informazioni" del Bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
Il 9 agosto 2017 AGCom ha notificato la Delibera 88/17/CIR con la quale ha deciso la controversia promossa in data 2 agosto 2016 da TIM contro Enel Distribuzione ("ED") sulle condizioni di accesso alle infrastrutture di ED. AGCom ha riconosciuto la fondatezza di gran parte dei rilievi mossi da TIM imponendo la modifica del "Regolamento Tecnico ed Economico di accesso all'infrastruttura elettrica di ED".
Nel mese di settembre 2014, TIM ha vinto la gara per l'aggiudicazione delle frequenze di banda 700MHz (4G/LTE), con un prezzo di 1,7 miliardi di reais, e impegni aggiuntivi per 1,2 miliardi di reais (in quattro rate annuali, corrette di inflazione) come contributo al consorzio previsto dal bando ("EAD") tra tutti gli operatori aggiudicatari (TIM, Algar, Claro e Vivo) per la gestione della liberazione della banda 700MHz attraverso lo switch off della TV analogica, la ridistribuzione dei canali e l'attenuazione delle interferenze.
A tal fine, il primo pagamento (370 milioni di reais) è stato eseguito nel mese di aprile 2015 e i successivi due versamenti (per un totale di 860 milioni di reais) sono stati concentrati nel mese di gennaio 2017, mentre l'ultima rata (142 milioni di reais) sarà pagata nel gennaio 2018.
Dal 2016 più di 2.500 città hanno già rilasciato lo spettro 700 Mhz LTE. Nel mese di novembre Goiânia diventerà l'ultima delle 21 capitali a renderlo disponibile per l'attivazione nel corso del corrente anno. Inoltre, il piano prevede entro fine novembre 2017 lo switch off nelle città di Rio de Janeiro e Belo Horizonte e a gennaio 2018 nelle città di Porto Alegre, Florianópolis e Curitiba.
L'assemblea degli azionisti ordinari della Società, riunitasi il 4 maggio 2017, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione determinando in 15 il numero dei suoi componenti e in tre esercizi la durata del mandato (fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019). Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il successivo 5 maggio 2017 ha nominato Giuseppe Recchi Presidente del Consiglio, Arnaud Roy de Puyfontaine Vice Presidente e Flavio Cattaneo Amministratore Delegato della Società.
Nel Consiglio di Amministrazione del 1° giugno 2017 è stata deliberata una variazione delle cariche sociali, con la nomina di Arnaud Roy de Puyfontaine a Presidente del Consiglio di Amministrazione e di Giuseppe Recchi quale Vice Presidente.
In data 24 luglio il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni (con effetto dal 28 luglio) rassegnate dall'Amministratore Delegato Flavio Cattaneo, dalla carica e dal Consiglio stesso. Nella riunione del 27 luglio, il Consiglio di Amministrazione ha temporaneamente conferito le deleghe dell'Amministratore Delegato al Presidente Esecutivo Arnaud Roy de Puyfontaine, ad eccezione di quelle relative alla Funzione Security e alla società Telecom Italia Sparkle che sono state assegnate ad interim al Vice Presidente, Giuseppe Recchi.
Successivamente, il Consiglio di Amministrazione del 28 settembre 2017 ha cooptato Amos Genish nominandolo Amministratore Delegato, conferendogli deleghe esecutive, e Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre confermato Arnaud Roy de Puyfontaine Presidente Esecutivo e Giuseppe Recchi Vice Presidente Esecutivo.
Il Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 30 settembre 2017 risultava quindi così composto:
| Presidente Esecutivo | Arnaud Roy de Puyfontaine |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Giuseppe Recchi |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale |
Amos Genish |
| Consiglieri | Camilla Antonini (indipendente) |
| Franco Bernabè (indipendente) | |
| Ferruccio Borsani (indipendente) | |
| Lucia Calvosa (indipendente) | |
| Francesca Cornelli (indipendente) | |
| Frédéric Crépin | |
| Dario Frigerio (indipendente) | |
| Félicité Herzog (indipendente) | |
| Anna Jones (indipendente) | |
| Marella Moretti (indipendente) | |
| Hervé Philippe | |
| Danilo Vivarelli (indipendente) | |
| Segretario | Agostino Nuzzolo |
Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione sono domiciliati per la carica presso la sede legale di TIM a Milano, Via G. Negri 1.
Al 30 settembre 2017 sono presenti i seguenti Comitati consiliari:
• Comitato per il Controllo e Rischi: composto dai Consiglieri: Lucia Calvosa (Presidente nominata nella riunione del 22 giugno 2017), Camilla Antonini (nominata dal Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2017 in sostituzione del consigliere dimissionario Frédéric Crépin), Francesca Cornelli, Félicité Herzog e Marella Moretti;
L'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2015 ha nominato il Collegio Sindacale della Società con mandato fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2017.
In data 11 settembre 2017, a seguito delle dimissioni di Paola Maiorana, è subentrata nel Collegio Sindacale Gabriella Chersicla, già Sindaco supplente della Società.
| Il Collegio Sindacale della Società risulta a oggi così composto: | |
|---|---|
| -- | ------------------------------------------------------------------- |
| Presidente | Roberto Capone |
|---|---|
| Sindaci Effettivi | Vincenzo Cariello |
| Gabriella Chersicla | |
| Gianluca Ponzellini | |
| Ugo Rock | |
| Sindaci Supplenti | Francesco Di Carlo |
| Piera Vitali | |
| Riccardo Schioppo |
L'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2010 ha conferito l'incarico per la revisione legale dei bilanci di TIM del novennio 2010-2018 alla PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 5 maggio 2017 ha confermato Piergiorgio Peluso (Responsabile della Funzione di Gruppo Administration, Finance and Control) quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili di TIM.
Con decorrenza 12 ottobre la responsabilità delle Attività di staff dell'Amministratore Delegato è stata affidata ad Alessandra Michelini.
Con decorrenza 18 ottobre la responsabilità della Funzione Institutional Communication è stata affidata ad Alessio Vinci, entrato a far parte del Gruppo TIM.
Con decorrenza 31 ottobre le attività e risorse di Corporate Shared Value Projects and Development sono confluite in ambito Institutional Communication.
| Capitale Sociale | euro 11.677.002.855,10 |
|---|---|
| Numero azioni ordinarie (prive di valore nominale) | 15.203.122.583 |
| Numero azioni di risparmio (prive di valore nominale) | 6.027.791.699 |
| Numero azioni proprie ordinarie di TIM S.p.A. | 37.672.014 |
| Numero azioni ordinarie TIM possedute da Telecom Italia Finance S.A. | 126.082.374 |
| Percentuale delle azioni proprie ordinarie del Gruppo sull'intero capitale sociale | 0,77% |
| Capitalizzazione di borsa (su media prezzi mese di settembre 2017) | 15.881 milioni di euro |
In merito alla trattazione sui mercati regolamentati dei titoli azionari emessi da società del Gruppo, sono quotate in Italia (indice FTSE) le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A., così come le azioni ordinarie di INWIT S.p.A., mentre le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono quotate in Brasile (indice BOVESPA).
Le azioni ordinarie e di risparmio di TIM S.p.A. e le azioni ordinarie di Tim Participações S.A. sono altresì quotate al NYSE (New York Stock Exchange); le quotazioni avvengono attraverso ADS (American Depositary Shares) rappresentativi rispettivamente di 10 azioni ordinarie e 10 azioni di risparmio di TIM S.p.A. e 5 azioni ordinarie di Tim Participações S.A..
Composizione dell'azionariato al 30 settembre 2017 sulla base delle risultanze del Libro Soci integrate dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni a disposizione (azioni ordinarie):
Non sussistono accordi parasociali rilevanti per TIM ai sensi dell'art. 122 del D. Lgs. 58/1998.
Al 30 settembre 2017, sulla base delle risultanze del Libro Soci, delle comunicazioni effettuate alla Consob e alla Società ai sensi dell'art. 120 del D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 e di altre informazioni a disposizione, risultano le seguenti partecipazioni rilevanti nel capitale ordinario di TIM S.p.A.:
| Soggetto | Tipologia di possesso | Quota % su capitale ordinario | ||
|---|---|---|---|---|
| Vivendi S.A. | Diretto | 23,94% (*) | ||
| (*) Partecipazione desunta a seguito del ricevimento di una comunicazione di Vivendi S.A. ai sensi dell'art. 152 octies,comma 7, del Regolamento Emittenti di Consob. |
Si segnala che BlackRock Inc. ha comunicato tra l'altro alla Consob la disponibilità indiretta, in data 26 luglio 2017, in quanto società di gestione del risparmio, di una quantità di azioni ordinarie pari al 5,04% del totale delle azioni ordinarie di TIM S.p.A. al 30 settembre 2017.
Al 30 settembre 2017, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Positivo |
| MOODY'S | Ba1 | Stabile |
| FITCH RATINGS | BBB- | Stabile |
In data 17 gennaio 2013 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha deliberato di avvalersi della facoltà – di cui agli artt. 70 comma 8 e 71 comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 – di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
A partire dal 3 maggio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha modificato la Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate, estendendone dapprima in via volontaria il perimetro di riferimento, sino all'equiparazione di Vivendi alla propria controllante, occorsa in data 1° giugno 2017. Peraltro il 13 settembre 2017 Consob ha comunicato di "ritenere che Vivendi eserciti il controllo di fatto su TIM ai sensi dell'art.2359 Codice Civile e ai sensi dell'art.93 del Testo Unico della Finanza, nonché ai sensi della disciplina parti correlate". Pur manifestando l'intenzione di impugnare la decisione, il Consiglio di Amministrazione ha assicurato la piena ottemperanza della Società alla disciplina che la qualificazione così effettuata comporta, modificando anche di conseguenza la citata Procedura (28 settembre 2017), consultabile nella versione in vigore sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.
Nel frattempo, in data 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione ha altresì preso atto dell'avvio dell'attività di direzione e coordinamento di Vivendi. Sollecitata da Consob, il 4 agosto 2017 la Società ha precisato che tale presa d'atto è avvenuta, a seguito delle dichiarazioni rese in Consiglio di Amministrazione dal Presidente Esecutivo anche nella sua qualità di Amministratore Delegato del Gruppo Vivendi, a fronte di due specifiche circostanze:
Le informazioni sui rapporti con parti correlate e le informazioni sui rapporti intercorsi con la Controllante Vivendi S.A. sono presentate negli Schemi di bilancio e nella Nota "Operazioni con parti correlate e attività di direzione e coordinamento" del Bilancio consolidato abbreviato del Gruppo TIM al 30 settembre 2017.
Il 20 ottobre 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha esaminato e approvato a maggioranza il term sheet vincolante per la creazione di una joint venture con Canal+.
L'operazione si configura quale operazione con parte correlata, essendo Canal+ International S.A.S. società controllata da Vivendi S.A., già qualificata da Consob quale controllante di fatto di TIM: si tratta in particolare di operazione di minore rilevanza alla stregua dei parametri stabiliti nell'apposito Regolamento Consob. Come tale, è stata fatta oggetto di parere favorevole del Comitato per il controllo e i rischi, che si è espresso a maggioranza, con il motivato voto contrario di due consiglieri; all'unanimità il Comitato si è espresso invece nel senso di considerare le future operazioni della joint venture come operazioni di TIM, ai fini dell'applicazione della procedura aziendale per l'effettuazione di operazioni con parti correlate.
Sono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sui risultati economici del Gruppo TIM degli eventi e operazioni significativi non ricorrenti:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|
| Acquisti di materie e servizi: | ||
| Oneri diversi | (4) | − |
| Costi del personale: | ||
| Oneri connessi ai processi di ristrutturazione e razionalizzazione | (19) | (128) |
| Altri costi operativi: | ||
| Altri oneri e accantonamenti | (199) | (25) |
| Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
(222) | (153) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti: | ||
| Plusvalenza da realizzo di attività non correnti | − | 9 |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti: | ||
| Svalutazione di immobilizzazioni immateriali | (30) | − |
| Impatto su Risultato operativo (EBIT) | (252) | (144) |
| Oneri finanziari: | ||
| Interessi passivi ed altri oneri finanziari | (19) | (18) |
| Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
(271) | (162) |
| Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti | 75 | 48 |
| Accantonamento fondo rischi fiscali vicenda Sparkle | (37) | − |
| Attività cessate - Effetto della cessione del gruppo Sofora - Telecom Argentina | − | (12) |
| Impatto sull'Utile (perdita) del periodo | (233) | (126) |
Nei primi nove mesi del 2017 non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, sono presentati alcuni indicatori alternativi di performance, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale e finanziaria. Tali indicatori, che sono presentati anche nelle altre relazioni finanziarie (annuali e infrannuali), non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.
Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono nel seguito illustrati:
• EBITDA: tale indicatore è utilizzato da TIM come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit) in aggiunta all'EBIT. Questi indicatori sono determinati come segue:
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | |
|---|---|
| + | Oneri finanziari |
| - | Proventi finanziari |
| +/- | Altri oneri/(Proventi) da partecipazioni |
| +/- | Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
| EBIT- Risultato Operativo | |
| +/- | Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti |
| +/- | Minusvalenze/(Plusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
| + | Ammortamenti |
| EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti |
• Variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT: tali indicatori esprimono la variazione in valore assoluto e/o in percentuale dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT, escludendo, ove presenti, gli effetti della variazione dell'area di consolidamento e delle differenze cambio.
TIM ritiene che la presentazione della variazione organica dei Ricavi, dell'EBITDA e dell'EBIT permetta di interpretare in maniera più completa ed efficace le performance operative del Gruppo (nel suo complesso e con riferimento alle Business Unit); tale modalità di presentazione delle informazioni è anche utilizzata nelle presentazioni agli analisti e agli investitori. Nell'ambito del presente Resoconto intermedio di gestione è fornita la riconciliazione tra il dato "contabile o reported" e quello "organico".
Al fine di meglio rappresentare la reale dinamica dell'Indebitamento Finanziario Netto, in aggiunta al consueto indicatore (definito "Indebitamento finanziario netto contabile"), è presentato anche l'"Indebitamento finanziario netto rettificato", che esclude gli effetti meramente contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei derivati e delle correlate passività/attività finanziarie.
