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Annual / Quarterly Financial Statement May 17, 2018

4202_rns_2018-05-17_dc44401d-c1f2-40d3-9d9f-37c7aa232eb3.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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c. Rischio tasso di cambio non connesso a commodity

In relazione al rischio di cambio diverso da quello incluso nel prezzo delle commodities, gli strumenti di copertura al 31 dicembre 2017 sono i seguenti:

STRUMENTO
DI COPERTURA
ATTIVITÀ COPERTA 31 DICEMBRE 2017 31 DICEMBRE 2016
Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Cross Currency IRS Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
(7, 9) $103,7(*)$ 3,9 98,0
Currency Forward Acquisti futuri in valuta estera 0.1 0,8
Totale (7, 9) 103,7 4,0 98,8

(*) al 31 dicembre 2017 il nozionale del CCS è stato valutato al cambio ECB di fine anno.

Con riferimento al trattamento contabile, i derivati di copertura sopra indicati sono in cash flow hedge con imputazione integrale nella riserva di patrimonio netto.

In particolare:

1) Cross Currency IRS

Il sottostante del derivato si riferisce al prestito obbligazionario a tasso fisso di 14 miliardi di yen con scadenza 2036 bullet emesso nel 2006.

Su tale finanziamento è stato stipulato, per tutta la durata dello stesso, un contratto di cross currency swap, trasformando il prestito e i relativi interessi da importi denominati in yen a importi denominati in euro.

Al 31 dicembre 2017 il fair value della copertura è negativo per 7,9 milioni di euro. Si evidenzia che il fair value migliorerebbe di 18,1 milioni di euro in caso di traslazione negativa del 10% della curva forward del cambio euro/yen (apprezzamento dello yen) e peggiorerebbe di 14,8 milioni di euro in caso di traslazione positiva del 10% della curva forward del cambio euro/yen (deprezzamento dello yen). Tale sensitivity è calcolata allo scopo di determinare l'effetto della variazione della curva forward del tasso di cambio euro/yen sul fair value a prescindere da eventuali impatti sull'aggiustamento imputabile al bCVA.

2) Currency Forward

Il sottostante del derivato si riferisce a pagamenti di fatture in valuta estera, denominati in USD, in relazione al contratto di manutenzione della centrale Sermide.

d. Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni o che sia in grado di farlo a condizioni economiche sfavorevoli.

Il profilo delle scadenze del debito lordo del Gruppo è di seguito riepilogato:

milioni di euro Saldo Quote con Quota scadente entro il
contabile
31 12 2017
scadenza
entro
i 12 mesi
scadenza
oltre
i 12 mesi
31 12 2019 31 12 20 20 31 12 2021 31 12 2022 Oltre
Obbligazioni 2.995 345 2.650 509 350 498 1.293
Debiti per leasing
finanziario
45 40 4 4 4 4 24
Debiti finanziari verso
parti correlate
٠
Finanziamenti Bancari 897 86 811 86 134 85 82 424
TOTALE 3.938 437 3.501 599 138 439 584 1.741

La politica di gestione del rischio si realizza tramite (i) una strategia di gestione del debito diversificata per fonti di finanziamento e scadenze e (ii) il mantenimento di disponibilità finanziarie sufficienti a far fronte agli impegni programmati e a quelli inattesi su un determinato orizzonte temporale.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo ha a disposizione un totale di 1.411 milioni di euro, così composto: (i) linee di credito revolving committed per 600 milioni di euro, con scadenza nel 2019, non utilizzate; (ii) finanziamenti a lungo termine non ancora utilizzati per un totale di 120 milioni di euro; (iii) disponibilità liquide per complessivi 691 milioni di euro, di cui 614 milioni di euro a livello di capogruppo.

Inoltre il Gruppo mantiene in essere un Programma di Emissioni Obbligazionarie (Euro Medium Term Note Programme) da 4 miliardi di euro, di cui nominali 1438 milioni di euro ancora disponibili.

La tabella che seque analizza il worst case con riferimento alle passività finanziarie (compresi i debiti commerciali), nella quale gli importi indicati sono flussi di cassa futuri, nominali e non scontati, determinati con riferimento alle residue scadenze contrattuali, per la quota in conto capitale e per la quota in conto interessi (ad esclusione di EPCG, per cui non sono incluse le quote in conto interessi); sono altresì inclusi i flussi nominali non scontati inerenti i contratti derivati su tassi di interesse.

31 12 2017 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 45 354 3.066
Debiti e altre passività finanziarie 10 89 920
Totale flussi finanziari 55 443 3.986
Debiti verso fornitori 461 89
Totale debiti commerciali 461 89
31 12 2016 milioni di euro 1-3 MESI 4-12 MESI OLTRE 12 MESI
Obbligazioni 45 52 2.938
Debiti e altre nassività finanziarie 107 717 1.030
107 213 1.02
152 265 3.96
515 99
515 99

e. Rischio credito

Il rischio di credito è connesso all'eventualità che una controparte, commerciale o di trading, sia inadempiente, ovvero non onori il proprio impegno nei modi e tempi previsti contrattualmente. Tale tipologia di rischio viene gestita dal Gruppo attraverso apposite procedure (Credit Policy, procedura Energy Risk Management) ed opportune azioni di mitigazione.

Il presidio di tale rischio viene effettuato sia dalla funzione di Credit Management allocata centralmente (e dalle corrispondenti funzioni delle società operative) che dall'Unità Organizzativa Group Risk Management che si occupa di supportare le società del Gruppo sia con riferimento alle attività commerciali che di trading. La mitigazione del rischio avviene tramite la valutazione preventiva del merito creditizio della controparte e la costante verifica del rispetto del limite di esposizione nonché attraverso richiesta di adeguate garanzie.

I tempi di pagamento applicati alla generalità della clientela prevedono diverse scadenze, secondo quanto previsto dalla normativa applicabile e nel rispetto degli standard di mercato. Nei casi di ritardato pagamento, in linea con le esplicite previsioni dei sottostanti contratti, si procede ad addebitare gli interessi di mora nella misura prevista dai contratti stessi o dalle vigenti leggi in materia (applicazione del tasso di mora ex D.Lgs. 231/2002).

I crediti commerciali sono esposti in bilancio al netto delle eventuali svalutazioni; si ritiene che il valore riportato esprima la corretta rappresentazione del valore di presunto realizzo del monte crediti commerciali. Per l'aging dei crediti commerciali si rimanda alla nota "Crediti commerciali".

f. Rischio equitu

Il Gruppo A2A è esposto al rischio equity limitatamente al possesso delle azioni proprie detenute da A2A S.p.A. che al 31 dicembre 2017, risultano pari a n. 23.721.421 azioni corrispondenti allo 0,757% del Capitale sociale che è costituito da n. 3.132.905.277 azioni.

Dal punto di vista contabile, come disposto dagli IAS/IFRS, il costo di acquisto delle azioni proprie è iscritto in riduzione del Patrimonio netto e neppure in caso di cessione l'eventuale differenza positiva o negativa, rispetto al costo di acquisto, avrà effetti sul Conto economico. L'acquisto di azioni proprie è stato effettuato per perseguire finalità di sviluppo come le operazioni connesse a progetti industriali coerenti con le linee strategiche che la società intende perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.

g. Rischio rispetto covenants

I prestiti obbligazionari (valore contabile al 31 dicembre 2017 pari a 2.995 milioni di euro), i finanziamenti (valore contabile al 31 dicembre 2017 pari a 897 milioni di euro) e linee bancarie revolving committed presentano Terms and Conditions in linea con il mercato per ciascuna tipologia di strumenti. In particolare prevedono: (i) clausole di negative pledge per effetto delle quali la capogruppo si impegna a non costituire, con eccezioni, garanzie sui propri beni e su quelli delle sue controllate dirette, oltre una soglia specificatamente individuata; (ii) clausole di cross default/acceleration che comportano l'obbligo di rimborso immediato dei finanziamenti al verificarsi di gravi inadempienze; (iii) clausole che prevedono l'obbligo di rimborso immediato nel caso di insolvenza dichiarata di alcune società del Gruppo.

I prestiti obbligazionari includono (i) 2.590 milioni di euro (valore contabile) emessi nell'ambito del Programma EMTN, che prevedono a favore degli investitori una Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società che determini nei successivi 180 giorni un conseguente downgrade del rating a livello sub-investment grade (se entro tali 180 giorni il rating della società dovesse ritornare ad investment grade l'opzione non è esercitabile); (ii) 105 milioni di euro relativi al prestito obbligazionario privato in yen con scadenza 2036 con una clausola di Put right a favore dell'investitore nel caso in cui il rating risulti inferiore a BBB- o equivalente livello (sub-investment grade); (iii) 299 milioni di euro relativi all'Eurobond di LGH con scadenza 2018 con una clausola di Change of Control Put nel caso di mutamento di controllo della società. Il prestito obbligazionario in essere tra LGH e un pool di investitori istituzionali prevede, inoltre, nel caso in cui il rapporto tra Ebitda consolidato e oneri finanziari lordi scenda sotto il valore di 2,50, il divieto di contrarre nuovi debiti finanziari e il divieto di distribuire dividendi.

I finanziamenti stipulati con la Banca Europea degli Investimenti, del valore contabile di 768 milioni di euro prevedono una clausola di Credit Rating (se rating inferiore a BBB- o equivalente livello a sub-investment grade), di cui 654 milioni di euro - con scadenza oltre 2024 - includono anche una clausola di mutamento di controllo della capogruppo, con il diritto per la banca di invocare, previo avviso alla società contenente indicazione delle motivazioni, il rimborso anticipato del finanziamento.

Infine il finanziamento sottoscritto dalla capogruppo con Unicredit, intermediato BEI, del valore contabile di 4 milioni di euro e scadenza giugno 2018, ha una clausola di Credit Rating che prevede l'impegno della società a mantenere per tutta la durata del finanziamento un rating pari ad "investment grade". Nel caso in cui tale impegno non venga rispettato è previsto il rispetto, su base annuale, di alcuni covenants finanziari relativi al rapporto tra indebitamento ed equity, tra indebitamento e MOL, tra MOL ed oneri finanziari.

Con riferimento ai finanziamenti delle società controllate, il finanziamento di A2A gencogas S.p.A. del valore contabile di 30 milioni di euro è assistito da una garanzia reale (ipoteca) per un importo massimo di 120 milioni di euro e prevede due covenants finanziari, PFN/Mezzi propri e PFN/MOL.

Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit di 18 milioni di euro è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della società e prevede per l'anno 2017 che il rapporto tra l'importo in linea capitale del finanziamento erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri sia inferiore a 1,90.

Con riferimento alle linee bancarie revolving committed disponibili, la linea da 600 milioni di euro con scadenza novembre 2019, prevede una clausola di Change of Control che attribuisce la facoltà alle banche di chiedere, in caso di mutamento di controllo della capogruppo tale da comportare un Material Adverse Effect, l'estinzione della facility ed il rimborso anticipato di quanto eventualmente utilizzato. La linea da 600 milioni è soggetta inoltre al covenant finanziario PFN/EBITDA.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prosnetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Critorio procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre infori

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Al 31 dicembre 2017 non vi è alcuna situazione di mancato rispetto dei covenants delle società del Gruppo A2A.

SOCIETÀ BANCA LIVELLO DI RIFERIMENTO LIVELLO RILEVATO DATA DI
RILEVAZIONE
A2A Pool RCF $Pfn/Ebitda \leq 4.0$ 2,7 31/12/2017
A2A gencogas IntesaSanpaolo Pfn/Mezzi propri <= 2
$Pfn/Mol \lt = 6$
0,1
0,3
31/12/2017
31/12/2017
LGH Obbligazionisti Consolidited Interest
Coverage Ratio > 2,50
4,17 31/12/2017
Linea Energia Unicredit Debito residuo/Mezzi Propri
< 1,90
0,9 31/12/2017

A2A S.p.A. - Covenants finanziari al 31 dicembre 2017

Analisi delle operazioni a termine e strumenti derivati

Nella rappresentazione di bilancio delle operazioni di copertura, ai fini dell'eventuale applicazione dell'hedge accounting, si procede alla verifica della rispondenza ai requisiti di compliance con il principio contabile internazionale IAS 39.

In particolare:

  • 1) operazioni definibili di copertura ai sensi dello IAS 39: si dividono in operazioni a copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) e operazioni a copertura del fair value di poste di bilancio (fair value hedge). Per le operazioni di cash flow hedge il risultato maturato è compreso nel Margine Operativo Lordo quando realizzato per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio, mentre il valore prospettico è esposto a Patrimonio netto. Per le operazioni di fair value hedge gli impatti a Conto economico si registrano nell'ambito della stessa linea di bilancio;
  • 2) operazioni non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39, si dividono fra:
  • a. copertura del margine: per tutte le operazioni di copertura dei flussi di cassa o del valore di mercato in linea con politiche di rischio aziendali, il risultato maturato e il valore prospettico sono compresi nel Margine Operativo Lordo per i derivati su commodity e nella gestione finanziaria per derivati su tassi di interesse e cambio;
  • b. operazioni di trading: per le operazioni su commodity il risultato maturato e il valore prospettico sono iscritti a bilancio sopra il Margine Operativo Lordo; per quelli su tassi di interesse e cambio nei proventi e oneri finanziari.

