Annual Report • Mar 20, 2018
Annual Report
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BREMBO RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2017
Grazie alla costante ricerca in campo industriale è stato possibile incorporare nel processo di produzione delle pinze auto anche la fase di verniciatura, aratterizzata da principi di elettrostaticità tra pinza e polveri colorate.
Grazie alla costante ricerca in campo industriale è stato possibile incorporare nel processo di produzione delle pinze auto anche la fase di verniciatura, caratterizzata da principi di elettrostaticità tra pinza e polveri colorate.
I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede ordinaria, presso gli uffici della società in Viale Europa 4 (Ingresso Gate 1), 24040 Stezzano (Bergamo) il giorno 20 Aprile 2018 alle ore 10.30, in unica convocazione, per deliberare sul seguente
Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Stezzano, 5 Marzo 2018
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
| LETTERA DEL PRESIDENTE | 8 |
|---|---|
| Cariche sociali | 14 |
| Sintesi dei risultati del Gruppo | 16 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE | 19 |
| Brembo e il mercato | 20 |
| Ricavi per area geografica e applicazione | 26 |
| Risultati consolidati di Brembo | 28 |
| Struttura del Gruppo | 34 |
| Brembo nel mondo | 36 |
| Andamento delle società di Brembo | 38 |
| Investimenti | 44 |
| Attività di ricerca e sviluppo | 48 |
| Politica di gestione dei rischi | 54 |
| Risorse umane e organizzazione | 64 |
| Ambiente, sicurezza e salute | 66 |
| Rapporti con parti correlate | 69 |
| Altre informazioni | 71 |
| Prevedibile evoluzione della gestione | 73 |
| Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari | 74 |
| Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) | 74 |
| Informativa su proposta di dividendo di Brembo S.p.A. | 75 |
PALMARES 79
| BILANCIO CONSOLIDATO DELL'ESERCIZIO 2016 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2016 | 88 | |||
| Note illustrative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 | 98 | |||
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
163 | |||
| Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 |
168 | |||
| BILANCIO SEPARATO DELL'ESERCIZIO 2016 | 171 | |||
| Prospetti contabili di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2016 | 172 | |||
| Note illustrative al Bilancio separato al 31 dicembre 2016 | 180 | |||
| Allegati al Bilancio separato | 230 | |||
| Relazione del Collegio Sindacale | 242 | |||
| Relazione della Società di revisione ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39 |
252 | |||
| Attestazione del Bilancio separato ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98 |
257 |
nell'anno da poco concluso abbiamo visto finalmente un consolidamento dell'economia mondiale che, a detta degli economisti, sta crescendo al ritmo più rapido dal 2010. Tuttavia il miglioramento, nel suo insieme, resta modesto se paragonato ai livelli del passato e non sembrano ancora esserci le basi per assicurare una crescita forte e sostenuta nel medio termine. Cina e India hanno fatto da traino, come ormai da diversi anni, ma anche Stati Uniti ed Europa hanno dato il loro contributo per cercare di ridare vigore alla macchina dello sviluppo, ingolfata da ormai un lungo decennio. Nell'Eurozona i tassi di crescita sono risultati al di sopra delle attese e anche l'Italia ha chiuso l'anno meglio del previsto ma, in entrambi i casi, permane ancora un rischio di rallentamento per il prossimo triennio.
Per Brembo il 2017 è stato un anno particolarmente rappresentativo della capacità del Gruppo di massimizzare in breve tempo i nuovi investimenti strategici nei Paesi che riteniamo prioritari per continuare a crescere e sviluppare prodotti a fianco dei nostri clienti. Il fatturato complessivo ha toccato i 2.463 milioni di euro, in aumento dell'8,1% sul 2016; il margine operativo lordo è pari a 480 milioni, con un incremento dell'8,2%; l'utile netto è di oltre 263 milioni, in aumento del 9,5%. Tutti i segmenti in cui il Gruppo opera sono cresciuti, con risultati particolarmente positivi per quanto riguarda le applicazioni per autovetture, da cui proviene poco meno del 77% dei nostri ricavi, quelle per le moto e anche per il settore delle competizioni. A livello geografico, il Nord America (USA, Canada e Messico) si è confermato come primo mercato di riferimento per Brembo con oltre il 25% delle vendite, seguito dalla Germania (23%), dall'Italia (11,7%) e dalla Cina (11%). Ma è in quest'ultimo Paese, ormai il principale mercato mondiale per l'auto, che si è registrata la crescita più elevata del nostro fatturato (+34,2%), seguito a ruota dall'India con un +27,2%.
In continuità con gli indirizzi seguiti fino a oggi, la politica degli investimenti di Brembo si è sviluppata anche nel 2017 mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale, secondo una strategia di avvicinamento ai poli produttivi dei principali costruttori mondiali di automobili. Al tempo stesso è proseguita l'opera di costante innovazione degli impianti e dei processi esistenti e di ampliamento del portafoglio prodotti, frutto della nostra continua attenzione alla ricerca di punta e alla sua concreta applicazione a materiali e sistemi frenanti capaci di soddisfare, e spesso anticipare, le esigenze di un mercato automotive in rapida trasformazione. Gli investimenti sostenuti nell'anno hanno toccato un record per la storia di Brembo, superando i 360 milioni di euro, e il 2018 vedrà arrivare a conclusione un nuovo ciclo di investimenti per il Gruppo, in particolare per il completamento dei plant già annunciati in Messico, Polonia e Cina, che entreranno gradualmente in produzione nel corso di quest'anno.
Oggi Brembo dà lavoro a oltre 9.800 persone in 15 Paesi di 3 continenti: l'incremento della popolazione aziendale è stato di quasi 800 unità nel corso del 2017, per sostenere la crescita e l'espansione della capacità produttiva realizzata dal Gruppo a livello globale. L'82% dei nostri dipendenti ha un livello di formazione medio-alta, uno su quattro possiede un titolo di studio universitario e circa 1.800 hanno una laurea in ingegneria o in altre discipline tecnicoscientifiche. Insieme rappresentano un patrimonio di conoscenza e di capacità che consente a Brembo di rimanere costantemente ai vertici del mercato, in una posizione di leadership mondiale nel nostro settore.
Non a caso il Gruppo continua a ot-
tenere prestigiosi riconoscimenti e a imporsi come uno dei brand più apprezzati in Italia e all'estero. Alla fine dello scorso anno, Brembo, entrata per la prima volta fra le Top 10 come unico marchio non-con sumer tra i giganti italiani ed esteri in lista, ha ottenuto il terzo posto nella classifica "Best Brands Italia" che GFK e Serviceplan stilano in base alla loro ormai celebre indagine annuale.
Sotto il profilo della comunica zione verso i nostri stakeholder e in un'ottica di trasparenza e completezza informativa, Brembo presenta quest'anno, in parallelo all'annuale Relazione Finanzia ria, il suo secondo rapporto sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale che, in aderenza alla re cente normativa, ha assunto la de nominazione di "Dichiarazione Con solidata di carattere Non Finanziario" e che illustra, con dovizia di dati e informazioni, l'impegno del Gruppo verso una crescita sostenibile e social mente responsabile.
Ancora una volta abbiamo chiuso un anno con risultati ampiamente positivi, dopo aver brillantemente superato anche i periodi più difficili della crisi economica mondiale. La nostra posizione sui mercati internazionali si è ulteriormente rafforzata e possiamo guardare con fiducia a nuovi tra guardi. Guardare avanti è stato sempre uno dei nostri punti di forza. Continueremo a farlo!
Il Presidente Ing. Alberto Bombassei
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Da sempre l'innovazione è una condizione essenziale del progresso economico e sociale di un Paese. Ecco le principali tappe che hanno portato all'interconnessione dell'Industry 4.0.
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L'utilizzo dei robot nelle lavorazioni meccaniche ha permesso di automatizzare e integrare in un'unica linea tutte le fasi di produzione di un disco freno (lavorazione, assemblaggio, verniciatura e controllo).
L'utilizzo dei robot nelle lavorazioni meccaniche ha permesso di automatizzare e integrare in un'unica linea tutte le fasi di produzione di un disco freno (lavorazione, assemblaggio, verniciatura e controllo).
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha confermato in 11 il numero dei componenti dell'Organo Amministrativo e nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017-2019, ossia fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.
| Presidente | Alberto Bombassei (1) (9) |
|---|---|
| Vice Presidente Esecutivo | Matteo Tiraboschi (2) (9) |
| Amministratore Delegato e Direttore Generale | Andrea Abbati Marescotti (3) (9) |
| Consiglieri | Valerio Battista (4) (10) Cristina Bombassei (5) (9) Barbara Borra (4) Giovanni Canavotto (6) Laura Cioli (4) Nicoletta Giadrossi (4) (7) Umberto Nicodano (8) Gianfelice Rocca (4) |
| COLLEGIO SINDACALE (11) | |
| Presidente | Raffaella Pagani (7) |
| Sindaci effettivi | Alfredo Malguzzi Mario Tagliaferri |
| Sindaci supplenti | Myriam Amato (7) Marco Salvatore |
| SOCIETÀ DI REVISIONE | EY S.p.A. (12) |
Barbara Borra Nicoletta Giadrossi
Nicoletta Giadrossi Umberto Nicodano
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (14) Laura Cioli (Presidente)
Comitato Remunerazione e Nomine Barbara Borra (Presidente)
Organismo di Vigilanza Alessandro De Nicola (Presidente) (15) Laura Cioli Alessandra Ramorino (16)
(13) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2018, ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto. La nomina, già ricoperta da Matteo Tiraboschi, è efficace ai fini dell'attestazione dei dati contabili di Brembo S.p.A. e del Gruppo al 31 dicembre 2017 e rimane valida sino alla scadenza del mandato dell'attuale Consiglio di Amministrazione, ossia sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2019.
Brembo S.p.A. Sede Sociale: CURNO (BG) – Via Brembo 25 Capitale Sociale: € 34.727.914,00 – Registro delle Imprese di Bergamo Codice fiscale e partita IVA n. 00222620163
| (in migliaia di euro) | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | % 2017/2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 1.566.143 | 1.803.335 | 2.073.246 | 2.279.096 | 2.463.620 | 8,1% |
| Margine operativo lordo | 213.502 | 279.800 | 359.919 | 443.714 | 479.963 | 8,2% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 13,6% | 15,5% | 17,4% | 19,5% | 19,5% | |
| Margine operativo netto | 122.848 | 178.449 | 251.282 | 327.464 | 346.262 | 5,7% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 7,8% | 9,9% | 12,1% | 14,4% | 14,1% | |
| Risultato prima delle imposte | 104.385 | 164.916 | 243.499 | 312.208 | 335.537 | 7,5% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 6,7% | 9,1% | 11,7% | 13,7% | 13,6% | |
| Risultato netto di periodo | 89.016 | 129.054 | 183.962 | 240.632 | 263.428 | 9,5% |
| % sui ricavi delle vendite e delle prestazioni | 5,7% | 7,2% | 8,9% | 10,6% | 10,7% | |
| 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | % 2017/2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| 776.735 | 839.510 | 878.569 | 1.110.693 | 1.310.818 | 18,0% |
| 429.207 | 536.330 | 687.547 | 882.310 | 1.064.437 | 20,6% |
| 320.489 | 270.387 | 160.688 | 195.677 | 218.597 | 11,7% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | % 2017/2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Personale a fine periodo (n.) | 7.241 | 7.690 | 7.867 | 9.042 | 9.837 | 8,8% |
| Fatturato per dipendente | 216,3 | 234,5 | 263,5 | 252,1 | 250,4 | -0,6% |
| Investimenti | 133.078 | 126.776 | 155.908 | 263.570 | 360.684 | 36,8% |
| 31.12.2013 | 31.12.2014 | 31.12.2015 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine operativo netto/ | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 7,8% | 9,9% | 12,1% | 14,4% | 14,1% |
| Risultato prima delle imposte/ | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 6,7% | 9,1% | 11,7% | 13,7% | 13,6% |
| Investimenti/Ricavi delle vendite | |||||
| e delle prestazioni | 8,5% | 7,0% | 7,5% | 11,6% | 14,6% |
| Indebitamento finanziario netto/ | |||||
| Patrimonio netto | 74,7% | 50,4% | 23,4% | 22,2% | 20,5% |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/ | |||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 0,7% | 0,7% | 0,6% | 0,4% | 0,4% |
| Oneri finanziari netti rettificati(*)/ | |||||
| Margine operativo netto | 9,1% | 7,1% | 4,9% | 3,0% | 2,7% |
| ROI (2) | 15,8% | 21,3% | 28,6% | 29,5% | 26,4% |
| ROE (3) | 20,8% | 24,0% | 27,0% | 27,5% | 25,2% |
Note:
(1) Per la composizione di tali voci si rimanda al Prospetto della Situazione patrimoniale e finanziaria contenuta nella presente Relazione sulla gestione. (2) Margine operativo netto/capitale netto investito x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione). (3) Risultato prima degli interessi di terzi/patrimonio netto x coefficiente di annualizzazione (giorni dell'esercizio/giorni del periodo di rendicontazione).
(*) La voce è stata depurata dal valore delle differenze cambio.
Per una corretta valutazione delle performance ottenute da Brembo nell'esercizio 2017 presentiamo una panoramica sul contesto macroeconomico a livello mondiale, con riferimenti particolari ai mercati in cui il Gruppo opera.
Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicate nel World Economic Outlook di gennaio 2018, la crescita globale è stata rivista al rialzo. Il documento segnala un consolidamento dell'economia mondiale, con un incremento del 3,7% nel 2017 sull'anno precedente, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto lo scorso ottobre e mezzo punto percentuale in più rispetto al 2016. La ripresa dell'attività economica è stata ampia, con notevoli sorprese al rialzo soprattutto in Europa e in Asia. Anche per il 2018 e 2019 le previsioni dell'economia mondiale sono state riviste al rialzo di 0,2 punti percentuali e si collocano attualmente al 3,9% per entrambi gli anni. "La revisione - si legge nel report - riflette il miglioramento della spinta globale e l'impatto atteso dalle recenti riforme fiscali approvate negli USA". Dunque, la riforma fiscale è vista come un volano di crescita che dovrebbe portare gli USA a un incremento del PIL del 2,7% nel 2018, contro il +2,3% del 2017, e al +2,5% nel 2019. In generale, il rafforzamento in atto viene prevalentemente attribuito al persistere di politiche monetarie molto accomodanti, che sostengono la fiducia dei mercati e i processi di risanamento delle economie. Come spesso accade, l'FMI fa un richiamo alla politica – dedicando particolare attenzione anche all'Italia, alle prese con il cambio di legislatura - sottolineando che questa fase congiunturale estremamente positiva è una "opportunità ideale" per fare le riforme e che, in una cornice di ottimismo dei mercati, assicurare la stabilità delle finanze pubbliche è un "imperativo" da non eludere. Proprio le elezioni italiane sono citate, insieme a quelle di Brasile, Colombia e Messico, come fattori politici che potrebbero generare un cambio dell'agenda economica e sono inserite nel capitolo dei
"rischi", dove figurano anche i cambiamenti climatici causa di gravi catastrofi naturali.
Nell'Eurozona, i tassi di crescita sono risultati al di sopra delle attese, registrando nel 2017 un incremento del PIL del 2,4% e migliorando altresì le previsioni per il 2018 (+2,2%) e per il 2019 (+2,0%), con un aumento, per entrambi gli anni, di 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni dello scorso trimestre. Questa crescita è trascinata soprattutto da Germania, Italia e Paesi Bassi, dove si registra un forte impulso della domanda interna e una maggiore domanda esterna. La Spagna, che nel 2017 ha contribuito attivamente alla crescita dell'intera zona (+3,1%), è stata rivista leggermente al ribasso per il 2018 (+2,4% a fronte del precedente +2,5%) per il possibile impatto negativo dell'incertezza politica sulla fiducia e sulla domanda. Secondo gli ultimi dati resi noti da Markit (Indice PMI IHS Markit), l'Eurozona ha iniziato il 2018 con una nuova accelerazione nella sua crescita, toccando un valore record in quasi 12 anni, accompagnato dal maggior incremento dell'occupazione dal 2000 e dalla più alta pressione sui prezzi in quasi sette anni. Negli ultimi tre mesi dell'anno anche la produzione industriale ha toccato un record, registrando il più forte aumento dal 2000 grazie a un'impennata di nuovi ordini.
L'FMI ha migliorato anche le proprie valutazioni sulla crescita in Italia, anche se consegna al Governo che uscirà dalle urne del 4 marzo 2018 uno scenario di rallentamento, sia pure inferiore a quello stimato ad ottobre. In occasione del Forum di Davos di gennaio 2018 il Fondo Monetario Internazionale ha infatti indicato per il nostro paese un PIL 2017 a +1,6% prevedendo altresì +1,4% per il 2018 e +1,1% per il 2019, rispettivamente 0,3 e 0,2 punti di crescita in più di quanto precedentemente stimato. A certificare un trend positivo sono anche i dati Istat, appena pubblicati e relativi a novembre 2017, che rilevano un aumento degli ordini e del fatturato dell'industria italiana, sia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sia nei primi 11 mesi dell'anno appena trascorso (fatturato +1,3% rispetto al mese di ottobre e + 5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Anche da Confindustria viene una conferma della risalita in atto in Italia: il tasso di disoccupazione del periodo ottobre-novembre risulta sceso all'11% dall'11,8% di fine 2016, con buone prospettive anche per il primo trimestre 2018.
Per quanto riguarda gli USA, gli economisti dell'FMI hanno fotografato una crescita del 2,3% nel 2017 e hanno rivisto sensibilmente al rialzo le stime di crescita per il 2018 (+2,7%) e per il 2019 (+2,5%), con un incremento rispettivamente di 0,4 e 0,6 punti percentuali rispetto a quanto stimato lo scorso ottobre. Le previsioni al rialzo sono da ricondurre principalmente a fattori quali l'aumento della domanda esterna e l'impatto macroeconomico atteso dalla riforma fiscale, con particolare riferimento alla riduzione delle aliquote dell'imposta sulle società e all'indennità temporanea per l'intero esborso degli investimenti, ipotizzando che il calo delle entrate fiscali non sarà compensato da tagli alla spesa nel breve termine. Nel complesso, si prevede che i recenti provvedimenti del Governo USA potranno stimolare la crescita del paese in misura tale da ottenere entro il 2020 un PIL reale superiore dell'1,2% a quello che si sarebbe raggiunto senza i cambiamenti nella politica fiscale. Per il Messico l'FMI ha rivisto leggermente al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2017: +2,0% rispetto al +2,1% stimato tre mesi prima; positive, invece, le prospettive di crescita per il 2018 (+2,3%) e per il 2019 (+3,0%), con una revisione al rialzo rispettivamente di 0,4 e 0,7 punti percentuali.
In Giappone risulta confermata per il 2017 una generale ripresa dell'economia, con l'indice dell'attività complessiva in aumento dello 0,5% rispetto a quanto stimato lo scorso autunno, consolidando la crescita dell'intero paese attorno all'1,8%. Secondo l'ultimo World Economic Outlook dell'FMI per i prossimi due anni è invece previsto un progressivo rallentamento della crescita dell'attività economica giapponese, che si dovrebbe assestare attorno a +1,2% nel 2018 e +0,9% nel 2019.
Da parte sua la Cina ha registrato nel 2017 un incremento del PIL pari al 6,9%, superiore sia alle previsioni degli analisti, che avevano stimato un aumento del 6,8%, sia all'obiettivo del Governo che era di circa il 6,5%. Questo risultato attesta per la seconda economia mondiale la prima accelerazione in sette anni. Nel 2016 l'incremento era stato del 6,7%, il più basso da oltre un quarto di secolo. Con un aumento del PIL 2017 pari al 6,5% il continente asiatico continua a rappresentare oltre la metà della crescita economica mondiale. L'FMI conferma per l'intera area una previsione di crescita del 6,5% anche nel 2018 e del 6,6% nel 2019: una crescita capitanata dalla Cina (+6,6% e +6,4%) e dall'India (+7,4% e +7,8%). Si prevede che la crescita si riduca gradualmente in Cina (malgrado una lieve revisione al rialzo delle stime per il 2018 e il 2019 rispetto a quanto stimato a ottobre, grazie ad una maggiore domanda esterna), continui a progredire in India e rimanga sostanzialmente stabile nella regione ASEAN-5 (Indonesia, Malesia, Filippine, Thailandia, Vietnam).
Per quanto concerne la Russia, il paese sembra aver superato il momento di crisi, consolidando nel 2017 un incremento del PIL pari a +1,8% e vedendo leggermente in rialzo, secondo l'FMI, le prospettive di crescita per il 2018 (+1,7%) rispetto a quanto stimato a ottobre. In Brasile continua una solida ripresa: nel 2017 il PIL reale, cioè al netto dell'inflazione, dovrebbe segnare un +0,8% per raggiungere a fine 2018 una crescita pari a +1,9%. Questo risultato è principalmente riconducibile agli effetti favorevoli dei prezzi delle materie prime e alle positive condizioni di finanziamento per i paesi esportatori delle stesse.
In tema di materie prime, va segnalato che il miglioramento delle prospettive di crescita globale, gli eventi meteorologici negli Stati Uniti, l'estensione dell'accordo OPEC per limitare la produzione petrolifera e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno sostenuto i prezzi del petrolio greggio. Infatti il prezzo medio delle tre qualità di petrolio – UK Brent, Dubai Fateh e West Texas Intermediate (WTI) – è aumentato tra agosto 2017 (periodo di riferimento per l'OEO di ottobre 2017) e metà dicembre 2017 (il periodo di riferimento dell'aggiornamento WEO di gennaio 2018) a 52,7 dollari al barile. L'andamento del prezzo al barile è visto in rialzo a 59,9 dollari per il 2018 per poi assestarsi durante il 2019 intorno ai 56,4 dollari.
Il dollaro americano ha aperto il 2017 in deprezzamento sull'euro, per poi proseguire con una fase laterale (gennaio-aprile) con livelli di cambio compresi nel canale 1,05 e 1,09. Da maggio la moneta statunitense ha intrapreso una fase di sostanziale e costante discesa, toccando il punto di massimo deprezzamento dell'anno in data 8 settembre a 1,206 ampiamente oltre la media annua di 1,129283. Da tale quotazione ha proseguito riapprezzandosi nel mese di ottobre, per poi tornare sul fine anno ai massimi livelli di deprezzamento rilevati nel periodo. Chiusura: 1,1993.
Per quanto riguarda le valute degli altri principali mercati in cui Brembo opera a livello industriale e commerciale, la sterlina inglese ha aperto il 2017 in deprezzamento sull'euro, proseguendo successivamente una fase laterale che ne ha visto oscillare i valori sino a giugno in un canale di prezzo compreso tra 0,83 e 0,88. Il secondo semestre è proseguito con un ulteriore calo della valuta britannica sino al massimo deprezzamento dell'anno a quota 0,92965 (in data 29 agosto) per poi rientrare nei mesi successivi su valori vicini alla media di periodo di 0,876145. Chiusura: 0,88723.
Lo zloty polacco ha aperto l'anno in costante apprezzamento sull'euro, raggiungendo la quota di 4,1712 in data 31 maggio. Nel secondo semestre la valuta ha invertito il trend, deprezzandosi sino agli inizi di ottobre in area 4,30 per poi rientrare con forza sino ai valori massimi dell'anno.
Chiusura: 4,177 in ripresa rispetto alla media annua di 4,256310.
La corona ceca ha mantenuto il cambio nell'orbita di 27 corone per 1 euro sino al 5 aprile, giorno in cui la Banca Centrale ceca ha deciso di sganciare il vincolo tra la divisa ceca e l'euro. La moneta è così tornata a fluttuare liberamente sul mercato, affidandosi alla legge della domanda e dell'offerta, registrando la quota di 27,058. L'effetto di tale sganciamento ha determinato un costante e deciso apprezzamento della valuta ceca sull'euro per tutto l'anno, sino al raggiungimento del livello di 25,413 in data 24 novembre. Chiusura: 25,535 con un significativo apprezzamento sulla media annuale di 26,327176.
La corona svedese ha aperto il 2017 in leggero apprezzamento sull'euro per perdere poi terreno dalla seconda metà di febbraio sino a giugno, quando ha toccato quota 9,795. Successivamente la moneta svedese ha seguito un trend di nuovo apprezzamento fino a settembre, per tornare a flettere da ottobre fino a fine anno toccando un punto di massimo deprezzamento a 10,016 in data 11 dicembre. Chiusura: 9,8438, a fronte di una media annua di 9,636873.
Ad oriente, lo yen giapponese ha iniziato l'anno apprezzandosi verso l'euro e raggiungendo progressivamente la quota di 116,01 (13 aprile). Successivamente la moneta ha invertito il suo trend di crescita, percorrendo un movimento di costante e forte flessione proseguito sino a fine anno, quando ha toccato il livello di massimo deprezzamento chiudendo il periodo a 135,01 a fronte di una media annua di 126,654565.
Lo yuan/renminbi cinese ha aperto il 2017 a quota 7,269 in data 2 gennaio, generando poi un movimento caratterizzato dall'alternarsi di fasi di deprezzamento e di apprezzamento sino al mese di marzo. Da aprile la moneta ha intrapreso un trend di deciso indebolimento toccando un punto di massimo deprezzamento a 7,9757 in data 4 agosto. Il resto dell'anno ha visto un andamento laterale mantenutosi sempre più debole rispetto alla media del periodo, pari a 7,626438, e chiudendo poi l'anno a quota 7,8044.
La rupia indiana ha avuto un inizio d'anno altalenante, con un primo periodo di deprezzamento seguito da una fase di crescita sino a toccare quota 68,2915 in data 10 aprile. Successivamente la divisa ha invertito decisamente il trend indebolendosi per il resto dell'anno e toccando un punto di massimo deprezzamento a 77,501 in data 22 settembre.
Chiusura: 76,6055 che si confronta con una media annua di 73,498019.
Nelle Americhe, il real brasiliano ha dapprima registrato una fase di apprezzamento toccando quota 3,2402 in data 16 febbraio. Successivamente la moneta ha mostrato un andamento di lenta e costante flessione sino alla metà di maggio, per poi accelerare il suo deprezzamento sino a toccare il livello di 3,9729 in chiusura d'anno, a fronte di una media annua di 3,604102.
Il peso messicano, dopo aver aperto l'anno a quota 21,7063 in data 2 gennaio, ha avuto una breve fase di forte deprezzamento sino a quota 23,4441 (in data 19 gennaio), per poi invertire la rotta in maniera decisa apprezzandosi rapidamente sino ad un massimo d'anno di 19,7586 in data 10 aprile.
Successivamente ha di nuovo invertito il trend, entrando in una fase altalenante ma di costante flessione sino a ritornare sui valori di inizio anno toccando, in chiusura di periodo, un livello di massimo deprezzamento a 23,6612, valore al di sopra della media annua di 21,327801.
Il peso argentino ha iniziato il 2017 a 16,6605 proseguendo attorno a tale livello sino al 12 aprile quando ha registrato il massimo apprezzamento dell'anno a 16,0752. Da quel momento il trend di flessione del cambio sull'euro, già manifestatosi sul finire del 2016, è ripartito con forza sino a toccare la quota di 20,9238 in data 4 agosto. Il successivo periodo ha visto un costante movimento laterale sino a dicembre inoltrato, quando la valuta argentina a ripreso a perdere valore sino a toccare, in chiusura d'anno, il massimo deprezzamento a 22,931 a fronte di una media di periodo di 18,698455.
Il rublo russo ha inizialmente perso terreno contro l'euro nel mese di gennaio per poi riapprezzarsi fino a toccare il livello di 59,6596 in data 5 aprile. Ha poi invertito bruscamente il suo trend positivo deprezzandosi costantemente fino a raggiungere quota 71,8059 in data 2 agosto. Il periodo successivo ha visto fasi altalenanti di apprezzamento e deprezzamento, che si sono comunque mantenute sopra la media annua di 65,887664. Chiusura: 69,392.
Brembo è leader mondiale e innovatore riconosciuto nella tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli. Opera attualmente in 15 paesi di 3 continenti con propri insediamenti industriali e commerciali e con più di 9.800 dipendenti nel mondo. La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il mercato di riferimento di Brembo è rappresentato dai principali costruttori mondiali di autovetture, motociclette e veicoli commerciali, oltre che dai produttori di vetture e moto da competizione. Grazie a una costante attenzione all'innovazione e allo sviluppo tecnologico e di processo, fattori da sempre alla base della filosofia Brembo, il Gruppo gode di una consolidata leadership internazionale nello studio, progettazione e produzione di sistemi frenanti ad alte prestazioni per una vasta gamma di veicoli, sia stradali che da competizione, rivolgendosi sia al mercato del primo equipaggiamento che al mercato del ricambio. Relativamente ai settori auto e veicoli commerciali, la gamma di prodotti Brembo comprende il disco freno, la pinza freno, il modulo lato ruota e, in modo progressivo, il sistema frenante completo, comprensivo dei servizi di ingegneria integrata che accompagnano lo sviluppo dei nuovi modelli dei clienti. Ai produttori di motociclette vengono forniti, oltre a dischi e pinze freno, anche pompe freno, ruote in leghe leggere e sistemi frenanti completi. Nel mercato del ricambio auto, l'offerta riguarda in particolare i dischi freno, ma è integrata anche da pastiglie, tamburi, ganasce, kit per freni a tamburo e componenti idraulici: una gamma ampia e affidabile che consente una copertura quasi totale del parco circolante automobilistico europeo.
Nel corso del 2017, Brembo ha consolidato ricavi netti pari a € 2.463.620 migliaia, in crescita del 8,1% rispetto a € 2.279.096 migliaia del 2016.
Di seguito vengono forniti dati e informazioni a disposizione della società sull'andamento delle singole applicazioni e sui relativi mercati.
Il mercato globale dei veicoli leggeri ha registrato nel 2017 una crescita complessiva delle vendite del 2,4% rispetto al 2016, grazie soprattutto ai mercati della Cina e dell'Europa.
Il mercato dell'Europa Occidentale (EU15+EFTA) ha chiuso positivamente per il quarto anno consecutivo, con le immatricolazioni di autovetture cresciute del 3,3% rispetto al 2016. Tutti i principali mercati, con la sola eccezione del Regno Unito che ha segnato un -5,7%, hanno contribuito alla crescita registrando aumenti nelle vendite: Germania +2,7%, Francia +4,7%, Italia +7,9%, Spagna +7,7%. Anche nell'Est Europa (EU12) si è registrato un andamento positivo nelle immatricolazioni di auto: +12,8% rispetto al 2016. In Russia le immatricolazioni di veicoli leggeri, dopo il trend negativo iniziato nel 2013, hanno mostrato segnali positivi chiudendo il 2017 con un aumento delle vendite dell'11,9% rispetto allo scorso anno.
Negli Stati Uniti, dopo diversi anni di crescita, le vendite di veicoli leggeri nel 2017 sono diminuite complessivamente dell'1,9% rispetto al 2016. E' invece tornato positivo il trend delle vendite nei mercati di Brasile e Argentina, che hanno chiuso il 2017 con un aumento complessivo del 13,9%.
Nei mercati asiatici, la Cina ha registrato nel 2017 un aumento delle vendite di veicoli leggeri pari a +2,0%, inferiore agli incrementi degli anni scorsi, ma comunque tale da confermare ancora una volta il paese del sol levante quale primo mercato mondiale. Positivo anche l'andamento del mercato giapponese, che ha chiuso il 2017 con un aumento delle vendite del 5,4%.
In questo contesto, nel 2017 Brembo ha realizzato vendite nette di applicazioni per auto per € 1.890.990 migliaia, pari al 76,8% del fatturato di Gruppo, in crescita dell'8,9% rispetto al 2016. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati di entrambi i periodi l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., la variazione delle vendite nette sarebbe stata del 7,6%.
Europa, Stati Uniti e Giappone sono i tre più importanti mercati di riferimento per Brembo nel settore dei motocicli.
In Europa – dove i principali mercati per i motocicli sono Italia, Germania, Francia, Spagna e UK – le immatricolazioni 2017 sono diminuite complessivamente del 9,5 % rispetto al 2016. Stabile la Francia, in sensibile calo la Germania (-19,4%), UK (-18,4%) e Spagna (-12,0%). L'unico paese che ha chiuso il 2017 in crescita è l'Italia, dove le vendite di moto e scooter hanno registrato nell'insieme un incremento del +5,4% (+8,5% per le moto e +3,4 %, per gli scooter). Il segmento che ha avuto il miglior risultato in termini di immatricolazioni è quello delle moto "naked" (+15,9%), mentre i trial hanno avuto un forte calo (-21,3%). In termini di cilindrate, il target Brembo (superiore a 500cc) è cresciuto del 14% rispetto al 2016. Gli ATV (All Terrain Vehicles, quadricicli per ricreazione e lavoro) hanno subito una flessione del 35%.
Negli Stati Uniti le immatricolazioni di moto, scooter e ATV nel 2017 sono complessivamente diminuite del 3,2% rispetto al 2016. I soli ATV hanno avuto un calo del 3,2% , mentre le moto e gli scooter nel loro insieme hanno segnato un -3,6% (le immatricolazioni dei soli motocicli con cilindrata maggiore di 600cc sono calate del 7,5%).
Il mercato giapponese, considerando complessivamente le cilindrate sopra i 50cc, ha avuto nel 2017 un incremento pari al 4,0%, mentre quello indiano, considerando moto e scooter, ha segnato nel 2017 un aumento del 9,0%.
Il mercato brasiliano ha visto un calo complessivo delle immatricolazioni del 14,7% rispetto al 2016.
In questo scenario, i ricavi di Brembo per vendite nette di applicazioni per motocicli nel 2017 sono stati pari a € 226.858 migliaia, in crescita del 10,6% rispetto a € 205.099 migliaia realizzati nel precedente esercizio.
Nel 2017 il mercato dei veicoli commerciali in Europa (EU+EFTA), mercato di riferimento per Brembo, ha fatto registrare una crescita delle immatricolazioni pari al 3,2%.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) sono aumentate complessivamente in Europa del 3,9% rispetto all'analogo periodo del 2016. Dei primi cinque mercati europei per volume di vendita, tre hanno chiuso il 2017 in positivo rispetto all'anno precedente (Germania +4,9%, Spagna +15,5%, Francia +7,1%), mentre sono risultati in calo l'Italia (-3,4%) e il Regno Unito (-3,6%). Nei paesi dell'Est Europa la crescita di questo segmento è stata pari a +4,0% rispetto al 2016.
Il segmento dei veicoli commerciali medi e pesanti (oltre le 3,5 tonnellate) in Europa è rimasto praticamente stabile rispetto l'anno precedente. Tra i primi cinque mercati europei per volume di vendita ci sono stati significativi aumenti in Italia (+4,5%) e in Francia (+6,5%), mentre hanno chiuso l'anno in flessione Germania (-0,9%), Spagna (-0,1%) e Regno Unito (-7,1%). Nei Paesi dell'Est Europa le vendite di veicoli commerciali oltre le 3,5 tonnellate sono diminuite dell'1,3% rispetto l'anno precedente.
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2017, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 226.134 migliaia, in aumento dello 0,7% rispetto a € 224.480 migliaia dell'anno precedente.
Nel settore delle competizioni, nel quale Brembo ha da anni un'indiscussa supremazia, il Gruppo è presente con tre marchi leader: Brembo Racing (impianti frenanti per auto e moto da competizione), AP Racing (impianti frenanti e frizioni per auto da competizione), Marchesini (ruote in magnesio e alluminio per motociclette da corsa).
Dalle vendite di applicazioni per questo segmento nel corso del 2017, Brembo ha conseguito ricavi netti pari a € 119.254 migliaia, in crescita del 6,2% rispetto a € 112.279 migliaia del 2016.
| 31.12.2017 | % | 31.12.2016 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|
| 289.182 | 11,7% | 256.646 | 11,3% | 32.536 | 12,7% |
| 565.645 | 23,0% | 528.299 | 23,2% | 37.346 | 7,1% |
| 73.738 | 3,0% | 83.425 | 3,7% | (9.687) | -11,6% |
| 192.164 | 7,8% | 188.251 | 8,3% | 3.913 | 2,1% |
| 232.633 | 9,4% | 205.860 | 9,0% | 26.773 | 13,0% |
| 70.957 | 2,9% | 55.770 | 2,4% | 15.187 | 27,2% |
| 271.155 | 11,0% | 202.085 | 8,9% | 69.070 | 34,2% |
| 34.951 | 1,4% | 36.256 | 1,6% | (1.305) | -3,6% |
| 26.973 | 1,1% | 12.496 | 0,5% | 14.477 | 115,9% |
| 65.893 | 2,7% | 56.016 | 2,5% | 9.877 | 17,6% |
| 621.314 | 25,3% | 637.458 | 28,0% | (16.144) | -2,5% |
| 19.015 | 0,7% | 16.534 | 0,6% | 2.481 | 15,0% |
| 2.463.620 | 100,0% | 2.279.096 | 100,0% | 184.524 | 8,1% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | % | 31.12.2016 | % | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Autovetture | 1.890.990 | 76,8% | 1.736.159 | 76,2% | 154.831 | 8,9% |
| Motocicli | 226.858 | 9,2% | 205.099 | 9,0% | 21.759 | 10,6% |
| Veicoli Commerciali | 226.134 | 9,2% | 224.480 | 9,8% | 1.654 | 0,7% |
| Competizioni | 119.254 | 4,8% | 112.279 | 5,0% | 6.975 | 6,2% |
| Varie | 384 | 0,0% | 1.079 | 0,0% | (695) | -64,4% |
| Totale | 2.463.620 | 100,0% | 2.279.096 | 100,0% | 184.524 | 8,1% |
(percentuale)
(percentuale)
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione | % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 2.463.620 | 2.279.096 | 184.524 | 8,1% |
| Costo del venduto, costi operativi e altri oneri/proventi netti * | (1.560.843) | (1.458.752) | (102.091) | 7,0% |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 13.236 | 11.010 | 2.226 | 20,2% |
| Costi per il personale | (436.050) | (387.640) | (48.410) | 12,5% |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 479.963 | 443.714 | 36.249 | 8,2% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 19,5% | 19,5% | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (133.701) | (116.250) | (17.451) | 15,0% |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 346.262 | 327.464 | 18.798 | 5,7% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 14,1% | 14,4% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti e da partecipazioni | (10.725) | (15.256) | 4.531 | -29,7% |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 335.537 | 312.208 | 23.329 | 7,5% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 13,6% | 13,7% | ||
| Imposte | (67.637) | (69.213) | 1.576 | -2,3% |
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 267.900 | 242.995 | 24.905 | 10,2% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10,9% | 10,7% | ||
| Interessi di terzi | (4.472) | (2.363) | (2.109) | 89,3% |
| RISULTATO NETTO | 263.428 | 240.632 | 22.796 | 9,5% |
| % su ricavi delle vendite e delle prestazioni | 10,7% | 10,6% | ||
| Risultato per azione base/diluito (in euro) | 0,81 | 0,74** | ||
* La voce è la somma delle seguenti voci del conto economico consolidato "Altri ricavi e proventi", "Costi per progetti interni capitalizzati", "Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci" e "Altri costi operativi".
** Valore ricalcolato in seguito all'operazione di frazionamento delle azioni avvenuta in data 29 maggio 2017.
Confermando una prosecuzione del trend di crescita del fatturato, anche nel 2017 il Gruppo ha registrato un andamento delle vendite molto positivo. I ricavi netti realizzati nell'anno ammontano a € 2.463.620 migliaia, in aumento dell'8,1% rispetto all'esercizio precedente. A parità di perimetro di consolidamento, escludendo quindi dai risultati di entrambi i periodi l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., consolidata dal 1° maggio 2016, il fatturato del Gruppo risulterebbe in crescita del 7,1%.
Quasi tutte le applicazioni hanno contribuito alla crescita dei ricavi. Il settore delle applicazioni per autovetture, da cui proviene il 76,8% dei ricavi del Gruppo, ha chiuso l'esercizio con un incremento dell'8,9%, che si riduce a +7,6% non considerando l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. Molto buona la performance del settore moto (+10,6%), seguito da quello delle competizioni (+6,2%), mentre il settore delle applicazioni per veicoli commerciali è rimasto pressoché stabile.
A livello geografico, guardando all'Europa, la Germania ha registrato un incremento del 7,1% rispetto al 2016, buone performance anche per Italia (+12,7%) mentre nel Regno Unito la crescita è stata più limitata (+2,1%) e la Francia ha segnato un calo dell'11,6%. In Nord America le vendite sono risultate in leggero calo (-2,5% che diventa -0,8% a parità di cambi). Il Sud America ha confermato i segnali di ripresa del mercato già intravisti verso fine 2016 attestandosi a +17,6%. In Estremo Oriente, si sono registrate ottime performance in Cina (+34,2% che diventa +23,4% a parità di perimetro) e in India (+27,2%), mentre il Giappone è calato leggermente rispetto all'anno precedente (-3,6%).
Il costo del venduto e gli altri costi operativi netti relativi al 2017 ammontano a € 1.560.843 migliaia, con un'incidenza del 63,4% sulle vendite, in leggero calo rispetto al 64,0% dell'anno precedente. All'interno di questa voce i costi per progetti interni capitalizzati tra le attività immateriali ammontano a € 24.219 migliaia e si confrontano con € 18.971 migliaia del 2016.
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.236 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2016 € 11.010 migliaia).
I costi per il personale nel 2017 ammontano a € 436.050 migliaia con un'incidenza sui ricavi del 17,7% in lieve aumento rispetto all'esercizio precedente (17,0%). Il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 è di 9.837 a fronte di 9.042 presenti al 31 dicembre 2016. L' incremento del personale del Gruppo (+795 unità) è da ricondursi alla necessità di far fronte all'aumentato livello delle attività produttive, al pieno avvio degli stabilimenti più recenti, all'apertura di nuovi poli produttivi e al potenziamento di quelli già esistenti.
Il margine operativo lordo nell'anno è di € 479.963 migliaia, a fronte di € 443.714 migliaia dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi del 19,5% pari a quella del 2016.
Il margine operativo netto ammonta a € 346.262 migliaia (14,1% dei ricavi) rispetto a € 327.464 migliaia (14,4% dei ricavi) del 2016, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 133.701 migliaia, contro ammortamenti e svalutazioni del 2016 pari a € 116.250 migliaia.
Gli oneri finanziari netti sono pari a € 10.913 migliaia (€ 15.367 migliaia nel 2016), composti da differenze cambio nette negative per € 1.596 migliaia (nel 2016 negative per € 5.483 migliaia) e da altri oneri finanziari netti pari a € 9.317 migliaia (€ 9.884 migliaia nel precedente esercizio).
I proventi finanziari netti da partecipazioni ammontano a € 188 migliaia (€ 111 migliaia nel 2016) e sono principalmente riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 335.537 migliaia, contro € 312.208 migliaia dell'esercizio precedente, con un incremento del 7,5%. La stima delle imposte risulta pari a € 67.637 migliaia, con un tax rate del 20,2% a fronte del 22,2% del 2016.
Il risultato netto di Gruppo è pari a € 263.428 migliaia, in aumento del 9,5% rispetto a € 240.632 migliaia del precedente esercizio.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni materiali | 933.774 | 746.932 | 186.842 |
| Immobilizzazioni immateriali | 194.585 | 190.263 | 4.322 |
| Attività finanziarie nette | 41.069 | 33.856 | 7.213 |
| Altri crediti e passività non correnti | 41.723 | 53.832 | (12.109) |
| (a) Capitale immobilizzato | 1.211.151 | 1.024.883 | 186.268 |
| 18,2% | |||
| Rimanenze | 311.116 | 283.191 | 27.925 |
| Crediti commerciali | 375.719 | 357.392 | 18.327 |
| Altri crediti e attività correnti | 80.455 | 43.830 | 36.625 |
| Passività correnti | (601.050) | (542.767) | (58.283) |
| Fondi per rischi e oneri/Imposte differite | (66.573) | (55.836) | (10.737) |
| (b) Capitale di esercizio netto | 99.667 | 85.810 | 13.857 |
| 16,1% | |||
| (c) CAPITALE NETTO INVESTITO (a)+(b) | 1.310.818 | 1.110.693 | 200.125 |
| 18,0% | |||
| (d) Patrimonio netto | 1.064.437 | 882.310 | 182.127 |
| (e) T.F.R. e altri fondi per il personale | 27.784 | 32.706 | (4.922) |
| Indebitamento finanziario a m/l termine | 321.658 | 215.904 | 105.754 |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | (103.061) | (20.227) | (82.834) |
| (f) Indebitamento finanziario netto | 218.597 | 195.677 | 22.920 |
| 11,7% | |||
| (g) COPERTURA (d)+(e)+(f) | 1.310.818 | 1.110.693 | 200.125 |
| 18,0% | |||
RISULTATO NETTO
(in milioni di euro)
(in migliaia di euro)
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo deriva da riclassifiche apportate ai Prospetti contabili del Bilancio consolidato riportati nelle pagine seguenti. In particolare:
Il Capitale Netto Investito a fine periodo ammonta a € 1.310.818 migliaia, con un incremento di € 200.125 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016 quando era pari a € 1.110.693 migliaia.
