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Enav

Annual Report Mar 29, 2018

4036_10-k_2018-03-29_f00da31b-225b-4c34-89db-58ff5ae03097.pdf

Annual Report

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Progetto di Bilancio di Esercizio 2017 di Enav S.p.A. e Bilancio Consolidato

Relazione Finanziaria Annuale

2017

Indice

Introduzione 4
Gruppo
Enav
in
cifre
5
Relazione
sulla
gestione
6
Organi
Sociali
7
Corporate
Governance
8
Dichiarazione
consolidata
di
carattere
non
finanziario
8
Struttura
partecipativa
del
Gruppo
Enav
9
Informazioni
sul
titolo
Enav
nel
2017
10
Andamento
operativo
12
Scenario di riferimento e risultato della gestione 12
Andamento del mercato e del traffico aereo 14
Indicatori di Safety e Capacity 20
Risultati
economico‐finanziari
del
Gruppo
Enav
23
Risultati
economico‐finanziari
di
Enav
32
Risorse
Umane
37
Investimenti 41
Ambiente 43
Attività
internazionali
45
Attività
commerciali
46
Altre
informazioni
47
Piano industriale 47
Contratto di programma Stato/Enav 47
Droni 48
Certificazioni del Gruppo Enav 48
Decreto Legislativo 196/2003 49
Acquisto azioni proprie 50
Rapporti con Parti Correlate 50
Regolamento Mercati 51
Informazioni
riguardanti
le
società
del
Gruppo
Enav
51
Gestione
dei
rischi
53
Eventi
di
rilievo
successivi
al
31
dicembre
2017
61
Evoluzione
prevedibile
della
gestione
61
Proposte
all'Assemblea
di
Enav
S.p.A.
63
Bilancio
Consolidato
e
Note
illustrative
65
Bilancio
di
Esercizio
e
Note
illustrative
168

Introduzione

Gruppo Enav in cifre

Dati economici 2017 2016 Variazioni %
Totale ricavi 881.824 865.271 16.553 1,9%
EBITDA 283.595 254.879 28.716 11,3%
EBITDA margin 32,2% 29,5% 2,7% 9,2%
EBIT 146.682 116.884 29.798 25,5%
EBIT margin 16,6% 13,5% 3,1% 23,1%
Risultato dell'esercizio di competenza del Gruppo 101.498 76.345 25.153 32,9%

Valori in migliaia di euro

Dati patrimoniali ‐ finanziari 31.12.2017 31.12.2016 Variazioni %
Capitale investito netto 1.237.447 1.219.947 17.500 1,4%
Patrimonio netto 1.119.965 1.119.826 139 0,0%
Indebitamento finanziario netto 117.482 100.121 17.361 17,3%

Valori in migliaia di euro

Altri indicatori 2017 2016 %
Unità di servizio di rotta 8.631.816 8.299.670 332.146 4,0%
Unità di servizio di terminale 1° fascia di tariffazione 217.831 225.696 (7.865) ‐3,5%
Unità di servizio di terminale 2° fascia di tariffazione 313.846 300.716 13.130 4,4%
Unità di servizio di terminale 3° fascia di tariffazione 404.184 382.518 21.666 5,7%
Free cash flow 78.622 135.760 (57.138) ‐42,1%
Organico a fine esercizio 4.181 4.233 (52) ‐1,2%

Relazione sulla gestione

Organi Sociali

Consiglio di Amministrazione (*)

Presidente Roberto Scaramella
Amministratore Delegato Roberta Neri
Consiglieri Giuseppe Acierno
Maria Teresa Di Matteo
Nicola Maione
Fabiola Mascardi
Carlo Paris
Antonio Santi
Mario Vinzia
Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (**)
Presidente Nicola Maione
Componenti Antonio Santi
Mario Vinzia
Comitato Remunerazioni e Nomine (**)
Presidente Carlo Paris
Componenti Giuseppe Acierno
Maria Teresa Di Matteo
Fabiola Mascardi
Collegio Sindacale (***)
Presidente Franca Brusco
Sindaci Effettivi Mattia Berti
Donato Pellegrino
Sindaci Supplenti Maria Teresa Cuomo
Francesco Schiavone Panni
Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo su Enav S.p.A. (****) Mauro Orefice

(*) L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 ha nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2017‐2019 ed ha definito il numero dei relativi componenti in 9 amministratori.

Società di Revisione EY S.p.A.

(**) In data 4 maggio 2017 il Consiglio di Amministrazione ha ricostituito i Comitati, entrambi composti da Amministratori non esecutivi la maggioranza dei quali indipendenti.

(***) L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 ha nominato Francesco Schiavone Panni quale sindaco supplente ad integrazione del Collegio Sindacale. Tutti i membri del Collegio Sindacale rimarranno in carica fino all'Assemblea chiamata all'approvazione del bilancio per l'esercizio 2018.

(****) Il Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti ha nominato, con decorrenza 1° gennaio 2018, Mauro Orefice attribuendogli le funzioni di delegato titolare del controllo sulla gestione finanziaria di Enav in sostituzione di Angelo Buscema.

Corporate Governance

La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017 (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123‐bis del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 Testo Unico della Finanza (TUF) è predisposta come documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2018, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.enav.it nella sezione governance.

La Relazione è stata redatta in linea con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana e prendendo a modello il Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari predisposto da Borsa Italiana S.p.A.

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Enav S.p.A. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione del funzionamento e composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei comitati.

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella Relazione sulla Remunerazione 2017, predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123‐ter del TUF e all'art. 84‐quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione governance del sito internet della Società.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

La Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 (la Direttiva) ha recato modifiche alla direttiva 2013/34/UE per quanto concerne la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni.

In attuazione della Direttiva, è stato, per quanto concerne l'ordinamento giuridico nazionale, emanato il decreto legislativo 30 dicembre 2016 n. 254 (il Decreto), entrato in vigore il 25 gennaio 2017, il quale prevede che, a partire dal bilancio riferito all'esercizio finanziario 2017, alcuni soggetti di cui all'art. 2 rendicontino specifiche informazioni non finanziarie all'interno della Dichiarazione di carattere non finanziario (DNF), secondo le indicazioni contenute nel Decreto stesso.

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2017, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet della Società, all'indirizzo www.enav.it.

Struttura a partecip ativa del G Gruppo En nav

Di seguito v viene riporta ta una sintet tica descrizio one delle soc cietà incluse nel perimetr ro di consoli damento.

Enav, appar del traffico nazionali di potenziame necessitano continuità Europeo ch target tecno rtenente al s aereo e gli a i competenz ento tecnolo o di manute operativa. C e, da un lato ologici, quali settore oper altri servizi e za assicurand ogico‐infrast enzione con Ciò peraltro o definisce l' itativi, econo rativo servizi essenziali per do i massimi trutturale d ntinua e di è indicato 'assetto del omici ed amb i di assistenz r la navigazio i standard te degli impian sviluppo c chiaramente sistema di g bientali a cui za al volo, e one aerea, n ecnici e di si nti di assist ostante per e dalla norm gestione del t tutti i servic roga i serviz ei cieli italia istema nella tenza al vo r garantire mativa comu traffico aere ce provider d zi di gestione ni e negli ae a sicurezza d olo. Tali in sicurezza, p unitaria del eo e dall'altr devono atten e e controllo eroporti civili el volo ed il nfrastrutture puntualità e Cielo Unico o stabilisce i nersi. oileo

Enav è il qu Traffic Cont uinto più gra trol (ATC). ande player in Europa e e un importa ante player mondiale ne el settore de ei servizi Air r

Enav opera principalme a in un sett ente al quadr ore regolam ro normativo mentato ed o del Cielo U è soggetta nico Europe ad un insie o. me di norm me e regola menti legati

Techno Sky la società d completa d il controllo ed esperien Traffic Man y, appartene di ingegneria isponibilità, del traffico a nze accumula nagement (AT nte al settor a, logistica e senza soluzi aereo in Ital ato negli olt TM), ICT, me re operativo e manutenzio one di conti ia. Techno S re quarant'a eteo e securi servizi di ma one di Enav nuità, degli Sky possiede anni della su ity. anutenzione, v che assicur impianti, de un patrimon ua primaria p , è partecipa ra la piena e i sistemi e d nio unico di presenza sul ata al 100% d efficienza op ei software competenze mercato de da Enav ed è perativa e la utilizzati per e, tecnologie ei sistemi Air iarer

Enav Asia Pacific Sdn Bhd, appartenente al settore operativo residuale denominato altri settori, è una società di diritto malese controllata al 100% da Enav e svolge oltre alle attività di consulenza aeronautica per la DCA Malese, anche promozione e sviluppo delle attività commerciali del Gruppo negli Stati del continente asiatico e oceanico.

Enav North Atlantic LLC, appartenente al settore operativo residuale denominato altri settori, è una società di diritto dello Stato americano del Delaware, interamente controllata da Enav. La società è stata costituita nel mese di gennaio 2014 nella forma di una limited liability company per la partecipazione ad un investimento da realizzarsi mediante l'acquisizione del 12,5% del capitale sociale della società Aireon LLC, l'azienda statunitense del gruppo IRIDIUM, che è responsabile della progettazione, del finanziamento e della messa in opera di un servizio globale di sorveglianza satellitare che fa uso della tecnologia ADS‐B. In particolare, il sistema satellitare Aireon, ha l'obiettivo di permettere la sorveglianza estensiva di tutte le rotte a livello mondiale attraverso lo sfruttamento della rete di satelliti di seconda generazione, con riferimento prevalente alle aree polari, oceaniche e remote attualmente non coperte dal servizio di controllo del traffico aereo radar‐based.

Consorzio Sicta in liquidazione, appartenente al settore operativo residuale denominato altri settori, è partecipato al 60% da Enav e al 40% da Techno Sky, ed è stato posto in liquidazione volontaria con delibera dell'Assemblea totalitaria del Consorzio Sicta tenutasi il 3 marzo 2017 ed efficacia a valere dal momento di registrazione della delibera assembleare nel registro delle imprese avvenuta in data 28 marzo 2017.

Informazioni sul titolo Enav nel 2017

Il 2017 ha rappresentato per Enav il primo anno intero come società quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A. ed è stato caratterizzato da un andamento positivo del titolo. Da un'apertura di anno a Euro 3,36 il titolo ha guadagnato progressivamente terreno fino a chiudere il 2017 a Euro 4,51 (+36,42% di incremento senza considerare il rendimento del dividendo e le bonus shares), corrispondente ad una capitalizzazione di borsa pari a 2,44 miliardi di euro. Nello stesso periodo l'indice FTSE MIB, il listino dei maggiori 40 titoli italiani, ha fatto registrare un incremento dell'11,69% e l'indice FTSE Mid Cap, di cui Enav fa parte, ha registrato un aumento del 30,53%.

All'andamento positivo del titolo ha contribuito, oltre ai buoni risultati ottenuti dal Gruppo Enav nel corso dell'anno, anche l'introduzione nel mercato italiano dei Piani di Risparmio Individuali (PIR) i quali, grazie ai benefici fiscali per gli investitori, hanno portato ad un buon afflusso di capitali in particolare sugli strumenti finanziari emessi dalle società medio‐piccole italiane.

In data 30 ottobre 2017 si è concluso il processo di attribuzione delle azioni gratuite agli aventi diritto, in conformità a quanto indicato nel Prospetto Informativo relativo all'Offerta Pubblica di Vendita, identificati negli azionisti che hanno mantenuto ininterrottamente la piena proprietà delle azioni acquistate in sede della citata offerta pubblica per dodici mesi (bonus share). L'assegnazione di azioni gratuite, messe a disposizione da parte dell'Azionista Venditore Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha riguardato un totale di n. 524.790 azioni ordinarie di cui n. 469.380 azioni ordinarie destinate a favore del pubblico indistinto e n. 55.410 azioni ordinarie a favore dei dipendenti del Gruppo Enav. In conseguenza della messa a disposizione delle azioni gratuite da parte del MEF, al 31 dicembre 2017 il capitale sociale di Enav, pari a 541.744.385 euro risulta così ripartito: 53,28% detenuto dal MEF e 46,72% detenuto dal mercato indistinto con una componente importante di investitori retail, alcuni tra i principali investitori istituzionali statunitensi, canadesi, australiani ed europei così come alcuni tra i principali fondi sovrani internazionali.

Andamento operativo

Scenario di riferimento e risultato della gestione

Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d'Italia nel "Bollettino Economico" di gennaio 2018, nel corso del 2017 l'espansione dell'attività economica mondiale è stata solida e diffusa ed anche le prospettive di crescita a breve termine si sono mantenute favorevoli. Tale andamento trova conferma nei valori positivi degli indicatori economici che hanno caratterizzato l'area euro e, seppur in maniera più contenuta, anche l'economia italiana. In particolare, per il nostro paese, si segnala un incremento della fiducia delle imprese ai livelli precedenti la recessione, un aumento dell'occupazione su base annua (+0,8%), un ritorno a valori positivi per quanto concerne l'inflazione (+1,3%, EUROSTAT gennaio 2018), ed un andamento del Prodotto Interno Lordo che, sulla base di quanto pubblicato nel bollettino della Banca d'Italia, è aumentato dell'1,5% rispetto al precedente anno.

Trainato dalla positiva congiuntura economica, il traffico aereo ha registrato nel corso dell'anno un trend particolarmente positivo, con un risultato che a fine 2017 che si è attestato ad un +4% in termini di unità di servizio. Sebbene la prima parte dell'anno abbia visto un andamento in diminuzione sia delle unità di servizio (‐0,9%) che nel numero dei voli assistiti (‐1,5%), determinato in particolare dalla riduzione del traffico di sorvolo e nazionale, a partire dal secondo trimestre dell'anno si è assistito ad una sostanziale inversione di tendenza, con incrementi su tutte le tipologie di traffico.

In particolare, si evidenzia come nel corso del 2017 l'Italia abbia registrato in termini di unità di servizio crescite sostenute soprattutto nei mesi di aprile e giugno (+5,4%), settembre (+6,6%), culminati in ottobre con un +7,4%. La progressione nei risultati osservata in precedenza ha fatto sì che il risultato registrato dall'Italia nei mesi sopra riportati sia superiore rispetto ai dati sviluppati da provider europei che tradizionalmente si collocano su volumi più elevati rispetto al nostro paese (quali ad esempio la Francia e la Germania).

Si evidenzia come tale risultato sia anche correlato all'implementazione, da parte di Enav, sullo spazio aereo nazionale del progetto denominato Free Route. A seguito della realizzazione di tale programma è concesso, a tutti i velivoli in sorvolo ad una quota superiore agli 11.000 metri, di attraversare i cieli italiani con un percorso diretto senza far più obbligatoriamente riferimento ai punti di transito del network. Tale sistema rappresenta una sostanziale innovazione per il trasporto aereo, nazionale ed europeo, in quanto nel pieno rispetto dei massimi livelli di sicurezza, le compagnie aeree in transito sui cieli nazionali possono pianificare, senza vincoli, le traiettorie più brevi risparmiando carburante e costi di gestione. Nel 2017 le compagnie aeree che hanno volato sui cieli italiani hanno risparmiato complessivamente circa 30 milioni di kg di carburante con una minore immissione di CO2 nell'ambiente di circa 95 milioni di Kg. Considerando un costo medio del carburante avio di 0,74 euro per kg, si stima che il beneficio per i vettori abbia superato i 22 milioni di euro. Grazie anche alla possibilità di pianificare rotte più brevi, nel 2017 sono state acquisite

rotte che in passato non attraversavano lo spazio aereo italiano quali la Istanbul‐Caracas, la Istanbul‐ Havana, la Shangai‐Barcellona.

Di contro, va altresì evidenziato come nel corso del 2017 il traffico aereo che ha interessato il nostro paese abbia subito gli effetti negativi generati dal protrarsi di fattori esogeni sfavorevoli, quali il permanere di restrizioni sullo spazio aereo libico e il riassetto organizzativo ed operativo di Alitalia che nel mese di maggio è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.

In linea con i risultati sopra riportati, i dati resi disponibili da Assaeroporti evidenziano che il numero dei passeggeri transitanti negli aeroporti italiani è cresciuto complessivamente del +6,4% (pari a circa 10,7 milioni di passeggeri) rispetto al 2016. In particolare, nell'anno si è registrato un incremento del +3,0% dei passeggeri nazionali (circa 1,8 milioni), un +8,3% per i passeggeri internazionali (circa 8,9 milioni).

In tale contesto, Enav si conferma come best performer nel panorama europeo in termini di qualità del servizio, grazie alle eccellenti performance che garantisce alle compagnie aeree in termini di puntualità. Infatti, per il terzo anno consecutivo del secondo periodo regolatorio, la Società ha raggiunto i target di performance operativa previsti nel Piano di Performance, sia per quanto concerne la rotta che per quanto riguarda il terminale. In particolare, per quanto concerne la Rotta, rispetto all'obiettivo fissato a 0,11 minuti di ritardo per volo assistito, è stato raggiunto un risultato pari a 0,009 minuti/volo. Per il terminale, a fronte di un obiettivo di 0,02 minuti/volo, la performance prodotta dalla Società è stata pari a 0,01 minuti/ volo. L'impegno profuso dalla Società nel mantenimento dei più alti livelli di qualità del servizio, sia di rotta che di terminale, ha consentito quindi di ottenere il riconoscimento del bonus previsto nel Piano delle Performance.

Il maggior ricavo derivante dell'incremento del traffico per la componente di rotta e di terminale, il riconoscimento del bonus per la performance operativa, il decremento dei costi operativi di Gruppo, a seguito delle azioni adottate dal Gruppo Enav sempre più orientate alla costante ottimizzazione dei processi di supporto e all'efficientamento della spesa, nonché i risultati del mercato non regolamentato, hanno consentito al Gruppo Enav di pervenire ad un utile di esercizio di 101,5 milioni di euro.

Per quanto concerne l'EBITDA al 2017 (283,6 mln di euro), questo evidenzia un incremento sia rispetto al consuntivo del precedente anno (+11,3%) sia rispetto a quanto pianificato nel Budget (+7,6%).

Si sottolinea a tal proposito come la sostanziale riduzione nel 2017 dei costi operativi di Gruppo (‐7,8% rispetto al consuntivo, e ‐9,5% rispetto al budget), hanno permesso di annullare in maniera determinante gli effetti generati da una parte, da un volume di traffico a consuntivo inferiore rispetto alle previsioni di Piano, e dall'altra da una dinamica inflattiva che, ancora per il 2017, ha generato un balance in restituzione al mercato. SI specifica a tal proposito che, nonostante il tasso di inflazione a consuntivo sia risultato in linea con il tasso preventivato nel Piano di Performance, il meccanismo di calcolo del balance risente dell'effetto cumulato degli scostamenti tra inflazione pianificata e di consuntivo generatisi nel complesso degli anni del periodo regolatorio.

In termini generali, è possibile confermare che, in continuità con quanto avvenuto nel precedente anno, i risultati conseguiti nel 2017 dal Gruppo Enav sono rappresentativi degli sforzi espressi da tutte le società del Gruppo mirati ad offrire un servizio sempre più efficiente ed efficace, rispondendo nel contempo alle sfide imposte dallo scenario macroeconomico, dal mercato, dalla regolamentazione, nell'anno che ha visto per la prima volta nella sua interezza la quotazione in Borsa.

Andamento del mercato e del traffico aereo

L'attività del controllo del traffico aereo nei paesi dell'area Eurocontrol ha evidenziato, nell'anno 2017, un rilevante incremento dei flussi di traffico in termini di unità di servizio di rotta (*), rispetto all'anno precedente, con un risultato complessivo conseguito dagli Stati aderenti ad Eurocontrol del +6,2%.

Tra i maggiori provider europei si sono rilevati incrementi generalizzati delle unità di servizio di rotta, tra cui la Gran Bretagna +8,2%, la Spagna +7%, la Germania +6% e la Francia +4,9%.

In tale contesto di crescita del traffico aereo di rotta, anche il risultato registrato in Italia si attesta a valori positivi con un incremento delle unità di servizio (UdS) del +4% rispetto all'esercizio precedente, grazie soprattutto alla crescita registrata nella seconda parte dell'anno.

Traffico totale di rotta 2017 2016 Variazioni
unità di servizio (**) n. %
Francia 20.862.129 19.881.541 980.588 4,9%
Germania 14.374.175 13.560.219 813.956 6,0%
Gran Bretagna 11.767.621 10.874.603 893.018 8,2%
Spagna 10.440.757 9.760.665 680.092 7,0%
Italia (***) 8.631.816 8.299.670 332.146 4,0%
EUROCONTROL 141.920.453 133.631.234 8.289.219 6,2%

(*) traffico che riguarda il sorvolo dello spazio aereo italiano con o senza scalo.

(**) per "unità di servizio" si intende l'unità di misura utilizzata in ambito Eurocontrol al fine della determinazione del valore del servizio reso, ottenuta dalla combinazione di due elementi: il peso dell'aeromobile al decollo e la distanza di percorrenza. (***) escluso il traffico esente non comunicato ad Eurocontrol.

Traffico di rotta

Il traffico di rotta in Italia ha evidenziato nel 2017 un incremento delle unità di servizio comunicate da Eurocontrol pari a +4,0% (pari valore anche con la categoria residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol e un aumento nel numero dei voli gestiti del +2,6% (+1,5% se si ricomprende anche la categoria dei voli residuale Esente non comunicato ad Eurocontrol).

Il 2017 è stato caratterizzato da un andamento dei volumi di traffico in costante e progressivo miglioramento. Infatti, dopo un primo trimestre che si è concluso con una riduzione sia delle unità di servizio (‐0,9%) che nel numero dei voli gestiti (‐1,5%), i successivi trimestri, coincidenti con la summer season, hanno rilevato un'inversione del trend realizzando significativi incrementi in termini di UdS,

rispettivamente +4,9% nel secondo trimestre e +4,6% nel terzo trimestre. L'ultimo trimestre dell'anno ha poi evidenziato un andamento ancora migliore dei precedenti, registrando un +6,3% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Si rileva a tal proposito come tale positivo andamento delle unità di servizio sia stato conseguito nonostante la non completa riapertura dello spazio aereo libico e degli effetti associati al riassetto organizzativo ed operativo di Alitalia. Di contro, a mitigare tali circostanze hanno concorso gli effetti positivi correlati all'implementazione da parte di Enav del progetto Free Route il quale permette a tutti i velivoli in sorvolo ad una quota superiore agli 11.000 metri, indipendentemente se atterrano o decollano negli aeroporti italiani, di attraversare lo spazio aereo nazionale con un percorso diretto senza far più obbligatoriamente riferimento ai punti di transito del network. L'impatto positivo del Free Route si è osservato principalmente sui voli a più alta percorrenza chilometrica sullo spazio aereo nazionale.

Per quanto riguarda il traffico di rotta, si riportano di seguito i risultati conseguiti nell'anno sia in termini di numero di voli gestiti che di unità di servizio sviluppate.

Traffico in rotta
2017
(numero di voli)
2016 Variazioni
n. %
Nazionale 286.734 288.625 (1.891) ‐0,7%
Internazionale 927.155 895.067 32.088 3,6%
Sorvolo 571.552 551.678 19.874 3,6%
Totale pagante 1.785.441 1.735.370 50.071 2,9%
Militare 34.251 34.729 (478) ‐1,4%
Altro esente 17.534 20.134 (2.600) ‐12,9%
Totale esente 51.785 54.863 (3.078) ‐5,6%
Totale comunicato da Eurocontrol 1.837.226 1.790.233 46.993 2,6%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 21.249 40.856 (19.607) ‐48,0%
Totale complessivo 1.858.475 1.831.089 27.386 1,5%
Traffico in rotta Variazioni
(unità di servizio) 2017 2016
n.
Nazionale 1.642.819 1.597.509 45.310 2,8%
Internazionale 3.581.084 3.478.877 102.207 2,9%
Sorvolo 3.257.728 3.076.031 181.697 5,9%
Totale pagante 8.481.631 8.152.417 329.214 4,0%
Militare 136.436 134.954 1.482 1,1%
Altro esente 13.749 12.299 1.450 11,8%
Totale esente 150.185 147.253 2.932 2,0%
Totale comunicato da Eurocontrol 8.631.816 8.299.670 332.146 4,0%
Esente non comunicato ad Eurocontrol 2.855 3.331 (476) ‐14,3%
Totale complessivo 8.634.671 8.303.001 331.670 4,0%

In particolare, la composizione del traffico di rotta è stata contraddistinta da:

un traffico internazionale commerciale, categoria di voli con partenza o arrivo in uno scalo posto sul territorio italiano, che ha registrato nel 2017 un risultato positivo sia in termini di unità di servizio

+2,9% che di numero di voli assistiti +3,6%. La leggera diminuzione delle unità di servizio rispetto al numero dei voli assistiti è imputabile alla minore distanza media percorsa, variabile determinante insieme al peso medio al decollo per la determinazione delle UdS. Lo sviluppo del traffico internazionale, sia a livello di UdS che di numero di voli, è stato favorito dal rilevante incremento dei voli nelle fasce chilometriche sia a bassa percorrenza (<350 Km sullo spazio aereo nazionale), in crescita sia per le UdS (+4,0%) che per i voli (+4,4%), sia a più lunga percorrenza (>700 Km sullo spazio aereo nazionale), i quali hanno registrato importanti tassi di crescita sia per le UdS (+7,6%) sia per i voli (+9,4%).

Riguardo le direttrici di volo per continente, si rileva il buon andamento dei collegamenti tra l'Italia e il resto d'Europa (+2,3% UdS; +3,0% voli). Quest'ultimi determinano la parte principale delle UdS di traffico internazionale rappresentandone circa l'80% del totale delle UdS e l'86% del totale dei voli assistiti. Positivo anche l'andamento dei collegamenti tra Italia ed Africa (+14,2% UdS; +11,0% voli), principalmente correlato alla ripresa dei flussi di traffico verso l'Egitto, e dei collegamenti tra l'Italia e il Continente Americano/Giappone (+5,8% UdS; +3,8% voli). Quasi inalterato il dato delle UdS (+0,7%) per i collegamenti tra Italia e Asia, nonostante la crescita sostenuta dei voli assistiti (+8,2%);

un traffico di sorvolo commerciale, categoria di movimenti di solo attraversamento dello spazio aereo nazionale, che ha registrato nel 2017 un incremento sia delle unità di servizio pari a +5,9% che del numero dei voli assistiti pari a +3,6%, grazie all'importante ripresa evidenziatasi a partire dal mese di aprile. Nell'esercizio è aumentata anche la distanza media percorsa dal singolo volo (+2,7%) per effetto del rilevante sviluppo dei voli a più alta percorrenza chilometrica (>800 Km sullo spazio aereo nazionale) che ha generato un incremento delle UdS per +14,9% e del numero dei voli assistiti per +19,2% grazie all'andamento dei collegamenti intraeuropei e di quelli Europa‐Africa.

Riguardo l'analisi generale sulle aree di partenza/destinazione, si è osservata la buona performance nei collegamenti tra paesi europei (+8,3% UdS; +4,0% n. voli) che rappresentano circa il 69% dei voli totali di sorvolo. Positivi anche i dati dei collegamenti Europa‐Africa (+7,4% UdS; +5,7% n. voli) specialmente nel secondo semestre 2017 e dei collegamenti Europa‐Asia (+1,3% UdS; +2,5% n. voli);

un traffico nazionale commerciale che ha registrato nel 2017 un incremento delle unità di servizio del +2,8% nonostante una modesta riduzione del numero dei voli assistiti pari a ‐0,7%. Tali dati mostrano un recupero in atto per tale tipologia di traffico, alle prese da diversi anni anche con la concorrenza dell'Alta Velocità. A determinare l'incremento delle UdS, nel 2017, ha contribuito l'incremento dei voli ad alta percorrenza chilometrica (>700 Km sullo spazio aereo nazionale) che collegano il Nord con il Sud del paese ed hanno realizzato nell'anno un incremento delle unità di servizio del +4,4% e del numero dei voli assistiti del +3,7%. Il decremento nel numero dei voli assistiti è invece legato all'andamento dei movimenti che sviluppano una bassa percorrenza chilometrica (< 350 Km sullo spazio aereo nazionale) i quali si sono ridotti del ‐7,9%;

un traffico esente suddiviso in: i) traffico esente comunicato da Eurocontrol che ha registrato un incremento del +2,0% nelle unità di servizio pur a fronte della diminuzione del ‐5,6% nel numero dei voli assistiti, quest'ultimo dato principalmente dovuto alla riduzione delle attività militari dei paesi membri, dei voli di Stato, dei voli circolari e dei voli di polizia; ii) traffico esente non comunicato ad Eurocontrol, di residual incidenza sui ricavi, ha evidenziato un decremento sia delle unità di servizio pari a ‐14,3% che del numero dei voli assistiti pari a ‐48,0%.

Relativamente al dato di traffico legato alle compagnie aeree operanti sullo spazio aereo nazionale, anche nel 2017 si è confermata l'importanza del segmento low‐cost quale fattore primario per l'espansione dell'attività del traffico aereo nazionale, fenomeno osservato anche in Europa, secondo quanto emerge dalle pubblicazioni tecniche di settore. Tra le maggiori compagnie operanti sullo spazio aereo nazionale, si segnalano i risultati conseguiti da Ryanair (+9,8% UdS) ed Easyjet (+6,8% UdS) che rappresentano rispettivamente il primo e il terzo vettore per numero di unità di servizio prodotte. Di rilievo i risultati conseguiti anche da Wizz Air (+21,4% UdS), Aegean Airlines (+42,1% UdS), Volotea (+10,5% UdS) ed Eurowings (+43,7% UdS), in controtendenza la sola Vueling (‐11,8% UdS). Tutte le suddette compagnie rientrano tra le prime quindici per numero di unità di servizio prodotte. In diminuzione l'attività delle compagnie medio‐orientali come Turkish Airlines (‐2,8% UdS) ed Emirates (‐6,7% UdS) che evidenzia una flessione del traffico aereo sulle rotte da e per il Sud‐Est del Mediterraneo. In recupero l'attività di compagnie tradizionali come Lufthansa (+2,9% UdS) ed Air France (+4,7%), in particolar modo nella seconda parte dell'anno, mentre si mantiene negativa Alitalia (‐4,3% UdS).

In ultimo si registra, nel 2017, un forte incremento del traffico cargo, specialmente quello riguardante le rotte nazionali che evidenziano un incremento delle unità di servizio del +35,2%.

Traffico di terminale

Il traffico di terminale, che riguarda le attività di decollo e atterraggio nel raggio di 20 km dalla pista, comunicato da Eurocontrol registra nel 2017 un andamento positivo sia in termini di unità di servizio che si attestano a +3,1% che in termini di voli assistiti pari a +2,1%.

Traffico di terminale Variazioni
(numero di voli) 2017 2016 n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 50.157 54.195 (4.038) ‐7,5%
Chg. Zone 2 58.244 56.793 1.451 2,6%
Chg. Zone 3 169.755 165.796 3.959 2,4%
Totale voli nazionali 278.156 276.784 1.372 0,5%
Internazionale
Chg. Zone 1 98.417 102.650 (4.233) ‐4,1%
Chg. Zone 2 177.951 169.588 8.363 4,9%
Chg. Zone 3 184.928 172.833 12.095 7,0%
Totale voli internazionali 461.296 445.071 16.225 3,6%
Totale pagante 739.452 721.855 17.597 2,4%
Esenti
Chg. Zone 1 129 103 26 25,2%
Chg. Zone 2 896 1.217 (321) ‐26,4%
Chg. Zone 3 20.237 22.216 (1.979) ‐8,9%
Totale voli esenti 21.262 23.536 (2.274) ‐9,7%
Totale comunicato da Eurocontrol 760.714 745.391 15.323 2,1%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 2 2 0 0,0%
Chg. Zone 2 472 806 (334) ‐41,4%
Chg. Zone 3 10.616 26.745 (16.129) ‐60,3%
Tot. voli esenti non comunicati ad Eurocontrol 11.090 27.553 (16.463) ‐59,8%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 148.705 156.950 (8.245) ‐5,3%
Chg. Zone 2 237.563 228.404 9.159 4,0%
Chg. Zone 3 385.536 387.590 (2.054) ‐0,5%
Totale complessivo 771.804 772.944 (1.140) ‐0,1%

Traffico di terminale Variazioni
(unità di servizio) 2017
2016
n. %
Nazionale
Chg. Zone 1 61.338 65.657 (4.319) ‐6,6%
Chg. Zone 2 67.404 64.771 2.633 4,1%
Chg. Zone 3 188.520 181.474 7.046 3,9%
Totale uds nazionale 317.262 311.902 5.360 1,7%
Internazionale
Chg. Zone 1 156.146 159.797 (3.651) ‐2,3%
Chg. Zone 2 245.966 235.331 10.635 4,5%
Chg. Zone 3 206.783 191.110 15.673 8,2%
Totale uds internazionale 608.895 586.238 22.657 3,9%
Totale pagante 926.157 898.140 28.017 3,1%
Esenti
Chg. Zone 1 347 242 105 43,4%
Chg. Zone 2 435 546 (111) ‐20,3%
Chg. Zone 3 7.998 8.048 (50) ‐0,6%
Totale uds esenti 8.780 8.836 (56) ‐0,6%
Totale comunicato da Eurocontrol 934.937 906.976 27.961 3,1%
Esente non comunicato ad Eurocontrol
Chg. Zone 1 0 0 0 0,0%
Chg. Zone 2 41 68 (27) ‐39,7%
Chg. Zone 3 883 1.886 (1.003) ‐53,2%
Tot. uds esente non comunicato ad Eurocontrol 924 1.954 (1.030) ‐52,7%
Totali per chg Zone
Chg. Zone 1 217.831 225.696 (7.865) ‐3,5%
Chg. Zone 2 313.846 300.716 13.130 4,4%
Chg. Zone 3 404.184 382.518 21.666 5,7%
Totale complessivo 935.861 908.930 26.931 3,0%

In termini complessivi, i risultati del 2017 riferiti alle diverse zone di tariffazione (Charging Zone), comparati con il precedente esercizio, hanno evidenziato un andamento negativo della prima zona di tariffazione e un andamento positivo della seconda e terza zona di tariffazione, in termini di unità di servizio. In particolare:

  • la Charging Zone 1, interamente riferita all'aeroporto di Roma Fiumicino, che si attesta a ‐3,5% in termini di unità di servizio e ‐5,3% come voli assistiti, ha risentito particolarmente della situazione di Alitalia, la quale ha registrato, nel 2017, una riduzione di attività del ‐3,8% in termini di UdS e del ‐6,6% di voli assistiti. Si consideri che Alitalia ha inciso, nel 2017, per circa il 42% del totale delle unità di servizio sviluppate sullo scalo romano;
  • la Charging Zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, ha registrato un incremento sia delle UdS (+4,4%) che dei voli assistiti (+4,0%), grazie ai risultati ottenuti soprattutto dagli aeroporti di Milano Malpensa (+6,5% UdS; +7,0% n. voli) e Bergamo Orio al Serio (+7,4% UdS; +7,7% n. voli). Su tale fascia si riflette in misura inferiore la situazione della compagnia di bandiera, la quale rappresenta soltanto il 12,7% delle UdS. Si evidenzia, tuttavia, che nel 2017 Alitalia ha registrato su tale zona di tariffazione una flessione del ‐5,2% di UdS;
  • la Charging Zone 3 si è attestata su valori positivi in termini di UdS +5,7%, a fronte di una riduzione del numero dei voli assistiti del ‐0,5%. Quest'ultimo risultato dipende dalla riduzione registrata dalla

componente dei voli "Esenti non comunicati ad Eurocontrol" (‐60,3%), i quali producono tuttavia un numero di UdS marginale. Pertanto, depurando il risultato relativo ai voli dall'effetto della riduzione dei voli esenti non trasmessi, il numero dei voli di terza fascia sarebbe risultato pari a +3,9%, in linea con il risultato registrato per le unità di servizio. Relativamente ad Alitalia si osserva, anche per questa zona di tariffazione, un decremento delle UdS pari al ‐3,8% e del numero dei voli del ‐7,2%, rispetto al 2016. Come per la Charging Zone 2, l'impatto è comunque contenuto considerando che l'operatività di Alitalia sul totale delle UdS della zona 3 è di circa il 15%. In tale fascia di tariffazione si è evidenziato il buon andamento degli aeroporti di Napoli (+20,8% UdS), di Catania Fontanarossa (+12,3% UdS), di Cagliari (+10,2% UdS), di Palermo (+5,7% UdS) e di Bari (+4,3% UdS).

Per quanto riguarda le diverse tipologie di traffico, come già evidenziato per la rotta, il traffico internazionale è risultato quello trainante, realizzando un incremento da livello di unità di servizio e di numero di voli assistiti rispettivamente pari a +3,9% e +3,6%. Tale incremento è riconducibile in modo particolare ai risultati raggiunti dagli aeroporti della seconda e terza zona di tariffazione. La componente di traffico nazionale ha evidenziato un minor incremento in termini di unità di servizio del +1,7% e dei voli assistiti del +0,5%. Su tale componente di traffico incide l'andamento negativo del traffico aereo sulla prima Charging Zone.

Indicatori di Safety e Capacity

Safety

Con il Regolamento Comunitario n. 390/2013 la Commissione Europea ha inserito le Safety Performance tra le Aree Essenziali di Prestazione che, nel secondo periodo di riferimento del piano di performance (2015‐ 2019), sono soggette al raggiungimento di obiettivi vincolanti e con la Decisione di esecuzione della Commissione Europea n. 132 del 2014, sono stati definiti i Safety Target che a livello di Functional Airspace Block (FAB) sono richiesti al FAB in maniera aggregata, ma anche singolarmente agli Stati e ai relativi fornitori dei servizi di navigazione aerea. Il contributo al raggiungimento degli obiettivi di Safety definiti dall'Italia e dal FAB sono stati ritenuti dalla Commissione Europea, con la Decisione n. 347 del 2015, coerenti con gli obiettivi previsti nell'area di prestazione della Safety.

Al fine di realizzare gli obiettivi di competenza, Enav si è dotata di un Safety Plan 2015‐2017, che rappresenta il piano per il miglioramento della gestione della Safety e costituisce una guida per tutte le attività di Safety. Il Safety plan contiene cinque Macro‐Obiettivi declinati in azioni la cui tracciabilità rappresenta l'elemento in input attraverso cui l'ENAC e la Commissione Europea, in ambito Performance Scheme, valutano le performance aziendali.

Le principali azioni a sostegno del raggiungimento del Safety Plan si riferiscono a: i) l'adeguamento della consistenza e delle competenze delle risorse impegnate nell'esercizio delle attività declinate nel Safety

Management System; ii) l'ottimizzazione delle attività e dei processi necessari al raggiungimento degli obiettivi di Safety Assurance e di Safety Promotion ed il consolidamento di un approccio formale, esplicito e proattivo della gestione sistematica della Safety nella fornitura dei servizi e nelle attività di supporto agli stessi (aggiornamento procedure del Safety Management System); iii) il maggior coinvolgimento e la maggior consapevolezza della responsabilità del top management e di tutto il personale operativo impegnato nella fornitura di servizi di traffico aereo e/o del personale impiegato nelle attività di supporto agli stessi o nei servizi di comunicazione, navigazione e sorveglianza, rispetto agli obiettivi di Safety (Safety Moments); iv) la formalizzazione di un Business Continuity Plan per le infrastrutture critiche e per gli impianti strategici; v) l'identificazione dei requisiti di training specifico per l'ottimale gestione delle cosiddette abnormal situation (incluse le situazioni di contingency/emergency) durante la fornitura dei servizi del traffico aereo.

Le azioni identificate nel Safety Plan sono state completate e gestite e, in particolare: 56 azioni (93%) sono state completate (52 chiuse nell'arco di piano e 4 con azioni che si concluderanno oltre l'arco di piano) e 4 azioni (7 %) che saranno indirizzate nel Safety Plan 2018‐2022.

Relativamente ai tre indicatori essenziali di prestazione di Safety previsti dalla regolamentazione europea per il secondo periodo 2015 ‐ 2019 e dichiarati all'interno del FAB Blue Med, in accordo al processo di monitoraggio dei piani di performance, il Performance Review Body (PRB) ‐ organismo incaricato dalla Commissione Europea della verifica e del controllo del rispetto dei piani di performance e del conseguimento degli obiettivi attesi ‐ in cooperazione con l'Agenzia Europea per la Sicurezza dell'Aviazione civile (EASA) e con le Autorità Nazionali di Sorveglianza (per l'Italia, l'ENAC), ha confermato per i primi due anni di piano il raggiungimento dei contributi nell'Area della Safety e il conseguimento dei Safety Target di competenza Enav.

Per il 2017, in accordo alle tempistiche previste per il monitoraggio dell'area di prestazione della Safety, la Capogruppo ha fornito i flussi informativi di competenza all'ENAC, ed è in attesa del completamento del successivo processo di verifica e validazione che la Commissione Europea, tramite la PRB, completerà nella seconda metà del 2018. In relazione ai Safety Target applicabili a Enav, i dati validati e disponibili al momento, sono quelli riferiti alle Safety Performance del 2016 che risultano: i) in linea o superiore al target per il più importante dei Safety Target denominato Effectiveness of Safety Management (EoSM) ovvero la misura dell'efficacia del Sistema di Gestione della Sicurezza/Safety Management System; ii) per il target riferito al livello di applicazione del Risk Analysis Tool (RAT) per la classificazione del rischio relativo a Separation Minima Infringement (SMI), Runway Incursion (RIN) e Atm Specific Occurrence (ASP), si evidenzia che i target 2015 e 2016 sono stati raggiunti, con un incremento della capacità di investigazione degli inconvenienti rispetto al passato e che tale performance dovrebbe essere confermata anche per il 2017:

Tipologia eventi di Safety Target 2017 Risultati
preliminari 2017
Risultati 2016 Risultati 2015
Analisi SMI a contributo ATM 80% 90% 100% 85%
Analisi RIN a contributo ATM 80% 95% 100% 100%
Analisi ASP 80% 95% 100% 93%

iii) livello di presenza/assenza dei principi della Just Culture in Enav misurato mediante la percentuale di risposte positive alle domande comprese in uno specifico questionario, realizzato da EASA per la Commissione Europea, che richiede almeno il 50% di risposte positive, è stato pienamente conseguito in quanto il livello raggiunto si è attestato a 87,5%.

Capacity

Enav pone particolare attenzione alla qualità del servizio erogato, che nel settore è misurato attraverso il livello di puntualità garantito ai voli delle Compagnie aeree.

Anche nel 2017, in continuità con gli ultimi anni, la Società ha conseguito eccellenti prestazioni. In particolare il valore di ritardo in rotta (en‐route) per volo assistito è stato pari a 0,009 minuti, dato molto inferiore rispetto al target fissato dalla Commissione Europea per il 2017 (0,11 minuti/volo). Nel 2017, infatti, ai 1,66 milioni di voli IFR/GAT assistiti durante la fase di volo in rotta sono stati attribuiti soltanto 14.285 minuti di ritardo ATFCM.

Tale performance positiva va considerata anche alla luce degli aumenti dei volumi di traffico aereo assistiti durante il periodo da aprile a ottobre (mediamente il +3,7% con la punta del +5,2% in ottobre) che in genere determinano incrementi dei ritardi ATFM emessi.

Tale performance qualitativa sottintende anche un valore economico, in termini di risparmio, per le compagnie aere che volano sullo spazio aereo nazionale. Infatti, studi di settore indicano in 100 euro il valore medio del costo che i vettori sostengono per ogni minuto di ritardo ATFM. La seguente tabella evidenzia i risparmi delle compagnie aeree, in termini di minori costi sostenuti, per effetto del raggiungimento da parte di Enav di un risultato prestazionale migliore rispetto al target fissato dal regolatore europeo.

Capacity En‐route ‐ targets vs Actual Performance 2017
IFR/GAT Flights En‐route Service Unit En‐route ATFCM Delay Cost/Min
1.656.594 8.631.816 100,00
Obiettivo piano di prestazione Obiettivo raggiunto
En‐route ATFCM Delay per Flight 0,11 0,009
En‐route ATFCM Minutes of Delay (Min) 182.225 14.258
En‐route ATFCM Delay Cost (Euro) 18.222.534 1.425.800

Anche con riferimento al valore del ritardo assegnato ai voli in arrivo (cosiddetta capacity aeroportuale), misurato nel complesso dei cinque aeroporti soggetti al piano di performance (Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio), le prestazioni di Enav nel 2017 hanno

evidenziato un risultato migliore rispetto ai target fissati nello stesso piano di performance, come riportato nella seguente tabella:

Capacity Terminal ‐ targets vs Actual Performance 2017
Obiettivo piano di prestazione Obiettivo raggiunto
Terminal Arrival ATFM non superiore a 0,41 (minuti per
volo assistito)
0,20
Terminal Arrival ATFM due to ATM non superiore a 0,02 (minuti per
volo assistito)
0,01

Risultati economico ‐ finanziari del Gruppo Enav

Definizione degli indicatori alternativi di performance

Enav, in linea con gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) n. 2015/1415 che, come comunicato dalla CONSOB nella Comunicazione n. 92543 del 3 dicembre 2015, sostituiscono, a partire dal 3 luglio 2016, la Raccomandazione CESR/05‐178b del Committee of European Securities Regulators presenta, in aggiunta ai dati economico‐patrimoniali e finanziari previsti dagli IFRS, alcuni indicatori da questi ultimi derivati che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dalla Capogruppo e dalle sue controllate oltre a garantire maggiore comparabilità, affidabilità e comprensibilità dell'informativa finanziaria.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

  • EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle attività materiali e immateriali e dei crediti e degli accantonamenti, così come riportati nello schema di bilancio e rettificati per i contributi in conto investimenti direttamente connessi agli investimenti in ammortamento a cui si riferiscono;
  • EBITDA margin: è pari all'incidenza percentuale dell'EBITDA sul totale dei ricavi, rettificati dai contributi in conto investimenti come sopra specificati;
  • EBIT (Earnings Before Interest and Taxes): corrisponde all'EBITDA al netto degli ammortamenti rettificati dai contributi in conto investimenti e dalle svalutazioni delle attività materiali e immateriali e crediti e accantonamenti;
  • EBIT margin: corrisponde all'incidenza percentuale dell'EBIT sul totale dei ricavi decurtati dai contributi in conto investimenti come sopra specificato;
  • Capitale immobilizzato netto: è una grandezza patrimoniale pari al capitale fisso impiegato per l'operatività aziendale che include le voci relative a attività materiali, attività immateriali, partecipazioni, crediti commerciali e debiti commerciali non correnti e altre attività e altre passività non correnti;

  • Capitale di esercizio netto: è pari al capitale impiegato per l'operatività aziendale caratteristica che include le voci Rimanenze, Crediti commerciali e Altre attività correnti non finanziarie al netto dei Debiti commerciali e delle Altre passività correnti ad esclusione di quelle di natura finanziaria oltre alle attività destinate alla dismissione al netto delle relative passività;
  • Capitale investito lordo: è la somma del Capitale immobilizzato netto e del Capitale di esercizio netto;
  • Capitale investito netto: è la somma del Capitale investito lordo decurtato dal fondo benefici ai dipendenti, dai fondi per rischi ed oneri e dai crediti per imposte anticipate al netto dei debiti per imposte differite;
  • Indebitamento finanziario netto: è la somma delle Passività finanziarie correnti e non, dei crediti finanziari correnti e non correnti al netto dei debiti finanziari non correnti riferiti al fair value degli strumenti finanziari derivati e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • Free cash flow: è pari alla somma del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di esercizio e del flusso di cassa generato o assorbito dall'attività di investimento.

Di seguito si riportano gli schemi consolidati di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta consolidata e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Variazioni
2017 2016 Valori %
Ricavi da attività operativa 863.161 806.410 56.751 7,0%
Balance (17.223) 16.428 (33.651) ‐204,8%
Altri ricavi operativi 35.886 42.433 (6.547) ‐15,4%
Totale ricavi 881.824 865.271 16.553 1,9%
Costi del personale (478.422) (478.134) (288) 0,1%
Costi per lavori interni capitalizzati 29.133 29.273 (140) ‐0,5%
Altri costi operativi (148.940) (161.531) 12.591 ‐7,8%
Totale costi operativi (598.229) (610.392) 12.163 ‐2,0%
EBITDA 283.595 254.879 28.716 11,3%
EBITDA margin 32,2% 29,5% 2,7% 9,2%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (130.330) (132.769) 2.439 ‐1,8%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (6.583) (5.226) (1.357) 26,0%
EBIT 146.682 116.884 29.798 25,5%
EBIT margin 16,6% 13,5% 3,1% 23,1%
Proventi (oneri) finanziari (2.929) (2.180) (749) 34,4%
Risultato prima delle imposte 143.753 114.704 29.049 25,3%
Imposte dell'esercizio (42.255) (38.359) (3.896) 10,2%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 101.498 76.345 25.153 32,9%

Conto economico consolidato riclassificato

I ricavi da attività operativa si attestano a 863,2 milioni di euro registrando un incremento, rispetto all'esercizio precedente, del 7% e sono composti per 848,8 milioni di euro dai ricavi da core business della Capogruppo e per 14,4 milioni di euro dai ricavi per attività svolte dal Gruppo sul mercato terzo.

I ricavi da core business registrano un incremento complessivo del 7,2%, rispetto all'esercizio precedente, e si riferiscono ai ricavi di rotta per 615,3 milioni di euro, in incremento del 5,5% per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a +4%, in presenza di una tariffa applicata sostanzialmente invariata rispetto al 2016 pari a Euro 80,00 (Euro 80,08 nel 2016), e ai ricavi di terminale per 219,6 milioni di euro in incremento del 12,4%, rispetto al 2016, a seguito sia delle tariffe applicate che del diverso andamento delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione, che complessivamente si attestano a +3,1%, con un andamento negativo della prima zona di tariffazione e positivo per le altre due zone.

In particolare, la prima zona di tariffazione, rappresentata dall'Aeroporto di Roma Fiumicino ha registrato un minor traffico gestito, espresso in unità di servizio, del ‐3,5% rispetto al 2016 in quanto risente maggiormente della difficoltà del vettore Alitalia. A tale effetto si aggiunge la riduzione tariffaria nel 2017 del 6,03% che ha determinato una tariffa di Euro 188,57 rispetto a Euro 200,68 del 2016. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio registra un buon andamento del traffico aereo gestito che si incrementa, in termini di unità di servizio, del 4,4% rispetto al 2016, andamento che ha in parte compensato i minori ricavi derivanti dalla riduzione tariffaria nel 2017 del 10,02%, con una tariffa pari a Euro 209,95 rispetto a Euro 233,33 del 2016. La terza zona di tariffazione, che comprende 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento nel traffico aereo gestito, espresso in unità di servizio, del +6,1% rispetto all'esercizio precedente e beneficia sia dei ricavi derivanti dagli aeroporti di Comiso e Rimini, transitati alla gestione della Capogruppo rispettivamente con decorrenza settembre e novembre 2016, che dell'incremento tariffario del 24,08% applicato per il 2017 mediante una tariffa di Euro 323,79, rispetto al 2016 in cui era presente un contributo del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di 26 milioni di euro che ha permesso l'applicazione di una tariffa minore, pari a Euro 260,96.

I ricavi da core business comprendono inoltre i ricavi per i voli esenti di rotta e di terminale, il cui corrispettivo risulta, a norma di legge, a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze e si attestano a 13,9 milioni di euro in incremento del 5,5% rispetto all'esercizio precedente.

I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 14,4 milioni di euro, tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, ma in incremento del 5,6% se si escludesse 1 milione di euro presente nel 2016 per effetto dell'accordo ricognitivo e transattivo sottoscritto dalla controllata Techno Sky con la società Leonardo SpA, a valle della procedura arbitrale conclusa nel mese di maggio 2016. Tale incremento si sarebbe attestato a valori ancora superiori pari a +32% escludendo dai dati del 2016 anche i ricavi per

prestazioni Air Traffic Services gestiti a tariffa nel 2017. I ricavi da mercato non regolamentato risultano variati nella tipologia di prestazioni svolte nell'esercizio evidenziando un incremento dei ricavi per prestazioni svolte all'estero tra cui: i) negli Emirati Arabi, per la ristrutturazione dello spazio aereo che ha generato ricavi per 3,4 milioni di euro; ii) in Malesia per l'Air Traffic Control Center di Kuala Lumpur con ricavi pari a 2,6 milioni di euro; iii) in Libia, sia per la costruzione della torre di controllo e del blocco tecnico dell'aeroporto di Mitiga che per la formazione di 60 controllori del traffico aereo libici, per ricavi complessivi pari a 1,3 milioni di euro; iv) in Arabia Saudita per le attività di radiomisure con ricavi pari a 1,8 milioni di euro; v) in Marocco, per lo studio di procedure di volo strumentale e la ristrutturazione dello spazio aereo, con ricavi pari a 0,7 milioni di euro. Tali attività hanno permesso di compensare la riduzione dei ricavi per prestazioni Air Traffic Services svolte dalla Capogruppo con contratti diretti per 2,7 milioni di euro tra cui quelli riferiti all'aeroporto di Comiso, in tariffa da settembre 2016 e precedentemente gestito in convenzione diretta, e per i servizi torre dell'aeroporto di Crotone a seguito del termine dell'esercizio provvisorio a fine ottobre 2016 e conseguente chiusura dello scalo.

Il balance incide negativamente sull'ammontare dei ricavi per 17,2 milioni di euro, in riduzione complessiva di 33,6 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, ed è rappresentato dai balance iscritti nel 2017 per complessivi 6,9 milioni di euro, ridotto dall'effetto dell'attualizzazione, e dall'imputazione in tariffa e, quindi a conto economico, dei balance iscritti negli esercizi precedenti per 24 milioni di euro. In particolare si evidenzia che i balance rilevati nell'esercizio si riferiscono per 15,5 milioni di euro alla rotta e per negativi 8,6 milioni di euro al terminale. La variazione rilevata a consuntivo è principalmente ascrivibile al balance di terminale per la terza fascia di tariffazione in restituzione per 5,2 milioni di euro rispetto al 2016 in cui mostrava un saldo positivo di 20,8 milioni di euro avendo applicato una tariffa minore a quella naturale in attesa del contributo a carico del MEF.

Gli altri ricavi operativi si attestano a 35,8 milioni di euro in riduzione del 15,4%, rispetto al 2016, principalmente per i minori progetti finanziati europei rilevati nell'esercizio rispetto all'esercizio precedente che beneficiava del contributo, oggetto di rendicontazione, legato al progetto finanziato Connecting European Facility 2014.

I costi operativi si attestano a complessivi 598,2 milioni di euro registrando un decremento netto del 2% rispetto all'esercizio precedente e sono rappresentati dal costo del personale per 478,4 milioni di euro, altri costi operativi per 148,9 milioni di euro e dai costi per lavori interni capitalizzati che generano un effetto positivo di 29,2 milioni di euro. In particolare, il costo del personale registra un incremento netto dello 0,1% con un andamento diverso tra le varie voci di costo, tra cui una riduzione della parte fissa della retribuzione per la riduzione, rispetto al 2016, dell'organico del Gruppo corrispondente a 46 unità medie e 52 unità effettive, con un organico a fine 2017 di 4.181 unità (4.233 unità nel 2016). Tale riduzione ha compensato i maggiori costi connessi sia alla crescita fisiologica delle retribuzioni che i possibili effetti derivanti dal rinnovo contrattuale scaduto a fine 2016. La retribuzione variabile si incrementa del 6,5%

principalmente per lo straordinario in linea operativa legato al maggiore addestramento del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) per l'implementazione della piattaforma free route, progetto che ha coinvolto il personale operativo della Capogruppo a partire dagli ultimi mesi del 2016, per il premio di risultato variabile che contiene nel 2017 anche la quota di competenza del performance share 2017‐2019. Gli oneri sociali si riducono dello 0,8% anche a seguito del raggiungimento del tetto contributivo previdenziale mentre gli altri costi del personale del 19,8%, principalmente per il minore incentivo all'esodo riconosciuto al personale in uscita nel 2017.

Gli altri costi operativi registrano un decremento netto del 7,8%, rispetto al 2016, a seguito sia dell'assenza dei costi legati al processo di privatizzazione che nell'esercizio precedente incidevano per 7,5 milioni di euro che da una riduzione generalizzata su varie voci di costo tra cui minori costi per acquisto parti di ricambio e dei materiali necessari alle attività di ristrutturazione ed ammodernamento dei siti aeroportuali, la riduzione dei costi assicurativi che beneficiano del saving associato ai nuovi contratti stipulati che hanno avuto decorrenza a partire dal 1° luglio 2016, minori costi per pulizie su tutto il territorio nazionale a seguito del risparmio legato ai nuovi contratti stipulati, ai minori costi per contribuzione Eurocontrol, ai minori costi per prestazioni professionali che nel 2016 accoglievano parte dei costi associati al processo di privatizzazione.

Tali valori hanno inciso positivamente nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento dell'11,3% rispetto al 2016, attestandosi a 283,6 milioni di euro con un EBITDA margin del 32,2% (29,5% nel 2016).

L'EBIT registra un valore pari a 146,7 milioni di euro in incremento di 29,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 116,9 milioni di euro. Sulla determinazione di tale risultato hanno inciso gli ammortamenti per 130,3 milioni di euro, in decremento di 2,4 milioni di euro rispetto al 2016, che compensano l'effetto derivante dalla maggiore svalutazione dei crediti effettuata nell'esercizio 2017 al fine di tenere conto della situazione Alitalia entrata nella procedura di amministrazione straordinaria con decreto del 2 maggio 2017. L'EBIT margin a fine 2017 si attesta al 16,6%, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 13,5%.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 2,9 milioni di euro in incremento rispetto all'esercizio precedente di 0,7 milioni di euro per i minori proventi finanziari connessi sia agli interessi attivi sul credito iva a rimborso, totalmente incassato, che per i minori interessi di mora attivi emersi nell'esercizio. Gli oneri finanziari registrano una variazione in diminuzione di 0,2 migliaia di euro per il minore interest cost sui benefici ai dipendenti e degli oneri finanziari di Techno Sky a seguito della chiusura della procedura arbitrale avvenuta a fine semestre 2016 che aveva applicato interessi legali sulle poste creditizie e debitorie bloccate nel lodo arbitrale.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 42,2 milioni di euro in incremento di 3,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito della maggiore base imponibile, sebbene il risultato del 2017 beneficia

della minore fiscalità corrente per la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24%. Il tax rate effettivo dell'esercizio è stato del 30% rispetto il 31,1% del 2016.

L'utile dell'esercizio, per effetto di quanto sopra riportato, si attesta a 101,5 milioni di euro, in incremento del 32,9% rispetto al 2016 in cui si attestava a 76,3 milioni di euro, interamente di pertinenza del Gruppo.

Struttura Patrimoniale consolidata riclassificata

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Attività materiali 1.027.516 1.056.281 (28.765)
Attività immateriali 124.414 123.084 1.330
Partecipazioni 51.217 36.468 14.749
Crediti commerciali e debiti commerciali non correnti 64.526 136.770 (72.244)
Altre attività e passività non correnti (68.394) (73.036) 4.642
Capitale immobilizzato netto 1.199.279 1.279.567 (80.288)
Rimanenze 60.986 60.895 91
Crediti commerciali 285.810 226.651 59.159
Debiti commerciali (130.854) (132.512) 1.658
Altre attività e passività correnti (134.635) (166.459) 31.824
Attività destinate alla dismissione al netto delle relative passi 695 13 682
Capitale di esercizio netto 82.002 (11.412) 93.414
Capitale investito lordo 1.281.281 1.268.155 13.126
Fondo benefici ai dipendenti (55.636) (57.388) 1.752
Fondi per rischi e oneri (9.479) (11.029) 1.550
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/di fferite 21.281 20.209 1.072
Capitale investito netto 1.237.447 1.219.947 17.500
Patrimonio Netto 1.119.965 1.119.826 139
Indebitamento finanziario netto 117.482 100.121 17.361
Copertura del capitale investito netto 1.237.447 1.219.947 17.500

Valori in migliaia di euro

Il Capitale investito netto si attesta a 1.237,4 milioni di euro in incremento di 17,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, come risultato delle variazioni avvenute nelle seguenti voci.

Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.199,3 milioni di euro si è decrementato di 80,3 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2016, per: i) il decremento delle attività materiali per 28,8 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) l'incremento della voce partecipazioni per 14,7 milioni di euro per il versamento della terza e quarta tranche di prezzo per l'acquisto delle quote di Aireon LLC, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota detenuta al 31 dicembre 2017 del 10,07%; iii) una riduzione netta dei crediti e debiti commerciali non correnti, riferiti esclusivamente al balance, per 72,2 milioni di euro quale effetto

netto tra la rilevazione dei balance dell'esercizio 2017 per 6,9 milioni di euro, la cancellazione di 26 milioni di euro dei balance di terminale di terza fascia rilevati in esercizi precedenti e riconosciuti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con il Decreto Legge n. 50/2017 art. 51 a riduzione del debito iscritto verso lo stesso di competenza del 2014 e la riclassifica nei crediti commerciali e debiti commerciali correnti dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018.

Il capitale di esercizio netto si attesta a 82 milioni di euro in incremento di 93,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. Le principali variazioni sono riferite a: i) l'incremento dei crediti commerciali per 59,2 milioni di euro di cui riferiti a crediti Eurocontrol per 21,1 milioni di euro, a seguito del maggior fatturato rilevato negli ultimi due mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016 e al mancato incasso di due mesi del fatturato verso Alitalia; ai crediti per balance per 41,4 milioni di euro principalmente per l'imputazione nella quota corrente di quota parte dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018. Tali incrementi sono stati ridotti di 6,8 milioni di euro a seguito della svalutazione prudenziale dei crediti effettuata nell'esercizio e riferita ad Alitalia, a vettori aerei falliti e ad una società di gestione; ii) il decremento netto dei debiti commerciali per 1,6 milioni di euro riferito a maggiori pagamenti verso fornitori e incremento dei debiti per balance a seguito della riclassifica nella quota corrente di parte dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che determinano un effetto netto di minor debito per 31,8 milioni di euro su cui ha inciso una riduzione dei crediti tributari per 13,9 milioni di euro per l'incasso del credito iva del 2016 e la riduzione del credito IRAP a seguito della compensazione con l'imposta di competenza dell'esercizio; azzeramento del debito verso il MEF che al 31 dicembre 2016 era pari a 38,2 milioni di euro a seguito sia della cancellazione di 26 milioni di euro per gli effetti associati al Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017 che per il pagamento della restante parte incrementata della quota di competenza del 2016 per complessivi 64,9 milioni di euro.

Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 55,6 milioni di euro, che ha registrato nell'esercizio una variazione positiva di 1,7 milioni di euro sia per le liquidazioni ed anticipazioni erogate che per l'utile attuariale rilevato al 31 dicembre 2017, oltre ai fondi per rischi ed oneri per 9,5 milioni di euro e i crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite per un importo netto di positivi 21,3 milioni di euro.

Il patrimonio netto si attesta a 1.119,9 milioni di euro e registra un lieve incremento rispetto al 31 dicembre 2016 a seguito principalmente dell'utile dell'esercizio 2017 pari a 101,5 milioni di euro, in incremento di 25,1 milioni di euro rispetto al 2016, e delle variazioni in diminuzione del patrimonio netto per il pagamento del dividendo di 95,3 milioni di euro e dall'effetto negativo della riserva di conversione dei bilanci in valuta estera per 5,7 milioni di euro.

Il prospetto di raccordo tra il risultato e il patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2017 comparativo con quello al 31 dicembre 2016 è riportato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 nel commento alla nota n. 18.

L'indebitamento finanziario netto presenta un saldo di 117,5 milioni di euro in incremento rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2016 di 17,4 milioni di euro, come rappresentato nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 263.325 231.007 32.318
Crediti finanziari correnti 325 1.221 (896)
Indebitamento finanziario corrente (30.462) (32.622) 2.160
Posizione finanziaria corrente netta 233.188 199.606 33.582
Debiti finanziari non correnti 0 (104) 104
Indebitamento finanziario non corrente (350.670) (299.623) (51.047)
Indebitamento finanziario non corrente (350.670) (299.727) (50.943)
Indebitamento finanziario netto (117.482) (100.121) (17.361)

Valori in migliaia di euro

Al 31 dicembre 2017 la variazione negativa dell'indebitamento finanziario netto per 17,4 milioni di euro riflette sia l'effetto del flusso di cassa positivo prodotto dagli incassi che i pagamenti connessi all'operatività ordinaria, dovuti principalmente ai seguenti eventi: i) il pagamento del dividendo per 95,3 milioni di euro effettuato nel mese di maggio; ii) il pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per 64,9 milioni di euro; iii) il versamento della terza e quarta tranche di prezzo per l'acquisizione della partecipazione in Aireon per 22,9 milioni di dollari; iv) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 15 milioni di euro; v) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 35,2 milioni di euro. L'indebitamento finanziario non corrente si incrementa di 51 milioni di euro quale effetto netto tra l'accensione di una linea di finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro e il rimborso di due quote semestrali sui finanziamenti a medio termine per 31,3 milioni di euro.

Rendiconto finanziario consolidato

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 193.638 225.206 (31.568)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (115.016) (89.446) (25.570)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (46.094) (77.644) 31.550
Flusso monetario netto dell'esercizio 32.528 58.116 (25.588)
Disponibilità liquide ad inizio esercizio (*) 231.811 174.141 57.670
Di fferenze cambio su disponibilità iniziali (64) (446) 382
Disponibilità liquide a fine esercizio (*) 264.275 231.811 32.464
Free cash flow 78.622 135.760 (57.138)

Valori in migliaia di euro

(*) Le disponibilità liquide ed equivalenti accolgono all'inizio dell'esercizio 804 migliaia di euro della liquidità del Consorzio Sicta in liquidazione che nelle disponibilità liquide a fine esercizio si attestano a 950 migliaia di euro.

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2017 ammonta a 193,6 milioni di euro in decremento di 31,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per: i) i maggiori crediti Eurocontrol sia per il maggior fatturato degli ultimi due mesi dell'anno, e quindi non scaduti, che per il mancato incasso dei crediti vantati verso Eurocontrol per prestazioni riferite alla società Alitalia per 17,9 milioni di euro; ii) il minore incasso del credito iva che è stato pari a 13,6 milioni di euro rispetto ai 61,5 milioni di euro al 31 dicembre 2016; iii) l'incremento del debito per balance a seguito della maggiore iscrizione nell'esercizio di balance negativi per complessivi 23,5 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro del 2016; iv) i minori crediti per balance iscritti nel 2017 per 18,6 milioni di euro; v) la riduzione delle altre passività correnti a seguito del pagamento verso il MEF di complessivi 64,9 milioni di euro di cui in parte riferiti al 2014; vi) la minore variazione legata al fondo rischi che nel 2016 era stato utilizzato a seguito della definizione del contenzioso della controllata Techno Sky per 5,2 milioni di euro; effetti compensati in parte dal maggior risultato dell'esercizio per 25,1 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2017 ammonta a negativi 115 milioni di euro in incremento di 25,6 milioni di euro, rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2016, che sebbene in presenza di un valore dei capex pari a 115,4 milioni di euro tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, ha rilevato maggiori pagamenti verso i fornitori legati ai progetti di investimento per 8,7 milioni di euro. Il maggiore flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento è inoltre influenzato dal versamento della terza e quarta tranche di prezzo per l'acquisto della partecipazione in Aireon per 16,9 milioni di euro, non presente al 31 dicembre 2016.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 46,1 milioni di euro registrando una variazione positiva di 31,5 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, per l'accensione di una linea di finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro che ha parzialmente compensato l'assorbimento della liquidità per il pagamento del dividendo di 95,3 milioni di euro in incremento di 48 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016.

Il free cash flow si attesta a 78,6 milioni di euro grazie al flusso di cassa generato dalle attività di esercizio che ha permesso di coprire il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento. A tal proposito, si evidenzia che al netto dell'attività di investimento in Aireon che ha assorbito cassa per 16,9 milioni di euro, il free cash flow si sarebbe attestato a 95,5 milioni di euro con una variazione negativa di 40,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, principalmente per il mancato incasso dei crediti vantati verso Alitalia, al minor incasso del credito IVA e ai maggiori pagamenti effettuati ai fornitori per progetti di investimento.

Risultati economico ‐ finanziari di Enav

Di seguito si riportano gli schemi di conto economico, struttura patrimoniale e rendiconto finanziario riclassificati, lo schema della posizione finanziaria netta e i principali indicatori economici e finanziari utilizzati dal management per monitorare l'andamento della gestione.

Conto Economico riclassificato

Variazioni
2017 2016 Valori %
Ricavi da attività operativa 859.202 801.765 57.437 7,2%
Balance (17.223) 16.428 (33.651) ‐204,8%
Altri ricavi operativi 36.381 42.139 (5.758) ‐13,7%
Totale ricavi 878.360 860.332 18.028 2,1%
Costi del personale (415.966) (414.180) (1.786) 0,4%
Costi per lavori interni capitalizzati 7.590 7.507 83 1,1%
Altri costi operativi (194.354) (205.166) 10.812 ‐5,3%
Totale costi operativi (602.730) (611.839) 9.109 ‐1,5%
EBITDA 275.630 248.493 27.137 10,9%
EBITDA margin 31,4% 28,9% 2,5% 8,6%
Ammortamenti netto contributi su investimenti (132.582) (134.573) 1.991 ‐1,5%
Svalutazioni, perdite (riprese) di valore ed accan.ti (6.568) (5.039) (1.529) 30,3%
EBIT 136.480 108.881 27.599 25,3%
EBIT margin 15,5% 12,7% 2,9% 22,8%
Proventi (oneri) finanziari (2.715) (1.659) (1.056) ‐63,7%
Risultato prima delle imposte 133.765 107.222 26.543 24,8%
Imposte dell'esercizio (39.260) (35.818) (3.442) 9,6%
Utile/(Perdita) dell'esercizio 94.505 71.404 23.101 32,4%

Valori in migliaia di euro

I ricavi da attività operativa si attestano a 859,2 milioni di euro e registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente del 7,2%. Tale risultato è legato all'incremento dei ricavi di rotta e dei ricavi di terminale sia per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari rispettivamente a +4% e +3,1%, rispetto al 2016, che per le tariffe applicate relative al terminale, in quanto la rotta ha beneficiato di una tariffa sostanzialmente invariata rispetto al 2016 pari a Euro 80,00 (Euro 80,08 nel 2016).