L'indebitamento finanziario netto è determinato come segue:
| + Passività finanziarie non correnti |
|---|
| + Passività finanziarie correnti |
| + Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| A) Debito Finanziario lordo |
| + Attività finanziarie non correnti |
| + Attività finanziarie correnti |
| + Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate / Attività non correnti destinate ad essere cedute |
| B) Attività Finanziarie |
| C=(A - B) Indebitamento finanziario netto contabile |
| D) Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività / attività finanziarie |
| E=(C + D) Indebitamento finanziario netto rettificato |
BILANCIO CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2017 DEL GRUPPO TIM
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata _____ |
63 |
|---|---|
| Conto economico separato consolidato ______ |
65 |
| Conto economico complessivo consolidato _________ |
66 |
| Movimenti del patrimonio netto consolidato ________ |
67 |
| Rendiconto finanziario consolidato __________ |
68 |
| Nota 1 Forma, contenuto e altre informazioni di carattere generale _______ 70 | |
| Nota 2 Principi contabili _____________ 72 | |
| Nota 3 Area di consolidamento _____________ 74 | |
| Nota 4 Avviamento ___________ 75 | |
| Nota 5 Attività immateriali a vita utile definita _______ 76 | |
| Nota 6 Attività materiali (di proprietà e in locazione finanziaria) _____ 77 | |
| Nota 7 Patrimonio netto _____________ 79 | |
| Nota 8 Passività finanziarie (non correnti e correnti) ________ 81 | |
| Nota 9 Indebitamento finanziario netto ____________ 88 | |
| Nota 10 Informazioni integrative su strumenti finanziari _____ 89 | |
| Nota 11 Passività potenziali, altre informazioni ______ 91 | |
| Nota 12 Informativa per settore operativo __________ 98 | |
| Nota 13 Operazioni con parti correlate e attività di direzione e coordinamento ___ 101 | |
| Nota 14 Eventi successivi al 30 settembre 2017 _________ 109 | |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti | |||
| Attività immateriali | |||
| Avviamento | 4) | 29.520 | 29.612 |
| Attività immateriali a vita utile definita | 5) | 7.123 | 6.951 |
| 36.643 | 36.563 | ||
| Attività materiali | 6) | ||
| Immobili, impianti e macchinari di proprietà | 13.897 | 13.947 | |
| Beni in locazione finanziaria | 2.369 | 2.413 | |
| 16.266 | 16.360 | ||
| Altre attività non correnti | |||
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
17 | 18 | |
| Altre partecipazioni | 49 | 46 | |
| Attività finanziarie non correnti | 1.916 | 2.698 | |
| Crediti vari e altre attività non correnti | 2.418 | 2.222 | |
| Attività per imposte anticipate | 705 | 877 | |
| 5.105 | 5.861 | ||
| Totale Attività non correnti | (a) | 58.014 | 58.784 |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze di magazzino | 333 | 270 | |
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti | 5.472 | 5.426 | |
| Crediti per imposte sul reddito | 52 | 94 | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni, crediti finanziari e altre | |||
| attività finanziarie correnti | 1.506 | 1.908 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | 2.519 | 3.964 | |
| 4.025 | 5.872 | ||
| Sub-totale Attività correnti | 9.882 | 11.662 | |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − | |
| Totale Attività correnti | (b) | 9.882 | 11.662 |
| Totale Attività | (a+b) | 67.896 | 70.446 |
| (milioni di euro) | note | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | 7) | ||
| Capitale emesso | 11.677 | 11.677 | |
| meno: Azioni proprie | (90) | (90) | |
| Capitale | 11.587 | 11.587 | |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 2.094 | 2.094 | |
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
8.100 | 7.526 | |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | 21.781 | 21.207 | |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 2.278 | 2.346 | |
| Totale Patrimonio netto | (c) | 24.059 | 23.553 |
| Passività non correnti | |||
| Passività finanziarie non correnti | 8) | 28.592 | 30.469 |
| Fondi relativi al personale | 1.317 | 1.355 | |
| Fondo imposte differite | 313 | 293 | |
| Fondi per rischi e oneri | 833 | 830 | |
| Debiti vari e altre passività non correnti | 1.600 | 1.607 | |
| Totale Passività non correnti | (d) | 32.655 | 34.554 |
| Passività correnti | |||
| Passività finanziarie correnti | 8) | 4.307 | 4.056 |
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti | 6.727 | 7.646 | |
| Debiti per imposte sul reddito | 148 | 637 | |
| Sub-totale Passività correnti | 11.182 | 12.339 | |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | |
| Totale Passività correnti | (e) | 11.182 | 12.339 |
| Totale Passività | (f=d+e) | 43.837 | 46.893 |
| Totale Patrimonio netto e passività | (c+f) | 67.896 | 70.446 |
| note | 3° Trimestre | 3° Trimestre | 1.1 - 30.9 | 1.1 - 30.9 |
|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2017 | 2016 | 2017 | 2016 |
| Ricavi | 4.907 | 4.843 | 14.679 | 13.939 |
| Altri proventi | 99 | 58 | 316 | 165 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 5.006 | 4.901 | 14.995 | 14.104 |
| Acquisti di materie e servizi | (2.045) | (1.927) | (6.181) | (5.710) |
| Costi del personale | (673) | (752) | (2.203) | (2.303) |
| Altri costi operativi | (357) | (256) | (933) | (757) |
| Variazione delle rimanenze | 24 | 32 | 74 | 65 |
| Attività realizzate internamente | 144 | 154 | 461 | 479 |
| Risultato operativo ante ammortamenti, plusvalenze/(minusvalenze) e ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) |
2.099 | 2.152 | 6.213 | 5.878 |
| Ammortamenti | (1.109) | (1.069) | (3.358) | (3.116) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
3 | 1 | 9 | 14 |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
(30) | (3) | (30) | (8) |
| Risultato operativo (EBIT) | 963 | 1.081 | 2.834 | 2.768 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | (1) | (2) |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | 1 | (1) | (18) | 6 |
| Proventi finanziari | 386 | 309 | 1.496 | 2.321 |
| Oneri finanziari | (772) | (674) | (2.622) | (2.831) |
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento |
578 | 715 | 1.689 | 2.262 |
| Imposte sul reddito | (102) | (210) | (559) | (699) |
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento |
476 | 505 | 1.130 | 1.563 |
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | − | 47 |
| Utile (perdita) del periodo | 476 | 505 | 1.130 | 1.610 |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 437 | 477 | 1.033 | 1.495 |
| Partecipazioni di minoranza | 39 | 28 | 97 | 115 |
| (euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
||
| Risultato per azione: | ||||
| Risultato per azione (Base) | ||||
| Azione ordinaria | 0,05 | 0,07 | ||
| Azione di risparmio | 0,06 | 0,08 | ||
| di cui: | ||||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | ||||
| azione ordinaria | 0,05 | 0,07 | ||
| azione di risparmio | 0,06 | 0,08 | ||
| Risultato per azione (Diluito) | ||||
| Azione ordinaria | 0,04 | 0,05 | ||
| Azione di risparmio | 0,05 | 0,06 | ||
| di cui: | ||||
| da Attività in funzionamento attribuibile ai Soci della Controllante | ||||
| azione ordinaria | 0,04 | 0,05 |
azione di risparmio 0,05 0,06
Nota 7
| (milioni di euro) | 3° Trimestre 2017 |
3° Trimestre 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Utile (perdita) del periodo (a) |
476 | 505 | 1.130 | 1.610 |
| Altre componenti del conto economico complessivo consolidato |
||||
| Altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19): |
||||
| Utili (perdite) attuariali | − | − | 33 | (118) |
| Effetto fiscale | − | − | (8) | 32 |
| (b) | − | − | 25 | (86) |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Effetto fiscale (c) |
− − |
− − |
− − |
− − |
| Totale altre componenti che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato (d=b+c) |
− | − | 25 | (86) |
| Altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato consolidato |
||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | 21 | 11 | 55 | 87 |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
(18) | (2) | (55) | (71) |
| Effetto fiscale | − | − | 2 | (4) |
| (e) | 3 | 9 | 2 | 12 |
| Strumenti derivati di copertura: | ||||
| Utili (perdite) da adeguamento al fair value | (298) | (231) | (629) | (558) |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
194 | 67 | 691 | 312 |
| Effetto fiscale | 26 | 43 | (17) | 41 |
| (f) | (78) | (121) | 45 | (205) |
| Differenze cambio di conversione di attività estere: | ||||
| Utili (perdite) di conversione di attività estere Perdite (utili) di conversione di attività estere trasferiti al |
40 | (87) | (511) | 531 |
| conto economico separato consolidato | − | − | 19 | 304 |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (g) | 40 | (87) | (492) | 835 |
| Altri Utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto: |
||||
| Utili (perdite) | − | − | − | − |
| Perdite (utili) trasferiti al conto economico separato consolidato |
− | − | − | − |
| Effetto fiscale | − | − | − | − |
| (h) | − | − | − | − |
| Totale altre componenti che saranno successivamente riclassificate nel conto economico separato |
||||
| consolidato (i=e+f+g+h) Totale altre componenti del conto economico |
(35) | (199) | (445) | 642 |
| complessivo consolidato (k=d+i) Utile (perdita) complessivo del periodo (a+k) |
(35) 441 |
(199) 306 |
(420) 710 |
556 2.166 |
| Attribuibile a: | ||||
| Soci della Controllante | 388 | 304 | 755 | 2.030 |
| Partecipazioni di minoranza | 53 | 2 | (45) | 136 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2015 | 10.650 | 1.731 | 32 | (249) | (1.459) | (87) | − | 6.992 | 17.610 | 3.723 | 21.333 |
| Correzione per errori | 46 | (102) | (56) | (28) | (84) | ||||||
| Saldo rettificato al 31 dicembre 2015 |
10.650 | 1.731 | 32 | (249) | (1.413) | (87) | − | 6.890 | 17.554 | 3.695 | 21.249 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (166) | (166) | (26) | (192) | |||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
12 | (205) | 814 | (86) | 1.495 | 2.030 | 136 | 2.166 | |||
| Cessione gruppo Sofora - Telecom Argentina |
− | (1.582) | (1.582) | ||||||||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
7 | 7 | 7 | ||||||||
| Altri movimenti | (11) | (11) | (11) | ||||||||
| Saldo al 30 settembre 2016 | 10.650 | 1.731 | 44 | (454) | (599) | (173) | − | 8.215 | 19.414 | 2.223 | 21.637 |
| Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Capitale | Riserva da sovrapprezzo azioni |
Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere |
Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
Totale | Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza |
Totale patrimonio netto |
| Saldo al 31 dicembre 2016 | 11.587 | 2.094 | 39 | (551) | (366) | (113) | − | 8.517 | 21.207 | 2.346 | 23.553 |
| Movimenti di patrimonio netto del periodo: |
|||||||||||
| Dividendi deliberati | (166) | (166) | (39) | (205) | |||||||
| Utile (perdita) complessivo del periodo |
2 | 45 | (350) | 25 | 1.033 | 755 | (45) | 710 | |||
| Emissione di strumenti rappresentativi di patrimonio netto |
(6) | (6) | (6) | ||||||||
| Altri movimenti | (14) | 5 | (9) | 16 | 7 | ||||||
| Saldo al 30 settembre 2017 | 11.587 | 2.094 | 41 | (506) | (730) | (88) | − | 9.383 | 21.781 | 2.278 | 24.059 |
| Flusso monetario da attività operative: Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento 1.130 1.563 Rettifiche per: Ammortamenti 3.358 3.116 Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti (incluse partecipazioni) 40 9 Variazione netta delle attività (fondo) per imposte anticipate (differite) 178 459 Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di attività non correnti (incluse partecipazioni) (10) (15) Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto 1 2 Variazione dei fondi relativi al personale (34) 12 Variazione delle rimanenze (64) (71) Variazione dei crediti commerciali e dei crediti netti per lavori su commessa 9 (31) Variazione dei debiti commerciali (829) (65) Variazione netta dei crediti/debiti per imposte sul reddito (445) 85 Variazione netta dei crediti/debiti vari e di altre attività/passività (85) (774) Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività operative (a) 3.249 4.290 Flusso monetario da attività di investimento: Acquisti di attività immateriali 5) (1.635) (1.125) Acquisti di attività materiali 6) (2.291) (2.160) Totale acquisti di attività immateriali e materiali per competenza (3.926) (3.285) Variazione debiti per acquisti di attività immateriali e materiali (125) (180) Totale acquisti di attività immateriali e materiali per cassa (4.051) (3.465) Acquisizione del controllo in imprese e rami d'azienda, al netto delle disponibilità acquisite − (6) Acquisizione/Cessione di altre partecipazioni (1) (5) Variazione dei crediti finanziari e di altre attività finanziarie 1.159 (96) Corrispettivo incassato per la cessione del controllo in imprese controllate e di rami d'azienda, al netto delle disponibilità cedute − 492 Corrispettivo incassato/rimborsato dalla vendita di attività immateriali, materiali e di altre attività non correnti 26 33 Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di investimento (b) (2.867) (3.047) Flusso monetario da attività di finanziamento: Variazione delle passività finanziarie correnti e altre (895) (140) Accensione di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) 1.365 3.313 Rimborsi di passività finanziarie non correnti (inclusa quota corrente) (2.072) (3.267) Incassi per aumenti/rimborsi di capitale (comprese società controllate) 16 − Dividendi pagati (219) (227) Flusso monetario generato (assorbito) dalle attività di finanziamento (c) (1.805) (321) Flusso monetario generato (assorbito) dalle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute (d) − (45) Flusso monetario complessivo (e=a+b+c+d) (1.423) 877 Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo (f) 3.952 3.216 Differenze cambio di conversione nette sulla cassa e altre disponibilità liquide equivalenti |
(milioni di euro) note |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|---|
| nette (g) (99) 182 |
|||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo (h=e+f+g) 2.430 4.275 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito (pagate)/incassate | (804) | (117) |
| Interessi pagati | (1.514) | (1.701) |
| Interessi incassati | 534 | 624 |
| Dividendi incassati | − | 7 |
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette all'inizio del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 3.964 | 3.559 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (12) | (441) |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | 98 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 3.952 | 3.216 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti nette alla fine del periodo | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - da attività in funzionamento | 2.519 | 4.275 |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - da attività in funzionamento | (89) | − |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti - incluse fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista - inclusi fra le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − |
| 2.430 | 4.275 |
Telecom Italia S.p.A. (la "Capogruppo"), denominata in forma sintetica anche "TIM S.p.A.", e le sue società controllate formano il "Gruppo TIM" o il "Gruppo".
TIM è una società per azioni (S.p.A.) organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. La sede legale della Capogruppo TIM è in Via Gaetano Negri 1, Milano, Italia.
La durata di TIM S.p.A. è fissata, come previsto dallo Statuto, sino al 31 dicembre 2100.
Il 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM S.p.A. ha preso atto dell'inizio dell'attività di direzione e coordinamento da parte di Vivendi S.A..
Il 13 settembre 2017 Consob ha comunicato di "ritenere che Vivendi eserciti il controllo di fatto su TIM ai sensi dell'art. 2359 Codice Civile e ai sensi dell'art.93 del Testo Unico della Finanza, nonché ai sensi della disciplina parti correlate."
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM è pertanto redatto conformemente alle disposizioni in materia, indicando quale "Controllante" Vivendi S.A. e TIM S.p.A. quale società soggetta ad attività di direzione e coordinamento.
Il Gruppo TIM opera principalmente in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in Sud America.
Il Gruppo è impegnato principalmente nel settore delle comunicazioni e in particolare nel settore delle telecomunicazioni fisse e mobili nazionali e internazionali.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale (vedasi per maggiori dettagli la Nota "Principi contabili") e nel rispetto degli International Financial Reporting Standards emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (definiti come "IFRS"), nonché delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in Italia.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM è stato predisposto nel rispetto dello IAS 34 (Bilanci Intermedi) e, così come consentito da tale principio, non include tutte le informazioni richieste in un bilancio consolidato annuale; pertanto, deve essere letto unitamente al bilancio consolidato del Gruppo TIM redatto per l'esercizio 2016.
Per ragioni di confronto vengono presentati i dati della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2016, i dati di conto economico separato consolidato e di conto economico complessivo consolidato del terzo trimestre 2016 e dei primi nove mesi del 2016, nonché i dati di rendiconto finanziario consolidato e i movimenti del patrimonio netto consolidato dei primi nove mesi del 2016.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM è presentato in euro (arrotondato al milione, salvo diversa indicazione).
La pubblicazione del bilancio consolidato abbreviato chiuso al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2017.