L'Indebitamento finanziario netto del 2017 è pari a € 218.597 migliaia rispetto a € 195.677 migliaia al 31 dicembre 2016; l'incremento di € 22.920 migliaia registrato nell'esercizio è principalmente riconducibile ai seguenti aspetti:
Informazioni di dettaglio sulla configurazione della posizione finanziaria nelle sue componenti attive e passive sono contenute nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
32
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (*) | (195.677) | (160.688) |
| Margine operativo netto | 346.262 | 327.464 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 133.701 | 116.250 |
| Margine operativo lordo | 479.963 | 443.714 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (326.658) | (231.431) |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (34.026) | (32.139) |
| Disinvestimenti | 4.444 | 2.821 |
| Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto delle disponibilità liquide |
0 | (72.801) |
| Investimenti netti | (356.240) | (333.550) |
| Variazioni rimanenze | (31.154) | (35.070) |
| Variazioni crediti commerciali | (16.702) | (26.637) |
| Variazioni debiti commerciali | 41.860 | 54.051 |
| Variazione di altre passività | 16.087 | (19.311) |
| Variazione crediti verso altri e altre attività | (15.671) | 5.807 |
| Riserva di conversione non allocata su specifiche voci | (11.009) | 2.147 |
| Variazioni del capitale circolante | (16.589) | (19.013) |
| Variazioni fondi per benefici dipendenti ed altri fondi | 8.801 | 21.275 |
| Flusso di cassa operativo | 115.935 | 112.426 |
| Proventi e oneri finanziari | (10.302) | (14.617) |
| Imposte correnti pagate | (70.336) | (69.944) |
| (Proventi)/oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (7.196) | (2.010) |
| Dividendi pagati nel periodo | (65.037) | (52.030) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | 0 | (800) |
| Flusso di cassa netto | (36.936) | (26.975) |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulla posizione finanziaria netta | 14.016 | (8.014) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (*) | (218.597) | (195.677) |
(*) si rimanda alla nota 13 delle Note illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo Brembo, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla Gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
| AP RACING LTD. Coventry Regno Unito |
|
|---|---|
| BREMBO CZECH S.R.O. Ostrava-Hrabová Repubblica Ceca |
|
| BREMBO DEUTSCHLAND GMBH Leinfelden-Echterdingen - Germania |
|
| BREMBO POLAND SPOLKA ZO.O. Dabrowa Gornicza - Polonia |
|
| 100% | BREMBO SCANDINAVIA A.B. Göteborg Svezia |
| 100% | BREMBO RUSSIA LLC. Mosca Russia |
| 100% | LA.CAM (LAVORAZIONI CAMUNE) S.R.L. Stezzano - Italia |
| 68% | CORPORACION UPWARDS 98 S.A. Saragozza - Spagna |
| 50% | BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES S.P.A. Stezzano - Italia |
| 100% | BREMBO SGL CARBON CERAMIC BRAKES GMBH Meitingen - Germania |
| 30% | INNOVA TECNOLOGIE S.R.L. In liquidazione Almenno San Bartolomeo - Italia |
| 20% | PETROCERAMICS S.P.A. Milano Italia |
| 10% | INTERNATIONAL SPORT AUTOMOBILE S.A.R.L. Levallois Perret - Francia |
| 2,38% | E-NOVIA S.P.A. Milano Italia |
34
BREMBO S.P.A.
Questo schema adempie agli obblighi informativi al pubblico ex art. 125 Delibera Consob n. 11971 del 14 Maggio 1999.
I dati di seguito riportati sono stati estratti dalle situazioni contabili e/o dai progetti di Bilancio redatti dalle società in conformità agli IAS/IFRS e approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
CURNO (ITALIA)
Attività: studio, progettazione, sviluppo, applicazione, produzione, montaggio, vendita di impianti frenanti, nonché fusioni in leghe leggere per settori diversi, tra i quali l'automobilistico e il motociclistico.
Il 2017 si è chiuso con ricavi da vendite e prestazioni pari a € 899.126 migliaia, in aumento del 6,6% rispetto a € 843.630 migliaia del 2016. La voce "Altri ricavi e proventi" risulta pari a € 46.139 migliaia nel 2017 contro € 40.819 migliaia del 2016, mentre i costi di sviluppo capitalizzati nell'esercizio sono pari a € 21.038 migliaia.
Il margine operativo lordo è passato da € 143.628 migliaia (17,0% sui ricavi) nel 2016 a € 144.267 migliaia (16,0% sui ricavi) nel 2017, mentre il margine operativo netto, dopo aver conteggiato ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali per € 39.141 migliaia, si è chiuso a € 105.126 migliaia rispetto a € 107.812 migliaia dell'esercizio precedente.
La gestione finanziaria registra oneri netti pari a € 2.755 migliaia che si confrontano con € 3.378 migliaia del 2016. I proventi da partecipazione, pari a € 78.366 migliaia, sono riconducibili principalmente alla distribuzione di dividendi da parte di alcune società controllate (Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B., AP Racing Ltd. e Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A.).
Nel periodo preso in esame la società ha realizzato un utile di € 149.484 migliaia, mentre nell'analogo periodo del 2016 l'utile era stato di € 138.393 migliaia.
Il numero degli addetti al 31 dicembre 2017 è pari a 3.075 unità, in aumento di 41 unità rispetto alle 3.034 unità presenti a fine esercizio 2016.
COVENTRY (REGNO UNITO)
AP Racing è leader nel mercato della fornitura di freni e frizioni per auto e moto da competizione.
La società progetta, assembla e vende prodotti tecnologicamente all'avanguardia a livello mondiale per i principali team di Formula 1, GT, Touring e Rally. Inoltre, produce e vende freni e frizioni per il primo equipaggiamento di automobili di prestigiose case automobilistiche.
I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Gbp 51.960 migliaia (€ 59.305 migliaia) e si confrontano con Gbp 45.075 migliaia (€ 55.044 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Gbp 5.158 migliaia (€ 5.887 migliaia), a fronte di Gbp 4.390 migliaia (€ 5.361 migliaia) nel 2016.
Il personale in forza alla società al 31 dicembre 2017 è di 132 unità, in diminuzione di 2 unità rispetto a fine 2016.
Il 19 maggio 2016 Brembo S.p.A. ha chiuso l'operazione di acquisizione del 66% di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd., società cinese
che dispone di una fonderia e di uno stabilimento di lavorazione di dischi freno in ghisa e che fornisce i produttori di auto della regione, in prevalenza rappresentati da joint-venture tra società cinesi e i grandi player europei e americani. Il contratto prevede che il restante 34% del capitale sociale continuerà ad essere detenuto dalla società pubblica Langfang Assets Operation Co. Ltd. che fa capo alla Municipalità delle città di Langfang. Il prezzo dell'operazione è stato pari a Cny 580.060 migliaia, equivalenti a circa € 79,6 milioni.
I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Cny 604.968 migliaia (€ 79.325 migliaia) e si confrontano con Cny 337.913 migliaia (€ 45.977 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Cny 96.628 migliaia (€ 12.670 migliaia), a fronte di Cny 49.751 migliaia (€ 6.769 migliaia) nel 2016 (i dati dell'anno precedente sono da intendersi dal 1° maggio 2016, data di inclusione nel periodo di consolidamento).
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 sono 669, in aumento di 9 unità rispetto a fine 2016.
BUENOS AIRES (ARGENTINA)
La società ha sede a Buenos Aires (Argentina) ed è stata acquisita al 75% da Brembo nel 2011. In base all'accordo sottoscritto, Brembo ha esercitato nel 2013 il diritto d'opzione di acquisto sul restante 25% e, pertanto, la società risulta ora posseduta interamente dal Gruppo Brembo.
I ricavi netti sono stati di Ars 387.023 migliaia (€ 20.698 migliaia), con una perdita netta di Ars 66.110 migliaia (€ 3.536 migliaia); nel 2016 i ricavi netti erano stati di Ars 325.524 migliaia (€ 19.930 migliaia), con una perdita netta di Ars 51.032 migliaia (€ 3.124 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2017 è di 105 unità, 9 in meno rispetto al 31 dicembre 2016.
La società ha sede a Pune (India) ed è stata costituita nel 2006 come joint venture al 50% fra Brembo S.p.A. e l'indiana Bosch Chassis Systems India Ltd. Dal 2008 la società è posseduta al 100% da Brembo S.p.A.
Nel 2017 la società ha registrato ricavi netti delle vendite pari a Inr 5.947.766 migliaia (€ 80.924 migliaia), conseguendo un utile netto di Inr 525.242 migliaia (€ 7.146 migliaia); nel 2016 i ricavi netti delle vendite erano stati pari a Inr 4.726.954 migliaia (€ 63.573 migliaia), con un utile netto di Inr 365.242 migliaia (€ 4.912 migliaia).
Il numero di dipendenti al 31 dicembre 2017 è di 303 unità, che si confrontano con le 262 unità presenti al 31 dicembre 2016.
OSTRAVA-HRABOVÁ (REPUBBLICA CECA)
La società è stata costituita nel 2009 ed ha iniziato nel 2011 la propria attività produttiva che comprende la fusione, la lavorazione e il montaggio di pinze freno e altri componenti in alluminio.
Nel 2017 ha realizzato ricavi per Czk 7.612.030 migliaia (€ 289.132 migliaia) a fronte di ricavi per Czk 7.423.202 migliaia (€ 274.584 migliaia) nel 2016 ed ha chiuso con un utile di Czk 275.725 migliaia (€ 10.473 migliaia), che si confronta con un utile di Czk 527.984 migliaia (€ 19.530 migliaia) registrato nel 2016.
I dipendenti in forza al 31 dicembre 2017 sono 980, in aumento rispetto alle 891 unità presenti alla stessa data dell'anno precedente.
LEINFELDEN – ECHTERDINGEN (GERMANIA)
La società, costituita nel 2007 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., si occupa di acquistare vetture per l'effettuazione di test, di favorire e semplificare la comunicazione tra clienti tedeschi e Brembo nelle diverse fasi di impostazione e gestione dei progetti, nonché di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
Al 31 dicembre 2017 i ricavi netti delle vendite ammontano a € 1.898 migliaia (€ 1.859 migliaia nel 2016), con un utile netto di € 378 migliaia (€ 376 migliaia nel 2016).
La società al 31 dicembre 2017 ha 7 dipendenti, in calo di 1 unità rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
BETIM (BRASILE)
La società ha sede a Betim, nello Stato del Minas Gerais, e si occupa di produzione e vendita di dischi freno per auto sul mercato sudamericano del primo equipaggiamento.
I ricavi netti del 2017 sono pari a Brl 153.481 migliaia (€ 42.585 migliaia), con una perdita di Brl 12.417 migliaia (€ 3.445 migliaia); nel 2016 le vendite erano state pari a Brl 133.767 migliaia (€ 34.640 migliaia), con una perdita netta di Brl 31.848 migliaia (€ 8.247 migliaia).
Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 227 unità, rispetto alle 242 unità alla stessa data dell'anno precedente.
Brembo Japan Co. Ltd. è la società commerciale di Brembo che cura il mercato giapponese delle competizioni e garantisce, tramite l'ufficio di Tokyo, il primo supporto tecnico ai clienti OEM dell'area. Fornisce inoltre servizi alle altre società del Gruppo attive nel territorio.
I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a Jpy 634.566 migliaia (€ 5.010 migliaia), contro Jpy 613.614 migliaia (€ 5.100 migliaia) del 2016. L'utile netto conseguito nel periodo in esame è di Jpy 94.513 migliaia (€ 746 migliaia), contro quello del 2016 di Jpy 67.651 migliaia (€ 562 migliaia).
L'organico al 31 dicembre 2017 è di 18 unità,1 in più rispetto a quello in forza a fine 2016.
APODACA (MESSICO)
Attività: produzione e vendita di dischi freno per auto per il primo equipaggiamento e per il mercato del ricambio, nonché fusione, produzione e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, in seguito all'operazione di fusione con Brembo México Apodaca S.A. de C.V. avvenuta nel 2010, è ora controllata al 51% da Brembo North America Inc. e al 49% da Brembo S.p.A.
I ricavi netti del 2017 sono stati pari a Usd 169.627 migliaia (€ 150.208 migliaia), con un utile di periodo pari a Usd 6.646 migliaia (€ 5.885 migliaia).
Nel 2016 le vendite erano state pari a Usd 133.722 migliaia (€ 120.841 migliaia) con un utile pari a Usd 6.390 migliaia (€ 5.774 migliaia).
Al 31 dicembre 2017 il numero dei dipendenti è di 719, contro le 500 unità presenti a fine 2016.
NANCHINO (CINA)
La società, posseduta al 60% da Brembo S.p.A. e al 40% da Brembo Brake India Pvt. Ltd., è stata costituita nell'aprile 2016 e, a regime, si occuperà di fusione, lavorazione, assemblaggio e vendita di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali. Brembo sta infatti realizzando un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino, in Cina, in prossimità dell'attuale stabilimento. Il nuovo polo produttivo, che occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli, sarà all'avanguardia in termini di integrazione e di automazione dei processi.
Al 31 dicembre 2017 la società ha chiuso con una perdita di Cny 38.604 migliaia (€ 5.062 migliaia) e conta 138 dipendenti. Nel 2016 la perdita era stata di Cny 3.234 migliaia (€ 440 migliaia) con 13 dipendenti.
NANCHINO (CINA)
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento, nonché di sistemi frenanti per auto e veicoli commerciali.
La società, risultante dalla joint venture di Brembo S.p.A. con il gruppo cinese Nanjing Automobile Corp., è stata costituita nel 2001 e il Gruppo Brembo ne ha acquisito il controllo nel 2008. Nel 2013 il Gruppo Brembo ha acquisito dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co. Ltd. il controllo totalitario della società.
Dal 1° luglio è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione è volta alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.
Le vendite nette della società ammontano al 31 dicembre 2017 a Cny 1.368.290 migliaia (€ 179.414 migliaia), con un utile di Cny 91.342 migliaia (€ 11.977 migliaia); nel 2016 le vendite della sola Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. (ante fusione per incorporazione di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd.) erano state pari a Cny 1.055.582 migliaia (€ 143.625 migliaia), con un utile di Cny 3.314 migliaia (€ 451 migliaia).
Al 31 dicembre 2017 il numero dei dipendenti è di 588, rispetto alle 539 unità a fine 2016 (valore che include anche i dipendenti della società incorporata).
Attività: sviluppo, fusione, produzione e vendita di dischi freno per il mercato auto del primo equipaggiamento e del ricambio, nonché di impianti frenanti per auto, moto e per il settore delle competizioni.
Brembo North America Inc. svolge la sua attività a Homer (Michigan), producendo e commercializzando dischi freno per il mercato del primo equipaggiamento e del ricambio, oltre a sistemi frenanti ad alte prestazioni per auto. Nel 2010 è stato aperto il Centro di Ricerca e Sviluppo presso la sede di Plymouth (Michigan) per lo sviluppo e la commercializzazione sul mercato USA di nuove soluzioni in termini di materiali e design.
I ricavi netti realizzati nel 2017 ammontano a Usd 476.694 migliaia (€ 422.121 migliaia); nell'esercizio precedente la società aveva conseguito ricavi netti per Usd 484.108 migliaia (€ 437.474 migliaia).
Il risultato netto al 31 dicembre 2017 evidenzia un utile di Usd 46.503 migliaia (€ 41.180 migliaia) a fronte di un utile di Usd 21.568 migliaia (€ 19.491 migliaia) registrato nel 2016.
Il personale alla fine del periodo è di 724 unità, 58 in più rispetto alla fine del 2016.
La società produce sistemi frenanti per il mercato di primo equipaggiamento auto e veicoli commerciali nello stabilimento di Czestochowa; nello stabilimento di Dabrowa-Gornicza dispone, invece, di una fonderia per la produzione di dischi fusi in ghisa destinati ad essere lavorati nello stesso sito produttivo o da altre società del Gruppo; nel sito di Niepolomice lavora le campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Cina, Stati Uniti e nello stesso sito di Dabrowa-Gornicza.
I ricavi netti realizzati nel 2017 ammontano a Pln 1.835.490 migliaia (€ 431.240 migliaia) contro Pln 1.790.093 migliaia (€ 410.230 migliaia) del 2016. L'utile netto al 31 dicembre 2017 è di Pln 390.644 migliaia (€ 91.780 migliaia) e si confronta con un utile di Pln 402.473 migliaia (€ 92.233 migliaia) conseguito nell'esercizio precedente.
Il personale a fine periodo è di 1.866 unità, rispetto alle 1.672 presenti alla fine del 2016.
MOSCA (RUSSIA)
La società, costituita nel 2014 con sede a Mosca e controllata al 100% da Brembo S.p.A., ha il fine di promuovere la vendita di dischi freno per il settore automobilistico per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti della società realizzati ammontano a Rub 38.377 migliaia (€ 582 migliaia) rispetto a Rub 33.418 migliaia (€ 450 migliaia) nel 2016; il risultato netto è di Rub 15.481 migliaia (€ 235 migliaia) che si confronta con Rub 11.856 migliaia (€ 160 migliaia) al 31 dicembre 2016.
A fine periodo l'organico della società è pari a 2 unità, invariato rispetto a fine 2016.
GÖTEBORG (SVEZIA)
La società promuove la vendita di dischi freno per il settore automobilistico nel solo mercato del ricambio.
I ricavi netti realizzati nel periodo in esame sono pari a Sek 3.487 migliaia (€ 362 migliaia), con una perdita netta di Sek 1.412 migliaia (€ 147 migliaia) e si confrontano rispettivamente con Sek 6.832 migliaia (€ 722 migliaia) e con un utile netto di Sek 1.664 migliaia (€ 176 migliaia) conseguiti nel 2016.
Il personale al 31 dicembre 2017 è di 1 unità, invariato rispetto alla stessa data dell'anno precedente.
La società svolge esclusivamente attività commerciale per il solo mercato del ricambio.
I ricavi netti delle vendite 2017 ammontano a € 29.421 migliaia, contro € 27.889 migliaia realizzati nel 2016. Il risultato netto evidenzia un utile di € 2.389 migliaia, a fronte di un utile di € 1.785 migliaia registrato nel 2016.
Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 73 unità, contro le 75 a fine 2016.
Attività: lavorazioni meccaniche di precisione, esecuzione di lavori di torneria, attività di componentistica meccanica e attività affini, da eseguirsi in proprio o per conto terzi.
La società è stata costituita da Brembo S.p.A. nel 2010 e, nello stesso anno, ha affittato due aziende di un importante fornitore del Gruppo specializzate nella lavorazione di pistoni per pinze freno, in alluminio, acciaio e ghisa, destinati ai settori auto, moto e veicoli industriali e alla produzione di altra componentistica, tra cui minuteria metallica di alta precisione e ponti per pinze auto, oltre a supporti pinze in alluminio per il settore moto in gran parte destinate al Gruppo Brembo. Nel corso del 2012 la società ha acquisito i rami di azienda di entrambe le società.
I ricavi netti delle vendite del 2017 sono pari a € 41.766 migliaia rispetto a € 39.151 migliaia del 2016, prevalentemente verso società del Gruppo Brembo. L'utile conseguito nel 2017 è di € 2.348 migliaia, contro un utile di € 1.952 migliaia a fine 2016.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2017 sono 183, contro i 189 dell'esercizio precedente.
QINGDAO (CINA)
Attività: attività logistiche e di commercializzazione nel polo di sviluppo economico e tecnologico di Qingdao.
Costituita nel 2009 e controllata al 100% da Brembo S.p.A., la società svolge attività logistiche e di commercializzazione all'interno del polo tecnologico di Qingdao per il solo mercato del ricambio.
Nel corso del 2017 ha realizzato ricavi per Cny 258.178 migliaia (€ 33.853 migliaia), che si confrontano con Cny 262.413 migliaia (€ 35.704 migliaia) realizzati nell'anno precedente. L'utile di Cny 9.997 migliaia (€ 1.311 migliaia) è in diminuzione rispetto all'utile di Cny 14.302 migliaia (€ 1.946 migliaia) del 2016.
Al 31 dicembre 2017 la società ha 27 dipendenti, 4 in più rispetto alla stessa data del 2016.
STEZZANO (ITALIA)
A seguito degli accordi di joint venture del 2009 tra Brembo e SGL Group, la società è posseduta al 50% da Brembo S.p.A. e, a sua volta, controlla il 100% della società tedesca Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH. Entrambe le società svolgono attività di progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi frenanti in genere e, in particolare, di dischi freno in carbonio ceramico destinati al primo equipaggiamento di vetture ad altissime prestazioni, oltre ad attività di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e nuove applicazioni.
Le vendite nette al 31 dicembre 2017 ammontano a € 52.844 migliaia, in linea con il 2016 a € 52.054 migliaia. Nell'esercizio registra un utile di € 23.461 migliaia che si confronta con un utile di € 12.927 migliaia del 2016.
I dipendenti della società al 31 dicembre 2017 sono 136,11 in più rispetto a fine 2016.
Attività: progettazione, sviluppo, produzione e vendita di dischi freno in carbonio ceramico.
La società è stata costituita nel 2001. Nel 2009, in applicazione dell'accordo di joint venture tra Brembo e SGL Group, la società Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. ha acquisito l'intero pacchetto azionario di questa società.
Le vendite nette del 2017 ammontano a € 109.484 migliaia, in aumento rispetto a € 103.608 migliaia dell'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2017 si registra un utile pari a € 17.829 migliaia, a fronte di un utile di € 14.935 migliaia nell'anno precedente.
Il personale in forza al 31 dicembre 2017 è di 347 unità, contro le 301 a fine 2016.
Attività: ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di materiali ceramici tecnici e avanzati, per il trattamento di geomateriali e per le caratterizzazioni di ammassi rocciosi.
Brembo S.p.A. ha acquisito il 20% di questa società nel 2006 attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale.
I ricavi netti realizzati nel 2017 sono pari a € 2.426 migliaia, con un utile di € 885 migliaia. Nel 2016 la società aveva realizzato ricavi pari a € 2.439 migliaia, con un utile di € 556 migliaia.
In continuità con gli indirizzi seguiti fino ad oggi, la politica di gestione degli investimenti di Brembo si è sviluppata anche nel 2017 mirando al rafforzamento della presenza del Gruppo non solo in Italia, ma anche e soprattutto sullo scenario internazionale.
Le quote più significative degli investimenti si sono concentrate in Nord America (25%), in Polonia (24%), in Italia (24%) e in Cina (21%).
Per quanto riguarda l'Italia, gli investimenti hanno riguardato prevalentemente acquisti di impianti, macchinari e attrezzature volti ad incrementare il livello di automazione della produzione, oltre a € 21.038 migliaia relativi a costi di sviluppo.
Nell'ambito della strategia di consolidamento e sviluppo della presenza di Brembo sullo scenario mondiale, sono continuati gli investimenti del Gruppo in Nord America, polo industriale privilegiato per l'espansione sul mercato nordamericano. Diversi programmi di investimento sono stati portati a termine in quest'area nel corso del 2017. In particolare:
L'investimento totale, che arriverà a conclusione nel prossimo esercizio, è pari a € 85 milioni.
Sempre nell'ambito della strategia di espansione internazionale, Brembo ha in corso un investimento di circa € 100 milioni, nell'arco dei tre esercizi compresi tra il 2016 e il 2018, per la realizzazione di un nuovo complesso per la produzione di pinze in alluminio a Nanchino (Cina), in prossimità dello stabilimento già esistente. Il nuovo polo produttivo, che sarà all'avanguardia in termini di integrazione e automazione dei processi, occuperà una superficie di circa 40 mila metri quadrati, avrà una capacità fusoria di oltre 15 mila tonnellate e una capacità produttiva di oltre 2 milioni di pezzi all'anno tra pinze e fuselli. La produzione del nuovo sito sarà destinata ai principali costruttori di primo equipaggiamento (OEM) europei, asiatici e americani presenti in Cina con stabilimenti produttivi. A Langfang (ancora in Cina) nello stabilimento dischi di Asimco Meilian Braking Systems Co. Ltd. continua il programma di sostituzione delle macchine di lavorazione e di refurbishment delle linee di fonderia, che si concluderà nel prossimo esercizio.
Nell'area dell'Est Europa, Brembo ha quasi ultimato il piano di espansione del polo produttivo di Dabrowa Gornicza (Polonia), avviato nel 2016, che prevede la realizzazione di una terza linea fusoria e di nuove linee di lavorazione meccanica su una superficie coperta di ulteriori 22 mila metri quadrati. Il nuovo impianto, che comporterà un incremento della capacità fusoria di 100 mila tonnellate l'anno, produrrà sia ghisa "grigia" (utilizzata per i dischi freno) sia ghisa "sferoidale" (utilizzata per le pinze destinate ai veicoli commerciali leggeri) in risposta al costante aumento della domanda di dischi freno e pinze flottanti registrato in Europa. Prosegue inoltre il piano di investimenti per portare a regime il nuovo stabilimento di Niepolomice (Polonia), dedicato alla lavorazione delle campane in acciaio da montare sui dischi leggeri prodotti negli stabilimenti del Gruppo in Polonia, Cina e Stati Uniti.
Il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo nel corso del 2017 presso tutte le unità operative è stato pari a € 360.684 migliaia di cui € 326.658 migliaia in immobilizzazioni materiali e € 34.026 migliaia in immobilizzazioni immateriali.
L'introduzione di un elevato livello di automazione ha permesso di rendere completamente automatico il processo di assemblaggio delle pinze destinate ai Veicoli Commerciali.
Foto L'introduzione di un elevato livello di automazione ha permesso di rendere completamente automatico il processo di assemblaggio delle pinze destinate ai Veicoli Commerciali.
Accompagnare l'evoluzione dei mezzi di trasporto e contribuire alla loro sicurezza attraverso una costante innovazione del sistema frenante che guarda ai veicoli del futuro è il principio che da sempre guida le attività di R&D di Brembo. Ogni singolo componente del sistema frenante (dalla pinza al disco, dalla pastiglia alla sospensione, fino all'unità di controllo) è complementare agli altri per l'ottimizzazione della funzione frenante, che Brembo perfeziona costantemente non solo sotto l'aspetto della prestazione, ma anche come comfort, durata, estetica e sostenibilità ambientale.
Fin dal 2000 Brembo dedica specifiche attività di ricerca ai prodotti meccatronici, che hanno crescente diffusione nel settore automotive, sviluppando competenze che ormai da anni trovano applicazione in sistemi quali Electric Parking Brake e Brake By Wire. Poiché il mercato chiede tempi di sviluppo sempre più ristretti, grande impegno viene profuso dal Gruppo anche nel mettere a punto sempre più avanzate metodologie di simulazione, in cui le nuove tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata trovano crescente applicazione, così come processi di sviluppo uniformi nei Centri Tecnici Brembo attivi in Italia, Nord America, Cina, India e Polonia.
Nel 2017 le attività di ricerca e sviluppo hanno principalmente riguardato gli aspetti di seguito descritti.
Per i dischi in ghisa si è consolidata la metodologia di simulazione per definire con molta più accuratezza, e già in fase di progetto, i parametri che possono migliorare le caratteristiche di comfort del sistema frenante.
Questa metodologia, completata positivamente nel 2016 in cooperazione tra vari enti, viene ora utilizzata per tutti i nuovi sviluppi. Inoltre, è proseguito l'approfondimento delle metodiche per il calcolo fluidodinamico dei dischi, che considerano i flussi d'aria all'interno dell'intero lato ruota. Oltre a ciò si sta sviluppando, in collaborazione con una Università italiana, un'attività di ricerca sulla resistenza agli shock e alla fatica termica di dischi freno in ghisa, al fine di approfondire ulteriormente la tipologia e la distribuzione delle sollecitazioni e deformazioni sul disco in esercizio.
Contestualmente, continuano le attività di miglioramento di prodotto e di processo dei dischi in ghisa che verranno introdotte nei normali sviluppi applicativi per i più importanti produttori mondiali di veicoli. Secondo una precisa linea guida del mercato automotive, nonché di tutte le attività di sviluppo di Brembo, grande attenzione viene posta alle nuove soluzioni che possono portare alla riduzione di peso del disco, traducendosi in una riduzione del consumo di carburante della vettura e del conseguente impatto ambientale (minor emissione di CO2 ).
Per i dischi dei veicoli commerciali pesanti sono continuate le attività volte a migliorare le performance in questo segmento applicativo, che è di particolare interesse per Brembo e nel quale si sono intensificati i contatti con i clienti, non solo europei, per nuovi sviluppi che potrebbero finalizzarsi nel corso del prossimo anno. Lo studio di nuove geometrie ha consentito una significativa riduzione delle massa e il miglioramento delle performance del disco. Le nuove soluzioni tecniche sono state brevettate ed equipaggiano ora veicoli la cui produzione è iniziata nel corso dell'anno.
Nell'ambito delle applicazioni auto va segnalato che, dopo aver sviluppato con Daimler il concetto di disco leggero che attualmente equipaggia tutta la gamma della piattaforma Mercedes MRA, Brembo è stata scelta come fornitore di dischi freno anche per tutta la nuova generazione di vetture a trazione posteriore prodotte dalla casa tedesca (Classi C, E ,S e derivati) di cui è iniziato lo sviluppo applicativo.
Il disco leggero, che garantisce una riduzione di peso fino al 15% combinando due diversi materiali (ghisa per la fascia frenante e una sottile lamiera di acciaio per la campana) ed i cui sviluppi applicativi si concluderanno nel corso del prossimo triennio, sta suscitando l'interesse anche di altri clienti europei e americani.
La volontà di rafforzarsi in alcuni segmenti di mercato ha portato ad avviare un'attività di ottimizzazione di prodotto e di processo del disco co-fuso volta all'aumento delle prestazioni, alla riduzione della massa e all'implementazione di soluzioni estetiche, frutto di un esercizio di stile che ha riscosso grande successo nelle più importanti fiere mondiali di settore. Nel primo semestre del 2018 inizieranno tutte le attività interne per arrivare alla delibera di concetto Brembo di questa nuova soluzione, per poterla proporre ai potenziali clienti già nel prossimo anno.
Nel 2017 sono inoltre continuate, e continuano tuttora, la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni non convenzionali (che hanno portato anche al deposito di varie domande di brevetto) da applicare ai dischi in ghisa o alla nuova generazione di dischi "leggeri", attraverso lo studio di forme, materiali, tecnologie e trattamenti superficiali che possano soddisfare le esigenze dei veicoli a trazione elettrica di nuova generazione o la conquista dei nuovi segmenti di mercato. Queste nuove soluzioni, indirizzate a ridurre l'impatto ambientale (minore emissione di CO2 , di polveri sottili e di "wheel dust") ed a migliorare l'aspetto estetico e la resistenza alla corrosione, hanno suscitato grande interesse presso i maggiori clienti di Brembo e, pertanto, è iniziato lo studio della fase di industrializzazione dei prodotti che si concretizzerà con sviluppi applicativi già dal 2018.
Per quanto riguarda il settore moto, prosegue lo sviluppo di dischi in materiale composito per impiego stradale, le cui prove al banco dei primi prototipi sono state avviate a fine 2017.
Prosegue inoltre, a seguito del risultato positivo delle prove di validazione concetto, il progetto applicativo di pompa gamma media anteriore con un cliente di riferimento.
Nel corso dell'anno è terminata con successo la validazione del concetto di pompa posteriore con micro integrato ed è ora in avvio la fase di dettaglio progetto per l'applicazione su veicolo.
Nel secondo semestre 2017 è terminato il programma delle prove sull'attuatore H-CBS per tamburo/disco in configurazione scooter. In parallelo, continua lo sviluppo della nuova applicazione di CBS disco/disco per un cliente indiano, mentre sono previsti per il primo trimestre 2018 l'inizio della fornitura dell'impianto H-CBS prodotto in India (nuovo attuatore brevettato e nuova pinza flottante a 3 pistoni/2 circuiti) e l'avvio delle prove su veicolo per la nuova pinza entry level con concetto innovativo.
A seguito di una approfondita fase di studio è stato definito lo stile per la futura gamma di prodotti per il mercato indiano: il primo prodotto verrà presentato ai clienti nel primo trimestre 2018 ed entro la fine del 2019 si prevede di completare la presentazione della gamma prodotti con il nuovo stile.
L'installazione del nuovo banco dinamico in Brembo Brake India è stata spostata al primo trimestre 2018 e la ripresa dello sviluppo del concetto innovativo di freno per motociclette ad alte prestazioni al secondo semestre dello stesso anno.
Prosegue invece secondo i programmi la sperimentazione della configurazione campana/fascia del nuovo concetto di disco a bassa propensione alle vibrazioni.
Infine, nel corso del 2017 è stato avviato il progetto di un dimostratore tecnologico di Brake By Wire per moto, il cui prototipo fisico è previsto per la fine del 2018, ed è allo studio l'applicazione di nuovi materiali per dischi freno moto con lo scopo di ridurne il peso. Sperimentazione avviata nel primo trimestre 2018.
Per quanto riguarda le attività legate al mondo delle competizioni, il progetto "impianto frenante Carbon/ Carbon per applicazioni racing" (F1, LMP1 - Le Mans Prototype 1, IRL - Indy Racing League e Super-Formula) vede tre distinte aree di attività, che sono continuate per tutto il 2017 e proseguiranno negli anni futuri:
Il team Ferrari ha confermato, dopo quelli partiti nel corso del primo semestre, altri progetti dedicati che coprono attività di simulazione e di testing. Alcuni concetti saranno introdotti già ad inizio stagione, mentre altri saranno introdotti in vettura probabilmente entro maggio 2018.
In ambito simulazione, continua la sperimentazione di nuove metodologie di calcolo per la parte strutturale e termica del disco, per il calcolo termoelastico e a fatica dello stesso, nonché per l'integrazione dello stesso calcolo all'interno del gruppo ruota cliente (ovvero calcoli meccanici e termici con CFD).
In campo motociclistico, nella classe MotoGP un team continua ad utilizzare in esclusiva, anche a seguito di contratti specifici di sviluppo, una nuova pinza freno che contiene due concetti fortemente innovativi dimostratisi particolarmente interessanti. L'utilizzo di tali concetti verrà esteso agli altri team nel 2018. Il periodo di esclusiva è quindi terminato e, viste le prove positive a fine 2017, si può confermare che nella stagione 2018 gli impianti saranno praticamente molto simili per tutti i team.
Il nostro team privilegiato di sviluppo ha portato in gara con successo, dal Mugello, un nuovo sistema idraulico atto a ridurre l'arretramento pistoni delle pinze anteriori; lo stesso sistema verrà testato da altri team in MotoGP a partire dai primi test del 2018.
Infine, sono terminati con la realizzazione di nuovi prototipi gli studi della consociata AP Racing su frizioni in carbonio di tipo motociclistico, sempre forniti in esclusiva ad un team italiano. Si tratta della seconda frizione che viene progettata e testata in AP Racing e poi introdotta sul mercato.
A livello di sviluppi OE (Original Equipment) va segnalato il lavoro svolto, ancora con AP Racing, su impianti stradali dedicati a clienti OE con spiccate caratteristiche sportive. Il lavoro parte dal dimensionamento e dalla simulazione termica dell'impianto (come si fa con le vetture da corsa) e si potrebbe concludere con la messa in produzione del nuovo disco carboceramico di Brembo (CCMR).
Brembo può infatti offrire ai suoi clienti il primo disco CCMR sviluppato nel 2010/2011 ma, parallelamente, sta sviluppandone una nuova versione. I primi dischi di questo nuovo sviluppo sono attualmente in prova presso un cliente inglese, che ha confermato la SOP (Start of Production) per la seconda metà del 2018.
Per quanto concerne la collaborazione con le Università, continuano i progetti in essere, fra cui quelli con il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, con obiettivi importanti in diversi ambiti di sviluppo tecnico.
Per il progetto aeronautico è da segnalare come stia proseguendo con soddisfazione il percorso per arrivare alla certificazione produttiva di Brembo tramite l'agenzia nazionale ENAC. Si tratta della seconda certificazione (la prima era necessaria per lo sviluppo tecnico ed era stata ottenuta tramite lo sviluppo dei sedili elicotteristici) che Brembo sta sostenendo con le agenzie europea (EASA) e italiana (ENAC) che sorvegliano la sicurezza dei voli. In questo contesto, un progetto è stato confermato con consegna a partire dal 2018. Per finire, ad inizio febbraio 2017 Brembo ha tenuto il kick-off meeting di un progetto finanziato, denominato "Clean Sky 2", che vedrà il Gruppo al lavoro per i prossimi 5 anni.
Lo sviluppo e l'introduzione di pastiglie freno ad alte prestazioni hanno esteso i confini del panorama Brembo per le applicazioni di serie, spingendolo oltre i più tradizionali settori di pinze e dischi. In continua espansione e focalizzata al miglioramento secondo la filosofia aziendale di costante innovazione e sviluppo tecnologico, Brembo Friction, forte dell'esperienza maturata in questi anni, è oggi una realtà consolidata e stabile. Tutte le più esigenti case automobilistiche scelgono ormai pastiglie Brembo Friction per l'equipaggiamento originale dei loro veicoli top di gamma, confermando sempre più il riconoscimento per i materiali d'attrito Brembo ad elevate prestazioni, sia in accoppiamento a dischi in ghisa che a dischi carbo-ceramici. In costante miglioramento sono i nuovi materiali d'attrito Cu-free (senza rame), il cui sviluppo ormai consolidato consente di adattarsi ai più disparati impieghi richiesti dai clienti, dimostrando grande flessibilità nel fornire un prodotto pensato e disegnato in modo specifico per un mercato severo in termini di prestazioni, come quello europeo, o più esigente in termini di comfort, come quello americano o asiatico. Ricerca e sviluppo proseguono la loro interazione sinergica anche con tutte le altre divisioni di Brembo come, ad esempio, nel caso dello sforzo congiunto per sviluppare nuovi materiali d'attrito per pinze di stazionamento elettriche. Altro tema a cui Brembo dedica estrema attenzione è lo studio di materiali d'attrito innovativi, da accoppiare alle nuove applicazioni che prevedono l'uso di dischi molto più leggeri dei dischi standard, ma con elevate resistenze termo-meccaniche. In particolare il mercato tedesco richiede, per alcune delle nuove vetture in serie a partire dal 2018, nuovi materiali Cu-free per dischi carbo-ceramici rivestiti in silicio e carburo di silicio. L'ottimizzazione di nuovi materiali e, più in generale, di sistemi che abbiano sempre minor impatto ambientale (riducendo, ad esempio, le emissioni di gas serra come CO2 e polveri sottili) è da sempre uno dei principali focus aziendali ed ha portato un vento di rinnovamento anche nella ricerca nell'ambito dei materiali d'attrito. Ed è proprio con questo obiettivo che sono nati progetti come COBRA e LIBRA, già finanziati e positivamente avviati. COBRA, partito nel 2014 e inserito nei programmi europei "Life+", è un'importante collaborazione che vede coinvolti partner del calibro di Italcementi, Istituto Mario Negri e la società di consulenza PNO Italia: obiettivo primario, ormai raggiunto, è sviluppare una tecnologia in grado di sostituire i più tradizionali leganti di natura fenolica, normalmente utilizzati nella produzione di materiali d'attrito, con componenti innovativi di natura cementizia. Già nel 2015, grazie all'intensa attività di ricerca e sviluppo, si è arrivati a definire per applicazioni auto "standard" materiali equivalenti a quelli tradizionali e nel 2016 si è arrivati ad aumentarne le performance per soddisfare anche applicazioni sportive, notoriamente più gravose per il materiale d'attrito. La ricerca di COBRA si pone ora l'obiettivo di soddisfare i più severi requisiti di comfort e di sviluppare materiali d'attrito da accoppiare a dischi carbo-ceramici, con una particolare attenzione all'ottimizzazione del processo produttivo. Con LIBRA, iniziato nel 2015, si punta invece allo sviluppo di pastiglie freno con un materiale (ad esempio, un nuovo materiale composito) in grado di sostituire l'acciaio nella piastrina, mirando ad ottenere, fra gli altri, significativi vantaggi in termini di leggerezza e di riduzione dei tempi di produzione. I risultati raggiunti già durante il primo anno di ricerca e sviluppo hanno dimostrato e confermato la positività e competitività di tale approccio. A ulteriore conferma della "rivoluzione" rappresentata da LIBRA si è già manifestato l'interesse di diversi gruppi dell'industria automotive. In particolare, già a partire da quest'anno, i primi pezzi OE sono stati forniti ad un colosso dell'industria automobilistica americana, per equipaggiare alcuni dei futuri modelli delle sue vetture con pastiglie di stazionamento con piastrina in materiale composito.
In ambito Advanced R&D, l'obiettivo di contribuire, tramite l'impianto frenante, alla riduzione dei consumi dei veicoli e delle conseguenti emissioni di CO2 e polveri sottili, viene perseguito con lo sviluppo di nuove soluzioni. In particolare, l'utilizzo di metodologie per minimizzare la massa delle pinze a pari prestazioni, il miglioramento della funzionalità della pinza mediante la definizione di nuove caratteristiche di accoppiamento fra guarnizione e pistone, oltre che l'ottimizzazione di un sistema di scorrimento pastiglia di nuovo concetto, continuano ad essere le principali aree di sviluppo.
Le attività di miglioramento di prodotto e di processo proseguono in modo continuativo, come anche la ricerca di soluzioni volte alla riduzione di massa, all'aumento delle prestazioni e al miglioramento dello stile.
A questo proposito è in corso, fra l'altro, lo sviluppo applicativo di una nuova pinza, studiata specificamente per autovetture ad alte prestazioni, il cui scopo è di ridurre sensibilmente la temperatura di esercizio in pista, incrementando conseguentemente le prestazioni del sistema.
La conquista di nuovi segmenti di mercato viene perseguita attraverso lo studio di nuove tipologie di pinze freno. Una prima tipologia ha raggiunto la delibera di concetto interna Brembo, oltre che la delibera di concetto da parte di un importante cliente europeo; lo sviluppo applicativo è in corso e la SOP avverrà entro il 2018 con un importante cliente tedesco.
Una seconda tipologia di pinza ha raggiunto e superato positivamente la delibera di concetto e la delibera a produrre è prevista nel 2018.
Brembo ha avviato già nel 2016 una produzione in piccola serie di una pinza realizzata utilizzando la lega di alluminio allo stato tixotropico (cioè a una temperatura inferiore a quella di fusione). Questo processo, di cui Brembo ha depositato il brevetto, prende il nome di BSSM (Brembo Semi-Solid Metal casting) e, a pari prestazione, consente un risparmio di peso dal 5 al 10% in relazione alla geometria della pinza. La delibera di questo concetto è attualmente in corso per un importante cliente tedesco e la SOP delle prime vetture avverrà a fine 2022.
Per quanto riguarda i primi prodotti meccatronici di Brembo, ossia gli stazionamenti elettrici nelle varie configurazioni, già internamente deliberati sia per autovetture sia per veicoli commerciali, è in pieno svolgimento la fase di promozione sui clienti del Gruppo.
In particolare, Brembo è stata scelta da un importante cliente statunitense quale fornitore di una pinza con stazionamento elettrico integrato per veicolo elettrico, con inizio produzione nel 2018. Sul fronte dei veicoli commerciali Brembo ha sviluppato e sta tuttora sviluppando soluzioni meccatroniche per lo stazionamento di veicoli fino a 7,5 tonnellate: la SOP di questi veicoli è prevista per la metà 2019.
Sui veicoli di nuova concezione con trazione elettrica il sistema frenante subirà nei prossimi anni evoluzioni importanti, soprattutto per quanto attiene alla gestione della frenata e l'interfaccia con il veicolo. I sistemi BBW, da tempo allo studio in Brembo, hanno ormai raggiunto un elevato grado prestazionale e funzionale. La fase di industrializzazione e di pianificazione per un lancio in produzione è iniziata e potrà essere concretizzata non appena l'interesse di alcuni clienti sarà confermato a livello contrattuale.