Relativamente ai ricavi di terminale si osserva un incremento delle unità di servizio per la seconda e terza fascia di tariffazione ed un decremento della prima zona di tariffazione, rappresentata dall'Aeroporto di Roma Fiumicino, che ha registrato minori unità di servizio per ‐3,5% rispetto al 2016 in quanto risente maggiormente della difficoltà del vettore Alitalia. A tale effetto si aggiunge la riduzione tariffaria del 6,03% attuata nel 2017. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio registra un incremento delle unità di servizio del 4,4%,

rispetto al 2016, andamento che ha in parte compensato i minori ricavi rilevati a seguito della minore tariffa applicata nel 2017 per ‐10,02%. La terza zona di tariffazione, che comprende 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento nel traffico aereo gestito, espresso in unità di servizio, del +6,1% rispetto all'esercizio precedente e beneficia sia dei ricavi derivanti dagli aeroporti di Comiso e Rimini, transitati alla gestione della Capogruppo rispettivamente con decorrenza settembre e novembre 2016, che dell'incremento tariffario del 24,08% applicato per il 2017 mediante una tariffa di Euro 323,79, rispetto al 2016 in cui era presente un contributo del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di 26 milioni di euro che ha permesso l'applicazione di una tariffa minore, pari a Euro 260,96.

I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 10,4 milioni di euro e registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente del 4%, per le maggiori attività svolte sul mercato estero che hanno permesso di compensare i minori ricavi per prestazioni Air Traffic Services svolte con contratti diretti che ammontavano nel 2016 a 2,7 milioni di euro, tra cui quelli riferiti all'aeroporto di Comiso, in tariffa da settembre 2016 e precedentemente gestito in convenzione diretta, e per i servizi torre dell'aeroporto di Crotone a seguito del termine dell'esercizio provvisorio a fine ottobre 2016 e conseguente chiusura dello scalo.

Il balance incide negativamente sull'ammontare dei ricavi per 17,2 milioni di euro, in riduzione complessiva di 33,6 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, ed è rappresentato dai balance iscritti nel 2017 per complessivi 6,9 milioni di euro ridotto dall'effetto dell'attualizzazione dei suddetti crediti e dall'imputazione in tariffa e quindi a conto economico dei balance iscritti negli esercizi precedenti per 24 milioni di euro.

I costi operativi si attestano a complessivi 602,7 milioni di euro e registrano un decremento netto dell'1,5% rispetto all'esercizio precedente e sono rappresentati dal costo del personale per 415,9 milioni di euro, altri costi operativi per 194,3 milioni di euro e dai costi per lavori interni capitalizzati che generano un effetto positivo di 7,6 milioni di euro. In particolare, il costo del personale registra un incremento netto dello 0,4% legato principalmente alla retribuzione variabile e una minore retribuzione fissa anche a seguito della riduzione dell'organico di 31 unità medie, e una consistenza a fine 2017 di 3.364 unità (3.395 unità nel 2016). Gli altri costi operativi registrano un decremento netto del 5,3%, rispetto al 2016, a seguito sia dell'assenza dei costi legati al processo di privatizzazione che nell'esercizio precedente incidevano per 7,5 milioni di euro che da una riduzione generalizzata su varie voci di costo che ha compensato delle spese maggiori sostenute a seguito del nuovo status di società quotata che a supporto delle nuove commesse estere.

Tali valori hanno inciso positivamente nella determinazione dell'EBITDA generando un incremento dell'10,9% rispetto al 2016, attestandosi a 275,6 milioni di euro con un EBITDA margin del 31,4% (28,9% nel 2016).

L'EBIT registra un valore pari a 136,5 milioni di euro in incremento di 27,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 108,9 milioni di euro. L'EBIT margin a fine 2017 si attesta al 15,5%, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 12,7%.

I proventi ed oneri finanziari presentano un valore negativo di 2,7 milioni di euro in incremento rispetto all'esercizio precedente di 1 milione di euro per i minori proventi finanziari connessi sia agli interessi attivi sul credito iva a rimborso, totalmente incassato, che per i minori interessi di mora attivi emersi nell'esercizio oltre all'effetto associato alle perdite su cambi.

Le imposte dell'esercizio si attestano a 39,3 milioni di euro in incremento del 9,6% rispetto al 2016 a seguito della maggiore base imponibile, sebbene il risultato del 2017 beneficia della minore fiscalità corrente per la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24%. Il tax rate è risultato pari a 29,9% rispetto al 31,8% del 2016.

Per effetto di quanto sopra riportato, si registra un utile dell'esercizio di 94,5 milioni di euro, in incremento del 32,4% rispetto al 2016 in cui si attestava a 71,4 milioni di euro.

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Attività materiali 1.047.735 1.076.263 (28.528)
Attività immateriali 57.773 56.523 1.250
Partecipazioni 147.071 142.579 4.492
Crediti commerciali e debiti commerciali non correnti 64.526 136.770 (72.244)
Altre attività e passività non correnti (83.089) (88.720) 5.631
Capitale immobilizzato netto 1.234.016 1.323.415 (89.399)
Rimanenze 60.968 60.872 96
Crediti commerciali 281.987 224.515 57.472
Debiti commerciali (124.984) (125.705) 721
Altre attività e passività correnti (158.438) (187.796) 29.358
Attività destinate alla dismissione al netto delle relative passi 705 705 0
Capitale di esercizio netto 60.238 (27.409) 87.647
Capitale investito lordo 1.294.254 1.296.006 (1.752)
Fondo benefici ai dipendenti (37.703) (38.561) 858
Fondi per rischi e oneri (9.164) (10.714) 1.550
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/di fferite 14.554 13.516 1.038
Capitale investito netto 1.261.941 1.260.247 1.694
Patrimonio Netto 1.141.670 1.142.863 (1.193)
Indebitamento finanziario netto 120.271 117.384 2.887
Copertura del capitale investito netto 1.261.941 1.260.247 1.694

Struttura Patrimoniale riclassificata

Valori in migliaia di euro

Il Capitale investito netto si attesta a 1.261,9 milioni di euro in incremento di 1,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, come risultato delle variazioni avvenute nelle seguenti voci.

Il Capitale immobilizzato netto pari a 1.234 milioni di euro si è decrementato di 89,4 milioni di euro, rispetto il 31 dicembre 2016, per: i) il decremento delle attività materiali per 28,5 milioni di euro a seguito della rilevazione di ammortamenti superiori rispetto agli investimenti in corso di realizzazione rilevati nell'esercizio; ii) l'incremento della voce partecipazioni per 4,5 milioni di euro per il versamento effettuato alla controllata Enav North Atlantic per l'acquisto dell'ultima quota di partecipazione in Aireon LLC, con un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari versati e una quota detenuta al 31 dicembre 2017 del 10,07%; iii) una riduzione netta dei crediti e debiti commerciali non correnti, riferiti esclusivamente al balance, per 72,2 milioni di euro quale effetto netto tra la rilevazione dei balance dell'esercizio 2017 per 6,9 milioni di euro, la cancellazione di 26 milioni di euro dei balance di terminale di terza fascia rilevati in esercizi precedenti e riconosciuti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con il Decreto Legge n. 50/2017 art. 51 a riduzione del debito iscritto verso lo stesso di competenza del 2014 e la riclassifica nei crediti commerciali e debiti commerciali correnti dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018.

Il capitale di esercizio netto si attesta a 60,2 milioni di euro in incremento di 87,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. Le principali variazioni sono riferite a: i) l'incremento dei crediti commerciali per 57,5 milioni di euro di cui riferiti a crediti Eurocontrol per 21,1 milioni di euro, a seguito del maggior fatturato rilevato negli ultimi due mesi del 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016 e al mancato incasso di due mesi del fatturato verso Alitalia; ai crediti per balance per 41,4 milioni di euro principalmente per l'imputazione nella quota corrente di quota parte dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018; ii) il decremento netto dei debiti commerciali per 0,7 milioni di euro riferito a maggiori pagamenti verso fornitori e all'incremento dei debiti per balance per la riclassifica nella quota corrente di parte dei balance che verranno inseriti in tariffa nel 2018; iii) la variazione delle altre attività e passività correnti che determinano un effetto netto di minor debito per 29,3 milioni di euro su cui ha inciso una riduzione dei crediti tributari per 11,5 milioni di euro per l'incasso del credito iva del 2016 e la riduzione del credito IRAP a seguito della compensazione con l'imposta di competenza dell'esercizio; azzeramento del debito verso il MEF che al 31 dicembre 2016 era pari a 38,2 milioni di euro a seguito sia della cancellazione di 26 milioni di euro per gli effetti associati al Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017 che per il pagamento della restante parte incrementata della quota di competenza del 2016 per complessivi 64,9 milioni di euro.

Nella determinazione del capitale investito netto incide anche il Fondo benefici ai dipendenti per negativi 37,7 milioni di euro, oltre ai fondi per rischi ed oneri per 9,2 milioni di euro e i crediti per imposte anticipate e debiti per imposte differite per un importo netto di positivi 14,5 milioni di euro.

Il patrimonio netto si attesta a 1.141,7 milioni di euro e registra un decremento di 1,2 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2016, per il pagamento del dividendo di 95,3 milioni di euro, per la riduzione della

riserva da cash flow hedge di 0,8 milioni di euro, effetti in parte compensati dal maggiore utile dell'esercizio 2017 pari a 94,5 milioni di euro, in incremento di 23,1 milioni di euro rispetto al 2016.

L'indebitamento finanziario netto presenta un saldo di 120,3 milioni di euro in incremento, rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2016, di 2,9 milioni di euro, come rappresentato nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 257.550 213.744 43.806
Crediti finanziari correnti 325 1.221 (896)
Indebitamento finanziario corrente (30.462) (32.622) 2.160
Posizione finanziaria corrente netta 227.413 182.343 45.070
Crediti finanziari non correnti 2.986 0 2.986
Debiti finanziari non correnti 0 (104) 104
Indebitamento finanziario non corrente (350.670) (299.623) (51.047)
Indebitamento finanziario non corrente (347.684) (299.727) (47.957)
Indebitamento finanziario netto (120.271) (117.384) (2.887)

Valori in migliaia di euro

Al 31 dicembre 2017 la variazione negativa dell'indebitamento finanziario netto per 2,9 milioni di euro riflette sia l'effetto del flusso di cassa positivo prodotto dagli incassi che dei pagamenti connessi all'operatività ordinaria dovuti principalmente ai seguenti eventi: i) il pagamento del dividendo per 95,3 milioni di euro effettuato nel mese di maggio; ii) il pagamento del debito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze per 64,9 milioni di euro; iii) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 15 milioni di euro; iv) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 34,7 milioni di euro. L'effetto di tali esborsi è stato mitigato dagli incassi ricevuti nell'esercizio per il credito iva di 13,7 milioni di euro e dai prefinanziamenti e interim payment a valere sui progetti finanziati europei. L'indebitamento finanziario non corrente si incrementa di 51 milioni di euro quale effetto netto tra l'accensione di una linea di finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro e il rimborso di due quote semestrali sui finanziamenti a medio termine per 31,3 milioni di euro.

Rendiconto finanziario

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di esercizio 196.480 224.901 (28.421)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di investimento (102.617) (89.256) (13.361)
Flusso di cassa generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento (50.058) (78.473) 28.415
Flusso monetario netto dell'Esercizio 43.805 57.172 (13.367)
Disponibilità liquide a inizio Esercizio 213.745 156.573 57.172
Disponibilità liquide a fine Esercizio 257.550 213.745 43.805
Free cash flow 93.863 135.645 (41.782)

Valori in migliaia di euro

Il Flusso di cassa da attività di esercizio generato al 31 dicembre 2017 ammonta a 196,5 milioni di euro in decremento di 28,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per: i) i maggiori crediti Eurocontrol sia per il maggior fatturato degli ultimi due mesi dell'anno, e quindi non scaduti, che per il mancato incasso dei crediti vantati verso Alitalia per 17,9 milioni di euro; ii) il minore incasso del credito iva che è stato pari a 13,6 milioni di euro rispetto ai 61,5 milioni di euro al 31 dicembre 2016; iii) l'incremento del debito per balance a seguito della maggiore iscrizione nell'esercizio di balance negativi per complessivi 23,5 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro del 2016; iv) i minori crediti per balance iscritti nel 2017 per 18,6 milioni di euro; v) la riduzione delle altre passività correnti a seguito del pagamento verso il MEF di complessivi 64,9 milioni di euro di cui in parte riferito al 2014; effetti compensati in parte dal maggior risultato dell'esercizio per 23,1 milioni di euro.

Il Flusso di cassa da attività di investimento al 31 dicembre 2017 ammonta a negativi 102,6 milioni di euro in incremento di 13,4 milioni di euro, rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2016, che ha rilevato maggiori pagamenti verso i fornitori legati ai progetti di investimento per 8,9 milioni di euro. Il maggiore flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento è inoltre influenzato dal versamento alla controllata Enav North Atlantic della quarta tranche di prezzo per l'acquisto della partecipazione in Aireon per 4,5 milioni di euro, non presente al 31 dicembre 2016.

Il Flusso di cassa da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per complessivi 50 milioni di euro registrando una variazione positiva di 28,4 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, per l'accensione di una linea di finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro che ha parzialmente compensato l'assorbimento della liquidità per il pagamento del dividendo di 95,3 milioni di euro in incremento di 48 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 e il finanziamento intercompany erogato a Enav North Atlantic per 3,3 milioni di euro.

Il free cash flow si attesta a 93,9 milioni di euro grazie al flusso di cassa generato dalle attività di esercizio che ha permesso di coprire il flusso di cassa assorbito dalle attività di investimento.

Risorse Umane

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo Enav presenta un organico di 4.181 unità registrando un decremento effettivo di 52 unità rispetto all'organico del 2016 e l'organico medio, che si attesta a 4.243 unità, si riduce di 46 risorse. Il Gruppo è presente su tutto il territorio nazionale per la fornitura dei servizi di assistenza al volo e per la manutenzione degli impianti operativi ed in Malesia per le attività di consulenza aeronautica e per lo sviluppo delle attività commerciali.

Il costo del personale di Gruppo si è attestato a 478,4 milioni di euro tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente.

Le relazioni industriali

Il dialogo sociale nel corso del 2017 si è sviluppato su temi quali "efficienza e valorizzazione delle persone", "solidarietà" e "innovazione".

Relativamente al tema dell'efficienza e valorizzazione delle persone, si evidenzia il significativo accordo del 14 aprile 2017 che, muovendo delle importanti novità introdotte dal Jobs Act in tema di mansioni dei lavoratori, è volto a garantire l'employability del personale Enav coniugando azioni di ottimizzazione organizzativa e di riqualificazione professionale preceduta da idonei percorsi formativi. Una prima applicazione di questo accordo ha già visto coinvolte circa 30 risorse che oggi svolgono una nuova attività.

Nella stessa ottica si inquadra l'accordo del 23 novembre 2017 in merito ai riflessi sul personale derivanti dallo spostamento all'Area Control Center di Roma Ciampino della gestione degli avvicinamenti allo spazio aereo di Olbia. Anche in tal caso l'intesa ha consentito di coniugare l'efficienza organizzativa con la valorizzazione professionale, grazie alla formazione. Infatti, l'adeguamento dell'organico dell'aeroporto di Olbia, che si baserà sui nuovi livelli di servizio e dunque al netto dell'avvicinamento, è stato oggetto di uno specifico focus con il sindacato, culminato nell'apertura di un percorso di crescita professionale che coinvolgerà circa il 30% dei controllori dell'aeroporto di Olbia, i quali, dopo un accurato periodo di training, potranno conseguire la specializzazione di controllore di Area Control Center e svolgere le loro funzioni presso il Centro di Controllo d'Area di Milano.

La solidarietà è stato l'incentivo che ha spinto gli attori delle relazioni industriali, supportati dal Comitato Pari Opportunità, a stipulare l'accordo sulla cessione delle ferie. Andando oltre le previsioni legislative, si è convenuto di consentire la cessione delle ferie ai colleghi in stato di necessità documentata anche per l'assistenza dei parenti entro il primo grado (non solo i figli minori), del coniuge e del convivente more uxorio. Ammirevole la risposta del personale Enav sin dai primi casi di applicazione dell'accordo, con un'offerta solidale di ferie che è andata ben oltre le necessità manifestate.

Infine, sul fronte del dialogo a sostegno dell'innovazione si segnala l'intesa volta a garantire l'eccellenza del servizio attraverso la previsione di condizioni rivelatesi idonee a sostenere la crescita del traffico derivante dall'entrata a pieno regime del Free Route.

Con riferimento al tema pensionistico, il decreto legge 148/2017 all'art. 12‐bis ha introdotto per i lavoratori della Capogruppo, iscritti nei profili di controllori del traffico aereo, piloti ed operatori radiomisure, esperti di assistenza al volo ed esperti meteo, che hanno perduto il titolo abilitante e che sono stati assunti dopo il 31 dicembre 1995 o che abbiano esercitato l'opzione per l'iscrizione presso l'Inps,la possibilità di raggiungere i requisiti di pensionamento al compimento dei 60 anni di età, in anticipo di alcuni anni rispetto alla normativa vigente.

La formazione

Le ore di formazione erogate da Academy durante il 2017 sono state complessivamente 55.171 per 2.190 partecipanti, suddivise in: 5.223 ore di formazione ab‐initio (21 partecipanti), 1.850 ore di formazione avanzata (17 partecipanti), 10.881 ore di formazione continua (423 partecipanti), 28.488 ore di formazione per clienti esterni (257 partecipanti), 2.256 ore di formazione e‐learning (808 allievi) e 6.473 ore di formazione human performance (664 partecipanti).

Se da un lato si è manifestato un leggero decremento delle attività di formazione interna, dall'altro il 2017, ha visto un incremento significativo delle ore di training per il mercato esterno con l'erogazione di 3 nuovi corsi per l'ANSP della Libia e di 3 seminari ATM/Meteo per l'Istituto Besta di Ragusa. In collaborazione con la Funzione Progettazione Spazi Aerei, è stato erogato un corso per le procedure per la navigazione aerea GNSS RNAV.

In relazione alle attività connesse al catalogo di offerta dei servizi di training, tra le iniziative più rilevanti, sono stati realizzati 4 corsi Meteo/AFIS, si è concluso un corso FISO e ne sono stati realizzati altri 2 nuovi corsi, un corso Apron management per la società di gestione aeroporto di Cagliari e la replica del corso di aggiornamento per il personale ENEA.

Il 2017 è stato un anno importante per il consolidamento dello Human Factor in Enav sia nel contesto ATM, attraverso il Regolamento Europeo 340/2015, sia nel contesto delle Radiomisure attraverso le Decision 2015/022/R e 2015/023/R relative al training Crew Resource Management (CRM). Più nello specifico è stato avviato il programma triennale I‐HPI Inside Human Performance Improvement suddiviso in un percorso di "Training the trainer" rivolto a 92 partecipanti per un totale di 2.142 ore formative, un intervento di formazione rivolto ai capi impianto operativi (34 destinatari per 136 ore di training) e un'attività di diffusione sul territorio rivolta a 481 OJTI per un totale di 3.832 ore di formazione.

Le restanti ore riguardano un corso Comando rivolto a 4 risorse di Radiomisure e l'attività di aggiornamento e professionalizzazione allo Human Factor destinata al personale Radiomisure. Infine completa il quadro delle attività un corso di aggiornamento CISM rivolto a 25 Peers.

Relativamente alla formazione manageriale e specialistica, nel corso del 2017, sono stati effettuati interventi formativi per 11.751 ore complessive coinvolgendo 826 risorse delle funzioni di staff centrali e della Direzione Servizi della Navigazione Aerea. La formazione ha riguardato sia un progetto di change management volto a ridefinire i valori guida e il modello di management aziendale in linea con le nuove logiche di mercato che formazione specialistica sui temi di Project Management, sui servizi fiduciari e sul nuovo codice degli appalti pubblici. Inoltre, sono state attivate tre tipologie di formazione linguistica per un totale di 1.690 ore e 89 discenti, riguardanti 48 percorsi individuali erogati in modalità multimediale, 14 corsi frontali per dirigenti e 3 edizioni del workshop in aula finalizzato a migliorare le tecniche di comunicazione e capacità di negoziazione in lingua.

Interventi organizzativi

Gli interventi organizzativi più significativi del 2017 hanno principalmente riguardato:

  • l'ampliamento delle competenze della funzione Qualità e Sistemi di Gestione, a seguito dell'acquisizione delle responsabilità relative alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. 81/08 e alla tutela ambientale di cui al D.Lgs. 152/06, con conseguente ridenominazione in Qualità, Sistemi di Gestione e HSE;
  • la diversa articolazione della funzione Internal Audit, al fine di garantirne maggiore aderenza alle responsabilità in materia di prevenzione della corruzione e delle frodi a livello di Gruppo;
  • l'istituzione, nell'ambito della Direzione Servizi Navigazione Aerea, del nuovo Centro Aeroportuale "Comiso";
  • la riorganizzazione della funzione Security per il miglior presidio della sicurezza delle infrastrutture, del personale, delle informazioni, dei sistemi e delle reti dati;
  • la riorganizzazione della funzione Acquisti, con conseguente accentramento in service degli approvvigionamenti di beni, servizi e lavori delle società del Gruppo;
  • la riorganizzazione nell'ambito della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo del presidio relativo alla gestione finanziaria, con l'introduzione di una struttura dedicata alle operazioni straordinarie e l'istituzione, nell'ambito delle attività dell'amministrazione, di un settore a supporto del Dirigente Preposto per le attività specifiche previste dal Testo Unico della Finanza (TUF);
  • la riorganizzazione di alcuni settori nell'ambito della funzione Progettazione Spazi Aerei per una maggiore aderenza all'evoluzione dei processi gestiti.

La salute e la sicurezza sul lavoro

Relativamente alle prestazioni in materia di tutela della sicurezza sul lavoro, sono stati aggiornati n. 48 Documenti di valutazione dei rischi, a seguito del conferimento delle deleghe di funzioni del Datore di Lavoro, della valutazione del rischio all'esposizione a campi elettromagnetici, dell'aggiornamento di dati specifici per i singoli siti oltre alla mutata organizzazione aziendale che ha portato all'aggiornamento anche di n. 16 piani di emergenza.

Con riferimento alle indagini ambientali nei luoghi di lavoro è stata effettuata l'attività di monitoraggio degli agenti fisici nei luoghi di lavoro (rumore, campi elettromagnetici, microclima e illuminamento) e della qualità dell'aria in 4 siti ed è stata effettuata dall'Esperto Qualificato di terzo grado incaricato da Enav l'attività di monitoraggio delle radiazioni ionizzanti dovute a:

  • matrici radiogene dei Radar;
  • gas Radon;
  • radiazioni cosmiche in volo per il personale navigante di Radiomisure.

Relativamente alla formazione si è proceduto ad effettuare l'attività nei confronti degli addetti antincendio e primo soccorso e dei preposti e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Inoltre, tramite la piattaforma E‐Learning sono stati erogati i corsi di formazione generale, specifica e di aggiornamento dei lavoratori.

Sono state effettuate le previste esercitazioni relative alla gestione delle emergenze ed evacuazioni che, nel caso delle Strutture Aeroportuali hanno visto la collaborazione dei Vigili del Fuoco, del Servizio Sanitario Aeroportuale e delle Società di Gestione aeroportuale.

Relativamente alla sorveglianza sanitaria sono stati effettuati n. 2.186 accertamenti al fine di verificare le condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti riguardante il personale Controllore del Traffico Aereo e Operatore del Servizio di Informazioni Volo in possesso della specializzazione di unità operativa in corso di validità, i Piloti di aeromobili e gli Flight Inspection Operator di Radiomisure, nonché gli accertamenti di alcol dipendenza per i lavoratori dotati di patente aeroportuale e per gli autisti.

Infine, la seconda parte del 2017 ha visto l'implementazione in Enav del Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro e l'avvio dell'iter di certificazione in accordo allo standard di riferimento OHSAS 18001:2007 Sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro.

Investimenti

Gli investimenti realizzati hanno l'obiettivo di assicurare che gli assets a supporto dei servizi di gestione del traffico aereo sul territorio nazionale siano: i) coerenti con gli obiettivi di performance tecnici, economici e prestazionali richiesti; ii) conformi agli standard qualitativi e prestazionali stabiliti in ambito nazionale ed internazionale dagli Organismi regolatori del Settore; iii) in linea con l'evoluzione della piattaforma tecnologica e con i nuovi concetti operativi definiti e sviluppati in ambito europeo per il network ATM. Il peso prevalente degli investimenti è rappresentato dall'insieme degli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche operative, in quanto esse condizionano direttamente le attività aziendali di core business in termine di efficienza, economicità e sicurezza dei servizi di gestione del traffico aereo. Lo strumento attraverso cui vengono pianificati gli investimenti è il piano degli investimenti di durata triennale e aggiornato su base annuale attraverso una rimodulazione che tiene anche conto delle esigenze operative emerse in corso di anno.

Nel 2017 si è registrato un valore dei capex riferito al bilancio consolidato pari a 115,4 milioni di euro (116,2 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Tra i principali investimenti in corso di realizzazione rilevati nel 2017, si evidenziano: i) il programma 4‐Flight, che ha lo scopo di sviluppare la nuova piattaforma tecnologica di automazione degli Area Control Center italiani in sostituzione di quella attualmente operativa ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Con riferimento a tale programma, nel 2017 è stato avviato lo

sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4‐Flight; ii) l'ampliamento della scuola di formazione Academy di Forlì che prevede la costruzione del nuovo polo tecnologico integrato; iii) il programma Data Link, attraverso il quale si sostituiranno le comunicazioni voce con comunicazioni testo CPDLC (Controller Pilot Data Link Communications) fra controllori e piloti in fase di installazione presso tre Area Control Center; iv) l'avvio di un nuovo sistema di fallback per gli Area Control Center italiani.

I nuovi obiettivi del programma Sesar per far fronte all'attuale frammentazione dei servizi per il controllo del traffico aereo prevedono la messa in opera di complessi programmi in ambito internazionale. In tale ambito sono stati avviati diversi progetti tra cui si riportano, di seguito, quelli di maggior rilievo.

Sesar e le attività di ricerca e sviluppo

Il programma di ricerca e sviluppo europeo Sesar è un'iniziativa lanciata dalla Commissione Europea per fornire al Cielo Unico gli elementi tecnologici innovativi che permettano la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del traffico aereo moderno, interoperabile, efficiente e capace di garantire lo sviluppo del trasporto aereo su basi sicure e nel rispetto dell'ambiente.

Nel 2017 con l'ultima rendicontazione si è conclusa la prima fase del programma relativa al periodo 2009‐ 2016 in cui Enav ha rivestito un ruolo importante conducendo diverse attività di sperimentazione pre‐ operativa, sia in ambito aeroportuale sia per ciò che riguarda gli spazi aerei di sorvolo e/o di avvicinamento, partecipando a 98 progetti ed in più di 30 esercizi di validazione.

La seconda fase del programma, denominata Sesar 2020 ha un orizzonte temporale di sei anni ed è articolata in due fasi di attività: wave 1 che si articola in tre anni (2016‐2019) e wave 2 che inizia nel 2019 fino al 2021. Il programma è stato avviato a fine 2016 e per la realizzazione dei progetti Enav si avvale del contributo di un gruppo di partner internazionali, c.d. Linked Third Parties (LTP), opportunamente selezionati in base ad appositi accordi tecnico‐operativi e della controllata Techno Sky subentrata al Consorzio Sicta in liquidazione. Il Gruppo Enav è impegnato con più di 20 validazioni da condurre nell'arco della Wave 1, di cui 2 già eseguite nel 2017. Si evidenzia altresì che sono iniziate le attività preparatorie per la definizione della Wave 2, il cui avvio è previsto entro la fine del 2019.

Sesar Deployment Manager

Il Deployment Manager (DM) è l'organo voluto dalla Commissione Europea per sincronizzare e coordinare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo in Europa. Tale attività è svolta attraverso il Consorzio, selezionato dalla Commissione Europea, denominato Sesar Deployment Manager (SDM) composto da: alcuni provider della navigazione aerea, da alcune compagnie aeree e dallo SDAG Sesar Related Deployment Airport Operators Grouping. Nel corso del 2017 il Consorzio ha cambiato la propria ragione sociale in Sesar Deployment Alliance Association Internazionale Sans But Lucratif (SDA AISBL).

Il Deployment Manager deve garantire la sincronizzazione e il coordinamento dei progetti di implementazione locali necessari per attuare il Deployment Programme e quindi il Pilot Common Project (PCP), così come i relativi investimenti. Il Deployment Programme costituisce, inoltre, il documento di riferimento per l'identificazione delle priorità dei bandi di finanziamento europei per il settore del trasporto aereo.

Le attività di deployment di SESAR, coordinate dal SDM e cofinanziate dalla Commissione Europea tramite l'Agenzia INEA, prevedono l'aggiornamento annuale di un programma di deployment (Deployment Program o DP), nella cui revisione Enav ha un ruolo di leadership, in coordinamento con gli altri stakeholder europei sui relativi tavoli internazionali di CANSO e dell'Alleanza A6; allo stesso tempo, Enav mantiene l'allineamento tra il Piano degli Investimenti Aziendale e il Deployment Program per garantire la conformità nei modi e nei tempi delle implementazioni pianificate dalla Società con la regolamentazione Europea di riferimento. Al riguardo si rappresenta, con riferimento alla Call for Proposals CEF Transport indetta nel corso dell'anno 2016 è stato formalizzato nel mese di novembre, il Grant Agreement con la Commissione Europea.

Anche per l'anno 2017 la Commissione Europea ha bandito una nuova Call for Proposal CEF Transport per la quale Enav sta predisponendo la documentazione necessaria alla partecipazione.

Ambiente

Il Gruppo Enav si pone, in materia di ambiente, l'obiettivo di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale collegato alle operazioni di volo e di abbassare l'impatto ambientale del Gruppo mediante l'efficienza e il risparmio nei consumi asserviti alla realizzazione del proprio core business.

Interventi in ambito operativo

Al fine di supportare gli Airspace Users nella ricerca di modalità operative atte a ridurre il consumo di carburante e il relativo impatto ambientale, il Flight Efficiency Plan (FEP) di Enav definisce e raccoglie le azioni programmate per l'ottimizzazione delle traiettorie pianificabili in volo ed il contenimento dei tempi per le operazioni degli aeromobili al suolo.

Rispetto agli obiettivi ambientali che devono essere perseguiti a livello europeo e nazionale, il contributo derivante dall'implementazione del FEP di Enav è di fondamentale importanza. Infatti, la realizzazione delle misure programmate viene monitorata dallo Stato, tramite l'ENAC, nel contesto dell'applicazione del Piano di Performance Nazionale. Dal 2012, il FEP è anche un contributo alla realizzazione dell'Italy's action plan on CO2 emissions reduction che gli Stati redigono in ambito ECAC/ICAO come apporto al raggiungimento degli obiettivi globali di diminuzione dell'impatto ambientale dell'aviazione e a contrasto dei cambiamenti climatici.

Le misure implementate nel 2017 hanno permesso di migliorare il flight planning delle compagnie aeree che operano da/per gli aeroporti nazionali o che sorvolano lo spazio aereo ove i servizi del traffico aereo sono di responsabilità di Enav.

A dicembre 2016 è stata attivata la terza fase del Progetto per il Free Route Italy (FRI), che ha di fatto reso più libera la pianificazione delle traiettorie nello spazio aereo al di sopra dei 33.500ft (FRA‐IT). Il progetto in tre anni, step by step, ha portato le compagnie, in detto volume di spazio aereo, a superare il vincolo di pianificare aerovie e preordinati segmenti di rotte, permettendo dapprima una semplificazione e un accorciamento degli instradamenti, in determinati orari e nel fine settimana, e alla fine del progetto offrendo la maggiore libertà di scelta, sette giorni su sette, del percorso di volo più diretto nello spazio FRA‐ IT. La conseguenza diretta è una potenziale diminuzione nel consumo di carburante dei velivoli e conseguente riduzione di immissione in atmosfera di gas derivanti dalla combustione. Si è stimato che nel 2017, con l'implementazione del FRA‐IT, il 54% del traffico interessato ha potuto ridurre mediamente la distanza del tragitto pianificato dalla partenza alla destinazione che consiste nel complesso in quasi 8,5 milioni di chilometri con potenziali risparmi sulle emissioni di CO2 pari a circa 95 milioni di kg, e 30 milioni di kg di carburante. Considerando un costo medio del carburante avio di 0,74 euro per kg, il beneficio per i vettori è stato superiore a 22 milioni di euro.

Ulteriori risparmi sono arrivati dai voli che pur non sfruttando direttamente il FRA‐IT hanno utilizzato il sistema di instradamenti diretti più bassi implementato con le prime due fasi del progetto e propedeutico al FRA‐IT stesso: i risparmi sono nell'ordine di 283 tonnellate di carburante, pari a mancate emissioni per 893 tonnellate di CO2.

Si registrano, inoltre, interventi alla disponibilità di porzioni del network sottostante lo spazio FRA‐IT per armonizzare i flussi di traffico ed i profili di volo su un certo numero di collegamenti nazionali ed internazionali, alcuni anche con conseguenti riduzioni delle distanze, e la realizzazione di procedure più efficienti per gli aeroporti di Firenze, Brindisi e Pescara. La stima dei risparmi in pianificazione attribuita a questi altri miglioramenti apportati al network è pari a 368 tonnellate di carburante e 1.159 tonnellate di CO2 .

Infine, è da registrare l'avvio dei trials locali dell'Airport Collaborative Decision Making (A‐CDM) nell'aeroporto di Napoli Capodichino, che sia avvia a diventare il quinto aeroporto italiano A‐CDM, dopo Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate e Venezia Tessera. La piena operatività è prevista per il prossimo anno, con la connessione alla rete di scambio dati del Network Manager Europeo. L'A‐CDM, grazie all'ottimizzazione delle procedure di turn‐round e all'integrazione e al continuo scambio di dati tra Enav, gestore aeroportuale, compagnie aeree e Network Manager Europeo, favorisce la gestione operativa, contribuisce ad ottimizzare la gestione/movimentazione al suolo e l'uso della capacità aeroportuale migliorando la profittabilità dell'occupazione dello spazio aereo e, di conseguenza, anche la gestione dei flussi di traffico aereo.

Interventi in ambito Facilities

In linea con le politiche ambientali avviate negli ultimi anni Enav è impegnata nella riduzione dei consumi energetici e nell'abbattimento delle emissioni di gas‐serra anche attraverso la dotazione di impianti per la autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, o da fonti meno inquinanti (gas metano). Questo avviene secondo le linee guida del Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni inquinanti, ottenendo anche una riduzione dei costi di energia e beneficiando degli incentivi erogati dal Gestore Servizi Elettrici (GSE). Enav, sulla base dei risultati ottenuti dalle diagnosi energetiche, in ottemperanza del D. Lgs 102/2014, su 11 siti più energivori aziendali, ha individuato per gli stessi 11 siti e, successivamente per ulteriori 19 siti di similari caratteristiche, delle opportunità di miglioramento dell'efficienza energetica. Tali opportunità si concretizzeranno attraverso degli interventi dei prossimi anni volti a realizzare un percorso di riduzione dei consumi di energia elettrica.

Attualmente vengono utilizzati degli impianti fotovoltaici, alcuni dei quali beneficiano degli incentivi erogati dal GSE e sono situati sia presso la sede legale di Enav, che presso l'aeroporto di Bari e di Ancona Falconara, nel Centro di Controllo di Area di Brindisi e al radiofaro di Bitonto mentre sono in fase di ultimazione gli impianti fotovoltaici dell'aeroporto di Napoli e di Genova.

Attività internazionali

Nel contesto internazionale, Enav è impegnata in una serie di attività volte a consolidare i rapporti con gli altri Air Navigation Service Provider sia a livello bilaterale sia attraverso alleanze ed aggregazioni (come ad esempio l'alleanza A6) nonché, con le principali Istituzioni ed Organizzazioni Internazionali esistenti nell'ambito del trasporto aereo ed in particolare dell'Air Traffic Management (tra i principali ICAO, la Commissione Europea, EASA, CANSO, EUROCONTROL, EUROCAE). In tale ottica, Enav è impegnata in una intensa attività internazionale sui tavoli istituzionali di ICAO, EUROCONTROL, CANSO, Commissione Europea, EASA ed EUROCAE e sui principali processi industriali attraverso partecipazioni dirette quali: SESAR Joint Undertaking, SESAR Deployment Manager, European Satellite Service Provider (ESSP) per EGNOS, programmi di cooperazione bilaterale, con FAA (Stati Uniti), NAV Canada, DSNA (Francia), NATS (Regno Unito), DFS (Germania), State ATM Corporation (Federazione Russa), o multilaterale con altri Service Provider quali quelli appartenenti all'Alleanza A6, FAB BLUE MED; programmi multi‐stakeholder per lo sviluppo di sistemi tecnologici, quali Coflight e 4‐Flight, ERATO, Datalink e PENS, o con attori industriali per la parte airborne, nonché su nuove tecnologie satellitari come AIREON.

Nel corso del 2017 è stata svolta un'attività in seno alle istituzioni europee per la revisione del Regolamento UE 216/2008, cosiddetto regolamento basico EASA (European Aviation Safety Agency). Con la revisione di tale regolamento vengono assegnate nuove competenze ad EASA, soprattutto per quanto riguarda la Security ed i droni nonché ridefiniti i rapporti tra le funzioni della stessa EASA e quelle degli Stati Membri. Il

2017 ha visto Enav impegnata anche in numerose attività per la revisione dei regolamenti sul Performance Scheme, Charging Regulation, sul futuro Network Manager nonché per l'evoluzione del framework normativo relativo ai Common Projects per la nuova infrastruttura ATM Europea. Di particolare rilevanza per Enav sono risultate inoltre alcune attività atte a produrre norme e requisiti comuni nel settore dei cosiddetti droni (UAS – Unmanned Aerial Systems) e, più in particolare, per il nuovo concetto di UTM (UAV Traffic Management).

Attività commerciali

Nel 2017 il Gruppo ENAV ha conseguito risultati in termini di ricavi derivanti dalle vendite di servizi sul mercato non regolamentato per un totale di 14,3 milioni di euro in leggera riduzione rispetto all'esercizio precedente. Le attività più rilevanti svolte dal Gruppo Enav sul mercato terzo si riferiscono ai servizi di consulenza aeronautica e di radiomisure.

Nel 2017 in ambito Gruppo sono state presentate 78 offerte tecnico commerciali per un valore totale di 24,7 milioni di euro che insieme alle offerte presentate nell'esercizio precedente hanno consentito di acquisire 44 nuovi contratti che in aggiunta a quelli già in portafoglio, hanno generato ordini per il prossimo triennio per 16,2 milioni di euro.

Oltre questi ultimi importanti risultati, l'azione commerciale ha previsto molteplici attività, tra cui:

  • la proposizione ad organizzazioni nazionali ed internazionali di servizi e prodotti;
  • la partecipazione a gare internazionali;
  • la stipula di contratti di consulenza aeronautica ed assistenza tecnica in ambito nazionale e di contratti di formazione e servizi tecnici per clienti internazionali;
  • la promozione e comunicazione commerciale verso i clienti internazionali attraverso la partecipazione a fiere ed eventi di settore;
  • la sottoscrizione di accordi di cooperazione commerciale con partner industriali e di cooperazione tecnica con potenziali clienti.

In particolare le attività a maggior impatto economico nel 2017 sono state il rinnovo per la Capogruppo del contratto di Radiomisure in Arabia Saudita, per ENAV Asia Pacific l'aggiudicazione dell'attività Project Management per la sostituzione e l'upgrade dei Servizi di Navigazione, Sorveglianza, Comunicazione e Air Traffic Management nel Sabah e Sarawak e per Techno Sky l'acquisizione del contratto per la realizzazione della nuova Torre di Controllo dell'aeroporto di Mitiga presso Tripoli in Libia.

Ad oggi il Gruppo Enav ha portato a termine con successo oltre 250 progetti in 29 diversi paesi nel mondo avendo come mercati principali e di riferimento la Malesia, la penisola Araba, il nord e l'est Africa.

Altre informazioni

Piano industriale

Nel corso dell'anno il Gruppo ha avviato le attività propedeutiche alla realizzazione e redazione del Piano Industriale 2018‐2022. Nel considerare la Safety quale presupposto imprescindibile nell'esercizio delle attività core, il Piano si sviluppa su una serie di elementi chiave, linee guida ed obiettivi.

Le azioni sottostanti a tali elementi strategici hanno determinato lo sviluppo di una serie di iniziative, nonché hanno concorso alla definizione del Piano Commerciale, Piano delle Risorse Umane, Piano degli Investimenti e del Piano Economico‐Finanziario.

Sotto il profilo realizzativo, il Piano ha visto il contributo di tutte le strutture aziendali interessate e prevedrà nella sua fase attuativa la declinazione delle iniziative in specifici progetti che saranno implementati e monitorati nel loro sviluppo.

Il Piano industriale 2018 – 2022 è stato approvato nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2018.

Contratto di programma Stato/Enav

Ai fini della conclusiva predisposizione del testo e successiva sottoscrizione del contratto di programma 2016‐2019, nel corso dell'anno la Capogruppo ha collaborato con le Istituzioni nazionali di riferimento con il duplice obiettivo di poter recepire nello stesso Contratto le osservazioni contenute nella Delibera CIPE e di pervenire quindi alla sottoscrizione dello stesso.

In particolare, tra le novità più rilevanti conseguenti all'accoglimento delle predette osservazioni, si evidenzia l'estensione della applicabilità della performance operativa (in termini di puntualità del volo) anche per un numero prestabilito di aeroporti inclusi nella terza fascia tariffaria, tenuto conto delle regole e la metodologia prevista nella normativa comunitaria di settore.

Oltre a ciò, il Contratto di Programma 2016‐2019 ha previsto il transito dei servizi di navigazione aerea dall'Aeronautica Militare all'Enav relativi a quegli aeroporti prima militari ed oggi divenuti civili. Essendo gli aeroporti di Roma Ciampino, Verona, Brindisi e Treviso già transitati ad Enav, l'articolo 3 prevede il transito dei servizi dell'aeroporto di Rimini, passato in gestione ad Enav nel 2016, nonché l'elevazione dei servizi della navigazione aerea sugli aeroporti di Cuneo e Crotone, da servizio di AFIS a servizio di Torre. Relativamente poi all'aeroporto di Comiso, il Contratto stabilisce che tale aeroporto entri nella lista degli aeroporti gestiti da Enav e sia soggetto al meccanismo tariffario.

Ad oggi, pertanto, il Contratto è stato firmato da parte dei soggetti firmatari ed è in corso di registrazione presso la Corte dei Conti.

Droni

La Capogruppo, in virtù del proprio ruolo di fornitore di servizi alla navigazione aerea in Italia sulla base della designazione dello Stato come esplicitamente definito dall'art. 691 bis del Codice della Navigazione, ha condotto attività congiunte con l'autorità di regolazione ENAC per l'applicazione del regolamento ENAC sugli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e più in particolare per lo sviluppo ed erogazione dei servizi di registrazione, identificazione e di "Unmanned Aerial Vehicles Traffic Management" (UTM).

ENAC ha riconosciuto Enav come entità alla quale affidare le attività legate a registrazione, identificazione degli APR e più in generale per i servizi al più ampio bacino dei droni. Per regolare i rapporti tra le parti, è stato condiviso l'utilizzo di uno strumento specifico, la Convenzione, che è stata siglata nell'anno precedente. In virtù di detta Convenzione, Enav ha avviato e gestisce le attività per la registrazione dei droni attraverso la creazione di un apposito sito web (www. D‐flight.it). Così come previsto nella Convenzione tra ENAC ed Enav, la fornitura dei servizi UTM può essere svolta da Enav direttamente ovvero attraverso altra società controllata istituita a tale scopo. A tal fine Enav ha bandito nel corso del 2017 apposita procedura di gara finalizzata all'identificazione di un partner industriale con il quale creare una NewCo in grado di raccogliere le conoscenze e l'infrastruttura necessaria al pieno sviluppo dei nuovi servizi UTM (UAV Traffic Management). La procedura dovrebbe finalizzarsi nel corso del 2018.

Certificazioni del Gruppo Enav

Anche nel 2017 Enav è stata oggetto di audit da parte di ENAC per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti comuni per la fornitura di servizi di navigazione aerea previsti dal Regolamento di esecuzione (UE) n. 1035/2011 della Commissione del 17 ottobre 2011 e s.m.i.

Tali requisiti comuni sono relativi sia a requisiti generali (competenza e capacità tecniche ed operative, struttura organizzativa e gestione, gestione della safety e della qualità, security, risorse umane, solidità finanziaria, responsabilità e copertura dei rischi, qualità dei servizi e requisiti in materia di comunicazione), sia a requisiti specifici per ciascun servizio erogato (Servizi di Traffico Aereo, di Comunicazione, Navigazione e Sorveglianza, di Informazioni Aeronautiche e Metereologici).

ENAC, in qualità di ente regolatore, ha rilasciato delle certificazioni separate in controtendenza rispetto al passato in cui una sola certificazione comprendeva tutto. In particolare:

  • in data 16 febbraio 2017, ENAC ha rilasciato la versione aggiornata del certificato di Enav quale organizzazione di addestramento per controllore del traffico aereo inserendo tra le tipologie di addestramento approvate anche il Conversion Training (non presente nella versione precedente);
  • in data 26 marzo 2017, ha rilasciato i certificati quale organizzazione di formazione per Meteorologo Aeronautico/Tecnico Meteorologo Aeronautico e per gli Operatori di Servizio Informazioni Volo.

In particolare, ENAC ha svolto sia presso le Strutture Territoriali sia presso le Funzioni centrali di Enav:

  • 22 audit con l'obiettivo di verificare il mantenimento della conformità ai requisiti comuni ed alle condizioni precisate nel certificato;
  • 6 audit per verificare il continuo soddisfacimento dei requisiti per operare come organizzazione di addestramento, ai sensi del Regolamento (UE) 2015/340, del Regolamento ENAC Licenza di operatore del Servizio Informazioni Volo (AFIS) e Requisiti per il personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea;
  • 2 audit per accertare il mantenimento della conformità ai requisiti per operare come organizzazione di progettazione delle procedure strumentali di volo ai sensi del Regolamento ENAC.

Relativamente alle certificazioni dei sistemi di gestione aziendale del Gruppo Enav, nel mese di dicembre 2017, l'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL – Business Assurance ha concluso positivamente le attività della seconda verifica di mantenimento, determinando:

  • la conversione dei Certificati di conformità in accordo alla nuova edizione della norma UNI EN ISO 9001:2015 del Gruppo Enav (Enav e Techno Sky) e la contestuale estensione al Centro Aeroportuale di Rimini;
  • la conferma della validità del Certificato di conformità in accordo alla normativa UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 per Enav e la contestuale estensione al Centro Aeroportuale di Rimini.

Per quanto riguarda la flotta aerea di Radiomisure, Enav è stata oggetto di audit specifici per verificare il mantenimento del Certificato di Approvazione per l'impresa per la gestione della navigabilità continua, del Certificato di Approvazione dell'impresa di manutenzione e della Dichiarazione a norma del Regolamento UE n. 965/2012 della Commissione sulle Operazioni di volo. A fine marzo 2017 l'ENAC, in accordo al Regolamento UE n. 965/2012 ha rilasciato a Enav‐Radiomisure l'approvazione per l'effettuazione delle seguenti operazioni speciali: Low Visibility Operations Take‐off e operazioni di volo in spazi aerei RVSM (Reduced Vertical Separation Minima).

Relativamente alle ulteriori certificazioni/attestazioni di Techno Sky si evidenzia che nel mese di dicembre 2017 è stata effettuata da parte dell'Organismo Internazionale di Certificazione DNV GL – Business Assurance la quarta verifica di mantenimento della certificazione F‐GAS (Certificazione degli operatori e delle imprese che effettuano installazione, manutenzione o riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento d'aria e pompe di calore contenente taluni gas fluorurati ad effetto serra) ai sensi del Regolamento (CE) n. 303/2008.

Decreto Legislativo 196/2003

Anche per l'anno 2017, Enav ha predisposto il documento sugli adempimenti minimi di sicurezza previsti dal Codice della Privacy, sottoscritto dal Titolare del trattamento dei dati personali pro tempore, nonché l'analisi del rischio specifica per i dati personali, effettuata all'interno dell'Analisi del Rischio per la Sicurezza delle Informazioni, prevista nell'ambito del Security Management System.

Con riferimento al trattamento dei dati personali, a seguito dell'evoluzione normativa intervenuta con il nuovo Regolamento Europeo (UE) n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR General Data Protection Regulation), che entrerà in vigore il 25 maggio 2018, superando le norme del Codice per la protezione dei dati personali (D.lgs. n. 196/2003), Enav e Techno Sky hanno iniziato le attività necessarie ad implementare le azioni necessarie a garantire la compliance del Gruppo alla normativa in parola.

Acquisto azioni proprie

L'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 28 aprile 2017 ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie per finalità legate: i) agli obblighi derivanti da programmi di opzioni su azioni o altre assegnazioni di azioni ai dipendenti o ai membri degli organi di amministrazione di Enav e/o di società direttamente o indirettamente controllate; ii) nell'ambito di operazioni straordinarie; iii) in un'ottica di investimento a medio e lungo termine; iv) effettuare attività di sostegno della liquidità del mercato. Il numero massimo di azioni di cui è stato autorizzato l'acquisto è di 850.000 ed è valido per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare di autorizzazione. Attualmente Enav non ha acquistato azioni e quindi non detiene azioni proprie in portafoglio.

Rapporti con Parti Correlate

Per parti correlate si intendono le entità controllate, direttamente o indirettamente da Enav, il controllante Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente dal MEF stesso e il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). Sono altresì parti correlate gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate e i fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate compiute dal Gruppo Enav nel 2017 sono rappresentate sostanzialmente da prestazioni facenti parte della ordinaria gestione e regolate a condizioni di mercato, come più ampiamente descritto nella nota n. 33 del Bilancio consolidato e nella nota n. 30 del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017.

Enav, in conformità a quanto previsto dall'art. 2391 bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, ha istituito, con efficacia a decorrere dalla data di ammissione alle negoziazioni delle azioni della società sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, la procedura che disciplina le Operazioni con parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 giugno 2016. Nel 2017, la

suddetta procedura è stata oggetto di aggiornamento e modifiche approvate dal Consiglio di Amministrazione, acquisito il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella seduta del 13 novembre 2017, ed è disponibile sul sito internet di Enav www.enav.it sezione Governance area documenti societari.

Si precisa che, nel corso del 2017, non sono state poste in essere operazioni di maggiore rilevanza così come individuate nell'allegato 1 della suddetta procedura, né operazioni soggette agli obblighi informativi in quanto rientranti nei casi di esclusione previsti dalla procedura, né operazioni che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale consolidata o sui risultati consolidati dell'esercizio.

Regolamento mercati

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, richieste dall'art. 15 del Regolamento mercati CONSOB (adottato con delibera CONSOB n. 16191/2007 da ultimo aggiornato con Delibera n.20249 del 28 dicembre 2017), si segnala che alla data del 31 dicembre 2017 tra le società controllate da Enav rientra nella previsione regolamentare la Società Enav North Atlantic LLC per la quale sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la compliance alla predetta normativa. Lo Stato patrimoniale ed il Conto economico del bilancio 2017 di Enav North Atlantic LLC inserito nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del bilancio consolidato del Gruppo Enav, verrà messo a disposizione del pubblico ai sensi di quanto previsto dall'art. 15 comma 1 lettera a) del Regolamento mercati.

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293 si precisa che nel corso del 2017 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali e che non vi sono stati eventi ed operazioni significative di natura non ricorrente.

Informazioni riguardanti le società del Gruppo Enav

Di seguito sono riportate le caratteristiche e l'andamento economico delle società del Gruppo ENAV al 31 dicembre 2017.

Techno Sky

La Società, partecipata al 100% da Enav, si occupa della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo nazionale, assicurandone la completa disponibilità e la piena efficienza operativa senza soluzione di continuità. La Società ha chiuso il 2017 con un risultato netto positivo di 6,3 milioni di euro, in incremento del 50,8% rispetto all'esercizio precedente. I risultati economici mostrano un EBITDA pari a 9,7 milioni di euro incrementatosi del 26,3% rispetto all'esercizio

precedente, per effetto di una crescita dei ricavi pari allo 0,7% e di una riduzione dei costi per l'1,6%. In particolare il costo del personale si è decrementato dell'1,1% sia in termini di retribuzione fissa che variabile per il minore organico medio di 5 unità registrate nell'esercizio 2017 seppure a fine anno si rileva un maggior numero di risorse effettive per 22 unità entrate nel corso dell'ultimo trimestre. Anche i costi operativi registrano una riduzione del 3,1% in considerazione di quote di costi straordinari rilevati nel 2016. Anche Il minore impatto degli ammortamenti e delle svalutazioni ed accantonamenti ai fondi rischi nell'esercizio 2017 incide positivamente sull'EBIT, che risulta pari a 9,1 milioni di euro in incremento del 32,9% rispetto all'esercizio precedente. Dal punto di vista dei risultati tecnici conseguiti nel periodo di riferimento, anche nel 2017 Techno Sky ha mantenuto un buon livello delle performance tecniche legate al contratto di manutenzione globale degli impianti operativi di Enav, sia per quanto riferito alla gestione e manutenzione dell'hardware delle infrastrutture tecnologiche ATC sia della manutenzione del software nelle varie tipologie, ossia correttiva, adattativa ed evolutiva.

ENAV Asia Pacific Sdn Bhd

ENAV Asia Pacific è una società di diritto malese, costituita a marzo 2013 per lo sviluppo delle attività commerciali del Gruppo negli stati inclusi nel continente asiatico e in quello oceanico e svolge anche attività di consulenza aeronautica per la DCA Malese. La società, interamente controllata da Enav, ha chiuso l'esercizio 2017 con un risultato netto positivo di 967 migliaia di euro in lieve crescita rispetto all'esercizio precedente. Il risultato netto dell'esercizio, analogamente all'esercizio precedente, è principalmente influenzato dagli effetti prodotti dal contratto sottoscritto a dicembre 2015 con la DCA Malese da sviluppare ulteriormente nel corso dei prossimi anni. Il valore complessivo del predetto contratto risulta pari a complessivi 12 milioni di Euro.

La società è amministrata da un Chief Executive Officer, nominato dal Board of Directors e designato dalla Controllante.

Consorzio Sicta in liquidazione

Il Consorzio Sicta in liquidazione, partecipato al 60% da Enav e al 40% da Techno Sky, è stato posto in liquidazione volontaria con delibera dell'Assemblea totalitaria del Consorzio Sicta tenutasi il 3 marzo 2017 ed efficacia a valere dal momento di registrazione della delibera assembleare nel registro delle imprese avvenuta in data 28 marzo 2017. Nel 2017 il Consorzio ha svolto attività sui progetti finanziati europei fino all'atto della formalizzazione del passaggio degli stessi a Techno Sky. Al 31 dicembre 2017 il Consorzio non ha più personale dipendente.

ENAV North Atlantic

È la società avente la forma di una Limited Liability Company e regolata dalle leggi dello Stato americano del Delaware, interamente controllata da Enav, costituita a gennaio 2014 per la partecipazione nell'investimento in Aireon LLC, società statunitense del gruppo IRIDIUM, per un importo complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota di partecipazione detenuta alla data di bilancio del 10,07% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013, è prevista salire al 12,5%. Aireon LLC ha per oggetto sociale la fornitura di servizi di sorveglianza satellitare per il traffico aereo per mezzo di un apparato definito "payload" installato a bordo dei 66 satelliti operativi di proprietà di Iridium. La tecnologia aumenterà la copertura di sorveglianza, oggi pari a circa il 30% della superficie terrestre, fino a comprendere il 100% del globo con immediate ricadute positive, quali: disponibilità di rotte più efficienti specialmente in aree remote, oceani, deserti e poli, con riduzione delle emissioni dei gas serra e del consumo di carburante; sfruttamento degli investimenti già effettuati dalle compagnie aeree nei sistemi ADS‐B; disponibilità per i provider di un sistema di sorveglianza globale del traffico aereo senza necessità di sostenere costi significativi per lo sviluppo di nuove infrastrutture.

Il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, trattandosi di un società non operativa che detiene esclusivamente la partecipazione in Aireon LLC, mostra un risultato negativo pari a 59 migliaia per effetto della propria esposizione finanziaria nei confronti della Capogruppo.

Gestione dei rischi

Il Gruppo Enav, in considerazione del profilo di attività e del contesto altamente regolamentato in cui opera, è esposto essenzialmente a profili di rischio di carattere normativo e tecnico‐operativo. Tuttavia, considerando lo scenario ormai sempre più globale e competitivo di cambiamento del sistema ATM e le aspettative della comunità finanziaria e degli stakeholder, è sempre più importante prevedere, analizzare e gestire anche i rischi cosiddetti emergenti, che potrebbero avere impatti potenzialmente significativi sullo standing e sulla reputazione.

Naturalmente, in virtù della forte integrazione e correlazione tra i rischi, risultano di primaria importanza anche i profili di rischio legati ai cosiddetti fattori abilitanti, quali lo sviluppo tecnologico ed infrastrutturale, il capitale umano ed organizzativo.

Questi aspetti, come tutte le tipologie di rischio, sono oggetto di attenta analisi da parte del Gruppo Enav, che ha identificato i principali rischi connessi con le proprie attività e predisposto presidi, strumenti e misure organizzative dedicate con l'obiettivo di ridurli minimizzandone o riducendo gli eventuali impatti entro limiti accettabili.

Relativamente ai rischi finanziari si rinvia a quanto riportato nella nota illustrativa del bilancio consolidato.

Il presidio dei rischi nel Gruppo

Enav ritiene che un sistema dei controlli integrato e basato sulla gestione dei rischi, ad ogni livello dell'organizzazione, sia un requisito fondamentale per una governance efficace delle attività del Gruppo e per il rispetto delle leggi, dei regolamenti e della normativa tecnica di settore ad esso applicabili.

In tale contesto, Enav ha implementato e sta ulteriormente sviluppando il proprio sistema di Enterprise Risk Management (ERM) orientato ad equilibrare al meglio le percezioni soggettive dei diversi Risk Owner ed a valutare le interdipendenze tra i rischi dei diversi domini ERM definiti.

In particolare, al fine di supportare al meglio il Consiglio di Amministrazione nel suo ruolo di supervisione del rischio e di definizione del risk appetite, ovvero della natura e del livello di rischio compatibile con gli obiettivi del Gruppo, nel corso del 2017 è stato predisposto un framework di risk appetite che, a partire dagli obiettivi del piano industriale, fornisce una rappresentazione delle categorie di rischio prevalente e dei relativi top risk al fine di ottenere il livello di dettaglio desiderato e di individuare le eventuali interdipendenze in virtù dei nessi di causa‐effetto o di reciproca influenza che le legano. Tale framework prevede inoltre la definizione di soglie il cui raggiungimento e/o superamento attiva le azioni di risposta necessarie a contenere i livelli di esposizione al rischio entro i limiti definiti.

Nell'ambito di tale framework è stato formalizzato un documento definito Risk Appetite Statement che definisce la propensione e la tolleranza al rischio ed i necessari indirizzi alle attività di trattamento e monitoraggio del rischio da parte del management, ponendo in evidenza il primario valore della missione istituzionale aziendale ed i doveri di protezione connessi alla missione statutaria e legale di Enav.

In particolare, attraverso l'approvazione dei piani di trattamento del rischio, sono formalizzate le misure finalizzate all'ulteriore rafforzamento dei presidi attualmente in essere, sia in termini di politiche atte ad orientare i comportamenti in termini di valutazione, assunzione e trasferimento dei rischi, (Risk Policy), in coerenza con i livelli di propensione e tolleranza al rischio, sia attraverso concrete misure connesse al trattamento dei rischi stessi.

Con riferimento alla gestione dei rischi finanziari, è stata emessa nel corso del 2017 una Risk Policy con lo scopo di formalizzare alcuni principi e limiti operativi ovvero ulteriori rischi rispetto alla gestione caratteristica, e sulla coerenza tra la rappresentazione contabile e gli obiettivi del rischio attraverso l'applicazione dell'Hedge Accounting degli strumenti di copertura. Il monitoraggio dell'esposizione del Gruppo ai rischi rilevanti, infine, è svolto tramite indicatori di rischio (Key Risk Indicator) finalizzati a misurare l'andamento del rischio rispetto ai livelli desiderati e tollerati.

Rischi connessi ai Servizi della Navigazione Aerea

Nella fornitura dei servizi della navigazione aerea, Enav è soggetta ad una garanzia di sicurezza riconducibile alla Safety e ad un obbligo di protezione riconducibile alla Security. Le norme internazionali, europee e nazionali che disciplinano la sicurezza, in termini di Safety e Security, pongono, in capo alla

Società, requisiti e obiettivi tesi alla mitigazione del rischio inerente gli effetti delle violazioni della sicurezza, unitamente alle misure di ripristino del livello di sicurezza stesso.

In considerazione di tali premesse, e tenuto conto che gli impatti generabili dal manifestarsi di eventi di rischio connessi all'erogazione dei servizi alla navigazione aerea determinano effetti anche sull'immagine e sulla reputazione del Gruppo Enav, sono considerate prioritarie tutte le azioni necessarie al raggiungimento e al mantenimento del livello di rischio intrinsecamente connaturato alla natura dei servizi, ovvero non ulteriormente mitigabile attraverso azioni di trattamento.

In tale contesto, assicurare una gestione della Safety utile a prevenire e/o a contenere i rischi connessi all'erogazione del core business entro limiti accettabili, oltre che essenza della missione di Enav, è condizione indispensabile al mantenimento della certificazione necessaria per svolgere le attività di Fornitore di servizi della navigazione aerea e di Training Organization e, pertanto, deve essere gestito il rischio di un disallineamento tra obiettivo atteso ed effettiva performance registrata.

In ragione della severità del rischio di Safety su esposto, la Società, attraverso un presidio dedicato ed un Safety Post Holder, elabora le proprie politiche di sicurezza e predispone un piano triennale (Safety Plan) nel quale si programmano le attività che la Società si impegna a realizzare al fine di mantenere la compliance e raggiungere i livelli di Safety performance definiti a livello nazionale e dall'Unione Europea (Safety Target).

La Società è inoltre esposta a specifici rischi di Security connessi alla consistente dimensione tecnologica dei sistemi, alle relative interdipendenze inclusive degli effetti delle violazioni poste in essere da dipendenti di appaltatori, subappaltatori e consulenti, alla natura e alla dislocazione delle infrastrutture fisiche distribuite sull'intero territorio nazionale, alla dimensione numerica ed eterogeneità del personale e alle minacce nei confronti del settore in cui la Società opera.

In ragione della severità del rischio di Security, la Società ha posto in essere consolidati strumenti di controllo e gestione e si è dotata di un presidio dedicato in capo ad un Security Post Holder. Il rischio è presidiato attraverso attività periodiche di Security risk assessment ed il monitoraggio continuo delle attività di Security risk treatment, nel quadro del sistema di gestione della sicurezza che è parte integrante del processo di certificazione dei Fornitori di servizi secondo i requisiti comuni fissati dal Regolamento UE n. 1035/2011, nonché nel rafforzamento del presidio del Security Operation Center sia per la sicurezza fisica che delle informazioni. E' stato inoltre creato un modello di gestione degli indicatori di minaccia distribuito tra Pubbliche Autorità e gestori di servizi essenziali che rafforza la centralità della Società nel contesto della strategia nazionale di Cybersecurity, in attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 febbraio 2017 e della Direttiva Europea 1148/2017 recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione.

Il monitoraggio dei livelli di rischio connessi ai servizi di navigazione aerea e la verifica di coerenza con i gli obiettivi di sicurezza e i livelli tollerati, avviene attraverso specifici indicatori come ad esempio: i)

inconvenienti critici di Safety legati ad incursioni di pista e ad infrazioni delle minime separazioni tra aeromobili; ii) livello di efficacia del Safety Management e di continuità dei servizi della navigazione aerea; iii) livello di disponibilità funzionale dei sistemi di supporto ai servizi di navigazione aerea; iv) performance della gestione dei sistemi ATM/CNS, tempistiche di intervento, di soluzione avarie e di ripristino del servizio; v) performance della gestione degli incidenti di Security in termini di rispetto dei tempi di intervento/gestione dei ticket, numero di incidenti di sicurezza fisica e delle informazioni, numero di interruzioni rilevanti per i servizi critici (es. energia, connettività fonia/dati); vi) tempi di gestione delle non conformità in ambito certificazioni operative con potenziale impatto sul mantenimento della certificazione e connessa responsabilità.

Rischi connessi allo sviluppo tecnologico ed infrastrutturale

Il Gruppo Enav dispone di un'infrastruttura tecnologica complessa, geograficamente distribuita, ed in continua evoluzione, che consente di adempiere alla propria mission e di erogare i servizi alla navigazione aerea garantendo i livelli di prestazione attesi e di sicurezza previsti a livello regolatorio. L'efficiente sviluppo tecnologico ed infrastrutturale risulta quindi un fattore critico per garantire performance di eccellenza e per il raggiungimento degli obiettivi definiti nell'ambito del piano industriale e della programmazione aziendale.

Tale sviluppo può essere condizionato da una molteplicità di fattori di rischio interni, connessi ad esempio all'efficace pianificazione e monitoraggio delle commesse di investimento, all'efficace ed efficiente sfruttamento delle risorse finanziarie disponibili o da fattori di rischio esterni legati alle evoluzioni del contesto regolatorio che, oltre a imporre nuovi e specifici requisiti, può condizionare il processo di acquisizione.

Rispetto a tale categoria di rischio, in considerazione dell'attuale livello di sviluppo del comparto tecnologico ed infrastrutturale del Gruppo, il manifestarsi di fattori di rischio di matrice interna e/o esterna, ove non prontamente gestiti, potrebbe compromettere, nel medio‐lungo periodo, l'integrità dello stesso. In tale ambito, in aggiunta all'attuale presidio, il Gruppo ha avviato alcune importanti azioni di trattamento con l'obiettivo di migliorare il modello di prioritizzazione e controllo degli Investimenti, sia in termini di processo che di strumenti di supporto.

Rischi connessi allo sviluppo del business

Lo sviluppo di nuovi settori di business e la crescita del business non regolamentato sul mercato terzo costituisce un'opportunità di sviluppo per il Gruppo Enav. ll raggiungimento degli obiettivi di crescita previsti dal Piano Industriale può essere influenzato da fattori esogeni sui quali il Gruppo non ha leve gestionali, quali la crescita del mercato e della domanda di tali servizi ovvero da fattori endogeni.

Con riferimento a quest'ultimi, sui quali il Gruppo ha maggiori leve gestionali, i principali rischi sono legati alle capacità del Gruppo di intercettare in anticipo le esigenze del mercato e di riuscire ad operare con la necessaria flessibilità e reattività rispetto ai cambiamenti degli scenari tecnologici, normativi e di business. Rispetto a tali rischi, il Gruppo sta predisponendo un elevato livello di presidio delle opportunità offerte dal mercato attraverso lo sviluppo di strutture e processi organizzativi orientati a leggere tali esigenze con la necessaria tempestività. Inoltre, al fine di rafforzare il sistema di controllo e gestione dei rischi, è stata emessa una Risk Policy di Gruppo per le attività commerciali con l'obiettivo di standardizzare criteri risk based di valutazione del rischio e di approvazione delle iniziative commerciali uniformandoli alle best practice del settore.

Rischi connessi al traffico e al governo dei costi

Si definisce tale il rischio legato alla possibile variazione dei parametri che determinano i ricavi regolati ed agli scostamenti rispetto ad essi delle stime, soprattutto in sede di determinazione delle tariffe.

Alla scadenza del secondo piano di performance, nel 2019, anche qualora non si verifichino modifiche al quadro normativo vigente, la determinazione delle tariffe potrebbe subire gli effetti negativi derivanti dall'applicazione da parte della Commissione Europea di parametri più stringenti per il recupero dei costi.

Per quanto riguarda gli scostamenti dei volumi di traffico ed il rischio che ne consegue, Enav ha posto in essere presidi di controllo che permettono, attraverso un monitoraggio costante dei consuntivi e l'elaborazione di scenari di previsione, una migliore comprensione dell'evoluzione della domanda e l'attivazione di eventuali ulteriori azioni di mitigazione basate, ad esempio, sulla programmazione delle attività del piano industriale e/o sull'efficientamento dei costi. E' tuttavia importante sottolineare come il rischio traffico sia mitigato, come previsto dall'attuale quadro regolatorio, dal meccanismo di stabilizzazione dei ricavi (cd. traffic risk sharing) che attraverso la condivisione del rischio con gli utenti dello spazio aereo (le linee aeree) consente di limitare significativamente le perdite per flessioni della domanda superiori al 2%.

Sempre nell'ambito di tale rischio, legato quindi al quadro normativo di riferimento, è importante evidenziare come Enav sia tenuta ad erogare un servizio di qualità rispetto a dei parametri target di performance al mancato raggiungimento dei quali, vi è un rischio di mancato ricavo legato al venir meno degli incentivi a tal scopo previsti. Anche in questo caso, la Società, ha posto in essere un presidio di costante controllo e monitoraggio delle performance di qualità tuttavia senza mai evidenziare scostamenti significativi in tal senso.

Rischi connessi al capitale umano e organizzativo

Si definisce tale il rischio che il capitale umano del Gruppo Enav, ovvero l'insieme delle competenze, conoscenze e capacità tecniche che danno luogo alla capacità umana di creare valore per il Gruppo, sia inadeguato rispetto al modello di funzionamento ed all'evoluzione delle esigenze strategiche di business.

Unitamente all'infrastruttura tecnologica, il capitale umano ed organizzativo rappresenta infatti per il Gruppo Enav uno dei fattori chiave per il mantenimento dei livelli di eccellenza, in termini di sicurezza, capacità operativa, efficienza economica ed impatto ambientale, nella fornitura dei servizi regolati e non, e costituisce un asset strategico per consolidare il Gruppo tra i best performer riconosciuti a livello internazionale.

Il miglioramento continuo delle conoscenze, competenze e capacità tecniche oltre ad essere a livello operativo un must imposto da leggi e regolamenti, il cui rispetto è periodicamente verificato dai regolatori esterni, è considerato come un'opportunità rispetto alla quale pianificare la crescita complessiva del Gruppo anche con riferimento alle attività non regolate ed alle future sfide tecnologiche e di business.

Nell'ambito del Gruppo, i presidi di tali rischi controllano le attività di predisposizione e supervisione dei principali programmi e delle attività di sviluppo delle risorse umane supportando le decisioni relative alla gestione del personale ed ai sistemi di remunerazione variabile di breve e lungo termine. Tali presidi hanno l'obiettivo di assicurare una sempre maggior estensione dei principi di miglioramento continuo a tutto il capitale umano del Gruppo a garanzia delle competenze e della continuità nei ruoli chiave dell'organizzazione.

In tale ambito, in aggiunta ai presidi già in essere, la Società ha avviato nel 2017, due importanti azioni di trattamento quali: i) consolidamento dei modelli e dei metodi di valutazione delle competenze core e miglioramento del processo di analisi dei fabbisogni formativi con l'obiettivo di renderli più strettamente collegati alla Safety e alla qualità del servizio; ii) sviluppo di un nuovo modello di competenze manageriali e di un sistema di valutazione e sviluppo delle persone, dei percorsi formativi e delle tavole di sostituzione dei ruoli chiave.