L'utilizzo dei derivati finanziari, nel Gruppo A2A, è disciplinato da un insieme coordinato di procedure (Energy Risk Policy, Deal Life Cycle) che si ispirano alla best practice di settore, ed è finalizzato a limitare il rischio di esposizione di Gruppo all'andamento dei prezzi sui mercati delle commodities di riferimento, sulla base di una strategia di gestione dei flussi di cassa (cash flow hedge).

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al fair value rispetto alla curva forward di mercato della data di riferimento del Bilancio qualora il sottostante del derivato sia negoziato in mercati che presentano una struttura dei prezzi a termine. In assenza di una curva forward di mercato, la valutazione al fair value è determinata sulla base di stime interne utilizzando modelli che fanno riferimento alla best practice di settore.

Nella valutazione del fair value, il Gruppo A2A utilizza la cosiddetta forma di attualizzazione continua e come discount factor il tasso di interesse per attività prive di rischio, identificato nel tasso Eonia (Euro Overnight Index Average) e rappresentato nella sua struttura a termine dalla curva OIS (Overnight Index Swap). Il fair value relativo alle coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) ai sensi dello IAS 39 è stato classificato in base al sottostante dei contratti derivati.

In ottemperanza a quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 13, la determinazione del fair value di uno strumento finanziario OTC è effettuata prendendo in considerazione il rischio di inadempimento (non performance risk). Al fine di quantificare l'aggiustamento di fair value imputabile a tale rischio, A2A ha sviluppato, coerentemente con le best practices di mercato, un modello proprietario denominato "Bilateral Credit Value Adjustment" (bCVA), che valorizza sia le variazioni del merito creditizio della controparte che le variazioni del proprio merito creditizio.

Il bCVA è composto da due addendi, calcolati considerando la probabilità di fallimento di entrambe le controparti, ovvero il Credit Value Adiustment (CVA) ed il Debit Value Adjustment (DVA):

  • · il CVA è un componente negativo e contempla la probabilità che la controparte sia inadempiente e contestualmente A2A presenti un credito nei confronti della controparte;
  • · il DVA è un componente positivo e contempla la probabilità che A2A sia inadempiente e contestualmente la controparte presenti un credito nei confronti di A2A.

Il bCVA è calcolato quindi con riferimento all'esposizione, valutata sulla base del valore di mercato del derivato al momento del default, alla probabilità di default (PD) ed alla Loss Given Default (LGD). Quest'ultima, che rappresenta la percentuale non recuperabile del credito in caso di inadempienza, è valutata sulla base della Metodologia IRB Foundation così come esposta negli accordi di Basilea 2, mentre la PD viene valutata sulla base del Rating delle controparti (Internal Rating Based ove non disponibile) e della probabilità di default storica ad esso associata e pubblicata annualmente da Standard & Poors.

L'applicazione della suddetta metodologia non ha comportato variazioni di rilievo nelle valutazioni al fair value.

Strumenti in essere al 31 dicembre 2017

A) Su tassi di interesse e su tassi di cambio

milioni di euro Valore nozionale (a)
scadenza entro un anno
Valore nozionale (a)
scadenza tra 1 e 5 anni
Valore
nozionale (a)
Valore
Situazione
scadenza patrimoniale
Effetto
progressivo
a Conto
Da ricevere Da pagare Da ricevere Da pagare oltre 5 anni (b) finanziaria economico al
31 12 2017
(c)
Gestione del rischio su tassi di interesse
- a copertura di flussi di cassa
ai sensi IAS 39 (cash flow hedge)
26 101 31 (16)
- non definibili di copertura
ai sensi IAS 39
2
Totale derivati su tassi di interesse ٠ 28 ٠ 101 31 (16)
Gestione del rischio su tassi di cambio
- definibili di copertura
ai sensi IAS 39
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
104 (8)
- non definibili di copertura
ai sensi JAS 39
su operazioni commerciali
su operazioni finanziarie
Totale derivati su cambi ۰ 104 (8)

(a) Rappresenta la somma del valore nozionale dei contratti elementari che derivano dall'eventuale scomposizione dei contratti complessi

(b) Rappresenta il credito (+) o il debito (-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value dei derivati.

Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della $(c)$ stipula del contratto fino alla data attuale.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

Altre informazion

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

B) Su commodity

Di seguito si riporta l'analisi dei contratti derivati su commodity non ancora scaduti alla data del presente bilancio, posti in essere al fine di gestire il rischio di oscillazione dei prezzi di mercato di commodity.

Valore
nozionale
milioni
di euro
Unità di
misura del
valore
nozionale
Valore
nozionale
scadenza
entro
un anno
Valore
nozionale
scadenza
entro
due anni
Valore
nozionale
scadenza
entro
cinque anni
Valore
Situazione
patrimoniale
finanziaria
(*) milioni
di euro
Effetto
progressivo
a Conto
economico
(**) milioni
di euro
Gestione del rischio prezzo di prodotti
energetici
A. A copertura di flussi di cassa (cash
flow hedge) ai sensi IAS 39 di cui:
1,4
- Elettricità 44,1 TWh 4,8 0,1 0,1
- Petrolio Bbl
- Carbone 12,9 Tonnellate 143.500 (0, 2)
- Gas Naturale 0,7 TWh 0,035
- Gas Naturale 8,1 Milioni di
metri cubi
39,565
- Cambio Milioni di
dollari
- Diritti di Emissione CO 2 14,0 Tonnellate 1.884.000 12.000 1,5
B. Definibili di copertura (fair value
hedge) ai sensi IAS 39
C. Non definibili di copertura ai sensi
IAS 39 di cui:
8,3 3,8
C.1 Copertura del margine (0, 1) 0,2
- Elettricità 1,0 TWh 0,1 (0,1) (0,1)
- Petrolio Bbl
- Gas Naturale MWh
- Gas Naturale Milioni di
metri cubi
- Diritti di Emissione CO 2 Tonnellate 0,3
- Cambio Milioni di
dollari
C.2 Operazioni di trading 8,4 3,6
- Elettricità 1.007,2 TWh 24,6 0,8 7,8 3,5
- Gas Naturale 688,2 TWh 36,0 1,2 0,6 0,1
- Diritti di Emissione CO 2 0,9 Tonnellate
- Certificati Ambientali MWh
- Certificati Ambientali Tep
Totale 9,7 3,8

(*) Rappresenta il credito(+) o il debito(-) netto iscritto nella Situazione patrimoniale-finanziaria a seguito della valutazione a fair value della

(**) Rappresenta l'adeguamento a fair value dei derivati iscritto progressivamente a Conto economico dal momento della stipula del contratto fino alla data attuale.

Effetti patrimoniali ed economici dell'attività in derivati
al 31 dicembre 2017

Nel seguito sono evidenziati i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2017, inerenti la gestione dei derivati.

Effetti patrimoniali

milioni di euro NOTE TOTALE
ATTIVITÀ
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Altre attività non correnti - Strumenti derivati 5
ATTIVITÀ CORRENTI 96
Altre attività correnti - Strumenti derivati 8 96
TOTALE ATTIVO 96
PASSIVITÀ
PASSIVITÀ NON CORRENTI 23
Altre passività non correnti - Strumenti derivati 21 23
PASSIVITÀ CORRENTI 86
Debiti commerciali e altre passività correnti - Strumenti derivati 22 86
TOTALE PASSIVO 109

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione

Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Altre inform

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Dati economici

La tabella che segue evidenzia l'analisi dei risultati economici al 31 dicembre 2017, inerenti la gestione dei derivati.

milioni di euro Note Realizzati
nell'esercizio
Variazione
Fair Value
dell'esercizio
Valori iscritti a
Conto economico
RICAVI 27
Ricavi di vendita
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 9 9
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 41 173 214
Totale ricavi di vendita 50 173 223
COSTI OPERATIVI 28
Costi per materie prime e servizi
Gestione del rischio prezzo di prodotti energetici
e gestione del rischio cambio su commodity
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 $\overline{7}$ $\overline{7}$
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (13) (169) (182)
Totale costi per materie prime e servizi (6) (169) (175)
Totale iscritto nel Margine operativo lordo (*) 44 4 48
GESTIONE FINANZIARIA 34
Proventi finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Proventi su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 ÷,
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 ٠
Totale ٠
Totale proventi finanziari ۷
Oneri finanziari
Gestione del rischio su tassi di interesse e equity
Oneri su derivati
- definibili di copertura ai sensi dello IAS 39 (8) ÷, (8)
- non definibili di copertura ai sensi dello IAS 39
Totale (8) ٠ (8)
Totale oneri finanziari (8) ٠ (8)
TOTALE ISCRITTO NELLA GESTIONE FINANZIARIA (8) ٠ (8)

(*) I dati non recepiscono l'effetto della cd. "net presentation" del margine di negoziazione dell'attività di trading.

$\tilde{\chi}$

Classi di strumenti finanziari

A completamento delle analisi richieste dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nelle poste di bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati e, nel caso di strumenti finanziari valutati a fair value, dell'esposizione (Conto economico o Patrimonio netto). Nell'ultima colonna della tabella è riportato, ove applicabile, il fair value al 31 dicembre 2017 dello strumento finanziario.

milioni di euro Criteri applicati nella valutazione in bilancio degli strumenti finanziari
Note Strumenti finanziari
valutati a fair value con
variazioni di quest'ultimo
iscritte a:
Strumenti
finanziari
valutati
al costo
ammortiz-
Partecip./
Titoli con-
vertibili in
partecipaz.
non quota-
Valore
Idella Situa-
zione pa-
trimoniale
finanziaria
Fair value
al
31 12 2017
$(*)$
Conto
economico
Patrimonio Netto al costo te valutate consolidata
31 12 2017
(1) (2) (3) (4) (5)
ATTIVITÀ
Altre attività finanziarie non correnti:
Partecipazioni / Titoli convertibili in
partecip. disponibili per la vendita di cui:
- non quotate 8 8 n.d.
- quotate
Attività finanziarie possedute sino alla
scadenza
×,
Altre attività finanziarie non correnti 36 36 36
Totale altre attività finanziarie
non correnti
$\overline{3}$ 44
Altre attività non correnti 5 8 8 8
Crediti commerciali $\overline{\phantom{a}}$ 1.671 1.671 1.671
Altre attività correnti 8 94 2 120 216 216
Attività finanziarie correnti 9 8 8 8
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 691 691 691
Attività destinate alla vendita 12 224 224 224
PASSIVITÀ
Passività finanziarie
Obbligazioni non correnti e correnti 18 e 23 103 2.892 2.995 2.995
Altre passività finanziarie non correnti
e correnti
18e23 943 943 943
Altre passività non correnti 21 23 125 148 148
Debiti commerciali 22 1.381 1.381 1.381
Altre passività correnti 22 85 $\mathbf{1}$ 435 521 521

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazio

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

5 Relazione della Società di Revisione

(*) Per crediti e debiti non relativi a contratti derivati e finanziamenti non è stato calcolato il fair value in quanto il corrispondente valore di carico nella sostanza approssima lo stesso. (1) Attività e passività finanziarie valutate a fair value con iscrizione delle variazioni di fair value a Conto economico.

(2) Derivati di copertura (Cash Flow Hedge).

(3) Attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value con utili/perdite iscritti a Patrimonio netto.

(4) Loans & receivables e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Attività finanziarie disponibili per la vendita costituite da partecipazioni non quotate per cui il fair value non è $(5)$ misurabile in modo attendibile, sono valutate al costo eventualmente ridotto per perdite di valore.

Gerarchia di fair value

L'IFRS 7 e l'IFRS 13 richiedono che la classificazione degli strumenti finanziari valutati al fair value sia effettuata sulla base della qualità delle fonti degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

In particolare l'IFRS 7 e l'IFRS 13 definiscono 3 livelli di fair value:

  • · livello 1: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi, sia Ufficiali che Over the Counter di attività o passività identiche;
  • · livello 2: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di input diversi da prezzi quotati di cui al livello 1, ma che per tali attività/passività, sono osservabili direttamente o indirettamente sul mercato;
  • · livello 3: sono classificate in tale livello le attività/passività finanziarie il cui fair value è determinato sulla base di dati di mercato non osservabili. Rientrano in questa categoria gli strumenti valutati sulla base di stime interne, effettuate con metodi proprietari sulla base delle best practices di settore.

Per la scomposizione delle attività e passività tra i diversi livelli di fair value si veda la tabella di seguito riportata "Gerarchia di fair value".

NOTA LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
8 8
8 96 96
96 8 104
18 103 103
21 23 23
22 85 86
188 23 212

Analisi di sensitività per strumenti finanziari valutati al livello 3

$\sim$

Come richiesto dall'IFRS 13, di seguito una tabella che evidenzia, per gli strumenti finanziari valutati al livello 3 della gerarchia, gli effetti derivanti dalla variazione dei parametri non osservabili utilizzati nella determinazione del fair value.