Gli schemi di bilancio adottati sono coerenti con quelli previsti dallo IAS 1; in particolare:
Il Conto economico separato consolidato include, in aggiunta all'EBIT (Risultato Operativo), l'indicatore alternativo di performance denominato EBITDA (Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti).
In particolare, TIM utilizza, in aggiunta all'EBIT, l'EBITDA come financial target nelle presentazioni interne (business plan) e in quelle esterne (agli analisti e agli investitori); detto indicatore, rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo (nel suo complesso e a livello di Business Unit). L'EBIT e l'EBITDA sono determinati come segue:
+/- Svalutazioni/(Ripristini di valore) di attività non correnti
EBITDA-Risultato Operativo Ante Ammortamenti, Plusvalenze/(Minusvalenze) e Ripristini di valore/(Svalutazioni) di Attività non correnti
Un settore operativo è una componente di un'entità:
In particolare, i settori operativi del Gruppo TIM sono stati organizzati per quanto riguarda il business delle telecomunicazioni tenendo conto della relativa localizzazione geografica (Domestic e Brasile).
Il gruppo Sofora - Telecom Argentina, ceduto in data 8 marzo 2016, è iscritto tra le Discontinued operations.
Il termine "settore operativo" è da intendersi come sinonimo di "business unit".
I settori operativi del Gruppo TIM sono i seguenti:
Domestic: comprende le attività in Italia relative ai servizi di fonia e dati su rete fissa e mobile per clienti finali (retail) e altri operatori (wholesale), le attività del gruppo Telecom Italia Sparkle (International wholesale) che, in campo internazionale (in Europa, nel Mediterraneo e in Sud America), opera nell'ambito dello sviluppo di reti in fibre ottiche per clienti wholesale, le attività di Olivetti (prodotti e servizi per l'Information Technology) nonché INWIT S.p.A. (società operante nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche, nello specifico in quelle dedicate all'ospitalità di apparati di trasmissione radio per le reti di telefonia mobile sia di TIM sia di altri operatori) e le strutture di supporto al settore Domestic.
Per ulteriori dettagli si fa rimando al capitolo "Principali dati economici e operativi delle Business Unit del Gruppo TIM – Business Unit Domestic" della Relazione intermedia sulla gestione;
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto vi è la ragionevole aspettativa che TIM continuerà la sua attività operativa in un futuro prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai dodici mesi).
In particolare, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:
Sulla base di tali fattori, la Direzione aziendale ritiene che allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.
I criteri contabili e i principi di consolidamento adottati per la formazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 sono omogenei a quelli utilizzati in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016, ai quali si rimanda, fatta eccezione per gli adattamenti richiesti dalla natura delle rilevazioni infrannuali.
Inoltre, in sede di bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017, le imposte sul reddito del periodo delle singole imprese consolidate sono determinate sulla base della miglior stima possibile in relazione alle informazioni disponibili e sulla ragionevole previsione dell'andamento dell'esercizio fino alla fine del periodo d'imposta. In via convenzionale, le passività per imposte (correnti e differite) sul reddito di competenza del periodo infrannuale delle singole imprese consolidate sono iscritte nel "Fondo imposte differite" al netto degli acconti e dei crediti d'imposta (limitatamente a quelli per i quali non è stato richiesto il rimborso), nonché delle attività per imposte anticipate; qualora detto saldo risulti positivo esso viene iscritto, convenzionalmente, tra le "Attività per Imposte anticipate".
La redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 settembre 2017 e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione aziendale l'effettuazione di stime e di assunzioni basate anche su giudizi soggettivi, esperienze passate ed ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in relazione alle informazioni note al momento della stima. Tali stime hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio nonché sull'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire, anche significativamente, da tali stime a seguito di possibili mutamenti dei fattori considerati nella determinazione di tali stime. Le stime sono riviste periodicamente.
Per quanto riguarda le più significative stime contabili, si fa rimando a quelle illustrate in sede di bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2016.
Modifiche allo IAS 12 (Imposte sul reddito - Rilevazione di attività per imposte anticipate su perdite non realizzate)
Modifiche allo IAS 7 (Rendiconto finanziario - Iniziativa di informativa)
Alla data di redazione del presente bilancio consolidato abbreviato sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora entrati in vigore, i seguenti nuovi Principi / Interpretazioni:
| Applicazione obbligatoria a partire dal |
|
|---|---|
| Nuovi Principi / Interpretazioni recepiti dalla UE | |
| IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) | 1/1/2018 |
| Chiarimenti all'IFRS 15 (Ricavi provenienti da contratti con i clienti) | 1/1/2018 |
| IFRS 9 (Strumenti Finanziari) | 1/1/2018 |
| IFRS 16 (Leasing) | 1/1/2019 |
| Nuovi Principi / Interpretazioni non ancora recepiti dalla UE | |
| Modifiche all'IFRS 2 (Classificazione e misurazione dei pagamenti basati su azioni) | 1/1/2018 |
| Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2014-2016) – Modifiche all'IFRS 12 e allo IAS 28 | 1/1/2017 |
| per IFRS 12 | |
| 1/1/2018 | |
| per IAS 28 | |
| IFRIC 22 (Operazioni in valuta estera con pagamento anticipato / acconto ricevuto) | 1/1/2018 |
| Modifiche allo IAS 40 (Investimenti immobiliari) | 1/1/2018 |
| IFRIC 23 – Incertezza sul trattamento delle imposte sul reddito | 1/1/2019 |
| Modifiche all'IFRS 9: elementi con pagamento anticipato e con indennizzo negativo | 1/1/2019 |
| Modifiche allo IAS 28: Interessenze a lungo termine nelle Partecipazioni in società collegate e joint venture |
1/1/2019 |
| IFRS 17: Contratti di assicurazione | 1/1/2021 |
Gli eventuali impatti sul bilancio consolidato di Gruppo derivanti dai nuovi Principi / Interpretazioni sono tuttora in corso di valutazione. In particolare, si segnala che per l'adozione dell'IFRS 15, dell'IFRS 16 e dell'IFRS 9 sono stati attivati nel corso del 2016 specifici progetti a livello di Gruppo la cui attività è proseguita nel corso dei primi nove mesi del 2017. Pertanto, una stima attendibile degli effetti quantitativi derivanti dall'adozione di detti principi sarà possibile solo a completamento di ciascun progetto. Per ulteriori dettagli sugli specifici progetti si fa rimando a quanto illustrato nella Nota "Principi contabili" del bilancio consolidato annuale del Gruppo TIM al 31 dicembre 2016. Inoltre, con riferimento all'IFRS 9 si segnala tra gli ambiti oggetto di impatto del nuovo principio l'adozione del modello dell'expected credit loss per l'impairment delle attività finanziarie e in particolare dei crediti commerciali in luogo del modello dell'incurred loss previsto dallo IAS 39.
Le variazioni intervenute nell'area di consolidamento al 30 settembre 2017, rispetto al 31 dicembre 2016 sono di seguito elencate.
Società controllate uscite/oggetto di fusione nel perimetro di consolidamento:
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Uscite: | |||
| TIERRA ARGENTEA S.A. | Liquidata | Altre Attività | Maggio 2017 |
| Beigua S.r.l. | Fusa in Persidera S.p.A. | Domestic | Luglio 2017 |
| TI Sparkle Ireland Telecommunications Limited Fusa in Telecom Italia Sparkle | S.p.A. | Domestic | Luglio 2017 |
Oltre a quanto già sopra segnalato, le variazioni nell'area di consolidamento al 30 settembre 2017 rispetto al 30 settembre 2016 sono di seguito elencate.
| Società | Business Unit di riferimento |
Mese | |
|---|---|---|---|
| Entrate: | |||
| NOVERCA S.r.l. | Nuova acquisizione | Domestic | Ottobre 2016 |
| TIMVISION S.r.l. | Nuova costituzione | Domestic | Dicembre 2016 |
| Fusione: | |||
| TELECOM ITALIA INFORMATION TECHNOLOGY S.p.A. |
Fusa in TIM S.p.A. | Domestic | Dicembre 2016 |
Il numero delle imprese controllate e delle imprese collegate del Gruppo TIM, è così ripartito:
| 30.9.2017 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | ||||
| controllate consolidate con il metodo integrale | 24 | 46 | 70 | ||||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 20 | - | 20 | ||||
| Totale imprese | 45 | 46 | 91 | ||||
| 31.12.2016 | |||||||
| Totale | |||||||
| Imprese: | Italia | Estero | |||||
| controllate consolidate con il metodo integrale | 25 | 48 | 73 | ||||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 19 | - | 19 |
| 30.9.2016 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imprese: | Italia | Estero | Totale | ||||
| controllate consolidate con il metodo integrale | 27 | 48 | 75 | ||||
| Joint ventures valutate con il metodo del patrimonio netto | 1 | - | 1 | ||||
| collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | 18 | - | 18 | ||||
| Totale imprese | 46 | 48 | 94 |
Tale voce presenta la seguente ripartizione ed evoluzione nei primi nove mesi del 2017:
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Riclassifiche | Incrementi | Decrementi | Svalutazioni | Differenze cambio |
30.9.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Domestic | 28.489 | 28.489 | |||||
| Core Domestic | 28.077 | 28.077 | |||||
| International Wholesale | 412 | 412 | |||||
| Brasile | 1.123 | (92) | 1.031 | ||||
| Altre attività | − | − | |||||
| Totale | 29.612 | − | − | − | − | (92) | 29.520 |
L'avviamento, ai sensi dello IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale o più frequentemente, qualora si verifichino specifici eventi o circostanze che possano far presumere una riduzione di valore.
In particolare, al 30 settembre 2017, per quanto attiene alla Business Unit Brasile, non sono stati individuati eventi di natura esogena o endogena tali da far ritenere necessario effettuare un nuovo impairment test.
Per quanto riguarda la Business Unit Domestic, si segnala una differenza negativa fra Capitalizzazione di Borsa e Patrimonio Netto in un contesto generale di elevata dinamicità dello scenario regolamentare e competitivo; per altro i principali indicatori economico finanziari della Business Unit nei primi nove mesi del 2017 hanno registrato un andamento positivo, in linea con le previsioni di piano.
Sono pertanto stati confermati i valori dell'Avviamento attribuiti alle Cash Generating Units; l'aggiornamento della verifica di recuperabilità del valore dell'avviamento (impairment test) sarà realizzato in concomitanza con la redazione del Bilancio annuale 2017.
Aumentano, rispetto al 31 dicembre 2016, di 172 milioni di euro e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Ripristini |
Dismissioni | Differenze cambio |
Oneri finanziari capitalizzati |
Altre variazioni |
30.9.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
2.458 | 439 | (958) | (90) | 332 | 2.181 | |||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
2.854 | 20 | (295) | (54) | 37 | 2.562 | |||
| Altre attività immateriali | 109 | 116 | (96) | (3) | 1 | 127 | |||
| Attività immateriali in corso e acconti |
1.530 | 1.060 | (30) | (93) | 62 | (276) | 2.253 | ||
| Totale | 6.951 | 1.635 | (1.349) | (30) | − | (240) | 62 | 94 | 7.123 |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2017 comprendono 194 milioni di euro di attività realizzate internamente (218 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).
I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno al 30 settembre 2017 sono rappresentati essenzialmente dal software applicativo acquisito a titolo di proprietà e in licenza d'uso a tempo indeterminato e si riferiscono prevalentemente a TIM S.p.A. (1.140 milioni di euro) e alla Business Unit Brasile (1.020 milioni di euro).
Le concessioni, licenze, marchi e diritti simili al 30 settembre 2017 si riferiscono principalmente:
Le altre attività immateriali al 30 settembre 2017 comprendono essenzialmente la capitalizzazione di costi di acquisizione della clientela (Subscribers Acquisition Costs - SAC) pari a 108 milioni di euro (73 milioni di euro riferiti alla Capogruppo e 35 milioni di euro alla Business Unit Brasile) rappresentati, principalmente, dalle provvigioni alla rete di vendita per alcune offerte commerciali che vincolano il cliente per un periodo determinato.
Le attività immateriali in corso e acconti aumentano di 723 milioni di euro e accolgono il pagamento anticipato da parte di TIM S.p.A. per 630 milioni di euro, a fronte della proroga dei diritti d'uso della banda a 900 e 1800 MHz (GSM), che avrà decorrenza dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2029.
Si rammenta che la voce accoglie l'ammontare del diritto d'uso delle frequenze a 700 MHz, acquisito nel 2014 dal gruppo Tim Brasil per complessivi 2,9 miliardi di reais (pari a circa 1 miliardo di euro). Nei primi nove mesi del 2017 parte del diritto d'uso delle frequenze a 700 Mhz (33 milioni di euro) è entrato in esercizio ed è stato conseguentemente riclassificato alla voce "Concessioni, licenze, marchi e diritti simili".
Poiché il periodo di tempo necessario affinché i beni risultino pronti per l'uso è superiore ai 12 mesi, anche nei primi nove mesi del 2017 sono stati capitalizzati gli oneri finanziari direttamente imputabili, pari a 62 milioni di euro. Tale ammontare deriva dall'applicazione di un tasso d'interesse annuo per il Real pari al 8,63%; gli oneri finanziari capitalizzati sono stati portati a diretta riduzione della voce di conto economico "Oneri finanziari - Interessi passivi a banche".
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 50 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Investimenti | Ammortamenti | (Svalutazioni) / Ripristini |
Dismissioni | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.9.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | 203 | 5 | (1) | 2 | 209 | |||
| Fabbricati civili e industriali | 509 | 4 | (35) | (2) | 4 | 480 | ||
| Impianti e macchinari | 11.709 | 1.522 | (1.708) | (6) | (204) | 392 | 11.705 | |
| Attrezzature industriali e commerciali |
38 | 7 | (12) | 2 | 35 | |||
| Altri beni | 391 | 37 | (120) | (2) | (11) | 74 | 369 | |
| Attività materiali in corso e acconti | 1.097 | 589 | (22) | (565) | 1.099 | |||
| Totale | 13.947 | 2.164 | (1.875) | − | (8) | (240) | (91) | 13.897 |
Gli investimenti dei primi nove mesi del 2017 comprendono 267 milioni di euro di attività realizzate internamente (261 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).
La voce Terreni comprende sia i terreni edificati, che i terreni disponibili e non è soggetta ad ammortamento. Il saldo al 30 settembre 2017 si riferisce, in prevalenza, a TIM S.p.A. (119 milioni di euro) e a TIM Real Estate S.r.l. (55 milioni di euro).
La voce Fabbricati civili e industriali comprende quasi esclusivamente gli immobili ad uso industriale adibiti a centrali telefoniche o a uso ufficio, e le costruzioni leggere. Il saldo al 30 settembre 2017 si riferisce principalmente a TIM S.p.A. (225 milioni di euro) e a TIM Real Estate S.r.l. (208 milioni di euro).
La voce Impianti e macchinari comprende l'insieme di tutte quelle strutture adibite al funzionamento del traffico telefonico voce/dati. Il saldo al 30 settembre 2017 è prevalentemente attribuibile a TIM S.p.A. (8.870 milioni di euro) e alle società della Business Unit Brasile (2.153 milioni di euro).
La voce Attrezzature industriali e commerciali comprende gli strumenti e gli attrezzi impiegati per l'esercizio e la manutenzione degli impianti e macchinari; è sostanzialmente invariata rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente ed è riferita prevalentemente a TIM S.p.A..
La voce Altri beni comprende principalmente hardware per il funzionamento dei Data Center e per postazioni di lavoro, mobili e arredi e, in misura minimale, mezzi di trasporto e macchine d'ufficio.