L'evoluzione continua delle metodologie di simulazione è focalizzata sugli aspetti legati al comfort del sistema frenante e alla funzionalità della pinza. L'attuale obiettivo che Brembo si pone è di sviluppare la capacità di simulazione dell'ultimo componente del sistema frenante non ancora simulato: il materiale di attrito. In quest'ottica, la possibilità di usufruire del progetto Brembo Friction rappresenta un punto di forza per Brembo, che si può proporre come fornitore del sistema frenante completo. Lo sviluppo della metodologia per simulare la funzionalità della pinza ha, invece, come obiettivo l'impostazione in fase progettuale delle caratteristiche della pinza che influenzano il feeling pedale della vettura.
L'evoluzione dei veicoli si può riassumere in alcune tendenze generali: elettrificazione, sistemi di assistenza alla guida (ADAS), guida autonoma, basso impatto ambientale, connettività. L'elevato livello d'integrazione porterà l'impianto frenante a dialogare con altri sistemi-veicolo quali, ad esempio, motori elettrici di trazione e nuovi concetti di sospensione/sterzo. Tale integrazione permetterà un incremento della sicurezza attiva e l'ottimizzazione di funzioni come la rigenerazione in frenata.
Come già segnalato, Brembo sta proseguendo lo sviluppo di un sistema BBW, con l'obiettivo di anticipare l'evoluzione dei componenti singoli dell'impianto frenante e di mantenere una posizione di vertice nell'innovazione di prodotto. Inoltre, proseguono gli sviluppi di integrazione di sistemi intelligenti, in particolare con sistemi di trazione elettrica e relativa architettura di nuova generazione. In questo ambito è importante la partecipazione di Brembo al progetto "Eu-Live", condotto da un consorzio europeo e finanziato dal programma Horizon 2020. In questo progetto il ruolo di Brembo consiste nel progettare e realizzare l'integrazione del freno in un braccio oscillante, con un motore elettrico per trazione, destinato ad un quadriciclo appositamente progettato per la futura mobilità urbana.
Meccatronica e integrazione di sistemi comportano lo sviluppo di nuovi componenti per i nostri prodotti, tra cui sensori, meccanismi e motori elettrici. A questo scopo Brembo coordina un gruppo di aziende lombarde nel progetto finanziato "Inproves", con l'obiettivo di mettere a punto prototipi di motori a magneti permanenti "brushless" di elevatissime prestazioni, specificamente progettati per i freni del futuro.
Brembo prosegue inoltre le attività di ricerca e sviluppo in collaborazione con Università e Centri di Ricerca internazionali, con l'obiettivo di individuare sempre nuove soluzioni da applicare a dischi e pinze, sia in termini di nuovi materiali che di nuove tecnologie e/o componenti meccanici. La necessità di alleggerire i prodotti porta la ricerca a valutare l'utilizzo di materiali non convenzionali, quali i tecnopolimeri o le leghe metalliche leggere rinforzate, per la realizzazione di componenti strutturali. Queste collaborazioni interessano anche le attività metodologiche legate allo sviluppo, con la definizione e l'utilizzo di sempre più sofisticati strumenti di simulazione e calcolo.
In quest'ambito rientra il progetto "Rebrake", finanziato dall'Unione Europea e coordinato da Brembo insieme al Royal Institute of Technology di Stoccolma (KTH) e all'Università di Trento, che rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei fenomeni legati alla tribologia, ossia alla scienza che studia i comportamenti e l'usura dei materiali di attrito. Il progetto, iniziato a marzo 2013, è giunto al termine nel mese di febbraio 2017. Le competenze acquisite saranno utilizzate in molti progetti che troveranno applicazione nei prossimi anni. Parallelamente, anche le relazioni con i Centri accademici coinvolti nel progetto "Rebrake" proseguiranno ben oltre il termine del progetto stesso.
La logica prosecuzione del progetto "Rebrake" è rappresentata dal progetto "LowBraSys", anch'esso finanziato dall'Unione Europea nel programma Horizon 2020. Questo progetto, che vede Brembo nel ruolo di coordinatore, è iniziato nel secondo semestre del 2015 e avrà una durata di 36 mesi, coinvolgendo un consorzio di 10 partner tra cui un'importante casa automobilistica. Il progetto prevede l'applicazione ad alcuni veicoli delle metodologie e dei prodotti in parte sviluppati nel progetto "Rebrake", con l'obiettivo di dimostrarne l'efficacia in termini di riduzione delle emissioni di particelle sottili.
L'efficace gestione dei rischi è un fattore chiave nel mantenimento del valore del Gruppo nel tempo. A tal proposito Brembo ha definito, nel quadro del sistema di Corporate Governance, un Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi di Brembo (SCIR) conforme ai principi di cui all'art. 7 del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. modificato nel 2015 (di seguito "Codice di Autodisciplina") e, più in generale, alle best practices in ambito nazionale e internazionale.
Tale sistema costituisce l'insieme delle strutture organizzative, delle regole e delle procedure volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo, contribuendo ad una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione e favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli e coerenti con la propensione al rischio, nonché la diffusione di una corretta conoscenza dei rischi, della legalità e dei valori aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di definire le linee di indirizzo dello SCIR, in modo che i principali rischi afferenti a Brembo S.p.A. e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione dell'impresa. Esso è consapevole che i processi di controllo non possono fornire assicurazioni assolute circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali e la prevenzione dei rischi intrinseci all'attività d'impresa; ritiene, tuttavia, che lo SCIR possa ridurre e mitigare la probabilità e l'impatto di eventi di rischio connessi a decisioni errate, errori umani, frodi, violazioni di leggi, regolamenti e procedure aziendali, nonché accadimenti inattesi. Lo SCIR è pertanto soggetto a esame e verifica periodici, tenendo conto dell'evoluzione dell'operatività aziendale e del contesto di riferimento, nonché delle 'best practices' esistenti in ambito nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato1 gli altri principali comitati/funzioni aziendali rilevanti ai fini della gestione dei rischi, definendone i rispettivi compiti e responsabilità nell'ambito dello SCIR. Più in particolare:
Il monitoraggio dei rischi avviene con frequenza almeno mensile tramite riunioni in cui vengono analizzati i risultati, le opportunità e i rischi per tutte le Unità di
1 Si vedano in proposito i seguenti documenti pubblicati sul sito Internet Brembo nella sezione Investor Relations/Corporate Governance/Principi e Codici: "Manuale di Corporate Governance", "Modello di Organizzazione Gestione e Controllo", "Schema di Riferimento del Gruppo Brembo relativo alla redazione dei documenti contabili societari", "Linee Guida per il Sistema di Controllo e Gestione dei Rischi".
Business e le aree geografiche in cui Brembo opera. In tale sede vengono inoltre definite le azioni ritenute necessarie per mitigare gli eventuali rischi. I principi generali di gestione dei rischi e gli organi a cui è affidata l'attività di valutazione e monitoraggio degli stessi sono contenuti nel Manuale di Corporate Governance, nella Politica e Procedura di Gestione dei Rischi, nel Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 e nello Schema di riferimento per la redazione dei documenti contabili (ex art. 154 bis del TUF) a cui si fa rinvio.
L'Amministratore esecutivo con delega al Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi dà piena esecuzione alle linee guida sulla gestione dei rischi basate su principi di prevenzione, economicità e miglioramento continuo approvate dal Consiglio di Amministrazione. Al fine di consentire all'organizzazione di identificare e classificare le categorie di rischio su cui concentrare la propria attenzione, Brembo si è dotata di un modello di identificazione e classificazione dei rischi, partendo da classi di rischio suddivise per tipologia, in relazione al livello manageriale o alla funzione aziendale nella quale trovano origine o alla quale spettano il monitoraggio e la gestione.
La funzione Internal Audit verifica in forma sistematica l'efficacia e l'efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel suo complesso, riferendo i risultati della sua attività al Presidente, al Vice Presidente Esecutivo, all'Amministratore Delegato, al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e all'Organismo di Vigilanza di Brembo S.p.A. per gli specifici rischi legati agli adempimenti del D.Lgs. n. 231/2001 ed annualmente al Consiglio di Amministrazione.
Le famiglie di rischio di primo livello identificate sulla base della Politica di Gestione dei Rischi sono le seguenti:
Nel seguito si riportano i principali rischi per Brembo, per ciascuna delle famiglie di rischio sopra elencate. L'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi, né in termini di possibile impatto.
In relazione al "footprint" internazionale, Brembo è esposta al rischio paese, comunque mitigato dall'adozione di una politica di diversificazione dei business per prodotto e area geografica, tale da consentire il bilanciamento del rischio a livello di Gruppo.
Inoltre, Brembo monitora costantemente l'evoluzione dei rischi (politico, economico/finanziario e di sicurezza) legati ai paesi il cui contesto politico-economico generale e il regime fiscale potrebbero in futuro rivelarsi instabili, al fine di adottare le eventuali misure atte a mitigarne i potenziali rischi.
Brembo è esposta a rischi legati all'evoluzione tecnologica, ossia allo sviluppo di prodotti concorrenti tecnicamente superiori in quanto basati su tecnologie innovative. Al fine di mantenere il vantaggio competitivo Brembo investe ingenti risorse in attività di R&D, svolgendo attività di ricerca applicata e di base, sia su tecnologie esistenti sia su quelle di nuova applicazione come, ad esempio, la meccatronica. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla sezione "Attività di Ricerca e Sviluppo" della presente Relazione sulla Gestione. Le innovazioni di prodotto e di processo, utilizzate o di possibile futura applicazione in produzione, sono brevettate per proteggere la leadership tecnologica del Gruppo.
Brembo è concentrata sui segmenti Luxury e Premium del settore automotive e, a livello geografico, sviluppa la maggior parte del suo fatturato in mercati maturi (Europa, Nord America e Giappone). Al fine di ridurre il rischio di saturazione dei segmenti/mercati in cui opera, il Gruppo ha avviato da tempo una strategia di diversificazione verso altre aree geografiche e sta progressivamente ampliando la gamma dei suoi prodotti, rivolgendo l'attenzione anche al settore mid premium.
Gli investimenti effettuati in alcuni paesi possono essere influenzati da variazioni sostanziali del quadro normativo locale, da cui potrebbero derivare cambiamenti rispetto alle condizioni economiche esistenti al momento dell'investimento. Per questo, prima di compiere investimenti nei paesi esteri, Brembo valuta attentamente il rischio paese nel breve, medio e lungo periodo. In generale, le attività di M&A sono opportunamente coordinate sotto tutti i profili al fine di mitigare eventuali rischi d'investimento.
Nel corso del 2017 è stato avviato, con il supporto di una società specializzata di consulenza, un processo di valutazione dei rischi con focus sulla Sostenibilità, per il quale sono stati definiti specifici criteri di valutazione del rischio integrati nel framework della gestione dei rischi del Gruppo.
Brembo gestisce i rischi legati al cambiamento climatico, così come l'incremento dei vincoli normativi in relazione alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e, più in generale, il crescente indirizzo da parte della società civile e del consumatore finale verso lo sviluppo di prodotti e processi industriali a minore impatto sull'ambiente. Anche l'utilizzo di risorse, come quelle idriche, è un tema di rischio gestito in siti produttivi localizzati in aree geografiche con potenziale scarsità idrica, così come i rischi legati all'inquinamento di corpi idrici dovuti a eventuali contaminazioni.
La supply chain in Brembo è sempre più globale e strategica ed ai fornitori è richiesto di operare nel rispetto degli standard di sostenibilità definiti dal Gruppo. Tuttavia, considerando all'interno della filiera di fornitura la presenza di potenziali temi di rischio, in un'ottica di 'continous improvement' Brembo pone in essere continue attività finalizzate a promuovere la tutela dell'ambiente e adeguate condizioni di lavoro presso tutti i suoi fornitori, in Italia e all'estero.
I principali rischi operativi inerenti alla natura del business sono quelli connessi alla supply chain, alla indisponibilità delle sedi produttive, alla commercializzazione del prodotto, alle condizioni della congiuntura economica internazionale, alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente e, in misura minore, al quadro normativo vigente nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Il rischio relativo alla supply chain si può concretizzare con la volatilità dei prezzi delle materie prime e con la dipendenza da fornitori strategici che, se dovessero interrompere improvvisamente i loro rapporti di fornitura, potrebbero mettere in difficoltà il processo produttivo e la capacità di evadere nei tempi previsti gli ordini verso i clienti. Per fronteggiare questo rischio, la Direzione Acquisti individua fornitori alternativi, prevedendo dei sostituti potenziali per le forniture giudicate strategiche (supplier risk management program). Il processo di selezione dei fornitori è stato rafforzato, includendo anche la valutazione della solidità finanziaria degli stessi, aspetto che nell'attuale congiuntura ha assunto un'importanza crescente. Con la diversificazione delle fonti può essere ridotto anche il rischio di aumento dei prezzi, che viene peraltro parzialmente neutralizzato con il trasferimento degli aumenti stessi sui prezzi di vendita.
Relativamente al rischio legato all'indisponibilità delle sedi produttive e alla continuità operativa delle medesime, è stato rafforzato il processo di mitigazione, con la pianificazione di attività ingegneristiche di 'loss prevention' sulla base degli standard americani NFPA (National Fire Protection Association), finalizzate ad eliminare i fattori predisponenti di rischio in termini di probabilità di accadimento e ad implementare le protezioni volte a limitarne l'impatto, con il continuo rafforzamento dell'attuale continuità operativa nelle sedi produttive del Gruppo.
Brembo considera di fondamentale importanza il rischio legato alla commercializzazione del prodotto, in termini di qualità e sicurezza. Il Gruppo è impegnato da sempre nel mitigare il rischio con un robusto controllo qualità, con l'istituzione di una funzione worldwide "Assicurazione Qualità Fornitori", appositamente dedicata al controllo qualità componenti non conformi agli standard qualitativi Brembo, e con la continua ottimizzazione della Failure Mode & Effect Analysis (FMEA).
Brembo ritiene di importanza rilevante la continuità operativa dei sistemi IT ed ha implementato a tale riguardo, delle misure di mitigazione dei rischi finalizzate a garantire la connettività della rete, la disponibilità dei dati e la sicurezza degli stessi. Questi temi stanno acquisendo ulteriore rilevanza, anche in considerazione anche dell'avviato processo di smart factory (Industry 4.0) da parte del Gruppo.
Il Gruppo è inoltre esposto ai rischi connessi alle tematiche della salute, della sicurezza sul lavoro e dell'ambiente, che possono rientrare nella seguente casistica:
L'eventuale accadimento di tali fatti può determinare in capo a Brembo sanzioni di tipo penale e/o amministrativo o esborsi pecuniari, la cui entità potrebbe rivelarsi non trascurabile. Inoltre, in casi particolarmente critici, gli interventi degli enti pubblici preposti al controllo potrebbero determinare interferenze con le normali attività produttive, arrivando potenzialmente sino al fermo delle linee di produzione o alla chiusura del sito produttivo stesso. Brembo fa fronte a questa tipologia di rischi con una continuativa e sistematica attività di valutazione dei propri rischi specifici e con la conseguente riduzione ed eliminazione di quelli ritenuti non accettabili. Tutto ciò è organizzato all'interno di un Sistema di Gestione (che si rifà alle norme internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 ed è certificato da parte di un ente terzo indipendente), che include sia gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro che gli aspetti ambientali.
Brembo pone quindi in essere tutte quelle attività che permettono di tenere sotto controllo e di gestire al meglio questi aspetti, nella più rigorosa osservanza della normativa vigente.
Le attività in essere comprendono, ad esempio, la definizione con revisione annuale di:
Pertanto, pur non potendo escludere in maniera assoluta che si possano generare incidenti di percorso, il Gruppo ha in essere regole e modalità sistematiche di gestione che consentono di minimizzare sia il numero degli incidenti che i reali impatti che gli stessi possono determinare. Una chiara assegnazione delle responsabilità a tutti i livelli, la presenza di enti indipendenti di controllo interno che riferiscono al più alto vertice aziendale e l'applicazione dei più accreditati standard internazionali di gestione, sono la migliore garanzia dell'impegno dell'azienda nelle tematiche di salute, sicurezza sul lavoro e ambiente.
Le strategie di internazionalizzazione ed in particolare lo sviluppo del "footprint" industriale internazionale hanno inoltre evidenziato la necessità di rafforzare il management operativo in grado di operare localmente e di comunicare efficacemente con le direzioni funzionali di Business Unit e Centrali, al fine di rendere il sistema qualità e la capacità dei processi produttivi sempre più efficiente ed efficace.
Brembo è esposta al rischio di non adeguarsi tempestivamente all'evoluzione di leggi e regolamenti di nuova emanazione nei settori e nei mercati in cui opera. Allo scopo di mitigare questo rischio, ogni funzione di compliance presidia continuativamente l'evoluzione normativa di riferimento avvalendosi, se necessario, di consulenti esterni, attraverso un costante aggiornamento e approfondimento legislativo.
Per quanto concerne il rischio di compliance sui temi di Sicurezza dei Lavoratori e Tutela Ambientale, vista la complessità normativa in materia, la presenza di leggi e norme non sempre chiare, i tempi non certi e spesso anche non brevi, per il rilascio di autorizzazioni e licenze, il Gruppo si avvale di una funzione dedicata nell'ambito della Direzione Qualità e Ambiente, (vedi rischi operativi - Ambiente, Sicurezze e Salute) finalizzata a gestirne le complessità.
Con riferimento agli altri rischi di compliance, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari Brembo disponibile sul sito Internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Investitori, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
Tra i rischi correlati alla compliance si pone evidenza sul rischio connesso alla responsabilità amministrativa dell'ente, che si articola su tre livelli:
Il rischio ritenuto a livello teorico più significativo per il Gruppo riguarda l'ipotesi di cui al punto 2, per le seguenti ragioni:
La possibile risalita alla Capogruppo per reati commessi all'estero si considera remota in virtù dei criteri di collegamento previsti dal Codice Penale italiano, sebbene a livello teorico sia plausibile ipotizzare che un soggetto apicale/dipendente di Brembo S.p.A. operi all'estero nell'ambito delle mansioni svolte all'interno della Capogruppo o della controllata straniera. In tema di corruzione verso la Pubblica Amministrazione (PA), il Gruppo Brembo, data la natura del proprio business, non detiene rapporti con la PA, salvo per la gestione di eventuali concessioni (ad es. di tipo edilizio), pertanto le occasioni di rischio-reato sono ritenute remote.
Le azioni di mitigazione intraprese dal Gruppo si ritengono tali da ridurre significativamente l'esposizione alle ipotesi di rischio e sono volte a diffondere a livello globale una cultura di compliance mediante la definizione di specifici principi etici e di comportamento, in aggiunta al costante monitoraggio dell'evoluzione normativa, attuando quanto segue:
– Modello 231 predisposto dalla Capogruppo ex D.Lgs. 231/2001 da cui sono state estratte le Brembo Compliance Guidelines diffuse a tutto il Gruppo e ritenuto dal management adeguato ed efficace nella prevenzione dei reati.
Relativamente al contenzioso, la Direzione Legale e Societario monitora periodicamente l'andamento dei contenziosi potenziali o in essere e definisce la strategia da attuare e le più appropriate azioni di gestione degli stessi, coinvolgendo all'uopo le specifiche funzioni aziendali. In merito a tali rischi e agli effetti economici ad essi correlati vengono effettuati gli opportuni accertamenti o svalutazioni a cura della Direzione Amministrazione e Finanza.
Al fine di predisporre informazioni economiche e finanziarie di Gruppo accurate e affidabili, migliorando così il Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi, nonché la qualità, la tempestività e la raffrontabilità dei dati provenienti dalle diverse realtà consolidate, è stato implementato nella quasi totalità delle società del Gruppo, lo stesso programma informatico ERP (Enterprise Resource Planning).
Nell'esercizio della sua attività, il Gruppo Brembo è esposto a diversi rischi finanziari (financial risk) tra cui il rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito. La gestione di tali rischi spetta all'area Tesoreria e Credito della Capogruppo che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta tutte le principali operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
L'indebitamento finanziario del Gruppo è in prevalenza regolato da tassi d'interesse variabili ed è pertanto esposto al rischio della loro fluttuazione. Per ridurre almeno in parte tale rischio il Gruppo ha stipulato alcuni contratti di finanziamento a tasso fisso a medio-lungo termine che rappresentano circa il 43,4% della posizione finanziaria lorda.
L'obiettivo perseguito è rendere certo l'onere finanziario relativo a una parte dell'indebitamento, godendo di tassi fissi sostenibili. La Tesoreria di Gruppo monitora costantemente l'andamento dei tassi al fine di valutare preventivamente l'eventuale necessità di interventi di modifica della struttura dell'indebitamento finanziario.
Operando sui mercati internazionali, Brembo è esposta al rischio di cambio. Su questo fronte, il Gruppo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie e si limita a coprire le posizioni nette in valuta utilizzando, in particolare, finanziamenti in valuta a breve termine. Come strumenti finanziari di copertura vengono inoltre utilizzati, qualora ne ricorrano le opportunità, i contratti forward (acquisti e vendite a termine), attraverso i quali viene coperta l'eventuale eccedenza fra posizioni creditorie e debitorie. Questa scelta garantisce una riduzione dell'esposizione al rischio di cambio.
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nel corso del 2017 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata alll'andamento prezzi delle materie prime.
Tale rischio si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo; per minimizzarlo, l'area Tesoreria e Credito pone in essere le seguenti principali attività:
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo a un'obbligazione; detto rischio è identificato con riguardo, in particolare, ai crediti commerciali. In tal senso si sottolinea che le controparti con le quali Brembo ha rapporti commerciali sono principalmente primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato. Il contesto macroeconomico attuale ha reso sempre più importante il continuo monitoraggio del credito, per cercare di anticipare situazioni di rischio di insolvenza e di ritardo nel rispetto dei termini di pagamento.
Al fine di minimizzare la volatilità e l'impatto finanziario di un eventuale evento dannoso, nell'ambito della Politica di Gestione dei Rischi Brembo ha predisposto, come passo successivo alle sopraccitate azioni di mitigazione, il trasferimento dei rischi residui al mercato assicurativo, sempreché assicurabili.
Nel corso degli anni, le mutate esigenze di Brembo hanno comportato un'importante e specifica personalizzazione delle coperture assicurative, che sono state ottimizzate con l'obiettivo di ridurre fortemente l'esposizione, con particolare attenzione ai possibili danni derivanti dalla realizzazione e dalla commercializzazione dei prodotti. Questa tematica è stata sviluppata mediante un'attività di risk management finalizzata ad individuare ed analizzare le maggiori criticità quali, ad esempio, i rischi connessi a paesi contraddistinti da una legislazione particolarmente penalizzante nei confronti delle aziende produttrici di beni di consumo.
Tutte le società del Gruppo Brembo sono oggi assicurate contro i principali rischi ritenuti strategici quali: property 'all risks', responsabilità civile terzi, responsabilità civile prodotti, ritiro prodotti. Altre coperture assicurative sono state stipulate localmente, a tutela di specifiche esigenze dettate dalle legislazioni locali o da contratti collettivi di lavoro e/o da accordi o regolamenti aziendali.
L'attività di analisi e trasferimento assicurativo dei rischi gravanti sul Gruppo è svolta in collaborazione con un broker assicurativo, il quale supporta tale attività tramite la propria organizzazione internazionale, occupandosi inoltre della compliance e della gestione dei programmi assicurativi del Gruppo a livello mondiale.
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Grazie all'implementazione delle nuove tecnologie è possibile automatizzare tutte le fasi del processo di verniciatura, inclusa la mascheratura della pinza, che permette di coprire le zone della pinza che non devono essere verniciate.
Grazie all'implementazione delle nuove tecnologie è possibile automatizzare tutte le fasi del processo di verniciatura, inclusa la mascheratura della pinza, che permette di coprire le zone della pinza che non devono essere verniciate.
Con l'obiettivo di mantenere l'allineamento tra la struttura organizzativa e le necessità del business, anche durante il 2017 Brembo ha garantito le evoluzioni aziendali necessarie a rafforzare, in ottica di equilibrio, i propri presidi centrali, la presenza industriale e le realtà locali.
Nell'ambito delle Direzioni Centrali, alla luce del contesto di business estremamente competitivo in cui Brembo opera e della necessità di garantire il costante miglioramento delle performance di qualità a livello globale, è stato creato il nuovo ruolo di Chief Quality Officer. Ad esso riportano gerarchicamente, oltre che le funzioni di Qualità Centrale (Sviluppo Sistema Qualità e Qualità Fornitori), anche le funzioni di Quality Assurance delle cinque Divisioni/Business Unit, che mantengono al contempo il loro riporto gerarchico verso i rispettivi Direttori di Divisione/BU. Contestualmente, la funzione a presidio della Sicurezza, precedentemente a riporto della Qualità, è stata posta a riporto diretto del Chief Manufacturing Officer al fine di garantire una sempre maggiore integrazione del sistema sicurezza in tutti i siti industriali e, quindi, un presidio ancor più efficace delle tematiche di Health & Safety. Nella medesima Direzione c'è stato un cambio al vertice nell'area Ottimizzazione Centrale. È stata inoltre creata la nuova Direzione Environment & Energy che, coerentemente con il sempre più forte impegno di Brembo in materia di Corporate Social Responsibility e di Ambiente, garantirà un ulteriore presidio e coordinamento delle tematiche ambientali anche all'interno dei siti industriali.
In ambito Advanced R&D, l'area Progetti Meccatronici è stata organizzata in due settori distinti, in linea con la suddivisione dei progetti tra "applicativi" e "innovativi".
Relativamente ai business, si segnalano i cambi al vertice delle Direzioni Operations di alcune Divisioni/ BU: il nuovo Direttore Operations Lavorazioni Meccaniche della Divisione Dischi e, nella medesima Divisione, il Plant Manager delle Lavorazioni Meccaniche Dischi di Nanchino; per la BU Moto, il Plant Manager dello stabilimento indiano; per il Performance Group,
il cambio del Responsabile Operations di AP Racing e, da ultimo, la concentrazione di responsabilità in un unico Direttore di Stabilimento per tutti i plant del sito industriale di Curno (Divisione Sistemi, BU Moto, Performance Group).
All'interno dell'area Tecnica della Divisione Sistemi è stato creato il ruolo di Responsabile Sviluppo Progetti Pilota al fine di rafforzare il presidio di attività di progettazione, prototipazione e sperimentazione relative ai nuovi progetti pilota della Divisione.
Inoltre, il 2017 ha visto per la Divisione Dischi la definizione della struttura organizzativa della nuova fonderia di Ghisa di Homer (USA) e, insieme con la Divisione Sistemi, la creazione di un team interfunzionale di progetto dedicato all'ampliamento della fonderia di ghisa di Dabrowa (Polonia), destinata alla produzione di dischi in ghisa e pinze in ghisa sferoidale.
Nel 1° semestre 2017 si è infine verificato un avvicendamento al vertice del Performance Group, con l'arrivo in questa posizione del precedente Country General Manager China, mentre il nuovo titolare di quest'ultima posizione è entrato a far parte del Gruppo dall'esterno.
Sempre per quanto riguarda la Cina, è stata riorganizzata la funzione Qualità con la creazione di una struttura di Country Quality a presidio degli stabilimenti di Nanchino e di Langfang.
La Formazione ha investito le proprie energie, anche in questo esercizio, per garantire al Gruppo competenze innovative, affinché tutti siano sempre più in grado di anticipare le richieste del business, i trend di mercato e i bisogni dell'organizzazione. Tanti sono i progetti di formazione manageriale e tecnico-specialistica che nel corso dell'anno hanno raggiunto questo obiettivo.
Per quanto riguarda il catalogo di formazione manageriale, ne è senz'altro un esempio il percorso sul "Knowledge Management", disegnato per offrire ad alcuni ruoli professionali e manageriali della Capogruppo, individuati tra i detentori di know-how critico a livello mondo, gli strumenti per diventare docenti interni. Il progetto ha alternato giornate d'aula esperienziali a momenti di confronto con esperti di formazione; valutati secondo rigorosi ed esigenti indicatori, gli stessi con cui si misurano i professionisti esterni, i docenti interni vengono infine certificati dalla Brembo Academy, a sua volta certificata EA 37 nel quadro della norma ISO 9001.
Un altro interessante progetto che nel 2017 ha varcato i confini europei ed è approdato in Cina, dopo aver coinvolto i colleghi polacchi e cechi, è il percorso su più livelli dedicato al People Management.
Progetto strategico del 2017 è stato, inoltre, il percorso di Sviluppo per Dirigenti di nuova nomina o neoassunti dall'esterno del Gruppo; giunto alla sua 13a edizione, questo progetto ha visto la presenza in aula di 20 manager provenienti da tutto il mondo e da diverse funzioni. Durante il percorso i nostri Executive hanno potuto apprendere come riconoscere e leggere le dinamiche dei mercati e coniugarle con le strategie Brembo di sviluppo del business, apprendendo come affinare la sensibilità verso gli aspetti economico-finanziari e valorizzandone l'impatto nelle scelte organizzative. Hanno infine fatto propri strumenti e comportamenti per la gestione delle risorse, la comunicazione e la negoziazione, fondamentali per creare valore in un mondo globale.
Tra i progetti di formazione tecnico-specialistica che nel corso dell'anno hanno riscosso maggior interesse e portato in aula persone di tutto il mondo, va segnalata la Manufacturing Academy, la scuola di Formazione Manufacturing che ha al suo interno una serie di work-shop sulla Digital Factory. Gestita da docenti interni e integrata da docenti universitari, al fine di garantire al Gruppo uno scambio virtuoso con il mondo della ricerca, l'Academy è stata esportata nel 2017 in Polonia, Repubblica Ceca, Cina e USA.
Sempre richiesta anche l'ormai consolidata R&D Academy (la scuola interna che ripercorre la vita del sistema frenante, dalla sua ideazione alla delibera a produrre), che ha coinvolto nel 2017 i tecnici di R&D UK, così come in precedenza quelli di R&D Cina e Nordamerica. Anche quest'anno una parte dei contenuti di questa iniziativa è stata alla base di un corso sui sistemi frenanti per laureandi in Ingegneria, svolto da nostri docenti interni presso il Politecnico di Milano, nell'ambito di una collaborazione con questo Ateneo.
Ancora in tema di formazione tecnico-specialistica in ambito Qualità, merita un cenno la Formazione sulla Metodologia Six Sigma che, nel corso dell'anno, ha registrato un buon numero di frequentatori, alcuni dei quali accederanno, il prossimo anno, alle certificazioni Green e Black Belt della Qualità.
Sono inoltre da segnalare due progetti di formazione in e-learning che stanno coinvolgendo il personale del Gruppo: Codice Etico e Data Classification & Protection.
Infine, nel quadro più ampio del consolidato Sistema di Talent Management quest'anno, oltre a garantire come di consueto strumenti e processi in materia di Gestione della Prestazione e Succession Planning, sono state attivate anche attività di coaching all'interno di percorsi di sviluppo individuali.
In chiusura d'anno è stata lanciata la Employee Engagement Survey, che ha coinvolto tutto il personale del Gruppo fino a gennaio 2018.
I risultati del 2017 confermano la consistenza della strategia adottata da Brembo per affrontare i temi di sicurezza e ambiente come elemento integrato nel modello di business sostenibile, avendo come obiettivo il soddisfacimento delle aspettative di tutti gli stakeholder interni ed esterni.
I principali risultati conseguiti in questi due ambiti nel corso dell'esercizio sono qui di seguito sinteticamente illustrati.
Relativamente alle politiche per la Salute e Sicurezza sul lavoro Brembo ha mantenuto una costante evoluzione migliorativa partendo dalla conformità legislativa, seguita da una crescente attenzione verso le istanze proposte dagli stakeholder, fino a ritenere il miglioramento continuo lo strumento con cui perseguire obiettivi sempre più ambiziosi. All'interno di questo cammino, nel corso del 2017 Brembo ha ritenuto di dover focalizzare l'attenzione anche verso una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento dei propri collaboratori: fine ultimo è creare una diffusa "cultura" della sicurezza sul lavoro, in cui il singolo collaboratore "scelga" ogni giorno di agire in sicurezza per tutelare la propria e l'altrui salute.
Un esempio di attività che rientra in questo ambito è la campagna di comunicazione messa allo studio nel 2017 e che vedrà la luce nei primi mesi del 2018, con la finalità di:
gno individuale e collettivo, non negoziabilità delle priorità, coerenza;
• stimolare la motivazione delle persone Brembo per migliorare continuamente ogni aspetto relativo alla sicurezza.
Relativamente ad ulteriori progetti trasversali che coinvolgono l'intero Gruppo, è in piena fase di attuazione sui siti il recepimento della linea guida relativa alla LOTO (Lockout-Tagout). Questa metodologia impone che le sorgenti di energia pericolose siano rese inoperative prima che un operatore acceda all'impianto per attività quali la manutenzione, la pulizia o il set-up. Le sorgenti di energia vengono bloccate, ad esempio, con un lucchetto sul quale un'etichetta identifica l'operatore che ha messo in sicurezza le fonti di energia, impedendo così l'avvio accidentale dell'impianto all'interno del quale si trova l'operatore.
Nel 2017 l'indice di gravità infortuni1 ha registrato una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti. Questo risultato complessivo è stato determinato sia dalla generale diminuzione degli infortuni riscontrata nei siti del Gruppo, sia da alcuni dati puntuali particolarmente positivi. In particolare, in diversi siti nel corso del 2017 non si è verificato alcun infortunio; fra questi: Apodaca e Escobedo (Messico), Qingdao (Cina), Saragozza (Spagna), Niepolomice (Polonia), Manesar (India).
1 Indice di gravità infortuni: numero medio dei giorni di calendario persi per infortunio da ciascun lavoratore nell'arco di un anno.
Il 2017 ha rappresentato per Brembo un anno ricco di traguardi raggiunti, frutto dell'impegno che storicamente il Gruppo dedica ai temi ambientali.
Nel corso dell'anno Brembo è entrata nella "A list" del programma Climate Change promosso da CDP (Carbon Disclosure Project, l'organizzazione internazionale no-profit che guida aziende e governi verso la riduzione dei gas a effetto serra, la salvaguardia delle risorse idriche e la protezione delle foreste), che ha riconosciuto il Gruppo quale leader globale nella risposta al cambiamento climatico, premiandolo a Bruxelles nel mese di novembre.
Sempre in ambito CDP, ma relativamente al programma Water, finalizzato alla tutela delle risorse idriche del pianeta, Brembo ha ottenuto con il questionario 2017, relativo alla gestione 2016, un punteggio pari ad A-, in miglioramento rispetto al B ottenuto l'anno precedente.
L'utilizzo di energia rappresenta il principale contributo al "carbon footprint" di Brembo, e su questo aspetto si stanno concentrando molte attività del Gruppo per una progressiva riduzione delle proprie emissioni di CO2 : oltre ai progetti di efficienza energetica in corso (quali, ad esempio, la sostituzione di macchinari con altri meno energivori, il passaggio progressivo di tutte le fabbriche all'illuminazione a LED, la gestione attenta dell'aria compressa, ecc.) dal 2017 è stato avviato un nuovo filone di azione relativo al progressivo incremento di uso di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, raggiungendo nell'anno una quota di circa il 10% di energia rinnovabile sul totale acquistato. Anche nell'ambito dell'auto-generazione, è da registrare il completamento del secondo impianto fotovoltaico presso il polo di Stezzano (Bergamo) che porta la capacità di autoproduzione a circa 0,5 MW.
Nel 2017 i progetti di miglioramento hanno portato ad una riduzione delle emissioni di CO2 del 10,5% rispetto alle emissioni dello scorso anno, superando significativamente il target definito per il Gruppo (- 2,1%).
Maggiori informazioni e dettagli sono consultabili nella Dichiarazione Non finanziaria 2017.
Il 2017 è stato anche l'anno della costituzione della nuova Direzione Ambiente ed Energia, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, con l'obiettivo di definire le strategie del Gruppo in ambito di sostenibilità ambientale, guidando e coinvolgendo tutti gli stabilimenti del Gruppo nella riduzione progressiva e sostenibile del proprio impatto sull'ambiente. In questo primo anno di vita il focus è stato principalmente sulla revisione integrale del Sistema Ambientale del Gruppo, che sarà rilasciato nei primi mesi del 2018, al fine di allineare tutte le fabbriche a requisiti comuni a garanzia di un responsabile e sostenibile presidio ambientale in tutte le regioni del mondo dove Brembo opera. Tutti i siti sono stati inoltre coinvolti in una mappatura volta a verificare la maturità di ogni sito nell'uso razionale dell'energia e, in generale, nella gestione dell'impatto ambientale, individuando e stimolando le aree di sviluppo ed evidenziando al contempo i punti di forza da utilizzare come riferimento per tutti gli stabilimenti. È stata infine avviata la definizione di specifici indicatori di sostenibilità e di idonei strumenti di monitoraggio.
In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento Consob adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, Brembo S.p.A. ha adottato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate. Tale procedura è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Brembo S.p.A. nella riunione del 12 novembre 2010 previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, che svolge anche funzione di Comitato per Operazioni con Parti Correlate in quanto in possesso dei requisiti previsti dalle disposizioni regolamentari sopra citate. La procedura ha l'obiettivo di assicurare la piena trasparenza e la correttezza delle operazioni compiute con Parti Correlate ed è pubblicata sul sito internet della società nella sezione Corporate Governance.
Nel 2013, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, ha stabilito all'unanimità di non procedere a modifiche della Procedura per Operazioni con Parti Correlate di Brembo S.p.A. anche alla luce dell'efficacia dimostrata nella prassi applicativa ed in quanto già oggetto di revisione nei precedenti esercizi, ritenendo quindi già assolti i contenuti della raccomandazione e gli auspici della Consob in merito alla prima revisione della procedura.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 maggio 2016 e previo parere favorevole e unanime del Comitato Controllo e Rischi, è stato approvato l'aggiornamento della Procedura per Operazioni con Parti Correlate per recepire unicamente le modifiche riguardanti gli aspetti organizzativi inerenti la Direzione Amministrazione e Finanza della società.
Nel rimandare alle Note illustrative al Bilancio consolidato, che commentano in maniera estesa i rapporti intercorsi con le Parti Correlate, si segnala che nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate transazioni atipiche o inusuali con tali parti e che le transazioni commerciali con Parti Correlate, anche al di fuori delle società del Gruppo, sono avvenute a condizioni rispondenti al valore normale di mercato. Le operazioni di finanziamento avvenute nel corso dell'esercizio con Parti Correlate sono evidenziate anch'esse nelle Note illustrative al Bilancio consolidato.
L'Assemblea degli azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, destinando l'utile dell'esercizio pari a € 138.393 migliaia come segue:
Nel corso della stessa riunione l'Assemblea degli azionisti ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale della Società né sulle caratteristiche delle azioni.
L'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017 ha approvato un nuovo piano di acquisto e vendita di azioni proprie con le finalità di:
• compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l'andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all'andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
Il numero massimo di azioni acquistabili è di 1.600.000 (8.000.000 post frazionamento di cui al punto precedente) che, sommato alle 1.747.000 (8.735.000 post frazionamento di cui al punto precedente) azioni proprie già in portafoglio pari al 2,616% del capitale sociale, rappresenta il 5,01% del capitale sociale della Società. L'acquisto e la vendita di azioni proprie potranno essere effettuate ad un prezzo minimo non inferiore al 10% e ad un prezzo massimo non superiore al 10% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione, fino ad un importo massimo di € 120 milioni. L'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ha la durata di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.
Nel corso del 2017 non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
La società ha aderito al regime di opt-out di cui all'art. 70, comma 8 e all'art. 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti (delibera consiliare del 17 dicembre 2012), derogando agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
In adempimento a quanto previsto dagli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati (adottato con delibera Consob n. 16191 del 29 ottobre 2007 e successivamente modificato con delibera n. 16530 del 25 giugno 2008), il Gruppo Brembo ha individuato 7 società controllate, con sede in 4 paesi non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza ai sensi del comma 2 del citato art. 36 e che pertanto rientrano nel perimetro di applicazione della norma.
Con riferimento a quanto sopra, si ritiene che i sistemi amministrativo-contabili e di reporting attualmente in essere nel Gruppo Brembo risultino idonei a far pervenire regolarmente alla Direzione e al Revisore della Capogruppo i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato.
Per le società rientranti nel perimetro, la Capogruppo Brembo S.p.A. già dispone in via continuativa di copia dello Statuto, della composizione e della specifica dei poteri degli Organi Sociali.
Il prospetto di raccordo tra il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti della Capogruppo, e il Patrimonio netto e il Risultato dell'esercizio, evidenziato nei Prospetti Consolidati, mostra che al 31 dicembre 2017 il Patrimonio netto di Gruppo è superiore di € 557.196 migliaia a quello di Brembo S.p.A. e che il risultato netto consolidato, pari a € 263.428 migliaia, è superiore di € 113.944 migliaia a quello di Brembo S.p.A.
| (in migliaia di euro) | Utile netto 2017 |
Patrimonio Netto al 31.12.2017 |
Utile netto 2016 |
Patrimonio Netto al 31.12.2016 |
|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | 149.484 | 479.616 | 138.393 | 394.714 |
| Rettifiche di consolidamento: | ||||
| Patrimonio Netto delle società consolidate | ||||
| e attribuzione del risultato delle stesse | 180.296 | 879.656 | 164.774 | 761.575 |
| Avviamenti e altri plusvalori allocati | 0 | 51.278 | 0 | 54.698 |
| Eliminazione dividendi infragruppo | (72.330) | 0 | (79.593) | 0 |
| Valore di carico delle partecipazioni consolidate | (53) | (392.789) | 0 | (364.377) |
| Valutazione di partecipazioni in società collegate/JV | ||||
| valutate con il metodo del Patrimonio Netto | 7.373 | 10.963 | 2.121 | 3.631 |
| Eliminazione degli utili infragruppo | 617 | (5.491) | (576) | (6.624) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 2.513 | 41.204 | 17.876 | 38.693 |
| Patrimonio Netto e risultato d'esercizio di spettanza di terzi | (4.472) | (27.625) | (2.363) | (24.397) |
| Totale rettifiche di consolidamento | 113.944 | 557.196 | 102.239 | 463.199 |
| VALORI CONSOLIDATI | 263.428 | 1.036.812 | 240.632 | 857.913 |
I dati relativi ai primi mesi dell'anno confermano un trend di crescita dei ricavi sostenibile.
La Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari ai sensi dell'art. 123 bis del Testo Unico della Finanza di Brembo S.p.A. è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Company, Corporate Governance, Relazioni sulla Corporate Governance).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017 ai sensi del D.Lgs. 254/2016 è contenuta in una relazione distinta dalla Relazione sulla Gestione, pubblicata congiuntamente a quest'ultima e disponibile sul sito internet di Brembo (www.brembo.com, sezione Sostenibilità, Report e Relazioni).
Al termine dell'illustrazione dell'andamento del Gruppo Brembo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, avvenuta anche attraverso l'esame della nostra Relazione del Bilancio consolidato del Gruppo Brembo e del Bilancio separato di Brembo S.p.A., nelle quali abbiamo esposto le linee programmatiche e l'andamento della gestione, sottoponiamo agli Azionisti la proposta di destinazione dell'utile realizzato da Brembo S.p.A., stabilito in € 149.484.042,27 come segue:
Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
Il titolo Brembo ha chiuso il 2017 a € 12,67 con una crescita del 10,17% rispetto ad inizio anno, toccando un massimo di periodo di € 15,10 il 10 maggio ed un minimo di € 11,83 il 4 gennaio 2017.
Nello stesso periodo di riferimento l'indice FTSE MIB e l'indice europeo Euro Stoxx 600 hanno chiuso in rialzo rispettivamente del 13,61% e del 7,68%. L'indice della Componentistica Automobilistica Europea (BBG EMEA Automobiles Parts) ha registrato nell'anno un incremento del 36,97%.
Nel corso del 2017 l'andamento dei più rappresentativi indici azionari europei è stato positivo. La fase di moderata ma diffusa espansione economica che ha caratterizzato il periodo pare in grado di estendersi al 2018 e, per alcune aree, le prospettive sono addirittura migliorate. L'economia dell'Eurozona si è confermata più forte delle attese, con una crescita del 2,3%, circa un punto percentuale in più rispetto alle stime di consenso. Uno scenario sorprendentemente tranquillo, per ora, che apparentemente soltanto sviluppi geopolitici inattesi potrebbero sconvolgere nel 2018.