STRUMENTO FINANZIARIO PARAMETRO VARIAZIONE
PARAMETRO
SENSITIVITY
(MILION)
DI EURO)
Derivati su Commodity Probabilità di Default (PD) 1% 0,00
Derivati su Commodity Loss Given Default (LGD) 25% 0,00
Derivati su Commodity Volatilità sottostante capacità
interconnessione estero
1% 0,00
Derivati su Commodity Correlazione sottostante capacità
interconnessione estero
1% (0,00)
Derivati su Commoditu Sottostante capacità interconnessione
zonale Italia
1% 0.01

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento

finanziario netto Note illustrative

alle voci di Conto economico Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n.

DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed

impegni con terzi Altre inform

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

6) Concessioni

Le seguenti tabelle riportano le principali concessioni ottenute dal Gruppo A2A:

Concessioni idroelettriche

IMPIANTI IDROELETTRICI SCADENZA
CONCESSIONE
ENTE
CONCEDENTE
Premadio II 31/12/2043
Premadio (1) 31/12/2020
Braulio (1) 31/12/2020
San Giacomo (1) 31/12/2020
Nuovo Canale Viola (1) 31/12/2020
Valtellina Grosio (1) 31/12/2020
GENERAZIONE E TRADING Lovero(1) 31/12/2020
Stazzona(1) 31/12/2020
Grosotto (1) 31/12/2020
Sernio (1) 31/12/2020 Regione/Provincia
Boscaccia 30/01/2037
Lozio 03/08/2024
Provincia di Brescia Darfo 10/07/2032
Mazzunno 26/08/2037
Resio (1) 31/12/2020
Corna 29/09/2041
Nucleo Calabria (n. 9 concessioni) 31/12/2029
Nucleo di Mese (n. 16 concessioni) 31/03/2029
Nucleo di Udine (n. 3 concessioni) 31/03/2029

(1) Estensione del regime di prosecuzione temporanea fino al 31/12/2020 ai sensi del D.G.R. n. X/7693 del 12/01/18

Altre concessioni

IMPIANTI IDROELETTRICI SCADENZA
CONCESSIONE
ENTE
CONCEDENTE
ä
Mese
n. 3 concessioni acqua uso igienico e assimilati 31/12/2027 Regione Lombardia
Nucleo n. 2 concessioni Area Demaniale 31/03/2029 Autorità
di Bacino lacuali
GENERAZIONE E TRADING Valtellina n. 1 concessione acqua uso industriale iter di rinnovo
in corso
Regione Lombardia
IMPIANTI TERMOELETTRICI SCADENZA
CONCESSIONE
ENTE
CONCEDENTE
A2A EnergieFuture (n. 5 concessioni) 2020-2024 Regione/Autorità
portuali
A2A gencogas (n. 10 concessioni) 2018-2050
1 concess, con
rinnovo automatico
Regione/Provincia

Concessioni ambiente

AMBIENTE ATTIVITÀ IN
AREA GEOGRAFICA
CONCESSIONE
SCADENZA
CONCESSIONE
ENTE
CONCEDENTE
Milano 2021
Brescia 2050
Bergamo 2023
Varese Raccolta e
smaltimento rifiuti
2034 Comune
Como urbani e igiene
urbana
2023
Cremona 2029
Lodi 2029
altri 251 comuni 2017 - 2029

CONCESSIONI RETI E CALORE

Concessioni reti

AREA GEOGRAFICA ATTIVITÀ IN
CONCESSIONE
SCADENZA
CONCESSIONE
ENTE
CONCEDENTE
Milano Gara su base ATEM (1)
Brescia in corso
Bergamo Le nuove concessioni
Varese Distribuzione gas nei diversi ATEM(1)
saranno assegnate
Comune
Cremona per un periodo di 12
anni attraverso un
RETI Lodi processo di gara ad
altri 296 comuni evidenza pubblica
Milano e Rozzano Ministero
Brescia e altri 45 comuni in provincia Distribuzione
elettrica
2030 dello Sviluppo
Economico
Cremona
Brescia 2100
altri 84 comuni in provincia
di Brescia
Acquedotto,
fognatura e
2020 - 2034 Provincia, Autorità
Varese depurazione 2030 d'Ambito
altri 33 comuni in provincia di
Varese
2019 - 2036
Milano
Brescia
durata indefinita
(durata pari alla
vigenza della società)
Bergamo Illuminazione
pubblica e
2023 Comune
altri 5 comuni semaforica - tre comuni:
2028 - 2032
- due comuni con
tacito rinnovo

(1) Ambito Territoriale Minimo

Concessioni teleriscaldamento

AREA GEOGRAFICA SCADENZA CONCESSIONE ENTE
CONCEDENTE
Milano 2036
TELERISCALDAMENTO Brescia durata indefinita
(durata pari alla vigenza della società)
Bergamo 2037
Varese 2025 Comune
Cremona 2030
Lodi 2035
altri 9 comuni 2022 - 2035

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

7) Aggiornamento delle principali vertenze giudiziarie e fiscali in corso

Si segnala che per le cause sotto descritte ove ritenuto necessario sono stati stanziati congrui fondi.

Si precisa che laddove non venga fatta espressa menzione della presenza di un fondo il Gruppo ha valutato il corrispondente rischio come possibile senza procedere a stanziare fondi in bilancio.

Consult Latina/BAS S.p.A. (ora A2A S.p.A.)

Negli anni '90, l'acquisto della partecipazione in HISA da parte di BAS S.p.A. fu effettuato grazie alle prestazioni di una società di consulenza locale denominata Consult Latina.

Data la non univocità del testo contrattuale e la mancata acquisizione del 100% della partecipazione in HISA, BAS S.p.A. non pagò a Consult Latina il corrispettivo richiesto perché ritenne non applicabile la previsione contrattuale e quindi ingiustificata la richiesta di pagamento formulata. Consult Latina instaurò nel 1998 una causa legale per ottenere il pagamento del corrispettivo.

I legali confermano che da anni è finita la fase istruttoria e che si deve solo attendere l'emissione della sentenza.

A2A S.p.A., subentrata nel contenzioso dopo l'incorporazione di BAS S.p.A. nel 2005, ha reiteratamente conferito ai legali mandato per addivenire a transazione anche manifestando una disponibilità ad incrementare le precedenti offerte per coprire le spese di lite nonché ad ascoltare e soppesare anche richieste incrementali.

Il Tribunale ha convocato le parti in plurime camere di consiglio a decorrere da 18 dicembre 2014 e fino al 7 ottobre 2017 per verificare le condizioni di una conciliazione o transazione.

All'ultima udienza le parti hanno sottoposto al giudice il testo condiviso della transazione. Si resta in attesa del provvedimento del Giudice. La soluzione transattiva sarà accolta, al fine di comporre il contenzioso, senza riconoscimento di debito. Nel tempo, Redengas, società controllata da HISA le cui azioni sono state pignorate da Consult Latina in garanzia del pagamento da parte di A2A, ha radicato azioni per chiedere l'eliminazione di tale gravame, preannunciando anche causa risarcitoria contro A2A S.p.A. e Consult Latina; a oggi non sono ancora stati richiesti danni in nessuna azione, mentre Redengas ha avviato nuovamente azione esecutiva per liberare le azioni dal pegno. Eventuali danni accertati a favore di Redengas costituirebbero ulteriore aggravio per A2A S.p.A..

Il Gruppo ha stanziato un fondo rischi di 1,3 milioni di euro.

Consorzio Eurosviluppo S.c.a.r.l./Ergosud S.p.A. + A2A S.p.A. - Tribunale Civile di Roma

In data 27 maggio 2011 il Consorzio Eurosviluppo Industriale S.c.a.r.l. ha notificato ad Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. un atto di citazione avanzando le seguenti pretese: (i) risarcimento danni, sia di natura contrattuale che extracontrattuale, in via solidale ovvero in via esclusiva e separata, per 35.411.997 euro (di cui 1.065.529 euro come quota residua di compartecipazione alle spese); (ii) risarcimento danni da fermo cantiere e per la mancata restituzione delle aree di pertinenza del Consorzio.

Nella comparsa di costituzione, Ergosud S.p.A. ed A2A S.p.A. hanno chiesto il rigetto integrale della domanda perché infondata nel merito e, sostanzialmente, hanno evidenziato: (i) carenza di legittimazione attiva del Consorzio in quanto in stato di fallimento, (ii) carenza di legittimazione attiva del Consorzio per i danni asseritamente subiti da Fin Podella alla voce "anticipazione contratto di programma" per 6.153.437 euro e per i danni asseritamente subiti dal Conservificio Laratta S.r.l. per 359.000 euro.

S.F.C. S.A. ha depositato un atto di intervento in data 8 novembre 2011 ai sensi dell'art. 105 c.p.c. (che permette ad un terzo di proporre nel giudizio originario una domanda nuova e diversa ampliandone l'oggetto) ed ha chiesto la condanna della sola Ergosud S.p.A. al risarcimento di danni, in parte analoghi a quelli rivendicati dal Consorzio, quantificati in 27.467.031 euro.

Il giudice ha ritenuto legittima la costituzione di fallimento di S.F.C. S.A. e quindi ha fissato i termini processuali e, all'udienza del 19 dicembre 2012, ha dichiarato la necessità di espletare CTU, fissando al 23 maggio 2013 l'udienza per la nomina del CTU. In tale udienza il giudice, nel frattempo cambiato, ha confermato i quesiti già formulati il 19 dicembre 2012 e ha nominato i CTU Ing. Pompili e Caroli, fissando termine alle parti per nominare propri consulenti di parte. A2A S.p.A. e Ergosud S.p.A. hanno nominato come CTP il Prof. Massardo e l'Ing. Gioffrè che negli anni hanno già redatto perizie nelle materie oggetto dei quesiti. Dopo i rinvii chiesti dai periti, al 31 luglio 2014 la CTU è stata depositata presso il Tribunale. L'udienza per esame elaborato peritale si è svolta dopo rinvio in data 1º aprile 2015 ed è stata fissata al 30 novembre 2016 l'udienza di precisazione conclusioni. In tale udienza à stato

ammesso il deposito del lodo emesso dalla Camera arbitrale di Milano nel marzo 2016 e sono stati fissati i termini per le memorie conclusionali e la replica prima di pervenire alla emissione della sentenza. Dopo tale udienza ha disposto i nuovi termini e rifissato nuova udienza di precisazione conclusioni al 30 novembre 2017, poi rinviata al 17 gennaio 2018 e quindi al 28 marzo 2018.

Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo non ritenendo probabile il rischio connesso a questa causa.

Ausiliari CIP 6

Il tema concerne il consumo di energia elettrica per servizi ausiliari. Secondo l'ARERA gli autoconsumi di talune tipologie di impianti (WTE-termoutilizzatori) sarebbero da considerarsi alla stessa stregua dei consumi per servizi ausiliari. Il Gruppo ha vari impianti che hanno beneficiato di incentivi CIP 6/92 e sui quali nel corso degli anni sono state condotte visite ispettive. In taluni casi l'Autorità ha dato seguito a tali verifiche dando mandato alla CSEA di agire nei confronti del Gruppo, in altri l'Autorità non ha adottato alcun provvedimento, in altri le verifiche risultano in corso. Ad oggi non si ritiene che vi siano passività potenziali probabili tali da rendere necessaria l'appostazione di un fondo.

Con riferimento alla visita ispettiva avvenuta nel 2006 da parte della CSEA presso il termovalorizzatore di Silla 2, non si riscontrano ad oggi aggiornamenti rispetto a quanto già riportato nelle Note Illustrative ai bilanci degli esercizi precedenti. Si ritiene che, in caso di provvedimenti da parte dell'ARERA tendenti al recupero dell'agevolazione CIP 6/92, possano essere addotte valide obiezioni difensive, tenuto anche conto delle peculiarità del termovalorizzatore in oggetto. In relazione a questo caso specifico, il Gruppo non ha stanziato alcun fondo in quanto ritiene la passività possibile e non probabile.

Inchiesta Centrale di Monfalcone

Si tratta di un'inchiesta avviata con la denuncia, presentata nel marzo 2011 dai vertici del Gruppo A2A, nei confronti di personale A2A ed imprenditori terzi sospettati di essere i responsabili di una truffa perpetrata ai danni della società stessa, che - dietro cospicue somme di denaro - erano responsabili di un traffico illecito di rifiuti speciali, della falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse ed alla certificazione del loro potere calorifico. Nello specifico venivano registrati quantitativi di biomasse in ingresso superiori a quelli reali, oltre ad una maggiorazione del potere calorifico delle stesse.

Ciò implica un danno verso il Gruppo A2A ed in particolare verso A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.). Il rischio, qualificabile, allo stato, come possibile, può concretizzarsi in maggiori costi sostenuti per le biomasse non consegnate e maggiori costi sostenuti per la (altrui) contraffazione del potere calorifico delle biomasse consegnate e non. A ciò si aggiunga che l'utilizzo di maggior carbone in luogo di biomassa potrebbe avere come conseguenza un aggravio di oneri ambientali relativi al secondo semestre dell'esercizio 2009 e all'intero esercizio 2010, nonché una restituzione dei proventi o Certificati Verdi contabilizzati in più rispetto a quelli reali. La società potrebbe aver presentato, senza colpa, con riferimento agli anni 2009 e 2010, dichiarazioni di generazione di titoli ambientali superiori a quelli in realtà prodotti.