La voce Attività materiali in corso e acconti comprende i costi (interni ed esterni) sostenuti per l'acquisizione o la produzione interna di attività materiali, per le quali non risulta ancora avviato il processo di utilizzazione economica.
Diminuiscono, rispetto al 31 dicembre 2016, di 44 milioni di euro, e presentano la seguente composizione e variazione:
| (milioni di euro) | 31.12.2016 | Investimenti | Variazioni di contratti di leasing finanziari |
Ammortamenti | Differenze cambio |
Altre variazioni |
30.9.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni in leasing | 16 | 16 | |||||
| Fabbricati civili e industriali | 1.835 | 34 | 2 | (97) | 15 | 1.789 | |
| Impianti e macchinari | 365 | 40 | 10 | (15) | (29) | 14 | 385 |
| Altri beni | 125 | 33 | (22) | (1) | (4) | 131 | |
| Attività materiali in corso e acconti | 72 | 8 | (32) | 48 | |||
| Totale | 2.413 | 82 | 45 | (134) | (30) | (7) | 2.369 |
Gli investimenti sono rappresentati dall'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU, stante l'integrale regolazione finanziaria a inizio contratto, e da migliorie e spese incrementative sostenute con riferimento a beni mobili o immobili di terzi utilizzati sulla base di contratti di locazione finanziaria.
Le variazioni di contratti di leasing finanziari si riferiscono principalmente a TIM S.p.A. (35 milioni di euro) e solo in via residuale alla Business Unit Brasile.
Nella voce Fabbricati civili e industriali sono ricompresi gli immobili oggetto di contratto "long rent" e relativi adattamenti edili, quasi esclusivamente riferibili a TIM S.p.A..
La voce Impianti e macchinari accoglie prevalentemente l'iscrizione del valore delle torri di telecomunicazioni cedute dal gruppo Tim Brasil ad American Tower do Brasil e successivamente riacquisite sotto forma di leasing finanziario. Gli investimenti si riferiscono all'acquisizione di capacità trasmissiva in IRU da parte della Capogruppo.
La voce Altri beni accoglie prevalentemente i contratti di locazione finanziaria su autoveicoli.
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Patrimonio netto attribuibile ai soci della Controllante | 21.781 | 21.207 |
| Patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza | 2.278 | 2.346 |
| Totale | 24.059 | 23.553 |
La composizione del Patrimonio netto attribuibile ai Soci della Controllante è di seguito illustrata:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Capitale | 11.587 | 11.587 | ||
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 2.094 | 2.094 | ||
| Altre riserve e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
8.100 | 7.526 | ||
| Riserva per adeguamento al fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
41 | 39 | ||
| Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura |
(506) | (551) | ||
| Riserva per differenze cambio di conversione di attività estere | (730) | (366) | ||
| Riserva per rimisurazione piani per i dipendenti a benefici definiti (IAS 19) |
(88) | (113) | ||
| Altri utili (perdite) di imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
− | − | ||
| Riserve diverse e utili (perdite) accumulati, incluso l'utile (perdita) del periodo |
9.383 | 8.517 | ||
| Totale | 21.781 | 21.207 |
Sulla base della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 4 maggio 2017, l'utile dell'esercizio 2016 quale risultante dal bilancio della Capogruppo TIM S.p.A. è stato destinato:
Le movimentazioni nei primi nove mesi 2017 del Capitale, pari a 11.587 milioni di euro, e già al netto di azioni proprie di 90 milioni di euro, sono riportate nelle seguenti tabelle:
| (numero azioni) | al 31.12.2016 | Emissione azioni | al 30.9.2017 | % sul Capitale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 15.203.122.583 | − | 15.203.122.583 | 71,61% |
| meno: azioni proprie | (b) | (163.754.388) | − | (163.754.388) | |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 15.039.368.195 | − | 15.039.368.195 | |
| Azioni di risparmio emesse e in | |||||
| circolazione | (d) | 6.027.791.699 | − | 6.027.791.699 | 28,39% |
| Totale azioni emesse da TIM S.p.A. | (a+d) | 21.230.914.282 | − | 21.230.914.282 | 100,00% |
| Totale azioni in circolazione di TIM | |||||
| S.p.A. | (c+d) | 21.067.159.894 | − | 21.067.159.894 |
| (milioni di euro) | Capitale al 31.12.2016 |
Variazioni di capitale |
Capitale al 30.9.2017 |
|
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | (a) | 8.362 | − | 8.362 |
| meno: azioni proprie | (b) | (90) | − | (90) |
| Azioni ordinarie in circolazione | (c) | 8.272 | − | 8.272 |
| Azioni di risparmio emesse e in circolazione | (d) | 3.315 | − | 3.315 |
| Totale Capitale emesso da TIM S.p.A. | (a+d) | 11.677 | − | 11.677 |
| Totale Capitale in circolazione di TIM S.p.A. | (c+d) | 11.587 | − | 11.587 |
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni potenziali future di capitale sulla base dell'emissione effettuata da TIM S.p.A. a marzo 2015 del prestito obbligazionario convertibile, delle deleghe ad aumentare il capitale sociale in essere al 30 settembre 2017 e delle opzioni e dei diritti assegnati per piani retributivi sotto forma di partecipazioni al capitale, ancora esercitabili alla data:
| n. Azioni massime emettibili |
Capitale (migliaia di euro) |
Sovrapprezzo (migliaia di euro) |
Prezzo di sottoscrizione per azione (euro) |
|
|---|---|---|---|---|
| Ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
||||
| Piano di Stock Option 2014-2016 | ||||
| 133.042 343.069 893.617 13.555.651 |
73 189 492 7.455 |
80 158 393 5.287 |
1,15 1,01 0,99 0,94 |
|
| Totale ulteriori aumenti non ancora deliberati (azioni ordinarie) |
14.925.379 | 8.209 | 5.918 | |
| Aumenti già deliberati (azioni ordinarie) | ||||
| Prestito obbligazionario 2015 convertibile (azioni ordinarie) (*) |
1.082.485.386 | 2.000.000 | n.d. | n.d. |
| Prestiti obbligazionari | 2.000.000 | |||
| Totale | 2.008.209 |
(*) Il numero di azioni potenzialmente emettibili è indicato salvo aggiustamenti.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Nota "Passività finanziarie (non correnti e correnti)".
Le Passività finanziarie non correnti e correnti (indebitamento finanziario lordo) sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| Debiti finanziari a medio/lungo termine: | |||
| Obbligazioni | 17.563 | 18.537 | |
| Obbligazioni convertibili | 1.854 | 1.832 | |
| Debiti verso banche | 4.771 | 5.461 | |
| Altri debiti finanziari | 167 | 306 | |
| 24.355 | 26.136 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine | 2.344 | 2.444 | |
| Altre passività finanziarie a medio/lungo termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività non correnti di natura finanziaria |
1.885 | 1.876 | |
| Derivati non di copertura | 8 | 13 | |
| Altre passività | − | − | |
| 1.893 | 1.889 | ||
| Totale passività finanziarie non correnti | (a) | 28.592 | 30.469 |
| Debiti finanziari a breve termine: | |||
| Obbligazioni | 2.524 | 2.589 | |
| Obbligazioni convertibili | 1 | 6 | |
| Debiti verso banche | 1.300 | 1.072 | |
| Altri debiti finanziari | 204 | 117 | |
| 4.029 | 3.784 | ||
| Passività per locazioni finanziarie a breve termine | 195 | 192 | |
| Altre passività finanziarie a breve termine: | |||
| Derivati di copertura relativi ad elementi coperti classificati fra le attività/passività correnti di natura finanziaria |
78 | 69 | |
| Derivati non di copertura | 5 | 11 | |
| Altre passività | − | − | |
| 83 | 80 | ||
| Totale passività finanziarie correnti | (b) | 4.307 | 4.056 |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
(c) | − | − |
| Totale passività finanziarie (Indebitamento finanziario lordo) (a+b+c) |
32.899 | 34.525 |
| 30.9.2017 | 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | (milioni di valuta estera) |
(milioni di euro) | |
| USD | 7.283 | 6.169 | 7.504 | 7.119 |
| GBP | 2.040 | 2.314 | 2.017 | 2.356 |
| BRL | 7.209 | 1.927 | 7.128 | 2.075 |
| JPY | 20.078 | 151 | 20.032 | 162 |
| EURO | 22.338 | 22.813 | ||
| Totale | 32.899 | 34.525 |
Di seguito viene riportata l'analisi dell'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse effettivo escludendo l'effetto di eventuali strumenti derivati di copertura:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 4.806 | 5.041 |
| Da 2,5% a 5% | 9.556 | 9.368 |
| Da 5% a 7,5% | 11.377 | 12.629 |
| Da 7,5% a 10% | 3.713 | 3.918 |
| Oltre 10% | 647 | 673 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 2.800 | 2.896 |
| Totale | 32.899 | 34.525 |
A seguito, invece, dell'utilizzo di strumenti derivati di copertura, l'indebitamento finanziario lordo per fasce di tasso di interesse nominale di posizione è il seguente:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Fino a 2,5% | 11.649 | 9.410 |
| Da 2,5% a 5% | 6.698 | 7.775 |
| Da 5% a 7,5% | 8.290 | 10.586 |
| Da 7,5% a 10% | 2.006 | 1.430 |
| Oltre 10% | 1.456 | 2.428 |
| Ratei/risconti, MTM e derivati | 2.800 | 2.896 |
| Totale | 32.899 | 34.525 |
Le scadenze delle passività finanziarie in termini di valore nominale dell'esborso atteso, come contrattualmente definito, sono le seguenti:
| con scadenza entro il 30.9 dell'anno: | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | Oltre 2022 |
Totale |
| Prestiti obbligazionari | 2.016 | 3.022 | 1.267 | 564 | 3.087 | 11.519 | 21.475 |
| Loans ed altre passività finanziarie | 792 | 2.252 | 861 | 675 | 339 | 690 | 5.609 |
| Passività per locazioni finanziarie | 140 | 112 | 112 | 114 | 85 | 1.910 | 2.473 |
| Totale | 2.948 | 5.386 | 2.240 | 1.353 | 3.511 | 14.119 | 29.557 |
| Passività finanziarie correnti | 671 | − | − | − | − | − | 671 |
| Totale | 3.619 | 5.386 | 2.240 | 1.353 | 3.511 | 14.119 | 30.228 |
Le principali componenti delle passività finanziarie vengono nel seguito commentate.
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 17.563 | 18.537 |
| Quota corrente | 2.524 | 2.589 |
| Totale valore contabile | 20.087 | 21.126 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
(612) | (709) |
| Totale valore nominale di rimborso | 19.475 | 20.417 |
Le obbligazioni convertibili sono rappresentate dal prestito obbligazionario unsecured equity-linked, 2.000 milioni di euro, tasso 1,125% emesso da TIM S.p.A. convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione con scadenza 2022.
Sono così composte:
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Quota non corrente | 1.854 | 1.832 |
| Quota corrente | 1 | 6 |
| Totale valore contabile | 1.855 | 1.838 |
| Adeguamento al fair value per effetto delle operazioni in fair value hedge e valutazioni al costo ammortizzato |
145 | 162 |
| Totale valore nominale di rimborso | 2.000 | 2.000 |
In termini di valore nominale le obbligazioni e le obbligazioni convertibili ammontano complessivamente a 21.475 milioni di euro e diminuiscono di 942 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 (22.417 milioni di euro) a seguito della dinamica di accensioni e rimborsi intervenuta nel corso dei primi nove mesi del 2017.
Nella tabella che segue sono sintetizzati i prestiti obbligazionari emessi da società del Gruppo TIM e ripartiti per società emittente, espressi sia al valore nominale di rimborso, al netto dei riacquisti, sia al valore di mercato:
| Valuta | Ammontare (milioni) |
Valore nominale di rimborso (milioni di euro) |
Cedola | Data di emissione |
Data di scadenza |
Prezzo di emissione (%) |
Prezzo di mercato al 30.9.17 (%) |
Valore di mercato al 30.9.17 (milioni di euro) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Obbligazioni emesse da TIM S.p.A. | ||||||||
| GBP | 750 | 851 | 7,375% | 26/5/09 | 15/12/17 | 99,608 | 101,348 | 862 |
| Euro | 592,9 | 593 | 4,750% | 25/5/11 | 25/5/18 | 99,889 | 103,104 | 611 |
| Euro | 581,9 | 582 | 6,125% | 15/6/12 | 14/12/18 | 99,737 | 107,301 | 624 |
| Euro | 832,4 | 832 | 5,375% | 29/1/04 | 29/1/19 | 99,070 | 107,091 | 891 |
| GBP | 850 | 964 | 6,375% | 24/6/04 | 24/6/19 | 98,850 | 108,479 | 1.046 |
| Euro | 719,5 | 719 | 4,000% | 21/12/12 | 21/1/20 | 99,184 | 108,668 | 782 |
| Euro | 547,5 | 547 | 4,875% | 25/9/13 | 25/9/20 | 98,966 | 113,464 | 621 |
| Euro | 563,6 | 564 | 4,500% | 23/1/14 | 25/1/21 | 99,447 | 113,577 | 640 |
| Euro | (b) 202,9 | 203 | Euribor 6 mesi (base 365) | 1/1/02 | 1/1/22 | 100 | 100 | 203 |
| Euro | 883,9 | 884 | 5,250% | 10/2/10 | 10/2/22 | 99,295 | 119,115 | 1.053 |
| Euro | (c) 2.000 | 2.000 | 1,125% | 26/3/15 | 26/3/22 | 100 | 100,325 | 2.007 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,250% | 16/1/15 | 16/1/23 | 99,446 | 110,715 | 1.107 |
| GBP | 375 | 425 | 5,875% | 19/5/06 | 19/5/23 | 99,622 | 116,868 | 497 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 2,500% | 19/1/17 | 19/7/23 | 99,288 | 106,806 | 1.068 |
| Euro | 750 | 750 | 3,625% | 20/1/16 | 19/1/24 | 99,632 | 112,521 | 844 |
| USD | 1.500 | 1.271 | 5,303% | 30/5/14 | 30/5/24 | 100 | 108,518 | 1.379 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,000% | 30/9/16 | 30/9/25 | 99,806 | 107,743 | 1.077 |
| Euro | 1.000 | 1.000 | 3,625% | 25/5/16 | 25/5/26 | 100 | 112,488 | 1.125 |
| Euro | 670 | 670 | 5,250% | 17/3/05 | 17/3/55 | 99,667 | 116,781 | 782 |
| Sub – Totale | 15.855 | 17.219 | ||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Finance S.A. e garantite da TIM S.p.A. | ||||||||
| Euro | 1.015 | 1.015 | 7,750% | 24/1/03 | 24/1/33 | (a) 109,646 | 151,895 | 1.542 |
| Sub – Totale | 1.015 | 1.542 | ||||||
| Obbligazioni emesse da Telecom Italia Capital S.A. e garantite da TIM S.p.A. | ||||||||
| USD | (d) 676,6 | 573 | 6,999% | 4/6/08 | 4/6/18 | 100 | 103,348 | 592 |
| USD | (d) 759,7 | 644 | 7,175% | 18/6/09 | 18/6/19 | 100 | 108,312 | 697 |
| USD | 1.000 | 847 | 6,375% | 29/10/03 | 15/11/33 | 99,558 | 115,400 | 977 |
| USD | 1.000 | 847 | 6,000% | 6/10/04 | 30/9/34 | 99,081 | 110,805 | 939 |
| USD | 1.000 | 847 | 7,200% | 18/7/06 | 18/7/36 | 99,440 | 124,005 | 1.050 |
| USD | 1.000 | 847 | 7,721% | 4/6/08 | 4/6/38 | 100 | 128,470 | 1.088 |
| Sub – Totale | 4.605 | 5.343 | ||||||
| Totale | 21.475 | 24.104 |
(a) Prezzo di emissione medio ponderato per prestiti obbligazionari emessi in più tranche.