Rischi connessi alle tematiche di governance e compliance

Nel corso dell'ultimo decennio le tematiche di Corporate Compliance ovvero gli adempimenti prescritti alle Società, non direttamente connessi alle attività di business svolte, tra cui quelli derivanti dal D.Lgs. 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle Società, dalla Legge 262/05 per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari, dal D.Lgs. 81/08 in materia della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dal Regolamento UE 2016/679 sulla Privacy, dal D.Lgs. 254/16 sull'Informativa non Finanziaria, dalla disciplina in materia di abusi di mercato, dal D.Lgs. 50/16 in materia di contratti pubblici, hanno avuto un costante e rapido incremento, richiedendo investimenti in termini di risorse e processi al fine di presidiare tali tematiche.

Il costante monitoraggio dell'evoluzione normativa applicabile ed il relativo adeguamento di responsabilità, processi, sistemi organizzativi, di governance e di controllo, rappresenta per Enav un imprescindibile impegno non solo nel perseguimento dell'obiettivo di una completa compliance al quadro normativo di riferimento, ma anche a fortiori per la presenza della Società sul mercato azionario regolamentato.

Il Gruppo monitora in maniera continuativa l'evoluzione del contesto normativo di riferimento, al fine di prevenire e/o mitigarne, per quanto possibile, gli effetti sugli obiettivi di funzionamento e di business, attraverso l'esame delle evoluzioni normative e dei provvedimenti ed il dialogo collaborativo con le istituzioni nazionali ed europee e con gli organismi di governo e di regolazione del settore.

In particolare, per quanto attiene il rischio in ambito D. Lgs. 231/2001, è stato completato il programma di attività finalizzato a rafforzare il presidio del rischio attraverso l'integrazione ed il perfezionamento sia per Enav che per la controllata Techno Sky del Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) e del Codice Etico nonché del programma di formazione sul tema D.Lgs. 231/2001 rivolto al personale del Gruppo. Infine, è stata emessa la procedura sui flussi informativi verso l'Organismo di Vigilanza sia per Enav che per Techno Sky.

In ambito frode e corruzione, il Gruppo intende perseguire l'attività di sensibilizzazione dei principi volti a prevenire atti corruttivi in osservanza del principio di zero tolerance verso il rischio di frode e corruzione con l'obiettivo di tutelare la reputazione e l'immagine del Gruppo, oltre che garantire agli stakeholder la massima attenzione e impegno nell'applicazione del Codice Etico e delle regole di condotta.

Per individuare le potenziali vulnerabilità e provvedere alla loro rimozione, il Gruppo si è dotato di un sistema di whistleblowing in linea con le best practice di mercato. Il monitoraggio delle segnalazioni ha evidenziato nel 2017 n. 15 segnalazioni dalle quali non sono emersi eventi di frode o corruzione. Sempre in ambito frode e corruzione, sono diverse le azioni di trattamento, alcune in corso altre concluse nel 2017, finalizzate a rendere più efficace e robusto il sistema di controllo interno, tra cui: i) definizione della policy zero tolerance (anticorruzione) di Gruppo; ii) adozione modello anti‐corruzione ed anti‐frode; iii) adozione di un regolamento sulle segnalazioni con particolare attenzione alla tutela dei soggetti segnalanti; iv) definizione di un piano di formazione, in aula e on‐line sulle tematiche antifrode e anticorruzione.

Il Gruppo Enav è fortemente impegnato nella mitigazione dei rischi legati alle tematiche ambientali e di salute e sicurezza dei lavoratori e si avvale di specifici Sistemi di Gestione finalizzati al miglioramento continuo del processo e delle modalità con cui sono gestite le suddette tematiche, sia in termini di compliance alla normativa applicabile che di rispondenza alle best practice in termini di organizzazione e di gestione dei processi sottostanti. In aderenza all'art. 30 del D.Lgs. 81/08 il Gruppo Enav ha implementato i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro di Gruppo prevedendo specifiche misure di carattere organizzativo e procedurale che, oltre a garantire la compliance con la normativa di riferimento e le regole interne, assicurano il controllo dei rischi ed il miglioramento delle performance in materia di salute e

sicurezza nei luoghi di lavoro, traguardando, inoltre, l'obiettivo del conseguimento della certificazione OHSAS 18001 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.

In ambito protezione dei dati personali e privacy, il Gruppo Enav raccoglie, conserva ed elabora i dati personali e le informazioni riservate relative ai propri dipendenti, e altri soggetti terzi nel rispetto degli obblighi previsti dal D. Lgs. 196/2003 e successive modifiche. Tali obblighi, leggi e standard impongono al Gruppo il rispetto di determinati requisiti in ordine alla raccolta, all'uso, all'archiviazione, alla divulgazione e alla distruzione dei dati personali nell'ambito della gestione del rapporto di lavoro. In tale ambito si evidenzia l'evoluzione normativa intervenuta con il nuovo Regolamento UE 2016/679 denominato General Data Protection Regulation (GDPR), la cui applicabilità è fissata per il 25 maggio 2018, data in cui il GDPR abrogherà formalmente le norme del Codice per la protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003).

Il GDPR introduce alcuni importanti principi ed aspetti di carattere organizzativo con evidenti implicazioni di carattere tecnologico. Il Gruppo avrà l'obbligo di effettuare una valutazione d'impatto sulla protezione dei dati, e, laddove applicabile, dovrà provvedere alla nomina, del Data Protection Officer (DPO). E' stato inoltre introdotto l'obbligo per ogni Società titolare del trattamento dei dati di predisporre e mantenere il registro delle attività di trattamento dei dati con obbligo di notifica delle violazioni da parte del titolare.

Al fine di adeguarsi alla nuova normativa, il Gruppo ha iniziato nel corso del 2017 le attività necessarie mediante l'individuazione delle azioni da implementare per garantire la compliance normativa.

In ambito Informativa non Finanziaria, la Società ha predisposto già dal 2016 il primo documento non ufficiale con l'obiettivo di consentire l'individuazione dei referenti interni e testare i processi necessari alla raccolta dei dati qualitativi e quantitativi necessari alla predisposizione del documento conformemente al D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016. Per la predisposizione dell'Informativa non Finanziaria 2017 sono state avviate azioni di ulteriore rafforzamento del presidio tra cui: i) redazione della procedura di quality management system e formalizzazione delle responsabilità dei referenti e data owner e dei flussi informativi alla funzione responsabile dell'attività; ii) analisi di materialità, attraverso incontri con tutti i Responsabili e con il Top Management, finalizzati a definire le tematiche sostenibili maggiormente significative per il Gruppo e per gli stakeholder il cui obiettivo finale è la definizione di una matrice di materialità; iii) azioni e progetti finalizzati ad accrescere il livello di efficienza nella gestione dei temi sensibili nell'ambito della sostenibilità, iv) sviluppo di un sistema informatico per la gestione dei dati.

Rischi connessi all'immagine e alla reputazione

La corporate image e la reputation rappresentano fattori di successo delle organizzazioni che, nel proprio business, devono relazionarsi con clienti, istituzioni, autorità, shareholder e stakeholder. Le tematiche in tale ambito assumono maggiore rilevanza per le Società quotate su mercati regolamentati in quanto la comunità degli investitori è sensibilmente condizionata da eventi e avvenimenti in grado di pregiudicare tali

aspetti. Gli eventi che possono incidere sulla corporate image & reputation in organizzazioni complesse sono molteplici ed eterogenei e con diverse gradazioni che, per la particolare natura di Enav, possono avere relazioni dirette con il duty of care connesso alla tutela di valori primari dell'ordinamento e degli interessi di investitori ed altri portatori di interesse.

In considerazione della recente quotazione in borsa e dei nuovi adempimenti richiesti al Gruppo, in termini di informativa al mercato e disclosure, Enav pone specifica cura al presidio delle fonti di rischio che possono determinare lesione della corporate image & reputation e svolge un'attività di monitoraggio continuo dei contenuti image relevant su stampa, radio, tv, web e social media.

In tal senso il presidio Enav del rischio si fonda sulla prevenzione ed il rispetto delle regole, oltre che sull'adozione di regole e processi atti a minimizzare i danni di immagine e reputazione. In generale, anche a seguito della quotazione della Società, il presidio di controllo del rischio si è rinforzato attraverso alcune importanti attività: i) adeguamento alla normativa in materia di comunicazione finanziaria (press release, regole di ingaggio, diffusione informazioni); ii) intensificazione di contatti con la stampa specializzata (economico/finanziaria); iii) abbonamenti a specifiche agenzie di stampa (Reuters, Market insight); iv) adozione di una procedura ad hoc per la pubblicazione e il relativo controllo dei contenuti del sito istituzionale (www.enav.it).

Eventi di rilievo successivi al 31 dicembre 2017

In data 27 Febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Enav ha autorizzato la concessione di un finanziamento soci di breve termine, per il tramite della controllata Enav North Atlantic LLC, a favore della partecipata Aireon LLC, fino ad un importo massimo di 7,13 milioni di dollari statunitensi, fruttifero di interessi. L'erogazione è prevista attraverso tranche di pagamento periodiche, sulla base dei fabbisogni finanziari stimati dal management di Aireon. In data 9 marzo 2018 è stata corrisposta la prima tranche per un importo di circa 1,8 milioni di dollari statunitensi.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'anno appena concluso ha evidenziato segnali positivi in termini di ripresa economica e di volumi di traffico aereo transitanti sullo spazio aereo nazionale.

Relativamente a quest'ultimo aspetto, dopo una crescita sostenuta registrata nel corso del 2017 con punte a Settembre e Ottobre del 7%, anche il primo mese del 2018 sta evidenziando un trend in crescita del 7,6% delle unità di servizio di Rotta.

Le stime della Commissione Europea per l'Italia vedono un aumento del PIL del +1,5% nel 2018, dato visto al rialzo rispetto alle stesse stime fatte a settembre che vedevano per l'Italia una crescita nel 2018 del 1%.

Tale quadro economico nazionale, insieme al trend in crescita del traffico stanno indirizzando le stime del traffico aereo per l'Italia per il prossimo anno da parte di Eurocontrol ad un valore tra il +3,2% e il +5,4%, in termini di unità di servizio. In tale contesto, il Gruppo nel 2018 prevede di mantenere una continuità nell'indirizzo e nelle azioni gestionali fino ad ora adottati che hanno consentito di ottenere risultati significativi nel 2017, anche mediante un maggior sviluppo del mercato non regolamentato.

Non meno importante, inoltre, sarà lo sviluppo del nuovo Piano di Performance che definirà l'ambito economico (cost efficency e tariffe) di Enav per il prossimo periodo regolatorio 2020‐2024. Tale attività, al momento, prevede che entro il primo semestre del 2018 i service provider forniscano una prima pianificazione economica che tenga conto del nuovo framework regolamentare, in fase di finalizzazione da parte della Commissione Europea.

In considerazione del necessario allineamento tra la regolamentazione, le scelte strategiche aziendali e il nuovo status acquisito nel 2016 di società quotata, Enav sarà nel 2018 impegnata a presidiare ulteriormente i principali tavoli regolamentari di settore e a sviluppare i progetti e le iniziative del nuovo Piano Industriale.

Proposte all'Assemblea di Enav S.p.A.

Signori Azionisti,

il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 che viene sottoposto all'approvazione dell'Assemblea evidenzia un utile di euro 94.504.734,29.

Vi invitiamo a:

  • approvare il bilancio al 31 dicembre 2017 dal quale risulta un utile di esercizio pari a euro 94.504.734,29;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 4.725.236,71 a riserva legale come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile e per euro 89.779.497,58 a titolo di dividendo da distribuire in favore degli Azionisti;
  • prelevare dalla riserva disponibile "utili portati a nuovo" un importo pari ad Euro 11.201.655,78 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato d'esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 100.981.153,36 corrispondenti ad un dividendo di 0,1864 euro per azione che risulteranno in circolazione alla data di stacco della cedola. Il pagamento del dividendo di 0,1864 euro per azione avverrà il 23 maggio 2018, con stacco della cedola fissato il 21 maggio 2018 e record date il 22 maggio 2018.

L'Amministratore Delegato

Roberta Neri

BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO ENAV

AL 31 DICEMBRE 2017

Bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2017

Prospetti consolidati del Gruppo Enav 67
Stato patrimoniale consolidato 68
Conto Economico consolidato 70
Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato 71
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 72
Rendiconto finanziario consolidato 73
Note illustrative del Gruppo Enav 74
Informazioni generali 75
Forma e contenuto del Bilancio Consolidato 75
Perimetro e principi di consolidamento 77
Principi contabili 80
Uso di stime e giudizi del management 94
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate del Gruppo 98
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 111
Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato 139
Altre informazioni 148
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio consolidato 166
Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 167

PROSPETTI CONSOLIDATI DEL GRUPPO ENAV

Stato patrimoniale consolidato

ATTIVO

di cui parti di cui parti
(valori in euro) Note 31.12.2017 correlate (Nota
33)
31.12.2016 correlate (Nota
33)
Attività non correnti
Attività Materiali 7 1.027.515.875 0 1.056.280.954 0
Attività Immateriali 8 124.413.813 0 123.084.462 0
Partecipazioni in altre imprese 9 51.216.852 0 36.468.066 0
Attività finanziarie non correnti 10 13.001.295 0 13.670.781 0
Attività per imposte anticipate 11 24.785.005 0 24.219.373 0
Crediti tributari non correnti 12 24.858.353 0 25.176.747 0
Crediti Commerciali non correnti 13 88.173.706 0 153.538.885 0
Totale Attività non correnti 1.353.964.899 0 1.432.439.268 0
Attività correnti
Rimanenze 14 60.986.028 0 60.894.773 0
Crediti commerciali correnti 13 285.810.027 44.507.875 226.650.924 43.626.597
Attività finanziarie correnti 10 325.067 0 1.221.112 0
Crediti Tributari 12 26.178.368 0 40.070.374 0
Altre attività correnti 15 11.668.739 3.396.861 12.975.832 3.994.983
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 263.325.431 557.623 231.007.041 327.564
Totale Attività correnti 648.293.660 572.820.056
Attività destinate alla dismissione 17 1.195.674 1.055.932
Totale Attivo 2.003.454.233 2.006.315.256

Stato patrimoniale consolidato

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

(valori in euro) Note 31.12.2017 di cui parti
correlate (Nota
33)
31.12.2016 di cui parti
correlate (Nota
33)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 18 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 18 453.311.632 0 455.753.806 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 18 23.411.079 0 45.982.811 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 101.497.826 0 76.345.474 0
Totale Patrimonio Netto di Gruppo 18 1.119.964.922 0 1.119.826.476 0
Capitale e Riserve di terzi 0 0 0 0
Utile/(Perdita) di terzi 0 0 0 0
Totale Patrimonio Netto di pertinenza di terzi 0 0 0 0
Totale Patrimonio Netto 18 1.119.964.922 1.119.826.476
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 19 7.270.672 0 7.225.672 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 20 55.635.827 0 57.387.647 0
Passività per imposte differite 11 3.504.717 0 4.010.248 0
Passività finanziarie non correnti 21 350.670.193 0 299.726.688 1.660.947
Debiti commerciali non correnti 22 23.647.605 0 16.768.995 0
Altre passività non correnti 23 106.252.719 0 111.883.859 0
Totale Passività non correnti 546.981.733 497.003.109
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 19 2.208.600 0 3.802.794 0
Debiti commerciali correnti 22 130.854.158 20.693.540 132.512.354 31.328.535
Debiti tributari e previdenziali 24 39.380.997 0 42.701.657 0
Passività finanziarie correnti 21 30.461.827 1.663.703 32.621.735 3.313.023
Altre passività correnti 23 133.101.668 59.882.227 176.803.696 104.258.158
Totale Passività correnti 336.007.250 388.442.236
Passività direttamente associate alle attività
destinate alla dismissione
17 500.328 1.043.435
Totale Passività 883.489.311 886.488.780
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.003.454.233 2.006.315.256

Conto Economico consolidato

(valori in euro) Note 2017 di cui parti
correlate (Nota 33)
2016 di cui parti
correlate (Nota
33)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 25 863.160.709 14.079.102 806.410.264 14.746.886
Balance 25 (17.223.255) 0 16.427.689 0
Altri ricavi operativi 26 45.616.906 37.490.414 52.180.176 38.903.618
Totale ricavi 891.554.360 875.018.129
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e
merci
27 (7.779.430) (316.413) (8.959.912) (437.298)
Costi per servizi 27 (130.535.421) (3.974.548) (142.394.480) (4.568.008)
Costo del personale 28 (478.421.493) 0 (478.133.672) 0
Costi per godimento beni di terzi 27 (5.632.167) (89.382) (6.080.756) (86.308)
Altri costi operativi 27 (4.993.854) 0 (4.095.568) 0
Costi per lavori interni capitalizzati 29 29.133.043 0 29.272.555 0
Totale costi (598.229.322) (610.391.833)
Ammortamenti 7 e 8 (140.060.746) 0 (142.516.099) 0
Svalutazioni e perdite/(riprese) di valore 13 (7.284.748) 0 (2.022.283) 0
Accantonamenti 19 701.733 0 (3.203.788) 0
Risultato Operativo 146.681.277 116.884.126
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 30 3.971.289 0 4.599.391 0
Oneri finanziari 30 (6.458.220) (70.931) (6.726.381) (139.792)
Utile (perdita) su cambi 30 (441.705) 0 (53.185) 0
Totale proventi e oneri finanziari (2.928.636) (2.180.175)
Risultato prima delle imposte 143.752.641 114.703.951
Imposte dell'esercizio 31 (42.254.815) (38.358.477)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 101.497.826 76.345.474
di pertinenza della Capogruppo 101.497.826 76.345.474
di pertinenza di Terzi 0 0
Utile/(Perdita) base per azione
Utile diluito per azione
38
38
0,19
0,19
0,11
0,11

Altre componenti di Conto Economico complessivo consolidato

(valori in euro) Note 2017 2016
Utile/(Perdita) dell'esercizio 18 101.497.826 76.345.474
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ di fferenze da conversione bilanci esteri 18 (5.740.622) 1.631.119
‐ valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 10 e 18 (1.095.239) 205.569
‐ effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
11 e 18 262.857 (49.336)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(6.573.004) 1.787.352
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 18 e 20 137.516 (2.012.789)
‐ effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 11 e 18 (33.004) 483.069
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
104.512 (1.529.720)
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 95.029.334 76.603.106
di pertinenza della Capogruppo 95.029.334 76.603.106
di pertinenza di Terzi 0 0

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Riserve
Capitale sociale Riserva legale Riserve diverse Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio
netto
(valori in euro)
Saldo al 31 dicembre 2015 941.744.385 15.876.762 43.163.664 (8.727.931) 2.692.806 53.005.301 29.717.020 66.083.249 1.090.549.955
Destinazione del risul tato di esercizio
precedente
0 2.490.873 0 0 0 2.490.873 6 3.592.376 (66.083.249) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (47.326.585) 0 (47.326.585)
Riduzione capi tale sociale (400.000.000) 0 400.000.000 0 0 400.000.000 0 0 0
Riserva di fferenza da conversione 0 0 1.631.119 0 0 1.631.119 0 0 1.631.119
Utile/(perdi ta) complessiva rilevata, di
cui:
‐ utile/(perdi ta) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 0 (1.529.720) 156.233 (1.373.487) 0 0 (1.373.487)
‐ utile/(perdi ta) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 76.345.474 76.345.474
Saldo al 31 dicembre 2016 541.744.385 18.367.635 444.794.783 (10.257.651) 2.849.039 455.753.806 45.982.811 76.345.474 1.119.826.476
Destinazione del risul tato di esercizio
precedente
0 3.570.194 0 0 0 3.570.194 7 2.775.280 (76.345.474) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 (95.347.012) 0 (95.347.012)
Riduzione capi tale sociale 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Riserva di fferenza da conversione 0 0 (5.740.622) 0 0 (5.740.622) 0 0 (5.740.622)
Piano di incentivazione a lungo termine 0 0 456.124 0 0 456.124 0 0 456.124
Utile/(perdi ta) complessiva rilevata, di
cui:
‐ utile/(perdi ta) rilevata direttamente a
Patrimonio netto
0 0 0 104.512 (832.382) (727.870) 0 0 (727.870)
‐ utile/(perdi ta) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 101.497.826 101.497.826
Saldo al 31 dicembre 2017 541.744.385 21.937.829 439.510.285 (10.153.139) 2.016.657 453.311.632 23.411.079 101.497.826 1.119.964.922

Rendiconto finanziario consolidato

(valori in migliaia di euro) Note 2017 di cui parti
correlate
2016 di cui parti
correlate
A ‐ DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (*) 16 231.811 174.141
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato dell'esercizio 18 101.498 0 76.345 0
Ammortamenti 7 e 8 140.060 0 142.516 0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 20 (2.114) 0 (2.193) 0
Variazione derivante da effetto cambio 18 (3.536) 0 925 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività materiali
ed immateriali
7 e 8 1.189 0 71 0
Altri proventi/oneri su flussi non monetari 7 837 0 55 0
Accantonamento per piani di stock grant 28 456 0 0 0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 19 (1.549) 0 (3.122) 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte di fferite passive 11 (840) 0 2.116 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 14 463 0 1.549 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 13 6.188 (881) (22.416) 7.314
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 12 e 24 10.719 0 46.616 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 15 e 23 (42.173) (43.778) (3.731) 7.884
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 23 (5.630) 0 (905) 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 22 (11.930) 102 (12.620) (7.089)
B ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO 193.638 225.206
di cui Imposte pagate (36.547) (37.637)
di cui Interessi pagati (3.650) (6.151)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attività materiali 7 (106.889) 0 (105.701) 0
Investimenti in attività immateriali 8 (8.488) 0 (10.485) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali 22 17.251 (10.737) 26.740 6.217
Investimenti in altre partecipazioni 9 (16.890) 0 0 0
C ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (115.016) (89.446)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 21 80.000 0 0 0
(Rimborsi ) di finanziamenti a medio lungo termine 21 (31.333) (3.310) (31.200) (3.291)
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 21 220 0 0 0
Emissione prestito obbligazionario 21 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 21 0 0 (166) 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti 10 (304) 0 0 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie non correnti 10 670 0 1.048 0
Variazione di Capitale 0 0 0 0
Distribuzione di dividendi 18 (95.347) (50.890) (47.326) (47.326)
D ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (46.094) (77.644)
E ‐ Flusso di cassa complessivo (B+C+D) 32.528 58.116
F ‐ Differenze cambio su disponibilità liquide (64) (446)
G ‐ DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E+F) (**) 16 264.275 231.811

(*) Le disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio contengono per 804 migliaia di euro la liquidità del Consorzio Sicta in liquidazione riclassi ficata nell'ambito delle attività destinate alla dismissione.

(**) Le disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio contengono per 950 migliaia di euro la liquidità del Consorzio Sicta in liquidazione riclassi ficata nell'ambito delle attività destinate alla dismissione.

NOTE ILLUSTRATIVE DEL GRUPPO ENAV

1. Informazioni generali

Enav S.p.A. (di seguito anche la "Capogruppo"), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'Ente Pubblico Economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.) ed ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, e altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

Dal 26 luglio 2016, le azioni di Enav sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2016, la Società risultava partecipata per il 53,373% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e per il 46,627% da azionariato istituzionale ed individuale. In data 30 ottobre 2017, il MEF ha assegnato n. 524.790 azioni ordinarie gratuite in favore degli assegnatari dell'Offerta Pubblica di Vendita che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà dei titoli per dodici mesi. Al 31 dicembre 2017, pertanto, Enav è partecipata per il 53,28% dal MEF e per il 46,72% da azionariato istituzionale ed individuale.

L'attività del Gruppo Enav consiste nel servizio svolto dalla Capogruppo di gestione e controllo del traffico aereo e negli altri servizi essenziali per la navigazione aerea nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, nella conduzione tecnica e manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo e in attività di sviluppo commerciale e di consulenza aeronautica. Le modalità di valutazione e rappresentazione sono ricondotte a tre settori operativi quali quello dei servizi di assistenza al volo, ai servizi di manutenzione ed al settore residuale definito altri settori.

Il Bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 comprende i Bilanci di Enav S.p.A. e delle sue controllate ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2018, che ne ha autorizzato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della Società EY S.p.A. in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016‐2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio Consolidato

Il Bilancio consolidato del Gruppo Enav al 31 dicembre 2017 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 nonché ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione

Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 12 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Enav S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato.

I principi contabili nel seguito descritti riflettono la piena operatività del Gruppo Enav, nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio consolidato del precedente esercizio.

Il Bilancio consolidato è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo Enav. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo Enav, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico consolidato dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2017 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria consolidata predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico consolidato predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico consolidato, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto consolidato distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato;
  • rendiconto finanziario consolidato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio consolidato è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Perimetro e principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include, oltre alla Capogruppo, le società sulle quali la stessa esercita il controllo, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, a partire dalla data in cui lo stesso viene acquisito e sino alla data in cui tale controllo cessa, in accordo con il principio IFRS 10.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di investimento);
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione, quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto o diritti simili, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto del Gruppo;
  • diritti di voto potenziali del Gruppo;
  • una combinazione dei precedenti fatti e circostanze.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata e se i fatti e le circostanze indicano che potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.

L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento, che non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente, con i valori del capitale sociale espressi in migliaia di euro, è di seguito riportato:

Attività Metodo di Capitale % di partecipazione
Denominazione Sede svolta Valuta consolidamento Sociale diretta di gruppo
Imprese controllate:
Techno Sky S.r.l. Roma Servizi euro Integrale 1.600 100% 100%
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur Servizi ringgit malesi Integrale 127 100% 100%
Consorzio Sicta in
liquidazione Napoli Servizi euro Integrale 1.033 60% 100%
Enav North Atlantic Miami Servizi dollari statunitensi Integrale 44.974 100% 100%

I Bilanci delle società controllate sono redatti facendo riferimento al 31 dicembre 2017, data di riferimento del Bilancio consolidato, appositamente predisposti ed approvati dagli organi amministrativi delle singole entità, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili applicati dal Gruppo Enav.

Le società controllate, incluse nella predetta area di consolidamento, sono consolidate secondo il metodo integrale, in conformità alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle entità consolidate integralmente sono assunte linea per linea nel bilancio consolidato;
  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo;
  • gli utili e le perdite non ancora realizzati per il Gruppo, in quanto derivanti da operazioni tra società del Gruppo stesso, sono eliminati, così come i rapporti reciproci di debito e credito e i costi e i ricavi;
  • le rettifiche di consolidamento tengono conto del loro effetto fiscale differito.

Traduzione dei bilanci di società estere

I bilanci delle società controllate sono redatti utilizzando la valuta dell'ambiente economico primario in cui esse operano. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna società estera è tradotto in euro, che rappresenta la valuta funzionale del Gruppo, secondo le seguenti regole:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio;
  • i costi ed i ricavi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio il cui risultato è ritenuto una affidabile approssimazione di quello che risulterebbe dall'applicazione dei cambi vigenti alla data di ciascuna transazione;
  • la riserva di traduzione, inclusa tra le voci del patrimonio netto consolidato, accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura sia quelle generate dalla traduzione dei patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di rendicontazione. Tale riserva è riversata a Conto Economico al momento della cessione della relativa partecipazione.

I tassi di cambio adottati per la traduzione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa dall'euro sono riportati nella seguente tabella:

Cambio
medio
per
l'esercizio Cambio
al
31
dicembre
2017 2016 2017 2016
Ringgit
malesi
4,8501 4,5842 4,8536 4,7287
Dollari
statunitensi
1,1293 1,1066 1,1993 1,0541

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono rilevate in accordo con le disposizioni contenute nell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali, secondo il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il costo di acquisto, ovvero il corrispettivo trasferito, è rappresentato dal valore corrente (fair value) alla data di acquisizione delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a conto economico.

Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, e l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento, ovvero, se negativa, imputata a conto economico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata in più fasi, le quote partecipative precedentemente detenute sarebbero rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) imputata a conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi di IAS 39, sono rilevate a conto economico o nelle altre componenti di conto economico complessivo. I corrispettivi potenziali classificati come strumento di capitale non sono rimisurati e vengono contabilizzati direttamente nel Patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate, rappresenta l'eccedenza del corrispettivo corrisposto, valutato al fair value alla data di acquisizione, rispetto al valore netto delle attività e passività

identificabili nell'acquisita stessa valutate al fair value. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non viene assoggettato ad ammortamento, ma sottoposto a verifica almeno annuale di recuperabilità. Al fine della verifica della riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito nell'ambito di un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa (cash generating unit o CGU) del Gruppo in cui si prevedono benefici derivanti dalle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business cui appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.) verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le monitora e le gestisce nell'ambito del proprio modello di business.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi all'attività dismessa e della parte mantenuta nell'unità generatrice di flussi finanziari.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale del Gruppo sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio le attività e passività monetarie denominate in valuta diversa dall'euro sono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel Conto Economico consolidato.

4. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione più rilevanti applicati per la redazione del bilancio consolidato.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando

sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano al Gruppo ed il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

Tipologia Descrizione vita utile
(anni)
Fabbricati Fabbricati 25
Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti e macchinari Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e ampli ficazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Altri beni Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono

ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese quali l'avviamento sono iscritte al valore equo definito alla data di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Il Gruppo non iscrive attività a vita utile indefinita ad eccezione dell'Avviamento derivante da un'operazione di aggregazione aziendale.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni in altre imprese e attività finanziarie disponibili per la vendita

Le partecipazioni in altre imprese, che rappresentano strumenti rappresentativi di capitale che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo ed il cui fair value non può essere misurato in maniera attendibile, sono valutate al costo. Tale costo viene rettificato in presenza di perdite per riduzione di valore, misurate come differenza tra il valore contabile dell'attività finanziaria ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati e attualizzati al tasso di rendimento corrente di mercato per un'attività finanziaria similare. Per tale riduzione di valore non è consentito il ripristino.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente iscritte al loro fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e sono successivamente valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di perdite durevoli di valore.

Tali riduzioni di valore sono determinate come differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi di cassa futuri attualizzati al tasso di interesse effettivo originario.

Nel caso in cui la scadenza dei crediti commerciali e delle altre attività correnti non rientrino nei normali termini commerciali e non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, ad eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile dei crediti commerciali viene ridotto attraverso l'accantonamento al fondo svalutazione crediti qualora vi siano indicatori circa la mancata recuperabilità parziale o totale del valore di iscrizione del credito. Se l'importo di una perdita di valore rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo Enav sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio.

Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Gli strumenti finanziari derivati di copertura, unica fattispecie presente nel Gruppo Enav, sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting qualora siano rispettati i seguenti requisiti:

  • all'inizio della copertura viene designato e documentato formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita;
  • si prevede che la copertura sia altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi per i quali è designata.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow

hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti negli altri componenti di conto economico complessivo sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge a esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, il Gruppo Enav opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili.

Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se si sia verificato un trasferimento tra i livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti (o un gruppo in dismissione) sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività non corrente (o il gruppo in dismissione) è destinata alla dismissione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla dismissione, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla dismissione, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, tali attività nette non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che includono finanziamenti, obbligazioni e le altre passività finanziarie sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato applicando il criterio del tasso di interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività finanziarie sono classificati come passività correnti, salvo quelli che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio che vengono classificati nelle passività non correnti.

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Benefici ai dipendenti

I benefici per i dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogati dal Gruppo in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie ed incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché nei piani a benefici definiti l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineato a quello risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di conto economico complessivo nel periodo in cui emergono tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico della società e per i quali il Gruppo versa contributi i cui oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima

della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale (c.d. equity‐settled share‐based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita Costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare e/o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflessi nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. La variazioni di stima in diminuzione sono

rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati per competenza nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Balance

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul concetto che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di

adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a conto economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il periodo 2015‐ 2019 (secondo periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi di Enav, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo rispetto al pianificato sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

Relativamente al rischio costi è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

  • fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come per i servizi di rotta;
  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;
  • fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

La voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi di ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al fair value del corrispettivo ottenuto o ottenibile a fronte delle prestazioni erogate.

La voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con lo IAS 18, la Capogruppo procede alla misurazione di detti ricavi al loro fair value, attualizzandoli al tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato terzo. La rettifica viene portata in riduzione alla voce di credito/debito per balance a cui si riferisce ed in riduzione dei ricavi dell'esercizio. Tale importo si rigira a conto economico negli esercizi successivi per la quota di interessi attivi maturati nel periodo.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, il Gruppo provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per Balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per Balance, viene rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del Balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e maggiori informazioni, non comporta l'aggiustamento dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma comporta un'applicazione prospettica delle modifiche.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate non consolidate con il metodo integrale sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando riguardano beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente al decremento dei benefici economici associati alla riduzione di un'attività o all'incremento di passività qualora tale decremento possa essere determinato e

misurato in modo attendibile. I costi sono altresì iscritti contestualmente alla rilevazione dei relativi ricavi al fine di garantire la correlazione tra componenti positive e negative di reddito.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente nei Paesi nei quali il Gruppo esercita la sua attività, applicando le aliquote fiscali vigenti. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate a conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi delle attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate da parte del Gruppo Enav in accordo con lo IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con la Capogruppo il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Capogruppo e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post‐pensionistici per i dipendenti della Capogruppo o di sue società correlate, nonché gli amministratori e i loro stretti familiari, i componenti effettivi del Collegio Sindacale e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, della Capogruppo e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate interne al Gruppo Enav si intendono le entità controllate dalla Capogruppo e dalle società del Gruppo o caratterizzate da vincoli di collegamento rispetto all'entità che redige il bilancio. Per parti correlate esterne al Gruppo Enav si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i fondi pensionistici di categoria (Prevaer).

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 33 del Bilancio Consolidato.

Settori operativi

In accordo con il principio IFRS 8 un settore operativo è una componente di un'entità: i) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi, ii) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore, iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Ai fini gestionali, il Gruppo Enav è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta, ai fini dell'informativa finanziaria, due settori operativi (servizi della navigazione aerea e

servizi di manutenzione) coincidenti con le unità generatrici di flussi finanziari (CGU). E' inoltre previsto un terzo settore operativo avente natura residuale che include le operazioni riferibili ad attività minoritarie, che non ricadono nei due settori operativi sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Le informazioni dei settori operativi per l'esercizio 2017, con i dati comparativi per l'esercizio 2016, sono fornite nella nota 32 informativa per settori operativi.

Utile/(Perdita) base e diluita per azione

In accordo con lo IAS 33, l'utile base per azione viene calcolato come rapporto tra l'utile o la perdita attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

L'utile base coincide con l'utile diluito dal momento che alla data di redazione del bilancio non sussistono potenziali azioni ordinarie, ovvero azioni che non hanno ancora dato origine all'emissione di titoli azionari pur in presenza di presupposti giuridici con potenziali effetti diluitivi.

5. Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio consolidato, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui dati consolidati.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Riduzione di valore e recuperabilità attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un'evidenza obiettiva che un'attività finanziaria abbia subito una riduzione di valore. Con riferimento alla valutazione circa l'evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite all'investimento partecipativo in Aireon LLC, l'analisi condotta da parte della direzione richiede la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.

La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte della direzione aziendale di stime significative e assunzioni. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.

Il Piano utilizzato per lo svolgimento dell'analisi in merito al valore attuale dei flussi finanziari collegati all'investimento partecipativo in Aireon LLC, è il del piano economico finanziario 2018‐2033 ("Piano") presentato dal management all'assemblea dei soci tenutasi in data 8 dicembre 2017. L'orizzonte temporale rispetto al quale sono stati proiettati i flussi è coerente con la vita utile dell'asset tecnologico, la costellazione di satelliti, e tale vita utile è stata stimata dal management di Aireon. Il Piano, il cui orizzonte temporale risulta coerente con la vita utile stimata dell'asset tecnologico oggetto di investimento, prevede una struttura finanziaria con livello di debito sostanzialmente costante per l'intero orizzonte temporale a servizio della distribuzione dei dividendi ai soci nonché investimenti collegati alla realizzazione della seconda costellazione durante gli ultimi anni di previsione esplicita del Piano. I pesi (Debito/Equity) per la definizione della struttura finanziaria sono stati assunti pari alla media osservata sul mercato in relazione al panel di società comparabili.

La verifica viene effettuata determinando il valore d'uso dell'investimento partecipativo sulla base del modello del discounted cash flow. I flussi attualizzati sono quelli relativi al periodo di previsione contenuto all'interno del Piano, formulati sulla base delle assunzioni da parte del management di Aireon, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale ed il proseguimento dell'attività.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,46%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model).

Nel paragrafo n. 9 Partecipazioni in altre imprese vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni condotte dal Gruppo Enav.

Riduzione di valore delle attività (impairment) e unità generatrici di cassa

Una riduzione di valore delle attività esiste qualora il valore di carico di un'attività (carrying amount) o di una unità generatrice di flussi di cassa, Cash Generating Unit (CGU), è superiore al suo valore recuperabile (inteso come il maggiore tra il fair value di un'attività o di una unità generatrice di flussi finanziari dedotti i costi di vendita ed il proprio valore d'uso). Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti.

Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell'attività e del business a cui essa appartiene (aree di business, normativa di riferimento, ecc.), verificando che i flussi finanziari in entrata derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Inoltre, le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del proprio modello di business.

Il numero ed il perimetro delle CGU viene sistematicamente monitorato per tenere conto di eventuali fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità di generare flussi finanziari autonomi da parte di gruppi di attività aziendali o al fine di allocare gli effetti di eventuali nuove operazioni di aggregazione o di riorganizzazione da parte del Gruppo.

Il management, sulla base dell'attuale struttura del Gruppo, ha identificato due unità generatrici di flussi finanziari (CGU):

  • Servizi di navigazione aerea: la CGU coincide con l'entità legale Enav, Capogruppo, che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.
  • Servizi di manutenzione: la CGU coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo.

La direzione aziendale ha effettuato il test di impairment con riferimento al Goodwill derivante da un'operazione di aggregazione aziendale: tale Goodwill è allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l.

Lo svolgimento del test di impairment ha richiesto da parte della direzione aziendale, l'effettuazione di stime significative. Eventuali modifiche riguardanti le assunzioni e gli input utilizzati possono comportare modifiche significative riguardanti il valore recuperabile della CGU.

I flussi finanziari attualizzati fanno riferimento ad un orizzonte temporale di 5 anni (2018 – 2022) e sono tratti dal Piano economico finanziario per il medesimo periodo, pre‐approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky in data 2 marzo 2018 e inviato alla Capogruppo per l'inclusione dell'ambito del Piano industriale di Gruppo. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di

assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche). Le ipotesi assunte da parte della direzione aziendale con riferimento alla stima del stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti:

  • Definizione di un NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) sviluppato sulla base della media dei 5 anni di previsione esplicita (2018‐2022);
  • Ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
  • Saldo di capitale circolante pari a 0;
  • Il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso 'g'), è stato stimato pari al 1,5% in coerenza con quanto effettuato nel 2016.

In particolare, la stima del tasso di crescita (g rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dalla direzione aziendale, le quali prendono in considerazione input interni ed esterni di informazioni, caratterizzati quest'ultimi da profili di incertezza, ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo ed analisi dei principali indicatori di mercato.

Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di attualizzazione, la cui stima risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte della direzione aziendale, e che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare il tasso d'attualizzazione è stato costruito secondo le principali seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il Market Risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta in base ad una stima determinata in base ad un campione di società comparabili e date le caratteristiche di Techno Sky è stata assunta una struttura finanziaria full equity.

Si rimanda alla nota n.8 Attività Immateriali per l'informativa relativa ai risultati del test di impairment.

Misurazione del fair value dei ricavi

Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, la determinazione dei ricavi di esercizio integrati dalle rettifiche da Balance, i quali misurano prestazioni già erogate da parte della Capogruppo, richiede da parte della direzione aziendale l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di maturazione nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance, la direzione aziendale effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari: qualora le medesime previsioni subiscano delle variazioni, l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.

Fondi rischi

Il Gruppo iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio consolidato.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti del Gruppo e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

6. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dal Gruppo

Ad integrazione dei principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, si riportano di seguito le principali modifiche intervenute durante l'esercizio 2017 sui principi contabili internazionali di prima adozione a decorrere dal 1° gennaio 2017, rilevanti per il Gruppo, nonché le interpretazioni e le modifiche ai principi, non ancora in vigore o non ancora omologati dalla Unione Europea, che potrebbero trovare applicazione in futuro nel bilancio consolidato del Gruppo Enav.

Nuovi principi contabili applicati a partire dal 1° gennaio 2017

Il Gruppo ha adottato le seguenti interpretazioni e modifiche ai principi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2017:

  • Amendments to IAS 12 Recognition of deferred tax assets for unrealised losses ‐ emesso il 19 gennaio 2016 fornisce dei chiarimenti sulle modalità di rilevazione delle imposte anticipate relative a strumenti di debito valutati al fair value. Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti per la rilevazione delle imposte anticipate con riferimento alle perdite non realizzate, al fine di eliminare asimmetrie nella prassi contabile. La suddetta modifica allo IAS 12 è stata omologata in data 6 novembre 2017. L'applicazione delle predette modifiche, non ha prodotto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo Enav.
  • Amendments to IAS 7 Disclosure Initiative emesso il 29 gennaio 2016. Le modifiche al suddetto principio si applicano alle passività ed alle attività derivanti dall'attività di finanziamento, definite come quelle passività ed attività i cui flussi di cassa sono stati o saranno classificati nel rendiconto finanziario nell'ambito del cash flow da attività di finanziamento. Le modifiche richiedono di inserire l'informativa delle variazioni di tali attività/passività distinguendo le variazioni monetarie e non monetarie (es. variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo in società controllate o in altri business, l'effetto della variazione dei tassi di cambio e le variazioni di fair value). Lo IASB suggerisce di fornire tale informativa in una tabella di riconciliazione tra i saldi di inizio periodo e quelli di fine periodo di tali attività/passività.

Il Gruppo ha illustrato in nota integrativa gli impatti derivanti dalla modifica al principio, omologato dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017.

Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle – emesso l'8 dicembre 2016. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, è stato modificato il seguente principio: i) IFRS 12 – Disclosure of interests in other entities: alcune modifiche sono state apportate per chiarire lo scope di IFRS 12 in relazione ad interessenze in entità ricomprese nello scope di IFRS 5 Non‐current asset held for sale and discontinued operations. In particolare chiarisce che le entità non sono esentate dagli obblighi informativi richiesti da IFRS 12 qualora le stesse entità siano riclassificate tra in non‐current asset held for sale or as discontinued operations.

Il Gruppo non prevede impatti significativi derivanti dall'applicazione delle modifiche apportate ad IFRS 12. L'Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle, omologato dall'Unione Europea in data 7 febbraio 2018, risulta applicabile, limitatamente ad IFRS 12, a far data dal 1° gennaio 2017.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2017 e non adottati dal Gruppo in via anticipata.

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dal Gruppo negli esercizi successivi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

IFRIC 22 Foreign Currency transactions and advance consideration – emesso l'8 dicembre 2016. L'interpretazione si applica in presenza di una transazione in valuta estera, nel caso in cui una società

rilevi un'attività/passività non monetaria che origina dal pagamento o dall'incasso di un'anticipazione prima che la società rilevi l'attività, il costo o il provento. L'IFRIC 22 chiarisce le modalità di identificazione della data della transazione in valuta estera al fine di determinare il tasso di cambio da adottare all'initial recognition dell'attività, costo o provento a seguito della derecognition di un'attività/passività non monetaria. L'IFRIC 22 chiarisce che, in applicazione dei par. 21‐22 di IAS 21, la data da utilizzare per la determinazione del tasso di cambio all'initial recognition della relativa attività, costo o provento è la data in cui la società iscrive l'attività/passività non monetaria associata all'anticipazione. In presenza di pagamenti multipli la società determinerà una data per ciascun pagamento o incasso derivante da anticipazioni finanziarie. La suddetta interpretazione si applicherà, previa omologazione, a tutti gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2018. E' concessa anche l'early adoption;

  • IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments emesso il 7 giugno 2017. L'interpretazione chiarisce i risvolti applicativi connessi al riconoscimento ed alla misurazione delle attività/passività fiscali in accordo con lo IAS 12 quando sussistono uno o più elementi di incertezza sul trattamento fiscale di una transazione. In particolare:
    • ‐ una società deve determinare se considerare ogni posizione fiscale incerta separatamente o congiuntamente con altre considerando quale approccio meglio asseconda la risoluzione dell'incertezza stessa considerando anche la prassi adottata per il filing dei dichiarativi alle autorità fiscali e le modalità di esame da parte di queste ultime;
    • ‐ una società deve assumere che l'autorità fiscale esaminerà documenti e tutte le informazioni necessarie correlate all'incertezza per la trattazione e risoluzione della stessa;
    • ‐ una società deve valutare la probabilità che un'autorità fiscale accetterà il trattamento fiscale proposto associato ad una transazione dal trattamento fiscale incerto. Se la probabilità di accettazione dell'autorità fiscale è elevata la società deve determinare le imposte coerentemente con il trattamento fiscale pianificato. Se la probabilità di accettazione è bassa la società deve riflettere l'incertezza nella stima delle imposte utilizzando uno dei seguenti metodi: i) most likely amount; ii) expected value. Se l'incertezza fiscale impatta le imposte correnti e differite, la società dovrà effettuare la miglior stima sia ai fini delle imposte correnti sia di quelle differite;
    • ‐ una società deve valutare ad ogni chiusura contabile se i fatti e le circostanze su cui si basava il giudizio si sono modificati nel corso del tempo dopo l'inception. In caso di cambiamenti di fatti e circostanze risulta applicabile IAS 8. Inoltre, una società deve applicare IAS 10 per stabilire se il cambiamento intervenuto tra la reporting date e la data di approvazione del bilancio possa essere un adjusting or non adjusting event.

La suddetta interpretazione si applicherà, previa omologazione, a tutti gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2019. E' concessa anche l'early adoption.

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  • Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle emesso l'8 dicembre 2016. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, sono state introdotte alcune modifiche ai seguenti principi:
    • ‐ IFRS 1 – First time adoption: sono state apportate modifiche alla data di applicazione di alcuni principi applicabili alle fattispecie di prima adozione degli IFRS;
    • ‐ IAS 28 ‐ Investments in Associates and Joint Ventures: è stata introdotta un'esenzione dall'applicazione del metodo del patrimonio netto qualora una partecipazione in una società collegata ovvero in una joint venture sia detenuta direttamente o indirettamente da una entità che sia una società di investimento in capitale di rischio, o un fondo comune, un fondo di investimento o entità analoghe. In tali casi l'entità può decidere di valutare tali investimenti al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio in conformità all'IFRS 9. Inoltre, qualora un'entità che non sia essa stessa un'entità di investimento ha una partecipazione in una società collegata o joint venture che è un'entità di investimento, quando applica il metodo del patrimonio netto può decidere di prendere in considerazione la valutazione al fair value applicata da tale entità di investimento collegata o joint venture alle partecipazioni in società controllate dell'entità di investimento collegata o della joint venture.

Il Gruppo non prevede impatti derivanti dall'applicazione delle modifiche ai predetti principi. Questi ultimi l'Annual improvement, omologati dall'Unione Europea in data 7 febbraio 2018, risultano applicabili a far data dal 1° gennaio 2018.

Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share based Transaction – emesso in data 20 giugno 2016 ed in attesa di omologazione da parte dell'Unione Europea. In particolare sono stati introdotti chiarimenti per il trattamento delle condizioni di vesting e delle share‐based payment transactions regolate per cassa. Anche queste ultime sono soggette a condizioni di vesting subordinate al raggiungimento di obiettivi di crescita del risultato e nel pricing del titolo azionario. In particolare le vesting condition, diverse dalle condizioni di mercato, non devono essere prese in considerazione nella stima del fair value alla data di misurazione. Diversamente le vesting condition, diverse dalle condizioni di mercato, devono essere prese in considerazione nel determinare il numero di attribuzioni incluse nel perimetro di calcolo. Inoltre l'entità deve rilevare il costo proporzionalmente al periodo di vesting basandosi sulla miglior stima del numero di attribuzioni stimate alla data di misurazione. La stima può essere rivista anche in esercizi successivi qualora informazioni integrative indichino un diverso numero di attribuzioni. Le condizioni di mercato devono essere prese in considerazione per stimare il fair value delle cash settled share based payment e nel rimisurare il fair value alla fine di ciascun reporting period e alla data del regolamento. L'applicazione cumulata dei servizi ricevuti corrisponde alla cassa pagata. Da ultimo il nuovo principio ha introdotto alcuni paragrafi che disciplinano la fattispecie delle share based transactions che prevedono l'applicazione di ritenute fiscali da parte del datore di lavoro e la

corresponsione alle autorità fiscali in nome e per conto del dipendente, che richiedono anche disclosure integrativa.

Il Gruppo sta valutando eventuali impatti associati alle modifiche di IFRS 2, che saranno applicabili, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2018.

  • Amendments to IAS 28: Investments in Associates and Joint Ventures – emesso il 12 ottobre 2017, applicabile, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2019. Il principio chiarisce che un'entità applica IFRS 9, anziché le disposizioni di IAS 28, alle interessenze detenute in una collegata o joint venture cui non viene applicato il metodo del patrimonio netto (long‐term interest).
  • Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement – emesso il 7 febbraio 2018, applicabile, previa omologazione, a far data dal 1 gennaio 2019. Nel corso del primo trimestre 2018 dovrebbe essere disponibile l'endorsement advice EFRAG. La modifica allo IAS 19 indirizza l'accounting in presenza di una modifica, riduzione o regolamento di un piano (cd. "employee benefit") durante un reporting period. Le modifiche allo IAS 19 richiedono alle entità di utilizzare ipotesi attuariali aggiornate nel determinare il service cost ed il net interest per i reporting period successivi alla predetta modifica; diversamente la modifica al principio non indirizza l'accounting delle "significant market fluctuations" in assenza di modifiche ad un piano.
  • Annuals Improvements to IFRS standard 2015‐2017 Cycle emesso il 12 dicembre 2017. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • ‐ IFRS 3 – Business Combinations and IFRS 11 – Joint Arrangements: Previously held interest in a joint operation: le modifiche chiariscono che una transazione di ottenimento del controllo di un business che è una joint operation, è una business combination achieved in stages e l'acquirente deve applicare le previsioni di IFRS 3, anche con riferimento alla rimisurazione dell'interessenza detenuta in precedenza nella joint operation. Le modifiche ad IFRS 11 chiariscono che l'acquirente non dovrebbe rimisurare l'interessenza detenuta in precedenza nell'ambito di transazioni di ottenimento del controllo congiunto di un business che è una joint operation;
    • ‐ IAS 12: Income Taxes: Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity: le modifiche hanno chiarito che le conseguenze fiscali di pagamenti di strumenti finanziari classificati sotto forma di equity, dovrebbero essere riconosciuti in coerenza con transazioni o eventi passati;
    • ‐ IAS 23: Borrowing Costs: Borrowing costs eligible for capitalisation: le modifiche chiariscono che un'entità deve trattare ogni prestito ottenuto per lo specifico qualifying asset alla stregua di fondi ottenuti non per uno specifico asset, qualora siano state effettuate sostanzialmente tutte le attività necessarie a configurare un qualifying asset per l'uso o la vendita.

Il Gruppo sta valutando gli impatti associati alla futura applicazione del ciclo di aggiornamenti. Il principio risulterà applicabile, previa omologazione, dagli esercizi a far data dal 1° gennaio 2019.

IFRS 9 – Financial Instruments ‐ emesso nella sua versione finale, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement e supera tutte le precedenti versioni. Il principio è applicabile per gli esercizi annuali a partire dal 1° gennaio 2018 ed è consentita l'adozione anticipata. La versione finale di IFRS 9 rappresenta il risultato delle tre fasi di implementazione del progetto che ha portato alla sostituzione dello IAS 39, relativamente alla classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, impairment ed hedge accounting. IFRS 9 fornisce un unico approccio di classificazione per tutte le tipologie di attività finanziarie, incluse le attività finanziarie che contengono derivati impliciti. Tutte le attività finanziarie vengono classificate nella loro interezza anziché essere soggette a complesse modalità di biforcazione dei relativi valori. Al fine di definire le modalità con cui le attività finanziarie devono essere classificate e misurate, deve essere considerato il business model applicato dal Gruppo per gestire le attività finanziarie e le caratteristiche dei relativi flussi di cassa.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono previste nell'ambito di un modello di business il cui oggetto è quello di detenere le attività fino a scadenza e di incassare i relativi flussi di cassa, diversamente le attività finanziarie classificate e misurate al fair value ed imputate al conto economico complessivo sono quelle attività detenute in un modello di business la cui finalità viene raggiunta sia incassando flussi di cassa previsti contrattualmente che vendendo attività finanziarie. Questa categoria di misurazione presuppone informazioni richieste sia per le attività classificate al costo ammortizzato sia per le attività classificate fair value ed imputate a conto economico complessivo.

In relazione alla classificazione e misurazione delle passività finanziarie, IFRS 9 ha sostanzialmente replicato il trattamento contabile previsto dallo IAS 39 con alcune modifiche limitate. La maggior parte delle passività finanziarie continueranno ad essere misurate al costo ammortizzato; inoltre, l'opzione di valutare le passività finanziarie al fair value tramite conto economico è tuttora prevista in presenza di specifiche circostanze.

Il principio introduce nuove previsioni per la valutazione al fair value delle passività finanziarie, secondo le quali le variazioni di fair value del debito di una società deve essere iscritto nell'ambito del conto economico complessivo e non nel conto economico. Tali requisiti sono già disponibili per l'adozione senza applicare le ulteriori previsioni di IFRS 9 nella loro interezza.

Inoltre, il principio ha identificato un nuovo modello di impairment che fornisca ai fruitori di bilancio maggiori informazioni circa le perdite su crediti attese dalla società (expected losses). IFRS 9 prevede anche un nuovo modello di hedge accounting, con la finalità di allineare il trattamento contabile alle modalità di gestione del rischio e stabilendo un modello maggiormente focalizzato su criteri oggettivi ("principles‐based approach").

Con riferimento agli ambiti di aggiornamento previsti dal principio, nel corso del 2017 è stata avviata

un'attività progettuale mediante costituzione di gruppi di lavoro con la finalità di identificare i potenziali impatti sul bilancio e gli eventuali adeguamenti sul sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Le analisi hanno riguardato specificatamente: i) le modalità di determinazione del valore di mercato delle partecipazioni minoritarie che, sulla base del principio contabile attualmente in vigore, sono valutabili al costo quando il relativo fair value non è attendibilmente determinabile; ii) i modelli di impairment riguardanti i crediti ed i contract asset.

Si rimanda alla successiva sezione Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi per l'informativa relativa agli impatti attesi dall'adozione del principio contabile.

IFRS 9 Prepayment features with negative compensation – emesso in data 12 ottobre 2017. La finalità delle modifiche è quella di indirizzare il tema della classificazione di particolari categorie di financial assets con possibilità di regolamento anticipato. Tali modifiche disciplinano la situazione in cui la parte che esercita l'opzione di regolamento anticipato di un'attività finanziaria potrebbe ricevere un compensation payment dall'altra parte. Tale fattispecie è definita "negative compensation". Per effetto di un accordo di questo tipo, un finanziatore potrebbe essere costretto ad accettare un pagamento anticipato sostanzialmente inferiore dell'ammontare non incassato di capitale e interessi. L'attività finanziaria in questione deve essere misurata al costo ammortizzato oppure al fair value through OCI in base al modello di business di riferimento.

Il Gruppo sta valutando eventuali impatti associati alle modifiche di IFRS 9, che saranno applicabili, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2019.

IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 28 maggio 2014 ed oggetto di Amendments to IFRS 15: effective date of IFRS 15, in data 11 settembre 2015. Il nuovo principio verrà applicato a tutti i contratti con clienti secondo il perimetro di applicazione previsto all'interno dello stesso standard. Il nuovo principio stabilisce un quadro globale per la rilevazione dei ricavi e la misurazione degli stessi, basato sul criterio della rilevazione dei ricavi all'atto del trasferimento dei beni o servizi promessi ai clienti in un ammontare che rifletta il corrispettivo previsto contrattualmente a fronte dei predetti beni o servizi. Tale criterio verrà applicato nell'ambito di una metodologia che può sintetizzarsi in 5 fasi: identificazione del contratto con il cliente (fase 1); identificazione delle obbligazioni di fare ("performance obbligations") (fase 2); determinazione del prezzo della transazione, ovvero l'ammontare del corrispettivo che ci si attende ragionevolmente di ricevere (fase 3); allocazione del prezzo della transazione ad ogni singola performance obbligation sulla base del relativo prezzo di vendita a sé stante ("stand‐alone selling price") di ciascun bene o servizio promesso nel contratto (fase 4); rilevazione dei ricavi al soddisfacimento della performance obbligation mediante il trasferimento del bene o servizio che è coincidente con il momento in cui il cliente ottiene il controllo di tale bene o servizio (fase 5). Il principio sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2018.

Clarifications to IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 12 aprile 2016, include alcune modifiche al principio al fine di chiarire gli aspetti correlati ai practical expedient identificati da IFRS 15 ed alcuni argomenti discussi nell'ambito del "Joint Transition Resource Group" creato congiuntamente dallo IASB e dal FASB. L'oggetto di questi chiarimenti è di fornire delucidazioni relative ai requisiti di IFRS 15 ma non di stravolgere l'impostazione dello stesso. Al pari di IFRS 15 le relative Clarification saranno applicabili, agli esercizi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2018.

Il Gruppo nel 2017 ha strutturato dei gruppi di lavoro e conseguentemente ha avviato un'attività progettuale volta a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria mediante l'identificazione delle fattispecie critiche. Tali analisi sono state volte al fine di:

  • i) indentificare il perimetro dei contratti inclusi nello scope di IFRS 15;
  • ii) analizzare i contratti di cui sopra per identificare le principali fattispecie impattate dall'applicazione di IFRS 15 (identificazione performance obbligations, dei metodi di avanzamento delle obbligazioni di fare soddisfatte "over time" e identificazione degli stand alone selling price);
  • iii) determinare gli effetti economico‐patrimoniali, di informativa finanziaria e di impatto sul sistema di controllo relativo all'informativa finanziaria, derivanti dall'attività di analisi dei contratti.

Si rimanda alla successiva sezione Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi per l'informativa relativa agli impatti attesi dall'adozione del principio contabile.

IFRS 16 Leases ‐ emesso il 13 gennaio 2016, sostituisce il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, e definisce i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, ad esempio il cliente ("lessee") ed il fornitore ("lessor"). Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista da IAS 17, il principale cambiamento introdotto da IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. IFRS 16 elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing. Lo standard sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2019

Il Gruppo non prevede impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture ‐ lo IASB ha pubblicato l'11 settembre 2014 le modifiche ai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato e IAS 28 – partecipazioni in imprese collegate e joint venture, al fine di coordinare la disciplina di contabilizzazione delle operazioni di vendita o conferimento di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche introdotte hanno la finalità di chiarire il trattamento contabile in relazione ad utili o perdite derivanti da transazioni con joint venture o società collegate

valutate con il metodo del patrimonio netto. Tali modifiche non sono state approvate dall'Unione Europea, tuttavia il Gruppo non prevede effetti contabili rilevanti derivanti dall'applicazione delle modifiche considerando l'attuale perimetro del Gruppo. L'EFRAG ha raccomandato alla Commissione Europea di posticipare il processo di omologazione di queste modifiche ai suddetti principi fintanto che non verrà completato il progetto dello IASB sull'eliminazione di utili e perdite emergenti da transazioni tra una società e la sua collegata o joint venture.

Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi

IFRS 9 Strumenti finanziari

Durante il 2017, il Gruppo ha svolto un'analisi dettagliata sugli impatti di tutti gli aspetti trattati dall'IFRS 9. In linea di massima, il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio prospetto della situazione patrimoniale/finanziaria e patrimonio netto ad eccezione dell'applicazione dei requisiti previsti dall'IFRS 9 in tema di perdita di valore. Il Gruppo si attende di dover stanziare, relativamente alle perdite attese, un importo maggiore che comporterà un impatto negativo sul patrimonio netto, come successivamente riportato Non si apporteranno modifiche alla classificazione degli strumenti finanziari e le disposizioni in tema di hedge accounting non influenzeranno le modalità di rilevazione dello strumento derivato attualmente detenuto dal Gruppo.

a) Classificazione e valutazione

Il Gruppo non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto conseguenti all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9.

E' intenzione mantenere in portafoglio, nel prossimo futuro, la partecipazione nella società non quotata Aireon LLC, detenuta per il tramite della propria controllata Enav North Atlantic, tenuto conto della natura strategica di tale investimento partecipativo che porta ad escludere, allo stato attuale, ipotesi di realizzo nel breve termine. Attualmente l'investimento partecipativo è contabilizzato al costo, in accordo con IAS 39, in quanto il fair value non risulta attendibilmente determinabile. Il Gruppo, in adozione di IFRS 9, applicherà l'opzione irrevocabile di presentare le variazioni di fair value, laddove determinabile in modo attendibile, tra le altre componenti di conto economico complessivo. In accordo ad IFRS 9, allo stato attuale, il costo rappresenta la miglior proxy del fair value per gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale non quotati, per i quali non vi siano informazioni sufficienti per determinare il fair value o rispetto ai quali il costo si collochi all'interno di un range di possibili valori rappresentativi del fair value dello strumento rappresentativo di capitale.

Negli scorsi esercizi, inoltre, non si è reso necessario rilevare perdite di valore relativamente a tale strumento rappresentativo di capitale (equity instrument), dunque l'applicazione dell'IFRS 9 non produrrà impatti significativi sulla valutazione dello stesso.

In particolare, si attende di continuare a valutare al fair value le attività finanziarie che sono attualmente contabilizzate al fair value.

Le altre attività finanziarie, inclusi i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali dei flussi di cassa riferiti all'incasso delle quote capitale ed interessi. Il Gruppo ha analizzato le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti ed ha concluso che rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9. Quindi non sarà necessario procedere ad una riclassifica di questi strumenti finanziari.

Per quanto riguarda le passività finanziarie, tutti i finanziamenti bancari ed il prestito obbligazionario emesso nel 2015 sono misurati con il criterio del costo ammortizzato. In tal senso, l'introduzione di IFRS 9 non dovrebbe determinare cambiamenti significativi rispetto all'attuale trattamento contabile.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che il Gruppo registri le perdite su crediti attese su tutte le obbligazioni in portafoglio, finanziamenti e crediti commerciali, avendo come riferimento o un periodo di 12 mesi o la intera durata contrattuale dello strumento (e.g. lifetime expected loss) in base alla scelta di adozione del modello generale o semplificato, piuttosto che una combinazione dei suddetti modelli.

Il Gruppo ha scelto di applicare la seguente impostazione per la determinazione delle perdite su crediti attese al 31 dicembre 2017:

  • Mercato regolamentato:
    • Modello generale: con riferimento ai crediti ascrivibili ai principali vettori in termini di fatturato è stato adottato un approccio analitico di determinazione delle perdite su crediti, ovvero la svalutazione è stata determinata tenendo in considerazione, oltre all'esposizione finanziaria, anche la probabilità di default dei vettori (estrapolate dall'info provider Bloomberg) ed una stima della percentuale di perdita in caso di insolvenza. Nell'ambito del modello generale sono state, altresì, ricomprese, anche le posizioni relative alle compagnie fallite, per le quali è stata effettuata una valutazione specifica della perdita attesa su crediti;
    • Modello semplificato: il modello, previsto per le fattispecie relative a crediti commerciali e contract asset emergenti dalle transazioni in ambito IFRS 15, è stato applicato alle posizioni aperte che residuano dal modello generale, utilizzando un approccio distinto per le seguenti fattispecie: crediti di rotta, crediti di terminale e nell'ambito degli stessi è stata effettuata una valutazione distinta con riferimento ai vettori attivi e inattivi. Le matrici di accantonamento sono state definite mediante un approccio basato sul rischio di inadempimento, oltre che per natura e tipologia, anche per fascia di scaduto (default rate), determinato in considerazione di dati storici aggiustati, al fine di incorporare possibili correzioni derivanti dall'inclusione di parametri forward‐looking;
  • Mercato non regolamentato:

  • Modello generale: per una porzione di crediti scaduti, per i quali sussistono sentenze passate in giudicato e/o valutazioni ragionevoli della recuperabilità parziale e/o totale del credito sono state effettuate valutazioni analitiche;
  • Modello semplificato: adottata la provision matrix mediante un approccio basato sul rischio di inadempimento per fascia di scaduto (default rate), in considerazione di dati storici aggiustati, al fine di incorporare possibili correzioni derivanti dall'inclusione di parametri forward‐looking.

Con riferimento alle altre attività finanziarie di natura non commerciale valutate al costo ammortizzato, non si ritiene sia emersa una variazione del merito creditizio rispetto alla rilevazione iniziale e non si ritiene sussista una probabilità di default nei 12 mesi successivi.

Il Gruppo ha determinato che, ad esito delle predette analisi, lo stanziamento per perdite riferite in particolar modo a crediti commerciali, si incrementerà di circa 455 migliaia di euro. Le maggiori perdite su crediti del Gruppo, rilevate in accordo ad IFRS 9, sono principalmente ascrivibili ad Enav S.p.A..

c) Hedge accounting

Il Gruppo ha stabilito che la relazione di copertura esistente che è attualmente designata come copertura efficace continuerà a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, l'applicazione dei requisiti richiesti dall'IFRS 9 ai fini della definizione delle coperture non avrà impatti significativi sul bilancio del Gruppo.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

Il Gruppo prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria contabilizzando l'effetto cumulativo del presente Principio alla data dell'applicazione iniziale (modified approach). Nel corso del 2016 il Gruppo ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell'IFRS 15, che è proseguita ed è stata completata con un'analisi di maggior dettaglio nel 2017.

Di seguito le risultanze delle analisi effettuate da parte del Gruppo al 31 dicembre 2017 distinte tra mercato regolamentato, riguardante l'erogazione dei servizi di Rotta e Terminale, e mercato non regolamentato:

Mercato regolamentato: l'erogazione dei servizi di controllo del traffico aereo (sia nei confronti dei vettori, per il tramite di Eurocontrol, che del Ministero rispetto ai voli esenti) in entrambe le componenti di rotta e terminale, rappresentano due obbligazioni di fare distinte e separate ai sensi dello standard, adempiute nel corso del tempo (over time), considerando che i clienti simultaneamente ricevono ed utilizzano i benefici derivanti dalla prestazione dei servizi da parte della Capogruppo man mano che quest'ultima la effettua. Ai fini della valutazione dei progressi verso il completo adempimento dell'obbligazione, il Gruppo ha adottato un metodo valutativo basato sugli output (misurati dalle Unità di Servizio assistite per i servizi di Rotta e di Terminale). Attraverso tale metodo infatti, i ricavi sono rilevati sulla base di valutazioni dirette del valore che hanno per il cliente i servizi

trasferiti fino alla data considerata, rispetto ai servizi promessi nel contratto che rimangono da trasferire ivi inclusa la componente rettificativa dei ricavi derivante dal meccanismo del Balance, il quale consente di misurare il valore delle prestazioni effettuate nei confronti dei clienti. Tale meccanismo include una componente finanziaria significativa con un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi in conformità ai paragrafi 60 e ss del principio IFRS 15: in particolare, nel determinare il prezzo dell'operazione, il Gruppo rettificherà l'importo dei ricavi per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro. Gli effetti di tale componente (interessi) continueranno ad essere esposti separatamente dai ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Ad esito delle predette analisi, non sono emersi impatti significativi, che possono produrre una modifica dei valori nel patrimonio netto di apertura al 1° gennaio 2018 poiché già oggi i ricavi rappresentano la misura della performance al cliente, rispetto al quale il balance costituisce un elemento di dettaglio dell'informativa.

  • Mercato non regolamentato: è stata effettuata un'analisi dettagliata delle commesse di vendita attive. Il Gruppo eroga principalmente servizi di formazione, radiomisure e consulenza aeronautica e marginalmente altri servizi di realizzazione di apparati infrastrutturali per il tramite della propria controllata Techno Sky. Dalle analisi effettuate è emerso quanto segue:
    • i servizi di consulenza aeronautica rappresentano prevalentemente commesse rilevate "over time", in cui in molti casi è stato adottato il practical expedient previsto da IFRS 15 per la misurazione degli avanzamenti basato sulla fatturazione, in casi limitati metodi basati sull'input.

Anche laddove siano state identificate performance obbligation multiple nell'ambito di un medesimo contratto, gli stand alone selling price risultavano coerenti con i corrispettivi contrattuali, considerando che gli stessi sono determinati in base ad una quantificazione di ore‐ uomo inclusivi di un margine di commessa applicato a ciascuna performance obbligation. Analoghe considerazioni sono applicabili ad eventuali corrispettivi previsti in opzione (casi limitati), le quali non conferiscono al cliente un diritto incondizionato.

Nell'ambito di alcune commesse di vendita sono previste variable consideration (essenzialmente penali per giorni di ritardo con un tetto massimo definito) per le quali è stata effettuata un'attenta valutazione del most likely amount, in base ad analisi storiche ed una valutazione della controparte. Ad esito delle analisi sono emersi impatti marginali, inferiori alle 10 migliaia di euro con contestuale emersione di attività da contratto, considerando che gran parte delle commesse sono state fatturate in prossimità della chiusura dell'esercizio, molte commesse si sono esaurite entro la chiusura dell'esercizio ed hanno cessato di produrre effetti economici ed in molti casi la misurazione degli avanzamenti è basata sul predetto espediente pratico;

  • Le commesse di radiomisure sono prevalentemente rilevate "at a point in time" al netto di una commessa "over time" mediante espediente pratico. Il Gruppo non si attende impatti ascrivibili al servizio di radiomisure.
  • Nell'ambito delle commesse di formazione è stata adottata una modalità di rilevazione "over time" per la commessa più rilevante, che non ha prodotto effetti su base annua considerando che la stessa è stata completamente fatturata al 31 dicembre 2017.