Ad oggi il GSE, così come ha bloccato l'emissione dei titoli per le annualità successive, non ha rivolto richieste di restituzione per le annualità precedenti di competenza del Gruppo A2A (secondo semestre 2009-intera annualità 2010). Nel caso il GSE dovesse agire nei confronti del Gruppo A2A, questo valuterà le azioni, anche risarcitorie, idonee, considerando anche quanto già trattenuto ai fornitori terzi. A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato al GSE, secondo le procedure e le modalità in atto, richiesta di ottenimento di Certificati Verdi relativi all'anno 2011 il cui calcolo è stato effettuato sulla base delle reali quantità di biomasse consegnate in centrale e considerando, in accordo con la Procura, un possibile falso (non di A2A) incremento dei poteri calorifici delle stesse del 20%. Nonostante il GSE abbia riconosciuto ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) la correttezza dei calcoli effettuati per il 2011, ad oggi i suddetti Certificati Verdi 2011 non sono stati ancora emessi.

In sede penale, sono stati adottati alcuni provvedimenti di condanna nell'ambito di riti alternativi verso alcuni degli imputati, con riconoscimento di minimi indennizzi e rifusioni di spese in favore di A2A.

Il processo è passato, per competenza territoriale, avanti al Tribunale di Gorizia.

La causa è in corso. All'udienza del 22 febbraio 2018 sono stati sentiti alcuni testi e il processo è stato rinviato all'udienza del 22 marzo 2018 per l'audizione di ulteriori testi.

of Il Gruppo non ha stanziato alcun fondo in quanto ritiene di essere parte lesa nel procedimento e ritiene che gli effetti economici a conclusione del procedimento saranno neutri.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata

Schemi di bilancio

Criteri di redazione

Variazioni di principi contabili internazionali

Area di consolidamento Criteri e

procedure di consolidamento Principi contabili

e criteri di valutazione

Business Units Risultati per

settore di attività Note illustrative alle voci della

Situazione patrimonialefinanziaria

Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto

economico Risultato per azione

Nota sui rapporti con le parti correlate

Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Ispezione Centrale Monfalcone

Nei giorni 8 e 9 marzo 2017, su disposizione della Procura della Repubblica di Gorizia, la centrale di Monfalcone di A2A EnergieFuture Spa è stata oggetto di ispezione nel corso della quale sono stati effettuati rilievi e campionamenti (sul carbone in giacenza, sulle ceneri, sui residui di trattamento dei fumi, sulle emissioni dal camino) e acquisizioni documentali (sui server del sistema di monitoraggio delle emissioni, sui formulari di analisi del combustibile, ecc.).

I dipendenti indagati hanno provveduto a nominare i difensori di fiducia.

Successivamente, tra dicembre 2017 e gennaio 2018, la Procura di Gorizia ha proceduto all'acquisizione di ulteriore documentazione presso la centrale.

Il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari ed occorrerà attendere gli esiti degli accertamenti disposti dalla Procura di Gorizia.

Asm Novara S.p.A. contenzioso

Pessina Costruzione nel marzo 2013 ha instaurato procedura arbitrale contro A2A per far dichiarare l'inadempimento rispetto al patto parasociale di ASM NOVARA e per far condannare A2A a un risarcimento danni. In data 30 giugno 2015 il collegio arbitrale, con opinione dissenziente dell'arbitro designato da A2A ha depositato il lodo che ritiene A2A responsabile di violazione del patto parasociale sottoscritto in data 4 agosto 2007 e consequentemente la condanna al risarcimento danni di 37.968.938,95 euro oltre spese legali e spese di arbitrato. La società ha impugnato il Lodo ex art. 829 c.p.c. innanzi alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Appello di Milano in data 23 novembre 2016 ha depositato la Sentenza 4337/16 che dichiara inammissibili ed infondate le ragioni di impugnativa del lodo depositato, con conseguente assorbimento delle richieste incidentali.

Nei termini, A2A ha notificato ricorso in Cassazione impugnando il capo della sentenza che ha rigettato il primo motivo di nullità del lodo e il capo che ha rigettato in modo unitario i capi 5, 6, e 7 relativi alla liquidazione del danno in via equitativa. Pessina si è costituita in giudizio rigettando tutti i motivi e chiedendo conferma della sentenza.

Efficacia ed esecuzione del lodo

In data 11 maggio 2016 dopo essere venuta meno la sospensione di efficacia del lodo disposta dalla Corte di Appello e ad esito di azioni esecutive, A2A ha pagato a Pessina Costruzioni 38.524.290,56 euro.

Vertenze canoni per derivazione acqua pubblica

Derivazioni di acqua pubblica per la produzione di energia idroelettrica in Lombardia

Con la Legge Regionale n. 22/2011 la Lombardia ha sostanzialmente raddoppiato il canone per l'uso idroelettrico dell'acqua pubblica, con ciò infrangendo i principi di gradualità e ragionevolezza nella determinazione dei canoni, già riconosciuti dalla giurisprudenza, e violando altresì il principio di parità di condizioni concorrenziali tra gli operatori sul territorio nazionale.

A fronte delle richieste di pagamento della Regione per gli anni 2012 e 2013, Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ha pertanto versato il canone considerando unicamente l'incremento riconducibile al tasso di inflazione programmato rispetto all'anno precedente. Di conseguenza, per le annualità 2012 e 2013, la Regione ha emesso ingiunzioni di pagamento di quanto non versato dalla società; tali ingiunzioni sono state impugnate da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) avanti il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ("TRAP") di Milano, proponendo eccezione di incostituzionalità della norma regionale.

Identica condotta è stata adottata da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) per le annualità dei canoni 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, visto il consolidarsi di giurisprudenza sfavorevole e contraria alle tesi di Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) (cfr. sent. TSAP n. 138/2016 e sent. Corte cost. n. 158/2016), si è proceduto all'estinzione ex art. 309 c.p.c. della quasi totalità dei ricorsi instaurati da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.) e al pagamento di quanto originariamente ingiunto, al fine di evitare l'incremento degli interessi legali e il rischio di condanna a ingenti spese legali, come accaduto ad altri operatori, pur mantenendo intatto il proprio diritto alla ripetizione di quanto risultasse pagato in eccesso. Sulla scorta di ciò, le ordinanze di ingiunzione di pagamento di ottobre 2016 relative alle annualità 2014-2015 non sono state oppost da Edipower S.p.A. (ora A2A S.p.A.), la quale ha proceduto a pagare, con riserva di ripetizione in Caso di esito giudiziale favorevole, il quantum di canone demaniale non ancora versato. L'unico giudizio ("pilota") ancora pendente innanzi al TRAP Milano è quello afferente al canone demaniale 2013 relativo all'Asta Liro.

Identica questione concerne anche le grandi derivazioni in Lombardia di A2A, la quale sin dal principio, in considerazione di specifiche circostanze ad essa proprie, corrisponde integralmente, ma con riserva di ripetizione, il canone preteso dalla Regione e poi agisce in giudizio per la ripetizione dell'eccedenza. A dicembre 2016 si è peraltro concluso l'unico giudizio pendente per A2A innanzi al TRAP Milano concernente il "raddoppio" del canone demaniale, con la parziale soccombenza di A2A sotto questo profilo.

Inoltre, la D.G.R. della Lombardia n. 5130-2016 ha disposto, attuando il comma 5 dell'art. 53-bis della L.R. 26/2003 introdotto dalla L.R. 19/2010, l'assoggettamento delle concessioni idroelettriche lombarde già giunte a scadenza ad un "canone aggiuntivo" stabilito "provvisoriamente" in € 20/kW di potenza nominale di concessione, fatta salva la richiesta di conguaglio all'esito delle valutazioni in corso da parte degli uffici regionali circa la redditività delle concessioni scadute. Si evidenzia che detto canone aggiuntivo è imposto retroattivamente sin dalla scadenza originaria di ciascuna concessione, e dunque per Grosotto, Lovero e Stazzona sin dal 1º gennaio 2011, per Premadio 1 dal 29 luglio 2013 e per Grosio dal 15 novembre 2016.

A2A, che ha sempre contestato anche in sede giudiziaria la legittimità - in primis costituzionale - del citato comma 5, ha impugnato, al pari di altri operatori, la D.G.R. 5130-2016 innanzi al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

Per i contenziosi relativi ai canoni di derivazione di acqua pubblica il Gruppo ha stanziato al 31 dicembre 2017 fondi rischi per l'importo complessivo di 36 milioni di euro pari all'intera pretesa delle controparti.

Carlo Tassara: causa per danni contro EDF e A2A S.p.A. sul riassetto di Edison

In data 24 marzo 2015, la Carlo Tassara S.p.A. ha notificato ad A2A, Electricité de France (EDF) ed Edison un atto di citazione chiedendo al Tribunale di Milano di condannare A2A ed EDF al risarcimento dei danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara, nella sua qualità di socio di minoranza di Edison, in relazione all'OPA obbligatoria lanciata da EDF sulle azioni Edison conseguentemente all'operazione con la quale, nel 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Fino al 2012, infatti, A2A ed EDF hanno detenuto congiuntamente il controllo di Edison S.p.A.. Edison, a propria volta, deteneva il 50% di Edipower S.p.A. (il restante capitale di Edipower era detenuto per il 20% da Alpiq, per il 20% da A2A e per il restante 10% da Iren).

Nell'operazione del 2012, A2A ha ceduto la propria partecipazione indiretta in Edison a EDF e contestualmente ha acquistato il 70% del capitale di Edipower da Edison e da Alpiq.

Nell'atto di citazione notificato, Carlo Tassara lamenta che, nell'operazione, EDF ed A2A avrebbero concordato un reciproco "sconto" sul prezzo pagato da EDF per l'acquisto delle azioni Edison, da una parte, e sul prezzo pagato da A2A per l'acquisto del 70% di Edipower, dall'altra. Tale sconto sarebbe stato il frutto di comportamenti abusivi di EDF ed A2A quali soci di Edison nonché della violazione, tra l'altro, della normativa sulle operazioni con parti correlate. Ciò - a dire della Carlo Tassara - avrebbe consentito di mantenere artificialmente basso il prezzo delle azioni Edison pagato ad A2A e di conseguenza il prezzo di OPA pagato alle minoranze di Edison (che per legge doveva essere uguale a quello pagato ad A2A).

Tuttavia nel 2012 A2A ed EDF avevano volontariamente assoggettato l'Operazione all'esame preventivo della Consob proprio al fine di confermare la correttezza del prezzo d'OPA. A seguito di esami approfonditi, la Consob aveva ritenuto che si potesse riscontrare un meccanismo compensativo nell'operazione nel suo complesso (vale a dire tra la cessione di Edipower da un lato e la cessione di azioni Edison dall'altro) e che pertanto il prezzo d'OPA dovesse essere incrementato da 0,84 euro a 0,89 euro ner azione.

Alla luce di tale decisione, le parti avevano incrementato il prezzo di cessione della partecipazione in Edison sulla base del prezzo di 0,89 euro per azione, per un incremento complessivo pari a circa 84 milioni di euro. EDF lanciava l'OPA a 0,89 euro per azione.

Carlo Tassara ricorreva alla Consob al fine di fare incrementare ulteriormente il prezzo d'OPA, ma Consob rigettava l'istanza.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di orincini contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati ner settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi Altre informazion

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Inoltre, in pendenza di OPA, Carlo Tassara impugnava innanzi al TAR il documento d'OPA e la relativa delibera di approvazione da parte della Consob chiedendo la sospensiva dei medesimi per ragioni di urgenza. Tuttavia il TAR rinviava la decisione sulla sospensiva a una data successiva alla chiusura dell'OPA e, a seguito di ciò, Carlo Tassara aderiva all'OPA e rinunciava all'istanza cautelare.

L'atto di citazione non quantificava i danni asseritamente subiti dalla Carlo Tassara in consequenza di tali operazioni. Tuttavia, con la memoria in data 20 febbraio 2017, la Carlo Tassara ha chiesto che il giudice disponga una consulenza tecnica d'ufficio per calcolarli (specificando che dovrebbero essere quantificati nella presunta differenza fra il prezzo dell'OPA e il valore di mercato che le azioni Edison avevano in precedenza). La Carlo Tassara ha anche depositato una perizia di parte in cui tali danni sono stati quantificati complessivamente in un importo compreso tra 197 e 232 milioni di euro, importo su cui calcolare il risarcimento dovuto da ognuna delle imprese che saranno ritenute dal giudice responsabili.

Le parti discuteranno l'ammissibilità e rilevanza delle rispettive istanze istruttorie alla prossima udienza del 26 settembre 2017, rinviata d'ufficio al 16 gennaio 2018 e poi rinviata al 10 aprile 2018. All'esito della discussione, il giudice adotterà una decisione sulle istanze istruttorie e, in particolare, sulla richiesta avversaria di disporre una consulenza tecnica d'ufficio.

Il Gruppo, avendo adempiuto a quanto previsto dalle norme in essere, non ritiene il rischio probabile per cui non ha stanziato alcun fondo.