Di seguito si riportano i principali dati relativi alle azioni di Brembo S.p.A., confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 34.727.914 | 34.727.914 | ||
| N. azioni ordinarie | 333.922.250 (*) | 66.784.450 | ||
| Patrimonio netto (senza utile del periodo) (euro) | 330.131.986 | 256.321.515 | ||
| Utile netto del periodo (euro) | 149.484.042 | 138.392.655 | ||
| Prezzo di Borsa (euro) | ||||
| Minimo | 11,83 | 6,56 (*) | ||
| Massimo | 15,10 | 11,50 (*) | ||
| Fine esercizio | 12,67 | 11,50 (*) | ||
| Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) | ||||
| Minimo | 3.950 | 2.189 | ||
| Massimo | 5.042 | 3.840 | ||
| Fine esercizio | 4.231 | 3.840 | ||
| Dividendo lordo unitario | 0,22 (**) | 1,0 |
(*) In data 29 maggio 2017 ha avuto luogo un frazionamento azionario delle azioni Brembo, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ognuna di esse, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. In seguito a questa operazione, il prezzo di riferimento all'apertura del 29 maggio aveva un valore pari ad un quinto di quello di chiusura del giorno borsistico precedente. Fattore di rettifica AIAF: 5
(**) da deliberare nell'Assemblea degli Azionisti convocata il 20 aprile 2018.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'andamento del titolo e per le informazioni aziendali recenti si invita a visitare il sito internet di Brembo: www.brembo.com – sezione Investitori. Investor Relations Manager: Laura Panseri.
| Formula 1 (pinze) | |
|---|---|
| Campionato piloti | Lewis Hamilton - Mercedes AMG Petronas Motorsport's |
| Campionato costruttori | Mercedes AMG |
| Formula 2 | |
| Campionato piloti | Charles Leclerc - Prema Racing |
| GP3 | |
| Campionato piloti | George Russell - ART Grand Prix |
| Campionato team | ART |
| 500 miglia Indianapolis | |
| Campionato piloti | Takuma Sato - Andretti Autosport Honda |
| European F3 Championship | |
| Campionato piloti | Lando Norris - Carlin Motorsport |
| Campionato team | Prema Powerteam |
| IndyCar Series | |
| Campionato piloti | Josef Newgarden - Team Penske |
| Campionato team | Team Penske |
| Super Formula | |
| Campionato piloti | Hiroaki Ishiura - Team P.mu/Cerumo-Inging |
| Campionato team | P.mu/Cerumo-Inging |
| LMP1 | Timo Bernhard, Earl Bamber, Bendon Hartley - Porsche 919 Hybrid |
|---|---|
| LMP2 | Julien Canal, Bruno Senna - Rebellion Racing |
| GTE PRO | James Calado, Alessandro Pier Guidi - AF Corse |
| GTE AM | Paul Dalla Lana, Pedro Lamy, Mathias Lauda - Aston Martin Racing |
| 24 Hours of Le Mans | |
| LMP1 | Timo Bernhard, Earl Bamber, Bendon Hartley - Porsche 919 Hybrid - (pinze) |
| LMP2 | Oliver Jarvis, Ho-Pin Tung, Thomas Laurent - Jackie Chan Racing |
| GTE PRO | Darren Turner, Jonathan Adam, Daniel Serra - Aston Martin Racing |
| GTE AM | Will Stevens, Robert Smith, Dries Vanthoor - Ferrari 488 |
| Blancpain GT Series | AUTO | |
|---|---|---|
| Campionato piloti | Mirko Botolotti, Christian Engelhart | |
| Campionato team | Audi GRT Grasser Racing | |
| IMSA WeatherTech SportsCar Championship | ||
| LMPC | James French, Patricio O'Ward - LMPC Oreca FLM09 | |
| GTD | Christina Neilsen, Alessandro Balzan - Ferrari 488 | |
| DPi | Ricky Taylor, Jordan Taylor - Wayne Taylor Racing Cadillac DPi-V.R | |
| Pirelli World Challenge GT Series | ||
| GTS | Lawson Aschenbach - Chevrolet Camaro GT4 | |
| Sprint-X GT | Michael Cooper, Jordan Taylor - Cadillac ATS-V.R | |
| NASCAR Camping World Truck Series | ||
| Campionato piloti | Christopher Bell - Kyle Bush Motorsport's | |
| NASCAR Monster Energy Series | ||
| Campionato piloti | Martin Truex Jr. - Toyota Camry | |
| SCORE International Overall & Trophy Truck Class | ||
| Campionato piloti | Justin Matney - RPM Racing Trophy Truck | |
| SCORE International Tecate SCORE Baja 1000 | ||
| Campionato piloti | Apdaly Lopez - RPM Ford F-150 |
| WRC | |
|---|---|
| Team | Sebastian Ogier, Julien Ingrassia - Ford RS M-Sport |
| WRC 2 | |
| Team | Pontus Tidemand - Skoda Fabia R5 |
| Rally Raid - Dakar | |
| Team | Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret - Team Peugeot Total |
| Campionati "ruote aperte" | |
|---|---|
| Formula 1 (frizioni) | |
| Campionato piloti | Lewis Hamilton - Mercedes AMG Petronas Motorsport's |
| Campionato costruttori | Mercedes AMG |
| IndyCar Series | |
| Campionato piloti | Josef Newgarden - Team Penske |
| 500 miglia Indianapolis | |
| Campionato piloti | Takuma Sato - Andretti Autosport Honda |
| GP3 | |
| Campionato piloti | George Russel - ART Grand Prix |
| European F3 Championship | |
| Campionato piloti | Lando Norris - Carlin Motorsport |
| Campionati "ruote coperte" | |
| 24 Hours of Le Mans | |
| LMP1 | Campionato piloti B. Hartley, T. Bernhard, E. Bamber (dischi) | ||
|---|---|---|---|
| LMP2 | Campionato piloti O. Jarvis, Ho-Pin Tung, T. Laurent - Jackie Chan Racing | ||
| Nascar | |||
| Xfiniti Series | Campionato piloti William Byron - Jnr Motorsport | ||
| Camping World Truck Series | Campionato piloti Christopher Bell - Kyle Busch Motorsports | ||
| FIA World Endurance Championship | |||
| LMP1 | Campionato piloti | B. Hartley, E. Bamber, G. T. Bernard - Porsche 919 Hybrid | |
| LMP2 | Campionato piloti | J. Canal - Rebellion - Oreca | |
| IMSA WeatherTech Sportscar Championship | |||
| P Class | Campionato piloti | R. Taylor, J. Taylor - Konica Minolta Cadillac DPi - V.R | |
| PC Class | Campionato piloti | J. French, K. Masson - Performance Tech Motorsports | |
| GTLM Class | Campionato piloti | A. Garcia, J. Magnussen - Corvette | |
| ELMS | |||
| LMP2 | Campionato piloti | M. Rojas, J. Gutierrez, R. Hirakawa - G Drive Racing - | |
| Oreca 07 - Gibson |
| British | Campionato piloti | A. Sutton - Adrian Flux Subaru Racing |
|---|---|---|
| Campionato | ||
| costruttori | BMW | |
| DTM | Campionato piloti | R. Rast - Audi Sport Team Rosberg |
| WTC | Campionato piloti | Thed Björk - Volvo Polestar |
| Campionato team | Volvo Polestar | |
| Australian V8 Supercar Campionato piloti | J. Whincup - Red Bull Racing Holden | |
| Campionato team | Shell V - Power Racing Team | |
| International TCR | Campionato piloti | J. - K. Vernay - Leopard Racing Team WRT |
| Campionato team | M1RA Honda Civic | |
| Japanese Super GT | ||
| Classe 500 | Campionato piloti | N. Cassidy, R. Hirakawa |
| Campionato team | Lexus Team KeePer TOM'S | |
| Classe 300 | Campionato piloti | N. Taniguchi, T. Kataoka |
| Campionato team | Goodsmile Racing & Team Ukyo Mercedes |
| WRC (frizioni) | |
|---|---|
| Team | Sebastian Ogier - M-Sport Ford Fiesta |
| FIA Rally Raid | |
| Team | Nasser Al-Attiyah - Mini All4 Racing X-Raid |
AUTO
84
| MotoGP | ||
|---|---|---|
| Campionato piloti | Marc Márquez - Repsol Honda Team | |
| Campionato costruttori | Honda | |
| Moto2 | ||
| Campionato piloti | Franco Morbidelli - Marc VDS Racing | |
| Campionato costruttori | Kalex | |
| Moto3 | ||
| Campionato piloti | Joan Mir - Leopard Racing | |
| Campionato costruttori | Honda | |
| Campionati Mondiali SBK | ||
| WSBK World Superbike | ||
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team |
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team |
|---|---|
| Campionato costruttori | Kawasaki |
| World Superstock 1000 | |
| Campionato piloti | Michael Ruben Rinaldi - Aruba.it Racing Junior |
| Endurance | |
| EWC | Niccolò Canepa, David Checa - GMT94 Yamaha |
| SuperTwin | |
| Campionato piloti | Gareth Jones - Hertrampf - Racing Ducati Endurance |
| Campionati Off-Road | |
| Motocross |
| MXGP | Tony Cairoli - Red Bull KTM Factory Racing | |
|---|---|---|
| Trial | ||
| TR1 Mondiale | Toni Bou - Montesa - HRC | |
| Rally Raid | ||
| Dakar | Sam Sunderland - Red Bull KTM Factory Racing | |
| World Superbike | MOTO | |
|---|---|---|
| Campionato piloti | Jonathan Rea - Kawasaki Racing Team | |
| SSP | ||
| Campionato piloti | Lucas Mahias - Yamaha | |
| STK 1000 | ||
| Campionato piloti | Michael Ruben Rinaldi - Aruba.it Racing - Junior |
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
| Note | 31.12.2017 | correlate | 31.12.2016 | correlate | Variazione |
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | 933.774 | 746.932 | 186.842 | ||
| 2 | 61.323 | 49.324 | 11.999 | ||
| 2 | 82.837 | 88.880 | (6.043) | ||
| 2 | 50.425 | 52.059 | (1.634) | ||
| 3 | 34.300 | 26.969 | 7.331 | ||
| 4 | 6.769 | 5.659 | 6.887 | 5.676 | (118) |
| 5 | 3.832 | 4.794 | (962) | ||
| 6 | 57.818 | 57.691 | 127 | ||
| 1.231.078 | 1.033.536 | 197.542 | |||
| 7 | 311.116 | 9 | 283.191 | 4 | 27.925 |
| 8 | 375.719 | 1.371 | 357.392 | 2.711 | 18.327 |
| 9 | 80.455 | 3 | 43.830 | 7 | 36.625 |
| 10 | 296 | 901 | (605) | ||
| 11 | 300.830 | 245.674 | 9.104 | 55.156 | |
| 1.068.416 | 930.988 | 137.428 | |||
| 2.299.494 | 1.964.524 | 334.970 | |||
| di cui con parti | di cui con parti |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2017 | di cui con parti correlate |
31.12.2016 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.728 | 34.728 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 112.838 | 135.719 | (22.881) | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 625.818 | 446.834 | 178.984 | ||
| Risultato netto di periodo | 12 | 263.428 | 240.632 | 22.796 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 1.036.812 | 857.913 | 178.899 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI | 27.625 | 24.397 | 3.228 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 1.064.437 | 882.310 | 182.127 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 319.314 | 210.659 | 904 | 108.655 | |
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 2.344 | 5.245 | (2.901) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 19.927 | 5.915 | 8.653 | 1.914 | 11.274 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 39.613 | 21.667 | 17.946 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 27.784 | 3.697 | 32.706 | 7.397 | (4.922) |
| Imposte differite | 6 | 24.716 | 31.622 | (6.906) | ||
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 433.698 | 310.552 | 123.146 | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 194.220 | 225.592 | 41.474 | (31.372) | |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari | ||||||
| derivati | 13 | 3.845 | 756 | 3.089 | ||
| Debiti commerciali | 17 | 470.390 | 9.859 | 428.530 | 7.868 | 41.860 |
| Debiti tributari | 18 | 9.719 | 11.837 | (2.118) | ||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 2.244 | 2.547 | (303) | ||
| Altre passività correnti | 19 | 120.941 | 3.164 | 102.400 | 2.460 | 18.541 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 801.359 | 771.662 | 29.697 | |||
| TOTALE PASSIVO | 1.235.057 | 1.082.214 | 152.843 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 2.299.494 | 1.964.524 | 334.970 |
| (in migliaia di euro) | Note | 31.12.2017 | di cui con parti correlate |
31.12.2016 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 2.463.620 | 5.208 | 2.279.096 | 5.002 | 184.524 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 24.150 | 3.294 | 28.117 | 3.230 | (3.967) |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 24.219 | 18.971 | 5.248 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | 23 | (1.177.255) | (71.019) | (1.125.968) | (81.037) | (51.287) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | 24 | 13.236 | 11.010 | 2.226 | ||
| Altri costi operativi | 25 | (431.957) | (6.144) | (379.872) | (5.267) | (52.085) |
| Costi per il personale | 26 | (436.050) | (8.894) | (387.640) | (6.250) | (48.410) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 479.963 | 443.714 | 36.249 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (133.701) | (116.250) | (17.451) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 346.262 | 327.464 | 18.798 | |||
| Proventi finanziari | 28 | 46.307 | 36.156 | 10.151 | ||
| Oneri finanziari | 28 | (57.220) | (51.523) | (5.697) | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 28 | (10.913) | (255) | (15.367) | (740) | 4.454 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 29 | 188 | 111 | 77 | ||
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 335.537 | 312.208 | 23.329 | |||
| Imposte | 30 | (67.637) | (69.213) | 1.576 | ||
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 267.900 | 242.995 | 24.905 | |||
| Interessi di terzi | (4.472) | (2.363) | (2.109) | |||
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 263.428 | 240.632 | 22.796 | |||
| RISULTATO PER AZIONE BASE/DILUITO (in euro) | 31 | 0,81 | 0,74* |
* Valore ricalcolato in seguito all'operazione di frazionamento delle azioni avvenuta in data 29 maggio 2017.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione 24.905 |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RISULTATO PRIMA DEGLI INTERESSI DI TERZI | 267.900 | 242.995 | ||||
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati | ||||||
| nell'utile/(perdita) del periodo: | ||||||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 3.672 | (2.609) | 6.281 | |||
| Effetto fiscale | (662) | 553 | (1.215) | |||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti relativo alle imprese | ||||||
| valutate con il metodo del patrimonio netto | (42) | (153) | 111 | |||
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente | ||||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | 2.968 | (2.209) | 5.177 | |||
| Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati | ||||||
| nell'utile/(perdita) del periodo: | ||||||
| Variazione della riserva di conversione | (23.704) | (10.406) | (13.298) | |||
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente | ||||||
| riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo | (23.704) | (10.406) | (13.298) | |||
| RISULTATO COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO | 247.164 | 230.380 | 16.784 | |||
| Quota di pertinenza: | ||||||
| - di terzi | 3.228 | 2.289 | 939 | |||
| - del Gruppo | 243.936 | 228.091 | 15.845 | |||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALL'INIZIO DEL PERIODO | 63.929 | 111.817 |
| Risultato prima delle imposte | 335.537 | 312.208 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 133.701 | 116.250 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | (968) | (654) |
| Proventi e oneri da partecipazioni al netto dei dividendi ricevuti | (7.373) | (2.121) |
| Componente finanziaria dei fondi a benefici definiti e debiti per il personale | 600 | 750 |
| Accantonamenti a fondi relativi al personale | 2.194 | 1.935 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 10.776 | 22.827 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 474.467 | 451.195 |
| Imposte correnti pagate | (70.336) | (69.944) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (4.169) | (3.487) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (31.154) | (35.070) |
| attività finanziarie | 101 | 293 |
| crediti commerciali | (16.702) | (26.637) |
| crediti verso altri e altre attività | (15.723) | 5.119 |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti commerciali | 41.860 | 54.051 |
| debiti verso altri e altre passività | 17.099 | (17.712) |
| Effetto delle variazioni dei cambi sul capitale circolante | (11.663) | 3.052 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 383.780 | 360.860 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (34.026) | (32.139) |
| materiali | (326.658) | (231.431) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni | 5.412 | 3.475 |
| Corrispettivi (pagati)/ricevuti per l'acquisizione/dismissione di società controllate, al netto delle relative disponibilità liquide |
0 | (69.465) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (355.272) | (329.560) |
| Dividendi pagati nel periodo | (65.037) | (52.030) |
| Dividendi pagati nel periodo ad azionisti di minoranza | 0 | (800) |
| Variazione di fair value di strumenti derivati | 556 | 308 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 210.251 | 50.000 |
| Rimborso di mutui e finanziamenti a lungo termine | (93.578) | (69.649) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | 52.192 | (72.171) |
| Flusso monetario complessivo | 80.700 | (40.871) |
| Effetto delle variazioni dei cambi sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11.344 | (7.017) |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DEL PERIODO (*) | 155.973 | 63.929 |
(*) si rimanda alla nota 11 delle Note Illustrative del Bilancio consolidato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
| Altre riserve | ||||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Capitale sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili / (perdite) portati a nuovo |
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 34.728 | 150.726 | (13.476) | 325.912 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 277 | 131.655 | ||
| Pagamento dividendi | ||||
| Operazione acquisizione Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. |
||||
| Riclassifiche | 8.524 | (8.524) | ||
| Componenti del risultato complessivo: Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti |
(2.056) | |||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(153) | |||
| Variazione della riserva di conversione | (10.332) | |||
| Risultato netto del periodo | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 34.728 | 149.195 | (13.476) | 446.834 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 175.595 | |||
| Pagamento dividendi | ||||
| Riclassifiche | (421) | 421 | ||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti | 3.010 | |||
| Effetto utile/(perdita) attuariale su piani a benefici definiti relativo alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto |
(42) | |||
| Variazione della riserva di conversione | (22.460) | |||
| Risultato netto del periodo | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 34.728 | 126.314 | (13.476) | 625.818 |
| Patrimonio Netto | Capitale e riserve | Patrimonio Netto | Risultato netto | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto | di terzi | di terzi | Risultato di terzi | di Gruppo | di periodo |
| 687.547 | 5.695 | 3.852 | 1.843 | 681.852 | 183.962 |
| 0 | 1.843 | (1.843) | 0 | (131.932) | |
| (52.830) | (800) | (800) | (52.030) | (52.030) | |
| 17.213 | 17.213 | 17.213 | 0 | ||
| 0 | 0 | ||||
| (2.056) | 0 | (2.056) | |||
| (153) | 0 | (153) | |||
| (10.406) | (74) | (74) | (10.332) | ||
| 242.995 | 2.363 | 2.363 | 240.632 | 240.632 | |
| 882.310 | 24.397 | 22.034 | 2.363 | 857.913 | 240.632 |
| 0 | 2.363 | (2.363) | 0 | (175.595) | |
| (65.037) | 0 | (65.037) | (65.037) | ||
| 0 | 0 | ||||
| 3.010 | 0 | 3.010 | |||
| 0 | (42) | ||||
| (23.704) | (1.244) | (1.244) | (22.460) | ||
| 267.900 | 4.472 | 4.472 | 263.428 | 263.428 | |
| 1.064.437 | 27.625 | 23.153 | 4.472 | 1.036.812 | 263.428 |
L'utilizzo di un elevato grado di automazione ha consentito di introdurre nella linea di produzione il processo di foratura della fascia del disco freno.
FOTO L'utilizzo di un elevato grado di automazione ha consentito di introdurre nella linea di produzione il processo di foratura della fascia del disco freno.
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, il Gruppo Brembo svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
La produzione, oltre che in Italia, avviene in Polonia (Czestochowa, Dabrowa Gornicza, Niepolomice), Regno Unito (Coventry), Repubblica Ceca (Ostrava-Hrabová), Germania (Meitingen), Messico (Apodaca, Escobedo), Brasile (Betim), Argentina (Buenos Aires), Cina (Nanchino, Langfang), India (Pune) e USA (Homer), mentre società ubicate in Spagna (Saragozza), Svezia (Göteborg), Germania (Leinfelden-Echterdingen), Cina (Qingdao), Giappone (Tokyo) e Russia (Mosca) si occupano di distribuzione e vendita.
Il Bilancio consolidato del Gruppo Brembo al 31 dicembre 2017 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2017, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il Bilancio consolidato comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
In data 5 marzo 2018, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Bilancio consolidato e disposto che lo stesso sia messo a disposizione del pubblico e di Consob, con le modalità e nei termini previsti dalle disposizioni normative e dai regolamentari vigenti.
Il Bilancio consolidato è stato redatto sulla base dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2017, predisposti dai Consigli di Amministrazione o, qualora disponibili, dei bilanci approvati dalle Assemblee delle rispettive società consolidate opportunamente rettificati, ove necessario, per allinearli ai criteri di classificazione e ai principi contabili adottati dal Gruppo.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il periodo amministrativo e la data di chiusura per la predisposizione del Bilancio consolidato corrispondono a quelli del bilancio della Capogruppo e di tutte le società consolidate. Il Bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A. e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente. Il Gruppo, quando applica un principio contabile o contabilizza una rettifica retroattivamente, o apporta una riclassifica alle voci del bilancio, presenta una colonna addizionale rappresentativa della situazione patrimoniale-finanziaria relativa all'inizio del primo esercizio comparativo.
Relativamente alla presentazione del bilancio, il Gruppo ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie e le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
– Capitalizzazione dei costi di sviluppo: la capitalizzazione iniziale dei costi è basata sul giudizio del management circa la fattibilità tecnica ed economica del progetto, solitamente quando il progetto stesso ha raggiunto una fase precisa del piano di sviluppo. Per determinare i valori da capitalizzare, si elaborano le previsioni dei flussi di cassa futuri attesi dal progetto, i tassi di sconto da applicare e i periodi di manifestazione dei benefici attesi. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 2 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2017 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2017:
Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie (come, ad esempio, gli utili e le perdite su cambi).
Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili; la modifica fornisce, inoltre, linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico.
Le due modifiche sono state applicate retrospetticamente e la loro applicazione non ha avuto alcun impatto sul Gruppo.
Sono di seguito illustrati principi contabili e interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La società intende adottare tali principi alla data di entrata in vigore.
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. Il Gruppo adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. Il Gruppo analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. Il Gruppo, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.
Il Gruppo ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, il Gruppo non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. Il Gruppo valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, sarà efficace per gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata, fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è giunta alla fase conclusiva di un piano progettuale che si è sviluppato nel corso del 2017. In particolare, sono stati identificate le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.
Ci si attende che l'applicazione del nuovo principio non avrà impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, il Gruppo ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini del Gruppo comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in tal caso il Gruppo si avvale dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.
Il Gruppo fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.
Il Gruppo rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/ benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.
Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.
In base alle analisi portate a termine dal Gruppo su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non avrà impatto significativo sul proprio patrimonio netto.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti dell'applicazione del nuovo principio sul Capitale Netto Investito e sulla Posizione Finanziaria Netta è nella fase preliminare di un piano progettuale che si svilupperà nel corso del 2018.
Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based payment transactions (issued in June 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued in September 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued inDecember 2016) | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued in December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued in December 2016) | NO | 1 gennaio 2018 |
| IAS 28: Investments in Associates and Join Ventures | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC 23 Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) | NO | 1 gennaio 2019 |
| IFRS 17 Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1 gennaio 2021 |
Il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi, ma non ancora in vigore.
Il Bilancio consolidato comprende il bilancio al 31 dicembre 2017 di Brembo S.p.A., società Capogruppo, e i bilanci delle società delle quali Brembo S.p.A. detiene il controllo ai sensi dell'IFRS 10.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel Bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del Gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a Conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società controllate incluse nell'area di consolidamento, delle società collegate e joint venture valutate con il metodo del patrimonio netto, comprensivo delle informazioni riguardanti la loro sede legale e la percentuale di capitale posseduto, è riportato al paragrafo "Informazioni sul Gruppo" delle presenti Note illustrative. Nel corso del 2017 non sono avvenute operazioni societarie che hanno avuto impatti sull'area di consolidamento del Gruppo.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza del Gruppo del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment).
Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle Variazioni del patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel conto economico e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel conto economico.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
I bilanci delle società del Gruppo incluse nel Bilancio consolidato sono espressi utilizzando la moneta del mercato primario in cui operano (moneta funzionale). Il Bilancio consolidato del Gruppo è presentato in euro, che è la moneta funzionale della Capogruppo Brembo S.p.A.
Alla data di chiusura del periodo, le attività e le passività delle imprese controllate, collegate e joint venture, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio del periodo (in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni). Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono contabilizzate in una specifica voce di patrimonio netto. In caso di successiva dismissione delle imprese estere consolidate, il valore cumulato delle differenze di conversione ad esse relativo viene rilevato a conto economico.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro):
| Euro contro Valuta | Al 31.12.2017 | Medio dicembre 2017 |
Al 31.12.2016 | Medio dicembre 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Dollaro statunitense | 1,199300 | 1,129283 | 1,054100 | 1,106598 |
| Yen giapponese | 135,010000 | 126,654565 | 123,400000 | 120,313774 |
| Corona svedese | 9,843800 | 9,636873 | 9,552500 | 9,467312 |
| Zloty polacco | 4,177000 | 4,256310 | 4,410300 | 4,363633 |
| Corona ceca | 25,535000 | 26,327176 | 27,021000 | 27,034311 |
| Peso messicano | 23,661200 | 21,327801 | 21,771900 | 20,654970 |
| Sterlina britannica | 0,887230 | 0,876145 | 0,856180 | 0,818896 |
| Real brasiliano | 3,972900 | 3,604102 | 3,430500 | 3,861627 |
| Rupia indiana | 76,605500 | 73,498019 | 71,593500 | 74,355278 |
| Peso argentino | 22,931000 | 18,698455 | 16,748800 | 16,333592 |
| Renminbi cinese | 7,804400 | 7,626438 | 7,320200 | 7,349579 |
| Rublo russo | 69,392000 | 65,887664 | 64,300000 | 74,222360 |
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10 – 35 anni |
| Impianti e macchinari | 5 – 20 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5 – 10 anni |
| Altri beni | 4 – 10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
I beni in leasing finanziario (per i quali il Gruppo si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se il Gruppo è in grado di dimostrare:
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Le spese di ricerca sono imputate a conto economico. Similmente, se la società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività, o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flows ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale, a conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel conto economico al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la società interessata ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali una società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, il Gruppo utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali obiettive, e tra loro compatibili su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato, al netto del fair value delle attività al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui sono si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e i crediti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per il Gruppo) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.dipende dallo loro classificazione.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte del Gruppo, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature e delle attività di studio e progettazione può avvenire con le seguenti modalità:
Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La società Capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Le nuove isole di fusione in gravità hanno un elevato grado di automazione e consentono di avere benefici sia dal punto di vista tecnico del processo sia a livello di ergonomia per l'operatore.
Le nuove isole di fusione in gravità hanno un elevato grado di automazione e consentono di avere benefici sia dal punto di vista tecnico del processo sia a livello di ergonomia per l'operatore.
In base alla definizione prevista nel principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità:
Alla luce di tale definizione, per il Gruppo Brembo i settori operativi sono rappresentati da cinque Divisioni/Business Unit: Dischi, Sistemi, Moto, Performance Group, After Market.
Ogni Direttore di Divisione/Business Unit infatti risponde al vertice aziendale e mantiene con esso contatti periodici per discutere attività operative, risultati di bilancio, previsioni o piani.
Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio i settori operativi come segue:
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I settori che compongono ciascuna aggregazione infatti sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Alla luce di quanto richiesto dall'IFRS 8, con riguardo ai ricavi realizzati verso i maggiori clienti, definendo come cliente unico tutte le società che appartengono ad uno stesso Gruppo, nell'esercizio 2017 esistono tre clienti di Brembo le cui vendite sono superiori al 10% dei ricavi netti consolidati, sebbene considerando le singole case automobilistiche componenti i suddetti gruppi, nessuna di queste superi tale soglia.
La seguente tabella riporta i dati di settore relativi ai ricavi e ai risultati al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market / Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Vendite | 2.483.639 | 2.292.679 | 2.149.471 | 1.980.193 | 335.100 | 310.654 | (3.042) | (3.239) | 2.110 | 5.071 | |
| Abbuoni e sconti | (26.519) | (28.124) | (465) | (6.649) | (26.056) | (21.472) | 0 | 0 | 2 | (3) | |
| Vendite nette | 2.457.120 | 2.264.555 | 2.149.006 | 1.973.544 | 309.044 | 289.182 | (3.042) | (3.239) | 2.112 | 5.068 | |
| Costi di trasporto | 23.814 | 18.115 | 18.889 | 13.276 | 4.925 | 4.839 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Costi variabili di produzione | 1.528.758 | 1.433.489 | 1.330.182 | 1.244.123 | 199.331 | 185.652 | (3.042) | (3.239) | 2.287 | 6.953 | |
| Margine di contribuzione | 904.548 | 812.951 | 799.935 | 716.145 | 104.788 | 98.691 | 0 | 0 | (175) | (1.885) | |
| Costi fissi di produzione | 333.766 | 297.703 | 316.182 | 279.343 | 16.957 | 18.056 | 0 | (6) | 627 | 310 | |
| Margine operativo lordo di produzione |
570.782 | 515.248 | 483.753 | 436.802 | 87.831 | 80.635 | 0 | 6 | (802) | (2.195) | |
| Costi personale di BU | 154.322 | 137.169 | 100.235 | 89.189 | 41.045 | 37.270 | 0 | 0 | 13.042 | 10.710 | |
| Margine operativo lordo di BU |
416.460 | 378.079 | 383.518 | 347.613 | 46.786 | 43.365 | 0 | 6 | (13.844) | (12.905) | |
| Costi personale delle direzioni centrali |
94.878 | 80.636 | 68.034 | 63.232 | 10.615 | 8.829 | 0 | 0 | 16.229 | 8.575 | |
| Risultato operativo | 321.582 | 297.443 | 315.484 | 284.381 | 36.171 | 34.536 | 0 | 6 | (30.073) | (21.480) | |
| Costi e ricavi straordinari | 18.664 | 19.310 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 18.664 | 19.310 | |
| Costi e ricavi finanziari | (12.026) | (16.301) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (12.026) | (16.301) | |
| Proventi e oneri da partecipazioni |
13.413 | 11.121 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 13.413 | 11.121 | |
| Costi e ricavi non operativi | (6.096) | 635 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (6.096) | 635 | |
| Risultato prima delle imposte |
335.537 | 312.208 | 315.484 | 284.381 | 36.171 | 34.536 | 0 | 6 | (16.118) | (6.715) | |
| Imposte | (67.637) | (69.213) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (67.637) | (69.213) | |
| Risultato prima degli interessi di terzi |
267.900 | 242.995 | 315.484 | 284.381 | 36.171 | 34.536 | 0 | 6 | (83.755) | (75.928) | |
| Interessi di terzi | (4.472) | (2.363) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (4.472) | (2.363) | |
| Risultato netto | 263.428 | 240.632 | 315.484 | 284.381 | 36.171 | 34.536 | 0 | 6 | (88.227) | (78.291) |
Di seguito la riconciliazione tra i dati derivanti dai bilanci consolidati annuali e i dati sopraindicati:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI | 2.463.620 | 2.279.096 |
| Vendite per sfridi (nei dati di settore sono portati a riduzione dei "Costi variabili di produzione") |
(15.668) | (12.578) |
| Plusvalenze per cessione attrezzature (nel Bilancio consolidato sono incluse in "Altri ricavi e proventi") |
1.549 | 539 |
| Effetto aggiustamento transazioni tra società consolidate | 184 | (1.057) |
| Riaddebiti vari (nel Bilancio consolidato sono inclusi negli "Altri ricavi e proventi") | 3.070 | 1.229 |
| Altro | 4.365 | (2.674) |
| VENDITE NETTE | 2.457.120 | 2.264.555 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 346.262 | 327.464 |
| Differenze nei principi di redazione fra reportistica interna e bilancio | (6.596) | (16.238) |
| Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria | (13.236) | (11.010) |
| Risarcimenti e sovvenzioni | (6.539) | (4.340) |
| Plus/minusvalenze per cessione cespiti (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi non operativi") |
202 | 12 |
| Differente classificazione delle spese bancarie (nei dati di settore incluso in "Costi e ricavi finanziari") |
1.123 | 935 |
| Altro | 368 | 620 |
| RISULTATO OPERATIVO | 321.582 | 297.443 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
| Totale | Dischi/Sistemi/Moto | After Market/ Performance Group |
Interdivisionali | Non di settore | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| Immobilizzazioni materiali | 933.774 | 747.301 | 888.880 | 698.363 | 30.834 | 32.057 | 5 | 5 | 14.055 | 16.876 |
| Immobilizzazioni immateriali | 133.262 | 140.610 | 109.938 | 117.734 | 18.629 | 15.680 | 0 | 0 | 4.695 | 7.196 |
| Immobilizzazioni finanziarie e altre attività/passività non correnti |
48.641 | 60.719 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 48.641 | 60.719 |
| (a) Totale immobilizzazioni | 1.115.677 | 948.630 | 998.818 | 816.097 | 49.463 | 47.737 | 5 | 5 | 67.391 | 84.791 |
| Rimanenze | 311.096 | 283.206 | 231.351 | 205.107 | 79.745 | 78.099 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Attività correnti | 459.221 | 405.723 | 346.095 | 321.092 | 49.594 | 53.602 | (50.801) | (65.393) | 114.333 | 96.422 |
| Passività correnti | (604.227) | (547.208) | (483.005) | (449.966) | (69.311) | (78.983) | 50.801 | 65.393 | (102.712) | (83.652) |
| Fondi per rischi e oneri e altri fondi | (53.844) | (41.625) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (53.844) | (41.625) |
| (b) Capitale Circolante Netto | 112.246 | 100.096 | 94.441 | 76.233 | 60.028 | 52.718 | 0 | 0 | (42.223) | (28.855) |
| CAPITALE OPERATIVO NETTO INVESTITO (a+b) |
1.227.923 1.048.726 | 1.093.259 | 892.330 | 109.491 | 100.455 | 5 | 5 | 25.168 | 55.936 | |
| Componenti extragestionali | 82.895 | 61.967 | 53 | 53 | 0 | 0 | 17.762 | 15.487 | 65.080 | 46.427 |
| CAPITALE NETTO INVESTITO | 1.310.818 1.110.693 | 1.093.312 | 892.383 | 109.491 | 100.455 | 17.767 | 15.492 | 90.248 | 102.363 | |
| Patrimonio netto di gruppo | 1.036.812 | 857.913 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.036.812 | 857.913 |
| Patrimonio netto di terzi | 27.625 | 24.397 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 27.625 | 24.397 |
| (d) Patrimonio Netto | 1.064.437 | 882.310 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.064.437 | 882.310 |
| (e) Fondi relativi al personale | 27.784 | 32.706 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 27.784 | 32.706 |
| Indebitamento finanziario a medio/ lungo termine |
321.658 | 215.904 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 321.658 | 215.904 |
| Indebitamento finanziario a breve termine |
(103.061) | (20.227) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (103.061) | (20.227) |
| (f) Indebitamento finanziario netto |
218.597 | 195.677 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 218.597 | 195.677 |
| (g) COPERTURA (d+e+f) | 1.310.818 1.110.693 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1.310.818 | 1.110.693 |
Le seguenti tabelle riportano i dati patrimoniali di settore al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016:
Relativamente ai principali dati non di settore si indica che:
Il Gruppo Brembo è esposto al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanza di Gruppo, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato si identifica nel rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio deriva da strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare banche a breve, mutui, leasing, prestiti obbligazionari, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti tramite altri strumenti finanziari.
Brembo, al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
È stata effettuata una "sensitivity analysis" nella quale sono stati considerati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di ±50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2017. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 1.500 migliaia (€ 729 migliaia al 31 dicembre 2016), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio trimestrale al fine di dare una rappresentazione il più possibile attendibile.
122
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
Si riporta di seguito un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2016 e 2017, si è applicata ai cambi medi del 2016 e 2017 una variazione calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimere la volatilità relativa.
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/CNY | 2,84% | 0,2 | (0,2) | 1,51% | (1,8) | 1,9 |
| EUR/GBP | 2,31% | 2,4 | (2,5) | 5,44% | (8,0) | 9,0 |
| EUR/JPY | 4,24% | 16,4 | (17,9) | 4,55% | (18,0) | 19,8 |
| EUR/PLN | 1,19% | (32,2) | 33,0 | 1,42% | (1,0) | 1,0 |
| EUR/SEK | 1,50% | (6,8) | 7,0 | 2,16% | 0,5 | (0,5) |
| EUR/USD | 4,53% | (7,3) | 7,9 | 2,26% | (47,2) | 49,3 |
| EUR/INR | 3,56% | 0,5 | (0,6) | 1,86% | 0,0 | 0,0 |
| EUR/CZK | 2,02% | 0,1 | (0,1) | 0,07% | 0,2 | (0,2) |
| EUR/CHF | 3,49% | 6,1 | (6,5) | 0,92% | 0,2 | (0,2) |
| PLN/CNY | 3,57% | 0,4 | (0,4) | 2,29% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/EUR | 1,18% | (150,6) | 154,2 | 1,42% | 45,5 | (46,8) |
| PLN/GBP | 2,75% | (1,3) | 1,4 | 5,94% | 0,8 | (0,9) |
| PLN/JPY | 4,74% | 0,1 | (0,1) | 4,45% | 0,0 | 0,0 |
| PLN/SEK | 2,46% | 0,0 | 0,0 | 2,44% | 0,1 | (0,1) |
| PLN/USD | 5,14% | 84,9 | (94,1) | 3,13% | (23,4) | 25,0 |
| PLN/CZK | 1,71% | 0,3 | (0,3) | 1,40% | 0,3 | (0,3) |
| PLN/CHF | 4,06% | 199,2 | (216,0) | 1,71% | 0,7 | (0,7) |
| GBP/EUR | 2,30% | 2,7 | (2,8) | 5,43% | 7,4 | (8,3) |
| GBP/USD | 2,92% | 2,7 | (2,8) | 6,25% | 44,8 | (50,8) |
| GBP/AUD | 2,80% | 0,7 | (0,7) | 7,98% | (6,4) | 7,5 |
| USD/CNY | 1,92% | (2,7) | 2,8 | 2,00% | 2,9 | (3,0) |
| USD/EUR | 4,58% | (116,3) | 127,4 | 2,30% | 131,9 | (138,1) |
| USD/MXN | 5,58% | 17,3 | (19,3) | 4,98% | (115,0) | 127,1 |
| BRL/EUR | 5,68% | 38,8 | (43,5) | 7,88% | 114,3 | (133,8) |
| BRL/JPY | 2,46% | 0,0 | 0,0 | 5,07% | 0,6 | (0,7) |
| BRL/USD | 2,23% | (2,2) | 2,3 | 7,59% | (13,5) | 15,7 |
| JPY/EUR | 4,27% | 3,2 | (3,5) | 4,53% | 2,6 | (2,8) |
| JPY/USD | 1,58% | 0,7 | (0,7) | 5,24% | 3,2 | (3,5) |
| CNY/EUR | 2,88% | 209,9 | (222,4) | 1,52% | 195,4 | (201,5) |
| CNY/JPY | 2,14% | (0,1) | 0,1 | 5,73% | 7,1 | (8,0) |
| CNY/USD | 1,93% | (107,9) | 112,1 | 1,97% | (225,9) | 234,9 |
| INR/EUR | 3,58% | (9,4) | 10,1 | 1,88% | 9,4 | (9,8) |
| INR/JPY | 1,48% | 8,8 | (9,1) | 4,91% | 18,2 | (20,1) |
| INR/USD | 1,87% | 9,6 | (10,0) | 0,93% | 14,5 | (14,8) |
| CZK/EUR | 2,02% | 197,2 | (205,3) | 0,07% | 8,5 | (8,5) |
| CZK/GBP | 3,98% | (3,9) | 4,2 | 5,46% | 26,0 | (29,0) |
| CZK/PLN | 1,70% | 6,4 | (6,6) | 1,40% | 3,3 | (3,4) |
| CZK/USD | 6,40% | 20,1 | (22,8) | 2,26% | (2,4) | 2,5 |
| ARS/BRL | 5,08% | 38,6 | (42,7) | 11,07% | 102,3 | (127,8) |
| ARS/EUR | 9,79% | 70,8 | (86,2) | 3,94% | 16,9 | (18,3) |
| ARS/USD | 5,40% | 2,7 | (3,0) | 4,39% | 1,8 | (2,0) |
Il Gruppo è esposto alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2017 non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo.
Al fine di minimizzare questo rischio, l'area Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti, altri debiti e strumenti derivati. Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2017 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati: | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 144.857 | 144.857 | 144.857 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) | 368.677 | 378.623 | 53.194 | 325.429 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 6.019 | 6.447 | 3.806 | 2.115 | 526 |
| Leasing finanziari | 170 | 176 | 78 | 98 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 488.564 | 488.564 | 488.564 | 0 | 0 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati: | |||||
| Derivati | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 1.008.287 | 1.018.667 | 690.499 | 327.642 | 526 |
Alcuni contratti di finanziamento del Gruppo richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo per il Gruppo di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenant con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre e al 31 dicembre 2017 tali quozienti risultano ampiamente rispettati dal Gruppo.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre al cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2017, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 73,9% del totale (totale linee di credito a disposizione € 555 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per il Gruppo è principalmente legato ai crediti commerciali. Le controparti con le quali il Gruppo ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Il Gruppo in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
a) la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 | ||
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 556 | ||
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 556 | ||
| 0 | (363.458) | 0 | 0 | (258.050) | 0 | ||
| 0 | (2.740) | 0 | 0 | (3.405) | 0 | ||
| 0 | (366.198) | 0 | 0 | (261.455) | 0 | ||
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| Totale | 0 |
|---|---|
| Movimenti a conto economico | (556) |
| Saldo iniziale | 556 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 |
b) una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 307 | 307 | 307 | 307 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 6.758 | 6.925 | 6.758 | 6.925 | |
| Crediti commerciali | 375.719 | 357.392 | 375.719 | 357.392 | |
| Finanziamenti e crediti | 62.171 | 32.071 | 62.171 | 32.071 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 300.830 | 245.674 | 300.830 | 245.674 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (513.534) | (436.251) | (519.524) | (444.793) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (6.189) | (6.001) | (6.189) | (6.001) | |
| Debiti commerciali | (470.390) | (428.530) | (470.390) | (428.530) | |
| Altre passività correnti | (120.941) | (102.400) | (120.941) | (102.400) | |
| Altre passività non correnti | (19.927) | (8.653) | (19.927) | (8.653) | |
| Derivati | 0 | 556 | 0 | 556 | |
| Totale | (385.196) | (338.910) | (391.186) | (347.452) | |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito. Nello specifico:
All'interno del Gruppo avvengono rapporti tra società controllanti, società controllate, società collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche ed altre parti correlate. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,523% del capitale sociale. Nel corso del 2017 Brembo non ha avuto rapporti con la propria controllante ad eccezione della distribuzione dividendi.
Si riportano di seguito le informazioni relative ai compensi di Amministratori, Sindaci e Direttore Generale (carica ricoperta dall'amministratore delegato) di Brembo S.p.A. e delle altre società del Gruppo e le altre informazioni rilevanti:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Amministratori | Sindaci | Amministratori | Sindaci |
| Emolumenti per la carica | 2.120 | 203 | 2.010 | 216 |
| Partecipazione comitati e incarichi particolari | 167 | 0 | 100 | 0 |
| Salari e altri incentivi | 6.835 | 0 | 4.701 | 0 |
La voce "Salari e altri incentivi" comprende la stima del costo di competenza 2017 del piano triennale 2016- 2018 riservato al top management aziendale, i compensi quale stipendio per la funzione di dipendente e l'accantonamento per bonus non ancora corrisposti.