In conclusione, su base annuale non si sono prodotti impatti significativi nella situazione economico‐ finanziaria del Gruppo, se non limitatamente agli impatti precedentemente menzionati nell'ambito dei servizi di consulenza aeronautica.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

7. Attività materiali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività materiali al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente:

Attrezzature Attività
Terreni e Impianti e ind.li e materiali in
fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 463.324 1.730.864 301.652 327.188 241.706 3.064.734
Fondo ammortamento (186.488) (1.280.025) (246.895) (295.045) 0 (2.008.453)
Valore residuo al 31.12.2016 276.836 450.839 54.757 32.143 241.706 1.056.281
Incrementi 29.224 81.648 14.647 4.079 106.889 236.487
Alienazioni ‐ costo storico (42) (6.676) (4.155) (14.963) 0 (25.836)
Alienazioni ‐ fondo amm.to 42 5.672 3.982 14.951 0 24.647
Riclassi fiche 0 (5) 0 0 (131.157) (131.162)
Svalutazioni 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (17.950) (93.238) (13.258) (8.455) 0 (132.901)
Totale variazioni 11.274 (12.599) 1.216 (4.388) (24.268) (28.765)
Costo storico 492.506 1.805.821 312.144 316.304 217.438 3.144.213
Fondo ammortamento (204.396) (1.367.581) (256.171) (288.549) 0 (2.116.697)
Valore residuo al 31.12.2017 288.110 438.240 55.973 27.755 217.438 1.027.516

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 28.765 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 132.901 migliaia di euro (133.560 migliaia di euro nel 2016);
  • incrementi delle attività materiali per complessivi 236.487 migliaia di euro, di cui 129.598 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) il sistema di rilevamento del fenomeno del wind shear sull'aeroporto di Palermo che mediante una rete di anemometri per il rilevamento del vento in prossimità del suolo e di sensori metereologici di tipo radar e lidar permetteranno di rilevare le turbolenze lungo il sentiero di avvicinamento degli aeromobili; ii) il nuovo centro radio TBT (Terra Bordo Terra) e lan aeroportuale dell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio; iii) Eatms build, software di presentazione dei dati radar e di volo ad uso del controllore (CWP Controller Working Position) con un set prototipale di funzioni atte a consentire l'esecuzione di una serie di sperimentazioni Sesar congiuntamente al prodotto Coflight. Tale software, successivamente completato in tutti i dettagli funzionali e tecnici con il contratto 4Flight, è la base della presentazione della futura piattaforma ATM; iv) il centro servizi presso l'Area Control Center (ACC) di Roma Ciampino dove sono allocati alcuni uffici della Controllante; v) il programma AMHS (Aeronautical Message Handling System) sistema che consente le acquisizioni e il rilancio sulla rete internazionale di tutte le distribuzione dei piani di volo, Notam e meteo secondo lo standard ICAO che interconnette

tutti i provider mondiali; vi) la nuova centrale elettrica a servizio dell'Area Control Center di Roma Ciampino e dell'aeroporto di Genova; vii) l'adeguamento e potenziamento tecnologico dei sistemi CNS/ATM su diversi siti aeroportuali riferito al servizio di fonia operativa della rete virtuale E‐NET; viii) l'adeguamento degli apparati radio TBT a canalizzazione 8,33 khz per l'Area Control Center di Milano; ix) l'ammodernamento dei sistemi meteo su diversi siti aeroportuali; x) la manutenzione evolutiva su vari sistemi.

Gli incrementi per 106.889 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali i più significativi sono i seguenti: i) il programma 4‐flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica ATM degli ACC basata su concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Relativamente al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione tra la Controllante e il provider francese DSNA, nel 2017 è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4‐flight; ii) l'ampliamento della scuola di formazione Academy di Forlì che prevede la costruzione del nuovo polo tecnologico integrato; iii) l'implementazione del sistema data link 2000 riferito alla trasmissione dei dati fra terra e aeromobili che permetterà la sostituzione delle comunicazioni vocali tra controllori e piloti con comunicazioni di testo in fase di installazione presso tre Area Control Center; iv) l'integrazione del sistema ERATO (En‐ Route Air Traffic Organizer), che supporta il controllore nella gestione del traffico aereo individuando i potenziali conflitti e mettendo in evidenza gli elementi da valutare per la soluzione degli stessi, nel sistema Satcas, sistema di automazione operativa; v) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full‐electronic su sei aeroporti di cui in corso di realizzazione presso la torre dell'aeroporto di Milano Malpensa; vi) un sistema di fusione dati radar definito tracker aeroportuale per gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa.

  • decremento delle attività materiali in corso di realizzazione per complessivi 131.162 migliaia di euro di cui riferiti a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 129.598 migliaia di euro, per 552 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio, per 173 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni progetti nella corretta voce nell'ambito delle attività immateriali;
  • decremento per il fuori uso di alcuni impianti oggetto di sostituzione a seguito dell'ammodernamento tecnologico che hanno rilevato una minusvalenza di 1.189 migliaia di euro.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 241.860 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000‐2006 e 2007‐2013 per gli interventi negli aeroporti del sud e dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da

Legge 102/09. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.732 migliaia di Euro.

8. Attività Immateriali

Di seguito è riportata la tabella di movimentazione delle attività immateriali al 31 dicembre 2017 rispetto all'esercizio precedente:

Diritti di
brevetto ind.le e Attività
di ut.ne opere Altre attività immateriali in
ingegno immateriali corso Avviamento Totale
Costo storico 128.353 2.085 44.619 66.486 241.543
Ammortamento accumulato (116.374) (2.085) 0 0 (118.459)
Valore residuo al 31.12.2016 11.979 0 44.619 66.486 123.084
Incrementi 9.957 0 8.488 0 18.445
Alienazioni 0 0 0 0 0
Riclassi fiche 0 0 (9.957) 0 (9.957)
Svalutazioni 0 0 0 0 0
Ammortamenti (7.159) 0 0 0 (7.159)
Totale variazioni 2.798 0 (1.469) 0 1.329
Costo storico 138.310 2.085 43.150 66.486 250.031
Ammortamento accumulato (123.533) (2.085) 0 0 (125.618)
Valore residuo al 31.12.2017 14.777 0 43.150 66.486 124.413

Le attività immateriali ammontano a 124.413 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 1.329 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 7.159 migliaia di euro (8.956 migliaia di euro nel 2016);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 18.445 migliaia di euro di cui 9.957 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti: i) il programma NOAS (New Operational Area System), inerente l'ottimizzazione dei sistemi già sviluppati dalla Controllante con i programmi Airnas ed Athena finalizzati al mantenimento della certificazione in ambito Single European Sky e all'integrazione delle banche dati Ais e Meteo; ii) il sistema di monitoraggio ed analisi per il sistema ATM denominato AIDA; iii) l'upgrade del sistema gestionale ERP Oracle alla release 12 x e business intelligence. Per 8.488 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di esecuzione tra cui si evidenziano: i) le attività legate al sistema gestionale ERP Oracle in un'ottica di implementazione di uno stesso sistema nell'ambito del Gruppo Enav; ii) vari sistemi a supporto dell'attività operativa in ottica Sesar;
  • i decrementi delle attività immateriali per 9.957 migliaia di euro sono riferiti interamente ai progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria.

La voce avviamento si riferisce al maggior valore di acquisizione della Controllata Techno Sky S.r.l. rispetto alle attività nette espresse a valori correnti, ed è rappresentativo dei benefici economici futuri. Tale valore, complessivamente pari a 66.486 migliaia di euro, è allocato interamente alla CGU Servizi di manutenzione, coincidente con l'entità legale Techno Sky S.r.l. Al 31 dicembre 2017 in applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36 Impairment of assets, tale avviamento è stata assoggettato al test di impairment, effettuato confrontando il valore recuperabile della CGU con il valore di carico delle attività nette relative a detta unità, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 36. Si sottolinea come non sono state allocate alla CGU in questione, attività immateriali a vita utile indefinita. Nel determinare il valore recuperabile, si è fatto riferimento al valore d'uso. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC pari all'8,3% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali, post previsione del periodo esplicito, pari al 1,5%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche (inflazione area Euro) di riferimento e in continuità con quanto effettuato nel 2016.

Il management ha ritenuto che per la stima del valore recuperabile si facesse riferimento al valore d'uso stimato sulla base dei flussi di cassa come desumibili dal piano economico‐finanziario 2018 ‐ 2022 predisposto dalla società controllata, senza porre in essere ulteriori attività di normalizzazione sui livelli di marginalità attesa.

Per quanto riguarda la parte ricavi del piano 2018‐2022, il management Techno Sky ha elaborato considerazioni in merito alle tre componenti sottostanti: ricavi verso Enav per attività manutentive in conto esercizio, ricavi verso Enav per attività di sviluppo in conto capitale e contratti da mercato terzo. Il piano registra nel periodo di riferimento una moderata crescita complessiva (CAGR 1,8%) dovuta ad un generale incremento delle attività da svolgere nei confronti della Controllante, dal 2018 anche per l'internalizzazione delle risorse ex‐SICTA. La quota di "Ricavi Conto Esercizio" comprende il rinnovo del contratto di manutenzione globale a partire dal 2019 e l'ampliamento delle attività legate al "Global Service". La quota di "Ricavi Conto Capitale" ha un leggero decremento per via di due effetti combinati: minori attività di manutenzione evolutive previste in accordo con l'area tecnica Enav e un incremento in linea con i CAPEX Enav, con il piano di committenza e con i programmi realizzati dal personale RSS ex Sicta. Sul mercato terzo la società prevede di intraprendere un'attività commerciale per acquisizione di nuove commesse nell' area extra UE.

I costi di struttura sono stati previsti in linea con quelli consuntivati negli anni precedenti. I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico‐finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento, alle informazioni ricevute dalla Funzione Sviluppo Commerciale del Gruppo e a dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività "Core Business" della società.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore contabile della CGU e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini

dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 39,2 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività è stato ipotizzato un incremento del WACC dello 0,3% e mantenendo un tasso di crescita sempre pari all'1,5%, il valore recuperabile continua ad essere superiore al valore contabile delle attività nette relative alla CGU per un ammontare pari a 33,7 milioni di euro. Assumendo un incremento del WACC dello 0,3% ed un tasso di crescita dello 0,75%, il valore recuperabile continuerebbe comunque ad essere superiore al valore contabile delle attività nette della CGU per un ammontare pari a 24,2 milioni di euro.

Non si ravvisano altre plausibili variazioni dei parametri chiave dell'impairment tali da poter azzerare la differenza positiva fra valore d'uso e valore contabile delle attività della CGU.

9. Partecipazioni in altre imprese

La voce partecipazioni, riferita interamente a partecipazioni detenute in altre imprese, ammonta a 51.216 migliaia di euro al 31 dicembre 2017 (36.468 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e registra, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di 14.749 migliaia di euro dovuto esclusivamente al versamento della terza e quarta tranche di prezzo per l'acquisto delle quote di Aireon LLC, per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota di partecipazione detenuta alla data di bilancio del 10,07% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013, è prevista salire al 12,5%. Tale società, di diritto statunitense, ha per oggetto sociale la fornitura di servizi di sorveglianza satellitare per il traffico aereo per mezzo di un apparato definito "payload" installato a bordo dei 66 satelliti operativi di proprietà di Iridium. La partecipazione è iscritta al costo di acquisto poiché, in assenza di un mercato attivo, il fair value non è determinabile in modo attendibile. Al 31 dicembre 2017, tenuto conto che l'investimento da parte della Capogruppo è stato concluso e che il management di Aireon ha presentato ai soci, nel mese di dicembre 2017, il nuovo piano economico‐finanziario, la partecipazione, pur in assenza di perdite obiettive di valore, è stata oggetto del test di impairment al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto.

Il test di impairment è stato effettuato sulla base delle risultanze del piano economico finanziario 2018‐ 2033 ("Piano"): l'orizzonte temporale rispetto al quale sono stati proiettati i flussi è coerente con la vita utile dell'asset tecnologico, la costellazione di satelliti, e tale vita utile è stata stimata dal management di Aireon. Il Piano prevede una struttura finanziaria con livello di debito sostanzialmente costante per l'intero orizzonte temporale a servizio della distribuzione dei dividendi ai soci ed investimenti collegati alla realizzazione della seconda costellazione durante gli ultimi anni di previsione esplicita del Piano.

Tenuto conto delle caratteristiche dell'investimento partecipativo, il valore recuperabile è stato stimato con un approccio "equity side" sulla base del valore d'uso attualizzando, con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF), i flussi di dividendi attesi dal 2021, anno di prima distribuzione dei dividendi, al 2033, ai quali è

stato aggiunto un valore terminale. Il tasso di attualizzazione utilizzato è il Cost of Capital (Ke) pari al 15,46%, calcolato mediante la metodologia del CAPM (Capital Asset Pricing Model); il valore terminale è stato stimato assumendo una rendita discreta a 15 anni, coerente con la vita utile della seconda costellazione prevista a Piano, determinando un pay‐out a regime basato su un tasso di crescita dei dividendi in termini nominali, (g rate) del 2%,inferiore al rendimento free risk, ed un ROE pari al tasso di sconto (Ke), escludendo prudenzialmente extra rendimenti rispetto al mercato.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore aventi ad oggetto l'attività finanziaria. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto al valore di iscrizione della partecipazione, pari ad un ammontare di circa 11,7 milioni di dollari con un valore complessivo pari a 72,9 milioni di dollari.

Al fine di verificare la robustezza del valore d'uso è stata condotta un'analisi di sensitività riguardante i parametri di Ke e tasso g di crescita: ipotizzando un incremento del Ke dell' 1% e mantenendo un tasso di crescita pari al 2%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 65,6 milioni di dollari mentre, assumendo un incremento del Ke dell' 1% ed applicando un tasso di crescita dell'1%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 64,9 milioni di dollari.

A compendio, quale test aggiuntivo di controllo, il test di impairment è stato effettuato anche con un approccio "asset‐side", attualizzando il flussi di cassa operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF). Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC (Weighted Average Cost of Capital) che nel caso di specie, al fine di tener conto dei rischi connessi alla struttura finanziaria del Piano, è stato assunto pari al 15,46% e corrispondente al Costo del capitale (Ke). Il valore terminale è stato stimato assumendo una rendita discreta a 15 anni, determinando un flusso operativo normalizzato basato su un tasso di crescita del Nopat in termini nominali del 2% (inferiore al rendimento free risk) ed un ROIC pari al tasso di sconto, escludendo prudenzialmente extra rendimenti rispetto al mercato. Ad esito del test si evidenzia un plusvalore (headroom) rispetto al valore di iscrizione della partecipazione, pari ad un ammontare di circa 8,6 milioni di dollari con un valore complessivo pari a 69,8 milioni di dollari. E' stata peraltro effettuata un'ulteriore analisi di sensitività basata sull'attualizzazione dei flussi di cassa operativi al tasso WACC del 13,03%, includendo tuttavia nella posizione finanziaria netta il valore attuale del debito finanziario previsto a fine piano. Il valore recuperabile, circa 77 milioni di dollari, è superiore al costo di iscrizione della partecipazione.

Ad esito delle analisi svolte, sulla base delle due metodologie di valutazioni utilizzate, il valore recuperabile della partecipazione risulta compreso in un range di valori tra 69,8 e 72,9 milioni di dollari. Tenuto conto che Aireon LLC è una società non quotata e data l'assenza di un mercato attivo, la stima del valore recuperabile conferma il costo di iscrizione della partecipazione nel bilancio consolidato.

La voce partecipazioni accoglie inoltre la quota del 16,67% detenuta dalla Capogruppo nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, di cui nel 2017 è stato incassato un dividendo di 417 migliaia di euro (250 migliaia di Euro nel 2016).

10. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le attività finanziarie non correnti ammontano a 13.001 migliaia di euro registrando un decremento di 670 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2016 e sono così composte:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Attività finanziarie non correnti
Credito finanziario 12.650 13.306 (656)
Altri 351 365 (14)
Totale 13.001 13.671 (670)
Attività finanziarie correnti
Derivato 325 1.221 (896)
Totale 325 1.221 (896)

Il credito finanziario è interamente riferito al credito vantato verso la società dalla quale è stato acquisito il ramo di azienda conferito nella Techno Sky che mostra un saldo pari a 12.650 migliaia di euro registrando una riduzione nel corso dell'esercizio di 656 migliaia di euro per i rimborsi ottenuti, commisurati alle liquidazioni ed anticipi a titolo di trattamento di fine rapporto erogati dalla Techno Sky ai suoi dipendenti. Infatti, tale credito corrisponde al trattamento di fine rapporto verso i dipendenti inclusi nel ramo di azienda conferito dalla venditrice alla controllata Techno Sky e si riduce o a semplice richiesta da parte della società controllata qualora i dipendenti dovessero interrompere il rapporto di lavoro o richiedere anticipi oppure in un'unica soluzione a 15 anni dalla data di stipula che corrisponde al 28 dicembre 2021. Il credito è fruttifero di interessi al tasso Euribor a tre mesi, base 360, maggiorato di uno spread di 0,05 punti percentuali ed è assistito da garanzia bancaria a prima richiesta, il cui valore viene adeguato annualmente sulla base delle somme incassate da Techno Sky in corso di anno.

Le attività finanziarie correnti ammontano a 325 migliaia di euro al 31 dicembre 2017 e registrano un decremento netto di 896 migliaia di euro riferito per 1.221 migliaia di euro alla chiusura del contratto derivato sottoscritto nel mese di dicembre 2013 dalla Capogruppo per l'acquisto a termine di valuta, dollari americani, suddivise in quattro tranche di cui l'ultima tranche è stata esercitata nel 2017, in corrispondenza del versamento dell'ultima quota per l'acquisto della partecipazione in Aireon. La variazione positiva di 325 migliaia di euro è riferita al fair value positivo dello strumento finanziario stipulato dalla Capogruppo con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale, con scadenza nel 2018, definito con la General Aviation Authority di Abu Dhabi per il progetto di ottimizzazione dei flussi di traffico aereo degli

Emirati Arabi. Al 31 dicembre 2016 tale strumento finanziario presentava un fair value negativo classificato nell'ambito delle passività finanziarie non correnti.

Il contratto derivato presenta una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 34 per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

11. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (Patrimonio Netto).

31.12.2016 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2017
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 56.736 13.617 4.819 1.157 0 0 61.555 14.774
Svalutazione rimanenze 9.002 2.161 117 28 0 0 9.119 2.189
Attualizzazione crediti 3.858 993 (2.329) (604) 0 0 1.529 389
Effetto fiscale IFRS conversion 751 210 (135) (39) 0 0 616 171
Attualizzazione TFR 2.634 651 0 0 (137) (33) 2.497 618
Quota TFR non deducibile 1.878 465 (582) (139) 0 0 1.296 326
Fair value derivato 52 12 0 0 (48) (11) 4 1
Al tri 21.487 6.110 804 207 0 0 22.291 6.317
Totale 96.398 24.219 2.694 610 (185) (44) 98.907 24.785
Passività per imposte differite
Al tri 9.106 2.185 (705) (169) 0 0 8.401 2.016
Attualizzazione debiti 270 65 95 23 0 0 365 88
Effetto fiscale IFRS conversion 2.812 848 (263) (85) 0 0 2.549 763
Fair value derivato 3.801 912 0 0 (1.143) (274) 2.658 638
Totale 15.989 4.010 (873) (231) (1.143) (274) 13.973 3.505

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2017 un saldo pari rispettivamente a 24.785 migliaia di euro e 3.505 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • agli accantonamenti ed utilizzi di fondi tassati, quali fondi rischi, svalutazione magazzino e svalutazione crediti per le motivazioni riportate alle note 13, 14 e 19;
  • al rigiro a conto economico della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance sia per la quota di competenza dell'esercizio che, relativamente ai balance di terminale della terza fascia anche la quota riferita al fair value del credito di 26 milioni oggetto di chiusura nel 2017. La

voce si è inoltre movimentata per la rilevazione della fiscalità differita associata ai balance iscritti nel 2017;

  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo un'utile attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • agli interessi di mora non incassati riferiti all'esercizio 2017 e al rigiro a conto economico degli interessi rilevati negli esercizi precedenti per le quote incassate e/o cancellate;
  • alla rilevazione e rigiro a conto economico dell'eliminazione dei margini sulle operazioni effettuate nell'ambito del Gruppo.

Il Gruppo ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

12. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti ammontano a 24.858 migliaia di euro (25.177 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 dal Gruppo per effetto della mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato. Nel 2017 il credito si è ridotto di 319 migliaia di euro a seguito dell'incasso, da parte della controllata Techno Sky, della quota riferita all'anno 2009. In coerenza con quanto previsto dal provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, che prevede rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti.

I crediti tributari correnti ammontano a 26.178 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Credito verso erario per IVA 20.202 23.169 (2.967)
Credito IRES 0 617 (617)
Credito IRAP 5.617 12.866 (7.249)
Credito altre imposte correnti 359 3.418 (3.059)
Totale 26.178 40.070 (13.892)

Il credito verso erario per IVA pari a complessivi 20.202 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 2.967 migliaia di euro riferita all'incasso dell'iva chiesta a rimborso dalla Capogruppo per il 2016 pari a 13.661 migliaia di euro comprensiva degli interessi attivi rilevati nell'esercizio per 19 migliaia di euro al tasso legale del 2% su base annua, al netto dell'iva maturata nel 2017 per complessivi 10.675 migliaia di euro. Il meccanismo dello split payment, introdotto con il D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 e successivo decreto attuativo, che pone a carico del Gruppo l'obbligo di versare l'IVA gravante sugli acquisti di beni e servizi

direttamente all'Erario e a pagare al fornitore solo l'imponibile senza l'imposta, ha determinato, con decorrenza 1° luglio 2017, un credito IVA inferiore rispetto agli anni precedente e riferito in particolar modo al primo semestre 2017.

Il credito IRAP ammonta a 5.617 migliaia di euro ed è formato dal credito rilevato nel 2016 ridotto dell'IRAP di competenza dell'esercizio pari a 7.249 migliaia di euro.

Il credito per altre imposte correnti ammonta a 359 migliaia di euro ed è riferito interamente al credito per imposte pagate all'estero. Il decremento netto registrato nell'esercizio 2017 di 3.059 migliaia di euro è riferito all'incasso del credito IRAP riguardante gli anni dal 2004 al 2007 per 1.170 migliaia di euro e al recupero delle imposte versate in acconto a fine 2016 per complessivi 1.927 migliaia di euro da Enav North Atlantic a titolo di US Federal Income Tax e Corporate State Tax in relazione ai preferred dividends maturati e non incassati di cui è stato chiesto il rimborso nei primi mesi del 2017 a seguito del differimento del diritto alla percezione dei dividendi dal 2016 al 2021 per le modifiche intervenute nell'ambito degli accordi tra le parti.

13. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 285.810 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, riferiti interamente al credito per balance, a 88.174 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio le variazioni riportate nella seguente tabella.

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 185.423 164.271 21.152
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.932 13.299 633
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 42.242 39.523 2.719
Crediti per Balance 70.200 28.781 41.419
341.797 275.874 65.923
Fondo svalutazione crediti (55.987) (49.223) (6.764)
Totale 285.810 226.651 59.159
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance 88.174 153.539 (65.365)
Totale 88.174 153.539 (65.365)

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2017 pari rispettivamente a 131.140 migliaia di euro (114.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e 54.283 migliaia di euro (49.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento dell'esercizio per un valore complessivo di 21.152 migliaia di euro è principalmente imputabile ad un maggior fatturato sia di rotta che di terminale rilevato negli ultimi due mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente e a posizioni di credito nei confronti di

Alitalia per complessivi 17,9 milioni di euro, maturate prima dell'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria che ne ha dichiarato lo stato di insolvenza congelando le posizioni antecedenti alla data del 2 maggio 2017. Con riferimento a tale credito, si segnala che relativamente al credito di rotta riconoscendo l'attività svolta dalla Capogruppo e dagli altri provider in ambito Eurocontrol quale essenziale per la prosecuzione dell'attività di Alitalia, i commissari hanno richiesto al Giudice Delegato la pre‐deduzione del credito riconoscendo l'intero importo e definendo un accordo che ne prevede il rimborso in rate mensili di importo variabile con decorrenza dal mese di gennaio 2018 (rata incassata) fino al mese di settembre 2018. Per il credito di terminale, sebbene lo stesso presenti le stesse caratteristiche del credito di rotta per il quale la Capogruppo si è attivata ai fini del riconoscimento di un trattamento uniforme, si segue al momento l'iter ordinario e come successivamente commentato si è ritenuto di procedere ad una svalutazione prudenziale di parte del credito. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta competenza del fondo svalutazione, ammonta a 140.229 migliaia di euro (124.264 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.932 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale iscritte nel 2017 e in incremento di 633 migliaia di euro rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente. Il credito del 2016 pari a 13.299 migliaia di euro è stato oggetto di compensazione, a valle dell'approvazione del bilancio 2016, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 66.057 migliaia di euro che hanno determinato un debito verso il MEF di 52.758 migliaia di euro pagato nel mese di dicembre 2017.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2016.

La voce Crediti verso altri clienti registra un incremento di 2.719 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, riferito alle maggiori attività svolte dal Gruppo su commesse estere e contenenti principalmente posizioni non scadute tra cui le attività svolte in Malesia per l'Air Control Center di Kuala Lumpur, in Libia per la costruzione di una torre di controllo e blocco tecnico presso l'aeroporto di Mitiga, negli Emirati Arabi per la ristrutturazione dello spazio aereo. La voce inoltre accoglie posizioni verso le società di gestione per le attività prestate dalla Capogruppo e attività svolte per l'Aeronautica Militare in diversi aeroporti militari.

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 55.987 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2017:

Decrementi
31.12.2016 Incrementi utilizzi cancellazioni 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti 49.223 8.200 (895) (541) 55.987

L'incremento dell'esercizio di 8.200 migliaia di euro si riferisce alla svalutazione di crediti dubbi riguardanti sia posizioni verso compagnie aeree per le tariffe di rotta e di terminale, che sono falliti o che non esercitano più l'attività a seguito del ritiro della licenza, che svalutazioni verso società di gestione che sono entrate in una procedura concorsuale. In particolare, la svalutazione per 3,5 milioni di euro è riferita al credito di terminale vantato verso Alitalia e maturato anteriormente all'accertamento dello stato di insolvenza del vettore dichiarato il 2 maggio 2017. Come riportato nell'ambito della nota n. 39 sulla gestione dei rischi finanziari, seppure i crediti vengono iscritti nei confronti di Eurocontrol, la valutazione in merito al rischio di credito viene effettuata per singolo vettore, in ragione della circostanza che Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori, il quale rimane in capo alla Capogruppo. Tale credito che seguirà i tempi definiti dalla procedura di amministrazione straordinaria è stato prudenzialmente svalutato per tenere conto sia della dilazione temporale nel recupero del credito che del rischio insito nella procedura stessa, pur essendovi in atto delle interlocuzioni con Alitalia al fine del riconoscimento del suddetto credito al pari del credito di rotta. L'utilizzo del fondo svalutazione crediti per 895 migliaia di euro si riferisce a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2017 e per 541 migliaia di euro alla cancellazione di posizioni considerate non più recuperabili sia con riferimento ai crediti di rotta che ai crediti di terminale.

Gli utilizzi vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance, interamente riferito alla Capogruppo, al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 158.374 migliaia di euro (182.320 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) ed è classificato: i) nei crediti commerciali correnti per 70.200 migliaia di euro che, al lordo dell'attualizzazione, è riferito alla quota che si recupererà nel corso del 2018 e pertanto inserita in tariffa nello stesso esercizio; ii) per 88.174 migliaia di euro classificati nei crediti commerciali non correnti in quanto saranno oggetto di recupero negli esercizi successivi al 2018 in conformità ai piani di recupero riportati nel piano di performance e nel contratto di programma 2016‐2019 e contenente anche i balance rilevati nel 2017.

Il credito per Balance registra complessivamente una riduzione di 23.946 migliaia di euro, dovuta all'effetto congiunto dell'incremento per 41.419 migliaia di euro della quota corrente e della riduzione di 65.365 migliaia di euro della quota non corrente. L'incremento di 41.419 relativo alla quota corrente è riferita all'effetto combinato dei seguenti eventi: i) alla riduzione per 30.705 migliaia di euro del credito a seguito dell'imputazione a conto economico della quota di competenza in conformità a quanto inserito in tariffa per il 2017; ii) all'effetto dell'attualizzazione per complessivi 506 migliaia di euro; iii) alla riclassifica in questa voce dal credito per balance non corrente di 71.618 migliaia di euro che saranno oggetto di

recupero nella tariffa del 2018. Per quanto concerne la quota non corrente, la riduzione è dovuta: i) alla riclassifica sopra rappresentata per 71.618 migliaia di euro; ii) alla compensazione per 26 milioni di euro con debiti iscritti nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze di competenza del 2014 dei crediti per balance di terminale di terza fascia rilevati in esercizi precedenti, che pertanto non saranno più oggetto di recupero in tariffa. Tale compensazione è stata riconosciuta da parte dello stesso Ministero, in base all'art. 51 del Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017 convertito con Legge n. 96 il 21 giugno 2017 con la finalità di contenere gli incrementi tariffari previsti per tale fascia di tariffazione; iii) all'incremento per l'iscrizione di balance rilevati nell'esercizio per 30.430 migliaia di euro.

In particolare, tale incremento al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, si riferisce per 29.042 migliaia di euro a balance di rotta e per 1.388 migliaia di euro a balance di terminale. Nel dettaglio, i balance di rotta si riferiscono a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2017 per complessivi 21.829 migliaia di euro rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐ 6,2%); ii) un balance meteo per 948 migliaia di euro determinato, in conformità ai regolamenti comunitari, in base ad una logica di cost recovery; iii) il balance sul kpi capacity di rotta quale bonus per aver superato l'obiettivo definito nel piano di performance che prevedeva come target 0,11 minuti di ritardo per voli assistiti di rotta con risultato raggiunto dalla Capogruppo a consuntivo pari a 0,009 minuti/volo. La quantificazione economica di tale bonus, avendo raggiunto il massimo livello, ha portato all'iscrizione di un balance per 6.265 migliaia di euro.

I balance di terminale si riferiscono a: i) il balance rischio traffico della prima fascia di terminale per 978 migliaia di euro a seguito delle minori unità di servizio dell'aeroporto di Roma Fiumicino generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐5,4%); ii) il balance meteo della prima fascia di terminale pari a 177 migliaia di euro; iii) il balance capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance che prevedeva come target 0,02 minuti di ritardo negli arrivi dei voli per cause imputabili alla Capogruppo, per i cinque aeroporti soggetti al piano di performance, il ritardo complessivo per cause imputabili all'ATM è stato pari a 0,01 minuti determinando una quantificazione economica complessiva pari a 213 migliaia di euro di cui 82 migliaia di euro per la prima fascia e 131 migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione.

14. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate principalmente da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.986 migliaia di euro in incremento di 91 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente per i minori acquisti effettuati nel 2017 e minori impieghi nei sistemi operativi. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

31.12.2016 Incrementi Decrementi 31.12.2017
Magazzino fiduciario 64.566 2.216 (2.096) 64.686
Magazzino diretto 4.588 600 (512) 4.676
Magazzino radiomisure 743 0 0 743
69.897 2.816 (2.608) 70.105
Fondo Svalutazione magazzino (9.002) (705) 588 (9.119)
Totale 60.895 2.111 (2.020) 60.986

L'incremento di 2.111 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 552 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 2.608 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 705 migliaia di euro per parti di ricambio divenute obsolete in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati e si è decrementato di 588 migliaia di euro a seguito dello smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

15. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 11.669 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un decremento di 1.307 migliaia di euro. La voce è così composta:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 3.397 3.995 (598)
Credito verso il personale 3.464 3.441 23
Credito verso enti vari per progetti finanziati 3.209 3.307 (98)
Risconti attivi 1.561 1.532 29
Crediti diversi 3.073 3.756 (683)
14.704 16.031 (1.327)
Fondo svalutazione al tri crediti (3.035) (3.055) 20
Totale 11.669 12.976 (1.307)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti si riferisce interamente a due progetti finanziati dal Piano di Azione e Coesione (PAC) rendicontati e non ancora incassati al 31 dicembre 2017. La variazione dell'esercizio è riferita per 378 migliaia di euro all'adeguamento del credito ai dati di rendicontazione che presentavano come data ultima il 31 marzo 2017 e per 222 migliaia di euro all'incasso di alcuni progetti.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (3.035 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati

definiti alcuni piani di rientro per il recupero del credito. Nel 2017 sono stati incassati 20 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 3.209 migliaia di euro registra un decremento netto di 98 migliaia di euro per l'incasso di diversi progetti europei conclusi e rendicontati e per l'iscrizione delle quota di cofinanziamento di competenza dell'esercizio riguardante in particolare il programma Sesar 2020.

I risconti attivi ammontano a 1.561 migliaia di euro e sono principalmente riferiti alla commissione corrisposta alla Banca Nazionale del Lavoro per la concessione di una linea di credito committed alla Capogruppo della durata di tre anni con decorrenza 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2019 per un importo di 462 migliaia di euro dopo l'imputazione a conto economico della quota di competenza del 2017, a risconti su premi assicurativi e canoni di competenza dell'esercizio successivo.

16. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2017.

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Depositi bancari e postali 263.259 230.944 32.315
Denaro e valori in cassa 67 63 4
Totale 263.326 231.007 32.319

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 263.326 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 32.319 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi e pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, è stata influenzata dai seguenti eventi: i) il pagamento del dividendo per 95,3 milioni di euro; ii) il pagamento al MEF di 64,9 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti; iii) il rimborso dei finanziamenti per 31,3 milioni di euro; iv) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 15 milioni di euro; v) il versamento del saldo della terza e quarta tranche di prezzo per l'acquisizione della partecipazione in Aireon per 22,9 milioni di dollari; vi) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 35,2 milioni di euro. Tali uscite sono state compensate, oltre che dagli incassi connessi ai servizi istituzionali di rotta e terminale, anche dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito IVA a rimborso per 13,7 milioni di euro, ai prefinancing ottenuti sui progetti finanziati quali Connecting Europe Facility, Sesar 2020 e altri minori per complessivi 15,3 milioni di euro, nonché dall'accensione di un finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità. Si segnala che a seguito della liquidazione del Consorzio una porzione di disponibilità liquide e mezzi

equivalenti pari a 949,7 migliaia di Euro sono state riclassificate nell'ambito delle attività destinate alla dismissione di cui alla nota 17.

17. Attività destinate alla dismissione e passività associate

Le attività destinate alla dismissione ammontano al 31 dicembre 2017 a 1.196 migliaia di Euro (1.056 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e sono interamente riferibili al Consorzio Sicta in liquidazione, le cui attività e passività direttamente associate, sono state classificate in questa voce nel 2016 ricorrendo i presupposti previsti dal principio IFRS 5. Nel corso del 2017 sono emersi alcuni elementi ostativi alla liquidazione del Consorzio Sicta che non hanno permesso di ultimare le relative attività che comunque si confida di definire entro i prossimi 12 mesi.

Il valore contabile delle attività nette del Consorzio sarà recuperato mediante un'operazione di liquidazione, considerata altamente probabile a seguito dell'iscrizione della delibera di liquidazione e nomina del liquidatore nel Registro delle Imprese, avvenuta in data 28 marzo 2017.

Di seguito vengono esposte le attività detenute dal Consorzio al 31 dicembre 2017 così come classificate nella voce in oggetto:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Attività non correnti
Attività Materiali 0 18 (18)
Totale attività correnti 0 18 (18)
Attività correnti
Rimanenze 18 0 18
Crediti commerciali correnti 68 50 18
Crediti Tributari 48 62 (14)
Altre attività correnti 112 120 (8)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 950 805 145
Totale attività correnti 1.196 1.037 159
Totale attività 1.196 1.055 141

Nell'ambito delle attività non correnti, nel corso dell'esercizio 2016 risultavano classificate essenzialmente impianti e macchinari nonché macchine ad uso ufficio per circa 18 migliaia di euro. A seguito dell'avvio della procedura di liquidazione sono state riclassificate nell'ambito delle rimanenze in attesa del relativo realizzo.

Nell'ambito delle attività correnti risultano classificati crediti commerciali verso clienti per circa 68 migliaia di euro iscritti ad un valore rappresentativo del presunto realizzo, crediti tributari principalmente per iva per 48 migliaia di euro, crediti relativi a contributi su progetti del Consorzio per circa 112 migliaia di Euro e disponibilità liquide costituite principalmente dai saldi attivi presenti sul conto correnti bancario.

Di seguito vengono illustrati i saldi patrimoniali classificati tra le passività associate alle attività detenute per la dismissione al 31 dicembre 2017:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Passività non correnti
TFR e altri benefici ai dipendenti 0 500 (500)
Totale passività non correnti 0 500 (500)
Passività correnti
Debiti commerciali correnti 14 85 (71)
Debiti tributari e previdenziali 53 238 (185)
Altre passività correnti 433 220 213
Totale passività correnti 500 543 (43)
Totale passività 500 1.043 (543)

Tra le passività non correnti la voce TFR ed altri benefici ai dipendenti, pari a 500 migliaia di euro si è azzerata a seguito della cessazione dei rapporti di lavoro terminati al 31 ottobre 2017.

Tra le passività correnti si rilevano debiti tributari e previdenziali per 53 migliaia, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2016 considerando la chiusura dei rapporti di lavoro al 31 ottobre 2017.

Le altre passività correnti pari a 433 migliaia di euro si riferiscono principalmente alle maggiori anticipazioni corrisposte al Consorzio nell'ambito dei progetti SESAR 2020 a titolo di pre‐financing, prima che tali progetti fossero attribuiti alla società del Gruppo in cui è transitato il personale dipendente del Consorzio.

Si rileva un flusso finanziario netto positivo, esclusivamente attribuibile ad attività di esercizio, pari ad euro 145 migliaia.

18. Patrimonio Netto

Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 che ammonta a 1.119.965 migliaia di euro.

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 21.938 18.368 3.570
Altre riserve 436.815 436.359 456
Riserva conversione bilanci in valuta estera 3.422 9.163 (5.741)
Riserva prima adozione ias (FTA) (727) (727) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (10.153) (10.258) 105
Riserva cash flow hedge 2.017 2.849 (832)
Utili/(Perdite) portati a nuovo 23.411 45.983 (22.572)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 101.498 76.345 25.153
Totale Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo 1.119.965 1.119.826 139
Capitale e Riserve di Terzi 0 0 0
Utile/(Perdita) di Terzi 0 0 0
Totale Patrimonio Netto di pertinenza di Terzi 0 0 0
Totale Patrimonio Netto 1.119.965 1.119.826 139

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per il 46,72% da azionariato

istituzionale ed individuale. Al 31 dicembre 2017 tutte le azioni sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2017, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 28 aprile 2017, in sede di approvazione del bilancio 2016 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio di Enav S.p.A. per un importo pari a 3.570 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e quindi la riserva è diventata disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 456 migliaia di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management del Gruppo in azioni gratuite.

La Riserva conversione bilanci in valuta estera riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci delle società operanti in aree diverse dall'euro.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale. La variazione è relativa all'utile attuariale emerso al 31 dicembre 2017.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta negativa di 832 migliaia di euro principalmente per la chiusura del derivato associato alla variazione del tasso di cambio per l'acquisto di dollari statunitensi, operazione conclusasi nel 2017.

Gli Utili/(Perdite) portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi derivanti dalle società rientranti nell'area di consolidamento e dalle rettifiche operate a livello di consolidato. La variazione dell'esercizio è principalmente ascrivibile alla distribuzione del dividendo 2016 deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 in complessivi 95,3 milioni di euro (0,176 per azione) di cui prelevati dagli Utili relativi ad esercizi precedenti per 27,5 milioni di euro.

L'utile di esercizio consolidato ammonta a 101.498 migliaia di euro.

Di seguito viene riportato il prospetto di raccordo tra il Patrimonio Netto della Capogruppo ed il Patrimonio Netto Consolidato.

31.12.2017 31.12.2016
Risultato Patrimonio Risultato Patrimonio
di esercizio Netto di esercizio Netto
Capogruppo 94.505 1.141.670 71.404 1.142.863
Ammortamento di fferenza da consolidamento 0 (29.721) 0 (29.721)
Eliminazione effetti economici infragruppo (320) (21.268) (271) (20.948)
Imposte anticipate su elim.ne effetti economici infragr. 92 6.122 81 6.030
Riserva di conversione 0 3.422 0 9.163
Riserva benefici ai dipendenti e riserva FTA 0 (694) 0 (758)
Altri effetti (16) 0 0 0
Risultato di periodo delle società controllate 7.237 20.434 5.131 13.197
Totale di gruppo 101.498 1.119.965 76.345 1.119.826

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo nel lungo periodo. In particolare, il Gruppo persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, la realizzazione di un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e che consenta di supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività del Gruppo. In tale contesto il Gruppo gestisce le consistenze patrimoniali e tiene conto delle condizioni economiche e dei requisiti dei covenant finanziari.

19. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 9.480 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti ammonta a 2.209 migliaia di euro, ed hanno subito nell'esercizio la seguente movimentazione:

Assorbimento
31.12.2016 Incrementi a conto Utilizzi 31.12.2017
economico
F.do rischi per il contenzioso con il personale 2.522 0 (324) (216) 1.982
F.do rischi per altri contenziosi in essere 1.296 0 (377) (9) 910
Altri fondi rischi 7.211 0 0 (623) 6.588
Totale fondi 11.029 0 (701) (848) 9.480

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 397 migliaia di euro, accoglie le passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi di lavoro promossi a vario titolo. Il fondo si è ridotto per complessivi 540 migliaia di euro di cui 216 migliaia di euro per la chiusura di contenziosi mediante conciliazione con le controparti e per 324 migliaia di euro a seguito del venir meno delle passività identificate in passato dal Gruppo. Al 31 dicembre 2017, il valore complessivo delle richieste giudiziali

relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del gruppo possibile è pari a 1,2 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 20 migliaia di euro, accoglie le prevedibili passività per contenziosi di varia natura con fornitori e terzi. Il fondo si decrementa di complessivi 386 migliaia di euro a seguito della definizione di alcuni contenziosi con esito favorevole per il Gruppo. Al 31 dicembre 2017, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali del Gruppo possibile è pari a 2,3 milioni di euro.

La voce altri fondi rischi, la cui quota a breve è pari a 1.792 migliaia di euro, accoglie le passività che il Gruppo potrebbe sostenere su controversie con i fornitori in merito a contratti di appalto oggetto di recesso e l'utilizzabilità futura dei beni classificati nelle attività materiali in corso di realizzazione. Il decremento dell'esercizio di 623 migliaia di euro è riferito alla concessione all'uso di frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche, connesse all'espletamento dei servizi di controllo della navigazione aerea forniti dalla Capogruppo, concesse in utilizzo a titolo gratuito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) fino al 31 dicembre 2015 e considerate onerose con decorrenza 1° gennaio 2016. In particolare, in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2016, nelle more della definizione della disciplina applicabile alle frequenze sopracitate, si era deciso di accantonare un importo pari a 623 migliaia di Euro. Tale importo, a valle delle interlocuzioni intraprese dalla Capogruppo con gli organi competenti, è stato riclassificato nelle altre passività correnti, in quanto lo stesso è stato riconosciuto come dovuto con accettazione della riduzione del 40% in conformità all'art. 32 comma 9 lettera f) dell'allegato 25 del Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/03).

20. TFR e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 55.636 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, dell'ammontare da corrispondere ai dipendenti del Gruppo Enav all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La passività per TFR e altri benefici ai dipendenti si è così movimentata nell'esercizio:

31.12.2017 31.12.2016
Passività per benefici ai dipendenti a inzio periodo 57.388 58.068
Interest cost 729 851
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti (138) 2.013
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (2.343) (3.544)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 55.636 57.388

La componente finanziaria dell'accantonamento pari a 729 migliaia di euro è iscritta negli oneri finanziari. L'utilizzo del fondo TFR per 2.343 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio, da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta e in piccola

parte alla liquidazione diretta mensile del TFR come quota integrativa della retribuzione (QU.I.R.) in conformità a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015, per il personale che ha esercitato l'opzione.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2017 utili attuariali per 138 migliaia di euro.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR:

31.12.2017 31.12.2016
Tasso di attualizzazione 1,30% 1,31%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. La curva relativa al tasso di inflazione è stato determinato in forza dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.

Di seguito si riportano le basi tecniche demografiche utilizzate per la valutazione.

31.12.2017 31.12.2016
Decesso IPS55 IPS55
Inabilità Tavole INPS distinte
per età e sesso
Tavole INPS distinte
per età e sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria
100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

del Gruppo
31.12.2017 31.12.2016
Tasso di turnover + 1% 55.385 57.082
Tasso di turnover ‐ 1% 56.036 57.809
Tasso di inflazione + 0,25% 56.482 58.275
Tasso di inflazione ‐ 0,25% 54.919 56.593
Tasso di attualizzazione + 0,25% 54.453 56.091
Tasso di attualizzazione ‐ 0,25% 56.979 58.811

Passività per benefici definiti ai dipendenti

La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,8 anni.

Di seguito, si riporta uno schema delle erogazioni previste per gli anni successivi a valere sul fondo TFR.

Erogazioni previste
entro 1 anno 4.109
tra 1 e 2 anni 2.867
tra 2 e 3 anni 3.350
tra 3 e 4 anni 3.401
tra 4 e 5 anni 3.108

21. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 dalla Capogruppo con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza nel 2017.

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2017 posti a confronto con il 31 dicembre 2016 e le relative variazioni:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
quota corrente quota non
corrente
quota corrente quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Finanziamenti bancari 29.044 170.670 31.208 119.623 (2.164) 51.047
Prestito obbligazionario 1.418 180.000 1.414 180.000 4 0
Derivato passivo 0 0 0 104 0 (104)
Totale 30.462 350.670 32.622 299.727 (2.160) 50.943

La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2017 confrontato con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

31.12.2017 di cui con parti 31.12.2016 di cui con parti
correlate correlate
(A) Cassa 263.326 0 231.007 0
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 263.326 0 231.007 0
(E) Credi ti finanziari correnti 0 0 0 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(G) Parte corrente dell'indebi tamento finanzario non corrente (30.462) (1.664) (32.622) (3.313)
(H) Al tri debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (30.462) (1.664) (32.622) (3.313)
(J) Indebitamento finanziario corrente netto /Liquidità (D)+(E)+(I) 232.864 (1.664) 198.385 (3.313)
(K) Debiti bancari non correnti (170.670) 0 (119.623) (1.661)
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti 0 0 0 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (350.670) 0 (299.623) (1.661)
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) (117.806) (1.664) (101.238) (4.974)
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 325 0 1.117 0
(Q) Indebitamento Finanziario Netto Gruppo ENAV (O)+(P) (117.481) (1.664) (100.121) (4.974)

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2017 hanno registrato una variazione netta positiva di 48.883 migliaia di euro a seguito sia dell'utilizzo della seconda tranche del finanziamento sottoscritto con la BEI nel 2014 per un importo contrattuale complessivo di 180 milioni di euro, di cui 100 milioni di euro utilizzati nel 2014 e 80 milioni di euro utilizzati nel mese di dicembre 2017, che per i rimborsi avvenuti nel corso del periodo che per gli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A di complessivi 8.000 migliaia di euro, con scadenza il 30 novembre 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A. per complessivi 20.000 migliaia di euro con scadenza 30 giugno 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con il Medio Credito Centrale per 3.333 migliaia di euro, con scadenza 31 maggio 2018.

Le quote residue dei suddetti finanziamenti, da rimborsare nel 2018 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 19.619 migliaia di euro a cui si aggiungono le rate semestrali del finanziamento stipulato con la Bei per 9.425 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo dispone di linee di credito di breve periodo non utilizzate per complessivi 222,5 milioni di euro di cui linee committed per 70 milioni di euro e linee uncommitted per 152,5 milioni di euro, a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI di 70 milioni di euro non ancora utilizzata determinando liquidità disponibile per 292,5 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito del Gruppo nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato.

Finanziatore Tipologia Ammontare
concesso
Ammontare
utilizzato
(valore
nominale)
Ammontare
disponibile
Valore in
Tasso
bilancio
BNL‐Bnp Paribas Fido ‐ scoperto c/c 24.000 0 24.000 0 Euribor + 1,90
BNL‐Bnp Paribas Linea di credito Committed 70.000 0 70.000 0 Euribor + 0,30
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 0 1.664 Euribor + 1,90
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi import 10.000 0 10.000 0 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi finanziari 46.000 0 46.000 0 Euribor + 1,80
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 0 55.000 0 Euribor + 0,25
Intesa San Paolo Fido ‐ scoperto c/c 2.500 0 2.500 0 Euribor + 1,50
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 40.000 40.000 0 7.978 Euribor + 0,34
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 100.000 100.000 0 9.977 Euribor + 0,34
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 250.000 180.000 70.000 180.095 Tasso fisso +
1,515/1,010
Totale 622.500 330.000 292.500 199.714

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,56% tendenzialmente in linea al tasso risultante nell'esercizio precedente (1,58%).

In data 4 agosto 2015 la Capogruppo ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 191,17 milioni di euro.

Il Gruppo ha stimato il fair value sulla base dei prezzi e rendimenti osservati sul mercato per strumenti di debito con maturity e profili di rischiosità analoghi a quello in argomento, utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider per la costruzione dello z‐spread utilizzato nella costruzione della discounting curve.

La voce passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2017 si è azzerata in quanto il fair value dello strumento finanziario derivato stipulato dalla Capogruppo mostra al 31 dicembre 2017 un valore positivo. Il derivato è stato quindi esposto nell'ambito delle attività finanziarie di parte corrente avente scadenza nel 2018.

In conformità alle modifiche intervenute dal 1° gennaio 2017 al principio IAS 7, si riporta la seguente tabella che evidenzia le variazioni non monetarie intervenute nell'esercizio riferite al costo ammortizzato e le variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato.

01.01.2017 Variazioni derivanti da
flussi finanziari da attività
di finanziamento
Variazioni
di fair
value
Altre
variazioni
31.12.2017
Nuove erogazioni Rimborsi
Passività finanziarie
Finanziamenti bancari 150.831 80.000 (31.333) 0 216 199.714
Prestito obbligazionario 181.414 0 0 0 4 181.418
Derivato passivo 104 0 0 (104) 0 0
Totale 332.349 80.000 (31.333) (104) 220 381.132

22. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano a 130.854 migliaia di euro e registrano un decremento di 1.658 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso forni tori 100.648 115.330 (14.682)
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito
europeo
13.715 10.558 3.157
Debiti per balance 16.491 6.624 9.867
Totale 130.854 132.512 (1.658)
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 23.648 16.769 6.879
Totale 23.648 16.769 6.879

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività del Gruppo registrano una riduzione di 14,7 milioni di euro dovuto sia ai maggiori pagamenti avvenuti nel corso dell'esercizio rispetto al 31 dicembre 2016 e riferiti ai progetti di investimento che all'applicazione del meccanismo dello split payment, con decorrenza 1° luglio 2017, che ha determinato un debito nei confronti dei fornitori rappresentato dal solo importo imponibile senza l'imposta.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 13.715 migliaia di euro registra un incremento netto di 3.157 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2016 ed accoglie: i) i contributi di prefinanziamento ricevuti sul progetto denominato Connecting Europe Facility (CEF), finanziato al 50%, riferito al 2015 e l'interim payment per il progetto CEF 2014 incassato a valle della rendicontazione effettuata nel 2016 per il periodo 2014 e 2015, per complessivi 10 milioni di euro; ii) l'incasso dei contributi finali su diversi progetti finanziati tra cui free solution e blue gnss; iii) i contributi di prefinancing ricevuti sul programma Sesar 2020 avviato a fine 2016 ed articolato in vari progetti per 3,8 milioni di euro e rigirati ai partecipanti al programma per le proprie quote di competenza.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 40.139 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 16.491 migliaia di euro e corrispondente all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2018 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. L'importo classificato nei debiti commerciali non correnti è riferito, al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, ai balance iscritti nel 2017 principalmente relativi a: i) il balance inflazione di rotta per 13.491 migliaia di euro (13.140 migliaia di euro al 2016) determinato calcolando sui costi pianificati per il 2017, con effetto trascinamento dall'inizio del piano di performance che ha avuto decorrenza nel 2015 in conformità al meccanismo tariffario, la percentuale di inflazione prevista nel piano di performance rispetto a quella determinata a consuntivo che in entrambi i casi è risultata pari a 1,30%; ii) il balance inflazione di terminale sia di prima che di seconda fascia, determinati secondo la stessa metodologia della rotta, pari complessivamente a 2.251 migliaia di euro (2.239 migliaia di euro al 2016); iii) il balance traffico della seconda fascia di tariffazione del terminale per 2.530 migliaia di euro a seguito delle maggiori unità di servizio registrate a consuntivo rispetto al dato pianificato per il 3,9%; iv) il balance della terza fascia di tariffazione determinato secondo una logica di cost recovery che si è attestato a 5.167 migliaia di euro a seguito della differenza tra costi e ricavi consuntivati rispetto a quelli previsti in tariffa. Complessivamente la voce presenta una variazione netta in incremento di 16.746 migliaia di euro, rispetto al 31 dicembre 2016, principalmente riferibile ai maggiori debiti per balance emersi nel 2017 tra cui il balance di terminale di terza fascia che nel 2016 presentava un saldo positivo a seguito dell'utilizzo di una tariffa inferiore rispetto a quella naturale applicata su richiesta del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a fronte del contributo poi erogato nel 2017.

23. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività accolgono le voci riportate nella tabella seguente distinte tra quota corrente e quota non corrente:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Acconti 72.195 0 80.532 0 (8.337) 0
Altri debiti 52.784 0 87.359 0 (34.575) 0
Ratei e risconti 8.123 106.253 8.913 111.884 (790) (5.631)
Totale 133.102 106.253 176.804 111.884 (43.702) (5.631)

La voce Acconti ammonta a complessivi 72.195 migliaia di euro e si riferisce per 68.701 migliaia di euro al debito della Capogruppo verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2017 per i servizi di rotta e di terminale e per 3.494 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerente gli stessi servizi. Il decremento netto registrato nell'esercizio pari a 8.337 migliaia di euro è imputabile ai seguenti eventi: i) compensazione degli

acconti Ami per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2016 per 66.057 migliaia di euro con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.299 migliaia di euro ed iscrizione del relativo debito per un importo pari a 52.758 migliaia di euro nella voce altri debiti successivamente pagato; ii) pagamento all'Aeronautica Militare degli incassi di competenza riferiti ai servizi di terminale per un importo pari a 15.029 migliaia di euro; iii) pagamento della quota 2016 di competenza di ENAC per 4.742 migliaia di euro; iv) gli importi maturati al 31 dicembre 2017 di competenza di AMI ed ENAC per complessivi 77.491 migliaia di euro.

Gli Altri debiti che ammontano a 52.784 migliaia di euro registrano un decremento netto di 34.575 migliaia di euro riferito principalmente al pagamento del debito verso il MEF per complessivi 64.959 migliaia di euro avvenuto a fine 2017, formato dal debito iscritto al 31 dicembre 2016 di 38.201 migliaia di euro incrementato in corso di anno per 52.758 migliaia di euro, a seguito della quota di competenza riferita al 2016 come precedentemente commentato, e ridotto di 26 milioni di euro in conformità a quanto disciplinato dall'art. 51 del Decreto Legge n.50/2017 convertito con Legge n. 96 del 21 giugno 2017 che, al fine di contenere gli incrementi tariffari previsti nel contratto di programma 2016 – 2019 per la terza fascia di tariffazione, ha destinato 26 milioni di euro mediante cancellazione di parte del debito verso il MEF iscritto negli anni precedenti. La voce in oggetto inoltre accoglie principalmente il debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza pari a complessivi 39.035 migliaia di euro (36.473 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), e riguarda sia il debito per ferie maturate e non godute pari a 15.135 migliaia di euro che l'accantonamento del costo del personale per complessivi 23.900 migliaia di euro; il debito verso la previdenza integrativa per 8.866 migliaia di euro, in linea rispetto all'esercizio precedente, che sono stati versati nei primi mesi del 2018 a fondi di previdenza aziendale quali Prevaer e Previndai e agli altri fondi scelti dal personale dipendente.

La voce Ratei e risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti in particolare: i) i contributi PON reti e mobilità relativi al periodo 2000/2006 e 2007/2013 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo residuo pari a 40.542 migliaia di euro (48.065 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che registrano nell'esercizio un decremento di 7.523 migliaia di euro riferita per 7.147 migliaia di euro al rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio connessa agli ammortamenti degli investimenti a cui i contributi si riferiscono e per 376 migliaia di euro alla quota del contributo PAC non rendicontato entro la data del 31 marzo 2017. La quota a breve ammonta a 5.399 migliaia di euro e riguarda l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi; ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 63.583 migliaia di euro (65.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che registrano un decremento di 1.680 migliaia di euro per il rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio per l'ammodernamento dei sistemi tecnologici dell'aeroporto di Verona Villafranca e per gli interventi effettuati sull'aeroporto di Verona, Comiso, Roma Ciampino, Treviso, Brindisi e Rimini. La quota

corrente ammonta a 1.782 migliaia di euro; iii) altri contributi su investimenti per 5.094 migliaia di euro (5.399 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) riferiti principalmente a finanziamenti europei ottenuti in ambito TEN‐T; iv) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF 2014 per un importo pari a 5.105 migliaia di euro (1.945 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che ha registrato una variazione netta positiva di 3.160 migliaia di euro per il saldo dell'interim payment incassato nel 2017 pari a 3.822 migliaia di euro diminuito della quota del contributo di competenza dell'esercizio pari a 662 migliaia di euro. La quota corrente ammonta a 662 migliaia di euro.

24. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a 39.381 migliaia di euro e sono composti come da tabella di seguito allegata.

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Debiti tributari 14.128 15.289 (1.161)
Debiti verso istituti di previdenza 25.253 27.413 (2.160)
Totale 39.381 42.702 (3.321)

I Debiti tributari registrano un decremento di 1.161 migliaia di euro e sono riferiti principalmente al debito IRES pari a 6.107 migliaia di euro, importo al netto degli acconti versati in corso di anno e dalle ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2018.

Il Debito verso istituti di previdenza accoglie sia gli oneri sociali maturati sulle competenze del personale dipendente relative al mese di dicembre 2017 e versate nel mese successivo che la quota dei contributi sul costo del personale rilevato per competenza per complessivi 13.430 migliaia di euro (14.477 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Informazioni sulle voci di Conto Economico consolidato

25. Ricavi da attività operativa e per balance

I ricavi da attività operativa e i ricavi per balance, anch'essi afferenti all'attività operativa, ammontano rispettivamente a 863.161 migliaia di euro e a negativi 17.223 migliaia di euro e registrano rispettivamente un incremento di 56.751 migliaia di euro e un decremento di 33.651 migliaia di euro. La tabella di seguito riportata mostra il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da attività operativa:

2017 2016 Variazioni %
Ricavi di rotta 615.331 583.297 32.034 5,5%
Ricavi di terminale 219.554 195.275 24.279 12,4%
Esenzioni di rotta e di terminale 13.930 13.201 729 5,5%
Ricavi da mercato non regolamentato 14.346 14.637 (291) ‐2,0%
Totale Ricavi da attività operativa 863.161 806.410 56.751 7,0%

I Ricavi di rotta si attestano a 615.331 migliaia di euro e registrano un incremento del 5,5%, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 32.034 migliaia di euro per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a +4% rispetto al consuntivo 2016 (+1,7% 2016 su 2015) riferite a tutte le tipologie di traffico aereo (nazionale, internazionale e sorvolo), in presenza di una tariffa applicata sostanzialmente invariata rispetto al 2016 e che si attesta a Euro 80,00 (Euro 80,08 nel 2016).

I Ricavi di terminale ammontano a 219.554 migliaia di euro e registrano un incremento del 12,4%, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 24.279 migliaia di euro a seguito sia delle tariffe applicate, che del diverso andamento delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione, che complessivamente si attestano a +3,1% rispetto al consuntivo 2016 (+3,6% 2016 su 2015) con un andamento negativo della prima zona di tariffazione e positivo per le altre due zone.

In particolare, la prima zona di tariffazione rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino (fascia 1) registra un minor traffico assistito, espresso in unità di servizio del ‐3,5% (+1,7% 2016 su 2015) in quanto risente maggiormente della difficoltà del vettore Alitalia. A tale andamento si aggiunge la riduzione tariffaria del 6,07% del 2017 che ha visto l'applicazione di una tariffa di Euro 188,57 rispetto a Euro 200,68 del 2016. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, rileva un incremento del traffico aereo gestito che, in termini di unità di servizio, è pari a +4,4% rispetto al 2016 (+5,1% 2016 su 2015), andamento che ha in parte compensato i minori ricavi derivanti dalla riduzione tariffaria del 10,02% riconosciuta nel 2017 mediante l'utilizzo di una tariffa di Euro 209,95 rispetto a Euro 233,33 del 2016. La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento, rispetto al 2016, nel traffico aereo assistito del +6,1% in termini di unità di servizio (+3,7% 2016 su 2015) e beneficia sia dei ricavi derivanti dagli aeroporti di Comiso e Rimini, transitati alla gestione della Capogruppo rispettivamente con decorrenza settembre e novembre 2016, che all'incremento tariffario del 24,08% applicato per il 2017

mediante una tariffa di Euro 323,79 rispetto a Euro 260,96 del 2016 che beneficiava di un contributo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di 26 milioni di euro.

I ricavi legati alle Esenzioni di rotta e di terminale pari rispettivamente a 11.200 migliaia di euro (10.856 migliaia di euro al 2016) e 2.730 migliaia di euro (2.345 migliaia di euro al 2016) registrano rispettivamente in termini di unità di servizio un incremento del +2% (‐4% 2016 su 2015) e un decremento del ‐0,6% (‐13,1% 2016 su 2015) rispetto all'esercizio precedente e si riferiscono ai voli esenti principalmente militari.

I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 14.346 migliaia di euro, tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, ma in incremento del 5,6% se si escludesse 1 milione di euro presente nel 2016 derivante dall'effetto dell'accordo ricognitivo e transattivo sottoscritto da Techno Sky con la società Leonardo S.p.A., a valle della procedura arbitrale conclusa nel mese di maggio 2016. I ricavi da mercato non regolamentato risultano variati nella tipologia di prestazioni svolte nell'esercizio evidenziando un incremento dei ricavi per prestazioni svolte all'estero tra cui: i) negli Emirati Arabi, per la ristrutturazione dello spazio aereo che ha generato ricavi per 3,4 milioni di euro; ii) in Malesia per l'Air Traffic Control Center di Kuala Lumpur che ha generato ricavi per 2,6 milioni di euro; iii) in Libia, sia per la costruzione della torre di controllo e del blocco tecnico dell'aeroporto di Mitiga, contratto aggiudicato a fine marzo 2017 per complessivi 5 milioni di euro, che per la formazione di 60 controllori del traffico aereo libici, per ricavi complessivi pari a 1,3 milioni di euro; iv) in Arabia Saudita per le attività di radiomisure con ricavi pari a 1,8 milioni di euro; v) in Marocco, per lo studio di procedure di volo strumentale e la ristrutturazione dello spazio aereo, con ricavi pari a 0,7 milioni di euro. Tali attività hanno permesso di compensare la riduzione dei ricavi per prestazioni Air Traffic Services svolte dalla Capogruppo con contratti diretti per 2,7 milioni di euro, tra cui quelli riferiti all'aeroporto di Comiso, in tariffa da settembre 2016 e precedentemente gestito in convenzione diretta, e per i servizi torre dell'aeroporto di Crotone a seguito del termine dell'esercizio provvisorio a fine ottobre 2016 e conseguente chiusura dello scalo.

La componente rettificativa per Balance, anche essa parte dell'attività operativa della Capogruppo, ammonta a negativi 17.223 migliaia di euro ed è determinata dagli elementi riportati nella tabella seguente:

2017 2016 Variazioni
Retti fiche tariffe per Balance dell'anno 6.967 32.138 (25.171)
Effetto attualizzazione (107) (777) 670
Variazioni per balance (2) (185) 183
Utilizzo balance (24.081) (14.748) (9.333)
Totale (17.223) 16.428 (33.651)

La voce Rettifiche tariffe per Balance dell'anno rappresenta l'integrazione tariffaria derivante dalla consuntivazione dei volumi di traffico e/o costi posti a confronto con i valori preventivati in sede di determinazione tariffaria prima dell'adeguamento al loro fair value a seguito dell'effetto

dell'attualizzazione e si riferiscono per 15.551 migliaia di euro alla rotta (14.596 migliaia di euro nel 2016) e per negativi 8.584 migliaia di euro al terminale (17.542 migliaia di euro al 2016).

I balance di rotta rilevati nell'esercizio si riferiscono principalmente a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2017 per complessivi 21.829 migliaia di euro (20.880 migliaia di euro nel 2016) rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐6,2%); ii) un balance meteo per 949 migliaia di euro (913 migliaia di euro nel 2016); iii) il balance per il bonus riferito al raggiungimento dell'obiettivo del piano legato alla capacity di rotta per 6.265 migliaia di euro (5.941 migliaia di euro nel 2016); iv) il balance inflazione per negativi 13.491 migliaia di euro (13.140 migliaia di euro nel 2016) quale effetto derivante dal meccanismo di calcolo tariffario che prevede un effetto trascinamento determinandone il valore a partire dal primo anno del piano di performance (2015) in presenza di un'inflazione rilevata a consuntivo pari a 1,30% in linea con quanto previsto nel piano per lo stesso anno.

I balance di terminale presentano complessivamente, per fasce di tariffazione: i) un balance positivo per la prima fascia di tariffazione per complessivi 296 migliaia di euro (‐771 migliaia di euro al 2016), quale effetto netto tra un balance per rischio traffico per 978 migliaia di euro a seguito delle minori unità di servizio generate a consuntivo rispetto al dato pianificato (‐5,4%), un balance negativo per l'effetto inflazione di 917 migliaia di euro (913 migliaia di euro nel 2016) e il balance per il bonus sul kpi capacity di terminale per 82 migliaia di euro (169 migliaia di euro nel 2016); ii) un balance negativo riferito alla seconda fascia di tariffazione per complessivi 3.712 migliaia di euro (2.513 migliaia di euro nel 2016) riguardante un balance traffico in restituzione ai vettori per il maggior traffico assistito generato a consuntivo rispetto al previsione nel piano di performance (+3,9%), il balance inflazione negativo per 1.334 migliaia di euro (1.326 migliaia di euro al 2016) ed il bonus capacity per 131 migliaia di euro (262 migliaia di euronel 2016); iii) un balance in restituzione per la terza fascia di tariffazione, determinato secondo una logica di cost recovery, per negativi 5.167 migliaia di euro (+20.825 migliaia di euro nel 2016) per la differenza tra costi e ricavi consuntivati rispetto a quanto pianificato in tariffa.

La variazione negativa complessiva per 25.171 migliaia di euro della voce rettifiche tariffe per balance dell'anno è principalmente imputabile al balance di terza fascia che determinava un effetto positivo nel 2016 avendo applicato una tariffa inferiore rispetto a quella naturale in attesa del contributo a carico del MEF pervenuto nel 2017.

L'effetto dell'attualizzazione pari a negativi 107 migliaia di euro deriva dallo scorporo della componente finanziaria insita nel meccanismo del balance, attuato mediante attualizzazione dei balance generati nell'anno, secondo un piano predefinito di recupero.

La variazione per balance pari a negativi 2 migliaia di euro accoglie la differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo per l'esercizio 2016. Tali costi, come

dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale vanno restituiti o richiesti ai vettori.

L'utilizzo balance per 24.081 migliaia di euro si riferisce al riversamento in tariffa e quindi a conto economico di quota parte dei balance di rotta e di terminale rilevati in esercizi precedenti in conformità a quanto effettuato in sede di determinazione della tariffa per l'esercizio 2017.

26. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 45.617 migliaia di euro e registrano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 6.563 migliaia di euro principalmente riferito ai finanziamenti europei che nel 2016 contenevano i contributi in conto esercizio del progetto Connecting European Facility 2014 oggetto di rendicontazione per 5,5 milioni di euro.

Gli altri ricavi operativi sono così composti:

2017 2016 Variazioni
Contributi in conto impianti 9.731 9.747 (16)
Contributi in conto esercizio 30.224 30.673 (449)
Finanziamenti Europei 2.801 9.339 (6.538)
Altri ricavi e proventi 2.861 2.421 440
Totale 45.617 52.180 (6.563)

I Contributi in conto impianti riguardano il riconoscimento a conto economico di parte del risconto passivo commisurato agli ammortamenti generati dai cespiti a cui il contributo si riferisce, come riportato al commento della nota n. 23.

I Contributi in conto esercizio si riferiscono per 30 milioni di euro all'importo riconosciuto alla Capogruppo ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05 al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa. La restante parte pari a 224 migliaia di euro si riferisce alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I Finanziamenti Europei, afferiscono a contributi in conto esercizio e riguardano la rilevazione a conto economico della quota di competenza del Gruppo a valere sui progetti finanziati europei oggetto di rendicontazione o di chiusura, tra cui nel 2017 si evidenzia il progetto Sesar 2020 iniziato operativamente nel 2017 ed altri progetti europei conclusi e/o rendicontati quali Blue Gnss, Artek, Beyond.

Gli Altri ricavi e proventi accolgono principalmente i rimborsi assicurativi per i sinistri causati da terzi e le penalità applicate ai fornitori per il ritardo nella consegna dei beni e/o nella prestazione di servizi rispetto dei tempi contrattualmente definiti.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi 2017 e 2016 suddivisi per area geografica:

2017 % sui 2016 % sui
Ricavi ricavi ricavi
Italia 880.162 98,7% 867.945 99,2%
UE 782 0,1% 730 0,1%
Extra UE 10.610 1,2% 6.343 0,7%
Totale ricavi 891.554 875.018

27. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 148.940 migliaia di euro e registrano un decremento di 12.591 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, in assenza dei costi legati al processo di privatizzazione che nel 2016 pesavano per 7,5 milioni di euro, evidenziando una riduzione generalizzata su varie voci di costo che compensano i maggiori costi sostenuti in quanto società quotata.

Il dettaglio dei suddetti costi e la relativa variazione è riportata nella seguente tabella:

2017 2016 Variazioni
Costi per acquisto di beni 7.779 8.960 (1.181)
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 20.498 21.506 (1.008)
Costi per contribuzioni eurocontrol 37.683 41.368 (3.685)
Costi per utenze e telecomunicazioni 37.803 36.170 1.633
Costi per assicurazioni 2.712 5.194 (2.482)
Pulizia e vigilanza 4.830 5.356 (526)
Altri costi riguardanti il personale 9.821 10.206 (385)
Prestazioni professionali 9.977 11.049 (1.072)
Altri costi per servizi 7.211 11.545 (4.334)
Totale costi per servizi 130.535 142.394 (11.859)
Costi per godimento beni di terzi 5.632 6.081 (449)
Altri costi operativi 4.994 4.096 898
Totale 148.940 161.531 (12.591)

I Costi per acquisto di beni accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo e la relativa variazione delle rimanenze che l'acquisto dei materiali necessari alle attività di ristrutturazione e ammodernamento dei siti aeroportuali. Il decremento dell'esercizio è imputabile sia ai minori acquisti effettuati nell'esercizio che alla riduzione negli impieghi di parti di ricambio che ha generato, comprensiva della svalutazione di parti obsolete, una variazione delle rimanenze negativa per 457 migliaia di euro (1.549 migliaia di euro nel 2016).