Indagine relativa ai contratti di servizio di EPCG

A2A S.p.A. ha acquisito la partecipazione - attualmente del 41,7% - in EPCG mediante gara internazionale svoltasi nel 2009, e in forza del cd. "EPCG Agreement" del 3 settembre 2009 ha acquisito il diritto di gestire la società, nominando l'Executive Director (CEO) e gli Executive Manager.

Nell'ambito della gestione di EPCG da parte di A2A S.p.A., anche al fine di rispettare gli specifici indicator previsti dall'EPCG Agreement, a far data dal 2010, A2A S.p.A. e, a far data dal 2011, Unareti S.p.A. (ex A2A Reti Elettriche S.p.A.), hanno prestato a favore di EPCG servizi miranti a migliorare l'organizzazione e le performance della stessa EPCG. Nell'ampio novero dei servizi erogati erano inclusi anche servizi di consulenza resi a beneficio di EPCG da società specializzate, esterne al Gruppo A2A, i costi dei quali venivano prima fatturati ad A2A S.p.A. nell'ambito di una più complessa e organica attività di consulenza prestata a favore dell'intero Gruppo A2A e, successivamente, da A2A S.p.A. addebitati a EPCG per le attività eseguite a favore della stessa.

In considerazione della rilevanza sinergica dei servizi infragruppo richiesti da EPCG ad A2A, EPCG ha richiesto e ottenuto, dalla Commissione statale per il Controllo delle Procedure di Public Procurement. una formale esenzione - datata 6 settembre 2010 - con la quale viene sancita la non necessità per EPCG di applicare le procedure previste dalla legge sul Public Procurement allo scopo di acquistare servizi da A2A S.p.A., A2A Reti Elettriche e talune altre (nominativamente identificate) società controllate da A2A S.p.A..

Sotto un diverso profilo, i contratti di servizi tra EPCG e le società del Gruppo A2A - i quali, pur beneficiando della succitata esenzione, avrebbero necessitato dell'approvazione del Consiglio di Amministrazione di EPCG - non sarebbero stati esplicitamente approvati da tale organo, che ha comunque approvato il budget di ciascuna annualità in cui sono inclusi i costi summenzionati. Pertanto, i contratti di servizi relativi alle annualità 2010, 2011 e 2012 sono stati sottoscritti dal CEO pro tempore di EPCG. In esecuzione di tali contratti A2A S.p.A. ha fatturato con riferimento alle predette annualità un totale di 7,75 milioni di euro a carico di EPCG, la quale ne ha pagato solo una quota pari a 4,34 milioni di euro.

Per le annualità 2013, 2014, 2015, 2016 e per il 1º semestre 2017, in assenza di uno specifico accordo fra i soci in merito alla formalizzazione di uno specifico contratto di servizi, A2A non ha proceduto a fatturazioni, sebbene un ampio novero di servizi sia stato effettivamente reso a beneficio di EPCG anche in tali annualità, e A2A ne abbia sostenuto i relativi oneri.

Inoltre, verrebbero contestati taluni servizi di consulenza, relativi al periodo 2011 e 2012 e ammontanti a circa 2 milioni di euro, acquisiti da parte di EPCG direttamente da società di consulenza esterne al Gruppo A2A.

All'inizio del 2014 il locale "Partito dei Disabili e dei Pensionati" ha proposto un'interpellanza parlamentare e depositato un esposto al Procuratore Speciale in relazione ai contratti di servizi stipulati da EPCG con A2A e con società di consulenza esterne al Gruppo A2A. Successivamente, a novembre 2014 la Polizia montenegrina ha rivolto a EPCG una richiesta di documenti e dati che è stata pienamente riscontrata dal management di EPCG nel mese successivo. Due ulteriori richieste d'informazioni e di documentazione integrativa furono poi sottoposte a EPCG direttamente dal Procuratore Speciale ad

agosto 2015 e a febbraio 2016, e in entrambi i casi il management di EPCG ha risposto in modo esaustivo alle richieste degli inquirenti.

Sino a tal momento pertanto EPCG aveva registrato unicamente richieste di documentazione alle quali aveva tempestivamente replicato, ed EPCG così come A2A non avevano quindi - sino al 15 aprile 2016 - ritenuto che da tali richieste d'informazioni potessero derivare azioni tali da configurare un rischio se non remoto - personale o patrimoniale - a carico dei propri dipendenti e/o delle società stesse.

Il 15 aprile 2016 l'ex CFO italiano nominato da A2A in EPCG, dimessosi da tale incarico solo qualche giorno prima per ragioni del tutto estranee al tema in esame, è stato arrestato dalla Polizia montenegrina su ordine del Procuratore Speciale. Gli atti d'indagine sono tuttora coperti da segreto istruttorio. Sulla base di quanto attualmente noto, l'ex CFO è accusato - insieme ad altri due precedenti manager italiani di EPCG di nomina A2A, e a tre funzionari montenegrini di EPCG - di abuso d'ufficio nella gestione dei contratti di servizi stipulati dalla stessa EPCG. In data 6 maggio 2016 l'ex CFO è stato liberato dietro versamento di una cauzione e il sequestro del passaporto. In data 7 dicembre 2016 ha potuto riavere il passaporto e fare ritorno in Italia. Tenuto conto del fatto che in Montenegro esiste una legge sulla responsabilità delle persone giuridiche per i reati commessi dai loro manager nell'interesse delle stesse, la società ha inoltre monitorato l'eventualità di una estensione delle indagini ad A2A S.p.A.. Al 30 giugno 2017 non risultava che si fosse verificato tale evento, ma nelle settimane successive è emerso da notizie di stampa in Montenegro, e da ultimo con la notifica avvenuta a Podgorica in data 25 luglio 2017, nelle mani del difensore all'uopo nominato da A2A, che le azioni detenute da A2A in EPCG sono state fatte oggetto di un provvedimento cautelare di sequestro. Detto provvedimento cautelare è stato impugnato giudizialmente da A2A S.p.A., ottenendone la completa revoca in data 29 settembre 2017. Dal provvedimento cautelare si è altresì avuta evidenza che il procedimento in questione è stato esteso anche ad A2A in data 3 luglio 2017. Successivamente, a seguito di un accordo di natura civile/commerciale sottoscritto da A2A il 23 ottobre 2017 con EPCG, e dalla delibera assunta da quest'ultima il 17 novembre 2017 di non costituirsi parte lesa nel procedimento penale, non ravvisando la sussistenza di alcun pregiudizio a proprio danno, lo Special State Prosecutor ha disposto in data 28 dicembre 2017 il ritiro delle accuse e dunque l'archiviazione del procedimento nei confronti di A2A S.p.A. così come nei confronti dei tre funzionari montenegrini.

Sulla base delle valutazioni effettuate, di quanto precede e delle informazioni ad oggi disponibili, A2A ritiene che il rischio di potenziali sanzioni applicabili e/o di azioni risarcitorie o di manleva, possa essere valutato come "possibile". Allo stato degli atti e per gli stessi motivi qui esposti risulta inoltre impossibile quantificare in termini certi l'importo delle stesse azioni risarcitorie o sanzionatorie, dirette o indirette.

Solo in via del tutto approssimativa, e come riferimento di larga massima, è infatti possibile indicare che l'ammontare delle sanzioni contemplate dalla legge montenegrina sulla responsabilità delle persone giuridiche potrebbe teoricamente rivestire - nell'estrema variabilità tratteggiata dall'ordinamento locale con una disciplina di non chiara interpretazione - un ordine di grandezza sensibilmente superiore (da 2 a 100 volte l'importo del presunto danno, secondo quanto statuito nel provvedimento cautelare), ancorché vada adeguatamente considerato che non sussiste una giurisprudenza attendibile in materia, e che il procedimento nei confronti di A2A è stato archiviato.

In considerazione di quanto precede, la Società - in applicazione dello IAS 37 - ha ritenuto corretto trattare la fattispecie in questione fornendo adeguata informativa e non stanziando specifico fondo rischi.

Istruttoria AGCM A512-A2A per presunte condotte anticoncorrenziali nel mercato della vendita di energia elettrica - violazione art. 102 TFUE

Nel corso del mese di maggio 2017, l'AGCM ha avviato nei confronti di A2A S.p.A. e A2A Energia S.p.A. un procedimento istruttorio per l'accertamento di presunte condotte in violazione dell'art. 102 TFUE, nell'ambito del quale ha disposto l'effettuazione di verifiche ispettive senza preavviso. Analoghi procedimenti sono stati contestualmente avviati nei confronti di altri due grandi operatori del settore.

Quanto ad A2A la contestazione attiene a presunte condotte mirate all'acquisizione a mercato libero di clienti serviti in maggior tutela, che sarebbero state poste in essere anche grazie alla disponibilità di informazioni e dati commercialmente sensibili di cui l'esercente avrebbe potuto disporre in quanto verticalmente integrato in un Gruppo che opera nella vendita in maggior tutela e nella distribuzione elettrica, nonché vantando specifiche caratteristiche (affidabilità/sicurezza), anch'esse derivanti dalla natura di operatore integrato.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidați ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione Goanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criterie procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Secondo quanto indicato nel provvedimento di avvio, si tratterebbe di condotte non replicabili dai concorrenti non integrati e che ostacolerebbero un pieno sviluppo del mercato libero anche in vista della fine delle «tutele di prezzo». Inoltre, poiché è ravvisata l'esistenza di un pregiudizio al commercio tra stati membri, il procedimento inquadra la fattispecie quale infrazione della normativa comunitaria in materia di concorrenza (art. 102 TFUE).

La società si è difesa nel merito, sia in sede di audizione che con memorie, evidenziando di non aver utilizzato dati derivanti dall'esercizio né del servizio di maggior tutela, né tantomeno della distribuzione, a fini promozionali per lo sviluppo delle proprie attività di mercato libero.

La chiusura di tutti i procedimenti avviati è prevista entro la fine di giugno 2018.

Procura di Brescia - Gip di Brescia. Procedimento penale n. 25597/14 R.G.N.R. relativo alla ipotizzata "gestione abusiva di rifiuti speciali non pericolosi" da parte di A2A Ambiente S.p.A.

Lo scorso 11 luglio 2017 si è venuti a conoscenza che, nell'ambito di una indagine riguardante 33 persone fisiche e 14 diverse persone giuridiche (tra queste, come emerso dall'informazione di garanzia notificata al dipendente, anche A2A Ambiente per responsabilità amministrativa ex D.Lqs. 231/01) un dipendente di A2A Ambiente era indagato per il reato di cui agli artt. 110, 81 cp e 260 D.L.vo 152/2006 perché "in concorso con altri, in difformità dalle prescrizioni e autorizzazioni" avrebbe "gestito abusivamente, non sottoponendoli alle previste attività di recupero, ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi" definiti contrattualmente frazione secca tritovagliata ed imballata, provenienti dagli stabilimenti di tritovagliatura di Giugliano e Tufino (NA).

Più precisamente al dipendente è stato contestato di aver omesso di verificare l'accettabilità (previo accertamento delle loro caratteristiche chimico-fisiche come prescritto dall'AIA) dei rifiuti presso il termoutilizzatore di A2A Ambiente di Brescia negli anni 2014 e 2015, "favorendo in tal modo lo smaltimento illecito"

Successivamente, in data 23 settembre 2017 è stato notificato ad A2A Ambiente decreto di fissazione di udienza ai sensi del D.Lgs. 231/01 per decidere sulla richiesta, formulata dal PM, di applicazione di misure cautelari consistenti nel sequestro di beni per un ammontare complessivo di circa 583.000 euro (considerato quale "profitto del reato") e nella interdizione temporanea dall'esercizio dell'attività.

Allo scopo è stata fissata l'udienza del 9 ottobre 2017 avanti il GIP di Brescia dott.ssa Sabatucci. In tale udienza sono state esposte le difese della società rappresentandone l'assoluta estraneità rispetto a pretesi comportamenti illeciti ed in data 13 novembre 2017 è stata depositata memoria difensiva in cui si è ribadita l'assoluta infondatezza della richiesta di applicazione di misure interdittive nei confronti di A2A Ambiente per carenza dei presupposti previsti dalla legge.

Con provvedimento in data 27 dicembre 2017, depositato in cancelleria il successivo 28 dicembre, il GIP di Brescia non ha ritenuto sussistenti i presupposti che giustificassero l'adozione di misure cautelari nei confronti di A2A Ambiente ed ha dunque rigettato la richiesta della Procura.

In particolare il GIP ha osservato che A2A Ambiente è da tempo dotata di un articolato modello organizzativo "sulla cui adeguatezza lo stesso Pubblico Ministero non ha formulato specifici rilievi, essendosi limitato a constatare che il dipendente avrebbe operato eludendo i controlli predisposti, circostanza che tuttavia non vale di per sé sola a dimostrare la responsabilità amministrativa dell'ente".

Il GIP ha altresì sottolineato che lo stesso PM ha riscontrato che A2A ha rimodulato, in epoca successiva ai fatti, il proprio MOG al fine di meglio prevenire la commissione di illeciti ambientali ed ha ritenuto questa circostanza da valutarsi in modo positivo ai fini del giudicare, così come ha sottolineato che dalle indagini non è emerso alcun concreto vantaggio per A2A Ambiente.