Di seguito è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi della Situazione patrimoniale-finanziaria e del Conto economico:
| (in migliaia di euro) | 31.12. 2017 | 31.12.2016 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | PARTI CORRELATE | ||||||||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
Valore di bilancio |
Totale | Altre* | Joint venture |
Ssocietà collegate |
% | Valore di bilancio |
Totale | Altre* | Joint venture |
Società collegate |
% | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e |
|||||||||||||
| strumenti derivati) | 6.769 | 5.659 | 0 | 0 | 5.659 | 83,6% | 6.887 | 5.676 | 0 | 0 | 5.676 | 82,4% | |
| Rimanenze | 311.116 | 9 | 0 | 9 | 0 | 0,0% | 283.191 | 4 | 0 | 4 | 0 | 0,0% | |
| Crediti commerciali | 375.719 | 1.371 | 13 | 1.290 | 68 | 0,4% | 357.392 | 2.711 | 812 | 1.833 | 66 | 0,8% | |
| Altri crediti e attività correnti | 80.455 | 3 | 3 | 0 | 0 | 0,0% | 43.830 | 7 | 7 | 0 | 0 | 0,0% | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti |
300.830 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | 245.674 | 9.104 | 9.104 | 0 | 0 | 3,7% | |
| Debiti verso banche non correnti |
(319.314) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (210.659) | (904) | (904) | 0 | 0 | 0,4% | |
| Altre passività non correnti | (19.927) | (5.915) | (5.915) | 0 | 0 | 29,7% | (8.653) | (1.914) | (1.914) | 0 | 0 | 22,1% | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (27.784) | (3.697) | (3.697) | 0 | 0 | 13,3% | (32.706) | (7.397) | (7.397) | 0 | 0 | 22,6% | |
| Debiti verso banche correnti | (194.220) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,0% | (225.592) | (41.474) | (41.474) | 0 | 0 | 18,4% | |
| Debiti commerciali | (470.390) | (9.859) | (4.740) | (4.626) | (493) | 2,1% | (428.530) | (7.868) | (2.274) | (5.273) | (321) | 1,8% | |
| Altre passività correnti | (120.941) | (3.164) | (3.037) | (127) | 0 | 2,6% | (102.400) | (2.460) | (2.333) | (127) | 0 | 2,4% |
| 31.12. 2017 | 31.12.2016 | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | PARTI CORRELATE | |||||||||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
Valore di bilancio |
Totale | Altre* | Joint venture |
Ssocietà collegate |
% | Valore di bilancio |
Totale | Altre* | Joint venture |
Società collegate |
% | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
2.463.620 | 5.208 | 4.616 | 587 | 5 | 0,2% | 2.279.096 | 5.002 | 4.567 | 434 | 1 | 0,2% | ||
| Altri ricavi e proventi | 24.150 | 3.294 | 38 | 3.090 | 166 | 13,6% | 28.117 | 3.230 | 26 | 3.040 | 164 | 11,5% | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
(1.177.255) | (71.019) | (39) | (70.427) | (553) | 6,0% | (1.125.968) | (81.037) | (174) | (80.156) | (707) | 7,2% | ||
| Altri costi operativi | (431.957) | (6.144) | (4.858) | (355) | (931) | 1,4% | (379.872) | (5.267) | (4.353) | (85) | (829) | 1,4% | ||
| Costi per il personale | (436.050) | (8.894) | (8.894) | 0 | 0 | 2,0% | (387.640) | (6.250) | (6.250) | 0 | 0 | 1,6% | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | (10.913) | (255) | (260) | 0 | 5 | 2,3% | (15.367) | (740) | (776) | 0 | 36 | 4,8% |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizi e il trasferimento di immobilizzazioni tra le diverse società del Gruppo sono avvenute a prezzi rispondenti al valore normale di mercato. I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficino di alcune forme di finanziamento accentrate. Dal 2008 è attivo un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader, mentre dal 2013 è attivo un ulteriore sistema di cash pooling, con valuta renmimbi cinese il cui pooler è la società Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. e i cui partecipanti sono le società Brembo Nanjing Automotive Components Co. Ltd., Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. e Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. Il cash pooling è interamente basato in Cina, con provider del servizio Citibank China.
I dati essenziali delle società appartenenti al Gruppo sono commentati nella Relazione sulla Gestione al capitolo "Struttura del Gruppo e andamento delle società di Brembo".
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | QUOTA POSSEDUTA DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Brembo S.p.A. | Curno (BG) | Italia | Eur | 34.727.914 | |
| AP Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden Echterdingen |
Germania | Eur | 25.000 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware |
USA | Usd | 33.798.805 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Czech S.r.o. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca Czk | 605.850.000 | 100% Brembo S.p.A. | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) S.r.l. | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | 100% Brembo S.p.A. |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Poland Spolka Zo.o. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 | 100% Brembo S.p.A. |
| Brembo Russia L.L.C. | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | 100% Brembo S.p.A. |
| 98,62% Brembo S.p.A. | |||||
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | 1,38% Brembo do Brasil Ltda. |
| 49% Brembo S.p.A. | |||||
| Brembo Mexico S.A. de C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 | 51% Brembo North America Inc. |
| Brembo (Nanjing) Automobile Components | 60% Brembo S.p.A. | ||||
| Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 216.309.960 | 40% Brembo Brake India Pvt. Ltd. |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | 99,99% Brembo S.p.A. |
| Brembo do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 | 99,99% Brembo S.p.A. |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | 68% Brembo S.p.A. |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. |
Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | 66% Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. Stezzano (BG) | Italia | Eur | 4.000.000 | 50% Brembo S.p.A. | |
| Petroceramics S.p.A. | Milano | Italia | Eur | 123.750 | 20% Brembo S.p.A. |
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes GmbH Meitingen | Germania | Eur | 25.000 | 100% Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. |
Di seguito il dettaglio dei compensi alla società di revisione e ad altre società facenti parte del network ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento di Attuazione del D.Lgs. 24 febbraio 98 n. 58:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 225 | 210 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 414 | 415 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 56 | 8 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi: | ||
| - alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 0 | 3 |
| - alle società controllate (servizi forniti dal network) | 0 | 14 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| - per la Capogruppo Brembo S.p.A. | 0 | 83 |
| - altre prestazioni alle società controllate | 6 | 91 |
Non si segnalano impegni a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2017.
Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2017 la società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella Comunicazione stessa.
Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 e fino alla data del 5 marzo 2018.
La linea di produzione permette di automatizzare il processo di montaggio della pinza e di garantire i più elevati standard di qualità del prodotto.
La linea di produzione permette di automatizzare il processo di montaggio della pinza e di garantire i più elevati standard di qualità del prodotto.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati.
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 24.366 | 208.500 | 819.455 | 194.266 | 37.030 | 87.160 | 1.370.777 |
| Fondo ammortamento | 0 | (71.568) | (513.217) | (160.233) | (30.229) | 0 | (775.247) |
| Fondo svalutazione | 0 | (2.500) | (2.769) | 0 | 0 | (484) | (5.753) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 24.366 | 134.432 | 303.469 | 34.033 | 6.801 | 86.676 | 589.777 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | 65 | (1.803) | (2.024) | (336) | (2) | 1.214 | (2.886) |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 11.293 | 16.836 | 361 | 544 | 225 | 29.259 |
| Riclassifiche | (136) | 41.663 | 27.146 | (5.419) | 953 | (64.399) | (192) |
| Acquisizioni | 3.681 | 28.713 | 129.649 | 14.964 | 3.031 | 51.393 | 231.431 |
| Alienazioni | (246) | 174 | (1.676) | (662) | (117) | (265) | (2.792) |
| Ammortamenti | 0 | (11.292) | (70.023) | (12.838) | (2.721) | 0 | (96.874) |
| Perdita di valore | 0 | (458) | (310) | (19) | 0 | (4) | (791) |
| Totale variazioni | 3.364 | 68.290 | 99.598 | (3.949) | 1.688 | (11.836) | 157.155 |
| Costo storico | 27.730 | 285.872 | 977.772 | 192.684 | 43.304 | 75.117 | 1.602.479 |
| Fondo ammortamento | 0 | (82.799) | (572.277) | (162.600) | (34.815) | 0 | (852.491) |
| Fondo svalutazione | 0 | (351) | (2.428) | 0 | 0 | (277) | (3.056) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 27.730 | 202.722 | 403.067 | 30.084 | 8.489 | 74.840 | 746.932 |
| Variazioni: | |||||||
| Differenze di conversione | (515) | (7.329) | (11.506) | 26 | (321) | (2.857) | (22.502) |
| Riclassifiche | 0 | 2.752 | 45.520 | 3.372 | 4.965 | (56.854) | (245) |
| Acquisizioni | 3.496 | 8.435 | 81.599 | 18.305 | 3.465 | 211.358 | 326.658 |
| Alienazioni | 0 | (25) | (3.841) | (768) | 388 | 0 | (4.246) |
| Ammortamenti | 0 | (12.850) | (81.928) | (14.369) | (3.262) | 0 | (112.409) |
| Perdita di valore | 0 | (344) | 17 | 5 | 0 | (92) | (414) |
| Totale variazioni | 2.981 | (9.361) | 29.861 | 6.571 | 5.235 | 151.555 | 186.842 |
| Costo storico | 30.711 | 289.384 | 1.065.152 | 211.914 | 49.006 | 226.781 | 1.872.948 |
| Fondo ammortamento | 0 | (95.446) | (630.358) | (175.259) | (35.282) | 0 | (936.345) |
| Fondo svalutazione | 0 | (577) | (1.866) | 0 | 0 | (386) | (2.829) |
| Consistenza al 31 dicembre 2017 | 30.711 | 193.361 | 432.928 | 36.655 | 13.724 | 226.395 | 933.774 |
Nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 326.658 migliaia, di cui € 211.358 migliaia relativi a immobilizzazioni in corso.
Come già in precedenza commentato nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo continua il programma di sviluppo internazionale a seguito del quale sono stati effettuati significativi investimenti in impianti, macchinari e attrezzature per la produzione in Nord America, Polonia e Cina, oltre che in Italia.
I decrementi netti per alienazioni sono stati pari a € 4.246 migliaia e si riferiscono al normale ciclo di sostituzione di macchinari non più utilizzabili nel processo produttivo.
Gli ammortamenti complessivi imputati nel corso del 2017 ammontano a € 112.409 migliaia (2016: € 96.874 migliaia).
Di seguito si riporta il dettaglio, per categoria, del valore netto contabile dei beni di proprietà e di quelli condotti in locazione finanziaria:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | In leasing | Non in leasing | In leasing | Non in leasing | |
| Terreni | 0 | 30.711 | 0 | 27.730 | |
| Fabbricati | 0 | 193.361 | 0 | 202.722 | |
| Impianti e macchinari | 0 | 432.928 | 0 | 403.067 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 0 | 36.655 | 0 | 30.084 | |
| Altri beni | 547 | 13.177 | 222 | 8.267 | |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 0 | 226.395 | 0 | 74.840 | |
| Totale | 547 | 933.227 | 222 | 746.710 | |
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati.
| Costi di sviluppo |
Avviamento | Immobilizzazioni a vita utile indefinita |
Subtotale | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | A+B | C | D | C+D | ||
| Costo storico | 119.162 | 57.038 | 1.033 | 58.071 | 29.849 | 71.964 | 101.813 | 279.046 |
| Fondo ammortamento | (77.931) | 0 | 0 | 0 | (26.439) | (60.368) | (86.807) | (164.738) |
| Fondo svalutazione | (388) | (14.122) | (3) | (14.125) | (504) | 0 | (504) | (15.017) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 40.843 | 42.916 | 1.030 | 43.946 | 2.906 | 11.596 | 14.502 | 99.291 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | 14 | (1.680) | (3) | (1.683) | (8) | (146) | (154) | (1.823) |
| Variazione area di consolidamento | 0 | 46.218 | 399 | 46.617 | 0 | 32.509 | 32.509 | 79.126 |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 50 | 94 | 144 | 144 |
| Acquisizioni | 19.067 | 0 | 0 | 0 | 1.464 | 11.608 | 13.072 | 32.139 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (20) | (9) | (29) | (29) |
| Ammortamenti | (9.899) | 0 | 0 | 0 | (1.031) | (6.954) | (7.985) | (17.884) |
| Perdita di valore | (701) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (701) |
| Totale Variazioni | 8.481 | 44.538 | 396 | 44.934 | 455 | 37.102 | 37.557 | 90.972 |
| Costo storico | 137.593 | 99.560 | 1.429 | 100.989 | 31.267 | 116.557 | 147.824 | 386.406 |
| Fondo ammortamento | (87.881) | 0 | 0 | 0 | (27.403) | (67.859) | (95.262) | (183.143) |
| Fondo svalutazione | (388) | (12.106) | (3) | (12.109) | (503) | 0 | (503) | (13.000) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 49.324 | 87.454 | 1.426 | 88.880 | 3.361 | 48.698 | 52.059 | 190.263 |
| Variazioni: | ||||||||
| Differenze di conversione | (264) | (6.019) | (24) | (6.043) | 17 | (2.435) | (2.418) | (8.725) |
| Riclassifiche | 0 | 0 | 0 | 0 | 147 | (50) | 97 | 97 |
| Acquisizioni | 24.033 | 0 | 0 | 0 | 2.741 | 7.252 | 9.993 | 34.026 |
| Alienazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | (24) | (174) | (198) | (198) |
| Ammortamenti | (10.482) | 0 | 0 | 0 | (1.128) | (7.981) | (9.109) | (19.591) |
| Perdita di valore | (1.288) | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | (1.287) |
| Totale Variazioni | 11.999 | (6.019) | (24) | (6.043) | 1.754 | (3.388) | (1.634) | 4.322 |
| Costo storico | 159.845 | 93.118 | 1.404 | 94.522 | 34.167 | 120.134 | 154.301 | 408.668 |
| Fondo ammortamento | (98.134) | 0 | 0 | 0 | (28.550) | (74.824) | (103.374) | (201.508) |
| Fondo svalutazione | (388) | (11.683) | (2) | (11.685) | (502) | 0 | (502) | (12.575) |
| Consistenza al 31 dicembre 2017 | 61.323 | 81.435 | 1.402 | 82.837 | 5.115 | 45.310 | 50.425 | 194.585 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia interne sia esterne, per un costo storico lordo di € 159.845 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2017 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte nei periodi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo; sono stati registrati ammortamenti per un ammontare di € 10.482 migliaia relativi ai costi di sviluppo per commesse relativamente alle quali il prodotto è in produzione.
Il valore lordo include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 37.008 migliaia. L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nella voce "Costi per progetti interni capitalizzati" nel corso dell'esercizio è pari a € 24.219 migliaia (2016: € 18.971 migliaia).
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.288 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti principalmente dalla Capogruppo Brembo S.p.A. relativi a progetti che, per volontà del cliente o di Brembo, non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce avviamento deriva dalle seguenti business combination:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Dischi – Sistemi e Moto: | ||
| Brembo North America Inc. (Hayes Lemmerz) | 14.233 | 16.193 |
| Brembo Mexico S.A. de C.V. (Hayes Lemmerz) | 866 | 986 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 897 | 956 |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 8.596 | 9.198 |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. | 43.138 | 45.991 |
| After Market – Performance Group: | ||
| Corporacion Upwards'98 (Frenco S.A.) | 2.006 | 2.006 |
| Ap Racing Ltd. | 11.699 | 12.124 |
| Totale | 81.435 | 87.454 |
La differenza rispetto al 31 dicembre 2016 è principalmente imputabile alla variazione dei cambi di consolidamento.
Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso delle altre unità generatrici di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2018-2020 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio-lungo termine stabile dell'1-1,5% a seconda dei casi. Il tasso di sconto di Gruppo utilizzato (Group WACC) è pari all'8,0% (7,4% nel 2016) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi specifici dell'attività in oggetto. Dai test di impairment sopracitati non è emersa la necessità nell'esercizio di procedere ad alcuna svalutazione.
In caso di variazione del WACC da 8,0% a 8,5% o del tasso di crescita da 1,0% a 0,5% (oppure da 1,5% a 1,0%), nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
In caso di riduzione dei volumi di vendita che, a seconda del mercato di appartenenza della CGU, sono state ipotizzate essere dal -5% al -20%, nessun avviamento, precedentemente non svalutato, sarebbe stato oggetto di impairment.
Le variazioni di WACC, tasso di crescita, volumi di vendita, sopra descritte, sono ritenute ragionevoli; in tal senso infatti, solo in caso di variazioni oltre soglie di ragionevolezza, si sarebbero evidenziati impairment.
La voce è costituita per € 1.030 migliaia dal marchio Villar di proprietà della controllata Corporacion Upwards '98 S.A. e per la differenza dal valore del marchio iscritto in Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd.
In merito alla metodologia di impairment test si rimanda a quanto indicato sopra con riferimento agli avviamenti. Dall'impairment test non è emersa necessità di svalutazione.
136
Le acquisizioni in "Altre attività immateriali" ammontano complessivamente a € 9.993 migliaia e si riferiscono per € 2.741 migliaia al deposito di specifici brevetti e marchi e per il residuo principalmente alla quota di investimento dell'anno relativa allo sviluppo di nuove funzionalità all'interno del Gruppo del nuovo sistema ERP (Enterprise Resource Planning), oltre che all'acquisizione di altri applicativi informatici.
In tale voce sono riportate le quote di patrimonio netto di spettanza del Gruppo relative alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto; nella tabella seguente si riepilogano i relativi movimenti:
| Rivalutazioni/ | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2016 | Svalutazioni | Dividendi | Altre variazioni | 31.12.2017 | |
| Gruppo Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes | 26.507 | 13.236 | (6.000) | (42) | 33.701 |
| Petroceramics S.r.l. | 462 | 177 | (40) | 0 | 599 |
| Totale | 26.969 | 13.413 | (6.040) | (42) | 34.300 |
Si segnala che l'impatto a Conto economico delle partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto è suddiviso su due voci, "Proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria", riconducibile al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB, e "Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni", riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto delle società collegate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle attività, passività, costi e ricavi relativi alle società a controllo congiunto e alle società collegate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 156.863 | 151.406 |
| Altri ricavi e proventi | 2.026 | 1.628 |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci | (49.106) | (49.661) |
| Altri costi operativi | (34.359) | (34.539) |
| Costi per il personale | (34.221) | (32.725) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 41.203 | 36.109 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (4.692) | (4.688) |
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 36.511 | 31.421 |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (68) | (128) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 36.443 | 31.293 |
| Imposte | (10.165) | (9.441) |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 26.277 | 21.853 |
| % possesso | 50% | 50% |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | 97 | 83 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 13.236 | 11.010 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 38.147 | 30.444 |
| Altre attività immateriali | 327 | 350 |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) | 131 | 131 |
| Imposte anticipate | 2.551 | 2.343 |
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 41.156 | 33.268 |
| Rimanenze | 17.837 | 16.639 |
| Crediti commerciali | 10.868 | 8.190 |
| Altri crediti e attività correnti | 5.098 | 2.758 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31.192 | 31.484 |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 64.995 | 59.071 |
| TOTALE ATTIVO | 106.151 | 92.339 |
| Capitale sociale | 4.000 | 4.000 |
| Altre riserve | 20.422 | 19.495 |
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 15.719 | 6.876 |
| Risultato netto di periodo | 26.277 | 21.853 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 66.418 | 52.224 |
| Altre passività non correnti | 671 | 141 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 2.759 | 2.225 |
| Fondi per benefici ai dipendenti | 3.600 | 3.412 |
| Imposte differite | 0 | 2 |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 7.030 | 5.780 |
| Debiti verso banche correnti | 1 | 2.323 |
| Debiti commerciali | 20.867 | 18.354 |
| Debiti tributari | 5.736 | 7.123 |
| Fondi per rischi e oneri correnti | 0 | 15 |
| Altre passività correnti | 6.099 | 6.520 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 32.703 | 34.335 |
| TOTALE PASSIVO | 39.733 | 40.115 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 106.151 | 92.339 |
| % possesso | 50% | 50% |
| Avviamento | 1.033 | 1.033 |
| Altri aggiustamenti derivanti dal consolidamento | (541) | (638) |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 33.701 | 26.507 |
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| Petroceramics S.p.A. | ||
|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 2.426 | 2.439 |
| RISULTATO NETTO DI PERIODO | 885 | 556 |
| % possesso | 20% | 20% |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 177 | 111 |
| Totale attività correnti | 3.320 | 2.993 |
| Totale attività non correnti | 577 | 387 |
| Totale passività correnti | 745 | 927 |
| Totale passività non correnti | 156 | 141 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 2.996 | 2.312 |
| % possesso | 20% | 20% |
| VALORE DI CARICO DELLA PARTECIPAZIONE DEL GRUPPO | 599 | 462 |
La composizione di tale voce è la seguente:
138
| Totale | 6.769 | 6.887 |
|---|---|---|
| Altro | 803 | 904 |
| Crediti verso collegate | 5.659 | 5.676 |
| Partecipazioni in altre imprese | 307 | 307 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
La voce "Partecipazioni in altre imprese" comprende principalmente le partecipazioni del 10% nella società International Sport Automobile S.a.r.l., del 2,38% nella società E-novia S.r.l. e dell'1,20% nella società Fuji Co.
Nella voce "Crediti verso società collegate" è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9 milioni nominale è ora iscritto per € 5.659 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel 2016 con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione. Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti. Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
La voce "Altro" include depositi cauzionali infruttiferi per utenze e contratti di noleggio di autovetture.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti verso altri | 3.762 | 4.670 |
| Crediti tributari | 37 | 91 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 33 | 33 |
| Totale | 3.832 | 4.794 |
Nella voce "Crediti verso altri" è compreso principalmente l'ammontare relativo ad un contributo riconosciuto ad un cliente per l'acquisizione di un contratto decennale di fornitura esclusiva rilasciato a Conto economico coerentemente con il piano di fornitura al cliente stesso avviato a fine 2014.
I crediti tributari si riferiscono principalmente a imposte chieste a rimborso.
Il saldo netto tra le imposte anticipate e le imposte differite è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 57.818 | 57.691 |
| Imposte differite | (24.716) | (31.622) |
| Totale | 33.102 | 26.069 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente sulle differenze temporanee relative a plusvalenze a tassazione differita, altri elementi di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale, perdite fiscali pregresse e ad altre rettifiche di consolidamento.
Di seguito si riporta la movimentazione intervenuta nella voce nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 26.069 | 42.551 |
| Variazione area di consolidamento | 0 | (9.678) |
| Imposte differite generate | (7.935) | (9.362) |
| Imposte anticipate generate | 20.359 | 24.081 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (7.475) | (20.481) |
| Oscillazione cambi | 2.746 | (1.595) |
| Altri movimenti | (662) | 553 |
| Saldo finale | 33.102 | 26.069 |
| Imposte anticipate Imposte differite |
Netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| Immobili, impianti,macchinari e altre attrezzature | 12.776 | 11.869 | 20.982 | 30.613 | (8.206) | (18.744) |
| Costi di sviluppo | 28 | 28 | 0 | 0 | 28 | 28 |
| Altre attività immateriali | 67 | 96 | 7.283 | 9.022 | (7.216) | (8.926) |
| Altre attività finanziarie | 2.070 | 147 | 0 | 0 | 2.070 | 147 |
| Crediti commerciali | 5.181 | 7.456 | 36 | 53 | 5.145 | 7.403 |
| Rimanenze | 10.683 | 11.829 | 0 | 0 | 10.683 | 11.829 |
| Altri crediti e attività correnti | 950 | 863 | 63 | 134 | 887 | 729 |
| Passività finanziarie | 3 | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 |
| Altre passività finanziarie | 170 | 222 | 0 | 13 | 170 | 209 |
| Fondi per rischi e oneri | 6.213 | 9.123 | 0 | 0 | 6.213 | 9.123 |
| Fondi relativi al personale | 8.132 | 7.942 | 1.192 | 1.196 | 6.940 | 6.746 |
| Debiti commerciali | 222 | 7 | 0 | 0 | 222 | 7 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 10 | 0 | 0 | 11 | 10 |
| Altre passività | 9.451 | 7.458 | 1.787 | 2.055 | 7.664 | 5.403 |
| Altro | 9.818 | 13.569 | 1.370 | 2.100 | 8.448 | 11.469 |
| Perdite fiscali | 40 | 636 | 0 | 0 | 40 | 636 |
| Compensazioni imposte anticipate e differite | (7.997) | (13.564) | (7.997) | (13.564) | 0 | 0 |
| Totale | 57.818 | 57.691 | 24.716 | 31.622 | 33.102 | 26.069 |
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
La rilevazione delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esistenza dei presupposti di recuperabilità futura delle stesse sulla base dei piani strategici aggiornati; in particolare, si evidenzia che la società controllata consolidata Brembo Poland Spolka Zo.o. risiede in una "zona economica speciale" e ha il diritto di dedurre dalle imposte correnti eventualmente dovute fino al 2026 una percentuale dei propri investimenti compresa tra il 25% e il 50%. Al 31 dicembre 2017, la società ha utilizzato tutto il credito esistente al 31 dicembre 2016 oltre al credito maturato nell'anno 2017.
La società Brembo Czech Sro. gode di tre piani di incentivazione fiscale rispettivamente di Czk 355,2 milioni (scadenza 2018), di Czk 132,6 milioni (scadenza 2021) e di Czk 63,78 milioni (scadenza 2029) su cui la società ha iscritto imposte anticipate per il valore complessivo che si prevede di recuperare.
Si segnala che:
permanentemente reinvestite, dal momento che tali fondi sono utilizzati al fine di finanziare operazioni correnti e di crescita futura del business nei paesi in cui la stessa controllata risiede; di conseguenza, nessuna imposta differita passiva è stata rilevata sulla parte imponibile di tali differenze.
• Brembo North America Inc. ha adeguato la passività per imposte differite per Usd 11,2 milioni in seguito alla riduzione di aliquota dal 35% al 21% prevista a partire dal 2018 dalla nuova riforma fiscale approvata a fine 2017 dal governo americano.
Le rimanenze finali nette di magazzino, esposte al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| Totale | 311.116 | 283.191 |
|---|---|---|
| Merci in viaggio | 22.442 | 23.340 |
| Prodotti finiti | 93.587 | 93.190 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 63.419 | 57.339 |
| Materie prime | 131.668 | 109.322 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
La variazione della voce è dovuta all'aumento del volume di attività del Gruppo.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Riclassifiche | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 41.653 | 12.776 | (9.328) | (368) | 149 | 44.882 |
Il fondo obsolescenza magazzino, determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo, si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.
Al 31 dicembre 2017 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il saldo alla fine del precedente esercizio, è così composto:
| Totale | 375.719 | 357.392 |
|---|---|---|
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.358 | 1.899 |
| Crediti verso clienti | 374.361 | 355.493 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
L'incremento dei crediti commerciali è legato all'aumento del volume di attività.
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto il Gruppo ha un alto numero di clienti dislocati nelle varie aree geografiche di attività.
I crediti verso clienti sono espressi al netto del fondo svalutazione crediti pari a € 5.298 migliaia, così movimentato:
| 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|
| 6.923 | 707 | (2.209) | (123) | 5.298 |
La massima esposizione al rischio di credito per il Gruppo Brembo è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo sono le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia delle attività finanziarie, la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati quei clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| Totale | 381.017 | 364.315 |
|---|---|---|
| Clienti non quotati | 85.030 | 104.368 |
| Clienti quotati | 295.987 | 259.947 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti, che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce la seguente spaccatura per fasce di anzianità:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 281.483 | 0 | 240.027 | 2 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.808 | 0 | 1.944 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 6.779 | 0 | 10.870 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 4.917 | 1.272 | 7.106 | 2.142 |
| Totale | 295.987 | 1.272 | 259.947 | 2.144 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 4,5% | 6,8% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 13.232 | 17.778 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 74.961 | 0 | 97.817 | 302 |
| Scaduto fino a 30 gg | 1.664 | 0 | 1.486 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 2.053 | 0 | 998 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 6.352 | 4.026 | 4.067 | 4.477 |
| Totale | 85.030 | 4.026 | 104.368 | 4.779 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 7,1% | 2,0% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 6.043 | 2.074 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito a inizio 2018.
Per quanto attiene invece la parte di scaduto verso clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata nei primi mesi dell'anno 2018.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 22.079 | 16.462 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 26.493 | 13.203 |
| Altri crediti | 31.883 | 14.165 |
| Totale | 80.455 | 43.830 |
Tra i "Crediti tributari" è compreso il credito rilevato dalla Capogruppo negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sul costo del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia, oltre al credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27/05/2015 pari a € 5.239 migliaia.
L'incremento nella voce "Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito" riguarda principalmente i crediti IVA delle consociate di Polonia, Messico e Cina dovuto ai significativi acquisti per investimenti effettuati nell'esercizio.
Negli "Altri crediti" sono inclusi crediti verso compagnie di assicurazione per richieste di rimborso assicurativo in corso alla chiusura dell'esercizio.
La composizione di tale voce è la seguente:
| Totale | 296 | 901 |
|---|---|---|
| Altri crediti | 2 | 3 |
| Depositi cauzionali | 294 | 342 |
| Strumenti derivati | 0 | 556 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 300.664 | 245.535 |
| Denaro e valori in cassa | 166 | 139 |
| Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 300.830 | 245.674 |
| Debiti v/banche: c/c ordinari e anticipi valutari | (144.857) | (181.745) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti come indicati | ||
| nel rendiconto finanziario | 155.973 | 63.929 |
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che, ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 10.587 migliaia (nel 2016 € 9.975 migliaia).
Il Patrimonio Netto Consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2017 è aumentato di € 178.899 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016; le movimentazioni sono riportate nell'apposito prospetto di bilancio.
Il capitale sociale sottoscritto e versato dalla Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2017 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016:
| (n. di azioni) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Azioni ordinarie emesse | 333.922.250 | 66.784.450 |
| Azioni proprie | (8.735.000) | (1.747.000) |
| Totale azioni in circolazione | 325.187.250 | 65.037.450 |
L'Assemblea degli azionisti della Capogruppo del 20 aprile 2017 ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale di Brembo S.p.A. né sulle caratteristiche delle azioni.
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso del 2017 non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Brembo S.p.A. tenutasi il 20 aprile 2017 ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, destinando l'utile dell'esercizio 2016, pari a € 138.393 migliaia come segue:
144
La variazione di tale voce è dovuta all'effetto della variazione dei cambi di consolidamento.
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| Debiti verso banche: | ||||||
| – c/c ordinario e c/anticipi | 144.857 | 0 | 144.857 | 181.745 | 0 | 181.745 |
| – mutui | 49.363 | 319.314 | 368.677 | 43.847 | 210.659 | 254.506 |
| Totale | 194.220 | 319.314 | 513.534 | 225.592 | 210.659 | 436.251 |
| Debiti verso altri finanziatori | 3.845 | 2.344 | 6.189 | 756 | 5.245 | 6.001 |
| Totale | 3.845 | 2.344 | 6.189 | 756 | 5.245 | 6.001 |
Nella tabella seguente diamo il dettaglio della composizione dei mutui e dei debiti verso altri finanziatori:
| Importo | Importo al | Importo al | Quote scadenti entro l'esercizio |
Quote scadenti | Quote scadenti | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | originario | 31.12.2016 | 31.12.2017 | successivo | tra 1 e 5 anni | oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 50.000 | 42.761 | 28.529 | 14.286 | 14.243 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) | 25.000 | 3.124 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 75.000 | 0 | 74.945 | 0 | 74.945 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 80.000 | 0 | 79.879 | 2 | 79.877 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 30 milioni) | 30.000 | 1.874 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) | 55.000 | 32.558 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 129.643 | 104.799 | 20.056 | 84.743 | 0 |
| Mutuo Unicredit NY (USD 40,3 milioni) | 37.101 | 25.494 | 11.209 | 11.209 | 0 | 0 |
| Mutuo B.E.I. (EUR 30 milioni, Progetto Nuova Fonderia) | 30.000 | 19.052 | 15.241 | 3.810 | 11.431 | 0 |
| Mutuo UBI (USD 35 milioni) | 29.835 | 0 | 29.120 | 0 | 29.120 | 0 |
| Mutuo Banamex (USD 30 milioni) | 25.778 | 0 | 24.955 | 0 | 24.955 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 567.714 | 254.506 | 368.677 | 49.363 | 319.314 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 166 | 101 | 67 | 34 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 2.443 | 1.241 | 903 | 161 | 742 | 0 |
| Ministerio Industria España | 3.237 | 1.907 | 1.735 | 263 | 1.315 | 157 |
| Mutuo Renault Argentina S.A. | 797 | 91 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Prestito municipalità di Langfang | 7.558 | 2.596 | 2.435 | 2.435 | 0 | 0 |
| Mutuo agevolato DM 28905 | 845 | 0 | 845 | 845 | 0 | 0 |
| Debiti per leasing | 207 | 0 | 170 | 74 | 96 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 15.362 | 6.001 | 6.189 | 3.845 | 2.187 | 157 |
| TOTALE | 583.076 | 260.507 | 374.866 | 53.208 | 321.501 | 157 |
Fra le operazioni più significative finalizzate nel corso del 2017, si segnala che la Capogruppo Brembo S.p.A. ha finalizzato due finanziamenti a medio termine con BNL per € 80 milioni e con Banca Popolare di Sondrio per € 75 milioni. Inoltre, Brembo Mexico S.A. de C.V. ha stipulato due contratti di finanziamento a medio termine rispettivamente con UBI Banca per Usd 35 milioni e Banamex per Usd 30 milioni.
Si segnala che esistono alcuni mutui che prevedono il rispetto di parametri finanziari (financial covenants). Alla data di chiusura del bilancio tutti i financial covenants risultano rispettati. Al 31 dicembre 2017 non esistono debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio della composizione dell'indebitamento del Gruppo sotto forma di leasing finanziari suddividendo i canoni previsti da pagare tra quota capitale e quota interessi.
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Rata | Quota interessi | Quota capitale | Rata | Quota interessi | Quota capitale |
| Meno di 1 anno | 78 | 4 | 74 | 0 | 0 | 0 |
| Tra 1 e 5 anni | 98 | 2 | 96 | 0 | 0 | 0 |
| Più di 5 anni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Totale | 176 | 6 | 170 | 0 | 0 | 0 |
Il Gruppo ha in essere contratti di locazione commerciale per alcuni dei propri insediamenti produttivi, nonché per la propria sede centrale. La società ha valutato che tutti i rischi e benefici significativi tipici della proprietà dei beni non sono stati trasferiti al Gruppo, sulla base dei termini e delle condizioni contrattuali (ad esempio, i termini contrattuali non coprono la maggior parte della vita economica della proprietà commerciale ovvero il valore attuale dei canoni minimi di leasing non corrisponde sostanzialmente al fair value del bene). Ne consegue pertanto che tali contratti sono stati contabilizzati come leasing operativi in base al principio IAS 17 attualmente in vigore.
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 26.613 | 25.186 |
| Tra 1 e 5 anni | 77.109 | 72.732 |
| Più di 5 anni | 85.311 | 75.726 |
| Totale | 189.033 | 173.644 |
La struttura del debito per tasso d'interesse annuo e valuta di indebitamento con riferimento ai debiti verso altri finanziatori e mutui è la seguente:
| 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | Tasso fisso | Tasso variabile | Totale |
| Euro | 223.315 | 83.691 | 307.006 | 68.136 | 164.191 | 232.327 |
| Dollaro USA | 0 | 65.284 | 65.284 | 0 | 25.493 | 25.493 |
| Zloty Polacco | 141 | 0 | 141 | 0 | 0 | 0 |
| Renmimbi Cinese | 2.435 | 0 | 2.435 | 2.596 | 0 | 2.596 |
| Peso Argentino | 0 | 0 | 0 | 91 | 0 | 91 |
| Totale | 225.891 | 148.975 | 374.866 | 70.823 | 189.684 | 260.507 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento di Gruppo è pari a 1,68%, mentre quello fisso è pari a 0,67%.
Di seguito riportiamo la composizione della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017, pari a € 218.597 migliaia, e al 31 dicembre 2016, pari a € 195.677 migliaia, in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 166 | 139 |
| B | Altre disponibilità liquide | 300.664 | 245.535 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 556 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 300.830 | 246.230 |
| E | Crediti finanziari correnti | 296 | 345 |
| F | Debiti bancari correnti | 144.857 | 181.745 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 49.363 | 43.847 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 3.845 | 756 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 198.065 | 226.348 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (103.061) | (20.227) |
| K | Debiti bancari non correnti | 319.314 | 210.659 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 2.344 | 5.245 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 321.658 | 215.904 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 218.597 | 195.677 |
Le diverse componenti che hanno originato la variazione della posizione finanziaria netta nel presente esercizio sono indicate nel prospetto dei Flussi finanziari della Relazione sulla Gestione.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.402 | 1.439 |
| Debiti verso dipendenti | 15.449 | 6.983 |
| Altri debiti | 1.076 | 231 |
| Totale | 19.927 | 8.653 |
La variazione nelle voci "Debiti verso dipendenti", "Debiti verso istituti previdenziali" e "Altri debiti" riguarda prevalentemente la passività relativa alla quota dell'anno del piano di incentivazione triennale 2016-2018 riservato al top management, liquidabile nel corso del 2019.
La linea automatizza il controllo del pezzo e la creazione di un QR code per la tracciabilità del prodotto attraverso una marcatura laser. L'intera isola costituisce il primo progetto pilota nell'applicazione completa delle nuove tecnologie Industry 4.0.
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La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/ Rilasci |
Oscillazione cambi |
Altro | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 7.874 | 5.800 | (1.525) | (304) | 36 | 11.881 |
| Fondo garanzia prodotto | 16.340 | 7.490 | (8.136) | 44 | 14.238 | 29.976 |
| Totale | 24.214 | 13.290 | (9.661) | (260) | 14.274 | 41.857 |
| di cui a breve | 2.547 | 2.244 |
I fondi per rischi e oneri, pari complessivamente a € 41.857 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotto, l'indennità suppletiva di clientela (in relazione al contratto di agenzia italiano), la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere, nonché la stima di passività che potrebbero scaturire da contenziosi fiscali in essere.
La voce "Altro" è relativa alla miglior stima del valore di obbligazioni per rischi coperti da polizze assicurative, per i quali si attende un indennizzo; tale indennizzo è rilevato negli "Altri crediti e attività correnti", mentre nella voce "Accantonamenti" è rilevato il valore dell'obbligazione al netto dell'indennizzo stesso.
150
Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita o piani a benefici definiti.
Nel caso di piani a contribuzione definita, le società del Gruppo versano dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi le società adempiono a tutti i loro obblighi.
Nei piani a contribuzione definita, in seguito al consolidamento di Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. è presente un piano relativo a circa 1.000 dipendenti pensionati e a circa 100 dipendenti in pre-pensionamento ai quali vengono garantite indennità mensili sino al raggiungimento della pensione.
I dipendenti della controllata inglese AP Racing Ltd. sono assistiti da un piano pensionistico aziendale (AP Racing pension schemes) che si compone di due sezioni: la prima, del tipo defined contribution, per i dipendenti assunti successivamente al 1° aprile 2001 e la seconda, del tipo defined benefit, per quelli già in forza alla data del 1° aprile 2001 (e precedentemente coperti dal fondo pensione AP Group). Si tratta di un piano a benefici definiti (funded) finanziato dai contributi versati dall'impresa e dai suoi partecipanti ad un fondo (trustee) giuridicamente distinto dall'impresa che eroga i benefici ai dipendenti.
Le società Brembo Mexico S.A. de C.V., Brembo Japan Co. Ltd. e Brembo Brake India Pvt. Ltd. hanno in essere specifici piani pensionistici, classificabili tra i piani a benefici definiti, rivolti ai loro dipendenti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono anche il "Trattamento di fine rapporto" delle società italiane del Gruppo, coerentemente con la normativa applicabile.
Il valore dei piani a benefici definiti è calcolato su base attuariale con il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". La voce altri fondi del personale rileva anche altri benefici ai dipendenti.
| Utilizzi/ | Oneri | Oscillazione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Rilasci | finanziari | cambi | Altro | 31.12.2017 |
| TFR | 21.546 | 0 | (1.154) | 315 | 0 | (611) | 20.096 |
| Piani a benefici definiti | |||||||
| e altri benefici a lungo termine | 8.884 | 226 | (618) | 285 | (394) | (3.061) | 5.322 |
| Piani a contribuzione definita | 2.276 | 1.968 | (2.397) | 0 | (104) | 623 | 2.366 |
| Totale | 32.706 | 2.194 | (4.169) | 600 | (498) | (3.049) | 27.784 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Piano Brembo Brembo Mexico Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| A. Variazione delle obbligazioni a benefici definiti |
||||||||||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente |
21.546 | 20.511 | 37.581 | 36.671 | 648 | 697 | 749 | 634 | 302 | 238 |
| 2. Costi previdenziali: | ||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 144 | 130 | 106 | 94 | 2 | 50 |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (29) | 0 | 0 | 0 | 0 |
| 3. Oneri finanziari | 315 | 421 | 981 | 1.247 | 54 | 44 | 48 | 46 | 2 | 2 |
| 4. Flussi di cassa: | ||||||||||
| erogazioni da piani | 0 | 0 | (761) | (973) | 0 | 0 | (11) | (28) | 0 | 0 |
| erogazioni da parte del datore di lavoro |
(1.154) | (878) | 0 | 0 | (17) | (33) | (6) | (34) | (37) | (2) |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (661) | (794) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(611) | 1.492 | 7 | 8.739 | 26 | (111) | (33) | 37 | 0 | 0 |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in liena con le ipotesi) |
0 | 0 | (530) | (2.061) | 19 | 48 | 76 | (6) | 0 | 0 |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (1.303) | (5.248) | (74) | (98) | (56) | 6 | (25) | 14 |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo |
20.096 | 21.546 | 35.314 | 37.581 | 800 | 648 | 873 | 749 | 244 | 302 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| B. Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani |
|||||||||||
| 1. Fair value delle attività al servizio dei piani al termine del periodo precedente |
0 | 0 | 30.229 | 29.089 | 0 | 0 | 167 | 178 | 0 | 0 | |
| 2. Proventi finanziari | 0 | 0 | 795 | 996 | 0 | 0 | 11 | 12 | 0 | 0 | |
| 3. Flussi di cassa: | |||||||||||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro: |
|||||||||||
| contributi da parte del datore di lavoro |
0 | 0 | 556 | 569 | 0 | 0 | 45 | 3 | 0 | 0 | |
| pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro |
1.155 | 878 | 0 | 0 | 17 | 33 | 6 | 34 | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal piano | 0 | 0 | (761) | (973) | 0 | 0 | (11) | (28) | 0 | 0 | |
| benefici erogati dal datore di lavoro |
(1.155) | (878) | 0 | 0 | (17) | (33) | (6) | (34) | 0 | 0 | |
| imposte su attività al servizio del piano |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (1) | 0 | 0 | 0 | |
| 5. Variazioni imputabili alla nuova valutazione: |
|||||||||||
| rendimento delle attività al servizio dei piani (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | 1.933 | 4.727 | 0 | 0 | 5 | 1 | 0 | 0 | |
| 6. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (1.089) | (4.179) | 0 | 0 | (13) | 1 | 0 | 0 | |
| 7. Fair value delle attività al servizio dei piani a fine periodo |
0 | 0 | 31.663 | 30.229 | 0 | 0 | 203 | 167 | 0 | 0 | |
| E. Importi inclusi nel prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria |
|||||||||||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti |
20.096 | 21.546 | 35.314 | 37.581 | 800 | 648 | 873 | 749 | 244 | 302 | |
| 2. Fair value delle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | 31.663 | 30.229 | 0 | 0 | 203 | 167 | 0 | 0 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati |
20.096 | 21.546 | 3.651 | 7.352 | 800 | 648 | 670 | 582 | 244 | 302 | |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) |
20.096 | 21.546 | 3.651 | 7.352 | 800 | 648 | 670 | 582 | 244 | 302 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| F. | Componenti dei costi previdenziali |
||||||||||
| 1. Costi previdenziali: | |||||||||||
| costi previdenziali correnti | 0 | 0 | 0 | 0 | 144 | 130 | 106 | 94 | 2 | 50 | |
| costi previdenziali pregressi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (29) | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale costi previdenziali | 0 | 0 | 0 | 0 | 144 | 101 | 106 | 94 | 2 | 50 | |
| 2. Oneri finanziari netti: | |||||||||||
| oneri finanziari sui piani a benefici definiti |
315 | 421 | 981 | 1.247 | 54 | 44 | 48 | 46 | 2 | 2 | |
| (proventi) finanziari sulle attività al servizio dei piani |
0 | 0 | (795) | (996) | 0 | 0 | (11) | (12) | 0 | 0 | |
| Totale oneri finanziari netti | 315 | 421 | 186 | 251 | 54 | 44 | 37 | 34 | 2 | 2 | |
| 3. Effetto della nuova valutazione sugli altri benefici a lungo termine |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 25 | 6 | 0 | 0 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico |
315 | 421 | 186 | 251 | 198 | 145 | 168 | 134 | 4 | 52 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del conto economico complessivo: |
|||||||||||
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi demografiche |
0 | 0 | (661) | (794) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie |
(611) | 1.492 | 7 | 8.739 | 26 | (111) | (16) | 30 | 0 | 0 | |
| effetti dovuti all'esperienza (variazioni intercorse dalla precedente valutazione non in linea con le ipotesi) |
0 | 0 | (530) | (2.061) | 19 | 48 | 35 | (6) | 0 | 0 | |
| rendimento delle attività al servizio del piano (esclusi proventi finanziari) |
0 | 0 | (1.933) | (4.727) | 0 | 0 | (3) | (1) | 0 | 0 | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(611) | 1.492 | (3.117) | 1.157 | 45 | (63) | 16 | 23 | 0 | 0 | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel conto economico e nelle altre componenti del conto economico complessivo |
(296) | 1.913 | (2.931) | 1.408 | 243 | 82 | 184 | 157 | 4 | 52 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| G. Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti |
|||||||||||
| 1. Passività (attivita) nette del piano a benefici definiti |
21.546 | 20.511 | 7.352 | 7.582 | 648 | 697 | 582 | 456 | 302 | 238 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel conto economico |
315 | 421 | 186 | 251 | 198 | 145 | 168 | 134 | 4 | 52 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti del conto economico complessivo |
(611) | 1.492 | (3.117) | 1.157 | 45 | (63) | 16 | 23 | 0 | 0 | |
| 5. Flussi di cassa: | |||||||||||
| contributi del datore di lavoro |
0 | 0 | (556) | (569) | 0 | 0 | (45) | (3) | 0 | 0 | |
| benefici erogati direttamente dal datore di lavoro |
(1.154) | (878) | 0 | 0 | (17) | (33) | (6) | (34) | (37) | (2) | |
| 7. Effetto delle variazioni dei tassi di cambio |
0 | 0 | (214) | (1.069) | (74) | (98) | (43) | 8 | (25) | 14 | |
| 8. Passività (attivita) netta alla fine del periodo |
20.096 | 21.546 | 3.651 | 7.352 | 800 | 648 | 672 | 584 | 244 | 302 | |
| H. Obbigazione a benefici definiti | |||||||||||
| 1. Obbigazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano: |
|||||||||||
| dipendenti in forza | 20.096 | 21.546 | 0 | 0 | 800 | 648 | 875 | 751 | 0 | 0 | |
| ex dipendenti titolari di un diritto ad una prestazione differita |
0 | 0 | 21.045 | 22.626 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| pensionati | 0 | 0 | 14.268 | 14.955 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 20.096 | 21.546 | 35.313 | 37.581 | 800 | 648 | 875 | 751 | 0 | 0 | |
| I. | Attività al servizio dei piani 1. Fair value delle attività: |
||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 8 | 51 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 19.401 | 17.631 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 12.255 | 12.549 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| attività presso società di assicurazioni |
0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 203 | 167 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 31.664 | 30.231 | 0 | 0 | 203 | 167 | 0 | 0 | |
| 2. Fair value delle attività con prezzo su un mercato quotato: |
|||||||||||
| disponibilità liquide | 0 | 0 | 8 | 51 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| azioni | 0 | 0 | 19.401 | 17.631 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| obbligazioni ed altri titoli di debito |
0 | 0 | 12.255 | 12.549 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 0 | 0 | 31.664 | 30.231 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Piano non finanziato (TFR) |
Piano finanziato (piano Ap Racing) |
Piano Brembo Mexico |
Piano Brembo Brake India |
Piano Brembo Japan |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| J. Principali ipotesi attuariali | ||||||||||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,75% | 1,50% | 2,50% | 2,70% | 8,00% | 8,25% | 7,50% | 6,90% | 0,60% | 0,60% |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,30% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | 2,50% | 2,50% |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare il costo previdenziale |
||||||||||
| 1. Tassi di sconto | 1,50% | 2,10% | 2,70% | 3,85% | 8,25% | 7,00% | 6,90% | 7,75% | N/A | N/A |
| 2. Aumenti retributivi | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A | 4,50% | 4,50% | 9,50% | 9,50% | N/A | N/A |
| 3. Tasso di inflazione | 0,00% | 0,00% | 3,50% | 3,30% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
| 4. Tasso di incremento retributivo atteso |
1,50% | 1,50% | 3,50% | 3,30% | 3,50% | 3,50% | 0,00% | 0,00% | N/A | N/A |
Variando uniformemente il tasso di sconto di ± 25 punti base, la passività consolidata sarebbe risultata rispettivamente inferiore/superiore di circa € 2,3 milioni rispetto al valore centrale di passività pari a € 57,3 milioni.