(b) Riservato ai dipendenti.
(c) Prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di nuova emissione TIM S.p.A.
(d) Al netto dei titoli riacquistati da TIM S.p.A. in data 20 luglio 2015.
Si segnala che i regolamenti e i prospetti relativi ai prestiti obbligazionari del Gruppo TIM sono disponibili sul sito www.telecomitalia.com.
Nelle tabelle che seguono sono elencate le movimentazioni dei prestiti obbligazionari nel corso dei primi nove mesi del 2017:
| Nuove emissioni | ||
|---|---|---|
| (milioni di valuta originaria) | valuta | importo | data di emissione |
|---|---|---|---|
| Telecom Italia S.p.A. 1.000 milioni di euro 2,500% scadenza 19/7/2023 | Euro | 1.000 | 19/1/2017 |
| Rimborsi (milioni di valuta originaria) |
valuta | importo | data di rimborso |
| Telecom Italia S.p.A. 545 milioni di euro 7,000% (1) | Euro | 545 | 20/1/2017 |
| Telecom Italia S.p.A. 628 milioni di euro 4,500% (2) | Euro | 628 | 20/9/2017 |
| (1) Al netto dei riacquisti per 455 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015. |
(2) Al netto dei riacquisti per 372 milioni di euro effettuati dalla società nel corso del 2015.
I debiti verso banche a medio/lungo termine di 4.771 milioni di euro (5.461 milioni di euro al 31 dicembre 2016) diminuiscono di 690 milioni di euro (in data 3 luglio 2017 sono stati rimborsati anticipatamente 75 milioni di euro del Term Loan bilaterale con Mediobanca dell'importo originario di 150 milioni di euro con scadenza luglio 2020). I debiti verso banche a breve termine ammontano a 1.300 milioni di euro (1.072 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e comprendono 815 milioni di euro di quota corrente dei debiti verso banche a medio/lungo termine.
Gli altri debiti finanziari a medio/lungo termine di 167 milioni di euro (306 milioni di euro al 31 dicembre 2016) diminuiscono di 139 milioni di euro (a seguito del rimborso anticipato in data 10 aprile 2017 del Term Loan bilaterale con Cassa Depositi e Prestiti dell'importo di 100 milioni di euro con scadenza aprile 2019) e comprendono 146 milioni di euro di finanziamento di Telecom Italia Finance S.A. per 20.000 milioni di JPY con scadenza 2029. Gli altri debiti finanziari a breve termine ammontano a 204 milioni di euro (117 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e comprendono 15 milioni di euro di quota corrente di altri debiti finanziari a medio/lungo termine.
Le passività per locazioni finanziarie a medio/lungo termine di 2.344 milioni di euro (2.444 milioni di euro al 31 dicembre 2016) si riferiscono essenzialmente a locazioni di immobili contabilizzate secondo il metodo finanziario previsto dallo IAS 17. Le passività per locazioni finanziarie a breve termine ammontano a 195 milioni di euro (192 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
I derivati di copertura relativi a elementi classificati fra le passività non correnti di natura finanziaria ammontano a 1.885 milioni di euro (1.876 milioni di euro al 31 dicembre 2016). I derivati di copertura relativi ad elementi classificati fra le passività correnti di natura finanziaria ammontano a 78 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2016).
I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie non correnti ammontano a 8 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2016). I derivati non di copertura classificati fra le passività finanziarie correnti ammontano a 5 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2016). Includono inoltre la valutazione delle operazioni in derivati che, ancorché stipulate con finalità di copertura, non possiedono i requisiti formali per essere considerate tali ai fini IFRS.
I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo TIM non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) né clausole che comportino il rimborso anticipato automatico dei prestiti in funzione di eventi diversi dall'insolvenza del Gruppo TIM(1) ; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da TIM S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A.. Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge").
Con riferimento ai finanziamenti accesi da TIM S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), alla data del 30 settembre 2017 il totale nominale dei finanziamenti in essere è pari a 1.950 milioni di euro, di cui 800 milioni di euro a rischio diretto e 1.150 milioni di euro garantiti.
Nei finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per un ammontare nominale pari a 800 milioni di euro, si rilevano i seguenti covenant:
• nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice);
(1) Il caso di change of control può comportare il rimborso anticipato del prestito obbligazionario convertibile di TIM S.p.A., dei finanziamenti BEI e della linea bilaterale con Mediobanca, come meglio definito in seguito.
• nel finanziamento di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, TIM si è impegnata a far sì che, per tutta la durata del prestito, l'indebitamento finanziario complessivo delle società facenti parte del Gruppo diverse da TIM S.p.A., e fatti salvi i casi in cui tale indebitamento sia interamente e irrevocabilmente garantito da TIM S.p.A., sia inferiore ad un ammontare pari al 35% (trentacinque per cento) dell'indebitamento finanziario complessivo del Gruppo.
Nei finanziamenti BEI assistiti da garanzie rilasciate da banche o soggetti di gradimento della BEI il cui importo nominale complessivo è pari a 1.150 milioni di euro e nei finanziamenti a rischio diretto, rispettivamente, di 300 milioni di euro firmato in data 30 luglio 2014 e di 500 milioni di euro firmato in data 14 dicembre 2015, sono previsti alcuni covenant:
I contratti di finanziamento di TIM S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere. Nei contratti di finanziamento sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement.
Nei Contratti di Finanziamento e nei Prestiti Obbligazionari, TIM è tenuta a comunicare il cambiamento di controllo. Elementi identificativi del verificarsi di tale ipotesi di change of control e le conseguenze ad essi applicabili – tra le quali rientrano, a discrezione degli investitori, l'eventuale costituzione di garanzie ovvero il rimborso anticipato della quota erogata per cassa o per azioni e la cancellazione del commitment in assenza di diverso accordo – sono puntualmente disciplinati nei singoli contratti. Inoltre, i contratti di finanziamento in essere contengono un generico impegno di TIM, la cui violazione costituisce un event of default, a non porre in essere operazioni societarie di fusione, scissione, conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo. Il verificarsi di tale event of default può implicare, se richiesto dal Lender, il rimborso anticipato degli importi utilizzati e/o la cancellazione dei commitment non ancora utilizzati.
Nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito.
Si segnala, infine, che al 30 settembre 2017, nessun covenant, negative pledge o altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato.
Nella tabella sottostante sono riportati la composizione e l'utilizzo delle linee di credito committed disponibili al 30 settembre 2017:
| (miliardi di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | ||
|---|---|---|---|---|
| Accordato | Accordato | Accordato | Utilizzato | |
| Revolving Credit Facility – scadenza maggio 2019 | 4,0 | - | 4,0 | - |
| Revolving Credit Facility – scadenza marzo 2020 | 3,0 | - | 3,0 | - |
| Totale | 7,0 | - | 7,0 | - |
TIM dispone di due Revolving Credit Facility sindacate per importi pari a 4 miliardi di euro e a 3 miliardi di euro con scadenza rispettivamente 24 maggio 2019 e 25 marzo 2020, entrambe inutilizzate. Inoltre, TIM dispone di:
Al 30 settembre 2017, il giudizio su TIM delle tre agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings – risulta il seguente:
| Rating | Outlook | |
|---|---|---|
| STANDARD & POOR'S | BB+ | Positivo |
| MOODY'S | Ba1 | Stabile |
| FITCH RATINGS | BBB- | Stabile |
Nella tabella di seguito riportata è rappresentato l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 e al 31 dicembre 2016, determinato con i criteri indicati nella Raccomandazione dell'ESMA (European Securities & Markets Authority) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e richiamati dalla Consob stessa. Al fine di determinare tale grandezza, si è provveduto a rettificare l'importo delle passività finanziarie dell'effetto dei relativi derivati di copertura iscritti all'attivo nonché dei crediti derivanti da sublocazioni finanziarie.
Nella tabella è inoltre evidenziata la riconciliazione dell'indebitamento finanziario netto determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA con quello calcolato secondo i criteri del Gruppo TIM.
| (milioni di euro) | 30.9.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie non correnti | 28.592 | 30.469 | |
| Passività finanziarie correnti | 4.307 | 4.056 | |
| Passività finanziarie direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | |
| Totale debito finanziario lordo | (a) | 32.899 | 34.525 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Crediti finanziari non correnti per contratti di locazione attiva | (87) | (101) | |
| Derivati attivi di copertura - non correnti | (1.624) | (2.497) | |
| (b) | (1.711) | (2.598) | |
| Attività finanziarie correnti | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | (1.043) | (1.519) | |
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | (463) | (389) | |
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti | (2.519) | (3.964) | |
| Attività finanziarie comprese nelle Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
− | − | |
| (c) | (4.025) | (5.872) | |
| Indebitamento finanziario netto come da comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 (ESMA) |
(d=a+b+c) | 27.163 | 26.055 |
| Attività finanziarie non correnti (°) | |||
| Titoli diversi dalle partecipazioni | − | (1) | |
| Altri crediti finanziari e altre attività finanziarie | (205) | (99) | |
| (e) | (205) | (100) | |
| Indebitamento finanziario netto (*) | (f=d+e) | 26.958 | 25.955 |
| Storno valutazione al fair value di derivati e correlate passività/attività finanziarie |
(g) | (730) | (836) |
| Indebitamento finanziario netto rettificato | (f+g) | 26.228 | 25.119 |
(°) Al 30 settembre 2017 e al 31 dicembre 2016 la voce "Attività finanziarie non correnti" (b+e) ammonta rispettivamente a 1.916 milioni di euro e a 2.698 milioni di euro.
(*) Per quanto riguarda l'incidenza delle operazioni con Parti Correlate sull'Indebitamento Finanziario Netto, si rimanda all'apposito prospetto inserito nella Nota "Operazioni con parti correlate".
Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari del Gruppo sono state classificate nei 3 livelli previsti dall'IFRS 7. In particolare la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Nelle tabelle che seguono sono riportate alcune informazioni integrative sugli strumenti finanziari, ivi compresa la tabella relativa ai livelli gerarchici per ciascuna classe di attività/passività finanziaria valutata al fair value al 30 settembre 2017.
| Acronimo | ||
|---|---|---|
| Finanziamenti e crediti | Loans and Receivables | LaR |
| Attività possedute fino a scadenza | Financial assets Held-to-Maturity | HtM |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | Financial assets Available-for-Sale | AfS |
| Attività e passività al fair value rilevato a conto economico possedute per la negoziazione |
Financial Assets/Liabilities Held for Trading | FAHfT e FLHfT |
| Passività al costo ammortizzato | Financial Liabilities at Amortised Cost | FLAC |
| Derivati di copertura | Hedge Derivatives | HD |
| Non applicabile | Not applicable | n.a. |
| Livelli di gerarchia | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | Categorie IAS 39 |
Note | Valore di bilancio al 30.9.2017 |
Livello 1 (*) | Livello 2 (*) | Livello 3 (*) |
| ATTIVITÀ | ||||||
| Attività non correnti | ||||||
| Altre partecipazioni | AfS | 49 | 3 | 19 | ||
| Titoli, crediti finanziari e altre attività finanziarie non correnti |
||||||
| di cui titoli | AfS | |||||
| di cui derivati di copertura | HD | 1.624 | 1.624 | |||
| di cui derivati non di copertura | FAHfT | 8 | 8 | |||
| (a) | 1.681 | 3 | 1.651 | - | ||
| Attività correnti | ||||||
| Titoli | ||||||
| di cui disponibili per la vendita | AfS | 932 | 932 | |||
| di cui detenuti per la negoziazione | FAHfT | 111 | 111 | |||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 348 | 348 | |||
| di cui derivati non di copertura | FAHfT | 16 | 16 | |||
| (b) | 1.407 | 1.043 | 364 | - | ||
| Totale | (a+b) | 3.088 | 1.046 | 2.015 | - | |
| PASSIVITÀ | ||||||
| Passività non correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 8) | 1.885 | 1.885 | ||
| di cui derivati non di copertura | FLHfT | 8) | 8 | 8 | ||
| (c) | 1.893 | 1.893 | - | |||
| Passività correnti | ||||||
| di cui derivati di copertura | HD | 8) | 78 | 78 | ||
| di cui derivati non di copertura | FLHfT | 8) | 5 | 5 | ||
| (d) | 83 | 83 | - | |||
| Totale | (c+d) | 1.976 | 1.976 | - |
(*) Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi.
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili.
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti dai dati di mercato osservabili.
Sono illustrati qui di seguito i principali contenziosi giudiziari, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo TIM sono coinvolte al 30 settembre 2017, nonché quelli chiusi nel corso del periodo. Per quei contenziosi, di seguito descritti, per i quali si è ritenuto probabile un rischio di soccombenza, il Gruppo TIM ha iscritto passività per complessivi 579 milioni di euro.
Per i seguenti contenziosi e azioni giudiziarie pendenti non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:
Nel settembre 2017 la Corte di Appello di Roma ha respinto l'appello proposto dalla Procura Generale, confermando l'assoluzione nei riguardi dei tre ex manager già disposta in primo grado dal Tribunale di Roma. La Procura Generale aveva impugnato la sentenza del Tribunale di Roma dell'ottobre 2013 con la quale erano stati assolti con formula piena tre ex manager di Telecom Italia Sparkle dalle imputazioni di associazione a delinquere transnazionale finalizzata all'evasione fiscale e dichiarazione infedele mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (c.d. "frode carosello"); solo Telecom Italia Sparkle risulta tuttora indagata per l'illecito amministrativo ex D.Lgs. 231/2001, avente quale presupposto il reato di associazione a delinquere e riciclaggio transnazionale.
A seguito dell'esito del giudizio immediato di primo grado, la Società ha ottenuto dall'Autorità Giudiziaria il dissequestro e la restituzione integrale delle somme rilasciate a garanzia degli eventuali obblighi derivanti dall'applicazione del D.Lgs. 231/2001; resta ancora soggetto a sequestro l'importo di 1.549.000 euro, che corrisponde alla sanzione pecuniaria massima prevista per l'illecito amministrativo.
Per quanto riguarda i rischi di natura fiscale, si ricorda che, nel mese di febbraio 2014, l'Agenzia delle Entrate (Direzione Regionale del Lazio) aveva notificato tre atti di contestazione di sanzioni per gli anni 2005, 2006 e 2007, sull'assunto dell'inesistenza del traffico telefonico nell'ambito della "frode carosello". L'importo delle sanzioni – pari al 25% dei "costi da reato" indebitamente dedotti – ammontava complessivamente a 280 milioni di euro. A tale riguardo la Società aveva presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma nel mese di aprile 2014. La Commissione respingeva il ricorso con decisione depositata a maggio 2016.