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In merito allo stato dei principali contenziosi fiscali si segnala quanto segue:

A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per i periodi di imposta 2014 e 2015

Il 19 gennaio 2016 la Guardia di Finanza - Nucleo Polizia Tributaria di Chieti - ha aperto nei confronti della società A2A gencogas S.p.A. (già Abruzzoenergia S.p.A.), per i periodi di imposta 2014 e 2015, una verifica generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 25 maggio u.s.. La società ha presentato osservazioni al processo verbale di constatazione elevato dai verificatori. Nel mese di dicembre 2016, l'Agenzia delle Entrate di Chieti ha notificato avvisi di accertamento ai fini IRES, IBAPE IVA per gli anni 2011 e 2012. La società ha proposto tempestivo ricorso avverso tutti gli atti notificati.

La Commissione Tributaria Provinciale di Chieti ha emesso sentenze sfavorevoli. Nel mese di agosto 2017, l'Agenzia delle Entrate di Chieti, ha notificato anche gli avvisi di accertamento ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni 2013 e 2014, tutti impugnati dalla società. E' stato iscritto un fondo rischi di 2 milioni di euro.

A2A S.p.A. - Imposta di registro conferimento ramo d'azienda e cessione partecipazione Chi.na.co. S.r.l.

Il 4 aprile 2016 la Direzione Provinciale I di Milano - Ufficio Territoriale di Milano 1 - ha notificato l'invito a comparire per fornire chiarimenti sull'operazione di conferimento di azienda nella società Chi. na.co. S.r.l. e la successiva cessione della partecipazione in essa detenuta oggetto di controllo ai fini dell'imposta di registro. L'invito è stato seguito da un contraddittorio con l'Ufficio e dalla successiva notifica, da parte di quest'ultimo, dell'avviso di liquidazione alla controparte acquirente, che in data 28 settembre 2016, ha proposto ricorso. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha respinto il ricorso con sentenza depositata il 7 luglio 2017 e sono in corso di valutazione le azioni conseguenti. Il fondo rischi iscritto per 1,4 milioni di euro è stato interamente utilizzato per il pagamento delle somme richieste con l'avviso di liquidazione.

Unareti S.p.A. (già A2A Reti Gas S.p.A.) - COSAP Comune di Milano per gli anni dal 2003 $al$ 2017

Il 27 dicembre 2011 il Comune di Milano ha notificato gli avvisi di pagamento del COSAP per gli anni dal 2003 al 2011. Avverso tali avvisi è stata presentata istanza di annullamento in autotutela degli avvisi in questione che il Comune ha respinto. Avverso tale diniego, l'11 luglio 2012 la società ha presentato atto di citazione avanti al Tribunale di Milano e il 25 settembre 2012 ha presentato ricorso al TAR. Nel mese di dicembre 2014, sono stati notificati avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014 e, nel mese di febbraio 2016, è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2015. Nel mese di febbraio 2015 è stato stipulato un accordo transattivo con il Comune di Milano a definitiva conclusione del contenzioso COSAP per gli anni dal 2003 al 2011 e presentato ricorso avanti al TAR di Milano avverso gli avvisi di pagamento per gli anni dal 2012 al 2014. Nel mese di aprile 2016 è stato presentato ricorso al TAR per l'anno 2015. Nel mese di settembre 2016 è stato notificato l'avviso di pagamento per il 2016 avverso il quale la società ha proposto ricorso. Il 5 gennaio 2018 è stato notificato l'avviso di pagamento per il 2017. La società sta valutando le azioni conseguenti. E' stato iscritto un fondo rischi per 3,5 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. (già Partenope Ambiente S.p.A.) - Verifica generale IRES/IRAP/IVA per il periodo di imposta 2011

Il 4 settembre 2014 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Brescia - ha aperto nei confronti della società Partenope Ambiente S.p.A. (ora A2A Ambiente S.p.A.), per il periodo di imposta 2011, una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA. La verifica si è conclusa il 6 ottobre 2014. I rilievi emersi attengono a violazioni inerenti, prevalentemente, alle imposte dirette. Il 7 luglio 2015 è stato notificato avviso di accertamento per l'anno 2011. In data 5 ottobre 2015, la società ha presentato all'Ufficio accertatore istanza di accertamento con adesione. Il 22 dicembre 2015, la società e l'Ufficio hanno sottoscritto il verbale di contraddittorio definendo la pretesa tributaria. E' stato iscritto un fondo rischi per 0,3 milioni di euro.

A2A Ambiente S.p.A. (già Aprica S.p.A.) - Verifica tecnica termovalorizzatore di Brescia

Il 7 marzo 2013 l'Agenzia delle Dogane di Brescia ha iniziato una verifica tecnica sul termovalorizzatore di Brescia di proprietà della società Aprica S.p.A. (ora di proprietà di A2A Ambiente S.p.A.). La verifica si è conclusa il 16 gennaio 2014 con la notifica del processo verbale di constatazione per gli anni dal 2008 al 2011. Per gli anni 2008 e 2009, l'Agenzia delle Dogane, il 7 e il 21 maggio 2014 ha notificato gli avvisi di pagamento e i relativi atti di irrogazione sanzioni. Nel mese di luglio 2014 la società ha presentato ricorso avverso i due procedimenti. Relativamente all'anno 2009, il 10 dicembre 2014, la società ha sottoscritto un atto di conciliazione con l'Agenzia delle Dogane di Brescia per la chiusura definitiva della controversia e conseguente estinzione del giudizio. Per il 2008 il contenzioso di primo grado si è chiuso favorevolmente per la società. In data 24 settembre 2015, l'Ufficio ha proposto appello. La società ha depositato le controdeduzioni in data 17 novembre 2015. Con sentenza del 6 giugno 2016 la Commissione Tributaria Regionale ha accolto parzialmente le ragioni della società. L'Ufficio ha proposto ricorso per Cassazione e la società sta valutando le azioni conseguenti. Il 5 agosto 2014, l'Agenzia delle Dogane ha notificato i processi verbali di constatazione per gli anni 2012 e 2013. Nel mese di marzo 2016, la società ha definito con l'Agenzia delle Dogane di Brescia gli anni dal 2010 al 2013 con il versamento delle somme dovute sulla base dei medesimi criteri individuati nell'atto di conciliazione per l'anno 2009. Per effetto degli accordi transattivi, il fondo è stato liberato per l'eccedenza e residua un fondo rischi di 0,3 milioni di euro per l'annualità 2008.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note

illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criterie procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units Risultati per settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimonialefinanziaria Indebitamento finanziario netto Note illustrative alle voci di Conto economico Risultato per azione Nota sui rapporti con le parti correlate Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 Garanzie ed impegni con terzi

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

A2A S.p.A. (incorporante di AMSA Holding S.p.A.) - Avvisi di accertamento ai fini IVA per i periodi di imposta dal 2001 al 2005

A inizio 2006, la Guardia di Finanza - Nucleo Regionale Polizia Tributaria Lombardia di Milano - ha effettuato una verifica fiscale a carico di AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.) ai fini dell'IVA per gli anni dal 2001 al 2005.

La verifica si è conclusa con un processo verbale di constatazione con il quale è stata contestata la legittimità dell'applicazione dell'aliquota IVA ordinaria, in luogo di quella agevolata, da parte di fornitori per prestazioni di smaltimento rifiuti e di manutenzione impianti e la conseguente deduzione operata a seguito del regolare pagamento delle fatture per tali prestazioni.

Il processo verbale di constatazione è stato seguito dall'emissione di avvisi di accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate - Ufficio di Milano 3 - per tutte le annualità avverso i quali sono stati proposti i ricorsi in Commissione Tributaria Provinciale nei termini di legge.

In data 25 gennaio 2010 e in data 17 febbraio 2010 sono stati, rispettivamente, discussi il ricorso relativo all'annualità 2001 e i ricorsi relativi alle annualità 2004 e 2005, tutti con esito favorevole per la società. L'Ufficio ha proposto appello avverso tutte le sentenze dei primi giudici. La Commissione Tributaria Regionale ha respinto l'appello dell'Ufficio per il 2001, il 2004 e il 2005.

Per l'annualità 2001 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione a fronte del quale AMSA Holding S.p.A. (ora A2A S.p.A.), il 9 novembre 2012, ha proposto controricorso.

Anche per le annualità 2002 e 2003 gli esiti dei contenziosi sono stati favorevoli per la società, ma l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello avverso entrambe le sentenze. Il 30 novembre 2010 è stato discusso l'appello per il 2002 e con sentenza, depositata il 2 febbraio 2011, la Commissione Tributaria Regionale di Milano ha riformato la sentenza dei primi giudici accogliendo l'appello dell'Ufficio per quasi tutte le fattispecie contestate ad esclusione della categoria dei rifiuti pericolosi. La società ha proposto ricorso per Cassazione per l'anno 2002. Per l'anno 2003 il 7 novembre 2011 è stato discusso l'appello proposto dall'Ufficio avanti la Commissione Tributaria Regionale, che lo ha rigettato con sentenza depositata l'11 novembre 2011. L'Ufficio non ha proposto ricorso per Cassazione per le annualità 2003, 2004 e 2005 e le sentenze sono passate in giudicato chiudendo definitivamente il contenzioso. Per le annualità 2001 e 2002 non risultano ancora fissate le udienze di trattazione avanti la Corte di Cassazione. E' stato iscritto un fondo rischi per 1,4 milioni di euro.

A2A S.p.A. (ex A2A Trading S.r.l.) - Accertamenti IVA Certificati Verdi 2004 - 2010

L'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) in data 23 dicembre 2009 un avviso di accertamento IVA per l'anno 2004 contestando l'omessa fatturazione di operazioni imponibili con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, per complessivi 3,3 milioni di euro.

In particolare, con l'accertamento in oggetto l'Agenzia delle Entrate ha sanzionato A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) per aver omesso di fatturare nei confronti del Tollee (Edipower S.p.A.) presunte cessioni di Certificati Verdi.

Dopo gli opportuni approfondimenti, effettuati anche congiuntamente agli altri Tollers, si ritiene che le conclusioni dell'Agenzia delle Entrate non siano condivisibili. Infatti, nel regime del contratto di Tolling, i Tollers sono da un lato proprietari delle materie prime, compreso il combustibile, che forniscono al Tollee per la produzione di energia elettrica, dall'altro titolari "ab origine" dell'energia elettrica prodotta. La consegna dei Certificati Verdi al Tollee da parte dei Tollers non è quindi in alcun modo configurabile come trasferimento della proprietà degli stessi.

Nessuna violazione, pertanto, può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) e, consequentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.

Per le stesse ragioni, l'Agenzia delle Entrate di Milano ha notificato il 16 dicembre 2010 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2005 e il 31 ottobre 2011 l'avviso di accertamento IVA per l'anno 2006 con conseguente richiesta della maggiore imposta sul valore aggiunto, oltre sanzioni e interessi, rispettivamente per complessivi 5,2 milioni di euro e 11,2 milioni di euro. Come per il 2004, anche per il 2005 e per il 2006 nessuna violazione può essere imputata ad A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) e, conseguentemente, non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a fondo rischi.

A2A Trading S.r.l. (ora A2A S.p.A.) ha presentato ricorso nelle opportune sedi avverso i suddetti dvyši di accertamento chiedendo il totale annullamento della pretesa impositiva.

Per le controversie relative a tutte le annualità contestate la Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha accolto i ricorsi proposti dalla società.

Il 12 marzo 2013 l'Agenzia delle Entrate ha dichiarato, per il 2006, acquiescenza alla sentenza nella parte relativa al contenzioso sui Certificati Verdi e ha proposto appello per i restanti rilievi (283.454,16 euro). L'appello è stato respinto dalla Commissione Tributaria Regionale e l'Ufficio ha proposto ricorso avanti la Corte di Cassazione il 5 agosto 2014 a cui è seguito controricorso della società. Il 6 maggio 2013 l'Agenzia delle Entrate ha notificato la rinuncia all'appello e istanza di estinzione di giudizio per gli anni 2004 e 2005.

Si fa presente che a seguito della richiesta di documentazione relativa ai Certificati Verdi nell'ambito del medesimo contratto di Tolling per i periodi d'imposta dal 2007 al 2010, in data 28 ottobre 2011, la Guardia di Finanza - Nucleo di Milano - ha notificato il processo verbale di constatazione evidenziando le medesime violazioni di omessa fatturazione di operazioni imponibili per gli anni 2007, 2008 e 2010. Ad oggi non è stato notificato alcun avviso di accertamento.

Non è mai stato stanziato un fondo poiché la società ha ritenuto non fondate le pretese dell'amministrazione finanziaria.

Raccomandazione Consob n. 61493 del 18 luglio 2013

A seguito della Raccomandazione Consob n. 61493 pubblicata nel mese di luglio 2013, il Gruppo A2A ha effettuato approfondite analisi che hanno individuato nel settore della produzione idroelettrica l'ambito di applicazione per il Gruppo.