La duration media dei piani è pari a 15,98 anni.
Al 31 dicembre 2017 i debiti commerciali risultano i seguenti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 465.271 | 422.936 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 5.119 | 5.594 |
| Totale | 470.390 | 428.530 |
L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio.
156
In tale voce sono inclusi i debiti netti per imposte correnti delle varie società del Gruppo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 9.719 | 11.837 |
Al 31 dicembre 2017 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 11.646 | 8.997 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 17.893 | 16.948 |
| Debiti verso dipendenti | 48.369 | 46.474 |
| Altri debiti | 43.033 | 29.981 |
| Totale | 120.941 | 102.400 |
La voce "Altri debiti" include anche risconti passivi relativi a un contributo pubblico ricevuto da Brembo Poland Spolka Zo.o. rilasciati a Conto economico coerentemente ai relativi piani di ammortamento cui si riferiscono, oltre a risconti passivi relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tale contributi si riferiscono.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Italia | 289.182 | 256.646 |
| Estero | 2.174.438 | 2.022.450 |
| Totale | 2.463.620 | 2.279.096 |
La composizione del fatturato del Gruppo, suddiviso per area geografica di destinazione, nonché per applicazione, è riportata nella Relazione sulla Gestione.
Sono così costituiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Riaddebiti vari | 6.193 | 6.626 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 2.810 | 1.767 |
| Contributi vari | 8.749 | 6.952 |
| Altri ricavi | 6.398 | 12.772 |
| Totale | 24.150 | 28.117 |
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.749 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 5.239 migliaia, già commentato alla nota 9.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo sostenuti nel corso dell'anno per € 24.219 migliaia (2016: € 18.971 migliaia).
La voce è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 1.070.192 | 1.028.327 |
| Acquisto materiale di consumo | 107.063 | 97.641 |
| Totale | 1.177.255 | 1.125.968 |
I proventi (oneri) da partecipazioni di natura non finanziaria sono pari a € 13.236 migliaia e sono riconducibili al risultato della valutazione a patrimonio netto del Gruppo BSCCB (nel 2016 € 11.010 migliaia).
| Totale | 431.957 | 379.872 |
|---|---|---|
| Altri costi operativi | 126.212 | 111.549 |
| Affitti | 40.227 | 35.628 |
| Lavorazioni esterne | 84.986 | 73.891 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 120.969 | 104.123 |
| Trasporti | 59.563 | 54.681 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| I costi sono così ripartiti: |
La voce altri costi operativi comprende principalmente costi per viaggi e trasferte, costi per la qualità, costi per assicurazioni, nonché spese per consulenze legali, tecniche e commerciali.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| 48.380 | 35.991 | |
|---|---|---|
| Altri costi | ||
| TFR e altri fondi relativi al personale | 11.685 | 11.927 |
| Oneri sociali | 65.446 | 59.002 |
| Salari e stipendi | 310.539 | 280.720 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
Il numero medio e di fine anno degli addetti del Gruppo, ripartito per categorie, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2017 | 131 | 2.825 | 6.524 | 9.480 |
| Media anno 2016 | 125 | 2.609 | 5.914 | 8.648 |
| Variazioni | 6 | 216 | 610 | 832 |
| Totale 31.12.2017 | 135 | 2.897 | 6.805 | 9.837 |
| Totale 31.12.2016 | 129 | 2.693 | 6.220 | 9.042 |
| Variazioni | 6 | 204 | 585 | 795 |
L'incremento di 795 unità si riferisce ad assunzioni di personale necessario a supportare la crescita del Gruppo oltre che in Italia, in Nord America, Cina ed Est Europa.
La voce è così composta:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|
| 10.482 | 9.899 |
| 872 | 799 |
| 256 | 232 |
| 7.981 | 6.954 |
| 19.591 | 17.884 |
| 12.850 | 11.292 |
| 81.928 | 70.023 |
| 14.369 | 12.836 |
| 0 | 2 |
| 3.172 | 2.663 |
| 90 | 58 |
| 112.409 | 96.874 |
| 414 | 791 |
| 1.287 | 701 |
| 1.701 | 1.492 |
| 133.701 | 116.250 |
Per il commento delle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 43.145 | 32.727 |
| Proventi finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | 795 | 996 |
| Proventi finanziari | 2.367 | 2.433 |
| Totale proventi finanziari | 46.307 | 36.156 |
| Differenze cambio passive | (44.741) | (38.210) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (1.395) | (1.746) |
| Oneri finanziari | (11.084) | (11.567) |
| Totale oneri finanziari | (57.220) | (51.523) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (10.913) | (15.367) |
Per l'analisi della voce si veda quanto indicato a commento della voce patrimoniale, alla precedente nota 3 delle presenti Note illustrative.
160
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 69.215 | 63.494 |
| Imposte (anticipate) e differite | (4.949) | 5.762 |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 3.371 | (43) |
| Totale | 67.637 | 69.213 |
Si riporta di seguito la riconciliazione del carico d'imposta teorico con l'effettivo:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 76.354 | 70.752 |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | (628) | (43) |
| Effetto incentivi fiscali | (11.759) | (19.269) |
| Effetto correzione DTL | (9.941) | 0 |
| Effetto DTA non stanziate | 2.720 | 6.234 |
| Altre differenze | 5.819 | 6.508 |
| Imposte correnti e differite (escluso IRAP) | 62.565 | 64.182 |
| IRAP corrente e differita | 5.072 | 5.031 |
| Totale | 67.637 | 69.213 |
Il tax rate effettivo del Gruppo è pari a 20,2%, a fronte di un tax rate teorico pari a 24,3% (31 dicembre 2016: effettivo 22,2% - teorico 24,3%). La riduzione del tax rate di Gruppo è dovuta principalmente all'effetto dell'adeguamento delle passività per imposte differite per la riduzione dell'aliquota di imposta applicabile sugli utili della controllata Brembo North America Inc. in seguito all'entrata in vigore, a partire dall'esercizio 2018, della nuova riforma fiscale approvata a fine 2017 dal governo americano.
Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.
Ad esito di tale verifica, in data 19 dicembre 2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo. I medesimi rilievi sono presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014 per i quali tuttavia si è ancora in attesa di avviso di accertamento.
La società ritiene che il rischio di soccombenza non sia probabile e che vi siano significative e valide argomentazioni in risposta alle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate. A tal riguardo, la società sta valutando l'attivazione di un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate e di procedure amichevoli per l'eliminazione della doppia imposizione previste dai trattati internazionali.
Il calcolo del risultato base per azione al 31 dicembre 2017, pari a € 0,81 (31 dicembre 2016: € 0,74 ricalcolato in seguito all'operazione di Stock Split), è dato dal risultato economico del periodo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo, diviso la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel 2017 pari a 325.187.250 (2016: 65.037.450). La media ponderata si è modificata in seguito all'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali di Brembo S.p.A. prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale di Brembo S.p.A. né sulle caratteristiche delle azioni.
L'utile diluito per azione risulta pari all'utile base in quanto non sono in essere operazioni diluitive.
Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
162
| Aspetto chiave Valutazione dell'avviamento L'avviamento, iscritto tra le attività immateriali, ammonta al 31 dicembre 2017 ad Euro 81,4 milioni ed è stato allocato alle Cash Generating Unit (CGU) del Gruppo Dischi - Sistemi e Moto e After Market - Performance Group. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei loro flussi di cassa futuri, per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale nonché alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione. L'informativa di bilancio relativa alla valutazione dell'avviamento è riportata nella nota illustrativa 2 "Immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo, avviamento e altre attività immateriali)", nonché nelle sezioni "Valutazioni discrezionali e stime contabili significative" e "Perdita di valore delle attività non finanziarie ("Impairment")", |
Risposte di revisione Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro: · l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dal Gruppo in merito alla valutazione dell'avviamento, tenuto conto della procedura di impairment test approvata dal Consiglio di Amministrazione; la verifica dell'adequatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU; · l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri: · la coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri di ciascuna CGU con il business plan di Gruppo per il periodo 2018-2021; la valutazione delle previsioni rispetto all'accuratezza storica delle precedenti previsioni: · la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di altualizzazione. Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile. Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento a questi aspetti. 62) |
|---|---|
| ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- | ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
Situazione patrimoniale-finanziaria di Brembo S.p.A.
| (in euro) | Note | 31.12.2017 | di cui con parti correlate |
31.12.2016 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 1 | 163.036.629 | 132.933.220 | 30.103.409 | ||
| Costi di sviluppo | 2 | 57.010.631 | 46.595.703 | 10.414.928 | ||
| Altre attività immateriali | 2 | 17.106.794 | 13.368.630 | 3.738.164 | ||
| Partecipazioni | 3 | 352.340.132 | 335.880.192 | 16.459.940 | ||
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre imprese e strumenti finanziari derivati) |
4 | 5.979.045 | 5.659.390 | 6.022.929 | 5.703.274 | (43.884) |
| Crediti e altre attività non correnti | 5 | 70.450 | 124.616 | (54.166) | ||
| Imposte anticipate | 6 | 16.524.930 | 12.137.080 | 4.387.850 | ||
| TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI | 612.068.611 | 547.062.370 | 65.006.241 | |||
| ATTIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Rimanenze | 7 | 112.752.076 | 106.147.333 | 6.604.743 | ||
| Crediti commerciali | 8 | 178.616.933 | 65.725.277 | 184.989.843 | 80.090.042 | (6.372.910) |
| Altri crediti e attività correnti | 9 | 38.664.172 | 3.046 | 14.686.341 | 6.552 | 23.977.831 |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 10 | 14.566.561 | 14.502.005 | 12.478.280 | 11.857.414 | 2.088.281 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 159.801.961 | 55.920.067 | 8.596.259 | 103.881.894 | |
| TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI | 504.401.703 | 374.221.864 | 130.179.839 | |||
| TOTALE ATTIVO | 1.116.470.314 | 921.284.234 | 195.186.080 |
| (in euro) | Note | 31.12.2017 | di cui con parti correlate |
31.12.2016 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Capitale sociale | 12 | 34.727.914 | 34.727.914 | 0 | ||
| Altre riserve | 12 | 130.320.422 | 130.743.218 | (422.796) | ||
| Utili / (perdite) portati a nuovo | 12 | 165.083.650 | 90.850.383 | 74.233.267 | ||
| Risultato netto | 12 | 149.484.042 | 138.392.655 | 11.091.387 | ||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 479.616.028 | 394.714.170 | 84.901.858 | |||
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche non correnti | 13 | 253.808.424 | 182.696.529 | 903.969 | 71.111.895 | |
| Altre passività finanziarie non correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 776.303 | 1.005.065 | (228.762) | ||
| Altre passività non correnti | 14 | 15.350.744 | 5.914.669 | 6.479.099 | 1.913.574 | 8.871.645 |
| Fondi per rischi e oneri non correnti | 15 | 31.806.042 | 10.159.150 | 21.646.892 | ||
| Fondi per benefici ai dipendenti | 16 | 19.663.803 | 47.267 | 21.075.472 | 46.458 | (1.411.669) |
| TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI | 321.405.316 | 221.415.315 | 99.990.001 | |||
| PASSIVITÀ CORRENTI | ||||||
| Debiti verso banche correnti | 13 | 46.007.831 | 76.050.391 | 17.211.819 | (30.042.560) | |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati |
13 | 30.017.992 | 28.944.686 | 13.584.838 | 13.182.650 | 16.433.154 |
| Debiti commerciali | 17 | 173.829.352 | 22.011.561 | 159.405.982 | 16.339.202 | 14.423.370 |
| Debiti tributari | 18 | 0 | 2.001.867 | (2.001.867) | ||
| Fondi per rischi e oneri correnti | 15 | 2.243.500 | 2.547.371 | (303.871) | ||
| Altre passività correnti | 19 | 63.350.295 | 2.796.720 | 51.564.300 | 2.355.553 | 11.785.995 |
| TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI | 315.448.970 | 305.154.749 | 10.294.221 | |||
| TOTALE PASSIVO | 636.854.286 | 526.570.064 | 110.284.222 | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | 1.116.470.314 | 921.284.234 | 195.186.080 |
| (in euro) | Note | 31.12.2017 | di cui con parti correlate |
31.12.2016 | di cui con parti correlate |
Variazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 20 | 899.125.514 | 153.493.046 | 843.630.455 | 147.556.893 | 55.495.059 |
| Altri ricavi e proventi | 21 | 46.139.319 | 34.622.769 | 40.818.754 | 30.682.927 | 5.320.565 |
| Costi per progetti interni capitalizzati | 22 | 21.038.200 | 17.055.080 | 3.983.120 | ||
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
23 | (407.224.279) | (100.610.649) | (378.452.146) | (92.565.092) | (28.772.133) |
| Altri costi operativi | 24 | (188.962.549) | (18.885.074) | (172.717.688) | (14.603.470) | (16.244.861) |
| Costi per il personale | 25 | (225.849.245) | (8.899.042) | (206.706.244) | (6.249.540) | (19.143.001) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO | 144.266.960 | 143.628.211 | 638.749 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (39.141.379) | (35.816.397) | (3.324.982) | ||
| MARGINE OPERATIVO NETTO | 105.125.581 | 107.811.814 | (2.686.233) | |||
| Proventi finanziari | 27 | 5.499.859 | 3.877.435 | 1.622.424 | ||
| Oneri finanziari | 27 | (8.254.729) | (7.255.792) | (998.937) | ||
| Proventi (oneri) finanziari netti | 27 | (2.754.870) | 402.082 | (3.378.357) | 288.547 | 623.487 |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 28 | 78.365.942 | 80.876.992 | 68.447.346 | 86.333.234 | 9.918.596 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 180.736.653 | 172.880.803 | 7.855.850 | |||
| Imposte | 29 | (31.252.611) | (34.488.148) | 3.235.537 | ||
| RISULTATO NETTO | 149.484.042 | 138.392.655 | 11.091.387 | |||
| (in euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione |
|---|---|---|---|
| RISULTATO NETTO | 149.484.042 | 138.392.655 | 11.091.387 |
| Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo: |
|||
| Effetto (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti | 599.033 | (1.461.964) | 2.060.997 |
| Effetto fiscale | (143.768) | 350.872 | (494.640) |
| Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) del periodo |
455.265 | (1.111.092) | 1.566.357 |
| RISULTATO COMPLESSIVO | 149.939.307 | 137.281.563 | 12.657.744 |
| (in euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo | 7.133.046 | 40.640.878 |
| Risultato prima delle imposte | 180.736.653 | 172.880.803 |
| Ammortamenti/Svalutazioni | 39.141.379 | 35.816.397 |
| Plusvalenze/Minusvalenze | 50.623 | (407.762) |
| Rivalutazioni/Svalutazioni di partecipazioni | 2.513.051 | 17.885.888 |
| Componente finanziaria dei fondi relativi a debiti per il personale | 308.355 | 411.438 |
| Altri accantonamenti ai fondi al netto degli utilizzi | 14.697.294 | 12.128.507 |
| Flusso monetario generato dalla gestione reddituale | 237.447.355 | 238.715.271 |
| Imposte correnti pagate | (37.915.091) | (35.268.127) |
| Utilizzi dei fondi relativi al personale | (1.120.991) | (845.968) |
| (Aumento) diminuzione delle attività a breve: | ||
| rimanenze | (8.617.293) | (10.798.978) |
| attività finanziarie | 0 | (3.433.795) |
| crediti verso clienti e società del Gruppo | 6.306.406 | (29.089.815) |
| crediti verso altri e altre attività | (5.601.806) | (2.690.230) |
| Aumento (diminuzione) delle passività a breve: | ||
| debiti verso fornitori e società del Gruppo | 14.423.370 | 15.135.540 |
| debiti verso altri e altre passività | 11.380.497 | (9.227.038) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività operativa | 216.302.447 | 162.496.860 |
| (in euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Investimenti in immobilizzazioni: | ||
| immateriali | (30.633.697) | (23.972.731) |
| materiali | (53.317.844) | (32.571.659) |
| finanziarie (partecipazioni) | (24.624.304) | (112.276.480) |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di immobilizzazioni immateriali e materiali | 442.213 | 1.698.044 |
| Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di partecipazioni | 5.651.314 | 12.421.463 |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di investimento | (102.482.318) | (154.701.363) |
| Dividendi pagati nel periodo | (65.037.450) | (52.029.960) |
| Finanziamenti verso società del Gruppo e posizioni verso gli aderenti al sistema di tesoreria accentrata |
13.144.916 | (4.797.027) |
| Variazione valutazione fair value strumenti derivati | 556.312 | 307.551 |
| Mutui e finanziamenti assunti nel periodo da banche e altri finanziatori | 155.844.560 | 50.000.000 |
| Rimborso di mutui e altre passività a lungo termine | (77.323.346) | (34.783.893) |
| Flusso monetario netto generato/(assorbito) da attività di finanziamento | 27.184.992 | (41.303.329) |
| Flusso monetario complessivo | 141.005.121 | (33.507.832) |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo (*) | 148.138.167 | 7.133.046 |
(*) Si rimanda alla nota 11 delle Note illustrative del Bilancio separato per la riconciliazione con i dati di bilancio.
| Altre riserve | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in euro) | Capitale Sociale | Riserve | Riserva azioni proprie in portafoglio |
Utili (Perdite) portati a nuovo |
Risultato di periodo |
Patrimonio Netto |
| Saldo al 1° gennaio 2016 | 34.727.914 | 144.146.088 | (13.475.897) | 40.751.626 | 103.312.837 | 309.462.568 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 276.531 | 51.006.346 | (51.282.877) | 0 | ||
| Pagamento dividendi | (52.029.960) | (52.029.960) | ||||
| Riclassifiche(*) | (203.504) | 203.504 | 0 | |||
| Arrotondamenti | (1) | (1) | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetti (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti |
(1.111.092) | (1.111.092) | ||||
| Risultato netto | 138.392.655 | 138.392.655 | ||||
| Saldo al 1° gennaio 2017 | 34.727.914 | 144.219.115 | (13.475.897) | 90.850.383 | 138.392.655 | 394.714.170 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | 73.355.205 | (73.355.205) | 0 | |||
| Pagamento dividendi | (65.037.450) | (65.037.450) | ||||
| Riclassifiche(*) | (422.796) | 422.796 | 0 | |||
| Arrotondamenti | 1 | 1 | ||||
| Componenti del risultato complessivo: | ||||||
| Effetti (utile/perdita attuariale) su piani a benefici definiti |
455.265 | 455.265 | ||||
| Risultato netto | 149.484.042 | 149.484.042 | ||||
| Saldo al 31 dicembre 2017 | 34.727.914 | 143.796.319 | (13.475.897) | 165.083.650 | 149.484.042 | 479.616.028 |
(*) parte della riserva vincolata ex. Art. 6 c.2 del D.Lgs. 38/2005 è stata riclassificata negli utili a nuovo essendo venuti meno i vincoli di indisponibilità
Nel settore dei componenti per l'industria veicolistica, Brembo S.p.A. svolge attività di studio, progettazione, produzione, montaggio e vendita di sistemi frenanti a disco, ruote per veicoli nonché fusioni in leghe leggere e metalli, oltre alle lavorazioni meccaniche in genere.
La gamma di prodotti offerta è assai ampia e comprende pinze freno ad alte prestazioni, dischi freno, moduli lato ruota, sistemi frenanti completi e servizi di ingegneria integrata che seguono lo sviluppo dei nuovi modelli proposti al mercato dai produttori di veicoli. Prodotti e servizi trovano applicazione nel settore automobilistico, dei veicoli commerciali ed industriali, dei motocicli e delle competizioni sportive.
Attualmente la produzione di Brembo S.p.A. è svolta in Italia negli stabilimenti di Curno, Mapello e Stezzano, dove sono situati anche gli uffici centrali di Gruppo.
Il Bilancio separato di Brembo S.p.A. al 31 dicembre 2017 è redatto, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2017, emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai regolamenti della Comunità Europea. Per IFRS si intendono tutti i principi internazionali e tutte le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC).
Il bilancio comprende la Situazione patrimoniale-finanziaria, il Conto economico, il Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, le Variazioni di patrimonio netto e le presenti Note illustrative, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.
Il progetto di Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017 di Brembo S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione tenutosi il 5 marzo 2018. Il Bilancio d'esercizio è sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, che ha il potere di apportare le modifiche.
Il Bilancio separato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio della Società è presentato in euro, tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e fornisce informazioni comparative riferite all'esercizio precedente.
Relativamente alla presentazione del bilancio, la Società ha operato le seguenti scelte:
La presentazione degli schemi di bilancio è altresì conforme a quanto indicato da Consob con delibera n. 15519 del 27 luglio 2006.
La predisposizione del bilancio, in conformità ai principi contabili applicabili, richiede che la direzione aziendale utilizzi stime, che possono avere un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le stime e le relative assunzioni sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori che si ritiene essere ragionevoli in relazione alle circostanze presenti e alle conoscenze disponibili alla data di riferimento del bilancio. I risultati effettivi possono differire da tali stime. Le stime e le relative assunzioni sono riviste su basi continuative. Gli effetti delle revisioni di stime sono riconosciuti nel periodo in cui tali stime sono riviste. Le decisioni prese dalla direzione aziendale che hanno significativi effetti sul bilancio e sulle stime, e presentano un significativo rischio di rettifica materiale del valore contabile delle attività e passività interessate nell'esercizio successivo, sono più ampiamente indicate nei commenti alle singole poste di bilancio.
Le principali stime sono utilizzate per rilevare la capitalizzazione dei costi di sviluppo, la rilevazione delle imposte, le riduzioni di valore di attività non finanziarie, le ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei benefici ai dipendenti. Altre stime utilizzate afferiscono agli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, alla vita utile di alcune attività, alla designazione dei contratti di leasing ed alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari, anche derivati.
In particolare si evidenziano i seguenti elementi:
attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione.
– Ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione dei piani a benefici definiti: il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici medici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effetti sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 16 delle presenti Note illustrative.
I criteri di valutazione e misurazione si basano sui principi IFRS in vigore al 31 dicembre 2017 ed omologati dall'Unione Europea.
I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni si applicano a partire dal 1° gennaio 2017:
Le modifiche richiedono ad un'entità di fornire informazioni integrative sulle variazioni delle passività legate all'attività di finanziamento, includendo sia le variazioni legate ai flussi di cassa che le variazioni non monetarie (come, ad esempio, gli utili e le perdite su cambi).
Le modifiche chiariscono che un'entità deve considerare se la normativa fiscale limita le fonti di reddito imponibile a fronte delle quali potrebbe effettuare deduzioni legate al rigiro delle differenze temporanee deducibili; la modifica fornisce, inoltre, linee guida su come un'entità dovrebbe determinare i futuri redditi imponibili e spiega le circostanze in cui il reddito imponibile potrebbe includere il recupero di alcune attività per un valore superiore al loro valore di carico.
Le due modifiche sono state applicate retrospetticamente e la loro applicazione non ha avuto alcun impatto sulla Società.
Sono di seguito illustrati principi contabili e interpretazioni già emanati ma non ancora entrati in vigore alla data di preparazione del presente bilancio. La Società intende adottare tali principi alla data di entrata in vigore.
Nel luglio 2015, lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 "Strumenti Finanziari" che sostituisce lo IAS 39 "Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione" e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. L'IFRS 9 riunisce tutti gli aspetti relativi al tema della contabilizzazione degli strumenti finanziari: classificazione e valutazione, perdita di valore e hedge accounting. Il principio è efficace per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2018 o successivamente e ne è consentita l'applicazione anticipata. Con l'eccezione dell'hedge accounting (che si applica, salvo alcune eccezioni, in modo prospettico), è richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa. La Società adotterà il nuovo principio dalla data di entrata in vigore.
La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio conseguentemente all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9. I finanziamenti, così come i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali e ci si attende che generino flussi di cassa rappresentati unicamente dagli incassi delle quote capitale ed interessi. La Società si attende pertanto che continueranno ad essere valutati, in accordo con l'IFRS 9, al costo ammortizzato. La Società analizzerà comunque in maggior dettaglio le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti prima di concludere se tutti rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9.
L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le proprie obbligazioni, finanziamenti e crediti commerciali, su base annuale o in base alla durata residua. La Società, che prevede di applicare l'approccio semplificato, non si attende impatti significativi sul proprio patrimonio netto, dal momento che i suoi crediti commerciali sono in larga misura verso controparti con elevato standing creditizio (primarie case automobilistiche), pur riservandosi comunque di svolgere un'analisi di maggior dettaglio, che consideri tutte le informazioni ragionevoli e supportate, inclusi gli elementi previsionali.
La Società ritiene che tutte le relazioni di copertura esistenti che sono attualmente designate come coperture efficaci continueranno a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, la Società non si attende impatti significativi dall'applicazione del principio. La Società valuterà in maggior dettaglio nel futuro i possibili cambiamenti relativi alla contabilizzazione del valore temporale (time value) delle opzioni, dei punti forward e della differenza tra i tassi di interesse relativi a due valute.
L'IFRS 15 è stato emesso a maggio 2014 ed introduce un nuovo modello in cinque fasi che si applicherà ai ricavi derivanti da contratti con i clienti. L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo, a cui l'entità ritiene di avere diritto, in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il nuovo principio, che sostituirà tutti gli attuali requisiti presenti negli IFRS in tema di riconoscimento dei ricavi, sarà efficace per gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti del nuovo principio è giunta alla fase conclusiva di un piano progettuale che si è sviluppato nel corso del 2017. In particolare, sono state identificate le seguenti macro categorie di contratti: vendita di sistemi frenanti, attrezzature, attività di studio e progettazione e royalties.
Ci si attende che l'applicazione del nuovo principio non avrà impatti per i contratti con i clienti nei quali la vendita del sistema frenante è la sola obbligazione ("at a point of time") in quanto il riconoscimento dei ricavi avviene nel momento in cui il controllo dell'attività è stato trasferito al cliente, generalmente riconosciuto nel momento della consegna del bene (le garanzie previste nei contratti sono inoltre di tipo generale e non estese e, di conseguenza, la Società ritiene che le stesse continueranno ad essere contabilizzate in accordo con lo IAS 37). Il portafoglio ordini della Società comprende, inoltre, contratti di fornitura, nomination letters o ordini di fornitura per sistemi frenanti che, sulla base della prassi commerciale e della tipicità del settore, si qualificano nella sostanza come contratti, la cui obbligazione si risolve nel corso del tempo (cosiddetti "overtime"): in caso la Società si avvale dell'espediente "right to invoice" al fine di calcolare la parte di obbligazione contrattuale soddisfatta alla data e quindi il relativo ricavo da rilevare in Conto economico.
La Società fornisce attrezzature vendute separatamente dai sistemi frenanti; queste diventano di piena proprietà del cliente, che ne acquisisce il controllo e la capacità di disporne nel momento in cui la stessa viene consegnata e fatturata.
La Società rileva ricavi verso i propri clienti per contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti che rispecchino le caratteristiche richieste dal cliente stesso. L'attività richiesta dal cliente può riguardare lo sviluppo principale del prodotto - ed in tal caso i ricavi sono sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono (l'orizzonte temporale è stimato essere mediamente di 5 anni) - oppure il cliente può richiedere solamente uno sviluppo successivo a quello principale - in tal caso i ricavi sono riconosciuti nel momento in cui avviene il trasferimento del controllo (e dei rischi/ benefici) al cliente, ossia nel momento in cui vengono fatturati al cliente.
Le royalties vengono fatturate in base a quanto stabilito contrattualmente ed il ricavo viene contabilizzato in conformità al principio delle competenza economica.
In base alle analisi portate a termine dalla Società su queste tipologie di contratto, l'applicazione del principio non avrà alcun impatto significativo sul proprio patrimonio netto.
L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 e sostituisce lo IAS 17, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari relativamente ai contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" (ad esempio i personal computer) ed i contratti di leasing a breve termine (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi o inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileverà una passività a fronte dei pagamenti previsti dal contratto di leasing ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto. I locatari dovranno contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconoscerà generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Rimane sostanzialmente invariata la contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori che continueranno a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17, distinguendo leasing operativi e leasing finanziari.
L'IFRS 16 entrerà in vigore per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 o successivamente con piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita l'applicazione anticipata, ma non prima che l'entità abbia adottato l'IFRS 15. La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo retrospettico modificato.
L'attività di valutazione degli effetti dell'applicazione del nuovo principio sul Capitale Netto Investito e sulla Posizione Finanziaria Netta è nella fase preliminare di un piano progettuale che si svilupperà nel corso del 2018.
| Descrizione | Omologato alla data del presente bilancio |
Data di efficacia prevista del principio |
|---|---|---|
| Amendments to IFRS 10 and IAS 28: Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (issued in September 2014) |
NO | Non definita |
| Amendments to IFRS 2: Classification and measurement of Share-based payment transactions (issued in June 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (issued in September 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle (issued in December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (issued in December 2016) |
NO | 1 gennaio 2018 |
| Amendments to IAS 40: Transfers of Investmenty Property (issued in December 2016) | NO | 1 gennaio 2018 |
| IAS 28: Investments in Associates and Join Ventures | NO | 1 gennaio 2018 |
| IFRIC 23 Uncertainly over Income Tax Treatment (issued in June 2017) | NO | 1 gennaio 2019 |
| IFRS 17 Insurance Contracts (issued in May 2017) | NO | 1 gennaio 2021 |
Altri principi o modifiche non ancora omologati dall'Unione Europea sono infine riassunti nella tabella seguente:
La Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.
Le aggregazioni di imprese, effettuate dopo la data di transizione agli IFRS, sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase accounting method) previsto dall'IFRS 3.
Il valore dell'impresa oggetto di aggregazione è la somma complessiva dei fair value delle attività e delle passività acquistate, nonché delle passività potenziali assunte.
Il costo di un'aggregazione di impresa è identificato come il fair value, alla data di assunzione del controllo, degli assets ceduti, passività assunte e strumenti di equity emessi ai fini di effettuare l'aggregazione. Lo stesso è quindi confrontato con il fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto. L'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota parte di spettanza della Società del fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili all'acquisto è rilevata come avviamento. Qualora la differenza sia negativa, viene direttamente registrata a Conto economico. Qualora la rilevazione iniziale di un'aggregazione di impresa possa essere determinata solo in modo provvisorio, le rettifiche ai valori inizialmente attribuiti sono rilevate entro dodici mesi dalla data di acquisto. Le quote di competenza di terzi sono rilevate in base al fair value delle attività nette acquisite. Qualora un'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi con acquisti successivi di azioni, ogni fase viene valutata separatamente utilizzando il costo e le informazioni relative al fair value delle attività, passività e passività potenziali alla data di ciascuna operazione per determinare l'importo dell'eventuale differenza. Quando un acquisto successivo consente di ottenere il controllo di un'impresa, la quota parte precedentemente detenuta viene riespressa in base al fair value di attività, passività e passività potenziali identificabili, determinato alla data di acquisto del controllo.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dello IAS 39, deve essere rilevata nel Conto economico o nel prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricada nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dalla Società. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel Conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa della società che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.
La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel Conto economico.
Le operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono inizialmente convertite nella valuta funzionale utilizzando il tasso di cambio alla data della transazione. Alla data di chiusura del periodo di riferimento, le attività e le passività monetarie denominate in valuta non funzionale sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze cambio che ne derivano sono registrate a Conto economico.
Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta non funzionale, valutate al costo, sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione, mentre quelle valutate a fair value sono convertite al tasso di cambio della data in cui tale valore è determinato.
Gli immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature sono rilevati al costo, al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. Il costo include il prezzo di acquisto o di produzione e i costi direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al suo funzionamento; sono inclusi anche gli oneri finanziari qualora rispettino le condizioni previste dallo IAS 23.
Successivamente alla prima rilevazione, è mantenuto il criterio del costo, ammortizzato in base alla vita utile dell'immobilizzazione e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale.
I terreni, inclusi quelli di pertinenza degli edifici, sono contabilizzati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile indefinita.
I costi per migliorie e trasformazioni aventi natura incrementativa delle attività materiali (in quanto determinano probabili futuri benefici economici misurabili in modo attendibile) sono imputati all'attivo patrimoniale quale incremento del cespite di riferimento o quale attività separata. I costi di manutenzione o riparazione, che non hanno condotto ad alcun aumento significativo e misurabile nella capacità produttiva o nella durata della vita utile del bene interessato, sono iscritti tra i costi nell'anno in cui si sostengono.
L'ammortamento riflette il deterioramento economico e tecnico del bene, inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso ed è calcolato secondo il modello lineare usando il tasso ritenuto rappresentativo della vita utile stimata del bene.
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Terreni | Indefinita |
| Fabbricati | 10-35 anni |
| Impianti e macchinari | 5-10 anni |
| Attrezzature industriali e commerciali | 2,5-10 anni |
| Altri beni | 4-10 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
I beni in leasing finanziario (per i quali la Società si assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici legati alla proprietà del bene) sono riconosciuti come attività e quindi iscritti, dalla data di inizio del contratto di leasing, nelle attività materiali al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata tra i debiti finanziari. Le modalità di ammortamento e di valutazione successiva del bene sono coerenti rispetto a quelle delle immobilizzazioni direttamente possedute. I contratti di leasing, nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà, sono identificati quali leasing operativi. I relativi canoni di leasing sono rilevati in quote costanti a Conto economico lungo la durata del contratto.
Le migliorie su beni di terzi aventi le caratteristiche di immobilizzazioni sono capitalizzate nella categoria del bene a cui si riferiscono e sono ammortizzate secondo la loro vita utile o, se inferiore, lungo la durata del contratto di locazione.
La Società riconosce un'attività immateriale quando sono rispettate le seguenti condizioni:
L'attività immateriale è rilevata inizialmente al costo; successivamente alla prima rilevazione è applicato il criterio del costo, al netto degli ammortamenti calcolati (ad eccezione dell'avviamento e delle altre immobilizzazioni a vita indefinita) utilizzando (dalla data in cui l'attività è pronta per l'uso) il metodo lineare per un periodo corrispondente alla sua vita utile e al netto di eventuali perdite di valore, tenendo in considerazione l'eventuale valore residuale. La vita utile viene riesaminata periodicamente.
Un'attività immateriale, generata nella fase di sviluppo di un progetto interno, è iscritta come attività se la Società è in grado di dimostrare:
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Le spese di ricerca sono imputate a Conto economico. Similmente, se la Società acquista esternamente un'immobilizzazione qualificabile come spesa di ricerca e sviluppo, iscrive come immobilizzazione solo il costo attribuibile alla fase di sviluppo, se i requisiti di cui sopra sono rispettati.
I costi per progetti di sviluppo sono capitalizzati nella voce "Costi di sviluppo" e solo quando la fase di sviluppo viene conclusa e il progetto sviluppato inizia a generare benefici economici vengono assoggettati ad ammortamento. Nel periodo in cui sono sostenuti costi interni di sviluppo capitalizzabili, gli stessi sono sospesi a Conto economico come incrementi di immobilizzazioni per lavori interni e classificati tra i "Costi per progetti interni capitalizzati".
Le vite economico-tecniche delle immobilizzazioni immateriali, in base alle quali è determinato il processo di ammortamento, sono comprese nei seguenti intervalli:
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di Sviluppo | 3 – 5 anni |
| Avviamento e altre immobilizzazioni a vita utile indefinita | Indefinita |
| Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno | 5 – 10 anni |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3 – 5 anni |
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente. Le vite utili indicate sono invariate rispetto all'esercizio precedente.
L'avviamento, le attività immateriali a vita indefinita e i costi di sviluppo in corso sono sottoposti ad un sistematico test di impairment con cadenza almeno annuale e comunque qualora emergano indicatori di perdita di valore. Le attività materiali, nonché le attività immateriali oggetto di ammortamento, sono sottoposte a un test di impairment qualora emergano indicatori di perdita di valore.
Le riduzioni di valore corrispondono alla differenza tra il valore contabile e il valore recuperabile di un'attività. Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value di un'attività o di un'unità generatrice di flussi di cassa, dedotti i costi di vendita, ed il proprio valore d'uso, definito in base al metodo dei flussi futuri di cassa attualizzati. Il valore d'uso è dato dalla somma dei flussi di cassa attesi dall'uso di un'attività o dalla loro sommatoria nel caso di più unità generatrici di flussi. Per l'approccio dei flussi di cassa attesi viene utilizzata la metodologia degli unlevered discounted cash flow ed il tasso di attualizzazione è determinato per ciascun gruppo di attività secondo il metodo WACC (costo medio ponderato del capitale). Nel caso in cui il valore recuperabile sia inferiore al valore contabile, lo stesso viene riportato al valore recuperabile, contabilizzando la perdita di valore, come regola generale a Conto economico. Qualora successivamente la perdita di valore dell'attività (escluso l'avviamento) venga meno, il valore contabile dell'attività (o unità generatrice di flussi di cassa) è incrementato fino alla nuova stima del valore recuperabile, senza eccedere il valore inizialmente iscritto.
Le rimanenze di magazzino di materie prime e prodotti finiti sono valutate al minore tra costo di acquisto o di fabbricazione e il corrispondente valore netto di presumibile realizzo che emerge dall'andamento del mercato.
Il costo d'acquisto è comprensivo dei costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo di immagazzinamento. Il costo di fabbricazione dei prodotti finiti e dei semilavorati comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti ragionevolmente imputabile ai prodotti sulla base del normale sfruttamento della capacità produttiva, mentre sono esclusi gli oneri finanziari. Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo di produzione dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.
Il costo delle rimanenze di magazzino di materie prime, prodotti finiti, beni per la rivendita e prodotti semilavorati è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato.
Per le materie prime, sussidiarie e di consumo, il valore netto di presumibile realizzo è rappresentato dal costo di sostituzione. Per i prodotti finiti e semilavorati, il valore netto di presumibile realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita.
Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.
La cassa ed i mezzi equivalenti comprendono il saldo di cassa, i depositi non vincolati e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi. Un investimento di tesoreria è considerato una disponibilità liquida equivalente quando è prontamente convertibile in denaro con un rischio di variazione del valore non significativo e quando ha lo scopo di soddisfare gli impegni di cassa a breve termine e non è detenuto a scopo di investimento.
Ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto degli scoperti bancari alla data di chiusura del periodo.
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri riguardano costi di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono effettuati nel caso vi siano le seguenti condizioni:
I fondi sono iscritti al valore attuale delle risorse finanziarie attese da utilizzarsi a fronte dell'obbligazione. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel Conto economico d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere la variazione delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e dell'eventuale valore attualizzato; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce del Conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento e nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Quando viene effettuata l'attualizzazione, la variazione degli accantonamenti dovuta al trascorrere del tempo o a variazioni dei tassi di interesse è rilevata alla voce "Proventi e oneri finanziari netti". Accantonamenti per costi di ristrutturazione sono rilevati quando la Società ha approvato un piano formale dettagliato e lo ha comunicato ai terzi interessati.
L'accantonamento per i costi della garanzia sui prodotti è rilevato quando il prodotto è venduto. La rilevazione iniziale si basa sull'esperienza storica. La stima iniziale dei costi per interventi in garanzia è rivista annualmente.
Di seguito viene riportata la distinzione tra piani a contribuzione definita, piani a benefici definiti interamente non finanziati, piani a benefici definiti interamente o parzialmente finanziati e altre forme di benefici a lungo termine.
I piani a contribuzione definita sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società effettua dei versamenti ad una società assicurativa o ad un fondo pensione e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse, alla maturazione del diritto, di attività sufficienti a pagare tutti i benefici per i dipendenti relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti.
Questi contributi, versati in cambio della prestazione lavorativa resa dai dipendenti, sono contabilizzati come costo nel periodo di competenza.
I piani a benefici definiti sono programmi formalizzati di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro che costituiscono un'obbligazione futura per la Società. L'impresa si fa carico dei rischi attuariali e di investimento relativi al piano.