La Società presentava appello in Commissione Tributaria Regionale del Lazio a ottobre 2016 opponendosi alla sentenza di primo grado, chiedendo la sospensione dell'esecutività della sentenza di prime cure, previa presentazione di apposita garanzia fideiussoria. Nel mese di dicembre 2016 la Commissione Tributaria Regionale concedeva tale sospensiva fissando l'udienza per la trattazione nel merito per il mese di aprile 2017. In data 5 aprile 2017 veniva discusso l'appello dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale del Lazio. Il 26 aprile 2017 veniva depositata la sentenza di secondo grado (2310/2017 - sez. 11) che respingeva l'appello della Società. Nel corso dello stesso mese di aprile veniva presentata istanza di rottamazione della cartella – emessa da Equitalia a seguito della sentenza sfavorevole pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma – relativa alla richiesta di pagamento dei 2/3 della sanzione irrogata a suo tempo dall'Agenzia delle Entrate; in questo modo il rischio complessivo si riduceva a 93 milioni di euro e la controversia proseguiva limitatamente a tale importo.
Successivamente, a seguito dell'introduzione delle norme sulla definizione agevolata delle liti tributarie pendenti, la società ha provveduto a definire l'intera lite con il pagamento, effettuato in data 2 ottobre 2017, di un importo pari a circa 37 milioni di euro, corrispondente al 40% della sanzione ancora in contestazione. Per l'effetto il contenzioso è stato estinto.
Nel dicembre 2008 TIM riceveva la notifica della richiesta di rinvio a giudizio per l'illecito amministrativo di cui agli artt. 21 e 25, commi 2 e 4, del D.Lgs. n. 231/2001, in relazione alle vicende che vedevano coinvolti alcuni ex dipendenti della funzione Security ed ex collaboratori della Società, imputati – tra l'altro – di delitti di corruzione di Pubblici Ufficiali, in ipotesi d'accusa finalizzati ad acquisire informazioni da archivi riservati. Nel maggio 2010 TIM usciva definitivamente dal processo penale come imputata, essendo stata approvata dal giudice dell'Udienza Preliminare l'istanza di applicazione della sanzione su richiesta (patteggiamento) presentata dalla Società. Nel dibattimento avanti alla Prima Sezione della Corte d'Assise del Tribunale di Milano, TIM ha rivestito il duplice ruolo di parte civile e di responsabile civile. Da un lato, infatti, è stata ammessa quale parte civile nei confronti di tutti gli imputati e per tutti i capi di imputazione; dall'altro, è stata chiamata a rivestire il ruolo di responsabile civile ai sensi dell'art. 2049 c.c. per i fatti degli imputati, in relazione a 32 parti civili. Al dibattimento hanno preso parte quali parti civili anche Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services (ora incorporata in TIM), costituite sin dall'Udienza Preliminare nei confronti di alcuni tra gli imputati per i delitti di intrusione informatica. Al termine della lunga istruttoria dibattimentale, 22 parti civili hanno avanzato richieste risarcitorie anche nei confronti del responsabile civile TIM per oltre 60 milioni di euro (più di 42 milioni di euro sono stati chiesti da una sola parte civile). Anche la Società, quale parte civile, ha rassegnato le proprie conclusioni nei confronti degli imputati, chiedendo la loro condanna al risarcimento di tutti i danni subiti in conseguenza dei fatti in contestazione. Nel mese di febbraio 2013 la I Sezione della Corte d'Assise di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado, applicando agli imputati condanne con pene che vanno da 7 anni e 6 mesi ad un anno di reclusione. La Corte, inoltre, ha riconosciuto in capo ad alcune parti civili l'esistenza di un danno non patrimoniale quale conseguenza dei fatti contestati e ha condannato gli imputati in solido con il responsabile civile TIM al loro risarcimento, complessivamente liquidato in 270.000 euro (in parte in solido anche con Pirelli) oltre le spese processuali; contestualmente la Corte ha peraltro condannato gli imputati al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dalla Società, riconoscendo in favore della stessa una provvisionale di 10 milioni di euro. La sentenza ha inoltre riconosciuto l'esistenza di un danno non patrimoniale in capo a Telecom Italia Latam e Telecom Italia Audit & Compliance Services, condannando gli imputati al risarcimento del danno liquidato equitativamente in 20.000 euro per ciascuna società. Nel mese di novembre 2013 sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di primo grado (che per parte sua la Società ha ritenuto di non impugnare). All'esito del giudizio d'appello, promosso dagli imputati condannati, la sentenza di primo grado è stata parzialmente riformata. Il Giudice d'appello ha preso atto dell'intervenuta prescrizione della maggior parte dei capi d'imputazione pronunciando sentenza di non doversi procedere nei confronti degli imputati condannati in primo grado, fatta eccezione per due, condannati per il delitto di rivelazione di notizia di cui è vietata la divulgazione. Quanto alle statuizioni civili, la Corte ha revocato quelle disposte dal Giudice di primo grado in favore di 3 Ministeri, AGCM e Agenzia delle Entrate. La Corte ha ritenuto di revocare anche la provvisionale di 10 milioni di euro concessa alla Società quale parte civile all'esito del primo grado, disponendo la condanna generica degli imputati al risarcimento del danno da liquidarsi in sede civile. Infine, sono state rigettate dal Giudice d'appello anche tutte le richieste risarcitorie avanzata negli appelli da alcune parti civili per complessivi 60 milioni di euro circa, per le quali la Società riveste il ruolo di responsabile civile. All'esito del giudizio d'appello, quindi, sono risultate confermate le statuizioni civili liquidate in primo grado che TIM, in qualità di responsabile civile, ha già corrisposto alle parti civili richiedenti. Avverso la sentenza di secondo grado pronunciata dalla Corte d'Assise d'appello di Milano è stato proposto da parte di tre imputati ricorso per Cassazione per cui si è, a tutt'oggi, in attesa di fissazione dell'udienza.
─ ● ─
Si segnala che per alcuni contenziosi di seguito riportati non è stato possibile, sulla base delle informazioni disponibili alla data di chiusura del presente documento e con particolare riferimento alla complessità dei procedimenti, al loro stato di avanzamento, nonché agli elementi di incertezza di carattere tecnico-processuale, effettuare una stima attendibile degli oneri e/o delle tempistiche degli eventuali pagamenti. Inoltre, nei casi in cui la diffusione delle informazioni relative al contenzioso potrebbe pregiudicare seriamente la posizione di TIM o delle sue controllate, viene descritta unicamente la natura generale della controversia.
Fra i contenziosi con dette caratteristiche, per quelli elencati di seguito non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:
A conclusione del procedimento A428, nel mese di maggio 2013 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato - AGCM ha comminato a TIM due sanzioni amministrative, per 88.182.000 euro e 15.612.000 euro, per abuso di posizione dominante. La Società (i) avrebbe ostacolato o ritardato l'attivazione dei servizi di accesso richiesti dagli OLO tramite rifiuti ingiustificati e pretestuosi; (ii) avrebbe offerto i propri servizi di accesso ai clienti finali a condizioni economiche e tecniche asseritamente non eguagliabili da parte dei concorrenti che acquistano servizi di accesso all'ingrosso dalla stessa TIM, nelle sole aree geografiche del Paese in cui sono disponibili i servizi di accesso disaggregato alla rete locale e dove, quindi, gli altri operatori possono svolgere un'azione concorrenziale più efficace nei confronti della Società.
TIM ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio, con istanza di sospensiva del pagamento della sanzione. In particolare ha contestato: la lesione dei diritti di difesa all'interno del procedimento, la circostanza che le presunte scelte organizzative contestate da AGCM e asseritamente alla base dell'abuso in materia di processi di provisioning verso gli OLO fossero state oggetto di specifici provvedimenti dell'Autorità di settore (AGCom), la circostanza che la disamina comparata dei processi di provisioning interni/esterni portasse invero a risultanze migliorative per gli OLO rispetto alla direzione retail di TIM, essendo quindi assente ogni forma di disparità di trattamento e/o di comportamenti opportunistici da parte di TIM, nonché (con riferimento al secondo abuso) la inidoneità strutturale delle condotte contestate a determinare una compressione dei margini degli OLO.
Nel maggio 2014, è stata pubblicata la sentenza con la quale il TAR Lazio ha respinto il ricorso di TIM confermando le sanzioni statuite nel provvedimento impugnato. Avverso tale decisione la Società ha presentato, a settembre 2014, ricorso in appello.
Con sentenza n. 2497/15 del mese di maggio 2015, il Consiglio di Stato ha ritenuto la decisione di primo grado immune dai vizi denunciati da TIM e confermato quanto stabilito dall'AGCM. La società aveva provveduto, già in precedenza, al pagamento delle sanzioni e dei relativi interessi.
Con provvedimento notificato nel luglio 2015, l'AGCM ha infine avviato nei confronti di TIM un procedimento di inottemperanza per verificare se la Società abbia rispettato la diffida a non porre in
essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell'infrazione accertata con il provvedimento di conclusione del procedimento A428 del maggio 2013.
Il 13 gennaio 2017 è stata notificata a TIM la valutazione conclusiva dell'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato (AGCM), che riconosce che TIM ha pienamente ottemperato al provvedimento A428 e, dunque, che non sussistono i presupposti per l'irrogazione di alcuna sanzione per inottemperanza.
AGCM riconosce, altresì, che il comportamento di TIM successivo al provvedimento del 2013 è stato orientato ad un continuo miglioramento delle performance nella fornitura dei servizi di accesso wholesale che ha riguardato, non solo i servizi oggetto dell'istruttoria, ma anche i nuovi servizi di accesso ultrabroadband. Nella valutazione di ottemperanza AGCM ha riconosciuto l'impatto positivo dell'implementazione, ancorché non ancora conclusa, del Nuovo Modello di Equivalence (NME) di TIM. La decisione AGCM impone a TIM di: (i) proseguire nell'attuazione del NME, fino al suo completamento previsto entro il 30 aprile 2017; (ii) informare l'Autorità sui livelli di prestazione dei sistemi di fornitura dei servizi di accesso wholesale e sul completamento del relativo progetto di riorganizzazione interna entro maggio 2017. Entrambe le imposizioni sono state oggetto di tempestivo adempimento.
Vodafone ha impugnato innanzi al TAR Lazio il provvedimento finale del procedimento di inottemperanza adottato da AGCM. TIM si è costituita in giudizio, così come negli ulteriori giudizi intentati nel mese di marzo 2017 dagli operatori CloudItalia, Kpnqwest e Digitel.
Nel mese di giugno 2017 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato il procedimento A514 nei confronti di TIM per accertare un possibile abuso di posizione dominante in violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. Il procedimento è stato avviato sulla base di alcune segnalazioni giunte, tra il mese di maggio e di giugno 2017, da parte di Infratel, Enel, Open Fiber, Vodafone e Wind Tre e riguarda un presunto abuso di posizione dominante nei mercati dei servizi di accesso wholesale e dei servizi retail relativi alle rete fissa a banda larga e ultralarga. In particolare, l'AGCM ha ipotizzato che TIM abbia tenuto condotte volte a: i) rallentare e ostacolare lo svolgimento delle gare Infratel, al fine di ritardare o rendere meno remunerativo l'ingresso di un altro operatore sul mercato wholesale; ii) accaparrarsi preventivamente la clientela sul mercato retail dei servizi a banda ultralarga, mediante politiche commerciali volte a restringere lo spazio di contendibilità della clientela residuo per gli operatori concorrenti.
A seguito dell'avvio del procedimento, nel mese di luglio 2017 è stata svolta un'ispezione da parte dei funzionari dell'Autorità presso alcune sedi di TIM. Il procedimento, all'interno del quale la società farà valere tutte le proprie argomentazioni a supporto della correttezza del proprio operato, dovrà concludersi entro il 31 ottobre 2018.
Per ulteriori dettagli relativi ai vari procedimenti innanzi alle Autorità regolatorie si rimanda a quanto esposto nel capitolo "Principali variazioni del contesto normativo" del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2017 del Gruppo TIM.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Milano, Vodafone ha convenuto in giudizio TIM e alcune imprese di rete, avanzando pretese risarcitorie nei confronti della Società per circa 193 milioni di euro, a titolo di danni conseguenti ad asserite condotte anticoncorrenziali oggetto di censura del noto procedimento AGCM I-761 (in tema di manutenzione correttiva), riferite all'arco temporale dal 2011 al 2017.
Vodafone contesta un'asserita violazione della normativa antitrust attuata da TIM, nei mercati all'ingrosso dell'accesso alla propria rete fissa (linee ULL; Bitstream; WLR), mediante abuso di posizione dominante e intesa illecita con le imprese di manutenzione per il mantenimento del monopolio sull'offerta dei servizi di manutenzione correttiva sulla propria rete. In particolare tale intesa restrittiva avrebbe riguardato il coordinamento, da parte della Società, delle condizioni economiche contenute nelle offerte formulate dalle suddette imprese nei confronti degli OLO, per il servizio di manutenzione, a prezzi artificiosamente elevati rispetto al costo della manutenzione ricompresa nel canone di accesso regolamentato, allo scopo di far ritenere come non conveniente la disaggregazione del servizio stesso. La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste di controparte.
Con atto di citazione innanzi al Tribunale di Roma Teleunit ha avanzato pretese risarcitorie nei confronti di TIM per 35,4 milioni di euro fondando la propria azione sul noto provvedimento Antitrust che ha definito il procedimento A428. In particolare la controparte lamenta di aver subito da parte di TIM, nel periodo 2009/2010, sia condotte abusive di boicottaggio tecnico (rifiuti di attivazione dei servizi di accesso alla rete – Ko) sia pratiche anticoncorrenziali di "margin squeeze" (eccesso di compressione dei margini di sconto ritenuti abusivi in quanto non replicabili dai concorrenti). La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le tesi di controparte.
Con atto di citazione dell'ottobre 2009 innanzi alla Corte d'Appello di Milano, Teleunit ha chiesto l'accertamento di asseriti atti di abuso di posizione dominante, da parte di TIM, nel mercato dei servizi premium. L'attrice ha quantificato i danni in un importo di circa 362 milioni di euro. TIM si è costituita in giudizio contestando le pretese di controparte.
A seguito della sentenza del gennaio 2014 con la quale la Corte d'Appello ha dichiarato la propria incompetenza, in favore del Tribunale, Teleunit ha riassunto, nel successivo mese di aprile, il giudizio innanzi al Tribunale di Milano. TIM si è costituita nel giudizio riassunto confutando le tesi di controparte.
Con sentenza del maggio 2017 il Tribunale di Milano ha integralmente rigettato la domanda di Teleunit, condannando la stessa alla rifusione delle spese di lite. Tale sentenza è stata impugnata da Teleunit, nel mese di giugno 2017, innanzi alla Corte d'Appello di Milano. La Società si costituirà nel giudizio d'appello confutando le argomentazioni di controparte e chiedendo l'integrale conferma della sentenza di primo grado.
TIM ha promosso un'azione giudiziale civile avanti il Tribunale di Milano nei confronti di SKY Italia, ai fini dell'accertamento della nullità, per abuso di posizione dominante imputabile alla controparte, del contratto di partnership stipulato tra le società ad aprile 2014 per la veicolazione e commercializzazione, nel periodo 2015-2019, dell'offerta SKY IPTV (Internet Protocol Television) sulla piattaforma IPTV di TIM.
La Società ha anche richiesto, in subordine, la riduzione a equità degli importi pretesi da SKY a titolo di c.d. Minimi Garantiti ("penali") stabiliti a vantaggio di SKY e correlati a predeterminate soglie di acquisizione di clientela e di churn-rate nel quinquennio della partnership.
SKY si è costituita in giudizio a febbraio 2017, contestando la richiesta di TIM e chiedendo il pagamento dei Minimi Garantiti asseritamente maturati, richiesta cui la Società si è opposta. Il giudizio prosegue: la prossima udienza è fissata nel mese di maggio 2018.