Per il primo semestre 2017 gli investimenti inerenti tale settore sono stati marginali e dovuti all'ordinaria manutenzione.

Si precisa altresì che il Gruppo A2A prevede di effettuare investimenti nel comparto idroelettrico nei prossimi esercizi e in particolare interventi di manutenzione e di incremento dell'efficienza energetica di impianti situati in Lombardia e in Calabria.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative

alla Relazione finanziaria annuale consolidata Informazioni di carattere generale Relazione finanziaria annuale consolidata Schemi di bilancio Criteri di redazione Variazioni di principi contabili internazionali Area di consolidamento Criteri e procedure di consolidamento Principi contabili e criteri di valutazione Business Units

Ricultati ner

settore di attività Note illustrative alle voci della Situazione patrimoniale-

finanziaria Indebitamento finanziario netto

Note illustrative alle voci di Conto economico

Risultato per azione Nota sui rapporti

con le parti correlate Comunicazione

$Consobn$ DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Garanzie ed impegni con terzi

Itre informazion

4 Allenati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note
illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

1 - Prospetto delle variazioni dei conti
delle immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
PRIMI VARIAZIONE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2016
Restated
CONSOLIDAMENTI METODO DI
CONSOLIDAMENTO
(EPCG)
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Terreni 235 (124) $\overline{2}$
Fabbricati 821 1 (194) 9 15
Impianti e macchinari 3.703 36 (207) 111 80
Attrezzature industriali e commerciali 33 (4) 9 $\overline{2}$
Altri beni 72 (1) 26 12
Discariche 73
Immobilizzazioni in corso ed acconti 101 (29) 135 (116)
Migliorie beni di terzi 82 13 1
Beni in leasing 9 43 $\mathbf{1}$
Totale immobilizzazioni materiali 5.129 80 (559) 306 (6)
Immobilizzazioni materiali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
PRIMO
CONSOLIDAMENTO
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2015 ACQUISIZIONI
2016
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
CATEGORIA
Terreni 266 15 1
Fabbricati 913 57 6 6
Impianti e macchinari 3.608 233 102 99
Attrezzature industriali e commerciali 24 8 $\overline{7}$
Altri beni 56 6 17 9
Discariche 23 42 1
Immobilizzazioni in corso ed acconti 103 20 106 (120)
Migliorie beni di terzi 72 19
Beni in leasing $\overline{2}$ 7
Totale immobilizzazioni materiali 5.067 389 259

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto dei conti delle

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali 3. Elenco delle Imprese incluse

nel bilancio consolidato 4. Elenco delle

partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  1. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RESIDUO
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2017
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
$\overline{2}$ (1) (1) $\overline{2}$ 113
(8) (5) (2) (31) (22) 606
(3) (9) 6 (258) (73) 3.459
4 (2) 2 (8) $\overline{7}$ 36
13 (3) (6) 6 (21) 27 98
(7) (7) 66
4 23 95
(3) (2) (9) 1 83
(3) (2) 50
9 (8) (22) 15 ۰. (338) (44) 4.606
VALORE
RESIDUO
AL 31 12 2016
Restated
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
TOTALE
AMMORTAMENTI
SVALUTAZIONI
SMOBILIZZI/
RICLASSIFICAZIONI/
VARIAZIONI
CESSIONI
ALTRE VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
FONDO
VALORE
FONDO
VALORE
AMMORTAMENTO
LORDO
AMMORTAMENTO
LORDO
(46)
(1)
(1)
(45)
(149)
(33)
(32)
(3)
(7)
(87)
(138)
(276)
(185)
61
(66)
(17)
144
(6)
(1)
(1)
235
821
3.703
33
72 10 (15) 9 (9) (1)
73 8 (8) 12
101 (22) (3) (5)
82 9 (8) (2) (1)
$\overline{9}$ (1) 1 (1)
5.129 (327) (348) (221) 72 (81) (24) 16

2 - Prospetto delle variazioni dei conti
delle immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali
milioni di euro
VALORE
RESIDUO
PRIMI VARIAZIONE VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2016
Restated
CONSOLIDAMENTI METODO DI
CONSOLIDAMENTO
(EPCG)
INVESTIMENTI VARIAZIONI
DI CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.
dell'ingegno
21 9 2
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
1.046 19 (1) 90 37
Avviamento 500
Immobilizzazioni in corso 26 (1) 48 (34)
Altre immobilizzazioni immateriali 111 9
Totale immobilizzazioni immateriali 1.704 29 (2) 148 6
Immobilizzazioni immateriali
milioni di euro
VALORE PRIMO VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2015
CONSOLIDAMENTO
ACQUISIZIONI
2016
INVESTIMENTI VARIAZIONI DI
CATEGORIA
Diritti di brevetto industriale e ut.op.dell'ingegno 26 6
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 799 174 88 31
Avviamento 482 39
Immobilizzazioni in corso 20 14 29 (34)
Altre immobilizzazioni immateriali 21 77
Totale immobilizzazioni immateriali 1.348 304 123 ٠

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  3. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  4. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

5 Relazione della Società di Revisione

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
RESIDUO
AL 31 12 2017
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
(13) (2) 19
(10) (10) 8 (49) 66 1.130
(9) (34) (43) 457
14 40
105 (10) 97 217
86 ¥. (10) 8 (34) (72) 132 1.863
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO VALORE
RESIDUO
RICLASSIFICAZIONI/
ALTRE VARIAZIONI
SMOBILIZZI/
CESSIONI
SVALUTAZIONI AMMORTAMENTI TOTALE
VARIAZIONI
DELL'ESERCIZIO
AL 31 12 2016
Restated
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
VALORE
LORDO
FONDO
AMMORTAMENTO
(14) (5) 21
(4) (1) (13) 10 (38) 73 1.046
(21) (21) 500
(3) (8) 26
16 (3) 13 111
12 (1) (13) 10 (24) (55) 52 1.704

$\omega = \omega$

3 - Elenco delle Imprese
incluse nel bilancio consolidato

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Area di consolidamento
Unareti S.p.A. Brescia Euro 965.250
A2A Illuminazione Pubblica S.r.l. Brescia Euro 28.600
A2A Calore & Servizi S.r.l. Brescia Euro 150.000
A2A Smart City S.p.A. Brescia Euro 3.000
A2A Energia S.p.A. Milano Euro 2.000
A2A Ciclo Idrico S.p.A. Brescia Euro 70.000
A2A Ambiente S.p.A. Brescia Euro 220.000
A2A Montenegro d.o.o. Podgorica (Montenegro) Euro 100
A2A Energiefuture S.p.A. Milano Euro 50.000
A2A gencogas S.p.A. Milano Euro 450.000
Retragas S.r.l. Brescia Euro 34.495
Aspem S.p.A. Varese Euro 174
Varese Risorse S.p.A. Varese Euro 3.624
Camuna Energia S.r.l. Cedegolo (BS) Euro 900
A2A Alfa S.r.l. Milano Euro 100
Plurigas S.p.A. in liquidazione Milano Euro 800
Proaris S.r.l. Milano Euro 1.875
Ecofert S.r.l. in liquidazione S. Gervasio Bresciano (BS) Euro 100
SEASM S.r.l. Brescia Euro 700
Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. Gardone Val Trompia (BS) Euro 8.939
Consul System S.p.A. Milano Euro 2.000
Unareti Servizi Metrici S.r.l. Brescia Euro 100
LaboRAEE S.r.l. (già Mincio Trasmissione S.r.l.) Milano Euro 90
Ecodeco Hellas S.A. in liquidazione Atene (Grecia) Euro 60
Ecolombardia 4 S.p.A. Milano Euro 13.515
Sicura S.r.l. Milano Euro 1.040
Sistema Ecodeco UK Ltd Canvey Island Essex
(Regno Unito)
GBP 250
Vespia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 10
A.S.R.A.B. S.p.A. Cavaglià (BI) Euro 2.582
Nicosiambiente S.r.l. Milano Euro 50
Bioase S.r.l. Sondrio Euro 677
Aprica S.p.A. Brescia Euro 20.000
Amsa S.p.A. Milano Euro 10.000
SED S.r.l. Robassomero (TO) Euro 1.250

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

3. Elenco delle
Imprese incluse

  1. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

  2. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2017
QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{0}{a}$
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
91,60% 91,60% A2A S.p.A. (87,27%)
Unareti S.p.A. (4,33%)
Consolidamento integrale
90,00% 90,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Aspem S.p.A. Consolidamento integrale
81,90% 89,00% A2A S.p.A. (74,50%)
Linea Energia S.p.A. (14,50%)
70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
60,00% 60,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
71,48% 95,00% A2A S.p.A. (47%)
Linea Energia S.p.A. (48%)
Consolidamento integrale
67,00% 67,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale
74,80% 74,80% A2A S.p.A. (74,55%)
Unareti S.p.A. (0,25%)
Consolidamento integrale
75,00% 75,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Unareti S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Amsa S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
68,78% 68,78% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
96,80% 96,80% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
99,90% 99,90% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
70,00% 70,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
80,00% 80,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Bergamo Servizi S.r.l. Brescia Euro 10
LA BI.CO DUE S.r.l. (*) Lograto (BS) Euro 96
RI.ECO S.r.l. Novate Milanese (MI) Euro 1.000
RESMAL S.r.l. Milano Euro 500
Galli Ecologistica S.r.l. Novate Milanese (MI) Euro 100
Resmal Ecologistica S.r.l. Truccazzano (MI) Euro 80
A2A Security S.c.p.a. Milano Euro 50
PATAVINA TECHNOLOGIES S.r.l. Padova Euro 12
LumEnergia S.p.A. Lumezzane (BS) Euro 300
A2A Energy Solution S.r.l. Milano Euro 10
A2A IDRO4 S.r.l. Milano Euro 10
A2A Rinnovabili S.p.A. Trento Euro 50
HELIOS 1 S.r.l. Trento Euro 12
INTHE 1 S.r.l. Trento Euro 10
INTHE 2 S.r.l. Trento Euro 10
TFV 1 S.r.l. Trento Euro 10
TFV 2 S.r.l. Trento Euro 10
renewA21 S.r.l. Trento Euro 20
renewA22 S.r.l. Trento Euro 20
renewA23 S.r.l. Trento Euro 20
renewA24 S.r.l. Trento Euro 20
renewA25 S.r.l. Trento Euro 20
renewA26 S.r.l. Trento Euro 20
renewA27 S.r.l. Trento Euro 20
renewA28 S.r.l. Trento Euro 20
Linea Group Holding S.p.A. Cremona Euro 189.494
Linea Reti e Impianti S.r.l. Cremona Euro 7.794
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) Euro 5.000
LD Reti S.r.l. Lodi Euro 23.981
Linea Più S.p.A. Pavia Euro 5.000
Linea Energia S.p.A. Rovato (BS) Euro 3.969
Linea Com S.r.l. Cremona Euro 5.833
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (BS) Euro 3.000
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) Euro 160
Partecipazioni destinate alla vendita
Elektroprivreda Cnre Gore AD Nikśič (EPCG) Nikśič (Montenegro) Euro 1.003.666

(*) La percentuale non tiene conto dell'esercizio delle put.

$\frac{C}{Z}$

Y.

$\lambda$

% DI
PARTECIPAZIONE
CONSOLIDATA
DI GRUPPO
AL 31 12 2017
QUOTE
POSSEDUTE
%
AZIONISTA CRITERIO DI VALUTAZIONE 1 Prospetti
contabili
consolidati
2 Prospetti
100,00% 100,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale contabili
consolidati ai sensi
64,00% 64,00% Aprica S.p.A. Consolidamento integrale della Delibera
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale Consob n. 17221
del 12 marzo 2010
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. (45%)
RI.ECO S.r.l. (55%)
Consolidamento integrale 3 Note illustrative
alla Relazione
finanziaria
100,00% 100,00% A2A Ambiente S.p.A. (45%)
RESMAL S.r.l. (55%)
Consolidamento integrale annuale
consolidata
100,00% 100,00% A2A S.p.A. (47,60%)
Unareti S.p.A. (19,10%)
A2A Ciclo Idrico S.p.A. (10,90%)
Amsa S.p.A. (9,50%)
A2A gencogas S.p.A. (4,10%)
A2A Ambiente S.p.A. (4,10%)
A2A Calore & Servizi S.r.l. (2,70%)
A2A Energiefuture S.p.A. (2%)
Consolidamento integrale 4 Allegati alle
Note illustrative
alla Relazione
finanziaria
annuale
consolidata
1. Prospetto
100,00% 100,00% A2A Smart City S.p.A. Consolidamento integrale delle variazioni
92,70% 92,41% A2A Energia S.p.A. Consolidamento integrale dei conti delle
immobilizzazioni
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale materiali
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale 2. Prospetto
delle variazioni
100,00% 100,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale dei conti delle
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale immobilizzazioni
immateriali
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale 3. Elenco delle
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale Imprese incluse
nel bilancio
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale consolidato
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale 4. Elenco delle
partecipazioni in
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale società valutate
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale col metodo del
Patrimonio netto
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale 5. Elenco delle
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale attività finanziarie
disponibili per la
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale vendita
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale Attestazione
del bilancio
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale consolidato ai
100,00% 100,00% A2A Rinnovabili S.p.A. Consolidamento integrale sensi dell'art 154-
bis comma 5 del
51,00% 51,00% A2A S.p.A. Consolidamento integrale D.Lgs. 58/98
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale 5 Relazione
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale della Società di
Revisione
90,85% 90,85% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
100,00% 100,00% Linea Group Holding S.p.A. Consolidamento integrale
80,00% 80,00% Linea Ambiente S.r.l. Consolidamento integrale
4175% 41.75% A2A S.p.A. Patrimonio netto