I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto di 11.859 migliaia di euro con un andamento diverso in base alla tipologia di spesa. In particolare, si evidenzia: i) un decremento dei costi di manutenzione per 1.008 migliaia di euro attribuibile principalmente alle attività svolte da Techno Sky presso diversi siti aeroportuali a seguito della conclusione di alcune attività ed una maggiore internalizzazione di lavoro rispetto al ricorso a fornitori esterni; ii) minori costi per contribuzione Eurocontrol per 3.685 migliaia di euro in conformità ai dati approvati e comunicati da quest'ultima e dovuti

per le attività svolte per i servizi di rotta e su cui la Capogruppo non ha alcun potere di intervento. Tale importo, tuttavia, viene recuperato in ambito tariffario con il meccanismo del balance; iii) un incremento dei costi per utenze e telecomunicazioni per 1.633 migliaia di euro riferito sia alle maggiori tariffe dell'energia emerse nel 2017 che dal perimetro dei siti aeroportuali maggiore rispetto al 2016 per una quantificazione dei costi dell'energia legati agli aeroporti militari aperti al traffico civile la cui gestione è transitata alla Capogruppo; iv) i minori costi assicurativi per 2.482 migliaia di euro che beneficiano del saving associato ai nuovi contratti stipulati che hanno avuto decorrenza a partire dal 1° luglio 2016; v) il decremento della voce pulizia e vigilanza per 526 migliaia di euro per i nuovi contratti di pulizia stipulati con decorrenza marzo 2017 a dei prezzi minori; vi) minori costi per prestazioni professionali per 1.072 migliaia di euro principalmente riferibili ai costi associati alla privatizzazione presenti nel 2016; vii) la riduzione degli altri costi per servizi di 4.334 migliaia di euro che nel 2016 contenevano i costi pubblicitari per la privatizzazione.

I costi per Godimento beni di terzi registrano una riduzione di 449 migliaia di euro principalmente per la chiusura di un contratto di affitto della Capogruppo a seguito del termine dei lavori dei nuovi uffici presso l'Area Control Center di Roma Ciampino.

Gli Altri costi operativi registrano un incremento netto di 898 migliaia di euro sia per la rilevazione di costi non presenti nel 2016 e riferiti all'utilizzo di frequenze radio ricadenti nelle bande non aeronautiche che per la minusvalenza generata dal fuori uso di impianti tecnologici non più utilizzabili e per l'azzeramento dei costi emersi nel 2016 e legati alla procedura arbitrale tra Techno Sky e Leonardo S.p.A.

28. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 478.421 migliaia di euro e risulta nel complesso in linea rispetto all'esercizio precedente.

2017 2016 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 274.822 276.012 (1.190) ‐0,4%
retribuzione variabile 65.988 61.986 4.002 6,5%
Totale salari e stipendi 340.810 337.998 2.812 0,8%
Oneri sociali 109.427 110.263 (836) ‐0,8%
Trattamento di fine rapporto 21.921 22.066 (145) ‐0,7%
Altri costi 6.263 7.807 (1.544) ‐19,8%
Totale costo del personale 478.421 478.134 287 0,1%

La voce Salari e stipendi registra un incremento netto complessivo dello 0,8% attestandosi a 340.810 migliaia di euro con un andamento diverso rispetto agli elementi che la compongono che mostrano: i) un decremento della retribuzione fissa dello 0,4% a seguito di diversi effetti tra cui minori costi generati dalla riduzione dell'organico del Gruppo, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 46 unità medie e 52 unità effettive, con un organico a fine 2017 di 4.181 unità (4.233 unità nel 2016) che ha più che

compensato l'incremento dei costi legato alla valutazione dei possibili effetti derivanti dal rinnovo contrattuale scaduto a fine 2016 e alla crescita fisiologica delle retribuzioni (comprensiva anche degli scatti di anzianità); ii) l'incremento della retribuzione variabile del 6,5% principalmente per lo straordinario in linea operativa legato al maggior addestramento del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) per l'implementazione della piattaforma free route, progetto che ha coinvolto il personale operativo della Capogruppo a decorrere da fine 2016; al premio di risultato variabile che comprende nel 2017 anche la quota di competenza del piano di Performance Share 2017–2019 approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 a cui si è data attuazione con l'approvazione del Regolamento da parte del Consiglio di Amministrazione dell'11 dicembre 2017. (Per maggiori dettagli si rimanda alla nota n. 34); alla riduzione delle missioni addestrative per l'addestramento dei CTA sugli aeroporti a basso traffico che aveva interessato l'esercizio precedente.

Gli Oneri sociali si decrementano dello 0,8% rispetto al 2016 principalmente per il raggiungimento del tetto contributivo previdenziale annuale per gli assunti dopo il 1996 oltre il quale l'aliquota si riduce dal 36% al 2,27%.

Gli Altri costi del personale registrano un decremento del 19,8% principalmente per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale dipendente e dirigente in uscita nel 2017 per complessivi 1,7 milioni di euro (2,8 milioni di euro nel 2016).

Nella tabella seguente viene riportato l'organico aziendale del Gruppo suddiviso per categoria professionale:

Consistenza media 4.243 4.289 (46)
Consistenza finale 4.181 4.233 (52)
Impiegati 3705 3.744 (39)
Quadri 414 425 (11)
Dirigenti 62 64 (2)
2017 2016 Variazione

29. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 29.133 migliaia di euro (29.273 migliaia di euro nel 2016) tendenzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente, ed accolgono oltre alle ore del personale di Gruppo spese sui progetti di investimento in corso di esecuzione anche la realizzazione interna di progetti di investimento, realizzati dalla società controllata Techno Sky anche con risorse esterne, relativi in particolare all'attività di ammodernamento di apparati e sistemi meteo e l'adeguamento degli stessi all'emendamento 74 e 75 ICAO su diversi siti aeroportuali, le attività di progettazione per lo sviluppo del sistema 4‐flight, le attività per l'ammodernamento dei sistemi di registrazione della fonia operativa presso diversi aeroporti, le attività sugli aeroporti di Brindisi, Treviso, Rimini, Verona e Roma Ciampino e la manutenzione evolutiva sui software degli impianti di controllo del traffico aereo.

30. Proventi e oneri finanziari

I proventi e oneri finanziari presentano complessivamente un saldo negativo di 2.929 migliaia di euro (2.180 migliaia di euro nel 2016) ed è composto da proventi finanziari per 3.971 migliaia di euro, oneri finanziari per 6.458 migliaia di euro e perdite su cambi per 442 migliaia di euro.

I proventi finanziari sono così composti:

2017 2016 Variazioni
Proventi da partecipazione in altre imprese 417 250 167
Proventi finanziari da attualizzazione balance 2.531 2.089 442
Interessi attivi su credito IVA a rimborso 19 418 (399)
Altri interessi attivi 1.004 1.842 (838)
Totale proventi finanziari 3.971 4.599 (628)

I proventi finanziari registrano complessivamente un decremento di 628 migliaia di euro imputabile sia ai minori interessi attivi sul credito IVA a rimborso, avendo incassato tutto l'ammontare richiesto, che ai minori interessi di mora rilevati nell'esercizio, variazioni negative in parte compensate dai maggiori proventi finanziari da attualizzazione balance che includono, oltre alla quota di competenza dell'esercizio, anche l'imputazione a conto economico dei crediti per balance riferiti alla terza fascia di tariffazione a seguito della chiusura del relativo credito attuata in aderenza al Decreto Legge n. 50/2017 che ha riconosciuto alla Capogruppo 26 milioni di euro per il contenimento degli incrementi tariffari previsti nel contratto di programma 2016‐2019. I proventi da partecipazione in altre imprese sono interamente riferiti al dividendo incassato dalla società ESSP di cui la Capogruppo possiede il 16,67%.

Gli oneri finanziari che si attestano a 6.458 migliaia di euro si decrementano di 268 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente sia per il minore interest cost sui benefici ai dipendenti rilevati nell'esercizio che per i minori interessi passivi legati alla controllata Techno Sky a seguito della chiusura della procedura arbitrale avvenuta a fine semestre 2016 che aveva applicato interessi legali sulle poste creditorie e debitorie bloccate nel lodo arbitrale.

Di seguito viene riportata la composizione degli oneri finanziari.

2017 2016 Variazioni
Interessi passivi su debiti verso le banche 2.088 2.051 37
Interessi passivi su prestito obbligazionario 3.474 3.474 0
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 729 851 (122)
Oneri finanziari su derivato al fair value 138 50 88
Altri interessi passivi 29 300 (271)
Totale oneri finanziari 6.458 6.726 (268)

31. Imposte

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 42.255 migliaia di euro e presentano un incremento di 3.897 migliaia di euro a seguito della maggiore base imponibile non compensata dalla riduzione dell'aliquota IRES passata dal 27,5% del 2016 al 24% del 2017.

Le imposte correnti sono composte come da tabella di seguito riportata:

2017 2016 Variazioni
IRES 35.755 29.889 5.866
IRAP 7.392 5.782 1.610
imposte esercizi precedenti (51) 571 (622)
Totale imposte correnti 43.096 36.242 6.854
Imposte anticipate (610) 2.202 (2.812)
Imposte differite (231) (86) (145)
Totale imposte correnti, anticipate e differite 42.255 38.358 3.897

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 11.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2017 è risultato pari a 24,9% rispetto il 26,1% del 2016 in riduzione principalmente per la minore aliquota fiscale teorica pari al 24% in vigore dal 2017 rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 27,5%.

Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2017 è risultato pari a 5,1% in linea con quanto emerso nel 2016.

2017 2016
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 143.753 114.704
Imposta teorica 34.501 24% 31.544 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 139 0,1% 217 0,2%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (150) ‐0,1% (117) ‐0,1%
Altre 17 0,0% 576 0,5%
Differenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni 1.248 0,9% (2.331) ‐2,0%
IRES Effettiva 35.755 24,9% 29.889 26,1%
2017 2016
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 143.753 114.704
Imposta teorica 6.871 4,78% 5.483 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre (73) ‐0,1% (122) ‐0,1%
Differenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni 454 0,3% 317 0,3%
Oneri e proventi finanziari 140 0,1% 104 0,1%
IRAP Effettiva 7.392 5,1% 5.782 5,0%

Altre informazioni

32. Informativa per settori operativi

Ai fini gestionali, il Gruppo Enav è organizzato in unità strategiche identificate in base alla natura dei servizi forniti e presenta ai fini del monitoraggio da parte del management, due settori operativi che sono utilizzati ai fini dell'informativa e di seguito illustrati:

  • Servizi di assistenza al volo: il settore operativo coincide con l'entità legale della Capogruppo Enav che ha come core business l'erogazione dei servizi di gestione e controllo del traffico aereo, nonché gli altri servizi essenziali per la navigazione, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza, assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo;
  • Servizi di manutenzione: il settore operativo coincide con la controllata Techno Sky S.r.l. che ha come core business la conduzione tecnica e la manutenzione degli impianti e dei sistemi per il controllo del traffico aereo. Le infrastrutture dell'aria, infatti, al pari delle altre infrastrutture logistiche del sistema paese, necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò, peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato, definisce il futuro assetto del sistema di gestione del traffico aereo e, dall'altro, stabilisce quelli che saranno i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider dovranno attenersi.

E' inoltre prevista la colonna Altri settori che include le attività residuali del Gruppo che non ricadono dei due settori sopra menzionati ed oggetto di monitoraggio.

Nessun settore operativo è stato aggregato al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa di seguito indicati per gli esercizi 2017 e 2016.

Esercizio 2017

(dati in migliaia di euro) Servizi di assistenza
al volo
Servizi di
manutenzione Altri settori
Retti fiche /
Riclassi fiche
consolidamento
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 886.618 1.737 3.199 0 891.554
Ricavi intrasettoriali 1.473 90.063 1.894 (93.430) 0
Totale ricavi 888.091 91.800 5.093 (93.430) 891.554
Costi del personale (415.966) (60.480) (1.960) (16) (478.422)
Altri costi netti (186.764) (21.640) (1.708) 90.305 (119.807)
Totale costi operativi (602.730) (82.120) (3.668) 90.289 (598.229)
Ammortamenti (142.313) (543) (11) 2.807 (140.060)
Svalutazioni e accantonamenti (6.568) (15) 0 0 (6.583)
EBIT 136.480 9.122 1.414 (334) 146.682
Proventi/(oneri ) finanziari (2.715) (143) (69) (2) (2.929)
Utile/(Perdita) ante imposte 133.765 8.979 1.345 (336) 143.753
Imposte (39.260) (2.691) (396) 92 (42.255)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 94.505 6.288 949 (244) 101.498
Totale Attività 2.030.486 77.461 58.723 (163.216) 2.003.454
Totale Passività 888.817 56.997 4.207 (66.532) 883.489
Totale Posizione Finanziaria Netta (120.271) 1.055 1.734 0 (117.482)

Esercizio 2016

(dati in migliaia di euro) Servizi di assistenza
al volo
Servizi di
manutenzione Altri settori
Retti fiche /
Riclassifiche
consolidamento
Gruppo Enav
Ricavi verso terzi 869.021 2.907 3.090 0 875.018
Ricavi intrasettoriali 1.057 88.241 2.977 (92.275) 0
Totale ricavi 870.078 91.148 6.067 (92.275) 875.018
Costi del personale (414.180) (61.153) (2.800) 0 (478.133)
Altri costi netti (197.659) (22.328) (1.733) 89.461 (132.259)
Totale costi operativi (611.839) (83.481) (4.533) 89.461 (610.392)
Ammortamenti (144.320) (707) (32) 2.543 (142.516)
Svalutazioni e accantonamenti (5.038) (95) (93) 0 (5.226)
EBIT 108.881 6.865 1.409 (271) 116.884
Proventi/(oneri ) finanziari (1.659) (450) (70) (1) (2.180)
Utile ante imposte 107.222 6.415 1.339 (272) 114.704
Imposte (35.818) (2.244) (377) 80 (38.359)
Utile/(Perdita) d'esercizio 71.404 4.171 962 (192) 76.345
Totale Attività 2.030.760 74.160 56.459 (155.064) 2.006.315
Totale Passività 887.897 60.048 1.644 (63.099) 886.490
Totale Posizione Finanziaria Netta (117.383) 2.048 15.214 0 (100.121)

33. Parti correlate

Le parti correlate del Gruppo Enav, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse del Gruppo e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 13 novembre 2017, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti. Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti del Gruppo con entità correlate esterne al Gruppo, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2017 e 2016.

Saldo al 31.12.2017
Denominazione Crediti
commerciali
e altre
attività
correnti
Disponibilit
à liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di terzi
Oneri
finanziari
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.932 558 0 59.882 13.929 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 33.397 0 0 0 37.390 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 122 0 1.286 0 0
Gruppo Invitalia 0 0 1.664 0 0 0 0 71
Gruppo Leonardo 576 0 0 20.489 150 2.584 0 0
Gruppo Poste i taliane 0 0 0 3 0 60 66 0
Altre correlate esterne 0 0 0 80 101 361 23 0
Saldo al 31.12.2016
Crediti
commerciali
e altre
Disponibilit
à liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
Ricavi e
altri ricavi
Costi per
beni e
servizi e
Costi per
godimento
Oneri
finanziari
Denominazione attività
correnti
passività
correnti
operativi altri costi
oper
beni di terzi
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.299 328 0 104.258 13.201 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 33.995 0 0 0 38.822 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 171 0 137 0
Gruppo Leonardo 329 0 0 31.143 1.546 4.511 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 4.974 7 0 77 65 140
Al tre correlate esterne 0 0 0 7 81 280 22 0

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate esterne, intesi per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), e le entità sottoposte al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati dalla Capogruppo in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF sulla base di normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati dalla controllante e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di Enav, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto dalla Capogruppo presso la Banca d'Italia;
  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti dalla Capogruppo per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità iscritti a seguito di delibere dell'Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità ed imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti della Capogruppo, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Invitalia si riferiscono al contratto di finanziamento stipulato dalla Capogruppo con Banca del Mezzogiorno – Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo iniziale di 10 milioni di euro. Tale contratto ha scadenza 31 maggio 2018 e prevede un tasso di interesse pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dell'1,9%. Al 31 dicembre 2016 l'istituto finanziario risultava classificato nel Gruppo Poste Italiane in quanto il perfezionamento della cessione ad Invitalia – Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., è avvenuta nella seconda metà dell'esercizio 2017;
  • i rapporti con il Gruppo Poste si riferiscono ad affitti per ospitalità degli apparati e a costi di spedizioni;
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per dirigenti con responsabilità strategiche si intendono l'Amministratore Delegato di Enav e tre dirigenti con posizioni di rilievo nell'ambito del Gruppo, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su parere dell'Amministratore Delegato nella seduta del mese di settembre 2017 nelle figure del Direttore Generale, del Responsabile di Amministrazione Finanza e Controllo e del Responsabile delle Risorse Umane. Si evidenzia che il bilancio al 31 dicembre 2016 riportava solo i compensi dell'Amministratore Delegato, non avendo a quella data individuato i dirigenti strategici.

Di seguito vengono illustrate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo:

Totale 1.620 865
Pagamenti basati su azioni 214 0
Altri benefici a lungo termine 0 0
Competenze con pagamento a breve/medio termine 1.406 865
2017 2016

Vengono inoltre di seguito riportati i compensi di Gruppo del Collegio Sindacale:

2017 2016 Variazione
Sindaci 127 112 15
Totale 127 112 15

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. La Capogruppo aderisce al Fondo pensione Prevaer, il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

34. Informativa sul piano di incentivazione di lungo termine

In data 28 aprile 2017, l'Assemblea degli Azionisti di Enav S.p.A. ha approvato il "Piano di incentivazione azionaria di lungo termine destinato ad esponenti del management di Enav e delle società da questa controllate" denominato Piano di Performance Share 2017‐2019 preventivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2017.

In data 11 dicembre 2017 è stato approvato il Regolamento attuativo del Piano, che ne disciplina le relative regole di funzionamento. I beneficiari del Piano attualmente identificati sono n. 19 dirigenti, compreso l'Amministratore Delegato, identificati tra coloro che ricoprono posizioni a maggiore impatto sui risultati aziendali o con rilevanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi pluriennali del Gruppo.

Il Piano, articolato in tre cicli, ciascuno di durata triennale, prevede l'assegnazione gratuita, a favore dei beneficiari individuati, di diritti a ricevere un numero variabile di azioni ordinarie di Enav S.p.A., prive di valore nominale, in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativamente ai trienni 2017‐2019 (primo ciclo), 2018‐2020 (secondo ciclo) e 2019‐2021 (terzo ciclo). Tali obiettivi, per il primo ciclo del Piano, sono stati identificati nell'EBIT cumulato, nel Total Shareholder Return (TSR) e nel

Free Cash Flow cumulato, in quanto rappresentano criteri oggettivi per misurare la creazione di valore del Gruppo nel lungo periodo. Gli obiettivi di performance per il secondo e il terzo ciclo del Piano saranno individuati al momento dell'assegnazione dei relativi diritti dal Consiglio di Amministrazione.

Il Piano prevede per tutti i beneficiari un periodo di maturazione triennale (c.d. periodo di vesting) che intercorre tra l'attribuzione ed il perfezionamento della titolarità del diritto a ricevere il premio azionario da parte dei beneficiari. Pertanto, in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance e di soddisfazione delle altre condizioni stabilite dal Regolamento, le azioni maturate con riferimento a ciascun ciclo, saranno attribuite e consegnate ai beneficiari non oltre il 60° giorno di calendario successivo all'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti di Enav del bilancio relativo all'ultimo anno del periodo triennale di vesting.

Il piano di incentivazione prevede altresì un vincolo di indisponibilità (periodo di lock‐up) per una porzione delle azioni eventualmente consegnata ai beneficiari, ovvero l'Amministratore Delegato, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e gli Altri manager identificati.

Tali azioni potranno essere costituite da azioni già emesse, da acquistare ai sensi dell'articolo 2357 e seguenti del codice civile o già detenute dalla Capogruppo.

Gli obiettivi di performance sono composti dai seguenti indicatori:

  • una componente market based (con un peso del 40% dei diritti attribuiti) legata alla performance di Enav in termini di TSR relativamente al Peer Group già individuato dalla Società;
  • una componente non‐market based (con un peso complessivamente pari al 60% dei diritti attribuiti) legata al raggiungimento degli obiettivi di Free Cash Flow ed EBIT cumulati rispetto ai target di piano.

Con riferimento alla componente market based, il criterio di calcolo utilizzato è il Metodo Monte Carlo che, sulla base di opportune ipotesi, ha consentito di definire un consistente numero di scenari alternativi nell'arco temporale considerato. Diversamente, la componente non‐market based non è rilevante ai fini della stima del fair value al momento dell'assegnazione, ma deve essere aggiornato in ogni reporting date per tenere conto delle aspettative relative al numero di diritti che potranno maturare in base all'andamento dell'EBIT e del Free Cash Flow rispetto ai target di Piano. Per la stima al 31 dicembre 2017 si è ipotizzato il raggiungimento dell'obiettivo target.

Il fair value complessivo del primo ciclo del Piano pari a 1.368 migliaia di euro, è stato determinato alla grant date, ovvero alla data di approvazione del Regolamento da parte del Consiglio di Amministrazione ed imputato pro quota nel conto economico in conformità al principio contabile internazionale IFRS2.

35. Contratti derivati

Per neutralizzare i rischi derivanti dalle variazioni del tasso di cambio per l'acquisto in USD delle quote della società Aireon, la Capogruppo in data 20 dicembre 2013 ha sottoscritto quattro contratti derivati collegati alle quattro tranche previste per l'acquisto della partecipazione per una quota complessivamente pari al

12,5%. Al 31 dicembre 2017 risultano perfezionate tutte le operazioni di acquisto di valuta estera necessarie ad assolvere agli obblighi contrattuali associati all'investimento in Aireon. Con l'operazione legata all'acquisto della quarta ed ultima tranche, il contratto derivato ha cessato di produrre i propri effetti contabili.

Nel 2016 la Capogruppo ha stipulato un ulteriore contratto derivato con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority (GCAA) di Abu Dhabi. Si tratta, in particolare, di uno strumento finanziario derivato OTC con il quale la Capogruppo vende a termine un determinato importo di divisa estera contro Euro ad un tasso di cambio prefissato, a partire da una certa data e fino alla scadenza.

Il fair value del derivato relativo al contratto stipulato nel 2016 è pari a positivi 325 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla data del 31 dicembre 2017:

Controparte Tipo operazione Data stipula Data iniziale Data
scadenza
Nozionale
(migliaia
di AED)
Cambio
forward
Controvalore
termine (migliaia di
euro)
MtM Banca
(migliaia di
euro)
UNICREDIT Sell AED (Flex) 22/11/2016 24/11/2016 27/09/2018 (16.238) 4,1230 (3.938) 327
Totale (3.938) 327

Di seguito i dati di fair value a fine 2017, adeguati per tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Controparte Tipo operazione Nozionale
(migliaia di
AED)
Controvalore
termine (migliaia
di euro)
MtM Credit Value
Adjustment
(CVA)
MtM CVA (migliaia
di euro)
UNICREDIT Sell AED (Flex) (16.238) (3.938) 325 (0) 325
Totale (3.938) 325 (0) 325

Per tale strumento non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Il derivato oggetto di analisi presenta le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Strumento derivato su
Scadenza cambio UNICREDIT
(euro/000)
Entro 1 mese 0
Tra 1 e 3 mesi 0
Tra 3 e 6 mesi 0
Tra 6 e 12 mesi 325
Tra 1 e 2 anni 0
Tra 2 e 3 anni 0
Tra 3 e 5 anni 0
Tra 5 e 10 anni 0
Oltre 10 anni 0
Totale 325

Sensitivity Analysis

Tipo operazione Fair value
(euro/000)
Delta PN cambio
Eur/FX +5%
(euro/000)
Delta PN cambio
Eur/FX ‐5%
(euro/000)
Vendita a termine (Unicredit) 325 (175) 194

36. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio Dal 2° al 5° Oltre il 5° Totale
successivo esercizio esercizio
Attività finanziarie non correnti 0 13.001 0 13.001
Attività per imposte anticipate 0 24.785 0 24.785
Crediti tributari non correnti 0 24.858 0 24.858
Crediti commerciali non correnti 0 88.174 0 88.174
Totale 0 150.818 0 150.818
Passività finanziarie 30.462 234.414 116.256 381.132
Passività per imposte di fferite 0 3.505 0 3.505
Altre passività non correnti 0 20.801 85.452 106.253
Debiti commerciali non correnti 0 23.648 0 23.648
Totale 30.462 282.368 201.708 514.538

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono ai finanziamenti bancari ampiamente commentati alla seguente nota n. 39.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

37. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nell'interesse del Gruppo per 3.582 migliaia di euro (4.304 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), e registrano un decremento di 722 migliaia di euro derivante principalmente da svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti, quali ad esempio il contratto di locazione di Castel Giubileo e dall'adeguamento al tasso di cambio di garanzie in valuta estera.

38. Utile base e diluito per azione

L'utile base per azione è riportato in calce al prospetto di conto economico ed è calcolato dividendo l'utile dell'esercizio attribuibile agli azionisti della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il capitale sociale, che non ha subito modifiche in corso di anno, è composto da n. 541.744.385 azioni ordinarie.

Nella tabella che segue viene riepilogato il calcolo effettuato.

2017 2016
Utile attribuibile agli azionisti della Capogruppo 101.497.826 76.345.474
Numero medio ponderato di azioni ordinarie 541.744.385 718.182.741
Utile base per azione 0,19 0,11
Utile diluito per azione 0,19 0,11

39. Gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo Enav, nello svolgimento della propria attività di business, è esposta a diversi rischi finanziari quali rischi di mercato (rischio cambio e rischio tasso di interesse), il rischio di credito ed il rischio di liquidità. La gestione di tali rischi si basa sulla presenza di specifici Comitati interni, composti dal top management del Gruppo, cui è affidato il ruolo di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi e su Policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, la struttura dei limiti, il modello delle relazioni e gli strumenti di copertura e mitigazione.

Rischio di credito

Il Gruppo è esposto al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale

rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative, e in particolare in connessione ai servizi di Rotta e i servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle tariffe e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui il Gruppo risulta esposto va effettuata in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso la Capogruppo solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori del Gruppo è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione. Il processo di svalutazione adottato dal Gruppo prevede che le posizioni verso i debitori siano oggetto di svalutazione individuale in funzione della situazione finanziaria del singolo debitore, dell'eventuale ritiro della licenza di volo del vettore, dall'anzianità del credito, di valutazioni interne legate alla capacità di credito dei singoli debitori, nonché di informazioni fornite da Eurocontrol per i crediti di rotta e di terminale. Le somme considerate di dubbia recuperabilità sono iscritte in bilancio nell'apposito fondo svalutazione a rettifica del valore dei crediti. L'ammontare di tali importi al 31 dicembre 2017 è pari a 55.987 migliaia di euro. La consistenza di tale fondo viene rivista periodicamente per assicurare il suo costante aggiornamento rispetto al rischio di credito percepito. Al 31 dicembre 2017 l'ammontare dei crediti commerciali considerati di dubbia recuperabilità sono pienamente coperti dal fondo svalutazione crediti stanziato in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

La liquidità del Gruppo, pur in assenza di una tesoreria centralizzata (cd. cash pooling), viene gestita e monitorata dalla Capogruppo a livello sostanzialmente accentrato al fine di ottimizzare la complessiva

disponibilità di risorse finanziarie, svolgendo un'attività di direzione e di coordinamento per le altre società del Gruppo.

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha disponibilità liquide per 263,2 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 222,5 milioni di euro relative a: i) affidamenti a breve termine committed e uncommitted; ii) linea di credito a lungo termine non utilizzata per 70 milioni di euro, relativa a un contratto sottoscritto con la BEI ‐ Banca Europea degli Investimenti. Le linee di credito uncommitted sono relative per 26,5 milioni di euro a scoperto di conto corrente, per 101 milioni di euro ad anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione, per 15 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "export" e per 10 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "import". Tali affidamenti sono soggetti a revoca e non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali. Il Gruppo dispone di una linea di credito committed per un importo di 70 milioni di euro, con durata triennale (2017 ‐ 2019), non utilizzata alla data di bilancio e soggetta al rispetto di covenant , tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dal vertice e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la Funzione Amministrazione Finanza e Controllo, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La Funzione ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità (attivi finanziari e linee di credito commited) per assicurare l'integrale copertura del debito di breve termine e la copertura del debito a medio –lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi, anche nel caso di restrizioni all'acceso al credito; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine del Gruppo, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda del Gruppo alla data del 31 dicembre 2017 è pari a 379,7 milioni di euro, ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 199,7 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario maturity analysis esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Finanziatore Tipologia Debito residuo
al 31.12.2017
<1 anno da 1 a 2
anni
da 3 a 5
anni
> 5 anni
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 1.667 1.667 0 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 8.000 8.000 0 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 0 0 0
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 100.000 3.996 8.084 24.997 62.923
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 80.000 5.333 5.333 16.000 53.334
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 0 180.000
Totale 379.667 28.996 13.417 40.997 296.257

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Capogruppo di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Capogruppo potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • il contratto di finanziamento sottoscritto nel 2013 tra la Capogruppo e la Banca del Mezzogiorno ‐ Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di Euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire dal novembre 2015 e con scadenza a maggio 2018 e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 1,9%, prevede una clausola di cross‐default con la facoltà della Banca di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui la Capogruppo non adempia ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto del contratto di finanziamento, nonché di garanzia, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari, aventi ad oggetto importi complessivamente superiori a 2 milioni di euro, purché non vi sia posto rimedio entro 10 giorni lavorativi successivi alla relativa scadenza;
  • i due contratti di finanziamento sottoscritti nel 2008 tra la Capogruppo e Unicredit, prorogati in forza di un'opzione contrattualmente prevista fino al 2018, per un importo originario rispettivamente di 100 milioni di euro e di 40 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 0,34%, prevedono:
    • clausole di cross‐default che troveranno applicazione nel caso in cui Enav o qualsiasi altra società del Gruppo non adempiano ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto di tali contratti di finanziamento, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari;
    • clausola di change of control, che prevedono la facoltà di Unicredit di chiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti nel caso in cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Società.

I due finanziamenti sopra descritti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte;

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra la Capogruppo e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi al 4‐flight ed altri progetti, relativamente al quale, al 31 dicembre 2017, la Capogruppo ha utilizzato due tranche del finanziamento complessivo pari a 180 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire rispettivamente da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515%, per la tranche di 100 milioni di euro e da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e con interessi a tasso fisso pari a 1,01% per la tranche di 80 milioni di euro, che prevedono:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
    • una clausola di cross‐default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di ENAV o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Capogruppo a non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross‐default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui ENAV o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;

una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, la Capogruppo ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2017 sulla base delle grandezze economico patrimoniali espresse nel bilancio consolidato, si ritengono rispettati i covenant previsti dai contratti di finanziamento esistenti.

Rischio di tasso di interesse

Le principali fonti di esposizione del Gruppo al rischio di tasso sono riconducibili alla volatilità dei flussi di interesse connessi ai finanziamenti indicizzati a tasso variabile e dalla variazione delle condizioni economiche di mercato nella negoziazione di nuovi strumenti di debito. Allo stato attuale il Gruppo non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tali esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse. In tal senso sussiste solo il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a Conto Economico e sul valore dei cash flows futuri.

Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Al 31 dicembre 2017, circa il 5% dell'indebitamento finanziario lordo del Gruppo era espresso a tassi variabili. Le attuali politiche aziendali di gestione del rischio di tasso di interesse non prevedono l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, il Gruppo adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. Il Gruppo persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2017, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,6%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante il Gruppo operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dai flussi di cassa relativi ad investimenti in divisa estera, prevalentemente il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 12,5% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon. Si segnala che attualmente la Capogruppo detiene una partecipazione pari al 10,07% del capitale sociale di Aireon, avendo ultimato il versamento della terza e quarta tranche, per un ammontare pari a 22,9 milioni di dollari statunitensi. Si evidenzia che il versamento della terza quota, si è perfezionato in data 6 febbraio 2017 e quello della quarta ed ultima quota il 27 settembre 2017. Al riguardo, si segnala che la Capogruppo aveva stipulato un apposito contratto forward flexiterm per l'acquisto a termine della valuta statunitense per ciascuna della tranche di pagamento contrattualmente pattuite per l'acquisizione della suddetta partecipazione. I tassi di cambio forward (EUR/USD) contrattualizzati per la terza e quarta tranche sono rispettivamente pari a 1,3580 e 1,3630.

In misura minore il Gruppo è esposto al rischio di cambio connesso a contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi non regolamentati denominati in valuta estera (principalmente in Ringitt Malesi e in Dirham degli Emirati Arabi Uniti). Al fine di gestire l'esposizione residua al rischio di cambio, il Gruppo ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo. In particolare a fine 2016, in relazione ad una commessa estera acquisita con la General Civil Aviation Authority degli Emirati Arabi, è stato sottoscritto un contratto di copertura attraverso un Flexible Forward per un nozionale corrispondente al valore del contratto (circa AED 19,6 milioni) ed un cambio a termine per la vendita di valuta (EUR/AED) di 4,123.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info‐provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da Enav che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni del Gruppo Enav che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, il Gruppo ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di

costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico del Gruppo oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2017.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che il Gruppo ritiene infondate, ovvero il recupero dei maggiori costi e/o danni che il Gruppo abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Capogruppo, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Capogruppo; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti la celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) ad altre fattispecie quali ad esempio controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza. Per le posizioni valutate dai legali del Gruppo con rischio probabile si è proceduto ad appositi stanziamenti.

Procedimenti penali

Il procedimento penale nei confronti di ex Amministratore Delegato, per il reato di cui agli artt. 319 e 321 c.p. e per l'ipotesi di concorso nel reato di cui all'art. 7, commi 2 e 3, legge n. 194/1975 e all'art. 4, comma 1, legge n. 659/1981, e di ex dirigente della Società per le ipotesi di reato di cui all'art. 319 e 321 c.p. si è concluso con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.

Il procedimento penale nei confronti di ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enav, di due ex dirigenti di Enav e di vertici di società terza, nonché di ex fornitrice della controllata Techno Sky, per i reati di cui agli artt. 81, 319 e 321 si è concluso con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato. La Capogruppo si è poi costituita parte civile nel giudizio pendente nei confronti di consigliere dell'ex Ministro dell'Economia per i reati di cui agli artt. 110, 319 e 321 c.p. Il giudizio si è definito con sentenza di condanna per quanto noto impugnata dall'imputato.

Non constano novità quanto al procedimento penale pendente in fase di indagine preliminare nei confronti, tra gli altri, di vertice di ex società di progettazione edilizia, ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione di Enav nonché vertice di società subappaltatrice di fornitore di Enav con riferimento ad ipotesi di reato di cui all'art. 110 c.p., art. 7, commi 2 e 3, L. 195/1974 e art. 4, comma 1, L. 659/1981, oltre che per il reato di cui all'art. 8, L. 74/2000, con eccezione dell'ex Amministratore Delegato che risulta indagato per il reato di cui all'art. 323 c.p. con specifico riferimento a subappalti inerenti il contratto per l'ammodernamento dell'Aeroporto di Palermo. Nei confronti della società riferibile al ridetto professionista pende, altresì, giudizio civile allo stato definito con sentenza parziale relativamente ai profili di nullità dei contratti rispetto ai quali sono state avanzate pretese per il pagamento di prestazioni professionali asseritamente rese nei confronti di Enav.

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di Enav in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 c.p. ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Capogruppo, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da Enav. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione l'imputato è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Il giudizio d'appello successivamente incardinato si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al prosieguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, Enav ha in passato sporto denuncia‐querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio nonché per associazione per delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Nel procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari risultano chiuse le indagini preliminari condotte nei confronti, tra gli altri, del Direttore Generale per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 c.p., 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle

opere. La posizione dell'Amministratore Delegato è oggetto di richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero. Era altresì ipotizzato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs.231/01 sulla responsabilità degli enti (seppure Enav non è mai stata notiziata formalmente), ma anche a tale riguardo risulta uno stralcio ai fini dell'archiviazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale in data 24 novembre 2016, Enav ha prodotto documentazione di taluni contratti inerente la società ENAV North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano allo stato indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

40. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del regolamento Emittenti Consob

I corrispettivi per l'esercizio 2017, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo EY S.p.A. sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob nella tabella che segue (valori in migliaia di euro):

Soggetto che ha erogato il
Tipologia di Servizi servizio 2017
Enav
Servizi di revisione contabile EY S.P.A. 301
Network Ernst & Young 5
Servizi di attestazione EY S.P.A. 38
Network Ernst & Young 0
Altri servizi EY S.P.A. 14
Network Ernst & Young 0
Società controllate da Enav
Servizi di revisione contabile EY S.P.A. 124
Network Ernst & Young 10
Servizi di attestazione EY S.P.A. 0
Network Ernst & Young 0
Altri servizi EY S.P.A. 0
Network Ernst & Young 0
Totale 492

I servizi di attestazione resi da EY S.p.A. in favore di Enav hanno riguardato principalmente la certificazione di progetti finanziati.

41. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

In data 27 Febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato la concessione di un finanziamento soci di breve termine, per il tramite della controllata Enav North Atlantic LLC, a favore della partecipata Aireon LLC, fino ad un importo massimo di 7,13 milioni di dollari statunitensi, fruttifero di interessi. L'erogazione è prevista attraverso tranche di pagamento periodiche, sulla base dei fabbisogni finanziari stimati dal management di Aireon. In data 9 marzo 2018 è stata corrisposta la prima tranche per un importo di circa 1,8 milioni di dollari statunitensi.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto sul bilancio consolidato

  • -
    -
  • -
    -

    -
    -
-

Relazione della Società di revisione sul bilancio consolidato

-

-

-

BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENAV S.p.A.

AL 31 DICEMBRE 2017

Bilancio di esercizio di ENAV S.p.A. al 31 dicembre 2017

Prospetti contabili di Enav S.p.A 170
Stato patrimoniale
Conto Economico
Altre componenti di Conto Economico complessivo
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
171
173
174
175
176
Note illustrative di Enav S.p.A 177
Informazioni generali
Forma e contenuto del bilancio
Principi contabili
Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società
Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale‐finanziaria
Informazioni sulle voci di Conto Economico
Altre informazioni
178
178
180
196
208
233
242
Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto
sul bilancio di esercizio
257
Relazione del Collegio Sindacale 258

Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 259

PROSPETTI CONTABILI DI ENAV S.p.A.

Stato patrimoniale

ATTIVO

(valori in euro) Note 31.12.2017 di cui parti
correlate
(Nota 30)
31.12.2016 di cui parti
correlate
(Nota 30)
Attività non correnti
Attività Materiali 5 1.047.734.825 0 1.076.262.973 0
Attività Immateriali 6 57.773.445 0 56.523.128 0
Partecipazioni 7 147.071.418 0 142.579.527 0
Attività finanziarie non correnti 8 2.985.856 2.985.856 0 0
Attività per imposte anticipate 9 18.059.202 0 17.522.095 0
Crediti tributari non correnti 10 23.164.181 0 23.164.181 0
Crediti Commerciali non correnti 11 88.173.706 0 153.538.885 0
Totale Attività non correnti 1.384.962.633 1.469.590.789
Attività correnti
Rimanenze 12 60.968.545 0 60.872.429 0
Crediti commerciali correnti 11 281.986.985 44.059.627 224.515.422 43.553.131
Crediti verso imprese del Gruppo 13 18.392.809 18.392.809 21.744.898 21.744.898
Attività finanziarie correnti 8 325.067 0 1.221.112 0
Crediti Tributari 10 15.164.950 0 26.640.236 0
Altre attività correnti 14 10.430.572 3.396.681 11.725.544 3.994.983
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15 257.549.667 557.623 213.744.522 327.564
Totale Attività correnti 644.818.595 560.464.163
Attività destinate alla dismissione 7 704.900 704.900
Totale Attivo 2.030.486.128 2.030.759.852

Stato patrimoniale

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO

di cui parti
correlate (Nota
di cui parti
correlate (Nota
(valori in euro) Note 31.12.2017 30) 31.12.2016 30)
Patrimonio Netto
Capitale sociale 16 541.744.385 0 541.744.385 0
Riserve 16 450.568.662 0 447.349.616 0
Utili/(Perdite) portati a nuovo 16 54.851.816 0 82.365.139 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 16 94.504.734 0 71.403.883 0
Totale Patrimonio Netto 1.141.669.597 1.142.863.023
Passività non correnti
Fondi rischi e oneri 17 6.955.672 0 6.910.672 0
TFR e altri benefici ai dipendenti 18 37.703.262 0 38.561.335 0
Passività per imposte di fferite 9 3.504.717 0 4.009.766 0
Passività finanziarie non correnti 19 350.670.193 0 299.726.688 1.660.947
Debiti commerciali non correnti 20 23.647.605 0 16.768.995 0
Altre passività non correnti 21 106.252.719 0 111.883.859 0
Totale Passività non correnti 528.734.168 477.861.315
Passività correnti
Quota a breve dei Fondi rischi e oneri 17 2.208.600 0 3.802.794 0
Debiti commerciali correnti 20 124.984.355 20.031.257 125.705.028 30.787.473
Debiti verso imprese del Gruppo 13 45.151.552 45.151.552 41.354.559 41.354.559
Debiti tributari e previdenziali 22 31.462.712 0 36.132.840 0
Passività finanziarie correnti 19 30.461.827 1.663.703 32.621.735 3.313.023
Altre passività correnti 21 125.813.317 59.882.277 170.418.558 104.258.158
Totale Passività correnti 360.082.363 0 410.035.514 0
Totale Passività 888.816.531 887.896.829
Totale Patrimonio Netto e Passività 2.030.486.128 2.030.759.852

Conto Economico

(valori in euro) Note 2017 di cui parti
correlate (Nota 30)
2016 di cui parti
correlate (Nota 30)
Ricavi
Ricavi da attività operativa 23 859.202.353 14.014.570 801.764.650 13.274.095
Balance 23 (17.223.255) 0 16.427.689 0
Altri ricavi operativi 24 46.112.229 38.963.753 51.886.011 39.961.098
Totale ricavi 888.091.327 870.078.350
Costi
Costi di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 25 (3.222.727) (543.703) (4.801.582) (636.857)
Costi per servizi 25 (183.756.181) (69.449.763) (193.747.764) (67.383.151)
Costo del personale 26 (415.965.693) 0 (414.180.463) 0
Costi per godimento beni di terzi 25 (2.767.197) (89.382) (3.213.064) (98.992)
Altri costi operativi 25 (4.607.761) (58.058) (3.403.080) (384.352)
Costi per lavori interni capitalizzati 27 7.589.447 0 7.507.064 0
Totale costi (602.730.112) (611.838.889)
Ammortamenti 5 e 6 (142.312.770) 0 (144.320.243) 0
Svalutazioni e perdite/(riprese) di valore 11 (7.269.977) 0 (1.946.408) 0
Accantonamenti 17 701.733 0 (3.091.686) 0
Risultato Operativo 136.480.201 108.881.124
Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari 28 3.996.850 71.671 4.402.545 0
Oneri finanziari 28 (6.277.485) (70.931) (6.086.792) (139.792)
Utile (perdita) su cambi 28 (434.487) 0 25.041 0
Totale proventi e oneri finanziari (2.715.122) (1.659.206)
Risultato prima delle imposte 133.765.079 107.221.918
Imposte dell'esercizio 29 (39.260.345) 0 (35.818.035) 0
Utile/(Perdita) dell'esercizio 94.504.734 71.403.883

Altre componenti di Conto Economico complessivo

(valori in euro) Note 2017 2016
Utile/(Perdita) dell'esercizio 16 94.504.734 71.403.883
Componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati 8 e 16 (1.095.239) 205.569
‐ effetto fiscale della valutazione al fair value degli strumenti finanziari
derivati
9 e 16 262.857 (49.336)
Totale componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
(832.382) 156.233
Componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio:
‐ utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 16 e 18 54.583 (1.810.692)
‐ effetto fiscale degli utili/(perdite) attuariali su benefici ai dipendenti 9 e 16 (13.100) 434.566
Totale componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) di esercizio
41.483 (1.376.126)
Totale Utile (Perdita) di Conto Economico complessivo 93.713.835 70.183.990

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Riserve
(valori in euro) Capitale
sociale
Riserva legale Riserva FTA Riserve
diverse
Riserva per
utili/(perdite)
attuariali per
benefici ai
dipendenti
Riserva Cash
Flow Hedge
Totale riserve Utili/(perdite)
portati a nuovo
Utile/(perdita)
dell'esercizio
Totale
Patrimonio netto
Saldo al 31 dicembre 2015 941.744.385 15.876.762 (3.044.940) 36.358.609 (5.804.600) 2.692.806 46.078.637 82.365.138 49.817.458 1.120.005.618
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 2.490.873 0 0 0 0 2.490.873 47.326.585 (49.817.458) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (47.326.585) 0 (47.326.585)
Riduzione capi tale sociale (400.000.000) 0 0 400.000.000 0 0 400.000.000 0 0 0
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
‐ utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 (1.376.126) 156.233 (1.219.893) 0 0 (1.219.893)
‐ utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 71.403.883 71.403.883
Saldo al 31 dicembre 2016 541.744.385 18.367.635 (3.044.940) 436.358.609 (7.180.726) 2.849.039 447.349.617 82.365.138 71.403.883 1.142.863.023
Destinazione del risultato di
esercizio precedente
0 3.570.194 0 0 0 0 3.570.194 67.833.689 (71.403.883) 0
Erogazione dividendo 0 0 0 0 0 0 0 (95.347.012) 0 (95.347.012)
Riduzione capi tale sociale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Piano di incentivazione a lungo
termine
0 0 0 439.751 0 0 439.751 0 0 439.751
Utile/(perdita) complessiva
rilevata, di cui:
‐ utile/(perdita) rilevata
direttamente a Patrimonio netto
0 0 0 0 41.483 (832.382) (790.899) 0 0 (790.899)
‐ utile/(perdita) dell'esercizio 0 0 0 0 0 0 0 0 94.504.734 94.504.734
Saldo al 31 dicembre 2017 541.744.385 21.937.829 (3.044.940) 436.798.360 (7.139.243) 2.016.657 450.568.663 54.851.815 94.504.734 1.141.669.597

Rendiconto finanziario

(valori in migliaia di euro) Note 2017 di cui parti
correlate
2016 di cui parti
correlate
A ‐ DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 15 213.745 156.573
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di esercizio
Risultato di esercizio 16 94.505 0 71.404 0
Ammortamenti 5 e 6 142.312 0 144.321 0
Variazione netta della passività per benefici ai dipendenti 18 (803) 0 (1.537) 0
Minusvalenze da realizzo attività materiali e svalutazioni di attività materiali
ed immateriali
5 1.189 0 9 0
Altri proventi/oneri su flussi non monetari 5 e 8 1.145 308 55 0
Accantonamenti/assorbimenti fondi per rischi ed oneri 17 (1.549) 0 790 0
Accantonamento per piani di stock grant 26 440 0 0 0
Variazione netta di imposte anticipate e imposte di fferite passive 9 (792) 0 1.078 0
Decremento/(Incremento) Rimanenze 12 455 0 1.533 0
Decremento/(Incremento) Crediti commerciali correnti e non correnti 11 7.892 (506) (28.414) 1.006
Decremento/(Incremento) Crediti tributari e debiti tributari e previdenziali 10 e 22 6.805 0 49.086 0
Variazione delle Altre attività e passività correnti 14 e 21 (43.309) (43.778) (2.959) 12.663
Variazione dei crediti e debiti verso imprese del Gruppo 13 7.149 7.149 (4.779) (4.779)
Variazione delle Altre attività e passività non correnti 21 (5.631) 0 (904) 0
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali correnti e non correnti 20 (13.328) (19) (4.782) 16
B ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' D'ESERCIZIO 196.480 224.901
di cui Imposte pagate (36.003) (36.086)
di cui Interessi pagati (3.634) (6.137)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di investimento
Investimenti in attività materiali 5 (109.447) 0 (108.616) 0
Investimenti in attività immateriali 6 (8.338) 0 (10.468) 0
Incremento/(Decremento) debiti commerciali 20 19.659 (10.737) 29.828 6.217
Investimenti in altre partecipazioni 7 (4.491) 0 0 0
C ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (102.617) (89.256)
Flusso di cassa netto generato/(assorbito) dalle attività di finanziamento
Erogazioni di finanziamenti a medio lungo termine 19 80.000 0 0 0
(Rimborsi ) di finanziamenti a medio lungo termine 19 (31.333) (3.310) (31.200) (3.291)
Variazione netta delle passività finanziarie a lungo termine 19 220 0 0
Emissione prestito obbligazionario 19 0 0 0 0
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 19 0 0 53 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie correnti 8 (304) 0 0 0
(Incremento)/Decremento delle attività finanziarie non correnti 8 (3.294) (3.294) 0 0
Variazione di Capitale 0 0 0 0
Distribuzione di dividendi 16 (95.347) (50.890) (47.326) (47.326)
D ‐ TOTALE FLUSSO DI CASSA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (50.058) (78.473)
E ‐ Flusso di cassa complessivo (B+C+D) 43.805 57.172
F ‐ DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (A+E) 15 257.550 213.745

NOTE ILLUSTRATIVE DI ENAV S.p.A.

1. Informazioni generali

Enav S.p.A., società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA), nasce nel 2001 dalla trasformazione disposta con legge n. 665/1996 dell'ente pubblico economico denominato Ente Nazionale di Assistenza al Volo che, a sua volta, deriva dall'Azienda Autonoma di Assistenza al Volo per il Traffico Aereo Generale (A.A.A.V.T.A.G.).

Dal 26 luglio 2016, le azioni di Enav sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e, al 31 dicembre 2016, la Società risultava partecipata per il 53,373% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e per il 46,627% da azionariato istituzionale ed individuale. In data 30 ottobre 2017, il MEF ha assegnato n. 524.790 azioni ordinarie gratuite in favore degli assegnatari dell'Offerta Pubblica di Vendita che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà dei titoli per dodici mesi. Al 31 dicembre 2017, pertanto, Enav è partecipata per il 53,28% dal MEF e per il 46,72% da azionariato istituzionale ed individuale.

Enav eroga i servizi di gestione e controllo del traffico aereo e gli altri servizi essenziali per la navigazione aerea, nei cieli italiani e negli aeroporti civili nazionali di competenza assicurando i massimi standard tecnici e di sistema nella sicurezza del volo ed il potenziamento tecnologico‐infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo. Tali infrastrutture necessitano di manutenzione continua e di sviluppo costante per garantire sicurezza, puntualità e continuità operativa. Ciò peraltro è indicato chiaramente dalla normativa comunitaria del Cielo Unico Europeo che, da un lato definisce l'assetto del sistema di gestione del traffico aereo e dall'altro stabilisce i target tecnologici, qualitativi, economici ed ambientali a cui tutti i service provider devono attenersi.

La Società ha sede legale in Roma, via Salaria n. 716, altre sedi secondarie e presidi operativi su tutto il territorio nazionale.

Enav detiene significative partecipazioni di controllo e in ottemperanza al principio IFRS 10 redige il Bilancio consolidato, pubblicato unitamente al presente Bilancio di esercizio.

Il Bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società nella riunione del 12 marzo 2018 che ne ha approvato la diffusione. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società EY S.p.A. ai sensi degli art. 14 e 16 del D.Lgs 39/2010 in virtù dell'incarico di revisione per il novennio 2016‐2024 conferito dall'Assemblea del 29 aprile 2016.

2. Forma e contenuto del Bilancio

Il Bilancio di esercizio di Enav al 31 dicembre 2017 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 nonché

ai sensi del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 12 marzo 2018, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Enav ha approvato il bilancio di esercizio.

I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di Enav nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio separato del precedente esercizio.

Il Bilancio di esercizio è redatto e presentato in euro, che rappresenta la valuta funzionale della Società. Tutti gli importi inclusi nelle tabelle delle seguenti note e nei commenti alle stesse sono espressi in migliaia di euro, salvo dove diversamente indicato.

Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio utilizzati e i relativi criteri di classificazione adottati dalla Società, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del bilancio e in conformità di quanto previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito all'evidenza dell'ammontare delle posizioni o transazioni con parti correlate negli schemi di bilancio e, ove esistenti, alla rappresentazione nel prospetto di conto economico dei proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Nel corso dell'esercizio 2017 non sono state effettuate operazioni atipiche e rilevanti tali da richiederne la separata esposizione. Gli schemi di bilancio utilizzati sono i seguenti:

  • prospetto della situazione patrimoniale‐finanziaria predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio corrente e non corrente, con specifica separazione, qualora presenti, delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita o per la distribuzione ai soci. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio. Le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • prospetto di conto economico predisposto classificando i costi operativi per natura;
  • prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo che comprende, oltre al risultato di esercizio risultante dal conto economico, le altre variazioni delle voci del patrimonio netto distinte nelle componenti che saranno successivamente riclassificate a conto economico da quelle che invece non lo saranno;
  • prospetto delle variazioni del patrimonio netto;

rendiconto finanziario predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti dalle attività operative secondo il metodo indiretto e mediante la presentazione dei flussi finanziari netti generati dall'attività di esercizio, di investimento e di finanziamento.

Il bilancio di esercizio è stato predisposto sulla base del criterio convenzionale del costo storico con l'eccezione delle voci di bilancio in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Ciascuna voce dei prospetti contabili è posta a raffronto con il corrispondente valore del precedente esercizio.

3. Principi contabili

Nel seguito sono riportati i principi contabili ed i criteri di valutazione più rilevanti applicati per la redazione del bilancio di esercizio.

Attività materiali

Le Attività materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include gli oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquisito. In occasione di revisioni o manutenzioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. In ogni caso i costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati ad incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefici associati al costo affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente.

L'ammortamento è calcolato in quote costanti, dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile stimata del bene per l'impresa, oggetto di riesame con periodicità annuale. Eventuali cambiamenti di vita utile, se necessari, sarebbero apportati con applicazione prospettica. L'ammortamento tiene conto dell'eventuale valore residuo dei cespiti. Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi separatamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del component approach.

La vita utile stimata delle principali classi di attività materiali è la seguente:

vita utile
Tipologia Descrizione (anni)
Fabbricati 25
Fabbricati Manutenzione straordinaria fabbricati 25
Costruzioni leggere 10
Impianti radiofonici 10
Impianti di registrazione 7
Impianti di sincronizzazione e centri di controllo 10
Impianti e macchinari Centrali manuali ed elettromeccaniche 7
Centrali ed impianti elettrici 10
Ponti radio, apparecchiature A.F. e ampli ficazione 10
Impianti di alimentazione 11
Attrezzature industriali e commerciali Apparecchiature di segnalazione e attrezzature di pista 10
Attrezzatura varia e minuta 7
Macchine elettroniche e sistemi telefonici 7
Altri beni Mobili e macchine ordinarie di ufficio 10
Apparecchiature per elab.ne dati compresi i computer 5
Autovetture, motocicli e simili 4
Velivoli aziendali 15
Equipaggiamento dei velivoli e sistemi di radiomisure 10

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso.

Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico nella voce svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e prive di consistenza fisica, controllabili e atte a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività

disponibili per l'uso, al netto degli ammortamenti cumulati (ad eccezione delle attività immateriali a vita utile indefinita) e delle eventuali perdite di valore. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità (impairment test) qualora vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società vengono rilevate modificando il periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico bensì ad una valutazione almeno annuale volta a individuare eventuali perdite di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. L'eventuale cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita viene applicato su base prospettica.

Nel Bilancio di esercizio della società non sono iscritte attività immateriali a vita utile indefinita.

In particolare, sono identificabili le seguenti principali attività immateriali quali diritti di utilizzazione opere dell'ingegno rappresentate da licenze e software ed altre attività immateriali con una vita utile stimata di tre anni.

Rimanenze

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da parti di ricambio relative agli impianti ed apparecchiature per il controllo del traffico aereo, sono iscritte al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo. Il costo è determinato in base alla formula del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Tali rimanenze, se non più utilizzabili in quanto obsolete, vengono svalutate tramite stanziamento nell'apposito fondo svalutazione magazzino a rettifica diretta del valore dell'attivo.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, rettificato in presenza di eventuali perdite di valore che sono imputate a conto economico. Qualora vengano meno le cause che hanno determinato la svalutazione, si procederà al

ripristino del valore fino alla concorrenza della svalutazione operata. Tale ripristino di valore viene iscritto a conto economico.

Per società controllate si intendono tutte le società in cui Enav ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e operative (attività rilevanti) al fine di ottenere i benefici derivanti dalla loro attività (rendimenti variabili) avendo la capacità di esercitare il proprio potere sulla stesse per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Le partecipazioni in altre imprese e le attività finanziarie disponibili per la vendita, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette partecipazioni available for sale), sono valutate al costo rettificato per perdite di valore in quanto il relativo fair value non è determinabile in modo attendibile.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente iscritte al loro fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e sono successivamente valutate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato in caso di perdite durevoli di valore.

Tali riduzioni di valore sono determinate come differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi di cassa futuri attualizzati al tasso di interesse effettivo originario.

Nel caso in cui la scadenza dei crediti commerciali e delle altre attività correnti non rientri nei normali termini commerciali e non sia produttiva di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. I crediti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati. I crediti commerciali e gli altri crediti sono inclusi nell'attivo corrente, a eccezione di quelli con scadenza superiore ai dodici mesi rispetto alla data del bilancio, che sono classificati nell'attivo non corrente.

Il valore contabile dei crediti commerciali viene ridotto attraverso un accantonamento al fondo svalutazione crediti, qualora vi siano indicatori circa la mancata recuperabilità parziale o totale del valore di iscrizione del credito. Se l'importo di una perdita di valore rilevata in passato si riduce e la diminuzione può essere collegata a un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, essa viene riversata a conto economico.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dello strumento si è estinto, ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici relativi allo strumento stesso.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti includono la cassa, i depositi bancari disponibili e le altre forme di investimento a breve termine non eccedenti i tre mesi e prontamente convertibili in cassa. Alla

data del bilancio, gli scoperti di conto corrente sono classificati tra i debiti finanziari nelle passività correnti della situazione patrimoniale – finanziaria. Gli elementi inclusi nelle disponibilità liquide sono valutati al fair value e le relative variazioni sono rilevate a conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto che presenta le seguenti caratteristiche:

  • il valore cambia in relazione alle variazioni di un parametro definito underlying, quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • l'investimento netto iniziale è pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • verrà regolato ad una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati da Enav sono rappresentati da contratti a termine in valuta con finalità di copertura del rischio di cambio. Alla data di stipula del contratto gli strumenti finanziari derivati sono rilevati al fair value sia in sede di prima iscrizione che a ciascuna valutazione successiva. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Tali strumenti derivati sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di continuare a detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Gli strumenti finanziari derivati di copertura, unica fattispecie presente in Enav, sono contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting qualora siano rispettati i seguenti requisiti:

  • all'inizio della copertura viene designato e documentato formalmente il rapporto di copertura, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita;
  • si prevede che la copertura sia altamente efficace;
  • l'efficacia può essere attendibilmente misurata;
  • la copertura è altamente efficace durante i diversi periodi per i quali è designata.

Rispettati i requisiti sopra riportati, con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi associati ad un'attività, una passività o una transazione altamente probabile, si applica il trattamento contabile del cash flow hedge e pertanto la porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nelle altre componenti di conto economico complessivo attraverso una specifica riserva di patrimonio netto definita riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico dell'esercizio nell'ambito degli altri ricavi e proventi o degli altri costi operativi.

Gli importi riconosciuti negli altri componenti di conto economico complessivo sono successivamente riversati nel conto economico nel momento in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio se si verifica una vendita o vi è una svalutazione.

Qualora lo strumento di copertura sia ceduto, giunga a scadenza, annullato o esercitato senza sostituzione, o non si qualifichi più come efficace copertura del rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, la quota di riserva di cash flow hedge ad esso relativa viene mantenuta sino a quando non si manifesta il contratto sottostante.

Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a conto economico.

Con riferimento alla determinazione del fair value, Enav opera in conformità ai requisiti definiti dall'IFRS 13 ogni qualvolta tale misurazione sia richiesta dai principi contabili internazionali, quale criterio di rilevazione e/o valutazione ovvero quale informativa integrativa in relazione a specifiche attività e passività. Il fair value esprime il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. exit price). Il fair value degli strumenti quotati in pubblici mercati è determinato facendo riferimento alle quotazioni (bid price) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value di strumenti non quotati viene misurato facendo riferimento a tecniche di valutazione finanziaria.

Le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono classificate nei tre livelli gerarchici di seguito descritti, in base alla rilevanza delle informazioni utilizzate nella determinazione del fair value stesso. In particolare:

  • Livello 1: fair value determinato con riferimento a prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per strumenti finanziari identici cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: fair value determinato sulla base di input diversi dai prezzi quotati di cui al livello 1, basandosi su variabili osservabili direttamente o indirettamente su mercati attivi;

Livello 3: fair value determinato con tecniche di valutazione con riferimento a variabili non osservabili. Per le attività e passività misurate al fair value su base ricorrente, la Società determina se si sia verificato un trasferimento tra il livelli gerarchici sopra indicati, individuando a ogni chiusura contabile il livello in cui è classificato l'input significativo di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti sono classificate come destinate alla dismissione se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso operazioni di vendita o di liquidazione anziché attraverso l'uso continuativo.

Questa condizione si considera rispettata quando la vendita o la liquidazione è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita o liquidazione immediata nelle sue attuali condizioni da completare entro 12 mesi dalla data di classificazione quale attività non corrente destinata alla dismissione.

Le attività non correnti destinate alla vendita o alla liquidazione, sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita o alla liquidazione, le attività sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che includono finanziamenti, obbligazioni e le altre passività finanziarie sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso di interesse effettivo, al netto dei rimborsi in linea capitale già effettuati.

I debiti e le altre passività finanziarie sono classificati come passività correnti, salvo quelli che hanno una scadenza contrattuale oltre i dodici mesi rispetto alla data del bilancio che vengono classificati nelle passività non correnti.

Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta.

Benefici ai dipendenti

I benefici per i dipendenti sono tutti i tipi di remunerazione erogata dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti.

I benefici a breve termine per i dipendenti sono rappresentati da salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.

I benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani a benefici definiti e piani a contribuzione definita. I piani a benefici definiti sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro si impegni a versare contributi necessari e sufficienti a garantire una prefissata prestazione previdenziale futura al dipendente, con assunzione di un rischio attuariale in capo al datore di lavoro. Poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. I piani a contribuzione definita sono quei programmi che prevedono che il datore di lavoro versi dei contributi prefissati ad un fondo. L'obbligazione del datore di lavoro si estingue quindi con il versamento

dei contributi al fondo ed il rischio attuariale ricade sul dipendente. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

Nei piani a benefici definiti rientra il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, maturato fino al 31 dicembre 2006 in quanto le quote maturate con decorrenza 1° gennaio 2007, in conformità alla Legge 296 del 27 dicembre 2006, sulla base delle scelte implicite ed esplicite operate dai lavoratori, sono state destinate ai fondi di previdenza complementare oppure al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps. La passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni a Enav. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali il tasso di inflazione ed il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineata alla valutazione attuariale. Il valore della passività iscritta in bilancio risulta, pertanto, allineato a quello risultante dalla valutazione attuariale e gli utili e le perdite attuariali emergenti dal calcolo vengono imputati direttamente a patrimonio netto nel prospetto afferente le altre componenti di Conto Economico complessivo nel periodo in cui emergono tenuto conto del relativo effetto fiscale differito.

Nei piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente ad un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Tali piani sono gestiti da soggetti terzi gestori di fondi, in relazione ai quali non vi sono obblighi a carico della società e per i quali Enav versa contributi i cui oneri contributivi sono imputati a conto economico quando essi sono sostenuti in base al relativo valore nominale.

I benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa decide di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Piano di incentivazione azionaria a lungo termine

Il piano di incentivazione azionaria a lungo termine rappresenta, in conformità all'IFRS 2, una componente retributiva dei beneficiari che avviene mediante la corresponsione di strumenti rappresentativi di capitale

(c.d. equity‐settled share‐based payment transaction). Per tale piano il costo è rappresentato dal fair value di tali strumenti determinato alla data di assegnazione (grant date), ed è rilevato tra il Costo del personale lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita una riserva di Patrimonio netto denominata Riserva stock grant. L'ammontare complessivo stimato viene ripartito su tutto il vesting period e periodicamente viene rilevato il costo del personale ed il corrispondente incremento di patrimonio netto per una quota dell'ammontare stimato.

L'importo stimato del costo deve essere rivisto durante il vesting period se successive informazioni indicheranno che il numero di strumenti che matureranno alla fine del periodo di vesting sarà differente rispetto a quanto originariamente stimato. La variazione di stima sarà eventualmente iscritta a rettifica della voce Riserva stock grant con contropartita Costo del personale.

Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile dei quali, tuttavia, sono indeterminati l'ammontare o la data di accadimento. L'iscrizione viene effettuata solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) risultante da un evento passato, quando è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione e quando è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare.

Quando l'effetto finanziario associato al tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, i fondi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette, ove adeguato, la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, ai rischi specifici attribuibili all'obbligazione. Quando l'accantonamento a fondo rischi e oneri viene attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale associato al fattore temporale viene riflesso nel conto economico come onere finanziario. Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, tale indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come attività distinta.

Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi sono riflessi nel conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione e portate ad incremento delle passività. La variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita della passività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, a conto economico nella stessa voce a cui fanno riferimento.

Gli importi iscritti nei fondi rischi e oneri sono distinti tra quota corrente e non corrente sulla base della previsione di pagamento/estinzione delle passività.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono indicati nell'apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per i medesimi non si procede ad alcuno stanziamento.

Contributi

I contributi in conto esercizio sono rilevati per competenza nell'esercizio in cui è sorto con ragionevole certezza il diritto a percepirli, indipendentemente dalla data di incasso.

I contributi pubblici in conto impianti sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi pubblici in conto impianti vengono registrati in un'apposita voce del passivo corrente e non corrente, a seconda delle previste tempistiche di riversamento, ed imputati a conto economico come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo è direttamente riferibile, garantendo in questo modo una correlazione con gli ammortamenti relativi ai medesimi beni.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al fair value del corrispettivo ricevuto o ricevibile al netto di sconti ed abbuoni e sono rilevati per competenza nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Balance

A livello internazionale gli Stati che aderiscono ad Eurocontrol hanno utilizzato fino al 31 dicembre 2011 un sistema di tariffazione per la rotta cosiddetta a cost recovery. Tale sistema si basava sul concetto che l'ammontare dei ricavi fosse commisurato al valore dei costi sostenuti per i servizi di controllo della navigazione aerea di rotta. In virtù di tale principio la tariffa si attestava a quel valore che consentisse di conseguire, in via previsionale, l'obiettivo del pareggio economico. A fine esercizio, qualora i ricavi fossero stati superiori ai costi si sarebbe generato un balance negativo (over recovery) che avrebbe dato luogo alla rettifica a conto economico dei maggiori ricavi ed all'iscrizione di un debito per balance. Qualora invece i ricavi fossero risultati inferiori ai costi sostenuti, si sarebbe rilevato a conto economico un maggior ricavo e si sarebbe iscritto un credito per balance positivo (under recovery). In osservanza del principio del cost recovery, il Balance rappresentava quindi il risultato del meccanismo di correzione utilizzato al fine di adeguare l'ammontare dei ricavi all'effettiva entità dei costi sostenuti e tariffabili. Gli effetti di tale meccanismo venivano inclusi ai fini tariffari a partire dal secondo esercizio successivo a quello di riferimento ed imputato a Conto Economico con il segno opposto rispetto a quello di rilevazione.

Tale meccanismo del cost recovery, con decorrenza 1° gennaio 2015, si applica esclusivamente alla tariffa di terminale di terza fascia.

A decorrere dall'esercizio 2012, ed a seguito dell'entrata in vigore del sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea in rotta, in accordo alla normativa comunitaria sul Cielo Unico Europeo, è stato

introdotto un nuovo sistema gestionale basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche, con il conseguente abbandono del sistema del cost recovery. Lo strumento per l'attuazione dello schema di prestazioni è il Piano di Perfomance Nazionale, approvato per il triennio 2015‐ 2019 (secondo periodo di riferimento), in cui vengono delineate le azioni e gli obiettivi da raggiungere nel periodo di riferimento. Tali obiettivi di efficienza prevedono l'introduzione di elementi di rischio a carico dei provider, e quindi di Enav, sia sul traffico che sui costi. In particolare, il meccanismo del rischio traffico prevede la condivisione del rischio sul traffico tra provider ed utenti dello spazio aereo, per cui le variazioni, positive e negative, comprese fino al 2% del traffico di consuntivo rispetto al pianificato sono a totale carico dei provider, mentre le variazioni ricomprese tra il 2% e il 10% sono ripartite nella misura del 70% a carico delle compagnie aeree e del 30% a carico dei provider. Per le variazioni superiori al 10% si applica la metodologia del cost recovery. L'eventuale scostamento positivo o negativo con riferimento al rischio traffico genera, secondo le regole precedentemente descritte, l'adeguamento dei ricavi di rotta utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

Relativamente al rischio costi, è stata eliminata la possibilità di trasferire integralmente agli utenti dello spazio aereo gli eventuali scostamenti tra quanto pianificato e quanto consuntivato a fine anno. Tali variazioni, sia in negativo che in positivo, restano a carico dei bilanci dei provider.

Tale regolamentazione comunitaria dal 2015 si applica anche ai servizi di terminale, rientrati nel piano di performance con metodi diversi a seconda della fascia di tariffazione. Infatti, le tariffe di terminale sono differenziate su tre fasce:

  • fascia 1 che include gli aeroporti aventi un numero di movimenti superiore ai 225.000 annui, soggetta al rischio costi ed al rischio traffico come i servizi di rotta;
  • fascia 2 che include gli aeroporti con un numero di movimenti tra i 225.000 e i 70.000 annui ai quali si applica soltanto un rischio costi;
  • fascia 3 in cui sono ricompresi gli aeroporti con un numero di movimenti inferiore a 70.000 annui esclusi dal piano di performance comunitario ed a cui si applica il meccanismo del cost recovery.

L'eventuale scostamento positivo o negativo, secondo le regole precedentemente descritte, genera l'adeguamento dei ricavi di terminale utilizzando la voce Rettifica tariffe per Balance dell'anno.

La voce Rettifica tariffe per balance dell'anno, sia con riferimento ai servizi di terminale che ai servizi di rotta, consente di rappresentare l'entità dei ricavi in corrispondenza della performance effettivamente eseguita nel periodo di riferimento che, per effetto degli specifici meccanismi in ambito tariffario, potrà solamente essere regolata in seguito. In altri termini, le rettifiche o le integrazioni ai ricavi consentono di iscrivere nel periodo di riferimento i ricavi in misura pari al fair value del corrispettivo ottenuto o ottenibile a fronte delle prestazioni erogate.