Per la determinazione del valore attuale delle passività del piano e del costo dei servizi, Brembo S.p.A. utilizza il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Questa metodologia di calcolo attuariale richiede l'utilizzo di ipotesi attuariali, obiettive e tra loro compatibili, su variabili demografiche (tasso di mortalità, tasso di rotazione del personale) e finanziarie (tasso di sconto, incrementi futuri dei livelli retributivi e dei benefici). Quando un piano a benefici definiti è interamente o parzialmente finanziato dai contributi versati a un fondo, giuridicamente distinto dall'impresa, o a una società assicurativa, le attività al servizio del piano sono valutate al fair value. L'importo dell'obbligazione è dunque contabilizzato al netto del fair value delle attività, al servizio del piano che serviranno a estinguere direttamente quella stessa obbligazione.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività (esclusi gli interessi netti) ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi netti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria addebitando od accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di Conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano. Le rivalutazioni non sono riclassificate a Conto economico negli esercizi successivi.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti diversi dai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro. La contabilizzazione è analoga ai piani a benefici definiti.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel Conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
I contributi pubblici sono rilevati al loro fair value quando sussiste la ragionevole certezza che tutte le condizioni necessarie al loro ottenimento risultino soddisfatte e che essi saranno ricevuti.
I contributi ricevuti a fronte di specifiche spese sono rilevati quali passività e accreditati a Conto economico con un criterio sistematico negli esercizi necessari a contrapporli alle spese correlate. I contributi ricevuti a fronte di specifici beni il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni sono rilevati quali passività non correnti e accreditati a Conto economico in relazione al periodo di ammortamento del bene cui si riferiscono.
La Società valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.
Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro fair value, aumentato degli oneri accessori. Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value con imputazione al Conto economico, investimenti posseduti fino alla scadenza, finanziamenti, crediti e attività finanziarie disponibili per la vendita.
I finanziamenti e crediti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel Conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel Conto economico come oneri finanziari. Questa categoria normalmente include i crediti commerciali e gli altri crediti.
Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel Conto economico. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal bilancio quando il diritto di ricevere liquidità è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività ovvero ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al fair value; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite di valore.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti (categoria maggiormente rilevante per la Società) sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto economico.
Le garanzie finanziarie passive sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di un perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. In caso di emissione da parte della Società, i contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto economico d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
I prestiti, i debiti e le altre passività finanziarie e/o commerciali con scadenza fissa o determinabile sono iscritti inizialmente al loro fair value, al netto dei costi sostenuti per contrarre gli stessi debiti. Il criterio della valutazione successivo all'iscrizione iniziale è il costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
I debiti a lungo termine per i quali non è previsto un tasso d'interesse sono contabilizzati attraverso l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato se l'incremento dei debiti è dovuto al trascorrere del tempo, con imputazione successiva delle quote interesse nel Conto economico alla voce "Proventi e oneri finanziari netti".
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata.
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al fair value.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a Conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del fair value associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto economico; detti rischi sono generalmente associati a un'attività o passività rilevata in bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di fair value della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura secondo i requisiti previsti dallo IAS 39 viene rilevata quale componente del Conto economico complessivo (riserva di Hedging); tale riserva viene poi imputata a risultato d'esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto economico.
La parte inefficace della variazione di fair value, così come l'intera variazione di fair value dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti dal citato IAS 39, viene invece contabilizzata direttamente a Conto economico.
I ricavi sono riconosciuti nel Conto economico secondo il principio della competenza economica e temporale e sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società confluiranno dei benefici economici associati alla vendita di beni o alla prestazione di servizi ed il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
Il riconoscimento dei ricavi per la vendita di attrezzature ai clienti può avvenire con le seguenti modalità:
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Gli interessi attivi/passivi sono rilevati come proventi/oneri finanziari a seguito del loro accertamento in base a criteri di competenza.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite attive e passive sono iscritte in modo da riflettere tutte le differenze temporanee esistenti alla data del bilancio tra il valore attribuito ad una attività/passività ai fini fiscali e quello attribuito secondo i principi contabili applicati. La valutazione è effettuata in accordo con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate nell'anno in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate o sostanzialmente emanate alla data di bilancio.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte (correnti e differite) relative a componenti rilevati direttamente a Patrimonio netto sono imputate direttamente a Patrimonio netto.
Le attività e le passività fiscali, sia correnti che differite, sono compensate solo se tale compensazione è legalmente ammissibile e sono quindi riconosciute come credito o debito nella Situazione patrimoniale-finanziaria.
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti, in conformità alla normativa localmente vigente, a riceverne il pagamento.
La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Italia una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
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Brembo S.p.A. è esposta al rischio di mercato, di commodities, di liquidità e di credito, tutti rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari.
La gestione dei rischi finanziari spetta all'area Tesoreria e Credito di Brembo S.p.A. che, di concerto con la Direzione Finanziaria, valuta le operazioni finanziarie e le relative politiche di copertura.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse o delle quotazioni degli strumenti rappresentativi di capitale.
Questo rischio si riferisce a strumenti finanziari su cui maturano interessi, che sono iscritti nella Situazione patrimoniale-finanziaria (in particolare debiti verso banche, mutui, leasing, ecc.), che sono a tasso variabile e che non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Brembo S.p.A., al fine di rendere certo l'onere finanziario relativo ad una parte dell'indebitamento, ha stipulato prevalentemente contratti di finanziamento a tasso fisso. Tuttavia, la Società continua ad essere esposta al rischio di tasso interesse dovuto alla fluttuazione dei tassi variabili.
Si riporta di seguito una "sensitivity analysis" nella quale sono rappresentati gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/-50 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali al 31 dicembre 2017 e al 31 dicembre 2016, in una situazione di costanza di altre variabili. I potenziali impatti sono stati calcolati sulle passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2017. La suddetta variazione dei tassi di interesse comporterebbe un maggiore (o minore) onere netto ante imposte, su base annua, di circa € 569 migliaia (€ 792 migliaia al 31 dicembre 2016), al lordo degli effetti fiscali.
Nel calcolo si è utilizzato l'indebitamento finanziario lordo medio settimanale.
Operando sui mercati internazionali, utilizzando quindi valute diverse dalla valuta locale, Brembo S.p.A. è esposta al rischio di cambio.
Su questo fronte Brembo S.p.A. cerca di sfruttare la copertura naturale fra posizioni creditorie e debitorie in valuta diversa da quella locale e si limita a coprire le posizioni nette in valuta, utilizzando in particolare finanziamenti a breve nella valuta da coprire, al fine di compensare eventuali squilibri; altri strumenti che vengono utilizzati per coprire questa tipologia di rischio sono i contratti forward (acquisti e vendite a termine di valute).
La copertura di eventuali posizioni nette in valuta non viene posta in essere in via sistematica. In particolare si interviene se i flussi netti da coprire sono rilevanti e quindi giustificano l'eventuale copertura finanziaria; vengono inoltre effettuate valutazioni sull'andamento storico e previsionale dei cambi oggetto di osservazione.
La Società ha le seguenti esposizioni valutarie: €/Usd, €/Sek, €/Pln, €/Jpy, €/Gbp, €/Cny, €/Czk, €/Chf, €/Inr.
È stata eseguita un'analisi di sensitività nella quale sono indicati gli effetti sul risultato ante imposte, derivanti da una variazione positiva/negativa dei tassi di cambio delle valute estere.
In particolare, partendo dalle esposizioni di fine 2016 e 2017, è stata applicata ai cambi medi del 2016 e 2017 una variazione percentuale calcolata come deviazione standard del cambio rispetto al cambio medio, al fine di esprimerne la relativa volatilità.
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | % variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
% variazione | Effetto incremento tassi di cambio |
Effetto decremento tassi di cambio |
| EUR/USD | 4,53% | (10,0) | 10,9 | 2,26% | (46,0) | 48,2 |
| EUR/SEK | 1,50% | (6,8) | 7,0 | 2,16% | 0,5 | (0,5) |
| EUR/PLN | 1,19% | (34,8) | 35,7 | 1,42% | (1,0) | 1,0 |
| EUR/JPY | 4,24% | 16,4 | (17,9) | 4,55% | (18,0) | 19,8 |
| EUR/GBP | 2,31% | 2,4 | (2,5) | 5,44% | (8,1) | 9,0 |
| EUR/CNY | 2,84% | 0,2 | (0,2) | 1,51% | (1,8) | 1,9 |
| EUR/INR | 3,56% | 0,5 | (0,6) | 1,86% | 0,0 | 0,0 |
| EUR/CZK | 2,02% | 0,1 | (0,1) | 0,07% | 0,2 | (0,2) |
| EUR/CHF | 3,49% | 6,1 | (6,5) | 0,92% | 0,2 | (0,2) |
La Società è esposta alle variazioni dei prezzi delle principali materie prime e commodities. Nell'esercizio 2017, così come nel corso del 2016, non sono state poste in essere specifiche operazioni di copertura. Si ricorda, tuttavia, che i contratti in essere con i clienti principali prevedono un'indicizzazione automatica periodica legata all'andamento prezzi delle materie prime.
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Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività di Brembo S.p.A..
Al fine di minimizzare questo rischio, la funzione Tesoreria e Credito pone in essere queste attività:
Nella tabella sottostante è riportata un'analisi per scadenza di debiti finanziari, commerciali, altri debiti e strumenti derivati.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni; i valori indicati nella tabella corrispondono a flussi di cassa non attualizzati.
Per le passività finanziarie onerose a tasso fisso e variabile, sono state considerate sia le quote capitale sia le quote interesse nelle varie fasce di scadenza; in particolare, per le passività a tasso variabile è stato utilizzato il tasso al 31 dicembre 2017 più lo spread relativo.
| (in migliaia di euro) | Valore contabile |
Flussi Finanziari Contrattuali |
Entro 1 anno | Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie esclusi gli strumenti derivati | |||||
| Linee di credito a breve termine e scoperti di c/c | 11.664 | 11.664 | 11.664 | 0 | 0 |
| Debiti verso banche (mutui e prestiti obbligazionari) |
288.152 | 292.852 | 36.197 | 256.655 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.849 | 1.908 | 1.108 | 800 | 0 |
| Altri debiti finanziari | 28.945 | 28.945 | 28.945 | 0 | 0 |
| Debiti commerciali e altri debiti | 177.481 | 177.481 | 177.481 | 0 | 0 |
| Totale | 508.091 | 512.850 | 255.395 | 257.455 | 0 |
Alcuni contratti di finanziamento di Brembo S.p.A. richiedono il rispetto di alcuni covenants finanziari, che prevedono l'obbligo a livello consolidato di rispettare determinati livelli di indici finanziari.
In particolare sono presenti i seguenti covenants con relativa soglia da non superare:
La violazione dei ratio comporterebbe la facoltà degli enti finanziatori di richiedere il rimborso anticipato del relativo finanziamento.
Il valore di tali covenants è monitorato alla fine di ogni trimestre ed al 31 dicembre 2017 tali quozienti risultano ampiamente rispettati.
Il management ritiene che le linee di credito attualmente disponibili, oltre che il cash flow generato dalla gestione corrente, consentiranno a Brembo S.p.A. di soddisfare i propri fabbisogni finanziari derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
In particolare, alla data del 31 dicembre 2017, la percentuale degli affidamenti bancari non utilizzati è pari al 95% (2016: 73,37%) del totale (totale linee di credito a disposizione € 233 milioni - nel 2016: € 183 milioni).
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio per Brembo S.p.A. è principalmente legato ai crediti commerciali.
Le controparti con le quali Brembo S.p.A. ha rapporti commerciali sono principalmente le primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Brembo S.p.A. in particolare valuta l'affidabilità creditizia di tutti i nuovi clienti, utilizzando anche valutazioni provenienti da fonti esterne. Una volta effettuata la valutazione attribuisce un limite di credito.
A completamento dell'informativa sui rischi finanziari, si riportano nel seguito:
– la gerarchia della valutazione del fair value per le attività e passività della Società:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | livello 1 | livello 2 | livello 3 | livello 1 | livello 2 | livello 3 |
| Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | ||||||
| Contratti a termine in valuta | ||||||
| Interest rate swap | ||||||
| Derivato incorporato | 556 | |||||
| Totale Attivita (Passività) finanziarie valutate al fair value | - | - | - | - | - | 556 |
| Attività (Passività) per le quali viene indicato il fair value | ||||||
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (291.589) | (212.930) | ||||
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (1.005) | (1.407) | ||||
| Totale Attività (Passività) per le quali viene | ||||||
| indicato il fair value | - | (292.594) | - | - | (214.337) | - |
La movimentazione intervenuta nel livello 3 della gerarchia nel corso dell'esercizio è:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 |
|---|---|
| Saldo iniziale | 556 |
| Movimenti a Conto economico | (556) |
| Saldo finale | 0 |
– una riconciliazione tra classi di attività e passività finanziarie così come identificate nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria della Società e tipologie di attività e passività finanziarie identificate sulla base dei requisiti dell'IFRS 7:
| Valore contabile | Fair value | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Attività finanziarie disponibili per la vendita | 307 | 307 | 307 | 307 | |
| Finanziamenti e crediti e passività finanziarie valutate a costo ammortizzato: |
|||||
| Attività finanziarie correnti e non correnti (esclusi strumenti derivati) | 20.239 | 17.638 | 20.239 | 17.638 | |
| Crediti commerciali | 178.617 | 184.990 | 178.617 | 184.990 | |
| Finanziamenti e crediti | 20.582 | 6.026 | 20.582 | 6.026 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 159.802 | 55.920 | 159.802 | 55.920 | |
| Debiti verso banche correnti e non correnti | (299.816) | (258.747) | (303.253) | (266.715) | |
| Altre passività finanziarie correnti e non correnti | (30.794) | (14.590) | (30.794) | (14.590) | |
| Debiti commerciali | (173.829) | (159.406) | (173.829) | (159.406) | |
| Altre passività correnti | (63.350) | (51.564) | (63.350) | (51.564) | |
| Altre passività non correnti | (15.351) | (6.479) | (15.351) | (6.479) | |
| Derivati | 0 | 556 | 0 | 556 | |
| Totale | (203.593) | (225.349) | (207.030) | (233.317) |
Il criterio utilizzato per calcolare il fair value è il valore attuale dei flussi di cassa futuri previsti dello strumento oggetto di valutazione, determinato applicando alle rate previste un tasso di attualizzazione pari alla curva forward del tasso di riferimento di ciascun debito.
Nello specifico:
La Società ha rapporti con società controllanti, controllate, collegate, joint venture, amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche. La società Capogruppo Brembo S.p.A. è controllata da Nuova FourB S.r.l., che detiene il 53,522% del capitale sociale.
Le vendite di prodotti, le prestazioni di servizio e il trasferimento di immobilizzazioni tra le parti correlate sono avvenute, come di consueto, a prezzi rispondenti al valore normale di mercato.
I volumi di scambio sono il riflesso di un processo di internazionalizzazione finalizzato al costante miglioramento degli standard operativi ed organizzativi, nonché all'ottimizzazione delle sinergie aziendali.
Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, le società controllate operano in maniera autonoma, benché alcune beneficiano di alcune forme di finanziamento accentrate.
Dal 2008 è stato attivato un sistema di cash pooling "zero balance" che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader e sette società partecipanti.
Nell'Allegato 5 è riportata la sintesi dei rapporti con parti correlate per quanto attiene ai saldi di Conto economico e Situazione patrimoniale-finanziaria.
Le informazioni relative ai compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche sono riportate nelle Note Illustrative del Bilancio Consolidato.
Non si segnalano impegni a carico della Società alla data di chiusura del bilancio di esercizio 2017.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell'esercizio 2017 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite nella comunicazione stessa.
Non si segnalano fatti significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2017 e fino alla data del 5 marzo 2018.
L'utilizzo di robot unitamente alla ricerca e sviluppo dei processi ha permesso di combinare e perfezionare tutte le fasi di assemblaggio delle pinze auto.
L'utilizzo di robot unitamente alla ricerca e sviluppo dei processi ha permesso di combinare e perfezionare tutte le fasi di assemblaggio delle pinze auto.
I movimenti intervenuti nelle attività materiali sono riportati nella tabella e di seguito commentati:
| (in migliaia di euro) | Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 19.768 | 70.873 | 244.344 | 131.283 | 21.382 | 1.549 | 489.199 |
| Fondo ammortamento | 0 | (36.336) | (196.393) | (116.366) | (18.134) | 0 | (367.229) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 19.768 | 34.537 | 47.951 | 14.917 | 3.248 | 1.549 | 121.970 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 73 | 1.108 | 122 | 6 | (1.356) | (47) |
| Acquisizioni | 189 | 1.151 | 16.399 | 7.220 | 953 | 6.660 | 32.572 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (91) | (10.705) | (2.316) | (380) | 0 | (13.492) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 40 | 9.727 | 2.088 | 366 | 0 | 12.221 |
| Ammortamenti | 0 | (2.520) | (9.934) | (6.908) | (929) | 0 | (20.291) |
| Totale variazioni | 189 | (1.347) | 6.595 | 206 | 16 | 5.304 | 10.963 |
| Costo storico | 19.957 | 72.006 | 251.146 | 136.309 | 21.961 | 6.853 | 508.232 |
| Fondo ammortamento | 0 | (38.816) | (196.600) | (121.186) | (18.697) | 0 | (375.299) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 19.957 | 33.190 | 54.546 | 15.123 | 3.264 | 6.853 | 132.933 |
| Variazioni: | |||||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 11 | 5.464 | 1.077 | 30 | (6.735) | (153) |
| Acquisizioni | 829 | 2.106 | 30.546 | 10.097 | 1.573 | 8.167 | 53.318 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (11) | (4.016) | (274) | (284) | 0 | (4.585) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 6 | 3.732 | 127 | 265 | 0 | 4.130 |
| Ammortamenti | 0 | (2.579) | (11.182) | (7.883) | (962) | 0 | (22.606) |
| Totale variazioni | 829 | (467) | 24.544 | 3.144 | 622 | 1.432 | 30.104 |
| Costo storico | 20.786 | 74.112 | 283.140 | 147.209 | 23.280 | 8.285 | 556.812 |
| Fondo ammortamento | 0 | (41.389) | (204.050) | (128.942) | (19.394) | 0 | (393.775) |
| Consistenza al 31 dicembre 2017 | 20.786 | 32.723 | 79.090 | 18.267 | 3.886 | 8.285 | 163.037 |
Nel corso del 2017 sono stati realizzati investimenti in immobilizzazioni materiali per € 53.318 migliaia, che hanno riguardato, in particolare, operazioni finalizzate principalmente all'acquisto di macchinari e alla realizzazione di attrezzature destinate al mantenimento degli impianti produttivi.
I decrementi netti per alienazioni, pari a € 455 migliaia hanno principalmente riguardato la cessione di impianti e macchinari. Le plusvalenze complessivamente realizzate sono pari a € 212 migliaia, mentre le minusvalenze ammontano a € 263 migliaia.
Gli ammortamenti ammontano complessivamente a € 22.606 migliaia, in leggero aumento rispetto a quelli dell'esercizio precedente a causa del livello di investimenti degli ultimi esercizi (2016: € 20.291 migliaia).
La Società non detiene beni in leasing finanziario.
Il dettaglio delle rivalutazioni effettuate ai sensi delle Leggi n. 72/83, n. 413/91, n. 342/00 e n.350/03 nonché dell'allocazione del disavanzo di fusione ex. Art. 2501 Codice Civile è fornito nell'Allegato 3.
I movimenti intervenuti nelle attività immateriali sono riportati nella tabella successiva e di seguito commentati:
| Costi di sviluppo | Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno |
Altre immobilizzazioni immateriali |
Totale altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | A | B | (A+B) | ||
| Costo storico | 117.128 | 27.854 | 63.149 | 91.003 | 208.131 |
| Fondo ammortamento | (77.125) | (24.765) | (53.822) | (78.587) | (155.712) |
| Fondo svalutazione | (388) | (504) | 0 | (504) | (892) |
| Consistenza al 1° gennaio 2016 | 39.615 | 2.585 | 9.327 | 11.912 | 51.527 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 2 | 7 | 9 | 9 |
| Acquisizioni | 17.055 | 1.326 | 5.592 | 6.918 | 23.973 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (26) | 0 | (26) | (26) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 7 | 0 | 7 | 7 |
| Ammortamenti | (9.373) | (891) | (4.561) | (5.452) | (14.825) |
| Perdita di valore | (701) | 1 | 0 | 1 | (700) |
| Totale Variazioni | 6.981 | 419 | 1.038 | 1.457 | 8.438 |
| Costo storico | 133.482 | 29.156 | 68.748 | 97.904 | 231.386 |
| Fondo ammortamento | (86.498) | (25.649) | (58.383) | (84.032) | (170.530) |
| Fondo svalutazione | (388) | (503) | 0 | (503) | (891) |
| Consistenza al 1° gennaio 2017 | 46.596 | 3.004 | 10.365 | 13.369 | 59.965 |
| Variazioni: | |||||
| Riclassifiche Costo storico | 0 | 0 | 92 | 92 | 92 |
| Acquisizioni | 21.038 | 2.629 | 6.967 | 9.596 | 30.634 |
| Alienazioni Costo storico | 0 | (29) | (15) | (44) | (44) |
| Alienazioni Fondo ammortamento | 0 | 6 | 0 | 6 | 6 |
| Ammortamenti | (9.335) | (975) | (4.938) | (5.913) | (15.248) |
| Perdita di valore | (1.288) | 1 | 0 | 1 | (1.287) |
| Totale Variazioni | 10.415 | 1.632 | 2.106 | 3.738 | 14.153 |
| Costo storico | 153.232 | 31.756 | 75.792 | 107.548 | 260.780 |
| Fondo ammortamento | (95.833) | (26.618) | (63.321) | (89.939) | (185.772) |
| Fondo svalutazione | (388) | (502) | 0 | (502) | (890) |
| Consistenza al 31 dicembre 2017 | 57.011 | 4.636 | 12.471 | 17.107 | 74.118 |
La voce "Costi di sviluppo" accoglie le spese di sviluppo, sia per costi interni che esterni, per un importo originario di € 153.232 migliaia. Tale voce, nel periodo di riferimento, si è movimentata per l'incremento dei costi sostenuti nel corso del 2017 a fronte delle commesse di sviluppo aperte nel corso dell'anno e di commesse aperte in esercizi precedenti per le quali sono stati sostenuti ulteriori costi di sviluppo. Sono stati registrati ammortamenti relativi alle commesse di sviluppo per prodotti in produzione pari a € 9.335 migliaia.
Il valore lordo dei costi include attività di sviluppo per progetti in corso per un ammontare pari a € 36.620 migliaia.
L'importo complessivo dei costi per progetti interni capitalizzati imputati a Conto economico nel corso dell'esercizio è pari a € 21.038 migliaia.
Le perdite per riduzione di valore sono pari a € 1.288 migliaia e sono incluse nella voce di Conto economico "Ammortamenti e svalutazioni". Tali perdite sono relative a costi di sviluppo sostenuti e imputabili a progetti che per volontà del cliente o di Brembo S.p.A. non sono stati portati a termine o per i quali è stata modificata la destinazione finale.
La voce "Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno" s'incrementa per € 2.629 migliaia, sostenuti per l'acquisto di nuovi brevetti, di domande di deposito di brevetti nuovi o per il deposito in altri paesi di brevetti già esistenti oltre che per l'acquisto di diritti.
L'incremento nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" è principalmente imputabile ai costi sostenuti per l'acquisizione di software, l'implementazione dell'ERP, oltre che altri applicativi informatici.
Nella tabella seguente sono riportati i movimenti intervenuti nella voce "Partecipazioni", distinti tra imprese controllate, imprese collegate e joint venture:
| (in migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| IMPRESE CONTROLLATE | 31.12.2016 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
Effetto Fusioni |
31.12.2017 |
| Ap Racing Ltd. | 30.720 | - | - | - | - | 30.720 |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co. Ltd. | 79.632 | - | - | - | - | 79.632 |
| Brembo Argentina S.A. | 2.513 | - | - | (2.513) | - | - |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | 17.364 | - | - | - | - | 17.364 |
| Brembo Czech S.R.O. | 31.221 | - | - | - | - | 31.221 |
| Brembo Deutschland GmbH | 145 | - | - | - | - | 145 |
| Brembo Do Brasil Ltda. | 3.044 | 15.000 | - | - | - | 18.044 |
| Brembo Japan Co. Ltd. | 79 | - | - | - | - | 79 |
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | 12.579 | - | - | - | - | 12.579 |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | 32.755 | - | - | - | 35.500 | 68.255 |
| Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. | 13.849 | 9.624 | (5.651) | - | - | 17.822 |
| Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. | 35.500 | - | - | - | (35.500) | - |
| Brembo North America Inc. | 24.367 | - | - | - | - | 24.367 |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | 17.903 | - | - | - | - | 17.903 |
| Brembo Russia Llc | 26 | - | - | - | - | 26 |
| Brembo Scandinavia A.B. | 557 | - | - | - | - | 557 |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | 4.648 | - | - | - | - | 4.648 |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | 4.100 | - | - | - | - | 4.100 |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | 135 | - | - | - | - | 135 |
| Totale | 311.137 | 24.624 | (5.651) | (2.513) | - | 327.597 |
| (in migliaia di euro) |
|---|
| ----------------------- |
| IMPRESE COLLEGATE | 31.12.2016 | Acquisizioni e sottoscrizioni |
Vendita | Rivalutazioni/ Svalutazioni |
31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes S.p.A. | 24.243 | - | - | - | 24.243 |
| Petroceramics S.p.A. | 500 | - | - | - | 500 |
| Totale | 24.743 | - | - | - | 24.743 |
Nel corso del 2017 sono stati effettuati versamenti per € 15.000 migliaia in Brembo do Brasil Ltda. e € 9.624 migliaia in Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd., al fine di dotare le società dei mezzi necessari per il loro funzionamento.
Il 31 marzo 2017 è stato ceduto a Brembo Brake India Pvt. Ltd. il 40% del valore della partecipazione detenuta in Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.
Dal 1° luglio è effettiva la fusione per incorporazione in Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. di Brembo Nanjing Foundry Co. Ltd. L'operazione è volta alla realizzazione di un polo industriale integrato, comprendente fonderia e lavorazione di pinze e dischi freno, destinati al mercato dell'auto e dei veicoli commerciali.
Le partecipazioni sono state oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment.
Nell'esercizio corrente sono stati individuati indicatori di impairment con riferimento alle controllate Brembo Argentina S.A., Brembo do Brasil Ltda. e Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd.
Per tali partecipazioni, le principali assunzioni utilizzate nella determinazione del valore in uso dell'unità generatrice di cassa sono relative al tasso di sconto e al tasso di crescita. In particolare, i calcoli utilizzano le proiezioni dei flussi finanziari per il periodo relativo al 2018-2020 dei business plan aziendali. I flussi finanziari degli esercizi successivi sono estrapolati utilizzando prudenzialmente un tasso di crescita di medio/lungo termine stabile dell'1%. Il tasso di sconto utilizzato è pari al 8% (WACC) e riflette la valutazione corrente di mercato del denaro e dei rischi dell'attività in oggetto. Per quanto concerne l'identificazione delle CGU, quest'ultime normalmente corrispondono al business oggetto di acquisizione e quindi di impairment test. Nel caso in cui l'attività oggetto di impairment test si riferisca a realtà operanti in più business lines, l'attività viene attribuita al complesso delle business lines esistenti alla data di acquisizione; tale approccio è coerente con le valutazioni effettuate alla data di acquisto, valutazioni che normalmente si basano sulla stima di recuperabilità dell'intero investimento.
Dai risultati degli impairment test si è resa necessaria la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A. per € 2.513 migliaia.
In caso di variazione del WACC da 8,0% a 8,5% o del tasso da 1% a 0,5% sarebbe stato necessario un ulteriore accantonamento rispettivamente di € 244 migliaia e di € 182 migliaia.
La composizione delle altre attività finanziarie al 31 dicembre 2017 è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Partecipazioni in altre imprese | 307 | 307 |
| Crediti verso collegate/controllate | 5.660 | 5.704 |
| Altro | 12 | 12 |
| Totale | 5.979 | 6.023 |
Nella voce vi è compreso il credito derivante dal finanziamento concesso da Brembo S.p.A. a Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, partecipata al 30% da Brembo S.p.A. L'importo del finanziamento di € 9.000 migliaia nominale, è ora iscritto per € 5.659 migliaia a seguito dell'accordo transattivo raggiunto nel mese di giugno con il socio di maggioranza di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione, Impresa Fratelli Rota Nodari S.p.A. e con la stessa di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione.
Tale accordo prevede che il pagamento della quota residua del suddetto credito avvenga a seguito della cessione a terzi dell'immobile di proprietà di Innova Tecnologie S.r.l. in liquidazione nella misura dell'attivo netto della società al termine e all'esito della procedura di liquidazione, ferma la compartecipazione del socio di maggioranza all'eventuale deficit sino ad un importo massimo già definito tra le parti.
Pur includendo il credito tra le "Attività non correnti", si ritiene che non vi siano elementi che ostino al recupero del suo valore residuo.
Di seguito la composizione della voce:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 36 | 91 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 34 | 34 |
| Totale | 70 | 125 |
Si tratta principalmente di crediti tributari chiesti a rimborso.
Al 31 dicembre 2017 il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate al netto delle imposte differite. Di seguito si riporta la composizione:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 18.601 | 14.497 |
| Imposte differite | (2.076) | (2.360) |
| Totale | 16.525 | 12.137 |
La tabella sottostante riporta la movimentazione nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 12.137 | 13.402 |
| Accantonamento imposte differite | (27) | (58) |
| Accantonamento imposte anticipate | 6.427 | 5.814 |
| Utilizzo imposte differite ed anticipate | (1.869) | (7.371) |
| Altri movimenti | (143) | 350 |
| Totale | 16.525 | 12.137 |
Le imposte anticipate e differite si sono generate principalmente per differenze temporanee su ammortamenti anticipati, su plusvalenze a tassazione differita, su altri elementi di costo e di reddito di futura deducibilità o imponibilità fiscale e su altre differenze per applicazione dei principi contabili internazionali.
La natura delle differenze temporanee che hanno generato imposte anticipate e differite è riassunta di seguito:
| Imposte anticipate Imposte differite |
Netto | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| Immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 0 | 0 | 848 | 1.099 | (848) | (1.099) |
| Altre attività finanziarie | 288 | 0 | 0 | 0 | 288 | 0 |
| Crediti verso clienti e verso società del Gruppo | 123 | 123 | 36 | 52 | 87 | 71 |
| Rimanenze | 7.984 | 7.422 | 0 | 0 | 7.984 | 7.422 |
| Altre passività finanziarie | 150 | 196 | 0 | 13 | 150 | 183 |
| Fondi per rischi e oneri | 4.329 | 3.457 | 0 | 0 | 4.329 | 3.457 |
| Fondi relativi al personale | 5.691 | 3.261 | 1.192 | 1.196 | 4.499 | 2.065 |
| Altre passività | 2 | 5 | 0 | 0 | 2 | 5 |
| Altro | 34 | 33 | 0 | 0 | 34 | 33 |
| Totale | 18.601 | 14.497 | 2.076 | 2.360 | 16.525 | 12.137 |
210
Le rimanenze nette di magazzino, esposte in bilancio al netto del fondo obsolescenza magazzino, sono così composte:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Materie prime | 34.829 | 31.240 |
| Prodotti in corso di lavorazione | 28.338 | 24.543 |
| Prodotti finiti | 42.423 | 44.835 |
| Merci in viaggio | 7.162 | 5.529 |
| Totale | 112.752 | 106.147 |
L'aumento delle rimanenze rispetto all'esercizio precedente è riconducibile alla crescita del fatturato.
La movimentazione del fondo obsolescenza magazzino, pari al 31 dicembre 2017 a € 28.615 migliaia, è qui di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 26.602 | 6.093 | (4.080) | 28.615 |
Il fondo obsolescenza magazzino è determinato al fine di ricondurre il costo delle rimanenze al loro presumibile valore di realizzo; si è incrementato per effetto della maggiore svalutazione calcolata sulle merci risultate obsolete a seguito di un più veloce rinnovo delle gamme di prodotti.
Al 31 dicembre 2017 il saldo crediti verso clienti, confrontato con il periodo precedente, è così composto:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 112.905 | 105.712 |
| Crediti verso controllate | 64.418 | 77.442 |
| Crediti verso collegate e joint venture | 1.294 | 1.836 |
| Totale | 178.617 | 184.990 |
Non si rilevano concentrazioni del rischio credito in quanto la Società ha un portafoglio clienti ben diversificato con elevato standing creditizio.
Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso dell'esercizio:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 2.088 | 173 | (106) | 2.155 |
La massima esposizione al rischio di credito per Brembo S.p.A. è rappresentata dal valore contabile del valore lordo delle attività finanziarie rappresentate in bilancio, al netto di eventuali importi compensati in accordo con lo IAS 32 e di eventuali perdite per riduzione di valore rilevate in accordo con lo IAS 39.
Si precisa che non esistono contratti di assicurazione del credito, tuttavia le controparti di Brembo S.p.A. sono primarie case automobilistiche e motociclistiche con standing creditizio elevato.
Al fine di esprimere la qualità creditizia la modalità scelta è la distinzione fra clienti quotati in Borsa e clienti non quotati. Nella categoria dei clienti quotati sono stati considerati i clienti quotati ad una borsa valori oppure controllati direttamente o indirettamente da una società quotata ovvero clienti che sono strettamente correlati a società quotate.
| (in migliaia di euro) 31.12.2017 Clienti quotati 144.402 Clienti non quotati 36.370 Totale 180.772 |
||
|---|---|---|
| 187.078 | ||
| 36.120 | ||
| 150.958 | ||
| 31.12.2016 |
Per quanto riguarda i crediti commerciali scaduti che non sono stati oggetto di rettifica di valore, si fornisce il seguente dettaglio per fasce di anzianità.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 135.655 | 0 | 144.552 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 353 | 0 | 616 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 2.137 | 0 | 3.284 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 6.257 | 315 | 2.506 | 362 |
| Totale | 144.402 | 315 | 150.958 | 362 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 5,84% | 4,00% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 8.432 | 6.044 | ||
212
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | Svalutazione 2017 | 31.12.2016 | Svalutazione 2016 |
|---|---|---|---|---|
| Corrente | 30.817 | 0 | 31.962 | 0 |
| Scaduto fino a 30 gg | 1.162 | 0 | 975 | 0 |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 776 | 0 | 584 | 0 |
| Scaduto da più di 60 gg | 3.615 | 1.840 | 2.599 | 1.726 |
| Totale | 36.370 | 1.840 | 36.120 | 1.726 |
| % Crediti scaduti e non svalutati sul totale esposizione | 10,21% | 6,73% | ||
| Totale scaduto e non svalutato | 3.713 | 2.432 |
Per quanto riguarda lo scaduto verso clienti quotati, esso è riferibile sostanzialmente a primarie case automobilistiche, il cui rientro è quasi completamente definito, quindi non si ravvedono rischi di recuperabilità.
Per quanto attiene la quota dei crediti scaduti non svalutati, relativa ai clienti non quotati, si segnala che la gran parte è già stata incassata o in rientro nei primi mesi dell'anno 2018.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Crediti tributari | 18.116 | 8.694 |
| Crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito | 54 | 2.679 |
| Altri crediti | 20.494 | 3.313 |
| Totale | 38.664 | 14.686 |
La variazione dei crediti tributari al netto dei debiti tributari (nota 18) è di seguito riportata:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Saldo Iniziale | 6.692 | 496 |
| Imposte correnti | (31.823) | (32.985) |
| Imposte correnti - anni precedenti | 39 | 112 |
| Pagamenti | 37.915 | 35.268 |
| Altri movimenti | 5.293 | 3.801 |
| Saldo Finale | 18.116 | 6.692 |
Tra i crediti tributari è compreso il credito d'imposta per ricerca e sviluppo calcolato ai sensi del D.M. del 27.05.2015, che per l'anno 2017 è pari ad € 5.238 migliaia.
In tale voce vi è anche il credito rilevato negli anni precedenti per l'istanza di rimborso IRES relativa all'indeducibilità ai fini IRAP sui costi del personale e per altre istanze di rimborso IRES e IRAP per un importo complessivo di € 4.948 migliaia.
Rispetto al 2016 sono aumentati in modo significativo soprattutto i crediti tributari per imposte e tasse pagate all'estero sulle royalties che a fine 2017 sono pari ad € 5.662 migliaia.
I crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito sono rappresentati principalmente da un credito chiesto a rimborso relativo ad anni precedenti.
Negli "Altri crediti" sono inclusi crediti verso compagnie di assicurazione per richieste di rimborso assicurativo in corso alla chiusura dell'esercizio.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | ||
|---|---|---|
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
| Crediti verso società controllate e collegate | 14.502 | 11.857 |
| Strumenti derivati | 0 | 556 |
| Depositi cauzionali | 65 | 65 |
| Totale | 14.567 | 12.478 |
La voce "Crediti verso società controllate e collegate" è costituita da prestiti a società controllate e collegate, oltre che da crediti nei confronti delle società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata, attivo dal 2008 che vede Brembo S.p.A. quale pool-leader. Il saldo a credito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata al 31 dicembre 2017 è pari a € 14.215 migliaia. Le posizioni sono in euro e in usd.
Le disponibilità e mezzi equivalenti includono:
| 31.12.2016 | |
|---|---|
| 159.715 | 55.860 |
| 87 | 60 |
| 159.802 | 55.920 |
| (11.664) | (48.787) |
| 7.133 | |
| 148.138 |
* Si rimanda per il dettaglio alla nota 13.
I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore di carico delle disponibilità e mezzi equivalenti sia rappresentativo del loro fair value alla data di bilancio.
Si segnala che ad integrazione di quanto contenuto nel Rendiconto finanziario, gli interessi pagati nell'anno sono pari a € 3.088 migliaia (nel 2016 € 3.605 migliaia).
Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2017 è pari a € 479.616 migliaia, in aumento di € 84.902 migliaia rispetto al 2016.
Relativamente alle movimentazioni avvenute nel corso dell'esercizio si rimanda all'apposito prospetto di bilancio.
Il dettaglio dell'origine, disponibilità e utilizzo delle poste di Patrimonio Netto è riportato all'Allegato 4.
Il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta al 31 dicembre 2017 a € 34.728 migliaia diviso in 333.922.250 azioni ordinarie.
Nella tabella viene evidenziata la composizione del capitale sociale e la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2017 ed il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2016:
| (n. di azioni) 31.12.2017 Azioni ordinarie emesse 333.922.250 Azioni proprie (8.735.000) Totale azioni in circolazione 325.187.250 |
||
|---|---|---|
| 65.037.450 | ||
| (1.747.000) | ||
| 66.784.450 | ||
| 31.12.2016 |
L'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2017 ha approvato il frazionamento (Stock Split) delle numero 66.784.450 azioni ordinarie totali della società prive di valore nominale, in numero 333.922.250 azioni ordinarie di nuova emissione, mediante ritiro delle azioni ordinarie emesse ed esistenti e assegnazione, per ciascuna azione ordinaria ritirata e annullata, di numero 5 (cinque) azioni di nuova emissione. Tale operazione, avvenuta in data 29 maggio 2017, ha comportato la riduzione del valore contabile di ciascuna azione, ma non ha avuto alcun effetto sulla consistenza del capitale della Società né sulle caratteristiche delle azioni.
Nell'ambito del piano per l'acquisto di azioni proprie, nel corso dell'anno non sono stati effettuati né acquisti né vendite.
214
Si è provveduto a dar corso alla delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2017 destinando l'utile dell'esercizio 2016, pari a € 138.393 migliaia come segue:
La composizione di tale voce è la seguente:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale | Esigibili entro l'anno |
Esigibili oltre l'anno |
Totale |
| Debiti verso banche: | ||||||
| - c/c ordinario e c/anticipi | 11.664 | 0 | 11.664 | 48.787 | 0 | 48.787 |
| - mutui | 34.344 | 253.808 | 288.152 | 27.263 | 182.697 | 209.960 |
| Totale | 46.008 | 253.808 | 299.816 | 76.050 | 182.697 | 258.747 |
| Debiti verso collegate e controllate | 28.945 | 0 | 28.945 | 13.183 | 0 | 13.183 |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.073 | 776 | 1.849 | 402 | 1.005 | 1.407 |
| Totale | 30.018 | 776 | 30.794 | 13.585 | 1.005 | 14.590 |
Nei "Debiti verso collegate e controllate" sono comprese le posizioni a debito nei confronti dei partecipanti al sistema di tesoreria accentrata, complessivamente pari a € 28.945 migliaia.
Relativamente ai covenants e al rispetto dei relativi parametri previsti da alcuni contratti di finanziamento, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo sulla "Gestione dei rischi finanziari – rischio di liquidità".
Di seguito il dettaglio delle rate previste con riferimento ai leasing operativi, relativi principalmente all'affitto dell'immobile sito in Stezzano ove Brembo S.p.A. ha sede, ad hardware e autovetture:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Meno di 1 anno | 9.615 | 8.032 |
| Tra 1 e 5 anni | 26.089 | 21.100 |
| Più di 5 anni | 28.787 | 16.825 |
| Totale | 64.491 | 45.957 |
La struttura del debito (mutui e debiti verso altri finanziatori, escluse quindi le posizioni verso le società del Gruppo appartenenti al sistema di tesoreria accentrata) per tasso d'interesse annuo e valuta è la seguente:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Tasso fisso Tasso variabile Totale |
Tasso fisso | Tasso variabile | Totale | |||
| Euro verso terzi | 221.549 | 68.452 | 290.001 | 66.229 | 145.138 | 211.367 | |
| Euro verso società controllate | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 221.549 | 68.452 | 290.001 | 66.229 | 145.138 | 211.367 |
Il tasso medio variabile dell'indebitamento della Società è pari a 0,72%, mentre quello fisso è pari a 0,64%.
Nel 2017 Brembo S.p.A. ha ottenuto i seguenti finanziamenti a medio lungo termine:
Si segnala che, al 31 dicembre 2017, non sono presenti debiti finanziari assistiti da garanzie reali.
Al 31 dicembre 2017 il dettaglio dei debiti verso banche ed altri finanziatori è così composto:
| Quote scadenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | Importo originario |
Importo al 31.12.2016 |
Importo al 31.12.2017 |
entro l'esercizio successivo |
Quote scadenti tra 1 e 5 anni |
Quote scadenti oltre 5 anni |
| Debiti verso banche: | ||||||
| Mutuo BNL (EUR 50 milioni) | 50.000 | 42.761 | 28.529 | 14.286 | 14.243 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 75 milioni) | 75.000 | 0 | 74.945 | 0 | 74.945 | 0 |
| Mutuo BNL (EUR 80 milioni) | 80.000 | 0 | 79.879 | 2 | 79.877 | 0 |
| Mutuo Banca Popolare di Sondrio (EUR 25 milioni) | 25.000 | 3.124 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo UBI (EUR 30 milioni) | 30.000 | 1.874 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo BEI R&D (EUR 55 milioni) | 55.000 | 32.558 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Mutuo Mediobanca (EUR 130 milioni) | 130.000 | 129.643 | 104.799 | 20.056 | 84.743 | 0 |
| Totale debiti verso banche | 445.000 | 209.960 | 288.152 | 34.344 | 253.808 | 0 |
| Debiti verso altri finanziatori: | ||||||
| Prestito Finlombarda MIUR | 275 | 166 | 101 | 67 | 34 | 0 |
| Prestito MIUR BBW | 2.443 | 1.241 | 903 | 161 | 742 | 0 |
| Mutuo agevolato DM 28905 (844.560) | 845 | 0 | 845 | 845 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso altri finanziatori | 3.563 | 1.407 | 1.849 | 1.073 | 776 | 0 |
| Debiti verso società collegate/controllate: | ||||||
| Debiti verso società appartenenti al sistema di tesoreria accentrata |
N.A. | 13.183 | 28.945 | 28.945 | 0 | 0 |
| Totale debiti verso società collegate/controllate | 13.183 | 28.945 | 28.945 | 0 | 0 | |
| TOTALE | 448.563 | 224.550 | 318.946 | 64.362 | 254.584 | 0 |
Di seguito riportiamo la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 pari a € 156.241 migliaia e al 31 dicembre 2016 pari a € 204.939 migliaia in base allo schema previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa | 87 | 60 |
| B | Altre disponibilità liquide | 159.715 | 55.860 |
| C | Strumenti derivati e titoli detenuti per la negoziazione | 0 | 556 |
| D | LIQUIDITÀ (A+B+C) | 159.802 | 56.476 |
| E | Crediti finanziari correnti | 14.567 | 11.922 |
| F | Debiti bancari correnti | 11.664 | 48.787 |
| G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | 34.344 | 27.263 |
| H | Altri debiti finanziari correnti e strumenti finanziari derivati | 30.018 | 13.585 |
| I | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (F+G+H) | 76.026 | 89.635 |
| J | INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (I-E-D) | (98.343) | 21.237 |
| K | Debiti bancari non correnti | 253.808 | 182.697 |
| L | Obbligazioni emesse | 0 | 0 |
| M | Altri debiti finanziari non correnti e strumenti finanziari derivati | 776 | 1.005 |
| N | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON CORRENTE (K+L+M) | 254.584 | 183.702 |
| O | INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (J+N) | 156.241 | 204.939 |
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.402 | 1.439 |
| Debiti verso dipendenti | 11.949 | 5.040 |
| Totale | 15.351 | 6.479 |
Le voci debiti verso istituti previdenziali e debiti verso dipendenti comprendono la passività relativa al piano di incentivazione triennale 2016-2018, riservato al top management, liquidabile nel 2019.