4 - Elenco delle partecipazioni in società
valutate col metodo del Patrimonio netto

Denominazione SEDE DIVISA CAPITALE
SOCIALE
(MIGLIAIA)
Partecipazioni in società valutate col metodo
del Patrimonio netto
PremiumGas S.p.A. Bergamo Euro 120
Ergosud S.p.A. Roma Euro 81.448
Ergon Energia S.r.l. in liquidazione Milano Euro 600
Metamer S.c.L. San Salvo (CH) Euro 650
SET S.p.A. Toscolano Maderno (BS) Euro 104
Ge.S.I. S.r.l. Brescia Euro 1.000
Centrale Termoelettrica del Mincio S.r.l.
in liquidazione
Ponti sul Mincio (MN) Euro 11
Serio Energia S.r.l. Concordia sulla Secchia (MO) Euro 1.000
Visano Soc. Trattamento Reflui S.c.a.c.L. Brescia Euro 25
Sviluppo Turistico Lago d'Iseo S.p.A. Iseo (BS) Euro 1.616
ACSM-AGAM S.p.A. Monza Euro 76.619
Futura S.r.l. Brescia Euro 2.500
Prealpi Servizi S.r.l. Varese Euro 5.451
COSMO Società Consortile a Responsabilità Limitata Brescia Euro 100
G.Eco S.r.l. Treviglio (BG) Euro 500
Bergamo Pulita S.r.l. Bergamo Euro 10
Tecnoacque Cusio S.p.A. Omegna (VB) Euro 206
Rudnik Uglja Ad Pljevlja Pljevlja (Montenegro) Euro 21.493
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) Euro 1.898
Totale partecipazioni

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali 2. Prospetto delle variazioni

dei conti delle immobilizzazioni immateriali 3. Elenco delle

Imprese incluse nel bilancio consolidato

partecipazioni in
società valutate

  1. Elenco delle attività finanziarie disponibili per la vendita

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{0}{0}$
AZIONISTA VALORE
DI CARICO
AL 31 12 2017
(MIGLIAIA)
CRITERIO DI VALUTAZIONE
50,00% A2A Alfa S.r.l. Patrimonio netto
50,00% A2A gencogas S.p.A. Patrimonio netto
50,00% A2A S.p.A. Patrimonio netto
50,00% A2A Energia S.p.A. 2.045 Patrimonio netto
49,00% A2A S.p.A. 739 Patrimonio netto
47,00% A2A S.p.A. 2.090 Patrimonio netto
45,00% A2A S.p.A. 1 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 670 Patrimonio netto
40,00% A2A S.p.A. 10 Patrimonio netto
24,29% A2A S.p.A. 735 Patrimonio netto
23,94% A2A S.p.A. 41.476 Patrimonio netto
20,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 1.005 Patrimonio netto
12,47% Aspem S.p.A. Patrimonio netto
52,00% A2A Calore & Servizi S.r.l. 95 Patrimonio netto
40,00% Aprica S.p.A. 3.400 Patrimonio netto
50,00% A2A Ambiente S.p.A. Patrimonio netto
25,00% A2A Ambiente S.p.A. 238 Patrimonio netto
39,49% A2A S.p.A. 7.067 Patrimonio netto
49,00% Linea Più S.p.A. 3.344 Patrimonio netto
62.915

5 - Elenco delle attività finanziarie
disponibili per la vendita

Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
0/n
AZIONISTA VALORE DI
CARICO AL
31 12 2017
(MIGLIAIA)
Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS)
Immobiliare-Fiera di Brescia S.p.A. 1,21% A2A S.p.A. 280
Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna S.p.A.
(AEVV)
9,39% A2A S.p.A. 1.846
Altre:
AOM S.r.l. 7,80% A2A S.p.A. (7,52%)
LumEnergia S.p.A. (0,28%)
AvioValtellina S.p.A. 0,18% A2A S.p.A.
Banca di Credito Cooperativo dell'Oglio e del Serio s.c. n.S. A2A S.p.A.
Brescia Mobilità S.p.A. 0,25% A2A S.p.A.
Consorzio DIX.IT in liquidazione 14,28% A2A S.p.A.
Consorzio Italiano Compostatori n.S. A2A Ambiente S.p.A.
L.E.A.P. S.c.a.r.l. 8,57% A2A S.p.A.
Consorzio Milano Sistema in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Consorzio Polieco n.S. A2A Ambiente S.p.A.
E.M.I.T. S.r.l. in liquidazione 10,00% A2A S.p.A.
Guglionesi Ambiente S.c.a.r.l. 1,01% A2A Ambiente S.p.A.
Isfor 2000 S.c.p.a. 5,13% A2A S.p.A. (4,94%)
Linea Gestioni S.r.l. (0,19%)
S.I.T. S.p.A. 0,26% Aprica S.p.A.
Stradivaria S.p.A. n.s. A2A S.p.A.
Tirreno Ambiente S.p.A. in liquidazione 3,00% A2A Ambiente S.p.A.
DI.T.N.E. 1,82% A2A S.p.A.
COMIECO n.S. RI.ECO S.r.l. (n.s.)
RESMAL S.r.l. (n.s.)
CONAPI 0,28% RI.ECO S.r.l. (0,23%)
RESMAL S.r.l. (0,05%)
Blugas Infrastrutture S.r.l. 27,51% Linea Group Holding S.p.A.
Casalasca Servizi S.p.A. 13,88% Linea Gestioni S.r.l.
SABB S.p.A. 4,47% Linea Gestioni S.r.l.
Gestione Multiservice S.c.a.r.l. 6,07% Linea Più S.p.A. (5,97%)
Linea Reti e Impianti S.r.l. (0,10%)
Crit S.c.a.r.l. 32,90% Linea Com S.r.I.
Denominazione QUOTE
POSSEDUTE
$\frac{0}{0}$
AZIONISTA VALORE DI
CARICO AL
31 12 2017
(MIGLIAIA)
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione 14,92% Linea Group Holding S.p.A.
Cassa Padana S.c.a.r.l. n.S. Linea Com S.r.l.
Confidi Toscana S.c.a.r.l. n.S. Linea Ambiente S.r.l.
Credito Valtellinese n.S. Linea Ambiente S.r.l.
Idroenergia S.c.a.r.l. n.S. Lomellina Energia S.r.l.
GAL-GOLEM 2,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
MORINA S.r.l. 5,00% Azienda Servizi Valtrompia S.p.A.
Totale altre attività finanziarie 6.108
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita 8.234

Nota: A2A S.p.A. ha partecipato alla costituzione della Società Cooperativa Polo dell'innovazione della Valtellina
sottoscrivendo n. 5 azioni del valore nominale pari a euro 50.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

  1. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni materiali

  2. Prospetto delle variazioni dei conti delle immobilizzazioni immateriali

  3. Elenco delle Imprese incluse nel bilancio consolidato

  4. Elenco delle partecipazioni in società valutate col metodo del Patrimonio netto

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art 154bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

Attestazione del bilancio consolidato

ai sensi dell'art. 154-bis comma 5 del D.Lgs. 58/98

    1. I sottoscritti Luca Camerano, in nome e per conto dell'intero Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., e Andrea Crenna, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di A2A S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione $\bullet$

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017.

  1. Si attesta, inoltre, che:

2.1 il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 2.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 20 marzo 2018

Lust

Luca Camerano (per il Consiglio di Amministrazione)

Andrea CreamaW

(Dirigente preposto alla redazione dej documenti contabili societari)

A2A S.p.A.

Sede legale: Via Lamarmora, 230 25124 Brescia
Tel. +39 030 3553.1 Fax +39 030 3553.204

.
Sede direzionale e amministrativa: Corso di Porta Vittoria, 4 · 20122 Milano
Tel. +39 02 7720.1 · Fax +39 02 7720.3920 E-mail [email protected] - PEC [email protected] Web www.a2a.eu

Capitale Sociale euro 1.629.110.744.04 i.v. codice fiscale, partita IVA e n. iscrizione Registro Imprese Brescia 11957540153 REA Brescia n. 493995

Relazione della Società di Revisione

EY S.p.A.
Via Po, 32
00198 Roma

Tel: +39 06 324751
Fax: +39 06 32475504 $evcon$

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della A2A S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo A2A (il Gruppo A2A), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre 2017, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni dei conti del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo A2A al 31 dicembre 2017, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla A2A S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

L'II Space
Stelle Legale: Via Pr. 32 - 00108 Roma
Stelle Space e estate and Carol 3250.000.00, settoscritta e versale Euro 3.100.000.00 i.v.
Stelle State e remise di licevale delle Impiese presso 11 C.C.I.A.A. d. Roma
Code

PIXX Odele 12.1003
Hotilta al Registro Roman Lagalia in: 20945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Spociale del 17/2/1998
Hotilta al Registro Recale delle sucedà di revivuere
Consob el progressivo n. 2 devension, 10

A member fairn of Ernst & Young Global Limited

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetto chlave

Risposta di revisione

Stima dei ricavi maturati di energia e gas

I ricavi delle vendite comprendono la stima dei ricavi maturati relativi al gas e all'energia elettrica consumati dai clienti dalla data dell'ultima lettura periodica al 31 dicembre 2017, oltre ai ricavi già fatturati ai clienti in base alla lettura del consumo effettivo dell'anno.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione di tali stime sono basati su assunzioni complesse che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio del management, in quanto i metodi utilizzati dal Gruppo A2A per stimare le quantità dei consumi tra la data dell'ultima lettura periodica di ciascun cliente e il 31 dicembre si basano su algoritmi di calcolo articolati che interessano diversi sistemi informativi. Inoltre, la stima dei consumi successivi all'ultima lettura periodica viene effettuata sulla base del consumo storico e del profilo di consumo di ciascun cliente, adeguato per recepire le variabili che possono influire sui consumi.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate per stimare i ricavi maturati, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa ai ricavi maturati per vendite di gas ed energia elettrica è riportata nel paragrafo "Uso di stime" della nota illustrativa.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave $\bullet$ posti in essere dalla società in merito alla stima dei ricavi maturati, compresi quelli relativi ai presidi informatici;
  • l'esecuzione di sondaggi di conformità sui controlli chiave:
  • l'analisi critica delle assunzioni utilizzate dal management;
  • le verifiche degli algoritmi e dei dati utilizzati nei sistemi ERP per la stima, eseguite con il supporto di nostri specialisti in Information Technology;
  • l'analisi dell'andamento storico delle stime e della relativa incidenza sui ricavi;
  • le procedure di validità su un campione dei dati utilizzati dal management per determinare i ricavi maturati;
  • il confronto della stima con i dati successivamente consuntivati.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla stima dei ricavi maturati di energia e gas.

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

Valutazione dell'avviamento Risposta di revisione

L'avviamento al 31 dicembre 2017 ammonta a 457 milioni di euro ed è allocato alle sequenti Cash Generating Unit (CGU) del Gruppo A2A: A2A Reti Elettriche, A2A Ambiente, A2A Reti Gas, A2A Gas e A2A Calore.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna CGU, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio del management, soprattutto con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi al periodo previsto nel business plan di Gruppo 2018-2022, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri. Tali assunzioni sono sensibili anche agli andamenti futuri dei mercati energetici, degli scenari macroeconomici e regolamentari.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa al test d'impairment è riportata nel paragrafo "Uso di stime" della nota illustrativa e nella nota n.2 "Immobilizzazioni immateriali".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla società in merito alla valutazione dell'avviamento;
  • la verifica dell'adeguatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU:
  • l'analisi della relazione dell'esperto che ha assistito il management nell'elaborazione del test di impairment, nonché la valutazione della sua competenza, capacità e objettività:
  • l'analisi delle previsioni dei flussi di cassa futuri:
  • la verifica della coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri di ciascuna CGU con il business plan del Gruppo A2A per il periodo 2018-2022:
  • il confronto delle previsioni storiche, con i dati successivamente consuntivati;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'adequatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in relazione alla valutazione dell'avviamento.

3

4

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo A2A S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo A2A.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo A2A;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo A2A di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo A2A cessi di operare come un'entità in funzionamento:

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo A2A per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo A2A. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della A2A S.p.A. ci ha conferito in data 11 giugno 2015 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

5

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo A2A al 31 dicembre 2017, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2017 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo A2A al 31 dicembre 2017 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della A2A S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 27 marzo 2018

EY S.p.A.

6

Enemo Settle (Socio)

1 Prospetti contabili consolidati

2 Prospetti contabili consolidati ai sensi della Delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010

3 Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

4 Allegati alle Note illustrative alla Relazione finanziaria annuale consolidata

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