La voce Rettifica tariffe per balance dell'anno sarà imputata in tariffa non prima di due esercizi successivi mentre, nell'esercizio in chiusura, viene riversato a conto economico il credito/debito per Balance rilevato almeno nei due esercizi precedenti attraverso la voce Utilizzo Balance ed incluso nella tariffa dell'anno.

Tenuto conto che il recupero dei balance attivi e passivi è differito nel tempo ed avviene sulla base dei piani di recupero definiti in ambito tariffario, in accordo con lo IAS 18, Enav procede alla misurazione di detti ricavi al loro fair value, attualizzandoli al tasso di interesse medio al quale recupera risorse finanziarie sul mercato terzo. La rettifica viene portata in riduzione alla voce di credito/debito per balance a cui si riferisce ed in riduzione dei ricavi dell'esercizio. Tale importo si rigira a conto economico negli esercizi successivi per la quota di interessi attivi maturati nel periodo.

Se i piani di recupero dei balance in tariffa vengono modificati, Enav provvede a rettificare il valore relativo al credito/debito per balance al fine di riflettere i flussi finanziari stimati effettivi e rideterminati. Si procede, quindi, al ricalcolo del valore contabile determinando il valore attuale dei flussi finanziari futuri rideterminati applicando il tasso di interesse originario; la differenza che si genera, oltre a rettificare il valore del debito/credito per balance, verrà rilevata a conto economico tra le componenti di natura finanziaria. La modifica nei piani di recupero del balance, trattandosi di una revisione di stime in seguito all'ottenimento di nuove e maggiori informazioni, non comporta l'aggiustamento dei saldi relativi ai bilanci precedenti ma comporta un'applicazione prospettica delle modifiche.

Dividendi

I dividendi ricevuti da società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto incondizionato degli Azionisti a riceverne il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.

Costi

I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

I costi sono iscritti a conto economico contestualmente alla diminuzione dei benefici economici associati ad un decremento di un'attività o ad un incremento di passività qualora lo stesso possa essere determinato e misurato in modo attendibile. I costi sono altresì iscritti contestualmente alla rilevazione dei relativi ricavi al fine di garantire la correlazione tra componenti positive e negative di reddito.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo e, laddove previsto, il tasso di interesse legale. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i

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pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o della passività. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici affluiranno alla Società ed il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Imposte

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e in conformità alla normativa fiscale vigente, applicando le aliquote fiscali in vigore. Il debito per imposte correnti viene contabilizzato nello stato patrimoniale al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori ai fini fiscali, applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti vigenti o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento. Le attività per imposte anticipate per tutte le differenze temporanee deducibili in esercizi futuri sono rilevate quando il loro recupero è probabile, ovvero se si prevede che verranno realizzati in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Le passività per imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili in esercizi futuri salvo che tale passività deriva dalla: i) rilevazione iniziale dell'avviamento; ii) rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in un'operazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e che al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito né il reddito imponibile (perdita fiscale).

Le imposte correnti, le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono imputate al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero a elementi del patrimonio netto. In tali casi l'effetto fiscale è imputato direttamente tra le altre componenti del conto economico complessivo ovvero del patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, applicate dalla medesima autorità fiscale, sono compensate se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti che si genereranno al momento del loro riversamento.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate rispettivamente tra le attività e passività non correnti.

Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse nella voce di conto economico definita altri costi operativi.

Parti Correlate

Le parti correlate sono identificate dalla Società in accordo con IAS 24. In generale, per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enav il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte della Società e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefici post‐pensionistici per i dipendenti della Società o di sue società correlate, nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche (compresi i relativi Amministratori) e i loro stretti familiari, di Enav e delle società da questa direttamente e/o indirettamente controllate.

Per parti correlate interne si intendono le entità controllate da Enav. Per parti correlate esterne si intendono il Ministero vigilante quale il Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e il Ministero controllante quale il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), le entità sotto il controllo, anche congiunto, del MEF e le società a queste collegate. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche nella Società ed i fondi pensionistici di categoria (Prevaer).

Per l'analisi di dettaglio dei suddetti rapporti con parti correlate si rinvia alla nota n. 30 del bilancio di esercizio.

Conversione delle poste in valuta

Le attività e le passività derivanti da operazioni in valuta diversa dalla valuta funzionale di Enav sono rilevate al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. A fine esercizio tali attività e le passività vengono adeguate al tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi vengono imputati nel conto economico.

Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio di esercizio, in accordo con i principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni, richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, valutazioni, stime basate sull'esperienza storica e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze e sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data di bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi potrebbero differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nel

periodo in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo il periodo corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri.

In caso di cambiamenti futuri nei processi di stima verrà data informativa del cambiamento metodologico a far data dall'esercizio in cui potrebbe rilevarsi il suddetto cambiamento in presenza di fattori e/o elementi ulteriori che potrebbero intervenire. Tali modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo nel bilancio d'esercizio.

Ai fini di una migliore comprensione del bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio o fattispecie contabili che risentono di una significativa componente di giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni adottate nel processo di valutazione, nel rispetto dei principi contabili internazionali.

Riduzione di valore e recuperabilità partecipazioni

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi sia un'evidenza obiettiva che le partecipazioni abbiano subito una riduzione di valore.

Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo di acquisto, come previsto dal principio contabile internazionale IAS 27.

Le analisi condotte dal management richiedono la valutazione di una serie di input interni ed esterni come ad esempio: esame del budget annuale, esame del piano economico finanziario di lungo periodo, analisi dei principali indicatori di mercato.

La valutazione del valore attuale dei flussi finanziari richiede un ampio utilizzo da parte del management di stime significative e assunzioni. Si ritiene che le stime di tale valore siano recuperabili e ragionevoli; tuttavia, possibili variazioni dei fattori di stima su cui si basa il calcolo del predetto valore potrebbero produrre valutazioni diverse.

Con riferimento alla valutazione circa l'evidenza obiettiva di perdite per riduzione di valore riferite alla partecipazione in Techno Sky, la verifica viene effettuata determinando il valore d'uso della partecipazione sulla base del modello del discounted cash flow.

Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano economico‐finanziario 2018 ‐ 2022 predisposto dalla controllata Techno Sky pre‐approvato dal Consiglio di Amministrazione di Techno Sky in data 2 marzo 2018 e inviato alla Capogruppo per l'inclusione dell'ambito del Piano industriale di Gruppo. Tali flussi, per il periodo di previsione esplicita, sono formulati sulla base di assunzioni ipotetiche ed associate alle aspettative evolutive del business, mentre gli anni successivi al periodo esplicito vengono sviluppate ipotesi di redditività sostenibile nel lungo periodo per consentire la continuità gestionale (tassi di crescita ed altri fattori ancorati a dinamiche macroeconomiche). Le ipotesi assunte da parte del management con riferimento alla stima del flusso operativo netto "normalizzato" sono le seguenti:

definizione di un NOPAT (Net Operating Profit After Taxes) sviluppato sulla base della media dei 5 anni di previsione esplicita (2018‐2022);

  • ammortamenti allineati agli investimenti di mantenimento della dotazione di capitale fisso;
  • saldo di capitale circolante pari a 0;
  • il tasso di crescita dei flussi di cassa operativi successivamente al periodo esplicito ed in perpetuità, utilizzato per la determinazione del valore residuo (tasso 'g'), è stato stimato pari al 1,5% in coerenza con quanto effettuato nel 2016.

In particolare, la stima del tasso di crescita ('g' rate) risente delle assunzioni e delle valutazioni effettuate dal management.

Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC (Weighted Average Cost of Capital) pari al 8,34% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali post previsione del periodo esplicito pari al 1,5%, coerente con le attuali prospettive macroeconomiche di riferimento (inflazione area Euro) e in continuità con quanto effettuato nel 2016. La stima del tasso di attualizzazione risente di valutazione ed assunzioni svolte da parte del management e riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro e i rischi specifici dell'attività. In particolare il tasso d'attualizzazione è stato costruito secondo le seguenti assunzioni: il Free Risk, il Country Risk premium e il market risk premium sono stati determinati in base a dati osservabili sul mercato, il Beta considerando una stima determinata su un campione di società comparabili.

Con riferimento alla valutazione della partecipazione nella società Enav North Atlantic, si sottolinea come la stessa sia stata costituita al fine di effettuare l'investimento nella società di diritto statunitense Aireon LLC, pertanto la recuperabilità del valore di carico della predetta partecipazione in Enav North Atlantic LLC risulta collegata alla recuperabilità dei valori riferibili all'investimento effettuato in quest'ultima. La valutazione e le assunzioni utilizzate dal management per stimare la recuperabilità della partecipazione in Enav North Atlantic hanno avuto a riferimento il Piano economico finanziario 2018‐2033 presentato dal Management all'Assemblea dei Soci di Aireon tenutasi in data 8 dicembre 2017. Per la completa disamina del processo di analisi si rimanda alla sezione "Uso di stime e giudizi del Management" contenuta nel bilancio consolidato.

Nel paragrafo n. 7 Partecipazioni vengono fornite le informazioni relative ai risultati delle valutazioni della Società.

Misurazione del fair value dei ricavi

Come descritto all'interno del paragrafo Principi Contabili, la determinazione dei ricavi di esercizio integrati dalle rettifiche da Balance, i quali misurano prestazioni già erogate da parte della Società, richiede da parte del management l'utilizzo di stime e di valutazioni. Tali stime e valutazioni attengono alla previsione dei tempi di recupero degli importi connessi al balance negli esercizi successivi a quello di maturazione nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato. In particolare, con riferimento alla misurazione del fair value della componente di integrazione e rettifica per Balance, la Società effettua la previsione delle tempistiche di recupero mediante i futuri piani tariffari qualora le medesime previsioni subiscano delle variazioni,

l'importo relativo ai crediti e debiti per Balance si modifica per riflettere le nuove previsioni relative ai flussi finanziari ad essi connessi.

Determinazione delle vite utili

L'ammortamento delle attività materiali ed immateriali viene rilevato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. La Società valuta annualmente i cambiamenti tecnologici al fine di aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento a carico dell'esercizio e di quelli futuri.

Fondi rischi

La Società iscrive nei fondi rischi le probabili passività riconducibili a vertenze e contenziosi con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Il calcolo degli accantonamenti a fondo rischi comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che potrebbero modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in considerazione nella redazione del bilancio di esercizio.

Fondo svalutazione crediti e fondo svalutazione rimanenze

Il fondo svalutazione crediti ed il fondo svalutazione rimanenze riflettono rispettivamente le stime connesse alle perdite sui crediti della Società e la stima delle parti di ricambio divenute obsolete e non più utilizzabili sugli impianti di riferimento. Pur ritenendo congrui i fondi in argomento, l'uso di ipotesi diverse o il cambiamento delle condizioni economiche potrebbero riflettersi in variazioni e, quindi, produrre un impatto sugli utili.

4. Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottate dalla Società

Ad integrazione dei principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016, si riportano di seguito le principali modifiche intervenute durante l'esercizio 2017 sui principi contabili internazionali di prima adozione a decorrere dal 1° gennaio 2017, rilevanti per Enav, nonché le interpretazioni e modifiche ai principi, non ancora in vigore o non ancora omologati dalla Unione Europea, che potrebbero trovare applicazione in futuro nel bilancio di esercizio della Società.

Nuovi principi contabili applicati a partire dal 1° gennaio 2017

La Società ha adottato le seguenti interpretazioni e modifiche ai principi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2017:

  • Amendments to IAS 12 Recognition of deferred tax assets for unrealised losses ‐ emesso il 19 gennaio 2016 fornisce dei chiarimenti sulle modalità di rilevazione delle imposte anticipate relative a strumenti di debito valutati al fair value. Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti per la rilevazione delle imposte anticipate con riferimento alle perdite non realizzate, al fine di eliminare asimmetrie nella prassi contabile. La suddetta modifica allo IAS 12 è stata omologata in data 6 novembre 2017. L'applicazione delle predette modifiche, non ha prodotto impatti significativi sul bilancio di esercizio della Società.
  • Amendments to IAS 7 Disclosure Initiative emesso il 29 gennaio 2016. Le modifiche al suddetto principio si applicano alle passività ed alle attività derivanti dall'attività di finanziamento, definite come quelle passività ed attività i cui flussi di cassa sono stati o saranno classificati nel rendiconto finanziario nel cash flow da attività di finanziamento. Le modifiche richiedono di inserire l'informativa delle variazioni di tali attività/passività distinguendo le variazioni monetarie e non monetarie (es. variazioni derivanti dall'ottenimento o dalla perdita del controllo in società controllate o in altri business, l'effetto della variazione dei tassi di cambio e le variazioni di fair value). Lo IASB suggerisce di fornire tale informativa in una tabella di riconciliazione tra i saldi di inizio periodo e quelli di fine periodo di tali attività/passività.

La Società ha illustrato in nota integrativa gli impatti derivanti dalla modifica al principio, omologato dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017.

Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle – emesso l'8 dicembre 2016. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, è stato modificato il seguente principio: i) IFRS 12 – Disclosure of interests in other entities: alcune modifiche sono state apportate per chiarire lo scope di IFRS 12 in relazione ad interessenze in entità ricomprese nello scope di IFRS 5 Non‐current asset held for sale and discontinued operations. In particolare chiarisce che le entità non sono esentate dagli obblighi informativi richiesti da IFRS 12 qualora le stesse entità siano riclassificate tra in non‐current asset held for sale or as discontinued operations.

La società non prevede impatti significativi derivanti dall'applicazione delle modifiche apportate ad IFRS 12. L'Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle, omologato dall'Unione Europea in data 7 febbraio 2018, risulta applicabile, limitatamente ad IFRS 12, a far data dal 1 gennaio 2017.

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche efficaci per periodi successivi al 31 dicembre 2017 e non adottati dalla Società in via anticipata.

Di seguito viene riportato un elenco dei nuovi principi contabili, modifiche ed interpretazioni che saranno applicati dalla Società e la cui data di efficacia è successiva all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017:

IFRIC 22 Foreign Currency transactions and advance consideration – emesso l'8 dicembre 2016. L'interpretazione si applica in presenza di una transazione in valuta estera, nel caso in cui una società

rilevi un'attività/passività non monetaria che origina dal pagamento o dall'incasso di un'anticipazione prima che la società rilevi l'attività, il costo o il provento. L'IFRIC 22 chiarisce le modalità di identificazione della data della transazione in valuta estera al fine di determinare il tasso di cambio da adottare all'initial recognition dell'attività, costo o provento a seguito della derecognition di un'attività/passività non monetaria. L'IFRIC 22 chiarisce che, in applicazione dei par. 21‐22 di IAS 21, la data da utilizzare per la determinazione del tasso di cambio da utilizzare all'initial recognition della relativa attività, costo o provento è la data in cui la società iscrive l'attività/passività non monetaria associata all'anticipazione. In presenza di pagamenti multipli la società determinerà una data per ciascun pagamento o incasso derivante da anticipazioni finanziarie. La suddetta interpretazione si applicherà, previa omologazione, a tutti gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2018. E' concessa anche l'early adoption;

  • IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments emesso il 7 giugno 2017. L'interpretazione chiarisce i risvolti applicativi connessi al riconoscimento ed alla misurazione delle attività/passività fiscali in accordo con lo IAS 12 quando sussistono uno o più elementi di incertezza sul trattamento fiscale di una transazione. In particolare:
    • ‐ una società deve determinare se considerare ogni posizione fiscale incerta separatamente o congiuntamente con altre considerando quale approccio meglio asseconda la risoluzione dell'incertezza stessa considerando anche la prassi adottata per il filing dei dichiarativi alle autorità fiscali e le modalità di esame da parte di queste ultime;
    • ‐ una società deve assumere che l'autorità fiscale esaminerà documenti e tutte le informazioni necessarie correlate all'incertezza per la trattazione e risoluzione della stessa;
    • ‐ una società deve valutare la probabilità che un'autorità fiscale accetterà il trattamento fiscale proposto associato ad una transazione dal trattamento fiscale incerto. Se la probabilità di accettazione dell'autorità fiscale è elevata la società deve determinare le imposte coerentemente con il trattamento fiscale pianificato. Se la probabilità di accettazione è bassa la società deve riflettere l'incertezza nella stima delle imposte utilizzando uno dei seguenti metodi: i) most likely amount; ii) expected value. Se l'incertezza fiscale impatta le imposte correnti e differite, la società dovrà effettuare la miglior stima sia ai fini delle imposte correnti sia di quelle differite;
    • ‐ una società deve valutare ad ogni chiusura contabile se i fatti e le circostanze su cui si basava il giudizio si sono modificati nel corso del tempo dopo l'inception. In caso di cambiamenti di fatti e circostanze risulta applicabile IAS 8. Inoltre, una società deve applicare IAS 10 per stabilire se il cambiamento intervenuto tra la reporting date e la data di approvazione del bilancio possa essere un adjusting or non adjusting event.

La suddetta interpretazione si applicherà, previa omologazione, a tutti gli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2019. E' concessa anche l'early adoption.

  • Annual Improvements to IFRS standard 2014‐2016 Cycle emesso l'8 dicembre 2016. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, sono state introdotte alcune modifiche ai seguenti principi:
    • ‐ IFRS 1 – First time adoption: sono state apportate modifiche alla data di applicazione di alcuni principi applicabili alle fattispecie di prima adozione degli IFRS;
    • ‐ IAS 28 ‐ Investments in Associates and Joint Ventures: è stata introdotta un'esenzione dall'applicazione del metodo del patrimonio netto qualora una partecipazione in una società collegata ovvero in una joint venture sia detenuta direttamente o indirettamente da una entità che sia una società di investimento in capitale di rischio, o un fondo comune, un fondo di investimento o entità analoghe. In tali casi l'entità può decidere di valutare tali investimenti al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio in conformità all'IFRS 9. Inoltre, qualora un'entità che non sia essa stessa un'entità di investimento ha una partecipazione in una società collegata o joint venture che è un'entità di investimento, quando applica il metodo del patrimonio netto può decidere di prendere in considerazione la valutazione al fair value applicata da tale entità di investimento collegata o joint venture alle partecipazioni in società controllate dell'entità di investimento collegata o della joint venture.

La società non prevede impatti derivanti dall'applicazione delle modifiche ai predetti principi. Per questi ultimi l'Annual improvement, omologato dall'Unione Europea in data 7 febbraio 2018, risulta altresì applicabile a far data dal 1° gennaio 2018.

Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share based Transaction – emesso in data 20 giugno 2016 ed in attesa di omologazione da parte dell'Unione Europea. In particolare sono stati introdotti chiarimenti per il trattamento delle condizioni di vesting e delle share‐based payment transactions regolate per cassa. Anche queste ultime sono soggette a condizioni di vesting subordinate al raggiungimento di obiettivi di crescita del risultato e nel pricing del titolo azionario. In particolare le vesting condition, diverse dalle condizioni di mercato, non devono essere prese in considerazione nella stima del fair value alla data di misurazione. Diversamente le vesting condition, diverse dalle condizioni di mercato, devono essere prese in considerazione nel determinare il numero di attribuzioni incluse nel perimetro di calcolo. Inoltre l'entità deve rilevare il costo proporzionalmente al periodo di vesting basandosi sulla miglior stima del numero di attribuzioni stimate alla data di misurazione. La stima può essere rivista anche in esercizi successivi qualora informazioni integrative indichino un diverso numero di attribuzioni. Le condizioni di mercato devono essere prese in considerazione per stimare il fair value delle cash settled share based payment e nel rimisurare il fair value alla fine di ciascun reporting period e alla data del regolamento. L'applicazione cumulata dei servizi ricevuti corrisponde alla cassa pagata. Da ultimo il nuovo principio ha introdotto alcuni paragrafi che disciplinano la fattispecie delle share based transactions che prevedono l'applicazione di ritenute fiscali da parte del datore di lavoro e la

corresponsione alle autorità fiscali in nome e per conto del dipendente, che richiedono anche disclosure integrativa.

La società sta valutando eventuali impatti associati alle modifiche di IFRS 2, che saranno applicabili, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2018.

  • Amendments to IAS 28: Investments in Associates and Joint Ventures – emesso il 12 ottobre 2017, applicabile, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2019. Il principio chiarisce che un'entità applica IFRS 9, anziché le disposizioni di IAS 28, alle interessenze detenute in una collegata o joint venture cui non viene applicato il metodo del patrimonio netto (long‐term interest).
  • Amendments to IAS 19: Plan Amendment, Curtailment or Settlement –emesso il 7 febbraio 2018, applicabile, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2019. Nel corso del primo trimestre 2018 dovrebbe essere disponibile l'endorsement advice EFRAG. La modifica allo IAS 19 indirizza l'accounting in presenza di una modifica, riduzione o regolamento di un piano (cd. "employee benefit") durante un reporting period. Le modifiche allo IAS 19 richiedono alle entità di utilizzare ipotesi attuariali aggiornate nel determinare il service cost ed il net interest per i reporting period succesivi alla predetta modifica; diversamente la modifica al principio non indirizza l'accounting delle "significant market fluctuations" in assenza di modifiche ad un piano.
  • Annual Improvements to IFRS standard 2015‐2017 Cycle emesso il 12 dicembre 2017. Il documento contiene modifiche formali e chiarimenti a principi esistenti. Più nel dettaglio, sono stati modificati i seguenti principi:
    • ‐ IAS 12: Income Taxes: Income tax consequences of payments on financial instruments classified as equity: le modifiche hanno chiarito che le conseguenze fiscali di pagamenti di strumenti finanziari classificati sotto forma di equity, dovrebbero essere riconosciuti in coerenza con transazioni o eventi passati;
    • ‐ IAS 23: Borrowing Costs: Borrowing costs eligible for capitalisation: le modifiche chiariscono che un'entità deve trattare ogni prestito ottenuto per lo specifico qualifying asset alla stregua di fondi ottenuti non per uno specifico asset, qualora siano state effettuate sostanzialmente tutte le attività necessarie a configurare un qualifying asset per l'uso o la vendita.

La società sta valutando gli impatti associati alla futura applicazione del ciclo di aggiornamenti. Il principio risulterà applicabile, previa omologazione, dagli esercizi a far data dal 1° gennaio 2019.

IFRS 9 – Financial Instruments ‐ emesso nella sua versione finale, il 24 luglio 2014, sostituisce l'attuale IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement e supera tutte le precedenti versioni. Il principio è applicabile per gli esercizi annuali a partire dal 1° gennaio 2018 ed è consentita l'adozione anticipata. La versione finale di IFRS 9 rappresenta il risultato delle tre fasi di implementazione del progetto che ha portato alla sostituzione dello IAS 39, relativamente alla classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, impairment ed hedge accounting. IFRS 9 fornisce un unico approccio di

classificazione per tutte le tipologie di attività finanziarie, incluse le attività finanziarie che contengono derivati impliciti. Tutte le attività finanziarie vengono classificate nella loro interezza anziché essere soggette a complesse modalità di biforcazione dei relativi valori. Al fine di definire le modalità con cui le attività finanziarie devono essere classificate e misurate, deve essere considerato il business model applicato dalla Società per gestire le attività finanziarie e le caratteristiche dei relativi flussi di cassa.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono previste nell'ambito di un modello di business il cui oggetto è quello di detenere le attività fino a scadenza e di incassare i relativi flussi di cassa, diversamente le attività finanziarie classificate e misurate al fair value ed imputate al conto economico complessivo sono quelle attività detenute in un modello di business la cui finalità viene raggiunta sia incassando flussi di cassa previsti contrattualmente che vendendo attività finanziarie. Questa categoria di misurazione presuppone informazioni richieste sia per le attività classificate al costo ammortizzato sia per le attività classificate fair value ed imputate a conto economico complessivo.

In relazione alla classificazione e misurazione delle passività finanziarie, IFRS 9 ha sostanzialmente replicato il trattamento contabile previsto dallo IAS 39 con alcune modifiche limitate. La maggior parte delle passività finanziarie continueranno ad essere misurate al costo ammortizzato; inoltre, l'opzione di valutare le passività finanziarie al fair value tramite conto economico è tuttora prevista in presenza di specifiche circostanze.

Il principio introduce nuove previsioni per la valutazione al fair value delle passività finanziarie, secondo le quali le variazioni di fair value del debito di una società deve essere iscritto nell'ambito del conto economico complessivo e non nel conto economico. Tali requisiti sono già disponibili per l'adozione senza applicare le ulteriori previsioni di IFRS 9 nella loro interezza.

Inoltre, il principio ha identificato un nuovo modello di impairment che fornisca ai fruitori di bilancio maggiori informazioni circa le perdite su crediti attese dalla società (expected losses). IFRS 9 prevede anche un nuovo modello di hedge accounting, con la finalità di allineare il trattamento contabile alle modalità di gestione del rischio e stabilendo un modello maggiormente focalizzato su criteri oggettivi ("principles‐based approach").

Nel corso del 2017 è stata avviata un'attività progettuale con riferimento agli ambiti di aggiornamento previsti dal principio e, in particolare, sono stati costituiti dei gruppi di lavoro con la finalità di identificare i potenziali impatti sul bilancio e gli eventuali adeguamenti sul sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Le analisi hanno riguardato specificatamente: i) le modalità di determinazione del valore di mercato delle partecipazioni minoritarie che, sulla base del principio contabile attualmente in vigore, sono valutabili al costo quando il relativo fair value non è attendibilmente determinabile; ii) i modelli di impairment riguardanti i crediti ed i contract asset.

Si rimanda alla successiva sezione Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi per l'informativa relativa agli impatti attesi dall'adozione del principio contabile.

IFRS 9 Prepayment features with negative compensation – emesso in data 12 ottobre 2017. La finalità delle modifiche è quella di indirizzare il tema della classificazione di particolari categorie di financial assets con possibilità di regolamento anticipato. Tali modifiche disciplinano la situazione in cui la parte che esercita l'opzione di regolamento anticipato di un'attività finanziaria potrebbe ricevere un compensation payment dall'altra parte. Tale fattispecie è definita "negative compensation". Per effetto di un accordo di questo tipo, un finanziatore potrebbe essere costretto ad accettare un pagamento anticipato sostanzialmente inferiore dell'ammontare non incassato di capitale e interessi. L'attività finanziaria in questione deve essere misurata al costo ammortizzato oppure al fair value through OCI in base al modello di business di riferimento.

La società sta valutando eventuali impatti associati alle modifiche di IFRS 9, che saranno applicabili, previa omologazione, a far data dal 1° gennaio 2019.

IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 28 maggio 2014, in data 11 settembre 2015 è stato poi emesso l'Amendments to IFRS 15: effective date of IFRS 15. Il nuovo principio verrà applicato a tutti i contratti con clienti secondo il perimetro di applicazione previsto all'interno dello stesso standard. Il nuovo principio stabilisce un quadro globale per la rilevazione dei ricavi e la misurazione degli stessi, basato sul criterio della rilevazione dei ricavi all'atto del trasferimento dei beni o servizi promessi ai clienti in un ammontare che rifletta il corrispettivo previsto contrattualmente a fronte dei predetti beni o servizi. Tale criterio verrà applicato nell'ambito di una metodologia che può sintetizzarsi in 5 fasi: identificazione del contratto con il cliente (fase 1); identificazione delle obbligazioni di fare ("performance obbligations") (fase 2); determinazione del prezzo della transazione, ovvero l'ammontare del corrispettivo che ci si attende ragionevolmente di ricevere (step 3); allocazione del prezzo della transazione ad ogni singola performance obbligation sulla base del relativo prezzo di vendita a sé stante ("stand‐alone selling price") di ciascun bene o servizio promesso nel contratto (step 4); rilevazione dei ricavi al soddisfacimento della performance obbligation mediante il trasferimento del bene o servizio. Il trasferimento al cliente è coincidente con il momento in cui il cliente ottiene il controllo di tale bene o servizio (step 5). Il principio sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2018.

Clarifications to IFRS 15 Revenue from contracts with customers ‐ emesso il 12 aprile 2016, include alcune modifiche al principio al fine di chiarire gli aspetti correlati ai practical expedient identificati da IFRS 15 ed alcuni argomenti discussi nell'ambito del "Joint Transition Resource Group" creato congiuntamente dallo IASB e dal FASB. L'oggetto di questi chiarimenti è di fornire delucidazioni relative ai requisiti di IFRS 15 ma non di stravolgere l'impostazione dello stesso. Al pari di IFRS 15 le relative Clarification saranno applicabili, agli esercizi annuali che hanno inizio dal 1° gennaio 2018.

La società nel 2017 ha strutturato dei gruppi di lavoro e conseguentemente ha avviato un'attività progettuale volta a valutare i potenziali impatti sul bilancio e verificare gli eventuali adeguamenti del

sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria mediante l'identificazione delle fattispecie critiche. Tali analisi sono state volte al fine di:

  • (i) indentificare il perimetro dei contratti inclusi nello scope di IFRS 15;
  • (ii) analizzare i contratti di cui sopra per identificare le principali fattispecie impattate dall'applicazione di IFRS 15 (identificazione performance obbligations, dei metodi di avanzamento delle obbligazioni di fare soddisfatte "over time" e identificazione degli stand alone selling price);
  • (iii) determinare gli effetti economico‐patrimoniali, di informativa finanziaria e di impatto sul sistema di controllo relativo all'informativa finanziaria, derivanti dall'attività di analisi dei contratti.

Si rimanda alla successiva sezione Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi per l'informativa relativa agli impatti attesi dall'adozione del principio contabile.

IFRS 16 Leases ‐ emesso il 13 gennaio 2016, sostituisce il precedente standard IAS 17 Leases ed interpretazioni correlate, stabilisce i criteri per il riconoscimento, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei contratti di leasing per entrambe le parti di un contratto, ad esempio il cliente ("lessee") ed il fornitore ("lessor"). Pur mantenendo la definizione di contratto di leasing già prevista da IAS 17, il principale cambiamento introdotto da IFRS 16 consiste nell'introduzione del concetto di controllo nell'ambito della definizione stessa. In particolare, IFRS 16 richiede di valutare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività per un determinato periodo di tempo. IFRS 16 elimina la classificazione tra leasing operativo e finanziario ed introduce un unico metodo di rilevazione contabile per tutti i contratti di leasing. Lo standard sarà applicabile agli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2019.

La Società sta valutando gli impatti derivanti dall'applicazione futura delle nuove disposizioni.

Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture ‐ lo IASB ha pubblicato l'11 settembre 2014 le modifiche ai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato e IAS 28 – partecipazioni in imprese collegate e joint venture, al fine di coordinare la disciplina di contabilizzazione delle operazioni di vendita o conferimento di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche introdotte hanno la finalità di chiarire il trattamento contabile in relazione ad utili o perdite derivanti da transazioni con joint venture o società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto. Tali modifiche non sono ancora state approvate dall'Unione Europea, tuttavia la Società non prevede effetti contabili rilevanti derivanti dall'applicazione delle modifiche. L'EFRAG ha raccomandato alla Commissione Europea di posticipare il processo di omologazione di queste modifiche ai suddetti principi fintanto che non verrà completato il progetto dello IASB sull'eliminazione di utili e perdite emergenti da transazioni tra una società e la sua collegata o joint venture.

Impatti derivanti dall'adozione dei nuovi principi

IFRS 9 Strumenti finanziari

Durante il 2017, la Società ha svolto un'analisi dettagliata sugli impatti di tutti gli aspetti trattati dall'IFRS 9. In linea di massima, la Società non prevede impatti significativi sul proprio prospetto della situazione patrimoniale/finanziaria e patrimonio netto ad eccezione dell'applicazione dei requisiti previsti dall'IFRS 9 in tema di perdita di valore. La Società si attende di dover stanziare, relativamente alle perdite attese, un importo maggiore che comporterà un impatto negativo sul patrimonio netto, come discusso nel seguito. La Società non apporterà modifiche alla classificazione dei propri strumenti finanziari e le disposizioni in tema di hedge accounting non influenzeranno le modalità di rilevazione dello strumento derivato attualmente detenuto dalla Società.

a) Classificazione e valutazione

La Società non prevede impatti significativi sul proprio bilancio e patrimonio netto conseguenti all'applicazione dei requisiti di classificazione e valutazione previsti dall'IFRS 9.

In particolare, si attende di continuare a valutare al fair value le attività finanziarie che sono attualmente contabilizzate al fair value.

Le altre attività finanziarie, inclusi i crediti commerciali, sono detenuti al fine dell'incasso alle scadenze contrattuali dei flussi di cassa riferiti all'incasso delle quote capitale ed interessi. La Società ha analizzato le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali di questi strumenti ed ha concluso che rispettano i criteri per la valutazione al costo ammortizzato in accordo con l'IFRS 9. Quindi non sarà necessario procedere ad una riclassifica di questi strumenti finanziari.

Per quanto riguarda le passività finanziarie, tutti i finanziamenti bancari di Enav ed il prestito obbligazionario emesso nel 2015 sono misurati con il criterio del costo ammortizzato. In tal senso, l'introduzione di IFRS 9 non dovrebbe determinare cambiamenti significativi rispetto all'attuale trattamento contabile.

b) Perdita di valore

L'IFRS 9 richiede che la Società registri le perdite su crediti attese su tutte le obbligazioni in portafoglio, finanziamenti e crediti commerciali, avendo come riferimento o un periodo di 12 mesi o la intera durata contrattuale dello strumento (e.g. lifetime expected loss) in base alla scelta di adozione del modello generale o semplificato, piuttosto che una combinazione dei suddetti modelli.

La Società ha scelto di applicare la seguente impostazione per la determinazione delle perdite su crediti attese al 31 dicembre 2017:

  • Mercato regolamentato:
    • Modello generale: con riferimento ai crediti ascrivibili ai principali vettori in termini di fatturato è stato adottato un approccio analitico di determinazione delle perdite su crediti, ovvero la

svalutazione è stata determinata tenendo in considerazione, oltre all'esposizione finanziaria, anche la probabilità di default dei vettori (estrapolate dall'info provider Bloomberg) ed una stima della percentuale di perdita in caso di insolvenza. Nell'ambito del modello generale sono state, altresì, ricomprese, anche le posizioni relative alle compagnie fallite, per le quali è stata effettuata una valutazione specifica della perdita attesa su crediti;

  • Modello semplificato: il modello, previsto per le fattispecie relative a crediti commerciali e contract asset emergenti dalle transazioni in ambito IFRS 15, è stato applicato alle posizioni aperte che residuano dal modello generale, utilizzando un approccio distinto per le seguenti fattispecie: crediti di rotta, crediti di terminale e nell'ambito degli stessi è stata effettuata una valutazione distinta con riferimento ai vettori attivi e inattivi. Le matrici di accantonamento sono state definite mediante un approccio basato sul rischio di inadempimento, oltre che per natura e tipologia, anche per fascia di scaduto (default rate), determinato in considerazione di dati storici aggiustati, al fine di incorporare possibili correzioni derivanti dall'inclusione di parametri forward‐looking;
  • Mercato non regolamentato:
    • Modello generale: per una porzione di crediti scaduti, per i quali sussistono sentenze passate in giudicato e/o valutazioni ragionevoli della recuperabilità parziale e/o totale del credito sono state effettuate valutazioni analitiche;
    • Modello semplificato: adottata la provision matrix mediante un approccio basato sul rischio di inadempimento per fascia di scaduto (default rate), in considerazione di dati storici aggiustati, al fine di incorporare possibili correzioni derivanti dall'inclusione di parametri forward‐looking.

Con riferimento alle altre attività finanziarie di natura non commerciale valutate al costo ammortizzato, non si ritiene sia emersa una variazione del merito creditizio rispetto alla rilevazione iniziale e non si ritiene sussista una probabilità di default nei 12 mesi successivi.

La Società ha determinato che, ad esito delle predette analisi, lo stanziamento per perdite riferite in particolar modo a crediti commerciali, si incrementerà di circa 450 migliaia di euro.

c) Hedge accounting

La Società ha stabilito che la relazione di copertura esistente che è attualmente designata come copertura efficace continuerà a qualificarsi per l'hegde accounting in accordo con l'IFRS 9. Dato che l'IFRS 9 non modifica il principio generale in base al quale un'entità contabilizza i rapporti di copertura efficaci, l'applicazione dei requisiti richiesti dall'IFRS 9 ai fini della definizione delle coperture non avrà impatti significativi sul bilancio della Società.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

La Società prevede di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria contabilizzando l'effetto cumulativo del presente Principio alla data dell'applicazione iniziale (modified approach). Nel corso del 2016 la Società ha svolto una valutazione preliminare degli effetti dell'IFRS 15, che è proseguita ed è stata completata con un'analisi di maggior dettaglio nel 2017.

Di seguito le risultanze delle analisi effettuate da parte della Società al 31 dicembre 2017 distinte tra mercato regolamentato, riguardante l'erogazione dei servizi di Rotta e Terminale, e mercato non regolamentato:

Mercato regolamentato: l'erogazione dei servizi di controllo del traffico aereo (sia nei confronti dei vettori, per il tramite di Eurocontrol, che del Ministero rispetto ai voli esenti) in entrambe le componenti di rotta e terminale, rappresentano due obbligazioni di fare distinte e separate ai sensi dello standard, adempiute nel corso del tempo (over time), considerando che i clienti simultaneamente ricevono ed utilizzano i benefici derivanti dalla prestazione dei servizi da parte della Capogruppo man mano che quest'ultima la effettua. Ai fini della valutazione dei progressi verso il completo adempimento dell'obbligazione, la Società ha adottato un metodo valutativo basato sugli output (misurati dalle Unità di Servizio assistite per i servizi di Rotta e di Terminale). Attraverso tale metodo infatti, i ricavi sono rilevati sulla base di valutazioni dirette del valore che hanno per il cliente i servizi trasferiti fino alla data considerata, rispetto ai servizi promessi nel contratto che rimangono da trasferire ivi inclusa la componente rettificativa dei ricavi derivante dal meccanismo del Balance, il quale consente di misurare il valore delle prestazioni effettuate nei confronti dei clienti. Tale meccanismo include una componente finanziaria significativa con un orizzonte temporale maggiore di 12 mesi in conformità ai paragrafi 60 e ss del principio IFRS 15: in particolare, nel determinare il prezzo dell'operazione, la Società rettificherà l'importo dei ricavi per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro. Gli effetti di tale componente (interessi) continueranno ad essere esposti separatamente dai ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Ad esito delle predette analisi, non sono emersi impatti significativi, che possono produrre una modifica dei valori nel patrimonio netto di apertura al 1 gennaio 2018 poiché già oggi i ricavi rappresentano la misura della performance al cliente, rispetto al quale il balance costituisce un elemento di dettaglio dell'informativa.

  • Mercato non regolamentato: è stata effettuata un'analisi dettagliata delle commesse di vendita attive. La Società eroga principalmente servizi di formazione, radiomisure e consulenza aeronautica. Dalle analisi effettuate è emerso quanto segue:
    • i servizi di consulenza aeronautica rappresentano prevalentemente commesse rilevate "over time", in cui in molti casi è stato adottato il practical expedient previsto da IFRS 15 per la

misurazione degli avanzamenti basato sulla fatturazione, in casi limitati metodi basati sull'input.

Anche laddove siano state identificate performance obbligation multiple nell'ambito di un medesimo contratto, gli stand alone selling price risultavano coerenti con i corrispettivi contrattuali, considerando che gli stessi sono determinati in base ad una quantificazione di ore‐ uomo inclusivi di un margine di commessa applicato a ciascuna performance obbligation. Analoghe considerazioni sono applicabili ad eventuali corrispettivi previsti in opzione (casi limitati), le quali non conferiscono al cliente un diritto incondizionato.

Nell'ambito di alcune commesse di vendita sono previste variable consideration (essenzialmente penali per giorni di ritardo con un tetto massimo definito) per le quali è stata effettuata un'attenta valutazione del most likely amount, in base ad analisi storiche ed una valutazione della controparte.

Ad esito delle analisi sono emersi impatti marginali, inferiori alle 10 migliaia di euro con contestuale emersione di attività da contratto, considerando che gran parte delle commesse sono state fatturate in prossimità della chiusura dell'esercizio, molte commesse si sono esaurite entro la chiusura dell'esercizio ed hanno cessato di produrre effetti economici ed in molti casi la misurazione degli avanzamenti è basata sul predetto espediente pratico;

  • Le commesse di radiomisure sono prevalentemente rilevate "at a point in time" al netto di una commessa "over time" mediante espediente pratico. La Società non si attende impatti ascrivibili al servizio di radiomisure.
  • Nell'ambito delle commesse di formazione è stata adottata una modalità di rilevazione "over time" per la commessa più rilevante, che non ha prodotto effetti su base annua considerando che la stessa è stata completamente fatturata al 31 dicembre 2017.

In conclusione, su base annuale non si sono prodotti impatti significativi nella situazione economico‐finanziaria della Società, se non limitatamente agli impatti precedentemente menzionati nell'ambito dei servizi di consulenza aeronautica.

Informazioni sulle voci della situazione patrimoniale – finanziaria

5. Attività materiali

Nel prospetto seguente viene riportata la consistenza delle attività materiali ad inizio e fine esercizio e la movimentazione intercorsa nel 2017.

Attrezzature Attività
Terreni e Impianti e ind.li e materiali in
fabbricati macchinari comm.li Altri beni corso Totale
Costo storico 465.200 1.748.957 303.657 321.896 245.907 3.085.617
Fondo ammortamento (185.544) (1.286.312) (247.105) (290.393) 0 (2.009.354)
Valore residuo al 31.12.2016 279.656 462.645 56.552 31.503 245.907 1.076.263
Incrementi 29.597 83.357 16.101 3.905 109.447 242.407
Alienazioni ‐ costo storico (42) (6.676) (4.154) (14.901) 0 (25.773)
Alienazioni ‐ fondo amm.to 42 5.672 3.981 14.889 0 24.584
Riclassi fiche 0 (5) 0 0 (134.517) (134.522)
Svalutazioni 0 0 0 0 0 0
Ammortamenti (18.077) (95.361) (13.612) (8.174) 0 (135.224)
Totale variazioni 11.520 (13.013) 2.316 (4.281) (25.070) (28.528)
Costo storico 494.755 1.825.623 315.604 310.900 220.837 3.167.719
Fondo ammortamento (203.579) (1.375.991) (256.736) (283.678) 0 (2.119.984)
Valore residuo al 31.12.2017 291.176 449.632 58.868 27.222 220.837 1.047.735

Le attività materiali registrano nell'esercizio una variazione netta negativa di 28.528 migliaia di euro per i seguenti eventi:

  • ammortamenti di competenza dell'esercizio per 135.244 migliaia di euro (135.488 migliaia di euro nel 2016);
  • incrementi delle attività materiali per complessivi 242.407 migliaia di euro, di cui 132.960 migliaia di euro riferiti ad investimenti ultimati ed entrati in uso nel corso dell'esercizio. Tra questi si evidenziano: i) il sistema di rilevamento del fenomeno del wind shear sull'aeroporto di Palermo che mediante una rete di anemometri per il rilevamento del vento in prossimità del suolo e di sensori metereologici di tipo radar e lidar permetteranno di rilevare le turbolenze lungo il sentiero di avvicinamento degli aeromobili; ii) il nuovo centro radio TBT (Terra Bordo Terra) e lan aeroportuale dell'aeroporto di Bergamo Orio al Serio; iii) Eatms build, software di presentazione dei dati radar e di volo ad uso del controllore (CWP Controller Working Position) con un set prototipale di funzioni atte a consentire l'esecuzione di una serie di sperimentazioni Sesar congiuntamente al prodotto Coflight. Tale software, successivamente completato in tutti i dettagli funzionali e tecnici con il contratto 4Flight, è la base della presentazione della futura piattaforma ATM; iv) il centro servizi presso l'Area Control Center (ACC) di Roma Ciampino dove sono allocati alcuni uffici della Controllante; v) il programma AMHS (Aeronautical Message Handling System) sistema che consente le acquisizioni e il rilancio sulla rete internazionale di tutte le distribuzione dei piani di volo, Notam e meteo secondo lo standard ICAO che interconnette tutti i provider mondiali; vi) la nuova centrale elettrica a servizio dell'Area Control Center di Roma

Ciampino e dell'aeroporto di Genova; vii) l'adeguamento e potenziamento tecnologico dei sistemi CNS/ATM su diversi siti aeroportuali riferito al servizio di fonia operativa della rete virtuale E‐NET; viii) l'adeguamento degli apparati radio TBT a canalizzazione 8,33 khz per l'Area Control Center di Milano; ix) l'ammodernamento dei sistemi meteo su diversi siti aeroportuali; x) la manutenzione evolutiva su vari sistemi.

Gli incrementi per 109.447 migliaia di euro si riferiscono alle attività materiali in corso di realizzazione riguardante l'avanzamento dei progetti di investimento, tra i quali i più significativi sono i seguenti: i) il programma 4‐flight, il cui obiettivo è quello di sviluppare l'intera piattaforma tecnologica ATM degli ACC basata su concetti operativi di Sesar ed assumendo al suo interno il sistema Coflight come una componente di base. Relativamente al sistema Flight data processing di nuova generazione denominato Coflight che supporta il controllore nel calcolo della traiettoria attesa del volo, realizzato in collaborazione tra la Controllante e il provider francese DSNA, nel 2017 è stato avviato lo sviluppo della versione V3R2 e la V3R3 che verrà integrata nel programma 4‐flight; ii) l'ampliamento della scuola di formazione Academy di Forlì che prevede la costruzione del nuovo polo tecnologico integrato; iii) l'implementazione del sistema data link 2000 riferito alla trasmissione dei dati fra terra e aeromobili che permetterà la sostituzione delle comunicazioni vocali tra controllori e piloti con comunicazioni di testo in fase di installazione presso tre Area Control Center; iv) l'integrazione del sistema ERATO (En‐ Route Air Traffic Organizer), che supporta il controllore nella gestione del traffico aereo individuando i potenziali conflitti e mettendo in evidenza gli elementi da valutare per la soluzione degli stessi, nel sistema Satcas, sistema di automazione operativa; v) il programma di automazione del funzionamento delle torri di controllo verso una gestione full‐electronic su sei aeroporti di cui in corso di realizzazione presso la torre dell'aeroporto di Milano Malpensa; vi) un sistema di fusione dati radar definito tracker aeroportuale per gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa.

  • decremento delle attività materiali in corso di realizzazione per complessivi 134.517 migliaia di euro di cui riferiti a progetti di investimento conclusi ed entrati in uso nell'esercizio con classificazione a voce propria per 132.960 migliaia di euro, per 552 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni componenti di sistemi operativi nelle rimanenze per parti di ricambio, per 173 migliaia di euro alla riclassifica di alcuni progetti nella corretta voce nell'ambito delle attività immateriali;
  • decremento per il fuori uso di alcuni impianti oggetto di sostituzione a seguito dell'ammodernamento tecnologico che hanno rilevato una minusvalenza di 1.189 migliaia di euro.

Si evidenzia che parte degli investimenti, per un costo storico pari a 242.239 migliaia di Euro, sono finanziati da contributi in conto impianti riconosciuti nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Trasporti (PON) anni 2000‐2006 e 2007‐2013 per gli interventi negli aeroporti del sud e dai contributi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per investimenti negli aeroporti militari come da Legge 102/09. I suddetti contributi in conto impianti riconosciuti per tali investimenti vengono

contabilizzati tra le altre passività e rilasciati a conto economico in relazione agli ammortamenti degli investimenti cui si riferiscono. La quota di competenza dell'esercizio ammonta a 9.732 migliaia di Euro.

6. Attività immateriali

Nel prospetto seguente viene riportata la consistenza delle attività immateriali ad inizio e fine esercizio e la movimentazione intercorsa nel 2017.

Diritti di
brevetto ind.le e Attività
di ut.ne opere Altre attività immateriali in
ingegno immateriali corso Totale
Costo storico 124.095 2.085 44.619 170.799
Ammortamento accumulato (112.191) (2.085) 0 (114.276)
Valore residuo al 31.12.2016 11.904 0 44.619 56.523
Incrementi 9.807 0 8.338 18.145
Alienazioni 0 0 0 0
Riclassi fiche 0 0 (9.807) (9.807)
Svalutazioni 0 0 0 0
Ammortamenti (7.088) 0 0 (7.088)
Totale variazioni 2.719 0 (1.469) 1.250
Costo storico 133.902 2.085 43.150 179.137
Ammortamento accumulato (119.279) (2.085) 0 (121.364)
Valore residuo al 31.12.2017 14.623 0 43.150 57.773

Le attività immateriali ammontano a 57.773 migliaia di euro e registrano nell'esercizio un incremento netto di 1.250 migliaia di euro quale risultato delle seguenti variazioni:

  • gli ammortamenti di competenza dell'esercizio per 7.088 migliaia di euro (8.833 migliaia di euro nel 2016);
  • gli incrementi delle attività immateriali per complessivi 18.145 migliaia di euro di cui 9.807 migliaia di euro riferiti a progetti di investimento ultimati nel corso dell'esercizio ed entrati in uso riguardanti: i) il programma NOAS (New Operational Area System), inerente l'ottimizzazione dei sistemi già sviluppati da Enav con i programmi Airnas ed Athena finalizzati al mantenimento della certificazione in ambito Single European Sky e all'integrazione delle banche dati Ais e Meteo; ii) il sistema di monitoraggio ed analisi per il sistema ATM denominato AIDA; iii) l'upgrade del sistema gestionale ERP Oracle alla release 12x e business intelligence. Per 8.338 migliaia di euro l'incremento è riferito a progetti di investimento in corso di realizzazione tra cui si evidenziano le attività legate all'implementazione di un ERP comune tra Enav e la controllata Techno Sky;
  • i decrementi delle attività immateriali per 9.807 migliaia di euro sono riferiti interamente a progetti di investimento ultimati ed entrati in uso a voce propria.

7. Partecipazioni

Le partecipazioni ammontano a 147.071 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio la seguente movimentazione:

31.12.2016
Incrementi
Decrementi 31.12.2017
Partecipazioni in:
imprese controllate 142.412 4.492 0 146.904
altre imprese 167 0 0 167
Totale 142.579 4.492 0 147.071

L'incremento delle partecipazioni in imprese controllate di 4.492 migliaia di euro è interamente riferito alla controllata Enav North Atlantic a seguito del versamento dell'importo necessario per l'acquisto della quarta ed ultima tranche di prezzo delle quote di Aireon LLC.

Enav North Atlantic, società di diritto americano costituita nella forma giuridica di una Limited Liability Company, ha assunto gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement sottoscritto nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto del 12,5% delle quote di Aireon, azienda statunitense del gruppo Iridium, che ha per oggetto sociale la fornitura di servizi strumentali alle attività di sorveglianza della navigazione aerea per mezzo di apposito apparato, definito "payload", installato a bordo dei 66 satelliti operativi Iridium che permetteranno di mettere a disposizione il primo sistema globale di sorveglianza satellitare per il traffico aereo con una copertura di sorveglianza nei punti oggi non coperti dai radar. L'acquisto della partecipazione avviene mediante il versamento di quattro tranche, e quella erogata nel 2017 rappresenta l'ultima quota per un investimento complessivo di 61,2 milioni di dollari e una quota detenuta al 31 dicembre 2017 del 10,07% che, per effetto di una clausola di redemption prevista tra gli obblighi derivanti dal Subscription Agreement, è prevista salire al 12,5%. Al 31 dicembre 2017 il valore della partecipazione in Enav North Atlantic ammonta a 47.553 migliaia di euro. Il valore di carico della partecipazione in Enav North Atlantic riflette le assunzioni di recuperabilità associate all'investimento in Aireon LLC, riportate nell'ambito delle risultanze del test di impairment di cui alla nota n. 9 Partecipazioni in altre imprese al bilancio consolidato.

Nell'ambito della voce partecipazioni in imprese controllate è iscritta la quota totalitaria in Techno Sky per complessivi 99.224 migliaia di Euro. Tale valore di carico della partecipazione, maggiore rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto è stato oggetto del test di impairment al 31 dicembre 2017, al fine di valutare la recuperabilità dell'importo iscritto. Il valore recuperabile è stato stimato sulla base dei flussi di cassa desunti dal piano economico‐finanziario 2018 ‐ 2022 predisposto dalla controllata Techno Sky, attualizzando i flussi operativi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF). Il tasso di attualizzazione utilizzato è il WACC (Weighted Average Cost of Capital) pari all'8,3% con un tasso di crescita dei flussi di cassa operativi in termini nominali post previsione del periodo esplicito pari al 1,5%, coerente con le attuali

prospettive macroeconomiche di riferimento (inflazione area Euro) e in continuità con quanto effettuato nel 2016.

Per quanto riguarda la parte ricavi del piano 2018‐2022, il management Techno Sky ha elaborato considerazioni in merito alle tre componenti sottostanti: ricavi verso Enav per attività manutentive in conto esercizio, ricavi verso Enav per attività di sviluppo in conto capitale e contratti da mercato terzo. Il piano registra nel periodo di riferimento una moderata crescita complessiva (CAGR 1,8%) dovuta ad un generale incremento delle attività da svolgere nei confronti della Controllante, dal 2018 anche per l'internalizzazione delle risorse ex‐SICTA. La quota di "Ricavi Conto Esercizio" comprende il rinnovo del contratto di manutenzione globale a partire dal 2019 e l'ampliamento delle attività legate al "Global Service". La quota di "Ricavi Conto Capitale" ha un leggero decremento per via di due effetti combinati: minori attività di manutenzione evolutive previste in accordo con l'area tecnica Enav e un incremento in linea con i CAPEX Enav, con il piano di committenza e con i programmi realizzati dal personale RSS ex Sicta. Sul mercato terzo la società prevede di intraprendere un'attività commerciale per acquisizione di nuove commesse nell' area extra UE.

I costi di struttura sono stati previsti in linea con quelli consuntivati negli anni precedenti. I presupposti su cui la società ha basato l'elaborazione del piano economico‐finanziario, sono riconducibili alla conoscenza del mercato di riferimento, alle informazioni ricevute dalla Funzione Sviluppo Commerciale del Gruppo e a dati oggettivi riferiti al proseguimento delle attività "Core Business" della società.

Ad esito del test risulta un valore recuperabile superiore al valore di iscrizione e, conseguentemente, non sono state contabilizzate perdite di valore. Il valore recuperabile ai fini dell'impairment test esprime un plusvalore (headroom) rispetto ai corrispondenti valori di libro di ammontare pari a circa 26,9 milioni di euro con un valore complessivo pari a 126,1 milioni di euro.

Ai fini dell'analisi di sensitività, ipotizzando un incremento del WACC dello 0,3% e mantenendo un tasso di crescita pari all'1,5%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 120,6 milioni di euro. Assumendo un incremento del WACC dello 0,3% ed applicando un tasso di crescita dell'0,75%, il valore recuperabile della partecipazione si ridurrebbe a 111,1 milioni di euro.

Tra le partecipazioni in imprese controllate vi è inoltre la quota del 100% nella partecipazione in Enav Asia Pacific con sede a Kuala Lumpur in Malesia.

La partecipazione in altre imprese si riferisce alla quota di partecipazione del 16,67% nel capitale sociale della società di diritto francese ESSP SaS, società in cui partecipano i principali service provider europei e che ha per oggetto la gestione del sistema di navigazione satellitare EGNOS e la fornitura dei relativi servizi, per un ammontare pari a 167 migliaia di Euro. Nel mese di maggio 2017 sono stati incassati i dividendi deliberati dalla ESSP per un ammontare di 417 migliaia di euro.

Per i commenti relativi all'andamento delle società controllate nel corso dell'esercizio 2017, si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione.

Il dettaglio delle partecipazioni detenute al 31 dicembre 2017, con l'indicazione della quota posseduta e del relativo valore di carico, è di seguito riportato:

Data Capitale Utile/(perdita) Patrimonio
Netto al
quota di
partecipazio
Patrimonio netto Valore
contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2017 ne di pertinenza 31.12.2017
Imprese controllate
Techno Sky S.r.l. Roma 31.12.2017 1.600 6.288 20.463 100% 20.463 99.224
Enav Asia Pacific Kuala Lumpur 31.12.2017 127 967 2.085 100% 2.085 127
Enav North Atlantic Miami 31.12.2017 44.974 (59) 44.912 100% 44.912 47.553

Il dettaglio della partecipazione classificata nelle attività destinate alla dismissione che evidenziano un valore del patrimonio netto contabile superiore rispetto al valore contabile è di seguito riportato:

Patrimonio quota di Valore
Data Capitale Utile/(perdita) Netto al partecipazio Patrimonio netto contabile al
Denominazione Sede bilancio Sociale dell'esercizio 31.12.2017 ne di pertinenza 31.12.2017
Imprese classificate tra le attività destinate alla dismissione
Consorzio SICTA Napoli 31.12.2017 1.033 41 1.517 60% 910 705

8. Attività finanziarie correnti e non correnti

Le Attività finanziarie non correnti ammontano a 2.986 migliaia di euro e sono interamente riferite al finanziamento infragruppo erogato a inizio febbraio 2017 alla controllata Enav North Atlantic per dotarla della liquidità necessaria per il pagamento della terza tranche di prezzo della partecipazione in Aireon il cui versamento è avvenuto nel mese di febbraio 2017. Il finanziamento ammonta a 3,5 milioni di dollari su cui maturano interessi al tasso annuo del 2,5% ed ha scadenza in un'unica soluzione il 31 dicembre 2021 con facoltà di rimborso anche precedentemente a tale data.

Le attività finanziarie correnti ammontano a 325 migliaia di euro (1.221 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e registrano una variazione in diminuzione di 896 migliaia di euro riferita per 1.221 migliaia di euro alla chiusura del contratto derivato sottoscritto da Enav nel mese di dicembre 2013 per l'acquisto a termine di valuta, dollari americani, suddivise in quattro tranche di cui l'ultima tranche esercitata nel 2017 in corrispondenza del versamento dell'ultima quota per l'acquisto della partecipazione in Aireon. La variazione positiva di 325 migliaia di euro è riferita al fair value positivo dello strumento finanziario stipulato da Enav con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto biennale, con scadenza 2018, definito con la General Aviation Authority di Abu Dhabi per il progetto di ottimizzazione dei flussi di traffico aereo degli emirati Arabi. Al 31 dicembre 2016 tale strumento finanziario presentava un fair value negativo classificato nell'ambito delle passività finanziarie non correnti.

Il contratto derivato ha una relazione di copertura perfettamente efficace, contabilizzata secondo il metodo del cash flow hedge, e si rimanda alla nota 35 del bilancio consolidato per tutte le informazioni richieste dall'IFRS 7.

9. Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite, nonché le attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite, sono dettagliatamente riportate nel prospetto seguente con separata evidenziazione degli importi con effetto a conto economico e quelli con impatto nelle altre componenti di conto economico complessivo (patrimonio netto).

31.12.2016 Incr.to/decr.to con
impatto a CE
Incr.to/decr.to con
impatto a PN
31.12.2017
Differenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Di fferenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/differ.
Differenze
temporanee
Imposte
antic/di ffer.
Attività per imposte anticipate
Fondi tassati 55.827 13.398 4.819 1.157 0 0 60.646 14.555
Svalutazione rimanenze 9.002 2.161 117 28 0 0 9.119 2.189
Attualizzazione crediti 3.858 993 (2.329) (604) 0 0 1.529 389
Effetto fiscale IFRS conversion 202 58 (135) (39) 0 0 67 19
Attualizzazione TFR 1.940 467 0 0 (54) (13) 1.886 454
Quota TFR non deducibile 1.469 353 (372) (89) 0 0 1.097 264
Fair value derivato 52 12 0 0 (48) (11) 4 1
Altri 339 80 456 109 0 0 795 189
Totale 72.689 17.522 2.556 562 (102) (24) 75.143 18.060
Passività per imposte differite
Altri 9.104 2.185 (703) (169) 0 0 8.401 2.016
Attualizzazione debiti 270 65 95 23 0 0 365 88
Effetto fiscale IFRS conversion 2.812 848 (263) (85) 0 0 2.549 763
Fair value derivato 3.801 912 0 0 (1.143) (274) 2.658 638
Totale 15.987 4.010 (871) (231) (1.143) (274) 13.973 3.505

La movimentazione dell'esercizio delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite, che presentano a fine 2017 un saldo pari rispettivamente a 18.060 migliaia di euro e 3.505 migliaia di euro, è da attribuire ai seguenti effetti:

  • agli accantonamenti ed utilizzi di fondi tassati, quali fondi rischi, svalutazione magazzino e svalutazione crediti per le motivazioni riportate alle note 11, 12 e 17;
  • al rigiro a conto economico della fiscalità differita associata all'attualizzazione dei crediti e debiti per balance sia per la quota di competenza dell'esercizio che, relativamente ai balance di terminale della terza fascia anche la quota riferita al fair value del credito di 26 milioni oggetto di chiusura nel 2017. La voce si è inoltre movimentata per la rilevazione della fiscalità differita associata ai balance iscritti nel 2017;
  • alla contabilizzazione del TFR secondo il metodo attuariale che ha rilevato nel periodo un'utile attuariale con impatto nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati con rilevazione nelle altre componenti del conto economico complessivo;
  • agli interessi di mora non incassati riferiti all'esercizio 2017 e al rigiro a conto economico degli interessi rilevati negli esercizi precedenti per le quote incassate e/o cancellate.

La Società ritiene ragionevolmente recuperabili le imposte anticipate iscritte sulla base degli imponibili fiscali prospettici desumibili dal piano industriale.

10. Crediti tributari correnti e non correnti

I crediti tributari non correnti, invariati rispetto al 2016, ammontano a 23.164 migliaia di euro e si riferiscono al credito per la maggiore imposta IRES versata negli anni 2007/2011 per effetto della mancata deduzione dell'Irap relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato, come da istanza di rimborso presentata il 6 marzo 2013. In particolare, il diritto di rimborso trae origine dall'art. 2 del D.L. 201/2011 che ha ammesso la deducibilità analitica dal reddito d'impresa dell'IRAP, precedentemente ammessa solo nella misura del 10 per cento dell'imposta versata, decreto successivamente integrato con il decreto legge n. 16 del 2012 all'art. 4 comma 12 al fine di estendere tale possibilità anche ai periodi di imposta precedenti con decorrenza dal periodo di imposta 2007. Con riferimento ai tempi del rimborso del credito, il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate prevede dei rimborsi partendo dai periodi di imposta più remoti ed in base all'ordine di trasmissione dei flussi telematici, e stabilisce i criteri nei casi in cui non vi sia una piena capienza di disponibilità finanziarie, a tal fine si è ritenuto prudenziale classificare tale credito tra le attività non correnti.

I crediti tributari correnti ammontano a 15.165 migliaia di euro e sono formati dai crediti riportati nella seguente tabella.

Totale 15.165 26.640 (11.475)
Credito per altre imposte correnti 353 1.492 (1.139)
Credito IRAP 4.620 11.474 (6.854)
Credito verso erario per IVA 10.192 13.674 (3.482)
31.12.2017 31.12.2016 Variazione

Il credito verso erario per IVA pari a complessivi 10.192 migliaia di euro registra una variazione netta negativa di 3.482 migliaia di euro riferita all'incasso dell'iva chiesta a rimborso, nel 2017, per un importo pari a 13.661 migliaia di euro comprensiva degli interessi attivi rilevati nell'esercizio per 19 migliaia di euro. Tale variazione è stata in parte compensata dall'iva maturata nell'esercizio per complessivi 10.159 migliaia di euro, in misura inferiore rispetto agli anni precedenti a seguito del meccanismo dello split payment introdotto con il D.L. n. 50 del 24 aprile 2017 e successivo decreto attuativo, con decorrenza 1° luglio 2017 che pone a carico della Società l'obbligo di versare l'IVA gravante sugli acquisti di beni e servizi direttamente all'Erario e a pagare al fornitore solo l'imponibile senza l'imposta. Tale meccanismo ha comportato una minore IVA a credito in quanto quella maturata nel periodo è principalmente relativa al primo semestre 2017.

Il credito IRAP ammonta a 4.620 migliaia di euro ed è formato dal credito rilevato nel 2016 ridotto dell'IRAP di competenza dell'esercizio pari a 6.854 migliaia di euro.

Il credito per altre imposte correnti ammonta a 353 migliaia di euro ed registra un decremento di 1.139 migliaia di euro principalmente per l'incasso dell'intero credito IRAP riguardante gli anni 2004 e 2006 per complessivi 1.170 migliaia di euro a cui si aggiungono gli interessi attivi per 178 migliaia di euro.

11. Crediti commerciali correnti e non correnti

I crediti commerciali correnti ammontano a 281.987 migliaia di euro ed i crediti commerciali non correnti, riferiti interamente al credito per balance a 88.174 migliaia di euro ed hanno registrato nell'esercizio le variazioni riportate nella seguente tabella.

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Crediti commerciali correnti
Credito verso Eurocontrol 185.423 164.271 21.152
Credito verso Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.932 13.299 633
Credito verso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30.000 30.000 0
Crediti verso altri clienti 38.161 37.144 1.017
Crediti per Balance 70.200 28.781 41.419
337.716 273.495 64.221
Fondo svalutazione crediti (55.729) (48.980) (6.749)
Totale 281.987 224.515 57.472
Crediti commerciali non correnti
Crediti per Balance 88.174 153.539 (65.365)
Totale 88.174 153.539 (65.365)

Il Credito verso Eurocontrol si riferisce ai corrispettivi derivanti dai ricavi di rotta e di terminale non ancora incassati al 31 dicembre 2017 pari rispettivamente a 131.140 migliaia di euro (114.417 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e 54.283 migliaia di euro (49.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) al lordo del fondo svalutazione crediti. L'incremento dell'esercizio per un valore complessivo di 21.152 migliaia di euro è principalmente imputabile ad un maggior fatturato sia di rotta che di terminale rilevato negli ultimi due mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente e a posizioni di credito nei confronti di Alitalia, per complessivi 17,9 milioni di euro, maturate prima dell'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria che ne ha dichiarato lo stato di insolvenza congelando le posizioni antecedenti alla data del 2 maggio 2017. Con riferimento a tale credito, si segnala che relativamente al credito di rotta riconoscendo l'attività svolta da Enav e dagli altri provider in ambito Eurocontrol quale essenziale per la prosecuzione dell'attività di Alitalia, i commissari hanno richiesto al Giudice Delegato la pre‐deduzione del credito riconoscendo l'intero importo e definendo un accordo che ne prevede il rimborso in rate mensili di importo variabile con decorrenza dal mese di gennaio 2018 (rata incassata) fino al mese di settembre 2018. Per il credito di terminale, sebbene lo stesso presenti le stesse caratteristiche del credito di rotta per il quale Enav si è attivata ai fini del riconoscimento di un trattamento uniforme, si segue al momento l'iter ordinario e come successivamente commentato si è ritenuto di procedere ad una svalutazione prudenziale di parte del credito. Il credito verso Eurocontrol, al netto della quota di diretta

competenza del fondo svalutazione, ammonta a 140.229 migliaia di euro (124.264 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Il Credito verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.932 migliaia di euro è relativo interamente alle esenzioni di rotta e di terminale iscritte nel 2017 che registrano un incremento di 633 migliaia di euro rispetto al dato rilevato nell'esercizio precedente. Il credito del 2016, pari a 13.299 migliaia di euro, è stato oggetto di compensazione a valle dell'approvazione del bilancio 2016, con il debito verso l'Aeronautica Militare per gli incassi riguardanti la tariffa di rotta pari a 66.057 migliaia di euro, che hanno determinato un debito verso il MEF di 52.758 migliaia di euro pagato nel mese di dicembre 2017.

Il Credito verso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti accoglie il contributo in conto esercizio, pari a 30.000 migliaia di euro, finalizzato a compensare i costi sostenuti da Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa, come previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05. Nel mese di dicembre sono stati incassati 30 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2016.

La voce Crediti verso altri clienti registra un incremento di 1.017 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, ed è riferito alle maggiori attività svolte da Enav su mercati esteri e contenenti principalmente posizioni non scadute tra cui il credito nei confronti della General Civil Aviation Authority per la ristrutturazione dello spazio aereo negli Emirati Arabi e il cliente Samana per le attività di radiomisure svolte in Arabia Saudita.

Il Fondo svalutazione crediti ammonta a complessivi 55.729 migliaia di euro e si è così movimentato nell'esercizio 2017:

Decrementi
31.12.2016 Incrementi utilizzi cancellazioni 31.12.2017
Fondo svalutazione crediti 48.980 8.185 (895) (541) 55.729

L'incremento dell'esercizio di 8.185 migliaia di euro si riferisce alla svalutazione di crediti dubbi riguardanti sia posizioni verso compagnie aeree per le tariffe di rotta e di terminale, che sono falliti o che non esercitano più l'attività a seguito del ritiro della licenza, che svalutazioni verso società di gestione che sono entrate in una procedura concorsuale. In particolare, la svalutazione per 3,5 milioni di euro è riferita al credito di terminale vantato verso Alitalia e maturato anteriormente all'accertamento dello stato di insolvenza del vettore dichiarato il 2 maggio 2017. Come riportato nell'ambito della nota n. 34 sulla gestione dei rischi finanziari, seppure i crediti vengono iscritti nei confronti di Eurocontrol, la valutazione in merito al rischio di credito viene effettuata per singolo vettore, in ragione della circostanza che Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori, il quale rimane in capo alla Società. Tale credito, che seguirà i tempi definiti dalla procedura di amministrazione straordinaria, è stato prudenzialmente svalutato per tenere conto sia della dilazione temporale nel recupero del credito che del rischio insito nella procedura stessa, pur essendovi in atto delle interlocuzioni con Alitalia al fine del

riconoscimento del suddetto credito al pari del credito di rotta. L'utilizzo del fondo svalutazione crediti per 895 migliaia di euro si riferisce a crediti svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti ed incassati nel corso del 2017 e per 541 migliaia di euro alla cancellazione di posizioni considerate non più recuperabili sia con riferimento ai crediti di rotta che ai crediti di terminale.

Gli utilizzi vengono rilevati a Conto Economico nella voce svalutazione e perdite/riprese di valore.

Il Credito per Balance al netto dell'effetto attualizzazione, ammonta a complessivi 158.374 migliaia di euro (182.320 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) ed è classificato nei crediti commerciali correnti per 70.200 migliaia di euro, di cui al lordo dell'effetto dell'attualizzazione corrisponde alla quota che si recupererà nel 2018 e quindi inserita in tariffa per lo stesso esercizio e per 88.174 migliaia di euro classificati nei crediti commerciali non correnti in quanto oggetto di recupero negli esercizi successivi al 2018 in conformità ai piani di recupero riportati nel piano di performance e nel contratto di programma 2016‐2019 e contenente anche i balance rilevati nel 2017.

La variazione netta positiva del credito per Balance quota corrente di 41.419 migliaia di euro è riferita per 30.705 migliaia di euro alla riduzione del credito a seguito dell'imputazione a conto economico della quota di competenza in conformità a quanto avvenuto nelle tariffe 2017, all'effetto dell'attualizzazione per complessivi 506 migliaia di euro e alla riclassifica in questa voce dal credito per balance non corrente di 71.618 migliaia di euro che saranno oggetto di recupero nella tariffa del 2018.