È stato recentemente definito dal Tribunale di Monza un procedimento penale avente a oggetto alcune operazioni di fornitura in leasing e/o di vendita di beni. All'esito dell'udienza preliminare il Giudice per l'udienza preliminare aveva emesso decreto che dispone il giudizio per alcune ipotesi di truffa aggravata e reati tributari nei confronti di un ex dipendente della Società, al contempo dichiarando la prescrizione di altre contestazioni; in apertura del dibattimento, il Tribunale ha dichiarato la prescrizione di tutti i reati residui. Nell'ambito di tale procedimento TIM, che nel 2011 aveva depositato un atto di denunciaquerela contro ignoti, si era costituita parte civile quale persona offesa e danneggiata da reato.
Nel maggio 2012, TIM e Telecom Italia International N.V. (oggi fusa in Telecom Italia Finance) hanno ricevuto la notifica di un procedimento arbitrale promosso dal gruppo Opportunity per il risarcimento di danni asseritamente subiti per la presunta violazione di un accordo transattivo firmato nel 2005. Nella prospettazione di parte attrice, i danni sarebbero riconducibili a circostanze emerse nell'ambito dei procedimenti penali innanzi al Tribunale di Milano aventi, fra l'altro, a oggetto attività illecite poste in essere da ex dipendenti di TIM.
Conclusasi la fase istruttoria, nel mese di novembre 2014 si è tenuta l'udienza di discussione, a seguito della quale le parti hanno depositato le proprie memorie conclusionali in vista della decisione del caso.
Nel mese di settembre 2015, il Tribunale Arbitrale ha dichiarato la chiusura del procedimento in vista del deposito del lodo.
Successivamente, il Tribunale Arbitrale ha consentito alle parti uno scambio di brevi memorie e la Corte ICC ha prorogato il termine per il deposito del lodo.
Nel settembre 2016 la Corte ICC ha comunicato alle parti il lodo, mediante il quale il Tribunale Arbitrale ha respinto tutte le pretese del gruppo Opportunity e ha deciso per la compensazione fra le parti delle spese legali, per gli esperti e amministrative.
Ad aprile 2017 il gruppo Opportunity ha presentato appello contro il lodo arbitrale avanti alla Corte d'Appello di Parigi.
In data 29 ottobre 2015 la Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale nei confronti di TIM S.p.A., avviata nell'anno 2013 e riguardante le annualità dal 2007 al 2014. Il Processo Verbale di Constatazione (PVC) contiene due rilievi sostanziali. Il primo è relativo al presunto mancato addebito di royalties alla propria controllata indiretta Tim Brasil, per l'uso del marchio "TIM". Il secondo riguarda l'asserita mancata applicazione di ritenute alla fonte sugli interessi pagati alla controllata Telecom Italia Capital S.A..
Al riguardo, nel dicembre 2015, sulla base del predetto processo verbale, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato alla società degli avvisi di accertamento per il periodo d'imposta 2010, mentre nel dicembre 2016, ha notificato degli avvisi di accertamento per i periodi d'imposta 2007 e 2011.
La Società, pur ritenendo, anche sulla base di pareri rilasciati da autorevoli professionisti, di aver correttamente operato nell'adempimento di tutti gli obblighi fiscali, ha esperito un tentativo di adesione con l'Agenzia delle Entrate. Non essendo pervenuta a un accordo, la Società, come già avvenuto in merito al periodo d'imposta 2010, ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale anche avverso gli avvisi di accertamento relativi ai periodi di imposta 2007 e 2011, non escludendo comunque di poter addivenire a una conciliazione giudiziale con l'Agenzia delle Entrate allo scopo di chiudere le contestazioni anche per gli altri periodi d'imposta in via precontenziosa.
Con riferimento alle vicende di seguito elencate non sono intervenuti fatti significativi rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria annuale 2016:
Nel marzo 2012 TIM ha ricevuto la notifica di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, dal quale risultava che la Società era indagata dalla Procura della Repubblica di Milano ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 per i delitti di ricettazione e di falso, commessi, in ipotesi d'accusa, da quattordici dipendenti del c.d. "canale etnico", in concorso con alcuni dealer, allo scopo di ottenere indebite provvigioni da TIM.
La Società che, nel corso del 2008 e del 2009 aveva già presentato due atti di querela in quanto persona offesa e danneggiata da simili condotte, e che aveva provveduto a sospendere i dipendenti coinvolti nel procedimento penale (sospensione alla quale è seguito il licenziamento), ha depositato una prima memoria difensiva corredata da una consulenza tecnica di parte, richiedendo l'archiviazione della propria posizione e l'iscrizione degli indagati anche per il delitto di truffa aggravata ai suoi danni. Nel
dicembre 2012 la Procura della Repubblica ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 89 imputati e della stessa Società.
Nel corso dell'udienza preliminare, la Società è stata ammessa come parte civile nel processo e, nel novembre 2013, sono state depositate le conclusioni nell'interesse della parte civile, ribadendo nel merito la totale estraneità di TIM agli addebiti mossi.
All'esito dell'udienza preliminare, svoltasi nel marzo 2014, il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati (inclusa TIM) che non hanno richiesto la definizione della propria posizione con riti alternativi, ritenendo necessario "il vaglio dibattimentale". Ad aprile 2016, all'esito dell'istruttoria dibattimentale, il P.M. ha chiesto la condanna di TIM a una sanzione amministrativa pecuniaria di 900 mila euro, mentre ha ritenuto di non chiedere alcuna confisca del presunto profitto dei reati (che in sede di richiesta di rinvio a giudizio era stato quantificato in una somma di diversi milioni di euro), sull'assunto che TIM abbia comunque posto rimedio alle presunte carenze organizzative. La Società, pur dando atto del considerevole ridimensionamento del quadro accusatorio, ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti in questione. Nel mese di novembre 2016 il Tribunale ha pronunciato sentenza di assoluzione della Società perché il fatto non sussiste. Sono, inoltre, stati assolti, a vario titolo, anche tutti gli imputati persone fisiche. La sentenza di assoluzione non è definitiva, poiché è stata impugnata in aprile 2017 dal Pubblico Ministero che ha promosso ricorso avanti alla Corte di Cassazione.
L'informativa per settore è esposta sulla base dei seguenti settori operativi:
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|
| Ricavi da terzi | 11.291 | 11.011 | 3.388 | 2.920 | − | 8 | − | − | 14.679 | 13.939 |
| Ricavi infragruppo | 21 | 25 | 1 | 2 | − | 2 | (22) | (29) | − | − |
| Ricavi di settore | 11.312 | 11.036 | 3.389 | 2.922 | − | 10 | (22) | (29) | 14.679 | 13.939 |
| Altri proventi | 284 | 148 | 32 | 16 | − | − | − | 1 | 316 | 165 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 11.596 | 11.184 | 3.421 | 2.938 | − | 10 | (22) | (28) | 14.995 | 14.104 |
| Acquisti di materie e servizi | (4.518) | (4.210) | (1.675) | (1.511) | (3) | (8) | 15 | 19 | (6.181) | (5.710) |
| Costi del personale | (1.937) | (2.046) | (261) | (248) | (5) | (9) | − | − | (2.203) | (2.303) |
| di cui: accantonamento TFR | (1) | (1) | − | − | − | − | − | − | (1) | (1) |
| Altri costi operativi | (543) | (401) | (387) | (355) | (4) | (2) | 1 | 1 | (933) | (757) |
| di cui: svalutazioni e oneri su crediti, accantonamenti a fondi |
(378) | (233) | (126) | (109) | − | − | − | − | (504) | (342) |
| Variazione delle rimanenze | 81 | 62 | (7) | 8 | − | (6) | − | 1 | 74 | 65 |
| Attività realizzate internamente | 376 | 406 | 79 | 68 | − | − | 6 | 5 | 461 | 479 |
| EBITDA | 5.055 | 4.995 | 1.170 | 900 | (12) | (15) | − | (2) | 6.213 | 5.878 |
| Ammortamenti | (2.517) | (2.408) | (841) | (708) | − | − | − | − | (3.358) | (3.116) |
| Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti |
(1) | (4) | 11 | 18 | − | − | (1) | − | 9 | 14 |
| Ripristini di valore/(Svalutazioni) di attività non correnti |
(30) | (8) | − | − | − | − | − | − | (30) | (8) |
| EBIT | 2.507 | 2.575 | 340 | 210 | (12) | (15) | (1) | (2) | 2.834 | 2.768 |
| Quota dei risultati delle partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures valutate con il metodo del patrimonio netto |
(1) | (2) | − | − | − | − | − | − | (1) | (2) |
| Altri proventi/(oneri) da partecipazioni | (18) | 6 | ||||||||
| Proventi finanziari | 1.496 | 2.321 | ||||||||
| Oneri finanziari | (2.622) | (2.831) | ||||||||
| Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento | 1.689 | 2.262 | ||||||||
| Imposte sul reddito | (559) | (699) | ||||||||
| Utile (perdita) derivante dalle attività in funzionamento | 1.130 | 1.563 | ||||||||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | ||||||||||
| Utile (perdita) del periodo | 1.130 | 1.610 | ||||||||
| Attribuibile a: | ||||||||||
| Soci della Controllante | 1.033 | 1.495 | ||||||||
| Partecipazioni di minoranza | 97 | 115 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|
| Ricavi da Vendite prodotti-terzi | 919 | 689 | 163 | 176 | − | 8 | − | − | 1.082 | 873 |
| Ricavi da Vendite prodotti-infragruppo | − | 1 | − | − | − | 2 | − | (3) | − | − |
| Totale ricavi da Vendite prodotti | 919 | 690 | 163 | 176 | − | 10 | − | (3) | 1.082 | 873 |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-terzi | 10.372 | 10.322 | 3.225 | 2.744 | − | − | − | − | 13.597 | 13.066 |
| Ricavi da Prestazioni e servizi-infragruppo | 21 | 24 | 1 | 2 | − | − | (22) | (26) | − | − |
| Totale ricavi da Prestazioni e servizi | 10.393 | 10.346 | 3.226 | 2.746 | − | − | (22) | (26) | 13.597 | 13.066 |
| Ricavi da Lavori in corso su ordinazione-terzi | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Ricavi da Lavori in corso su ordinazione infragruppo |
− | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Totale ricavi da Lavori in corso su ordinazione | − | − | − | − | − | − | − | − | − | − |
| Totale Ricavi da terzi | 11.291 | 11.011 | 3.388 | 2.920 | − | 8 | − | − | 14.679 | 13.939 |
| Totale Ricavi infragruppo | 21 | 25 | 1 | 2 | − | 2 | (22) | (29) | − | − |
| Totale ricavi di settore | 11.312 | 11.036 | 3.389 | 2.922 | − | 10 | (22) | (29) | 14.679 | 13.939 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|
| Acquisti di attività immateriali | 1.304 | 725 | 331 | 400 | − | − | − | − | 1.635 | 1.125 |
| Acquisti di attività materiali | 1.908 | 1.823 | 383 | 337 | − | − | − | − | 2.291 | 2.160 |
| Totale acquisti di attività immateriali e materiali |
3.212 | 2.548 | 714 | 737 | − | − | − | − | 3.926 | 3.285 |
| di cui: investimenti industriali | 3.177 | 2.398 | 704 | 709 | − | − | − | − | 3.881 | 3.107 |
| di cui: variazioni di contratti di leasing finanziari |
35 | 150 | 10 | 28 | − | − | − | 45 | 178 |
| (numero unità) | Domestic | Brasile | Altre attività | Totale consolidato | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | |
| Organici | 50.488 | 51.280 | 9.393 | 9.849 | 80 | 100 | 59.961 | 61.229 |
| (milioni di euro) | Domestic | Brasile | Altre attività | Rettifiche ed Elisioni | Totale consolidato | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | 30.9.2017 | 31.12.2016 | |
| Attività operative non correnti | 48.260 | 47.428 | 7.062 | 7.711 | 4 | 5 | 1 | 1 | 55.327 | 55.145 |
| Attività operative correnti | 4.817 | 4.472 | 995 | 1.209 | (3) | 16 | (4) | (1) | 5.805 | 5.696 |
| Totale Attività operative | 53.077 | 51.900 | 8.057 | 8.920 | 1 | 21 | (3) | − | 61.132 | 60.841 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 17 | 18 | − | − | − | − | − | − | 17 | 18 |
| Attività cessate/ Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | |||||||||
| Attività non allocate | 6.747 | 9.587 | ||||||||
| Totale Attività | 67.896 | 70.446 | ||||||||
| Totale Passività operative | 8.790 | 8.968 | 1.610 | 2.397 | 50 | 57 | (18) | (16) | 10.432 | 11.406 |
| Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute | − | − | ||||||||
| Passività non allocate | 33.405 | 35.487 | ||||||||
| Patrimonio netto | 24.059 | 23.553 | ||||||||
| Totale Patrimonio netto e passività | 67.896 | 70.446 |
| Ricavi | Attività operative non correnti | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | delle attività | Ripartizione in base alla localizzazione | dei clienti | Ripartizione in base alla localizzazione | Ripartizione in base alla localizzazione delle attività |
|||
| 1.1 - 30.9 2017 | 1.1 - 30.9 2016 | 1.1 - 30.9 2017 | 1.1 - 30.9 2016 | 30.9. 2017 | 31.12. 2016 | |||
| Italia | (a) | 11.054 | 10.767 | 10.364 | 10.033 | 48.017 | 46.948 | |
| Estero | (b) | 3.625 | 3.172 | 4.315 | 3.906 | 7.310 | 8.197 | |
| Totale | (a+b) | 14.679 | 13.939 | 14.679 | 13.939 | 55.327 | 55.145 |
Nessuno dei clienti del Gruppo TIM supera il 10% dei ricavi consolidati.
Sono qui di seguito riportate le tabelle riepilogative dei saldi relativi alle operazioni con parti correlate nonché l'incidenza di detti importi sui corrispondenti valori di conto economico separato consolidato, della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata e di rendiconto finanziario consolidato.
Le operazioni con parti correlate, quando non dettate da specifiche condizioni normative, sono state di norma regolate a condizioni di mercato; la loro realizzazione è avvenuta nel rispetto della procedura interna che contiene le regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010.
A partire dal 3 maggio 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha modificato la Procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate, estendendone dapprima in via volontaria il perimetro di riferimento, sino all'equiparazione di Vivendi alla propria controllante, occorsa in data 1° giugno 2017. Peraltro il 13 settembre 2017 Consob ha comunicato di "ritenere che Vivendi eserciti il controllo di fatto su TIM ai sensi dell'art. 2359 Codice Civile e ai sensi dell'art. 93 del Testo Unico della Finanza, nonché ai sensi della disciplina parti correlate". Pur manifestando l'intenzione di impugnare la decisione, il Consiglio di Amministrazione ha assicurato la piena ottemperanza della Società alla disciplina che la qualificazione così effettuata comporta, modificando anche di conseguenza la citata Procedura (28 settembre 2017), consultabile nella versione in vigore sul sito www.telecomitalia.com, sezione il Gruppo – canale Sistema di Governance.
Nel frattempo, in data 27 luglio 2017 il Consiglio di Amministrazione ha altresì preso atto dell'avvio dell'attività di direzione e coordinamento di Vivendi. Sollecitata da Consob, il 4 agosto 2017 la Società ha precisato che tale presa d'atto è avvenuta, a seguito delle dichiarazioni rese in Consiglio di Amministrazione dal Presidente Esecutivo anche nella sua qualità di Amministratore Delegato del Gruppo Vivendi, a fronte di due specifiche circostanze:
Il 20 ottobre 2017 il Consiglio di Amministrazione di TIM ha esaminato e approvato a maggioranza il term sheet vincolante per la creazione di una joint venture con Canal+.