La composizione di tale voce è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Altro | 31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 5.407 | 4.848 | (553) | 0 | 9.702 |
| Fondo per garanzia prodotto | 7.299 | 5.440 | (2.629) | 14.238 | 24.348 |
| Totale | 12.706 | 10.288 | (3.182) | 14.238 | 34.050 |
| di cui correnti | 2.547 | 2.244 |
I fondi per rischi e oneri, pari a € 34.050 migliaia, comprendono oltre al fondo garanzia prodotti, l'indennità suppletiva di clientela in relazione al contratto di agenzia italiano, nonché la valutazione dei rischi legati ai contenziosi in essere.
La voce "Altro" è relativa alla miglior stima del valore di obbligazioni per rischi coperti da polizze assicurative, per i quali si attende un indennizzo; tale indennizzo è rilevato negli "Altri crediti e attività correnti", mentre nella voce "Accantonamenti" è rilevato il valore dell'obbligazione al netto dell'indennizzo stesso.
La Società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a benefici definiti.
I piani a benefici definiti (unfunded) comprendono esclusivamente il "Fondo trattamento di fine rapporto", sino al 31 dicembre 2006, data dalla quale, alla luce della riforma occorsa, lo stesso è identificabile quale fondo a contribuzione definita.
Si riportano di seguito i movimenti della passività per TFR al 31 dicembre 2017:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2016 | Accantonamenti | Utilizzi/Rilasci | Oneri finanziari | (Utile)/Perdita attuariale |
31.12.2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto | 21.075 | 0 | (1.120) | 308 | (599) | 19.664 |
Come sopra indicato a partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, tra le quali la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR.
Nella seguente tabella riportiamo le descrizioni principali del trattamento di fine rapporto e la loro riconciliazione della passività rilevata nella Situazione patrimoniale-finanziaria, il costo rilevato a Conto economico, Conto economico complessivo e le principali ipotesi attuariali utilizzate:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | |
|---|---|---|---|
| A. | Variazione delle obbligazioni a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazioni a benefici definiti al termine del periodo precedente | 21.075 | 20.048 | |
| 3. Oneri finanziari | 308 | 411 | |
| 4. Flussi di cassa | |||
| Erogazioni da parte del datore di lavoro | (1.120) | (846) | |
| 6. Variazioni imputabili alla nuova valutazione | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (599) | 1.462 | |
| 8. Obbligazioni a benefici definiti a fine periodo | 19.664 | 21.075 | |
| B. | Variazione del fair value delle attività al servizio dei piani | ||
| 3. Flussi di cassa | |||
| Totale contributi versati dal datore di lavoro | |||
| Pagamenti erogati direttamente dal datore di lavoro | 1.120 | 846 | |
| Benefici erogati dal datore di lavoro | (1.120) | (846) | |
| E. | Importi inclusi nel prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria | ||
| 1. Piani per obbligazioni a benefici definiti | 19.664 | 21.075 | |
| 3. Valore netto dei piani finanziati | 19.664 | 21.075 | |
| 5. Valore netto delle passività/(attività) | 19.664 | 21.075 |
| F. | (in migliaia di euro) Componenti dei costi previdenziali |
31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|---|
| 2. Oneri finanziari netti | |||
| Oneri finanziari sui piani a benefici definiti | 308 | 411 | |
| Totale oneri finanziari netti | 308 | 411 | |
| 5. Costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 308 | 411 | |
| 6. Rivalutazioni comprese nelle altre componenti del Conto economico complessivo | |||
| Effetti dovuti alle variazione delle ipotesi finanziarie | (599) | 1.462 | |
| Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti | |||
| del Conto economico complessivo | (599) | 1.462 | |
| 7. Totale dei costi dei piani a benefici definiti inclusi nel Conto economico | |||
| e nelle altre componenti del Conto economico complessivo | (291) | 1.873 | |
| G. | Riconciliazione della passività (attività) netta dei piani a benefici definiti | ||
| 1. Passività (attività) nette del piano a benefici definiti | 21.075 | 20.048 | |
| 2. Costi del piano a benefici definiti inclusi nel Conto economico | 308 | 411 | |
| 3. Totale delle rivalutazioni incluse nelIe altre componenti | |||
| del Conto economico complessivo | (599) | 1.462 | |
| 5. Flussi di cassa | |||
| Benefici erogati direttamente dal datore di lavoro | (1.120) | (846) | |
| 8. Passività (attività) netta alla fine del periodo | 19.664 | 21.075 | |
| H. | Obbligazione a benefici definiti | ||
| 1. Obbligazione a benefici definiti in relazione allo status dei partecipanti al piano | |||
| Dipendenti in forza | 19.664 | 21.075 | |
| Totale | 19.664 | 21.075 | |
| J. | Principali ipotesi attuariali | ||
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per determinare la passività | |||
| 1. Tasso di sconto | 1,75% | 1,50% | |
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |
| 4. Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |
| Media ponderata delle ipotesi utilizzate per la determinazione del costo previdenziale | |||
| 1. Tasso di sconto | 1,50% | 2,10% | |
| 2. Tasso di incremento retributivo | N/A | N/A | |
| 3. Tasso di incremento delle pensioni | N/A | N/A | |
| 4. Tasso di inflazione | 1,50% | 1,50% | |
| K. | Analisi di sensitività | ||
| Tasso di attualizzazione | 1,50% | 1,25% | |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 20.261 | 21.718 | |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 12,00 | 12,03 | |
| Tasso di attualizzazione | 2,00% | 1,75% | |
| Passività (attività) nette del Piano a benefici definiti | 19.082 | 20.451 | |
| Durata media ponderata della passività (in anni) | 11,98 | 12,00 |
Al 31 dicembre 2017 i debiti commerciali risultano composti come segue:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 153.633 | 143.846 |
| Debiti verso controllate | 17.092 | 13.165 |
| Debiti verso collegate e joint venture | 3.104 | 2.395 |
| Totale | 173.829 | 159.406 |
L'incremento della voce è legato all'aumento del livello degli investimenti e della normale attività di gestione dell'esercizio.
In tale voce sono inclusi i debiti per imposte correnti.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti tributari | 0 | 2.002 |
Per la movimentazione della voce nel corso dell'esercizio si rimanda alla nota 9.
Il decremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai maggiori acconti pagati per IRES anno 2017, calcolati con il metodo storico.
Al 31 dicembre 2017 le altre passività correnti sono così costituite:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti | 8.568 | 6.473 |
| Debiti verso istituti previdenziali | 14.044 | 13.342 |
| Debiti verso dipendenti | 27.642 | 26.293 |
| Altri debiti | 13.096 | 5.456 |
| Totale | 63.350 | 51.564 |
Nella voce "Debiti tributari diversi da quelli sulle imposte correnti" sono inclusi i debiti verso Erario per ritenute d'acconto principalmente su redditi da lavoro dipendente.
I debiti verso istituti previdenziali comprendono i contributi sulle retribuzioni dei dipendenti che sono stati versati a gennaio 2018, oltre agli stanziamenti di quote di contribuzione su retribuzioni differite e premi di risultato.
I debiti verso dipendenti sono rappresentati dal debito per retribuzioni di dicembre 2017, corrisposte a gennaio, dagli stanziamenti per ferie maturate non godute e premi di risultato.
La voce "Altri debiti" accoglie anche dei risconti passivi relativi a contributi su attività di sviluppo di sistemi frenanti sospesi fino alla conclusione dell'attività di sviluppo e rilevati successivamente nel corso degli anni utili di vita del prodotto a cui tali contributi si riferiscono.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono così composti:
| Totale | 899.126 | 843.630 |
|---|---|---|
| Abbuoni, sconti, resi | (20.621) | (16.147) |
| Ricavi lordi per prestazioni | 85.416 | 78.355 |
| Ricavi lordi delle vendite di prodotti | 834.331 | 781.422 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
La suddivisione per area geografica ed applicazione è la seguente:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 188.365 | 21,0% | 163.963 | 19,4% | 24.402 | 14,9% |
| Germania | 204.455 | 22,7% | 181.365 | 21,5% | 23.090 | 12,7% |
| Francia | 22.520 | 2,5% | 23.307 | 2,8% | (787) | -3,4% |
| Regno Unito | 84.827 | 9,4% | 84.312 | 10,0% | 515 | 0,6% |
| Altri paesi Europa | 205.091 | 22,8% | 187.198 | 22,2% | 17.893 | 9,6% |
| India | 3.517 | 0,4% | 3.441 | 0,4% | 76 | 2,2% |
| Cina | 11.271 | 1,3% | 8.183 | 1,0% | 3.088 | 37,7% |
| Giappone | 26.341 | 2,9% | 28.177 | 3,3% | (1.836) | -6,5% |
| Altri Paesi Asia | 10.213 | 1,1% | 8.920 | 1,1% | 1.293 | 14,5% |
| Paesi Nafta (USA, Canada e Messico) | 133.381 | 14,8% | 144.883 | 17,2% | (11.502) | -7,9% |
| Sud America (Argentina e Brasile) | 1.585 | 0,2% | 1.292 | 0,2% | 293 | 22,7% |
| Altri paesi | 7.560 | 0,9% | 8.589 | 0,9% | (1.029) | -12,0% |
| Ricavi netti per area geografica | 899.126 | 100,0% | 843.630 | 100,0% | 55.496 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 | Variazione | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Auto | 629.950 | 70,1% | 585.518 | 69,4% | 44.432 | 7,6% |
| Moto | 133.183 | 14,8% | 126.910 | 15,0% | 6.273 | 4,9% |
| Corse | 57.984 | 6,4% | 55.238 | 6,6% | 2.746 | 5,0% |
| Veicoli Commerciali | 17.234 | 1,9% | 16.952 | 2,0% | 282 | 1,7% |
| Varie | 60.775 | 6,8% | 59.012 | 7,0% | 1.763 | 3,0% |
| Ricavi netti per applicazione | 899.126 | 100,0% | 843.630 | 100,0% | 55.496 |
| Totale | 46.139 | 40.819 |
|---|---|---|
| Altri ricavi | 3.095 | 3.557 |
| Contributi vari | 7.238 | 5.723 |
| Plusvalenze da alienazione cespiti | 212 | 426 |
| Riaddebiti vari | 35.594 | 31.113 |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| Sono costituiti da: |
Nella voce "Riaddebiti vari" sono compresi riaddebiti alle società del gruppo come indicato nell'allegato 5.
Nella voce "Contributi vari" sono contabilizzati contributi per la formazione del personale per un importo di € 251 migliaia, per progetti di ricerca e sviluppo per € 1.749 migliaia e un credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo per € 5.238 migliaia, già commentato alla nota 9.
In particolare in ottemperanza a quanto previsto all'art 5 lettera b) dei decreti di concessione agevolazioni sul Bando di Progetti di Innovazione Industriale "Mobilità Sostenibile" (D.M. 19 marzo 2008) si segnala che, per il progetto LIVE – Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati per il trasporto persone" Codice Domanda: MS01_00007, sono stati sostenuti costi pari a € 959 migliaia.
Tale voce è relativa alla capitalizzazione dei costi di sviluppo per € 21.038 migliaia sostenuti nel corso dell'esercizio, che si confronta con € 17.055 migliaia nell'esercizio 2016.
La voce, che include anche l'effetto derivante dalla variazione delle rimanenze occorse nel corso degli esercizi presentati, è così composta:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Acquisto materie prime, semilavorati e prodotti finiti | 382.418 | 355.952 |
| Acquisto materiale di consumo | 24.806 | 22.500 |
| Totale | 407.224 | 378.452 |
I costi sono così ripartiti:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Trasporti | 14.860 | 12.787 |
| Manutenzioni, riparazioni e utenze | 33.575 | 32.019 |
| Lavorazioni esterne | 49.276 | 43.560 |
| Affitti | 13.932 | 13.135 |
| Altri costi operativi | 77.320 | 71.217 |
| Totale | 188.963 | 172.718 |
La voce "altri costi operativi" comprende principalmente spese per consulenze legali, tecniche e commerciali, viaggi e trasferte, costi per la qualità, nonché costi per assicurazioni.
I costi sostenuti per il personale risultano così ripartiti:
| (in migliaia di euro) 31.12.2017 31.12.2016 Salari e stipendi 146.262 138.043 Oneri sociali 44.143 40.468 TFR e altri fondi relativi al personale 9.149 9.641 Altri costi 26.295 18.554 |
|||
|---|---|---|---|
| Totale | 225.849 | 206.706 | |
Il numero medio e di fine periodo degli addetti della Società, ripartito per categorie e confrontato con l'esercizio precedente, è stato:
| Dirigenti | Impiegati | Operai | Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Media anno 2017 | 75 | 1.248 | 1.731 | 3.054 |
| Media anno 2016 | 74 | 1.208 | 1.733 | 3.015 |
| Variazioni | 1 | 40 | -2 | 39 |
| Totale 31.12.2017 | 78 | 1.262 | 1.735 | 3.075 |
| Totale 31.12.2016 | 75 | 1.230 | 1.729 | 3.034 |
| Variazioni | 3 | 32 | 6 | 41 |
| TOTALE AMMORTAMENTI E PERDITE DI VALORE | 39.141 | 35.816 |
|---|---|---|
| Totale | 1.287 | 700 |
| Immateriali | 1.287 | 700 |
| Materiali | 0 | 0 |
| Perdite di valore: | ||
| Totale | 22.606 | 20.291 |
| Altre immobilizzazioni materiali | 962 | 929 |
| Attrezzature commerciali ed industriali | 7.883 | 6.908 |
| Impianti e macchinari | 11.182 | 9.934 |
| Fabbricati | 2.579 | 2.520 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali: | ||
| Totale | 15.248 | 14.825 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 4.938 | 4.561 |
| Concessioni, licenze e marchi | 103 | 91 |
| Brevetti e utilizzo opere dell'ingegno | 872 | 800 |
| Costi di sviluppo | 9.335 | 9.373 |
| Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali: | ||
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
| La voce è così costituita: |
Per il commento alle perdite di valore si rimanda a quanto indicato relativamente alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Differenze cambio attive | 4.834 | 3.171 |
| Proventi finanziari | 666 | 707 |
| Totale proventi finanziari | 5.500 | 3.878 |
| Differenze cambio passive | (4.687) | (3.227) |
| Oneri finanziari relativi al TFR e agli altri fondi del personale | (308) | (411) |
| Oneri finanziari | (3.260) | (3.618) |
| Totale oneri finanziari | (8.255) | (7.256) |
| TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI NETTI | (2.755) | (3.378) |
La voce è rappresentata dai dividendi distribuiti nel corso del 2017 dalle società controllate Brembo Poland Spolka Zo.o., Brembo Scandinavia A.B. e AP Racing Ltd. complessivamente per € 74.827 migliaia, da quelli distribuiti dalle società collegate Brembo SGL Carbon Ceramics Brakes S.p.A. e Petroceramics S.p.A. per complessivi € 6.050 migliaia e dalla società ISA per € 2 migliaia.
La voce accoglie inoltre la svalutazione della partecipazione in Brembo Argentina S.A., già precedentemente commentata nella nota 3 delle presenti Note illustrative.
Tale voce è così costituita:
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 31.823 | 32.985 |
| Imposte (anticipate) e differite | (4.531) | 1.615 |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 3.961 | (112) |
| Totale | 31.253 | 34.488 |
Di seguito riportiamo la riconciliazione del carico di imposta teorico con l'effettivo:
| 31.12.2017 | 31.12.2016 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (in migliaia di euro) | IRES | IRAP | IRES | IRAP | |
| Utile ante imposte | A | 180.737 | 180.737 | 172.881 | 172.881 |
| Differenza nella base imponibile tra IRES e IRAP | B | 142.256 | 138.344 | ||
| C = A +/- B | 180.737 | 322.993 | 172.881 | 311.225 | |
| Aliquota applicabile (%) | D | 24,00% | 3,90% | 27,50% | 3,90% |
| Imposte teoriche | E = D * C | 43.377 | 12.597 | 47.542 | 12.138 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | F | (3.039) | (7.926) | (2.806) | (7.422) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti: altri ricavi non tassati al netto dei costi indeducibili |
G | (17.892) | 175 | (14.977) | 125 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | H | 70 | 0 | 482 | 2 |
| Altre differenze temporanee | I | 4.262 | 199 | (2.452) | 353 |
| Carico d'imposta corrente | |||||
| registrato a Conto economico | M = somma (E - I) | 26.778 | 5.045 | 27.789 | 5.196 |
| Imposte differite | (284) | 0 | (647) | 0 | |
| (Imposte anticipate) | (4.048) | (199) | 1.752 | (355) | |
| Variazione aliquota IRES | 0 | 0 | 865 | 0 | |
| Imposte esercizi precedenti e altri oneri fiscali | 3.971 | (10) | (112) | 0 | |
| Totale (anticipate) e differite | N | (361) | (209) | 1.858 | (355) |
| Carico d'imposta totale registrato a Conto economico |
M+N | 26.417 | 4.836 | 29.647 | 4.841 |
L'aliquota fiscale effettiva del 2017 è pari a 17,3% (2016: 19,9%).
L'effetto fiscale sulle differenze permanenti è rappresentato principalmente dalla parte esente da imposte dei dividendi incassati ed in misura minore dalla svalutazione indeducibile della partecipazione in Brembo Argentina S.A.
Nel corso del 2017 Brembo S.p.A. è stata oggetto di verifica fiscale su imposte dirette e IVA da parte dell'Agenzia delle Entrate per gli esercizi 2012, 2013 e 2014.
Ad esito di tale verifica, in data 19/12/2017 è stato notificato l'avviso di accertamento per l'esercizio 2012 contenente rilievi in materia di prezzi di trasferimento applicati alle transazioni infragruppo. I medesimi rilievi sono presenti nelle contestazioni relative agli esercizi 2013 e 2014 per i quali però si è ancora in attesa di avviso di accertamento.
La Società ritiene che il rischio di soccombenza non sia probabile e vi siano significative e valide argomentazioni in risposta alle contestazioni mosse dall'Agenzia delle Entrate. A tal riguardo, la Società sta valutando l'attivazione di un contenzioso con l'Agenzia delle Entrate e di procedure amichevoli per l'eliminazione della doppia imposizione previste dai trattati internazionali.
Stezzano, 5 marzo 2018 Per il Consiglio di Amministrazione Il Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi
| DENOMINAZIONE | SEDE | CAPITALE | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Ap Racing Ltd. | Coventry | Regno Unito | Gbp | 135.935 | |
| Brembo Czech S.R.O. | Ostrava-Hrabová | Repubblica Ceca | Czk | 605.850.000 | |
| Brembo Deutschland GmbH | Leinfelden-Echterdingen | Germania | Eur | 25.000 | |
| Brembo Japan Co. Ltd. | Tokyo | Giappone | Jpy | 11.000.000 | |
| Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 492.030.169 | |
| Brembo North America Inc. | Wilmington, Delaware | USA | Usd | 33.798.805 | |
| Brembo Poland Spolka Zo.O. | Dabrowa Gornizca | Polonia | Pln | 144.879.500 | |
| Brembo Russia Llc | Mosca | Russia | Rub | 1.250.000 | |
| Brembo Scandinavia A.B. | Göteborg | Svezia | Sek | 4.500.000 | |
| La.Cam (Lavorazioni Camune) Srl | Stezzano (BG) | Italia | Eur | 100.000 | |
| Qingdao Brembo Trading Co. Ltd. | Qingdao | Cina | Cny | 1.365.700 | |
| Brembo Brake India Pvt. Ltd. | Pune | India | Inr | 140.000.000 | |
| Brembo Do Brasil Ltda. | Betim | Brasile | Brl | 159.136.227 | |
| Brembo Argentina S.A. | Buenos Aires | Argentina | Ars | 62.802.000 | |
| Corporacion Upwards 98 S.A. | Saragozza | Spagna | Eur | 498.043 | |
| Asimco Meilian Braking Systems (Langfang) Co.Ltd. | Langfang | Cina | Cny | 170.549.133 | |
| Brembo Nanjing Automobile Components Co. Ltd. | Nanchino | Cina | Cny | 216.309.960 | |
| Brembo Mexico S.A. De C.V. | Apodaca | Messico | Usd | 20.428.836 |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS
| VALORE DI BILANCIO (euro) |
QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
CONTROVALORE IN EURO CAMBIO MEDIO 2017 |
RISULTATO D'ESERCIZIO | CONTROVALORE IN EURO CAMBIO 31.12.2017 |
PATRIMONIO NETTO |
|---|---|---|---|---|---|
| 30.719.578 | 100,00% | 5.887.388 | 5.158.205 | 22.926.214 | 20.340.824 |
| 31.221.692 | 100,00% | 10.473.028 | 275.725.258 | 70.229.551 | 1.793.311.579 |
| 145.000 | 100,00% | 378.083 | 378.083 | 927.511 | 927.511 |
| 78.953 | 100,00% | 746.230 | 94.513.435 | 4.097.986 | 553.269.482 |
| 68.255.134 | 100,00% | 11.977.055 | 91.342.266 | 79.674.044 | 621.808.117 |
| 24.366.972 | 100,00% | 41.179.501 | 46.503.310 | 165.955.247 | 199.030.126 |
| 17.902.583 | 100,00% | 91.779.891 | 390.643.666 | 310.476.019 | 1.296.858.331 |
| 25.636 | 100,00% | 234.954 | 15.480.564 | 537.289 | 37.283.585 |
| 557.400 | 100,00% | (146.572) | (1.412.491) | 405.079 | 3.987.509 |
| 4.100.000 | 100,00% | 2.347.846 | 2.347.846 | 9.119.537 | 9.119.537 |
| 134.998 | 100,00% | 1.310.788 | 9.996.640 | 9.159.833 | 71.486.996 |
| 17.364.178 | 99,99% | 7.146.342 | 525.241.963 | 36.370.948 | 2.786.214.695 |
| 18.044.494 | 99,99% | (3.445.366) | (12.417.452) | 12.061.706 | 47.919.950 |
| - | 98,62% | (3.535.611) | (66.110.460) | (1.448.598) | (33.217.792) |
| 4.647.800 | 68,00% | 2.389.032 | 2.389.032 | 20.345.912 | 20.345.912 |
| 79.631.522 | 66,00% | 12.670.084 | 96.627.610 | 37.900.725 | 295.792.420 |
| 17.822.455 | 60,00% | (5.061.915) | (38.604.378) | 22.355.596 | 174.472.011 |
| 12.579.053 | 49,00% | 5.884.708 | 6.645.501 | 40.701.659 | 48.813.498 |
| DENOMINAZIONE SEDE |
|
|---|---|
| Brembo SGL Carbon Ceramics S.p.A. Stezzano (BG) Italia |
|
| Petroceramics S.p.A. Milano Italia |
I dati sono relativi a bilanci redatti in base ai principi IFRS.
| VALORE DI BILANCIO (euro) QUOTA POSSEDUTA DALLA SOCIETÀ |
RISULTATO D'ESERCIZIO | PATRIMONIO NETTO | CAPITALE | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 50,00% 24.242.684 |
23.461.111 | 48.307.661 | 4.000.000 | Eur | ||||||||||||
| 912.348 20,00% 500.000 |
2.996.428 | 123.750 | Eur |
234
| (in euro) | Rivalutazioni | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Costo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2017 |
||||
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||||||
| Costi di sviluppo | 153.232.406 | 153.232.406 | ||||||||
| Brevetti | 19.824.864 | 3.282.081 | 23.106.945 | |||||||
| Marchio | 3.991.163 | 4.657.443 | 8.648.606 | |||||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 75.791.088 | 775 | 75.791.863 | |||||||
| Totale | 252.839.521 | 775 | 0 | 7.939.524 | 0 | 260.779.820 | ||||
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||||||
| Terreni | 20.786.046 | 20.786.046 | ||||||||
| Fabbricati | 72.014.578 | 354.205 | 1.743.267 | 74.112.050 | ||||||
| Impianti e macchinari | 279.911.379 | 810.721 | 2.417.883 | 283.139.983 | ||||||
| Attrezzature industriali e commerciali | 144.133.712 | 207.216 | 2.868.298 | 147.209.226 | ||||||
| Altri beni | 22.936.464 | 90.034 | 253.378 | 23.279.876 | ||||||
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 8.284.732 | 8.284.732 | ||||||||
| Totale | 548.066.911 | 1.462.176 | 1.743.267 | 5.539.559 | 0 | 556.811.913 | ||||
| TOTALE IMMOBILIZZAZIONI | 800.906.432 | 1.462.951 | 1.743.267 | 13.479.083 | 0 | 817.591.733 |
| (in euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Categorie di beni | Fondo storico | Art.10 L.72/83 | Legge 413/91 e art. 2425 C.C. |
Art. 2501 C.C. | Legge 342/00 e 350/03 |
Valore iscritto al 31.12.2017 |
| Immobilizzazioni immateriali: | ||||||
| Costi di sviluppo | 96.221.775 | 96.221.775 | ||||
| Brevetti | 20.708.113 | 20.708.113 | ||||
| Marchio | 6.411.977 | 6.411.977 | ||||
| Altre immobilizzazioni immateriali | 63.320.530 | 63.320.530 | ||||
| Totale | 186.662.395 | 0 | 0 | 0 | 0 | 186.662.395 |
| Immobilizzazioni materiali: | ||||||
| Fabbricati | 41.371.246 | 17.626 | 41.388.872 | |||
| Impianti e macchinari | 210.200.828 | 810.721 | (6.961.873) | 204.049.676 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 135.567.720 | 207.216 | (6.832.386) | 128.942.550 | ||
| Altri beni | 19.304.152 | 90.034 | 19.394.186 | |||
| Totale | 406.443.946 | 1.125.597 | 0 | 0 | (13.794.259) | 393.775.284 |
| TOTALE FONDI | 593.106.341 | 1.125.597 | 0 | 0 | (13.794.259) | 580.437.679 |
| TOTALE GENERALE | 237.154.054 |
| (in euro) | ||
|---|---|---|
| Natura e descrizione | Importo | Possibilità di utilizzo (*) |
| Capitale sociale | 34.727.914 | – |
| Riserve di utili | 269.165.235 | |
| di cui: | ||
| Riserva legale | 6.945.584 | B |
| Riserva straordinaria | 77.475.897 | A,B,C |
| Riserva ammortamenti anticipati tassata | 556.823 | A,B,C |
| First Time Adoption (FTA) | 9.737.121 | A,B,C |
| Riserva ex art.6 c.2 D. Lgs. 38/2005 | 304.303 | B |
| Avanzo di fusione | 9.061.857 | A,B,C |
| Utili a nuovo | 165.083.650 | A,B,C |
| Riserve di capitale | 26.238.837 | |
| di cui: | ||
| Sovraprezzo azioni (**) | 26.650.263 | A,B,C |
| Riserva di rivalutazione | 12.966.123 | A,B,C |
| Riserva azioni proprie in portafoglio | (13.475.897) | |
| Fondo L. 46/82 | 98.348 | A,B,C |
| Utile dell'esercizio 2017 | 149.484.042 | |
| Totale | 479.616.028 | |
| Quota non distribuibile del patrimonio netto al 31 dicembre 2017 | ||
| Costi di sviluppo non ammortizzati | ||
| Riserve non distribuibili | ||
| Vincolo per riserva azioni proprie in portafoglio | ||
| Totale non distribuibile | ||
| Residua quota distribuibile | ||
Altre informazioni: esposizione analitica del patrimonio ex art. 109 del TU :
Importo delle riserve di PN con vincolo fiscale 18.816.852
| Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
Classificazione nel prospetto delle Variazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| per copertura perdite | di Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 | |||||
| Capitale Sociale | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Utili/(Perdite) portati a nuovo | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Altre riserve | ||||||
| Risultato d'esercizio | ||||||
| Patrimonio netto | ||||||
| (in euro) | 31.12.2017 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | ||||||
| a) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria |
Valore di bilancio | Totale | Altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | |
| Altre attività finanziarie (tra cui investimenti in altre | ||||||
| imprese e strumenti finanziari derivati) | 5.979.045 | 5.659.390 | 0 | 5.659.390 | 94,65 | |
| Crediti commerciali | 178.616.933 | 65.725.277 | 12.820 | 65.712.457 | 36,80 | |
| Altri crediti e attività correnti | 38.664.172 | 3.046 | 3.046 | 0 | 0,01 | |
| Attività finanziarie correnti e strumenti finanziari derivati | 14.566.561 | 14.502.005 | 0 | 14.502.005 | 99,56 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 159.801.961 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |
| Debiti verso banche non correnti | (253.808.424) | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |
| Altre passività non correnti | (15.350.744) | (5.914.669) | (5.914.669) | 0 | 38,53 | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (19.663.803) | (47.267) | (47.267) | 0 | 0,24 | |
| Debiti verso banche correnti | (46.007.831) | 0 | 0 | 0 | 0,00 | |
| Altre passività finanziarie correnti e strumenti | ||||||
| finanziari derivati | (30.017.992) | (28.944.686) | 0 | (28.944.686) | 96,42 | |
| Debiti commerciali | (173.829.352) | (22.011.561) | (1.815.350) | (20.196.211) | 12,66 | |
| Altre passività correnti | (63.350.295) | (2.796.720) | (2.669.858) | (126.862) | 4,41 | |
| 31.12.2017 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PARTI CORRELATE | ||||||
| b) Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto economico |
Valore di bilancio | Totale | Altre* | Società controllate, collegate e J.V. |
% | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 899.125.514 | 153.493.046 | 4.615.631 | 148.877.415 | 17,07 | |
| Altri ricavi e proventi | 46.139.319 | 34.622.769 | 37.680 | 34.585.089 | 75,04 | |
| Costo delle materie prime, materiale di consumo e merci |
(407.224.279) (100.610.649) | (21.075) (100.589.574) | 24,71 | |||
| Altri costi operativi | (188.962.549) | (18.885.074) | (4.498.658) | (14.386.416) | 9,99 | |
| Costi per il personale | (225.849.245) | (8.899.042) | (8.893.685) | (5.357) | 3,94 | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (2.754.870) | 402.082 | (147.182) | 549.264 | -14,60 | |
| Proventi (oneri) finanziari da partecipazioni | 78.365.942 | 80.876.992 | 0 | 80.876.992 | 103,20 |
* nelle altre parti correlate rientrano dirigenti con responsabilità strategiche nell'entità e altre parti correlate.
| 31.12.2016 | |
|---|---|
| PARTI CORRELATE | |
| Società controllate, Valore di bilancio Totale Altre* collegate e J.V. % |
|
| 6.022.929 5.703.274 0 5.703.274 94,69 |
|
| 184.989.843 80.090.042 812.200 79.277.842 43,29 |
|
| 14.686.341 6.552 6.552 0 0,04 |
|
| 12.478.280 11.857.414 0 11.857.414 95,02 |
|
| 55.920.067 8.596.259 8.596.259 0 15,37 |
|
| (182.696.529) (903.969) (903.969) 0 0,49 |
|
| (6.479.099) (1.913.574) (1.913.574) 0 29,53 |
|
| (21.075.472) (46.458) (46.458) 0 0,22 |
|
| (76.050.391) (17.211.819) (17.211.819) 0 22,63 |
|
| (13.584.838) (13.182.650) 0 (13.182.650) 97,04 |
|
| (159.405.982) (16.339.202) (779.050) (15.560.152) 10,25 |
|
| (51.564.300) (2.355.553) (2.228.565) (126.988) 4,57 |
| PARTI CORRELATE | |||
|---|---|---|---|
| Società controllate, collegate e J.V. |
Altre* | Totale | Valore di bilancio |
| 142.990.299 | 4.566.594 | 147.556.893 | 843.630.455 |
| 30.657.294 | 25.633 | 30.682.927 | 40.818.754 |
| (92.557.638) | (7.454) | (92.565.092) | (378.452.146) |
| (10.642.697) | (3.960.773) | (14.603.470) | (172.717.688) |
| 0 | (6.249.540) | (6.249.540) | (206.706.244) |
| 603.424 | (314.877) | 288.547 | (3.378.357) |
| 86.333.234 126,13 |
0 | 86.333.234 | 68.447.346 |
Il disco leggero è caratterizzato da una campana in acciaio e fascia frenante in ghisa. La macchina, particolarmente complessa, automatizza la fase di assemblaggio della campana sulla fascia frenante.
Il disco leggero è caratterizzato da una campana in acciaio e fascia frenante in ghisa. La macchina, particolarmente complessa, automatizza la fase di assemblaggio della campana sulla fascia frenante.
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea dei Soci di Brembo S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58
con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") e nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla CO.N.SO.B. con Comunicazione n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, il Collegio Sindacale riferisce sull'attività svolta nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 e sino alla data odierna, in conformità alla normativa di riferimento e tenuto anche conto delle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (per queste ultime, anche di quelle già poste in consultazione).
In via preliminare, rammentiamo che in data 20 aprile 20171 , l'Assemblea degli Azionisti di Brembo S.p.A. (di seguito, "Brembo") ha provveduto al rinnovo del Collegio Sindacale, cessato dalla carica per compiuto triennio, nominando quali componenti: la dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente), il dott. Alfredo Malguzzi (sindaco effettivo), il dott. Mario Tagliaferri (sindaco effettivo), la dott.ssa Myriam Amato e il dott. Marco Salvatore (sindaci supplenti), per il triennio 2017-2019, ossia sino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio che chiuderà al 31 dicembre 2019. La nomina è avvenuta sulla base delle due liste depositate, rispettivamente, dal socio di maggioranza, Nuova FourB S.r.l., e da un raggruppamento di società di gestione del risparmio e di altri investitori istituzionali (titolari complessivamente dello 0,523 % circa del capitale sociale).
Il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017, ha assolto i compiti di vigilanza prescritti dall'art. 2403 del cod. civ. e dall'art. 149 del TUF e, altresì, svolto le funzioni di vigilanza previste dall'articolo 19 del D. Lgs. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. 135/2016 (in vigore dal 5 agosto 2016), avuto riguardo alla sua identificazione quale Comitato per il Controllo Interno e per la Revisione Contabile, vigilando sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili adottati dalla Società e sul loro concreto funzionamento, nonché sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalle disposizioni regolamentari vigenti in materia. Esso ha inoltre vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione incaricata della revisione legale.
Per lo svolgimento della suddetta attività di vigilanza sono stati acquisiti i necessari elementi informativi sia attraverso frequenti incontri con i responsabili delle competenti strutture aziendali, specie quelle di controllo, sia attraverso la partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati di governance istituiti ai sensi del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, integralmente recepito da Brembo (il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità - che svolge anche la funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e i relativi compiti di cui alla Procedura delle Operazioni con Parti correlate adottata dalla Società ai sensi dell'art. 4
1 Sino all'Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2017, il Collegio Sindacale era composto da: Raffaella Pagani (Presidente), Milena Motta, Sergio Pivato, sindaci effettivi; Myriam Amato e Marco Salvatore, sindaci supplenti. La presente Relazione, per quanto opportuno, dà conto anche dell'attività svolta dal Collegio in carica sino a detta data, grazie alla analoga presidenza rispetto all'attuale.
del Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 - e il Comitato Remunerazione e Nomine), dell'Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001.
Sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, si procede, quindi, a dare atto di quanto di seguito.
Il Collegio Sindacale:
Il Collegio Sindacale ha altresì partecipato al "programma di induction" rivolto agli Amministratori e Sindaci di nuova nomina - ma aperto anche a quelli già in carica - articolato in diverse sessioni con interventi svolti dal Top Management, dai Direttori di Divisione/BU e da Direttori di staff su specifici macro-temi, con l'obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Brembo, dei suoi prodotti, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché della sua organizzazione, del sistema di controllo e gestione dei rischi, del quadro normativo di riferimento, oltre che per allineare le competenze dei singoli amministratori con le esigenze peculiari della Società. Il programma si è sviluppato secondo le modalità e per gli argomenti di seguito indicati:
Ai sensi dell'art. 153 del TUF e dell'art. 2429, comma 2, cod. civ., e tenuto conto delle raccomandazioni fornite da CONSOB, Vi riferiamo quanto segue:
2 In merito all'incarico di revisione, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 23 aprile 2013, ha affidato, sulla base della proposta motivata presentata dal Collegio Sindacale, l'incarico di revisione legale dei conti, alla società di revisione EY S.p.A. per gli esercizi dal 2013 al 2021.
2017-2019, con l'obiettivo di fornire al mercato ulteriori criteri rispetto a quelli legislativi e regolamentari vigenti, il più possibile oggettivi, relativi alle modalità di costituzione e di lavoro del Consiglio stesso, adeguate alle dimensioni, al posizionamento, alla complessità, alle specificità del settore e alle strategie del Gruppo. Tali criteri includono, tra l'altro, le suddette politiche, illustrate in modo dettagliato nella "Relazione sul Governo e gli Assetti Proprietari". Tra i requisiti individuati dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione figurano l'età degli Amministratori Indipendenti, che non può essere inferiore a 35 anni e non può superare i 70 anni, e la previsione di una quota riservata al genere meno rappresentato secondo le disposizioni normative vigenti, oltre all'identificazione di elementi qualitativi relativi alle competenze e professionalità (background professionali, soft skill e hard skill) degli Amministratori. La valutazione in merito alla rispondenza del Consiglio in carica ai suddetti criteri è stata effettuata nella riunione consiliare del 5 marzo 2018, sentito anche il parere del Comitato Remunerazione e Nomine riunitosi il 16 febbraio 2018. Per quanto riguarda l'Organo di Controllo sono stati formulati orientamenti per gli Azionisti da parte del Consiglio di Amministrazione uscente in occasione del rinnovo disposto dall'Assemblea del 20 aprile 2017, con riferimento all'esperienza e alla professionalità dei candidati, al fine di garantire un'adeguata diversità nella composizione del Collegio Sindacale.
Relativamente alle operazioni infragruppo o con parti correlate di natura ordinaria intervenute nel periodo, di cui la Società ha fornito specifiche e puntuali informazioni nelle relazioni finanziarie periodiche (e nelle note al bilancio consolidato del Gruppo), diamo atto che dette operazioni sono state poste in essere nell'interesse della Società e nel rispetto della Procedura per Operazioni con Parti Correlate adottata in data 12 novembre 2010, in conformità al Regolamento Consob3 e non hanno evidenziato criticità riguardo alla loro congruità e rispondenza all'interesse della Società.
3 Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010
della legge 262/2005 è garantito da una serie di verifiche svolte in self assessment dai singoli process owner integrate da analisi poste in essere dalla funzione di Audit di Gruppo.
mento di altre società quotate interessate, alla stessa Società di Revisione in carica, che il Collegio Sindacale ha ritenuto percorribile e adeguato.
incontri trimestrali con il Direttore Internal Audit, al fine di ricevere informazioni in merito a:
(ii) Piano di Audit 2018 e Budget 2018 della Funzione, ritenuti dal Comitato Controllo, Rischi e sostenibilità e dal Consiglio di Amministrazione adeguati rispetto alla dimensione e ai profili di rischio del business e del Gruppo;
Dalle verifiche effettuate e dalle informazioni ricevute è emerso che il Sistema di Controllo e Gestione Rischi risulta adeguato nel suo complesso e idoneo a perseguire la prevenzione dei rischi, nonché ad assicurare un'efficace applicazione delle norme di comportamento aziendale. Altresì, la struttura organizzativa del sistema stesso garantisce il coordinamento tra i diversi soggetti e le funzioni coinvolte, anche attraverso un costante flusso informativo tra i vari attori; non sussistono, pertanto, rilievi da sottoporre all'Assemblea.
revisione legale e, in particolare sulle carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria", ai sensi dell'art. 19, comma 3 del D. Lgs 27 gennaio 2010, n. 39.
In merito al paragrafo concernente gli "aspetti chiave della revisione", la Società di Revisione ha ritenuto di considerare questioni rilevanti gli impairment test delle partecipazioni, quanto al bilancio individuale (segnatamente con riferimento alle partecipazioni dell'area sudamericana), e gli impairment test sugli avviamenti, quanto al bilancio consolidato, in quanto basati su assunzioni che sono sensibili agli andamenti futuri dei mercati e degli scenari economici.
La società di revisione ritiene, altresì, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 39/2010, che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del TUF, siano coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
È stata altresì resa al Collegio dalla Società di Revisione, nella medesima predetta data, la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010; come riportato nel giudizio sui bilanci, questa non contraddice gli stessi giudizi, ma riferisce su specifiche materie. Rileva qui menzionare che, oltre alle cc.dd. questioni significative segnalate quali "aspetti chiave della revisione" nelle predette relazioni sul bilancio, individuale e consolidato, la Società di Revisione evidenzia in questa relazione come "rischi significativi" quelli concernenti le imposte sul reddito e il transfer pricing e l'area della revenue recognition, riconducibili ad un apprezzamento ricorrente per società che, come Brembo, operano in un contesto mondiale e con molte tipologie di ricavi tipiche del settore produttivo automobilistico. Dalla stessa non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di "governance".
In merito, come disposto dall'art. 19 del D. Lgs. 39/2010, il Collegio ne ha data comunque informativa al Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2018, senza ritenere di corredare tale relazione con proprie osservazioni. Il Collegio rileva che al miglioramento continuo del processo di informativa finanziaria viene assicurata attenzione in continuità da parte del Collegio stesso e che tale relazione aggiuntiva si è presenta quale sintesi di elementi già condivisi nel tempo e già anche all'attenzione dell'Organo amministrativo.
Si rammenta che la relazione in parola integra, altresì, la dichiarazione della Società di Revisione sull'indipendenza, di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537/2014. Infine, il Collegio ha preso atto della Relazione di trasparenza predisposta dalla Società di Revisione pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 39/2010.
La Società di Revisione, in base allo specifico incarico di cui si è già riferito, ha infine rilasciato, sempre in data 20 marzo 2018, anche apposita relazione che ha confermato l'avvenuta predisposizione della DNF e l'attestazione di conformità - limited negative review -, senza evidenza di alcun rilievo.
| (in migliaia di euro) | 31.12.2017 | 31.12.2016 |
|---|---|---|
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di revisione: | ||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 225 | 210 |
| alle società controllate (servizi forniti dal network) | 414 | 415 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione: |
||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 56 | 8 |
| Corrispettivi della società di revisione per prestazione di altri servizi: | ||
| alla Capogruppo Brembo S.p.A. | 0 | 3 |
| alle società controllate (servizi forniti dal network) | 0 | 14 |
| Corrispettivi delle entità appartenenti al network della società di revisione per prestazione di servizi: |
||
| per la Capogruppo Brembo S.p.A. | 0 | 83 |
| altre prestazioni alle società controllate | 6 | 91 |
Per quanto riguarda detti incarichi differenti da quelli di revisione (mai appartenenti a quelli vietati ex art. 5, paragrafo 1 del Regolamento (UE) 537/2014) e il relativo corrispettivo, il Collegio Sindacale li ha ritenuti adeguati alla dimensione e alla complessità dei lavori effettuati e quindi compatibili con l'incarico di revisione legale, non risultando anomalie tali da incidere sui criteri d'indipendenza della Società di Revisione.
Preso atto del Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale, tenuto conto degli specifici compiti spettanti alla Società di Revisione in tema di controllo della contabilità e di verifica dell'attendibilità del bilancio di esercizio, non ha obiezioni da formulare in merito alla sua approvazione, alla proposta deliberativa del Consiglio di Amministrazione relativa alla distribuzione di un dividendo (ordinario) lordo di € 0,22.- per azione (ordinaria) in circolazione e al "riporto a nuovo" del residuo risultato di esercizio accertato.
Milano, 20 marzo 2018
IL COLLEGIO SINDACALE Dott.ssa Raffaella Pagani (Presidente) Dott. Alfredo Malguzzi (Sindaco Effettivo) Dott. Mario Tagliaferri (Sindaco Effettivo)
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
5 marzo 2018
| Via Brembo. 24035 CURN Bergamo (Ital |
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NOTE
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