La variazione netta negativa del credito per Balance non corrente per 65.365 migliaia di euro è dovuta oltre alla riclassifica sopra rappresentata, anche alla compensazione con debiti iscritti nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze di competenza del 2014 dei crediti per balance di terminale di terza fascia rilevati in esercizi precedenti per 26 milioni di euro, che pertanto non saranno più oggetto di recupero in tariffa. Tale compensazione è stata riconosciuta da parte dello stesso Ministero, in base all'art.51 del Decreto Legge n. 50 del 24 aprile 2017 convertito con Legge n. 96 il 21 giugno 2017, con la finalità di contenere gli incrementi tariffari previsti per tale fascia di tariffazione. La restante parte della variazione è rappresentata principalmente dai balance iscritti nel 2017 per 30.430 migliaia di euro.

In particolare, il credito per balance rilevato nell'esercizio 2017, al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, si riferisce per 29.042 migliaia di euro a balance di rotta e per 1.388 migliaia di euro a balance di terminale. In particolare, i balance di rotta si riferiscono a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2017 per complessivi 21.829 migliaia di euro rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐6,2%); ii) un balance meteo per 948 migliaia di euro determinato, in conformità ai regolamenti comunitari, in base ad una logica di cost recovery; iii) il balance sul kpi capacity di rotta quale bonus per aver superato l'obiettivo definito nel piano di performance che prevedeva come target 0,11 minuti di ritardo per voli assistiti di rotta con risultato raggiunto dalla

Capogruppo a consuntivo pari a 0,009 minuti/volo. La quantificazione economica di tale bonus, avendo raggiunto il massimo livello, ha portato all'iscrizione di un balance per 6.265 migliaia di euro.

I balance di terminale si riferiscono a: i) il balance rischio traffico della prima fascia di terminale per 978 migliaia di euro a seguito delle minori unità di servizio dell'aeroporto di Roma Fiumicino generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐5,4%); ii) il balance meteo della prima fascia di terminale pari a 177 migliaia di euro; iii) il balance capacity per le due fasce di tariffazione del terminale soggette al piano di performance che prevedeva come target 0,02 minuti di ritardo negli arrivi dei voli per cause imputabili alla Capogruppo, per i cinque aeroporti soggetti al piano di performance, il ritardo complessivo per cause imputabili all'ATM è stato pari a 0,01 minuti determinando una quantificazione economica complessiva pari a 213 migliaia di euro di cui 82 migliaia di euro per la prima fascia e 131 migliaia di euro per la seconda fascia di tariffazione.

12. Rimanenze

Le rimanenze di magazzino, rappresentate da parti di ricambio, ammontano al netto del fondo svalutazione a 60.968 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 96 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente per i minori acquisti ed impieghi nei sistemi operativi nel 2017. La movimentazione rilevata nell'esercizio è di seguito rappresentata:

31.12.2016 Incrementi Decrementi 31.12.2017
Magazzino fiduciario 64.566 2.216 (2.096) 64.686
Magazzino diretto 4.565 600 (507) 4.658
Magazzino radiomisure 743 0 0 743
69.874 2.816 (2.603) 70.087
Fondo Svalutazione magazzino (9.002) (705) 588 (9.119)
Totale 60.872 2.111 (2.015) 60.968

L'incremento di 2.111 migliaia di euro, al netto del fondo svalutazione magazzino, si riferisce principalmente al magazzino fiduciario per l'acquisto di parti di ricambio per i sistemi operativi adibiti alla navigazione aerea tra cui parti di ricambio a supporto dei radar e degli aiuti visivi luminosi. Una parte dell'incremento pari a 552 migliaia di euro, si riferisce a parti di sistemi classificati a magazzino dalle attività materiali. Il decremento di 2.603 migliaia di euro, al lordo del fondo svalutazione magazzino, riguarda gli impieghi delle parti di ricambio nei sistemi operativi.

Il fondo svalutazione magazzino si è incrementato di 705 migliaia di euro, con effetto a conto economico nella variazione delle rimanenze, per parti di ricambio divenute obsolete in quanto inerenti ad impianti non più utilizzati e si è decrementato di 588 migliaia di euro per lo smaltimento di parti di ricambio già oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

Le parti di ricambio presenti nel magazzino fiduciario sono depositate presso la società controllata Techno Sky che le gestisce per conto di Enav.

13. Crediti e debiti verso imprese del gruppo

I crediti verso imprese del gruppo ammontano a 18.393 migliaia di euro (21.745 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e registrano un decremento di 3.352 migliaia di euro riferito principalmente alla controllata Techno Sky. La posizione a credito verso Techno Sky ammonta a 17.929 migliaia di euro (21.489 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) ed è rappresentata in misura preponderante dal conto corrente di corrispondenza intercompany su cui vengono rilevati gli anticipi erogati alla società in corso di anno e successivamente utilizzato in compensazione con le fatture passive ricevute dalla stessa. Il conto si è decrementato di 3.693 migliaia di euro per i minori anticipi erogati nel corso dell'esercizio.

I debiti verso imprese del gruppo ammontano a 45.151 migliaia di euro (41.355 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) e si incrementano di 3.796 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali debiti, sia nell'ammontare che nella variazione, sono relativi principalmente alla controllata Techno Sky, verso cui Enav ha un debito di 43.950 migliaia di euro (39.684 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) riferito in massima parte a fatture da ricevere per l'ultimo bimestre del canone di manutenzione sia dei sistemi operativi che non operativi, la manutenzione degli aiuti visivi luminosi, le attività legate a progetti di investimento per Enav. Gli altri debiti per complessivi 1.201 migliaia di euro (1.671 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) riguardano posizioni aperte nei confronti del Consorzio Sicta in liquidazione principalmente per l'attività di supporto specialistico prestata su vari progetti.

14. Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 10.431 migliaia di euro e registrano un decremento netto, rispetto all'esercizio precedente, di 1.294 migliaia di euro. La voce in oggetto è così composta:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti 3.397 3.995 (598)
Credito verso il personale 3.410 3.373 37
Credito verso enti vari per progetti finanziati 3.209 3.307 (98)
Depositi cauzionali 228 224 4
Risconti attivi 1.039 1.047 (8)
Crediti diversi 2.183 2.834 (651)
13.466 14.780 (1.314)
Fondo svalutazione altri crediti (3.035) (3.055) 20
Totale 10.431 11.725 (1.294)

Il credito verso enti pubblici per contributi in conto impianti si riferisce interamente a due progetti finanziati dal Piano di Azione e Coesione (PAC) rendicontati e non ancora incassati al 31 dicembre 2017. La variazione dell'esercizio è riferita per 378 migliaia di euro all'adeguamento del credito ai dati di rendicontazione che presentavano come data ultima il 31 marzo 2017 e per 222 migliaia di euro all'incasso di alcuni progetti.

Il credito verso il personale si riferisce agli anticipi di missione erogate ai dipendenti in trasferta ed ancora non concluse a fine esercizio, di cui la parte rilevante (3.035 migliaia di euro) riguarda gli anticipi di missione erogate ad ex dipendenti della Capogruppo, già oggetto di indagine da parte dell'autorità giudiziaria e svalutati prudenzialmente negli esercizi precedenti. A seguito delle sentenze 745/2011 e 966/2012 della Corte dei Conti, che ha condannato i convenuti al pagamento delle somme, sono stati definiti alcuni piani di rientro per il recupero del credito. Nel 2017 sono stati incassati 20 migliaia di euro portati a riduzione del fondo. A garanzia dello stesso è stato comunque effettuato il sequestro conservativo di un quinto delle pensioni, del fondo TFS e TFR, oltre al sequestro dei conti correnti e per alcuni soggetti anche delle proprietà immobiliari.

Il credito verso enti vari per progetti finanziati pari a complessivi 3.209 migliaia di euro registra un decremento netto di 98 migliaia di euro per l'incasso di diversi progetti europei conclusi e rendicontati e per l'iscrizione delle quota di cofinanziamento di competenza dell'esercizio riguardante in particolare il programma Sesar 2020.

I risconti attivi ammontano a 1.039 migliaia di euro e sono principalmente riferiti alla commissione corrisposta alla Banca Nazionale del Lavoro per la concessione di una linea di credito committed della durata di tre anni con decorrenza 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2019 per un importo di 462 migliaia di euro, dopo l'imputazione a conto economico della quota di competenza del 2017.

15. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Si riporta di seguito il dettaglio delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 2017:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Depositi bancari e postali 257.519 213.705 43.814
Denaro e valori in cassa 31 39 (8)
Totale 257.550 213.744 43.806

Le diponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 257.550 migliaia di euro e registrano una variazione netta positiva di 43.806 migliaia di euro che, oltre alla dinamica degli incassi che dei pagamenti connessi all'operatività ordinaria che ha prodotto un flusso di cassa positivo, è stata influenzata dai seguenti eventi: i) il pagamento del dividendo per 95,3 milioni di euro; ii) il pagamento al MEF di 64,9 milioni di euro quale importo netto tra il debito per gli incassi di rotta ed il credito rappresentato dai voli esenti; iii) il rimborso dei finanziamenti per 31,3 milioni di euro; iv) il pagamento all'Aeronautica Militare Italiana della quota degli incassi di terminale di propria competenza per 15 milioni di euro; v) il pagamento del saldo e degli acconti dell'imposta IRES per 34,7 milioni di euro. Tali uscite sono state compensate, oltre che dagli incassi connessi ai servizi istituzionali di rotta e terminale, anche dagli incassi ricevuti nell'esercizio e riferiti al credito IVA a rimborso per 13,7 milioni di euro, ai prefinancing ottenuti sui progetti finanziati quali Connecting Europe Facility, Sesar 2020 e altri minori nonchè all'accensione di un finanziamento con la BEI di 80 milioni di euro.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti non sono gravate da vincoli che ne limitano la disponibilità.

16. Patrimonio netto

Si riporta di seguito la composizione del Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 che ammonta a 1.141.670 migliaia di euro.

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
Capitale sociale 541.744 541.744 0
Riserva legale 21.938 18.368 3.570
Altre riserve 436.798 436.359 439
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) (3.045) 0
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai
dipendenti
(7.139) (7.181) 42
Riserva Cash Flow Hedge 2.017 2.849 (832)
Utili portati a nuovo 54.852 82.365 (27.513)
Utile/(Perdita) dell'esercizio 94.505 71.404 23.101
Totale Patrimonio Netto 1.141.670 1.142.863 (1.193)

Il Capitale sociale è costituito da numero 541.744.385 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 53,28% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per il 46,72% da azionariato istituzionale ed individuale. Al 31 dicembre 2017 tutte le azioni sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e Enav non possiede azioni proprie.

La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del Codice Civile non può essere distribuita a titolo di dividendo. Nel 2017, in conformità a quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 28 aprile 2017, in sede di approvazione del bilancio 2016 è stato destinato a riserva legale il 5% dell'utile di esercizio per un importo pari a 3.570 migliaia di euro.

Le Altre riserve accolgono per 36,4 milioni di euro la riserva di contributi in conto capitale ricevuti nel periodo 1996/2002 esposta al netto delle imposte che sono state assolte e quindi la riserva è diventata disponibile, per 400 milioni di euro dalla destinazione della riduzione volontaria del capitale sociale e per 440 migliaia di euro la riserva dedicata al piano di incentivazione di lungo termine del management del Gruppo in azioni gratuite.

La Riserva da prima adozione ias (First Time Adoption – FTA) accoglie le differenze nei valori degli elementi attivi e passivi registrate in sede di prima adozione dei principi contabili internazionali.

La Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti accoglie gli effetti delle variazioni attuariali del Trattamento di Fine Rapporto, al netto dell'effetto fiscale. La variazione è relativa all'utile attuariale emerso al 31 dicembre 2017.

La Riserva cash flow hedge include la valutazione al fair value degli strumenti finanziari derivati di copertura, che evidenziano nell'esercizio una variazione netta negativa di 832 migliaia di euro principalmente per la chiusura del derivato associato alla variazione del tasso di cambio per l'acquisto di dollari statunitensi, operazione conclusasi nel 2017.

Gli Utili portati a nuovo accolgono i risultati dei precedenti esercizi. La variazione di 27,5 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, riguarda la distribuzione del dividendo 2016 deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 in complessivi 95,3 milioni di euro (0,176 per azione) di cui prelevati dalla voce in oggetto per 27,5 milioni di euro.

L'utile di esercizio ammonta a 94.505 migliaia di euro.

Nella tabella seguente si riporta il prospetto di analisi delle riserve di patrimonio netto con indicazione della relativa possibilità di utilizzazione, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2427 del Codice Civile e dal principio IAS 1.

Importo Possibilità di
utilizzazione
Riserve di capitale
Altre riserve 436.359 A, B, C
Riserve di utili
Riserva legale 21.938 indisponibile
Riserva prima adozione ias (FTA) (3.045) indisponibile
Riserva per utili/(perdite) attuariali per benefici ai dipendenti (7.139) indisponibile
Riserva Cash Flow Hedge 2.017 indisponibile
Riserva Stock Grant 439 indisponibile
Utili portati a nuovo 54.852 A, B, C
Totale riserve 505.421

A: aumento capitale sociale; B: copertura perdite; C: distribuzione ai soci.

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati da Enav nell'ambito della gestione del capitale sono la creazione di valore per gli azionisti ed il supporto allo sviluppo futuro. In particolare, Enav persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento, cercando di ottimizzare al contempo il costo dell'indebitamento, e a supportare adeguatamente lo sviluppo delle attività della Società. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure di gestione del capitale.

17. Fondi rischi e oneri

I fondi rischi e oneri ammontano complessivamente a 9.165 migliaia di euro, di cui la quota classificata nelle passività correnti è pari a 2.209 migliaia di euro. La variazione dell'esercizio è riportata nella seguente tabella:

Assorbiment
31.12.2016 Incrementi o a conto
economico
Utilizzi 31.12.2017
Fondo rischi per il contenzioso con il personale 2.207 0 (324) (216) 1.667
Fondo rischi per altri contenziosi in essere 1.296 0 (377) (9) 910
Altri fondi rischi 7.211 0 0 (623) 6.588
Totale fondi 10.714 0 (701) (848) 9.165

Il fondo rischi per il contenzioso con il personale, la cui quota a breve è pari a 397 migliaia di euro, accoglie le passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi di lavoro promossi a vario titolo. Il fondo si è ridotto per complessivi 540 migliaia di euro di cui 216 migliaia di euro per la chiusura di contenziosi mediante conciliazione con le controparti e per 324 migliaia di euro a seguito del venir meno delle passività identificate in passato dalla Società. Al 31 dicembre 2017, il valore complessivo delle richieste giudiziali relativo a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali possibile è pari a 0,5 milioni di euro.

Il fondo rischi per altri contenziosi in essere, la cui quota a breve è pari a 20 migliaia di euro, accoglie le prevedibili passività per contenziosi di varia natura con fornitori e terzi. Il fondo si decrementa di complessivi 386 migliaia di euro a seguito della definizione di alcuni contenziosi con esito favorevole per la Società. Al 31 dicembre 2017, la stima degli oneri connessi a contenziosi in essere il cui rischio di soccombenza è stato valutato dai legali della Società possibile è pari a 2,3 milioni di euro.

La voce altri fondi rischi, la cui quota a breve è pari a 1.792 migliaia di euro, accoglie le passività che Enav potrebbe sostenere su controversie con i fornitori in merito a contratti di appalto oggetto di recesso e l'utilizzabilità futura dei beni classificati nelle attività materiali in corso di realizzazione. Il decremento dell'esercizio di 623 migliaia di euro è riferito alla concessione all'uso di frequenze ricadenti nelle bande non aeronautiche, connesse all'espletamento dei servizi di controllo della navigazione aerea, concesse in utilizzo a titolo gratuito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) fino al 31 dicembre 2015 e considerate onerose con decorrenza 1° gennaio 2016. In particolare, in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2016, nelle more della definizione della disciplina applicabile alle frequenze sopracitate, si era deciso di accantonare un importo pari a 623 migliaia di Euro. Tale importo, a valle delle interlocuzioni intraprese dalla Capogruppo con gli organi competenti, è stato riclassificato nelle altre passività correnti, poiché lo stesso è stato riconosciuto come dovuto con accettazione della riduzione del 40% in conformità all'art. 32 comma 9 lettera f) dell'allegato 25 del Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/03).

18. Tfr e altri benefici ai dipendenti

Il TFR e altri benefici ai dipendenti è pari a 37.703 migliaia di euro ed è composto dal Fondo di Trattamento di Fine Rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, che accoglie la stima dell'obbligazione,

determinata sulla base di tecniche attuariali, riguardanti l'ammontare da corrispondere ai dipendenti Enav all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

La movimentazione del TFR e altri benefici ai dipendenti è riportata nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016
Passività per benefici ai dipendenti a inizio periodo 38.562 38.289
Interest cost 553 527
(Utili)/Perdite attuariali su benefici definiti (55) 1.810
Anticipi, erogazioni ed altre variazioni (1.357) (2.064)
Passività per benefici ai dipendenti a fine periodo 37.703 38.562

L'utilizzo del fondo TFR per 1.357 migliaia di euro è stato generato da liquidazioni erogate al personale in uscita nel corso dell'esercizio, da anticipazioni erogate al personale che ne ha fatto richiesta e in piccola parte alla liquidazione diretta mensile del TFR come quota integrativa della retribuzione (QU.I.R.) in conformità a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2015, per il personale che ha esercitato l'opzione.

La differenza tra il valore dell'accantonato atteso alla fine del periodo d'osservazione con il valore attuale atteso delle prestazioni pagabili in futuro, ricalcolato alla fine del periodo e risultanti a tale data e delle nuove ipotesi valutative, costituisce l'importo degli (Utili)/Perdite attuariali. Tale calcolo ha generato nel 2017 un utile attuariale per 55 migliaia di euro rispetto alla perdita attuariale emersa nel 2016.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni effettuate per il processo di stima attuariale del fondo TFR al 31 dicembre 2017 poste a confronto con i valori utilizzati al 31 dicembre 2016:

31.12.2017 31.12.2016
Tasso di attualizzazione 1,30% 1,31%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625%
Tasso atteso di turnover 4,00% 4,00%
Tasso atteso di erogazione anticipazioni 2,50% 2,50%

Il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall'Indice IBoxx Corporate AA con duration 10+ rilevato alla data della valutazione e commisurata alla permanenza media del collettivo oggetto di valutazione. La curva relativa al tasso di inflazione è stato determinato in forza dell'attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici. Il tasso annuo di incremento del TFR è pari al 75% dell'inflazione più 1,5 punti percentuali in conformità all'art. 2120 del Codice Civile.

Di seguito si riportano le basi tecniche demografiche utilizzate per la valutazione.

31.12.2017 31.12.2016
Decesso IPS55 IPS55
Inabilità Tavole INPS distinte
per età e sesso
Tavole INPS distinte
per età e sesso
Pensionamento 100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria
100% al
raggiungimento dei
requisiti Assicurazione
Generale obbligatoria

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività riguardante gli impatti che si produrrebbero sulla voce passività

per benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2017, in seguito a modifiche nei principali parametri valutativi.

Passività per benefici definiti ai
dipendenti
31.12.2017 31.12.2016
Tasso di turnover + 1% 37.524 38.343
Tasso di turnover ‐ 1% 38.023 38.884
Tasso di inflazione + 0,25% 38.359 39.233
Tasso di inflazione ‐ 0,25% 37.171 37.975
Tasso di attualizzazione + 0,25% 36.818 37.601
Tasso di attualizzazione ‐ 0,25% 38.738 39.635

La durata media finanziaria dell'obbligazione per i piani a benefici definititi è di 10,8 anni.

Di seguito, si riporta uno schema delle erogazioni previste per gli anni successivi a valere sul fondo TFR.

Erogazioni previste
entro 1 anno 2.305
tra 1 e 2 anni 2.072
tra 2 e 3 anni 2.031
tra 3 e 4 anni 1.950
tra 4 e 5 anni 1.950

19. Passività finanziarie correnti e non correnti

Le passività finanziarie correnti e non correnti accolgono: i) i debiti verso gli istituti di credito per finanziamenti a medio – lungo termine con esposizione della quota a breve tra le passività finanziarie correnti comprensivi degli interessi passivi rilevati per competenza; ii) il prestito obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 con esposizione nelle passività correnti degli interessi passivi rilevati per competenza al 31 dicembre 2017.

Si riportano di seguito i valori al 31 dicembre 2017 posti a confronto con l'esercizio precedente e le relative variazioni:

31.12.2017 31.12.2016
quota corrente quota non
corrente
quota corrente quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Finanziamenti bancari 29.044 170.670 31.208 119.623 (2.164) 51.047
Derivato passivo 0 0 0 1 04 0 (104)
Prestito obbligazionario 1.418 180.000 1.414 180.000 4 0
Totale 30.462 350.670 32.622 299.727 (2.160) 50.943

La seguente tabella riporta la composizione dell'Indebitamento Finanziario netto al 31 dicembre 2017 confrontato con l'esercizio precedente, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità a quanto stabilito nella raccomandazione ESMA/2013/319 del 20 marzo 2013.

31.12.2017 di cui con parti 31.12.2016 di cui con parti
correlate correlate
(A) Cassa 257.550 0 213.744 0
(B) Altre disponibilità liquide 0 0 0 0
(C) Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0
(D) Liquidità (A)+(B)+(C) 257.550 0 213.744 0
(E) Crediti finanziari correnti 0 0 0 0
(F) Debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(G) Parte corrente dell'indebitamento finanzario non corrente (30.462) (1.664) (32.622) (3.313)
(H) Altri debiti finanziari correnti 0 0 0 0
(I) Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (30.462) (1.664) (32.622) (3.313)
(J) Indebitamento finanziario corrente netto /Liquidità (D)+(E)+(I) 227.088 (1.664) 181.122 (3.313)
(K) Debiti bancari non correnti (170.670) 0 (119.623) (1.661)
(L) Obbligazioni emesse (180.000) 0 (180.000) 0
(M) Altri debiti non correnti 0 0 0 0
(N) Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (350.670) 0 (299.623) (1.661)
(O) Posizione Finanziaria Netta CONSOB (J)+(N) (123.582) (1.664) (118.501) (4.974)
(P) Strumenti Derivati Correnti e Non Correnti 325 0 1.117 0
(Q) Indebitamento Finanziario Netto ENAV (O)+(P) (123.257) (1.664) (117.384) (4.974)

I finanziamenti bancari al 31 dicembre 2017 hanno registrato una variazione netta positiva di 48.883 migliaia di euro a seguito sia dell'utilizzo della seconda tranche del finanziamento sottoscritto con la BEI nel 2014 per un importo contrattuale complessivo di 180 milioni di euro, di cui 100 milioni di euro utilizzati nel 2014 e 80 milioni di euro utilizzati nel mese di dicembre 2017, che per i rimborsi avvenuti nel corso del periodo e degli effetti connessi al costo ammortizzato. Nello specifico i rimborsi hanno interessato i seguenti finanziamenti:

  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A di complessivi 8.000 migliaia di euro, con scadenza il 30 novembre 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con Unicredit S.p.A. per complessivi 20.000 migliaia di euro con scadenza 30 giugno 2018;
  • il rimborso di due tranche semestrali del finanziamento con il Medio Credito Centrale per 3.333 migliaia di euro, con scadenza 31 maggio 2018.

Le quote residue dei suddetti finanziamenti, da rimborsare nel 2018 in coerenza con i piani di ammortamento, sono esposte tra le passività correnti per complessivi 19.619 migliaia di euro a cui si aggiungono le rate semestrali del finanziamento stipulato con la BEI per 9.425 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2017 la Società dispone di linee di credito di breve periodo non utilizzate per complessivi 199 milioni di euro di cui linee committed per 70 milioni di euro e linee uncommitted per 129 milioni di

euro, a cui si aggiunge la quota del finanziamento BEI di 70 milioni di euro non ancora utilizzata determinando liquidità disponibile per 269 milioni di euro.

Nella seguente tabella viene riportata l'analisi dei finanziamenti con le condizioni generali per ogni singolo rapporto di credito di Enav nei confronti degli enti finanziatori. Relativamente agli anticipi con gli istituti finanziari Unicredit e Intesa San Paolo, si evidenzia che le condizioni applicate sono concordate di volta in volta e riflettono la situazione di mercato.

Ammontare
Finanziatore Tipologia Ammontare utilizzato Ammontare Valore in
Tasso
concesso (valore disponibile bilancio
nominale)
BNL‐Bnp Paribas Fido ‐ scoperto c/c 24.000 0 9.000 0 Euribor + 1,90
BNL‐Bnp Paribas Linea di credito Committed 70.000 0 70.000 0 Euribor + 0,30
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 1.664 Euribor + 1,90
Unicredit Anticipi export 15.000 0 15.000 0 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi import 10.000 0 10.000 0 Euribor + 1,80
Unicredit Anticipi finanziari 46.000 0 40.000 0 Euribor + 1,80
Intesa San Paolo Anticipi finanziari 55.000 0 55.000 0 Euribor + 0,25
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 40.000 40.000 0 7.978 Euribor + 0,34
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 100.000 100.000 0 9.977 Euribor + 0,34
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti 70.000 180.095 Tasso fisso +
Medio lungo termine a 15 anni 250.000 180.000 1,515/1,010
Totale 620.000 330.000 269.000 199.714

Il tasso di interesse medio sui finanziamenti bancari nel periodo di riferimento è stato pari a 1,56% tendenzialmente in linea al tasso risultante nell'esercizio precedente (1,58%).

In data 4 agosto 2015 Enav ha emesso un prestito obbligazionario per un valore nominale di 180 milioni di euro, quotato presso la Luxembourg Stock Exchange's regulated market, della durata di sette anni con rimborso integrale alla scadenza (4 agosto 2022). L'emissione obbligazionaria prevede il pagamento di una cedola annuale posticipata in misura fissa dell'1,93% del valore nominale. La quota di interessi di competenza dell'esercizio ammonta 3.474 migliaia di euro di cui la quota non erogata pari a 1.418 migliaia di euro è stata classificata nelle passività correnti.

In relazione all'informativa richiesta ai sensi del IFRS 7, si rappresenta che il fair value del prestito obbligazionario, inteso come il prezzo che si pagherebbe per il trasferimento della passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione, è stimato pari a 191,17 milioni di euro.

La Società ha stimato il fair value sulla base dei prezzi e rendimenti osservati sul mercato per strumenti di debito con maturity e profili di rischiosità analoghi a quello in argomento, utilizzando i dati di mercato desunti da un primario information provider per la costruzione dello z‐spread utilizzato nella costruzione della discounting curve.

La voce passività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2017 si è azzerata in quanto il fair value dello strumento finanziario derivato mostra al 31 dicembre 2017 un valore positivo. Il derivato è stato quindi esposto nell'ambito delle attività finanziarie di parte corrente avente scadenza nel 2018.

In conformità alle modifiche intervenute dal 1° gennaio 2017 al principio IAS 7, si riporta la seguente tabella che evidenzia le variazioni non monetarie intervenute nell'esercizio riferite al costo ammortizzato e le variazioni di fair value dello strumento finanziario derivato.

01.01.2017 Variazioni derivanti da
flussi finanziari da attività
di finanziamento
Variazioni
di fair
value
Altre
variazioni
31.12.2017
Nuove erogazioni Rimborsi
Passività finanziarie
Finanziamenti bancari 150.831 80.000 (31.333) 0 216 199.714
Prestito obbligazionario 181.414 0 0 0 4 181.418
Derivato passivo 104 0 0 (104) 0 0
Totale 332.349 80.000 (31.333) (104) 220 381.132

20. Debiti commerciali correnti e non correnti

I debiti commerciali correnti ammontano al 31 dicembre 2017 a 124.984 migliaia di euro e registrano un decremento netto di 721 migliaia di euro, rispetto all'esercizio precedente, a seguito dei movimenti avvenuti nelle voci rappresentate nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Debiti commerciali correnti
Debiti verso fornitori 94.778 108.523 (13.745)
Debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito
europeo
13.715 10.558 3.157
Debiti per balance 16.491 6.624 9.867
Totale 124.984 125.705 (721)
Debiti commerciali non correnti
Debiti per Balance 23.648 16.769 6.879
Totale 23.648 16.769 6.879

I debiti verso i fornitori di beni e servizi necessari all'attività della Società registrano una riduzione di 13,7 milioni di euro dovuto sia ai maggiori pagamenti avvenuti nel corso dell'esercizio rispetto al 31 dicembre 2016 e riferiti ai progetti di investimento che all'applicazione del meccanismo dello split payment, con decorrenza 1° luglio 2017, che ha determinato un debito nei confronti dei fornitori rappresentato dal solo importo imponibile senza l'imposta.

La voce debiti per anticipi ricevuti su progetti finanziati in ambito europeo che ammonta a 13.715 migliaia di euro registra un incremento netto di 3.157 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2016 ed accoglie: i) i contributi di prefinanziamento ricevuti sul progetto denominato Connecting Europe Facility (CEF), finanziato al 50%, riferito al 2015 e l'interim payment per il progetto CEF 2014 incassato a valle della rendicontazione effettuata nel 2016 per il periodo 2014 e 2015, per complessivi 10 milioni di euro; ii) l'incasso dei contributi finali su diversi progetti finanziati tra cui Free solution e Blue gnss; iii) i contributi di

prefinancing ricevuti sul programma Sesar 2020 avviato a fine 2016 ed articolato in vari progetti per 3,8 milioni di euro e rigirati ai partecipanti al programma per le proprie quote di competenza.

I debiti per balance Eurocontrol ammontano complessivamente a 40.139 migliaia di euro, di cui la parte classificata nei debiti correnti è pari a 16.491 migliaia di euro e corrispondente all'importo che verrà imputato a conto economico nel 2018 in conformità a quanto effettuato in ambito tariffario. L'importo classificato nei debiti commerciali non correnti è riferito, al lordo dell'effetto dell'attualizzazione, ai balance iscritti nel 2017 riguardanti: i) il balance inflazione di rotta per 13.491 migliaia di euro (13.140 migliaia di euro al 2016) determinato calcolando sui costi pianificati per il 2017, con effetto trascinamento dall'inizio del piano di performance che ha avuto decorrenza nel 2015 in conformità al meccanismo tariffario, la percentuale di inflazione prevista nel piano di performance rispetto a quella determinata a consuntivo che in entrambi i casi è risultata pari a 1,30%; ii) il balance inflazione di terminale sia di prima che di seconda fascia, determinati secondo la stessa metodologia della rotta, pari complessivamente a 2.251 migliaia di euro (2.239 migliaia di euro al 2016); iii) il balance traffico della seconda fascia di tariffazione del terminale per 2.530 migliaia di euro a seguito delle maggiori unità di servizio registrate a consuntivo rispetto al dato pianificato per il 3,9%; iv) il balance della terza fascia di tariffazione determinato secondo una logica di cost recovery che si è attestato a 5.167 migliaia di euro a seguito della differenza tra i costi e ricavi consuntivati rispetto a quelli pianificati in tariffa.

Complessivamente la voce presenta una variazione netta in incremento di 16.746 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2016 principalmente riferibile ai maggiori debiti per balance emersi nel 2017 tra cui il balance di terminale di terza fascia che nel 2016 presentava un saldo positivo a seguito dell'utilizzo di una tariffa inferiore rispetto a quella naturale applicata su richiesta del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

21. Altre passività correnti e non correnti

Le altre passività accolgono le voci riportate nella tabella seguente distinte tra quota corrente e quota non corrente:

31.12.2017 31.12.2016 Variazioni
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
quota
corrente
quota non
corrente
Acconti 72.195 0 80.532 0 (8.337) 0
Altri debiti 45.495 0 81.087 0 (35.592) 0
Risconti 8.123 106.253 8.799 111.884 (676) (5.631)
Totale 125.813 106.253 170.418 111.884 (44.605) (5.631)

La voce Acconti ammonta a complessivi 72.195 migliaia di euro e si riferisce per 68.701 migliaia di euro al debito verso l'Aeronautica Militare (AMI) per la quota degli incassi di competenza ricevuti nel 2017 per i servizi di rotta e di terminale e per 3.494 migliaia di euro al debito verso Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) per gli incassi di competenza inerente gli stessi servizi. Il decremento netto registrato

nell'esercizio pari a 8.337 migliaia di euro è imputabile ai seguenti eventi: i) compensazione degli acconti Ami per i servizi di rotta rilevati al 31 dicembre 2016 per 66.057 migliaia di euro con il credito vantato nei confronti del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) pari a 13.299 migliaia di euro ed iscrizione del relativo debito per un importo pari a 52.758 migliaia di euro nella voce altri debiti successivamente pagato; ii) pagamento all'Aeronautica Militare degli incassi di competenza riferiti ai servizi di terminale per un importo pari a 15.029 migliaia di euro; iii) pagamento della quota 2016 di competenza di ENAC per 4.742 migliaia di euro; iv) gli importi maturati al 31 dicembre 2017 di competenza di AMI ed ENAC per complessivi 77.491 migliaia di euro.

Gli Altri debiti che ammontano a 45.495 migliaia di euro registrano un decremento netto di 35.592 migliaia di euro riferito principalmente al pagamento del debito verso il MEF per complessivi 64.959 migliaia di euro avvenuto a fine 2017, formato dal debito iscritto al 31 dicembre 2016 di 38.201 migliaia di euro incrementato in corso di anno per 52.758 migliaia di euro, a seguito della quota di competenza riferita al 2016 come precedentemente commentato, e ridotto di 26 milioni di euro in conformità a quanto disciplinato dall'art. 51 del Decreto Legge n.50/2017 convertito con Legge n. 96 del 21 giugno 2017 che, al fine di contenere gli incrementi tariffari previsti nel contratto di programma 2016 – 2019 per la terza fascia di tariffazione, ha destinato 26 milioni di euro mediante cancellazione di parte del debito verso il MEF iscritto negli anni precedenti. La voce in oggetto inoltre accoglie principalmente il debito verso il personale per gli accantonamenti di competenza pari a complessivi 32.885 migliaia di euro (30.512 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), e riguarda sia il debito per ferie maturate e non godute pari a 13.369 migliaia di euro che l'accantonamento del costo del personale per complessivi 19.516 migliaia di euro; il debito verso la previdenza integrativa per 8.866 migliaia di euro, in linea rispetto all'esercizio precedente, versato nei primi mesi del 2018 a fondi di previdenza aziendale quali Prevaer e Previndai e agli altri fondi scelti dal personale dipendente.

La voce Ratei e risconti è principalmente riferibile ai risconti passivi riguardanti in particolare: i) i contributi PON reti e mobilità relativi al periodo 2000/2006 e 2007/2013 riguardanti specifici investimenti effettuati negli aeroporti del sud per un importo residuo pari a 40.542 migliaia di euro (48.065 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che registrano nell'esercizio un decremento di 7.523 migliaia di euro riferita per 7.147 migliaia di euro al rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio connessa agli ammortamenti degli investimenti a cui i contributi si riferiscono e per 376 migliaia di euro alla quota del contributo PAC non rendicontato entro la data del 31 marzo 2017. La quota a breve ammonta a 5.399 migliaia di euro e riguarda l'importo che si riverserà a conto economico nei prossimi 12 mesi; ii) i contributi in conto impianti a valere sugli investimenti per gli aeroporti militari, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 102/09, pari a 63.583 migliaia di euro (65.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che registrano un decremento di 1.680 migliaia di euro per il rigiro a conto economico della quota di competenza dell'esercizio per l'ammodernamento dei sistemi tecnologici dell'aeroporto di Verona Villafranca e per gli

interventi effettuati sull'aeroporto di Verona, Comiso, Roma Ciampino, Treviso, Brindisi e Rimini. La quota corrente ammonta a 1.782 migliaia di euro; iii) altri contributi su investimenti per 5.094 migliaia di euro (5.399 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) riferiti principalmente a finanziamenti europei ottenuti in ambito TEN‐T; iv) i contributi legati ai progetti di investimento finanziati con il programma CEF 2014 per un importo pari a 5.105 migliaia di euro (1.945 migliaia di euro al 31 dicembre 2016) che ha registrato una variazione netta positiva di 3.160 migliaia di euro per il saldo dell'interim payment incassato nel 2017 pari a 3.822 migliaia di euro diminuito della quota del contributo di competenza dell'esercizio pari a 662 migliaia di euro. La quota corrente ammonta a 662 migliaia di euro.

22. Debiti tributari e previdenziali

I debiti tributari e previdenziali ammontano a complessivi 31.463 migliaia di euro e sono così formati:

31.12.2017 31.12.2016 Variazione
Debiti tributari 11.107 13.615 (2.508)
Debiti verso istituti di previdenza 20.356 22.518 (2.162)
Totale 31.463 36.133 (4.670)

I Debiti tributari registrano un decremento di 2.508 migliaia di euro e sono riferiti al debito IRES per 4.627 migliaia di euro e dalle ritenute effettuate al personale dipendente e versate nel mese di gennaio 2018 per 6.231 migliaia di euro.

Il Debito verso istituti di previdenza accoglie sia gli oneri sociali maturati sulle competenze del personale dipendente relative al mese di dicembre e versate nel mese successivo che la quota dei contributi sul costo del personale rilevato per competenza per complessivi 11.495 migliaia di euro (12.642 migliaia di euro al 31 dicembre 2016).

Informazioni sulle voci di Conto Economico

23. Ricavi da attività operativa e per Balance

I ricavi da attività operativa e i ricavi per balance, anch'essi afferenti all'attività operativa, ammontano rispettivamente a 859.203 migliaia di euro e a negativi 17.223 migliaia di euro e registrano il primo un incremento di 57.438 migliaia di euro e il balance un decremento di 33.651 migliaia di euro. La tabella di seguito riportate mostra il dettaglio delle singole voci che compongono i ricavi da attività operativa:

2017 2016 Variazioni %
Ricavi di rotta 615.331 583.297 32.034 5,5%
Ricavi di terminale 219.554 195.275 24.279 12,4%
Esenzioni di rotta e di terminale 13.930 13.201 729 5,5%
Ricavi da mercato non regolamentato 10.388 9.992 396 4,0%
Totale ricavi da attività operativa 859.203 801.765 57.438 7,2%

I Ricavi di rotta si attestano a 615.331 migliaia di euro e registrano un incremento del 5,5%, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 32.034 migliaia di euro per le maggiori unità di servizio sviluppate nell'esercizio pari a +4% rispetto al consuntivo 2016 (+1,7% 2016 su 2015) riferite a tutte le tipologie di traffico aereo, (nazionale, internazionale e sorvolo) in presenza di una tariffa applicata sostanzialmente invariata rispetto al 2016 e che si attesta a Euro 80,00 (Euro 80,08 nel 2016).

I Ricavi di terminale ammontano a 219.554 migliaia di euro e registrano un incremento del 12,4%, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 24.279 migliaia di euro a seguito sia delle tariffe applicate, che del diverso andamento delle unità di servizio sviluppate sui singoli aeroporti distinti per zone di tariffazione, che complessivamente si attestano a +3,1% rispetto al consuntivo 2016 (+3,6% 2016 su 2015) con un andamento negativo della prima zona di tariffazione e positivo per le altre due zone.

In particolare, la prima zona di tariffazione rappresentata dall'aeroporto di Roma Fiumicino (fascia 1) registra un minor traffico assistito, espresso in unità di servizio del ‐3,5% (+1,7% 2016 su 2015) in quanto risente maggiormente della difficoltà del vettore Alitalia. A tale andamento si aggiunge la riduzione tariffaria del 6,07% del 2017 che ha visto l'applicazione di una tariffa di Euro 188,57 rispetto a Euro 200,68 del 2016. La seconda zona di tariffazione, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, rileva un incremento del traffico aereo gestito che, in termini di unità di servizio, è pari a +4,4% rispetto al 2016 (+5,1% 2016 su 2015), andamento che ha in parte compensato i minori ricavi derivanti dalla riduzione tariffaria del 10,02% riconosciuta nel 2017 mediante l'utilizzo di una tariffa di Euro 209,95 rispetto a Euro 233,33 del 2016. La terza zona di tariffazione, che comprende n. 40 aeroporti a medio e basso traffico, registra un incremento, rispetto al 2016, nel traffico aereo assistito del +6,1% in termini di unità di servizio (+3,7% 2016 su 2015) e beneficia sia dei ricavi derivanti dagli aeroporti di Comiso e Rimini, transitati alla gestione della Capogruppo rispettivamente con decorrenza settembre e novembre 2016, che all'incremento tariffario del 24,08% applicato per il 2017

mediante una tariffa di Euro 323,79 rispetto a Euro 260,96 del 2016 che beneficiava di un contributo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di 26 milioni di euro.

I ricavi legati alle Esenzioni di rotta e di terminale pari rispettivamente a 11.200 migliaia di euro (10.856 migliaia di euro al 2016) e 2.730 migliaia di euro (2.345 migliaia di euro al 2016) registrano rispettivamente in termini di unità di servizio un incremento del +2% (‐4% 2016 su 2015) e un decremento del ‐0,6% (‐13,1% 2016 su 2015) rispetto all'esercizio precedente e si riferiscono ai voli esenti principalmente militari.

I Ricavi da mercato non regolamentato si attestano a 10.388 migliaia di euro e registrano un incremento del 4% rispetto all'esercizio precedente, per le maggiori attività svolte sul mercato terzo che hanno permesso di compensare la riduzione dei ricavi per prestazioni Air Traffic Services svolte nel 2016 con contratti diretti per 2,7 milioni di euro, tra cui quelli riferiti all'aeroporto di Comiso, in tariffa da settembre 2016 e per i servizi torre dell'aeroporto di Crotone a seguito del termine dell'esercizio provvisorio a fine ottobre 2016 e conseguente chiusura dello scalo. In particolare si evidenziano le seguenti attività: i) la ristrutturazione dello spazio aereo negli Emirati Arabi che ha generato ricavi per 3,4 milioni di euro; ii) le attività di radiomisure in Arabia Saudita con ricavi pari a 1,8 milioni di euro; iii) lo studio di procedure di volo strumentale e la ristrutturazione dello spazio aereo in Marocco con ricavi pari a 0,7 milioni di euro; iv) la formazione di 60 controllori del traffico aereo libici, per ricavi complessivi pari a 0,8 milioni di euro.

Con riferimento alla voce Balance, anche essa parte dell'attività operativa di Enav, si riporta di seguito la composizione della voce che mostra un saldo negativo pari a 17.223 migliaia di euro:

2017 2016 Variazioni
Retti fiche tari ffe per Balance dell'anno 6.967 32.138 (25.171)
Effetto attualizzazione (107) (777) 670
Variazioni per balance (2) (185) 183
Utilizzo balance (24.081) (14.748) (9.333)
Totale (17.223) 16.428 (33.651)

La voce Rettifiche tariffe per Balance dell'anno rappresenta l'integrazione tariffaria derivante dalla consuntivazione dei volumi di traffico e/o costi posti a confronto con i valori preventivati in sede di determinazione tariffaria prima dell'adeguamento al loro fair value a seguito dell'effetto dell'attualizzazione e si riferiscono per 15.551 migliaia di euro alla rotta (14.596 migliaia di euro nel 2016) e per negativi 8.584 migliaia di euro al terminale (17.542 migliaia di euro al 2016).

I balance di rotta rilevati nell'esercizio si riferiscono principalmente a: i) il balance per rischio traffico e la quota parte non recuperata dei balance iscritti negli anni precedenti ed inseriti in tariffa 2017 per complessivi 21.829 migliaia di euro (20.880 migliaia di euro nel 2016) rilevato a seguito delle minori unità di servizio di rotta generate a consuntivo rispetto a quanto pianificato nel piano di performance (‐6,2%); ii) un balance meteo per 949 migliaia di euro (913 migliaia di euro nel 2016); iii) il balance per il bonus riferito al raggiungimento dell'obiettivo del piano legato alla capacity di rotta per 6.265 migliaia di euro (5.941 migliaia di euro nel 2016); iv) il balance inflazione per negativi 13.491 migliaia di euro (13.140 migliaia di

euro nel 2016) quale effetto derivante dal meccanismo di calcolo tariffario che prevede un effetto trascinamento determinandone il valore a partire dal primo anno del piano di performance (2015) in presenza di un'inflazione rilevata a consuntivo pari a 1,30% in linea con quanto previsto nel piano per lo stesso anno.

I balance di terminale presentano complessivamente, per fasce di tariffazione: i) un balance positivo per la prima fascia di tariffazione per complessivi 296 migliaia di euro (‐771 migliaia di euro al 2016), quale effetto netto tra un balance per rischio traffico per 978 migliaia di euro a seguito delle minori unità di servizio generate a consuntivo rispetto al dato pianificato (‐5,4%), un balance negativo per l'effetto inflazione di 917 migliaia di euro (913 migliaia di euro nel 2016) e il balance per il bonus sul kpi capacity di terminale per 82 migliaia di euro (169 migliaia di euro nel 2016); ii) un balance negativo riferito alla seconda fascia di tariffazione per complessivi 3.712 migliaia di euro (2.513 migliaia di euro nel 2016) riguardante un balance traffico in restituzione ai vettori per il maggior traffico assistito generato a consuntivo rispetto al previsione nel piano di performance (+3,9%), il balance inflazione negativo per 1.334 migliaia di euro (1.326 migliaia di euro al 2016) ed il bonus capacity per 131 migliaia di euro (262 migliaia di euro); iii) un balance in restituzione per la terza fascia di tariffazione, determinato secondo una logica di cost recovery, per negativi 5.167 migliaia di euro (+20.825 migliaia di euro nel 2016) per la differenza tra costi e ricavi consuntivati rispetto a quanto pianificato in tariffa.

La variazione complessiva della voce rettifiche tariffe per balance dell'anno è principalmente imputabile al balance di terza fascia che determinava un effetto positivo nel 2016 avendo applicato una tariffa inferiore rispetto a quella naturale in attesa del contributo a carico del MEF pervenuto nel 2017.

L'effetto dell'attualizzazione pari a negativi 107 migliaia di euro deriva dallo scorporo della componente finanziaria insita nel meccanismo del balance, attuato mediante attualizzazione dei balance generati nell'anno, secondo un piano predefinito di recupero.

La variazione per balance pari a negativi 2 migliaia di euro accoglie la differenza tra i costi Eurocontrol dichiarati in sede di performance e quanto determinato a consuntivo per l'esercizio 2016. Tali costi, come dichiarato dalla Commissione Europea, sono considerati costi esenti dal meccanismo di cost‐sharing di cui al regolamento Comunitario 391/2013 e per quanto tale vanno restituiti o richiesti ai vettori.

L'utilizzo balance per 24.081 migliaia di euro si riferisce al riversamento in tariffa e quindi a conto economico di quota parte dei balance di rotta e di terminale rilevati in esercizi precedenti in conformità a quanto effettuato in sede di determinazione della tariffa per l'esercizio 2017.

24. Altri ricavi operativi

Gli altri ricavi operativi ammontano a 46.112 migliaia di euro e registrano un decremento di 5.774 migliaia di euro rispetto al 2016 principalmente per i minori importi riferiti ai finanziamenti europei che

nell'esercizio precedente contenevano i contributi in conto esercizio del progetto CEF 2014 oggetto di rendicontazione di cui la quota di competenza ammontava a 5,5 milioni di euro.

Gli altri ricavi operativi sono così composti:

Totale 46.112 51.886 (5.774)
Altri ricavi e proventi 4.019 2.874 1.145
Finanziamenti Europei 2.138 8.592 (6.454)
Contributi in conto esercizio 30.224 30.673 (449)
Contributi in conto impianti 9.731 9.747 (16)
2017 2016 Variazioni

I Contributi in conto impianti riguardano il riconoscimento a conto economico di parte del risconto passivo commisurato agli ammortamenti generati dai cespiti a cui il contributo si riferisce, come riportato al commento della nota n. 21.

I Contributi in conto esercizio si riferiscono per 30 milioni di euro all'importo riconosciuto a Enav ai sensi dell'art. 11 septies della Legge 248/05 al fine di compensare i costi sostenuti per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa. La restante parte pari a 224 migliaia di euro si riferisce alla formazione finanziata da Fondimpresa.

I Finanziamenti Europei, afferiscono a contributi in conto esercizio e riguardano la rilevazione a conto economico della quota di competenza a valere sui progetti finanziati europei oggetto di rendicontazione o di chiusura, tra cui nel 2017 si evidenzia il progetto Sesar 2020 iniziato operativamente nel 2017 ed altri progetti europei conclusi e/o rendicontati quali Blue Gnss, Artek, Beyond.

Gli Altri ricavi e proventi accolgono principalmente i rimborsi assicurativi per i sinistri causati da terzi, le penalità applicate ai fornitori per il ritardo nella consegna dei beni e/o nella prestazione di servizi rispetto dei tempi contrattualmente definiti, il recupero dei costi per il personale distaccato sia nell'ambito del Gruppo Enav che verso terzi e gli importi riferiti ai contratti di service stipulati nel 2017 a valere sulle prestazioni erogati centralmente da Enav verso la controllata Techno Sky.

Si riporta di seguito il dettaglio della composizione della voce ricavi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2017 e 2016 suddivisi per area geografica:

Ricavi 2017 % sui
ricavi
2016 % sui
ricavi
Italia 879.739 99,1% 864.197 99,3%
UE 782 0,1% 730 0,1%
Extra UE 7.570 0,8% 5.151 0,6%
Totale ricavi 888.091 870.078

25. Costi per beni, per servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi

I costi per beni, servizi, godimento beni di terzi ed altri costi operativi ammontano complessivamente a 194.354 migliaia di euro e registrano un decremento netto di 10.812 migliaia di euro rispetto all'esercizio

precedente, in assenza dei costi legati al processo di privatizzazione che nel 2016 pesavano per 7,5 milioni di euro, da una riduzione generalizzata su varie voci di costo che compensano i maggiori costi sostenuti in quanto società quotata.

Il dettaglio dei suddetti costi è riportato nella seguente tabella:

2017 2016 Variazioni %
Costi per acquisto di beni 3.223 4.802 (1.579) ‐32,9%
Costi per servizi:
Costi per manutenzioni 79.731 78.062 1.669 2,1%
Costi per contribuzioni eurocontrol 37.683 41.368 (3.685) ‐8,9%
Costi per utenze e telecomunicazioni 37.248 35.670 1.578 4,4%
Costi per assicurazioni 2.256 4.661 (2.405) ‐51,6%
Pulizia e vigilanza 4.569 5.141 (572) ‐11,1%
Altri costi riguardanti il personale 7.229 7.402 (173) ‐2,3%
Prestazioni professionali 7.593 9.944 (2.351) ‐23,6%
Altri costi per servizi 7.447 11.500 (4.053) ‐35,2%
Totale costi per servizi 183.756 193.748 (9.992) ‐5,2%
Costi per godimento beni di terzi 2.767 3.213 (446) ‐13,9%
Altri costi operativi 4.608 3.403 1.205 35,4%
Totale 194.354 205.166 (10.812) ‐5,3%

I Costi per acquisto di beni accolgono sia i costi sostenuti per l'acquisto di parti di ricambio relativi ad impianti ed apparati utilizzati per il controllo del traffico aereo che la relativa variazione delle rimanenze. Il decremento dell'esercizio è imputabile ai minori acquisti effettuati nell'esercizio e alla riduzione negli impieghi di parti di ricambio che ha generato, comprensiva della svalutazione di parti obsolete, una variazione delle rimanenze negativa per 457 migliaia di euro (1.533 migliaia di euro nel 2016).

I Costi per servizi registrano complessivamente un decremento netto di 9.992 migliaia di euro con un andamento diverso in base alla tipologia di spesa. In particolare, si evidenzia: i) un incremento dei costi di manutenzione per 1.669 migliaia di euro principalmente per la manutenzione operativa legata agli aeroporti militari passati in gestione ad Enav nella seconda metà del 2016; ii) minori costi per contribuzione Eurocontrol per 3.685 migliaia di euro in conformità ai dati approvati e comunicati da quest'ultima e dovuti per le attività svolte per i servizi di rotta e su cui la Società non ha alcun potere di intervento. Tale importo, tuttavia, viene recuperato in ambito tariffario con il meccanismo del balance; iii) un incremento dei costi per utenze e telecomunicazioni per 1.578 migliaia di euro riferito sia alle maggiori tariffe dell'energia emerse nel 2017 che dal perimetro dei siti aeroportuali maggiore rispetto all'esercizio precedente e riferiti agli aeroporti militari aperti al traffico civile la cui gestione è transitata a Enav; iv) i minori costi assicurativi per 2.405 migliaia di euro che beneficiano del saving associato ai nuovi contratti stipulati che hanno avuto decorrenza a partire dal 1° luglio 2016; v) il decremento della voce pulizia e vigilanza per 572 migliaia di euro per i nuovi contratti di pulizia stipulati con decorrenza marzo 2017 a dei prezzi minori; vi) minori costi per prestazioni professionali per 2.351 migliaia di euro che nel 2016 contenevano parte dei costi associati

alla privatizzazione; vii) la riduzione degli altri costi per servizi di 4.053 migliaia di euro che nel 2016 contenevano i costi pubblicitari per la privatizzazione.

I costi per Godimento beni di terzi registrano una riduzione di 446 migliaia di euro principalmente per la chiusura di un contratto di affitto di Enav a seguito del termine dei lavori dei nuovi uffici presso l'Area Control Center di Roma Ciampino.

Gli Altri costi operativi registrano un incremento netto di 1.205 migliaia di euro sia per la rilevazione di costi non presenti nel 2016 e riferiti all'utilizzo di frequenze radio ricadenti nelle bande non aeronautiche che per la minusvalenza generata dal fuori uso di alcuni impianti tecnologici non più utilizzabili.

26. Costo del personale

Il costo del personale ammonta a 415.966 migliaia di euro e registra un incremento netto rispetto all'esercizio precedente di 1.786 migliaia di euro come da tabella di seguito riportata:

2017 2016 Variazioni %
Salari e stipendi, di cui:
retribuzione fissa 242.449 242.933 (484) ‐0,2%
retribuzione variabile 52.754 48.576 4.178 8,6%
Totale salari e stipendi 295.203 291.509 3.694 1,3%
Oneri sociali 95.725 96.223 (498) ‐0,5%
Trattamento di fine rapporto 18.775 18.858 (83) ‐0,4%
Altri costi 6.263 7.590 (1.327) ‐17,5%
Totale costo del personale 415.966 414.180 1.786 0,4%

La voce Salari e stipendi registra un incremento netto complessivo dell'1,3% attestandosi a 295.203 migliaia di euro con un andamento diverso rispetto agli elementi che la compongono, che mostrano: i) un decremento della retribuzione fissa dello 0,2% a seguito di diversi effetti tra cui minori costi generati dalla riduzione dell'organico del Gruppo, rispetto all'esercizio precedente, corrispondente a 31 unità medie e effettive, con un organico a fine 2017 di 3.364 unità (3.395 unità nel 2016) che ha più che compensato l'incremento dei costi legato alla valutazione dei possibili effetti derivanti dal rinnovo contrattuale scaduto a fine 2016 e alla crescita fisiologica delle retribuzioni (comprensiva anche degli scatti di anzianità); ii) l'incremento della retribuzione variabile dell'8,6% principalmente per lo straordinario in linea operativa legato al maggior addestramento del personale CTA (Controllore del Traffico Aereo) per l'implementazione della piattaforma free route, progetto che ha coinvolto il personale operativo a decorrere da fine 2016; al premio di risultato variabile che comprende nel 2017 anche la quota di competenza del piano di Performance Share 2017–2019 approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2017 a cui si è data attuazione con l'approvazione del Regolamento da parte del Consiglio di Amministrazione dell'11 dicembre 2017; alla riduzione delle missioni addestrative per l'addestramento dei CTA sugli aeroporti a basso traffico che aveva interessato l'esercizio precedente.

Gli Oneri sociali si decrementano dello 0,5% rispetto al 2016 principalmente per il raggiungimento del tetto contributivo previdenziale annuale per gli assunti dopo il 1996 che a raggiungimento del quale l'aliquota si riduce dal 36% al 2,27%.

Gli Altri costi del personale registrano un decremento del 17,5% principalmente per il minore ricorso all'incentivo all'esodo riconosciuto al personale dipendente e dirigente in uscita nel 2017 per complessivi 1,7 milioni di euro (2,6 milioni di euro nel 2016).

Nelle seguenti tabelle viene riportato l'organico aziendale suddiviso per categoria e per profilo professionale:

2017 2016 Variazione
Dirigenti 46 48 (2)
Quadri 365 376 (11)
Impiegati 2.953 2.971 (18)
Consistenza finale 3.364 3.395 (31)
Consistenza media 3.413 3.444 (31)
2017 2016 Variazione
Management e Coordinamento 411 424 (13)
Controllori traffico aereo 1.731 1.693 38
Esperti assistenza al volo 413 461 (48)
Operatori servizio meteo 30 30 0
Operatori radiomisure 23 23 0
Amministrativi 469 478 (9)
Tecnici 191 189 2
Personale informatico 96 97 (1)
Consistenza finale 3.364 3.395 (31)

27. Costi per lavori interni capitalizzati

I costi per lavori interni capitalizzati ammontano a 7.589 migliaia di euro (7.507 migliaia di euro nel 2016) e si riferiscono interamente alla capitalizzazione dei costi del personale dipendente per l'attività svolta sui progetti di investimento in corso di esecuzione.

28. Proventi e oneri finanziari

I proventi finanziari ammontano a 3.997 migliaia di euro e accolgono le voci riportate nella seguente tabella:

2017 2016 Variazioni
Proventi da partecipazione in altre imprese 417 250 167
Proventi finanziari da attualizzazione balance 2.531 2.089 442
Interessi attivi su crediti finanziari verso controllata 72 0 72
Interessi attivi su credito IVA a rimborso 19 418 (399)
Altri interessi attivi 958 1.645 (687)
Totale proventi finanziari 3.997 4.402 (405)

I proventi finanziari registrano complessivamente un decremento di 405 migliaia di euro imputabile sia ai minori interessi attivi sul credito IVA a rimborso, avendo incassato tutto l'ammontare richiesto, che ai minori interessi di mora rilevati nell'esercizio; variazioni negative in parte compensate dai maggiori proventi finanziari da attualizzazione balance che includono, oltre alla quota di competenza dell'esercizio, anche l'imputazione a conto economico dei crediti per balance riferiti alla terza fascia di tariffazione a seguito della chiusura del relativo credito attuata in aderenza al Decreto Legge n. 50/2017 che ha riconosciuto alla Società 26 milioni di euro per il contenimento degli incrementi tariffari previsti nel contratto di programma 2016‐2019

Gli oneri finanziari che si attestano a 6.277 migliaia di euro si incrementano di 190 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente sia per l'interest cost sui benefici ai dipendenti rilevati nell'esercizio che per gli oneri finanziari legati allo strumento finanziario derivato.

2017 2016 Variazioni
Interessi passivi su finanziamenti bancari 2.088 2.033 55
Interessi passivi sul prestito obbligazionario 3.474 3.474 0
Interessi passivi su benefici ai dipendenti 553 527 26
Oneri finanziari su derivato al fair value 138 50 88
Altri interessi passivi 24 3 21
Totale oneri finanziari 6.277 6.087 190

29. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito ammontano complessivamente a 39.260 migliaia di euro e sono composte come da tabella si seguito riportata:

2017 2016 Variazioni
IRES 33.193 28.671 4.522
IRAP 6.854 5.498 1.356
imposte esercizi precedenti 6 571 (565)
Totale imposte correnti 40.053 34.740 5.313
Imposte anticipate (562) 1.164 (1.726)
Imposte differite (231) (86) (145)
Totale imposte correnti, anticipate e differite 39.260 35.818 3.442

Per maggiori dettagli sulla rilevazione delle imposte anticipate e differite si rinvia a quanto riportato nella nota 8.

Il tax rate per l'imposta IRES dell'esercizio 2017 è risultato pari a 24,8% rispetto il 26,7% del 2016 in riduzione principalmente per la minore aliquota fiscale teorica pari al 24% in vigore dal 2017 rispetto all'esercizio precedente in cui si attestava a 27,5%.

Il tax rate per l'imposta IRAP dell'esercizio 2017 è risultato pari a 5,1% pari a quanto emerso nel 2016.

2017 2016
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 133.765 107.222
Imposta teorica 32.104 24% 29.486 27,5%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 126 0,1% 217 0,2%
Deduzione IRES dell'IRAP pagata sul costo del lavoro (138) ‐0,1% (117) ‐0,1%
Altre (119) ‐0,1% 315 0,3%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni
1.221 0,9% (1.231) ‐1,1%
IRES Effettiva 33.193 24,8% 28.671 26,7%
2017 2016
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 133.765 107.222
Imposta teorica 6.394 4,78% 5.125 4,78%
Effetto delle variazioni in aumento/(dim.ne) rispetto
all'imposta ordinaria
Altre (124) ‐0,1% (24) 0,0%
Di fferenze temporanee per fondi rischi, sval.ne crediti e
rimanenze e altre posizioni 454 7,1% 317 0,3%
Oneri e proventi finanziari 130 0,1% 79 0,1%
IRAP Effettiva 6.854 5,1% 5.498 5,1%

Altre informazioni

30. Parti correlate

Le parti correlate di Enav, sono state identificate secondo quanto previsto dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, riguardano operazioni effettuate nell'interesse della Società e fanno parte della ordinaria gestione e sono regolate, ove non diversamente indicato, a condizioni di mercato. In data 13 novembre 2017, il Consiglio di Amministrazione di Enav ha approvato, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate" realizzate dalla Società direttamente e/o per il tramite di sue controllate, in conformità all'art. 2391 – bis del codice civile e in ottemperanza ai principi dettati dal "Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate" di cui alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

La procedura, disponibile sul sito www.enav.it, stabilisce i criteri per l'individuazione delle parti correlate, per la distinzione fra le operazioni di maggiore e di minore rilevanza, per la disciplina procedurale applicabile alle suddette operazioni nonché le eventuali comunicazioni obbligatorie agli organi competenti. Nelle tabelle seguenti sono riportati i saldi economici e patrimoniali derivanti dai rapporti di Enav con entità correlate, inclusi quelli relativi agli amministratori, ai sindaci e ai dirigenti con responsabilità strategiche rispettivamente per gli esercizi 2017 e 2016.

Saldo al 31.12.2017
Denominazione Crediti
commerciali
e altre
attivi tà
correnti
Crediti
finanziari
Disponibilità
liquide
Debiti
finanziari
Debi ti
commerciali
e altre
passivi tà
correnti
Ricavi e
al tri
ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di terzi
Oneri
finanziari
Proventi
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l. 17.929 0 0 0 43.951 1.031 65.402 0 0 0
Consorzio Sicta 380 0 0 0 1.201 115 1.893 0 0 0
Enav Asia Paci fic Sdn Bhd 84 0 0 0 0 328 0 0 0 0
Enav North Atlantic 0 2.986 0 0 0 0 0 0 0 72
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.932 0 558 0 59.882 13.929 0 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 33.397 0 0 0 0 37.390 0 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 0 122 0 1.286 0 0 0
Gruppo Invitalia 0 0 0 1.664 0 0 0 0 71 0
Gruppo Leonardo 127 0 0 0 19.868 86 1.325 0 0 0
Gruppo Poste i taliane 0 0 0 0 3 0 60 66 0 0
Altre correlate esterne 0 0 0 0 39 101 85 23 0 0

Saldo al 31.12.2016
Denominazione Crediti
commerciali
e altre
attività
correnti
Disponibilità
liquide
Debiti
finanziari
Debiti
commerciali
e altre
passività
correnti
Ricavi e
altri ricavi
operativi
Costi per
beni e
servizi e
altri costi
oper
Costi
godimento
beni di terzi
Oneri
finanziari
Controllate dirette
Techno Sky S.r.l. 21.489 0 0 39.684 615 63.972 0 0
Consorzio Sicta 175 0 0 1.638 117 2.845 0 0
Enav Asia Pacific Sdn Bhd 81 0 0 33 325 136 13 0
Correlate esterne
Ministero dell'Economia e delle Finanze 13.299 328 0 104.258 13.201 0 0 0
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 33.995 0 0 0 38.822 0 0 0
Gruppo Enel 0 0 0 171 0 137 0 0
Gruppo Leonardo 254 0 0 30.605 73 1.183 0 0
Gruppo Poste italiane 0 0 4.974 7 0 77 65 140
Altre correlate esterne 0 0 0 4 81 54 22 0

La natura dei principali rapporti sopra riportati con entità correlate interne, rappresentate dalle Società controllate da Enav, e entità correlate esterne, intendono per tali il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), oltre alle entità sottoposte al controllo del MEF è di seguito rappresentata oltre che dettagliatamente descritta al commento delle singole voci di bilancio nella nota illustrativa:

  • i rapporti con la società controllata Techno Sky, riguardano essenzialmente l'erogazione da parte di quest'ultima dei servizi connessi alla manutenzione degli apparati di assistenza al volo, manutenzione degli impianti AVL, nonché tutte le attività di manutenzione per le infrastrutture civili non legate a funzioni operative. Nel corso dell'esercizio è stato definito un contratto di servizio infragruppo, di durata triennale, atto a disciplinare il riaddebito dei servizi erogati centralmente dalla controllante (Internal Audit, Qualità Sistemi di Gestione ed HSE, Sistemi Informativi Gestionali e Sviluppo Commerciale);
  • i rapporti con il Consorzio Sicta in liquidazione riguardano principalmente le attività svolte per Enav fino al terzo trimestre 2017;
  • i rapporti con la Società controllata Enav Asia Pacific riguardano principalmente il riaddebito dei costi per il personale distaccato;
  • i rapporti con Enav North Atlantic si riferiscono al contratto di finanziamento erogato nel 2017 per consentire alla controllata di assolvere alle scadenze associate all'investimento in Aireon LLC. Tale finanziamento, pari a 3,5 milioni di dollari, ha scadenza 31 dicembre 2021 e prevede un tasso di interesse pari al 2%. E' prevista la facoltà di restituzione anticipata anche parziale;
  • i rapporti con il MEF si riferiscono principalmente a rapporti di credito e ricavo per il rimborso delle tariffe relative ai servizi erogati da Enav in regime di esenzione e che sono posti a carico del MEF in conformità a normative europee e italiane, oltre a posizioni di debito per gli importi incassati da Enav e relative alle quote di competenza dell'Aeronautica Militare Italiana per le tariffe di rotta. Tale debito, a

valle dell'approvazione del bilancio di esercizio di Enav, viene posto in compensazione con la posizione creditizia. Le disponibilità liquide si riferiscono ad un conto corrente aperto da Enav presso la Banca d'Italia;

  • i rapporti con il MIT si riferiscono a rapporti di credito e ricavo derivanti sia da un contributo in conto esercizio finalizzato a compensare i costi sostenuti da Enav per garantire la sicurezza dei propri impianti e la sicurezza operativa ai sensi di quanto previsto dall'art. 11 septies della Legge 248/05 e da crediti per contributi in conto impianti PON Reti e Mobilità iscritti a seguito di delibere dell'Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità ed imputati a conto economico per un importo commisurato all'ammortamento degli investimenti a cui si riferiscono i contributi;
  • i rapporti con il Gruppo Leonardo si riferiscono essenzialmente alle attività legate agli investimenti di Enav, alle manutenzioni e all'acquisto di parti di ricambio per gli impianti e apparati per il controllo del traffico aereo;
  • i rapporti con il Gruppo Invitalia si riferiscono al contratto di finanziamento stipulato da Enav e la Banca del Mezzogiorno – Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo iniziale di 10 milioni di euro. Tale contratto ha scadenza 31 maggio 2018 e prevede un tasso di interesse pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dell'1,9%. Al 31 dicembre 2016 l'istituto finanziario risultava classificato nel Gruppo Poste Italiane in quanto il perfezionamento della cessione ad Invitalia – Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., è avvenuta nella seconda metà dell'esercizio 2017;
  • i rapporti con il Gruppo Poste si riferiscono ad affitti per ospitalità degli apparati e a costi di spedizioni.
  • i rapporti con le altre correlate contengono posizioni residuali.

Per dirigenti con responsabilità strategiche si intendono l'Amministratore Delegato di Enav e tre dirigenti con posizioni di rilievo nella Società, nominati dal Consiglio di Amministrazione, su parere dell'Amministratore delegato, nella seduta del mese di settembre 2017 nelle figure del Direttore Generale, del Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo e del Responsabile delle Risorse Umane. Si evidenzia che il bilancio al 31 dicembre 2016 riportava solo i compensi dell'Amministratore Delegato, in attesa dell'identificazione degli altri dirigenti strategici.

Di seguito vengono illustrate le competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali relativi ai dirigenti con responsabilità strategiche di Enav:

2017 2016
Competenze con pagamento a breve/medio termine 1.406 865
Altri benefici a lungo termine 0 0
Pagamenti basati su azioni 214 0
Totale 1.620 865

Vengono di seguito riportati i compensi del Collegio Sindacale di Enav:

2017 2016 Variazione
Sindaci 81 66 15
Totale 81 66 15

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF. Enav in applicazione al CCNL aderisce al Fondo Prevaer il quale è il Fondo Pensione Nazionale Complementare per il personale non dirigente del Trasporto Aereo e dei settori affini. Come riportato all'art. 14 dello Statuto del Fondo Prevaer, relativamente agli organi sociali del Fondo, formati da: l'Assemblea dei soci delegati; il Consiglio di Amministrazione; il Presidente e il Vice Presidente; il Collegio dei Sindaci, la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su: i criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché sulle politiche di investimento; la scelta dei soggetti gestori e l'individuazione della banca depositaria.

31. Contratti derivati

Per neutralizzare i rischi derivanti dalle variazioni del tasso di cambio per l'acquisto in USD delle quote della società Aireon, Enav in data 20 dicembre 2013 ha sottoscritto quattro contratti derivati collegati alle quattro tranche previste per l'acquisto della partecipazione per una quota complessivamente pari al 12,5%. Al 31 dicembre 2017 risultano perfezionate tutte le operazioni di acquisto di valuta estera necessarie ad assolvere agli obblighi contrattuali associati all'investimento in Aireon. Con l'operazione legata all'acquisto della quarta ed ultima tranche, il contratto derivato ha cessato di produrre i propri effetti contabili.

Nel 2016 la Società ha stipulato un ulteriore contratto derivato con la finalità di coprire l'esposizione da una variazione sfavorevole del tasso di cambio Euro/Aed relativamente ai futuri incassi in valuta estera legati ad un contratto attivo biennale definito con la General Civil Aviation Authority (GCAA) di Abu Dhabi. Si tratta, in particolare, di uno strumento finanziario derivato OTC con il quale la Società vende a termine un determinato importo di divisa estera contro Euro ad un tasso di cambio prefissato, a partire da una certa data e fino alla scadenza.