L'operazione si configura quale operazione con parte correlata, essendo Canal+ International S.A.S. società controllata da Vivendi S.A., già qualificata da Consob quale controllante di fatto di TIM: si tratta in particolare di operazione di minore rilevanza alla stregua dei parametri stabiliti nell'apposito Regolamento Consob. Come tale, è stata fatta oggetto di parere favorevole del Comitato per il controllo e i rischi, che si è espresso a maggioranza, con il motivato voto contrario di due consiglieri; all'unanimità il Comitato si è espresso invece nel senso di considerare le future operazioni della joint venture come operazioni di TIM, ai fini dell'applicazione della procedura aziendale per l'effettuazione di operazioni con parti correlate.
Si rammenta infine che:
• fino al 4 maggio 2017 sono stati considerati tra le parti correlate di TIM anche i soci della società Telco (i gruppi: Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Telefonica), in considerazione della previsione della procedura per la gestione delle operazioni con parti correlate di TIM che ne prevede l'applicazione "anche ai partecipanti a patti parasociali rilevanti ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza che disciplinino la candidatura alla carica di Consigliere di Amministrazione della Società, là dove dalla lista così presentata sia risultata tratta la maggioranza dei Consiglieri nominati". I componenti del Consiglio di Amministrazione di TIM in carica fino al 4 maggio 2017 erano infatti stati tratti in maggioranza dalla lista al tempo presentata dal socio Telco. Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione tale circostanza è venuta meno ed è stato pertanto adeguato il perimetro delle parti correlate per il tramite di Amministratori;
• la partecipazione detenuta nel gruppo Sofora – Telecom Argentina, classificata come Discontinued operations (Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute) a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, è stata ceduta in data 8 marzo 2016.
Gli effetti sulle singole voci di conto economico separato consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2017 e del 2016 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Controllante | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione | Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa |
Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Ricavi | 14.679 | 3 | 116 | 119 | 0,8 | |||
| Altri proventi | 316 | 3 | 4 | 7 | 2,2 | |||
| Acquisti di materie e servizi | 6.181 | 15 | 136 | 151 | 2,4 | |||
| Costi del personale | 2.203 | 1 | 62 | 33 | 96 | 4,4 | ||
| Proventi finanziari | 1.496 | 40 | 40 | 2,7 | ||||
| Oneri finanziari | 2.622 | 9 | 92 | 101 | 3,9 |
(*) Gruppo Vivendi e Società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | |||||||
| Ricavi | 13.939 | 3 | 268 | 271 | (23) | 248 | 1,8 | ||
| Altri proventi | 165 | 2 | 2 | 2 | 1,2 | ||||
| Acquisti di materie e servizi | 5.710 | 15 | 170 | 185 | (14) | 171 | 3,0 | ||
| Costi del personale | 2.303 | 2 | 62 | 31 | 95 | 95 | 4,1 | ||
| Proventi finanziari | 2.321 | 81 | 81 | 81 | 3,5 | ||||
| Oneri finanziari | 2.831 | 90 | 90 | 90 | 3,2 | ||||
| Utile (perdita) da Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute |
47 | (1) | 10 | 9 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Gli effetti sulle singole voci della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata del Gruppo al 30 settembre 2017 e al 31 dicembre 2016 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Controllante | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | |||||
| Indebitamento finanziario netto |
|||||||
| Attività finanziarie non correnti |
(1.916) | ||||||
| Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti) |
(1.043) | (15) | (15) | 1,4 | |||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
(463) | (44) | (44) | 9,5 | |||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti |
(2.519) | ||||||
| Attività finanziarie correnti |
(4.025) | (59) | (59) | 1,5 | |||
| Passività finanziarie non correnti |
28.592 | 220 | 220 | 0,8 | |||
| Passività finanziarie correnti |
4.307 | 115 | 115 | 2,7 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto |
26.958 | 276 | 276 | 1,0 | |||
| Altre partite patrimoniali | |||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
5.472 | 14 | 14 | 0,3 | |||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
6.727 | 8 | 34 | 26 | 68 | 1,0 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stessa appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
||
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Indebitamento finanziario netto |
||||||||
| Attività finanziarie non correnti |
(2.698) | (12) | (520) | (532) | (532) | 19,7 | ||
| Titoli diversi dalle partecipazioni (attività correnti) |
(1.519) | (110) | (110) | (110) | 7,2 | |||
| Crediti finanziari e altre attività finanziarie correnti |
(389) | (22) | (22) | (22) | 5,7 | |||
| Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti |
(3.964) | (621) | (621) | (621) | ||||
| Attività finanziarie correnti |
(5.872) | (753) | (753) | (753) | 12,8 | |||
| Passività finanziarie non correnti |
30.469 | 912 | 912 | 912 | 3,0 | |||
| Passività finanziarie correnti |
4.056 | 133 | 133 | 133 | 3,3 | |||
| Totale indebitamento finanziario netto |
25.955 | (12) | (228) | (240) | (240) | (0,9) | ||
| Altre partite patrimoniali | ||||||||
| Crediti commerciali, vari e altre attività correnti |
5.426 | 9 | 127 | 136 | 136 | 2,5 | ||
| Debiti vari e altre passività non correnti |
1.607 | 2 | 2 | 2 | 0,1 | |||
| Debiti commerciali, vari e altre passività correnti |
7.646 | 37 | 200 | 26 | 263 | 263 | 3,4 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Gli effetti sulle voci rilevanti di rendiconto finanziario consolidato del Gruppo per i primi nove mesi del 2017 e 2016 sono riportati qui di seguito:
| (milioni di euro) | Totale | Controllante | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione | Totale parti correlate |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | |||||
| Acquisti di attività immateriali e materiali per competenza |
3.926 | 123 | 123 | 3,1 |
(*) Gruppo Vivendi e società appartenenti al gruppo a cui lo stesso appartiene; altre parti correlate per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa.
| (milioni di euro) | Totale | Società collegate, controllate di collegate e joint ventures |
Altre parti correlate (*) |
Fondi Pensione |
Totale parti correlate |
Rapporti delle Discontinued Operations |
Totale parti correlate al netto delle Discontinued Operations |
Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (a) | (b) | (b/a) | ||||||
| Acquisti di attività immateriali e materiali per competenza |
3.285 | 99 | 99 | 99 | 3,0 |
(*) Altre parti correlate sia per il tramite di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa sia in quanto partecipanti ai patti parasociali ai sensi dell'art. 122 del Testo Unico della Finanza.
Il finanziamento soci verso la joint venture Alfiere S.p.A. presente al 31 dicembre 2016 è stato incrementato nei primi nove mesi del 2017 per 3 milioni di euro e successivamente convertito in partecipazione per 6 milioni di euro. Il valore residuo, pari a 9 milioni di euro, è stato integralmente svalutato.
Al 30 settembre 2017 Tim S.p.A. ha prestato garanzie nell'interesse di Alfiere S.p.A. per 1 milione di euro.
Nei primi nove mesi del 2017, i compensi contabilizzati per competenza da TIM o da società controllate del Gruppo per i dirigenti con responsabilità strategiche sono stati pari a 32,9 milioni di euro (30,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) suddivisi come segue:
| (milioni di euro) | 1.1 - 30.9 2017 |
1.1 - 30.9 2016 |
|---|---|---|
| Compensi a breve termine | 7,6 | 10,1 |
| Compensi a lungo termine | - | 1,3 |
| Indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro | 25,0 | 12,0 |
| Pagamenti in azioni (*) | 0,3 | 7,4 |
| 32,9 | 30,8 |
(*) Si riferiscono al fair value, maturato al 30 settembre, dei Diritti sui piani di incentivazione di TIM S.p.A. e sue controllate basati su azioni (Piano Stock Option 2014/2016, Special Award e Piani Stock Option delle società controllate sudamericane).
I compensi a breve termine sono erogati nel corso del periodo cui si riferiscono e comunque entro i sei mesi successivi alla chiusura dello stesso.
Le indennità per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro dei primi nove mesi del 2017 si riferiscono all'ammontare riconosciuto a titolo di transazione a Flavio Cattaneo e non accolgono gli effetti dello storno, pari a 10,3 milioni di euro, degli accertamenti effettuati nel 2016 a fronte dello Special Award.
I pagamenti in azioni dei primi nove mesi del 2016, non accolgono gli effetti dello storno degli accertamenti relativi ai costi del Piano di Stock Option 2014/2016 pari a -3,0 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2017 i contributi versati per piani a contribuzione definita (Assida e Fontedir) da TIM S.p.A. o da società controllate del Gruppo a favore dei dirigenti con responsabilità strategiche, sono stati pari a 73.000 euro (72.000 euro nei primi nove mesi del 2016).
Nei primi nove mesi del 2017 i "Dirigenti con responsabilità strategiche dell'impresa", ossia coloro che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività del Gruppo TIM, compresi gli amministratori, sono così individuati:
| Arnaud Roy de Puyfontaine | (1) Presidente Esecutivo di TIM S.p.A. | ||
|---|---|---|---|
| Giuseppe Recchi | (2) Presidente Esecutivo di TIM S.p.A. | ||
| (3) Vice Presidente Esecutivo di TIM S.p.A. | |||
| Flavio Cattaneo | (4) Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di TIM S.p.A. | ||
| (5) Direttore Generale di TIM S.p.A. | |||
| Amos Genish | (3) Amministratore Delegato e Chief Executive Officer di TIM S.p.A. | ||
| (3) Direttore Generale di TIM S.p.A. | |||
| Dirigenti: | |||
| Stefano De Angelis | Diretor Presidente Tim Participações S.A. | ||
| Stefano Azzi | Responsabile Consumer & Small Enterprise | ||
| Stefano Ciurli | Responsabile Wholesale | ||
| Giovanni Ferigo | Responsabile Technology | ||
| Lorenzo Forina | Responsabile Business & Top Clients | ||
| Francesco Micheli | (6) Responsabile Human Resources & Organizational Development | ||
| Cristoforo Morandini | Responsabile Regulatory Affairs and Equivalence | ||
| Agostino Nuzzolo | (7) Responsabile Legal Affairs | ||
| Piergiorgio Peluso | Responsabile Administration, Finance and Control | ||
| (8) Responsabile Business Support Office |
(1) dal 1 giugno 2017;
(2) fino al 31 maggio 2017;
(3) dal 28 settembre 2017;
(4) fino al 27 luglio 2017;
(5) fino al 31 luglio 2017;
(6) la responsabilità della funzione Human Resources & Organizational Development è affidata ad interim al Responsabile dei Progetti Speciali di Gruppo, Francesco Micheli;
(7) dal 10 gennaio 2017;
(8) la responsabilità della funzione Business Support Office è affidata ad interim al Chief Financial Officer della Società, Piergiorgio Peluso.
E' di seguito riportato il prospetto riepilogativo dei dati essenziali desunti dall'ultimo bilancio approvato della Società esercente l'Attività di Direzione e Coordinamento.
| VIVENDI S.A. | ||
|---|---|---|
| 42 Avenue de Friedland - PARIGI | ||
| (milioni di Euro) | 31.12.2016 | |
| SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA | ||
| Altre attività non correnti | 20.196,0 | |
| Attività correnti | 6.878,4 | |
| Risconti attivi | 9,5 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 27.083,9 | |
| PATRIMONIO NETTO | 18.854,8 | |
| Capitale | 7.079,0 | |
| Riserve | 9.804,9 | |
| Utili (perdite) accumulati, incluso l'utile dell'esercizio | 1.970,9 | |
| Fondi per rischi e oneri | 809,3 | |
| Passività | 7.392,5 | |
| Utili su cambio non realizzati | 27,3 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 27.083,9 | |
| CONTO ECONOMICO | ||
| Ricavi | 46,0 | |
| Risultato operativo | (110,4) | |
| Proventi finanziari netti | 862,1 | |
| Risultato prima delle partite straordinarie e delle imposte | 751,7 | |
| Proventi straordinari netti | 802,1 | |
| Imposte sul reddito (onere)/provento | 55,7 | |
| Risultato dell'esercizio | 1.609,5 | |
Per ulteriori dettagli si rimanda all'informativa finanziaria disponibile sul sito web della Controllante www.vivendi.com canale Investor Analyst.
In data 12 ottobre 2017 TIM S.p.A. ha emesso un prestito obbligazionario per 1,25 miliardi di euro, scadenza 12 ottobre 2027, cedola pari a 2,375%, prezzo di emissione 99,185%, prezzo di rimborso 100,000%.
Il rendimento effettivo a scadenza è pari al 2,468% e corrisponde a un rendimento di 157 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap).
L'emissione si inserisce nel processo di ottimizzazione e rifinanziamento del debito in scadenza.
I titoli sono stati emessi nell'ambito del programma EMTN da 20 miliardi di euro e sono quotati presso la Borsa del Lussemburgo.
In data 16 ottobre 2017 la Capogruppo ha ricevuto notifica del provvedimento con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri esercita i poteri speciali previsti dall'articolo 1 del c.d. Decreto Legge Golden Power (poteri speciali nei settori della sicurezza e della difesa nazionali) mediante l'imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni.
TIM S.p.A. ha preso atto che si tratta di misure in ambito governance e organizzazione, parte delle quali già implementate dalla società; in particolare, la Presidenza del Consiglio dei Ministri impone a TIM, Sparkle e Telsy di rilasciare la delega delle funzioni relative alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale ad un componente del Consiglio di Amministrazione di ciascuna delle citate società che sia cittadino italiano, sia munito di Nulla Osta di Sicurezza, e sia ritenuto per tale incarico idoneo dal Governo. La delega dovrà comprendere la responsabilità di un'apposita unità organizzativa (Organizzazione di Sicurezza) preposta alle attività rilevanti.
La sopra menzionata unità organizzativa, da coinvolgere nei processi di governance e in particolare in tutti i processi decisionali afferenti ad attività strategiche e alla rete, dovrà essere affidata a un funzionario alla sicurezza scelto in una terna di nominativi proposti dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ciascuna delle società di cui sopra dovrà poi fornire preventiva informazione in merito ad ogni decisione che possa ridurre o cedere capacità tecnologiche, operative, industriali nelle attività strategiche.
La Società sta esaminando il provvedimento, avendo termine di 90 giorni per adeguarsi alle diverse prescrizioni. Successivamente, con cadenza semestrale, sarà obbligata a trasmettere una relazione con la quale comunicherà le misure adottate ai fini del rispetto delle diverse prescrizioni.
In data 2 novembre 2017 la Società ha ricevuto notifica del provvedimento con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali previsti dall'articolo 2 del c.d. Decreto Legge Golden Power (poteri speciali nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni), mediante l'imposizione di specifiche prescrizioni e condizioni.
La Società ha preso atto che si tratta di misure relative ai piani di sviluppo, investimento e manutenzione sulle proprie reti e impianti al fine di preservarne funzionalità e integrità, nonché all'obbligo di notificare ogni azione societaria che possa avere un impatto sulla loro sicurezza, disponibilità e funzionamento. Comunicherà con cadenza annuale l'adempimento delle prescrizioni.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari dichiara ai sensi del comma 2, articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo TIM al 30 settembre 2017 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Piergiorgio Peluso
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