Il fair value del derivato relativo al contratto stipulato nel 2016 è pari a positivi 325 migliaia di euro. In accordo con quanto previsto dal principio contabile IFRS 13, il mark to market ricalcolato è stato adeguato per tenere conto anche dell'effetto del non–performance risk (CVA), ossia il rischio che una delle parti non rispetti i propri impegni contrattuali per effetto di un possibile default e, sotto il profilo contabile, il fair value positivo o negativo risulta iscritto nell'ambito delle attività/passività finanziarie correnti/non correnti in base alla relativa scadenza contrattuale ed in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

Ai sensi dell'IFRS 13, infatti, il fair value di un derivato deve includere il rischio che una, o entrambe le controparti, non ottemperino alle proprie obbligazioni (Credit Risk Adjustement). In dettaglio, sotto il

profilo finanziario, il Credit Value Adjustment (CVA) è il valore atteso della perdita derivante dal fallimento della controparte, qualora il fair value del derivato sia positivo. Il Debt Value Adjustment (DVA), invece, rappresenta il valore della perdita attesa in caso di default della Società stessa, qualora il valore equo sia negativo.

Di seguito le caratteristiche contrattuali ed il relativo valore equo, come da comunicazione della Banca, alla data del 31 dicembre 2017:

Controparte Tipo operazione Data stipula Data iniziale Data
scadenza
Nozionale
(migliaia
di AED)
Cambio
forward
Controvalore
termine (migliaia
di euro)
MtM Banca
(migliaia di
euro)
UNICREDIT Sell AED (Flex) 22/11/2016 24/11/2016 27/09/2018 (16.238) 4,1230 (3.938) 327
Totale (3.938) 327

Di seguito i dati di fair value a fine 2017, adeguati per tenere in considerazione il Credit Value Adjustment:

Controparte Tipo operazione Nozionale
(migliaia di
AED)
Controvalore
termine (migliaia
di euro)
MtM Credit Value
Adjustment
(CVA)
MtM CVA (migliaia
di euro)
UNICREDIT Sell AED (Flex) (16.238) (3.938) 325 (0) 325
Totale (3.938) 325 (0) 325

Per tale strumento non è stato possibile individuare un mercato attivo. Il fair value è stato quindi determinato con una metodologia coerente con il livello 2 della gerarchia del fair value definita da IFRS 7 e IFRS 13. Infatti, pur non essendo disponibili quotazioni da un mercato attivo per gli strumenti (livello 1) è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Il derivato oggetto di analisi presenta le caratteristiche sostanziali che determinano la natura di strumenti di copertura. Con riferimento a detti strumenti vengono di seguito riportate le seguenti informazioni richieste dai Principi Contabili Internazionali IFRS:

Maturity Analysis

Scadenza Strumento derivato su
cambio UNICREDIT
(euro/000)
Entro 1 mese 0
Tra 1 e 3 mesi 0
Tra 3 e 6 mesi 0
Tra 6 e 12 mesi 325
Tra 1 e 2 anni 0
Tra 2 e 3 anni 0
Tra 3 e 5 anni 0
Tra 5 e 10 anni 0
Oltre 10 anni 0
Totale 325

Sensitivity Analysis

Tipo operazione Fair value
(euro/000)
Delta PN cambio
Eur/FX +5%
(euro/000)
Delta PN cambio
Eur/FX ‐5%
(euro/000)
Vendita a termine (Unicredit) 325 (175) 194

32. Attività e passività distinte per scadenza

Entro l'esercizio
successivo
Dal 2° al 5°
esercizio
Oltre il 5°
esercizio
Totale
Attività finanziarie non correnti 0 2.986 0 2.986
Attività per imposte anticipate 0 18.059 0 18.059
Crediti tributari non correnti 0 23.164 0 23.164
Crediti commerciali non correnti 0 88.174 0 88.174
Totale 0 132.383 0 132.383
Passività finanziarie 30.462 234.414 116.256 381.132
Passività per imposte di fferite 0 3.505 0 3.505
Altre passività non correnti 0 20.801 85.452 106.253
Debiti commerciali non correnti 0 23.648 0 23.648
Totale 30.462 282.368 201.708 514.538

Le passività finanziarie oltre il 5° esercizio si riferiscono a finanziamenti bancari e al prestito obbligazionario. Si rimanda a tal fine a quanto riportato nella nota seguente n. 34.

Le altre passività non correnti con scadenza oltre il 5° esercizio si riferiscono alla quota dei contributi in conto impianti commisurata agli ammortamenti dei progetti di investimento a cui si riferiscono.

33. Garanzie e impegni

Le garanzie si riferiscono a fidejussioni prestate a terzi nel nostro interesse per 2.803 migliaia di euro (3.422 migliaia di euro al 31 dicembre 2016), e registrano un decremento di 619 migliaia di euro derivante principalmente tra svincoli di fidejussioni rilasciate negli esercizi precedenti tra cui il contratto di affitto di Castel Giubileo e all'adeguamento al tasso di cambio di garanzie in valuta estera.

Enav ha inoltre sottoscritto due lettere di patronage per complessivi 22.700 migliaia di Euro nell'interesse delle società controllate Techno Sky e Consorzio Sicta in liquidazione a favore degli istituti bancari a garanzia dei fidi concessi per importi rispettivamente pari a 17.700 migliaia di euro e 5.000 migliaia di euro.

34. Gestione dei rischi finanziari

Rischio di credito

Enav è esposta al rischio di credito che si sostanzia nel rischio che una o più controparti commerciali possano divenire incapaci di soddisfare del tutto o in parte le proprie obbligazioni di pagamento. Tale rischio si manifesta principalmente in relazione ai crediti commerciali correnti relativi alle attività operative,

e in particolare in connessione ai Servizi di Rotta e i Servizi di Terminale, che rappresentano la maggiore esposizione in bilancio. Tali somme si riferiscono essenzialmente ai crediti maturati nei confronti delle compagnie aeree relativamente alle tariffe e in relazione ai quali Eurocontrol esercita il ruolo di mandataria alla gestione e all'incasso. In tale contesto, indipendentemente dal ruolo di intermediario esercitato da Eurocontrol, che comporta che i crediti siano formalmente esposti in bilancio e fatturati nei confronti di tale Organismo, la valutazione circa l'effettivo rischio di credito a cui la Società risulta esposto va fatta in funzione del rischio di controparte relativo a ogni singolo vettore verso il quale il credito sottostante è originariamente maturato. Ciò in quanto Eurocontrol non assume alcun rischio di credito a fronte dell'eventuale insolvenza dei vettori e salda le proprie passività verso Enav solo a seguito dell'avvenuto incasso delle rispettive somme dalle compagnie aeree. Eurocontrol invece si attiva per il recupero degli stessi, avviando anche le relative azioni giudiziali ove necessario.

A fronte del rischio di inadempienza da parte dei debitori della Società è iscritto in bilancio un apposito fondo svalutazione. Il processo di svalutazione adottato da Enav prevede che le posizioni verso i debitori siano oggetto di svalutazione individuale in funzione della situazione finanziaria del singolo debitore, dell'eventuale ritiro della licenza di volo del vettore, dall'anzianità del credito, di valutazioni interne legate alla capacità di credito dei singoli debitori, nonché di informazioni fornite da Eurocontrol per i crediti di rotta e di terminale. Le somme considerate di dubbia recuperabilità sono iscritte in bilancio nell'apposito fondo svalutazione a rettifica del valore dei crediti. L'ammontare di tali importi al 31 dicembre 2017 è pari a 55.729 migliaia di euro. La consistenza di tale fondo viene rivista periodicamente per assicurare il suo costante aggiornamento rispetto al rischio di credito percepito. Al 31 dicembre 2017 l'ammontare dei crediti commerciali considerati di dubbia recuperabilità sono pienamente coperti dal fondo svalutazione crediti stanziato in bilancio.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che Enav, pur essendo solvibile, possa trovarsi nelle condizioni di non poter far fronte tempestivamente agli impegni associati alle proprie passività finanziarie, previsti o imprevisti, per difficoltà nel reperire risorse finanziarie, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di fattori legati alla percezione della propria rischiosità da parte del mercato, o di situazioni di crisi sistemica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, credit crunch e crisi del debito sovrano, ovvero risulti inadempiente agli impegni (covenant) assunti in alcuni contratti di finanziamento e nel prestito obbligazionario.

Al 31 dicembre 2017 Enav ha disponibilità liquide per 257,5 milioni di euro e dispone inoltre di linee di credito a breve termine per un ammontare totale di 199 milioni di Euro relative a: i) affidamenti a breve termine committed e uncommitted; ii) linea di credito a lungo termine non utilizzate per 70 milioni di euro,

relativa a un contratto sottoscritto con la BEI ‐ Banca Europea degli Investimenti. Le linee di credito uncommitted sono relative per 9 milioni di euro a scoperto di conto corrente, per 95 milioni di euro ad anticipi finanziari che possono essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione, per 15 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "export" e per 10 milioni di euro ad affidamenti per anticipo "import". Tali affidamenti sono soggetti a revoca e non prevedono il rispetto di covenant né altri impegni contrattuali. La Società dispone di una linea di credito committed per un importo di 70 milioni di euro, con durata triennale (2017 ‐ 2019), non utilizzata alla data di bilancio e soggetta al rispetto di covenant , tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Nel lungo periodo, il rischio di liquidità è mitigato attraverso una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, in termini sia di natura degli affidamenti sia di controparti, cui ricorrere per la copertura dei propri fabbisogni finanziari ed un profilo di maturity del debito equilibrato.

Nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli organi della Società e dalla Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione, la Funzione Amministrazione Finanza e Controllo, definisce la struttura finanziaria di breve e di medio lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari. La Funzione ha operato delle scelte principalmente orientate a: i) garantire risorse finanziarie disponibili adeguate per gli impegni operativi di breve termine previsti, sistematicamente monitorati attraverso l'attività di pianificazione di tesoreria; ii) mantenere un liquidity buffer prudenziale sufficiente a far fronte ad eventuali impegni inattesi; iii) garantire un livello minimo della riserva di liquidità per assicurare l'integrale copertura del debito a medio – lungo termine scadente in un orizzonte temporale di 24 mesi; iv) assicurare un adeguato livello di elasticità per i programmi di sviluppo a medio lungo termine di Enav, relativi ai contratti di investimento per la modernizzazione tecnologica ed infrastrutturale degli impianti di assistenza al volo.

L'esposizione finanziaria lorda di Enav alla data del 31 dicembre 2017 è pari a 379,7 milioni di euro, ed è rappresentata dall'indebitamento nei confronti del sistema bancario per finanziamenti a medio e lungo termine per 199,7 milioni di euro e nei confronti dei sottoscrittori del Prestito Obbligazionario emesso il 4 agosto 2015 e con scadenza al 4 agosto 2022 per un importo in linea capitale pari a 180 milioni di euro.

Nella tabella seguente viene riportata la scadenza dei finanziamenti bancari a medio lungo termine ed il prestito obbligazionario maturity analysis esposti al valore nominale, senza l'effetto derivante dal metodo del costo ammortizzato:

Finanziatore Tipologia Debito residuo
al 31.12.2017
<1 anno da 1 a 2
anni
da 3 a 5
anni
> 5 anni
Medio Credito Centrale Medio lungo termine a 5 anni 1.667 1.667 0 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 8.000 8.000 0 0 0
Unicredit Medio lungo termine a 5 anni 10.000 10.000 0 0 0
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti Medio lungo termine a 15 anni 100.000 3.996 8.084 24.997 62.923
BEI ‐ Banca Europea per gli Inv.ti 80.000 5.333 5.333 16.000 53.334
Prestito obbligazionario 180.000 0 0 0 180.000
Totale 379.667 28.996 13.417 40.997 296.257

I contratti di finanziamento di cui sopra prevedono impegni generali e covenant per la Società di contenuto anche negativo, che, per quanto in linea con la prassi di mercato per contratti di finanziamento di importo e natura assimilabili, potrebbero limitarne l'operatività. In particolare tali contratti prevedono alcune ipotesi di rimborso anticipato al verificarsi di determinati eventi di inadempimento (Events of default) al ricorrere dei quali la Società potrebbe essere obbligata a rimborsare integralmente e immediatamente i relativi finanziamenti.

In particolare, si evidenzia quanto segue:

  • il contratto di finanziamento sottoscritto nel 2013 tra ENAV e la Banca del Mezzogiorno ‐ Medio Credito Centrale S.p.A. per un importo di 10 milioni di Euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire dal novembre 2015 e con scadenza a maggio 2018 e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 1,9%, prevede una clausola di cross‐default con la facoltà della Banca di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui Enav non adempia ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto del contratto di finanziamento, nonché di garanzia, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari, aventi ad oggetto importi complessivamente superiori a 2 milioni di euro, purché non vi sia posto rimedio entro 10 giorni lavorativi successivi alla relativa scadenza;
  • i due contratti di finanziamento sottoscritti nel 2008 tra la Società e Unicredit, prorogati in forza di un'opzione contrattualmente prevista fino al 2018, per un importo originario rispettivamente di 100 milioni di euro e di 40 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate e con interessi pari al tasso Euribor maggiorato di uno spread dello 0,34%, prevedono:
    • clausole di cross‐default che troveranno applicazione nel caso in cui Enav o qualsiasi altra società del Gruppo non adempiano ad obbligazioni di natura finanziaria diverse da quelle oggetto di tali contratti di finanziamento, assunte nei confronti di banche o istituti finanziari;
    • clausola di change of control, che prevedono la facoltà di Unicredit di chiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti nel caso in cui il Ministero dell'Economia e delle Finanze cessi di detenere il controllo della Società.

I due finanziamenti sopra descritti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, tra cui: i) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte ii) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte;

  • i contratti di finanziamento sottoscritti tra Enav e la European Investment Bank (EIB) rispettivamente per un importo pari a 180 milioni di euro nel 2014 e di 70 milioni di euro nel 2016, al fine di finanziare i programmi di investimento connessi a 4‐Flight ed altri progetti, relativamente ai quali, al 31 dicembre 2017 la Società ha utilizzato due tranche del finanziamento complessivo pari a 180 milioni di euro, con un piano di rimborso con rate semestrali posticipate a partire rispettivamente da dicembre 2018 e con scadenza dicembre 2029 e con interessi a tasso fisso pari a 1,515% per la tranche da 100 milioni di euro e da giugno 2018 con scadenza dicembre 2032 e con interessi a tasso fisso pari a 1,01% per la tranche di 80 milioni di euro, che prevedono:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico di ENAV a non costituire né permettere che sussistano gravami su alcuno dei propri beni, ove per gravame si intende qualsiasi accordo o operazione relativa a beni, crediti o denaro realizzato/a come strumento per ottenere credito o per finanziare l'acquisizione di un bene;
    • una clausola di cross‐default che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui ENAV o qualsiasi altra società del Gruppo non adempia ad obbligazioni ai sensi di qualsiasi operazione di finanziamento o altra operazione finanziaria, diversa da quella oggetto di tale contratto di finanziamento;
    • una clausola di change of control, che prevede la facoltà della EIB di chiedere il rimborso anticipato del finanziamento nel caso in cui qualsiasi soggetto o gruppo di soggetti agendo di concerto ottenga il controllo di Enav o la Repubblica Italiana cessi di detenere il controllo dell'Emittente.

I finanziamenti prevedono, altresì, il rispetto di taluni covenant finanziari, verificati su base annuale e semestrale e calcolati sui dati consolidati del Gruppo: i) il rapporto tra indebitamento finanziario lordo e l'EBITDA inferiore a 3 volte; ii) il rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari non inferiore a 6 volte;

  • il regolamento del prestito obbligazionario emesso da Enav nel mese di agosto 2015 per un importo pari a 180 milioni di euro con interessi calcolati al tasso fisso lordo annuo del 1,93% ed un rimborso del capitale in un'unica soluzione in data 4 agosto 2022 prevede:
    • una clausola di negative pledge, ossia un impegno a carico della Società a non costituire o fornire a terzi garanzie sul debito o privilegi aggiuntivi rispetto a quelli a garanzia delle obbligazioni emesse a meno che non siano autorizzate dall'assemblea degli obbligazionisti;
    • una clausola di cross‐default, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui Enav o le sue società controllate non adempiano puntualmente ad obbligazioni di pagamento di debiti finanziari diversi dal prestito obbligazionario per un importo superiore a 15 milioni di euro;

una clausola di change of control, che prevede la facoltà dei portatori del prestito obbligazionario di chiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni nel caso in cui un soggetto diverso dalla Repubblica Italiana, dai suoi ministeri (incluso il Ministero dell'Economia e delle Finanze) ovvero da enti o società direttamente o indirettamente controllate dalla stessa o dai suoi ministeri, giunga a detenere il controllo dell'Emittente.

Il regolamento del prestito obbligazionario prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, quali: a) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/EBITDA non superiore a 3 volte; b) il rapporto tra indebitamento finanziario netto/patrimonio netto non superiore a 0,7 volte.

Con riferimento anche agli esercizi pregressi, Enav ha sempre rispettato i covenant previsti da ciascun finanziamento. Alla data del 31 dicembre 2017 non sussistono elementi tali da ritenere che la Società non rispetti i covenant.

Rischio di tasso di interesse

Le principali fonti di esposizione di Enav al rischio di tasso sono riconducibili alla volatilità dei flussi di interesse connessi ai finanziamenti indicizzati a tasso variabile e dalla variazione delle condizioni economiche di mercato nella negoziazione di nuovi strumenti di debito. Allo stato attuale Enav non detiene strumenti finanziari valutati in bilancio al fair value ed in quanto tale esposti a variazioni avverse a seguito di mutamenti nel livello di mercato dei tassi di interesse. In tal senso sussiste solo il rischio che variazioni in aumento dei tassi di interesse possano influire negativamente sul livello degli oneri finanziari netti rilevati a conto economico e sul valore dei cash flows futuri. Il verificarsi di tali circostanze potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.

Al 31 dicembre 2017, circa il 5% dell'indebitamento finanziario lordo della Società era espresso a tassi variabili. Le attuali politiche aziendali di gestione del rischio di tasso di interesse non prevedono l'utilizzo di strumenti finanziari derivati.

Al fine di limitare i potenziali effetti avversi delle fluttuazioni dei tassi, Enav adotta politiche finalizzate al contenimento nel tempo del costo della provvista limitando la volatilità dei risultati. La Società persegue tale obiettivo attraverso una sistematica attività di negoziazione con gli istituti di credito, scelti tra banche di primario standing, al fine di ottimizzare il costo medio del debito, nonché mediante la diversificazione strategica delle passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata e condizioni di tasso (tasso variabile/tasso fisso). Nell'esercizio 2017, il costo medio dell'indebitamento bancario è stato pari a circa l'1,6%, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.

Rischio di cambio

L'esposizione al rischio di variazioni sfavorevoli nel livello corrente dei tassi di cambio deriva dall'operatività di Enav in valute diverse dall'euro e può determinare impatti negativi sui risultati economici e sul valore

delle grandezze patrimoniali denominate in divisa estera. Nonostante la Società operi principalmente sul mercato italiano, l'esposizione al rischio di cambio deriva essenzialmente dai flussi di cassa relativi ad investimenti in divisa estera, prevalentemente il dollaro statunitense, in relazione all'acquisto della quota di partecipazione pari al 12,5% nel capitale sociale della società di diritto statunitense Aireon. Si segnala che attualmente ENAV North Atlantic detiene una partecipazione pari al 10,07% del capitale sociale di Aireon avendo ultimato il versamento della terza e quarta tranche, per un ammontare pari a 22,9 milioni di dollari statunitensi. Si evidenzia che il versamento della terza quota, si è perfezionata in data 6 febbraio 2017 e quello della quarta ed ultima quota il 27 settembre 2017. Al riguardo, si segnala che la Società aveva stipulato un apposito contratto forward flexiterme per l'acquisto a termine della valuta statunitense per ciascuna della tranche di pagamento contrattualmente pattuite per l'acquisizione della suddetta partecipazione. I tassi di cambio forward (EUR/USD) contrattualizzati per la terza e quarta tranche sono rispettivamente pari a 1,3580 e 1,3630.

In misura minore Enav è esposta al rischio di cambio connesso a contratti sottoscritti per l'erogazione dei servizi non regolamentati denominati in valuta estera (principalmente in Ringitt Malesi e in Dirham degli Emirati Arabi Uniti). Al fine di gestire l'esposizione residua al rischio di cambio, la Società ha elaborato una Policy, le cui linee di indirizzo consentono l'utilizzo di differenti tipologie di strumenti, in particolare swap e forward, nonché opzioni su valute. Nell'ambito di tali politiche non sono tuttavia consentite attività con intento speculativo. In particolare a fine 2016, in relazione ad una commessa estera acquisita con la General Civil Aviation Authority degli Emirati Arabi, è stato sottoscritto un contratto di copertura attraverso un Flexible Forward per un nozionale corrispondente al valore del contratto (circa AED 19,6 milioni) ed un cambio a termine per la vendita di valuta (EUR/AED) di 4,123.

Per quanto attiene la valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info‐provider pubblici. Si segnala, tuttavia, che il rischio derivante dalla conversione delle attività e passività di società controllate da Enav che redigono il bilancio con moneta funzionale diversa dall'euro non è di norma oggetto di copertura, salvo diversa valutazione specifica.

Rischi per contenziosi

Il contenzioso in materia tributaria, amministrativa, civile e di lavoro viene seguito dalle competenti funzioni di Enav che hanno fornito, per la redazione del presente Bilancio, un quadro completo ed esaustivo dei diversi procedimenti civili, amministrativi e giuslavoristici. A fronte del contenzioso, Enav ha effettuato una valutazione puntuale del rischio di soccombenza da cui è emersa la necessità di costituire, prudenzialmente, degli specifici fondi per quei contenziosi il cui esito negativo è stato ritenuto probabile e per il quale si è ragionevolmente potuto procedere alla sua quantificazione. Per quei giudizi il cui esito

negativo è stato ritenuto soltanto possibile, non si è proceduto a specifici stanziamenti in accordo con le norme in materia di formazione del bilancio.

Allo stato attuale non si ritiene che dalla definizione dei contenziosi in essere possano emergere oneri significativi a carico di Enav oltre a quanto già a tale titolo stanziato nei fondi per accantonamenti al 31 dicembre 2017.

Contenzioso civile ed amministrativo

Il contenzioso civile ed amministrativo è riferibile, inter alia: i) alle azioni intraprese con riferimento ai giudizi in corso nei confronti di fornitori e società di gestione aeroportuale insolventi o in fallimento o in altre procedure concorsuali, verso i quali sono sorte controversie per crediti che non è stato possibile recuperare sul piano stragiudiziale. Alcune posizioni sono state oggetto di svalutazione; ii) alle controversie riferibili alla resistenza a pretese giudiziali di fornitori o appaltatori che il Gruppo ritiene infondate, ovvero il recupero dei maggiori costi e/o danni che Enav abbia sostenuto per inadempienze di fornitori/appaltatori; iii) a controversie aventi ad oggetto la rivendica dei beni di proprietà della Società, la richiesta di danni per mancato godimento dei beni trasferiti nel patrimonio della Società, ovvero la richiesta di pagamento di migliorie apportate sui beni; iv) a giudizi relativi a richiesta danni da sinistri aeronautici, il cui rischio di soccombenza è peraltro assunto normalmente dalla compagnia assicurativa della Società; v) a giudizi relativi all'impugnativa di provvedimenti inerenti la celebrazione di procedure di evidenza pubblica e l'aggiudicazione di gare; vi) ad altre fattispecie quali ad esempio controversia avente ad oggetto la richiesta danni per mancato acquisto di ramo di azienda di società terza.

Per le posizioni valutate dai legali della Società con rischio probabile si è proceduto ad appositi stanziamenti.

Procedimenti penali

Il procedimento penale nei confronti di ex Amministratore Delegato, per il reato di cui agli artt. 319 e 321 c.p. e per l'ipotesi di concorso nel reato di cui all'art. 7, commi 2 e 3, legge n. 194/1975 e all'art. 4, comma 1, legge n. 659/1981, e di ex dirigente della Società per le ipotesi di reato di cui all'art. 319 e 321 c.p. si è concluso con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.

Il procedimento penale nei confronti di ex Presidente del Consiglio di Amministrazione di Enav, di due ex dirigenti di Enav e di vertici di società terza, nonché di ex fornitrice della controllata Techno Sky, per i reati di cui agli artt. 81, 319 e 321 si è concluso con sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato. La Capogruppo si è poi costituita parte civile nel giudizio pendente nei confronti di consigliere dell'ex Ministro dell'Economia per i reati di cui agli artt. 110, 319 e 321 c.p. Il giudizio si è definito con sentenza di condanna per quanto noto impugnata dall'imputato.

Non constano novità quanto al procedimento penale pendente in fase di indagine preliminare nei confronti, tra gli altri, di vertice di ex società di progettazione edilizia, ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione di Enav nonché vertice di società subappaltatrice di fornitore di Enav con

riferimento ad ipotesi di reato di cui all'art. 110 c.p., art. 7, commi 2 e3, L. 195/1974 e art. 4, comma 1, L. 659/1981, oltre che per il reato di cui all'art. 8, L. 74/2000, con eccezione dell'ex Amministratore Delegato che risulta indagato per il reato di cui all'art. 323 c.p. con specifico riferimento a subappalti inerenti il contratto per l'ammodernamento dell'Aeroporto di Palermo. Nei confronti della società riferibile al ridetto professionista pende, altresì, giudizio civile allo stato definito con sentenza parziale relativamente ai profili di nullità dei contratti rispetto ai quali sono state avanzate pretese per il pagamento di prestazioni professionali asseritamente rese nei confronti di Enav.

Risulta definito in secondo grado il procedimento penale instaurato a seguito della denuncia querela sporta dalla Società in relazione a illecita sottrazione di beni e materiali di Enav in deposito presso magazzino di terzi. Nell'ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all'art. 646 c.p. ed, in primo grado, il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l'imputato colpevole tra l'altro del reato di cui all'art. 646 e lo ha condannato, riconoscendo la continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati alla pena finale pari ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa. Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a 1 milione di euro, in favore della Società, rinviando ad altra sede per la liquidazione del maggior danno subito da Enav. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell'intervenuta remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai residui capi di imputazione l'imputato è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste. Il giudizio d'appello successivamente incardinato si è definito con sentenza di condanna dell'imputato e conferma delle statuizioni di primo grado per le parti civili. Pende inoltre ulteriore procedimento che attiene al prosieguo delle indagini, già a suo tempo avviate dalla Procura della Repubblica di Roma, finalizzate ad accertare a quali soggetti sia stata ceduta la merce depositata presso i magazzini di terzi rispetto alla cui sottrazione, come sopra detto, Enav ha in passato sporto denuncia‐querela. Nell'ambito del predetto procedimento pendente per molteplici reati contro il patrimonio nonché per associazione per delinquere, nei confronti di diversi imputati, tra cui anche l'amministratore di fatto della società di deposito, la Società si è costituita parte civile all'udienza preliminare all'esito della quale è stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Nel procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Sassari risultano chiuse le indagini preliminari condotte nei confronti, tra gli altri, del Direttore Generale per ipotizzati reati di cui agli artt. 589 c.p., 90, 93 e 157 D. Lgs. 81/08, in relazione a un incidente verificatosi nel corso di un intervento di manutenzione straordinaria che cagionava la morte dell'amministratore della società appaltatrice delle opere. La posizione dell'Amministratore Delegato è oggetto di richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero. Era altresì ipotizzato il reato di cui all'art. 25 septies D. Lgs.231/01 sulla responsabilità

degli enti (seppure la Società non è mai stata notiziata formalmente), ma anche a tale riguardo risulta uno stralcio ai fini dell'archiviazione.

In esito ad ordine di esibizione documentale in data 24 novembre 2016, la Società ha prodotto documentazione inerente taluni contratti inerente la società ENAV North Atlantic; per quanto consta, pende in proposito procedimento in fase di indagine presso la Procura della Repubblica di Roma, in merito al quale non risultano allo stato indagati né è stata formalizzata alcuna contestazione.

35. Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

In data 27 Febbraio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Enav ha autorizzato la concessione di un finanziamento soci di breve termine, per il tramite della controllata Enav North Atlantic LLC, a favore della partecipata Aireon LLC, fino ad un importo massimo di 7,13 milioni di dollari statunitensi, fruttifero di interessi. L'erogazione è prevista attraverso tranche di pagamento periodiche, sulla base dei fabbisogni finanziari stimati dal management di Aireon. In data 9 marzo 2018 è stata corrisposta la prima tranche per un importo di circa 1,8 milioni di dollari statunitensi.

36. Proposta all'Assemblea degli Azionisti di Enav S.p.A.

Signori Azionisti,

nel ricordarVi che il bilancio dell'esercizio 2017 chiude con un utile di esercizio pari a euro 94.504.734,29, Vi proponiamo di:

  • approvare il bilancio al 31 dicembre 2017 dal quale risulta un utile di esercizio pari a euro 94.504.734,29;
  • destinare l'utile di esercizio per il 5% pari a euro 4.725.236,71 a riserva legale come indicato dall'art. 2430 comma 1 del codice civile e per euro 89.779.497,58 a titolo di dividendo da distribuire in favore degli Azionisti;
  • prelevare dalla riserva disponibile "utili portati a nuovo" un importo pari a euro 11.201.655,78 al fine di distribuire, unitamente alla destinazione a dividendo del risultato di esercizio, un dividendo complessivo pari a euro 100.981.153,36 corrispondenti ad un dividendo pari a 0,1864 per ogni azione.

il Consiglio di Amministrazione

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto

sul bilancio di esercizio

Attestazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. al 31 dicembre 2017 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81 ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999 n. 11971

    1. Le sottoscritte Roberta Neri, in qualità di Amministratore Delegato, e Loredana Bottiglieri, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enav S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58:
    2. · l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e,
    3. · l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2017.
    1. Al riguardo, si rappresenta che:
    2. · l'adeguatezza delle procedure ammnistrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione si è basata sul modello di controllo interno definito in coerenza con l'Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale;
    3. · dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
  • Si attesta, inoltre, che: 3.
    • 3.1 il Bilancio di esercizio di Enav S.p.A. al 31 dicembre 2017:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 12 marzo 2018

L'Amministratore Delegato

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti

contabili societafi Løredana Bottighen

Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

(ai sensi dell'art. 2429, comma 2 c.c. e dell'art. 153 T.U.F.)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, del D.Lgs. n. 39/2010, del D.Lgs. n. 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "T.U.F"), delle indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione n. DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997 e n. DEM 1025564 del 6 aprile 2001, successivamente integrata con comunicazione n. DEM 3021582 del 4 aprile 2003, con comunicazione n. DEM 6031329 del 7 aprile 2006 e con comunicazione DEM/0031948 del 10/3/2017, emanata in continuità con le precedenti DEM/0007780 del 28 gennaio 2016 e DEM/0003907 del 19 gennaio 2015.

L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresì condotta secondo le previsioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate, cui la Società ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2016, e delle Norme di comportamento fornite dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Con riferimento alle previsioni di cui al D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39, con particolare riguardo all'art. 19, il Collegio Sindacale ha svolto anche la funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ("CCIRC").

Nomina e attività del Collegio Sindacale

conti delegato al controllo sulla Società.

Il Collegio in carica all'atto della redazione della presente relazione è composto dalla dott.ssa Franca Brusco, nella qualità di Presidente, nonché dai Sindaci effettivi dott. Donato Pellegrino e dott. Mattia Berti. I primi sono stati nominati in occasione dell'Assemblea tenutasi il 29 aprile 2016, mentre l'ultimo è stato nominato dall'Assemblea tenutasi il 20 giugno 2016, in sostituzione del precedente componente dimissionario. Tutti gli attuali sindaci resteranno in carica sino all'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

Il Collegio Sindacale ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri componenti e l'insussistenza di ineleggibilità o decadenza degli stessi ai sensi degli artt. 2399 c.c. e 148, comma 3, T.U.F. e del Codice di Autodisciplina ed ha verificato in capo agli stessi il rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi dall'art. 144-terdecies del Regolamento Emittenti.

Alle riunioni del Collegio è sempre invitato e partecipa di regola il Magistrato della Corte dei

Le attività svolte dal Collegio hanno riguardato l'esercizio 2017, mediante regolari riunioni

Il Collegio ha partecipato attivamente a tutti gli incontri organizzati dalla Società nell'ambito del programma di Induction proposto agli Organi sociali, in adempimento al Codice di

periodiche i cui esiti sono stati debitamente riportati negli appositi verbali.

Autodisciplina, al fine di accrescere le competenze e le conoscenze dei settori di business in cui opera la Società.

Nel prosieguo si illustra il lavoro svolto dal Collegio nei diversi ambiti in cui è esercitata l'attività di vigilanza e secondo l'ordine indicato dalle richiamate Norme di comportamento emanate dal CNDCEC.

L'osservanza della legge e dello statuto

Con efficacia dalla data della quotazione, avvenuta il 26 luglio 2016, la Società è soggetta alla rilevante normativa e ai regolamenti applicabili agli emittenti quotati ed ha adottato il nuovo statuto sociale. Il Collegio ha vigilato sull'osservanza dei medesimi, nonché sulle ulteriori norme vigenti, innanzitutto con la partecipazione e con la conseguente acquisizione dei relativi flussi informativi all'Assemblea degli Azionisti, ai Consigli di Amministrazione, alle riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine e del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Nell'ambito delle proprie verifiche, il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza, il responsabile dell'Internal Audit, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la società incaricata della revisione legale EY S.p.A. ("EY"), gli Amministratori, il Direttore Generale, i dirigenti responsabili di varie funzioni aziendali, l'Organo amministrativo e quello di controllo della società controllata Techno Sky S.r.l. e i rappresentanti della Società nelle controllate italiane ed estere.

In particolare, nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito n. 14 volte e ha partecipato a n. 15 Consigli di Amministrazione, ad un'Assemblea e, nella persona del Presidente e/o di altri componenti, a n. 15 riunioni del Comitato Remunerazioni e Nomine e a n. 15 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Sempre con riguardo alla vigilanza in materia di rispetto della legge e dello statuto, l'Organismo di Vigilanza ha fornito costantemente al Collegio le informazioni inerenti le tematiche di cui al D.Lgs. 231/01, attraverso il raccordo, nel rispetto delle reciproche funzioni, garantito anche dalla presenza costante alle riunioni del Collegio del Responsabile della funzione Internal Audit nella sua qualità di componente interno dell'Organismo di Vigilanza e tramite incontri periodici, nel corso dei quali il Collegio ha, tra l'altro, esaminato il Piano di attività per l'anno 2017 e la Relazione sulle attività per l'anno 2017, presentati al Consiglio di Amministrazione. In tali incontri non sono emersi rischi o violazioni rilevanti non fronteggiati da azioni correttive. Lo stesso vale con riguardo ai periodici incontri e al conseguente scambio informativo con l'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato.

La Società, in base all'attività di vigilanza svolta dal Collegio, risulta aver osservato gli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dall'autorità di vigilanza, anche in relazione allo status di società quotata. Inoltre, in base all'attività di vigilanza svolta ciascun organo o funzione della Società risulta aver adempiuto agli obblighi" informativi previsti dalla specifica normativa.

Nel complesso, i flussi informativi interni ed esterni descritti e quelli risultanti dal continuo scambio di informazioni e documentazioni emergente anche dai verbali relativi alle riunioni del Collegio appaiono idonei alla verifica della conformità della struttura organizzativa, delle

procedure interne, degli atti sociali e deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento cui la Società ha dichiarato di volersi attenere e pertanto non risulta da segnalare alcuna violazione circa l'osservanza della legge, dello Statuto e dei regolamenti né osservazioni degne di nota.

Nessuno dei sindaci ha avuto interesse, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio, nonché nelle relative condotte poste in essere.

Il rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio ha acquisito tutte le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di controllo e di vigilanza mediante: i) la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, del Comitato Remunerazioni e Nomine, ii) incontri con i vertici della Società e i responsabili di funzione, iii) incontri con la società incaricata della revisione legale dei conti e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001, iv) incontri e scambi informativi con il Collegio Sindacale della principale società controllata e i rappresentanti della Società nelle controllate italiane ed estere, nonché v) analisi delle informazioni provenienti dalle strutture aziendali.

Sulla base delle informazioni acquisite, le scelte gestionali appaiono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e gli amministratori si sono resi consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio ha ricevuto dall'Amministratore Delegato, con cadenza trimestrale, periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione - anche nel corso di diverse sedute consiliari in cui è stato approfondito l'avanzamento del Piano industriale 2016-2018 del Gruppo e il budget annuale - nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società o dalle società partecipate. Per la descrizione delle caratteristiche delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale esaminate, si rimanda a quanto riferito nella Relazione sulla gestione al Bilancio della Società e al Bilancio consolidato del Gruppo ENAV per l'esercizio 2017.

Le azioni deliberate e attuate rispettano i principi di corretta amministrazione e non sono manifestamente imprudenti, azzardate o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale, né sono state poste in essere operazioni atipiche, inusuali, svolte con terzi, con società del Gruppo o con parti correlate o - come anche già riferito - in conflitto di interessi.

L'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di controllo interno

La Società ha proseguito nel percorso di progressivo consolidamento dell'assetto organizzativo e della governance inaugurato con la quotazione, avvenuta il 26 luglio 2016. In occasione della prima Assemblea degli azionisti da quotata, tenutasi il 28 aprile 2017, è stato rinnovato per il triennio 2017-2019 il Consiglio di Amministrazione, ora composto da nove consiglieri, con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, nelle persone di Roberto Scaramella, Roberta Neri, Giuseppe Acierno, Maria

Teresa Di Matteo, Nicola Maione, Fabiola Mascardi, Carlo Paris, Antonio Santi e Mario Vinzia. La stessa Assemblea ha poi nominato Roberto Scaramella quale Presidente del Consiglio di Amministrazione.

In data 4 maggio 2017, l'Organo amministrativo così nominato ha poi provveduto a nominare i nuovi componenti del Comitato Remunerazioni e Nomine e del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, entrambi già istituiti nella precedente con efficacia dalla data di quotazione. In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha conferito le deleghe alla dr.ssa Roberta Neri, nominandola anche Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In particolare il Consiglio, riservando a sé tra l'altro la competenza in ordine agli indirizzi ed alle strategie aziendali, all'approvazione della macrostruttura organizzativa della Società, del budget, del Piano pluriennale, ivi compresi il Piano Strategico, del Piano Industriale, del Piano Investimenti e del Performance Plan, oltre alle operazioni societarie di carattere straordinario ed alla conclusione di atti di particolare valenza economica e finanziaria, ha conferito all'Amministratore Delegato ampi poteri per l'amministrazione della Società, compresa la legale rappresentanza, esclusi soltanto quelli riservati dalla legge e dallo Statuto al Consiglio ovvero al Presidente. Nella richiamata riunione consiliare, al Presidente sono stati conferiti il potere di coordinare le attività di auditing, di curare, in raccordo con l'Amministratore Delegato, le relazioni istituzionali nazionali ed internazionali e le attività di comunicazione della Società ed i rapporti con i mezzi di informazione, nazionali ed esteri.

Le deleghe attribuite risultano effettivamente esercitate e appare esservi corrispondenza tra la struttura decisionale adottata formalmente dalla Società e quella sussistente in concreto, anche con riguardo alle linee di dipendenza gerarchica, al processo aziendale di formazione e attuazione delle decisioni, a quello di informativa finanziaria, alla definizione e alla concreta operatività dei diversi livelli di controllo.

Per quanto di competenza, non si sono riscontrate criticità in merito alla composizione, dimensione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati, con particolare riguardo ai requisiti previsti per gli amministratori indipendenti, alla determinazione delle remunerazioni, nonché alla completezza, alle competenze e alle responsabilità connesse a ciascuna funzione aziendale.

Il Collegio ha acquisito informazioni ed ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del T.U.F. tramite: 1) acquisizione diretta di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali; 2) incontri e scambi di informazioni con il Collegio Sindacale e con l'Amministratore Delegato della controllata Techno Sky e con gli amministratori delle controllate estere o loro referenti; 3) incontri con la società di revisione ed esiti di specifiche attività di verifica, anche sulle controllate estere.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ha svolto con esiti positivi l'attività di vigilanza sull'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, in relazione alla dimensione della Società, alla natura e alle modalità di perseguimento dell'oggetto sociale.

Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, mediante: i) l'esame della valutazione del Consiglio di Amministrazione

che si è espresso positivamente sull'adeguatezza e sull'effettivo funzionamento del SCIGR; ii) l'esame delle Relazioni finanziarie semestrale ed annuale, del Piano delle attività di Risk Manager per il 2017, della delibera del Consiglio di Amministrazione sulla propensione e tolleranza al rischio (Risk Appetite Statement), delle risk policy dallo stesso Consiglio adottate, nonché delle Relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management Integrato, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo ed i relativi piani di trattamento; iii) l'esame della Relazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari con riferimento all'assetto amministrativo e contabile e al sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, della Relazione dell'Internal Audit a supporto della valutazione sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle Relazioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, relative all'esercizio 2017, predisposte in conformità a quanto previsto dal criterio applicativo 7.C.1, lett. b) del Codice di Autodisciplina, concernenti l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la relativa efficacia, iv) l'esame dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa periodica sull'andamento delle verifiche e sugli esiti dell'attività di monitoraggio sull'attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell'attività di audit; v) le informative previste dalle procedure interne in merito alle notizie/notifiche di indagine avviate da parte di organi/autorità dello Stato Italiano relative a contestazioni di illeciti che porterebbero, se fondate, al coinvolgimento della Società in via diretta o indiretta, in Italia e all'estero, nonché dei suoi amministratori e/o dipendenti; vi) l'acquisizione di informazioni dai responsabili di funzioni aziendali; vii) l'esame dei documenti aziendali; viii) i rapporti con il Collegio Sindacale della principale società controllata ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 T.U.F.; ix) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e, ove necessario, la trattazione congiunta di taluni temi specifici; x) la prosecuzione di specifiche iniziative di vigilanza, attivate anche nell'ambito di riunioni consiliari, nonché attraverso richieste di aggiornamento periodiche alla funzione Affari Legali e Societari formulate in merito a verifiche già avviate nel corso degli esercizi precedenti, in relazione ad alcune contestazioni formulate dalle autorità giudiziarie competenti, rispetto alle quali non si ravvisano ulteriori sviluppi di rilievo.

Le diverse funzioni societarie adempiono gli obblighi di informazione periodica. All'esito delle verifiche svolte da parte dell'Internal Audit, tra le quali rientrano anche quelle richieste dal Collegio Sindacale, sono state raccomandate alcune azioni di miglioramento anche con riferimento al corpus procedurale e al rafforzamento dei presidi di controllo. La validità di tali azioni è stata altresì condivisa dal Collegio Sindacale. Le azioni stesse sono state implementate in corso d'anno o sono, alla data di redazione della presente relazione, in corso di svolgimento.

La funzione di Internal Audit ha costantemente supportato le attività del Collegio. Il responsabile della funzione viene sempre invitato alle riunioni del Collegio e vi partecipa con regolarità, garantendo un continuo scambio di informazioni e un allineamento delle rispettive attività di vigilanza e controllo, anche in raccordo con il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, la cui segreteria è ora affidata ad una persona in organico nella predetta funzione. Nel complesso, le attività poste in essere dal dirigente si sono rivelate efficaci e appropriate, come si può desumere anche dalla Relazione sull'attività di Internal Audit per l'esercizio 2017, presentata al Consiglio di amministrazione tenutosi il 27 febbraio 2018. La funzione Internal Audit opera sulla base del mandato conferito dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2016 e di un Piano pluriennale declinato di anno in anno ed approvato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e sentito il

Collegio Sindacale. Il responsabile della funzione Internal Audit è incaricato altresì della gestione delle tematiche anticorruzione e frode, rispetto alle quali la Società ha proseguito nel percorso di sensibilizzazione interna avendo inoltre provveduto ad istituire idonei canali per effettuare segnalazioni (c.d. whistleblowing), e definendo altresì il relativo regolamento.

Le segnalazioni ricevute dalla funzione Internal Audit nel corso del 2017 sono state n. 15. Tutte le segnalazioni sono state prese in carico ed esaminate, dando luogo a n. 7 verifiche completate, aggiuntive rispetto a quelle pianificate. A tal proposito, il Collegio ha esaminato i rapporti periodici elaborati nel 2017 dall'Internal Audit unitamente ad ognuno dei n. 27 audit di piano ed extra piano dalla stessa funzione redatti, con evidenza di tutte le segnalazioni ricevute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati. Tre degli audit extra piano derivano da richieste del Collegio Sindacale e si sono conclusi con esiti positivi, per quanto siano state riscontrate alcune opportunità di miglioramento legate alla tempestività e alla completezza dei flussi informativi verso il vertice.

Rispetto alle segnalazioni chiuse si evidenzia che alcune hanno portato all'introduzione di controlli di secondo livello ed alla necessità di introdurre o aggiornare le procedure.

I flussi informativi fra la funzione Internal Audit, l'Organismo di Vigilanza, il Collegio Sindacale e i Comitati endoconsiliari sono intensi e tempestivi, grazie anche alla partecipazione ai Comitati del Presidente del Collegio, nonché talvolta di altri componenti dello stesso, e del responsabile della citata funzione. I lavori svolti dai due Comitati sono approfonditi e adeguati, per i numerosi temi trattati e per il loro svolgimento, nel rispetto del coordinamento con le attività consiliari e degli obblighi informativi.

Il Collegio Sindacale ritiene dunque adeguato nel suo complesso il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e delle singole aree operative, che mostra il consolidamento dei presidi adottati in conseguenza della quotazione, in considerazione dell'attività di vigilanza svolta sulla pianificazione e sull'ambiente di controllo interno, sul sistema di valutazione dei rischi aziendali, sull'attività di controllo interno, sulle procedure e i meccanismi di informazioni e di comunicazione, nonché sull'attività di monitoraggio.

L'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e l'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio ha vigilato sul sistema amministrativo contabile della Società e sulla sua affidabilità nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante le informazioni fornite dal Dirigente Preposto e dai responsabili delle funzioni competenti, l'esame della documentazione predisposta al riguardo dalla Società e l'analisi delle attività svolte dalla società di revisione.

In particolare, il Collegio ha potuto constatare che nel corso del 2017 è stata posta in essere e completata, da parte del Dirigente Preposto, la valutazione di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili di cui all'art. 154-bis T.U.F. Tale attività ha consentito il rilascio delle attestazioni da parte del medesimo Dirigente sulla circostanza che i documenti di bilancio sono conformi ai principi contabili internazionali applicabili e in grado di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Il Collegio Sindacale ha espresso il prescritto parere in merito alla nomina per il triennio 2017-2019 del Dirigente Preposto, avvenuta con delibera del Consiglio di Amministrazione del 4 maggio 2017. Per quanto concerne l'attività svolta, sulla informazioni acquisite, risultano complete le dichiarazioni, le procedure e le attestazioni poste in essere dal Dirigente Preposto. A tale riguardo, va segnalato come quest'ultimo abbia provveduto a redigere un Piano di attività e ad aggiornare il Regolamento del Dirigente Preposto, successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2018.

Il Collegio ha inoltre esaminato le relazioni dell'Internal Audit che prendono in esame gli aspetti amministrativo contabili con particolare riferimento alle poste valutative.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato regolarmente i responsabili della società di revisione incaricata EY, al fine dello scambio di dati e informazioni rilevanti ai sensi dell'art. 150, c. 3, T.U.F. nonché del D.Lgs. 39/2010. In tali incontri la menzionata società di revisione non ha comunicato alcun fatto o anomalia di rilevanza tale da dover essere segnalato nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale ha valutato e vigilato, per quanto di propria competenza ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, sul processo di informativa finanziaria nonché sull'efficacia dei sistemi di controllo amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione tramite: i) lo scambio periodico di informazioni con l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto a norma delle disposizioni contenute nell'art. 154-bis T.U.F .; ii) l'esame dei rapporti predisposti dal responsabile dell'Internal Audit e degli esiti delle eventuali azioni correttive intraprese a seguito delle attività di audit; iii) l'acquisizione di informazioni da parte dei responsabili delle funzioni aziendali; iv) il raccordo con gli organi di controllo e di amministrazione delle società controllate ai sensi dell'art. 151, commi 1 e 2, T.U.F .; v) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate; vi) l'approfondimento degli aspetti chiave della revisione e delle altre tematiche emerse nel corso dello scambio informativo con la società di revisione, che ha altresì illustrato la strategia di attività, le aree di attenzione, i controlli eseguiti e i relativi esiti senza rilevare carenze significative concernenti il controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Il Collegio ha altresì verificato l'iter formale e sostanziale di valutazione della partecipazione di ENAV in Techno Sky e in Aireon LCC per il tramite della controllata ENAV North Atlantic, analizzando la metodologia applicata e i relativi risultati, riscontrandoli corretti e coerenti rispetto alla rappresentazione dei rispettivi impairment test nella Relazione finanziaria, anche alla stregua delle analoghe valutazioni svolte dal Consiglio di Amministrazione, supportato dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e previo confronto con la società di revisione.

Il Collegio, alla luce dell'attività di vigilanza svolta e tenuto anche conto della valutazione di adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società formulata dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2018, ritiene, per quanto di propria competenza, che tale sistema sia sostanzialmente adeguato ed affidabile ai fini della corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

In data 29 marzo 2018, la società di revisione EY ha rilasciato ai sensi dell'art. 14 D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento UE 537/2014 le relazioni di revisione sul bilancio di' esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2017, con le quali ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci di esercizio e consolidato del Gruppo forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che le Relazioni sulla gestione che corredano il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 e le informazioni della Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, T.U.F., sono coerenti con il bilancio e sono redatte in conformità alle norme di legge;
  • confermato che il giudizio sul bilancio separato e sul bilancio consolidato espresso nelle . predette Relazioni è in linea con quanto indicato nella Relazione aggiuntiva predisposta ai sensi dell'art. 11 del Reg. UE 537/2014.

In data 29 marzo 2018, la società di revisione EY ha altresì presentato al Collegio Sindacale, nella sua qualità di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, la Relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale emerge che non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione degli organismi di governance.

La società di revisione ha presentato al Collegio Sindacale la dichiarazione relativa all'indipendenza, così come richiesto dagli artt. 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del D.Lgs. 39/2010, nonché dall'art. 6 del citato Regolamento, dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza. Al riguardo, il Collegio ritiene che non siano emersi aspetti critici in materia di indipendenza della società di revisione. La società di revisione ha inoltre pubblicato sul proprio sito internet la relazione di trasparenza 2017 prodotta ai sensi dell'art. 18, comma 1, del richiamato decreto.

Il Collegio ha verificato che, nel corso dell'esercizio 2017, i corrispettivi complessivi per i servizi non audit related resi dalla società di revisione EY e dalle entità della sua rete in favore della Società e delle sue controllate hanno rispettato i limiti di cui all'art. 4, comma 2, del Regolamento UE 537/2014. A tal fine, è stata valutata la natura dei predetti incarichi alla luce dei criteri dettati dalla normativa in merito ai servizi vietati di cui all'art. 5 del richiamato Regolamento. Alla luce delle prescrizioni di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio dichiara che i corrispettivi dei predetti incarichi ammontano complessivamente a Euro 52.000 e sono indicati, ai sensi dell'art. dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, nella nota 40 al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

Il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato

Il Collegio ha esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, che registra un utile dell'esercizio di Euro 94.504.734,29 e non vede, per quanto a conoscenza del Collegio, deroghe alle norme di legge.

Non essendo demandata al Collegio la funzione di revisione legale, lo stesso ha vigilato sull'impostazione generale del bilancio, sulla sua conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, senza rilevare aspetti da riferire. Il Collegio ha verificato inoltre

l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione, anche in questo caso senza rilievi da esporre. Gli amministratori hanno dettagliatamente illustrato nella nota e nella relazione sulla gestione le poste che hanno concorso al risultato economico e gli eventi generativi delle medesime.

Il Bilancio di esercizio di ENAV al 31 dicembre 2017 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali International Accounting Standards (IAS) ed International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni (IFRIC e SIC), adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE)1606/2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. I principi contabili utilizzati riflettono la piena operatività di ENAV nel prevedibile futuro essendo applicati nel presupposto della continuità aziendale e sono conformi a quelli applicati nella redazione del bilancio d'esercizio 2016.

Il Bilancio dell'esercizio 2017 di ENAV è stato sottoposto, come già anticipato, a revisione contabile da parte della società di revisione che, ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. n. 39/2010, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa.

La società di revisione ha altresì emesso la relazione sulla revisione del bilancio relativo all'esercizio 2017 della controllata Techno Sky S.r.l. Inoltre, nel corso degli incontri periodici con i rappresentanti della Società di revisione, questi ultimi non hanno evidenziato criticità relative ai reporting package delle principali società estere del Gruppo ENAV.

Con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 15 e ss. del Regolamento Mercati (come da ultimo modificato con Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017), in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni delle società controllate extra UE, alla data del 31 dicembre 2017, il Collegio Sindacale dà evidenza che le società cui si applica tale disposizione sono incluse fra le imprese in ambito ai fini del Sistema ENAV di Controllo Interno sull'informativa finanziaria, rispetto al quale non sono state segnalate carenze significative. A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nel mese di marzo 2018 ha inoltre attestato in sede di approvazione del progetto di Bilancio dell'esercizio 2017 l'osservanza della richiamata disciplina.

Ritenendo sufficienti le attività di verifica svolte, si è rinunciato al termine previsto dagli artt. 2429 c.c. e 154-ter T.U.F. per la redazione della presente relazione.

Fermo restando che a carico del Collegio non è previsto alcun obbligo di relazione né di formali espressioni di giudizio sul bilancio consolidato, presente invece in capo alla società di revisione, si è proceduto a constatare come il medesimo chiuda con un utile di Euro 101.497.826, di intera pertinenza del Gruppo, e come la relazione specifica di EY resa ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 non veda rilievi o richiami di informativa di sorta. Si riferirà in seguito, nella specifica sezione della presente relazione, sui principali rapporti con le società controllate.

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

Il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 3, comma 7, D.Lgs. 31 dicembre 2016 n. 254, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni contenute nel decreto medesimo in tema di Dichiarazione di carattere non finanziario ("DNF") e, in proposito, rileva che la Società ha adempiuto agli obblighi previsti dalla richiamata normativa ai fini della predisposizione del documento in questione, in conformità agli artt. 3 e 4 del citato Decreto, nonché dell'art. 5 del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 20267 del 18 gennaio 2018, e redatta nel rispetto dei principi e delle metodologie di cui ai GRI Standards selezionati dalla Società.

La DNF relativa al 2017, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 12 marzo 2018, è stata corredata dalla relazione di revisione limitata rilasciata da EY in data 29 marzo2018.

Le Regole di Governo societario

La Società ha aderito al Codice di Autodisciplina delle società quotate in Italia con delibera del 17 febbraio 2016, come risulta anche dalla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari per l'esercizio 2017, approvata dagli amministratori in data 12 marzo 2018 e messa a disposizione del pubblico sul sito internet della Società e nelle forme di legge. Tale Relazione, redatta secondo le istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati organizzato gestito da Borsa Italiana S.p.a. ed ai sensi dell'art. 123-bis del T.U.F., descrive in dettaglio il sistema di governance societario adottato.

Il Collegio ritiene che la Relazione sia conforme alle regole previste dal Codice di Autodisciplina e che le stesse, sulla base di quanto emerso nel corso dell'attività di vigilanza svolta, risultano effettivamente e correttamente applicate.

Il Collegio ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei consiglieri.

Il Collegio ha verificato l'avvenuta predisposizione ed approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Politica contenuta nella Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione, redatta ai sensi dell'art. 123-ter T.U.F. e dell'art. 84-ter del Regolamento Emittenti, che la Società sottoporrà al voto, non vincolante, dell'Assemblea degli azionisti.

Rapporti con l'Ente controllante e con le società controllate

Il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) ha posseduto fino al 26 luglio 2016 il 100% del capitale sociale che, a seguito della quotazione della Società sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., risultava partecipato per il 53,373% dal MEF e per il 46,627% da azionariato istituzionale ed individuale, In data 30 ottobre 2017, il MEF ha assegnato n. 524.790 azioni ordinarie gratuite in favore deefli assegnatari dell'Offerta Pubblica di Vendita che hanno mantenuto senza soluzione di continuità la piena proprietà dei titoli per dodici mesi e, pertanto, alla data del 31 dicembre 2017, ENAV risulta partecipata per il 53,28% dal MEF e per il 46,72% da azionariato istituzionale ed individuale.

Quanto ai rapporti con il MEF, si ricorda come la Società sia soggetta alla disciplina dei cd. golden powers ai sensi del D.L. 15 marzo 2012 n. 21, convertito con modificazioni con la L. 11 maggio 2012, n. 56, il tutto come specificato nella richiamata Relazione sul governo societario al paragrafo 1.7.

Fra le società controllate, su cui ENAV esercita direzione e coordinamento, assume rilevanza la società italiana Techno Sky S.r.l., incaricata delle attività di manutenzione degli impianti, dei sistemi e dei software utilizzati per il controllo del traffico aereo in Italia e non solo, al fine di assicurarne la piena efficienza operativa e la completa disponibilità, senza soluzione di continuità. Il Collegio Sindacale ha incontrato l'Organo di controllo di Techno Sky, al fine di realizzare il necessario scambio informativo, nonché di esaminare il bilancio relativo all'esercizio 2017 della stessa, consolidato in capo alla Società, e le relative relazioni degli organi di controllo, dalle quali non emergono elementi significativi tali da non far ritenere adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. In particolare, in Techno Sky opera un autonomo Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e la funzione Internal Audit che, sulla base del mandato conferito, opera su tutte le società del Gruppo. In particolare, la funzione Internal Audit informa il Collegio Sindacale di Techno Sky delle verifiche effettuate e delle risultanze emerse.

Le operazioni con parti correlate

La Società ha adottato regole che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate secondo i principi generali indicati da Consob, come descritto nella relazione sulla gestione al bilancio dell'esercizio 2017. In particolare, il Consiglio di Amministrazione di ENAV ha approvato in data 21 giugno 2016, con efficacia a decorrere dalla data di quotazione, la "Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate", ai sensi dell'articolo 2391-bis c.c. e del Regolamento adottato da Consob con deliberazione n. 17221/2010 e successive modifiche e integrazioni. Tale procedura, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, è stata da ultimo aggiornata dal Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2017.

In particolare, come detto, il regolamento sul funzionamento dell'apposito Comitato endoconsiliare è stato adottato con delibera consiliare del 21 giugno 2016, mentre il Comitato medesimo è stato nominato per la prima volta con delibera dell'8 giugno 2016 e, a seguito della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, ne sono stati nominati i nuovi componenti con delibera del 4 maggio 2017. La composizione del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, sia nella prima che nella seconda conformazione, soddisfa i requisiti di indipendenza richiesti dal Codice di Autodisciplina.

Il Collegio Sindacale valuta adeguata l'attività svolta in materia dal Comitato, con il supporto anche della funzione Internal Audit, nonché l'informazione fornita dal Consiglio de Amministrazione nella Relazione sulla gestione con riguardo alle operazioni infragruppo e a quelle con parti correlate.

Il bilancio di esercizio 2017 contiene l'indicazione dei rapporti intrattenuti con entità correlate, secondo le disposizioni dello IAS 24. Le entità dei rapporti di natura commerciale e diversa e di( natura finanziaria con le parti correlate sono adeguatamente evidenziati nelle note al bilancio,

cui si rinvia per quanto attiene alla individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Dette ultime operazioni, individuate dal principio contabile IAS 24, riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari. Nelle Note al bilancio sono inoltre richiamate le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale e sostanziale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nella procedura sopra richiamata e dettagliatamente descritte nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2017. Tutte le operazioni dell'esercizio 2017 fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate - ove non diversamente indicato - a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Eventuali omissioni e fatti censurabili. Denunzie e pareri resi.

Nell'attività di vigilanza non si sono riscontrate omissioni da parte degli amministratori o fatti censurabili, sicché non vi sono irregolarità degne di essere comunicate a Consob ai sensi dell'art. 149, c. 3, del T.U.F. .

Nel corso dell'esercizio e fino alla data odierna al Collegio Sindacale sono pervenute le seguenti denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.:

i) nel corso dell'Assemblea tenutasi in data 28 aprile 2017, un Socio proponeva denuncia con riferimento alle mancate dimissioni da parte dei membri del Collegio Sindacale in occasione della quotazione in Borsa e all'asserita inadeguatezza della remunerazione dei componenti il Collegio Sindacale, reputando opportuno un incremento, pari almeno al 50%. Il Collegio, pur considerando la denuncia irritualmente presentata, la esaminava ritenendola infondata nel merito, avendo valutato i compensi deliberati dall'Assemblea del 28 aprile 2017 adeguati, anche sulla base compensi per i componenti degli Organi di controllo di altre società quotate.

Le altre denunce sono state tutte presentate in data 28 maggio 2017 con due distinte comunicazioni inoltrate dal medesimo Azionista.

  • ii) E stata in primo luogo sostenuta la incompleta evasione di domanda posta prima della celebrazione dell'Assemblea 2017 avente ad oggetto l'indicazione delle operazioni con parti correlate di importo esiguo, oltre che di quelle di minore rilevanza esterne al Gruppo. Rispetto a tale denuncia, il Collegio ha svolto approfondite verifiche con il supporto della funzione Amministrazione valutando altresì i dati riportati con l'informativa finanziaria. All'esito delle verifiche effettuate, non sono emerse condotte omissive rispetto all'adempimento degli obblighi informativi in materia di operazioni con parti correlate, per come riportate nella Relazione finanziaria 2016.
  • iii) È stata poi sottolineata l'eccessiva sinteticità della verbalizzazione assembleare. A tal proposito il Collegio ha svolto approfondimenti con il supporto della funzione Affari Legali e Societari anche con il coinvolgimento del Notaio incaricato di redigere il verbale dell'Assemblea 2017, dott. Salvatore Mariconda. In conclusione delle attività di verifica, le modalità di celebrazione dell'evento assembleare, chiaramente esplicitate dal

Presidente in apertura di seduta, e la relativa attività di verbalizzazione sono risultate conformi all'applicabile normativa di rango primario oltre che alla disciplina dettata dallo statuto della Società.

  • iv) È stata quindi denunciata l'omessa disclosure di nominativi di persone indagate nell'ambito di procedimenti penali cui si faceva riferimento all'informativa finanziaria. Il Collegio ha svolto al riguardo adeguate attività di verifica, in più incontri e con il supporto delle funzioni Amministrazione e Affari Legali e Societari. All'esito degli approfondimenti, si rileva come l'informativa resa nella Relazione finanziaria 2016, con riferimento ai procedimenti penali, risulti conforme a quanto richiesto e previsto dall'art. 2423 c.c. in tema di disclosure di informazioni di carattere finanziario.
  • v) Viene poi asserita la incompleta evasione di domanda posta prima della celebrazione dell'Assemblea 2017 avente ad oggetto i dati sulle coperture di posti riservati alle categorie protette ex legge 68/99, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili presso le società di diritto italiano del Gruppo. Rispetto a tale denuncia il Collegio ha svolto approfondite verifiche, con il supporto istruttorio delle strutture interne analizzando le modalità di applicazione di tale normativa e dei relativi criteri di computo da parte di ENAV, tenendo debitamente conto anche della disciplina di rango europeo e delle convenzioni internazionali cui l'Italia ha aderito, che dettano stringenti requisiti d'idoneità per il personale operativo impiegato nei servizi della navigazione aerea. Il Collegio ha riscontrato la trasparenza e la proattività con cui la Società ha operato, nelle comunicazioni e nelle interlocuzioni con le autorità preposte alla vigilanza, in merito all'applicazione di tale normativa ed ai criteri di computo adoperati, anche per l'acquisizione di ogni condivisione ed indirizzo per l'assolvimento dei relativi obblighi. Il Collegio ha inoltre rilevato che l'Ufficio territoriale competente ha avvalorato il comportamento tenuto dalla Società e che, per ulteriore conferma, detto Ufficio ha interessato per competenza altra amministrazione con richiesta di specifico parere, ad oggi in corso di definizione. Alla data di rilascio della presente relazione il Collegio non ritiene dunque di rilevare elementi censurabili per le finalità di cui all'art. 2408 c.c., fermo restando che continuerà a monitorare l'evoluzione del procedimento in corso.
  • vi) Viene infine sostenuta la scarsa leggibilità delle risposte alle domande preassembleari. A tale riguardo, all'esito degli approfondimenti svolti con il supporto della funzione Affari Legali e Societari oltre che con quello della funzione Brand Development (quale struttura interna responsabile dell'organizzazione e della logistica dell'evento assembleare), non sono emerse condotte censurabili in quanto il Collegio ha potuto verificare la materiale leggibilità delle domande e risposte distribuite direttamente durante l'Assemblea, solo lievemente schiarite a causa delle copie che la Società, anche a fini di completezza dei contenuti delle risposte, ha dovuto necessariamente effettuare direttamente presso la sede assembleare potendo ricorrere alle sole attrezzature di stampa ivi presenti.

Nel corso dell'esercizio 2017, il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere i seguenti pareri, rilasciati sempre in senso positivo, in merito a:

  • i) approvazione del criterio di assegnazione relativo alla seconda tranche del transaction bonus per l'Amministratore Delegato;
  • ii) approvazione delle linee guida relative agli obiettivi di performance per il 2017 (MBO) dell'Amministratore Delegato e dei dirigenti con responsabilità strategiche;

  • iii) nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari per il triennio 2017-2019;

  • determinazione ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c., dei compensi dei componenti iv) dei comitati endoconsiliari;
  • determinazione ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c., del compenso v) dell' Amministratore Delegato;
  • vi) determinazione ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c., della retribuzione del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dei componenti dei Comitati endoconsiliari e sulle Linee guida di indirizzo in materia di dirigenti con responsabilità strategiche;
  • approvazione: a) delle linee guida di indirizzo in materia di Dirigenti con vii) Responsabilità Strategiche; b) dell'adozione nel breve periodo, sia per l'Amministratore Delegato che per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche del principio di una politica di incentivazione in ipotesi di underperformance per gli anni 2018 e 2019; c) delle tutele assistenziali e previdenziali per l'Amministratore Delegato; d) dei benefits per l'Amministratore Delegato; e) della Severance per l'Amministratore Delegato; f) del Regolamento Attuativo del Piano di Performance Share e del primo lancio del Piano per il triennio 2017-2019.

Conclusioni

Sulla base delle citate attività svolte e tenuto conto delle considerazioni sopra riportate, il Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 153, comma 2, T.U.F., esprime parere favorevole sulla proposta di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 e sulla proposta di destinazione del relativo utile di esercizio nei termini formulati dal Consiglio di Amministrazione.

29 marzo 2018 - Presidente 20180 Franca Brusco Mattia Berti - Sindaco effettivo - Sindaco effettivo Donato Pellegrino

Relazione della Società di revisione sul bilancio di esercizio

Enav S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Po, 32 00198 Roma Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 32475504 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Enav S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2017, dal conto economico, dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione
11 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Valutazione della partecipazione in Techno Sky S.r.I.

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2017 ammontano a 146,9 milioni di euro. La partecipazione nella società controllata Techno Sky S.r.I. è iscritta al 31 dicembre 2017 ad un ammontare pari a 99,2 milioni di euro.

La direzione aziendale valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività; in particolare, nel corso dell'esercizio è stato svolto il test di impairment relativo alla partecipazione detenuta nella controllata Techno Sky S.r.I..

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile della partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della sua redditività futura per il periodo del Piano economico finanziario 2018 - 2022, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alle assunzioni e le stime utilizzate dalla direzione aziendale è riportata nella nota illustrativa "Uso di stime e giudizi del management", mentre l'informativa relativa al processo di determinazione del valore recuperabile della partecipazione, è riportata nella nota "7. Partecipazioni".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, coerentemente con il corrispondente impairment test dell'avviamento nel bilancio consolidato, l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri, la verifica della coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri della partecipazione con il Piano economico finanziario 2018 - 2022, la valutazione della qualità delle previsioni, rispetto all'accuratezza storica di quelle precedenti e la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, i quali hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione della partecipazione in Techno Sky S.r.l..

Valutazione della partecipazione in Enav North Atlantic LLC

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2017 ammontano a 146,9 milioni di euro. La partecipazione nella società controllata Enav North Atlantic LLC è iscritta al 31 dicembre 2017 ad un ammontare pari a 47,5 milioni di euro. La società Enav North Atlantic LLC, è stata costituita da Enav S.p.A. al fine di effettuare l'investimento partecipativo nella società di diritto statunitense Aireon LLC.

l processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile della partecipazione, basati sulla valutazione della recuperabilità della partecipazione in Aireon, sono coerenti con le corrispondenti valutazioni svolte con riferimento al bilancio consolidato.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione della partecipazione in Enav North Atlantic LLC è riportata nella nota illustrativa. "Uso di stime e giudizi del management" mentre l'informativa relativa alle modalità di esecuzione del test di impairment, è riportata nella nota "7 Partecipazioni".

Rilevazione e misurazione dei ricavi - cd. Balance

I ricavi legati all'erogazione dei servizi di rotta e ai servizi di terminale comprendono la rettifica dei ricavi, effettuata a fine esercizio, al fine di riflettere la performance effettiva dell'esercizio; tale rettifica ai ricavi, effettuata mediante il meccanismo del cd. Balance, verrà regolata mediante specifici meccanismi tariffari nel corso degli esercizi successivi a quello di competenza.

I processi e le modalità di misurazione di tale rettifica ai ricavi si basano su algoritmi di calcolo generalmente complessi ed assunzioni che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei tempi di recupero degli importi negli esercizi successivi a quello di competenza nonché la scelta del tasso di attualizzazione utilizzato.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, l'analisi dei flussi di cassa futuri, anche rispetto alla loro coerenza con il piano economico finanziario del progetto di sviluppo della stessa, e la verifica della determinazione del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile della partecipazione.

Infine. abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione della partecipazione in Enav North Atlantic LLC.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro, la comprensione della normativa applicabile, la comprensione e valutazione delle modalità di stima utilizzate dalla direzione aziendale, l'analisi della procedura e dei controlli chiave, la verifica dei tassi di attualizzazione utilizzati, e la verifica della correttezza aritmetica dei calcoli effettuati dalla direzione aziendale.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio con riferimento alla metodologia di misurazione e contabilizzazione della rettifica ai ricavi derivanti dal meccanismo del Balance.

In considerazione delle complessità sopracitate per stimare la rettifica ai ricavi derivanti dal meccanismo del Balance, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla modalità di contabilizzazione e misurazione dei ricavi derivanti dal meccanismo del Balance è riportata nelle note illustrative "3. Principi contabili" e "Uso di stime e giudizi del management".

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

ll collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Enav S.p.A. ci ha conferito in data 29 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Enav S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Enav S.p.A. al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Roma, 29 marzo 2018

EY S.O

Mauro Ottaviani (Socio)

Informazioni legali e contatti

Sede legale

Enav SpA Via Salaria n. 716 – 00138 Roma Tel. +39 06 81661 www.enav.it

Informazioni legali

Capitale sociale: 541.744.385,00 euro i.v. Codice Fiscale e Iscrizione Registro delle Imprese Di Roma n. 97016000586 Partita IVA n. 02152021008

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